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Un documento sull’andamento della moda italiana tra il 2009 e il 2013 pubblicato dall’Ufficio Studi di Mediobanca – che è un centro di analisi e ricerca specializzato in studi economici e finanziari – mostra alcuni dati interessanti per il settore, generali e di maggior dettaglio: il fatturato della produzione di “beni di lusso per la persona” nel 2012 ha rappresentato l’11,4 per cento (89,5 miliardi di euro) del totale manifatturiero italiano, mentre la sua distribuzione ha pesato per l’8,6 per cento (74,8 miliardi di euro) sul fatturato del commercio italiano. Secondo le stime di Mediobanca, nel 2012 il settore produttivo della moda dava lavoro a 465.500 persone, ovvero il 14,9 per cento dei dipendenti manifatturieri italiani totali, mentre nel commercio la quota del 14,4 per cento corrispondeva a 257.300 lavoratori. Una particolarità del settore è la presenza femminile nettamente superiore a quella degli altri comparti: la moda manifatturiera impiega al 55,7 per cento donne, una quota quasi doppia rispetto alla media del 27,5 per cento della produzione italiana, mentre nel commercio della moda le donne sono il 71 per cento degli occupati, rispetto a una media del 49,3 per cento.
I numeri della moda italiana. Qual è il brand della moda italiana che fattura di più? Quello più redditizio? E quello che esporta di più? I dati di Mediobanca rispondono.
Mentre prosegue la sperimentazione di decine di vaccini contro il coronavirus, i ricercatori invitano a non sottovalutare un particolare: se e quando sarà approvato, un vaccino difficilmente si rivelerà efficace nelle persone anziane quanto in quelle più giovani. E non sarà un problema di poco conto, considerato che proprio gli anziani sono più a rischio nel caso in cui sviluppino i sintomi della COVID-19, la malattia causata dal coronavirus. La minore efficacia dei vaccini negli anziani è nota da tempo ed è legata ai processi di invecchiamento, che portano il sistema immunitario a essere meno reattivo alle minacce che provengono dall’esterno come virus e batteri. Il fenomeno, noto come “immunosenescenza”, riguarda anche i vaccini, che vengono somministrati per indurre una risposta immunitaria senza il rischio di ammalarsi.
Gli anziani e il vaccino contro il coronavirus. Sono tra i più a rischio, ma spesso i vaccini si rivelano meno efficaci per loro a causa dell'invecchiamento del sistema immunitario: alcuni ricercatori vogliono provare a ringiovanirlo.
Aggiornamento di giovedì 28 marzo 2012 – 10:20 La redazione di Marcos y Marcos, la casa editrice che ha pubblicato diversi scritti di Paolo Nori, ha pubblicato su Facebook un aggiornamento sulle sue condizioni. Cari amici,
Lo scrittore Paolo Nori è in ospedale dopo un incidente. È stato investito sabato sulla Porrettana, ora è ricoverato a Bologna.
Nella porzione di oceano Pacifico che si trova tra la California e le isole Hawaii nel 1997 fu scoperto per la prima volta il “Pacific Trash Vortex”, una sterminata macchia di rifiuti che galleggia sulle acque grande quanto il Texas. Nell’oceano Atlantico esiste qualcosa di analogo: un enorme ammasso di rifiuti che si ritrova a sud delle isole Bermuda creato dalle correnti marine, che trasportano per centinaia di chilometri i rifiuti prodotti nel Nord America. Queste isole artificiali di immondizia sono una condanna per molti animali come i delfini e le tartarughe, ma secondo l’Economist le cose starebbero migliorando, almeno nell’Atlantico. La quantità di plastica prodotta nel mondo è aumentata di cinque volte tra il 1976 e il 2008, e l’ammontare di rifiuti buttati dagli americani è quadruplicato tra il 1980 e il 2008. È dunque ragionevole assumere che, quando la quantità di plastica buttata aumenta, anche l’inquinamento degli oceani diventa maggiore. Ragionevole, ma a quanto sembra sbagliato. Secondo uno studio durato 22 anni sull’Atlantico del nord e l’area dei Caraibi, e pubblicato di recente su Science, le cose non stanno più peggiorando. Kara Law della Sea Education Association di Woods Hole, Massachusetts (USA), e i suoi colleghi hanno scoperto che tra il 1986 e il 2008 non c’è stato un aumento nella concertazione di plastica nelle zone da loro analizzate.
Dov’è finita l’immondizia dell’Atlantico? la plastica che galleggia al largo degli Stati Uniti non aumenta più e ci si chiede perché.
Il primo dicembre apre a Siem Reap, in Cambogia, il festival di fotografia Angkor. Il festival esiste da otto anni, è diretto da Jean Yves Navel e quest’anno ospiterà 125 fotografi, di cui 55 asiatici. Ogni anno il festival si arricchisce e cambia e per questa edizione gli organizzatori hanno cercato di rendere l’esposizione più internazionale possibile, invitando bravi autori da molte parti del mondo. L’idea dei curatori è far conoscere la fotografia a più persone possibile, allargando il pubblico e coinvolgendo giovani talenti meritevoli, con l’idea che il sud est asiatico venga raccontato anche da fotografi locali e non solo da autori occidentali. Il festival non ha un tema preciso anche se sicuramente l’aspetto narrativo e artistico delle immagini mostra che saranno presenti alcuni generi e tipologie di approcci che spesso camminano insieme: fotografia documentaria, fotografia artistica, allestita, qualche reportage e soprattutto moltissime storie. I lavori presenti mostrano scene di vita quotidiana dall’Etiopia, dalla America latina, lavori contemporanei o tratti da archivi storici e chiaramente parecchi autori asiatici scelti da un comitato di esperti, curatori e fotografi.
Il festival di fotografia Angkor. 30 immagini molto belle esposte dal primo dicembre in Cambogia, per quelli che non possono andarci.
Il premio Pulitzer Philip Roth ha pubblicato ieri sul New Yorker una lunga lettera aperta indirizzata agli amministratori di Wikipedia. Roth racconta che la pagina di Wikipedia su La macchia umana, un suo romanzo pubblicato nel 2000, conteneva un grave errore che ha chiesto venisse corretto. Roth racconta che alla sua richiesta, fatta a fine agosto, Wikipedia aveva risposto dicendo di non ritenerlo una fonte affidabile. «Ci rendiamo conto del suo punto di vista, e che l’autore sia la principale autorità sui suoi racconti – avevano scritto gli amministratori – ma a noi serve una seconda fonte». Secondo quanto ha riportato l’autore, gli amministratori di Wikipedia in lingua inglese gli dissero anche che Roth «non era una fonte credibile».
Philip Roth e le correzioni a Wikipedia. Lo scrittore ha detto agli amministratori di correggere la voce di un suo romanzo, ma inizialmente gli hanno detto che non era «una fonte credibile» per la sua ispirazione.
Da circa un anno si parla molto di 5G, le reti mobili di nuova generazione che dovranno sostituire gradualmente l’attuale 4G, offrendo connessioni a Internet più veloci e minori tempi di attesa, non solo per la navigazione tramite smartphone e tablet. Strumentazioni e dispositivi sono già disponibili e in molti paesi sono in corso le prime sperimentazioni, che porteranno alla diffusione della nuova tecnologia tra questo e il prossimo anno. Negli Stati Uniti dalla seconda metà del 2019 dovrebbero essere attive le prime reti 5G, mentre per l’Italia sarà necessario attendere fino al 2020, quando saranno aperte le reti finora sperimentate privatamente dagli operatori in alcune città pilota. Che cos’è il 5G? Con il termine 5G si definiscono le regole comuni che gli operatori telefonici, i produttori dei sistemi di trasmissione e quelli di smartphone e altri dispositivi si stanno dando e dovranno rispettare per offrire connessioni più veloci delle attuali. 5G sta per “quinta generazione” ed è un termine molto generico, che descrive tecnologie diverse tra loro e che variano a seconda dei paesi e delle frequenze radio disponibili per essere utilizzate. Era accaduto qualcosa di analogo una decina di anni fa, quando erano iniziate le prime sperimentazioni del 4G, sistema che ormai è ampiamente diffuso nelle grandi città e in buona parte delle aree rurali (in Italia non dappertutto, anche a causa della complessità del territorio). All’epoca i produttori si misero d’accordo per usare standard comuni, seppure con qualche differenza a seconda dei paesi: qualcosa di analogo è avvenuto ora con il 5G.
Quando arriva il 5G. Le nuovi connessioni mobili superveloci sono già tra noi, ma dovremo attendere almeno un anno e nuovi smartphone per usarle.
Netflix ha acconsentito alla richiesta del primo ministro polacco Mateusz Morawiecki di modificare una mappa presente nel suo documentario Solo il diavolo lo sa. Il documentario, sulla piattaforma dal 4 novembre, parla di John Demjanjuk, un uomo ucraino naturalizzato statunitense accusato di essere la guardia carceraria di un campo di sterminio nazista. Secondo Morawiecki nella mappa mostrata da Netflix i campi di sterminio sono rappresentati all’interno dei confini dell’attuale Polonia, mentre all’epoca dei fatti si trovavano nei territori occupati dalla Germania nazista, quindi sotto la responsabilità dei tedeschi. Morawiecki aveva fatto la sua richiesta con una lettera pubblicata su Facebook e indirizzata al CEO di Netflix, Reed Hastings. Rientra in un più ampio tentativo del governo polacco di ridimensionare il collaborazionismo con i nazisti e le responsabilità dei crimini compiuti dai polacchi durante la guerra, per esempio ad Auschwitz. Lo scorso febbraio, il parlamento aveva per esempio approvato una legge che vieta di accusare la Polonia di complicità nell’Olocausto e di riferirsi ai campi di concentramento nazisti in Polonia come “polacchi”.
Netflix modificherà una mappa dei campi di sterminio in un suo documentario su richiesta della Polonia.
L’azienda di moda romana Fendi ha fatto sfilare la sua collezione di alta moda sul Palatino, a Roma, con alle spalle il Colosseo; l’evento è stato anche un omaggio allo stilista Karl Lagerfeld, direttore creativo dell’azienda per 54 anni fino alla sua morte, avvenuta il 19 febbraio scorso a 85 anni. Gli abiti che hanno sfilato sono stati infatti 54, disegnati dalla stilista Silvia Venturini Fendi prendendo spunto da quelli ideati per Fendi da Lagerfeld. Per l’occasione sono stati invitati 600 ospiti, tra cui Susan Sarandon, Catherine Zeta-Jones e la figlia Carys Douglas, Miriam Leone, Alba Rohrwacher, Margherita Buy e Alessandro Roja, Chiara Ferragni e il marito Fedez, il regista Luca Guadagnino e la sindaca di Roma Virginia Raggi. Fendi, che nel 2016 aveva completato il restauro della Fontana di Trevi, ha annunciato anche quello del complesso delle Quattro Fontane e lo stanziamento di un fondo di 2,5 milioni di euro per il tempio di Venere, sempre a Roma.
La sfilata di Fendi con il Colosseo sullo sfondo. È stata un omaggio al direttore creativo Karl Lagerfeld, con 600 ospiti da tutto il mondo, tra cui Susan Sarandon, Zendaya e Chiara Ferragni.
Dopo gli occhiali e le scarpe famose il multimedia designer e art director Federico Mauro ha realizzato una serie di poster con le chitarre più famose della storia del rock: dalla Stratocaster mancina di Jimi Hendrix alla Gibson a doppio manico di Jimmy Page, dalla chitarra quadrata di Bo Diddley alla Pikasso a 42 corde di Pat Metheny. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Chitarre famose. Nei poster realizzati da Federico Mauro: dalla Stratocaster mancina di Jimi Hendrix alla Gibson a doppio manico di Jimmy Page.
Raccontando di Giuseppe Spinelli, questa mattina, avevamo spiegato che l’uomo descritto come “il tesoriere di Arcore” non ha consentito la perquisizione degli inquirenti nei suoi uffici, perché protetti dall’appartenere alla “segreteria politica” di Silvio Berlusconi”. Per questa ragione i pm sono stati costretti a inviare la richiesta di perquisizione alla giunta per le autorizzazioni della Camera: con quella, anche le trecento pagine che costituiscono la base documentale e probatoria dell’inchiesta, quelle che conterrebbero “le prove evidenti” sulla base delle quali i pm hanno chiesto di processare il premier con il rito immediato, quelle su cui nessun giornalista ancora ha concretamente messo le mani. Le carte sono arrivate alla Camera venerdì sera, chiuse negli uffici del presidente Fini. L’unica altra persona ad averle, in questo momento, è il deputato del PD Castagnetti, presidente della giunta per le autorizzazioni, che ha detto di averle messe “in un luogo riservato e sicuro”. Da domani i membri della giunta potranno visionarle – ma non fotocopiarle – e resteranno custodite dalla segreteria generale della Camera.
Le carte su Berlusconi domani alla Camera. Le 300 pagine con le "prove evidenti" sul premier saranno visionate dai 21 deputati della giunta per le autorizzazioni, e da lì chissà.
Non è stata una bella giornata per il governo, quella di ieri. Berlusconi, Bertolaso e Bossi, in visita in Veneto nei luoghi colpiti dalle alluvioni, sono stati pesantemente contestati, e la loro spedizione non ha sortito gli effetti sperati in termini di comunicazione e popolarità. Nel frattempo, alla Camera, Futuro e Libertà votava per tre volte con l’opposizione, facendo affondare la maggioranza. Ventiquattro ore dopo il minaccioso discorso di Fini a Perugia e quarantotto ore prima del suo incontro con Bossi, insomma, i finiani hanno cominciato a far ballare seriamente il governo in aula. In quest’occasione il bersaglio è stato il trattato di amicizia tra Italia e Libia, con le sue disposizioni in materia di lotta all’immigrazione clandestina. Si tratta però evidentemente di un voto del significato politico generale, tanto che il Corriere della Sera racconta che tra gli stessi finiani qualcuno, Italo Bocchino, era favorevole a dare un altro colpo al governo e votare una quarta volta con le opposizioni, mentre altri lo hanno frenato facendogli capire che il messaggio era già stato nitidamente recapitato.
I prossimi guai del governo. Dopo le contestazioni a Berlusconi e le sconfitte alla Camera, quali sono le prossime grane che aspettano l'esecutivo.
Samsung dovrà risarcire Apple pagando 539 milioni di dollari nell’ambito degli annosi contenziosi legali tra le due aziende, che da sette anni si confrontano in tribunale negli Stati Uniti con reciproche accuse di violazione dei brevetti nella realizzazione dei loro smartphone. La giuria del processo di un tribunale federale di San Jose, California, ha concluso che Samsung abbia violato brevetti di progettazione e sviluppo di Apple legati ai dispositivi mobili: dall’uso degli angoli arrotondati alla disposizione delle icone delle applicazioni sullo schermo. La vicenda legale tra Samsung e Apple va avanti dal 2011 e ha portato a numerosi appelli e nuovi processi su singoli aspetti delle sentenze, rendendo il caso sempre più complesso e articolato dal punto di vista legale. Inizialmente Apple aveva fatto causa a Samsung chiedendo un risarcimento danni di 2,5 miliardi di dollari, cifra che fu ridotta a 1 miliardo di dollari con la prima sentenza in favore di Apple emessa nel 2012. Tre anni dopo, le cose cambiarono quando un tribunale sancì che Apple non avesse i diritti per brevettare l’aspetto degli iPhone, decisione che portò a un’ulteriore riduzione del risarcimento da parte di Samsung a 548 milioni di dollari. La cifra fu corrisposta da Samsung alla fine del 2015, in seguito a un accordo con Apple per chiudere gli altri contenziosi legali al di fuori degli Stati Uniti.
