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Mercoledì 27 luglio il gruppo Fiat Chrysler (FCA) ha presentato i risultati economici del secondo trimestre dell’anno, e il CEO Sergio Marchionne ha annunciato un rialzo degli obiettivi per il 2016: i ricavi netti che l’azienda si aspetta per quest’anno sono ora stimati a oltre 112 miliardi di euro (contro i 110 delle previsioni precedenti), e l’utile netto a oltre 2 miliardi di euro. Nel secondo trimestre, FCA ha registrato utili netti per 321 milioni di euro (il 25 per cento in più del 2015), anche se i ricavi totali sono leggermente calati (27,89 miliardi di euro, il 2 per cento in meno dell’anno scorso), contrariamente a quanto gli analisti si aspettavano: per questo ieri l’azienda ha perso in borsa l’1,9 per cento.
I conti di Fiat Chrysler. I risultati del secondo trimestre sono stati buoni e le previsioni per il 2016 sono migliorate, anche se il titolo in borsa ha perso qualcosa.
Lo sciame meteorico delle Perseidi, che solitamente chiamiamo “stelle cadenti di San Lorenzo”, sarà visibile al suo massimo nel cielo notturno intorno al prossimo 12 agosto. L’evento è uno dei più interessanti e caratteristici delle osservazioni astronomiche estive e, ogni anno, coinvolge milioni di appassionati e curiosi in giro per il mondo alla ricerca delle rapide scie luminose che si formano nel cielo. L’osservazione di quest’anno sarà un po’ complicata a causa della Luna, che arriverà nella sua fase massima il 15 agosto, rendendo il cielo notturno più luminoso. Fino a Ferragosto ci sarà comunque tempo per fare qualche osservazione. La pioggia meteorica visibile dalla Terra si presenta di solito in un periodo che copre la fine di luglio e la terza settimana di agosto, con un picco di visibilità attorno al 12 agosto, quando si arriva a un centinaio di scie luminose visibili ogni ora e senza la necessità di utilizzare telescopi.
Lo sciame meteorico delle Perseidi. Come e quando osservare le “stelle cadenti” di San Lorenzo nei prossimi giorni, nuvole e Luna permettendo.
Il 25 e il 26 giugno del 2006, esattamente 10 anni fa, gli elettori italiani votarono per il secondo referendum costituzionale nella storia della Repubblica. Ai cittadini venne chiesto se volevano confermare la riforma della Costituzione approvata pochi mesi prima dal governo Berlusconi, per alcuni aspetti simile a quella su cui si voterà a ottobre, ma anche molto più ampia. Il referendum arrivò pochi mesi dopo le elezioni politiche del 2006, quelle in cui il centrodestra riuscì a recuperare quasi completamente il distacco che lo separava dall’Unione guidata da Romano Prodi. La riforma venne respinta dal 61 per cento degli votanti. Cosa c’era nella riforma? Politicamente, il punto principale della riforma era la cosiddetta “devoluzione dei poteri alle regioni”, in genere abbreviata e inglesizzata in “devolution”, un termine a volte utilizzato per indicare l’intera riforma. In particolare la riforma avrebbe trasformato l’organizzazione scolastica e sanitaria, la polizia regionale e locale, in materie di esclusiva competenza regionale. Questa parte della riforma era chiesta con grande insistenza dalla Lega Nord, il principale alleato di Berlusconi all’epoca.
L’altra riforma della Costituzione. Dieci anni fa esatti gli elettori respinsero con un referendum la riforma approvata dal governo di Silvio Berlusconi.
La storia della transizione della destra post fascista italiana, dall’essere gli appestati esclusi dall’arco costituzionale all’approdo al governo e alla terza carica dello stato, è anche la storia del successo e della missione di un piccolo gruppo di persone. Così come a sinistra la classe dirigente che raccolse l’eredità di Berlinguer riuscì poi a scalzare Occhetto e perpetuarsi attraverso varie fasi politiche fino ai giorni nostri, così l’intera transizione della destra italiana è stata guidata da un gruppo di dirigenti amici e alleati, diversi ma pronti a mettere da parte le differenze nell’interesse comune. Col tempo, la stampa li definì un generale e i suoi colonnelli. Se ne è raccontato e scritto molto, ma le evoluzioni della storia non sembrano ancora terminate. Gianfranco Fini era il generale: pupillo di Almirante, che lo indicò come suo successore, arriva alla segreteria del Movimento Sociale Italiano nel 1987. Ne viene estromesso da Rauti nel 1990 ma si riprende il posto un anno dopo, per non mollarlo più e trasformare il partito in Alleanza Nazionale. Con lui, i cosiddetti colonnelli, un solido gruppo di dirigenti e capicorrente che sosterrà Fini e gli garantirà complicità e compattezza del partito. Sono Ignazio La Russa, Altero Matteoli, Mirko Tremaglia, Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri, Francesco Storace.
La solitudine dei colonnelli. All'improvviso gli ex di AN rimasti nel PdL sembrano destinati all'irrilevanza.
Pret-a-Reporter, una sezione del sito sul cinema The Hollywood Reporter, ha fatto una lista dei 20 occhiali da sole diventati più famosi grazie ai film di Hollywood. Sono per la maggior parte il modello Aviator di Ray-Ban: quelli indossati da Tom Cruise in Top Gun e quelli molto vintage di Luke Wilson in I Tenenbaum. Nella lista ci sono anche i famosissimi Oliver Goldsmith “Manhattan” che Audrey Hepburn indossò in Colazione da Tiffany e i Persol portati da Steve McQueen in Il caso Thomas Crown. Al Post non abbiamo potuto fare a meno di aggiungere il paio forse più famoso apparso in un film italiano: i Prada indossati da Marcello Mastroianni in 8½. Non sempre si conoscono la marca e il modello esatto degli occhiali, che sono diventati comunque celebri e riconoscibili grazie agli attori e alle attrici che li hanno indossati: Brad Pitt, Diane Keaton, Julia Roberts e Cary Grant. La lista di Pret-a-Reporter comunque è un ottimo pretesto per rivedersi ottimi film o, volendo, per scegliere i nuovi occhiali da sole da comprare per l’estate. Poi, certo, bisogna ricordare che portati da certi attori fanno tutt’altra figura.
Occhiali da sole da cinema. I 20 più memorabili nei film di Hollywood: da quelli di Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany" agli Aviator di "Scarface".
Si è tenuta la sera di lunedì 15 febbraio a Los Angeles la cerimonia di premiazione dei Grammy Awards, quando in Italia nella notte tra lunedì e martedì. I Grammy Awards sono i più famosi premi musicali statunitensi, Taylor Swift ne ha vinti tre: quello di miglior disco per 1989 , di miglior disco pop – sempre per 1989 – e miglior video musicale per Bad Blood; il premio di miglior disco è il Grammy più importante, Swift lo aveva già vinto nel 2010 con Fearless e lunedì è diventata la prima donna ad averlo vinto due volte. Ed Sheeran con Thinking Out Loud ha vinto (insieme alla co-autrice Amy Wadge) il premio canzone dell’anno e quello per la migliore interpretazione pop solista. Il premio per il disco singolo dell’anno è andato a Mark Ronson, con UpTown Funk, mentre la miglior artista emergente è Meghan Trainor. Oltre che sui premi e la cerimonia, però, l’attenzione dei fotografi si è concentrata molto anche sul cosiddetto “red carpet”, cioè l’arrivo delle celebrities, come sempre tra bellezze incredibili e abiti notevoli. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Chi c’era ai Grammy Awards 2016. Il momento più atteso dai fotografi e probabilmente più della cerimonia stessa, quello del red carpet, tra bellezze incredibili e abiti notevoli.
Roger Abravanel, scrittore e manager, scrive oggi sul Corriere della Sera di quella che definisce – nel titolo dell’editoriale – “l’altra faccia del precariato che i giovani a volte non vedono”. Anche un sistema particolarmente ingiusto, sostiene, prevede e produce opportunità che andrebbero colte. Che in Italia il precariato sia molto aumentato non è una novità per nessuno. È anche cosa nota che in Italia il precariato sia particolarmente ingiusto, perché la normativa sul lavoro ha creato un «apartheid» — secondo la definizione di Pietro Ichino — tra precari «cronici» (partite Iva, contratti a progetto), soprattutto giovani e donne, e lavoratori garantiti come in nessun altro Paese al mondo — lavoratori maschi di età media che lavorano in fabbriche che si stanno chiudendo in tutti i Paesi sviluppati e nel settore pubblico.
Approfittare del precariato. Che è ingiusto, scrive Roger Abravanel, ma i giovani italiani non si fanno trovare preparati dalle opportunità che offre.
La nota azienda di lingerie Victoria’s Secret, che ha contribuito a delineare canoni di bellezza stereotipati e legati ai desideri maschili, sta cercando di rinnovare completamente la sua immagine e di diventare più attenta e inclusiva. Per questo ha deciso di non avere più come testimonial le modelle magrissime e bellissime che venivano soprannominate “angeli”, ma persone famose per i loro successi anziché per le loro forme, comprese donne gay e transgender, come per esempio la calciatrice e attivista per i diritti LGBT+ Megan Rapinoe o l’attrice e imprenditrice indiana Priyanka Chopra Jonas, che oltre a fare da testimonial avranno anche un ruolo di consulenza. L’enorme successo che ha ottenuto Victoria’s Secret negli ultimi decenni è stato determinato proprio dagli stereotipi di bellezza e sensualità che adesso sembra volersi lasciare alle spalle per promuovere invece il cosiddetto empowerment femminile. Oltre alle testimonial, è stato rinnovato anche il consiglio di amministrazione dell’azienda, che sarà composto quasi esclusivamente da donne.
Victoria’s Secret non avrà più le sue “Angels”. Cioè le sue famose modelle, da tempo criticate per la bellezza stereotipata: saranno sostituite da nuove testimonial.
Il 31 dicembre del 2020 l’azienda americana Adobe ha dismesso definitivamente Flash Player, il famoso programma che per decenni ha consentito di vedere animazioni e contenuti multimediali online. Dal 31 dicembre non è più possibile scaricare il programma e nei giorni successivi, a partire dal 12 gennaio, Adobe bloccherà la possibilità di visualizzare i contenuti Flash. I vari browser per navigare in internet, come Chrome, Safari e Firefox, interromperanno il supporto a Flash nei prossimi giorni; alcuni l’hanno già fatto. Flash è un programma molto antico, per gli standard di internet: un primo precursore, chiamato FutureWave, fu pubblicato per la prima volta nel 1993. Fu comprato dall’azienda Macromedia nel 1996, che lo rinominò Macromedia Flash, e infine, nel 2005, fu acquisito da Adobe. Flash consentiva di creare animazioni e contenuti multimediali, ma il suo elemento più famoso era sicuramente Flash Player, cioè il programma che permetteva agli utenti di vedere e di usare i contenuti: tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila, Flash Player era installato sulla maggioranza dei computer collegati a internet.
Flash non ci mancherà. Il famoso programma per le animazioni e la grafica online appena dismesso ha reso internet creativo, interessante, pacchiano e insicuro.
Jon Ronson è un giornalista gallese che ha vissuto a Londra e negli Stati Uniti, ha pubblicato diversi libri con considerevoli successi grazie a uno stile che mescola indagini giornalistiche a riflessioni ed esperienze personali e considerazioni generali. Il suo ultimo libro “So you’ve been publicly shamed” è uscito la scorsa primavera, e viene pubblicato in italiano il 28 ottobre da Codice Edizioni con la traduzione di Fjodor Ardizzola e il titolo “I giustizieri della rete“. Racconta una serie di casi – alcuni familiari a chi ha seguito le discussioni sui social network – di “umiliazioni pubbliche” inferte su internet con grande partecipazione (che a volte trabocca nel linciaggio) a persone che si sono rese responsabili di misfatti molto diversi tra loro, dal plagio alla battuta razzista, per i quali hanno subito conseguenze personali e professionali molto pesanti, proprio a causa (per merito, o per colpa?, si chiede Ronson) delle “gogne pubbliche”. E su queste storie Ronson costruisce una serie di riflessioni su cosa siamo e come ci comportiamo, non soltanto su internet. Questo è l’inizio del secondo capitolo, dove si racconta la disgrazia dell’importante giornalista Jonah Lehrer. *****
Beccàti. Il libro di Jon Ronson sui "giustizieri della Rete" e sulle storie - alcune le sapete - di vittime e colpevoli nelle condanne pubbliche dei social network.
Il film Batman v Superman: Dawn of Justice del regista Zach Snyder è nei cinema italiani da mercoledì 23 marzo. Batman è interpretato da Ben Affleck, Superman da Henry Cavill e Wonder Woman dall’attrice e modella israeliana Gal Gadot. Batman v Superman: Dawn of Justice è un film che parte dalle premesse di L’uomo d’acciaio, diretto nel 2013 da Snyder in cui Cavill interpretò Superman per la prima volta, e sviluppa l’universo cinematografico della DC, quel mondo fittizio in cui si svolgeranno altri film tratti dai fumetti DC Comics. Succederà quindi quello che sta già succedendo da anni per i fumetti Marvel, in cui le avventure di Iron Man, Thor, Hulk e compagni avvengono nello stesso universo condiviso. Batman v Superman: Dawn of Justice è costato tanto ed è un film di cui si parla da mesi. Ai critici non è piaciuto molto, il pubblico sembra invece averne un’opinione migliore: su IMDb la media tra i quasi 100mila voti dati al film è 7,6 su 10 e il 25 marzo più di 100mila persone sono andate a vedere il film, solo in Italia. Per chi l’ha visto e vuole saperne di più e per chi deve andare a vederlo e vuole avere qualche informazione aggiuntiva – SENZA SPOILER – abbiamo messo insieme un po’ di curiosità, chicche e cose da leggersi o guardarsi prima o dopo il film.
“Batman v Superman”: 10 cose sul film. Cosa c'entra la Turkish Airlines con "Batman v Superman: Dawn of Justice"? Quanti anni ha Wonder Woman? Chi è più vecchio: Batman o Superman?.
La Banca Centrale Europea ha annunciato a sorpresa due importanti decisioni di politica monetaria. La prima è che lascerà i tassi di interesse invariati non solo fino alla fine dell’estate, come era stato annunciato in precedenza, ma fino alla fine del 2019. La seconda è che dal prossimo settembre e fino a marzo 2021, ogni tre mesi, ci saranno nuovi Targeted Long Term Refinancing Operations (TLTRO), i finanziamenti a lungo termine che la BCE concede alle banche per dare loro la possibilità di ristrutturarsi e rafforzarsi. Il presidente della BCE Mario Draghi ha detto che ci troviamo «in un periodo di continua debolezza e incertezza pervasiva» e che le due misure servono a stimolare la crescita dell’eurozona. Draghi ha detto che le decisioni sono state prese dal consiglio della BCE all’unanimità, il che significa che anche il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, solitamente contrario a misure di stimolo come i TLTRO e tendenzialmente favorevole a tenere i tassi alti, ha dato il suo assenso.
La BCE ha preso due decisioni a sorpresa. Ha annunciato che i tassi di interesse rimarranno invariati fino alla fine del 2019 e nuovi finanziamenti a lungo termine per le banche, per contrastare il rallentamento dell'economia dell'eurozona.
