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Ercole Incalza, dirigente del ministero dei Lavori pubblici, è stato arrestato su richiesta della Procura di Firenze insieme a altre tre persone: sono il funzionario del ministero e collaboratore di Incalza, Sandro Pacella e gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, presidente del Consiglio di Amministrazione di Centostazioni Spa, società del gruppo Ferrovie dello Stato. L’inchiesta condotta dal procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo riguarda circa 50 persone e sono in corso oltre cento perquisizioni a Roma, a Milano e anche in altre regioni. Tra i reati contestati ci sono la corruzione, l’induzione indebita e altre violazioni relative alla pubblica amministrazione. Gli appalti finiti nell’indagine riguardano la linea Alta velocità (TAV) e diversi lavori legati alle cosiddette “grandi opere”. Il Corriere della Sera scrive che «le indagini sono coordinate dalla procura di Firenze, perché – secondo quanto è stato possibile apprendere finora – tutto è partito dagli appalti per l’Alta velocità nel nodo fiorentino e per il sotto-attraversamento della città. Da lì l’inchiesta si è allargata a tutte le più importanti tratte dell’Alta velocità del centro-nord Italia ed a una lunga serie di appalti relativi ad altre grandi opere, compresi alcuni relativi all’Expo». Secondo l’accusa, Incalza «sarebbe stato il principale artefice del “sistema corruttivo” scoperto dalla procura di Firenze. Sarebbe stato lui, in particolare, in qualità di “dominus” della Struttura tecnica di missione del ministero, ad organizzare l’illecita gestione degli appalti delle Grandi opere, con il diretto contributo di Perotti, cui veniva spesso affidata la direzione dei lavori degli appalti incriminati». | L’arresto di Ercole Incalza, dirigente del ministero dei Lavori pubblici. Per una presunta gestione illecita di appalti legati alla TAV e a altre grandi opere: non è la prima volta che viene accusato. |
Due nuovi trattamenti per curare ebola si sono rivelati estremamente efficaci, con tassi di mortalità tra chi ha contratto il virus ridotti anche al 6 per cento: verranno usati per trattare tutti i casi di ebola nella Repubblica Democratica del Congo, con la speranza che si riesca a fermare l’epidemia che nell’ultimo anno ha ucciso quasi 1.900 persone. I nuovi trattamenti sono stati testati dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive degli Stati Uniti (NIAID). Sono un insieme di anticorpi monoclonali, il REGN-EB3 e il mAb-114, che vanno iniettati nel sangue dei pazienti: il primo è stato sviluppato dalla Regeneron Pharmaceuticals di Tarrytown, nello stato di New York, il secondo è stato sviluppato dallo NIAID e dato in licenza alla Ridgeback Biotherapeutics di Miami, in Florida. I test inizialmente riguardavano quattro possibili trattamenti, ma i risultati preliminari hanno mostrato la maggiore efficacia del REGN-EB3 e del mAb-114, spingendo l’OMS a interrompere i test sugli altri, lo ZMapp della Mapp Biopharmaceutical e il remdesivir della Gilead Sciences. | C’è una cura per ebola. Due nuovi trattamenti hanno ridotto i tassi di mortalità anche al 6 per cento: potrebbero essere decisivi per fermare la gravissima epidemia in Congo. |
La polizia non ha ancora chiarito le motivazioni dell’attentato di Macerata, nel quale il 28enne neofascista Luca Traini ha ferito per strada sei persone africane sparando dalla sua auto: anche se non ci sono conferme ufficiali, sembra certo che sia collegato a un caso di cronaca nera avvenuto sempre a Macerata pochi giorni fa, e che aveva già attirato le attenzioni dei media nazionali perché molto cruento. Lo scorso 31 gennaio nelle campagne di Pollenza, vicino a Macerata, è stato ritrovato il corpo smembrato e senza vestiti di Pamela Mastropietro, 18enne di Roma, all’interno di due valigie abbandonate in un fosso. Mastropietro era nelle Marche dallo scorso ottobre, perché era ospite della comunità di recupero Pars di Corridonia per un problema di tossicodipendenza: si era allontanata a piedi dalla struttura il 29 gennaio, senza documenti né cellulare, portando con sé solo un trolley rosso. Sabato il giudice per le indagini preliminari di Macerata Giovanni Manzoni ha confermato il fermo dell’unica persona arrestata finora nell’ambito delle indagini, il 29enne nigeriano Innocent Oseghale, che ora si trova nel carcere di Ancona: l’accusa è di vilipendio e occultamento di cadavere. | Le indagini sulla morte di Pamela Mastropietro. È il caso di cronaca nera di cui si parla per l'attentato razzista di Macerata: per ora in carcere c'è un 29enne nigeriano. |
Lo Smithsonian Magazine ha annunciato i vincitori del prestigioso concorso fotografico che organizza dal 2004, arrivato all’undicesima edizione. Sono state scelte 60 fotografie, tra 50 mila proposte, divise in sei categorie: Natura, Viaggi, Persone, Americana, Immagini ritoccate, e Immagini scattate da dispositivi mobili. Fino al 6 maggio sarà inoltre possibile votare sul sito il Readers’ Choice winner (cioè le immagini più belle secondo i lettori). Il più votato sarà annunciato il 15 maggio insieme alla fotografia che si è aggiudicata il Grand Prize – considerata cioè la più bella di tutte le categorie – e i vincitori delle singole categorie. Lo Smithsonian Magazine è dal 1970 il mensile ufficiale dello Smithsonian Institution, un istituto di istruzione e ricerca amministrato e finanziato dal governo degli Stati Uniti con sede a Washington DC, che gestisce 19 musei negli Stati Uniti e nel mondo. | I finalisti del concorso fotografico dello Smithsonian. 10 fotografie fantastiche scelte tra oltre 50.000: cowboy, biciclette nel deserto, le Cinque Terre che sembrano Babilonia e tibetani che giocano a biliardo. |
Aggiornamento del 6 marzo: Giovanni Troilo ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un commento e una spiegazione su quanto accaduto con il premio prima assegnato e poi ritirato dagli organizzatori del World Press Photo. Scrive che tutta la questione è nata da una modifica delle didascalie originali alle immagini presentate (e anche a quella contestata) e da una modifica avvenuta nella descrizione generale del suo progetto: «Ed eccoci quindi al paradosso. Io pago con l’esclusione un mio errore in una caption e nessuno risponde del cambiamento di tutte le caption e della descrizione del progetto. Peraltro, in passato per circostanze simili, le decisioni del WPP erano state molto molto più indulgenti. Spero che non sia piuttosto una sorta di exit strategy da un bagarre che si consumava su due fronti. Quello politico, che nasceva dalla contestazione del sindaco di Charleroi (…) e quello che veniva alimentato dal mondo del fotogiornalismo. Il mio lavoro è stato inviato, visto, selezionato e premiato esattamente così come lo vedete. Le informazioni erano nelle mie caption, il linguaggio è lì sotto gli occhi di tutti. Per me è storytelling. Se poi rientri nel puro fotogiornalismo o no, ho lasciato che lo decidesse una giuria e un premio, ma andava deciso a monte e quella scelta secondo me andava sostenuta con coraggio». | Il World Press Photo ha ritirato il premio a Giovanni Troilo. Una delle controverse foto che avevano fatto arrabbiare il sindaco di Charleroi in realtà non era stata scattata a Charleroi. |
Questo sabato la redazione si è sparpagliata alla ricerca dei regali di Natale e così abbiamo sospeso la segnalazione delle scelte dei migliori articoli della settimana secondo noi, limitandoci a quelli secondo voi (e venendo incontro alle proteste di chi dice che troppe segnalazioni equivalgono a nessuna segnalazione e che non c’è mai il tempo di leggere tutto). Ecco quindi gli articoli più letti sul Post questa settimana. 1. Che cos’è la storia di “Parentopoli”, uno dei nostri accurati riassuntoni di storie che è sempre meglio aspettare qualche giorno a raccontare 2. «Che cazzo aspettiamo fino al 14 dicembre?», dove faceva tutto Luciana Littizzetto, ma a nome di tutti 3. I nuovi profili di Facebook, che a quanto pare questo “Facebook” è molto seguito 4. «Noi moderati», un abbozzo di dibattito sul significato reale del termine usato da Bruno Vespa 5. Come odiare i Beatles, manuale per farsi notare senza fare brutte figure 6. L’unico che tace su Liu Xiaobo, e che ancora sta tacendo | Sunday Post. Cose da leggere su una panchina o altrove. |
Ogni anno nella terza settimana di luglio si tiene il censimento dei cigni che vivono sul Tamigi, il fiume che scorre nel sud dell’Inghilterra e che attraversa Londra. È una tradizione che deriva dal fatto che nell’Undicesimo secolo i cigni erano un cibo molto ricercato, e la famiglia reale all’epoca aveva stabilito che ogni cigno bianco selvatico fosse di proprietà della Corona. Per qualche giorno quindi i cigni vengono contati e si controlla che stiano bene, come nel caso del giovane esemplare presente in questa raccolta, che è in compagnia di strolaghe maggiori, un orso bruno siriano, fenicotteri e babbuini Gelada. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Un orso bruno, due strolaghe maggiori e una manciata di fenicotteri. |
Si apre stamattina alle 9,30 l’udienza pubblica della Corte Costituzionale che deve giudicare sul Legittimo Impedimento, la legge promulgata lo scorso 7 aprile che permette all’imputato in un processo di giustificare la propria assenza in aula in alcuni casi, definendo in particolare questa opportunità per i ministri e per il presidente del consiglio. La legge ha carattere temporaneo di 18 mesi in attesa dell’approvazione di una legge costituzionale che protegga le maggiori cariche dello Stato dalla possibilità di venire processate durante il loro mandato, secondo i progetti della maggioranza. Dopo l’udienza di oggi la corte si ritirerà in camera di consiglio per dare una sentenza giovedì (domani è stata fissata un’altra camera di consiglio, per decidere l’ammissibilità di sei diversi referendum, compreso uno proposto dall’IdV sullo stesso Legittimo Impedimento). Su Repubblica stamattina Liana Milella azzarda dei conti sulla base delle “indiscrezioni” e sostiene che sette giudici sarebbero per bocciare la legge (De Siervo, Cassese, Criscuolo, Gallo, Lattanzi, Silvestri, Tesauro) sulla base della richiesta dei giudici di Milano che ritiene che una legge che istituisce delle prerogative per i ministri non possa essere comunque adottata per via ordinaria e che non sia possibile creare una disuguaglianza tra il cittadino presidente del consiglio e gli altri cittadini. Cinque giudici sarebbero per avallare la legge (Mazzella, Napolitano, Frigo, Quaranta, Saulle, l’unica donna nella corte), e tre sono dati da questa ricostruzione come “incerti” (Finocchiaro, Grossi, Maddalena). Maria Antonietta Calabrò sul Corriere della Sera annulla ogni incertezza e dà un pronostico di otto a sette per i contrari alla legge. | Oggi l’udienza sul Legittimo Impedimento. Dopo la discussione pubblica di stamattina, giovedì la Corte Costituzionale decide se bocciare o no la legge che protegge Silvio Berlusconi dai processi: le previsioni. |
Per la prima volta, un gruppo di ricercatori ha filmato l’intero periodo del letargo di cinque orsi neri americani in Alaska. Utilizzando alcune telecamere a infrarossi, Oivind Toien e i suoi collaboratori dell’Institute of Arctic Biology dell’Università dell’Alaska hanno analizzato il lungo risposo di questi animali, tracciandone anche il metabolismo attraverso alcuni sistemi per la rilevazione delle quantità di ossigeno e di anidride carbonica nella loro tana. Altri sensori collocati direttamente sugli orsi hanno anche permesso di registrare il loro battito cardiaco e il loro respiro. La ricerca ha consentito di scoprire che gli orsi neri americani (Ursus americanus) vanno in letargo in modo diverso rispetto agli altri mammiferi che adottano questa pratica per passare la stagione fredda. Fino a ora i biologi sapevano che il letargo porta a una calo considerevole del battito cardiaco e della frequenza dei respiri, un paio al minuto, ma non immaginavano che a differenza degli altri mammiferi, gli orsi mantenessero una più alta temperatura corporea anche nei loro cinque mesi di inattività. | Il letargo dell’orso nero. Il lungo sonno stagionale degli orsi neri americani in un video, russano anche. |
L’estate che si appresta a finire è stata una delle più calde degli ultimi anni in molte aree del nostro emisfero. Le temperature sono rimaste sopra la media per molti giorni, con giornate calde e afose, fastidiose per alcuni e pericolose per la salute di altri. Chi ha potuto ha utilizzato i condizionatori per sfuggire al caldo: solo in Francia, spiega l’Economist in un lungo articolo, nelle prime tre settimane di luglio sono stati venduti il 192 per cento di condizionatori in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In Giappone, dove si sono raggiunti picchi storici di alte temperature, il governo ha avviato un piano per assistere le scuole nell’installazione di condizionatori, mentre in Texas un’ordinanza di un tribunale ha imposto al governatore di fare installare sistemi di raffreddamento nelle prigioni. Condizionatori e frigoriferi possono migliorare la vita di milioni di persone, ma i loro vantaggi hanno un costo enorme, soprattutto in termini ambientali, tema al centro del dibattito sulle politiche energetiche per i prossimi decenni. | Il problema coi condizionatori. Nei prossimi dieci anni saranno un miliardo in più in tutto il mondo: porteranno grandi benefici ma a un costo ambientale enorme, spiega l'Economist. |
L’artista e writer britannico Banksy ha pubblicato sul suo sito una foto che mostra una sua nuova opera realizzata a New York, dove per il mese di ottobre ha organizzato il suo progetto Better Out Than In con cui ha promesso di fare un graffito al giorno e realizzare altre iniziative. Il nuovo graffito è stato realizzato nell’Upper West Side, il quartiere di Manhattan che unisce Central Park con il fiume Hudson. | C’è un nuovo Banksy a New York – foto. È stato realizzato nell'Upper West Side nell'ambito del progetto artistico Better Out Than In dell'artista, che proseguirà fino a fine ottobre. |
Martedì 14 luglio si sono dimessi i vicesindaci di Milano e Roma: Ada Lucia De Cesaris e Luigi Nieri. De Cesaris e Nieri si sono dimessi per ragioni diverse ed è solo un caso che le loro dimissioni siano arrivate nello stesso giorno: De Cesaris ha parlato di problemi con la maggioranza in consiglio comunale a Milano, Nieri ha detto di essersi dimesso per proteggere la giunta di Ignazio Marino a Roma dagli attacchi che lui riceveva per via del suo coinvolgimento nelle indagini per “Mafia Capitale”. In entrambi i casi, però, i vicesindaci lasciano le loro giunte in un momento difficile e di qualche precarietà. Le dimissioni di Ada Lucia De Cesaris Ada Lucia De Cesaris, che è un’avvocatessa e una docente universitaria, era stata nominata assessore all’Urbanistica, Edilizia privata e Agricoltura nel 2011 dopo l’elezione di Giuliano Pisapia a sindaco di Milano; solo successivamente era diventata anche vicesindaco nel 2013, in seguito alle dimissioni di Maria Grazia Guida. Con un comunicato diffuso dal comune di Milano, De Cesaris ha spiegato le ragioni delle sue dimissioni parlando di problemi con la maggioranza e ringraziando Giuliano Pisapia. | Perché si sono dimessi i vicesindaci di Milano e Roma. Lo hanno fatto nello stesso giorno solo per coincidenza, ma le loro dimissioni hanno entrambe a che fare con problemi del PD. |
