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Il direttore di Repubblica Mario Calabresi, che già ne aveva scritto allarmato pochi giorni fa, ha pubblicato mercoledì un editoriale in prima pagina dando per quasi scontate le elezioni anticipate ad autunno: e tornando a criticare questa scelta da parte delle maggiori forze politiche (soprattutto il PD e il M5S), Calabresi chiede che il parlamento almeno approvi sei riforme importanti. Ne abbiamo individuate sei a cui manca il voto finale e da oggi le ricorderemo tutti i giorni, affinché lettori ed elettori possano valutare i comportamenti delle varie forze politiche che si preparano a chiedere il loro voto. Ci sono l’attesissima legge sul biotestamento; quella sulla cittadinanza, ferma al Senato dalla fine del 2015, che prevede la possano ottenere i minori nati in Italia da padre e madre stranieri se uno dei genitori ha un diritto di soggiorno di lungo periodo, o chi arriva in Italia entro il dodicesimo anno di età dopo aver frequentato un ciclo scolastico; l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di tortura; l’approvazione del nuovo codice antimafia; la legalizzazione della cannabis e infine la riforma del processo penale che introduce soprattutto le nuove norme sulla prescrizione, per diminuire il rischio che indagini e processi vengano vanificati dalla lentezza dei tempi della giustizia penale. Inoltre viene prevista una delega al governo per “garantire la riservatezza delle comunicazioni oggetto di intercettazione”: una delega che ci auguriamo serva a definire il migliore equilibrio tra il diritto alla riservatezza e quello all’informazione.
Le sei riforme che chiede Repubblica. Se si deve proprio votare, chiede il direttore Calabresi, che prima si approvino queste riforme importanti.
Randy Olson, un ricercatore dell’università del Michigan, ha realizzato un grafico che mostra il semi-monopolio che il videogioco per computer “World of Warcraft” (o più comunemente WoW) continua ad esercitare a dieci anni dalla sua pubblicazione. Nel suo settore, quello dei cosiddetti MMORPG (tra poco vedremo cosa sono) WoW – che è stato creato dalla nota casa di produzione Blizzard – detiene una quota di mercato superiore al 50 per cento. I suoi avversari più recenti, come “Star Wars: The Old Republic”, uscito nel 2012, sono ancora a grande distanza, con meno del 10 per cento del mercato.
L’enorme popolarità di World of Warcraft. Un ricercatore americano ha realizzato un grafico che mostra come un gioco vecchio dieci anni sta ancora dominando uno dei settori più redditizi dell'industria dei videgiochi.
Giovedì il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che ha l’obiettivo di ridurre le protezioni di cui godono i social network, e più in generale i forum online, rispetto ai contenuti pubblicati dagli utenti. L’ordine esecutivo fa riferimento in particolare alla sezione 230 del Communications Decency Act, una legge emanata nel 1996 per regolamentare le responsabilità dei fornitori di accesso a Internet (provider). In base alla sezione 230 della legge, le aziende informatiche, e quindi i social network, non sono responsabili legalmente dei contenuti che gli utenti pubblicano sui social network, dato che sono “piattaforme” e non giornali, che invece sono direttamente responsabili dei contenuti degli articoli. Secondo Trump, che ha deciso di muoversi apparentemente per vendicarsi contro Twitter, quando i social network si comportano come giornali – decidendo cosa possa o non possa essere pubblicato dagli utenti – dovrebbero essere trattati alla stregua dei giornali anche legalmente e quindi essere ritenuti responsabili di ciò che viene pubblicato dai loro iscritti.
Trump contro i social network. Ha firmato un ordine esecutivo per chiedere di ridurre le protezioni di cui godono, in modo che vengano ritenuti responsabili legalmente dei contenuti pubblicati dagli utenti.
Martedì 28 gennaio Miley Cyrus ha tenuto un concerto acustico di un’ora secondo il formato tradizionale della trasmissione MTV Unplugged. Alla fine della sua esibizione è salita sul palco Madonna: insieme hanno cantato un medley di “Don’t tell me” di Madonna e “We can’t stop” di Cyrus.
Il duetto di Miley Cyrus e Madonna a MTV Unplugged. Insieme hanno cantato un medley di "Don't tell me" e "We can't stop" (video).
Dopo alcuni giorni di inattività causata da un crollo, lo spettacolare getto di lava dalla scogliera del vulcano Kilauea nelle Hawaii (Stati Uniti) ha ripreso a far cadere grandi quantità di roccia fusa nell’oceano, come aveva fatto per buona parte del mese di gennaio. Il getto era stato infatti originato da un crollo precedente, avvenuto lungo il margine del vulcano il 31 dicembre scorso, nella sezione Kamokuna. Il 2 febbraio la caduta di parte della scogliera aveva bloccato la cascata di lava, come avevano confermato i rilievi effettuati dai ricercatori della US Geology Survey (USGS), l’agenzia scientifica degli Stati Uniti che si occupa principalmente di geologia.
La cascata di lava alle Hawaii è tornata. Lo spettacolare getto di roccia fusa che si tuffa nell'oceano dal vulcano Kilauea è di nuovo visibile, dopo una breve pausa causata dal crollo di parte della scogliera – video.
Lunedì 15 aprile il Consiglio comunale di Bologna ha approvato una delibera che introduce la doppia preferenza di genere a partire dalle prossime elezioni amministrative. Gli elettori avranno dunque la possibilità di esprimere «una o due preferenze, per non più di due candidature della lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse dovranno riguardare candidature di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza». L’amministrazione ha anche fatto sapere che d’ora in poi sarà necessario il riequilibrio di genere nelle liste in modo che nessuno dei due sessi possa «essere rappresentato in misura superiore a due terzi». La delibera ha ottenuto 22 voti favorevoli (PD, AmperBo, Bo Rifor, M5S, Bo2016, Gruppo misto) e 4 voti contrari (della Lega Nord), mentre il PdL si è astenuto.
Arriva la doppia preferenza di genere. È stata approvata dal comune di Bologna, lo stesso dovrebbero (dovrebbero) fare tutti gli enti locali: non ha a che fare con le "quote rosa".
Dopo l’accordo per acquisire il 100 per cento delle quote di Chrysler, il titolo di FIAT ha chiuso con un rialzo del 16 per cento alla Borsa di Milano, dove è quotato, mostrando il gradimento dei mercati finanziari per l’operazione. Ora secondo gli analisti si procederà con una fusione dei due marchi, che formeranno il settimo gruppo di produzione di automobili più importante del mondo. Alcune fonti vicine alla FIAT hanno detto a Reuters che Sergio Marchionne, amministratore delegato FIAT e Chrysler, potrebbe scegliere di quotare il nuovo gruppo a New York, spostando così il baricentro della società dall’Italia agli Stati Uniti. Questa mossa consentirebbe a Marchionne di esibire direttamente i guadagni del gruppo sul mercato finanziario più importante del mondo: potrebbe così convincere gli investitori che FIAT non è più una piccola azienda europea e che dopo la fusione con Chrysler può competere con gli altri due colossi statunitensi dell’auto, General Motors e Ford. La quotazione a New York allontanerebbe poi in qualche modo la dirigenza della FIAT dai problemi che ha in Italia, soprattutto nei rapporti con i sindacati.
FIAT si quoterà in borsa a New York? dopo l'acquisizione di Chrysler ci sarà la fusione, e poi secondo Reuters il gruppo sposterà dall'Italia le proprie operazioni.
Sabato 3 giugno a Torino, in Piazza San Carlo, migliaia di persone che si erano radunate per seguire la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid sono scappate prese dal panico dopo un falso allarme, provocando una violenta ressa in cui sono rimaste ferite 1527 persone. La maggior parte ha riportato ferite lievi, con graffi dovuti alla grande quantità di bottiglie di vetro in terra o contusioni. Tre persone sono tuttora in prognosi riservata e tra loro c’è un bambino di sette anni. Non è ancora chiara l’esatta dinamica dei fatti: molte persone presenti hanno raccontato di aver sentito una o più esplosioni sul lato destro della piazza, altre ancora di aver sentito urlare “bomba” e di non avere avvertito nessuna esplosione, altre infine hanno parlato del cedimento delle ringhiere che proteggono i sottopassaggi verso il parcheggio sotterraneo che avrebbe provocato un boato simile a quello di un’esplosione. Non è comunque esplosa alcuna bomba in piazza San Carlo: «Benché le indagini siano tuttora in fase di sviluppo un’ipotesi emersa dalla ricostruzione dei fatti potrebbe far ritenere che l’improvviso movimento di massa di persone sia stato provocato dalla esplosione di un piccolo petardo e dal comportamento di qualcuno che avrebbe creato panico tra gli spettatori», ha fatto sapere la Digos. «La nostra priorità è quella di accertare le cause che hanno scatenato il panico. Per questo motivo invitiamo tutti gli spettatori presenti nella piazza a contattarci, per aiutarci a ricostruire gli eventi della serata», ha aggiunto il questore Angelo Sanna.
Cosa sappiamo sull’incidente di Piazza San Carlo a Torino. Gira un video che sembra mostrare l'inizio della fuga disordinata che ha portato al ferimento di 1527 persone, ma la procura ha smentito la storia della "bravata".
I trailer dei film sono pensati a loro volta come dei mini-film e in quanto tali hanno una costruzione e una narrazione proprie, che si basano soprattutto su obiettivi di marketing: per questo motivo quasi sempre la musica utilizzata nei trailer non è la stessa della colonna sonora del film. Le case cinematografiche infatti commissionano i trailer ad apposite case di produzione, che a loro volta si affidano ad appositi compositori e società per aggiungere la musica. Mark Woollen, che ha creato alcuni tra i migliori trailer cinematografici degli ultimi anni, ha spiegato come nel suo lavoro selezioni minuziosamente ogni scena da inserire nel filmato ma alla fine punti molto proprio sulla musica. In un articolo pubblicato sul New York Magazine Woollen ha detto:
La musica dei trailer. La gran parte delle volte non è quella della colonna sonora del film: ci sono società che producono solo "musiche da trailer".
Negli ultimi giorni si è parlato molto della riforma del codice penale – approvata in via definitiva alla Camera dei Deputati il 14 giugno – per via delle conseguenze che avrà sul reato di stalking. I maggiori sindacati italiani e alcuni giuristi hanno criticato una parte della riforma che secondo loro porta a una depenalizzazione dello stalking. Altri esperti di diritto non sono d’accordo con questa interpretazione. Il sottosegretario del ministero della Giustizia, Gennaro Migliore, è intervenuto dicendo che la depenalizzazione dello stalking è «una notizia falsa», ma le critiche sono continuate. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha detto oggi che «le preoccupazioni risultano non fondate» ma che comunque la legge sullo stalking sarà modificata per evitare dubbi di interpretazione. La questione è comunque più complicata di quello che sembra, ed è difficile arrivare a una conclusione definitiva. Tutto è cominciato il 27 giugno, quando CGIL, CISL e UIL hanno segnalato che una delle novità introdotte dalla riforma, l’estinzione di alcuni tipi di reati «a seguito di condotte riparatorie», avrebbe dato la possibilità ai condannati per stalking di cancellare la pena legata alla propria condanna «pagando una somma se il giudice la riterrà congrua, versandola anche a rate» e «senza il consenso della vittima». Il giorno successivo Migliore ha detto che l’estinzione del reato sarebbe stata applicata «solo ai reati procedibili a querela remissibile» quindi «certamente non per lo stalking».
È vero che lo stalking è stato depenalizzato? secondo i sindacati italiani e alcuni giuristi sì, secondo altri no, di fatto non è chiaro: il ministro Orlando ha detto che ci metterà una pezza.
I senatori del PD Andrea Marcucci e Francesca Puglisi hanno proposto due emendamenti alla legge sul bilancio per risolvere il problema della sorveglianza degli studenti delle medie all’uscita da scuola, di cui si discute da una settimana. A settembre la Corte di Cassazione aveva diffuso una sentenza – legata alla morte di un ragazzo di 11 anni di Firenze investito da un autobus dopo essere uscito da solo da scuola nel 2002 – in cui confermava la condanna di un docente e un preside per non aver consegnato il bambino a un adulto. In seguito alla sentenza, molti dirigenti scolastici hanno smesso di accettare le liberatorie firmate dai genitori per permettere ai figli di uscire da soli al termine delle lezioni – sostengono infatti che non siano sufficienti per sollevarli davvero dalla responsabilità che prevede la legge – e hanno firmato una lettera aperta per chiedere al governo di cambiare la legge in questione.
Il problema dell’uscita da scuola dei ragazzi verrà risolto con un emendamento alla legge sul bilancio.
Il premio Nobel per la Medicina 2014 è stato assegnato ai ricercatori a John O’Keefe, May-Britt Moser ed Edvard Moser per i loro studi sulle cellule cerebrali che si occupano di farci capire dove ci troviamo e la direzione in cui ci stiamo dirigendo. Grazie ai loro studi si è capito come funziona il nostro sistema di navigazione interno, cioè come il cervello permette di orientarsi nello spazio, una delle funzioni cognitive più importanti. La scoperta del sistema di posizionamento del cervello ha costituito un passo avanti fondamentale per capire meglio come si organizzano alcune cellule cerebrali molto specializzate, per eseguire determinati compiti. Ha permesso di approfondire le conoscenze su come funzionano i processi cognitivi, la memoria, la capacità di progettare e in generale di pensare.
Il Nobel per la Medicina a John O’Keefe, May-Britt Moser ed Edvard Moser. Il premio ai tre ricercatori per i loro studi sulle cellule cerebrali che si occupano di farci capire dove ci troviamo e la direzione in cui ci stiamo dirigendo.
Nella riunione del Consiglio dei ministri di lunedì 9 settembre è stato approvato il decreto “L’istruzione riparte” con una serie di provvedimenti per l’inizio dell’anno scolastico e per l’università, come spiegano il comunicato stampa del governo che segue, e la presentazione pubblicata online dal governo. Il decreto prevede una serie di interventi che vanno dal welfare dello studente ai libri di testo, dalla lotta alla dispersione al potenziamento dell’offerta formativa e alla tutela della salute a scuola. Ecco nel dettaglio:
Il decreto scuola del governo Letta. Con provvedimenti per il "welfare dello studente", per la continuità del servizio scolastico e per l'università.
Giovedì un’imbarcazione con a bordo novanta migranti è stata intercettata mentre si dirigeva verso Lampedusa. I migranti sono stati fatti salire a bordo di una motovedetta della Guardia di Finanza e di una della Guardia Costiera, e poi sono stati trasferiti a Lampedusa. Non si è trattato di un’operazione di soccorso nel senso solito del termine – quindi un’operazione svolta in acque internazionali – perché il barcone era già in acque territoriali italiane.
90 migranti diretti a Lampedusa sono stati intercettati dalle autorità italiane e portati a terra.
