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Ogni anno la Festa della Repubblica si celebra il 2 giugno, l’anniversario di quando, nel 1946, 24 milioni di italiani furono chiamati a votare per scegliere la forma di governo dell’Italia dopo la fine del fascismo: Repubblica o Monarchia. Oggi il 2 giugno viene celebrato come una festa nazionale, ma 72 anni fa il clima era tutt’altro che festoso. L’Italia era appena uscita dalla Seconda guerra mondiale e il voto si svolse tra le macerie dei bombardamenti alleati e quelle delle demolizioni dei nazisti in ritirata, con centinaia di migliaia di italiani ancora sparsi per i campi di prigionia in tutto il mondo, intere province sotto governo militare straniero e un clima che sembrava vicino a quello di una guerra civile. Alla fine gli italiani scelsero la Repubblica, con 12.718.641 voti contro i 10.718.502 della Monarchia..single-post-new article figure.split-gal-el .photo-container .arrow::after{content:' FOTO'} #gallery-5{margin:auto}#gallery-5 .gallery-item{float:left;margin-top:10px;text-align:center;width:11%}#gallery-5
img{border:2px
solid #cfcfcf}#gallery-5 .gallery-caption{margin-left:0} Ci sono state delle eccezioni in cui il 2 giugno non è stata celebrata la Festa della Repubblica, che esiste dal 1948. Per molti anni, e per ragioni economiche, fu resa una “festa mobile”, e fatta ricorrere la prima domenica di giugno: lo si decise nel 1977 a causa della crisi economica, per non perdere un giorno lavorativo. Nell’anno precedente, il 1976, la parata militare era stata annullata a causa del terremoto del Friuli Venezia Giulia. Nel 2000 il secondo governo Amato, su iniziativa del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ristabilì la data del 2 giugno, insieme alle celebrazioni ufficiali. | La storia della Festa della Repubblica. 72 anni fa gli italiani (e le italiane, per la prima volta) scelsero la nuova forma istituzionale dello stato: dov'è che la Monarchia ottenne più preferenze? La storia dei brogli è vera o no?. |
Dopo 18 episodi, trasmessi da maggio a settembre, è finita la nuova stagione di Twin Peaks, uno degli eventi televisivi più attesi e discussi dell’anno. L’opinione più diffusa tra i critici americani è che David Lynch e Mark Frost, i due sceneggiatori della serie, siano riusciti nel difficile compito di riprendere – più di venticinque anni dopo – una delle serie più importanti e influenti di sempre, senza riproporre banalmente le cose delle prime due stagioni, e anzi costruendo nel corso dei 18 episodi una storia totalmente nuova e originale. Non si può dire che la nuova stagione di Twin Peaks sia stato un successo: i dati sugli ascolti sono stati molto inferiori a quelli di altre serie molto meno celebrate e discusse, anche se il network che l’ha prodotta e trasmessa, Showtime, ha detto di avere così raggiunto i propri obiettivi. Su una cosa, comunque, i critici sono stati perlopiù d’accordo: che la nuova stagione di Twin Peaks è stata una cosa come non ce ne sono altre, in televisione. E il finale, composto da due episodi molto diversi tra loro, ha confermato questa valutazione. Ci sono molte cose da discutere e interpretare: da qui in avanti, è pieno di spoiler per chi non è in pari. | Parliamo del finale di “Twin Peaks”. Che in realtà sono stati due finali, perché Lynch è Lynch: uno che ha chiuso molti cerchi, un altro che li ha riaperti. |
Il volo MH370 di Malaysia Airlines è scomparso da quasi una settimana, ma nonostante i grandi sforzi e le ricerche non è stato ancora possibile trovare i suoi rottami, ammesso che sia precipitato in acqua (eventualità che per ora appare la più probabile). L’aereo, un Boeing 777, era partito poco dopo la mezzanotte dell’8 marzo (il 7 marzo in Italia) da Kuala Lumpur diretto verso Pechino in Cina con 239 persone a bordo, ma dopo circa 40 minuti di volo ha smesso di comunicare e inviare dati a terra, mentre si trovava sul Golfo di Thailandia. Da allora decine di navi e di elicotteri di diversi paesi hanno compiuto ricerche e ricognizioni in mare, mentre le autorità malesi sono state criticate per la gestione caotica della vicenda, con la diffusione di informazioni in contraddizione tra loro. Cambio di rotta Nelle ultime ore però c’è stato uno sviluppo importante: l’agenzia di stampa internazionale Reuters ha diffuso la notizia secondo cui radar militari malesi avrebbero rilevato il passaggio di un aereo non identificato, in volo al largo delle coste nord della penisola della Malesia, diretto a est verso le Andamane, un complesso di isole che idealmente separa il Mare delle Andamane (est) dal Golfo del Bengala (ovest) nell’Oceano Indiano. La presenza dell’aereo sarebbe stata rilevata nelle ore della scomparsa del volo MH370 e questo fa pensare che si tratti dello stesso aeroplano. Reuters ha ottenuto questa informazione da due fonti malesi, secondo le quali l’aereo stava seguendo una rotta convenzionale, possibile indizio del fatto che fosse pilotato da qualcuno con un’adeguata preparazione al volo. | L’aereo scomparso cambiò rotta? i radar militari malesi avrebbero identificato un volo diretto a ovest dopo la sparizione del volo MH370, nella direzione opposta rispetto a quella che avrebbe dovuto seguire. |
Dal 4 maggio saranno consentiti in Italia «gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie», come previsto dal decreto (PDF) emanato dal governo il 26 aprile. Il decreto contiene le misure della cosiddetta “fase 2”, che prevedono un allentamento delle restrizioni per contenere il contagio da coronavirus, come ha annunciato domenica sera il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte; sarà valido fino al 17 maggio. – Leggi anche: Il discorso di Giuseppe Conte in 10 punti | Chi sono i “congiunti”. Il governo ha dato le prime rassicurazioni sul fatto che sono inclusi “gli affetti stabili”, ma non c'è ancora grande chiarezza su chi si potrà andare a trovare dal 4 maggio. |
I livelli preoccupanti dell’inquinamento atmosferico e le notizie sullo sfruttamento delle risorse petrolifere riaprono periodicamente il dibattito su impatto ambientale e convenienza dei mezzi di trasporto comunemente alimentati a combustibili fossili. E la ricerca di un’alternativa alle “tradizionali” auto a benzina finisce spesso per indicare i veicoli elettrici come possibile soluzione ai problemi della mobilità, perché l’elettricità può essere generata da fonti ecosostenibili e gli EV (electric vehicles) non emettono gas di scarico inquinanti quando vengono utilizzati. Le auto elettriche restano però tuttora poco diffuse e questo dipende (malgrado le diffuse ipotesi su fantomatici complotti internazionali tra case automobilistiche e compagnie petrolifere) da ragioni storiche e tecniche che hanno reso e in parte rendono ancora oggi il motore a combustione interna – alimentato a benzina, gasolio o gas – più pratico e conveniente. La prima automobile a motore elettrico fu costruita nel 1884 dall’ingegnere inglese Thomas Parker, un inventore vissuto nell’epoca vittoriana che realizzò l’elettrificazione della metropolitana londinese e dei tram di Liverpool e Birmingham. La prima auto con motore a benzina arrivò invece nel 1886, si chiamava Benz Patent-Motorwagen ed era un triciclo progettato dall’ingegnere tedesco Karl Benz, il quale quarant’anni dopo, insieme a Gottlieb Daimler, avrebbe fondato la Daimler-Benz AG, che ancora oggi produce le automobili Mercedes-Benz. | Perché non abbiamo tutti un’auto elettrica. E anzi, quasi nessuno: storia di come malgrado tutto, useremo ancora per molto motori a scoppio e combustibili fossili. |
I social network hanno cambiato il nostro modo di rapportarci con amici e conoscenti, certo. I social network possono dare dipendenza, specie se passi la giornata a zappare un campo virtuale in una fattoria che non esiste, ovvio. Sui social network ci sono persone malvagie e profittatrici, come no. Man mano che aumenta il successo dei social network come Twitter o Facebook, che ormai supera il mezzo miliardo di iscritti, spuntano nuovi studi sociologici e psicologici per valutare l’impronta di questi sistemi per rimanere in contatto online. Ora, secondo una ricerca da poco pubblicata, salta fuori che Facebook aiuta ad aumentare la propria autostima. I ricercatori Amy Gonzales e Jeffrey Hancock della Cornell University (Stato di New York) hanno organizzato un esperimento coinvolgendo 63 studenti dell’università, divisi in tre gruppi da 21 persone. A ognuno è stato richiesto di sedersi per tre minuti davanti ai computer del Social Media Lab, uno dei laboratori dell’ateneo. | Facebook aumenta l’autostima. Lo sostiene una ricerca americana, razza di sfigati. |
Aggiornamento. È ufficiale: Bersani ha deciso di rinviare l’assemblea nazionale del PD prevista a Napoli il prossimo fine settimana. Questo il comunicato. ‘Adesso bisogna fare chiarezza. I problemi che sono emersi a Napoli dopo le primarie non possono condizionare il lavoro che si sta facendo nel Paese per costruire un’alternativa. Ho chiesto alla presidente Rosy Bindi di sospendere l’Assemblea nazionale, concepita anche per il lancio della candidatura a sindaco decisa dalle primarie, e chiedo un immediato incontro alla coalizione di centrosinistra che ha organizzato le primarie a Napoli per dare una risposta politica convincente ai problemi emersi dalla consultazione, al di la’ delle determinazioni procedurali della Commissione di garanzia”. | «Rifare le primarie a Napoli». Saviano propone di ricominciare da capo, il PD rinvia l'assemblea nazionale che doveva tenersi a Napoli questo fine settimana. |
Peter Sellers – attore, sceneggiatore, regista e cantante – era nato nel 1925 e morì quarant’anni fa, il 24 luglio 1980. Fece, secondo un’opinione diffusa, molti film piuttosto brutti e fu, a quanto si racconta, una persona a volte complicata con cui lavorare. Ma fu anche uno dei più grandi talenti comici della storia del cinema, capace di passare dalla satira sofisticata all’umorismo fisico e quasi farsesco. Il ruolo che più lo rese famoso fu quello dell’ispettore Clouseau, i film in cui fece più ridere furono probabilmente Il dottor Stranamore e Hollywood Party. Quello migliore, seppur un po’ meno celebre, secondo molti critici è Oltre il giardino. Peter Sellers – il cui vero nome era Richard Henry Sellers – nacque nell’Hampshire, in Inghilterra, l’8 settembre del 1925: i genitori erano attori di varietà, lui imparò a ballare, a suonare la batteria e l’ukulele. Dopo la Seconda guerra mondiale, durante la quale divenne caporale della RAF, l’aeronautica britannica, ebbe qualche esperienza a teatro e lavorò in radio facendo cabaret. Il successo arrivò grazie al programma della BBC The Goon Show: un varietà comico a cui Sellers partecipò dal 1951 al 1960: partito con circa 300mila ascoltatori, il programma arrivò ad averne fino a sette milioni. | Chi era Peter Sellers. Sul lavoro, un grandissimo talento comico; nella vita, non lo sapeva nemmeno lui; morì quarant'anni fa. |
Dall’inizio di luglio Google ha aggiornato le sue politiche sugli annunci pubblicitari gestiti attraverso la sua piattaforma AdWords, vietando qualsiasi tipo di pubblicità che rimanda a siti pornografici e con contenuti sessuali espliciti. La modifica interessa centinaia di migliaia di siti in tutto il mondo e potrebbe avere anche qualche effetto sui ricavi di Google, che per il 90 per cento derivano proprio dalla gestione degli annunci pubblicitari. La modifica era stata annunciata lo scorso marzo ma all’epoca non erano stati molti dettagli sui cambiamenti, ora in vigore da qualche giorno. AdWords è la più importante fonte di guadagno per Google: solo nell’ultimo trimestre la società ha ricavato grazie alla pubblicità 13,8 miliardi di dollari. In pratica Google fa da intermediario tra gli inserzionisti, cioè quelli che vogliono promuovere beni o servizi, e i proprietari dei siti. L’inserzionista usa AdWords per creare e gestire i suoi banner pubblicitari, mentre ai proprietari dei siti basta inserire un codice fornito da Google nelle pagine in cui dovranno apparire le pubblicità. L’inserzionista paga per farsi pubblicità, il proprietario del sito guadagna qualche soldo mostrandola e Google trattiene per se una percentuale. Questo meccanismo è ripetuto su decine di milioni di siti in giro per il mondo, sulle pagine dei risultati di Google Search e di altri servizi, portando a ricavi molto alti. | Google rinuncia alle pubblicità porno. Non si potranno più inserire annunci con contenuti sessualmente espliciti sul servizio AdWords, la principale fonte di ricavo per la società. |
Da ieri in Sicilia si parla molto di un possibile caso di circonvenzione di incapace che sarebbe avvenuto domenica scorsa durante il voto per le elezioni regionali. Un uomo residente nella provincia di Catania ha scoperto che sua madre, 88 anni, ricoverata in una casa di cura e non autosufficiente, sarebbe stata spinta a votare per un candidato locale. Il caso è cominciato dopo che l’uomo ha ripreso il suo incontro con un’impiegata comunale a cui chiedeva se la madre avesse votato. L’impiegata ha spiegato che la signora aveva fatto richiesta di poter votare dalla casa di cura. Il figlio spiega che la richiesta non avrebbe dovuto essere accolta perché la donna è interdetta e quindi soltanto la famiglia avrebbe potuto autorizzarla a votare. Nel video l’uomo dice che in ogni caso è impossibile che quella sulla richiesta di voto sia la firma della madre. La donna, spiega, avrebbe entrambe le mani paralizzate. L’uomo dice anche di sapere per chi avrebbe votato la donna: Luca Sammartino, candidato del PD e primo degli eletti all’Assemblea regionale siciliana con quasi 33 mila preferenze. Secondo l’uomo un gruppo di persone vicine a Sammartino avrebbe vistato tutte le case di cura della zona per raccogliere voti tra gli anziani. Quelli che non potevano muoversi hanno avuto l’opportunità di votare nei seggi speciali organizzati nelle strutture di ricovero. Sammartino ha respinto le accuse e ha detto che denuncerà l’autore del video, il cui nome non è stato rivelato dai giornali che si sono occupati del caso. | Il video sulle elezioni siciliane e gli anziani che circola molto online. Un uomo ha scoperto che la madre, 88 anni e non autosufficiente, ha votato senza che nessuno avesse chiesto il permesso alla famiglia. |
Marimekko è probabilmente la più importante azienda di moda e design in Finlandia, dove ha cambiato il modo di vestire delle donne e introdotto abiti più comodi e moderni, con stampe e fantasie che vengono utilizzate tuttora: prima tra tutte la celebre Unikko, quella con il papavero rosso, che probabilmente avete visto in giro anche in Italia. Nel 1960 divenne famosa in tutto il mondo grazie a Jacqueline Kennedy, che indossò alcuni vestiti di Marimekko durante la campagna elettorale del marito John F. Kennedy per la presidenza degli Stati Uniti. Per i successivi vent’anni i vestiti e gli oggetti per la casa di Marimekko furono venduti in molti paesi e rappresentarono bene lo spirito dell’epoca: abiti da portare facilmente ogni giorno, dal design molto curato e dai tessuti di qualità, con stampe grafiche, optical, dai colori vivaci e lo stile allegro. Unikko, disegnato da Maija Isola nel 1964 | Ascesa e declino e ascesa di Marimekko. L'azienda di moda dove lavorano quasi solo donne, famosa per lo stile colorato e moderno, ha avuto molti alti e bassi: ora è in un momento "alti". |
