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Nove persone sono state assolte e quattro sono state condannate a dieci mesi di carcere nel processo sul fallimento dell’istituto di credito toscano Banca Etruria: gli imputati erano ex dirigenti e funzionari della banca, accusati di aver truffato i risparmiatori non informandoli dei rischi connessi alle obbligazioni subordinate. La sentenza prevede che le persone condannate non siano menzionate, mentre si sa che tra le persone assolte perché il fatto non sussiste ci sono i dirigenti Luca Scassellati, Federico Baiocchi Silvestri, Samuele Fedeli e Luigi Fantacchiotti. Per loro l’accusa aveva chiesto condanne tra i due anni e mezzo di carcere e i tre.
Ci sono state nove assoluzioni e quattro condanne nel processo su Banca Etruria.
Shirley è il secondo romanzo di Charlotte Brontë, scritto dopo Jane Eyre e prima di Villette. Meno noto del primo, ma costruito attorno agli stessi snodi tematici, racconta la storia di Shirley, una donna giovane, ricca e tenace che eredita un terreno e parte di una fabbrica in un villaggio inglese, in cui si trasferisce. Lì conosce Caroline, il suo esatto opposto: giovane orfana, nullatenente e molto dolce. Caroline si innamora di Robert Moore, imprenditore pieno di debiti che, nonostante ricambi il suo sentimento, non può permettersi di sposarsi per amore. Shirley è stato pubblicato in Italia la prima volta da Mondadori nel 1995, ma è uscito presto fuori catalogo. A distanza di anni Fazi Editore ha deciso di riproporre l’opera di Brontë, compreso Shirley, che esce oggi, 20 novembre, nella nuova edizione italiana. In una lettera che scrisse al fratello Theo nel 1881 Vincent van Gogh parlò così del romanzo:
Il romanzo meno famoso di Charlotte Brontë. Si intitola "Shirley", viene ripubblicato oggi in Italia dopo 20 anni, e come "Jane Eyre" parla di amore e matrimoni contrastati.
Il prossimo 10 agosto si arriverà con molta probabilità a un momento decisivo nella vicenda dei due fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, arrestati nel febbraio del 2012 con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani a largo delle coste di Kerala, in India, sull’Oceano Indiano. Quel giorno si svolgerà infatti un’udienza al Tribunale del Mare di Amburgo (Itlos, un organo indipendente delle Nazioni Unite) al quale l’Italia si è rivolta per chiedere che l’India blocchi ogni procedimento nei confronti di Girone e Latorre, permettendo al primo di tornare in Italia e al secondo di restarci (è in convalescenza per motivi di salute). E questo fino a quando non si pronuncerà la Corte arbitrale dell’Aia per stabilire – sulla base della Convenzione sul Diritto del Mare dell’Onu (Unclos) – a chi spetti la giurisdizione del caso: se il processo si dovrà cioè svolgere in India, in Italia o altrove. Sia la decisione della procedura arbitrale – che avrà tempi piuttosto lunghi – sia le misure provvisorie decise dall’Itlos saranno vincolanti per entrambe le parti. La vicenda che riguarda Girone e Latorre è piuttosto complicata, si trascina da più di tre anni senza grandi svolte ed è al centro di una crisi diplomatica tra Italia e India. Quello che si sa è che nel pomeriggio del 15 febbraio 2012 la nave petroliera Enrica Lexie, battente bandiera italiana con a bordo Girone e Latorre, si trovava al largo delle coste del distretto di Kerala, nel sud ovest dell’India. Lì la nave aveva incrociato la rotta del peschereccio indiano St. Antony e a un certo punto vennero sparati dei colpi che uccisero due marinai indiani a bordo di un peschereccio, Jelestine di 45 anni e Ajesh Binki di 25. Questi sono gli unici fatti su cui le due parti sono d’accordo: per il resto della storia ognuno ha la propria versione.
Il caso Latorre-Girone è vicino a una svolta? il mese prossimo un tribunale internazionale potrebbe fermare il processo dell'India contro i due fucilieri di marina italiani accusati di omicidio.
Neve e animali sono due tra i soggetti più fotografati, e quando c’è l’occasione che siano entrambi i protagonisti di una fotografia ne escono raccolte come questa, fatta con le foto diffuse negli ultimi mesi da alcune grandi agenzie fotografiche. Ci sono manti imbiancati e fiocchi sfocati che fanno da sfondo a momenti suggestivi come la corsa di cavalli; a volte i colori si confondono o richiamano, come il bianco della neve e quello dei cigni o delle pecore in un prato. E poi ci sono foto quasi pacifiche (una volpe accucciata in mezzo al bianco), altre buffe (un panda che si rotola nella neve) o semplicemente molto belle, da guardare. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Animali e neve, non si sbaglia mai. 18 belle foto recenti di volpi, cavalli, cani e scoiattoli tutti con lo stesso sfondo bianco.
Facebook ha annunciato la chiusura di tbh, un’applicazione per smartphone che aveva riscosso un grande successo tra gli adolescenti negli Stati Uniti lo scorso autunno, e che serve per scambiarsi complimenti in forma anonima, attraverso sondaggi di vario tipo. L’app era stata lanciata nell’agosto del 2017 e aveva raccolto in poco tempo più di 5 milioni di iscritti, che si erano scambiati oltre un miliardo di messaggi, spingendo Facebook ad acquisirla per 100 milioni di dollari. Nei mesi successivi tbh – che sta per “to be honest” (“a essere sinceri”) – aveva però faticato a mantenere i successi dei primi tempi e non aveva ricevuto molte attenzioni da parte di Facebook, nonostante l’aggiunta di qualche nuova funzionalità. A otto mesi di distanza dall’acquisizione e a meno di un anno di esistenza, tbh sarà quindi chiusa. Facebook ha inoltre annunciato che chiuderà Hello, app per Android per la gestione dei propri contatti sul social network, e Moves, applicazione per rilevare la propria attività fisica.
Facebook chiude tbh, app che aveva comprato appena otto mesi fa.
Il ministero dello Sviluppo economico – e lo stesso ministro Luigi Di Maio – hanno fatto sapere questa settimana che la vicenda di Alitalia, la compagnia aerea perennemente sull’orlo del fallimento e da due anni gestita da commissari governativi, sta per arrivare a una soluzione (o almeno a uno sbocco: più volte negli ultimi decenni si è pensato inutilmente di aver trovato una soluzione per Alitalia, per poi tornare al punto di partenza). Entro lunedì 15 luglio il ministero attende le offerte vincolanti d’acquisto per Alitalia e non intende rinviare ulteriormente la scadenza, che nei mesi scorsi era già stata più volte posticipata. Una parte della cordata che dovrebbe intervenire per salvare Alitalia – che dal 2009 è una società privata – è già nota. La capofila è Ferrovie dello Stato (FS), un’azienda controllata dallo Stato che al momento è destinata a diventare il principale azionista di Alitalia con il 35 per cento delle quote, oltre che il suo futuro partner industriale, in una sorta di integrazione aerei-ferrovie la cui forma non è ancora del tutto chiara. Al momento sono i manager della società ferroviaria che si stanno occupando di elaborare le strategie societarie e industriali per rilanciare la compagnia aerea.
Chi salverà Alitalia stavolta? qualche privato su cui c'è ancora incertezza, ma soprattutto – indovinate – noi.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 7.351 nuovi casi positivi da coronavirus e 258 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 20.604 (70 in più di ieri), di cui 2.089 nei reparti di terapia intensiva (4 in più di ieri) e 18.515 negli altri reparti (66 in più di ieri). Sono stati analizzati 77.384 tamponi molecolari e 101.894 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 9,2 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,3 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 11.068 e i morti 221. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Emilia-Romagna (1.391), Campania (966), Lombardia (945), e Lazio (760).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 15 febbraio.
Martedì a Torrette, comune a nord di Ancona (Marche), un migrante è stato schiacciato dal tir a cui sembra si fosse aggrappato per nascondersi e raggiungere l’Italia illegalmente. L’incidente è avvenuto tra la via Flaminia e via Conca, dopo che il tir era sbarcato dalla nave che lo trasportava e aveva lasciato il porto di Ancona, poco più a sud. Il migrante è morto al Pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Ancona a causa delle ferite riportate: non aveva documenti addosso e finora non sono state diffuse informazioni sulla sua identità.
Un migrante è morto vicino ad Ancona, probabilmente dopo essere stato investito dal tir a cui si era aggrappato per nascondersi e raggiungere l’Italia.
Nonostante sia conosciuta soprattutto per la sua relazione con Pablo Picasso, Dora Maar fu per prima cosa una fotografa: il libro Dora Maar: Paris in the Time of Man Ray, Jean Cocteau, and Picasso pubblicato da Rizzoli USA e scritto da Louise Baring ne raccoglie i lavori, raccontando la storia della fotografa e la sua vicinanza con il movimento surrealista.
Le foto da conoscere di Dora Maar. È nota soprattutto come la "musa di Picasso", ma fu una grande esponente del surrealismo e un nuovo libro racconta i suoi lavori.
Nel 2016 Uber, il servizio di trasporto privato a metà tra il taxi e il noleggio di auto con autista, ha perso circa 3 miliardi di dollari: una cifra in crescita rispetto ai 2,2 miliardi persi nel 2015. Questi pessimi risultati non sono una sorpresa per una società che dalla sua fondazione nel 2009 non ha quasi mai prodotto utili. Una delle ragioni è che Uber investe moltissimo, sia per espandere il suo mercato tradizionale, quello del noleggio auto tramite app, sia in settori innovativi, come le auto che si guidano da sole: ma secondo alcuni dietro le perdite di Uber ci sono anche pratiche controverse, come attività di lobbying, spese processuali per le numerose cause intentate da dipendenti e concorrenti e l’attività di dumping, che consiste nel tenere i prezzi artificialmente bassi per eliminare la concorrenza. Non tutto il bilancio di Uber è negativo, comunque. Nel 2016 la società ha fatturato circa 5,5 miliardi di dollari, più del doppio dei due miliardi incassati nel 2015. Per quanto positiva, è una crescita che non ha migliorato molto i conti della società che, secondo i calcoli di TechCrunch, spende 1,55 dollari per ogni dollaro che guadagna. Dal 2012 a oggi le perdite di Uber sono aumentate ogni anno. La sua voce di costo principale è quella degli autisti, che però non sono dipendenti di Uber. Ognuno di loro è un fornitore indipendente, che possiede una sua automobile e riceve una percentuale basata sul numero di corse che effettua. Soprattutto in Europa molti autisti hanno fatto causa ad Uber, sostenendo che il loro lavoro costituiva in realtà un vero e proprio rapporto subordinato e non una semplice fornitura di un servizio.
Come sta Uber, in tutto questo. Nel 2016 ha perso 3 miliardi di dollari ma può permetterselo, grazie a un modello di business spregiudicato e pratiche molto controverse.
Steve Jobs è il nuovo film scritto da Aaron Sorkin e ispirato alla vita del cofondatore di Apple, così come è raccontata nella biografia autorizzata di Walter Isaacson pubblicata nel 2011, poco dopo la morte di Jobs. Come in un’opera teatrale, è diviso in tre atti nei quali sono mostrati gli ultimi minuti di preparazione prima della presentazione del Macintosh, del primo computer NeXT e dell’iMac, avvenute tra il 1984 e il 1998. Steve Jobs, interpretato da Michael Fassbender, parla (e litiga molto) con alcuni dei suoi collaboratori più stretti e con la sua ex compagna, con dialoghi molto veloci e serrati tipici delle sceneggiature scritte da Sorkin. Il film, che negli Stati Uniti è uscito lo scorso ottobre, ha ricevuto critiche positive per come è costruito nel complesso, ma è stato molto criticato soprattutto da chi conosceva Steve Jobs, per come è stato rappresentato il personaggio e il suo modo di fare con amici, colleghi e parenti. Come ha ammesso lo stesso Sorkin, i dialoghi in Steve Jobs sono inventati e le interazioni tra i personaggi sono di fantasia, seppure ispirate a fatti accaduti realmente in altre circostanze (Jobs non incontrò mai le stesse identiche persone nella preparazione delle tre presentazioni, ma si confrontò comunque con loro sui temi toccati dal film). Per il suo ruolo da protagonista, Fassbender è stato candidato agli Oscar di quest’anno, così come Kate Winslet per il suo ruolo da attrice non protagonista.
“Steve Jobs”, la storia vera. Cosa c'è di vero e cosa di inventato nel film scritto da Aaron Sorkin sulla vita del cofondatore di Apple, nei cinema in questi giorni.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Franco Battiato. Con storie di "batussi", appartamenti milanesi e toponomastica variabile.
Il 23 maggio è stata la giornata mondiale delle tartarughe: per rendere omaggio tra le foto di animali più belle di questa settimana abbiamo messo anche quella di un cucciolo di tartaruga nera indiana, che sembra ne sia stato informato e urla per festeggiare (non pensate che lo abbiamo messo solo per quello comunque, c’è grande meritocrazia da queste parti). Se parcheggiate l’auto a Nuova Delhi, potreste non trovare multe sul cruscotto, ma famiglie di macachi sul tetto, intente a mangiare una banana. Sapevatelo, oppure guardatevi le altre foto: ci sono lupi grandi e piccoli, cani della prateria, serpenti e anche un gatto selvatico che avrebbe di sicuro molte più storie da raccontare rispetto ai suoi parenti da divano. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Piccole rane blu, camaleonti da guardia un po' annoiati e cuccioli di varie specie tra le foto di animali più belle di questa settimana.
Chi vuole ridurre un po’ il suo impatto ambientale cerca di farlo anche con le scelte alimentari, preferendo per esempio i cibi a chilometro zero, cioè quelli prodotti il più vicino possibile da coltivatori e allevatori locali. È una controtendenza rispetto alla realtà a cui siamo abituati dagli ultimi 50 anni, con i supermercati che offrono frutta e ortaggi esotici o slegati dalla stagionalità, arrivati da posti a decine di migliaia di chilometri di distanza. I cibi a chilometro zero hanno molti vantaggi: sono stagionali e generalmente freschi, quindi spesso più saporiti di quelli colti molto immaturi o congelati per sostenere i giorni di trasporto; possono essere più economici quando rientrano nella cosiddetta filiera corta, cioè vengono venduti direttamente dal produttore al consumatore; favoriscono l’economia locale; hanno un ridotto impatto sull’ambiente perché richiedono meno imballaggi e fanno risparmiare in emissioni di anidride carbonica per i trasporti. Nonostante questo, spesso non sono la scelta più eco-sostenibile, come sostengono da anni molti ricercatori. Lo ha spiegato di recente un articolo di Vox a partire da un grafico della ricercatrice Hannah Ritchie per Our World in Data.
