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La giornalista del Corriere della Sera Marta Serafini ha parlato via Skype con Maria Giulia Sergio, una donna italiana di 28 anni convertita all’Islam radicale che dal settembre del 2014 si trova in Siria insieme al marito: è andata a combattere il jihad con l’ISIS ed è accusata di aver reclutato anche i suoi parenti, che sono stati arrestati mercoledì 1 luglio dalla polizia italiana. Nella prima parte della conversazione Sergio fa riferimento all’arresto dei propri parenti, e dice che il materiale contenuto all’interno delle intercettazioni mostra che quello che faceva lei non era incitamento al jihad: | La conversazione di Maria Giulia Sergio con una giornalista del Corriere. La registrazione di una chiamata via Skype con l'italiana convertita all’Islam che combatte con l'ISIS e la cui famiglia è stata arrestata mercoledì in Italia. |
Il prossimo 10 giugno si voterà per eleggere i sindaci e rinnovare i consigli comunali di 760 comuni, mentre l’eventuale secondo turno, previsto nei comuni sopra i 15 mila, si svolgerà il 24 giugno. Tra i comuni dove si vota ci sono 20 capoluoghi di provincia (Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Massa, Messina, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Vicenza e Viterbo), sette dei quali (Ancona, Brescia, Catania, Messina, Siracusa, Terni e Vicenza) hanno più di centomila abitanti e uno è anche capoluogo di regione (Ancona). Qui trovate l’elenco dei comuni sul sito del ministero dell’Interno. Quelle di domenica 10 giugno saranno le prime grandi elezioni dopo le politiche del 4 marzo e porteranno al voto 6,7 milioni di italiani, circa un sesto dell’intero elettorato. Ci si aspetta che il centrodestra, e in particolare la Lega, vada bene un po’ dovunque. Sembra che invece il Movimento 5 Stelle possa avere difficoltà a confermare gli ottimi risultati ottenuti alle elezioni politiche (sono storicamente sempre in difficoltà alle elezioni locali, come ha dimostrato di recente il voto in Molise, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta). Saranno elezioni difficili anche per il centrosinistra, che ha molto più da perdere che guadagnare, visto che attualmente governa gran parte delle principali città che andranno al voto. | Dove si vota il 10 giugno. Domenica 6,7 milioni di italiani andranno a votare per scegliere i sindaci di 760 comuni, tra cui quelli di città come Catania, Vicenza, Siena, Treviso e Ancona. |
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato – AGCM, l’Antitrust italiana – ha detto di aver avviato un procedimento istruttorio nell’ipotesi che quattro grandi operatori di telefonia mobile – TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb – si siano accordati per gestire a loro vantaggio e a scapito dei consumatori il passaggio alla fatturazione mensile delle bollette telefoniche. Un comunicato diffuso in serata dall’AGCM ha confermato che le ispezioni eseguite oggi dalla Guardia di Finanza nelle sedi di grandi operatori telefonici riguardino questa indagine. Secondo l’AGCM l’accordo tra gli operatori sarebbe servito a comunicare insieme il passaggio dalla fatturazione ogni 28 giorni alla fatturazione ogni mese in modo da non perdere i guadagni che si erano generati con l’accorciamento del periodo di fatturazione, introdotto alcuni mesi prima. Questo accordo non avrebbe permesso ai clienti di poter scegliere un altro operatore ed esercitare liberamente il diritto di recesso dai loro contratti. Nel comunicato diffuso da AGCM, inoltre, si dice che «il provvedimento di avvio dell’istruttoria non esclude la possibilità che l’intesa tra gli operatori telefonici abbia una durata e una portata più ampia e risalga all’introduzione stessa della cadenza delle quattro settimane dei rinnovi e all’incremento del prezzo unitario delle prestazioni offerte che ne è conseguito». | L’Autorità Antitrust sospetta che quattro grandi operatori di telefonia abbiano fatto accordi a danno dei consumatori sulla storia delle bollette ogni 28 giorni. |
Il premio per la lettura più creativa dei risultati elettorali tra i siti di informazione va senz’altro a Libero. Tra gli altri, le differenze sono minori del solito, a testimonianza della chiarezza difficilmente discutibile della notizia di lunedì pomeriggio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le homepage dei siti di news. Come stanno titolando il risultato delle elezioni. |
Quando Tim Cook scrisse la sua recente lettera aperta ai clienti di Apple, invitandoli a provare servizi alternativi per le mappe in attesa che quelle della sua società migliorassero, forse non immaginava di ritrovarsi in così breve tempo una applicazione di Nokia sugli iPhone e sugli iPad per ottenere informazioni geografiche. La società finlandese, tra i più grandi produttori di telefoni cellulari al mondo, ieri ha presentato la sua prima applicazione ufficiale per utilizzare le sue mappe sui dispositivi mobili di Apple. La novità è arrivata a una settimana di distanza dall’annuncio di Here, il nuovo servizio di Nokia che raccoglie in un unico sistema tutte le principali funzionalità delle sue applicazioni per usare le mappe. L’applicazione per iPhone e iPad può essere scaricata direttamente dall’App Store ed è gratuita. È una versione un po’ più evoluta e con qualche funzionalità in più di quella accessibile dalla settimana scorsa su Here.net. Come le classiche app per le mappe, consente di cercare e trovare luoghi e punti di interesse. Si basa sulle informazioni geografiche messe insieme e gestite da Nokia, tra le più accurate e precise dopo quelle di Google oggi disponibili, e offre indicazioni particolarmente affidabili. | Le mappe Nokia su iPhone. Per i nostalgici di quelle di Google e gli scettici di quelle di Apple: se la cavano bene e sono anche su iPad. |
Una parte importante nell’esperienza di visitare le città di tutto il mondo sono i monumenti che le compongono, che nella memoria fotografica rimangono spesso associati alla città stessa. Minimal Monuments è un progetto della fotografa Mylène Fernandes, che è nata in Portogallo ma vive e lavora a Parigi. Fernandes ha fotografato solo la cima dei monumenti più famosi di varie città internazionali, sempre sullo sfondo di un cielo azzurrissimo. Alcuni sono riconoscibili, altri un po’ meno: ci sono Roma e New York, Parigi e Istanbul, in pezzetti che mettono alla prova la vostra memoria fotografica. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Come finiscono i monumenti. Punte, cupole, sommità e cime di edifici famosissimi da tutto il mondo, fotografati da Mylène Fernandes: li riconoscete?. |
La marmotta Phil aveva previsto altre sei settimane di inverno lo scorso 2 febbraio, e più o meno ci siamo: da qualche giorno la temperatura è decisamente primaverile. Ma se è legittimo tornare a passeggiare per i parchi e a fare le gite fuori porta, bisogna anche nutrire la mente, soprattutto se bisogna riprendersi dai festeggiamenti di San Patrizio, il patrono più festeggiato nel mondo. Ad esempio con le cose più lette questa settimana sul Post. – L’estinzione dei trentenni Il fumetto del disegnatore romano Zerocalcare che parla della fine dell’età adulta, “una categoria superata”. | Sunday Post. Le 13 cose più lette sul Post di questa settimana, dalla storia dello Zio Sam all'estinzione dei trentenni. |
Boris è la sit com italiana di cui si è conclusa l’anno scorso, su Fox, la terza stagione (e dal 2009 viene trasmessa su Cielo, il canale sul digitale terrestre di Sky): con un meritato successo di critica e di pubblico. Ma tra poco potremo vedere Boris anche al cinema: così come la serie televisiva parla di una troupe che gira una serie televisiva, il film parlerà della stessa troupe che gira un film. È uscito oggi il trailer, che sarà nelle sale dall’1 aprile di quest’anno. Se non avete idea di cosa sia Boris, ne scrive Serialmente: | Boris diventa un film. La sitcom italiana sarà al cinema il primo aprile, intanto è uscito il trailer. |
Con la fine di novembre, per Amazon è iniziato il periodo più impegnativo dell’anno: quello in cui deve effettuare milioni di consegne dei prodotti acquistati dai suoi clienti per Natale. Nel complesso l’azienda – che è il più grande venditore online di qualsiasi cosa, dagli spazzolini da denti alle macchine industriali per fare i biscotti passando per i Kindle – ha annunciato che assumerà circa 80mila lavoratori stagionali per velocizzare lo smistamento e la preparazione degli ordini nei suoi magazzini. Molto del lavoro, soprattutto negli Stati Uniti, sarà svolto però in modo semiautomatico sfruttando una serie di 15mila robot. Il nuovo sistema è basato sulle tecnologie sviluppate da Kiva Systems, una società che Amazon ha acquisito nel 2012 spendendo 775 milioni di dollari. Sul pavimento dei magazzini si muovono centinaia di robot-facchini, il cui compito è sollevare e consegnare degli scaffali alti e stretti sui quali sono conservati i prodotti, che vengono poi selezionati manualmente dagli operatori per impacchettarli e spedire l’ordine. Ogni robot si muove autonomamente, sa quando dare la precedenza agli altri suoi colleghi e sa dove si trova grazie a una serie di codici posti sul pavimento del magazzino. | I robot di Amazon. Un video mostra i 15.000 cosi che trasportano ogni giorno milioni di prodotti per preparare gli ordini effettuati online. |
Giovedì 14 marzo, Samsung ha organizzato un evento presso la Radio City Hall di New York per presentare il Samsung Galaxy S4, la nuova edizione del suo smartphone di maggiore successo e il principale concorrente degli iPhone di Apple. Rispetto al suo predecessore, ha uno schermo più grande, è più sottile, pesa di meno e ha una maggiore potenza di calcolo. Sotto molti punti di vista il Galaxy S4 è una versione rivista, corretta e potenziata del Galaxy S III, ma ha comunque con sé alcune novità interessanti soprattutto per quanto riguarda la fotocamera e una serie di applicazioni studiate per sfruttare il più possibile le funzionalità di Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di Google. Il nuovo Samsung Galaxy S4 sarà messo in vendita a partire dalla fine del prossimo aprile in 55 paesi, Italia compresa. Samsung non ha dato notizie sul prezzo, ma è probabile che non sarà molto diverso da quello cui è venduto il Galaxy S III, trai i 500 e i 600 euro a seconda delle versioni. Samsung non ha portato una grande rivoluzione con il suo nuovo telefono, ma ha sicuramente migliorato il suo smartphone più conosciuto con alcune interessanti idee, che vi raccontiamo per immagini. | Il nuovo Samsung Galaxy S4. Com'è fatta e cosa fa l'ultima versione del principale concorrente di iPhone, presentata a New York. |
WeWork, l’azienda statunitense che affitta spazi per il co-working in tutto il mondo, si è accordata con il grande conglomerato di compagnie giapponese Softbank per ricevere un investimento di 5 miliardi di dollari (circa 4 miliardi e mezzo di euro) e uscire dalla grave situazione finanziaria iniziata con il rinvio della quotazione in borsa. Softbank deteneva già un terzo delle azioni di WeWork, ma con questo accordo diventerà azionista di maggioranza con l’80 per cento delle quote. Parte dell’accordo prevede che il fondatore e CEO di WeWork Adam Neumann lasci il suo ruolo e venda le proprie azioni con una liquidazione di 1 miliardo e 700 milioni di dollari. WeWork avrebbe dovuto essere quotata in borsa quest’anno e a gennaio era stata valutata 47 miliardi di dollari. Al momento della sua quotazione erano però iniziati i problemi: alcuni investitori si sono allontanati dopo la scoperta che Neumann non aveva separato il proprio bilancio personale da quello dell’azienda, e dopo che erano emerse grosse perdite (più di un miliardo di euro solo nel 2018). WeWork aveva dovuto rinunciare alla quotazione in borsa e aveva avviato un grosso piano di tagli. Prima di questo accordo, Softbank aveva già investito più di 10 miliardi di dollari in WeWork. | WeWork ha fatto un accordo di salvataggio con il grande conglomerato giapponese Softbank. |
Ogni anno a Milano c’è il Salone Internazionale del Mobile, uno dei più importanti eventi al mondo tra quelli dedicati all’arredamento, all’architettura e al design. L’edizione del 2016 del Salone del Mobile è la 55esima: è iniziata il 12 aprile e finirà domenica 17 aprile. Il Salone del Mobile è organizzato nel polo di Rho della Fiera di Milano ed è aperto ai non-addetti-ai-lavori solo nel fine settimana. Anche quest’anno, parallelamente al Salone del Mobile, si sta svolgendo in varie parti di Milano il Fuorisalone: una serie informale di feste, mostre, concerti, esibizioni artistiche ed eventi che ogni anno attira forse persino più attenzioni del Salone stesso. La maggior parte degli eventi del Fuorisalone è in tre diverse zone di Milano: quella di via Tortona (storicamente la zona del design e della moda), quella del quartiere di Brera e quella di Ventura Lambrate. Anche il Fuorisalone finirà il 17 aprile e, come spiega il sito Fuorisalone.it, «non è un evento fieristico, non ha un’organizzazione centrale e non è gestito da alcun organo istituzionale: è nato spontaneamente nei primi anni ’80 dalla volontà di aziende attive nel settore dell’arredamento e del design industriale. Attualmente vede un’espansione a molti settori affini, tra cui automotive, tecnologia, telecomunicazioni, arte, moda e food». | Foto dal Fuorisalone. Cose belle e cose strane, fotografate durante quell'insieme di eventi, mostre e feste dedicati al design, che per qualche giorno all'anno cambia Milano. |
Il “Velodromo d’Inverno” era un circuito coperto per gare di ciclismo che si trovava a Parigi vicino alla Torre Eiffel e il 16 e 17 luglio del 1942 fu il luogo del più grande arresto in massa di ebrei avvenuto in Francia durante l’occupazione nazista. L’operazione, guidata dalla polizia francese e battezzata con il nome “Vento di Primavera”, portò alla cattura di 13.152 persone, tra cui 4.115 bambini tra i 2 e i 15 anni. Quasi tutti gli ebrei radunati al Velodromo di Parigi furono deportati nei campi di concentramento e meno di 100 riuscirono a sopravvivere. In Francia la loro storia viene ricordata in questi giorni da alcune mostre, ed è stata raccontata nel 2010 in un film intitolato “Elle s’appelait Sarah” (La chiave di Sara, in italiano). Il Velodromo d’Inverno Il Vélodrome d’Hiver era un velodromo coperto tra boulevard de Grenelle e rue Nelaton nel quindicesimo arrondissement di Parigi, vicino alla Torre Eiffel. L’edificio dove prima si svolgevano le gare di ciclismo si trovava poco lontano, nella Salles des Machines, che era stata però demolita per migliorare la vista sulla Torre. Così Henri Desgrange (direttore e fondatore del quotidiano sportivo francese L’Auto e ideatore del Tour de France ciclistico) aveva voluto il trasferimento della pista in quello che, su progetto dell’architetto Gaston Lambert, divenne il Vélodrome d’Hiver. Nell’estate del 1924 vi si svolsero anche alcuni eventi delle Olimpiadi. Il Velodromo è stato poi demolito nel 1959 dopo che una sua parte era andata distrutta in un incendio. Al suo posto, ora, si trovano un edificio del ministero degli Interni e un monumento commemorativo. | La storia del Velodromo d’Inverno. Il 16 e 17 luglio del 1942 più di tredicimila ebrei, tra cui molti bambini, vennero arrestati a Parigi per essere mandati nei campi di concentramento. |