Samsung è stata condannata a risarcire Apple con 539 milioni di dollari. Per aver copiato alcune cose degli iPhone: dovrebbe essere una delle ultime sentenze nella battaglia legale che prosegue da 7 anni.
Da qualche anno, quando Amazon fa gli sconti del Prime Day, altri siti di e-commerce approfittano del fatto che un gran numero di persone farà shopping online per fare a loro volta qualche promozione. Per esempio, lunedì su eBay è cominciata una serie di sconti che andrà avanti per tutta la settimana, fino al 19 ottobre: come quelli del Prime Day di Amazon, riguardano migliaia di prodotti, dall’elettronica all’abbigliamento. Anche per eBay vi consigliamo di stare in guardia se volete cercare affari, perché non sempre i prezzi originari e le percentuali di sconto segnalate dai negozi online sono indicativi di un reale vantaggio economico per chi compra. In generale i prezzi dei prodotti su internet oscillano molto, quindi è difficile dire davvero quale sia il prezzo delle cose, quale sia effettivamente uno sconto e quanto sia vantaggioso. Per questo vi consigliamo di confrontare i prezzi di eBay con quelli di Amazon e con altri e-commerce usando strumenti come Trovaprezzi. Noi l’abbiamo fatto con alcuni dei prodotti più interessanti in promozione su eBay e abbiamo messo insieme una lista di offerte particolarmente convenienti. Se è la prima volta che vi approcciate a eBay e avete qualche dubbio su come funziona, qui dovreste trovare le risposte: in breve, comunque, funziona come Amazon e tutti i venditori promossi dal sito nei periodi di sconti sono affidabili.
Anche eBay fa sconti in questi giorni. Tra le altre cose su un phon di Dyson, un monopattino elettrico e alcuni prodotti Apple.
Le sei maggiori banche centrali del mondo oggi hanno deciso insieme alcune misure per prevenire una mancanza di liquidità nel sistema finanziario globale. La Banca Centrale Europea, la Federal Reserve (l’organismo governativo statunitense che funziona da banca centrale) e le banche centrali del Canada, della Gran Bretagna, del Giappone e della Svizzera hanno diffuso un comunicato in cui hanno presentato le “misure congiunte” che saranno attive a partire dai prossimi giorni. Secondo il comunicato,
Intervengono le banche centrali. Le sei più grandi del mondo si sono messe d'accordo per abbassare il costo dei prestiti in valuta alle banche ed evitare la stretta del credito.
È uscito su YouTube il nuovo video di Lana Del Rey, National Anthem. Il video si apre con la citazione del famoso “tanti auguri” di Marilyn Monroe a Kennedy, ma continua con Del Rey che interpreta una sorta di Jackie Kennedy, compagna di un presidente nero. National Anthem è tratto dal primo disco di Del Rey, “Born to die”.
Il nuovo video di Lana Del Rey. Si chiama "National Anthem" e si apre con la citazione di un famoso "tanti auguri" di Marilyn Monroe.
Le unioni civili sono diventate legge. La Camera ha approvato con 372 voti favorevoli e 51 contrari il ddl Cirinnà sulle unioni civili. Poche ore prima la stessa aula aveva votato e approvato la questione di fiducia posta dal governo sul testo della legge. Il testo votato oggi, identico, era già stato approvato dal Senato lo scorso 25 febbraio con un voto di fiducia su un maxi-emendamento che riscriveva la legge sulla base dell’accordo trovato tra il Partito Democratico e il Nuovo Centro Destra e con alcune sostanziali modifiche rispetto alla prima versione della legge: erano stati eliminati i riferimenti alla stepchild adoption e all’obbligo di fedeltà. Per il resto la legge sulle unioni civili estende alle coppie dello stesso sesso i diritti previsti dal matrimonio civile. Prima del voto finale, Matteo Renzi aveva scritto un post su Facebook dicendo che «è un giorno di festa per tanti, oggi» e dando per scontata l’approvazione del testo.
Siamo un paese un po’ migliore. La Camera ha approvato le unioni civili, primo passo, ma primo passo storico.
Il mondo è pieno di pulsanti che non funzionano. Alcuni hanno smesso di funzionare e non sono mai stati riparati, e va bene così; altri invece non hanno mai funzionato e sono stati usati per tranquillizzare chi li usa illudendolo che servano a qualcosa. Sono i cosiddetti pulsanti placebo: come molti di quelli per chiudere prima gli ascensori, per far arrivare il verde a un semaforo pedonale e, in modo un po’ diverso, nei termostati di alcuni uffici e alberghi. Sono un po’ come le superstizioni, ha scritto il blog You are not so smart: «Fai qualcosa aspettandoti un risultato e, se il risultato arriva, continui a fare quella cosa». Solo che tra la cosa e il risultato non c’è nessun rapporto causa-effetto. I pulsanti placebo non sono piazzati lì da impiantisti o tecnici crudeli. Hanno una chiara funzione psicologica che ha a che fare con la teoria dell’illusione del controllo, proposta negli anni Settanta da Ellen Langer, che ora insegna ad Harvard e allora studiava a Yale. La studiosa si accorse, sbagliando l’ordine di distribuzione delle carte durante una partita a poker, che gli altri giocatori si erano innervositi molto. Provò a spiegare loro che, nella pratica, le loro probabilità di vincere o perdere erano identiche. Ma capì anche che scombussolando l’ordine di distribuzione aveva tolto loro l’illusione del controllo su una situazione incontrollabile (la casualità delle carte ricevute). Nel 1975 Langer scrisse quindi il suo noto articolo accademico sulla «piacevole sensazione conseguente alla sensazione di avere il controllo su ciò che ci circonda». Più di recente ha detto al sito della CNN, parlando di pulsanti placebo, che «facendo qualcosa si sta in genere meglio di quando non si fa niente».
I pulsanti progettati per non funzionare. Ne siamo circondati, e ora non guarderete più allo stesso modo quelli che provano a far chiudere prima le porte dell'ascensore.
Dal 18 settembre a Roma si potrà pagare il biglietto d’ingresso nella metropolitana e sui treni regionali gestiti da ATAC utilizzando una carta di credito contactless (un tipo di carta abilitata ai pagamenti senza lo scorrimento nel POS). Per farlo basterà appoggiare la carta (o uno smartphone abilitato a cui è stata associata una carta di credito) sui lettori dei tornelli che si trovano all’ingresso delle stazioni di tutta la rete metropolitana di Roma (metro A, metro B/B1, metro C) e delle stazioni ferroviarie regionali, gestite da Atac, dotate di tornelli (Roma-Lido, Termini-Centocelle, Roma-Viterbo tratta urbana). Al momento i lettori sono stati installati sul 50 per cento dei tornelli della rete metropolitana; entro dicembre il servizio dovrebbe essere implementato su tutti gli altri. Sulla linea B1 i tornelli sono presenti anche in uscita, quindi è necessario passare la carta sul lettore per sbloccare il tornello e uscire dalla stazione.
Da oggi a Roma si può pagare il biglietto della metro usando una carta di credito contactless.
Giovedì il Consiglio dei ministri ha nominato i nuovi ambasciatori italiani in Egitto, Turchia, Iraq, Guinea e Congo, rispettivamente Michele Quaroni, Giorgio Marrapodi, Maurizio Greganti, Stefano Pontesilli e Luigi Diodati. Quella di Quaroni, attualmente vice rappresentante permanente italiano presso l’Unione Europea, è una delle nomine più importanti, visto il delicato rapporto istituzionale tra Italia ed Egitto dovuto al processo in corso in Italia per la morte di Giulio Regeni, in cui sono stati rinviati a giudizio quattro agenti dei servizi segreti egiziani. Già dopo la conclusione delle indagini, l’Egitto aveva comunque fatto sapere che non avrebbe collaborato con l’Italia e che avrebbe agito con un processo autonomo. Quaroni prenderà il posto di Giampaolo Cantini, che era stato ambasciatore in Egitto negli ultimi quattro anni.
Michele Quaroni sarà il nuovo ambasciatore italiano in Egitto.
Per le peggiori economie del mondo, i buoni propositi dell’anno nuovo non porteranno belle notizie: secondo gli economisti interpellati da Bloomberg, per molti di questi paesi il 2016 sarà ancora più deludente. La previsione peggiore tra i novantatré paesi presi in esame per la nostra analisi va al Venezuela: paese ricco di petrolio che quest’anno vedrà la propria economia contrarsi del 3,3 per cento. Seguono Brasile – i cui titoli di stato sono stati declassati a livello “spazzatura” dalle agenzie di rating – e poi la Grecia (schiacciata dal debito) e la Russia (rimasta a secco di materie prime). In questo club di cui nessuno vorrebbe far parte, ci sono dei membri a sorpresa. Tra i paesi che più rischiano di andare in recessione c’è Taiwan: il suo tasso di crescita annuale è sceso drasticamente, dal 4 per cento del primo trimestre del 2015 al -0,6 per cento nel terzo, a causa della riduzione delle esportazioni verso la Cina. Nonostante una crescita attesa dell’1,2 per cento nel 2016, poi, l’Ucraina – una delle peggiori economie nel 2015 – è ancora a rischio. Gli economisti valutano al 60 per cento la probabilità di recessione nel paese nei prossimi dodici mesi, la terza più alta al pari dell’Argentina.
Le peggiori economie del mondo nel 2016. Secondo le previsioni degli economisti andrà molto male il Venezuela, prevedibilmente, ma anche Svizzera e Finlandia.
Alle 00:51 di giovedì, il nuovo telescopio spaziale Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA è partito verso l’orbita terrestre su un razzo Falcon 9 riutilizzabile della compagnia spaziale privata SpaceX. Il lancio era molto atteso dai ricercatori perché TESS potrà offrire nuove informazioni sugli esopianeti, cioè i pianeti che si trovano all’esterno del nostro sistema solare e quindi in orbita intorno a stelle diverse dal Sole. Come il predecessore Kepler, TESS analizzerà le variazioni della luminosità delle stelle per capire se siano in parte oscurate dal passaggio periodico di uno o più pianeti, ma lo farà su una scala molto più grande arrivando ad analizzare circa mezzo milione di stelle. TESS avrà soprattutto il compito di raccogliere dati per dedurre le caratteristiche dei nuovi esopianeti, compresa la possibilità di essere abitabili e quindi in grado di ospitare forme di vita, per come le conosciamo. Nelle prossime settimane, i propulsori di TESS si attiveranno in sei diversi momenti per spingere il telescopio in un’ampia orbita intorno alla Terra, che gli consentirà di effettuare un giro completo intorno al nostro pianeta ogni 13,7 giorni. Raggiunta la corretta distanza, TESS eseguirà test di vario tipo e dopo un paio di mesi potrà avviare le sue osservazioni.
La NASA ha lanciato in orbita il nuovo telescopio TESS per la ricerca degli esopianeti.
Martedì mattina è morto Charlie Watts, il batterista dei Rolling Stones e uno dei più importanti batteristi della storia del rock. Watts aveva compiuto 80 anni a giugno ed era il batterista dei Rolling Stones dal 1963. La notizia della sua morte è stata diffusa martedì con un breve comunicato del suo addetto stampa, secondo cui Watts è morto in ospedale a Londra. pic.twitter.com/wi6333F6QF
È morto Charlie Watts. Era il batterista dei Rolling Stones e uno dei più importanti batteristi di sempre, aveva 80 anni.
Interstellar, ormai lo saprete tutti, è un film incredibilmente ambizioso. È anche piuttosto complicato: e non solo per la scienza che c’è dentro. Probabilmente dopo averlo visto siete usciti dal cinema con diverse domande, come è successo a noi. Per questo abbiamo provato a mettere insieme qualche risposta. Attenzione: da qui in poi ci sono spoiler (anche su Terminator), avvisati.
Interstellar spiegato semplice. Le FAQ sul film di Christopher Nolan, per chi è uscito dal cinema grattandosi la testa (molti spoiler, avvisati).
Dopo la notizia di ieri dell’arresto di Mario Mantovani, vicepresidente della regione (incarico da cui si è autosospeso) Lombardia ed ex senatore di Forza Italia, per corruzione aggravata, concussione e turbativa d’asta, sono cominciate a circolare sui giornali di oggi storie più precise legate all’inchiesta. Una di queste riguarda l’architetto Gianluca Parotti, che secondo i pm in cambio di incarichi professionali in appalti pubblici avrebbe diretto gratuitamente i lavori di ristrutturazione nei molti immobili della famiglia di Mantovani. Un’altra di queste storie ha a che fare con una gara di appalto, cancellata, per il servizio di trasporto dei malati che dovevano sottoporsi alla dialisi. Le ha spiegate il Corriere della Sera: Il potere esercitato nel sottobosco della politica lombarda attraverso pressioni, raccomandazioni, connivenze e complicità. Dall’inchiesta che ha portato in carcere per corruzione, concussione e turbativa d’asta il vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani (Forza Italia) emerge l’uso di quello stesso potere per fini talmente privati da far pagare all’erario l’architetto che ha diretto i lavori di ristrutturazione nei molti immobili della famiglia Mantovani, facendogli ottenere incarichi professionali in appalti pubblici.
L’architetto di Mario Mantovani. E altre storie legate alle accuse che hanno portato all'arresto del vicepresidente della regione Lombardia, spiegate dal Corriere.
Facebook ha iniziato a inviare avvisi di sicurezza a 14 milioni di suoi iscritti, informandoli che a causa di un errore i loro post potrebbero essere stati condivisi pubblicamente, invece che privatamente. L’errore è stato rivelato giovedì, ma era online a maggio e gli avvisi sono una misura di “ulteriore cautela” decisa dal social network. Di solito i propri post su Facebook sono impostati per essere condivisi in base a quelli pubblicati in precedenza: se si sceglie di condividerli solo con gli amici, il sistema se lo ricorda e mantiene l’impostazione per il post successivo. A causa di un errore, lo strumento di pubblicazione dei post in alcuni account è tornato su “Pubblico” come predefinito, cosa che probabilmente molti proprietari degli account non hanno notato. Gli avvisi compariranno ai soli utenti coinvolti nel problema e invitano a rivedere i post più recenti, per assicurarsi che siano impostati con le giuste preferenze per la privacy.
A causa di un errore, Facebook ha impostato come pubblici i nuovi post di 14 milioni di utenti.
L’ex ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti – che si era dimesso prima di Natale per i pochi fondi ottenuti dal suo ministero con la legge di bilancio – ha annunciato di aver lasciato il Movimento 5 Stelle e di essere passato al “gruppo misto” della Camera, quello di cui fanno parte i parlamentari di partiti molto piccoli e quelli che non appartengono a nessun partito. Fioramonti ha annunciato la sua decisione con un messaggio su Facebook in cui ha difeso la sua decisione di dimettersi e ha detto di essere «molto deluso» dal Movimento 5 Stelle.
L’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha annunciato di aver lasciato il Movimento 5 Stelle.
I rappresentanti dei negozianti e ristoratori milanesi si sono lamentati molto nelle ultime settimane della scarsa affluenza di persone in città, da loro considerata più bassa delle aspettative, e del fatto che Expo abbia allungato l’orario di apertura dei negozi nel weekend fino a mezzanotte. I dati, diffusi dal sito del Comune e da Expoincittà – l’iniziativa creata dal comune per coinvolgere Milano con Expo 2015 – indicano però che c’è stato un aumento di eventi e presenze, e molti degli eventi organizzati stanno andando bene. A maggio ci sono stati 8.293 eventi in città legati all’Esposizione, organizzati sia in centro (per il 33 per cento), sia in giro per la città (57 per cento) e anche in periferia (10 per cento), il che vuol dire circa 270 possibili scelte al giorno per milanesi e turisti su cosa vedere o dove andare. Per giugno sono già previsti altri 7.600 appuntamenti (il numero salirà col passare dei giorni) e il sito di Expoincittà ha avuto più di 170.000 accessi in un mese.