I cibi a chilometri zero non sono sempre i migliori per l’ambiente. Perché è meglio mangiare una banana dall'Ecuador che una bistecca di manzo di un allevatore locale.
Torno invece alla domanda da cui siamo partiti: come può oggi la politica rispondere alle sfide dell’economia? Metto da parte le ricette, quelle le lascio agli economisti di professione. Del resto non ci vuole un Nobel per capire che il sistema degli ammortizzatori sociali italiani va cambiato: la cassa integrazione per come la conosciamo noi è un’anomalia e, superata la contingenza, credo sia ineludibile il problema di come costruire una rete di protezioni diverse da quella che ha caratterizzato l’Italia per quasi tutto il dopoguerra. Non bisogna aver studiato alla Bocconi per sapere che l’allungamento dell’età media è un bene. «Invecchiare non è granché» diceva Woody Allen «ma è sempre meglio dell’alternativa.» Il fatto che oggi si viva più a lungo e si stia meglio che in passato è cosa di cui gioire, anche se pone al governo centrale – e pure alle amministrazioni locali – nuovi problemi e nuove sfide sul terreno dell’assistenza sociosanitaria. In ogni caso, se non mettiamo mano a una riforma seria delle pensioni il giochino salta. Facendo zapping troverai sempre qualche dirigente sindacale che grida nel talk-show di turno: «Non toccate le pensioni!». Mi verrebbe da rispondergli: «La mia generazione non le toccherà di sicuro. Non le sfiorerà nemmeno, se non ci decidiamo a cambiare i parametri». Non abbiamo più lavoratori precari degli altri Paesi europei. Siamo nella media dell’Eurozona, più o meno alla pari con il colosso tedesco e con i francesi. Abbiamo però il record di quelli che l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico chiama «lavoratori scoraggiati», vale a dire disoccupati di lunga durata che rinunciano alla ricerca di un’occupazione. È un dato impressionante: i lavoratori scoraggiati nella media dell’Europa a quindici stanno ampiamente sotto l’un per cento ma in Italia sono quattro volte di più, segno di una sfiducia nel sistema Paese. Questo è il dato più drammatico. È un problema che va combattuto anche con un investimento comunicativo sulla visione dell’Italia che vogliamo immaginare. Oltre che con una profonda riorganizzazione del sistema degli ammortizzatori sociali.
Matteo Renzi: I quattro tabù della sinistra. Un capitolo di "Fuori!", il libro di Matteo Renzi per Rizzoli.
Giovedì 4 febbraio è uscito nei cinema italiani The Hateful Eight, l’ottavo film del regista statunitense Quentin Tarantino. Il film è un western con Samuel L. Jackson, Kurt Russell e Jennifer Jason Leigh, ed è stato girato in Ultra Panavision 70, una pellicola che permette di ottenere immagini di qualità migliore, con fotogrammi più definiti, che viene usata ormai molto poco. La colonna sonora è di Ennio Morricone. The Hateful Eight è candidato a tre premi Oscar: miglior attrice non protagonista (Leigh), miglior fotografia e miglior colonna sonora. Il film è piaciuto abbastanza ad alcuni critici e pochissimo ad altri. Per capirci: nessuno ha scritto che è il miglior film di Tarantino. Una buona sintesi dell’idea più diffusa l’ha data MyMovies, che ha parlato di The Hateful Eight come di una “formidabile opera minore“. Su Rotten Tomatoes il voto medio del film è 3,8 su 5, su IMDB il voto di The Hateful Eight è 8 su 10. Visto il titolo – “gli odiosi otto” – abbiamo messo insieme otto cose da sapere prima di vedere il film, o da riguardare dopo averlo visto. Gli spoiler sono davvero minimi: se avete visto il trailer e avete sentito parlare anche solo di sfuggita del film potete tranquillamente continuare a leggere.
8 cose da sapere su “The Hateful Eight”. È l'ottavo film di Tarantino, il suo secondo western: esce oggi in tutta Italia e ci sono molte cose da sapere prima di andare a vederlo.
A 40 anni dal rapimento e dall’assassinio di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, la vicenda è ancora difficile da raccontare. In parte per le naturali reticenze dei protagonisti, che operarono in un’epoca convulsa e turbolenta nella storia della Repubblica; in parte per via delle innumerevoli dietrologie e teorie del complotto che hanno alimentato una serie quasi infinita di libri, articoli e documentari. Una cosa, però, almeno la sappiamo. Il 16 marzo del 1978, in via Fani, cinque uomini della scorta di Aldo Moro furono uccisi nel corso di un’operazione del gruppo terroristico Brigate Rosse. La strage di via Fani è solo l’inizio di una storia enorme: lo scorso 16 dicembre una nuova commissione parlamentare di indagine sul rapimento e l’uccisione di Aldo Moro ha pubblicato la sua terza relazione in cinque anni di lavoro, che si può leggere qui per intero. Nonostante sia stata la quinta commissione parlamentare a essersi occupata del caso, il suo lavoro è stato definito dagli stessi autori “non esaustivo”. I commissari hanno tratteggiato almeno una decina di piste inesplorate, filoni trascurati e tentativi di depistaggio che, scrivono, meriterebbero ulteriori approfondimenti.
Via Fani, Roma, 16 marzo 1978, ore 9. La storia dell'agguato in cui fu rapito il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro.
Questa mattina è iniziata una delle due manifestazioni in programma oggi in provincia di Foggia, in Puglia, per ricordare i 16 braccianti agricoli morti tra sabato e lunedì in due diversi incidenti stradali, e per protestare contro lo sfruttamento del lavoro nei campi del sud Italia. La manifestazione, che è stata organizzata dall’Unione sindacale di base (Usb), è stata chiamata «la marcia dei berretti rossi», come i berretti che spesso indossano i braccianti mentre raccolgono i pomodori nelle campagne della Puglia, per proteggersi dal sole: è iniziata dall’ex ghetto di Rignano, nel comune di San Severo, e arriverà di fronte alla prefettura di Foggia. La seconda manifestazione si terrà invece oggi pomeriggio dalle 18 a Foggia, con la partecipazione anche di Cgil, Cisl, Uil e di diverse associazioni, tra cui Arci e Libera. Le manifestazioni sono state indette dopo i due incidenti avvenuti con dinamiche simili tra sabato e lunedì in provincia di Foggia: i braccianti avevano appena concluso la loro giornata di lavoro nei campi dove in questa stagione si raccolgono i pomodori, e stavano ritornando verso i loro “insediamenti”, tra cui il campo di Rignano Garganico, una bidonville fatta di roulotte e capanne costruite con lamiera e plastica in cui vivono tra i 500 e i 600 braccianti. Nell’incidente di lunedì, il più grave, è probabile che l’autista, straniero anche lui, abbia avuto un colpo di sonno o un malore che lo ha portato a uscire dalla sua corsia e scontrarsi con un tir. Secondo le testimonianze di alcuni sopravvissuti, al momento dell’incidente i braccianti erano chiusi nel cassone posteriore del furgone, senza nemmeno un finestrino per vedere fuori o avere un po’ d’aria.
La protesta dei braccianti in Puglia. La cosiddetta "marcia dei berretti rossi" è partita questa mattina dall'ex ghetto di Rignano, per ricordare i 16 braccianti morti nei due incidenti dei giorni scorsi e contro lo sfruttamento.
La Commissione Europea ha inviato una lettera all’Italia per commentare il Progetto di documento programmatico di bilancio (PDPB), il documento presentato dal governo italiano per delineare il contenuto della legge di bilancio del 2020. Ha chiesto ulteriori chiarimenti entro domani, mercoledì 23 ottobre, facendo particolare riferimento al rischio che l’Italia non proceda a ridurre il debito nazionale come prevedono le regole europee sui bilanci dei paesi membri. Nella lettera i due commissari uscenti Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis scrivono che le previsioni di spese e di entrate del governo italiano non rispettano a sufficienza il cosiddetto Obiettivo di medio termine (OMT), uno dei parametri più stringenti delle regole di bilancio europee (in sostanza, l’Italia è accusata di non ridurre il deficit – corretto per il ciclo economico – abbastanza in fretta). L’Italia non è comunque l’unico paese europeo ad avere ricevuto raccomandazioni simili, che sono arrivate anche a Francia, Belgio, Spagna e Portogallo.
La Commissione Europea ha chiesto chiarimenti all’Italia sulla mancata riduzione del debito.
Domenica 27 aprile si è tenuta a Roma la cerimonia di canonizzazione di Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla, che fu papa tra il 1978 e il 2005) e Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli, che lo fu tra il 1958 e il 1963). Per una combinazione di eventi difficilmente ripetibile, è stata la prima volta due papi venivano proclamati santi nella stessa occasione, e anche la prima volta che una cerimonia religiosa veniva officiata da due papi: quello in carica, Francesco, e Benedetto XVI, che si è dimesso dalla carica di papa nel febbraio dello scorso anno e che ora ha il titolo di “papa emerito”. Per questo motivo – e anche per la grande popolarità dei due papi fatti santi – sono arrivati a Roma circa un milione di pellegrini, centinaia di delegazioni di governi stranieri, e l’evento è stato trasmesso in diretta televisiva in moltissimi paesi del mondo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Una giornata particolare a Roma. Le foto più belle della giornata in cui due papi sono stati proclamati santi insieme, in una cerimonia officiata da altri due papi e con un milione di persone intorno.
Mercoledì 14 dicembre la Corte Costituzionale ha annunciato che il prossimo 11 gennaio esaminerà l’ammissibilità di tre quesiti referendari che vorrebbero abrogare una parte della riforma del lavoro approvata dal governo Renzi nel 2014, il cosiddetto “Jobs Act”. Il referendum è stato promosso dalla CGIL – il più grande sindacato italiano, anche se la maggioranza dei suoi iscritti sono pensionati – che ha raccolto tre milioni di firme. I referendum proposti sono abrogativi: chi vuole cancellare le parti dela legge dovrebbe votare Si, il risultato sarebbe valido soltanto se dovessero votare il 50 per cento più uno degli aventi diritto. Se i quesiti saranno accolti dalla Corte, i referendum potrebbero tenersi tra il prossimo 15 aprile e il prossimo 15 giugno. Il primo quesito chiede di eliminare le norme che prevedono un indennizzo economico per i lavoratori licenziati senza giusta causa, al posto dell’obbligo di reintegro. Il secondo ha lo scopo di eliminare il lavoro accessorio, quello che viene pagato con i cosiddetti “voucher“. L’ultimo quesito riguarda la reintroduzione della “responsabilità solidale” negli appalti, una norma molto tecnica che riguarda chi, tra appaltatore e committente, abbia il dovere di pagare per primo i contributi e lo stipendio ai lavoratori che si trovino in situazioni irregolari dal punto di vista dei pagamenti ricevuti.
Ancora un ALTRO referendum? lo ha chiesto la CGIL per abrogare pezzi del Jobs Act, tra 20 giorni la Consulta deciderà se è ammissibile o no: ma se ci saranno elezioni anticipate sarà sospeso.
Lo scrutinio per le elezioni comunali a Catanzaro è stato sospeso dopo la contestazione su alcune schede in tre sezioni elettorali (84, 85 e 86 nel quartiere del Lido). Nella sezione 85 il numero delle schede e dei votanti non coincide (c’è una scheda in più). I voti verranno verificati direttamente dall’Ufficio elettorale centrale del tribunale, che effettuerà nuovamente lo spoglio nelle tre sezioni. Il lavori inizieranno nel primo pomeriggio e molto probabilmente i risultati si sapranno domani. Secondo dati del ministero dell’Interno sono state scrutinate 87 sezioni su 90 e il candidato del centrodestra Sergio Abramo è al 49,96 per cento mentre quello del centrosinista Salvatore Scalzo è al 42,81 per cento: ad Abramo mancherebbero poco più di venti voti per evitare il ballottaggio. Intanto Scalzo ha chiesto il riconteggio dell schede bianche e nulle, che sono più di 1.100. – I risultati elettorali nelle 24 grandi città
Lo scrutinio a Catanzaro è stato sospeso. Il candidato del centrodestra è a una ventina di voti dal 50%, e ci sono schede contestate.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
“Il sindaco è fuori sede”. Repubblica racconta la storia di Angelo Graci, il sindaco di Licata che non può mettere piede a Licata.
Uno dei problemi più citati in questi giorni, quando si parla di migranti, è la difficoltà a individuare ed espellere i cosiddetti migranti “irregolari”, cioè quelli che non hanno un permesso per rimanere in Italia. Se ne parla soprattutto da quando sono emerse le difficoltà di riportare in Tunisia Anis Amri, l’attentatore di Berlino, nel 2015. Gli esperti di immigrazione considerano le espulsioni uno dei principali problemi della gestione dei flussi migratori verso l’Italia, ma anche uno dei più delicati: fra i cosiddetti “irregolari” ci sono anche decine di persone che hanno un lavoro – dopo vediamo come – ma che non possono essere regolarizzate, oppure persone le cui procedure di asilo sono state gestite in maniera sbrigativa e poi negate, quando invece avrebbero avuto diritto a maggiori forme di protezione. In generale, comunque, espellere una persona è materialmente molto difficile sia per questioni di forze e costi sia per ragioni legislative. Il governo sta provando a fare qualcosa, ma gli esperti non hanno molta fiducia sul fatto che le cose miglioreranno a breve.
Perché non si riesce a espellere i migranti irregolari. Si fa presto a dirlo, ma farlo è complicatissimo: c'entrano una legge del 2011 e l'assenza di accordi bilaterali per i rimpatri.
In Germania negli ultimi giorni sono morte tre donne a causa di una sospetta infezione da Escherichia coli enteroemorragico (EHEC), diversi ceppi di batteri che causano forti dolori addominali accompagnati da diarrea sanguinolenta e febbre. Oltre alle tre persone morte per l’infezione, le autorità sanitarie tedesche hanno registrato altri 400 casi nel paese, che interessano principalmente pazienti di sesso femminile. I primi casi di persone con EHEC erano stati rilevati un paio di settimane fa e il batterio si sta diffondendo rapidamente, a ritmi più veloci di quanto inizialmente immaginato dai medici. Almeno cento persone sono state ricoverate per subire terapie direttamente in ospedale. Il Robert Koch Institute, l’istituto che si occupa del controllo delle malattie e della loro diffusione in Germania, ha confermato che fino a ora almeno 80 pazienti con infezione da EHEC hanno sviluppato una sindrome uremico-emolitica, che può portare a forti insufficienze renali pericolose per la sopravvivenza dei pazienti stessi.