Abercrombie & Fitch, l’azienda di abbigliamento statunitense un tempo popolare tra i teenagers ma entrata in crisi negli ultimi anni, ha realizzato il suo primo spot televisivo da più di dieci anni, puntando a un’immagine completamente nuova. Sotto la guida di Michael Jeffries – l’amministratore delegato che guidò l’azienda dal 1992 al 2014, quando fu costretto a dimettersi – Abercrombie raggiunse il massimo del suo successo: per tutti quegli anni, la società si presentò come marchio preppy, sexy ed esclusivo, pensato soprattutto per ragazzini «conformisti», magri, belli e sostanzialmente caucasici. Abercrombie era famoso per i negozi dalle luci soffuse dove si distingueva difficilmente una tinta dall’altra, con commessi dal corpo perfetto che, se maschi, si aggiravano a petto nudo, e dove fino al 2014 non c’erano taglie sopra la 42. Negli ultimi anni Abercrombie era entrata in crisi, il marchio aveva perso il suo fascino e dopo otto trimestri consecutivi di vendite in calo Jeffries aveva dato le dimissioni. Da allora l’azienda ha cercato di cambiare in molti modi, a partire dai negozi, che ora hanno più vetrine, più luce, un volume della musica più basso e meno acqua di colonia diffusa ovunque. Abercrombie sta anche provando a espandersi in nuovi mercati e dall’anno scorso è disponibile su Tmall, la più grande piattaforma di vendita online cinese. | Il nuovo spot di Abercrombie & Fitch, che vuole proprio cambiare. La nota società di abbigliamento non si rivolge più ad adolescenti dal corpo perfetto, ma a giovani ventenni in cerca di avventura. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Chi arriva a San Vittore, chi se ne va. Adriano Sofri commenta l'arresto del cappellano del carcere e la decisione del Consiglio comunale di Milano di portare a San Vittore la Pietà Rondanini di Michelangelo. |
Un comune divertimento di chi lavora nel mondo dei libri o ne legge molti è commentare le fascette, cioè le strisce di carta che nelle librerie avvolgono gran parte dei volumi pubblicati più di recente e su cui vengono riportate presunte buone ragioni per cui si dovrebbe acquistare un certo libro. Alcune dicono quante copie di quel libro sono già state vendute o quante ristampe sono state fatte, altre citano il giudizio di un altro scrittore sul libro o un premio letterario che ha vinto. Come molti altri tipi di pubblicità, spesso esagerano. Per prendere in giro le fascette (e tutta l’editoria) domenica l’editore di Sur Marco Cassini ha proposto su Twitter un gioco con l’hashtag #FascettaOnesta: provare a scriverne una che dica qualcosa di vero su tanti libri non così speciali che vengono pubblicati e «rivelare i segreti del mondo editoriale». come promesso ieri dopo il 3º gin tonic al @festletteratura, sono pronto a lanciare l’hashtag che rivela i segreti del mondo editoriale!siete pronti?#FascettaOnesta | Come sarebbero le fascette dei libri se dicessero la verità. "La nostra imitazione sfigata di quell’altro libro che è andato fortissimo", "Si abbina bene a ogni tazza", eccetera. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 129 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 244.752. I morti totali registrati sono 35.073, 15 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 49 (due in più di ieri) e quelle in altri reparti sono 732 (ieri erano 745). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 23.915 per un totale di oltre 3,7 milioni. La Lombardia è ancora la regione con più positivi accertati nelle ultime 24 ore, 34. Seguono Veneto (22), Emilia-Romagna (18) e Liguria (12). Sono sei le regioni che non hanno registrato nuovi positivi: Valle d’Aosta, Molise, Puglia, Sardegna, Basilicata e Calabria. | Le notizie di martedì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 129 nuovi casi positivi e 15 morti. I ricoverati in terapia intensiva sono 49. |
I membri del consiglio di amministrazione di TIM espressi da Vivendi, la società francese che è l’azionista di maggioranza relativa di TIM, si sono dimessi tutti con l’eccezione di Franco Bernabè. Le dimissioni sono arrivate dopo che Elliott, un noto fondo di investimenti americano, ha aumentato sensibilmente la sua quota di azioni di TIM, passando dal 2 al 5 per cento e poi al 5,74; questo gli ha permesso di annunciare che avrebbe chiesto la rimozione di parte del CdA, accusandola di scelte sbagliate e scarsa indipendenza. Secondo Elliott, Vivendi starebbe volontariamente frenando TIM per concentrarsi sulla propria azienda di telecomunicazioni, o comunque non starebbe facendo gli interessi dell’azienda italiana. Grazie alla sua quota del 23,94 per cento delle azioni – il resto è distribuito fra altri investitori italiani e stranieri – Vivendi esprime il presidente, l’amministratore delegato e vari consiglieri del CdA. Sono proprio quelli di cui Elliott voleva chiedere la rimozione e che ora si sono dimessi: il presidente Arnaud de Puyfontaine, il vicepresidente Giuseppe Recchi, e i dirigenti Hervé Philippe, Frédéric Crépin, Félicité Herzog e Anna Jone. | I membri del consiglio di amministrazione di TIM espressi da Vivendi si sono dimessi. |
Ieri Silvio Berlusconi è stato ospite di Servizio Pubblico, il talk show condotto su La7 da Michele Santoro. | Berlusconi da Santoro a Servizio Pubblico. Il video integrale della puntata di giovedì 10 gennaio su La7. |
Due estranei, Se succede qualcosa, vi voglio bene e Colette sono i tre corti premiati nella 93ª edizione dei premi Oscar, rispettivamente come miglior cortometraggio, miglior cortometraggio animato e miglior cortometraggio documentario. Il primo racconta di una giornata che si ripete simbolicamente nella vita di un giovane afroamericano. Tra i suoi produttori ci sono i giocatori di NBA Kevin Durant e Mike Conley. Se succede qualcosa, vi voglio bene parla di due genitori dopo la morte della loro figlia in una sparatoria a scuola, mentre Colette, distribuito dal Guardian, segue il viaggio in Germania della partigiana francese Colette Marin-Catherine nel campo di concentramento dove il fratello morì durante la Seconda guerra mondiale. Miglior cortometraggio Due estranei di Travon Free e Martin Desmond Roe | I cortometraggi che hanno vinto l’Oscar. Sono "Due estranei", "Colette" e "Se succede qualcosa, vi voglio bene", tutti di produzione americana. |
Se avete più di 25 anni, a spanne, sapete che per anni si è tramandata da fratello maggiore a fratello minore la nozione che in caso di problemi col videogioco di una console Nintendo basti soffiare dentro la cartuccia e provare a inserirla di nuovo. In questo modo si toglie la polvere, si diceva, e le piastrine metalliche nella parte inferiore della cartuccia possono tornare a funzionare. Un lungo articolo del magazine Mentalfloss, però, ha indagato questa specie di mito e lo ha smontato: per farla breve, soffiare nelle cartucce alla lunga rovina le piastrine in metallo, causando molti più problemi di quanti ne risolva a breve termine. Tutto questo, nonostante da ragazzini si avesse l’impressione che funzionasse davvero, soffiarci dentro. Come funziona L’articolo di Mentalfloss si occupa principalmente del primo Nintendo, una console a 8 bit messa in vendita in Europa e negli Stati Uniti fra il 1985 e il 1987 col nome di Nintendo Entertainment System (NES). In realtà, dato che il sistema delle cartucce è stato utilizzato da Nintendo per diverse console uscite successivamente, come il Super Nintendo o il Game Boy, le conclusioni dell’articolo possono essere ritenute valide per qualsiasi console Nintendo a cartuccia. | Soffiare dentro le cassette del Nintendo funzionava davvero? gli esperti dicono di no, con qualche decennio di ritardo; ma spiegano anche perché sembrava servire a qualcosa. |
La Warner Bros. ha pubblicato il primo trailer di Godzilla, il nuovo film sul famoso mostro giapponese protagonista di moltissimi film a partire dal primo nel 1954. Il film, che uscirà in Italia il 15 maggio 2014, è stato diretto dal regista britannico Gareth Edwards, ha come protagonisti Elizabeth Olsen, Bryan Cranston, Aaron Taylor-Johnson, Juliette Binoche e Ken Watanabe, e viene descritto come una specie di remake “di qualità” rispetto al Godzilla del 1998. | Il primo trailer del nuovo Godzilla. Uscirà il 15 maggio, nel cast ci sono Bryan Cranston, Elizabeth Olsen, Aaron Taylor-Johnson, Juliette Binoche e Ken Watanabe. |
“Chinatown” è il nome che viene dato comunemente agli insediamenti all’estero di immigrati cinesi, sia che provengano proprio dalla Cina sia che arrivino da Hong Kong, Macao o Taiwan. Sono presenti nelle grandi città di tutto il mondo, dall’Asia, all’Europa, all’Australia. Nelle Americhe la prima comunità si stabilì a Città del Messico, mentre negli Stati Uniti la più antica e vasta è quella di San Francisco. Dopo la costruzione della ferrovia transcontinentale che collegava la costa occidentale a quella orientale, nel 1869, si insediarono i primi gruppi anche negli Stati Uniti centrali e orientali. A New York si hanno tracce dei primi immigrati cinesi nella zona di Five Points – dove sarebbe cresciuta successivamente l’attuale Chinatown – dal 1870: erano tra le 200 e le 1.000 persone. Oggi Chinatown a Manhattan ospita circa 100mila persone. Bud Glick è un fotografo che dal 1981 all’inizio del 1984 ha lavorato per quello che all’epoca si chiamava New York Chinatown History Project, e che oggi è sede del Museum of Chinese in America (MOCA), un museo che ripercorre le tappe più importanti dell’immigrazione cinese in città. L’obiettivo del lavoro di Glick era testimoniare la storia di Chinatown in un momento di rapidi cambiamenti: la vecchia generazione che viveva nel quartiere (composta soprattutto da uomini) stava per essere sostituita da un nuovo afflusso di migranti e da una nuova generazione formata soprattutto da giovani famiglie. Bud Glick spiega che i negativi delle sue foto sono rimasti nei suoi armadi per decenni e che ha cominciato a stamparli e a renderne pubblica una parte solo qualche tempo fa. Attualmente è alla ricerca di nuovi fondi per poter completare il lavoro. | Chinatown a New York negli anni Ottanta. Le foto in bianco e nero di Bud Glick in un quartiere che all'epoca conobbe grandi cambiamenti. |
La Corte di giustizia dell’Unione Europea ha deciso che il sapore di un alimento non può essere protetto da diritto d’autore. Lo ha stabilito in una sentenza su due formaggi olandesi: l’azienda Levola, che produce l’Heksenkaas, un formaggio spalmabile con erbe aromatiche, sosteneva che l’azienda Smilde avesse copiato il sapore dell’Heksenkaas per fare il suo Witte Wievenkaas. La Corte di giustizia dell’Unione Europea – l’organo che deve garantire il rispetto del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondativi dell’Unione – ha deciso che il Witte Wievenkaas può continuare a esistere, perché il sapore è soggettivo e non può quindi essere copiato. breaking news: auteursrecht op smaak niet mogelijk volgens Europees hof https://t.co/5MpTBDX0SE. Al eerder schreven wij over deze geruchtmakende zaak https://t.co/vU1e80om2L #Heksenkaas #Heksnkaas #copyright #auteursrecht #juridisch #advocaat #namaak @StopNamaakNu @InterroNL pic.twitter.com/KjS0DZaSmi | Il sapore non è protetto da diritto d’autore. Lo ha ricordato la Corte di giustizia dell’Unione Europea in una sentenza su due formaggi olandesi. |
È morta l’attrice francese Claudine Auger, nota principalmente per aver recitato a fianco di Sean Connery nel film Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono) del 1965: aveva 78 anni, ed era malata da tempo. Auger aveva cominciato la sua carriera come modella, arrivando seconda al concorso di bellezza Miss Mondo nel 1958. Poi era diventata attrice, comparendo in molti film italiani negli anni Sessanta e Settanta tra cui L’arcidiavolo di Ettore Scola, insieme a Vittorio Gassman, I bastardi di Duccio Tessari, Reazione a catena di Mario Bava, La tarantola dal ventre nero di Paolo Cavara, Pane, burro e marmellata di Giorgio Capitani e Viaggio con Anita di Mario Monicelli. | È morta l’attrice francese Claudine Auger, nota per aver recitato in “Agente 007 – Thunderball”. |
Michele Gesualdi, ex presidente della Provincia di Firenze e grande sostenitore della legge sul testamento biologico, è morto oggi nella sua casa di Calenzano, in Toscana. Gesualdi aveva 74 anni e da tre era malato di SLA. Di Gesualdi si era molto parlato lo scorso novembre per via di una lettera che aveva mandato ai presidenti di Camera e Senato a favore della legge sul testamento biologico. Poche settimane dopo la lettera – e nonostante l’ostruzionismo in Parlamento – la legge è stata approvata. | È morto Michele Gesualdi, ex presidente della Provincia di Firenze e grande sostenitore della legge sul testamento biologico. |
Il miliardario britannico Richard Branson ha da diversi anni una fissazione: il turismo spaziale. Attraverso la sua azienda Virgin Galactic, vuole offrire la possibilità di raggiungere lo Spazio e di sperimentare per qualche minuto l’assenza di peso, pagando almeno 250mila dollari per l’esperienza. Sabato, Virgin Galactic avrebbe dovuto compiere uno dei test finali in vista del trasporto dei suoi primi clienti, ma il suo “spazioplano” non ha collaborato: un malfunzionamento ha reso necessario un rientro anticipato, per motivi di sicurezza. Virgin Galactic definisce il suo veicolo VSS Unity uno “spazioplano” perché in effetti si comporta come un aeroplano, in grado però di raggiungere gli strati più alti dell’atmosfera. Per arrivarci, VSS Unity decolla collegato a un aereo più grande, chiamato VMS Eve, che lo trasporta fino a circa 15mila metri di altitudine. A questo punto VSS Unity si scollega da VMS Eve e accende il proprio motore per continuare a guadagnare quota fino a raggiungere gli 80mila metri di altitudine, considerati convenzionalmente dalla NASA e dall’Aeronautica statunitense il limite oltre il quale inizia lo Spazio (la Federazione aeronautica internazionale fissa invece il limite a 100 chilometri). | Virgin Galactic ha fallito un importante test. Il primo volo sperimentale dal nuovo spazioporto nel New Mexico è stato interrotto prima di raggiungere lo Spazio, ma i piani per il turismo spaziale restano. |
Un sorriso dolce e in mano due aragoste. Lo ricordo così il “sindaco pescatore”. Angelo Vassallo ultimamente aveva ripreso ad andare per mare per rilassarsi e riannodare il suo stretto rapporto con la sua prima professione e uno dei suoi grandi amori. Lo hanno barbaramente ucciso domenica notte mentre stava rientrando a casa. Tanti colpi di pistola per mettere fine a un’esperienza di una bella amministrazione, di “una speranza per tutto il Cilento” come ha detto il magistrato che indaga sull’omicidio. Acciaroli insieme con Pioppi e altre quattro frazioni di collina fa parte del comune di Pollica, nel parco del Cilento. Una piccola comunità di circa duemila anime che è diventata famosa per via delle sue qualità ambientali e della dieta mediterranea. Sono anni infatti che prende tutti i possibili premi tanto da suscitare molte curiosità perfino in Cina. | Il sindaco Vassallo e Hemingway. Marco Giovannelli racconta l'amministratore ucciso stanotte, che aveva appena conosciuto. |
