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Le Canzoni è la newsletter serale che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. L’indomani – il martedì, mercoledì e venerdì – la pubblichiamo sul Post, ci si iscrive qui. Non avrei messo una lira su un disco nuovo dei Crowded House nel 2021: pop band australiana - lui è neozelandese, in realtà - di vecchissima data e grande successo laggiù e altrove, e da noi nota quasi soltanto per quella fantastica canzone che molti credono sia di Venditti. E invece questa canzone è bella, e ora mi ascolto il resto (su Spotify): Andrew Stafford del Guardian ne scrive assai bene. Io dopo un po' mi sono annoiato, a guardare Inside, ma la canzoncina sui tic di Instagram delle "white women" è indimenticabile. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Jim Croce. Dopo anni di insicurezze sulla musica, stava andando forte.
C’è un grande scandalo che riguarda alcuni dei più importanti dirigenti di Credit Suisse, una delle più grandi banche d’Europa. Pierre-Olivier Bouée – il COO, cioè il direttore operativo – si è dimesso dopo che si è saputo che aveva fatto pedinare Iqbal Khan, l’ex capo della gestione patrimoniale di Credit Suisse in procinto di passare alla banca rivale UBS, che in passato aveva avuto screzi di vario tipo con Tidjane Thiam, l’attuale amministratore delegato, considerato molto vicino a Bouée. La situazione è diventata ulteriormente grave quando si è suicidato un uomo che si era occupato dell’attività di sorveglianza nei confronti di Khan, facendo da intermediario tra Credit Suisse e la società di investigazione privata che Bouée aveva incaricato. Il presidente di Credit Suisse, Urs Rohner, ha detto che per ora resteranno al loro posto sia lui che Thiam. Ma se ne parlerà ancora, di questa storia. La prima importante premessa per capire la vicenda è che Thiam e Bouée, l’attuale amministratore delegato e l’ormai ex direttore operativo di Credit Suisse, avevano lavorato insieme per più di dieci anni in tre società diverse, di cui soltanto l’ultima è Credit Suisse: Bloomberg ha parlato di Bouée come del «luogotenente» di Thiam. La seconda è che, al contrario, i rapporti tra Thiam e Khan erano molto tesi da mesi. Molti giornali finanziari – tra cui i più noti e affidabili al mondo, come il Wall Street Journal e il Financial Times – raccontano che, oltre a essere colleghi, entrambi con importanti ruoli dirigenziali in Credit Suisse, Thiam e Khan erano anche vicini di casa nell’esclusivo quartiere di Herrliberg, poco fuori da Zurigo. Dopo aver avuto rapporti buoni o comunque normali, e dopo che Khan aveva fatto carriera venendo promosso da Thiam, sembra che i due abbiano avuto un litigio a inizio gennaio, a una festa a casa di Thiam. Non sono del tutto chiari i dettagli del litigio: si parla sia di questioni di vicinato (dovute, pare, agli eccessivi rumori provenienti dalla casa di Khan, in cui si stavano effettuando alcuni lavori, e alla sua intenzione di mettere in giardino alcuni alberi che avrebbero cambiato la vista da casa di Thiam) che di problemi professionali (Bloomberg parla del risentimento di Khan per la promozione di due colleghi).
Cosa sta succedendo a Credit Suisse. Un grande scandalo ha coinvolto alcuni dei più importanti dirigenti della banca, tra liti, pedinamenti, sospetti di spionaggio e persino un suicidio.
Nel popolare film Fargo, girato nel 1996 dai fratelli Joel e Ethan Coen, uno dei protagonisti seppellisce una valigetta piena di soldi sotto la neve nei pressi dei laghi di Detroit: che sono in Minnesota, non in Michigan dove invece è la città di Detroit. Nel novembre del 2001 Takako Konishi, una donna giapponese, venne trovata morta assiderata in Minnesota, sempre nei pressi dei laghi di Detroit. Era arrivata a Bismarck, in North Dakota, una settimana prima. Era stata vista vagare per i campi e, poichè non parlava inglese, era stata accompagnata alla polizia: Jesse Helmann, l’ufficiale che si era occupato di lei, raccontò che mostrava un disegno con un albero ed una strada stilizzati e che continuava a ripetere solo la parola “Fargo”. Cominciò così a diffondersi la leggenda che Konishi fosse venuta dal Giappone alla ricerca della valigetta sepolta nel film, convinta della sua reale esistenza. Nei titoli di apertura del film si diceva infatti: «Questa è una storia vera. Gli eventi raccontati in questo film sono accaduti in Minnesota nel 1987». La storia di Konishi circolò velocemente su internet e due fratelli, Nathan e David Zellner, ne rimasero talmente colpiti da scriverne una sceneggiatura e poi farne un film, presentato in alcuni festival l’anno scorso e che è appena uscito in alcuni cinema americani: Kumiko, the Treasure Hunter. Nel film Kumiko è una ragazza di Tokyo senza molti legami e oppressa dal lavoro, e ha un’ossessione per un VHS del film Fargo che guarda continuamente. Convinta della veridicità della storia decide quindi di abbandonare la sua vita a Tokyo per mettersi alla ricerca della valigetta.
La storia di Kumiko, quella di Tanako, e quella di Fargo. Un groviglio di realtà e fiction lega il famoso film dei fratelli Coen e la morte di una ragazza giapponese, raccontata in due diversi film.
Intorno alle 11.15 c’è stata un’esplosione nel palazzo del comune di Rocca di Papa, un comune in provincia di Roma. A diverse ore dall’esplosione non è ancora stata diffusa nessuna informazione ufficiale sul numero complessivo dei feriti, né da parte delle forze dell’ordine né da parte delle istituzioni o degli ospedali, e le notizie pubblicate dalla stampa in queste ore si sono contraddette e sono state cambiate e corrette più di una volta. Al momento si parla di 16 feriti, tra cui il sindaco Emanuele Crestini e tre bambini che si trovavano in una scuola adiacente. Repubblica scrive che il sindaco avrebbe riportato ustioni su buona parte del corpo e che sarebbe stato ricoverato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. L’unica comunicazione ufficiale finora è arrivata dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma che ha diffuso una nota riguardante una bambina di cinque anni ferita nell’esplosione, che al momento è in «condizioni stazionarie con un severo trauma facciale e cranico».
L’esplosione al comune di Rocca di Papa, vicino a Roma. Sembra sia stata causata dalla rottura di una tubatura di gas: ci sono diversi feriti fra cui il sindaco.
A leggerne semplicemente le tappe, la storia politica di Luca Zaia è una storia di successi, uno dopo l’altro. Consigliere comunale del suo paesino a venticinque anni (per la Lega Nord, ovviamente), a 27 anni diventa consigliere alla provincia di Treviso e assessore all’agricoltura. Nel 1998 viene eletto presidente della provincia, sempre a Treviso: ha appena trent’anni, è il presidente di provincia più giovane in Italia. Dal 2005 al 2008 fa il vicepresidente della regione Veneto, poi diventa ministro per l’agricoltura e nel frattempo riesce a imporre la sua candidatura a presidente del Veneto contro il potente Galan, che governava da tre mandati consecutivi. A marzo di quest’anno viene eletto presidente, dando oltre trenta punti di distacco al candidato del centrosinistra e risultando quindi il candidato più votato in Italia. Cristina Giudici sul Foglio di oggi racconta però la fatica che Zaia sta facendo in questi primi mesi da presidente: i problemi di cui tener conto e gli equilibri da tenere in piedi superano il peso e il potere dei suoi consensi.
L’aspirante re del Veneto. I primi cento giorni da governatore di Luca Zaia, i cui grandi progetti si stanno impantanando nelle divisioni locali del suo partito.
Per provare a rallentare e limitare l’epidemia da coronavirus (SARS-CoV-2), anche le più importanti aziende tecnologiche al mondo hanno chiesto o imposto ai loro dipendenti di lavorare da casa. Alcune di queste aziende – in particolare Google e Facebook – hanno fatto sapere che una delle conseguenze sarà un maggiore utilizzo di algoritmi e intelligenze artificiali per regolare i loro servizi. Questo potrebbe portare per esempio a una maggiore lentezza e imprecisione nel modo in cui verrà gestito, controllato ed eventualmente rimosso tutto ciò che gli utenti pubblicheranno sulle piattaforme, per esempio su YouTube o Instagram. Di solito per verificare che i contenuti pubblicati dagli utenti rispettino le regole di un sito c’è sia un controllo automatico, fatto attraverso determinati algoritmi, che uno umano, fatto da qualcuno che effettivamente legge, guarda e valuta quel contenuto. Come ha scritto Reuters, una delle possibili conseguenze di questa necessaria riorganizzazione potrebbe essere l’aumento del numero di errori (per esempio la rimozione di un contenuto che, grazie a un maggiore controllo umano, non sarebbe avvenuta) e una maggiore rimozione di contenuti ambigui.
Se Facebook rimuove dei post per sbaglio, è per via del coronavirus. Non tutti i lavori informatici possono essere fatti da casa, quindi Google, Facebook e Twitter stanno già usando di più algoritmi e intelligenze artificiali senza mediazione umana.
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega
Le dimissioni della senatrice del M5S. Il Corriere spiega le possibili motivazioni dietro alle dimissioni di Giovanna Mangili, eletta in Lombardia e accusata di "parentopoli".
Netflix e Mediaset avrebbero raggiunto un accordo per collaborare nei prossimi anni alla produzione di sette film. La notizia è stata data da Bloomberg, che cita alcune fonti anonime, secondo cui l’accordo verrà annunciato l’8 ottobre, quando il CEO di Netflix, Reed Hastings, sarà in Italia. Per Netflix, che gestisce il più importante servizio di streaming al mondo, si tratterebbe del primo accordo di coproduzione con un’emittente televisiva italiana. Al momento né Netflix né Mediaset hanno commentato la notizia data da Bloomberg.
Netflix e Mediaset produrranno insieme sette film, scrive Bloomberg.
Maurizio Landini sarà il nuovo segretario generale della Cgil, Vincenzo Colla sarà il vicesegretario, scrive Repubblica: Landini e Colla erano i due principali candidati alla segreteria del sindacato, ma hanno trovato un accordo per presentarsi insieme. La decisione è stata presa durante il congresso della Cgil in corso a Bari, per trovare un successore a Susanna Camusso, segretaria generale da otto anni. La segreteria, scrive sempre Repubblica, sarà composta da 10 persone, tre saranno dell’area a cui fa riferimento Colla. L’accordo dovrà essere confermato dal voto degli oltre 800 delegati al congresso.
Maurizio Landini sarà il nuovo segretario generale della Cgil e Vincenzo Colla sarà il suo vice, scrive Repubblica.
Cedric non ce l’ha fatta: ha contratto il tumore facciale del diavolo ed è stato abbattuto. Cedric era un diavolo della Tasmania e i ricercatori pensavano fosse immune alla grave forma di cancro trasmissibile che sta sterminando decine di esemplari e che potrebbe portare all’estinzione della specie. I diavoli della Tasmania, o diavoli orsini, sono dei marsupiali e come suggerisce il loro nome vivono solamente nell’isola di Tasmania, uno stato dell’Australia che si trova a sud del paese. Voraci e combattivi, questi animali sono diventati famosi in tutto il mondo anche grazie a Taz, il personaggio dei cartoni animati dei Looney Tunes apparso per la prima volta in un’animazione del 1954. Il tumore facciale del diavolo è stato scoperto dai ricercatori nel 1996 e da allora il numero di diavoli della Tasmania è diminuito di quasi il 70%, mettendo a serio rischio la sopravvivenza della specie. Il Menzies Research Institute di Hobart, città che si trova sull’isola, lavora da anni alla ricerca di una soluzione per arrestare la malattia a di conseguenza evitare l’estinzione della specie. La particolare forma di tumore che colpisce i diavoli orsini può essere trasmessa da un esemplare all’altro con un morso, e i morsi durante i pasti e le lotte tra gli esemplari sono molto frequenti e dunque contribuiscono a diffondere rapidamente il tumore. La malattia causa delle malformazioni sul muso dei diavoli della Tasmania, a tal punto da rendere sempre più difficoltosa la possibilità di alimentarsi. La morte per inedia è in genere inevitabile.
È morto Cedric. Il diavolo della Tasmania era una speranza per la ricerca di un vaccino contro un tumore che sta sterminando la specie.
Robin Williams è stato trovato morto nella sua casa a Tiburon, in California, nel pomeriggio di lunedì 11 agosto, quando in Italia era notte. Aveva 63 anni ed era uno degli attori americani più conosciuti e apprezzati al mondo. Durante una conferenza stampa Keith Boyd, un coroner della contea di Marin, ha detto che le indagini preliminari hanno confermato l’ipotesi più circolata nelle scorse ore, e cioè che Williams si sia suicidato. Il Boston Globe lo ha definito “un simbolo di quest’epoca”, “l’attore premio Oscar e supernova della comicità le cui esplosioni di cultura pop e imitazioni hanno abbagliato il pubblico per decenni”; il New York Times scrive che Williams è stato “un comico che si trasformò in un attore sorprendente e ricco di sfumature, che impregnava le sue performance di inventiva selvaggia e una specie di maniacale energia”. Robin Williams aveva sofferto di problemi legati all’abuso di alcool e droghe, in passato; recentemente era tornato in un centro di riabilitazione per “perfezionare” la sua sobrietà, ha scritto il Los Angeles Times. Il suo agente ha detto che soffriva di una grave depressione. Una volta raccontò del suo lavoro: «Guardo il mondo, vedo quanto possa essere spaventoso, a volte, e comunque cerco di affrontare la paura. La comicità può aiutare ad affrontare la paura, senza paralizzarti ma anche senza dirti che tutto il male sparirà. È come se dicessi: ok, posso scegliere di ridere di questa cosa, e una volta che ci avrò riso sopra avrò cacciato il demone e potrò affrontarla davvero. Questo è quello che cerco di fare quando faccio il comico».
La morte di Robin Williams. Aveva 63 anni ed era uno degli attori più famosi, versatili e apprezzati al mondo.
Centinaia di impiegati di Google hanno firmato una lettera indirizzata ai vertici della società per protestare contro la decisione dell’azienda di costruire una versione censurata del suo motore di ricerca per la Cina. Nella lettera, ottenuta e vista dal New York Times, i circa 1.400 firmatari hanno scritto che l’apparente volontà di Google di rispettare le richieste sulla censura avanzate dal governo cinese «fa emergere questioni morali e etiche» complesse, su cui non esistono all’interno della società informazioni e linee guida che aiutino a stabilire cosa fare e cosa no. Google si era ritirato dalla Cina otto anni fa, come gesto di protesta per la censura imposta dal governo cinese.
La lettera degli impiegati di Google contro la versione cinese censurata di Google. L'hanno firmata 1.400 dipendenti della società, dicendo che il progetto solleva importanti questioni etiche.
Negli ultimi giorni diversi quotidiani si sono occupati di un presunto piano elaborato fin dai primi giorni dell’emergenza coronavirus dal comitato tecnico-scientifico (CTS) della Protezione Civile per contrastare la pandemia, e mai applicato. Oggi, martedì 8 settembre, il Corriere della Sera ha pubblicato ampi stralci di questo piano e l’immagine della copertina. Secondo il Corriere il documento era lungo una quarantina di pagine e conteneva tre scenari che simulavano l’andamento dell’epidemia in Italia, dal peggiore al migliore, e una serie di misure da attuare in caso di necessità fra cui il reperimento di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, e l’aumento dei posti nei reparti di terapia intensiva negli ospedali. Il piano, di cui Repubblica e il Corriere della Sera avevano scritto già alla fine di aprile, è diventato ormai un argomento di dibattito politico: l’opposizione ha accusato il governo di avere avuto un «piano segreto» di cui ha tenuto all’oscuro l’opinione pubblica, e che non ha mai attuato perché ha sottovalutato l’impatto dell’epidemia; il governo e la Protezione Civile si sono difesi spiegando che in realtà non è mai esistito alcun piano segreto rimasto inattuato, e che si tratta di un enorme malinteso.
