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Nell’idea dei suoi primi studiosi, internet sarebbe dovuta essere l’invenzione che avrebbe permesso di superare le divisioni tra stati, collegando tutte le persone del mondo. Per molto tempo, almeno fino a una decina di anni fa, quando internet non era ancora così presente nella vita quotidiana della maggior parte delle persone, le cose sono andate così e i governi non si sono preoccupati troppo di intervenire sul suo funzionamento. Qualcosa, negli ultimi anni, è cambiato: internet è diventata sempre più rilevante economicamente e i vari stati del mondo hanno cominciato a intervenire sul suo funzionamento a più livelli e in un modo che potrebbe in poche decine di anni cambiarla per sempre da quella che conosciamo. Insieme ai benefici economici portati da internet – secondo il Boston Consulting Group, una multinazionale di consulenza di management, la internet economy alla fine dell’anno rappresenterà il 5,3 per cento del prodotto interno lordo delle nazioni del G20 – sono arrivati anche i problemi, come le violazioni di copyright e della privacy, i crimini informatici, lo spionaggio: in teoria, come ha spiegato l’Economist, sarebbe compito delle organizzazioni internazionali occuparsi di contrastare questi fenomeni, perché agiscono su un livello superiore e più trasversale di quello di competenza degli stati. Come ha spiegato Urs Gasser, direttore del Berkman Klein Centre for Internet & Society della scuola di Legge di Harvard, l’attuale sistema di cooperazione internazionale è però troppo lento e macchinoso per intervenire: ci sono molti problemi legati alle differenze tra le leggi dei vari paesi: le agenzie di polizia dei vari stati hanno spesso difficoltà ad accedere ai dati informatici conservati in paesi stranieri. | Internet si sta spezzettando. I governi stanno cercando di recuperare terreno sul controllo dei dati online con interventi spesso scoordinati e che nel lungo periodo potrebbero danneggiare gravemente la rete. |
È stato presentato oggi in una conferenza stampa il progetto per la rimozione della Costa Concordia, la nave della Costa Crociere arenata dal 13 gennaio scorso a pochi metri di distanza dall’Isola del Giglio. Il recupero verrà gestito dalla Titan Salvage, società americana specializzata nel recupero delle grandi navi, e dalla Micoperi, azienda italiana specializzata invece nella costruzione di piattaforme petrolifere. Per la rimozione erano stati presentati 6 progetti: un comitato tecnico di valutazione ha deciso per l’offerta della Titan Salvage e della Micoperi perché risponde maggiormente ai principali requisiti richiesti: rimozione intera del relitto, minor rischio possibile e minor impatto ambientale, salvaguardia delle attività turistiche ed economiche del’Isola del Giglio, massima sicurezza degli interventi. | Le operazioni per la rimozione della Costa Concordia. Inizieranno la prossima settimana, dureranno 12 mesi e costeranno circa 300 milioni di dollari. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Peter Gabriel. Nel 1977 la fece così, nel 1990 cosà, e prima e dopo non smise mai di farla, con adorazione di tutti. |
Dal picco raggiunto il 15 settembre, quando valeva 1.900 dollari l’oncia, l’oro ha perso il 15 per cento del suo valore. Può sembrare strano visto che in genere l’oro è il cosiddetto “bene rifugio” per eccellenza, cioè un bene il cui prezzo resta stabile e abbastanza alto da rendere facilmente trasportabile un grosso valore, e noi ci troviamo in un periodo di crisi in cui i bene “sicuri” sono molto ricercati. Jordan Weissmann ha scritto ieri su The Atlantic un articolo per spiegare questo fenomeno e, come spesso accade negli ultimi dieci anni, la responsabilità è della Cina. Per prima cosa Weissmann spiega che l’oro non è diverso dalle altre commodities (o materie prime) e come tutte le altre risponda alla legge della domanda e dell’offerta. Se l’oro ha qualcosa di speciale è che non ha una grande utilità a differenza delle altre materie prime, quindi ha, sostanzialmente, il valore che noi decidiamo di dargli. | Perché il prezzo dell’oro sta calando? dopo essere cresciuto per dieci anni è calato parecchio in pochi mesi: a causa della Cina, prima di tutto, ma anche perché l'oro non si mangia. |
Un lama che attraversa la strada, un maiale messo in salvo durante un’alluvione, un gorilla, un gaviale del Gange, due pellicani che litigano per il pranzo, un cavallo, un polpo, un’iguana, un cucciolo di leone, due merli dalle ali rosse, una tartaruga, due parrocchetti dal collare, tre pinguini, decine di piccioni in volo e una decina di tacchini a spasso: sono tutti gli animali fotografati come si deve questa settimana, ma limitarsi all’elenco e non guardare le foto non renderebbe giustizia alla bellezza per la quale sono state selezionate. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Un lama che attraversa la strada, tacchini a spasso e altri animali dentro e fuori dagli zoo, nella raccolta settimanale di bestie fotografate bene. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | “Il piano di Berlusconi per Napoli è fallito”. Il Mattino sancisce come è andata a finire l'ultima promessa sulla rimozione dei rifiuti. |
Nel corso del suo discorso dopo la vittoria al ballottaggio delle primarie del centrosinistra, Pier Luigi Bersani ha anche messo per scherzo i Marxisti per Tabacci nell’elenco dei suoi ringraziamenti. | Bersani ringrazia i Marxisti per Tabacci. Lo ha fatto nel suo discorso della vittoria (video). |
The Lams of Ludlow Street è un progetto del fotografo americano Thomas Holton che ha fotografato per tredici anni una famiglia cinese che viveva a Ludlow Street, nel quartiere di Chinatown a New York. Holton voleva entrare in contatto con la comunità cinese per via delle sue origini (la madre è cinese) e ha iniziato il progetto nel 2003 come tesi per un master in arti visive, scattando poi fotografie che raccontano la loro vita negli ultimi 13 anni. Nel 2003 Holton ha visitato un appartamento al quinto piano di un palazzo in Ludlow Street e ha chiesto ai residenti, la famiglia Lams, se poteva fotografare il loro appartamento grande poco più di 30 metri quadrati. Le immagini scattate dal 2003 al 2005 si concentrano sulla famiglia (Steven e Shirley, marito e moglie, e i loro tre figli) e l’ambiente in cui vivevano. Negli anni successivi Holton ha continuato a frequentarli ed è diventato un amico di famiglia (andava a prendere i bambini a scuola ed è stato con loro in viaggio in Cina, per esempio), interessandosi di più alla loro vita personale e ai rapporti tra loro. | Storia di una famiglia di Chinatown. Un fotografo ha seguito e ritratto per tredici anni una famiglia cinese di New York, e ha visto cambiare molte cose. |
I movimenti di protesta contro il sistema finanziario e la gestione della crisi economica da parte dei governi hanno tra i loro slogan più usati l’accusa che poche grandi società internazionali controllino quantità enormi di denaro e continuino a fare profitti, mentre il peso della crisi è retto dalla grande maggioranza della popolazione. Un grafico pubblicato dall’Economist mostra che le loro accuse hanno qualche fondamento nella realtà, ma dicono anche che negli ultimi dieci anni c’è stata una tendenza verso la riduzione delle quote di mercato delle società più grandi. fonte: The Economist | Quanto sono ricche le società più ricche? un grafico dell'Economist permette di farsi un'idea, mostrando le percentuali di mercato azionario e di profitti delle aziende più grandi. |
James Lipton, attore, autore e produttore televisivo statunitense, è morto a New York; aveva 93 anni. È famoso soprattutto per aver condotto il programma televisivo Inside the Actors Studio, trasmesso negli Stati Uniti dal 1994 per 23 stagioni, distribuito in 125 paesi e tuttora in corso. Lipton lo condusse fino al 2018. In ogni puntata Lipton intervistava una celebrità del mondo del cinema e dello spettacolo – attori e registi come Paul Newman, Steven Spielberg, Lauren Bacall, Meryl Streep – davanti a un pubblico composto da studenti della Actors Studio Drama School di New York. L’incontro era registrato, poteva durare ore e poi veniva tagliato e confezionato più brevemente per la tv. Era più simile a una lezione che a uno spettacolo di intrattenimento e Lipton cercava di far emergere i suoi ospiti come insegnanti e artisti più che come celebrità. | È morto James Lipton, noto conduttore del programma “Inside the Actors Studio”. |
Il 30 agosto 2008 il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e il dittatore libico Muammar Gheddafi sottoscrissero il cosiddetto Trattato di Bengasi, il “trattato di amicizia e cooperazione” tra Italia e Libia. Il trattato, che ora l’Italia definisce “sospeso”, doveva servire a mettere fine alle numerose richieste avanzate dalla Libia all’Italia come risarcimento in denaro per i danni provocati dalla colonizzazione (la Libia è stata colonia italiana dal 1911 fino alla definitiva rinuncia del 1947). Tra le molte cose che stabiliva, il trattato istituiva per il 30 agosto di ogni anno la “Giornata dell’amicizia tra Italia e Libia”, i cui festeggiamenti si sarebbero tenuti un anno in Libia e un anno in Italia. Per questa ragione il 30 agosto del 2008, il 30 agosto del 2009 e il 30 agosto del 2010 sono state giornate di visite ufficiali, abbracci e carnevalate tra Silvio Berlusconi e Muammar Gheddafi. Certo, ci sono i buoni rapporti diplomatici e gli interessi nazionali. Ma alla fine della catastrofe libica, ci sono paesi del mondo che possono essere fieri di non avere foto come queste da nascondere, e paesi che invece no. – L’Italia e Gheddafi, l’album dei ricordi | Il primo anniversario senza Gheddafi. Dal 2008 il 30 agosto era "la giornata dell'amicizia tra Italia e Libia", con abbracci e carnevalate. |
Quando lo scorso marzo il rapper canadese Drake ha fatto uscire il suo ultimo disco, More Life, presentandolo come “una playlist”, i giornalisti musicali non sapevano bene come comportarsi. Qualcuno ha accettato la definizione senza farsi troppi problemi, qualcuno ha provato a ipotizzare le ragioni dietro la scelta, qualcuno ha tagliato corta la questione: «è semplicemente un disco, gente». Altri ci hanno letto un tentativo di adattarsi a quello che da qualche anno è uno dei medium più popolari al mondo per ascoltare la musica, capace di trasformare cantanti sconosciuti in star dell’industria musicale e di cambiare il modo in cui le etichette discografiche e gli stessi artisti pensano il proprio mestiere: le playlist dei servizi di streaming musicali. Al momento, gli utenti di Spotify – uno dei più popolari servizi di streaming musicali al mondo, insieme ad Apple Music – passano metà del tempo sulle playlist create da loro o da altri, quando ascoltano musica sull’app. È una tendenza cominciata qualche tempo fa: già nel 2015 un sondaggio della società britannica di ricerche di mercato MIDiA Research aveva mostrato che le persone che sui servizi di streaming musicale ascoltano soprattutto le playlist erano più di quelle che ascoltano principalmente i dischi. Spotify, Apple Music, Google Music, Pandora, Tidal, hanno approcci eterogenei alla compilazione delle playlist, che però si possono dividere in alcune grandi categorie: quelle preparate dallo staff del servizio di streaming; quelle compilate in larga parte da un algoritmo che valuta la popolarità delle canzoni tra gli utenti; quelle personalizzate, generate automaticamente attraverso un algoritmo che si basa sulle preferenze del singolo utente; quelle messe insieme dagli utenti. | Come le playlist stanno cambiando la musica. Quelle di servizi come Spotify e Apple Music possono rendere famosissimi artisti sconosciuti, e questo influenza sempre di più il modo in cui vengono pensate le canzoni. |
Ci sono due Rod Steiger, per i suoi estimatori: il Rod Steiger di una ricca e formidabile carriera di attore con ruoli diversi e importanti in un corpo e una faccia che non erano quelli del divo hollywoodiano da poster, e il Rod Steiger unico e memorabile del solo “Giù la testa” di Sergio Leone, film impreziosito dalle musiche di Ennio Morricone. Il primo Rod Steiger era nato vicino a New York novant’anni fa esatti, il 14 aprile 1925, da un padre che non c’era e una madre alcolista, entrò in marina da giovanissimo e combatté nella II Guerra Mondiale. Poi cominciò a recitare, ed ebbe un Oscar per La calda notte dell’ispettore Tibbs e fu nominato altre due volte per Fronte del porto e L’uomo del banco dei pegni: ma sono indimenticabili anche il suo Komarovsky nel Dottor Zivago e il suo Mussolini in Mussolini ultimo atto di Carlo Lizzani, tra gli altri. Fece spesso parti di personaggi “cattivi” o sgradevoli, ma complicati, e continuò a recitare fino a quando morì, dopo un tumore, nel 2002, a 77 anni. In tutto questo, Rod Steiger nel 1971 fu uno dei due protagonisti – l’altro era James Coburn – di Giù la testa di Sergio Leone: film formidabile di amicizia, tradimento e rivoluzione, confezionato in anni rivoluzionari nello stile dello “spaghetti western”, e in cui Steiger era – accanto all’eroe Coburn – lo spirito popolare critico ma leale nei confronti delle velleità rivoluzionarie di Coburn, l’intellettuale dinamitardo affascinante: era il famoso popolo, ed era formidabile. | «Non parlarmi di rivoluzione». 90 anni fa nacque Rod Steiger, grande attore e protagonista di uno dei più bei film della storia del cinema italiano. |
Non è intimorito dagli spazientimenti dei giorni scorsi, Vittorio Feltri. E dopo aver irritato Massimo D’Alema fino a fargli perdere le staffe, il Giornale oggi ci prova con un altro bersaglio grosso, che pure ha dimostrato di non essere più disposto a tollerare attacchi e vigliaccate: il segretario del PD Pierluigi Bersani. Il sindacato pagava la casa a Bersani | Il Giornale ci prova con Bersani. In prima pagina, un'accusa su un affitto del '92 pagato per metà da un istituto sindacale. |