Google ha annunciato che aggiornerà i suoi nuovi Pixel 4 presentati la settimana scorsa, in modo che il sistema per sbloccarli tramite il riconoscimento facciale non funzioni se si tengono gli occhi chiusi. L’aggiornamento sarà però diffuso “nei prossimi mesi” e l’azienda non ha fornito date precise. Nella sua attuale versione, il riconoscimento funziona anche quando si hanno gli occhi chiusi: significa che chiunque potrebbe sbloccare lo smartphone di un altro, per esempio puntandoglielo in faccia mentre sta dormendo, o durante un furto per avere accesso ai dati ed evitare che il telefono venga bloccato a distanza in un secondo momento dal suo proprietario. | Google ha confermato che aggiornerà i Pixel 4 con un sistema di riconoscimento facciale che funzioni solo a occhi aperti. |
Dopo settimane e mesi di lunghe e difficili trattative, di incontri e di litigi, la situazione della sinistra sta iniziando a delinearsi in vista delle prossime elezioni, che probabilmente si terranno nella prima metà del prossimo marzo. Ci sono molti nomi, sigle, retroscena, che sono circolati in queste ultime settimane sui giornali. La situazione, in breve L’attuale legge elettorale, il Rosatellum, crea un forte incentivo a formare coalizioni per tentare di conquistare i collegi uninominali, tramite i quali sarà scelto circa un terzo dei futuri parlamentari. Nel collegio uninominale vince il candidato che ottiene anche soltanto un voto in più, quindi è fondamentale raccogliere tutti i voti possibili a supporto del proprio candidato. Per questa ragione, dopo l’approvazione della legge elettorale, le trattative tra i diversi partiti sono divenute più frenetiche e, a poco più di tre mesi dalle elezioni, si cominciano ad intuire quali saranno le alleanze elettorali. | Cosa succede a sinistra, spiegato. Dopo mesi di litigi e trattative la situazione si sta facendo più chiara: chi si allea con chi e chi invece rischia di restare solo alle prossime elezioni. |
Da qualche anno il micelio, la parte vegetativa del fungo (paragonabile alle radici, mentre quello che si mangia è il frutto), viene usato per creare plastica, materiale da imballaggio, carne vegetale, tessuti per vestiti, scarpe e borse. Alcuni laboratori stanno cercando di ricavare un materiale simile alla pelle ma più rapido da produrre e meno inquinante rispetto a quella ricavata dagli animali e a quella di origine sintetica, fatta spesso con la plastica. I prodotti di pelle sono sempre molto richiesti: nel 2018 il mercato valeva 48 miliardi di dollari (40 miliardi di euro) in tutto il mondo, soprattutto per l’aumento di richieste della nuova classe medio borghese in Cina e dei millennials (i nati dalla metà degli anni Ottanta ai primi anni Duemila), interessati in modo particolare alle sneaker. Negli ultimi anni sono però cresciute anche le critiche e le preoccupazioni per l’inquinamento causato dalla lavorazione delle pelli, per le conseguenze sulla salute dei lavoratori nelle concerie e per il trattamento degli animali. A questi problemi etici si aggiunge la difficoltà nel rifornirsi della pelle necessaria, sia per quantità che per qualità. | Sta arrivando la pelle fatta di fungo. È un'alternativa più sostenibile a quella animale, per fare giacche e borse: la stanno producendo aziende americane e anche una italiana. |
Negli ultimi giorni si è tornati a parlare del cosiddetto Recovery Fund, il principale strumento comunitario per bilanciare la crisi economica provocata dalla pandemia da coronavirus. Il governo italiano sta mettendo a punto in questi giorni la struttura che dovrebbe gestire i circa 209 miliardi di euro che arriveranno nei prossimi anni sotto forma di prestiti e sussidi. Giovedì sera il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte ha detto che un Consiglio dei ministri per approvare definitivamente la struttura sarà indetto «nei prossimi giorni, probabilmente lunedì». La struttura dovrebbe essere istituita con un emendamento alla legge di bilancio che le garantisca poteri speciali, ma il governo sembra aver messo dei punti fermi. | Perché si riparla del Recovery Fund. Il governo sta definendo la struttura che gestirà i 209 miliardi in arrivo dall'Unione Europea e la ufficializzerà a breve. |
Il gruppo musicale dei Foo Fighters ha cancellato le rimanenti tappe del proprio tour europeo. L’annuncio dei Foo Fighters è arrivato nel pomeriggio del 14 novembre, in seguito agli attacchi della notte tra venerdì e sabato a Parigi – uno dei quali nel Bataclan, durante un concerto: alcuni uomini hanno preso in ostaggio un centinaio di persone per circa due ore, uccidendone diverse decine. I Foo Fighters avrebbero dovuto suonare a Torino stasera (il 14 novembre), il 16 a Parigi, il 17 a Lione e il 19 a Barcellona. Sulla pagina Facebook di Live Nation Italia, che ha organizzato i concerti italiani dei Foo Fighters, si potranno trovare nelle prossime ore informazioni sul rimborso dei biglietti. Sulla loro pagina Facebook i Foo Fighters hanno scritto: È con profonda tristezza e con sincera preoccupazione per tutti quelli che si trovano a Parigi che abbiamo deciso di cancellare il resto del nostro tour. Dopo questa violenza senza senso, la chiusura dei confini e il lutto internazionale, non possiamo continuare. Non c’è altro modo per dirlo. È una follia, una merda. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutto quelli che sono stati colpiti e a tutti quello che hanno perso qualcuno. | Il tour dei Foo Fighters è stato annullato in seguito agli attentati dell’ISIS a Parigi. Il gruppo lo ha comunicato su Facebook: uno degli attacchi è avvenuto durante un concerto. Avrebbero dovuto suonare stasera a Torino e il 16 a Parigi. |
Questa notte il Partito Democratico ha approvato i nomi delle persone che candiderà alle elezioni politiche il prossimo 4 marzo. La riunione era inizialmente programmata alle 10.30 di venerdì mattina nella sede romana del partito ma è stata rinviata più volte per le tensioni sulla lista finale ed è finita attorno alle quattro di notte. Si è parlato di disaccordi e tensioni, e per questo motivo molti quotidiani oggi hanno definito la seduta notturna del PD come “la notte dei lunghi coltelli”, anche se l’espressione ha un’origine piuttosto cruenta. Con “la notte dei lunghi coltelli” si intende di solito il nome che venne dato alla notte tra il 29 e il 30 giugno del 1934, in cui il capo del Partito Nazionalsocialista Tedesco Adolf Hitler iniziò a sbarazzarsi dei suoi avversari politici, sia interni al partito sia all’esterno, in varie città della Germania fra cui Monaco e Berlino. In quella notte le Schutzstaffel di Heinrich Himmler, l’organizzazione paramilitare del Partito Nazionalsocialista Tedesco nota come SS, fecero irruzione in un albergo nella località termale di Bad Wiessee, in Baviera, dove era in corso un raduno delle Sturmabteilung — le SA — il primo e più vecchio gruppo paramilitare del Partito Nazionalsocialista. Le persone presenti a quella riunione, quasi un centinaio, vennero imprigionate e uccise. In quella data, e per i giorni immediatamente successivi, si stima che Hitler uccise e imprigionò più di mille avversari politici. | Da dove arriva l’espressione “la notte dei lunghi coltelli”. La stanno usando molti giornali per descrivere l'agitata sessione notturna del PD: ha un'origine piuttosto cruenta. |
Per la prima volta nella storia il prezzo del petrolio è sceso sotto zero. Lunedì infatti il principale indice del prezzo del petrolio negli Stati Uniti – il WTI – è sceso di più di 50 dollari, arrivando a -37 dollari a barile. Significa che i venditori di petrolio sono disposti a pagare pur di disfarsi delle loro scorte. Cosa sta succedendo? E soprattutto, significa che se andate a fare il pieno sarete pagati dal vostro benzinaio? Partiamo dall’ultima domanda, la cui risposta, come è facile immaginare, è no. Il prezzo della benzina è solo in parte la diretta conseguenza del prezzo del petrolio, cioè della materia prima. A questo si aggiungono i costi di raffinazione, di trasporto e le tasse. In Europa, inoltre, il petrolio non è ancora calato così tanto come negli Stati Uniti. Il Brent, l’indice del prezzo del petrolio venduto in Europa, è sceso da più di 60 dollari al barile a febbraio a poco più di 20: un record negativo, ma ancora decisamente sopra lo zero. | Com’è possibile che il prezzo del petrolio sia “negativo”? significa che i produttori sono disposti a pagare pur di liberarsi delle scorte che non riescono più a immagazzinare. |
Oggi Linkiesta ha pubblicato un articolo di Andrea Martina Di Lena che racconta le origini di una credenza piuttosto diffusa: che in Inghilterra esista il rito condiviso di bere il tè alle 5 di pomeriggio. In realtà, spiega Di Lena, in Inghilterra il tè si beve a qualunque ora, anche se esiste una differenza tra il tè della mattina e il tè del pomeriggio. Se oggi il mondo è convinto che il tè si prenda alle 5 del pomeriggio è tutta colpa della Duchessa di Bedford. Un piccolo excursus storico aiuterà a familiarizzare con il tema. Prima di diventare una bevanda popolare in Inghilterra, il tè ebbe un largo consumo in Portogallo e Olanda, due stati che contribuirono alla sua importazione sull’isola inglese. Infatti, fu per mezzo dell’unione matrimoniale tra Carlo II, esiliato proprio nei Paesi Bassi, e Caterina di Braganza, giovane sposa portoghese, che la Gran Bretagna introdusse il tè nelle proprie tradizioni. La sua popolarità, però, è riconducibile alla nobildonna inglese citata all’inizio grazie a cui la tazza di tè assunse una forma rituale fino a connotarsi come un vero e proprio evento sociale. Per la Duchessa celava, in realtà, un bisogno famelico: saziare il suo appetito tra la colazione e la cena. Fu proprio il suo stomaco vuoto da riempire che inaugurò l’afternoon tea identificando, di contro, l’english breakfast, sostanzialmente due modi differenti di bere il tè per orario e tipologia. | Non è vero che gli inglesi bevono il tè alle 5 di pomeriggio. Lo bevono sempre, spiega Linkiesta: e non c'è nessun rito collegato al tardo pomeriggio. |
Verso le 6 e mezza della notte tra giovedì e venerdì c’è stato un terremoto di magnitudo 4.4 nel Tirreno meridionale, una trentina di chilometri a ovest dalla città di Scalea, in provincia di Cosenza (Calabria). L’ipocentro è stato registrato a 11 chilometri di profondità. La scossa è stata avvertita dagli abitanti di Scalea e dintorni, ma per il momento, ha detto la Protezione Civile, non sono stati segnalati né danni né persone ferite. [DATI #RIVISTI] #terremoto ML 4.4 ore 06:31 IT del 25-10-2019, Tirreno Meridionale (MARE) Prof=11Km #INGV_23324541 https://t.co/3RYz0nw1OV | C’è stato un terremoto di magnitudo 4.4 vicino a Scalea, in Calabria. |
Dopo aver raggiunto il record di 87,5 milioni di unità nel 2015, le vendite globali di auto nuove continueranno a crescere sfiorando i 90 milioni quest’anno e raggiungeranno i 100 milioni alla fine del decennio (in Italia nel 2015 si sono vendute un milione e 570 mila automobili). Sono le previsioni fino al 2023 pubblicate in un recente studio dall’analista di IHS Automotive Charles Chesbrough, secondo il quale nei prossimi anni la crescita continuerà a essere alimentata dai mercati emergenti – la Cina in particolare – e raggiungerà un picco del 3,2 per cento annuo nel 2019, per poi rallentare negli anni successivi. | Nel 2020 compreremo 100 milioni di auto nuove. Sarà il numero più alto di sempre: sono le previsioni di uno studio competente, che scommette ancora sulla crescita cinese. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. In Anna, la serie su Sky di Ammaniti, c'è un momento all'inizio in cui lei bambina è in macchina con sua madre e sta tenendo il broncio con solide e gravi ragioni. Sua madre non riesce a distrarla o a fare pace: e allora mette una canzone, e bastano pochi secondi e la bambina Anna cede e inizia a canticchiare allegra insieme a sua madre, dal sedile di dietro. Bella scena di potere delle canzoni. La canzone è Big in Japan degli Alphaville, band tedesca con un curriculum piuttosto particolare: hanno fatto molti dischi, malgrado il successo internazionale sia stato momentaneo, ma non si può chiamarli meteore. Le loro due canzonette sono rimaste, letteralmente immortali, e non hanno mai smesso di riaffiorare: e soprattutto sono due, il doppio di quelle che lasciano di norma le meteore. Una è Big in Japan, l'altra, la ballatona, Forever young: entrambe hanno del kitsch da eurotrash degli anni Ottanta (qui ci sono loro in un playback russo due anni fa, e lui alla tv tedesca, sempre 2019), ma anche qualcosa di speciale che le ha fatte arrivare fin qui in indomite cover e recuperi vari. Billie Eilish ha pubblicato 15 secondi di una canzone nuova. Emma Madden, una giornalista che scrive per molte testate importanti, ha raccontato di avere intervistato St.Vincent (cantautrice di cui parlammo qui) per una di queste, ma che lei ha poi chiesto che l'intervista non fosse pubblicata, cosa poco spiegata e piuttosto anomala. Madden l'ha messa sul suo sito, poi l'ha dovuta rimuovere (è ancora qui). Chiara Alessi, in una conversazione partita dal suo articolo di oggi sul Post e dalla sua titolazione, mi ha portato su una delle canzoni più famose intitolate al cambiamento delle cose, Todo cambia di Mercedes Sosa, la cui bellezza c'era già ma la cui popolarità fu assai accresciuta qui da quella scena del film di Nanni Moretti. Ma se ci mettiamo a fare la playlist delle canzoni dedicate alle cose che cambiano non la finiamo più. Oggi compirebbe 60 anni Mike Francis, se non fosse morto nel 2009 per un tumore ai polmoni, a soli 49 anni. Si chiamava Francesco Puccioni, era di Roma, e fece diverse cose intorno alla musica italiana, ma si fece notare per una sua carriera da solista tra il pop e la disco negli anni Ottanta, e in particolare per Survivor, canzonetta con memorabili trovate di arrangiamento e melodiche tipiche del tempo. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Un’altra canzone degli Aluminum Group. Di leggende del design, parabole del Vangelo e ritorni. |
Sergio Rizzo racconta sul Corriere della Sera le gravi difficoltà della provincia di Catania che, a causa di una truffa intentata da due dipendenti ai danni di un ente nel 1974, è stata condannata al risarcimento di oltre 23 milioni di euro. I conti correnti della provincia sono già stati pignorati. A dare la mazzata finale non sarà la legge che dovrebbe ridurre il numero delle Province. Anche perché è difficile dire se e quando accadrà. Piuttosto, la Provincia di Catania rischia di essere stroncata da un fantasma che arriva dal passato con un conto astronomico da pagare, in grado di far saltare il banco: 23 milioni 258.682 euro e 39 centesimi. I fatti, per la serie «quando la realtà supera la fantasia», risalgono al 1972. Il 16 ottobre di quell’anno, una settimana esatta dopo che dalle catene di montaggio della Fiat era uscita l’ultima Cinquecento, l’allora assessore «all’economato e al patrimonio» firmava un accordo con una società finanziaria chiamata Istituto finanziario italiano. | Il disastro della Provincia di Catania. Una storia surreale, raccontata da Sergio Rizzo sul Corriere: una truffa del 1972 ha portato oggi al pignoramento dei conti dell'ente per 23 milioni di euro. |
