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La procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato nel processo nei confronti di Finningan Lee Elder e Christian Gabriel Natale-Hjort, i due cittadini statunitensi accusati di concorso in omicidio per la morte del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega avvenuta il 26 luglio a Roma. La richiesta del giudizio immediato – che sostanzialmente serve a evitare l’udienza preliminare, accorciando di conseguenza i tempi del processo – è arrivata dopo la chiusura delle indagini. Oltre che per tentato omicidio, Natale-Hjorth ed Elder sono accusati di tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
La procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato per i due statunitensi accusati dell’omicidio di Mario Cerciello Rega.
Il nuovo “Centro di controllo” di iOS 11, l’ultima versione del sistema operativo degli iPhone uscita questa settimana, non disattiva completamente il WiFi e il Bluetooth, come ci si aspetterebbe utilizzando le sue opzioni. L’hanno notato Andrea Barisani, specializzato in sicurezza informatica, e altri esperti osservando il comportamento degli iPhone quando si dà il comando da “Centro di controllo”. Le antenne del WiFi e del Bluetooth continuano a funzionare, probabilmente per lasciare la possibilità di trasferire file tramite AirDrop e di sincronizzare le attività sui prodi dispositivi (“Handoff”). Non sembra quindi essere un errore di Apple, ma una scelta deliberata sul funzionamento di iOS 11. Il problema è che in questo modo la maggior parte degli utenti penserà di avere disattivato completamente WiFi e Bluetooth, mentre nella realtà dei fatti alcune funzionalità legate ai due sistemi continueranno a essere attive. L’unico modo per disattivarle completamente è farlo attraverso l’app “Impostazioni” degli iPhone e degli iPad. Apple per ora non ha commentato la notizia. PSA: iOS 11 new control center WiFi and Bluetooth toggles don’t actually turn off their respective radios.
Il nuovo “Centro di controllo” di iOS 11 non disattiva del tutto WiFi e Bluetooth.
Nell’ultimo mese il presidente del Consiglio Matteo Renzi e diversi membri del governo hanno parlato spesso del taglio delle tasse che avverrà a partire dal 2015. Nella manovra approvata lo scorso ottobre è effettivamente presente uno dei tagli di imposte più significativi degli ultimi anni. Questo però non significa automaticamente che la pressione fiscale sia complessivamente destinata a scendere nel prossimo anno: paradossalmente, a quanto risulta da alcuni documenti prodotti dallo stesso governo e da alcune dichiarazioni del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, secondo le stime la pressione fiscale nei prossimi anni aumenterà. Questi dati si trovano nella nota di aggiornamento al DEF, un documento pubblicato lo scorso 30 settembre dal ministero dell’Economia:
Le tasse scenderanno o no? il governo dice di averle tagliate ma un suo documento stima un aumento della pressione fiscale nei prossimi anni: una guida semplice per capire cosa vogliono dire questi dati.
Roberto Maroni, ex ministro, ex presidente della Lombardia ed ex segretario della Lega Nord, è stato assolto dalla Corte di Cassazione dall’accusa di aver fatto assumere una sua ex collaboratrice a Eupolis, una società controllata dalla regione che si occupa di formazione. La Cassazione ha infatti annullato, “senza rinvio” a un nuovo processo, la sentenza del novembre del 2019 della Corte d’appello che aveva condannato Maroni a un anno di reclusione e a 450 euro di multa. Maroni era stato condannato in primo e secondo grado per «concorso in turbata libertà degli incanti», reato che ora la Cassazione definisce «non configurabile». Oltre a Maroni sono stati assolti anche gli altri tre co-imputati del processo: Giacomo Ciriello, ex capo di segreteria del presidente della Lombardia, Andrea Gibelli, ex segretario generale della regione, e Mara Carluccio, la persona che secondo l’accusa sarebbe stata fatta assumere da Maroni.
La Cassazione ha assolto Roberto Maroni dall’accusa di aver fatto assumere una sua ex collaboratrice da una società della regione Lombardia.
È stato diffuso il trailer in inglese di Youth – La giovinezza, il film del regista premio Oscar Paolo Sorrentino presentato all’ultimo festival del cinema di Cannes ed uscito in Italia lo scorso 21 maggio. Il nuovo trailer in lingua originale accompagnerà la presentazione del film in alcuni festival di quest’autunno, tra cui il Toronto International Film Festival, e l’uscita nelle sale statunitensi il prossimo 4 dicembre. Il film racconta la storia di due vecchi amici ottantenni che si incontrano durante una vacanza e ricordano il loro passato. Del cast fanno parte Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Jane Fonda e Paul Dano. Youth – La giovinezza è il secondo film girato in lingua inglese da Sorrentino dopo This must be the place. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il trailer in inglese di “Youth – La giovinezza”. Il film di Paolo Sorrentino con Michael Caine e Harvey Keitel uscirà negli Stati Uniti il prossimo 4 dicembre.
Oggi a Venezia i film presentati in concorso sono stati due: Desde allà di Lorenzo Vigas e Remember di Atom Egoyan. Il film di Vigas parla di Armando, un uomo di mezza età che paga giovani prostituti soltanto per guardarli, e della sua relazione con uno di questi ragazzi, Elder. Remember, invece, racconta la storia di Zev: scopre che la guardia nazista che ha assassinato la sua famiglia 70 anni prima vive in America con un’identità falsa, e si mette in viaggio. Fuori concorso, invece, sono stati mostrati Gli uomini di questa città io non li conosco, di Franco Maresco e La calle de la Amargura di Arturo Ripstein. Il documentario di Maresco racconta la storia di Franco Scaldati, il drammaturgo, attore e regista morto nel 2013. Il film di Ripstein invece racconta di due prostitute che per derubare due loro clienti li uccidono senza volerlo. Nella sezione Orizzonti, invece, i film di oggi sono stati Visaaranai (Interrogation) di Vetri Maaran (su un gruppo di immigrati che si trovano incastrati in un caso politico) e Taj Mahal di Nicolas Saada, su una ragazza di 18 anni che si trova da sola in una stanza durante l’attacco terroristico all’hotel Taj Mahal di Mumbai.
Le foto di giovedì a Venezia. Al Festival del cinema sono arrivati Bruno Ganz e Valeria Golino, e una Serena Grandi molto contenta di esserci.
Nelle prime ore del mattino di lunedì 9 dicembre due stampe dell’artista inglese Damien Hirst sono state rubate dalla Exhibitionist Gallery nel quartiere londinese di Notting Hill. Il ladro ha rubato solo le due opere di Hirst, lasciando ai loro posti quelle di altri autori importanti, tra cui Andy Warhol, Roy Lichtenstein, e Banksy: è entrato dalla porta principale e ha portato via le due stampe caricandole su una macchina di colore scuro. Poi, ha detto Scotland Yard, si è diretto verso Ladbroke Grove, nella parte occidentale di Londra. Una telecamera a circuito chiuso posizionata all’interno della galleria ha filmato l’intero furto, che in realtà è stato piuttosto rapido e visto così anche abbastanza semplice.
Il video del furto di due stampe di Damien Hirst, a Londra. È stato girato da una telecamera a circuito chiuso della Exhibitionist Gallery: il ladro non è ancora stato preso.
Giorgio Napolitano ha rivolto oggi al Quirinale uno dei suoi ultimi rilevanti discorsi da presidente della Repubblica, peraltro in una fase politica piuttosto delicata, durante la tradizionale cerimonia di auguri alle alte cariche dello Stato. Napolitano ha parlato diffusamente della crisi politica delle ultime settimane e ha detto che, contrariamente a quanto si era affermato negli ultimi mesi, anche a fronte della fine anticipata della legislatura sarà a lui a dare l’incarico al nuovo presidente del Consiglio e non si dimetterà prima della fine del suo settennato. ***
Come la pensa Napolitano. Il testo integrale del discorso sulla fine anticipata della legislatura, il bilancio del governo Monti e su chi darà l'incarico al prossimo presidente del Consiglio.
Il Prime Day di Amazon, il momento degli scontri estivi sul famoso sito di e-commerce, quest’anno non sarà un solo giorno, come suggerisce il nome, ma due. Durerà infatti 48 ore, dalla mezzanotte tra domenica 14 e lunedì 15 luglio fino alle 23.59 di martedì 16 luglio, mentre nel 2018 era durato 36 ore e fino al 2017 era stato un vero e proprio giorno di 24 ore. Il cosiddetto Prime Day è, insieme al Black Friday di novembre, la principale occasione dell’anno in cui Amazon, il secondo più grande sito di e-commerce al mondo, fa grandi sconti. Il Prime Day esiste dal 2015 ed è sempre stato a luglio; a differenza del Black Friday offre promozioni riservate esclusivamente agli utenti abbonati ad Amazon Prime, il servizio di Amazon per ricevere consegne in pochi giorni senza costi aggiuntivi. Tutte le offerte si potranno vedere qui. Alcuni sconti del Prime Day saranno disponibili solo il 15 luglio, altri solo il 16. Ci saranno poi alcune promozioni a tempo molto più brevi: sul Post ci saranno degli aggiornamenti sulle offerte più interessanti e davvero convenienti.
Il Prime Day di Amazon sarà il 15 e il 16 luglio. Su Amazon ci saranno sconti per gli abbonati a Prime, il servizio per ricevere consegne senza costi aggiuntivi.
La scorsa settimana una proposta di Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco a Roma, ha generato una lunga discussione su giornali e social network intorno all’offerta museale della capitale. In un video dalla piazza romana del Campidoglio, Calenda ha criticato l’allestimento dei Musei Capitolini che si trovano proprio nei palazzi che affacciano sulla piazza. La sua proposta è stata di accorpare le collezioni di arte antica della città per creare un unico grande museo, più facile da fruire per visitatori e turisti, stravolgendo l’allestimento dei Musei Capitolini. Seppur presentata come soluzione logica e pragmatica, e nonostante sia stata sostenuta anche tra studiosi di storia dell’arte, ci sono diversi esperti ed esperte in disaccordo, con ragioni più concrete che riguardano i problemi tecnici e altre più concettuali, legate alla convinzione che l’approccio proposto da Calenda sia perlopiù superato. Nel video, Calenda dice che i Musei Capitolini sono «di concezione vecchia» perché mettono insieme «tante cose differenti» senza spiegarle a chi visita le collezioni. Tra i maggiori e più importanti istituti museali appartenenti al comune, i Musei Capitolini furono creati nel 1471 da papa Sisto IV per donare alcune opere al popolo romano. Oggi conservano una gran quantità di statue e quadri importantissimi come la Buona ventura di Caravaggio, ma la maggior parte delle collezioni riguarda Roma e la sua storia.
I problemi di un ipotetico “museo unico” della Roma antica. Carlo Calenda propone di crearlo al posto dei Musei Capitolini, ma oltre agli ostacoli tecnici ci sono anche delle resistenze di concetto.
Luigi Einaudi non è stato solo il secondo Presidente della Repubblica (ma il primo, di fatto, nel pieno esercizio delle proprie funzioni), il padre di un noto e capace editore, il nonno di un noto e capace compositore. È stato anzitutto un economista, liberale e moderato. Non uno della scuola di Chicago, libertaria più che liberale, per la quale ogni intervento dello Stato nel governo dei meccanismi spontanei di mercato è solo foriero di danni. No, Einaudi credeva nell’economia sociale di mercato. Una cosa – la faccio breve, ché non è il caso di scrivere trattati su cose peraltro già ampiamente trattate – secondo cui la spontaneità dell’agire di chi compra e di chi vende può essere corretta se si producono iniquità. E a correggerla provvede lo Stato, magari dicendo che, per esempio, nei trasporti ferroviari non ci può essere concorrenza ma solo servizio pubblico. Lo diceva davvero, Einaudi, cui è stato risparmiato lo spettacolo della privatizzazione delle ferrovie italiane (chiedere ad Arenaways come vadano le cose nel settore). Sui servizi pubblici, Einaudi spiegava con elementare lucidità come fosse giusto che a pagarli fosse la comunità attraverso le tasse. Aggiungendo di preferire un Paese con tasse alte e servizi efficienti ad uno con tasse basse e servizi inefficienti.
I mercati se ne accorgono. "Paghiamo perché nulla cambi", commenta Igor Principe sulla manovra.
Oggi Facebook ha presentato Camera, una nuova applicazione per iPhone che serve per scattare e condividere le fotografie sul social network. Il sistema permette anche di applicare alcuni filtri artistici alle foto, come avviene già con l’applicazione Instagram, acquisita proprio dal social network nelle prime settimane dello scorso aprile. La nuova app è particolarmente essenziale e serve esclusivamente per gestire e caricare le proprie fotografie su Facebook attraverso lo smartphone. Foto degli amici Sotto diversi punti di vista, Camera ricorda alcune funzionalità di Instagram. La schermata principale, per esempio, mostra le fotografie caricate dai propri amici sui loro profili Facebook. Le foto sono riprodotte alla stessa larghezza dello schermo e, se fanno parte di un album, possono essere sfogliate. A ogni immagine si possono anche aggiungere “Mi piace” e commenti, che saranno poi riportati sui profili dei loro proprietari come avviene già con la tradizionale applicazione per Facebook.
Camera, la nuova app di Facebook. L'applicazione per iPhone serve per vedere le foto dei propri amici e caricarne di nuove, applicando anche effetti artistici (Instagram vi dice niente?).
Il sistema sanitario nazionale britannico (NHS) ha avviato una collaborazione con Amazon per rendere accessibili le informazioni disponibili sul sito attraverso l’assistente vocale Alexa. Secondo l’NHS, l’iniziativa consentirà di offrire consigli di salute affidabili, verificati dai suoi medici ed esperti, al posto delle informazioni più inaffidabili e difficili da verificare disponibili su altri siti quando gli utenti cercano online consigli o informazioni sulla salute. Il governo del Regno Unito ritiene inoltre che la collaborazione potrebbe ridurre il carico di lavoro per i medici del sistema sanitario, offrendo consulenze per i problemi più comuni e meno gravi. Ogni giorno milioni di persone con qualche problema di salute cercano i loro sintomi su Internet, sperando di ottenere qualche risposta chiara. Le diagnosi fai-da-te però sono rischiose: possono causare ansie non necessarie, per malanni che in realtà non si hanno, o possono far sottovalutare problemi di salute più seri di quanto si possa immaginare. Una ricerca online che porta su siti poco raccomandabili può peggiorare ulteriormente le cose, e per questo l’NHS sta cercando di incentivare il ricorso al suo sito, che negli anni si è arricchito di consigli e suggerimenti affidabili.
“Alexa, sarà mica lupus?”. L'assistente di Amazon nel Regno Unito darà consigli sulla salute basandosi sulle informazioni del sistema sanitario nazionale (e non è mai lupus).
Aggiornamento di lunedì 2 settembre 2013 Verizon ha confermato l’accordo con Vodafone per l’acquisizione delle quote di Verizon Wireless per 130 miliardi di dollari. — — —
Una gigantesca e noiosa acquisizione. La società telefonica Verizon sta per dare 100 miliardi di euro a Vodafone, ma non cambierà quasi nulla.
