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Domenica 21 ottobre le province autonome di Trento e Bolzano voteranno per rinnovare i loro consigli provinciali e, nel caso di Trento, per scegliere il nuovo presidente della provincia. Secondo quanto mostrano sondaggi pubblici e ufficiosi, potrebbe essere un voto storico per gli equilibri politici che da decenni determinano cosa succede nella regione: a Trento i partiti autonomisti potrebbero per la prima volta finire all’opposizione, mentre a Bolzano rischiano di doversi alleare per la prima volta con il centrodestra, invece che con i tradizionali alleati di centrosinistra. Ma saranno elezioni importanti non solo per il milione di persone che abitano nelle due province autonome. Il voto sarà infatti la prima vera prova elettorale per le forze politiche che sostengono il nuovo governo, Movimento 5 Stelle e Lega, la forza politica che potrebbe uscire vincitrice da entrambe le competizioni.
In Trentino-Alto Adige potrebbe cambiare tutto. Si vota il 21 ottobre e per la prima volta i partiti autonomisti locali potrebbero essere sconfitti o costretti ad allearsi con la destra.
Sabato sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato un nuovo decreto approvato dal governo nella notte tra venerdì e sabato, che contiene un piano per attenuare le limitazioni delle misure restrittive a partire da lunedì 18 maggio, che sarà ulteriormente esteso da mercoledì 3 giugno. «Affrontiamo questa fase 2 con la voglia di ricominciare, ma con prudenza», ha detto Conte, aggiungendo che i dati sull’epidemia sono rassicuranti. «Siamo nella condizione di affrontare questa fase 2 con fiducia ma anche con senso di responsabilità». Il governo riceverà dalle regioni i dati quotidiani sull’andamento dell’epidemia, per poter intervenire eventualmente con provvedimenti specifici per singole aree. «Stiamo affrontando un rischio calcolato, nella consapevolezza che la curva epidemiologica potrà tornare a salire». Non ci possiamo permettere di aspettare il vaccino, ha detto Conte, perché il «tessuto economico» ne sarebbe irreparabilmente danneggiato: «sono consapevole che per alcuni settori riapertura non significherà ripresa economica» ha aggiunto.
Cosa c’è nel nuovo decreto. Giuseppe Conte ha presentato il piano per attenuare le limitazioni sugli spostamenti che comincerà da lunedì, annunciando le date delle riaperture.
Il prossimo novembre si quoterà in borsa OVS, il più grande operatore nel mercato dell’abbigliamento italiano. OVS è una società posseduta dal Gruppo Coin e vende abbigliamento destinato in particolare ai clienti giovani. Fattura ogni anno più di un miliardo di euro, conta da sola per il 5 per cento dell’intero mercato dell’abbigliamento italiano e possiede quasi mille negozi (tra franchising e controllati direttamente) in Italia, Spagna, Europa orientale, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Cipro e Russia. E OVS è anche un marchio che negli ultimi decenni si è trasformato moltissimo, seguendo l’andamento di un mercato che è cambiato parecchio. OVS oggi Entrare in un negozio di OVS oggi è un’esperienza molto diversa rispetto a cinque anni fa. Fino quasi alla fine degli anni 2000, molti negozi Oviesse – come si chiamava un tempo il brand – ricordavano un supermercato: luci forti, colori accesi, file di vestiti disposti senza molte strategie, con una scelta di modelli piuttosto semplice (un posto dove una mamma non molto moderna avrebbe potuto comprare un vestito per i suoi figli adolescenti: o dove si vestisse Paolo Bonolis). Tra il 2007 e il 2009 l’azienda ha però lanciato una grande operazione di restyling: soltanto tra il 2007 e il 2009, 64 punti vendita sono stati messi a nuovo seguendo la logica del “concept store” (lo stesso è stato fatto per tutti i nuovi negozi).
Cosa è successo a OVS. La storia di un supermercato di vestiti senza ambizioni ripensato e diventato "concept store", e che ora è il più grande distributore di abbigliamento in Italia e a novembre si quoterà in borsa.
Il 15 aprile finisce l’obbligo per le automobili (in vigore dal 15 novembre) di essere dotate di pneumatici invernali o catene da neve a bordo per circolare in molta parte della rete stradale e autostradale italiana: la regola è stata unificata per tutta l’Italia da un decreto ministeriale del 2013 e dà tempo fino al 15 maggio per tornare alle gomme estive, che con le temperature più alte garantiscono una migliore tenuta di strada e spazi di frenata inferiori, quindi più sicurezza. Chi è obbligato e cosa rischia se non lo fa L’obbligo di sostituzione riguarda solo le auto su cui sono stati montati pneumatici invernali con codice di velocità inferiore a quello indicato sul libretto di circolazione del singolo modello; le gomme che invece rispettano le caratteristiche scritte sul libretto possono essere utilizzate tutto l’anno, ma sarebbe meglio evitare di farlo (ci arriviamo). Il codice o indice di velocità è una lettera dell’alfabeto stampata sul fianco dello pneumatico, accanto alle misure indicate in numeri, che corrisponde alla velocità massima cui l’auto può viaggiare in sicurezza montando quel tipo di gomme. Le velocità più comuni sono:
Si possono togliere le gomme invernali. C'è tempo fino al 15 maggio e solo certe gomme vanno cambiate per forza: per questioni di sicurezza, però, sarebbe meglio farlo tutti.
The Hateful Eight è il prossimo film di Quentin Tarantino: uscirà in Italia il 4 febbraio 2016 e nel cast ci sono Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demian Bichir, Tim Roth, Michael Madsen, Bruce Dern e Channing Tatum. Oggi il canale YouTube di The Weinstein Company, la casa cinematografica che ha prodotto il film, ha diffuso un nuovo trailer di The Hateful Eight. Qualche mese fa erano circolati online dei trailer spacciati per veri ma che non lo erano. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il nuovo trailer di “The Hateful Eight”. È il nuovo film di Quentin Tarantino e uscirà in Italia il 4 febbraio 2016: nel cast ci sono Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Tim Roth, Michael Madsen e Channing Tatum.
Le accuse nei suoi confronti non sono la cosa più imbarazzante della nomina di Saverio Romano a ministro dell’Agricoltura. O forse ci siamo troppo abituati alla mediocrità delle scelte umane di questa maggioranza: da coloro che ha fatto eleggere in Parlamento a coloro che ha portato a governare il Paese, per non parlare della gran parte di quelli che ha disseminato in ruoli importanti negli enti e nelle amministrazioni pubbliche. Ma quello che ha mostrato la nomina di Saverio Romano, va oltre Saverio Romano. È la costruzione di un gruppo parlamentare a scopo mercantile, creato da mezze figure che non fanno niente per sottrarsi al giudizio che le loro azioni dei mesi scorsi hanno cucito loro addosso. Così è il racconto di oggi del Corriere della Sera:
I disponibili. Non lasciamo passare la nomina mercantile del ministro Romano senza neanche alzare un sopracciglio.
Il 13 ottobre il grande gruppo editoriale tedesco Axel Springer – quello che controlla Bild, il quotidiano più venduto in Europa – ha fatto sapere che bloccherà la navigazione degli utenti che andranno sul sito di Bild usando dei software di “adblocking”, quelli che permettono di non caricare i contenuti pubblicitari nelle pagine che si visitano. Donata Hopfen, amministratrice delegata di Bild, ha spiegato al Financial Times che per continuare a fornire un servizio indipendente anche su internet i servizi di giornalismo hanno bisogno di essere finanziati con la pubblicità e le vendite: da oggi i visitatori del sito Bild.de che proveranno ad accedervi usando un software per fermare le pubblicità verranno invitati ad abbonarsi al sito o disattivare il software se vogliono leggerne i contenuti. I servizi di “adblocking” sono numerosi ed esistono ormai da anni: col tempo sono diventati sempre più diffusi e sempre più efficaci nel bloccare ogni tipo di pubblicità. Questo tipo di software sono stati inizialmente sviluppati da singoli programmatori o piccole startup, ma negli ultimi mesi anche le nuove versioni di alcuni browser – tra cui soprattutto Safari di Apple – si sono mostrate interessate a offrire agli utenti dei servizi propri di “adblock”. La questione dell’uso di questi programmi si inserisce in una profonda discussione che riguarda i giornali online, i guadagni di chi li fa e le pratiche di chi li legge. Chi li usa e difende sostiene che le pubblicità online sono, oltre che fastidiose, un problema per la velocità di caricamento delle pagine e per la privacy degli utenti, molte pubblicità sono infatti “targettizzate” sugli utenti, ne “studiano” i siti visitati, gli interessi e le abitudini per presentargli delle offerte su misura. Chi si oppone ai software di “adblocking” lo fa perché ritiene che rendono impossibile la sopravvivenza dei giornali: per offrire un servizio gratuitamente (come fanno la maggior parte dei giornali online) un giornale deve generare ricavi grazie alla pubblicità, ma i guadagni pubblicitari dipendono dal numero di visualizzazioni di ogni pubblicità e se gli utenti usano programmi di “adblocking” fanno diminuire i guadagni del sito che visitano.
Bild contro “adblock”. Gli utenti che usano un software che blocca le pubblicità non possono più accedere al sito del giornale tedesco: è una decisione importante per tutto il giornalismo online.
Anche se ha fatto segnare la crescita più bassa dal 2010, il 2015 è stato un anno importante per il mercato automobilistico globale: secondo le stime degli analisti di IHS Automotive, l’anno scorso le vendite mondiali di auto nuove hanno raggiunto un totale di circa 87,5 milioni di unità, in aumento dell’1,15 per cento rispetto al 2014 e ai livelli più alti di sempre. Tra i principali paesi emergenti – i cosiddetti BRICs – sono cresciuti Cina (+7,3 per cento, 21,1 milioni di unità) e India (+9,8 per cento, 2,03 milioni di unità), mentre le sanzioni economiche internazionale hanno fatto crollare il mercato della Russia, che nel 2015 ha perso il 36 per cento fermandosi a 1,6 milioni di auto vendute. La recessione economica ha pesato anche sul risultato del Brasile, dove le vendite di auto nuove sono diminuite del 25,6 per cento a 2,47 milioni di unità: una perdita in termini assoluti di oltre 850mila auto rispetto al 2014. Il 2015 è stato un anno negativo anche per il Giappone, terzo mercato nazionale dopo Cina e Stati Uniti, dove le vendite di auto nuove sono diminuite del 9,3 per cento a 5,05 milioni di unità. Ci sono stati risultati positivi, invece, per Europa e Stati Uniti d’America: la prima ha superato le previsioni crescendo del 9,2 per cento a 14,2 milioni di unità, mentre negli Stati Uniti le vendite hanno raggiunto i livelli massimi degli ultimi 15 anni, con un totale di 17,5 milioni di unità, in aumento del 5,7 per cento rispetto al 2014.
Qual è l’auto più venduta al mondo del 2015? è un nome che esiste dal 1966 ma che da noi è sparito da un po' (e la più venduta in Europa? E negli Stati Uniti? E in Cina?).
Martedì 3 novembre, alle 9:30 ora locale, ha aperto a Seattle, nello stato di Washington, Amazon Books, la sua prima libreria reale: la città scelta è quella in cui Amazon fu fondato nel 1994, nel centro commerciale University Village, vicino alla University of Washington. Al momento la libreria vende circa seimila titoli, tutti selezionati in base alle votazioni e agli ordini dei clienti di Amazon, alle valutazioni dei suoi curatori, e alla popolarità su Goodreads, un social network dedicato ai libri, di proprietà di Amazon. Molti dei libri in vendita hanno vinto premi letterari o hanno ottenuto su Amazon una votazione di almeno 4 stelle su 5; ognuno è accompagnato dalla votazione ricevuta e da una recensione pubblicata dagli utenti sul sito.
Amazon ha aperto la sua prima libreria, a Seattle. Il 3 novembre: ci sono 6.000 titoli, scelti tenendo conto del voto, delle vendite e delle recensioni degli utenti sul sito.
Lo stilista georgiano Demna Gvasalia non farà più parte del collettivo di stilisti Vetements, che aveva fondato nel 2014 insieme al fratello, l’attuale amministratore delegato Guram Gvasalia. La notizia è stata data dal sito di moda Women’s Wear Daily, a partire da un comunicato ricevuto direttamente dai fratelli Gvasalia. Demna Gvasalia ha spiegato che «avevo fondato Vetements perché ero annoiato dalla moda; contro ogni aspettativa la moda è cambiata una volta per tutte da quando è apparso Vetements e ha anche aperto le porte a molti. Così sento di aver portato a termine la mia missione da innovatore concettuale e del design in questo marchio eccezionale, mentre Vetements è maturato diventando un’azienda che può trasportare la sua eredità creativa in un suo nuovo capitolo». Vetements ha contribuito a diffondere lo streetwear – il modo di vestirsi della strada, fatto di felpe, sneaker, magliette e pantaloni larghi – nel mondo e nelle aziende di moda di lusso, tanto che nel 2015 Demna Gvasalia venne scelto come direttore creativo del prestigioso marchio Balenciaga. Gvasalia, che ha 38 anni, continuerà ad avere questo ruolo e il 29 settembre presenterà a Parigi la collezione per la primavera/estate 2020.
Lo stilista Demna Gvasalia lascia il collettivo di moda Vetements, che aveva fondato nel 2014.
Questo pomeriggio a partire dalle 15 il presidente del Consiglio, Enrico Letta, risponderà alle interrogazioni dei deputati alla Camera. Letta parlerà di protezione internazionale dei rifugiati, della nomina di Giovanni De Gennaro a presidente di Finmeccanica, di conflitti di interessi, dei pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni, dell’espulsione della moglie e della figlia di Mukhtar Ablyazov, dissidente politico kazako, dei marinai italiani detenuti in India, della disoccupazione giovanile e dell’evasione fiscale. Ma difficilmente non si toccherà la questione che ha già agitato la giornata politica di oggi: le proteste del PdL per la decisione della Corte di Cassazione di fissare al 30 luglio la prima udienza sul processo Mediaset che vede imputato Silvio Berlusconi, per evitare che arrivi la prescrizione. Il PdL ha chiesto la sospensione dei lavori parlamentari di tre giorni, come forma di protesta: sia il Senato che la Camera hanno deciso di sospendere i lavori parlamentari per un giorno, col consenso di PdL, PD e Scelta Civica. La decisione ha creato qualche tensione alla Camera tra i deputati del PD e quelli del Movimento 5 Stelle.
Il question time di Letta. Dalle 15 il presidente del Consiglio risponde alle interrogazioni dei deputati, mentre i lavori alla Camera sono sospesi su richiesta del PdL: diretta streaming.
Dal 9 ottobre 2015 al 10 aprile 2016 il Museum of London, a Londra, ospita la mostra The Crime Museum Uncovered, che raccoglie oltre 500 tra oggetti, prove, testimonianze e cimeli raccolti dalla Metropolitan Police – la polizia di Londra – a partire dal 1870 e conservati nel suo quartier generale a New Scotland Yard: precisamente nel suo Black Museum, un archivio nato non ufficialmente nel 1874 e praticamente inaccessibile. Ancora oggi il museo può essere visitato da agenti di una delle forze di polizia del paese e solo su appuntamento. Gli oggetti, esposti per la prima volta, ripercorrono delitti e casi di cronaca nera più o meno famosi: ci sono la pistola usata da Edward Oxford nel tentato omicidio della regina Vittoria nel 1840; una valigetta con una siringa automatica piena di veleno costruita dai gemelli Kray, capi di un’organizzazione criminale di Londra negli anni Sessanta; gli attrezzi medici e i farmaci usati durante gli aborti illegali durante il ventesimo secolo; un diamante finto usato per sventare la rapina del Millennium Star a Londra nel 2000; e ancora un cuscino riempito di capelli umani o il manifesto emesso dalla Metropolitan Police per ottenere informazioni e riconoscere la grafia del famoso criminale Jack lo Squartatore nel 1888. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Gli oggetti del Museo del Crimine della polizia di Londra. Per la prima volta il Museum of London mostra gli oggetti (spesso macabri) raccolti dalla Metropolitan Police dal 1870 e conservati nel suo museo "segreto".
