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Il Movimento 5 Stelle ha annunciato di aver rinviato il voto sulla piattaforma online Rousseau sul sostegno al potenziale governo guidato dal presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. Le votazioni sarebbero dovute iniziare oggi alle 13, ma in un post sul blog del Movimento Vito Crimi, capo politico del M5S, ha detto che «il voto sul governo previsto dalle ore 13.00 di oggi è temporaneamente sospeso» e che «i nuovi orari di inizio e termine votazione saranno successivamente comunicati». La decisione di sospendere il voto è arrivata dopo che martedì il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, aveva chiesto di aspettare a votare per capire prima quali fossero le intenzioni di Draghi nella formazione del governo, sostenendo che il Movimento non dovrebbe entrare in un governo in cui sia presente anche la Lega. | Il Movimento 5 Stelle ha rinviato il voto sulla piattaforma Rousseau sul sostegno al governo Draghi. |
Martedì 11 ottobre Samsung ha annunciato di avere interrotto definitivamente la produzione dei suoi Galaxy Note 7. L’azienda ha anche chiesto agli operatori telefonici e a tutti i suoi partner commerciali di interrompere le vendite, invitando inoltre i suoi clienti a smettere di usare lo smartphone e a riconsegnarlo quanto prima nei negozi, per ottenere un cellulare di un altro tipo in sostituzione o un rimborso totale. Da settimane la società sudcoreana – il più grande produttore di smartphone al mondo – sta facendo i conti con un difetto di fabbrica dei suoi Galaxy Note 7 che fa surriscaldare in modo anomalo la batteria, causando piccole esplosioni, pericolosi principi d’incendio e la produzione di grandi quantità di fumo. I problemi sono iniziati nei primi giorni di settembre e in seguito Samsung aveva annunciato di averli risolti, con la produzione di modelli sostitutivi senza difetti, ma così non è stato e la settimana scorsa ci sono stati almeno cinque nuovi incidenti legati ai Galaxy Note 7. L’invito a non usare e a restituire gli smartphone riguarda sia i modelli originali sia quelli sostituivi distribuiti nelle ultime settimane, ed è un disastro che non ha precedenti nella storia di Samsung. La decisione di interrompere la produzione è stata annunciata nel pomeriggio di martedì (mattina in Italia). In precedenza Samsung aveva diffuso un comunicato piuttosto vago e, ancora una volta, senza fornire chiari dettagli sui problemi tecnici per i suoi Galaxy Note 7: | Samsung non produrrà più i Galaxy Note 7. La decisione è arrivata dopo le notizie sui modelli sostitutivi dello smartphone che sono bruciati ed esplosi: è un guaio che non ha precedenti nella storia di Samsung. |
La pubblicazione di decine di migliaia di email e altri file senza un particolare controllo da parte di WikiLeaks ha portato, negli anni, alla diffusione di informazioni riservate che riguardano centinaia di persone del tutto estranee agli scandali e alle altre vicende rivelate dal sito fondato da Julian Assange poco meno di dieci anni fa. Secondo un’analisi svolta a campione sui documenti da Associated Press, una delle agenzie di stampa più affidabili e accurate al mondo, WikiLeaks ha reso pubblici dati sugli orientamenti sessuali di centinaia di persone, dettagli su alcune vittime di casi di abusi sessuali, informazioni cliniche su pazienti con malattie psichiche e con altri tipi di patologie, compresi i tumori. Solo nell’ultimo anno, scrive AP, “sono stati pubblicati i dati clinici di comuni cittadini, e informazioni su diverse altre centinaia di persone che riguardano le loro condizioni economiche, quelle della loro famiglia e dettagli sulle loro identità”. Gli analisti di AP hanno inoltre scoperto che sul sito di WikiLeaks sono disponibili le informazioni personali di un cittadino saudita, arrestato per essere omosessuale, in un paese dove i gay sono spesso condannati a morte. WikiLeaks da anni sostiene di essere una risorsa importante per svelare complotti, macchinazioni e piani di sorveglianza da parte dei governi e di altre grandi organizzazioni in giro per il mondo. In più occasioni lo stesso Assange ha sostenuto la necessità di diffondere il più rapidamente possibile le informazioni riservate di cui entra in possesso, per rendere più trasparente il rapporto tra governi, istituzioni di vario genere e multinazionali con i cittadini, e difendere la privacy dei cittadini stessi. Grazie alla collaborazione di hacker e di altre organizzazioni non meglio identificate, WikiLeaks pubblica ogni anno centinaia di gigabyte di dati sul suo sito, con motori di ricerca per navigare all’interno dei documenti e trovare specifiche informazioni utilizzando parole chiave. | WikiLeaks minaccia la privacy delle persone? secondo un'analisi di Associated Press, la pubblicazione indiscriminata di migliaia di file ha esposto informazioni riservate e personali di ogni tipo. |
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha deciso la chiusura di tutte le scuole della Lombardia a causa del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). L’ordinanza prevede la «sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza». Nell’ordinanza, che dovrebbe uscire nelle prossime ore e sarà efficace fino a un nuovo provvedimento, sarà prevista “la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”. | La Regione Lombardia ha deciso di chiudere tutte le scuole e sospendere gli eventi pubblici a causa del coronavirus. |
Oggi Sergio Rizzo racconta sul Corriere della Sera degli scontri all’interno del governo sulla questione della discarica di Corcolle e della posizione non facile in cui si trova il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi, dopo che ieri una nota di Monti ha confermato la fiducia al commissario straordinario per l’emergenza ambientale nella provincia di Roma, Giuseppe Pecoraro. Pecoraro è favorevole alla discarica. La storia della discarica di Corcolle, che dovrebbe accogliere i rifiuti di Roma dopo la chiusura di quella, ormai stracolma, di Malagrotta, era già stata raccontata da Filippomaria Pontani: sono anni che se ne parla, la scelta del sito è stata tutt’altro che chiara e trasparente, e soprattutto si troverebbe ad alcune centinaia di metri in linea d’aria dal complesso di Villa Adriana, a Tivoli, uno dei siti archeologici più importanti del mondo. | Il governo e la discarica di Corcolle. Sergio Rizzo racconta sul Corriere i problemi con la nuova discarica di Roma, prevista a due passi dal sito archeologico di Villa Adriana. |
Il regista italiano Luca Guadagnino dirigerà il remake di Scarface, film del 1983 interpretato da Al Pacino e Michelle Pfeiffer, diretto da Brian De Palma e scritto da Oliver Stone. Il film sarà prodotto dalla Universal Pictures e Guadagnino lavorerà su una sceneggiatura scritta dai fratelli Coen. Non si conoscono ancora i nomi degli attori che faranno parte del cast del film. | Luca Guadagnino dirigerà il remake di “Scarface”. |
Il 2 luglio 2013 la Giunta regionale della Sardegna, guidata dal presidente Ugo Cappellacci, ha nominato cinque commissari che sostituiranno i presidenti delle cinque province di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra, Olbia-Tempio e Cagliari. Il provvedimento segue la legge approvata dal Consiglio regionale – a maggioranza del centrodestra – il 28 giugno scorso, in attuazione di quanto era stato deciso con il referendum del maggio 2012 sull’abrogazione delle province regionali, tema molto dibattuto negli ultimi anni su scala nazionale e su cui la Sardegna si era mossa in modo autonomo. Le province sarde In Sardegna esistono tuttora otto province amministrative: tre “storiche” (Sassari, Cagliari, Nuoro) a cui fu aggiunta nel 1974 Oristano; e quattro introdotte nel 2001 (Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra, Olbia-Tempio, ciascuna delle quali con l’anomalia di due capoluoghi). Le prime quattro sono istituite con legge statale, le altre con legge regionale. | Cosa ne è delle province sarde abolite. Ci sono ancora, malgrado il referendum: sono state solo "commissariate" con uomini del centrodestra, e non si sa cosa succederà dopo. |
Il Senato ha approvato il disegno di legge proposto dal governo Renzi lo scorso marzo sulla riforma dei vertici della RAI, con 142 voti favorevoli e 92 contrari. Il provvedimento dovrà ora passare all’esame della Camera per l’approvazione definitiva. Ieri il governo era stato battuto in aula su un emendamento della minoranza del Partito Democratico, votato anche Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Lega Nord e SEL. L’emendamento ha soppresso l’articolo che attribuisce al governo la delega sul canone RAI. Nel frattempo, visto che la riforma non è ancora stata approvata, i vertici della RAI, scaduti lo scorso maggio, verranno rinnovati martedì 4 agosto in base alla legge attuale, la cosiddetta “legge Gasparri”: saranno quindi eletti sette dei nove membri del consiglio di amministrazione. Renzi aveva detto che la riforma sarebbe entrata in vigore entro luglio, cosa a questo punto impossibile. Il provvedimento interviene sui vertici della RAI ed è composto da sei articoli: | Il Senato ha approvato la riforma della RAI. La legge ora passa all'esame della Camera, ma intanto i vertici della RAI saranno rinnovati martedì in base alla norma attuale: la cosiddetta "legge Gasparri". |
«Viviamo nel tempo dell’ostrica perfetta», scrive Wyatt Williams sul New York Times Style Magazine. Sembra una constatazione soddisfatta ma è invece una critica un po’ nostalgica: «Come per altre cose in natura – spiega – abbiamo sacrificato la loro essenza selvaggia per renderci la vita più facile e piacevole. Quel che prima era complicato ora è semplicemente delizioso, perché noi l’abbiamo reso così». Williams racconta che negli ultimi anni le ostriche sono diventate tutte uguali: come molti prodotti dell’industria alimentare sono state uniformate a uno standard qualitativo ed estetico che non riserva sorprese negative ma neanche positive. Un tempo le ostriche avevano qualcosa di avventuroso, spiega: avevano un guscio brutto, grigiastro e bitorzoluto, potevano avere un sapore marcescente o eccelso, potevano anche farci ammalare. Da decenni quasi tutte le ostriche che mangiamo sono allevate – la qualità più diffusa è la giapponese crassostrea gigas – e negli ultimi tempi, soprattutto negli Stati Uniti, nuove tecniche hanno permesso di controllare e selezionare la dimensione e la forma del guscio e la consistenza della carne: le conchiglie sono più levigate e tondeggianti mentre il mollusco è meno viscido, più compatto e grosso, e meno complicato da succhiare. | Le ostriche troppo perfette. Le nuove tecniche di allevamento le hanno rese tutte uguali, con una forma gradevole e un sapore uniforme: ma forse qualcosa si è perso. |
Tolti i commenti sulla penombra fiorentina e le ironie sulla pompa gladiatoria umbra, bisogna convenire che per la consueta palude asfittica della politica italiana questo weekend sta offrendo sulla carta eccezioni promettenti. A Firenze la riunione dei congiurati convocati da Renzi e Civati per far entrare aria nel Partito Democratico e nella sinistra italiana sta soffiando forte, per quanto sprangate siano le porte. A Bastia Umbra, pur con cerimoniali, enfasi e materiale umano e politico meno moderni, si celebra di fatto la fine del centrodestra come lo conoscevamo fino a qualche mese fa. Insomma, ammettiamo che non sarà una domenica qualsiasi, e che se ci annoia anche tutto questo ci sono pur sempre le partite o il cinemino pomeridiano, e intanto rivediamo le cose migliori uscite sul Post questa settimana (ennesima settimana di soddisfazioni, per il Post). Gli articoli più letti sul Post questa settimana- ignorando il liveblogging da record della riunione fiorentina – sono stati questi. | Sunday Post. Per chi non crede che il rinnovamento a destra e a sinistra sia arrivato oggi via streaming, qualcosa da leggere con la musica in cuffia. |
Nel pomeriggio di sabato 28 settembre, i ministri del PdL hanno detto che intendono lasciare il governo per via dell’imminente aumento dell’IVA. Non è chiaro se abbiano già consegnato le dimissioni alla presidenza del Consiglio. Enrico Letta ha dato del “rovesciafrittata” a Berlusconi, lo ha accusato di usare l’aumento dell’IVA come pretesto per un “gesto folle e irresponsabile” e ha detto che “in Parlamento ognuno si assumerà le proprie responsabilità d’innanzi al paese”. Il PdL ha motivato l’annuncio dicendo di non volersi prendere la responsabilità dell’imminente aumento dell’IVA. Letta lo ha accusato di tradire i patti, dato che nell’ultimo Consiglio dei ministri si era concordato di votare il decreto che avrebbe rinviato l’aumento dell’IVA solo dopo un voto di fiducia del Parlamento al governo. Salvo interventi che ormai sembrano improbabili, l’IVA aumenterà dal 21 al 22 per cento martedì primo ottobre, come previsto da una precedente manovra finanziaria. | I ministri del PdL si dimettono (dicono). Su "invito" di Berlusconi, a causa dell'imminente aumento dell'IVA; Letta dice che è il "gesto folle e irresponsabile" di un "rovesciafrittata". |
Nella notte del 13 dicembre 2014 i cosiddetti “Cyborg”, il reparto dell’esercito ucraino che da mesi difende le rovine dell’aeroporto di Donetsk, si sono accordati con i ribelli filo-russi per una breve tregua. Nel silenzio improvviso, a dieci gradi sottozero, soldati infreddoliti e con le barbe lunghe sono usciti dalle trincee aggrovigliate intorno alle rovine. Alcuni di loro avevano appena concluso un turno di due settimane al fronte e ora trascinavano i piedi verso un camion in attesa su uno spiazzo circondato di edifici sventrati. Un comandante dei ribelli circondato di osservatori internazionali si è avvicinato al camion e ha stretto la mano ad un ufficiale ucraino. I due uomini, tutti e due poco più che trentenni, hanno parlato per qualche minuto del loro dovere di soldati che li obbliga a combattere una guerra fratricida. Poco prima che il camion si allontanasse, il comandante ribelle ha domandato ai soldati ucraini in partenza: «Ritornerete?». «Di sicuro!», gli ha risposto in una nuvola di vapore uno dei soldati ucraini. | La tregua del Natale 1914. Più di un secolo fa migliaia di soldati impegnati nella Prima guerra mondiale andarono a stringere le mani e scambiarsi doni con i propri nemici. |
La villetta di Casteldaccia in cui sabato sera sono morte nove persone a causa dell’esondazione del fiume Milicia era abusiva, ha detto il sindaco Giovanni Di Giacinto, aggiungendo che sulla casa c’era un’ordinanza di demolizione del Comune dal 2008, che non era stata eseguita a causa del ricorso dei proprietari al Tribunale amministrativo regionale (Tar). Secondo Repubblica, però, il Tar si era pronunciato nel 2011, dando il via libera alla demolizione. La procura di Termini Imerese ha aperto un’indagine sulla vicenda. La villetta si trovava a qualche decina di metri dal letto del Milicia, un fiume piccolo e seminascosto, che però sabato sera era esondato a causa delle forti piogge. L’acqua ha allagato le stanze della villetta, dove si erano riunite due famiglie per festeggiare un compleanno e il ponte di Ognissanti. I morti sono stati nove: una bambina di un anno, il fratello di 15, la madre di 32 anni; un bambino di 3 anni, la madre di 40 e il fratello di lei, di 32 anni; e tre nonni, due di 65 anni e una di 57. L’acqua, carica di fango e detriti, ha sfondato i vetri e ha raggiunto in poco tempo il tetto della casa; per estrarre i corpi sono dovuti intervenire i sommozzatori. Soltanto il padre della bambina e del ragazzino è sopravvissuto. | Cosa sappiamo sulla casa in cui sono morte 9 persone per il maltempo in Sicilia. La villetta era molto vicina a un fiume e nel 2008 il Comune ne aveva ordinato la demolizione: ci sono versioni discordanti su cosa successe dopo. |
Le tracce della prima prova della maturità le conosceremo solamente domani mattina: sarà il primo giorno degli esami di quest’anno. Le voci di questi giorni dicono che potrebbe uscire qualcosa su Luigi Pirandello (perché nacque 150 anni fa) o sui Trattati di Roma, che quest’anno hanno fatto 60 anni. Ma, appunto, “si dice che”. Invece, abbiamo messo le tracce della prima prova degli ultimi dieci anni, per stuzzicare la nostalgia di quelli che la maturità l’hanno fatta negli anni passati e ora hanno tra i i venti e i trent’anni, e per quelli che ancora la devono fare, e almeno così ripassano in modo diverso. Per almeno due motivi: perché se una cosa è uscita tre anni fa molto difficilmente uscirà domani e perché, come dicono quelli che vogliono darsi un tono, il miglior modo per preparare il futuro è conoscere il passato. Le tracce delle prime prove degli ultimi anni sono divise in quattro tipi, così come probabilmente lo saranno quelle di domani: | Maturità, le tracce della prima prova degli anni passati. Per far venire la giusta nostalgia a quelli che ci sono passati, e per un utile ripasso per quelli che dovranno farla domani. |
