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Jeremy Scott, il direttore creativo di Moschino, ha concluso con la modella Gigi Hadid la sfilata della sua collezione per la primavera/estate 2018 alla Settimana della moda di Milano: come se fosse un fiore tra i fiori di un bouquet. Come al solito gli abiti e accessori di Moschino erano coloratissimi e giocosi, e il tema della collezione erano appunto i fiori: le modelle impersonavano tulipani e farfalle e indossavano vestiti straripanti di rose o con stampate sopra fantasie di petali. #GigiHadid walking for Moschino SS18. #MFW
Gigi Hadid tra i fiori per Moschino. Foto dalla sfilata disegnata dallo stilista Jeremy Scott, tra farfalle, berretti in pelle e tutù di piume.
Nel primo trimestre del 2019, Amazon ha realizzato un utile di 3,56 miliardi di dollari, il suo risultato migliore di sempre: nel primo trimestre del 2018 gli utili erano stati pari a 1,6 miliardi di dollari. L’azienda ha prodotto ricavi per 59,7 miliardi di dollari, il 17 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dal prossimo trimestre, però, le spese aumenteranno: Amazon ha deciso di investire 800 milioni di dollari per rendere le consegne gratuite standard in un giorno invece che due, per gli iscritti al servizio Amazon Prime. Amazon si è comunque mantenuta molto cauta nelle previsioni per il prossimo trimestre, con una stima di 1,6 miliardi di dollari di utili, ben al di sotto delle previsioni di 4,2 miliardi di dollari degli analisti. La società sta lavorando a un nuovo sistema per le consegne in giornata negli Stati Uniti, che potrebbe consentirle di rilanciare la crescita, anche se le costerà svariate centinaia di milioni di dollari di investimenti per realizzarlo.
Nel primo trimestre del 2019 Amazon ha raggiunto il suo maggior profitto di sempre.
Da circa vent’anni anche in Italia esistono i magazzini per il cosiddetto “self storage”. È possibile che ne abbiate visti a lato di una tangenziale: sono quelle strutture in cui si può affittare, anche per un brevissimo periodo di tempo, uno spazio da usare in alternativa a una cantina o a una soffitta, per esempio per tenere al sicuro i mobili di una casa in corso di ristrutturazione, le gomme da neve e l’attrezzatura per sciare quando non le si usa, un archivio di documenti e molte altre cose. I servizi di self storage sono nati negli Stati Uniti – dove sono un’industria da 38 miliardi di dollari l’anno – e in seguito si sono diffusi in Europa. In Italia sono ancora un’industria piccola, da 500 milioni di euro di fatturato all’anno, ma il settore sta crescendo: del 20 per cento circa dal 2016 al 2017. La storia del self storage
Storie dai magazzini di “self storage”. Sono quelle strutture in cui si può affittare uno spazio per metterci quasi qualsiasi cosa (a parte voi stessi): è un settore in crescita, anche in Italia.
Questa settimana l’uscita dei film è anticipata a mercoledì per il ponte di Ognissanti. I nuovi film in programmazione da stasera sono cinque. Il più importante atteso è Skyfall, il ventitreesimo film della saga di James Bond, diretto da Sam Mendes (regista di American Beauty ed Era mio padre) e girato tra Londra, Scozia, Turchia e Hong Kong. Questa volta l’agente 007 si trova in missione a Istanbul, dove deve tentare di recuperare un file finito nelle mani di un killer professionista. La missione sembra fallire e Bond scompare nel nulla, tanto da far credere di essere morto perfino al suo capo, M. Tornerà proprio quando M sarà in pericolo, dopo un attentato nella sede della sua agenzia di spionaggio a Londra. Il film esce in Italia, dopo essere uscito in questi giorni nel resto d’Europa, mentre negli Stati Uniti non uscirà prima della metà di novembre.
I film della settimana. Il nuovo James Bond, un film romeno molto impegnativo e un film italiano con Valeria Marini e Jerry Calà: tutti i trailer.