Da quando sono iniziate le vaccinazioni, nelle RSA c’è stato un calo significativo dei contagi tra gli ospiti e tra gli operatori sanitari. È diminuito anche il numero degli ospiti in isolamento e inizia a vedersi un calo dei decessi. I primi effetti della campagna vaccinale, molto attesi, sono stati analizzati dall’Istituto superiore di sanità che ha pubblicato un report realizzato in collaborazione con il ministero della Salute, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e l’azienda sanitaria ARS Toscana. I dati sono molto interessanti perché hanno preso in esame 833 RSA in Abruzzo, Campania, Marche, Molise, Sicilia, Toscana e Valle d’Aosta, per un totale di 30.617 posti letto.
I primi effetti dei vaccini sui contagi nelle RSA. Sono molto buoni, dice l'Istituto superiore di sanità: sono diminuiti i nuovi positivi e si vede una prima flessione dei decessi.
A qualcuno piace caldo, La fiamma del peccato, Sabrina, Viale del Tramonto, L’asso nella manica, Prima pagina, Scandalo internazionale, Irma la dolce, Testimone d’accusa, L’appartamento, Non per soldi ma per denaro. Basterebbe uno solo di questi film a fare grande un regista, e Billy Wilder li fece tutti, e altri ancora, in una carriera di più di quarant’anni. Vinse sei oscar per L’appartamento, Giorni perduti e Viale del tramonto, e raccolse in tutto 21 nomination. Era nato in una famiglia ebrea nel 1906 in una città polacca dell’Impero Austro-Ungarico, e dopo Vienna e Berlino si trasferì prima a Parigi e poi negli Stati Uniti quando Hitler prese il potere. Era un grande autore, prima ancora che regista, appassionato di intrecci e dialoghi: e meno di virtuosismi di regia. Ed era un supremo scrittore di commedie, capace di dare ruoli comici memorabili anche a gente come Humphrey Bogart, Marilyn Monroe e James Cagney, oltre che al suo favorito Jack Lemmon. Quattordici attori hanno avuto nomination per l’Oscar in film diretti da Wilder. Lui stesso, che è morto dieci anni fa il 27 marzo 2002, aveva una faccia inconfondibile che è rimasta in molte fantastiche fotografie.
Una faccia da Billy Wilder. Dieci anni fa morì un regista geniale e amico di attori straordinari con cui veniva fantastico nelle foto.
La casa editrice Taschen ha pubblicato il libro 75 years of Marvel Comics. From the Golden Age to the Silver Screen, in occasione del 75esimo anniversario della fondazione della casa editrice Marvel Comics, conosciuta in tutto il mondo per i suoi fumetti e supereroi, dall’Uomo Ragno a Capitan America agli X-Men. La Marvel venne fondata a New York nel 1939 dall’editore statunitense Martin Goodman: all’epoca si chiamava Timely Comics e pubblicava una rivista che raccontava le storie della Torcia Umana, del principe di Atlantide Namor e del supersoldato Capitan America. Negli anni Cinquanta la casa editrice cambiò nome in Atlas Comics e si trasformò infine in Marvel Comics nel 1961, quando divenne popolarissima grazie a una seconda ondata di supereroi inventata dal nipote di Goodman, il celebre Stan Lee, insieme ai fumettisti Jack Kirby e Steve Ditko: i Fantastici Quattro, Thor, Hulk, Iron Man, gli X-Men e l’Uomo Ragno. Il volume è in inglese ma accompagnato da un booklet in italiano con la traduzione del testo e le biografie di oltre 300 fumettisti, scrittori, redattori, attori e collezionisti che hanno fatto la storia di Marvel. Le sue oltre 700 pagine raccolgono più di duemila immagini tra cui vecchi fumetti, fotografie della redazione, di giocattoli rari e pezzi da collezione, accompagnati dai saggi di Roy Thomas, storico del fumetto, redattore della Marvel dal 1965 al 1980 e redattore capo dal 1972 al 1974.
Il librone per i 75 anni della Marvel. 700 pagine con oltre 2000 immagini di vecchie copertine, tavole e foto della redazione al lavoro: alcune si possono vedere qui.
L’avvio delle operazioni di raddrizzamento (“parbuckling”, riassetto verticale) della Costa Concordia è previsto per la mattina di lunedì 16 settembre. La nave sarà raddrizzata grazie a una serie di cassoni, grandi parallelepipedi di metallo, che contengono acqua al loro interno: successivamente saranno progressivamente vuotati e faranno da galleggianti per evitare che la nave si inabissi dopo che sarà stata riportata in assetto verticale. – La diretta del raddrizzamento della Concordia dal Giglio in streaming →
Costa Concordia, le foto della vigilia. I preparativi per il raddrizzamento, molti giornalisti, gente che osserva, preghiere e una tromba d'aria.
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Com’era fatto Auschwitz. Una grafica del Washington Post mostra dove erano posizionate le camere a gas, i forni crematori e i campi di prigionia.
Oggi, domenica 31 maggio, si vota in sette regioni e in contemporanea in circa mille comuni di cui 18 capoluoghi di provincia, tra cui solo Venezia è anche capoluogo di regione. Si vota soltanto domenica, dalle 7 alle 23, tranne in Sicilia, dove si potrà votare anche il primo giugno. Per le elezioni comunali, l’eventuale ballottaggio si svolgerà il 14 giugno. Le sette regioni dove si voterà sono Campania, Puglia, Liguria, Veneto, Toscana, Umbria e Marche. Quali sono le novità? Negli ultimi giorni di campagna elettorale il tema principale è stato quello dei cosiddetti “impresentabili”, un termine giornalistico con cui vengono indicati i candidati che hanno avuto o hanno ancora in corso problemi con la giustizia. Venerdì 29 maggio la commissione parlamentare Antimafia ha pubblicato una lista di 17 (poi ridotti a 16) “impresentabili” che è stata molto contestata. La lista è il prodotto di un “codice etico” a cui i partiti hanno volontariamente aderito lo scorso settembre e che, in sostanza, li impegnava in maniera non vincolante a non presentare candidati rinviati a giudizio, indagati e sottoposti a misure cautelari o condannati anche non in via definitiva per una serie di reati. Il codice impegnava i partiti anche a non candidare sindaci o componenti di giunte o consigli comunali sciolti per mafia.
Guida alle elezioni regionali, si vota oggi. Si rinnovano i presidenti di sette regioni italiane e c'è da tenere d'occhio soprattutto Liguria e Campania: i seggi sono aperti dalle 7 alle 23.
Il fumettista italiano Sergio Zaniboni è morto il 18 agosto a 80 anni. La notizia è stata data ieri. Zaniboni – che era nato a Torino nel 1937 – era stato uno dei più importanti disegnatori del fumetto Diabolik, avendo lavorato a più di 300 episodi dal 1969 in poi. Dal 1999 al 2013 aveva anche curato le copertine della serie.
Il fumettista Sergio Zaniboni è morto il 18 agosto a 80 anni.
Aggiornamento del 28 luglio: La C-Star, la nave affittata dall’organizzazione di estrema destra “Generazione Identitaria” per contrastare il lavoro delle ong che aiutano i migranti nel Mediterraneo, è ripartita da Cipro dopo che la polizia ha rilasciato il capitano e il vice-capitano della nave e ha fatto cadere per insufficienza di prove le accuse di traffico di esseri umani. Scrive Repubblica che dei 20 marinai cingalesi della C-Star – la cui presenza a bordo della nave aveva fatto nascere il sospetto di traffico di esseri umani – 15 sono stati espulsi da Cipro e 5 hanno ottenuto un visto temporaneo: questo vuol dire che l’equipaggio della nave è ora di circa 10 persone. Video of #DefendEurope ship #Cstar heading out of Famagusta port taken by staff at Kibris Postasi news outlet in Northern Cyprus. pic.twitter.com/NfWTMexqXU
La nave che vuole bloccare i migranti è ripartita da Cipro. La polizia ha fatto cadere per insufficienza di prove le accuse di traffico di esseri umani.
Tra i grandi temi che la Commissione europea ha dovuto e deve affrontare, oltre a quelli del lavoro, del clima, dell’immigrazione, della gestione di Brexit e nell’ultimo anno quello dell’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia da coronavirus, c’è la cosiddetta autonomia strategica legata anche all’innovazione tecnologica: cioè la capacità dell’Unione, e dei suoi stati membri, di mantenere il controllo e la produzione, e stabilire standard e regole, di tutte le tecnologie che sono necessarie per la crescita e lo sviluppo, ma anche per la sicurezza dei suoi cittadini. L’Unione Europea è storicamente dipendente dalle compagnie tecnologiche per lo più nordamericane e asiatiche, ma sta cercando da tempo di trovare dei settori in cui può raggiungere un’egemonia mondiale, o quantomeno provare a competere con le altre potenze. Ad esempio ha avviato alcune iniziative per sviluppare in maniera autonoma un ecosistema per il calcolo ad alte prestazioni. Nel 2018 la Commissione europea ha infatti promosso, all’interno di Horizon (il suo principale programma di finanziamento alla ricerca), il progetto European Processor Initiative (EPI), il cui obiettivo è progettare e implementare un piano per la produzione di una nuova famiglia di processori europei a basso consumo energetico per il calcolo ad alte prestazioni (in inglese High Performance Computing, HPC), necessario per i cosiddetti supercomputer (cioè con prestazioni di calcolo elevate).
L’Unione Europea vuole che usiamo processori europei. Il progetto si chiama EPI, European Processor Initiative, e può contribuire anche all'indipendenza tecnologica dell'Unione.
Shoplifters (Manbiki Kazoku), il film del regista giapponese Kore-Eda Hirokazu, ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes, nella cerimonia di chiusura che si è tenuta sabato sera. BlacKkKlansman, del regista americano Spike Lee, ha vinto il Grand Prix, considerato una specie di secondo posto. Capernaum, della regista libanese Nadine Labaki, ha vinto il Premio della Giuria, che invece è come il terzo posto. L’attore italiano Marcello Fonte ha vinto il premio per il migliore attore, per la sua interpretazione nel film Dogman di Matteo Garrone, mentre l’attrice kazaka Samal Yeslyamova ha vinto quello per la migliore attrice per Ayka. Il premio per la regia è andato al polacco Pawel Pawlikowski, per Zimna Wojna, e l’italiana Alice Rohrwacher ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura per Lazzaro felice, a pari merito con l’iraniano Jafar Panahi per 3 Faces. La giuria del festival ha deciso di assegnare una “Palma d’Oro” speciale al grande regista francese Jean-Luc Godard per il film Le Livre d’image, per «sforzarsi continuamente di definire e ridefinire quello che può essere il cinema». Girl, del fiammingo Lukas Dhont, ha vinto la Camera d’Or, il premio per il miglior film di un regista esordiente.
I vincitori del festival di Cannes. La Palma d'Oro è andata a “Shoplifters”, mentre Alice Rohrwacher ha vinto per la migliore sceneggiatura e Marcello Fonte come migliore attore.
La rivista di divulgazione Le Scienze ha pubblicato sei domande indirizzate ai candidati alle primarie del centrosinistra, per capire le loro posizioni sui temi principali della scienza e i loro progetti per stimolare e migliorare la ricerca in Italia. Le domande sono state messe insieme da un gruppo di giornalisti scientifici, blogger e ricercatori, dopo aver notato che durante il dibattito televisivo di lunedì scorso non era stato affrontato questo genere di argomenti. La rivista pubblicherà sul proprio sito le risposte dei candidati (ammesso arrivino). E la scienza? Nel recente confronto televisivo tra i cinque candidati alle primarie del centrosinistra, i problemi della scienza e della ricerca non sono comparsi, né trovano particolare spazio nel dibattito politico in corso a dispetto della loro centralità per lo sviluppo nazionale.
Le primarie e la scienza. Le sei domande di Le Scienze sui temi della ricerca scientifica indirizzate ai cinque candidati del centrosinistra.
Come tutti gli autori che propongono un romanzo a una casa editrice, anche J.K. Rowling scrisse un riassunto – tecnicamente si chiama sinossi – per presentare la trama di Harry Potter e la pietra filosofale, il primo libro della saga di Harry Potter. Era il 1995 e il libro venne rifiutato da tutti i principali editori britannici finché Bloomsbury decise di pubblicarlo nel 1997 in Regno Unito e l’anno successivo negli Stati Uniti. Il riassunto battuto a macchina è tra gli oggetti esposti nella mostra sul mondo di Harry Potter organizzata dalla British Library a Londra, in corso fino al 28 febbraio 2018. Read the original synopsis of Harry Potter that @jk_rowling sent to publishers https://t.co/A8DzDfArXv pic.twitter.com/PxmzwSKnJS
Il riassunto di “Harry Potter” che J.K. Rowling inviò alle case editrici per farlo pubblicare. È battuto a macchina ed è tra gli oggetti esposti nella mostra sul mondo di Harry Potter organizzata dalla British Library a Londra.
Nell’articolo 205 della bozza del “decreto rilancio” che circola tra gli addetti ai lavori – il testo definitivo non è ancora stato pubblicato – il nome “Alitalia” non compare mai. Ma nessuno ha dubbi su cosa il governo intenda quando parla di stanziare circa 3 miliardi di euro per la «costituzione di una compagnia aerea» che sia «interamente controllata dal ministero dell’Economia». In altre parole, il “decreto rilancio” stabilisce la definitiva nazionalizzazione di Alitalia, la compagnia aerea in crisi da quasi trent’anni e in amministrazione commissariale da quasi tre anni, che è sopravvissuta da allora soltanto grazie ai continui prestiti erogati dai tre governi che si sono succeduti.
Il nuovo salvataggio di Alitalia. È stato confermato dal "decreto rilancio": il governo spenderà fino a 3 miliardi di euro per nazionalizzare la compagnia aerea in crisi da trent'anni.
Il Movimento 5 Stelle ha annunciato che il voto sulla piattaforma Rousseau sul sostegno al potenziale governo guidato dal presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi si terrà domani, giovedì 11 febbraio, dalle ore 10.00 alle ore 18.00: potrà esprimersi chi è iscritto a Rousseau da almeno 6 mesi. Il quesito al quale dovranno rispondere gli iscritti e le iscritte che vorranno partecipare è:
Il voto sulla piattaforma Rousseau sul sostegno al governo Draghi si terrà domani.