L’Italia aveva o no un piano segreto per il coronavirus? lo citano esplicitamente i verbali di alcune riunioni del comitato tecnico-scientifico tenute fra febbraio e aprile, ma il ministero della Salute nega che sia mai esistito.
L’attrice inglese Charlotte Rampling è nata il 5 febbraio 1946, e oggi compie 70 anni: divenne famosa negli anni Settanta per la sua fisicità considerata allo stesso tempo scandalosa e distaccata, e negli anni ha mantenuto uno status di icona per il suo carisma e per la sua gestione dell’immagine pubblica. È praticamente mezzo secolo che si continua a parlare di lei negli stessi termini, a citarne la freddezza e la sensualità travolgente, l’estrema riservatezza e l’apparente distacco, e ad associarla a quello che nel mondo del cinema è diventato famoso come lo sguardo. Ne parlò per primo l’attore inglese Dirk Bogarde, che con Rampling recitò in diversi film e che una volta disse: «Ho visto lo sguardo in diverse occasioni (…). I suoi occhi luminosi e color smeraldo diventano d’acciaio in un secondo, e si trasformano dolcemente nel castano più dolce, tenero e ingenuo». Ha fatto decine e decine di film, ma forse nessuno le è rimasto attaccato come Il portiere di notte del 1974, uno dei film più controversi degli anni Settanta, nel quale Rampling è una prigioniera di un campo di concentramento nazista che ha una relazione sadomasochista con un ufficiale delle SS. La performance di Rampling, in particolare in una famosa scena in cui balla seminuda con un paio di bretelle, fu giudicata – come il film in generale – scandalosa e al limite del pornografico, e fu stroncata dalla maggior parte dei critici: oggi è invece considerata incredibilmente potente, tra le più “fisiche” viste fino ad allora in un film.
Charlotte Rampling ha 70 anni. E da almeno 50 ne parliamo allo stesso modo per la sua riservatezza e bellezza distaccata, e soprattutto per quello sguardo.
In Piemonte e in Liguria, dove negli scorsi giorni ci sono state estese esondazioni a causa delle forti piogge, le condizioni meteorologiche stanno migliorando e l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’ambiente (ARPA) piemontese ha detto che non si è più in situazione di emergenza. Nelle province di Cuneo e Torino, però, ci sono migliaia di sfollati. Anche in Sardegna, Sicilia e Calabria, colpite dalla stessa perturbazione, ha smesso di piovere. Un pescatore di 73 anni, scomparso alla foce del fiume Entella, in Liguria, è stato ritrovato morto ieri, mentre oggi pomeriggio è stato trovato un corpo nelle acque del torrente Chisone, in Piemonte: si pensa si tratti di un uomo di 70 anni di Perosa Argentina, in provincia di Torino, che era disperso da ieri. Ci sono anche altri tre dispersi: un migrante che si trovava a Ventimiglia, un allevatore di Sciacca, in provincia di Agrigento, e un commerciante di Letojanni, in provincia di Messina. L’assessore allo Sviluppo economico della Liguria Edoardo Rixi ha stimato che finora l’alluvione abbia fatto danni materiali per 100 milioni di euro nella regione. Nelle prossime ore si attende un innalzamento dei livelli del Po fino a 7 metri a Piacenza, in Emilia Romagna, dove 12 edifici vicini al fiume sono stati evacuati. Sia a Piacenza che a Parma, oltre che in Lombardia nelle zone vicine al Po, c’è un’allerta per la giornata di oggi. A Pavia, dove è esondato il Ticino (ma la situazione è sotto controllo), sono stati chiusi alcuni ponti: il ponte Coperto, il ponte della Becca e il ponte della Gerola. La Protezione civile della Regione Lombardia ha diffuso un avviso di rischio di alluvione per le province di Cremona, Lodi e Milano.
Le novità sulle alluvioni in Italia. In Piemonte e Liguria le condizioni meteorologiche sono migliorate, ma in alcune zone c'è ancora l'allerta: due persone sono morte e ci sono migliaia di sfollati.
Mattel, l’azienda produttrice di Barbie, ha messo in commercio da oggi una collezione di bambole senza genere, cioè senza tratti distintamente maschili e femminili, e totalmente personalizzabili. Le nuove Barbie di “Creatable World” non hanno seno o spalle larghe e vengono vendute con un kit di accessori che permette ai bambini di cambiare a piacimento i capelli e i vestiti, realizzando più di 100 diversi look. La collezione prevede sei bambole con diverse tonalità della pelle, ognuna con due opzioni per i capelli, una più lunga e una più corta, e vari capi di abbigliamento, dalle felpe ai tutù. Kim Culmone, vicepresidente del Fashion Doll Design di Mattel, ha spiegato «questa collezione è per noi un’opportunità di discutere a cosa servano le bambole e a chi. […] Eravamo certi che fosse il momento giusto per lanciare una linea di bambole senza etichette e senza regole». “Creatable World” è in vendita anche in Italia; il sito la presenta come «una linea di bambole disegnata per far giocare proprio tutti, senza etichette di alcun tipo, offrendo ai bambini la libertà di creare e ricreare i loro personaggi personalizzabili». Su Amazon si trova a partire dai 40,60 euro.
Da oggi Mattel vende una linea di bambole senza genere e totalmente personalizzabili.
Il New York Times possiede dei siti di consigli di prodotti commerciali, e ha chiesto alla responsabile dei prodotti audio, Lauren Dragan, un parere sui migliori auricolari in circolazione, anche in occasione della diffusione delle nuove cuffie wireless di Apple, molto discusse e pubblicizzate. Su queste ultime, Dragan è stata abbastanza tranchante: qualità sonora moderata (“niente bassi”) e batterie che si consumano rapidamente, tutto per un prezzo ancora molto alto. Però ha indicato delle alternative a seconda delle esigenze e dei contesti (“non ci sono cuffie perfette per ogni uso”). Le Plantronics Backbeat Fit sono consigliate per correre all’aperto, perché sono aperte abbastanza da permettere di sentire i suoni esterni. 87 euro e 99 su ePrice (129 euro e 99 su Amazon).
Le cuffie audio che consiglia il New York Times. Cinque modelli, provati tra decine e decine, a seconda di cosa volete farci, ascoltarci, o non ascoltarci.
Lucia Morselli è la nuova presidente e amministratrice delegata di ArcelorMittal: ha preso il posto di Matthieu Jehl. Con una nota la multinazionale ArcelorMittal – che ora è proprietaria degli stabilimenti dell’ex ILVA di Taranto – ha parlato del cambio alla dirigenza dicendo che ha «decorrenza immediata» e spiegando che Matthieu Jehl assumerà nuove responsabilità all’interno del gruppo. Morselli ha iniziato la sua carriera in Olivetti, ha lavorato in Finmeccanica, fa parte del consiglio di amministrazione di Essilor-Luxottica, Telecom Italia, Sisal e ST Microelectronics ed è, si dice nella nota pubblicata da Arcelor, «un amministratore delegato di grande esperienza avendo ricoperto infatti tale carica in numerose società tra cui Acciai Speciali Terni, Berco Group, BioEra, Mikado, Tecnosistemi, Stream (Sky) e Telepiù Group».
Lucia Morselli è la nuova presidente e amministratrice delegata di ArcelorMittal: ha preso il posto di Matthieu Jehl.
Guido Crepax, celebre e ammirato disegnatore di fumetti milanese, morì il 31 luglio 2003. Era ed è tuttora famoso soprattutto per il suo personaggio di Valentina e per le sue storie legate alla letteratura erotica, e anche per il suo tratto e disegno riconoscibilissimo. Ma Crepax faceva e aveva fatto molte altre cose, a cominciare dal suo lavoro nella grafica pubblicitaria. E tra le sue opere nel campo dell’illustrazione non sono molto note le numerose copertine di dischi che ha disegnato, avendo commissioni dagli ambiti musicali più diversi: grande jazz internazionale come musica leggera popolare degli anni Settanta. (foto: copertina di Garybaldi – Nuda, CGD, 1974)
I dischi di Guido Crepax. Che morì il 31 luglio 2003 e non aveva soltanto disegnato Valentina.
È stato diffuso online il video della nuova canzone di Beyoncé, la popolare artista statunitense. Il titolo della canzone è Formation e il video è già stato visto da più di 11 milioni di utenti. Nel video – che è stato girato a New Orleans, in Louisiana – ci sono riferimenti a Black Lives Matter, il movimento statunitense nato per protesta contro le violenze della polizia nei confronti dei neri, e all’uragano Katrina, che nel 2005 causò oltre 1800 morti proprio a New Orleans. La traccia audio della canzone si può scaricare su Tidal, il servizio a pagamento di musica in streaming che ha tra i proprietari Jay Z, marito di Beyoncé. Nella notte italiana tra domenica e lunedì Beyoncé si è esibita nell’intervallo del 50esimo Super Bowl e ha cantato anche Formation. Beyoncé si esibì già durante il Super Bowl del 2013, quando insieme alle Destiny’s Child, il gruppo grazie al quale Beyoncé è diventata famosa, cantò Crazy in Love, Single Ladies, Bootylicious e Independent Women. Beyonce non pubblicava un nuovo singolo dal 2014; alcune settimane fa era stata però pubblicata Hymn for the Weekend, una canzone del nuovo album dei Coldplay – A Head Full of Dreams – cantata anche da lei.
Com’è il video della nuova canzone di Beyoncé: “Formation”. È stato girato a New Orleans e parla del movimento Black Lives Matter e dell'uragano Katrina: è la canzone che Beyoncé ha cantato al Super Bowl.
Sabato 2 e domenica 3 luglio ci sarà la prima “Festa dei musei” organizzata dal ministero dei Beni culturali, In gran parte dei musei statali, e in molti di quelli privati, ci saranno spettacoli e visite didattiche per celebrare la ventiquattresima conferenza dell’Organizzazione internazionale dei musei (Icom), che per la prima volta si terrà a Milano e il cui tema è il rapporto tra musei e paesaggi culturali. In occasione della festa, sabato i musei che aderiscono all’iniziativa saranno aperti anche la sera (alcuni fino alle 22.30, altri fino a mezzanotte) e il biglietto costerà 1 euro. Domenica invece l’ingresso a quelli pubblici sarà gratuito, come avviene ogni prima domenica del mese. A causa della carenza di personale, gli Uffizi di Firenze sabato sera resteranno chiusi, ma in via straordinaria si potrà visitare l’ex Chiesa di San Pier Scheraggio, che fa sempre parte del complesso vasariano.
La Festa dei musei, questo weekend. Sabato sera molti musei saranno aperti e il biglietto costerà un euro, e ci saranno eventi tutto il weekend.
Da giorni Angelino Alfano, ministro dell’Interno del governo Renzi, è sulle prime pagine dei principali giornali italiani. Nell’inchiesta giudiziaria “Labirinto”, che all’inizio di questa settimana ha portato all’arresto di 24 persone, sono coinvolti direttamente alcuni esponenti politici del suo partito, il Nuovo Centro Destra. Nelle intercettazioni telefoniche legate all’inchiesta viene poi citato anche il ministro Alfano, che non è però indagato né direttamente coinvolto: si parla di suo fratello, che avrebbe ottenuto un posto di dirigente all’interno di Poste Italiane, e di suo padre in relazione a una presunta lista di persone da raccomandare. Alfano ha reagito alla pubblicazione delle intercettazioni parlando di «riuso di scarti di un’inchiesta per fini politici», ma la situazione sembra aver accelerato la crisi interna e già in corso di NCD e l’indebolimento di Alfano stesso come leader del partito. Le interpretazioni più diffuse sui giornali di ieri e di oggi – e che derivano in parte dalle stesse parole di Alfano – sostengono che, come ha spiegato il ministro, «qualcuno si stia servendo dell’inchiesta per impostare questa campagna mediatica e accerchiare il governo». E che la maggioranza di governo sia a rischio, soprattutto al Senato. Anche prima dell’inchiesta “Labirinto”, il partito di Alfano stava già attraversando, per altri motivi, un momento complicato.
Il Nuovo Centro Destra ha un po’ di problemi. C'entra l'inchiesta “Labirinto” ma soprattutto una divergenza interna al partito e sul ruolo di Angelino Alfano: si parla di una potenziale scissione, che inguaierebbe anche il governo.
La stilista inglese Vivienne Westwood, nata l’8 aprile 1941, compie oggi 75 anni. In quarantacinque anni di carriera Westwood ha fatto diventare di moda lo stile punk (si considera l’unica vera punk ancora in vita), è stata insignita del titolo di Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico dalla regina Elisabetta II ed è famosa anche per le sue numerose prese di posizione politiche, dal vegetarianesimo all’indipendenza della Scozia. Westwood iniziò a disegnare abiti nel 1971 quando aprì il negozio Let It Rock con il compagno Malcolm McLaren, che poi divenne il manager dei Sex Pistols. Dalla relazione con McLaren, durata fino al 1983, è nato Joseph Corré che nel 1994 ha fondato l’azienda produttrice di lingerie Agent Provocateur. Il negozio di Westwood e McLaren, al 430 di King’s Road a Londra, ha cambiato nome più volte nel corso degli anni: a ogni nome diverso corrisponde un diverso stile adottato da Westwood per i suoi capi. Dal 1971 al 1975 il negozio si chiamò Let it rock: vendeva scarpe brothel creeper (inizialmente usate dai Teddy Boy, una delle prime culture giovanili inglesi, e recentemente tornate di moda) e maglioni di mohair. A Westwood e McLaren non piaceva l’allora dominante stile hippie. Nel 1975 il negozio cambiò nome in Sex: le pareti interne del negozio furono decorate con graffiti pornografici e cominciarono a vendere abbigliamento da feticisti. Westwood racconta che il suo abbigliamento dell’epoca era ritenuto scandaloso, ma indossarlo la faceva sentire “una principessa da un altro pianeta”.
Storia di Vivienne Westwood, che ha inventato la moda punk. E che in fatto di stile consigliava "Nel dubbio, meglio esagerare": oggi compie 75 anni.
Sabato 28 dicembre l’assemblea degli azionisti della banca Monte dei Paschi di Siena ha bocciato la proposta del consiglio d’amministrazione, presieduto da Alessandro Profumo, di un aumento di capitale a gennaio. L’assemblea ha invece approvato il piano dell’azionista di maggioranza, la Fondazione MPS, con cui l’aumento di capitale è stato rimandato a giugno del 2014. Nell’assemblea erano presenti i rappresentanti di metà circa del capitale della banca e quindi, con il suo 33 per cento, la Fondazione MPS aveva da sola la maggioranza dei voti. Profumo ha dichiarato che valuterà l’ipotesi di dimettersi nel corso del CdA in programma a gennaio. Il Monte dei Paschi ha attualmente 5 milioni di correntisti e 25 mila dipendenti.
Cosa succede nel Monte dei Paschi. L'assemblea degli azionisti ha respinto l'aumento di capitale proposto dal presidente del CdA Alessandro Profumo, e ora il futuro della banca è piuttosto incerto.
È stato diffuso il trailer in alta definizione di Cloud Atlas, il nuovo film dei fratelli Wachowski, sceneggiatori e registi statunitensi celebri per aver scritto la trilogia di Matrix e V per vendetta. La sceneggiatura del film è tratta dal romanzo, omonimo, scritto da David Mitchell e pubblicato in Italia dalla casa editrice Frassinelli con il titolo L’atlante delle nuvole. La trama è basata sull’intreccio di sei storie di sei personaggi che vivono in luoghi e tempi diversi. Cloud Atlas verrà distribuito nelle sale italiane a partire dal 10 gennaio 2013 ed è già molto atteso. Il trailer dura oltre cinque minuti e il film promette di essere piuttosto intricato. Tra gli attori, ci sono Tom Hanks, Halle Berry, Hugo Weaving, Susan Sarandon e Hugh Grant.
Il trailer di Cloud Atlas. Il nuovo film dei fratelli Wachowski: nel cast ci sono anche Tom Hanks, Halle Berry, Susan Sarandon e Hugh Grant.