Come parte del suo speciale sulle scoperte scientifiche “How Breakthroughs Happen“, l’Atlantic ha chiesto a un gruppo di dodici scienziati, imprenditori, ingegneri e storici della tecnologia di elencare le “innovazioni che hanno contribuito di più a dar forma alla natura della vita moderna” dopo la diffusione della ruota, che si fa risalire a circa seimila anni fa. Nel lungo e interessante articolo di presentazione della lista – in cui si prova anche a classificare le scoperte per tipo e a dire qualcosa di più generale su che cosa sia l’innovazione – James Fallows spiega che ognuno degli interpellati doveva scegliere 25 scoperte o invenzioni e dare una breve spiegazione per la propria scelta. Il periodico ha quindi confrontato e valutato le risposte e ha prodotto una lista finale di 50 elementi: contiene cose diversissime come l’anestesia e la fissione nucleare, la catena di montaggio e il calendario gregoriano. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le 50 invenzioni e scoperte più importanti dopo la ruota. Dalla stampa, ai vaccini, al calendario gregoriano, selezionate dall'Atlantic.
L’11 dicembre l’Arabia Saudita ha fatto sapere che dai primi mesi del 2018 permetterà l’apertura dei cinema in tutto il paese. I cinema erano stati vietati negli anni Ottanta e la nuova decisione fa parte del piano di riforme – proposto dal principe ereditario Mohammed bin Salman (spesso chiamato solo MbS) – che dovrebbe servire a rendere l’Arabia Saudita un paese più moderno. Il principale scopo del piano, che si chiama “Vision 2030”, è rendere l’Arabia Saudita indipendente dal petrolio entro il 2030. Già a fine ottobre ci sono state per esempio alcune proiezioni cinematografiche in alcuni cinema di Riyad, la capitale del paese, e negli ultimi mesi sono arrivate altre decisioni sulla possibilità, per le donne, di guidare e andare a concerti o eventi sportivi. Il ministero per la Cultura e l’informazione ha fatto sapere che inizialmente verranno dati permessi per 90 giorni di apertura dei cinema. Non ha però fatto sapere come e quali film saranno soggetti a censura.
In Arabia Saudita torneranno i cinema, dopo 35 anni.
Il 23 novembre, agli ultimi British Fashion Awards, i premi inglesi della moda, è stato premiato il nord-irlandese Jonathan Anderson, che ha vinto come miglior stilista sia nella categoria dedicata all’abbigliamento femminile, che in quella per l’abbigliamento maschile. È la prima volta nella storia del concorso che uno stilista vince entrambi i premi contemporaneamente e per questo motivo nelle settimane successive i giornali ne hanno parlato molto, ricostruendo la storia della sua carriera. Anderson si occupa delle collezioni di due marchi – il suo e lo spagnolo Loewe – ed è uno degli stilisti più promettenti degli ultimi anni. Jonathan Anderson ha 31 anni, viene dall’Irlanda del Nord e si è laureato al London College of Fashion nel 2005. Nel 2008 ha fondato il marchio J.W. Anderson, iniziando con una collezione di soli accessori per uomo, presentata durante la settimana della moda di Londra. La collezione è andata bene e nel 2010 ha proposto la prima collezione femminile, sempre a Londra, dove sfila tutt’ora con il suo marchio. Negli ultimi anni si è parlato molto di lui, perché in poco tempo è cresciuto parecchio ed è apprezzato sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori, e soprattutto dalla critica.
Chi è Jonathan Anderson. Da dove viene uno degli stilisti più promettenti degli ultimi anni, particolarmente apprezzato dal mondo della moda inglese e sia dal pubblico che dai critici.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha diffuso un video messaggio alle scuole italiane – in occasione della ripresa dopo le vacanze di Natale e Capodanno – per fare un breve punto della situazione sulla consultazione pubblica messa in piedi dal governo sulla riforma della scuola – “La buona scuola” – che porterà alla scrittura di due testi di legge entro la fine di febbraio.
Il messaggio di Matteo Renzi alle scuole. Il PresdelCons fa il punto sulla consultazione pubblica "La buona scuola" per scrivere la riforma.
Molte hanno fatto cose che ci hanno fatto stare bene, fatto stare meglio, per qualche momento, o per giorni o anni. Altre no, o decisamente no. Ma sono tutte persone che era come se conoscessimo anche senza conoscerle: quella cosa di essere famosi. E le cui vite speciali forse non meritano che si rifacciano meccanicamente le stesse riflessioni che pure ogni anno viene di fare: limitiamoci ai titoli, che sono sinceri. Sono persone che non ci saranno più nel 2020, e il minimo dovuto è ricordarsene, ricordarsele. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Senza di te. Quelli che non ci saranno più nel 2020, ma che fino al 2019 si erano fatti notare.