Mercoledì 18 giugno, Amazon terrà a Seattle (Washington, Stati Uniti), dove ha sede la società di e-commerce e servizi digitali, un evento speciale per la presentazione di una novità annunciata come importante e che secondo le notizie circolate nelle ultime settimane dovrebbe essere uno smartphone, il primo nella storia della società. Amazon è specializzata nella vendita di prodotti online, dalle graffette alle macchine industriali per fare i biscotti passando per gli ortaggi e i libri, ma a questa attività affianca da tempo altre iniziative per salvare e gestire dati online, distribuire musica, video e libri in formato digitale. Oltre ai suoi lettori Kindle per gli ebook, Amazon da qualche anno vende una serie di tablet che si chiamano Kindle Fire, e che le hanno permesso di aumentare notevolmente le vendite di musica, film e serie tv. Uno smartphone, dicono osservatori e siti di tecnologia, sarebbe ideale per rafforzare ulteriormente le vendite in generale di Amazon, e non solo delle applicazioni. 3D Per sapere come è fatto e come funziona effettivamente lo smartphone di Amazon sarà necessario attendere la presentazione di Jeff Bezos, il CEO e fondatore della società, ma ci sono comunque diversi indizi online su cosa aspettarsi. Il più rilevante è stato diffuso proprio da quelli di Amazon con un breve video che mostra una serie di persone che provano la nuova cosa che sarà presentata mercoledì. Tra molti, e prevedibili, “wow” e facce stupite, si intuisce dai loro movimenti che hanno a che fare con un sistema diverso da quelli classici per vedere le cose sullo schermo degli smartphone. | Amazon ha fatto uno smartphone? tutto suggerisce di sì, e lo sapremo domani: e in quel caso Amazon avrà sia un nuovo prodotto che un nuovo negozio. |
Che una coperta protegge la Terra dai raggi nocivi del Sole non lo sapeva quasi nessuno, prima che ci spiegassero che c’era un buco nella coperta. A 25 anni dalla scoperta del buconellozòno che sovrasta le nostre teste tra i 15 e i 30 chilometri, le cose iniziano a migliorare, come racconta il National Geographic ripreso oggi anche da Repubblica. La tempestiva messa al bando dei gas responsabili della distruzione dell’ozono ha consentito di rattoppare il buco e viene da molti vista come un modello da applicare per affrontare anche il più minaccioso problema del surriscaldamento globale. I principali responsabili dell’assottigliamento dello strato di ozono erano i clorofluorocarburi (per gli amici CFC), i gas utilizzati nelle bombolette spray e nei sistemi di refrigerazione (frigoriferi e condizionatori). Le prime evidenze scientifiche sull’effetto dei CFC si ebbero nel corso degli anni Settanta, ma fu una ricerca del 1985 a cambiare drasticamente la percezione del problema. I ricercatori della British Antarctic Survey annunciarono di aver scoperto un enorme buco nello strato di ozono al di sopra dell’Antartide causato dai CFC. Non uno squarcio vero e proprio, ma un drastico assottigliamento che stagionalmente apriva la strada ai raggi nocivi del Sole in un’importante area del Pianeta. | Il buco con l’ozono intorno. A 23 anni dalla messa al bando dei gas CFC, forse l'allarme ecologico per antonomasia sta rientrando. |
L’ex ministro della DC Calogero Mannino, 76 anni, è stato assolto dal tribunale di Palermo in uno dei processi sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia «per non avere commesso il fatto»: si tratta della formula contenuta nell’articolo 530 secondo comma del codice di procedura penale, che scatta quando la prova «manca, è insufficiente o è contraddittoria», e che ricalca la vecchia assoluzione per insufficienza di prove. La procura aveva chiesto per Mannino una condanna a nove anni, accusato di aver dato il primo suggerimento agli ufficiali come Mario Mori o Giuseppe De Donno a «trattare» con il clan mafioso dei Corleonesi. Mannino era imputato per il reato di “violenza o minaccia a un corpo politico” previsto dall’articolo 338 del codice penale. Il suo processo era cominciato due anni fa; Mannino aveva chiesto il rito abbreviato. Dopo la lettura della sentenza, Mannino ha parlato di «fine di un calvario». La procura ha detto che vuole attendere la lettura delle motivazioni (che arriveranno fra tre mesi), ma ha anche anticipato che molto probabilmente ricorrerà in appello contro l’assoluzione. Diversi giornali commentano oggi che Calogero Mannino rappresentava nell’indagine il punto d’inizio della presunta trattativa Stato-mafia e che con la sua assoluzione il processo – molto discusso e criticato negli ultimi anni – «è minato alle fondamenta». D’altra parte l’assoluzione «per non avere commesso il fatto» contribuisce a sostenere in qualche modo le argomentazioni della procura: il fatto esiste e quindi si può sostenere che la trattativa ci sia stata. | L’assoluzione di Calogero Mannino. Come si è arrivati alla sentenza che secondo molti «mina alle fondamenta» il processo in corso a Palermo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. |
Domenica alla settimana della moda di New York hanno sfilato anche alcune modelle disabili e, per la prima volta, un modello con un arto amputato, il 25enne britannico Jack Eyers. L’evento, chiamato FTL Moda Loving You, è stato organizzato in collaborazione di Fondazione Vertical, un fondo italiano impegnato nella ricerca della cura delle paralisi. Alla sfilata, che si è tenuta al Lincoln Center, hanno partecipato modelle da tutto il mondo. Gli abiti erano ispirati alla moda italiana e disegnati da importanti stilisti internazionali, tra cui Antonio Urzi, che ha lavorato per Armani e Versace e vestito tra le altre Beyoncé, Lady Gaga, Rihanna e Britney Spears. Giovedì scorso l’attrice statunitense Jamie Brewer, famosa per American Horror Story, è stata la prima donna con la sindrome di Down a sfilare alla settimana della moda di New York, per la collezione di Carrie Hammer. L’evento è iniziato il 12 febbraio e terminerà il 19. THINGS NEED TO CHANGE IN THE UK FOR DISABLED MODELS http://t.co/2VA59U7U1g RT @JackEyers pic.twitter.com/MaMBMrHwfp | Le modelle disabili che hanno sfilato a New York. Insieme a loro c'era anche il primo modello con un arto amputato: l'evento è stato organizzato da una fondazione italiana che fa ricerca sulle paralisi. |
Nella notte tra l’11 e il 12 marzo 1938 l’esercito tedesco attraversò il confine austriaco, senza incontrare resistenza, salutato da folle in festa e bandiere con la svastica nazista. Nel pomeriggio dello stesso giorno, Adolf Hitler sfilò a bordo di una Mercedes-Benz decappottabile per la strada principale di Braunau am Inn, la piccola città austriaca al confine con la Germania dove era nato 49 anni prima. L’annessione dell’Austria alla Germania nazista, passata alla storia come “Anschluss”, fu la conclusione di una questione rimasta aperta da oltre un secolo, e l’inizio di una serie di stravolgimenti nella geopolitica europea che in una rapidissima escalation portarono, meno di un anno e mezzo dopo, allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Fin dall’inizio dell’Ottocento, dopo la fine del Sacro Romano Impero, che per circa un millennio unì grossomodo i paesi dell’Europa centrale (o Mitteleuropa), il nazionalismo tedesco in Austria e i movimenti per l’unificazione dei popoli germanici furono parte integrante della politica e del dibattito pubblico del paese. Nel 1866, con la guerra austro-prussiana, la Prussia guidata dal cancelliere Otto von Bismark riuscì ad assumere la guida della Confederazione tedesca e ad escluderne l’Austria. Fu il primo mattone dell’unificazione della Germania secondo la cosiddetta soluzione “piccolo-tedesca”, cioè quella di Bismark, che voleva una Germania unita, senza l’Austria e guidata dalla Prussia. | La storia dell’Anschluss. Nella notte tra l'11 e il 12 marzo del 1938 le truppe tedesche entrarono indisturbate in Austria, tra i festeggiamenti locali e l'indifferenza internazionale. |
Il 19 agosto 1926 l’azienda statunitense General Electric allestì un suo studio in una stazione radiofonica a Oakland, in California, per un esperimento singolare suggerito da un ambientalista, cantante e artista di varietà californiano chiamato Charles Kellogg. Affascinato dagli studi di due illustri fisici dell’Ottocento sulle onde sonore e sull’acustica – l’irlandese John Tyndall e il tedesco Hermann von Helmholtz – Kellogg sosteneva di aver sviluppato una tecnica per spegnere una piccola fiamma utilizzando le onde sonore. Entrò e si sedette nello studio a Oakland, mentre un suo collaboratore rimase a oltre 60 chilometri di distanza, a San Jose, con un ricevitore radio piazzato davanti a una fiamma alimentata a gas. Al segnale di Kellogg, il collaboratore aprì la valvola al massimo, generando una fiamma alta circa 60 centimetri. Kellogg cominciò a sfregare un archetto come quello dei violini, ma più grande, su un grosso diapason in alluminio, producendo un rumore grave simile a quello di un disturbo radio. La fiamma a San Jose cominciò a muoversi e ad abbassarsi, poi si spense del tutto. | L’uomo che spegneva il fuoco con i suoni. Storia ed esperimenti di Charles Kellogg, ambientalista americano che nella prima metà del Novecento fece cose incredibili con le corde vocali. |
È in corso una litigata verbale e legale tra il cantante Fedez e il Codacons, famosa e controversa associazione per i diritti dei consumatori. La questione aveva inizialmente a che fare con la raccolta fondi organizzata da Fedez con la moglie Chiara Ferragni a favore dell’ospedale San Raffaele di Milano, ma è diventata una storia che ha coinvolto il Codacons stesso e su cui è intervenuto anche il sottosegretario del ministero dell’Interno Carlo Sibilia. Il 9 marzo scorso Chiara Ferragni e Fedez avevano avviato una raccolta fondi collettiva sul sito GoFundMe – popolare e usatissima piattaforma internazionale per le raccolte fondi – allo scopo di aiutare l’ospedale San Raffaele di Milano a gestire i casi di infezione da coronavirus e rendere disponibili sempre più posti letto in terapia intensiva per i casi più gravi. I due avevano contribuito donando 100 mila euro e la loro raccolta pubblica era arrivata a più di 4 milioni di euro, spesi poi dall’ospedale San Raffaele di Milano per attivare innanzitutto 14 nuovi posti letto di terapia intensiva e realizzarne altrettanti. Fedez e Ferragni avevano spiegato di aver scelto il San Raffaele dopo aver consultato altre strutture pubbliche, che non avrebbero potuto ricevere i fondi con la stessa rapidità, e che i proventi della raccolta saranno usati per incrementare i posti letto di terapia intensiva a disposizione dell’intero Sistema Sanitario Nazionale. | Cos’è successo tra Fedez e il Codacons. Breve riassunto della polemica del weekend sulle raccolte fondi organizzate online. |
“Le faremo sapere”, dicono dopo il colloquio di lavoro, e poi vanno a controllare su Facebook e gli altri social network quali sono le tue abitudini, se parli male della società per cui lavori e se magari sei iscritto a qualche strampalato gruppo di fan. L’abitudine di chi offre lavoro di andare a curiosare nei profili dei possibili nuovi assunti potrebbe finire presto in Germania. Entro pochi giorni, il parlamento tedesco potrebbe discutere una nuova legge creata per impedire ai datori di lavoro di raccogliere informazioni sulle persone che stanno per assumere sui social network. Il progetto di legge non ha al momento uguali in altri paesi, ma metterlo in pratica potrebbe rivelarsi più complicato del previsto. L’abitudine di consultare i profili dei nuovi assunti sembra essere molto diffusa. Secondo una indagine statistica commissionata dal sito web CareerBuilder nel 2009, circa il 45% dei datori di lavoro utilizza i social network per fare ricerche sui candidati per i nuovi posti di lavoro. Inoltre, il 35% dei datori di lavoro consultati durante il sondaggio ha ammesso di aver respinto uno o più candidati dopo aver trovato dati e informazioni poco incoraggianti sui social network, come fotografie compromettenti, abitudini ai limiti della legalità e commenti molto duri nei confronti dei precedenti datori di lavoro. | Spiare i lavoratori su Facebook. Lo fanno i datori di lavoro e la Germania vuole impedirlo con una nuova legge per tutelare chi usa i social network. |
Domani a Torino apre la terza mostra del ciclo Greater Torino, un’iniziativa dedicata a giovani artisti che lavorano in città e promossa dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, una organizzazione torinese che si occupa di arte contemporanea. Sempre domani verranno presentate quattro mostre: la personale dell’artista cinese Chao Kao, la personale del fracese Julien Creuzet e la mostra conclusiva della Residenza per Giovani Curatori stranieri, “Sotto la strada, la spiaggia“. Greater Torino è curata da Irene Calderoni e Maria Teresa Roberto e le artiste invitate sono Rä di Martino e Laura Pugno e affrontano entrambe il tema del paesaggio, come risorsa naturale, come frutto di un’interazione tra uomo e natura, come proiezione di desideri ed idee, ma con approcci e visioni differenti. | Il cinema del deserto. Le foto di set cinematografici dismessi nei deserti di Tunisia e Marocco in mostra a Torino. |
L’azienda automobilistica Volkswagen sospenderà la produzione nella maggior parte dei suoi stabilimenti in Germania e nel resto d’Europa a causa dell’epidemia di coronavirus (SARS-CoV-2). Lo ha annunciato l’amministratore delegato del gruppo, Herbert Diess, durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi per illustrare i risultati economici dell’ultimo anno. La sospensione inizierà questo venerdì e durerà da due a tre settimane. Una misura analoga era stata annunciata ieri dal gruppo Fiat Chrysler Automobiles (FCA), che aveva deciso di sospendere la produzione nella maggior parte dei suoi stabilimenti in Italia e in Europa fino al 27 marzo. Join us now LIVE for our #VWGroup Annual Press Conference #shapingmobility https://t.co/S767r7QuAL | Volkswagen sospenderà la produzione nella maggior parte dei suoi stabilimenti in Europa a causa del coronavirus. |
Il cantante statunitense Marilyn Manson è stato allontanato dall’etichetta discografica con cui collaborava dal 2015 a causa delle accuse di molestie sessuali e psicologiche che gli sono state rivolte ieri da diverse donne, tra cui l’attrice Evan Rachel Wood. L’etichetta Loma Vista, che ha curato la distribuzione degli ultimi tre dischi della band di Manson, ha detto che smetterà di promuovere i suoi album già pubblicati e che non lavorerà più con lui in futuro. Ieri Manson, il cui vero nome è Brian Warner, era stato accusato apertamente di molestie da Wood, nota tra le altre cose per la serie TV Westworld, con cui aveva avuto una relazione dal 2006 al 2010. In un post su Instagram Wood ha detto che “Warner” «aveva iniziato a formarla» quando lei era ancora un’adolescente, e che ha abusato di lei «in maniera orrenda» per anni, facendole «il lavaggio del cervello» e «manipolandola fino alla sottomissione». Wood ha detto di essere «stufa di vivere nella paura di ritorsioni, calunnie e ricatti». | L’etichetta discografica di Marilyn Manson smetterà di lavorare con lui dopo alcune recenti accuse di abusi sessuali e psicologici. |