Sono state annunciate oggi le nomination per i David di Donatello, i più importanti premi italiani del cinema, che quest’anno saranno assegnati il 27 marzo in una cerimonia trasmessa su Rai 1. Le novità di questa edizione riguardano il David dello Spettatore, «destinato al film di maggiore riscontro sul fronte degli spettatori e delle presenze in sala» e l’unione in un unico premio del David al miglior film straniero e del David al miglior film della Comunità Europea. Il film con più nomination, 15, è stato Dogman di Matteo Garrone. Qui avanti ci sono le principali, tutte le altre si trovano qui. Miglior film Chiamami col tuo nome Euforia Dogman Lazzaro Felice Sulla mia pelle | Le nomination dei David di Donatello, i premi del cinema italiano. |
Il 29 marzo la prima ministra del Regno Unito, Theresa May, comunicava ufficialmente di voler attivare la procedura dell’articolo 50 del trattato di Lisbona per far uscire il Regno Unito dall’Unione Europea – come scelto dai cittadini con il referendum dello scorso anno – consegnando la lettera con la richiesta formale a Donald Tusk, il presidente del Consiglio Europeo. In quell’occasione decine di cartoline realizzate da creativi che vivono e lavorano nel Regno Unito sono state spedite ad alcuni colleghi europei, con l’intenzione di rimanere uniti e connessi, nonostante Brexit. Il progetto si chiama Me & UE ed è stato realizzato dai designer Nathan Smith e Sam T. Smith, che l’hanno iniziato lo scorso giugno. Qui sotto trovate tante di quelle cartoline, che dicono qualcosa su come si sente chi ha votato contro l’uscita dall’Unione Europea, o sperava non accadesse. Altre le potete vedere sul sito di Me & Ue. | Cartoline tristi dagli inglesi che vorrebbero restare nell’Unione Europea. Le hanno disegnate decine di creativi britannici che sentono già la nostra mancanza. |
L’editore Taschen – specializzato in libri illustrati e d’arte – ha pubblicato 75 anni di Capitol Records, un libro che racconta soprattutto per immagini la storia di una delle più famose case discografiche di sempre, che fu fondata a Los Angeles 75 anni fa da Johnny Mercer, Buddy DeSylva e Glenn Wallichs. C’è un’introduzione del cantante Beck e poi centinaia di fotografie e altri materiali provenienti dagli archivi di Capitol Records, oltre a saggi e commenti di storici e critici culturali e musicali. Capitol Records ha pubblicato i dischi di grandissimi musicisti del Novecento di diversi generi: Frank Sinatra, Miles Davis Nat King Cole nei suoi primi vent’anni; i Beach Boys e i Beatles negli anni Sessanta; band del rock internazionale come i Pink Floyd o i Wings negli anni Settanta; fino alle popstar contemporanee, tra cui i Coldplay, Katy Perry e Sam Smith. Nel 1955 Capitol Records fu acquistata dalla casa discografica britannica EMI, e nel 2012 fu incorporata dalla società statunitense Universal Music Group. 75 anni di Capitol Records è stato curato Reuel Golden, giornalista, ex direttore della rivista British Journal of Photography e curatore di molti altri libri di Taschen, tra cui Her Majesty, Harry Benson: The Beatles, Rolling Stones, The beautiful game. Il calcio negli anni ’70 e le edizioni dedicate a New York e Londra della serie Portrait of a City. | Il librone di Taschen su Capitol Records. Per appassionati di a) foto, b) musica, c) libroni. Sulla storia della casa discografica che pubblicò i Beatles, Frank Sinatra e i Pink Floyd. |
Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, non è vero che ci godiamo di meno un momento – un quadro, un tramonto sul mare, un gol su rigore nel derby, una balena che esce dall’acqua durante quel costosissimo tour in barca – se proprio in quel momento decidiamo di fare una fotografia. I dati messi insieme dai ricercatori di alcune importanti università statunitensi, dicono che, anzi, fare una foto aiuta a ricordare meglio un momento, anche senza andare a riprendere e riguardare quella foto. Lo studio – dal titolo “Photographic Memory: The Effects of Volitional Photo Taking on Memory for Visual and Auditory Aspects of an Experience” – dice però che, allo stesso tempo, chi fa foto tende a ricordarsi di meno quello che succede in quel momento agli altri sensi diversi dalla vista. Ci ricordiamo meglio la maglia di chi ha segnato il rigore o i colori di quel tramonto sul mare, ma non il boato della curva o il rumore delle onde. Lo studio è stato pubblicato circa un anno dopo un altro studio simile, fatto dallo stesso gruppo di ricercatori, secondo il quale fare foto aiutava a sentirsi maggiormente parte di un evento e ad avere ricordi positivi e appaganti. Lì si parlava di qualità, in questo nuovo studio si parla invece di quantità: non come ci si ricorda un evento, ma quanto. | Forse non è vero che scattare una foto vuol dire “non godersi il momento”. Alcuni studi hanno mostrato che aiuta a ricordarsi meglio quello che abbiamo visto. |
Dal 15 novembre è entrato in vigore in Italia l’obbligo per le automobili di essere dotate di pneumatici invernali o catene da neve a bordo per circolare in molta parte della rete stradale e autostradale: questa regola varrà fino al 15 aprile dell’anno prossimo, con un ulteriore mese di tolleranza pensato per permettere a tutti gli automobilisti di tornare alle gomme estive senza bisogno di perdere ore in coda dal gommista (alcune scelte di gomme invernali devono obbligatoriamente essere sostituite alla fine del periodo, come vediamo più avanti). Il periodo dell’obbligo di dotazioni invernali è stato unificato per tutta l’Italia da un decreto ministeriale del 2013, con entrata in vigore anticipata di un mese (al 15 ottobre) per le zone più nevose, come quelle montane delle Alpi e degli Appennini. Pur avendo una durata unica a livello nazionale, il vincolo è poi deciso dagli enti che gestiscono le singole tratte, e per questo non è in vigore su tutte le strade: per esempio l’anno scorso l’obbligo di dotazioni invernali è stato imposto da 53 province su 110 e sulla maggior parte delle autostrade. Qui potete trovare tutte le ordinanze in vigore per quest’anno. | Gomme da neve e catene, cose da sapere. Dove sono obbligatorie, come funzionano, che regole ci sono e i luoghi comuni infondati che circolano. |
Ci sono più cose in cielo e in terra di quante ne sogni la tua filosofia, dice a un certo punto Amleto a Orazio. E in effetti, anche senza scomodare Shakespeare, i ricercatori sanno da tempo che esistono migliaia di specie ancora da scoprire in giro per il mondo, spesso dalle caratteristiche inimmaginabili, soprattutto nel regno animale. Ci sono specie uniche di particolari aree geografiche, che magari si sono evolute per milioni di anni per conto proprio su remote isole in giro per il mondo, o animali che vivono a decine di metri di profondità sottoterra e che non si fanno mai vedere, se non in qualche fortuito incontro all’aria aperta. La varietà delle specie è il segreto che ha consentito al nostro pianeta di rimanere popolato per milioni di anni. Anche se ne vengono segnalate di nuove ogni anno, scoprire una nuova specie non è per nulla semplice e richiede anni di ricerche, di studi, verifiche, analisi e controverifiche per essere certi che quel dato animale non fosse già stato scoperto da qualcun altro. Ispirandoci a una recente raccolta fotografica, abbiamo scelto e messo insieme 20 animali con caratteristiche molto diverse tra loro, che avrebbero sorpreso anche Orazio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | 20 animali che non conoscete. Dalla talpa senza pelo al granchio yeti a molti altri: questo non è un pipistrello. |
Il 25 dicembre un uomo che si chiamava Marcello Bruzzese, fratello di un collaboratore di giustizia, è stato ucciso a colpi di pistola nel centro storico di Pesaro, dove viveva insieme alla sua famiglia. L’uomo aveva 51 anni e faceva parte di un programma di protezione da quando suo fratello, Girolamo Biagio, esponente di una cosca della ‘ndrangheta, nel 2003 aveva deciso di collaborare con la giustizia. Marcello Bruzzese è stato ucciso mentre parcheggiava la sua automobile in garage, in via Bovio; due uomini con il volto coperto gli hanno sparato più di venti colpi con pistole automatiche mentre ancora si trovava nella vettura, dopodiché sono scappati. L’omicidio è avvenuto alle 18.30. Sul posto sono arrivati dopo pochi minuti i carabinieri chiamati dagli abitanti della zona che avevano sentito i colpi. Secondo una testimone, i due uomini che avevano sparato sono scappati a piedi subito dopo l’omicidio, e al momento sono ancora ricercati. I Bruzzese sono stati per anni alleati della potente cosca del boss della ‘ndrangheta Teodoro Crea, che operava a Rizziconi, in Calabria. La principale ipotesi degli investigatori è che l’omicidio sia stato una vendetta nei confronti di Girolamo Biagio Bruzzese, ma non si escludono altre motivazioni: la procura distrettuale antimafia di Ancona e quella ordinaria di Pesaro hanno aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio volontario con l’aggravante mafiosa. | Cosa si sa dell’omicidio di Pesaro. Secondo il Procuratore nazionale antimafia «qualcosa potrebbe non aver funzionato», nella storia dell'uomo ucciso benché sotto protezione del ministero dell'Interno. |
Oculus VR, l’azienda controllata da Facebook che sviluppa i visori per la realtà virtuale Oculus Rift, ha aperto gli ordini per acquistare gli Oculus Rift. Se ne parla da molto e la notizia era attesa da mesi, ma ora se ne sta parlando soprattutto per via del prezzo: gli Oculus Rift costeranno – spedizione a parte – 599 dollari. Per averli in Italia serviranno invece (comprese le spese di spedizione e alcuni sovrapprezzi) quasi 750 euro. I primi che sono riusciti a ordinare gli Oculus Rift li riceveranno a fine marzo, ma già ora provando a ordinarli si legge che arriveranno non prima di giugno. Gli Oculus Rift arriveranno anche agli utenti che alcuni anni fa avevano finanziato il progetto su Kickstarter con la promessa di riceverli non appena sarebbero entrati in commercio: chiunque nel 2012 pagò almeno 275 dollari su Kickstarter riceverà almeno un paio di Oculus Rift. Il prezzo degli Oculus Rift è stato piuttosto sorprendente, perché ci si aspettava che sarebbero costati circa un paio di centinaia di euro in meno. Durante un AMA su Reddit (acronimo di “Ask Me Anything”, chiedimi di tutto) Palmer Luckey, il 23enne che fondò Oculus VR nel 2012, aveva infatti lasciato intendere che gli Oculus Rift sarebbero costati meno di quanto annunciao ieri. Luckey è, per intenderci, il ragazzo che ad agosto finì su una delle più criticate recenti copertine di Time. | Gli Oculus Rift si possono comprare, infine. Gli occhialoni per la realtà virtuale costano 599 dollari – ma in Italia quasi 750 euro: troppo? – e arriveranno da marzo in poi. |
Tanya Roberts, attrice statunitense di 65 anni nota soprattutto per aver interpretato il ruolo di “Bond girl” nel film 007 – Bersaglio mobile, accanto a Roger Moore, non è morta. Roberts è ricoverata dallo scorso 24 dicembre all’ospedale Cedar-Sinar di Los Angeles, dopo aver avuto un malore mentre stava portando a passeggio il suo cane. Il 4 gennaio l’agente aveva dato comunicazione della sua morte, dopo averne avuto notizia dal marito, ma sembra che entrambi non avessero compreso la situazione. Roberts, il cui vero nome è Victoria Leigh Blum, ha iniziato la sua carriera negli anni Settanta come modella. Dal 1975 recitò in alcuni film di discreto successo, come Kaan principe guerriero e Sheena, regina della giungla, però il suo ruolo più famoso fu quello nel film di James Bond, nel 1985, l’ultimo con protagonista Roger Moore. Roberts è comparsa anche in alcune note serie televisive, come per esempio Charlie’s Angels (solo nella quinta e ultima stagione) e, più di recente, nella serie That 70’s show. | L’attrice Tanya Roberts non è morta. |
Il più grande e rinomato fenomeno della nuova informazione online di questi anni, lo Huffington Post di Arianna Huffington, è stato comprato dal colosso dei servizi per internet AOL per 315 milioni di dollari. L’accordo, concluso domenica, è stato annunciato a mezzanotte e un minuto (ora americana) dalla stessa Arianna Huffington sulla homepage del suo sito. Nell’ambito dell’accordo Arianna Huffington, giornalista e indefinibile protagonista dell’informazione e della politica americana, diverrà presidente di un nuovo “Huffington Post media group” e responsabile dei contenuti editoriali di AOL: nel suo articolo annuncia molti progetti di integrazioni tra i contenuti editoriali di AOL e dello Huffington Post. Lo Huffington Post riceve oggi 25 milioni di visitatori al mese. Arianna Huffington e Tim Armstrong di AOL hanno spiegato l’accordo a Kara Swisher del Wall Street Journal in questo video. | AOL ha comprato lo Huffington Post. Per 315 milioni di dollari; Arianna Huffington diverrà presidente del nuovo "Huffington Post media group". |
Governare una democrazia non è mica facile. Intendiamoci, con esiti alterni e una mole infinita di compromessi ci si riesce, ma non sempre le cose vanno per il verso giusto e così le maggioranze scricchiolano, cadono i governi e le nuove elezioni danno spesso risultati incerti. La nostra tumultuosa storia repubblicana è la dimostrazione più chiara della difficoltà di mettersi politicamente d’accordo per governare. In poco più di sessant’anni di repubblica abbiamo avuto 58 governi. Ma l’Italia non è l’unico stato con una democrazia ormai consolidata ad avere un governo in bilico. Australia, Belgio e Giappone le fanno compagnia. | Quattro governi in bilico. Che cosa sta succedendo (e cosa può succedere) in Italia, Belgio, Giappone e Australia. |
Huawei, la società cinese di telecomunicazioni che negli ultimi mesi è stata al centro di un grande caso internazionale per via delle accuse statunitensi di agire per conto del governo della Cina, ha comunicato che durante il 2018 i suoi profitti sono cresciuti del 25 per cento e sono stati pari a 7,7 miliardi di euro. Tutto questo dopo che tra il 2016 e il 2017 i profitti erano già cresciuti del 28 per cento. Huawei ha detto di aver anche aumentato le vendite del 19,5 per cento, per una cifra complessiva di quasi 100 miliardi di dollari. Si tratta, spiega CNN, di una crescita maggiore di quelle di Samsung ed Apple, i suoi principali competitori per quanto riguarda i produttori di smartphone. Huawei si occupa però anche di telecomunicazioni ed è tra le più importanti aziende nel mondo nelle reti 5G, quelle su cui si sono sviluppate le critiche del governo statunitense, che ha annunciato di non voler firmare contratti con l’azienda cinese per il sospetto che possa favorire attività di spionaggio. In questo settore, anche per via dei problemi avuti nell’ultimo anno, il 2018 di Huawei è andato un po’ peggio rispetto al 2017. | Nel 2018 Huawei ha aumentato i suoi profitti del 25 per cento. |
Dieci anni fa oggi, moriva John Graham Mellor, meglio conosciuto come Joe Strummer e per il suo ruolo nella leggendaria band dei Clash. Gli piaceva farsi chiamare “Strummer” perché significa strimpellatore, anche se è stato molto di più, soprattutto per quello che hanno rappresentato i Clash per la storia del rock. Strummer è stato il cantante e il chitarrista dei Clash dal 1976 fino al 1985, l’anno dello scioglimento. Dopo continuò a suonare da solo e con altri musicisti. Oggi lo racconta Piero Negri sulla Stampa: Nel 1977, anno del Giubileo d’argento della Regina Elisabetta II e dell’esplosione del punk, The Clash firmano un contratto con la multinazionale Cbs, scatenando le invidie degli altri gruppi della vispissima scena londinese e naturalmente anche la scomunica dei puristi. Già in quel momento si sarebbe dovuto capire ciò che con gli anni divenne lampante, e cioè che il gruppo apparteneva più alla storia del rock and roll – da Elvis Presley all’hip-hop allora nascente – che alla moda del momento, alla ribellione ai maestri coltivata ed esibita dalla generazione punk. Se in questi dieci anni il mito di Joe Strummer è cresciuto oltre ogni aspettativa è proprio per questo, per quella sproporzionata ambizione di riassumere in sé tutta la musica del mondo che è propria del rock e che Strummer e i Clash furono tra gli ultimi a incarnare. Nei loro album, soprattutto il doppio (venduto al prezzo di un solo disco) London Calling, e nel triplo (venduto al prezzo di un doppio)Sandinista!, usciti nei primissimi Anni Ottanta, c’era tutta la musica dei vent’anni seguenti, dal rock chitarristico all’elettronica, dalle ritmiche caraibiche ai primi barlumi di grunge. | Sette gran canzoni dei Clash. Sono dieci anni che è morto Joe Strummer. |