Il capo dello staff della Casa Bianca, Rahm Emanuel, la conduttrice di ABC News, Diane Sawyer, il sindaco di New York, Michael Bloomberg e gli amministratori delegati di alcune società come la Dow Jones, New York Times Company e Time Inc. hanno qualcosa in comune: il furto dei loro dati personali dai loro iPad. Non è successo solo a loro, ma a ben 114mila possessori della versione 3G del tablet di Apple, quella che consente di collegarsi a Internet anche attraverso la rete cellulare. La colpa non è però della società di Steve Jobs, ma del gestore telefonico AT&T che detiene l’esclusiva per gli iPad negli Stati Uniti. L’elenco dei dati sottratti è stato diffuso online da Goatse Security, ma non si conoscono ancora le ragioni di una simile decisione. Di solito gli esperti di sicurezza contattano le società coinvolte per segnalare il problema, ma evitano di pubblicare gli elenchi delle persone coinvolte. L’obiettivo di Goatse Security era forse quello di creare un po’ di imbarazzo ad AT&T, spesso criticata dagli utenti per il servizio scadente e le carenze della sua rete.
Centomila indirizzi email sottratti dagli iPad 3G. AT&T ha confermato il problema di sicurezza, tra le mail sottratte anche quelle di Rahm Emanuel e del sindaco di New York.
Il capo del governo dello stato indiano del Tamil Nadu, nel sud-est dell’India, ha detto che sabato 6 febbraio un uomo è morto dopo essere stato colpito da un meteorite. La notizia non è stata ancora verificata da scienziati e ricercatori, che stanno cercando conferme con qualche scetticismo, ma qualora fosse confermata sarebbe il primo caso mai registrato al mondo di persona uccisa direttamente da un detrito spaziale finito sulla Terra. Stando ai media locali, l’incidente si è verificato nel campus di un college privato nel distretto di Vellore, dove è stato sentito un forte boato con un’onda d’urto che ha causato la rottura dei finestrini di alcune macchine e delle finestre di un edificio. Inizialmente si era pensato a un’esplosione di qualche tipo, ma le prime verifiche della polizia non hanno rilevato la presenza di esplosivi.
Un uomo in India è morto colpito da un meteorite, dice il governo. Sarebbe il primo caso mai registrato nella storia, ma servono conferme scientifiche e c'è un po' di scetticismo.
Da alcuni giorni sta girando molto un meme che come nella maggior parte dei casi è nato negli Stati Uniti e si è diffuso nel resto del mondo, Italia compresa: ha preso il nome di “Dolly Parton Challenge”, dal nome della famosa cantante country statunitense che l’ha reso popolare. Consiste in pratica in una serie di quattro fotografie, che possono ritrarre chi pubblica il meme oppure un altro personaggio famoso, ciascuna è accompagnata da una didascalia con il nome di un social network: Linkedin, Facebook, Instagram e Tinder. Il senso è che le quattro fotografie ritraggono il soggetto in pose e atteggiamenti molto diversi, con qualche affinità al social network alla quale sono associati: quella di Linkedin – un social network usato per trovare lavoro – seria e formale, quella di Facebook amichevole e allegra, quella di Instagram festaiola oppure un po’ artistica, e quella di Tinder – un’app per incontri – ammiccante.
Da dove arriva questo meme con Linkedin, Facebook, Instagram e Tinder. Si chiama “Dolly Parton Challenge”, dal nome della famosa cantante country che l'ha reso popolare.
Scrivo che sta finendo la Direzione Nazionale del PdL, piuttosto sfarinata. A quanto pare non ci saranno ulteriori conclusioni di Berlusconi e questo esclude ogni rimasuglia speranza che succedesse ancora qualcosa. Il bilancio della giornata è di una vuotezza deprimente, e lo dice uno che ha frequentato per un anno le direzioni nazionali del PD trovandole deliranti e sconclusionate: al confronto di questa giornata erano di una ricchezza e professionalità pazzesca. Proviamo a immaginare cosa sarebbe stato il convegno di oggi senza lo screzio circense tra Berlusconi e Fini e senza le questioni concrete e articolate poste dal secondo. Ci potevamo ammazzare. Il vuoto totale, durato otto ore intere che si sarebbero potute riempire di idee e politica. La diretta organizzata dal Post su Friendfeed si è risolta in una partecipazione straordinaria e curiosa (quasi tremila commenti!) ma che non è riuscita a trovare niente su cui dibattere e si è quindi tenuta su per ore con battute e conversazioni laterali, nell’attesa di qualcosa che non arrivava mai. Non un intervento ha mostrato dei contenuti veri, una visione politica, una proposta, un tema di confronto. Un’idea comunicativa, se non di sostanza. Noia, noia, noia e autocelebrazioni dilettantesche. Per non parlare dell’approssimazione organizzativa che non ha fatto rispettare mai le durate imposte agli interventi, che ha tralasciato del tutto un ordine del giorno (“siamo il Popolo delle Libertà…”), e che ha preteso di risolvere la totale mancanza di dibattito e l’incapacità di fare intervenire chi lo aveva chiesto con l’inventiva formula “faremo presto un’altra Direzione Nazionale”.
Che cosa resta? senza lo screzio circense con Berlusconi e senza le questioni poste da Fini, otto ore di dirigenti del PdL producono il vuoto assoluto.
È un periodo di celebrazioni: mentre in Cina si saluta la partenza per la Francia di due panda con un’elegante cerimonia, i koala dello zoo di Syndey partecipano a una colazione molto formale, le scimmie litigano in famiglia, un aquilone inganna dei rapaci, i pinguini accolgono i loro nuovi nati, e gli orsi polari di Berlino posano per uno scultore. In India fa molto freddo, e si cerca di stare comodi come meglio si può, nonostante il ghiaccio e la neve. In Spagna i cavalli sono molto coraggiosi, gli alligatori americani sorridono in Australia. Qualche orata, in Francia, sogna di mangiare il proprio allevatore, mentre la foca curata in Olanda è contenta degli umani che si occupano di lei. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Siamo uomini o cammelli. Panda veri e finti, cavalli coraggiosi, cuccioli di formichiere e insetti molto sfortunati nelle foto di animali più belle di questa settimana.
Venerdì 7 marzo è stato diffuso il trailer di Gigolò per caso – Fading Gigolo, nella versione originale – cioè il nuovo film scritto, diretto e interpretato da John Turturro, che recita insieme a Woody Allen, Sharon Stone, Sofia Vergara e Vanessa Paradis, tra gli altri. Il film, che uscirà in Italia il prossimo 17 aprile, racconta la storia di Fioravante e Murray, due amici in condizioni economiche precarie che entrano nel business dei gigolò (uno come gigolò, l’altro nel ruolo di manager) attirandosi molte critiche dalla comunità ebrea in cui vivono.
Il trailer di “Gigolò per caso”. Il nuovo film di John Turturro con Woody Allen, che uscirà al cinema il prossimo 17 aprile.
Mia Farrow, Blake Lively, Viola Davis e Ryan Reynolds erano al gala che la rivista Time ha organizzato in occasione della sua lista annuale sulle persone più influenti al mondo. Probabilmente non le conoscete tutte, ma qui c’è un aiuto. Nel frattempo, altri attori sono passati dal Tribeca Film Festival e dalle cose che ci stanno intorno, come Katie Holmes e Emma Watson, fotografata così da vicino che potete contarle le lentiggini. Elisabeth Moss invece era alla prima di The Handmaid’s Tale: leggete qui e decidete se fa per voi. E poi valeva la pena fotografare il ritorno di Obama, Nicola Sturgeon quasi in motocicletta e re felici di compiere 50 anni, perplessi davanti a un’opera d’arte o intenti a salutare attori, tra gli altri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Il ritorno di Obama, quello di Sharapova e monarchi felici o perplessi, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana.
Ieri è montato tutto un circo attorno a delle cose di rara irrilevanza dette da Alessandro Cecchi Paone riguardo la presunta presenza di calciatori gay nella nazionale italiana di calcio. La presenza – o, per meglio dire, l’assenza – di gay nel calcio professionistico è un tema attuale e interessante, non solo italiano, che meriterebbe di essere trattato seriamente e senza montare teatrini su sciocchezze. Così non è stato, ieri: le parole di Cecchi Paone sono diventate una domanda in conferenza stampa ad Antonio Cassano, che ha dato una risposta omofoba ed è stato poi costretto a scusarsi. Detto dell’irrilevanza della cosa, la questione ha portato d’attualità un termine di cui non tutti conoscono – e molti confondono – il significato. Cecchi Paone aveva detto, infatti, alla Zanzara, che «nella nazionale di Prandelli ci sono sicuramente due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual». E che vuol dire “metrosexual”?
E cosa vuol dire metrosexual? non c'entra niente l'orientamento sessuale, per esempio.
Domani, venerdì 16 settembre, apre Ansel Adams. La Natura è il mio regno, una retrospettiva dedicata interamente al fotografo americano Ansel Adams, presso l’ex ospedale Sant’Agostino di Modena. Promossa da Fondazione Fotografia, la mostra comprende circa 80 fotografie, provenienti da musei internazionali, collezionisti privati e gallerie americane. Tutte le immagini dell’esposizione sono stampe originali realizzate dallo stesso Adams. Ansel Adams è morto nel 1984 ed è considerato uno dei più grandi fotografi della storia americana. La parte più celebre della sua produzione è quella che raffigura in nitidissimi bianco e nero la natura e le montagne dei parchi americani, soprattutto quello di Yosemite, che Adams scoprì a 14 anni e che sarà il suo soggetto preferito. Le sue immagini si caratterizzano per sfumature e nitidezza: con Fred Archer, Adams sviluppò il sistema zonale, una tecnica utilizzata dai due fotografi per cercare di riprodurre in bianco e nero l’intera gamma di colori presenti in natura. Nel 1932, poi, insieme ad altri fotografi aderenti alla straight photography Adams fondò il gruppo f/64, che promuoveva un linguaggio fotografico improntato alla purezza e all’essenzialità. Nell’ultima parte della sua vita si dedicò all’insegnamento e scrisse numerosi manuali di tecnica fotografica; grande sostenitore di Sierra Club, la più antica organizzazione per la tutela dell’ambiente degli Stati Uniti, divenne uno dei più noti ambientalisti d’America.
I canyon di Ansel Adams. Le foto esposte a Modena in "La Natura è il mio regno", la mostra interamente dedicata al fotografo a cui hanno intitolato una montagna.
La giornalista e scrittrice Lisa Selin Davis ha raccontato su Quartz la storia della coperta per neonati più usata negli ospedali degli Stati Uniti: di flanella, a righe rosa e azzurre, la si vede praticamente in tutte le foto di neonati pubblicate sui social network, che vivano in Texas o in Wisconsin. Fa parte della linea di copertine Kuddle-Up della Medline, un’azienda di attrezzature sanitarie dell’Illinois: sono disponibili anche altre fantasie, come quella con i dinosauri o con gli elefanti, ma quella con le righe azzurre e rosa (il modello Candy Stripe) è la più diffusa. Ogni anno la Medline vende 1,5 milioni di queste coperte, che sono fabbricate in Pakistan e vendute anche in altri paesi oltre che negli Stati Uniti. Favorite person on earth, our little man ? #LeoncinoMio
Perché negli Stati Uniti tutti i neonati hanno la stessa coperta. Quando fu inventata negli anni Sessanta tutte le altre erano beige, questa invece era bianca, a righe rosa e azzurre: ed è ancora così.
Jean M. Twenge, docente di psicologia all’Università di San Diego, ha scritto per l’Atlantic un articolo molto complesso e discusso che analizza l’uso e le conseguenze degli smartphone e dei social media da parte degli e delle adolescenti. Il pezzo riprende i contenuti di un recente libro di Twenge, è documentato, cita diverse ricerche e, sebbene con una certa cautela, arriva a conclusioni piuttosto preoccupanti: non è un’esagerazione, dice la studiosa, descrivere gli adolescenti di oggi come sull’orlo della peggiore crisi di salute mentale degli ultimi decenni, e non è un’esagerazione ipotizzare che gran parte di questa situazione possa essere ricondotta ai loro telefonini. L’articolo, sia per i contenuti che per la parzialità del metodo, è stato però anche molto contestato e criticato. Twenge precisa che lo scopo dei suoi studi non è cedere alla nostalgia per un mondo in cui le cose erano differenti, ma capire come sono le cose ora: alcuni cambiamenti sono positivi, alcuni sono negativi, e molti sono entrambe le cose insieme. Twenge racconta di aver studiato e lavorato molto sulle differenze tra generazioni e che, tipicamente, le caratteristiche che definiscono un gruppo di persone nate in un determinato periodo appaiono per gradi e lungo un continuum. I cosiddetti “Millennials”, di cui fa parte chi è nato tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni del Duemila, sono considerati per esempio una generazione individualista: ma questa caratteristica era cominciata a comparire già all’epoca dei “Baby Boomers”, i nati dopo la Seconda guerra mondiale, e della “Generazione X” degli anni Settanta e Ottanta. I grafici delle ricerche di Twenge sulle tendenze delle diverse generazioni avevano dunque curve ascendenti e discendenti morbide e graduali. Almeno finora.
Gli smartphone hanno distrutto una generazione? un lungo e documentato articolo sull'Atlantic sembra dire di sì, ma è stato criticato da chi sostiene invece che "dare la colpa alla tecnologia" sia non solo parziale, ma anche poco realistico.
Circa 200 uova fossili di rettili volanti che raggiungevano un’apertura alare fino a 3,5 metri, e che vissero nell’era dei dinosauri, sono state trovate da un gruppo di paleontologi nel deserto del Gobi, nella Cina settentrionale. Oltre a essere il ritrovamento più numeroso di uova fossili di questi animali in un unico luogo, la scoperta ha un importante valore scientifico perché potrebbe aiutare i ricercatori a ricostruire meglio le abitudini degli pterosauri (“lucertole alate”), l’ordine di rettili volanti che per più di 160 milioni di anni dominò i cieli del nostro pianeta, prima di estinguersi insieme ai dinosauri 66 milioni di anni fa. I paleontologi sanno da tempo che furono i più grandi animali conosciuti ad avere mai volato – alcune specie raggiungevano un’apertura alare di 11 metri – mentre restano da scoprire molti dettagli sulle loro abitudini, da quelle di caccia a come accudivano la prole. Le uova sono state trovate da Xiaolin Wang, dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino, insieme con altri colleghi nel nord-ovest della Cina. Erano state deposte da esemplari appartenenti alla specie Hamipterus tianshanensis, le cui caratteristiche erano una spessa cresta colorata e una bocca lunga e affilata, ricoperta di denti piccoli e acuminati per cacciare il pesce. Milioni di anni fa l’area non era desertica e ospitava un grande lago, che rendeva fertili le coste dove vivevano questi pterosauri. Secondo i ricercatori, una forte tempesta fece finire nelle acque del lago le uova, dove rimasero sepolte sul fondale, insieme ad alcune ossa di questi animali. I seguenti processi di fossilizzazione favorirono la conservazione delle uova, che sono arrivate fino ai giorni nostri.
Abbiamo trovato duecento uova di pterosauro. Furono i più grandi animali conosciuti ad avere mai volato sulla Terra, e questa scoperta nel deserto del Gobi ce li farà conoscere meglio.
