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È morto a 87 anni Novello Novelli, attore comico toscano conosciuto principalmente per i suoi molti ruoli secondari in alcune popolari commedie degli anni Ottanta e Novanta, e soprattutto per quelle dirette dal regista e attore Francesco Nuti. Novelli, che nacque a Poggibonsi nel 1930, cominciò come impresario teatrale e fece il suo esordio nel cinema soltanto a 51 anni, nel film Ad ovest di paperino, con i Giancattivi (cioè il trio comico formato da Alessandro Benvenuti, Athina Cenci e Nuti). Tra gli altri film nei quali recitò Novelli ci furono Madonna che silenzio c’è stasera (1982), Io, Chiara e lo Scuro (1982), Casablanca, Casablanca (1985), Tutta colpa del paradiso e Stregati(1986). Ha continuato a recitare fino a tempi recenti: il suo ultimo film è stato Uscio e bottega del 2014.
È morto a 87 anni Novello Novelli, attore comico toscano conosciuto per i suoi ruoli secondari negli anni Ottanta.
Tim Cook, che ha sostituito Steve Jobs alla guida di Apple, ha presentato stasera nella sede di Cupertino con i suoi collaboratori i nuovi prodotti, tra cui soprattutto l’assai atteso e discusso nuovo iPhone. Ecco le notizie principali uscite dalla presentazione, alcune già anticipate lo scorso giugno dallo stesso Jobs. 1. iOS5, il nuovo sistema operativo per i dispositivi mobili, uscirà il 12 ottobre. Ha Twitter integrato, la navigazione su Safari con i tab, possibilità di editing delle foto, e altre funzioni già annunciate a giugno.
Il nuovo iPhone, e il resto. Sette cose da sapere sull'evento Apple di oggi, a partire dal nuovo 4S che è uguale al 4 (ma solo da fuori).
Samsung ha presentato in India lo Z1, il suo primo smartphone basato su Tizen, un sistema operativo realizzato dalla stessa Samsung per essere utilizzato al posto di Android di Google, il più diffuso al mondo e presente su tutti i principali smartphone dell’azienda. Il Samsung Z1 costa circa 78 euro e per ora sarà venduto solamente in India, con la prospettiva di essere poi messo in vendita in altri paesi asiatici, ammesso che riesca a ritagliarsi un po’ di spazio in un settore con una fortissima concorrenza e dove Android di Google e iOS di Apple controllano messi insieme il 95,8 per cento del mercato. Per Samsung è il primo test importante per verificare la possibilità di mantenere un sistema operativo alternativo a quello di Google e sul quale può avere il pieno controllo per quanto riguarda gli aggiornamenti e i sistemi per scaricare applicazioni, musica, video e altri contenuti. Il Samsung Z1 ha un touchscreen da 4 pollici, 4 GB di memoria interna (espandibile con una scheda esterna fino a 64 GB), 768 MB di RAM e utilizza un processore Intel da 1.2 GHz. Ha una fotocamera da 3.1 megapixel e una batteria che permette di guardare fino a 7 ore di video prima di scaricarla completamente, dice l’azienda. Le caratteristiche sono da smartphone di qualità media, adatto per essere venduto a un prezzo relativamente basso, ma alla stessa cifra sul mercato indiano si trovano comunque molte alternative basate sul più diffuso e conosciuto Android. Tizen è un nome che hanno sentito in pochi e per questo motivo Samsung punterà soprattutto sul suo marchio, molto più conosciuto, per vendere il nuovo prodotto. Secondo gli analisti lo Z1 non ha però molte possibilità, in parte proprio a causa del sistema operativo.
Il primo smartphone con Tizen. Cioè il sistema operativo che Samsung vorrebbe usare al posto di Android, che è il più usato al mondo: non sarà facile.
Il film più atteso della settimana è sicuramente Zero Dark Thirty, diretto da Kathryn Bigelow, che racconta l’operazione che portò all’uccisione di Osama Bin Laden, il 1 maggio 2011. Anche di Re della Terra selvaggia si è parlato molto: la bambina che interpreta Hushpuppy, la protagonista del film, ha ricevuto una candidatura all’Oscar come migliore attrice. Il film racconta di una bambina che vive con il padre, e che decide di partire in cerca della madre quando la misteriosa malattia del padre scatena la natura intorno a loro. Warm Bodies, invece, è un film sugli zombie: ma fa ridere, a giudicare dal trailer e da quanto se ne legge in giro. È la storia di un giovane zombie che si innamora di una ragazza viva, e lentamente comincia a recuperare tratti di umanità insieme ai suoi simili. Per il resto c’è Broken City, un thriller con Mark Wahlberg, Russell Crowe e Catherine Zeta-Jones, un documentario 3D sul Cirque du Soleil prodotto da James Cameron, un documentario su Berlusconi e il nuovo film con Fabio Volo.
I film della settimana. Quello sull'uccisione di Osama bin Laden e quello su uno zombie innamorato, tra gli altri: tutti i trailer.
Nella maggior parte dei comuni in cui si è votato per i sindaci e per il rinnovo dei consigli comunali non ci sono ancora i dati definitivi. Secondo le ultime proiezioni si andrà al ballottaggio in molte città: a Genova dove Doria (centrosinistra) sfiderà Musso (lista civica), a Palermo con Orlando (IdV) che incontrerà al secondo turno Ferrandelli (centrosinistra), a Parma con Bernazzoli del centrosinistra contro Pizzarotti, candidato del Movimento 5 Stelle, a L’Aquila con Cialente (centrosinistra) contro De Matteis (centro). Il Partito democratico sta avendo risultati soddisfacenti in diversi comuni anche se a Verona è ormai confermata la vittoria al primo turno di Flavio Tosi della Lega Nord che dopo 254 sezioni scrutinate su 268 ha raggiunto il 57,38 per cento. A Lecce, con il 50 per cento delle sezioni scrutinate, il sindaco uscente Paolo Perrone del centrodestra è al 64,3 per cento, mentre a Gorizia è ufficiale la vittoria di Ettore Romoli, candidato di centrodestra, con il 51,50 per cento dei voti.
È sparito il centrodestra. Alle elezioni amministrative crolla il PdL, perde la Lega malgrado Tosi vinca a Verona al primo turno, e svanisce il Terzo Polo; molto bene il M5S e il PD se la cava.
Le Olimpiadi di Tokyo hanno riavviato il dibattito nella politica italiana attorno allo ius soli, un’espressione giuridica che indica l’acquisizione della cittadinanza di un determinato paese nel momento in cui vi si nasca. In Italia se ne parla ciclicamente da anni, senza che però siano stati mai fatti passi concreti per farlo diventare legge. La questione è tornata a essere dibattuta perché alle Olimpiadi di Tokyo hanno partecipato diversi atleti italiani nati in Italia da genitori stranieri, e che hanno ottenuto la cittadinanza italiana solo dopo averne fatto richiesta una volta compiuti i 18 anni. Lo ius soli è in vigore in vari paesi, soprattutto nel continente americano, mentre in Italia è in vigore lo ius sanguinis (dal latino, “diritto di sangue”): un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano, mentre un bambino nato da genitori stranieri, anche se partorito sul territorio italiano, può chiedere la cittadinanza solo dopo aver compiuto 18 anni e se fino a quel momento abbia risieduto in Italia «legalmente e ininterrottamente».
Il dibattito attorno allo ius soli. Se ne riparla per gli atleti italiani delle Olimpiadi di Tokyo che hanno dovuto aspettare i 18 anni per avere la cittadinanza, ma per ora non sembra esserci l'appoggio politico.
Dal 28 novembre al 31 gennaio 2016 al centro culturale “Santa Maria della Pietà” di Cremona ci sarà SOS – Mostra internazionale di illustratori contemporanei, una mostra nata da un concorso organizzato dall’Associazione Tapirulan, attraverso il quale sono stati selezionati gli autori esposti. Il concorso, ideato nel 2005, è arrivato alla sua undicesima edizione: quest’anno il tema proposto era “SOS”, il sistema universale di richiesta di aiuto, e al concorso hanno partecipato quasi 700 illustratori provenienti da tutto il mondo (qui si trova la gallery completa dei lavori proposti). La mostra è divisa in tre sezioni: nella prima parte sono esposti i lavori dei vincitori e degli ospiti speciali delle passate edizioni, nella seconda i 48 illustratori selezionati in questa edizione e infine una sezione speciale dal titolo “Senza rete” è dedicata ai lavori di Beppe Giacobbe, considerato uno dei migliori illustratori italiani, che ha presieduto la giuria ed è l’ospite speciale di questa edizione. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
SOS!. Le illustrazioni a tema "SOS" esposte a Cremona, con una sezione speciale dedicata ai lavori di Beppe Giacobbe.
Oggi il quotidiano Repubblica ha affrontato la questione del doppiaggio dei film in Italia, partendo dal dato di Django Unchained, il nuovo film di Quentin Tarantino, che in un cinema di Roma ha incassato più nella versione originale in inglese con sottotitoli che in quella doppiata. Il fatto che tutti i prodotti audiovisivi (film, cartoni animati e serie televisive) vengano doppiati in Italia comporta un incredibile lavoro da parte degli addetti ai lavori, che devono tradurre e adattare tutti i dialoghi rendendoli coerenti con una serie di fattori culturali di cui bisogna obbligatoriamente tener conto in fase di traduzione. Per questo motivo si corre spesso il rischio di fare traduzioni bizzarre o del tutto slegate dal contesto, sia per quanto riguarda i titoli che i dialoghi (Eternal sunshine of the spotless mind che diventa Se mi lasci ti cancello, per esempio) e non si sfrutta il grandissimo potenziale che può offrire un prodotto audiovisivo in lingua originale in termini di apprendimento di una lingua straniera. Il tema è dibattuto tra addetti ai lavori e appassionati da sempre, ma la questione è diventata ancora più seguita da quando internet offre una grande disponibilità di film in lingua originale o sottotitolati. Il cinema? Meglio nella lingua originale, basta col doppiaggio. Nell’epoca di Internet e dell’inglese per tutti, cresce anche la richiesta fra il pubblico italiano di una maggiore offerta di film non doppiati. La prova? Django Unchained, per esempio, in programma al cinema Barberini di Roma, sta incassando più nella versione originale con sottotitoli che in quella doppiata. D’accordo, le cifre sono sproporzionate: la versione originale del film di Tarantino a Roma è in programmazione in un’unica sala, mentre in italiano occupa 47 schermi. Ma è un segnale.
Sul doppiaggio dei film. Un dibattito eterno e tutto italiano riaperto da un articolo di Repubblica e da un piccolo dato romano su Django Unchained.
A Bologna, presso l’Istituto ortopedico Rizzoli, è stato effettuato un trapianto di vertebre umane, il primo al mondo secondo il gruppo di medici che lo ha condotto. L’intervento è stato eseguito il 6 settembre scorso su un paziente di 77 anni con una forma maligna di tumore osseo, ma la notizia dell’operazione è stata comunicata solo oggi. Il paziente è stato dimesso, dopo avere trascorso un paio di settimane di controllo post-operatorio e poi alcune settimane in un reparto per la fisioterapia. Un tratto della sua colonna vertebrale è stato ricostruito utilizzando vertebre da donatore cadavere trattate presso la Banca del Tessuto Muscolo-scheletrico dell’Emilia-Romagna. Di solito per interventi di questo tipo si ricorre a materiale sintetico o all’autotrapianto di materiale osseo proveniente da altre parti del corpo, come il femore, ma con esiti alterni a causa delle differenze nelle strutture ossee. Una protesi al titanio avrebbe complicato il trattamento del tumore, che richiede sedute di radioterapia.
A Bologna è stato eseguito un trapianto di vertebre umane, il primo al mondo secondo i medici.
Aggiornamento delle ore 13.30: mentre il ministro del Lavoro Giuliano Poletti interveniva in aula per spiegare il nuovo testo del governo, ci sono state delle proteste da parte delle opposizioni e soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle: i richiami del presidente del Senato Grasso sono rimasti inascoltati e la seduta è stata sospesa (riprenderà alle 16.00). Il capogruppo dei senatori M5S Vito Petroncelli è stato espulso. ***
La fiducia sul “nuovo” Jobs Act. Cosa contiene e cosa non contiene (l'articolo 18) il maxiemendamento del governo sulla legge delega per la riforma del mercato del lavoro, su cui si vota oggi.
Google ha chiesto a Kevin Laughlin, un illustratore americano di origini guatemalteche, di disegnare un’animazione per l’anniversario del ritrovamento dell‘australopiteco Lucy, avvenuto il 24 novembre 1974, quarantuno anni fa. Al posto del classico logo della società, nella pagina di ricerca di Google di oggi ci sono una scimmia, Lucy, e una figura umana, che mostrano il passaggio dalla posizione quadrupede a quella eretta. Le tre figure sono messe al posto delle due “O” di Google, mentre le altre lettere sono raffigurate con le ossa fossili di Lucy. L’australopiteco Lucy è senz’altro l’ominide più famoso ritrovato finora: resti fossili delle sue ossa vennero trovate in grande quantità, per circa il 40 per cento del suo intero apparato scheletrico, una cosa estremamente rara per i paleoantropologi che sono abituati al ritrovamento di pochi frammenti. Grazie al ritrovamento di Lucy, vicino al villaggio di Hadar in Etiopia, i ricercatori hanno potuto approfondire le loro conoscenze sulla nostra evoluzione, scoprendo molte cose sulla vita degli ominidi che vissero in Africa tra i 4 e i 3 milioni di anni fa. Lo studio del rapporto tra lunghezza delle braccia e delle gambe permise di scoprire che all’epoca i nostri antenati erano in una fase di piena evoluzione: le gambe iniziavano ad allungarsi, mentre le braccia ad accorciarsi, differenziandosi quindi progressivamente dalle caratteristiche fisiche dei primati.
L’animazione di Google per l’australopiteco Lucy. Per ricordare il 41esimo anniversario della scoperta del più famoso ominide della storia, vissuto 3,2 milioni di anni fa.
Alle elezioni amministrative dell’11 giugno si voterà anche a Parma, la città oggi governata da Federico Pizzarotti, primo sindaco che il Movimento 5 Stelle ha eletto in una città capoluogo di provincia. Cinque anni dopo, le cose nella politica cittadina sono cambiate parecchio. Federico Pizzarotti è stato espulso dal Movimento 5 Stelle, che oggi in città è dato dai sondaggi sotto il 3 per cento. Secondo i sondaggi a contendersi la vittoria saranno il sindaco uscente Pizzarotti, che si ricandida senza il sostegno del suo ex partito, e il candidato del centrosinistra Paolo Scarpa. Con ogni probabilità, nessuno dei due riuscirà a vincere al primo turno. Indipendentemente da come finirà il ballottaggio del 25 giugno, il protagonista principale di questa elezione è il sindaco uscente. Pizzarotti ha 43 anni, è un perito elettronico e nel 2012 ottenne una vittoria sorprendente: al primo turno era andato relativamente bene, conquistando quasi il 20 per cento dei voti, ma il candidato del PD, Vincenzo Bernazzoli, ottenne quasi il doppio dei consensi. Al secondo turno la situazione si capovolse. Bernazzoli prese sostanzialmente gli stessi voti del primo turno, mentre Pizzarotti riuscì a triplicare il suo risultato, vincendo con il 60 per cento dei voti. Il suo successo fu storico, in un certo senso: era la prima grande vittoria elettorale del Movimento 5 Stelle. Dopo cinque anni di governo Pizzarotti è considerato un discreto amministratore locale e oggi, secondo un sondaggio dell’istituto Ixé, è il candidato sindaco con la fiducia maggiore da parte degli abitanti di Parma.