Il 9 maggio 1958, sessant’anni fa, al Stage Door Theater di San Francisco venne proiettato per la prima volta Vertigo, uno dei più famosi film di Alfred Hitchcock, che in Italia venne tradotto come La donna che visse due volte. Oggi lo consideriamo uno dei migliori film della storia del cinema, tanto che nel 2012 riuscì a scalzare il solitamente inamovibile Quarto potere dalla classifica dei migliori film di sempre per l’autorevole rivista britannica Sight & Sound. All’epoca, però, Vertigo fu un mezzo fiasco: incassò giusto il necessario per ripagare le spese, ricevette critiche perlopiù tiepide e per molti anni fu snobbato. Nel 1958 Hitchcock era già uno dei registi più famosi del mondo, anche se i suoi erano considerati più che altro film di intrattenimento, senza grandi meriti artistici. Aveva già diretto tra gli altri Rebecca, Io ti salverò, Notorius, Nodo alla gola, Il delitto perfetto, La finestra sul cortile e Caccia al ladro, ancora oggi ricordati come alcuni tra i suoi film più celebri. Doveva ancora fare Psyco, Intrigo internazionale e Gli uccelli, ma era già uno dei più richiesti registi di Hollywood, di quelli che potevano avere gli attori che volevano. Per Vertigo scelse come protagonista James Stewart, con il quale aveva già lavorato e che era uno dei più famosi attori in circolazione. Aveva quasi 50 anni quando il film uscì, e inizialmente Hitchcock attribuì proprio alla sua età avanzata l’insuccesso del film: soprattutto visto che la protagonista femminile, Kim Novak, ne aveva appena compiuti 25.
60 anni fa uscì quel film che non abbiamo voluto chiamare “Vertigo”. Era il titolo di uno dei film più famosi di Alfred Hitchcock – per noi è "La donna che visse due volte" – e che per dieci anni fu introvabile.
Nonostante la previsione di Phil la marmotta sulla primavera precoce, ci sono ancora molto inverno e neve nelle foto di animali di questa settimana. Ne sanno qualcosa i cavalli di Akron nell’Ohio (Stati Uniti) alla ricerca di qualche germoglio gelato, gli emù dello zoo di Servion in Svizzera e un plantigrado in un centro di riabilitazione per orsi nei Carpazi. A debita distanza dalla neve ci sono il lamantino dei Caraibi nello zoo di Tampa e un elefante in Kenya. Non mancano leoni, una gazzella praticamente nata ieri e una coppia di lori lenti, le mascotte morali del Post. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Just cavalli. Marmotte che prevedono il tempo (proprio lui), leoni, lori lenti ed equini tra le foto di bestie più belle della settimana.
Dior ha presentato a Parigi la sua collezione haute couture, cioè di alta moda, per la primavera/estate 2019, disegnata da Maria Grazia Chiuri, la prima donna a ricoprire il ruolo di direttrice creativa nell’azienda. La sfilata si è svolta in coincidenza con il 114esimo anniversario della nascita del fondatore Christian Dior, avvenuta il 21 gennaio del 1905. È stata ospitata in un capannone allestito nei giardini del Musée Rodin e ispirata al mondo del circo, con modelle trasformate in acrobati, Arlecchini e Pierrot punk, accompagnate dall’esibizione dei veri acrobati della compagnia composta di sole donne Mimbre.
La sfilata di Dior, in un circo coi Pierrot. Con modelle vestite da Arlecchini e acrobati, insieme a reali acrobazie.
WhatsApp ha annunciato che limiterà a cinque il numero di contatti a cui sarà possibile inoltrare un messaggio ricevuto, per evitare la diffusione di notizie false e di campagne di disinformazione. La limitazione era già in atto in India, dove nei mesi scorsi diverse persone erano state linciate e uccise a seguito della diffusione di video e messaggi virali che le accusavano di aver rapito dei bambini, in maniera completamente arbitraria e priva di fondamento. WhatsApp, che è di proprietà di Facebook, era intervenuta a luglio limitando a 20 il numero di inoltri possibili, ponendo la soglia di 5 utenti nella sola India. Adesso Victoria Grand, dirigente dell’azienda, ha annunciato che il limite di 5 contatti verrà introdotto in tutti i paesi del mondo, a partire da oggi per i telefoni Android e prossimamente anche nella versione iOS dell’app.
WhatsApp introdurrà un limite di cinque contatti a cui inoltrare un messaggio.
Il giorno in cui hanno messo online il singolo You are a tourist, tratto dall’album, Codes and Keys in uscita il 31 maggio, i Death Cab fot Cutie hanno detto di avere un progetto particolare per il video della canzone. Il video è un lungo piano sequenza sceneggiato; diretto da Tim Nackashi (che è stato regista anche per i Radiohead e per i Tv on the Radio), è stato girato nella notte tra il 5 e il 6 aprile ed è stato trasmesso in streaming sul loro sito nel momento stesso in cui venivano effettuate le riprese in studio.
Il nuovo video dei Death Cab For Cutie, girato ieri notte. È uscito il video di «You are a tourist», tratto dall'album in uscita «Codes and Keys».
A Torino c’è la metropolitana e da un bel pezzo, ma del lungo tunnel sotterraneo che collega una parte della periferia al centro cittadino fuori dalla città non si sa poi molto. Eppure l’opera di costruzione dell’attesa metropolitana è stata evidente per anni con cantieri sparsi lungo le principali vie di comunicazione di Torino, con trincee e sventramenti che la città non vedeva dai tempi dei bombardamenti. Il metrò – a Torino la metro la chiamano così – è già in servizio tra Collegno (periferia ovest) e Porta Nuova (centro città) e presto raggiungerà dalla parte opposta il Lingotto, l’ex struttura industriale e direzionale della Fiat convertita in moderno centro congressi e centro commerciale. Ieri Sergio Chiamparino, il sindaco della città, ha inaugurato la stazione di piazza De Amicis, una delle tappe del nuovo pezzo di tragitto del quale inizierà presto il collaudo in attesa della definitiva apertura al pubblico nel primi mesi del 2011. La prima parte del percorso fu inaugurata nel febbraio del 2006 in occasione dell’inizio dei XX Giochi olimpici invernali. La costruzione del primo tratto di galleria e delle stazioni era iniziata nel dicembre del 2000 dopo una lunga fase preparatoria, condizionata dalla mancanza di fondi per la messa in opera. I tempi per la realizzazione sono stati poi allungati dalla necessità di spostare i sottoservizi – tubi dell’acquedotto, condotte del gas, cavi telefonici e dell’elettricità – in prossimità degli scavi per le stazioni. La costruzione del tunnel è invece andata avanti spedita grazie a due speciali macchinari, le “talpe”, in grado di scavare la galleria, rivestirla di cemento e collocare i binari.
Torino sta finendo la metropolitana. Inaugurata una nuova stazione, ci si avvicina al completamento del tragitto fino al Lingotto.
Saranno assegnati stasera i David di Donatello, i più importanti premi del cinema italiano. La cerimonia di premiazione sarà trasmessa in diretta su Rai Uno dalle 21.25 e condotta da Carlo Conti. I David premiano i film italiani del 2018 e durante la serata saranno assegnati più di venti premi. I film con più nomination sono Dogman (16), Capri-Revolution e Chiamami col tuo nome (13 a testa), Loro (12), Sulla mia pelle (10) e Lazzaro felice (9). I cinque candidati per il premio al miglior film sono Chiamami col tuo nome, Dogman, Euforia, Lazzaro felice e Sulla mia pelle. Tutte le altre nomination sono qui. Nel corso della serata verranno anche assegnati premi speciali a Tim Burton (che sarà consegnato da Roberto Benigni) e Dario Argento. Andrea Bocelli canterà due canzoni, una delle quali con suo figlio Matteo. Alla cerimonia sarà presente anche il regista messicano Alfonso Cuarón: ritirerà il premio per il Miglior film straniero, che si sa già sarà assegnato a Roma.
Guida ai David di Donatello. I premi più importanti del cinema italiano, stasera, con "Chiamami col tuo nome", "Dogman" e "Sulla mia pelle" tra i candidati a miglior film.
14.31 – C’è una cosa importante da chiarire. I cinque deputati Radicali non sono stati decisivi per il raggiungimento della fiducia: il Governo oggi alla Camera aveva una maggioranza di almeno 13 voti. I cinque Radicali sono stati decisivi nel vanificare il tentativo dell’opposizione di far mancare il numero legale. Dopo il loro voto hanno votato anche i deputati delle minoranze linguistiche, che fin lì si erano astenuti. In mancanza del numero legale il centrodestra avrebbe chiesto di calendarizzare immediatamente un nuovo voto, mentre Napolitano avrebbe probabilmente convocato Berlusconi al Quirinale. Il governo non avrebbe ottenuto la fiducia, come richiesto dal capo dello Stato. Potevano succedere molte cose, insomma, tra queste la caduta del Governo: ma anche stavolta non sarebbe stato un automatismo. 14.23 – Fine della votazione. Votanti 617, maggioranza 309, favorevoli 316, contrari 301. Il Governo ottiene la fiducia della Camera.
La Camera dà la fiducia al Governo. Il voto dei Radicali ha permesso il raggiungimento del numero legale.
Martedì 3 febbraio il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, ha incontrato il nuovo primo ministro greco, Alexis Tsipras, al governo da poco più di una settimana grazie alla vittoria del suo partito Syriza alle ultime elezioni legislative. Renzi e Tsipras si sono incontrati a Palazzo Chigi, la sede del governo italiano a Roma, e hanno tenuto poi una conferenza stampa (con una traduzione non simultanea che ha reso tutto piuttosto lento e tortuoso). Uno dei temi più discussi è stata la posizione del nuovo governo greco sull’Unione Europea e sull’opportunità della Grecia di pagare i suoi debiti nei confronti della cosiddetta “troika”, Commissione europea, Fondo monetario e Banca centrale europea. Durante la conferenza stampa che è seguita all’incontro bilaterale, Renzi ha fatto alcune battute con i giornalisti. Ha detto per esempio: «Ho passato il mio primo anno al governo accusato di essere un pericoloso uomo di sinistra in Unione Europea e un pericoloso uomo di destra in Italia. Per me l’arrivo di Alexis è una benedizione». Tsipras ha ribadito la necessità di maggiori riforme per portare a Stati più funzionali: ha anche detto che lui e Renzi sono coetanei e che la loro generazione è quella che ha subito di più le scelte politiche inadeguate fatte negli ultimi anni a livello non solo nazionale. I due si sono anche scambiati dei regali: Tsipras ha regalato a Renzi un cd di pizzica, la popolare danza diffusa in alcune zone della Puglia, mentre Renzi ha regalato a Tsipras una cravatta, riferendosi al fatto che il primo ministro greco ha detto in passato che indosserà la cravatta solo quando la Grecia sarà uscita dalla crisi economica.
Le foto di Renzi e Tsipras a Roma. Si sono conosciuti meglio, hanno parlato di riforme e Unione Europea e poi si sono scambiati dei regali spiritosi davanti ai giornalisti.
Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, sempre più giornalisti e analisti di dati, oltre ai consiglieri regionali di minoranza, accusano la Regione Lombardia, e in particolare il presidente Attilio Fontana (Lega) e l’assessore al Welfare Giulio Gallera (Forza Italia), di essere stati approssimativi e parziali nella comunicazione sulla crisi. Il governo regionale è stato criticato per avere diffuso pochi dati, per non avere fornito informazioni esaurienti sulle politiche adottate e per avere limitato l’accesso ai documenti ufficiali, come quelli prodotti dall’unità di crisi (o “task force”) messa in piedi dalla Regione. Questa scarsa trasparenza, sostengono i critici di Fontana e Gallera, avrebbe contribuito a peggiorare la crisi in Lombardia, la regione più colpita dall’epidemia da coronavirus, dove ancora oggi si registrano centinaia di nuovi casi positivi e morti al giorno: per esempio avrebbe limitato la comprensione di quello che stava succedendo, rendendo più difficile affrontare il momento più acuto dell’epidemia e l’inizio della cosiddetta “fase 2”. Il governo regionale, contattato dal Post, ha respinto tutte le accuse, sostenendo di avere fatto di più di molte altre regioni e accusando l’opposizione di voler strumentalizzare la crisi per ottenere consenso politico.
La Regione Lombardia e i dati sull’epidemia. Giornalisti, analisti e politici di opposizione accusano la Regione di poca trasparenza, scontrandosi da mesi con una comunicazione parziale e omissiva.
Esce questa settimana Uomini che odiano le donne, il film di David Fincher tratto dal primo libro della trilogia Millennium di Stieg Larsson, da cui era già stata tratta una serie di film (non eccezionali). Di questo remake americano si parla da un’eternità, in particolare da quando è stato diffuso illegalmente un primo trailer nel giugno 2011. Poi c’è Hugo Cabret, il primo film che Martin Scorsese ha girato in 3D (parlando poi molto bene della tecnica) e che ha ricevuto un sacco di nomination agli Oscar, tra cui quella per il Miglior film. Hesher è stato qui è un film presentato al Sundance nel 2010 e che esce solo ora nei cinema italiani: una commedia nera con Joseph Gordon Levitt. Il film dei Muppet, che ha ricevuto recensioni molto positive, contiene una delle due canzoni candidate all’Oscar. Hugo Cabret Regista: Martin Scorsese Attori: Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Asa Butterfield, Chloe Moretz, Ray Winstone
I film del weekend. Oggi escono Hugo Cabret, il primo di Scorsese in 3D candidato a un sacco di Oscar, e il nuovo Uomini che odiano le donne.
La questura di Roma ha messo un DASPO valido per cinque anni – DASPO è l’acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive – nei confronti di Gennaro De Tommaso, l’ultra’ del Napoli soprannominato “Genny ‘a carogna” che sabato sera aveva discusso con le forze dell’ordine prima dell’inizio della finale di Coppa Italia (era quello con la maglietta “Speziale libero”, per capirci). Intanto Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito durante gli scontri precedenti alla partita, è stato sottoposto a un nuovo intervento chirurgico all’addome. La madre ha detto che «gli è stato tagliato un pezzo di colon» e «la situazione è ancora delicata», dopo il colpo di pistola ricevuto all’addome. Le condizioni di Esposito sono considerate gravi. La nuova operazione di Esposito è una delle ultime notizie relativamente agli scontri di sabato: l’altra riguarda Daniele De Santis, l’uomo arrestato dalla polizia perché accusato di avere sparato contro i tifosi del Napoli. De Santis è piuttosto noto tra i gruppi ultras dei tifosi romanisti ed è stato arrestato sabato dopo gli scontri. Secondo le ricostruzioni circolate domenica, De Santis avrebbe utilizzato pistole e bombe carta per attaccare i tifosi del Napoli che avevano “travolto” un chiosco nei pressi della zona di Tor di Quinto. De Santis, che ha negato di avere sparato, sarebbe poi stato pestato dai tifosi del Napoli ed è tuttora ricoverato con diverse fratture. La novità è che De Santis è stato sottoposto all’esame che rivela la presenza di tracce di polvere da sparo, il cosiddetto stub, ma secondo i giornali l’esito è stato negativo. Successivamente però le agenzie di stampa hanno scritto che per quanto negativo l’esame non esclude che De Santis – indagato per tentato omicidio, fin qui sulla base di testimoni oculari – possa aver sparato.
Le ultime sugli scontri di Roma. Il tifoso del Napoli ferito è stato operato di nuovo, quello con la maglietta "Speziale libero" non potrà entrare allo stadio per cinque anni.