Se siete un produttore di automobili e volete vendere una delle vostre auto elettriche in Cina avete praticamente una scelta soltanto: le batterie, la parte più profittevole di un’auto elettrica, dovrete acquistarle da un’azienda cinese. Non è una questione secondaria, visto che la Cina è il più grande mercato per l’auto elettrica al mondo. Più di metà del totale delle auto elettriche vendute ogni anno al mondo viene acquistato in Cina, una percentuale destinata a rimanere costante anche nel prossimo futuro: secondo alcune stime, nel 2030 il 57 per cento delle auto elettriche al mondo sarà venduto in Cina, il 26 per cento in Europa e l’8 per cento negli Stati Uniti (già oggi in Cina si vendono più auto elettriche che in tutto il resto del mondo messo insieme). L’obbligo di comprare batterie cinesi, imposto quattro anni fa, ha contribuito in maniera determinante a creare proprio in Cina la più forte industria per la produzione di batterie per auto al mondo, uno dei settori più importanti per il futuro dell’industria automobilistica. Al momento la Cina produce tra il 60 e il 70 per cento di tutte le batterie al mondo, ma il più grande produttore è un’azienda coreana, la LG Chem (che possiede diversi impianti in Cina). Entro il 2028 gli analisti prevedono che venga superata dal principale produttore di batterie cinese, la società CATL fondata otto anni fa da Robert Zeng. | Come la Cina domina il mercato delle batterie per auto elettriche. Si è mossa per tempo e con un mix di incentivi, minacce e investimenti è diventata il più grande produttore mondiale: ora Europa e Stati Uniti devono colmare la distanza. |
«Homer, sei il sito non porno numero uno di Internet… e quindi sei al trilionesimo posto!» dicevano Lenny e Carl, gli strampalati colleghi di lavoro di Homer, in un episodio del 2002 dei Simpson. Da allora la Rete è cambiata molto, ma la frequentazione dei siti con contenuti pornografici si è mantenuta cospicua – diciamo – e anzi si è rinforzata grazie all’avvento dei social network e dei portali per la condivisione dei video in streaming. Il “social porn” o “porno 2.0” è nato intorno al 2005 sulla scia del successo delle nuove risorse offerte direttamente dagli utenti del Web 2.0. I portali basati sulla condivisione e la possibilità per gli stessi lettori di caricare i loro contenuti hanno rivoluzionato le modalità di fruizione della pornografia online mettendo in crisi le stesse case di produzione di film a luci rosse. Assieme ai video domestici autoprodotti, gli utenti mettono online gratuitamente spezzoni tratti dai film in commercio, in barba alle leggi sul diritto d’autore. Su richiesta delle case di produzione i portali rimuovono i video che violano il copyright, ma in genere in breve tempo i filmati vengono rimpiazzati con nuove versioni degli stessi caricati da altri utenti. La stessa questione che riguarda altri tipi di contenuti, ma qui la zona grigia dell’illegalità opera in una zona già grigia per sua natura. | Guarda che diventi cieco 2.0. Il "social porn" ha cambiato la fruizione della pornografia online. I siti più trafficati hanno quasi 8 milioni di utenti al giorno. |
Lunedì 16 dicembre, l’azienda di abbigliamento italiana Moncler sarà quotata alla borsa di Milano e le sue azioni saranno vendute a un prezzo iniziale di 10,2 euro, il massimo della cosiddetta “forchetta di prezzo” prevista dalle banche che hanno aiutato il collocamento in borsa dell’azienda. Questa settimana l’azienda ha fatto sapere che la domanda di azioni è stata più di trenta volte superiore all’offerta. La grande domanda di investitori interessati all’IPO (l’offerta pubblica iniziale con cui un’azienda si colloca in borsa per la prima volta), ha permesso di tenere il prezzo a cui saranno vendute le azioni lunedì al livello più alto. In tutto saranno vendute circa 63 milioni di azioni e dopo la quotazione l’azienda dovrebbe avere un valore di mercato di circa 2,5 miliardi di euro. Moncler ha pubblicizzato molto sui giornali la sua quotazione in borsa e la stampa italiana ed estera ha dato molto spazio alla notizia del successo dell’IPO (qui ad esempio gli articoli della Stampa e del Corriere della Sera). Si tratta della quotazione più importante sulla borsa di Milano dal 2010, ha scritto il Financial Times. | Moncler si quota in borsa. Perché se ne parla tanto e come sta andando. |
L’1 giugno 2008 morì lo stilista francese Yves Saint Laurent: fu uno dei più decisivi del Novecento e lo stile e i capi che inventò continuano a influenzare la moda di oggi. Nato a Oran in Algeria il primo agosto del 1936, Saint Laurent si trasferì a Parigi a 17 anni, dove fu assunto come assirristente da Christian Dior. Quando Dior morì, nel 1957, Saint Laurent aveva 22 anni e prese il suo posto come direttore creativo. Nel 1961 fondò la sua azienda di moda (l’omonima Yves Saint Laurent, rinominata Saint Laurent Paris nel 2012 dal direttore creativo Hedi Slimane) insieme al suo socio d’affari e a lungo compagno di vita Pierre Bergé; riuscì a farlo grazie al denaro ottenuto da una causa contro Dior, che lo aveva licenziato mentre prestava servizio militare nella Guerra d’Algeria. L’esperienza militare segnò profondamente Saint Laurent: fu ricoverato in un ospedale psichiatrico dove subì trattamenti pesanti, tra cui l’elettroshock. Questo non gli impedì di stravolgere la moda del tempo con le sue creazioni e il suo stile non convenzionale nei decenni seguenti. La sua storia è raccontata anche in due film usciti entrambi nel 2014: Yves Saint Laurent di Jalil Lespert, che ricevette l’approvazione di Bergé e poté lavorare coi modellini e l’archivio, e Saint Laurent di Bertrand Bonello, che non fu riconosciuto da Bergé ma pare il più sfumato e interessante. Per chi può ci sono anche due musei dedicati a Yves Saint Laurent: uno a Parigi e uno a Marrakech, in Marocco. Yves Saint Laurent ai tempi in cui lavorava per Dior, nel 1958 (AP Photo) | Sette cose che ci ha lasciato Yves Saint Laurent. L'1 giugno 2008 morì lo stilista francese che inventò lo smoking da donna e che per primo fece sfilare le modelle nere, tra le altre cose. |
Un giudice brasiliano ha ordinato la scarcerazione dell’ex terrorista italiano Cesare Battisti, arrestato il 4 ottobre mentre cercava di lasciare il Brasile a Corumbá, una città vicina al confine con la Bolivia. José Marcos Lunardelli, il giudice del Tribunale regionale federale della regione di Corumbá, ha accolto la richiesta di liberazione degli avvocati di Battisti, ma ha anche imposto all’ex terrorista l’obbligo di firma in commissariato una volta al mese e il divieto di lasciare la località in cui ha la residenza, nel distretto di San Paolo, senza autorizzazione di un tribunale. Cesare Battisti si trova in Brasile dal 2004. Vive all’estero dal 1981, anno in cui evase dal carcere in Italia, per sfuggire prima al proprio processo e poi alla relativa condanna: nel 1988 fu condannato in contumacia a due ergastoli per la sua partecipazione alle azioni del gruppo terrorista di estrema sinistra Proletari armati per il comunismo (PAC), tra cui quattro omicidi. La sua storia di fughe e provvedimenti giudiziari è abbastanza complessa: in Brasile è stato arrestato per tre volte (compresa quella del 4 ottobre) e ha passato più di quattro anni in carcere, ma la cosa più rilevante successa nell’ultimo decennio è stata la decisione dell’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva di negare la sua estradizione in Italia. Fu l’ultimo atto di Lula da presidente. | Che cosa sta succedendo a Cesare Battisti. L'ex terrorista italiano che vive in Brasile è stato arrestato e poi scarcerato dopo un suo tentativo di fuga in Bolivia, e sembra ci siano novità sul processo di estradizione. |
Da due anni il sindaco di Mantova continua periodicamente a finire sulle prime pagine dei giornali locali e nazionali perché accusato di molestie sessuali o per aver chiesto sesso in cambio di finanziamenti comunali: le accuse, però, fino a oggi si sono sempre rivelate false. Le accusatrici del sindaco sono state indagate o addirittura arrestate per averlo calunniato e perseguitato. Si è tornati a parlare della vicenda perché la scorsa settimana la più determinata delle sue accusatrici, un’ex maestra d’asilo che ha pubblicato un libro in cui racconta in prima persona le presunte molestie e i presunti rapporti avuti con il sindaco e altre personalità cittadine, è stata condannata a due anni per atti persecutori, diffamazione e stampa clandestina. In un’intervista al Corriere della Sera, Palazzi dice di essere sicuro che «esiste una regia politica» dietro le accuse che ha ricevuto, e ipotizza che questa regia appartenga al centrodestra cittadino. | La strana storia della stalker del sindaco di Mantova. Se ne riparla in questi giorni, dopo che è stata condannata la donna che lo aveva accusato e ne aveva scritto una specie di libro. |
Da martedì 17 settembre il Post sarà ospite di Renault e della sua rete di concessionarie per una serie di incontri sul cambiamento e l’innovazione nel mercato delle automobili: Luca Sofri e Davide De Luca elencheranno i temi del dibattito internazionale su quello che sta succedendo, e le impressioni da parte di chi le automobili le guida o le compra. La prima data è martedì a Castellanza, in provincia di Varese, in viale Don Minzoni 12. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Cosa succede alle automobili, spiegato. Una serie di incontri con la redazione sul Post sull'innovazione e gli scenari nel mercato delle cose con quattro ruote. |
Secondo quanto scrive La Stampa, il 21 luglio il ministero dell’Interno con una circolare avrebbe comunicato che si può considerare terminata la sperimentazione delle pistole elettriche conosciute come taser date in dotazione alle forze dell’ordine. La sperimentazione era stata avviata dal primo governo Conte nel 2018 per Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato in 6 città: Milano, Padova, Caserta, Reggio Emilia, Catania e Brindisi. Il decreto che ne aveva introdotto la sperimentazione prevedeva che al termine del periodo di prova l’arma fosse fornita a tutte le pattuglie delle forze dell’ordine, comprese quelle locali di alcune città. Ora però il ministero avrebbe deciso la «non aggiudicazione» delle pistole elettriche dell’azienda Axon Public Safety Germany, ex Taser International, che lo scorso anno aveva vinto la gara per la fornitura delle stesse pistole, modello TX2. L’ordinanza inoltre ha disposto il ritiro delle armi, in totale 32, fornite gratuitamente dall’azienda, che erano state date in via sperimentale alle forze dell’ordine. | La sperimentazione dei taser non è andata bene. Il ministero dell'Interno con una circolare ha ordinato l'immediato ritiro delle armi che dopo le prove balistiche si sono dimostrate non sicure. |
Mercoledì 23 aprile si è chiusa l’inchiesta della procura di Torino su Stamina, il controverso sistema che secondo i suoi ideatori è a base di cellule staminali e che sarebbe in grado di curare numerose malattie invalidanti. Gli indagati sono una ventina e comprendono il vicepresidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, e Marino Andolina, uno dei suoi più stretti collaboratori. Le accuse della procura nei confronti degli indagati sono truffa e associazione a delinquere. Il processo determinerà le eventuali ed effettive responsabilità degli indagati, ma sul piano prettamente scientifico e accademico, ricercatori ed esperti di staminali concordano da tempo sul fatto che il trattamento semplicemente non funzioni. Per circa un anno, il caso Stamina è stato al centro di un ampio dibattito, soprattutto mediatico, nel quale si sono perse di vista le prove scientifiche, privilegiando il lato emozionale e mediaticamente più spendibile delle storie difficili e di sofferenza delle famiglie che hanno sperato di trovare in Stamina una soluzione ai problemi di salute dei loro cari. Oltre ai mezzi di comunicazione – pochi senza peccato – hanno avuto una loro responsabilità la politica, che si è dimostrata incapace per mesi di gestire la situazione, e la magistratura, con giudici che a seconda dei casi hanno emesso ordinanze molto discutibili per permettere ad alcune famiglie di proseguire il trattamento. In mezzo ci sono state le dichiarazioni di personaggi dello spettacolo e dello sport, che paradossalmente hanno ottenuto più spazio degli scienziati e divulgatori che fino da subito hanno provato a spiegare le fallacie del trattamento Stamina. Molti commentatori e cittadini rimproverano oggi a questi interventi delle responsabilità nella promozione di una cura scientificamente screditata: ma gli appoggi al sistema sono stati diversi e con diverse articolazioni, a volte insistenti e a volte forse sbrigativi. Ora quasi tutti hanno smesso di esprimersi sulla questione: che in seguito ai successivi sviluppi abbiano cambiato opinione discretamente o la mantengano, non si sa di quasi nessuno di loro. | A favore di Stamina. Dopo le accuse dell'inchiesta, a molti che hanno sostenuto la cura vengono chieste spiegazioni: ecco chi sono, dalla tv alla politica, e cosa hanno detto. |
Due gemelle siamesi craniopaghe, ovvero congiunte per la testa, sono state separate con successo lo scorso 15 agosto nell’ospedale pediatrico di Great Ormond Street, a Londra. Le due bambine, che si chiamano Rital e Ritag Gaboura, hanno 11 mesi e sono figlie di una coppia di medici di Khartoum, la capitale del Sudan. L’intervento è stato possibile grazie a un’organizzazione umanitaria, Facing the World che ha organizzato il viaggio e pagato le spese mediche, e che oggi ha diffuso la notizia. Un gruppo di medici ha dovuto eseguire quattro operazioni chirurgiche prima di riuscire a separare le due bambine. Il successo nella separazione chirurgica di due siamesi congiunti per la testa è un caso rarissimo, reso ancora più unico dal fatto che le due bambine reagiscono secondo la norma a tutti gli stimoli e non dovrebbero quindi, nel primo e cauto giudizio dei medici, aver subito danni cerebrali permanenti. | Due gemelle siamesi separate con successo. Erano congiunte per la testa, condizione rarissima: un gruppo di chirurghi di Londra le ha separate dopo quattro operazioni. |
A maggio la divisione indiana della grande casa editrice Penguin Random House ha introdotto una libreria mobile per raggiungere alcune zone dell’India dove trovare libri da leggere e comprare è particolarmente difficile. Il progetto si chiama “Penguin on Wheels” (cioè “Penguin su ruote”) ed è realizzato insieme a due librai, Satabdi Mishra e Akshaya Ravtaray, che da dicembre 2015 vendono libri nel nord dell’India utilizzando un camioncino, il Walking BookFairs. In giro per il mondo di librerie come Penguin on Wheels ce ne sono molte e l’idea non è nuova: le prime biblioteche mobili nacquero tra la metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento per portare i libri a chi viveva nelle zone rurali. La prima biblioteca mobile di cui si ha notizia era attiva nel nord dell’Inghilterra, in particolare tra otto cittadine della Cumbria, nel 1857: era un carro trainato da cavalli e lo gestiva un commerciante e filantropo di nome George Moore. Negli Stati Uniti la prima biblioteca mobile girava la contea di Fairfax, in Virginia, dal 1890 fin dopo la Seconda guerra mondiale. Il numero di biblioteche mobili americane crebbe all’inizio del Novecento. Nel 1905 la biblioteca Washington County Free iniziò a portare i libri su un carro a chi abitava in zone isolate della contea di Washington, nel Maryland. Nel 1910 il carro fu distrutto da un treno in un incidente e nel 1912 fu sostituito da un veicolo a motore. Un’altra delle prime biblioteche mobili a motore fu quella della bibliotecaria Sarah Byrd Askew, che nel 1920 si mise a guidare una Ford T per portare i libri nella campagna del New Jersey. | Storia delle biblioteche mobili. Possono sembrare una moda di oggi ma esistono da metà dell'Ottocento: portavano i libri nelle zone rurali dove procurarseli era più difficile. |
Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Che ci metti a coppe nella primiera? la campagna acquisti di Berlusconi disegnata da Makkox. |
Miles Davis è stato uno dei più influenti ed innovativi musicisti del Ventesimo secolo: compositore e trombettista leggendario, per quasi trent’anni è stato un grandissimo personaggio del jazz, ideandone numerosi stili. Oltre a questo, nel corso della sua incredibile carriera Davis si è dedicato anche alla pittura, realizzando molti dipinti e disegni, alcuni dei quali finiti sulle copertine dei suoi dischi (per esempio un suo autoritratto sulla copertina di Amandla, del 1989). Davis iniziò a dipingere negli anni Cinquanta come svago; poi, quando negli anni Settanta smise temporaneamente di suonare, iniziò a farlo in maniera più costante, scegliendo alla fine della sua carriera proprio la pittura come principale canale espressivo. “L’arte è come una terapia per me”, aveva scritto nella sua autobiografia, “e tiene la mia mente occupata con qualcosa di positivo quando non suono”. Secondo la stilista Tara McGinley lo stile di Miles Davis può essere definito “una miscela tagliente, audace e maschile di Kandinsky, Jean-Michel Basquiat, Picasso e arte tribale africana”. I suoi lavori sono raccolti nel libro Miles Davis, The Collected Artbook. Miles Davis è morto nel 1991 in California. | I quadri di Miles Davis. Il leggendario trombettista jazz dipingeva anche, e i quadri a volte finivano nelle copertine dei suoi dischi. |
Il magazine domenicale del New York Times ha dedicato un lungo articolo ai danni che può procurare una pratica scorretta dello yoga. L’autore è William J. Broad, e l’articolo anticipa il suo libro sui benefici e sui rischi per la salute dello yoga (sarà pubblicato a febbraio negli Stati Uniti). Il giornalista racconta delle sue ricerche e di un lungo colloquio (avvenuto nel 2009) con Glenn Black, istruttore di yoga per quasi quarant’anni, che ha studiato a Poona, in India, all’istituto fondato da B. K. S. Iyengar, 93 anni, uno dei maestri di yoga più celebri del mondo. Lo yoga è una disciplina in grande crescita negli ultimi anni. Negli Stati Uniti il numero di quelli che lo praticano è cresciuto da circa 4 milioni nel 2001 a circa 20 milioni, secondo le stime più larghe, nel 2011. Black ha opinioni piuttosto radicali: “la grande maggioranza delle persone” dovrebbe semplicemente smettere di fare yoga, dato che è troppo rischioso per la sua salute. | I rischi dello yoga. Il New York Times anticipa un nuovo libro che mette in guardia dai pericoli di infortuni spesso sottovalutati. |
Secondo i carabinieri di Nocera Inferiore, i responsabili dell’incendio di venerdì sera sul monte Saretto di Sarno, in provincia di Salerno, sono sei ragazzi del posto, di cui cinque minorenni, ha scritto Repubblica. La posizione dei ragazzi è esaminata in queste ore dal pm Angelo Frattini della procura del Tribunale dei Minorenni di Salerno, e dal pm Anna Chiara Fasano della procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Sempre secondo Repubblica, l’incendio sarebbe stato il risultato di uno scherzo sfuggito al controllo dei ragazzi. | I sospettati dell’incendio di venerdì notte a Sarno, in provincia di Salerno, sono sei ragazzi, di cui cinque minorenni. |
Ieri la procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati Augusto Minzolini. Il direttore del Tg1 è indagato per peculato, in relazione al suo utilizzo della carta di credito aziendale fornitagli dalla RAI per le spese di rappresentanza. Il procuratore aggiunto di Roma, Alberto Caperna, ha detto che l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto, in seguito all’esposto presentato dall’Italia dei Valori nei confronti di Minzolini. Ora la procura dovrà valutare se il direttore del Tg1 ha abusato della carta di credito per finalità che esulano dal suo incarico professionale. La storia comincia qualche mese fa, a novembre del 2010. Le spese di Minzolini Al momento di analizzare il bilancio del 2010 della RAI, viene fuori – e lo raccontano i giornali – che le spese di rappresentanza del direttore del Tg1 superano di molto quelle dei suoi omologhi di Tg2 e Tg3, nonché quelle di presidente e direttore generale della RAI. La carta di credito aziendale American Express data a Minzolini, infatti, da settembre del 2009 a settembre del 2010 era stata usata per pagare 63.000 euro: “oltre 5mila euro al mese”, scriveva Repubblica, “tra pranzi, hotel di lusso e weekend di lavoro (Positano, Santa Margherita Ligure, Saturnia)”. Sempre Repubblica: “Minzolini in 14 mesi avrebbe «effettuato 129 giorni lavorativi in trasferta», su 56 trasferte (Istanbul, Londra, Marrakech, Cannes, Praga) solo in 11 verrebbe «indicato lo scopo della missione»”. Il tutto mentre direttore generale e presidente della RAI erano rimasti dentro i 35.000 euro l’anno. Mario Orfeo, allora direttore del Tg2, aveva speso 6-7.000 euro in tutto l’anno, come lui i vicedirettori generali Antonio Marano e Giancarlo Leone. Fin dal primo momento Minzolini ha spiegato di doversi muovere di più dei suoi colleghi, avendo una redazione a Milano, e di fare viaggi utili alla qualità del suo telegiornale, prendendo contatti utili, promuovendo la testata. | La carta di credito di Augusto Minzolini. La storia del "benefit compensativo" che ha portato a un'indagine per peculato contro il direttore del Tg1. |
La stampa indiana scrive che il ministero dell’Interno ha affidato all’agenzia investigativa nazionale le indagini sui due marinai italiani accusati di omicidio. Lo scorso gennaio la Corte Suprema indiana aveva sottratto la competenza allo stato del Kerala. Il ministero dell’Interno indiano ha affidato oggi alla Agenzia nazionale di investigazione (Nia) lo svolgimento di nuove indagini riguardanti l’incidente del 15 febbraio 2012 al largo del Kerala in cui sono implicati i marò, accusati della morte di due pescatori indiani. Lo riferiscono le tv a New Delhi. | Le indagini sui marinai italiani in India ricominciano da capo. E stavolta le condurrà l'agenzia investigativa nazionale, dopo che la Corte Suprema aveva sottratto la competenza allo stato del Kerala. |
Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha scritto una lettera a Repubblica per rispondere a un articolo di Roberto Saviano relativo alla grossa inchiesta “Mondo di mezzo” sulla corruzione a Roma. Saviano aveva chiesto al ministro Poletti di spiegare la sua presenza a una cena di ringraziamento organizzata nel 2010 da Salvatore Buzzi, uno dei più importanti personaggi coinvolti nell’inchiesta di Roma, per tutti “i politici che ci sono a fianco” (alla cena c’erano anche altre persone che oggi sono indagate, tra cui l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e l’ex capo dell’AMA Franco Panzironi). A quel tempo Poletti era presidente di Legacoop e la sua presenza alla cena, ha scritto Saviano, non era necessaria. Oggi Poletti spiega che come presidente di Legacoop ha partecipato a centinaia di cene e iniziative organizzate dalle assemblee delle cooperative aderenti e che con i reati dell’inchiesta “Mondo di mezzo” non c’entra nulla. Caro direttore, nell’articolo pubblicato ieri su questo quotidiano, Roberto Saviano mi invita a spiegare la mia presenza ad una cena organizzata nel 2010 dalla cooperativa 29 giugno. Rispondo subito — in un momento in cui provo rabbia, amarezza, delusione — perché sento il dovere di rassicurare i cittadini italiani. Il solo fatto di vedere il mio nome associato a queste indecenze mi fa star male. Tante persone che mi conoscono possono confermare la correttezza del mio comportamento. Alla foto pubblicata in questi giorni dai mezzi di informazione potrei affiancare una galleria di belle immagini che mi ritraggono in tante occasioni legate alla mia attività di presidente di Legacoop. Voglio ricordarne solo una: quella scattata nell’aprile 2008, quando ho riunito la presidenza nazionale a Corleone, nella masseria confiscata a Totò Riina e affidata in gestione ai ragazzi di una cooperativa di Libera. Una delle tante che Legacoop ha sostenuto e sostiene con aiuti concreti, in quanto simbolo della volontà di riscatto contro i soprusi e la violenza della criminalità mafiosa. | La risposta di Giuliano Poletti a Roberto Saviano. Il ministro del Lavoro ha spiegato su Repubblica cosa ci faceva nel 2010 a una cena con alcuni degli indagati dell'inchiesta sulla corruzione a Roma. |
Oggi si vota in 136 comuni italiani per i ballottaggi delle elezioni amministrative, il cui primo turno è stato lo scorso 26 maggio: sono coinvolti 3.648.485 elettori, in tutte le regioni italiane tranne Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta. I capoluoghi di provincia in cui si vota sono 15: Potenza, Avellino, Ferrara, Forlì, Reggio nell’Emilia, Cremona, Ascoli Piceno, Campobasso, Biella, Verbania, Vercelli, Foggia, Livorno, Prato e Rovigo. Al primo turno, le tendenze più significative emerse dal voto erano state due: un risultato complessivamente deludente per il Movimento 5 Stelle, che è arrivato al ballottaggio in pochi comuni, e soltanto in un capoluogo di provincia, Campobasso; e il buon risultato del Partito Democratico. Come spiegato in questa analisi del voto del Post, sui circa 220 comuni superiori andati al voto nelle regioni a statuto ordinario in cui era possibile identificare liste di centrodestra e centrosinistra, in 182 casi la coalizione di centrosinistra ha migliorato il proprio risultato alle comunali rispetto alle europee, e in 111 casi ha ottenuto la vittoria al primo turno oppure l’accesso al ballottaggio da coalizione più votata. | Guida ai ballottaggi delle elezioni amministrative. I posti da tenere d'occhio, i risultati scontati, quelli in bilico e tutto il resto. |
Il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone è stato espulso dal partito, su decisione del cosiddetto “collegio dei probiviri”, un organo del M5S che ha il compito di controllare e sanzionare chi viola le regole interne del partito. Negli ultimi mesi Paragone aveva attaccato duramente la dirigenza del partito, criticando in particolare la leadership di Luigi Di Maio e votando contro la legge di bilancio decisa dalla maggioranza che include il M5S. Paragone ha 48 anni e si è avvicinato al Movimento 5 Stelle dopo una carriera da giornalista – tra gli altri per il giornale leghista La Padania – e conduttore di talk show politici e programmi radiofonici. Eletto senatore nel 2018, è stato uno dei maggiori sostenitori dell’alleanza di governo con la Lega, e poi uno dei più critici di quella con il Partito Democratico. Negli ultimi mesi aveva accusato la dirigenza del M5S di averlo trasformato in un partito “dell’establishment”, troppo “giacca e cravatta”. Paragone ha commentato la decisione del M5S postando su Facebook una foto di un foglio con scritto: «Sono stato espulso dal nulla… C’era una volta il 33%, ora…», riferendosi alla percentuale ottenuta dal Movimento alle elezioni del 2018. | Il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone è stato espulso dal partito. |
Dopo la prima prova di italiano di ieri, oggi e si è tenuta la seconda prova dell’esame di maturità: per il liceo classico è la traduzione di un brano latino di Seneca tratto dalle Lettere a Lucilio (allo scientifico c’era un problema che riguardava una bicicletta che ha le ruote quadrate). Il testo della versione è piuttosto famoso ed è presente in alcuni libri scolastici: qualcuno fra gli studenti che hanno sostenuto l’esame potrebbe averlo già tradotto durante i suoi studi. Trai i filosofi e gli scrittori latini Seneca è uno dei più conosciuti e studiati, nonché uno degli autori più scelti per la prova di latino alla maturità: è già stato scelto quattro volte dal 2000 ad oggi. Il brano riguarda un tema molto caro a Seneca: l’importanza della pratica della filosofia nella vita di tutti i giorni. (testo originale) | Maturità 2017: la traduzione della versione di Seneca. "Il valore della filosofia" è il brano della seconda prova di latino al liceo classico, tratto dalla raccolta "Lettere a Lucilio". |
Parliamo di cose serie. Avrete presente il video di Berlusconi: non l’ultimo, quello di ieri, ma quello di domenica. Quello dove annunciava, en passant, “uno stabile rapporto di affetto con una persona”. Al di là del suo contenuto, che è stato ampiamente raccontato e commentato, a uno sguardo più approfondito quel video mostra un’altra caratteristica singolare: la libreria. Ora, Silvio Berlusconi è noto per moltissime cose e una di queste è l’essere, come si dice, un-grande-comunicatore. Al di là delle frasi fatte, è nota la storia della costruzione del primo video messaggio di Berlusconi, quello con cui nel 1994 annunciò il suo impegno in politica, realizzato con la consulenza fondamentale degli esperti di Publitalia, la concessionaria pubblicitaria di famiglia. La scenografia di quel video era molto semplice: Berlusconi seduto davanti a una scrivania, fogli di carta poggiati davanti a lui, alle sue spalle delle foto di famiglia e una libreria. Una vera libreria, almeno a vederla così. | La libreria di Berlusconi. Che libri ci sono alle spalle del PresdelCons nei suoi video?. |
Uno degli indizi che legano gli attentati di Bruxelles a quelli di Parigi del novembre scorso, riconducibili quindi alla stessa cellula franco-belga dello Stato Islamico di cui faceva parte Salah Abdeslam, è l’utilizzo di un particolare tipo di esplosivo che è stato definito “il marchio di fabbrica” dello Stato Islamico, o ISIS, in Europa: il triperossido di triacetone, noto anche con la sigla TATP, una polverina bianca potente quasi come il tritolo ma più difficile da individuare dai controlli di sicurezza e più “facile” da realizzare, dato che i suoi ingredienti base si trovano in prodotti comuni come disinfettanti, acetone per le unghie e decolorante per capelli (anche se il procedimento per costruire la bomba vera e propria è delicato e pericoloso). Il TATP è stato utilizzato in diversi attentati in Europa negli ultimi dieci anni ed è già noto alle autorità che si occupano di sicurezza: per il momento però non esiste un metodo standard per rilevarlo, anche se negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi avanti. Il guaio è che sembra che la cellula franco-belga avesse raggiunto un altissimo livello di conoscenza su come utilizzarlo in sicurezza: nel corso di un raid nell’appartamento di Bruxelles di Ibrahim el Bakraoui, uno degli attentatori di Bruxelles che si è fatto esplodere, le autorità belghe hanno detto di aver ritrovato 15 chili di TATP, una quantità con cui si possono costruire decine di piccole bombe e cinture esplosive. | L’esplosivo dell’ISIS. Sembra che a Bruxelles sia stato utilizzato lo stesso esplosivo di Parigi, il TATP: si può fabbricare con ingredienti comuni ed è difficile da rilevare. |