Un tribunale federale di Brooklyn, New York, ha stabilito che Arab Bank, banca con sede in Giordania, è colpevole di aver fornito consapevolmente sostegno materiale a diversi gruppi che gli Stati Uniti considerano ufficialmente come organizzazioni terroriste: tra queste anche Hamas. Il processo è durato sei settimane e sono stati necessari due giorni perché la giuria arrivasse a un verdetto. A citare in giudizio Arab Bank, nel 2004, erano state 300 persone, parenti delle vittime di una ventina di attentati avvenuti in Israele, a Gaza e in Cisgiordania tra il 2001 e il 2004. Le famiglie delle vittime avevano accusato la banca di aver violato le leggi anti-terrorismo statunitensi e di essere dunque corresponsabile di quegli attentati, avendo mediato tramite la sua sede di New York una serie di finanziamenti ai militanti. Dopo il verdetto, in un comunicato ufficiale, Arab Bank ha detto di essere estranea ai fatti di cui è stata accusata e che la sentenza non ha fatto giustizia, poiché i servizi finanziari che i suoi istituti hanno fornito erano legittimi. Ha aggiunto che avrebbe presentato ricorso e che il verdetto esporrà d’ora in poi le banche a “un’enorme responsabilità” per la fornitura di servizi bancari considerati di routine. In un secondo processo sarà stabilita l’entità del risarcimento che la banca dovrà fornire alle famiglie delle vittime. Il verdetto emesso oggi è il primo negli Stati Uniti contro una banca in un caso di questo tipo e potrebbe aprire ora la strada ad altre sentenze simili. A New York sono già in corso due processi contro Bank of China Ltd e Credit Lyonnais SA, accusate di favoreggiamento ad Hamas. Entrambi questi istituti hanno negato le accuse. | La condanna di Arab Bank. Un tribunale di New York ha giudicato la banca giordana colpevole di aver aiutato gruppi che gli Stati Uniti considerano organizzazioni terroriste, come Hamas. |
Condé Nast, la grande casa editrice internazionale che pubblica tra gli altri riviste popolari come Vogue, Vanity Fair, GQ e Wired, ed è proprietaria del sito Reddit, ha comprato Pitchfork, sito americano musicale (e rivista trimestrale) che si occupa di musica indie. Pitchfork è da tempo ritenuto tra i responsabili del successo di gruppi musicali come Arcade Fire, Clap Your Hands Say Yeah e Vampire Weekend. Non sono state diffuse le cifre dell’acquisizione. Pitchfork è stato fondato nel 1995 ed è probabilmente il più famoso sito al mondo di notizie sulla musica indipendente, cioè non prodotta dalle grandi case discografiche bensì da etichette minori: pubblica articoli di analisi musicale, notizie, liste, interviste e recensioni di dischi e concerti; organizza anche eventi e concerti dal vivo e produce video originali. La rivista – che esce dal 2013 e si chiama The Pitchfork Review – continuerà a essere pubblicata. | Condé Nast ha comprato Pitchfork. Uno dei più grandi gruppi editoriali al mondo ha comprato il più famoso sito di musica indie. |
Ieri la sindaca di Roma, Virginia Raggi, è stata ascoltata da Francesco Dell’Olio e Paolo Ielo, i pubblici ministeri che stanno indagando sulle nomine nel comune dopo le elezioni dello scorso giugno, e che sono già state al centro di numerose polemiche negli ultimi mesi, con dimissioni e allontanamenti di vari collaboratori e dirigenti comunali. L’interrogatorio di Raggi, in una struttura scelta dalla Procura nella periferia di Roma, è durato circa 8 ore e ha portato nuovi elementi sui già complicati e confusi rapporti del sindaco con alcuni suoi collaboratori, a partire dal suo ex capo di segreteria Salvatore Romeo e da Raffaele Marra, ex capo del personale arrestato qualche mese fa. La notizia più ripresa dai giornali, e anticipata già ieri da un’inchiesta dell’Espresso, riguarda una serie di di polizze vita stipulate da Romeo per un totale di circa 130 mila euro. Due di queste polizze avevano come beneficiaria la sindaca Raggi, che ha negato di esserne a conoscenza. Nel pomeriggio di venerdì, Romeo ha detto di avere reso Raggi beneficiaria delle due polizze per “stima nei suoi confronti” e di essere “dispiaciuto di averla danneggiata”. Le indagini sono ancora in corso e non ci sono comunicazioni ufficiali della Procura: le informazioni circolate finora provengono da fonti giornalistiche e quindi vanno prese con le necessarie cautele. Raggi dovrebbe essere ospite di Enrico Mentana nel programma “Bersaglio Mobile”, in onda su La7 alle 21.10. | Virginia Raggi e la storia delle polizze vita. Un suo importante ex collaboratore, Salvatore Romeo, l'aveva indicata come beneficiaria di un'assicurazione: ma la storia sembra essersi sgonfiata. |
Il Corriere della Sera si occupa sabato della presenza italiana alla prossima fiera del libro di Francoforte che si tiene tra il 14 e il 18 ottobre: un articolo di Ranieri Polese anticipa alcune scelte nel posizionamento degli spazi espositivi degli editori italiani, che sono significative di tendenze e arie che tirano. L’investimento sulla visibilità in una fiera così importante, e le opportunità ottenute dagli editori, sono un sintomo notevole dello stato del business. Polese spiega in particolare con quale approccio arriveranno a Francoforte i due grandi editori italiani Mondadori e Rizzoli, in un anno in cui i progetti di acquisizione di Rizzoli libri da parte di Mondadori – tuttora in fase di discussione – sono stati l’avvenimento principale del mondo editoriale italiano. Entrambi non avranno i tradizionali stand-vetrina, ma spazi dedicati alla vendita di diritti e a incontri fra editor. La differenza che si noterà è nella collocazione di queste «postazioni di lavoro»: se la Rcs, seppure in dimensioni ridotte, sta insieme agli altri italiani che ora si trovano al piano terreno della Halle 5, Mondadori sarà nel Business Club del foyer della Halle 4, il padiglione tradizionalmente occupato da editori di libri illustrati. Gli altri editori italiani, presenti negli anni passati, ci saranno tutti. Con i loro stand. | Cosa fanno Mondadori e Rizzoli a Francoforte. Il Corriere della Sera spiega i cambiamenti nell'occupazione degli spazi alla più importante fiera del libro per i due grandi editori in trattative e in tempi tempestosi. |
Domenica 15 dicembre 2013 il Washington Post ha pubblicato un lungo reportage su quello che definisce “il selvaggio mondo del bird-watching inglese”. I protagonisti di questo incrocio tra passione, sport e ossessione patologica sono maschi, benestanti e in media intorno ai 50 anni di età. La loro principale caratteristica è che sono disponibili a spendere cifre enormi, a complottare e, a volte, a rischiare la vita, pur di avvistare il maggior numero possibile di uccelli. Bird-watching è una parola inappropriata per descrivere questo fenomeno e non a caso il Washigton Post lo definisce “extreme bird-watching”. Il termine bird-watching evoca lunghe e silenziose attese nascosti in un canneto o pomeriggi sulla veranda di casa con té e binocolo sul tavolo, a rimirare le evoluzione dei gabbiani. In altre parole: qualcosa di calmo, tranquillo e adatto a uomini di una certa età. | Il duro mondo del bird-watching inglese. Ci sono complotti, faide, gelosie e ci è scappato pure il morto, racconta il Washington Post. |
I funerali di Jessica Faoro, la ragazza di 19 anni uccisa a coltellate il 7 febbraio a Milano in un appartamento di via Brioschi, sono stati rinviati: si terranno sabato 24 febbraio alle 11 nella parrocchia di San Protaso. Li pagheranno i genitori grazie alle donazioni ricevute e il comune si costituirà parte civile nel processo: «D’ora in poi lo faremo per ogni femminicidio», ha detto l’assessore ai servizi sociali del comune, Pierfrancesco Majorino. Faoro è stata uccisa nell’appartamento di un autista dell’ATM, Alessandro Garlaschi, che è accusato di omicidio. La storia di Jessica Faoro ha a che fare con la storia dei suoi genitori e con un progetto di assistenza familiare che è fallito. L’assessore Majorino ne ha ricostruito la vicenda all’interno dei servizi sociali di Milano. Fin dalla nascita, nel 1998, Jessica Faoro aveva vissuto in comunità per un provvedimento dell’autorità giudiziaria. I genitori, Stefano Faoro e Annamaria Natella, con storie complicate alle spalle, non avevano una casa. Jessica era stata riportata in famiglia quando aveva circa due anni, perché Stefano Faoro aveva comprato una piccola casa di cui paga ancora il mutuo, come ci ha raccontato lui stesso. I genitori però litigavano e il padre aveva patteggiato una condanna per maltrattamenti contro la moglie. Nel frattempo i due avevano avuto un altro figlio, Andrea, diciotto mesi più piccolo di Jessica. Entrambi erano stati messi di nuovo in comunità dopo circa sei anni. Secondo il padre di Jessica Faoro, i servizi sociali avevano garantito che i bambini non sarebbero stati separati, cosa che invece era successa. Nel 2008, infine, Jessica era stata definitivamente affidata al comune di Milano dal Tribunale dei Minori: aveva dieci anni. La madre aveva perso la responsabilità genitoriale e quella del padre era stata limitata. | La storia di Jessica Faoro, uccisa a Milano. Quella della sua famiglia, dell'uomo che l'ha accoltellata e dei ragazzi e delle ragazze che i servizi sociali non riescono ad aiutare. |
Lo Staatlitches Bauhaus è stato un istituto di istruzione artistica: nacque nel 1919 a Weimar, in Germania, sull’onda dell’ottimismo successivo alla repubblica nata dopo la Prima guerra mondiale, e chiuse nel 1933, quando arrivò al potere Adolf Hitler. Il Bauhaus come istituto restò quindi aperto solo per 14 anni, nei quali tra l’altro cambiò tre direttori e tre sedi. Dopo Weimar si trasferì a Dessau, dove oggi c’è l’edificio Bauhaus più famoso al mondo, e infine, prima di chiudere, si spostò per qualche tempo a Berlino. Nonostante la sua breve e difficile vita, il Bauhaus (o la Bauhaus, intesa come la scuola) ha lasciato un notevolissimo segno nell’arte e nella cultura mondiale. Rowan Moore, l’esperto di architettura del Guardian, ha scritto: È stata la più nota e influente scuola di design mai esistita. Ha definito un’epoca. È diventato un eminente emblema dell’architettura e del design dell’epoca moderna. Il suo stesso nome è diventato aggettivo e sostantivo: stile Bauhaus, look Bauhaus. | Cento anni di Bauhaus. Un secolo fa nacque l'istituto di istruzione artistica che restò aperto solo 14 anni, ma lasciò un grande segno in quello che ci circonda. |
In media ogni giorno in Italia muoiono 485 persone a causa di un tumore. Il maggior numero di decessi è dovuto al tumore del polmone (12 per cento), seguito da quelli del colon-retto (7 per cento), della mammella (4 per cento) e del pancreas (4 per cento). L’incidenza di quest’ultimo non è molto alta – circa 6mila casi l’anno in Italia – ma è difficile da diagnosticare precocemente, e per questo è tra le principali cause di morte per tumore. Circa il 75 per cento dei pazienti cui viene diagnosticato un cancro al pancreas muore entro un anno dalla diagnosi, e solamente uno su dieci riesce a sopravvivere per cinque o più anni. Da tempo gli oncologi sono alla ricerca di nuove soluzioni per migliorare la diagnosi del tumore al pancreas, ma finora con pochi progressi. Cos’è il pancreas Il pancreas è una ghiandola dell’apparato digerente e ha la funzione di produrre tre sostanze: l’insulina e il glucagone, che regolano la concentrazione di zucchero (glucosio) nel sangue, e il succo pancreatico, che contribuisce ai processi di digestione nell’intestino tenue. Per quanto di dimensioni contenute, con una larghezza massima intorno ai 13 centimetri, svolge una funzione essenziale per regolare il metabolismo e il corretto funzionamento dell’organismo. | Perché è così difficile fermare il tumore del pancreas. In Italia è il quinto tumore per mortalità, viene spesso diagnosticato quando è troppo tardi e non ci sono ancora esami efficaci per una diagnosi precoce. |
La Barcolana, storica e popolare regata velica che si tiene ogni anno a Trieste, è stata annullata per maltempo. La regata si tiene ogni anno dal 1969, quando venne organizzata dalla Società Velica di Barcola e Grignano, ed è la prima volta nella sua storia che viene annullata. Il suo nome completo, Regata Coppa d’Autunno Barcolana, è legato al fatto che normalmente si tiene nella seconda domenica di ottobre, a conclusione della stagione agonistica. È un evento tradizionalmente molto partecipato, sia dai velisti che dagli spettatori: nelle ultime edizioni sono state circa 300mila le persone che hanno seguito la regata sia dalle Rive di Trieste che dalle alture del Carso. La particolare conformazione del territorio attorno al Golfo di Trieste permette infatti di assistere alla gara da molti punti di osservazione. Il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz, ha commentato: «C’è qualcosa di liberatorio nel fatto che il vento batta il Covid: abbiamo superato le difficoltà connesse all’organizzare Barcolana in questo contesto, e a fermarci in questa edizione è stato solo il nostro elemento naturale per eccellenza». | La regata della Barcolana a Trieste è stata annullata per la prima volta. |
“Questo non è il Vietnam, è il bowling: ci sono delle regole”. Da oggi è in vendita a Venice, California, il complesso residenziale in cui si trova la casa del protagonista del “Il grande Lebowski”, capolavoro cinematografico dei fratelli Coen interpretato da Jeff Bridges, e diventato uno dei film di maggior culto in senso letterale degli ultimi decenni: con associazioni di fans ed eventi ispirati al film che si svolgono ogni anno in tutto il mondo. | La casa del grande Lebowski è in vendita. È a Venice, California: costa parecchio, e non c'è il tappeto. |
Giuseppe De Rita, sociologo e fondatore del Censis di cui recentemente è stato fatto il nome come possibile candidato alla Presidenza della Repubblica, è l’autore dell’articolo di fondo in prima pagina del Corriere della Sera di oggi, in cui si propone il ripensamento del rapporto “stanco e inerte” fra politica e società civile. Nel momento in cui la politica, puntellata da qualche comitato di saggi, cerca di risistemare i suoi assetti interni (di governo e di funzionamento istituzionale) sembra giunta anche l’ora di ripensare il rapporto fra politica e società civile, un rapporto sempre più stanco e inerte. | La società civile faccia la società civile. Non è più in grado di migliorare la politica, scrive sul Corriere Giuseppe De Rita: la quale si deve migliorare da sola. |
Nella classifica delle app a pagamento più acquistate sull’App Store, il negozio virtuale di Apple, al primo posto della categoria “Utility” c’è un’app chiamata “Cashback di Stato – Italia”, al costo di 0,99 euro. Un’altra app con un nome simile, “Cashback di Stato Italia App” si trova al sesto posto della categoria “Utility” e costa 0,49 euro. Nessuna delle due app è legata al programma di cashback promosso dal governo, e le loro funzioni sono limitatissime: di fatto si limitano a calcolare a quanto ammonta il 10 per cento di una qualunque cifra, come una banale calcolatrice. | Qualcuno sta scaricando l’app sbagliata per il cashback, pagandola. Tra le app più acquistate nell'App Store di Apple ce ne sono due che si chiamano "Cashback di Stato", ma servono solo a calcolare il 10 per cento di una cifra. |
La polizia di Ragusa ha arrestato il capo di una squadra di vigili del fuoco volontari accusato di aver appiccato degli incendi per poi spegnerli e percepire il compenso straordinario di 10 euro all’ora previsto anche per i volontari in caso di emergenza. Insieme a lui sono indagati anche gli altri 14 componenti della sua squadra di vigili del fuoco volontari del distaccamento di Santa Croce Camerina: alcuni sono accusati di truffa, altri di incendio. ANSA scrive che le indagini sono state avviate su segnalazione dei vigili del fuoco, che avevano notato il numero stranamente alto di interventi eseguiti da quella squadra di volontari. | La polizia di Ragusa ha arrestato il capo di una squadra di vigili del fuoco volontari accusato di aver appiccato degli incendi. |