Dal 14 settembre sarà in vigore una misura prevista dalla nuova direttiva europea sulla sicurezza e la trasparenza dei pagamenti bancari che cambierà il modo con cui spendiamo soldi online, e più in generale il rapporto fra le banche e i propri clienti. Le novità più importanti della legge sono due: la possibilità di autorizzare “terze parti” – cioè aziende private – a effettuare operazioni per conto proprio, e l’obbligo di rafforzare le misure con cui la banca identifica i propri utenti. Una delle prime conseguenze di quest’ultima misura costringerà le banche italiane ad abbandonare i cosiddetti token, cioè i piccoli dispositivi che forniscono un codice di sicurezza associato al proprio conto, ormai obsoleti. Per effetto dell’autorizzazione di “terze parti”, molte procedure che oggi riguardano i pagamenti online saranno semplificate. Repubblica spiega che «sarà possibile effettuare un pagamento su un sito di ecommerce (impossibile non pensare ad Amazon) senza inserire i dati della propria carta di credito o bancomat, perché sarà il venditore ad accedere direttamente al nostro conto, previa una nostra prima autorizzazione».
I pagamenti online saranno un po’ diversi. Per effetto di una legge europea i clienti potranno scegliere se autorizzare aziende private ad accedere al proprio conto; le banche dovranno invece sostituire i vecchi "token".
Dopo le forti piogge degli ultimi giorni, e ora che almeno fino a lunedì non è previsto brutto tempo, in Veneto si stanno facendo i primi bilanci dei danni: in particolare in provincia di Belluno, nel nord della regione, dove il bacino della diga del Comelico è pieno di alberi caduti per il vento, le piogge e le frane. Ma ci sono problemi anche sull’altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza, dove si stima che siano caduti circa 500mila tra alberi e piante. Sempre in Veneto sono sotto osservazione alcuni fiumi e ci sono state diverse frane. #3nov #Belluno, ricognizione sulla diga #Comelico effettuata con i #droni dei #vigilidelfuoco, mentre proseguono gli interventi per il #maltempo su tutto il territorio provinciale colpito pic.twitter.com/voQxLwFOi7
I primi bilanci sul maltempo, in Veneto. Il presidente della regione, Luca Zaia, ha parlato di «paesaggio lunare» per via delle molte aree senza più alberi, e migliaia di persone sono ancora senza elettricità.
L’ISTAT ha diffuso un nuovo rapporto sui flussi migratori da e verso l’Italia nel 2013, rilevando una riduzione di circa il 12 per cento delle migrazioni. I dati fanno riferimento alle informazioni ottenute dalle anagrafi sulle iscrizioni e cancellazioni per chi ha trasferito la propria residenza, quindi riguardano: le persone arrivate in Italia dall’estero, gli italiani che si sono trasferiti oltre confine e le persone che hanno spostato la residenza da un posto a un altro in Italia. Il rapporto offre diversi spunti interessanti, ma occupandosi solo delle situazioni verificate dalle anagrafi non comprende il fenomeno dell’immigrazione irregolare. • Il numero di immigrazioni nel 2013 è stato pari a 307mila, il 12 per cento in meno rispetto al 2012 con un calo pari a 43mila immigrazioni.
Quanti nuovi migranti sono arrivati in Italia? e quanti italiani si sono trasferiti all'estero? Scegliendo quale paese? Pensate di saperlo? Lo spiega l'ISTAT nel suo ultimo rapporto sulle migrazioni.
Tra le principali misure del decreto approvato dal governo per affrontare la crisi economica causata dalla pandemia da coronavirus c’è l’estensione a tutte le imprese e a tutti i lavoratori dipendenti della possibilità di accedere alla cassa integrazione, uno dei principali ammortizzatori sociali in Italia. La cassa integrazione è in sostanza un sussidio gestito dall’INPS, che in particolari condizioni viene erogato ai lavoratori di cui un’azienda non ha più bisogno, oppure ha un bisogno limitato, per un certo periodo di tempo. Lo scopo della cassa integrazione, quindi, è proteggere i posti di lavoro durante crisi passeggere o particolari situazioni momentanee.
Che cos’è la cassa integrazione? è uno dei principali ammortizzatori sociali utilizzati in Italia e sarà ampliata per affrontare le conseguenze economiche della pandemia da coronavirus.
La Regione Lombardia ha annunciato di avere raggiunto un accordo con i pediatri per rafforzare la campagna di vaccinazione antinfluenzale tra i bambini fino a 6 anni. L’iniziativa sarà avviata a metà novembre e prevederà l’impiego di vaccini spray, solitamente non utilizzati in Italia rispetto ai più tradizionali vaccini da somministrare tramite un’iniezione. Diversi dettagli sul programma non sono ancora chiari e l’avvio a novembre è considerato tardivo, visto che il ministero della Salute consiglia da mesi di anticipare le campagne vaccinali contro l’influenza, considerata la concomitanza con la pandemia in corso da coronavirus. Almeno nella fase iniziale, i sintomi della COVID-19 possono essere confusi con quelli influenzali, complicando le diagnosi. Il vaccino antinfluenzale consente di ridurre i casi di influenza, che possono portare a sintomi gravi negli individui a rischio, alleviando il carico di lavoro per gli ospedali, che potrebbero trovarsi nuovamente in difficoltà a causa del coronavirus come avvenuto nella prima metà dell’anno.
I vaccini spray contro l’influenza. La Regione Lombardia li vuole offrire gratuitamente ai bambini fino a 6 anni, ma non saranno disponibili prima di novembre e c'è qualche dubbio sull'iniziativa.
Nel pomeriggio di lunedì 10 febbraio i media europei si sono eccitati su una storia incredibile, ripresa dal quotidiano francese Le Figaro, il secondo più grande giornale francese: una presunta relazione tra il presidente americano Barack Obama e la cantante Beyoncé, compagna del rapper e imprenditore Jay-Z. Le Figaro ha riportato l’intervista che un paparazzo francese con una reputazione piuttosto discussa, il fotografo Pascal Rostain, ha dato alla radio Europe 1. Nell’intervista Rostain ha detto (sotto l’audio dell’intervista originale, in francese): «Questa volta negli Stati Uniti c’è qualcosa di grosso che sta accadendo. Uscirà domani sul Washington Post – la gente non può dire che sia stampa scandalistica – la notizia di una presunta relazione tra il presidente Barack Obama e Beyoncé. Vi posso assicurare che il mondo ne parlerà.»
La bufala di Obama e Beyoncé. I media americani ridono di come quelli europei si sono eccitati su una storia incredibile e ridimensionata pure dalla sua fonte.
Una volta, quando la geografia era nozionistica, la prima cosa da sapere erano “le capitali”. Le chiedevano a scuola, in famiglia si facevano i quiz durante i viaggi e le vacanze di Natale (il Trivial Pursuit non c’era), e gli stati indipendenti erano meno di oggi. Poi ci fu un felice periodo di geografia “umana” nelle scuole, si capì che sapere la geografia era la cosa più simile a capire il mondo e come funziona, e le capitali divennero un pezzo significativo della comprensione della storia e dell’attualità dei vari paesi del mondo. Certe erano difficilissime da ricordare già allora – e strane da dire: Ouagadougou, Nouakchott, Ulan Bator, Bujumbura, altre erano favorite dall’essere citate nei telegiornali: Vientiane, Maputo, Kigali. Infine, la geografia passò di moda nelle scuole e venne ritenuta superflua nel tempo delle mappe su Google, e oggi un ragazzino medio sa una capitale su venti e un adulto meno ancora. Poi però ci sono i lettori del Post, di cui conosciamo le competenze e le attenzioni, e ci sono certi fanatici competitivi in giro che si fregiano di conoscere Honiara, capitale delle Isole Salomone. Per loro, abbiamo messo insieme una lista di capitali davvero difficili (senza infierire con quelle degli stati più piccoli, arcipelaghi, isolette) e qualche informazione in più: ché siamo a favore del nozionismo sì, ma di molto nozionismo. Provate a indovinare prima di cliccare.
Le 15 capitali più difficili del mondo. Sono tempi globalizzati in cui ne sapete un sacco, o tempi in cui la geografia non la sa più nessuno? Un test per geografi competitivi.
Il rover, cioè un robot automatico, che nel 2020 sarà inviato su Marte nell’ambito della missione ExoMars si chiamerà Rosalind Franklin (1920-1958), come la chimica britannica che contribuì con i suoi studi e comprendere la struttura molecolare di DNA e RNA. ExoMars prevede l’esplorazione del pianeta con una collaborazione tra Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos). La missione è iniziata nel 2016 con l’invio su Marte del lander Schiaparelli per un test di atterraggio. ??? Our #ExoMars @ESA_MarsRover has a name: Rosalind Franklin! The prominent scientist behind the discovery of the structure of #DNA will leave her symbolic footprint on #Mars in 2021. https://t.co/60HvmwMqfJ #ScienceAtESA #ScienceIsEverywhere #OnceExplorersAlwaysExplorers pic.twitter.com/K94qIrfvBc
Il rover della missione ExoMars che nel 2020 sarà inviato su Marte si chiamerà Rosalind Franklin.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 23 aprile (in Italia era sera), Apple e Facebook hanno diffuso i dati sulle loro ultime “trimestrali di cassa”, molto attese dagli analisti per valutare l’andamento delle due società, tra le più grandi negli Stati Uniti per quanto riguarda il settore tecnologico. Entrambe le aziende hanno presentato ricavi al di sopra delle previsioni: Apple grazie alle maggiori vendite dei suoi apparecchi e ai nuovi accordi sul mercato cinese, Facebook soprattutto grazie all’aumento della resa degli annunci pubblicitari sul proprio social network. I due CEO (Chief Operating Officer) delle società, Tim Cook e Mark Zuckerberg, hanno ritualmente detto di essere molto soddisfatti per i risultati raggiunti e di volere migliorare ancora nel trimestre in corso, grazie a una serie di novità che saranno presentate nei prossimi mesi. Apple Nel suo secondo trimestre dell’anno fiscale 2014, che si è concluso alla fine di marzo, Apple ha avuto ricavi per 45,6 miliardi di dollari, al di sopra delle sue previsioni di finire intorno ai 42 – 44 miliardi di dollari e oltre i 43,5 miliardi di dollari previsti dagli analisti. Il fatturato è stato sensibilmente superiore rispetto a quello dello scorso anno nello stesso periodo, che si fermò a 43,6 miliardi di dollari. La società ha avuto un utile netto di 10,2 miliardi di dollari, al di sopra dell’utile di 9,5 miliardi di dollari dello scorso anno. Le vendite di prodotti al di fuori degli Stati Uniti hanno costituito il 66 per cento dell’intero fatturato.
I risultati di Facebook e Apple. Sono stati presentati ieri sera i trimestrali: buoni e molto buoni, grazie alla Cina e al mobile.
Karl Landsteiner, a cui Google ha dedicato un doodle, è il biologo che scoprì i gruppi sanguigni umani e che isolò il virus della poliomielite: era nato 148 anni fa oggi. Il doodle mostra Landsteiner in laboratorio, al lavoro per studiare il sangue umano. Le sue intuizioni a inizio Novecento furono fondamentali per migliorare il sistema delle trasfusioni, riducendo i rischi di incompatibilità tra donatore e ricevente, e nel 1930 Landsteiner fu premiato con il Nobel nel 1930 per i risultati raggiunti nel campo dell’ematologia, lo studio del sangue. Le sue ricerche sul virus della poliomielite misero inoltre le basi per la creazione di un vaccino, che a distanza di molti decenni ha reso possibile la quasi totale eradicazione di una delle malattie infantili più temute del secolo scorso.
Karl Landsteiner e la scoperta dei gruppi sanguigni, nel doodle di Google. Google celebra il biologo austriaco nato 148 anni fa, e famoso anche per aver isolato il virus della poliomielite.
Dal 13 luglio il giornale Sentinel & Enterprise – un quotidiano di Fitchburg, nel Massachusetts, fondato nel 1838 – sta pubblicando ogni giorno sulla sua prima pagina una lettera dell’alfabeto rielaborata artisticamente, con alcuni testi di accompagnamento ispirati dalla lettera stessa. L’iniziativa si concluderà l’11 agosto ed è curata dall’artista statunitense Anna Schuleit Haber, che si sta occupando di “assegnare” ciascuna lettera ad artisti di tutto il mondo (qui l’elenco completo degli artisti coinvolti). Il Sentinel & Enterprise ha posto come condizione quella di sospendere il progetto in caso di notizie molto importanti, di mantenere invariata l’edizione domenicale e di modificare – quando si ritiene opportuno – i testi legati alle lettere che vengono pubblicati in prima pagina. Ogni edizione del giornale contiene un breve profilo dell’artista che ha realizzato la lettera: l’unico artista italiano coinvolto è Francesca Bolognini, che ha realizzato la prima pagina per la lettera D. Ciascuna prima pagina con le lettere dell’alfabeto verrà esposta nel museo e nella biblioteca pubblica di Fitchburg. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Un alfabeto artistico sulla prima pagina del “Sentinel & Enterprise”, per un mese. Un quotidiano del Massachusetts ha appaltato 26 prime pagine ad altrettanti artisti, che hanno rielaborato creativamente ciascuno una lettera dell'alfabeto.
La notte del 13 settembre 1996, esattamente vent’anni fa, morì in un ospedale di Las Vegas Tupac Shakur, uno dei più grandi e influenti artisti hip hop di sempre, se non il più grande e influente: era stato ferito sei giorni prima in una sparatoria, da persone che ancora oggi non sono state identificate. Tupac ha venduto milioni di dischi, che registrò nella prima metà degli anni Novanta. La sua carriera fu breve e legata alla criminalità afroamericana di Los Angeles: tra il 1994 e il 1996 Tupac fu coinvolto in violenti scontri con il rapper Notorious B.I.G. e l’ambiente hip hop della East Coast americana, in quella che diventò una delle rivalità più famose e controverse della storia della musica. Tupac era un rapper atipico: era un grande amante di Shakespeare e della poesia in generale, ed è celebrato per la qualità e la musicalità dei suoi testi, oltre che per il loro impegno sociale in favore dei diritti civili dei neri. Fu uno dei principali interpreti del gangsta rap, il genere che si era diffuso alla fine degli anni Ottanta a Los Angeles grazie allo storico gruppo degli N.W.A.: la maggior parte dei critici però concorda nel dire che Tupac “elevò” il gangsta rap a un livello e a una complessità superiore rispetto a quello delle origini, trasformandolo in un fenomeno di massa e non solo confinato ai ghetti americani.
La storia pazzesca di Tupac Shakur. Vent'anni fa morì uno dei più grandi e controversi artisti hip hop di sempre, dopo una sparatoria a Las Vegas.
Il 14 aprile del 1972, 45 anni fa, uscì un singolo che sarebbe diventato una delle canzoni più famose del decennio, e probabilmente di sempre. Il testo parlava di un astronauta, e la prima parte era venuta in mente al paroliere Bernie Taupin una notte che stava guidando in autostrada per andare a casa dei suoi genitori. Se la ripeté da solo finché non fu arrivato, quando entrò chiedendo loro di non disturbarlo finché non l’avesse scritta da qualche parte. Diceva: She packed my bags last night preflight Zero hour 9 a.m And I’m gonna be high as a kite by then I miss the Earth so much, I miss my wife It’s lonely out in space On such a timeless flight
45 anni fa erano settimane spaziali. Migliaia di chilometri sopra la Terra c'era Apollo 16, mentre più in basso sulle radio c'erano “Rocket Man” di Elton John e “Starman” di David Bowie.