Il 31 ottobre si è svolta la cerimonia di chiusura di Expo 2015, “l’Esposizione Universale” di Milano, dedicata al tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Expo 2015 è rimasta aperta per sei mesi – 184 giorni, a essere precisi – durante i quali ha avuto più di 21 milioni di visitatori, superando così l’obiettivo minimo di 20 milioni di visitatori fissato alcuni mesi fa dal commissario unico di Expo, Giuseppe Sala. Alla cerimonia di chiusura, che si è tenuta all’Open Air Theatre San Carlo – il teatro all’aperto di Expo –, erano presenti Sala, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente della Lombardia Roberto Maroni, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e i ministri Maurizio Martina, Maria Elena Boschi e Roberta Pinotti. Non era presente Matteo Renzi, che su Twitter ha scritto: «È stato bello crederci, grazie a tutti. Viva l’Italia #orgoglioexpo». Durante la cerimonia di chiusura, Mattarella ha detto: «L’Esposizione ci lascia un’eredità, frutto del confronto che ha promosso e messo in campo. La giornata di oggi è un passaggio, inizio di un nuovo impegno civico, un ponte verso il futuro». Nei prossimi giorni la maggior parte dei padiglioni saranno smantellati e alcuni di loro saranno riutilizzati, in Italia o altrove, dai paesi a cui appartengono. L’albero della vita rimarrà invece dov’è e dalla primavera del 2016 – terminato lo smontaggio dei padiglioni che lo circondano – tornerà visitabile. L’area su cui si è svolta Expo diventerà probabilmente un campus universitario.
Le foto dell’ultimo giorno di Expo. Ieri sera c'è stata la cerimonia di chiusura con il presidente Mattarella e il sindaco Pisapia, tra gli altri: quasi tutti i padiglioni saranno smantellati, l'Albero della Vita resterà lì.
Tra chi le produce, chi le vende e chi ne scrive, le automobili possono essere classificate secondo diversi criteri: i più comuni e conosciuti dai “non addetti ai lavori” fanno riferimento alle dimensioni, alla forma della carrozzeria o allo scopo per cui un determinato modello è stato progettato. Non esiste un metodo di classificazione riconosciuto e codificato a livello mondiale, e a complicare ulteriormente le cose contribuiscono i dipartimenti marketing delle case automobilistiche, i quali – specie negli ultimi due decenni, in cui il numero di modelli dalle forme nuove è aumentato – hanno creato nuove categorie per differenziare il proprio prodotto dalla concorrenza. Per non dire delle diverse definizioni adottate nei differenti paesi: per esempio le auto dotate di carrozzeria familiare (le station wagon, per noi italiani) nel Regno Unito sono chiamate “estate”, negli Stati Uniti d’America “wagon”, in Francia “break” e in Germania “kombi”. Anche le dimensioni delle auto non hanno una classificazione unica e la percezione della loro grandezza è spesso influenzata da fattori culturali e abitudini del mercato: ad esempio le auto che in Europa sono definite “medie”, negli Stati Uniti d’America – dove il prezzo basso della benzina e le grandi distanze da percorrere portano a preferire auto più grandi – si chiamano “compatte”.
Come si chiamano le automobili. Istruzioni per orientarsi tra definizioni e categorie come citycar, berline a tre volumi, SUV, compatte, ammiraglie (e "shooting brake").
La crisi politica in corso in Italia è incerta e imprevedibile come forse non è mai accaduto. Si sono sovrapposti, infatti, un quadro politico fluido come mai nella Seconda repubblica, con tante e diverse alleanze possibili; una serie di esigenze di calendario, tra le festività estive e i tempi tecnici per iter legislativi ineludibili come quello della legge di bilancio; alcune altre scadenze, italiane ed europee. E da ieri c’è un’ulteriore grossa variabile: la riforma costituzionale che potrebbe tagliare il numero dei parlamentari. Proprio la giornata di ieri è stata esemplare di questa confusione, soprattutto nella sua evoluzione, ma ci ha dato una traccia più chiara di prima di quello che succederà nei prossimi giorni. Martedì 20 agosto Il Senato è convocato alle 15 per le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che dovrà rendere conto del fatto che la maggioranza di governo non esiste più, dopo la mozione di sfiducia presentata dalla Lega. Quello che succederà subito dopo, però, è difficile da prevedere: in condizioni normali, ci si aspetterebbe che Conte annunci di voler salire al Quirinale per dare le dimissioni. Ma in ballo c’è una mozione di sfiducia che Conte aveva detto di voler far votare in aula, per rendere trasparente la crisi e “parlamentarizzarla”, come si dice. E a tutto questo si è aggiunta la riforma dei parlamentari (ci arriviamo).
Le prossime tappe della crisi politica. Una guida per orientarsi, dopo la convulsa giornata parlamentare di ieri.
La maggior parte degli zoo del mondo è chiusa al pubblico per l’epidemia da coronavirus, ma i loro addetti li frequentano comunque per badare agli animali. Per questo continuano ad arrivare immagini di lemuri, giraffe, ippopotami e orsi. È invece aperto al pubblico uno zoo-safari in Germania, dove i visitatori possono girare in auto e fotografare gli animali dal finestrino. Poi valeva la pena fotografare tre gatti che fissano un piccione, un condor delle Ande che cova il suo uovo, riflessi di fenicotteri e sei dugonghi che nuotano nelle acque del parco Nazionale Hat Chao Mai, in Thailandia. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Giraffe viste dai droni, dugonghi, un condor delle Ande con il suo uovo, nella raccolta settimanale delle più belle foto di animali.
Utilizzando i dati forniti dal ministero dell’Economia e delle Finanze sulle denunce dei redditi IRPEF 2012, l’ingegnere informatico e analista di dati Franco Morelli ha realizzato un’interessante mappa interattiva del reddito degli italiani, comune per comune. La mappa mostra efficacemente la distribuzione del reddito sul territorio nazionale, con marcate differenze soprattutto tra nord e sud Italia. I dati, su lavoro dipendente e autonomo, sono basati sul reddito dichiarato e ci possono quindi essere diversi scompensi, per i noti e diffusi fenomeni di evasione fiscale.
La mappa del reddito in Italia. Comune per comune, dove si guadagna di più e dove meno secondo i dati del ministero dell'Economia.
In italiano ci sono alcune espressioni, i cosiddetti modi di dire, che spesso usiamo automaticamente e senza renderci conto che letteralmente vogliono dire poco o nulla: molto spesso sono metafore o altre figure retoriche entrate nell’uso molto tempo fa e cristallizzate in un significato definito e comprensibile a tutti, nonostante il loro riferimento originale si sia perso. Di alcune è molto semplice ricostruire la storia, perché derivano da un contesto chiaro oppure perché non sono così antiche, mentre per altre – come ad esempio “essere al verde” – scoprire da dove arrivano è molto più complicato. Ci sono poi le paretimologie, cioè false etimologie ricostruite in modo ingenuo dalle persone: ad esempio, che “essere al verde” abbia una qualche relazione con il colore di alcune banconote, come i dollari. Oppure che l’espressione “mandare a ramengo” – legata alla parola “ramingo”, che indica una persona che gira senza una meta precisa – abbia una qualche relazione con Aramengo, una località piemontese. Incuriositi, abbiamo raccolto alcune di queste espressioni, ricostruendo la loro origine.
Perché si dicono certe cose che si dicono. Perché diciamo "andare in tilt"? E "salvare capra e cavoli"? Qual è stato il primo scrittore ad usare l'espressione "il gioco vale la candela"?.
Su Youtube c’è un canale che si chiama CineFix, gestito da un gruppo di registi, sceneggiatori e animatori: si occupa principalmente di recensire film e di fare interviste a registi sia affermati che emergenti. La cosa particolare però è che, da giugno 2013, CineFix pubblica anche versioni in 8-bit di film molto famosi. La tecnologia 8-bit è quella dei videogiochi degli anni Ottanta, quelli di console come l’Atari 7800 e il Nintendo Entertaiment System. I film di CineFix sono strutturati in modo molto simile ai videogiochi: usano anche le stesse musiche, oltre alla stessa grafica. Alcuni dei membri di Cinefix, intervistati da BBC, hanno detto che il successo dei loro film in 8-bit è probabilmente dovuto proprio alla nostalgia per le grafiche degli anni Ottanta con cui anche loro sono cresciuti. Secondo loro i migliori film di CineFix sono quelli che nessuno si aspetterebbe mai in 8-bit.
I film su Youtube in 8-bit, come vecchi videogiochi. Un popolare canale realizza versioni brevi di film famosi con la stessa grafica delle console degli anni Ottanta.
Come fa a ogni nuova stagione, la rivista Business of Fashion ha selezionato i migliori video realizzati negli ultimi mesi dalle aziende di moda, che li utilizzano sempre di più soprattutto per attirare i più giovani. L’approccio del momento è sempre più cinematografico, i video sono particolarmente lunghi e gli accessori e i capi che sponsorizzano non sono in primo piano ma fanno parte della cornice del racconto, come in The Secret Life of Flowers diretto da Baz Luhrmann per la collezione disegnata da Erdem per H&M. L’altra tendenza è quella di realizzare documentari e biografie, come Adidas Originals, che ne ha girato uno sull’artista Daniel Arsham, e Kenzo, che lo ha fatto sulla storia di una ballerina che voleva fare il clown, diretto dall’attrice Natasha Lyonne di Orange Is the New Black. Un ultimo tratto rilevante è un diffuso senso dello humor, che comprare per esempio nel video di Gucci ispirato al mondo di Star Trek, in quello di Miu Miu sulla musica jazz degli anni Venti e in quello di Vogue con una istrionica Céline Dion in giro per Parigi.
I 10 migliori video di moda in circolazione. Selezionati dalla rivista Business of Fashion: sono sempre più simili a brevi film e documentari, con Kate Moss impellicciata e una divertente Céline Dion.
L’autorevole sito gastronomico Eater ha selezionato 19 città particolarmente interessanti per l’offerta culinaria e che consiglia come mete per chi, nel progettare un viaggio, prende in considerazione anche il cibo. La guida è stata fatta consultando esperti di tutto il mondo che hanno condiviso le loro preferenze, che sono state poi vagliate dai giornalisti di Eater considerando anche i loro appunti di viaggio, la ricerca sul campo e i suggerimenti delle persone del luogo. George Town, Malesia, Asia È la capitale del’isola di Penang, che Eater definisce «probabilmente il posto migliore dove mangiare in tutto il Sud Est asiatico». La cucina mescola piatti malesi, cinesi, indonesiani, indiani, britannici e altri nati dalla loro contaminazione, come quelli della cucina baba-nyonya, indigena e cinese. Il cibo migliore è lo street food che si compra per strada, cosa che permette di assaggiare tante cose in giro pagando molto poco. Eater consiglia per esempio una colazione con nasi lemak, riso cotto nel latte di cocco e servito con sambal (una salsa speziata e piccante), pranzo a base di un indonesiano banana-leaf thali (assaggini, salsine e fritti accompagnati da riso e serviti su una foglia di banana), e a cena char kway teow (noodles, cioè spaghetti, saltati nel wok con uova, frutti di mare, salsiccia e salsa piccante).
Le città dove mangiare nel 2020. Secondo il sito gastronomico Eater (spoiler: niente Italia, ché qui mangiamo sempre le stesse cose).
I parlamentari del M5S si sono riuniti per discutere dei candidati da proporre – o sostenere – in vista dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Sul blog di Beppe Grillo si legge: “Dall’assemblea del gruppo parlamentare uscirà una rosa di nomi che, con l’aggiunta di Romano Prodi, verrà messa in votazione sul blog. Questo perché riteniamo di dover onorare l’impegno preso con i parlamentari del PD attraverso l’email inviatagli”.
La discussione del M5S sull’elezione del presidente della Repubblica – streaming. I parlamentari stanno decidendo quali nomi proporre, ai quali aggiungere quello già deciso di Prodi.
Thomas Friedman, autorevole ed esperto inviato e columnist del New York Times, ha dedicato la sua rubrica di mercoledì a quella che ha chiamato “L’epoca della protesta”: o meglio, espressione che usa con maggiore frequenza nell’articolo, all’epoca dell’indignazione. Il tema intorno a cui Friedman riflette è quello dell’aumento straordinario delle occasioni in cui oggi le persone si sentono sollecitate e coinvolte “moralmente”, e all’altrettanto intenso carico di indignazione e proteste che ne segue, quotidianamente. Il sintomo più recente di questa tendenza è l’inclinazione di molti mezzi di informazione a incentivarla e soddisfarla e a diventarne complici e sfruttatori (i lettori dei giornali italiani ne hanno una percezione particolarmente chiara), e Friedman cita l’esempio del Guardian che ha creato una pagina web “Protest” apposita per raccogliere gli articoli che generano simili sentimenti: “Così ogni mattina, col caffè, potete avere le news, lo sport, le previsioni del tempo, e la protesta”. Dov Seidman, uno studioso di questi fenomeni interpellato da Friedman, dice: Il filosofo David Hume sosteneva che “il coinvolgimento morale diminuisce con la distanza”. Ne segue che sia vero anche il contrario: con la riduzione delle distanze, il coinvolgimento morale aumenta. Oggi che le distanze sono scomparse – siamo come tutti in un teatro affollato, e prendiamo ogni cosa sul personale – viviamo le aspirazioni, speranze, frustrazioni, dolori degli altri in modi immediati e viscerali.
Il circolo vizioso dell’indignazione. Thomas Friedman riflette sulle controindicazioni del nostro coinvolgimento morale con ogni cosa, in tempi di scomparsa delle distanze.
Nel 1977 il regista Stanley Kubrick era vicino ai cinquant’anni e alla ricerca del suo nuovo film. Il suo film precedente, il dramma storico Barry Lyndon, non era piaciuto ai critici e si dice che nemmeno lui si fosse divertito granché a girarlo. Kubrick – che prima ancora di Barry Lyndon aveva diretto, nell’ordine, Il dottor Stranamore, 2001: Odissea nello spazio e Arancia meccanica – decise di fare un horror. Visto che era solito partire dai libri, chiese che gli fossero fatti arrivare svariati libri horror. La gran parte non furono di suo gradimento. La sua segretaria raccontò che gettò via quasi tutti i libri dopo averne lette poche pagine. Continuò a leggere però un libro di Stephen King: The Shining. Diversi mesi dopo, quel libro sarebbe diventato l’undicesimo film di Kubrick: un film che diversi anni dopo – quaranta esatti, oggi – è ancora nei ricordi e nei discorsi di molti, per tutto quello che fa vedere, ma anche per tutto quello che possiamo solo intuire, teorizzare e ipotizzare.
Il mattino ha l’oro in bocca. "Shining" ha quarant'anni.
Ogni anno dal 1990 il Sole 24 Ore pubblica una classifica delle province italiane in base alla qualità della vita, tenendo conto di diversi parametri: servizi, ambiente, salute, asili, affari e lavoro, popolazione. Nell’edizione del 2017 al primo posto c’è Belluno, che sorpassa Aosta, finita al secondo posto, e Milano, che ha perso ben sei posizioni, scendendo dalla numero due alla numero otto. Altri cambiamenti notevoli sono stati quelli di Gorizia, passata dalla 19esima alla decima posizione e Ascoli Piceno, che ha conquistato 27 posizioni, arrivando 15esima nella classifica (fanno bene anche Crotone, che ne recupera 21, e Pescara, che ne riprende 19). La provincia di Savona è invece quella che è arretrata di più, perdendo in tutto 34 posizioni e scendendo alla 58esima. Come sempre, anche quest’anno la classifica mostra un certo divario tra nord e sud: la parte alta è ricca di città settentrionali (la più meridionale tra le prime quindici è proprio Ascoli Piceno), mentre quella bassa è ricca di città meridionali (nelle ultime 15 città classificate non ce ne è nemmeno una del nord). La ricerca prende in esame sei aree tematiche: ricchezza e consumi, lavoro e innovazione, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Per ognuna di queste aree, i ricercatori del Sole prendono in esame vari indicatori, come ad esempio il tasso di disoccupazione oppure il numero di reati denunciati per abitante. Ogni provincia riceve quindi un punteggio per ogni area tematica e la media di questi punteggi viene confrontata per valutare quale città sia la più “vivibile”.