Quando nel luglio 2017 fu eletto direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus non poteva immaginare che poco più di due anni dopo avrebbe dovuto gestire una crisi sanitaria preoccupante come quella che stiamo vivendo oggi, legata al nuovo coronavirus (2019-nCoV). Dopo alcune resistenze iniziali – motivate dalla necessità di avere più dati – a fine gennaio l’OMS ha dichiarato un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale, confidando in questo modo di incentivare la Cina e altri paesi a non sottovalutare i rischi posti dal nuovo virus. Come racconta Science in un lungo profilo, dopo avere dichiarato l’emergenza ora il capo dell’OMS dovrà fare i conti con la Cina e usare tutte le risorse diplomatiche a sua disposizione per indurre il suo governo a collaborare, vincendo le abituali riluttanze nel ricevere stimoli e suggerimenti dall’esterno. Per tutti Tedros Tedros Adhanom Ghebreyesus ha 54 anni, è nato in Eritrea e per tutti è il dottor Tedros, anche per la sua biografia ufficiale pubblicata sul sito dell’OMS (il suo nome termina con un patronimico invece che con un cognome, e come avviene spesso in questi casi è più corretto utilizzare il nome). I suoi primi ricordi legati all’Organizzazione Mondiale della Sanità risalgono a una quarantina di anni fa, quando ad Asmara (all’epoca parte dell’Etiopia e ora capitale dell’Eritrea) capitava spesso di imbattersi in poster e manifesti dell’OMS, che facevano divulgazione sui progetti per eradicare alcune malattie come il vaiolo, grazie ai vaccini. | Il nuovo coronavirus, la Cina e quest’uomo nel mezzo. Da capo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha la responsabilità di evitare una pandemia, senza offendere il governo cinese. |
La televisione svedese SVT ha messo online un montaggio non definitivo di “Wikirebels”, un documentario dedicato a Wikileaks che andrà in onda domenica. Vi si racconta anche il progetto “Openleaks” avviato da alcuni fuoriusciti di Wikileaks. | Il film su Wikileaks. "Wikirebels" è un documentario in inglese che la tv svedese trasmetterà domenica, ma che è online da venerdì sera. |
Come Google e Twitter, anche Facebook ha pubblicato una serie di liste delle cose che sono circolate di più sulle sue pagine e i suoi profili nel corso del 2012. | Il 2012 su Facebook. Le cose che sono circolate di più sul social network quest'anno. |
Alla fine degli anni Cinquanta la parola Vuarnet faceva pensare subito allo sciatore francese Juan Vuarnet, medaglia d’oro alle Olimpiadi invernali del 1960 per la discesa libera, da alcuni considerato l’inventore della posizione cosiddetta “a uovo”. Dagli anni Sessanta però venne sempre più associata a un modello di occhiali da sole con le Skilynx, uno speciale tipo di lenti che permettevano di vedere bene nonostante i bagliori e i riverberi della luce solare. Tutto iniziò nel 1957, quando l’ottico e appassionato di sci Roger Pouilloux propose a Vuarnet di utilizzare gli occhiali con le Skilynx; Vuarnet gli diede retta e col tempo il nuovo paio di occhiali prese il suo nome. I Vuarnet ebbero un grande successo negli anni Settanta e negli anni Ottanta, quando molte persone sciavano con normali occhiali da sole e non quasi soltanto con le maschere (all’epoca inoltre non era obbligatorio usare il casco), ma col tempo divennero sempre meno popolari. Fino all’inizio degli anni Novanta il primo mercato per Vuarnet erano gli Stati Uniti, anche se per tanti anni l’azienda non vi aveva avuto un distributore. Dal 2009 al 2012 la società ha fatto parte del gruppo Alain Mikli International, per poi tornare indipendente nel 2013, quando Alain Mikli è entrata in Luxottica: da allora ci sono stati due amministratori delegati diversi, Stefano Fabris e Lionel Giraud. Giraud sta cercando di far tornare di moda i Vuarnet, come gà Fabris prima di lui, e parte della strategia consiste nel farli indossare a testimonial importanti. Nell’ultima campagna pubblicitaria di Vuarnet, ad esempio, è stato scelto l’attore francese Vincent Cassel. | La storia dei Vuarnet, occhiali per sciatori e attori. Nati negli anni Cinquanta, hanno lenti speciali contro il riflesso del sole: oltre che sulle piste da sci compaiono in molti film, da 007 al Grande Lebowski. |
Oggi, venerdì 26 luglio, l’associazione “UominiDonneBambini” ha organizzato un flash mob davanti alla Camera per contestare la legge contro l’omofobia, che lunedì 22 luglio è stata approvata dalla commissione Giustizia e di cui è cominciata oggi la discussione in aula. «Siamo contro la violenza e siamo a favore della libertà di espressione. Non vogliamo andare in galera se diciamo apertamente che un figlio deve avere un padre e una madre», ha detto uno dei partecipanti alla manifestazione, che si sono presentati davanti alla Camera imbavagliati e hanno mostrato diversi striscioni di critica alla legge. UominiDonneBambini è un movimento che raduna persone che ritengono che «la persona e la famiglia sono il punto di partenza dei diritti» e che siano valori che al giorno d’oggi vengono «messi in discussione con strumenti lesivi della libertà di espressione e di pensiero». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il flash mob contro la legge sull’omofobia – foto. L'ha organizzato davanti alla Camera un'associazione "a difesa della persona e della famiglia". |
Venerdì 30 agosto gli utenti di Facebook hanno ricevuto una mail che li informava di alcune proposte di cambiamento in due importanti documenti legali che regolano l’uso del social network: la Normativa sull’utilizzo dei dati e la Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità. I due documenti riguardano il modo in cui Facebook raccoglie e usa i dati dei suoi utenti e fissano le regole di uso del sito. Come già successo in passato con altre proposte di modifica, gli utenti hanno sette giorni per commentarle prima che queste entrino in vigore. Facebook potrà, a sua discrezione, accogliere o meno qualche cambiamento proposto. | Facebook fa qualche modifica sulla privacy. Gli utenti del social network hanno ricevuto una mail che propone qualche cambiamento: il principale riguarda la foto profilo. |
Stamattina sul sito del ministero dell’Interno sono stati comunicati i dati parziali sull’affluenza per i comuni italiani in cui si sta votando oggi per le elezioni politiche. La prima rilevazione viene effettuata in tutti i seggi alle 12. Entro le 14, al ministero degli Interni erano arrivati i dati su tutti i comuni italiani, tranne uno: quello del comune di Roma. È arrivato infine alle 15: l’affluenza della Camera è stata del 20,54 per cento. Le cause di questi ritardi non si conoscono esattamente, ma sembra che ci siano stati disagi e problemi in vari seggi della città. In alcuni casi i registri elettorali non sono arrivati in tempo per l’apertura del seggio. In un altro caso, nel seggio 2167 di Via Micheli 29 del quartiere Parioli, le schede elettorali avevano i nomi dei candidati di Camera e Senato sbagliati. Se ne è accorta un’elettrice che ha avvisato la presidente di seggio. ANSA ha scritto che «a quel punto la presidente ha sospeso le operazioni di voto e si è fatta dare dal seggio a fianco, il 2166, le schede corrette facendo votare con quelle. Ma prima di far continuare le operazioni di voto ha chiuso la porta del seggio, ha aperto l’urna e l’ha vuotata togliendo le 36 schede votate fino a quel momento e mettendole in una busta». | Roma è stato l’ultimo comune in tutta Italia a comunicare il dato sull’affluenza. |
Verso le 15:45 di venerdì pomeriggio è iniziato un incendio a Trezzano sul Naviglio, un comune a sudovest di Milano, in una fabbrica che lavora prodotti a base di canapa. Il Giorno scrive che un dipendente dell’azienda è stato ferito gravemente e che è stato trasportato in ospedale in elicottero; altri due feriti sono stati trasportati in ospedale. I vigili del fuoco sono ancora al lavoro per spegnere l’incendio, che ha fiamme alte fino a 10 metri. | Tre persone sono state ferite in un incendio in un’azienda a Trezzano sul Naviglio (Milano). |
Giovedì 8 ottobre Ignazio Marino si è dimesso da sindaco di Roma. La situazione politica che ha portato alla situazione di ieri è piuttosto complicata: le dimissioni sono state richieste a Marino dal suo stesso partito, il PD; il PD romano dopo l’inchiesta “Mafia Capitale” è stato commissariato e da circa un mese l’ormai ex sindaco era stato affiancato nell’amministrazione della città dal prefetto Franco Gabrielli. La situazione di Roma poi è particolarmente complicata da anni, e a tutto questo va aggiunto il Giubileo straordinario che inizierà tra soli due mesi e che rende la situazione in generale ancora più precaria. Non solo Marino Il testo a cui fare riferimento per capire cosa concretamente accadrà da oggi a Roma è il cosiddetto Tuel, acronimo che indica il Testo unico delle leggi che ordinano gli enti locali. All’articolo 53 si dice che «Le dimissioni presentate dal sindaco diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio». | Cosa succede adesso a Roma? quando sarà nominato un commissario, chi può essere scelto, che poteri avrà; e un po' di date importanti, dall'inizio del Giubileo a quello del processo "Mafia Capitale". |
Il 18 marzo di quarant’anni fa due studenti di sinistra, Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, conosciuti come Fausto e Iaio, vennero uccisi con otto colpi di pistola a Milano, in via Mancinelli, vicino al centro sociale Leoncavallo. Furono in pochi a mettere in dubbio che fossero state persone di estrema destra a ucciderli, ma nessuno – «pur in presenza di significativi elementi indiziari» – è stato mai condannato per la loro morte. Qualche giorno fa la targa che li ricorda sul luogo dell’assassinio è stata imbrattata: qualcuno ha cancellato la parola “fascisti” riferita agli aggressori dei due militanti, ha scritto “merde”, ha disegnato una svastica, una croce celtica e si è firmato “Militia”. Il 14 marzo, dopo che la targa è stata ripulita, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha portato un mazzo di fiori: «La loro passione politica e l’impegno per una società più giusta ed equa rimangono parte integrante dei valori, della storia e del presente di Milano. La città non vi dimentica», ha scritto Sala su Facebook. | L’omicidio di Fausto e Iaio, 40 anni fa. Furono in pochi a mettere in dubbio che fossero stati i fascisti, ma nessuno «pur in presenza di significativi elementi indiziari» è mai stato condannato per la loro morte. |
Lunedì 12 novembre la giunta regionale della Toscana, su proposta dell’assessora al Diritto alla salute e al Sociale Stefania Saccardi, ha approvato una delibera a favore dell’educazione alla salute sessuale e riproduttiva e per l’accesso alla contraccezione gratuita. I contraccettivi gratuiti saranno distribuiti a tre specifiche categorie di persone: i giovani dai 14 ai 25 anni, le donne tra i 26 e i 45 anni con determinati codici di esenzione o che hanno un basso reddito, le donne sotto i 45 anni che hanno scelto la contraccezione entro 12 mesi dal parto, oppure dopo un’interruzione della gravidanza e entro 24 mesi dall’intervento. Preservativi, cerotti, pillole, spermicidi, contraccezione sottocute, spirale e altri metodi saranno disponibili nei consultori, negli ambulatori ostetrico-ginecologi delle aziende sanitarie e nelle farmacie, ma dietro prescrizione medica o di un piano terapeutico annuale per alcuni metodi. La delibera prevede anche che nei consultori e nei pronto soccorso siano garantiti i cosiddetti contraccettivi di emergenza, che lo scorso maggio non sono stati inseriti a livello ministeriale nell’elenco dei farmaci indispensabili da tenere sempre in farmacia, costringendo molte donne ad andare da una farmacia all’altra per trovare quello che cercano ed evitare una gravidanza indesiderata (la contraccezione di emergenza, come spesso viene invece ripetuto, non è un farmaco abortivo, ma un anticoncezionale e molti farmacisti fanno resistenza alla vendita come forma di obiezione di coscienza). | La Toscana ha approvato una delibera per la contraccezione gratuita. I contraccettivi gratuiti saranno distribuiti a tre specifiche categorie di persone, tra cui i giovani dai 14 ai 25 anni. |
Non conta solo saper pensare un progetto creativo, conta anche saperlo presentare, e davanti alle persone giuste. Per questo, da sette anni, la Scuola Holden organizza l’evento in tre giornate Opening Doors, l’occasione per gli allievi più meritevoli di salire sul palco del General Store, l’aula magna-teatro disegnata da Dante Ferretti, e raccontare in un pitch di pochi minuti il proprio lavoro a una platea di professionisti che lavorano nell’editoria o in azienda, che si occupano di produzioni TV, di cinema, di informazione, e che si muovono in tutte le realtà che hanno bisogno di idee e di storie. Opening Doors è un evento cui possono partecipare solo gli studenti e le studentesse che si diplomano a Original, il master biennale pensato per chi vuole fare della narrazione il proprio mestiere. Per due anni gli allievi hanno lavorato a moltissimi progetti e alla fine del loro percorso sono stati chiamati a ideare una sorta di “prova d’autore”. Negli ultimi mesi la scuola ha poi selezionato le migliori da presentare agli Opening Doors, suddivisi in tre giornate, ognuna delle quali dedicata a un’area diversa del mondo della narrazione: martedì 8 giugno sono state presentate le storie per il cinema e la TV, mercoledì 9 giugno c’è stato un assaggio (breve) di racconti e romanzi, giovedì 10 giugno è stato il giorno dedicato alle idee per brand, web e giornalismo. | Come sono andati gli Opening Doors. L'evento dedicato ai progetti degli allievi della Scuola Holden. |
Nel 2016 Google ha rimosso 1,7 miliardi di annunci pubblicitari che violavano le regole del suo sistema per comprare e vendere pubblicità online. La quantità di annunci rimossi è raddoppiata rispetto al 2015 e dimostra quanto sia sempre più complesso tenere sotto controllo, ed eliminare, pubblicità ingannevoli e pericolose, sia per chi gestisce i sistemi come Google, sia per i siti che le pubblicano. Banner e altri tipi di inserzioni sono la principale fonte di ricavo per gli editori online, per molti di loro l’unica, come nel caso del Post. Gli annunci mostrati sono spesso un compromesso tra le esigenze di chi paga per fare conoscere i propri servizi e prodotti, e le necessità degli editori di non compromettere la qualità dei loro siti, anche dal punto di vista della sicurezza per i lettori. Google è il più grande rivenditore di pubblicità online al mondo, attraverso le sue piattaforme come AdSense e DoubleClick. Ogni giorno mostra miliardi di annunci pubblicitari facendo da intermediario tra gli inserzionisti, che pagano per mostrare le loro pubblicità, e i siti che mostrandole ricavano qualche soldo. Per il servizio offerto, Google trattiene per sé una percentuale: ogni clic o visualizzazione di un annuncio (a seconda dei casi e delle scelte dell’inserzionista) frutta qualche centesimo di euro, ma il sistema funziona, e si rivela molto redditizio per Google, grazie al fatto di comprendere un numero gigantesco di siti, che in ogni istante mostrano almeno un banner pubblicitario. | Google contro la pubblicità ingannevole. Nel 2016 ha rimosso 1,7 miliardi di annunci pubblicitari che non rispettavano le linee guida dei suoi servizi per le inserzioni, ma stare dietro a tutto è complicato. |