© Renate Siebenhaar, Estate Pietro Donzelli, Frankfurt a. M. Il fotografo italiano Pietro Donzelli ha dedicato gran parte del suo lavoro al rapporto dell’uomo con l’ambiente in cui vive, lavorando a Milano, a Napoli, in Calabria, Sicilia, Sardegna e Toscana, e soprattutto intorno al delta del Po, nelle terra del Polesine (che coincide con la provincia di Rovigo): dal 1953 al 1960 ha fotografato i suoi abitanti e i suoi paesaggi nel lavoro documentaristico Terra senz’ombra, che fino al 2 luglio sarà in mostra al Palazzo Roverella di Rovigo, con più di cento fotografie.
Com’era la vita intorno al delta del Po. I paesaggi, le abitudini e i mestieri dei suoi abitanti, fotografati negli anni Cinquanta dall’italiano Pietro Donzelli.
Il 13 agosto è arrivato anche nei cinema italiani Suicide Squad , una settimana dopo essere uscito negli Stati Uniti, dove era stato recensito malissimo. Nonostante le stroncature, il film ha però già incassato quasi 500 milioni di euro in tutto il mondo, e sta andando bene anche in Italia, dove è per distacco il film più visto degli ultimi giorni e ha già incassato più di due milioni di euro. Evidentemente i film di supereroi non hanno ancora stancato nessuno. Suicide Squad è scritto e diretto da David Ayer – regista di Sabotage e Fury e co-sceneggiatore di Fast and Furious – e tra gli attori principali ci sono Will Smith, Jared Leto, Margot Robbie e Cara Delevingne. È una specie di Quella sporca dozzina – il film di guerra degli anni Sessanta – con l’aggiunta di supereroi, semi-dei che vogliono distruggere il mondo ed effetti speciali: parla di gente cattiva che finisce per fare cose anche buone, o che fa vedere di non essere cattiva. Bello o brutto che sia, Suicide Squad è un film che ha fatto parlare e si sta facendo vedere molto: è pieno di curiosità, riferimenti a cose che non sono nel film e cose solo accennate che ne nascondono altre. Abbiamo raccolto le più utili o interessanti. Ci sono degli spoiler, ovviamente.
Otto cose da sapere su “Suicide Squad”. Alcune storie a margine del film più visto negli ultimi giorni al cinema (perché è bello? o perché non c'è nient'altro?).
Yoga, l’ultimo libro dello scrittore francese Emmanuel Carrère, uno dei più ammirati e influenti degli ultimi anni, è al centro di una polemica non nuova nel mondo letterario, in particolare per chi, come Carrère, predilige memoir e autofiction, un genere contemporaneo in cui l’autore, la sua vita e le persone attorno sono molto presenti, se non al centro, della storia raccontata. In questo caso, l’ex seconda moglie di Carrère, la giornalista Hélène Devynck, ha raccontato in un articolo sull’edizione francese di Vanity Fair che lo scrittore non avrebbe del tutto rispettato un accordo che gli impone di ottenere l’autorizzazione a pubblicare passaggi che parlano di lei. Yoga racconta la depressione sofferta da Carrère negli ultimi anni, culminata in quattro mesi di ricovero in ospedale psichiatrico, dove subì 14 elettroshock e gli venne diagnosticato un disturbo bipolare; a fine settembre, aveva venduto 171mila copie, più di ogni altro libro uscito in Francia dopo l’estate. – Leggi anche: Cosa sono stati i libri degli anni Dieci
Un problema con il nuovo libro di Emmanuel Carrère. L'ex moglie del famoso scrittore francese si è lamentata che il libro parli anche di lei, contro la sua volontà e con qualche invenzione.
Le Girl Crisis non sono esattamente una band: a volerle descrivere con maggior esattezza sono più delle ragazze su dei divani. Oppure, con maggior solennità, un “progetto collettivo” che raccoglie un numero variabile di cantanti (cantanti, non cantanti) di gruppi indie di Brooklyn. Il gruppo è interamente femminile, e ha scelto questo nome come parodia di quello dei Boy Crisis, una band maschile di Brooklyn che una giornalista di Pitchfork nel 2008 aveva definito “la peggiore del mondo in questo momento”. Le Girl Crisis non suonano dal vivo e non hanno prodotto dischi o singoli. Il loro repertorio si limita (finora) a dodici canzoni pubblicate in video sul loro canale di YouTube. Di fatto esistono come band solo nel momento della registrazione dei video, girati con una Super 8mm nel soggiorno di Elizabeth Harper a Greenpoint (un quartiere di Brooklyn). L’idea del progetto è venuta tre anni fa a Elizabeth Harper dei Class Actress, Caroline Polachek dei Chairlift, Jessica Lauretti dei This Frontier Needs Heroes e alla fotografa Bek Andersen. Il gruppo registra a cadenza stagionale. Tutti i loro pezzi sono cover di canzoni famose selezionate secondo un preciso criterio: per l’inverno viene scelta una canzone di un cantante uomo, per la registrazione estiva una di una cantante donna. Tra le canzoni scelte in passato ci sono Tell it to my heart di Taylor Dayne, Come As You Are dei Nirvana, Smooth Operator di Sade, Wicked Game di Chris Isaacs, White Rabbit dei Jefferson Airplane. E pochi giorni fa è stata diffusa l’ultima delle loro registrazioni: The Sign, una canzone del 1994 degli Ace of Base.
I video in Super 8 delle Girl Crisis. È uscita una nuova canzone della band femminile di Brooklyn che registra in soggiorno e pubblica solo su YouTube.
Oggi il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha interrotto bruscamente i colloqui con i dirigenti di Embraco, la società brasiliana del gruppo Whirlpool che ha deciso di licenziare 500 persone nel suo stabilimento in provincia di Torino e di trasferire la produzione di compressori per frigoriferi in Slovacchia. Ai giornalisti che lo aspettavano fuori dalla sala dove si è tenuto l’incontro, Calenda ha spiegato la situazione e ha criticato duramente l’atteggiamento di Embraco, aggiungendo: «Io non ricevo più questa gentagl… questa gente»
Carlo Calenda ce l’ha con i dirigenti di Embraco. Il ministro dello Sviluppo Economico dice che non tratterà più con questa «gentaglia», riferendosi ai dirigenti del gruppo che vuole licenziare 500 operai.
La settimana scorsa la redazione del Post ha lavorato a Pescara, dove si era spostata per il FLA2015: in una pausa pranzo – nessuno si era portato il Joylent di scorta – ci siamo mossi fino al mare con delle pizzette, e siamo rientrati camminando sulla spiaggia in formazione sparpagliata, con soste, selfie, gruppetti, disegni sulla sabbia, abbigliamenti inadeguati. Sembravamo il gruppo di picchiatelli in gita al mare di Qualcuno volò sul nido del cuculo. Qualcuno volò sul nido del cuculo uscì nei cinema statunitensi 40 anni fa oggi, il 19 novembre 1975. È un film straordinario ed ebbe un enorme successo, anche se oggi è molto uscito dalla cultura popolare contemporanea. Era un film che stava dentro un contesto chiaro e definito: il cinema hollywoodiano ma movimentista di contestazione delle repressioni delle istituzioni, quello che accusava le carceri in Brubaker o in Quella sporca ultima meta, la CIA nei Tre giorni del Condor, il servizio militare in Hair, la presidenza Nixon in Tutti gli uomini del presidente, la guerra in MASH, eccetera (con strascichi successivi fino alla scuola dell’Attimo fuggente). Ma era anche un film con una sua memorabile grandezza propria, che per molto tempo ha lasciato i suoi personaggi, battute e scene nella consuetudine quotidiana: Martini (Danny De Vito) che dice “Albergo”, Grande Capo e la gomma da masticare, le musiche tranquillanti e tutta la colonna sonora, l’evasione, Louise Fletcher nella parte dell’infermiera sadica, Christopher Lloyd molto prima di Ritorno al futuro. E Jack Nicholson. Se avete visto una volta Qualcuno volò sul nido del cuculo, poi tutto vi torna sempre in mente. Qualcuno volò sul nido del cuculo, anche a Pescara.
«Non siete pazzi!». 40 anni fa oggi uscì nei cinema "Qualcuno volò sul nido del cuculo", che poi andò a vincere cinque Oscar e non solo.
La Camera ha negato l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni a carico dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino. La votazione si è tenuta a scrutinio segreto, e al termine si sono contati 308 voti favorevoli alla relazione della Giunta delle Autorizzazioni (quindi contrari all’utilizzo della magistratura) e 285 voti contrari. Tra questi anche i finiani, che avevano annunciato poco prima la loro decisione di votare per dare l’autorizzazione alla magistratura. “Il nostro sì è dovuto a una ratio politica ed a una valutazione nel merito. E’ giusto utilizzare le intercettazioni che vedono coinvolto anche Cosentino nel suo stesso interesse e perché poi di fronte alla legge siamo tutti uguali”. Così Fabio Granata, deputato di Fli e vicepresidente della commissione Antimafia, conversando con i cronisti a Montecitorio, commenta il sì che il gruppo dei finiani dà all’uso delle intercettazioni dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino. “Siamo tutti uniti – aggiunge – si vede che nei giorni scorsi non parlavo a titolo personale”. “Aumentato il solco con il Pdl? La differenza sui temi della giustizia c’é ed è uno dei motivi per il quale abbiamo creato un gruppo autonomo – spiega Granata – più che altro si conferma”. “Il voto del Parlamento non può essere motivato da ragioni di solidarietà o ostilità politica nei confronti di un collega. Non c’é alcun elemento che possa far pensare al fumus persecutionis”, ha spiegato Granata, “il nostro garantismo non è in discussione, come non lo è la tutela del diritto di indagini eque e rispettose di una difesa che, però, non è il Parlamento a dover esercitare”.
La Camera nega l’autorizzazione su Cosentino. La magistratura non potrà utilizzare le intercettazioni, ma i finiani avevano votato a favore.
Nella notte del 7 settembre, la NASA ha scattato centinaia di fotografie durante il lancio della sonda spaziale LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer), che raggiungerà la Luna per studiare la composizione della sua atmosfera e delle polveri lunari. Osservando le immagini, i fotografi della NASA si sono accorti che in una delle foto è ben visibile una rana a diversi metri da terra, sorpresa dal fragoroso lancio del razzo partito dalla Wallops Flight Facility in Virginia per il trasporto di LADEE. Non è chiaro se la rana abbia compiuto il salto da sola (alcuni dicono di sì sulla base della sua posizione) o se sia stata sbalzata dall’onda d’urto prodotta dal razzo.
La rana nel mezzo del lancio di un razzo NASA – foto. È stata fotografata vicino alla rampa di lancio durante la partenza della sonda LADEE, verso la Luna.
È morta Milva, una delle cantanti italiane diventati celebri tra gli anni Sessanta e Settanta, molto famosa anche all’estero. Aveva 81 anni e nel corso della sua carriera era stata anche attrice. Il vero nome di Milva era Maria Ilva Biolcati ed era nata nel 1939 a Goro, in provincia di Ferrara. La sua carriera, iniziata nei locali di provincia, avanzò molto in fretta dopo la vittoria di un concorso per esordienti organizzato dalla RAI nel 1959. Milva ottenne così un contratto con l’etichetta discografica Cetra, e nel 1961 partecipò al Festival di Sanremo, arrivando terza con la canzone “Il mare nel cassetto”. Negli anni successivi si affermò come una delle più apprezzate cantanti italiane e incise alcune delle sue canzoni più famose, come “Flamenco Rock” e come “Tango italiano”, che arrivò seconda a Sanremo nel 1962. Al Festival di Sanremo Milva partecipò in 15 volte, senza mai vincere.
È morta Milva. Aveva 81 anni ed è stata cantante e attrice, famosa in Italia ma anche all'estero.
Oggi è il giorno del cosiddetto “Pesce d’aprile”, l’espressione con cui tradizionalmente si definisce lo scherzo che si compie il primo giorno di aprile, il “giorno degli scherzi”. Nella maggior parte delle culture antiche si tenevano in questo periodo riti o feste di “rinascita” per festeggiare la fine della stagione invernale e l’inizio della stagione primaverile, feste a cui il “giorno degli scherzi” sembra collegato. Secondo l’Encyclopædia Britannica alcune possibili origini di questa tradizione vanno ricercate in quella romana e in quella indiana. Nell’antica Roma la fine di marzo era il periodo delle feste di Hilaria – in onore della dea Cibele, la “grande madre”, dea della terra – che avevano il loro culmine il 25 marzo, giorno dedicato ai festeggiamenti per la resurrezione del dio Attis, mentre la tradizione indiana alla fine del mese di marzo celebrava la festa di Holi, conosciuta anche come festa dei colori. Entrambe le feste sancivano il passaggio dall’inverno alla primavera, festeggiandolo come una rinascita.
Cos’è il “pesce d’aprile”. Il tradizionale "giorno degli scherzi" ha una storia molto antica: c'entrano l'equinozio di primavera, il cambio del calendario nel XVI secolo e il primo giorno dell'anno.
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha sostituito quattro assessori della sua giunta, in un grosso rimpasto motivato con la volontà di «imprimere un’accelerata decisiva per portare a compimento il programma politico sulla base del quale i cittadini ci hanno eletto». Lasciano il loro posto quattro assessori “tecnici”: Laura Baldassarre (assessora alla Persona), Flavia Marzano (Semplificazione), Rosalba Castiglione (Patrimonio) e Margherita Gatta (Lavori pubblici). Saranno sostituiti da Veronica Mammi (Persona), Veronica Vivarelli (Patrimonio) e Linda Meleo (Lavori Pubblici). Meleo era già assessora ai Trasporti, incarico che sarà ora occupato da Pietro Calabrese, mentre le deleghe alla Semplificazione passeranno alla sindaca Raggi. I tre nuovi assessori sono consiglieri e assessori municipali considerati molto vicini a Raggi, e di estrazione politica. Con le nomine di oggi sono tredici gli assessori della giunta di Virginia Raggi che hanno lasciato il loro incarico in questi tre anni.
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha sostituito altri quattro assessori.
L’account Twitter in lingua inglese di SANA – l’agenzia di stampa nazionale in Siria, controllata dal governo – ha pubblicato alcune ore fa un tweet in cui chiedeva ai suoi follower di condividere con l’hashtag #SummerInSyria immagini e momenti della loro estate siriana. SANA è stata fondata nel 1965, ha un profilo Twitter dal 2011 e ha attualmente più di 15mila follower: pochissimi tra loro hanno però risposto alla proposta di condividere immagini della loro estate, comprensibilmente. I pochi utenti che hanno scelto di usare l’hashtag #SummerInSyria l’hanno usato per condividere immagini della guerra civile siriana, che dal 2011 a oggi ha causato la morte di più di 200mila persone, la maggior parte dei quali civili. Now that #summer is upon us, snap us your moments of summer in #Syria using the hashtag #SummerInSyria pic.twitter.com/sutvUuZUoj
L’ardita campagna social dell’agenzia di stampa della Siria. Ha chiesto di condividere foto dell'estate in Siria con l'hashtag #SummerInSiria, generando risposte di tutt'altro tenore.