Venerdì 17 giugno del 1983 il Partito Comunista organizzò una manifestazione al Pincio, il celebre colle di Roma che è sopra piazza del Popolo. Il 26 giugno si sarebbe votato per le elezioni politiche, quelle che avrebbero visto un deciso calo della Democrazia Cristiana e il PCI quasi al 30 per cento (dopo quelle elezioni il presidente del Consiglio sarebbe diventato, per la prima volta, il socialista Bettino Craxi). Verso la fine della manifestazione salì sul palco Roberto Benigni, che allora era già un comico molto conosciuto e noto per le sue simpatie comuniste. Qualche anno prima, nel 1977, era diventato famoso per la sua parte di protagonista nel film diretto da Giuseppe Bertolucci Berlinguer ti voglio bene. Benigni era anche conosciuto per essere spesso irriverente nei confronti di personaggi percepiti come distanti e autorevoli: nel 1980, al Festival di Sanremo di cui era conduttore, chiamò l’allora papa Giovanni Paolo II con l’epiteto – poi diventato famoso – “Wojtilaccio”.
La storia della foto di Benigni e Berlinguer. E altre foto del segretario più amato del Partito Comunista Italiano, che oggi avrebbe novant'anni.
Il social network Instagram sta avendo molto successo: è in costante crescita e ci sono almeno un miliardo di persone che lo usano almeno una volta al mese. Molti di loro lo usano più spesso, e una delle inevitabili conseguenze del successo di Instagram è che capiti di rivedere svariate volte certi tipi di foto su profili diversi: perché sono fatte in posti fotogenici e perché hanno dimostrato di essere efficaci su Instagram; sono diventate parte di un codice, di un linguaggio, in qualche modo. Frequentando Instagram succede quindi di imbattersi in foto molto simili allo stesso panorama o allo stesso piatto o, in altri casi, in foto diverse ma comunque molto simili. Il profilo Insta_Repeat mette insieme alcune foto tra loro molto simili fatte da persone in mezzo alla natura: in cima a un dirupo, in un lago con una canoa, a una casetta rossa in mezzo alla natura. Il profilo, di cui ha di recente parlato Quartz, è seguito da 155mila utenti ed è gestito da una fotografa e regista di 27 anni che vive ad Anchorage, in Alaska, e preferisce rimanere anonima. Intervistata da Photo Shelter Blog ha detto: «Non voglio fare l’arbitro che decide quali foto hanno valore e quali no. Sto solo osservando quanto contenuti molto omogenei siano popolari su Instagram». L’autrice ha detto anche che, per correttezza, tagga sempre gli autori delle fotografie. Il problema è che a volte loro si offendono.
Su Instagram è tutto uguale? facciamo foto molto simili agli stessi paesaggi, o a paesaggi diversi ma con la stessa tecnica: siamo tutti colpevoli.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 4.257 casi positivi da coronavirus e 53 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati in ospedale sono 4.812 (154 in più di ieri), di cui 548 nei reparti di terapia intensiva (23 in più di ieri) e 4.264 negli altri reparti (131 in più di ieri). Sono stati analizzati 50.266 tamponi molecolari e 59.537 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’8,29 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,14 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 5.959 e i morti 37. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Sicilia (1.600), Emilia-Romagna (546), Toscana (348), Lazio (321), Veneto (319).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 30 agosto.
Soprattutto d’estate è un piacere e un sollievo passare l’ora che precede la cena con un aperitivo, ancora meglio se in un cosiddetto cocktail party, dove si bevono in compagnia vini e cocktail leggeri mangiucchiando qualche tartina più o meno raffinata.Quando si parla di alcol si pensa subito, in modo pregiudiziale, che venga consumato soprattutto dagli uomini: nonostante ciò, questi rinfreschi informali sono un rito nato negli Stati Uniti e legato alla storia dell’emancipazione femminile, come ha raccontato di recente Atlas Obscura. Flapper al bar del nigh club di Isa Lanchester a Londra, nel 1925 (General Photographic Agency/Getty Images)
I cocktail sono una cosa da donne. Il modo in cui li conosciamo oggi ha a che fare con proibizionismo, femminismo e buone maniere.
Durante l’88esima edizione dei premi Oscar, noti ufficialmente col nome di Academy Awards, Leonardo DiCaprio ha vinto il premio come Miglior attore. La cerimonia di premiazione è avvenuta domenica 28 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles in California, quando in Italia era la notte tra domenica e lunedì. DiCaprio è stato premiato per la sua interpretazione dell’esploratore americano Hugh Glass nel film The Revenant, del regista messicano Alejandro Gonzalez Iñárritu. DiCaprio ha 41 anni ed è considerato uno dei migliori attori della sua generazione, quella di quest’anno era la sua quarta candidatura come attore protagonista ma era stato candidato anche come non protagonista e come produttore; non aveva mai vinto e negli anni questa circostanza era diventata una specie di tormentone globale. Nel suo discorso DiCaprio si è complimentato con gli altri attori candidati al premio, con Tom Hardy, Iñárritu e tutto il cast di The Revenant e ha tenuto poi un discorso sul surriscaldamento globale, tema sul quale è impegnato da diversi anni. Quella per The Revenant era la sesta nomination all’Oscar della carriera di DiCaprio: il film con cui era stato candidato come Miglior attore non protagonista è Buon compleanno Mr. Grape, del 1994; come Miglior attore protagonista, prima di The Revenant, è stato candidato per The Aviator, Blood Diamond e The Wolf of Wall Street (per quest’ultimo è stato candidato anche come produttore).
Leonardo DiCaprio è stato premiato come Miglior attore. Ha finalmente vinto l'Oscar, dopo 6 nomination: e adesso su cosa faremo scommesse, meme e battute stupide?.
Mercoledì 30 ottobre è stato pubblicato negli Stati Uniti il primo di sei numeri speciali di Sandman, una famosa serie a fumetti fantasy creata dal 53enne scrittore inglese Neil Gaiman. Secondo le notizie diffuse dalla casa editrice Vertigo Comics (un marchio della DC Comics) e da Gaiman, i sei numeri si intitolano Sandman: overture, usciranno a cadenza bimestrale e saranno una specie di “prequel” delle storie raccontate negli albi usciti fra il 1988 e il 1996. La serie, che aveva cadenza mensile, era stata interrotta dopo 75 numeri poiché Gaiman aveva esaurito le storie che aveva in mente di scrivere: ai tempi, infatti, disse che «è tempo di fermarsi ora perché ho raggiunto la fine, ed è meglio farlo mentre sono ancora innamorato della storia». Quando fu interrotta, la serie era la più venduta della DC Comics. In Italia i diritti di pubblicazione sono appartenuti per lungo tempo alla casa editrice Magic Press, mentre dopo il 2010 sono stati comprati dalla RW edizioni.
Il ritorno di Sandman. Quando fu interrotta la serie, nel 1996, era il fumetto più venduto della DC Comics: oggi è stato pubblicato negli Stati Uniti il primo di sei albi speciali, molto attesi.
Blade Runner 2049 sarà nei cinema dal 5 ottobre, e se ne parlerà: perché sembra sia molto bello, a sentire i critici che lo hanno visto in anteprima, e perché arriva più di trent’anni dopo il primo Blade Runner, che uscì nel 1982 e che nel frattempo è diventato un classico apprezzatissimo e citatissimo, un film studiato (non solo da chi fa cinema) e che ha influenzato in modo rilevante un pezzo di cinema e di cultura popolare. Quando uscì, nel 1982, Blade Runner era un film con una complicata storia di lavorazione fatta di casini, litigi e riscritture, che si prese qualche stroncatura e incassò poco. Uscì un paio di settimane dopo E.T. l’extra-terrestre, che andò fortissimo, ma era comunque un film atteso, ambizioso, che non saltava fuori dal nulla: il suo regista Ridley Scott aveva già diretto Alien e il suo protagonista Harrison Ford era già stato Ian Solo e Indiana Jones. Scott ha detto, intervistato a settembre dal New York Times, che vedeva Blade Runner come un «audace salto in avanti per il cinema di fantascienza» e che sapeva «di aver fatto qualcosa di speciale». A.O. Scott, critico di cinema del New York Times è andato oltre e ha scritto che Blade Runner «ha lasciato traccia di sé in ogni angolo della nostra cultura». Blade Runner è diventato ed è rimasto importante perché era un bel film, che è riuscito a piacere poi a tantissime persone, ma anche perché ha avuto una particolare estetica e perché ha saputo toccare certi temi, in un certo modo, in un certo momento.
Perché “Blade Runner” è uno di quei film. Come e dove questo film di fantascienza del 1982 – di cui giovedì arriva il seguito, "Blade Runner 2049" – è rimasto, in molti modi, nella cultura popolare.
Rizzoli Lizard ha ripubblicato Pyongyang, il reportage a fumetti di Guy Delisle sulla Corea del Nord. Il libro, uscito per la prima volta nel 2004, racconta i due mesi passati da Delisle a Pyongyang nel 2001. A capo di una squadra di lavoro nordcoreana che si occupava della produzione di un cartone animato francese, Delisle era entrato in Corea del Nord con un permesso di lavoro e ha visto da vicino come funziona la burocrazia, la propaganda e il culto della personalità in uno stato totalitario. Il Post pubblicherà a puntate le prime 80 pagine del libro. A seguire le prime 22, e la prefazione di Antonio Ferrari.
La Corea del Nord, a fumetti. Rizzoli Lizard ha ripubblicato Pyongyang, l'acclamato graphic novel di Guy Delisle: le prime 80 pagine, a puntate, sul Post.
Alle 15 chiuderanno i seggi delle elezioni regionali in Valle d’Aosta, la regione più piccola d’Italia. A differenza delle altre regioni in cui si vota, però, lo scrutinio comincerà martedì alle 8, e quindi i risultati non arriveranno nel pomeriggio e nella serata di lunedì come nel resto d’Italia. Lo scrutinio del referendum, invece, comincerà regolarmente alla chiusura dei seggi, lunedì alle 15. Sono tuttavia già stati diffusi alcuni exit poll: secondo Opinio, che li ha fatti per la Rai, la Lega è tra il 20 e il 24 per cento, la lista del centrosinistra (Progetto Civico Progressista) tra il 13 e il 17 per cento, l’Union Valdôtaine tra il 11 e il 15 per cento, il Centrodestra Valle d’Aosta tra l’8 e il 10 per cento, la Vallée d’Aoste Unie tra il 7,5 e il 9,5, l’Alliance Valdôtaine tra il 7 e il 9 per cento.
I risultati delle elezioni in Valle d’Aosta. Lo scrutinio comincerà solo martedì mattina, a differenza del resto d'Italia: ma c'è un exit poll che dà la Lega come primo partito.
Samsung ha presentato i nuovi Galaxy Z Flip e Galaxy S20 nel corso di alcuni eventi speciali organizzati a San Francisco (Stati Uniti) e in altre parti del mondo martedì 11 febbraio. La presentazione dei nuovi smartphone era particolarmente attesa perché, come ogni anno in questo periodo, influirà sull’andamento del mercato almeno fino all’estate e sulle vendite per Samsung, il più grande produttore di smartphone al mondo. Il nuovo Galaxy Z Flip sarà disponibile a partire dal 14 febbraio (in quantità limitate in Italia), mentre per i vari modelli Galaxy S20 si dovrà attendere metà marzo (ma si possono già preordinare). Samsung Galaxy S20 Per segnare una certa discontinuità con i modelli precedenti “S10”, o per cercare di farsi notare il più possibile, Samsung ha chiamato la nuova versione dei suoi smartphone più importanti “S20”. Sono tre diversi modelli, con caratteristiche in comune, a cominciare dal design che riprende abbastanza quello dell’edizione precedente, e dalla presenza di sistemi per la ricezione del 5G, il nuovo standard per la trasmissione dei dati ad alta velocità sulle reti mobili.
I nuovi Samsung Galaxy S20 e Z Flip. È quel momento dell'anno in cui Samsung mostra i suoi migliori smartphone, e intanto ci riprova con gli schermi pieghevoli.
Google ha accettato di pagare 965 milioni di euro al governo francese per risolvere una controversia fiscale iniziata quattro anni fa. Le autorità francesi avevano chiesto a Google circa 1,6 miliardi di euro di tasse non pagate, sostenendo che nonostante la sede europea dell’azienda sia situata in Irlanda – dove le tasse sono molto più basse che nel resto del continente – molte delle attività siano concentrate sul territorio francese. Mantenere la sede centrale in Irlanda è un espediente usato dalla maggior parte delle aziende di tecnologia americane per pagare meno tasse possibili negli altri paesi europei, dove comunque impiegano decine di migliaia di lavoratori e dove si concentrano materialmente molte delle loro attività lavorative. Reuters scrive che l’accordo «potrebbe creare un precedente legale per altre aziende tecnologiche presenti nel paese».
Google ha accettato di pagare 965 milioni di euro alla Francia per risolvere una controversia fiscale.
Cameron Harris ha 23 anni, ha da poco terminato l’università – dove è stato anche quarterback nella squadra di football – e negli ultimi mesi ha guadagnato decine di migliaia di dollari scrivendo notizie false nel tempo libero, dopo aver comprato per cinque dollari un dominio ormai inutilizzato, ChristianTimesNewspaper.com. Harris avrebbe potuto guadagnare altri 100 mila dollari vendendo il dominio, se non avesse perso il momento opportuno per farlo. Il giornalista Scott Shane ha raccontato la sua storia sul New York Times, dopo essere risalito a Harris tramite i dati relativi al dominio e averlo convinto a raccontare il suo progetto, di cui ha parlato «con un misto di senso di colpa per averlo fatto e di orgoglio per averlo fatto così bene». Shane si concentra in particolare sulla storia della notizia falsa di maggior successo di Harris, che inventò, scrisse e pubblicò in pochi minuti: la mise online su Christian Times Newspaper il 30 settembre scorso con il titolo “BREAKING: Decine di migliaia di voti fraudolenti per Clinton sono stati trovati in un magazzino in Ohio“, a firma di “admin1”. All’epoca Donald Trump non era stato ancora eletto presidente degli Stati Uniti, anzi era ancora dato per sfavorito nei sondaggi rispetto di Hillary Clinton. Per questo Trump andava ripetendo da agosto che secondo lui le elezioni – che poi avrebbe vinto il 9 novembre – erano rigged, truccate: sembrava «un modo per un vincente come lui di mettere le mani avanti nel caso in cui avesse poi perso», scrive il New York Times. Trump iniziò a parlare di elezioni truccate in un comizio a Columbus, in Ohio, dicendo che sentiva ripetere «sempre più spesso» che c’erano prove a riguardo, pur non specificando quali.
Come fare un sacco di soldi con una notizia falsa. Lo ha raccontato al New York Times chi ha inventato la storia dei brogli elettorali di Hillary Clinton in Ohio, finendo per guadagnare migliaia di dollari.
