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È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Emilio Fede aggredito a Milano. Gli avrebbe dato due pugni il titolare settantenne dell'Amaro Giuliani, in un ristorante martedì sera.
Sulla Stampa di oggi un editoriale di Giancarlo Loquenzi ragiona sulle conseguenze dell’attesa approvazione in Italia di una legge sulle unioni civili a partire da Gay Wedding, una fiera dedicata alle unioni gay che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma. Loquenzi dice che da una parte un’unione civile “non sarà un vero matrimonio, ma a guardare gli abiti, le torte, i viaggi e le bomboniere in mostra a Gay Wedding, qualcosa di molto simile”, dall’altra che comunque le persone più interessate a contrarre un’unione civile oggi sembrano non tanto persone giovani ma “uomini e donne nella loro maturità, magari con figli, che arriveranno davanti all’altare civile con tutta una vita da raccontare e celebrare”. Gay Wedding, annunciata come «la prima manifestazione della Capitale dedicata alle unioni civili», ha chiuso i battenti ieri a Roma. Per i militanti di Forza Nuova, che hanno rumorosamente manifestato davanti all’Hotel Ergife, si è trattato delle prove generali per il Piano di distruzione della famiglia tradizionale. Per gli organizzatori doveva essere la finestra su di un mercato sostitutivo promettente in tempi di inarrestabile declino di matrimoni eterosessuali. L’Istat dice che nell’ultimo quinquennio si sono «persi» 10 mila matrimoni l’anno, 128 mila in 20 anni. Al centro e al Nord Italia ormai si fanno più riti civili che religiosi – e non perché i primi siano aumentati – le convivenze non registrate crescono ogni anno. Il Censis ha proiettato questo dato per scoprire che nel 2031 le nozze religiose saranno completamente estinte.
I tradizionali matrimoni gay. Le unioni civili creano nuovi indotti, e mostrano inclinazioni molto poco sovversive, spiega Giancarlo Loquenzi sulla Stampa.
Ieri sera si è conclusa a Baku, in Azerbaijan, l’edizione 2012 dell’Eurovision Song Contest, o Eurofestival, un festival della canzone europea molto kitsch che con oltre 125 milioni di spettatori in tutta Europa è però lo spettacolo televisivo non sportivo più visto al mondo. In Italia è stato trasmesso da Rai 2 e visto da 1,4 milioni di telespettatori, il 7,5 per cento di share. (La finale dell’Eurofestival, in Azerbaijan, tra spese folli e problemi di diritti umani)
Le foto della finale dell’Eurofestival. Molti colori, tante lingue, il kitsch che non manca mai e la vittoria della svedese Loreen, nel sontuoso Palazzo di Cristallo di Baku.
Sabato 18 maggio la cantante danese Emmelie de Forest ha vinto l’edizione 2013 dell’Eurovision Song Contest, o Eurofestival, con la canzone Only Teardrops. Emmelie de Forest ha ottenuto 281 punti: secondo è arrivato Farid Mammadov, dall’Azerbaijan, con la canzone Hold me ottenendo 234 punti, e terza l’ucraina Zlata Ognevich, con la canzone Gravity, che ha ottenuto 214 punti. Settimo, invece, è arrivato Marco Mengoni, che rappresentava l’Italia con la canzone vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo, L’essenziale, con 126 punti. L’edizione di quest’anno – la cinquattotesima – si è svolta alla Malmö Arena, in Svezia, perché il paese ha vinto l’ultima edizione con la canzone Euphoria, cantata da Loreen. Si tratta quindi della seconda vittoria in due anni per un paese scandinavo. Alla Malmö Arena c’erano circa 10.500 persone. Nonostante si tratti di un evento che nel nostro paese non ha una grande copertura mediatica, l’Eurofestival è uno degli spettacoli televisivi più visti al mondo.
Antologia dell’Eurofestival 2013. Video e foto: ha vinto la danese Emmelie de Forest, Marco Mengoni è arrivato settimo.
Luigi Pelazza, inviato del programma TV Le Iene, è stato condannato a due mesi di carcere per il reato di violenza privata. Nel 2015 Pelazza si introdusse nel cortile del palazzo della giornalista Guia Soncini con l’obiettivo di intervistarla, facendole domande in maniera insistente e impedendole di entrare in casa sua. Su richiesta dell’imputato, il tribunale di Milano ha convertito la pena in una multa da 15mila euro. Pelazza dovrà versare anche 2mila euro alla parte civile come anticipo della somma totale che le spetterà come risarcimento, mentre un cameraman del programma, Osvaldo Camillo Verdi, anche lui indagato, è stato assolto «per non aver commesso il fatto», perché non è stato possibile dimostrare che quel giorno fosse presente. L’AGI ha scritto che, secondo la ricostruzione della Procura, Pelazza e il cameraman si erano introdotti «indebitamente» nel cortile del palazzo dove abitava Soncini, fingendosi dei corrieri, «con violenza esercitata in modo idoneo a privare coattivamente della libertà di determinazione e di azione della parte offesa». Pelazza aveva poi «costretto» Soncini «a tollerare la loro presenza con una serie insistente di domande» alle quali la giornalista aveva detto «da subito di non voler rispondere», impedendole di chiudere prima il cancello che dalla sua abitazione dava sul cortile, e poi le porte dell’ascensore.
L’inviato delle “Iene” Luigi Pelazza è stato condannato per violenza privata nel caso che coinvolge la giornalista Guia Soncini.
La marca di abbigliamento statunitense Abercrombie & Fitch ha perso nello scorso anno un terzo del suo valore di mercato, con vendite in calo sia in Europa che negli Stati Uniti. E la colpa, racconta BusinessWeek questa settimana, sembra essere proprio dell’immagine del marchio, che non è riuscito a rinnovarsi e a intuire i desideri delle nuove generazioni, millennials compresi: atmosfera da discoteca e commessi mezzi nudi non convincono più. Risultato: lo scorso anno 71 negozi negli Stati Uniti sono stati chiusi ed entro il 2015 ne scompariranno altri 180. Le entrate di Abercrombie, che ora ha 1055 punti vendita in tutto il mondo (uno in Italia, a Milano), sono diminuite del 2,5 per cento nel primo semestre del 2012 e per i prossimi sei mesi sono previsti risultati anche peggiori. Un’inversione di tendenza mai vista prima nella storia del marchio, nato nel 1892 come rivenditore di abbigliamento sportivo ed escursionistico. Mike Jeffrey, 68 anni, attuale presidente e amministratore delegato dal 1992, era riuscito a convincere i ragazzini americani a pagare qualche cosa in più per jeans e felpe con il cappuccio convincendo i loro genitori della buona qualità dei prodotti, costruendo una nuova immagine per la società. La formula di Jeffrey, che comprende pubblicità ammiccanti, esibite scritte del brand su tutti i capi e un esercito di adolescenti bellocci come commessi, ha funzionato molto bene dal 1995 al 2008: guadagnando un grande fascino anche presso i teenager italiani, per i quali prima è cresciuta una mobilitazione intercontinentale di acquisti nei negozi americani (con lunghe file quasi solo di italiani e spagnoli fuori dal negozi sulla Quinta Strada a Manhattan) e poi è arrivata l’apertura del negozio milanese, che oggi spande il suo caratteristico e svenevole profumo intorno a un isolato di corso Matteotti.
Abercrombie & Fitch passa di moda. La catena di abbigliamento statunitense che ha colonie di adoratori anche da noi ha perso un terzo del suo valore di mercato, ed è accusata di essersi seduta su un'immagine superata: quindi ci prova in Asia.
Le regioni italiane sono nate con la Costituzione italiana, che entrò in vigore il primo gennaio 1948: come è noto, però, le regioni non entrarono in funzione subito. Furono una delle principali innovazioni nella struttura dello Stato introdotte dalla nuova Costituzione ma fino al 1970 non venne eletto alcun consiglio regionale: tranne quelli delle regioni a statuto speciale, che avevano una storia a parte. Le regioni a statuto speciale, che sono previste dall’articolo 116 della Costituzione, non vennero decise tutte insieme e sono nate con motivazioni parzialmente diverse. La parziale autonomia della Sicilia, iniziata già con l’invio dell’Alto commissario Francesco Musotto nel 1944, venne confermata nel 1946 con un decreto firmato dall’allora Luogotenente del Regno d’Italia per conto del padre Vittorio Emanuele III, il principe Umberto di Savoia. Il motivo era il forte movimento indipendentista siciliano, che a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale aveva cominciato a diventare molto numeroso. Il principale partito politico che lo portava avanti era il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, che arrivò a formare anche piccoli gruppi armati con il nome di Esercito Volontario per l’Indipendenza Siciliana (EVIS). Ci furono alcuni scontri e il MIS riuscì ad eleggere alcuni deputati all’Assemblea regionale, ma la concessione dell’autonomia riuscì a arginare il movimento separatista, che si sciolse nel 1951.
Perché ci sono regioni a statuto speciale. In breve: per ragioni che appartengono a un'altra epoca, tra rivendicazioni austriache e lotte indipendentiste.
Dopo la notizia della morte di David Bowie – avvenuta domenica a causa di un cancro – si è scritto a lungo della sua musica, della sua importanza nel mondo della moda, del suo lavoro da attore e di alcune sue posizioni per i diritti delle minoranze. E poi c’è chi ha ritirato fuori la lista dei cento libri preferiti di Bowie, che aveva pubblicato lui stesso su Facebook nell’ottobre del 2013. Molti riguardano la storia della musica, come Mystery Train di Greil Marcus, considerato uno dei migliori libri sul Rock ‘n Roll. Ci sono alcuni classici della letteratura anglosassone come Rumore bianco di Don DeLillo, Fra le lenzuola e altri racconti di Ian McEwan, 1984 di George Orwell, Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald e Sulla Strada Jack Kerouac. Di italiani ci sono l’Inferno di Dante, Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e Una tomba per un delfino, scritto dal duca Alberto Denti di Pirajno – che fu governatore di Tripoli in Libia durante il colonialismo – e pubblicato nel 1956: racconta la storia d’amore tra un soldato italiano e una ragazza somala durante la Seconda guerra mondiale e – stando all’autorevole biografia su Bowie scritta da Nicholas Pegg – Bowie la considerava «una storia d’amore magica e bella e ha in parte ispirato la mia canzone Heroes». Di seguito la lista ordinata dai libri più recenti ai più vecchi. The Age of American Unreason (2008) di Susan Jacoby, La breve favolosa vita di Oscar Wao (2007) di Junot Díaz, Mondadori La sponda di Utopia (2007) di Tom Stoppard, Sellerio Teenage: The Creation of Youth 1875-1945 (2007) di Jon Savage, Ladra di Sarah Waters, Ponte delle grazie 2013 Processo a Henry Kissinger di Christopher Hitchens, Fazi 2003 Il gabinetto delle meraviglie di mr. Wilson (1999) di Lawrence Weschler, Adelphi A People’s Tragedy: The Russian Revolution 1890-1924 (1997) di Orlando Figes, The Insult (1996) di Rupert Thomson, Wonder Boys (1995) di Michael Chabon, The Bird Artist (1994) di Howard Norman, Furoreggiava Kafka (1993 )di Anatole Broyard, Sylvestre Bonnard Oltre il Brillo Box. Il mondo dell’arte dopo la fine della storia di Arthur C. Danto, Marinotti Sexual personae: arte e decadenza da Nefertiti a Emily Dickinson di Camille Paglia, Einaudi David Bomberg (1988) di Richard Cork, Sweet soul music. Il rhythm’n’blues e l’emancipazione dei neri d’America di Peter Guralnick, Arcana Le vie dei canti (1986) di Bruce Chatwin, Adelphi Hawksmoor (1985) di Peter Ackroyd Nowhere To Run: The Story of Soul Music (1984) di Gerri Hirshey Notti al circo di Angela Carter, Corbaccio Money di Martin Amis, Einaudi Rumore bianco di Don DeLillo, Einaudi Il pappagallo di Flaubert di Julian Barnes, Einaudi The Life and Times of Little Richard di Charles White, Storia del popolo americano: Dal 1492 a oggi di Howard Zinn, Il Saggiatore Una banda di idioti di John Kennedy Toole, Marcos y Marcos Interviste a Francis Bacon di David Sylvester, Skira Buio a mezzogiorno di Arthur Koestler, Mondadori Gli strumenti delle tenebre di Anthony Burgess, Rizzoli Raw (rivista di grafica) 1980-91 Viz (rivista) 1979 – I vangeli gnostici (1979) di Elaine Pagels, Mondadori Metropolitan Life (1978) di Fran Lebowitz, Fra le lenzuola e altri racconti (1978) di Ian McEwan, Einaudi The Paris Review. Interviste (1977) Il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza (1976) di Julian Jaynes, Adelphi Tales of Beatnik Glory (1975) di Ed Saunders Mystery train. Visioni d’America nel rock (1975) di Greil Marcus, Editori Riuniti Selected Poems (1974) Frank O’Hara Before the Deluge: A Portrait of Berlin in the 1920s (1972) di Otto Friedrich Nel castello di Barbablù (1971) di George Steiner, Garzanti Octobriana and the Russian Underground (1971) di Peter Sadecky The Sound of the City: The Rise of Rock and Roll (1970) di Charlie Gillete Riflessioni su Christa T (1968) di Christa Wolf Awopbopaloobop Alopbamboom: The Golden Age of Rock (1968) di Nik Cohn Il maestro e Margherita (1967) di Mikhail Bulgakov, Fermento Journey into the Whirlwind (1967) di Eugenia Ginzburg, Ultima fermata a Brooklyn (1966) di Hubert Selby Jr., Feltrinelli A sangue freddo (1965) di Truman Capote, Garzanti Città di notte (1965) di John Rechy, Marco Tropea Editore Herzog (1964) di Saul Bellow, Mondadori Puckoon, (1963) di Spike Milligan The American Way of Death (1963) di Jessica Mitford, Il sapore della gloria (1963) di Yukio Mishima, Feltrinelli La prossima volta Il fuoco (1963) di James Baldwin, Feltrinelli Arancia Meccanica (1962) di Anthony Burgess, Einaudi Nel ventre della balena (1962) di George Orwell, Bompiani Gli anni fulgenti di miss Brodie (1961), Muriel Spark, Adelphi Private Eye, rivista satirica britannica pubblicata dal 1961 La via senza testa. Lo zen e la riscoperta dell’ovvio (1961), Douglas Harding, 1961 Silenzio, John Cage, 1961 Strange People (1961), Frank Edwards L’io diviso (1960), R. D. Laing, Einaudi All The Emperor’s Horses (1960), David Kidd Billy Liar (1959), Keith Waterhouse Il Gattopardo (1958), Giuseppe Tomasi Di Lampedusa, Feltrinelli Sulla strada (1957), Jack Kerouac, Mondadori I persuasori occulti (1957), Vance Packard La stanza di sopra (1957), John Braine, Garzanti Una tomba per un delfino (1956), Alberto Denti di Pirajno The Outsider (1956), Colin Wilson Lolita (1955), Vladimir Nabokov, Adelphi 1984 (1949), George Orwell, Mondadori The Street (1946), Ann Petry Ragazzo negro (1945), Richard Wright, Einaudi The Portable Dorothy Parker (1944) di Dorothy Parker, Lo straniero (1942) di Albert Camus, Bompiani Il giorno della locusta (1939) di Nathanael West, et al. edizioni Beano, (fumetto) 1938 – La strada di Wigan Pier (1937) di George Orwell, Mondadori Mr Norris se ne va (1935) di Christopher Isherwood, Einaudi English Journey (1934) di J.B. Priestley Infants of the Spring (1932) di Wallace Thurman, Il ponte La torre spezzata (1930) di Hart Crane, Mauro Pagliai Editore Corpi vili (1930) di Evelyn Waugh, Bompiani Mentre morivo (1930) di William Faulkner, Adelphi Il 42esimo parallelo (1930) di John Dos Passos, BUR Berlin Alexanderplatz, (1929) di Alfred Döblin, BUR Passing, (1929) Nella Larsen, Sellerio L’amante di Lady Chatterley (1928) di D.H. Lawrence, Giunti Il Grande Gatsby (1925) di Francis Scott Fitzgerald, Edizioni Clandestine La terra desolata (1922) T.S. Eliot, BUR BLAST (1914–15) di Wyndham Lewis McTeague (1899) di Frank Norris La storia della magia con un’esposizione chiara e precisa delle sue regole, dei suoi riti e dei suoi misteri (1896) di Eliphas Lévi, Edizioni Brancato Canti di Maldoror (1869) di Lautréamont, Feltrinelli Madame Bovary (1856) di Gustave Flaubert, Edizioni Clandestine Zanoni (1842) di Edward Bulwer-Lytton, Ascoltalibri Edizioni Inferno, da “La Divina Commedia”, (1308–21) di Dante Alighieri, Edizioni Clandestine Iliade (800 A.C) di Omero, Infilaindiana edizioni
I 100 libri preferiti di David Bowie. Ci sono Dante e Omero, Don DeLillo, Francis S. Fitzgerlald, e la storia d'amore scritta da un duca italiano che ha ispirato "Heroes".