Negli ultimi giorni uno degli argomenti dei sostenitori del Movimento 5 Stelle è che l’intera polemica su Virginia Raggi – la sindaca di Roma coinvolta da giorni in una serie di agitazioni e casi politici, tra assessori indagati, nomine revocate, dimissioni e bugie – sia stata in sostanza montata dai giornali. Secondo questa tesi, la prova è che di recente il sindaco di Milano Giuseppe Sala sia stato coinvolto in un caso giudiziario e persino indagato – al contrario di Raggi, che non è coinvolta in nessuna indagine – ma che la notizia non ha avuto la stessa rilevanza sui giornali. A fine giugno, infatti, si è scoperto che in un’autocertificazione firmata quando era commissario unico di Expo, Giuseppe Sala non aveva incluso alcune sue proprietà all’estero. La vicenda non è ancora finita ma diversi giornali hanno scritto che probabilmente la posizione di Sala verrà archiviata dalla procura di Milano: non si dovrebbe nemmeno arrivare a processo. Nonostante questo sviluppo, la storia è stata nuovamente tirata fuori dal direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, che nel suo editoriale di apertura di oggi ha cercato di mettere sullo stesso piano i guai di Raggi con quelli di Sala, e si è chiesto perché il Partito Democratico non abbia ancora chiesto le sue dimissioni. | Giuseppe Sala è indagato? lo scrive il Fatto e lo dicono i sostenitori del M5S, per difendere Raggi nel caso Roma, ed è vero: ma sono due storie diversissime. |
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha da poco raccomandato l’uso degli antinfiammatori steroidei per il trattamento dei pazienti con sintomi gravi da COVID-19, la malattia causata dall’attuale coronavirus. La revisione delle linee guida è stata effettuata in seguito ai risultati di un’analisi di sette diversi test clinici, che hanno permesso di rilevare i benefici portati da questo tipo di farmaci, comunemente disponibili e a prezzi accessibili rispetto ad altri trattamenti più costosi e che non sempre portano a miglioramenti apprezzabili nei pazienti. La decisione dell’OMS riprende quella assunta da diverse altre istituzioni sanitarie, in seguito agli esiti di un grande test clinico già pubblicato lo scorso giugno. Test e analisi La nuova analisi è stata realizzata prendendo in considerazione sette diversi test clinici, che nel complesso hanno interessato 678 pazienti con sintomi gravi da COVID-19 sottoposti a trattamenti con antinfiammatori steroidei e altri 1.025 pazienti, trattati invece con altri tipi di farmaci o con un placebo (una sostanza che non fa nulla). Tutti i coinvolti nei test avevano già ricevuto una diagnosi di COVID-19 ed erano ricoverati in ospedale: la maggior parte di loro era intubata in terapia intensiva. | Gli antinfiammatori steroidei riducono il rischio di morte nei pazienti gravi con COVID-19. Lo ha confermato l'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla base di una nuova analisi, raccomandandone l'uso nelle terapie intensive. |
Mercoledì la Camera ha approvato in via definitiva il cosiddetto “decreto sicurezza“, il provvedimento fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini che restringe le possibilità di accoglienza degli stranieri e introduce una serie di nuove norme sulla sicurezza. Il testo, su cui era stata posta la fiducia, è molto controverso e ha attirato le critiche anche di diversi senatori e deputati della maggioranza appartenenti al Movimento 5 Stelle. Salvini però sostiene che il decreto migliorerà la sicurezza dei cittadini e renderà più efficace la gestione dell’immigrazione. Molti altri invece sostengono che sia incostituzionale, che avrà effetti controproducenti, che farà aumentare il numero di stranieri che si trovano in situazioni di irregolarità nel nostro paese e che avrà effetti opposti a quelli promessi. | Il decreto sicurezza, spiegato. Il provvedimento voluto da Matteo Salvini è stato approvato in via definitiva: secondo i critici, aumenterà molto il numero di stranieri irregolari in Italia. |
L’edizione americana di Vogue ha creato un piccolo catalogo di jeans da indossare ispirandosi alle serie tv degli anni Novanta e dei primi anni Duemila. Lo stile cosiddetto “normcore“ – cioè con jeans slavati, comode scarpe da ginnastica e felpe di pile da montagna, ad esempio – sta tornando di moda e alcuni stilisti, come il russo Gosha Rubchinskiy per la sua collezione autunno-inverno 2016-17, hanno proposto capi che sembrano rifarsi all’estetica dei jeans chiari e larghi o delle minigonne in denim. Secondo Vogue il nuovo stile di Rubchinskiy è molto vicino a quello dei personaggi di Friends e Beverly Hills 90210. E anche i nuovi jeans di Paco Rabanne e Opening Ceremony sembrano quelli dei primi anni Duemila. Vogue comunque non consiglia di ispirarsi all’ormai celebre total denim indossato nel 2001 da Britney Spears e Justin Timberlake. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Torneremo a portare i jeans come in Friends. Lo scrive Vogue, che ha anche proposto un po' di nuovi capi in denim da comprare ispirati alle serie tv anni '90. |
Tre maestre di un asilo di Vercelli sono state arrestate con l’accusa di maltrattamento di minori. Gli arresti – scrivono i giornali – sono stati eseguiti al termine di un’indagine iniziata lo scorso maggio dopo la denuncia della madre di un bambino che frequenta la scuola. Le tre maestre arrestate sono agli arresti domiciliari. | Tre maestre di una scuola per l’infanzia di Vercelli sono state arrestate con l’accusa di maltrattamento di minori. |
Mashable, storico sito d’informazione online statunitense ora dedicato soprattutto a notizie su social network e tecnologia, è stato acquisito dalla casa editrice Ziff Davis per 50 milioni di dollari. L’accordo non è ancora ufficiale, ma il Wall Street Journal lo dà ormai come cosa fatta. Il prezzo di vendita di Mashable è molto inferiore rispetto alla valutazione di 250 milioni di dollari che il sito aveva ricevuto lo scorso anno dagli analisti. Ziff Davis è un editore tradizionale, ma ha comunque una discreta presenza online con testate come PC Magazine, Geek.com e IGN; lo scorso anno aveva provato – senza riuscirci – ad acquisire Gawker Media per 90 milioni di dollari, ma fu battuto da Univision. Nei primi anni dopo la sua fondazione nel 2005, Mashable aveva ottenuto un grande successo raccontando notizie con uno stile molto informale tipico dei blog. Il suo modello economico, basato quasi interamente sulla pubblicità, ha però vacillato negli ultimi anni e ha portato a una riduzione del personale. Ora il sito occupa circa 120 persone, ansiose di avere conferme sull’avvenuta vendita comunicata dal Wall Street Journal. | Mashable è stato venduto all’editore di PC Magazine, dice il Wall Street Journal. |
Questa settimana c’è una sovrabbondanza di gente che valeva la pena fotografare: dagli attori e registi dei Golden Globes e dei Critics’ Choice Movie Awards ai numerosi capi di stato e di governo che hanno partecipato alla “marcia repubblicana” a Parigi, dopo l’attentato al settimanale Charlie Hebdo. Il Celebripost di oggi raccoglie alcune delle immagini più significative di quegli eventi, come Amy Adams che divora un hamburger ai Golden Globes o il commosso abbraccio tra Angela Merkel e François Hollande, mescolandoli alle consuete conferenze stampa, incontri tra capi di stato, e presentazioni di film. Ci sono per esempio il tennista spagnolo Rafael Nadal seduto su un trono rosa durante una partita amichevole; Chris Hemsworth che spara con una pistola d’acqua a Jimmy Fallon, il presidente boliviano Evo Morales a una tappa del Rally Dakar e Danny DeVito che mangia un sandwich. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Danny DeVito e Amy Adams affamati, il cast di Mad Men e il presidente boliviano Evo Morales al Rally Dakar, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Snoop Dogg e Psy (il cantante sudcoreano di Gangnam Style) hanno pubblicato una nuova canzone, con video: si chiama “Hangover”, e parla di quello che in genere succede dopo una lunga notte di bevute. Il video ricorda molto quelli più famosi di Psy per gli eccessi grotteschi, tra battaglie di cibo, piscine di liquido verdastro, combattimenti di arti marziali al biliardo e persone in fiamme che corrono per la strada. | La nuova canzone di Psy e Snoop Dogg. Si chiama "Hangover" e parla di postumi da sbornia. |
Silvio Berlusconi si trova in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano, dopo che nella serata di ieri era stato operato per una occlusione intestinale, cioé l’arresto del transito intestinale delle feci e dei gas. Berlusconi è stato ricoverato ieri e alle 19.30 è entrato in sala operatoria, dalla quale è uscito dopo circa un paio di ore. Il Corriere della Sera parla della «prospettiva di almeno altri tre giorni d’ospedale». Già nella serata di ieri e ancora prima dell’intervento, Berlusconi aveva scritto: «Grazie a tutti per l’affetto e per i tanti messaggi ricevuti. Sono in forma e pronto per questa campagna elettorale». | Silvio Berlusconi è in terapia intensiva dopo essere stato operato per una occlusione intestinale. |
Il nuovo nome di animale da imparare della settimana è il cubozoa, che però potete chiamare anche cubomedusa, così è più facile. Volevamo farvi provare un po’ di malinconia settembrina, nonostante le temperature, davanti al cielo colorato e ai tralicci con gli storni, o a una luna che illumina due cicogne nel nido, ovviamente su un camino. Ma non ci sono solo becchi e piume, nell’abituale raccolta bestiale: trovate per esempio uno squalo, un piccolo di rinoceronte intraprendente e una farfalla monaca, che sembra pavoneggiarsi delle sue ali. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Tigri affaticate, vasche di rospi e scimpanzé in attesa, fra le migliori foto di animali della settimana. |
In queste ore il Movimento 5 Stelle e la Lega stanno trattando per cercare di formare un governo di coalizione. L’accordo si è sbloccato ieri sera, quando Silvio Berlusconi ha dato il suo benestare alla formazione del governo, assicurando il leader della Lega Matteo Salvini che l’alleanza del centrodestra sarebbe rimasta in piedi anche se la Lega fosse entrata in maggioranza. Ora che l’accordo sembra così vicino, colpisce leggere un tweet di Beppe Grillo che risale al gennaio del 2017, in cui il fondatore e garante del Movimento 5 Stelle assicurava che il suo partito non si sarebbe mai alleato con i partiti come la Lega che definiva “complici della distruzione del paese”. | Un tweet di Beppe Grillo che non è invecchiato bene. «Salvini, Meloni, mangiate tranquilli. Il M5S non fa alleanze con quelli che da decenni sono complici della distruzione del Paese». |
Alle 7:40 di domenica 30 ottobre c’è stato un terremoto di magnitudo 6.5 nel Centro Italia, con epicentro a pochi chilometri da Norcia, in Umbria, e ipocentro a 10 chilometri di profondità. Non ci sono stati morti ma è stato il terremoto più forte in Italia dal 1980 e ci sono stati feriti – anche se nessuno grave – crolli e problemi di vario tipo. Il terremoto e le numerose repliche successive (quelle che sbagliando qualcuno definisce “scosse di assestamento”) si sono sentite anche a Roma, che è a poco più di cento chilometri da Norcia: come detto ieri dalla sindaca Virginia Raggi, oggi a Roma le scuole sono chiuse e sono in corso ispezioni a strade ed edifici. In una conferenza stampa del 31 ottobre Raggi ha detto: «Abbiamo imposto la chiusura alle scuole comunali primarie e secondarie, coordinandoci con Città metropolitana. Sono 48 ore che stiamo effettuando controlli immediati per capire se il terremoto abbia causato lesioni, crepe o crolli che possano impedirne la riapertura già nella giornata di mercoledì». Raggi ha poi aggiunto: «Abbiamo avviato un percorso molto più approfondito di verifica per riuscire ad ottenere un certificato sulla staticità degli edifici.È un’attività che non era stata fatta e necessita di essere avviata in maniera molto capillare, ma ovviamente richiede tempo. Le due attività proseguono in parallelo, nel frattempo abbiamo visto che c’è un piano di evacuazione fermo al 2008 e ci siamo attivati per rinnovarlo rivederlo e aggiornarlo». | Le conseguenze del terremoto a Roma. Lista di strade e ponti chiusi, crepe e controlli a chiese, case e monumenti, il giorno dopo la più forte scossa dal 1980. |
L’AGCM, l’autorità che si occupa di tutelare la concorrenza sul mercato italiano, ha deciso di multare Mediaset Premium, Sky, Lega Calcio e Infront al termine di un’indagine sulla gara per l’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A relativi al triennio 2015-2018. Nel 2014 Mediaset Premium, Sky, Lega Calcio e Infront si erano accordate per suddividersi i diritti televisivi in modo lesivo del regime di concorrenza del mercato, ha stabilito l’autorità. Questo vuol dire, in altre parole, che Sky e Mediaset si sarebbero illegalmente accordate per spartirsi i diritti per le partite di Serie A e che l’avrebbero fatto per escludere dall’asta altri “concorrenti” (per esempio Eurosport) e ridurre i costi per l’acquisto dei diritti. Mediaset dovrà pagare 51,5 milioni di euro di multa, mentre la Lega, Infront e Sky – come spiega il Fatto Quotidiano – dovranno versare rispettivamente 1,9, 9 e 4 milioni di euro. Mediaset Premium, Sky, Lega Calcio e Infront: tutti condannati a pagare una multa record di 66 milioni di euro per aver alterato nel 2014 la gara sui diritti televisivi sul campionato di Serie A per il triennio 2015-2018. Era il tassello mancante. Ed è arrivato oggi. La decisione dell’Antitrust non ha precedenti: secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’intesa tra concorrenti si è realizzata sostituendo con una soluzione concordata l’esito dell’assegnazione dei pacchetti A, B e D che discendeva dal confronto delle offerte presentate dai broadcaster il 5 giugno di quello stesso anno. In base a quanto detto, l’Agcm ha condannato Mediaset Premium a pagare 51,5 milioni di euro di multa, mentre la Lega, Infront e Sky dovranno versare rispettivamente 1.9, 9 e 4 milioni di euro. | Le multe dell’AGCM per i diritti televisivi della Serie A. Mediaset Premium, Sky, Lega Calcio e Infront dovranno pagare in tutto più di 60 milioni di euro. |