Expo sta trainando Milano? i visitatori dei musei sono aumentati del 36,15% rispetto allo scorso maggio, tantissime persone hanno partecipato agli eventi organizzati fin qui.
A Parigi sono i giorni della haute couture, l’alta moda, in cui le più importanti aziende di moda presentano le loro collezioni per l’autunno/inverno. Una delle più interessanti è quella disegnata da John Galliano per il marchio francese Maison Margiela. Galliano ha 57 anni, è stato direttore artistico di Givenchy e Christian Dior e continua a essere uno degli stilisti più inventivi ed eccentrici in circolazione: i suoi vestiti sono insieme sperimentali e un commento al mondo in cui viviamo. Come spiega Vanessa Friedman, la critica di moda del New York Times, quello che Galliano sta cercando di fare «non è ridefinire l’alta moda del passato, ma definire l’alta moda contemporanea: si fa domande complicate e usa il suo atelier per esplorare – anziché fornire – possibili risposte. Abbraccia il processo di ricerca, che è praticamente quello che fa ogni nuova generazione». Le forme e le decorazioni degli abiti della collezione ricordano quelle dei grandi maestri del passato – dai colli avvolgenti di Paul Poiret, il più grande stilista di alta moda del primo Novecento, a corsetti, piume, pizzi e broccati – ma sono realizzate con tessuti moderni e inaspettati: nylon, gommapiuma e piumini, appaiati con i classici organza e tulle.
L’alta moda di John Galliano, per chi si veste di fretta. Lo stilista ha presentato a Parigi la collezione per Maison Margiela, con modelle ricoperte di nylon e gommapiuma e gli smartphone alle caviglie.
La crisi istituzionale italiana aggravatasi domenica sera con il fallimento del governo di Lega e Movimento 5 Stelle – dopo quasi 90 giorni di stallo e la quasi certezza delle elezioni anticipate – e i timori su un’eventuale futura uscita dell’Italia dall’euro hanno avuto effetti sui mercati finanziari di tutto il mondo, provocando perdite di tutti i principali indici di borsa e facendo aumentare i tassi di rendimento delle obbligazioni statali di gran parte dei paesi dell’Europa meridionale. Liveblog: E oggi invece cosa diavolo succederà?
La crisi italiana sta causando problemi in tutto il mondo. Il caos sul governo e la paura per un'uscita dell'Italia dall'euro hanno fatto crollare le borse di tutto il mondo: ma ci sono ragioni per pensare che le cose si aggiusteranno (almeno per gli altri).
Negli ultimi cinquant’anni ricercatori di diversi paesi del mondo hanno lavorato allo sviluppo di un cuore artificiale totale, un dispositivo che sostituisce tutte le funzioni del cuore malato. Le difficoltà maggiori sono legate alla parola “totale”: da tempo vengono infatti usati cuori artificiali temporanei, impiantati in attesa di un normale trapianto da donatore a ricevente, mentre continua a essere estremamente complicato sviluppare un cuore artificiale definitivo, sicuro, e che garantisca al paziente una buona qualità di vita. L’azienda che finora è arrivata più vicina a questo obiettivo è la francese Carmat, il cui cuore artificiale totale, l’Aeson, ha ottenuto lo scorso dicembre il marchio CE ed è quasi pronto per essere commercializzato. Aeson potrà essere venduto alle aziende ospedaliere e potrà essere oggetto di nuovi studi clinici: al momento infatti non è chiaro se sia affidabile al cento per cento e se possa essere usato come alternativa sicura al trapianto: lo sviluppo di questo dispositivo è molto complicato e sembrano esserci ancora alcuni problemi di compatibilità con il corpo umano.
Ci siamo quasi con il cuore artificiale totale? gli sviluppi degli ultimi anni non hanno ancora risolto tutti i problemi dei dispositivi in commercio, tra cui dimensioni e rumore, ma sono stati fatti diversi passi avanti.
Dalle 14 di sabato i comuni siciliani di Mezzojuso, in provincia di Palermo, e Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento, sono zone rosse. Lo ha deciso il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci dopo che le aziende sanitarie provinciali (ASP) competenti per i due comuni hanno informato la regione della presenza di cluster di contagi da coronavirus. A Mezzojuso, dove tutti i carabinieri della stazione locale sono risultati positivi al coronavirus, il lockdown durerà almeno fino al 24 ottobre; a Sambuca almeno fino al 7 novembre. Le regole sono le stesse per entrambi i comuni: sono vietati gli spostamenti «fatta eccezione per indifferibili esigenze lavorative o situazioni di necessità e motivi di salute, ma anche per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e l’acquisto di beni di prima necessità, per una sola volta al giorno», dice una nota della Regione, e i datori di lavoro pubblici e privati devono favorire il lavoro da casa. Sono sospese le lezioni in presenza in tutte le scuole, sono chiusi musei e biblioteche e sono vietate feste private di qualunque tipo, oltre alle manifestazioni pubbliche e alle cerimonie religiose. L’unica eccezione è per i funerali, a cui potranno partecipare 15 persone al massimo.
Dalle 14 di sabato i comuni siciliani di Mezzojuso e Sambuca di Sicilia sono zone rosse.
Nissan ha annunciato l’acquisizione del 34 per cento di Mitsubishi Motors, attraverso un accordo da 273,4 miliardi di yen (1,9 miliardi di euro) che la renderà l’azionista di maggioranza. Nissan è la più grande casa automobilistica del Giappone dopo Toyota e aveva già da tempo avviato collaborazioni commerciali con Mitsubishi, che si trova in grandi difficoltà a causa di uno scandalo legato alla falsificazione dei dati sui consumi di alcuni suoi modelli. Nissan ha approfittato della perdita del 40 per cento del valore di mercato di Mitsubishi, in seguito alla scandalo, per prenderne il controllo e rafforzare la sua presenza nel mercato delle utilitarie. Carlo Ghosn, il CEO di Nissan ha detto: “Pensiamo di potere realizzare miliardi di dollari proseguendo le nostre sinergie e lavorando a più stretto contatto. Siamo determinati a mantenere il marchio Mitsubishi, e aiuteremo l’azienda a superare le sfide che ha davanti, soprattutto nella riconquista della fiducia dei consumatori sul fronte dei consumi di carburante”. Le due aziende avevano avviato da tempo le trattative per l’acquisizione, poi lo scandalo delle ultime settimane ha accelerato i tempi portando all’accordo annunciato oggi. Il patto sarà formalizzato entro fine mese, Nissan potrà scegliere quattro consiglieri per il consiglio di amministrazione di Mitsubishi, uno dei quali ne assumerà anche la presidenza.
Nissan prende il controllo di Mitsubishi. Ha acquisito il 34 per cento delle azioni della società connazionale, nei guai per lo scandalo dei consumi falsificati.
Mercoledì 31 ottobre il consiglio di amministrazione della Rai ha approvato le nomine dei direttori di Tg1, Tg2, Tg3, Giornale Radio e Tgr: la notizia non è ancora stata confermata direttamente dalla Rai, ma è data per certa da giornali e agenzie di stampa. I nomi erano stati consegnati ieri dall’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini ai consiglieri di amministrazione e sono il risultato dell’accordo politico tra i due partiti che sono al governo, dunque tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il nuovo direttore del Tg1 sarà Giuseppe Carboni, Gennaro Sangiuliano sarà al Tg2, Giuseppina Parteniti al Tg3, Luca Mazzà alla Radio e Alessandro Casarin è stato confermato direttore di Testata Giornalistica Regionale (Tgr), da cui dipendono i tg regionali. Le nomine dei dirigenti e direttori della Rai sono decise formalmente dal cda, ma sono da sempre frutto di trattative e scelte dei partiti della maggioranza parlamentare: in questo caso storicamente il Tg1 viene diretto da qualcuno espressione del principale partito al governo, e lo stesso vale in misura minore per il Tg2, mentre il Tg3 viene assegnato all’opposizione, seppure la scelta del direttore o della direttrice sia comunque fatta dalla maggioranza parlamentare. L’unico voto contrario a queste nomine nel cda è stato quello di Rita Borioni, nominata in quota Partito Democratico.
Chi sono i nuovi direttori dei Tg Rai. Al Tg1 andrà Giuseppe Carboni, Gennaro Sangiuliano sarà al Tg2 mentre Giuseppina Parteniti andrà al Tg3, dopo un accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle.
La 55esima edizione degli Oscar cinesi – i premi Cavallo d’oro, consegnati sabato scorso a Taipei, Taiwan – è diventata un piccolo caso politico dopo il discorso pronunciato dalla regista Fu Yue nel ritirare il premio per il miglior documentario. Fu si è infatti augurata che Taiwan sia riconosciuta dalla Cina come «entità indipendente» e ha aggiunto che «da taiwanese, questo è il mio più grande sogno». Il discorso è stato subito censurato dalla tv cinese: la Cina infatti non riconosce l’indipendenza che il governo nazionalista e liberale di Taiwan proclamò nel 1949, e la considera come una provincia “ribelle” ma parte della Cina. Negli ultimi 20 anni Taiwan stata è governata da una democrazia multipartitica e regolata da leggi libertarie e aperte, e un’invasione militare della Cina è sempre più temuta vista la crescita della potenza militare cinese. La posizione ufficiale del governo cinese è stata ribadita durante la cerimonia dal cinese Tu Men, premiato come Migliore attore, che nel ritirare il premio ha usato l’espressione “Taiwan, Cina”. A quel punto è intervenuta, il giorno dopo, anche la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, che gli ha risposto su Facebook dicendo che «non abbiamo mai accettato l’espressione “Taiwan, Cina”, e non lo faremo mai: Taiwan è semplicemente Taiwan. Sono fiera dei premi di ieri, che sottolineano che Taiwan è diversa dalla Cina, la nostra libertà e la nostra diversità sono il motivo per cui nella nostra terra le creazioni artistiche possono essere libere».
La Cina ha censurato la cerimonia degli Oscar di Taiwan.
L’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, oggi presidente del Partito Democratico, sarà indicato dal secondo governo Conte come commissario europeo per l’Italia nella Commissione europea che sarà presieduta da Ursula von der Leyen ed entrerà in carica il primo novembre. La nomina di Gentiloni era considerata probabile da qualche giorno, ed è stata una delle prime decisioni del governo che ha giurato proprio questa mattina. Amo l’Italia e l’Europa e sono orgoglioso dell’incarico ricevuto. Ora al lavoro per una stagione migliore.
Paolo Gentiloni sarà indicato dal governo come commissario europeo per l’Italia. È stata una delle prime decisioni del secondo governo Conte.
Nel mondo dei libri i padri decenti sono molto rari. C’è Geppetto in Pinocchio e Atticus Finch nel Buio oltre la siepe, anche se poi è venuto fuori che in realtà era un suprematista bianco. Quindi rimane solo Geppetto, che però sembrava più un nonno. C’è una lunga lista di padri buoni a metà, uomini che non sono cattivi, ma pigri, inadeguati, ininfluenti o immersi in un mondo in cui i figli non abitano più, troppo invecchiato per permettere la comunicazione. Alcuni esempi: Mr Bennet in Orgoglio e pregiudizio per pigrizia lascia fare la moglie, che ha molti più difetti di lui; George Darling, il padre di Wendy e dei suoi fratelli in Peter Pan, è un banchiere così occupato dalle questioni pratiche da calcolare al millesimo quanto gli costeranno i figli, ma alla fine si redime adottando i bambini sperduti; il padre di Marcel nella Recherche di Proust lavora al ministero degli Interni e non ha contatti con il figlio; il padre di Dominic Molise in Un anno terribile di John Fante è un muratore italiano emigrato in America, che non capisce il sogno del figlio di diventare un giocatore di baseball. La predominanza del cattivo padre, nel mondo dei libri e delle storie, è schiacciante e ha origini antichissime che affondano nel mito e nelle fiabe: da Crono che divora i suoi figli fino alla schiera dei padri delle fiabe, succubi di matrigne perfide e invidiose della bellezza delle figlie, che chinano la testa davanti ai loro soprusi come in Cenerentola e Biancaneve o addirittura accettano di abbandonarli nel bosco come in Hansel e Gretel perché non hanno niente da dargli da mangiare. Una cosa grave, che non si fa. Oppure Abramo, pronto a sgozzare il figlio Isacco solo perché in testa sente una Voce che glielo ordina, che se uno lo facesse oggi sarebbe giustamente arrestato.
Padri pessimi e scarsi. Tra quelli più o meno famosi della letteratura, da rileggere per la festa del papà.
La sonda Cassini della NASA ha da poco portato a termine il suo secondo passaggio ravvicinato nei pressi di Helene, una delle 62 lune note di Saturno. Nel momento di massima vicinanza al satellite naturale del pianeta, Cassini ha sorvolato Helene a una distanza di 6.968 chilometri. Nel corso del proprio passaggio, la sonda ha fotografato la faccia della luna rivolta verso Saturno e illuminata dalla luce del Sole, operazione che non era stata possibile durante lo scorso incontro ravvicinato, quando il satellite naturale era solamente illuminato dalla luce riflessa del pianeta.
Helene vista da vicino. Le affascinanti foto della luna di Saturno scattate dalla sonda Cassini a 1,4 miliardi di chilometri da noi.
Signora Presidente, onorevoli deputati, onorevoli senatori, signori delegati delle Regioni, lasciatemi innanzitutto esprimere – insieme con un omaggio che in me viene da molto lontano alle istituzioni che voi rappresentate – la gratitudine che vi debbo per avermi con così largo suffragio eletto Presidente della Repubblica. E’ un segno di rinnovata fiducia che raccolgo comprendendone il senso, anche se sottopone a seria prova le mie forze : e apprezzo in modo particolare che mi sia venuto da tante e tanti nuovi eletti in Parlamento, che appartengono a una generazione così distante, e non solo anagraficamente, dalla mia.
Il discorso di Napolitano in Parlamento. Il presidente della Repubblica ha giurato e ha rivolto un discorso duro e commosso al Parlamento.
Marica Pellegrinelli, modella e attrice italiana 28enne, sarà una delle ospiti della quarta serata del Festival di Sanremo, in corso in questi giorni. Pellegrinelli è da anni una modella piuttosto in vista – il suo viso vi sembrerà famigliare: è comparsa in moltissime campagne pubblicitarie – ed è nota fra le altre cose anche per essere sposata con il cantate italiano Eros Ramazzotti dal 2014. Pellegrinelli è nata nel 1988 a Bergamo e ha iniziato a fare la modella quando frequentava ancora il liceo. Non ha mai smesso – nel 2013 è stata la testimonial principale della collezione autunno-inverno di Yamamay – ma in mezzo ha fatto diverse altre cose: ha recitato in diversi film e serie tv, fra i quali anche La versione di Barney, Somewhere di Sofia Coppola e un episodio della nota fiction Don Matteo, e partecipato a diversi eventi fra cui il Wind Music Award nel 2009 e l’MTV Italia Awards del 2013. È molto attiva su Instagram, dove posta spesso foto tratte dai suoi ultimi lavori. In futuro, ha detto di volersi dedicare di più alla sua carriera di attrice.
Per cosa è famosa Marica Pellegrinelli. È una modella italiana piuttosto nota, e dal 2011 è sposata con Eros Ramazzotti: stasera sarà ospite a Sanremo.