Guida alle elezioni di Parma. Forse le più interessanti tra quelle dell'11 giugno: il primo sindaco del Movimento 5 Stelle si ricandida, ma senza Movimento 5 Stelle.
Tra le città che rinnoveranno sindaco e giunta alle elezioni amministrative del prossimo 5 giugno c’è anche Rimini, dove il sindaco uscente, Andrea Gnassi del centrosinistra, proverà a essere eletto per un secondo mandato. I candidati I candidati a sindaco di Rimini sono otto in totale. Andrea Gnassi, che ha 47 anni ed è il sindaco uscente eletto nel 2011, si ripresenta sostenuto da PD, Italia dei Valori e altre liste civiche. Non sono state fatte le primarie di coalizione. Gnassi è sostenuto anche dalla lista “Patto Civico”, promossa da Sergio Pizzolante (ex NCD).
Guida alle elezioni di Rimini. Il sindaco uscente, del PD, ha buone possibilità di essere rieletto; il centrodestra si presenta compatto e il M5S non ha un candidato ufficiale: le cose da sapere.
“Colore del vestito” (nero e blu, o oro e bianco) e “lama” sono state le due storie di cui si è parlato maggiormente su Internet negli ultimi giorni. La storia del colore del vestito si è diffusa da un post scritto da una giornalista del sito americano BuzzFeed, dopo una segnalazione su Tumblr. Il post è stato visualizzato oltre 37 milioni di volte, ne hanno parlato su Twitter varie celebrità e diversi scienziati hanno provato a dare una spiegazione scientifica al perché vediamo colori diversi, tipo questa. La discussione sul colore del vestito si è aggiunta a quella dei lama scappati in Arizona: ne è nata una discussione più generale su come trattare questo tipo di notizie, più “leggere”, diciamo così, rispetto alle tradizionali news. Due lama e un brutto vestito entrano nell’internet. L’internet dice: «Hey, figo, due lama e un brutto vestito!». I lama e il vestito non dicono niente, non potendo parlare. Poi l’internet si annoia dei lama e del vestito, e si chiede perché li ha trovati fighi all’inizio. Alla fine l’internet accusa i media.
Il colore del vestito e i lama, nel giornalismo. Le due storie sono state discusse molto online e hanno diviso lettori e giornalisti su una vecchia faccenda: quali notizie trattare e come.
Over Your Cities Grass Will Grow è un documentario realizzato dalla regista britannica Sophie Fiennes inserito nella sezione Proiezioni speciali del Festival di Cannes 2010 e dedicato ad Anselm Kiefer, uno dei più importanti pittori e scultori tedeschi dagli anni Settanta in poi. Il documentario nelle scorse settimane è stato proiettato in alcune sale negli Stati Uniti e questo mese è arrivato in Germania. Nel 1993 Kiefer ha lasciato la Germania e si è trasferito insieme alla sua famiglia a Barjac, un paesino nella Francia meridionale. Qui ha trasformato La Ribaute, una derelitta fabbrica di seta di 35 ettari, nella sua casa e nel suo atélier, dove lavora e conserva le sue opere. Si tratta di un luogo particolarmente suggestivo: numerosi tunnel si fanno strada tra i palazzi, caverne e cripte sotterranee si alternano a zone a cielo aperto. La rivista statunitense Salon lo definisce «uno spazio in perenne costruzione, una rovina con l’intento di evocare luoghi simili a Pompei, il set per un sequel di Interceptor – Il guerriero della strada o un museo quasi fascista e un parco a tema costruito da Kiefer per onorare se stesso».
“L’erba crescerà sulle vostre città”. Sta circolando - oggi arriva in Germania - un bel documentario su Anselm Kiefer, pittore e scultore tedesco, e sulla sua casa straordinaria.
Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha iniziato le procedure di chiusura per un grosso centro di accoglienza per migranti a Castelnuovo di Porto, a nord di Roma, e annunciato la chiusura di simili centri a Bari e Catania. Tutti e tre sono dei Centri di accoglienza per richiedenti asilo (CARA), un tipo di struttura gestita direttamente dal ministero dell’Interno attraverso le prefetture. In Italia non ce ne sono moltissimi: sono strutture un po’ a metà fra i centri di accoglienza straordinaria, cioè i CAS, e il circuito della seconda accoglienza, cioè quello degli SPRAR, considerato quello più virtuoso. Da tempo si discute sulla loro efficacia: tanto che diversi osservatori ed esperti di immigrazione, pur criticando Salvini per il modo con cui è stato chiuso quello di Castelnuovo di Porto (senza preavviso, e senza soluzioni alternative per i possessori di un permesso umanitario, che sono finiti per strada), hanno lodato l’annuncio di chiudere i CARA. Non in questo modo affrettato e crudele, ma i #cara vanno chiusi. Sono ghetti di esclusione, non modelli di integrazione #castelnuovodiporto
Ha senso chiudere i CARA? se ne parla dopo lo smantellamento di quello di Castelnuovo di Porto: gli esperti di immigrazione lo chiedono da tempo.
18.35 Stanno continuando le dichiarazioni dei capigruppo, al termine delle quali si concluderà la seduta. Non succede niente di particolare, il liveblogging del Post si chiude qui. Domani la verifica del Governo proseguirà alla Camera, dove le cose dovrebbero essere più interessanti: i numeri sono più equilibrati e il centrodestra ha bisogno di mobilitare ogni suo parlamentare. 18.23 Il Foglio pubblica il testo integrale del discorso di Berlusconi al Senato.
La giornata in Senato. La prima parte della verifica parlamentare del Governo è andata liscia, domani si riprende alla Camera.
Due sere fa Paul McCartney è stato ospite allo show “Late night with Jimmy Fallon” sulla tv americana NBC, dove tra l’altro ha cantato Here today, la sua bella canzone del 1982 dedicata a John Lennon, del quale nei giorni scorsi si era commemorato il trentennale della morte: «è una conversazione che non abbiamo mai fatto».
«Cosa diresti, se fossi qui?». Paul McCartney ha cantato la sua canzone dedicata a John Lennon - Here Today - alla tv americana.
Nei primi giorni della settimana Apple ha rimosso dal proprio App Store l’applicazione AppGratis, uno dei programmi più noti e utilizzati per scoprire nuove applicazioni gratuite giornalmente. La decisione della società ha fatto molto discutere, soprattutto in seguito alla pubblicazione di un lungo post sul blog di AppGratis del fondatore dell’applicazione, Simon Dawlat, che sulla app per iPhone e iPad aveva costruito una piccola fortuna. Dawlat contesta la decisione di Apple definendola alquanto arbitraria. E in effetti non è molto chiaro perché per ora sia stata rimossa solamente la sua applicazione, e non quelle realizzate da altri sviluppatori e che fanno cose simili. I responsabili dell’App Store, che impongono regole alquanto rigide (ma spesso sfumate e poco chiare) a chi produce le applicazioni, hanno spiegato di avere rimosso AppGratis perché violava alcune linee guida di Apple. Nello specifico, le clausole 2.25 e 5.6 che:
Perché Apple non vuole AppGratis. La rimozione dell'applicazione per scoprirne altre in offerta sta facendo molto discutere, e potrebbe essere la prima di una lunga serie.
La Corte Suprema indiana ha chiuso tutti i procedimenti giudiziari a carico di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due fucilieri della marina italiana (anche chiamati marò) accusati dal 2012 dell’omicidio di due pescatori indiani. Lo ha comunicato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. La decisione della Corte Suprema indiana è arrivata dopo che lo Stato italiano aveva versato 100 milioni di rupie (pari a 1,1 milioni di euro) come risarcimento alle famiglie dei due pescatori indiani uccisi. L’obbligo di risarcimento era stato deciso nel luglio del 2020 dalla Corte permanente di arbitrato dell’Aia, un’organizzazione che risolve arbitrati in ambito internazionale, che in quell’occasione aveva deciso di assegnare all’Italia la giurisdizione per giudicare i due fucilieri. La cifra è stata concordata successivamente dai governi di Italia e India.
La Corte Suprema indiana ha chiuso tutti i procedimenti giudiziari a carico dei fucilieri italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.
Lo scrittore Antonio Scurati si è dimesso da presidente della fondazione Ravello che organizza il Ravello festival, un evento culturale e musicale che si svolge ogni anno d’estate nella città della costiera amalfitana, in provincia di Salerno. Scurati, che era stato nominato due settimane fa, ha inviato una lettera ai vertici della fondazione per motivare la sua scelta. «Mi sono bastati, purtroppo, pochi giorni per accertare che i soci fondatori della fondazione Ravello non rispettano la libertà intellettuale e ignorano i valori della cultura», ha scritto. «Da uomo di cultura e, soprattutto, da uomo libero, scelgo di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di presidente». Secondo le ricostruzioni di molti giornali, Scurati si è dimesso perché la scelta di alcuni ospiti del festival sarebbe stata in contrasto con il principale socio della fondazione – la Regione Campania – e in particolare con il suo presidente Vincenzo De Luca, che non avrebbe gradito la partecipazione al festival dello scrittore Roberto Saviano e del ministro della Salute Roberto Speranza.
Le polemiche intorno al festival di Ravello. Lo scrittore Antonio Scurati si è dimesso da presidente perché alcuni ospiti, tra cui Roberto Saviano, non sarebbero stati graditi dal presidente della Campania Vincenzo De Luca.
Tra le cose più lette sul Post questa settimana c’è la spiegazione sul perché alcuni sono più mattinieri e altri no: ed è un’abitudine che dipende da cose diverse, per esempio il tempo che si passa con un’illuminazione artificiale (che può confondere l’ipotalamo). Poi c’è una storia molto buffa che ha coinvolto la polizia di New York e un hashtag diffuso per migliorare l’immagine del dipartimento, ma che in poco tempo si è trasformata in un guaio. Tra le cose più lette della settimana ci sono anche argomenti meno impegnativi: le bellissime foto di centri commerciali abbandonati, gli 80 anni di Shirley MacLaine (che come dice Barack Obama, al massimo ne dimostra 51) e il formidabile archivio storico British Pathé, dove si possono trovare video di Mussolini che gioca con un cucciolo di leone, per esempio. – Perché alcuni sono mattinieri e altri no C’entrano gli ormoni, la luce artificiale, i geni e qualche cattiva abitudine
Sunday Post. Perché alcuni sono più mattinieri di altri, il guaio con Twitter della polizia di New York e Shirley MacLaine, tra le cose più lette sul Post questa settimana.
L’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta è indagato dalla procura di Caltanissetta per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al finanziamento illecito, nell’ambito dell’inchiesta che riguarda Antonello Montante, imprenditore siciliano ed ex presidente di Confindustria Sicilia. Montante era stato arrestato lunedì 14 maggio dalla polizia di Caltanissetta insieme ad altre cinque funzionari di polizia, carabinieri e finanza con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Crocetta è accusato di aver nominato nella sua giunta come assessore alle Attività produttive Linda Vancheri e Mariella Lo Bello su richiesta di Montante affinché, scrive il Corriere della Sera, assicurassero finanziamenti alle sue iniziative. In cambio l’imprenditore avrebbe finanziato con 200 mila euro la campagna elettorale 2012 del Megafono, il movimento politico fondato da Crocetta, e – si legge nell’atto d’accusa riportato da Repubblica – «impedendo che venisse reso pubblico da parte di giornalisti un video dal contenuto scabroso attinente la vita privata di Crocetta». Vancheri e Lo Bello sono a loro volta indagate.
L’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta è indagato per associazione a delinquere.
Il 13 agosto 1961 iniziò a Berlino la costruzione del muro che avrebbe diviso la città per 28 anni durante il difficile periodo della Guerra Fredda. La Repubblica Democratica Tedesca (Germania Est, la DDR) aveva deciso di costruire una barriera di cemento alta circa tre metri per separare la sua capitale, Berlino Est, dalla enclave della Repubblica Federale di Germania (Germania Ovest) di Berlino Ovest che si trovava nel territorio della DDR. La divisione di Berlino era stata decisa dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Nel corso della conferenza di Jalta si decise che la città fosse organizzata in quattro settori amministrati da Francia, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica. L’area più estesa era quella sovietica, mentre negli anni seguenti i tre settori controllati dagli Stati occidentali divennero sostanzialmente una parte della Germania Ovest, circondata dai territori della DDR. Man mano che le tensioni tra Occidente e Unione Sovietica aumentavano, le possibilità per gli abitanti di Berlino di passare da Ovest a Est e viceversa diminuivano costantemente e nel 1952 fu decretata la chiusura del confine e i passaggi sottoposti a controlli molto severi.
Le foto della costruzione del muro di Berlino. Iniziò il 13 agosto 1961, e solo due mesi prima il presidente della Germania Est aveva detto che «nessuno ha intenzione di costruire un muro».
Venerdì 2 maggio il tribunale di San José in California ha condannato sia Samsung che Apple per aver violato reciprocamente alcuni brevetti che appartenevano all’una e all’altra compagnia. Il grosso dei danni se li è aggiudicati Apple: Samsung dovrà pagare 119 milioni di dollari (circa 86 milioni di euro) di danni per aver violato due brevetti, mentre Apple dovrà pagare a Samsung 158 mila dollari (circa 113 mila euro) per aver infranto uno dei brevetti della società coreana. Non si tratta di una vittoria completa per nessuna delle due società. Apple aveva accusato Samsung di aver violato cinque brevetti – che riguardavano il software dei dispositivi di telefonia mobile – e aveva chiesto due miliardi di dollari di danni. Secondo Samsung, invece, Apple aveva violato i brevetti di alcune applicazioni per creare gallerie fotografiche e fare videoconferenze e aveva chiesto 6 milioni di dollari di danni. Brian Love, professore di legge all’università di Santa Clara, ha spiegato a BBC che i 119 milioni di dollari che Samsung dovrà pagare ad Apple «è meno del 10 per cento di quanto Apple aveva richiesto e probabilmente non è molto di più di quanto Apple ha pagato fino ad ora per portare avanti questo caso».
Samsung dovrà pagare 119 milioni di dollari ad Apple. Ma la sentenza è in realtà una specie di pareggio: Apple è stata condannata a sua volta per aver violato due brevetti Samsung.