La politica italiana ci aveva lasciati, nel 2010, con un governo zombie. Zombie in senso strettamente tecnico, prima ancora che politico: morto che cammina. Un governo che barcolla, pronto a crollare definitivamente da un momento all’altro, che può contare sul consenso di una minoranza parlamentare e si tiene in piedi solo perché si tratta di una minoranza leggermente più cospicua di quella che invece vorrebbe sfiduciarlo. La cosa è nota a tutti, anche dentro il centrodestra, e per questo fin dal voto di fiducia del 14 dicembre si discute della necessità di un allargamento della coalizione che sostiene il governo, se questo vuole rimanere in piedi un altro po’. La campagna acquisti non ha dato ulteriori soddisfazioni a Berlusconi, però. Le offerte all’UdC non si sono trasformate in niente di concreto, i finiani non hanno perso nemmeno un pezzo. Siamo ancora esattamente dove eravamo prima. In termini concreti, questo vuol dire che il governo rischia di andare sotto ogni volta che si trova ad affrontare un voto alla Camera. Ogni volta. Con tutti i transfughi e i riciclati e soprattutto con tutti i ministri deputati presenti per votare, il governo alla Camera può contare al massimo su 314 voti, su un totale di 630 deputati. Se non si riescono a trovare altri deputati disposti a cambiare casacca, se non si riesce a stipulare un accordo con l’UdC o con i finiani, al governo non rimane allora che tentare di mettere sul tavolo dei provvedimenti ai quali un pezzo del cosiddetto Terzo Polo non possa dire di no. Qualcuno ci sarebbe, effettivamente, e oggi sul Corriere della Sera se ne occupa Monica Guerzoni. | La carta del governo per dividere il Terzo Polo. Si chiama ddl Calabrò, cioè la legge sul testamento biologico: approvata dal Senato, potrebbe essere presto discussa alla Camera. |
Lunedì Microsoft ha comprato ZeniMax Media, un’azienda di sviluppo e distribuzione di videogiochi che ha tra le sue controllate Bethesda Softworks, società che produce alcuni dei videogiochi più importanti al mondo, come le serie “Elder Scrolls”, “Fallout”, “Doom”, “Quake” e “Wolfenstein”. Microsoft ha speso 7,5 miliardi di dollari, e anche se questa non è la più grande acquisizione nel mercato dei videogiochi è la più grande che coinvolga un’azienda che è anche produttrice di console, come Microsoft con Xbox. L’acquisizione è molto importante per Microsoft, perché per anni uno dei punti deboli di Xbox nella competizione con PlayStation di Sony è stata la scarsità di videogiochi in esclusiva. Nel 2014 Microsoft comprò la casa di produzione di “Minecraft” per 2,5 miliardi di dollari, e possiede alcune serie famose come “Halo”, ma PlayStation è sempre stata più forte con le esclusive e con le anteprime. | Perché Microsoft ha comprato Bethesda. È la casa di produzione di alcuni dei videogiochi di azione più famosi del mondo, e diventerà parte di una strategia per renderli disponibili in abbonamento. |
Eulero, matematico e fisico svizzero, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno che ricorda le teorie matematiche di Eulero per celebrare il 306esimo anniversario della sua nascita. Leonhard Euler, conosciuto dalle nostre parti con il semplice cognome italianizzato Eulero, nacque a Basilea in Svizzera il 15 aprile del 1707. Il padre era un pastore protestante ed era amico di Johann Bernoulli, già all’epoca uno dei più famosi matematici di tutta Europa, e che avrebbe avuto una notevole influenza sulla formazione scientifica di Eulero. Ad appena 13 anni, Eulero entrò all’università di Basilea, dove si laureò in filosofia. Negli stessi anni seguì lezioni di matematica da Bernoulli, che era rimasto molto colpito dalle grandi capacità del suo allievo. | Eulero, matematico formidabile. Le sue formule e teorie sono ricordate nel doodle di Google di oggi, per il 306esimo anniversario della sua nascita. |
Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha annunciato le sue dimissioni. Per diventare esecutive, queste devono essere formalizzate alla segreteria del Comune e diventeranno esecutive solo dopo essere state comunicate al consiglio comunale. La ragione delle dimissioni è una delibera comunale sulla riorganizzazione delle aziende ex municipalizzate: soltanto 19 consiglieri hanno partecipato al voto in Consiglio comunale, nonostante fosse richiesta una maggioranza qualificata di 20 consiglieri. Stando a quanto racconta il giornale locale il Centro, però, si tratterebbe dell’ultima di una serie di episodi di improduttività da parte del Consiglio comunale. Nei giorni scorsi Massimo Cialente, che guida una giunta di centrosinistra, era stato accusato dalla stampa di destra per via della lentezza della ricostruzione della città, devastata da un terremoto nell’aprile del 2009. «Non credo di poter più andare avanti, da mesi sono con una pseudomaggioranza e dal punto di vista generale è tutto fermo», ha detto Cialente all’Adnkronos. «Da quando c’è stato il terremoto, erano già tutti in campagna elettorale, mentre la gente sta schiattando». | Il sindaco dell’Aquila vuole dimettersi. «Da mesi sono con una pseudomaggioranza», ha detto Cialente. |
Il presidente del Consiglio ha inviato un audiomessaggio ai “Promotori della libertà”, e dentro c’è un po’ di tutto. L’annuncio di una raccolta di firme a sostegno del governo per sabato 11 e domenica 12 dicembre, quindi a pochissimo tempo dal voto di fiducia. Rivendica di aver “risolto tutte le emergenze vecchie e nuove” e di aver “portato l’Italia fuori dalla crisi economica” e accusa velatamente i finiani di tradimento dicendo che il governo ha avuto la fiducia due mesi fa e “se qualcuno da allora avesse cambiato idea, dovrà dirlo, con chiarezza, agli italiani”. E dice che nessuno vuole andare alle elezioni perché si sa che se si votasse “li sbaraglieremmo”. Di seguito il video – che dura un quarto d’ora – e il testo. https://www.youtube.com/watch?v=Q7KZTKuo8Cg | Il messaggio di Berlusconi. Il premier dice di aver risolto "tutte le emergenze" e "portato l'Italia fuori dalla crisi", e annuncia una raccolta di firme per il governo. |
Ci sono parecchi cantanti – sia popstar che gente che canta e basta – tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana: tra tutti il principe William, con una una movenza da crooner un po’ ingessato, insieme a Bon Jovi e Taylor Swift sul palco di un evento di gala a Kensington Palace, a Londra. Poi ci sono Justin Timberlake, che se la cava decisamente meglio del principe, Robbie Williams, Miley Cyrus con una tutina di gattini, molto meno bella del maglione coi panda indossato da Sasha Obama a un evento di beneficenza. Il personaggio più interessante però è il musicista Howard, nato in Australia ma residente a Hong Kong, che si definisce il primo imitatore professionista in tutto il mondo del leader della Corea del Nord Kim Jong-un. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | A squarciagola. Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono Walter White, un presidente decadente, un imitatore di Kim Jong-un e i denti di Kate Middleton. |
Nei giorni scorsi sono girate molto in rete e sui giornali le immagini del sindaco di Roma Gianni Alemanno intento a spalare la neve. Alemanno non è nuovo a gesti di questo tipo: soltanto qualche giorno prima si era fatto fotografare mentre infornava il pane per un’iniziativa di volontariato organizzata dall’Acli e dalla Confcommercio romana, circolano anche foto che lo mostrano mentre maneggia dei rifiuti in una discarica. Sono moltissimi i politici che per motivi propagandistici o per dare il buon esempio si sono fatti fotografare mentre cucinano, visitano cantieri, ridipingono i muri o mantengono l’ordine pubblico, come il sindaco di Vilnius Arturas Zuokas, che ha schiacciato una macchina in divieto di sosta con un carro armato. – Politici che cantano, da Vladimir Putin a George W. Bush | Sporcarsi le mani. Non si può far politica, da che mondo è mondo, senza rimboccarsi le maniche e farsi fotografare con gli attrezzi in mano: le immagini di Alemanno e di quelli prima di lui. |
Quando Kanye West e Paul McCartney hanno diffuso a sorpresa la notizia di una loro collaborazione, diverse persone – e poi diverse testate giornalistiche – hanno fatto a gara a prendere di mira tutte le povere anime che avessero avuto l’ingenuità di chiedere su Twitter chi fosse Paul McCartney. Molte cose intelligenti sono state già scritte su questo fenomeno vergognoso e su cosa significa. Quindi diremo soltanto questo, riguardo l’etica della cosa: chi è senza lacune culturali scagli la prima pietra. Invece vorremmo puntare la vostra attenzione su una piega più concreta della storia su Paul McCartney: cioè che molte delle cose scritte dalle persone prese in giro e ridicolizzate in modo spietato online e in tv erano battute. Erano ovviamente delle battute. Erano addirittura battute divertenti. Kanye has a great ear for talent. This Paul McCartney guy gonna be huge. | Il problema con il sarcasmo su Internet. Negli Stati Uniti c'è stato un certo accanimento contro alcuni che avevano scritto online di non sapere chi fosse Paul McCartney: non hanno capito una battuta o l'hanno capita e hanno tirato dritto?. |
Il 10 giugno 1940, ottant’anni fa, una grande folla era radunata a Roma, così grande da riempire piazza Venezia fino alle scalinate dell’Altare della Patria e oltre, lungo via dei Fori Imperiali. Era un pomeriggio mite e soleggiato e mentre la folla attendeva, all’interno di palazzo Venezia erano in corso dei colloqui tra Benito Mussolini, il suo ministro degli Esteri Galeazzo Ciano e gli ambasciatori di Francia e Regno Unito. Lo scopo di questi colloqui era comunicare ai rispettivi paesi che l’Italia intendeva entrare in guerra con loro a partire dal giorno seguente. Sbrigate le pratiche con cortesia e formalità – entrambi gli ambasciatori si aspettavano da tempo una dichiarazione di guerra – Mussolini uscì sul balcone del palazzo e alle 18 circa pronunciò un discorso di fronte alla folla che sarebbe diventato tra i suoi più famosi. Cominciava così: | «L’ora delle decisioni irrevocabili». Ottant'anni fa Benito Mussolini annunciò la dichiarazione di guerra a Francia e Regno Unito di fronte a una gran folla: non finì bene. |
Oggi, venerdì 5 luglio, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle province. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera il disegno di legge sarebbe composto da tre articoli, che comprendono la modifica dell’articolo 114 della Costituzione (quello che riporta che ‘La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.’), la cancellazione di ogni riferimento alla province nella Costituzione e l’affidamento della gestione dei mesi successivi all’entrata in vigore della legge alle regioni. Nel caso una regione non compisse i passaggi necessari a farlo, la soppressione delle province di quel territorio rimarrebbe comunque effettiva. Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha detto che spera che il Parlamento approvi il disegno di legge il «più rapidamente possibile», e che il governo tutelerà «le funzioni [delle province] e i lavoratori». L’approvazione della legge, poichè modifica alcuni articoli della Costituzione, richiede un procedimento piuttosto complicato: entrambi i rami del Parlamento devono approvarla nella stessa forma in due sedute a distanza di tre mesi l’una dall’altra, la seconda delle quali a maggioranza assoluta. Nel caso in cui durante la seconda votazione la legge raccolga i voti favorevoli di più dei due terzi in entrambe le Camere, il Presidente della Repubblica può promulgarla; se invece meno dei due terzi del Parlamento vota per l’approvazione è possibile richiedere un referendum sull’argomento (e in questo caso i tempi si allungherebbero di molto). | Il governo tenta di abolire le province (di nuovo). Stavolta con un disegno di legge costituzionale: tempi piuttosto lunghi. |
Per votare alle Elezioni Europee del 2014 in Italia, così come per ogni altra consultazione elettorale o referendum, serve una tessera elettorale valida. La tessera elettorale è un documento che viene rilasciato dal Comune di residenza, riporta la sezione e il collegio di appartenenza dell’elettore, e permette a ciascun cittadino che ne sia in possesso – insieme a un documento di identità – di partecipare alle elezioni. A ogni consultazione elettorale e referendum, l’elettore riceve dal Presidente del seggio elettorale un timbro sugli spazi appositi presenti sulla tessera, che sono in tutto 18, e ciascun timbro identifica e certifica ciascuna partecipazione al voto da parte dell’elettore. E cosa succede quando gli spazi finiscono? Quando sulla tessera elettorale non c’è più spazio per nuovi timbri, l’elettore deve fare richiesta di una nuova tessera portando la tessera esaurita all’ufficio elettorale del Comune di residenza (qui, ad esempio, c’è il modulo da compilare per i residenti nel Comune di Milano, ma moduli simili si trovano sui siti internet di molti altri comuni italiani). Per evitare ritardi dell’ultimo momento e spiacevoli ma possibili code di attesa, il Ministero dell’Interno invita solitamente a verificare alcuni giorni prima delle elezioni che ci siano ancora spazi sulla tessera. | Cosa fare quando finiscono gli spazi sulla tessera elettorale. Una breve guida per chi si deve organizzare per le prossime elezioni, e per chi si è accorto all'ultimo di non avere più spazio per i timbri (occorre rinnovarla). |
David Epstein – giornalista e autore del libro “The Sports Gene” – ha scritto un lungo articolo sul Washington Post su come funzionano le differenze sessuali nello sport e soprattutto alle Olimpiadi, dove le atlete hanno dovuto combattere per decenni contro paternalismo, discriminazioni e disprezzo per ottenere attenzione e riconoscimento. Epstein spiega che intorno al binomio donne-sport ci sono molti “ridicoli” pregiudizi, ma anche che negare l’esistenza di una effettiva differenza biologica tra maschi e femmine non è una battaglia che andrebbe a vantaggio di femministe e sportive. «Le donne hanno un altro scopo nella vita» Epstein parte dalle parole pronunciate lo scorso martedì al quotidiano Izvestia da Alexander Arefyev, allenatore della squadra russa di salto con gli sci, disciplina alla quale alle Olimpiadi di Sochi hanno potuto partecipare per la prima volta anche le saltatrici donne (ci sono voluti 90 anni). Arefyev, commentando il debutto, ha detto: | Le atlete donne andranno mai forte come gli atleti uomini? probabilmente no, ma in certi sport accade già: e questo fa parlare ancora di pregiudizi, discriminazioni e idee "pseudoscientifiche". |
Anche quest’anno Twitter ha pubblicato liste e dati sugli argomenti che hanno generato più attenzione e coinvolgimento tramite i suoi tweet nel 2014. Il “tweet d’oro”, cioè il messaggio pubblicato su Twitter con il maggior numero di condivisioni (“retweet”) e di menzioni, è stato quello della conduttrice televisiva statunitense Ellen Degeneres, che alla cerimonia degli Oscar ha scattato in diretta un selfie con alcuni attori molto famosi. Il tweet ha ricevuto più di 3,3 milioni di retweet, superando il record del 2013 del tweet di Lea Michele e quello, molto famoso, dell’abbraccio tra Barack Obama e la moglie Michelle per festeggiare la rielezione alla presidenza degli Stati Uniti nel 2012. | Il 2014 su Twitter. Le cose che sono circolate di più e gli argomenti più discussi, dai Mondiali di calcio a una suora, nella tradizionale lista di fine anno. |
Aggiornamento delle 20.30: Il Consiglio dei ministri ha autorizzato il governo a porre la questione di fiducia al Senato sul ddl lavoro. Repubblica scrive che il testo su cui sarà chiesta la fiducia però probabilmente non sarà quello approvato lo scorso 18 settembre in commissione Lavoro del Senato, ma sarà modificato con un emendamento che il governo sta ancora preparando. *** | Cosa succede ora con il “Jobs Act”? il Consiglio dei ministri ha autorizzato il governo a porre la questione di fiducia al Senato sul ddl delega: un promemoria su cosa c'è dentro. |