La Svizzera è uno dei pochi paesi al mondo in cui sono legali sia l’eutanasia che il suicidio assistito. La prima è ammessa nell’accezione di eutanasia attiva indiretta, in cui a un moribondo vengono somministrate cure palliative che possono abbreviare la vita come effetto secondario, e nell’accezione di eutanasia passiva, quella in cui si rinuncia alle terapie di sostentamento vitale. Il suicidio assistito invece avviene quando «una persona terza oppure un’organizzazione di aiuto al suicidio procura una sostanza letale al soggetto, il quale la ingerisce senza l’aiuto di terzi». Lo spiega il nuovo numero di The Passenger, il libro-rivista su paesi e città del mondo della casa editrice Iperborea, in libreria da oggi: è dedicato alla Svizzera e contiene un articolo dello scrittore Daniel de Roulet sul suicidio assistito della madre, di cui riportiamo un estratto. Tutte le fotografie della rivista, alcune delle quali mostrate qui, sono di Olivier Vogelsang, fotoreporter di Ginevra che dal 1992 al 2016 ha lavorato per la Tribune de Genève ed è autore di Switzerlanders, un libro sulla Svizzera e le sue contraddizioni. Oltre all’articolo di de Roulet (tradotto da Luigi Maria Sponzilli), il nuovo The Passenger parla di molte altre cose che contraddistinguono la Svizzera, come l’alta frequenza dei referendum, il cambiamento climatico per chi vive sulle Alpi, il «formidabile» esercito, il rapporto con i trasfrontalieri e il multilinguismo.
Immaginare una morte felice, in Svizzera. Nel nuovo The Passenger, lo scrittore Daniel de Roulet racconta il suicidio assistito della madre spiegando com'è regolato dalla legge.
George Edwards ha ammesso che una foto scattata la scorsa estate al mostro di Loch Ness, e che era stata definita la migliore mai realizzata, è un falso. Edwards ha 61 anni, abita a Drumnadrochit, un paesino nel nord della Scozia sulla costa occidentale di Loch Ness, e si guadagna da vivere trasportando turisti sul lago con la sua barca e vendendo presunte foto del mostro. Quello che nella foto appariva come il mostro era in realtà una gobba in vetroresina utilizzata da Edwards per girare un documentario nel 2011. L’uomo ha spiegato di aver creato il falso per «divertirmi un po’». L’episodio è l’ultimo di una lunga serie di controversie che hanno diviso le due agenzie turistiche del paese: l’agenzia Nessieland va incontro al desiderio di folklore dei turisti e dà per certa – o molto probabile – l’esistenza del mostro, mentre il Loch Ness Center and Exhibition preferisce un approccio più scientifico e parla soltanto di leggende e invenzioni fantastiche. Entrambe le agenzie offrono un giro turistico molto simile, che inizia con un tunnel al buio. Mentre quello di Nessieland prosegue raccontando avvistamenti del mostro e passaggi da cui potrebbe spuntare, il Loch Ness Center smonta gli avvistamenti degli anni Trenta – da cui iniziò la leggenda – usando in sottofondo una musica da circo.
In Scozia si litiga per il mostro di Loch Ness. Un operatore turistico ha ammesso di aver creato una foto falsa per alimentare la leggenda e ha criticato i suoi colleghi che la mettono in discussione.
Dzia è uno street artist belga che da circa due anni e mezzo realizza grossi graffiti ad Anversa, sua città natale, e in altre città europee. Molti graffiti di Dzia rappresentano grandi animali, disegnati in maniera geometrica e dettagliata, e si trovano spesso in aree abbandonate della città. Dzia ha spiegato: «Dopo la laurea volevo davvero mettere le mie creazioni sui muri. Mi sono concentrato nel creare uno stile grafico davvero unico, utilizzando linee e forme astratte e geometriche per creare gli animali». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I graffiti di Dzia sui muri di Anversa. Uno street artist belga disegna grossi animali geometrici e dettagliati nelle aree abbandonate della città.
L’ISTAT, l’istituto pubblico che si occupa dei censimenti della popolazione, ha pubblicato i risultati dell’ultima misurazione sulla mortalità in Italia nella prima parte del 2020, perfezionando quella che è al momento la stima più attendibile sul reale numero di decessi causati dall’epidemia di COVID-19. Nella sua nuova rilevazione l’ISTAT conferma sostanzialmente quanto aveva già misurato: tra marzo e aprile in Italia ci sono stati circa 48mila decessi in più rispetto alla media degli anni precedenti, contro i circa 29mila attribuiti ufficialmente al coronavirus. Il rapporto dell’ISTAT non fa confronti con i dati ufficiali sul coronavirus: ma è il passaggio successivo, e più interessante, nell’interpretazione delle stime sulla mortalità in eccesso nel 2020. Non vuol dire, comunque, che i quasi ventimila decessi di scarto siano interamente attribuibili alla COVID-19, anche perché un’epidemia come quella in corso ha conseguenze anche sulla salute di chi non contrae il virus.
Quanti sono stati i morti da Covid-19. I dati Istat confermano che a marzo e aprile al Nord ci sono stati il doppio dei decessi del normale, molti di più di quelli registrati nel bilancio ufficiale.
A differenza della maggioranza delle altre grandi città europee, Milano è una città nella cui planimetria e vita quotidiana l’acqua non ha un ruolo maggiore: niente mare, niente lago, niente fiume che ne attraversa il centro. Però Milano è una città con molti fiumi – l’Olona, il Lambro, il Seveso, il Ticino e l’Adda – che fino all’inizio del Novecento venivano usati comunemente come mezzo di trasporto all’interno della città: nelle controverse ipotesi sul nome della città, che deriva dal latino “Mediolanum”, una ritiene che significasse proprio “luogo fra corsi d’acqua”. Oggi spesso ci si ricorda dei fiumi di Milano, specie se non ci si vive, quando accade qualche guaio. In questi ultimi giorni le forti piogge hanno fatto esondare più volte i fiumi Seveso e Lambro, con conseguenti allagamenti e disagi in alcuni quartieri nella zona nordest di Milano. Il Seveso ha allagato la zona Niguarda, già colpita in passato da questo problema (si ricorda un’esondazione molto vasta nel 2010, che causò numerosi danni al quartiere) e la zona nord fino a viale Fulvio Testi, viale Zara e la circonvallazione di viale Marche. Anche il Lambro è esondato, causando problemi nel quartiere del parco omonimo e fino a Monza. Questi allagamenti hanno riportato l’attenzione sull’esistenza e sui problemi delle vie d’acqua di Milano.
I fiumi di Milano. È una delle poche grandi città europee dove l'acqua sembra non esserci, finché non arrivano i guai: perché i fiumi scorrono sotto terra e come si vuole risolvere la situazione.
Il mercato del vintage è in continua crescita e, come racconta Mark Ellwood su Bloomberg, sia in Europa che negli Stati Uniti aprono sempre più negozi di vestiti e accessori usati di lusso. Per essere definito vintage un capo deve essere stato prodotto da almeno vent’anni: per resistere al tempo deve essere fatto con materiali e tecniche di buona qualità, spesso superiori ai capi più nuovi. Solitamente sono capi firmati che negli anni hanno assunto un certo valore e hanno fatto in qualche modo la storia del costume. Non sono invece considerati vintage i semplici abiti usati che si trovano nei negozi di seconda mano o nei mercatini. Di solito la parola vintage fa venire in mente abiti o accessori degli anni Sessanta e Settanta o più vecchi ancora, ma ormai sono considerati vintage anche i capi che si indossavano negli anni Novanta. Bloomberg scrive che nel quartiere di Beverly Hills a Los Angeles, famoso per negozi e ristoranti di lusso, accanto alle boutique di lusso stanno aprendo negozi di abbigliamento vintage sempre più grandi e più forniti, frequentati anche da personaggi famosi. Tra i più importanti c’è What Goes Around Comes Around degli imprenditori americani Seth Weisser e Gerard Maione: ne stanno per aprire uno a Rodeo Drive, la via dello shopping di Beverly Hills, che affitterà al suo interno spazi a Chanel e Hermès, i loro principali fornitori di borse e accessori retrò. Questo è il quinto negozio della catena, famosa per vendere prodotti vintage di lusso. In quella zona c’è un altro negozio simile, Fashionphile di Ben Hemminger, che lavora nel settore dal 2008. Entrambe le aziende vanno molto bene: il nuovo negozio di WGACA è più grande del 25 per cento rispetto ai precedenti; a febbraio 2016 Fashionphile ha registrano vendite per circa 2,7 milioni di euro, il miglior mese di sempre, mentre gli affari sono cresciuti tra il 50 e il 60 per cento nell’ultimo anno.
Comprare abiti vintage conviene. E lo fanno sempre più persone, come mostra il successo delle grandi catene che li vendono, negli Stati Uniti come in Italia.
Instagram ha aggiornato la sua applicazione per scattare e condividere fotografie, aggiungendo alcune nuove funzioni per rendere più semplice e rapida la ricerca delle milioni di immagini che ogni giorno vengono pubblicate sul suo servizio. Le novità risolvono, almeno in parte, il problema di trovare facilmente fotografie di un determinato luogo su Instagram, dove finora non era disponibile un sistema di ricerca molto efficace. Per ora solo alcune delle modifiche sono disponibili per tutti, mentre altre funzioni sono limitate agli Stati Uniti. Ricerca L’area per effettuare le ricerche, accessibile dall’icona a forma di lente di ingrandimento nella barra inferiore dell’applicazione, è stata ripensata e ampliata. Oltre al classico campo di ricerca in cui inserire le parole chiave, sono state aggiunte nuove sezioni per filtrare meglio i risultati. Adesso ogni ricerca può essere effettuata per trovare uno specifico utente su Instagram, oppure per scoprire le fotografie associate a un determinato hashtag o per effettuare una ricerca geografica, visualizzando le immagini legate a un posto. Se si utilizza quest’ultima opzione, dopo avere inserito un luogo, Instagram mostra una mappa del posto cercato e una selezione di immagini che comprende le più popolari e un elenco, in ordine cronologico, delle ultime fotografie scattate e condivise dalle persone che si trovano in zona.
La nuova funzione “Cerca” di Instagram. Il sistema per trovare le immagini degli altri è stato migliorato: e c'è un'opzione per cercare più facilmente quelle scattate in un certo luogo.
Fino a qualche tempo fa, chi aveva delle candele in casa le teneva prevalentemente chiuse in qualche cassetto, da usare per una cena romantica o nel caso fosse saltata la corrente. Le candele profumate esistevano, ma erano una cosa da pochi. Negli ultimi anni le cose sono molto cambiate: non è che le candele siano improvvisamente diventate più utili, ma – complici i social network – stanno avendo una nuova grande popolarità, e sempre più aziende stanno investendo in questo settore. Il marchio più famoso è ancora Yankee Candle, che da solo controlla il 46 per cento di tutto il mercato vendendo candele profumate di ogni tipo, ma sono nati tanti altri piccoli produttori che puntano moltissimo su consumatori più giovani e design particolari, e recentemente anche le grosse aziende di moda stanno investendo nelle candele.
Il grande ritorno delle candele. Aziende di moda e piccole startup stanno investendo sempre di più in un mercato finora non particolarmente eccitante: e il motivo sono soprattutto i social network.
Una donna di 79 anni è morta oggi nel crollo di una palazzina nel centro storico di Alberona, in provincia di Foggia. Il crollo ha coinvolto anche un secondo edificio e altre sei persone sono state soccorse vive da sotto le macerie. Il crollo degli edifici è stato causato da un’esplosione: ancora non si sa se in conseguenza di una fuga di gas o se a esplodere sia stata una bombola. La donna si chiamava Arcangela Ricci, il suo corpo è stato trovato dai soccorritori sotto le rovine della casa in cui viveva. «È una tragedia immane che colpisce tutta la nostra comunità – ha detto il sindaco Leonardo De Matteis – Siamo vicini alla famiglia della vittima».
Una donna di 79 anni è morta nel crollo di una palazzina vicino a Foggia.
Mentre in Italia i pagamenti elettronici sono solo il 14 per cento circa dei pagamenti totali, in altre parti del mondo si sta già lavorando a come superarli: in Cina, racconta un articolo del Wall Street Journal, stanno cominciando a diffondersi i pagamenti con il riconoscimento facciale, che gradualmente dovrebbero sostituire non soltanto i pagamenti con le carte ma anche quelli con gli smartphone (che in Italia si sono cominciati a vedere da appena due anni). Le aziende che hanno sviluppato questa tecnologia e vogliono contendersi il primato su questo tipo di pagamenti sono due: Tencent, di cui potreste aver già sentito parlare in quanto proprietaria di WeChat, e il gruppo Alibaba, che possiede il più grande sito di e-commerce al mondo. Entrambe le aziende dispongono di piattaforme per pagare con lo smartphone molto usate in Cina, cioè WeChat Pay e Alipay: quest’ultima viene utilizzata da circa 700 milioni di cinesi ed è stata la prima a installare il riconoscimento facciale nei negozi, a partire dallo scorso dicembre, seguita poi da WeChat Pay a marzo.
In Cina si pagano le cose col riconoscimento facciale. La tecnologia è stata introdotta già nel 2017 ma ora si sta espandendo sempre di più, nonostante i dubbi sulla privacy e sul suo funzionamento.
Il monastero di Bose, in provincia di Biella, ha fatto sapere che il suo fondatore Enzo Bianchi ha accettato di lasciare la comunità dopo che due settimane fa il Vaticano aveva ordinato il suo allontanamento dopo un’ispezione di un mese nel monastero. Bianchi ha 77 anni ed è uno dei più noti teologi e divulgatori cattolici in Italia. Assieme a lui il Vaticano aveva deciso di allontanare altri tre membri della comunità: anche loro hanno accettato la decisione del Vaticano. Il Monastero ha comunicato che «a partire dai prossimi giorni, dunque, per il tempo indicato nelle disposizioni, essi vivranno come fratelli e sorelle della Comunità in luoghi distinti da Bose e dalle sue Fraternità». Dal comunicato sembra emergere che Bianchi e gli altri membri allontanati non saranno espulsi dalla comunità, e che la disposizione abbia una scadenza temporale. Il documento con cui il Vaticano ha deciso di allontanare Bianchi non è stato condiviso con i giornali, e i suoi contenuti sono stati diffusi in parte soltanto dalla comunità di Bose.
Il monastero di Bose ha fatto sapere che Enzo Bianchi ha accettato di lasciare la comunità.
In Italia le date dell’inizio della scuola, una questione di cui bisogna iniziare a preoccuparsi con la fine dell’estate, sono decise a livello regionale durante la definizione del Calendario scolastico, in cui sono stabilite anche le giornate di chiusura delle scuole per le festività (ogni istituto ha anche a disposizione dei giorni di vacanza che può usare come preferisce). Per quasi tutti, la scuola inizierà la seconda settimana di settembre. In Emilia Romagna, nelle Marche, in Puglia e in Toscana le lezioni inizieranno addirittura di venerdì, anche se i giorni “persi” verranno recuperati con vacanze più brevi. Martedì 5 settembre
Quando inizia la scuola nelle regioni italiane. A grandi linee durante la seconda settimana di settembre, ma ogni regione decide per sé.
L’AGCM (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, anche nota come Antitrust) ha multato l’emittente televisiva Sky per 7 milioni di euro, in seguito all’accertamento di due violazioni del Codice del consumo: pubblicità ingannevole e pratica aggressiva. I fatti si riferiscono alla promozione pubblicitaria del pacchetto Calcio per stagione 2018/2019. Da quest’anno Sky possiede i diritti di trasmissione di solo sette partite sulle dieci previste in ogni giornata di campionato, e non più l’intero pacchetto (le altre tre le trasmette DAZN). Secondo l’Antitrust, non avrebbe comunicato correttamente ai consumatori la variazione dell’offerta. Inoltre Sky avrebbe attuato una pratica aggressiva nei confronti dei suoi vecchi abbonati al pacchetto Calcio, obbligandoli a scegliere tra la prosecuzione degli addebiti «tra l’altro in misura invariata, nonostante il contenuto diverso e ridotto del pacchetto rispetto a quello originariamente scelto, oppure il recesso dal contratto a titolo oneroso».