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: qui sotto, online sul Post, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Matthew E. White. Bianchi che cantano come neri, voci adulte e voci giovani, percorsi di fede coi piedi per terra.
Martedì 19 marzo è uscito il nuovo disco di Justin Timberlake, The 20/20 Experience, e per il lancio è stato diffuso online il video di Mirrors, il secondo singolo dopo Suit & Tie. Il video è stato diretto da Floria Sigismondi, regista tra l’altro dell’ultimo video di David Bowie. Il video di Mirrors, più che un semplice accompagnamento per la canzone, è un vero e proprio cortometraggio di oltre otto minuti: racconta una storia d’amore che Timberlake ha dedicato ai suoi nonni (all’inizio si legge “a William e Sadie”).
Mirrors, il nuovo video di Justin Timberlake. Diretto da Floria Sigismondi, è stato diffuso nel giorno dell'uscita del nuovo disco.
Lee Kun-hee, presidente di Samsung e una delle persone più ricche al mondo, è morto a Seul (Corea del Sud) sabato 24 ottobre: aveva 78 anni. Lee trasformò la piccola azienda del padre in una gigantesca multinazionale, attiva nei campi delle assicurazioni, delle spedizioni e in seguito nella tecnologia di consumo: dagli elettrodomestici ai computer passando per gli smartphone. Secondo Forbes, con un patrimonio di circa 17,7 miliardi di euro, Lee era la persona più ricca della Corea del Sud e tra le 40 più ricche al mondo. La famiglia non ha fornito molti dettagli sulle circostanza del decesso, ma Lee era da tempo malato e nel 2014 aveva avuto un attacco di cuore e successivi gravi problemi di salute. Nel 2008 aveva rassegnato le proprie dimissioni da Samsung Group in seguito a uno scandalo per la presunta gestione illecita di alcuni fondi, ed era poi tornato alla guida del gruppo un paio di anni dopo. Da diverso tempo la gestione dell’azienda è responsabilità del figlio Lee Jae-yong, che negli ultimi anni ha però avuto diversi problemi con la giustizia per corruzione.
È morto Lee Kun-hee, a lungo a capo di Samsung.
Il giaguaro e il pesce. L’espressione più feroce che si possa immaginare contrapposta a quella apparentemente impassibile del pesce, che nuota, probabilmente più veloce del solito, ma senza modificare i suoi lineamenti: al limite sembra dire “Oh, un giaguaro”. Tra le altre foto di animali più belle della settimana c’è anche quella di una rana di vetro – nome che le è stato dato per via della sua pelle, quasi trasparente – di un’ape con la testa ricoperta di polline, e di un uomo, che insegue dotato di scopa e paletta un gruppo di cavalli e che ha tutta la nostra compassione per il lavoro che fa. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Il santuario delle lucciole in Messico, una coppia di pappagalli blu e cuccioli di leone bianco, tra le foto di animali più belle della settimana.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 28.244 nuovi casi positivi da coronavirus e 353 morti a causa del COVID-19. Le persone attualmente ricoverate sono 23.339 (1.477 in più rispetto a ieri), di cui 2.225 nei reparti di terapia intensiva (203 in più di ieri) e 21.114 ricoverate con sintomi (1.247 in più di ieri). Sono stati analizzati 182.287 tamponi e testate 109.932 persone. È risultato positivo il 15,5 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 22.253, i decessi 233. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}();
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 3 novembre.
Per avere un nuovo smartphone c’è chi aspetta l’ultimo modello di iPhone, chi di aver messo da parte un po’ di soldi e chi di farselo regalare per un’occasione importante. Ma non sempre l’acquisto di uno smartphone può essere programmato: a volte semplicemente quello che abbiamo si rompe o si perde e dobbiamo comprarne uno nuovo in breve tempo. E siccome se succede succede in modo imprevisto, non è detto che si sia pronti a spendere una fortuna per avere il modello che ci piace di più. Per questi casi e per chi in generale non vuole spendere troppi soldi per un telefono, esistono dei marchi che negli anni hanno deciso di orientare la propria offerta su prodotti di buona qualità a prezzi contenuti. Secondo il sito di tecnologia The Verge, i migliori smartphone economici in circolazione sono di Motorola, un marchio che ad alcuni suonerà un po’ superato ma che invece negli ultimi anni si è distinto proprio per la qualità dei suoi telefoni di fascia medio-bassa. L’anno scorso Motorola ha lanciato la serie Moto G7, di cui The Verge consiglia il modello base, che costa 250 euro ed è interessante soprattutto per la qualità dello schermo, e il Moto G7 Power che ha una batteria che dura fino a tre giorni e in questo momento su Amazon ha un prezzo molto conveniente (170 euro contro i 250 del prezzo di listino). Moto G7 è anche tra i migliori smartphone economici recensiti da Wirecutter, l’autorevole sito di recensioni del New York Times.
Lo smartphone più consigliato per chi vuole spendere poco. Secondo i più affidabili siti di tecnologia, Motorola Moto G7 oggi è il miglior telefono tra quelli più economici.
Il senatore Ugo Grassi, eletto alle elezioni politiche del 2018 con il Movimento 5 Stelle, è passato alla Lega. Ad annunciarlo è stata la Lega in una nota in cui si dice: «Diamo il benvenuto al senatore Grassi. Porte aperte per chi, con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd. Su riforma ed efficienza della giustizia e rilancio delle università italiane, col senatore Grassi lavoreremo bene». Grassi aveva annunciato la sua intenzione di lasciare il M5S già ieri, dopo aver votato insieme al centrodestra contro la risoluzione di maggioranza sul MES approvata in Senato. In una lettera di Grassi diffusa dalla Lega, il senatore ha commentato così la sua decisione: «Il punto è che il mio dissenso non nasce da un mio cambiamento di opinioni, bensì dalla determinazione dei vertici del Movimento di guidare il paese con la granitica convinzione di essere i depositari del vero e di poter assumere ogni decisione in totale solitudine. Gli effetti di questo modo di procedere sono così gravi ed evidenti (a chi vuol vedere) da non dover neppure essere esposti. Basti l’esempio della gestione dell’ex ilva per dar conto dell’assenza di una programmazione nella gestione delle crisi».
Il senatore Ugo Grassi è passato dal M5S alla Lega.
Il presidente della Toscana Enrico Rossi è indagato a Firenze nell’ambito di un’inchiesta sull’assegnazione di un bando da 4 miliardi di euro per gestire il trasporto pubblico regionale su gomma per 11 anni, fino al maggio 2031. L’appalto era stato assegnato nel 2015 alla società Autolinee Toscane (del gruppo francese Ratp). La procura sta però cercando di capire se il percorso che ha portato all’aggiudicazione del bando sia avvenuto secondo i criteri di legge e se sia stato orientato a favore di Autolinee Toscane, a discapito del concorrente Mobit Scarl, il consorzio che ha presentato l’esposto in procura. Contro l’assegnazione del bando, Mobit si era rivolto al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensione cautelare dell’affidamento del servizio di trasporto a Autolinee Toscane a causa di presunte irregolarità nella gara. Il Consiglio di Stato aveva respinto l’istanza, rimandando la trattazione dell’appello a un’udienza pubblica che si terrà il prossimo 8 ottobre. Mobit aveva però presentato anche un esposto alla procura di Firenze che aveva avviato un’inchiesta, in cui sono indagati, oltre a Rossi, due funzionari della regione e 4 membri della commissione che si è occupata dell’assegnazione del bando. I reati denunciati da Mobit sono falso in atto pubblico, abuso di ufficio, turbativa d’asta in concorso, induzione a promettere o dare utilità.
Il presidente della Toscana Enrico Rossi è indagato in un’inchiesta sull’assegnazione di un bando per il trasporto pubblico regionale.
Aggiornamento delle 21:55 Dopo circa 30 minuti di disservizi, Facebook è tornato raggiungibile, seppure con qualche lentezza. — — —
Facebook è stato down per mezz’ora. Dalle 21:20 circa di questa sera il social network è rimasto irraggiungibile in buona parte del mondo.
L’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Samantha Cristoforetti lascerà l’Aeronautica militare, ha scritto stamattina il Corriere della Sera e hanno poi confermato all’ANSA fonti dell’Aeronautica. Il Corriere ha scritto che «Cristoforetti si congederà ufficialmente nei primi giorni di gennaio, recandosi di persona ad Istrana, nel Trevigiano, dove ha sede il 51° Stormo a cui ancora lei appartiene», aggiungendo che solo allora si conosceranno i motivi della sua decisione. In ogni caso questo non vuol dire, ovviamente, che Cristoforetti smetterà di fare l’astronauta: il suo ritorno sulla Stazione Spaziale Internazionale in una nuova missione è stato confermato a novembre dall’Agenzia Spaziale Europea. Secondo quanto riportato dall’ANSA, Cristoforetti avrebbe terminato i 19 anni di ferma obbligatoria nell’Aeronautica e perciò «è un suo diritto abbandonare l’uniforme, come del resto prima di lei hanno fatto diversi altri ufficiali che hanno deciso di proseguire la loro carriera in ambiti civili». Al momento non ci sono state conferme o smentite dirette da parte di Cristoforetti.
Samantha Cristoforetti lascerà l’Aeronautica militare, scrive il Corriere della Sera.
Noel Gallagher degli Oasis ha pubblicato online il video del singolo The Death Of You And Me che anticipa il suo primo album da solo, High Flying Birds. Si tratta del primo singolo del cantante dopo la rottura – diciamo, visto che litigavano da sempre – con il fratello Liam che lo ha portato a lasciare gli Oasis nel 2009. Liam Gallagher e gli altri musicisti del gruppo hanno continuato a cantare insieme, di fatto cambiando il nome della band in Beady Eye. Il loro primo disco, Different Gear, Still Speeding è uscito a febbraio del 2011: si rifà allo stile tradizionale degli Oasis e in 21 settimane ha venduto solo 138mila copie, numero lontano dai successi travolgenti degli Oasis. Secondo il critico musicale del Guardian Michael Cragg, The Death Of You And Me «è per molti aspetti esattamente quello che ti aspetteresti da una canzone di Noel Gallagher: un arrangiamento acustico che ricorda i Kinks, un falsetto scricchiolante, la rima di city con pretty e con pity. Ma il ritornello ha una melodia piacevole e gli ottoni di New Orleans aggiungono un elemento inaspettato a una canzone che suona subito familiare»
La nuova canzone di Noel Gallagher. Da solo, senza gli Oasis, e vediamo come se la cava.
Questo riassunto parla degli eventi allo stesso tempo fantastici e deprimenti di La Danza dei Draghi, il nono episodio della quinta stagione di Trono di Spade. Daenerys prende il volo In questi giorni anche nel Trono di Spade, dove non ci aspettiamo mai niente di diverso dal peggio del peggio, possiamo godere di qualche alleggerimento. È stato bello averne un po’ – piuttosto concreto – alla fine del penultimo episodio della stagione. Vedere Daenerys salire sulla schiena squamosa di Drogon e prendere il volo dalle fosse di combattimento di Meereen è stato un momento di quelli che fanno esultare davanti alla tv. L’unica cosa che conta è che vi ha fatto rapidamente dimenticare quella dolce bambina che venti minuti prima era stata uccisa in un rito sacrificale (ma ne riparleremo tra poco).
Le cinque cose più importanti nell’ultimo episodio di Game of Thrones. Ce ne sono alcune di sorprendenti e altre di tremende, e riguardano soprattutto Daenerys e Stannis.
Quest’anno negli Stati Uniti si è tornati a parlare molto della “Underground Railroad”, letteralmente “Ferrovia Sotterranea”, cioè una rete fatta di sentieri, case e nascondigli che migliaia di schiavi neri utilizzarono prima dell’inizio della guerra di secessione per fuggire dagli stati schiavisti e arrivare in Canada. Una delle ragioni di questo ritorno d’interesse è un libro uscito il 2 agosto, The Underground Railroad di Colson Whitehead, un romanzo che racconta la fuga di una giovane schiava nera attraverso la “Ferrovia” (che non è una ferrovia vera, appunto). Il romanzo di Whitehead è anche uno dei cinque libri che Barack Obama ha annunciato di essersi portato in vacanza quest’estate. Nel romanzo, la protagonista Cora si cala in una serie di caverne per raggiungere vere e proprie stazioni segrete, complete di banchine lungo i binari. L’idea di questi estesi cunicoli sotterranei percorsi da treni a vapore però è un frutto dell’immaginazione di Whitehead, che nel suo libro si prende più di una licenza storica per raccontare non tanto com’era l’America dello schiavismo, ma come avrebbe potuto essere. In realtà la “Underground Railroad” non era una ferrovia e non era nemmeno “sotterranea”: se non nel senso che era un’attività segreta e sconosciuta alle autorità.
Perché si riparla della “Underground Railroad”. Grazie a libri e serie tv, è tornata attuale la rete segreta che negli Stati Uniti dell'Ottocento permise a migliaia di neri di fuggire dalla schiavitù.
L’Autogrill di Villoresi est spunta di colpo, appena passato un bosco di pioppi. Arrivando da Milano sulla A8 rischi anche di mancarlo. Mille metri prima hai pagato il pedaggio, due minuti ed ecco il cartello con il segnale di uscita. Finiscono i pioppi e ti trovi davanti questa cosa alta trenta metri a metà tra un vulcano d’acciaio e un gigantesco decanter per il vino. Si capisce in fretta che non è un Autogrill come gli altri. Villoresi est è costato 15 milioni di euro e ha 150 dipendenti, come un’azienda di medie dimensioni. Ha ottenuto ogni tipo di certificazione per l’impatto ambientale, l’ecosostenibilità, l’accesso ai disabili. Nel terreno sotto l’edificio sono inseriti dei pali speciali che d’estate disperdono il calore e d’inverno lo trattengono. Con questo sistema, spiegano, i consumi per la climatizzazione dell’Autogrill sono diminuiti del 45 per cento. Nel locale i rifiuti biologici vengono accumulati e consegnati a un vicino orto biologico del WWF per la concimazione.
Dove va Autogrill? soprattutto lontano dall'Italia e lontano dalle autostrade: e sulle autostrade vuole fare qualcosa di nuovo, ricominciando da "Villoresi Est".
