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Negli Stati Uniti è appena uscito il saggio The Bad-Ass Librarians of Timbuktu (And Their Race to Save the World’s Most Precious Manuscripts) – “I tostissimi bibliotecari di Timbuctu (e la loro impresa per salvare i manoscritti più preziosi al mondo)” – in cui il giornalista Joshua Hammer racconta la storia del bibliotecario maliano Abdel Kader Haidara: nel 2012 insieme ai suoi colleghi ha salvato 350mila antichi manoscritti dalle forze di al Qaida, che avevano conquistato la città. È uno dei rari casi in cui oggetti storici e culturali (anche se per dimensioni molto inferiori al complesso archeologico di Palmira, in Siria) sono stati messi in salvo da estremisti islamici, che li avrebbero distrutti, o da trafficanti che avrebbero approfittato di una situazione instabile. In un articolo pubblicato sul Wall Street Journal e in uno pubblicato sul National Geographic Hammer racconta in breve la storia di Haidara. Inizia negli anni Ottanta, quando l’allora giovane bibliotecario viaggiò nel deserto del Sahara e lungo le rive del Niger per recuperare e mettere in salvo decine di migliaia di antichi testi della tradizione islamica e secolare del Mali. Fino al 1993 Haidara lavorò all’Istituto Ahmed Baba di Timbuctu, un importante archivio fondato negli anni Sessanta dall’Unesco.
I coraggiosi bibliotecari di Timbuctu. Nel 2012 hanno trafugato di nascosto 350mila antichi manoscritti, salvandoli dagli estremisti islamici che li avrebbero distrutti.
Lunedì 25 gennaio riprenderanno le lezioni in presenza, anche se a turni, degli studenti delle scuole superiori di Lombardia, Liguria, Marche e Umbria, a cui si aggiungono quelli delle scuole medie della Lombardia e della Campania. Gli studenti delle superiori che continueranno a fare didattica a distanza sono quelli di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia: per loro le lezioni in presenza non riprenderanno prima del 1° febbraio. A questi si aggiungono gli studenti dalla seconda media in su della Sicilia, che si trova in zona rossa. Nelle zone arancioni e gialle la didattica è in presenza fino alla terza media mentre per le superiori è in presenza almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento degli studenti in aula. Alcune regioni però si erano organizzate diversamente, posticipando il rientro per gli studenti delle superiori e, come nel caso della Campania, anche delle medie e degli ultimi due anni delle elementari. Il governo si è sempre mostrato contrario a limitare le lezioni in presenza nelle superiori nelle zone arancioni e il 17 gennaio il Comitato tecnico scientifico aveva confermato che si poteva tornare a fare didattica in presenza tra il 50 e il 75 per cento degli studenti in aula.
Dove riaprono le scuole lunedì. Riprenderanno le lezioni in presenza, anche se a turni, per gli studenti di quattro regioni: Lombardia, Liguria, Marche e Umbria.
La Corte europea dei diritti dell’uomo, con sede a Strasburgo, si è espressa sul ricorso presentato lunedì contro il governo italiano dalla nave Sea Watch 3, che da giovedì si trova in acque territoriali con 47 migranti a bordo senza avere un porto dove attraccare. La Sea Watch 3 aveva chiesto alla Corte se il governo italiano, impedendo lo sbarco, stesse violando i diritti fondamentali delle persone soccorse. La Corte ha chiesto all’Italia di «prendere il prima possibile tutte le misure necessarie per assicurare ai ricorrenti cure mediche adeguate, cibo e acqua», cioè di fornire prima assistenza ai migranti a bordo della Sea Watch 3, ma non ha accolto la richiesta del comandante della nave e del capo missione di ordinare all’Italia lo sbarco dei migranti. La Corte ha anche chiesto al governo italiano di garantire ai minori non accompagnati a bordo, otto in totale, una «tutela legale» adeguata. Martedì mattina il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva detto che avrebbe autorizzato lo sbarco solo se poi i migranti a bordo fossero stati portati in Germania (dove ha sede la ong Sea Watch) o nei Paesi Bassi (il paese di bandiera della nave).
La Corte di Strasburgo ha chiesto all’Italia di fornire cure mediche, cibo e acqua ai migranti a bordo della Sea Watch 3.
Intorno alle 19.30 un’esplosione al piano terra di un palazzo a Catania, in via Garibaldi, ha ucciso tre persone, ferendone due in modo grave. Sembra che l’esplosione sia stata causata da una fuga di gas in un’officina ciclistica al piano terra dell’edificio e che sia avvenuta quando una squadra di vigili del fuoco ha provato a tagliare la catena che teneva chiusa una porta dell’officina. I vigili del fuoco erano arrivati sul posto per una precedente segnalazione di qualcuno che aveva sentito odore di gas. Due delle tre persone morte sono vigili del fuoco, la terza è un uomo di circa 70 anni che è stato trovato all’interno dell’edificio dopo l’esplosione. Anche i due feriti sono vigili del fuoco: sono stati ricoverati in ospedale e sono in condizioni serie. Il quinto vigile del fuoco che era intervenuto per la segnalazione della fuga di gas è invece illeso.
C’è stata un’esplosione in una palazzina di Catania. Probabilmente dovuta a una fuga di gas: sono morte almeno tre persone, due di loro erano vigili del fuoco.
L’Academy ha comunicato mercoledì sera la lista dei 9 titoli ancora in gara per il premio Oscar come miglior film straniero. Tra questi verranno scelti i cinque candidati ufficiali che saranno annunciati, con le altre nomination, durante una cerimonia martedì 24 gennaio alle 17,30 ora locale (le 2,30 di mercoledì in Italia). Gli Oscar saranno assegnati domenica 26 febbraio. Dalla lista iniziale di 63 titoli sono stati esclusi, tra gli altri, il vincitore del Premio del Pubblico al Festival di Toronto “Et maintenant, on va où?” della libanese Nadine Labaki, “Once Upon a Time in Anatolia” del turco Nuri Bilge Ceylan premiato dalla Giuria di Cannes e “Le Havre” (in italiano “Miracolo a Le Havre”) di Aki Kaurismaki. E “Terraferma”, il film di Emanuele Crialese che rappresentava l’Italia e che era stato premiato dalla Giuria di Venezia nel 2011. È dalla candidatura del 2006 di Cristina Comencini con “La bestia nel cuore” che nessun film italiano è in gara per gli Oscar. L’ultimo Oscar vinto da un film italiano risale al 1999 quando Roberto Benigni ritirò dalle mani di Sofia Loren il premio per “La vita è bella”. I film confermati dall’Academy sono:
I 9 film stranieri candidati all’Oscar. Quattro sono europei, ci sono Wim Wenders e l'iraniano che ha vinto ai Golden Globes.
L‘Insight Astronomy Photographer of the Year è un concorso di fotografia dedicato allo Spazio organizzato dal Royal Observatory di Greenwich, l’associazione che gestisce il famoso osservatorio astronomico di Londra, e dalla rivista Sky at Night Magazine, di BBC. Come ogni anno dal 2009, fotografi di tutto il mondo, professionisti e non, hanno inviato foto spettacolari della Terra e dello Spazio e oggi è stata diffusa la lista delle foto finaliste del concorso, i cui vincitori verranno annunciati il prossimo 14 settembre. Ci sono aurore boreali, la Via Lattea, nubi nottilucenti, Urano, la superluna dietro le Marmarole, sulle Dolomiti, l’arcobaleno nelle acque del porto di Trømso, in Norvegia, e ancora: una stella cadente e la Nebulosa Medusa, cioè resti di una supernova esplosa tra i 3mila e i 30mila anni fa. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Aurore boreali, lune giganti e nebulose. Tra le spettacolari foto di spazio finaliste al concorso dell'osservatorio astronomico di Greenwich.
In Germania continua ad aumentare il numero degli immigrati e in particolare di quelli che arrivano dai paesi in crisi: Grecia, Spagna e Portogallo. L’economia della Germania sta rallentando e probabilmente quest’anno la Germania non crescerà più di qualche punto decimale (gli ultimi dati dicono che la zona euro è tornata in recessione) ma il paese resta un’attrattiva per via della disoccupazione estremamente bassa e degli stipendi superiori alla media europea. I dati sull’immigrazione nei primi sei mesi del 2012 sono stati diffusi giovedì dall’Ufficio statistico federale tedesco. Rispetto ai primi sei mesi del 2011, gli immigrati sono aumentati complessivamente del 15 per cento, dopo che nel 2011 erano già aumentati, rispetto al 2010, del 20%. I dati più impressionanti sono quelli dei paesi in crisi: gli immigrati dalla Grecia sono aumentati del 78%, quelli dalla Spagna e dal Portogallo di più del 50%. In tutto sono più di mezzo milione le persone che nei primi sei mesi del 2012 si sono trasferite in Germania.
Chi emigra in Germania. I dati ufficiali dicono che i numeri sono in continuo aumento e che molti vengono proprio da dove immaginate, vista la crisi.
Domenica 18 gennaio il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha tenuto una conferenza stampa per parlare dei rischi legati al terrorismo in Italia e delle misure che sono state prese dal governo e dalle forze dell’ordine fino ad oggi. Tra le altre cose, Alfano ha detto che nove persone sono state espulse dalla fine di dicembre per sospetti legami con gruppi estremisti e che non esiste alcuna prova di infiltrazioni terroristiche tra gli immigrati che arrivano in Italia via mare. Le espulsioni Alfano ha detto che nove persone sono state espulse dall’Italia tra la fine di dicembre ed oggi. Si tratta di cinque tunisini, un turco, un egiziano, un marocchino e un pakistano. Tutti e nove avevano un permesso di soggiorno da «molti anni». Per quanto riguarda il profilo criminale di queste persone, Alfano ha detto che non c’erano sufficienti elementi per incriminarli: si trattava di «soggetti radicalizzatisi sul web, internauti molto attivi, persone che hanno aderito all’ISIS». Alfano non ha specificato cosa significasse questo ultimo punto.
Cosa sappiamo del terrorismo in Italia. Il ministro degli Interni Alfano ha detto che 9 persone sono state espulse da dicembre ad oggi e che gli sbarchi dei migranti non c'entrano nulla col terrorismo.
La Paramount Pictures ha diffuso un nuovo trailer di The Big Short, il film diretto da Adam McKay (Anchorman) e interpretato, tra gli altri, da Brad Pitt, Christian Bale, Ryan Gosling, Melissa Leo, Marisa Tomei e Steve Carell. Il film è basato sul libro di Michael Lewis, giornalista e scrittore (autore tra l’altro del libro Moneyball, da cui venne tratto il film con Brad Pitt), pubblicato in Italia col titolo The Big Short – Il grande scoperto, e racconta le vicende di un gruppo di personaggi realmente esistiti che intuirono le potenzialità della speculazione sui mutui subprime prima che scoppiasse la famosa crisi nel 2007. L’uscita del film nelle sale statunitensi è prevista per il 23 dicembre 2015. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il nuovo trailer di “The Big Short”. Racconta una storia vera sulla crisi dei subprime e ha un cast pazzesco: Pitt, Bale, Gosling, Tomei, Leo, Carell.
Domani uscirà in libreria Questo ero io, una raccolta di racconti sulla vita in carcere scritti da Curtis Dawkins, un uomo che sta scontando l’ergastolo per omicidio in una prigione del Michigan, negli Stati Uniti. Il libro è stato pubblicato negli Stati Uniti la scorsa estate da Scribner, una delle più prestigiose case editrici americane, è già stato tradotto nei Paesi Bassi, uscirà anche in Germania e in Italia è pubblicato da Mondadori. Solo come anticipo per l’edizione americana Dawkins ha ottenuto 150mila dollari, circa 121mila euro. Ora però, racconta un articolo del New York Times, lo stato del Michigan vorrebbe questi soldi per pagare il vitto e l’alloggio che il sistema carcerario sta dando a Dawkins. Più di quaranta stati americani, compreso il Michigan, possono infatti costringere i propri detenuti a pagare le spese della propria carcerazione, compresi i costi del trasporto su mezzi della polizia, quelli per la difesa d’ufficio, i test antidroga e quelli del monitoraggio elettronico nel caso siano fuori su cauzione. Le leggi in merito sono state introdotte negli ultimi decenni perché il numero di persone nelle carceri è aumentato – in ragione di politiche repressive sempre più dure anche contro reati non violenti – e così sono cresciuti i costi del sistema carcerario: ospita più di 2,2 milioni di persone adulte. Nella maggior parte dei casi i detenuti non sono persone abbienti, perciò di solito gli stati non coprono molte spese prendendo i loro soldi: nell’ultimo anno fiscale lo stato del Michigan ha ottenuto 3,7 milioni di dollari da 294 dei suoi quasi 40mila detenuti.
Di chi sono i soldi che guadagna una persona in carcere? lo stato del Michigan vuole prendersi il 90 per cento dei soldi guadagnati da un detenuto che ha scritto un libro (che esce domani in Italia).
Un cooperante italiano di 42 anni, Michele Colosio, è stato ucciso domenica sera a San Cristobal de Las Casas, nello stato messicano del Chiapas. La notizia è stata diffusa dall’associazione di cui faceva parte, la Casa de Salud Comunitaria Yi’bel ik’ Raíz del Viento, che si occupava di salute e prevenzione in una zona popolare della città. Colosio frequentava il Messico da una decina d’anni. Repubblica scrive che era «impegnato in progetti di cooperazione e di sostegno alla popolazione locale». Sulla morte di Colosio non ci sono ancora informazioni chiare. In un post su Facebook, l’associazione di cui faceva parte ha scritto che è stato ucciso mentre rientrava a casa dopo i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio. Il Giornale di Brescia, che ha sede nella provincia da dove proveniva Colosio, scrive invece che Colosio è stato ucciso «con quattro colpi di pistola mentre andava a fare la spesa». Non ci sono ancora informazioni né sul responsabile né sulle motivazioni dell’attacco.
Un cooperante italiano di 42 anni, Michele Colosio, è stato ucciso nello stato messicano del Chiapas.
A Mira Loma, nella California meridionale, c’è una gigantesca batteria in grado di fornire elettricità a 15mila abitazioni per 4 ore consecutive: 80 megawattora con la possibilità di raggiungere un picco di erogazione pari a 20 megawatt. In realtà a Mira Loma non c’è un’unica batteria, ma una rete di 396 alimentatori a batteria (Tesla Powerpacks), costituiti ciascuno da 16 capsule contenenti 12 pacchetti di batterie, che a loro volta sono formati da 85 cilindri contenenti le celle vere e proprie delle batterie. In tutto, la centrale ha quindi oltre 6,4 milioni di celle cilindriche, ciascuna delle quali ha una dimensione di 21 millimetri di diametro per 70 millimetri di altezza. La centrale è stata costruita da Tesla, l’azienda di Elon Musk conosciuta soprattutto per le sue automobili elettriche, ed è uno dei primi esempi delle potenzialità dei nuovi sistemi per accumulare l’energia prodotta in eccesso e ridistribuirla quando aumenta la domanda. The new cell for the Model 3 will also be made at the #Gigafactory pic.twitter.com/DHldjJCqcS
Migliaia di case a Los Angeles sono alimentate a batteria. Una nuova centrale realizzata da Tesla accumula l'energia in milioni di batterie, che la ridistribuiscono nelle ore in cui la domanda è più alta evitando blackout.
Tra i premi Pulitzer assegnati ieri ci sono due categorie fotografiche: una è quella per la “breaking news”, la foto di attualità, e l’altra è per la “feature photography”, una storia raccontata da una o più immagini. Nella prima categoria ha vinto il fotografo afgano Massoud Hossaini con questa immagine, mentre nella seconda è stato premiato Craig F. Walker del Denver Post per un servizio dedicato al ritorno a casa di Brian Scott Ostrom, soldato statunitense rientrato dall’Iraq e affetto da “PTD” (disturbo post-traumatico da stress), conseguenza diffusissima dell’attività bellica presso molti militari americani. Il servizio completo è qui.