Il sito Mashable ha messo insieme delle vecchie cartoline di Roma che si possono trovare sul sito della Library of Congress, la biblioteca del Congresso americano di Washington, che è la più grande del mondo e ha digitalizzato buona parte del suo materiale, a disposizione di tutti. Le cartoline risalgono tutte circa al 1890 e sono state sviluppate con la tecnica della fotocromia, la prima che permise di ottenere immagini a colori a partire da un negativo in bianco e nero. Il processo – che fu inventato nel 1880 da Hans Jakob Schmid, un impiegato dell’azienda di stampe svizzera Orell Gessner Füssli – è abbastanza complesso, ma il risultato è molto realistico: ci sono belle foto di tutte le cose da turisti che si possono vedere a Roma, dal Colosseo a Piazza Navona, la Basilica di San Paolo e la Fontana di Trevi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Cartoline vintage da Roma. Il Colosseo, la Fontana di Trevi e tutte le altre cose da turisti in 21 cartoline del 1890.
Nel fine settimana il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in visita a Chieti per l’inaugurazione del nuovo reparto di oftalmologia, ha incontrato il padre della bambina di 18 mesi per cui un magistrato ha autorizzato il proseguimento del trattamento Stamina, il controverso sistema di cui si parla da mesi e che ha ricevuto dure critiche da parte della comunità scientifica. Il ministro ha ricordato che a oggi il “metodo” Stamina «non esiste dal punto di vista scientifico» e che non ci sono prove sulla sua eventuale efficacia. Trattamento Secondo i suoi promotori, il trattamento Stamina è a base di cellule staminali e sarebbe in grado di curare malattie gravi e invalidanti come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Sul trattamento nei mesi scorsi ci sono state sentenze della magistratura per permettere ad alcuni pazienti di proseguire le trasfusioni, lo stop del ministero della Salute alla sperimentazione sulla base degli esiti di una commissione di esperti (giudicata poi non imparziale dal TAR del Lazio), accuse di plagio sulla documentazione scientifica fornita dai responsabili di Stamina, rinvii a giudizio e forti critiche da parte della comunità scientifica, non solo in Italia, ma anche all’estero con la pubblicazione di alcuni duri editoriali sulla rivista scientifica Nature
Le ultime su Stamina. Il ministro Lorenzin ha confermato che a giorni sarà nominata una nuova commissione per valutare il trattamento e ci sono nuovi dubbi sulla sicurezza e l'efficacia del "metodo".
Il Royal Ascot si tiene ogni anno nella terza settimana di giugno ed è un importante evento annuale britannico legato alle corse di cavalli e all’aristocrazia britannica. Si tiene dal 1711 e per cinque giorni si guardano correre cavalli e si fanno scommesse. Da qui in poi non ci saranno però né informazioni né foto su cavalli o fantini, perché il Royal Ascot è in larga parte un pretesto per esibire strani cappelli. Strani come lo possono essere i cappelli a un tradizionale evento britannico che ha a che fare con l’ippica e l’aristocrazia britannica. Tutti i cappelli sono stati fotografati intorno alle corse dell’ippodromo di Ascot, nel Berkshire, Inghilterra sud-orientale. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Strani cappelli, al Royal Ascot. Ci stanno trollando, ormai è evidente.
Sono usciti i nuovi dati di Audimovie, la società che rileva e diffonde i dati sugli spettatori nei cinema italiani, relativi al periodo dal primo al 28 gennaio 2015. Rispetto allo stesso periodo del 2014 gli spettatori sono aumentati del 10 per cento: i biglietti venduti sono stati 12.498.508. Il 65,2 per cento dei biglietti è stato venduto nei multisala con 8 o più schermi; il 13,9 per cento in quelli con 6-7 schermi; il 16 per cento in quelli con 3-5 schermi; il 3,3 per cento in quelli con 2 schermi e l’1,6 per cento nei monosala. I film più visti dal primo al 28 gennaio 2015 in Italia sono stati:
I film più visti a gennaio in Italia. Due su dieci sono italiani, il primo è American Sniper.