Il 12 ottobre il ministero della Salute ha pubblicato una circolare che riduce i tempi di isolamento a 10 giorni e permette di utilizzare un solo tampone per accertare il superamento di un’infezione da coronavirus, annullando quindi la necessità di effettuarne un secondo almeno 24 ore dopo il primo. La circolare accoglie quanto consigliato nei giorni scorsi dal Comitato tecnico scientifico (CTS). Nella circolare è chiarita prima di tutto la differenza fra isolamento e quarantena. L’isolamento è definito come la «separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione». La quarantena è invece «la restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione», persone che potrebbero essere state esposte al virus e di cui va monitorato il possibile sviluppo di sintomi.
Le nuove regole su isolamento e quarantena. L'isolamento delle persone che hanno contratto il coronavirus è ridotto da 14 a 10 giorni e per accertare il superamento di un’infezione sarà necessario un solo tampone.
Il cantante e musicista canadese Neil Young ha scritto sul suo sito di aver fatto richiesta per ottenere anche la cittadinanza statunitense, in modo da poter votare alle elezioni presidenziali del 2020. Young, che ha 73 anni, ha detto di aver già superato l’esame per diventare cittadino degli Stati Uniti, ma che il suo consumo di marijuana ha reso necessario un secondo esame. Young scrive che infatti lo scorso aprile l’USCIS (U.S. Citizenship and Immigration Services) – l’agenzia che si occupa di naturalizzazione e immigrazione nel paese – ha stabilito che le persone che abbiano fatto uso di marijuana potrebbero non rispettare i requisiti per ottenere la cittadinanza, anche se questo non è illegale nello stato in cui vivono. «Mi auguro sinceramente di aver mostrato buone qualità morali e di poter votare con coscienza su Donald J. Trump e sugli altri candidati americani», ha scritto Young.
Neil Young ha chiesto la cittadinanza statunitense per poter votare alle elezioni del 2020.
Negli ultimi anni in Svezia pare si sia diffusa la moda di passare la pausa pranzo in discoteca: si tratta dei cosiddetti Lunch Beat, che sono stati inventati da un gruppo di amici e che si sono diffusi rapidamente in tutto il paese e in alcune altre città europee. Il primo Lunch Beat è stato organizzato nel giugno 2010 da 14 persone nel garage dell’azienda in cui lavoravano, a Stoccolma. Si divertirono molto e decisero di ripetere l’esperienza. Grazie al passaparola sempre più persone parteciparono ai loro incontri, che ora vengono organizzati in molte città della Svezia, Serbia, Finlandia e a breve anche a Porto, in Portogallo, e a Bruxelles, in Belgio. Chiunque può organizzare o partecipare a un Lunch Beat – che è un evento pubblico e no profit – a patto di rispettare un manifesto di dieci regole: i Lunch Beat devono durare un’ora e coincidere con la pausa pranzo, devono prevedere un dj-set di 60 minuti e comprendere un pasto da portare via, sono vietati alcol e droghe, è proibito parlare di lavoro. La regola fondamentale però è che si deve ballare. Altrimenti, si legge nel manifesto, «andate a pranzare da un’altra parte».
Pausa pranzo in discoteca. Slate racconta una cosa dicendo che in Svezia va molto di moda, da un paio d'anni.
WhatsApp ha aggiunto la possibilità di creare e inviare GIF: per ora l’opzione per inviare o creare le GIF è disponibile solo per gli utenti che usano iOS, il sistema operativo per iPhone e iPad, ma è probabile che presto sia distribuita anche su Android: la possibilità di mandare GIF – le immagini animate che si ripetono in loop, molto popolari negli ultimi anni – è legata a un aggiornamento dell’app di WhatsApp, che viene eseguito in automatico e che gli utenti dovrebbero ricevere in questi giorni tramite App Store (è la versione 2.16.15). Il menu per mandare le GIF è stato aggiunto alla pagina principale che si usa per inviare foto e video ai propri contatti: si seleziona il simbolo “+” in basso a sinistra sulla schermata di una chat e poi si seleziona “Libreria Foto/Video” dal menu a tendina e infine si seleziona “GIF” dalla barra in basso. A questo punto si apre una nuova finestra, simile a quella del rullino foto, dove si trova già una selezione di GIF fatta da WhatsApp nell’archivio di Giphy (uno dei più vasti disponibili online) e dove se ne possono cercare altre usando la barra di ricerca. Per inviare GIF che sono state già salvate sul cellulare, invece, bisogna cercarle nel rullino foto e comportarsi come si fa normalmente per inviare foto o video. Si possono utilizzare anche GIF non presenti nell’archivio e disponibili online, copincollando la loro URL nel campo dove si scrivono i messaggi.
Come creare e inviare le GIF con la nuova funzione di WhatsApp. La funzione è disponibile con il nuovo aggiornamento dell'app, per ora solo per iPhone e iPad.
Le riprese del film Mission: Impossible 7 della Paramount Pictures sono state sospese per i timori legati alla diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2). Secondo gli originali piani di produzione sarebbero dovute iniziare il 20 febbraio e proseguire per tre settimane. Leggi anche: Le ultime notizie sul coronavirus in Italia
Le riprese a Venezia del film “Mission: Impossible 7” sono state sospese per il coronavirus.
Martedì notte è morto ad Atene il regista greco Theo Angelopoulos. Aveva 76 anni ed è stato investito da una motocicletta mentre attraversava la strada vicino al set del sui ultimo film, L’altro mare, non lontano dal porto del Pireo. Il motociclista, un poliziotto non in servizio, è rimasto ferito. Angelopoulos è stato un personaggio molto importante per il cinema greco dagli anni Settanta in poi, amirato in tutto il mondo. Ha vinto diversi premi in carriera, tra cui il Leone d’Argento alla Mostra del cinema di Venezia per Paesaggio nella nebbia nel 1988, il Gran premio speciale della Giuria al Festival di Cannes per Lo sguardo di Ulisse e nel 1998 la Palma d’oro al Festival di Cannes per L’eternità e un giorno. La maggior parte dei suoi film racconta la società della Grecia contemporanea ed è composta da scene narrative molto lente e coreografiche, con grande cura dei particolari e della colonna sonora (memorabili in particolare quelle composte da Eleni Karaindrou).
Chi era Theo Angelopoulos. Le scene dei film lentissimi e bellissimi del regista greco, investito da una motocicletta vicino al set del suo ultimo film, a 76 anni.
È nata una discussione e una polemica intorno ad alcune manifestazioni in programma in questi giorni a Macerata, la città delle Marche dove una settimana fa è stato ritrovato il corpo fatto a pezzi di Pamela Mastropietro e dove sabato un giovane neofascista ha organizzato un attentato contro i migranti, ferendone almeno sei. Il sindaco di Macerata, Romano Carancini del PD, aveva chiesto ieri di annullare tutte le manifestazioni in programma per evitare «divisioni o possibili violenze». I movimenti e partiti che avevano organizzato la manifestazione antifascista di sabato 10 febbraio hanno deciso allora di annullare il loro corteo. L’invito del sindaco però non è stato accolto né da alcuni gruppi di sinistra, che hanno confermato una manifestazione per sabato, né dai neofascisti di Forza Nuova, che stasera hanno in programma una fiaccolata in città.
Sono giorni agitati a Macerata. Il sindaco aveva chiesto di annullare tutte le manifestazioni, ma stasera ci sarà una fiaccolata non autorizzata di Forza Nuova e sabato una manifestazione antifascista.
A Léon Foucault, fisico francese vissuto nell’Ottocento e celebre per un esperimento con un pendolo volto a dimostrare la rotazione terrestre, è dedicato il doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno che illustra il pendolo di Foucault, per ricordare il 194esimo anniversario della nascita del suo ideatore e il suo ruolo nella storia della fisica.
Léon Foucault e il suo pendolo. Al fisico francese autore del citatissimo esperimento per dimostrare la rotazione terrestre è dedicato il doodle di Google di oggi per i 194 anni della sua nascita.
Il 10 marzo si è tenuta alla Casa Bianca a Washington DC una cena di stato per il primo ministro canadese Justin Trudeau e sua moglie Sophie Grégoire Trudeau; si è trattato di un evento importante perché era la prima visita ufficiale di Trudeau a Washington DC dopo l’elezione. Come per ogni occasione più o meno mondana a cui partecipano il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la moglie Michelle, i giornali hanno scritto a lungo per commentarne lo stile e la scelta del vestito. Michelle Obama indossava un abito lungo con strascico in un tessuto broccato a fiori colorati su fondo blu, disegnato dallo stilista taiwanese di origine canadese Jason Wu. In generale è stato molto apprezzato dalla stampa per la sua eleganza. Michelle Obama con l’abito di Jason Wu per la cena di stato con il primo ministro canadese Justin Trudeau. Insieme a lei, c’è il marito Barack Obama. (AP Photo/Pablo Martinez Monsivais)
Gli abiti di Michelle Obama fatti da Jason Wu. Come quello che ha indossato pochi giorni fa alla cena di stato con il primo ministro canadese Justin Trudeau, e quelli ormai celebri dei balli inaugurali della presidenza.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: qui sotto, online sul Post, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Decemberists. Canzoni d'amore da andare a conquistare il mondo, baby, che è giovedì.
Secondo molti analisti e società di ricerca, Google è uno dei posti migliori al mondo dove lavorare. I suoi impiegati lavorano in strutture accoglienti e confortevoli e in cambio del loro duro lavoro ricevono numerosi benefit e servizi, compresa la possibilità di dedicare parte del loro tempo in azienda per portare avanti propri progetti e iniziative personali. Come spiega William Poundstone sul Wall Street Journal, si stima che ogni anno Google riceva almeno un milione di richieste da persone che vogliono lavorare per la società. In media solo una domanda di impiego su 130 va a buon fine. Per farsi un’idea: ad Harvard, una delle università più esclusive al mondo, la media è di una domanda accettata ogni 13. Il processo di selezione di Google è in molti casi rigido e prevede colloqui impegnativi, con domande tese a capire quanto i candidati siano creativi e in grado di pensare fuori dagli schemi. Una delle classiche domande suona più o meno così:
Come farsi assumere da Google. Rispondendo a una serie di rompicapo e test, dalle lame dei frullatori alle clessidre: e parecchi numeri.
È morto a 96 anni Mikis Theodorakis, compositore e politico greco autore della colonna sonora di Zorba il greco, film del 1964 che rese popolare nel mondo il sirtaki, una musica e una danza – anche nota come “la danza di Zorba” – che prima del film non esistevano. Come ha ricordato il quotidiano greco Ekathimerini, fu inoltre autore delle colonne sonore di Z – L’orgia del potere e di Serpico, e alcune sue canzoni furono suonate, tra gli altri, dai Beatles e da Edith Piaf.
È morto a 96 anni Mikis Theodorakis, il compositore greco che musicò il sirtaki.
Dopo le polemiche contro Marie Claire Italia, criticata per aver messo sulla sua copertina di novembre una modella magrissima, negli ultimi giorni c’è stato un altro caso che ha fatto riparlare degli ideali – spesso irrealistici – di bellezza e magrezza femminile proposti dalle riviste. Questa volta a contestare una fotografia è stata la stessa modella protagonista del servizio fotografico, l’attrice, ballerina e modella Zendaya Coleman, conosciuta semplicemente come Zendaya. Due giorni fa ha messo a confronto su Instagram due sue foto: lo scatto originale e quello ritoccato del servizio pubblicato dal numero della rivista Modeliste Magazine di novembre. Zendaya si è lamentata perché i suoi fianchi e il busto erano stati molto ritoccati con Photoshop per farli apparire più magri. https://instagram.com/p/9FV2sdJmOk/?taken-by=zendaya
Zendaya contro le sue foto ritoccate. L'attrice si è lamentata su Instagram di un servizio fotografico ritoccato per farla sembrare più magra; la rivista che l'aveva commissionato pubblicherà gli scatti originali.
Naomi Campbell compie oggi 50 anni, e da 35 è una delle modelle più famose al mondo e di sempre. Iniziò a lavorare a 15 anni, scoperta per caso da un’agenzia di modelle mentre faceva shopping a Covent Garden, a Londra, la sua città. Prima di compierne 16 finì sulla copertina di aprile dell’edizione britannica di Elle, iniziando una delle carriere più brillanti e longeve nel mondo della moda. – Leggi anche: Per chi vuole capirne di più di moda
Nessuno cammina come Naomi Campbell. Compie cinquant'anni una delle modelle più famose di sempre, che non si è fatta notare solo per il suo aspetto.
La nefropatia balcanica endemica (BEN, Balkan endemic nephropathy) è una malattia dei reni e di tutto il tratto urinario, diffusa in Croazia, Bosnia, Serbia, Romania e Bulgaria, tra alcune comunità rurali che vivono lungo il corso del Danubio o dei suoi affluenti. Sebbene sia da tempo oggetto di studi (la prima descrizione risale agli anni Cinquanta), le cause sono ancora oggi sconosciute, e i dati epidemiologici sono controversi e complessi: in alcuni villaggi la malattia è presente, in altri – apparentemente in contesti identici – no. Se non curata tramite dialisi o con un trapianto di reni, solitamente porta alla morte entro un anno dalla manifestazione dei primi sintomi. Elif Batuman, una giornalista del settimanale americano New Yorker, ha raccontato in un articolo la storia della malattia e le nuove ipotesi teoriche sulle cause, al termine di un lungo viaggio fatto in Croazia e in Romania insieme al padre (nefrologo, specialista dei reni), per raccogliere informazioni tra gli abitanti dei villaggi in cui la nefropatia balcanica è endemica.
La nefropatia balcanica. Un articolo del New Yorker ha raccontato quello che si sa (e quello che ancora non si sa) di una misteriosa malattia endemica europea.
Per quelli della mia età, Michael Douglas era quello giovane. Cioè, era il-figlio-di Kirk-Douglas, che in effetti – anche se avevi visto mille volte in tv Spartacus e L’asso nella manica dove era assai aitante – era un attore anziano. Poi arrivò Michael, il-figlio, e fece il botto con Attrazione fatale e Wall Street, dopo essersi fatto notare in tv nelle Strade di San Francisco e al cinema in Sindrome cinese, Coma profondo e La pietra verde. Aveva già quarant’anni, una faccia molto adulta e tosta, ma appunto, era quello giovane, dei Douglas (nessuno lo ricorda, ma già a trent’anni aveva vinto l’Oscar in quanto produttore di Qualcuno volò sul nido del cuculo; lo rivinse poi come attore per Wall Street). Fatto sta che quelli della mia età invecchiano, e i Douglas pure. Kirk Douglas sta per compiere 98 anni – l’Oscar glielo hanno dato solo alla carriera, nel 1996 – e Michael oggi ne compie settanta, l’età che aveva suo padre quando lui fece Wall Street, appunto. Può fare ancora un sacco di cose: soprattutto per quelli non della mia età, che ho chiesto in redazione al Post e si ricordano solo Wall Street e La guerra dei Roses. Quindi qui sotto, dopo le foto, ne scriviamo degli altri.
Il vecchio Michael Douglas. Compie 70 anni oggi, essendo sempre stato il figlio di Kirk Douglas (il quale ne ha quasi 98).