L’Antitrust ha multato Sky per 7 milioni di euro per pubblicità ingannevole e pratica aggressiva.
Oggi è cominciato il 33° Meeting di Rimini, che proseguirà fino al 25 agosto. Il Meeting è stato inventato dal sacerdote don Luigi Giussani ed è realizzato ogni anno grazie a migliaia di giovani volontari che lavoreranno sotto il sole nella settimana più calda dell’estate. Il Meeting attira per una settimana tutti i più importanti politici del paese (tra cui, quest’anno, Monti, Passera e Formigoni) e monopolizza l’attenzione della stampa. Si parla sempre molto meno, invece, degli organizzatori, i cosiddetti ciellini, o meglio gli aderenti alla Fraternità di Comunione e Liberazione. Che cos’è Comunione e Liberazione Comunione e Liberazione è un movimento di ispirazione cattolica riconosciuto dal Vaticano. Nella complicata definizione del diritto pontificio, si chiama Fraternità di Comunione e Liberazione ed è un’associazione laicale con personalità giuridica. CL è guidata da un presidente che al momento è Julian Carron, sacerdote spagnolo e successore del fondatore, il sacerdote Luigi Giussani (che per i ciellini è solo “il Gius”). Non ci si iscrive a CL e non si riceve una tessera, quindi è difficile dire quanti sono i ciellini nel mondo. Si parla circa di 300 mila simpatizzanti (la gran parte in Italia) e più di 34 mila imprese associate tramite la Compagnia delle Opere, che è una delle articolazioni di CL.
Che cos’è Comunione e Liberazione. Oggi inizia il Meeting di Rimini: stiamo parlando di un movimento con circa 300 mila persone, intanto, ma anche una rete di 34 mila imprese, spesso al centro di critiche.
Timbuktu è una rivista digitale per bambini progettata per iPad, la prima, e racconta le storie più belle che passano sui giornali di tutto il mondo. L’applicazione è nata in Italia, ma parla in inglese. È stata fondata da Elena Favilli (Editor in Chief), che è anche una redattrice del Post, Francesca Cavallo (Creative Director), Olimpia Zagnoli (Art Director) e Julian Koschwitz (Interaction Art Director). Ed è stata realizzata grazie al finanziamento ottenuto con il premio Working Capital 2010 di Telecom Italia. È basata sugli standard open source dell’HTML5 ed è stata sviluppata in collaborazione con un gruppo di illustratori, designer, fotografi e scrittori di Milano, Berlino, San Francisco, New Delhi, Lisbona e Barcellona. È una rivista tematica e il primo numero è dedicato al ghiaccio. Ci sono dentro serenate, spiagge artiche, lettere dall’India, labirinti e conversazioni con animali che vivono in posti particolarmente freddi. C’è una guida illustrata su come combattere il global warming, con astronave inclusa. Una bellissima storia illustrata del grande censimento in India che si è concluso qualche giorno fa. E un tricheco che deve fare molti addominali.
Timbuktu, la rivista per bambini su iPad. Nel primo numero India e trichechi, e l'ha fatta una del Post.
Il principale indice della borsa di Milano, il FTSE MIB, ha perso oggi il 17 per cento del suo valore, il peggior calo giornaliero mai avvenuto nella storia. Il crollo è dovuto soprattutto alle nuove restrizioni imposte dal governo a causa della pandemia di coronavirus e dall’annuncio delle misure economiche con cui la BCE intende affrontare la crisi, accolto molto male dai mercati. – Leggi anche: Cosa vuole fare la BCE, in tutto questo
La borsa di Milano ha perso il 17 per cento: è stata la peggior seduta di sempre. Il calo è dovuto alle decisioni prese in seguito alla pandemia di coronavirus e all'annuncio delle misure della BCE, che i mercati hanno accolto molto male.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 18.765 casi positivi da coronavirus e 551 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 31.974 (415 in più di ieri), di cui 3.546 nei reparti di terapia intensiva (36 in più di ieri) e 28.428 negli altri reparti (379 in più di ieri). Sono stati analizzati 174.521 tamponi molecolari e 160.668 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 9,2 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,7 per cento. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 13.846 e i morti 386. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (3.643), Piemonte (2.080), Veneto (1.966), Campania (1.862) e Puglia (1.664).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 23 marzo.
Dopo giorni di indiscrezioni, Microsoft questa settimana ha confermato di essere al lavoro su So.cl, un esperimento per creare un nuovo tipo di social network per «la condivisione delle ricerche online e per l’apprendimento». Il nuovo sistema, ancora in fase sperimentale e da affinare, non sarà quindi in diretta concorrenza con servizi affermati come Facebook e Twitter, che fanno altre cose e che godono di una base di diverse centinaia di milioni di utenti. Che cos’è So.cl, che manco a dirlo si pronuncia “social”, è un sito web realizzato dai FUSE Labs di Microsoft. L’idea alla base del sistema è quella di dare agli utenti un servizio che metta insieme le ricerche online e le possibilità di condivisione date da un social network. In pratica, trovi un link o una serie di contenuti che ti interessano e li condividi facilmente con i tuoi amici.
Che cos’è So.cl di Microsoft. E perché non farà concorrenza agli altri social network come Facebook e Twitter, per ora.
Gregg Allman, cantante e cofondatore della band di blues rock Allman Brothers Band, è morto ieri a 69 anni. Negli ultimi anni Allman aveva avuto diversi problemi fisici, e nel 2010 aveva subito un trapianto di fegato. Secondo un comunicato apparso sul suo sito ufficiale, Allman “è morto serenamente a casa sua a Savannah, Georgia”. La Allman Brothers Band, che aveva fondato insieme a suo fratello Duane, è stata la più famosa blues-rock band americana fra gli anni Sessanta e Settanta: furono fra i primi a mischiare blues, country e rock, in uno stile che più tardi fu definito “Southern rock” (un rock “sudista”, cioè molto influenzato dagli stili della musica popolare degli Stati Uniti del sud). Duane però morì in un incidente in moto nel 1971 a soli 25 anni, e dopo aver registrato solamente quattro dischi con la Allman Brothers Band (due in studio e due live, che vendettero molto di più: At Fillmore East e Eat a Peach).
È morto Gregg Allman della Allman Brothers Band. Aveva 69 anni ed era malato da tempo: insieme a suo fratello Duane fondò una delle più famose band blues rock della storia.
Domenica 24 aprile è finita la seconda parte del Coachella Valley Music and Arts Festival (conosciuto semplicemente come Coachella), uno dei festival di musica pop e rock più importanti al mondo che si svolge nei pressi di Indio, in California. Dal 2013 il festival si tiene per due weekend consecutivi, durante i quali gli stessi artisti tengono due concerti a distanza di una settimana: per questo motivo proprio come la scorsa settimana, durante quest’ultimo weekend del festival si sono esibiti, tra gli altri, Ellie Goulding, i Guns N’ Roses, Big Sean, Usher, Sia e Calvin Harris (questa volta con John Newman, mentre la settimana scorsa aveva ospitato sul palco Rihanna). Alcuni cantanti e gruppi (Ellie Goulding, Mavis Staples, LCD Soundsystem, Usher e Major Lazer, ad esempio) durante le loro esibizioni hanno ricordato Prince, una delle più grandi pop star nella storia della musica, morto giovedì 21 aprile. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del secondo weekend del Coachella. Le più belle del secondo e ultimo weekend del famoso festival musicale che si tiene ogni anno in California.
Alle elezioni di domenica il Movimento 5 Stelle e la Lega hanno ottenuto un grande successo. Il Movimento 5 Stelle ha raccolto oltre tre milioni di voti in più rispetto alle elezioni politiche del 2013; la Lega ha fatto ancora meglio, quadruplicando le sue percentuali di cinque anni fa e diventando il primo partito di centrodestra. Anche se mancano ancora i risultati di qualche sezione, si è ormai capito come sarà composto il prossimo Parlamento e che non ci sarà una maggioranza definita: d’altra parte, come sapevamo anche prima del 4 marzo, quando gli elettori dividono i loro voti tra tre liste o coalizioni è difficile che una sola possa ottenere la maggioranza assoluta dei seggi. Chiunque vorrà formare un governo quindi dovrà necessariamente formare un’alleanza: ma anche le opzioni per formare queste alleanze non sono moltissime. Secondo le più aggiornate informazioni comunicate dal ministero dell’Interno, la coalizione di centrodestra dovrebbe avere 260 parlamentari alla Camera e 135 al Senato, il Movimento 5 Stelle dovrebbe avere 221 parlamentari alla Camera e 112 al Senato e la coalizione del Partito Democratico arriverebbe a 112 seggi alla Camera e 57 al Senato. A questi numeri vanno aggiunti 12 deputati e 6 senatori eletti all’estero, che non cambieranno in modo decisivo il quadro generale.
Quali sono i governi possibili. Quanti parlamentari hanno eletto i vari partiti e quindi chi può formare una maggioranza: gli scenari sono essenzialmente quattro.
Il cantante canadese Justin Bieber e la sua casa discografica (Universal Music Group) sono nei guai a causa di alcuni graffiti fatti nella città di San Francisco, in California, per promuovere il nuovo disco di Bieber, “Purpose”. I graffiti, realizzati con stencil, sono comparsi sui marciapiedi della città e hanno resistito per settimane alla pioggia. Gli abitanti di San Francisco non hanno gradito questo tipo di marketing: in alcuni casi le scritte sono state modificate con un gioco di parole: da “Justin Bieber – Purpose”, sono state cambiate in “Justin Bieber serves no Purpose” (Justin Bieber non serve a niente). I graffiti sono stati segnalati alle autorità della città, che hanno criticato molto la scelta di usare una vernice permanente invece di una sostanza lavabile, e con una lettera alla casa discografica di Bieber hanno ordinato di individuare i responsabili e collaborare alla rimozione delle scritte. La casa discografica potrebbe inoltre essere multata per 2.500 dollari.
Justin Bieber è nei guai per i suoi graffiti promozionali a San Francisco. Facevano parte della campagna pubblicitaria del suo disco, ma sono stati fatti con vernice indelebile e gli abitanti della città si sono parecchio risentiti.
La settimana scorsa lo Stato americano dell’Oregon è diventato il primo nel Paese a permettere ai suoi cittadini disabili di votare con gli iPad, e intende riproporre l’esperimento in occasione di una prossima elezione suppletiva di gennaio. Altri Stati americani stanno percorrendo la stessa strada, lavorando all’uso dei tablet per permettere di votare a chi non può muoversi già dalle primarie previste per il prossimo anno. Occorre fare due premesse, qui. Primo: negli Stati Uniti da tempo in molti Stati il voto viene esercitato con degli appositi macchinari, e non con le matite copiative a cui siamo abituati in Europa. Secondo: negli Stati Uniti le elezioni primarie sono regolate per legge, e non iniziative spontanee dei singoli partiti. Il loro svolgimento è quindi regolato dagli apparati dei singoli Stati. La settimana scorsa, racconta il New York Times, in cinque contee dell’Oregon si sono tenute le elezioni primarie in vista delle elezioni suppletive del prossimo gennaio. Ottantanove persone disabili hanno votato utilizzando degli iPad. I tablet sono stati portati a domicilio da alcuni funzionari e impiegati dello Stato. I voti non sono stati trasmessi online, quindi l’esperimento non riguarda il voto via Internet: le schede segnate dagli elettori con le proprie dita sugli iPad sono state stampate con delle stampanti portatili e poi spedite o portate direttamente negli uffici elettorali. I vantaggi sono però comunque notevoli. Una donna con gravi problemi di vista è riuscita a ingrandire le scritte sulla scheda elettorale fino a poterle leggere, grazie al tablet. Un uomo affetto da artrite, incapace di tenere anche solo una penna in mano, ha potuto votare toccando lo schermo del tablet con un dito. «L’obiettivo era rendere le operazioni di voto semplici e accessibili a chi ha disabilità», ha detto il segretario di Stato dell’Oregon, Kate Brown.
Votare con l’iPad. In Oregon un progetto sperimentale per elettori disabili ha dato risultati molto incoraggianti.
Ci sono molte cose che ancora non sappiamo degli oceani e delle creature che ci vivono. Sono ambienti talmente vasti e profondi che anche animali molto grandi, lunghi una decina di metri, sono difficili da seguire e studiare: degli squali balena, i pesci più grandi del mondo, non sappiamo come si riproducono e non abbiamo mai visto esemplari nati da poco. Cercare di scoprirlo però è importante per capire come fare a salvaguardarli, dato che sono a rischio di estinzione. Gli squali balena (Rhincodon typus) sono la specie di squali più grande che esista attualmente ma sono molto diversi dalla più comune idea di squalo che abbiamo. Sono la cosa più vicina a uno squalo vegetariano che esista: mangiano quasi solo plancton e piccoli pesci. Hanno 300 file di piccoli denti ma non li usano. Come alcune specie di balene si alimentano filtrando l’acqua: ne ingeriscono grandi quantità, ad esempio nuotando con la bocca aperta, e prima di espellerla attraverso le branchie trattengono tutti i piccoli animali che contiene grazie a strutture simili a un setaccio.
Non abbiamo mai visto i cuccioli degli squali balena. Né sappiamo come si riproducano questi squali lunghi in media una decina di metri e del tutto innocui per gli esseri umani.
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega
Le sei proposte per il simbolo della nuova “Lista per l’Italia”. Oggi pomeriggio, il leader dell’Unione di Centro Pierferdinando Casini ha twittato – senza aggiungere alcun commento – un’immagine con sei diverse proposte grafiche per il simbolo della nuova “Lista per l’Italia”, l’alleanza elettorale a cui l’UdC sta lavorando in vista.
Dal primo gennaio 2018 è entrata in vigore una legge che era stata approvata lo scorso agosto, e che prevede che i sacchetti di plastica leggeri e ultraleggeri, quelli utilizzati nei supermercati per imbustare frutta e verdura ma anche altri prodotti freschi come carne e salumi, siano biodegradabili e vengano pagati dai consumatori. La legge in questione è quella di conversione del decreto legge 2017 n. 91, Disposizioni urgenti per la crescita economica del mezzogiorno, e dice che i sacchetti (chiamati spesso “shopper”) con spessore della singola parete inferiore a 15 micron siano biodegradabili e compostabili, certificati da enti appositi. Concretamente, questo significa che i supermercati e le altre attività commerciali che usano questi sacchetti – tipo i fruttivendoli, o gli alimentari – non potranno continuare a usare i normali sacchetti leggeri. Devono sostituirli con sacchetti biodegradabili da far pagare ai clienti e far comparire sullo scontrino, come già succede per le normali buste della spesa.
Tutto su quei maledetti sacchetti. Se ne parla perché ce ne sono di nuovi – biodegradabili – nei supermercati, ma soprattutto perché dovranno pagarli i clienti e per quella teoria complottista su Renzi.