Il 12 gennaio Dalian Wanda – un’importante società cinese con investimenti e attività nei settori dell’intrattenimento, dell’edilizia e del turismo – ha comprato, spendendo l’equivalente di 3,2 miliardi di euro, lo studio cinematografico statunitense Legendary Entertainment (quello che ha prodotto Jurassic World, Interstellar e i tre Batman di Christopher Nolan). Legendary Entertainment è uno dei più importanti studi cinematografici di Hollywood ed è il primo a essere comprato da una società cinese. Nelle ultime ore l’acquisizione di Legendary Entertainment da parte di Dalian Wanda è stata molto discussa: un po’ per questioni economiche (apre nuove prospettive per l’industria del cinema in Cina) e un po’ perché Wang Jianlin, il presidente di Dalian Wanda, è un imprenditore a sua volta piuttosto discusso. Jianlin ha 61 anni e l’Economist, che alcuni mesi fa gli ha dedicato l’articolo “It’s a Wanda-ful life” – ha riassunto così i suoi primi 35 anni di vita: Suo padre era un eroe militare comunista e aveva combattuto con Mao. Grazie alla sua influenza, Jinlang è entrato a 15 anni nell’Esercito Popolare di Liberazione e ha così potuto evitare le peggiori privazioni della Rivoluzione culturale. Dopo 17 anni nell’esercito, Jianlin ha deciso che il futuro non era fatto per i generali ma per gli imprenditori. Così nel 1988, dopo un periodo da burocrate, si è fatto prestare 80mila dollari e ha fondato una società per l’edilizia a Dalian, una città nel nord-est della Cina.
Cos’è Dalian Wanda. Un grosso gruppo industriale cinese controlla moltissime società in tutto il mondo e ha appena comprato Legendary Entertainment, un importante studio di Hollywood.
Oggi a Roma, alla basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, si sono tenuti i funerali del regista Carlo Vanzina, morto domenica 8 luglio a 67 anni. Oltre al fratello Enrico e alla famiglia del regista erano presenti tantissime persone della televisione e della politica italiana, tra cui Silvio Berlusconi, Paolo Sorrentino, Carlo Verdone, Christian De Sica, Diego Abatantuono, Ezio Greggio, Sabrina Ferilli, Marianna Madia e Luca Cordero di Montezemolo, solo per nominarne alcuni. Vanzina aveva cominciato a lavorare nel cinema da giovane, ed era diventato molto noto tra gli anni Ottanta e Novanta per le commedie: tra le altre, Eccezzziunale… veramente, Io no spik inglish, Sapore di mare, Vacanze di Natale. Fu molto prolifico: fece 60 film come regista, l’ultimo dei quali – Caccia al tesoro con Vincenzo Salemme e Serena Rossi – è uscito nel 2017.
Le foto dei funerali di Carlo Vanzina. C'erano Silvio Berlusconi, Paolo Sorrentino, Carlo Verdone, Diego Abatantuono e tanti altri.
Quello che non vediamo dei festival di musica estivi è quello che rimane dopo, quando tutti se ne sono andati a casa. Le foto dei concerti, delle feste e dei balli abbondano su Instagram e sui giornali: sono sempre belle e ci fanno rimpiangere di non essere stati lì; quelle delle montagne di rifiuti e spazzatura che resta da raccogliere il giorno dopo, invece, non le vediamo quasi da nessuna parte. Ogni anno, però, circolano quelle scattate il giorno dopo la fine di Glastonbury, uno dei festival più famosi del mondo, organizzato in Inghilterra. Ci ricordano l’impatto che abbiamo sul mondo anche quando andiamo in vacanza o a divertirci a un concerto, e ci fanno apprezzare di più quelli che con pazienza e con pinze acchiappa-rifiuti passano ore a ripulire il prato su cui avevamo ballato qualche ora prima. Gli organizzatori di Glastonbury tengono molto al rispetto dell’ambiente: un’intera pagina sul sito spiega ai partecipanti come arrivare a Worthy Farm – la sede del festival – inquinando il meno possibile, raccomanda di non abbandonare le proprie tende e di riportarsi a casa tutti gli oggetti con cui si è arrivati. Una squadra di duemila volontari è costantemente al lavoro per raccogliere la spazzatura e smistarla, così da riciclarla il più possibile.