Dallo scorso 22 novembre e fino al prossimo 14 febbraio la Galleria Lia Rumma ospita una doppia mostra personale (nelle sedi di Milano e di Napoli) dedicata al celebre fotografo Ugo Mulas, dal titolo The Sensitive Surface. Curata dalla newyorkese Tina Kukielski, la mostra ripercorre la carriera e presenta la variegata ricerca artistica di Mulas, una delle figure più importanti della fotografia internazionale del secondo dopoguerra e maestro riconosciuto di diversi stili, dal ritratto al reportage alla fotografia di moda e pubblicitaria. Tra le opere esposte ce ne sono molte scattate negli anni Sessanta, uno dei periodi più dinamici della storia dell’arte, durante il quale Mulas fotografò gli artisti più importanti dell’epoca: tra gli altri, Jasper Johns, Alexander Calder, Lucio Fontana, Andy Warhol e Marcel Duchamp. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le fotografie di Ugo Mulas. In mostra alla Galleria Lia Rumma in contemporanea a Napoli e a Milano, fino al 14 febbraio 2015. |
Se nella vostra vita avete visitato altre parti del mondo, vi siete senz’altro resi conto che esiste una grande ricchezza culturale in tema di defecazione. L’umanità prende molteplici strade verso il sollievo. Alcuni di noi si siedono su alti troni, altri si accovacciano sopra un buco per terra. Alcuni di noi si puliscono usando fogli di carta, altri adoperano una brocca d’acqua appositamente riempita. Alcuni di noi, li chiameremo “i giapponesi”, hanno inventato una magica asse del water, che trasforma l’atto della defecazione in un rituale di piacere tecnologico. | Il famoso wc giapponese. Un giornalista di Slate ha provato su strada i water usati dal 70 per cento dei giapponesi e dice che non sappiamo cosa ci stiamo perdendo. |
Due uomini di 19 e 21 anni sono stati arrestati a Viterbo, nel Lazio, con le accuse di violenza sessuale di gruppo e di lesioni aggravate contro una donna di 36 anni. Uno dei due uomini, Francesco Chiricozzi, è un consigliere comunale del partito neofascista CasaPound nel comune di Vallerano, che si trova a 18 chilometri da Viterbo; anche l’altro uomo è un militante di CasaPound. La violenza sessuale sarebbe avvenuta il 12 aprile, in un pub di Viterbo usato come sede di CasaPound: il locale era chiuso, ma i due avevano le chiavi. Secondo la ricostruzione della polizia, dopo aver bevuto insieme alla donna, i due accusati l’avrebbero ingannata dicendole che nella sede c’era una festa. In realtà non c’era nessuno, e lì le avrebbero rivolto degli approcci sessuali: al suo rifiuto, l’avrebbero poi presa a pugni. Lo stupro sarebbe avvenuto mentre la donna era incosciente. La donna ha denunciato lo stupro nei giorni successivi, scrive Ansa, e la polizia ha sequestrato i cellulari con cui la violenza sarebbe stata filmata. | Lo stupro di gruppo a Viterbo. Un consigliere comunale di CasaPound e un altro militante del partito neofascista sono accusati di aver violentato una donna di 36 anni. |
Giovedì si è tenuta a Los Angeles una cerimonia per ricordare Nipsey Hussle, il rapper americano ucciso a colpi di arma da fuoco domenica 31 marzo poco fuori dal suo negozio di abbigliamento a South Los Angeles in circostanze ancora poco chiare. La cerimonia si è svolta allo Staples Center, il palazzetto dei Los Angeles Lakers, dove tutti i biglietti per gli oltre 21mila posti disponibili sono andati esauriti in 30 minuti. Durante la cerimonia si è esibito il cantante Stevie Wonder, ha parlato il rapper Snoop Dogg ed è stata letta una lettera dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama. «Ha dato un esempio da seguire e un’eredità ai giovani», ha scritto Obama nella sua lettera, spiegando di aver scoperto la musica di Hussle tramite le sue figlie. Snoop Dogg ha invece raccontato di come Hussle rappresentasse Los Angeles, e dei suoi sforzi in vita per superare le divisioni tra gang nella città e per promuovere la pace con la sua musica. La cerimonia allo Staples Center è stata preceduta da una processione, a cui hanno assistito centinaia di persone arrivate da parti diverse degli Stati Uniti. Hussle, che aveva 33 anni, aveva da poco pubblicato il suo ultimo disco, Victory Lap, che aveva avuto un buon successo ed era stato nominato come disco rap dell’anno ai Grammy 2019. | Le foto della cerimonia per Nipsey Hussle a Los Angeles. Migliaia di persone hanno ricordato il rapper americano ucciso due settimane fa, ed è stata letta perfino una lettera di Obama. |
In seguito a nuove agitazioni dei mercati, ieri i ministri delle finanze delle nazioni dell’Unione Europea hanno tenuto una riunione d’emergenza a Bruxelles per intensificare il dialogo sulla situazione economica irlandese e sulle possibili misure adottabili per favorirne la ripresa, tra le quali il già ipotizzato prestito di circa 100 miliardi di euro. Il commissario europeo per gli affari economici e monetari Olli Rehn ha detto che il piano di aiuti dovrebbe concentrarsi sulla ristrutturazione del settore bancario irlandese, che ha enormi problemi di debiti. Rehn ha detto che le autorità di Dublino «si sono impegnate a lavorare» con l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale per calmare la recente agitazione del mercato. La dichiarazione cerca di mediare tra il bisogno di ottenere una collaborazione di Dublino e il suo rifiuto ad accettare l’aiuto monetario internazionale. | L’Europa vuole aiutare l’Irlanda. Ma l'Irlanda non vuole essere aiutata. |
Italo Bocchino, vicepresidente di Futuro e Libertà per l’Italia, oggi pomeriggio (lunedì) alle 15:15 racconta ai partecipanti del progetto didattico condiviso Oilproject il destino che immagina per il suo partito dopo l’esito delle elezioni amministrative e per il panorama politico italiano. Per partecipare e inviare le domande, basta inserire il vostro nome nel campo qui sotto e fare clic sul tasto “Entra”. | Italo Bocchino in diretta su Oilproject. Il vicepresidente di Futuro e Libertà racconta cosa si attende per il suo partito dopo le amministrative e analizza l'aria che tira. |
Da qualche anno Sanrio, l’azienda giapponese che fa soldi inventandosi personaggi animati con piccole e semplici storie, ha cambiato stile. Ha cominciato a creare nuovi personaggi, molto diversi da quelli con cui faceva successo tempo fa, come per esempio Hello Kitty, una gattina di otto anni che abita a Londra, «alta cinque mele e leggera come tre», infantile, innocente e dolce. A differenza di Hello Kitty, i nuovi personaggi di Sanrio hanno difetti e brutte abitudini, come le persone reali, e sono pensati per essere condivisi molto di più in rete, tramite meme e GIF. Uno dei più noti è un esemplare femmina di panda rosso che lavora in un ufficio, ha problemi di controllo della rabbia e ogni tanto si ubriaca, mentre un altro è un tuorlo d’uovo pigro e antisociale. Entrambi si inseriscono perfettamente nella recente moda che coinvolge anche libri e serie tv: quella degli anti-eroi imperfetti. Il panda rosso con problemi di rabbia è stato creato da Sanrio nel 2016. Si chiama Aggretsuko (fusione dell’aggettivo inglese aggressive e del nome giapponese Retsuko), ha 25 anni, è single e lavora in un ufficio nel quale subisce gli ordini ingiusti dei suoi capi e gli atteggiamenti fastidiosi dei suoi colleghi. Ogni tanto esce con gli amici e le piace bere birra e cantare canzoni death metal al karaoke per scaricare le proprie frustrazioni. La critica del New York Times Amanda Hess l’ha definita «una versione femminista di Dilbert» e pensa che la sua esperienza «rispecchi quella di molte giovani donne che hanno dovuto affrontare le richieste sessiste o semplicemente alienanti della cultura delle grandi aziende all’inizio della propria carriera». Aggretsuko cerca «di trasmettere un’immagine di sé socievole, disponibile e competente, mentre prova a nascondere il suo ribollire di indignazione». I cartoni animati su Aggretsuko durano circa un minuto e si prestano molto bene alla condivisione sui social network e su Instagram: si possono vedere sottotitolati in inglese su un account non ufficiale. Ogni video finisce con un breve stacchetto cinico in cui Aggretsuko fa un saltello grazioso e dice: «Bisogna prepararsi per domani!». Aggretsuko è anche su Twitter e Sanrio si è accordato con Snapchat per fare dei filtri facciali ispirati a lei. | La nuova Hello Kitty è un rabbioso panda rosso. Che ha brutte abitudini e smatta quando viene trattata male al lavoro: è uno dei nuovi personaggi della società giapponese Sanrio. |
Uri Geller compie oggi settant’anni: sostiene di essere un sensitivo con poteri psichici speciali, che gli hanno dato gli extraterrestri e tra le altre cose gli permettono di piegare i cucchiaini con il pensiero (prima ancora di Matrix); molti altri ritengono che sia un bravissimo illusionista e mentalista, così bravo, abile e intelligente da non far mai vedere il trucco. Geller è israeliano ed è nato a Tel Aviv nel 1946, da genitori di origine austriaca e ungherese: disse di essersi reso conto dei suoi poteri soprannaturali già a cinque anni, quando un raggio di luce lo colpì in fronte mentre giocava in giardino. Il quotidiano israeliano Hareetz ha scritto che nel 1967 partecipò come paracadutista alla Guerra dei sei giorni, fu ferito e passò alcuni giorni in ospedale. Già dal 1968 iniziò però a esibirsi, prima come modello e poi come “intrattenitore”. Da allora non ha mai smesso, anche se nell’ultimo decennio la sua posizione è cambiata. Nel 2007 disse: «Non dico più di avere poteri soprannaturali, sono un intrattenitore». | Uri Geller, che piega cucchiaini. Lui diceva di farlo con la forza del pensiero; altri dicevano che era solo un bravissimo illusionista: di certo oggi compie 70 anni. |
È uno dei film più attesi dell’anno e sicuramente il più atteso dalla redazione del Post. The Social Network, di cui abbiamo già pubblicato il trailer e le sue inevitabili parodie, racconta la storia dell’ascesa lampo di Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, tratta dal libro Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento di Ben Mezrich. È girato da David Fincher (Seven, Fight Club, Zodiac), scritto da Aaron Sorkin (Codice d’Onore, e soprattutto le serie tv West Wing e Studio 60), e negli Stati Uniti ha creato già parecchie polemiche: i fondatori di Facebook hanno più volte lamentato come il film sia distante dalla realtà dei fatti e hanno chiesto modifiche ad alcune scene, approvate solo in parte dagli autori. Dopo lo scoop della pubblicazione in esclusiva delle sei pagine dell’ultima puntata di Lost che gli ha portato attenzioni e visite dal mondo intero, oggi Macchianera – il blog di Gianluca Neri – ha messo online dieci pagine della sceneggiatura di The Social Network. Ma in realtà il copione è disponibile in rete già da qualche settimana. | La sceneggiatura di “The Social Network”. Circola in rete il copione del film sulla storia di Facebook (microspoiler!). |
Il robot automatico (rover) della NASA Curiosity, da oltre un anno su Marte, ha trovato le tracce di un antico lago nel quale ci sarebbero state le condizioni ideali per ospitare forme di vita, per come le conosciamo. Secondo i ricercatori il lago si originò circa 3,7 miliardi di anni fa e, sulla base delle rilevazioni di Curiosity, era lungo circa 50 chilometri e largo circa 5 chilometri nel suo punto di maggiore ampiezza. Sarebbe esistito per alcune decine di migliaia di anni e potrebbe essere uno dei più importanti indizi fino a ora scoperti su Marte per dimostrare che un tempo sul pianeta c’era acqua allo stato liquido, condizione importante per favorire lo sviluppo di forme di vita, seppure molto elementari. I dati forniti da Curiosity sono stati analizzati da diversi gruppi di ricerca, che ne hanno dato conto sulla rivista scientifica Science con la pubblicazione di sei studi distinti concentrati sulla zona della Yellowknife Bay, il punto in cui è atterrato il rover nell’estate del 2012. Utilizzando i suoi strumenti, che comprendono sistemi per rompere e polverizzare le rocce, Curiosity ha analizzato i sedimenti che di solito si formano al di sotto dell’acqua. In questo modo è stato possibile rilevare la presenza di minerali compatibili con la presenza delle acque ferme e calme di un lago. Curiosity ha anche trovato alcuni elementi chimici come lo zolfo, l’azoto, l’idrogeno, l’ossigeno e indizi sulla presenza di carbonio, tutti elementi importanti per la formazione della vita. | Il lago su Marte. Si formò 3,7 miliardi di anni fa e secondo la NASA potrebbe avere ospitato qualche forma di vita, prima di prosciugarsi completamente. |
Oggi a Roma in Campidoglio, la sede del Comune, è scoppiata una rissa legata ancora una volta al “caso Acea”. Acea è l’azienda municipalizzata che gestisce i servizi di elettricità ed acqua a Roma, e la cui maggioranza delle quote (51 per cento) è in mano proprio al Comune, che però starebbe pensando di vendere un ampio numero di quote (si parla di oltre il 20 per cento) a privati per risanare alcuni debiti. Oggi, quando il presidente del Consiglio comunale Marco Pomarici ha dato il via libera per la votazione, alcuni consiglieri dell’opposizione si avvicinati a lui, mentre i rappresentanti dei movimenti per l’acqua pubblica hanno scavalcato le transenne e si sono avvicinati ai banchi della maggioranza. In quel momento è nata una rissa. Il capogruppo del Partito Democratico al Campidoglio, Umberto Marroni, è rimasto lievemente ferito a una mano. La seduta è stata subito sospesa. | La rissa di oggi in Campidoglio. La causa è stata la possibile vendita di quote dell'ACEA, l’azienda municipalizzata che gestisce i servizi di elettricità e acqua. |
La canzone è tratta da Chimes of Freedom, una raccolta di dischi uscita a febbraio per celebrare i 50 anni di Amnesty International. Chimes of Freedom contiene canzoni di Bob Dylan cantate da altri cantanti o band, tra cui Pete Seeger, Sting, Patti Smith, Adele, Elvis Costello, Queens of the Stone Age, Lenny Kravitz, Miley Cyrus. | Pete Seeger canta “Forever Young” di Bob Dylan. La canzone è contenuta in Chimes of Freedom, un disco che celebra i 50 anni di Amnesty International. |
Per gli italiani è una chiocciola, per gli olandesi la coda di una scimmia. Per il Museum of Modern Art di New York (MOMA), che l’ha inserita nella sua collezione permanente, il simbolo @ è un esempio di «eleganza, economicità, onestà intellettuale e un’idea del futuro dell’arte di questi giorni». La rivista americana Smithsonian racconta in un articolo la storia misteriosa di uno dei simboli più utilizzati del web, diventato una presenza fissa nelle nostre vite nel giro di pochi anni (prima, da noi, era per alcuni la “a commerciale”). Malgrado molte ipotesi non si sa con certezza chi, e perchè – dice l’articolo – abbia inventato il simbolo @. Una teoria dice che i monaci medioevali, per risparmiare spazio nei loro manoscritti, avessero deciso di aggiungere una piccola coda alla “a” per indicare la preposizione “ad”, che in latino significa “verso”. Un’altra teoria è che venga dall’unione della “a” e della “e” e serva per abbreviare l’espressione inglese “each at”. Il primo uso documentato risale al 1536. Il mercante fiorentino Francesco Lapi utilizzò il simbolo @ per indicare un’unità di vino chiamata “anfora”, che equivale a un vaso di creta di grosse dimensioni. Negli anni successivi il simbolo è stato utilizzato nel commercio, con il significato di “al prezzo di”. Le prime macchine da scrivere, realizzate nel 1800, non includevano il simbolo, che non compariva nemmeno nei primi sistemi di tabulazione a schede (usati per la prima volta per il censimento negli Stati Uniti nel 1890), i precursori dei sistemi di programmazione dei personal computer. | La storia di @. Comparve per la prima volta nei conti di un mercante fiorentino del 1500 e diventò famosa dopo una decisione presa nel 1971. |