Le province dove si vive meglio in Italia. Al primo posto della classifica del Sole 24 Ore c'è Belluno, Milano ha perso sei posizioni, all'ultimo c'è Caserta: ma bisogna leggerla con attenzione.
Quando avevo tredici anni volevo diventare un astronomo. Non sono mai andato oltre i libri di fantascienza, ma sognavo le stelle e prima che il mio sogno fosse interrotto nel 1986, dopo il disastro del Challenger, finii tra i finalisti del concorso “Journalist in Space”, un programma statunitense che avrebbe dovuto mandare un giornalista nello Spazio. Per questo ho accolto con entusiasmo adolescenziale l’annuncio del mese scorso sulla scoperta di sette pianeti che orbitano intorno alla stella nana TRAPPIST-1, a poco meno di 40 anni luce di distanza. I nuovi pianeti sono più o meno delle dimensioni della Terra. Tre di loro potrebbero essere abitabili. Le foto erano sbalorditive – globi blu, verdi e arancioni, con nuvole e oceani. Poi, ho letto gli articoli e mi sono insospettito. Come ha evidenziato saggiamente la giornalista del Washington Post Sarah Kaplan, gli scienziati rilevano questi pianeti soltanto come «piccoli cali di luce» che si creano quando attraversano il loro sole. «Con l’attuale tecnologia non siamo in grado di ottenere immagini dirette del nuovo sistema solare», ha scritto Kaplan. Conosciamo soltanto il loro raggio, la massa, i periodi orbitali e la distanza dalla loro piccola e – relativamente – fredda stella. Come facciamo a sapere che aspetto hanno? Noi giornalisti smaniamo per ricevere attenzioni. Oggi il nostro sostentamento dipende dal numero di persone che cliccano sui nostri articoli. E non c’è niente che catturi i lettori come delle immagini efficaci. I dati che conosciamo sui nuovi pianeti sono noiosi. Ma le immagini digitali dei nuovi mondi realizzate con quei bei colori sono irresistibili, nonostante siano soltanto supposizioni. Nelle didascalie i giornali, Washington Post compreso, hanno descritto le immagini come «raffigurazione artistica», «rendering» o «illustrazione». Non sono i giornalisti come Kaplan a scrivere le didascalie: lo fanno gli editor. Non penso però che queste didascalie segnalino a sufficienza ai lettori che le immagini sono opere di fantasia. La maggior parte dei consumatori di notizie – in special modo quelli di lingua inglese – non si prende la briga di cercare la definizione precisa di quei sostantivi latineggianti. A molte persone, ai bambini in particolare, le immagini sembrano reali. Ci servono didascalie migliori, come per esempio: «Queste immagini sono frutto dell’immaginazione. Gli scienziati non conoscono ancora il colore e le caratteristiche della superficie dei pianeti».
I 7 nuovi pianeti non sono come li avete visti. Perché non possiamo ancora osservarli direttamente: le illustrazioni si basano sui dati raccolti e non è una cosa sbagliata, ma andrebbe spiegata chiaramente.
La persona nota finora come Ellen Page, diventata famosa per aver recitato nel film Juno, ha detto martedì di essere transgender, di chiamarsi Elliot Page e di utilizzare per sé i pronomi maschili (o, in alternativa, il pronome “they”, neutro). Elliot Page ha 33 anni, è di origini canadesi ed era diventato noto nel 2007 per il ruolo di protagonista nel film Juno, per il quale aveva ricevuto una nomination all’Oscar. Martedì, con un lungo messaggio pubblicato su Instagram, ha spiegato di essere transgender scrivendo di sentirsi «fortunato di scriverlo. Di essere qui. Di essere arrivato a questo momento della mia vita». Page ha avuto ruoli anche in diversi film della serie degli X-Men, in Inception e più di recente nella serie di Netflix The Umbrella Academy. Nel 2014 aveva fatto coming out dicendo di essere gay; dal 2018 è sposato con la coreografa Emma Portner.
La persona nota finora come Ellen Page ha detto di essere transgender e di chiamarsi Elliot Page.
Il tribunale federale australiano ha deciso che sei internet service provider (ISP, cioè le società che forniscono la connessione a internet) dovranno fornire ai detentori dei diritti del film Dallas Buyers Club – il film del 2013 con Matthew McConaughey e Jared Leto che ha vinto 3 Oscar – i nomi e gli indirizzi di quasi cinquemila persone che negli ultimi mesi hanno lo scaricato illegalmente. Per l’esattezza, i provider dovranno fornire nomi e indirizzi a cui sono associati 4.726 indirizzi IP (i codici numerici che identificano un dispositivo ogni volta che si connette a una rete internet) di chi ha scaricato e condiviso su BitTorrent, famoso programma per il file sharing, il file contenente il film. La corte ha dato ragione a chi controlla i diritti di Dallas Buyers Club, che a febbraio aveva chiesto di poter ottenere informazioni su chi aveva scaricato e condiviso illegalmente il film. La corte ha spiegato che i dati degli utenti dovranno essere usati solo per ottenere un risarcimento per la violazione del copyright e non per aprire contenziosi di altro tipo. Gli ISP chiamati in causa – tra loro c’è anche iiNet, il secondo più grande in Australia – hanno detto che la decisione comporta una violazione della privacy e rientra nell’ambito dello “speculative invoicing” (la fatturazione speculativa): una pratica attraverso la quale le società provano a ottenere grandi somme di denaro dagli utenti come compensazione per i loro download illegali, e che mira a colpire pochi sfortunati per educare e “spaventare” chiunque scarichi illegalmente dal web.
La sentenza australiana sul download illegale. I provider dovranno fornire nomi e indirizzi di quasi cinquemila persone che hanno scaricato il film "Dallas Buyers Club", a cui sarà chiesto un risarcimento per la violazione del copyright.
La sera di sabato 2 giugno – a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia – un uomo di 29 anni originario del Mali e con regolare permesso di soggiorno è morto per una fucilata alla tempia: si chiamava Soumayla Sacko. Le indagini sono condotte dai carabinieri coordinati dalla Procura di Vibo Valentia e la persona che ha sparato non è ancora stata arrestata. L’omicidio è avvenuto intorno alle otto e mezzo di sera: Soumayla Sacko si trovava con altre due persone originarie del Mali e tutti avevano un regolare permesso di soggiorno. Vivevano nella vicina tendopoli di San Ferdinando, senza luce o acqua potabile e abitata dalle persone che lavorano in nero come braccianti nei campi della piana di Gioia Tauro per pochi euro al giorno. Lo scorso 27 gennaio nella baraccopoli c’era stato un incendio in cui era morta una donna, Becky Moses, di origini nigeriane. Dopo quell’episodio i migranti avevano iniziato a utilizzare le lamiere per ricostruire le baracche.
L’omicidio di Soumayla Sacko a San Calogero. Cosa sappiamo della morte del 29enne di origini maliane ucciso da un colpo di fucile alla testa mentre cercava lamiere in una fabbrica abbandonata.
Sabato 27 agosto ci sono stati ad Ascoli Piceno, nelle Marche, i primi funerali di alcune persone morte nel terremoto con magnitudo 6 che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto, con epicentro vicino ad Amatrice, in provincia di Rieti. I morti in totale sono almeno 291 (230 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata del Tronto), ha detto la Protezione Civile sabato mattina, ma le stime potrebbero cambiare ancora nelle prossime ore. Non si conosce con precisione il numero dei dispersi: nelle Marche però non ce ne sono più, ha detto il comandante regionale dei vigili del fuoco. Le persone ferite, in parte già curate e dimesse dagli ospedali, sono state invece quasi 400. Alle 11.30 ad Ascoli Piceno ci sono stati i primi funerali, di 35 delle persone morte per il sisma. Alla cerimonia partecipano il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Senato Piero Grasso e la presidente della Camera Laura Boldrini. Mattarella prima del funerale ha visitato i centri di Amatrice e Accumoli, in Lazio, due delle città colpite più duramente dal terremoto, ed è stato in alcune delle tendopoli allestite per l’accoglienza delle persone che hanno perso la casa.
Terremoto: i morti sono 291, ci sono stati i primi funerali. Ad Ascoli Piceno, c'erano anche Mattarella, Renzi, Grasso e Boldrini: ad Amatrice intanto proseguono le ricerche.
L’11 aprile del 1980, quarant’anni fa, uscì nei cinema italiani un film che parlava di uova venute dallo spazio, mostri spaventosi e profondità terrestri. Si chiamava Alien 2 – Sulla Terra, e arrivava meno di un anno dopo il celebre film di fantascienza di Ridley Scott con Sigourney Weaver, che aveva avuto un successo formidabile e che nei successivi decenni avrebbe avuto molti seguiti e spin-off. Solo che Alien 2 – Sulla Terra non era uno di questi. Il film fu girato in larga parte in Puglia, con attori sconosciuti ed effetti speciali sgangherati allestiti in una cantina romana, senza nessun tipo di autorizzazione dalla casa cinematografica che aveva prodotto Alien. Nonostante una produzione caratterizzata da scelte improbabili e comportamenti pirateschi, fu distribuito in mezzo mondo ed ebbe anche un discreto successo commerciale. Ma soprattutto diventò nei decenni seguenti un film di culto, uno di quelli che a rigor di logica non avrebbe mai dovuto esistere, ma che per qualche bizzarro motivo e accidente invece fu fatto.
La stramba storia di “Alien 2 – Sulla Terra”. Cioè il sequel italiano mai autorizzato del celebre film di Ridley Scott, realizzato in modo rocambolesco e distribuito anche a Hollywood.
La notte dell’11 luglio del 1979, quarant’anni fa, l’avvocato Giorgio Ambrosoli venne ucciso con tre colpi di pistola sotto casa a Milano, in via Morozzo della Rocca: aveva 45 anni. Dal 1974 era commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, un istituto portato quasi al fallimento dal banchiere siciliano Michele Sindona, che aveva consolidati rapporti con pezzi molto importanti della politica, della finanza e della criminalità organizzata siciliana. Il giorno dopo la sua morte, il 12 luglio del 1979, Ambrosoli avrebbe dovuto sottoscrivere una dichiarazione formale per confermare la necessità di liquidare la banca e attribuire la responsabilità della situazione a Michele Sindona. Agenti sul luogo dell’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli (ANSA)
Quarant’anni fa fu ucciso Giorgio Ambrosoli. "Il culmine di un certo modo di fare finanza, di un certo modo di far politica, di un certo modo di fare economia".
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Cinque mesi senza ministro. Repubblica riassume le conseguenze del fatto che l'Italia non abbia un ministro dello sviluppo economico.
Anche a causa della siccità e del cambiamento climatico, i livelli d’acqua del Gran Lago Salato nello Utah sono tra i più bassi di sempre: conosciuto come il mar Morto degli Stati Uniti, è il più grande lago di acqua salata dell’emisfero occidentale e fa da habitat a numerosi uccelli migratori e ad altri animali selvatici, come l’antilope, il bisonte e i gabbiani. Altri animali che sono finiti nella nostra raccolta bestiale della settimana sono un gregge di pecore durante gli incendi in Grecia e un cane al mare ignaro delle fiamme in Turchia. Visto che siamo ad agosto, vi regaliamo anche la coda di un cane della prateria, la smorfia di un lupo e un minuscolo cucciolo di panda. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Cani da pastore, smorfie di lupi e un mini panda.
Square, la società di pagamenti digitali di proprietà di Jack Dorsey, CEO di Twitter, ha annunciato che acquisirà la maggioranza delle quote di Tidal, il servizio di musica in streaming di proprietà del rapper Jay-Z. Square ha detto di aver raggiunto un accordo che prevede il pagamento di 297 milioni di dollari (246 milioni di euro) in azioni e denaro, che le permetterà di avere il controllo di Tidal. Tidal era stato fondato nel 2014 da Jay-Z insieme ad altri artisti, tra cui sua moglie Beyoncé, Alicia Keys, Chris Martin, Kanye West, Madonna, Nicki Minaj e Rihanna, dopo aver rilevato una società esistente norvegese di nome Aspiro. Nonostante i grossi investimenti, Tidal nel corso degli anni ha faticato a competere con altre grandi aziende di streaming di musica, come Spotify e Apple. Nel 2017 Jay-Z aveva venduto il 33 per cento della società all’azienda di telecomunicazioni Sprint, e le ha ricomprate all’inizio di questa settimana prima di concludere la vendita a Square.
La società di pagamenti digitali Square comprerà il servizio di streaming musicale Tidal.
Un giudice federale di Los Angeles ha deciso martedì 22 settembre che Happy Birthday, la canzoncina di compleanno che usiamo anche in Italia con il titolo Tanti Auguri, è di dominio pubblico e può essere usata gratuitamente da tutti; i diritti d’autore posseduti dalla casa discografica Warner Chappell Music, una divisione della Warner Music Group, non sono validi. La decisione è arrivata al termine di un processo iniziato nel 2013, quando una regista indipendente che stava girando un film sulla storia della canzone, Jennifer Nelson, portò la questione dei diritti di Happy Birthday in tribunale dopo che Warner Chappell Music le aveva chiesto 1.500 dollari per poter usare la canzone nel suo film. La melodia di Happy Birthday, racconta il New York Times, fu composta dalle sorelle Mildred e Patty Hill, insegnanti d’asilo in Kentucky, che la pubblicarono per la prima volta nel 1893 con la casa discografica Clayton F. Summy Company. Nel corso dei primi anni del Novecento cominciarono a diffondersi i testi sul compleanno, sovrapposti alla melodia delle sorelle Hill; nel 1935 la Clayton F. Summy Company registrò i diritti per una versione della canzone delle sorelle Hill con il titolo Happy Birthday to You e un nuovo testo, simile a quello che si canta oggi alle feste di compleanno. Warner Chappell Music aveva acquisito i diritti di Happy Birthday nel 1988 quando aveva comprato la casa discografica Clayton F. Summy Company e da allora riscuoteva i diritti per l’utilizzo della canzone, circa 2 milioni di dollari all’anno in media.
“Happy Birthday” è di tutti. Lo ha deciso un giudice americano, stabilendo che i diritti d'autore posseduti dalla Warner Music Group non sono validi.
Lunedì 7 dicembre all’ArcLight Cinemas Cinerama Dome di Hollywood, in California, c’è stata la prima proiezione di The Hateful Eight, il nuovo film di Quentin Tarantino. Alla prima erano presenti gli attori protagonisti del film tra cui Kurt Russell, Samuel L. Jackson, Cristoph Waltz, Channing Tatum, Tim Roth, Jennifer Jason Leigh e Michael Madsen. Oltre agli attori del cast e alle loro mogli e mariti c’erano anche diversi amici di Tarantino, tra cui per esempio il regista e attore Eli Roth. The Hateful Eight è un western ma la storia non ha alcun collegamento con quella di Django Unchained, il precedente film di Tarantino, uscito nel 2012. Racconta la vicenda dei passeggeri di una diligenza bloccati da una tormenta di neve in Wyoming, negli Stati Uniti, poco dopo la fine della Guerra civile americana. Tra i passeggeri della carovana, che trovano rifugio in un saloon, ci sono due cacciatori di taglie, un soldato secessionista, un boia, una donna prigioniera, un francese e un cowboy. Il film uscirà in Italia il prossimo 4 febbraio.
Le foto della prima di “The Hateful Eight”, il nuovo film di Tarantino. È stato proiettato a Hollywood e c'erano Kurt Russell, Samuel L. Jackson, Cristoph Waltz, Channing Tatum, Tim Roth, Jennifer Jason Leigh e Michael Madsen (tutti, insomma).