Contati i voti delle elezioni europee di domenica scorsa, che hanno visto una straordinaria vittoria della Lega e un pessimo risultato per il Movimento 5 Stelle, è arrivato il momento di capire chi è stato eletto nella delegazione di 72 parlamentari italiani al Parlamento Europeo e chi invece non ce l’ha fatta. Un paio di cose balzano all’occhio: il PD ha candidato molti personaggi celebri, dal medico di Lampedusa Pietro Bartolo all’ex ministro Carlo Calenda, che hanno raccolto moltissime preferenze. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno candidato invece i loro leader in tutte o quasi le circoscrizioni – anche quelli che non sembra abbiano intenzione di lasciare i loro attuali incarichi per fare gli europarlamentari, come Matteo Salvini – con il risultato di “cannibalizzare” le preferenze degli altri candidati. Inoltre, visto che non potranno farsi eleggere in tutte le circoscrizioni (Salvini e Meloni non hanno proprio intenzione di andare a Bruxelles), significa che al loro posto andranno al Parlamento Europeo parecchi “primi dei non eletti” (li abbiamo indicati tra parentesi). | Chi è stato eletto alle Europee. E chi invece non ce l'ha fatta, circoscrizione per circoscrizione. |
Una parte della metropolitana di Milano è stata bloccata per diversi minuti nella mattina di oggi, giovedì 15 novembre, tra le fermate Molino Dorino e QT8, sulla linea M1 (la rossa). Stando alle informazioni fornite da ATM, i ritardi sono dovuti ai soccorsi da fornire a una persona ferita, probabilmente in seguito a una brusca frenata del treno in cui si trovava. Milano Today scrive che «altre persone sono cadute a terra vista la violenza dello stop, ma hanno rifiutato le cure». Il Corriere della Sera parla di un totale di sette passeggeri «leggermente feriti»: 6 dei quali «hanno riportato lievi contusioni» ma non hanno voluto andare in ospedale. Poco dopo le 10, ATM ha comunicato che la circolazione è ricominciata su tutta la linea. ✅ #M1: la circolazione riprende gradualmente, sull'intera linea e per tutte le destinazioni. | La circolazione sulla linea M1 della metropolitana di Milano è stata sospesa tra Molino Dorino e QT8, per soccorrere un passeggero ferito. |
È uscita per Einaudi la riedizione del libro di Francesco Piccolo Allegro occidentale, pubblicato per la prima volta da Feltrinelli nel 2003. È una serie di racconti di un viaggio orientale, introdotti così nel secondo capitolo (nel primo Piccolo veniva scambiato per Nicolas Cage in un ascensore di Hong Kong). Qualche settimana prima, sono all’aeroporto di Malpensa. Al Terminal 2. Al Terminal 1 ci sono cinque voli al minuto, qui solo due – non al minuto, solo due oggi: un volo è partito per Zanzibar, un altro partirà per Colombo. È quasi tutto chiuso, silenzioso, con un piccolo bar in fondo, dove poche persone chiedono un caffè. Io sono seduto nel corridoio. Sono in una posizione spazio-temporale speciale. Sono sul punto di. Posso guardare questi sconosciuti in quanto sconosciuti, con la coscienza di sapere che ognuno di loro ha una probabilità altissima di diventare mio compagno di viaggio. | La business class e io. Il confortevole inizio del viaggio intorno al mondo di Francesco Piccolo, raccontato nel suo libro Allegro occidentale. |
Lollipop è la versione più recente di Android, il sistema operativo per smartphone e tablet più usato del mondo e sviluppato da Google. Android Lollipop è disponibile da metà novembre 2014, ma la diffusione dell’aggiornamento in molti casi dipende direttamente dai produttori di cellulari e per questo motivo per ora è installato su un numero limitato di dispositivi. Entro qualche mese, comunque, decine di milioni di persone potranno utilizzare le nuove funzionalità dell’ultima versione di Android, che ha molte cose diverse dalle sue edizioni precedenti. Sui siti di tecnologia, e non solo, si trovano molti consigli e istruzioni per scoprire e usare al meglio Lollipop: partendo da quelle guide, abbiamo messo insieme qualche dritta per chi si è trovato l’aggiornamento sul telefono e deve ancora farci la mano. Cerca nelle impostazioni La sezione “Impostazioni”, quella accessibile dall’icona a forma di ingranaggio, ha una nuova opzione “cerca” (attivabile della lente d’ingrandimento in alto a destra) per trovare più facilmente le varie voci dei menu. Basta inserire una parola chiave legata all’impostazione che si vuole cambiare per avere un elenco di voci tra le quali scegliere quella desiderata. | 19 cose su Android Lollipop che forse non sapete. Se avete uno smartphone Android, queste vi interessano: dallo schermo sbloccato col riconoscimento facciale ai modi per far durare di più la batteria. |
Il sito della BBC ha reso disponibile una serie di immagini in alta qualità da scaricare e usare come sfondo per le videochiamate, per chi continua a doverne fare e si è stancato di mettersi sempre davanti alla solita libreria o di usare altri sfondi. Tutte le immagini della BBC arrivano dai set di serie tv e storici programmi d’informazione e d’intrattenimento di sua produzione. Sono particolarmente indicate, per dirla in altro modo, se cercate uno sfondo vintage. Ne abbiamo scelti alcuni, tra le decine disponibili, e se davvero volete usarne uno, vi conviene andare direttamente qui e scaricare l’immagine in alta definizione (qui sotto sono invece più leggere, nel caso qualcuno stia leggendo questo articolo da fuori casa, senza wi-fi, con i congiunti). – Leggi anche: Perché le videochiamate sono sfinenti | Sfondi vintage per videochiamate. Offerti dalla BBC, per chi è in cerca di nuove cose davanti alle quali apparire. |
Ogni giorno la combinazione di tasti per fare una faccina come questa 🙂 viene usata probabilmente miliardi di volte. Secondo le stime di chi monitora conversazioni e contenuti online il suo utilizzo continua ad aumentare a un ritmo sorprendente, specie se si considera che la faccina di cui sopra ha meno di 33 anni e che nacque quando ancora non esisteva il Web, e comunicare a distanza con i computer era ancora una cosa per smanettoni. La faccina che sorride fu inventata casualmente nel settembre del 1982 da Scott Fahlman, un docente di informatica della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Pennsylvania (Stati Uniti), che non ha ricavato nulla dall’invenzione di quello che è probabilmente diventato il simbolo grafico più conosciuto e riconoscibile al mondo. La storia di Fahlman era già stata raccontata in passato, in occasione del trentennale dell’emoticon nel 2012, ma di recente si è tornato a parlare di come andarono le cose nel 1982 in seguito a un interessante articolo pubblicato da Rachel Wilkinson e Thomas Howes, che si sono appassionati alle vicende di Fahlman e di come arrivò a scrivere per la prima volta 🙂 con la tastiera del suo computer. Fahlman, che ha 67 anni, è molto conosciuto nella sua Università anche grazie a un’iniziativa che viene organizzata ogni 19 settembre per festeggiare la sua invenzione, che proprio in quel giorno fu inviata per la prima volta a una serie di suoi corrispondenti su un “Bulletin Board System” (BBS): una specie di forum ante-litteram che attraverso un software permetteva di pubblicare messaggi e altri contenuti su una bacheca virtuale. | La storia di :-). Lo sapete come si chiama l'uomo che si è inventato il simbolo grafico più conosciuto e riconoscibile al mondo?. |
Aggiornamento delle 12:23 Sul sito web del Ministero dell’Istruzione sono state da poco pubblicate le tracce integrali dei temi delle maturità di quest’anno. Il documento ufficiale conferma le indiscrezioni finora circolate online sugli argomenti proposti ai maturandi per i loro componimenti. Segue una breve sintesi delle tracce. | Maturità 2010: tutte le tracce d’esame della prima prova. Iniziano gli esami con il tema di italiano, le tracce sono su Primo Levi, foibe, giovani e politica, musica e UFO. |
Stamattina abbiamo pubblicato alcune foto dei rifiuti abbandonati a Napoli, delle molte che sono oggi sulle prime pagine di diversi quotidiani. Le immagini di spazzatura a Napoli ormai sono un vero e proprio repertorio iconografico-giornalistico locale, come una volta il pino e ancora oggi le statuette del presepe: negli archivi delle grandi agenzie fotografiche si ripetono di anno in anno montagne di foto di montagne di spazzatura, e il rischio è di assuefarsi e diventare disincantati (il rischio contrario è quello di scandalizzarsi per ogni quattro cassette in breve attesa di smaltimento dopo un mercato rionale). | I rifiuti e la bambina. Napoli, vico Montecalvario, ieri. |
Sulla rispettata rivista di archologia Archaeometry è stato pubblicato uno studio che sembra offrire prove concrete su una delle questioni più dibattute attorno alla Seconda guerra punica, che fra il 218 e il 202 a.C mise di fronte Romani e Cartaginesi: e cioè quale passo delle Alpi fu attraversato per entrare in Italia dal generale cartaginese Annibale e dal suo esercito, composto da migliaia di soldati e persino alcuni elefanti. Lo studio, guidato dal geomorfologo Bill Mahaney della York University di Toronto, in Canada, è basato fondamentalmente sull’analisi biologica del terreno del passo di montagna in questione – il Colle delle Traversette, che si trova al confine fra Italia e Francia – e di quello che sembra un suo componente fondamentale: un enorme deposito di cacca, forse causata da un antico accampamento dell’esercito di Annibale. Il percorso di Annibale dalla Spagna all’Italia, attraverso le Alpi | Un mistero sulle guerre puniche è stato risolto dalla cacca? un gruppo di scienziati ha trovato un puzzolente indizio per capire da dove entrarono in Italia il cartaginese Annibale e il suo esercito. |
Il 24 giugno del 1935, ottant’anni fa, morì in un incidente aereo a Medellín, in Colombia, il leggendario cantante di tango Carlos Gardel, che ha contribuito a diffondere il genere musicale in Europa e in tutta l’America Latina. Gardel all’epoca aveva 44 anni, era già considerato il più importante interprete del tango al mondo ed era un vero e proprio divo, definito una sorta di Rodolfo Valentino sudamericano: con una profonda voce da baritono, elegante e curato (spesso si truccava gli occhi e la pelle del viso), amato dalle donne grazie all’aria affascinante e carismatica, alimentata dai testi struggenti delle sue canzoni e dai ruoli drammatici e sentimentali dei film in cui aveva recitato. La morte tragica, quand’era ancora giovane e all’apice del successo, contribuì ulteriormente al suo mito: si diffusero molte leggende che lo davano per sopravvissuto, mentre si usa ancora dire che «Gardel canta ogni giorno meglio», per sottolineare che la sua fama continua a crescere. Volver | Il mito di Carlos Gardel, 80 anni dopo. Un leggendario interprete del tango – insieme ad Astor Piazzolla – morì il 24 giugno 1935 in un incidente aereo. |
I contagi da coronavirus totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia in Italia, secondo gli ultimi dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, sono 215.858. Ci sono 1.401 casi registrati in più di ieri. I morti sono 29.958, un incremento di 257 rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 3.031, per un totale di 96.276. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 1.311, 22 in meno di ieri. Si registrano 1.904 attualmente positivi in meno, per un totale di 89.624. In Lombardia, la regione più colpita, i casi positivi totali sono oggi 80.089 (720 in più rispetto a ieri) e i morti registrati nelle ultime 24 ore sono stati 134. Le persone al momento in terapia intensiva sono 480, numero invariato rispetto a ieri. I “guariti o dimessi” sono 33.329, 324 in più di ieri. Sia l’incremento dei decessi che quello dei casi totali di positività della Lombardia rappresentano più del 50% del totale nazionale. | Le notizie di giovedì sul coronavirus in Italia. I casi di contagio rilevati sono 1.401 in più di ieri, mentre i morti sono 257 in più. |
È iniziata oggi la 41esima edizione della Bristol Balloon Fiesta, il raduno di mongolfiere più grande d’Europa. Si tiene nel mese di agosto e partecipano squadre da tutto il mondo, con centinaia di mongolfiere che si alzano in aria da villa Ashton, una proprietà del comune che si trova alla periferia ovest di Bristol, nel sud dell’Inghilterra. Il festival prosegue fino a domenica: tempo permettendo sono previsti due decolli, uno alle sei del mattino e l’altro alle sei del pomeriggio. Tra gli eventi più attesi ci sono le Night Glows, quando 130 mongolfiere vengono illuminate e si muovono nell’aria a passo di danza; quest’anno cadono l’8 e il 10 agosto alle nove di sera. Il festival attira sempre molte persone, quest’anno in città se ne attendono circa mezzo milione. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Cartoline dalla Bristol Balloon Fiesta. È iniziato il raduno di mongolfiere più grande d'Europa, con due voli al giorno e spettacoli pirotecnici. |
Inciampi – Storie di libri, parole e scaffali di Marco Filoni è un libriccino divertente per appassionati di libri, nel contenuto come nella fattura. Raccoglie alcuni brevi saggi, racconti biografici e articoli in parte già pubblicati ma qui rielaborati e arricchiti, che toccano alcuni temi cari a bibliofili, letterati e semplici-lettori: dall’ordine con cui vengono ordinati i libri alla libreria in quanto contenitore, dalla natura delle traduzioni – «d’un testo il critico è solamente il corteggiatore volante, l’autore il padre e marito, mentre il traduttore è l’amante», citando Gesualdo Bufalino – all’abitudine di procrastinare, che «per uno scrittore è spesso una condizione professionale prima che esistenziale». | La vita di un compilatore di dizionari. Un estratto da "Inciampi" di Marco Filoni: 7 brevi saggi su libri e letteratura, da come si ordina una biblioteca all'arte di tradurre. |
Uber ha iniziato a sperimentare una flotta di automobili che si guidano da sole, per le persone che prenotano un viaggio tramite la sua applicazione a Pittsburgh, in Pennsylvania. È il primo test aperto al pubblico di questo tipo nel settore dei veicoli autonomi, nel quale sono attive alcune delle più grandi e ricche aziende al mondo, come Google che sperimenta da anni sistemi di questo tipo. Uber sta investendo molto nella tecnologia delle auto che si guidano da sole perché potrebbero contribuire a ridurre i costi del suo servizio, dovuti al personale, ed estenderlo in buona parte del mondo. Lo scorso agosto Uber ha acquisito Otto, promettente startup che ha sviluppato sistemi di guida autonoma con i camion, e ha avviato una collaborazione con la casa automobilistica svedese Volvo. Le automobili usate per i test a Pittsburgh sono state realizzate in collaborazione con i ricercatori della Carnegie Mellon University, che da tempo si occupa di robotica e di sistemi per automatizzare la guida dei veicoli. In questa prima fase a bordo delle auto di Uber ci saranno comunque un autista e un ingegnere, per raccogliere dati sul comportamento del pilota automatico e per intervenire con i comandi manuali nel caso in cui qualcosa vada storto. Uber, inoltre, cercherà di registrare e analizzare le reazioni dei passeggeri al nuovo sistema automatico, per capire come metterli più a loro agio in una condizione che può indurre qualche comprensibile preoccupazione, soprattutto se non si è a conoscenza della tecnologia e dei sistemi di sicurezza montati su ogni automobile. | Le auto di Uber a Pittsburgh si guidano da sole. Il famoso servizio di automobili con autista ha avviato un servizio sperimentale di automobili senza autista. |