Walter Veltroni ha scritto un nuovo romanzo (L’isola e le rose, Rizzoli), in parte ispirato alla vicenda dell’ingegnere bolognese Giorgio Rosa, che dalla fine degli anni Cinquanta fu protagonista di una letteraria avventura geopolitica nel mare della Romagna, che spesso riaffiora nei racconti estivi dei giornali: Rosa si diede da fare per costruire una micronazione nel mare Adriatico, conosciuta come l’Isola delle Rose. I personaggi del romanzo di Veltroni sono quattro ragazzi di Rimini, amici di scuola, tra cui un Giulio che sogna di costruire una piattaforma in mare aperto dove fare incontrare musicisti, poeti, esteti e artisti di vario genere. Il personaggio di Giulio è chiaramente ispirato a quello di Giorgio Rosa, che nel 1958 ebbe l’idea di progettare una sorta di isola artificiale da collocare al largo di Rimini a quasi 12 chilometri dalla costa e ad alcune centinaia di metri dalle acque territoriali italiane. Rosa era interessato alla sperimentazione ingegneristica e insofferente delle burocrazie immobiliari, ma il progetto prese poi dimensioni più estese. Per un paio di anni, Rosa fece numerosi sopralluoghi nella zona, studiando il sistema migliore per ancorare la sua piattaforma al fondale. Superati alcuni problemi tecnici e finanziari, fu avviata la costruzione della struttura che richiese diversi anni, anche perché a causa delle condizioni del mare e del meteo non era possibile lavorare molte ore alla settimana nei pressi della piattaforma. | La storia dell’Isola delle Rose. Si parla di nuovo della bizzarra micronazione fondata al largo di Rimini negli anni Sessanta, per via del nuovo romanzo di Walter Veltroni. |
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega | I consigli di Feltri al PdL. Vittorio Feltri parla sul Giornale di "qualche idea per recuperare voti": fare le primarie, criticare l'euro, mollare la Chiesa. |
Al tempo dei social media, può sembrare che chiunque abbia un’opinione da condividere sull’ultima notizia del giorno. Ma un nuovo studio diffuso martedì dal Pew Internet and American Life Project mostra che, in realtà, sulla vostra timeline potrebbero esserci meno opinioni di quante pensiate. La scorsa estate, alcuni ricercatori della Rutgers University e del Pew hanno chiesto a 1800 americani adulti quanto fossero inclini a parlare, online e di persona, della notizia che l’ex consulente della NSA Edward Snowden aveva divulgato sui media delle informazioni sul controllo dei dati personali. Hanno scoperto che mentre l’86 per cento degli americani era disposto ad avere una conversazione sull’argomento di persona, soltanto il 42 per cento degli utenti di Facebook e Twitter erano disposti a scriverne qualcosa sui questi social network. | La paura del dissenso sui social network. Una ricerca americana mostra che spesso tratteniamo le nostre opinioni quando sappiamo che possono non essere condivise. |
Le aziende farmaceutiche che hanno sviluppato i primi vaccini autorizzati contro il coronavirus, come Pfizer-BioNTech e AstraZeneca, faticano a produrre dosi a sufficienza per rispondere all’altissima domanda da parte dei governi, interessati a vaccinare il maggior numero possibile di persone nella speranza di controllare meglio la pandemia. La scarsità di vaccini e i rallentamenti nelle consegne hanno portato a confronti molto tesi, come quello tra la Commissione Europea e AstraZeneca nelle scorse settimane, ma sono stati accompagnati anche da un esteso dibattito sull’opportunità di intervenire sui brevetti, in modo che più aziende possano produrre senza limitazioni i pochi tipi di vaccini finora autorizzati. Non è la prima volta che si parla di espropriare i brevetti o pensare a sistemi di produzione sotto licenza, ma la pandemia ha portato a un nuovo senso di urgenza e a maggiori pressioni nei confronti delle aziende farmaceutiche e degli stati, che in definitiva decidono le regole sulla gestione della proprietà intellettuale. Superare le esclusive dei brevetti potrebbe semplificare alcuni passaggi nella produzione dei vaccini contro il coronavirus, ma ci sono dubbi sull’opportunità di farlo e su cosa potrebbe comportare una scelta di questo tipo nel medio-lungo periodo nel settore farmaceutico, e non solo. | Senza brevetti avremmo più dosi dei vaccini? le aziende farmaceutiche faticano a rispondere alla domanda di vaccini e c'è chi propone di privarle dei loro brevetti, per affidare ad altri la produzione. |
Oggi avrebbe compiuto 80 anni la cantante e attrice italiana naturalizzata francese Iolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalida. Dalida era nata al Cairo il 17 gennaio 1933 da genitori calabresi: suo padre era primo violino all’Opera del Cairo. A diciassette anni vinse il concorso di bellezza Miss Egitto e iniziò a lavorare nel cinema. Nel 1954 si trasferì a Parigi e registrò il suo primo disco su vinile cantando “Madona”, versione francese di “Barco negro” della cantante portoghese Amalia Rodrigues. Questo disco e i successivi divennero subito dei grandissimi successi. Nel 1964 fu la prima donna a vincere il disco di platino vendendo oltre 10 milioni di dischi; nello stesso anno seguì il Tour de France, cantando più di duemila canzoni lungo i 2900 km percorsi dalla gara. Dopo aver sposato nel 1961 Lucien Morisse, direttore di Radio Europe 1, e dopo una storia di tre anni col giornalista Christian de la Mazière, nel 1966 Dalida iniziò una relazione con Luigi Tenco, col quale partecipò in coppia al Festival di Sanremo dell’anno successivo con la canzone “Ciao amore ciao”. Tenco si suicidò proprio durante Sanremo, gettando Dalida in un profondo sconforto che la spingerà a tentare di uccidersi poche settimane dopo in un albergo a Parigi. Nel 1968 ottenne il titolo di Commendatore delle Arti, delle Scienze e delle Lettere dal presidente francese Charles De Gaulle e il 5 dicembre dello stesso anno fu la prima donna a ricevere la medaglia della Presidenza della Repubblica. Nel 1977 tentò nuovamente il suicidio. Nel 1981 festeggiò 25 anni di carriera con la consegna di un disco di diamante per aver venduto 86 milioni di dischi in tutto il mondo in sette lingue. Il 3 maggio 1987 si suicidò nella sua casa di Montmartre ingerendo dei barbiturici. | Gli 80 anni di Dalida. Le foto e i video più belli della cantante mezza italiana e mezza francese di cui sarebbe un compleanno importante. |
Il 30 gennaio del 1889, 125 anni fa, Rodolfo d’Asburgo-Lorena, l’erede al trono dell’impero austro-ungarico, e la sua amante Maria Vetsera furono ritrovati morti in una tenuta di caccia vicino alla città di Mayerling, in Austria. Fu uno dei più importanti casi di cronaca della fine del secolo. Ne parlarono tutti i giornali d’Europa, si ipotizzarono complotti e assassinii, e negli anni successivi la storia ispirò romanzi, opere teatrali e film, come Mayerling, del 1968, con Omar Sharif, Catherine Deneuve e Ava Gardner e, più di recente, The Illusionist – L’Illusionista, del 2006, con Edward Norton, Paul Giamatti e Jessica Biel. La vicenda è stata anche raccontata in un lungo episodio della trasmissione televisiva Superquark (e qui potete leggere una lunga ricostruzione del New York Times in occasione del centenario). | L’incidente di Mayerling, 125 anni fa. Uno dei più importanti casi di cronaca della fine del secolo: quando l'erede al trono dell'Austria-Ungheria fu trovato morto insieme alla sua amante. |
Giuseppe Conte, avvocato e professore di diritto, diventerà con ogni probabilità il prossimo presidente del Consiglio italiano dopo aver ricevuto l’incarico di formare un nuovo governo. Nonostante avesse dal 2013 un incarico istituzionale nell’organo di autogoverno della giustizia amministrativa, e nonostante fosse stato indicato da Luigi Di Maio come possibile ministro della Pubblica Amministrazione in un governo del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte era sconosciuto ai più fino a pochi giorni fa. Da quando le voci sulla sua probabile nomina a presidente del Consiglio si sono fatte più intense, sui social network sono comparse decine di account con il suo nome, quasi tutti fasulli a eccezione di tre account verificati: su Facebook, Twitter e Instagram. Se volete seguire Giuseppe Conte su Instagram, l’account corretto è quello che si chiama giuseppeconte_ufficiale: la spunta blu alla destra del nome conferma che l’autenticità dell’account sia stata verificata da Instagram. | Quali sono gli account ufficiali di Giuseppe Conte. Su Twitter, Facebook e Instagram: per evitare di seguire profili fasulli. |
I giornali di oggi danno ampio spazio alle notizie su un’inchiesta per “cyber-spionaggio” avviata dalla procura di Roma, e che ieri ha portato all’arresto di Giulio e Francesca Maria Occhionero, due fratelli ritenuti responsabili di attacchi informatici per sottrarre email, documenti e altri file a migliaia di persone legate alle istituzioni, alla politica e alla finanza. L’inchiesta è piuttosto ampia e per ora dai contorni non chiarissimi: gli inquirenti sospettano che tra le persone spiate potessero esserci anche l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ma saranno necessarie altre indagini e soprattutto l’analisi di alcuni server negli Stati Uniti per avere qualcosa di più concreto. Molti dei titoli dei giornali di oggi sul “sistema” messo in piedi dagli Occhionero sono basati su ipotesi, per le quali mancano conferme certe e sono quindi da prendere con le molle. Come è nata l’inchiesta A marzo dello scorso anno un addetto alla sicurezza dell’Ente nazionale di assistenza al volo (ENAV) notò che alcuni suoi dirigenti avevano ricevuto email da un indirizzo sospetto, legato a uno studio legale di Roma con cui l’ENAV non aveva mai collaborato. Insospettito, fece analizzare il contenuto delle email scoprendo che lo studio legale, insieme ad altri, aveva subito un attacco informatico che aveva permesso ai suoi autori di sfruttare i suoi account di posta elettronica per inviare email contenenti un malware, software malevolo che rende controllabile a distanza un computer all’insaputa del suo proprietario. La tempistica insospettì ulteriormente i responsabili della sicurezza informatica dell’ENAV, perché da lì a pochi mesi l’ente si sarebbe quotato in borsa, ed era quindi un periodo in cui circolavano più del solito informazioni riservate e sensibili sui suoi sistemi di posta elettronica. | Cosa sappiamo dell’inchiesta sul “cyber-spionaggio”. Due fratelli – Giulio e Francesca Occhionero – sono accusati di avere spiato migliaia di persone, compresi Renzi e Draghi, ma c'è ancora molto da chiarire. |
Carlo Rambaldi è morto oggi a 87 anni, a Lamezia Terme. Era nato a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara il 15 settembre del 1925, ed è stato un artista cinematografico apprezzato in tutto il mondo e responsabile di effetti speciali in film leggendari, soprattutto in un momento in cui la fama internazionale del cinema italiano era piuttosto in crisi. Il primo film per cui curò gli effetti speciali fu Sigfrido, per il quale costruì un drago lungo 15 metri. Lavorò con grandi registi italiani come Mario Monicelli e Marco Ferreri per La grande abbuffata, Pier Paolo Pasolini e Dario Argento per Profondo Rosso. Costruì il braccio di Polifemo nel film Odissea, la balena e le marionette di legno per Pinocchio. Apprezzato e adottato a Hollywood, vinse per tre volte il premio Oscar per gli effetti speciali: nel 1976 per il King King di John Guillermin (la versione con Jeff Bridges e Jessica Lange); nel 1979 per Alien di Ridley Scott e nel 1982 per E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg. Curò anche gli effetti speciali di molti altri film di fantascienza tra cui Incontri ravvicinati del terzo tipo sempre di Spielberg, nel 1977, e Dune di David Lynch, nel 1984. Rambaldi era stato incaricato anche di costruire il manichino che rappresentava Giuseppe Pinelli quando nel 1971 venne realizzato l’esperimento che ne ricostruiva la caduta dopo la riapertura dell’istruttoria sulla sua morte. | Sei video su Carlo Rambaldi. Ha vinto tre Oscar, ha curato gli effetti speciali di molti grandi film - King Kong, Alien, ET, tra gli altri - ed è morto oggi a 87 anni. |
È stato diffuso il trailer della seconda stagione di The Affair, una serie tv trasmessa dal canale a pagamento Showtime che parla della relazione extraconiugale tra Noah, un insegnante e scrittore di New York, e Alison, una donna che lavora come cameriera a Montauk, che si incontrano mentre Noah è lì in vacanza con la famiglia. La storia della relazione, e le altre che si intrecciano e che si scoprono gradualmente, viene raccontata dai punti di vista dei diversi personaggi, e le versioni sono spesso in contraddizione tra loro. La seconda stagione di The Affair negli Stati Uniti andrà in onda questo autunno, sempre su Showtime. | Il trailer della seconda stagione di “The Affair”. Negli Stati Uniti andrà in onda a partire da questo autunno, sempre su Showtime. |
Nei casi più gravi, la COVID-19 può causare seri problemi all’apparato respiratorio al punto da rendere necessario il ricovero in ospedale per la somministrazione di ossigeno, o l’intubazione nei reparti di terapia intensiva. Per questo motivo, da mesi i ricercatori si chiedono se alcuni fattori ambientali, come l’inquinamento atmosferico, possano fare aumentare il rischio di sviluppare sindromi respiratorie più gravi dopo che si è contratto il coronavirus. Ora una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Science Advances offre nuovi dati e spunti per esplorare il possibile rapporto tra inquinamento dell’aria e maggiori rischi di morire di COVID-19. Gli autori della ricerca hanno analizzato i dati sull’inquinamento nel lungo periodo di 3mila contee degli Stati Uniti, e per le quali erano disponibili i dati sui decessi a causa del coronavirus a partire dallo scorso giugno. Lo studio non era stato organizzato principalmente per questo scopo, ma i suoi risultati mostrano come nei luoghi con maggiore inquinamento sia stato rilevato un maggior numero di morti da COVID-19. | L’inquinamento rende più rischiosa la COVID-19? nuovi studi evidenziano come nei luoghi con più smog ci siano anche più casi gravi di COVID-19: con la stagione fredda potrebbe essere un ulteriore problema. |
Il 5 giugno si voterà per le elezioni amministrative in diverse città italiane, inclusa Roma, dove da diverse settimane il centrodestra non se la passa troppo bene. A meno di due mesi dal voto ancora non si capisce chi voglia sostenere chi, e da giorni circolano nomi nuovi, retroscena e voci di ritiri di importanti candidati. Per cercare di venirne a capo abbiamo fatto una sintesi cronologica di tutti gli eventi accaduti nel centrodestra romano negli ultimi mesi. 4 febbraio – Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, annuncia di non volersi candidare a sindaco di Roma a causa della sua gravidanza. Al Corriere della Sera racconta: «Non posso non interrogarmi sul fatto che una campagna elettorale fatta al settimo mese di gravidanza, con tutto quello che può comportare a livello di stress…». | Com’è messo il centrodestra a Roma. Forza Italia è divisa, Bertolaso non si vuol ritirare, Meloni e Salvini vanno per conto loro: come siamo arrivati fin qui?. |
Le elezioni italiane 2013 per rinnovare il Parlamento si svolgeranno il 24 e il 25 febbraio ed è una buona occasione per ricordare qualche numero sulle elezioni che stanno per cominciare e su quelle del passato. Ad esempio: quante sono state le elezioni anticipate nella storia? Qual è stato il più alto distacco di voti tra il primo e il secondo partito? E qual è stato l’intervallo più breve tra due elezioni? 50.731.312 e 46.459.327 Il numero di italiani residenti in Italia e all’estero che potranno votare, rispettivamente, per la Camera e per il Senato, dove l’età minima per votare è 25 anni. | Elezioni 2013, dieci numeri. Quanti hanno il diritto di voto in Italia? Quale è stata l'elezione più partecipata? E il più grande distacco tra il primo e il secondo partito?. |