Il segretario della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto che il governo non intende sforare le regole di bilancio stabilite dall’Europa. Intervistato dal giornalista Mario Giordano alla festa della Lega di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, Salvini parlando del limite al 3 per cento al deficit ha detto (al minuto 33.35): «Lo sfioreremo dolcemente, come i leghisti sanno fare, senza superarlo»
Salvini dice che il governo «sfiorerà dolcemente» il 3 per cento di deficit. Assicura che il governo intende rispettare le regole europee su quanto il nostro paese può spendere.
Mentre proseguono le indagini delle cinque procure che si stanno occupando del presunto utilizzo illecito dei rimborsi elettorali della Lega Nord da parte del suo ex tesoriere, Francesco Belsito, e dei possibili legami con la ‘ndrangheta, oggi i giornali si occupano dei difficili rapporti all’interno del partito. Lo spunto arriva da un’inchiesta pubblicata sul numero di questa settimana di Panorama, dove Giacomo Amadori ipotizza che Belsito avesse messo in piedi un’attività di dossieraggio per ottenere informazioni su Roberto Maroni e altri esponenti della Lega Nord, che volevano vederci chiaro nella gestione dei conti da parte del suo ex tesoriere. Il dossier Stando a quanto racconta Amadori, a partire dallo scorso gennaio Belsito avrebbe “sguinzagliato la sua squadretta di segugi” verso Maroni. La squadra era composta da un investigatore privato, tale V., e da un maresciallo dei carabinieri in congedo, tale G., con qualche traversia giudiziaria alle spalle. I due avrebbero raccolto materiali e informazioni su Roberto Maroni per tre mesi circa, ora in possesso dei magistrati. Tra i documenti ci sarebbero le visure di tre società.
Il “dossier” contro Roberto Maroni. Che cosa c'è nell'inchiesta di Panorama sulle indagini interne di Belsito nella Lega (e le accuse su un affitto pagato a Calderoli con i soldi del partito).
Dalle sette di questa mattina si sta votando per il referendum sulla riforma della Costituzione. Tra quelli che hanno votato c’è anche il cantante Piero Pelù, che poco dopo le 12 ha pubblicato sul suo profilo Facebook un post in cui ha scritto che la matita con cui ha votato non era indelebile, come invece avrebbe dovuto essere. Il post è stato ripreso e condiviso molto, e la storia delle matite che si cancellano è finita sulle homepage dei principali siti di news italiani. Sembra che in altri seggi ci siano state segnalazioni simili a quella di Pelù: Repubblica ha scritto che nelle ultime ore c’è stato «un susseguirsi di denunce, da Roma a Genova, da Napoli a Salerno, da Isernia a Catania». Il ministero dell’Interno ha risposto negando le accuse, dicendo che tutte le matite fornite ai seggi sono indelebili. Pelù ha scritto di essere andato al suo seggio elettorale (in provincia di Firenze) per votare e di essersi portato dietro un foglio bianco e una gomma; ha detto di aver scoperto che le cose scritte con la matita copiativa – quella con cui si vota, che dovrebbe essere indelebile – si potevano cancellare. Pelù ha aggiunto di aver denunciato il fatto al presidente del suo seggio e ha allegato tre foto come prova. Alle 17 di domenica pomeriggio il post aveva più di ottomila commenti ed era stato condiviso più di 80mila volte.
La storia delle “matite copiative” e indelebili ai seggi elettorali. I giornali parlano di diverse segnalazioni sull'irregolarità della matite usate per votare, il ministero dell'Interno ha smentito.
Martedì la Commissione per la Certificazione Regionale Africana, un organismo indipendente internazionale, ha annunciato ufficialmente che il virus della poliomielite che si trova in natura è stato eradicato in Africa. La Commissione, che aveva ricevuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il mandato di valutare l’eventuale presenza del virus nel continente, ha accertato che il 95 per cento della popolazione africana ha raggiunto l’immunità. L’ultimo paese africano dove si registrava una trasmissione endemica della poliomielite era la Nigeria. L’eradicazione del virus è stata ottenuta grazie ai vaccini e a uno sforzo globale che dura da più di 30 anni, con l’obiettivo di eliminare definitivamente la malattia. La poliomielite è una malattia che ha condizionato l’esistenza dell’umanità per millenni con grandi epidemie che interessavano soprattutto i bambini e portavano a forme permanenti di paralisi. Dei tre tipi di poliovirus conosciuti in natura, due sono stati dichiarati eradicati globalmente, mentre quello di tipo 1 – oggetto dell’annuncio della Commissione – rimane presente in Afghanistan e in Pakistan. Si specifica che è stato eradicato il virus presente in natura perché è ancora presente quello derivato dal vaccino, che però provoca epidemie piuttosto limitate e più facilmente contenibili.
Il virus della poliomielite che si trova in natura è stato dichiarato eradicato in Africa.
L’agenzia di rating Standard & Poor’s (S&P) ha confermato la valutazione assegnata ai titoli di Stato italiani di BBB, e ha mantenuto “negativo” il cosiddetto outlook: le previsioni sull’andamento del paese. I titoli di stato italiani si trovano al penultimo gradino della classifica degli investimenti consigliati: in diversi temevano che Standard & Poor’s avrebbe abbassato la loro valutazione a BBB-, a un solo gradino dal livello “junk”, spazzatura. La conferma della valutazione BBB è molto importante perché molti fondi di investimento impongono di vendere i titoli quando escono dalla categoria degli “investimenti consigliati” e un abbassamento a BBB- avrebbe portato l’Italia più vicina a quel punto. Leggi anche: Cosa sono le agenzie di rating
Standard & Poor’s ha confermato il rating dell’Italia a BBB, con outlook negativo.
Il direttore di Repubblica Mario Calabresi ha commentato oggi in prima pagina sul quotidiano lo “spettacolo sconfortante e penoso” del punto apparentemente morto a cui è arrivata la proposta di legge sulle unioni civili, “la pallida copia di una legge che esiste da tempo nel resto dell’Occidente, niente di rivoluzionario. Una legge che dovrebbe servire a sanare due ritardi storici e a rispondere a cambiamenti profondi delle nostre società”. Analizzando nella seconda parte dell’articolo – superata la parte sull’imbarazzo e lo scoramento – quali siano stati gli sbagli e le colpe di chi ha concorso all’attuale situazione. Chi sono i responsabili di questa situazione grottesca e grave? Non è difficile rispondere: il Pd, Renzi e il Movimento 5 stelle. Questi ultimi hanno dimostrato ancora una volta di non essere interessati a fare politica, nel senso nobile del termine: mettersi in gioco, fare la differenza nella vita delle persone, caricarsi scelte complesse e difficili con senso di responsabilità. La cosa che hanno imparato meglio in questi pochi anni di presenza in Parlamento è il vizio di fare giochini tattici, sono diventati professionisti di quei voltafaccia che si pensava appartenessero a stagioni passate. Il Pd aveva un problema interno ma non è stato capace di affrontarlo per tempo e con chiarezza e alla fine, molto ingenuamente, si è fidato dei grillini nella speranza che fossero loro a sciogliere i nodi e ad evitare il confronto tra le anime del partito. Il presidente del Consiglio ha creduto che si potesse approvare una legge di questo tipo senza metterci fino in fondo la faccia e senza un vero confronto con gli alleati di governo, nella convinzione che bastasse avere il merito di appoggiare il testo Cirinnà qualunque fosse la sorte finale. Non si può pensare che vittoria, sconfitta e pareggio siano cose ugualmente tollerabili, ci vuole il coraggio di definirsi, di scendere in battaglia, anche a costo di polemiche e rotture. Il tutto è stato peggiorato e reso indigesto da un dibattito pubblico pessimo, fazioso, inquinato dagli estremismi e dalle falsificazioni. Un dibattito in cui è mancata la serenità da ogni parte e in cui i termini del confronto sono stati resi irriconoscibili. In nessuna parte della legge si prevede che una coppia omosessuale possa chiedere di adottare un bambino (si prevede invece che il coniuge abbia il diritto di adottare il figlio naturale del compagno) ma il messaggio è passato così in tanta parte dell’opinione pubblica. Così come non si parla mai di utero in affitto, una pratica vietata in Italia che ci rimanda allo sfruttamento di donne povere e deboli, una pratica che sembra apparsa sulla scena solo oggi per le coppie gay quando è invece utilizzata da tempo da coppie eterosessuali che non riescono ad avere figli.
Di chi è colpa. Del PD, di Renzi, del M5S, e delle bugie raccontate a destra, spiega il direttore di Repubblica a proposito dello "spettacolo penoso" del fallimento sulle unioni civili.
Nel corso del 2014 il maltempo e la mosca olearia – un insetto la cui larva è un parassita degli ulivi – hanno danneggiato la produzione italiana di olio d’oliva: le piogge copiose hanno favorito gli attacchi dei patogeni e hanno avuto un impatto negativo sulla qualità e sulla quantità del prodotto finale. In alcune parti d’Italia la produzione è calata fino al 50 per cento rispetto allo scorso anno, e i prezzi si sono alzati: a Bari, per esempio, secondo i dati della Coldiretti (la confederazione nazionale degli coltivatori diretti) il costo dell’olio d’oliva è aumentato del 38 per cento. Secondo l’ISMEA – l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare – la produzione di olio di oliva dovrebbe scendere quest’anno a 302 mila tonnellate rispetto alle 464 mila (dato Istat) dello scorso anno. Al centro-nord si dovrebbe registrare un calo della produzione tra il 35 e il 50 per cento, mentre al sud le percentuali cambiano da regione a regione: in Basilicata e Abruzzo la produzione dovrebbe calare del 45 per cento, in Campania del 40 per cento e in Sicilia del 22 per cento. In Sardegna si parla invece di un probabile aumento del 30 per cento rispetto al 2013, un periodo nel quale però la produzione era stata scarsissima. Un leggero incremento dovrebbe esserci anche in Piemonte. L’ISMEA, comunque, ha diffuso solo dati parziali: per avere dei dati certi bisognerà aspettare dicembre. Alcuni piccoli produttori hanno scelto di non raccogliere le poche olive non danneggiate dal maltempo, perché facendolo non avrebbero potuto garantire il solito livello di qualità: ora dovranno vendere le scorte dello scorso anno.
La crisi dell’olio d’oliva in Italia. La produzione italiana sta andando molto male quest'anno, un po' per il brutto tempo, un po' per una mosca e un po' per colpa nostra.
Il modulo per l’autocertificazione (o autodichiarazione) per gli spostamenti durante le restrizioni per il coronavirus (SARS-CoV-2) è stato cambiato di nuovo, dopo che già era successo più volte, l’ultima il 23 marzo. La nuova versione del modulo di autocertificazione, necessario per spostarsi sul territorio nazionale, al momento è quindi quella pubblicata dal ministero dell’Interno nel pomeriggio di giovedì 26 marzo. Il nuovo modulo di autocertificazione, nell’aspetto molto simile al precedente, fa riferimento al decreto legge numero 19 del 25 marzo, quello di cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva parlato la sera di martedì 24 marzo, che, tra le altre cose, inasprisce le sanzioni per chi trasgredisce i divieti di spostamento.
Il modulo di autocertificazione per spostarsi durante le restrizioni per il coronavirus è cambiato di nuovo. È stato modificato un'altra volta (l'ultima delle varie modifiche era stata il 23 marzo).
Tesla, l’azienda statunitense di Elon Musk produttrice di automobili elettriche, ha presentato la sua nuova attesa Model Y, un SUV compatto che sarà messo in vendita a partire dal prossimo anno. Il nuovo modello sarà disponibile in varie configurazioni, a partire da 47mila dollari per la Model Y che può percorrere fino a 450 chilometri prima di richiedere una ricarica delle batterie. Musk ha poi annunciato che un modello più economico, da 39mila dollari, sarà messo in vendita a partire dal 2021. La Model Y è un po’ più piccola del SUV Model X già in commercio e un po’ più grande della Model 3, la prima automobile elettrica pensata per il mercato di massa prodotta da Tesla. Gli interni ricordano molto quelli della Model 3, con un grande touchscreen per gestire il pilota automatico e le altre dotazioni dell’automobile. Per Tesla la produzione della Model Y sarà una nuova sfida, dopo quella per produrre a basso costo le Model 3 e che è costata un anno di grandi difficoltà all’azienda. Tesla non ha mantenuto i tempi inizialmente promessi da Musk per le consegne, ma ha comunque recuperato raggiungendo ritmi più adeguati nella produzione per rispondere alla forte domanda di nuove Model 3, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa.
Tesla ha presentato Model Y, il suo nuovo SUV compatto.
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha ricevuto oggi l’incarico di formare un nuovo governo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale, e ha accettato con riserva. Da almeno un paio di giorni praticamente tutti i retroscena politici pubblicati dai giornali indicavano Gentiloni come il più probabile successore di Matteo Renzi alla presidenza del Consiglio, dopo le sue dimissioni presentate in seguito alla vittoria del No al referendum costituzionale. Gentiloni ha detto che «il quadro ampio e articolato delle consultazioni svolte dal presidente della Repubblica sarà la base del mio lavoro per definire composizione e programma del nuovo governo», aggiungendo che cercherà di facilitare «il lavoro delle forze parlamentari per definire con necessaria sollecitudine le nuove regole elettorali». Ha detto che dalle consultazioni «è emersa la conferma della decisione del presidente Matteo Renzi di non accettare un reincarico, in coerenza con l’impegno che Renzi aveva più volte manifestato nel corso della campagna referendaria. E questa coerenza merita rispetto da parte di tutti». Gentiloni ha anticipato che il nuovo esecutivo sarà simile all’ultimo: «non per scelta ma per senso di responsabilità ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscenti», e ha spiegato che pensa di tornare da Mattarella con la lista dei ministri il prima possibile. Tra le 18 e le 20 si svolgono alla Camera le prime consultazioni di Gentiloni con le forze parlamentari che sosterranno il nuovo esecutivo. #Quirinale: Dichiarazione dell’onorevole Paolo #Gentiloni dopo il conferimento dell’incarico da parte del Presidente #Mattarella pic.twitter.com/eAUqTpAIFB
Gentiloni ha ricevuto l’incarico di formare un nuovo governo. Il ministro degli Esteri ha accettato con riserva, dopo l'incontro di oggi al Quirinale con il presidente Mattarella.
Martedì l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences – l’organizzazione fondata in California nel 1927: quella che ogni anno assegna i premi Oscar, per capirci – ha organizzato una proiezione speciale per festeggiare il 40esimo anniversario di Frankenstein Junior, uscito nei cinema americani il 15 dicembre del 1974. All’evento, che si è tenuto al Samuel Goldwyn Theater di Beverly Hills, California, erano presenti il regista e sceneggiatore Mel Brooks, le attrici Cloris Leachman (la Frau Blücher del film), Teri Garr (l’assistente Inga) e il produttore Michael Gruskoff. Frankenstein Junior è ispirato a Frankenstein di Mary Shelley: è una parodia del genere horror e in particolare dei numerosi adattamenti del romanzo negli anni Trenta, come si vede anche dall’utilizzo del bianco e nero e da molte tecniche di regia frequenti all’epoca. Facevano parte del cast anche Gene Wilder, nella parte del dottor Frederick Frankenstein, Peter Boyle nella parte della creatura e Marty Feldman in quella di Igor (Aigor!). Il film ebbe un enorme successo di incassi ed è tuttora considerato uno dei migliori film comici di tutti i tempi: in Italia la sua fama è legata soprattutto alla brillante traduzione – che ha reinventato battute e giochi di parole ormai famosissime – e al doppiaggio.
La proiezione speciale per i 40 anni di “Frankenstein Junior”. C'erano il regista Mel Brooks e le attrici Teri Garr, cioè Inga, e Cloris Leachman, cioè Frau Blücher (nitriti).
Martedì 11 marzo a Londra nel Regno Unito sono stati annunciati i vincitori dei Wellcome Image Awards 2014, i premi per le migliori immagini di scienza consegnati ogni anno dalla fondazione Wellcome, impegnata nella promozione della conoscenza sulla salute umana e degli animali. Le fotografie, realizzate in buona parte utilizzando microscopi, mostrano microrganismi marini, l’intricata rete di terminazioni nervose del cervello umano, embrioni di pesce e cristalli di semiconduttori. L’immagine che ha ricevuto una menzione speciale è stata quella del torace di un paziente cui è stato impiantato un cuore artificiale in attesa di un trapianto.