Bill Clinton – presidente degli Stati Uniti dal 1993 al 2001 – sta scrivendo un romanzo con lo scrittore James Patterson, autore di thriller che vendono tantissime copie e scrittore più pagato del 2016. Il libro si intitolerà The President Is Missing (“Il presidente è scomparso”) e uscirà nel giugno 2018, pubblicato dalle case editrici che di solito pubblicano i libri di Clinton e Patterson (la Alfred A. Knopf and Little e la Brown and Co.). Si sanno pochissime cose sulla trama: solo che parlerà di un presidente statunitense in carica. Le case editrici hanno detto ad Associated Press che nel libro ci saranno «intrighi, suspence e drammi dietro le quinte» e che sarà «pieno di dettagli che solo un presidente può conoscere». The President Is Missing sarà il primo romanzo di Clinton, che dopo la sua presidenza scrisse l’autobiografia My Life, uscita nel 2004 (con lo stesso titolo anche in Italia). Clinton ha detto a The Hill che si diverte molto a collaborare con Patterson, autore di cui ha detto di essere un estimatore da tempo. In effetti Clinton è noto per essere un grande lettore di thriller, in particolare quelli di Patterson. Patterson ha parlato invece della particolarità della collaborazione: «È una cosa rara: i lettori saranno di certo attratti dalla suspence ma avranno anche modo di capire cosa vuol dire fare il presidente».
Bill Clinton sta scrivendo un romanzo con James Patterson. Un thriller dal titolo "The President Is Missing", su un presidente in carica degli Stati Uniti: uscirà tra un po' più di un anno.
Dopo il primo turno delle elezioni amministrative, che si è svolto tra il 6 e il 7 maggio scorso in 900 comuni in tutta Italia, domani e lunedì si svolgeranno i ballottaggi per scegliere i sindaci di 118 comuni italiani, di cui 19 capoluoghi di provincia. I cittadini chiamati al voto saranno, secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno, poco più di 4 milioni e mezzo, mentre i capoluoghi di provincia interessati sono Agrigento, Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Genova, Parma, Piacenza, Lucca, Frosinone, Palermo, Rieti, L’Aquila, Isernia, Taranto, Trani e Trapani. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica e lunedì dalle 7 alle 15. A partire dalla chiusura dei seggi comincerà lo scrutinio, che teoricamente dovrebbe essere più veloce e meno complesso di quello del primo turno. Le elezioni più significative Tra le città capoluogo di provincia dove si voterà per il ballottaggio, le situazioni più interessanti sono quelle di Genova, Palermo e Parma.
Guida minima ai ballottaggi. Si vota domenica e lunedì in 118 comuni, 19 capoluoghi: le cose fondamentali da sapere, non solo su Genova, Palermo e Parma.
La 68esima edizione del Festival di Cannes è iniziata oggi, mercoledì 13 maggio, e terminerà il 24 maggio. Lo scorso anno la Palma d’oro – il premio per il miglior film in concorso – è stata assegnata a Winter Sleep, del regista turco Nuri Bilge Ceylan. Quest’anno ad assegnare la Palma d’oro e gli altri principali premi del festival è una giuria presieduta dai registi, produttori e sceneggiatori Joel e Ethan Coen. I film in concorso sono 19, di cui cinque francesi e tre diretti dai registi italiani Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Matteo Garrone. Fuori concorso ci sono molti film, presentati in diverse categorie: i più importanti sono Irrational Man di Woody Allen, Mad Max: Fury Road di George Miller e il film d’animazione Il Piccolo Principe, diretto da Mark Osborne. Tra gli attori e le attrici più famose che sono o saranno a Cannes durante il festival ci sono Charlize Theron, Natalie Portman, Naomi Watts, Julianne Moore, Tom Hardy e Matthew McConaughey. Il festival di Cannes – la cui locandina ufficiale celebra quest’anno l’attrice Ingrid Bergman – sarà inaugurato dal film fuori concorso La Tete Haute della regista francese Emmannuelle Bercot, che questa mattina è stato presentato in conferenza stampa. La giuria del festival di Cannes Per la prima volta nella storia del festival la giuria è presieduta da due persone: i fratelli Cohen. La giuria è composta da quattro donne e tre uomini. Le donne sono l’attrice spagnola Rossy de Palma, l’attrice e regista francese Sophie Marceau, l’attrice britannica Sienna Miller, e la cantante e compositrice del Mali Rokia Traoré. I tre uomini sono il regista messicano Gulliermo del Toro, il canadese Xavier Dolan – che è regista, sceneggiatore, produttore e attore – e l’attore statunitense Jake Gyllenhaal. Quella di quest’anno è una giuria particolarmente varia, con membri di sette nazionalità e dai “gusti” cinematografici tra loro molto diversi: da Gulliermo del Toro – regista per esempio del colossal Pacific Rim – fino a Rokia Traoré una cantante i cui testi – molti dei quali scritti in lingua malese – sono spesso incentrati sulla condizione delle donne nell’Africa di oggi.
Festival di Cannes, le prime foto. Che durerà fino al 24 maggio: i presidenti di giuria sono i fratelli Coen e in concorso ci sono i film di Garrone, Moretti e Sorrentino.
A guardare le foto della 67esima edizione della mostra del cinema di Venezia, che si tenne dieci anni fa, dal primo all’11 settembre, si ricordano i film preferiti, ci si stupisce per il tempo passato sui corpi degli attori, per le coppie che si sono lasciate e per gli abiti ormai fuori moda, e si resta un po’ attoniti davanti alle statue di leoni sparpagliate dal vento. Il 3 settembre, infatti, quello che i giornali definirono un “violento nubifragio” si abbatté sulla città: fece aprire molti ombrellini sul red carpet che allagò, costrinse i portieri degli hotel di lusso ad accogliere in impermeabile gli ospiti in Lancia, grondò dal soffitto della sala stampa, si infilò nel piano terra del Casinò e blocco l’uscita della Sala Volpi. Probabilmente non ricorderete il nubifragio né le polemiche, che non mancano mai. Quell’anno, per esempio, l’allora ministro della Cultura Sandro Bondi se la prese con il direttore della mostra, il critico Marco Müller, e con il presidente di giuria, il regista statunitense Quentin Tarantino, che accusò di essere «espressione di una cultura elitaria, relativista e snobistica» e di aver favorito i film stranieri. Ci furono fischi per Gianni Letta, allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e applausi per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che partecipò alla cerimonia di apertura assistendo alla proiezione del primo film in concorso.
Chi c’era a Venezia dieci anni fa. Fotografie dal festival con Quentin Tarantino presidente di giuria – criticato dal ministro Sandro Bondi – e Sofia Coppola premiata col Leone d'oro.
C’è un po’ di vanità, lo ammettiamo, nella raccolta di bestie da fotografare della settimana: due hanno partecipato alla più grande gara di bellezza per cani degli Stati Uniti, una ha addirittura sfilato in passerella a New York. Ci sono due cicogne con l’aria un po’ offesa di chi si sente escluso, uno stormo di egretta garzetta che merita anche solo per il nome, tre leoncini di due mesi, un pattern hipster di fenicotteri rosa, chi saltella, chi resta appeso, chi ha ricevuto dei cuori per San Valentino. Prolungate la tenerezza della festa – anche se pensate che sia «una festa inventata dai fabbricanti di cartoline d’auguri per fare sentire di merda le persone» – e sfogliatele con qualcuno a cui volete bene. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Due cani che hanno partecipato a una gara di bellezza, un gatto affacciato alla finestra di un carcere e un panda che fa ginnastica, tra gli animali fotografati questa settimana.
In un’intervista al Corriere della Sera, il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti ha risposto a una domanda sul presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlandone in maniera molto lusinghiera, lasciando intendere che in futuro potrebbe essere il prossimo candidato del partito alla presidenza del Consiglio. Da tempo i retroscena dei quotidiani raccontavano che Conte si stava progressivamente allontanando dal Movimento 5 Stelle e avvicinando al PD, e alcuni passaggi dell’intervista a Zingaretti sembrano confermarlo. Conte potrebbe essere il vostro candidato premier? «Conte si è dimostrato un buon capo di governo. Autorevole, colto e anche veloce e sagace tatticamente. Non va tirato per la giacchetta. Anche se è oggettivamente un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste. Il futuro, tuttavia, sarà determinato dalle scelte che ognuno compirà nei prossimi mesi»
Zingaretti dice che Conte è «un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste». Il segretario del PD in un'intervista al Corriere della Sera si è espresso sul presidente del Consiglio in termini più che lusinghieri.
Oggi i ministri per gli Affari europei dei 27 paesi dell’Unione Europea (tutti tranne il Regno Unito) decideranno dove trasferire l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), che dovrà essere spostata da Londra in seguito a Brexit. Le città candidate sono 19 e tra queste c’è anche Milano, che negli ultimi mesi ha organizzato diverse iniziative insieme con il governo italiano per promuovere la sua candidatura e avere più probabilità di essere scelta. L’EMA si occupa di vigilare e coordinare la valutazione dei farmaci messi in commercio nell’Unione Europea, impiega circa 900 persone e organizza ogni anno centinaia di incontri, cui partecipano migliaia di esperti del settore farmaceutico. L’agenzia crea quindi un notevole indotto, tra sistemazione per i dipendenti, voli per gli ospiti di conferenze e incontri e alberghi in cui sistemarli. Per Milano potrebbe essere una buona opportunità economica, anche se negli ultimi giorni tra le città favorite è emersa Bratislava, la capitale della Slovacchia. Il voto potrebbe essere condizionato da valutazioni politiche che superano quelle tecniche, per le quali Milano ha buoni vantaggi rispetto alle concorrenti. La votazione avverrà nel pomeriggio di oggi, le altre città candidate oltre a Milano sono: Amsterdam, Atene, Barcellona, Bonn, Bratislava, Bruxelles, Bucarest, Copenaghen, Dublino, Helsinki, Lille, Porto, Sofia, Stoccolma, Valletta, Vienna, Varsavia e Zagabria. Le otto candidate per l’EBA sono Bruxelles, Dublino, Francoforte, Parigi, Praga, Lussemburgo, Vienna e Varsavia.
Oggi si decide dove trasferire l’Agenzia Europea per i Medicinali, Milano è tra le città candidate.
È in corso al Grant Park di Chicago il Lollapalooza, il celebre festival musicale ideato nel 1991 dal cantante dei Jane’s Addiction Perry Farrell. L’edizione di quest’anno è iniziata venerdì 31 luglio e si conclude domenica 2 agosto. Come ogni anno, hanno suonato al festival moltissimi artisti internazionali: durante il primo giorno di concerti hanno chiuso la serata gli Alt-J, i The Weeknd e Paul McCartney, mentre sabato 1 agosto gli ultimi due artisti a esibirsi sono stati i Metallica e Sam Smith. Il festival si concluderà la sera di domenica 2 agosto con il concerto dei Florence + the Machine. L’atmosfera è stata piuttosto tranquilla: l’unico evento movimentato è stato il concerto del 23enne rapper statunitense Travis Scott, che dopo la prima canzone della sua esibizione di sabato 1 agosto ha invitato il pubblico a scavalcare le transenne di sicurezza che delimitavano la zona sotto al palco. Nel trambusto di poco dopo Scott è scappato dal palco, ma è stato arrestato poco dopo per condotta molesta. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Oggi finisce il Lollapalooza. Le foto di uno dei festival musicali più noti al mondo: quest'anno c'erano fra gli altri Paul McCartney, Sam Smith e i Metallica.
Il WGA potrebbe decidere nei prossimi giorni di iniziare uno sciopero che, se durasse più di qualche settimana, potrebbe mettere in difficoltà tutte le società dell’AMPTP. Un modo più chiaro per dirlo: a maggio potrebbe iniziare uno sciopero degli sceneggiatori americani che, nel caso in cui durasse abbastanza a lungo, potrebbe accorciare o far sospendere la vostra serie tv preferita, perché nessuno la scriverebbe. Il WGA è il Writers Guild of America (il sindacato degli sceneggiatori) e l’AMPTP è l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP), un’associazione di cui fanno parte circa 350 società che producono cinema e tv, comprese le sei più grosse: Paramount Pictures, Sony Pictures, 20th Century Fox, Universal Pictures, Walt Disney Pictures e Warner Bros. Pictures. Il primo maggio scade il contratto collettivo degli iscritti al WGA, che ora stanno votando per decidere se iniziare uno sciopero o no: chiedono, per farla breve, più soldi e un diverso trattamento. Chi è abbastanza grande da ricordare cosa succedeva in tv dieci anni fa, e abbastanza pratico d’inglese da seguire molto le serie e i programmi americani, si ricorderà che tra il 2007 e il 2008 praticamente ogni sceneggiatore statunitense scioperò per 100 giorni, creando problemi di vario tipo riassumibili nel “non c’è nessuno che scriva le trame, i dialoghi e i colpi di scena delle serie e i monologhi comici dei conduttori tv”. Potrebbe succedere di nuovo nei prossimi mesi perché il WGA ha chiesto ai suoi iscritti di votare (possono farlo online) per dire cosa pensano di un possibile sciopero. Il voto finirà il 24 aprile e se, come sembra, il sindacato riceverà dai suoi iscritti mandato per minacciare uno sciopero, lo farà. Seguirà una settimana di trattative con l’AMPTP e ci sarebbe tempo fino a fine mese per provare a trovare un compromesso. Se così non dovesse essere, lo sciopero dovrebbe iniziare il 2 maggio.
E se scioperassero tutti gli sceneggiatori statunitensi? sarebbe un bel problema, per le nostre vite ma soprattutto per l'industria dell'intrattenimento: è già successo nel 2008 e potrebbe succedere di nuovo dal 2 maggio.
In un’intervista con Francesco Grignetti della Stampa, il deputato del PdL Fabrizio Cicchitto – passato ora al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano – parla della possibilità di grazia per Silvio Berlusconi, smontando alcune teorie dello stesso Berlusconi sulle intenzioni di Giorgio Napolitano. E spiegando che malgrado non ci siano state reali trattative, due soluzioni fossero secondo lui possibili, ma sono state affondate dagli atteggiamenti di una parte del PdL. Cicchitto, scusi, che cosa è accaduto di riservato? «Di sicuro, nessuna trattativa. Non mi risultano impegni segreti di Napolitano. L’unica cosa che Napolitano ci ha chiesto, al momento di accettare una rielezione che noi gli abbiamo chiesto per disperazione, è stata la nascita di un governo dalla durata congrua. E dico subito che Berlusconi sbaglia nel considerare il Capo dello Stato come il grande regista della sua liquidazione. È con la magistratura politicizzata e con il mondo editoriale e finanziario che sta alle sue spalle che deve prendersela, non con Napolitano, che è stato una parte terza, e anzi l’ha ricevuto al Quirinale anche dopo la condanna, segnale implicito di riconoscimento politico».
Com’è andata con la grazia per Berlusconi. Lo spiega alla Stampa Fabrizio Cicchitto, che dice che due soluzioni c'erano ma il PdL le ha demolite.