Cosa resta dopo il festival di Glastonbury. Spazzatura, spazzatura e altra spazzatura: che raramente finisce nelle nostre foto su Instagram.
Dal 15 luglio in Lombardia non è più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto se viene mantenuto il distanziamento fisico di un metro previsto dalle normative nazionali. È quanto previsto da un’ordinanza firmata dal presidente della regione Lombardia Attilio Fontana. L’obbligo di indossare la mascherina rimarrà in vigore nei luoghi al chiuso aperti al pubblico come bar, ristoranti, supermercati e uffici. Il 4 aprile la Lombardia era stata la prima regione a introdurre l’obbligo di indossare la mascherina ovunque, anche all’aperto. Nonostante la Lombardia continui a essere la regione italiana in cui si registrano più contagi, il comitato tecnico scientifico lombardo ha dato il suo assenso all’allentamento della misura di contenimento visto che nella regione l’indice Rt è ormai sceso sotto quota 1. Quindici giorni fa i virologi avevano espresso parere contrario. Un’ordinanza del presidente Fontana di venerdì 10 luglio aveva autorizzato gli sport da contatto e il ballo nelle discoteche purché all’aperto.
Da oggi in Lombardia non è più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto se si mantiene il distanziamento fisico.
Il dibattito sulle intercettazioni e la relativa legge in discussione in questi giorni è impiccato su due posizioni opposte e inconciliabili: la stampa e l’opposizione sostengono che si tratti di un provvedimento liberticida e pericoloso, che pregiudica e compromette la possibilità di indagare su determinati reati, la qualità dell’informazione offerta all’opinione pubblica e la loro possibilità di incidere sulla realtà; il governo non si limita a dire che un giro di vite era necessario, considerati gli eccessi del passato, ma si spinge a sostenere che il lavoro dei magistrati e dei giornalisti non subirà alcun contraccolpo. Già ieri Repubblica elencava cinque casi in cui la pubblicazione di documenti secretati su una determinata inchiesta aveva avuto conseguenze pubbliche e politiche non disprezzabili, quantomeno preferibili alle controindicazioni. Oggi torna sul tema la Stampa, che immagina cosa sarebbe successo negli ultimi anni se la legge in discussione fosse già in vigore. Della casa di Claudio Scajola non sapremmo nulla, così come dele risate degli imprenditori durante il terremoto dell’Aquila: “difficilmente Scajola si sarebbe dimesso”, scrivono. I fatti sull’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio e i “furbetti del quartierino”, datati estate 2005, sarebbero venuti fuori solo l’anno scorso. Le indagini su Calciopoli sono finite nel 2008: di calciopoli e di Moggi avremmo saputo solo tre anni dopo. Del caso Marrazzo non sapremmo nulla. Il caso Parmalat sarebbe uscito un anno dopo, la frase di Sandra Lonardo nell’inchiesta che portò alla caduta del governo Prodi – “Voglio quell’uomo morto” – l’avremmo saputa sei mesi fa.
Difetti collaterali. Perché la legge sulle intercettazioni rischia di essere dannosa sul fronte delle indagini e inutile su quello della stampa.
Lo stemma ufficiale della Repubblica italiana, quello che si vede sui pacchetti di sigarette, sui tappi dei liquori e sulla dichiarazione dei redditi, è stato disegnato da Paolo Paschetto, pittore, incisore, illustratore, valdese, nato a Torre Pellice, in provincia di Torino, nel 1885 e morto a Torino nel 1963. Il suo lavoro più famoso fu anche il più sofferto: prima di essere accolto definitivamente, infatti, dovette vincere due concorsi, subire ripetuti restyling e, anche dopo l’ufficializzazione, l’apprezzamento non fu mai unanime. Nel 1946, fatta la Repubblica, era necessario darle un simbolo. Ce n’era già stato uno: sulle schede referendarie del 1946, nel campo riservato al voto repubblicano era illustrata una Italia turrita di profilo fra due fronde di alloro. Si era trattato però di una soluzione temporanea, dettata dall’urgenza. Nel giugno del 1946, fra i primi atti del governo, il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi nominò una Commissione per lo studio dell’emblema della Repubblica. Quattro mesi dopo, la commissione, presieduta da Ivanoe Bonomi, varò un concorso pubblico per selezionare i cinque progetti migliori, ognuno dei quali avrebbe ricevuto un premio di diecimila lire. I finalisti – fra i quali Paschetto – furono scelti fra 637 disegni concorrenti, realizzati da 341 candidati; nessuna proposta fu però ritenuta pienamente soddisfacente e i giurati chiesero ai concorrenti di aggiornare i propri progetti, inserendo alcuni requisiti grafici vincolanti: la “stella d’Italia”, una cinta turrita di mura (a simboleggiare la resistenza contro il nazifascismo) e un riferimento al mare.