Al termine delle consultazioni di ieri con il presidente della Camera Roberto Fico, Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle ha detto “in modo ufficiale che qualsiasi discorso con la Lega si chiude qui”, aggiungendo di essere interessato a valutare insieme al Partito Democratico la possibilità di trovare un accordo per governare insieme. La decisione di Di Maio sembra quindi chiudere definitivamente la possibilità di un accordo con la Lega e parte del centrodestra, nonostante i numerosi contatti e le iniziali dichiarazioni di intenti comuni da parte del leader leghista Matteo Salvini. Non è però chiaro se il PD sia disposto a trovare qualche compromesso con il M5S, né se ci siano concrete possibilità di un accordo di tipo politico. Sempre ieri, prima di Di Maio, Fico aveva incontrato il segretario reggente del PD Maurizio Martina, con una delegazione composta da altri membri del partito tra cui Graziano Delrio e Matteo Orfini. Al termine dell’incontro, Martina aveva dato per la prima volta qualche indicazione più concreta sulla possibilità di aprire un confronto con il M5S a patto di una conferma di una “fine definitiva di qualsiasi tentativo di un accordo tra Cinque Stelle, Lega e centrodestra”. Martina aveva detto che solo nel caso di una “conferma solenne” si sarebbe potuta valutare la possibilità di un accordo. Le successive parole di Di Maio, molto dure con il centrodestra e la Lega, sembrano avere aperto questa possibilità. | Cosa ha detto Di Maio sulla Lega e il PD. Il leader del Movimento 5 Stelle ha proposto al Partito Democratico di "venire al tavolo" per mettersi d'accordo e governare insieme, il PD ci sta pensando. |
Just Eat, azienda che si occupa di consegne di cibo a domicilio, ha annunciato che da marzo inizierà ad assumere i primi rider – i fattorini che effettuano le consegne – con contratti da dipendenti. Inizialmente i contratti riguarderanno i rider di Monza, in Lombardia, ma nel corso del 2021 verranno applicati in altre 22 città. – Leggi anche: Una newsletter su Milano, del Post | Da marzo Just Eat assumerà i primi rider con contratti da dipendenti. |
È passato quasi un anno da quando Larry Page, co-fondatore di Google nel 1998 insieme a Sergey Brin, ha preso il posto di Eric Schmidt nel ruolo di CEO della società. Era il 4 aprile del 2011, e da allora Google è cambiata molto. La più grande novità per gli utenti è stata il lancio di Google+, un prodotto nato per fare concorrenza al dominio di Facebook sul terreno dei social network, ma che finora sembra non avere avuto il successo sperato. Ma qualcosa di meno visibile e più profondo è cambiato all’interno della società dopo il cambio ai vertici. James Whittaker, dimessosi da poco dall’incarico di Test Director dei prodotti di Google, ha spiegato ieri i motivi che lo hanno spinto ad abbandonare un’azienda che fino a qualche mese fa lui stesso reputava come uno dei migliori posti al mondo per lavorare, ma che ora non lo è più. Secondo Whittaker, Google nell’ultimo anno si è trasformata da un’azienda tecnologica il cui obiettivo era prima di tutto l’innovazione in un’azienda il cui unico obiettivo è la pubblicità, anche fine a se stessa. Non che ai tempi di Schmidt la pubblicità non fosse importante, ma la sensazione, dice Whittaker, era che fosse sullo sfondo. | Google non è più quello di una volta. Un ex dipendente spiega perché si è licenziato e accusa i dirigenti di essere ossessionati da Facebook, da quando Larry Page è diventato il CEO. |
Domenica 12 aprile è finito il primo weekend del Coachella Valley Music and Arts Festival (o semplicemente Coachella), uno dei più importanti festival musicali al mondo che ogni anno si svolge a Indio, una città della California a circa 200 chilometri da Los Angeles. La prima edizione si è tenuta nel 1999 ma dal 2013 il festival si svolge nell’arco di due weekend consecutivi, nei quali gli stessi artisti tengono concerti diversi a distanza di una settimana: la seconda parte dell’edizione di quest’anno si terrà dal 17 al 19 aprile. Tra quelli che si sono esibiti sui sette palchi dell’area del festival ci sono stati gli AC/DC, Madonna, Hozier, Jack White, Florence + the Machine, Alt-J, St. Vincent e Stromae, ma si sono viste un sacco di facce interessanti anche tra il pubblico e nel backstage: tra gli altri, Paul McCartney con Adam Levine, Clint Eastwood con Lars Ulrich dei Metallica e le immancabili Rihanna e Katy Perry. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il primo weekend del Coachella. Le foto più belle di uno dei festival musicali più importanti al mondo, che si tiene ogni anno in California per due fine settimana consecutivi. |
Negli ultimi giorni la notizia del suicidio dell’attore statunitense Robin Williams – trovato morto nella sua casa a Tiburon, in California, nel pomeriggio di lunedì 11 agosto – ha occupato le prime pagine di moltissimi giornali di tutto il mondo, e le attenzioni dei loro lettori. Il rapporto tra queste due cose – il modo in cui i giornali trattano il suicidio di un personaggio molto noto, e le reazioni di chi legge – è oggetto da tempo di grandi discussioni: il pericolo, hanno dimostrato diversi studi, è che parlarne nella maniera “sbagliata” possa portare molte altre persone che soffrono di depressione a emulare il gesto e uccidersi a loro volta. E come hanno fatto notare alcuni, qualcosa nel racconto della morte di Robin Williams non è andato nel verso giusto. Come ha spiegato Mary Hamilton, giornalista dell’edizione australiana del Guardian, nel giornalismo esistono linee guida piuttosto chiare che indicano come parlare e raccontare un suicidio. Una sintesi efficace di queste regole è stata fatta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha pubblicato un rapporto intitolato: «Prevenire il suicidio. Una risorsa per i professionisti dei media». Per esempio, quando si scrive di suicidio è necessario pensare all’impatto che quell’articolo può avere sui lettori: può essere quindi utile fornire indicazioni o numeri di telefono da contattare in caso di emergenze (l’ha fatto il Guardian per esempio, che alla fine dell’articolo sulla notizia della morte di Robin Williams ha messo i numeri di telefono da contattare dei centri di prevenzione del suicidio negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Australia). Inoltre è raccomandato evitare di raccontare il suicidio nei dettagli, omettendo per esempio le modalità con cui quella persona si è uccisa. | Come scrivere di un suicidio. Ci sono delle linee guida precise che i giornali dovrebbero rispettare, ma che nel caso della morte di Robin Williams sono state spesso ignorate. |
Nel 2015 uscirà negli Stati Uniti “Show Em What You’re Made Of”, un documentario in cui i componenti dei Backstreet Boys raccontano del loro successo e soprattutto di come è finito. Il documentario mostra anche com’è andata la loro reunion nel 2012, quando hanno registrato quello che doveva essere il disco del loro grande ritorno. Nel film si parla anche di Lou Pearlman, manager americano che lanciò molte boy band negli anni Novanta e poi fu accusato di aver frodato la maggior parte dei suoi clienti (perse tutte le cause). | Il trailer del documentario sui Backstreet Boys. Racconta come è arrivato e soprattutto come è finito il successo dell'ex popolare boyband. |
La società automobilistica giapponese Honda Motor Co. ha deciso di chiudere una sua importante fabbrica nel Regno Unito. L’impianto si trova a Swindon, nell’Inghilterra sud occidentale, e al momento ci lavorano 3.500 persone. Il Wall Street Journal, che aveva dato la notizia, l’aveva collegata all’incertezza economica riguardante Brexit, che aveva già portato molte grandi aziende a ridurre la propria presenza del Regno Unito. Il CEO di Honda Takahiro Hachigo ha smentito che la decisione sia collegata a Brexit, senza però dare una spiegazione alternativa. Prima di Honda, avevano deciso di tagliare la produzione in Regno Unito Nissan Motor Co., Ford Motor Co. e Jaguar Land Rover. Da quando è entrato in vigore l’accordo di libero scambio tra l’UE e il Giappone, poi, per le case automobilistiche giapponesi come Honda e Nissan risulta più conveniente produrre le auto in Giappone ed esportarle in Europa. | Honda chiuderà una grossa fabbrica di auto nel Regno Unito. |
La capsula Crew Dragon della società Space X è riuscita ad agganciarsi in modo autonomo alla Stazione Spaziale Internazionale. La capsula era stata lanciata ieri mattina da Cape Canaveral, in Florida. La missione, chiamata Demo-1, ha lo scopo di testare la possibilità di usare la capsula per portare astronauti dalla Terra alla Stazione Spaziale, ma in questo caso non ce n’erano. Nella capsula c’è però un manichino: si chiama Ripley, in omaggio a Ellen Ripley, la protagonista di Alien, ed è dotato di alcuni sensori che permetteranno di capire a quali condizioni sarebbe sottoposto un passeggero umano. Se tutto dovesse andare come previsto, tra qualche giorno la capsula tornerà a Terra. Il primo volo con esseri umani al posto di Ripley potrebbe essere organizzato già entro quest’anno. Verso l'infinito e oltre. | La capsula Crew Dragon di Space X è riuscita ad agganciarsi alla Stazione Spaziale Internazionale. |
Un recente articolo del Washington Post racconta e analizza alcuni casi di sessismo online di cui – soprattutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna – si è molto parlato negli ultimi giorni. Si tratta di casi in cui alcune donne hanno deciso di rendere pubblici i messaggi che degli uomini hanno scritto loro online. Nel suo articolo per il Washington Post la giornalista Caitlin Dewey spiega che grazie alla decisione di queste donne si è potuto parlare di un problema poco noto, spesso trascurato e poco studiato. Il primo caso di cui parla il Washington Post è quello di Maggie Serota, una blogger statunitense che alcune settimane fa ha condiviso su Twitter un messaggio privato che le aveva scritto un uomo conosciuto su OkCupid, un social network d’incontri. L’uomo aveva scritto a Serota un lungo messaggio dal tono passivo-aggressivo ricco di informazioni su di lei trovate con Google, e mostrava di aver guardato le sue immagini e analizzato tutto ciò che poteva nei suoi profili social. | Come si reagisce al sessismo online? prova a rispondere il Washington Post, dopo che due donne recentemente hanno deciso per lo sputtanamento pubblico. |
Una delle conseguenze delle restrizioni imposte per contenere la diffusione dei contagi da coronavirus durante il periodo della cosiddetta prima ondata dell’epidemia è che in Italia, nel primo semestre del 2020, reati come furti e rapine sono diminuiti. Secondo i dati raccolti nel Report della direzione centrale della Polizia criminale, che dipende dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, i crimini denunciati sono calati in totale del 32,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Allo stesso tempo, sono cresciute le segnalazioni di reati come usura e contrabbando, ma soprattutto sono molto aumentate le denunce a fronte dei crimini informatici. Il rapporto della Polizia criminale ha evidenziato che dal gennaio al maggio del 2020 sono stati denunciati 645.203 reati contro i 953.002 che erano stati registrati nello stesso periodo dell’anno scorso. In pratica, nel primo semestre del 2020 si sono ridotte di molto le attività criminali che sono direttamente collegate alle limitazioni sugli spostamenti, come rapine, scippi e borseggi. Peraltro, nel solo periodo di marzo e aprile 2020, quando il governo italiano aveva imposto il lockdown nazionale, i reati registrati erano diminuiti del 54,3 per cento. | Come stanno andando i reati in Italia. Nel primo semestre dell'anno furti e rapine sono calati, ma sono in forte aumento i crimini informatici. |
È stato presentato oggi all’Expo Gate di Milano un video che mostra a che punto sono i lavori nei cantieri di Expo 2015 a Milano. Il filmato fa parte di una serie di video che verranno realizzati in collaborazione da Expo e Telecom e verranno pubblicati sul sito di Expo e sulla pagina Facebook di TIM4Expo perché chi è interessato possa seguire l’avanzamento dei lavori. | I cantieri di Expo 2015 a Milano, visti da un drone. È il primo di una serie di video che mostreranno l'avanzamento dei lavori. |
Da oggi su Facebook sarà possibile pubblicare e condividere video girati a 360. I video a 360 gradi sono ripresi usando diverse videocamere nello stesso momento e sono diventati utili con la diffusione degli occhiali per la realtà virtuale, come gli Oculus Rift (l’azienda che li produce, Oculus VR, è stata comprata da Facebook nel 2014 per due miliardi di dollari). Con i video a 360 gradi è possibile vedere quello che accade intorno alla persona che riprende: per esempio se ci si trova in una folla per strada sarà possibile mostrare quello che stanno facendo le persone attorno, tutte nello stesso istante. Se non si possiede di un dispositivo per la realtà virtuale, i video a 360 gradi sono comunque visibili da computer o smartphone. Da computer muovendo il cursore sulla schermata si cambia la prospettiva: muovendolo a destra si vede quello che c’è alla destra di chi riprende, un po’ come accade per Google Street View. Da smartphone l’azione è identica, ma si può fare toccando lo schermo con il dito: come si può vedere nel video qua sopra, da Star Wars: Il risveglio della Forza, premendo con il dito sullo schermo si può girare l’inquadratura fino a vedere cosa accade dietro al pilota. Per il momento l’opzione è attiva solo per gli smartphone Android, ma Facebook dice che presto sarà disponibile anche per gli iPhone. Oltre a Facebook, anche Google sta investendo nell’industria dei video a 360 gradi e ha avviato una propria produzione di corti cinematografici che si possono scaricare su smartphone. I primi a mostrare video a 360 gradi su Facebook oggi saranno le pagine di Star Wars, VICE, GoPro, Discovery (di Discovery Channel), quella di Lebron James e quella del Saturday Night Live. | Il video di Star Wars a 360 gradi su Facebook. Facebook permette di vedere e condividere video a 360 gradi tra i suoi utenti: sono molto utili per gli occhiali per la realtà virtuale, ma funzionano anche da pc e smartphone. |