Cinque mesi fa raccontammo di quello che Repubblica aveva definito il momento in cui la Camera dei deputati aveva toccato il fondo, dal punto di vista della sua efficacia e produttività: una settimana con due sole sedute con votazioni, il martedì e il mercoledì, e il giovedì i deputati erano già tutti a casa. Doveva arrivare la prossima, di settimana. Come raccontato ieri da Marco Conti sul Messaggero e oggi da Sergio Rizzo sul Corriere della sera, la settimana prossima la Camera non lavorerà affatto. Niente, “luci spente”. La spiegazione “ufficiale”, scrive Rizzo, è che quando alla Camera arriva la legge finanziaria il resto dell’attività legislativa si ferma, in attesa che la commissione bilancio voti la legge di bilancio, che oggi si chiama “legge di stabilità”.
Lo scioglimento delle camere. La produttività dei parlamentari italiani raggiunge nuove vette: la prossima settimana la Camera va in vacanza.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 4.743 casi positivi da coronavirus e 7 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 1.570 (58 in più di ieri), di cui 178 nei reparti di terapia intensiva (6 in più di ieri) e 1.392 negli altri reparti (52 in più di ieri). Sono stati analizzati 76.064 tamponi molecolari e 100.589 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 5,92 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,24 per cento. Nella giornata di sabato i contagi registrati erano stati 5.138 e i morti 5. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lazio (660), Sicilia (568), Emilia-Romagna (565), Toscana (513), Veneto (507).
I dati sul coronavirus in Italia di domenica 25 luglio.
È una cosa ormai risaputa: molte delle pubblicità che vediamo su internet, sui social network ma anche su altri siti (il Post compreso) sono annunci personalizzati. Significa che vediamo certi prodotti o servizi perché siamo stati profilati in qualche modo (con i cookie, per esempio) come potenziali consumatori per quei prodotti o servizi. Di solito è facile capire perché gli algoritmi che regolano gli annunci ce ne fanno vedere alcuni e non altri: è probabile che vediate molta pubblicità di automobili dopo aver passato del tempo cercando la vostra nuova auto, per dirne una. Ma se frequentate molto Facebook o Instagram potrebbe esservi capitato di vedere anche alcuni annunci che non c’entrano assolutamente nulla con le vostre preferenze e le vostre categorie anagrafiche e, anzi, che vi mostrano oggetti di cui non sapete la funzione: quelli dell’app di e-commerce Wish. Ad esempio quello dell’immagine qui sopra. Forse qualcuno tra i lettori di questo articolo sa di cosa si tratta (è un pasturatore, si usa per attirare i pesci in alcuni tipi di pesca), molti altri no. Wish però ha diffuso questo annuncio soprattutto per i secondi e non i primi: fa parte di una strategia per incuriosire e spingere gli utenti dei social network a scaricare un’app. Il sito di notizie americano Vox l’ha spiegato in un articolo in cui ha cercato di stabilire se la strategia funzioni e se sia sufficiente per rendere sostenibile il modello di business di un’app di e-commerce.
Perché avete visto la pubblicità di un pasturatore su Instagram. Probabilmente non sapete cosa sia ma è proprio per questo che l'app di e-commerce Wish ve lo ha fatto vedere: per incuriosirvi, e vendervi altre cose.
La Comunità Valenzana, la regione autonoma spagnola che ha per capitale Valencia e la seconda più indebitata della Spagna dopo la Catalogna, ha annunciato venerdì 20 luglio che ricorrerà a 18 miliardi di euro da un fondo speciale creato la scorsa settimana dal governo per aiutare le regioni in difficoltà finanziaria. Quella di Valencia è stata un’ulteriore cattiva notizia per il governo spagnolo – pochi giorni dopo l’annuncio di una nuova, pesantissima manovra finanziaria – e per l’economia del paese, messa sotto pressione dai mercati finanziari. Venerdì sera la borsa di Madrid ha chiuso perdendo il 5,8%, il crollo più grave da maggio 2010 ad oggi. I bonos (i titoli decennali del debito spagnolo) hanno chiuso la giornata con un rendimento del 7,28%, mentre per fare un paragone, i decennali italiani venerdì rendevano il 6,2% e quelli tedeschi poco più dell’uno.
Il problema con le regioni spagnole. Quella di Valencia ha annunciato che deve ricorrere ai soldi del governo per non andare in bancarotta, mettendo in discussione il sistema delle autonomie locali.
Il graphic designer e pubblicitario olandese Chungkong ha realizzato la serie di poster Star Warhols, dove i personaggi più popolari di Star Wars sono rappresentati come un barattolo della zuppa di minestra Campbell, resa iconica e raffigurata moltissime volte dall’artista statunitense Andy Warhol. Già in passato Chungkong aveva realizzato serie di poster combinando due elementi della cultura popolare apparentemente lontani tra loro, raffigurando per esempio i supereroi dei fumetti e delle serie tv in bottiglie di bevande famose e ghiaccioli.
Star Warhols. Il progetto grafico di un'artista olandese, che combina i personaggi di Star Wars con le zuppe Campbell di Andy Warhol.
Per quelli negli Stati Uniti è la settimana del Ringraziamento e delle sue tradizioni: la grazia del tacchino da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, a cui ha assistito tutta la famiglia, e la grande parata di Macy’s, dove si è visto anche Jimmy Fallon. Il nostro preferito tra quelli da fotografare in settimana è Nick Nolte, che ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame; e che esistesse la Walk of Fame di Almeria, in Spagna, lo sapevate? Sophia Loren ha una stella lì da questa settimana. E poi valeva la pena fotografare l’abbraccio tra Putin e Assad, alcuni di quelli alla sfilata di Victoria’s Secret (la raccolta è tutta qui), e reali infastiditi dai fischietti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Questa settimana valeva la pena fotografare Harry Styles, Nick Nolton, la famiglia Trump, e Putin e Assad abbracciati.
Negli ultimi giorni Coop e altre catene di supermercati hanno diffuso un avviso di richiamo per le confezioni di gallette di mais Le Mais Bio a marchio Matt con data di scadenza 12 giugno 2020, per la possibile presenza di un corpo metallico estraneo. Le gallette richiamate sono state prodotte da Sanorice Italia in uno stabilimento di Borgo Vercelli, in provincia di Vercelli. Coop ha invitato la clientela dei suoi punti vendita del Consorzio Nord Ovest, di Coop Centro Italia, di Alleanza 3.0 e Unicoop Tirreno a riconsegnare nei supermercati le confezioni di cui è in possesso. Per avere altre informazioni si può telefonare al numero verde 800 300 595.
Coop e altri supermercati hanno richiamato alcune confezioni di gallette di mais Matt.
Oggi Facebook ha aggiunto una nuova opzione per indicare nel proprio profilo se si è donatori di organi. L’iniziativa è nata con l’obiettivo di sensibilizzare maggiormente la popolazione sulle donazioni di organi e, al tempo stesso, mettere in comunicazione con un sistema più semplice le persone con problemi legati ai trapianti. Il servizio per ora è attivo solamente negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma potrà essere esteso nei prossimi mesi anche ad altri paesi. Il social network ha circa 161 milioni di utenti statunitensi iscritti e le autorità sanitarie stimano che ogni anno muoiano circa settemila persone in attesa di un trapianto. Nel Regno Unito, gli iscritti a Facebook sono 30 milioni. Segnalare il proprio stato di donatore di organi su Facebook è molto semplice. Nella sezione “Avvenimento importante” – quella dedicata a cose come il giorno della laurea, il proprio impiego e la propria situazione sentimentale – è stata aggiunta una nuova voce all’interno della categoria “Salute e benessere”. Si chiama “Donatore di organi” e, cliccandoci sopra, porta a una scheda dove si possono indicare il luogo in cui si vive, la data della propria iscrizione nei registri dei donatori e una frase per descrivere la propria scelta di diventare donatore. Come avviene per gli altri contenuti sul social network, l’informazione può essere resa pubblica oppure condivisa con un numero ristretto di amici iscritti al proprio profilo.
I donatori di organi su Facebook. Una nuova opzione permette di dichiararsi donatori, nella speranza di incentivare altri iscritti a diventarlo.
Si fa presto a dire brogli, così come si fa presto a smentirli. Poche accuse sono tanto inquietanti, infamanti e contemporaneamente difficili da dimostrare o da confutare: anche qualora si ricontino le schede, è sempre possibile per esempio che schede fasulle siano state introdotte nelle urne (il cosiddetto ballot stuffing). Pochi giorni fa però quattro ricercatori dell’Università di Vienna hanno pubblicato su arxiv.org (l’archivio ad accesso libero di articoli accademici di fisica e matematica) un test statistico che permette di scoprire le tracce delle manipolazioni elettorali. Gli autori -Peter Klimek, Yuri Yegorov, Rudolf Hanel e Stefan Thurner – hanno analizzato i dati delle ultime elezioni in Austria, Finlandia, Spagna, Russia, Svizzera, Uganda, Regno Unito e Stati Uniti, soffermandosi sui dati di ciascun distretto elettorale. Hanno poi messo in un grafico (vedi sotto), per ciascun distretto, la percentuale di votanti contro la percentuale di voti per il partito vincente. Così facendo ottengono un’impronta digitale statistica per ogni consultazione elettorale.
La prova matematica dei brogli in Russia. Un nuovo metodo statistico analizza i dati elettorali e distingue quelli corretti da quelli sospetti: Russia e Uganda non sono confortanti, Bush ne esce bene.
Alcune delle serie più apprezzate e discusse del 2016 non le aveva viste arrivare nessuno o quasi: di Stranger Things, per esempio, nei mesi precedenti alla sua uscita su Netflix avevano parlato in pochissimi, e poi si è visto com’è andata a finire. Anche Atlanta l’avevano aspettata quasi solo i fan incalliti di Donald Glover, e poi è finita in cima a quasi tutte le più importanti classifiche. The OA poi è uscita del tutto a sorpresa, ed è piaciuta anche per quello. È probabile quindi che quando riguarderemo a dicembre questa lista delle nuove serie del 2017 che a oggi sembrano più interessanti, ci renderemo conto che mancherà qualcosa di fondamentale. Da tempo si parla per esempio di una serie di David O. Russell con Robert De Niro e Julianne Moore, ma non c’è nessuna conferma. Ed è possibile che qualcuna di queste alla fine sia posticipata al 2018, e che altre di cui non sappiamo niente vengano anticipate e fatte uscire prima. Di molte manca ancora la data, di molte si sa pochissimo della trama: ma ci sono già un sacco di date da segnarsi. Spoiler: se odiate i supereroi sarà un anno difficile. Ci sono però un paio di grandi ritorni, una serie con Tom Hardy che sembra uno spin off di Revenant, un drama di HBO che ricorda un po’ The Affair e un’altra serie, forse la più attesa di tutti, scritta da David Simon – The Wire, per dire – e interpretata da James Franco.
Le serie tv di cui parleremo nel 2017. Sarà l'ennesimo grande anno per i supereroi, ma come al solito anche HBO ha fatto le cose in grande (e poi torna Twin Peaks).
L’agenzia ufficiale di statistica dell’Unione Europea, l’Eurostat, ha pubblicato oggi un breve documento che riassume i dati ufficiali sulla variazione del PIL nei paesi dell’UE: per la zona euro sono dati negativi per il secondo trimestre consecutivo, il che significa, secondo la definizione più comune, che questa è tornata in recessione. (Che cos’è la recessione?)
L’eurozona è tornata in recessione. L'agenzia di statistica europea ha pubblicato i dati sul PIL dell'ultimo trimestre e per la seconda volta consecutiva sono negativi.
La nave Ocean Viking, gestita dalla ong SOS Mediterranée, è da giorni al largo di Lampedusa con 180 migranti a bordo, in attesa del permesso di attraccare in un porto italiano o maltese. Venerdì pomeriggio, la nave ha dichiarato lo stato di emergenza dopo sei tentativi di suicidio in 24 ore da parte delle persone a bordo. La sicurezza dei 180 migranti e dell’equipaggio non può più essere garantita, ha detto SOS Mediterranée in un comunicato, sottolineando che è la prima volta che procede con una dichiarazione di emergenza. ????La #OceanViking ha dichiarato Stato di Emergenza. Le autorità italiane sono informate. La situazione a bordo è degenerata al punto che la sicurezza di naufraghi ed equipaggio non può essere garantita. L'#OceanViking ha bisogno di un Porto sicuro subito. https://t.co/vOqC0KqcbG pic.twitter.com/h3Wz8e5wHz
La Ocean Viking è ancora al largo di Lampedusa. Trasporta da giorni 180 migranti, ma non riceve il permesso di attraccare: e la situazione a bordo sta degenerando.
È morto a 79 anni Amos Oz, uno dei più importanti e conosciuti scrittori israeliani; da tempo era malato di cancro. La notizia è stata data su Twitter dalla figlia, Fania Oz-Salzberger. Oz iniziò a pubblicare da giovanissimo, negli anni Sessanta; da allora ha pubblicato 18 libri in ebraico, tradotti in 47 paesi. L’anno scorso Amos Oz era stato candidato al Man Booker International Prize, il più importante premio letterario internazionale del Regno Unito, poi andato a un altro scrittore israeliano, David Grossman. My beloved father, Amos Oz, a wonderful family man, an author, a man of peace and moderation, died today peacefully after a short battle with cancer. He was surrounded by his lovers and knew it to the end. May his good legacy continue to amend the world.
È morto Amos Oz. Aveva 79 anni ed era uno dei più importanti e famosi scrittori israeliani.
Cent’anni fa morì Jack London. Era il 22 novembre 1916, e lui aveva quarant’anni. Le ultime cose che disse alla moglie la notte prima di morire furono: «Grazie a Dio tu non hai paura di niente». La vita di London, più ancora dei suoi libri, avrebbe fatto da modello per molti scrittori a venire. London fu una delle prime star della letteratura mondiale, e per questo – come il poeta francese Baudelaire prima di lui, ma in modo completamente diverso – può essere considerato uno dei primi scrittori moderni. Fu tra i primi a costruire, insieme alla propria opera – soprattutto i romanzi Zanna bianca, Il richiamo della foresta e Martin Eden – anche un personaggio in grado di diffonderla. Con London nacque, cioè, una nuova figura di scrittore: che vive in prima persona e fino in fondo la vita avventurosa che mette in scena nei suoi romanzi. Prima di London, i resoconti di viaggio erano opera di esploratori in pantaloncini color khaki, baffi a manubrio e pince-nez, finanziati dalla Royal Society di Londra, come quelli presi in giro da Charles Dickens nel Circolo Pickwick, oppure erano memoriali di testimoni di vicende mirabolanti. Ma non erano letteratura. Soltanto dopo London – con la parziale eccezione di Robert Louis Stevenson – letteratura e avventura si incarnarono nel personaggio dello scrittore. E crollò l’opposizione antica tra vita attiva e vita contemplativa. Jack London in posa per il pittore Xavier Martinez nel suo ranch nella Sonoma County in California. (California State Parks)
Jack London † un secolo fa. Inventò una nuova figura di scrittore, quello che vive in prima persona la vita avventurosa che poi racconta nei romanzi, come nel suo più famoso, "Zanna Bianca".