Oggi, venerdì 26 luglio, è previsto uno sciopero dell’intero settore aereo nazionale, indetto dai sindacati Uiltrasporti, FIT Cisl e FILT Cgil. I motivi dello sciopero, come per quello del trasporto pubblico di mercoledì, sono legati al sostegno alla piattaforma di proposte intitolata “Rimettiamo in movimento il Paese”, ma anche per «chiedere regole più cogenti nella concorrenza tra imprese nei sistemi liberalizzati; più trasparenza nell’erogazione di contributi ai vettori e imprese; norme specifiche contro il dumping contrattuale e salariale che danneggia i lavoratori; l’avvio della negoziazione per il rinnovo del Ccnl [Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro] scaduto; il finanziamento strutturale del Fondo di Solidarietà di settore». Inoltre, i sindacati non sono soddisfatti di come sta venendo gestita la crisi di Alitalia. #RimettiamoinMovimentoilPaeseDomani 26 luglio SCIOPERO GENERALE del TRASPORTO AEREO per la riforma del settore.
Lo sciopero del settore aereo di oggi: le cose da sapere. Durerà quattro ore e coinvolgerà tutti i dipendenti, dai piloti al personale di terra: Alitalia ha cancellato più di 100 voli.
«Mi sono sentito come il capitano di una nave colpita di lato da un siluro», ha detto un paio di giorni fa Brian Chesky, cofondatore e amministratore delegato di Airbnb. Il siluro, evidentemente, è la crisi globale conseguente all’epidemia da coronavirus, che sta creando grandissime difficoltà anche alle aziende che, come Airbnb, fanno parte della cosiddetta sharing economy. Cioè tutte quelle aziende che offrono servizi basati sulla condivisione di un luogo (una casa, ma anche un ufficio) o di un mezzo di trasporto (un’auto, ma anche una bicicletta, uno scooter o un monopattino elettrico) o, più in generale, sull’utilizzo, grazie a internet, di qualcosa di cui non si è proprietari. Gran parte della sharing economy (o “economia della condivisione”) è in crisi perché le restrizioni e i timori legati alla pandemia di COVID-19 hanno enormemente limitato i viaggi e gli spostamenti, e più in generale la voglia delle persone di usare e condividere qualcosa usato da altri. È un problema per le aziende (alcune delle quali valgono diverse decine di miliardi), per le loro decine di migliaia di dipendenti e anche per tutte le persone che da aziende come Uber o Airbnb guadagnavano molti o tutti i loro soldi.
La crisi della sharing economy. Le aziende basate sulla condivisione di spazi o mezzi di trasporto, come Airbnb e Uber, hanno un presente drammatico e un futuro incerto.
Nel pomeriggio di mercoledì 4 dicembre, la seduta della Camera è stata sospesa dopo che alcuni deputati del Movimento 5 Stelle si sono spostati dai loro seggi dell’emiciclo raggiungendo i banchi del governo per occuparli simbolicamente in segno di protesta durante una discussione sulla ratifica dell’accordo tra Albania, Grecia e Italia per la costruzione del gasdotto “Trans Adriatic Pipeline” (TAP).
La protesta del M5S alla Camera. Alcuni deputati del Movimento hanno occupato simbolicamente i banchi del governo e ci sono state tensioni con altri parlamentari (video).
Da quando sono state annunciate le nomination degli Oscar 2016, l’organizzazione composta da persone che fanno parte di ogni ruolo del cinema (registi, attori, direttori della fotografia, costumisti, eccetera) che assegna i premi, cioè l’Academy, è stata accusata di avere un problema di razzismo. Tutti e venti gli attori e le attrici candidati all’Oscar come protagonista o non protagonista, infatti, sono bianchi: e la stessa cosa era successa l’anno scorso. Anche le persone candidate agli altri premi –per qualsiasi premio – sono molto spesso bianchi e (fatta ovviamente eccezione per le categorie espressamente femminili) molto spesso maschi. In molti hanno accusato l’Academy di aver ignorato attori, registi e sceneggiatori meritevoli – da quelli di Creed a quelli di Straight Outta Compton, per esempio – in quanto neri. La presidente dell’Academy, che si chiama Cheryl Boone Isaacs ed è una donna nera, ha scritto un comunicato in cui ha annunciato che saranno presi provvedimenti per invertire questa tendenza.
Gli Oscar cambieranno, dice la presidente dell’Academy. Cheryl Boone Isaacs si è detta molto dispiaciuta per le mancate nomination di neri e donne e ha promesso cambiamenti.
I giornali di oggi dedicano molto spazio a una lista di nomi contenuti nella cosiddetta “lista Falciani”, un elenco di persone e società titolari di conti correnti in Svizzera, molte delle quali sono sotto inchiesta a Roma per omessa o incompleta dichiarazione fiscale. Per ragioni perfettamente comprensibili, le attenzioni dei giornalisti e dei lettori si concentrano sull’elenco dei nomi, e quindi fanno l’elenco dei personaggi pubblici presenti nella lista. Che è un passatempo che ha un suo fascino pruriginoso ma non rende giustizia alla storia cinematografica di questa lista, che si chiama “lista Falciani” perché Hervé Falciani è il nome della persona che l’ha prodotta. Hervé Falciani È nato a Montecarlo nel 1972. Ha doppia nazionalità, francese e italiana, ed è un esperto di informatica. Dal 1994 al 2001 lavora nel reparto sicurezza del casinò di Montecarlo. Nel 2002 è stato assunto della filiale svizzera di HSBC, uno dei più grandi gruppi bancari al mondo, con sede a Londra. Federico Fubini ha scritto sul Corriere della Sera che Falciani “svolgeva un’attività fra le poche in crescita in questi anni di crisi: setacciava milioni di dati riservati sulla clientela, in cerca di informazioni commercialmente utili”. Sul suo computer, in sostanza, finiscono i dati personali di 100.000 clienti della banca svizzera. Falciani dice che il suo compito era “sperimentare nuovi sistemi informatici” e che per questo “facevo il back-up dei modelli sul portatile aziendale”. Qui le versioni divergono: da una parte il racconto che Falciani fa di quello che è successo, dall’altra quello di una donna che si chiama Georgina Mikhael.
Da dove arriva la lista dei conti in Svizzera. La "lista Falciani" prende il nome dall'uomo che ha consegnato i dati alla Francia al termine di una storia da film di spionaggio.
Il film rumeno Touch me not ha vinto l’Orso d’oro alla 68esima edizione del Festival del cinema di Berlino, anche noto come Berlinale. Il premio – quello più importante, per il miglior film – è stato assegnato nella cerimonia di premiazione di sabato sera. Il gran premio della giuria è andato al film polacco Mug; Ana Brun, del film paraguaiano The Heiresses, e Anthony Bajon, del film francese The Prayer, hanno vinto i premi per la miglior attrice e il miglior attore. Il premio per la miglior regia è andato a Wes Anderson per L’isola dei cani, il film che aveva aperto il Festival ed era visto da molti come possibile vincitore dell’Orso d’oro. Touch me not – il cui titolo rumeno è Nu mă atinge-mă – è un film della regista Adina Pintilie, che ha 38 anni e ha vinto anche il premio per la miglior opera prima. Il film parla di tre personaggi, una donna e due uomini, che per vari motivi hanno sempre avuto problemi con ogni tipo contatto fisico. Il film parla anche di sesso e disabilità e dopo aver ritirato il premio Pintillie ha detto: «Vorrei che questo film ci aprisse tutti al dialogo al di là di ogni frontiera». Il film è stato sviluppato grazie al TorinoFilmLab.
“Touch me not” ha vinto l’orso d’oro al Festival di Berlino. È della regista rumena Adina Pintilie, e parla delle difficoltà di tre persone con il contatto fisico; Wes Anderson ha vinto per la miglior regia.
Oggi a Torino e Roma ci sono dei blocchi delle auto che limiteranno la circolazione di alcuni veicoli. I blocchi sono stati fissati per contenere il livello di polveri sottili come il PM10, che – anche se può contribuire a cieli rossi e tramonti spettacolari – è uno dei principali agenti inquinanti atmosferici. I blocchi del traffico per il comune di Torino sono stabiliti da una nuova ordinanza, che comprende misure antismog per regolare la circolazione dei veicoli. I blocchi delle auto variano a seconda dei giorni consecutivi di sforamento del valore limite giornaliero di PM10, che è di 50 microgrammi per metro cubo.
I blocchi delle auto di oggi a Torino e Roma. Limitano la circolazione di alcuni veicoli, in diverse fasce orarie: tutte le cose da sapere.
Domenica sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato il piano del governo per la cosiddetta “fase 2” della gestione della pandemia da coronavirus, cioè un primo allentamento delle restrizioni in vigore da circa un mese e mezzo. Le misure sono contenute in un decreto emanato il 26 aprile (PDF) e saranno valide dal 4 al 17 maggio. 1. Spostamenti, distanziamento e mascherine Saranno confermate le misure sul distanziamento sociale e sulle limitazioni agli spostamenti già in vigore. Gli spostamenti rimarranno consentiti solo per motivi di salute, di lavoro o di necessità e, all’interno della propria regione, per fare visita ai propri familiari.
Il discorso di Giuseppe Conte in 10 punti. Cos'ha detto (e cosa non ha detto) il presidente del Consiglio sull'allentamento delle restrizioni per il coronavirus.
Un gruppo di lavoratori di Whirlpool ha bloccato l’autostrada Napoli-Salerno per protestare contro la chiusura dello stabilimento di Napoli. La manifestazione è avvenuta all’altezza del casello di ingresso della A3, a sud-est della città. Dopo la protesta i lavoratori sono rientrati nello stabilimento, scrive il Mattino. Da giorni i lavoratori stanno protestando per via della decisione dell’azienda statunitense di elettrodomestici di vendere l’impianto di Napoli a una società svizzera che produce frigoriferi, cosa che secondo i sindacati non garantirebbe a sufficienza i 412 dipendenti dello stabilimento. Proprio oggi è in corso un incontro al ministero dello Sviluppo economico fra governo, azienda e sindacati, ma per ora non sono emerse novità rilevanti. Lo scorso 25 ottobre Whirlpool aveva raggiunto un accordo con il ministero dello Sviluppo economico sul nuovo piano industriale 2019-2021 e si era impegnata a investire 250 milioni di euro in Italia. Pochi mesi dopo però l’azienda ha deciso di riconvertire e vendere lo stabilimento di Napoli, perché più costoso e meno efficiente degli altri.
Un gruppo di lavoratori di Whirlpool ha bloccato l’autostrada Napoli-Salerno per protestare contro la chiusura dello stabilimento di Napoli.
È stato revocato lo sciopero di «tutto il personale della rete Aspi – Autostrade per l’Italia e delle società di servizi collegate» in programma tra domenica 22 e lunedì 23 luglio. Lo sciopero era stato proclamato da FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti, SLA CISAL e UGL «su temi occupazionali ed economici»: avrebbe riguardato esattori del pedaggio, personale degli impianti, del centro radio e ausiliari alla viabilità per un totale di 12 ore durante il weekend. I sindacati hanno spiegato di aver raggiunto un accordo con Autostrade per l’Italia per il «mantenimento degli attuali livelli occupazionali», con nuove assunzioni entro il 2021 e il «potenziamento» delle professionalità esistenti.
È stato revocato lo sciopero del personale di Autostrade per l’Italia in programma per domenica 22 e lunedì 23 luglio.
Il CEO di Unicredit Pierre Mustier ha annunciato in un’intervista alla tv francese BFM Business TV che a partire dal 2020 la banca trasferirà sui conti correnti con più di 100mila euro i tassi di interesse negativi imposti sui depositi di Unicredit alla BCE. Mustier ha specificato che i clienti con patrimoni minori non verranno coinvolti da questa operazione e ha aggiunto che verranno offerte soluzioni alternative ai depositi «come ad esempio investimenti in fondi di mercato monetario senza commissioni e obiettivi di performance in territorio positivo». Unicredit è la prima banca italiana a trasferire i tassi negativi sui clienti, mentre in Europa è già successo con la Berliner Volksbank, che a settembre aveva annunciato di voler applicare a partire dal primo ottobre un tasso di interesse negativo dello 0,5 per cento sui depositi superiori a 100mila euro.
Dal 2020 Unicredit applicherà tassi negativi ai conti correnti con più di 100mila euro.
Dal 10 al 17 aprile il principe britannico William e Kate Middleton, duchi di Cambridge, sono stati in viaggio ufficiale in India e Buthan. Sono stati entrambi molto fotografati, soprattutto Kate Middleton, che ha attirato l’attenzione anche per i frequenti cambi d’abito molto apprezzati come sempre dagli esperti di moda. Si è parlato soprattutto di quello che ha indossato nell’ultimo giorno di visita al Taj Mahal, ad Agra, in India, e della gonna che ha scelto per il primo giorno in Bhutan, mentre provava il tiro con l’arco a Thimphu. Il primo è un abito della collezione resort 2015 di Naeem Khan (uno degli stilisti preferiti di Michelle Obama), per cui si era ispirato agli stili messicano e indiano. La gonna è stata invece cucita a Londra dalla tessitrice del Bhutan Kelzang Wang Mo, che lavora spesso per la famiglia reale bhutanese. Wang Mo ha spiegato che non sapeva che la duchessa avrebbe usato uno dei suoi capi: sono di seta, vengono fatti interamente a mano con tecniche tradizionali e per realizzarli solitamente ci vogliono cinque persone e tre mesi di tempo.
Come vestirsi come Kate Middleton. Quanto costano, di che marca sono e dove comprare i vestiti che ha indossato in India e Bhutan.
Good Night Stories for Rebel Girls è il progetto di un libro in inglese lanciato alla fine di aprile con una campagna su Kickstarter – un sito per raccogliere fondi online – dalle italiane Elena Favilli e Francesca Cavallo, co-fondatrici nel 2012 di Timbuktu Labs, una società che ha sede a San Francisco e ha pubblicato, tra le altre cose, Timbuktu Magazine, la prima rivista su iPad per bambini. Good Night Stories for Rebel Girls è un libro di favole della buonanotte, dove le favole sono le storie vere di cento «donne straordinarie del passato e del presente» che possano fare da modello positivo per le bambine: tra le altre Elisabetta II, la pittrice Frida Kahlo e la tennista statunitense Serena Williams. I racconti saranno illustrati da 100 artiste provenienti da tutto il mondo. Elena Favilli è un’ex giornalista del Post. L’obiettivo della campagna era raccogliere 40 mila dollari (circa 35mila euro) entro il 26 maggio, per coprire le spese necessarie a comprare un codice ISBN, trovare una casa editrice, pagare le artiste e pubblicare le prime mille copie. In meno di un mese però la campagna ha raccolto oltre 455mila dollari (circa 400mila euro) da oltre novemila persone: è il libro per bambini che ha ricevuto il maggior finanziamento da quando esiste Kickstarter. Poche campagne su Kickstarter hanno ottenuto un simile successo: delle 105mila che hanno raggiunto il finanziamento richiesto, solo 2.848 hanno ottenuto più di 100mila dollari.
Il libro per bambine che ha raccolto mezzo milione di dollari su Kickstarter. Racconta le storie di 100 donne straordinarie illustrate da 100 artiste contemporanee, ed è fatto da due italiane.