Aggiornamento delle 18.00 L’uragano Irene continua il suo viaggio verso nord, avvicinandosi alle grandi città e portando la prima pioggia a New York. Come era stato annunciato ieri pomeriggio, da pochi minuti il sistema dei trasporti pubblici della città si è fermato: niente metropolitana, niente treni per i pendolari e niente autobus. Nel corso di una conferenza stampa, il sindaco di New York Michael Bloomberg ha invitato tutti i cittadini nella Zona A, quella esposta alle inondazioni, ad abbandonare le loro case e a seguire l’ordine di evacuazione per ragioni di sicurezza. In seguito alla progressiva chiusura degli aeroporti, le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare i voli. United/Continental ne ha annullati almeno 2.300, Delta circa 1.300 e JetBlue altri 900 previsti per il fine settimana. | L’uragano ferma New York. Il sistema dei trasporti pubblici della città è sospeso in attesa del passaggio di Irene, che sta portando forti piogge e venti in Virginia. |
A cinque mesi dal primo annuncio, Google TV sta per debuttare sul mercato negli Stati Uniti. Il sistema consente di navigare online, accedere ai social network, condividere contenuti e visualizzare film, serie TV e trasmissioni televisive direttamente dal divano di casa propria attraverso un televisore connesso a Internet. Google sta provvedendo alla realizzazione della piattaforma, ovvero delle soluzioni tecniche di base per animare il servizio, mentre ai produttori di contenuti come editori di siti web online ed emittenti televisive spetta il compito di produrre applicazioni, siti web e formati video compatibili con la nuova Google TV. Che cos’è Google TV è un grande contenitore che raccoglie contenuti multimediali accessibili direttamente grazie a un collegamento alla Rete. In un certo senso, il sistema può essere immaginato come un grande smartphone per la televisione: ci sono le applicazioni, i video, la musica e i siti web ottimizzati per essere visualizzati al meglio sullo schermo del televisore. | Google prova a cambiare la TV. Il nuovo sistema debutterà presto negli Stati Uniti: i televisori diventeranno dei grandi smartphone, tipo. |
Montecopiolo e Sassofeltrio sono due piccoli comuni delle Marche che dieci anni fa, nel giugno del 2007, votarono con un referendum a larghissima maggioranza per cambiare regione e passare con l’Emilia-Romagna. Il passaggio dalla provincia di Pesaro e Urbino alla provincia di Rimini però non è mai avvenuto, e se ne è riparlato negli ultimi giorni per la scadenza dell’anniversario e per la legge di ratifica del referendum che a fine marzo è finalmente arrivata in Parlamento. Montecopiolo ha circa 1.200 abitanti e Sassofeltrio 1.400. Distano circa 40 chilometri da Rimini e 60 da Pesaro. Il 25 giugno del 2007 venne organizzato un referendum per decidere se lasciare la regione Marche. I motivi, secondo i comitati promotori, avevano e hanno a che fare con questioni geografiche, storiche, culturali e per la realtà della vita quotidiana. Per questi due comuni, infatti, il territorio di riferimento dal punto di vista economico, sanitario e scolastico è quello della provincia di Rimini. Il referendum per l’annessione all’Emilia-Romagna venne votato con percentuali molto alte: 83 e 87 per cento. | I due comuni che 10 anni fa votarono l’uscita dalle Marche stanno ancora aspettando. Nel 2007 Montecopiolo e Sassofeltrio votarono con un referendum il passaggio alla provincia di Rimini, ma non accadde niente: ora ci sono novità. |
Nadia Dagrada, segretaria amministrativa della Lega Nord, è la persona al centro delle inchieste sul conto dell’ex tesoriere Francesco Belsito, accusato da tre diverse procure di riciclaggio, truffa allo Stato e appropriazione indebita. I racconti di Nadia Dagrada ricorrono sia nelle intercettazioni telefoniche tra lei e Belsito, in cui sembrano discutere di come i fondi della Lega – fondi pubblici, ottenuti grazie ai rimborsi elettorali – venissero distratti dall’attività politica del partito, sia nei verbali degli interrogatori a cui la segretaria è stata sottoposta in questi giorni. Di fatto oggi la gran parte dei giornali pubblica i virgolettati dell’interrogatorio tenuto da Nadia Dagrada con i magistrati di Napoli e Milano quattro giorni fa. I soldi in nero «Mi si chiede se siano entrati nelle casse della Lega Nord soldi in contante “in nero”. Sì, mi ricordo che alcuni anni fa l’ex amministratore della Lega Balocchi, portò in cassa venti milioni di lire in contanti dopo essersi recato nell’ufficio di Bossi. Anni fa sapevo che c’era il “nero” che finanziava il partito, ma io ho assistito solo a questo episodio». Dagrada poi riferisce di un episodio preciso, quando Balocchi, precedente tesoriere del partito, «è andato nell’ufficio di Bossi ed è uscito subito dopo con delle mazzette di soldi per 20 milioni di lire. Balocchi venne da me mi consegnò i 20 milioni di lire dicendomi di non registrarli e di metterli in cassaforte che poi ci avrebbe pensato lui». | L’interrogatorio di Nadia Dagrada. Che cosa dice la segretaria amministrativa della Lega Nord nei verbali pubblicati sui giornali di ieri, anche su quanto Bossi sapeva. |
La fine dell’anno è quel momento in cui si passa più tempo del solito sul divano, perché si è in ferie o perché si è tornati a casa e non si ha molto da fare. Ed è anche il periodo in cui si tirano le somme di quali sono stati i film, le serie, i libri e i dischi più belli dell’anno, e viene voglia di recuperare quello che ci si è perso. Unendo queste due esigenze, abbiamo raccolto dieci serie uscite quest’anno – o almeno distribuite quest’anno in Italia – di cui per un motivo o per l’altro si è parlato meno. Sono quasi tutte alla prima stagione, e quindi ideali per recuperarle in questi giorni di ozio. Sono tutte disponibili sui vari servizi di streaming, e ce n’è di tutti i generi: quindi andate avanti solo se avete qualche ora da investire, perché è probabile che qualcosa che vi interessi ci sia. | 10 belle nuove serie tv di cui forse non vi siete accorti. Fatte di pochi episodi e disponibili in streaming, perfette per riempire questi pomeriggi invernali. |
Il 25 dicembre il fratello di un collaboratore di giustizia della ‘ndrangheta è stato ucciso a colpi di pistola nel centro storico di Pesaro, nelle Marche. L’uomo, calabrese, aveva 51 anni e si chiamava Marcello Bruzzese: viveva a Pesaro da tre anni perché sottoposto a un programma di protezione insieme alla famiglia, secondo quanto scrivono i giornali; nonostante la protezione aveva continuato a usare i propri nome e cognome. Nel 1995 era sopravvissuto a un altro assalto armato in cui era stato ucciso il padre, che era stato vicino al boss della ‘ndrangheta Teodoro Crea, come il fratello Girolamo, collaboratore di giustizia. Marcello Bruzzese è stato ucciso mentre parcheggiava la propria automobile nel suo garage, in via Bovio; due uomini con il volto coperto gli hanno sparato più di venti colpi con delle pistole automatiche mentre ancora si trovava nella vettura, dopodiché sono scappati. Sul posto sono arrivati dopo pochi minuti i carabinieri chiamati dagli abitanti della zona che avevano sentito i colpi. I due uomini che hanno sparato sono ancora ricercati. La procura di Pesaro e la distrettuale antimafia di Ancona hanno aperto un’indagine contro ignoti per omicidio volontario premeditato con l’aggravante mafiosa. Domani il ministro dell’Interno Matteo Salvini sarà a Pesaro per partecipare a una riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza. | A Pesaro è stato ucciso il fratello di un collaboratore di giustizia della ‘ndrangheta. Secondo quanto scrivono i giornali, faceva parte di un programma di protezione insieme alla famiglia. |
A sfilate concluse, tra i bilanci finali di queste ultime settimane c’è anche quello che riguarda la presenza di stiliste donne nella progettazione dei vestiti che sono stati mostrati in passerella: gli stilisti che hanno presentato le collezioni primavera/estate 2016 donna sono infatti quasi tutti uomini. Sul New York Times Vanessa Friedman, la fashion editor del giornale, scrive che solo il 20 per cento dei 91 brand che hanno sfilato a Parigi questa stagione avevano direttori creativi donna, chiedendosi: dove sono le donne? Perché sono perlopiù uomini a disegnare abiti femminili? È la stessa domanda che si pone Quartz, secondo il quale al momento non ci sono risposte esaurienti che vadano al di là della solita – fragile – spiegazione che ciò avviene per due ordini di motivi: o perché gli stilisti maschi sono più “obiettivi” o perché sono più “fantasiosi”. Non a caso uno degli argomenti più frequenti nel dibattito è che ad essere diversi sono anche i risultati: gli uomini disegnerebbero vestiti che vorrebbero vedere indossati dalle donne, mentre le donne vestiti che indosserebbero realmente, riuscendo a capire le esigenze femminili e andando oltre il solo senso estetico. I primi per la fantasia, le seconde per la funzionalità. Friedman considera questo approccio troppo riduttivo: se è vero che spesso uno dei maggiori complimenti che si sente fare alle stiliste è di aver disegnato vestiti che le donne potrebbe veramente indossare, le sfilate di Parigi hanno mostrato che anche gli uomini ne sono capaci: come ad esempio Giambattista Valli, Karl Lagerferd per Chanel o Nicolas Ghesquière per Louis Vuitton. | I vestiti per le donne li fanno gli uomini. Salvo poche eccezioni: e alle sfilate di Parigi è stato notato e commentato da diversi osservatori (ma soprattutto osservatrici). |
Il Veneto è la terza regione italiana per numero di casi positivi al coronavirus (SARS-CoV-2): 263, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile. Domenica pomeriggio il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato un decreto del governo che introduce nuove misure di contenimento del coronavirus, alcune delle quali riguardano il Veneto. Nella “zona rossa“, che corrisponde al comune di Vo’, continua a essere vietato uscire dalle zone di isolamento, così come entrarci, sono sospese tutte le manifestazioni e le forme di aggregazione, chiuse le scuole, chiusi gli uffici pubblici e le attività commerciali se non quelli di pubblica utilità. Le attività lavorative continuano a essere sospese, anche qui con l’esclusione di quelle di pubblica utilità. | Le misure di contenimento del coronavirus in Veneto. Le scuole dovranno rimanere chiuse un'altra settimana, mentre bar e ristoranti potranno restare aperti rispettando certe condizioni. |
Nelle ultime settimane negli Stati Uniti è stato rilevato un sensibile aumento di casi di mielite flaccida acuta (AFM), una malattia molto rara, simile alla poliomielite e della quale non si conoscono ancora di preciso le cause. Si sospetta che la malattia si manifesti dopo un’infezione virale, ma mancano elementi per saperne di più. I Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) tengono sotto controllo l’AFM da circa cinque anni e hanno notato un suo andamento periodico, con annate in cui si verificano picchi alternate ad altre dove la malattia sembra essere meno comune. La mielite flaccida acuta interessa il sistema nervoso centrale, in particolare la sostanza grigia contenuta nel midollo spinale. Rallenta le trasmissioni nervose, portando a una diffusa debolezza muscolare, con paralisi agli arti. I sintomi in molti casi sono temporanei e si risolvono dopo qualche settimana, ma in alcune circostanze possono essere persistenti e i medici non ne conoscono il motivo né i fattori di rischio. | C’è una misteriosa malattia negli Stati Uniti. Causa debolezza e paralisi muscolare nei bambini e i casi sono in aumento: si sospetta c'entrino alcuni virus, ma non se ne capiscono le cause. |
Il sito statunitense Variety ha pubblicato un articolo in cui il regista Denis Villeneuve ha criticato molto duramente la decisione della Warner Bros di distribuire i suoi nuovi film in contemporanea nei cinema e sulla sua piattaforma di streaming HBO Max. Villeneuve – che negli ultimi anni ha diretto Sicario, Arrival e Blade Runner 2049 – è anche il regista del remake di Dune, un film inizialmente previsto per il 2020 e poi spostato al 2021, e uno dei film al centro della decisione della Warner Bros. Villeneuve ha scritto di aver «scoperto dai giornali» la decisione della Warner Bros e che secondo lui la società AT&T (che controlla Warner Bros) ha mostrato di non avere «nessun amore per il cinema, e nemmeno per i suoi spettatori», che AT&T pensa solo «alla sua sopravvivenza in borsa» e che ha deciso di «sacrificare» i film del 2021 pur di salvare HBO Max, un servizio (al momento non disponibile in Italia) che secondo Villeneuve «è stato fin qui un fallimento». | Il regista Denis Villeneuve ha criticato duramente la Warner Bros. Per la decisione della casa di produzione di distribuire in streaming una serie di film, compreso il remake di "Dune" che lui ha diretto. |
Nel 1610 Galileo Galilei osservò Saturno – il più distante dei cinque pianeti conosciuti fin dall’antichità – attraverso una versione potenziata di un primo modello di telescopio precedentemente ideato dall’ottico olandese Hans Lippershey. Galileo descrisse e disegnò Saturno come un pianeta «tricorporeo», formato da un corpo centrale e due rigonfiamenti laterali, e suppose – sulla base delle sue conoscenze pregresse – che quei rigonfiamenti fossero due satelliti. Fu l’astronomo olandese Christiaan Huygens, 45 anni dopo e grazie a strumenti più potenti, a scoprire che non si trattava di due corpi laterali ma di una struttura di anelli, le cui divisioni furono poi ulteriormente osservate e studiate da Giovanni Domenico Cassini tra il 1671 e il 1684. La prima osservazione di Saturno da parte di Galileo è citata dallo scrittore statunitense e storico della scienza Michael Shermer nel libro The Believing Brain come un esempio chiaro del modo in cui normalmente gli esseri umani formano le loro credenze sul mondo, ossia attraverso schemi «cercati» ed elaborati dal cervello a partire dai dati ottenuti attraverso i sensi. «Le credenze vengono prima, le spiegazioni di quelle credenze seguono», sintetizza Shermer. È quindi molto facile convincersi di qualcosa che potrebbe non esistere realmente: perché, in un certo senso, è così che funzioniamo normalmente. | Perché vediamo cose che non ci sono. Il nostro cervello ha la tendenza intrinseca a saltare a conclusioni, a individuare connessioni e schemi, e c'è una ragione evolutiva. |