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito “ampiamente sotto controllo” la nuova epidemia da ebola registrata nella Repubblica Democratica del Congo negli ultimi mesi. Il risultato è stato ottenuto grazie a un rapido intervento da parte del personale sanitario e all’impiego di un nuovo vaccino sperimentale, che ha dato risultati promettenti. Si stima che più di 3.200 persone siano state vaccinate, tra personale sanitario, familiari, amici e altri entrati in contatto con chi aveva contratto il virus. Il ministero della Salute congolese ha spiegato che nessuno dei trattati con il vaccino ha sviluppato sintomi della malattia. I risultati sulle coperture sono positivi, ma la fine dell’emergenza non sarà dichiarata dall’OMS per almeno altre 3 settimane, tempo necessario per verificare se vi siano persone attualmente in fase di incubazione del virus. Finora nel paese ci sono stati 38 casi confermati, 15 probabili e 2 sospetti: di questi 55, 29 persone sono morte. | L’epidemia di ebola nella Repubblica Democratica del Congo è sotto controllo, anche grazie al vaccino. |
Anthony Hopkins compie oggi 80 anni e, per ora, è stato: Picasso, Richard Nixon, Adolf Hitler, Riccardo Cuor di Leone, John Quincy Adams, don Diego de la Vega, Charles Dickens, William Bligh, Matusalemme, Alfred Hitchcock e Antonio, quello che viene spesso prima di Cleopatra. E questi sono solo i suoi personaggi storici o letterari, senza mettersi a contare tutti quelli shakespeariani fatti a teatro né tutti quelli inventati. Hopkins è però stato soprattutto – in tre film, ma in particolare nel primo – Hannibal Lecter, un crudele ma affascinante e coltissimo cannibale e assassino seriale. Per essere stato Lecter nel Silenzio degli innocenti, Hopkins ha vinto l’Oscar per il Miglior attore. Cosa strana, perché quel film del 1992 dura due ore e lui c’è per poco più di cinque minuti; e le scene a cui state pensando, quelle con la Clarice Sterling di Jodie Foster, sono quattro. Quando dovette scegliere i migliori cattivi del cinema statunitense, l’American Film Institute mise Lecter al primo posto, davanti a Norman Bates e Darth Vader. | Anthony Hopkins ha 80 anni. Non è stato solo Hannibal Lecter, e non è solo uno dei migliori attori della sua generazione. |
Guardandovi in giro negli ultimi tempi – a scuola, all’università o sul posto di lavoro, soprattutto nelle città medio-grandi – avrete notato sempre più persone portarsi dietro una borraccia da riempire con l’acqua di rubinetto, preferendola alle classiche bottiglie di plastica usa e getta. È un’abitudine sempre più diffusa, dovuta soprattutto alla maggiore consapevolezza dell’enorme impatto che la plastica ha sul nostro ecosistema, e delle difficoltà di riciclare efficacemente tutte quelle bottiglie. Anche per questo motivo Coca-Cola e Pepsi, le società produttrici delle due bevande gassate al gusto di cola più famose al mondo, hanno deciso di entrare in questo settore, introducendo alcuni distributori di acqua potabile che chi vuole può utilizzare per riempire le proprie borracce. La decisione si deve al comportamento dei consumatori. La crisi delle bibite gassate – con la crescente consapevolezza delle loro conseguenze sulla salute dei consumatori – aveva già spinto Coca-Cola e Pepsi a vendere anche acqua in bottiglia, con buoni risultati: lo scorso anno, scrive il Wall Street Journal, le vendite di acqua in bottiglia da parte di Coca-Cola sono cresciute del 2 per cento, mentre quelle di Pepsi del 4,6 per cento (il marchio di acqua in bottiglia di Coca-Cola si chiama Dasani, mentre Pepsi possiede Aquafina). | Coca-Cola e Pepsi si buttano sull’acqua. Non quella in bottiglia – dove esistono già – ma quella delle nostre borracce, sperimentando distributori con acqua liscia, aromatizzata o gassata. |
Siamo più o meno a metà tra gli Oscar di quest’anno e quelli dell’anno prossimo, che saranno nel febbraio 2017: è finita l’estate (almeno per il cinema) ed è anche finito il festival di Venezia, quello che apre la nuova stagione del cinema, quella in cui arrivano i film più belli e interessanti, dopo un’estate fatta soprattutto di blockbuster (spenti, quest’anno). A guardare le nuove uscite di questa settimana si capisce però che siamo ancora a metà: non sono usciti nuovi filmoni di fantascienza tipicamente autunnali ma nemmeno film che puntano all’Oscar. C’è però Alla ricerca di Dory, il nuovo film Pixar che farà di sicuro ottimi incassi, ci sono due film italiani “on the road” – uno di Gabriele Muccino e uno di Giuseppe Piccioni – e Trafficanti, il nuovo film dal regista di Una notte da leoni. La cosa di nicchia della settimana è il documentario di Ron Howard sui Beatles; la cosa molto di nicchia della settimana è Figli dell’uragano, un documentario in bianco e nero di Lav Diaz, il regista che ha vinto il Leone d’oro al festival di Venezia. | Stasera cinema? il nuovo film di Muccino – che è molto alla Muccino – e poi "Trafficanti" con Jonah Hill, un documentario sui Beatles e soprattutto "Alla ricerca di Dory". |
Le elezioni amministrative di Bergamo sono state vinte dal sindaco uscente Giorgio Gori, di centrosinistra, che al primo turno ha ottenuto il 55,33 per cento dei voti. Il candidato del centrodestra Giacomo Stucchi, storico parlamentare della Lega, è arrivato secondo con il 39,32 per cento, mentre Nicholas Anesa, del Movimento 5 Stelle, si è fermato al 3,64 per cento. Qui potete seguire il liveblog del Post con i risultati di tutte le elezioni amministrative, man mano che arrivano. Qui invece trovate i risultati delle elezioni regionali in Piemonte. | A Bergamo ha vinto Giorgio Gori. Il sindaco uscente, di centrosinistra, è stato rieletto al primo turno con più del 55 per cento dei voti. |
Maurizio Buccarella, il senatore del Movimento 5 Stelle eletto in Puglia e coinvolto nel caso dei rimborsi falsi, ha scritto una lettera pubblicata sul Nuovo Quotidiano di Puglia in cui si scusa per quanto ha fatto ma critica la regola sui compensi prevista dal partito, che aveva inizialmente accettato e che poi si è dimostrata «inadeguata». Naturalmente i suoi argomenti sarebbero stati più solidi se fossero stati rivolti prima che venisse scoperto l’imbroglio con cui Buccarella – e non solo lui – fingeva di mantenere l’impegno che aveva deciso di prendere con il suo partito e con gli elettori, ma sono comunque argomenti che ha senso leggere, perché criticano l’intera impostazione ideologica del Movimento 5 Stelle quando si parla di soldi e politica. Va precisato inoltre che in un passaggio della lettera Buccarella scrive una cosa imprecisa, quando afferma che «gli uomini dei partiti» che ora indicano i deputati del Movimento 5 Stelle come “disonesti” «non hanno rinunciato ad un singolo euro». La maggior parte dei parlamentari rinuncia invece a una quota del proprio stipendio per devolverla all’attività di ciascun gruppo di riferimento. | La lettera di un senatore del M5S sul caso dei falsi rimborsi. «Le regole dei tagli delle nostre retribuzioni, ed il sistema stesso della rendicontazione, non vanno bene». |
Giovedì 3 aprile è stata inaugurata alla Triennale di Milano la settima edizione del Triennale Design Museum, Il design italiano oltre le crisi. Autarchia, Austerità, Autoproduzione. La mostra espone una selezione di circa 600 opere di scultori, pittori, designer, architetti, illustratori tra cui Fortunato Depero, Fausto Melotti, Gio Ponti, Salvatore Ferragamo, Bruno Munari, Enzo Mari e Denis Santachiara. Il tema di questa edizione è l’autosufficienza produttiva e com’è stata affrontata in tre periodi storici e culturali: gli anni Trenta, gli anni Settanta e quelli contemporanei. Si tratta di momenti accomunati dalla crisi economica e allo stesso tempo da un notevole impulso alla creatività: dalla nascita del design italiano negli anni Trenta, ai distretti produttivi degli anni Settanta alle forme sperimentali di autoproduzione e produzione dal basso dei nostri giorni. La mostra – curata dall’architetto e giornalista Beppe Finessi con Cristina Miglio e allestita dal designer Philippe Nigro – resterà aperta fino al 22 febbraio 2015. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | “Il design italiano oltre la crisi” – foto. Gli oggetti della settima edizione del Triennale Design Museum a Milano, realizzati in anni di crisi economica ma grande innovazione creativa. |
Sara Pedri è una medica ginecologa di 31 anni, scomparsa più di quattro mesi fa, il 4 marzo, in Val di Non, in Trentino. La sua auto, una Volkswagen T-Roc, è stata trovata nel comune di Cis, al confine con quello di Cles, tra due strade statali vicino a un ponte sul torrente Noce. All’interno dell’auto c’erano la borsa e il cellulare. Quello che potrebbe essere un fatto di cronaca come ce ne sono molti in Italia, dove nel 2020 sono state presentate 13.537 denunce di scomparsa, ha rivelato un contesto di sospetti abusi e mobbing – cioè un insieme di comportamenti aggressivi in un posto di lavoro – nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, dove la donna lavorava. Al centro dell’indagine interna dell’ospedale è finito il primario del reparto, Saverio Tateo, ora trasferito a un altro incarico. Il pubblico ministero Licia Scagliarini ha aperto un fascicolo modello 45, quello degli atti non costituenti ipotesi di reato e che cioè devono essere valutati e indagati ulteriormente prima di formare eventualmente un’iscrizione della notizia di reato. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha avviato un’ispezione. Il sospetto è che all’interno del reparto la gestione fosse spesso poco rispettosa dei lavoratori, medici e infermieri, che il clima in generale fosse di tensione, che umiliazioni e punizioni fossero frequenti. | L’indagine sul reparto di ginecologia dove lavorava Sara Pedri. È una ginecologa di Trento scomparsa da mesi, e la sua storia ha fatto emergere sospetti di un contesto di umiliazioni e mobbing. |
Il referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre è l’evento politico più importante degli ultimi anni, in Italia. Dal suo risultato dipendono una delle più ampie riforme della Costituzione mai proposte, la stabilità del governo e il futuro politico del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Per arrivarci sono successe molte cose, spesso dimenticate nella volatilità della cronaca politica quotidiana. Come la “bozza del 2012”, una riforma che prevedeva una riduzione dei parlamentari (i più numerosi e costosi d’Europa) e che venne fatta fuori dal centrodestra. Oppure, il ruolo fondamentale avuto dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il “vero padre” della riforma, secondo lo stesso Renzi e il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi. Fu proprio Napolitano che diede avvio al percorso che ha portato al referendum, quando la sera del 31 dicembre 2011 disse agli italiani che quella tuttora in corso avrebbe dovuto essere una legislatura costituente. L’ultimo referendum L’ultimo tentativo di riformare la Costituzione – obiettivo affrontato spesso negli ultimi decenni, in nome di una necessità di adeguarla a condizioni cambiate, lezioni imparate o ambizioni mutate, in più di mezzo secolo – risale a circa dieci anni fa, all’epoca del secondo governo Berlusconi. La riforma che venne approvata nel novembre 2005 prevedeva un aumento dei poteri delle regioni, un senato ancora elettivo ma che non avrebbe più dovuto dare la fiducia al governo, e un significativo aumento dei poteri del premier (la riforma Renzi invece lascia sostanzialmente inalterati i poteri del presidente del Consiglio, riduce quelli delle regioni e prevede un Senato eletto in maniera indiretta che non dà la fiducia al governo). La riforma fu approvata rapidamente negli ultimi mesi di quella legislatura, con una maggioranza e un governo in crisi. Fu cassata senza molto clamore dal 62 per cento degli italiani al referendum del giugno successivo. | Storia e storie della riforma costituzionale. Come siamo arrivati al referendum: dai "saggi" di Napolitano a quando era Bersani a volere la riforma. |
Poco prima delle 22 di giovedì, il rover Perseverance della NASA ha raggiunto il suolo di Marte, dopo avere viaggiato per 203 giorni coprendo una distanza di oltre 470 milioni di chilometri, un lungo viaggio iniziato la scorsa estate. Il rover, grande più o meno quanto un SUV, ha effettuato una manovra piuttosto complessa in pochi minuti per rallentare la sua corsa e raggiungere la superficie marziana. Nei prossimi anni, Perseverance ci aiuterà a rispondere alla domanda delle domande: c’è mai stata vita su Marte? | Perseverance è su Marte. Dopo aver percorso 470 milioni di chilometri, il rover della NASA è regolarmente atterrato sul pianeta e ci aiuterà a studiarlo. |
Da bambini e adolescenti, la maggior parte di noi ha ricevuto almeno una volta da un adulto il divieto di entrare in acqua per una nuotata “perché hai appena mangiato ed è pericoloso”, accompagnato dall’indicazione di attendere da almeno mezz’ora fino a tre ore (!) prima di fare un bagno. Molti hanno fatto propria questa raccomandazione e l’hanno tramandata alle generazioni successive, rendendola molto diffusa e condivisa, anche se non ci sono basi scientifiche solide per sostenere che andare a nuotare subito dopo un pasto faccia male. Crampi Chi vieta di fare un bagno dopo mangiato sostiene spesso che durante la digestione il sangue tenda ad affluire verso lo stomaco, riducendo quindi l’afflusso sanguigno ai muscoli di gambe e braccia. La teoria è che quindi se ci si immerge in acqua c’è il rischio di non avere le forze sufficienti per muoversi e tenersi a galla, né per contrastare la temperatura dell’acqua, solitamente inferiore di diversi gradi rispetto a quella corporea. O al contrario che la temperatura dell’acqua blocchi la digestione con l’effetto di provocare un malessere pericoloso. | Potete fare il bagno dopo mangiato. Un articolo per smentire una volta per tutte il più longevo e diffuso dei luoghi comuni estivi. |
Alla mezzanotte di martedì 30 giugno è scaduto il termine per il rimborso delle rate di giugno che il governo della Grecia doveva versare al Fondo Monetario Internazionale. Si tratta di circa 1,6 miliardi di euro. La Grecia aveva già annunciato nel pomeriggio attraverso il ministro delle Finanze Varoufakis che non avrebbe pagato. Il Fondo avrebbe potuto concedere un rinvio sui pagamenti, secondo una clausola prevista dal suo statuto in casi eccezionali, e il vice-primo ministro greco aveva dichiarato in serata alla televisione ERT di averlo richiesto. Poco dopo la mezzanotte di martedì 30 giugno, le notizie del mancato pagamento e della richiesta di proroga sono state confermate dal FMI che ha anche detto che prenderà in considerazione la domanda di rinvio «a tempo debito». Non è però chiaro cosa significhi. Gerry Rice, portavoce del FMI, ha comunque dichiarato che la Grecia non potrà ricevere ulteriori finanziamenti se gli arretrati non verranno cancellati. Di fatto dalla mezzanotte di oggi la Grecia è in default nei confronti del Fondo Monetario Internazionale, anche se il Fondo stesso preferisce usare l’espressione «arretrato». A questo punto, la procedura prevede che la direttrice del FMI Christine Lagarde invii un primo sollecito alla Grecia e un secondo dopo due settimane sottolineando la gravità del mancato rispetto degli obblighi e sollecitando una liquidazione completa e tempestiva. Dopo un mese Lagarde dovrebbe notificare al consiglio di amministrazione che c’è un’insolvenza, momento che fa partire ufficialmente la procedura di arretrato. Lagarde ha però già fatto sapere nei giorni scorsi che avrebbe fatto immediatamente la notifica e che il default sarebbe scattato da subito. La Grecia andrà incontro a una serie di altre conseguenze. | La Grecia è in default con il FMI. È scaduto il termine per il rimborso che il governo di Atene doveva versare all'FMI e non è stato trovato ancora alcun accordo con i creditori sul piano di aiuti: cosa succede ora. |