Nella storia della politica italiana, il 14 dicembre del 2010 fu una giornata agitata e importante. Fu il giorno in cui si cominciò a parlare di “responsabili” come sostantivo e non come aggettivo, il giorno in cui il centrodestra subì un’importante scissione, in cui l’allora governo Berlusconi ottenne una tutt’altro che scontata fiducia prima al Senato e poi alla Camera. Nel frattempo, fuori dal Parlamento, il centro di Roma fu attraversato da un grande e partecipato corteo, con scontri e violenze tra manifestanti e polizia e un bilancio di oltre cento feriti. Nei mesi precedenti al 14 dicembre si era aperta una crisi all’interno del centrodestra. Gianfranco Fini, a quel tempo presidente della Camera, aveva messo in discussione la leadership e la linea politica di Berlusconi con dichiarazioni e iniziative sempre più critiche e polemiche. Tra ottobre e dicembre gli studenti universitari e delle scuole superiori, insieme a molti ricercatori, organizzarono una serie di manifestazioni con l’obiettivo di fermare la riforma Gelmini dell’università.
La storia del 14 dicembre 2010. Cosa successe nella giornata parlamentare recente che più somiglia a quella di oggi, quando Berlusconi la spuntò per tre voti mentre in giro per Roma succedeva di tutto.
Boeing – il più grande produttore statunitense di aeroplani – ha completato il primo test di un suo nuovo veicolo volante, autonomo ed elettrico, che un giorno potrebbe essere utilizzato come alternativa ai taxi su strada nelle grandi città. La prova è durata pochi secondi, con il veicolo che si è sollevato da terra ed è tornato al suolo presso il campo di test di Manassas in Virginia. Valutati i primi dati raccolti, nei prossimi mesi saranno sperimentati diversi sistemi di bordo e la capacità del veicolo di decollare verticalmente e spostarsi poi orizzontalmente con le ali, una volta raggiunta la giusta quota. Il test è stato realizzato da Aurora Flight Science, una società che si occupa di ricerca e sviluppo in ambito aeronautico, acquisita da Boeing nel 2017. L’azienda è tra i principali partner di Uber, che ha l’ambizioso obiettivo di affiancare ai suoi servizi di automobili con autista un nuovo sistema di trasporto basato su “taxi volanti”. Il progetto, che si chiama Uber Air, dovrebbe portare alla messa in servizio dei primi veicoli entro il 2023, anche se molti osservatori sono scettici sulla possibilità che tutto sia pronto così presto.
Il primo test del taxi volante di Boeing. È durato pochi secondi, il tempo di decollare e tornare a terra: forse un giorno ci porterà da una parte all'altra delle città evitando il traffico.
La trattativa sulla riforma del lavoro tra il governo e le cosiddette “parti sociali”, cioè i rappresentanti dei lavoratori e quelli delle imprese, è arrivata a una svolta – e a una conclusione – ieri. Il governo aveva detto più volte di avere intenzione di chiudere il negoziato questa settimana e ieri, dopo settimane di incontri e riunioni, ha deciso di stilare un verbale con le posizioni dei vari soggetti coinvolti nella trattativa. Non c’è stato un accordo da firmare, ha spiegato Monti, perché «nessuno ha potere di veto» e perché il governo non apprezza «la cultura del consociativismo» propria della concertazione. Per questo motivo sarà il Parlamento a mettere mano alla proposta di legge, sui cui contenuti – in particolare relativamente all’articolo 18 – tutte le parti sociali acconsentono alle modifiche fatta eccezione per la CGIL. Un incontro conclusivo si terrà giovedì, domani. Questo è il contenuto della riforma, a oggi. Va preso con le molle, perché sappiamo quanto può essere modificato – e persino stravolto e ribaltato – nel percorso di approvazione parlamentare.
La riforma del lavoro in 4 punti. Che cosa cambierà con l'articolo 18, i contratti a termine e i congedi di paternità, e come funzionerà la nuova "Assicurazione Sociale Per l'Impiego".
Il presidente della Sicilia Rosario Crocetta ha detto che non si ricandiderà alle elezioni regionali che si svolgeranno il prossimo 5 novembre. Crocetta aveva detto di volersi candidare sfidando tra gli altri Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo e scelto come candidato presidente dalla maggioranza del centrosinistra. Ieri però Crocetta ha incontrato a Roma il segretario del PD Matteo Renzi con cui ha detto di aver raggiunto un accordo, anche se non ne ha specificato i dettagli. Ha detto che in futuro si aspetta di avere un “ruolo” all’interno del PD. «C’è stato un riconoscimento del Megafono», ha spiegato Crocetta riferendosi al suo movimento politico: «Siamo una costola del PD e nessuno pensi di creare contrasti con Renzi: io sono fedele al partito e in questi anni ho subito attacchi soprattutto dai renziani». Crocetta è stato spesso accusato da diversi esponenti del PD di aver governato in maniera caotica e inefficiente (in molti hanno sottolineato che in cinque anni ha cambiato 58 assessori regionali). Dopo l’incontro con Renzi, però, il presidente della Sicilia ha sottolineato che questi attacchi non sono mai provenuti dal segretario del suo partito.
Il presidente della Sicilia, Rosario Crocetta, non si ricandiderà alle elezioni del prossimo novembre.
Ti amo Presidente – il film in cui l’attore Parker Sawyers e l’attrice Tika Sumpter interpretano il giovane avvocato Barack Obama e la giovane Michelle Robinson, poi diventata sua moglie – è nei cinema da oggi. Ti amo Presidente è diretto da Richard Tanne – al suo primo film da regista – e se ne parla da mesi, da quando nel gennaio 2016 fu presentato e ben recensito al Sundance Film Festival, il famoso festival di cinema indipendente fondato da Robert Redford. Ti amo Presidente ha quindi fatto parlare di sé perché racconta come si sono conosciute due persone piuttosto famose, ma anche perché la maggior parte delle recensioni sono state buone. Dell’incontro – a Chicago, in un pomeriggio dell’estate 1989 – tra Barack Obama e Michelle Robinson, poi diventata Michelle Obama. Il titolo originale del film è Southside with You, perché i due si incontrano e passeggiano per il South Side di Chicago, una delle tre parti in cui è divisa la città (le altre sono il West Side e il North Side). Limitando al minimo gli spoiler, durante il loro incontro – entrambi ci tengono a precisare che non si tratta di un appuntamento – i due protagonisti visitano una mostra di quadri e, tra le alte cose, vanno insieme a vedere Fa’ la cosa giusta di Spike Lee, uscito proprio in quei giorni. Il film è poi ovviamente pieno di cose che fanno ridere, sorridere o pensare sapendo cosa poi è successo a quei due: «La politica?», chiede lei; «Forse…», dice lui.
“Ti amo presidente”, il film su Barack e Michelle Obama. Anzi, sul loro primo "appuntamento", in un pomeriggio del 1989 a Chicago: è nei cinema da oggi e se ne parla piuttosto bene.
Sedici secondi: è il tempo in cui venne venduta tutta la collezione nata dalla collaborazione tra l’antica azienda di valigie tedesca Rimowa e il marchio di streetwear Supreme, nonostante un prezzo di partenza di 1.600 dollari (1.400 euro) per articolo e un avviso mandato solo tre giorni prima sui social network. Sono numeri che fanno capire bene il successo delle collaborazioni tra aziende diversissime tra loro che si affiancano per penetrare in nuovi mercati, e soprattutto di uno dei fenomeni che stanno cambiando la moda negli ultimi anni: il “drop”. Il drop – dall’espressione inglese “far cadere” – indica la messa in vendita di prodotti in edizione limitata e in piccole quantità in pochi negozi selezionati, spesso con breve o nessun anticipo sui social network. È una tecnica di marketing tipica dello streetwear, lo stile nato negli anni Ottanta e Novanta nel mondo degli skaters e dei surfisti californiani, e poi dell’hip hop e della breakdance, che è diventato il più importante degli ultimi anni in tutto il mondo fino a influenzare le aziende di moda di lusso.
I “drop” stanno cambiando la moda. È una strategia di vendita arrivata dallo streetwear ma che ora usano tutti: è fatta di lunghe code, esclusività, mercati paralleli e Instagram.
Su Amazon c’è una serie di dischi in vinile in offerta: scegliendone quattro in questa selezione si spendono 60 euro, arrivando a risparmiare fino a 25 euro a seconda di quelli che si scelgono, in pratica uno dei quattro dischi è regalato o quasi. La promozione è cominciata all’inizio di gennaio e durerà fino alla fine di oggi, ma in totale i dischi in offerta sono solo 113 quindi non è complicato approfittarne, se siete musicofili da vinili. Abbiamo comunque messo insieme una selezione della selezione, tutti dischi usciti tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, per darvi un’idea di quello che c’è di buono. More Songs About Buildings And Food (1978) e Remain in Light (1980) dei Talking Heads Il secondo e il quarto disco dei Talking Heads. In Remain in Light c’è “Once in a Lifetime”.
Fino alla fine di oggi c’è un’offerta su alcuni bei dischi in vinile su Amazon. Acquistandone quattro, uno è in regalo: una selezione della selezione.
Ci sono pochi attori che possono dire di aver detto in un loro film frasi belle e famose come quelle dette in Blade Runner da Rutger Hauer, che oggi compie 75 anni. Tra un po’ ci arriviamo – perché non si può parlare di lui senza parlare delle cose che Roy Batty dice di aver visto prima di morire nella pioggia – ma Hauer ne ha fatte di cose, anche prima e anche dopo Blade Runner. Hauer è nato il 23 gennaio 1944 nei Paesi Bassi, vicino a Utrecht. I genitori erano attori e il nonno, con il quale da ragazzo passò molto tempo, era stato marinaio. Prima di seguire la carriera dei genitori e mettersi a recitare, Hauer provò a emulare il nonno e fece per un anno il marinaio ma dovette abbandonare perché era daltonico. Fece quindi il carpentiere, l’elettricista, la guida alpina in Svizzera e infine l’attore.
Lui ne ha viste cose. Che noi umani, eccetera: l'ha detta Roy Batty, cioè Rutger Hauer, che oggi compie 75 anni e che di cose ne ha fatte altre, oltre a "Blade Runner".
Per diverse ore questa mattina il sito del Corriere della Sera – www.corriere.it – e quello della Gazzetta dello Sport – gazzetta.it – non sono stati raggiungibili dall’Italia: nel pomeriggio, il Corriere ha spiegato di aver subito un attacco da «un hacker albanese che si firma “Amar^SHG”». Secondo quanto ha scritto il Corriere, «l’origine del problema era il portale Registro.it, l’autorità nazionale che gestisce e smista il traffico dei domini italiani, i cui rapporti con Rcs sono gestiti da Tuonome Registrar, un servizio per la registrazione di domini internet». Corriere e Gazzetta fanno parte dello stesso gruppo editoriale, RCS: da stamattina, e fino alle 13.45 circa, se si provava a raggiungere i siti da computer o da dispositivo mobile si otteneva una generica pagina di errore. Qualcuno ha segnalato su Twitter che al posto dei siti vedeva il messaggio di un gruppo di hacker. Il problema – che si verificava anche cercando di raggiungere un articolo con una URL più precisa – non si presentava utilizzando dei servizi di VPN. Su Twitter, il Corriere della Sera aveva confermato l’attacco hacker circa un’ora dopo i primi problemi: intorno alle due meno un quarto ha scritto che il sito era stato ripristinato, e che sta cercando di capire cosa sia successo.
I siti di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport sono stati hackerati. Questa mattina non hanno funzionato per diverse ore: è tornato tutto normale verso le 13.45.
Al Metropolitan Museum of Art (Met) di New York è in corso una retrospettiva dedicata al pittore statunitense George Bellows. Dal 15 novembre sono esposti circa cento dipinti che ne raccontano la vita e l’evoluzione artistica, facendo emergere un personaggio poco conosciuto ma fondamentale per l’arte americana di inizio secolo. Il Met propone anche attività collegate alla mostra, tra cui visite guidate e conferenze. George Bellows nacque a Columbus, in Ohio, nel 1882. Frequentò l’università dell’Ohio dove giocò nelle squadre locali di basket e baseball, tanto che molti gli consigliarono di diventare giocatore professionista. Nel 1904 però si trasferì a New York per studiare arte e aprì un suo studio a Broadway ne 1906. Iniziò ad acquistare una certa fama due anni dopo. Usando diverse tecniche, dalla litografia al disegno alla pittura a olio, Bellows ha ritratto i paesaggi e le situazioni che lo circondano, gli Stati Uniti e in particolare New York. A tratti i suoi quadri ricordano opere europee per il forte realismo e l’attenzione ai temi sociali e presentano toni espressionisti nel dipingere la società di allora, fatta di azione, città, caos, movimento. I quadri raccontano paesaggi e persone, in particolare la città con le sue contraddizioni, gli abitanti grossolani, la gente, le posture, gli atteggiamenti.
15 quadri di George Bellows. Al Metropolitan Museum di New York è in corso una retrospettiva dedicata al pittore americano.
Martedì 22 novembre, alle 21.15, Rai 1 trasmetterà il film Io ci sono, che racconta la storia di Lucia Annibali, l’avvocata di Urbino che nel 2013 fu aggredita e sfigurata con l’acido su mandato del suo ex fidanzato, l’avvocato Luca Varani. In Io ci sono Annibali è interpretata dall’attrice Cristiana Capotondi, mentre nei panni di Varani c’è l’attore Alessandro Averone. Gioele Dix invece interpreta il ruolo del chirurgo che operò più volte Annibali. Il film, prodotto per la televisione da Rai Fiction e Bibi Film e girato dal regista Luciano Manuzzi, è tratto dall’omonimo libro pubblicato da Rizzoli nel 2014, che Annibali ha scritto insieme alla giornalista del Corriere della Sera Giusi Fasano. Io ci sono racconta tutta la storia di Annibali, dalla relazione con Varani ai dolorosi momenti vissuti in ospedale. Il 16 aprile del 2013, intorno alle 21.30, Lucia Annibali, avvocata di Urbino che all’epoca aveva 35 anni e viveva a Pesaro, fu aggredita sul pianerottolo di casa sua da un uomo incappucciato che le gettò addosso dell’acido solforico mentre un secondo uomo faceva da palo, controllando la situazione. L’acido colpì il viso, il collo e la mano destra di Annibali, che tra le altre cose rischiò di perdere la vista. Venne immediatamente ricoverata al centro grandi ustioni dell’ospedale di Parma, dove negli anni successivi ha subito diciotto interventi chirurgici di ricostruzione.
“Io ci sono”, il film sulla storia di Lucia Annibali. Andrà in onda su Rai 1 questa sera alle 21.15, con Cristiana Capotondi che interpreta l'avvocata sfregiata con l'acido su mandato del suo ex fidanzato Luca Varani.
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con le nuove regole sui benefici concessi, per motivi legati all’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus, ai detenuti condannati per reati di criminalità organizzata di tipo mafioso e terroristico. Il decreto è stato proposto dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla concessione dei domiciliari ad alcuni condannati per reati di mafia (Repubblica parlò di 376 «fra mafiosi e trafficanti di droga», ma sembra che i capimafia finiti ai domiciliari siano soltanto 3). Il decreto riguarda «le persone detenute o internate per delitti di criminalità organizzata di tipo mafioso o terroristico o per delitti di associazione a delinquere legati al traffico di sostanze stupefacenti o per delitti commessi avvalendosi delle condizioni o al fine di agevolare l’associazione mafiosa, nonché di detenuti e internati sottoposti al regime previsto dall’articolo 41-bis».
È stato approvato il decreto con le nuove regole sugli arresti domiciliari per i condannati per mafia.