Cos’è il reportage fotografico che ha vinto il Pulitzer. Nella seconda categoria premiata ha vinto un fotografo del Denver Post con la storia di un veterano della guerra in Iraq.
Giovedì sera il comune di Milano ha deciso numerosi cambiamenti al piano tariffario del trasporto pubblico della città, poi annunciati dall’assessore alla Mobilità, Marco Granelli. In breve, dal marzo del 2019 i biglietti per le singole corse in autobus, tram e metropolitana e gli abbonamenti mensili costeranno di più. Aumenteranno anche gli abbonamenti mensili – tranne che per gli studenti – mentre l’abbonamento annuale rimarrà invariato e si potrà pagare a rate. È stata inoltre aumentata l’età massima con cui si può viaggiare gratis sui mezzi, da 10 a 14 anni. Queste misure hanno lo scopo di fidelizzare i cittadini spingendoli a fare abbonamenti di lunga durata, facendo pagare di più gli utenti occasionali: lo ha spiegato in un post su Facebook l’assessore Granelli. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.1';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
Tutte le nuove tariffe del trasporto pubblico a Milano. Da marzo 2019 i biglietti per le corse singole costeranno 2 euro e gli abbonamenti mensili 39, ma quelli annuali non aumenteranno e si potranno pagare a rate.
Questa settimana escono diversi film, molti dei quali ispirati a storie vere. Esce La nave dolce, documentario di Daniele Vicari (il regista di Diaz) presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2012. Il film, tramite interviste e immagini di repertorio, ricostruisce la storia del viaggio della nave Vlora, che l’8 agosto 1991 giunse da Durazzo nel porto di Bari con ventimila profughi albanesi a bordo.
I film della settimana. Un documentario del regista di Diaz, il nuovo film di Ben Affleck e quello di Sergio Castellitto: tutti i trailer.
Negli ultimi cinquant’anni la temperatura media è aumentata di almeno 1°C in 7.540 comuni italiani su 7.669, e a un ritmo di crescita preoccupante. Il clima sta ancora cambiando velocemente in tutto il mondo, nonostante gli impegni di governi e aziende per ridurre le emissioni di gas serra, soprattutto in Europa: il riscaldamento globale è un processo difficile da invertire e anche da rallentare, a causa delle sottovalutazioni del passato a cui adesso è complicato rimediare, e del fatto che ci sono paesi – come India e Cina – le cui emissioni continuano ad aumentare. In Italia, come in Europa, le zone con l’aumento di temperatura maggiore sono quelle più fredde, soprattutto alcune delle regioni dell’arco alpino e molti dei comuni che si trovano nella zona dell’Appennino centrale. La provincia autonoma di Bolzano è dove c’è stata la crescita più evidente: +2,71°. Al secondo posto il Lazio con +2,60°, poi la Lombardia con 2,55° e il Friuli Venezia Giulia con +2,52°. Al contrario, la Toscana è la regione con la crescita meno netta rispetto a tutte le altre: 1,67°.
La temperatura media è aumentata in quasi tutti i comuni italiani. E lo stesso vale anche nel resto d'Europa: sarà una tendenza difficile da fermare.
L’assemblea nazionale del Partito Democratico, che si è riunita sabato a Roma, ha aperto ufficialmente la fase congressuale del partito, che porterà alle primarie e all’elezione di un nuovo segretario prima delle elezioni europee del maggio del 2019. L’attuale segretario Maurizio Martina ha confermato le sue dimissioni, ed è stata nominata la Commissione che deciderà le regole del congresso. Ma oggi gli osservatori aspettavano soprattutto una decisione definitiva dell’ex ministro dell’Interno Marco Minniti, che da tempo si dice indeciso sulla possibilità di candidarsi a segretario: non è arrivata nemmeno oggi. Nel suo discorso introduttivo, nemmeno Martina non ha detto se si candiderà, come avevano ipotizzato in molti: e non è ancora chiaro se lo farà. Se si candidasse anche solo uno tra Minniti e Martina, la sfida per la guida del partito si farebbe immediatamente molto più agguerrita, visto che entrambi sarebbero candidati di primo piano che si contenderebbero la vittoria con l’attuale favorito Nicola Zingaretti. Attualmente sembra impossibile convocare le primarie a gennaio, e secondo Democratica, il giornale del PD, la data dovrebbe essere intorno al 10 marzo, a meno di tre mesi dalle europee. Alcuni esponenti del PD, tra cui Pierluigi Castagnetti, stanno facendo pressioni perché i tempi vengano accelerati, magari per riuscire a convocarle a febbraio.
È cominciato il congresso del PD. All'assemblea si è dimesso il segretario Martina ed è cominciato il processo che porterà alle primarie: ma Minniti non ha ancora detto se si candida.
Fra le persone notevoli che quest’anno compiono quarant’anni e che sono presenti in questa galleria, la stragrande maggioranza può pacificamente fare sua una famosa citazione di Nanni Moretti da Caro Diario. I «di già?», infatti, sono molto più frequenti dei «pensavo di più»: almeno lo sono stati per la redazione del Post, dopo una rapida consultazione. Viceversa, alcune foto raccontano più cose sul nostro conto che su quello dei protagonisti: sapere che l’ex specializzando di medicina più famoso al mondo abbia 40 anni, o che la seconda più giovane fra le Spice Girls li abbia appena compiuti, insomma, fa un certo effetto. Poi c’è la categoria dei «non è vero, dai»: noi ci abbiamo messo Marion Cotillard e Sufjan Stevens, ma siamo aperti ad altre mozioni. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La classe del 1975. Quaranta persone notevoli che quest'anno compiono quarant'anni, da commentare spartendosi i "di già?" e i "pensavo di più".
Mercoledì la procura di Milano ha detto in una conferenza stampa che Uber Eats, Glovo-Foodinho, Deliveroo e Just Eat – quattro grandi società che si occupano di consegna a domicilio di cibo – devono regolarizzare 60mila rider con contratto di collaborazione, e ha quantificato violazioni in materia di sicurezza sul lavoro per 733 milioni di euro complessivi di ammende nei confronti delle aziende. Al momento la maggior parte dei rider è legata a queste società da contratti di lavoro autonomo occasionale. Secondo la procura il lavoro dei rider è invece nei fatti equiparabile a quello di un lavoratore dipendente: sono pienamente inseriti nell’organizzazione quotidiana del lavoro e vengono coordinati a distanza. Inoltre, attraverso un ranking collegato alla loro performance, che valuta tra le altre cose la rapidità della consegna e l’accettazione degli ordini, i rider vengono molto penalizzati se non lavorano in alcuni giorni e in alcune fasce orarie, e il loro lavoro risulta quindi più continuativo che indipendente, senza però che abbiano le tutele di un lavoro dipendente.
Secondo la procura di Milano, Uber Eats, Glovo, Deliveroo e Just Eat devono regolarizzare 60mila rider con contratti di collaborazione.
L’azienda di telecomunicazioni americana Verizon comprerà Yahoo per 4,8 miliardi di dollari, equivalenti a 4,4 miliardi di euro: l’annuncio dell’acquisizione è stato ufficializzato oggi. Yahoo era in crisi da tempo e da diversi mesi aveva cominciato ad accettare offerte di acquisto: il costo dell’operazione con Verizon è molto piccolo, se si considera che prima del 2000 Yahoo era valutata a più di 125 miliardi di dollari. Nonostante abbia ancora più di 200 milioni di visitatori mensili, Yahoo – che è stata una delle società più importanti dei primi anni di grande sviluppo di Internet – ha faticato negli ultimi anni a sviluppare prodotti (app, in particolare) che potessero tenere il passo delle tendenze dei clienti e non è riuscita a essere competitiva rispetto ad aziende nate dopo di lei, in particolare Google e Facebook. Oggi il valore di mercato di Yahoo nel suo complesso è di 36 miliardi di dollari. L’anno scorso Verizon aveva già comprato AOL, lo storico fornitore di servizi Internet e video diventato molto noto negli anni Novanta per lo slogan “You’ve got email”, per accelerare il suo sviluppo nel campo dei video e della pubblicità di alta qualità su dispositivi mobili. I siti Huffington Post e TechCrunch fanno parte di quelli di cui Verizon è diventata proprietaria grazie all’acquisizione di AOL. Con l’acquisizione di Yahoo, Verizon cercherà di aumentare i suoi guadagni attraverso la pubblicità online come fanno Google e Facebook, cercando di raggiungere un più alto numero di utenti grazie a siti come Yahoo Finance, Yahoo Sports e Yahoo News.
Verizon comprerà Yahoo per 4,8 miliardi di dollari. La società di telecomunicazioni ha annunciato oggi l'accordo, che non riguarderà le azioni del sito di e-commerce cinese Alibaba.
Perché il buddhismo fa bene è un libro sulla meditazione uscito l’anno passato negli Stati Uniti che aveva ottenuto recensioni e commenti su quasi tutte le testate giornalistiche più illustri, distinguendosi molto dai manuali spirituali con simili titoli che affollano certi scaffali nelle librerie: commenti sul New York Times (ben due diversi), sul Guardian, sul Wall Street Journal, su Vox e molti altri, un lungo articolo sul New Yorker in parte critico (tradotto parzialmente qui). Adesso il libro è stato pubblicato in Italia dall’editore Vallardi. La spiegazione di tanta attenzione sta nelle due parole contenute nel sottotitolo originale – “scienza e filosofia” – e nella formazione dell’autore: Robert Wright è uno stimato giornalista e saggista che si è occupato molto di scienza e psicologia, è stato finalista al premio Pulitzer, ha avuto i suoi libri segnalati nelle liste dei migliori dell’anno in più occasioni. E tiene un corso a Princeton sulle relazioni tra la scienza cognitiva e il buddhismo, appunto (lo stesso New York Times lo ha invitato dopo l’uscita del libro a scrivere un articolo intitolato “Il buddhismo è più occidentale di quanto crediate”, in cui risponde ai dubbi del New Yorker).
Perché il buddhismo ha ragione. Un libro americano ha provato a spiegarlo a profani e razionalisti e ha ottenuto grande attenzioni: ora è uscito in Italia.
Si inaugura oggi a Torino Artissima, una delle fiere di arte contemporanea più importanti al mondo. La fiera è curata da Sarah Cosulich Canarutto ed è allestita nel padiglione Oval del Lingotto, costruito in occasione delle Olimpiadi. È strutturata attraverso diverse sezioni, che organizzano le 190 gallerie ospitate: la Main Section, che ospita le gallerie più rappresentative; Back to the Future, dedicata alle opere dagli anni Sessanta agli anni Ottanta di artisti più o meno famosi che hanno influenzato anche le generazioni più recenti; Present Future dedicata ad artisti emergenti e che accoglie progetti di editoria e stampa d’autore. Poi c’è Torino One, circuito di cinque mostre collettive che mette in relazione Artissima e la città: le mostre saranno dislocate, contemporaneamente alla programmazione normale dei musei, nelle istituzioni culturali più importanti: Castello di Rivoli, GAM, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Palazzo Cavour.
“Artissima”, a Torino. Le foto della grande fiera di arte contemporanea che si inaugura oggi (e le informazioni su un weekend pieno di cose da andare a vedere).
A Firenze, questa mattina, si è aperta una voragine lunga circa 200 metri sul Lungarno Torrigiani, un tratto di strada che costeggia il fiume Arno. Il Lungarno Torrigiani è molto in centro, a poca distanza dal Ponte Vecchio di Firenze, dall’altra parte del fiume rispetto agli Uffizi. L’incidente è avvenuto intorno alle 6.30 (ma un precedente cedimento c’era già stato nella notte, qualche ora prima) e ha provocato lo sprofondamento di circa venti auto che erano parcheggiate sulla strada. Intorno alle 11 è sprofondato un altro tratto del manto stradale, che ha allargato la voragine. I vigili del fuoco hanno detto che a causare l’apertura della voragine è stato il cedimento di un grosso tubo per l’acqua, che ha anche allagato in parte il buco dove erano sprofondate le auto. I vigili del fuoco e la polizia stanno facendo controlli per verificare che non ci sia il rischio di altri crolli, a causa delle perdite d’acqua. Nel cedimento del Lungarno Torrigiani non ci sono stati feriti, ma il sindaco di Firenze Dario Nardella ha detto che i danni sono “ingenti”. Due palazzi che si affacciano sul Lungarno Torrigiani sono stati evacuati. Ci sono stati molti problemi ai servizi idrici in tutta l’area intorno a Firenze: Publiacqua, azienda che distribuisce l’acqua nella zona, ha ridotto la pressione dell’acqua nella rete idrica locale, un’operazione che ha causato problemi alla distribuzione idrica anche fuori Firenze, fino a Prato, scrive la Nazione. La rete idrica della zona Oltrarno e Campo di Marte è stata chiusa, ha scritto su Twitter Nardella. Publiacqua dice che la situazione sulla riva destra dell’Arno (quella opposta al Lungarno Torrigiani) dovrebbe tornare alla normalità intorno alle 11.30, mentre non si sa ancora quando saranno risolti i problemi sulla riva sinistra.
Le foto della voragine sul Lungarno a Firenze. Il crollo è avvenuto stamattina sul Lungarno Torrigiani, in centro, facendo sprofondare una ventina di auto.
Gianni Riotta scrive sulla Stampa della cosiddetta “web tax”, il nuovo proposto sistema di tassazione per le società attive su Internet presentato da alcuni deputati del PD e approvato la settimana scorsa in commissione tra gli emendamenti della legge di stabilità, che dovrà essere votata dal Parlamento entro la fine dell’anno. Riotta spiega che l’argomento della tassazione delle società su Internet deve essere affrontato in sede europea – l’Italia “è vincolata da trattati contro la doppia imposizione fiscale con altri paesi” – e che la legge rischia di “fare dell’Italia un mercato in cui il digitale, l’innovazione è mal vista, male accolta”. Matteo Renzi ha, di slancio, presentato la propria leadership di segretario del PD come campione dell’innovazione, politico nuovo, capace infine di trascinare la sinistra e il paese dell’era digitale e postindustriale. Era digitale e postindustriale dove produzione, cultura, vita non sono più “mass”, come nel Novecento, ma “personal”, individuali e originali. Stupisce quindi che il suo messaggio, sia, in queste ore contraddetto dalla battaglia che vari esponenti Pd, Boccia, Covello, Fanucci tra gli altri, ingaggiano in Parlamento a favore di una “tassa web”, “tassa Google”, che nega in radice l’impegno di innovazione di Renzi. Vediamo perché.
La tassa impossibile. La "web tax" è in clamorosa contraddizione con le leggi europee, scrive Gianni Riotta: e quindi farebbe molto male all'Italia.
Nell’ultima settimana i nuovi casi di coronavirus sono stati meno di diecimila, il numero dei nuovi ingressi nelle terapie intensive è stato il più basso dalla metà di dicembre, quando è iniziato il monitoraggio di questo dato, ed è calato sensibilmente anche il numero dei morti. I dati che servono a monitorare l’epidemia hanno avuto un andamento molto chiaro: la situazione epidemiologica è sempre più sotto controllo e il merito è soprattutto della campagna vaccinale, di cui si vedono gli effetti. Nell’ultima settimana sono stati trovati 7.004 nuovi casi di coronavirus, il 34,2 per cento in meno rispetto ai sette giorni precedenti: è un dato in costante calo dopo la cosiddetta terza ondata.