Uno degli account di Twitter di Fox News – uno dei più grandi e seguiti network televisivi americani – è stato colpito poco prima delle 9 del mattino italiane da un attacco hacker. Nella pagina del profilo @foxnewspolitics sono comparsi alcuni messaggi fasulli nei quali viene annunciata la morte del presidente Barack Obama, ucciso con due colpi di pistola in un ristorante dello Iowa. | Fox News annuncia su Twitter la morte di Obama. L'account della rete televisiva è stato violato dagli hacker, che hanno diffuso la notizia falsa per il giorno dell'Indipendenza. |
Fino a pochi mesi fa Domenico Arcuri, uno dei più importanti manager di stato italiani, era conosciuto soltanto dagli addetti ai lavori. Per chi si occupava di industria, startup, politiche di sviluppo Arcuri era un personaggio noto e famigliare, perché fin dal 2007 è amministratore delegato di Invitalia, l’azienda di stato per gli investimenti e le riqualificazioni. Per tutti gli altri era uno sconosciuto. Le cose sono cambiate nel marzo di quest’anno, quando nel decreto Cura Italia il governo ha nominato Arcuri “Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19”, e gli ha affidato via via enormi incarichi: sulle terapie intensive, sulle mascherine e sul reperimento dei dispositivi medici, sulla firma del contratto dell’app Immuni, sul rientro a scuola dopo la prima ondata, sul piano per la distribuzione dei vaccini contro la COVID-19. In pochi mesi, Arcuri è diventato una delle persone più discusse d’Italia, sia per la grande quantità di questioni fondamentali che gli è stata affidata sia perché il suo personaggio pubblico è molto polarizzante: ha polemizzato pubblicamente con i suoi critici, ha querelato giornali e altri mezzi d’informazione ed è stato eccezionalmente presente sui media. Se si escludono pochi esponenti in vista del governo, Arcuri è la figura più esposta in questa crisi pandemica: ogni sua decisione è stata sezionata, commentata e tendenzialmente molto criticata. Ma nonostante le critiche il governo ha continuato ad affidargli nuovi incarichi sempre più delicati: mentre Arcuri era impegnato come commissario straordinario contro il coronavirus, a Invitalia è stato affidato anche il compito di gestire la crisi dell’acciaieria pugliese ex Ilva. | Chi era Arcuri prima di diventare Arcuri. Il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus è un manager di stato con una carriera molto lunga, che ha incrociato ben otto governi differenti. |
Tra le persone che valeva la pena fotografare ci sono il campione olimpico Mo Farah con due sue statue di cera, l’ex presidente americano Bill Clinton che scherza con Kevin Spacey, Laverne Cox – che interpreta la detenuta transgender in Orange Is The New Black – con la mamma, Naomi Campbell con i capelli afro, Beyoncé che balla al festival di Coachella, e Rafael Nadal che gioca a poker: insomma ce n’è per tutti i gusti. Per noi però i veri protagonisti sono i fotografi americani del New York Times Josh Haner e Tyler Hicks, che hanno vinto il premio Pulitzer nella categoria “Feature Photography” e in quella “Breaking News Photography” (le foto sono rispettivamente qui e qui). Sono ritratti nel momento in cui hanno scoperto di aver vinto: Haner ride felice abbracciando un collega mentre Hicks si guarda attorno incredulo, mentre tutti intorno a lui lo applaudono. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Grandi politici americani. Bill Clinton con Frank Underwood tra le persone venute bene in foto questa settimana, insieme a Beyoncé, Naomi Campbell e Mo Farah. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 7.567 casi positivi da coronavirus e 182 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 14.910 (591 in meno di ieri), di cui 1.860 nei reparti di terapia intensiva (33 in meno di ieri) e 13.050 negli altri reparti (558 in meno di ieri). Sono stati analizzati 164.940 tamponi molecolari e 133.246 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 4,3 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,3 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 8.085 e i morti 201. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.160), Campania (1.118), Lazio (706), Piemonte (595), Puglia (591). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 14 maggio. |
Oggi compie 35 anni Conor Oberst, il cantante e leader dei Bright Eyes, uno piuttosto precoce (ha registrato il suo primo disco a 13 anni). Queste sono undici canzoni dei Bright Eyes – la sua band più nota – che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, ha scelto per il libro Playlist, la musica è cambiata. Bright Eyes (1998, Omaha, Nebraska) All’inizio del millennio, Conor Oberst era la promessa della musica cosiddetta alternative americana, il nuovo Bob Dylan. Neanche vent’anni, e sfornava canzoni come panini, con arrangiamenti sanguigni e testi complessi e tormentati. I Bright Eyes sono lui, e musicisti e amici cooptati di volta in volta. Mai esplosi, ormai sono diventati un’istituzione creativa, molto amati e molto odiati (lui se la tira un po’, in effetti), lontani dalla possibilità di grandi successi ma degnati di pagine intere su «Time». | Undici canzoni dei Bright Eyes. Oggi che il leader della band Conor Oberst compie trentacinque anni (e fa dischi da quando ne aveva 13). |
Non e’ rimasto praticamente piu’ nessuno. L’ultimo giorno di un Festival e’ come l’ultima ora di una festa, la presenza di poche persone sparute mette in evidenza il macello dello sporco per terra, qualcuno comincia a mettere a posto, altri tentano ancora di divertirsi e fanno l’ultimo assalto disperato alla ragazza che non hanno avuto il coraggio di approcciare risultando ridicoli e molti si sono appartati. Cosi’ e’ qua oggi. Avendo perso molti film nei giorni scorsi mi trovo a dover recuperare tutto il recuperabile all’ultimo. Esco da un film ed entro in un’altra sala con piccole pause pasti e bagno, tanto non c’e’ piu’ nemmeno la fila. | Cose che ho visto a Cannes/10. L'inviato del Post dall'ultimo giorno del festival, quello in cui si vede lo sporco per terra. |
Tomas Milian, attore cubano naturalizzato italiano famoso soprattutto per i suoi film polizieschi degli anni Sessanta e Settanta e in particolare per il personaggio di “er Monnezza”, è morto mercoledì a 84 anni a Miami, dove viveva da diversi anni. Milian recitò in moltissimi film tra gli anni Sessanta e Settanta, interpretando personaggi ricorrenti e molto riconoscibili, contribuendo al successo degli spaghetti western e dei polizieschi italiani. Milian era nato a L’Avana nel 1933: suo padre era un ufficiale dell’esercito che venne incarcerato dopo il colpo di stato di Fulgencio Batista, e che nel 1945 si suicidò. Milian lasciò Cuba negli anni Cinquanta e andò negli Stati Uniti, dove iniziò a recitare trasferendosi poco dopo in Italia. Qui ebbe i suoi primi ruoli: cominciò recitando in La notte brava e Il bell’Antonio di Mauro Bolognini, con dei ruoli secondari ma non marginali. Entro la metà degli anni Sessanta aveva già recitato in molti film, compresi Boccaccio ’70 (nell’episodio di Luchino Visconti), La ricotta di Pier Paolo Pasolini e Giorno per giorno, disperatamente di Alfredo Giannetti, il suo primo film da protagonista. Nella seconda metà degli anni Sessanta cominciò a recitare in film meno d’autore e più popolari, e in particolare negli spaghetti-western, diventandone uno degli interpreti più conosciuti. Fu protagonista di I quattro dell’apocalisse di Lucio Fulci e di La resa dei conti di Sergio Sollima (insieme a Lee Van Cleef). | È morto Tomas Milian. Aveva 84 anni e negli anni '60 e '70 aveva recitato in moltissimi film western e polizieschi, diventando famoso per i personaggi di “er Monnezza” e Nico Girardi. |
Le indagini e gli arresti che negli ultimi mesi hanno nuovamente coinvolto la politica e la pubblica amministrazione a Roma – gli ennesimi: nel frattempo il caso “Mafia Capitale” è arrivato in appello – sono stati descritti quasi sempre dalla stampa e dalle tv come indagini e arresti “per il nuovo stadio della Roma”. Nella sintesi e semplificazione giornalistica, infatti, si è parlato spesso di “inchiesta sullo stadio della Roma” o “corruzione sul caso dello stadio della Roma”, mentre i lanci di agenzia con gli ultimi sviluppi giudiziari vengono regolarmente preceduti dalle parole “Stadio Roma”, a indicare la questione generale. Eppure non c’è nessuna indagine in corso sul nuovo stadio della Roma, non ci sono dirigenti o dipendenti della Roma indagati né dubbi sulla regolarità dell’iter seguito dal nuovo stadio fin qui. Lo stesso pubblico ministero di Roma a capo delle indagini, Paolo Ielo, ha detto all’inizio del caso, a giugno, che «la Roma non c’entra nulla», e ha ripetuto pochi giorni fa che «non ci sono atti amministrativi relativi allo stadio per cui si ravvisano alterazioni». Dalle parole dei magistrati e dal contenuto delle ordinanze di arresto – di cui il Post è in possesso – le inchieste di cui parliamo si possono descrivere come inchieste sulla corruzione a Roma, e non “inchieste sullo stadio della Roma”. | Non c’è un’inchiesta sullo stadio della Roma. Lo dicono i magistrati e lo dice il contenuto delle ordinanze d'arresto per la corruzione a Roma, nonostante quello che sembra dalle sintesi dei giornali. |
A luglio sulla rivista Scientific Reports è stato pubblicato uno studio sulla quantità di batteri che si trovano dentro le spugne che si usano in cucina. Joanna Klein del New York Times ha scritto un articolo sulle conclusioni dello studio – in particolare sul fatto che sono stati trovati più batteri nelle spugne che venivano lavate regolarmente – e moltissime persone hanno commentato con preoccupazione, facendo domande su come mettersi in salvo dalla sporcizia invisibile. Per tranquillizzare i propri lettori, Klein ha scritto un secondo articolo in cui ha risposto ad alcune delle loro domande dopo aver consultato degli esperti. Lo studio citato nel primo articolo di Klein era stato fatto per capire come misurare efficacemente la quantità di batteri presenti sugli oggetti d’uso comune nelle case: fino a poco tempo fa questa quantità era sottostimata, perché per fare le stime si usavano spugne sporcate in laboratorio, e non in vere cucine. Per questo studio invece sono state analizzate quattordici spugne provenienti da veri lavandini in cui erano stati lavati dei piatti. I ricercatori hanno scoperto che tra queste quelle regolarmente lavate con acqua e sapone o usando il microonde avevano una maggior quantità di batteri chiamati Moraxella osloensis: sono batteri comuni e generalmente inoffensivi, che però possono provocare infezioni nelle persone con il sistema immunitario debole. Markus Egert, microbiologo dell’Università di Furtwangen e tra gli autori dello studio, dice che anche se questi batteri non sono pericolosi, è meglio gettare via le spugne non appena iniziano ad avere un cattivo odore (è un segno della possibile presenza dei batteri), cercando di trovare un compromesso tra igiene da un lato e il rispetto per l’ambiente dall’altro. | Le spugne da cucina sono piene di batteri. Spesso non sono pericolosi ma è comunque una buona idea lavarle e cambiarle spesso, seguendo alcuni consigli. |
Entro la fine di quest’anno, la transizione al digitale terrestre per i sistemi televisivi dovrà essere completata, almeno stando a quanto fu stabilito con la legge 222 del 29 novembre del 2007. Lo scorso luglio il cosiddetto “switch-off” è stato completato anche in Sicilia, l’ultima regione nel calendario previsto dalla legge. La transizione verso il nuovo sistema nel nostro paese è stata tutt’altro che indolore, ha richiesto molto tempo e comporta ancora oggi molti inconvenienti per milioni di persone, che spesso non riescono a ricevere i canali televisivi e che devono fare a pugni con i decoder e la loro continua risintonizzazione. Il problema, come hanno spiegato più volte dal ministero dello Sviluppo economico, è che “mentre con l’analogico bene o male il segnale arrivava, ora o arriva perfettamente o non arriva affatto”. In sostanza: senza una buona ricezione non c’è verso di vedere i canali. Per fare il punto sulla situazione, oggi Repubblica dedica un’intera pagina a cura di Agnese Ananasso ai problemi che interessano il digitale terrestre e sui quali non si è ancora intervenuti con efficacia. | Il pasticcio del digitale terrestre. Con la Sicilia il passaggio dalla tv analogica è ormai concluso, ma come spiega Repubblica ci sono ancora molti problemi e canali che non si vedono. |
Tra i film in concorso a Venezia presentati nella giornata di giovedì c’è stato l’italiano È stata la mano di Dio, l’ultimo film di Paolo Sorrentino con Toni Servillo, che interpreta un personaggio ispirato al padre del regista. Il film è ambientato nella Napoli degli anni Ottanta (il titolo è un riferimento a Maradona) e racconta le vicende di un adolescente che riprendono per certi versi la storia di Sorrentino. Oltre a Servillo e Sorrentino, ieri alla prima del film è comparso tutto il cast: Luisa Ranieri, che interpreta la zia Patrizia, Filippo Scotti che interpreta il protagonista, e poi Sofya Gershevich, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert e Biagio Manna. Gli altri due film in concorso presentati ieri erano Il potere del cane, della regista neozelandese Jane Campion, con Benedict Cumberbatch e Kirsten Dunst, e Il collezionista di carte, del regista statunitense Paul Schrader, con Oscar Isaac e Tiffany Haddish. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del secondo giorno a Venezia. Con Paolo Sorrentino e Toni Servillo, ma anche Kirsten Dunst, Benedict Cumberbatch e Matt Dillon. |
L’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini è indagato per diffamazione nei confronti della comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete, che lo scorso luglio lo aveva querelato alla Procura di Roma. Secondo quanto scrive Repubblica, «nelle scorse settimane la Procura di Roma ha proceduto all’iscrizione e ha inviato gli atti a Milano, dove Salvini ha la sua residenza, per competenza territoriale». Nella querela, Rackete aveva fatto riferimento ad alcuni post pubblicati da Salvini sui suoi account dei social network e ad alcune dichiarazioni pubbliche, in cui l’ex ministro l’aveva definita «sbruffoncella, fuorilegge, complice dei trafficanti, potenziale assassina, delinquente, criminale, pirata, una che ha provato a uccidere dei finanzieri e ad ammazzare cinque militari italiani, che ha attentato alla vita di militari in servizio, che ha deliberatamente rischiato di uccidere cinque ragazzi e che occupa il suo tempo a infrangere le leggi italiane e fa politica sulla pelle dei disgraziati». Rackete aveva anche chiesto ai magistrati il sequestro degli account dei social network di Salvini. | Matteo Salvini è indagato per diffamazione nei confronti di Carola Rackete. |