Gmail è uno dei servizi di posta elettronica più usati al mondo. Fu messo online nel 2004 da Google e nei suoi 15 anni di esistenza ha raccolto più di 1,4 miliardi di iscritti, che ogni giorno utilizzano gratuitamente i propri indirizzi email per scambiarsi messaggi e per registrarsi a decine di siti, compreso quello della propria banca. Gmail ha raggiunto un successo planetario offrendo più spazio di archiviazione per le email rispetto alla concorrenza, con un’interfaccia all’epoca particolarmente innovativa e flessibile e abituando tutti a usufruirne gratuitamente, ma ora le cose potrebbero cambiare, almeno a giudicare da alcune scelte di Google nell’ultimo periodo. Un tempo, nelle pagine che invitavano a iscriversi a Gmail, Google enfatizzava la possibilità di ottenere un indirizzo email e diversi gigabyte di spazio online gratuitamente, grazie al suo modello di business basato sulla pubblicità. Il servizio era inoltre promosso segnalando che lo spazio di archiviazione sarebbe aumentato costantemente, come poteva verificare ogni iscritto osservando il conteggio dei gigabyte disponibili al fondo della versione per browser di Gmail.
Gmail ci ha abituati a non pagare, ma ora Google inizia a chiedere il conto. Mentre la nostra casella di posta si riempiva di gigabyte, lo spazio fornito gratuitamente agli utenti ha smesso di crescere.
Dopo mesi di voci e indiscrezioni che però non rovinarono la sorpresa, il 9 gennaio 2007 Steve Jobs presentò all’apertura del Macworld il primo modello di iPhone, che uscì negli Stati Uniti il 29 giugno dello stesso anno. Jobs lo descrisse come una combinazione tra un iPod con schermo touchscreen, un rivoluzionario telefono cellulare e uno strumento innovativo per collegarsi a Internet. La presentazione fu accompagnata da applausi, risate e stupore da parte della platea, l’iPhone ricevette recensioni positive e spesso entusiaste dalla stampa e la rivista Time lo scelse come invenzione dell’anno. Vennero venduti 270mila iPhone in trenta ore e quattro milioni di pezzi in 200 giorni. In Italia fu disponibile dall’11 luglio 2008, nella versione 3G. Di fatto, in cinque anni è diventato un pezzo piuttosto presente del mondo e del tempo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
iPhone ha cinque anni. Fino al 9 gennaio 2007 non esisteva: il video della prima presentazione di Steve Jobs.
Quest’anno l’Istituto Statale di Istruzione Superiore Enrico Fermi di Bibbiena, in provincia di Arezzo, compie cento anni. Per l’occasione ha realizzato un video in lip dub – playback, in sostanza, genere molto popolare su Youtube – della canzone Maria, un vecchio pezzo dei Blondie di Debby Harry (con un inserto degli Smiths, usati poi nei lunghi titoli di coda). Circa trecento studenti, alcuni insegnanti e anche il presidente dell’istituto hanno preso parte alla realizzazione del video, girato tutto in piano sequenza (una impresa simile, che coinvolgeva tutta una città americana, il Post la mostrò qui). Il video è stato pubblicato su Youtube il 6 giugno e da allora è stato visualizzato già quasi ventimila volte: la sincronizzazione tra la musica e i movimenti dei ragazzi è eccellente e il livello di difficoltà è aumentato dall’uso del piano sequenza, una ripresa continua che non permette interruzioni e, in caso di errore, costringe a ricominciare dall’inizio.
L’impresa video della scuola di Bibbiena. L'istituto Fermi ha realizzato una formidabile performance in playback, cantando "Maria" dei Blondie.
Negli anni Settanta, se dicevi videogiochi pensavi ad Atari. I suoi videogame erano presenti nei bar, nelle sale giochi e nelle case degli appassionati con le prime console, distanti anni luce da quelle dei giorni nostri con schermi sensibili al tocco, accelerometri e fotocamere. Poi, a partire da metà anni Ottanta iniziarono le prime difficoltà, un lento declino che portò Atari ad abbandonare il mercato delle console nel 1996 a causa della forte concorrenza e dei cambiamenti di proprietà dell’azienda, dedicandosi principalmente alla produzione dei videogiochi per le altre console. Con l’obiettivo di ritrovare i fasti del passato e diventare nuovamente rilevante, Atari in questi ultimi mesi si è data da fare per reinventare alcuni dei propri titoli più celebri come “Pong”, “Battlezone” e “Asteroids” per nuove piattaforme, come gli iPhone, gli iPad e le applicazioni per Facebook, come spiegano sul Wall Street Journal.
Il ritorno di Atari. La società nonna dei videogames prova a rilanciare giochi come "Asteroids" e "Pong" trasformando gli iPad in cassoni da sala giochi.
Google ha risposto sul suo blog ufficiale alle accuse per violazione delle leggi antitrust formalizzate oggi dalla Commissione Europea, che potrebbero costare all’azienda statunitense multe costose e che potrebbero portare a un lungo contenzioso legale con le autorità europee. La Commissione indaga da cinque anni su Google e le accuse di oggi riguardano i servizi offerti dal motore di ricerca per trovare prodotti online, mentre sono ancora oggetto di indagine altri comportamenti ritenuti sospetti per la libera concorrenza sui mercati europei. Nel suo post, Google ricorda di non essere l’unico motore di ricerca e che già oggi gli utenti possono scegliere altri siti per fare le loro ricerche online e per trovare prodotti da acquistare. L’azienda in un altro post ha anche risposto all’annuncio della Commissione circa una nuova indagine che riguarda Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di Google e che è il più usato al mondo. Il sospetto è che Android sia usato per privilegiare le applicazioni e i servizi di Google a scapito della concorrenza. Secondo l’azienda, invece, Android ha permesso di aprire il mercato e di estendere le possibilità di scelta per le persone che vogliono comprare uno smartphone.
La risposta di Google alle accuse UE. Ha detto di non avere violato le leggi antitrust con i suoi servizi di ricerca per lo shopping, ricordando che la concorrenza c'è così come le possibilità di scelta per gli utenti.
Una cosa che è sempre bene ricordare quando si parla di scienza è che non bisogna credere a tutto quello si legge sulla “scienza”. Nel caso in cui foste stati distratti, domenica scorsa il concetto è stato ribadito dal comico inglese John Oliver, che conduce sul canale americano HBO Last Week Tonight, un popolare programma in cui parla in chiave ironica di fatti di attualità e politica. Se non avete voglia di guardare il video (in inglese) e rotolarvi dalle risate per venti minuti, eccovi un resoconto: Spesso negli articoli scientifici di divulgazione si usano espressioni come «saranno necessarie altre ricerche per confermare i risultati», oppure «è difficile sapere con certezza se i ricercatori hanno ragione». La scienza non è un insieme di dati di fatto incontestabili: è un metodo che serve a verificare ipotesi e trarre conclusioni. Quando degli scienziati progettano e svolgono un esperimento, che poi viene rivisto da altri scienziati e pubblicato su una rinomata rivista scientifica, tutto quello che sappiamo è che probabilmente i loro risultati hanno dei fondamenti. Tuttavia, ci sono molti fattori che possono influenzare i risultati di uno studio. Quando la tesi di partenza è molto altisonante dovreste essere ancora più scettici, almeno finché altri scienziati che non hanno partecipato allo studio originale replicheranno l’esperimento ottenendo gli stessi risultati. Una volta che viene raggiunto un numero consistente di esperimenti che danno lo stesso risultato, si può dire che su quel dato tema la scienza ha raggiunto un consenso (come nel caso dell’esistenza del cambiamento climatico causato dall’uomo, per esempio). Il pericolo è che un singolo studio (che in quanto tale non è quindi significativo) che contraddice il consenso scientifico venga preso per vero della persone che vogliono avere una conferma di qualcosa di cui sono già convinti: che il cambiamento climatico non esista o che i vaccini causino l’autismo, per esempio. Se volete avere conferma della veridicità di uno studio scientifico cercate espressioni come «questo studio si aggiunge a un numero crescente di ricerche sul tema».
“Secondo la scienza” non è sempre secondo la scienza. Il giornalismo scientifico tende a ingigantire esperimenti strani e improbabili, di quelli che servono solo a fare titoli ad effetto.
Simone Massoni è un visual designer e illustratore freelance che vive e lavora a Firenze. Dopo aver cominciato come illustratore di libri per bambini ha continuato dedicandosi al motion video, alla fotografia e all’illustrazione per importanti società di abbigliamento, oltre a collaborare con giornali e riviste come il New Yorker, il New York Times, Wired, GQ e Vanity Fair. Proprio per il New Yorker, per il numero speciale del 9 giugno scorso, dedicato all’amore (e alle vecchie fiamme), Massoni ha realizzato una serie di illustrazioni a tema: disegni in bianco e nero, con qualche sporadica aggiunta di rosso, che raccontano l’amore dei momenti di vita quotidiana. Gli altri lavori di Simone Massoni si possono vedere sul suo sito, tra cui questa bella serie di illustrazioni realizzata sempre per il New Yorker per The 40s: the story of a decade, un volume di 700 pagine dedicato agli anni Quaranta.
Le illustrazioni di Simone Massoni. Pubblicate sul New Yorker a giugno, sul numero speciale dedicato all'amore.
Nel corso della presentazione dei suoi nuovi prodotti organizzata a San Francisco, Apple ha fatto condurre parte del suo evento speciale a due donne, dopo anni in cui sul palco sono quasi sempre saliti solo uomini, bianchi e di mezza età. La presenza delle due dirigenti è stata notata dai giornalisti che si occupano di tecnologia, visto l’ampio dibattito sulle disuguaglianze di genere nella Silicon Valley, dove si concentrano alcune delle più grandi aziende tecnologiche al mondo come Facebook, Google e Apple. In molte di queste società la percentuale di donne impiegate è molto bassa, e lo è ancora di più tra chi occupa ruoli di responsabilità: il problema è evidente e le aziende hanno adottato piani per cambiare le cose, ma i risultati finora sono stati insufficienti. Sul palco dell’evento Apple sono salite Jennifer Bailey e Susan Prescott, che si aggiungono alle altre 6 donne ad avere mai partecipato a una presentazione Apple negli ultimi 20 anni (molte di loro non erano dirigenti dell’azienda), quindi 8 in tutto nella storia delle presentazioni della società. Al WWDC dal 2007 hanno partecipato agli eventi circa 60 uomini e due sole donne.
Le due donne alla presentazione di Apple. Dopo anni di eventi condotti solo da uomini, ieri sono salite sul palco due donne: la cosa è stata notata, visto l’ampio dibattito sulle disuguaglianze di genere nella Silicon Valley.
La Giornata Internazionale della donna si festeggia in molti luoghi del mondo ogni anno l’8 marzo. Anche Google ricorda la festa della donna del 2015: al posto del tradizionale logo di Google c’è un insieme di immagini che mostra alcune donne mentre svolgono diversi lavori: l’astronauta, la chimica, la professoressa, la pallavolista, la musicista e così via. La Giornata Internazionale della donna in Italia ha una particolarità che non si trova in altri paesi: alle donne si regalano le mimose (c’è una ragione, è una storia vecchia).
Il doodle per la Giornata Internazionale della donna. Nel doodle dell'8 marzo per la festa della donna sono mostrate le immagini di astronaute, chimiche e musiciste, al posto del classico logo di Google.
Lunedì il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti alla Fiera di Rho, ha detto che il Movimento 5 Stelle non intende sostenere l’approvazione di alcun condono fiscale; ha però aggiunto che il suo partito condivide l’idea di quella che la Lega chiama «pace fiscale», che sarebbe con ogni evidenza un condono. Per quanto se ne sa in questo momento, infatti, la «pace fiscale» dovrebbe essere molto simile al cosiddetto «condono tombale» approvato dal governo Berlusconi nel 2002, il più grosso della storia recente. La «pace fiscale» è stata descritta in diverse occasioni dai ministri del governo, anche durante la campagna elettorale, come uno strumento che permetterebbe di chiudere i contenziosi con il fisco pagando soltanto una parte di quanto dovuto.
Non è chiarissimo cosa pensi Di Maio del condono fiscale. Dice che il Movimento 5 Stelle non lo voterà mai e preferisce la "pace fiscale", ma sembra solo una questione di parole.
Nelle ultime settimane, in particolare negli ultimi giorni, nel nord Europa si sono registrate temperature molto superiori alle medie stagionali. Gli effetti del caldo fuori dal comune sono stati accentuati dal fatto che nella gran parte della regione ha piovuto pochissimo. In Norvegia sono stati superati i trenta gradi centigradi e sopra il Circolo polare artico sono state registrate temperature di oltre 15 gradi sopra quella che è considerata la norma. In Galles la siccità ha permesso di avvistare cerchi e linee nei campi, segni di antichi insediamenti sepolti. Nel tunnel che collega Regno Unito e Francia si sono registrate code fino a cinque ore a causa di «estreme e costanti alte temperature». Eurotunnel officials say services are being delayed by up to five hours due to "extreme and prolonged high temperatures"
L’ondata di caldo che ha colpito il nord Europa non è normale. Le temperature sono decisamente fuori dal comune e un consorzio di scienziati è convinto che sia colpa del riscaldamento globale.
Il Foglio di venerdì ha dedicato una pagina alle riflessioni di Adriano Sofri – intitolate “Sulle divergenze tra il compagno Zagrebelsky e noi” – sull’ampiezza dei temi introdotti da alcuni sostenitori del No al referendum nel dibattito sul referendum stesso, con postilla personale sulla propria condizione di non votante. A un certo punto Zagrebelsky ha detto a Renzi (più o meno, non ho preso appunti): “Non metto in discussione la bontà dei suoi propositi, sostengo che la realizzazione sia sbagliata”. Era una netta conferma della contrarietà alla legge di riforma costituzionale. Ma era anche la rinuncia a farne una fatale questione di democrazia. Muovendo da propositi (più o meno) condivisibili, ci si divide sul modo di realizzarli: per gli uni apprezzabile, per gli altri da respingere. Né le famiglie né l’intera società italiana si contrapporrebbero su una simile divergenza relativa fra No, Sì e Non So, Non M’Importa. Commentando poi la serata Zagrebelsky ha detto che si era trattato di un confronto fra due mondi diversi e non comunicanti. Forse era lo sfogo di un uomo che non si era mai sentito così a disagio, ma sembrava smentire l’andamento della discussione, che aveva conosciuto da ambedue i partecipanti elusioni trucchi vere furbizie e false ingenuità, ma aveva mostrato di non vertere sulla sopravvivenza della democrazia. L’idea dei due mondi diversi era troppo e troppo poco. Troppo poco perché i mondi diversi sono parecchi milioni, e per esempio io – se posso intromettermi – in un confronto con Renzi da una parte e Zagrebelsky dall’altra contribuirei a mettere in scena almeno tre mondi diversi. Troppo, perché Renzi e Zagrebelsky (e gli altri, perfino io) sono dello stesso mondo, questo, e in quella evocazione dei mondi diversi c’era come un’eco tarda della diversità antropologica evocata da Berlinguer contro Craxi, cittadini di un mondo comune dal quale ciascuno dei due volle divincolarsi, a costo di dimezzarsi.