In seguito all’ennesima polemica sulla “modella anoressica” pubblicata dalla rivista Marie Claire, Rivista Studio ha chiesto a giornalisti e scrittori perché in Italia il mondo della cultura e quello della moda fanno fatica a capirsi: gli intellettuali italiani infatti considerano la moda il “fanalino di coda” delle arti e demonizzano l’estetica in opposizione al contenuto. Alcuni hanno parlato di snobismo intellettuale; altri della superficialità con cui giornali e tv trattano l’argomento senza cercare di spiegarlo alle persone; secondo altri invece il problema è che la moda viene ancora vista come l’espressione di uno status sociale e non come un’espressione artistica. Perché in Italia, per la gran parte del mondo della cultura o della letteratura la moda è un linguaggio così lontano? E perché viene trattata con sufficienza se non con ostilità? Forse, in parte, la polemica sulla copertina di Marie Claire denota la mancata comprensione di un linguaggio o di un codice? Eppure nel mondo gli esempi di sincretismo tra moda e cultura “ufficiale” o “tradizionale” non mancano: da pochi giorni è uscito l’ultimo numero di The Happy Reader, il supplemento letterario, curato da Penguin, del fashion magazine Fantastic Man. Una partnership del genere sarebbe possibile nel nostro Paese? E perché, tra le arti, la moda è considerata il fanalino di coda? Perché l’estetica viene demonizzata, e vista in opposizione al contenuto? Abbiamo girato le domande a cinque voci vicine a Studio, giornalisti, scrittori, direttori, che hanno quotidianamente o quasi a che fare con la moda e il suo mondo. | La moda sta fuori dalla Cultura? rivista Studio ha chiesto ad alcuni esperti come mai Letteratura e Arte non riescono ad averci una relazione. |
La società automobilistica cinese Great Wall Motor Co. ha detto di voler comprare il marchio Jeep da FCA, il gruppo di cui fa parte insieme a Fiat e Chrysler, e di aver già preso contatti con FCA per avviare una trattativa. La notizia è stata confermata da Great Wall Motor al sito Automotive News, che già la settimana scorsa aveva parlato dell’interesse di alcuni gruppi cinesi per l’acquisto di FCA o di sue parti. FCA non ha commentato la notizia. Jeep, scrive Automotive News, è il marchio di maggior valore tra quelli di FCA e forse l’unico che potrebbe attirare l’attenzione di nuovi investitori o acquirenti. | La società automobilistica cinese Great Wall Motor Co. ha detto di voler comprare il marchio Jeep da FCA. |
I sindacati italiani dei lavoratori metalmeccanici e la multinazionale ArcelorMittal hanno firmato l’accordo occupazionale su ILVA, la grande acciaieria di Taranto. L’accordo prevede l’assunzione diretta di 10.700 persone, mentre ad altri 3.100 operai sarà offerto un incentivo all’esodo di un valore complessivo di 250 milioni di euro, circa centomila euro a testa, e riceveranno una nuova offerta di lavoro dalla stessa ArcelorMittal per restare occupati almeno fino al 2023. Le trattative, iniziate ieri, sono proseguite tutta la notte al ministero per lo Sviluppo economico con la partecipazione del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Tutti i principali leader dei sindacati dei metalmeccanici che hanno condotto le trattative hanno detto di essere soddisfatti dell’accordo. Ora il testo sarà sottoposto al voto degli operai, che in teoria dovrebbero approvarlo a larga maggioranza. Soltanto dopo arriverà la firma formale dell’intesa. | C’è un accordo su ILVA. In cambio della cessione della più grande acciaieria d'Europa, la società ArcelorMittal assumerà subito 10.700 degli attuali dipendenti e non farà esuberi. |
Ray Tomlinson, considerato l’inventore delle moderne email, è morto sabato 5 marzo a 74 anni a causa di un attacco di cuore a Lincoln, Massachusetts (Stati Uniti), dove viveva da diversi anni con la sua famiglia. La notizia è stata confermata domenica dall’azienda statunitense Raytheon Co., a cui Tomlinson forniva consulenza, e da diversi suoi amici. Nei primi anni Settanta, Tomlinson progettò il primo sistema per inviarsi messaggi di posta elettronica tramite ARPANET, la rete che avrebbe poi portato alla nascita di Internet, introducendo tra le altre cose l’utilizzo del simbolo “@“ per identificare mittenti e destinatari della corrispondenza. Prima del lavoro di Tomlinson le email esistevano già, ma funzionavano con un sistema molto limitato che permetteva di condividere i messaggi all’interno di uno stesso gruppo su uno stesso computer. Ray Tomlinson ebbe il merito di inventarsi una soluzione per dividere il nome della macchina da quello dell’utente, mettendo tra i due il simbolo “@“: una soluzione che viene usata ancora oggi e che quotidianamente permette l’invio e lo smistamento automatico di miliardi di messaggi. Nel 1971 inviò la prima email di questo tipo tramite ARPANET, cui aveva già lavorato per estenderne le funzionalità negli anni precedenti, partecipando alla realizzazione di protocolli e sistemi di comunicazione sulla rete. | È morto l’inventore delle email con “@”. Nel 1971 Ray Tomlinson ideò il sistema che usiamo ancora oggi per mandarci la posta elettronica in tutto il mondo. |
Le uscite musicali sono diverse da quelle, per esempio, cinematografiche: è molto più comune che scadenze annunciate non vengano rispettate, che i dischi siano pubblicati a sorpresa o con pochissimo preavviso, ed è normale che anche i più famosi artisti del mondo lavorino per mesi segretamente sul loro nuovo album, riuscendo a mantenere il riserbo. Per elencare i dischi che aspettiamo per il 2020, quindi, si può in parte affidarsi alle uscite già annunciate – e ce ne sono molte – e in parte alle indiscrezioni e alle supposizioni pubblicate dalla stampa specializzata. Tra le uscite sicure, uno dei dischi più attesi è White Hot Forever di Lana Del Rey, il cui ultimo album Norman Fucking Rockwell è finito in cima a molte liste di fine anno del 2019: la cantante americana ha già detto di aver scritto parte di quello nuovo, anticipando che dovrebbe uscire dopo l’estate del 2020. Un’altra cantante acclamata da critica e pubblico che pubblicherà certamente il suo nuovo disco il prossimo anno è Dua Lipa, già anticipato peraltro dal singolo “Don’t Start Now”. Non si sa quando. Il 10 gennaio uscirà Rare, nuovo disco di Selena Gomez, mentre il 7 febbraio uscirà Supervision, della cantante britannica La Roux – quella di “Bulletproof” –, che non ne pubblicava uno dal 2012. | I dischi che usciranno nel 2020. Quelli di cui siamo già certi e quelli di cui abbiamo molti indizi, dai Tame Impala a Lana Del Rey. |
Se siete stati a Londra e avete preso la metropolitana o l’autobus, vi sarete forse accorti del bel carattere con cui sono scritti tutti gli avvisi, i cartelli e le indicazioni ufficiali. Quel carattere, piuttosto famoso tra chi si occupa di design e comunicazione, si chiama Johnston ed è stato progettato più di 100 anni fa apposta per essere usato dalla “Transport for London”, l’ente responsabile dei trasporti pubblici di Londra. L’Economist ne ha raccontato la storia, spiegando come alcune città del mondo siano per vari motivi legate a un determinato tipo di carattere, o font, e di come altre stiano cercando di costruirsi una loro identità grafica simile a quella di Londra, nella speranza che aiuti la loro immagine pubblica e il turismo. Il carattere Johnston è stato progettato dal calligrafo e designer britannico Edward Johnston. Dal 1916 ad oggi (con due sole e non invasive modifiche) questo carattere è di fatto rimasto intatto ed è tuttora utilizzato dalla “Transport for London”: si trova sulle mappe, sulle targhe, sulla segnaletica e su molte delle pubblicità aziendali della società. Il carattere fu commissionato a Johnston nel 1913 da Frank Pick, dirigente commerciale della società costruttrice, la Underground Electric Railways Company of London. Pick chiese a Johnston di creare un carattere che rendesse difficile confondere i poster dell’azienda con quelli delle pubblicità. Le “o” del carattere Johnston sono tonde, le linee sono diritte senza particolari abbellimenti o “grazie” con un’unica concessione: i puntini delle “i” e delle “j” hanno la forma di piccoli rombi. | Il font di Londra. Se ci siete stati lo avete sicuramente notato, ma magari non sapete che storia ha e perché è importante e imitato. |
A un anno e dieci mesi dalla sua introduzione, il reddito di cittadinanza non è riuscito a centrare uno dei due obiettivi per cui era stato pensato: l’attivazione del mercato del lavoro. L’altro obiettivo, parzialmente raggiunto, è il contrasto alla povertà. L’ambizione di raggiungere entrambi i risultati non è stata soddisfatta: lo dicono i dati e lo dicono soprattutto alcuni dei politici che hanno sostenuto con forza questa misura approvata a metà gennaio 2019 dal primo governo Conte, formato grazie a un’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Lega. L’autocritica non arriva dalla Lega, ora all’opposizione, ma da Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e capo politico del Movimento 5 Stelle fino a gennaio 2020. Di Maio ha inviato al Foglio un lungo intervento in cui ha spiegato il suo “piano trasversale per l’Italia del futuro”, cioè una serie di proposte politiche per rilanciare l’economia italiana dopo l’emergenza coronavirus. Nel punto intitolato “Lavoro e welfare”, Di Maio ha scritto che è «opportuno in questa fase ripensare alcuni meccanismi separando nettamente gli strumenti di lotta alla povertà dai sostegni al reddito in mancanza di occupazione. Già in più di una occasione ho ribadito la necessità di affinare lo strumento del reddito di cittadinanza, motivando i percettori a svolgere lavori socialmente utili». Le parole più importanti di questo passaggio sono “separando nettamente”. Sono parole importanti perché sconfessano l’obiettivo originario e “duale” del reddito di cittadinanza, da sempre definito “una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà”. | Cosa non ha funzionato con il reddito di cittadinanza. Non solo non è servito a dare un nuovo lavoro ai beneficiari come si sperava, ma ora anche chi lo ha progettato vuole cambiarlo. |
Roberto Gómez Bolaños era un attore, scrittore e sceneggiatore messicano nato il 21 febbraio 1929, 91 anni fa: per questo Google gli dedica un doodle che lo ritrae mentre esce da uno schermo televisivo. Bolaños era noto con il soprannome di Chespirito, che deriva dalla pronuncia spagnola di Shakespeare e significa appunto “piccolo Shakespeare”, dovuto alla sua abilità nello scrivere le storie che poi spesso interpretava lui stesso in televisione. Roberto Gómez Bolaños nacque a Città del Messico ed era figlio di un fumettista e di una segretaria: entrambi i genitori morirono quando lui era molto giovane. | Chi era Roberto Gómez Bolaños. Fu uno dei personaggi televisivi più noti in America Latina: nacque 91 anni fa e Google lo celebra con un doodle. |
Aggiornamento: La commissione Affari costituzionali ha approvato il testo della legge elettorale. Sarà votata martedì alla Camera alle 12. *** | Il “sistema tedesco” non ha più nulla di tedesco. Martedì alla Camera si voterà la nuova legge elettorale che è stata parecchio modificata negli ultimi giorni. |
Il 12 e il 13 giugno gli italiani saranno chiamati a esprimersi su quattro quesiti referendari. I residenti di Milano, una volta al seggio, si vedranno però consegnare nove schede: ai quattro referendum nazionali, infatti, si aggiungono cinque referendum cittadini consultivi d’indirizzo. Che cosa sono i referendum cittadini consultivi d’indirizzo L’esistenza di questo tipo di referendum si deve allo Statuto del comune di Milano e al suo Regolamento per l’attuazione dei Diritti di Partecipazione Popolare. Tutti i comuni hanno simili norme, grazie al Testo unico sugli Enti locali approvato nel 2000. A Milano i referendum consultivi devono essere chiesti dall’1,5 dei cittadini iscritti nelle liste elettorali o da un quarto dei consigli di zona, e devono avere come oggetto gli orientamenti o le scelte di competenza del comune. | I cinque referendum di Milano. Il 12 e il 13 giugno gli elettori milanesi riceveranno in tutto nove schede, non quattro: sono "referendum consultivi", ecco su cosa. |
La raccolta bestiale della settimana ha come innegabile sottotitolo “animali alle prese con il caldo”: un po’ come noi umani in questi giorni. Non ci sono testimonianze di chi si gode l’aria condizionata in appartamento (inquina, ricordatelo!) ma solo dei metodi con cui da millenni cerchiamo di alleviare l’afa: un orso polare si butta in vasca, un fenicottero tuffa la testa nell’acqua, un orango è spiaggiato sull’erba sotto un telo leggero, un gorilla si nasconde all’ombra, invano. Qualche fortunato, come una tricheca con il suo cucciolo, si gusta uno spuntino di pesciolini ghiacciati, mente due tigri si concedono un bagno in una piscina in Iraq. Infine, c’è il solito animale nuovo da imparare: il sifaka coronato. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. La raccolta bestiale della settimana è una lotta contro il caldo: tuffi di orsi, bagni di elefanti, tapiri e creme solari. |
VinePair, un magazine online americano che si occupa di vino e birra, ha messo insieme una mappa delle birre più popolari in ciascun paese del mondo. Per compilare la mappa, VinePair dice di aver considerato «decine di fonti, fra report di ricerca e documenti aziendali». Come ha notato l’Economist, una delle cose notevoli è che nessuna birra è la più popolare in più di due paese al mondo (sebbene alcune birre siano prodotto dalla stessa società: è il caso della Bud Light e della Budweiser, le due birre più popolari rispettivamente negli Stati Uniti e in Canada). Con poche eccezioni, inoltre, si tratta sempre di birre chiare e a bassa gradazione alcolica. (l’immagine si ingrandisce con un clic) | Le birre preferite in ciascun paese. Le mostra una mappa che sta circolando molto in questi giorni, con qualche perplessità tra i cultori. |
È morta Bonnie Pointer delle Pointer Sisters, che in quel tempo di affollamenti di simili gruppi disco, produssero almeno la travolgente I'm so excited (qui con orchestra). Dopo la newsletter di ieri qualcuno mi ha segnalato altre occorrenze di "capitano" nelle canzoni italiane, che ricadevano quasi tutte nel lotto "ai margini" a cui avevo alluso: ma Itaca di Lucio Dalla, invece, avrei dovuto citarla e non ho scuse. Capitano che hai negli occhi il tuo nobile destino pensi mai al marinaio a cui manca pane e vino Oggi novant'anni fa era nata Barbara, di cui parlammo qui qualche mese fa. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Damon Albarn. Di quelle che sono piene di cose: persino un altro che inizia a cantarle. E che altro. |