Tre morti da batteri E. coli in Germania. Ci sono altri 400 casi di un ceppo agguerrito che vive nell'intestino.
È in vendita da venerdì scorso uno dei videogiochi più attesi degli ultimi anni, Red Dead Redemption 2 (RDR2), terzo capitolo di un’apprezzata saga western iniziata nel 2004 con Red Dead Revolver e proseguita nel 2010 con Red Dead Redemption. È uno dei titoli principali di Rockstar Games, l’azienda statunitense di fatto ideatrice dei giochi a mondo aperto, quelli in cui ci si muove in prima o in terza persona in un universo in cui si può fare più o meno tutto quello che si vuole (e sempre meglio). Per ora il titolo principale dei videogiochi a mondo aperto di Rockstar rimane Grand Theft Auto V, uscito cinque anni fa e diventato uno dei videogiochi più venduti e remunerativi di sempre: ma nel corso degli anni Rockstar ha sempre alzato la qualità dei suoi prodotti più rilevanti – che fa uscire a distanza di parecchi anni l’uno dall’altro lavorandoci con grande riservatezza – finendo spesso per creare dei fenomeni mondiali. Pare che l’abbia fatto anche questa volta.
Red Dead Redemption 2 è il gioco dell’anno. Il nuovo videogioco di Rockstar ambientato nel vecchio West è già ritenuto il miglior gioco "a mondo aperto" di sempre.
Nel primo pomeriggio di oggi si è tenuto a Bruxelles un incontro fra il rappresentante permanente dell’Italia nell’Unione Europea, Maurizio Massari, e il Commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulos. Secondo alcuni giornali italiani, l’Italia ha fatto sapere ad Avramopoulos che intende chiudere i propri porti alle navi straniere, cioè in sostanza quelle delle ong che soccorrono i migranti nei pressi delle coste africane. Una fonte diplomatica che era presente all’incontro fra Massari e Avramopoulos ha spiegato al Post che non si è parlato esplicitamente di questa possibilità, ma che il governo italiano – che ha dato incarico a Massari di rappresentarlo – ritiene l’attuale situazione insostenibile, e che nel caso non si riuscisse a a trovare una soluzione intende impedire ulteriori sbarchi di migranti nei porti italiani. Il problema posto dal governo italiano – e da molti critici del meccanismo di gestione dei flussi migratori dell’Unione Europea – è che da diversi anni le navi che soccorrono i migranti nel tratto di mare fra Italia e Nord Africa sbarcano solamente in Italia, lasciando al sistema di accoglienza italiano l’onere di occuparsi di decine di migliaia di persone. La situazione si è aggravata negli ultimi mesi, quando in seguito alla chiusura della “rotta balcanica”, all’inizio del 2016, il tratto di mare fra Italia e Libia è diventato il canale principale della migrazione via mare verso l’Europa.
Cosa chiede l’Italia all’Europa sui migranti. Oggi tutti i soccorritori sono vincolati a portare i migranti in Italia: il governo vuole condividere quest'onere, ma non sarà semplice.
Da ieri i giornali sono tornati a parlare dell’inchiesta sulla Fondazione Open, creata per finanziare l’attività politica di Matteo Renzi e famosa per aver organizzato i raduni della Leopolda, gli appuntamenti annuali della sua corrente quando faceva parte del PD. Ieri la Cassazione ha accolto i ricorsi del finanziere Davide Serra e di Marco Carrai, ex membro del consiglio di amministrazione di Open, contro il decreto di perquisizione e sequestro di documenti e computer disposto dalla Procura di Firenze ed eseguito dalla Guardia di finanza nel 2019. E Matteo Renzi ha criticato il fatto che la notizia non sia stata riportata dai media con la stessa attenzione data alle perquisizioni stesse. La Cassazione Ieri, la Cassazione ha accolto i ricorsi dell’imprenditore Marco Carrai e del finanziere Davide Serra presentati contro il sequestro di documenti e computer nell’ambito dell’indagine sulla Fondazione Open. Il provvedimento di conferma delle perquisizioni emesso dal tribunale del Riesame di Firenze il 19 dicembre 2019 è stato dunque annullato. Carrai è accusato di finanziamento illecito ai partiti, insieme all’ex presidente di Open Alberto Bianchi, a cui viene contestato anche il traffico di influenze. Serra, invece, non è indagato.
Si riparla della fondazione di Renzi. La Cassazione ha accolto il ricorso contro le perquisizioni e i sequestri nei confronti di alcune persone coinvolte nel caso: dove eravamo rimasti.
Lo ha fatto sapere su Twitter l’hacker R0gue_0, che già ad agosto aveva detto di aver violato Rousseau, il sito del Movimento 5 Stelle dove si sono tenute le votazioni per eleggere il nuovo leader del partito. In una serie di tweet, R0gue_0 ha detto di aver votato decine di volte per Luigi Di Maio, considerato il netto favorito di queste primarie, e ha pubblicato alcuni screenshot che sembrano indicare che abbia votato per conto di altri utenti registrati. Sul suo sito, il blogger David Puente ha provato a ricostruire l’attacco di R0gue_0, ipotizzando che l’hacker abbia sfruttato alcune falle piuttosto visibili del sistema. Poco dopo la chiusura del voto, il Movimento 5 Stelle aveva comunicato di aver notato «tentativi di attacchi, simili ai precedenti, che sono stati respinti», e paragonato il sito di Rousseau a una «fortezza». In un nuovo post pubblicato sabato mattina sul blog di Beppe Grillo si legge che «in seguito alle verifiche possiamo affermare che la votazione si è svolta in regolarità e nessun voto è stato manomesso». Il vincitore delle primarie sarà annunciato stasera durante il raduno ufficiale del partito a Rimini.
Un hacker ha detto di aver votato decine di volte alle primarie del M5S.
Da qualche tempo nel porto olandese di Rotterdam, il più grande d’Europa, c’è una gigantesca pala eolica. È alta 260 metri e larga 220 metri e potrebbe avere un forte impatto nel settore della produzione di energia elettrica sfruttando la forza dei venti: o almeno è ciò che spera General Electric (GE), la multinazionale statunitense che ha costruito il prototipo nel porto. Terminati i test a Rotterdam, GE inizierà a produrre queste nuove turbine – le più potenti di questo genere mai realizzate – e a venderle per la costruzione di centrali eoliche in alto mare (offshore), sempre più richieste dalle multinazionali dell’energia e dai governi per ridurre le emissioni responsabili del riscaldamento globale. La nuova turbina si chiama Haliade-X e ha richiesto diversi anni per essere progettata e sviluppata, anche se all’apparenza non sembra molto diversa da una classica pala eolica, fatta eccezione per le grandi dimensioni. Grazie alle caratteristiche delle pale, gli ingegneri hanno realizzato una turbina che produce circa un terzo in più dell’energia elettrica rispetto alla maggior parte delle soluzioni oggi disponibili. Questo significa che a parità di produzione di energia, si può installare un numero più contenuto di pale eoliche, riducendo i costi di manutenzione.
La turbina eolica più grande di sempre. È alta 260 metri e potrebbe cambiare il settore della produzione di energia elettrica dal vento, con nuovi grandi impianti in mare aperto.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto “decreto ristori” per compensare i provvedimenti decisi dal governo con l’ultimo DPCM per cercare di contenere il nuovo aumento di casi da coronavirus. L’approvazione è stata annunciata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il contenuto del decreto è stato spiegato durante una conferenza stampa organizzata a Palazzo Chigi: oltre a Conte erano presenti il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Il decreto, ha detto Conte, «prevede lo stanziamento di oltre 5 miliardi di euro per dare risorse immediate a beneficio delle categorie degli operatori economici e dei lavoratori interessati dalle misure restrittive dell’ultimo DPCM». Il ministro Gualtieri ha precisato che il decreto «mobilita una massa consistente di risorse: 5,4 miliardi in termini di indebitamento netto, 6,2 miliardi in termini di saldo netto da finanziare». Ha poi parlato di un decreto «contrassegnato da rapidità, semplicità ed efficacia: siamo consapevoli che le misure restrittive hanno costretto molti esercenti, molte categorie economiche a cambiare piani e prospettive, quindi abbiamo scelto le modalità di ristoro più semplici e più rapide e abbiamo deciso di rafforzarle rispetto al passato».
Il governo ha approvato il “decreto ristori”. Prevede oltre 5 miliardi di euro per sostenere l'economia e aiutare le persone durante la crisi causata dal coronavirus.
La Corea del Sud ha iniziato a utilizzare droni e cecchini dell’esercito lungo la zona demilitarizzata coreana al confine con la Corea del Nord, per fermare un nuovo tipo di pericolosi invasori: i maiali affetti da peste suina africana. L’epidemia ha finora reso necessario l’abbattimento di milioni di suini in Asia e il governo sudcoreano ha annunciato di voler contenere il più possibile il problema, evitando che l’epidemia raggiunga i numerosi allevamenti presenti nel paese. I cecchini hanno il compito di abbattere i maiali e i cinghiali che raggiungono il confine da nord, avvistati dai droni che pattugliano la zona demilitarizzata. L’epidemia suina è concentrata soprattutto in Cina, dove i primi casi della malattia erano stati segnalati circa un anno fa. Da allora, e con alcuni ritardi, il governo cinese ha disposto l’uccisione di almeno un milione di maiali, ma il contenimento dell’epidemia non è semplice, anche a causa della particolare aggressività del virus responsabile della malattia, l’ASFV.
I droni e i cecchini contro la peste suina. La Corea del Sud ha mobilitato l'esercito per evitare che maiali e cinghiali infetti entrino nel paese dalla Corea del Nord, mentre la grande epidemia prosegue in Asia.
Per quanto antichissima, l’usanza di scrivere il proprio nome per convalidare un testo o documento è ancora molto diffusa e non ha ancora trovato un sostituto degno di questo nome (per quanto da tempo si provino firme digitali e cose del genere, funzionanti ma dalla diffusione ancora ridotta). Qualche giorno fa Slate ha raccontato come questa usanza è nata e quando si è diffusa, e come prevedibile è dovuto andare molto indietro con gli anni. Si dice infatti che le comunità ebraiche si servivano di firme scritte nel Secondo secolo dopo Cristo, mentre i musulmani le impiegarono già dai tempi dell’Egira, nel 622 dopo Cristo. In Europa, invece, le prime firme risalgono al sesto secolo ma il loro uso si impose con il diffondersi dell’istruzione, tra il XVI e il XVII secolo. Nel 1677 l’Inghilterra promulgò uno “Statuto contro le frodi”, che stabiliva che i contratti dovevano essere scritti e autenticati con delle firme. La pratica venne adottata anche negli Stati Uniti, all’epoca colonia britannica.
Perché firmiamo? la storia di un'usanza antica che la tecnologia non ha soppiantato.
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega
Il ministro di Saint Lucia conferma che la lettera su Tulliani è sua. Conferenza stampa di tre minuti che spiega poco ma pesa molto.
Domenica 16 marzo su National Geographic Channel (visibile solo su Sky) sarà trasmessa la prima puntata di “Cosmos: Odissea nello spazio”, una nuova serie di divulgazione astronomica ispirata alla serie originale “Cosmos” trasmessa nel 1980 dalla PBS negli Stati Uniti e condotta dal grande divulgatore scientifico e scrittore di fantascienza Carl Edward Sagan (in Italia andò in onda all’interno di Quark). Con i suoi effetti speciali e un modo di raccontare lo spazio molto informale ma comunque accurato, “Cosmos” fece epoca e negli anni è diventata un punto di riferimento importante per la divulgazione scientifica fatta in televisione. La nuova serie è condotta dall’astrofisico e divulgatore statunitense Neil deGrasse Tyson ed è prodotta tra gli altri da Seth MacFarlane, l’ideatore delle serie animate I Griffin, American Dad! e The Cleveland Show. Il primo episodio del nuovo “Cosmos” è già andato in onda negli Stati Uniti su FOX, ricevendo critiche molto positive, soprattutto per la straordinaria scelta delle immagini e delle elaborazioni al computer per raccontare come è fatta quell’enorme cosa che ci circonda, e ci rende piccolissimi, come lo Spazio. Come dimostrano queste foto scelte dalla NASA per celebrare il ritorno di “Cosmos”, la materia prima per fare lo show era del resto già di ottima qualità.
Il ritorno di “Cosmos”. Le fantastiche immagini scelte dalla NASA per festeggiare la nuova edizione di una leggendaria trasmissione di divulgazione astronomica: ricomincia domenica, anche in Italia.
Martedì sera è morto a San Diego, in California, Ravi Shankar, grande musicista indiano e leggendario suonatore di sitar. Shankar aveva 92 anni, negli ultimi giorni la sua salute era peggiorata e non si era ripreso da un’operazione al cuore che aveva subito lo scorso giovedì. Shankar è famoso, tra le altre cose, per aver insegnato a suonare il sitar a George Harrison dei Beatles e per aver contribuito a diffondere la musica indiana in Occidente. È anche il padre della cantante americana Norah Jones. Ravi Shankar a Woodstock
È morto Ravi Shankar. Aveva 92 anni, era un leggendario suonatore di sitar e insegnò a suonarlo a George Harrison dei Beatles: qualche video.
Ci sarà uno sciopero del trasporto aereo per tutta la giornata di mercoledì 9 ottobre, deciso dalla Federazione Nazionale Trasporto Aereo (FNTA), che raggruppa una serie di sindacati. Lo sciopero durerà 24 ore e Alitalia ha pubblicato una lista dei voli cancellati, 221 in totale tra 8, 9 e 10 ottobre: Alitalia ha infatti fatto sapere che «come conseguenza delle cancellazioni dei voli del 9 ottobre per gli scioperi di 24 ore, la Compagnia è stata costretta ad annullare anche alcuni collegamenti nella serata dell’8 ottobre e nella prima mattinata del 10 ottobre». Scioperi settore trasporto aereo proclamati da alcune sigle sindacali per l'intera giornata di mercoledì 9 ottobre. È attivo il numero verde gratuito 800.65.00.55 (dall'Italia) e il numero +39.06.65649 (dall'estero). Qui la lista dei voli cancellati https://t.co/c4gjL1N8qz pic.twitter.com/27DtRlWrrz
Lo sciopero del trasporto aereo di mercoledì 9 ottobre. Durerà 24 ore e riguarderà i dipendenti di Alitalia: è stata annunciata la cancellazione di più di 200 voli.