Quante sono le persone al mondo che utilizzano Internet? Qual è la nazione che sfrutta di più la Rete? C’è un rapporto tra grandezza dei singoli paesi e numero di loro utenti online? Basandosi sulle cifre fornite da Internet World Stats, Pingdom – una società che si occupa di statistiche su internet – ha raccolto alcuni dati sull’utilizzo del Web. – Sono 1,8 miliardi gli utenti che utilizzano Internet in tutto il mondo. – I paesi con almeno 10 milioni di persone che si collegano alla rete sono 32. – Se si sommano gli utenti del Web dei primi 10 paesi che lo usano si arriva a 1,17 miliardi di persone, ovvero il 65% di tutti gli utenti di Internet del mondo. – Se invece si sommano insieme tutti gli utenti del Web dei primi 20 paesi nella classifica delle nazioni che più utilizzano la Rete, si arriva a 1,47 miliardi di persone, pari a circa l’82% di tutti gli utenti di Internet. – L’India è il quarto paese in classifica per numero di utenti, eppure solamente il 6,9% della popolazione naviga sul Web. Tutto merito della sua enorme popolazione: sono quasi 1,2 miliardi. – In termini assoluti, la Cina ha quasi il doppio degli utenti online rispetto agli Stati Uniti. – Gli utenti degli Stati Uniti e della Cina messi insieme costituiscono da soli la metà degli utenti complessivi nella top 15.
Quanta gente c’è su Internet? provate a indovinare. E più in Italia, in Nigeria o in Indonesia?.
L’emittente televisiva americana HBO ha diffuso un nuovo trailer della terza ed ultima stagione di The Newsroom, la serie sul giornalismo scritta da Aaron Sorkin con protagonista Jeff Daniels. Nel video sono mostrate le pagine di quella che sembrerebbe la sceneggiatura dell’ultima stagione, formata solo da sei episodi, che andranno in onda negli Stati Uniti a partire dal prossimo novembre.
Il nuovo trailer della terza stagione di The Newsroom. L'ultima, formata da soli sei episodi che andranno in onda a novembre negli Stati Uniti.
Il 16 marzo scorso è nata un’orca nel parco acquatico di Marineland ad Antibes, nel sud della Francia. Il cucciolo è lungo due metri e pesa 150 chili ed è uno dei rarissimi casi di orche concepite con la fecondazione artificiale, il primo in Europa. Il padre si chiama Ulysse e vive nel parco acquatico SeaWord di San Diego, mentre la madre si chiama Wikie, ha dieci anni e vive nel parco di Antibes. La piccola orca, che non ha ancora un nome ed è nata dopo diciotto mesi di gravidanza, ha superato il primo mese di vita che è particolarmente delicato e pericoloso. In queste foto nuota con la sua mamma e gioca con un’addestratrice a Marineland. Il concepimento della piccola orca è stato reso possibile dopo dieci anni di studi da parte dei ricercatori del parco acquatico di Antibes. Sono stati necessari diversi mesi per addestrare la mamma orca ad accettare l’inseminazione artificiale. In genere è necessaria una dose di circa due milioni di spermatozoi per far restare un’orca incinta, ma nel caso di Wikie ci sono volute ben quattro dosi. Il processo di inseminazione richiede in media un’ora di tempo.
L’orca neonata di Antibes. La madre è stata fecondata artificialmente, il padre vive a San Diego.
Aggiornamento: tutti i vincitori dei premi Golden Globes 2016. ***
Golden Globes, guida e vincitori. Le cose da sapere sui Golden Globe Awards: il conduttore, i film, le serie tv, gli attori e le attrici.
Questa sera alle 21.15 andranno in onda il terzo e il quarto episodio della terza stagione di Gomorra, la serie tv tratta dall’omonimo libro di Roberto Saviano. I primi due episodi della nuova stagione sono andati in onda venerdì scorso, e la serie andrà avanti ogni venerdì fino al 22 dicembre, quando saranno trasmessi i due conclusivi, l’undicesimo e il dodicesimo. Se volete ripassare cos’è successo nei precedenti due episodi, li abbiamo riassunti qui. Ma è passato un anno e mezzo dalla fine della seconda stagione: se come è probabile non la ricordate molto bene, ne abbiamo riassunto la trama qui. E qui sotto invece in un video di tre minuti. Non c’è di che. Gli episodi della terza stagione di Gomorra sono trasmessi da Sky Atlantic e su SkyGo, la piattaforma che permette agli abbonati di Sky di vedere gratuitamente gran parte dei programmi in streaming. Le repliche dei due episodi di stasera saranno su Sky Atlantic sabato 25 novembre alle ore 12.30 e alle 19.25. Chi non dovesse essere abbonato a Sky può vedere Gomorra attivando il servizio Now TV, che permette di vedere le serie tv e gli altri programmi di Sky in streaming senza fare il normale abbonamento. Il costo mensile del servizio parte da 6,99€ ma le prime due settimane sono gratis.
Come vedere i nuovi episodi della terza stagione di “Gomorra”, in tv o in streaming. Il terzo e il quarto episodio della terza stagione andranno in onda stasera alle 21.15.
Il referendum consultivo per la messa a gara del trasporto pubblico di Roma si svolgerà il prossimo 3 giugno. L’azienda municipalizzata che attualmente gestisce il trasporto pubblico a Roma è ATAC. Il referendum è stato richiesto dai Radicali, che hanno anche raccolto le 30mila firme necessarie per costringere il comune a organizzarlo: in serata la sindaca Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza per indire la consultazione. All’inizio di gennaio, il comune di Roma aveva però approvato una delibera con cui prolungava il contratto di servizio con ATAC, in scadenza nel 2019, fino al 2021, quindi per altri quattro anni. Il comune aveva motivato la decisione spiegando di voler dare tempo all’azienda di rimettersi in sesto dal punto di vista finanziario con il nuovo piano industriale presentato a novembre, ma ancora in fase di definizione.
Il referendum consultivo per la messa a gara del trasporto pubblico di Roma si svolgerà il prossimo 3 giugno.
Il più grande giocatore di backgammon del mondo ha 42 anni, è di origini israeliane e si chiama Matvey Natanzon, ma così non lo chiama nessuno: nel giro lui è Falafel. È capace di vincere 10 mila dollari in mezz’ora giocando a backgammon, e poi di perdere tutto in pochi minuti giocando ad altro: ci è abituato e ha trovato un suo modo di gestire il rischio. Non ha una casa né un telefonino né una patente di guida, e da diversi anni vive negli alberghi in giro per l’America, l’Europa o dovunque ci sia un torneo internazionale di backgammon con premi in denaro. Ha trasformato la sua più grande passione – e abilità – in un modo di stare al mondo, e quasi tutto nelle sue giornate è in funzione del gioco: per esempio da poco si è messo a dieta, non perché pesava 140 chili bensì per vincere una scommessa con gli amici. Qualche settimana fa il New Yorker ha raccontato alcune cose su di lui e sulla brigata di colleghi che frequenta, tutti giocatori professionisti – magari un po’ strampalati – che vincono e perdono soldi anche scommettendo tra di loro, su qualsiasi cosa (uno si è fatto impiantare delle protesi mammarie, per una scommessa).
Il più grande giocatore di backgammon del mondo. Si chiama Falafel ed è un omone che vive in giro per il mondo guadagnando con le vincite dei tornei (e con le scommesse, su qualsiasi cosa).
Il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato martedì un ordine esecutivo per proibire pagamenti e transazioni attraverso otto applicazioni gestite da aziende cinesi. L’iniziativa riguarda alcuni dei sistemi più popolari come Alipay (gruppo Ant Group, affiliato con Alibaba) e WeChat Pay (Tencent) e rientra tra i provvedimenti decisi dal governo di Trump nell’ambito della cosiddetta “guerra commerciale” contro la Cina. L’ordine esecutivo avrà pieno effetto tra 45 giorni e ricadrà quindi sotto la presidenza di Joe Biden, che si insedierà il prossimo 20 gennaio: al momento non è chiaro se sarà mantenuto o rivisto dalla nuova amministrazione. Come accaduto in passato con provvedimenti simili, nel nuovo ordine esecutivo le indicazioni sono piuttosto ampie e generiche: il testo indica che sarà vietata qualsiasi transazione effettuata “da persone che sviluppano o controllano” alcune delle app più famose e utilizzate in Cina per i pagamenti. Oltre ad Alipay e WeChat Pay, sono coinvolti i sistemi CamScanner, QQ Wallet, SHAREit, VMAte, WPS Office e Tencent QQ. I loro gestori sono accusati da Trump di avere utilizzato soluzioni per raccogliere grandi quantità di dati per avvantaggiarsi economicamente e strategicamente, mettendo a rischio la sicurezza nazionale statunitense.
Trump contro Alipay e altre app cinesi per i pagamenti. Ne ha vietato l'utilizzo negli Stati Uniti, ma l'ordine esecutivo richiederà tempo e potrebbe essere rivisto dalla presidenza Biden.
Oggi il governo ha approvato un decreto legge che di fatto rende possibile l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne ai soli bambini vaccinati, aggiungendo inoltre sanzioni economiche per i genitori che decideranno di iscrivere i loro figli non vaccinati alla scuola dell’obbligo, quindi dalla primaria in poi. Il contenuto del decreto legge entra immediatamente in vigore, ma il Parlamento dovrà convertirlo in legge entro 60 giorni. La decisione è stata il frutto di una mediazione tra la proposta del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che aveva chiesto le vaccinazioni anche per gli iscritti alla scuola dell’obbligo, e altri ministri come quello dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che avevano proposto le sanzioni e non l’obbligatorietà. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha spiegato di avere scelto un decreto legge per attivare il prima possibile le nuove regole ed evitare un’emergenza sanitaria, visto il considerevole calo della copertura vaccinale nel nostro paese. (Il testo completo del decreto non è stato ancora diffuso.) La svolta è #vaccini obbligatori da zero a sedici anni
Come funzioneranno i vaccini obbligatori. Sono 12, saranno necessari per l'iscrizione all'asilo nido e alla scuola materna, poi ci saranno delle multe: lo ha deciso il governo con un decreto.
Lo scorso luglio, la commissione Giustizia della Camera aveva approvato il disegno di legge contro l’omotransfobia e la misoginia, il cosiddetto “ddl Zan”, dal nome del deputato del Partito Democratico Alessandro Zan che, per la stesura, aveva preso spunto da cinque precedenti proposte. Se dovesse essere approvato dalla Camera e dal Senato, l’articolo principale della legge estenderà le protezioni attualmente in vigore per le etnie e l’orientamento religioso – previste dalla cosiddetta legge Mancino del 1993 – all’orientamento sessuale e all’identità di genere. La legge risponde a una situazione concreta. Ancora oggi l’Italia è uno dei pochi paesi europei a non avere una legge che protegga adeguatamente le persone della comunità LGBT+, una sigla per lesbiche, gay, bisessuali e transgender, queer, intersessuali, asessuali e tutte le identità di genere non eterosessuali e non binarie. Arcigay – la principale associazione italiana per i diritti degli omosessuali – parla da tempo di un aumento delle segnalazioni dei casi di violenza. Non solo: secondo l’European LGBTI Survey 2020, in Italia più di una persona LGBT+ su due non fa mai o quasi mai coming out e nove su dieci considerano che il loro paese non si impegni per nulla o quasi per nulla in una lotta efficace ed effettiva contro l’intolleranza e il pregiudizio.
La legge contro l’omotransfobia resta in attesa. La discussione è rimandata a ottobre: l’Italia è uno dei pochi paesi europei a non avere una legge che protegga le persone della comunità LGBT+.
L’avvicinarsi dell’uscita del settimo film della saga di Star Wars – Il risveglio della Forza, che in Italia esce il 16 dicembre – pone un problema pratico a chi non ha mai visto nessuno dei film precedenti e vuole mettersi in pari, o per chi semplicemente vuole fare un ripasso: in che ordine bisogna guardare i sei film di Star Wars già usciti? A livello teorico un ordine esiste già: i film precedenti, usciti fra il 1977 e il 2005, sono numerati dal primo al sesto. C’è però un problema: gli ultimi tre film, usciti fra il 1999 e il 2005 e chiamati dagli appassionati “la nuova trilogia”, fanno da prequel ai primi tre, usciti fra il 1977 e il 1983. Secondo il canone ufficiale, i film della “nuova” trilogia sono considerati i primi episodi, mentre quelli della “vecchia” trilogia sono considerati il quarto, il quinto e il sesto episodio, nonostante siano usciti diversi anni prima al cinema (Il risveglio della Forza sarà il settimo episodio della saga).
In che ordine guardare i film di Star Wars. È una domanda che si fanno in molti, ora che esce il settimo film della saga: ci sono tre scuole di pensiero, noi apprezziamo quella più bizzarra.
Poco dopo la mezzanotte di martedì 15 gennaio, c’è stato un terremoto di magnitudo 4.6 vicino a Ravenna, in Emilia-Romagna. L’epicentro è stato localizzato verso la costa a una decina di chilometri a est della città e poco a sud di Lido Adriano. La scossa, piuttosto intensa, è stata avvertita in numerosi comuni della zona tra Cesena e Forlì, ma anche più a nord da Bologna fino ad alcune città del Veneto, compresa Venezia. Nelle ore seguenti, il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha comunicato che in città sono stati rilevati solo lievi danni, e di non avere avuto notizie di feriti. Per precauzione, oggi le scuole rimarranno chiuse a Ravenna, mentre a Cervia sono state disposte verifiche per tutti gli edifici scolastici comunali. Non sono stati segnalati danni di particolare entità nel resto delle zone interessate dal terremoto.
Il terremoto vicino a Ravenna. Di magnitudo 4.6: è stato sentito in un'ampia area dell'Emilia-Romagna e del Veneto, non sono segnalati particolari danni.
Venerdì 27 aprile il dittatore nordcoreano Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jae-in si incontreranno nell’area sudcoreana di Panmunjom, una cittadina nella zona demilitarizzata che divide i due paesi. È un avvenimento storico: finora i leader delle due Coree si sono incontrati solo due volte – nel 2000 e nel 2007 a Pyongyang – dagli anni della guerra civile, durata dal 1950 al 1953. Ufficialmente le due nazioni sono ancora in guerra, dato che non è mai stato firmato un trattato di pace e l’incontro potrebbe essere un primo passo per una tregua; il Guardian scrive che probabilmente non ci saranno risultati concreti immediati ma l’incontro è comunque un’importante manifestazione di buone intenzioni. Aprirà anche la strada a un incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e Kim Jong-un, il prossimo maggio o giugno. La portata storica e simbolica dell’evento si ripercuote anche nei dettagli, come l’arredamento della sala in cui avverrà, in un edificio chiamato la Casa della Pace, e nel menu, preparato accuratamente dalla Corea del Sud: i piatti e gli ingredienti tipici dei due paesi sono accostati per ricordarne l’unione e le somiglianze, altri sono rivisitazioni di leccornie svizzere, come le frittelle di patate fritte e il cioccolato, in ricordo degli studi di Kim in Svizzera, da ragazzo. Il tavolo a cui si siederanno i leader e le loro delegazioni è ovale e nel suo punto più largo misura 2,018 metri, come l’anno in corso che potrebbe essere decisivo, mentre le sedie in noce riservate a Kim e Moon sono decorate con una mappa della Corea riunita, in cui sono visibili le isole di Dodko, controllate dalla Corea del Sud ma rivendicate dal Giappone, un comune nemico che dominò la penisola dal 1919 al 1945.
Cosa mangeranno i leader delle Coree nel loro storico incontro. I piatti alludono alla storia comune e auspicano la riunificazione; e poi ci sono leccornie svizzere in omaggio a Kim Jong-un.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 888 casi positivi da coronavirus e 13 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 1.307 (12 in più di ieri), di cui 158 nei reparti di terapia intensiva (3 in meno di ieri) e 1.149 negli altri reparti (15 in più di ieri). Sono stati analizzati 37.090 tamponi molecolari e 36.481 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 2,32 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,07 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 1.391 e i morti 7. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lazio (172), Sicilia (150), Emilia-Romagna (118), Lombardia (95), Veneto (76).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 12 luglio.