It’s called ffasiwn è un progetto fotografico che racconta con uno sguardo nuovo — delicato e umoristico – le Valleys, cioè le vallate del Galles meridionale, abitate da comunità sparse e conosciute soprattutto per le miniere di carbone e le dure condizioni di vita e di lavoro. Qui i protagonisti sono i bambini, vestiti in costume o con abiti alla moda e cromaticamente coordinati, in posa davanti a una casa, schierati su un muretto o che danzano lievi tra le colline, consegnando una nuova immagine di questi posti. L’idea è di due amiche, la direttrice creativa Charlotte James – che ha lavorato con aziende di moda come Helmut Lang – e la fotografa parigina Clémentine Schneidermann, trasferitasi in Galles dai tempi dell’università e conosciuta per I Called Her Lisa Marie, un libro fotografico dedicato ai fan di Elvis Presley. | Questa è moda, fidati!. "It's called ffasiwn" è un progetto fotografico sui bambini delle comunità sperdute del Galles, a metà strada tra la moda e il documentario. |
Oggi sul Corriere della Sera Enric Juliana, vicedirettore del giornale La Vanguardia, il principale quotidiano catalano, racconta la storia del bombardamento di Barcellona. Nel 1938, tra il 16 e il 18 marzo, aerei italiani del corpo di spedizione che appoggiava il generale Francisco Franco nella sua guerra contro il governo repubblicano sganciarono bombe su Barcellona. In tutto 17 missioni vennero compiute sulla città e furono sganciate circa 50 tonnellate di bombe: nessuna era mirata a obbiettivi militari. Fu un attacco aereo di dimensioni molto ridotte rispetto a quelli che si sarebbero visti nel corso della Seconda Guerra Mondiale – nel 1945 gli alleati sganciarono in due giorni 3.900 tonnellate di bombe su Dresda. Ma a causa della sorpresa e dell’impreparazione a difendersi da una guerra aerea, gli attacchi italiani causarono quasi mille morti e diverse migliaia di feriti. | Quando gli italiani bombardarono Barcellona. Sul Corriere Enric Juliana racconta la storia di quando, 75 anni fa, gli aerei italiani bombardarono la città spagnola, causando quasi mille morti. |
Il nuovo romanzo di Concita De Gregorio, giornalista e scrittrice, si intitola Nella Notte (Feltrinelli) e ha per protagonista una giovane studiosa che ha scritto una tesi su un importante episodio della storia politica italiana recente, e viene coinvolta in misteri e intrighi che hanno sullo sfondo riflessioni e questioni sull’uso di informazioni vere e false da parte di vari “poteri” insediati a Roma. Malgrado i nomi fittizi e gli sparigliamenti di alcuni aspetti e biografie, i lettori riconoscono con facilità i personaggi politici più importanti degli ultimi due decenni, e la vicenda della mancata elezione di Romano Prodi a presidente della Repubblica nel 2013. Nel terzo capitolo la protagonista Nora parla di Agostino, autista di politici, e di come aveva passato la notte del titolo, quella in cui appunto venne discussa la possibile scelta di “Onofrio Pegolani” per la presidenza. ***** | Concita De Gregorio e quella notte. Il suo nuovo romanzo è una storia che gira tutta intorno a un episodio politico recente che tutti riconosceranno, personaggi compresi. |
La pagina Facebook in giapponese della Disney ha pubblicato un nuovo trailer di Star Wars: Il risveglio della Forza, simile al terzo trailer diffuso ufficialmente dalla Disney il 20 ottobre. Il trailer giapponese ha più o meno la struttura dell’ultimo trailer ma ha molte nuove scene. Star Wars: Il risveglio della Forza uscirà nei cinema italiani il 16 dicembre. Fra le più importanti scene che ancora non erano state mostrate in nessun trailer c’è un dialogo fra Rey – la ragazza protagonista del film, interpretata dall’attrice Daisy Ridley – e il robottino BB-8, la scena dell’incontro fra Fin – il coprotagonista – e Rey e diverse altre scene di combattimenti aerei. In un’altra nuova scena vediamo Chewbacca, un personaggio molto amato della “vecchia” trilogia, mentre schiaccia il bottone di una specie di detonatore, mentre verso la fine del trailer vediamo Rey minacciata con la famosa spada laser con l’elsa laser di Kylo Ren, il nuovo cattivo principale del film. | C’è un nuovo trailer di Star Wars. Lo ha diffuso la pagina giapponese di Disney e contiene molte scene che non si erano viste nei precedenti. |
Mach2, una delle due più grandi società italiane che si occupano di distribuire i libri nei supermercati e negli autogrill, è in liquidazione. Lo ha raccontato in un breve articolo di qualche settimana fa Repubblica, dicendo che la chiusura di Mach2 è stata decisa sia per la crisi delle vendite di libri nei supermercati sia perché il gruppo RCS di Urbano Cairo, socio di minoranza, si è detto contrario all’investimento di altro denaro nella società per sanarne la situazione. Mondadori, socio di maggioranza relativa con il 44,91 per cento delle azioni, sarebbe stato favorevole a investire ancora in Mach2; il gruppo De Agostini, altro importante socio di minoranza, sarebbe stato esitante. A prescindere dal modo in cui è stata presa la decisione di liquidare Mach2, la vera questione dietro questa notizia è che il settore dei libri nella grande distribuzione organizzata (gdo) è in crisi da anni. Ancora nel 2010 nei supermercati si vendeva il 16,3 per cento dei libri – esclusi quelli scolastici – e per le case editrici era una fonte di ricavi importante, visto che a differenza di molte librerie, che fanno fatica a essere puntuali con i pagamenti, la gdo paga subito i libri che compra. Nel 2017 però la percentuale di vendite in supermercati e autogrill è scesa al 9,1 per cento, una quota minore di quella relativa alle librerie online. A causa di questa crisi, nel 2015 Mach2 ha perso 1,8 milioni di euro su un fatturato di 66 milioni, nel 2016 2,1 milioni su un fatturato di 54. Nel 2017 la situazione ha continuato a peggiorare: per questo è stata decisa la chiusura della società i cui costi di mantenimento erano diventati troppo alti per far fronte alle perdite. | Una grande società che distribuisce i libri ai supermercati è in liquidazione. Perché compriamo sempre meno libri negli autogrill e quando facciamo la spesa, ma anche perché il modello di business fa acqua. |
Luis Durnwalder è un politico italiano dell’Alto Adige. È presidente della provincia autonoma di Bolzano dal 1989 e storico capo della Südtiroler Volkspartei, il partito regionale delle minoranze tedesche e ladine. Oggi il Corriere della Sera ritorna sulle accuse nei suoi confronti della Corte dei Conti, secondo cui in questi anni ha speso indebitamente oltre un milione e mezzo di euro dal fondo che le istituzioni gli mettevano a disposizione per le spese di rappresentanza. Sulle sponde altoatesine dell’Isarco, dove tutto è sempre ordinato e quieto, sta per arrivare un improvviso scossone. Dopo quattro mesi d’indagine, il giovane procuratore contabile Robert Schülmers ha infatti depositato in questi giorni un pesantissimo atto d’accusa contro l’uomo più potente dell’Alto Adige, Luis Durnwalder, leader della Südtiroler Volkspartei e incontrastato presidente della ricca provincia di Bolzano da quasi un quarto di secolo. Gli contesta 17 anni di illecita gestione del cosiddetto fondo per spese riservate, cioè quel tesoretto pubblico previsto ogni anno dalla legge finanziaria e destinato al presidente per l’esercizio dell’attività istituzionale. | Le spese di Luis Durnwalder. La Corte dei Conti accusa "l'uomo più potente dell'Alto Adige" di aver fatto acquisti personali per oltre un milione e mezzo di euro con i soldi pubblici. |
In Italia, questa è stata tra le altre cose la settimana di Bruce Springsteen e dei suoi concerti pazzeschi, quattro ore ogni volta, con meravigliosi pezzi fuori scaletta cantati sotto il diluvio. Springsteen non è l’unico che presenta un nuovo disco, però: c’è anche Patti Smith, che ha fatto un mini concerto a New York con le canzoni di Banga, e Justin Bieber, che è in tour con il suo Believe. Jon Bon Jovi invece ha ricevuto un passaggio in Air Force One da Obama, dopo un concerto organizzato in suo sostegno. Giorgio Armani, a Pechino, si è preso la sua dose di applausi alla fine della sfilata, ma anche la meno nota Adama Amanda Ndiaye ha avuto il suo successo alla settimana della moda di Dakar. Meryl Streep ha parlato alla conferenza delle Women in Film ed Emma Stone ha firmato un bel po’ di autografi alla prima di Spiderman a Tokyo. Kirk Douglas viene giustamente celebrato, in Scozia la torcia olimpica viene accompagnata da un gruppo di ragazzini, gli acrobati del Cirque du Soleil amano i lampadari, Carla Bruni fuori dal seggio aveva un’aria stanca. In Germania c’è la figlia di Yulia Tymoshenko, l’ex premier ucraina detenuta a Kharkiv. Si chiama Yevgenia. | Celebripost. La figlia di una detenuta molto famosa, Bruce Springsteen ed Emma Stone, tra la gente che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Apple sta progettando una nuova versione dei suoi orologi che funzioneranno in modo più autonomo dall’iPhone rispetto a quelli attuali. La notizia non è ancora ufficiale, ma è stata pubblicata da un giornale solitamente molto informato come Bloomberg. Al momento per ascoltare musica, scaricare percorsi o inviare messaggi è necessario che l’Apple Watch sia collegato a un iPhone: con i nuovi modelli, che saranno disponibili verso fine anno, non sarà più necessaria la connessione wifi e sarà quindi possibile usare le app anche lasciando il telefono a casa. Sebbene Apple Watch costituisca solo una piccola parte del fatturato complessivo dell’azienda, all’inizio della settimana il CEO Tim Cook ha sottolineato che i loro modelli di smartwatch sono i più venduti della categoria. | Apple sta lavorando a degli Apple Watch meno dipendenti dall’iPhone. |
Il 4 luglio il rapper Kanye West ha comunicato su Twitter l’intenzione di candidarsi come presidente degli Stati Uniti alle elezioni di novembre. West ha 43 anni, è uno dei più importanti artisti hip hop di sempre e una delle più note persone al mondo, non solo per la sua musica: il tweet ha avuto centinaia di migliaia di retweet e di quella intenzione – non supportata da nessun altro tipo di iniziativa pratica, né allora né dopo – hanno parlato svariati media, anche i più seri e rispettati. Nonostante questo, ci sono molte ragioni per pensare che West non si candiderà davvero alla presidenza degli Stati Uniti: e in generale che sia meglio non prenderlo sul serio. Non è la prima volta che West dice di volersi candidare senza poi farlo, e sono ormai anni che fa (e spesso poi ritratta) dichiarazioni controverse e volutamente provocatorie. Inoltre, West ha parlato spesso dei suoi problemi di salute mentale. Nonostante questo, molte sue dichiarazioni diventano notizie e producono conseguenze concrete. È un problema per West ma anche per chi sceglie di parlarne: come ha scritto Craig Jenkins su Vulture, “Kanye West e i media stanno di nuovo facendo un gioco pericoloso”. | Kanye West non andrebbe preso sul serio. In particolare quando dice di volersi candidare a presidente degli Stati Uniti: nel suo interesse e in quello di tutti. |
Un gruppo di 64 senatori ha annunciato di aver raggiunto le firme necessarie per chiedere un referendum sul taglio del numero dei parlamentari, la riforma costituzionale approvata dal Parlamento a inizio ottobre. La legge doveva entrare in vigore a gennaio ma la richiesta dei senatori, di fatto, la sospende. Le firme dovrebbero essere consegnate nei prossimi giorni alla corte di Cassazione e se non saranno riscontrati problemi nella richiesta ci sarà il referendum. La riforma proponeva di ridurre di un terzo i parlamentari di Camera e Senato, passando da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori: era stata votata praticamente da tutti i partiti ma criticata da diversi esperti e giuristi perché, in sintesi, riducendo il numero di parlamentari diminuisce la rappresentanza degli elettori, rende i gruppi parlamentari più piccoli e facilmente controllabili da leader e segretari, e più in generale rischia di allontanare ulteriormente l’elettorato dalla politica. | Sono state raccolte le firme per chiedere un referendum sul taglio del numero dei parlamentari. Sono quelle di 64 senatori e saranno consegnate nei prossimi giorni alla corte di Cassazione: se non ci saranno problemi, si voterà. |
Se stanotte tirate tardi (ma si potrà vedere anche dopo, immagino) c'è un concerto di Ben Folds insieme alla National Symphony Orchestra su Facebook. È uscito il disco nuovo di Bob Dylan. Oggi cinquant'anni fa uscì il primo disco di Diana Ross: lei aveva 26 anni e quella foto fantastica di ragazzina sulla copertina. Invece un 20 giugno del 1982 uscì quel disco degli ABC con quella canzone degli ABC. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Matt Simons. Ci sono vigilie del weekend che vanno vissute per quello che sono: vigilie del weekend. |
LinkedIn, il social network per gestire ed estendere i propri contatti professionali, ha aperto una sezione per gli studenti universitari. È stata presentata lunedì l’app LinkedIn Students, che si rivolge a una fascia di persona finora escluse dalla versione tradizionale del sito: LinkedIn Students al momento si può scaricare solo negli Stati Uniti e ha l’obiettivo di aiutare gli studenti universitari a conoscere meglio le loro prospettive lavorative ed entrare in contatto con potenziali datori di lavoro. | LinkedIn ha fatto un’app per gli studenti universitari. Si chiama "LinkedIn Students": dovrebbe servire a chi sta finendo gli studi e comincia a porsi il problema del lavoro. |