Martedì 24 luglio Apple ha mostrato in anteprima alla stampa il suo nuovo negozio di Milano, costruito in piazza Liberty, a pochi passi dal Duomo e da corso Vittorio Emanuele, una delle vie più frequentate della città soprattutto per lo shopping. Il nuovo Apple Store, disegnato dallo studio dell’architetto britannico Norman Foster, è stato realizzato ristrutturando interamente la piazza grazie a un accordo con il Comune di Milano, e riorganizzando i suoi spazi sotterranei utilizzati fino a qualche anno fa per le sale del cinema Apollo, che non esiste più. L’apertura al pubblico è in programma per giovedì 26 luglio alle 17, cui seguiranno giornate di spettacoli e altre iniziative organizzate sempre nella piazza. Apple è già presente in Italia con 16 negozi gestiti direttamente dall’azienda, ma quello di Milano è il primo “flagship store” italiano, termine utilizzato dalla società per indicare i suoi negozi di rappresentanza di maggiore pregio e rilievo, con scopi che vanno oltre la semplice vendita dei prodotti. La costruzione del negozio e la risistemazione della piazza hanno richiesto più di un anno di lavoro, con interventi che hanno ripensato buona parte degli spazi di un’area relativamente piccola e resa interamente pedonale.
Le foto del nuovo Apple Store di Milano. Come è fatto il nuovo negozio che ha cambiato un'intera piazza della città a pochi passi dal Duomo.
Trapani sarà commissariata, perché al ballottaggio hanno votato solo il 26,75 per cento degli elettori. Va detto che era un ballottaggio assurdo: sulla scheda elettorale c’era il nome di un solo candidato, Pietro Savona del Partito Democratico, dopo il boicottaggio di Girolamo “Mimmo” Fazio, il candidato del centrodestra.
Trapani sarà commissariata. L'assurdo ballottaggio con un solo candidato – boicottato dal centrodestra – non ha raggiunto l'affluenza richiesta.
Sabato Amazon ha annunciato di aver smesso «di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità» sia in Italia che in Francia per via del coronavirus (SARS-CoV-2). «Questa decisione» ha spiegato la grande azienda di e-commerce, «consente ai nostri dipendenti dei centri di distribuzione di focalizzarsi sulla ricezione e spedizione dei prodotti di cui i clienti hanno più bisogno in questo momento». Tra i prodotti di prima necessità rientrano tra gli altri gli alimentari, i prodotti per l’igiene e la salute, i libri per ragazzi, i prodotti per l’infanzia e quelli per aiutare le persone a lavorare da casa, specifica Amazon.
Per un po’ Amazon non accetterà ordini su alcuni prodotti non di prima necessità. In Italia e in Francia, per poter mandare avanti le richieste di alimentari, prodotti igienici, libri per ragazzi e altre cose più utili in questo momento.
Una piccola imbarcazione che trasportava migranti verso l’Italia è naufragata nella notte tra domenica e lunedì a poca distanza da Lampedusa: la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza hanno recuperato i corpi di tredici persone, tutte donne; altre ventidue sono state messe in salvo e trasportate a Lampedusa ma le operazioni di ricerca non sono ancora terminate. Ansa e Repubblica scrivono che la barca con i migranti era stata individuata dalle autorità italiane mentre navigava verso Lampedusa. Le motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera erano state inviate per provare a trasbordare parte delle persone, ma nelle operazioni di trasbordo la barca dei migranti si sarebbe rovesciata, affondando. Secondo le testimonianze delle persone salvate, a bordo c’erano in tutto circa cinquanta persone, tra cui anche 8 bambini. La procura di Agrigento ha aperto un’indagine contro ignoti sul naufragio.
Il naufragio di migranti al largo di Lampedusa. Una barca con decine di persone a bordo si è ribaltata durante un tentativo di soccorso delle autorità italiane: ci sono almeno 13 morti.
Dopo avere prestato giuramento al palazzo del Quirinale ieri, davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi il nuovo governo di Paolo Gentiloni si presenterà al Parlamento per ottenere la fiducia ed entrare nel pieno dei propri poteri. Gentiloni aveva ricevuto l’incarico di formare un nuovo governo domenica 11 dicembre, dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi, annunciate la settimana scorsa in seguito alla vittoria del No al referendum costituzionale. In meno di due giorni, il presidente del Consiglio incaricato ha svolto proprie consultazioni, ha verificato la disponibilità degli stessi partiti che avevano sostenuto Renzi a fare da maggioranza al suo governo e ha di conseguenza sciolto la riserva, presentando a Mattarella una lista dei ministri, che è stata accettata dal presidente della Repubblica. Il giuramento è avvenuto nella serata di ieri a meno di un’ora dall’annuncio dei nuovi ministri, poi Gentiloni ha tenuto il primo Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, dopo la cerimonia di rito del passaggio delle consegne con il capo del governo uscente. Il discorso alla Camera Alle 11, Paolo Gentiloni terrà le sue “dichiarazioni programmatiche” davanti alla Camera dei Deputati, dai banchi del governo e alla presenza dei suoi ministri. Nel suo discorso illustrerà quali saranno i suoi obiettivi principali, anche in vista del prossimo Consiglio europeo di giovedì, la prima occasione per il nuovo capo del governo di confrontarsi con gli altri governanti europei. Come già spiegato nei giorni scorsi nelle sue brevi dichiarazioni alla stampa, il governo avrà sostanzialmente tre obiettivi principali: occuparsi dell’economia e in particolare delle banche in difficoltà come Monte dei Paschi di Siena, garantire fondi e risorse per la ricostruzione delle aree distrutte dai recenti terremoti nel Centro Italia e “accompagnare e se possibile facilitare il lavoro delle forze parlamentari per definire, con necessaria sollecitudine, le nuove regole elettorali”.
Oggi si vota la fiducia al governo Gentiloni. Alle 11 il presidente del Consiglio terrà le sue dichiarazioni programmatiche alla Camera, che voterà entro stasera, poi toccherà al Senato.
Da circa una settimana, cioè da dopo l’attacco terroristico alla sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo a Parigi, si è cominciato a discutere in tutto il mondo di libertà di espressione e rispetto per le religioni: una delle questioni di cui si è parlato di più è stata l’opportunità di raffigurare Maometto, il fondatore dell’islam. Molti musulmani considerano infatti le rappresentazioni di Maometto una grande offesa alla loro religione, ma non è sempre stato così. Fino a poco più di un secolo fa, gli artisti musulmani dipingevano immagini di Maometto senza per questo rischiare la vita. Negli ultimi giorni la situazione è diventata ancora più tesa quando è stato presentato il nuovo numero di Charlie Hebdo con Maometto proprio sulla copertina. In diversi paesi del mondo musulmano ci sono state manifestazioni e proteste: decine di persone sono rimaste ferite e quattro sono state uccise, in Niger. Non disegnare esseri viventi Nel Corano, il testo sacro dell’islam, non esiste alcun esplicito divieto di rappresentare Maometto, ma negli hadith, i “racconti” della vita del profeta raccolti e messi per iscritto molti anni dopo la morte di Maometto, esiste il divieto di raffigurare qualsiasi creatura vivente. Altri hadith non vietano esplicitamente le rappresentazioni, ma non le incoraggiano nemmeno. Questi divieti avevano probabilmente origine nella necessità dei primi musulmani di cancellare i culti precedenti praticati dagli abitanti di quella che è oggi l’Arabia Saudita: vietare le immagini, infatti, significava vietare gli idoli adorati da quelli che venivano considerati “pagani”. Il Corano proibisce categoricamente l’idolatria.
Si può disegnare Maometto secondo l’islam? oggi è vietato in molti paesi musulmani - e si è visto con le proteste di questi giorni - ma in passato non è sempre stato così.
Venerdì 18 maggio Facebook si è quotato ufficialmente in borsa con la sua attesa offerta pubblica iniziale (IPO), annunciata come una delle più grandi nella storia finanziaria degli Stati Uniti. Le azioni sono state collocate a un prezzo iniziale di 38 dollari, ma dopo un rialzo che le ha portate fino a un valore di 42 dollari, hanno iniziato un declino che è proseguito nei primi giorni di questa settimana. Le azioni del social network ora valgono 31 dollari e hanno perso circa il 26 per cento del loro valore rispetto al picco massimo raggiunto venerdì. Anche se ci sono ancora margini di recupero, l’IPO di Facebook è stata finora definita un flop. Le ragioni delle pessime prestazioni in borsa sono numerose, ma secondo Henry Blodget di Business Insider sono da ricercare principalmente nel modo poco trasparente in cui è stato messo a punto il percorso che ha portato all’offerta pubblica iniziale e che sta portando ad alcune iniziative legali. Quando Facebook stava mettendo a punto gli ultimi dettagli per la sua IPO, a inizio maggio, gli analisti finanziari della società passarono ai sottoscrittori (gli intermediari che sottoscrivono le azioni delle società che le emettono, per poi collocarle sul mercato) alcuni dati e previsioni sull’andamento della società, per facilitare la determinazione del prezzo e la vendita dell’offerta pubblica iniziale nel suo complesso. Questo tipo di previsioni, spiega Blodget, sono di solito messe a punto attraverso una stretta collaborazione tra gli analisti dei sottoscrittori e i manager della società interessata. Per questo motivo gli investitori qualificati, quelli trattati con un certo riguardo perché hanno grandi disponibilità economiche per fare gli investimenti, ritengono affidabili queste previsioni: indicano obiettivi che la società si è posta e che intende raggiungere. Sulla base di queste stime, gli investitori qualificati determinano di conseguenza quanto sono disposti a spendere per le azioni.
La questione di Facebook e la Borsa. Che cosa è andato storto: perché le azioni del social network hanno perso così tanto valore e così in fretta dopo l'attesa quotazione di venerdì.
Amazon Prime Video ha fatto un accordo per rendere disponibili ai suoi utenti alcune serie tv, alcuni film e alcuni programmi per ragazzi della Rai. L’accordo riguarda per il momento solo il catalogo italiano di Amazon Prime Video, al quale è automaticamente iscritto chiunque usufruisca del servizio Amazon Prime. Tra le serie che fanno parte dell’accordo ci sono I Medici, Rocco Schiavone e Il Cacciatore; Amazon Prime Video ha fatto sapere che «saranno rese disponibili poco dopo la fine della messa in onda sui canali Rai». Dell’accordo fanno parte anche altre serie, alcune delle quali sono al momento disponibili su Netflix: Non Uccidere, Il Giovane Montalbano, Sotto Copertura, I Bastardi di Pizzofalcone, La Mafia Uccide Solo d’Estate – La Serie e Boris Giuliano. Altre serie Rai sono invece già disponibili su Amazon Prime Video Italia: L’Ispettore Coliandro, Braccialetti Rossi, Il Paradiso delle Signore e Grand Hotel. Per quanto riguarda i film, Amazon ha scritto:
Su Amazon Prime Video si potranno vedere molti nuovi film, programmi e serie tv della Rai.
È morto Giuseppe Soffiantini, imprenditore tessile conosciuto per essere stato rapito per quasi otto mesi tra il 1997 e il 1998, in un famoso caso di cronaca nera: aveva 83 anni. Soffiantini fu rapito il 17 giugno 1997 nella sua casa di Manerbio, in provincia di Brescia, e fu liberato soltanto 237 giorni dopo, il 9 febbraio 1998, dopo il pagamento di un riscatto di 5 miliardi di lire. A rapirlo fu una banda dell’Anonima sequestri, come venivano chiamati i gruppi di criminali – spesso di origine sarda – che fecero decine di rapimenti in Italia tra gli anni Sessanta e Novanta. Inizialmente Soffiantini era stato rapito dal sardo Mario Moro e dal lombardo Pietro Raimondi, che poi lo cedettero a un altro gruppo guidato da Attilio Cubeddu e Giovanni Farina, che lo tennero in ostaggio in Toscana e lo liberarono poi a Firenze. Durante un’operazione con la quale la polizia provò a liberare Soffiantini morì l’agente Samuele Donatoni.
È morto Giuseppe Soffiantini, l’imprenditore tessile che fu rapito per otto mesi tra il 1997 e il 1998.
Domenica scorsa si è svolta a Los Angeles la cerimonia di premiazione dei Grammy Awards, i più famosi premi discografici statunitensi: il premio per la canzone dell’anno è andato a “Royals“, della cantante neozelandese Lorde. Durante un’intervista al canale musicale VH1 Lorde ha spiegato l’origine del titolo della canzone: «Ho visto questa foto del National Geographic che mostrava un giocatore di baseball mentre firmava degli autografi, con una divisa con la scritta “Royals”». Il giorno dopo il National Geographic ha trovato la fotografia in questione e l’ha raccontata sul suo sito: mostra il giocatore di baseball dei Kansas City Royals George Brett, è stata fatta dal fotografo Ted Spiegel ed era stata pubblicata in un articolo del luglio 1976 su Kansas City.
La foto del National Geographic che ha ispirato “Royals” di Lorde. È del 1976 e mostra un giocatore di baseball di Kansas City.
Fino all’1 maggio è possibile visitare la mostra Sulla scena del crimine. La prova dell’immagine dalla Sindone ai droni, ospitata a Torino da CAMERA, il Centro Italiano per la Fotografia che ha aperto lo scorso autunno. Si tratta di una mostra che racconta come le immagini fotografiche sono state usate come prova legale nei processi penali e quelli sui crimini di guerra internazionali. L’esposizione è divisa in undici sezioni: dai primi usi scientifici delle fotografie sulle scene degli omicidi a inizio Novecento, fino all’analisi delle immagini digitali per ricostruire le conseguenze degli attacchi coi droni. La mostra è stata co-prodotta da CAMERA e altri quattro centri per la fotografia europei: LE BAL di Parigi (che ha ospitato l’esposizione dal 4 giugno al 30 agosto 2015), la Photographers’ Gallery di Londra (dal 2 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016) e il Nederlands Fotomuseum di Rotterdam. Curatrice principale della mostra è Diane Dufour, direttrice e cofondatrice di LE BAL e direttrice dell’agenzia Magnum dal 2000 al 2006. Per spiegare il senso dell’esposizione Dufour ha detto: «La mostra tenta di esaminare in che modo, quando e da chi le immagini di crimini o di violenza sono prodotte, così come la loro capacità di essere utilizzate come prova, oltre a proporne una prospettiva critica riguardo alla loro validità giuridica».
La scena del crimine, fotografata. Una mostra a Torino raccoglie le immagini utilizzate nei processi penali e sui crimini di guerra, dagli omicidi di inizio Novecento a Parigi, ai bombardamenti coi droni.
Il mercato sarà anche composto da speculatori senza scrupoli, ma è difficile dare torto a chi considera inaffidabile l’Italia e i piani del Governo per ridurre in fretta il debito pubblico. È stata varata una manovra finanziaria d’emergenza, certo, ma dal giorno dopo la firma del Capo dello Stato è cominciata una discussione – tutta interna alla maggioranza, tra l’altro – riguardo le modifiche da apportare al decreto durante la sua conversione parlamentare: le proposte hanno toccato i punti centrali della manovra, a cominciare dal contributo di solidarietà, nonché l’introduzione di provvedimenti significativi e massicci come un nuovo scudo fiscale. Molte di queste proposte vivono lo spazio di una giornata e poi vengono smentite, ma poi arriva la controsmentita e il ministro di turno che insiste o rilancia con un’altra proposta. Diamo conto di tutto questo consapevoli del fatto che esiste la grossa possibilità che più che di notizie si tratti di chiacchiere, ma anche che questo stesso fatto sia una notizia che non si può ignorare: in mezzo a una nuova crisi finanziaria globale che vede l’Italia messa male come pochi altri paesi, questo è quello che sta succedendo nella politica di questo paese. La proposta di cui starebbe discutendo adesso la maggioranza è la dismissione del patrimonio immobiliare dello Stato. Un’altra di quelle cose di cui si parla spesso e che, tra l’altro, è già in corso d’opera: il Corriere della Sera, infatti, parla di “accelerare le dismissioni”.