SIAE e Soundreef, le due società che raccolgono i diritti d’autore in Italia, hanno trovato un accordo per risolvere le cause legali che si erano reciprocamente intentate e regolare più chiaramente il mercato dei diritti d’autore per la musica. SIAE era sempre stata monopolista della raccolta dei diritti d’autore in Italia, fino a che una decisione del parlamento europeo aveva imposto la liberalizzazione del mercato. Soundreef, tramite la società LEA, aveva allora cominciato ad operare anche in Italia, in un contesto legale però ancora fumoso che aveva portato a diverse cause tra le due società. Il nuovo accordo prevede tra le altre cose il riconoscimento reciproco di SIAE e Soundreef e il riconoscimento del fatto che gli utilizzatori di musica che ora hanno una licenza SIAE dovranno ottenerne una anche da Soundreef (tramite LEA) se vogliono diffondere musica di artisti che hanno scelto di lasciare SIAE (il più noto di loro è Fedez). | SIAE e Soundreef, le due società che raccolgono i diritti d’autore in Italia, hanno trovato un accordo per risolvere le loro cause legali. |
È morta l’attrice e pubblicitaria Isabella De Bernardi, famosa per il ruolo di Fiorenza in Un sacco bello. Aveva 57 anni. Era figlia dello sceneggiatore Piero De Bernardi ed ebbe il suo primo ruolo proprio in Un sacco bello nel 1980 insieme a Carlo Verdone, che era anche regista del film. Successivamente partecipò in altri quattro film: Il marchese del Grillo insieme ad Alberto Sordi (dove interpretava la figlia di Gasperino “il carbonaro”), Borotalco e Il bambino e il poliziotto (entrambi di Carlo Verdone), e Io so che tu sai che io so, di Alberto Sordi. Dopo il 1989 smise di fare l’attrice e cominciò a lavorare nel settore pubblicitario, diventando direttrice artistica della grossa agenzia Young & Rubicam. Il ruolo che ebbe in Un sacco bello viene ricordato soprattutto per una sua battuta rivolta a Mario Brega. | È morta l’attrice Isabella De Bernardi, famosa per il ruolo di Fiorenza in “Un sacco bello”. |
Sorry, La nuova canzone di Justin Bieber, è disponibile per l’acquisto da giovedì 22 ottobre. Si tratta di un singolo estratto dal nuovo album “Purpose” che uscirà il 13 novembre ( per la stessa data è prevista anche l’uscita del nuovo album degli One Direction). La canzone è stata prodotta da Blood Diamonds e Skrillex (Sonny Moore), quest’ultimo aveva prodotto anche Where are Ü Now – la canzone con la voce di Justin Bieber, realizzata ad insaputa di Justin Bieber – insieme a Diplo (con il nome comune di Jack Ü). Lo stesso giorno in cui è stata pubblicata la canzone è stato diffuso anche il video di Sorry, con la particolarità che non vi compare mai Justin Bieber. Il video è molto semplice e riprende delle coreografie di un gruppo di ballerine su sfondo bianco. Le ballerine fanno parte delle “The Ladies of ReQuest & The Royal Family Dance Crews”; la coreografia è di Parris Goebel, che è anche regista del video. | Un video di una canzone di Justin Bieber, senza Justin Bieber. Si chiama "Sorry" ed è uscita il 22 ottobre. |
Oggi è il sessantesimo compleanno di Robert Smith: fondatore, cantante e chitarrista dei Cure, famoso anche per lo stile e l’aspetto riconoscibilissimo con cui si presenta da sempre sul palco (i capelli cotonati, il trucco su occhi e labbra), che viene dalle sottoculture goth. È il principale autore delle canzoni dei Cure nonché unico membro della band a non averla mai lasciata. Per festeggiarlo, qui ci sono le tredici migliori canzoni dei Cure a insindacabile giudizio del peraltro direttore del Post, che le aveva scelte per il suo libro Playlist, la musica è cambiata. The Cure (1976, Crawley, Inghilterra) | Le migliori tredici canzoni dei Cure. Da riascoltare oggi che Robert Smith compie 60 anni. |
L’ex sindaco di Roma Walter Veltroni ha scritto una lettera al quotidiano Repubblica per spiegare i suoi rapporti con Luca Odevaine, uno degli arrestati nel corso dell’inchiesta “Mondo di Mezzo” che fu in passato vice-capo della sua segreteria mentre era sindaco di Roma. Veltroni ha scritto che “è stato uno choc angoscioso e sconcertante sapere del suo arresto” e che Odevaine era “una persona stimata da chi dirigeva le forze dell’ordine”. Secondo Veltroni, l’inchiesta di Roma ha fatto emergere un sistema politico e mafioso che da moltissimo tempo cerca di prendere il controllo della città. Caro direttore, non voglio girarci intorno: sono passati sette anni da quando Luca Odevaine ha cessato il suo lavoro al Campidoglio, tuttavia per tutti noi, che, fino ad allora, lo abbiamo conosciuto e abbiamo lavorato con lui é stato uno choc angoscioso e sconcertante sapere del suo arresto e del suo coinvolgimento negli anni successivi in una storia terribile di intreccio tra criminalità, politica e affari che la magistratura romana ha con grande merito disvelato. | Un’altra persona. L'ex sindaco di Roma Walter Veltroni ha scritto una lettera a Repubblica per spiegare i suoi rapporti con Luca Odevaine, arrestato per corruzione nell'inchiesta "Mondo di mezzo". |
Oggi in Italia è stata superata la soglia del milione di persone vaccinate contro il coronavirus. La campagna vaccinale è iniziata lo scorso 27 dicembre con la somministrazione delle prime 9.750 dosi del vaccino prodotto da Pfizer-BioNTech, e lo scorso 30 dicembre è arrivata la prima partita settimanale da 469.950 dosi prevista per l’Italia dal contratto firmato tra l’Unione Europea e l’azienda statunitense. Dopo un inizio stentato, nella seconda settimana di gennaio le regioni hanno iniziato a somministrare il vaccino ai ritmi previsti dal piano vaccinale, anzi in alcuni casi anche più velocemente rispetto a quanto programmato. Al momento il vaccino è l’unico mezzo efficace per limitare la pandemia che ha causato nel mondo quasi 2 milioni di morti negli ultimi 12 mesi e bloccato molti settori dell’economia. Sviluppare un vaccino in tempi così rapidi non era scontato e per questo motivo c’è grande aspettativa sugli effetti della somministrazione di massa, in Italia e nel mondo. Quindi la velocità è importante. Andiamo con ordine. | A che punto sono le vaccinazioni contro il coronavirus in Italia. I ritmi di somministrazione sono cresciuti e, secondo il commissario Arcuri, entro gennaio inizierà ovunque la somministrazione a chi ha più di 80 anni. |
Quelli di cui avevamo parlato qualche giorno fa hanno pubblicato un altro vivace mashup della loro serie annuale: siamo al 1987. (se vi diverte il genere nostalgico/dance e non lo conoscete, recuperate Girl Talk) Una vecchia cosa sui testi degli Smiths. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Mark Knopfler. Se avete in programma di conquistare il mondo, uno di questi giorni, è ottima. |
Per mesi è sembrato che il mondo fosse sull’orlo di una catastrofica pandemia causata dal virus H1N1, poi l’emergenza è rientrata e l’interesse verso l’influenza e le sue possibili conseguenze è rapidamente svanito. Sulle pagine di Tuttoscienze, l’inserto di divulgazione scientifica della Stampa, Eugenia Tognotti dell’Università di Sassari fa il punto sulla temuta pandemia di influenza. A un anno dall’identificazione di un nuovo sottotipo di virus influenzale e dalla dichiarazione di pandemia da parte dell’OMS è tempo di bilanci, resi possibili dai risultati di innumerevoli studi, indagini ed elaborazioni di modelli matematici e modelli statistici. Primo di tutto, il virus: di origine suina, era caratterizzato da una tripla ricombinazione dei segmenti genici appartenenti ai virus di tipo A umano, aviario e suino. Un nuovo virus, dunque, che ha trovato una popolazione non immunizzata, «vergine». | Che fine ha fatto la pandemia? un bilancio sul virus H1N1. Abbiamo imparato qualcosa dalla sua rapida diffusione? Servono ancora i vaccini?. |
L’ex presidente della Camera Laura Boldrini ha annunciato in un’intervista a Repubblica la sua intenzione di entrare nel Partito Democratico. «Con la destra peggiore di sempre non è più tempo di piccoli partiti», ha detto Boldrini, che alle ultime elezioni è stata eletta deputata con la lista Liberi e Uguali (che nel frattempo si è sciolta, ma è sopravvissuta come gruppo parlamentare e oggi sostiene il secondo governo Conte). Boldrini ha spiegato che aveva deciso già da tempo di passare al PD. Già alle elezioni europee aveva votato per i Democratici, ha detto, e non per le liste della sinistra a cui era stata vicina in passato. La caduta del primo governo Conte ha accelerato il suo desiderio di ritornare nel PD, ha detto, ma prima di rendere ufficiale la decisione ha voluto attendere la scelta di ministri e sottosegretari, così da evitare accuse di volersi proporre per qualche incarico. In passato però Boldrini aveva attaccato duramente il Movimento 5 Stelle, sostenendo che non ci fossero «punti di contatto» tra il partito fondato da Beppe Grillo e la sinistra. | Laura Boldrini dice che entrerà nel PD. L'ex presidente della Camera dice che di fronte alla «destra peggiore di sempre» non è più tempo di «piccoli partiti». |
L’azienda di moda giapponese Uniqlo ha chiesto alla stilista britannica Hana Tajima di disegnare una linea primavera/estate di hijab e capi per le donne musulmane. Tajima – che è nata nel Regno Unito da padre giapponese e madre inglese, e si è convertita all’Islam a 17 anni – ha disegnato la prima collezione per Uniqlo per l’autunno/inverno 2015; questa sarà la prima collezione disponibile anche per i clienti statunitensi e non solo per quelli asiatici. Dal 26 febbraio i nuovi capi saranno in vendita online e nel negozio di Uniqlo sulla Fifth Avenue di New York. Uniqlo è un brand low-cost e i prezzi dei capi della nuova linea sono compresi tra 9,99 dollari e 59,90 (cioè tra 9 e 54 euro circa). Oltre ad abiti, pantaloni, gonne lunghe e maglie, fanno parte della linea disegnata da Tajima alcuni modelli di hijab (il velo per coprirsi il capo) e di kebaya, lunghe bluse tipiche dell’Indonesia, della Malesia, del Brunei e di Singapore, che si pensa siano state ispirate dall’abbigliamento arabo. I colori sono chiari e brillanti: rosa, giallo, grigio chiaro e bianco. | La collezione di Uniqlo per le donne musulmane. Il marchio di abiti low-cost giapponese non è il primo a rivolgersi alle clienti islamiche, con hijab, pantaloni comodi e kebaya, lunghe bluse tipiche dell'Asia. |
Domenica a Bologna verrà disinnescata una bomba della Seconda guerra mondiale ritrovata tra via Zanardi e via Bovi Campeggi, a poca distanza dalla stazione di Bologna Centrale e in prossimità di un sottopasso ferroviario. 9.401 persone residenti in un raggio di 800 metri da dove si trova la bomba dovranno allontanarsi dalle proprie case entro le 8:15 «e sino al termine delle attività di disinnesco», per raggiungere i punti di raccolta. Ci saranno delle conseguenze anche nella circolazione delle auto (le strade comprese nel raggio di 800 metri resteranno chiuse), dei mezzi pubblici, dei treni e degli aerei. In una nota del comune di Bologna si dice che la bomba pesa 213 kg ed è «in cattivo stato di conservazione». Sky TG24 scrive che si tratta di «una bomba d’aereo Mk IV di fabbricazione britannica», che è stata trovata in un cantiere edile e che è stata messa in sicurezza il 15 marzo dagli artificieri. Verrà disinnescata sul posto e trasportata in una cava di Pianoro, in provincia di Bologna, dove si procederà con l’esplosione controllata. | Domenica a Bologna verrà disinnescata una bomba della Seconda guerra mondiale. 9.401 persone saranno evacuate, e ci saranno modifiche alla circolazione di auto, mezzi pubblici, treni e aerei. |
Sono passati quasi cinque anni dall’uscita dell’ultimo disco di Britney Spears e più di due dal suo ultimo concerto, ma la popstar è comunque al centro delle cronache di spettacolo statunitensi per via di Framing Britney Spears, un nuovo documentario prodotto dal New York Times in gran parte dedicato alla nota e controversa vicenda del suo patrimonio, di cui non ha più il controllo dal 2008. Al suo posto lo amministra il padre, che continua ad ottenere ragioni legali, nonostante la grande campagna di sensibilizzazione e solidarietà del movimento di fan identificato dall’hashtag #FreeBritney. Il documentario sta facendo discutere anche per come racconta il trattamento mediatico subito per anni da Spears, che negli anni Duemila era costantemente seguita dai paparazzi e giudicata dalle riviste di spettacolo per i suoi comportamenti. | Il documentario sulla brutta situazione di Britney Spears. "Framing Britney Spears" racconta la nota questione del controllo del suo patrimonio e della sua vita, affidato al padre. |
Giovedì pomeriggio, durante la presentazione delle misure che la BCE intende intraprendere per fronteggiare la pandemia di coronavirus, la presidente della banca centrale Christine Lagarde ha commesso quella che è stata immediatamente definita una gravissima gaffe. Parlando dell’Italia e degli altri paesi che adottano l’euro come moneta, Lagarde ha dato l’impressione che la BCE non sia disposta a difendere la stabilità dei loro conti ad ogni costo, nonostante il momento straordinario che stanno attraversando, innescando una fuga dai titoli di Stato italiani che ha causato la peggiore perdita nella storia della borsa italiana. Poco dopo la conferenza stampa Lagarde ha provato a correggere la sua affermazione nel corso di un’intervista televisiva, ma questo non le ha evitato moltissime critiche da parte di osservatori ed esperti, compresi moltissimi non italiani. In un gesto senza precedenti, persino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pubblicato una nota in cui, senza mai nominarla, critica duramente la dichiarazione di Lagarde. | Perché le parole di Christine Lagarde sono diventate un problema. Una frase della presidente della BCE giovedì pomeriggio ha fatto crollare i mercati finanziari e arrabbiare Sergio Mattarella. |
Da più di un secolo la letteratura è una grande fonte di ispirazione per chi fa cinema. E da quando esistono la tv e le serie tv, è lo stesso anche lì. Succederà anche quest’anno che molti film e serie tv che vedrete saranno tratti da libri. Per chi non volesse farsi trovare impreparato abbiamo quindi messo in ordine una ventina di libri che nel 2019 si potranno vedere trasformati in film o serie tv. Nella lista che segue ci sono grandi romanzi storici, graphic novel, libri recenti e di un paio di secoli fa, italiani e stranieri. L’unica cosa che li accomuna è che per ognuno esiste già una versione italiana. Poi c’è tutto un dibattito su cosa sia meglio: guardare un film senza conoscere la storia del libro, o guardarlo dopo avere letto il libro (spesso per lamentarsi di quanto il libro fosse migliore). Ma non è il caso di farlo qui. | Storie da leggere nell’attesa di poterle guardare. Libri che quest'anno diventeranno film e serie tv, per chi vuole conoscere o ripassare su carta le storie che raccontano, prima di vederle su schermo. |
I Centri per la prevenzione e il controllo delle medicine (CDC), tra gli organismi sanitari più importanti degli Stati Uniti, hanno comunicato che un particolare tipo di vitamina E è da considerarsi con molte probabilità responsabile delle morti che nelle ultime settimane sono state collegate all’uso di sigarette elettroniche. Secondo i Centri, che hanno analizzato le sostanze presenti nei polmoni di diverse persone ricoverate in queste settimane (e di due morte per questi problemi), un «forte sospettato» sarebbe infatti il vitamina E acetato. I CDC hanno spiegato che il vitamina E acetato tende ad appiccicarsi alle pareti polmonari, creando poi problemi che per ora non sono ancora del tutto chiari. Sempre secondo le prime informazioni disponibili, il vitamina E acetato si troverebbe solo in alcuni prodotti usati per le sigarette elettroniche, in particolare quelli con THC, cioè il principio attivo comunemente associato all’effetto stupefacente della marijuana. Ma è una questione ancora da chiarire perché tra gli oltre duemila pazienti ricoverati negli Stati Uniti con problemi polmonari conseguenti all’uso di sigarette elettroniche ce ne sono anche alcuni (una minoranza) che dicono di non aver mai assunto tramite le sigarette elettroniche sostanze contenenti THC. | È stata individuata una sostanza che potrebbe essere la causa delle morti legate alle sigarette elettroniche. |