Come ogni mese, abbiamo selezionato le novità più interessanti che sono uscite o usciranno a dicembre sulle principali piattaforme di audiolibri, sia per chi durante le feste passerà tanto tempo in viaggio, che per chi starà per lo più in cucina a cucinare e poi sul divano a digerire. A differenza dei libri di carta, infatti, gli audiolibri si possono “leggere” mentre si fanno altre cose: basta avere le orecchie libere. Se non avete mai provato un audiolibro e volete farlo in questi giorni, potete iniziare con un periodo di prova gratuita su Storytel (se vi registrate da questo link, avete 30 giorni di prova anziché 14) o Audible, la piattaforma di audiolibri di Amazon. Se non volete sottoscrivere l’ennesimo abbonamento, potete cercare online sul sito di Ad Alta Voce, il programma di Radio Tre che negli anni ha costruito un catalogo con centinaia di titoli: Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez e Cime Tempestose di Charlotte Brontë, solo per dirne alcuni tra i più noti. In questi giorni stanno uscendo le puntate del Deserto dei Tartari di Dino Buzzati. | I nuovi audiolibri da ascoltare a dicembre. Ci sono "Avviso ai naviganti" di Annie Proulx, la breve storia dell'umanità di Yuval Noah Harari e l'ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio, tra gli altri. |
Secondo la Genesi, l’intera umanità discende da due esseri umani: Adamo ed Eva. L’idea che due esseri umani da soli abbiano popolato il mondo intero ha influenzato moltissimi scrittori e sceneggiatori soprattutto negli ultimi decenni. Decine di racconti, romanzi e film affrontano la storia della scomparsa quasi completa del genere umano e della sopravvivenza di un’unica coppia che si ritrova improvvisamente tra le mani il fardello della sopravvivenza dell’intera specie. In un articolo pubblicato su BBC questa settimana Zaria Gorvett, una giornalista scientifica freelance, spiega che questa storia affascina non solo gli autori di fiction, ma sempre di più anche gli scienziati. Per esperti della NASA che studiano come esplorare e colonizzare pianeti lontani secoli di viaggio e per gli ecobiologi che cercano di preservare specie importanti o in via d’estinzione, scoprire il numero minimo di esemplari necessari a perpetuare una specie sta diventando sempre più importante. Ma la storia della Bibbia e i sogni degli scrittori di fantascienza si scontrano con la grossa difficoltà che gli scienziati impegnati in questo campo stanno cercando di superare. Con un certo garbo, la Bibbia evita di nominarlo direttamente; il libro della Genesi si limita a raccontare che Seth, il figlio di Adamo ed Eva nato dopo la morte di Abele, si sposò ed ebbe decine di figli. Non viene esplicitato il dettaglio più ovvio, ossia che la madre dei figli di Seth era necessariamente sua sorella, o al massimo la figlia di uno dei suoi fratelli (Seth, Caino e Abele non sono gli unici figli di Adamo ed Eva, ma solo gli unici a essere esplicitamente nominati tra la numerosa prole dei due progenitori della specie, composta sia di maschi che di femmine). Esistono teorie alternative, secondo le quali Dio avrebbe creato altri esseri umani oltre ad Adamo ed Eva, umani con cui si accoppiarono Seth e Caino. Ma nella versione più diffusa del mito, Adamo ed Eva e i loro figli erano gli unici esseri umani sulla Terra, quindi il genere umano ha conquistato il mondo partendo da una singola coppia e grazie a una serie di rapporti incestuosi. | Gli ultimi uomini sulla Terra. BBC risponde alla domanda posta dalla Bibbia e dalle moderne storie di fantascienza: due persone sarebbero in grado di ripopolare la terra da sole?. |
Il 17 dicembre il ministro della Salute Roberto Speranza ha scritto su Twitter che «il 27 dicembre sarà un bel giorno per l’Italia e per l’Europa» fissando per quella data l’inizio delle vaccinazioni contro il coronavirus. L’annuncio di Speranza arriva dopo che da giorni alcuni paesi europei stanno facendo pressione per avviare la campagna di vaccinazione nello stesso giorno in tutta l’Unione Europea: una mossa pensata probabilmente per dimostrare unità in uno dei periodi più delicati dall’inizio della pandemia, in cui fra l’altro diversi paesi hanno diffuso nuove regole stringenti per evitare una terza ondata della pandemia. Il 27 dicembre sarà un bel giorno per l’Italia e per l’Europa. Serve ancora prudenza e il percorso non sarà breve. Ma con l’inizio delle vaccinazioni finalmente siamo sulla strada giusta. | Cosa sappiamo del vaccino in Italia. Quando inizieranno le vaccinazioni? Chi riceverà per primo il vaccino? Quali regioni avranno più dosi? Dove ci si vaccinerà?. |
Dal 31 ottobre scorso, quando è precipitato l’aereo russo di Metrojet nel Sinai, in Egitto, a Sharm el-Sheikh c’è una situazione molto particolare: mentre centinaia di stranieri – soprattutto britannici – cercano di imbarcarsi sui voli per rientrare nei rispettivi paesi, molti altri turisti continuano a godersi le vacanze. Per esempio molti hanno deciso di fare delle escursioni sui cammelli nel deserto egiziano, una delle attività più diffuse tra chi va in vacanza a Sharm el-Sheikh. Un’altra situazione parecchio strana, almeno vista con gli occhi di noi occidentali, è quella che si crea piuttosto spesso in diverse zone dello Sri Lanka, dove gruppi di elefanti asiatici – non grandi come gli elefanti africani, comunque – attraversano dei centri abitati, passando a fianco di persone e negozi come se niente fosse. La foto bestiale più suggestiva della settimana è però quella che ritrae un gregge di pecore: le pecore non sono speciali, lo è però il posto in cui è stata scattata la foto: Mont-Saint-Michel, nella Francia settentrionale. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Pecore a Mont-Saint-Michel, cammelli a New York ed elefanti nel centro di una città in Sri Lanka, tra le foto bestiali della settimana. |
La stilista giapponese Rei Kawakubo ha aperto la sfilata per l’autunno 2016 di Comme des Garcons, la sua casa di moda, con una modella vestita da balze sovrapposte di broccato a fiori che potrebbe fare da tappezzeria in un boudoir reale. Il tessuto era abbastanza corposo da mantenere una forma, fatta di anelli multipli e petali, e quest’accozzaglia improbabile era tenuta insieme da chiodini argentati. La testa della modella era coperta da una parrucca conica nera. Avanzava lentamente sulla passerella sopraelevata su un paio di slip-on peluginose. Poi sono arrivate altre modelle. Erano infagottate in giganti sacchi fucsia e imbottiti di ciuffi di pelliccia straripante. Erano incassate in montagne di rosa acceso, o qualcosa del genere. A volte la parte inferiore del corpo occupava tutta la larghezza della passerella a causa dei panier esagerati (le imbottiture ai lati delle gonne), altre volte le gambe erano ricoperte da cinghie che schermavano e proteggevano le ginocchia. | Perché certi vestiti sembrano assurdi? perché la moda è fatta così: non crea solo abiti e tendenze, è una forma d'arte che provoca una reazione emotiva e spinge a chiederci chi siamo. |
Lo scorso 20 settembre è diventato pubblico che l’attrice statunitense Angelina Jolie ha chiesto il divorzio dal collega e marito Brad Pitt: lo ha scritto per primo il sito statunitense di gossip TMZ e poco dopo la notizia è stata confermata e ripresa in tutto il mondo. Un divorzio è un fatto privato, ma in questo caso riguarda due dei più noti attori degli ultimi anni: per Pitt e Jolie significherà soprattutto mesi di nuove attenzioni sulla loro vita e probabilmente una lunga vicenda legale. In questi giorni si è già visto qualcosa di come saranno i prossimi mesi, soprattutto dal punto di vista della gestione mediatica del divorzio, che racconta aspetti interessanti su una storia di gossip molto grande che però avrà effetti concreti sulla vita delle persone coinvolte, a partire dall’affidamento dei figli. Pitt e Jolie si sono sposati nel 2014 ma avevano iniziato a frequentarsi circa 10 anni prima, dopo essersi conosciuti sul set del film Mr. & Mrs. Smith. Negli anni sono diventati una delle coppie più famose di Hollywood, probabilmente oggi la più famosa, hanno fatto tre figli e ne hanno adottati altri tre. Subito dopo la notizia del divorzio sia Jolie che Pitt hanno diffuso brevi dichiarazioni a un paio di giornali tramite avvocati e portavoce, e nulla più. Jolie ha chiesto il divorzio parlando di “differenze inconciliabili” e ha fatto dire al suo avvocato di averlo fatto “per il bene della famiglia”; Pitt ha detto a People: “Sono molto triste, ma quello che conta adesso è il bene dei bambini. Chiedo gentilmente alla stampa la riservatezza che meritano in questo momento difficile”. Secondo i giornali Jolie non ha chiesto un sostentamento economico a Pitt ma ha chiesto l’affido dei loro sei figli, che Pitt potrebbe quindi vedere o visitare solo in alcune occasioni. | Il divorzio tra Angelina Jolie e Brad Pitt non è un normale divorzio. Per metà è un'enorme storia di gossip, che tutti e due dovranno cercare di gestire e influenzare per non subire troppi danni. |
Orlando Ranaldi, direttore dell’ufficio delle Poste del Senato, è stato arrestato per spaccio di cocaina e da questa mattina si trova agli arresti domiciliari. Ranaldi è stato fermato dai carabinieri del Comando provinciale di Roma nell’ambito di un’indagine su un traffico di droga tra l’Italia e l’Albania. Oltre a Ranaldi sono state arrestate altre nove persone: sei italiani e tre albanesi. Ranaldi è accusato anche di peculato, perché avrebbe usato la macchina di servizio delle Poste per lo spaccio. Foto: LaPresse | Il direttore delle Poste del Senato arrestato per spaccio di cocaina. Ed è accusato anche di peculato per aver usato l'auto di servizio per trasportare cocaina. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | Granata contro tutti. Il testo sull'appoggio esterno al governo e il ritiro dei ministri che sta innervosendo tutti. |
Un’inchiesta del giornalista di Avvenire Nello Scavo ha scoperto che due anni fa il governo italiano ospitò un grosso criminale libico chiamato Abd al Rahman Milad “al Bija”, noto soprattutto per essere in combutta coi trafficanti di migranti, durante un incontro riservato avvenuto in un centro di accoglienza in provincia di Catania nel maggio del 2017. Scavo sostiene che l’incontro di Catania sia la prova che il governo italiano – allora guidato dal centrosinistra – stesse trattando con i trafficanti libici per fermare il flusso di migranti dalla Libia, un paese in guerra civile dal 2011 diventato negli ultimi anni il principale punto di partenza per i migranti che vogliono raggiungere l’Italia via mare. Il governo italiano ha sempre smentito questa ricostruzione, ma la maggior parte degli analisti e degli esperti di immigrazione, così come i principali giornali internazionali, lo danno da tempo per assodato. Proprio a partire da agosto 2017, fra l’altro, i flussi di migranti dalla Libia diminuirono drasticamente, senza mai tornare ai numeri del 2016 e 2015. | Due anni fa il governo italiano ha ospitato un grosso criminale libico. Un leader tribale noto per essere in combutta coi trafficanti di esseri umani venne a Catania per un incontro riservato, ha scoperto Avvenire. |
Il Corriere della Sera ha pubblicato oggi la seconda puntata dell’inchiesta di Antonio Crispino sulle carceri italiane. Crispino è stato nel carcere di Canton Mombello, a Brescia: la prigione più sovraffollata d’Italia. Dovrebbe contenere 200 persone e invece ce ne stanno quasi 600, il triplo. La Costituzione italiana, all’articolo 27, stabilisce che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. In teoria. | Il carcere più affollato d’Italia. Il video girato da Antonio Crispino del Corriere nella prigione di Canton Mombello, a Brescia, dove il sovraffollamento è al 260 per cento. |
L’account YouTube di Melbourne Aerial Video, un sito che raccoglie diversi video fatti coi droni e gestito dall’australiano Adam Lancaster, ha pubblicato un video che mostra quello che succede quando un drone si scontra con un’aquila cuneata, il più grande rapace in Australia. Per il drone non finisce bene. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il video di un drone che si scontra con un’aquila. Finisce male per il drone, come mostra un video diffuso dal sito Melbourne Aerial Video. |
Rutger Hauer, attore olandese noto principalmente per il ruolo del replicante Roy Batty nel film Blade Runner, è morto venerdì scorso a 75 anni. Lo ha annunciato soltanto oggi il suo sito ufficiale, spiegando che Hauer è morto «dopo una malattia molto veloce». Hauer, che grazie al famosissimo monologo sotto la pioggia – quello che inizia con «Io ne ho viste cose» – entrò nella storia del cinema, fece la maggior parte dei suoi film importanti negli anni Ottanta, spesso nel ruolo del cattivo, per via del suo accento e del suo celebre sguardo freddissimo. Hauer era nato nel 1944 nei Paesi Bassi, vicino a Utrecht. I genitori erano attori e il nonno, con il quale da ragazzo passò molto tempo, era stato marinaio. Prima di seguire la carriera dei genitori e mettersi a recitare, Hauer provò a emulare il nonno e fece per un anno il marinaio ma dovette abbandonare perché era daltonico. Fece quindi il carpentiere, l’elettricista, la guida alpina in Svizzera e infine l’attore. | È morto Rutger Hauer. L'attore olandese aveva 75 anni, ed era famoso soprattutto per il ruolo del replicante in “Blade Runner”. |
Dopo le ipotesi circolate negli ultimi giorni, Twitter ha annunciato una nuova versione della sua applicazione per smartphone che introduce un sistema per applicare filtri artistici alle proprie fotografie, con una soluzione che ricorda molto Instagram. La novità arriva a un paio di giorni di distanza dalla decisione di Instagram di rimuovere le anteprime delle proprie immagini da Twitter, con l’obiettivo di fare aumentare il traffico sulla propria nuova versione web. Il social network ha quindi colmato rapidamente il vuoto lasciato provvedendo da sé con una soluzione alternativa. L’applicazione aggiornata di Twitter è disponibile su Google Play, lo store per gli smartphone Android, e sull’App Store di Apple. I filtri artistici sono stati realizzati da Twitter in collaborazione con Aviary, una società che realizza una serie di software gratuiti per gestire le immagini e modificarle. | Ora Twitter ha i filtri per le foto. Dopo il blocco delle anteprime di Instagram il social network si è costruito in casa una soluzione alternativa: come funziona. |