Il movimento Bauhaus nacque a Weimar, in Germania, nell’aprile di cento anni fa, con il nome di Staatlitches Bauhaus. Era un istituto di istruzione artistica e restò aperto come tale solo per 14 anni, nei quali tra l’altro cambiò tre direttori e tre sedi. Dopo Weimar si trasferì a Dessau, dove oggi c’è l’edificio Bauhaus più famoso al mondo, e infine, prima di chiudere, si spostò per qualche tempo a Berlino. Nonostante la sua breve e difficile vita, il Bauhaus (o la Bauhaus, intesa come la scuola) ha lasciato un notevolissimo segno nell’arte e nella cultura mondiale. La scuola Bauhaus di Dessau (General Photographic Agency/Getty Images) | I 100 anni del movimento Bauhaus. L'istituto di istruzione artistica nacque nell'aprile del 1919 in Germania e durò solo pochi anni, ma nella sua breve vita ebbe un impatto enorme sull’arte e sulla cultura. |
Il 4 marzo del 1936, il dirigibile LZ 129 Hindenburg fece il suo volo inaugurale da Friedrichshafen, città sulla sponda settentrionale del lago di Costanza in Germania. Nell’immaginario collettivo, l’Hindenburg fu “il” dirigibile, ma non è tanto ricordato per i suoi viaggi, quanto per la sua fine disastrosa avvenuta appena 14 mesi dopo l’inaugurazione, quando esplose in una gigantesca palla di fuoco a Lakehurst, nel New Jersey (Stati Uniti), al termine della sua traversata dell’oceano Atlantico. La storia dell’Hindenburg ha ispirato film, racconti di vario tipo e la sua fine è rappresentata sulla copertina di Led Zeppelin, il disco di esordio del gruppo britannico Led Zeppelin pubblicato nel 1969. I dirigibili zeppelin Lo sviluppo dei dirigibili rigidi di tipo zeppelin era iniziato nei primi anni del Novecento in Germania basandosi sulle idee del conte Ferdinand von Zeppelin, che aveva immaginato un sistema di trasporto che consentisse di superare lunghe distanze andando oltre i limiti di autonomia dei primi aeroplani. Nel 1908 i suoi progetti si concretizzarono con la fondazione della Luftschiffbau Zeppelin GmbH, che nei decenni successivi si occupò della costruzione di 119 dirigibili di varie dimensioni, utilizzati soprattutto a scopi bellici per i bombardamenti durante la Prima guerra mondiale, fino alla sua chiusura nel 1938 su pressioni del regime nazista dopo l’incidente dell’Hindenburg. | Il primo volo dell’Hindenburg. Il dirigibile più famoso della storia volò per la prima volta il 4 marzo del 1936, era gigantesco, ma è soprattutto ricordato per la terribile fine che fece 14 mesi dopo. |
SkyWork, VLM, Cobalt Air e Primera sono solo alcune delle più di venti compagnie aeree che nell’ultimo anno sono fallite: è il più alto numero di fallimenti di compagnie aeree da dieci anni a questa parte, a causa di una crisi legata specialmente all’aumento del costo del carburante e alla mancanza di un numero sufficiente di piloti. I fallimenti riguardano in gran parte piccole compagnie low-cost europee – come la danese Primera, che a ottobre ha dichiarato fallimento a poco più di un mese dal lancio della sua prima rotta verso gli Stati Uniti, o la cipriota Cobalt Air che sempre a ottobre, da un giorno all’altro, ha deciso di cancellare tutti i suoi voli – ma nei prossimi mesi potrebbero riguardare anche gruppi più noti e preludere a un profondo cambiamento del mercato dei voli aerei, dove sopravviveranno solo i gruppi più grandi e in grado di assorbire problemi e imprevisti. L’aumento del costo del carburante e la mancanza di piloti | È un brutto momento per le compagnie aeree. Nell'ultimo anno ne sono fallite venti: soprattutto società piccole che non hanno saputo resistere all'aumento dei prezzi del carburante. |
Sotto la provincia di Groningen, nel nord-est dei Paesi Bassi, c’è il più grande giacimento di gas naturale d’Europa e uno dei più grandi di tutto il mondo. Il suo sfruttamento è iniziato nei primi anni Sessanta e ha permesso al governo dei Paesi Bassi di ottenere una notevole quantità di denaro grazie alle concessioni, ma negli ultimi anni un crescente numero di terremoti nella zona ha portato a rivedere i piani per l’estrazione e a molte cause legali. Ricercatori, associazioni di cittadini e le stesse aziende impegnate nello sfruttamento del giacimento concordano sul fatto che sia stata l’attività estrattiva a fare aumentare il numero dei terremoti, in un’area dove erano pressoché assenti e di magnitudo tale da non essere nemmeno percepiti dagli abitanti. In seguito alle crescenti proteste della popolazione che vive nella provincia di Groningen, ora il governo sta valutando ulteriori restrizioni per l’attività estrattiva, che però sono contestate dall’azienda che se ne occupa. Il giacimento di Groningen Il gas di Groningen viene estratto da Nederlandse Aardolie Maatschappij BV (NAM), una società la cui proprietà è condivisa al 50 per cento da Shell e da Exxon. Il giacimento produce il 50 per cento circa di tutto il gas dei Paesi Bassi, mentre la restante metà è estratta da riserve naturali più piccole, in molti casi al largo nel Mare del Nord. Il giacimento di Groningen è enorme e dovrebbe avere riserve per i prossimi 50 anni: lo scorso anno ha prodotto da solo un decimo di tutto il gas estratto da Exxon e Shell nel mondo. Per questo motivo è considerato una risorsa essenziale dalle due compagnie e dal governo, che raccoglie le tasse pagate dalle due aziende e quote per le concessioni. Si stima che dall’avvio dell’estrazione il giacimento abbia fruttato circa 300 miliardi di euro per le finanze dei Paesi Bassi. | I terremoti di Groningen. L'estrazione di gas naturale dal più grande giacimento d'Europa ha fatto diventare sismica un'area che prima non lo era, con cause legali e miliardi di euro di danni. |
Probabilmente non avete mai sentito parlare del campanaro bianco (Procnias albus), un uccello che vive in Centro e Sud America, ma se lo sentirete cantare non lo scorderete mai più. Secondo una ricerca da poco pubblicata su Current Biology, il campanaro bianco è infatti l’uccello conosciuto più rumoroso al mondo: il suo canto raggiunge un volume paragonabile a quello di un aereo al decollo, ascoltato a una cinquantina di metri di distanza dalla pista. L’uccello usa le sue poderose doti canore per farsi notare dalle sue simili e riprodursi, e ha la strana abitudine di cantare a squarciagola anche quando ormai ha attirato una compagna e ce l’ha a pochi centimetri di distanza dal suo becco. Il campanaro bianco non è molto appariscente, se confrontato con il piumaggio variopinto di altri uccelli amazzonici. Fatta eccezione per la sua bocca molto ampia, con un bargiglio lungo e affusolato che si diparte dalla parte superiore del becco, è un uccello piuttosto anonimo e che passerebbe facilmente inosservato, non fosse per le sue poderose doti canore. | L’uccello più rumoroso del mondo. Quando il campanaro bianco canta a squarciagola, se ne accorge tutta la foresta. |
Sabato mattina a Roma si è tenuta un’assemblea nazionale del Nuovo Centrodestra, il partito politico fondato dal ministro degli Esteri Angelino Alfano. Come già si sapeva, è stato annunciato il nuovo nome del partito: Alternativa Popolare. Oltre ad Alfano, all’assemblea c’erano i ministri Beatrice Lorenzin ed Enrico Costa, Roberto Formigoni, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Lupi. Oltre al simbolo, un cuore giallo su uno sfondo blu, Alfano ha anche detto che lo slogan del nuovo partito sarà “Il coraggio di costruire. Insieme”. .@angealfa: vogliamo realizzare un'alternativa che nasca dal popolo e che sia per il popolo, una #ALTERNATIVAPOPOLARE pic.twitter.com/epzloZvrbK | Il nuovo partito di Alfano si chiama Alternativa Popolare. Lo ha annunciato oggi a Roma, all'ultima assemblea nazionale di quello che fino a ieri si chiamava Nuovo Centrodestra. |
Apple sta lavorando a un nuovo sistema per usare i suoi iPhone al posto delle carte di credito, quando si fanno acquisti nei negozi (i negozi veri, quelli con le vetrine, le casse e i commessi). La notizia è stata diffusa dal sito di tecnologia Re/code, di solito ben informato sulle cose che riguardano Apple, ed è stata ripresa anche da Bloomberg con integrazioni e altri dettagli. Stando alle informazioni fino a ora circolate, e come da tradizione non confermate dalla società, il sistema di pagamento potrebbe essere già presentato il prossimo 9 settembre, durante l’evento speciale organizzato da Apple a San Francisco. I gestori di carte di credito coinvolti dovrebbero essere Visa, MasterCard e American Express (AMEX), tre dei più grandi al mondo. Il nuovo sistema dovrebbe funzionare sugli iPhone 6, che saranno presentati la prossima settimana, e dovrebbe permettere di pagare il conto alla cassa attraverso le informazioni sulla propria carta di credito inserite nel telefono, senza dovere utilizzare fisicamente la classica tessera di plastica da inserire nel terminale per il pagamento (POS). Dovrebbe essere sufficiente avvicinare il telefono al POS per fare in modo che questo comunichi i dati con le informazioni sulla carta, anche se non è ancora chiaro con quale sistema di trasmissione: le carte di credito più moderne hanno già un sistema “contactless” per pagare senza inserire la tessera nel POS, e ci sono altri sistemi che usano la tecnologia NCF (“Near Field Communication”) per inviare i dati via radio a cortissimo raggio. | Gli iPhone al posto delle carte di credito. Un'altra notizia non confermata, ma riferita a fonti affidabili: con i nuovi telefoni Apple si potrà pagare alla cassa, grazie a un accordo con Visa, Mastercard e AMEX. |
La giornalista Daniela Sala ha raccontato sul sito di Open Migration chi sono i braccianti che vivono e lavorano nella Piana di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. Sala ha parlato con diversi lavoratori stranieri – che oggi vengono per lo più dal Ghana, dal Mali, dal Senegal, dalla Costa d’Avorio e dalla Nigeria – e con alcuni sindacalisti che da tempo provano a contrastare lo sfruttamento e migliorare le condizioni di vita dei braccianti. Ha raccontato della difficile situazione di molti lavoratori, la stragrande maggioranza dei quali in attesa di ricevere un permesso di soggiorno o una risposta definitiva alle richieste di protezione internazionale, e ha raccontato la vita nelle tendopoli di San Ferdinando, a lato di Rosarno, dove molti braccianti si fermano senza avere alternative migliori su dove andare. I primi a venire qui in cerca di lavoro – negli anni Sessanta e Settanta – sono stati gli italiani. Poi sono arrivati i marocchini e i polacchi. Oggi invece a Rosarno ci lavorano soprattutto i richiedenti asilo: persone che abbandonano i centri di accoglienza perché hanno bisogno di lavorare e sono stanche di aspettare. Oppure persone allontanate dai centri di accoglienza dopo il diniego della commissione territoriale alla loro domanda di asilo. | La vita dei braccianti della Piana di Gioia Tauro. La giornalista Daniela Sala ha raccontato la difficile condizione dei lavoratori stranieri nella zona di Rosarno, tra lo sfruttamento del lavoro e la burocrazia dei permessi di soggiorno. |
Questa notte, a mezzanotte, il flusso di gas che dall’Austria arriva in Italia attraverso il TAG, il gasdotto più importante le nostra fornitura energetica, è ripartito. L’incidente avvenuto ieri alla centrale austriaca di Baumgarten, in cui un operaio è morto e altri 21 sono rimasti feriti, aveva fatto temere a molti per le forniture di gas del nostro paese, usate soprattutto per il riscaldamento. In effetti le forniture di gas sono rimaste sospese per una giornata, durante la quale si è attinto a una piccola parte delle riserve strategiche di gas, mentre dalla notte la situazione è tornata normale. Ieri sera, ospite a Porta a Porta, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha detto: «C’è stato un forte sbilanciamento, ma di un giorno solo». Claudio Descalzi, amministratore delegato ENI ha spiegato: «Non c’è allarmismo tra gli addetti ai lavori». L’esplosione del gasdotto in Austria: il Ministro @CarloCalenda spiega cosa è successo e cosa comporta per le nostre risorse energetiche. #PortaAPortaPuntata ▶️ https://t.co/btwxsWO8a5 pic.twitter.com/M2cJ6z72FU | Potete tenere il riscaldamento acceso. Nonostante i toni un po' allarmistici l'incidente al gasdotto in Austria non bloccherà le forniture di gas, anche se ci ricorda che l'Italia è un paese vulnerabile. |
L’azienda di abbigliamento sportivo Adidas ha annunciato che venderà il marchio Reebok alla società di investimenti Authentic Brands Group. Adidas aveva comprato Reebok nel 2006 per 3,8 miliardi di dollari (circa 3,2 miliardi di euro attuali) in un momento in cui l’azienda era in grande difficoltà, contando di risollevarla. In un comunicato diffuso giovedì, Adidas ha detto di aver trovato un accordo per vendere Reebok ad Authentic Brands Group per 2,1 miliardi di dollari (1,8 miliardi di euro). | Adidas venderà Reebok alla società di investimenti Authentic Brands Group. |
Palestre e piscine potranno riaprire in quasi tutta Italia da oggi, lunedì 25 maggio. Le uniche eccezioni riguardano la Lombardia (dove sia palestre che piscine rimarranno chiuse almeno fino al 31 maggio) e la Basilicata (dove saranno chiuse fino al 3 giugno). Alcune città, come Bologna e Palermo, hanno deciso di rimandare a giugno la riapertura degli impianti sportivi comunali. La riapertura di palestre e piscine è permessa in base al decreto firmato il 17 maggio dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha allentato le restrizioni in vigore fino a quel momento a causa del coronavirus. Il decreto ha permesso inizialmente la riapertura dal 18 maggio di negozi, servizi di cura alla persona, bar e ristoranti, stabilimenti balneari, uffici pubblici, hotel e musei, e ha posticipato al 25 maggio la riapertura di palestre, piscine e centri sportivi. | Da oggi possono riaprire palestre e piscine. Tranne che in Lombardia e in Basilicata, dove si dovrà attendere ancora qualche giorno. |
La settimana scorsa si è molto discusso della scelta di Yahoo di nominare come suo nuovo CEO, amministratore delegato, Marissa Mayer, a lungo dirigente di Google, 37 anni, incinta. Nelle sue prime due settimane da presidente e amministratore delegato di Yahoo, Marissa Mayer ha deciso di investire prima di tutto sul benessere degli impiegati. Il nuovo CEO ha deciso che i lavoratori avranno un pasto gratis al giorno – per ora solo nei caffè della Silicon Valley – e ha annunciato che presto anche gli uffici saranno riorganizzati e trasformati in luoghi “più collaborativi e più cool“. La filosofia è la stessa di Google, dove fu assunta nel 1999, prima donna a entrare a far parte della società. | Le prime mosse di Marissa Mayer, nuovo capo di Yahoo. Modello Google: cibo gratis per i dipendenti e riunioni plenarie per discutere dei progetti dell'azienda. |
Il 12 giugno il ministro dell’agricoltura, già governatore del Veneto, ha scritto una lettera al Corriere della Sera per lamentare le spese folli del governatore del Veneto, quando era ministro dell’agricoltura. Mettiamola più semplice. Giancarlo Galan, attuale ministro per l’agricoltura, sostiene che Luca Zaia – suo predecessore, col quale i rapporti non sono affatto buoni – abbia sperperato denaro pubblico in attività del tutto superflue. “Se è giusto comunicare e promuovere attraverso spese che oggi mi sembrano in ogni caso altissime”, scriveva Galan, “è ancor più giusto eliminare sprechi inaccettabili, soprattutto se questi servono ad alimentare parassitismi comunicativi o banalità insensate che in nulla aiutano la nostra agricoltura”. Galan faceva riferimento agli investimenti del ministero in vista dei mondiali in Sudafrica, e della relativa promozione dei prodotti italiani a Casa azzurri. Oggi il Giornale fornisce diversi dettagli a supporto degli argomenti dell’attuale ministro dell’agricoltura, andando a ricostruire un quadro poco in linea con i proclami di austerità e sacrifici promossi in altri frangenti dal governo Berlusconi e dai suoi esponenti. Si parla di cinquanta milioni di euro. | Perché Galan ce l’ha con Zaia? per via dei soldi e degli sprechi di Zaia da ministro dell'agricoltura, oggi riassunti e raccontati dal Giornale. |