Come è nato lo stemma della Repubblica. Una storia tormentatissima, fatta di esperimenti, ripensamenti, critiche e indecisioni, dal 1947 in poi.
Ieri, il presidente della Liguria Giovanni Toti ha spiegato che le indiscrezioni rilasciate alla stampa sulla legge di bilancio, che sta per essere approvata alla Camera, contenevano un errore: le accise sulla benzina in Liguria non aumenteranno, come era invece stato scritto da quasi tutti i quotidiani. Quello che la maggioranza ha deciso presentando un emendamento alla manovra, è che la regione potrà continuare a mantenere in vigore le accise straordinarie regionali per riparare i danni dovuti al maltempo, che sono in vigore dal 2011. Non ci saranno aumenti del prezzo dei carburanti, quindi, ma la questione ha comunque causato nuove polemiche tra il presidente della regione e il governo. Al termine del comunicato pubblicato lunedì mattina da Toti, infatti, regione Liguria ha accennato a una polemica con il governo, ricordando che la norma introdotta nella legge finanziaria non garantisce «un centesimo in più» rispetto al passato nella lotta al dissesto idrogeologico e c’è stato un botta e risposta con il ministro dei Trasporti Toninelli durato tutto il giorno.
In Liguria non aumenteranno le accise. Se ne era parlato per via di un emendamento alla manovra che ha fatto litigare Toti e Toninelli: ma si trattava solo del rinnovo di una tassa in vigore dal 2011.
Nella primavera dello scorso anno, Facebook ha reso disponibile la funzione “Mi piace” (“Like”) per tutti i siti web esterni al social network, ottenendo un notevole successo. Il sistema ti permette con un solo clic di indicare il tuo gradimento per un particolare contenuto, condividendo così online i tuoi gusti con gli amici e gli altri iscritti a Facebook. Grazie all’adozione della funzione da parte di centinaia di milioni di siti web, dai semplici blog personali ai siti di informazione passando per quelli delle aziende, il “Mi piace” ha consentito al social network di Mark Zuckerberg di colonizzare la Rete e ha indotto Google a preparare una controffensiva per recuperare terreno sul fronte “social” del Web. Da poche ore il motore di ricerca ha presentato “+1”, una nuova funzionalità del tutto simile al “Mi piace” di Facebook e che sarà introdotta nel corso delle prossime settimane in tutte le pagine dei risultati di Google. Il sistema consentirà agli utenti di condividere il loro interesse per un determinato link ottenuto in seguito a una ricerca online, rendendo così più personale e preciso il reperimento delle informazioni in Rete.
Il “Mi piace” di Google si chiama “+1″. Il motore di ricerca imita Facebook con un sistema per segnalare i link che ti piacciono.
Dal 3 al 7 giugno si è svolta nel deserto vicino al kibbutz di Sde Boker, in Israele, la prima edizione del Midburn Festival, ispirato al più famoso festival statunitense Burning Man, che si tiene ogni anno nel deserto del Nevada: proprio come per il Burning Man migliaia di persone si sono radunate nel deserto e hanno costruito una “città” regolata da leggi anarchiche e rigide insieme (per esempio, il divieto di comprare e vendere qualsiasi cosa tranne il ghiaccio, poiché la città viene considerata un luogo di scambio libero). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del Midburn Festival in Israele. Ispirato al Burning Man, più che un festival è una città temporanea in cui convivono leggi rigide e anarchia.