Da qualche anno milioni di persone compiono più volte al giorno un nuovo gesto, senza prestarvi particolare attenzione: fanno scorrere il loro dito da una parte all’altra di uno schermo di vetro. È il primo passaggio obbligato per attivare il loro smartphone e per poter inviare messaggi, leggere le mail, navigare online e utilizzare le applicazioni. Quel gesto è il frutto di due brevetti registrati da Apple e sui quali la società punta molto per contrastare la concorrenza, con cause legali milionarie per impedire alle altre aziende di utilizzare sistemi simili. Negli ultimi anni, ricordano Ashby Jones e Jessica A. Vascellaro sul Wall Street Journal, Apple ha fatto causa al produttore di smartphone HTC nello Stato del Delaware e in Germania per la violazione di uno di quei brevetti e per alcuni altri. La proprietà intellettuale del gesto per sbloccare gli smartphone, lo “sblocca”, è stata anche utilizzata da Apple per controbattere a una causa legale da parte di Motorola sempre in Germania e presso il Tribunale di Miami. Gli stessi brevetti sono stati usati anche in altre cause, questa volta contro un altro grande produttore di smartphone, Samsung, in Australia, nei Paesi Bassi e a San Jose in California.
Si può brevettare un gesto? la storia dello "sblocca" dell'iPhone e dei brevetti che ci stanno dietro, su cui i produttori di smartphone litigano in continuazione con cause milionarie.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Generazione Italia sfiducia Berlusconi (per scherzo). Una lettera al PresdelCons "considera conclusa negativamente l'esperienza di questo Governo": ma l'aveva scritta Bossi nel 1994.
Il Tar, il tribunale amministrativo regionale, della Puglia ha sospeso l’ordinanza firmata dal presidente Michele Emiliano lo scorso 29 ottobre che prevedeva l’interruzione delle attività in presenza per tutte le scuole ad esclusione di quelle dell’infanzia. Il Tar pugliese ha accolto un ricorso presentato dal Codacons di Lecce e da un gruppo di genitori. La decisione del Tar era prevista dato che l’ultimo DPCM non consente più, come invece faceva il precedente, la possibilità per le regioni di decidere misure più restrittive rispetto a quelle previste per l’intero territorio nazionale. Inoltre l’ordinanza del ministero della Salute firmata mercoledì dal ministro Speranza classifica la Puglia come “area gialla”, imponendo la didattica a distanza solo alle scuole superiori.
Il Tar della Puglia ha sospeso l’ordinanza che interrompeva le attività in presenza per le scuole primarie e secondarie della regione.
Evitare di uscire di casa – come il governo italiano ha chiesto a tutti i cittadini per evitare la diffusione ulteriore del coronavirus (SARS-CoV-2) – può essere un disagio per molte persone, ma cercando di fare di necessità virtù, può anche essere un’occasione per leggere un librone che si rimanda da tempo, magari dai tempi della scuola. Per qualcuno sarà un romanzo di Dostoevskij (I fratelli Karamazov è lungo almeno 1.100 pagine, a seconda dell’edizione) o Tolstoj (con Guerra e pace si arriva anche a più di 1.400), per altri Moby Dick di Herman Melville. Qualcuno forse proverà con le 1.276 pagine di Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo o con le 723 (ma scritte molto in piccolo) di Il taccuino d’oro di Doris Lessing, come vorrebbe fare una redattrice del Post. Per i più convinti poi c’è Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, che in un’edizione che comprende tutti e sette i volumi è lungo 2.376 pagine. Mentre per chi si vuole aggiornare sulle ultime novità c’è Prima di noi di Giorgio Fontana: parla di una famiglia italiana dalla Prima guerra mondiale ai giorni nostri ed è lungo 886 pagine.
Sono giorni adatti ai libri lunghi. Una piccola lista di suggerimenti in aggiunta a "Guerra e pace", "Moby Dick" e "Alla ricerca del tempo perduto" che sapete già.
Sabato 21 marzo a Roma si sono incontrati i principali esponenti delle minoranze del Partito Democratico. All’assemblea (intitolata “A sinistra nel PD”) oltre ai più importanti oppositori interni del segretario Matteo Renzi – Massimo D’Alema, Pier Luigi Bersani, Gianni Cuperlo, Rosy Bindi, Pippo Civati – erano presenti anche Nicola Fratoianni, coordinatore di SEL, e alcuni esponenti della CGIL, il più grande sindacato italiano. L’assemblea voleva essere «l’occasione per un confronto non solo sulle riforme costituzionali e elettorali» ma anche «sulle condizioni in grado di assicurare la vitalità e l’autorevolezza del sistema democratico» e su questo sono emerse posizioni molto diverse. C’è stato un dibattito interessante, ma i giornali nazionali hanno raccontato soprattutto l’intervento di Massimo D’Alema, ex dirigente del PCI, del PDS e dei DS ed ex presidente del Consiglio, che ha definito il PD di Matteo Renzi «un partito a forte componente personale e anche con un certo carico di arroganza», proponendo alle minoranze presenti di unirsi «per creare una grande associazione per il rinnovamento e la rinascita della sinistra» e di «assestare colpi che lascino il segno» contro Renzi.
Quelli del PD che non stanno con Renzi. Si sono visti sabato a Roma, si è parlato soprattutto delle dichiarazioni bellicose di D'Alema ma c'è stato un acceso dibattito a cui ha risposto domenica Matteo Orfini, presidente del partito.
Lo scrittore e intellettuale Umberto Eco è morto venerdì notte a Milano. La Stampa scrive che Gianni Coscia, avvocato e vecchio amico di Eco, ha detto, commentando la sua morte: «Sapevo che Umberto era malato da due anni di tumore, ma nessuno pensava che la sua fine sarebbe stata così imminente». Coscia scrive che «era uscito di casa per l’ultima volta a metà gennaio». Sempre La Stampa scrive che “secondo voci vicine alla famiglia” Eco verrà commemorato martedì alle 15 a Milano, con rito civile. Umberto Eco era nato il 5 gennaio 1932 ad Alessandria, dove suo padre lavorava in una ferramenta. Quando era già importantissimo e noto in Italia per il suo lavoro di studioso e linguista diventò famoso in tutto il mondo nel 1980 grazie al romanzo Il nome della Rosa, scritto dopo avere investito con l’editore Valentino Bompiani – della cui casa editrice fu condirettore dal 1959 al 1975 – sulla possibilità che anche nella società di massa si sarebbe potuto scrivere un bestseller senza venire meno alla qualità. Nel 1988 Umberto Eco pubblicò Il pendolo di Foucault, un altro bestseller mondiale. La sua attività di intellettuale e studioso era iniziata però molto prima, già negli anni Cinquanta: Eco si era laureato in filosofia con una tesi su Tommaso d’Aquino, poi entrò alla Rai e contribuì alla fondazione del cosiddetto “Gruppo ’63”. I suoi saggi e articoli sull’influenza dei mezzi di comunicazione di massa sulla cultura risalgono ai primi anni Sessanta.
La morte di Umberto Eco. È stato uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento, oltre che l'autore di "Il nome della Rosa".
Fra le varie questioni lasciate in sospeso dalla crisi politica provocata quattro giorni fa dalla Lega di Matteo Salvini, c’è anche la nomina del commissario italiano che farà parte della nuova Commissione Europea presieduta da Ursula von Der Leyen, destinata a entrare in carica l’1 novembre. I tempi sono molto stretti: il governo deve indicare un nome entro il 26 agosto, esattamente fra due settimane. La scadenza non è vincolante ma sarà rispettata da tutti gli altri paesi, e quindi verosimilmente anche dall’Italia. Significa che il governo Conte dovrà indicare il nuovo commissario nei giorni in cui quasi sicuramente sarà sfiduciato dalle camere, o addirittura durante le consultazioni per formare un altro governo. Anche prima della crisi, molti dubitavano che al governo italiano sarebbe toccato un incarico di primo piano. Né la Lega né il Movimento 5 Stelle fanno parte delle forze politiche che gestiranno la legislazione europea nei prossimi cinque anni, e Conte si era trovato isolato già in occasione dei negoziati per rinnovare le più alte cariche europee. A indebolire ulteriormente la posizione italiana saranno le scadenze per formare la nuova Commissione: di fatto il prossimo commissario italiano verrà espresso da un governo che fra poche settimane non esisterà o non sarà più nel pieno dei propri poteri.
E il commissario europeo che spetta all’Italia? il governo deve indicarlo entro due settimane, quindi ora rischia di diventare un (altro) guaio.
Il 24 giugno sono state depositate le motivazioni della sentenza di assoluzione per Pasquale Longarini, ex procuratore capo di Aosta, che a gennaio era stato arrestato con l’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità. La sentenza di assoluzione, le cui motivazioni sono state depositate ieri, era stata emessa il 9 aprile dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Milano. Oltre a Longarini erano stati assolti anche l’imprenditore Gerardo Cuomo e l’albergatore Sergio Barathier. Longarini era accusato di aver chiamato Barathier, allora sotto inchiesta presso la sua procura, per invitarlo a rifornirsi di prodotti del caseificio di cui era titolare Cuomo. Le motivazioni della sentenza parlano, nel caso di Longarini, solo di una «generica superficialità» e non «di volontà di compiere un atto inappropriato». Ora Longarini è giudice civile al tribunale di Imperia, scrive La Stampa.
Sono state depositate le motivazioni della sentenza di assoluzione per Pasquale Longarini, ex procuratore capo di Aosta.
Christoph Gerigk © Damien Hirst and Science Ltd A dieci anni di distanza dal suo ultimo lavoro di successo e rilievo, il 9 aprile apre a Venezia la nuova mostra di Damien Hirst, un artista inglese – nato a Bristol 51 anni fa, e cresciuto a Leeds – di cui difficilmente non avete mai sentito parlare. È uno dei più famosi e controversi al mondo, oltre che ricchi, e le sue opere sono tra le più quotate: gli anni Novanta lo hanno trasformato dal ragazzo cresciuto senza mai conoscere il padre e cresciuto da una madre oppressiva, a un miliardario al centro della scena artistica mondiale, giudicato di volta in volta un genio o un abile manovratore del mercato. È facile quindi comprendere l’attesa di critici e pubblico attorno a Treasures from the Wreck of the Unbelievable, che fino al 3 dicembre sarà ospitata a Punta della Dogana e a Palazzo Grassi: per la prima volta entrambi gli spazi espositivi della Fondazione Pinault saranno dedicati in contemporanea allo stesso artista. In più è dal 2004 che in Italia non si tiene una sua grande mostra personale, dalla retrospettiva The Agony and Ecstasy al Museo Archeologico Nazionale di Napoli nel 2004.
La nuova esagerata mostra di Damien Hirst. Sarà aperta al pubblico dal 9 aprile a Venezia, è molto attesa e dice di essere una cosa che non è.
Sabato 8 giugno Mark Zuckerberg, Larry Page e altri dirigenti delle grandi aziende di internet coinvolte nel caso PRISM hanno diffuso dei comunicati molto simili per difendersi dalle accuse di aver consegnato al governo gli accessi diretti ai loro server. Venerdì Obama ha tenuto la prima conferenza stampa dall’uscita dello scoop sul Guardian che ha rivelato il programma PRISM e la consegna dei tabulati telefonici da parte di Verizon. Intanto ieri il Guardian ha fatto un nuovo scoop, su un altro strumento di categorizzazione e sorveglianza usato dalla NSA: il Boundless Informant. Le precisazione di Google e Facebook Negli ultimi giorni Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, Larry Page, co-fondatore di Googole, e Yahoo hanno diffuso dei comunicati sul caso PRISM dal testo molto simile, come nota anche il Guardian. In sostanza criticano la stampa per come ha trattato la vicenda e respingono le accuse di aver fornito al governo un accesso diretta ai loro server, sostenendo di aver fornito i dati soltanto in seguito a richieste specifiche. Tutti i comunicati si concludono con l’invito ai governi ad essere più trasparenti per quanto riguarda i loro programmi di sorveglianza.
Le ultime su PRISM. Le società di Internet si difendono, mentre il Guardian ha fatto un altro scoop.
La Presidenza della Repubblica ha diffuso e pubblicato online un comunicato che attacca severamente – senza citare esplicitamente Panorama – la pubblicazione delle ricostruzioni sulle intercettazioni telefoniche del presidente Napolitano. La “campagna di insinuazioni e sospetti” nei confronti del Presidente della Repubblica ha raggiunto un nuovo apice con il clamoroso tentativo di alcuni periodici e quotidiani di spacciare come veritiere alcune presunte ricostruzioni delle conversazioni intercettate tra il Capo dello Stato e il senatore Mancino. Alle tante manipolazioni si aggiungono, così, autentici falsi.
Napolitano contro Panorama. Il comunicato della Presidenza della Repubblica contro "il clamoroso tentativo di alcuni periodici e quotidiani di spacciare come veritiere alcune presunte ricostruzioni delle conversazioni intercettate".
È stato diffuso il primo trailer di “Mia madre”, il nuovo film di Nanni Moretti con Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini e Beatrice Mancini, che sarà nei cinema a partire dal 16 aprile 2015. Come avvenuto già in passato, Moretti non ha dato informazioni sulla trama del suo film, alla cui sceneggiatura ha partecipato Francesco Piccolo.
Il trailer di “Mia madre”, il nuovo film di Nanni Moretti. Che sarà nei cinema dal prossimo 16 aprile.
Negli ultimi giorni migliaia di persone hanno prenotato un biglietto del treno per spostarsi prima di domenica 20 dicembre, perché da lunedì 21 sarà vietato uscire dalle regioni per motivi che non siano di necessità. Tantissime altre persone non hanno trovato posti disponibili, quindi dovranno stare a casa oppure trovare alternative, come acquistare voli aerei o spostarsi in auto. Le ragioni del numero limitato di posti sono tante: l’alta domanda di biglietti dei treni non spiega tutto, e anche quest’anno ci sono state polemiche sull’andamento dei prezzi, che hanno portato all’apertura di un’indagine dell’Antitrust. Per avere un quadro più preciso, è meglio spiegare tutto dall’inizio. Le regole sugli spostamenti I quattro giorni da giovedì 17 dicembre a domenica 20 dicembre saranno molto importanti per chi vuole spostarsi fuori regione. Da lunedì 21 dicembre, infatti, saranno vietati tutti gli spostamenti tra le regioni se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Il divieto durerà fino al 6 gennaio, come prevede il DPCM firmato il 3 dicembre dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Fino a domenica ci si potrà spostare liberamente solo tra regioni di colore giallo, cioè quelle in cui il rischio contagio è più contenuto. Oltre a motivi di lavoro, salute o necessità, dal 21 dicembre al 6 gennaio si potrà comunque rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Sarà molto difficile prendere un treno prima di Natale. Molte persone non sono riuscite a trovare un biglietto per spostarsi prima del 21 dicembre, ma non c'entra solo l'alta domanda.