Nelle prime ore di sabato 20 ottobre la missione BepiColombo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) partirà dallo spazioporto di Kourou, nella Guiana Francese, per un lungo viaggio di milioni di chilometri tra i pianeti, fino a raggiungere Mercurio, il pianeta più vicino al Sole e il meno esplorato del Sistema solare interno. È una delle missioni spaziali più importanti dell’ESA degli ultimi anni: ci permetterà di scoprire nuove cose su Mercurio e, più in generale, di comprendere le dinamiche dei pianeti che orbitano molto vicini alle loro stelle di riferimento. Il lancio è molto atteso, ma come avviene spesso con le imprese spaziali potrebbe subire un rinvio, nel caso in cui le condizioni meteo a Kourou non fossero favorevoli. Mercurio Se pensate di trasferirvi da qualche altra parte nel Sistema solare, scartate Mercurio. Certo, è un pianeta roccioso come la Terra, ma la sua vicinanza al Sole lo rende decisamente inospitale: la temperatura sulla sua superficie varia, a seconda dei periodi e delle zone, tra i 430 °C e i -180 °C. Ai suoi poli ha zone costantemente in ombra, dove sono presenti ammassi di ghiaccio, ma in media la sua superficie è arrostita dai raggi solari. La presenza di crateri e irregolarità ci dicono che su Mercurio ci sono stati terremoti ed eruzioni vulcaniche, un po’ come dalle nostre parti. | Partiamo per Mercurio. Sabato inizia il lungo viaggio interplanetario della missione BepiColombo, verso il pianeta più vicino al Sole e con un sacco di cose da scoprire. |
Dopo l’agguato di ieri contro l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, continuano le indagini della polizia per individuarne i responsabili: ma sinora non si sa molto. Sono accantonate per il momento le ipotesi di moventi personali o legati all’attività lavorativa di Adinolfi, in favore di quelle che si indirizzano verso aspiranti organizzazioni eversive, probabilmente di natura marxista-leninista o anarchica. Riferiscono le agenzie di stampa che secondo gli investigatori, infatti, a compiere l’agguato, “altamente simbolico”, sarebbe stata “una cellula terroristica che con questo attentato chiede ai brigatisti irriducibili ancora in carcere una sorta di ‘riconoscimento'”, dunque una specie di “attestato” di appartenenza alla lotta armata, “come è già successo con le nuove Brigate Rosse guidate da Nadia Lioce”. | L’agguato di Genova, il giorno dopo. Roberto Adinolfi sta meglio, ma finora non ci sono rivendicazioni né piste chiare nelle indagini su chi gli ha sparato. |
Il 2 giugno del 2002 la tv via cavo HBO mandò in onda negli Stati Uniti la prima puntata di The Wire, di David Simon, poi continuata per cinque stagioni fino al 2008. Da allora The Wire è definita una delle serie tv migliori di tutti i tempi: per com’è scritta, per aver rivoluzionato l’abusato genere poliziesco e per aver saputo raccontare un mondo, quello della droga di Baltimora e della polizia che la combatte, con un realismo e un’aderenza senza precedenti, che ha rivoluzionato il modo di fare cinema e tv. The Wire, che in Italia è stata trasmessa in chiaro su Rai 4 dal 2012, è anche ammirata per i suoi personaggi contraddittori, ricchi di pieghe, pieni di difetti e quindi estremamente realistici, per la capacità di raccontare il punto di vista dei cattivi, sfumando i confini tradizionali e rassicuranti tra poliziotti e trafficanti e dando vita a una visione del mondo complessa e sfaccettata. Oltre a tutto questo, ha anche contribuito al successo e alla fama di molti suoi attori – alcuni all’epoca erano adolescenti, altri venivano davvero “dalla strada” e avevano un passato di droga o spaccio – che poi hanno recitato in serie tv e film premiati e di successo. Dominic West, cioè Jimmy McNulty Per quanto The Wire descriva un mondo “dickensiano” e non abbia un vero protagonista, Jimmy McNulty, il detective del Dipartimento di polizia di Baltimora, è il personaggio più centrale e presente. È interpretato dall’attore inglese Dominic West, che ai tempi della prima stagione aveva 33 anni. West ha poi lavorato a lungo in teatro e nel 2012 ha vinto un British Academy Television Award come Miglior attore per la serie tv Appropriate Adult; è anche comparso in molti film tra cui Hannibal Lecter – Le origini del male, ma è soprattutto il protagonista della serie tv di Showtime,The Affair, iniziata nel 2014 e una delle altre più apprezzate degli ultimi tempi, per cui è stato anche nominato al Golden Globe. | Gli attori di “The Wire”, 15 anni dopo. Il 2 giugno del 2002 andò in onda la prima puntata di una delle migliori serie tv di sempre: che fine hanno fatto quelli che l'hanno interpretata?. |
Questa settimana esce La vita di Adele (La vie d’Adèle nella versione originale), il film vincitore dell’ultimo festival del cinema di Cannes ispirato al graphic novel francese Il blu è un colore caldo di Julie Maroh (pubblicata a puntate qui sul Post): il film, diretto dal regista franco-tunisino Abdellatif Kechiche, racconta la storia di Adèle (Adèle Exarchopoulos), in un periodo di tempo lungo sette o otto anni, dai primi amori del liceo fino all’incontro con Emma (Lea Seydoux), con cui inizia una appassionata relazione. Il quinto potere, diretto da Bill Condon, è incentrato sul rapporto tra il fondatore di WikiLeaks Julian Assange e il portavoce Daniel Domscheit-Berg: la sceneggiatura è basata sui due libri Inside WikiLeaks. La mia esperienza al fianco di Julian Assange nel sito più pericoloso del mondo di Daniel Domscheit-Berg e Wikileaks. La battaglia di Julian Assange contro il segreto di stato dei giornalisti del Guardian David Leigh e Luke Harding. Dark Skies – Oscure Presenze racconta le vicende di una giovane famiglia che diventa presto testimone di eventi strani e inquietanti, legati a una spaventosa presenza in casa. Cani sciolti, con Denzel Washington e Mark Wahlberg, racconta la storia di un agente della DEA e di un ufficiale dell’Intelligence della Marina che lavorano in incognito in una gang di trafficanti di droga. Justin e i Cavalieri valorosi è un film d’animazione, prodotto da Antonio Banderas, sulla storia del giovane Justin, che decide di diventare cavaliere in un regno in cui i cavalieri sono stati banditi e per farlo parte per riconquistare la spada di famiglia. | I film del weekend. Il vincitore del festival di Cannes e il film su Juliane Assange e WikiLeaks, tra gli altri: tutti i trailer. |
Slim Aarons – fotografo statunitense nato nel 1916 e morto nel 2006 – è conosciuto per le sue fotografie a donne dell’alta società, del mondo della moda e di Hollywood: per spiegare quello che faceva disse «il mio lavoro è fotografare persone attraenti che fanno cose attraenti in luoghi attraenti». Un nuovo libro edito da Abrams, Slim Aarons: Women, raccoglie più di 200 immagini di donne che hanno influenzato il suo lavoro, tra cui Audrey Hepburn, Jackie Kennedy, Diana Vreeland e Marilyn Monroe. Le immagini sono accompagnate da dettagliate didascalie scritte da Laura Hawk, che gli fece da assistente dall’inizio degli anni Ottanta fino alla morte, nel 2006. Hawk ha raccontato che «a fine giornata [Aarons] non aveva alcun desiderio di uscire con i suoi soggetti e non si aspettava inviti in barca o in club esclusivi. Lavorava a ritmi serrati e voleva tornare alla sua fattoria il più rapidamente possibile». Grazie al suo modo di fare, negli anni si guadagnò la fiducia di donne ricchissime e famosissime – come Jackie Kennedy, la Principessa Grace di Monaco, Imelda Marcos, Cary Grant, Marilyn Monroe e Errol Flynn – e anche di ragazze sconosciute che fotografava su yacht o in case lussuose. Per Aarons era molto importante allestire il set delle fotografie: sceglieva spesso ambienti elaborati che riflettevano lo stato elitario e privilegiato di chi ritraeva. | Persone attraenti in posti attraenti. Fotografate da Slim Aarons: dive, donne celebri, ragazze affascinanti e sconosciute, circondate da sfarzo e bellezza. |
Mercoledì Mario Rosario Morelli è stato eletto presidente della Corte costituzionale. Morelli è stato eletto a maggioranza dalla camera di consiglio della Corte con nove voti. Giancarlo Coraggio ne ha ottenuti cinque e Giuliano Amato uno soltanto. Il nuovo presidente, che succede a Marta Cartabia, prima donna ad occupare il ruolo, rimarrà in carica fino al 12 dicembre 2020, quando scadrà il suo mandato di nove anni di giudice costituzionale iniziato nel dicembre del 2011. Dall’8 marzo 2018 Morelli era vicepresidente della Corte. Morelli, nato a Roma nel 1941, ha trascorso quasi la sua intera carriera di magistrato alla Corte di cassazione di cui attualmente è presidente di sezione. Nel suo primo incarico alla Corte di cassazione nel 1984 fu giudice della prima sezione civile, nel 1999 passò alle Sezioni unite civili e nel 2001 arrivò all’Ufficio centrale elettorale nazionale della stessa Corte. Nel 2008 entrò a far parte del Consiglio direttivo della Corte di cassazione. | Mario Morelli è il nuovo presidente della Corte costituzionale. |
Uno dei messaggi pubblicitari usati dalle società che noleggiano monopattini elettrici in alcune grandi città – Milano compresa – è che questi mezzi di trasporto siano meno inquinanti di altri. Dato che sono elettrici effettivamente non emettono anidride carbonica (CO2), a differenza della maggior parte di automobili, autobus e motorini. Tuttavia quando si calcola l’impatto che qualcosa avrà in termini di emissioni di gas serra (la cosiddetta “carbon footprint”) non si considerano solo le emissioni dirette, ma anche quelle necessarie alla produzione dell’oggetto in questione e al suo funzionamento. Secondo uno studio dell’Università Statale del North Carolina, se si considerano questi fattori i monopattini elettrici sono meno ecologici dei mezzi di trasporto che le persone userebbero al loro posto se non ci fossero. Gli autori dello studio, pubblicato a luglio sulla rivista scientifica Environmental Research Letters, hanno fatto una stima delle emissioni totali prodotte dall’uso dei monopattini elettrici partendo da quelle necessarie a produrre i singoli componenti di un monopattino. Per questo per prima cosa hanno smontato un monopattino Xiaomi M365, uno dei più comuni, e calcolato quanti gas serra siano rilasciati nell’atmosfera per produrlo usando il database sull’impatto ambientali della produzione di oggetti dell’ong svizzera Ecoinvent, il più completo a livello internazionale. È il fattore che conta di più nell’intera stima dell’impatto ambientale dei monopattini: è pari al 50 per cento del totale. | Quanto inquinano i monopattini elettrici. Se si tiene conto delle emissioni necessarie per produrli, trasportarli e ricaricarli a volte sono peggio di un autobus. |
Nella maggior parte dei comuni in cui si è votato per i sindaci e per il rinnovo dei consigli comunali non ci sono ancora i dati definitivi. Secondo le ultime proiezioni si andrà al ballottaggio in molte città: a Genova dove Doria (centrosinistra) sfiderà Musso (lista civica), a Palermo con Orlando (IdV) che incontrerà al secondo turno Ferrandelli (centrosinistra), a Parma con Bernazzoli del centrosinistra contro Pizzarotti, candidato del Movimento 5 Stelle, a L’Aquila con Cialente (centrosinistra) contro De Matteis (centro). Il Partito democratico sta avendo risultati soddisfacenti in diversi comuni anche se a Verona è ormai confermata la vittoria al primo turno di Flavio Tosi della Lega Nord che dopo 254 sezioni scrutinate su 268 ha raggiunto il 57,38 per cento. A Lecce, con il 50 per cento delle sezioni scrutinate, il sindaco uscente Paolo Perrone del centrodestra è al 64,3 per cento, mentre a Gorizia è ufficiale la vittoria di Ettore Romoli, candidato di centrodestra, con il 51,50 per cento dei voti. | È sparito il centrodestra. Alle elezioni amministrative crolla il PdL, perde la Lega malgrado Tosi vinca a Verona al primo turno, e svanisce il Terzo Polo; molto bene il M5S e il PD se la cava. |
Credo che ciò che è accaduto oggi a Firenze sia inaccettabile. Gioco a carte scoperte: verificheremo se ci siano responsabilità anche da parte nostra, delle strutture del comune e delle aziende municipali. Non mi tiro indietro. Ma invito a guardare i fatti, senza inseguire gli sciacalli del giornodopismo. Da una settimana la nostra protezione civile si riunisce per organizzare l’emergenza. Riceviamo le seguenti previsioni: da 1 a 5 centimetri di neve, poi dalle 16 piove. I fatti: ventotto centimetri di neve e la pioggia neanche a vederla in cartolina. Ma non sta qui il problema. L’avremmo sfangata lo stesso, se solo… Se solo Firenze non fosse diventata – oggi, venerdì 17 dicembre 2010 – il tappo dell’Italia. Prendete nota. Le Autostrade bloccano il traffico intorno a Firenze (purtroppo c’è anche un morto in autostrada e questo è ciò che fa male davvero). La Firenze Pisa Livorno viene sostanzialmente chiusa con tutto quello che è facile immaginare conoscendo l’importanza di questa arteria. La stazione di Santa Maria Novella si blocca incomprensibilmente con migliaia di persone inferocite con Ferrovie dello Stato (e bene fa il Presidente Rossi ad annunciare azioni legali contro FS: noi gli daremo una mano). L’aeroporto, ovviamente, viene chiuso. Firenze diventa il buco nero di questa situazione climatica e centinaia di persone rimangono intrappolate in macchina sui viali, e non solo sui viali. Gli spalaneve stessi di Quadrifoglio sono bloccati nel traffico impazzito. Potevamo fare di più? Certo. Nelle prossime ore verificheremo come, cosa e quando. Ma questa città bellissima e piccolissima oggi è stata accerchiata da disservizi inaccettabili. Abbiamo cercato di rispondere con piccoli accorgimenti, dallo spegnimento della ZTL alle quattordici fino all’apertura gratuita di Firenze Parcheggi questa notte per chi ha la macchina ferma e non sa dove lasciarla per poi tornare a casa. | Un giorno di ordinaria follia a Firenze. Matteo Renzi commenta - molto incazzato - il disastro di Firenze in una giornata di neve. |
Il 25 febbraio esce al cinema Lo chiamavano Jeeg Robot, diretto da Gabriele Mainetti. Racconta la storia di Enzo (Claudio Santamaria), che vive di piccoli furti a Tor Bella Monaca a Roma, e un giorno cade in un barile di materiale radioattivo risvegliandosi la mattina successiva dotato di superpoteri. Da sabato 20 febbraio inoltre uscirà con la Gazzetta dello Sport un fumetto basato sul film. Anche il fumetto si intitola Lo chiamavano Jeeg Robot, è scritto e curato da Roberto Recchioni, curatore editoriale di Dylan Dog, è illustrato da Giorgio Pontrelli e Stefano Simeone e uscirà con quattro copertine, disegnate da Leo Ortolani, Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua e Zerocalcare. Questa è la copertina disegnata da Leo Ortolani: | La copertina di Leo Ortolani per “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Cioè il fumetto basato sul film omonimo diretto da Gabriele Mainetti, che esce il 25 febbraio (un film di supereroi italiano!). |