Il sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi ha ordinato la chiusura di una strada comunale che passa sotto il ghiacciaio di Planpincieux, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco, perché secondo i tecnici della Regione Valle d’Aosta a breve una parte del ghiacciaio, con un volume pari a 250mila metri cubi, potrebbe crollare. La previsione della Regione e della Fondazione Montagna sicura di Courmayeur si basa sull’accelerazione del movimento della massa di ghiaccio, che ha raggiunto la velocità di 50-60 centimetri al giorno. Miserocchi ha chiarito all’ANSA che il possibile crollo «non riguarda centri abitati e nemmeno strutture turistiche» ma comunque, in via precauzionale, è stata ordinata l’evacuazione di alcune baite in quota nella frazione Rochefort. Non è possibile fare previsioni precise su quando il crollo potrebbe avvenire: le misurazioni che sono state fatte però evidenziano il rischio che avvenga.
Una parte del ghiacciaio di Planpincieux, sul Monte Bianco, potrebbe crollare.
Nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 marzo, i membri dell’Eurogruppo, i ministri delle finanze dei paesi che adottano l’euro, hanno trovato l’accordo per garantire a Cipro il piano di salvataggio da 10 miliardi di euro, necessario per affrontare la crisi economica dei conti pubblici del paese ed evitare il collasso del sistema bancario nazionale. Una soluzione dolorosa al termine di una trattativa molto complicata, seguita da alcune giornate molto complicate per le borse europee, segnata tra le altre cose dalle dichiarazioni di una persona che fin qui quasi nessuno aveva sentito nominare: Jeroen Dijsselbloem. Jeroen Dijsselbloem, 47 anni, è il ministro delle Finanze olandese e neo-presidente dell’Eurogruppo. Fa parte del Partito Laburista olandese (Partij van de Arbeid, PvdA) ed è ministro nel secondo governo di Mark Rutte, un governo di grande coalizione, che si è insediato il 5 novembre 2012. Da gennaio presiede l’Eurogruppo e il Meccanismo europeo di stabilità (MES), il fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro.
E chi è Dijsselbloem? in casi come la crisi di Cipro dovrebbe rassicurare i mercati e lui invece ha creato il panico: chi è il politico olandese che presiede l'Eurogruppo.
Oggi, domenica 6 marzo, il Partito Democratico di Roma sceglierà con le primarie il suo candidato sindaco per le comunali di Roma (che saranno questa primavera): si vota dalle 8 alle 22. I candidati sono sei: Domenico Rossi, Stefano Pedica, Gianfranco Mascia, Chiara Ferraro, Roberto Morassut e Roberto Giachetti (dato per favorito). Se ne parla come delle primarie del PD, anche se in realtà sono le primarie del centrosinistra. Alle primarie potranno partecipare tutti i cittadini iscritti alle liste elettorali di Roma, tutti i cittadini stranieri residenti a Roma e tutti i minorenni – stranieri e non – che abbiano già compiuto 16 anni (che dovevano però registrarsi entro il 5 marzo per poter votare). Per votare è necessario mostrare un documento d’identità valido e la propria tessera elettorale; o nel caso di minorenni e stranieri una pre-registrazione fatta in precedenza. È necessario anche pagare un contributo minimo di due euro e firmare la “Carta dei valori del centrosinistra“.
Come e dove si vota alle primarie del PD per il candidato sindaco di Roma. I seggi sono aperti oggi dalle 8 e chiuderanno alle 22: si può scegliere tra sei candidati.
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile, i contagi totali registrati dall’inizio dell’epidemia di COVID-19 in Italia sono stati 139.422, 3.836 in più di ieri. I morti sono 17.669, un incremento di 542 rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” registrati sono 2.099, per un totale di 26.491. Le persone attualmente positive sono 95.262 (ieri erano 94.067) e quelle ricoverate in terapia intensiva sono 3.693, 99 in meno rispetto a ieri. In Lombardia, la regione più colpita, i morti registrati nelle ultime 24 ore sono stati 238, portando il totale a 9.722. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1.257, 48 in meno rispetto a ieri.
Le notizie di mercoledì sul coronavirus in Italia. In tutto le persone risultate positive sono 139.422, mentre i morti sono 17.669, 542 in più di ieri.
Vittorio Demicheli, il direttore sanitario dell’ATS Milano, l’Agenzia di tutela della salute della città (l’equivalente di quelle che in altre regioni si chiamano ASL), intervenendo il 19 ottobre a SkyTg24 ha detto: Non riusciamo a tracciare tutti i contagi, a mettere noi attivamente in isolamento le persone. Chi sospetta di aver avuto un contatto a rischio o sintomi stia a casa.
L’ATS di Milano non riesce più a tracciare tutti i contagi. Lo ha detto il direttore sanitario dell'agenzia a SkyTg24.
Alle tre e mezza di notte del 28 settembre 2003 a causa della caduta di un albero sulla linea elettrica tra la Svizzera e il Piemonte, iniziò il più grande blackout della storia d’Italia. Tranne la Sardegna e le isole minori, tutto il paese rimase senza elettricità fino alle cinque di mattina, quando nel nord del paese vennero ripristinate le prime linee. Al centro e al sud il ripristino fu molto più lento e soltanto verso sera la corrente ritornò in Campania, mentre in alcune province della Sicilia il ripristino fu completato soltanto alle 22. Il blackout causò numerosi disagi in tutto il paese. Il più famoso e quello che probabilmente ricordano più persone, è quello accaduto a Roma, dove alle 3 di mattina era ancora in corso la prima “Notte bianca“. Decine di migliaia di persone erano per strada in quel momento, mentre altre centinaia si trovarono bloccate nella metropolitana. In tutta Italia 110 treni subirono blocchi e ritardi, che colpirono le circa 30 mila persone che stavano viaggiando in quel momento. In tutto il paese i vigili del fuoco dovettero intervenire per liberare centinaia di persone rimaste intrappolate negli ascensori.
Il blackout del 2003. Fu il più grande della storia italiana e, per una volta, non fu colpa nostra (e molti se lo ricordano per la Notte Bianca a Roma).
Al ranch, sì. Sì. Sentila scorrere dentro di te. Il cancello, la strada, le colline, gli alberi, la vigna. Tu, lui, la casa. Illuminati noi siamo. Tutto questo è stato costruito nel 1980 con le montagne di soldi di quel primo Star Wars, ma la casa principale fu costruita per sembrare molto più vecchia e grandiosa, vittoriana nello stile, un’autentica imitazione che si crogiola nel sole di Marin County. In un breve corridoio accanto al foyer ci sono due discrete bacheche di vetro che contengono quello che si penserebbe di vedere superate le guardie dello Skywalker Ranch: la spada laser di Darth Vader, il Sacro Graal di Indiana Jones, quel genere di cose. I visitatori a volte sono delusi dal fatto che il posto non sia completamente pieno di quelle cose. Curiosando in giro – ammirando tutte le opere d’arte, incluso un dipinto di Norman Rockwell del 1920 – a un certo punto il 71enne regista George Lucas arriva silenzioso alle tue spalle nelle sue scarpe da tennis bianche, i suoi jeans sbiaditi e quei voluminosi capelli argentati, a loro modo notevoli.
Storia del grande George Lucas. Dai primi film sperimentali al successo mondiale di Star Wars, il cui prossimo film vedrà per la prima volta al cinema come tutti gli altri.
Giovedì 22 febbraio Google ha presentato Chromebook Pixel, un nuovo computer portatile progettato e realizzato interamente dalla società e basato sul sistema operativo Chrome OS. Il laptop è molto diverso dai modelli economici messi in vendita fino a ora da produttori come HP, Lenovo e Samsung: è molto più potente, ha uno schermo ad altissima definizione ed è indirizzato principalmente a chi ha bisogno di un computer più potente e veloce rispetto agli altri PC che utilizzano Chrome OS. La filosofia dietro il sistema operativo derivato dal famoso browser di Google è sempre stata quella di offrire portatili economici e senza una grande potenza di calcolo, compensata dalla presenza di una serie di servizi tramite Internet forniti dalla società. Questa impostazione ha consentito ai produttori di computer che hanno aderito all’iniziativa di realizzare laptop dal prezzo di poche centinaia di euro e spesso con componenti poco costosi, e meno potenti. Le mancanze in termini di potenza e di capacità di memoria sono colmate, in certa misura, dalla presenza dei servizi online gestiti da sistemi più potenti (server) cui si collegano i Chromebook.
Il nuovo Chromebook Pixel di Google. Tutto quello che c'è da sapere sul nuovo super-portatile di Google, molto diverso dagli altri che utilizzano il sistema operativo Chrome OS.
Per la prima volta in Italia, un bambino affetto da leucemia linfoblastica acuta (LLA), una forma di tumore piuttosto aggressiva, è stato trattato con una terapia che sfrutta il sistema immunitario per riconoscere le cellule tumorali e distruggerle. L’importante risultato è stato raggiunto presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, grazie a uno studio accademico promosso dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), dal Ministero della Salute e dalla Regione Lazio. Passato un mese dal primo trattamento, il bambino sta bene ed è stato dimesso: anche se è presto per parlare di completa guarigione, i test non hanno rilevato la presenza di cellule tumorali nel suo midollo. Il sistema adottato dal gruppo di ricerca del Bambino Gesù è simile a quello impiegato già da tempo in diversi paesi in giro per il mondo, e sperimentato per la prima volta nel 2012 negli Stati Uniti, su una bambina di 6 anni con LLA. Gli esiti positivi di quella sperimentazione hanno portato ad altre ricerche e ad affinare le terapie per questo tipo di cancro. La tecnica rientra nelle cosiddette “terapie geniche” (“immunoterapie”), ritenute le più promettenti nella ricerca contro numerosi tipi di cancro. Semplificando, da un campione di sangue del paziente si estraggono i linfociti T, particolari cellule del sistema immunitario, che vengono poi coltivati in laboratorio, dopodiché si utilizza un virus (privato delle sue parti pericolose) per trasportare all’interno dei linfociti T un gene con le istruzioni per identificare le cellule tumorali e distruggerle. Il preparato viene poi infuso nel paziente e si attende che il sistema immunitario provveda a contrastare la malattia.
Il primo bambino trattato con terapia genica contro la leucemia in Italia. Il trattamento sfrutta il sistema immunitario per riconoscere le cellule tumorali e distruggerle: il bambino sta meglio ed è in remissione.
Lunedì 14 luglio la casa di distribuzione Madman ha diffuso su YouTube il trailer di 20.000 days on earth, un film che racconta una giornata nella vita del cantautore Nick Cave. Il film, a metà strada tra fiction e documentario, è stato scritto e diretto dai britannici Iain Forsyth e Jane Pollard in collaborazione con lo stesso Cave ed è stato presentato al Sundance Film Festival, dove ha vinto due premi. Nel film (che in Italia dovrebbe essere distribuito alla fine di novembre) compaiono molti amici e collaboratori famosi di Nick Cave, tra cui Kylie Minogue e i musicisti Ray Winstone, Warren Ellis e Blixa Bargeld.
Il trailer del film su Nick Cave. Si intitola "20.000 days on earth" e racconta una giornata nella vita del cantautore australiano.
Nel gennaio del 2020 Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II, aveva incluso le donne della famiglia nella linea di successione, rendendo erede della casata sua nipote 17enne Vittoria. La notizia era stata accolta con una certa sorpresa, per due motivi: il primo è che per secoli i Savoia hanno rispettato la legge salica, secondo cui l’erede al trono deve essere di sesso maschile, e quindi la decisione di contravvenire a questa prassi era stata vista come un tentativo da parte dei Savoia di rinnovare la propria immagine; il secondo motivo è che i Savoia, da quasi 75 anni, non hanno un regno che Vittoria può ereditare. In un recente articolo del New York Times, il capo della redazione romana del giornale Jason Horowitz ha raccontato le conseguenze che ha avuto la decisione di Vittorio Emanuele sui rapporti con gli altri rami della famiglia Savoia, e quali sarebbero i compiti di un’erede di una famiglia reale decaduta in mancanza di una monarchia da gestire. Horowitz scrive che gli italiani hanno un interesse nella restaurazione della monarchia che è «prossimo allo zero». Ma Emanuele Filiberto di Savoia, padre di Vittoria, dice «mai dire mai», una frase che aveva riportato anche il Corriere della Sera lo scorso anno.
I Savoia visti dal New York Times. Jason Horowitz ha raccontato i pessimi rapporti con i cugini, la loro sostanziale irrilevanza in Italia e la scelta di Emanuele Filiberto di nominare “erede” la figlia.
L’azienda di gelati Grom – una popolare catena di gelaterie con 750 dipendenti e 63 punti vendita distribuiti in 34 città italiane e in 5 all’estero (New York, Parigi, Osaka, Malibu e Tokyo) – ha trovato un accordo con i sindacati per un contratto integrativo piuttosto originale, che scardina le regole tradizionali che regolano l’orario di lavoro. Secondo il nuovo contratto gli orari di lavoro dei dipendenti variano a secondo del tempo: se un giorno il tempo è molto nuvoloso o si prevedono piogge il negozio rimane chiuso; le ore perse si recuperano in un altro momento, quando c’è il sole. Uno scorcio alle carte del tempo tra vortici depressionari, temperature e immagini satellitari. Poi, via, a destreggiarsi tra ordinazioni, vaschette e coni. E se piove? Niente, si sta a casa. In attesa del sole. L’intesa è stata firmata da poco. Mette d’accordo, senza aver richiesto lunghe contrattazioni, azienda e sindacati. Introduce, forse involontariamente, la figura del «gelataio-meteorologo». E stabilisce un principio di certo innovativo: se il tempo promette soltanto nuvoloni e acqua il negozio resta chiuso, i dipendenti non lavorano, risparmiano ore e possono recuperare soprattutto il fine settimana, quando — ci si augura — dovrebbe tornare il sereno.
Da Grom si lavora solo col sole. L'azienda di gelati ha trovato un accordo coi sindacati per un nuovo originale contratto di lavoro: i negozi restano chiusi quando piove, le ore si recuperano quando è bello.
Nella selezione di foto bestiali di questa settimana ci sono diversi esemplari di una certa età. Anche se non sembra volersi assumere alcuna responsabilità, infatti, il panda gigante di Hong Kong ha da poco fatto trentacinque anni, quindici in più dell’aspettativa media di vita dei suoi simili. L’alligatore del Mississippi se ne va in giro con una foglia in testa, ma siate comprensivi: ha più di 80 anni e durante la Seconda guerra mondiale fu uno dei pochi a sopravvivere quando la maggior parte degli zoo furono distrutti. Il gorilla di Budapest, invece, domani ne fa quaranta. E tanti auguri. Ma ci sono anche molti nuovi nati: come il piccolo bradipo didattilo che se ne sta appeso con la mamma a testa in giù, la lamantina polacca di quasi due settimane, l’asino bianco e il gibbone (o la gibbona?) dal berretto, la cui nascita ha portato grandi speranze nello zoo di Blackpool. Per i cervi è iniziata la stagione degli amori, ma i veri maestri di bellezza ed eleganza questa settimana sono i volatili, con le loro corone dorate, gli occhiali scuri, i piumaggi cangianti e le maestose aperture alari.