La mattina di martedì 21 giugno due dipendenti del comune di Roma e quattro imprenditori sono stati arrestati per un giro di tangenti legato alla gestione di alcuni campi nomadi di Roma. È coinvolto anche un terzo dipendente del comune per cui sono state previste però solo delle misure interdittive. I reati contestati risalgono al periodo compreso tra la fine del 2013 e il marzo del 2014 e non hanno alcun legame con l’inchiesta conosciuta come “Mondo di mezzo” o “Mafia Capitale”, che nel dicembre del 2014 aveva portato all’arresto di decine di persone in Sicilia, in Abruzzo ma soprattutto nel Lazio. I quattro imprenditori – che ora si trovano in carcere – sono Roberto Chierici, Massimo Colangelo (entrambi rappresentanti di alcune cooperative), Loris Talone (assessore all’Agricoltura al Comune di Artena, in provincia di Roma) e Salvatore di Maggio (presidente del Consorzio “Alberto Bastiani Onlus”). I reati contestati sono corruzione, falso in atto pubblico e turbativa d’asta. I due dipendenti comunali finiti agli arresti domiciliari sono Eliseo De Luca, vigile urbano, e Alessandra Morgillo, dipendente del Dipartimento delle politiche sociali e della salute. Per Vito Fulco, altro funzionario del Comune, è stata decisa una misura interdittiva. Nel procedimento della procura di Roma, scrivono alcuni giornali, risulta indagata anche Emanuela Salvatori, ex responsabile del coordinamento nomadi del comune di Roma vicina a Salvatore Buzzi e che lo scorso novembre era stata condannata a 4 anni di carcere.
Gli arresti a Roma per la gestione di alcuni campi nomadi. Sono finiti in carcere due dipendenti del comune e quattro imprenditori, per corruzione, falso in atto pubblico e turbativa d’asta.
Questa sera andrà in onda il confronto televisivo tra i due candidati al ballottaggio delle primarie del centrosinistra, Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. La cosa è molto attesa perché è la prima occasione in cui i due candidati si potranno confrontare direttamente, dopo il dibattito dello scorso 12 novembre su Sky per il primo turno cui parteciparono anche Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Laura Puppato. Il voto per il ballottaggio è previsto per domenica 2 dicembre e potrà votare chi si è registrato per il voto (o preregistrato online) entro il 25 novembre, o chi ne farà richiesta tra giovedì 29 e venerdì 30 novembre. Dove vedere il dibattito Il confronto è organizzato da RaiUno e dal TG1 e sarà di conseguenza trasmesso su RaiUno. Potrà essere ascoltato anche in radio, sempre in diretta, su Radio1 Rai (qui trovate le frequenze a seconda della zona in cui vi trovate). La RAI trasmetterà il dibattito anche online sul portale Rai.tv. Anche YouDem, il canale del Partito Democratico, trasmetterà il confronto tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. Potrete seguire e commentare la diretta anche qui sul Post.
Guida al dibattito Bersani-Renzi. Come vederlo, chi lo modererà e con quali regole: le cose da sapere sul confronto di stasera.
Sono state emesse 70 misure cautelari nei confronti di persone considerate appartenenti o vicine alla ‘ndrangheta. 64 sono state emesse dal gip di Torino su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia e riguardano persone che risiedono a Torino e nell’hinterland, ma anche a Reggio Calabria, Milano e Catania: sono accusate di associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti, con l’aggravante delle finalità mafiose. Altre 6 misure cautelari sono state emesse dalla Guardia di finanza nei confronti di persone ritenute responsabili, sempre nella stessa associazione, di riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. L’operazione è frutto di un’indagine seguita alle dichiarazioni di Domenico Agresta, appartenente a una potente ‘ndrina che opera in Piemonte dagli anni Settanta, che da tre anni collabora con la giustizia. Tra i provvedimenti notificati dal gip di Torino, uno riguarda un noto avvocato penalista di Torino, Pierfranco Bertolino, che avrebbe confidato notizie riservate a un cliente e avrebbe svelato elementi segreti di indagine ad un altro esponente criminale della ‘ndrangheta. Bertolino è accusato di favoreggiamento personale e per lui è stato disposto il divieto temporaneo di sei mesi dell’esercizio dell’attività di avvocato.
Sono state emesse 70 misure cautelari nei confronti di persone considerate appartenenti o vicine alla ‘ndrangheta.
Jeffrey Zani ha intervistato per VICE alcuni fra i 1.200 volontari che stanno lavorando al Meeting di Rimini, il tradizionale raduno annuale di Comunione e Liberazione, una potente e controversa associazione cattolica che conta migliaia di fedeli. Parlando con Zani, i volontari hanno raccontato cosa li ha spinti a dare una mano all’organizzazione e descritto la loro vita all’interno della comunità di CL. Quest’anno il Meeting è iniziato il 20 agosto e si concluderà oggi: fra gli altri hanno partecipato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il ministro degli Esteri Angelino Alfano e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg. I relatori cambiano, ma la costante sono i giovani volontari. “Il Meeting copre una quota dei costi per albergo e pasti, mentre l’altra parte pesa su di loro,” spiega Marinella, 59enne riminese, qui per coordinare l’attività dei ragazzi. “I giovani sono circa 1.200 e vanno dai 16 anni in su, includono gli studenti delle superiori e gli universitari.” Si occupano delle pulizie, della sicurezza, della cucina e altro ancora.
Che tipi sono i volontari del Meeting di Rimini. VICE ha parlato con alcuni dei 1.200 ragazzi che aiutano a tenere in piedi il tradizionale raduno di Comunione e Liberazione.
Liberato, il misterioso progetto di musica R&B in napoletano di cui si era cominciato a parlare nella primavera del 2017, ha pubblicato cinque nuovi video e un disco che raccoglie le undici canzoni uscite finora. I video accompagnano altrettante nuove canzoni, e sono collegati in un’unica storia intitolata “Capri Rendez-Vous”: sono diretti come i precedenti da Francesco Lettieri, e raccontano una storia d’amore tra un ragazzo e un’attrice francese a Capri. Il nuovo disco è invece disponibile anche in streaming, si intitola semplicemente Liberato, e contiene anche le sei canzoni che erano uscite negli scorsi due anni. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Ci sono nuovi video e un disco di Liberato. Il misterioso progetto di musica R&B in napoletano ha pubblicato un “visual album” ambientato a Capri e fatto di cinque canzoni.
Pietro Scott Jovane, amministratore delegato del gruppo editoriale RCS dal luglio 2012, si è dimesso dall’incarico, che lascerà il prossimo 15 ottobre. La notizia era circolata già mercoledì ed è stata confermata giovedì sera al termine del consiglio di amministrazione previsto per il pomeriggio, dedicato a discutere l’accordo storico per la vendita di RCS Libri al gruppo concorrente Mondadori. Scott Jovane era arrivato tre anni fa in RCS per affrontare le difficoltà del gruppo, derivate principalmente dal pessimo periodo per l’industria editoriale dei giornali e dei libri e da una serie di cattivi investimenti passati, e in questi tre anni si era spesso scontrato con gli ambiziosi e litigiosi soci dell’azienda. Prima era stato per quattro anni amministratore delegato di Microsoft in Italia. A quanto riferiscono le cronache, Scott Jovane avrebbe accettato dei compensi di uscita molto più esigui di quelli dei suoi predecessori.
Si è dimesso Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di RCS. La notizia era circolata già mercoledì sera, ora è ufficiale: c'entra probabilmente la cessione di Rizzoli Libri, ma anche tre anni faticosi.
Nel pomeriggio di ieri nella zona di Fiumicino (Roma) sono caduti piccoli pezzi di un aereo della compagna Norwegian Air: non ci sono feriti, ma ci sono stati danni ai tetti di alcune case e a diverse auto. L’aereo da cui sono caduti i frammenti, grandi al massimo 5 centimetri, era un Boeing 787 con quasi 300 passeggeri a bordo: era decollato da Fiumicino diretto a Los Angeles, ma era tornato indietro pochi minuti dopo il decollo per un problema tecnico a uno dei motori. L’Enac (Ente nazionale di aviazione civile) e l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo stanno facendo i necessari accertamenti e sopralluoghi.
Alcuni piccoli pezzi di un Boeing 787 sono caduti ieri sopra Fiumicino.
La Royal Opera House di Londra ha sospeso il noto tenore italiano Vittorio Grigolo per un «presunto incidente» avvenuto il 18 settembre, mentre si trovava a Tokyo in Giappone per un tour della compagnia teatrale britannica. La compagnia teatrale non ha fornito ulteriori dettagli. Nella data finale del tour, a Yokohama, Grigolo era stato sostituito da un tenore russo. La Royal Opera House aveva fatto sapere che Grigolo era «indisposto». Grigolo ha 42 anni ed è famoso in tutto il mondo come tenore e più in generale come artista: ha collaborato con diversi teatri e istituzioni, e negli scorsi mesi è stato per qualche tempo “coach” del programma di Maria De Filippi Amici.
La Royal Opera House di Londra ha sospeso il tenore italiano Vittorio Grigolo.
È in corso a Roma una riunione della direzione nazionale del Partito Democratico.
La direzione del PD in streaming. Si discute della situazione politica e delle riforme istituzionali, col segretario e PresdelCons Matteo Renzi.
Negli anni Ottanta dell’Ottocento, l’esercito svizzero aveva già in dotazione qualcosa di molto simile a quello che oggi chiamiamo coltellino svizzero. Lo produceva una ditta tedesca, di Solingen. Poi nel decennio successivo Karl Elsener, titolare svizzero di un’azienda di strumenti chirurgici, pensò che tutto sommato produrre coltellini per l’esercito potesse essere una buona idea. Il primo modello prodotto da Elsener fu consegnato ai soldati svizzeri nel 1891, centotrenta anni fa, e aveva in dotazione ovviamente un coltellino, un cacciavite, un alesatore (per rifinire o allargare i fori) e un apriscatole. Un secondo modello, per gli ufficiali, venne prodotto nel 1897 con l’aggiunta di un cavatappi e di una seconda lama. Karl Elsener (Wikimedia Commons)
L’immortale coltellino svizzero. Quello che conosciamo tutti fu prodotto per la prima volta 130 anni fa per l’esercito svizzero, ma raggiunse la sua fama internazionale solo dopo la Seconda guerra mondiale.
La crisi della lira turca iniziata venerdì scorso è ulteriormente peggiorata lunedì mattina all’apertura dei mercati. La lira ha perso quasi il 9 per cento nei primi scambi e l’euro ha raggiunto il suo valore minimo dell’ultimo anno, a causa della paura degli investitori che la crisi finanziaria turca si allarghi ai mercati europei. All’apertura dei mercati, la lira ha toccato il minimo di sempre a 7,24 per un dollaro, a causa dell’annuncio di domenica notte della banca centrale turca di limitare per le banche turche gli scambi tra lira e valute straniere. La crisi era iniziata dopo che il presidente statunitense Donald Trump aveva annunciato di voler raddoppiare i dazi sull’acciaio e sull’alluminio provenienti dalla Turchia, come ritorsione per la decisione di un tribunale turco di estendere la detenzione di Andrew Brunson, un pastore americano accusato di spionaggio per conto dei curdi. Dopo l’annuncio di Trump, e l’imposizione di sanzioni individuali statunitensi contro due ministri del governo turco, il presidente Recep Tayyip Erdoğan aveva parlato di «guerra economica» contro gli Stati Uniti e aveva fatto appello alla retorica religiosa e nazionalista che lo aveva fatto rieleggere lo scorso giugno: tra le altre cose, ha incolpato gli speculatori e i nemici internazionali della Turchia per la crisi, e ha sostenuto che «se loro hanno i dollari, noi abbiamo dalla nostra la gente, la giustizia e Dio».
La crisi della lira turca continua. La moneta della Turchia ha perso il 9 per cento nei primi scambi di lunedì, con effetti anche sui mercati asiatici e sull'euro: c'entra una crisi diplomatica con gli Stati Uniti.
Il Giornale di Vicenza ha scritto che alle 13 di giovedì a Cassola, in provincia di Vicenza, un uomo di 33 anni di Capo Verde, dipendente di una ditta di impianti elettrici, è stato ferito da un colpo di arma da fuoco ed è stato portato in ospedale con una ferita alla schiena. Lo sparatore, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, sarebbe un 40enne residente proprio a Cassola, che avrebbe sparato da un condominio vicino al cantiere dove si trovava l’uomo. Il Giornale di Vicenza ha scritto che i Carabinieri hanno trovato sul terrazzo condominiale alcuni pallini di piombo per arma ad aria compressa e diverse munizioni. Lo sparatore, ha scritto Repubblica, avrebbe detto che voleva sparare contro un piccione, ed è stato accusato per lesioni personali aggravate ed esplosioni pericolose.
A Cassola, in provincia di Vicenza, un operaio straniero è stato ferito da un colpo di arma da fuoco, sparato da un condominio vicino.
Martedì sera allo show di Oprah Winfrey era ospite Barbra Streisand, e Oprah ha interpretato i desideri di generazioni di suoi spettatori chiedendole di cantare “Somewhere” la straordinaria canzone di “Come eravamo”. Nel film del 1973 – capolavoro strappacuore immortale – si raccontava una memorabile e commovente storia d’amore impossibile, e l’altro della storia d’amore era Robert Redford. E insomma, quando Oprah ha fatto entrare Redford – con sorpresa vera o finta di Streisand – è stata la madre di tutte le carrambate televisive mondiali. https://www.youtube.com/watch?v=sBIHTruqOZs https://www.youtube.com/watch?v=437NlMQ_XIM (Redford arriva dopo il minuto 4.20, qui il video dell’incontro a una qualità migliore)
Come eravamo. Robert Redford e Barbra Streisand insieme da Oprah Winfrey, 37 anni dopo.
Da ieri stanno girando molto online alcune foto che mostrano l’imprenditore Rupert Murdoch – nato in Australia ma naturalizzato statunitense – insieme alla ex modella statunitense Jerry Hall. Le foto sono state scattate durante la finale di Coppa del mondo di rugby giocata a Londra fra Australia e Nuova Zelanda, e vinta dalla Nuova Zelanda. La foto più condivisa mostra Murdoch che bacia Hall, confermando le voci che girano da settimane sul fatto che i due stiano insieme.
Rupert Murdoch e Jerry Hall stanno insieme? se ne parla da giorni, ora la foto di un bacio fra il noto imprenditore e l'ex compagna storica di Mick Jagger sembra confermarlo.
Un uomo è accusato di omicidio preterintenzionale aggravato da “futili motivi” per aver provocato domenica la morte della sorella Maria Paola Gaglione, morta dopo essere caduta da un motorino sul quale si trovava insieme al compagno, Ciro Migliore, un uomo transgender. Questo caso di cronaca, che ha fatto molto discutere, ha riaperto tra le altre cose la questione linguistica su come riferirsi alle persone trans. Nel dare la notizia, infatti, molti giornali e tv hanno raccontato una “relazione lesbica”, hanno citato “due ragazze” coinvolte nel caso, e si sono riferiti esplicitamente a Ciro Migliore come a una donna. Lo ha fatto anche Arcilesbica, volutamente, portando avanti una precisa presa di posizione politica. La grandissima parte dei movimenti femministi e che lavorano per i diritti delle persone LGBTQI+, però, ha definito Ciro Migliore un uomo transgender: e lui stesso parla di sé al maschile. Vediamo di capire meglio.