18 notevoli immagini di scienza. Un uovo di pidocchio su un capello, un torace con un cuore artificiale, una zecca sulla gamba del fotografo.
Mercoledì 30 aprile nella provincia di Modena ci sono state alcune trombe d’aria che hanno causato il ferimento di almeno due persone e numerosi danni, soprattutto a capannoni industriali. I forti venti erano stati previsti dalla Protezione civile, che aveva diffuso dei comunicati per mettere in allerta gli abitanti, ma la perturbazione è stata più violenta del previsto. Una tromba d’aria ha causato numerosi danni nella zona industriale di Nonantola, a una decina di chilometri da Modena. Sono volate parte delle coperture dei capannoni e sono state danneggiate altre strutture per le produzioni. La tromba d’aria si è mantenuta comunque all’esterno del centro storico di Nonantola, dove non si sono registrati particolari danni. Sei famiglie sono state evacuate dalle loro case per motivi di sicurezza, in attesa che fossero completate le verifiche sulla stabilità degli edifici. Ci sono stati crolli in alcuni casolari abbandonati e giovedì 1 maggio si è resa necessaria una pulizia straordinaria nella zona.
Le trombe d’aria nel modenese. I video dei tornado che qualche giorno fa hanno causato il ferimento di almeno due persone e seri danni ai capannoni industriali, soprattutto nella zona di Nonantola.
Empy Porn Sets è un progetto realizzato dalla fotografa inglese Jo Broughton a partire dal 2001, quando per mantenersi gli studi trovò un lavoro come donna delle pulizie per uno studio che produceva film porno. Prima di pulire e riordinare Broughton scattava delle fotografie ai diversi set utilizzati per le riprese, che in molti casi avevano ancora degli accessori sulla scena: tacchi, lubrificanti, dildo e reggiseni, ad esempio. Tra gli altri ci sono tradizionali camere da letto, ma anche banchi di scuola, letti d’ospedale e set pieni di palloncini, tutti fotografati in piena luce e senza attori. Broughton ha spiegato che all’inizio ha tenuto nascosta la sua collaborazione con il settore del porno e che spesso ha avuto dei problemi ad affrontare il modo in cui venivano trattate le donne che trovava sui set. Ancora oggi dice di non essere completamente a suo agio con l’argomento, ma che si rende conto che «ci sono due lati di ogni medaglia, luce e buio». Sul suo sito Broughton ha spiegato:
I set dei porno, vuoti. Fotografati dall'inglese Jo Broughton, che ci ha lavorato per anni come donna delle pulizie.
Avengers: Endgame è nei cinema da una settimana: è già il film più visto dell’anno e ci si chiede se riuscirà a superare Avatar e diventare il più visto di sempre. Endgame è il punto più alto della più imponente serie di film della storia del cinema ed è stato visto, solo in Italia, da più di tre milioni di spettatori. “Endgame” vuol dire “conclusione” ed è una parola che pronuncia per primo Doctor Strange, parlando con Iron Man in Avengers: Infinity War, il precedente film sugli Avengers. Ma Endgame è solo la conclusione di un pezzo di storia della Marvel, e già sono in programma svariati altri film e alcune serie tv. Di un film sappiamo molto: è Spider-Man: Far from Home, che uscirà l’11 luglio. Degli altri sappiamo solo qualcosa: per esempio che alcuni saranno sequel con personaggi che già conosciamo (e quindi si può fare qualche ipotesi sulla trama), e altri film con nuovi personaggi (in certi casi sappiamo anche quali). Avengers: Endgame è stato il 22° film della Marvel: conclude la “Saga dell’Infinito” ed è il penultimo film della cosiddetta “Fase 3”, iniziata con Capitan America: Civil War. Spider-Man: Far from Home che inizierà poco dopo la fine degli eventi mostrati in Endgame sarà quindi un epilogo di quanto visto finora, che mostrerà come se la cava Peter Parker senza Tony Stark e come il mondo ha reagito alla scomparsa e ricomparsa, dopo cinque anni, di metà delle forme di vita che lo abitano. C’è anche il trailer:
E dopo “Endgame”? la Marvel ha in programma nuovi film con vecchi personaggi (Spider-Man, ma non solo), nuove serie tv con i personaggi dei film e nuovi film con nuovi personaggi.
I nuovi modelli di iPhone sono solitamente presentati da Apple nel corso della prima metà di settembre, ma quest’anno la società ritarderà l’annuncio dei suoi nuovi smartphone probabilmente fino a ottobre. Secondo le fonti consultate da Bloomberg, solitamente affidabili e bene informate, Apple ha chiesto ai propri fornitori in Oriente di produrre almeno 75 milioni di nuovi iPhone con tecnologia 5G, per le connessioni mobili di nuova generazione ad alta velocità, prevedendo una domanda per i propri smartphone in linea con quella degli scorsi anni, nonostante la pandemia da coronavirus e i cambiamenti nelle abitudini di spesa in alcuni mercati. Quattro nuovi iPhone Sempre secondo Bloomberg, a ottobre Apple presenterà quattro nuovi modelli di iPhone con design diversi tra loro, a cominciare dalle dimensioni degli schermi. L’azienda prevede che la domanda per questi iPhone sia tale da consentire di venderne almeno 80 milioni entro la fine dell’anno, complice la stagione degli acquisti natalizi, tradizionalmente la più redditizia per il settore tecnologico dedicato ai singoli consumatori.
Apple presenterà quattro nuovi iPhone. Ma lo farà un po' in ritardo rispetto al solito, anche a causa della pandemia: avranno il 5G e arriveranno insieme a nuovi iPad, Apple Watch e HomePod, dice Bloomberg.
Il 6 febbraio sono stati assegnati gli Annie Awards, i più importanti premi del cinema d’animazione. Molti premi – tra cui quello per il miglior film d’animazione – sono stati vinti da Inside Out. Un altro importante premio, quello per il miglior personaggio animato di un film in live action, l’ha vinto Lucy, il nome che è stato dato alla femmina d’orso protagonista insieme a Leonardo DiCaprio di quella che è probabilmente la scena più famosa e discussa di The Revenant, l’ultimo film di Alejandro González Iñárritu. Lucy – e più precisamente il team che l’ha realizzata – ha battuto cinque altri candidati: Indominus Rex di Jurassic World, Smaug e Azog di Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate e Hulk e Ultron, due personaggi di Avengers: Age of Ultron. La scena di The Revenant in cui compare la femmina d’orso è stata apprezzata da molti critici per il suo realismo e nelle ultime settimane sono uscite alcune informazioni su come è stata girata: non si tratta di un vero e proprio spoiler ma se non avete ancora visto il film e non volete rovinarvi la sorpresa è meglio non andare oltre. Lucy è senza dubbio una femmina. Probabilmente per una questione di comodità, nelle recensioni statunitensi e in quelle italiane si è parlato di un generico orso. È l’orso grizzly che – per fame e per proteggere i suoi cuccioli – nella prima metà del film attacca e quasi uccide Hugh Glass, il personaggio interpretato da DiCaprio. Parlando dell’orso, Hollywood Reporter ha scritto: «Sta sullo schermo per appena sei minuti, ma l’ormai famigerata femmina di grizzly che attacca l’esploratore Hugh Glass è diventata una delle più discusse – ed elusive – star dell’anno». Sempre parlando della scena dell’orso il New York Times ha scritto che «potrebbe rappresentare per i boschi quello che Lo squalo ha rappresentato per l’oceano».
Ma l’orso di “The Revenant”, come l’hanno fatto? usando le animazioni in CGI, un attore con una tuta blu e il verso di un cammello, tra le altre cose.
Il New York Times, uno dei più grandi, famosi e autorevoli giornali al mondo, ha pubblicato alcuni dati relativi al numero dei suoi lettori, a quello dei suoi abbonati e alle rendite derivanti dalla pubblicità. Come mostra bene questo grafico che analizza i ricavi del New York Times negli ultimi 14 anni, i ricavi derivanti dalla vendita del giornale – sia online che versione cartacea – sono in aumento (la linea blu), così come è in aumento il numero di abbonati all’edizione digitale del giornale (linea verde). I ricavi provenienti dalla vendita di spazi pubblicitari (la linea rossa) sono invece in costante calo, ormai da diversi anni. Derek Thompson, giornalista della rivista Atlantic, ha cercato di trarre qualche conclusione sull’andamento del giornale e ha individuato tre questioni interessanti, sia per il New York Times che, più in generale, per il mercato dei giornali.
Come vanno gli affari del New York Times. Bene e male, perché è "un'ottima azienda in un mercato terribile": aumentano i lettori ma diminuiscono i ricavi pubblicitari.
Renzo Bossi, figlio di Umberto e uno dei principali esponenti della Lega Nord, coinvolto anche lui nelle indagini degli ultimi giorni sull’utilizzo dei fondi pubblici al partito, ha annunciato oggi a TgCom24 le sue dimissioni da consigliere regionale della Lombardia. “Non sono indagato ma mi dimetto. Senza che nessuno me l’abbia chiesto”, ha detto Renzo Bossi che poi ha aggiunto: “Do l’esempio, sono sereno e ho fiducia nella magistratura”. Intanto Alessandro Marmello, autista e bodyguard di Renzo Bossi, ha dichiarato al settimanale Oggi di esser stato “il bancomat” di Renzo Bossi. “Non ce la faccio più”, ha detto Marmello come anticipato oggi dal settimanale, “ritiro denaro contante dalle casse della Lega sotto la mia responsabilità. Lui incassa e non fa una piega. Non ce la faccio più, non voglio continuare a passare soldi al figlio di Umberto Bossi in questo modo: quel denaro lo ritiro dalla Lega a mio nome. E lui se lo mette in tasca come fosse la cosa più naturale del mondo. Adesso basta, sono una persona onesta, a questo gioco non ci voglio più stare”. Marmello ha anche fornito dei video a Oggi in cui sembra passare diverse banconote a Renzo Bossi.
Le dimissioni di Renzo Bossi. Il figlio del leader della Lega Nord ha annunciato oggi di volersi dimettere da consigliere regionale della Lombardia dopo le rivelazioni del suo autista a Oggi.
Il discusso, complicato e più volte rimandato nodo della successione a Mario Draghi come governatore della Banca d’Italia arriva oggi al momento decisivo. Ieri il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha detto che entro oggi “inizierà la pratica” per la nomina del nuovo governatore: la legge prevede che sia lui a designarlo, comunicandone il nome in una lettera al Consiglio superiore della Banca d’Italia, tenuto poi a esprimere con un voto – non vincolante, ma molto importante – il suo gradimento. Alcuni dei nomi in campo sono noti, altri lo sono meno e sono venuti fuori nelle ultime ore. Alla Banca d’Italia esiste una regola non scritta, una prassi, secondo cui prima di andare via il governatore uscente indica al governo il suo possibile successore. Il prescelto sarebbe in questo caso Fabrizio Saccomanni, 69 anni, oggi direttore generale della Banca d’Italia: una scelta interna e di continuità rispetto a Draghi, come è stata più volte descritta in queste settimane. La scelta di Saccomanni è stata più volte descritta dai giornali anche come la preferita da Giorgio Napolitano, e ieri Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini l’hanno auspicata con un comunicato congiunto. Il noto dualismo tra Draghi e Tremonti – e tra Tremonti e Berlusconi – ha prodotto però nel tempo un’altra candidatura: quella di Vittorio Grilli, 54 anni, direttore generale del Tesoro, proposto proprio dallo stesso Tremonti (Bossi si è poi accodato, dicendo di preferire Grilli perché è milanese).
Il pasticcio della Banca d’Italia. Le cose da sapere sulla confusa designazione del successore di Mario Draghi, che forse si risolve oggi.
Il consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala di Milano ha deciso di restituire all’Arabia Saudita i tre milioni e 100mila euro che il paese aveva versato come prima parte di un finanziamento da 15 milioni per entrare a far parte del consiglio di amministrazione del teatro. Dell’investimento si era molto parlato nelle ultime settimane, con toni critici nei confronti del sovrintendente del teatro, l’austriaco Alexander Pereira, che aveva trattato con il ministro della Cultura saudita, il principe Badr bin Abdullah bin Mohammed bin Farhan al Saud, per ottenere il finanziamento. Inizialmente Pereira avrebbe parlato con Badr dell’investimento saudita nel teatro con il sostegno della Lega, tramite alcuni suoi esponenti molto vicini al ministro dell’Interno Matteo Salvini: dopo l’arrivo dei primi 3,1 milioni di euro il 4 marzo però il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, a sua volta membro della Lega, aveva accusato Pereira di aver condotto le trattative senza consultarsi con il consiglio di amministrazione. Anche il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli e il sindaco di Milano Beppe Sala lo avevano criticato per la stessa ragione.
Il Teatro alla Scala di Milano restituirà i 3,1 milioni di euro versati dall’Arabia Saudita per un posto nel consiglio di amministrazione.
Rizzoli Lizard ha pubblicato il graphic novel La tecnica del perineo, dei disegnatori francesi Florent Ruppert e Jérôme Mulot, tradotto in italiano da Boris Battaglia. Ruppert e Mulot lavorano insieme nel fumetto da molti anni, entrambi autori e disegnatori delle loro storie. La tecnica del perineo è uscito in Francia nel 2014 e racconta – con tavole che passano spesso dal reale all’immaginato – la storia del rapporto tra JH e Sarah che si sono conosciuti sul sito di incontri OkCupid e hanno iniziato una relazione sessuale su Skype, attraverso gli schermi di computer e smartphone, a distanza ma molto complice: e che gli autori rappresentano con grande fantasia grafica. Quando JH chiede a Sarah di incontrarsi di persona le cose si sviluppano e complicano, e lei gli chiede di imparare la tecnica del perineo, grazie alla quale lui potrà avere il pieno controllo del proprio orgasmo. Queste sono alcune tavole del libro. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Com’è una storia di sesso e amore su Skype. Come quella raccontata nel nuovo graphic novel di Florent Ruppert e Jérôme Mulot, "La tecnica del perineo".
Lunedì 4 gennaio, in tarda serata, il governo ha approvato un nuovo decreto legge che prevede nuove restrizioni per contenere la pandemia da coronavirus. Tra le altre cose, il decreto – il cui testo deve ancora essere pubblicato – stabilisce che l’insegnamento in presenza nelle scuole superiori riprenderà lunedì 11 gennaio per il 50 per cento degli studenti, e non il 7 gennaio, come era stato precedentemente deciso. Le regole per le scuole elementari e medie sono diverse, e negli ultimi giorni alcune regioni hanno annunciato l’introduzione di misure ancora più stringenti. Scuole superiori Prima della pausa per le festività, l’insegnamento nelle scuole superiori si svolgeva solamente attraverso la didattica a distanza. L’insegnamento riprenderà con questa modalità a partire da giovedì 7 gennaio mentre, come stabilisce il nuovo decreto, da lunedì 11 gennaio le scuole superiori riapriranno in presenza, ma solo per il 50 per cento degli studenti.
Come e quando riapriranno le scuole in Italia. Dal 7 gennaio ricominceranno le lezioni in presenza nelle scuole elementari e medie, mentre le scuole superiori riapriranno l'11 gennaio, tranne che in alcune regioni.
Mentre nei cinema italiani La Bella e la Bestia continua a essere il film più visto (con abbondante vantaggio sul secondo), tra mercoledì e giovedì sono usciti molti film, più che in altre settimane dell’anno. Non c’è il filmone in grado di sbaragliare la concorrenza e prendersi da solo più della metà dei biglietti del weekend ma ce ne sono almeno quattro o cinque che, per diversi motivi e per diversi spettatori, possono essere interessanti. Life – Non oltrepassare il limite, se vi piacciono i film nello Spazio e non vi disturba il fatto che, in effetti, ricorda molto Alien. Elle, se volete fare bella figura con gli amici e se siete tra quelli che pensano che Isabelle Huppert stia lì in alto, vicino a Meryl Streep e poche altre. La cura del benessere, se volete un thriller/horror un po’ alternativo (ma forse debole nella trama, dicono). Non è un paese per giovani, se vi interessa una storia sui giovani che non riescono a farcela in Italia e allora vanno a Cuba per svoltare. Victoria, se vivete nel giusto posto o avete abbastanza benzina nella macchina e volete fare la scelta più cinematograficamente coraggiosa della settimana: è un unico piano sequenza di oltre due ore, girato a Berlino, tra la notte e l’alba.