Per cos’è il referendum? adriano Sofri scrive delle troppe cose in ballo intorno a una questione puntuale e chiara, e di Gustavo Zagrebelsky.
L’illusionista americano David Copperfield, tra i più famosi di sempre, ha dovuto rivelare il funzionamento di un suo celebre trucco per via di una causa che gli è stata mossa da una persona che, partecipando all’illusione, si era fatta male. Lo spettacolo risale al 2013 ed era uno di quelli che Copperfield aveva tenuto all’hotel MGM di Las Vegas: l’illusione finale prevedeva che una decina di persone scelte casualmente dal pubblico fossero fatte “scomparire” dal palco, per poi riapparire sul retro del teatro. Il processo non è ancora arrivato a una sentenza. L’uomo che ha fatto causa a Copperfield e alla sua compagnia è Gavin Cox, originario del Kent, in Inghilterra, che ha detto di aver dovuto spendere circa 400mila dollari in cure mediche per aver riportato un trauma cranico dopo essere caduto mentre percorreva il tortuoso passaggio che conduceva gli spettatori dal palco al retro del teatro. Chris Kenner, produttore esecutivo dello spettacolo, ha dovuto rivelare nel dettaglio gli spostamenti dei partecipanti durante l’illusione, che dovevano essere fatti in fretta e passando per corridoi bui e mai visti prima, per interni e per esterni e anche attraverso le cucine dell’hotel. «È una corsa ad ostacoli?», ha chiesto l’avvocato di Cox durante il processo.
David Copperfield ha dovuto rivelare uno dei suoi trucchi più famosi in un processo. Un membro del pubblico che nel 2013 era stato “fatto sparire” durante uno spettacolo del celebre illusionista gli ha fatto causa, perché si era fatto male.
Lunedì è stato pubblicato il nuovo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici. Secondo le conclusioni del rapporto, presentate in mattinata durante una videoconferenza, i cambiamenti climatici alla base dell’aumento della frequenza e dell’intensità di fenomeni meteorologici disastrosi, come piogge torrenziali e ondate di grande caldo, sono «inequivocabilmente» dovuti alle attività umane e sono «senza precedenti»: ma soprattutto, se non si interviene per ridurre le emissioni inquinanti in maniera tempestiva potrebbero essere ancora peggiori. Nel rapporto dell’IPCC, considerato particolarmente allarmante, viene spiegato che un ulteriore aumento delle temperature è inevitabile. Si aggiunge comunque che non è ancora troppo tardi per impedire che nei prossimi decenni le temperature medie globali aumentino di più di 1,5°C rispetto al periodo pre-industriale, considerata una soglia di riferimento per evitare danni catastrofici. Servirà però uno sforzo «immediato e su larga scala» da parte dei paesi di tutto il mondo per ridurre le emissioni inquinanti. Quello pubblicato oggi è lo studio più dettagliato di sempre sui cambiamenti climatici, ed è basato sull’analisi di più di 14mila articoli scientifici da parte di oltre 200 scienziati di tutto il mondo. Come era già stato osservato in precedenza, il rapporto dice che le attività umane hanno provocato un aumento medio delle temperature globali di 1,1°C rispetto al periodo precedente alla rivoluzione industriale: il riscaldamento globale non ha soltanto fatto aumentare la frequenza e l’intensità di diversi fenomeni meteorologici particolarmente gravi, ma ha anche danneggiato e aggravato la situazione degli ecosistemi in tutto il mondo.
L’allarmante rapporto dell’ONU sul clima. Dice che i cambiamenti climatici sono «inequivocabilmente» causati dalle attività umane, ma si può ancora intervenire.
Giovedì 15 aprile il Consiglio dei ministri ha approvato il DEF, cioè il documento di programmazione economica e finanziaria in cui il governo anticipa quello che intende fare negli anni successivi e l’andamento che si aspetta dall’economia. Al momento il governo non ha pubblicato il documento, ma ne ha anticipato i temi principali in un comunicato stampa. Il documento, che dovrà essere approvato dal Parlamento, prevede innanzitutto il ricorso all’indebitamento per il 2021 di 40 miliardi di euro e di circa 6 miliardi di euro medi all’anno per il periodo 2022-2033. Questo scostamento di bilancio, ovvero la richiesta al Parlamento di ricorrere a un deficit maggiore rispetto a quello autorizzato nella legge di bilancio approvata a fine 2020, era ampiamente previsto.
Cosa c’è nel DEF. L'annunciato scostamento di bilancio da 40 miliardi di euro per integrare i sostegni a imprese e lavoratori, e la previsione di crescita del PIL del 4,5% per il 2021, tra le altre cose.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Una pena senza fine. Adriano Sofri spiega su Repubblica che cos'è l'"ergastolo ostativo".
Una delle parole più spesso associate a Disney è “principessa”. La prima principessa Disney è stata Biancaneve, protagonista insieme ai sette nani del famoso film del 1937: fu il primo dei classici Disney, i film d’animazione prodotti dalla Walt Disney Animation Studios. Tra qualche mese uscirà Oceania, il 56esimo classico Disney, e la protagonista sarà una principessa di 16 anni che vive nel Pacifico meridionale. Tra Biancaneve e la principessa di Oceania ci sono state, tra le altre, le protagoniste o co-protagoniste di Cenerentola, La bella addormentata, La sirenetta, La bella e la bestia, Aladin, Mulan, Rapunzel – L’intreccio della torre, Pocahontas, Mulan, La principessa e il ranocchio e Frozen – Il regno di ghiaccio. Sono quasi tutte vere principesse – cioè figlie di re o mogli di principi – e secondo Adam Pulver del Guardian da qualche tempo sono cambiate: «Dopo decenni in cui Disney ci ha propinato giovani donzelle in pericolo, ora finalmente ha fatto una serie di film con forti personaggi femminili». Pulver parte dal concetto di “principesse” dei classici Disney, ma estende le sue osservazioni a tutti i più recenti film Disney, quindi anche quelli non d’animazione. Secondo lui questi nuovi film fanno parte di «un progetto che prevede di dare più sostanza e forza alle spettatrici adolescenti e pre-adolescenti». Pulver scrive che anche solo un decennio fa sarebbe stato difficile ipotizzare che Disney sarebbe potuta essere portatrice di un «cambiamento sociale e femminista» di questo tipo; «era la casa cinematografica più conservatrice, con le sue favole fatte per insegnare a generazioni di ragazzine l’arte di fare le cose di casa, vestirsi bene e aspettare il Principe Azzurro».
Le principesse Disney sono cambiate? pare di sì: stanno diventando più toste e meno interessate al Principe Azzurro (era ora).
Noi della redazione Weekly Beasts sappiamo che la raccolta bestiale settimanale è attesa e sfogliata da molti bambini, ed è a loro e alle loro famiglie che è dedicata la selezione di oggi. Dopo sei mesi di pausa è ora di tornare a scuola, di riabituarsi e, per chi è al primo anno, di iniziare da zero: non siate timidi e non nascondetevi, come fa il piccolo di elefante, tra le gambe di chi vi accompagna! Provate a mantenere il dignitoso turbamento del cucciolo di cudù minore (e a imparare che animale sia) dopo esservi lasciati preparare per bene con la pazienza dei macachi giapponesi. Non ribellatevi troppo, non fuggite via, non litigate subito con il vostro compagno di banco, neanche foste dei leoncini berberi, e ricordate che a fine giornata potrete sempre rintanarvi nel marsupio. Un buon inizio anche agli insegnanti, che finiranno la giornata come lo scoiattolo del Connecticut. Bonus: Per chi si immagina che il nostro lavoro sia tutto in discesa, guardate intensamente queste due foto, scegliete quella che includereste nella raccolta e diteci qual è. Se la vostra indecisione dura meno di 7 minuti, quelli in cui si sono macerate ben tre redattrici, mandateci un curriculum.
Weekly Beasts. La raccolta bestiale della settimana è dedicata ai suoi lettori più assidui, ma gli altri non ci levino il saluto.
Nell’ultimo trimestre del 2018 la crescita economica della Cina ha continuato a rallentare, un dato che preoccupa gli analisti e che potrebbe avere conseguenze per l’economia globale. Negli ultimi tre mesi dello scorso anno la crescita è stata del 6,4 per cento rispetto all’anno precedente, e del 6,5 per cento rispetto al trimestre precedente. In tutto il 2018 la crescita è stata pari al 6,6 per cento, il dato più basso dal 1990. La riduzione era stata prevista dagli analisti, ma suscita comunque diverse preoccupazioni. Negli ultimi mesi il governo cinese ha avviato diverse iniziative per sostenere l’economia, incentivando la domanda interna nel tentativo di rendere la Cina meno dipendente dalle esportazioni. Tra le iniziative ci sono state l’avvio di nuovi cantieri per le infrastrutture e la riduzione di alcune imposte.
Nel 2018 l’economia cinese è cresciuta al ritmo più basso degli ultimi 28 anni.
Prima, durante e dopo gli Oscar – il 26 febbraio ci sarà la cerimonia di premiazione dell’89esima edizione – i premi o le candidature di cui più si parla riguardano il Mosciglior film, la regia, la recitazione (attori-e-attrici, protagonisti-e-non) e, se proprio va bene, il Miglior film straniero, documentario e d’animazione. Dei premi per i cortometraggi (normali, documentari e d’animazione) si parla poco perché i cortometraggi li vedono in pochi. Restano fuori da quest’elenco una serie di premi che riguardano i film più importanti ma che ricevono poche attenzioni: chi ha vinto la Miglior scenografia l’anno scorso? Cosa cambia tra Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro? Cosa rende “non originale” una sceneggiatura? Se è infatti comunissimo commentare un film per i suoi attori, lo è di meno farlo parlando del modo in cui è stato fatto il montaggio, o della qualità dei suoi effetti speciali. Tutte cose che, tra l’altro, in molti casi puntano a essere fatte così bene da non farsi notate dagli spettatori. Abbiamo messo insieme una guida agli Oscar di cui si parla di meno – fotografia, scenografia, montaggio, effetti speciali, trucco e acconciatura, costumi, colonna sonora, sceneggiatura originale e non, sonoro e montaggio sonoro – con qualche video (quando possibile), qualche spiegazione (dove necessaria) e qualche informazione, sui premi quest’anno e su quelli prima. Anche perché, fra trent’anni ma anche solo fra tre, ci si ricorderà che La La Land avrà vinto “x” Oscar, e quello per il Montaggio sonoro varrà come quello per il Miglior film.
Gli Oscar per tutte le altre cose. Le cose da sapere, vedere e sentire su quelle categorie considerate meno importanti e di cui si parla poco.
Il 27 giugno Hampton Creek, un’azienda statunitense che produce cibo di origine vegetale per persone vegetariane e vegane, ha annunciato che entro la fine del 2018 produrrà e venderà carne sintetica, cioè vera carne prodotta in laboratorio. Lo scorso marzo un’altra azienda statunitense, la Memphis Meat, aveva fatto un annuncio simile, dicendo di aver prodotto carne di pollo e di anatra sintetica e di poterla mettere in commercio dal 2021. Sia Hampton Creek che Memphis Meat sono startup nate per produrre cibo di origine animale senza i costi ambientali dell’allevamento intensivo, una delle prime fonti di inquinamento del mondo. Memphis Meat esiste dal 2015 e ha ricevuto 3 milioni di dollari di investimenti per sviluppare i suoi prodotti; Hampton Creek ne ha raccolti 120 milioni dal 2011 ed è una delle aziende della Silicon Valley il cui valore stimato è superiore a un miliardo di dollari: un “unicorno” nel gergo delle startup. I ricercatori di queste aziende non sono gli unici che stanno lavorando alla creazione di carne sintetica, indistinguibile da quella da allevamento per il gusto e abbastanza economica da essere venduta nei supermercati. È almeno dal 1931 che si parla di produrre la carne in questo modo: ad augurarsi che fosse inventata, «superando l’assurdità di far crescere un intero pollo per poterne mangiare il petto o le ali», era stato Winston Churchill. Nel 2013 si era parlato molto della carne sintetica quando il ricercatore dell’Università di Maastricht Mark Post aveva presentato un hamburger prodotto in laboratorio durante un evento organizzato a Londra. Chi lo assaggiò non fu molto entusiasta del gusto – comprensibilmente, dato che non conteneva grassi – ma ne apprezzò la consistenza.
A che punto siamo con la carne sintetica. Alcune startup dicono di esserci vicine, ma rimane un procedimento molto costoso (e scordatevi le bistecche).
Piero Negri racconta martedì sulla Stampa la storia del fast food di piazza San Babila a Milano, dove si formò il fenomeno estetico-sociale dei “paninari” negli anni Ottanta, e che ora McDonald’s ha deciso di chiudere. Il finale è arrivato all’improvviso, di domenica pomeriggio: intorno alle 14,30, a fine turno, ai quasi cinquanta dipendenti del McDonald’s di piazza San Babila a Milano è stato comunicato che il ristorante avrebbe chiuso per sempre. Il contratto d’affitto non verrà rinnovato. Una bella scocciatura per chi lavora lì, che sarà trasferito altrove, la fine di un’epopea per una generazione intera, quella cresciuta negli Anni Ottanta, l’ultima generazione dall’immaginario condiviso. Qui, tra i primissimi Anni Ottanta e domenica scorsa, sorgeva il primo fast-food di Milano. Qui, all’incrocio tra corso Europa e largo Toscanini, con vista su piazza San Babila, si incontravano i paninari milanesi. Scarpe Timberland, stivali Frye, calze Burlington, jeans Americanino o Emporio Armani, felpe Best Company, i proverbiali Moncler, giubbotti «bomber» oppure Schott, borse Naj Oleari, moto Zündapp KS125WK oppure Vespa PX 125 o le Jeep Renegade come oggetti massimi del desiderio. Ebbene sì, i paninari si definivano con gli oggetti che consumavano e questa era la grande novità.
La chiusura del McDonald’s di San Babila. Era l'erede di Burghy, dove negli anni Ottanta nacquero i "paninari" italiani, e lo smobilitamento politico del centro di Milano.
BlackBerry ha fatto causa a Facebook – e alle sue controllate WhastApp e Instagram – con l’accusa di avere violato numerosi suoi brevetti legati alle tecnologie per scambiarsi messaggi. BlackBerry ritiene che Facebook abbia utilizzato i sistemi sviluppati per BlackBerry Messenger (BBM), applicazione che ancora prima della diffusione dei moderni smartphone serviva per lo scambio di messaggi e per ricevere notifiche. Nei documenti presentati presso un tribunale della California, BlackBerry sostiene che Facebook abbia usato sistemi “innovativi per la sicurezza, l’interfaccia per l’utente e altre funzionalità che hanno portato al successo dei prodotti BlackBerry”. L’elenco delle accuse per le violazioni dei brevetti è lungo e comprende molte delle funzionalità di Facebook e delle sue applicazioni per dispositivi mobili. Si va dai sistemi per criptare i messaggi – in modo che siano leggibili solo a mittente e destinatario – alla possibilità di inserire tag, passando per altri elementi delle interfacce.