Qualche giorno fa vi avevamo raccontato della storia di Fini e della casa a Montecarlo, attorno alla quale si stanno concentrando – a volte in maniera piuttosto pretestuosa – gli scontri nella maggioranza tra PdL e finiani. È una storia complicata da raccontare: non solo perché di per sé è piuttosto intricata ma anche perché gli elementi fattuali – le notizie, diciamo – vanno pescati tra una marea di cose che non hanno niente a che fare con la storia in questione: le richieste di dimissioni da una parte e dall’altra, il gossip sulla famiglia Elisabetta Tulliani, suo fratello che lava la Ferrari, eccetera. Riassumendo, la storia è questa. Alleanza Nazionale nel 1999 riceve in eredità da una sua sostenitrice una casa a Montecarlo. La casa rimane lì per diversi anni, abbandonata e da ristrutturare. Una perizia la valuta 300 milioni di lire, AN la vende nel 2008 per 300 mila euro. Il Giornale sostiene però che AN nel corso degli anni avrebbe ricevuto e rifiutato offerte superiori al milione di euro, più vicine al valore di simili immobili. La casa viene venduta a una società offshore dai titolari misteriosi e passa diverse mani nel giro di pochi mesi, finché pochi mesi fa il Giornale non scopre che a un certo punto è stata data in affitto a Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta Tulliani e cognato del presidente della Camera. I proprietari dell’immobile continuano a essere impossibili da identificare e rintracciare. Fini qualche giorno fa ha detto che gli acquirenti dell’immobile furono presentati ad AN dallo stesso Tulliani. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta contro ignoti per appropriazione indebita e truffa aggravata, in seguito alla denuncia presentata da due esponenti della Destra, il partito di Francesco Storace. La denuncia non ha niente a che fare con quanto sopra, bensì col fatto che il testamento della contessa donava gli immobili a Fini “per la buona battaglia”, che i due esponenti della Destra considerano tradita dalla svolta politica intrapresa da Fini negli ultimi anni. Oggi ci sono tre sviluppi degni di nota.
Dove eravamo rimasti. Tre nuovi sviluppi nella storia di Fini e della casa a Montecarlo.
Vincenzo De Luca, attuale sindaco di Salerno, ha vinto le primarie del Partito Democratico in Campania: secondo i dati provvisori – quelli ufficiali arriveranno in mattinata – De Luca ha ottenuto il 52 per cento dei voti. Sarà dunque lui il candidato del centrosinistra che sfiderà l’attuale presidente Stefano Caldoro (di centrodestra) alle elezioni regionali del prossimo maggio. Andrea Cozzolino, che ha partecipato con De Luca alle primarie, ha ottenuto circa il 44 per cento dei voti; il socialista Marco Di Lello solamente il 4. Nella provincia di Salerno De Luca ha vinto con un margine larghissimo, ottenendo il 73 per cento dei voti: questo vantaggio gli ha permesso di vincere le primarie nonostante abbia ottenuto meno voti di Cozzolino a Napoli, città più grande e capoluogo di regione. L’affluenza è stata definita «ottima» da Lorenzo Guerini, vice segretario del PD: 156mila persone sono andate a votare (65mila a Napoli, 50mila a Salerno, 11mila ad Avellino, 18mila a Caserta e 12mila a Benevento). Dopo l’esito del voto De Luca ha detto: «È stata una sfida eroica, sarà una rivoluzione democratica. È stato un voto libero: si apre una fase di unità e concretezza dei programmi. Non sarà una passeggiata, ma sono fiducioso». Poi ha aggiunto: «Vorrei ringraziare la segreteria regionale e nazionale che hanno dato fiducia ai campani con un momento di grande partecipazione. Abbiamo ripristinato l’onore del partito campano. Grazie anche a Di Lello e Cozzolino. Si chiude una fase e si apre la stagione dell’unità e della responsabilità. Ma la campagna elettorale comincia adesso».
De Luca ha vinto le primarie PD in Campania. L'attuale sindaco di Salerno ha ottenuto il 52 per cento dei voti, superando lo sfidante Cozzolino grazie a un larghissimo vantaggio ottenuto nella sua provincia.
© Davide Monteleone, Red Thistle #003, 2007-2011 Dal 4 al 24 ottobre la Galleria Valeria Bella di Milano ospita una mostra con i lavori di grandi fotografi molto diversi tra loro, da Ugo Mulas a Davide Monteleone, Luigi Ghirri e Guido Guidi, Wim Wenders, Toni Thorimbert e Margherita del Piano, tra gli altri. Il titolo della mostra – Contatti e Contrasti – ne spiega il filo conduttore: contatti come le stampe a contatto (senza ingrandimento) di alcuni fotografi che hanno lavorato col grande formato o con Polaroid, (Guidi, Fabbri e Ermoli), e contrasti come l’eterogeneità delle visioni dei fotografi, dei loro soggetti e degli stili.
Fotografie di contatti e contrasti. La Galleria Valeria Bella di Milano ospita una mostra con i lavori di grandi fotografi molto diversi tra loro, da Ugo Mulas a Davide Monteleone, Luigi Ghirri, Guido Guidi e Wim Wenders, tra gli altri.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scritto una lettera al Corriere della Sera a proposito di un’anticipazione di un libro del giornalista Alan Friedman pubblicata stamattina sul Corriere. Nell’anticipazione, che ha generato attenzioni e dichiarazioni di alcuni politici nel corso della giornata, si parla dei contatti tra Napolitano e Mario Monti in preparazione di un eventuale incarico – che poi venne effettivamente affidato – alla guida del governo nel 2011. Gentile Direttore, posso comprendere che l’idea di “riscrivere”, o di contribuire a riscrivere, “la storia recente del nostro Paese” possa sedurre grandemente un brillante pubblicista come Alain Friedman. Ma mi sembra sia davvero troppo poco per potervi riuscire l’aver raccolto le confidenze di alcune personalità (Carlo De Benedetti, Romano Prodi) sui colloqui avuti dall’uno e dall’altro – nell’estate 2011 – con Mario Monti ed egualmente l’aver intervistato, chiedendo conferma, lo stesso Monti. Naturalmente non poteva abbandonarsi ad analoghe confidenze (anche se sollecitate dal signor Friedman), il Presidente della Repubblica, che “deve poter contare sulla riservatezza assoluta” delle sue attività formali ed egualmente di quelle informali, “contatti”, “colloqui con le forze politiche” e “con altri soggetti, esponenti della società civile e delle istituzioni” (vedi la sentenza n.1 del 2013 della Corte Costituzionale).
La lettera di Napolitano al Corriere. Dopo le anticipazioni del libro di Alan Friedman sulla genesi del governo Monti nel 2011.
Nell’ultimo anno, il prezzo dell’elettricità in Italia e in Europa è aumentato in maniera considerevole. Questo è dovuto sia all’aumento dei prezzi di materie prime come gas e combustibili derivanti dal petrolio, da cui si genera in totale più della metà dell’elettricità prodotta in Italia, sia all’aumento dei costi per le aziende che producono energia. In un paese come l’Italia, in cui la povertà energetica – cioè l’impossibilità di accedere ai servizi energetici di base o di avere un sistema di riscaldamento e raffrescamento soddisfacente per il proprio benessere – interessa oltre 2,3 milioni di famiglie, questo è un problema serio, che il governo ha tentato di arginare riducendo alcuni oneri che aumentano il costo delle bollette. Ma l’effetto ha ridotto l’aumento del costo finale per i consumatori solo in misura parziale, e i prezzi sembrano destinati a salire ancora.
Il prezzo dell’elettricità sta aumentando. Sia in Italia che in Europa: il governo ha introdotto delle misure per contenere i rialzi nelle bollette, ma non sono sufficienti.
Come lo chiamate voi Alvin Superstar? Scoiattolo striato, tamia, chipmunk? Comunque lo chiamiate lo troverete nella raccolta delle bestie fotogeniche della settimana (insieme al suo bagigio-arachide-nocciolina). Attenzione, bestie fotogeniche e non per forza belle: l’orso della Malesia, conosciuto anche come orso del sole, non lo è ma meritava decisamente di essere fotografato; anche solo per scrivere il suo nome malese, “colui che preferisce sedersi in alto”. Intanto il grande caldo è arrivato anche nel mondo animale, che si arrangia a sopportarlo come può: un orso polare in acqua a pancia all’aria, una foca che occhieggia il Mare del Nord e un cane bagnato dagli schizzi di un’idrante. Potreste non aver mai visto una brillante rana arlecchino (è velenosa) o un geco leopardino, magari neppure un fenicottero con il suo pulcino; Larry, il gatto di Downing Street, invece ha l’aria di averne viste tante, mentre sonnecchia annoiato sui gradini della residenza del primo ministro britannico: loro cambiano, lui no.
Weekly Beasts. Una raccolta bestiale fatta di tamia, rane arlecchino, orsi del sole e gechi leopardini; per fortuna ci sono anche un cane e un gatto.
Ok, prima settimana di settembre, vacanze finite, autunno alle porte, e siete tornati a essere un sacco di gente esigente e viziata: capace che non vi sia sfuggito niente niente niente di quello che il Post ha pubblicato questa settimana e che addirittura riteniate offensivo della vostra attenzione che ve lo ricordiamo. Facciamo allora che non è a voi che è diretta questa rassegna, ma ai visitatori occasionali, quelli che arrivano qui cercando su Google “ricetta risotto asparagi” o “ragazze canguri calzini”. Suona ancora più offensivo, già. Non siamo fortissimi nella diplomazia col lettore, per questo sconsigliamo sempre il direttore dal rispondere ai commenti, che poi fa casino, perché non vuole mettere le faccine, e insomma. Meglio tornare a oggi: domenica 12 settembre, ancora un weekend di mare per parecchi (anche se ieri a leggere il papello del PD siete venuti in tantissimi, prova di resistenza spettacolare) e pronti all’inizio della scuola, quelli che non l’hanno già cominciata. Vi siamo vicini, a tutti (anche al ministro: bisogna starle vicino).
Sunday Post. Cose importanti che vi siete persi mentre finivate i compiti delle vacanze.
Il Comitato dei Nobel ha deciso di conferire il premio per l’economia di quest’anno a Peter A. Diamond, Dale T. Mortensen e Christopher A. Pissarides. Diamond ha 70 anni e ha elaborato una propria teoria sull’analisi dei mercati, che successivamente è stata espansa e applicata al mercato del lavoro da Mortensen e Pissarides, che hanno rispettivamente 71 e 62 anni. Il lavoro dei tre economisti ha permesso di capire meglio perché quando l’offerta di nuovi lavori è alta la percentuale di persone disoccupate talvolta non si riduce. Le loro analisi sono state utilizzate anche per studiare nuove politiche economiche per stimolare l’occupazione e per valutare l’andamento del mercato del lavoro, come spiegano i responsabili del premio:
Diamond, Mortensen e Pissarides vincono il Nobel per l’economia. I tre hanno ottenuto il premio per il loro lavoro di analisi sulle frizioni nei mercati.
Le emittenti televisive sono molto gelose dei contenuti che producono e cercano in tutti i modi di proteggere i loro programmi limitandone la visione online. Di mezzo ci sono gli interessi per il diritto d’autore, la pubblicità e la speranza di trasferire sul web buona parte delle medesime logiche commerciali utilizzate da anni per il grande business televisivo. I servizi gestiti da terzi che offrono gratuitamente le trasmissioni in diretta su Internet, magari anche su dispositivi mobili come smartphone e tablet, spaventano quindi le emittenti che cercano di difendersi con i loro agguerriti studi legali, come stanno sperimentando in questi giorni gli arditi responsabili di FilmOn. Il servizio, da poco online, permette di vedere numerosi canali televisivi internazionali sul sito di FilmOn attraverso il browser dell’iPhone e dell’iPad, e quest’ultimo diventa così un vero apparecchio televisivo portatile. L’elenco dei segnali messi a disposizione degli utenti varia sui diversi supporti: su iPhone ci sono anche alcune emittenti locali di Los Angeles, che trasmettono il segnale delle principali televisioni d’America come NBC, ABC, CBS e Fox. Il sistema mette anche a disposizione alcuni canali della televisione via cavo, come la CNN, emittenti estere come la BBC e RaiSport e una sezione per adulti con contenuti pornografici che forse meriterebbe di essere appena un po’ più nascosta.
FilmOn, le tv internazionali su iPad gratis. Un nuovo ottimo servizio di streaming, anche su PC e iPhone, ma le emittenti annunciano battaglia.
1914. Taxi (s. m.) È attraverso gli scambi con Parigi che taxi, parola di origine francese (abbreviazione di taximètre), penetra nella nostra lingua. Fra i primi autori italiani a usare il vocabolo, non a caso, Ardengo Soffici (nella capitale francese aveva trascorso i primi sette anni del nuovo secolo, per poi tornarvi più volte); in un testo del 1914, pubblicato sull’importante rivista letteraria “Lacerba” (Sul marmo, 15 giugno, pp. 184-5), l’artista toscano descrive scene della vita parigina contemporanea: «Il portiere che dorme e non tira la corda. / Il parrucchiere che sciopera il lunedì. […] Il taxi che non si trova o fa dei giri infiniti per rubarci una lira» (p. 185). La parola non è però una novità assoluta; nel 1911, in un racconto d’ambientazione parigina, il neologismo era stato usato con disinvoltura, senza glosse né virgolette: «S’interruppe di nuovo, e come avesse dato un ordine al conduttore d’un taxi, soggiunse: – Restaurant Maurice, rue Drouot, au coin de la rue de Provence» (L. Zuccoli, La moglie innamorata, in “La Lettura. Rivista mensile del Corriere della Sera”, vol. XI, n. 2, p. 108). Sette anni dopo la voce sarà registrata nel Dizionario moderno: il taxi comincerà così il suo viaggio nella lessicografia italiana (DM, 1918, s. v.).
Itabolario: Taxi (1914). Quando abbiamo cominciato a chiamare i taxi, cercare i taxi, lamentarci per le tariffe e i giri infiniti dei taxi.
Tra il 1955 e il 1964 ENI, società italiana di idrocarburi ed energia tra le più importanti del mondo, pubblicò una propria rivista dedicata all’azienda e al suo lavoro, con contributi culturali di notevole qualità. Il progetto della rivista fu sostenuto dall’allora presidente Enrico Mattei e si chiamò “Il gatto selvatico”, in citazione del nome inglese – wildcat – dei pozzi esplorativi. Alla rivista contribuirono importanti scrittori, intellettuali e artisti, in un periodo in cui erano frequenti gli esperimenti di costruzione di comunità sociali e culturali intorno alle grandi industrie italiane. Negli anni passati ENI ha ripubblicato in raccolte alcuni testi e immagini dagli archivi della rivista, e un nuovo libro dal titolo “Energia in prospettiva” è stato presentato nelle scorse settimane. Contiene tra le altre cose molte foto e questo articolo di Carlo Emilio Gadda, scrittore e ingegnere (di cui è nota anche una ricetta di “Risotto alla milanese” pubblicata sulla stessa rivista), intitolato “Il pozzo n.14”. Erano circa le dieci nello scialbo grigiore dell’inverno, dopo una seconda notte di treno, dopo fuggenti abetaie. Salii i pochi gradini del ballatoio che prendeva il viandante addirittura di strada. Sospinsi, vincendo quel disagio che m’aveva trattenuto per un attimo, il battente a vetri: entrai nel Restaurant de la Mine. Non c’era altro da fare. Nessuno! Al venire dalla stazione percorrendo quella medesima strada, più ampia d’un viale. Davanti alle case ermetiche le concimaie quadrate, ricolme di uno strabocchevole e dovizioso letame cavallino: quasi per mostra di un’agreste opulenza, per testimonio di legittimati possessi. Caldi fumi ne vaporavano dentro il gennaio, esalando un vaticinio di primavera. Fugavano gli spettri delle ipoteche con il loro silente incantesimo. Adesso ero lì, fra i tavolini e le seggiole. Un odore di birra irrancidita e qualche moribonda mosca mi accolsero. Di là si sentiva giocare a carte in tedesco con irosi commenti, un po’ come i nostri briscoloni da noi. Certi ach! E certe manate sulla tavola… Apparve una discreta ragazza che venne chiamata Marguerite da un’altra subito dopo ed ella chiamò questa col nome di Marie: poi una Johana in ciabatte, polacca, scarmigliata e discinta, con una scopa tedesca e un secchio d’acqua lurida, e tutto uno strascico di strofinacci marci che uscivan dal secchio, imbibiti di quella broda. Spiegai in poche parole che ero il tal dei tali e desideravo un caffelatte: poi, di salire nella mia camera.
Il pozzo numero 14 di Gadda. ENI ha pubblicato una raccolta di articoli di Gadda, Sciascia, Primo Levi, e di fotografie, tratti dalla sua storica rivista "Il gatto selvatico".