Flipboard, un tempo una delle applicazioni più popolari per leggere gli articoli dei siti di notizie in un formato più pratico per smartphone e tablet, è in difficoltà a causa della crescente concorrenza e delle molte app realizzate direttamente dai siti di informazione per raggiungere i loro lettori. I problemi sono evidenti e negli ultimi mesi hanno portato molti dipendenti e dirigenti ad abbandonare la società, fondata appena cinque anni fa pochi mesi dopo la presentazione del primo iPad. Il cofondatore Evan Doll e il responsabile tecnologico Eric Feng hanno lasciato Flipboard nelle ultime settimane, mentre l’azienda ha valutato la possibilità di vendersi a un’altra società. Il grande successo iniziale aveva consentito a Flipboard di raccogliere in poco tempo cospicui investimenti, circa 210 milioni di dollari serviti finora per espandere il personale dell’azienda e per lavorare a nuovi servizi da inserire nell’applicazione. Gli investitori chiedono all’amministratore delegato della società, Mike McCue, di portare innovazioni e rinnovare il modello di business utilizzato finora e che non ha fruttato a sufficienza, alcuni investitori vorrebbero inoltre che McCue vendesse Flipboard a qualche altra grande azienda di Internet, in modo da ottenere nuove risorse per tornare a crescere.
I guai di Flipboard. La famosa applicazione per leggere gli articoli online fatica a reggere la concorrenza, a generare ricavi e a trovare qualcuno che ci voglia investire.
La casa editrice irlandese Roads ha pubblicato un libro dal titolo Reflections: Gardens che mostra i più importanti esempi di progettazione dei giardini (garden design) nel mondo. Il libro raccoglie decine di fotografie che ritraggono alcuni dei giardini più famosi del mondo, da quelli classici a quelli moderni, passando dalle inaspettate oasi verdi nel deserto dell’Arizona agli storici giardini di Versailles fino ai giardini futuristici di Singapore, descrivendo non solo le caratteristiche di questi luoghi legate al clima e alla cultura ma anche l’influenza dei comportamenti umani nelle scelte di progettazione. Le fotografie raccolte evidenziano anche tutte le differenze tra giardini classici e moderni, come spiega il curatore del libro, Andrew Grant: “La clonazione e le tecniche innovative di coltivazione hanno modificato radicalmente la tavolozza dei potenziali materiali vegetali per i garden-designer del XXI secolo. Allo stesso modo, la raffinatezza di acciaio, vetro, cemento e plastica, insieme alle tecnologie digitali, ha aggiunto una grande varietà di opzioni per la progettazione e la costruzione di questi spazi”.
Il design dei giardini. Queste foto, raccolte in un libro, mostrano in quanti modi diversi può essere fatto un giardino.
Spike Lee ha fatto tanti ottimi film, ma quando si pensa a lui non si può non pensare a Fa’ la cosa giusta, il film più di Spike Lee tra tutti i film di Spike Lee, che fu mostrato per la prima volta al Festival di Cannes il 19 maggio 1989. Fa’ la cosa giusta inizia come una piccola e vivace storia di quartiere che, nell’arco di 24 ore, finisce con una morte e una rivolta. Girarlo fu piuttosto complicato e dopo l’uscita fece molto parlare, non solo per questioni di cinema: è un film che, seppur siano passati trent’anni, resta attuale per i suoi temi e apprezzato per il suo stile. Il titolo – Do the right thing, in inglese – arriva da una citazione di Malcolm X; a chi gli chiede cosa voglia dire “fare la cosa giusta”, Lee risponde che è una domanda che gli fanno solo i bianchi.
Prima e dopo “Fa’ la cosa giusta”. Come fu pensato e girato, e perché è rimasto, il film di Spike Lee presentato trent'anni fa a Cannes.
Da alcuni giorni su Facebook alcune persone stanno condividendo un link che dice cose come «Alitalia sta offrendo 2 biglietti gratuiti a tutti! Per festeggiare il suo anniversario!» e rimanda al sito alitalia-air.com, che non c’entra nulla con Alitalia anche se ne mostra il logo: è una truffa, e lo sono anche altri link simili su altre compagnie aeree, come KLM ed Emirates. Sui siti delle compagnie aeree in questione non si parla di nessuna promozione del genere. Andando sul sito linkato in questi post – mostra tre domande a cui si dovrebbe rispondere per vincere i biglietti – si rischia di sottoscrivere per errore un abbonamento a un servizio sgradito. I post appaiono così:
Non è vero che Alitalia regala biglietti aerei. È una truffa che gira su Facebook in questi giorni, a volte riferita anche ad altre compagnie aeree, come KLM ed Emirates.
Ieri, durante il Comic-Con, i produttori esecutivi di Lost Damon Lindelof e Carlton Cuse hanno presentato questo video, a metà tra una scena inedita e un contenuto extra. Di fatto è una rivisitazione ironica di una delle scene più intense della prima stagione di Lost, quella in cui Jack e Locke confrontano i loro modi completamente opposti di vedere quello che sta capitando loro sull’isola. Il video, in inglese con sottotitoli italiano, è da considerarsi spoiler per chi non abbia visto l’intera serie televisiva. Mentre Jack e Locke discutono, Jacob e il suo fratello cattivo – di cui non conosciamo il nome, anzi sì – chiacchierano nascosti tra i cespugli commentando molto di quello che accadrà nelle successive stagioni. Il Comic-Con si tiene ogni anno dal 1970 a San Diego ed è uno dei più grandi eventi del mondo per gli appassionati di fumetti, fantascienza, film e serie tv: negli ultimi anni si è dedicato anche a giocattoli, videogiochi e manga.
La nuova scena di Lost. La rivisitazione ironica di una scena della prima stagione, presentata ieri al Comic-Con.
Da ieri si parla molto di un comunicato del ministero della Salute nel quale viene definito “preoccupante” l’aumento del numero di casi di morbillo in Italia, dovuto principalmente a una sensibile riduzione delle vaccinazioni, il sistema più efficace per tenere sotto controllo il virus che causa la malattia. Al di là di qualche titolo eccessivamente allarmista sui giornali, il problema non deve essere sottovalutato: potrebbe causare un’ulteriore diffusione della malattia, che in alcuni casi può portare a serie complicazioni, talvolta letali. I numeri Da inizio anno il ministero della Salute ha rilevato più di 700 casi di morbillo in tutta Italia, il 230 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati rilevati 220 casi (quindi oltre il triplo). Il dato è ulteriormente preoccupante se messo a confronto con il numero complessivo di casi di morbillo di tutto l’anno scorso: 844. In poco più di due mesi si è già quasi raggiunta la quantità di contagi rilevati in un anno intero. Più della metà dei casi di morbillo rientra nella fascia di età tra i 15 e i 39 anni, con un aumento dei contagi tra medici, infermieri e più in generale in ambito sanitario. Le regioni maggiormente interessate sono Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana.
C’è un preoccupante aumento dei casi di morbillo. Nei primi mesi di quest'anno sono stati il 230 per cento in più rispetto allo stesso periodo nel 2016: la causa principale è il calo delle vaccinazioni.
Alcuni papiri e le pitture in due tombe egizie risalenti a circa 4.450 anni fa mostrano un frutto che in teoria non avrebbe dovuto essere lì: un’anguria. La sua presenza in un’area come quella della Valle del Nilo incuriosisce da tempo i ricercatori, convinti che gli antenati delle moderne angurie fossero originari dell’Africa occidentale, a migliaia di chilometri dall’Egitto. Ora un gruppo di ricercatori sostiene di avere trovato prove convincenti circa la discendenza delle nostre angurie da un frutto originario del centro del Sudan, relativamente più a portata di mano per gli antichi egizi. Per diverso tempo si era ipotizzato che l’anguria derivasse da un melone coltivato nell’Africa occidentale per i suoi semi, altamente proteici e ricchi di grassi. L’ipotesi della discendenza da quella parte del continente non era però compatibile con alcune tracce e testimonianze raccolte a oriente, compresi i disegni nelle tombe egizie. Per provare a risolvere il mistero, un gruppo internazionale di ricercatori si è messo alla ricerca delle specie di cucurbitacee – la famiglia di piante cui appartengono meloni, zucchine, zucche, cetrioli e angurie – diffuse in Africa nel corso del tempo e che potrebbero avere preceduto la domesticazione di uno dei frutti estivi più diffusi in molte aree del mondo.
Cosa ci faceva un’anguria nell’Antico Egitto. Compare in alcune iscrizioni ma si riteneva che a quell'epoca i suoi antenati fossero da tutt'altra parte: forse ora abbiamo capito.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che la Commissione ha approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il documento con cui l’Italia ha spiegato come intende spendere i finanziamenti europei del cosiddetto Recovery Fund, il principale strumento comunitario per stimolare la ripresa economica dopo la pandemia da coronavirus. L’annuncio, ormai dato per scontato da diverse settimane, è stato dato a Roma da von der Leyen in una conferenza stampa congiunta col presidente del Consiglio Mario Draghi. – Leggi anche: Un po’ di cose notevoli dentro il PNRR
Il PNRR è stato approvato dalla Commissione Europea. Ursula von der Leyen ha consegnato a Mario Draghi le conclusioni della Commissione europea sull'enorme piano di investimenti italiano.
TgCom ha trasmesso un’intervista abbastanza illuminante sull’approccio di alcuni manifestanti alle violenze di oggi nel centro di Milano: illuminante e quasi incredibile per l’associazione di sfacciataggine e vuotezza di pensiero, e ci si chiede quanto sia rappresentativa, forse non volendosi neanche rispondere.
Il manifestante che “spiega” le violenze di Milano, e che poi si è pentito. E ci si chiede se rappresenti molti come lui, o se sia un caso limite.
Durante una conferenza per sviluppatori di software, Facebook ha presentato una nuova versione del suo sistema di login – quello attraverso il quale ogni utente viene “riconosciuto” e accede al social network inserendo username e password – che prevede la possibilità di fare “login anonimi”. Una cosa importante da capire subito: benché Facebook chiami così questa nuova opzione, si parla esclusivamente dei login di Facebook che vengono offerti o richiesti da tantissime applicazioni esterne a Facebook, per collegare al social network i propri servizi: per esempio un’applicazione per scambiarsi messaggi, un gioco o una per ascoltare musica in streaming.
Il “login anonimo” su Facebook. Presto si potranno utilizzare le applicazioni esterne collegate a Facebook senza essere costretti a condividere i propri dati: cosa vuol dire?.
“Fortunatamente ora per tre anni non ci sono elezioni”. La frase è stata ripetuta come un mantra all’indomani delle scorse elezioni regionali da vari esponenti del centrodestra e del centrosinistra: i primi nell’auspicio che la fine della campagna elettorale placasse le tensioni nella maggioranza, i secondi nella speranza di riuscire a organizzarsi e preparare un progetto di lungo respiro verso le elezioni politiche. Al di là del fatto che questi mesi senza elezioni non sono stati affatto meno turbolenti di quelli che li hanno preceduti, non è vero che da qui a tre anni non ci saranno elezioni. Ce ne saranno, e pure di molto importanti: la prossima primavera si voterà infatti per le elezioni comunali a Milano, Torino, Bologna e diverse altre città italiane. Difficile dire oggi se e quanto le prossime elezioni amministrative potranno rappresentare un test per l’attuale maggioranza – ammesso che sia ancora maggioranza, con l’aria che tira – ma è comunque facilmente intuibile la ragione per cui lo scenario più interessante e delicato è quello di Milano. Le elezioni a Bologna e Torino sono aperte e contendibili, ma al centrosinistra potrebbe bastare non fare disastri per confermarsi al governo. A Milano, nonostante uno storico dominio del centrodestra, la partita è più interessante: un po’ per le condizioni in cui versa l’amministrazione di Letizia Moratti, il cui operato non è stimato nemmeno da molti suoi alleati, un po’ perché da tempo si attende un segno di vita e ripresa da parte del centrosinistra milanese, e conquistare la città di Berlusconi provocherebbe un terremoto politico dalle conseguenze imprevedibili.
Il prossimo sindaco di Milano. Il centrodestra ricandiderà - malvolentieri - Letizia Moratti, il centrosinistra è ancora in alto mare. E le primarie?.
Aspettiamo e vediamo cosa succederà il 14 dicembre prima di fare analisi e bilanci, ma in questo momento probabilmente i finiani non stanno passando un momento eccezionale. Il 3 dicembre Futuro e Libertà aveva presentato una mozione di sfiducia, sottoscritta anche da UdC, ApI e MpA. Bocchino annunciò che la maggioranza non esisteva più, e fino a ieri diceva che «siamo 316 a 311». In realtà a fare i conti oggi il governo rischia di farcela, per un pelo. Ieri avevamo detto che c’erano due cose da tenere d’occhio: i due deputati della SVP e i tre indecisi (due dell’IdV, uno del gruppo misto). L’astensione dei due deputati della SVP, che pare ormai certa, avrà l’effetto di abbassare il quorum: a Berlusconi non servono più 316 voti bensì 314. I tre indecisi si spostano pericolosamente verso il voto al governo: ieri i deputati Razzi e Grassano hanno annunciato il voto per il governo, e quest’ultimo aveva persino firmato la mozione di sfiducia del terzo polo. A loro si aggiungerà forse Scilipoti, il colorito ex esponente dell’IdV che ieri ha detto di essere ancora indeciso, Giampiero Catone, che è entrato in Futuro e Libertà e ne è uscito poco dopo; persino Paolo Guzzanti, dopo aver detto peste e corna di Berlusconi negli ultimi mesi, viene dato in dubbio dai giornali, orientato a non votare la sfiducia.
Berlusconi ce la fa? a quattro giorni dal voto di sfiducia si mette meglio per il governo.