BlackBerry ha fatto causa a Facebook. Avete presente i numerini per le notifiche sul social network? BlackBerry dice che sono un suo brevetto, insieme a molte altre cose usate su WhatsApp e Instagram.
Il sindaco di Foggia Franco Landella, della Lega, è stato messo agli arresti domiciliari, con le accuse di corruzione e tentata concussione. Landella era stato eletto sindaco di Foggia nel 2014 e confermato nel 2019, ma lo scorso 4 maggio aveva rassegnato le dimissioni dall’incarico. Oltre a lui, sono stati messi agli arresti domiciliari per corruzione anche due consiglieri comunali, Antonio Capotosto e Dario Iacovangelo. Nell’ambito della stessa inchiesta sono indagate anche diverse altre persone, tra cui la dipendente comunale Daniela Di Donna, moglie del sindaco Landella, per cui è stata disposta la sospensione dal pubblico ufficio. Il 30 aprile era stato arrestato Leonardo Iaccarino, ex presidente del consiglio comunale di Foggia, che è attualmente ai domiciliari ed è coinvolto nella stessa inchiesta.
Il sindaco di Foggia Franco Landella è stato arrestato con le accuse di corruzione e tentata concussione.
Nouriel Roubini, 52 anni, è un economista che insegna alla New York University. Ha una carriera di studi e lavorativa di rilievo internazionale, ma è diventato famoso soprattutto dopo aver previsto il crollo dei mercati immobiliari statunitensi che ha dato l’avvio alla crisi economica internazionale circa cinque anni fa. Ieri ha pubblicato su Project Syndacate la sua analisi della crisi economica europea e una previsione per il prossimo futuro: entrambe poco ottimiste, dato che secondo Roubini i governi europei non stanno reagendo come dovrebbero, e continuando così le loro politiche porteranno inevitabilmente alla fine dell’euro.
«L’euro è spacciato». Le risposte europee alla crisi non possono che portare all'uscita dall'euro delle economie più deboli, dice Nouriel Roubini.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: qui sotto, online sul Post, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Neil Diamond. Grandi pezzi d'amore cialtroni, gente che si chiama la sera tardi da chissà dove.
C’è stata qualche polemica negli scorsi giorni nel Partito Democratico – quanti articoli cominciano così, tra tutti quelli scritti negli ultimi tre anni? – in relazione ad alcune dichiarazioni di Matteo Renzi a proposito del Nuovo Ulivo. Il sindaco di Firenze aveva commentato la proposta dicendo che “fa sbadigliare” e che certi dirigenti andrebbero “rottamati”, dando l’inizio a una serie di piccate risposte da parte di D’Alema – che ha fatto riferimento a Renzi chiamandolo “questo giovanotto” – e del presidente della Toscana Enrico Rossi. Pochi giorni dopo lo stesso Renzi – insieme a Pippo Civati, consigliere regionale in Lombardia, membro della Direzione Nazionale del PD e collaboratore del Post – ha annunciato un evento a Firenze per i prossimi 5, 6 e 7 novembre. I giornali hanno parlato di “convention dei rottamatori”, approfittando della polemica precedente per affibbiare una discutibile etichetta all’evento Qualcosa hanno spiegato gli stessi promotori. Pippo Civati ha scritto sul suo blog:
Cosa stanno organizzando Renzi e Civati. Dopo le polemiche sui dirigenti da "rottamare" i due preparano un evento a Firenze per il primo weekend di novembre.
Fino al prossimo 26 agosto, alla Casa dei Tre Oci della Giudecca, a Venezia, sarà possibile visitare una mostra su Fulvio Roiter, famoso fotografo veneziano morto il 18 aprile del 2016 a 89 anni. La mostra – intitolata Fulvio Roiter. Fotografie 1948/2007 – ne ripercorre il lavoro attraverso nove sezioni in cui sono esposte circa duecento immagini, insieme a video, libri e commenti di critici ed esperti che hanno parlato delle sue fotografie, come Andrea Zanzotto, Italo Zannier, Alberto Moravia e Enzo Biagi. Roiter nacque a Meolo, comune in provincia di Venezia, l’1 novembre del 1926. Si diplomò come perito chimico e si dedicò alla fotografia dal 1947, rendendola il suo lavoro dal 1953. Divenne famoso soprattutto per i ritratti ai paesaggi italiani, e in particolare quelli scattati a Venezia — città in cui visse e dove morì — e alla laguna veneta. Nel 1956 vinse l’importante premio Nadar – assegnato a libri fotografici pubblicati in Francia – con il libro Umbria. Terra di San Francesco (Ombrie. Terre de Saint-François). Il lavoro per cui è più conosciuto è però Essere Venezia, pubblicato nel 1977. Nella mostra in corso alla Giudecca c’è spazio anche per i suoi viaggi, che lo hanno portato a fotografare in varie regioni d’Italia, oltre che in Spagna, Stati Uniti, Belgio, Portogallo e Brasile.
Venezia e non solo, nelle foto di Fulvio Roiter. Fino ad agosto alla Casa dei Tre Oci si può visitare la retrospettiva del fotografo italiano.
Il 28 febbraio è uscito in Italia per Mondadori Storie della buonanotte per bambine ribelli, la versione italiana di Good Night Stories for Rebel Girls, il libro ideato dalle italiane Elena Favilli e Francesca Cavallo, e pubblicato grazie a una campagna su Kickstarter – il sito per raccogliere fondi online – che ha ottenuto 675mila dollari (circa 638mila euro) da oltre 13.400 persone: è il libro per bambini che ha ricevuto il maggior finanziamento da quando esiste Kickstarter. Arriva, arriva!!! #bambineribelli Dal 28 febbraio in tutte le librerie con Mondadori. pic.twitter.com/QYSbiu1A4i
È uscito in Italia “Storie della buonanotte per bambine ribelli”. Il libro femminista di favole della buonanotte che ha raccolto più di mezzo milione di dollari su Kickstarter.
Se siete di quelli che arrivavano sempre trafelati e di corsa a scuola, o di quelli che hanno 10 sveglie puntate sul cellulare, una ogni 5 minuti, per essere sicuri di svegliarsi al mattino, capirete il valore di questo pezzo. Per tutti gli altri potrà sembrare la solita indulgenza di quelli che erano sempre in ritardo a scuola, eccetera eccetera. Resta il fatto che per molti, svegliarsi presto è una cosa tanto difficile e faticosa quanto ineluttabile: ha senso affidarsi solo alle sveglie tradizionali, che si limitano a fare qualche fastidioso rumore e che spesso risultano del tutto insufficienti allo scopo? Abbiamo raccolto, in risposta, alcune delle più interessanti e originali tra le sveglie che si trovano su internet: da quella che fa il rumore di un concerto rock a quella che rotola per la stanza finché non la si trova, la si ferma e la si spegne. Sono dieci, e una è un pesce d’aprile: non esiste, anche se in realtà nasce da un’idea davvero interessante (e magari deciderete voi di investirci qualcosa). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Sveglia!!1!. 10 sveglie stranissime (nove esistono davvero) di quelle pensate per funzionare sul serio: c'è quella che scappa, quella a cui sparare con un laser e quella da lanciare contro il muro.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Ruby, come si è saputo. Il Corriere della Sera racconta la relazione di servizio degli agenti presenti in questura il 27 maggio.
Il mondo dei cosmetici – come quello della moda – vive di apparenza: sia delle persone che dei prodotti, che vendono grazie a tutto un contorno di slogan, pubblicità accattivanti, tubetti eleganti e confezioni originali. Il prestigio di una marca e la fama dei suoi testimonial vanno di pari passo col costo dei suoi prodotti: un contorno d’occhi di Shiseido arriva a 12o euro, un siero di Estée Lauder da 75 ml a 170 euro e una crema giorno di Helena Rubinstein da 50 ml a 330 euro. Deciem è una giovane azienda di cosmetici che punta invece a offrire prodotti essenziali ma efficaci al prezzo più contenuto possibile, utilizzando un packaging semplice ed evitando stellari spese di marketing. L’obiettivo è, spiegano i suoi fondatori, rivoluzionare il mondo della cosmesi come hanno fatto Zara e le aziende di fast fashion per quello della moda, offrendo continuamente nuovi capi ispirati a quelli dei grandi stilisti e alle ultime tendenze ma a costi contenuti. Deciem fu fondata nel 2013 a Toronto da un ex informatico, Brandon Truaxe, un personaggio eccentrico e carismatico, come si intuisce anche dal principale slogan dell’azienda – “The Abnormal Beauty Company”, l’anormale azienda di bellezza – e dal nome: deciem, spiega l’azienda sul sito, deriva dal latino decima, a indicare una sequenza di 10 cose. Truaxe scelse questo nome perché tutti gli consigliavano di non fare dieci cose alla volta, e allora aprì un’azienda che raccoglieva dieci diverse linee – dedicate alla cura dei capelli, della pelle o delle mani – che inizialmente offrivano un singolo prodotto. Ora le linee si sono ridotte a otto, ognuna con un’estetica e un sito apposito: Fountain propone integratori alimentari liquidi; Stemm, soluzioni per la cura dei follicoli cutanei e dei capelli; The Chemistry Brand per la cura delle mani; Ab Crew è una linea maschile di integratori sportivi, bagnodoccia e schiume da barba; hif, di detergenti e balsami per capelli. A questi si aggiungono tre linee dedicate allo skincare, cioè alla cura per la pelle, che sono quelle di maggior successo: Hylamide, con prodotti che agiscono a diversi livelli di profondità; Niod, acronimo di Non-Invasive Options in Dermal Science (Opzioni non invasive nella scienza dermatologica), caratterizzata dalle formule più avanzate e aggiornate continuamente; e infine The Ordinary, quella per cui Deciem è più conosciuta.
L’azienda che vuole cambiare l’industria dei cosmetici. Si chiama Deciem e offre sieri e creme efficaci a prezzi dieci volte inferiori a quelli delle grandi marche.
LEGO, l’azienda di giocattoli danese produttrice dei famosi mattoncini da costruzioni, ha annunciato il taglio di 1.400 posti di lavoro, circa l’8 per cento dei suoi dipendenti di tutto il mondo, per fare fronte al primo calo di vendite dal 2004. Nella prima metà del 2017 i ricavi di LEGO sono diminuiti del 6 per cento, i profitti del 3 per cento. Il calo di vendite c’è stato soprattutto negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei, mentre in Cina c’è stata una crescita dei ricavi. LEGO esiste da 85 anni. Lo scorso mese ha sostituito il suo amministratore delegato Bali Padda – la prima persona non danese a guidare l’azienda – dopo solo otto mesi dall’inizio del suo incarico: ha però detto che non era previsto che Padda (che è britannico) avesse quel ruolo per più tempo e che la sua sostituzione non è stata dovuta ai risultati economici. Ora l’amministratore delegato è il danese Niels Christiansen.
LEGO licenzierà 1.400 dipendenti in tutto il mondo.
Durante un’intervista nella puntata di Che tempo che fa di domenica, l’ex presidente del Consiglio ed ex segretario del PD Matteo Renzi ha chiuso a ogni possibilità di accordo con il Movimento 5 Stelle per fare un governo. In serata il capo del partito Luigi Di Maio ha risposto con un post su Facebook in cui accusa Renzi di causare danni ai cittadini con la sua decisione. Nel post, scritto apparentemente di getto e con almeno un grave errore di grammatica, Di Maio usa anche l’espressione «la pagheranno», che è stata molto criticata lunedì mattina. Noi ce l’abbiamo messa tutta per fare un Governo nell’interesse degli italiani. Il pd ha detto no ai temi per i cittadini e la pagheranno.
Luigi Di Maio dice che «la pagheranno» (ma non si capisce chi). Lo ha scritto in un post su Facebook dopo il no di Matteo Renzi a un accordo con il Movimento 5 Stelle.
In una sentenza pubblicata il 21 dicembre la Corte Costituzionale ha rigettato buona parte dei ricorsi ricevuti sulla riforma scolastica approvata nel luglio 2015 dal Parlamento e voluta dal governo di Matteo Renzi, la cosiddetta “Buona Scuola”. La Corte aveva ricevuto ricorsi dal Veneto e dalla Puglia che riguardavano rispettivamente cinque e quattordici commi della legge. Il ricorso del Veneto è stato rigettato per intero, mentre sono stati accolti ricorsi su due commi minori contestati dalla Puglia. In una nota, il ministero dell’Istruzione ha detto di avere già rispettato “di fatto” le indicazioni della Corte riguardo uno dei commi contestati, e che “terrà ovviamente conto” dell’altra contestazione nella stesura di una delle deleghe che sta preparando il governo, già previste nella riforma originale (come quella sugli asili nido o l’esame di maturità). – Leggi anche: Cosa cambia con la riforma “Buona Scuola”
La “Buona Scuola” è costituzionale. L'ha deciso la Corte Costituzionale esaminando due ricorsi di Veneto e Puglia, respinti quasi per intero.
Qualche giorno fa la giornalista, scrittrice e podista Rose George ha raccontato sul Guardian cos’è e come funziona Strava, una popolare app per registrare, analizzare, condividere e confrontare le attività fisiche degli utenti. Per spiegare quanto sia diffusa, George ha raccontato l’inizio di una breve gara di corsa (5 miglia, poco più di otto chilometri) a cui le era capitato di partecipare qualche mese prima. «Al via, sono successe due cose: 400 piedi si sono messi in moto e 200 dita hanno schiacciato un pulsante su un orologio dotato di GPS, usato per registrare l’attività. […] Appena dopo la fine della gara, la maggior parte di chi aveva appena finito aveva caricato quei dati su una piattaforma digitale che ha cambiato lo sport amatoriale. Chi aveva appena corso sapeva, come milioni di altri sportivi in giro per il mondo, che se quello che fai non è su Strava, allora non è successo».
«Se non è su Strava, allora non è successo». Da dove arriva, com'è fatta e dove vuole andare la società nota per la sua app per sportivi, che secondo qualcuno è ormai diventata una sorta di religione.