Lunedì 13 settembre in molte regioni italiane riapriranno le scuole di ogni ordine e grado, e tutte le lezioni saranno in presenza: non ci sarà la didattica a distanza che durante l’ultimo anno scolastico era stata introdotta più volte per evitare la trasmissione dei contagi. Nelle ultime settimane si è parlato soprattutto dell’introduzione dell’obbligo di Green Pass per tutto il personale scolastico, dei possibili controlli e delle eventuali sanzioni per chi non ce l’ha. I giornali ne hanno scritto molto, anche se quasi tutti gli insegnanti si sono vaccinati, mentre è stato dato meno risalto a tutti gli altri problemi che non sono stati risolti: il sovraffollamento delle classi, la mancanza degli insegnanti, le capienze sui mezzi di trasporto, i test e il tracciamento per gli studenti. Sono tutti temi che esistono da un anno, da quando cioè ricominciò il primo anno scolastico parzialmente in presenza in tempi di pandemia, e l’opinione condivisa di molti addetti ai lavori – dirigenti scolastici e sindacalisti – è che ci siano ancora troppe incertezze sulle misure per garantire la sicurezza all’interno delle aule. Qualcosa è cambiato, però: ci sono i vaccini, che garantiscono una significativa protezione contro la COVID-19 e consentono di guardare ai prossimi mesi con più ottimismo rispetto allo scorso anno.
La scuola ricomincia con alcuni problemi nuovi e altri vecchi di un anno. Mentre il dibattito si concentra sul Green Pass rimangono varie incertezze pregresse, come i test e il sovraffollamento di aule e trasporti.
A tutti gli italiani – e rivolgendo un particolare pensiero a quanti vivono con ansia queste ore per le recenti scosse di terremoto – giunga il mio affettuoso augurio. L’anno che sta per terminare è stato tra i più pesanti e inquieti che l’Italia ha vissuto da quando è diventata Repubblica. Tra i più pesanti sul piano sociale, tra i più inquieti sul piano politico e istituzionale. L’anno che sta per iniziare può e deve essere diverso e migliore, per il paese e specialmente per quanti hanno sofferto duramente le conseguenze della crisi. Una crisi dalla quale in Europa si comincia a uscire e più decisamente si potrà uscire se si porterà fino in fondo un’azione comune per il rilancio della crescita economica e dell’occupazione.
Il discorso di Giorgio Napolitano. «Resterò presidente fino a quando la situazione me lo farà ritenere necessario e possibile, fino a quando le forze me lo consentiranno, dunque di certo per un tempo non lungo».
Il giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco ha accolto la richiesta della procura di Taranto di vendere l’acciaio di proprietà dell’ILVA di Taranto sotto sequestro dal 26 novembre scorso: la vendita sarà gestita dai custodi giudiziari che hanno certificato la deteriorabilità dei prodotti, che hanno un valore di circa 800mila euro. I prodotti (tubi, coils, bramme), secondo quanto spiegato dalla procura e condiviso dal giudice, che si trovano all’aperto, potrebbero deteriorarsi a causa del brutto tempo. Il ricavato finirà sotto sequestro. L’azienda aveva detto che era fondamentale vendere i prodotti per pagare gli stipendi dei lavoratori. L’acciaio dell’Ilva sotto sequestro va venduto. Dopo la richiesta della procura di due giorni fa, il gip Patrizia Todisco ha dato il via libera alla vendita. La transazione sarà gestita da custodi giudiziari. Il colpo a sorpresa era già arrivato da parte degli inquirenti nell’inchiesta sulla grande fabbrica di Taranto. Il pool guidato dal procuratore Franco Sebastio aveva infatti formalizzato la richiesta di vendere tubi, coils e bramme messi sotto sequestro perché frutto di reato. Decisiva la relazione con la quale i custodi giudiziari hanno certificato la deteriorabilità di quei prodotti. Secondo i consulenti, l’acciaio è stoccato all’aperto e quindi esposto alle intemperie che potrebbero rovinarlo. I pm, quindi, codice di procedura penale alla mano, hanno richiesto di procedere alla vendita. Il ricavato, ovviamente, finirà sotto sequestro.
I prodotti dell’ILVA saranno venduti. Il gip ha accolto la proposta della procura di Taranto, per evitare che si rovinino a causa del brutto tempo, ma il ricavato sarà sequestrato.
Frutti Migranti è un progetto organizzato a capitoli del fotografo Giacomo Francesco Lombardi. Ogni parte è dedicata alla storia di un singolo lavoratore stagionale: l’idea è raccontare la vita dei braccianti oltre il lavoro, spesso caratterizzata da un viaggiare incessante rincorrendo le fasi di maturazione dei prodotti agricoli, i raccolti, i lavori a chiamata. Da Rosarno a Foggia, da Caserta a Saluzzo, esiste un percorso interno all’Italia, una sorta di circolo in cui i braccianti si spostano secondo le necessità del settore. Questo primo capitolo racconta il viaggio di Mustafa (28 anni, originario del Mali) da Saluzzo a Rosarno, una delle rotte principali che seguono ogni anno i braccianti stranieri in Italia tra ottobre e dicembre, a cavallo tra la fine della stagione dei kiwi nel cuneese e l’avvio di quella degli agrumi nella Piana di Gioia Tauro. Lombardi, che ha seguito queste storie e che per un certo periodo ha vissuto con queste persone, racconta:
La vita di un lavoratore stagionale. Diario di viaggio fotografico da Saluzzo a Rosarno, dal reportage Frutti migranti sulle rotte dei braccianti in Italia.
Rizzoli ha appena pubblicato “L’arte di vivere in difesa“, un romanzo di Chad Harbach che ha avuto notevoli successi e apprezzamenti negli Stati Uniti, dove era stato pubblicato l’anno scorso (con un anticipo di 650 mila dollari da parte dell’editore). È il primo romanzo di Harbach, che ha 36 anni e dirige una rivista letteraria, e racconta di carriera e fortune di un giovane giocatore di baseball: il cui mito è un altro giocatore che ha scritto un libro di regole e aforismi da cui non si separa mai, “L’arte della difesa” (in inglese “fielding”, la parte della partita in cui una squadra gioca appunto in difesa, distribuita sul campo). Ma il romanzo è soprattutto su alcuni tratti del baseball che servono a raccontare la vita, per Harbach: Il paradosso fondamentale del baseball, o del football, o di qualsiasi sport. La gente lo amava perché lo considerava un’arte: un’attività apparentemente inutile praticata da individui con un particolare talento, che sfuggiva a qualsiasi tentativo di definizione eppure a tratti sembrava comunicare qualcosa di vero, o addirittura cruciale, sulla Condizione Umana. E la Condizione Umana consisteva, alla fine, nel fatto di essere vivi e di avere accesso alla bellezza, di poterla anche ogni tanto creare, ma di finire un giorno morti, tutti, senza più bellezza alcuna. Il baseball era un’arte, ma per arrivare all’eccellenza ci si doveva trasformare in una macchina. Non contava quanto magistralmente uno riuscisse a giocare a volte, come si comportasse nella sua giornata migliore, quante giocate spettacolari mettesse a segno. Non si era pittori o scrittori: non si lavorava nell’intimità della propria stanza per poi scartare gli svarioni e mostrare al mondo solo i capolavori. Per un giocatore di baseball, come per ogni macchina, l’essenziale era la capacità di ripetersi. I momenti di ispirazione non erano nulla in confronto all’eliminazione dell’errore.
La vita in difesa. Esce in Italia un bel romanzo sul baseball, sulla vita, e sul rapporto tra genio e regolatezza.
Nell’ultimo Academic Ranking of World Universities (ARWU) di Shangai sulle migliori università del mondo, diffuso il 15 agosto, l’università francese di Paris-Saclay si è classificata 14esima nel mondo e terza in Europa dopo Cambridge e Oxford. È stato un risultato molto migliore di quelli ottenuti da qualunque istituto francese in precedenza e un’ottima notizia anche per la reputazione internazionale del complicato sistema universitario francese. Ed è stato un risultato straordinario per almeno due motivi: il primo è che l’Université de Paris-Saclay esiste da meno di un anno, il secondo è che è stata fondata esattamente con lo scopo di arrivare in cima alle classifiche delle migliori università del mondo. Le prime 20 classificate della classifica Shanghai di quest’anno.
L’università francese creata per dominare le classifiche. È stata fondata meno di un anno fa per superare alcuni dei limiti storici del sistema universitario francese: sembra che stia funzionando.
Allo Yerba Buona Center for the Arts di San Francisco, Apple ha iniziato i preparativi per il suo nuovo evento speciale, fissato per mercoledì prossimo, il primo giorno di settembre. La società ha già distribuito gli inviti per la stampa con l’illustrazione di una chitarra e l’immancabile mela morsicata, suggerendo che come da tradizione l’appuntamento di fine estate sarà dedicato principalmente alla musica. Ottenuta la conferma sul nuovo evento Apple, online si sono moltiplicate le ipotesi sulle novità che Steve Jobs (o chi per lui) presenterà dal palco dello Yerba Buena. Vediamone alcune. iPod Nano Secondo AppleInsider, l’iPod Nano potrebbe essere nuovamente aggiornato a meno di un anno dall’introduzione della quinta generazione del dispositivo. L’ipotesi è che la nuova versione possa assomigliare nella forma alla penultima edizione dell’iPod Shuffle, la versione minimale del riproduttore di musica di Apple. A differenza dello Shuffle, il nuovo iPod Nano dovrebbe essere dotato di uno schermo quadrato da tre centimetri. Una conferma indiretta arriva dalla pubblicazione di alcune fotografie delle possibili nuove custodie dell’iPod Nano. Al momento non è dato sapere se lo schermo della nuova generazione sarà touchscreen o avrà una serie di tasti come i modelli precedenti.
Che cosa aspettarsi dal prossimo evento Apple. Le indiscrezioni più discusse, dai nuovi iPod a un sistema per affittare i programmi TV.
I due quotidani più assidui nel raccontare l’inchiesta sulla “cricca” cosiddetta ci tornano oggi per spiegare cosa abbia detto l’architetto Zampolini ai giudici nel suo interrogatorio del 18 maggio a cui seguì la scelta di indagare il cardinale Sepe e l’ex ministro Lunardi. Gli atti sono contenuti nella richiesta consegnata dai giudici al Tribunale dei Ministri perché l’inchiesta sia mantenuta a Perugia e non trasferita a Roma come chiede la difesa. Se la richiesta sarà accolta, gli atti passeranno al parlamento per l’autorizzazione a procedere contro Lunardi. Questa la sintesi di Repubblica dei rapporti tra Anemone, Balducci e Zampolini nella ricostruzione di quest’ultimo: «Di Anemone non mi sono mai fidato – dice – Oltretutto, in genere non pagava i lavori fatti per lui. Di fatto, Anemone era dipendente da Balducci. Faceva qualunque cosa gli chiedesse, perché questo gli garantiva una posizione di preminenza nell´aggiudicazione degli appalti pubblici». Insomma, era Balducci il kingmaker. Perché governava il tavolo delle Grandi Opere e apriva le porte della Santa Sede. «Balducci mi raccontò che anche Di Pietro, come ministro, gli chiese di avere un’entratura in Vaticano. Ma non la ottenne, perché Balducci non condivideva il suo stile irruente e impetuoso». Certo, «So che c’era confidenza tra Anemone e Bertolaso, ma non so fino a che punto». Certo, «Anemone dava del “tu” a Scajola e aveva molta confidenza anche con i suoi familiari». Certamente, fu lui a pagare i 900 mila euro di via del Fagutale, circostanza che Scajola non poteva ignorare, «perché il notaio, a un certo punto del rogito, dopo aver indicato il prezzo di vendita, disse: “Adesso regolatevi voi come volete”». E, altrettanto certamente, «fu Anemone a chiedermi un appartamentino in affitto per Bertolaso intorno al 2005, 2006, di cui pagava attraverso di me un canone di 1500 euro al mese al proprietario Raffaele Curi e che io trovai in via Giulia»
Gli altri nomi nella lista Anemone. Gli interrogatori dell'architetto Zampolini aggiungono dettagli - contraddetti dagli interessati - sugli altri lavori dell'impresa.
Siamo abituati a pensare che l’amore sia sempre uguale a se stesso, ma non lo è. Una storia d’amore negli anni del “boom economico” italiano, una storia d’amore prima della legge sul divorzio e una storia d’amore negli anni Novanta sono diverse nei modi, nei tempi e nelle parole che le raccontavano. Canzoni d’Amore, di Luca Beatrice, queste differenze le cerca nelle canzoni d’amore della musica italiana, quasi una per anno dagli anni Sessanta in poi: ognuna racconta il pezzo di storia italiana che si porta dietro e dice molto di come mai l’amore ce lo raccontassimo e lo vivessimo in quel modo. Questo è il primo capitolo del libro, dedicato a “Il cielo in una stanza”, di Gino Paoli e Mina. E dietro ci sono la Liguria di quegli anni, amori clandestini e un adulterio, come si diceva allora. Il libro sarà presentato mercoledì 23 maggio al Circolo dei lettori di Torino alle 21; insieme all’autore sarà presente la giornalista Selvaggia Lucarelli.
L’Italia e le canzoni d’amore. 50 anni di storia italiana raccontata con quasi altrettante canzoni, che a loro volta ci dicono tanto di come sono cambiati tempi e sentimenti.
Luigi Verde ha 57 anni, è colonnello dei Carabinieri e fino a questa mattina era in servizio presso la Legione di Bolzano. Verde è stato fermato dagli agenti della Guardia di Finanza e dai Carabinieri nell’ambito di una operazione che ha portato all’esecuzione di circa ottanta provvedimenti disposti dalla Direzione distrettuale dell’Antimafia di Catanzaro. Nell’abitazione di Verde le forze dell’ordine hanno trovato armi da guerra ed esplosivo. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, il colonnello avrebbe fornito la propria collaborazione per il trasporto di droga per conto di una organizzazione criminale che faceva capo alle cosche Muto e Chirillo della ‘ndrangheta. La base operativa si trovava a Cetraro, il paese nella provincia di Cosenza sulla costa tirrenica dove è particolarmente attivo Muto, definito il “re del pesce”.
Arrestato un colonnello dei Carabinieri a Bolzano. Luigi Verde avrebbe fornito la propria collaborazione per il trasporto di droga gestito da due cosche della 'ndrangheta.
Oggi a Napoli Luigi Bisignani sarà interrogato nell’ambito dell’indagine che lo vede accusato di essere al centro, secondo i pm, di “un’associazione mantenuta in vita allo scopo di commettere un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione e contro l’amministrazione della giustizia”. Bisignani è arrivato in procura alle 14: sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari alla presenza dei suoi avvocati difensori e dei pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock. Le principali novità degli ultimi giorni sono due. La prima è l’emersione di un coinvolgimento intenso di Bisignani negli affari della RAI: il lobbista si sentiva spesso con l’allora direttore generale Mauro Masi e si confrontava con lui a proposito dei contenziosi di Masi con Michele Santoro. La seconda è che parte dell’inchiesta è stata spostata da Napoli a Roma. La procura di Roma dovrebbe occuparsi soprattutto degli appalti, delle consulenze e degli incarichi nelle cui assegnazioni avrebbe avuto un ruolo determinante lo stesso Bisignani, come spiega oggi Repubblica.
«Dobbiamo stare attenti ai telefoni…». L'intercettazione telefonica tra il ministro Stefania Prestigiacomo e Luigi Bisignani, oggi interrogato dalla procura di Napoli.