Martedì l’Ufficio federale dei cartelli, cioè l’antitrust tedesca, ha aperto due indagini su Google e la società madre Alphabet, per valutare se abbiano una propria posizione dominante su mercati diversi (per via dei vari servizi come YouTube, Google Maps, il motore di ricerca eccetera), e se compiano irregolarità nel trattamento dei dati personali degli utenti. Recentemente l’antitrust tedesca aveva aperto indagini simili su Facebook e Amazon: per via di una legge entrata in vigore a gennaio, infatti, alle società per cui viene riconosciuta una posizione dominante in settori diversi possono essere vietate certe pratiche ritenute anticoncorrenziali.
L’antitrust tedesca ha aperto due indagini su Google, in materia di concorrenza e trattamento dei dati personali.
Domani, lunedì 6 luglio, i 180 migranti soccorsi nei giorni scorsi dalla Ocean Viking saranno trasferiti su un’altra nave dove faranno la quarantena per via del coronavirus, scrive Avvenire. La notizia è stata confermata ad ANSA da una fonte del ministero dell’Interno, ma non è ancora stata ufficializzata. Ancora sabato sera SOS Mediterranée, l’ong che gestisce la nave, aveva detto di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. La nave per la quarantena dovrebbe essere la Moby Zazà, che in questi giorni sta ospitando 211 migranti in isolamento soccorsi nelle scorse settimane. UPDATE Leggiamo notizie che citano i piani di sbarco per i 180 naufraghi. La #OceanViking non ha ricevuto alcuna notizia ufficiale.
Lunedì i 180 migranti della Ocean Viking saranno trasferiti su una nave dove faranno la quarantena, scrive Avvenire.
Dopo le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013, i mezzi di comunicazione hanno rivolto grande attenzione ai parlamentari eletti con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, una forza politica fondata solo nel 2009 che ha raggiunto il 25 per cento dei voti ottenendo l’elezione di 108 deputati e 54 senatori. Un tema ricorrente di queste settimane, conseguenza di quell’attenzione, è individuare alcuni eletti che hanno esposto o espongono tuttora credenze bizzarre, strampalate, se non apertamente complottiste. L’ultimo caso è quello del neodeputato Paolo Bernini, eletto in Emilia-Romagna, che ha parlato a un giornalista di una specie di “documentario” complottista che ebbe grande successo qualche tempo fa, Zeitgeist, dicendo che gli aveva mostrato il mondo “in un modo completamente diverso” e sostenendo che gli Stati Uniti impiantano microchip sotto la pelle dei cittadini.
I complottisti in Parlamento. Ci sono già stati, prima di quelli del M5S: negli ultimi anni, per esempio, sono state presentate decine di interrogazioni sulle scie chimiche, ecco da chi.
Snowflake, una startup tecnologica americana che si occupa di gestione dei dati su cloud, ha fatto mercoledì il più ricco debutto in borsa della storia per un’azienda di software. Prima di cominciare le vendite a Wall Street, Snowflake aveva fissato il prezzo delle sue azioni a 120 dollari l’una, ma la richiesta è stata così alta che poche ore dopo l’apertura dei mercati si vendevano a 319 dollari. Alla fine della giornata il prezzo delle azioni era 253 dollari, più del doppio della richiesta iniziale. Snowflake, che a febbraio di quest’anno era stata valutata 12,4 miliardi di dollari, mercoledì sera ne valeva più di 80. Cos’è Snowflake In inglese si dice che Snowflake fa “warehousing”: significa che il suo software consente alle aziende di gestire la mole sempre più grande di dati prodotti e di usarli in modo più efficiente. In particolare, Snowflake è specializzato nel settore cloud. La maggior parte delle aziende ormai non conserva più i dati su computer di proprietà, ma li affida a servizi che li rendono disponibili e più accessibili attraverso internet. I principali fornitori di servizi di cloud nel mondo sono Amazon, Google, Microsoft e Oracle.
Il gran successo in borsa di Snowflake. È un'azienda che si occupa di "cloud" e ha fatto il più ricco debutto a Wall Street per una società di software: c'entrano la pandemia e Warren Buffett.
Lo scambio dei primi future nella storia dei bitcoin è iniziato alla 18 di domenica (le 24 di lunedì in Italia) presso il Chicago Board Options Exchange negli Stati Uniti. L’utilizzo di prodotti finanziari legati ai bitcoin ha segnato un nuovo importante passo in avanti per la valuta virtuale, sulla quale restano comunque grandi dubbi per quanto riguarda la sua stabilità e affidabilità. I future sono un tipo di contratto nel quale un acquirente e un venditore si mettono d’accordo sul prezzo di un particolare bene, che dovrà essere reso disponibile nel futuro, da qui il nome. I future sono ormai disponibili per ogni sorta di bene, ma solitamente sono impiegati soprattutto nella contrattazione di materie prime come oro, petrolio e cacao. Il contratto disponibile al CBOE scade il prossimo gennaio e ha aperto a 15mila dollari, per poi raggiungere i 16.660 dollari dopo appena sei minuti di contrattazione, una crescita dell’11 per cento. Dopo l’entusiasmo iniziale, il prezzo è iniziato a scendere e poi a risalire arrivando fino a 18.220 dollari. Secondo le stime, nelle prime tre ore circa 1.000 contratti hanno cambiato proprietario. Gli scambi non avvengono direttamente in bitcoin, ma attraverso il sistema di scambio Gemini, uno dei più grandi per la conversione tra la valuta virtuale e altre valute.
I bitcoin ora sono scambiati in borsa a Chicago.
Dopo la vittoria del Sì al referendum sul taglio del numero dei parlamentari, ci sono diverse riforme di cui il Parlamento si dovrà occupare in vista della nuova legislatura: una serie di modifiche costituzionali chieste soprattutto dal PD per correggere il bicameralismo perfetto, e poi l’adeguamento della legge elettorale, condizione che sempre il PD aveva posto per dare il proprio sostegno alla riforma proposta dal M5S e al Sì al referendum. Lo scorso 10 settembre la commissione Affari costituzionali della Camera ha adottato il testo base della nuova legge elettorale, scritto già a gennaio dal presidente della commissione Giuseppe Brescia, esponente del Movimento 5 Stelle. La proposta era stata sostenuta dal PD e dal M5S, contro le opposizioni, mentre Italia Viva non aveva partecipato al voto e LeU si era astenuta. Il testo è tuttora fermo in commissione e la discussione, quando inizierà, sarà probabilmente molto lunga: su alcuni punti nemmeno nella maggioranza c’è un accordo definitivo.
E quindi ci risiamo con la legge elettorale. È stata posta come condizione dal PD per approvare il taglio del numero dei parlamentari: un testo base c'è, ma tutti i partiti hanno dubbi e riserve.
È stato pubblicato il programma del Primavera Sound 2020, uno dei più popolari e apprezzati festival europei di musica pop e rock che si tiene ogni anno a Barcellona. Il Primavera Sound 2020 si terrà dal 3 al 7 giugno, e tra gli artisti più famosi che suoneranno ci saranno i The National, Beck, Pavement, Iggy Pop, i Massive Attack, Lana Del Rey, Bauhaus e gli Strokes. Suoneranno inoltre decine di altri cantanti e gruppi. I biglietti sono in vendita qui a partire da 195 euro. Caption this. ? #PS2020 #BestFestivalForeverTickets on sale at 10am https://t.co/rbkYG3lNIm pic.twitter.com/Y1SKapshGy
È uscito il programma del Primavera Sound 2020. Suoneranno i The National, Beck, i Pavement, Iggy Pop, i Massive Attack, Lana Del Rey e gli Strokes, tra gli altri.
Nel pomeriggio di ieri il presidente della Repubblica ha concluso gli interventi istituzionali della festa del 17 marzo con un discorso alle camere riunite a Montecitorio, accolto da tutti come importante e benvenuto nel cercare di opporsi alle divisioni che mettono a rischio l’unità dell’Italia.
Il discorso di Napolitano. L'intervento a Montecitorio per il 17 marzo, contro le divisioni del paese.
Other Music è uno dei più amati negozi di dischi di Manhattan, e poiché Manhattan non è un posto come un altro è conosciuto da tantissimi appassionati di musica in tutto il mondo, e dai turisti che ci sono finiti bighellonando a Downtown. Ancora per qualche settimana lo si incontra dopo aver attraversato Broadway venendo da Washington Square: è un semplice stanzone, un po’ trascurato e illuminato dalle grandi finestre. Ma Other Music chiuderà il 25 giugno: un po’ seguendo il trend della chiusura dei negozi di dischi indipendenti in mezzo mondo, un po’ perché i costi di gestione di quello spazio sono diventati insostenibili. Il New York Times ha chiesto a Josh Madell, co-proprietario di Other Music, di scegliere dieci dischi che rappresentino il negozio. La selezione di Madell è stata molto varia: ci sono classici della musica degli anni Settanta, come History of Melody Nelson di Serge Gainsburg, insieme a dischi hip hop, come Donuts di J Dilla, insieme a dischi più recenti di famose band rock newyorchesi legate al negozio. Belle & Sebastian, “If You’re Feeling Sinister” È il secondo disco della band scozzese dei Belle & Sebastian, uscito nel 1996. Il gruppo sarebbe diventato famoso soprattutto qualche anno dopo, per The Boy with the Arab Strap, ma If You’re Feeling Sinister è oggi considerato il loro disco migliore, e tra i più importanti della musica alternativa degli anni Novanta.
I 10 dischi di Other Music. Uno dei più noti e amati negozi di Manhattan chiude alla fine del mese: il suo proprietario ne racconta la storia, per dischi.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 21.315 casi positivi da coronavirus e 264 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 27.600 (465 in più di ieri), di cui 3.082 nei reparti di terapia intensiva (100 in più di ieri) e 24.518 negli altri reparti (365 in più di ieri). Sono stati analizzati 167.974 tamponi molecolari e 105.992 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’11,8 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,3 per cento. Nella giornata di sabato i contagi registrati erano stati 26.062 e i morti 317. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (4.334), Emilia-Romagna (3.023), Campania (2.449), Lazio (1.812) e Veneto (1.587).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, domenica 14 marzo.
Il servizio online Instagram, che offre a chiunque filtri per migliorare e cambiare le proprie fotografie e l’opportunità di condividerle in rete, è ormai da molto tempo un pezzo del panorama dei social network più diffusi e popolari. Tanto che la settimana scorsa una discussione sull’uso e la proprietà delle foto che Instragam aveva ritenuto leciti ha generato molta agitazione e polemiche, fino a che Instagram ha deciso di cambiare l’impostazione proposta. A dimostrazione del rilievo anche artistico e professionale che i filtri di Instagram e di altri servizi simili – come Hipstamatic o Snapseed – ormai hanno assunto, il loro uso si è esteso anche a molti fotografi professionisti (con scandalo di altri loro colleghi) e ormai le stesse agenzie di stampa diffondono spesso immagini prodotte appunto con Instagram. Sia per reportage originali che per eventi già molto coperti con i sistemi di fotografia tradizionale. – La prima foto su Instagram – Luca Sofri: Tre anni con Hipstamatic
I fotografi e Instagram. Tra le polemiche dei giorni scorsi sulla proprietà e l'uso delle immagini condivise, sempre più spesso professionisti e agenzie lo usano per i reportage più vari.
A distanza di alcuni mesi dalle inchieste pubblicate da The Verge sui forti stress psicologici cui sono sottoposti i moderatori di Facebook, le cose non sembrano essere migliorate molto presso alcune delle società esterne che effettuano la moderazione per conto del social network. Il Guardian ha intervistato diversi dipendenti di un’azienda di Berlino che ha in appalto parte dei servizi per moderare i contenuti, ottenendo racconti molto simili a quelli ottenuti nei mesi scorsi da The Verge, e che avevano spinto Facebook ad annunciare provvedimenti e miglioramenti. Per la nuova inchiesta sono stati intervistati ex e attuali dipendenti dell’azienda berlinese, che hanno spiegato di avere visto colleghi cambiare il loro comportamento, diventando sempre più interessati alle teorie del complotto o a posizioni e organizzazioni estremiste. Molti hanno detto di sentirsi schiacciati dall’enorme mole di lavoro e dai ritmi serrati imposti, che richiedono la moderazione di centinaia di contenuti per ogni turno di lavoro. In otto ore, ogni impiegato revisiona centinaia di immagini con contenuti violenti, nudità e messaggi di ogni tipo (soprattutto d’odio), con la responsabilità di decidere se possano o meno rimanere su Facebook. Gli uffici sono attivi 24 ore su 24 tutta la settimana e ci sono turni sia nei fine settimana sia di notte, con una paga molto bassa.
La vita dei moderatori di Facebook è ancora grama. Il Guardian ha raccontato le condizioni di lavoro di una società esterna di Berlino, mostrando come sia cambiato poco dopo le inchieste dei mesi scorsi.
Martedì il gruppo svedese di arredamento Ikea ha annunciato che sposterà tre suoi centri di produzione dall’Asia all’Italia. L’annuncio arriva anomalo e promettente in un momento storico in cui la produzione viene invece delocalizzata sempre di più nei paesi emergenti. Ikea ha fatto sapere che trasferirà in Italia diverse «produzioni di cassettiere, rubinetterie e giocattoli, che ora saranno realizzate in Piemonte e non più in Asia», aumentando così il numero dei fornitori italiani, che erano 24 a fine 2011. Da questi centri arriva l’otto per cento della produzione mondiale di Ikea, facendo dell’Italia il terzo produttore al mondo dopo Cina (22 per cento) e Polonia (18 per cento). “Abbiamo individuato nuovi partner italiani che hanno preso il posto di fornitori asiatici”, ha spiegato in un comunicato stampa l’amministratore delegato di Ikea Italia Lars Petersson: “Grazie alla loro competenza, al loro impegno e alla capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore e a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici”. Dunque la scelta sarebbe dovuta principalmente alla qualità che assicurano i fornitori italiani, secondo Ikea superiore a quella garantita dagli asiatici. In Italia Ikea ha recentemente aperto un punto vendita a Catania (il primo della Sicilia) e farà lo stesso nel 2012 a San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti, portando così a 20 i punti vendita in Italia (che nel 2011 sono stati visitati da circa 46 milioni di clienti). Un altro negozio è in progetto a Pisa. Le prime tre regioni italiane da cui si rifornisce il gruppo svedese sono il Veneto, dove viene prodotto il 38 per cento degli acquisti in Italia, il Friuli con il 30 per cento e la Lombardia con il 26. Per quanto riguarda le vendite, invece, il mercato italiano rappresenta il 7 per cento del fatturato mondiale di Ikea, essendo il quarto Paese dopo Germania (16 per cento), Usa (12 per cento) e Francia (10 per cento).