Dopo che la settimana scorsa il governo italiano aveva rinnovato il controverso Memorandum d’intesa (PDF) firmato nel 2017 con il governo di unità nazionale libico guidato da Fayez al Serraj, domenica 9 febbraio ha inviato al governo di al Serraj un documento di sei pagine in cui chiede alcune modifiche all’accordo. Il testo non è stato diffuso pubblicamente – il ministero degli Esteri si è limitato a commentarlo con un breve comunicato stampa – ma diversi giornali lo hanno letto e in parte pubblicato. In estrema sintesi, le modifiche chieste dal governo italiano sono di poco conto e non modificheranno la natura dell’accordo, nato sostanzialmente per tenere i migranti nei centri di detenzione libica e bloccare le partenze verso l’Italia. Il Memorandum è ritenuto una delle principali misure con cui il governo italiano di centrosinistra guidato da Paolo Gentiloni ridusse drasticamente le partenze di migranti dalla Libia, con effetti sugli sbarchi visibili ancora oggi. L’altra misura fu l’accordo con alcune milizie armate presenti in Libia ritenute in parte responsabili del traffico di esseri umani, mai confermato dal governo ma raccontato da numerose inchieste giornalistiche: in sostanza, sembra che il governo italiano abbia fornito soldi e attrezzatura in cambio di una drastica riduzione delle partenze dei barconi di migranti. Grazie all’effetto combinato delle due misure – Memorandum e accordo con le milizie – dal 2017 a oggi gli sbarchi sono diminuiti di più del 90 per cento, al netto di un peggioramento delle condizioni dei migranti nei centri libici.
L’Italia vuole cambiare l’accordo con la Libia ma per i migranti non cambierà quasi niente. Ha proposto delle tenui modifiche al controverso patto per bloccare i migranti nei centri di detenzione, ma è troppo poco.
Che La corazzata Potëmkin sia una cagata pazzesca lo sanno tutti, ormai: anche quelli che non sanno cosa sia questa corazzata Potëmkin, e anche quelli che pensano che sia un capolavoro e ancora si rammaricano per i danni fatti da quella battuta sulla cultura di un paese intero. Se si deve parlare male della cultura-alta-e-noiosa, se si deve fare una battuta sul film coreano che ha vinto a Cannes ma che nessuno ha davvero voglia di vedere, si cita la corazzata Potëmkin e si cita Paolo Villaggio, che è morto questa notte a 84 anni. È stato uno dei più grandi comici italiani, di quelli in grado di entrare nella cultura popolare con personaggi, espressioni, frasi e modi di dire che ancora oggi vengono usati da chi è nato molto dopo l’uscita dei suoi film. Cominciamo da questa, appunto: «92 minuti di applausi».
Le cose che diciamo per via di Paolo Villaggio. Espressioni, frasi e modi di dire che sono diventati parte del modo in cui parliamo, dalla «salivazione azzerata» alla nuvoletta.
Una corte d’Appello di Lisbona ha deciso di estradare in Italia Sabrina De Sousa, ex agente della CIA, coinvolta nel rapimento di Abu Omar nel 2003. De Sousa è una cittadina con doppio passaporto, portoghese e statunitense: lo scorso ottobre era stata arrestata all’aeroporto di Lisbona dalla polizia portoghese su richiesta italiana e le erano stati confiscati i passaporti in attesa della decisione del giudice se estradarla o meno. A dicembre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva concesso la grazia ad altri due agenti coinvolti nel caso Abu Omar. In Italia del caso di De Sousa si è occupato il procuratore Armando Spataro, che sostiene che De Sousa fosse tra gli organizzatori del rapimento. Spataro ha detto che se veramente De Sousa vuole dimostrare la sua innocenza deve venire in Italia a raccontare la sua versione. De Sousa si è sempre dichiarata innocente e aveva precedentemente dichiarato che in caso fosse stata decisa la sua estradizione avrebbe fatto ricorso alla Corte Suprema portoghese e qualora avesse perso anche lì a quella Costituzionale.
L’estradizione di Sabrina De Sousa. Una corte portoghese ha deciso di estradare in Italia un'ex agente della CIA che sarebbe coinvolta nel rapimento di Abu Omar, avvenuto nel 2003.
Nell’ultima puntata del Saturday Night Live, storico show comico statunitense, l’attore austriaco Christoph Waltz – famoso per le sue parti nei film di Tarantino Inglourious Basterds e Django Unchained – ha interpretato papa Benedetto XVI in un finto spot pubblicitario di Papal Securities, un immaginario servizio di pianificazione finanziaria che «aiuta i papi che si ritirano dall’ultima volta che è successo, nel 1415. Perché il Paradiso può attendere». Il video è girato in modo molto accurato per farlo sembrare il più possibile simile a una pubblicità, mentre l’interpretazione di Waltz – che può godersi felicemente il ritorno a vita privata grazie alla consulenza di Papa Securities – è decisamente divertente.
Christoph Waltz e la pensione del Papa. Un finto spot per Papal Securities, servizio di pianificazione finanziaria che «aiuta i papi che si ritirano dall'ultima volta che è successo, nel 1415».
Negli ultimi 3 mesi del 2017, il servizio di film e serie tv in streaming Netflix ha raccolto quasi 2 milioni di nuovi abbonati e ha triplicato i propri ricavi. La società ha ora più di 117 milioni di iscritti paganti in tutto il mondo, nonostante a ottobre abbia rivisto verso l’alto il prezzo dei suoi abbonamenti. Netflix ha prodotto ricavi per 3,3 miliardi di dollari e ha superato le previsioni degli analisti. I buoni risultati hanno portato le azioni dell’azienda verso un nuovo massimo e, per la prima volta nella sua storia, Netflix ha superato una capitalizzazione di 100 miliardi di dollari. La società prevede di continuare a crescere nei prossimi mesi, guadagnando diversi nuovi milioni di iscritti. Netflix continuerà inoltre a investire almeno 2 miliardi di dollari quest’anno per estendere il proprio catalogo e nella produzione di contenuti originali.
Netflix continua a fare grandi affari e il suo valore di mercato ha superato i 100 miliardi di dollari.
Il 16 giugno scadeva il termine per pagare l’IMU e la TASI. Le due tasse comunali andavano pagate per il 50 per cento, mentre il restante 50 per cento deve essere pagato entro il 16 dicembre. C’era la possibilità di versare tutto il dovuto in un unico pagamento, ma andava fatto comunque entro il 16 giugno. Chi non è riuscito a pagare in tempo può farlo nei prossimi giorni, pagando qualcosina in più. La procedura per pagare si chiama Ravvedimento Operoso, la cifra che si paga in più è una sanzione e dipende da quanti giorni dopo la scadenza avviene il Ravvedimento. Ci sono quattro tipi di Ravvedimento:
Pagare IMU e TASI oltre la scadenza. Tutti i tipi di "ravvedimento operoso" che permettono di mettersi in regola anche dopo il 16 giugno.
Tra scettici ed entusiasti, è in corso una discussione tra gli esperti di tecnologia sulla prospettiva di un mondo virtuale – o «un incubo distopico» – in cui faremo tutto Lo ha deciso una giudice della California, nell'ambito del processo tra Apple ed Epic Games
Amazon, in Italia martedì? la Stampa annuncia la data dell'apertura italiana.
Da diverse estati tra le cose che si leggono sui giornali e si sentono in televisione a proposito del “caldo estivo” ci sono le considerazioni sulla cosiddetta “temperatura percepita” (o “temperatura apparente”), che viene presentata come un valore di temperatura diverso da quello che segnano i termometri ma che in qualche modo dovrebbe essere più aderente alla realtà, per via di altre grandezze, come l’umidità o il vento. In verità le cose non stanno proprio così: la temperatura è una sola, quella segnata dal termometro, e ogni persona percepisce più o meno disagio a una certa temperatura per via di diversi fattori e delle proprie caratteristiche, dell’attività svolta e del proprio abbigliamento, come sa chiunque lavori con molte persone in un ufficio con l’aria condizionata. Sono variabili non confrontabili, perché sono appunto tante e differenti e molto “variabili”: in più, i giornali che da un po’ di anni parlano di temperatura percepita la confondono frequentemente con la temperatura vera e propria, paragonando i presunti 50°C della prima ai numeri a cui siamo abituati della seconda: e quindi 50°C ci sembrano tantissimi (che è poi l’obiettivo prioritario dell’uso mediatico di queste scale: dare valori più alti e impressionanti). Quando i giornali parlano di “temperatura percepita” usano un po’ impropriamente dei valori di temperatura non reali usati per calcolare alcuni indici bioclimatici: lo scopo di questi indici è valutare in quali condizioni meteorologiche le persone, in media, provano sensazioni di disagio. Sarebbe corretto parlarne quindi citando i vari valori degli indici – senza chiamarli “temperatura”: non sono temperature – oppure parlando di “assenza di disagio”, “disagio debole”, “disagio” e “forte disagio”, come viene fatto per esempio sul sito dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA) dell’Emilia-Romagna. Di indici bioclimatici comunque ce ne sono più di uno, quindi anche ammettendo l’uso improprio dell’espressione “temperatura percepita”, non ne esiste una unica: in realtà dipende dall’indice che si usa e dai fattori scelti.
Cos’è davvero la “temperatura percepita”. È un'espressione impropria che serve a descrivere il senso di disagio che si può provare in certe condizioni, e non si stima in un unico modo.
Nel nuovo governo Monti lunedì è stata nominata sottosegretario agli Esteri Marta Dassù, direttrice della sezione italiana dell’Aspen Institute e grande esperta di politica internazionale, che nel 2009 raccontò se stessa e molte sue esperienze e viaggi in un bel libro intitolato “Mondo privato” (Bollati Boringhieri), immaginandosi davanti a un analista. Questa è la descrizione che fa nel libro di un viaggio americano come consigliere del ministro D’Alema, nel 2006. L’Airbus del governo italiano stava arrivando a Washington, il 16 giugno 2006, per il primo incontro fra Massimo D’Alema e Condoleezza Rice. Avevamo letto carte e appunti durante tutto il volo. Il ministro degli Esteri, di cui ero allora consigliere, doveva trovare le parole giuste per convincere il segretario di Stato americano che l’Italia del centro-sinistra sarebbe stata comunque un buon alleato. Diverso da Berlusconi ma un buon alleato.
Marta Dassù e il mondo. Il sottosegretario agli Esteri nominata ieri ha una lunga esperienza di politica internazionale, e la raccontò in un bel libro due anni fa.
Greta Menchi è una youtuber (l’equivalente dei blogger per chi fa video sul web) nata nel 1995, che due anni fa ha iniziato a pubblicare video su YouTube parlando di argomenti più o meno frivoli che interessano ai suoi coetanei – rapporti tra ragazzi e ragazze, come trovare l’amore o la propria vocazione, perché depilarsi anche se fa male – e rispondendo alle domande dei fan. Il suo canale di YouTube è seguito da quasi 800mila persone, il suo profilo Instagram ha più di un milione di follower e quello su Twitter ne ha 356mila. Come già altri youtuber prima di lei (ad esempio, Clio Zammatteo, nota come Clio make-up, Francesco Sole, Favij, Matt & Bise) Menchi ora ha scritto un libro. S’intitola Il mio libro sbagliato ed è uscito per Fabbri Editori il 28 aprile. A una settimana dalla pubblicazione, Il mio libro sbagliato è salito al terzo posto nella classifica dei libri più venduti (secondo la classifica GFK pubblicata su La Lettura del Corriere della Sera), e al primo per quanto riguarda la sola categoria “Varia”. Menchi ha presentato il libro in un video pubblicato sul suo canale YouTube, in cui dice di averlo scritto perché ora tutti scrivono libri, dalla sua dirimpettaia a sua madre.
Il terzo libro più venduto in Italia è di Greta Menchi, youtuber. Di cosa parla "Il mio libro sbagliato", scritto dalla ventenne famosissima tra gli adolescenti.
Se avete tra i venticinque e i trentacinque anni – e siete maschi, magari – è probabile che a un certo punto abbiate passato molto tempo della vostra vita a giocare a dei videogiochi di calcio. E tra gli anni Novanta e gli anni Duemila, prima dell’arrivo su vasta scala dei giochi Konami, i videogiochi di calcio erano praticamente quasi solo i videogiochi della collana FIFA. Su Youtube – che sa essere, tra le altre tantissime cose, anche un generatore incredibile di lacrimoni nostalgici – si trovano tutte le introduzioni dei videogiochi di quegli anni: quelle che si guardavano le prime volte che si giocava e poi si saltavano premendo freneticamente il tasto Start o quello Invio. Di seguito ne trovate alcune, dal 1998 al 2003: quella del 1998 fu la prima a usare come base musicale una canzone vera, Song 2 dei Blur. Consiglio: andate fino all’ultima pagina, ché c’è una sorpresa. FIFA 98 – Song 2, Blur
FIFA vintage. Raccolta dei video introduttivi dei più popolari videogiochi di calcio tra gli anni Novanta e Duemila (se avete l'età giusta, preparate i fazzoletti).
Microsoft si sta dando molto da fare in questi ultimi giorni per quanto riguarda smartphone e tablet, prodotti su cui è ancora molto indietro rispetto alla concorrenza. Dopo aver presentato Surface lo scorso lunedì, il suo primo tablet, ieri Microsoft ha annunciato il nuovo Windows Phone 8, l’ultima versione del suo sistema operativo per smartphone che sarà disponibile entro la fine di quest’anno. È una evoluzione dell’edizione precedente con diversi miglioramenti, le mappe messe a disposizione da Nokia e soprattutto una maggiore integrazione con Windows 8, l’ultima versione del sistema operativo per PC che Microsoft metterà in commercio sempre entro la fine dell’anno. Metro Come il precedente Windows Phone, anche il prossimo utilizzerà la nuova interfaccia “Metro”, che è stata un cambiamento radicale per Microsoft nel modo di mostrare contenuti e applicazioni. Il nuovo sistema privilegia ciò che fanno e hanno da mostrare le app rispetto al contenitore: l’icona dell’applicazione dei messaggi, per esempio, mostra le anteprime delle ultime cose ricevute, quella del meteo le previsioni e così via, senza dover entrare dentro l’applicazione.
Com’è fatto Windows Phone 8. Le cose da sapere sul nuovo sistema operativo per smartphone di Microsoft, che vuole rimettersi in pari con la concorrenza di iPhone e Android.
Uno dei fenomeni di internet degli ultimi anni è la diffusione dei longform, articoli lunghissimi accompagnati spesso da una forte componente narrativa, che vengono condivisi, inviati, iniziati e solitamente abbandonati. Internet ne ha da un lato favorito il successo – grazie all’assenza dei limiti di lunghezza delle riviste cartacee – dall’altro la sua natura dispersiva ne ha resa faticosa e spesso impossibile la lettura. Sull’ultimo numero della rivista Studio, Cristiano de Majo ha intervistato sull’argomento Matteo Codignola, editor e traduttore di Adelphi, che pubblica da anni Biblioteca minima, una collana che comprende brevi saggi e lunghi articoli, in alcuni casi reperibili online o sulle riviste, ma che nella forma circoscritta del libro diventano più agili e semplici da leggere. Abbiamo molto parlato negli ultimi due o tre anni del longform e di come la scrittura su Internet, e in particolare quella forma di racconto della realtà che sta al confine tra letteratura e giornalismo, avesse trovato una nuova prateria in cui espandersi, grazie soprattutto all’assenza di gabbie e di limiti di lunghezze che siti e riviste on line consentivano. All’incirca nello stesso periodo, però, abbiamo sperimentato come la sproporzionata offerta di contenuti e, più in generale, tutte le interessanti distrazioni che ci capitano davanti agli occhi, rendesse complicato se non impossibile concentrarsi per il tempo, spesso lungo, necessario a leggere questi pezzi di venti, trenta o quaranta cartelle. Quante persone leggono un longform dall’inizio alla fine?
I libri brevi di Adelphi fatti da articoli lunghi. Funzionano perché leggerli davanti a uno schermo è faticoso e perché sono più corti dei soliti libri, racconta l'editor Matteo Codignola a Studio.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le forze politiche a lui più vicine – il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico – e alcune figure politiche più o meno vicine al governo stanno cercando di convincere abbastanza senatori a passare alla maggioranza in modo da evitare la caduta del governo, dopo la crisi aperta in settimana dal leader di Italia Viva Matteo Renzi. La scadenza per questa operazione è martedì, quando è previsto un discorso di Conte al Senato e un successivo voto, in cui si capirà se il governo ha ancora la maggioranza. Nel weekend i giornali e le agenzie di stampa hanno descritto le difficoltà di Conte e dei suoi alleati, scrivendo che le trattative e gli sforzi per trovare i senatori necessari – circa una decina – non stanno ottenendo grandi risultati. È complicato farsi un’idea di quale sia davvero la situazione, visto che gli unici elementi a disposizione sono le dichiarazioni dei politici coinvolti, spesso vaghe e destinate a essere smentite, e le ricostruzioni dei retroscena politici, in cui non è sempre facile distinguere i fatti dalle supposizioni, gli elementi concreti da quelli romanzati. Bisogna insomma usare molte premure, tenendo presente che anche le cose certe sono piuttosto volatili, e potrebbero cambiare da qui a martedì.