L’ultima sulla manovra. Dallo scudo fiscale al quoziente familiare, ormai circola una proposta al giorno: quella di oggi è la dismissione del patrimonio immobiliare dello Stato.
La storia di Phil Collins, uno di noi, incasinato. Pete Townshend ha fatto un guaio, prima rallegrandosi della morte di due degli Who, poi correggendosi e spiegando che era una battuta. Degli Who? Dei Who? Complessa questione, come con i Wham e gli One Direction: magari un'altra volta. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Damien Jurado. La storia di Phil Collins, uno di noi, incasinato. Pete Townshend ha fatto un guaio, prima rallegrandosi della morte di due degli Who, poi correggendosi e spiegando che era una battuta. Degli Who? Dei Who? Complessa questione, come con i Wham e gli One Direction:.
Quando presenta una nuova versione del suo sistema operativo iOS, Apple di solito illustra le principali novità, lasciando che siano gli utenti a scoprire man mano quelle più piccole, con il passaparola o in un secondo momento attraverso l’applicazione Suggerimenti. Una di queste, disponibile sul nuovo iOS 10 e che conoscono in pochi, trasforma gli iPhone in una pratica lente d’ingrandimento, sfruttando la fotocamera principale dello smartphone. La funzione è utile per vedere le scritte in piccolo, o per dare la possibilità agli ipermetropi di leggere qualcosa al volo, soprattutto quando si sono dimenticati gli occhiali da qualche parte. Come si attiva la funzione Lente d’ingrandimento Dall’app “Impostazioni” di iOS, quella con il disegno con gli ingranaggi, si sceglie la voce “Accessibilità” e in seguito quella “Lente d’ingrandimento”. Nella scheda che si apre è sufficiente attivare l’interruttore a fianco della voce “Lente d’ingrandimento”.
Come trasformare gli iPhone in una lente d’ingrandimento. È una nuova funzione di iOS 10, di quelle che conoscono in pochi, ma molto utile soprattutto per gli ipermetropi (e chi non lo è dopo i 50?).
Dopo giorni molto complicati, polemiche e rinvii, la Lega Nazionale Professionisti Serie A ha stabilito l’assegnazione dei diritti televisivi per le partite delle sue squadre nei campionati di Serie A dal 2015 al 2018. Sky potrà trasmettere tutti gli incontri via satellite pagando complessivamente 572 milioni di euro, mentre Mediaset trasmetterà le partite delle 8 migliori squadre sulla sua piattaforma del digitale terrestre, pagando in tutto 373 milioni di euro. Sky trasmetterà circa 130 partite in più di Mediaset e questo giustifica il prezzo più alto. In tutto la Lega Serie A incasserà 945 milioni di euro, 130 in meno rispetto a quanto era stato inizialmente ipotizzato. Sky paga circa 8 milioni di euro in più rispetto al contratto che ha in vigore ancora adesso con la Lega Serie A, in compenso potrà contare su 78 partite in esclusiva in più rispetto alle attuali. La società rinuncia però a trasmettere le partite sul digitale terrestre. A Mediaset i diritti tv costeranno quasi 100 milioni di euro in più rispetto a quanto ha pagato per le ultime stagioni, e potrà trasmettere un numero inferiore di partite. È bene ricordare che l’assegnazione riguarda solamente il campionato di Serie A: per la Champions League, Sky ha l’esclusiva per la prossima stagione e Mediaset per le tre seguenti, ma ci potrebbero essere accordi per cambiare le cose e raggiungere qualche compromesso.
A chi sono andati i diritti tv della Serie A. Dopo rinvii e polemiche si è deciso che Sky avrà tutte le partite sul satellite, Mediaset solo quelle di 8 squadre sul digitale: la Lega incasserà meno di quanto avrebbe potuto.
Ieri sera è stato violato l’account del CEO di Twitter Jack Dorsey, che nel giro di qualche minuto ha pubblicato diversi messaggi minacciosi e razzisti. L’attacco è stato rivendicato dalla Chuckling Squad, un gruppo di hacker che in passato aveva violato gli account di diversi Youtuber. Un’ora dopo l’attacco, Twitter ha fatto sapere che gli hacker erano riusciti a pubblicare dei tweet tramite l’account di Dorsey dopo aver preso il controllo del numero di telefono associato al suo account e servendosi di una vecchia app che permette di twittare un messaggio inviando un SMS. «Non ci sono indicazioni che i sistemi di Twitter siano stati compromessi», ha twittato la società, che ha dato la colpa della falla di sicurezza alla compagnia telefonica di Dorsey.
Qualcuno è entrato nell’account Twitter del capo di Twitter. Ieri sera per alcuni minuti il profilo di Jack Dorsey ha pubblicato alcuni messaggi minacciosi e razzisti: Twitter dice che è colpa della compagnia telefonica.
Negli Stati Uniti la carne di cavallo è considerata sgradevole e mangiarla è una specie di tabù. Lo stesso accade in Italia con la cane di cani e gatti, che sono visti solo come animali domestici. Questi paesi guardano spesso in modo scandalizzato a culture che non hanno le stesse abitudini alimentari, come nel caso della Cina dove la carne di cane è considerata una prelibatezza. Negli ultimi tempi però le cose stanno cambiando. Saga McFarland racconta in un articolo per la CNN che molti cinesi hanno iniziato a considerare i cani come animali domestici, e quindi a mangiarli meno. McFarland spiega che il nuovo atteggiamento dei cinesi verso i cani è particolarmente evidente in una città come Shenzen, che si trova nella provincia di Guandong (dove la carne di cane è consumata abitualmente). Passeggiando nella Piazza della gloria, una zona del centro frequentata dalla media borghesia di Shenzen, si incontrano numerose persone accompagnate da un cane, soprattutto di razze medie e grandi: barboncini, husky e labrador. Chen Yan, un veterinario che lavora a Shenzen, spiega che molte persone comprano un cane per ostentare la propria ricchezza, arrivando a spendere anche 50.000 yuan (quasi 8.000 dollari) per un mastino tibetano. Chen ha spiegato che circa il 75 per cento dei nove milioni di abitanti di Shenzen sono immigrati da altre zone della Cina, e che molti di loro scelgono di comprare un cane per avere compagnia e sentirsi meno soli. Negli ultimi tempi inoltre sempre più persone se lo possono permettere grazie alla maggiore prosperità economica.
Ai cinesi piacciono i cani. Come animali domestici, però: e quindi hanno sempre meno voglia di mangiarli.
Questa settimana escono tre film: Red 2, con Catherine Zeta-Jones, Bruce Willis, John Malkovich ed Helen Mirren, su un’improbabile squadra di agenti segreti stagionati alla ricerca di un ordigno nucleare scomparso; Monsters University che racconta le avventure alla Facoltà di Spavento della Monsters University di Mike e Sully, i due protagonisti di Monsters and Co., e infine L’evocazione – The Conjuring, sul tentativo di una coppia di investigatori del paranormale di aiutare una famiglia da poco trasferitasi in una casa infestata. Red 2 Regia: Dean Parisot Attori: Catherine Zeta-Jones, Byung-hun Lee, Bruce Willis, John Malkovich, Helen Mirren
I film del weekend. Il prequel di Monsters & Co., il sequel di Red e un horror: tutti i trailer.
Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, è stato assolto dalle accuse legate alla vicenda del Sea Park, un parco marino che si sarebbe dovuto costruire a Salerno e che non fu mai realizzato. L’inchiesta era iniziata circa 18 anni fa e coinvolgeva altre 41 persone con accuse di vario tipo. Nel 2012 De Luca aveva rinunciato alla prescrizione nel processo in cui era accusato di corruzione, truffa aggravata, truffa, falso, associazione a delinquere e concussione, dicendo di volere arrivare a sentenza su una vicenda che lo aveva coinvolto quando era sindaco di Salerno. Il processo riguardava il progetto di costruzione di un parco acquatico in una zona del comune dove sorgeva un complesso industriale non più utilizzato dall’azienda Ideal Standard. All’epoca dei fatti, nel 1998, secondo i magistrati c’erano stati scambi di denaro e varie irregolarità nel passaggio di proprietà dei terreni, per fare approvare le delibere comunali necessarie per costruire il parco. Nel 2015 proprio a causa del processo ancora in corso, De Luca era stato inserito nella lista dei cosiddetti candidati “impresentabili” preparata dalla presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi. Il suo inserimento nella lista portò a grandi polemiche soprattutto all’interno del Partito Democratico: De Luca criticò molto Bindi e la querelò; la querela fu poi archiviata dal giudice delle indagini preliminari di Roma.
Vincenzo De Luca è stato assolto. Il presidente della Campania è stato assolto dopo 18 anni nel processo che ne causò la definizione di "impresentabile", perché il fatto non sussiste.
Il numero di ricerche dell’ora esatta su Internet ha avuto un notevole incremento in seguito al cambio dell’orario avvenuto nella notte tra sabato e domenica, con il passaggio dall’ora legale all’ora solare (per non confondersi: qui viene riportata l’ora esatta adesso). Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre è cambiata l’ora nella misurazione ufficiale del tempo: alle tre del mattino di domenica le lancette degli orologi sono state riportate indietro di un’ora, alle due. Per alcuni tipi di dispositivi elettronici non è stato necessario aggiornare l’orario: molti smartphone collegati in rete sono programmati in modo da compiere la variazione dell’ora in automatico. Per la notte tra sabato e domenica significa anche – come da rituali conseguenze – che teoricamente “abbiamo dormito un’ora in più”. A marzo l’ora era stata spostata in avanti (l’ora legale, appunto) per sfruttare meglio la luce solare nelle ore del tardo pomeriggio e della sera a scapito di quelle del primissimo mattino, per ragioni di risparmio energetico. L’ora legale tornerà il 29 marzo 2015.
È tornata l’ora solare (e l’ora esatta adesso qual è). L'orario è cambiato alle tre del mattino tra sabato e domenica: l'orologio è stato portato 60 minuti indietro.
Twitter ha pubblicato i dati relativi al quarto trimestre del 2018: è stato molto positivo dal punto di vista economico, ma deludente per quanto riguarda il numero degli utenti. Tra ottobre e dicembre il social network ha realizzato un fatturato di 909 milioni di dollari (circa 800 milioni di euro: il 24 per cento in più rispetto allo scorso anno), con un utile netto di 244 milioni di dollari (215 milioni di euro), o 33 centesimi per azione (0,29 centesimi di euro). La società ha anche reso noti per la prima volta i dati relativi agli utenti giornalieri: nel quarto trimestre sono stati 126 milioni, il 9 per cento in più del 2017, mentre gli utenti mensili sono stati 321 milioni, 9 milioni in meno rispetto al 2017 e 5 milioni in meno rispetto al terzo trimestre. Secondo Twitter questo calo sarebbe dovuto, tra la altre cose, alla diminuzione delle notifiche mandate via email agli utenti, all’interruzione dei servizi di SMS a pagamento in alcuni mercati, e ad alcuni cambiamenti dovuti al GDPR, la nuova regolamentazione sulla privacy entrata in vigore a maggio nell’Unione Europea.
Twitter aumenta il fatturato ma continua a perdere utenti.
Questo mese ricorre il cinquantesimo anniversario degli scontri di Stonewall, l’evento che portò all’istituzione del Pride, la più nota manifestazione di affermazione dell’orgoglio della comunità LGBT nel mondo. Ogni anno al Pride partecipano tantissime persone, non solo omosessuali, bisessuali, transgender e queer, ma anche eterosessuali e cisgender che sostengono la lotta per i diritti di tutti. La manifestazione principale, il World Pride 2019, si celebrerà a New York, dove tutto è cominciato, e dove sono previsti moltissimi eventi collaterali. In Italia i cortei sono iniziati a maggio e andranno avanti fino a settembre: qui trovate tutte le date, città per città. Per chi ha in programma di partecipare al Pride per la prima volta o si sta preparando a tornarci, abbiamo messo insieme una lista di consigli sulle cose da procurarsi.
Come prepararsi al Pride. Qualche idea su cosa portare, come vestirsi e cosa leggere prima.
Education First (EF), una società che organizza corsi di lingua inglese e scambi culturali in 55 paesi del mondo, ha aggiornato da poco il suo Indice di conoscenza dell’inglese (EPI), un indice che misura il livello dell’inglese parlato in 80 paesi in cui non è la prima lingua. Secondo la classifica aggiornata al 2017 i paesi non anglosassoni i cui abitanti sanno comunicare meglio in inglese sono, non sorprendentemente, i Paesi Bassi, seguiti dalla Svezia e dalla Danimarca. La classifica è divisa in cinque fasce: quella dei paesi dove la conoscenza dell’inglese è alta (B2 secondo il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue), quelle in cui è buona, media e bassa (tutti B1), e quella in cui è molto bassa (A2). L’Italia è al 33esimo posto, nella fascia della conoscenza media. Una cosa che forse non vi aspettate: la Corea del Sud è più in alto, la Polonia ancora di più. Occhio, queste qui sotto non sono percentuali di persone che parlano inglese in rapporto alla popolazione, come potrebbero sembrare: è appunto l’indice EPI di ogni paese.
Dove si parla meglio inglese, in ordine. In una classifica di 80 paesi, l'Italia è al 33esimo posto.
È stata annunciata da Facebook una nuova sezione del suo social network per permettere agli utenti di seguire meglio lo sport e condividere più facilmente informazioni e opinioni sulle partite. La sezione si chiama Facebook Sports Stadium: sarà possibile vedere tutti i contenuti riguardo una specifica partita, come quello che ne scrivono i propri amici; i post di analisti sportivi, delle pagine ufficiali delle squadre e dei campionati; i punteggi e le giocate in tempo reale; statistiche e informazioni sulla partita (dove vederla in tv ad esempio). Finora il social network preferito per commentare in tempo reale le partite è stato Twitter ma Facebook sostiene di avere 650 milioni di appassionati di sport fra il suo miliardo e mezzo di utenti. Sports Stadium è strutturato come una sezione a parte di Facebook, quindi si potrà accedere normalmente dal proprio account. Sarà composto da quattro schede: una per seguire le giocate in tempo reale, una per i commenti degli amici, una per i commenti degli esperti e nell’ultima ci saranno le statistiche e altre informazioni utili sulla partita che si sta seguendo. Per ora Sports Stadium è disponibile solo per iPhone e solo negli Stati Uniti per il football americano, Facebook scrive che verrà esteso presto ad altri sistemi operativi e anche al basket e al calcio, ma non è chiaro quando arriverà in Europa.
Cos’è Facebook Sports Stadium. Come funziona la nuova sezione di Facebook per seguire gli eventi sportivi in tempo reale.