Ikea intanto investe sull’Italia. Nel 2012 trasferirà in Piemonte altri tre centri di produzione dall'Asia: l'Italia è il terzo fornitore del mondo.
Come per la maggior parte degli attori e delle attrici, anche per Sigourney Weaver si possono scegliere un film e un decennio: il film è Alien e il decennio è quello degli anni Ottanta. Il personaggio di Ellen Ripley, da lei interpretato anche in tre sequel di Alien, è stato potente e a suo modo rivoluzionario. Fu difficile liberarsene ma Weaver ci riuscì, mostrando di saper far ridere e piangere anche fuori dalla fantascienza. Non ha mai rinnegato il suo ruolo in Alien, ma dopo provò a fare molto altro: in film piccoli e d’autore e in altri grandissimi come Avatar. E non vuole smettere: oggi compie 70 anni e nei prossimi ha già in programma di recitare in un nuovo Ghostbusters e in almeno un altro Avatar. Sigourney Weaver nacque a Manhattan, New York, nel 1949, figlia di un’ex attrice e di un produttore televisivo, per un paio di anni presidente dell’emittente televisiva NBC. Il suo vero nome è Susan Alexandra ma già a 15 anni, ancora prima di mettersi a recitare, scelse di chiamarsi Sigourney, come un personaggio del Grande Gatsby.
Sigourney Weaver non è solo Ellen Ripley. Compie oggi settant'anni: nonostante il suo ruolo in "Alien" sia ricordato più di ogni altro, ha fatto vedere che non è solo quella cosa lì.
È stata da poco ritrovata una mappa della Terra di Mezzo, il continente immaginario dove sono ambientati Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, annotata a mano da J.R.R. Tolkien, autore di entrambi i romanzi fantasy. La mappa era conservata in una copia del Signore degli Anelli appartenente alla celebre illustratrice Pauline Baynes, che fu la prima a illustrare Le cronache di Narnia di C. S. Lewis, e che nel 1970 ricevette il compito dalla casa editrice Allen & Unwin di disegnare una mappa della Terra di Mezzo. La mappa è stata scoperta alla Blackwell’s Rare Books di Oxford, un punto vendita della catena di libri Blackwell’s dedicata ai volumi rari e antichi, dov’era stata consegnata la copia di Baynes. Blackwell’s ha messo in vendita la mappa a 60mila sterline, circa 83.400 euro, spiegando che è il più importante ritrovamento degli ultimi vent’anni relativo a Tolkien. Tra le annotazioni, in matita e inchiostro verde, di Tolkien si legge che Hobbiton (Hobbiville nell’edizione italian), la città della Contea Baggins dove vive Frodo Baggins, uno dei protagonisti, «è da considerarsi alla stessa latitudine di Oxford», dove Tolkien insegnò all’università e scrisse Lo Hobbit e i primi due volumi del Signore degli anelli. Le note indicano anche che la spettacolare città fortificata di Minas Tirith – costruita dagli umani del regno di Gondor, dove si svolge la battaglia dei Campi del Pelennor ne Il ritorno del re (il terzo volume della saga) – è ispirata a Ravenna. Tra i punti di riferimento della mappa ci sono anche Cipro, Gerusalemme e Belgrado.
La mappa della Terra di Mezzo con le note di Tolkien. Ritrovata da poco in una libreria di Oxford, che l'ha messa in vendita per 80mila euro: si scoprono molte cose, per esempio che Minas Tirith è ispirata a Ravenna.
La compagnia aerea Air New Zealand ha un nuovo video con le istruzioni di sicurezza per i suoi viaggi, ed è notevole come il precedente: stavolta ci sono i giocatori di rugby della nazionale, i cosiddetti All Blacks, con l’allenatore Steve Hansen, e anche le comparsate dell’australiano David Campese, dell’inglese Martin Johnson e dell’argentino Agustin Pichot. Il tema del video è il film Men In Black. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le istruzioni di sicurezza in volo spiegate dagli All Blacks. Il nuovo video della compagnia aerea Air New Zealand è notevole come il precedente: stavolta il tema è "Men In Black".
Terenzio Longobardi sul sito dei Mille fa un primo bilancio di alcune conseguenze che ha avuto fin qui la concorrenza nel settore ferroviario dell’alta velocità tra Nuovo Trasporto Viaggiatori e Trenitalia. Dall’inizio del servizio, avvenuto nell’aprile di quest’anno, a tutto novembre, il nuovo treno Italo di NTV ha totalizzato oltre 1.600.000 viaggiatori, con un record giornaliero di 10.333 passeggeri. E anche il load factor (tasso di riempimento medio) è passato dal 41 al 46 per cento, contro il 30 per cento programmato, inducendo ormai a puntare al 65 per cento per il 2014. Ma dall’ufficio stampa di Trenitalia ribattono di non riscontrare per ora mutamenti di rilievo nelle cifre della loro clientela (25 milioni nel 2011), a dimostrazione che la concorrenza sui binari italiani funge anche da moltiplicatore degli utenti serviti.
Conseguenze della concorrenza ferroviaria. Prezzi mediamente più bassi, più persone prendono il treno, ne soffre soprattutto Alitalia.
L’Irlanda è l’unico paese dell’Unione Europea che sottoporrà a referendum popolare il cosiddetto Fiscal Compact, ossia il Patto di Bilancio europeo approvato a inizio anno che fissa nuove norme e limiti ai bilanci e alle economie dei singoli stati. Il referendum si terrà il prossimo 31 maggio e questa data ieri è stata confermata dal vicepremier e ministro degli Esteri irlandese Eamon Gilmore, nonostante il nuovo presidente francese François Hollande abbia ripetuto più volte di voler rinegoziare il trattato. Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha già detto che il Fiscal Compact “non è negoziabile”, ma l’Irlanda corre comunque il rischio di tenere alla fine del mese un referendum su una versione dell’accordo destinata potenzialmente a cambiare. Hollande vedrà Merkel il 16 maggio, il giorno dopo il suo insediamento all’Eliseo. In Irlanda i partiti di governo, ossia il Fine Gael del premier Enda Kenny e i laburisti di Gilmore, stanno facendo campagna per il “sì” al trattato, anche se proprio ieri Kenny ha detto di “sostenere fermamente Hollande nelle sue richieste per la crescita”. Secondo Kenny la crescita per l’Europa dovrà essere garantita da un nuovo trattato che andrebbe ad affiancare il Fiscal Compact già esistente. Un ultimo sondaggio vede il “sì” al Fiscal Compact in vantaggio con il 47 per cento delle preferenze di voto. Il “no” sarebbe al 35 per cento, ma la percentuale di indecisi (18 per cento) è molto alta e preoccupa il governo. Anche perché nel 2008 l’elettorato irlandese ha già detto di no a un altro trattato europeo, quello di Lisbona, poi ratificato grazie a un secondo referendum.
Il referendum sull’austerità. L'Irlanda vota il 31 maggio sul Fiscal Compact, che nel frattempo potrebbe cambiare: secondo i sondaggi i "sì" sono in vantaggio ma ci sono un sacco di indecisi.
At first glance di Lorenzo Masi è uno dei cinque progetti – scelti tra 593 – del Circuito Off, la sezione del festival internazionale di fotografia “Cortona On The Move – fotografia in viaggio” dedicata ai giovani talenti. Le fotografie sono state scattate nell’autunno del 2012 e raccontano i grandi cambiamenti degli ultimi tempi e le notevoli differenze tra le varie zone del paese. «Dalla dinamica capitale Pechino – spiega Masi – a una delle più grandi città del mondo, Shanghai; dalla culturalmente importante provincia di Shanxi alla prevalentemente rurale provincia di Guangxi, passando attraverso Hong Kong, città d’avanguardia mondiale. Un paese in continua evoluzione, un mix strano e inaspettato di cultura antica e moderna, capitalismo occidentale e socialismo. Con una classe media in ascesa e un enorme numero di operai con un basso stipendio senza diritti, la Cina rappresenta l’ultima sfida alla convinzione che il capitalismo sia una fonte di diritti e democrazia».
Angoli della Cina. Un reportage fotografico in mostra al festival di Cortona racconta i grandi cambiamenti e le enormi differenze nel paese: da Pechino a Shanghai alla provincia rurale di Guangxi.
Il 2011 è stato l’anno del nuovo iPad, l’anno di un iPhone che è praticamente uguale a quello di prima, l’anno dei tablet e degli smartphone che usano Android e l’anno di Google+, che per ora non usa quasi nessuno. Le novità non sono mancate, ma come spiega Kevin Sintumuang sul Wall Street Journal per il nuovo anno ci sono ancora diversi desideri tecnologici da esaudire, per impallinati e semplici appassionati. Speranze dalle quali abbiamo preso spunto per mettere insieme i dieci desideri legati alla tecnologia del 2012. 1. Fotocamera facile da usare come un cellulare Le fotocamere degli smartphone sono di solito molto semplici da usare, hanno sensori sempre più raffinati e offrono spesso risultati comparabili a quelli delle macchine fotografiche digitali compatte. Queste ultime hanno menu complicati, difficili da usare e con funzioni che richiedono tempo per avviarsi. Viene da chiedersi perché produttori come Samsung, che progettano e costruiscono sia macchine fotografiche che smartphone, non abbiano studiato qualche soluzione per semplificare la vita agli appassionati di fotografia. Le risorse ci sono e sappiamo che funzionano: basterebbe trasferirle dagli smartphone alle fotocamere.
Dieci desideri tecnologici per il 2012. Fotocamere facili da usare come un cellulare, un iPad con qualche pollice in meno e un senso a Google+, tra le altre cose.
La tensione tra l’autore che nel mondo dell’editoria è diventato sinonimo di grande investimento inatteso e il suo editore che se lo è trovato per le mani ieri forse ha raggiunto un punto di non ritorno. Certo, Roberto Saviano è molto più di un grande successo economico, e Mondadori è molto più di una grande macchina da soldi: ma quest’ultima ieri è sembrata essere anche molto meno, quando Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, ha ritenuto di rispondere personalmente ma anche nella sua qualità di presidente a una dichiarazione di Saviano che nulla aveva a che fare col suo rapporto con l’editore. «Mi fa letteralmente orrore che una persona come Roberto Saviano, che ha sempre dichiarato di voler dedicare ogni sua energia alla battaglia per il rispetto della libertà, della dignità delle persone e della legalità, sia arrivata a calpestare e di conseguenza a rinnegare tutto quello per cui ha sempre proclamato di battersi»
Chi mi fa orrore. Roberto Saviano risponde a Marina Berlusconi, che ieri ha fatto male il suo lavoro di editore.
È di pochi giorni fa la notizia della rinuncia da parte di Disney ad acquistare Twitter, la società che gestisce uno dei più famosi social network al mondo, da tempo in difficoltà. In precedenza si erano già fatti da parte, dopo alcuni iniziali tentativi, Salesforce – una società americana che si occupa di servizi di cloud per le aziende – e Google. Ancora più recente è la decisione di Twitter di chiudere a breve Vine, la sua app per produrre brevi video in loop. A scoraggiare i possibili compratori sono soprattutto i problemi nel tenere sotto controllo i più ostili fra i propri utenti, come si è visto ad esempio nel caso dei tweet razzisti rivolti all’attrice di Ghostbusters Leslie Jones, o delle migliaia di insulti che vengono scambiati quotidianamente sul social network. A tutto questo vanno aggiunte le croniche difficoltà di Twitter ad attrarre nuovi utenti. Negli ultimi tempi i suoi dirigenti hanno provato a rimediare a questi problemi, ma senza successo. Il giornalista di Fusion Alexis Madrigal, fra i più rispettati giornalisti americani quando si parla di tecnologia e innovazione, ha sostenuto di recente che per “salvarsi” Twitter dovrebbe essere acquistato da Facebook.
Facebook dovrebbe comprare Twitter. Sarebbe il posto ideale dove proporre i propri video in diretta, mentre Twitter potrebbe beneficiare di un pubblico più ampio: ne scrive Alexis Madrigal su Fusion.
Nelle ultime settimane le principali cariche dello stato, insieme a politici di primo piano di maggioranza e opposizione, hanno dato grande risalto allo sgombero e alle demolizioni di alcune abitazioni costruite da una famiglia della criminalità locale romana, i Casamonica. Oggi, per esempio, il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è infilato un casco, è salito su una ruspa dell’Esercito e ha cominciato ad abbattere una villa confiscata nel quartiere Romanina, dove grazie a un investimento della regione Lazio nascerà un parco pubblico attrezzato. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.2';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
Gli sgomberi e le demolizioni contro i Casamonica. In questi giorni governo e amministratori locali fanno a gara per partecipare e prendersi il merito delle operazioni contro la famiglia criminale romana.
Kettlewell è una piccola cittadina nello Yorkshire Dales, nel nord dell’Inghilterra, che ogni anno organizza un festival degli spaventapasseri: per una settimana nelle strade, nel comune e nella chiesa del paesino si possono incontrare numerosi spaventapasseri vestiti nei modi più originali dagli abitanti del luogo. Quest’anno il festival, che è iniziato sabato 13 agosto e durerà fino a domenica 21, è dedicato ai mestieri e la maggior parte degli spaventapasseri impersona una professione: il fotografo, il barista, il soldato, il carpentiere. Alcuni abitanti hanno deciso di non rispettare il tema del festival e hanno agghindato i loro spaventapasseri da personaggi delle fiabe, cantanti e persino come il principe William e Kate Middleton il giorno del loro matrimonio. Il festival è stato organizzato per la prima volta nel 1994 per raccogliere dei fondi per la scuola locale. In quell’occasione vennero realizzati oltre cento spaventapasseri e da allora l’evento è stato ripetuto ogni anno attirando migliaia di visitatori.
Il festival degli spaventapasseri di Kettlewell. Baristi, fotografi, giocatori di rugby e anche il principe William e Kate Middleton il giorno del loro matrimonio.
Nella raccolta degli animali fotografati nei giorni scorsi spiccano pesci che saltano cascate, uno springbok, l’animale nazionale in Sudafrica, un tapiro dalla gualdrappa (o tapiro malese, ma detto così è già meno esotico), piccoli cinghiali e una famiglia che porta a spasso i suoi animali: cani, alpaca e lama, tutti insieme. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Un tapiro dalla gualdrappa, uno springbok e pesci che saltano cascate, tra gli animali da fotografare in settimana.