Weekly Beasts. Bradipi didattili, gibboni col berretto e una gru coronata tra gli animali che valeva la pena fotografare questa settimana.
Sono state rese note le nomination ai Golden Globe, i premi televisivi e cinematografici che saranno assegnati a gennaio dalla Hollywood Foreign Press Association durante una cerimonia di gala presentata, anche quest’anno, da Ricky Gervais. Da sottolineare la presenza di The Artist in tutte le sue categorie e The Descendants, quasi altrettanto rilevante tra i film drammatici. Miglior film drammatico The Descendants The Help Hugo Le idi di marzo (The Ides of March) Moneyball War Horse
Le nomination ai Golden Globe. Vanno molto forte il film muto The Artist e The Descendants, il nuovo film con Clooney.
Il fotografo siciliano Turi Calafato è stato premiato ai Sony World Photography Awards, uno dei più prestigiosi concorsi di fotografia al mondo, nella categoria Mobile Phone, introdotta quest’anno e dedicata alle immagini scattate da amatori e professionisti con il cellulare. La fotografia di Calafato – la più votata online dagli utenti, con 6.718 preferenze – fa parte del reportage A day at the beach, che si può vedere interamente sul suo sito. Il fotografo ha spiegato che «Questa fotografia è stata scattata in Sicilia e fa parte di un progetto che si concentra sulla vita sulle spiagge siciliane durante gli affollati mesi estivi. Il progetto è partito nel 2013 e nel 2014 – dopo aver acquistato un nuovo cellulare – ho scattato alcune nuove immagini con il telefono. Lo scatto risale alla fine di luglio 2014. Vedere scene simili non è insolito, dal momento che la gente passa l’intera giornata in spiaggia e tutte le attività abituali – come il gioco, i pasti, il riposo, e così via – vengono svolte all’aperto. Si vedono persone di ogni genere ed è un piacere poter contemplare così tanta gente rilassarsi e, al tempo stesso, godersi il sole».
La fotografia italiana fatta col cellulare premiata ai Sony Awards. L'ha scattata il siciliano Turi Calafato: è la prima volta che l'importante premio di fotografia internazionale dedica una categoria alle foto fatte con gli smartphone.
Da qualche giorno sui giornali e nel dibattito politico italiano si parla nuovamente di imposta di successione, dopo che il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha proposto di aumentarne sensibilmente le aliquote per l’1 per cento più ricco della popolazione, e di usare i proventi per introdurre misure di sostegno economico per i più giovani, in particolare i 18enni. La proposta di Letta, annunciata inizialmente sulla rivista 7 del Corriere della Sera, è stata accolta con una certa freddezza dal presidente del Consiglio Mario Draghi – «in generale non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli», ha detto ai giornalisti – e ha trovato l’opposizione molto decisa delle forze di centrodestra, in particolare della Lega. L’annuncio di Letta ha anche provocato un notevole dibattito all’interno del PD, perché secondo una parte del partito un’imposta di successione potrebbe risultare impopolare tra gli elettori.
Perché si parla di imposta di successione. Il segretario del PD Enrico Letta ha proposto di aumentare le aliquote per l'1 per cento più ricco della popolazione e usare i proventi per i 18enni.
Le migliori foto di animali della settimana hanno due meriti. Il primo è che sono, secondo noi, le migliori foto di animali della settimana. Il secondo è che permettono di imparare che esistono i coati e le tartarughe falsa carta geografica, e che i cuccioli di panda gigante non sono per niente giganti. E non è che sono piccoli come ogni cucciolo di animale; lo sono più degli altri. Versione breve sulla questione piccoli cuccioli di panda gigante: «Tra tutti i mammiferi dotati di placenta, i cuccioli di panda sono i più piccoli in relazione alla grandezza della madre: il rapporto può essere anche di 1 a 900». Versione lunga: qui.
Weekly Beasts. Un cucciolo poco gigante di panda gigante, un coati e una libellula fradicia, nelle migliori foto di animali della settimana.
Oggi il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha annunciato che alle 18.30 terrà una conferenza stampa per rispondere alle accuse di aver ricevuto tangenti in un affare che riguarda l’acquisto di alcuni filobus. Ieri, infatti, alcuni giornali hanno riassunto i contenuti di un interrogatorio avvenuto l’8 gennaio in cui un consulente di un’azienda che produce autobus ha sostenuto di aver saputo dal suo superiore che alcuni dei 600 mila euro pagati per una tangente erano destinati alla segretaria di Alemanno. La vicenda è piuttosto intricata e riguarda in sostanza un’indagine delle procura di Roma su una possibile tangente che sarebbe stata pagata nel 2009 per favorire l’acquisto da parte del Comune di Roma di 45 filobus. A corrompere alcuni manager pubblici perché facessero pressioni sui politici sarebbe stata l’azienda fornitrice dei filobus, la Breda Menarini, che fa parte del gruppo Finmeccanica. Il suo ex amministratore delegato, Francesco Ceraudo, è stato arrestato nei giorni scorsi.
Le accuse di tangenti ad Alemanno. C'entra una storia di tangenti per l'acquisto di alcuni filobus: il sindaco di Roma terrà una conferenza stampa alle 18.30.
Ieri a Roma si è tenuta l’annuale parata del Gay Pride, a cui hanno partecipato migliaia di persone. La manifestazione è partita a inizio pomeriggio da piazza della Repubblica ed è arrivata in serata in via dei Fori Imperiali. Al corteo ha partecipato fra gli altri una delegazione del Comune di Roma – formata dal vicesindaco Luca Bergamo e dall’assessore allo Sport Daniele Frongia – oltre alla relatrice della legge sulle unioni civili Monica Cirinnà e alla segretaria della CGIL Susanna Camusso. Nello stesso giorno si sono svolte altre manifestazioni di sostegno per la causa LGBT in diverse città del mondo, fra cui Los Angeles, Washington, Atene, Sofia e Zagabria. Il Gay Pride è un evento che si tiene in moltissime città del mondo, anche se non ha una data fissa. Di solito viene celebrato a giugno, in ricordo degli Stonewall riots, una rivolta della comunità omosessuale di New York contro gli abusi della polizia, scoppiata nel giugno del 1969 .
Le foto del Gay Pride a Roma. Come ogni anno, migliaia di persone hanno sfilato per le vie di Roma per dimostrare il proprio sostegno alla causa LGBT.
Mark Hogancamp è un fotografo e artista che da quasi vent’anni si dedica a un solo progetto: costruire modellini in scala 1 a 6 di luoghi e personaggi di un’immaginaria città belga degli anni Quaranta, che poi fotografa. Iniziò a realizzare modellini e personaggi dopo un’aggressione del 2000, quando cinque uomini lo picchiarono fuori da un bar, causandogli diversi problemi fisici in seguito ai quali finì in coma per nove giorni. La città fittizia che sta costruendo, Marwencol, e i suoi abitanti in miniatura rappresentano il suo modo di rielaborare il trauma, in seguito al quale ricordava molto poco della sua vita precedente. Prima dell’aggressione, Hogancamp era un carpentiere appassionato di modellismo. Ora, nonostante tanti problemi fisici e di memoria conseguenti all’aggressione, è considerato un artista e le fotografie dei suoi accurati modellini di Marwencol sono diventati una mostra fotografica e un libro. La sua storia è stata anche raccontata in un documentario nel 2010 e nel film Benvenuti a Marwen, in Italia dal 10 gennaio. Il film è diretto da Robert Zemeckis – regista di Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit e Forrest Gump – e ha per protagonista Steve Carell. Benvenuti a Marwen non sta avendo buone recensioni e anche gli incassi sono stati piuttosto bassi. A prescindere dal film, di cui da qui avanti non si parla, la storia di Hogancamp e di Marwencol, di cui già si era parlato in precedenza, è però notevole.
La storia vera di “Benvenuti a Marwen”. È il nuovo film di Robert Zemeckis, su un uomo che, persa la memoria in seguito a un pestaggio, ha costruito e fotografato la miniatura di una immaginaria città belga occupata dai nazisti.
Mercoledì 28 ottobre sono arrivati i primi importanti numeri per capire come va la casa automobilistica tedesca Volkswagen, dopo lo scandalo legato ai motori “truccati” di alcune automobili diesel vendute negli ultimi anni. Sono i dati relativi all’andamento dell’azienda nel terzo trimestre del 2015, quello durante il quale si è scoperto che Volkswagen ha venduto automobili con sistemi che falsano i risultati dei test sulle emissioni di alcune sostanze inquinanti per permettere alle automobili di apparire molto più ecologiche di quanto in realtà siano poi “su strada”: i dati indicano una perdita di 3,48 miliardi di euro. È la prima volta negli ultimi 15 anni che Volkswagen, uno dei più grandi produttori di auto al mondo, fa registrare un trimestre in perdita e la perdita, superiore a quella prospettata dagli analisti, è un cattivo segnale anche per il futuro della società, che dal prossimo anno dovrà cominciare a riparare milioni di veicoli “truccati” e affrontare numerose cause legali, fatte sia dai suoi clienti che dagli enti che in ogni nazione regolano il mercato dell’automobile. Al momento non è molto chiaro quanto costerà lo scandalo a Volkswagen: si parla di una cifra che oscilla tra i 20 e i 78 miliardi di euro. Da quando il 18 settembre è iniziato lo scandalo, le azioni Volkswagen hanno perso circa il 40 per cento del loro valore – pari a circa 21 miliardi di euro: si stima che al momento nelle casse Volkswagen ci siano circa 25 miliardi di euro.
A che punto è arrivato lo scandalo Volkswagen. Nell'ultimo trimestre l'azienda ha avuto perdite superiori al previsto e si prepara a un'enorme e costosissima campagna di richiamo delle sue auto "truccate".
Frederik Busch è un fotografo tedesco di 44 anni che ha passato parte degli ultimi otto a cercare e fotografare piante da ufficio. Ha detto al New York Times di avere una «sensibilità per le piante» e che, nel fotografarle, le considera delle «sculture in movimento, solo che si muovono molto lentamente». Le sue foto – raccolte nel libro German Business Plants, edito da Kehrer Verlag – sono state scattate lasciando le piante dove si trovavano, con luce naturale e senza treppiede. Per ogni pianta è stato immaginato un nome proprio e un atteggiamento o un’emozione: «René sta tenendo un segreto», «Sören vuole più di un semplice lavoro», «Paul è triste». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La bellezza delle piante da ufficio. Frederik Busch ne ha fotografate tante e ha raccolto le immagini in un libro (in cui attribuisce loro anche nomi ed emozioni).
Il 18 luglio uscirà il libro Icons by Oscar: The Works of Photographer Oscar Abolafia: pubblicato dalla casa editrice Lannoo Publishers raccoglie le immagini che il fotografo americano ha scattato ad alcune delle persone più famose degli ultimi cinquant’anni. Ci sono Andy Warhol, Michael Jackson, Robert Redford e Jacqueline Kennedy, tra gli altri, ritratti in momenti più intimi e insoliti rispetto alle fotografie di copertina o degli eventi mondani in cui siamo abituati a vederli: mentre fumano, giocano a football o provano a tenere in equilibrio un fiore sulle labbra. Oscar Abolafia è nato nel 1935, vive e lavora a New York ed è famoso proprio per le sue foto di celebrità pubblicate su riviste come People Magazine, Vanity Fair e Harper’s Bazaar, soprattutto tra gli anni Sessanta e Ottanta. Il suo archivio ha più di 300 mila immagini di persone famose: politici attori, sportivi, modelle, e che raccontano qualcosa delle cosiddette icone del passato.
Fotografie intime di persone famose. Robert Redford che gioca a football e Twiggy con un fiore in bilico sulle labbra, tra i ritratti insoliti e informali di Oscar Abolafia.
Le fotografie di moda sono un grande esercizio di variazione con pochi elementi, quasi solo i modelli, le passerelle, i volti, gli abiti, i colori e la luce. Ma anche con queste poche cose si può raccontare un evento in modo notevole: come quando la foto dall’alto di una modella che si toglie una scarpa mostra un particolare – un piede nudo – che fa tornare l’umanità in uno degli ambienti più artificiali che ci siano. La settimana della moda di New York (New York Fashion Week) si tiene due volte l’anno, a febbraio e a settembre, ed è uno degli appuntamenti di settore più importanti del mondo. L’edizione di quest’anno è iniziata il 7 febbraio e si concluderà giovedì 14.
La moda a New York. Colori, luce, passerelle e inattesi squarci di umanità, tra le immagini più belle della New York Fashion Week.
È morto Roberto Silva, presidente dell’azienda di detersivi Italsilva: aveva 53 anni. Silva è morto dopo che domenica 12 maggio era rimasto coinvolto in un incidente in bicicletta. Stava partecipando a una gara in Toscana, la Granfondo della Versilia, quando è stato investito da un’automobile (che in teoria non doveva trovarsi sul percorso). Silva guidava la Italsilva, che è stata fondata nel 1908 e detiene soprattutto il marchio Spuma di Sciampagna. La sua famiglia controlla anche una quota importante del gruppo Desa, una delle aziende di detersivi più grandi in Europa.
È morto Roberto Silva, presidente dell’azienda di detersivi Italsilva: aveva 53 anni.
Il presidente colombiano Juan Manuel Santos con un buffo cappello e il dottorato honoris causa è forse la persona famosa che più valeva la pena fotografare questa settimana, secondo la redazione del Post. Per chi ha gusti più tradizionali c’è l’ormai assestata coppia Cara Delevingne/Kate Moss, Chris Hemsworth o una sempre più sorridente Uma Thurman. Tra i nostri preferiti ci sono anche Allison Janney che fa una smorfia, Eva Longoria con Joe Biden a un evento di campagna elettorale, e la rinnovata coppia di Scemo & più Scemo. E poi ci sono un profilo da indovinare, un leggendario dissidente della Germania dell’Est e la più giovane attrice candidata agli Oscar. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. La risata di Mario Draghi, Ronaldo che bacia una scarpa, Eva Green, Uma Thurman e due scemi, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
È morto a 66 anni il giornalista Sandro Petrone, noto soprattuto per essere stato per anni conduttore e inviato del Tg2. Petrone, nato a Napoli il 2 febbraio del 1954, iniziò a lavorare in Rai nel 1979, prima in radio e poi come inviato del telegiornale: dal 1997 al 2012 condusse l’edizione delle 13 del Tg2, mentre come inviato realizzò servizi durante la Guerra del Golfo, durante la Guerra in Jugoslavia e dalla Russia nei giorni della fine dell’Unione Sovietica. Lavorò anche come corrispondente da New York, Londra, Parigi e Mosca. Si è spento stanotte il collega e amico #SandroPetrone, una vita trascorsa al #Tg2Rai prima come inviato nei teatri di guerra internazionali poi capo della redazione esteri pic.twitter.com/m2KM8zoFhR
È morto il giornalista Sandro Petrone, aveva 66 anni.