Mercoledì la squadra di calcio dell’Atalanta ha giocato contro la Fiorentina la semifinale di andata di Coppa Italia, a Firenze. Ad assistere alla partita – finita 3-3 – c’erano anche diverse centinaia di tifosi dell’Atalanta arrivati da Bergamo: come spesso succede per i tifosi che seguono le squadre in trasferta, erano gruppi di ultrà, arrivati tutti insieme con 23 pullman. Dopo la partita i 23 pullman degli ultrà dell’Atalanta erano ripartiti verso Bergamo, scortati da diversi mezzi della polizia e dei carabinieri; poco prima dell’ingresso dell’autostrada, però, due pullman si sono fermati a bordo strada. Su quello che è successo dopo ci sono due versioni discordanti e opposte. I tifosi dicono di essere stati assaliti senza motivo dalla polizia, e picchiati con botte e manganellate; la polizia dice che sono stati i tifosi ad aggredire gli agenti, dopo aver organizzato una sorta di trappola. I tifosi dell’Atalanta coinvolti hanno pubblicato foto, video e racconti su quello che era successo mercoledì sera. La loro versione – in sintesi – è che la polizia abbia isolato due pullman dal resto della colonna, li abbia costretti a fermarsi a bordo strada, sul cosiddetto viadotto del Varlungo, e abbia poi picchiato indiscriminatamente e senza motivo i tifosi che si trovavano sui due pullman. I racconti parlano di schiaffi e manganellate tirate ai tifosi seduti ai loro posti, e di un doppio cordone di agenti che picchiavano e insultavano i tifosi che erano stati fatti scendere dai pullman per essere identificati. Alcune foto pubblicate in questi giorni mostrano lividi e ferite sulla testa di almeno un tifoso, mentre alcuni video girati dai tifosi dentro uno dei due pullman mostrano grande concitazione ma non permettono di capire come siano andate le cose. In tutto mercoledì sera circa 130 persone, che si trovavano sui due pullman coinvolti in questa storia, sono state identificate dalla polizia. | La polizia ha aggredito un gruppo di tifosi dell’Atalanta? lo sostengono i tifosi, raccontando di aver subito botte e violenze ingiustificate dopo una partita; la polizia ha dato un'altra versione. |
Gian Giacomo Ferraris, l’amministratore delegato dell’azienda di moda italiana Roberto Cavalli, ha annunciato mercoledì una radicale riorganizzazione e ristrutturazione dell’azienda. L’annuncio è stato fatto a poche ore dall’allontanamento del norvegese Peter Dundas, che era stato assunto come direttore creativo 19 mesi fa e che aveva disegnato per Cavalli tre collezioni. Ferraris ha detto che tutti gli uffici di Cavalli a Milano saranno trasferiti a Firenze, la città in cui Cavalli fondò l’omonima azienda; che produzione, logistica, e distribuzione verranno ripensati in modo più efficiente: che i negozi meno profittevoli verranno chiusi o venduti e ne saranno aperti altri in zone più strategiche. Infine verranno licenziate 200 persone su un organico di 672. L’obiettivo è ritornare a fare profitti entro il 2018. Gli ultimi anni non sono stati facili per Cavalli: in parte a causa del cambio di proprietà, dopo che nell’aprile 2015 Roberto Cavalli ha ceduto il 90 per cento dell’azienda al gruppo Clessidra; in parte per l’arrivo di un nuovo direttore creativo a capo dell’azienda; in parte per la crisi generale del mercato del lusso, che non cresce e obbliga le aziende a sopravvivere rubandosi fette di mercato l’una con l’altra. Il 2014 di Cavalli si era chiuso con 210 milioni di euro di ricavi e 12 milioni di perdite, nel 2015 le crescite erano state meno del previsto, con ricavi di 180 milioni. L’arrivo a luglio 2016 di Ferraris, ex amministratore delegato di Versace, è stato un modo per ribaltare la situazione. Ferraris, come scrive il sito Business of Fashion, «è uno specialista delle inversioni di marcia» e ha guidato con successo la ristrutturazione di Versace, che prima di lui aveva una gestione familiare insufficiente. | A Cavalli si cambia tutto. L'azienda ha annunciato un radicale piano di ristrutturazione: un nuovo direttore creativo, 200 licenziamenti e molti negozi chiusi. |
Samsung ha presentato ieri a Londra il suo nuovo Galaxy S III, l’atteso smartphone della serie Galaxy destinato principalmente a fare concorrenza all’iPhone 4S. A differenza dei suoi predecessori, il nuovo modello ha un design completamente diverso rispetto a quello dell’iPhone, cosa che dovrebbe consentire a Samsung di non avere ulteriori problemi legali con Apple, che difende con grande determinazione il design dei propri modelli e i brevetti a loro collegati. Il Galaxy S III ha uno schermo ad alta definizione (Super AMOLED) da 4,8 pollici, quindi più grande rispetto ad alcuni modelli precedenti, che dovrebbe ulteriormente migliorare anche i tempi di risposta quando si fanno scorrere le dita sul display. Il telefono usa un processore di tipo Quad-Core, cioè composto da quattro nuclei di processori montati insieme per offrire maggiore potenza di calcolo. Grazie a questo sistema le applicazioni possono essere eseguite più rapidamente e in contemporanea, riducendo i tempi di attesa per l’elaborazione dei dati. | Com’è fatto il Samsung Galaxy S III. Presentato ieri a Londra, ha uno schermo più grande, nuove notifiche, fa foto a raffica e non assomiglia più all'iPhone. |
Nelle ultime settimane le banche europee sono andate molto male in borsa. In Italia, dove le perdite sono state particolarmente gravi, la principale preoccupazione degli investitori – la cosa che li porta a vendere i titoli delle banche, facendone precipitare il loro valore – riguarda i cosiddetti “crediti deteriorati“, cioè i prestiti che le banche temono di non riuscire più a recuperare. Un timore più diffuso coinvolge anche paesi con sistemi bancari ritenuti più solidi, come la Germania: è legato ai cosiddetti CoCo bond, un tipo di obbligazione emessa dalle banche. In particolare la stampa finanziaria europea si sta chiedendo cosa succederà a questo tipo di obbligazioni emesse da alcuni dei più grandi istituti bancari europei, come Deutsche Bank, Unicredit e Santander, e che effetto avrà sulla loro reputazione. Cosa sono i CoCo bond Come ha riassunto in questi giorni il Financial Times, ogni società ha dei proprietari che la amministrano e, quando ha necessità, prende a prestito soldi da creditori che si aspettano di vedersi restituito il loro prestito. Se la società finisce a gambe all’aria, i creditori perdono i loro soldi ma diventano proprietari di ciò che resta della società. | Attenti ai CoCo bond. Un prodotto finanziario utile ma articolato potrebbe minare la credibilità di alcune delle più importanti banche europee: una spiegazione semplice. |
Si chiama default di uno Stato la condizione in cui il governo di un paese non è in grado (oppure, più raramente, si rifiuta) di pagare in tutto o in parte il proprio debito. Solitamente il fatto non è improvviso, ma è preceduto da un periodo di difficoltà (una crisi del debito) come quello che sta attraversando la Grecia. Durante le crisi del debito aumenta la pressione dei creditori per prendere misure economiche adeguate, e in passato il default di uno stato nazionale ha causato anche l’invasione da parte del paese creditore: così ha fatto il Regno Unito nel 1882, quando ha invaso l’Egitto, e nel 1876, quando occupò la capitale turca Istanbul. È raro che un paese non paghi tutto il proprio debito, che è sempre diviso tra creditori stranieri e creditori cittadini dello Stato, e che non è mai interamente formato dai titoli di Stato. È più probabile che un paese avvii trattative con i propri creditori per arrivare a una cosiddetta ristrutturazione del debito: ovvero la promessa che pagherà una parte minore del dovuto e/o dopo un intervallo di tempo maggiore. Queste misure sono già state prese nel caso della Grecia, anche se nell’attuale crisi lo Stato greco non ha finora mai mancato una scadenza di pagamento. | Che cos’è il default. Quando succede e quando è successo negli ultimi anni: breve guida per orientarsi in quello che non dovrebbe succedere. |
Fino al 13 febbraio la Galleria del Cembalo, a Roma, ospita una mostra dedicata all’Unione Sovietica e alla sua storia dal 1930 fino ad oggi. La mostra, intitolata “Storie Sovietiche”, si divide in tre parti e comprende i lavori della pittrice Rozalija Rabinovič, del fotogiornalista Sergei Vasiliev e del fotografo Danila Tkachenko, tutti e tre russi ma appartenenti a momenti storici diversi le cui opere raccontano come è cambiata la Russia in questi quasi 100 anni, cosa è stata l’Unione Sovietica e cosa ne resta oggi. I lavori della pittrice Rozalija Rabinovič (1895-1988) raccontano come fosse la propaganda di Stalin negli anni ’30, durante i primi Piani Quinquennali per favorire lo sviluppo dell’industria russa: in mostra c’è una selezione di una quarantina di disegni realizzati da Rabinovič tra il 1930 e il 1938 che mostrano quali fossero gli oggetti e gli stili usati per raccontare i primi anni della rivoluzione. | Le storie dell’Unione Sovietica in mostra a Roma. Dai quadri della propaganda stalinista fino ai resti delle grandi basi militari abbandonate, raccontato con le opere di tre artisti nati in epoche molto diverse. |
Nel corso del fine settimana un’inchiesta del quotidiano Repubblica ha raccontato i legami poco chiari che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva con uno degli esaminatori del concorso con il quale ottenne l’incarico di professore ordinario. Conte ha risposto oggi con una lettera a Repubblica negando tutte le accuse, ma senza spiegare o chiarire alcuni degli elementi più significativi della storia. In seguito alle inchieste giornalistiche, il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare. Nei suoi articoli, Repubblica si occupa del concorso da professore ordinario che Conte vinse nel 2002 e che gli diede l’abilitazione necessaria a essere assunto, nel 2005, come professore ordinario all’Università di Firenze. Secondo Repubblica, Conte all’epoca aveva dei rapporti privilegiati con uno dei commissari dell’esame, Guido Alpa, un apprezzato e importante giurista. Diverse inchieste giornalistiche pubblicate negli ultimi mesi, oltre alle parole dello stesso Conte, hanno messo in luce la sua particolare vicinanza con il professor Alpa, ricordando la frequenza di simili abitudini tra docenti e aspiranti tali nel mondo accademico italiano. Secondo Repubblica, però, i due avevano una relazione professionale che all’epoca era permessa, ma che oggi causerebbe l’invalidazione del concorso. Repubblica sostiene infatti che Alpa e Conte erano in affari insieme: e la fonte di questa notizia è, in parte, lo stesso Conte. | Cosa ha scoperto Repubblica sulla carriera universitaria di Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio aveva un rapporto professionale con il professore che lo esaminò al concorso da ordinario, nel 2002, cosa che oggi sarebbe irregolare. |
In una delle tante interviste concesse a Walter Isaacson, che stava scrivendo una biografia su di lui, Steve Jobs confidò di aver studiato il modo per cambiare la televisione come aveva fatto quasi trent’anni fa con i computer. L’allora amministratore delegato di Apple non diede molti dettagli al suo interlocutore, ma confermò di aver trovato una soluzione che avrebbe reso la TV più semplice ed elegante degli attuali sistemi, integrata con Internet da usare intuitivamente con pochi e semplici comandi. Da quando è stata pubblicata la biografia, in molti si sono chiesti se la nuova idea per una TV prodotta da Apple possa diventare un giorno il progetto più importante lasciato in eredità da Jobs alla sua società. Negli ultimi mesi se ne è discusso molto, soprattutto sui siti di tecnologia, e come nella migliore tradizione Apple si è ben guardata da fornire dettagli o anteprime sulla propria idea di televisione del futuro. Quello della TV è stato per lungo tempo un pallino della società, anche nel periodo in cui non era guidata da Steve Jobs. Il primo tentativo di mettere insieme i progressi nell’informatica raggiunti da Apple con uno strumento relativamente rudimentale come un televisore avvenne nel 1993. In quell’anno la società mise in vendita il Macintosh TV. Visto dall’esterno il dispositivo aveva sostanzialmente lo stesso aspetto del Macintosh LC 500, ma era di colore nero e conteneva all’interno un ricevitore per trasformare all’occorrenza il computer in un televisore. Aveva un solo difetto: non si potevano usare in contemporanea i due sistemi, perché le immagini televisive potevano essere visualizzate solo a tutto schermo e non in una finestra sulla scrivania. Anche a causa di queste limitazioni, il prodotto ebbe vita breve sul mercato: a febbraio del 1994 fu abbandonato dopo la produzione di circa diecimila modelli. | Apple farà una sua televisione? se ne parla da anni, ora pare che dietro le voci ci sia qualcosa di più concreto. |
La metropolitana di Roma continua a subire molti ritardi da diversi giorni: tra un treno e l’altro passano anche più di 20 minuti e i vagoni sono sempre molto pieni. La ragione di questi ritardi non è chiara: secondo alcuni si tratta di uno sciopero “bianco” – quindi non annunciato e non autorizzato – dei dipendenti di ATAC, l’azienda di trasporto pubblico di Roma. Le ragioni della protesta dei lavoratori ATAC sarebbero l’introduzione da settembre di una forma di controllo orario, con dei cartellini elettronici (badge) da timbrare all’inizio e alla fine del turno di lavoro, e l’aumento delle ore lavorative: attualmente sono circa 700 l’anno per i dipendenti ATAC, mentre a Milano sono 1.100 e a Napoli 950. 35 euro di abbonamento mensile per aspettare convogli sempre in ritardo senza aria condizionata, per non parlare dei bus. #atac #metro #bus | Continuano i ritardi sulla metropolitana di Roma. Da giorni ormai il trasporto pubblico di Roma funziona peggio del solito: 10 dipendenti ATAC sono stati messi sotto procedimento disciplinare. |
L’Agenzia spaziale cinese (CNSA) ha reso pubbliche centinaia di fotografie in alta definizione scattate durante la sua missione Chang’e 3, che nel 2013 ha portato sulla Luna un lander e il rover Yutu, i primi a raggiungere e a muoversi sul suolo lunare dal 1976, anno in cui l’Unione Sovietica effettuò la sua missione Luna 24. Sono immagini a colori mai viste prima e mostrano panorami molto affascinanti e importanti per i ricercatori, alla ricerca di nuovo materiale per studiare il nostro satellite naturale, il corpo celeste più vicino a noi e l’unico a essere stato raggiunto dall’uomo tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta grazie alle missioni Apollo della NASA. Grazie a Chang’e 3, nel 2013 la Cina è diventato il terzo paese ad avere compiuto un allunaggio, dopo gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. La missione è stata la terza indirizzata verso la Luna, con le precedenti dedicate a raccogliere dati e informazioni per preparare l’arrivo del lander e del suo rover. La progettazione di Yutu ha richiesto una decina di anni di lavoro ed è relativamente piccolo, se confrontato con gli ultimi robot realizzati dalla NASA per l’esplorazione di Marte: il rover è lungo 1,5 metri e ha un massa intorno ai 140 chilogrammi. LA CNSA lo ha equipaggiato con diversi sensori e videocamere per trasmettere immagini in tempo reale, una piccola trivella a bordo è stata progettata per raccogliere campioni di suolo. | Le nuove foto a colori dalla Luna. Sono quelle bellissime e in alta definizione scattate dall'Agenzia spaziale cinese, le prime in 40 anni, online da pochi giorni. |
La polizia di Londra ha detto che non considera «sospetta» la morte della cantante dei Cranberries Dolores O’Riordan, cioè non sarà aperta un’indagine per omicidio: ieri un comunicato della polizia aveva detto che non erano ancora state trovate spiegazioni per la sua morte, avvenuta improvvisamente a 46 anni. Il corpo di O’Riordan era stato trovato ieri mattina all’hotel Hilton di Park Lane di Londra, dove la cantante si trovava per registrare una cover di “Zombie”, la più famosa canzone dei Cranberries, con la band Bad Wolves. Ora subirà un’autopsia per determinare le cause della morte. | La polizia di Londra ha detto che non considera la morte di Dolores O’Riordan come «sospetta». |