I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia. I nuovi casi sono stati meno di diecimila e in quattro regioni non ci sono più pazienti ricoverati in terapia intensiva.
Apple ha acquisito alcuni rami di Redmatica, una azienda italiana di Correggio (Reggio Emilia) specializzata nella produzione di software per i file audio. La società statunitense non ha diffuso informazioni ufficiali sulla nuova operazione, ma la notizia è comunque contenuta nell’ultimo bollettino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha analizzato l’accordo per dare il proprio consenso [pdf]. L’antitrust ha ricevuto una comunicazione ufficiale sull’acquisto da parte di Apple il 17 aprile. Redmatica è gestita da Andrea Gozzi, amministratore e socio unico, che ha fondato l’azienda nel 2004. La società produce diversi programmi per la creazione, la modifica e la gestione di file audio come KeyMap Pro, AutoSampler, ProManager e GBS Sampler Manager con prezzi che vanno dai 4 euro ai 150 per i software più sofisticati e per i professionisti. Nel settore ha una quota di mercato intorno all’uno per cento e ha un fatturato, scrive Massimo Sideri sul Corriere, che non supera i 100mila euro. L’acquisizione non cambierà quindi di molto la posizione di Apple, che detiene il 15 per cento su scala globale soprattutto grazie al suo programma GarageBand. Anche per questo motivo l’antitrust ha dato il proprio consenso all’acquisizione.
Apple ha acquisito l’italiana Redmatica. È una società di Correggio che si occupa della produzione di software per la gestione di file audio.
Oscar Giannino è un giornalista torinese con particolari competenze sull’economia, che si fa notare nelle sue apparizioni pubbliche per i suoi modi decisi e per il suo abbigliamento stravagante, a voler far caso soprattutto ai dettagli. Ma da qualche tempo è molto spesso in televisione perché poco più di sei mesi fa, alla fine di luglio 2012, ha pubblicato un manifesto intitolato “Fermare il declino” di cui è tra i promotori insieme a diversi altri politici ed economisti, e a dicembre 2012 ha annunciato ufficialmente di essere il candidato premier di un partito politico, “FARE per Fermare il Declino”, che si presenterà alle prossime elezioni politiche fuori da ogni coalizione. Così adesso non è più tanto per il suo abbigliamento che Giannino attira l’attenzione: le sue doti di competenza economica, linguaggio efficace e trovate estemporanee sono riassunte bene in questo video della trasmissione Agorà di un mese fa circa:
Da dove viene Oscar Giannino. Storia dell'originale giornalista economico che è diventato parte notevole della campagna elettorale 2013.
Oggi il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, ha firmato un decreto con cui viene indetto un referendum consultivo sull’autonomia della regione. La data fissata è il prossimo 22 ottobre, lo stesso giorno in cui un referendum simile si terrà in Veneto. È un referendum in cui viene chiesto ai cittadini se vogliono che la giunta regionale faccia richiesta allo Stato per ottenere maggiore autonomia. L’esito del referendum non è vincolante e, sulla procedura di concessione di maggiore autonomia, l’ultima parola spetta allo Stato. Il quesito che sarà sottoposto al voto recita:
La Lombardia farà un referendum sull’autonomia. Si terrà il prossimo 22 ottobre, insieme a quello del Veneto, ma i risultati non saranno vincolanti.
Secondo una ricerca pubblicata dal quotidiano britannico Guardian, i governi populisti hanno ridotto le diseguaglianze sociali ed economiche, mentre contemporaneamente hanno attaccato le istituzioni democratiche ed eroso la libertà dei cittadini dei loro paesi (qui l’articolo del Guardian, qui il testo completo della ricerca). La prima conclusione è quella di cui si sta più discutendo, perché contraddice un’assunzione spesso ripetuta in questi anni: che le misure economiche dei governi populisti producano, sul lungo periodo, solo effetti negativi. È una questione molto interessante, ma anche molto problematica. I ricercatori hanno scoperto che i governi populisti e in particolare i populisti di sinistra dell’America Latina sono correlati con una diminuzione dei livelli di diseguaglianza (correlazione significa che i due fenomeni tendono a presentarsi contemporaneamente, anche se non sono necessariamente in una relazione causale diretta). I ricercatori hanno anche confermato quello che già da tempo si sospettava: i governi populisti sono spesso associati ad un calo nella qualità delle elezioni, una riduzione dei contrappesi al potere dell’esecutivo e, a volte, con una drastica riduzione della libertà di stampa.
Il populismo ha fatto anche cose buone? una ricerca condotta da un gruppo di accademici in collaborazione con il Guardian dice che i governi populisti fanno diminuire le diseguaglianze, ma ci sono alcuni "ma".
Si è spento nella sua casa di Acilia Franco Califano. Il cantautore romano, 74 anni, era malato da tempo. Lo scorso 18 marzo, la sua ultima apparizione al Teatro Sistina di Roma. (continua a leggere su Corriere.it)
È morto Franco Califano. Aveva 74 anni, era malato da tempo.
Tiffany è l’azienda di gioielli che più si sta impegnando per controllare la provenienza del suo oro e delle sue pietre preziose, stando a una recente ricerca di Human Rights Watch. La ong è da tempo impegnata nella campagna #BehindtheBling, per convincere le aziende a monitorare l’estrazione di oro e pietre per i loro gioielli: non è infrequente che le miniere siano gestite da signori della guerra e da organizzazioni criminali e che vengano impiegati bambini, oltre che adulti, in condizioni disumane. HRW ha condotto una ricerca sulle 13 principali aziende di gioielli al mondo e stabilito che quella che sta facendo più sforzi per garantire il rispetto dei diritti umani dall’estrazione alla lavorazione è la statunitense Tiffany, a cui ha dato il voto più alto, “forte”. Bulgari, l’unica azienda italiana, Cartier, Pandora e Signet sono state dichiarate “moderate”, Harry Winston e Chopard “deboli”, mentre Rolex non ha ricevuto alcun voto non avendo fornito i dati richiesti alla ong. L’indagine è stata fatta tenendo conto di dati pubblici e altri inviati dalle aziende.
L’oro di Tiffany è pulito. Secondo una ricerca di Human Rights Watch è l'azienda che più si sta impegnando per garantire che non sia estratto e lavorato in condizioni disumane.
Francesco De Gregori e Antonello Venditti, due dei più famosi cantautori italiani, hanno annunciato che terranno un concerto speciale il 5 settembre 2020 allo Stadio Olimpico di Roma. In passato De Gregori e Venditti avevano realizzato un disco insieme – Theorius Campus, uscito nel 1972 – ma si erano esibiti insieme in pubblico molto raramente. I due cantautori hanno annunciato il concerto durante la puntata di ieri di X Factor. I biglietti saranno disponibili dalle 16 di oggi su TicketOne.
Francesco De Gregori e Antonello Venditti terranno un concerto speciale a Roma il 5 settembre 2020.
Giovedì 22 settembre è la giornata del cosiddetto “Fertility Day”, l’iniziativa voluta dal ministero della Salute che dovrebbe avere lo scopo di sensibilizzare sul tema della fertilità e sul rischio della denatalità. Le cose però non sono andate benissimo, ancora una volta: dopo una campagna promozionale maldestra, che è stata accusata di sessismo e poi ritirata, ne è stata promossa una nuova, che è stata accusata di razzismo e quindi ritirata. L’incarico del responsabile della direzione della comunicazione istituzionale del ministero della Salute è stato revocato, ha detto la ministra Beatrice Lorenzin, ed è stata aperta una procedura disciplinare interna. L’opuscolo in questione si intitolava “Stili di vita corretti per la prevenzione della sterilità e dell’infertilità” e presentava in copertina due gruppi di persone, ognuno dei quali associato a uno stile di vita. Nel primo gruppo in alto, quello delle “buone abitudini da promuovere”, c’erano solo persone bianche, sorridenti e con i capelli in ordine (una classica ed economica immagine di stock usata soprattutto per pubblicizzare dentifrici e dentisti); nel secondo, invece, c’erano dei ragazzi neri, che fumano, con i capelli lunghi, il tutto accompagnato dalla scritta “i cattivi “compagni” da abbandonare”. Anche questa seconda immagine è di repertorio.
Il “Fertility Day” è diventato una farsa. Dopo la campagna ritirata perché sessista, il ministero ne ha diffusa una razzista e ha ritirato anche quella: Lorenzin dice che non ne sapeva niente e ha licenziato il capo della comunicazione.
A Napoli c’è stato uno sciopero dei lavoratori della ditta di pulizie di Anm (Azienda napoletana mobilità), la società che gestisce il trasporto pubblico della città. Il servizio degli autobus e quello della linea 1 della metropolitana sono rimasti sospesi per tutta la mattinata e fino al primo pomeriggio, a causa di un blocco dei manifestanti che hanno impedito la circolazione dei treni e l’uscita dei mezzi dai depositi. Repubblica ha spiegato che «i dipendenti si sono distesi sui binari della stazione di Piscinola, bloccando il traffico». Intorno alle 15 Anm ha comunicato che la circolazione della linea metropolitana è stata ripristinata, e che gli autobus hanno lentamente ripreso il servizio.
La circolazione dei mezzi pubblici di Napoli è stata interrotta da un blocco dei lavoratori delle pulizie in sciopero.
I nuovi iPhone XS e iPhone XS Max sono stati presentati una settimana fa da Apple, nel corso del suo classico evento di settembre, e il 21 settembre saranno messi in vendita in molti paesi, Italia compresa. Per questo negli ultimi giorni i più grandi quotidiani e siti di tecnologia statunitensi hanno pubblicato recensioni, commenti e le loro prime osservazioni sui nuovi smartphone con cui Apple punta a mantenere alte le vendite, insieme agli iPhone XR che saranno invece disponibili a partire da ottobre. Gli iPhone XS e iPhone XS Max hanno ricevuto recensioni piuttosto positive, anche se meno entusiaste rispetto a quelle dello scorso anno quando iPhone X aveva costituito una novità e una sorpresa per molti. I nuovi arrivati sono un’evoluzione di quel telefono, con minori sorprendenti innovazioni. Fotocamera È uno degli strumenti più utilizzati in uno smartphone e quello a cui si presta più attenzione quando si decide quale telefono comprare. Come il suo predecessore, il nuovo iPhone XS utilizza due fotocamere posteriori e nuovi algoritmi per elaborare meglio le immagini, ottenere una resa più realistica dei colori e applicare una migliore messa a fuoco selettiva. Secondo Loren Goode di Wired, gli iPhone XS mantengono le aspettative rispetto al modello dello scorso anno, con miglioramenti per quanto riguarda i ritratti e la capacità di scattare fotografie nitide e con meno disturbi in condizioni di scarsa luminosità. Matthew Panzarino di TechCrunch ha avuto la stessa impressione e dice che i nuovi iPhone XS sono un ulteriore avvicinamento alla resa di una classica reflex, per quanto i due sistemi non possano essere messi direttamente a confronto.
Cosa si dice dei nuovi iPhone XS. Le recensioni sono tutte positive, anche se con qualche "wow" in meno dello scorso anno: se avete già un iPhone X siete a posto.
Per la prima volta un tribunale italiano ha riconosciuto legalmente come genitore di due bambini nati grazie alla gestazione per altri anche il partner che non ha alcun legame genetico con i bambini. La decisione è stata presa dalla Corte d’appello di Trento lo scorso 23 febbraio, ma solo oggi l’associazione Articolo 29 ha pubblicato il testo dell’ordinanza sul suo sito. In particolare, la Corte ha riconosciuto un provvedimento straniero che stabiliva l’esistenza di un legame genitoriale tra due minori nati grazie alla gestazione per altri e il loro padre non genetico all’interno di un legame omosessuale. La gestazione per altri (GPA), o maternità surrogata, è quel procedimento in cui una terza persona rispetto alla coppia porta avanti la gravidanza. Esistono vari tipi di GPA: da quella tradizionale, che prevede l’inseminazione artificiale dell’ovulo della madre surrogata, che è quindi anche madre biologica del bambino; a quella gestazionale, in cui la madre surrogata si limita a portare avanti la gravidanza dopo che le viene impiantato nell’utero un embrione realizzato in vitro, che può essere geneticamente imparentato con i genitori committenti o provenire da donatori.
Il tribunale di Trento ha riconosciuto una coppia di uomini come genitori di due bambini. Erano nati grazie alla maternità surrogata, è il primo caso in Italia che riguarda due uomini.
Le classifiche dei libri più venduti in Italia, che vengono pubblicate ogni settimana sui tre quotidiani più importanti, sono una cosa strana: da una parte riguardano prodotti generalmente associati a una qualità culturale, a una nobiltà propria, non misurabile, astratta e per ognuno diversa; dall’altra sono classifiche, parlano di numeri, soldi, competizione, pubblicità. Sono il luogo in cui i due mondi complementari dei libri – cultura e mercato – si incontrano più palesemente, dove la lettura diventa commercio e il business incontra le trame. E ogni settimana vengono lette con curiosità da molti lettori, con vanità e frustrazione da molti autori, con ansia e pallottolieri da molti editori. Le classifiche sono – più delle critiche, recensioni, presentazioni, copie firmate, persino premi – il modo col quale si dirà se un libro è andato bene o no, alla fine. E per questo è interessante capire da dove vengono e sapere che rapporto hanno con la realtà, ricordandosi che a causa dei particolari meccanismi della distribuzione e vendita dei libri, è quasi impossibile sapere davvero quante persone hanno comprato un libro, se non a distanza di mesi, o anni. Chi fa le classifiche? In Italia sono due le società che si occupano di questi servizi statistici: GFK e Nielsen. Nielsen opera in tutto il mondo: è l’azienda storica del settore, sono stati i primi a sviluppare l’algoritmo che stima le vendite. Recentemente la società si è fusa con Bookscan (che offriva un servizio analogo nei mercati anglofoni), e ha spostato la sua sede a Londra. Anche GFK è una multinazionale che si occupa di monitoraggio del mercato ed è attiva in più di 100 paesi. Dopo un lungo dominio nel mercato da parte di Nielsen, buona parte dei clienti del servizio – giornali ed editori – è passata a GFK. Oggi La Stampa pubblica la classifica Nielsen, mentre Repubblica e Corriere usano GFK. Le classifiche pubblicate nel weekend si riferiscono alle vendite della settimana che si è conclusa col weekend precedente.
Come si fanno le classifiche dei libri. Dallo scontrino alla pubblicazione sui giornali, come vengono contati - e con quale accuratezza - i "libri più venduti".
Martedì, ACEA, l’azienda che si occupa di distribuire acqua a Roma, ha fatto sapere che da settembre potranno esserci riduzioni della pressione dell’acqua nei comuni di Roma e Fiumicino (qui trovate l’elenco di tutti i quartieri che saranno toccati dalla misura), ma soltanto nelle ore notturne. Questo significa che potranno esserci problemi ai piani più alti o nelle zone “idricamente sfavorite”, cioè dove già in condizioni normali la distribuzione dell’acqua è problematica. ACEA non ha specificato quando esattamente verrà adottata la misura né per quanto, ma ha detto che i problemi potrebbero cominciare nei primi giorni di settembre, quando molte persone torneranno in città. Alla fine di luglio, in occasione di un’altra crisi idrica, ACEA aveva detto che non vedeva alcuna necessità di razionare l’acqua. Il ministero della Salute ha fatto sapere di aver chiesto ad ACEA come mai le sue precedenti previsioni si sono rivelate imprecise e quali misure intenda ad adottare per evitare di interrompere la fornitura alle strutture sanitarie.
Da settembre, a Roma e Fiumicino la distribuzione dell’acqua potrebbe essere interrotta nelle ore notturne.