Il governo riuscirà ad avere la maggioranza al Senato? le cronache e i retroscena sembrano indicare che la ricerca dei cosiddetti “responsabili” non vada molto bene, ma potrebbero bastare quelli che ci sono.
In questi giorni nell’est degli Stati Uniti miliardi di cicale stanno uscendo dal terreno per vivere all’aria aperta l’ultima fase della loro vita e accoppiarsi prima di morire. È un fenomeno abbastanza eccezionale: perché la comparsa e la scomparsa di questi insetti, in grandissime quantità, si svolge nel giro di qualche settimana, e perché in molte delle zone in cui sono arrivate in questo periodo non si rivedranno più per anni. Sono infatti cicale diverse da quelle italiane, che si fanno vive ogni estate: sono periodiche, perché tra una loro apparizione e la successiva passano 13 o 17 anni. Non è che non ci siano, negli anni in cui non si fanno vedere, semplicemente sono nascoste sottoterra, in uno stadio giovanile (il termine tecnico per indicarle è “ninfe”) in cui sono bianche, non hanno ali e crescono nutrendosi della linfa degli alberi, che ottengono dalle radici. La prima cosa che fanno, non appena escono dal terreno, è salire lungo la corteccia di un albero o un’altra superficie verticale e fare la muta, cioè liberarsi del loro esoscheletro da ninfa per passare al corpo da cicala adulta, nero, con le ali e gli occhi rossi.
Negli Stati Uniti sono arrivate le cicale. A miliardi stanno emergendo dal terreno dove sono rimaste per 17 anni, facendo un gran baccano.
Il 4 marzo si sono tenute in Italia le elezioni politiche. Ci vorrà un po’ prima di avere dei dati che abbia senso commentare, ma intanto ci sono gli exit poll: i risultati completi saranno pubblicati qui nel corso della notte. Alle 19 avevano votato il 58,42 per cento degli elettori; l’affluenza finale potrebbe essere compresa tra il 67 e il 70 per cento, come previsto qualche giorno fa dai sondaggisti. Sarebbe l’affluenza più bassa nella storia delle elezioni politiche in Italia: la precedente affluenza più bassa è stata del 75 per cento nelle elezioni del 2013. Sono anche arrivate le prime proiezioni di Opinio per la RAI, su un campione del 7 per cento. Sono stime simili a quelle di SWG: il PD è leggermente più alto e la Lega un filo più bassa.
Cronaca della giornata elettorale. Alle 19 avevano votato il 58,42 per cento degli elettori; l’affluenza finale potrebbe essere compresa tra il 67 e il 70 per cento.
Jeff Bridges è il Drugo del Grande Lebowski, e probabilmente non c’è verso che si scrolli di dosso questa associazione. Dice sempre che per lui non è un problema, e non importa che nel resto della sua carriera abbia recitato con alcuni dei più grandi registi della storia del cinema e che abbia vinto un Oscar, ricevendo altre sei nomination (nessuna di queste per il Grande Lebowski). Proprio come il Drugo, Jeff Bridges è noto per essere un tipo rilassato e bonario, che si fa voler bene anche quando non è su uno schermo e che sta al gioco quando chi lo vede gli cita le battute del celebre film dei fratelli Coen del 1998. Aveva cominciato la carriera negli anni Settanta come attore belloccio e scapigliato, poi – un po’ per sfortuna e un po’ per il tipo che era – non ebbe nessuno dei ruoli memorabili di quegli anni, che toccarono a suoi coetanei che per questo diventarono più famosi. Ma si è tolto molte soddisfazioni negli ultimi anni, quando ha sfruttato quell’aria da anziano signore che ne ha viste tante e che ormai se ne sbatte più o meno di tutto, anche se con una sua gentilezza. E oggi compie 70 anni.
A Jeff Bridges va bene così. Tutti se lo ricordano per “Il Grande Lebowski” e lui sta al gioco nonostante abbia fatto molto altro, ancora oggi che compie 70 anni.
Il governo degli Stati Uniti sta indagando sull’esteso attacco informatico che venerdì 21 ottobre ha reso inaccessibili centinaia di siti web nel paese, con ripercussioni anche per gli utenti in Europa e in altre parti del mondo. Per diverse ore sono rimasti inaccessibili servizi molto usati e popolari come Twitter, Reddit, Netflix e siti di informazione come quelli del Guardian e del New York Times. Nel fine settimana gli attacchi sono stati rivendicati da due gruppi di hacker, ma diversi esperti di sicurezza informatica hanno espresso dubbi circa la loro attendibilità: è piuttosto comune che dopo un attacco informatico ci siano più rivendicazioni, e spesso sono necessarie settimane di indagini prima di poterle smentire o confermare. L’attacco è stato isolato alla sola giornata di venerdì e negli ultimi due giorni non sono state rilevate nuove attività, ma ci sono ancora molti dettagli da chiarire. Che cosa è successo Il primo attacco è iniziato intorno alle 7 del mattino di New York, le 13 in Italia, e i suoi effetti si sono fatti rapidamente sentire anche in Europa, dove con diversi operatori era impossibile accedere a decine di siti e servizi statunitensi online. Sono seguiti due altri attacchi, l’ultimo dei quali è iniziato verso le 16 (le 22 in Italia) ed è durato poco meno di un’ora. Gli hacker non hanno attaccato direttamente i siti, ma i sistemi di un’azienda che si chiama Dyn e che ha il compito di smistare e indirizzare il traffico utilizzando il sistema dei DNS (Domain Name System). Semplificando molto: Dyn è una specie di enorme elenco telefonico, che mette in corrispondenza i nomi dei domini per come li conosciamo – come www.ilpost.it – con gli indirizzi IP dei singoli dispositivi collegati (qui i DNS spiegati bene). Ci sono centinaia di gestori di DNS in giro per il mondo, ma le grandi società di Internet fanno affidamento sui più grandi e attrezzati per assicurarsi che il traffico verso il loro sito sia smistato al meglio, e Dyn è uno di questi.
Chi ha rotto Internet venerdì? l'attacco informatico della settimana scorsa ha pochi precedenti e dimostra quanto sia sottovalutata la sicurezza della cosiddetta "Internet delle cose".
Venerdì 26 aprile, il governatore della Bank of England, la banca centrale del Regno Unito, Sir Mervyn King, ha annunciato che il ritratto dell’ex primo ministro britannico Winston Churchill sarà stampato sulle nuove banconote da 5 sterline. Le banconote saranno messe in circolazione a partire dal 2016, salvo cambi di programma, e mostreranno: un ritratto di Churchill, una vista del palazzo di Westminster e una immagine di sfondo della medaglia del premio Nobel che fu conferito all’ex primo ministro nel 1953 per la letteratura. Per ora è stato diffuso un concept di come sarà poi realizzata la banconota. l’immagine si ingrandisce con un clic
La nuova banconota da 5£ con Churchill. Saranno messe in circolazione tra tre anni, ma c'è già un primo concept.
Mario Testino e Bruce Weber, due fra i più noti fotografi di moda al mondo, sono stati accusati di aver molestato negli anni più di una decina di modelli con cui hanno lavorato. Alcuni di questi ne hanno parlato recentemente con dei giornalisti del New York Times, che ieri hanno pubblicato le loro storie. Sia Testino che Weber — che nel corso delle rispettive carriere hanno lavorato per le riviste più importanti e scattato ritratti a decine di celebrità — avrebbero approfittato della loro posizione e della loro notorietà per importunare i modelli durante gli scatti, toccando loro i genitali e altre parti del corpo o cercando insistentemente baci e contatti fisici. Entrambi i fotografi hanno negato le accuse tramite i loro avvocati.
I fotografi Mario Testino e Bruce Weber sono stati accusati di molestie sessuali da decine di modelli con cui hanno lavorato.
Scott Turow voleva scrivere il seguito di “Presunto innocente” una volta compiuti i sessant’anni, e così ha fatto. Il romanzo è stato campione di vendite nell’87, e ha consacrato Scott Turow come scrittore e il legal-thriller come genere di punta della letteratura d’intrattenimento. Dal libro è stato tratto il film diretto da Alan Pakula e interpretato da Harrison Ford. Esce oggi nelle librerie statunitensi “Innocent“, il seguito che vede per protagonista Rusty Sabich — che in “Presunto innocente” era l’avvocato penalista coprotagonista — diventato ora giudice della corte d’appello, alle prese con un’accusa di omicidio. L’assassinata è la moglie e, come scrive il Wall Street Journal, la scelta ha fatto nascere domande su possibili parallelismi tra le vicende narrate nel libro e la vita privata di Turow, separatosi solo pochi mesi fa. La moglie raccontata nel romanzo è bipolare e sempre sull’orlo del suicidio, e Sabich la tradisce con una collega più giovane. Come il suo protagonista agli esordi, anche Turow è un avvocato penalista, lavoro che ha continuato a svolgere fin’ora nonostante il successo.
Torna il “Presunto innocente”. Dopo 23 anni Scott Turow pubblica "Innocent", il seguito della madre di tutti i legal-thriller.
Oggi, per la prima volta nella storia italiana un provvedimento che prevede la legalizzazione del consumo della cannabis è entrato in discussione alla Camera dei deputati. Il disegno di legge, sostenuto da più di 200 deputati, prevede la possibilità di detenere e trasportare piccole quantità di cannabis, di coltivarla e di acquistarla in negozi autorizzati. La discussione richiederà numerose sedute e, secondo quanto scrivono i giornali, non si arriverà ad un voto sul testo prima del mese di settembre. Gli oppositori della legge, tra cui diversi esponenti di Forza Italia, hanno detto che cercheranno di bloccare la legge con ogni mezzo, mentre Area Popolare, il partito di centro che sostiene il governo, ha già presentato 1.700 emendamenti. Se la proposta dovesse essere trasformata in legge, diventerà legale possedere fino a 15 grammi di marijuana nella propria abitazione e fino 5 all’esterno. Sarà possibile coltivare fino a cinque piante di cannabis nella propria abitazione e iscriversi a dei “cannabis social club”, associazioni senza scopo di lucro che sono autorizzate a coltivare marijuana per l’uso dei propri soci. Nel DDL è anche prevista la possibilità di aprire specifici esercizi commerciali dove sarà possibile vendere marijuana per scopi ricreativi in un regime di tassazione simile a quello in vigore per il tabacco. La legge prevede anche semplificazioni per l’uso della cannabis a scopo terapeutico, mentre non modifica le pene che regolano lo spaccio e non attenua le norme che proibiscono la guida in stato di alterazione psico-fisica (qui potete trovare il testo e una scheda con le informazioni tecniche essenziali).
La legge sulla legalizzazione della marijuana. È in discussione da oggi alla Camera: 220 deputati la sostengono, ma i tempi sembrano lunghi e i risultati molto incerti.
Sarà riaperto domani, lunedì 1 ottobre, il raccordo tra le autostrade A14 e A1, tra Borgo Panigale e Casalecchio, dove il 6 agosto esplose un’autocisterna provocando un morto, decine di feriti ed estesi danni. L’esplosione aveva causato il crollo di una delle due carreggiate. Come ha scritto su Twitter Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, la riapertura arriverà con diversi mesi di anticipo rispetto a quanto inizialmente previsto. Riapre domani raccordo autostradale di Bologna. Completati in soli 55 giorni i lavori di rifacimento del ponte, invece che 5 mesi, grazie a procedure giuste, forniture necessarie, ottima collaborazione istituzionale, efficienza del concessionario, velocita’ impresa e maestranze pic.twitter.com/tf4X9f4LB4
Domani riaprirà interamente il raccordo tra le autostrade A14 e A1 chiuso dopo l’esplosione all’altezza di Bologna.
Nel tratto di mare vicino a Lampedusa sono stati trovati 12 corpi dei passeggeri di una barca affondata lunedì 7 ottobre a pochi chilometri dalla costa. I corpi sono stati individuati dai sommozzatori della Guardia Costiera e saranno recuperati nei prossimi giorni. Fra di loro, secondo Repubblica, c’è anche il corpo di una donna abbracciata a un bambino di alcuni mesi. Sempre secondo la ricostruzione di Repubblica, la barca era affondata perché «alla vista delle motovedette giunte dall’isola alcuni dei migranti a bordo cominciarono ad agitarsi provocando il ribaltamento e il rapido affondamento dell’imbarcazione». Fra i passeggeri della barca erano stati soccorsi in 22. Le operazioni di ricerca dei corpi non erano iniziate nei giorni successivi al naufragio a causa del cattivo tempo.
Sono stati trovati 12 corpi dei passeggeri di una barca affondata la settimana scorsa nei pressi di Lampedusa.
L’equinozio di primavera, cioè l’evento astronomico che segna l’inizio della – appunto – primavera, quest’anno è avvenuto ieri – lunedì 20 marzo – alle 11.29. Anche se convenzionalmente si dice che le stagioni cominciano sempre il giorno 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre, le date esatte di equinozi e solstizi dipendono dalla rivoluzione della Terra: fino al 2102 l’equinozio di primavera non sarà il 21 marzo, ma il 20 o, qualche volta, il 19. L’equinozio di primavera è uno dei due giorni dell’anno in cui notte e dì hanno la stessa durata più o meno in tutto il mondo. L’altro è l’equinozio di autunno. La primavera nelle copertine del New Yorker
Equinozio di primavera 2017, cos’è e perché è stato ieri e non oggi. Lunedì 20 marzo alle 11.29 è iniziata la primavera: e quindi non è giustissimo dire che le stagioni cominciano sempre il 21.
La catena alberghiera Marriott, la più grande al mondo, sta avviando una nuova attività di affitti brevi di case per fare concorrenza ad Airbnb e altre società simili, e, secondo alcune fonti del Wall Street Journal, potrebbe presentare la novità il mese prossimo. Sarà la prima catena alberghiera a fare concorrenza ad Airbnb in questo modo negli Stati Uniti, anche se secondo le fonti del WSJ anche altre aziende del settore, come Hilton Worldwide Holdings e Hyatt Hotels, hanno studiato la possibilità di avviare un proprio servizio per affittare le case. Il servizio è stato testato con un programma pilota in Europa e permette a chi alloggia nelle case di accumulare e usare punti fedeltà come succede negli hotel Marriott. Marriott ha 1,3 milioni di camere d’albergo nel mondo e possiede i marchi Sheraton, W Hotels e Ritz-Carlton. Airbnb invece è la più grande piattaforma per gli affitti brevi: offre 5 milioni di alloggi per le vacanze in tutto il mondo e sta cercando di diversificare i propri affari nel settore alberghiero tradizionale in vista della sua quotazione in borsa, attesa per l’anno prossimo. Il mese scorso ha comprato Hotel Tonight, una app che raccoglie offerte di alloggi scontati, e ha investito nel servizio indiano per prenotare stanze d’albergo Oyo Hotels & Homes.
La catena alberghiera Marriott introdurrà un servizio per gli affitti brevi di case per fare concorrenza ad Airbnb, dice il Wall Street Journal.
Nel terzo trimestre dell’anno fiscale Alphabet, la società che controlla Google, ha registrato un utile detto di 7,07 miliardi di dollari, in calo del 23 per cento rispetto allo scorso anno. Nello specifico, l’utile è stato di 10,12 dollari per azione, meno dei 12,42 dollari per azione preventivati dagli analisti e meno dei 13,06 dollari per azione dello stesso periodo dello scorso anno. Il fatturato è stato invece di 40,5 miliardi di dollari, meglio dei 40,32 miliardi attesi e in aumento del 20 per cento rispetto al 2018.
Nell’ultimo trimestre l’utile netto di Alphabet è sceso del 23 per cento rispetto allo scorso anno.
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
“L’umiliazione di Pompei”. L'editoriale premonitore di Sergio Rizzo sul Corriere del Mezzogiorno, un mese prima del crollo.