Negli ultimi sette giorni in Italia sono stati registrati 43.204 casi di positività al coronavirus, il 10% in più rispetto alla settimana precedente: un aumento molto inferiore a quello che si è registrato a partire dalla prima metà di luglio, quando i casi rilevati erano arrivati a raddoppiare di settimana in settimana. Nonostante il numero di casi relativamente alto, dovuto alla variante delta, i ricoveri nelle terapie intensive rimangono sotto la soglia critica in tutte le regioni, anche se continuano a crescere così come quelli nei reparti ordinari. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(e){if(void 0!==e.data["datawrapper-height"]){var t=document.querySelectorAll("iframe");for(var a in e.data["datawrapper-height"])for(var r=0;r
I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia. I casi crescono ancora ma più lentamente, e ci sono due regioni che si avvicinano alla zona gialla.
Oggi, mercoledì 10 luglio, il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo di Dario Di Vico sull’acquisto di Loro Piana, una famosa azienda di lavorazione del cachemire, da parte di Bernard Arnault, un imprenditore francese proprietario, fra le altre cose, del marchio di moda Louis Vuitton. Di Vico si chiede se un imprenditore italiano avrebbe avuto lo stesso sostegno che ha avuto Arnault dalle banche francesi, scrivendo che quelle italiane, al contrario, «sono portate più a disegnare operazioni di sistema che a selezionare un numero sufficiente di imprenditori capaci e visionari». “Archiviato il blitz Loro Piana con tutto il suo carico di sorpresa e di rimpianto, la domanda più interessante che faremmo bene a porci suona così: come si sarebbe comportato il sistema bancario italiano con un imprenditore edile, tipo Bernard Arnault, che avesse mostrato di aspirare a costruire un gruppo internazionale del lusso? La risposta non può che essere sconsolata. Non sarebbe andata come in Francia e il motivo purtroppo è semplice. Per condizionamenti, che per amor di patria definiamo ambientali, le banche italiane sono portate più a disegnare operazioni di sistema che a selezionare un numero sufficiente di imprenditori capaci e visionari. Quali siano state nel recente passato queste operazioni di sistema è fin troppo facile rammentarlo. Le banche italiane hanno sostenuto finanzieri-immobiliaristi incauti come Romain Zaleski oppure si sono dedicate al montaggio di cordate per l’Alitalia.”
Loro Piana e le banche italiane. Dario Di Vico sulla scarsa visione della finanza di qui, che non comprende i talenti.
È morta una seconda persona ferita il 5 giugno nell’esplosione di una bombola di gas al mercato di Gela. La donna, di 64 anni, era ricoverata con gravi ustioni in un ospedale di Palermo da 15 giorni. La bombola del gas esplosa si trovava in un furgone adibito a rosticceria, nel mercato rionale di via Madonna del Rosario a Gela. L’esplosione aveva ferito 14 persone, 5 in modo grave. Una donna, Tiziana Nicastro, era già morta e oggi ci saranno i suoi funerali.
È morta una seconda persona ferita il 5 giugno nell’esplosione di una bombola di gas al mercato di Gela.
Dal 3 agosto migliaia di iracheni yazidi – una minoranza di lingua curda che pratica una religione sincretica dei culti nati in Medio Oriente – sono in fuga dai loro villaggi nell’aria di Sinjar, nel nord dell’Iraq, attaccati dai miliziani dello Stato Islamico (IS). Circa 40.000 si sono rifugiati sul Jebel Sinjar, una cresta montagnosa sacra per la loro religione, lunga circa quaranta chilometri e alta fino a 1.300 metri: sono stati assediati dai miliziani dell’organizzazione islamica nota come “Stato Islamico”, che aspettano che scendano dalle montagne o muoiano di sete, e hanno ricevuto provviste aeree da Stati Uniti e Regno Unito. Gli Stati Uniti hanno bombardato alcuni obiettivi militari dello Stato Islamico proprio per evitare il massacro degli yazidi, che Obama ha chiamato “genocidio”. Moltissimi altri – si parla sempre di decine di migliaia – si sono diretti in Siria, e hanno attraversato la frontiera sul ponte Fishkhabour (o “Peshkapour”), l’unico punto in cui si può entrare nel paese dal Kurdistan iracheno. Si tratta di una struttura galleggiante che a stento può ospitare due automobili affiancate, che attraversa il fiume Tigri e si trova a circa 200 chilometri da Sinjar. Molti altri invece sono scappati a Dohuk, una città che si trova a circa 160 chilometri a nord-ovest di Erbil, la capitale del Kurdistan iracheno, dove si sono rifugiati nei posti pubblici che potevano occupare e nei palazzi in costruzione.