In occasione del primo aprile – yawn – Google ha lanciato alcune ore fa un’opzione che permetteva di rispondere alle email di Gmail – anche quelle di gruppo – inviando la GIF di un Minion che getta per terra un microfono. La GIF stava a significare qualcosa del tipo “ho chiuso, me ne vado” ed era pensata per quelle conversazioni fastidiose ed estenuanti che non finiscono mai. Era un pesce d’aprile ma esisteva davvero e funzionava: una volta inviata la GIF, si veniva automaticamente esclusi da tutte le nuove mail di risposta. L’opzione l’hanno usata in molti – per gioco, per curiosità, giusto per provare o anche per errore – ma qualcuno ha avuto dei problemi perché ha usato il Minion che getta il microfono (dall’espressione “Mic Drop”, in inglese) in email di lavoro o comunque importanti, in cui il Minion è risultato inappropriato. Google ha ritirato l’opzione e ha chiesto scusa: Beh, sembra che quest’anno ci siamo fatti lo scherzo da soli. 😟 A causa di un bug l’opzione del Mic Drop ha causato più mal di testa che risate. Ci dispiace davvero. L’opzione è stata rimossa. Se ancora la vedete, basta ricaricare la vostra pagina Gmail.
Google ha fatto un guaio col suo pesce d’aprile. A forza di fare gli spiritosoni, ogni tanto qualcosa va storto: Google ha ritirato l'opzione-scherzo e ha chiesto scusa agli utenti.
TikTok è un social network cinese diventato popolarissimo tra adolescenti e preadolescenti, che si basa sulla condivisione di video molto brevi, una quindicina di secondi, spesso divertenti, bizzarri, scemi. Ha appena pubblicato una collezione dei migliori video dell’anno: i 10 migliori di 10 categorie, per un totale di 100 video: i più virali, i migliori video con i meme, con gli animali, fatti da artisti, da personaggi famosi, con effetti visivi creativi, dei migliori innovatori, di danza, sport e consigli di cosmetica. Abbiamo ripreso i 10 video più virali e i migliori di ogni categoria, così che anche chi non sa cosa sia TikTok possa farsene un’idea: ci sono esperimenti, operazioni di frutta, cani bassotto un po’ gangster e Will Smith. I dieci video più virali su TikTok 1) Un enorme “dentifricio dell’elefante“, un esperimento fatto mescolando acqua ossigenata e ioduro di potassio 2) Un’operazione chirurgica a una banana 3) Una piscina all’aperto 4) Umani contro insetti 5) Chiacchiere, unghie lunghe, tè di Starbucks 6) Un gatto che balla su Mr. Sandman 7) Il primo assaggio della kombucha, tè dolce fermentato 8) Lo spuntino del colibrì 9) Crocs e crema depilatoria 10) L’orso Daredevil
Volete farvi un’idea di cosa ci sia su TikTok? è il social network di cui si è parlato di più quest'anno e questi sono i video più popolari degli ultimi 12 mesi.
Vasco Rossi questa sera terrà un grande concerto al Parco Ferrari di Modena, di cui si parla da settimana per via dell’altissimo numero di spettatori previsti: sono attese più di 220 mila persone – il palco sarà lungo 150 metri e alto 26 – quando la città di Modena ha in tutto circa 185 mila abitanti. Lo spettacolo di Vasco Rossi sarebbe il più grande concerto di un singolo artista con pubblico pagante di sempre: ad oggi il record appartiene al gruppo norvegese a-Ha, che nel 1991 suonarono allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro davanti a 198 mila spettatori paganti. In questa classifica non vengono considerati i festival in cui si esibiscono più artisti e gli eventi gratuiti: il concerto più grande di sempre resta quello, gratuito, di Rod Stewart sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro il 31 dicembre del 1994, a cui si stima che parteciparono quasi 4 milioni di persone. Il concerto di Vasco Rossi a Modena sarà trasmesso – quasi integralmente – in tv da Rai 1 e Rai 1 HD. Sempre la Rai lo trasmetterà anche in streaming, sul sito della Rai e sull’app dedicata.
Come vedere il concerto di Vasco Rossi a Modena in tv o in streaming. Per chi non è tra le oltre 200mila persone che saranno lì, le istruzioni per seguirlo da casa.
Negli ultimi mesi del suo mandato, l’amministrazione dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva approvato vari provvedimenti per vietare negli Stati Uniti alcune app di aziende cinesi, soprattutto TikTok, un social network di brevi video, e WeChat, una delle app di messaggistica più utilizzate in tutto il mondo, specie in Cina e nelle comunità cinesi all’estero. Per TikTok, in particolare, la situazione era stata particolarmente complicata e tesa: l’amministrazione aveva minacciato il blocco totale dell’app a meno che ByteDance, l’azienda cinese che la possiede, non avesse venduto tutte le sue operazioni negli Stati Uniti. In realtà l’amministrazione Trump non è mai riuscita (o non ha mai davvero avuto la volontà politica) a mettere in pratica i blocchi: ora l’amministrazione Biden, che le è succeduta, sta rivalutando tutte le misure e, secondo i giornali americani, ha «messo in pausa» i divieti. Anche la vendita delle operazioni statunitensi di TikTok, che sembrava a buon punto e su cui era stato trovato un accordo, è per ora sospesa.
Ma gli Stati Uniti non dovevano vietare TikTok? e anche altre app cinesi come WeChat: in realtà Trump non ha mai agito, e ora Biden ha chiesto tempo per valutare.
Gli editori americani sono storicamente più inclini di quelli italiani alla sperimentazione grafica sulle copertine dei libri, per questo negli ultimi anni è cresciuta negli Stati Uniti una scuola di graphic designer che hanno innovato il modo di fare copertine. Paul Sahre è uno dei grafici più famosi del settore e le sue copertine sono particolarmente più innovative, apprezzate da esperti, lettori e blog specializzati come bookarchive.com o the casual optimist. Il tratto distintivo di Sahre, che ha aperto uno studio nel 1997 a New York, è l’utilizzo di geometrie e giochi di prospettive, come mostra la copertina di The visible man di Chuck Kloserman. Le sue copertine sono anche molto ordinate e con tratti puliti, pur mantenendo elementi originali che le fanno saltare all’occhio tra gli scaffali delle librerie. Sahre ha lavorato per alcune delle più importanti case editrici americane tra cui Simon and Schuster, Knopf e Abrams books e tra gli ultimi lavori realizzati dal suo studio c’è il restyling grafico dei libri di Ernest Hemingway pubblicati da Simon and Schuster, realizzati grazie alle fotografie di Jason Sultron. Paul Sahre è nato a Johnson City negli Stati Uniti nel 1964. Oltre alle copertine dei libri ha realizzato progetti grafici per siti internet, copertine di cd e illustrazioni per giornali e riviste statunitensi, tra cui il New York Times, l’Atlantic e il New York Magazine.
Uno che sa disegnare le copertine dei libri. Paul Sahre è uno dei grafici più famosi negli Stati Uniti e i suoi lavori sono tra i più originali e inventivi in circolazione.
Stamattina in una trentina di città italiane si sono tenuti scioperi e diverse manifestazioni di studenti e insegnati per protestare contro la riforma scolastica “La buona scuola” approvata dal governo a luglio. Gli scioperi del personale docente e non docente e le manifestazioni sono stati organizzati dai sindacati “di sinistra”, cioè Cobas, Unicobas, Anief e Cub. I cortei più grossi sono stati organizzati a Milano, Roma, Napoli e Torino. A Milano un pezzo del corteo – a cui hanno partecipato circa quattromila persone – si è scontrato con la polizia, che ha anche caricato alcuni manifestanti. Secondo il Corriere della Sera negli scontri sono rimasti leggermente feriti due manifestanti. La Stampa ha scritto che a Napoli alcuni scontri fra polizia e manifestanti hanno causato sette feriti, fra cui quattro poliziotti e tre ragazzi. A Roma il corteo organizzato dagli insegnanti e quello organizzato dagli studenti si sono uniti in un’unica manifestazione che è passata sia per la sede del ministero dell’Istruzione sia a Montecitorio, la sede della Camera. Ai due cortei hanno partecipato in totale circa tremila persone. A Torino al corteo di protesta hanno partecipato diverse centinaia di persone, alcune delle quali hanno vandalizzato una banca. Sempre a Torino un manifestante ha anche dato fuoco a una bandiera del Partito Democratico.
Le proteste degli studenti e gli scontri. Durante i cortei di stamattina in diverse città italiane ci sono state tensioni e feriti.
È stato pubblicato oggi “Blue Moon”, il singolo di Morning Phase, il dodicesimo disco di Beck. Morning Phase uscirà il 25 febbraio. L’ultimo disco pubblicato da Beck è stato Modern Guilt, uscito nel 2008.
“Blue Moon”, il nuovo singolo di Beck. Fa parte di Morning Phase, che uscirà il 25 febbraio.
Giuseppe Pignatone, procuratore capo di Roma, ha scritto una lettera al direttore di Repubblica pubblicata lunedì 3 aprile. Pignatone fa un po’ il punto – difendendo la categoria – sulle cosiddette “fughe di notizie”, sulle intercettazioni, sulla violazione della privacy e sul segreto professionale del giornalista. «Caro direttore, nel dibattito pubblico sulla giustizia, tra gli addetti ai lavori ma non solo, le “fughe di notizie” con la violazione della privacy e della reputazione che spesso ne conseguono (la cosiddetta “gogna mediatica”), vengono costantemente indicate come uno dei problemi più gravi del momento. Anche per questo mi sembra opportuno definire con maggior esattezza i termini della questione per non alimentare la confusione che — più o meno involontariamente — viene da più parti suscitata. Le vere “fughe di notizie” sono propriamente quelle che rivelano informazioni segrete (per esempio, l’iscrizione nel registro degli indagati, l’attività di intercettazione in corso). Tali propagazioni hanno come beneficiari, di regola, le persone coinvolte nelle indagini e altre volte — molto meno frequentemente di quanto si creda — gli organi di informazione. In tutti questi casi le indagini vengono più o meno gravemente danneggiate e la divulgazione delle notizie è spesso strumentale al raggiungimento di obiettivi che nulla hanno a che vedere con il processo e la ricerca della verità. Ai miei occhi, questo è un reato gravissimo.
La versione di Pignatone sulle intercettazioni. In una lettera a Repubblica il procuratore capo di Roma approva la legge che le regola, sgrida i giornali, tace sui suoi colleghi.
Una nuova scossa di terremoto notevole c’è stata la scorsa notte nel nord Italia: secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), alle 4.04 un terremoto di magnitudo 4.5 ha avuto l’epicentro al confine tra le province di Pordenone e Belluno, a una profondità di 7,1 chilometri. Le località più colpite sono state Chies D’Alpago, Pieve d’Alpago, Tambre (tutte in provincia di Belluno), e Cimolais, Claut, Erto e Casso (Pordenone). Nonostante la grande paura e la gente scesa in strada, non ci sono stati danni né feriti. Secondo gli esperti, tuttavia, questa scossa non è legata a quelle che ci sono state negli ultimi giorni in Emilia, che farebbero parte di un fenomeno diverso. Infatti, anche se entrambi riguardano il movimento della placca adriatica, che costituisce la punta più a nord della placca africana, tra le scosse in Emilia e quelle nelle Prealpi venete non ci sarebbe alcun “legame causa-effetto”, ha detto la sismologa dell’INGV Lucia Margheriti. L’area intorno alle Prealpi venete è comunque da sempre una zona a rischio sismico: nel 1873 ci fu un terremoto di magnitudo 8 sulla scala Richter nel bellunese e un altro di forte entità è avvenuto nell’ottobre 1936, di magnitudo 5,9, fra Treviso, Belluno e Pordenone.
Terremoto, la scossa di Belluno. Secondo gli esperti quella di stanotte - senza danni né feriti - non è strettamente legata ai terremoti in Emilia: le altre notizie di oggi.
Mentre le operazioni di rimozione del carburante sono ancora sospese a causa del maltempo, il commissario straordinario Franco Gabrielli ha reso noto che nei prossimi giorni l’esplorazione all’interno della Concordia sarà affidata a un piccolo robot telecomandato, un ROV (Remotely Operated Vehicle), volto a raggiungere e monitorare le zone del relitto inaccessibili ai palombari. Dal monitoraggio quotidiano dei sensori che registrano i movimenti dello scafo non risultano anomalie ambientali né significativi movimenti della nave. Intanto ieri il sindaco del comune di Isola del Giglio, rispondendo a una lettera pubblicata sulla stampa locale, ha confermato ufficialmente che per il momento il comune “non hai mai fatto alcuna richiesta di contributi o risarcimenti a seguito del naufragio”.
Costa Concordia, le ultime notizie. La ricerca dei dispersi proseguirà con l'aiuto di un robot telecomandato, mentre si discute del futuro dell'azienda Costa Crociere.
Sharon Oreck ha molto da raccontare, e lo ha raccontato ad Amy Benfer di Salon. Nel suo libro appena uscito, “Video Slut” (sottotitolo: How I Shoved Madonna off an Olympic High Dive, Got Prince in a Pair of Tiny Woolen Underpants, Ran Away From Michael Jackson’s Father and Got a Waterfall to Flow Backward so I Could Bring Rock Videos to the Masses, che significa più o meno “Come ho fatto a spingere Madonna da un trampolino olimpionico, a convincere Prince a mettersi un paio di minuscole mutande di lana, a scappare dal padre di Michael Jackson e a far scorrere una cascata al contrario per portare i video rock alle masse”), Oreck racconta come negli anni ’80 da madre teenager diventò produttrice di alcuni dei video più famosi dell’epoca d’oro di MTV.
Quella volta che Madonna è stata quasi mangiata da un leone. La produttrice dei videoclip più famosi degli anni '80 racconta le cose più memorabili successe sui set.
L’impiego di sistemi isolanti economici e proibiti nelle abitazioni cinesi potrebbe essere la causa dell’anomalo rallentamento nella riduzione di un tipo di clorofluorocarburi (CFC) – la principale causa della formazione del buco dell’ozono – rilevata negli ultimi mesi, e segnalata in una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature nel maggio scorso. L’Agenzia per le indagini sull’ambiente (EIA), un’organizzazione non governativa con base nel Regno Unito, ha rilevato un utilizzo piuttosto diffuso del CFC-11, nonostante questo sia stato totalmente messo al bando nel 2010 proprio per ridurre il suo impatto sullo strato di ozono. Dal 1985 sappiamo che i CFC sono i principali responsabili dell’assottigliamento della fascia di ozono, il gas che avvolge il nostro pianeta e che contribuisce a proteggerlo dai raggi solari ultravioletti. La messa al bando di questi gas ha permesso in pochi decenni di migliorare la situazione, ma il loro impiego illecito potrebbe portare a nuove complicazioni. I ricercatori dell’EIA si sono messi in contatto con i produttori di schiume isolanti in 10 diverse province della Cina, parlando con i responsabili di 18 diverse aziende. Senza farsi troppi problemi, molti di loro hanno confermato di usare il CFC-11 come gas per fare espandere le loro schiume a base di poliuretano, perché ha una resa migliore rispetto ad altre soluzioni. Un distributore di questi sistemi per l’edilizia ha inoltre stimato che il 70 per cento circa delle schiume vendute utilizzi il CFC-11, perché poco costoso rispetto alle alternative.
Forse la Cina ha ripreso a produrre i gas vietati che causano il buco nell’ozono. Molte industrie li usano nelle loro schiume isolanti a espansione: potrebbe spiegare l'anomalo rallentamento nella riduzione dei clorofluorocarburi degli ultimi tempi.