Roma, il nuovo film di Alfonso Cuarón, è disponibile in streaming su Netflix dal 14 dicembre: qualche mese dopo aver vinto il Leone d’oro al Festival di Venezia e qualche giorno dopo essere passato in alcuni cinema. Cuarón è messicano ed è uno dei registi più apprezzati in attività: ha vinto un premio Oscar per Gravity e tra gli addetti ai lavori si pensa che anche Roma abbia buone possibilità di vincere qualche Oscar. È un film girato in bianco e nero, con molti attori non professionisti, ed è distribuito solo in lingua originale; se ne parla come di un film d’autore, con rimandi e citazioni del cinema di qualche decennio fa e con scelte di regia originali, colte e ricercate. È insomma un film insolito, per certi versi spaesante e per certi spettatori respingente: qualche anno fa lo avremmo definito da cineforum o da cinema d’essai. Invece siamo nel 2018 ed è su Netflix, dove molti l’hanno visto o potranno vederlo dove e come vorranno, anche da uno smartphone. Quindi abbiamo messo insieme un po’ di dritte per chi vuole chiarirsi un po’ le idee, prima o dopo la visione.
“Roma” è un film particolare. Il nuovo film di Alfonso Cuarón appena uscito è già su Netflix, ha vinto il Leone d'oro ed è piaciuto ai critici, e ha più di una cosa notevole.
Fabrizio Pulvirenti è l’unico italiano ad avere contratto il virus ebola mentre prestava servizio medico volontario in un Centro medico gestito dall’organizzazione non governativa Emergency in Sierra Leone. Pulvirenti è nato a Catania nel 1964, ha conseguito una laurea con lode in medicina e successivamente la specializzazione in malattie infettive e in gastroenterologia. Ha lavorato come ufficiale medico della Marina italiana, poi in alcune cliniche in provincia di Lecce e infine presso l’ospedale Umberto I di Enna, nuovamente in Sicilia. Alla normale attività professionale ha affiancato negli ultimi anni quella da volontario, collaborando soprattutto con Emergency. Per l’organizzazione non governativa ha lavorato in Kurdistan, poi nell’ottobre del 2014 è partito per la Sierra Leone, uno dei paesi più interessati dalla recente epidemia di ebola che ha causato la morte di circa 9mila persone nell’Africa occidentale.
Chi è Fabrizio Pulvirenti. La storia del medico italiano guarito da ebola dopo avere contratto il virus in Sierra Leone, dove lavorava come volontario per conto di Emergency.
Ultimo giorno di luglio, da domani è agosto e i telegiornali dicono che questo è un weekend da bollino nero: vuol dire che molti di voi sono in vacanza e molti altri ci stanno andando, e magari sono incolonnati in autostrada. Sia in spiaggia che in macchina, la selezione degli articoli più letti sul Post di questa settimana può esservi utile. Se poi invece siete a casa, perché avete già fatto le vacanze oppure le farete dopo oppure non le farete, tanto meglio: fuori si suda, accendete ventilatori o aria condizionata e date un’occhiata qui sotto, ché magari vi siete persi qualcosa. – Cosa sappiamo di Anders Breivik L’uomo accusato di avere compiuto la strage in Norvegia aveva pubblicato un video e un testo da 1500 pagine, raccontando per filo e per segno la preparazione degli attacchi
Sunday Post. Tredici cose che forse vi siete persi sul Post di questa settimana.
Il formato dei libri Iperborea è 10×20 centimetri, esattamente quello dei mattoni di cotto. È il tratto più riconoscibile della casa editrice e, infatti, non è mai stato toccato dal 1987, anno in cui Iperborea nacque con l’idea di tradurre in italiano gli scrittori del nord Europa ignorati dalle case editrici italiane o scomparsi dai loro cataloghi. Non che Iperborea abbia una grande propensione ai cambiamenti. Da quando è nata sono passati 28 anni e 280 libri, ma il primo restyling, peraltro non invasivo, è arrivato soltanto all’inizio del 2015. Sono stati toccati i caratteri tipografici: i libri Iperborea erano una distesa di Garamond, dentro e fuori; oggi il Garamond resiste solo nel corpo del testo e invece in copertina si è installato un bastoni olandese moderno – il Brandon Grotesque – e sulle alette – tra le meglio scritte in Italia – c’è una rivisitazione snella del Garamond che si chiama Whitman, come Walt, il poeta americano. L’intervento maggiore, però, è stato quello sulla carta: è cambiata quella interna in modo da rendere i libri più morbidi (prima i libri Iperborea avevano il difetto di essere un po’ rigidi da aprire e sfogliare), e quella di copertina e sovracoperta in modo da rendere i libri più belli (esistono solo tre case editrici di libri in brossura, quindi senza copertina rigida, con la sovracoperta: sono Sellerio, Adelphi e, appunto, Iperborea).
Iperborea è cresciuta. La casa editrice che pubblica scrittori del Nord Europa ha fatto il primo restyling dal 1987, e il suo fatturato cresce di più del 20 per cento ogni anno.
Sono stati annunciati i candidati ai Golden Globe 2019, i premi televisivi e cinematografici che vengono assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, un’associazione di giornalisti che si occupano di cinema e televisione in paesi soprattutto diversi dagli Stati Uniti. La cerimonia vera e propria si terrà il 6 gennaio 2019 a Beverly Hills (quando in Italia sarà già il 7 gennaio) e assegnerà i premi ai migliori film, serie tv, registi, attori, sceneggiature e canzoni per l’anno 2018. I presentatori della serata saranno Sandra Oh e Andy Samberg. A votare per i Golden Globe sono un po’ meno di cento giurati, e nell’ambiente del cinema i premi sono considerati un’anticipazione di come potranno andare gli Oscar, la cui cerimonia quest’anno sarà il 24 febbraio. Le categorie dei Golden Globe sono 25: 14 per il cinema e 11 per la televisione. I premi sono divisi in base al genere del film o della serie tv: esistono premi per il il miglior film drammatico e per la miglior commedia o musical, per esempio. Quella di quest’anno sarà la 76esima edizione e un anno fa andò così.
Golden Globe 2019, tutte le nomination. Tra i film con più nomination ci sono "A Star is Born", "Vice - L'uomo nell'ombra" e "La favorita"; tra le serie sono andate bene "Killing Eve" e "The Marvelous Mrs. Maisel".
Domenica poco prima delle 13 una cabina della funivia che collega la città di Stresa, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, con il monte Mottarone è caduta mentre trasportava alcune persone. Nell’incidente sono morte 14 persone, e un bambino è ricoverato in gravi condizioni. ???? #Piemonte, #funivia Stresa-#Mottarone: il bilancio definitivo del tragico incidente è di 13 vittime e due feriti gravi elitrasportati a Torino.
L’incidente della funivia Stresa-Mottarone, in Piemonte. È caduta una cabina con a bordo diverse persone: ci sono 14 morti e un ferito grave.
Questa settimana la procura di Trani ha riconosciuto l’inconsistenza del presunto legame tra vaccinazione trivalente e autismo, nato da una delle più grandi frodi scientifiche dell’ultimo secolo e già smentito da anni da ricerche e studi scientifici. La procura ne ha preso atto (non ha “stabilito” nulla, come si è letto su molti giornali) e si appresta ad archiviare l’inchiesta avviata nel 2014 in seguito alla denuncia di una coppia di genitori, secondo cui i loro due figli erano diventati autistici dopo la somministrazione del vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia. L’iniziativa giudiziaria aveva portato a numerose critiche nei confronti della procura, non solo per il tema e le sue implicazioni per la salute pubblica, ma anche per il coinvolgimento di Massimo Montinari, medico della polizia e sostenitore di un proprio “protocollo” per trattare l’autismo con l’omeopatia. Da dove arriva l’inchiesta Come aveva raccontato Niccolò Zancan sulla Stampa, all’inizio del 2014 Montinari aveva partecipato a Trani al dibattito “Vaccini e autismo, tutto quello che c’è da sapere” insieme a Michele Ruggiero, il pubblico ministero che qualche settimana più tardi avrebbe avviato l’inchiesta sulle vaccinazioni. In vista dell’incontro, dalla sua pagina Facebook Montinari aveva invitato “tutti i genitori dei bambini affetti da danno vaccinale ad inviare le proprie testimonianze ai pm”. Ruggiero aveva spiegato a Zancan di avere conosciuto Montinari al dibattito e che comunque era giusto indagare, considerato che “diverse sentenze del giudice del lavoro, competente per i risarcimenti, hanno accertato che esiste un nesso di ‘probabile causalità’”.
Com’è andata a finire l’inchiesta di Trani sui vaccini. La procura ha preso atto dell'inconsistenza del presunto legame con l'autismo, nota da anni e da prima che iniziassero le indagini.
Gli U2 – famoso gruppo rock irlandese – sono andati sabato sera a Parigi a rendere omaggio alle persone uccise negli attentati terroristici di venerdì nella capitale francese. Gli U2 hanno lasciato dei fiori vicino al Bataclan, storico locale di Parigi dove venerdì sono state uccise 89 persone durante un concerto di una rock band californiana. Gli U2 dovevano fare un concerto stasera a Parigi: dopo gli attentati l’hanno cancellato. Negli attentati, ha detto il procuratore di Parigi, sono state uccise 129 persone. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto degli U2 vicino al Bataclan, a Parigi. La famosa rock band irlandese doveva fare un concerto stasera ma l'ha cancellato dopo gli attentati.
1. Chi è Ed Sheeran? Ed Sheeran è un cantautore ventitreenne (ancora per un paio di giorni: il 17 febbraio compie 24 anni) la cui musica mescola suoni folk acustici con elementi hip-hop come il rap e il beat-box. Ed Sheeran pubblica con Atlantic Records e ha scritto musica per Taylor Swift, gli One Direction e Jessie Ware; ha avuto il suo primo grande successo quando ha cantato una versione live della sua canzone “You Need Me, I Don’t Need You” su YouTube nel febbraio del 2010. A oggi il video ha avuto più di 8 milioni di visualizzazioni.
Ed Sheeran, le cose da sapere. Guida minima per chi non ha familiari teenager e vuole sapere chi è e da dove arriva uno degli ospiti di Sanremo di stasera.
La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale una norma inserita nel 2011 dall’allora ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero nel cosiddetto decreto “Salva Italia” voluto dal governo Monti, che bloccava l’adeguamento annuale delle pensioni al costo della vita per gli assegni superiori a tre volte il minimo INPS (cioè per chi prende circa 1.500 euro lordi al mese). Questo vuol dire che lo Stato dovrà versare gli adeguamenti arretrati – stimati in 5 miliardi di euro, ma ancora in modo molto provvisorio – e ricominciare a versare quelli annuali da adesso in poi. Lo stop alla rivalutazione delle pensioni è incostituzionale. La norma che, per il 2012 e 2013, ha stabilito, «in considerazione della contingente situazione finanziaria», che sui trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps (circa 1.500 euro lordi) scattasse il blocco della perequazione, ossia il meccanismo che adegua le pensione al costo della vita, è incostituzionale. Lo ha deciso la Consulta, bocciando l’art. 24 del decreto legge 201/2011 in materia di perequazione delle pensioni, ossia la cosiddetta norma Fornero contenuta nel “Salva Italia” varato dal governo Monti.
La Corte Costituzionale ha bocciato una parte della norma Fornero sulle pensioni. Quella che bloccava l'adeguamento annuale all'inflazione delle pensioni più alte di 1443 euro al mese: lo Stato dovrà tirar fuori 5 miliardi di euro.
Pochi giorni fa Twitter ha annunciato una svolta importante nel funzionamento del social network e nei suoi rapporti con gli utenti e con i governi mondiali. La società, infatti, ha ammesso la possibilità che in futuro alcuni contenuti possano essere censurati. Il social network ha detto che potrà oscurare in maniera selettiva i tweet e solo in alcuni paesi, in presenza di una “valida richiesta” da parte di un’autorità. Il messaggio sarà quindi leggibile in tutto il mondo, tranne in quei paesi dove un certo contenuto costituisce un illecito. In pratica, se Pablo dal Venezuela scrive un tweet che inneggia al nazismo, il suo messaggio sarà oscurato in quei paesi che ne faranno richiesta dove è vietato dalla legge scrivere cose pro-nazi come la Germania e la Francia. La decisione ha generato molte discussioni e polemiche online, sfociate persino in una specie di sciopero degli utenti (pochi), e tutt’ora si discute su quanto questa politica possa incidere nel ruolo che Twitter è in grado di giocare durante movimenti di protesta e rivolte popolari, come lungo tutto il 2011. Chi oggi difende Twitter fa notare che il cambiamento è positivo: fino a questo momento, infatti, a fronte di una richiesta delle autorità l’unica cosa che Twitter poteva fare era rimuovere il messaggio su scala globale, rendendolo non più leggibile a tutti gli iscritti al social network. Se un tweet viola una norma in Argentina o in Iraq, insomma, diventa irraggiungibile in tutto il mondo. La nuova policy consente invece di limitare la pubblicazione dei contenuti in particolari aree geografiche, indicandole in modo trasparente – tutti sapranno se e quando un certo tweet è stato censurato per motivi legali – e permettendo alcuni facili aggiramenti: basta cambiare la nazionalità sul proprio profilo Twitter, per esempio, per sfuggire alla censura nel proprio paese.
Twitter e la censura. La nuova politica sulla rimozione dei tweet fa molto discutere: per alcuni è preoccupante e poco chiara, per altri è una buona notizia e un passo avanti.
Nonostante le misure restrittive fossero teoricamente simili a quelle del lockdown di un anno fa, negli ultimi mesi nelle regioni in area rossa ci si è spostati molto di più rispetto a marzo e aprile del 2020. Le attività che hanno potuto rimanere aperte sono state di più rispetto alla sospensione massiccia della scorsa primavera, e tendenzialmente ci si è spostati di più per lavorare, per fare sport, ma anche per incontrare altre persone, anche se in quest’ultimo caso nella maggior parte dei casi le regole non l’avrebbero consentito. Nelle ultime settimane c’è stato un calo dei contagi, ma finora la situazione epidemica non è migliorata a tal punto da consentire estese riaperture: tutte le regioni hanno affrontato la terza ondata che tra febbraio e marzo ha causato una notevole crescita dei nuovi positivi, delle persone in gravi condizioni e dei morti. Solo dall’inizio di aprile la curva dell’epidemia è tornata a scendere e si è iniziato a parlare di un possibile allentamento delle misure restrittive. Le prime riaperture di ristoranti e bar sono previste dalla fine di aprile, come deciso dal governo dopo un lungo dibattito con i presidenti delle Regioni.
Gli spostamenti negli ultimi lockdown, rispetto al primo. I dati di Google confermano prevedibilmente che nelle zone rosse ci si muove sensibilmente di più rispetto a un anno fa.
Dal 5 febbraio al 30 aprile il “CAOS – centro arti opificio siri” di Terni, in Umbria, ospita la mostra Elliott Erwitt / Icons, con 42 fotografie che ripercorrono la carriera e i temi principali del grande fotografo americano Elliott Erwitt. Gli scatti sono stati scelti dallo stesso Erwitt come i più rappresentativi della sua produzione artistica: ci sono suoi nove autoritratti e molte delle sue foto più famose: il bacio dei due innamorati nello specchietto retrovisore di un’automobile, un ritratto di Marilyn Monroe e alcune foto della serie che mostrano l’incontro tra i cani e i loro padroni, iniziata nel 1946. Elliott Erwitt ha 87 anni (è nato a Parigi nel 1928) ed è probabilmente uno dei più famosi fotografi del Novecento. La sua carriera è in gran parte associata al lavoro nella grande e importante agenzia fotografica Magnum, di cui nel 1968 divenne anche presidente, e dove arrivò nel 1953 assunto dal co-fondatore Robert Capa.
Le foto di Elliott Erwitt a Terni. 42 immagini ripercorrono la carriera di uno dei più grandi fotografi del Novecento, per chi passa di lì.