Questa settimana esce Bling Ring, il nuovo film di Sofia Coppola, che racconta la storia vera di un gruppo di ragazzi americani – tra questi Emma Watson – ossessionati dallo stile di vita dei protagonisti di film e programmi tv per adolescenti, dei quali a un certo punto arrivano a svaligiare le case. Sotto Assedio – White House Down è il nuovo film di Roland Emmerich (Stargate, Independence Day, The Day After Tomorrow), su un agente di polizia di Washington che si trova per caso alla Casa Bianca quando l’intero complesso viene preso d’assalto da un gruppo paramilitare. La fine del mondo è una commedia britannica diretta da Edgar Wright (Scott Pilgrim vs. the World) su cinque amici d’infanzia che si riuniscono dopo vent’anni per replicare un tour dei pub della loro giovinezza e che mentre cercano di raggiungere il mitologico pub chiamato “The World’s End” si rendono conto che il paese è stato invaso dagli alieni. Universitari – Molto più che amici è il nuovo film di Federico Moccia, su sei universitari fuori sede (tra ragazzi e tre ragazze) che dividono una casa. Redemption – Identità nascoste racconta la storia di un ex militare che per evitare la corte marziale scappa dall’ospedale militare in cui era ricoverato e si crea una nuova identità.
I film del weekend. Bling Ring, il nuovo film di Sofia Coppola, e l'ultimo del regista di Stargate, tra gli altri: tutti i trailer.
Lauro de Bosis fu uno scrittore e intellettuale italiano che morì in un incidente dopo aver sorvolato Roma con un piccolo aereo per distribuire volantini antifascisti. Si ritiene che il 3 ottobre 1931 il suo aereo sia precipitato in mare, ma il suo corpo non è mai stato trovato. Aveva 30 anni. De Bosis era uno dei giovani intellettuali più in vista dell’epoca: scrisse poesie, insegnò italiano ad Harvard, fondò un movimento antifascista a cui aderirono diversi intellettuali. Nella sua carriera pubblicò un unico poema, Icaro. Morì poco dopo l’evento per cui è ricordato ancora oggi: un volo in solitaria da Marsiglia a Roma sulla quale distribuì circa 400mila volantini con suoi testi (che si possono leggere qui). Repubblica ne ha raccontato la storia in occasione dell’85esimo anniversario della morte. Lauro de Bosis aveva appena sette ore e mezzo di volo alle spalle quando si mise alla cloche di Pegaso, l’aereo da turismo comprato per il “volo su Roma” che rese immortale la sua memoria. Si era fatto passare per un uomo d’affari inglese di nome Morris e si era fatto dare qualche dritta da due piloti spiegando di dover andare da Marsiglia a Barcellona. Forse per questo chi aveva preparato il velivolo non aveva riempito fino all’orlo i serbatoi. Ed è stata forse la mancanza di carburante a far inabissare de Bosis nel mar Tirreno il 3 ottobre 1931. Non prima, tuttavia, di aver fatto piovere sulla capitale «migliaia e migliaia di volantini, incitanti alla rivolta morale contro il fascismo oppressore, che rappresentarono un durissimo colpo di immagine per il regime ».
Il volo di Lauro de Bosis. La storia dello scrittore trentenne che 85 anni fa sorvolò Roma distribuendo 400mila volantini antifascisti, prima di precipitare in mare.
Martedì 10 ottobre la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha firmato uno dei decreti attuativi della riforma scolastica approvata nel luglio del 2015 dal Parlamento e voluta dal governo di Matteo Renzi: la cosiddetta “Buona Scuola”. Il decreto modifica in particolare l’esame della secondaria di primo grado, cioè l’esame di terza media: si passerà da cinque prove scritte e un colloquio orale a tre prove scritte e un colloquio, i test Invalsi non si svolgeranno più durante l’esame e ci sono dei cambiamenti anche nella modalità dei voti e sulla condotta. Valutazione I voti in decimi dovranno essere accompagnati da una descrizione sintetica dei processo e del livello dell’apprendimento. La valutazione del comportamento non sarà più espressa con un numero ma consisterà in una breve descrizione. La norma che prevedeva la non ammissione alla classe successiva per chi conseguiva un voto di comportamento inferiore al 6 è stata abrogata: si potrà dunque essere ammessi o ammesse all’esame anche con una cattiva condotta. Invece è stata confermata la non ammissione alla classe successiva nei confronti di chi ha ricevuto una sanzione disciplinare che prevede l’esclusione dallo scrutinio finale.
Come cambia l’esame di terza media. Le prove diventeranno tre – non più cinque – e ci sarà anche l'inglese.
Sabato, il gruppo automobilistico Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ha annunciato di essere al lavoro per ottenere un prestito fino a 6,3 miliardi di euro da usare per sostenere le attività produttive di FCA Italy, la controllata del gruppo attiva in Italia (quella che in passato era Fiat). FCA ha detto che sta trattando con la banca Intesa Sanpaolo per ottenere il prestito e ha spiegato di aver chiesto che parte delle garanzie necessarie per averlo siano date dallo stato, in base a quanto stabilito dai decreti approvati per rilanciare l’economia durante la crisi dovuta al coronavirus. Questo aspetto ha provocato molte critiche per FCA e per il governo italiano, comprese le richieste di alcuni politici italiani che in cambio delle garanzie pubbliche la società si impegni a riportare in Italia la sua sede fiscale e quella legale.
La storia del prestito chiesto da FCA. Se ne sta molto parlando, per via delle garanzie che dovrebbe dare lo stato italiano e perché il gruppo ha sede fiscale e legale all'estero.
Sony ha presentato il 7 settembre a New York le sue due nuove consolle per giocare ai videogiochi, la PlayStation 4 Pro (o PS4 Pro) e la PlayStation 4 Slim. Della prima si parlava già da settimane, e si pensava che sarebbe stata chiamata PlayStation 4 Neo: Sony ha annunciato che arriverà nei negozi il 10 novembre, a un prezzo consigliato di circa 400 euro. La PlayStation 4 Slim è invece una PlayStation 4 più sottile ed efficiente: il volume è stato ridotto del trenta per cento, il peso del 16 per cento e il consumo energetico del 28 per cento. Il suo nome intero è PlayStation 4 Slimmer e Lighter: sarà in vendita da metà settembre a un prezzo consigliato di 300 euro. Entrambe le consolle (la PS4 Pro soprattutto) sono anche pensate per supportare al meglio PlayStation VR, un nuovo sistema per giocare in realtà virtuale che sarà in commercio dal 13 ottobre. Le due PlayStation sono le prime grandi novità introdotte da Sony dal 2013, quando fu presentata la PlayStation 4, circa 7 anni dopo la presentazione di PlayStation 3. Il principale concorrente di Sony per quanto riguarda le consolle per videogiochi è Microsoft, che produce le Xbox e a fine 2017 dovrebbe lanciare Scorpio, una nuova consolle di cui si sa ancora pochissimo.
Come sono fatte le nuove PlayStation. Si chiamano 4 Pro e 4 Slim: la prima è una specie di 4-e-mezzo ma più potente, l'altra è una versione più sottile della 4.
Edward Gorey, scrittore e illustratore statunitense, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del tradizionale logo della società, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno ispirato alle famose illustrazioni di Gorey – spesso alquanto macabre – per ricordare gli 88 anni della sua nascita. Edward St. John Gorey nacque a Chicago il 22 febbraio del 1925, lavorò per un paio di anni nell’esercito durante la Seconda guerra mondiale e alla fine degli anni Quaranta frequentò l’Università di Harvard, dove si laureò nel 1950. Si trasferì a New York e per diversi anni lavorò come illustratore per le case editrici, disegnando copertine e illustrazioni per i testi. Nel 1953 pubblicò il suo primo lavoro indipendente, “The Unstrung Harp” (“L’arpa senza corde”), cui sarebbero seguiti oltre cento libri, quasi tutti caratterizzati da uno stile molto identificabile, oscillante tra il macabro e il gotico.
Chi era Edward Gorey. Lo scrittore e illustratore statunitense è il protagonista del doodle di Google di oggi per gli 88 anni della sua nascita.
George Martin è un compositore, musicista e produttore musicale britannico: oggi, domenica 3 gennaio 2016, compie 90 anni. Martin è famoso soprattuto per essere stato il produttore dei Beatles. Negli anni molte persone sono state definite “il quinto Beatle” (dopo i “veri” quattro: John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr). Qualche persona è stata definita il quinto Beatle perché ha suonato per un periodo con la band – il batterista britannico Andy White, per esempio – altri per affinità stilistiche o estetiche con i Beatles (è il caso del calciatore George Best, per esempio). Martin è forse una delle persone per cui la definizione di quinto Beatle è però più appropriata: Martin – che collaborò alla maggior parte dei dischi dei Beatles – disse che chiunque sarebbe riuscito a far avere successo ai Beatles; a detta di molti lui contribuì invece modo determinante al loro successo. Lennon, McCarntney, Martin e Harrison, nel 1966 (Wikimedia)
George Martin ha 90 anni. È un produttore britannico famoso per essere la persona che più di tutti merita il titolo di "quinto Beatle": la storia di come lo è diventato.
I tempi per Google Editions, il nuovo servizio con cui Google vuole entrare nel mercato della gestione dei libri in formato elettronico, sembrano essere ormai maturi. Peter Osnos dell’Atlantic ha sentito alcuni editori e un portavoce di Google e ha da poco rivelato che il nuovo sistema potrebbe essere pronto per la fine di questa estate. Di un ingresso nel campo dell’editoria elettronica si parla ormai da tempo, ma fino a ora le voci su Google Editions non avevano ricevuto particolari conferme. Nei prossimi mesi, Google metterà a disposizione degli utenti alcuni milioni di titoli online per i loro lettori di ebook. Il sistema sfrutterà i formati aperti e sarà dunque compatibile con la maggior parte dei dispositivi già in circolazione siano essi smartphone, tablet, personal computer e netbook. All’appello potrebbe inizialmente mancare Kindle, il lettore di ebook di Amazon, poiché utilizza un formato proprio, voluto dalla società per vincolare gli utenti all’acquisto dei libri in formato elettronico sul proprio negozio online.
Google è quasi pronto con Google Editions. La discesa in campo sul fronte degli ebook è vicina, in concorrenza ad Amazon.
Pino Daniele è morto a Roma domenica notte dopo essere stato soccorso d’urgenza all’ospedale Sant’Eugenio: aveva da poco avuto un malore mentre si trovava nella sua casa di campagna a Magliano, in provincia di Grosseto, ed era quindi stato trasportato in ospedale a Roma. Pino Daniele è stato uno dei più popolari musicisti e cantautori napoletani degli ultimi decenni e ottenne uno straordinario successo specialmente tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. Il prossimo 19 marzo avrebbe compiuto 60 anni. Il funerale di Pino Daniele sarà celebrato mercoledì mattina a Roma, al Santuario del Divino Amore. Il direttore generale della Asl di Roma, Carlo Saitto, ha detto che al momento in cui il cantante è arrivato all’ospedale Sant’Eugenio a Roma era già in gravi condizioni ed è stato sottoposto a rianimazione cardiorespiratoria, ma dopo pochi minuti è morto, intorno alle 22:45. La notizia della morte di Pino Daniele è stata confermata dal suo manager, Ferdinando Salzano, e da sua figlia Sara, che ha parlato di un “momento terribile” per la famiglia. Sulle cause del malore, il direttore generale dell’Asl Saitto ha detto di non conoscere e di non essere eventualmente neppure autorizzato a fornire le ragioni della “situazione critica” di Pino Daniele al momento in cui è arrivato in ospedale. Un suo amico ha detto di averlo sentito nei giorni scorsi e di aver saputo che proprio lunedì Pino Daniele era atteso all’ospedale Sant’Eugenio a Roma per una visita medica.
La morte di Pino Daniele. Si è sentito male nella sua casa di campagna in Toscana ed è poi morto in ospedale a Roma: aveva 59 anni.
Il marchio francese Dior ha aperto la prima giornata della Settimana della moda di Parigi, in corso dal 24 settembre al 2 ottobre, presentando all’ippodromo di Longchamp la sua collezione per la primavera/estate 2019, disegnata dalla direttrice creativa Maria Grazia Chiuri. Come al solito Chiuri ha realizzato una collezione tematica, stavolta ispirata alla danza, al movimento e ad artisti come «Loïe Fuller, Isadora Duncan, Martha Graham e Pina Bausch, che ballavano per sentirsi liberi», ha spiegato. Come al solito Chiuri ha proposto alcuni slogan, scritti all’esterno della struttura in cui si è svolta la sfilata, un’enorme scatola costruita da 60 persone in due settimane e concepita come una sala da ballo moderna e minimalista: dedicati alla danza, sono stati pronunciati tra gli altri da Bausch – «Non sono interessata a come la gente si muove, ma al motivo che la fa muovere» – e dalla ballerina e coreografa israeliana Sharon Eyal – «Per me la cosa più importante è ballare con gioia». Sharon Eyal ha anche curato la coreografia dei ballerini, che danzavano mentre le modelle sfilavano.
Le foto della sfilata di Dior a Parigi. Ha aperto la Settimana della moda, con le modelle che sfilavano tra le danze dei ballerini.
Il primo film di oggi al Festival del Cinema di Cannes, era Only God Forgives di Nicolas Winding Refn (quello di Drive), con Ryan Gosling, presentato in concorso. Il film racconta di due fratelli, Billy e Julian, che vivono a Bangkok e gestiscono un club di thai box. Quando Billy viene ucciso, la madre pretende che l’altro fratello vendichi la sua morte. L’altro film in concorso della giornata era Grigris di Mahamat-Saleh Haroun, che parla del rapporto tra Grigris, un ballerino notevole nonostante un grave handicap alla gamba sinistra e Mimi, una ragazza che un giorno capita nel suo negozio. Il personaggio di Grigris è ispirato all’attore che lo interpreta, Souleymane Démé, che ha una storia molto simile (e oggi ha ballato per i fotografi).
Cannes, le foto di mercoledì. Il cast di Only God Forgives senza Ryan Gosling, Robert Redford e Chiara Mastroianni, acrobazie e nuovi primati di decolleté.
Il 14 settembre a New York la società immobiliare Related Companies ha presentato il progetto di Vessel, una torre che sorgerà in un parco all’interno di Hudson Yards, un nuovo complesso residenziale e commerciale in costruzione nella parte occidentale di Manhattan. Vessel sarà una via di mezzo tra una scultura e un’installazione artistica: sarà alta 45 metri, equivalenti a 15 piani, peserà 600 tonnellate e conterrà 154 scale collegate che in tutto conteranno 2.500 gradini: la sua struttura potrebbe ricordare quella di un alveare o di un disegno di M.C. Escher. Vessel non avrà un tetto – la struttura assomiglia anche a un vaso più largo in alto, dove avrà un diametro di 45 metri, che in basso, dove il diametro sarà di 15 metri circa – e al suo interno ci saranno 80 diverse piattaforme su cui le persone potranno fermarsi a guardare la città. Il progetto è del designer britannico Thomas Heatherwick, quello che ha disegnato la nuova sede di Google a Mountain View, oltre ai più recenti autobus a due piani di Londra e al braciere olimpico delle Olimpiadi del 2012. Ad aver commissionato il progetto della torre – che dovrebbe costare più di 150 milioni di dollari (più di 133 milioni di euro) – è stato invece Stephen M. Ross, il miliardario presidente della Related Companies, che ha soprannominato Vessel “l’arrampicatore sociale”. Heatherwick ha spiegato che la struttura della torre è stata in parte ispirata dai pozzi a gradini indiani.
La strana torre di scale che costruiranno a New York. Si chiama Vessel ed è una via di mezzo tra una scultura e un'installazione: sarà completata nel 2018.