I libri di poesia – contemporanea o di epoche passate – vendono pochissime copie e sono considerati un prodotto editoriale destinato a una nicchia piuttosto colta. Negli Stati Uniti però alcuni poeti stanno avendo un successo inusuale: sono i cosiddetti Instapoets (letteralmente, gli Instapoeti), diventati famosi pubblicando le loro poesie sui social network, in particolare su Instagram e Tumblr. Hanno raggiunto in questo modo un pubblico piuttosto numeroso, che solitamente si tiene alla larga dai libri di poesia, ma che ha comprato i loro quando sono stati pubblicati. Il New York Times racconta per esempio di Tyler Knott Gregson, un poeta e scrittore americano di 34 anni del Montana. Dal 2009 Gregson pubblica ogni giorno le sue poesie su Instagram, dove ha 263mila follower, e su Tumblr, dove ne ha quasi 300mila. In sette anni è diventato, come lo definisce il New York Times «l’equivalente letterario di un unicorno: un poeta celebre che vende alla grande». Il suo primo libro, Chasers of the Light (in italiano “Quelli che inseguono la luce”) – pubblicato nel settembre 2014 da Perigee Books, di Penguin Random House – è stato un best seller e ha venduto più di 120.000 copie cartacee. (Per dare un’idea, il New York Times lo mette a confronto con Faithful and Virtuous Night di Louise Glück, il libro che l’anno scorso ha vinto il National Book Award per la poesia – cioè il più importante premio letterario statunitense – che di copie ne ha vendute 20.000). Il 20 ottobre Gregson ha pubblicato un nuovo libro, All the Words Are Yours, stampato in una prima edizione di 100 mila copie, che ha raggiunto il terzo posto della classifica Nielsen sui dieci titoli di poesia più venduti negli Stati Uniti, superando opere di Dante, Omero e Khalil Gibran.
Gli unici libri di poesia che si vendono. Sono quelli dei cosiddetti Instapoets, che hanno iniziato pubblicando su Intagram e Tumblr e hanno ottenuto molti fan e un gran successo editoriale.
Il giornalista di Repubblica Carlo Bonini, esperto di cose di Roma, ha raccontato una pratica insolita e piuttosto assurda adottata dalla Polizia Locale di Roma per gestire i casi di oltraggio a pubblico ufficiale. Normalmente in Italia chi viene denunciato dai vigili per oltraggio deve pagare una multa – solitamente tra i 200 e i 250 euro – e scrivere una lettera di scuse, estinguendo in questo modo il reato, che è regolato dal codice penale. A Roma, ha rivelato l’articolo di Bonini, funziona diversamente: la Polizia Locale richiede che la persona che ha offeso i vigili pubblichi online un video in cui legge un testo predefinito per scusarsi pubblicamente e anche per esprimere «apprezzamento» per la polizia. Su YouTube si possono trovare in effetti diversi video del genere, uno dei quali riguarda Emiliano Bono, consigliere del Municipio III di Fratelli d’Italia. La pratica adottata dalla Polizia Locale di Roma è stata subito commentata e criticata sui giornali, ed è stata paragonata da molti a una “gogna pubblica”. Bonini ha raccontato che lo scorso aprile una donna di 32 anni è stata denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale per aver detto a dei vigili: «Fate un lavoro di merda». La donna si è rivolta a un avvocato per aiutarla nell’estinzione del reato, ma una volta ricevuta la raccomandata con le istruzioni per pubblicare il video si è rifiutata di eseguirle, e ha condiviso la lettera con Repubblica.
L’assurda storia dei video di scuse ai vigili di Roma. Chi viene denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale deve pubblicare online un video in cui legge un messaggio prestabilito, racconta Repubblica.
Ogni giorno su Netflix c’è qualcosa che arriva e qualcosa che parte, e ogni mese qui sul Post facciamo una selezione delle novità più interessanti. Queste sono quelle di questo mese, con una serie molto attesa come The Witcher, la seconda stagione dell’apprezzata Magic for Humans e, dopo Natale, le seconde stagioni di You e Lost in Space. Oppure c’è un film di Michael Bay in parte ambientato in Italia, uno con Adam Driver e Scarlett Johannson che interpretano marito e moglie in crisi e uno con Anthony Hopkins e Jonathan Pryce che interpretano Papa Benedetto XVI e Papa Francesco. Ma visto che questo mese è dicembre, c’è da aspettarsi che per Natale arrivino altre uscite a tema, che però Netflix ancora non ha comunicato.
Netflix Italia: le novità di dicembre. L'attesa serie "The Witcher", un po' di graditi ritorni e i film "I due papi", "6 underground" e "Storia di un matrimonio".
Il governo Letta ha ottenuto la fiducia sia del Senato – 235 favorevoli, nessun astenuto e 70 contrari – che della Camera – 435 favorevoli e 162 contrari. Alla fine della giornata, quindi, tutte le forze che hanno sostenuto il governo Letta fin qui continueranno a sostenere il governo Letta, almeno per il momento. Questa è apparentemente la prima conclusione della giornata, durante la quale il presidente del Consiglio ha chiesto – e ottenuto – la fiducia descrivendo un programma molto vasto e molto ambizioso, specie considerate le difficoltà incontrate dal governo fino a questo momento. In serata comunque Napolitano ha diffuso una nota, chiedendo che non «si riapra un quotidiano gioco al massacro» nei confronti di Letta e del suo governo. Le cose però sono più complicate. Questa conclusione, che fino a una settimana fa sarebbe sembrata scontata, in realtà non lo è stata: più volte negli ultimi giorni Berlusconi aveva detto che il PdL avrebbe votato la sfiducia al governo Letta e questa mattina lo stesso gruppo parlamentare del PdL aveva deciso così votando a maggioranza. Nonostante tutto questo, nonostante Brunetta e altri dirigenti avessero detto fino a pochi prima che il PdL avrebbe votato la sfiducia, intorno alle 13 lo stesso Silvio Berlusconi è intervenuto in aula per annunciare il contrario.
Ha vinto Letta, per il momento. Il governo ha avuto la fiducia, alla fine l'ha votata a sorpresa anche Berlusconi: ma c'è stata una scissione nel centrodestra e rimangono aperte molte questioni.
Durante lo spettacolo dell’intervallo del Super Bowl della scorsa domenica, 5 febbraio, la cantante M.I.A. ha fatto il gesto del dito medio alzato verso le telecamere. NBC, che trasmetteva l’evento in diretta, e la National Football League (NFL) si sono scusate con i telespettatori per quanto accaduto, definendo “totalmente inappropriato” il gesto “osceno” della cantante. La Federal Communication Commission (FCC), l’agenzia governativa che si occupa delle telecomunicazioni negli Stati Uniti, vieta che sulle emittenti in chiaro vengano trasmessi gesti connotati come “volgarità”, che infatti vengono spesso oscurati o censurati, così da evitare multe e altri tipi di sanzioni. Approfittando di quanto accaduto durante l’intervallo del Super Bowl, Daniel Nasaw della BBC ha messo insieme qualche informazione sulla storia del gesto del dito medio, un modo di esprimersi con le mani che ha oltre duemila anni. Uno dei primi usi storicamente attestati del gesto risale al quarto secolo avanti Cristo: il filosofo Diogene stava parlando con un gruppo di persone che gli avevano fatto visita e, secondo uno storico greco, a un certo punto si era messo a discutere dell’oratore Demostene definendolo un “grande demagogo” e accompagnando l’affermazione con il gesto del dito medio alzato. Nella commedia di Aristofane Le nuvole, scritta probabilmente tra il 421 e il 418 avanti Cristo, ci sono alcuni riferimenti al dito medio alzato come gesto di offesa. Uno dei personaggi gesticola a lungo usando il dito medio e facendo riferimento ai propri genitali.
La storia del dito medio. Se n'è riparlato dopo il Super Bowl, ma ne discutiamo dai tempi dell'impero romano: quando abbiamo cominciato a insultarci così?.
Martedì la commissione Giustizia della Camera ha approvato il testo base della nuova legge sull’eutanasia, accorpando varie proposte presentate negli anni da diversi partiti politici. L’approvazione è un passo piccolo, visto che la discussione in aula deve ancora essere calendarizzata, ma è importante perché fino a poche settimane fa c’era una notevole incertezza sui tempi di questo passaggio, seppur preliminare. Il testo è stato approvato con i voti del centrosinistra più il Movimento 5 Stelle, e secondo alcuni rappresenta la migliore possibilità di regolamentare l’eutanasia, oggi permessa solo in pochissimi casi e grazie a una sentenza della Corte Costituzionale del 2019, in attesa di capire se l’Associazione Luca Coscioni riuscirà a raccogliere firme sufficienti per tenere un referendum sulla questione.
Ci sono piccoli passi avanti sull’eutanasia. È stato approvato un testo base per la legge sul suicidio assistito, mentre l'associazione Luca Coscioni raccoglie firme per un referendum.
L’Unione Europea ha stabilito che a partire dall’11 marzo 2013 sarà proibito vendere in tutto il territorio comunitario ingredienti e prodotti cosmetici che siano stati sperimentati sugli animali. Il divieto si estende anche ai test stessi sugli animali, in base all’entrata in vigore delle nuove normative europee che, a partire dall’11 luglio 2013, sostituiranno quelle del 1976. Si tratta di un tema complesso e molto dibattuto negli ultimi anni, con problemi e punti di vista differenti tra produttori da una parte e ambientalisti e animalisti dall’altra. L’Unione Europea aveva proibito la sperimentazione di sostanze sugli animali già nel 2004 e il divieto entrato in vigore oggi era già stato deciso quattro anni fa, ma molte aziende avevano utilizzato alcuni punti ambigui della precedente legislazione per continuare a fare i test. Cosmetics Europe, l’organizzazione che rappresenta gli interessi dei produttori del settore in sede europea, ha spiegato che il divieto rappresenta «un freno per l’innovazione e un rischio per la concorrenza»: l’industria europea delle aziende produttrici di cosmetici rappresenta un mercato di circa 71 miliardi di euro e 180mila lavoratori, secondo uno studio della Commissione Europea fatto nel 2010.
L’Unione Europea ha vietato i cosmetici sperimentati sugli animali. Da oggi è in vigore anche il divieto sui test, con qualche eccezione per i prodotti non provenienti dall'UE.
Nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 settembre ci sarà un’eclissi lunare totale visibile anche dall’Italia, a differenza dell’eclissi dello scorso aprile che non fu visibile dalle nostre parti. Il fenomeno inizierà poco dopo la mezzanotte di lunedì e raggiungerà il suo massimo alle 4:47 del mattino (le 2:47 UTC), quando l’oscuramento del disco lunare sarà massima. Poi la Luna tornerà poco alla volta a essere di nuovo visibile e il fenomeno sarà finito intorno alle 7:24 del mattino di lunedì. Dovrebbe essere particolarmente spettacolare perché in questo periodo dell’anno la Luna appare più grande del solito in cielo, essendo nella fase in cui è più vicina alla Terra. Un’eclissi lunare totale si verifica quando la Luna attraversa per intero l’ombra generata dalla Terra, la quale blocca quasi interamente il passaggio dei raggi del Sole che di solito si riflettono sulla Luna facendocela vedere in cielo di notte e talvolta anche di giorno.
Il 28 settembre ci sarà un’eclissi lunare totale. Nella notte tra domenica e lunedì sarà visibile anche dall'Italia, con una Luna grande più del solito e che vedremo rossa.
“Shapes of Cities” è uno dei progetti più recenti di Yoni Alter, un grafico di origine israeliana che vive e lavora a Londra. Alter è noto, tra le altre cose, per i colori chiari che utilizza nelle sue opere: ha uno stile piuttosto riconoscibile e in passato ha curato anche alcuni spot televisivi per un canale inglese di intrattenimento. Diversi suoi lavori sono stati esposti di recente alla Kemistry Gallery di Londra, una galleria dedicata principalmente ai progetti di giovani designer. “Shapef of Cities” è un progetto che raccoglie una serie di stampe, in cui ogni stampa – con uno stile molto minimale – riunisce i profili di edifici e monumenti noti di alcune grandi città del mondo, tra cui New York, Barcellona, Londra e Berlino. Si tratta di forme sovrapposte dai colori chiari, che creano contrasti molto forti e restituiscono un’immagine abbastanza riconoscibile della città a cui ciascuna stampa si riferisce.
Le forme delle città, da indovinare. Realizzate da un grafico di origine israeliana, sovrapponendo profili di edifici e monumenti noti di Parigi, New York e Barcellona, tra gli altri.
Si è conclusa oggi la 72esima edizione della mostra del cinema di Venezia, con la cerimonia di premiazione presentata dall’attrice Elisa Sednaoui. La Giuria presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón e composta da Elizabeth Banks, Emmanuel Carrère, Nuri Bilge Ceylan, Hou Hsiao-hsien, Diane Kruger, Francesco Munzi, Pawel Pawlikowski e Lynne Ramsay ha assegnato il Leone d’oro al film “Desde Allá” del regista Lorenzo Vigas. Il Leone d’argento per la migliore regia è andato a Pablo Trapero per il film “El Clan” mentre il Gran Premio della Giuria è stato assegnato al film “Anomalisa” di Charlie Kaufman. La Coppa Volpi come miglior attrice è andata a Valeria Golino per il film “Per amore vostro”. La Coppa Volpi per miglior interpretazione maschile è andata a Fabrice Luchini per “L’Hermine”. Tutti i premi Leone d’Oro per il miglior film: “Desde Allá”, di Lorenzo Vigas Leone d’Argento per la miglior regia: Pablo Trapero, “El Clan” Gran premio della giuria: “Anomalisa”, Charlie Kaufman Premio speciale della giuria: “Abluka” di Emin Alper Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile: Fabrice Luchini, “L’Hermine” Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Valeria Golino, “Per amore vostro” Miglior sceneggiatura: “L’Hermine”, di Christian Vincent Premio Marcello Mastroianni: Abraham Attah, “Beasts of no nation”
I vincitori del festival di Venezia. Il Leone d'Oro è andato al film Desde Allá del regista Lorenzo Vigas, Valeria Golino ha vinto la Coppa Volpi come miglior attrice.
Il bimestrale Studio ha tradotto sul suo sito un testo dello scrittore Vincenzo Latronico per una rivista d’arte tedesca sulla nuova lingua inglese, parallela, che parla e usa la comunità internazionale che lavora intorno all’arte: ma le sue riflessioni si estendono anche al rapporto con l’inglese di altri contesti e professioni. Nel 1878, apprestandosi a un giro d’Europa, Mark Twain si prefisse di padroneggiare quella che, in un saggio eponimo, avrebbe più avanti definito “La terribile Lingua Tedesca” (1880). Ci aveva già provato (fallendo) circa trenta anni prima, da adolescente dotato di una memoria migliore e di una mente più elastica. Questa seconda volta, i suoi sforzi rafforzarono in lui la convinzione che il tedesco «dovesse essere delicatamente e con reverenza messo da parte, insieme alle altre lingue morte, dal momento che soltanto i morti dispongono del tempo necessario a impararlo».
L’inglese che parliamo. Vincenzo Latronico sul globish, le lingue e la traduzione ai tempi del "mondo dell'arte" cosmopolita.
La comica statunitense Marcia Belsky ha creato una pagina Tumblr che raccoglie le locandine di film e serie tv statunitensi in cui non compare la testa delle donne. La pagina si chiama “The Headless Women Of Hollywood” ed è stata pensata per mostrare quanto spesso le donne vengano rappresentate con la faccia coperta, o nella maggior parte dei casi con la testa che rimane fuori dall’immagine. Si vedono invece molto spesso gambe, tette e culi. Così facendo, sostiene Belsky, le donne diventano “degli oggetti indubbiamente passivi dello sguardo maschile”. “The Headless Women Of Hollywood” è stato fatto per parlare in modo divertente di una questione che è stata molto discussa anche di recente. Tra i film ce ne sono di molto famosi, premiati e ottimamente recensiti. Alcuni sono invece film comici e di genere demenziale: sono quelli in cui la trasformazione delle donne in oggetti sessuali è più evidente. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le donne senza testa di Hollywood. Un progetto su Tumblr raccoglie le locandine di film e serie tv in cui dei corpi delle donne si vede tutto il resto, ma non la faccia.