Oggi, lunedì 4 maggio, sono entrate in vigore le misure decise dal governo nel decreto del presidente del Consiglio del 26 aprile, che prevedono un parziale allentamento delle restrizioni imposte a causa del coronavirus. Le misure sono valide su tutto il territorio nazionale e sono state annunciate nei giorni scorsi dal governo. La novità principale riguarda gli spostamenti: oltre a quelli già consentiti per motivi di salute, di lavoro o di necessità, sarà possibile spostarsi all’interno della propria regione per visitare i “congiunti”. | Cosa si può fare da oggi. Sono entrate in vigore le misure della "Fase 2": quattro milioni e mezzo di persone dovrebbero tornare al lavoro, e saranno consentite le passeggiate lontano da casa. |
È uscito il nuovo video degli Arctic Monkeys, band inglese attiva da dodici anni e che ha raccolto ormai un grande successo internazionale: “Snap Out Of It” è il quinto singolo tratto dal disco AM uscito lo scorso 9 settembre. La protagonista del video, diretto dallo studio Focus Creeps, è l’attrice Stephanie Sigman. | Il nuovo video degli Arctic Monkeys. È "Snap Out Of It", il quinto singolo tratto dal disco uscito lo scorso settembre. |
Andrea Tornielli sulla Stampa racconta la fine di un business piuttosto arcaico in cui alcuni intermediari facevano molti soldi vendendo per conto del Vaticano delle pergamene benedette, che si regalano in genere agli sposi o in occasione degli anniversari. Per volere di Papa Francesco, dal 31 dicembre le pergamene saranno vendute direttamente dal Vaticano e i guadagni saranno completamente devoluti in beneficenza (con qualche protesta dai negozianti che facevano da intermediari). Stop alle pergamene con le benedizioni papali che facevano affluire un fiume di denaro a decine di negozi intorno al Vaticano: pagate da dieci a cinquanta euro, e in qualche caso pure di più, portavano alle casse dell’Elemosineria apostolica – l’istituzione storica che si dedica a elargire la carità del Papa – soltanto tre euro a pergamena per la firma e il timbro. Papa Francesco ha deciso di dire basta, portando ora a compimento un processo iniziato già quattro anni fa, con Benedetto XVI. Lo scorso 12 aprile il vescovo Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, ha inviato una lettera ai titolari delle convenzioni, informandoli che tutto finirà inderogabilmente il prossimo 31 dicembre. Da gennaio 2015 non sarà dunque più possibile ordinare presso uno dei negozi esterni al Vaticano la pergamena con la benedizione, da regalare a una coppia di sposi novelli o in occasione di un anniversario. | Il business delle pergamene benedette. Andrea Tornielli sulla Stampa racconta la storia di un commercio un po' bizzarro a cui Papa Francesco ha appena messo fine (con qualche protesta). |
Peaches Geldof, la seconda delle tre figlie del cantante inglese Bob Geldof, potrebbe essere morta per un’overdose di eroina. Geldof, che aveva 25 anni, era stata trovata morta il 7 aprile nella sua casa nel Kent: il medico legale ha annunciato ufficialmente – la notizia circolava ufficiosamente da qualche ora – che dagli esami tossicologici è emerso un “uso recente di eroina a livelli tali da aver avuto probabilmente un ruolo nella sua morte”. È stata aperta un’inchiesta. Geldof faceva la modella, la conduttrice televisiva e la giornalista, ed era molto nota alle cronache pop britanniche. Si era sposata nel 2012 – dopo un primo matrimonio nel 2008 finito con un divorzio – col cantante Thomas Cohen e aveva due bambini, di uno e due anni. Inizialmente la polizia aveva detto che la sua morte era ritenuta “improvvisa e non spiegabile”. La madre di Peaches Geldof, Paula Yates, era una nota giornalista televisiva. Lasciò Bob Geldof nel 1995 per stare con Michael Hutchence, il cantante degli INXS, e andò a vivere con lui e con le tre bambine avute con Geldof, tra cui Peaches. Nacque un’altra bambina, figlia di Hutchence, il quale dopo due anni morì strangolato in circostanze mai chiarite con certezza: l’autopsia sancì il suicidio. Yates, già vittima di crisi depressive e di pesanti aggressioni da parte dei media e del pubblico britannico, fu trovata morta per un’overdose di eroina, a casa sua, nel 2000. Aveva quarant’anni: Peaches Geldof ne aveva 11. Bob Geldof ottenne la custodia delle sue figlie e anche di Tiger Lily, la figlia di Hutchence e della sua ex moglie. | Peaches Geldof potrebbe essere morta per un’overdose di eroina. Dagli esami tossicologici è emerso un uso recente di eroina e a livelli consistenti; anche sua madre morì di overdose quando lei aveva 11 anni. |
Nel processo di appello per “Mafia capitale” è stata riconosciuta l’associazione per delinquere di stampo mafioso ai due principali imputati Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, le cui pene sono state comunque ridotte rispetto a quelle del processo di primo grado. La condanna di Carminati è passata da 20 anni a 14 anni e 6 mesi di prigione, quella a Salvatore Buzzi è passata da 19 anni a 18 anni e 4 mesi. L’inchiesta giudiziaria conosciuta come “Mondo di mezzo” o “Mafia Capitale” era cominciata nel dicembre del 2014 e aveva portato all’arresto di decine di persone per una presunta associazione mafiosa composta principalmente – ma non solo – da esponenti politici e dalla criminalità organizzata romana, che controllavano appalti e finanziamenti pubblici con metodi mafiosi. L’inchiesta fu chiamata da subito dai magistrati responsabili “Mafia capitale”, con l’evidente obiettivo di sostenere la tesi che tra le accuse potessero essere sostenute anche quelle legate alle associazioni criminali di tipo mafioso. Il processo di primo grado, tuttavia, si era concluso nel luglio 2017 senza che per i molti condannati fosse riconosciuta l’aggravante dell’associazione per delinquere di stampo mafioso. | Le condanne in appello per “Mafia capitale”. È stata riconosciuta l'associazione per delinquere di stampo mafioso a Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, ma le loro condanne sono state ridotte. |
Si è conclusa ieri la settimana dell’haute couture, cioè l’alta moda parigina, iniziata il 6 luglio e dedicata all’autunno/inverno 2017/2018. Hanno sfilato 36 marchi, tra cui cinque per la prima volta (A.F. Vandevorst, Azzaro, Proenza Schouler, Rodarte e Ronald van der Kemp) insieme a storiche aziende come Azzedine Alaïa, tornato dopo sei anni all’alta moda, Dior, Chanel, Giorgio Armani, Fendi e Valentino. Al di là dei giudizi sulle singole collezioni, la riflessione più interessante è quella di Angelo Flaccavento su Business of Fashion: le sfilate di quest’anno hanno fatto emergere la crisi d’identità dell’alta moda, inserita nel più ampio momento di confusione e ripensamento della moda in generale. Le collezioni infatti si discostavano dal lusso e dalla ricercatezza abituali per scivolare a volte nel prêt-à-porter, cioè gli abiti più casual e informali da portare ogni giorno. «È stato tutto molto spiazzante – scrive Flaccavento – e ha fatto pensare a quale sia il vero significato della settimana dedicata all’alta moda in questi tempi. È per le signore della vecchia scuola, per le celebrità scintillanti su red carpet infiniti, o è il glamour dei nuovi ricchi? È un laboratorio per la sperimentazione sfrenata? Una piattaforma emergente per marchi prêt-à-porter? A dire il vero è stato tutto questo e n’è venuto fuori qualcosa di destabilizzante ma eccitante». | Le foto dell’alta moda a Parigi. Si è visto un po' di tutto: abiti tradizionali e sperimentali, artigianato altissimo e prêt-à-porter, tanto che non si capisce più cosa sia questa "alta moda". |
È morto Gino Strada, medico e fondatore di Emergency, una delle più importanti ong del mondo e la più importante in Italia; Strada, che aveva 73 anni, è morto mentre era in vacanza in Normandia (Francia). Era stato per decenni punto di riferimento dell’attivismo pacifista italiano, denunciando e raccontando le violenze e la brutalità della guerra. Si era speso in particolare per chiedere la fine della guerra in Afghanistan, dove nel corso degli anni Emergency aveva aperto alcuni ospedali e dove ha continuato a operare anche nelle ultime settimane, nonostante l’avanzata dei talebani. Strada, nato a Sesto San Giovanni, vicino a Milano, si laureò in medicina e chirurgia all’Università Statale di Milano nel 1978, specializzandosi poi in chirurgia d’urgenza. Iniziò a lavorare nell’ospedale di Rho, facendo pratica di trapianti del cuore fino al 1988. | È morto Gino Strada. Era il fondatore di Emergency, una delle più importanti ong del mondo, aveva 73 anni e per decenni era stato un riferimento per l’attivismo pacifista in Italia. |
NEW YORK – Il regista Arthur Penn, autore di film come ‘Bonnie and Clyde’ e ‘Piccolo grande uomo’, è morto a Los Angeles. Aveva appena compiuto due giorni fa 88 anni, e strana coincidenza, proprio oggi cade il centenario della nascita della protagonista che aveva ispirato il suo film più famoso, Bonnie Parker. Penn aveva lavorato con successo come regista televisivo, teatrale e cinematografico. Il suo film più famoso è appunto Bonnie and Clydé, con Warren Beatty e Faye Dunaway, candidato a dieci Oscar e considerato una pietra miliare della evoluzione di Hollywood verso il ‘New American Cinema’ degli anni ’70 che aveva aperto la strada a pellicole come ‘Easy Rider’ e ‘Il Laureato’. (continua a leggere sul sito dell’ANSA) | È morto Arthur Penn, il regista del Piccolo Grande Uomo. "Oggi è un buon giorno per morire", gli avrebbe detto un personaggio del suo film migliore. |
I progressi dell’ultimo secolo nel campo della medicina hanno completamente cambiato la qualità della vita media in gran parte del mondo: nell’Ottocento c’erano moltissimi tipi di infezioni per cui si poteva morire ancora molto giovani per mancanza di cure disponibili. La diffusione dei vaccini e degli antibiotici ha ribaltato il rapporto che abbiamo con le malattie. Tuttavia il rischio di nuove epidemie esiste e non va trascurato perché anche gli agenti patogeni – virus, batteri e funghi – evolvono e possono diventare resistenti ai farmaci che usiamo per difenderci. Il New York Times ha dedicato un lungo articolo a uno di questi organismi, il fungo Candida auris: lo conosciamo solo da dieci anni e, anche se per ora è pericoloso solo per le persone con un sistema immunitario molto debole, è facilmente trasmissibile perché sopravvive benissimo negli ambienti per cui sono passate le persone infette. Di recente i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), il più importante organo di controllo sulla sanità pubblica americana, l’ha aggiunta alla lista di germi considerati «minacce impellenti». | C’è una specie di Candida che non riusciamo a curare. È talmente resistente che per disinfettare completamente una stanza d'ospedale è stato necessario sostituire il pavimento e il soffitto. |
Lunedì mattina a Venezia è stato registrato un nuovo picco di acqua alta, il fenomeno per cui l’acqua dei canali supera il livello delle strade e che a novembre aveva raggiunto livelli eccezionali causando danni ingenti. Secondo i dati diffusi dal Centro maree del Comune, alle 9.40 la marea ha raggiunto i 144 centimetri, coprendo per il 60 per cento il suolo della città. Le previsioni avevano annunciato una quota possibile di 150 centimetri, ma – ha scritto ANSA – le condizioni meteo del vento in Adriatico hanno ridotto la spinta dell’acqua verso la città. Il livello dell’acqua è cominciato a scendere solo a partire dalle 10.10. Secondo il Centro maree del Comune, dal 12 novembre ad oggi l’acqua è salita oltre gli 80 centimetri per 43 volte, allagando piazza San Marco, mentre per 14 volte si sono verificate acque alte al di sopra dei 110 centimetri e in 8 occasioni oltre i 120. La più drammatica è stata il 12 novembre con un livello di 187 centimetri. | Le foto dell’acqua alta a Venezia, di nuovo. Questa mattina la marea ha raggiunto i 144 centimetri, coprendo più della metà della superficie cittadina. |
Da sabato 5 aprile al George W. Bush Presidential Library and Museum di Dallas, negli Stati Uniti, è aperta al pubblico un’esposizione di ritratti realizzati dall’ex presidente americano George W. Bush, che hanno come soggetti i leader del mondo che Bush ha avuto modo di incontrare durante i suoi otto anni di presidenza: tra gli altri, ci sono suo padre (l’ex presidente George H.W. Bush), l’ex presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, il presidente russo Vladimir Putin, il Dalai Lama e l’ex primo ministro britannico Tony Blair. L’esposizione si chiama “The Art of Leadership: A President’s Diplomacy” e rimarrà aperta fino al 3 giugno. La passione per la pittura di George W. Bush è venuta fuori di recente dopo un episodio di hacking ai danni suoi e della sua famiglia. Nel marzo 2013 il sito americano Gawker aveva pubblicato le foto di una decina di quadri di Bush, dopo che le prime immagini delle sue opere erano state diffuse proprio da un hacker. | I ritratti di George W. Bush dei leader del mondo. Si è aperta oggi a Dallas l'esposizione delle opere del 43esimo presidente degli Stati Uniti, che ha disegnato, tra gli altri, Silvio Berlusconi, il Dalai Lama e suo padre. |
Nel dibattito in corso da alcuni anni su come rendere l’italiano una lingua più inclusiva e meno legata al predominio del genere maschile – di cui si è parlato anche sui giornali, di recente – una delle soluzioni più citate riguarda l’utilizzo del simbolo ə, chiamato schwa, al posto della desinenza maschile per definire un gruppo misto di persone, come attualmente si insegna a scuola. Lo schwa non è un simbolo molto familiare per chi parla e scrive una lingua europea – non c’è un modo per digitarlo facilmente sulle tastiere di pc e smartphone, per esempio – ma viene utilizzato da decenni dai linguisti e si trova anche nell’alfabeto fonetico internazionale, cioè il sistema riconosciuto a livello internazionale per definire la corretta pronuncia delle migliaia di lingue scritte che esistono nel mondo. | Cos’è lo schwa, e come si pronuncia. Cioè "ə", il simbolo citato sempre più spesso nel dibattito per una lingua italiana più inclusiva. |
19,19. Sono stati identificati altri due degli ultimi otto corpi ritrovati il 22 febbraio scorso all’interno del ponte 4 della Costa Concordia. Si ritiene che siano i fidanzati francesi Michael Blemend e Mylene Litzler, ma si aspetta l’esame del DNA per la conferma. ***** | Costa Concordia, identificati due corpi. Il vento forte rende complicato aspirare il carburante nella sala macchine, intanto. |