L’arcivescovo emerito di Milano Angelo Scola, intervistato su Repubblica da Paolo Rodari, ha parlato della diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia e di tutte le conseguenze che la paura del contagio ha suscitato nella popolazione. La ricerca di un nemico a cui addossare le colpe e l’avvelenamento dei rapporti sociali sono reazioni naturali di chi vive nella paura, per Scola, secondo cui «è un po’ quanto accade oggi anche rispetto alle migrazioni. Il diverso fa paura». Scola ha paragonato quanto sta accadendo con il coronavirus a quanto accaduto in passato con altre malattie molto contagiose, come polmonite e tubercolosi, e ha lodato i provvedimenti adottati dalla diocesi della Chiesa cattolica di Milano, che ha deciso di sospendere tutte le messe per precauzione.
Dietro il coronavirus non ci sono castighi divini. Lo ha detto Angelo Scola, arcivescovo emerito di Milano, secondo cui Dio «conosce e prevede gli avvenimenti ma non li determina».
Ci sono molte facce – più o meno belle – sulle copertine delle riviste internazionali più importanti di questa settimana: quella di Janet Yellen, il nuovo capo della Federal Reserve, su Time, il principe Harry con la barba su Paris Match, il presidente russo Vladimir Putin su Internazionale e il tennista spagnolo Rafael Nadal sul País Semanal. Su Bloomberg Businessweek c’è un unicorno che corre tra i bitcoin, mentre il New Yorker ha scelto gli orsi polari sulla Fifth Avenue, a ricordare il grande freddo che c’è stato negli Stati Uniti negli ultimi giorni. L’Espresso parla dei problemi dei pendolari, il mensile di moda W apre con Jennifer Lawrence, ed è uscito il primo numero del mensile del Guardian, Do Something. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le copertine della settimana. Un unicorno su Bloomberg Businessweek, gli orsi polari sul New Yorker , Rafael Nadal sul País Semanal e Jennifer Lawrence su W.
Il New Yorker della scorsa settimana ha raccontato la storia dello studio di architettura norvegese Snøhetta, a cui la città di New York ha commissionato nel 2011 la riprogettazione di Times Square, un’area che a Manhattan è sia un simbolo che un rompicapo urbanistico. Snøhetta, che nacque nel 1987 dall’idea di alcuni giovani architetti norvegesi, ha realizzato progetti in oltre 40 città del mondo. Tra le opere di maggiore prestigio ci sono la nuova biblioteca di Alessandria, il padiglione di ingresso del National September 11 Memorial and Museum (dove sorgeva il World Trade Center) e il teatro dell’Opera e Balletto di Oslo. Gli architetti di Snøhetta non rientrano nella categoria delle cosiddette “archistar”, quel gruppo di architetti molto famosi che occupano stabilmente le pagine dei giornali con i loro progetti. A differenza di Frank Gehry, Renzo Piano e Zaha Hadid, Snøhetta ha fatto dell’approccio “collettivista” il suo carattere peculiare. La firma dello studio non è mai ingombrante rispetto all’opera. Kjetil Thorsen, uno dei due attuali soci, sostiene che chiunque dello studio può suggerire qualsiasi cosa riguardo a qualsiasi progetto (gli architetti partner dello studio sono oggi circa 120). Anche per questo motivo le opere non sono immediatamente riconducili allo stile di un architetto piuttosto che un altro. Snøhetta è “aperto, diretto, accessibile, egalitario”. Lo stesso nome dello studio non è stato scelto per dare importanza al partner più noto: è il nome di una montagna al centro della Norvegia.
Gli architetti di Snøhetta. Il New Yorker racconta lo studio norvegese che ha fatto la biblioteca di Alessandria e dovrà occuparsi di ripensare Times Square.
Mercoledì mattina c’è stato un un nuovo grave incidente sull’autostrada A1 tra Piacenza e Fidenza, a due chilometri di distanza dal punto dove martedì erano morti due camionisti. L’incidente è avvenuto dopo le 10.30 tra Fiorenzuola e il bivio con la complanare di Piacenza, in direzione Milano: si sono scontrati due mezzi pesanti e l’autista di uno dei due è morto. Al momento si transita su una sola corsia e si registrano code verso Milano.
C’è stato un altro grave incidente sull’autostrada A1 tra Piacenza e Fidenza, nello stesso tratto dove ieri erano morti due camionisti: oggi ne è morto un altro.
Edoardo Barelli, il presidente della Corte d’Appello di Torino, ha spiegato in una conferenza stampa il motivo per cui Said Mechaquat, che ha confessato di aver ucciso Stefano Leo lo scorso 23 febbraio a Torino, quel giorno fosse libero nonostante il 18 aprile 2018 fosse stato condannato a 18 mesi in via definitiva per maltrattamenti nei confronti della moglie. La conferenza stampa è arrivata dopo che per tutta la giornata i giornali italiani avevano parlato della questione. Barelli ha detto le notizie sulla questione erano state «molto inesatte», aggiungendo che i magistrati non hanno commesso errori: «Come sapete la Corte d’Appello è in grave ritardo e lo abbiamo già detto più volte, ma in questo caso la Corte di primo grado ha emesso un’ordinanza di inammissibilità il 18 aprile 2018 nei tempi previsti». Dopo la sentenza di primo grado del 2016, era stato proposto un appello, ma il 18 aprile 2018 la Corte aveva emesso un’ordinanza di inammissibilità. La sentenza è diventata irrevocabile l’8 maggio del 2018, e il 9 maggio la Cancelleria avrebbe dovuto trasmettere l’atto all’ufficio esecuzioni della Procura. A causa di un arretrato di circa mille fascicoli e della carenza di personale, i cancellieri avevano ricevuto l’ordine di dare priorità alle sentenze con condanne superiori ai tre anni.
Perché l’assassino di Stefano Leo era libero nonostante fosse stato condannato. Secondo il presidente della Corte d'Appello di Torino c'è stato un ritardo nell'applicazione della sentenza, causato dalla mancanza di personale.
Oggi il presidente del Consiglio Enrico Letta e i ministri del suo governo hanno giurato nel Salone delle Feste del Quirinale davanti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Hanno giurato 21 ministri, diciotto dei quali per la prima volta, e nei prossimi giorni verranno indicati viceministri e sottosegretari. Poco dopo l’inizio della cerimonia di giuramento è arrivata la notizia di una sparatoria davanti a Palazzo Chigi, in cui sono rimasti feriti due carabinieri. Enrico Letta e i ministri del suo governo hanno prestato giuramento secondo la formula rituale indicata dalla legge n. 400 del 1988: il presidente del Consiglio e i ministri assumono le loro responsabilità fin dal giuramento e quindi prima del voto di fiducia delle camere. La formula del giuramento:
Il governo Letta ha giurato. È entrato in carica il 62esimo governo della Repubblica Italiana: le foto della cerimonia.
Anoek Steketee è una fotografa nata nel 1974 nei Paesi Bassi. Da diversi anni, dopo aver studiato fotografia alla Reale accademia di belle arti dell’Aja, lavora come freelance raccontando soprattutto di ritratto e ricerca. Il suo ultimo progetto si intitola Dreamcity ed è realizzato in collaborazione con la giornalista Eefje Blankevoort. La serie di fotografie prende il nome da un parco divertimenti in Iraq, e racconta cosa succede e che aspetto hanno questi luoghi, chi li abita, quali atmosfere li caratterizzano. Il soggetto interessa particolarmente Steketee, che tra il 2006 e il 2010 ha visitato Iraq, Ruanda, Libano, Israele, Palestina, Cina, Colombia, Indonesia e Turkmenistan alla ricerca di immagini che potessero raccontare l’artificialità di questi posti e le cose che hanno in comune. Quel tipo di divertimento, infatti, non tiene conto della geografia in cui si inserisce: il linguaggio colorato e scintillante del parco è universale e ha a che vedere con l’esigenza molto umana di evasione e divertimento. Steketee cerca di capire cosa celi questa universalità: l’indagine visiva mostra che i molti aspetti del parco – la posizione, il tema, i tipi di divertimenti e i pubblici diversi – raccontano bene la realtà sociale in cui sono inseriti.
La città dei sogni. Anoek Steketee fotografa parchi di divertimento in paesi molto diversi - Iraq, Ruanda, Palestina, Cina - e racconta quanto il contesto culturale e politico influenzi luoghi così universali.
Dalle 8 di oggi, 7 gennaio, sono aperte le iscrizioni per le prime classi delle scuole elementari, medie e superiori. L’iscrizione va fatta obbligatoriamente online per le scuole statali, mentre è facoltativa per quelle paritarie. Era già possibile dal 27 dicembre registrarsi al sito del ministero dell’Istruzione, passaggio necessario per potersi iscrivere; tuttavia chi si era registrato per altri motivi durante l’anno oppure chi è registrato al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) non ha bisogno di registrarsi una seconda volta. — Leggi anche: Che cos’è lo SPID e come ottenerlo
Sono aperte le iscrizioni alle scuole per l’anno scolastico 2020/2021. Si possono iscrivere gli alunni alle prime classi fino al 31 gennaio, tramite il sito del ministero: una guida.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 10.386 nuovi casi positivi da coronavirus e 336 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 20.537 (67 in meno di ieri), di cui 2.074 nei reparti di terapia intensiva (15 in meno di ieri) e 18.463 negli altri reparti (52 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 140.154 tamponi molecolari e 133.865 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 6,3 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,1 per cento. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 7.351 e i morti 258. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.696), Campania (1.135), Emilia-Romagna (968), Lazio (894) e Piemonte (771).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 16 febbraio.
Anche oggi i giornali si occupano degli sviluppi del caso Bisignani, o della cosiddetta “loggia P4”, per lo più riproducendo parzialmente i contenuti dell’ordinanza con cui la procura di Napoli ha chiesto al gip l’arresto dello stesso Bisignani e del deputato del PdL Alfonso Papa. Ed è proprio su Papa che oggi si concentrano i maggiori approfondimenti. Chi è Alfonso Papa Magistrato per dieci anni a Napoli, è stato dirigente del ministero della Giustizia quando il ministro era Castelli restando al suo posto dopo l’arrivo di Mastella. Alle elezioni del 2008 è stato eletto alla Camera nelle liste del PdL (grazie anche all’attività di lobbying di Bisignani). Secondo i pm di Napoli, Alfonso Papa era al centro del circuito delle informazioni giudiziarie riservate che passavano da lui a Bisignani e alla loro presunta associazione. Questo si dovrebbe ai molti contatti posseduti da Papa nella magistratura, nella Guardia di Finanza e, spiega oggi Carlo Bonini su Repubblica, nei servizi segreti. Bisignani ha detto ai pm che “Papa è sicuramente amico di Pollari”, dove Pollari è Nicola Pollari, ex generale della Guardia di Finanza ed ex direttore del SISMI a sua volta coinvolto in passato in una storia di traffico di informazioni riservate (quella di Pio Pompa, qualcuno la ricorderà). Il legame tra Papa e Pollari è confermato da varie altre testimonianze citate da Bonini.
Il mestiere di Alfonso Papa. Gli aggiornamenti di oggi sul caso Bisignani si concentrano soprattutto sul deputato PdL del quale è stato chiesto l'arresto.
Venerdì 14 febbraio il governo degli Stati Uniti ha annunciato un piano in cui di fatto si impegna ad abbandonare entro la fine di settembre 2015 il controllo sull’amministrazione dei domini internet, attività finora gestita insieme all’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), una società californiana non profit che – su mandato del governo, tramite il Dipartimento del Commercio – dal 1998 si occupa di diverse attività necessarie al funzionamento di Internet, tra cui la gestione dei domini di primo livello (.com, .gov, .net, ma anche quelli nazionali come .it, .fr, .de). Il governo cederà la supervisione di queste attività alla stessa ICANN, il cui lavoro non sarà subordinato a nessuna organizzazione governativa e sarà portato avanti in collaborazione con un gruppo internazionale la cui struttura sarà discussa e resa nota entro l’anno prossimo, quando scadrà il contratto tra la ICANN e la National Telecommunications and Information Administration (NTIA), un’agenzia del Dipartimento del Commercio statunitense.
Il governo americano non controllerà più i domini Internet. La gestione passerà nelle mani di una struttura internazionale ancora da definire, che lavorerà con la società americana che già se ne occupa dal 1998.
Michael Powell, giornalista del New York Times, è andato in Giamaica per intervistare Usain Bolt – considerato il più forte corridore velocista di sempre – e per capire come mai i corridori giamaicani riescano a ottenere dei risultati così buoni nelle gare veloci di atletica leggera. Nel corso degli anni sono state fatte diverse ipotesi sulla forza dei corridori giamaicani: si è parlato per esempio di una cultura sportiva molto sviluppata e sostenuta fin dai campionati nazionali giovanili, ma anche di un fattore genetico e di un particolare tipo di alimentazione che aiuterebbe gli atleti giamaicani a sviluppare certe qualità. Powell ha fatto partire il suo racconto dagli Inter-Secondary Schools Boys and Girls Championships, il campionato sportivo studentesco (noto come Champs) che si tiene ogni anno la settimana prima di Pasqua allo stadio centrale di Kingston, la capitale giamaicana. Durante la manifestazione, moltissimi giovani provenienti da diversi paesi e città della Giamaica competono tra loro, facendo registrare dei tempi notevoli, che a volte si avvicinano molto ai record delle categorie superiori. I successi della Giamaica nell’atletica leggera, e in particolare nel settore della velocità, sono iniziati alle Olimpiadi di Londra del 1948 – le prime a cui partecipò la nazionale giamaicana – con la vittoria nei 400 metri del corridore Arthur Wint. Quello stesso anno un altro corridore giamaicano, Herb McKenley, arrivò secondo (quattro anni più tardi, alle Olimpiadi di Helsinki, McKenley avrebbe vinto la medaglia d’oro). Dal 1948 a oggi la Giamaica ha vinto 67 medaglie olimpiche, di cui 6 ori a Pechino 2008 e 4 ori a Londra 2012. Se si tenesse conto anche dei corridori di origine giamaicana che gareggiano per altre nazioni – per esempio quelli che sono andati ad allenarsi nei college statunitensi – i numeri sarebbero ancora più alti.
Perché in Giamaica ci sono i corridori più forti del mondo? sono state date diverse spiegazioni, come la genetica e l'alimentazione: per molti si tratta però di una questione culturale.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 8.585 nuovi casi positivi da coronavirus e 445 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. Attualmente i ricoverati sono 26.497 (346 in più rispetto a ieri), di cui 2.565 nei reparti di terapia intensiva (15 in meno di ieri) e 23.932 negli altri reparti (361 in più di ieri). Sono stati analizzati in tutto 68.681 tamponi. È risultato positivo il 12,5 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 8.913 e i morti 305.
I dati sul coronavirus di oggi, lunedì 28 dicembre.
Durante l’assemblea del PD di domenica, il segretario Matteo Renzi ha proposto la votazione per proporre il cosiddetto “Mattarellum” come legge elettorale. Il Mattarellum si chiama così per il nome del suo relatore, l’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che quando la legge fu approvata, nel 1993, era deputato della Democrazia Cristiana. Il Mattarellum, una legge che funziona in parte sul sistema maggioritario e in parte su quello proporzionale, viene periodicamente citato quando il dibattito pubblico italiano si concentra sulla legge elettorale: è considerata in generale una buona legge, e in molti pensano possa aiutare a trovare un compromesso tra la necessità di rendere possibile formare alleanze di governo e quella di una rappresentazione fedele della volontà popolare. Nel 2013 il deputato del PD Roberto Giachetti fece un lungo sciopero della fame per chiedere il ritorno al Mattarellum, dopo il risultato delle elezioni politiche dello stesso anno che aveva costretto il partito più votato, il PD, ad allearsi con il centrodestra. Come funziona il Mattarellum Il Mattarellum è stato in vigore dal 1993 al 2005. Ha quindi regolato le elezioni politiche del 1994, del 1996 e del 2001, vinte nel primo e nel terzo caso dal centrodestra di Silvio Berlusconi, nel secondo dal centrosinistra di Romano Prodi. La legge proposta da Mattarella prendeva atto del risultato di uno dei referendum abrogativi del 1993, promosso dai Radicali, con il quale gli elettori avevano bocciato il sistema proporzionale al Senato in favore di quello maggioritario.