Dal 2005 ogni fine anno Franklin Leonard, che si occupa di produzione cinematografica, pubblica una classifica delle migliori storie da film che girano dalle parti di Hollywood ma che nessuno ha ancora iniziato a girare. Negli anni la classifica, nota come Black List, si è fatta conoscere e apprezzare da molti, anche perché è capitato spesso che possibili film segnalati nella lista dopo qualche anno diventassero film di successo, più di una volta anche premiati agli Oscar. Finora, infatti, più di 400 storie presentate nella Black List sono diventate film che insieme hanno incassato più di 26 miliardi di dollari e vinto più di 50 Oscar. Tra gli altri, sono passati dalla lista Il discorso del re, The Millionaire, Argo, Il caso Spotlight, The Revenant, Juno, The Wrestler, Il petroliere, Little Miss Sunshine, Manchester by the Sea, Arrival e Io, Tonya. – Leggi anche: Dove vengono scoperti i grandi film | Storie che piacciono, che potrebbero diventare film. Sono soggetti o sceneggiature arrivate a produttori di Hollywood, che le segnalano per una annuale classifica: la più votata parla di un cannibale. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 2.898 casi positivi da coronavirus e 11 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 1.249 (7 in più di ieri), di cui 161 nei reparti di terapia intensiva (8 in più di ieri) e 1.088 negli altri reparti (1 in meno di ieri). Sono stati analizzati 91.493 tamponi molecolari e 114.109 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 2,89 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,22 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 2.473 e i morti 9. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lazio (443), Veneto (425), Lombardia (399), Sicilia (386), Campania (204). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 16 luglio. |
Jenner Meletti racconta su Repubblica che fine hanno fatto i casellanti: quelli che vivevano nei pressi dei passaggi a livello ferroviari non automatici e che avevano il compito di abbassare e alzare manualmente le sbarre per fermare il traffico durante il passaggio dei treni. Molti di loro vivono ancora nei caselli, che ora devono essere sgomberati perché troppo vicini ai binari e potenzialmente a rischio, in caso di deragliamento. Ma non tutti se ne vogliono andare. Rimini passava anche davanti a loro, il treno dei signori. «Era il Settebello, il più veloce di tutti. Appena il tempo di vedere la veranda in testa al convoglio, il flash delle facce dei viaggiatori di prima classe che guardavano il panorama, ed era già passato. Aveva una striscia verde, sulle fiancate. Era bellissimo. E noi lì davanti alla garitta, cappello in testa che se non stavi attento volava via, e la bandiera rossa arrotolata in mano». Hanno cento ricordi, gli uomini che guardavano passare i treni. «Era un mestiere duro, quello del casellante. Non per la fatica. In fin dei conti si trattava di girare una manovella per abbassare le sbarre prima dell’arrivo di un convoglio. Il problema vero era stare svegli, soprattutto con il buio. Ma il nostro in fondo era un bel mestiere». | La fine dei casellanti. Le storie delle persone che vivevano nei pressi dei passaggi a livello ferroviari, in case che oggi devono essere sgomberate. |
In Colombia è nata una bambina che portava nel suo addome la propria sorella gemella, formata per metà e cresciuta al suo interno nel corso della gravidanza. Non è la prima volta che succede, ma i casi di “fetus in fetu” sono comunque piuttosto rari e interessanti dal punto di vista scientifico, per comprendere meglio come funziona lo sviluppo degli embrioni e più in generale la differenziazione cellulare. Negli ultimi anni altri casi sono stati segnalati in India, Singapore e Indonesia: si stima che il fenomeno si verifichi in media ogni mezzo milione di nascite. Come spiega il New York Times, il caso colombiano è stato ancora più insolito perché i medici sono riusciti a identificare il problema con largo anticipo, riuscendo a gestire meglio i rischi della gravidanza per la bambina formata correttamente e per la madre. Il caso clinico è stato gestito dal dottor Miguel Parra-Saavedra, consultato spesso dai media colombiani durante l’epidemia da virus Zika che aveva interessato la Colombia nel 2016. | Una gemella dentro la sua gemella. La storia di Itzamara, nata in Colombia con al suo interno il feto di sua sorella. |
Nell’ultimo anno una collaborazione tra Google e Mastercard ha permesso ad alcuni inserzionisti, negli Stati Uniti, di scoprire se i loro annunci online inducessero gli utenti a compiere acquisti nei normali negozi. Il sistema era stato annunciato lo scorso anno da Google ma l’accordo con Mastercard non era stato reso pubblico, così come l’effettivo funzionamento del servizio. La possibilità di tracciare preferenze e acquisti degli utenti anche offline pone numerose questioni soprattutto in termini di privacy, in un periodo in cui il tema è molto sentito da chi naviga online e dalle autorità che si occupano della tutela dei dati personali. Il sistema messo a punto da Google funziona più o meno in questo modo. Un utente vede l’annuncio di un prodotto online, clicca sulla pubblicità e finisce sul sito che lo promuove, senza però acquistare nulla: e Google tiene traccia di questo comportamento. In un secondo momento l’utente entra in un normale negozio, vede il prodotto che aveva visto pubblicizzato online e lo compra, pagando con la sua Mastercard. L’inserzionista che ha gestito la pubblicità riceve un rapporto da Google, nel quale è indicata una percentuale che indica quanti utenti hanno visto i suoi annunci e hanno poi acquistato i prodotti offline. Il sistema funziona soltanto nel caso in cui gli utenti abbiano visto le pubblicità mentre erano collegate al loro account Google, e solo se l’acquisto fisico avviene entro 30 giorni dalla visualizzazione di quella pubblicità online. | L’accordo segreto tra Google e Mastercard. Google compra i dati sugli acquisti offline nei negozi con carta di credito, per scoprire quanto sono efficaci le pubblicità online. |
Starbucks, la grande catena statunitense di caffetterie, smetterà di usare cannucce di plastica a partire dal 2020 nei negozi di tutti i paesi in cui opera. Al posto delle cannucce di plastica, dice un comunicato diffuso lunedì, saranno usate cannucce di altri materiali meno inquinanti. Saranno anche studiati nuovi coperchi per bicchieri che rendano superfluo l’uso di cannucce. Starbucks aveva già annunciato l’abbandono delle cannucce di plastica nei negozi in Inghilterra e Irlanda del Nord a partire dal 2019. Una simile decisione è stata presa di recente anche da McDonald’s, che a partire da settembre offrirà solo cannucce di carta nel Regno Unito e in Irlanda. | Starbucks smetterà di usare cannucce di plastica a partire dal 2020. |
Ieri la casa editrice Penguin Random House ha detto di aver acquistato i diritti per pubblicare tre libri ispirati alla serie tv britannica Black Mirror, una di quelle che ha avuto più successo negli ultimi anni e che esplora, in episodi indipendenti tra loro, il rapporto tra l’uomo e le nuove tecnologie in un futuro distopico e credibile. I libri saranno rivisti da Charlie Booker, il creatore della serie, e ognuno sarà una raccolta originale di racconti realizzati da famosi scrittori contemporanei di tutto il mondo. Il primo volume uscirà a febbraio 2018, il secondo nell’autunno dello stesso anno e il terzo nel 2019. Booker ha scherzato dicendo che «tutte le nuove storie di Black Mirror «compariranno in un nuovo formato altamente tecnologico chiamato libro. Pare che devi soltanto guardare qualche tipo di codice stampato con l’inchiostro sulla carta, e le immagini e i suoni appariranno magicamente nella tua testa mettendo in scena la storia. Mi sembra impossibile ma staremo a vedere». La quarta stagione di Black Mirror sarà disponibile su Netflix a ottobre. | Usciranno tre libri ispirati a “Black Mirror”. Ognuno sarà una raccolta di storie inedite su un futuro distopico, realizzate da famosi scrittori contemporanei e curate dal creatore della serie tv. |
La televisione statunitense CNBC e il quotidiano finanziario Financial Times si sono occupati negli ultimi giorni della recente vendita all’asta del quadro del pittore italiano Amedeo Modigliani Nu Couché, coprendo i genitali e il seno della donna ritratta nel dipinto con una sfocatura e dei rettangoli neri. Nu Couché – dipinto da Modigliani tra il 1917 e il 1918 – è stato venduto all’asta per 170,4 milioni di dollari (circa 158 milioni di euro) martedì 10 novembre diventando il secondo quadro più costoso di sempre. #CNBC CENSORED Amedeo Modigliani's masterpiece after it sold at auction for a record $170M. Keep it prude, America. pic.twitter.com/RcS5jkMxo9 | CNBC e il Financial Times hanno censurato “Nu Couché” di Modigliani. Coprendone seno e genitali nei loro articoli e servizi sulla recente vendita del quadro. |
La lingua lussemburghese è parlata solo da 390mila persone in tutto il mondo. Non è nemmeno la lingua più parlata dai 576mila abitanti del Granducato di Lussemburgo, dove è prevalente l’uso del francese e dove comunque è considerata lingua nazionale da poco più di trent’anni. Dal 2010 – per via del suo sempre minore utilizzo – è una delle 2.464 lingue considerate a rischio di estinzione dall’UNESCO, ma negli ultimi anni la sua popolarità ha ricominciato a crescere e ora il Lussemburgo vorrebbe che venisse aggiunta alle 24 lingue ufficiali dell’Unione Europea, come parte di un progetto più ampio per usarlo di più, nelle scuole, nelle biblioteche, negli uffici governativi e nelle ambasciate. In Lussemburgo – quel paese grande più o meno quanto la provincia di Piacenza che si trova tra Belgio, Francia e Germania – si parlano tante lingue diverse: la più parlata è il francese, che è la lingua con cui si scrivono anche le leggi, seguita dal lussemburghese, dal tedesco e dall’inglese. Il lussemburghese (Lëtzebuergesch) è soprattutto una lingua che si parla in casa, un po’ come succedeva ai dialetti italiani alcune decine di anni fa. Nelle scuole primarie viene usato per comunicare in classe, ma poi viene completamente sostituito nelle scuole secondarie dal tedesco – che è anche la lingua in cui si insegna a scrivere ai bambini – e dal francese. Solo nel 1984 gli è stato dato lo status di lingua nazionale, che bisogna conoscere per ottenere la cittadinanza lussemburghese, ed è lingua ufficiale insieme a francese e tedesco, insieme ai quali viene usato nei documenti amministrativi. | Lëtzebuerg ass erëm am Moud. Se non capite cosa c'è scritto, è perché non siete tra le 390.000 persone che parlano lussemburghese: una lingua che nel suo piccolo sta tornando di moda. |
Due mostre molto interessanti saranno inaugurate domani al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano. Entrambe provano a far riflettere sul significato dell’immagine rispetto al suo ruolo nel mondo, nella società. La prima mostra è dedicata a Joachim Schmid, un autore tedesco che si occupa di fotografia e che utilizza per le sue opere le immagini prodotte dagli altri facendo fede a una dichiarazione che fece nel 1989, in occasione del 150mo anniversario dell’invenzione della fotografia: «Nessuna nuova fotografia finché non saranno utilizzate fino in fondo quelle già esistenti». Per i suoi lavori, Schmid non fotografa ma si mette a cercare, raccogliere, riutilizzare fotografie già esistenti e scattate da altri, ma anche figurine, inviti di mostre, manifesti, cartoline, immagini stampate su libri, giornali, dépliant, trovate nei mercatini, negli archivi, o prelevate da siti internet e social network. Oggi, vista la quantità di materiali di cui l’artista dispone, il suo motto è diventato «Per favore, non smettete di fotografare», in modo che la sua indagine sul nostro modo di porci rispetto alle figure possa andare avanti. La mostra si intitola Joachim Schmid e le fotografie degli altri, è curata da Roberta Valtorta e stasera ci sarà una conferenza al Goethe-Institut di Milano che vede coinvolti l’artista, il critico Simone Menegoi e l’artista Franco Vaccari. | Due mostre al Museo di Fotografia Contemporanea. Si inaugurano domani vicino Milano e sono molto belle, una di Joachim Schmid e una di Nicola Nunziata: le foto. |
La media di gemelli nati negli ultimi trent’anni negli Stati Uniti è aumentata con una velocità senza precedenti: nel 1980 una coppia di gemelli veniva al mondo in media ogni 53 parti, nel 2008 ogni 31. La frequenza di parti gemellari potrebbe aumentare ulteriormente nel corso dei prossimi anni e su Slate Angela Tchou analizza le principali cause di questo rapido incremento demografico, che potrebbe interessare anche altri paesi in Occidente. Uno dei principali motivi che ha favorito l’aumento delle nascite di gemelli è legato al quando e al come le donne iniziano il loro periodo di gravidanza. Negli Stati Uniti, dicono i demografi, le donne con un alto livello di istruzione e buone posizioni lavorative tendono ad avere figli sempre più tardi e in media dopo i trentacinque anni. Il numero di donne che sceglie questa strada è in netta crescita, se si considera che nel 1980 solamente il 12,8 per cento delle donne arrivava a ottenere una laurea, mentre ora sono quasi il 37 per cento. Le donne che hanno più di trent’anni, infatti, hanno molte più probabilità di avere gemelli rispetto a chi ha meno anni di loro. | L’invasione dei gemelli. Negli Stati Uniti nel 1980 nasceva una coppia di gemelli ogni 53 parti, nel 2008 ogni 31: Slate spiega perché. |
Nelle ultime ore diversi giornali e telegiornali italiani hanno riportato una stima errata dell’aumento della mortalità in Italia dovuto all’epidemia da coronavirus, attribuendola all’ISTAT. I titoli col dato sbagliato dicevano, per esempio, “In Italia più 20% di decessi tra 1 marzo e 4 aprile rispetto al periodo 2015-2019”. La fonte di questo dato è stato un lancio sbagliato dell’agenzia ANSA, che come spesso accade è stato ripubblicato e rilanciato da giornali e testate senza ulteriori verifiche, cosa che ha generato una ulteriore catena di equivoci. Il lancio dell’ANSA con il dato sbagliato. | No, la mortalità in Italia non è aumentata del 20 per cento per il coronavirus. Lo hanno detto diversi giornali e telegiornali, rilanciando senza verifiche un errore dell'ANSA. |