La solitudine è qualcosa che tutti proviamo prima o poi, finendo per impantanarvici tristemente, fuggire con terrore, rimpiangerla, inseguirla con sollievo. Olivia Laing, scrittrice e critica culturale britannica di 41 anni, ci ha scritto un intero libro, Città sola, dove a partire da un momento solitario e infelice della sua vita esplora le solitudini di artisti, scrittori e musicisti, nella vita e nelle opere, e di come le hanno rappresentate, sofferte e combattute nell’affollatissima New York. Ci sono quelle di Andy Warhol e di Valerie Solanas, la scrittrice femminista che gli sparò; quella dell’artista David Wojnarowicz che la placava nel sesso con gli sconosciuti ai moli di New York; della fotografa Nan Goldin e delle immagini dei suoi amici che si baciano e si bucano; del pittore Henry Darger, isolato in una vita ordinaria in cui dipingeva bambini torturati. Il primo a essere raccontato è Edward Hopper, il pittore della solitudine americana, con le sue figure desolate e assenti, come nella sua opera più famosa, I Nottambuli, di cui Laing parla a lungo per spiegarne il fascino, come potete leggere nell’estratto che segue.
La solitudine di Edward Hopper. Raccontata da Olivia Laing, che ha scritto un libro sulle storie di artisti, musicisti e fotografi alle prese con l'isolamento e l'abbandono.
Mercoledì 21 ottobre è stato diffuso il video di “Perfect”, la nuova canzone degli One Direction. Il video, pubblicato sul canale YouTube ufficiale degli One Direction, è girato in bianco e nero e mostra i membri della band all’interno di un palazzo a New York, negli Stati Uniti, e ricreano le situazioni che vivono i membri della band quando sono in tour per i loro concerti. L’edificio in cui si trovano gli One Direction nel video è l’InterContinental Hotel e la regia è di Sophie Muller, nota regista di video musicali. Perfect è tratto dal nuovo disco degli One Direction: Made in the AM, la cui uscita è prevista per il prossimo 13 novembre. Si tratta della terza canzone del disco ad essere diffusa: ad agosto era uscita Drag me down e a settembre, quando Made in the AM era stato presentato ufficialmente, era stata diffusa Infinity.
Il video di “Perfect”, la nuova canzone degli One Direction. La canzone era già uscita qualche giorno fa, il video è tutto in bianco e nero.
Secondo quanto scritto dai più importanti siti e giornali di cinema, durante il festival del cinema di Cannes in corso in questi giorni la società STX Entertainment ha pagato 50 milioni di dollari per avere i diritti di distribuzione all’estero del prossimo film di Martin Scorsese. Il film si dovrebbe intitolare The Irishman, sarà un gangster movie e nel cast ci dovrebbero essere Robert De Niro e Al Pacino Hollywood Reporter ha scritto che l’accordo tra STX Entertainment e i produttori del film è arrivato molto tardi, ore dopo che i più festaioli avevano già lasciato l’Hotel du Cap, un famoso hotel cinque stelle vicino a Cannes, al termine di «una trattativa che renderebbe orgoglioso il più cocciuto dei negoziatori». Scorsese non ha ancora iniziato a girare il film e per ora non c’è nulla di davvero ufficiale. Il titolo potrebbe cambiare e nel cinema poche cose sono sicure, soprattutto quando si tratta di attori: è anche successo che alcuni attori iniziassero a girare un film e poi venissero sostituiti. Tutti le fonti più attendibili danno però per certa la presenza di De Niro e Al Pacino, che non sembrano proprio essere due attori che, una volta sul set, si rivelino essere sbagliati per il ruolo. Specialmente se quel ruolo è per un film di gangster di Scorsese.
Cosa sappiamo del nuovo film di gangster di Martin Scorsese. Si dovrebbe intitolare "The Irishman" e gli attori principali dovrebbero essere Al Pacino e Robert De Niro: serve altro?.
Domenica sera allo Staples Center di Los Angeles si è tenuta la cerimonia di premiazione dei Grammy Awards, i più famosi premi discografici statunitensi, un incrocio tra gli Oscar della musica e una specie di Sanremo americano, fatte-le-dovute-proporzioni. I Daft Punk e Nile Rodgers hanno vinto due dei quattro premi principali: quello per il miglior album con Random Access Memories e quello di “Registrazione dell’anno” (la categoria è “Record of the year”, e vengono premiati anche i produttori e tecnici) per Get Lucky. Royals della neozelandese Lorde ha vinto come Canzone dell’anno mentre Macklemore e Ryan Lewis sono stati scelti come migliori artisti emergenti. Le categorie premiate sono 105, suddivise rispetto a 30 generi musicali (dal pop al gospel, dal metal all’hip hop), secondo la votazione dei membri della Recording Academy, composta da artisti, discografici, musicisti, produttori: qui potete trovare la lista di tutti i candidati e i vincitori. Oltre alla premiazione la cerimonia ha previsto moltissime esibizioni: tra le più rilevanti, quella di Beyoncé insieme al marito Jay Z in Drunk in Love; quella di Nile Rodgers, Daft Punk, Stevie Wonder e Pharrell Williams che hanno cantato insieme Get Lucky; i Metallica con Lang Lang, Kendrick Lamar con gli Imagine Dragons e poi Lorde, Katy Perry, Robin Thicke con i Chicago e Taylor Swift. Dopo che Macklemore & Ryan Lewis hanno cantato Same Love – che parla dei diritti degli omosessuali – 33 coppie eterosessuali e omosessuali si sono sposate davanti alle telecamere; poco dopo è salita sul palco Madonna che ha cantato Open Your Heart.
Le foto più belle dei Grammy. Beyoncé sul palco col marito Jay Z, Pink sospesa sul pubblico e i Daft Punk – che hanno sbancato – coi caschi e le statuette.
L’ultimo film tratto dalla saga di Twilight è uscito ieri in Italia, con due giorni di anticipo rispetto agli Stati Uniti. Da anni sia i romanzi che i film di Twilight dividono il pubblico tra chi ne è incondizionatamente conquistato e chi ne ha fatto bersaglio di critiche e sarcasmi. La stampa propende per questa seconda posizione (si tratta, oggettivamente, di prodotti di scarsa qualità), ma i fan sono numerosi e rumorosi: nelle città alla cui premiere parteciperanno membri del cast, da giorni si sono creati accampamenti che farebbero invidia a Occupy Wall Street. Se non vi siete fatti coinvolgere dai fanatismi ma, ora che si arriva alla fine, volete capirci qualcosa, abbiamo preparato un riassuntino in dieci punti per permettervi di capire di cosa si sta parlando e, se vorrete, di andare a vedere il film saltando senza rimpianti i capitoli precedenti.
La saga di Twilight in 10 punti. Ieri è uscito in Italia l'ultimo film: una guida per capire a che punto siamo, per chi non è pregiudizialmente contrario.
Non lo sa nessuno, ma ognuno di noi, quando paga le tasse, paga due volte per la ricerca scientifica. In breve, funziona così. Si paga la prima volta per finanziare la ricerca direttamente – stipendi, materiale per i laboratori. Quando una ricerca giunge a una conclusione, i metodi e i risultati vengono pubblicati dalle riviste specializzate, dopo un processo di peer review – ovvero, di revisione e commento da parte di altri ricercatori. Tali pubblicazioni sono fondamentali: sono l’unica “prova” ufficiale della paternità di una ricerca, ed è il loro numero e la loro qualità l’unica cosa che conta ai fini della carriera di un ricercatore. Una volta pubblicato, si paga la seconda volta. Già, perché se i ricercatori vogliono leggere gli articoli dei loro colleghi – e quindi rimanere aggiornati – devono pagare gli abbonamenti alle riviste (tramite le biblioteche universitarie e dei centri di ricerca). Come riassume Brett S. Abrahams, professore di genetica all’Albert Einstein College of Medicine:
Gli scienziati si ribellano alle riviste scientifiche. Cresce il boicottaggio contro Elsevier, uno dei principali e più controversi editori di pubblicazioni specializzate.
Tra le tante categorie di lavoratori britannici scontenti per l’accordo commerciale su Brexit tra Regno Unito e Unione Europea ci sono anche i musicisti. Centodieci di loro, tra cui Elton John, Ed Sheeran e i Radiohead, hanno firmato una lettera aperta al governo britannico pubblicata mercoledì sul Times, chiedendo di trovare un modo per permettere ai musicisti di fare tour nel resto d’Europa senza aver bisogno di visti. L’accordo su Brexit infatti non prevede regole speciali per le performance degli artisti britannici nei paesi dell’UE, né viceversa, nonostante una petizione indirizzata al governo britannico firmata da più di 200mila persone – più o meno il numero di lavoratori dell’industria musicale – le avesse chieste. Dal primo gennaio tutti i cittadini britannici possono spostarsi liberamente all’interno dell’area Schengen per un massimo di 90 giorni in un arco di sei mesi. Ma questo non vale per chi si sposta per motivi di lavoro. Un musicista britannico che volesse fare un tour europeo dovrebbe attenersi a diverse regole sull’immigrazione per ogni paese interessato dal tour: dovrebbe ad esempio dover richiedere diversi visti o permessi di lavoro, per sé e per i propri collaboratori, cosa che secondo gli esperti dell’industria musicale potrebbe avere dei costi potenzialmente proibitivi per i musicisti ancora all’inizio della propria carriera.
Per i musicisti britannici sarà complicato fare i tour europei. L'accordo su Brexit non prevede regole speciali per cantanti e band, che ora dovranno chiedere visti di lavoro in diversi paesi.
Giuseppe Uva morì a 43 anni intorno alle dieci del mattino del 14 giugno 2008, al reparto di psichiatria dell’ospedale di Varese. La notte precedente era stato fermato, ubriaco, mentre era insieme all’amico Alberto Biggiogero. Poi era stato portato alla caserma dei Carabinieri di via Saffi, a Varese, dove era rimasto circa tre ore prima di essere trasferito all’ospedale psichiatrico. Quella notte, in caserma, erano arrivate anche alcune volanti della polizia, e quello che successe prima del ricovero ospedaliero non è mai stato chiarito: secondo Biggiogero, che era in una stanza vicina della caserma, e secondo i familiari di Uva e molte ricostruzioni della stampa, Giuseppe Uva venne picchiato a morte dagli agenti. La sua morte, insieme a quelle di Stefano Cucchi e di Federico Aldrovandi, è stata motivo di pesanti accuse contro le forze dell’ordine, e di vicende giudiziarie aggrovigliate e dolorose. Nel caso di Uva, il magistrato di Varese incaricato delle indagini Agostino Abate si è sempre concentrato su quanto successo dall’arrivo dell’ospedale in poi, negando che ci siano state gravi responsabilità di polizia e carabinieri. In conseguenza di questa valutazione, sono stati avviati due processi contro il personale dell’ospedale, che avrebbe sbagliato a somministrare farmaci senza tenere conto dell’alcol assunto da Uva.
L’azione disciplinare sul caso Giuseppe Uva. Il magistrato che ha condotto le indagini è accusato di abusi e negligenze dalla Procura Generale della Cassazione in un documento riservato molto severo.
La notizia dell’arrivo di José Mourinho come prossimo allenatore della Roma non ha occupato soltanto il dibattito calcistico italiano, ma è stata tra le più discusse di martedì anche tra i commentatori sportivi stranieri, vista la fama dell’interessato, tra i più carismatici e vincenti personaggi del calcio degli ultimi vent’anni. L’emittente britannica Sky Sports News, nel riportare la notizia, è andata in difficoltà sulla traduzione (e sulla pronuncia) di una delle più famose espressioni romanesche, “Daje Roma!”, usata da Mourinho nel suo primo comunicato. Espressione che, in quel contesto, significa più o meno “Forza Roma”. Il video che mostra la perplessità della giornalista Vicky Gomersall è circolato molto su Twitter e ha provocato un certo divertimento in Italia. I giornalisti inglesi di @SkySports mentre leggono l’espressione romana “#Daje” scritta da #Mourinho in arrivo alla #Roma #skysports pic.twitter.com/4xSBGGpMlo
Guida all’uso di “daje”. L'espressione romanesca usata da Mourinho ha mandato in crisi uno studio televisivo inglese, ma c'è confusione anche in Italia.
L’Albero della Vita è uno dei simboli di Expo Milano 2015: si trova di fianco a Palazzo Italia e di sera diventa l’attrazione principale dell’Esposizione, con il suo spettacolo di luci, musica e getti d’acqua. La struttura in legno e acciaio, alta 35 metri, è stata progettata dal direttore artistico di Palazzo Italia Marco Balich e realizzata in collaborazione con lo studio Gioforma. Come spiega il sito ufficiale del Padiglione Italia, l’Albero della Vita si ispira a un disegno di Michelangelo, che aveva concepito – per la risistemazione della Piazza del Campidoglio di Roma – una pavimentazione complessa e simbolica che, partendo da un disegno a losanghe, terminava in una stella a dodici punte indicante le costellazioni. Ma c’è un monumento in Kazakistan che ricorda molto la struttura dell’Albero della Vita di Expo, tanto che alcuni hanno supposto che sia il vero soggetto dell’ispirazione.
L’Albero della Vita è stato copiato? c'è un monumento in Kazakistan che assomiglia molto al simbolo di Expo, e che si ispira a una leggenda locale su un "albero della vita".
Venerdì la Commissione Europea ha inviato una lettera al ministero dell’Economia italiano per commentare la Nota di aggiornamento al DEF, il documento che contiene le intenzioni di spesa e le previsioni di crescita e di indebitamento del governo, esprimendo «seria preoccupazione». La lettera è firmata dal vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e dal commissario agli affari monetari Pierre Moscovici. Sottolinea come l’intenzione del governo di alzare il deficit al 2,4% nel 2019, per poi abbassarlo al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021, sia «una deviazione rispetto al percorso di bilancio indicato dal Consiglio dell’Unione», e chiede che il governo «assicuri che la manovra sia in linea con le regole fiscali comuni» dell’eurozona. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha detto: «Ai partner europei spiegherò perché abbiamo ritenuto necessario scostarci dal percorso che era stato precedentemente concordato. Ovviamente quando accade questo, la Commissione risponde, farà dei rilievi e apriremo un dialogo costruttivo su come andare avanti».
La lettera della Commissione Europea all’Italia sul DEF. Dice che è «fonte di seria preoccupazione», ed è solo la prima delle molte valutazioni che la legge di bilancio riceverà dall'Europa.
Mercoledì mattina, poco dopo le 9, un autobus della linea 301 si è schiantato contro un albero a Roma, all’incrocio tra via Cassia e via Oriolo, alla periferia nord della città: secondo Repubblica e Ansa ci sono 29 feriti, mentre il Messaggero riporta un bilancio ancora più alto, di 35. Tra di loro, alcuni sono gravi, seppur nessuno in pericolo di vita: cinque di loro sono stati ricoverati in codice rosso in diversi ospedali della città. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente: ATAC, l’azienda che gestisce i trasporti pubblici di Roma, ha detto di avere avviato un’indagine. #Roma #16Ottobre 9:10, incidente a un autobus del trasporto pubblico locale sulla via Cassia all’altezza del civico 481. Per cause da accertare, il mezzo è finito contro un albero: alcune persone sono rimaste ferite, #vigilidelfuoco al lavoro pic.twitter.com/jst1lnHiVp
Un autobus si è scontrato contro un albero a Roma. Su via Cassia, nel nord della città: secondo i giornali ci sono almeno 29 feriti, alcuni dei quali gravi.