Stasera cinema? una commedia italiana sui giovani italiani, un film di fantascienza simile ad "Alien", e uno drammatico – ma anche comico – con Isabelle Huppert.
Negli ultimi vent’anni Yahoo si è impegnato per costruire uno dei siti più visitati al mondo e una solida attività di pubblicità digitale, riuscendo a fare entrambe le cose. Lo status di quinto sito più visitato al mondo, però, non è bastato a migliorare le deprimenti prospettive future della società che ha ridefinito il concetto di innovazione nei primi anni di Internet. Oggi l’altissimo numero di visitatori di Yahoo − che solo negli Stati Uniti supera i 200 milioni ogni mese − è riuscito soltanto a rendere la società un investimento più allettante per le società finanziarie che vorrebbero scorporarla, e per gli investitori ci sono poche speranze che Yahoo possa reggersi in piedi da sola. Martedì 19 aprile i dirigenti di Yahoo hanno detto che continueranno a valutare la vendita della società ed espandere la sua attività pubblicitaria su mobile e video, nonostante il calo dell’11 per cento nei ricavi nell’ultimo anno. Ma cosa non ha funzionato a Yahoo, quindi? Nel settore tecnologico c’è chi è convinto che i suoi problemi partano da lontano. Mentre Google e Facebook vincevano la guerra per gli introiti dalla pubblicità, i migliori ingegneri del software di Yahoo continuavano ad andarsene per inseguire opportunità migliori nella Silicon Valley. Senza i suoi talenti, Yahoo ha faticato a sviluppare prodotti che potessero tenere il passo delle tendenze dei clienti. Anche se Yahoo alla fine è riuscito a far sì che un numero enorme di visitatori guardassero i suoi contenuti più interessanti e usassero il suo popolare servizio di email, questo non è stato sufficiente a farle guadagnare abbastanza da soddisfare gli investitori. «Generano molto traffico, ma sono arrivati al punto in cui molte persone hanno perso la pazienza. Sono l’ombra di quello che erano», ha detto Rob Leathern, CEO della società di pubblicità digitale Optimal.
Yahoo è finito? perché uno dei siti più visitati al mondo non è riuscito a tener testa a Facebook e Google e ora potrebbe essere costretto a vendere.
Per la prima volta in Italia un vescovo è stato denunciato per favoreggiamento in relazione a un caso di pedofilia. Il vescovo è Gino Reali, della diocesi di Porto Santa Rufina: siamo nella provincia di Roma, a nord ovest della città. Il prete autore gli abusi sarebbe Ruggero Conti, sotto processo per pedofilia. Conti fu arrestato nel 2008: a suo carico l’accusa di sette casi di abusi occorsi tra il 1998 e il 2008. “Oggi per la prima volta in Italia – hanno affermato gli avvocati di due delle vittime – è stato denunciato un vescovo in ordine ai reati di pedofilia contestati al suo parroco. Le responsabilità del monsignore sono emerse nell’udienza del 20 maggio. In quella sede si è appreso che Reali era a conoscenza dal 2006 prima di voci sui comportamenti di Don Conti prima dal vice parroco, Don Claudio Brichetto, e successivamente dalle famiglie dei ragazzi ai quali per poter agire avrebbe addirittura richiesto un memoriale scritto nonostante tali affermazioni, oltre ad una denuncia scritta recapitata nel suo ufficio, dimostravano che i fatti non erano più voci di corridoio”.
Roma, vescovo denunciato per favoreggiamento. È la prima volta in Italia che un vescovo viene denunciato per aver coperto un caso di pedofilia.
Lunedì una nave battente bandiera italiana, la Asso 28, ha soccorso 108 migranti che avevano lasciato la Libia a bordo di un gommone, diretti verso le coste italiane. Secondo le prime ricostruzioni – della giornalista Alessandra Ziniti e del capo della ong spagnola Proactiva Open Arms, Oscar Camps, tra gli altri – i migranti sarebbero stati soccorsi in acque internazionali (le autorità italiane non hanno ancora confermato la storia). Invece che essere portati in Italia o in un altro “porto sicuro”, come stabiliscono diverse norme internazionali, la Asso 28 ha riportato i migranti a Tripoli, in Libia, in chiara violazione del diritto internazionale. È la prima volta che succede una cosa del genere, considerata molto grave da diversi osservatori, perché minerebbe alle fondamenta il diritto d’asilo. Ziniti ha raccontato su Repubblica come potrebbero essere andati i fatti. La nave che ha soccorso i migranti in difficoltà è stata la Asso 28, una nave di supporto a una piattaforma petrolifera. Dopo avere trasportato a bordo i migranti, il comandante di Asso 28 avrebbe contattato il Centro di coordinamento del soccorso marittimo (MRCC) di Roma per sapere cosa fare: gli sarebbe stato detto di coordinarsi con la Guardia costiera libica, che gli avrebbe dato l’indicazione di riportare i migranti in Libia. Il comandante a quel punto avrebbe deciso di tornare verso Tripoli. Non ci sono ancora conferme che sia effettivamente andata così: la Asso 28 potrebbe avere deciso di contattare direttamente i libici e tagliare fuori il passaggio del MRCC italiano, come sembra suggerire anche un post pubblicato su Facebook dal ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, che ha smentito che la Guardia costiera italiana abbia partecipato al coordinamento dei soccorsi.
Una nave commerciale italiana ha soccorso 108 migranti e li ha riportati in Libia. Non era mai successo ed è una violazione del diritto internazionale: non è ancora chiaro di chi sia la responsabilità dell'accaduto.
Il Libano ha ufficialmente vietato la proiezione nei cinema del paese del film Wonder Woman, che sarebbe dovuto uscire oggi. La motivazione della censura è che la protagonista Gal Gadot – che ha già interpretato Wonder Woman in Batman v Superman: Dawn of Justice – è una cittadina israeliana e un’ex soldatessa. Prima di fare l’attrice, infatti, Gadot era stata per due anni nell’esercito israeliano (noto con l’acronimo IDF, che sta per Israel Defense Forces) poiché in Israele il servizio militare femminile è obbligatorio. #WonderWoman has been banned in #Lebanon.
Il Libano ha vietato “Wonder Woman”. Perché l'attrice protagonista, Gal Gadot, è israeliana e ha fatto il servizio militare obbligatorio nell'esercito.
Venerdì a Roma c’è stato il funerale di Raffaella Carrà, una delle più note cantanti e conduttrici italiane, morta lunedì a 78 anni. La camera ardente era stata allestita due giorni fa alla Sala della Protomoteca nel palazzo del Campidoglio, mentre il funerale si è tenuto oggi a mezzogiorno alla vicina basilica di Santa Maria in Ara Coeli. All’interno della basilica, il feretro di legno grezzo – come voluto dalla cantante – era accompagnato da una foto di Oliviero Toscani che raffigurava Carrà con diversi bambini piccoli, simbolo della sua dedizione alle adozioni a distanza. Tra le molte corone di fiori, spiccava quella di rose rosse, posata accanto alla bara, firmata semplicemente “Sergio”.
Le foto del funerale di Raffaella Carrà. Si è tenuto oggi alla basilica di Santa Maria in Ara Coeli di Roma, alla presenza di centinaia di persone.
Oggi molti quotidiani italiani hanno titolato sul presunto scontro tra Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel avvenuto tra giovedì e venerdì durante il Consiglio dell’Unione Europea. Nel corso del vertice i leader europei hanno discusso di molti temi, tra cui l’immigrazione, l’unione bancaria e la politica energetica dell’Unione: cioè temi che, come hanno raccontato diversi giornali, spesso dividono il governo italiano e quello tedesco. Immigrazione Le prime divisioni sono emerse sull’immigrazione, dove la posizione italiana è probabilmente più debole. Renzi ha chiesto di accelerare sui ricollocamenti, cioè la ridistribuzione dei migranti nei vari paesi europei (su questo punto l’Europa aveva raggiunto un accordo molto ridotto lo scorso settembre). La posizione di Renzi è resa debole dal fatto che l’Italia ha una procedura aperta da parte della Commissione Europea per non aver preso le impronte digitali di circa metà dei migranti arrivati nel paese, come invece impongono i trattati europei. La Germania, inoltre, sta accogliendo un numero di migranti molto superiore a quello dell’Italia.
Perché Renzi litiga con Merkel. Durante un vertice europeo i due leader si sono scontrati su immigrazione, unione bancaria e politica energetica: e sembra che per ora Renzi non abbia ottenuto nulla.
Max Desfor, uno dei più famosi fotografi di guerra del Novecento, è morto a 104 anni nella sua casa a Silver Spring, in Maryland, dove viveva da quando era andato in pensione nel 1978. Desfor, che era nato a New York, nel Bronx, l’8 novembre del 1913, lavorò sempre per l’agenzia fotografica Associated Press, dove entrò nel 1933. Nel 1950 si offrì volontario per raccontare la guerra di Corea, partì insieme ai paracadutisti americani e seguì l’avanzata e il ritiro dei soldati durante il conflitto. Fu in questa occasione che scattò, nel dicembre del 1950, la sua foto più famosa, quella che l’anno successivo gli valse il premio Pulitzer. Si trovava su una jeep insieme ai soldati americani che si stavano ritirando a sud per l’avanzata delle truppe cinesi e nordcoreane quando si aprì davanti ai suoi occhi «una scena indicibile – come raccontò nel 1997 – Tutta questa gente che letteralmente strisciava sulle assi rotte del ponte. Erano all’esterno, all’interno, dentro, sotto, e riuscivano a malapena a sfuggire l’acqua gelata».
È morto il grande fotografo di guerra Max Desfor. Lavorò tutta la vita con AP e vinse un Pulitzer con un reportage dalla guerra di Corea, una delle tante che seppe raccontare.
Martedì scorso Ursula von der Leyen è stata confermata presidente della Commissione europea grazie anche ai voti di alcuni partiti euroscettici, come il Movimento 5 Stelle, mentre la Lega ha votato contro. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini oggi ha commentato questo voto discordante con il suo principale alleato di governo in un’intervista – uscita più o meno nella stessa forma sul Corriere della Sera e su Repubblica – e con alcune dichiarazioni molto critiche pubblicate sui suoi account di Facebook e Twitter. 5Stelle e PD? Da due giorni sono già al governo insieme, per ora a Bruxelles. Tradendo il voto degli italiani che volevano il cambiamento, i grillini hanno votato il Presidente della nuova Commissione Europea, proposto da Merkel e Macron, insieme a Renzi e Berlusconi. Una scelta gravissima, altro che democrazia e trasparenza.
Salvini ha accusato il M5S di governare già col PD, in Europa. Votando von der Leyen come presidente della Commissione europea avrebbe tradito il voto degli italiani, dice.
Chiamata a esprimersi sul legittimo impedimento, la Corte Costituzionale ha emanato una sentenza che boccia alcune parti della legge e pone limiti e paletti per le altre. La legge prevedeva la sospensione dei processi a carico del premier e dei ministri, consentendo loro di non presentarsi in aula nel caso di impegni istituzionali importanti. La norma ha carattere temporaneo: dura infatti 18 mesi, il tempo di approvare una legge costituzionale che garantisca l’immunità alle alte cariche dello Stato. Essendo stata approvata nel marzo del 2010, cesserà di esistere a settembre del 2011. Per capire bene le conseguenze della decisione della Corte bisognerà leggere l’intero dispositivo, ma stando a quanto si apprende in questi minuti la Corte avrebbe optato per una strada intermedia tra l’avallo e la bocciatura della norma. La Corte Costituzionale non ha cancellato il legittimo impedimento ma ne ha dato una nuova lettura, un’interpretazione conforme al dettato costituzionale.
Legittimo impedimento bocciato in parte. La Corte Costituzionale ha espresso una sentenza che boccia alcune parti della legge e ne interpreta delle altre: cosa succede adesso.
Dal settembre del 2018 il grande pianista e cantante inglese Elton John è impegnato in un lunghissimo tour di concerti intitolato “Farewell Tour”, che è stato promosso come l’ultima possibilità per i suoi fan di vederlo suonare dal vivo. Il tour, passato per Lucca lo scorso luglio, durerà ancora fino al dicembre del 2020, passando per gli Stati Uniti, l’Australia, la Nuova Zelanda e di nuovo l’Europa, per poi concludersi con una serie di concerti nel Regno Unito. Accompagnato dall’imminente uscita di una autobiografia ufficiale e del film Rocketman, è uno dei più imponenti tour pop della storia recente: e un esempio di come i “tour di addio”, racconta il Wall Street Journal, siano diventati uno dei più redditizi strumenti dell’industria musicale di questi anni. Attualmente sono impegnati in operazioni analoghe Bob Seger, i Kiss, i Lynyrd Skynyrd e gli Slayer, e di recente hanno fatto una tournée di fine carriera anche Paul Simon e Joan Baez. Con lo stravolgimento portato nel settore discografico dagli streaming musicali, e con il drastico calo delle vendite dei dischi degli ultimi anni, per gran parte dei cantanti e delle band i concerti sono diventati una parte sempre più fondamentale dei propri proventi, se non la principale. Questo vale soprattutto per artisti degli scorsi decenni, i cui nuovi dischi sono meno attesi e i cui appassionati sono principalmente adulti o anziani, e quindi generalmente più disposti a spendere anche molto più di cento euro per un concerto.
Il business dei tour di addio. Sono molto redditizi per cantanti e band con carriere decennali, anche se spesso non sono davvero tour di addio-addio.
È stata annunciata da poche ore l’assegnazione all’OPAC del premio Nobel per la Pace 2013. In molti si aspettavano che lo vincesse la studentessa e attivista pakistana Malala Yousafzai, alla quale talebani lo scorso anno hanno sparato. Non è andata così, ma nei giorni scorsi Malala ha vinto il premio Sakharov per la libertà di pensiero, e il suo libro sta uscendo in tutto il mondo. Tra le persone che valeva la pena fotografare c’è anche la prima donna presidente della Fed, Janet Yellen (la donna più potente della storia, secondo l’Atlantic), Sandra Bullock che si gode il successo di Gravity, Lena Dunham che parla concitata a un festival di New York e un’attivista francese contro i matrimoni gay (che si fa chiamare Frigide Barjot, anche se il suo nome è Virginie Tellene) che si fa intervistare volentieri. Poi c’è John Arlia, un avvocato che difende un detective del Dipartimento di Polizia di New York sotto copertura. La regina Sofia di Spagna ha partecipato all’inaugurazione di una mostra su Velasquez con vestito cangiante, ma la camicia più bella della settimana è sicuramente quella balinese di John Kerry.
Abiti da cerimonia. Kerry con una camicia che si fa notare, Sandra Bullock e la donna più potente della storia, tra le persone da fotografare questa settimana.
Negli anni Cinquanta si diceva che Vancouver, una delle città più grandi e importanti del Canada, fosse seconda soltanto a Shanghai per numero di insegne al neon presenti in città: la Neon Products Ltd, una società fondata a Vancouver nel 1928 e la più grande produttrice di insegne al neon del Canada occidentale, nel 1953 stimava ci fossero in città ben 19.000 insegne al neon, una ogni 18 abitanti. La Vancouver Public Library, il secondo sistema bibliotecario più grande del Canada, ha pubblicato sulla sua pagina di Flickr una selezione di fotografie in bianco e nero dei neon di Vancouver scattate negli anni Cinquanta: in molti casi il paesaggio urbano scuro e grigio e “i marciapiedi spesso bagnati” – come notano loro stessi – forniscono uno sfondo perfetto per i neon, vere e proprie opere d’arte urbane. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I neon di Vancouver. Nelle fotografie in bianco e nero scattate negli anni Cinquanta e pubblicate online dalla Vancouver Public Library.