Netflix Italia ha annunciato con un tweet tre serie a cui sta lavorando. Una si chiama Curon ed è «un dramma dagli elementi sovrannaturali»; una non ha ancora un titolo e sarà «un adattamento di Tre metri sopra il cielo»; la terza sarà un adattamento del libro Fedeltà di Marco Missiroli. Scusate ma non ce la facciamo più a tenerci tutto dentro. Quindi vi raccontiamo un po’ di cose sulle prossime serie italiane a cui stiamo lavorando. pic.twitter.com/w8JdGsBxsk
Netflix Italia ha annunciato tre nuove serie.
L’Auditorium Parco della Musica di Roma ospiterà fino al 21 aprile la mostra In piena luce, del fotografo statunitense Herb Ritts, uno dei più importanti fotografi di moda e ritrattisti del Novecento. La mostra, inaugurata il 10 dicembre, è stata realizzata dalla Fondazione Musica per Roma e dalla Fondazione FORMA per la Fotografia, in collaborazione con la Herb Ritts Foundation e Contrasto. Ogni domenica alle 12 – esclusa quella di Pasqua – si terrà una visita guidata curata da Contrasto, che è compresa nel biglietto della mostra. Herb Ritts (1952-2002) è famoso soprattutto per i suoi scatti in bianco e nero e i ritratti di attori e personaggi famosi: l’amico Richard Gere, Madonna (realizzò per lei la copertina di True Blue nel 1986), Michael Jackson, George Clooney, Elizabeth Taylor, Brad Pitt e Cindy Crawford. Ha lavorato per importanti riviste come Esquire, Glamour, GQ, Newsweek, Rolling Stone, Time, Vogue e Vanity Fair, e ha curato le campagne pubblicitarie per prestigiose case di moda, tra cui Giorgio Armani, Chanel, Ralph Lauren, Calvin Klein e Valentino. Le sue fotografie sono ispirate alle sculture della Grecia classica, all’arte rinascimentale e alla composizione formale della fotografia di primo Novecento: i corpi plastici dei modelli, la composizione perfetta di luci e volumi e un impeccabile rigore formale.
La mostra di Herb Ritts a Roma. Le immagini di uno dei più importanti fotografi di moda del Novecento, che ritrasse Madonna per il disco "True Blue" e moltissime altre star.
Questa settimana escono al cinema un bel po’ di cose italiane, tra cui I soliti idioti che abbiamo discusso parecchio ieri, e un film tratto da un graphic novel, Tormenti. Wim Wenders ha fatto quello che lui stesso definisce il primo film in 3D d’autore, il documentario sul teatrodanza della famosa coreografa Pina Bausch, morta due anni fa. E poi c’è Warrior, che a giudicare dalle critiche ricevute potrebbe essere il film più valido della settimana: ci si picchia un sacco e ci si commuove, anche. Pina 3D Regista: Wim Wenders Attori: Pina Bausch, Regina Advento, Malou Airaudo, Ruth Amarante, Rainer Behr
I film del weekend. C'è Pina, il film in 3D di Wim Wenders sulla coreografa Pina Bausch, e un po' di altre cose meno "d'autore".
Sono stati annunciati oggi i dischi finalisti del Mercury Prize, il premio che viene assegnato ogni anno al miglior disco di artisti britannici o irlandesi. I candidati e i vincitori del premio sono quasi sempre prodotti da etichette musicali indipendenti, e il concorso è nato proprio per questo: creare un’alternativa alle logiche di mercato che dominano premi più celebri come — per rimanere nel Regno Unito — i Brit Awards. Non si parla dei Grammy americani, insomma: il Mercury è invece un caso più unico che raro – possibile solo in un paese con l’attenzione al pop-rock che ha il Regno Unito – di premio seguìto, importante, con ricadute sul mercato, e che però compie scelte di qualità. È stato istituito nel 1992 dalla British Phonographic Industry e dalla British Association of Record Dealers (l’associazione britannica dei rivenditori di dischi). In origine il premio era sponsorizzato dalla Mercury Communications (un marchio della compagnia di telecomunicazioni Cable & Wireless), poi ha avuto diversi sponsor e dall’anno scorso la BBC. Quest’anno per la prima volta il voto è stato aperto anche ai fan che sceglieranno, insieme alla giuria, i 6 dischi migliori del 2016. Il vincitore sarà annunciato il 15 settembre, durante la serata di premiazione a Londra. In passato il premio è stato vinto da artisti come Primal Scream, Suede, PJ Harvey, Pulp, Portishead, Arctic Monkeys, Antony and the Johnsons e Franz Ferdinand, mentre lo scorso anno il miglior disco è stato At least for now di Benjamin Clementine.
I 12 dischi finalisti del Mercury Prize. Che valgono consigli per l'ascolto a chi vuole provare musica buona, nuova e poco conosciuta (salvo due).
Nei quattro capoluoghi in cui si votava il centrosinistra ne perde un altro: anche se conquista Matera, perde Vibo Valentia e soprattutto Mantova, storico avamposto dell’Emilia rossa in Lombardia (“dopo 65 anni è caduta la Bologna lombarda”, dice Maroni) . A Macerata si conferma la maggioranza del PD. E nei 64 comuni con più di 15mila abitanti il centrosinistra ne cede 7 (da 37 a 30). Vince la Lega a Vigevano (dove il prossimo sindaco sarà il leghista Andrea Sala, che ha preso quasi il triplo dei voti dell’avversario, candidato del PdL) e a Castelfranco Veneto, vince il PdL al sud (a Pomigliano D’Arco, a Cava dei Tirreni, a Castellamare di Stabia). Il PD si prende Pietrasanta – terra democristiana – e Cologno Monzese – terra di Mediaset – e mantiene Lamezia Terme. Il nuovo sindaco di Mantova è quindi Nicola Sodano, che ha battuto Fiorenza Brioni. Mantova era sempre stata amministrata dal centrosinistra dalla fondazione della Repubblica. A Vibo Valentia ha perso Michele Soriano che era stato il vincitore al primo turno. Il centrosinistra tiene Macerata ma il suo candidato Romano Carancini stavolta ce la fa con appena il 50, 29%. Anche a Matera la vittoria del candidato del PD è di pochi decimali.
Ballottaggi, vince ancora il centrodestra. Il centrosinistra perde Mantova per la prima volta nella storia repubblicana. Da 3 a 1, si passa a 2 a 2 nei capoluoghi.
I viaggiatori che si muovono spesso con Alitalia hanno notato la cosa da mesi, con più o meno fastidio: sui voli nazionali da parecchio tempo gli unici quotidiani distribuiti a bordo sono Libero e il Giornale, e a volte il Riformista (pubblicato dallo stesso editore di Libero). La scelta ha suscitato irritazioni di due tipi: c’è chi si lamenta che ci siano solo i due maggiori quotidiani vicini al centrodestra al governo (come contraltare il Riformista è un po’ debole, in termini di lettori) e chi protesta che manchino tutti i maggiori quotidiani nazionali, rimpiazzati da giornali “minori”. Il primo aspetto è stato ripreso dai media vicini all’opposizione: ne ha scritto l’Unità, e poi molti siti internet. Alitalia si giustifica sostenendo di non potersi permettere di comprare i giornali e di accettare quelli che offrono le copie gratuitamente (pratica che permette di conteggiarle nella diffusione dei suddetti quotidiani). Adesso – mentre annuncia che se ne occuperà anche il frequent flyer Beppe Severgnini sul Corriere della Sera – l’Espresso riporta che qualche timido progresso sta arrivando sulla tratta Milano-Roma, e con il Sole 24 Ore: timido, però (i numeri sembrano anche piuttosto spropositati).
La mazzetta di Alitalia. Quella dei giornali, non vi scaldate: ma si discute anche di quella.
La scorsa settimana in Texas si sono registrate alcune delle temperature più basse da più di 30 anni, e i giorni tra il 14 e il 18 febbraio sono stati i più freddi per temperatura media dal 1981. A causa dei limiti della rete elettrica locale, il freddo ha lasciato senza corrente e riscaldamento milioni di persone. Secondo alcuni scienziati questi fenomeni meteorologici potrebbero essere legati al riscaldamento globale causato dalle attività umane. L’idea potrebbe sembrare controintuitiva, perché il riscaldamento globale si associa all’aumento delle temperature, ma il discorso è più complesso.
Il freddo in Texas c’entra con il cambiamento climatico? se ne sta discutendo da giorni, tirando in ballo il "vortice artico", ma non c'è accordo tra scienziati.
Il cantante svizzero Patrick Juvet è morto: aveva 70 anni. Lo ha confermato oggi all’agenzia di stampa AFP il suo agente Yann Ydoux. Il corpo di Juvet è stato trovato in un appartamento a Barcellona, dove abitava. La causa della morte non è ancora stata stabilita: «Ci sarà un’autopsia, l’ho sentito al telefono tre giorni fa, l’avevo trovato bene», ha detto il suo agente. Juvet era nato a Montreux, in Svizzera, il 21 agosto del 1950. Aveva studiato pianoforte al conservatorio di Losanna, e aveva lavorato per diversi anni come modello in Germania. All’inizio degli anni Settanta si era trasferito a Parigi dove aveva iniziato la sua carriera di cantante. Nel 1973 rappresentò la Svizzera all’Eurovision Song Contest, ma divenne famoso qualche anno più tardi nel mondo della discomusic, dopo l’incontro con Jacques Morali e Henri Belolo, che avevano prodotto i Village People.
È morto il cantante Patrick Juvet: aveva 70 anni. Aveva 70 anni e divenne famoso nella discomusic, quella degli anni Ottanta.
Come ogni anno Michelle Obama, moglie del presidente statunitense Barack Obama, ha invitato alla Casa Bianca i figli di alcune famiglie di soldati americani per presentare gli addobbi che la decoreranno per le feste di Natale e Capodanno. A Timeless Tradition è il tema delle decorazioni di quest’anno, che sono particolarmente scintillanti e sfarzose. In tutto ci sono 62 alberi di Natale (il record precedente era dei Clinton, con 36), una riproduzione della Casa Bianca in panpepato e cioccolato del peso di 200 chili, statue giganti di Schiaccianoci e orsetti, 56 finti pupazzi di neve nel Giardino della First Lady – ognuno ispirato a uno stato americano – e un totale di 70 mila gingilli.
Natale alla Casa Bianca – foto. Michelle Obama ha presentato le tradizionali decorazioni per le feste, quest'anno più sfarzose del solito.
Tim Steiner ha quarant’anni, è svizzero e ha un grande tatuaggio sulla schiena, che si è fatto fare nel 2006 da Wim Delvoye, un artista belga famoso per le sue opere poco convenzionali e spesso provocatorie. Il tatuaggio sulla schiena di Steiner ritrae una Madonna sormontata da un teschio in stile messicano, circondata da raggi, uccelli, pesci e fiori colorati. Per quanto si trovi sulla sua schiena, però, il tatuaggio non è suo: nel 2008 Steiner l’ha venduto a Rik Reinking, un collezionista d’arte tedesco, per 150mila euro. Ora, come ha detto Steiner a BBC, «la mia pelle appartiene a Rik Reinking. La mia schiena è la tela, io sono la cornice temporanea». Per ora Steiner gira il mondo come opera d’arte vivente nelle mostre di Reinking. Quando morirà, la sua pelle sarà asportata e incorniciata.
L’uomo che ha venduto il proprio tatuaggio sulla schiena. Per ora gira il mondo come esposizione vivente, quando morirà finirà in una cornice.
Se gli adolescenti fossero dei pianeti, il loro sole sarebbero gli smartphone. Se non stiamo mandando faccine stupide su Snapchat ai nostri amici o emoticon a forma di cuore a qualcuno che ci piace, sfogliamo immagini su Instagram e controlliamo gli ultimi tweet dei nostri personaggi preferiti. Appena torniamo da scuola scriviamo ai nostri amici che abbiamo salutato soltanto un’ora prima: anche quando non stiamo facendo niente, stiamo controllando il telefono. Dice un rapporto di Common Sense Media (un’organizzazione non profit di San Francisco che promuove un utilizzo sicuro della tecnologia per i minori, ndt) che ogni giorno gli adolescenti americani passano circa nove ore sui social media per divertimento: che è più tempo di quello che passiamo dormendo. Il 78 per cento di noi ha un telefono, e quasi tutti usiamo qualche tipo di social media. Sembra che chi non sia sempre connesso ai social o non mandi messaggi in continuazione sia del tutto tagliato fuori dalle conversazioni del giorno dopo a scuola. I miei genitori mi prendono in giro per quanto uso il mio smartphone. Quando sono a casa, ce l’ho sempre in mano e lo tengo vicino anche a tavola. Mi dicono sempre che non potrei sopravvivere senza il mio telefono, e io rispondo che non è vero. O è vero, mi sono chiesta un giorno?
Una settimana senza smartphone, a sedici anni. Il racconto di una ragazza americana, anche un po' troppo matura, su quello che ci si perde e quello che ci si guadagna.
L’equinozio d’autunno, cioè quando termina l’estate e inizia l’autunno, è avvenuto questa mattina alle 3.54. L’equinozio è il momento preciso in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore della Terra, cioè esattamente sopra la testa di un ipotetico osservatore che si trovi in un punto specifico sulla linea dell’equatore. Dire che l’equinozio sia un giorno intero è quindi scorretto, perché è solo l’istante preciso in cui si verifica un fenomeno astronomico. Dato che l’equinozio d’autunno può cadere di anno in anno in giorni diversi (il 22 o il 23 di settembre, come quest’anno), le stagioni non cambiano sempre lo stesso giorno. Il giorno dell’equinozio d’autunno ha comunque una caratteristica particolare: è uno dei due soli giorni all’anno – l’altro è l’equinozio di primavera – in cui il dì ha la stessa durata della notte (anche se poi non è esattamente così a causa di alcune interazioni della luce con l’atmosfera terrestre).
Equinozio d’autunno: cos’è e perché era proprio oggi. È il momento preciso in cui finisce l'estate e inizia l'autunno: quest'anno è stato alle 3.54 di stamattina.
Un paio di anni fa qui al Post ci siamo occupati di una diatriba che dall’invenzione della refrigerazione moderna coinvolge generazioni: le uova si tengono in frigo o no? Saltò fuori che mentre in Europa possono essere conservate senza problemi fuori dal frigo, purché in un luogo fresco e asciutto, negli Stati Uniti devono essere per forza mantenute in frigorifero a non più di 7,2 °C, perché le galline sono allevate in modo diverso e sono previsti trattamenti diversi per ridurre il rischio di salmonellosi. La corretta conservazione degli alimenti è fondamentale non solo per gustarli al meglio, ma anche per evitarsi brutte sorprese e mettere a rischio la propria salute. Il problema è che a volte non è chiaro quali alimenti possano essere conservati con sicurezza fuori dal frigorifero, e quali da subito o solo una volta aperti. Senza la pretesa di diventare – voi e noi – cintura nera di conservazione alimentare, abbiamo messo insieme qualche dritta per risolvere i dubbi più comuni su frigoriferi, date di scadenza e compagnia.
Questo va in frigo? E questo? il burro? Le uova? La verdura? E le maledette BANANE? Guida di sopravvivenza alla refrigerazione.