Alle 12:33 di venerdì 21 giugno, un terremoto di magnitudo 5.2 con una profondità di circa 5 chilometri ha interessato diversi comuni tra le province di Massa Carrara e Lucca. La scossa è stata avvertita in buona parte del centro-nord Italia ed è stata seguita da scosse con magnitudo inferiore. La protezione civile della provincia di Massa Carrara ha ricevuto segnalazioni di alcuni crolli in Lunigiana, soprattutto nelle località di Fivizzano e Casola, più prossime all’epicentro del terremoto. In altri comuni della zona sono rimasti lesionati alcuni edifici e si parla di una persona rimasta ferita. A Regnano è crollata parte di un campanile. 15:12 – INGV ha anche diffuso la lista dei comuni in un raggio compreso tra i 10 e i 20 chilometri dall’epicentro del terremoto vicino a Massa.
Il terremoto vicino a Massa. Di magnitudo 5.2, la scossa è stata avvertita in buona parte del centro nord: si segnalano danni limitati.
Fermare e invertire il riscaldamento globale è l’unica speranza per salvare e conservare ciò che resta delle barriere coralline in giro per il mondo, le grandi formazioni nei mari e negli oceani che costituiscono ecosistemi essenziali per la vita di migliaia di specie marine. Questa conclusione poco incoraggiante – considerato l’andamento del clima negli ultimi decenni con un rilevante aumento della temperatura globale – è alla base di una nuova ricerca guidata da Terry Hughes della James Cook University di Townsville (Australia). Lo studio ha preso in considerazione i dati raccolti nel 2016 sul cosiddetto fenomeno dello “sbiancamentto dei coralli” nella Grande Barriera Corallina (GBC), confrontandoli con precedenti rilevazioni su episodi di sbiancamento registrati nel 1998 e nel 2002, che interessarono rispettivamente il 43 e il 56 per cento della barriera. La Grande Barriera Corallina è la barriera di corallo più grande al mondo, composta da circa 2.900 barriere più piccole e 900 isole, con un’estensione di 2.300 chilometri al largo del Queensland, in Australia. I ricercatori si sono concentrati sulla GBC perché – considerata la sua grandezza – consente di realizzare analisi ed elaborare modelli piuttosto accurati sul modo in cui i coralli stanno reagendo al cambiamento climatico.
C’è solo un modo per salvare le barriere coralline. Ed è il più complicato di tutti, dice una nuova ricerca condotta sulla Grande Barriera Corallina: invertire il riscaldamento globale.
A due anni dallo scandalo sulle emissioni truccate dei suoi motori diesel, il cosiddetto “dieselgate”, Volkswagen è tornata a produrre utili e dimostra una salute superiore a quella dei suoi concorrenti che non hanno dovuto affrontare le stesse difficoltà. Della sorprendente ripresa di Volkswagen si è occupato il Financial Times, che in un lungo articolo pubblicato questa settimana racconta come il “dieselgate” abbia aiutato Volkswagen a introdurre una serie di cambiamenti attesi da anni e che la precedente generazione di manager non era riuscita a concludere. Il risultato è che se aveste comprato azioni di Volkswagen subito prima dello scandalo, oggi non solo sareste il 10 per cento più ricchi, ma il vostro investimento si sarebbe rivelato una scelta migliore di uno simile in azioni BMW o Daimler. Nel 2015, al momento dello scandalo, pochi immaginavano che le cose sarebbero potute finire in maniera così positiva e nel giro di così poco tempo. All’epoca, Volkswagen venne accusata di aver installato sulle automobili un software per truffare gli enti di controllo sulla quantità di emissioni prodotte dai suoi motori diesel. Circa 11 milioni di auto furono coinvolte, numerosi manager si dovettero dimettere e alcuni esperti calcolarono che l’intero scandalo sarebbe potuto costare alla società oltre 80 miliardi di euro.
Volkswagen va ancora alla grande. Paradossalmente lo scandalo sui motori truccati l'ha aiutata ad accelerare cambiamenti attesi da tempo: ora è più forte di prima.
Da qualche giorno il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto ha iniziato uno sciopero della fame per sollecitare «una certezza sulla data della cessazione di questa grave violazione dei diritti umani che si consuma nel nostro Paese», cioè l’assenza di una legge sul matrimonio gay o le unioni civili in Italia. In Italia si discute da almeno trent’anni di una legge che preveda una forma di riconoscimento per le unioni omosessuali, finora senza successo. L’ultimo tentativo in ordine di tempo è ancora in corso: il governo Renzi ha ripreso in mano la questione dopo anni di sostanziale inattività avanzando una nuova proposta di legge sulle unioni civili, che è stata descritta come una sintesi di nove proposte di legge già esistenti. La relatrice del disegno di legge è la senatrice Monica Cirinnà del Partito Democratico. Il guaio è che la proposta da mesi incontra un fortissimo ostruzionismo incoraggiato da manifestazioni pubbliche come il Family Day organizzato per il 20 giugno a Roma, ed è oggetto di dibattito all’interno dello stesso Partito Democratico. Il disegno di legge è praticamente bloccato in commissione Giustizia del Senato, ed è già stato parzialmente modificato: secondo i giornali, è difficile che la legge possa essere discussa dal Senato entro l’estate.
Perché la legge sulle unioni civili è bloccata. Se ne sta riparlando dopo lo sciopero della fame del sottosegretario Scalfarotto: c'entra l'ostruzionismo di NCD e il dibattito interno al PD.
Ursula K. Le Guin, la scrittrice americana morta il 22 gennaio, era considerata una dei più importanti autori di fantascienza e di fantasy del mondo. Nella sua carriera ha scritto più di venti romanzi, undici raccolte di racconti, dodici libri per bambini e sei libri di poesia. Nonostante la vastità della sua produzione e la sua fama tra i lettori di fantasy e fantascienza, in Italia Le Guin non è molto conosciuta e la maggior parte dei suoi libri, sebbene in gran parte tradotti in italiano, sono difficili da trovare perché non sono stati ristampati di recente – anche se questo mese un suo racconto è stato pubblicato in un’antologia di scrittrici di fantasy e fantascienza, Le visionarie. Se però in questi giorni avete letto molte cose su di lei, tra cui il fatto che pensava che la narrativa cosiddetta “di genere” non dovesse essere esclusa dalla letteratura “alta” (per molti critici di tutto il mondo questa distinzione non vale sicuramente per l’opera di Le Guin), forse vi è venuta voglia di leggere qualcuno dei suoi romanzi. La giornalista di libri del Guardian Alison Flood ha scritto una breve guida per imparare a conoscere l’opera di Le Guin partendo da quattro romanzi.
Da dove cominciare per leggere Ursula K. Le Guin. Il Guardian ha scelto i libri fondamentali: per chi – dopo la sua morte – si è incuriosito del suo lavoro anche senza essere appassionato di fantasy e fantascienza.
In un evento speciale organizzato martedì 20 maggio a New York, Microsoft ha presentato Surface Pro 3, una nuova versione del suo tablet con Windows 8.1. Finora il tablet non ha ottenuto il successo sperato per fare seriamente concorrenza agli iPad di Apple e alle decine di tablet che utilizzano Android, il sistema operativo di Google. Surface Pro 3 ha uno schermo più grande delle versioni precedenti ma è più leggero e ha processori più veloci. Durante la presentazione Panos Panay, il responsabile di Microsoft per Surface, ha spiegato che la nuova tavoletta è stata progettata “per rimpiazzare i vostri laptop”. L’idea di Microsoft, già annunciata in passato, è offrire un aggeggio che abbia i vantaggi dei tablet, come la possibilità di essere portato in giro facilmente e consultato al volo per cercare informazioni, senza rinunciare alla potenza di un computer portatile tradizionale, utile soprattutto ai professionisti. Il nuovo Surface Pro 3 ha uno schermo da 12 pollici, molto grande se confrontato con la maggior parte degli altri tablet, che raramente superano i 10 pollici. Ha una risoluzione di 2160×1440 pixel e il tablet è largo in tutto 29,2 centimetri per 20 centimetri circa di altezza. Nonostante le dimensioni, Microsoft ha lavorato molto per ridurre il più possibile lo spessore e il peso del suo nuovo tablet. Surface Pro 3 è spesso 7,6 millimetri e pesa circa 800 grammi. Il Surface Pro 2 attualmente in vendita pesa quasi un chilo, pur avendo dimensioni più contenute del nuovo tablet e uno schermo da 10 pollici. Il peso eccessivo era uno dei problemi più importanti da risolvere per Microsoft, ed era stato una della cause dello scarso successo del tablet.
Surface Pro 3, il nuovo tablet di Microsoft. Che cos'ha di nuovo il tablet con cui Microsoft vuole rimpiazzare i classici laptop (o almeno provarci: fin qui non è andata benissimo).
Microsoft è al lavoro per terminare Windows 10, la nuova versione del suo sistema operativo che sarà pronta per l’estate di quest’anno (se non vi tornano i conti è normale: Microsoft ha deciso di passare dalla versione 8.1 alla 10, più che altro per comunicare l’idea di un sistema operativo molto diverso dal suo predecessore). Oltre al ritorno del menu “Start” – quello in basso a sinistra col logo di Windows – e a diverse altre funzionalità per adattare il sistema operativo ai computer tradizionali e ai tablet, Microsoft sta anche dando una rinfrescata ai suoi emoji, che avevano ricevuto qualche critica per come erano stati disegnati su Windows 8. L’aggiornamento degli emoji serve da un lato per allinearsi al modo in cui sono rappresentati su altri sistemi operativi, e dall’altro per rispettare con maggiore accuratezza le indicazioni Unicode, il sistema che viene usato per avere standard condivisi sui dispositivi informatici per quanto riguarda i caratteri. Una delle regole stabilite di recente è che la versione predefinita degli emoji abbia una tonalità diversa da quella dei colori della pelle delle persone, per evitare discriminazioni. Microsoft ha scelto il grigio, mentre altri come Apple e Android un giallo molto carico.
I nuovi emoji di Windows 10. Oltre a quello del dito medio, ce ne sono diversi altri ridisegnati e migliorati per la prossima versione del sistema operativo di Microsoft.
Intorno alla storia della stupida offesa del senatore Calderoli contro il ministro Kyenge si è rinnovata una discussione sul linguaggio razzista, discussione a volte strumentale e a volte no, in cui è stata evocata da alcuni commentatori l’opinione che il razzismo dell’offesa fosse stato sopravvalutato. Oggi sul Corriere della Sera risponde loro Pierluigi Battista spiegando perché no. È vero, si fa un abuso intimidatorio del termine «razzista». Ed essere a favore dello «ius sanguinis» anziché dello «ius soli» non fa un razzista di chi lo propugna. Ma dare dell’«orango» a una donna di colore, per provocare risate e consenso nel contesto di un comizio, è specificamente razzista. Lo è storicamente: da sempre nell’iconografia cara al Ku Klux Klan il «negro» è paragonato, o addirittura identificato, a una «scimmia». Da sempre l’immaginario razzista si nutre dell’immagine del «negro» inferiore come di un sotto-uomo dai tratti scimmieschi: un gorilla, uno scimpanzé. O un orango, appunto. Darwin non c’entra. Non sono i nostri (presunti) progenitori a essere chiamati in causa, ma i nostri antenati che sono restati indietro, che non si sono sviluppati e, schiavi dei più bassi istinti naturali, non sono entrati nello stadio della civilizzazione. «Bingo Bongo» sta sugli alberi, come le scimmie. Nelle edizioni del «gioco dell’oca» dell’epoca fascista, le caselle con i bambini neri raffiguravano esseri umani molto simili a delle scimmiette. Una gaffe, dicono ancora. Un incidente, un’imprudenza, una cosa buttata lì con i freni inibitori allentati. Appunto: quando le inibizioni crollano, le pulsioni si manifestano senza le briglie dell’opportunità e della buona educazione. Esce fuori il profondo, normalmente seppellito sotto strati di autocensura civilizzatrice, di ossequi alle convenzioni. A Calderoli è sgorgato spontaneo il paragone. Non ha detto cane, o orso, o coccodrillo. Ha detto «orango» come l’hanno detto migliaia e migliaia di suoi predecessori che hanno dileggiato, raffigurato, deriso, linciato i neri come «scimmie».
Il razzismo c’è, e l’orango c’entra. Pierluigi Battista ribatte sul Corriere a quelli che dicono che Calderoli ha citato un animale come un altro.
Vi dico come andò con me, con Sinatra: che alla gran parte delle persone sotto i cinquanta “Sinatra” suona un po’ come un nome astratto, di cui si conosce il primato e poco più, come “Everest” o “Pelé”. Frensi Natra, capivo io, da ragazzino. Com’è quindi, che pur non essendo passato attraverso quell’epoca della musica, quello sfoglio di rotocalchi, quelle commedie cantate, può essere che a un certo punto tu “scopra” Frank Sinatra – negli anni Ottanta io, nel 2015 qualcun altro – e ti renda conto che non è una cosa anacronistica da nostalgici, come molte altre cose noiosissime che hanno cercato di gabellarti fino a quel momento, ma ti faccia ascoltare rapito Sinatra per decenni, fino a oggi che è addirittura un secolo da quando nacque, Sinatra? Vi dico come andò con me. Ero a casa di un mio compagno di liceo: sua madre faceva l’insegnante, e quel pomeriggio dovettero uscire un’ora per qualche ragione imprevista, e mi lasciarono ad aspettarli nel loro soggiorno dove stavamo forse studiando (forse). Nell’attesa mi misi a guardare i dischi nel mobiletto dello stereo, uno di quelli alti alti, a torre, con gli elementi Akai, o Technichs, quelle cose di un’epoca in mezzo tra ora e Sinatra. E trovai questo “cofanetto”, sbrindellato sugli spigoli, una raccolta di credo sei dischi di Sinatra. Ero in un periodo che certe ragazze mi avevano fatto ascoltare delle cose di jazz, e per servilismo della gleba me ne ero incuriosito, quindi ero ben disposto nei confronti “della roba vecchia”.
Frank Sinatra per giovani. Si può ancora cominciare ad ascoltarlo adesso, e non smettere più?.
L’ex responsabile dell’ufficio tecnico dell’edilizia privata del municipio di Ostia e due imprenditori sono stati arrestati per i reati di abuso d’ufficio, falso ideologico e millantato credito. Secondo la procura di Roma, che ha ordinato gli arresti, i due imprenditori avrebbero corrotto il funzionario per ottenere favori nei permessi di costruzioni. I tre indagati al momento si trovano agli arresti domiciliari. Negli ultimi mesi Ostia è stata spesso al centro di indagini della magistratura e operazioni di polizia, soprattutto da quando il giornalista Daniele Piervincenzi è stato aggredito da Roberto Spada, membro di una famiglia più volte indagata dalla magistratura e i cui componenti sono stati in diverse occasioni condannati per reati aggravati dal metodo mafioso.
Un dirigente del municipio di Ostia e due imprenditori sono stati arrestati con l’accusa di corruzione.
Dal 10 al 15 aprile si è tenuta a Johannesburg la Settimana della moda sudafricana, dove stilisti di tutto il continente hanno presentato le loro collezioni uomo e donna per la primavera/estate 2018 a giornalisti, tra cui la direttrice di Vogue Anna Wintour, buyers e clienti privati. Le sfilate si sono svolte nel centro commerciale di Sandton City: oltre ad abiti da sera e ready to wear si sono visti anche costumi, collezioni da crociera e la collaborazione tra lo stilista Gert-Johan Coetzee e Mc Donald’s con capi dedicati ai 50 anni del Big Mac. Tra le sfilate da segnalare c’è quella di Mantsho, intitolata “Futuristica Tribale”, con modelle da occhi e labbra truccati di argento; di Wanda Lepoto che disegna abiti maschili dai tagli netti e puliti; il minimalismo dai colori tenui di Prime Obsession; lo stile d’avanguardia dello zimbabwese Clive Rundle. More looks from the Gert official @mcdonalds_za range. Follow the link in my bio, sign up and get notified when this trendy pop culture range will be available on my online store. #gertjohancoetzee #alwayswinning #BigMacYourWay
Un po’ di foto dalla Settimana della moda in Sudafrica. Si è tenuta a Johannesburg, una delle nuove città della moda in Africa, dal 10 al 15 aprile.