Negli ultimi mesi negli Stati Uniti decine di persone che utilizzano abitualmente le sigarette elettroniche – oltre 200, secondo il New York Times – sono state ricoverate in ospedale per problemi respiratori, in alcuni casi molto gravi. I medici hanno faticato a fare una diagnosi, a causa dell’impossibilità di ricostruire con esattezza la natura delle sostanze inalate. I responsabili degli ospedali dicono che la situazione è preoccupante, aggiungendo nuovi dubbi e perplessità sugli effetti del fumo da sigaretta elettronica, sui quali la comunità scientifica e gli organismi di controllo non hanno ancora molti dati. Il New York Times spiega che il problema interessa soprattutto persone tra i 20 e i 30 anni, che si presentano negli ambulatori e negli ospedali con sintomi come difficoltà a respirare normalmente, nausea, vomito e senso di spossatezza. Per alcuni di loro si rende necessario il ricovero in terapia intensiva, con l’impiego di respiratori per aiutarli a superare la crisi, con terapie che possono durare settimane.
I misteriosi malesseri da sigaretta elettronica. Negli Stati Uniti aumentano i ricoveri per seri problemi polmonari ma i medici non hanno ancora chiare tutte le cause, racconta il New York Times.
Il TAR del Molise ha decretato l’annullamento delle elezioni regionali del 16 e 17 ottobre 2011 che portarono alla vittoria il centrodestra e all’elezione a presidente della Regione di Michele Iorio (Popolo della Libertà). Il ricorso ai giudici amministrativi era stato presentato da otto cittadini per alcuni vizi formali nella presentazione di alcune liste del centrodestra, che avrebbero consentito a Iorio di ottenere quei pochi voti in più rispetto al proprio avversario per vincere. Per il TAR le elezioni dovranno essere ripetute, ma è probabile che contro la decisione venga fatto un ricorso presso il Consiglio di Stato. La decisione del TAR è stata letta questo pomeriggio dai magistrati, dopo l’udienza di questa mattina durata un’ora e mezza. il governatore Iorio non era presente, mentre c’era Paolo Frattura, candidato per il centrosinistra nel 2011 e uscito sconfitto alle elezioni. Dopo la lettura del verdetto, l’avvocato di Iorio ha dato per molto probabile il ricorso al Consiglio di Stato, contraddicendo quanto aveva detto lo stesso Iorio in Consiglio regionale. Frattura ha chiesto a Iorio di fare subito chiarezza e di rispettare quanto annunciato fino a ora e “cioè che il centrodestra eviterà il ricorso al Consiglio di Stato e si tornerà subito al voto”.
Il TAR ha annullato le elezioni in Molise. I magistrati hanno accolto il ricorso presentato da alcuni cittadini vicini al centrosinistra, ma ci potrebbe essere un appello al Consiglio di Stato.
Il Guardian ha raccontato come funzionano i postumi da sbronza (tema piuttosto attuale). Si tratta di un meccanismo che non è stato ancora pienamente compreso dalla scienza: sono state pubblicate decine di migliaia di articoli scientifici sugli effetti acuti dell’intossicazione da alcol, ma quelli che cercano di spiegare i postumi da sbornia sono molto pochi, tanto che di norma per prevenire e contenere le conseguenze più fastidiose ci si affida a luoghi comuni e constatazioni empiriche. Quanti anni hai? Cominciamo dalle cose semplici: l’articolo del Guardian spiega che la convinzione che gli effetti delle sbornie siano più intensi e duraturi con l’avanzare dell’età ha un fondamento scientifico. Studi su bevitori adulti e adolescenti mostrano che in generale gli adolescenti se ne lamentano più raramente. Inoltre, secondo ricerche condotte sui topi, gli adolescenti sono meno ansiosi e più impegnati in interazioni sociali durante i postumi da sbronza rispetto agli adulti.
Come farsi passare una sbronza. Il Guardian ha messo insieme quello che si sa dei cosiddetti postumi (poco), ma è vero che dipendono dall'età e dal tipo di bevanda.
Tra le celebrità meglio fotografate di questa settimana, molte erano sugli spalti di eventi sportivi: Ellen Pompeo, Olivia Munn, Miley Cyrus e Sebastian Giovinco hanno assistito a diverse partite di basket, mentre Noel Gallagher si è fatto vedere a una di calcio a Sydney. Chris Hemsworth e Emily Blunt sono stati spaventati da una civetta al photocall del film The Huntsman: Winter’s War – in cui recita anche Charlize Theron, ospite a Che tempo che fa di Fabio Fazio – mentre tra le espressioni più divertite della settimana ci sono quelle di Kristen Bell, Rosario Dawson, Hugh Jackman e soprattutto Ted Cruz, che reagisce a un poster in suo onore. Tra i politici americani anche John Kasich che mangia una pizza e Bernie Sanders, con un’espressione compiaciuta dopo il tempismo dell’uccellino che si è posato sul podio proprio quando l’ha nominato. E Barack e Michelle Obama mentre leggono ad alcuni bambini il libro “Where the Wild Things Are”, il lunedì di Pasquetta alla Casa Bianca, con evidente impegno mostrato per essere credibili anche in quell’occasione. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Gli Obama che fanno le facce da mostri e Miley Cyrus a una partita di basket, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Dal punto di vista della musica rock, il 1991 fu un anno strano e a suo modo unico. Uscirono gli ultimi grandi dischi di quelli che presto sarebbero diventati dei dinosauri: i Metallica con Metallica, i Guns N’ Roses con Use Your Illusions, quello di “November Rain”; il primo disco di successo di due band che avrebbero fatto storia a sé, cioè i R.E.M. e i Red Hot Chili Peppers; e forse l’ultimo dei dischi di cui si può dire che abbia cambiato la storia del rock: Nevermind dei Nirvana. Con Nevermind, che era il loro secondo disco, i Nirvana azzeccarono tutto quello che c’era da azzeccare: trovarono una copertina iconica come poche altre nella storia della musica leggera, quella del bambino che nuota sott’acqua cercando di afferrare una banconota appesa a un amo; un singolo e un video musicale, quelli di “Smells Like Teen Spirit”, che spinsero il disco fino al primo posto della classifica dei dischi più venduti negli Stati Uniti; almeno altre due canzoni solide e nello stile del PRIMO singolo, cioè “Come as you are” e “Lithium”; e l’immagine pubblica perfetta al momento giusto: un gruppo di ragazzi che si vestivano come quelli di un liceo americano, quando vestirsi come uno di un liceo americano sarebbe diventato definitivamente di moda solo qualche anno più tardi. Nevermind uscì il 24 settembre 1991, quattro anni dopo la formazione della band e 25 anni fa oggi. Nel giro di qualche settimana vendette decine di migliaia di copie, diventando uno dei dischi più di successo di quell’anno. A oggi si stima che abbia venduto più di 10 milioni di copie solo negli Stati Uniti.
I 25 anni di “Nevermind”. Storie e successi dell'ultimo disco che ha cambiato la musica rock, uscito il 24 settembre 1991.
Mercoledì 9 aprile si è concluso a Colonia, in Germania, un importante processo contro quattro cittadini italiani accusati di avere commesso diversi reati legati alla mafia, tra cui truffa allo Stato ed evasione fiscale. In realtà il tribunale regionale tedesco che si è occupato del caso non ha considerato tra i capi di accusa quello di associazione per delinquere di tipo mafioso – cioè il reato che in Italia identifica l’appartenenza a un’associazione mafiosa, introdotto nell’ordinamento nel 1982 – perché in Germania non esiste: diversi giornali tedeschi, comunque, hanno seguito il processo e hanno cercato di ricostruire la portata delle attività della mafia italiana in Germania. E il quadro che ne è uscito non è per niente incoraggiante. In Germania si è iniziato a parlare e ad affrontare seriamente il problema della presenza della mafia italiana dal 15 agosto 2007, quando ci fu la cosiddetta “strage di Duisburg” (città del Land della Renania Settentrionale-Vestfalia), in cui morirono sei persone per una faida tra diversi clan della ’ndrangheta. Pochi giorni dopo nacque il movimento anti-mafia “Mafia? Nein danke!” (“Mafia? No grazie!”) e da allora l’attenzione della stampa locale sul tema è cresciuta molto, ma le autorità tedesche hanno continuato a lamentare una mancanza di strumenti per limitare e punire le attività illegali della mafia: anche nel caso più recente, la sentenza contro i quattro italiani sotto processo a Colonia, in molti si sono lamentati delle pene (dai 3 anni e mezzo ai quattro anni di prigione), considerate troppo leggere in proporzione ai reati commessi.
La mafia italiana in Germania. Esiste, fa un sacco di soldi e di danni, e non ci sono gli strumenti per fermarla, dicono le indagini della polizia tedesca e una grossa inchiesta giornalistica.
I nuovi film di questa settimana sono sette, e ne escono un po’ di cui avrete sentito parlare. Il primo è Tutti i santi giorni, il nuovo film di Paolo Virzì. I protagonisti sono sono Guido e Antonia, una coppia sbilenca alle prese con un tentativo di procreazione assistita e una vita fatta di orari incompatibili. C’è poi l’adattamento cinematografico di On the road di Kerouac: molti lo odieranno, qualcuno apprezzerà, i ragazzini andranno a vederlo perché c’è Kristen Stewart spesso svestita.
I film della settimana. Il nuovo film di Virzì, quello tratto da On the road e quello dei nazisti sulla Luna: tutti i trailer.
Da settimane nelle autostrade della Liguria ci sono code di chilometri e chilometri, che hanno bloccato automobilisti e camionisti per ore nel traffico specialmente nei weekend, quando migliaia di auto hanno raggiunto la regione per turismo. I tratti in cui ci sono state code sono stati diversi, e sparsi un po’ per tutta la rete autostradale: alcune sono state causate da incidenti, ma la maggior parte dipende da cantieri e lavori di manutenzione. Questi ultimi hanno provocato un duro scontro verbale che ha coinvolto politici locali, il ministero dei Trasporti e Autostrade per l’Italia. In tanti si stanno chiedendo in particolare perché tutti questi lavori siano stati organizzati proprio all’inizio della stagione estiva, rallentando e scoraggiando il flusso turistico, per giunta in un anno in cui l’epidemia da coronavirus ha già messo in grande difficoltà il settore. Tra questi c’è stato il presidente della Liguria Giovanni Toti, insieme a diversi sindaci della regione, che hanno proposto che il piano dei lavori in corso venga modificato per evitare le chiusure e le modifiche alla circolazione che stanno causando le code. Autostrade per l’Italia, la società che ha in concessione la gestione della rete autostradale, dà invece la colpa al ministero, che il mese scorso ha chiesto un gran numero di controlli da completare entro metà luglio.
Cosa sta succedendo sulle autostrade liguri. Una serie di lavori di manutenzione con scadenze rigide e ravvicinate ha provocato cantieri, chiusure, code e un po' di domande.
La Weinstein Company, la casa di distribuzione e produzione cinematografica statunitense fondata da Harvey Weinstein, ha confermato di aver acquisito i diritti cinematografici di Salinger, un documentario molto atteso su Jerome David Salinger, leggendario romanziere americano e autore del “Giovane Holden”. La lavorazione del film è durata ben 9 anni ed è stata molto misteriosa, come era stata la stessa vita dello scrittore, famoso per la sua natura riservata e sfuggente: Salinger si ritirò a vita privata nella sua residenza di Cornish, nel New Hampshire, e non pubblicò più nulla a partire dal 1965 (anno in cui apparve sul New Yorker il suo ultimo racconto), evitando qualunque tipo di esposizione – rilasciò la sua ultima intervista al New York Times nel 1974 – e chiudendosi in un isolamento che divenne proverbiale, fino a quando morì a 91 anni nel 2010. (11 cose su Salinger per impallinati)
Il misterioso documentario sul misterioso Salinger. Uscirà negli Stati Uniti a settembre, se ne parla da anni ma se ne sa pochissimo: come fu già per Salinger stesso.
Ieri Apple ha rimosso dal proprio App Store, il negozio online per acquistare le applicazioni per iPhone e iPad, il riproduttore di file multimediali VLC distribuito da Applidium. La decisione della società è arrivata in seguito alla segnalazione di uno degli stessi responsabili del progetto VLC, che aveva segnalato come la licenza per utilizzare il programma non fosse compatibile con le regole imposte da Apple per l’utilizzo delle applicazioni. Lanciata sull’App Store lo scorso settembre, l’applicazione per riprodurre i video aveva ripetuto il grande successo della sua genitrice usata sui sistemi operativi dei computer, consentendo di superare le limitazioni imposte da Apple, che permette di caricare solamente i video che vende su iTunes sui propri dispositivi portatili, offrendo una soluzione semplice per trasferire e riprodurre i propri video direttamente sugli iPhone e gli iPad. VLC consentiva quindi di riprodurre qualsiasi filmato scaricato online, compresi i film piratati.
Apple ha tolto VLC dall’App Store. La licenza della popolare applicazione per vedere film e video non è compatibile con le limitazioni imposte da Apple.
Il prossimo 5 giugno ci saranno in Italia le elezioni amministrative. In tutto dovranno eleggere il sindaco e il consiglio comunale in 1.368 comuni, tra cui 26 capoluoghi di provincia, compresa Bologna. Si voterà in un solo giorno, dalle ore 7 alle 23. Il turno di ballottaggio è previsto per il 19 giugno. I candidati A Bologna il sindaco uscente è Virginio Merola, del PD: ha 61 anni e aveva vinto al primo turno le elezioni del 2011. Oltre a Merola, che cerca un secondo mandato sostenuto sempre dal PD, ci sono altri 8 candidati per un totale di 17 liste.
Guida alle elezioni di Bologna. Il favorito è il sindaco uscente, Virginio Merola del PD, ma secondo i sondaggi non vincerà al primo turno: gli altri candidati e le cose da sapere.
Ieri è iniziato a San Diego, in California, il Comic-Con, la più importante fiera mondiale per appassionati di film, fumetti e serie TV. In tutto sono attese 150 mila persone che assisteranno agli eventi organizzati dai principali studi cinematografici, come la Warner Bros, dalle case editrici dei fumetti, come Marvel e DC Comics, e dai principali produttori di serie televisive, come Netflix ed HBO. La fiera durerà fino a domenica 23 luglio. Cosa è successo fino ad ora? Finora l’evento più importante è stata la presentazione di Netflix, che per la prima volta si è tenuta nella Sala H, la più grande di tutta la fiera. Netflix ha presentato i suoi due principali prodotti di genere fantasy per la prossima stagione. Il primo è Death Note, un film ispirato all’omonimo manga, con Willem Dafoe che interpreta Ryuk, il dio della morte, e Nat Wolff che interpreta il ruolo del protagonista. Death Note uscirà il 25 agosto.
Cosa aspettarsi dal Comic-Con. La più importante fiera di film, fumetti e serie TV è cominciata ieri a San Diego e ci sono già state parecchie anteprime importanti.
L’ex ministro francese delle Finanze Pierre Moscovici, socialista, è stato nominato Commissario agli Affari economici nella Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker. Si tratta di un ruolo che ha acquisito una grande importanza soprattutto durante la presidenza di José Manuel Barroso: il Commissario agli Affari economici, in quanto responsabile della politica economica dell’UE, è stato anche colui che si è occupato direttamente della politica economica dei paesi che ne fanno parte, avendo per esempio l’incarico di rivedere i piani fiscali e di spesa annuali o di stabilire delle multe in caso di mancato rispetto delle norme UE. Moscovici è entrato però a far parte di un assetto molto diverso. Innanzitutto la sua nomina non è stata semplice. Negli scorsi giorni diversi giornali tedeschi, tra cui Der Spiegel, avevano infatti spiegato che il maggior ostacolo alla nomina di Moscovici era rappresentato dalla Germania (un ostacolo di peso, quindi): il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schâuble aveva pubblicamente detto di avere dei dubbi circa l’assegnazione di un incarico così importante a un esponente di un paese come la Francia, in crisi economica da tempo e con problemi di bilancio. La cancelliera tedesca Angela Merkel, scriveva sempre lo Spiegel, alla infine aveva deciso di non ostacolare la nomina in cambio però dell’assegnazione della vicepresidenza a Jyrki Katainen, dei popolari, ex primo ministro finlandese e Commissario agli Affari economici e monetari nella precedente Commissione. Così è stato: Jyrki Katainen è stato infatti nominato vicepresidente coordinatore di tutti i principali portafogli economici della nuova Commissione Juncker (occupazione, crescita, investimenti e competitività). Non solo: l’ex premier lettone Valdis Dombrovskis, dei popolari anche lui, è stato nominato vicepresidente per l’euro e il dialogo sociale.
Pierre Moscovici è una svolta? il nuovo Commissario europeo agli affari economici è socialista e contrario all'austerità, ma Juncker gli ha messo accanto due "supervisori" graditi alla Germania.