Il fondo di prima pagina del Corriere della Sera di sabato è scritto da Dario Di Vico, esperto di cose del lavoro e delle imprese italiane, a proposito della estesissima perdita di consenso da parte dei sindacati dei lavoratori italiani e del loro scontro perdente con il governo. Sulla velocità e i giochi di parole tra Susanna Camusso e Matteo Renzi non c’è gara. Così al segretario della Cgil che per sottolineare l’estrema gravità dei problemi sul tappeto aveva riproposto/minacciato l’ennesimo e frusto autunno caldo, il premier ha avuto buon gioco a replicare in chiave meramente meteorologica: «Facciano loro, già l’estate non è stata un granché». Tra governi e sindacati, dunque, si è consumata anche la fase dell’incomunicabilità e siamo arrivati alla stagione dello sberleffo. Del resto Renzi proprio sulla contrapposizione alla Cgil ha costruito parte del successo elettorale al Nord ed è quindi convinto che insistendo non gliene possano venire che consensi. Perché la verità – se volete amara – è proprio questa: i sindacati non sono popolari. Potrà sembrare una contraddizione in termini, un ossimoro, invece è proprio così. Basta chiedere a qualsiasi sondaggista che monitori con continuità gli orientamenti degli italiani. | I sindacati sono impopolari. E se ci pensate è un ossimoro, spiega Dario Di Vico sul Corriere: e non è una cosa buona. |
Tra le foto bestiali più belle della settimana c’è quella che ritrae una delle gare del festival di cammelli che si tiene vicino alla città di Madinat Zayed, a 150 chilometri a ovest di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Il festival, che si chiama Mazayin Dhafra, non comprende solo gare di velocità, ma per esempio anche una gara di bellezza dei cammelli; attira ogni anno molti partecipanti provenienti da diversi paesi della regione ed è diventato nel corso del tempo piuttosto conosciuto. Un clima simile è quello che c’è da qualche giorno in Australia, dove in questo periodo dell’anno è estate. Una foto diffusa dall’agenzia Getty mostra un koala mentre viene bagnato di acqua fredda da un abitante di Adelaide, la capitale dello Stato dell’Australia Meridionale, nella speranza di dare all’animale un po’ di sollievo dal caldo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Gare nel deserto. Un gufo reale visto da vicino e un koala accaldato nell'estate australiana, tra le foto bestiali migliori della settimana. |
La corsa alla sucessione di Sergio Chiamparino è diventata a Torino una specie di festa di Pamplona. Se da una parte il centrosinistra non ride, viste anche le tensioni relative alla scelta di chiedere il riconteggio delle schede delle elezioni regionali, dall’altra il PDL non ride. Nel centrosinistra le candidature che hanno preso forma sono queste: | Tutti i candidati per Torino. I molti nomi in ballo per la successione di Chiamparino, di qua e di là. |
Giovedì 4 aprile i giornali di mezzo mondo hanno iniziato a pubblicare i primi risultati della grandissima inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalism (ICIJ) su circa 120.000 società off-shore e fondi fiduciari privati in diversi paradisi fiscali del mondo. L’inchiesta si basa sull’analisi di 2,5 milioni di documenti che coinvolgono più di 130.000 persone di 140 paesi diversi, tra cui politici molto importanti, grandi industriali e criminali di vario genere, ed è la più grande mai effettuata dai media internazionali su banche e società off-shore. Oggi diversi giornali, in particolar modo quelli che hanno collaborato con l’ICIJ negli ultimi 15 mesi, hanno fornito dettagli in più su quanto raccolto e sulle modalità usate per organizzare una quantità così grande di dati e documenti. Di seguito le otto cose da sapere sull’inchiesta che i giornali hanno già soprannominato “Offshoreleaks”. | Il caso “Offshoreleaks” in 8 punti. Le cose più importanti da sapere sui documenti della grande inchiesta giornalistica sui paradisi fiscali, dai nuovi imbarazzi per Hollande ai nomi italiani. |
Da 9 giorni nelle montagne del Cilento, nella provincia di Salerno, si cerca un turista francese di 27 anni, Simon Gautier. L’uomo aveva chiamato il 112 il 9 agosto scorso, dicendo di essere caduto in una scarpata e di essersi rotto le gambe; tuttavia non aveva potuto dare un’indicazione precisa su dove si trovasse. Si sa solo che prima di smarrirsi Gautier si trovava a Policastro Bussentino, frazione del comune di Santa Marina: venerdì il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato ha consegnato ai carabinieri alcuni video fatti da telecamere di videosorveglianza comunali che mostrano Gautier l’8 agosto. Grazie ai video e alcune testimonianze i carabinieri hanno ricostruito cosa fece Gautier il giorno prima di chiamare i soccorsi. Intanto le ricerche continuano, dal mare (Gautier nella chiamata al 112 aveva detto di poter vedere il mare dal punto in cui si trovava) e con droni. | Da 9 giorni si cerca un turista francese disperso in provincia di Salerno. |
Una delle cose di cui si è parlato di più questa settimana è stata l’ultima sfilata della collezione di Chanel disegnata da Karl Lagerfeld, il leggendario stilista che cambiò il mondo della moda e che guidò l’azienda francese dal 1982 fino alla morte, avvenuta a 85 anni il 19 febbraio scorso. All’evento c’erano Penelope Cruz in passerella e Marion Cotillard, Kristen Stewart e Janelle Monae nel pubblico, tra quelli che valeva la pena fotografare. Poi nella raccolta di questa settimana ci sono il presidente americano Donald Trump che abbraccia la bandiera, l’attaccante Neymar al carnevale più famoso del mondo e l’attrice Lashana Lynch alla prima di Captain Marvel. Ma anche una foto di gruppo di tennisti famosi e David Beckham con mamma e papà, oltre ai soliti reali britannici, che sono sempre in giro: questa settimana tocca alla Regina, a Kate Middleton e al principe Harry con Meghan Markle, o duchi di Sussex, se preferite. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Penelope Cruz, Kristen Stewart, Donald Trump che abbraccia la bandiera, Neymar al carnevale di Rio e David Beckham con mamma e papà, tra quelli che valeva la pena fotografare. |
Sono stati annunciati i membri della giuria principale del prossimo Festival di Cannes, che si terrà dall’8 al 19 maggio. Ci saranno le attrici Kristen Stewart e Léa Seydoux, i registi Denis Villeneuve, Andreï Zviaguintsev e Robert Guédiguian, l’attore cinese Chang Chen, la sceneggiatrice e regista Ava DuVernay e la cantante Khadja Nin. Chen ha recitato nei film di Wong Kar-wai e Hou Hsiao-hsien; Seydoux è diventata famosa grazie a La vita di Adele e al suo ruolo in Spectre, uno dei film su James Bond; Villeneuve negli ultimi anni ha diretto Blade Runner 2049 e Arrival; DuVernay è la regista di Selma – La strada per la libertà e Nelle pieghe del tempo; Zvyagintsev ha diretto Loveless e Leviathan, Nin è una cantante del Burundi; Guédiguian ha di recente diretto La casa sul mare. | La giuria del festival di Cannes 2018. |
Il 29 aprile 1992, venticinque anni fa, l’autista di camion Reginald Denny stava percorrendo Florence Avenue, un’importante strada di Los Angeles, per raggiungere una fabbrica nel quartiere di Inglewood. Denny, che era bianco e aveva 36 anni, non aveva l’autoradio sul suo camion e non sapeva niente di quello che stava succedendo nella zona di South Los Angeles da qualche ora, dove centinaia di persone, soprattutto afroamericane, stavano devastando le strade e compiendo saccheggi e violenze sommarie per protesta contro la decisione di un tribunale di assolvere quattro agenti di polizia che avevano picchiato brutalmente un automobilista nero. Mancava poco alle sette di sera, e Denny stava attraversando l’incrocio con Normandie Avenue quando delle persone tirarono delle pietre contro il suo parabrezza e gli urlarono di fermarsi. Lui lo fece e due uomini afroamericani lo tirarono giù di forza dall’abitacolo, prima di prenderlo a calci e a martellate. Denny provò a rialzarsi, ma uno dei due uomini lo colpì alla testa con un pezzo di mattone, fratturandogli il cranio in 97 punti e lasciandolo svenuto per terra. Poi si mise a ridere e fece una specie di balletto, facendo dei gesti da gangster rivolto verso le telecamere degli elicotteri che stavano riprendendo la scena. I due uomini gli rubarono il portafogli e gli sputarono, un altro rubò una borsa dal suo camion e un altro ancora tirò un calcio a Denny quando provò a rialzarsi. Due uomini e due donne afroamericani che vivevano lì vicino, Bobby Green, Lei Yuille, Titus Murphy e Terri Barnett, stavano guardando la televisione a casa quando videro in diretta quello che stava succedendo a Denny. Uscirono e raggiunsero in fretta l’incrocio tra Florence e Normandie: arrivati, aiutarono Denny a salire sul camion e lo guidarono fino a un ospedale a Inglewood. Oltre alle fratture al cranio, Denny aveva subito danni al cervello e un occhio gli si era dislocato dall’orbita, ma riuscì a salvarsi. L’attacco a Reginald Denny ebbe un enorme impatto mediatico, perché era avvenuto in diretta televisiva: divenne il simbolo delle rivolte di Los Angeles del 1992, uno degli eventi più drammatici e incredibili della storia americana recente, in cui morirono 63 persone, più di duemila rimasero ferite, oltre 11mila furono arrestate e furono causati danni per più di un miliardo di dollari. | Le rivolte di Los Angeles, 25 anni fa. Per sei giorni i quartieri abitati dagli afroamericani si trasformarono in una zona di guerra, e morirono più di 60 persone. |
Venerdì 24 gennaio è stata una giornata piuttosto difficile per le borse internazionali. In Europa, il FTSE MIB, il principale indice della borsa italiana, ha perso il 2,3 per cento. Il CAC 40 francese e il DAX tedesco hanno perso il 2,7 e il 3,6. Lo spread ha chiuso a 228 punti base, dopo essere aumentato di quasi 20 punti in due giorni. Il crollo di venerdì è arrivato al termine di una pessima settimana: negli ultimi sette giorni, infatti, i principali indici della borsa americana hanno registrato la perdita peggiore negli ultimi sette mesi. Per quanto il crollo sia stato notevole in Europa e Stati Uniti, secondo gli analisti le conseguenze peggiori di questi giorni saranno pagate dai paesi emergenti. Il real brasiliano, il rublo russo, la lira turca, il peso messicano, il rand sudafricano, la rupia indiana e molte altre monete dei paesi emergenti hanno visto il loro valore calare, mentre i listini che indicizzano le principali società che hanno sede nei paesi emergenti hanno subito i cali più gravi da mesi a questa parte. | Che cosa è successo ieri in borsa? dopo settimane in cui tutto andava bene c'è stato un crollo e lo spread è tornato a salire (c'entrano la Banca centrale americana e l'Argentina). |
Sei tra le più grandi banche al mondo pagheranno una multa da 5,8 miliardi di dollari al governo degli Stati Uniti per avere manipolato il mercato dei cambi (FOREX), quello dove si scambiano le valute dei diversi paesi, per esempio euro-dollaro. Le banche Citigroup, JPMorgan Chase, Barclays e Royal Bank of Scotland hanno accettato di dichiararsi colpevoli per avere collaborato al sistema per manipolare il prezzo di dollari ed euro, evitando in questo modo che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti procedesse con ulteriori sanzioni e indagini nei loro confronti. La banca svizzera UBS, invece, si è solo dichiarata colpevole per un’indagine parallela legata alla manipolazione dei tassi di interesse: ha potuto evitare la dichiarazione di colpevolezza sui cambi grazie al fatto di essere stata la prima a denunciare il meccanismo della manipolazione, messa in evidenza per la prima volta nel 2013 da un’inchiesta giornalistica di Bloomberg. È stata multata anche Bank of America. FOREX Il “foreign exchange market” (FOREX) è il più grande mercato del mondo per quanto riguarda il valore delle transazioni e viene utilizzato per lo scambio di una valuta in un’altra. Dato che non esiste l’equivalente di una borsa per le valute, queste sono scambiate continuamente sul mercato e a coppie; tra le più conosciute ci sono: euro-dollaro, dollaro-yen, sterlina inglese-dollaro. È un mercato fondamentale, perché a seconda della richiesta di una valuta rispetto a un’altra cambia il costo stesso della valuta, cosa che ha ripercussioni importanti soprattutto per le aziende che esportano e importano beni. | La multa da 5,8 miliardi di dollari alle banche. Cinque delle più grandi banche al mondo si sono dichiarate colpevoli per avere manipolato i cambi delle valute e hanno patteggiato con il governo statunitense. |
È nata una piccola ma antipatica polemica intorno a un articolo pubblicato lunedì da Repubblica su Manuel Bortuzzo, il giovane di 19 anni ferito da un colpo di pistola nella notte tra il 9 e il 10 febbraio all’Axa, un quartiere alla periferia sud est di Roma, vicino a Ostia. Nell’articolo la giornalista Federica Angeli racconta di essere andata a trovare Bortuzzo all’ospedale San Camillo di Roma, dove è ricoverato, e di aver avuto con lui una conversazione di cui riporta alcuni estratti. Nell’articolo Angeli fa intendere di essersi presentata come giornalista, e che Bortuzzo conoscesse già i suoi lavori di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose a Ostia (per cui Angeli è stata violentemente minacciata e perseguitata). Subito dopo la pubblicazione dell’articolo, l’account Facebook TutticonManuel – che pubblica messaggi di sostegno per Bortuzzo – ha pubblicato un post in cui accusava Angeli di «sciacallaggio mediatico e violazione della privacy», sostenendo che la giornalista si fosse introdotta nella stanza del ragazzo senza autorizzazione, «scattando fotografie e registrando immagini». Dopo che nei commenti al post Angeli aveva risposto sostenendo che la pagina non fosse gestita direttamente dalla famiglia di Bortuzzo, ma dal deputato di Forza Italia e presidente della Federnuoto Paolo Barelli, è stato pubblicato un nuovo post, questa volta firmato da Franco Bortuzzo e Rossella Corona, i genitori di Manuel Bortuzzo. | La polemica tra la famiglia di Manuel Bortuzzo e Federica Angeli, giornalista di Repubblica. I genitori del ragazzo ferito da un colpo di pistola a Roma sostengono che la giornalista si sarebbe introdotta senza autorizzazione nella stanza del figlio, dichiarandosi una sua amica. |
Cina e Stati Uniti, i due paesi che immettono nell’atmosfera più sostanze inquinanti di qualsiasi altra nazione, hanno annunciato un nuovo impegno per ridurre sensibilmente le loro emissioni. Nel corso di una conferenza stampa congiunta organizzata a Pechino, in Cina, dove si è da poco chiuso l’incontro della Cooperazione Economica Asiatico-Pacifica, il presidente statunitense Barack Obama ha detto che gli Stati Uniti ridurranno le emissioni tra il 26 e il 28 per cento entro il 2025 rispetto ai livelli del 2005, mentre il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato che sarà stabilito un limite massimo da non superare entro il 2030, senza però quantificarlo. Un accordo vero e proprio sul tema sarà stretto formalmente a Parigi nel corso della prossima conferenza sul clima, organizzata dalle Nazioni Unite alla fine del 2015, ma l’impegno assunto dal governo statunitense e da quello cinese è considerato un passo avanti importante nelle politiche per la riduzione dei gas serra, tra i principali responsabili del riscaldamento globale. Finora la Cina non aveva mai detto in modo così esplicito di essere interessata a ridurre le proprie emissioni, ritenendo che politiche troppo rigide in questo senso avrebbero potuto rallentare la sua crescita economica. | L’impegno sul clima di Stati Uniti e Cina. I due paesi che inquinano di più l'atmosfera hanno promesso di ridurre sensibilmente le loro emissioni nei prossimi 15 anni: è un accordo definito "storico", si attendono i dettagli. |