Snap, la società che controlla l’applicazione Snapchat, continua a essere in perdita e a distanza di un paio di anni dalla sua quotazione in borsa fatica a sostenere la concorrenza di altre applicazioni che ora offrono servizi simili, come Instagram (controllata da Facebook). Secondo una recente analisi del Financial Times, in assenza di novità significative e di un passaggio in pareggio o in attivo, tra tre anni Snap potrebbe finire i fondi di cui dispone ed essere costretta ad avviare un nuovo e difficile giro di finanziamenti. L’andamento della società racconta molto di come funzionano le cose nella Silicon Valley da qualche anno, con altre grandi aziende come Uber, Pinterest e Slack che si apprestano a quotarsi in borsa con offerte iniziali d’acquisto multimiliardarie. Fino a qualche tempo fa Evan Spiegel, il cofondatore di Snapchat, era considerato uno dei più promettenti CEO della Silicon Valley. Prima di altri, Spiegel aveva intuito che molte persone – soprattutto tra i più giovani – erano alla ricerca di social network meno impegnativi, dove i loro contenuti non fossero archiviati per sempre da qualche parte. Snapchat fu la prima applicazione di successo a offrire sistemi di pubblicazione effimeri, con fotografie e video che si cancellano da soli a qualche ora di distanza dalla loro condivisione. L’app divenne rapidamente un successo, attirò milioni di giovani, grandi investimenti e l’interesse degli editori, che avviarono collaborazioni. | Quanto resta a Snapchat. Secondo le stime del Financial Times, la società che controlla l'applicazione finirà i fondi entro i prossimi tre anni, se non cambierà qualcosa. |
Oggi Google ha deciso di celebrare i 167 anni dalla nascita dell’inventore tedesco Emil Berliner con un doodle, un’illustrazione che sostituisce il logo del motore di ricerca nella sua pagina principale. Berliner, che nacque il 20 maggio 1851 ad Hannover, è ricordato come il principale protagonista di una delle più grandi rivoluzioni nella storia dell’ingegneria del suono: alla fine dell’Ottocento ebbe l’intuizione di incidere la musica su un disco piatto, più pratico e comodo dei supporti utilizzati fino ad allora, e inventò il grammofono. Ottanta anni dopo, il suo sistema era ancora al centro del principale modo in cui si ascoltava la musica. | Chi fu Emil Berliner, che rivoluzionò l’ingegneria del suono. Un doodle di Google festeggia l'uomo che inventò il grammofono, nato 167 anni fa. |
Le Canzoni è la newsletter serale che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. L’indomani – il martedì, mercoledì e venerdì – la pubblichiamo qui sul Post, ci si iscrive qui. A luglio esce (su Hulu negli Stati Uniti) una "docuserie" in cui Rick Rubin - grande produttore musicale americano - e Paul McCartney parlano di musica, per sei puntate. È uscito il disco nuovo di Paul Weller, qui c'è il disco su Spotify, qui un video trailer, e qui il video di lui che fa Glad times, che non è niente male. Oggi compie 60 anni Enya, che ha una buffa storia di successo planetario in bilico su una intollerabile sdolcinatezza, traboccati in un esteso sfinimento e disprezzo, e poi risdoganata per i giri strani che fanno le mode e i conformismi. Queste o queste erano le sue cose famose. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei The New Pornographers. «Pensavamo di averti perso, bentornato». |
La direzione nazionale del PD lunedì ha votato a maggioranza la relazione del segretario Matteo Renzi sul progetto di nuova legge elettorale, quella chiamata “Italicum”, che verrà dunque presentata il prossimo 27 aprile alla Camera per l’inizio della discussione e per l’approvazione definitiva, quindi senza ulteriori modifiche. La minoranza del PD non ha partecipato al voto, dicendo che presenterà degli emendamenti in commissione prima della discussione finale. Finora la proposta di legge ha avuto un percorso piuttosto discusso, che si preannuncia tale anche nel suo ultimo passaggio a meno che Renzi non decida di mettere il voto di fiducia, cosa che potrebbe accadere: «Sulla legge elettorale», ha detto Renzi, «ci giochiamo la fiducia. Ho letto qualcuno che ha detto che non si può mettere la fiducia sulla legge elettorale. Ne parleremo tra di noi. Permettetemi però di mettere ora la fiducia al nostro interno». A che punto siamo Lo scorso 27 gennaio il Senato ha approvato di nuovo l’Italicum, apportando delle modifiche rispetto al testo che era stato già votato alla Camera; quindi la riforma dovrà tornare alla Camera per l’approvazione definitiva (l’inizio della discussione è previsto per il prossimo 27 aprile). Qualora si decidesse però di modificare di nuovo la legge, questa dovrebbe tornare di nuovo al Senato: e al Senato – dove l’approvazione avvenne a suo tempo con procedure anomale e contestate – il PD non ha il vantaggio di voti di cui gode alla Camera. | Contro l’Italicum. Quali sono gli argomenti e le obiezioni della minoranza del PD sulla legge elettorale di Renzi. |
Sul Corriere della Sera di sabato 14 febbraio Elena Tebano racconta la storia di Agnese Vittoria, una studentessa transgender di 24 anni che è riuscita a ottenere dall’Università di Catania il permesso per un doppio libretto universitario: uno con il suo nome registrato all’anagrafe, Giuseppe, visibile solo alla segreteria dell’Università, e uno con quello d’adozione, Agnese, pubblico. Vittoria ha spiegato di avere fatto questa richiesta dopo essersi sentita a disagio quando i professori facevano l’appello agli esami chiamandola con il suo nome anagrafico. In Italia ci sono altre università – come quella di Torino (dal 2003), Milano, Padova, Verona, Bologna, Bari, Napoli e Urbino – che permettono agli studenti transgender di avere un doppio libretto, oppure che adottano metodi simili. Quando Agnese Vittoria ha superato l’esame di francese all’università di Catania a farla felice non sono stati i tre crediti ottenuti, ma l’attestato che le hanno consegnato: sopra c’era stampato il suo nome al femminile e il titolo «studentessa». Non sembrerebbe niente di straordinario. Ma solo a luglio scorso, all’appello per l’esame di etica della comunicazione, il professore aveva chiamato Giuseppe Vittoria. E lei si era dovuta alzare sui tacchi a spillo per spiegare che, sì, Giuseppe Vittoria era proprio lei. È il nome con cui è registrata all’anagrafe: Agnese, 24 anni, è «transgender». Nata in un corpo maschile, ha deciso di diventare la donna che «fin dall’infanzia» si è sempre «sentita di essere». E così, a maggio, sostenuta dai Radicali catanesi, ha chiesto al suo ateneo di poter usare un alias nel percorso di studi. A ottobre il via libera: una sorta di doppio libretto informatico. Da una parte c’è quello «legale», con il suo nome anagrafico, visibile solo alla segreteria; dall’altra quello «pubblico», da mostrare a professori e compagni, che riporta invece il nome d’adozione corrispondente all’aspetto fisico. «Per me è fondamentale — dice Agnese—. Prima, ogni volta che avevo un test dovevo affrontare sguardi inquisitori, risatine, umiliazioni. Ora è tutto più facile». | Le università italiane e gli studenti transgender. La storia di una studentessa dell'Università di Catania che ha ottenuto il “doppio libretto”, raccontata sul Corriere della Sera. |
Questa mattina alle 8 si sono aperti i seggi per il ballottaggio delle primarie del centrosinistra, dopo il primo turno di domenica scorsa in cui il segretario del PD Pier Luigi Bersani ha ottenuto il 44,9 per cento e Matteo Renzi il 35,5 per cento. I seggi resteranno aperti fino alle 8 di sera. Entrambi i candidati hanno votato questa mattina a Piacenza (Bersani) e a Firenze (Renzi). I primi dati sull’affluenza parlano di un lieve calo dei votanti rispetto al primo turno, in cui hanno votato 3.107.568 persone di cui circa 15 mila all’estero. Qui il liveblog del Post con i risultati elettorali. *** | Il giorno del ballottaggio. La cronaca della giornata in cui il centrosinistra ha scelto il suo candidato tra Bersani e Renzi. |
La scuola cattolica è il nuovo romanzo di Edoardo Albinati, pubblicato da Rizzoli. È un libro anomalo, straordinariamente lungo, in cui un percorso ricchissimo di riflessioni e divagazioni racconta l’adolescenza del narratore con una grande presenza autobiografica e il riferimento centrale a un famigerato caso di cronaca degli anni Settanta italiani, il “delitto del Circeo“. Proprio l’anomalia della costruzione del libro era oggetto della recensione con cui lo scrittore Francesco Piccolo lo ha presentato sul Corriere della Sera, definendolo “un libro importante“. Albinati ha 58 anni, è romano e insegna nel carcere di Rebibbia: ha pubblicato romanzi, poesie, traduzioni, e fra gli altri i libri Maggio selvaggio, Svenimenti e Tuttalpiù muoio (con Filippo Timi). La scuola cattolica romana frequentata dal protagonista è uno dei temi del romanzo, ma lo è anche la scuola cattolica in generale, come lo sono la scuola e la religione. In uno dei primi capitoli Albinati introduce le sue riflessioni su Chiesa e clero, cominciate molto presto. *** | Cosa pensare dei preti. Il protagonista del romanzo di Edoardo Albinati ci riflette continuamente, sulla religione, sulla tonaca, e sul sesso. |
Questo weekend escono sette film con una buona varietà. Due sono italiani: Il rosso e il blu, che racconta la storia di un giovane supplente (Scamarcio), un vecchio insegnante (Herlitzka) e una preside (Buy) in una scuola di Roma, e Una donna per la vita, una commedia su una coppia sposata in crisi che fa un brutto incidente in auto e di quello che succede quando l’uomo vuole rifarsi una vita con la donna che gli ha risistemato il collo, ma con la ex compagna che si oppone strenuamente all’abbandono. Si passa poi ai film americani con Candidato a sorpresa, una commedia elettorale su un candidato nel distretto della Carolina del Nord che, dopo quattro mandati e la certezza della nuova elezione, si trova a dover fare una campagna elettorale contro un avversario inaspettatemente pericoloso. C’è poi I bambini di Cold Rock, in cui Jessica Biel indaga sulla ripetuta sparizione di bambini nel suo paese, bambini che tutti hanno visto sparire insieme a un uomo alto e oscuro. | I film del weekend. Gli spogliarellisti di Soderbergh, il supplente Scamarcio e il documentario su Woody Allen: tutti i trailer. |
Ieri Hewlett Packard ha presentato a San Francisco il suo nuovo TouchPad, un tablet destinato a fare concorrenza all’iPad di Apple, sul mercato da meno di un anno e forte di quasi 15 milioni di dispositivi venduti. Il TouchPad sarà messo in vendita a partire da questa estate, ma HP nel corso della presentazione non ha dato indicazioni precise sulla data del lancio del prodotto né sul suo prezzo finale, che probabilmente non si discosterà molto dai 600 euro chiesti da Apple per acquistare un iPad. Il nuovo tablet dovrà anche confrontarsi con RIM, il produttore dei BlackBerry, quasi pronto a lanciare il proprio PlayBook, e con gli altri produttori che hanno scelto il sistema operativo Android per i loro dispositivi. Com’è fatto Esteticamente il nuovo TouchPad ricorda molto la linea e le forme dell’iPad. Lo schermo è da 9,7 pollici ed è racchiuso in una cornice di colore nero molto simile a quella del tablet di Apple. Nella parte superiore della cornice c’è anche una fotocamera da 1,3 megapixel che consente di effettuare le videochat. La parte posteriore del TouchPad è bombata, ma a differenza dell’iPad è realizzata in plastica e non in alluminio. | TouchPad, il nuovo tablet di HP. Fa a meno di Windows, funziona anche con Flash, arriva in estate e sembra il cugino dell'iPad. |
Nell’agosto del 1968 migliaia di persone arrivarono a Chicago, negli Stati Uniti, per protestare contro la guerra in Vietnam. In città si stava tenendo la convention del Partito Democratico per scegliere il candidato alle elezioni presidenziali di quel novembre, e circa 12.000 agenti di polizia e soldati della Guardia Nazionale erano stati messi in servizio per mantenere l’ordine. I tentativi di controllare e limitare le manifestazioni, tuttavia, non funzionarono e per giorni ci furono scontri tra manifestanti e polizia, che fu ritenuta responsabile di violenze e brutalità. Più di 600 persone furono arrestate, diverse centinaia furono ferite e la repressione di quelle proteste diventò un momento simbolico di tutto il movimento pacifista statunitense. Molti mesi più tardi, quando il Repubblicano Richard Nixon era stato eletto presidente ed era succeduto al Democratico Lyndon B. Johnson, otto persone furono formalmente accusate di cospirazione per aver organizzato le proteste di Chicago e provocato gli scontri. Erano organizzatori dei movimenti studenteschi, leader del movimento hippie e membri di altre organizzazioni pacifiste. Il loro processo durò diversi mesi, fu movimentato e teatrale, per molti versi ingiusto e squilibrato: fu seguitissimo dall’opinione pubblica, trasformò gli imputati in mezze celebrità e fu poi raccontato da canzoni e film. L’ultimo a farlo è stato Il processo ai Chicago 7, scritto e diretto da Aaron Sorkin, prodotto da Netflix e uscito lo scorso venerdì (anche al cinema). | La storia dei Chicago 7. Raccontata nel nuovo film di Aaron Sorkin "Il processo ai Chicago 7", su un processo che diventò un simbolo dei movimenti pacifisti statunitensi. |
Nelle ultime settimane sono tornate di attualità le agenzie di rating, le grandi società internazionali che valutano le obbligazioni emesse da nazioni e aziende. Le ragioni di questo ritorno di interesse sono le turbolenze sui mercati finanziari internazionali e i nuovi timori sulla sostenibilità del debito pubblico italiano – tradotto: sulla capacità effettiva dell’Italia di restituire i soldi a chi glieli presta – causati dalla manovra economica che la maggioranza formata da Lega e Movimento 5 Stelle si prepara ad approvare. Come accade sempre in queste circostanze, i timori sulla tenuta dei conti pubblici italiani si riflettono sulle valutazione da parte delle agenzie di rating. Così venerdì della settimana scorsa, mentre le borse erano chiuse per il fine settimana, una delle più grandi agenzie di rating al mondo, Moody’s, aveva abbassato la sua valutazione dei titoli di stato italiani, portandola a solo un gradino sopra il livello definito “junk”, spazzatura: obbligazioni così rischiose da non essere degne di essere acquistate. Ieri un’altra grande agenzia, S&P, ha mantenuto la sua valutazione dei titoli italiani ma ha abbassato le previsioni per il futuro da “stabili” a “negative”. Il giudizio della terza grande agenzia di rating, Fitch, è atteso invece per il prossimo gennaio. | Come lavorano le agenzie di rating. Nelle ultime settimane si è tornati a parlarne parecchio, ma quanto ci si può fidare? E perché contano così tanto?. |
Dopo il disastro con i Galaxy Note 7, gli smartphone ritirati dal mercato a inizio settimana per motivi di sicurezza con una decisione senza precedenti, Samsung ha ridotto le stime dei suoi ricavi e dei suoi guadagni. L’azienda ha rivisto le previsioni sul suo ultimo trimestre, terminato a fine settembre, stimando un utile operativo di 4,6 miliardi di dollari e non più di 6,8 miliardi. Samsung ha anche cambiato al ribasso le stime per i ricavi: 41,4 miliardi di dollari invece di 43,2. Le previsioni precedenti erano di una settimana fa ed erano quindi già più caute del solito, vista la crisi in corso con i Galaxy Note 7. Samsung confidava di avere risolto il problema con la campagna di richiamo e sostituzione dei 2,5 milioni di smartphone difettosi, che solo negli Stati Uniti avevano causato almeno 92 incidenti, ma in seguito ha scoperto che i problemi di sicurezza interessavano anche i modelli sostituivi consegnati dall’azienda. La notizia di un aeroplano evacuato a Louisville, Kentucky, a causa di un Galaxy Note 7 che si era bruciato, e la segnalazione di altri episodi in giro per gli Stati Uniti, avevano indotto Samsung a interrompere le sostituzioni e a mettere fine alla produzione dei suoi smartphone. I Galaxy Note 7 erano stati presentati ad agosto e avrebbero dovuto fare diretta concorrenza agli iPhone 7 in questi mesi, soprattutto in vista del redditizio periodo degli acquisti natalizi. | Come va Samsung dopo il disastro dei Galaxy Note 7. Quali sono i piani dell'azienda per superare il guaio degli smartphone che bruciano da soli e recuperare la fiducia dei clienti. |