Il sito Mashable ha messo insieme una lista dei film dei supereroi che usciranno nei prossimi sei anni al cinema: di tutti i film compresi nella lista, è già nota la precisa data di uscita negli Stati Uniti (tranne per uno). Mashable ha preso in considerazione i film annunciati da Marvel e DC Comics – le due più famose case editrici di fumetti di supereroi al mondo – e da Sony e FOX, due importanti marchi cinematografici e televisivi. Buona parte dei 29 film sono sequel di alcuni usciti negli scorsi anni – fra il primo maggio 2015 e il 3 maggio 2019, per esempio, usciranno tre film della saga degli Avengers – mentre di alcuni sono noti solo il regista o il protagonista principale. La data di uscita è abbastanza indicativa anche per l’Italia: negli ultimi anni, non c’è stata grande differenza fra l’uscita dei film Marvel e DC Comics fra Stati Uniti e resto del mondo. (Dentro alle immagini ci sono le informazioni essenziali per ciascun film, o cosa se ne sa ad oggi)
I 29 film di supereroi dei prossimi 6 anni. Marvel e DC Comics hanno annunciato il calendario dei loro film: molti sono sequel, ma ci sono anche supereroi meno conosciuti o finora poco rappresentati al cinema.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. C'è una canzone nuova di Lola Young, e però ora tutte le sue canzoni sembrano un po' meno belle di quella che raccontammo ai primi tempi di questa newsletter. Ha fatto un disco nuovo Sananda Matreya, ovvero Terence Trent D'Arby, come si chiamava quando ebbe i suoi maggiori successi e infilò diverse buone canzoni (quella più famosa, quella più bella secondo me: ok, è un valzer). I giornali italiani ne hanno scritto parecchio, perché lui vive a Milano da un pezzo. Oggi compie 90 anni William Shatner, familiare ai fan di Star Trek e agli iscritti a questa newsletter. Voglio condividere questa cosa con chi di voi abbia letto la terza puntata delle riflessioni di Alessandro Baricco sulla pandemia, e dopo averla letta trovi che una delle sue prese di posizione fosse stata anticipata dagli immortali versi: Una quotidiana guerra Con la razionalità Ma va bene purché serva Per farmi uscire Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Elton John. E una serie di informazioni telegrafiche sull'inizio di un lato B di quarant'anni fa.
La procura di Torino ha chiuso l’inchiesta per falso ideologico sulla lista “Pensionati per Cota”, presentata in Piemonte alle ultime elezioni regionali, concludendo che diciotto firme false su diciannove erano false: tutte apposte da Michele Giovine, capolista e autore della della diciannovesima firma. La perizia grafologica, alcuni errori grossolani, l’accertamento sulle persone anziane che hanno disconosciuto firme e candidature e gli interrogatori dei due indagati (che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere) portano infatti la procura a ritenere di avere raccolto in poco più di un mese tutte le prove necessarie. Ora il Tar, che deve decidere il 1° luglio su questo e altri ricorsi, potrebbe chiedere l’acquisizione degli atti dell’inchiesta penale prima di pronunciarsi sull’eventuale annullamento delle elezioni.
Cosa succede in Piemonte. Una lista a sostegno di Cota presentata con diciotto firme false su diciannove, il TAR si esprimerà il 1° luglio sull'annullamento del voto.
Certo, non si può dire che ci siamo quasi: anzi. Ma almeno abbiamo un elenco entro al quale indagare. Un elenco abbastanza lungo, però: le possibili cause della morte di Wolfgang Amadeus Mozart sono state ridotte a 118, racconta il New York Times. Il dottor William Dawson, chirurgo in pensione e curatore bibliografico della Performing Arts Medical Association, le ha catalogate e studiate. Le speculazioni sulle ragioni del decesso cominciarono già nei giorni successivi alla morte del compositore, avvenuta il 5 dicembre del 1791, e da quel momento ci si sono cimentati tutti: medici, musicisti, storici. Innanzitutto ci sono due grandi filoni di teorie: quello minoritario, ma più romantico, sostiene che Mozart fosse cosciente della propria malattia e che le sue ultime opere siano state condizionate dalla malinconia del sapersi vicino alla morte. Altri, di più, fanno notare che nessuno dei familiari del compositore sembrava riportare, o conoscere, un possibile disturbo fino alle ultime settimane di vita: e sembra improbabile l’eventualità di un Mozart che nasconda deliberatamente la propria malattia per mesi.
Ma di cosa è morto Mozart? le teorie sulle ragioni del decesso del compositore sono state, diciamo, ridotte a 118.
Come ogni anno il New York Times ha chiesto ai suoi tre principali critici televisivi di scegliere le migliori serie TV dell’anno che sta per finire. I tre critici sono James Poniewozik, Mike Hale e Margaret Lyons, che hanno rispettivamente scelto le migliori serie in termini assoluti, le migliori serie tra quelle che sono terminate e le migliori serie internazionali, che per uno statunitense sono tutte le serie non statunitensi. Poniewozik è uno di quelli che non riescono a fare classifiche e allora ha fatto una lista; Hale ha fatto una classifica ma ha assegnato il primo posto a due serie; Lyons ha fatto una lista e comunque molto anglofona. Alcune serie tornano in due classifiche, ma non ce n’è nessuna che sia tra le più belle in assoluto, che non sia statunitense e che sia alla sua prima stagione. Le liste (e le classifiche) dei precedenti due anni sono qui e qui.
Le migliori serie TV del 2019, secondo il New York Times. Le migliori in assoluto, le migliori tra quelle che sono finite e le migliori non americane.
Come ogni anno il sito The Verge – che si occupa soprattutto di cultura, tecnologia e scienza – ha scritto la classifica dei migliori videogiochi dell’anno; dopo averne scelti 11 nel 2016, quest’anno ne ha scelti 15. La redazione del sito ha scritto che è successo perché il 2017 è stato particolarmente buono e anche tra un decennio guarderemo a quest’anno come a «uno dei migliori anni per i nuovi videogiochi»: perché sono usciti nuovi giochi di saghe storiche (Zelda, Mario e Resident Evil) ma anche cose nuove-nuove che si sono fatte notare e apprezzare, come Horizon Zero Dawn e Cuphead. Nella lista c’è un po’ di tutto: cose per PC e console, giochi per smartphone che per averli bastano due euro e trenta secondi, giochi che potete iniziare gratis, ora, online, ma che poi finireste a non fare nient’altro per i prossimi tre giorni.
I 15 videogiochi più belli del 2017. Ci sono giochi per console con mondi immensi da esplorare, giochi di sparare ovunque e poi quelle maledette graffette.
Business Insider ha pubblicato una foto del 2009 di alcuni attori della serie tv Game of Thrones, quand’erano ancora adolescenti o poco più che ventenni: Maisie Williams (Arya Stark) che allora aveva 12 anni, Sophie Turner (Sansa Stark) che ne aveva 13, Alfie Allen (Theon Greyjoy), Richard Madden (Rob Stark) e Kit Harington, tutti e tre di 23 anni. La foto è stata scattata e pubblicata su Flickr da Jackie McPherson durante la presentazione di un libro di George R.R. Martin a Belfast, in Irlanda del Nord, il 3 novembre del 2009: Martin, autore della saga da cui è stata tratta la serie tv di HBO, era stato raggiunto da alcuni attori che si trovavano in città per le riprese della serie. Sull’account Flickr di McPherson si trovano altre foto dell’evento. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Gli attori di Game of Thrones nel 2009. Maisie Williams (Arya Stark) e Sophie Turner (Sansa Stark) a 12 e 13 anni, con quelli che ormai conosciamo come Robb, Theon e Jon.
Alcune delle mie più strane avventure hanno avuto inizio nei negozi degli antiquari: luoghi di divagazioni incongrue, dove si scopre ciò che non si aspetta e molte cose rimangono in sospeso, senza una conclusione. Nel tiepido settembre del 1983, entrai in una piccola libreria parigina, tra rue Madame e rue du Vieux Colombier, affollata di mappe geografiche e stampe di antichi edifici egizi e babilonesi. Sembrava di stare in una specie di Loggia massonica. Avevo intenzione d’acquistare per un regalo un’antica carta della Polonia. Non ne avevano, e così mi fu proposta una mappa colorata dell’Ucraina: un bel cartiglio opera di Giovan Battista Homann (1663-1724) di Norimberga, che la incise nel 1705. In alto a sinistra, attorniata da alcune buffe figure con baffoni, colbacchi e sciabole sguainate, c’era una scritta: «Ukrania quae est terra cosaccorum». Mentre, indeciso, la stavo esaminando, mi si accostò un altro cliente: smisuratamente alto, volto pallido e capelli biondi impiastricciati in un vezzoso riporto, intabarrato in un elegante, anche se un po’ consunto, pastrano nero. Si presentò bofonchiando dei nomi in comprensibili e asserendo di essere principe di non so dove: «traduttore e studioso di fenomeni chimici». Parlava un francese un po’ asiatico, ma poi passò con naturalezza all’italiano, con un beffardo accento napoletano. Mi sfilò delicatamente la carta dalle mani e la guardò abbozzando un ghigno. Percorrendo con l’indice ingiallito dalla nicotina la verticale al centro della carta, lungo la linea nera di un fiume, sussurrò: «È l’amaro Nipro, il Dnepr, menzionato da Erodoto col nome di Borysthénes, che in scita significava ‘ampia terra’; mentre i romani lo chiamavano: Danaper. Qui forma quasi un lago e, appena più sopra, in un reticolo di fiumi, incontra il Pripjat’, da prypec, che significa, come saprà, ‘riva sabbiosa’. Ecco, vede qui, nella prima ansa a sinistra, è segnata Czernobel o Chernobyl. Il nome della città deriva da una combinazione tra chornyi (nero) e byllia (steli d’erba o gambi). Il suo significato letterale sarebbe quindi: nero stelo d’erba. La ragione di questo nome non è ben nota e ci sono varie ipotesi, una di queste la fa derivare dalla parola ucraina che definisce l’artemisia (Artemisia absinthum): la componente principale dell’assenzio, assieme ai semi di anice verde, finocchio, issopo, melissa, mischiati ad angelica, menta, ginepro, camomilla e coriandolo».
La storia di Chernobyl. Prima che diventasse Chernobyl, e anche dopo.
L’azienda internazionale di trasporto Uber ha attivato il 10 dicembre a Roma un percorso con fermate fisse dove sarà possibile usare le classiche berline ad un prezzo ridotto. Il servizio si chiama Linea U, è stato attivato per l’inizio del Giubileo straordinario e dovrebbe rimanere in funzione fino al 24 dicembre. Uber è una società di trasporto che sta a metà tra il servizio taxi e il noleggio di macchine private, fondata in California nel 2009 e arrivata in Italia nel 2013. Linea U è un servizio on demand (come un taxi, si richiede un passaggio quando serve) ma si muove su una linea prestabilita (come un autobus): i punti di Linea U (9 in tutto) sono quindi come delle “fermate”. Si può scendere o salire solo in uno di quei 9 punti, e ogni corsa costerà 5 euro a prescindere dalla lunghezza del tragitto percorso lungo la linea. L’altra differenza tra Linea U e gli autobus – a parte il prezzo e il mezzo, con relativi pro e contro – è che salendo nel primo dei 9 punti e volendo arrivare a quello più lontano non sarà necessario fare fermate intermedie. Agli utenti basterà cercare una delle 9 “fermate”, andarci, guardare dall’app Uber quali auto Uber stanno per arrivare, aspettarle, salire, comunicare la destinazione (una delle altre 8 fermate) e farcisi portare senza soste intermedie, pagando 5 euro in qualsiasi caso. Il pagamento sarà effettuato a fine corsa tramite l’applicazione, quindi senza scambio di denaro tra autista e passeggero.
Come funziona la “Linea U” di Uber a Roma, per il Giubileo. È un servizio di Uber che sta a metà tra il taxi e l'autobus: costerà 5 euro a corsa e permetterà di farsi portare in 9 diverse "fermate".
Giovedì il Parlamento Europeo in seduta plenaria a Strasburgo (Francia) ha respinto la nuova direttiva sul copyright, la serie di regole per aggiornare le leggi sulla tutela del diritto d’autore in Europa al centro di un dibattito molto acceso negli ultimi mesi e che ha coinvolto esperti di diritto, attivisti, le principali piattaforme online, i più grandi gruppi editoriali e dell’intrattenimento. Votando contro, i parlamentari europei hanno deciso in sostanza di riaprire la discussione e di occuparsi in aula del provvedimento. La decisione rimanda l’avvio dei negoziati fra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo. Il voto era atteso con grande interesse perché determina il futuro di una direttiva molto importante, con conseguenze per tutti gli utenti di Internet in Europa e non solo.
Il Parlamento Europeo ha bocciato la direttiva sul copyright. Le nuove regole su come useremo Internet in futuro saranno riviste a settembre in aula, dove potranno essere modificati gli articoli più controversi.
Venerdì 24 ottobre uscirà il numero di ottobre di IL, il magazine mensile del Sole 24 Ore. Il direttore Christian Rocca ne ha anticipato i contenuti sul suo blog: La copertina è sulla fine dell’età adulta, con un artwork dell’artista palermitano-newyorchese Francesco Simeti. Partendo da un’importante riflessione di A.O. Scott sul New York Times abbiamo chiesto ad Annalena Benini, Guia Soncini, Francesco Pacifico e Giuliano da Empoli, oltre a Simeti, di raccontare la prima generazione che ha gli stessi consumi culturali dei figli. Come al solito ci sono molte cose su questo numero, e forse su questo più che in ogni altro: la Prima Pagina è sulla fobia e sugli incubi della privacy (Latronico e Pacifico), il Fogliettone sulla follia citazionista degli intellettuali italiani (Vitiello), la moda è come sempre super (Furlan), la sezione culturale Rane ha articoli di Piperno (su Veronesi), di Latronico (sul nuovo fantastico romanzo di Leo Colombati) di Lattanzi (su Bignardi), di Terranova (sui nuovi scrittori israeliani) e dei soliti brillanti contributors di IL.
Il nuovo numero di IL. Un po' di pagine del numero di novembre del magazine del Sole 24 Ore, sulla fine dell'età adulta: esce venerdì.
I finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, su disposizione della procura di Roma, hanno arrestato diciotto persone, nell’ambito di un’inchiesta su un’associazione criminale che avrebbe messo in atto «un collaudato sistema corruttivo ed estorsivo» relativo alle autorizzazioni per il commercio su strada a Roma. Fra i diciotto arrestati, di cui otto sono in carcere e dieci ai domiciliari, ci sono due pubblici ufficiali, quattro sindacalisti, sette commercianti e due esponenti della famiglia Tredicine, i fratelli Dino (in carcere) e Mario (ai domiciliari), che da anni, secondo diverse inchieste, controllerebbe la gestione del commercio ambulante a Roma. Agli arrestati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, rivelazione del segreto d’ufficio, estorsione, abusiva attività finanziaria, usura e autoriciclaggio. La Guardia di Finanza ha sequestrato inoltre 1 milione di euro di disponibilità finanziaria di alcuni indagati, che sarebbero i profitti dell’attività illecita.
18 persone sono state arrestate a Roma con l’accusa di controllare le autorizzazioni per il commercio ambulante.