La cosa più importante successa in Italia nel 2016 nel mondo dei libri è stata l’acquisizione di Rizzoli da parte di Mondadori, un processo iniziato nel 2015 e portato a termine nell’aprile scorso, con la conseguente vendita di Bompiani e Marsilio su richiesta dell’Antitrust. Gli altri grossi cambiamenti hanno riguardato il Salone del Libro di Torino e la nascita della nuova fiera libraria che si svolgerà a Milano, Tempo di Libri. Nel resto del mondo si è parlato parecchio del Nobel per la letteratura vinto da Bob Dylan, l’uscita del nuovo libro di Harry Potter e di alcuni libri di importanti scrittori attesi da tempo, come i nuovi romanzi di Jonathan Safran Foer e di Dave Eggers. Questi sono i fatti più rilevanti scelti dalla sezione libri del Post. | 9 cose successe nel 2016 nel mondo dei libri. Mondadori ha venduto Bompiani e Marsilio, sono usciti libri attesi da tempo, e il progetto di un libro per bambine ha raccolto 400mila euro su Kickstarter. |
Oggi è la “Festa dei nonni”, una ricorrenza “informale” che in Italia è stata introdotta con una legge apposta nel 2005. La Festa dei nonni vuole celebrare “l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”: secondo la legge, regioni, province e comuni hanno il compito di organizzare iniziative ed eventi che servano alla “valorizzazione del ruolo dei nonni”. È una festa ma non sono previste le chiusure delle scuole, anzi: la legge chiede che vengano promosse iniziative per approfondire le «tematiche relative alle crescenti funzioni assunte dai nonni nella famiglia e nella società». La festa riguarda sia i nonni materni sia i nonni paterni. Negli Stati Uniti la Festa dei nonni esiste fin dal 1978, ma si celebra a settembre. Per la Festa dei nonni è stato scelto il 2 ottobre perché è il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra i cosiddetti “angeli custodi”. Riguardo alla festa degli angeli custodi, Wikipedia spiega che nacque a Valencia, in Spagna, nel 1411 e fu istituita per l’angelo protettore della città. Prima di allora era festeggiata insieme con la festa di San Michele arcangelo, il 29 settembre. Dopo la scelta di Valencia anche in alcune città della Francia furono prese iniziative analoghe. Nel corso del 1400 la festa si diffuse anche in altri paesi europei. Nel 1570 papa Pio V indicò quattro feste da consacrare espressamente agli angeli: la festa dell’arcangelo Gabriele, dell’arcangelo Michele, dell’arcangelo Raffaele e degli Angeli Custodi (il 2 ottobre). La festa degli Angeli Custodi venne poi soppressa ma Paolo V nel 1608 la ristabilì e la estese alla Chiesa universale. Papa Clemente X la rese obbligatoria per tutta la Chiesa latina nel 1670. | “Festa dei nonni”, cos’è e perché è oggi. In Italia esiste da poco e c’entra con una Festa degli angeli custodi: nel resto del mondo non è oggi. |
Aggiornamento 11 marzo. Pasquale Cascella, portavoce di Giorgio Napolitano, ha ribadito su Twitter che il presidente della Repubblica non ha intenzione di essere rieletto a un secondo mandato, come aveva già spiegato perentoriamente tempo fa. @debortolif @corriereit Il presidente Napolitano ha già risposto, in occasioni pubbliche e con note ufficiali, nel modo più limpido e netto | Altri sette anni. Il paese ha bisogno della rielezione di Giorgio Napolitano a presidente della Repubblica, scrive Ferruccio de Bortoli sul Corriere della Sera. |
Ieri la Camera dei deputati ha iniziato la discussione di sei mozioni, presentate dalla maggioranza e dall’opposizione, e tre di queste si occupano della RAI. Le mozioni sono documenti di indirizzo politico che, se approvate dall’aula, impegnano il governo a tenere un determinato comportamento su una determinata questione: ma non sono vincolanti, e quindi il governo può legittimamente decidere di fare di testa sua. La prima delle tre mozioni sulla RAI è stata presentata dai finiani di Futuro e Libertà, che l’avevano annunciata già due mesi fa. Dopo aver ricordato che la RAI è tenuta a rispettare pluralismo, “correttezza, lealtà e completezza dell’informazione” e che “nel suo complesso l’informazione della Rai non soddisfa oggi, né secondo criteri quantitativi, né secondo quelli qualitativi, i requisiti di imparzialità, completezza e correttezza e lealtà richiesti alla concessionaria del servizio pubblico, in particolare, la principale testata giornalistica della Rai, il Tg1”, il documento impegna il governo “a modificare lo schema di contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAI” adottando “pluralismo, completezza e obiettività” come indicatori per la verifica della qualità dell’informazione. Un’altra mozione, presentata dal PD, ha contenuti molto simili (la terza, presentata da alcuni esponenti del gruppo misto, ha contenuti più generici e meno bellicosi). | Il casino delle mozioni sulla Rai. Il PdL presenta una contromozione sul pluralismo, e pur di colpire Fini critica i "produttori riconducibili a parlamentari", tipo Berlusconi. |
Venerdì 23 ottobre è morto l’ex deputato e dirigente del Partito Socialista Italiano Giusi La Ganga, aveva 72 anni. La Ganga era stato un importante esponente della politica torinese e nazionale, diventando uno dei collaboratori più stretti di Bettino Craxi intorno alla metà degli anni Settanta. Sarebbe rimasto nel PSI fino alle inchieste giudiziarie di Mani Pulite. Patteggiò una pena di un anno e otto mesi e una multa da 500 milioni di lire (circa 260mila euro) nella vicenda delle tangenti per la costruzione del nuovo ospedale di Asti, in Piemonte. La Ganga si era poi ritirato dall’attività politica per diversi anni, fino alla sua decisione di aderire al Partito Democratico. Tra il 2013 e il 2016 fu consigliere comunale a Torino. Dodici anni prima si era impegnato per sostenere la candidatura a sindaco della città di Sergio Chiamparino, che avrebbe poi guidato la città per due mandati. | È morto l’ex deputato e dirigente del Partito Socialista Italiano Giusi La Ganga. |
Cesare Battisti fu un giornalista, geografo, politico socialista e irredentista italiano morto impiccato come traditore a Trento, dove era nato, il 12 luglio di 100 anni fa: in Italia è considerato un eroe nazionale e a lui sono dedicati monumenti, scuole, piazze e vie in tutto il paese. Quando Cesare Battisti nacque, il 4 febbraio del 1875, Trento era ancora parte dell’Impero austro-ungarico. Si era anche già diffuso il movimento irredentista, che chiedeva che le regioni in cui si parlava la lingua italiana, come il Trentino, diventassero amministrativamente autonome dagli imperi di cui facevano parte e venissero annesse all’Italia. Battisti, dopo aver frequentato quello che oggi corrisponde al liceo classico, andò a Firenze e si iscrisse alla facoltà di Lettere, dove si laureò con una tesi in Geografia. Pubblicò alcune guide di Trento e cominciò a fare politica con i socialisti impegnandosi in diverse battaglie per migliorare le condizioni di vita degli operai, per rendere autonomo il Trentino dall’Austria e per aprire un’università italiana a Trento. Fondò e diresse anche alcune riviste: il giornale socialista Il Popolo (su cui scriveva anche Mussolini) e poi il settimanale illustrato Vita Trentina. | Cesare Battisti, il “traditore” che morì 100 anni fa. La storia del deputato del parlamento austriaco che decise di combattere contro l'Austria e per l'Italia durante la Prima guerra mondiale. |
Il Vaticano ha deciso di allontanare Enzo Bianchi, noto monaco e divulgatore cattolico, dal monastero che aveva fondato a Bose, in provincia di Biella. La decisione è stata presa dal Segretario di Stato del Vaticano Pietro Parolin e approvata da Papa Francesco dopo una recente ispezione di alcuni inviati al monastero. Assieme a Bianchi saranno allontanati altri tre membri della comunità. I motivi della decisione non sono stati chiariti, ma in un comunicato stampa il monastero ha descritto «una situazione tesa e problematica nella nostra Comunità per quanto riguarda l’esercizio dell’autorità del fondatore». Bianchi ha 77 anni e aveva fondato il monastero di Bose nel 1968. A differenza della stragrande maggioranza delle comunità monastiche italiane, quella di Bose era ecumenica e mista: accettava cioè cristiani e cristiane di tutte le confessioni. Fra i suoi monaci e monache, circa un centinaio, ci sono anche protestanti e copti. | Enzo Bianchi sarà allontanato dal monastero di Bose. Lo ha deciso il Vaticano: la comunità ha parlato di una situazione "tesa e problematica" con il suo fondatore. |
A marzo 2016 l’artista britannico Anish Kapoor, famoso soprattutto per la porta-nuvola di Chicago e lo specchio che riflette il cielo al Rockefeller Center di New York, aveva acquistato i diritti esclusivi per utilizzare a fini artistici un tipo di colore nero, il “vantablack”, considerato “il nero più nero del mondo”. Il fatto che lo studio di Kapoor fosse l’unico a poter utilizzare questo colore aveva creato molte polemiche nel mondo dell’arte: uno dei più critici era stato Stuart Semple, artista britannico specializzato nella realizzazione di grandi dipinti su tela e di opere d’arte pubblica di grandi dimensioni, che in risposta al “nero più nero” il mese scorso ha inventato il “rosa più rosa” del mondo e ha deciso che possono acquistarlo e usarlo tutti tranne Kapoor. Le polemiche intorno a Kapoor e all’uso esclusivo del vantablack sono ricominciate pochi giorni fa. Kapoor ha messo su Instagram una foto in cui mostra il dito medio ricoperto dal rosa inventato da Semple, che ha risposto a sua volta – ma in modo più simpatico – utilizzando un tipo di nero che sembra proprio l’inutilizzabile vantablack. | Due artisti stanno litigando per due colori. Uno ha comprato il "nero più nero del mondo", l'altro ha risposto col "rosa più rosa del mondo": è finita a gestacci sui social network. |
Da anni i politici ci spiegano che il numero dei parlamentari in Italia andrebbe ridotto per rendere più snello il nostro sistema legislativo, ma nonostante le buone intenzioni espresse a parole dagli appartenenti ai vari schieramenti, continuiamo ad avere 945 parlamentari (630 deputati e 315 senatori). Questo significa che ogni parlamentare italiano rappresenta circa 60mila abitanti del nostro paese. L’Economist ha raccolto in un grafico i 22 paesi più popolosi del mondo e ha messo a confronto il numero dei loro abitanti con quello dei parlamentari. La Gran Bretagna ha il maggior numero di parlamentari per abitante, quindi nel grafico compare in basso perché le barre rappresentano il numero di abitanti per parlamentare. Il maggior numero di parlamentari si trova in Cina, quasi tremila per 1,3 miliardi di persone, mentre in India sono meno di ottocento per 1,2 miliardi di abitanti. Le differenze tra i vari sistemi istituzionali e parlamentari dei paesi selezionati dall’Economist spiegano differenze così marcate nel numero dei rappresentati del ramo legislativo. | Chi ha più parlamentari? l'Economist spiega con un grafico quali sono i paesi con i parlamenti più affollati rispetto al loro numero di abitanti. |
È stato diffuso un nuovo trailer del film sui Fantastici 4 diretto da Josh Trank, regista di Chronicle. Il film è un “reboot”, quindi non è un sequel dei passati film sui Fantastici Quattro ma riprende la storia dall’inizio con degli attori diversi e con qualche variazione rispetto al fumetto originale: per esempio i quattro protagonisti acquisiscono i loro poteri in seguito a un viaggio in un’altra dimensione finito male, mentre nella storia originale era un viaggio nello spazio. I Fantastici Quattro sono: Reed Richards (Mr. Fantastic, quello che si allunga come fosse di gomma), Sue Storm (la Donna Invisibile), Johnny Storm (la torcia umana, fratello di Sue) e Ben Grimm (La Cosa, quello che sembra fatto di mattoni arancioni). Il film è prodotto dalla 20th Century Fox e dovrebbe uscire nelle sale statunitensi il prossimo 7 agosto, mentre in Italia la data prevista è il 10 settembre. Un primo trailer era stato diffuso già a gennaio, quest’ultimo è stato presentato in occasione del Comic-Con di San Diego. Questo film sarà il primo in cui Johnny Storm sarà interpretato da un attore nero. Dal trailer si comprende che uno degli scienziati a capo del progetto sul teletrasporto in un’altra dimensione, sia il padre naturale di Johnny Storm e quello adottivo di Sue Storm. | Il nuovo trailer dei Fantastici 4. È stato presentato al Comic-Con di San Diego: il film uscirà in Italia il prossimo 10 settembre. |
Il Toronto International Film Festival, nel settore noto anche più semplicemente come TIFF, è uno dei festival cinematografici più importanti al mondo. In Italia non ne parliamo tanto perché arriva dopo la scorpacciata di cinema che si porta dietro il Festival di Venezia, ma è comunque un festival molto seguito: con centinaia di migliaia di presenze all’anno, tanti film e molta gente famosa. Quella terminata oggi è stata la 44ª edizione del TIFF e il premio più importante – il People’s Choice Award, assegnato dagli spettatori – è andato a Jojo Rabbit, un film su un bambino che ha Adolf Hitler come amico immaginario. Ne parliamo tra poco, ma prima le foto delle persone famose che ci passano (visto che i festival sono anche questo, oltre ai film). Jojo Rabbit è diretto dal regista neozelandese Taika Waititi e tratto dal libro Caging Skies, e parla di un bambino tedesco di dieci anni che durante la Seconda guerra mondiale scopre che la madre (Scarlett Johansson) sta nascondendo in casa una bambina ebrea. La creazione di un amico immaginario con le sembianze di Adolf Hitler è una conseguenza di questa scoperta. | Le foto del festival del cinema di Toronto. In Italia resta sempre un po' in secondo piano, ma ci passano tanti volti noti e ha vinto un film che quantomeno si fa notare. |
Lo scrittore cinese Mo Yan ha vinto il Nobel per la Letteratura 2012, per decisione della giuria svedese che lo ha comunicato oggi. Il suo ultimo romanzo, Le sei reincarnazioni di Ximen Nao (Einaudi, 2009), comincia così. | “Le sei reincarnazioni di Ximen Nao”. Come comincia l'ultimo romanzo di Mo Yan, che ha vinto il Nobel 2012 per la Letteratura. |
A distanza di una settimana, Apple ha risposto alla segnalazione di Google su un grave problema di sicurezza che aveva interessato iOS, il sistema operativo degli iPhone, mettendo potenzialmente a rischio la sicurezza di numerosi utenti. Apple non ha negato alcune delle conclusioni cui erano arrivati gli esperti informatici di Google, ma ha comunque accusato l’azienda di “alimentare paure tra tutti i proprietari di iPhone” facendo passare il messaggio “che i loro dispositivi fossero stati violati”, omettendo alcuni dettagli che avrebbero reso meno preoccupanti le conclusioni. La scorsa settimana, il blog Project Zero di Google sulla sicurezza informatica aveva pubblicato una serie di post nei quali dava conto di un grande attacco informatico organizzato sfruttando alcune falle negli iPhone. Per eseguire l’attacco, era sufficiente che gli utenti visitassero alcuni siti, sui quali era stato installato codice per sfruttare le falle di sicurezza. Google aveva sostenuto che gli attacchi fossero andati avanti per un paio di anni, su siti visitati ogni settimana da migliaia di utenti. | Apple e Google litigano sulla sicurezza degli iPhone. La notizia sui siti malevoli contro gli iPhone non è piaciuta ad Apple, che ha accusato Google di "alimentare paure" tra i suoi utenti. |
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