L’arrivo del 2009 fu salutato, durante i veglioni televisivi, come lo scacciacrisi definitivo: il Silvio era tornato a sorridere, e il tempo delle vacche magre doveva considerarsi finito per sempre. La sera del 3 gennaio, invece, i telegiornali ci restituirono le immagini agghiaccianti delle truppe israeliane che entravano in armi nella striscia di Gaza. Erano gli stessi ventenni in divisa color oliva che, l’estate precedente, ci offrivano acqua fresca e buoni consigli mentre marciavamo verso Gerusalemme? Il nome dell’operazione, «Piombo fuso», era l’efficace sintesi della tempesta di ordigni che aveva colpito dal cielo la striscia di Gaza, ma non era ancora finita: tank e mitragliatrici spararono per dodici giorni, ci furono centinaia di vittime fra i miliziani di Hamas, e certo non meno fra i civili, compresi quelli riparati in una scuola dell’Onu teoricamente adibita a rifugio. Per chi aveva visto la Terrasanta da pellegrino, imparando a liberarsi di tanti pregiudizi mutuati dalla tivù, fu uno strazio vero e la certificazione che la pace era ancora lontanissima. In mancanza di dati certi, si leggeva sul web che le cifre oscillavano fra le seicento vittime valutate dall’Idf – le Forze armate israeliane – e le oltre milletrecento lamentate dai media arabi, che ridefinirono l’operazione «il massacro di Gaza». Solo i colloqui di pace urgentemente richiesti dalla comunità internazionale, che si tennero a Sharm el-Sheikh il 18 gennaio, scongiurarono il proseguire dell’operazione, che d’altronde il governo israeliano considerava conclusa. Due giorni dopo, a Washington, Barack Obama pronunciò il suo giuramento come quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti: era il primo uomo di colore a raggiungere la carica, e il suo avvento fu salutato come una nuova età dell’Acquario, turbata solo da paranoie d’attentati e da una definizione irriverente coniata dal nostro presidente del Consiglio. | La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio – Episodio 12. Enrico Brizzi, altro salto, dodicesimo episodio: terremoti nazionali, presidenti abbronzati e Noemi Letizia. |
Nell’ultima settimana un video pubblicato su YouTube con teorie del complotto piuttosto strampalate sul coronavirus è stato ampiamente condiviso sui social network – soprattutto negli Stati Uniti – e ha superato gli 8 milioni di visualizzazioni. Nel video, poi rimosso da YouTube ma che continua a circolare in altre copie, la biologa Judy Mikovits sostiene che la pandemia in corso sia il frutto di una trama segreta da parte di miliardari come Bill Gates e delle aziende farmaceutiche, allo scopo di produrre enormi ricavi e ottenere poteri politici. Inoltre Mikovits accusava apertamente Anthony Fauci, il direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive (NIAID) statunitense, sostenendo che in passato avesse bloccato una sua ricerca per dimostrare presunti effetti collaterali dei vaccini sul sistema immunitario. Mikovits ha 62 anni e in ambiente accademico è nota per avere idee e teorie prive di fondamento, e di nessuna rilevanza per l’avanzamento della ricerca. Finora non aveva avuto una particolare presenza online, ma nell’ultima settimana grazie a quel video è diventata molto famosa negli Stati Uniti, diventando uno dei punti di riferimento dei complottisti contro i vaccini, dei gruppi di estrema destra che contestano le restrizioni per rallentare il contagio e dei sostenitori del presidente Donald Trump. | La biologa preferita dai complottisti sulla pandemia. Judy Mikovits sostiene che il coronavirus sia il frutto di una trama segreta di miliardari e governi per ottenere soldi e potere, portando prove strampalate ma con molto seguito online. |
Lo scorso giovedì sul quotidiano Domani è uscito un articolo di Emanuele Felice, ex responsabile economico del Partito Democratico e storico dell’economia, sulla confusione che «regna sovrana» sullo scenario politico italiano e sulle sue categorie, che spiega come schieramenti che non hanno nulla a che fare con la tradizione liberale si intestino quell’etichetta seguendo «l’opportunismo politico». Nel descrivere questa appropriazione, che procede da anni, Felice sostiene ci sia uno svuotamento di significato di termini come “liberali” e “riformisti”, trascurando però una spiegazione che forse è ormai necessaria proprio per via della tendenza che descrive: chi è davvero, quando si parla di politica, un liberale? È diventato effettivamente difficile definire cosa sia diventato il liberalismo e chi siano oggi coloro che si riconoscono in questa dottrina, per almeno due motivi: innanzitutto perché il liberalismo, nel corso della sua lunga storia, è stato tante cose diverse, e poi perché un partito che si richiami esplicitamente alla tradizione liberale, in Italia, non esiste da quasi trent’anni. Come vedremo, l’unica formazione che ancora si definisce liberale è Forza Italia, ma con alcune contraddizioni. | Chi è un liberale, nel 2021. Breve guida a una dottrina politica che in Italia ebbe grandi fortune, ma che oggi viene citata perlopiù a sproposito. |
Martedì 1 aprile la femmina di panda gigante del National Zoo di Washington, Bao Bao, è stata fatta uscire all’aria aperta per la prima volta da quando è nata, il 23 agosto scorso. La nascita di Bao Bao era stata seguita anche in diretta streaming: la madre, Mei Xiang, aveva subìto un trattamento di inseminazione artificiale nel marzo precedente, dopo diversi tentativi falliti per fecondarla in modo naturale. Bao Bao era stata poi presentata per la prima volta ai fotografi e media lunedì 6 gennaio. Ieri è rimasta all’aria aperta per circa due ore, facendo capriole un po’ a caso e strusciandosi molto contro la madre: i funzionari dello zoo hanno detto che Bao Bao ha provato a salire su uno degli alberi più piccoli e poi si è seduta sull’erba con una canna di bambù tra le zampe. | La prima volta all’aria aperta per il panda Bao Bao – video. Al National Zoo di Washington, per qualche ora: si è strusciata molto contro la madre, ha fatto delle capriole improbabili e ha bighellonato con del bambù. |
Il 10 gennaio 1927 uscì in Germania Metropolis, un film muto di fantascienza diretto dal regista austriaco Fritz Lang e ambientato nel 2026 – 100 anni dopo l’anno in cui fu girato – in un futuro distopico in cui l’immaginaria città di Metropolis è nettamente divisa tra la classe operaia e i più ricchi. È un film da cui a un certo punto passa per forza chiunque studi o si appassioni di cinema, soprattutto per la complessità e la qualità di alcune sue invenzioni tecniche e visive: effetti speciali, anche se fatti 90 anni fa. Ci fu però anche chi ne parlò male: «un film piuttosto sciocco», disse lo scrittore britannico H. G. Wells; «un gigante con i piedi d’argilla», scrisse il critico del New York Times. Metropolis è comunque un film fondamentale per la storia del cinema e soprattutto del cinema di fantascienza. C’è molto di Fritz Lang in Blade Runner, ed è evidente che C-3PO di Star Wars deve qualcosa del suo aspetto al robot di Metropolis. Su Imgur e Reddit sta girando una raccolta di immagini realizzate nel 1927 da una rivista di scienza, per spiegare come erano state fatte certe scene di Metropolis. Le immagini sono accompagnate da GIF che mostrano com’è quella scena nel film, che riuscì, con le tecnologie di 90 anni fa, a rappresentare un ipotetico mondo di 100 anni dopo. | Come Fritz Lang girò “Metropolis”. Con qualche modellino ben fatto, una grossa mano dalla scienza e tanta inventiva. |
Sapete come si fa a pesare gli uccelli vivi? Li si infila in un tubo di plastica. Li si calma e li fa restare fermi, come si può leggere in questo articolo sui pulcinella di mare e vedere in una delle fotografie di animali di questa settimana: quella di una capinera. È solo una delle tante foto di pennuti, molti dei quali hanno nomi che potreste non aver mai sentito prima – ci sono ad esempio un bucero, un prispolone e un aracari. Per quanto riguarda le altre classi di vertebrati, sono stati particolarmente fotogenici una madre okapi e il suo cucciolo, un osteolemo che – appena uscito dall’uovo (ma non è un uccello!) – sembra già avere qualcosa di cui lamentarsi, una tigre bianca e due suricati in conflitto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Buceri, prispoloni e aracari, tra gli animali che forse non avete mai sentito nominare finiti nella raccolta settimanale di foto bestiali. |
La forma delle narici umane potrebbe dipendere dal luogo da cui provengono i nostri antenati, o meglio dal clima in cui hanno vissuto per generazioni e generazioni. È la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricercatori di genetica e antropologia americani, irlandesi e belgi, autori di un articolo sul tema pubblicato sulla rivista scientifica Plos Genetics. Secondo lo studio le narici più larghe si sono sviluppate nelle zone geografiche con climi caldi e umidi, mentre negli esseri umani che per millenni hanno vissuto ad alte latitudini o comunque in climi freddi e secchi, come nel nord Europa, le narici tendono a essere più strette. È una conclusione che si ipotizza da tempo, ma finora non era mai stato fatto uno studio che partisse da misurazioni delle dimensioni dei nasi invece che da quelle dei crani. La ricerca pubblicata su Plos Genetics è stata fatta creando dei modelli 3D dei nasi di 476 volontari provenienti da quattro diverse zone della Terra – dal sud e dall’est dell’Africa, dall’ovest dell’Africa e dal nord dell’Europa – e i cui antenati erano originari delle stesse regioni. Per ciascuna zona geografica sono stati studiati almeno quaranta partecipanti. Sono state prese in considerazione sette caratteristiche del naso umano: l’altezza, la lunghezza, la distanza tra la punta e la base, la larghezza delle narici e quella della base, l’area coperta dalle narici e la superficie totale del naso. Solo per la larghezza delle narici i ricercatori hanno rilevato che le differenze tra i diversi gruppi di persone andavano oltre quelle dovute alle variazioni casuali del codice genetico: per tutte le altre caratteristiche sono state riscontrate differenze anche all’interno degli stessi gruppi di persone. | Forse il clima ci ha cambiato il naso. Uno studio sostiene che la forma delle narici cambi a seconda dell'area geografica perché narici più strette funzionano meglio al freddo. |
Martin Schoeller è un fotografo tedesco di 47 anni specializzato in ritratti che hanno la particolarità di essere molto dettagliati. La tecnica usata da Schoeller per i suoi ritratti – spesso di persone famose – si chiama “big head” (grande testa), perché le sue fotografie rendono molto grandi le teste dei soggetti, che occupano gran parte dell’immagine. «Uso il flash e le luci per mettere in risalto gli occhi e la bocca. Credo che questi due elementi mostrino al meglio l’unicità di ogni volto ma allo stesso tempo ci rendano tutti uguali. Mi piace riflettere su cosa rende speciale l’espressione specifica di un personaggio e cosa ha in comune con quella di un altro», ha spiegato Schoeller. Fino al 7 febbraio 2016 la mostra Up Close contenente i ritratti che Schoeller ha fatto a Zlatan Ibrahimovic, Barack Obama, Katie Perry, Hilary Clinton e Jay Z, tra gli altri, si potrà visitare presso Fotografiska, il museo di fotografia moderna di Stoccolma, in Svezia. | I ritratti di Martin Schoeller. Barack Obama, Rihanna, Zlatan Ibrahimovic e Michael Douglas, tra gli altri, fotografati da molto molto vicino. |
Da qualche giorno un’applicazione che si chiama Zao, e serve a sovrapporre la propria faccia a quella degli attori di serie tv e film – sta ottenendo un enorme successo in Cina. L’app è online da venerdì 30 agosto e in poco tempo ha raggiunto i primi posti nella classifica della versione cinese dell’App Store, il servizio di Apple per scaricare le applicazioni per i suoi iPhone e iPad. Il successo è dovuto ai risultati molto realistici dell’applicazione, resi possibili da alcuni sistemi di intelligenza artificiale. La società che la produce però è stata accusata di trattare con poco riguardo i dati degli utenti, con trascuratezze per quanto riguarda la privacy. L’utente Allan Xia ha pubblicato un video su Twitter per mostrare i risultati che si possono ottenere con Zao. Ha scritto di avere fornito una sola fotografia, aggiungendo che l’app ha impiegato meno di 8 secondi per generare il risultato finale. Zao è quindi molto efficiente, se confrontata con altri sistemi per deepfake che richiedono svariati minuti di elaborazione. In case you haven't heard, #ZAO is a Chinese app which completely blew up since Friday. Best application of 'Deepfake'-style AI facial replacement I've ever seen. | L’app cinese per sostituirsi agli attori nei film. In pochi giorni Zao ha avuto un successo enorme in Cina: produce video manipolati sorprendenti, e un po' inquietanti. |
La divisione sudafricana dell’Esercito della Salvezza, un’organizzazione internazionale evangelica impegnata in varie attività umanitarie, ha realizzato una campagna contro la violenza sulle donne ispirata alla vicenda molto popolare del colore del vestito della settimana scorsa, quello che alcune persone vedevano bianco e oro, altre nero e blu e altre ancora di colori diversi. La campagna dell’Esercito della Salvezza mostra la foto di una donna, vestita con l’abito di cui si è parlato molto negli ultimi giorni e con diversi ematomi sulle gambe, un occhio nero e una ferita alle labbra; l’immagine è accompagnata dalla scritta “Perché è così difficile vedere il nero e il blu. L’unica illusione è se pensi che sia stata una sua scelta. Una donna su sei è vittima di violenze. Ferma la violenza contro le donne.” Le violenze domestiche sono un problema molto serio in Sudafrica, dove la campagna è stata diffusa. L’Esercito della Salvezza è impegnato da diverso tempo in iniziative per proteggere le donne che subiscono violenze, offrendo case rifugio per loro e per i loro figli. | Il colore del vestito in una campagna contro la violenza sulle donne. L'ha organizzata la divisione sudafricana dell'Esercito della Salvezza, sfruttando un tema molto popolare degli ultimi giorni su Internet per una buona causa. |
L’equinozio d’autunno – che quest’anno è avvenuto alle 4:29 del mattino di martedì 23 settembre (non cambiano sempre il 21 le stagioni, no) – determina la fine dell’estate e l’inizio della stagione autunnale. Quindi, come per tutte le altre stagioni, anche l’inizio dell’autunno è scandito da un evento astronomico ben preciso: ogni anno ci sono due equinozi e due solstizi, che si alternano tra loro. – Autunno e Primavera iniziano nel giorno dell’equinozio, quando cioè la durata del dì e della notte è uguale (poi, certo, ci sono in ballo altre variabili); – Estate e Inverno, invece, iniziano nel giorno del solstizio, nel quale le ore di luce in un dì sono al loro massimo (estate) o al loro minimo (inverno). | Che cos’è l’equinozio d’autunno. L'autunno è iniziato questa mattina alle 4:29: c'entrano il movimento del Sole e della Terra. |
La società Banzai ha presentato oggi alla CONSOB, l’organo di controllo della Borsa italiana, la documentazione per avviare la vendita delle sue azioni nel mercato azionario e di conseguenza quotarsi in borsa, come era stato informalmente preannunciato nei mesi scorsi. Il collocamento delle azioni – 16 milioni in tutto – dovrebbe concludersi entro l’11 febbraio e a metà mese l’azienda dovrebbe essere ufficialmente quotata. Con questa iniziativa Banzai confida di raccogliere in una prima fase fino a 50 milioni di euro, che saranno investiti soprattutto per l’espansione delle sue attività che riguardano le vendite online. Banzai Il Gruppo Banzai esiste dal 2002 ed è stato fondato da Paolo Ainio, tra i responsabili della realizzazione dei primi portali italiani negli anni novanta a partire da Virgilio. I primi Duemila erano anni complicati per Internet in Italia: la grande bolla delle dot-com, cioè delle aziende attive online soprattutto negli Stati Uniti, si era ormai sgonfiata e gli investimenti nel settore iniziavano a essere sempre più scarsi e orientati verso paesi con reti più avanzate e veloci, cosa che tagliava fuori l’Italia. Vedendo una possibilità di crescita sul mercato italiano, anche resa possibile dalla scarsa concorrenza di altre aziende più grandi dall’estero, Banzai avviò una prima serie di investimenti per creare o rilevare siti e servizi online. | Banzai si quota in borsa. La società di servizi e business online che detiene la quota maggiore nel Post ha deciso di continuare a crescere in un nuovo campionato. |
Il referendum costituzionale è stato vinto dal No e Matteo Renzi lunedì si dimetterà da presidente del Consiglio. Gli elettori hanno votato in maggioranza per respingere la riforma della Costituzione approvata dal Parlamento e proposta dal governo di Matteo Renzi. L’affluenza è stata del 68,58 per cento e con 61.551 sezioni scrutinate su 61.551, il Sì ha raccolto il 40,88 per cento dei voti (13.429.357), mentre il No ha ricevuto il 59,12 per cento dei voti (19.418.356). Tra gli italiani all’estero, quando mancano pochissimi voti da contare, il Sì ha vinto con il 64,69 per cento dei voti (721.244) e il No ha ricevuto il 35,13 per cento dei voti (393.634). Le notizie pubblicate nel liveblog del Post sui risultati del referendum. | Ha vinto il No, Renzi si dimette. Ha annunciato le sue dimissioni da presidente del Consiglio e andrà lunedì al Quirinale. |