Il 3 febbraio 1959, sessant’anni fa, verso l’una del pomeriggio, due dei più promettenti musicisti rock americani dell’epoca salirono su un piccolo aereo per raggiungere in fretta una località in Minnesota dove avrebbero dovuto suonare quella sera. Erano Ritchie Valens e J. P. “The Big Bopper” Richardson, di 18 e 29 anni, ma non erano loro le star su quell’aereo. Entrambi viaggiavano infatti al seguito di Buddy Holly, che era uno dei più amati e brillanti chitarristi rock and roll dell’epoca e che stava girando il Midwest con la sua band. L’aereo di Holly, Valens e Richardson decollò da Mason City, in Iowa, sotto la neve. Non arrivò mai in Minnesota, perché si schiantò dopo aver percorso meno di dieci chilometri. Morirono tutti e tre, insieme al pilota Roger Peterson. La notizia fu scioccante per milioni di giovani americani, che avevano perso uno dei cantanti che aveva definito la loro generazione e altri due dei musicisti più famosi dell’epoca. Quel 3 febbraio sarebbe diventato famoso come “il giorno in cui morì la musica”, come nel celebre verso della canzone di Don McLean. | “Il giorno che morì la musica”. Il 3 febbraio 1959 un piccolo aereo si schiantò in un innevato campo dell'Iowa: a bordo c'erano tre dei musicisti che inventarono il rock and roll, tra cui Buddy Holly. |
Oggi alle 14 si riunisce la direzione nazionale del Partito Democratico. Secondo il sito del PD si discuterà delle liste per le prossime elezioni europee. | La direzione del PD in streaming. A partire dalle 14, in streaming: si parlerà delle liste per le elezioni europee. |
Lo scorso 20 marzo i Blur hanno suonato dal vivo e per intero il loro nuovo disco, “The Magic Whip”, al Mode Club di Londra davanti a circa 300 persone. Oltre alle nuove canzoni hanno suonato anche “Trouble in the message centre”, tratta da “Parklife”, che avevano suonato dal vivo l’ultima volta nel 1995. La registrazione del concerto verrà trasmessa in streaming stasera alle 21 ora italiana sul canale YouTube Beats by Dre. “The Magic Whip”, che è stato anticipato dal singolo “Go Out” e dal video “There Are Too Many of Us”, uscirà il 27 aprile e si può preordinare su iTunes. | Il nuovo disco dei Blur in streaming dalle 21. Il disco si chiama "The Magic Whip”, l'hanno suonato dal vivo il 20 marzo: il concerto viene trasmesso stasera sul canale YouTube di Beats by Dre. |
Aggiornamento delle 17.30: Apple sostiene di avere risolto il problema, è consigliabile effettuare l’aggiornamento di Safari. *** | I problemi di oggi con Safari. Molti utenti stanno avendo problemi per un bug nei suggerimenti di ricerca. |
Per l’intera giornata di oggi, mercoledì 18 gennaio, la versione in inglese di Wikipedia non sarà accessibile. Wikimedia Foundation, la fondazione che tra le altre cose si occupa della gestione della più grande enciclopedia online, ha deciso di oscurare le sue centinaia di migliaia di voci enciclopediche in segno di protesta contro il Congresso degli Stati Uniti. Negli ultimi mesi, Camera dei Rappresentanti e Senato hanno infatti discusso due proposte di legge, SOPA e PIPA, tese a ridurre la pirateria online, ma che di fatto limiterebbero sensibilmente la libera espressione del proprio pensiero su Internet. Se si prova a raggiungere la homepage di Wikipedia in inglese o di qualsiasi voce, si viene automaticamente rimandati a una pagina con uno scarno, ma chiarissimo comunicato: | Perché oggi Wikipedia è oscurata. La versione in inglese non è accessibile per protestare contro le proposte di legge su Internet negli Stati Uniti: come aderire e come usarla lo stesso. |
Un gruppo di lavoro del National Cancer Institute, l’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro degli Stati Uniti, ha pubblicato lunedì 29 luglio una serie di raccomandazioni sul Journal of the American Medical Association, consigliando di ridefinire il concetto di cancro e di eliminare la parola stessa (e i suoi sinonimi) da alcuni tipi di diagnosi, rendendole meno allarmanti per i pazienti e più chiare per i medici che li hanno in cura. Secondo gli autori della ricerca, tra i più importanti studiosi statunitensi di forme tumorali, un uso più parsimonioso e accurato della parola “cancro” consentirebbe di spaventare meno i pazienti e di ridurre le probabilità che questi si sottopongano a cure molto invasive, a volte premature e non giustificate dalla loro condizione. Nel documento, i ricercatori consigliano di non chiamare “cancro” diversi tipi di lesioni identificate durante esami diagnostici al seno, alla prostata, alla tiroide, ai polmoni e ad altri organi. Suggeriscono di usare in sostituzione la sigla IDLE, che sta per “indolent lesions of epithelial origin” (“lesioni di origine epiteliale inattive”). Per esempio, alcune lesioni precancerose che non sono quindi ancora un cancro vero e proprio non dovrebbero essere definite con parole come “cancro” o “carcinoma”. | Non chiamarlo cancro aiuta a combattere il cancro? non tutti i tumori sono uguali e a volte chiamiamo tumori cose che tecnicamente non lo sono, generando paure e reazioni eccessive. |
A Christmas Carol, conosciuto in Italia come Canto, Racconto, Ballata o Cantico di Natale, è una delle storie sul Natale più famose al mondo, trasformata in musical, fumetti, film, cartoni animati. Fu scritto in sei settimane dall’inglese Charles Dickens, uno degli autori più letti di sempre e una vera celebrità nel suo tempo, e pubblicato dalla casa editrice londinese Chapman & Hall il 19 dicembre del 1843, giusto in tempo per Natale. Fu un successo enorme, la prima edizione andò esaurita alla vigilia di Natale e nell’anno successivo, il 1844, ne uscirono altre 13. In Italia venne pubblicato dalla Tipografia milanese nel 1873 nella traduzione di Eugenio De Benedetti e con il titolo Una Canzone del Natale in prosa. Questa popolarità portò presto il romanzo al centro di due episodi di pirateria da una sponda all’altra dell’oceano. A New York si vendevano per pochi centesimi copie stampate senza il consenso dell’autore, dato che all’epoca non esisteva una legge internazionale sul copyright, che arrivò soltanto nel 1891. Dickens si era già lamentato della pratica, molto ma inutilmente, durante il suo primo tour americano nel 1842, in cui era stato accolto in trionfo dal mondo letterario, dai grandi editori e dal pubblico che lo conosceva grazie alle copie piratate di Il circolo Pickwick e Oliver Twist. | Anche Dickens aveva problemi con i pirati. Due settimane dopo la pubblicazione di "A Christmas Carol" uscì un racconto quasi identico, lui fece causa ma non andò come sperava. |
Lunedì 1 luglio suonerà a Milano la band americana The National. È il loro secondo concerto della stagione in Italia: domenica 30 giugno hanno suonato all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Luca Sofri, peraltro direttore del Post, ha messo insieme una lista delle loro nove canzoni migliori, integrando quelle che aveva scelto nel suo libro Playlist, per chi li ha già visti e per chi andrà stasera a vederli e vuole ripassare. The National (Brooklyn, New York, 1999) Sono cinque, di Cincinnati, ma stabiliti a Brooklyn: due coppie di fratelli e Matt Berninger, che è quello che canta con la voce da io-la-so-lunga-baby. Secondo una sua definizione, fanno “delusional rock music”. Scelsero il nome più insignificante possibile per fastidio nei confronti delle ricerche di ironia nei nomi delle bands. Però in Germania furono contestati da alcuni attivisti di sinistra che li pensavano nazisti. Poi finirono tutti a ubriacarsi insieme. | The National: le migliori 9 canzoni. Scelte dal peraltro direttore del Post, per chi è stato al concerto di Roma o a quello di Milano. |
Come ci si aspettava da 24 ore – da quando il vecchio modello era stato segnalato come esaurito sul sito di Amazon – Jeff Bezos ha presentato poche ore fa il nuovo modello di Kindle, il lettore di ebooks. La novità era molto attesa nel dibattito ultimamente vivacissimo sul futuro dei libri digitali, e in quello sui nuovi gadget elettronici e sulla capacità di Kindle di sopravvivere all’arrivo sul mercato di iPad. I nuovi Kindle sono due, e il primo terreno su cui Amazon si è mossa è stato quello del prezzo: il lettore costa 189 dollari, come il modello precedente – da poco scontato – ma ce n’è una versione che non usa la rete 3G (che Amazon offre gratuitamente ai suoi utenti) ma le connessioni wi-fi e che costerà solo 139 dollari. Il wi-fi è una novità, su Kindle. Le dimensioni sono state ridotte del 21%, investendo su quello che molti utenti ritengono un vantaggio rispetto ad iPad: Kindle è più piccolo, leggero e portatile. Ci sono due modelli di colore, bianco e nero. | Amazon presenta il nuovo Kindle. Più piccolo, con una versione solo wi-fi a 139 dollari. |
Il lago d’Aral – o almeno una gran parte di esso – non esiste più. Stando a quanto riferito dalla NASA, “per la prima volta nella storia moderna, il bacino orientale del Grande Aral si è completamente prosciugato”. Gli uomini hanno coltivato nell’area del lago d’Aral in Asia centrale per secoli, e il lago ha attraversato diverse fasi alterne di ritiro e di espansione. Ma non era così asciutto da tantissimo tempo. Parlando con la NASA, Philip Micklin, un geografo emerito della Western Michigan University, ha detto che “probabilmente è la prima volta che il lago si è completamente prosciugato da 600 anni a questa parte, e cioè dall’essiccazione risalente al medioevo collegata alla diversione del fiume Amu Darya verso il Mar Caspio”. | Il lago d’Aral è quasi scomparso. I livelli dell'acqua non erano mai stati così bassi negli ultimi 600 anni: colpa delle pratiche agricole e dei cambiamenti climatici. |
Lunedì 18 gennaio è morto Glenn Frey, tra i fondatori della band rock californiana degli Eagles, di cui era chitarrista e cantante. In un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della band è scritto che Frey è morto a New York e che «ha combattuto una battaglia coraggiosa nelle scorse settimane», ma che è morto per delle complicazioni dovute a colite ulcerosa acuta, polmonite e artrite reumatoide. Frey era nato nel 1948 a Detroit, in Michigan, e aveva iniziato a suonare il pianoforte e la chitarra fin da bambino. Dopo aver suonato con diverse band locali, si era trasferito in California alla fine degli anni Sessanta. Qui conobbe altri musicisti che lo fecero appassionare al country e nel 1971 entrò nella band che sarebbe diventata gli Eagles, diventandone il membro più importante e noto assieme al batterista Don Henley. Frey è stato uno dei pochi membri della band a rimanere ininterrottamente nel gruppo, fatta eccezione per i 14 anni nei quali non suonarono assieme, dal 1980 al 1994. Oltre a suonare chitarra e tastiere, cantò anche in diverse canzoni famose, come “Take it Easy”, “Peaceful Easy Feeling” e “Tequila Sunrise”. Tra i tantissimi successi ottenuti dagli Eagles durante la loro carriera c’è il disco più venduto di sempre nel mercato statunitense, una raccolta del 1976. Durante lo scioglimento della band, Frey aveva avuto grandi risultati di vendite anche da solo soprattutto con alcuni singoli come “The heat is on” e “You belong to the city”. | È morto Glenn Frey, fondatore degli Eagles. Il chitarrista, cantante della leggendaria e popolarissima band californiana aveva 67 anni. |
Il legame tra Diego Armando Maradona e Napoli è uno degli aspetti più noti della sua carriera. Con il Napoli, Maradona aveva giocato negli anni più importanti della sua carriera, vincendo tantissimo e diventando amatissimo dai tifosi e un simbolo di tutta la città. E la fama di Maradona, morto oggi a 60 anni, a Napoli è ben raccontata da due noti murales, dipinti ad anni di distanza e diventati a loro volta celebri. Il primo e storico murale si trova nei quartieri spagnoli, in via Emanuele de Deo. Fu dipinto nel 1990, anno in cui il Napoli vinse il secondo scudetto in pochi anni, grazie soprattutto a Maradona. È un’opera di Mario Filardi, morto a Zurigo il 3 giugno del 2010, che nel 1990 aveva 23 anni. | La storia dei famosi murales di Maradona a Napoli. Il primo è del 1990, realizzato dopo la vittoria dello scudetto, il secondo è del 2017: raccontano il legame tra Maradona e Napoli. |
Facebook e Twitter hanno rimosso centinaia di account falsi gestiti in Iran, Venezuela e Russia e utilizzati soprattutto per diffondere notizie false. In particolare Facebook ha rimosso una rete di account impegnata in «un comportamento non autentico e coordinato su Facebook e su Instagram» proveniente dall’Iran e diretto soprattutto al Medio Oriente e all’Asia meridionale e in misura minore agli Stati Uniti. Si tratta di 262 pagine, 356 account e tre gruppi su Facebook oltre a 162 account Instagram. Non ha però commentato l’eventuale coinvolgimento del governo iraniano. Twitter ha sospeso una rete di account gestita dall’Iran, dal Venezuela e dalla Russia. Ha specificato di non poter far risalire gli account russi alla Internet Research Agency (IRA), la cosiddetta fabbrica di troll russi controllata dal Cremlino. Gli account russi hanno scritto in totale almeno un milione di tweet, perlopiù sulla politica statunitense e in particolare sulle elezioni presidenziali del 2016, citate almeno 73mila volte. Questi account sembrano comunque meno significativi di quelli denunciati dal procuratore speciale statunitense Robert Mueller, a capo dell’indagine sulle presunte interferenze russe nella campagna elettorale americana del 2016. Gli account gestiti in Venezuela «sembravano impegnati in una campagna sostenuta» dall’attuale governo del presidente Nicolas Maduro, mentre quelli dall’Iran si spacciavano per cittadini statunitensi o siti di informazione. | Facebook e Twitter hanno rimosso centinaia di account falsi legati a Iran, Russia e Venezuela. |
La Corte Costituzionale ha deciso di bocciare uno dei tre quesiti referendari proposti dalla CGIL lo scorso luglio, ammettendo invece gli altri due. La Corte ha deciso di non ammettere il quesito relativo all’abolizione dell modifiche all’articolo 18 dello statuto dei lavoratori introdotte dal “Jobs Act” del governo Renzi, mentre sono stati ammessi gli altri due quesiti: quello che propone di eliminare completamente i voucher, lo strumento per pagare prestazioni saltuarie di lavoro; e quello che riguarda la reintroduzione di maggiori tutele nei confronti dei lavoratori esternalizzati da società che stanno lavorando in appalto. Questi ultimi due quesiti riguardano in maniera soltanto molto marginale il Job Act e di fatto puntano ad abrogare o modificare normative molto più vecchie. Nel luglio del 2016 la CGIL – che è il principale sindacato italiano – aveva raccolto circa 3,3 milioni di firme a sostegno dei tre quesiti referendari. Lo scorso dicembre i quesiti erano stati dichiarati conformi alla legge dalla Cassazione. A differenza del referendum costituzionale del 4 dicembre, i referendum proposti sono abrogativi e quindi prevedono un quorum: il risultato sarà valido soltanto se voterà il 50 per cento più uno degli aventi diritto. I due quesiti referendari approvati dalla Corte dovranno essere sottoposti al voto tra il prossimo 15 aprile e il prossimo 15 giugno. | Si faranno due referendum su tre sul Jobs Act. La Corte Costituzionale ha approvato due dei quesiti referendari proposti dalla CGIL, quello sui voucher e quello sugli appalti, bocciando invece quello sull'articolo 18. |
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