Il 24 settembre, a mezzanotte, è uscito nelle librerie italiane Harry Potter e la maledizione dell’erede, la sceneggiatura dell’omonimo spettacolo teatrale andato in scena a Londra (il titolo originale è Harry Potter and the Cursed Child), scritta dallo sceneggiatore Jack Thorne su una storia di J.K. Rowling. Il libro è il seguito della serie di romanzi con protagonista il mago Harry Potter – il primo è Harry Potter e la pietra filosofale, il settimo e ultimo Harry Potter e i doni della morte – e ha per protagonista Harry diventato adulto e uno dei suoi figli. L’inizio della storia è ambientato 19 anni dopo la battaglia di Hogwarts e la definitiva sconfitta di Voldemort, quando Albus Severus Potter, secondogenito di Harry e Ginny Weasley sta per andare a Hogwarts per la prima volta. Albus Severus è però il vero protagonista dello spettacolo, e la storia gira molto intorno al rapporto conflittuale tra lui e suo padre. Harry Potter e la maledizione dell’erede è stato tradotto in italiano da Luigi Spagnol e pubblicato dalla casa editrice Salani, come anche i precedenti libri di Rowling. Già da tempo era possibile prenotare il libro, sia online che in libreria. In occasione dell’uscita di stanotte, molte librerie italiane – più di 300 – hanno organizzato iniziative promozionali: ad esempio Feltrinelli ha venduto il libro a mezzanotte, e dalle 22 in 13 negozi (tra cui alcuni punti vendita di Bari, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino) portando una maglietta bianca era possibile farsi stampare sopra una serigrafia con il viso stilizzato di Harry Potter.
È uscito il nuovo libro di Harry Potter. Dalla mezzanotte di oggi è in vendita in Italia "Harry Potter e la maledizione dell'erede", la sceneggiatura dello spettacolo teatrale che ha fatto da sequel ai libri.
Alla 59esima edizione dei Grammy – i più famosi premi musicali americani, consegnati domenica 12 febbraio allo Staples Center di Los Angeles – c’erano un po’ tutti i musicisti, performers e cantanti statunitensi del momento, sul palco o tra il pubblico. C’era ovviamente Adele, che ha vinto il premio più importante, quello per il disco dell’anno con 25, e gli altri quattro Grammy a cui era candidata: si è commossa nel riceverli – dicendo che il Grammy per il disco dell’anno lo meritava Beyoncé – così come nell’esibirsi in un tributo a George Michael, morto nel giorno di Natale dell’anno scorso. La performance di maggior effetto è stata quella di Beyoncé, che ha vinto due premi sui nove per cui era candidata: incinta di due gemelli è salita sul palco con una corona e un vestito trasparente e dorato, incarnando una sorta di Madre Natura contemporanea, circondata da ballerine che si inchinavano al suo passaggio. Sui social network in molti hanno definito l’esibizione favolosa, altri hanno commentato che “ha saltato lo squalo“, come si dice. Le altre esibizioni molto apprezzate dal pubblico sono state quelle di Lady Gaga coi Metallica, di The Weeknd con i Daft Punk e di Katy Perry; per il resto c’erano Jennifer Lopez, Rihanna, John Travolta, Celine Dion, Alicia Keys, Bruno Mars e altri ancora.
Le foto più belle dei Grammy. Adele commossa, Beyoncé incinta, i Daft Punk con The Weeknd e Lady Gaga scatenata, ai più importanti premi musicali statunitensi.
Domani mattina il tempo al Nord sarà un po’ e un po’: parecchie nuvole e qualche temporale sull’arco alpino, e cielo per lo più sereno in pianura. Al Centro sole, in Sardegna invece, come oggi, il tempo lascerà un po’ a desiderare chi sperava di passare la giornata in spiaggia. Al sud e in Sicilia sarà una bella mattinata, a parte qualche nuvola sparsa qui e là. Al pomeriggio il tempo peggiorerà per tutti: nuvole, pioggia e temporali al Nord, al Centro, in Sardegna e in Sicilia. Le uniche regioni risparmiate: Puglia, Basilicata, e Calabria, quindi se siete da quelle parti, beati voi. La sera resterà un po’ nuvolosa, nella notte tornerà il sereno quasi dappertutto, a parte qualche temporale tra Liguria e Piemonte.
Le previsioni meteo per martedì 7 agosto. Alla mattina sarà bello da tutte le parti, ma al pomeriggio peggiorerà ovunque tranne in Puglia, Basilicata e Calabria.
Per il 2021 non è stato previsto alcuno stanziamento di bilancio per equiparare la quarantena a cui deve sottoporsi chi viene a contatto con una persona positiva al coronavirus all’assenza per malattia. I lavoratori del settore privato che hanno diritto alla tutela previdenziale a carico dell’INPS sono dunque rimasti privi di questa indennità. La questione è stata segnalata sia dai sindacati che dalle associazioni delle imprese e domenica 29 agosto, durante il suo intervento alla Festa dell’Unità di Modena, il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha detto che c’è la possibilità che la tutela venga nuovamente finanziata assicurando che sarà discussa al prossimo Consiglio dei ministri. L’assenza dal lavoro “per quarantena” corrisponde al periodo di isolamento fiduciario che deve rispettare chi è venuto in contatto con persone positive al coronavirus (non coincide con l’isolamento che le persone positive sono tenute a rispettare). La legge stabilisce che duri 10 giorni per le persone non vaccinate e 7 giorni per quelle vaccinate.
La questione dell’indennità per malattia a chi è in quarantena. Ora non è più garantita ai dipendenti del settore privato, e il problema ricade su lavoratori e imprese tra le proteste dei sindacati.
Venerdì 24 novembre ci sarà uno sciopero dei lavoratori del centro di distribuzione di Amazon a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. Venerdì è il giorno in cui ricorre il “Black Friday“, una giornata di saldi anticipati che viene dagli Stati Uniti e che anche in Italia coinvolge con sconti e promozioni tantissimi siti di e-commerce, primo tra tutti Amazon: nella giornata del Black Friday dell’anno scorso il sito italiano di Amazon aveva ricevuto 1,1 milioni di ordini, il più grosso volume di pacchi da spedire mai raggiunto. Lo sciopero durerà dalle 6 di venerdì alle 6 di sabato: in questo arco di tempo ci sono tre turni di lavoro, quello dalle 6 alle 14, quello dalle 14:30 alle 22:30 e quello dalle 23 alle 6 del giorno successivo. In sintesi, i lavoratori del centro di Castel San Giovanni che aderiranno allo sciopero chiedono che Amazon Italia aumenti gli stipendi (che rispettano i minimi del contratto nazionale), e che siano introdotti dei premi aziendali per i periodi in cui si lavora di più. Lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL (Unione generale del lavoro). Le ragioni dello sciopero sono scritte per esteso nel comunicato diffuso dai sindacati, che potete leggere qui. Secondo il comunicato, saranno più di 500 i lavoratori che non lavoreranno il giorno del Black Friday e che in aggiunta si rifiuteranno di fare straordinari fino al 31 dicembre.
Ci sarà uno sciopero nel centro di distribuzione di Amazon a Piacenza durante il Black Friday. Circa un quarto dei lavoratori del primo stabilimento italiano di Amazon non lavoreranno in uno dei giorni in cui l'azienda riceve più ordini.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei CSI. In osservanza alle proposte dei destinatari - e per aiutare le playlist dai balconi - la newsletter si butta occasionalmente sull'Italia.
Da stamattina la prima applicazione per iPad del Post è scaricabile – gratis, eccerto – da iTunes o direttamente da iPad. Diciamo la prima perché abbiamo voluto produrre un’applicazione che offrisse su un’applicazione autonoma e pratica da gestire i contenuti del Post, come ci chiedevano in molti da tempo. L’approccio che abbiamo voluto seguire – con laiuto dell’eccellente lavoro di Tiltap – è quello di privilegiare i contenuti del Post, rinunciando a invenzioni formali che appesantissero la lettura prima di avere individuato invenzioni proficue ed efficaci, e mantenendo ordine e chiarezza nell’esposizione delle cose. Come è scritto, insomma, è una “sneak preview”: un’anteprima mentre lavoriamo a un progetto più strutturato e ricco già in cantiere, ma che è già in tutto un’applicazione per iPad del Post. Come leggerete, c’è uno spazio per dare suggerimenti sugli sviluppi possibili e i desideri dei lettori: come abbiamo spesso raccontato senza che riguardasse il Post, il futuro delle applicazioni editoriali su iPad è un terreno fertile e misterioso assieme, in cui c’è spazio per esperimenti, per imparare e per scoprire. O anche soltanto per leggere il Post, che non è poco.
Il Post su iPad. Abbiamo un'applicazione: facciamo esperimenti, ci lavoriamo assieme.
L’assicurazione sulla vita è un tipo di contratto di assicurazione che prevede che la compagnia di assicurazioni corrisponda al beneficiario della polizza un capitale nel caso in cui sopraggiungano determinati eventi relativi alla vita del soggetto assicurato. Nel caso in cui l’evento per cui si stipula l’assicurazione sia la morte, il capitale viene corrisposto al beneficiario alla morte dell’assicurato. Si parla quindi di “assicurazioni caso morte”. Il Wall Street Journal ha dedicato un lungo approfondimento a questo tipo di assicurazioni, e alle strategie usate dalle compagnie che le gestiscono per massimizzare i loro profitti. Il caso analizzato nello specifico è quello della Life Partners Holding, una compagnia di assicurazioni che vende polizze sulla vita a singoli clienti e poi ne rivende le quote a investitori esterni, che incassano la quota di capitale corrispondente quando l’assicurato muore.
Il business delle assicurazioni sulla vita. Il Wall Street Journal racconta i trucchi delle compagnie assicurative, che fanno soldi giocando con l'aspettativa di vita delle persone.
Giovedì sera l’ex ciclista statunitense Lance Armstrong in un’intervista a Oprah Winfrey ha ammesso di avere usato sostanze dopanti nel corso della sua carriera. Confessare in pubblico e scusarsi per errori compiuti nell’ambito della vita privata è un comportamento molto radicato negli Stati Uniti, e negli anni lo hanno fatto in molti: dal popolare conduttore televisivo David Letterman all’atleta olimpica Marion Jones, dal deputato democratico Anthony Weiner al presidente Bill Clinton, forse il caso più famoso. Quello più strano e rocambolesco però riguarda l’ex governatore della South Carolina Mark Sanford, che dopo essere completamente scomparso per sei giorni dovette chiedere scusa e spiegare pubblicamente perché. David Letterman Il primo ottobre del 2009 il popolare conduttore televisivo David Letterman rivelò durante il suo programma serale di aver avuto rapporti sessuali con alcune sue dipendenti. Letterman spiegò di aver deciso di dire la verità dopo essere stato ricattato: un uomo aveva scoperto le relazioni e gli aveva chiesto due milioni di dollari. Giorni dopo, sempre durante il programma, chiese pubblicamente scusa alla moglie, Regina Lasko, e al suo staff, ringraziandolo per il sostegno e dicendo che «quando accade qualcosa di simile, quando ferisci una persona ed è colpa tua, cerchi di sistemare le cose. A quel punto possono succedere solo due cose: ce la fai a fare dei piccoli passi avanti e sistemi tutto o fallisci e non ce la fai a sistemare un bel niente». In seguito la polizia arrestò Robert J. “Joe” Halderman, un produttore di una serie tv poliziesca per CBS, con l’accusa di aver ricattato Letterman. Letterman e la moglie si frequentavano dal 1986, avevano avuto un figlio nel 2003 e si erano sposati nel 2009. Stanno ancora insieme.
Scusarsi in pubblico in America. Lance Armstrong è l'ultimo di una lunga serie: 10 storie notevoli di pubbliche ammende dopo guai privati, da Bill Clinton a Kobe Bryant a David Letterman.
Nel 1863 la Linguadoca era una regione francese, compresa tra la Provenza e i Pirenei, già nota in tutta Europa per la coltivazione di Vitis vinifera, la pianta più diffusa e importante al mondo per la produzione di vino. Quell’anno però i viticoltori di Pujaut, un villaggio vicino a Nîmes, registrarono un insolito danno al loro raccolto, senza inizialmente riuscire a individuarne la causa. Le foglie delle viti al centro del vigneto erano rapidamente ingiallite e avevano poi assunto un colore rossastro, prima di cadere del tutto. La malattia si estese rapidamente alle vigne vicine, determinando una riduzione drastica della produzione. L’anno successivo le piante non diedero frutti e, ormai morte, furono dissotterrate: le radici erano completamente nere e marce. Il danno ai vigneti di Pujaut nel 1863 è ritenuto il primo caso noto nella storia della memorabile devastazione delle coltivazioni di vite che, nella seconda metà dell’Ottocento, dalla Francia si estese al resto d’Europa causando una grave crisi dell’intera industria del vino. Responsabile di quella infestazione, si scoprì qualche anno dopo, era la fillossera della vite, un microscopico insetto originario del Nord America e che già aveva ostacolato e rallentato la coltivazione di Vitis vinifera in quell’area del pianeta, per altri versi fertilissima e adatta alla viticoltura. La fillossera distrusse gran parte dei vitigni europei – il vitigno è la varietà coltivata, come Merlot, Sangiovese o Chardonnay – compresi quelli più rinomati, e decimò la produzione di vino per un paio di decenni: tra l’Ottocento e il Novecento, quello che sarebbe stato uno dei settori economici più ricchi e fortunati per diversi paesi europei rischiò di scomparire completamente.
L’America rischiò di distruggere i vitigni europei, ma poi li salvò. La storia delle infestazioni ottocentesche della fillossera, e di come il continente da cui era arrivata fornì la soluzione a un potenziale disastro.
Dai documenti con cui la procura antimafia di Palermo – cioè chi indaga: l’accusa, tecnicamente – ha chiesto l’archiviazione di un’indagine che coinvolgeva diverse ong che soccorrono i migranti nel Mediterraneo, emerge che i magistrati non solo non hanno trovato nessuna prova a sostegno della tesi iniziale, cioè una presunta collaborazione delle suddette ong con i trafficanti di esseri umani, ma anche che più in generale l’attività delle ong risulta essere in linea con le leggi italiane, nonostante i dubbi sollevati in questi mesi da diversi politici e magistrati italiani. L’indagine era stata aperta contro ignoti e prevedeva il reato di associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina: un’accusa molto grave – da cui la dozzina di ong coinvolte si è sempre difesa – e incentrata in particolare su una operazione di soccorso avvenuta il 15 maggio 2017 al largo delle coste della Libia. In quell’occasione, stando ad alcune testimonianze raccolte dalla procura, un gruppo di “europei” avrebbe tagliato i cavi di avviamento del motore di alcuni barconi con a bordo i migranti, e più tardi avrebbe consentito ad alcuni trafficanti di recuperare i motori in vista di futuri sbarchi. Secondo le informazioni che avevano fatto iniziare l’indagine, qualcuno aveva riconosciuto nel gruppo di europei il personale della Iuventa, una nave di Jugend Rettet, una ong tedesca già al centro di un’inchiesta della procura di Trapani. Le procedure di soccorso erano poi state completate dalla ong spagnola Proactiva Open Arms, a cui qualche mese fa la procura di Catania aveva sequestrato una nave nell’ambito di un’altra inchiesta.