Nel corso della sua intervista di domenica scorsa a Che tempo che fa il segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, ha spiegato di essere al lavoro per un rinnovamento del proprio partito che passa anche attraverso l’organizzazione dei congressi per eleggere i rappresentati sul territorio del PdL. Le cose non sembrano però andare per il verso giusto, almeno stando alle notizie circolate in questi giorni su esposti presentati in alcune procure italiane riguardo “anomalie” e presunti brogli. Il caso che ha ricevuto maggiore attenzione, grazie a un servizio di Striscia la Notizia, è quello di Bari, dove il Popolo della Libertà ha eletto come nuovo coordinatore il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri. Alcuni esponenti di minoranza hanno segnalato alla trasmissione televisiva che 139 iscritti sui 6.500 risultano residenti allo stesso numero civico, dove però si trova solamente una società di consulenza in locali che non potrebbero ospitare “i numerosi residenti citati”. Gli inviati di Striscia la Notizia, spiega David Allegranti sul suo blog sul Post, si sono messi in contatto con una di queste 139 persone, che ha spiegato di non abitare in quel luogo e di non aver mai firmato per avere la tessera del partito.
I congressi del PdL. Tesseramenti gonfiati, persone iscritte a loro insaputa, denunce, inchieste: Repubblica racconta come se la cava il PdL alla prova della democrazia interna.
Dalle 9 di venerdì mattina (ora italiana), molti utenti di WhatsApp hanno iniziato a segnalare su Twitter problemi a inviare e ricevere i messaggi con l’applicazione di messaggistica istantanea. Le segnalazioni arrivano da diverse parti del mondo: dicono che che l’app si avvia e permette di scrivere il messaggio, ma che il messaggio poi non viene inviato (resta con il simbolo dell’orologio, quindi). L’app inoltre continua a segnalare che sta provando a connettersi alla rete. La maggior parte delle segnalazioni si concentrano in Europa, ma si segnalano problemi anche in Medio Oriente, India e nel sud-est asiatico. WhatsApp is having issues since 03:53 AM ESThttps://t.co/hGQzHHfhC6RT if you're also affected #whatsappdown pic.twitter.com/imD8QWJWLv
WhatsApp non funziona a molti utenti in diverse parti del mondo.
Martedì 4 dicembre per circa tre quarti d’ora un grande quadrato giallo è apparso su migliaia di siti statunitensi e australiani, al posto dei classici annunci pubblicitari gestiti da Google. L’errore è stato causato da un dipendente dell’azienda, che stava partecipando a un corso sul funzionamento del sistema per la pubblicità online gestito da Google: ha premuto il tasto sbagliato, facendo finire online una finta campagna pubblicitaria di prova con un banner giallo. L’errore è stato confermato dall’azienda e, secondo il Financial Times, è costato circa 10 milioni di dollari. Google è il più grande gestore di pubblicità online, con un sistema che mette in comunicazione gli inserzionisti (quelli che vogliono promuovere i loro prodotti) e i proprietari dei siti che mettono all’asta i loro spazi, dove compaiono poi i banner. Google trattiene per sé una percentuale per la fornitura del servizio ed è grazie a questa che ogni anno ricava svariati miliardi di dollari, facendo della pubblicità online la sua principale risorsa economica.
Google ha perso 10 milioni di dollari perché qualcuno ha premuto il tasto sbagliato. Un dipendente ha diffuso per errore una pubblicità fasulla su un sacco di siti e c'è voluta quasi un'ora prima che qualcuno se ne accorgesse.
L’azienda statunitense Salesforce ha escluso la possibilità di fare un’offerta per comprare Twitter, uno dei più grandi social network al mondo oggetto da mesi di indiscrezioni e speculazioni circa una sua vendita. Il CEO di Salesforce, Marc Benioff, ha detto che la sua azienda ha lasciato perdere perché “non si trattava della giusta cosa per noi”, rispondendo alle perplessità degli investitori che nelle settimane scorse avevano chiesto più o meno esplicitamente di rinunciare all’acquisizione. Salesforce si occupa della vendita di servizi cloud alle aziende, non era quindi chiaro a cosa potesse servirle Twitter. L’azienda era inoltre l’ultima rimasta per fare un’offerta credibile al social network, dopo la fine delle trattative con altre grandi multinazionali come Disney e Google. Dopo mesi di notizie messe in circolazione da analisti e principali giornali economici, Twitter è rimasto senza acquirenti credibili e dovrà rivedere in parte la sua strategia per rilanciarsi autonomamente. Nel corso di un incontro con gli analisti la settimana scorsa, Benioff aveva provato a tranquillizzare gli azionisti di Salesforce, spiegando che l’interesse manifestato per Twitter rientrava in una serie di nuovi investimenti valutati per espandere i settori in cui è attiva la sua azienda. Le rinunce a molti dei potenziali investimenti erano arrivate in poche settimane, mentre su Twitter sembravano esserci intenzioni più solide, soprattutto dopo le notizie che erano circolate circa l’interesse da parte di altre grandi aziende come Google e Disney. E proprio queste voci avevano favorito il titolo di Twitter in borsa, ma dopo la rinuncia di Salesforce venerdì scorso le sue azioni hanno ripreso a perdere più del 5 per cento. Salesforce, invece, ha guadagnato il 5,2 per cento alla chiusura di Wall Street la settimana scorsa, a dimostrazione della diffidenza che avevano gli investitori sull’acquisizione di Twitter.
Nessuno vuole comprare Twitter. Salesforce, l'ultimo compratore credibile per il social network, si è tirato indietro dopo Disney e Google: cosa farà ora Jack Dorsey?.
Radunare famiglia o amici per mangiare insieme su un prato, in una giornata di sole, racconta bene l’allegria di una giornata di festa, da sempre. I picnic erano comuni già tra i nobili del Settecento e nell’Ottocento hanno affollato giardini, quadri e romanzi: il francese Édouard Manet dipinse il più famoso di tutti, Colazione sull’erba, nel 1863. Anche la parola picnic è francese e deriva da pique-nique, che unisce il verbo piquer, spiluccare, a niquer, che non si usa più ma sta per sciocchezzuole, qualcosa di scarsa importanza com’erano gli assaggini e i paninetti che usava preparare. In ricordo di quei pomeriggi di primavera stravisti nei film e organizzati da grandi con una certa nostalgia, abbiamo raccolto alcune belle foto di tartine e gente sorridente attorno a un telo steso sul prato. Si va dai picnic di inizio Novecento, a quelli degli anni Settanta aspettando l’inizio dei concerti ai festival musicali; c’è chi mangia dopo una gita in montagna e chi nel parcheggio dell’ippodromo di Ascot; ci sono persone normali e facce note, come il senatore Ted Kennedy davanti al Campidoglio e Ingrid Bergman tra le riprese di Passeggiata sotto la pioggia di primavera.
Nostalgia dei picnic. Negli anni sono cambiati cibi e persone ma è rimasta la voglia di mangiare seduti sull'erba al primo sole, come mostrano queste foto.
L’inchiesta della procura di Milano su una sospetta operazione immobiliare da parte della fondazione Lombardia Film Commission si sta allargando alle relazioni politiche dei tre principali indagati – i commercialisti Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni – e a un presunto sistema per gestire illecitamente i fondi della Lega attraverso direttori di banca compiacenti. Scillieri, Di Rubba e Manzoni, che erano sotto indagine da luglio, il 10 settembre sono stati arrestati. Le accuse sono peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Ora si trovano agli arresti domiciliari. Si è parlato molto del loro arresto e dell’inchiesta perché tutti e tre sono considerati vicini alla Lega: sia Di Rubba che Manzoni hanno un passato da revisori contabili del partito, uno alla Camera e l’altro al Senato, mentre Scillieri è proprietario dello studio in cui a fine 2017 è stato registrato e domiciliato il movimento “Lega per Salvini premier”.
Le indagini intorno alla Lega. Il caso della Lombardia Film Commission – che ha già portato all'arresto di tre commercialisti vicini alla Lega – si sta allargando.
Domenica 25 gennaio sono iniziate a Parigi le sfilate delle collezioni primavera/estate dell’alta moda femminile, che dureranno fino a giovedì 29. A inaugurare la Fashion Week di Parigi è stata la sfilata di Versace, dove si sono viste, tra i tanti personaggi famosi, l’attrice Goldie Hawn con sua figlia Kate Hudson, accompagnate dalla stessa stilista Donatella Versace. Le altre due sfilate più interessanti (per i fotografi, soprattutto) sono state quelle di Christian Dior, con la coppia Natalie Portman e Benjamin Millepied in prima fila, e, come da tradizione, quella di Chanel, dove si sono viste Kristen Stewart, Vanessa Paradis e Dylan Penn, figlia degli attori Sean Penn e Robin Wright. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
L’alta moda a Parigi. Le fotografie più belle scattate intorno alle sfilate di questi giorni.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
La Lega lo scaricò, Gianfranco Miglio. La dedica della scuola di Adro è una bella riscoperta, si ironizza a Brescia.
Passato il momento dell’IMU – ma a esser pignoli parecchie cose devono ancora essere decise entro il prossimo 15 ottobre – il tema politico al centro del dibattito politico e mediatico italiano è tornato a essere il destino di Silvio Berlusconi dopo la condanna a 4 anni per frode fiscale nel processo Mediaset. La questione è la decadenza di Berlusconi dal suo seggio in Senato e le eventuali conseguenze sulla tenuta del governo. Il PdL e Silvio Berlusconi hanno presentato nei giorni scorsi un sacco di opinioni e interpretazioni contrarie alla decadenza di Berlusconi dal seggio. Altre iniziative sono state prese per rimandare il voto definitivo della giunta sulla base di una serie di considerazioni tecniche e questa sembra la linea difensiva principale. Le date in giunta Mercoledì 7 agosto si è riunita la giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato per occuparsi della cosiddetta “verifica dei poteri” nelle elezioni dei senatori del Molise. Il tema sembra inoffensivo ma il punto è che Berlusconi alle scorse elezioni era candidato in tutte le regioni e ha optato proprio per un seggio in Molise.
Cosa sta succedendo con Berlusconi. Quali sono i tempi, che cosa chiede il PdL, come funziona la giunta da cui si aspetta un parere prima del voto al Senato sulla decadenza.
Il 12 marzo è uscito in Italia il secondo volume del fumetto di Guy Delisle Diario del cattivo papà, pubblicato dalla casa editrice Rizzoli Lizard, a cura e traduzione di Giovanni Zucca (alcune tavole del primo volume, uscito lo scorso settembre, le avevamo pubblicate qui). Guy Delisle è il disegnatore canadese autore di Shenzhen, Pyongyang, Cronache birmane e Cronache di Gerusalemme, con il quale ha vinto il premio come miglior opera al Festival di Angoulême nel 2012. Il Diario del cattivo papà è una raccolta di situazioni un po’ assurde nelle quali si è trovato Guy Delisle nel rapporto con i suoi figli. Di seguito trovate 14 tavole tratte dal libro, l’episodio raccontato si chiama L’asino della classe. Sempre il 12 marzo, in occasione della festa del papà, la casa editrice ha realizzato un cofanetto con entrambi i volumi, acquistabile solo online.
Diario del cattivo papà. Quattordici tavole dal nuovo libro a fumetti di Guy Delisle: cose che un padre non dovrebbe fare.
Il 5 dicembre uscirà in Italia Dietro i candelabri. Il film, diretto da Steven Soderbergh, racconta la storia d’amore tra Liberace, un eccentrico pianista di origini italo-polacche molto celebre negli Stati Uniti tra gli anni Cinquanta e Settanta, e il suo giovane compagno Scott Thorson, autore del libro di memorie Behind the Candelabra: My Life With Liberace su cui è basata la sceneggiatura del film. I due ebbero una lunga convivenza, conclusa in una movimentata causa in tribunale poco prima che Liberace morisse per complicazioni legate all’AIDS nel 1987. Nella parte di Liberace c’è Michael Douglas e in quella di Thorson c’è Matt Damon, ma il cast comprende anche Dan Aykroyd, Debbie Reynolds, Rob Lowe. Il film, realizzato per la tv, era stato presentato a maggio al festival di Cannes.
Una scena di “Dietro i candelabri”. Il film racconta la storia d'amore tra lo showman Liberace e il compagno Scott Thorson, uscirà il 5 dicembre.
Allo zoo di Duisburg, in Germania, due settimane fa è nata una nuova giraffa. Alla nascita era alta un metro e 70 centimetri. In Russia invece, allo zoo di Mosca, vive un rarissimo serpente reale della California a due teste. Gli operatori dello zoo spiegano che la possibilità che nasca un serpente a due teste è di una su un milione, e che in genere non sopravvivono. A Birmingham ogni anno si tiene un concorso di bellezza per cani. Partecipano cani di tutte le razze, dai boxer ai labradool al mastino tibetano, il cane più costoso del mondo. Un esemplare di mastino tibetano può costare dai 750.000 dollari in su (circa 580.000 euro), ed è diventato una sorta di status symbol per i ricchi cinesi. I proprietari dicono che i mastini, la cui razza discende dai cani usati per la caccia dalle tribù nomadi di Tibet e Asia centrale, sono leali e protettivi. Sicuramente sono molto pelosi. Gli scoiattoli tedeschi, le pecore britanniche e i cammelli di cemento di New York sono alle prese con le ultime nevicate, i cigni di Regents Park aspettano la primavera. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Rarità animali. Serpenti a due teste, buceri, una giraffa appena nata e il cane più costoso del mondo, tra le foto di bestie più belle della settimana.
International Airlines Group (IAG), la società nata nel 2011 dalla fusione della compagnia aerea britannica British Airways con la spagnola Iberia, ha trovato un accordo per acquistare la compagnia spagnola Air Europa per 1 miliardo di euro. In un comunicato diffuso lunedì, IAG ha detto che l’acquisto verrà completato entro la fine del 2020 e che con questa acquisizione l’aeroporto di Madrid diventerà “una vera rivale” dei quattro più importanti scali aerei europei: Amsterdam, l’aeroporto di Heathrow a Londra, e l’aeroporto Charles De Gaulle a Parigi. Air Europa è la terza compagnia aerea più grande di Spagna dopo Iberia e Vueling, e ha una flotta di 66 aerei che operano voli interni e internazionali verso 69 destinazioni. Nel 2018 la società ha ottenuto ricavi per 2,1 miliardi di euro e un utile operativo di 100 milioni di euro.
International Airlines Group, la società che controlla British Airways, acquisterà la compagnia aerea spagnola Air Europa per 1 miliardo di euro.
Ci sono grandi attrici che se ne vanno e film più o meno grandi che vengono scelti per il premio cinematografico più famoso del mondo, tra le cose più lette sul Post di questa settimana. Per restare sul cinema, è stata molto letta anche la storia dei Blues Brothers, che divenne un successo leggendario ma ebbe una genesi piuttosto travagliata. Ci sono anche diverse notizie di tecnologia: che cos’è Ruzzle, il gioco del momento, così potete fingere competenza anche senza averci mai giocato, oppure il nuovo Diario di Facebook, che ha una grafica più ordinata e crea meno confusione con gli aggiornamenti di stato. E poi le foto molto belle che sono arrivate in finale al concorso per i lettori di National Geographic e enormi foto panoramiche e navigabili di New York. – Le foto di Mariangela Melato È morta la mattina di venerdì 11 gennaio: aveva 71 anni, era bravissima e le volevamo bene tutti, incluso Makkox. Per chi vuole ricordarla, c’è anche l’integrale di Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto diretto da Lina Wertmüller, qui.
Sunday Post. Grandi attrici che se ne vanno, tutto sugli Oscar: molto cinema, ma anche il nuovo diario di Facebook e foto panoramiche di Manhattan, tra le cose più viste sul Post della settimana.