Come funziona il Mattarellum. Guida alla legge elettorale che porta il nome del presidente della Repubblica, in vigore tra il 1993 e il 2005 e ora riproposta da Renzi.
Il 26 febbraio, alla cerimonia di premiazione dell’89esima edizione degli Oscar, ci saranno 10 attori e 10 attrici nominati nelle quattro categorie della recitazione, e tra loro c’è Meryl Streep, alla ventesima nomination della sua carriera, più di ogni altra attrice della storia. L’attore con più nomination è invece Jack Nicholson: 12, con tre vittorie. Nonostante le 20 nomination all’anno, da molti decenni a questa parte, ci sono però attori e attrici famosi e apprezzati che non sono mai stati nemmeno nominati. Ne abbiamo scelti 24: soprattutto tra quelli ancora in attività, ma non solo. Abbiamo citato anche qualche film per cui sono famosi (non necessariamente quelli per cui potrebbero aver meritato l’Oscar o almeno una nomination). Decidete voi, scorrendo le foto, se sentenziare dei fermissimi “giusto così” o degli scandalizzati “ma dai”. Tre nomi, per cominciare: Scarlett Johannsson, Richard Gere, Demi Moore. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Quelli che gli Oscar nemmeno da lontano. Lista di bravi attori e attrici, del presente e del passato, che non hanno mai avuto nemmeno una candidatura.
Sony Corporation of America, società interamente controllata da Sony, ha stretto un accordo per acquisire la quota del fondo Mubadala Investiment in EMI Music Publishing, con una spesa complessiva intorno ai 2,3 miliardi di dollari. L’operazione consentirà a Sony di rafforzare la propria presenza nel campo della musica: a seconda dei casi, EMI ha la proprietà o gestisce i diritti di almeno due milioni di canzoni, da vecchi classici come “Over the Rainbow” a canzoni di Kanye West e Drake. Sony potrebbe ottenere di fatto la proprietà di EMI, facendosi carico del suo debito complessivo intorno agli 1,4 miliardi di dollari secondo le stime più recenti. L’iniziativa è la più importante decisa finora da Kanichiro Yoshida, nuovo CEO di Sony in carica dallo scorso aprile.
Sony ha stretto un accordo per acquisire la maggioranza delle azioni di EMI Music Publishing.
Nonostante se ne parli solo da qualche giorno, da molto tempo nei quartieri popolari come Corvetto, Lorenteggio, Giambellino e San Siro c’è una situazione molto delicata che riguarda le case occupate. Al centro della contestazione dei residenti e dei comitati di cittadini, sostenuti da alcuni centri sociali, ci sono la gestione dell’ALER, l’ente responsabile degli alloggi popolari in tutta la Lombardia e che a Milano ha circa 87 mila case, 58 mila delle quali sono di sua proprietà, mentre le altre appartengono al Comune. Molte di queste case sono però sfitte pur essendo quasi pronte per essere abitate: da qui nascono le proteste e anche le occupazioni, attorno alle quali è nata un’organizzazione criminale per distribuire agli abusivi le case in cambio di denaro. Non c’è sgombero che avvenga pacificamente e non sia accompagnato da proteste e scontri. Negli ultimi giorni la notizia è finita sulle prime pagine dei giornali nazionali. Il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, aveva annunciato – e si è poi rimangiato – un piano da 200 sgomberi a settimana. L’11 novembre, quattro giorni dopo l’annuncio, un gruppo di ragazzi ha attaccato una sede del PD nel quartiere di Corvetto in segno di protesta. Il 18 novembre la polizia ha sgomberato due centri sociali che sostenevano gli abusivi, con conseguenti scontri e proteste. Lunedì ci sono stati violenti scontri nel quartiere Giambellino dopo lo sfratto di una coppia, e c’è stato anche un incendio nella notte tra il 18 e il 19 novembre in una sede dell’ALER, nella periferia sud-ovest della città.
Case popolari e occupazioni a Milano. Fatti e storie su un problema tornato sulle prime pagine, tra famiglie sfrattate, centri sociali sgomberati, scontri con la polizia e occupazioni gestite da organizzazioni criminali.
Un collegio del tribunale di Milano ha depositato giovedì scorso una sentenza che impone a Google di evitare che nei suoi suggerimenti di ricerca il nome di un imprenditore che aveva sporto denuncia per questo venga associato ai termini “truffa” e “truffatore”. La sentenza, messa online da diversi siti legali (omettendo in maniere assai incomplete e maldestre il nome dell’interessato, individuabile quindi con un semplice copia e incolla), racconta così il caso: Il sig. A. B. ha proposto ricorso in via d’urgenza esponendo: 1) di essere un imprenditore del settore finanziario che si occupa, tra l’altro, di organizzare corsi formativi in materia finanziaria e di pubblicizzare la maggior parte delle sue attività tramite la rete internet; 2) di avere verificato che – utilizzando come motore di ricerca Google – non appena veniva digitato il nome B. o A. B. tramite il servizio “suggest search” (“ricerche correlate”) il sito web suggeriva di includere nella ricerca anche le parole “truffa” o “truffatore”. Ritenendo il ricorrente che l’abbinamento al proprio nome di tali parole costituisca un suggerimento non solo falso, ma anche diffamatorio e dunque lesivo del suo onore, della sua immagine e della sua reputazione sia personale che professionale, ha chiesto al Tribunale di ordinare alla società resistente Google Inc. la rimozione dal proprio software “suggest” dell’associazione tra il proprio nome A. B. e le parole “truffa” e “truffatore”, con fissazione di un risarcimento per ogni giorno di ritardo nell’adempimento dell’ordine del giudice.
Il tribunale di Milano condanna Google sui suggerimenti di ricerca. Accolto il ricorso di un imprenditore che vedeva il suo nome associato al termine "truffatore".
Nelle ultime ore diverse Regioni italiane hanno annunciato la chiusura di scuole e università come misura preventiva per evitare la diffusione del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2), dopo la scoperta di decine di casi nel Nord Italia negli ultimi due giorni. Le Regioni che hanno deciso la chiusura sia delle scuole che delle università sono cinque: Lombardia e Veneto – dove sono stati individuati il maggio numeri di casi – e Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia. – Leggi anche: Le ultime notizie sul nuovo coronavirus in Italia
Dove chiuderanno le scuole e le università a causa del nuovo coronavirus. Cinque regioni hanno sospeso per una settimana sia le scuole sia le università: l'elenco aggiornato di tutte le decisioni prese nel Nord Italia.
Tinder, l’applicazione che permette alle persone di conoscersi ed eventualmente di incontrarsi, ha annunciato di voler introdurre un nuovo servizio a pagamento chiamato Tinder Gold, che aggiungerà nuove funzioni. A differenza degli utenti normali, gli iscritti a Tinder Gold potranno vedere chi ha messo “mi piace” al loro profilo, così da velocizzare il processo di “matching” dell’applicazione (perché due persone possano scriversi su Tinder è necessario che si scambino reciprocamente un “mi piace”). Tinder Gold includerà anche tutte le funzionalità della precedente opzione a pagamento Tinder Plus, che rimarrà come servizio premium intermedio. Tinder Plus, oltre a rimuovere la pubblicità dell’applicazione, permette agli utenti di cercare persone in luoghi diversi da quello in cui ci si trova, di recuperare profili eliminati per sbaglio e di avere limiti più alti ai “Like” e “Superlike” utilizzabili in un giorno e un maggiore controllo del proprio profilo.
Come funziona Tinder Gold, il nuovo servizio a pagamento di Tinder. È in fase di prova in questi giorni: permetterà agli utenti di vedere chi ha messo "mi piace".
A Berlino, per celebrare il 25esimo anniversario della caduta del Muro che divideva la città, dal 7 al 9 novembre prossimo sarà allestita per tre giorni un’installazione chiamata “I Confini della Luce” (Lichtgrenze) e ideata dai due artisti tedeschi Christopher e Marc Bauder. Il muro sarà completamente ricreato per tutta la sua lunghezza originaria – 15,3 chilometri – accostando migliaia di palloncini bianchi illuminati, ciascuno fissato in cima a un supporto, come dei lampioni. Il muro sarà visibile al centro di Berlino, ma passerà anche per diverse zone e quartieri della città lungo Bornholmer Straße, Oberbaumbrücke e il Mauerpark (il Parco del Muro). “Per due giorni e due notti Berlino sarà di nuovo divisa in Est e Ovest”, sintetizzano gli organizzatori dell’iniziativa, curata dal gruppo tedesco di The Creators Project. Sarà possibile “adottare” i palloncini del muro, uno a persona, compilando un modulo. Ci si potrà scrivere sopra un messaggio e sganciare il palloncino dal proprio supporto per lasciarlo andare: i palloncini sono gonfiati con dell’elio, e l’illuminazione interna – fornita da un LED – durerà comunque per diverse ore. I palloncini sono creati con materiali biodegradabili, la cui decomposizione sarà favorita dagli agenti atmosferici: se ne sono occupati, su richiesta degli organizzatori, alcuni ricercatori dell’Università di Hannover, in Germania.
Il Muro di Berlino, fatto con i palloncini. Dal 7 a 9 novembre il Muro sarà ricreato interamente con alcuni palloncini bianchi illuminati: è un'iniziativa ideata da due artisti tedeschi.
Edouard Ballaman, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, è finito nel più classico e abusato dei cliché e delle storie sui politici: solo che è vero. Esponente della Lega Nord, da tempo minaccioso avversario della casta, per anni ha tuonato contro i modi di fare della “vecchia politica”, sostenendo di dar voce all’insofferenza della gente comune nei confronti degli sprechi. E con che severità e intransigenza: qualche mese fa disse di considerare superflui anche i soldi spesi nei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia. Ora la Procura della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia ha aperto un’inchiesta per verificare eventuali danni all’erario in rapporto a quanto pubblicato ieri da un’inchiesta del Messaggero Veneto. In sostanza, il giornale riferiva di almeno settanta episodi – dettagliandoli uno per uno – nei quali, dal 2008 al marzo del 2010, Ballaman avrebbe utilizzato l’auto di servizio e l’autista per finalità del tutto non istituzionali: viaggi verso la sua casa di villeggiatura, incontri politici della Lega, viaggi verso la casa della moglie o in aeroporto a prendere dei parenti. Nell’elenco c’è di tutto: compresa la prima a Milano del film “leghista” Barbarossa, un viaggio per accompagnare la moglie dal dentista, un altro per farsi portare a Venezia, da dove sarebbe partito in viaggio di nozze.
I viaggi di Ballaman. Il presidente del Consiglio regionale friulano nel più classico dei cliché: il leghista anti-sprechi e anti-casta che abusa dell'auto blu.
La nuova serie di Star Trek, la più famosa e longeva serie televisiva fantascientifica, sarà diffusa in streaming in tutto il mondo da Netflix a partire dal prossimo anno, fatta eccezione per gli Stati Uniti e il Canada. Ogni episodio sarà diffuso a livello globale entro un giorno dalla sua prima trasmissione negli Stati Uniti, sul canale dell’emittente CBS che lo produce. La realizzazione del nuovo Star Trek, molto atteso dai numerosi fan della serie, inizierà a Toronto (Canada) il prossimo settembre e il primo episodio sarà trasmesso nel mese di gennaio 2017. Sarà la prima nuova serie di Star Trek dal 2005, anno in cui andò in onda l’ultima puntata di Star Trek: Enterprise. Netflix ha inoltre comunicato che tutti i 727 episodi esistenti delle serie precedenti di Star Trek saranno messi a disposizione dei suoi iscritti in tutto il mondo entro la fine del 2016. Finora sul servizio in streaming erano disponibili solo alcuni film per il cinema realizzati negli ultimi anni, e talvolta temporaneamente qualche episodio delle vecchie serie (ma non in tutti i paesi). Gli iscritti a Netflix potranno quindi vedere gli episodi di Star Trek: Serie Classica, Star Trek: The Next Generation, Star Trek: Deep Space Nine, Star Trek: Voyager e Star Trek: Enterprise.
Netflix diffonderà in streaming la nuova serie di Star Trek. In tutto il mondo e avrà i diritti sugli episodi delle serie precedenti, compresa quella classica.
Martedì 6 maggio è stato diffuso il video di Chandelier, una nuova canzone di Sia, cantante australiana di 38 anni, che è in giro fin dalla fine degli anni Novanta e che ultimamente si è fatta notare soprattutto come autrice – piuttosto prolifica – di canzoni cantate da artisti molto più noti di lei: ha scritto Sia, in parte o del tutto, canzoni come Pretty Hurts di Beyoncé, Perfume di Britney Spears, Titanium di David Guetta, Beautiful Pain di Eminem, Wild Ones di Flo Rida, e Diamonds di Rihanna, che si dice abbia composto in solo 14 minuti. Ha lavorato anche con gli Zero 7, i Massive Attack e i Jamiroquai, e ha collaborato a lungo con Christina Aguilera durante le registrazioni del disco Bionic. Il New York Times ha calcolato che le canzoni di Sia hanno venduto più di 25 milioni di copie. Come solista, la sua popolarità crebbe evidentemente – ma fino a un certo punto – quando una canzone di uno dei suoi primi dischi (Breathe me, presa da “Colour the small one”, del 2004) fu utilizzata in una puntata dell’ultima serie di “Six feet under”. Chandelier è una delle canzoni del suo prossimo disco, “1000 Forms of Fear”, che uscirà a giugno. La protagonista del video è Maddie Ziegler, una ballerina di undici anni che negli Stati Uniti è piuttosto nota per aver partecipato a “Dance Moms”, un reality molto popolare.
“Chandelier”, la nuova canzone di Sia. È la prima canzone dal suo prossimo disco da solista, “1000 Forms of Fear”, che uscirà a giugno.
Lunedì 25 agosto compie 60 anni Elvis Costello, cantautore inglese stimato e ammirato che ha infilato grandi cose nella storia della musica britannica dalla fine degli anni Settanta, con sapienze musicali che lo hanno portato in generi e collaborazioni molto eclettici tra il rock, il pop e il jazz, e qualche momento di vero successo internazionale. Questa è una scelta di sue canzoni fatta da Luca Sofri, peraltro direttore del Post, nel libro Playlist, la musica è cambiata. Elvis Costello (1954, Liverpool, Inghilterra) Non è il suo vero nome, ma questo non meravigli: quello vero è Declan Patrick MacManus. Londinese trapiantato a Liverpool da ragazzo, oggi sulla cinquantina, ormai ha fatto di tutto, e qualcuno lo ha definito “un’enciclopedia del pop”. Quasi-punk, ska, new wave, rock, pop, jazz, standards e composizione classica e operistica. È uno dei musicisti più stimati ed eleganti in circolazione, e ha reso icona la sua voce nasale. Ma malgrado i suoi fans sappiano citare decine di suoi capolavori pop, nessuna sua canzone è mai diventata un successo di quelli che conoscono tutti.
I sessant’anni di Elvis Costello. Otto gran belle canzoni per festeggiare uno che è "un'enciclopedia del pop".