L’indagine sulle ong non ha trovato niente di niente. La richiesta di archiviazione presentata dalla procura di Palermo smentisce nettamente le accuse circolate in questi mesi, e anzi difende l'operato di chi soccorre i migranti.
Apple sta valutando l’acquisizione di McLaren Technology Group, la società britannica famosa soprattutto per essere proprietaria della scuderia di Formula 1 McLaren, una delle più vincenti del campionato di corse automobilistiche. Come avviene sempre in questi casi, la notizia non è ufficiale, ma è stata data da diverse testate internazionali, a partire dal Financial Times, che ha ottenuto informazioni confidenziali da tre persone a conoscenza dei negoziati. I primi contatti tra le due aziende sarebbero iniziati alcuni mesi fa e dimostrano il crescente interesse da parte di Apple nel settore delle automobili. Ormai da anni si dice che il suo CEO, Tim Cook, abbia deciso di differenziare l’offerta della sua azienda soprattutto nel campo dei trasporti e dei sistemi di guida automatici. Dopo la pubblicazione dell’articolo del Financial Times, un portavoce di McLaren ha diffuso un breve comunicato in cui si dice che la società “non è in trattative con Apple per qualsiasi tipo di potenziale investimento”. Il comunicato dice anche che McLaren, come molte altre aziende, è spesso coinvolta in riunioni e incontri confidenziali per trattare nuove opportunità di affari, cosa che non sembra escludere quindi che ci siano almeno stati contatti tra le due aziende.
Apple vuole comprare McLaren? l'acquisizione confermerebbe i piani sulle auto di cui si parla da anni: secondo il Financial Times ci sono state trattative, ma McLaren ha smentito.
Ho trascorso un’intera giornata sull’unico articolo di cui è composto il disegno di legge sulle intercettazioni che modifica circa 36 disposizioni di legge contenute in cinque corpi normativi differenti. Ho incollato e ricostruito faticosamente commi e locuzioni, cercando senza pregiudizi qualcosa di buono. E qualche cosa ho trovato. Alcune innovazioni portate nel provvedimento potrebbero addirittura essere condivise dai molti che con la maschera di Guy Fawkes, simbolo degli Anonymous, stanno oggi manifestando legittimamente nelle piazze sul comma 29, e che sono usualmente meritori difensori della privacy in rete. Purtroppo la proposta, per come è formulata, merita invece solo barricate senza possibilità di mediazione. Con un unico articolo (seppur di 42 commi) si vuole intervenire su temi assai differenti tra loro, tentando di tutelare e (ri)bilanciare confusamente beni giuridici nettamente disomogenei. È difficile individuare una ragione per accorpare, in una sola norma, temi quali la terzietà e l’indipendenza dei magistrati, i limiti all’invasività del potere giudiziario e la libertà di espressione e di stampa. Se ne trae la convinzione che vi sia un unico elemento che interessa trasversalmente tutti i punti trattati dalla proposta e ne può giustificare una trattazione unitaria: i problemi giudiziari e di immagine del PresdelCons. Detta così può apparire un luogo comune, ma l’affermazione deriva invece da puntuali considerazioni tecnico-giuridiche. Non si individuano altre possibili ragioni per cui una legge debba trattare contestualmente, con interventi assolutamente disorganici, istituti e principi tanto differenti tra loro. Ci si chiede quale nesso ci sia tra:
Una legge fatta male. Perché il disegno di legge sulle intercettazioni è un pateracchio normativo prima ancora che un attacco alla libertà.
Stamattina a Milano Diego Piacentini, senior vice president di Amazon, ha presentato lo sbarco italiano del sito di e-commerce più famoso del mondo (assieme a eBay). Piacentini, che è in Amazon da dieci anni, si è occupato finora delle aperture degli altri siti internazionali (Canada, Giappone, Regno Unito, Francia, Germania e Cina), ma oggi dice di sentirsi “emozionato” a tornare di persona nella sua città ad annunciare che Amazon ha infine deciso di aprire anche in Italia, dopo anni di attese. «È vero che sono anche cambiate delle cose nel mercato, ma sostanzialmente l’apertura italiana seguiva altre priorità in agenda. Un po’ alla volta le abbiamo smaltite e ci siamo arrivati». Amazon.it è online da questa notte (in tempo per dedicarci la macchina Amazon, prima del colossale Black Friday americano), e le caratteristiche principali per gli utenti sono queste:
Cosa c’è nel nuovo Amazon italiano. La presentazione a Milano: centomila libri italiani, due milioni di stranieri, spedizioni gratuite con 9,99 euro annui.
Il regista britannico Tony Scott, 68 anni, è morto. Scott si è ucciso gettandosi da un ponte nella contea di Los Angeles: molte persone hanno chiamato il 911 poco dopo mezzogiorno, ora locale, segnalando che qualcuno era saltato giù dal Vincent Thomas Bridge, che collega San Pedro e Terminal Island, nel porto di Long Beach. La polizia ha inviato una squadra di sommozzatori, che diverse ore dopo ha estratto dall’acqua il corpo di Tony Scott. Secondo il Los Angeles Times gli inquirenti hanno trovato un biglietto dentro l’auto di Scott e una lettera nel suo ufficio. Dal 1994 Tony Scott era sposato in terze nozze. Nato in Gran Bretagna, Scott viveva a Beverly Hills ed era fratello del noto produttore e regista Ridley Scott. I due stavano lavorando a un film dal titolo Killing Lincoln e la loro società ha prodotto serie di discreto successo come NUMB3RS e The Good Wife. Tra i film che ha diretto da solo, quello che ha avuto più successo è stato Top Gun, uscito nel 1986. Un anno dopo Scott girò Beverly Hills Cop II, nel 1991 L’ultimo boy scout, nel 1993 True Romance da una sceneggiatura di Quentin Tarantino, nel 1995 Allarme rosso, nel 1998 Nemico pubblico. I suoi ultimi film sono stati Déjà Vu (2006, con Denzel Washington), Pelham 123 (2009, con John Travolta e di nuovo Denzel Washington, con cui lavorò molto), Unstoppable (2010, ancora con Denzel Washington).
È morto Tony Scott. Il regista di Top Gun e fratello di Ridley, 68 anni, si è ucciso gettandosi da un ponte a Los Angeles.
In seguito al rapido diffondersi di videoregistratori VHS prima e lettori DVD poi – dalla fine degli anni Ottanta, l’“era” dell’home video, e fino a oggi – i lungometraggi d’animazione hanno svolto per lungo tempo una rilevante funzione di formazione emotiva per i bambini di innumerevoli famiglie in Italia e nel mondo. Diversi adulti di oggi, tra quelli che erano bambini negli anni Ottanta, descrivono per esempio le loro prime esperienze di paura citando la voce del giudice Morton alla fine di Chi ha incastrato Roger Rabbit? – “Ti ricordi di me?” – oppure la famigerata scena dei “rosa elefanti” durante Dumbo. Ad alcune scene dei più famosi cartoni animati di sempre, in particolare, ci si riferisce spesso per l’abnorme tristezza che riuscivano a provocare tra spettatori bambini e anche spettatori adulti, magari genitori, che non sapevano esattamente come gestire e spiegare ai figli certi eventi della trama: la morte di un personaggio, di solito. Il giornalista Shea Serrano – già noto per altre classifiche un po’ strambe e padre di due figli piccoli, di 7 e 2 anni, che porta spesso al cinema – ha scritto per la rivista online Grantland un articolo che mette insieme alcuni cartoni animati molto popolari della storia dei lungometraggi di animazione convenzionalmente indicati come “per bambini” (ci sono film animati tristissimi per adulti, certo), classificati secondo un indice di tristezza dei loro protagonisti: l’indice è totalmente arbitrario ma tutto sommato condivisibile. La lista contiene numerosissimi spoiler, premette Serrano, spiegando però che forse è il caso di smetterla col terrore degli spoiler, e che se ancora non avete visto certi cartoni animati del 2003 o del 2009 il problema forse è vostro. Non si tratta di una classifica delle singole scene più tristi, specifica Serrano, ma di un indice dei cartoni più tristi considerando le storie personali dei personaggi: “si va dall’1 per cento, che è triste come quando ti cade il telefono e si rompe lo schermo, al 100 per cento, che è una tristezza devastante e brutale, debilitante anche se provata indirettamente”.
L’indice di tristezza dei cartoni animati. La rivista Grantland ha compilato una classifica del dolore nei film d'animazione per bambini, tra anziani vedovi e svariati mammiferi orfani.
Negli scorsi giorni è circolata molto la proposta di costringere alcune tra le più grandi società online al mondo – come Google, Facebook e Amazon – a pagare più tasse in Italia. La proposta è stata attribuita a Francesco Boccia, deputato del PD e presidente della commissione Bilancio della Camera, considerato molto vicino al presidente del Consiglio Enrico Letta. Lo stesso Boccia aveva già presentato un disegno di legge sul tema il 4 ottobre 2013. Secondo La Stampa, Boccia starebbe pensando di proporre un emendamento alla legge di stabilità che stabilisca che servizi e prodotti venduti su internet possano essere acquistati solo da società che abbiano aperto una partita IVA in Italia. Un provvedimento simile, valido per tutti i paesi europei, è stato richiesto nei giorni scorsi anche dal ministro per l’Economia digitale francese Fleur Pellerin. La questione esiste perché le aziende in questione registrano spesso i ricavi ottenuti come servizi prestati a un’altra società del gruppo, che spesso ha sede in un paese con una tassazione più favorevole: è il caso di Amazon, che ha sede legale in Lussemburgo per le operazioni europee (come spiegava una puntata di Report andata in onda il 16 dicembre 2012), oppure di Facebook e Google, che hanno sede in Irlanda – dove l’imposta sul reddito delle imprese è al 12,5 per cento. Facebook nel 2012 ha pagato all’Agenzia delle Entrate 192 mila euro, Amazon 950 mila, mentre Google circa 1,8 milioni. Secondo Boccia, introducendo questo emendamento, potrebbero essere incassati circa un miliardo di euro: al contempo, si impedirebbe che vengano danneggiate le società italiane del settore, che secondo lui attualmente soffrono di «concorrenza sleale». Anche il segretario del PD Guglielmo Epifani si è detto favorevole all’introduzione di un simile provvedimento.
Cos’è la “Google Tax”. E perché se ne parla di nuovo, tra chi è scettico e chi pensa che permetterebbe all'Italia di ottenere un miliardo di euro.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
“Un’ignobile pagliacciata”. Aldo Cazzullo commenta sul campo la scorpacciata romano-leghista di oggi (video).
Oggi al a Roma inizierà l’ultimo giro di consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: il sesto dal voto dello scorso 4 marzo, se contiamo anche i mandati esplorativi affidati ai presidenti delle camere Casellati e Fico. Alle 16.30 Mattarella riceverà il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio; alle 18 quello della Lega, Matteo Salvini. I due leader politici dovranno riferire al presidente lo stato dei loro colloqui per la formazione di una maggioranza politica in grado di sostenere un governo. Qui potete seguire il liveblog con cui seguire le notizie della giornata mano mano che arrivano. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La diretta streaming delle consultazioni al Quirinale. Sergio Mattarella incontrerà Matteo Salvini e Luigi Di Maio e chiederà loro se sono riusciti a formare un accordo per sostenere un nuovo governo.
La vicepresidente della Camera Mara Carfagna e il presidente della Liguria Giovanni Toti saranno i nuovi coordinatori di Forza Italia. Lo ha fatto sapere Silvio Berlusconi in una nota, dopo averlo detto durante la riunione congiunta dei gruppi parlamentari di Forza Italia in Senato. Toti e Carfagna, ha spiegato Berlusconi, avranno la responsabilità di coordinare l’organizzazione del partito sulla base delle sue indicazioni, e di curare «il coordinamento di un gruppo al quale verrà affidato l’incarico di redigere una proposta di modifica statutaria da presentare al Congresso Nazionale», che si terrà entro la fine dell’anno. Questi incarichi avranno una durata limitata, fino al Congresso Nazionale, appunto. La proposta di modifica allo statuto, inoltre, sarà elaborata insieme ad Antonio Tajani, Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini. Berlusconi ha anche fatto un riferimento non esplicito alle primarie, annunciando che al Congresso nazionale si discuterà dell’eventualità di fare «ampie consultazioni popolari» per scegliere le persone al vertice del partito. Per avviare la fase congressuale, il 13 luglio (e non il 25 giugno come doveva essere) si terrà il Consiglio nazionale, al quale Berlusconi dice di voler presentare le proposte che raccoglierà entro quella data.
Giovanni Toti e Mara Carfagna saranno i nuovi coordinatori di Forza Italia.
Lo scorso 12 marzo gli avvocati di Silvio Berlusconi – ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia – hanno presentato alla cancelleria del Tribunale di Milano una richiesta di riabilitazione, che potrebbe consentirgli di candidarsi nuovamente alle elezioni nonostante l’interdizione dai pubblici uffici seguita alla sua condanna e prevista dalla legge Severino. Lo ha scritto oggi il Corriere della Sera, spiegando che è la terza strada percorsa da Berlusconi per provare a tornare direttamente in politica dopo la condanna per frode fiscale del 2013. Sono infatti passati tre anni dall’8 marzo 2015, quando Berlusconi terminò i suoi servizi sociali, durati un anno, svolti in una casa di riposo a Cesano Boscone, a sud di Milano. L’articolo 179 del codice penale prevede che un condannato possa chiedere la riabilitazione tre anni dopo aver scontato la pena, nel caso in cui abbia «adempiuto le obbligazioni civili derivanti dal reato» e «dato prove effettive e costanti di buona condotta». Nel caso di Berlusconi la riabilitazione comporterebbe la decadenza degli effetti della legge Severino, che impedisce ai condannati in via definitiva di ricoprire incarichi pubblici per sei anni.
Silvio Berlusconi ha chiesto la riabilitazione al Tribunale di Milano. Se fosse accolta verrebbe revocata la sua interdizione dai pubblici uffici, e lui potrebbe tornare direttamente a fare politica.
Analizzando un meteorite proveniente da Marte, un gruppo di ricercatori finanziato dalla NASA ha rilevato tracce d’acqua dieci volte superiori rispetto a quelle fino a ora scoperte in altre rocce arrivate sulla Terra dal pianeta. La scoperta è importante perché si suppone che il meteorite facesse parte della superficie o della crosta di Marte, e potesse quindi avere interagito maggiormente con l’atmosfera del pianeta, che si trova a oltre trecento milioni di chilometri dalla Terra. (C’è sabbia su Marte)
Il meteorite marziano ricco d’acqua. Scoperto nel 2011, le sue analisi hanno rivelato come è fatto: è una sorta di macchina del tempo per studiare il passato turbolento di Marte.