Oggi il consiglio dei ministri ha approvato l’aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, nel quale sono state riviste al rialzo le stime relative alla crescita del PIL sia per l’anno in corso sia per il 2018 e il 2019. La nuova stima per il 2017 è di un aumento dell’1,5 per cento – in aprile la stima del governo era stata dell’1,1 per cento – e la stessa cifra è prevista anche per i due anni successivi. Cinque mesi fa, il governo aveva previsto che la crescita sarebbe stata pari all’1 per cento sia nel 2018 sia nel 2019. | Il governo ha rialzato le stime del PIL per i prossimi tre anni: nel 2017 dovrebbe crescere dell’1,5 per cento. Il ministro dell'Economia Padoan ha parlato in proposito di giustificato ottimismo. |
È stata assegnata la scorta al giudice Gerardo Boragine per gli insulti ricevuti nei commenti di un post su Facebook del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Boragine era stato giudice in un processo in cui erano stati assolti 26 giovani denunciati dopo una manifestazione contro Salvini nel 2015. Salvini ha commentato la notizia su Facebook, scrivendo: “Evidentemente aggredire e lanciare sassi per qualcuno non è reato. Evviva la ‘giustizia’ italiana. Io tiro diritto”. Dopo i moltissimi insulti e le minacce ricevute da Boragine nei commenti, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di Lucca ha deciso di assegnargli la scorta. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.2';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk')); | È stata assegnata la scorta a un giudice per gli insulti ricevuti nei commenti di un post su Facebook di Matteo Salvini. |
Dal 12 dicembre è iniziata l’attività estrattiva del giacimento petrolifero Tempa Rossa, in Basilicata. Negli ultimi due anni la Total, società francese che gestisce il giacimento, aveva fatto prove sperimentali di estrazione per tarare gli impianti in vista dell’autorizzazione definitiva arrivata il 9 dicembre dall’ufficio Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e le Georisorse del ministero per lo Sviluppo economico. Grazie alle prove sperimentali, nell’ultimo anno sono già stati estratti circa 10 milioni di barili di petrolio, ma dopo l’autorizzazione ne verrà estratto molto di più: l’obiettivo dell’azienda è produrre 50mila barili di petrolio al giorno, 230mila metri cubi di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo. I dati della produzione di Tempa Rossa vengono comunicati ogni giorno sul sito della regione Basilicata: il 17 dicembre sono stati estratti 28.658 barili di petrolio. | C’è ancora molto petrolio in Basilicata. E sta nel giacimento di Tempa Rossa che punta a estrarre 50mila barili al giorno, ma sindaci e ambientalisti non sono d'accordo. |
Il Brasile starebbe considerando la possibilità di comprarsi parte del debito del Portogallo per aiutare Lisbona a uscire dalla crisi ed evitare di ricorrere agli aiuti dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale. Il presidente Dilma Roussef lo ha detto oggi al quotidiano brasiliano Diario Economico: «Stiamo considerando varie alternative», ha spiegato «tra cui acquistare parte del debito del Portogallo o rimborsare in anticipo i titoli di stato brasiliani attualmente posseduti dal governo lusitano». Il Brasile conquistò l’indipendenza dal Portogallo nel 1822. I due paesi hanno sempre avuto stabili relazioni commerciali e politiche da allora. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’economia brasiliana è almeno dieci volte più grande di quella del Portogallo. La settimana scorsa il premier Jose Socrates ha dato le dimissioni dopo la bocciatura del suo piano di tagli economici per combattere la crisi. | Il Brasile vuole comprarsi il debito del Portogallo. L'ex colonia è diventata un gigante e potrebbe aiutare Lisbona a uscire dalla crisi. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. Il New York Times ha un articolo sui Weather Station, di cui avevamo parlato per i bei singoli dei mesi scorsi (uno soprattutto): il disco esce il 5 febbraio. C'è una grossa agitazione nel business della musica britannico, perché Brexit creerà delle complicazioni. Mi ero dimenticato di segnalare che nello show televisivo per l'insediamento di Biden erano riapparsi pure i New Radicals (c'è tutta una storia), band di un solo gran disco pop. Una cosa di dieci anni fa, una scusa per tirare fuori ancora una volta All by myself. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei Polyphonic Spree. Per voi che leggete la newsletter la mattina. |
La rivista settimanale L’Espresso ha scelto Valeria Solesin come persona dell’anno 2015. Valeria Solesin era una ragazza italiana di 28 anni rimasta uccisa durante gli attacchi terroristici del 13 novembre a Parigi, nella sala concerti del Bataclan. La scelta è ricaduta su Solesin per commemorare le vittime degli attentati ma anche come simbolo di una generazione di italiani che emigrano in altri paesi europei per lavoro e studio, ha spiegato il giornale. In un anno di guerre e morte, il ritratto di Valeria celebra la voglia di vivere, commemora gli innocenti colpiti dal terrorismo e soprattutto rappresenta l’orgoglio di un’intera generazione. Ragazze e ragazzi che come lei, il fidanzato, i loro amici sono costretti a emigrare. E che, nonostante questo, non hanno perso l’ottimismo e continuano a cercarlo nello studio, nei lavori sottopagati, nelle sofferenze e nei biglietti aerei di sola andata. Studiano, lavorano, soffrono, emigrano. Ma, nella loro semplice normalità, non si arrendono. | Valeria Solesin è stata scelta dall’Espresso come “Persona dell’anno”. Era la ragazza italiana morta durante gli attacchi del 13 novembre a Parigi, al Bataclan. |
Le canzoni di Prince in streaming ora possono essere ascoltate su tutti i principali servizi online, a meno di un anno di distanza dalla morte del cantante, che un paio di anni fa aveva deciso di mettere offline i suoi dischi. Quasi tutti i maggiori successi di Prince possono essere ascoltati in streaming da ieri su Apple Music, Spotify, Amazon Music e su Google Play Music (per citare solo i servizi più famosi e diffusi). Nei circa 18 mesi in cui le canzoni erano state ritirate, l’ascolto di Prince era possibile solo su Tidal, il servizio in streaming di Jay Z. 16 grandi canzoni di Prince ➡️ | Le canzoni di Prince di nuovo in streaming. A quasi un anno dalla morte di Prince, che aveva deciso di rimuoverle, le trovate su Spotify, Apple Music e gli altri servizi per ascoltare la musica online. |
Martedì 17 gennaio a Dallas il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, ha testimoniato nel processo da poco iniziato su Oculus, società di proprietà del social network e accusata dal produttore di videogiochi ZeniMax di avere violato alcuni suoi copyright e brevetti nella realizzazione dei caschi per la realtà virtuale (VR). La deposizione di Zuckerberg era molto attesa, non solo perché sono rare le sue apparizioni in tribunale, ma anche per ottenere qualche informazione in più sui piani di Facebook per la realtà virtuale, tecnologia su cui sta investendo milioni di dollari, e per avere qualche dettaglio su come fu organizzata l’acquisizione di Oculus nel 2014 per 2 miliardi di dollari. ZeniMax ha diverse aziende controllate, come Bethesda, nota soprattutto per la produzione della serie di videogiochi The Elder Scrolls e id, conosciuta per titoli come Wolfenstein, Doom e Quake. Nel 2012 Palmer Luckey, uno dei fondatori di Oculus, strinse amicizia con uno degli sviluppatori di id, John Carmack, che in seguito sarebbe diventato responsabile della tecnologia proprio di Oculus. All’epoca la startup era già molto promettente, ma piccola e finanziata tramite crowdfunding su Kickstarter. Carmack si mise al lavoro con altri sviluppatori di id per mettere insieme una demo del videogioco Doom 3 per Rift, il casco per la realtà virtuale realizzato da Oculus. Per sviluppare questa versione di Doom 3 furono sfruttate da un lato le risorse hardware disponibili grazie a Rift, e dell’altra alcune soluzioni software di proprietà di id. | La causa miliardaria contro Oculus. Una casa produttrice di videogiochi ha fatto causa alla società dei visori per la realtà virtuale di Facebook per violazione delle sue proprietà intellettuali, Zuckerberg ha testimoniato ieri in tribunale. |
A un mese e mezzo dalla loro riapertura, alcune regioni (come la Campania, la Puglia e in parte l’Umbria) hanno già chiuso le scuole per contenere il contagio da coronavirus. L’ultimo decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) ha stabilito che in tutta Italia le scuole secondarie, cioè le superiori, debbano passare alla didattica a distanza per almeno il 75 per cento, una percentuale che può essere aumentata dalle singole regioni in base alla situazione epidemiologica. Secondo dati del ministero dell’Istruzione diffusi il 15 ottobre, gli studenti contagiati erano 5.793, lo 0,08 per cento del totale, i docenti 1.020, cioè lo 0,13, e il restante personale scolastico 283, cioè lo 0,14. I dati – molto contenuti – sono stati portati a esempio da chi è contrario alle chiusure, che però vengono decise anche sulla base di altri motivi: come la necessità di ridurre gli affollamenti sui mezzi pubblici, che non dovrebbero superare l’80 per cento della capienza. | Il sistema dei tamponi per le scuole sta tenendo? ci sono grosse differenze da regione a regione: in Emilia-Romagna funziona bene, in Piemonte e in Sardegna meno (e poi c'è la questione dei test rapidi antigenici). |
Nel febbraio dello scorso anno, la NASA ha lanciato la missione Solar Dynamics Observatory (SDO) per studiare la stella più importante e alla base della nostra esistenza sulla Terra: il Sole. La sonda inviata dall’ente spaziale americano è dotata di numerosi sensori per fotografare il Sole e rilevare le caratteristiche della sua atmosfera e delle emissioni della stella nello spazio che la circonda. Oltre a numeri, tabelle e dati, la SDO invia verso la Terra immagini spettacolari del Sole, come quelle scattate nella giornata di ieri che mostrano una doppia eruzione sulla superficie solare. | Le due eruzioni contemporanee del Sole. Le immagini della NASA delle grandi esplosioni sul disco solare di ieri. |
Ryanair, la società irlandese specializzata in voli low cost, è attualmente considerata la più grande compagnia aerea internazionale low cost al mondo per numero di passeggeri trasportati ogni anno: nel 2013 81 milioni di persone hanno viaggiato utilizzando voli Ryanair. Fu fondata nel 1985, e il successo commerciale e la crescita dei profitti si sono mostrati con regolarità a partire dalla fine degli anni Novanta, rendendola il simbolo del successo dei voli low cost. Altre compagnie aeree nel corso degli ultimi decenni hanno tentato di applicare a tratte aeree più lunghe lo stesso modello di business, finora riservato a voli di durata non superiore a tre ore, ma con scarsi risultati. Un articolo pubblicato questa settimana sul settimanale britannico Economist racconta però i recenti tentativi di nuove compagnie aeree internazionali di riproporre voli low cost per voli più lunghi, e le prospettive di crescita di questo genere di mercato, favorito dalla recente costruzione di modelli di aerei più efficienti e capaci di ridurre i costi. Recentemente AirAsia X – una società che fa capo alla compagnia aerea AirAsia, una delle prime low cost asiatiche – ha abbandonato un programma sperimentale di voli low cost verso l’Europa. AirAsia sta tuttavia continuando a effettuare una serie di test per scoprire quanto a lungo possano viaggiare i modelli di aeroplani utilizzati per i voli low cost. | Storia e prospettive dei voli lunghi low cost. La compagnia Norwegian già propone a prezzi vantaggiosi voli attraverso l'Atlantico e verso Bangkok: è un mercato in espansione, ma ci sono ancora limiti. |
La battaglia di Verdun, che ebbe inizio il 21 febbraio 1916, fu una delle più violente battaglie del fronte occidentale della prima guerra mondiale. Si svolse nell’area di Verdun-sur-Meuse, una città nel nord-est della Francia, dove per più di dieci mesi si scontrarono l’esercito tedesco e quello francese. La battaglia di Verdun costituì un punto di svolta nella guerra perché fece svanire le possibilità di vittoria della Germania e influenzò l’intervento degli Stati Uniti nel conflitto. I morti francesi furono circa 315.000, quelli tedeschi circa 281.000. Ancora oggi nelle zone in cui si è combattuto si possono trovare bossoli, e proiettili inesplosi di diverso calibro. Guy Momper e Raoul Weber sono artificieri: con la loro squadra si stanno occupando della lenta bonifica dei terreni e del recupero delle munizioni inesplose, a quasi cento anni dalla battaglia. Spiegano che nell’area si continueranno per decenni a trovare le tracce della battaglia. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le munizioni della battaglia di Verdun – foto. Una squadra di artificieri si sta occupando della lenta bonifica dell'area della battaglia più sanguinosa della prima guerra mondiale. |
L’epidemia da coronavirus ha avuto effetti anche sul mercato immobiliare, tra le tante cose. È ancora presto per capire quanto cambierà il valore economico delle case, e sicuramente ci saranno grosse differenze da regione a regione e di città in città, ma già ora si può dire che avere una seconda casa ha avuto e ha un valore di tipo non economico, visto che ha dato ai proprietari la possibilità di spostarsi in luoghi più accoglienti per lavorare da casa e subire minori limitazioni. In Italia le seconde case sono 5,5 milioni. Nel corso degli ultimi mesi, sono state tra i pochi motivi di deroga al divieto di spostarsi: dalle regioni in zona gialla, per esempio, è sempre stato possibile raggiungere la seconda casa, se collocata in una regione in area gialla. Non sempre però è stato così facile: con il “decreto Natale” sono state poste molte limitazioni proprio per il periodo natalizio, e solo nei prossimi mesi capiremo se ci saranno ancora divieti e quali saranno i vantaggi di avere o meno una seconda casa. | Quante sono le seconde case in Italia. E in quali regioni ce ne sono di più? In questi mesi per chi le possiede sono state un rifugio, ma il loro valore di mercato ora rischia di scendere. |
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