L’esponente del PD Luigi Spagnolli si è riconfermato sindaco di Bolzano, dopo aver ricoperto questa carica dal 2005. Spagnolli ha ottenuto il 52,45 per cento dei voti, più di due punti sopra la soglia del 50 per cento, necessaria per essere eletto al primo turno. L’esponente del PD si è candidato alla guida di una coalizione di cui fanno parte anche Italia dei Valori, SVP, lista Bonino-Pannella, Rifondazione Comunista e Verdi. Sconfitto Robert Oberrauch, il candidato del PdL, che ha raggiunto solamente il 32,72 per cento delle preferenze. Dietro di lui Sandro Repetto, candidato dell’Udc, con il 5,68 per cento, e Alberto Filippi, Lista Civica Beppe Grillo, con il 3,97 per cento. | Bolzano al PD. Spagnolli si riconferma sindaco, disfatta del PdL. |
Nel Celebripost di questa settimana ci sono un po’ di nuovi look, più o meno azzeccati e permanenti: Kim Kardashian e Jared Leto sono arrivati alla settimana della moda di Parigi tinti di platino, il principe William d’Inghilterra con un vestito tradizionale giapponese che lo fa assomigliare al re leone, e Hugh Jack e Chris Hemsworth con parrucche scure al Tonight Show di Jimmy Fallon. In questo programma è stata scattata anche la foto più bella della settimana, quella di Denny DeVito che si fotografa un piede con Jimmy Fallon che si spacca dalle risate. Tra chi valeva la pena fotografare c’è anche Toni Servillo con la laurea ad honorem dell’università di Bologna, Nick Clegg che si diverte alle spalle di David Cameron, un senatore californiano che fa il saluto vulcaniano in Senato, e l’attrice Lilly Allen – la Cenerentola del film Disney – mentre confronta la sua scarpa con la figlia di Ian Ziering (gli adolescenti degli anni Novanta sanno chi è). E soprattutto ci sono un po’ di persone a cui noi del Post vogliamo parecchio bene, perché ci fanno e ci hanno fatto molto ridere. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Kim Kardashian coi capelli color platino, la faccia di Netanyahu su un cupcake e Uma Thurman con la sua solita faccia, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Un morto e un disperso a causa della forte ondata di maltempo che ha colpito il nord Italia. E’ stato trovato il corpo senza vita del medico di origine siriana Elias Kassabji travolto ieri dal rio Poggio in piena a Sessarego, nell’entroterra genovese. Il corpo era a trecento metri dal luogo in cui l’onda di piena lo ha travolto. Da questa notte i vigili del fuoco stanno cercando una persona a Modena, precisamente a Bastiglia. L’uomo è sparito durante le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco. E’ stata salvata anche una seconda persona in difficoltà. E intanto si contano i danni di e gli enormi disagi per la popolazione. A Modena la situazione resta critica in tutta la provincia: le forti piogge hanno provocato l’esondazione del fiume Secchia e il conseguente allagamento di una vasta area a nord-est del capoluogo tra le località di Bastiglia, Sorbara e Sozzigalli. Centinaia le persone sfollate, abitazioni allagate, poli industriali irraggiungibili: dopo un anno e mezzo dal terremoto che ha colpito in particolare la bassa modenese, in provincia è ancora emergenza. | La situazione in Emilia Romagna e Liguria. La forte pioggia ha provocato esondazioni, frane e problemi ai trasporti: ci sono sfollati, un morto e un disperso. |
Tra le cose più viste sul Post questa settimana c’è la spiegazione di cosa c’è nella legge di stabilità, il più importante documento di programmazione economica e finanziaria del governo italiano. Per chi deve ancora programmare le vacanze, poi, c’è la classifica delle dieci città da visitare nel 2015 secondo Lonely Planet: ce n’è anche una italiana, e non è una di quelle a cui state pensando. E infine qualche classifica, come quella sui migliori film di guerra di sempre (elaborata in maniera complessa: c’entrano anche dei soldati veri) e quella delle automobili più vendute in Europa e in Italia. – La manovra, spiegata bene Le cose buone e le cose che ancora non tornano troppo nella Legge di stabilità presentata dal governo (e cosa c’entra la Commissione Europea?) | Sunday Post. La manovra spiegata bene, le facce di chi è guarito da ebola e la classifica definitiva dei film di guerra, tra le cose più viste sul Post questa settimana. |
Quasi un terzo delle aziende di tutto il mondo è posseduto o gestito da una donna, dice un nuovo studio dell’International Labor Organization (ILO), un’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di lavoro. Non è un numero che ci consente di festeggiare – per delle ragioni che dirò fra poco – ma ci sono alcune parti del mondo (ok, solo tre) che in questo campo sembrano in qualche modo meritevoli, anche se con qualche limite. Sono Giamaica, Colombia e isola di Santa Lucia, che si trova nelle Piccole Antille, in America Centrale. La Giamaica ha il primato di avere la maggioranza dei capi o proprietari di azienda donna: sono il 59,3 per cento del totale. In Colombia, che in questa classifica è seconda, la percentuale è del 53,1 per cento, mentre a Santa Lucia è del 52,3 per cento. Appena dietro ci sono le Filippine, Panama e la Bielorussia, rispettivamente col 47,6, 47,4 e 46,2 per cento. Negli Stati Uniti la percentuale è del 43 per cento. In Italia è del 25,8 per cento. In coda alla classifica ci sono Yemen, Pakistan e Algeria, rispettivamente con il 4,9, 3 e 2,1 per cento. Gli altri sette paesi in fondo alla classifica – oltre a quelli appena citati – si trovano in Medio Oriente o nel Nord Africa. | Ci sono solo tre paesi con più donne che uomini a capo di un’azienda. E non sono affatto scontati: in generale la percentuale di donne che possiedono o gestiscono un'azienda sta crescendo, dice l'ONU. |
1962. Guerra fredda (locuz. f.) La crisi di Cuba è il punto culminante del lungo periodo di tensioni politiche, militari e ideologiche, denominato guerra fredda, che caratterizza i rapporti tra Stati Uniti ed Europa occidentale, da una parte, e Unione Sovietica e blocco dei paesi socialisti, dall’altra, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989) e alla disgregazione dell’URSS (1991). Nel 1962 Cuba è ormai al di fuori della sfera di influenza americana da quando, sotto la guida di Fidel Castro, il regime di Batista (1959) era stato rovesciato e si era costituito un governo di ispirazione socialista. Il 14 ottobre 1962 gli aerei spia americani documentano l’installazione sul territorio cubano di rampe di lancio di missili nucleari di media gittata in grado di raggiungere le principali città americane; vengono inoltre individuate navi sovietiche che trasportano missili diretti verso Cuba. Il presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, reagisce dispiegando la seconda flotta americana al largo dell’isola in modo da impedire di accedervi. Dopo alcuni giorni di grande timore per una reazione armata sovietica, e per il rischio di una guerra nucleare, il 28 ottobre il segretario generale del partito comunista sovietico, Nikita Chrušcëv, fa ritirare le navi, ottenendo in cambio l’impegno americano a non invadere l’isola e a smantellare i missili installati in Turchia (cfr. Jeannesson, 2003). Questa crisi apre una fase nella quale i rapporti internazionali punteranno alla distensione e alla coesistenza pacifica (cfr. Hobsbawm, 1997 e ancora Jeannesson, 2003). Cold war era entrata in uso alla fine degli anni quaranta, durante il dibattito che aveva coinvolto, negli Stati Uniti, i politici e i grandi mezzi di informazione in merito alla situazione postbellica e ai rapporti di forza tra la potenza americana e l’URSS. Anche se originariamente adoperata da George Orwell in You and the Atom Bomb (“Tribune”, 19 ottobre 1945), per descrivere l’equilibrio del terrore creato dalle armi atomiche, si attribuisce al giornalista Herbert Swope e al politico Bernard Baruch l’introduzione di questa locuzione nel 1947, come termine tecnico per designare l’equilibrio strategico tra blocchi contrapposti; il giornalista e politologo Walter Lippmann l’aveva ripresa nel titolo di un volumetto (The Cold War: A Study in U.S. Foreign Policy, Harpers & Brothers, New York 1947) nel quale sosteneva l’opportunità di un atteggiamento attivo degli Stati Uniti nel confronto con il blocco sovietico e il ruolo centrale dell’alleanza atlantica nella politica estera americana (cfr. Eisinger, 1969). In effetti il richiamo a uno stato di guerra rispondeva in primo luogo a una scelta politico-ideologica degli Stati Uniti, che, nel tono di “crociata” con cui la Realpolitik tra potenze era rappresentata sui mezzi di comunicazione, avevano riconosciuto in quel richiamo uno strumento di propaganda atto a legittimare la propria egemonia economica e politica mondiale (cfr. Hobsbawm, 1997; Chomsky, 1999 e 2002); complementare a questo clima di tensione anche il riconoscimento e il consolidamento dell’URSS come grande potenza mondiale. Cold war e guerra fredda celano una sistematica vaghezza intensionale e pragmatica che si era ben integrata nell’ambiente cognitivo dell’opinione pubblica occidentale, portando con sé una scia di inferenze (Sperber, Wilson, 1993, p. 761 ss.) evocatrici di una permanente instabilità emotiva e ideologica. Il loro significato rinvia infatti alla percezione di uno scontro puramente diplomatico e insieme di una continua minaccia di guerra. L’impossibilità per i cittadini di accedere a una completa informazione (Stiglitz, 2004) li lascia alla mercé della “classe specializzata di intellettuali”, teorizzata da Lippmann, che determina l’organizzazione della conoscenza e la costruzione dell’opinione pubblica all’interno dell’ortodossia dominante tramite il controllo del dibattito politico sui mezzi di comunicazione di massa (cfr. Chomsky, 1994, 1999 e 2002); in questo senso i sistemi democratici hanno evidenti affinità con quelli totalitari. È interessante notare che la fine dell’Unione Sovietica non disinnescherà la rappresentazione di contrasti politico-ideologici violenti e la sensazione di precarietà individuale che ne deriva. Così guerra fredda sarà ripresa per definire i rapporti fra Occidente e mondo islamico nella pubblicistica di destra (Caldiron 2002, p. 97); analogamente la guerra al terrorismo si inscriverà in una rappresentazione apocalittica delle società multiculturali e della globalizzazione, viste come scontro di civiltà/clash of civilizations (Huntington, 1997). In italiano guerra fredda è attestata dalla fine degli anni quaranta; era stata registrata così da Bruno Migliorini: «situazione prodotta da una serie continua di azioni non amichevoli, tra paesi che teoricamente sono in pace o addirittura alleati. Si è parlato specificamente di guerra fredda cominciando con il gennaio 1948, a proposito dell’atteggiamento dei russi verso gli Alleati in Germania» (DM 1950-App., s. v.). Composto largo, che riprende lo schema N + Agg. di formazioni quali camposanto, piazzaforte ecc., la sua interpretazione resta derivabile da quella delle due parole che si combinano. L’aggettivo non specifica però una qualità predicabile di guerra in senso proprio, attiva bensì una lettura metaforica, come in (a) mente fredda, persona fredda e via dicendo. Base della metafora, richiama la vischiosità delle basse temperature e insieme l’assenza di un dispendio evidente di energia; la sua estensione comprende l’ostilità calcolata, la tensione tenuta sotto controllo, la contrapposizione ideologica e un sentimento di timore e incertezza. La metafora guerra fredda introduce un quadro concettuale ed effetti contestuali ricostruibili tramite la terminologia associata alle vicende, alle ideologie e alle dinamiche sociali del lungo dopoguerra: dottrina Truman, Patto Atlantico (1949), muro di Berlino (1961), cortina di ferro, disgelo (a seguito della morte di Stalin nel 1953), distensione, coesistenza pacifica. Nel blocco sovietico emerge il dissenso a opera dei dissidenti. In Italia l’universo simbolico abbinato a guerra fredda si esprime in una vita politica incompleta, nella quale la collocazione internazionale del PCI e della DC riproduce una sorta di cortina di ferro solo parzialmente attenuata dai governi di centrosinistra, nei quali la Democrazia Cristiana si allea, oltre che con i piccoli partiti laici, con il PSI. Proprio nel 1962 il quarto ministero Fanfani ottiene l’appoggio esterno dei socialisti, che entreranno nel governo a pieno titolo solo nel 1963, sotto la presidenza di Aldo Moro. Ma l’instabilità, come è noto, cova sotto la cenere: nel 1964 è documentato un tentativo di colpo di Stato guidato dal generale De Lorenzo, e negli anni sessanta è attiva una struttura clandestina anticomunista, sostenuta dalla NATO e dagli USA, detta Gladio; questa situazione di tensione nascosta sfocerà nella tragica ambiguità del terrorismo (negli anni settanta e ottanta) e della strategia della tensione, a partire dalla strage di piazza Fontana (Milano, 12 dicembre 1969). Il mondo occidentale, negli anni sessanta, vive inoltre la reazione alla guerra del Vietnam (1960-75) sotto forma della protesta giovanile e del movimento studentesco; la contestazione dei giovani e delle donne avrà nel Sessantotto il momento più rappresentativo e il nome sessantotto finirà per designare le rivendicazioni delle libertà civili, e l’opposizione alle ingiustizie, alle discriminazioni e alla guerra, che incideranno profondamente sulle società occidentali. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Itabolario: Guerra fredda (1962). Un racconto di quel «lungo periodo di tensioni politiche, militari e ideologiche». |
Un gruppo di ricercatori guidati da Dirk Rudolph della Università di Lund, in Svezia, ha annunciato di avere prodotto 30 atomi dell’elemento chimico 115, un nuovo elemento che potrebbe essere inserito in futuro nella tavola periodica e che per ora viene chiamato informalmente (e temporaneamente) “ununpentio” (Uup). Il risultato ottenuto ricalca quello di un team di ricerca russo, che aveva già identificato l’elemento, ma saranno necessarie diverse altre verifiche prima del suo ingresso ufficiale nella tavola periodica degli elementi. Ogni elemento che compare sulla tavola ha un proprio numero atomico: questo corrisponde al numero di protoni che fanno parte del suo nucleo. Buona parte degli elementi più pesanti dell’uranio (che ha numero atomico 92) sono altamente instabili e decadono molto rapidamente (i loro nuclei perdono man mano energia fino a raggiungere uno stato di maggiore stabilità), spesso nel giro di pochi secondi, diventando quindi molto difficili da trovare in natura. Per superare il problema e poterli studiare, i ricercatori devono quindi ricrearli in laboratorio facendo scontrare tra loro gli atomi, per crearne di nuovi con nuclei più grandi. Studiando il modo in cui gli atomi decadono, possono scoprire se lo scontro che hanno prodotto abbia o meno portato al peso atomico desiderato. | Il 115esimo elemento. Ammesso che lo sia, per ora si chiama "ununpentio" e ci sono buone probabilità che entri nella tavola periodica. |
Mercoledì 23 ottobre la Banca Centrale Europea ha comunicato l’avvio di un’operazione che potrebbe essere, con le parole dell’Economist, il “secondo grande momento di svolta nella saga dell’euro” dopo il celebre discorso di Mario Draghi del luglio 2012, che bastò a dare ai mercati finanziari una relativa calma che dura tuttora. L’operazione è una approfondita ispezione dei bilanci delle 128 maggiori banche dei paesi dell’UE, su cui la BCE comincerà ad avere poteri di supervisione a partire dalla fine del 2014 al posto delle autorità nazionali (uno dei primi e lenti passi verso l’unione bancaria europea). La BCE si farà aiutare da esperti esterni e vorrà capire quali banche sono in buono stato, quali hanno invece bisogno di una ricapitalizzazione e quali sono i casi estremi in cui si raccomanda una chiusura. Come spiega l’Economist, il compito è difficilissimo e delicato: bisogna scoprire le difficoltà nascoste nelle pieghe dei bilanci, ma dall’altra parte, se i problemi si rivelassero troppo grossi e i paesi della periferia dell’eurozona dovessero intervenire pesantemente con le loro già stremate finanze, la crisi potrebbe aggravarsi. | Tocca alle banche. La BCE ha annunciato un'operazione di ispezione dei bilanci: potrebbe essere un "grande momento di svolta nella saga dell'euro", scrive l'Economist. |
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