Ora che è possibile trasmettere video in diretta su Facebook, Mark Zuckerberg ci tiene a farci sapere che è una cosa grossa. L’ultima funzione di Facebook non si limita a farci postare dei video in diretta in modo che i nostri amici li possano vedere. Facebook Live ha anche una mappa che permette di cercare i video in diretta in tutto il mondo e filtri che si possono applicare mentre si trasmette un video. Ed è compatibile con le nuove reazioni di Facebook. Facebook Live è uno dei prodotti più importanti lanciati da Facebook da un po’ di tempo a questa parte, ma la maggior parte delle sue funzioni assomigliano a caratteristiche già offerte da altri. Entrando nel mercato dei video in diretta Facebook sta replicando, o reinventando, il modello di Periscope, Meerkat e altri ancora. La settimana scorsa, durante un’intervista a Buzzfeed, Zuckerberg ha parlato di quello che rende Facebook Live diverso da Periscope, il servizio per la trasmissione di video in diretta di proprietà di Twitter: semplicemente Facebook ha un pubblico molto più ampio dei suoi concorrenti. «Se vuoi condividere un video con i tuoi amici, poterlo fare dove sai di trovarli aiuta», ha detto Zuckerberg. Venerdì 8 aprile Buzzfeed − uno dei primi partner di Facebook Live − ha trasmesso su Facebook un video in cui veniva fatta esplodere un’anguria con degli elastici. Il video è stato visto da oltre due milioni di persone. Facebook offre lo stesso servizio di Periscope, ma ha qualcosa in più: è esattamente dove sono gli utenti. Non c’è bisogno di fare pubblicità e non c’è nessuna app da scaricare: è già su Facebook, e tutti hanno un account Facebook. Non serve andare su un altro sito o aprire un’app diversa. Qualche settimana fa Facebook Messenger (il servizio di messaggistica istantanea di Facebook) ha introdotto un nuovo Easter Egg che permette di giocare a basket in chat inviando semplicemente una emoji. Il giochino in sostanza è uguale a “Peach Ball”, una funzione di Peach, un piccolo social network lanciato a gennaio: se non fosse per il fatto che su Facebook si possono sfidare i propri amici. Da quando Facebook Messenger ha lanciato il gioco, non ho più avuto motivo di tenere Peach sul mio telefono. Meglio ancora, ho avuto un nuovo motivo per usare Facebook: un altro punto a favore di Zuckerberg.
Facebook vuole diventare Internet. Ogni volta che una società concorrente presenta un nuovo servizio, Facebook lo "copia", sfruttando il fatto che ha più utenti: e funziona.
Apple smetterà di produrre e vendere i suoi router AirPort, AirPort Extreme e Time Capsule non appena avrà terminato le attuali scorte. La notizia è stata confermata dall’azienda statunitense, ma il ritiro da questo settore era stato ampiamente anticipato negli anni scorsi. Nel 2016 si era saputo che Apple aveva dismesso la sua divisione che si occupava della ricerca e dello sviluppo nel settore dei router WiFi, e l’ultimo consistente aggiornamento di questi dispositivi risaliva ormai al 2013. Apprezzati per le loro capacità e la relativa semplicità di configurazione, negli ultimi anni i router Apple sono stati superati da alternative meno costose e comunque di qualità, comprese alcune soluzioni offerte da Google. Apple non ha comunque escluso di tornare a occuparsi di router in futuro, nel caso in cui intuisca nuove opportunità e la possibilità di innovare il settore. La società manterrà comunque il supporto tecnico per i modelli più recenti di router AirPort venduti negli ultimi anni.
Apple smette di produrre e vendere tutti i suoi router WiFi.
La sindaca di Roma Virginia Raggi è stata assolta nel processo in appello in cui era imputata con l’accusa di falso per la storia della nomina di Renato Marra – fratello dell’ex braccio destro di Raggi, Raffaele – alla direzione del Dipartimento turismo del comune da lei guidato. Raggi era già stata assolta in primo grado, ma poi la procura aveva fatto ricorso chiedendo una pena di dieci mesi di reclusione. Il processo di primo grado era iniziato nel giugno del 2018. Raggi era accusata di aver dichiarato il falso al responsabile anticorruzione del comune di Roma in occasione del trasferimento di Renato Marra dalla polizia municipale alla direzione del Dipartimento turismo, con un conseguente cospicuo aumento di stipendio. All’epoca, il braccio destro e principale consigliere della sindaca era il fratello di Renato, Raffaele Marra, successivamente accusato di corruzione e arrestato, nel 2016, per una vicenda precedente che non aveva nulla a che fare con Raggi. Secondo l’accusa, Raffaele Marra aveva fatto pressioni sulla sindaca affinché trasferisse il fratello all’incarico più remunerativo. Raggi aveva dichiarato ufficialmente al responsabile dell’anticorruzione di aver nominato Marra in «autonomia», ma secondo l’accusa aveva commesso il reato di falso per via di alcune conversazioni scritte trovate sul cellulare di Raffaele Marra.
La sindaca di Roma Virginia Raggi è stata assolta anche in appello dall’accusa di falso per la storia della nomina di Renato Marra.
Lunedì la Lega Nord ha concluso un accordo di cooperazione e collaborazione con Russia Unita, il principale partito politico russo il cui leader indiscusso è il presidente Vladimir Putin. L’accordo è stato firmato ieri a Mosca da Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, e Sergei Zheleznyak, vicesegretario generale del Consiglio per le relazioni internazionali di Russia Unita. Il Financial Times ha scritto che l’intesa tra le due parti è «l’ultimo tentativo del Cremlino di sviluppare rapporti formali con gruppi populisti in vista delle elezioni che si terranno quest’anno e nelle quali le destre aumenteranno i loro consensi». Il Financial Times si riferisce ai molti paesi europei nei quali si andrà a votare nel 2017, tra cui Francia, Paesi Bassi e Germania. In Italia non si sa quando si terranno le prossime elezioni legislative, e ci sono almeno due partiti politici che negli ultimi mesi o anni hanno sviluppato dei forti rapporti con la Russia di Putin: la Lega Nord e in parte il Movimento 5 Stelle. Il testo dell’accordo prevede che Lega Nord e Russia Unita «si consulteranno e si scambieranno informazioni sui temi di attualità, sulle relazioni internazionali, sullo scambio di esperienze nella sfera delle politiche per i giovani, dello sviluppo economico». Dopo l’incontro a Mosca, Salvini ha scritto sulla sua pagina Facebook alcuni dei temi che sono stati trattati con Zheleznyak: «Lotta all’immigrazione clandestina e pacificazione della Libia, lotta al terrorismo islamico e fine delle sanzioni contro la Russia, che sono costate all’Italia 5 miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro persi».
L’accordo tra la Lega Nord e il partito di Putin. È stato firmato ieri ed è l’ultimo tentativo del governo russo di rafforzare i suoi rapporti con i gruppi populisti di tutta Europa.
I film d’animazione Disney e Pixar sono ricchi di ambientazioni e paesaggi molto particolari, a volte incredibili. Difficilmente si può pensare che siano ispirati a dei luoghi veri, ma in alcuni casi è capitato che fosse così: il sito Bored Panda ha mostrato e spiegato che ci sono molti paesaggi dei film Disney e Pixar che mostrano luoghi reali, a cui i disegnatori si sono ispirati per ambientare le loro storie. Alcuni sono piuttosto ovvi – la cattedrale di Notre Dame nel Gobbo di Notre Dame, per esempio – mentre altri sono meno noti. È il caso del paesino alsaziano di Eguisheim, in Francia, che assomiglia molto al paese in cui vive Belle, la protagonista di La Bella e la Bestia. C’è poi una cascata del Venezuela che ha ispirato un luogo di Up o Grand Central Terminal – la stazione ferroviaria di New York – che è molto simile a uno dei luoghi di Ralph Spaccatutto. Dentro ogni foto, il film e la località vera del posto:
I luoghi veri dei film Disney e Pixar. Molte ambientazioni sono ispirate – o comunque molto simili – a posti che esistono davvero, dalla cascata di Up al paese di Belle.
Oggi in oltre mille comuni italiani ci sono le elezioni amministrative e più di 9 milioni di persone aventi diritto al voto possono farlo per scegliere sindaci e consigli comunali. I seggi sono aperti dalle 7 alle 23. Tra i comuni dove si vota ci sono 21 capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani) e quattro capoluoghi di regione (Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila). Agli elettori viene consegnata una sola scheda elettorale, ma la modalità di voto sono differenti per i comuni fino a 15.000 abitanti e per quelli con più di 15.000 abitanti. Come si vota nei comuni che hanno fino a 15.000 abitanti
Elezioni amministrative: come si vota e fino a quando. I seggi sono aperti dalle 7 e lo saranno fino alle 23: si vota per in oltre mille comuni italiani.
Il professore di orticoltura dell’Università della Florida Harry J. Klee e alcuni suoi colleghi da tutto il mondo lavorano da anni per riuscire a rendere più gustosi e saporiti i pomodori che di solito si comprano al supermercato: e sull’ultimo numero della rivista Science c’è un articolo che racconta lo stadio di avanzamento delle loro ricerche, iniziate più di dieci anni fa. Dopo aver individuato 398 varietà di pomodori tra quelli coltivati su larga scala, quelli selvatici e quelli coltivati negli orti familiari, i ricercatori hanno creato 101 nuove varietà incrociando quelle esistenti (dunque non creando organismi geneticamente modificati) per ottenere diversi sapori e poi le hanno sottoposte a decine di assaggiatori per stabilire quali fossero le più buone. Successivamente, usando una tecnica di analisi chimica nota come gascromatografia, hanno trovato tredici composti chimici, tra quelli che vengono percepiti dall’olfatto quando un pomodoro è masticato (cioè i composti volatili), che vengono associati a un buon sapore dalle persone. Per ciascuno di questi tredici composti chimici hanno rintracciato i geni responsabili della loro produzione dopo aver ottenuto i codici genetici delle varietà di pomodori. In totale i geni sono 26.
Gli scienziati vogliono darci pomodori più buoni. Secondo uno studio, incrociando diverse varietà è possibile ottenerne di più gustosi di quelli insipidi del supermercato.
Ieri mattina la polizia ha arrestato quattro uomini tunisini a Latina (Lazio) e Caserta (Campania) con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione dei documenti e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La cosa più importante però è che i quattro sono sospettati di far parte della rete di contatti di Anis Amri, l’uomo che il 19 dicembre 2016 investì la folla ai mercatini di Natale di Berlino, uccidendo 12 persone, e che fu poi ucciso quattro giorni dopo a Sesto San Giovanni, poco distante da Milano. La storia di Amri e la ricostruzione del suo passato sono state raccontate molto anche in Italia. Prima dell’attentato, infatti, Amri aveva passato quattro anni in diverse prigioni della Sicilia, dove si era radicalizzato e si era avvicinato alle idee dello Stato Islamico (o ISIS). Aveva inoltre vissuto per un breve periodo ad Aprilia, in provincia di Latina, prima di andare in Germania. Le indagini svolte nell’ultimo anno – e risultate nella cosiddetta “Operazione Mosaico” – hanno permesso di individuare le persone che facevano parte della rete di Amri e di scoprire che a un certo punto, tra il giugno e il luglio 2015, Amri e altri estremisti islamici pensarono di compiere un attentato in una stazione della metropolitana di Roma. È una storia piuttosto intricata, che la polizia ha raccontato solo ieri, anche se diverse persone coinvolte erano già state espulse dall’Italia o si trovavano già in prigione per altri reati. Partiamo dall’inizio.
Gli arresti attorno ad Anis Amri, in ordine. La polizia ha ricostruito la complicata rete di contatti dell'attentatore di Berlino: c'entrano un centro islamico di Latina e un presunto piano per un attentato a Roma.
Abigail Hauslohner è una giornalista americana di 31 anni. Dal 2007 si occupa di Medio Oriente, e nel 2012 è diventata capo dell’ufficio del Cairo del Washington Post. In questo articolo, Hauslohner racconta di avere subito una violenza sessuale a 17 anni e spiega i motivi per cui fu spinta a non denunciare il fatto. Dal momento che sono il capo dell’ufficio del Cairo del Washington Post, il rischio della violenza sessuale è presente in molti dei posti che frequento. Mi occupo di guerre e crisi politiche in Medio Oriente da sette anni a questa parte, cinque dei quali li ho passati al Cairo, la capitale dell’Egitto, dove questo tipo di violenze è molto comune. Quando sono stata palpeggiata in mezzo a una folla di manifestanti fuori dalla moschea di al-Azhar, nel 2011, mi sono girata e ho dato a quel tizio un pugno in faccia.
Perché è così difficile denunciare uno stupro. L'ha raccontato una corrispondente di guerra del Washington Post (una "dura"), che ne ha subito uno a 17 anni.
Il settimanale britannico The Economist ha scritto sul numero appena uscito un editoriale molto critico nei confronti del candidato socialista alla presidenza francese, François Hollande, dando di fatto il proprio sostegno al presidente uscente Sarkozy. Allo stesso modo, l’Economist spiega che Hollande sarà con ogni probabilità il prossimo presidente francese. L’articolo è intitolato “Il piuttosto pericoloso monsieur Hollande – Il socialista che sarà probabilmente il prossimo presidente francese sarebbe un male per il suo paese e per l’Europa”. Questo giornale espresse la sua preferenza per Sarkozy nel 2007, quando lui disse coraggiosamente agli elettori francesi che non avevano nessuna alternativa se non quella di cambiare. È stato sfortunato a essere colpito dalla crisi economica globale un anno più tardi. Ha anche ottenuto qualche risultato: ha reso più flessibile la settimana lavorativa di 35 ore dei socialisti, ha liberalizzato le università e alzato l’età pensionabile. Ma le politiche di Sarkozy si sono rivelate imprevedibili e inaffidabili come la sua persona. Il tono protezionistico, anti-immigrazione e sempre più antieuropeista è forse indirizzato all’elettorato del Fronte Nazionale, ma Sarkozy sembra crederci personalmente un po’ troppo. Perciò, se votassimo il 6 maggio, voteremmo per Sarkozy. Non per i suoi meriti, ma per tenere alla larga Hollande.
L’Economist contro Hollande. Il settimanale britannico dà il proprio sostegno a Sarkozy: non per i suoi meriti, ma perché l'alternativa è "piuttosto pericolosa" per la Francia e per l'Europa.
Il nuovo film di Sam Mendes, il thriller di guerra 1917, sta diventando sempre più il favorito per la vittoria dell’Oscar per il miglior film, ed è stato anche il film più visto in Italia nell’ultima settimana. È ambientato in un preciso giorno della Prima guerra mondiale e racconta la storia di due caporali britannici ai quali viene affidato un importantissimo messaggio che, se consegnato, potrebbe salvare la vita a 1.600 soldati di un altro battaglione, che altrimenti rischiano di finire in un’imboscata dei tedeschi. Il film non è propriamente ispirato a una storia vera, ma parte dall’esperienza personale del nonno del regista – Alfred H. Mendes – per raccontare una storia certamente verosimile, inserita in un contesto ricreato e raccontato con notevole precisione. La storia di 1917 non è davvero successa e i suoi protagonisti non sono davvero esistiti, ma sarebbe potuta succedere e sarebbero potuti esistere.
Cosa successe davvero nel 1917. L'apprezzato film di guerra di Sam Mendes non racconta una storia vera, ma è comunque molto fedele al contesto storico in cui è ambientato.