New York Serenade è un libro fotografico sui luoghi di New York legati alla storia del rock: i club più famosi e frequentati dai musicisti, le strade nominate nelle canzoni, i locali dei concerti che ricordiamo ancora oggi, la casa dove vissero Patti Smith e Robert Mapplethorpe, l’ex centro di accoglienza dove abitava Iggy Pop, o il negozio in cui Jimi Hendrix passava gran parte del suo tempo. È pubblicato da Skira, in inglese, le fotografie sono di Ciro Frank Schiappa e i testi di Michele Primi: comprendono aneddoti, stralci di canzoni, riflessioni e ricordi dei musicisti. Michele Primi è un giornalista freelance, collabora tra gli altri con Rolling Stone e GQ, ed è autore per Virgin Radio, Virgin TV e MTV Italy. Ciro Frank Schiappa è un fotografo specializzato in ritratti e architettura; ha pubblicato su riviste e giornali come Bystander, History of Street Photography, Here is New York. | I luoghi del rock a New York. Un nuovo libro fotografico mostra la prima casa di Patti Smith, gli angoli di strade citati nelle canzoni, i club più frequentati e altri posti musicali famosi. |
Alexis Poles è uno studente di Graphic Design alla Central Saint Martins di Londra e ha realizzato una serie – nata da un’idea per un progetto scolastico – dal titolo Pixology, con alcune delle opere d’arte più famose della storia in versione “pixelata”. Poles ha realizzato queste grafiche per creare una versione digitale dei quadri, scegliendo di “distruggere il colore e il dettaglio dell’immagine: uno dei punti chiave della modernizzazione è creare versioni di cose che siano più semplici da utilizzare, ma non sempre sono migliori”. Eppure l’impatto di queste opere d’arte, che vanno dalla classica a quella contemporanea, è tale da renderle riconoscibili anche se ridotte a una manciata di pixel: Poles ha voluto mettere alla prova i suoi compagni di corso, e la serie è diventata un vero e proprio quiz. Pixology e gli altri lavori di Alexis Poles si possono vedere sul suo sito. Per vedere la risposta basta selezionare il testo nascosto dopo “Risposta:” (è scritto in bianco in ogni didascalia) | Opere d’arte pixelate, da indovinare. Realizzate dallo studente di graphic design Alexis Poles, per mettere alla prova anche i più esperti. |
La Casa internazionale delle donne di Roma, a Trastevere, rischia lo sfratto: il consorzio che la gestisce ha ricevuto infatti dal comune un’ingiunzione di pagamento per circa 800 mila euro di mensilità di affitto non pagate che scadrà fra trenta giorni e che se non verrà soddisfatta farà scattare, secondo quanto ha spiegato l’assessora al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, Rosalba Castiglione, «sia la procedura coattiva, in sede civile per il recupero del credito, sia la procedura di riacquisizione del bene in regime di autotutela». La Casa internazionale delle donne di Roma ha sede in un palazzo di proprietà del Comune. Da quando lo occupò circa 30 anni fa ha spesso trovato accordi con la città per poter rimanere nel palazzo, in cambio di ristrutturazioni e del servizio che offre. La Casa internazionale ha tenuto oggi, venerdì 10 novembre, una conferenza stampa in cui ha spiegato la propria posizione, i servizi che ha fornito alla città e gli accordi con le giunte precedenti. Nel loro comunicato stampa si dice poi: | La Casa internazionale delle donne di Roma rischia lo sfratto. |
Il magazine online francese Golem13 ha messo insieme una raccolta di 14 foto di Parigi, ciascuna delle quali realizzata unendo una foto del 1900 a una scattata quest’anno. Scorrendo le immagini si scopre che qualche negozio è cambiato, che alcuni canali sono stati interrati e trasformati in strade e che le stazioni ferroviarie sono rimaste praticamente identiche. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Parigi, ieri e oggi. Un magazine francese ha sovrapposto alcune fotografie scattate nel 1900 ad altre dei giorni nostri: tante cose sono cambiate, alcune no. |
La sera del 29 luglio sono state ufficialmente interrotte le ricerche di Iuschra Gazi, una bambina di 12 anni che dal 19 luglio risulta dispersa in provincia di Brescia. Gazi, figlia di genitori originari del Pakistan, è affetta da autismo e si era persa sull’altopiano di Cariadeghe, nel territorio del comune di Serle, in provincia di Brescia. Si trovava lì per una gita organizzata dalla FOBAP, la Fondazione bresciana Assistenza psicodisabili. Come ha scritto Repubblica, «la prefettura ha ordinato lo stop lasciando soltanto un presidio fisso in quota per raccogliere eventuali segnalazioni da parte di escursionisti e turisti di passaggio». | Sono state interrotte le ricerche di Iuschra Gazi, la bambina scomparsa il 19 luglio vicino a Brescia. |
Non sono i più glamour o simpatici di tutti, ma considerate le pose un po’ trite in cui li vediamo di solito, gli scrittori Ken Follett e Dan Brown si sono meritati un posto tra quelli da fotografare in settimana; Salman Rushdie circondato da fotografi se la cava ancora meglio, quasi quasi un divo. Di divi come al solito ce ne sono molti – Emma Stone, Angelina Jolie, Madonna e Colin Farell – ma noi abbiamo un debole per Jeff Bridges mentre saluta i pompieri alla prima di Only the Brave e per Bill Murray – che, ormai lo sapete, è il santo patrono del Post – mentre canta con il fratello Joel. Potendo scegliere vorremmo essere l’ospite che fissa trasognata il principe Harry d’Inghilterra a una cena di gala e non vorremmo essere Alessandra Ambrosio che si allena in palestra: è messa apposta, per farvi venire i sensi di colpa, o forse no, è per ricordarvi quanto si sta bene sdraiati a sfogliare le gallerie fotografiche del Post, anche se fuori è autunno e non piove ancora. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Al Post abbiamo dei preferiti tra chi andava fotografato in settimana, e non sono né Emma Stone né Colin Farrell, anche se hanno perso per poco. |
È uscito per Codice edizioni il libro di Jon Ronson Psicopatici al potere. Viaggio nel cuore oscuro dell’ambizione, tradotto da Ilaria Oddenino e Chiara Stangalino. Ronson, giornalista e scrittore gallese, autore fra l’altro del libro da cui è stato tratto il film L’uomo che fissa le capre, analizza la psicopatia attraverso incontri con psicologi, manager, psicopatici veri o presunti, e descrive il potere manipolatorio e di seduzione di cui si servono gli psicopatici per controllare gli altri e soddisfare il proprio ego, ma solleva anche dubbi sulla possibilità di tracciare una linea fra sanità e follia con metodi scientifici. In questo estratto Ronson racconta il suo incontro con lo psicologo canadese Robert D. Hare, ideatore della PCL-R, la Psycopathy Checklist, un metodo per diagnosticare la psicopatia attraverso il punteggio ottenuto valutando venti elementi del carattere di una persona. *** | Psicopatici al potere. Secondo il libro di Jon Ronson, gli psicopatici hanno tutte le caratteristiche per essere a loro agio in posizioni di potere politico o economico. |
Nei prossimi tre anni il governo cinese smetterà di usare computer e software stranieri. Lo ha ordinato una direttiva emessa nei mesi scorsi dal Partito Comunista, l’unico ammesso in Cina, e di cui si ha avuto notizia solo negli ultimi giorni grazie ad alcuni articoli apparsi su giornali occidentali come il Financial Times e l’agenzia di stampa Bloomberg. Fra le altre cose, la decisione sarà un bel problema per le molte aziende occidentali di tecnologia che fanno affari in Cina, anche se al momento il danno è difficile da quantificare. Secondo le informazioni raccolte dal Financial Times la sostituzione sarà completata entro il 2022: il 30 per cento dei computer e dei software stranieri verranno sostituiti nel 2020, il 50 per cento nel 2021 e il restante 20 per cento nel 2022. È la prima volta che il governo cinese prende una decisione del genere nel campo della tecnologia, anche se Bloomberg ha fatto notare che già nel 2014 il governo di Xi Jinping intendeva abbandonare gran parte della tecnologia straniera utilizzata dalle banche, dall’esercito, dalle agenzie governative e dalle aziende pubbliche. | Il governo cinese smetterà di usare computer e software stranieri. Entro il 2022 tutti gli uffici governativi dovranno convertirsi a prodotti interamente cinesi, ma non sarà facile. |
Fino al 26 novembre alla Triennale di Milano sarà possibile vedere The Ballad of Sexual Dependency, il lavoro più conosciuto della fotografa statunitense Nan Goldin. The Ballad of the Sexual Dependency è uno slideshow di circa 700 foto (accompagnate da una colonna sonora) che la fotografa ha raccolto dagli anni Ottanta in poi e che ritraggono lei e i suoi amici, in gran parte tossicodipendenti, in azioni quotidiane e intime: mentre fanno sesso, mangiano, fanno la doccia, si drogano, escono insieme o soffrono per l’AIDS, tra Boston, New York, Londra, Berlino e le altre città in cui Goldin è passata. Il lavoro di Goldin coincide con la sua esperienza, e lei stessa lo ha descritto come una sorta di diario che lascia leggere agli altri: «Il diario è la forma di controllo della mia vita. Mi permette di annotare in modo ossessivo ogni dettaglio. Mi permette di ricordare». Le sue immagini sono spesso sfocate, poco illuminate e composte in modo apparentemente causale: una delle più conosciute – “Autoritratto un mese dopo essere stata picchiata” – la mostra con gli occhi neri e gonfi, un mese dopo essere stata picchiata, appunto, dal suo compagno. | “The Ballad of Sexual Dependency” di Nan Goldin, a Milano. Fino al 26 novembre la Triennale ospita il lavoro più famoso della fotografa statunitense. |
Google ha vietato le estensioni e le applicazioni che effettuano il “mining” delle criptovalute attraverso il suo browser Chrome. Finora i sistemi di questo tipo erano tollerati, a patto che avvisassero adeguatamente gli utenti sulle loro attività, che consumano risorse del computer portando a un suo rallentamento. Quelli di Google si sono però accorti che nel 90 per cento dei casi gli avvisi non erano chiari ed espliciti a sufficienza. Inoltre, sul Web Store di Chrome erano iniziate a circolare applicazioni ed estensioni che promettevano particolari servizi, ma che poi nei fatti si attivavano di nascosto per effettuare il mining. Per questo motivo Google ha deciso di non accettare più le applicazioni che fanno mining, mentre quelle già esistenti saranno escluse dal Web Store a partire dal prossimo luglio. Il mining è procedura che permette di convalidare le transazioni con le criptovalute e che porta, come sistema di ricompensa, all’attribuzione di una frazione di moneta virtuale. Richiedendo grandi capacità di calcolo, viene spesso eseguita in modo condiviso mettendo insieme reti di computer. | Google ha vietato le app che fanno mining per le criptovalute tramite Chrome. |
Saranno i periti balistici ad avere un ruolo fondamentale nel caso della morte di Youns El Boussettaoui, l’uomo marocchino di 39 anni ucciso la sera di martedì 20 luglio a Voghera (Pavia), da un colpo sparato dalla pistola calibro 22 dell’assessore alla Sicurezza, Massimo Adriatici. Sulla vicenda, di cui si sta parlando molto negli ultimi giorni, ci sono ancora aspetti poco chiari, su cui stanno indagando le autorità. I periti balistici sono stati incaricati di individuare il momento esatto dello sparo e la traiettoria del proiettile per fornire indicazioni alla Procura e ai legali dell’accusato e della famiglia di Boussettaoui. Dalle analisi si potrà capire qualcosa di più sulla dinamica: cioè se Adriatici abbia sparato quando era ancora in piedi, oppure, più probabile stando alle prime ricostruzioni, quando stava cadendo o era già a terra, forse colpito o spinto da Boussettaoui. | Cosa sappiamo sul caso di Voghera. Sono emersi nuovi dettagli su Massimo Adriatici, l’assessore leghista che ha ucciso Youns El Boussettaoui, ma serviranno soprattutto le perizie balistiche. |
Il POS obbligatorio è tornato al centro delle attenzioni dopo che il 24 giugno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un decreto legge – D.L. 90/2014 – che stabilisce a partire da lunedì 30 giugno 2014 l’obbligatorietà del “deposito telematico”, e cioè l’obbligo – per commercianti, artigiani, imprese e studi professionali – di consentire i pagamenti elettronici tramite POS (“Point of sale”, la macchinetta dentro cui si striscia il bancomat o la carta di credito) per spese di beni e servizi superiore a 30 euro: attenzione, non diventa “obbligatorio pagare col bancomat” simili cifre, ma diventa obbligatorio permettere al cliente che lo richieda di farlo. Si tratta di una delle “misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” contenute nel decreto. Al momento, spiega un articolo sulla Stampa, non sono previste sanzioni per gli inadempienti ma «non è escluso che più avanti vengano introdotte delle multe, una volta che i costi di installazione saranno resi magari più abbordabili». La Stampa infatti cita anche un rapporto di Confesercenti secondo cui un imprenditore che realizzi transazioni per circa 50 mila euro all’anno, tra costi di installazione del POS, canoni e commissioni, pagherà all’incirca 1700 euro all’anno. Come indicato anche su un articolo del Sole 24 Ore, «l’attenzione è stata riservata principalmente ad una entrata ‘a regime’ graduale». | Nove cose sul POS obbligatorio. La Stampa spiega cosa c'è da sapere sull'obbligo per i professionisti di consentire i pagamenti elettronici per spese superiori a 30 euro, che entra in vigore oggi. |
Giovedì è crollato un cavalcavia sull’autostrada A14, all’altezza di Camerano, in provincia di Ancona. Due persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite. Durante il crollo erano in corso dei lavori di manutenzione del ponte, definiti dai tecnici “di routine”. Le cause del crollo e le responsabilità dell’incidente non sono ancora chiare, ma stanno cominciando a circolare le prime ipotesi. Perché è crollato? Le cause non sono ancora chiare e servirà un’inchiesta della magistratura per stabilire i motivi del crollo. Per il momento gli indizi sembrano indicare un problema durante i lavori di ristrutturazione del ponte, o un difetto nella costruzione o la scarsa manutenzione. In un comunicato Autostrade per l’Italia ha scritto: «È un tragico incidente non prevedibile, determinato dal cedimento delle pile provvisorie. Non si tratta del cedimento strutturale del cavalcavia» e ha aggiunto: «Il calcestruzzo dei pilastri era in ottime condizioni». | Cosa sappiamo del cavalcavia crollato sulla A14. Potrebbe esserci stato un problema durante i lavori di manutenzione, e i tecnici sostengono che non fosse necessario chiudere l'autostrada. |