Sulla copertina di questa settimana della rivista britannica The Economist c’è solo un titolo, scritto a grandi caratteri, che dice “Come sbaglia la scienza”. L’articolo che accompagna la copertina è una severa critica di come sono organizzati i sistemi di revisione e pubblicazione delle ricerche scientifiche: sono diventati caotici, imprecisi e devono essere cambiati per permettere alla ricerca stessa di cambiare, dice l’Economist. Molte scoperte “sono il risultato di esperimenti di scarsa qualità e di analisi mediocri”. Uno dei problemi è che oggi molte di queste difficilmente possono essere replicate da altri scienziati, e la riproducibilità di un esperimento è alla base del metodo scientifico moderno. Viene citato l’esempio di una società che fa ricerca nelle biotecnologie, e che ha scoperto di poter replicare con precisione solo 6 studi su 53 sul cancro. Altri ricercatori dell’azienda farmaceutica Bayer non sono potuti andare oltre la riproduzione di circa un quarto di 67 studi scientifici già pubblicati. Si stima che tra il 2000 e il 2010 abbiano partecipato a trial clinici circa 80mila pazienti per ricerche che si sono poi svelate inesatte e piene di errori.
“Come sbaglia la scienza”. Secondo l'Economist la ricerca scientifica è entrata in una crisi di affidabilità e correttezza, per diverse ragioni.
L’ufficio federale di statistica tedesco ha detto che nel 2018 l’economia della Germania ha avuto il più basso tasso di crescita degli ultimi cinque anni. A fronte di una crescita del 2,2 per cento nel 2017 e di una stima di crescita dell’1,8 per cento nell’anno successivo, l’economia tedesca è cresciuta solo dell’1,5 per cento. Tra le cause di questo calo c’è stato il rallentamento della produzione da parte delle case automobilistiche tedesche. L’ufficio federale di statistica non ha comunicato ancora i dati sull’ultimo trimestre del 2018, ma ha detto che si prevede una lieve crescita del PIL, dopo che nel terzo trimestre c’era stato un calo dello 0,2 per cento, evitando così il rischio che il paese entri in recessione.
Nel 2018 l’economia tedesca ha avuto il più basso tasso di crescita degli ultimi cinque anni.
Su Spotify c’è una canzone che è stata ascoltata più di cinque milioni di volte, solo che non è propriamente una canzone: si chiama “Box Fan Sound” ed è il rumore di un ventilatore, che va avanti per quasi dieci minuti e fa parte di una serie di tracce audio tra cui: il suono dell’aria condizionata, il suono della pioggia su un tetto in vetroresina, il suono di un aeroplano, il suono della pioggia sopra la tenda. Non tutti questi audio arrivano a cinque milioni di ascolti ma comunque superano quasi tutti le 100mila riproduzioni. Arrivano tutti da White Noise, un’app – disponibile sia sul Play Store che sull’Apple Store – che permette di scaricare e registrare rumori di ogni tipo. White Noise è gratuita, ma c’è anche un’opzione a pagamento che permette maggiori e migliori opzioni di utilizzo. Tech Crunch ha scritto che White Noise è “l’Instagram dei suoni rilassanti” e il suo uso prevalente sembra essere quello da parte di persone che vogliono addormentarsi.
L’app con i suoni per dormire meglio. Si chiama White Noise ed è "l'Instagram dei rumori rilassanti": da quello della pioggia sulla tenda a quello del motore delle navi.
Con una mossa a sorpresa, martedì scorso Intel ha deciso di acquistare McAfee sborsando 7,68 miliardi di dollari. In questi giorni esperti ed analisti hanno analizzato la dinamica dell’acquisizione valutando la liquidità della società produttrice di microprocessori (i soldi che aveva in cassa da spendere e investire) e le possibili conseguenze in Borsa dell’operazione finanziaria, ma la cifra esorbitante spesa da Intel ha distolto un poco l’attenzione dai veri motivi che l’hanno spinta a impadronirsi di McAfee. Intel produce microprocessori, la “mente” dei dispositivi elettronici che utilizziamo ogni giorno, dunque viene da chiedersi che cosa se ne possa fare di una società che invece realizza da sempre programmi antivirus e soluzioni per la sicurezza informatica. Come spiega Ashlee Vance sul New York Times, Intel ha deciso di comprare McAfee per accelerare la propria crescita nel settore molto fecondo dei dispositivi portatili come gli smartphone e i tablet. L’idea è quella di creare e vendere una nuova generazione di microprocessori nata per integrare i programmi per la sicurezza informatica prodotti da McAfee.
Perché Intel ha speso 7,68 miliardi di dollari per McAfee. L'acquisizione consentirà all'azienda di inserire nuove soluzioni per la sicurezza nei dispositivi mobili.
Domenica 8 giugno in 156 comuni (su 4.095 che sono andati al voto lo scorso 25 maggio) si svolgeranno i ballottaggi per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali. Il centrosinistra è in vantaggio in quasi tutti i comuni capoluogo dove si tornerà a votare, che sono sedici in totale. Di seguito, come è andata al primo turno, le liste a sostegno dei due candidati e le cose da sapere. Bari
Guida ai ballottaggi dell’8 giugno. Dove si vota città per città, che aria tira e chi si è alleato con chi dopo il primo turno.
Martedì il Senato ha approvato in via definitiva il cosiddetto “decreto sicurezza bis“, una misura voluta e promossa dal ministro dell’Interno Matteo Salvini che prevede regole molto stringenti per la gestione dei migranti che arrivano via mare. Da mesi il decreto viene criticato sia dalle ong che si occupano di salvataggi in mare, sia più genericamente dagli attivisti per i diritti umani, che temono una ulteriore stretta sui diritti e le condizioni dei migranti dopo il primo decreto sicurezza, approvato in autunno. Ma le critiche al decreto non sono arrivate soltanto dalle associazioni che in qualche modo hanno a che fare col soccorso in mare e l’accoglienza. Come ha notato la giornalista Annalisa Camilli di Internazionale, «durante l’esame della norma in commissione Affari costituzionali e giustizia della Camera sono stati interpellati diversi esperti, professori universitari e autorità che hanno fatto emergere i diversi problemi del provvedimento».
Tutte le leggi che potrebbe violare il “decreto sicurezza bis”. La convenzione di Ginevra, la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, forse anche la Costituzione: e sono nodi che a un certo punto verranno al pettine.
Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo della cosiddetta “APE social” (o, più correttamente, “sociale”), cioè la norma che consente a disoccupati e altre persone che si trovano in una situazione difficile di ricevere un assegno mensile che faccia da ponte fino al raggiungimento dei requisiti per ricevere una pensione. APE è un acronimo che sta per “anticipo pensionistico”. L’APE sociale è in vigore dal primo maggio, ma a causa di ritardi tecnici il decreto che la attua è stato definitivamente approvato soltanto ieri. Chi vuole fare domanda per ricevere l’APE sociale ha tempo fino al 15 luglio e riceverà retrodatati gli assegni dei mesi tra maggio e la data di approvazione della domanda. Firmati decreti anticipo pensionistico, #apesocial #apeprecoci, operativo meccanismo di anticipo pensione per decine di migliaia di persone pic.twitter.com/1bUFpBauhp
Che cos’è la “APE social”. È l'anticipo pensionistico per disoccupati e per chi fa lavori usuranti o assiste persone in difficoltà: chi può prenderla e come.
Pietro Marzotto, già capo dell’omonimo gruppo industriale del tessile e vicepresidente di Confindustria, è morto giovedì 26 aprile a Venezia. Marzotto – che aveva 80 anni – era stato ricoverato in ospedale a inizio settimana per delle “complicazioni cardiache e polmonari”, scrive Repubblica. Al suo lavoro e alle sue intuizioni si deve gran parte del recente successo del gruppo Marzotto, di cui diventò capo nel 1982: una vasta politica di acquisizioni portò la sua azienda – fondata nei primi del Novecento come lanificio – a controllare il gruppo Bassetti, il marchio Hugo Boss e la Valentino SPA, l’azienda di moda fondata da Valentino.
È morto l’ex vicepresidente di Confindustria Pietro Marzotto, aveva 80 anni.
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
Che fine ha fatto il libro di Veltroni? l'ex segretario del PD aveva annunciato la pubblicazione di un libro, annullata all'ultimo momento: perché?.
Per il nuovo disco dei REM che esce il 7 marzo – “Collapse into now – c’è molta attesa, come accade per i nuovi dischi delle grandi rockstar, ma c’è anche un contesto della promozione musicale che sta cambiando molto. Se ormai è molto comune che anteprime in streaming dei dischi vengano messe online alla vigilia dell’uscita, nel caso dei REM la pagina ufficiale di YouTube ha pubblicato già i video di cinque delle dodici canzoni del disco, cominciando già dalla fine del 2010 (e un’altra iniziativa di condivisione online della musica è di questi giorni). In alcuni casi si tratta di creative visualizzazioni grafiche dei testi delle canzoni, in altri di clip vere e proprie. Eccole nell’ordine in cui compariranno nel disco, precedute dal trailer di presentazione di “collapse into now” che era uscito alla vigilia di natale. Discoverer https://www.youtube.com/watch?v=fMpI7FSf7RQ
Tutte le anteprime del nuovo disco dei REM. Sono online già cinque canzoni su dodici di Collapse into now.
Se utilizzate il browser Google Chrome – come il 60 per cento circa delle persone che in tutto il mondo accedono a Internet – vi sarete accorti che nelle ultime ore qualcosa è cambiato. Google ha infatti diffuso un consistente aggiornamento per Chrome, sia per i computer sia per i dispositivi mobili, che introduce diverse novità sia per la grafica sia per alcune funzionalità. La nuova versione è stata messa a disposizione di tutti in occasione del decimo compleanno del browser, che nel bene e nel male ha accompagnato le principali evoluzioni di Internet dal 2008 a oggi. Grafica Le novità più evidenti riguardano la grafica di Chrome, rivista in buona parte per essere adattata alle scelte di design degli ultimi anni introdotte da Google negli altri suoi prodotti. È diventato tutto più tondo e sono spariti gli spigoli, con un alleggerimento degli elementi grafici.
Chrome è cambiato. Per il decimo compleanno del browser più usato al mondo, Google ha rivisto la grafica e diverse funzionalità: le cose da sapere.
Da alcune settimane si discute di nuovo, su alcuni giornali internazionali e anche in Italia, delle donne che scelgono di interrompere la gravidanza dopo aver ricevuto una risposta positiva al test prenatale circa la presenza di anomalie cromosomiche nel feto. Con la diffusione in tutta Europa e negli Stati Uniti di screening prenatali sempre più accurati e meno invasivi, il numero di bambini nati per esempio con la sindrome di Down (una delle possibili anomalie rilevate dai test) è infatti molto diminuito. L’occasione della nuova discussione è stato un servizio di CBS sull’Islanda, dove quasi la totalità delle donne che scopre anomalie cromosomiche al feto decide di abortire. Il servizio, e il relativo articolo, sono stati ripresi e commentati su altri giornali e siti anche con titoli falsi e imprecisi (“L’Islanda uccide il 100 per cento dei bambini con la sindrome di Down attraverso l’aborto”, per esempio): e si è tornati a parlare, anche con toni molto aggressivi, di eugenetica, di aborto selettivo, di “sacralità della vita”, di “estinzione dei Down” e così via. La questione, naturalmente, è più complessa di così: ha a che fare anche con la cosiddetta diagnosi genetica pre-impianto, che dà informazioni sulla presenza di eventuali malattie genetiche dell’embrione prima che questo venga impiantato nell’utero, e non riguarda solo l’Islanda.
L’Islanda e la sindrome di Down. I test prenatali stanno provocando ovunque una diminuzione dei bambini con la sindrome di Down, ma in alcuni posti più che in altri.
Aggiornamento del 12 marzo 2015 Dopo circa 11 ore di disservizi, intorno alle 21 di mercoledì 11 marzo Apple ha risolto i problemi che hanno reso irraggiungibili o inutilizzabili molti dei suoi servizi online. L’azienda si è scusata, spiegando che i disservizi sono stati causati da alcuni problemi (DNS) legati alla sua rete. — — —
Il guaio di iTunes Store e App Store offline. Mercoledì i principali servizi online di Apple non hanno funzionato per circa 11 ore in tutto il mondo, il problema è stato risolto nella serata.
James Holzhauer ha 34 anni, è uno scommettitore professionista e ha trovato il modo di vincere un sacco di soldi a Jeopardy!, uno dei quiz più famosi e longevi nella storia televisiva degli Stati Uniti. Applicando le strategie imparate scommettendo su diversi sport, Holzhauer ha vinto 18 partite del programma, totalizzando vincite per 1,3 milioni di dollari. Il 17 aprile scorso in una sola partita ha vinto circa 131mila dollari. È il secondo giocatore di maggior successo nella storia di Jeopardy!: le sue vincite, e il suo modo di giocare, stanno facendo molto discutere negli Stati Uniti, dove il quiz non aveva da tempo un giocatore così vincente. Come funziona Jeopardy! Jeopardy! esiste in varie forme dal 1964 e funziona un po’ al contrario rispetto ai classici quiz: le risposte devono essere formulate sotto forma di domande. Un tabellone mostra sei colonne, corrispondenti ad altrettante categorie, con 5 caselle contenenti l’indicazione di premi da 200 a 1.000 dollari.
Il concorrente che sta sbancando il quiz più famoso degli Stati Uniti. In 18 puntate di "Jeopardy!", James Holzhauer ha vinto 1,3 milioni di dollari, con un sistema che dice di aver imparato con le scommesse.
WhatsApp ha introdotto una versione per computer della sua applicazione – quella che serve per mandarsi messaggi tra telefoni usando la connessione a Internet – che può essere utilizzata così attraverso il browser Chrome di Google e non solo da smartphone. Il sistema non richiede l’installazione di un programma vero e proprio, ma funziona con un sito realizzato da WhatsApp. Per il suo utilizzo è sufficiente: visitare questo sito, aprire WhatsApp sul proprio telefono, scegliere dal menu (che si apre toccando l’icona con le tre linee orizzontali) la voce “WhatsApp Web” e a quel punto fotografare con la fotocamera del proprio smartphone il QR code (una specie di codice a barre evoluto) mostrato nella pagina. In questo modo il sistema associa l’account WhatsApp dell’utente con il computer e autorizza il collegamento tra i due dispositivi.