All’inizio della settimana Spotify, il sistema per ascoltare la musica in streaming, ha messo a disposizione degli artisti e dei produttori un nuovo servizio per avere statistiche e dati più approfonditi sulla resa delle loro canzoni. Il sito dedicato contiene anche consigli e suggerimenti per usare meglio gli strumenti per far conoscere le nuove canzoni e fa parte di una serie di iniziative che Spotify ha messo insieme, negli ultimi mesi, per far conoscere e diffondere il suo servizio e ottenere in questo modo nuovi fondi e finanziamenti. Per gli iscritti, Spotify può essere gratuito o a pagamento: nel primo caso è possibile ascoltare la musica solo da computer e con periodiche interruzioni pubblicitarie, nel secondo si pagano 9,99 euro al mese per ascoltare tutta la musica che si vuole anche da dispositivi mobili e con la possibilità di scaricarla per ascoltarla offline (c’è una soluzione intermedia da 4,99 euro al mese per accedere alle canzoni solo da computer, ma senza pubblicità).
Quanto ricavano gli artisti con Spotify. Lo ha calcolato Rockit sulla base dei dati forniti dal servizio, che ha aperto una nuova sezione di statistiche sulle canzoni ascoltate.
Roberto Marone ha scritto per Studio un’analisi della comunicazione visiva del Movimento 5 Stelle, in cui «accadono cose mai viste» rispetto alla scarsa innovazione dei partiti italiani: «finire sul blog di Grillo è, da un punto di vista prettamente visivo, un unicum nel panorama della propaganda di tutto l’Occidente». La caratteristica principale dell’identità visiva del Movimento 5 Stelle è un’«apparente amatorialità» – e il bello, scrive Marone, è che funziona. C’è sempre un uso spintissimo del fotomontaggio per irridere chiunque e qualsiasi cosa, come un ariete per veicolare qualsiasi messaggio e sminuire qualsiasi avversario. Perfetto, e potentissimo. L’uso di grafiche prodotte da chiunque, e in qualsiasi circolo della penisola, senza alcuna cura, griglia grafica, o criterio di omologazione, in una sorta di “va tutto bene”. E poi una serie di ingredienti inconfondibili: la diffusione di video pixelati, inquadrati male, da webcam. Dai comunicati di Grillo fino allo streaming con Bersani, ci si chiede dove trovino telecamere a così bassa risoluzione. E l’uso dei meme, persino nell’impaginato, che sono un tipo di grafica, con quel font bold e grezzo sopra le foto, venuta dal profondo web, eppure oggettivamente popolare. O ancora l’uso dei watermark, con addirittura la faccia di Beppe apposta in ogni angolo. L’uso di font che non si trovano più da nessuna parte. Le didascalie in Arial, bordate, da video di Youtube. Per non parlare dei pop-up, i link sottolineati blu, gli sfondi, i layout non modulari, i banner e gli annunci inseriti ovunque.
L’estetica del Movimento 5 Stelle. Perché l'apparente amatorialità della grafica e della comunicazione del M5S è «unica in tutto l'Occidente», e perché a suo modo funziona.
I fondatori delle religioni hanno spesso delle caratteristiche comuni. Gesù di Nazaret, fondatore del cristianesimo, e Siddhartha Gautama, l’asceta indiano fondatore del buddhismo, ne hanno diverse. Una è che per qualche secolo dopo le loro morti nessuno dipinse o scolpì i loro volti ed entrambi venivano raffigurati con dei simboli: un pesce o un pastore per Gesù, l’impronta di un piede o con un baniano, ad esempio, per Siddhartha. Oggi però quasi tutti – credenti e no – riconoscono Gesù e Siddhartha nelle rappresentazioni che li raffigurano. In un articolo del New York Times Style Magazine il giornalista Aatish Taseer ha raccontato come ci si è arrivati nel caso di Buddha. C’è bisogno di una piccola precisazione. La parola “buddha” indica una persona che secondo il buddhismo ha raggiunto il massimo grado dell’illuminazione. Scritto con la B maiuscola è il modo più comune per chiamare Siddhartha Gautama, ma qualunque essere umano può diventare buddha secondo il buddhismo. È una cosa importante da sapere perché non tutte le raffigurazioni di un buddha rappresentano il personaggio storico Siddharta Gautama, chiamato anche Buddha Sakyamuni dal nome della sua famiglia. Alcune ad esempio rappresentano personaggi leggendari che sarebbero stati vite precedenti di Siddharta, e simboleggiano più una qualità di certi modi di essere buddha. In gran parte si assomigliano perché nell’iconografia buddhista alcune caratteristiche fisiche sono considerate proprie dei buddha. Ma tutto dipende anche dalla scuola buddhista che si prende in considerazione.
Chi ha inventato il volto di Buddha? per sei secoli dopo la morte di Siddhartha Gautama non vennero realizzate immagini del suo viso, poi le cose cambiarono durante il regno di un certo Kanishka.
I bonobo sono – insieme agli scimpanzé – gli animali viventi più simili agli esseri umani e hanno una certa reputazione tra i ricercatori per il modo in cui fanno sesso. Per via delle loro abitudini sessuali sono spesso descritti come “scimmie hippie”, raramente aggressive e sempre eccitate. Naturalmente sarebbe esagerato sostenere che abbiano di continuo rapporti e pensare che non lottino mai tra loro, ma è vero che i bonobo fanno sesso in modo diverso dalle altre scimmie e hanno anche un’altra caratteristica per cui sono animali particolarmente interessanti: sono le uniche tra le grandi scimmie (o ominidi) a vivere in una società matriarcale. Il nome scientifico dei bonobo è Pan paniscus e sono chiamati anche scimpanzé pigmei o scimpanzé nani. Il loro nome comune fu usato per la prima volta nel 1954 e si pensa che derivi da un errore di lettura: sulle casse in cui capitava che fossero trasportati e spediti spesso c’era scritto “Bolobo”, il nome di una località congolese in cui venivano portate le scimmie catturate nella foresta; secondo un’altra interpretazione il nome deriva da una parola Bantu che significa “antenato”. I bonobo sono diversi dagli scimpanzé (Pan troglodytes) per molti aspetti del loro comportamento e per il loro aspetto fisico: a differenza degli scimpanzé, hanno la pelle del muso (labbra escluse) nera e sono un po’ più piccoli; inoltre le femmine di bonobo sono grandi quasi quanto i maschi, mentre i maschi di scimpanzé sono visibilmente più grandi delle femmine. I bonobo vivono solo nelle foreste della Repubblica Democratica del Congo, in Africa, e si stima che in natura ne siano rimasti tra i 15mila e i 20mila esemplari, anche se potrebbero esserci altre popolazioni sconosciute agli studiosi. Negli zoo e nei centri di studio delle grandi scimmie ce ne sono 750. Si pensa che si siano differenziati come specie per via di un cambiamento del corso del fiume Congo, che un po’ più di un milione di anni fa li avrebbe separati dagli scimpanzé, in modo definitivo dato che nessuna delle due specie sa nuotare.
Tra i bonobo comandano le femmine e si fa molto sesso. A differenza di tutte le altre grandi scimmie vivono in una società matriarcale e non si accoppiano solo per fare cuccioli.
La scoperta nelle Filippine di alcune ossa fossili di un lontano parente di Homo sapiens, la specie cui apparteniamo, potrebbe aiutarci a capire meglio come gli ominini lasciarono il continente africano popolando in centinaia di migliaia di anni il resto del mondo. I ricercatori che se ne sono occupati hanno pubblicato un resoconto delle loro scoperte sull’ultimo numero della rivista scientifica Nature, sostenendo di avere trovato ossa che risalgono ad almeno 50mila anni fa in una caverna sull’isola filippina di Luzon. Il nuovo ominine è stato di conseguenza chiamato Homo luzonensis. Per farsi meglio un’idea della nuova scoperta è opportuno un breve riassunto delle cose successe negli ultimi milioni di anni. Gli attuali parenti in vita più vicini agli H. sapiens sono gli scimpanzé e i bonobo, con i quali a un certo punto condividemmo un antenato comune nella nostra storia dell’evoluzione. Secondo le ipotesi più condivise, questo antenato comune (del quale non abbiamo mai trovato tracce) visse sei milioni di anni fa e portò all’evoluzione di specie diverse di primati, compresi gli ominini, una sottofamiglia che comprende oltre all’uomo le specie che gli sono più vicine (gorilla, bonobo e scimpanzé).
È stata trovata una nuova specie di Homo? lo sostiene un gruppo di ricercatori francesi, dopo il ritrovamento di alcune ossa in un'isola delle Filippine.
Oggi, a San Diego, in California, inizia il Comic-Con: quell’evento che la maggior parte delle persone conosce solo per via delle foto e dei video di migliaia di persone vestite da personaggi di fumetti, cartoni e serie tv: i Comic-Con, però, sono in primo luogo degli incontri in cui chi produce fumetti, videogiochi, film e serie tv presenta le novità del settore ai fan e anche se negli anni sono cresciuti e cambiati quell’aspetto è ancora molto importante per chi lavora nel settore. Comic-Con è una contrazione delle parole “comic convention” e quello di San Diego è il più importante e famoso: esiste dal 1970, è organizzato d’estate – una volta l’anno – ed è così più famoso degli altri che quando se si dice Comic-Con senza specificare quale, si da per scontato che si sta parlando del San Diego Comic-Con. Per chi non ne è particolarmente appassionato alla questione il Comic-Con è solo una cosa per nerd e appassionati di fumetti e fantascienza ma nel tempo è diventato una conferenza di settore, che sta al cinema come la fiera dell’auto di Francoforte sta al settore automobilistico, o il Salone del Libro all’editoria italiana. L’edizione del 2016 del Comic-Con di San Diego è dal 21 al 24 luglio, con un giorno di pre-conferenza il 20 luglio: The Verge l’ha definito il luogo in cui «Hollywood incontra la cultura geek, nel modo più rumoroso e folle possibile». Come ogni anni al Comic-Con ci sono cose programmate e cose a sorpresa: si sa già da tempo che ci saranno dei panel – delle conferenze a cui attori, registi o produttori parlano tra di loro e rispondono alle domande del pubblico o degli intervistatori – ma anche delle cose – annunci, immagini e trailer – che arriveranno più o meno a sorpresa.
A cosa serve il Comic-Con. È la più importante fiera di settore per chi si occupa di film, fumetti e serie tv, e viene usata per costruire attesa e attenzione attorno alle ultime novità.
Giovedì 21 novembre si è riunito il Consiglio dei ministri, e nel comunicato stampa pubblicato al termine della seduta si dice che il governo «ha ascoltato una relazione del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, sulle privatizzazioni nella quale è stata affrontata l’opportunità di mettere in vendita quote di società pubbliche senza andare a toccare la quota di controllo delle stesse.» Il piano di Saccomanni prevede un incasso tra i 10 e i 12 miliardi di euro per il prossimo anno, da ottenere con la vendita di quote in otto società pubbliche. Letta ha detto che queste prime privatizzazioni – all’inizio del 2014 si dovrebbe lavorare a un altro piano – verranno effettuate in circa un anno e che «la metà andrà a riduzione del debito pubblico nel 2014, l’altra per la ricapitalizzazione della Cassa Depositi e Prestiti». Il piano è motivato in parte dal fatto che la Commissione Europea ha recentemente mosso alcune critiche alla politica economica italiana: con le misure annunciate ieri si cerca anche di ottenere maggiore flessibilità da parte dell’UE nel permettere maggiori spese per gli investimenti (si parla di circa 3 miliardi di euro).
Le privatizzazioni del governo Letta. In cosa consiste l'annunciato piano per ottenere 10-12 miliardi dalla vendita di partecipazioni statali e perché viene criticato.
Niccolò Ammaniti sul Corriere della Sera consiglia un po’ di libri per ragazzi e spiega perché vale la pena leggere La collina dei conigli di Richard Adams. Qualche tempo fa, durante una cena a casa di amici, un signore mi ha domandato un libro da far leggere al figlio che aveva tredici anni. «È un caso disperato. Vive davanti al computer. Ci vuole qualcosa che lo conquisti dalla prima pagina». Di solito me la cavo con il buon Robert Louis Stevenson.
Il romanzo epico dei conigli. Niccolò Ammaniti spiega sul Corriere della Sera come staccare i ragazzini dal computer.
La Guardia di Finanza ha eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dirigenti e funzionari dell’ANAS a Roma, dove si trova la Direzione generale della società. L’ANAS è di proprietà dello stato e gestisce buona parte delle strade e delle autostrade italiane. Gli arresti riguardano 5 dirigenti e funzionari di ANAS, 3 imprenditori titolari di aziende appaltatrici di opere pubbliche, un avvocato e un ex sottosegretario del ministero delle Infrastrutture: Luigi Meduri, PD, al ministero dal maggio 2006 al maggio 2008, durante il secondo governo Prodi. Dal gennaio 1999 all’aprile 2000 Meduri aveva ricoperto la carica di presidente della Regione Calabria e attualmente è membro dell’assemblea nazionale del PD. Meduri è stato posto agli arresti domiciliari. Nell’operazione ci sono altri 31 indagati. Sono ancora in corso 91 perquisizioni in dieci diverse regioni.
L’inchiesta sugli appalti dell’ANAS. La Guardia di Finanza ha arrestato per presunte tangenti dirigenti e funzionari della società, ma anche imprenditori e l'ex sottosegretario Luigi Meduri.
Per molti decenni, i titoli delle canzoni in inglese – che fossero pop, rock, rap, ma anche pezzi jazz e composizioni classiche – hanno seguito regole piuttosto precise e omogenee per quanto riguardava la loro notazione: la prima lettera di ogni parola è sempre stata scritta con la maiuscola, salvo che per alcune eccezioni, principalmente gli articoli, le congiunzioni e le preposizioni. Da qualche tempo, le cose sono un po’ cambiate: sempre più artisti scelgono di scrivere i titoli delle loro canzoni con tutte le lettere maiuscole, oppure con tutte le lettere minuscole. Rientra in questa categoria uno dei dischi pop dell’anno, WHEN WE ALL FALL ASLEEP, WHERE DO WE GO? di Billie Eilish, cantante americana diciassettenne celebratissima dalla critica, che ha deciso di inserire nel suo disco con un titolo tutto in maiuscolo canzoni scritte esclusivamente in minuscolo. Compresa “bad guy”, attualmente al primo posto della classifica di Billboard. Ariana Grande, altra cantante pop di enorme successo, ha pubblicato quest’anno thank u, next, un disco con cui peraltro è riuscita a scrollarsi di dosso l’etichetta di cantante per teenager con un passato a Disney Channel ottenendo buoni riscontri dalla critica musicale. Tutti i titoli delle canzoni del disco sono scritti in minuscolo, come già lo erano nel suo disco precedente Sweetener.
i titoli delle canzoni scritti tutti in minuscolo. MA ANCHE TUTTI IN MAIUSCOLO, ve ne siete accorti? Succede sempre più spesso, ci sono delle ragioni.