La grande popolarità del cricket nelle ex colonie britanniche ha avuto negli anni Novanta la conseguenza di contagiare i molti rifugiati afgani in Pakistan. Fondata nel 1995, la Federazione Afgana Cricket era stata poi sciolta dai talebani, che vietarono il cricket come tutti gli sport. La Federazione è stata ricostituita nel 2000 e nel 2001 è diventata membro dell’ International Cricket Coucil (ICC), la federazione internazionale del gioco. Ora il cricket sta tornando a essere molto popolare in Afghanistan: viene giocato ovunque, nelle strade e in campi improvvisati, e le partite della squadra nazionale sono molto seguite. La nuova esplosione del cricket in Afghanistan è stata raccontata da un documentario che si chiama Out of the Ashes e ha come protagonista proprio la nazionale afgana di cricket. Out of Ashes è stato girato nel corso dei due anni in cui la squadra nazionale di cricket dell’Afghanistan ha giocato le qualificazioni per la Coppa del Mondo di cricket del 2011. Il documentario segue i giocatori dai primi allenamenti in abiti tradizionali su campi invasi dalle macerie fino alle trasferte in giro per il mondo (a partire dall’Isola di Jersey). Racconta poi la storia del primo allenatore, un appassionato dilettante poi licenziato in favore di un allenatore professionista, quando la squadra ha cominciato ad avere successo.
Il cricket di strada a Kabul. In mancanza di campi veri, in Afghanistan si gioca dappertutto.
Poco dopo le 17 di oggi (ora italiana), la sonda spaziale Hope degli Emirati Arabi Uniti ha completato il proprio inserimento nell’orbita di Marte, dopo avere percorso oltre 480 milioni di chilometri dal giorno del suo lancio dalla Terra, 204 giorni fa. Collocarsi nella giusta orbita era una delle fasi critiche della missione, considerato che Hope ha dovuto compiere una lunga frenata per ridurre la propria velocità (relativa al Sole) passando da 121mila a 18mila chilometri orari in poco meno di mezz’ora. La manovra è stata eseguita come da programma e ora la sonda si manterrà in un’orbita ellittica intorno al pianeta con una distanza minima di mille chilometri e una massima di 50mila chilometri; nel corso delle prossime settimane, l’ampiezza dell’orbita sarà via via modificata fino a raggiungerne una più stabile che permetterà a Hope di avvicinarsi fino a 22mila chilometri da Marte e di allontanarsi fino a 43mila chilometri, compiendo un giro completo intorno al pianeta ogni 55 ore.
La sonda Hope degli Emirati Arabi Uniti ha raggiunto l’orbita di Marte.
Il 31 dicembre il governo brasiliano ha comunicato di aver respinto la richiesta dell’Italia per l’estradizione di Cesare Battisti, condannato a due ergastoli per una serie di reati commessi alla fine degli anni Settanta. Abbiamo raccontato qui l’intera storia di Cesare Battisti, dei suoi controversi processi, della sua latitanza e dei tentativi fatti dall’Italia per ottenere la sua estradizione nel corso di questi ultimi anni. Il presidente brasiliano uscente, Lula, ha deciso nel suo ultimo giorno di mandato, con l’intenzione di non lasciare che la nuova presidente Dilma Rousseff ereditasse una tale patata bollente. Questo però potrebbe avvenire comunque, visto che la questione non sembra ancora chiusa. L’Italia ha subito mostrato delusione e nervosismo di fronte alla decisione del governo brasiliano. Oltre alle combattive dichiarazioni dei ministri Frattini e La Russa, infatti, va registrata la dura lettera inviata a Lula dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel negare l’estradizione e concedere a Battisti lo status di rifugiato politico, infatti, il Brasile implica che in Italia questo rischi di essere perseguitato e possa vedere compromessa la propria incolumità. Stando a quanto raccontano i giornali di oggi, poi, Napolitano sarebbe irritato anche per la mancata telefonata di Lula, che aveva promesso di comunicargli a voce l’avvenuta decisione ma poi non si sarebbe fatto sentire, aggiungendo un altro sgarbo a una situazione già piuttosto instabile.
L’Italia se la prende col Brasile. Congelato un trattato commerciale, forse si farà un ricorso alla Corte dell'Aia: ma anche per il Brasile la questione Battisti non è chiusa.
Sì, abbiamo cambiato il titolo di queste pagine che ospitano la newsletter Le canzoni, per noia del monotono formato precedente. Paul Weller ha rimandato a luglio l'uscita del disco nuovo, per ritardi nella stampa dei vinili, dice. Neil Young invece esce tra un mese e ha messo online una canzone: sembra del 1974 perché il disco è del 1974. Una vecchia cosa sulle trovate intelligenti dentro una tonante canzone di Vasco, Rossi. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Lloyd Cole. Abbiamo cambiato il titolo, ma è sempre la newsletter "Le canzoni".
Asahi Group Holdings, la società giapponese che produce la birra Asahi, inizierà nella prossima settimane a produrre birra a Padova, in Veneto; lo ha detto Akiyoshi Koji, presidente della società. La birra Asahi Super Dry inizierà a essere prodotta in Italia entro la fine di settembre e le vendite inizieranno a gennaio. Si sapeva già che sarebbe successo, ma si pensava che le vendite sarebbero iniziate nel 2019. Koji ha detto di aver già provato la birra Asahi prodotta a Padova e che «ha lo stesso gusto che in Giappone». Già dal 2016 Asahi era diventata la terza più grande società a operare nel mercato europeo della birra, dopo aver acquisito, spendendo circa 11 miliardi di dollari, diverse società europee, tre le quali anche Peroni. Tra l’altro, Koji ha anche detto che dal prossimo anno inizieranno le vendite della birra Peroni in Giappone.
La società giapponese Asahi produrrà birre a Padova e inizierà a venderle da gennaio.
Lunedì 22 dicembre è stato presentato in anteprima nell’aula del Consiglio Regionale della Lombardia il nuovo inno ufficiale della regione, “Lombardia, Lombardia”, composto dal musicista Mario Lavezzi e da Giulio Rapetti Mogol, che ne ha scritto il testo. L’inno è stato presentato dal presidente della regione, Roberto Maroni, e del presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, che ha pubblicato il video sui suoi profili Facebook e Twitter.
Il nuovo inno della regione Lombardia. "Lombardia, Lombardia, grande terra mia, orgogliosa, laboriosa, piena di energia" (date retta, meglio se prendete le cuffie).
Jordy Asher, più noto come “Boots”, e soprattutto per aver collaborato alla produzione del disco di Beyoncé pubblicato lo scorso dicembre, ha pubblicato una nuova canzone – un gran lentone – in cui canta la stessa Beyoncé. La canzone si chiama “Dreams” e ripete ipnoticamente lo stesso verso per cinque minuti. Boots – che aveva diffuso un’altra nuova canzone poche ore prima – ha spiegato su Facebook di aver pubblicato la canzone per raccogliere fondi per un’organizzazione che si occupa di violenze contro le adolescenti a New York.
Il lentone di Beyoncé e Boots. Lui le aveva prodotto mezzo disco a dicembre, lei ora ripete con lui un verso ipnotico per cinque minuti.
La regolazione del consumo e della vendita di marijuana è tornata da qualche giorno oggetto di attenzione e discussione tra i media internazionali, soprattutto dopo la legalizzazione in Colorado, e se ne sta riparlando anche in Italia. Roberto Saviano su Repubblica scrive che essere favorevoli alla legalizzazione delle droghe non vuol dire approvarne o promuoverne l’uso, e che è una questione principalmente economica e di legalità. Ho sempre detestato droghe leggere e pesanti. Sono quasi astemio, un occasionale bevitore di alcolici. Ma sono, invece, profondamente antiproibizionista. Indipendentemente dal mio rapporto con qualunque tipo di sostanza, dal mio stile di vita, dalle mie passioni e dalle mie repulsioni. Si ritiene, sbagliando, che essere antiproibizionisti significhi tifare per le droghe. Sottovalutarne gli effetti, incentivarne il consumo. Niente di più falso. Spesso, in Italia, le discussioni sui temi più delicati sono travolte da un furore ideologico che oscura i fatti e impedisce un dibattito sereno. È successo con l’aborto, con l’eutanasia, succede con le droghe. E non è possibile che una parte dei cittadini, che la parte maggiore delle istituzioni religiose – con il peso che la Chiesa Cattolica ha in Italia – e che la politica tutta, tranne pochissime eccezioni, si rifiutino di affrontare seriamente e con responsabilità questo tema. Non è possibile che la risposta alla tossicodipendenza sia nella maggior parte dei casi il carcere, che tracima di spacciatori e consumatori, ultimi ingranaggi di un meccanismo che irrora di danaro l’intero nostro Paese.
Legalizzare, non liberalizzare. Sono due cose diverse, spiega Roberto Saviano a proposito delle droghe e del dibattito rinato.
La Pasqua è la più importante festività del calendario cristiano: secondo la tradizione celebra la risurrezione di Gesù Cristo, ma nel tempo è diventata festa e giorno di riposo anche per i non credenti. La Pasqua si festeggia di domenica perché nei Vangeli è scritto che il sepolcro vuoto di Gesù Cristo fu scoperto il giorno successivo al sabato. La data cambia però di anno in anno per via del fatto che da quasi 1700 anni per calcolare il giorno esatto di festa si tiene conto del calendario lunare: per la Chiesa, la Pasqua si festeggia la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, che può capitare in diversi giorni del calendario solare (cioè quello che usiamo oggi).
La Pasqua, spiegata bene. Una guida per fare bella figura a pranzo, a partire dalla domanda che vi fate ogni anno: cosa c'entrano le uova, il cioccolato e i conigli?.
Giovedì 21 aprile, a Roma ci sarà uno sciopero dei dipendenti di ATAC, la società che gestisce il servizio pubblico locale. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati Orsa Tpl, Sul, Usb e Utl e potrebbe causare problemi e rallentamenti su tutta la linea ATAC: inizierà alle 8,30 e finirà alle 12,30. Lo sciopero è stato confermato da ATAC sul suo sito, dove è spiegato che “riguarda l’intera rete Atac: bus, filobus, tram, metropolitane linee A-B-C e ferrovie regionali Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo”. Il sito di news Fanpage ha spiegato le ragioni dello sciopero, scrivendo che: “a far incrociare le braccia ai lavoratori di Atac è stata la decisione dell’azienda di non concedere i locali aziendali per effettuare un referendum con cui chiedere ai lavoratori di esprimersi su un accordo sul salario firmato in estate dai sindacati”. Inizialmente lo sciopero avrebbe dovuto essere di 24 ore, ma il prefetto di Roma Franco Gabrielli ne ha ordinato la riduzione a 4 ore dopo il fallimento delle trattative tra i sindacati e ATAC. Gabrielli ha motivato la decisione con la necessità di limitare i possibili problemi al trasporto pubblico di Roma in vista del possibile aumento dei turisti per il ponte del 25 aprile. Il comunicato della prefettura:
Lo sciopero ATAC a Roma giovedì 21 aprile. Durerà 4 ore e potrebbe causare disagi su tutta la linea ATAC.
Più di 500mila utenti Android hanno scaricato dei giochi infetti da malware dallo store di Google, Google Play. Sono 13 giochi di simulazione di guida che nel frattempo sono stati rimossi: una volta scaricati, l’icona spariva dallo schermo e nello smartphone veniva installato un virus che permetteva allo sviluppatore del malware di avere accesso a tutto il traffico dati degli utenti. Lukas Stefanko, un ricercatore che lavora ad ESET, un’azienda specializzata nella produzione di software antivirus, ha scritto su Twitter che il 19 novembre, prima che Google intervenisse, due dei tredici giochi erano tra quelli più di tendenza di Google Play, cosa che ha spinto un così alto numero di utenti a scaricarli.
Più di 500mila utenti Android hanno scaricato dei giochi infetti da Google Play.
Come aveva promesso nei mesi scorsi, Twitter ha iniziato a testare una nuova serie di strumenti per ridurre i casi di abusi e di molestie verbali sul suo social network, un problema che riguarda molti iscritti e che impedisce loro di esprimersi liberamente e senza ricevere minacce. Per rendere più efficaci i nuovi strumenti, Twitter ha cambiato il testo della sezione “violenza e minacce” delle sue regole: prima si parlava genericamente del divieto di fare ricorso a “minacce violente dirette e specifiche contro altri”, mentre nella nuova formulazione si parla di “minacce di violenza contro altri e promozione della violenza contro altre persone”. La modifica permette di ampliare i casi in cui i responsabili di Twitter possono intervenire per sospendere o bloccare un account. Twitter ha anche aggiunto nuovi strumenti e arricchito quelli già disponibili per i suoi moderatori per limitare i casi di abusi e molestie verbali. Tra le opzioni c’è la possibilità di sospendere per un certo periodo di tempo un account, impedendogli quindi di pubblicare nuovi contenuti e di contattare altre persone sul social network. Un altro provvedimento impone di associare un numero di telefono al proprio account, effettuando poi una verifica con l’SMS ricevuto sul cellulare, in modo da verificare l’identità della persona e avere qualche dettaglio in più sull’autore degli abusi nel caso sia necessario segnalarlo alle autorità. Lo staff di Twitter può anche chiedere la rimozione di alcuni tweet ritenuti in violazione delle regole del social network prima di poterlo tornare a utilizzare.
I nuovi strumenti di Twitter contro abusi e molestie verbali. Sarà più facile identificare e se necessario bloccare gli account molesti, come il social network aveva promesso nei mesi scorsi.
La maggior parte delle persone disegna una mela facendo prima una specie di piccolo cerchio irregolare, alcune in senso orario, altre in senso antiorario, aggiungendo poi un trattino come picciolo e a volte una piccola foglia: ora Google ha raccolto abbastanza dati per dimostrarlo. Lo scorso novembre ha pubblicato sulla piattaforma A.I. Experiments, un sito dedicato ad alcuni esperimenti sull’intelligenza artificiale (AI), un programma chiamato Quick, Draw! che funziona un po’ come il gioco di società Pictionary: all’utente viene chiesto di disegnare un oggetto che deve essere riconosciuto dall’AI entro venti secondi; più il disegno è accurato, più l’intelligenza artificiale ha probabilità di indovinarlo. Da novembre a maggio più di 15 milioni di persone hanno giocato con Quick, Draw! e così Google ha creato un archivio di milioni di disegnini che i ricercatori potranno usare sia per allenare le intelligenze artificiali sia per cercare degli schemi nel modo in cui le persone disegnano in tutto il mondo. Navigando sulla parte dedicata ai dati raccolti del sito di Quick, Draw! è possibile vedere come le persone disegnano gli oggetti più svariati, dalla semplice casetta a cose più complesse, come la Grande muraglia cinese o la migrazione degli animali: nel caso di queste ultime non è sempre immediato capire perché una persona abbia fatto un certo disegno e si vedono molte differenze tra i disegni di persone diverse. Per ogni tipo di disegno si possono vedere, in una rapida animazione, anche come le persone hanno realizzato il proprio disegno, tratto dopo tratto. Potete segnalare a Google se tra i disegnini ce n’è uno che è stato messo in una certa categoria per errore, oppure continuare a giocare con Quick, Draw! (o con uno degli altri esperimenti con AI).
In quanti modi si può disegnare una mela? almeno 140.000, dice Google, che ha raccolto i disegni – mele, case, sassofoni, orsi – di 15 milioni di persone di tutto il mondo.
La violenta repressione delle rivolte in Libia e la grande amicizia del presidente del Consiglio italiano col dittatore libico Gheddafi ha fatto sì che in questi giorni centrodestra e centrosinistra si accusassero molto e reciprocamente di avere stretto rapporti eccessivamente vicini con il regime o di ipocrisia nel prenderne adesso le distanze. Le puntate di Ballarò e di Annozero che si sono occupate della questione sono diventate una specie di rissa dell’asilo: eri più amico tu, no eri più amico tu, guardate queste foto, guardate qui invece che sorrisi. Per quanto nei rapporti bilaterali tra due governi lo stile conti molto, e lo stile degli incontri Berlusconi-Gheddafi non è paragonabile a nessun altro rapporto bilaterale intrattenuto dall’Italia negli ultimi anni, esiste un parametro più concreto che bisognerebbe analizzare e valutare per discutere dei rapporti tra Italia e Libia. È il cosiddetto Trattato di Bengasi, cioè il “trattato di amicizia e cooperazione” tra Italia e Libia sottoscritto da Berlusconi e Gheddafi il 30 agosto del 2008, ratificato dall’Italia il 6 febbraio del 2009. Ieri il ministro La Russa ha detto che il trattato è “di fatto sospeso” ma anche questa affermazione è poco chiara: il Trattato, infatti, può essere modificato solo “previo accordo delle Parti”.