Dopo la pubblicazione sul Post della nostra storia di studenti costretti a pagare l’affitto in nero a Bologna e condannati per averlo denunciato, le cose sembrano aver preso una piega più incoraggiante. Moltissime persone ci hanno aiutato e sostenuto con grande sensibilità e fornendoci informazioni importanti. Grazie alla rete di relazioni che si è creata gli scenari, che fino a due giorni fa erano totalmente negativi, adesso sembrano più distesi: abbiamo un legale vero che porterà avanti la nostra denuncia in modo deciso, con la nostra più completa fiducia. Con noi si sono dichiarate numerose voci, tra cui quella del Comune di Bologna e dell’ASPPI, Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari. Quest’ultima, con grande concretezza, si è offerta di sostenere le spese legali per questa prima fase del procedimento. Crediamo che questo costituisca un messaggio di quella solidarietà sociale che oltrepassa ogni schieramento di fronte a comportamenti disonesti e meschini. È un piccolo esempio del senso civico che, piano piano, si mostra.
Grazie da Bologna. Gli studenti che avevano raccontato le "Scene di evasione fiscale a Bologna" aggiornano sulle solidarietà ricevute e sugli sviluppi della loro denuncia.
Mercoledì 19 febbraio si è tenuta a Londra, nella O2 Arena, la cerimonia dei Brit Awards (anche solo Brits), i premi musicali che ogni anno vengono assegnati ad artisti britannici pop dalla British Phonographic Industry (BPI), l’associazione che rappresenta le case discografiche nel Regno Unito e di cui fanno parte le quattro grandi major Universal, Sony, EMI e Warner. A vincere i due premi più importanti – British Group of the Year e British Album of the Year – sono stati gli Arctic Monkeys, una band inglese più rock che pop in giro ormai da una decina d’anni e che da tempo ottiene un buono, e relativamente costante, successo di pubblico. Ai Brits vinsero questi stessi due premi nell’edizione del 2007, dopo aver vinto nel 2006 quello di “gruppo rivelazione” (sarebbe il British Breakthrough Act, quest’anno vinto dai Bastille). I principali antagonisti degli Arctic Monkeys stavolta erano gli One Direction: molti li davano come favoriti, tra cui lo stesso Alex Turner, leader degli Arctic Monkeys, che al momento di ritirare il premio ha detto che in verità aveva puntato 15 sterline sugli One Direction. Gli One Direction comunque hanno vinto nelle categorie miglior video e “successo globale”.
Le foto più belle dei Brit Awards. Hanno vinto Arctic Monkeys e One Direction, un premio è andato anche a David Bowie: e lui ha mandato a ritirarlo Kate Moss vestita da Ziggy Stardust.
Lo scorso 10 dicembre Airbnb si è quotata alla borsa di New York ed è stato un successo: all’apertura delle contrattazioni il prezzo di ciascuna azione è salito fino a 146 dollari, più del doppio dei 68 dollari decisi dall’azienda come prezzo di partenza. E sebbene il prezzo si sia poi leggermente assestato (venerdì, alla chiusura delle borse, ogni azione valeva poco meno di 140 dollari) quella di Airbnb – che era stata descritta dal Financial Times come una delle più attese di sempre, tra le aziende della Silicon Valley – è stata la più grande quotazione statunitense di quest’anno. Un anno in cui ci sono state tante e molto positive IPO (offerte pubbliche iniziali) di aziende tecnologiche, come non se ne vedevano dai tempi della “bolla delle dot com” di vent’anni fa. Per Airbnb, nota per la sua piattaforma per gli affitti a breve termine di stanze e appartamenti, i risultati in borsa di questi ultimi giorni sono un importante passo che arriva dopo anni di attesa e soprattutto dopo mesi di gravi difficoltà e profondi cambiamenti, mentre è ancora in corso una pandemia che ha messo in grave difficoltà i viaggi e turismo.
Perché Airbnb si è quotata in borsa, in mezzo a una pandemia. In questi mesi l'azienda ha attraversato una crisi profonda ma il suo fondatore ha cambiato molte cose e il listino sembra dargli ragione.
La multinazionale statunitense Broadcom, uno dei più importanti produttori di semiconduttori al mondo, sta valutando l’acquisizione di Symantec, storica società specializzata nella sicurezza informatica. La notizia non è ancora ufficiale ed è stata diffusa da Bloomberg sulla base di alcune informazioni raccolte da fonti interne a Broadcom. Broadcom da alcuni anni è impegnata in acquisizioni di aziende di software: lo scorso anno, per esempio, ha ottenuto il controllo di CA Technologies per 18 miliardi di dollari. Symantec è il più grande produttore di antivirus e software di sicurezza informatica al mondo, e fornisce assistenza a circa 350mila aziende e a 50 milioni di singoli utenti. Negli ultimi anni l’azienda ha però dovuto fare i conti con un ridimensionamento dei suoi affari, dovuto in parte alla maggiore concorrenza nel settore e alla disponibilità di strumenti gratuiti, offerti direttamente dalle società che producono sistemi operativi, per la sicurezza dei sistemi informatici.
Broadcom vuole comprare Symantec, dice Bloomberg.
Il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista è stato contestato da alcune decine di persone mentre fuori dalla Camera stava cercando di arringare la folla contro il Rosatellum, la legge elettorale su cui il governo ha deciso oggi di porre la questione di fiducia. Di Battista era uscito dall’aula dopo che il suo gruppo parlamentare aveva annunciato proteste contro il voto di fiducia, che aveva definito un “golpe”. Arrivato nella piazza di fronte a Montecitorio, Di Battista si è trovato davanti un gruppo di circa un centinaio di manifestanti con alcuni striscioni. Il gruppo lo ha inizialmente ascoltato, per poi iniziare a contestarlo al grido di “abusivo”. Il capannello, infatti, non era formato da sostenitori del Movimento 5 Stelle. Erano invece i sostenitori di Antonio Pappalardo, un eccentrico personaggio diventato famoso negli ultimi mesi per i suoi video in cui incita la popolazione a ribellarsi contro il Parlamento, che Pappalardo definisce “abusivo” sulla base della sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la vecchia legge elettorale (l’interpretazione di Pappalardo, però, è sbagliata). Pappalardo è un ex generale dei carabinieri ed ex deputato, eletto nel 1992 nelle liste del Partito Socialista Democratico Italiano. Il suo movimento sembra avere dei contatti con quello dei “Forconi”, un altro gruppo di manifestanti che negli anni passati ha avuto alcuni brevi momenti di notorietà in seguito ad alcune manifestazioni circoscritte ma eclatanti.
Alessandro Di Battista è stato contestato fuori dalla Camera. È uscito con un megafono per protestare contro la fiducia sulla legge elettorale, ma non ha trovato i militanti del M5S.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
A che punto sono le grandi inchieste. Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera racconta lo stato dei processi in corso, da Mokbel alla sanità in Puglia.
La Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente che vigila sulla borsa negli Stati Uniti, simile all’italiana CONSOB, ha chiesto a un giudice federale di accusare Elon Musk, CEO di Tesla, per aver violato un accordo con la stessa SEC stretto a settembre. La SEC sostiene che Musk abbia rifatto ciò per cui la SEC lo aveva denunciato per truffa nel settembre 2018: ha cioè diffuso su Twitter delle informazioni riservate su Tesla senza prima chiedere l’approvazione al consiglio di amministrazione della società. Musk aveva infatti scritto su Twitter che nel 2019 Tesla avrebbe prodotto circa 500mila automobili, per poi spiegarsi meglio scrivendo che è previsto che ne consegni 400mila, producendone a un tasso di 500mila all’anno. La SEC ha dunque accusato Musk di «aver di nuovo pubblicato informazioni inaccurate su Tesla ai 24 milioni di persone che lo seguono su Twitter». Musk si è difeso dicendo di non aver violato l’accordo perché ciò che ha scritto non aggiunge nulla alle informazioni diffuse da Tesla il 30 gennaio durante un incontro con alcuni analisti di Wall Street. Il suo primo tweet però violerebbe l’accordo, secondo la SEC, per il verbo usato da Musk.
La SEC sostiene che Elon Musk abbia violato il loro accordo scrivendo informazioni fuorvianti in un tweet.
Martedì 2 agosto Microsoft ha reso disponibile un aggiornamento di Windows 10, il sistema operativo per pc, tablet e smartphone diffuso nel luglio del 2015. Si chiama “Anniversary Update”, ed è gratuito per chi ha già scaricato la prima versione di Windows 10. I clienti che sono passati finora a Windows 10 sono stati 350 milioni: poteva essere scaricato gratuitamente fino allo scorso 29 luglio (ora costa circa 100 euro per la versione Home). Inizialmente era anche stato introdotto un sistema di auto-installazione, in seguito rimosso. Tra le principali novità introdotte dall’aggiornamento c’è il miglioramento del browser Edge, con un maggiore risparmio energetico, un consumo minore della memoria e un minor impatto nell’attività in background. Anche l’assistente vocale Cortana è stato perfezionato, ed è stata introdotta la possibilità di usarlo anche senza sbloccare lo schermo. Una nuova funzione, Windows Ink, permette poi di prendere appunti direttamente scrivendo sugli schermi touch.
È uscito il primo aggiornamento di Windows 10. Prevede un miglioramento del browser Edge e dell'assistente vocale Cortana, e la possibilità di accedere a siti e app attraverso il riconoscimento facciale.
È morto a 87 anni l’architetto e designer Alessandro Mendini. Era nato a Milano e nella sua lunga carriera aveva vinto per due volte il Compasso d’oro, il più importante riconoscimento del design italiano. Aveva lavorato come designer per diverse aziende e diretto le riviste di architettura Domus e Casabella. Tra i suoi lavori più conosciuti ci sono la “poltrona Proust“, realizzata nel 1978 in collaborazione con l’artista Franco Migliaccio, e il cavatappi “Anna G.“, realizzato per Alessi, oltre che diverse opere di architettura in tutto il mondo.
È morto l’architetto e designer Alessandro Mendini: aveva 87 anni.
Apple ha fissato per il prossimo martedì un evento per presentare alcune novità legate all’iPhone e a iOS, il sistema operativo che anima i dispositivi mobili della società. Sarà la prima presentazione senza Steve Jobs nel ruolo di amministratore delegato della società e, come da tradizione, non si sa nulla di ufficiale sulle novità che saranno presentate. La mancanza di informazioni ufficiali ha fatto partire il solito carosello di ipotesi, voci, smentite e analisi su che cosa attendersi dalla presentazione del 4 ottobre. La voce più insistente è che sia arrivato il turno per l’iPhone 5, una nuova versione dello smartphone probabilmente con un design rivisto e una maggiore potenza di calcolo. A differenza della scorsa volta, sui blog e sui siti di informazione tecnologica non sono circolate le immagini del prototipo come era avvenuto per l’iPhone 4.
Le 10 regole di Apple per mantenere un segreto. La prossima settimana saranno annunciati i nuovi prodotti e, come al solito, non sappiamo nulla di ufficiale grazie a questo sistema.
Aggiornamento delle 21:30 Apple ha presentato gli iPhone 7, iPhone 7 Plus e i nuovi Apple Watch Series 2, qui trovate come sono fatti. — — —
Cosa presenta Apple oggi. Oltre ai nuovi iPhone 7, secondo i principali siti di tecnologia ci saranno novità anche per gli Apple Watch, e altre sorprese.
Utilizzando i telescopi dello European Southern Observatory e altri strumenti, un gruppo di astronomi ha osservato un pianeta che orbita intorno a Proxima Centauri, la stella più vicina alla Terra dopo il Sole. È una scoperta molto importante per la storia dell’astronomia: difficilmente troveremo altri pianeti più vicini di questo al nostro Sistema solare e, dai primi dati, sembra essere adatto a ospitare acqua allo stato liquido sulla sua superficie, condizione necessaria per l’esistenza di forme di vita per come le conosciamo. Serviranno altre analisi e osservazioni per capire meglio le caratteristiche di questo esopianeta (i pianeti che non appartengono al nostro Sistema solare sono chiamati così), ma la notizia sta facendo molto discutere ed è la dimostrazione dei grandi progressi ottenuti dalla ricerca astronomica negli ultimi 20 anni. Proxima b L’esopianeta è stato chiamato “Proxima Centauri b” (ma si usa il più informale “Proxima b”), perché gli esopianeti assumono il nome della stella intorno alla quale orbitano cui viene poi aggiunta una lettera dell’alfabeto in base all’ordine della scoperta, partendo dalla “b”. Mentre la Terra impiega circa 365 giorni per compiere un’orbita completa intorno al Sole, Proxima b ci mette appena 11,2 giorni per un giro intorno a Proxima Centauri. Gli astronomi stimano che abbia una massa circa 1,3 volte quella della Terra, e che si trovi a una distanza media dalla sua stella di 7,3 milioni di chilometri, molto poco rispetto a quella del nostro pianeta dal Sole di circa 150 milioni di chilometri.
La scoperta di “Proxima b”. È stato trovato il pianeta più vicino fuori dal nostro Sistema solare in una "zona abitabile": è la notizia astronomica più importante degli ultimi tempi.
A partire dall’anno scolastico 2016-17 inizierà nel Regno Unito un grande studio su come dormono gli adolescenti e la qualità del loro sonno. L’iniziativa si chiama Teensleep, è promossa dallo Sleep & Circadian Neuroscience Institute dell’università di Oxford e sarà realizzato attraverso il sorteggio di 100 scuole frequentate da studenti tra i 14 e i 16 anni di età, che saranno poi divisi in quattro gruppi. Agli studenti del primo gruppo sarà chiesto di iniziare le lezioni alle 10 del mattino, a un altro saranno offerte lezioni sul sonno e la sua importanza (ma non la possibilità di iniziare alle 10), un terzo gruppo inizierà alle 10 e riceverà lezioni sul sonno e un quarto gruppo sarà “di controllo”: gli studenti che ne faranno parte saranno monitorati, ma non inizieranno prima né riceveranno lezioni sul sonno. I risultati dello studio saranno pubblicati nel 2018 e si pensa che potranno dare importanti informazioni sulla necessità di assecondare i ritmi biologici – e le conseguenti ore di sonno necessarie – degli adolescenti. Il ritmo sonno-veglia è infatti regolato a livello ormonale dai ritmi circadiani: in adolescenza gli ormoni e di conseguenza i ritmi circadiani presentano alcune specificità. Paul Kelley, uno dei ricercatori dello Sleep & Circadian Neuroscience Institute ha spiegato che i ritmi circadiani sono come i battiti cardiaci: non è possibile controllarli pienamente, perché sono in larga parte indipendenti dal nostro volere. Dato per assodato che gli adolescenti hanno bisogno di dormire almeno 8 ore, non basta chiedere loro di andare a dormire prima (anche perché il crescente uso di dispostivi tecnologici ritarda il momento del “sonno”). Serve al contrario lasciare che gli adolescenti vadano a dormire quando hanno sonno, permettendogli però di entrare a scuola più tardi.
L’ora di andare a scuola. Una grande ricerca scientifica nel Regno Unito proverà a dare risposta a una domanda molto dibattuta: le lezioni devono iniziare più tardi?.