Trans, transessuale, transgender. Un breve glossario, visto che i mezzi di informazione stanno facendo un po’ di confusione e c'è anche una questione politica.
Un libro scritto da due apprezzate giornaliste del New York Times, Sheera Frenkel e Cecilia Kang, uscito negli Stati Uniti il 13 luglio, è da alcuni giorni oggetto di estese attenzioni tra analisti e commentatori interessati all’ampio dibattito sui sociali network. Intitolato An Ugly Truth: Inside Facebook’s Battle For Domination, tratta delle responsabilità di Facebook nella diffusione di comportamenti legati alla disinformazione, all’incitamento all’odio, alle teorie del complotto e alla violenza. Le responsabilità sono principalmente definite in termini di interessi economici nella monetizzazione di contenuti divisivi e infondati, e in termini di mancata attivazione di tempestivi e appropriati protocolli di protezione, nonostante la consapevolezza delle infiltrazioni russe e di altri fenomeni relativi alla sicurezza nazionale all’interno dell’azienda. Il libro di Frenkel e Kang – che uscirà in Italia a settembre, per Einaudi – si sofferma inoltre sui dissidi interni tra reparti e figure centrali all’interno di Facebook, incluso il rapporto problematico tra il CEO e cofondatore Mark Zuckerberg e l’influente direttrice operativa Sheryl Sandberg. Per scriverlo, Frenkel e Kang – che al New York Times si occupano regolarmente di sicurezza informatica e aspetti normativi di Internet – hanno raccolto più di 1.000 ore di interviste a oltre 400 dipendenti ed ex dipendenti di Facebook di ogni livello, consulenti esterni, avvocati e altri professionisti vicini all’azienda. Molte tra le persone intervistate hanno inoltre fornito promemoria interni, email e altri documenti consultati dalle autrici del libro.
Il discusso libro sulle “brutte verità” di Facebook. Due giornaliste del New York Times hanno ricostruito le vulnerabilità, gli interessi e i dissidi interni al social network.
Nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 settembre, nella provincia di Foggia, in Puglia, si sono intensificate le forti piogge che hanno provocato diversi danni nei giorni scorsi. Nei pressi del lago di Varano è stato ritrovato il cadavere di una persona dispersa da mercoledì, hanno detto le autorità, mentre un’altra persona risulta ancora dispersa a Peschici: le piogge hanno colpito soprattutto l’aera tra Peschici e Vieste, e hanno costretto anche l’evacuazione di campeggi e masserie. Da questa mattina proseguono i soccorsi, e i vigili del fuoco stanno valutando la possibilità di intervenire con gli elicotteri per recuperare le persone che potrebbero essere rimaste isolate a causa delle piogge.
L’alluvione nel Gargano. Le piogge molto violente della notte scorsa hanno provocato danni a Peschici e Vieste: una persona è morta e un'altra è ancora dispersa.
Un breve filmato di un cavallo che corre risalente a oltre un secolo fa è stato inserito all’interno del DNA di un batterio vivente, in un esperimento che potrebbe un giorno cambiare il modo in cui conserviamo i dati e registriamo i cambiamenti che avvengono all’interno degli organismi, compreso il nostro. L’esperimento è stato condotto con successo da un gruppo di ricercatori guidato da Seth L. Shipman della Harvard Medical School (Stati Uniti) e i suoi risultati sono stati pubblicati, questa settimana, sulla rivista scientifica Nature. Per ora è una dimostrazione, ma gli autori della ricerca sperano che in futuro possa portare a un sistema per trasformare le cellule in minuscoli registratori, dai quali estrarre informazioni su ciò che hanno rilevato mentre si trovavano all’interno di un altro organismo. Il DNA viene già sfruttato da tempo per inserire dati al suo interno, che non riguardano direttamente le attività della cellula di cui fa parte, ma come una sorta di scheda di memoria. Finora si era utilizzato il DNA sintetico prodotto in laboratorio e non quello di cellule viventi, che si modifica di continuo ed è più difficile da tenere sotto controllo. Shipman e colleghi sono invece riusciti a inserire informazioni “estranee” nel DNA del batterio vivente, come il breve filmato del cavallo e la fotografia di una mano, sfruttando il suo sistema di difesa dagli agenti esterni.
Questo video è stato “salvato” nel DNA di un batterio vivente. È un risultato senza precedenti: in futuro ci aiuterà a produrre cellule che registrano i cambiamenti nel nostro organismo che ora ci sono invisibili.
I film sono pieni di oggetti. Almeno nei film migliori, raramente quegli oggetti sono messi lì a caso, e infatti spesso ce li ricordiamo: le spade laser di Star Wars, la trottola di Inception, il pallone di Cast Away (no: Wilson non conta co-protagonista; è un pallone). Il sito Thrillist ha raccolto i cento che ritiene più importanti, e per ognuno ha cercato cosa ne avevano detto persone che ci avevano avuto a che fare. Sono oggetti-oggetti e sono stati quindi esclusi i costumi (per esempio le maschere di certi personaggi) o i veicoli (niente DeLorean, quindi): però c’è una testa di cavallo. Visto che 100 sono proprio tanti, ne abbiamo scelti 12, senza fare classifiche e scegliendo quelli con qualcosa di interessante. Per esempio: l’anello del Signore degli Anelli fu scelto a partire dall’anello di uno dei produttori del film, che stava per sposarsi.
Oggetti di film famosi, e le loro storie. I cartelli di "Love Actually", la cocaina di "Scarface", una testa di cavallo e ovviamente Wilson!.
Questa settimana esce Magic in the Moonlight, il nuovo film diretto da Woody Allen con Emma Stone e Colin Firth, sulla storia, ambientata in Francia negli anni Venti, di un illusionista inglese che viene ingaggiato per smascherare una giovane sedicente sensitiva. Mommy è il quinto film del giovane regista canadese Xavier Dolan, vincitore del Premio della giuria all’ultimo festival del cinema di Cannes, sulla storia di una mamma vedova che si ritrova ad allevare da sola il violento figlio quindicenne. Scemo & più scemo 2 è il sequel del film del 1994 Scemo & più scemo, con gli stessi protagonisti Jim Carrey e Jeff Daniels, che si ritrovano dopo vent’anni e intraprendono insieme un viaggio che li porterà a conoscere la figlia di Harry, di cui lui ignorava l’esistenza. Un amico molto speciale, diretto da Alexandre Coffre, racconta la storia di un bambino che desidera conoscere Babbo Natale, fin quando non ne incontra uno che cade per magia sul suo balcone, ma che in realtà è un ladro di appartamenti. The Rover, con Guy Pearce, Robert Pattinson e Scoot McNairy, è ambientato in un futuro prossimo, dove il mondo è devastato dalle guerre: il protagonista Eric viaggia a lungo attraverso il deserto australiano alla ricerca dell’unica cosa che possedeva, la sua automobile, che gli è stata rubata da una gang di criminali. La metamorfosi del male, diretto da William Brent Bell, è un horror ambientato in Francia sulle vicende che seguono la morte violenta del padre e del figlioletto della famiglia Porter durante un campeggio. Escono infine The Perfect Husband, diretto da Lucas Pavetto, e la commedia italiana Ambo, di Pierluigi Di Lallo.
I film del weekend. Il nuovo film di Woody Allen – con Emma Stone e Colin Firth – e il sequel di Scemo & più scemo, tra gli altri: tutti i trailer.
Oggi compie 40 anni Conor Oberst, il cantante e leader dei Bright Eyes, uno piuttosto precoce (ha registrato il suo primo disco a 13 anni). Queste sono undici canzoni dei Bright Eyes – la sua band più nota – che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, ha scelto per il libro Playlist, la musica è cambiata. Bright Eyes (1998, Omaha, Nebraska) All’inizio del millennio, Conor Oberst era la promessa della musica cosiddetta alternative americana, il nuovo Bob Dylan. Neanche vent’anni, e sfornava canzoni come panini, con arrangiamenti sanguigni e testi complessi e tormentati. I Bright Eyes sono lui, e musicisti e amici cooptati di volta in volta. Mai esplosi, ormai sono diventati un’istituzione creativa, molto amati e molto odiati (lui se la tira un po’, in effetti), lontani dalla possibilità di grandi successi ma degnati di pagine intere su Time.
Undici canzoni dei Bright Eyes. Oggi che il leader della band Conor Oberst compie quarant'anni (e fa dischi da quando ne aveva 13).
La procura di Milano sta indagando su 11 persone per una presunta truffa ai danni di centinaia di utenti delle principali compagnie telefoniche italiane (tra cui Wind-Tre, Tim e Vodafone) a cui sono stati addebitati servizi a pagamento senza il loro consenso. Il nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza ha effettuato sequestri e perquisizioni nella sede legale della Wind-Tre di Rho. La procura di Milano ha scritto all’Autorità garante per le comunicazioni per avere chiarimenti sulla posizione di Vodafone e Tim. I clienti di Wind-Tre, Vodafone e Tim a cui sono stati addebitati i cosiddetti Vas (Servizi a valore aggiunto) sarebbero migliaia e la presunta truffa non si sarebbe interrotta neppure durante il lockdown dovuto all’emergenza coronavirus. Secondo la ricostruzione della procura, sarebbe bastato visitare una pagina web, arrivandoci spesso attraverso ingannevoli banner pubblicitari, e senza ulteriori click per ritrovarsi abbonati a servizi a pagamento (settimanali o mensili) di news, oroscopi, suonerie, meteo, gossip, video non richiesti. Le ipotesi di reato della procura sono frode informatica ai danni dei consumatori e l’intrusione abusiva nel sistema telematico. A tre degli indagati è stato contestato anche il reato di tentata estorsione contrattuale.
Undici persone sono state arrestate con l’accusa di truffa per servizi di telefonia addebitati senza consenso.
Alali Faowaw, un siriano di 30 anni arrestato il 19 novembre all’aeroporto di Bergamo, è stato formalmente accusato di terrorismo internazionale. Faowaw è una delle persone che negli ultimi giorni sono state arrestate o espulse dall’Italia per essere sospettate di avere legami con gruppi terroristici. Faowaw era stato trovato in possesso di un passaporto falso: al momento dell’arresto era insieme a Al Hassan Hazem, 19 anni, ed entrambi si stavano imbarcando su un volo per Malta. Faowaw e Hazem si trovano al momento in isolamento nel carcere di Bergamo. Il ministero degli Interni non ha ancora diffuso alcun comunicato per commentare la vicenda. Faowaw è stato accusato di fare parte dell’ISIS (o Stato Islamico): secondo diversi giornali, sul suo cellulare è stata trovata una fotografia che lo ritrae per le strade di Raqqa, la “capitale” dello Stato Islamico, con indosso una divisa militare. La Stampa ha scritto che Faowaw si è difeso spiegando che era stato arruolato nella polizia dello Stato Islamico e che il suo compito era quello di presidiare un incrocio. Faowaw ha raccontato di avere poi deciso di scappare dalla Siria dopo che, a causa di un’accusa di corruzione, aveva ricevuto minacce di morte e cento frustate. In diverse zone della Siria e dell’Iraq sotto il suo controllo, l’ISIS ha creato una forza di polizia civile incaricata di mantenere l’ordine e di risolvere piccoli crimini. Esistono anche unità di polizia religiosa, spesso composte da donne, che si occupano di punire le infrazioni al severo codice religioso in vigore. Tra le altre cose, in queste aree è proibito bere alcolici, fumare e ascoltare musica.
I sospettati di terrorismo in Italia. Negli ultimi giorni ci sono stati una decina di arresti ed espulsioni: un cittadino siriano è stato incriminato di terrorismo internazionale.
I saluti sono da sempre uno dei momenti più mostrati, raccontati e ricordati dalla fotografia, dal cinema e banalmente delle nostre vite: che ci si trovi in stazioni o porti, per partenze o arrivi, di innamorati, parenti o amici, sempre accompagnati da baci, abbracci, sguardi felici o preoccupati e comunque un po’ umidicci. Sfogliando le agenzie fotografiche abbiamo trovato tantissime immagini di saluti tra soldati in partenza o di ritorno dalla guerra: durante la Seconda guerra mondiale, dopo quella di Corea, o quelle più recenti in Afghanistan e Iraq. Ma ci sono anche i genitori che salutano i figli, le partenze incerte di chi cerca un lavoro in un paese lontano, e chi si attarda in un abbraccio sulla banchina deserta del porto quando gli altri se ne sono andati. Ognuna di queste foto racconta un pezzetto di una storia sempre uguale, fatta di attese, speranze e ritorni: uomini che sporgono dagli oblò, fidanzate in equilibrio per gli ultimi baci, padri che riprendono in braccio i figli dopo mesi o anni, oppure che li vedono per la prima volta. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Saluti e baci. Una lacrimevole raccolta fotografica di saluti, addii, ritorni e attese, in cui è impossibile non immedesimarsi.
Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick è uno dei film di cui più si sta parlando in questi giorni: dal 3 dicembre è uscito in quasi 500 cinema italiani, è diretto da Ron Howard – il regista di Apollo 13, Rush e A Beautiful Mind, per dirne tre – ed è basato sulla vera storia della baleniera Essex, che nel 1820 ebbe gravissimi problemi a causa di una balena. La storia della Essex e del suo equipaggio guidato dal capitano George Pollard Jr. fu fonte d’ispirazione per il romanzo Moby Dick, scritto nel 1851 da Herman Melville. Moby Dick racconta il viaggio della baleniera Pequod e del gruppo di marinai guidati dal capitano Achab, tutti a caccia di una enorme balena bianca: Moby Dick. Heart of the Sea racconta invece la storia di Pollard così come è stata raccontata nel romanzo Nel cuore dell’oceano, scritto nel 2000 da Nathaniel Philbrick. Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick (il titolo originale è, in un inglese più corretto, In the Heart of the Sea) racconta quindi una storia di quasi 200 anni fa, per come è stata raccontata in un romanzo di 15 anni fa. È uno di quei casi in cui parlare di spolier è esagerato: per chi proprio volesse evitare di sapere qualsiasi cosa sul film, comunque, è meglio non leggere più avanti. Chi volesse conoscere la storia vera della Essex e del suo equipaggio può continuare a leggere.
La vera storia di “Heart of the sea”. È quella della Essex, la baleniera protagonista del nuovo film di Ron Howard e fonte d'ispirazione per "Moby Dick" di Melville.