Cosa dice il Trattato tra Italia e Libia. Quali sono gli impegni che l'Italia ha preso nei confronti di Gheddafi, che il governo oggi considera di fatto "sospesi".
Mario Monti ha lasciato l’incarico ad interim al ministero dell’Economia, nominando al suo posto Vittorio Grilli. Vittorio Grilli ha 54 anni, è economista e dal maggio del 2005 è stato direttore generale del ministero del Tesoro. Ha ricoperto questo incarico insieme a Domenico Siniscalco, Tommaso Padoa-Schioppa e Giulio Tremonti, e con la nomina di Mario Draghi a capo della Banca Centrale Europea sembrava sul punto di potergli succedere alla guida della Banca d’Italia. In passato è stato per breve tempo dirigente di Credit Suisse. Con l’insediamento del governo Monti è stato nominato viceministro all’Economia.
Grilli è il nuovo ministro dell’Economia. Monti ha lasciato l'incarico ad interim.
SOX, uno degli esperimenti di fisica delle particelle più importanti degli ultimi tempi in Italia, rischia di essere fermato nei laboratori del Gran Sasso (Abruzzo) in seguito agli eccessivi allarmismi sulla sua presunta pericolosità, aizzati nell’ultima settimana da un servizio delle Iene criticato dagli stessi organizzatori del test. Il servizio, intitolato “Un pericoloso esperimento nucleare tenuto nascosto” e trasmesso su Italia 1 nella puntata del 21 novembre, riprendeva le perplessità di alcune organizzazioni ambientaliste, preoccupate dall’eventualità che SOX possa causare inquinamenti delle acque e addirittura contaminazioni radioattive. Il servizio era molto allarmistico e tra le altre cose equiparava il disastro di Fukushima con ciò che potrebbe accadere al Gran Sasso. Queste circostanze sono state smentite dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), che si occupa delle strutture presso il Gran Sasso, ma ciò non ha impedito al Movimento 5 Stelle di fare approvare all’unanimità nella commissione Attività produttive del Consiglio regionale abruzzese una risoluzione che chiede “il blocco immediato e definitivo dell’esperimento”.
Il caso Gran Sasso e “Le Iene”, spiegato. Un servizio televisivo molto allarmistico parlava di un "pericoloso esperimento nucleare tenuto nascosto": solo che non è stato tenuto nascosto e non è pericoloso.
Si sarebbe dovuta tenere lo scorso marzo la seconda edizione di “Pensavo Peccioli“, il festival creato e diretto da Luca Sofri, peraltro direttore del Post, nella cittadina toscana di Peccioli, e che alla sua prima edizione aveva ottenuto grandi consensi e apprezzamenti: tra gli ospiti c’erano stati Alessandro Baricco, Gianrico Carofiglio, Irene Tinagli, Annalisa Cuzzocrea, Walter Veltroni, Michele Serra, Giuliano Ferrara, Eva Giovannini, Carlo Verdelli, e molti altri ancora. La seconda edizione, con un programma altrettanto ricco, è stata annullata con poche settimane di anticipo, a causa del coronavirus. Il programma è di riprogettarla ad autunno, nelle modalità che saranno opportune. Ma Pensavo Peccioli ha voluto mantenere nel frattempo un’occasione di raccontare e discutere, e ha creato per il mese di maggio “Cosa sarà”, un festival online così spiegato dallo stesso Luca Sofri.
“Cosa sarà”, un festival online. Inizia lunedì una serie di incontri prodotta da "Pensavo Peccioli" e coordinata da Luca Sofri.
Nel 2020 una parte degli italiani, e non solo, è riuscita a risparmiare di più, nonostante le difficoltà economiche causate dalla pandemia da coronavirus. Secondo l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), i depositi sui conti correnti e simili, a settembre 2020 sono aumentati di oltre 125 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2019, una crescita dell’8 per cento. Per cercare di comprendere un po’ di più la situazione economica attuale è però possibile esaminare altri aspetti, ad esempio l’andamento in Italia dei debiti che i privati o le società non riescono più a restituire, detti anche “prestiti non performanti”, in inglese non performing loans (NPL). Banca Ifis ha infatti realizzato con il suo Ufficio Studi una mappa del debito nel nostro paese al 30 settembre 2020, integrando i dati dei bilanci bancari presenti nel database statistico della Banca d’Italia alle stime di analisi interne della stessa Banca Ifis. Ha così evidenziato che il tasso di deterioramento, che indica il passaggio dei crediti da “buoni” a non più “performing”, quindi a debito, è rimasto invariato rispetto al 2019, confermandosi all’1,1 per cento. Secondo l’Ufficio Studi della Banca ciò è dovuto soprattutto agli interventi di sostegno del governo a famiglie e imprese, come ad esempio il blocco dei licenziamenti e la moratoria sui prestiti, che hanno in qualche modo controbilanciato gli effetti della crisi economica conseguente alle misure di distanziamento decise per contrastare l’epidemia da coronavirus.
La mappa del debito in Italia. Nord e Sud, famiglie e imprese: cosa ci spiegano del nostro paese i "prestiti non performanti" nel 2020.
Dal ricco archivio di documenti sulla storia della musica nella collezione dello Hard Rock Cafe ha guadagnato nuova notorietà uno scambio di telegrammi – esposto nel locale di Praga della catena – acquisito a un’asta del 1995, su cui finora c’era stata poca attenzione. Il primo dei due messaggi è firmato da Jimi Hendrix, Miles Davis e dal batterista jazz Tony Williams e fu spedito il 21 ottobre 1969 agli studi londinesi della Apple Records – la casa discografica dei Beatles, allora già in crisi – indirizzato a Paul McCartney. Il testo dice: «Registriamo un LP insieme questo weekend a New York. Che ne dici di venire a suonare il basso»
Il telegramma di Jimi Hendrix e Miles Davis per Paul McCartney. Lo volevano a suonare il basso con loro a Londra, ma lui era via: è il supergruppo che non ci fu.
Secondo diverse agenzie di stampa, per la prima volta dei funzionari europei di alto livello hanno discusso formalmente la possibilità di una bancarotta della Grecia e quindi di una sua uscita dall’euro. La discussione è avvenuta giovedì a Bratislava, in Slovacchia, durante una cena a cui hanno partecipato funzionari dei ministeri delle Finanze di tutti i 19 paesi dell’eurozona. La possibilità che la Grecia uscisse dall’euro era già stata discussa e analizzata, ma è la prima volta che il tema viene affrontato in un incontro formale di tale importanza. Da mesi la Grecia sta trattando con l’Europa per ottenere un prestito da 7,2 miliardi di euro, ma le trattative si sono arenate negli ultimi giorni. Secondo alcune recenti stime, il governo greco ha abbastanza denaro per sopravvivere fino alla fine di giugno. Dove eravamo rimasti? Le trattative tra Grecia e gli altri governi dell’eurozona vanno avanti oramai dallo scorso gennaio, quando il nuovo governo guidato da Alexis Tsipras ha detto che avrebbe discusso nuove condizioni per l’erogazione del prestito da 7,2 miliardi previsto per lo scorso febbraio e le cui condizioni erano state contrattate dai governi precedenti. Nel primi giorni di giugno le trattative hanno subìto una rapida accelerazione. La Commissione Europea e il Fondo Monetario Internazionale, due creditori della Grecia, hanno messo insieme una nuova serie di richieste, respinte da Tsipras una settimana fa. Il governo greco ha risposto questa settimana con un altro piano che a sua volta è stato respinto dall’Unione Europea, lo scorso 10 giugno.
Si è parlato di default della Grecia. È successo per la prima volta giovedì in un incontro formale tra i paesi membri dell'eurozona: intanto le trattative continuano, per un accordo c'è tempo fino a fine giugno.
Per quanto possa sembrare anacronistico nell’era di Instagram e delle fotografie fatte con gli smartphone, da qualche mese Polaroid e Fujifilm litigano sul formato delle tradizionali foto istantanee. Il contenzioso dovrà essere risolto in tribunale e potrebbe portare alla fine di un controverso marchio di fabbrica su un quadrato dentro un quadrato. Polaroid vuole che Fujifilm paghi milioni di dollari per avere venduto un tipo di fotografie istantanee tali e quali a quelle che Polaroid ha prodotto per decenni, e che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Fujifilm sostiene invece che Polaroid non abbia nessun titolo per fare questa richiesta, considerate le sue attuali ridotte attività commerciali, e ha presentato un esposto presso la Corte distrettuale di New York per risolvere una volta per tutte il problema. Il contenzioso è piuttosto intricato e coinvolge un’azienda – Polaroid – dal glorioso passato e da un presente molto complicato. Dopo avere avuto per decenni un enorme successo con le sue macchine fotografiche con pellicole per lo sviluppo istantaneo delle fotografie, Polaroid Corporation non ha retto alla rivoluzione delle fotocamere digitali e nel 2001 ha dichiarato fallimento. Ha venduto il proprio marchio e i suoi principali asset che sono diventati la risorsa per costituire una nuova azienda, che però nel 2008 ha dichiarato nuovamente fallimento uscendo dal mercato delle fotografie istantanee.
Polaroid vuole milioni di dollari per le sue foto quadrate col bordo bianco. Li ha chiesti a Fujifilm che produce pellicole molto simili, ma l'azienda non vuole pagare e ha fatto causa in tribunale: un quadrato vale proprietà intellettuale?.
Disney ha diffuso il primo trailer del film Il libro della giungla, un nuovo riadattamento delle storie raccontate dallo scrittore Rudyard Kipling in un famoso libro del 1894. Da quelle storie sono già stati tratti diversi film e serie tv, i più famosi sono probabilmente quello Disney a cartoni animati del 1967 e quello – non particolarmente di successo – uscito nel 1994 e diretto da Stephen Sommers. Nel nuovo film – girato con attori veri e animali creati in computer grafica – il ragazzino Mowgli è interpretato da Neel Sethi, mentre diversi grandi attori danno le loro voci agli animali della giungla: Bill Murray è l’orso Baloo, Ben Kingsley è la pantera Bagheera, Idris Elba è la tigre Shere Khan, Lupita Nyong è la lupa Raksha, Scarlett Johansson è il serpente Kaa, Giancarlo Esposito è il lupo Akela mentre Christopher Walken è l’orango Re Luigi. Almeno in versione originale, ovviamente. Il film è diretto da Jon Favreau e uscirà il 15 aprile 2016.
Il primo trailer del nuovo film “Il libro della giungla”. Lo ha diffuso Disney: il film – nuovo riadattamento delle storie di Rudyard Kipling – uscirà il prossimo aprile.
Millie Bobby Brown, attrice di 14 anni nota soprattutto per la serie Netflix Stranger Things, ha cancellato il suo profilo Twitter dopo essere diventata, senza alcuna colpa, soggetto di meme omofobi. Come ha scritto Variety, «non è ben chiara l’origine dei meme, ma secondo molti utenti di Twitter a iniziare a usarli sono stati alcuni membri della comunità LGBT». Come spiega il sito Know Your Meme, in certi casi si tratta di immagini di Brown accompagnate da frasi omofobe, islamofobe o razziste che lei non ha ovviamente mai pronunciato. In altri post gli utenti raccontavano finte cose fatte o dette da Brown, accompagnate dall’hashtag #TakeDownMillieBobbyBrown: un invito a farle chiudere il profilo, come ora è effettivamente successo. Il primo uso dell’hashtag è del novembre 2017, quando girò un falso resoconto secondo il quale Brown avrebbe strappato lo hijab di una ragazza che le aveva chiesto di farsi una foto con lei. Non è chiaro perché, ma negli ultimi giorni i meme avevano ripreso a girare e si erano fatti sempre più frequenti. Dal luglio 2017 Brown ha anche un altro account Twitter: @Milliestopshate, creato per sensibilizzare contro il bullismo e gli insulti online. La storia di quell’attrice di “Stranger Things”
Millie Bobby Brown ha cancellato il suo profilo Twitter dopo essere stata usata per meme omofobi.
Paul Allen ha 58 anni, possiede una fortuna che supera i 13,5 miliardi di dollari e insieme a Bill Gates è stato il fondatore di Microsoft. Dopo un lungo silenzio e dopo aver passato quasi trent’anni fuori dalla società che ha contribuito a mettere in piedi, Allen ha deciso di scrivere un libro per raccontare la propria versione sulla nascita di Microsoft e sul proprio rapporto di amicizia con Gates. Il libro “Idea Man: A Memoir by the Co-founder of Microsoft” sarà pubblicato il prossimo 19 aprile negli Stati Uniti, ma negli ultimi giorni sono uscite diverse anticipazioni e un articolo del Wall Street Journal, che spiega i temi principali delle memorie scritte da Allen. Il libro racconta come i rapporti tra i due siano arrivati a un punto di rottura nel 1982. A Bellevue, stato di Washington, gli uffici di Microsoft in quell’anno, Allen sentì Gates e l’allora dirigente Steve Ballmer [oggi CEO di Microsoft, ndr] lamentarsi per i suoi bassi livelli di produttività prima e dopo le terapie seguite per combattere un tumore. Secondo il racconto, Allen ascoltò di nascosto un dialogo dove i suoi due colleghi ipotizzavano di ridurre le quote azionarie di Allen nella società, poco prima di irrompere nella stanza e urlare: «Questo è incredibile! Mostra chiaramente e una volta per tutte come siete fatti.»
La versione di Paul Allen su Microsoft. Il cofondatore racconta il difficile rapporto con Bill Gates e i motivi che lo spinsero ad abbandonare la società.
Secondo le statistiche di un sito che si occupa di traffico aereo, nel mese di gennaio Alitalia è stata la compagnia aerea più puntuale al mondo fra quelle che lavorano su scala internazionale. I dati sono stati messi insieme da Flightstats, un sito curato dalla rivista di aeronautica FlightGlobal. I voli effettuati da Alitalia lo scorso mese sono arrivati puntuali nel 91,89 per cento dei casi. Al secondo posto in questa classifica c’è Qatar Airways, con un tasso di puntualità dell’87,88 per cento. Altre prestigiose compagnie europee come Lufthansa e Turkish Airlines sono più indietro, rispettivamente con l’82,96 e il 72,03 per cento. Non è la prima volta che Alitalia ottiene risultati del genere: nei primi mesi del 2017, ad esempio, era risultata la terza compagnia europea più puntuale dopo Iberia e Austrian Airlines. In generale in tutto il 2017 ha tenuto percentuali di puntualità molto alte, spesso superiori all’80 per cento.
A gennaio Alitalia è stata la compagnia aerea più puntuale al mondo. Lo ha rilevato il sito Flightstats, che mette a confronto le principali compagnie internazionali.
Jovanotti, com’è noto a tutti il cantante Lorenzo Cherubini, farà uscire un nuovo disco il 7 giugno: si intitola Jova Beach Party, avrà sette nuove canzoni e si potrà comprare anche in CD e in vinile. Il nome è lo stesso del tour che Jovanotti terrà dal 6 giugno in 15 spiagge italiane.
Il 7 giugno uscirà un nuovo disco di Jovanotti.