Il nuovo WhatsApp sul computer. Ora è possibile scambiarsi messaggi non solo dal telefono, usando il browser Chrome di Google (ma non se avete un iPhone, per ora).
Lo scrittore e giornalista napoletano Ermanno Rea, autore tra gli altri di La dismissione (2002) e Mistero napoletano (1995), è morto a Roma nella notte del 13 settembre. Aveva 89 anni ed era malato da tempo; le sue condizioni si erano aggravate nell’ultimo periodo. Era stato finalista al premio Strega nel 2008 con Napoli Ferrovia ed era noto anche per il suo impegno politico. Da giovane aveva militato nel Partito Comunista e nel 2014 si era candidato alle elezioni parlamentari europee con la lista L’Altra Europa con Tsipras, ma non fu eletto. I suoi libri sono prevalentemente inchieste su casi di cronaca, come quello riguardo l’economista Federico Caffè, scomparso il 15 aprile 1987: Rea cercò di ricostruirne la storia in L’ultima lezione. Un altro personaggio di cui Rea si era occupato fu la giornalista dell’Unità Francesca Spada, sua amica personale, suicida nel 1961: è lei la protagonista di Mistero napoletano. Dopo la pubblicazione di Mistero napoletano, nel 1995, alcuni ex dirigenti del PCI napoletano degli anni Cinquanta chiesero a Rea di dire che alcuni fatti erano inventati dato che nel libro – scritto sotto forma di diario dello stesso Rea – risultava evidente come il partito fosse in parte responsabile dei problemi di Spada e del suo compagno, Renzo Lapiccirella. Rea lo raccontò in un libro successivo, La comunista, pubblicato nel 2012. Un altro libro in cui Rea descrisse la Napoli degli anni Cinquanta, e in particolare la vita dei militanti comunisti – tra cui c’era anche Giorgio Napolitano – è Il caso Piegari. Attualità di una vecchia sconfitta, incentrato sulla storia di Guido Piegari, fondatore del Gruppo Gramsci di Napoli, che fu espulso dal PCI da Giorgio Amendola per le sue idee, ritenute in contrasto con la linea principale del Partito.
È morto lo scrittore Ermanno Rea. L'autore di "La dismissione", "Mistero napoletano" e "Napoli Ferrovia" aveva 89 anni ed era malato.
Il GGG – Il Grande Gigante Gentile è il nuovo film di Steven Spielberg, nei cinema da venerdì 30 dicembre. Il GGG – il titolo originale di libro e film è The BFG (cioè “Big Friendly Giant”) – parla dell’amicizia tra un gigante (grande e gentile) e una bambina orfana. Il GGG è il primo film di Spielberg a essere distribuito dalla Walt Disney Pictures ed è tratto da un libro scritto nel 1982 da Roald Dahl. Quindi: Disney + Dahl + Spielberg. Se vi ricordate di essere stati giovani o se volete accompagnare al cinema qualcuno che lo è ancora, è il film da andare a vedere questa settimana. Pochissimi ne hanno parlato come di un capolavoro, ma nonostante gli incassi siano stati deludenti molti critici hanno detto che vale la pena di essere visto. Sophie, la bambina protagonista, è interpretata da Ruby Barnhill, che è nata nel 2004 ed è al suo primo film. Il GGG, il gigante che la rapisce dall’orfanotrofio di Londra e che la porta dove abitano altri giganti, è interpretato da Mark Rylance, che gli ha dato le movenze, le espressioni del viso e la voce originale. Rylance ha già recitato per Spielberg in Il ponte delle spie, grazie al quale ha vinto l’Oscar come Miglior attore non protagonista; in questo caso ha recitato grazie alla tecnica del performance capture, quella usata per creare personaggi come Gollum del Signore degli anelli o come le scimmie di L’alba del pianeta delle scimmie e dei suoi seguiti. Senza dire troppo sulla trama: sia Sophie che il gigante sono due tipi piuttosto soli e solitari. Quando Sophie chiede come mai l’abbia rapita lui risponde, con la sua lingua stentata: «Perché ho sentito tuo cuore solitario. Io sente tutti segreti bisbigli del mondo». In più il GGG è l’unico gigante a cui non interessa mangiare i bambini.
“Il GGG – Il Grande Gigante Gentile” è da vedere? è il nuovo film di Spielberg, da una storia di Roald Dahl e prodotto dalla Disney, quindi sì; eppure a qualcuno non è piaciuto.
Oggi il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro è stato ascoltato dalla commissione Difesa del Senato, per spiegare le sue accuse riguardo a un presunto legame tra le ONG che si occupano di ricerca e soccorso dei migranti nel Mediterraneo e le organizzazioni criminali libiche che si occupano di traffico degli esseri umani. Zuccaro ha confermato il suo sospetto, e anche di non avere prove: ha quindi chiesto «di essere messo nelle condizioni di poter indagare su queste organizzazioni di trafficanti, è uno sforzo che vale la pena. Sono forti e in grado di impedire la formazione di un governo ufficiale nello Stato libico». Zuccaro ha parlato del presunto rapporto e delle comunicazioni tra scafisti e ONG, dicendo che le informazioni non gli sono arrivate dai servizi segreti, come lui stesso aveva detto, ma dalla Marina Militare, da Frontex e dalla Guardia Costiera e ha aggiunto che l’esistenza di questi legami «ci risulta anche da internet, perché su internet vengono messi in rete quelli che sono i dati sulla posizione in cui si trovano le ONG. Quindi chiunque vi possa attingere lo fa, senz’altro».
Cosa dice il procuratore Zuccaro dei migranti. Ha detto in Senato che l'Italia non può accogliere i migranti economici e che i legami tra scafisti e ong gli risultano «da internet».
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui: e qui ce ne sono alcune altre accessibili a tutti. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: invece qui sotto, online sul Post per gli abbonati, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Prince. E poi questa cosa che lui sia accecato dalle margherite nel suo giardino.
L’artista e writer britannico Banksy ha pubblicato sul suo sito un video in cui mostra la vendita pubblica a prezzi bassissimi di alcune sue grafiche, effettuata sabato a New York, dove per il mese di ottobre ha organizzato il suo progetto Better Out Than In con cui ha promesso di fare un graffito al giorno e realizzare altre iniziative. Banksy ha annunciato la vendita di sabato solo il giorno dopo, a cose fatte. Il video mostra un anziano venditore davanti a un banchetto con diverse opere di Banksy, in vendita a 60 dollari l’una, un prezzo molto basso considerate le altissime quotazioni dei lavori dell’artista, nell’ordine delle centinaia di migliaia di dollari. Sul piccolo chiosco c’era la sola indicazione “Spray Art” e nessun cartello che indicasse l’autenticità delle opere, e l’impressione di chi lo vedesse era che si trattasse di riproduzioni non originali.
Le opere di Banksy a 60 dollari. Il video dell'anonimo banchetto allestito da Banksy stesso a New York, che ha incassato 420 dollari per grafiche valutate 200mila.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Lite in famiglia al Foglio. Giuliano Ferrara interviene in una litigata tra Christian Rocca e Massimo Bordin raccontando come andò quella volta del Nigergate e dei loro "grotteschi" appuntamenti col SISMI.
La NASA ha selezionato tre compagnie spaziali private per inviare una prima serie di robot sulla Luna, nell’ambito del suo ambizioso programma per tornare a esplorare il nostro satellite naturale con astronauti a partire dal 2024. Astrobotic, Orbit Beyond e Intuitive Machines – le tre aziende selezionate – dovranno sviluppare e produrre i sistemi di trasporto per i robot automatici (lander e rover) della NASA verso la Luna, tra il 2020 e il 2021. Le società sono partner di Commercial Lunar Payload Services (CLPS), la prima fase del nuovo programma Artemis della NASA per l’esplorazione lunare. CLPS è dedicato all’impiego di robot e altri sistemi automatici per studiare la Luna, e simulare le condizioni cui saranno poi sottoposti gli astronauti nelle loro missioni. Il progetto prevede lo studio dei sistemi di allunaggio, delle radiazioni elettromagnetiche e la composizione della superficie lunare. Orbit Beyond ha in programma di raggiungere la Luna con un lander, portato in orbita da un razzo Falcon 9 di SpaceX, nel settembre del 2020. L’anno seguente sarà il turno delle altre due compagnie spaziali. Nessuno dei lander raggiungerà comunque il polo sud della Luna, dove la NASA intende portare i primi astronauti nel 2024. Il programma Artemis, ancora ai suoi primi passi, è estremamente ambizioso per quanto riguarda i tempi molto stretti di realizzazione, cosa che sta lasciando perplessi diversi esperti.
La NASA ha scelto le prime tre compagnie spaziali private per inviare nuovi robot sulla Luna.
A Tonga, lo stato insulare della Polinesia nell’oceano Pacifico, Internet non è stato ancora ripristinato e da più di 10 giorni la popolazione locale deve fare i conti con connessioni razionate tramite satellite. L’isolamento è stato causato dalla rottura dell’unico cavo sottomarino in fibra ottica per la trasmissione dei dati da e verso Tonga, avvenuta lo scorso 20 gennaio. Da allora i circa 100mila abitanti nella zona non riescono a collegarsi ai social network, a scaricare la posta elettronica e a consultare i siti. Il danno dovrebbe essere riparato entro il prossimo fine settimana, ma ci sono stati diversi ritardi e le promesse di sistemare le cose già la scorsa settimana non sono state mantenute. Il cavo in fibra ottica che si è rotto è lungo circa 830 chilometri e metteva in comunicazione Tonga con le Fiji, a loro volta collegate a una dorsale più grande. Inizialmente Tonga Cable, la società che gestisce il cavo, aveva attribuito la rottura al brutto tempo, ma nuove indagini hanno fatto nascere il sospetto che si sia trattato di un incidente. L’ipotesi è che una nave, forse una petroliera al largo della costa, abbia calato le ancore in prossimità del cavo, rompendolo in più punti.
A Tonga stanno razionando Internet. È ancora colpa del cavo, l'unico che collegava lo stato insulare alla rete.
Split, il nuovo film di M. Night Shyamalan, è nei cinema da oggi – giovedì 26 gennaio – ed è la giusta alternativa se avete già visto o non volete vedere La La Land. Perché se ne parla abbastanza bene, perché Shyamalan è un regista che si è fatto notare con film originali, bizzarri e intriganti e perché – soprattutto – il protagonista interpretato da James McAvoy è un personaggio insolito, con un disturbo dissociativo dell’identità: ne ha almeno 23 e nel film se ne vedono nove. Split è in parte un thriller psicologico, in parte un horror e in parte altre cose, spesso a seconda delle diverse personalità del protagonista, che si chiama Kevin Wendell Crumb. Oltre a McAvoy – attore scozzese noto soprattutto per essere stato Charles Xavier/Professor X in alcuni X-Men – nel cast ci sono anche Anya Taylor-Joy (la protagonista di The Witch) e Betty Buckley.
Cose da sapere su “Split”. È il nuovo horror/thriller psicologico di M. Night Shyamalan, il regista di "Il sesto senso": il protagonista è un uomo con 23 personalità, alcune molto violente.
Domenica sera si è tenuta al Beacon Theatre di New York la 70esima cerimonia di premiazione dei Tony Awards, i più importanti premi americani per il teatro, paragonabili a quello che sono gli Oscar per il cinema o gli Emmy per la tv. L’evento è stato condotto dal presentatore James Corden e trasmesso in diretta da CBS. I premi sono assegnati da una giuria di circa 700 esperti e suddivisi in 24 diverse categorie. Il musical Hamilton ha vinto 11 dei 16 premi per cui era stato nominato, tra i quali quelli per miglior musical, miglior regia, miglior colonna sonora e miglior attore protagonista (Leslie Odom Jr) e migliori attori non protagonisti (Daveed Diggs e Renee Elise Goldsberry). Il premio come miglior attrice protagonista di un musical è stato vinto da Cynthia Erivo per The Color Purple. Per la prima volta, tutti i quattro vincitori nella categoria musical sono neri. Il premio come miglior spettacolo è andato a The Humans, mentre hanno vinto come migliori attore e attrice protagonisti Frank Langella per “The Father” e Jessica Lange per “Long Day’s Journey Into Night”. L’elenco completo dei vincitori potete vederlo qui.
Le foto più belle dei Tony Awards. Sono l'equivalente degli Oscar per il teatro, ma c'erano anche facce note del cinema e si è parlato della strage di Orlando.
La prima cosa, ovviamente, è trovare il posto giusto, e stare molto attenti a non pagare troppo di affitto. La regola prescrive che il costo dei locali debba essere sotto al 10 per cento del fatturato annuale previsto e possibilmente poco sopra il 7. Quanto al dove, di regole non ce ne sono. L’essenziale – ha scritto il New York Times – è che non ci siano altre librerie nella zona e che il quartiere sia vivo culturalmente: «Se c’è spazio per un mercato agricolo, allora c’è spazio anche per una libreria». In Italia, dove i mercati sono più diffusi che negli Usa, la regola andrebbe forse aggiornata alla presenza di supermarket biologici, erboristerie e ristoranti di zuppe vegane. In attesa che qualcuno inventi un modello nuovo di business – come fece James Lackington, il primo libraio moderno, all’inizio dell’Ottocento – e sperando che il futuro della vendita dei libri non sia soltanto quello messo in piedi da Jeff Bezos con Amazon, oggi l’essenziale è sapere che una libreria sta in piedi soltanto se sta attentissima ai costi e a rosicchiare tutto quello che può sui margini di guadagno, che sono minimi. In più è consigliabile mettere in conto l’energia necessaria per trasformare la libreria in un posto frequentato anche per iniziative e presentazioni. Secondo l’ultimo Rapporto sullo stato del libro – realizzato dalla società di ricerca Nielsen per conto dell’AIE, l’Associazione Italiana Editori – in Italia i libri si vendono ancora soprattutto nelle librerie che complessivamente valgono il 72,2 per cento delle copie. Il 31 per cento di questa quota è venduto dalle librerie indipendenti che, dopo anni di crisi, e molte chiusure, sono tornate ai livelli del 2013.
Come si apre una libreria. Guida essenziale su come funzionano e su quanto si guadagna a vendere libri.