Da oggi è disponibile su Netflix 2017, il nuovo spettacolo di Louis CK, uno dei comici americani più apprezzati e famosi degli ultimi anni. Il materiale di 2017 è completamente nuovo: Louis CK è famoso tra le altre cose perché più o meno ogni due anni scrive uno spettacolo di un’ora e mezza da capo, senza usare vecchie battute, ed è una cosa che fanno in pochi tra i comici. Se siete già esperti: 2017 è molto divertente, e se la gioca con gli altri spettacoli di stand-up più belli di Louis CK. Ve lo conferma una parte di redazione del Post che l’ha visto dal vivo la scorsa estate. Per tutti gli altri: abbiamo raccolto dieci video per imparare in pochi minuti chi è Louis CK e perché è così famoso, e per farsi venire voglia di vedere 2017 subito. Su Netflix 2017 è in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Louis CK, spiegato in 10 video. Oggi esce su Netflix il suo nuovo spettacolo: cose per chi non lo conosce e vuole recuperare, o da rivedere per la millesima volta per tutti gli altri.
The Looking Game è un piccolo libro che contiene un progetto di ricerca sull’archivio di fotografie di Rodney Alcala, un famoso serial killer statunitense condannato a morte nel 2010 per una lunga serie di violenze sessuali e omicidi commessi negli Stati Uniti nel corso degli anni Sessanta e Settanta. Il libro è stato ideato dagli artisti M.F.G. Paltrinieri e Mirko Smerdel e dalla casa editrice indipendente Discipula Editions, in collaborazione con un’altra casa editrice, la Akina Books, e sfrutta le circa mille immagini di minori e donne contenute nell’archivio fotografico di Alcala, trovato dalla polizia in un garage di Seattle nel 1979. Il progetto è nato approfittando del fatto che mentre era ricercato dalla polizia, Alcala frequentava la New York University e adottò un nome falso: John Berger, come uno dei maggiori scrittori e critici d’arte inglesi. Alcala non ha mai chiarito se la scelta del nome fosse stata casuale, ma gli ideatori di The Looking Game hanno utilizzato la coincidenza per un interessante esperimento visuale: hanno sovrapposto parti di testi selezionati da diverse pubblicazioni di Berger alle immagini dell’archivio fotografico di Alcala.
L’archivio fotografico di un serial killer. 10 immagini da un progetto esposto a Londra, che raccoglie le immagini scattate da Rodney Alcala tra gli anni Sessanta e Settanta.
Da oggi sarà disponibile il petro, la nuova criptovaluta voluta dal governo venezuelano di Nicolás Maduro per aggirare le dure sanzioni finanziarie imposte al Venezuela. Maduro ha spiegato che saranno coniati 100 milioni di petro, per un valore complessivo corrispondente di circa 6 miliardi di dollari: a ogni petro, ha spiegato Maduro, corrisponderà un barile di petrolio (prodotto di cui il Venezuela è grande produttore) e la nuova moneta potrà essere usata e scambiata come si fa con le altre criptovalute (i Bitcoin, per esempio). L’idea del petro era stata presentata a dicembre come alternativa alle tradizionali valute, da usare per pagare fornitori esteri e aggirare le sanzioni imposte dagli Stati Uniti lo scorso anno. Secondo i critici dell’iniziativa, tuttavia, il petro sarà solo un modo per il governo venezuelano di raccogliere in fretta denaro nel bel mezzo di una delle peggiori crisi della storia del paese, e in pratica cercare di far pagare due volte un barile di petrolio. In tutto il Venezuela mancano da anni diversi beni di prima necessità, la povertà è in aumento e l’inflazione del Bolivar, la valuta nazionale, è intorno al 13.000 per cento.
Da oggi sarà disponibile il petro, la criptovaluta del Venezuela. È stata voluta da Maduro per aggirare le sanzioni internazionali, ma ci sono molti dubbi sulla sua reale solidità.
John Thackeray è un fotografo e videomaker francese autore del progetto My Room: negli ultimi sei anni ha fotografato nelle loro stanze da letto 1200 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 anni (i cosiddetti millennials) di 55 paesi diversi. Thackeray ha anche intervistato i protagonisti delle foto e raccolto una selezione di 100 immagini in un libro, che verrà pubblicato a fine anno con il titolo My Room, portrait of a generation (si può pre-ordinare sul sito del progetto). Thackeray ha scattato tutte le foto dall’alto, in modo che si vedessero tutti gli oggetti che componevano le stanze. Ha spiegato che il 95 per cento del suo lavoro è stato convincere le persone a farsi fotografare: per trovarle ha usato i social network o si è affidato a ONG locali, solo raramente ha chiesto direttamente alle persone che incontrava per strada (una scelta rischiosa in alcune zone). Nelle foto ci sono ragazzi ricchi o poveri, che vivono in città o in campagna, studenti, pescatori, contadini e ingegneri, tra gli altri.
Camere da letto dal mondo. Di ragazzi tra i 18 e i 30 anni di 55 paesi diversi, fotografate dall'alto con tutti i loro oggetti.
Il nuovo iPhone SE è in vendita in Italia da inizio aprile ed è lo smartphone più recente di Apple, benché riprenda design e dimensioni degli iPhone 5, messi in vendita per la prima volta nell’autunno del 2012. A parte lo schermo più piccolo, da 4 pollici, iPhone SE ha molte cose in comune con gli iPhone 6S per quanto riguarda la potenza, i sensori al suo interno e la fotocamera da 12 megapixel. Apple ha aggiornato il suo vecchio telefono per offrire un prodotto meno ingombrante, in modo da soddisfare le tante persone ancora affezionate al vecchio formato e poco interessate a passare a un iPhone più voluminoso. Il nuovo iPhone SE soddisfa questa necessità e ha ricevuto per lo più recensioni positive da parte dei più importanti giornali e siti di tecnologia. Il Wall Street Journal scrive che il nuovo iPhone SE è la dimostrazione che “scegliere uno smartphone dovrebbe essere come scegliere un paio di scarpe”, e che quindi è bene che ci siano più opportunità di scelta per coniugare stile e funzionalità. L’articolo ammette comunque che iPhone SE “è una vittoria per l’ergonomia, ma Apple non prende nessun punto per originalità”, ricordando che esteticamente il telefono è “praticamente indistinguibile dagli iPhone 5S di tre anni fa”. In compenso, scrive sempre il WSJ, la batteria costituisce un importante passo avanti rispetto ai predecessori: assicura fino a 10 ore di intenso utilizzo, due in più rispetto agli iPhone 6S e iPhone 5S, e tre ore in più rispetto al concorrente Samsung Galaxy S7 presentato all’inizio di quest’anno.
Come se la cava iPhone SE. Le recensioni sono quasi tutte positive per velocità e durata della batteria, ma lo schermo piccolo, insomma...
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 794 casi positivi da coronavirus e 28 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 1.682 (79 in meno di ieri), di cui 213 nei reparti di terapia intensiva (16 in meno di ieri) e 1.469 negli altri reparti (63 in meno di ieri). Sono stati analizzati 82.559 tamponi molecolari e 116.679 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dello 0,92 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,03 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 882 e i morti 21. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (143), Sicilia (115), Campania (98), Lazio (64) e Toscana (58).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 2 luglio.
Questa settimana, circa 2.500 pecore domestiche sono state liberate ai piedi delle colline nella contea di Boise, nell’Idaho, Stati Uniti, un’area di proprietà pubblica dove le pecore sono lasciate libere di pascolare. La liberazione avviene ogni anno, ad aprile. Pascolando le pecore raggiungono la cima delle colline, dove vengono nuovamente raggruppate dopo un periodo che solitamente è di dieci giorni. Molto lontano da Boise, a Sendai, in Giappone, uno scimpanzé è fuggito dallo zoo e si è rifugiato su un traliccio della corrente elettrica. Nelle fotografia dell’agenzia Kyodo News, lo si vede mentre cerca di difendersi in maniera piuttosto fiera da un veterinario, sollevato su un elevatore per catturarlo (né il veterinario né Chacha si sono fatti male). Se la foto dello scimpanzé inferocito vi ha turbato, potete rilassarvi con quella dell’allattamento di Bruno, l’unico cucciolo bianco di una nidiata partorita da un cinghiale femmina nel parco naturale di Ortenburg, in Germania. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Verso la libertà!. Pecore liberate nei pascoli dell'Idaho e lo scimpanzé più inquietante che vedrete oggi, tra le migliori foto di animali della settimana.
Il 7 maggio la Triennale di Milano inaugura la mostra In Atelier. Aurelio Amendola: fotografie 1970-2014, dedicata al fotografo Aurelio Amendola. Amendola, nato a Pistoia nel 1938, è famoso soprattutto per i ritratti di importanti artisti italiani e internazionali nel Novecento, all’opera o nei loro atelier, e per le fotografie alle sculture del Rinascimento italiano, da quelle di Jacopo della Quercia, a Michelangelo e Donatello. La mostra, che resterà aperta fino a domenica 8 giugno, è suddivisa in quattro sezioni. La prima è dedicata a Michelangelo, in particolare alle fotografie della Pietà Rondanini, una sorta di omaggio a Milano. Le altre tre si concentrano sul rapporto tra gli artisti e le loro opere: la progettazione e l’atelier, che riflette in qualche modo la personalità dell’artista; il processo creativo vero e proprio, con Alberto Burri che lavora con un bruciatore in mano ed Emilio Vedova ricoperto di colore; e gli artisti con le loro opere finite, da Igor Mitoraj con una sua scultura a Mario Schifano con in mano un pennello. Tra i ritratti realizzati da Amendola ci sono, tra gli altri, anche Renato Guttuso, Jannis Kounellis, Giorgio de Chirico, Andy Wahrol e Michelangelo Pistoletto, oltre ad alcuni scatti inediti di Emilio Isgrò, Nino Longobardi e Mimmo Paladino.
Ritratti di grandi artisti. Le fotografie di Aurelio Amendola esposte a Milano: Emilio Vedova ricoperto di colore, Renato Guttuso alla scrivania e Andy Warhol nel suo studio, tra gli altri.
Adriano Sofri torna a parlare su Repubblica della situazione all’ILVA di Taranto: ieri si è tenuto l’incontro tra il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, le organizzazioni sindacali e il presidente delle acciaierie Bruno Ferrante. Dall’incontro è emersa la possibilità della cassa integrazione per quasi 9 mila lavoratori, 7 mila solo a Taranto. Tra le ipotesi per salvare l’ILVA ci sarebbe anche il dissequestro e la vendita del materiale giacente, sequestrato dalla magistratura e fermo dal 26 novembre, il cui valore presunto è di un miliardo di euro. La conferenza stampa che uomini del governo, dell’Ilva e dell’attuando Decreto (donne niente: è pur sempre acciaio) hanno tenuto ieri è stata delle più sciolte e lunghe. Dunque è tanto più significativo che alla fine ne sia rimasto una specie di vasto ronzio esausto, come di mosche in un bicchiere, mosche di domande e mosche di risposte. Anche i beneducati che fingevano di credere che una soluzione ci sia, e anzi sia alle porte sanno di girare in tondo. L’unica cosa data per certa, e dilazionata per pudore — «Ancora un minutino, signor boia…» — è la decisione di mettere in cassa integrazione fino a novemila operai. L’ennesima istanza dell’Ilva sul dissequestro, corredata dal proposito di devolverne il ricavato a salari e bonifiche, non ha un gran futuro, né un futuro qualunque. Resta il tentativo disperato di un “dissequestrino”: come con la ragazza madre del vecchio proverbio, che aveva fatto un bambino ma lo aveva fatto piccolo piccolo.
Come vanno le cose a Taranto. Ieri si sono incontrati il gruppo Riva, il ministro dell'Ambiente e i sindacati, oggi Adriano Sofri fa il punto della situazione sulla cassa integrazione degli operai ILVA e il destino della merce sequestrata.
Il tribunale di Roma ha deciso che la Rai dovrà rettificare la risposta di un quiz nel programma televisivo L’Eredità sulla capitale di Israele, che due mesi e mezzo fa aveva provocato molte polemiche. Il 21 maggio scorso, durante il noto programma di Rai 1 condotto da Flavio Insinna, una concorrente aveva risposto “Tel Aviv” alla domanda quale fosse la capitale di Israele. Insinna l’aveva corretta, sostenendo che la risposta giusta fosse Gerusalemme. Secondo quanto stabilito dal tribunale, durante la prossima puntata dell’Eredità, in programma per fine settembre, Insinna dovrà pronunciare questa frase: «Il diritto internazionale non riconosce Gerusalemme quale capitale di Israele»
“L’Eredità” dovrà correggersi sullo status di Gerusalemme. Lo ha deciso il Tribunale di Roma, dopo che il noto programma della Rai aveva sostenuto che Gerusalemme fosse la capitale di Israele.
Ieri sera Ivano Fossati è stato ospite del programma Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio su Raitre, durante il quale ha presentato il suo ultimo album, Decadancing, e ha spiegato che sarà l’ultimo nel vero senso della parola. «Ho pensato, non in questi giorni, ma negli ultimi due o tre anni, che dopo questo Decadancing sarebbe stato il mio ultimo disco e non ne registrerò altri e anche il mio prossimo tour sarà l’ultimo. Così mi sentirò più libero. Mi voglio staccare da quella che si chiama attività discografica, il mestiere, l’avere a che fare con la promozione, anche l’avere a che fare con il girare il mondo – che mi piace tanto – e il dover stare attento a vedere tutto per catturare tutto, prestando attenzione agli avvenimenti, ai colori, a tutto quello che avrebbe potuto servirmi per scrivere canzoni. Ora comincerò a viaggiare e a vedere le cose in un altro modo».
Ivano Fossati a Che tempo che fa. Il video dell'intervista di ieri sera, con l'annuncio che l'ultimo album sarà l'ultimo nel vero senso della parola.
A partire dal 2017 la casa di moda italiana Gucci presenterà in un’unica sfilata la collezione maschile e quella femminile, anziché in due eventi distinti come accade solitamente ora. La notizia è stata data martedì da Marco Bizzarri, presidente e amministratore delegato di Gucci, alla Conferenza internazionale sul lusso organizzata dal New York Times a Versailles. Bizzarri ha detto che la prima sfilata unificata si terrà nel nuovo quartier generale di Gucci, in via Mecenate a Milano; non ha specificato se si svolgerà durante la Settimana della moda maschile o femminile, ma secondo gli esperti verrà scelta quest’ultima vista l’attenzione molto maggiore da parte di stampa e buyers (cioè i professionisti che scelgono quali capi acquistare e rivendere nei negozi). Se così fosse, le sfilate di Gucci non saranno più quattro ma due, e si terranno a Milano a febbraio e settembre. La tradizione di far sfilare i capi maschili e femminili in due momenti separati (solitamente i capi maschili vengono presentati un mese prima di quelli femminili) ha ragioni soprattutto storiche, dato che inizialmente molte aziende si occupavano soltanto di moda maschile o femminile, o di alta moda, o accessori. Col tempo si sono ingrandite e in alcuni casi il direttore creativo di entrambe le linee è la stessa persona, come accade a Gucci con Alessandro Michele. In questi casi, unificare le collezioni rispecchia e semplifica il lavoro dello stilista, mentre è certamente più macchinoso per le aziende, come Dior, che hanno due direttori creativi diversi per la moda uomo e donna.
Cosa vuol dire che Gucci unifica le sfilate. Dal 2017 le collezioni maschili e femminili verranno presentate nello stesso evento, per più ragioni.