Per la prima volta negli ultimi due anni Gucci non è al primo posto della classifica dei marchi di moda più comprati e ricercati online, pubblicata oggi da Lyst e relativa al trimestre che va da luglio a settembre 2019. Lyst, motore di ricerca internazionale e aggregatore di negozi online di marchi di lusso, ha realizzato il rapporto (si trova interamente qui) analizzando il comportamento di oltre 9 milioni di clienti in tutto il mondo, che fanno ricerca e acquisti nei 12.000 negozi online e siti di e-commerce che aggrega (siti dei marchi di lusso come Prada, Gucci, Armani, e-commerce di moda come Yoox, Net-a-Porter, Farfetch, Amazon e siti online di singole boutique). Il cosiddetto Lyst Index considera anche i dati di ricerca di Google e quelli che riguardano i social media, come la crescita dei follower su Instagram, le menzioni dei prodotti su diverse piattaforme e la ricerca di parole chiave. (Lyst)
I marchi più di moda degli ultimi tre mesi. E gli oggetti più cercati e acquistati da donne e uomini, secondo la classifica compilata dall'aggregatore e motore di ricerca Lyst.
L’infinito dibattito su Amazon e sulle sue presunte responsabilità nel progressivo declino delle librerie fisiche, soprattutto quelle piccole e non coperte dal marchio di un grande editore, si era acuito nelle scorse settimane a causa di una strategia di marketing piuttosto aggressiva e discussa scelta da Amazon, che negli Stati Uniti ha invitato i suoi utenti a installare l’applicazione ufficiale per smartphone, scansionare il codice a barre dei prodotti e confrontare il prezzo in negozio con l’offerta online. Il solo confronto tramite l’applicazione avrebbe dato loro diritto a uno sconto di 5 dollari su qualsiasi prodotto (tranne, curiosamente, i libri), per un massimo di tre prodotti. In Italia, poi, il dibattito negli ultimi mesi è stato provocato soprattutto dalla legge contro gli sconti sui libri, entrata in vigore lo scorso settembre e definita da molti una legge “anti-Amazon”. Qualche tempo fa sulla stampa americana si era discusso soprattutto attorno a due articoli contrapposti dello scrittore Richard Russo, che sul New York Times sottolineava l’importanza delle librerie indipendenti per la diffusione della cultura sul territorio, e del giornalista Farhad Manjoo che spiegava su Slate come le idolatrate librerie indipendenti siano in realtà inefficienti, datate e dispendiose.
Come rispondere ad Amazon. Cinque consigli alle librerie che soffrono la concorrenza dell'e-commerce.
Mercoledì nello zoo di Ramat Gan, vicino a Tel Aviv, in Israele, un orso bruno siriano di 19 anni, di nome Mango, è stato operato per ernia del disco. L’orso vive nel parco da quando è nato e pesa 250 chili. Gli operatori dello zoo si erano accorti che aveva un problema circa tre settimane fa, e i raggi X avevano mostrato che si trattava di un’ernia del disco tra la seconda e terza vertebra. L’operazione, considerata piuttosto difficile e delicata, è stata condotta da un gruppo di esperti della Hebrew University of Jerusalem guidato da Merav Shamir, un veterinario specializzato in neurologia e neurochirurgia. Ci sono voluti 15 dipendenti del parco zoo per sollevare l’orso sul tavolo, mentre altre otto persone hanno partecipato all’operazione. Non è la prima volta che un orso è stato operato per un’ernia del disco, era già successo per esempio negli Stati Uniti. In quel caso però l’orso pesava 120 chili, la metà di Mango. Per sapere se l’operazione è andata bene sarà necessario fare altri esami radiografici, dopo di che l’orso dovrà restare in una stanza separata e continuare a prendere dei farmaci, che gli saranno nascosti nei dolci: Sagit Horowitz, un portavoce dello zoo, ha spiegato che finora il trucco ha sempre funzionato.
L’operazione di un orso in Israele. Per un'ernia del disco: è stato piuttosto complicato, pesava 250 chili e ci sono volute 15 persone solo per sistemarlo sul tavolo.
Lunedì sera si è tenuta all’Odeon di Leicester Square, a Londra, la prima britannica del film Noah, un riadattamento della storia biblica di Noè, interpretato da Russell Crowe e diretto da Darren Aronofsky (il regista di The Wrestler e di Il cigno nero). All’evento erano presenti anche altri attori del cast, tra cui Emma Watson, Douglas Booth, Jennifer Connelly e Ray Winstone, insieme all’attore Hugh Jackman e Patti Smith, che ha partecipato alla colonna sonora del film. Noah è uscito nei cinema americani il 28 marzo, in Italia arriverà il 10 aprile.
La prima di Noah a Londra – foto. Emma Watson, Russell Crowe, Patti Smith e Jennifer Connelly insieme al regista Darren Aronofsky; il film uscirà in Italia il 10 aprile.
Da qualche tempo la Commissione Europea ha problemi ad assumere personale per il suo staff. Come spiega EUobserver.com, sono sempre di meno le persone competenti che rispondono agli annunci di lavoro della Commissione. In particolare, sono sempre meno i candidati dei paesi europei più ricchi e avanzati. Per fare un esempio, la popolazione della Germania rappresenta il 16,3 per cento di quella europea. Tuttavia nel 2010 i tedeschi che hanno fatto domanda per entrare nella Commissione come “funzionario amministratore” erano solo il 7,61 per cento dei candidati. Nel 2011, questa percentuale è scesa ulteriormente al 6,82 per cento, dunque meno della metà della cosiddetta equa rappresentanza del proprio paese. La situazione peggiora con i britannici, che teoricamente rappresentano il 12,38 per cento della popolazione europea, ma che nel 2011, quando si sono candidati per la stessa posizione in Commissione, sono stati solo il 2,39 per cento del totale dei candidati. Il problema, secondo la Commissione europea, è principalmente legato alle retribuzioni delle varie posizioni, che sarebbero troppo basse per gli standard dei paesi più ricchi. In genere si parte dai 4mila euro lordi al mese in su, una cifra che molti economisti e dirigenti degli stati economicamente più in salute rifiutano perché considerata troppo bassa. Secondo lo slovacco Maroš Šefčovič, Commissario europeo per le relazioni interistituzionali e l’amministrazione, questo problema rischia di diventare strutturale entro il 2020, quando il 60 per cento degli attuali funzionari ed economisti sarà andato in pensione e non avrà, viste le premesse, un numero sufficiente di sostituti all’altezza e rappresentati equamente a livello geografico.
La Commissione Europea cerca funzionari. E non ne trova, sembra soprattutto perché gli stipendi che offre sono troppo bassi (ma dipende dai punti di vista).
Domenica 8 dicembre il parlamento greco ha approvato con 153 voti su 300 la legge finanziaria per il 2014. La legge è stata votata da tutti i deputati della maggioranza tranne uno. Hanno votato contro 142 deputati, tra cui quelli di SYRIZA, il principale partito di opposizione. La manovra prevede nuovi tagli per 3,1 miliardi di euro e nuove entrate per 2,5 miliardi. Secondo il governo, con questa manovra per la prima volta la Grecia tornerà ad avere un avanzo primario, cioè le entrate saranno superiori alle uscite prima di conteggiare la spesa per interessi (in sostanza i pagamenti sul debito già esistente). L’avanzo primario dovrebbe essere di 2,8 miliardi di euro, l’1,6 per cento del PIL.
E la Grecia? oggi ha approvato la finanziaria, dovrebbe tornare a crescere nel 2014 e attende lo sblocco di un nuovo prestito da quasi 6 miliardi di euro.
La vicepresidente del Senato Rosy Mauro e l’ex tesoriere Francesco Belsito sono stati espulsi dalla Lega. Lo ha deciso il Consiglio federale che si è riunito oggi per più di tre ore in via Bellerio. Per entrambi la decisione è stata unanime, ma Umberto Bossi al momento del voto su Rosy Mauro non era presente ed è rientrato a votazione conclusa. Sarebbe stato Roberto Maroni a porre l’aut aut indicando come condizione per la sua permanenza nella Lega l’espulsione della senatrice. Su Renzo Bossi, invece, coinvolto anche lui nelle indagini sull’utilizzo dei fondi pubblici al partito non è stato preso alcun provvedimento. Il Consiglio federale ha anche fissato il Congresso che si svolgerà il 29 e 30 giugno.
La Lega ha espulso Rosy Mauro e Francesco Belsito. Nessun provvedimento invece contro Renzo Bossi: la vicepresidente del Senato resta però nel ruolo di cui ricordiamo una dimostrazione di tragicomica impreparazione.
Tra scettici ed entusiasti, è in corso una discussione tra gli esperti di tecnologia sulla prospettiva di un mondo virtuale – o «un incubo distopico» – in cui faremo tutto Lo ha deciso una giudice della California, nell'ambito del processo tra Apple ed Epic Games
La responsabilità delle testate online. L'analisi di Guido Scorza della discussa sentenza della Cassazione della settimana passata.
Circa 200 persone hanno bloccato una strada provinciale ad Amantea, un comune con 14mila abitanti della provincia di Cosenza, in Calabria, per protestare contro il trasferimento in un centro accoglienza locale di 13 migranti pakistani positivi al coronavirus. I 13 migranti, tutti asintomatici, facevano parte di un gruppo di 70 persone soccorse in mare sabato, al largo di Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria: 48 adulti e 20 minorenni. I migranti sono stati sottoposti al test per il coronavirus all’ospedale di Reggio Calabria e 28 sono risultati positivi. Alcuni sono poi stati trasferiti a Bova, sempre in provincia di Reggio Calabria, mentre i minorenni sono ospitati in una struttura di Roccella Jonica.
Ad Amantea, in provincia di Cosenza, c’è stata una protesta contro l’accoglienza di 13 migranti positivi al coronavirus.
Il maltempo che sta interessando diverse regioni italiane avrà delle conseguenze concrete anche domani, lunedì 18 novembre: diversi comuni in tutta Italia hanno deciso di chiudere le proprie scuole in attesa che il tempo migliori o che la viabilità torni sicura. Non ci sono elenchi ufficiali, e nella maggior parte dei posti per sapere se le scuole saranno aperte o meno bisogna controllare sul sito web del comune o sui quotidiani locali. In Toscana, secondo un elenco pubblicato dalla Nazione, chiuderanno in provincia di Firenze le scuole di molti comuni attraversati dall’Arno, che in queste ore è in piena: Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Empoli, Fucecchio, Montelupo Fiorentino e Vinci. Chiuderanno anche tutte le scuole a Grosseto, Livorno e Pisa – compresa l’università, la Normale e il Sant’Anna – oltre che a Cecina, Cascina, Pontedera, Ponsacco, Santa Croce sull’Arno e molti altri comuni del pisano. Il Giunco, quotidiano online della Maremma, segnala che saranno chiuse anche nei comuni di Manciano, Campagnatico, Monte Argentario e Orbetello. Resteranno chiuse anche a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia.
L’elenco dei comuni dove le scuole rimarranno chiuse per maltempo lunedì 18 novembre. Non apriranno a Pisa, Grosseto e in diversi comuni toscani, oltre a varie città e paesi sparsi in tutta Italia.
Due settimane fa il direttore del New York Times Dean Baquet ha detto che la sezione dedicata ai libri del quotidiano sarà diretta da Pamela Paul, che già dirige la Book Review, il supplemento domenicale di recensioni di libri considerato tra i più autorevoli al mondo. Paul lavora al New York Times dal 2011, dove iniziò occupandosi di libri per bambini, e dirige la Book Review dal 2013. Nonostante si parli da anni dell’inadeguatezza delle recensioni per parlare dei libri, aggravata dall’arrivo di social network come Goodreads, Anobii e i commenti dei lettori su Amazon, la Book Review è riuscita a mantenere un certo prestigio e interesse, ed è rimasta un punto di riferimento anche per la classifica dei libri più venduti, la famosa New York Times Best Sellers list: è realizzata dalla redazione che si occupa di sondaggi del New York Times analizzando le vendite di circa 4.000 librerie e quelle dei distributori che riforniscono 50mila altri negozi di libri, tra cui edicole, centri commerciali, supermercati e negozi di musei e gallerie. Come la stessa Paul ha spiegato in un articolo di Insider – la sezione del quotidiano dedicata a questioni interne al New York Times (qualcosa di simile al blog della redazione del Post) – le principali differenze tra la sezione libri del giornale e la Book Review sono due: i critici che scrivono le recensioni e il modo in cui vengono fatte. Le recensioni della sezioni libri sono scritte dai tre critici letterari del Times: la responsabile Michiko Kakutani insieme a Dwight Garner e Jennifer Senior, che scelgono autonomamente di che libri parlare. Il giudizio di Kakutani è molto temuto dagli scrittori: tra i libri che ha stroncato ci sono Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer, L’animale morente di Philip Roth, NW di Zadie Smith e il libro autobiografico di Jonathan Franzen, Zona disagio. La Book Review invece non ha collaboratori fissi e sono i suoi curatori a stabilire quali libri far recensire e a chi: possono anche essere giornalisti che di professione non fanno i critici letterari.
Dove si fanno le ultime importanti recensioni di libri. Come funziona la Book Review del New York Times, che è ancora un punto di riferimento per chi vuole capire che succede nel mondo letterario.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Terremoti, previsioni e prevenzione. Secondo Pierluigi Battista l'"irrazionale credenza" sulla previsione dei terremoti è "aiutata dalle iniziative giudiziarie e alimentata dall'allarmismo mediatico".
La popolare app di messaggistica WhatsApp ha annunciato che limiterà a una sola chat per volta l’inoltro di messaggi “virali”, cioè di messaggi che sono già stati inoltrati molte volte. Al momento è infatti possibile inoltrare un qualsiasi messaggio, che sia virale o meno, fino a cinque chat per volta, che siano conversazioni con singole persone o gruppi. I messaggi virali sono quelli contrassegnati da una doppia freccia che segnala i messaggi provenienti da più inoltri e quindi di provenienza incerta: la doppia freccia è stata inserita mesi fa da WhatsApp per segnalare a chi riceve un messaggio quando questo potrebbe contenere informazioni fuorvianti o palesemente false. Il nuovo limite dovrebbe servire a impedire la circolazione di notizie false riguardanti la pandemia da coronavirus, e verrà introdotto nei prossimi aggiornamenti dell’app. «Ovviamente, non tutti i messaggi inoltrati contengono notizie false o contribuiscono alla disinformazione», dice un comunicato di WhatsApp sul nuovo limite:
WhatsApp ha annunciato che limiterà l’inoltro dei messaggi virali a una sola chat per volta.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. A settembre esce un disco dei Low, rock band del Minnesota di lugubri dolcezze che fu di gran culto negli anni Novanta ed è tuttora composta dai due coniugi fondatori Alan Sparhawk e Mimi Parker: c'è una canzone nuova che ha una sua confusa bellezza. Invece, due settimane fa ha annunciato il nuovo disco Damon Albarn, per novembre: per ora ci sono due canzoni, molto belle, una e due, un po' Mark Hollis dei Talk Talk in quella fase finale geniale della sua carriera (più geniale ancora della precedente, intendo), un po' Radiohead. (poi non so come mai queste e altre canzoni nuove stavano su un canale di YouTube dall'estate scorsa, direi) Un anno fa era morto Ennio Morricone, uomo di musiche da film ma anche di canzoni. Invece Louis Armstrong morì 50 anni fa e Stefano Vizio ne ha scritto sul Post con sapienza. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Matt Berninger. Quante cose meravigliose intorno agli incontri mancati.