Il tribunale di Palermo ha confermato la decisione presa una settimana fa di sospendere le “regionarie”, il voto interno con cui il Movimento 5 Stelle in Sicilia ha scelto Giancarlo Cancelleri come suo candidato presidente della Regione alle elezioni del prossimo 5 novembre. Il provvedimento è stato preso su richiesta di Mauro Giulivi, anche lui candidato alle primarie, ma sospeso per decisione di Beppe Grillo e del suo staff. Dopo l’esclusione, Giulivi aveva fatto ricorso e il giudice ha deciso di sospendere l’esito delle primarie in attesa di decidere sul suo ricorso. Non è ancora chiaro cosa accadrà adesso. Secondo Repubblica, il Movimento 5 Stelle ha due scelte. Può organizzare delle nuove “regionarie” online, ma dovrà fare molto in fretta perché la possibilità di presentare candidati e liste alla regione scade il prossimo 6 ottobre. Un’altra possibilità è quella di espellere Giulivi che, scrive Repubblica, «comporterebbe una sopravvenuta “carenza di interesse” da parte del ricorrente e potrebbe sanare ex post la situazione: ma sarebbe una via d’uscita da approfondire giuridicamente e di certo comporterebbe un danno d’immagine per il movimento».
Il tribunale di Palermo ha confermato la sospensione delle “regionarie” del Movimento 5 Stelle in Sicilia.
Star Wars: L’ascesa di Skywalker, l’ultimo film della saga di Star Wars uscito nei cinema di tutto il mondo a fine dicembre, in Italia ha incassato nel suo primo mese poco meno di 13 milioni di euro. In Cina, un paese con oltre venti volte gli abitanti dell’Italia, ha incassato meno di 20 milioni di dollari, circa 18 milioni di euro. La saga di Star Wars ha infatti uno scarso successo in Cina, per ragioni principalmente storiche: e per Disney, che possiede i diritti sulla saga, è un grosso problema, perché significa fare a meno di quello che è ormai diventato il secondo mercato del mondo nell’industria cinematografica. Avengers: Endgame, per fare un paragone, ha incassato in Cina oltre mezzo miliardo di euro. Come ha spiegato il New York Times, la differenza principale è che quando uscì la prima trilogia di Star Wars, tra il 1977 e il 1983, la Cina stava appena uscendo dal periodo conosciuto come Rivoluzione culturale, inaugurato da Mao Zedong una decina di anni prima, che eliminò dalla società cinese gran parte di quello che era rimasto degli elementi capitalisti e occidentali. Tra questi, ovviamente, c’erano anche i film di Hollywood, quindi la generazione delle persone cinesi nate tra gli anni Cinquanta e Settanta non poté sostanzialmente fruire della saga di Star Wars.
Star Wars proprio non piace ai cinesi. Una delle saghe più redditizie del cinema va malissimo nel secondo mercato più grande del mondo, e Disney non riesce a farci niente.
Beppe Grillo, fondatore e “garante” del Movimento 5 Stelle, ha detto in un’intervista al giornale francese Putsch di aver «proposto un referendum sull’euro» per poi parlare dell’importanza di permettere al popolo italiano di esprimersi sulla moneta unica, su una sua possibile alternativa e persino sull’uscita dall’Europa. Interpellato dai giornalisti, Di Maio ha detto che Grillo è «uno spirito libero» e ha aggiunto: «La linea sull’Europa resta sempre quella». Nell’intervista, Grillo aveva dichiarato. All’interno del Movimento 5 Stelle abbiamo riflettuto su sette punti come le regole di bilancio europee, gli eurobond, le euro obbligazioni e anche sulla condivisione del debito. Se siamo un’unione di paese dobbiamo condividere. Perché ci sono due economie… quella del Nord e quella del Sud. E noi, gli italiani, noi siamo dentro il Sud. Per questo ho proposto un referendum per la zona euro. Io voglio che il popolo italiano si esprima. Le persone sono d’accordo? C’è un piano B? Dobbiamo uscire dall’Europa oppure no?
Cosa ha detto davvero Beppe Grillo sull’Euro. Dice che ha proposto un referendum sulla "zona euro", ma per il momento non sembra che il resto del Movimento condivida molto la sua proposta.
Domenica 28 giugno si è concluso il festival di Glastonbury, uno dei più importanti festival musicali del mondo, che si tiene ogni anno dal 1970 a Worthy Farm, nel Somerset inglese. Anche quest’anno i partecipanti sono stati quasi 170 mila, con decine di concerti distribuiti sui sei palchi principali e sulle decine di zone minori attrezzate per esibizioni e performance. Tra i musicisti e i gruppi che si sono esibiti quest’anno ci sono stati gli Who, gli Alabama Shakes, i Libertines, i Motörhead, i Florence + the Machine (che hanno sostituito gli headliner originali della serata, i Foo Fighters, dopo l’incidente alla gamba di Dave Grohl), Burt Bacharach, Pharrell Williams, FKA Twigs, i Chemical Brothers e tanti altri. Una delle esibizioni più discusse è stata quella di Kanye West, che durante il concerto si è definito «la più grande rockstar vivente», mentre la persona più fotografata durante l’ultima giornata del festival è stata senza dubbio il Dalai Lama, che ha tenuto un breve discorso di mezz’ora da un piccolo palco davanti a centinaia di persone (durante il quale ha ammesso che la musica che gli piace “non è molta”) e poi è salito sul palco durante la performance di Patti Smith. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto più belle di Glastonbury 2015. Il Dalai Lama sul palco con Patti Smith, Pharrell Williams, i Motorhead e soprattutto tutto ciò che non può mancare al festival: luci colorate, fango e birra.
Il 26 agosto di quindici anni fa in Italia arrivò la notizia della morte di Enzo Baldoni, giornalista, pubblicitario, traduttore e volontario della Croce Rossa. La data della morte non è certa: Baldoni era stato rapito pochi giorni prima in Iraq da un’organizzazione armata islamista, che lo ammazzò dopo aver chiesto il ritiro dal paese dei militari italiani. In Iraq era in corso la seconda guerra del Golfo – che avrebbe poi portato alla caduta di Saddam Hussein – e l’Italia faceva parte della coalizione internazionale che invase il paese, guidata dagli Stati Uniti. Baldoni aveva 56 anni e in Italia, dopo il rapimento e la morte, fu pesantemente criticato e denigrato (soprattutto da alcuni giornali). Enzo Baldoni di lavoro faceva il pubblicitario ma anche il giornalista, e aveva attività e interessi molto vari: era stato anche il traduttore stabile e ufficiale dei fumetti americani di Doonesbury, pubblicati allora su Linus (l’autore, Trudeau, ne disegnò dei bei ricordi). Era originario di Città di Castello, in provincia di Perugia, viveva a Milano e aveva una sua agenzia di comunicazione. Curava un blog in tempi molto precoci per i blog, e ne usò uno per raccontare i suoi giorni in Iraq. Dall’Iraq e dagli altri suoi viaggi prima, scrisse molto agli amici: tra l’altro, anche sui rischi che correva.
La morte di Enzo Baldoni, 15 anni fa. La storia del giornalista ucciso nel 2004 in Iraq da un’organizzazione islamista, e di cosa accadde dopo.
La scorsa notte c’è stata, a Los Angeles, la 75ª edizione dei Golden Globe. I premi cinematografici vengono assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, un’associazione che riunisce i giornalisti internazionali che si occupano di cinema e tv, e oltre a essere di grandissimo pregio e importanza nel mondo del cinema, vengono letti ogni anno come indicazione di quello che potrebbe succedere coi premi Oscar del mese successivo. Rispetto agli Oscar ci sono due principali differenze: ai Golden Globe si premiano anche le serie tv e ai Golden Globe non ci sono premi tecnici (come quelli alla fotografia o ai costumi). Quest’anno sono stati assegnati in tutto 25 premi (14 per il cinema e 11 per la tv) e sono tutti qui. Ma magari andate di fretta e vi interessano solo le cose principali. Il film che ha vinto di più è Tre manifesti a Ebbing, Missouri, e la buona notizia è che in Italia sta per uscire, l’11 gennaio. Ha preso il premio più importante, quello per il Miglior film drammatico e sono stati premiati anche lo sceneggiatore Martin McDonagh, l’attore non protagonista Sam Rockwell e l’attrice protagonista Frances McDormand. Se cercate un bel discorso da vedere, ascoltate il suo (o quello di Oprah Winfrey, che è qui). Il film parla di una donna che cerca di risolvere l’omicidio della figlia e che attacca le indagini della polizia con dei cartelloni pubblicitari lungo una strada da cui non passa quasi nessuno: ha bei personaggi con molte sfaccettature.
Cosa è successo ai Golden Globe, in sintesi. Per capire che serie tv recuperare e quali film andare a vedere nelle prossime settimane; quello che è andato meglio sarà nei cinema da giovedì.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 17.938 nuovi casi positivi da coronavirus e 484 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. I ricoverati attualmente sono 30.893 (372 in meno rispetto a ieri), di cui 3.158 nei reparti di terapia intensiva (41 in meno di ieri) e 27.735 negli altri reparti (331 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 152.697 tamponi. È risultato positivo l’11,7 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 19.903 e i morti 649.
I dati sul coronavirus di oggi, domenica 13 dicembre.
La biografia ufficiale di Steve Jobs uscirà il 21 novembre 2011; lo annuncia il sito di Barnes and Noble che ha diffuso anche l’immagine di copertina. Il libro, di 448 pagine, è stato scritto sulla base di quaranta interviste rilasciate all’autore, Walter Isaacson. Isaacson ha parlato con Jobs, con i suoi amici e familiari, ma anche con i suoi avversari, con le ex fidanzate, con i collaboratori licenziati. Sorprende quindi che, anche se quella di Isaacson è la prima (e unica tra le numerose in circolazione) biografia approvata da Jobs, il CEO di Apple abbia deciso di non intervenire sul contenuto del libro. Pare anzi che Jobs abbia incoraggiato tutte le persone che venivano intervistate a raccontare tutto con onestà, e che non abbia poi imposto veti o censure a posteriori, spiegando così il motivo della sua tranquillità:
La biografia di Steve Jobs uscirà il 21 novembre. Abbiamo una data e una copertina per la prima e unica biografia ufficiale del CEO di Apple.
Il governo italiano ha autorizzato lo sbarco nel porto di Augusta, in Sicilia, di 422 migranti trasportati sulla nave Ocean Viking della ong Sos Mediterranée. Sabato la ong aveva fatto richiesta ai governi italiano e maltese per un porto sicuro dove sbarcare le 422 persone, che erano state salvate nei giorni precedenti e tra cui ci sarebbero 124 minori. La Ocean Viking arriverà ad Augusta in serata, e i migranti saranno ospitati su un’altra nave attraccata al porto, la Rapsody, per fare un periodo di quarantena: sulla nave ci sarebbero otto persone positive al coronavirus.
La nave Ocean Viking della ong SOS Mediterranée ha ottenuto l’autorizzazione per far sbarcare in Sicilia 422 migranti salvati in mare.
Il 2016 della moda è stato un anno pieno di cambiamenti, dalle numerose sostituzioni alla direzione creativa di molti marchi importanti – una tendenza già iniziata nel 2015 – alla decisione di molte aziende, a partire da Burberry, di unificare le sfilate o rendere i capi visti in passerella subito disponibili all’acquisto, il cosiddetto “see-now, buy-now”. Alcune popstar, come Rihanna e Beyoncé, hanno disegnato le loro prime linee di abbigliamento, si è parlato tantissimo del successo di Alessandro Michele da Gucci e del debutto di Demna Gvasalia da Balenciaga, e c’è stata la prima sfilata di Chanel a Cuba, dopo la fine dell’embargo americano. Nel 2016 la moda è stata al centro di un grosso dibattito che ha coinvolto non soltanto giornali ed esperti del settore: infatti non si è scritto tanto di collezioni e tendenze quanto dei grossi cambiamenti in corso. All’inizio dell’anno l’argomento erano i tempi troppo veloci della moda, che avrebbero causato i molti cambi di direttori creativi delle case di moda nel 2015, proseguiti anche nel 2016 con una frequenza insolita ed eccezionale. Gli stilisti infatti non riescono più a seguire i ritmi imposti dal mercato, che richiede continuamente nuove collezioni e nuovi capi nei negozi, come fanno le catene di abbigliamento low cost.
Il 2016 della moda. È stato un anno pieno di cambiamenti, polemiche, nuove collezioni – come quelle di Rihanna e Beyoncé – e il seguito di Zoolander, a prendere in giro un po' tutti.
Le liste degli articoli più letti sui siti di news sono sempre preoccupanti: perché molte volte rivelano che ciò a cui si sono dedicati più lettori sono cose molto diverse da quelle che magari gli stessi lettori riterrebbero “importanti” o direbbero pubblicamente di chiedere a un sito di news. Ma la scelta dei lettori è una scelta ultima: prima della loro viene quella dei siti di news che hanno pubblicato quegli articoli, ed evidentemente li ritengono parte del loro ruolo di informazione. Insomma, per farla breve, avere una lista di articoli più letti “presentabile” dipende dai siti e da ciò che pubblicano. Il Post riesce a non avere nei primi dieci posti “torero nudo incornato a Pamplona” o “le foto della nuova fiamma di coso” per una banale e facile ragione: che non abbiamo pubblicato quegli articoli, sottraendo così ai nostri lettori quelle informazioni. La discussione su gerarchie di notizie e scelte editoriali è vecchia ma anche attualissima, e molto ricca: non c’è molto da aggiungere. Solo questa lista di cose più lette (tecnicamente: articoli che Google certifica come destinatari di un maggior numero di visite) sul Post nel 2014, per cui ringraziamo – doppiamente – i nostri lettori, e ricominciamo. 1. Che cos’è l’ISIS, spiegato bene
I 30 articoli più letti sul Post nel 2014. Abbiamo fatto i conti, ed ecco un ritratto di un anno passato, di cosa è il Post, e di cosa sono i suoi lettori: e buon anno.
È morto oggi a Modena Paolo Guerra, noto per aver prodotto i film del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Guerra era nato nel 1949 ed era stato sia produttore teatrale che cinematografico, oltre che fondatore della casa di produzione e management Agidi. Il primo film a cui lavorò da produttore fu Tre uomini e una gamba, nel 1997, e Guerra è stato anche produttore di Odio l’estate, nei cinema dal 30 gennaio.
È morto Paolo Guerra, produttore dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo.
La Settimana Enigmistica è una delle più antiche riviste italiane: Il primo numero arrivò in edicola il 23 gennaio 1932, quasi 85 anni fa, al prezzo di 50 centesimi di lira. La tiratura era di seimila copie, la testata praticamente identica a quella di oggi, la grafica appena più moderna: i quadretti neri del cruciverba in prima pagina formavano la faccia dell’attrice messicana Lupe Vélez (1908-1944), una sottigliezza grafica ripresa – come correttamente citato sotto lo schema – dal giornale di enigmistica austriaco Das Rätsel, a cui si era ispirato Giorgio Sisini, il fondatore. Questa impostazione grafica durò appena 19 numeri, fino al 28 maggio – attrice: Lillian Gish –, poi dal 4 giugno – attore: Maurice Chevalier – arrivò la foto in bianco e nero un po’ strana e cimiteriale che ancora oggi compare sulla copertina (e che la redazione, come ha enigmaticamente spiegato al Post, prende da «agenzie che ci mandano le foto»). Un’altra idea ripresa pari pari da Das Rätsel e mantenuta da allora fu l’alternanza in copertina tra un uomo e una donna. L’1 orizzontale del primo numero annunciava l’equidistanza del giornale dai pruriti bellici del fascismo: 4 lettere, «Eroiche in guerra nefande in pace» (attenzione, spoiler: → Spie).
Forse non tutti sanno che…. Storie, voci, date e persone legate al «periodico che vanta innumerevoli tentativi di imitazione», uscito per la prima volta nel gennaio del 1932: la Settimana Enigmistica.