Il ponte delle spie – Bridge of spies, in inglese – è il nuovo film di Steven Spielberg: il primo dopo Lincoln, il film storico-biografico del 2012 che fu candidato a dieci premi Oscar e ne vinse due. Il ponte delle spie è stato scritto dai fratelli Coen, è nei cinema italiani dal 16 dicembre, è un thriller ambientato durante la Guerra fredda e l’attore protagonista è Tom Hanks, che ha già recitato per Spielberg in tre film: Salvate il soldato Ryan, Prova a prendermi e The Terminal. Negli Stati Uniti Il ponte delle spie è uscito a ottobre e se ne è parlato piuttosto bene: su IMDB il voto medio dato al film dagli spettatori è 7,9 su 10. Il nuovo film di Spielberg è piaciuto anche ai critici, che ne hanno parlato come di un film “classico”, elegante, ben girato e di qualità. In Italia Il ponte delle spie è uscito lo stesso giorno del nuovo Star Wars ed è un po’ passato in secondo piano: abbiamo messo insieme un po’ di informazioni sulla trama e su quello che si dice del film, per decidere se vederlo prima, dopo, o al posto di Star Wars – Il risveglio della forza. Il ponte delle spie è tratto da una vera storia della Guerra fredda: quella storia in Italia non è però molto nota. Nei prossimi paragrafi gli spoiler sono pochissimi e non vanno oltre i primi minuti del film o quello che già si vede e intuisce dal trailer.
Le cose da sapere su “Il ponte delle spie”. È il primo film di Spielberg dal 2012, è scritto dai fratelli Coen e il protagonista è Tom Hanks: vale la pena guardarlo, se avete già visto quell'altro.
Oggi la Camera dei Deputati ha votato la fiducia al governo sulla cosiddetta “legge di stabilità“, ultimo passaggio importante dell’attuale legislatura e che segnerà la fine del governo Monti. In seguito alla decisione del Popolo della Libertà di togliere il proprio sostegno parlamentare al governo, il presidente del Consiglio ha comunicato l’8 dicembre la volontà di dimettersi constatata l’impossibilità di avere ancora una maggioranza solida, come era stato dal momento del suo insediamento nell’autunno del 2011. La votazione conclusiva sulla legge di stabilità si terrà intorno alle 18: dopo Monti dovrebbe andare al Quirinale per dimettersi e a quel punto il presidente Napolitano potrà, sentiti i presidenti di Camera e Senato, sciogliere in anticipo le due camere del Parlamento. Nelle foto scattate oggi alla Camera si vedono soprattutto tre cose: l’ultimo discorso di Walter Veltroni da parlamentare, un certo clima di sollievo nei membri del governo e una conversazione cordiale tra Gianfranco Fini e Massimo D’Alema.
L’ultimo giorno di scuola. Le foto di oggi alla Camera, prossima allo scioglimento: l'ultimo discorso di Veltroni, cordialità tra D'Alema e Fini e un certo sollievo nel governo.
Un esemplare femmina di Rafetus swinhoei, una specie di tartarughe di acqua dolce originaria di Cina e Vietnam, è morto: restano ora solo tre esemplari della specie, chiamata anche “tartaruga dal guscio molle gigante dello Yangtze”. La femmina che è morta aveva 90 anni – le tartarughe sono animali molto longevi – e viveva nello zoo di Suzhou, nel sud della Cina. Ventiquattr’ore prima che la tartaruga morisse il personale dello zoo aveva cercato di inseminarla artificialmente – come avevano già provato a fare altre quattro volte in passato, senza successo: durante l’operazione non c’erano state complicanze e la tartaruga sembrava stare bene, ma poi le sue condizioni erano peggiorate. Sono in corso degli accertamenti per stabilire la causa della morte. Gli esemplari di Rafetus swinhoei sono lunghi anche più di un metro, sono larghi circa 70 centimetri e hanno un peso compreso tra i 70 e i 100 chilogrammi. Degli altri tre esemplari rimasti uno è un maschio, ha più di 100 anni e vive nello zoo di Suzhou; gli altri due vivono liberi in Vietnam, non se ne conosce il genere perché è difficile stabilirlo solo osservandoli. La specie è stata molto danneggiata dalla caccia, dall’eccesso di pesca e dalla distruzione del suo ambiente a causa delle attività umane.
È morto uno dei 4 esemplari rimasti di tartarughe Rafetus swinhoei, una specie originaria di Cina e Vietnam.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 114 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 243.344 I morti totali registrati sono 34.984, 17 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 60 (ieri erano 65) e quelle in altri reparti sono 777 (ieri erano 768); le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 24.222, per un totale di circa 3,6 milioni. In Lombardia sono stati registrati 30 nuovi casi di contagio, il numero più basso da quando è iniziata la rilevazione, per un totale di più di 95mila casi totali, e i dati lombardi continuano comunque a essere i peggiori in Italia: le altre regioni con il maggior incremento del numero di casi confermati oggi sono Veneto (19), Lazio (18), Sicilia (15) e Emilia-Romagna (13). Ci sono sette regioni senza nemmeno un nuovo caso: Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, Campania, Puglia, Umbria e Calabria oltre alla provincia autonoma di Trento.
Le notizie di martedì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 114 nuovi casi di contagio e 17 morti. I pazienti ricoverati in terapia intensiva scendono a 60.
Twitter ha pubblicato ieri sul suo blog ufficiale e sul suo account Flickr alcune mappe che mostrano tutti i tweet geolocalizzati (ovvero in cui l’utente sceglie di rendere pubblica anche la posizione da cui scrive) dal 2009 a oggi. Sono visualizzati miliardi di tweet: ogni singolo punto sulla mappa è uno di questi, mentre i colori più chiari indicano concentrazioni più alte. Come era facile aspettarsi, la mappa evidenzia i principali centri urbani e le vie di comunicazione terrestri, ma ci sono diverse altre piccole curiosità: ad esempio, in Europa, un “ponte” di tweet segue anche alcune vie di navigazione, come tra Regno Unito e Irlanda. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La mappa di Twitter. Il mondo disegnato da miliardi di tweet geolocalizzati tra il 2009 e oggi.
“Come sentire il proprio utero”, “Come aprire una bottiglia di birra con un accendino”, “Come sapere cosa regalare al tuo fidanzato per il suo compleanno”, “Come far apparire più larghi i tuoi fianchi”, “Come essere amico con una ragazza che ti ha rifiutato”, “Come calcolare la covarianza a mano usando la formula standard”. Ricerche come queste vengono fatte su Google costantemente, con frequenze che variano da migliaia di volte al giorno a poche decine all’anno: ed esiste un sito che da anni prova a comparire tra i risultati dei motori di ricerca tutte le volte che qualcuno sta cercando istruzioni su come fare qualcosa, che sia scrivere una canzone o cambiare una lampadina. È wikiHow, «un sito a cui non pensa nessuno finché non ha bisogno di qualcosa», come lo ha descritto Kaitlyn Tiffany in un articolo sull’Atlantic che ne ha raccontato la storia.
Il sito che insegna a fare tutto. L'Atlantic racconta la storia e la filosofia di wikiHow, dove possiamo imparare a mostrarci sicuri ai colloqui di lavoro ma anche ad addestrare una cocorita.
Sull’edizione domenicale di Repubblica Michele Serra ricorda che per capire e valutare il sommovimento culturale che avvenne nel 1968 in Italia, di cui quest’anno si celebrano i cinquant’anni, va ricordata qual era la società di allora: una in cui, per esempio, il poeta Aldo Braibanti venne condannato a nove anni di prigione per aver avuto una relazione omosessuale (consensuale) con un uomo di 23 anni, che invece fu rinchiuso in un manicomio e sottoposto a elettroshock. Non sono passati, da questo punto di vista, cinquant’anni: ma cento e forse mille. È necessario ricordarlo specialmente ai ragazzi di oggi, nativi di un Mondo Nuovo nel quale la libertà personale — specie quella sessuale — è una condizione quasi scontata, non urta poteri e non infrange tabù. Ma la memoria di quegli anni giova anche a noi ragazzi di ieri, magari dimentichi di certi percorsi impervi e dolorosi, di certe ribellioni che per ottenere dignità diedero enorme scandalo, ebbero prezzi umani alti, patirono lo stigma feroce e quasi unanime di un’Italia ormai dimenticata. Per capire “il Sessantotto” bisogna prima capire in quali case, quali scuole, quali fabbriche, quali caserme, quali tribunali quel virus poté attecchire in modo così fulminante, epidemico.
Cos’era l’Italia del Sessantotto. Per capire il movimento culturale che compie cinquant'anni va ricordato quant'era bigotta e chiusa la società di allora, scrive Michele Serra.
Dopo che questa settimana la società Hyperloop One è riuscita a far viaggiare una slitta di metallo su un percorso di prova a una velocità di oltre 160 chilometri orari, grazie a un motore elettrico, la domanda che si stanno facendo tutti nel settore è: quando verrà realizzato il vero Hyperloop? Il test è durato solo pochi secondi ed è servito a dare un’idea di come sarà il progetto, se e quando gli ingegneri riusciranno a completarlo. Secondo il CEO di Hyperloop One, Rob Lloyd, l’azienda sarà in grado di trasportare passeggeri a partire dal 2021, ma in realtà i tempi potrebbero essere più lunghi. L’Hyperloop in sostanza è un treno a levitazione magnetica che viaggia all’interno di un grande tubo quasi totalmente vuoto. La mancanza di atmosfera riduce l’attrito e in teoria dovrebbe permettere ai passeggeri di spostarsi alla stessa velocità di un aereo. Nel test di mercoledì non sono stati usati i tubi e la slitta è stata montata su dei binari che non faranno parte del prodotto finale. Il test è stato il primo passo verso la costruzione del modello pienamente funzionante che Hyperloop One vuole provare prima della fine dell’anno, ma arrivare al punto in cui degli esseri umani potranno viaggiare con l’Hyperloop non sarà comunque semplice. Gli ostacoli che Hyperloop One dovrà affrontare sono sostanzialmente tecnologici e politici, e potrebbero far sì che ci vogliano anni prima che sia possibile spostarsi all’interno delle piccole capsule senza finestre di Hyperloop One.
Costruire l’Hyperloop non sarà semplice. Nonostante i primi test incoraggianti, Hyperloop One dovrà superare grossi ostacoli normativi e tecnologici per realizzare il suo treno a levitazione magnetica.
Sei persone sono state rinviate a giudizio nel caso dell’omicidio di Luca Sacchi, il 24enne morto a Roma nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso dopo essere stato ferito da un colpo di pistola alla testa. La procura di Roma ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per Anastasiya Kylemnyk, Giovanni Princi, Valerio Del Grosso, Paolo Pirino, Marcello De Propris e Armando De Propris. Del Grosso è accusato di essere l’autore materiale dell’omicidio, mentre Pirino secondo l’accusa sarebbe stato il suo complice. Sono stati rinviati a giudizio anche Marcello De Propris, accusato di concorso in omicidio per aver fornito la pistola con cui è stato ucciso Sacchi, e suo padre Armando. Kylemnyk e Princi, rispettivamente fidanzata e amico di Sacchi, sono stati rinviati a giudizio per aver tentato di acquistare quella notte 15 chili di marijuana da Del Grosso e Pirino. A questi ultimi due è stata contestata anche la detenzione della mazza da baseball usata per aggredire Sacchi e Kylemnyk. La procura di Roma, inoltre, contesta a Del Grosso, Pirino e Marcello De Propris l’aggravante della premeditazione nell’omicidio di Sacchi.
Sei persone sono state rinviate a giudizio nel caso dell’omicidio di Luca Sacchi.
Il ministero della Salute ha mandato alcuni ispettori in Campania per capire se i numeri dei contagi trasmessi al governo dall’Unità di crisi regionale siano stati messi insieme correttamente, e per valutare l’impatto che l’epidemia da coronavirus sta avendo sugli ospedali di Napoli. Da giorni, infatti, il governo sta valutando di spostare la Campania dall’area gialla all’area arancione o rossa, prendendo in considerazione una serie di difficoltà e sofferenze che sembra attraversare il sistema sanitario regionale. Parlando della decisione di inviare gli ispettori, Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha detto che le verifiche potrebbero «cogliere aspetti» sfuggiti finora alla sorveglianza. Brusaferro ha ricordato che nell’ultimo rapporto dell’ISS si parlava della possibilità che quattro regioni – Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto – venissero spostate verso il rischio alto, «nelle quali è opportuno anticipare le misure più restrittive». Al momento la classificazione complessiva di rischio per la Campania, stando agli indicatori usati dal governo per definire le aree rosse, arancioni e gialle, è «moderata con probabilità alta di progressione a rischio alto».
La complicata situazione della Campania. Il governo ha mandato ispettori a Napoli per valutare la situazione negli ospedali, mentre si discute di spostare la regione nell'area arancione o rossa.
La nave Alan Kurdi, gestita dalla ong tedesca Sea Eye, si trova da ieri a sud di Lampedusa, in attesa di capire cosa fare delle 40 persone a bordo soccorse mercoledì al largo della Libia. Una portavoce dell’organizzazione ha detto che la Alan Kurdi ha deciso di fare rotta verso l’Italia perché considerato il primo “porto sicuro”, nonostante le proteste del governo italiano che voleva che i migranti fossero riportati in Libia o in un altro paese, come la Tunisia. Le ong, ma anche l’ONU, l’Unione Europea e diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani, non considerano la Libia un “porto sicuro”, a causa della guerra civile e dei centri di detenzione presenti nel paese, nei quali i migranti vengono sottoposti a torture e violenze di ogni tipo. Giovedì il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini ha firmato il divieto di ingresso e di transito nelle acque territoriali italiane per la Alan Kurdi, sulla quale si trovano tra gli altri un neonato e due bambini piccoli. Il capo missione della Sea Eye, Barbara Held, ha detto che uno dei bambini ha sulla spalla una ferita di 10 centimetri da arma da fuoco, e ha aggiunto che a bordo c’è anche una donna incinta. Il provvedimento firmato da Salvini, ha scritto il Fatto, sarebbe stato notificato all’equipaggio della Alan Kurdi dalla Guardia di Finanza italiana, che sarebbe salita a bordo e avrebbe parlato con il comandante della nave. Sembra che la nave si trovi ora a circa 20 miglia da Lampedusa, in acque internazionali, e che non voglia forzare la situazione entrando in Italia senza l’autorizzazione del governo.
La nave Alan Kurdi è a sud di Lampedusa. In attesa di sapere cosa fare delle 40 persone soccorse al largo della Libia, visto che il governo ha vietato il suo ingresso in Italia.
Venerdì scorso la procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati Silvio Berlusconi, suo figlio Piersilvio e altri dirigenti di Mediaset per evasione fiscale e reati tributari. Vediamo di spiegare con esattezza i termini delle accuse, riassunti in questi giorni a volte in modo piuttosto approssimativo. L’indagine della procura di Roma nasce da uno stralcio dell’inchiesta della procura di Milano sulla compravendita dei diritti tv e cinematografici da parte di RTI, società controllata al 100 per cento da Mediaset e che nel 2003 e nel 2004 aveva sede legale a Roma: il cosiddetto processo Mediatrade. Per questo la procura ha istruito la nuova indagine: si tratti degli stessi reati già oggetto di indagine a Milano e anche questi hanno come oggetto i rapporti tra Mediaset e il produttore egiziano Mohamed Farouk Agrama, che da Los Angeles fa da mediatore nella compravendita di diritti televisivi.
Di cosa è accusato Berlusconi a Roma. Ricostruiamo i tratti del processo Mediatrade, in cui Berlusconi è accusato di aver rubato all'azienda di famiglia.