Roma, 20 marzo 1979. L’uccisione di Mino Pecorelli. Avvocato molisano di 51 anni, avviato alla carriera giornalistica da Fiorentino Sullo, (uomo politico di Avellino, sicuramente il più intelligente e sensibile ministro dell’Istruzione della Democrazia cristiana), Mino Pecorelli è affascinato dai segreti del potere, ma non cerca ricchezza per sé. Dirige un piccolo settimanale, OP – Osservatorio Politico di «notizie riservate», in cui parla di massoneria, di segreti vaticani, di banche e banchieri e molto spesso di Giulio Andreotti. Pecorelli sembra sapere molto di più sul rapimento e sull’uccisione di Moro di quanto si sappia ufficialmente, o perlomeno allude. Il 20 marzo, nel centro di Roma, quattro colpi sparati da una raffinata pistola francese lo uccidono mentre è al volante della sua Citroen e sta uscendo dalla redazione, dove sta preparando «lo scoop della vita». Dicono che lo sapesse anche lui, che il vero scoop cui stava lavorando fosse il suo assassinio. Venticinque anni dopo, la Corte d’assise d’appello di Perugia condannerà Giulio Andreotti, per l’omicidio volontario di Mino Pecorelli, a 24 anni di carcere indicandolo come capo di una banda che comprende mafiosi e i dirigenti della banda della Magliana, la più potente organizzazione della malavita romana, con la consulenza del magistrato Claudio Vitalone. Un anno dopo, la Corte di cassazione dichiarerà nullo tutto il processo, e proclamerà libero e definitivamente assolto Andreotti, senza obbligo di sottoporsi a nuovo procedimento. Roma-Palermo, primavera 1980. Andreotti e Bontate, un colloquio «molto franco». Il presidente del Consiglio Giulio Andreotti ha dei problemi in Sicilia. Casa sua, granaio delle sue tessere. Sa che Cosa Nostra ha cominciato una guerra intestina e ha brutte idee per la testa. Il suo serbatoio di voti personali si aspetta molto da lui, in particolare che metta un freno a Piersanti Mattarella, il presidente della Regione. Il giovane figlio di Bernardo Mattarella, che era stato uno dei capisaldi del potere democristianomafioso dell’isola fin dai tempi della guerra, ha «idee sue», si è messo in testa di lavare il nome della famiglia e di non accondiscendere più a mafia e corruzione. Cosa Nostra gli chiede pressantemente di fare qualcosa per fermarlo. Andreotti non prende impegni. Cosa Nostra, non avendo avuto rassicurazioni, uccide Piersanti Mattarella e lo fa nella maniera più plateale: un killer si avvicina alla sua macchina, nel centro di Palermo, mentre si reca alla messa, il 6 gennaio, e lo crivella di colpi di pistola. Dal momento che la mafia ufficialmente non esiste e Cosa Nostra neppure, l’omicidio Mattarella è etichettato genericamente come «terrorismo». I maggiorenti democristiani a Roma chiedono a Salvo Lima, l’uomo di Andreotti in Sicilia: «Salvo, ma chi ha ucciso Piersanti?». E lui risponde, senza emozione: «Sapete, i patti vanno rispettati». Si atteggia a vecchio saggio, con i capelli bianchi. Dodici anni dopo sarà anche lui sull’asfalto. Ma è Cosa Nostra a non essere soddisfatta di come si muove Andreotti. Lo convoca in Sicilia, terreno suo. Giulio Andreotti è costretto a salire, da solo e senza scorta, su un aereo privato dei cugini Ignazio e Nino Salvo, i suoi grandi elettori, e a viaggiare in incognito da Roma all’aeroporto di Trapani- Birgi. Qui viene preso in consegna dagli stessi cugini che lo fanno accomodare su un’Alfa blindata dai vetri scuri (quella che avevano commissionato a Milano), e lo portano a Palermo, in una villa (nemmeno finita di costruire, di proprietà della famiglia Inzerillo, i noti trafficanti di droga) in via Pitrè, una traversa di via Regione Siciliana. C’è pure un vecchio pozzo, nella proprietà, che la leggenda vuole fosse usato dai famosi Beati Paoli. Il presidente del Consiglio è trattato come un ostaggio: diversi uomini di Cosa Nostra, incaricati di aprire e chiudere il cancello di lamiera compatta, lo vedono mentre scende dall’Alfa, vestito di blu, circospetto e quando, dopo un’ora di «summit», deve ripartire. Dentro la casa ci sono Stefano Bontate, Mimmo Teresi, Salvo Lima e altri boss mafiosi. Andreotti capisce di essere in una prigione, non molto dissimile da quella che ospitò Aldo Moro. A differenza delle Brigate rosse,che con Moro erano state cinicamente d eferenti, i capi di Cosa Nostra sono aggressivi e offensivi. Stefano Bontate lo assale: «Lei non ci deve venire a dire come noi gestiamo il nostro territorio, ha capito? Lei ci deve fare un grande favore: accetti i nostri voti, altrimenti glieli facciamo mancare, e con quelli della Sicilia, anche quelli della Calabria e di tutto il Sud. E così si troverà a chiedere voti al Nord, dove votano tutti comunista. Ci pensi, presidente». Poi lo accompagnano alla porta. Andreotti torna a Roma. Di raccontare quello che gli è successo alla polizia, ai carabinieri, a un magistrato – per esempio il colloquio avuto con i mandanti del delitto Mattarella – non gli passa proprio per la testa. Ammazzare nel sonno le Brigate rosse è più facile che denunciare i vertici di Cosa Nostra. Di ammazzarli davvero non se ne parla neppure. | Quattro torbide storie su Andreotti. Tra le molte raccontate da Enrico Deaglio nella sua cronologia di storia italiana, Patria. |
Ieri, lunedì 19 marzo, Apple ha annunciato che quest’anno tornerà a distribuire dividendi ai propri azionisti, cosa che non faceva da 17 anni. Nel corso dei prossimi tre anni, ha spiegato l’amministratore delegato Tim Cook, saranno ridistribuiti agli azionisti circa 45 miliardi di dollari. Nella cifra sono anche compresi i 10 miliardi di dollari che la società investirà per acquisire pacchetti azionari dai propri azionisti. Apple ha in cassa circa 100 miliardi di dollari a disposizione e, solo nel 2011, ne ha raccolti 38. Il valore delle azioni della società è aumentato del 45 per cento da inizio anno, grazie al notevole andamento delle vendite dei suoi prodotti. Di nuovi iPad, in vendita da venerdì scorso, ne sono stati venduti già 3 milioni. Partendo dall’andamento delle azioni di Apple, sul Financial Times hanno pubblicato un grafico immaginando che cosa sarebbe successo se invece di acquistare il primo iPod messo in vendita nel 2001, i soldi necessari fossero stati investiti in azioni della società. L’investimento di 399 dollari all’epoca si sarebbe tradotto in una cifra intorno ai 26mila dollari oggi. | Se aveste comprato azioni Apple invece che iPod. Ora potreste comprarvene molti di più. |
«Hanno fatto la storia del Novecento, non solo editoriale, anche culturale ed esistenziale. Destinati all’oblio per volontà suicida del regime distributivo, noi gli restituiamo una nuova e ugualmente straordinaria vita, e per sempre». I Millelire sono una collana di libri tascabili 10×14 proposta a partire dal 1989 dalla casa editrice Stampa Alternativa, fondata da Marcello Baraghini negli anni Settanta, attivista e membro del Partito Radicale. E furono una rivoluzione: non solo per il prezzo “politico”, mille lire, poco più di un caffè di allora, ma anche e soprattutto per i contenuti e la nuova generazione di lettori e lettrici che formarono. Vendettero 22 milioni di copie e ora, in buona parte, sono stati resi gratuiti dall’editore. Stampa Alternativa nacque cinquant’anni fa, nel 1970, come un’agenzia di informazione per dare voce al movimento italiano della “controcultura” che per tutti gli anni Sessanta aveva espresso nuove e originali forme di vita, arte e comunicazione. Inizialmente, funzionava come un centro di divulgazione e servizio su temi ignorati perché considerati pericolosi: sessualità, ambiente, aborto, obiezione di coscienza, droghe. Non a caso il logo, a quel tempo, era il disegno di un braccio la cui mano reggeva una foglia di marijuana. | I mitici libri Millelire. Quelli della casa editrice Stampa Alternativa, fondata da Marcello Baraghini negli anni Settanta: ora sono scaricabili gratuitamente. |
WhatsApp ha introdotto un sistema di crittografia end-to-end per le sue chat: significa che tutti i messaggi che mandate o ricevete possono essere visti solo da mittente e ricevente. I messaggi inviati e ricevuti da chi usa la versione di WhatsApp più aggiornata vengono codificati e decodificati quando vengono mandati e ricevuti e quindi non possono essere letti o visti da nessuno tra il mittente e il ricevente. Chi usa WhatsApp avrà notato in alcune chat l’avviso che indica che i messaggi di quella conversazione sono criptati: “i messaggi che invii in questa chat e le chiamate sono ora protetti con la crittografia end-to-end”. Sul suo blog WhatsApp ha spiegato in cosa consiste e a cosa serve la crittografia end-to-end: L’idea è semplice: quando mandi un messaggio, l’unica persona che può leggerla è la persona o il gruppo a cui lo hai mandato. Nessun altro può vedere cosa c’è nel messaggio. Non i criminali informatici. Non gli hacker. Non regimi oppressivi. Nemmeno noi. La crittografia end-to-end aiuta a rendere le comunicazioni fatte con WhatsApp private, come quelle che si fanno di persona. | Come funziona la crittografia di Whatsapp. A cosa serve la nuova funzione per proteggere i messaggi. |
Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | “Genius”, il sito che vuole annotare il mondo. Un progetto nato per spiegare – con le note – oscuri testi di canzoni hip hop ora vuole spiegare qualsiasi cosa, e ha appena assunto un famoso giornalista del New Yorker. |
I contagi da coronavirus totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia in Italia, secondo gli ultimi dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, sono 192.994, 3.021 in più di ieri. I morti sono 25.969, un incremento di 420 rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” registrati sono 2.922, per un totale di 60.498. Le persone attualmente positive sono 106.527 (in calo per il quinto giorno di seguito, 321 in meno), mentre quelle ricoverate in terapia intensiva sono 2.173, 94 in meno rispetto a ieri. Le persone ricoverate in altri reparti scendono sotto le 23mila. In Lombardia, la regione italiana più colpita, i morti registrati nelle ultime 24 ore sono stati 166, portando il totale a 13.106: i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 756, 34 in meno rispetto a ieri. | Le notizie di venerdì sul coronavirus in Italia. I casi rilevati in totale sono 192.994 e i morti da ieri sono 420, ma continuano a diminuire ancora sia le persone attualmente positive che quelle ricoverate in terapia intensiva. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Boots. Questa fu il modo di Beyoncé di ricambiare un debito bello grosso. |
Sky e Netflix hanno fatto un accordo in base al quale le piattaforme Sky Q – le più recenti – permetteranno di accedere anche ai contenuti Netflix. È il primo accordo di questo tipo tra Sky e Netflix. L’offerta riguarderà sia chi è già abbonato a Netflix sia chi non avrà un abbonamento: – Gli abbonati Netflix in possesso di una piattaforma Sky Q di vedere direttamente dallo stesso posto i contenuti di Sky e di Netflix. – Chi non è abbonato a Netflix potrà fare un abbonamento a Sky che permetterà, tra le altre offerte già proposte da Sky (per esempio lo Sport), di inserire anche Netflix. Netflix sarà quindi equiparato a tutti gli altri pacchetti che si possono già scegliere facendo un abbonamento a Sky: si potrà decidere se aggiungerlo o no. La nuova offerta riguarda tutta l’Europa e dovrebbe essere disponibile dal 2019; l’offerta partirà nel Regno Unito e in Irlanda, per poi arrivare (non si sa bene quando) in Italia. L’accordo tra Sky e Netflix riguarderà anche i servizi di streaming di Sky senza abbonamento: sarà quindi possibile vedere i contenuti di Netflix anche attraverso NOW TV. | Sky e Netflix si alleano. A partire dal 2019 le piattaforme Sky Q permetteranno di vedere i contenuti di Netflix. |
È uscito per Einaudi Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e scienziati, di Guido Barbujani, genetista e scrittore. Il libro racconta la ricognizione delle reliquie di san Luca evangelista, conservate nella basilica di Santa Giustina a Padova, affidata nel 1999 dal vescovo di Padova a un gruppo di studiosi composto da storici, archeologi, biochimici, radiologi, per determinare se le reliquie fossero effettivamente quelle del santo. Barbujani, docente di genetica all’università di Ferrara, racconta dal suo punto di vista le attività di studio delle reliquie e il viaggio in Siria per ottenere campioni genetici da confrontare con quelli ottenuti dai denti di san Luca per verificarne la compatibilità con le presunte origini del santo. *** | Rompere i denti a un santo. Le indagini scientifiche per capire se le reliquie di San Luca a Padova sono davvero di San Luca, raccontate nel nuovo libro di Guido Barbujani. |
La persona che più di tutte meritava di essere fotografata questa settimana è senz’altro Mark Ruffalo: nonostante sia famoso, talentuoso e con un meritato giro di ammiratori, fa la stessa faccia che faremmo noi confrontando i nostri muscoli a quelli di Chris Hemsworth, l’attore australiano che ha fatto Thor. A ricordarci che ci sono celebrità più celebrità degli altri. Poi ci sono James Franco e Julia Roberts che, in occasioni diverse, fanno gli scemi con Jimmy Fallon; l’espressione furba di Ben Kingsley, Quentin Tarantino parecchio soddisfatto e Allison Janney affascinante come al solito (siamo notoriamente dei fan). La presidentessa dell’Argentina, Cristina Fernández de Kirchner, saluta i suoi sostenitori prima di un discorso sulla bancarotta del Paese, ma la sua faccia non sembra preoccupata quanto quella della deputata statunitense Nancy Pelosi. Per finire ci sono anche Chloë Grace Moretz (come crescono), un pezzetto del cast di Game of Thrones, Dane DeHaan e Tom Cruise alle corse dei cavalli. | Celebripost. Mark Ruffalo in difficoltà davanti ai muscoli di Chris Hemsworth, Tom Cruise alle corse e Chloë Grace Moretz, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.446 casi positivi da coronavirus e 263 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 21.523 (468 in meno di ieri), di cui 2.583 nei reparti di terapia intensiva (57 in meno di ieri) e 18.940 negli altri reparti (411 in meno di ieri). Sono stati analizzati 177.992 tamponi molecolari e 160.779 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 7,1 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,4 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 14.320 e i morti 288. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (2.214), Campania (1.898), Puglia (1.344), Emilia-Romagna (1.206), Lazio (1.151). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 30 aprile. |
Il Movimento 5 Stelle ha da sempre grosse difficoltà a ottenere buoni risultati alle elezioni amministrative, e il voto di domenica ha confermato i precedenti (qui trovate tutti i risultati dei principali comuni andati al voto). Il Movimento non ha vinto al primo turno in nessuno dei più di 150 comuni con più di 15 mila abitanti dove si votava, e ha raggiunto il ballottaggio in appena otto comuni. Questo risultato deludente è arrivato nonostante alle elezioni politiche di appena due mesi fa il Movimento fosse risultato il primo o il secondo partito in quasi tutto i comuni dove si votava. Tweets by you_trend | Il Movimento 5 Stelle alle amministrative è andato male, ma non è una novità. Nonostante la crescita in alcune città, ha fatto fatica anche stavolta a confermare localmente gli ottimi risultati ottenuti a livello nazionale. |
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