Le vite degli yazidi. Un reportage di un importante fotografo iracheno racconta la fuga della minoranza curda improvvisamente al centro del mondo.
Il prezzo del petrolio è arrivato a 70 dollari al barile per la prima volta dal 2014. A causare l’aumento dei prezzi sono state la riduzione della produzione decisa dai principali paesi produttori di petrolio e le tensioni tra Iran e Stati Uniti. L’Iran è il quinto produttore di petrolio al mondo e se gli Stati Uniti dovessero lasciare l’accordo sul nucleare e imporre nuove sanzioni commerciali causerebbero un nuovo abbassamento dei livelli di produzione del petrolio. Si pensa che eventuali nuove sanzioni potrebbero far diminuire le esportazioni di petrolio dall’Iran anche di 1 milione di barili al giorno.
Il prezzo del petrolio è arrivato a 70 dollari al barile per la prima volta dal 2014.
Martedì l’ISTAT ha pubblicato il suo ultimo rilevamento su occupati e disoccupati, che mostra come lo scorso novembre lavoravano in Italia 23 milioni 183 mila persone, il numero più alto dal 1977, quando iniziano le serie storiche dei suoi rilevamenti. Significa che mai così tante persone hanno lavorato nel nostro paese, un risultato che sia il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che il segretario del PD Matteo Renzi hanno celebrato. #Lavoro A novembre il numero di occupati ha raggiunto il livello più alto da 40 anni. E scende anche la disoccupazione giovanile. Si può e si deve fare ancora meglio. Servono più che mai impegno e serietà, non certo una girandola di illusioni.
Mai così tanta gente al lavoro in Italia. Ma i nuovi posti di lavoro sono quasi tutti precari: cosa mostrano gli ultimi dati sul lavoro, tra bicchieri mezzi pieni e mezzi vuoti.
La notte tra il 7 e l’8 dicembre del 1970 a Roma pioveva a dirotto. Sotto la pioggia, un battaglione della guardia forestale e alcuni ex paracadutisti si avviarono in auto verso la sede del ministero dell’Interno, mentre altri uomini si dirigevano verso la sede della Rai di via Teulada e altri ancora verso il ministero della Difesa. Il loro obiettivo era prendere il potere in Italia con un colpo di stato, mettere al bando il Partito Comunista e instaurare un nuovo regime di destra, probabilmente di tipo presidenziale. Tra i loro obiettivi c’erano anche il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e il capo della polizia, Angelo Vicari. Il piano non fu mai portato a termine, nonostante gli uomini fossero arrivati fin dentro al Viminale, la sede del ministero dell’Interno. Non ci sono informazioni certe su questo passaggio, ma sembra che a un certo punto sia arrivata una telefonata che spinse Junio Valerio Borghese, l’ideatore del colpo di stato, a ordinare di sospendere l’azione e fermare tutto. Circa 200 uomini tra paramilitari, forestali ed ex paracadutisti ripresero quindi le proprie auto e se ne tornarono a casa, sempre sotto la pioggia.
Il “golpe Borghese” non poteva riuscire. La storia del tentato colpo di stato di estrema destra che avvenne la notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970, e cosa abbiamo scoperto in questi cinquant'anni.
Martedì la Corte di giustizia dell’Unione Europea, al termine di un lungo contenzioso giudiziario, ha stabilito che il governo italiano dovrà recuperare l’imposta sugli immobili (ICI) che la Chiesa cattolica non ha versato tra 2006 e 2011: una somma tra i 4 e i 5 miliardi di euro, secondo l’associazione dei comuni italiani (ANCI). Prima che questa sentenza si tramuti in un recupero reale di denaro, però, ci sono diversi passaggi che andranno affrontati, e non è detto che la procedura si concluda col recupero di quelle risorse. Quello che serve, ha spiegato a Repubblica Guido Castelli, delegato ANCI per il Fisco locale, è «una norma di legge che individui il percorso, ove possibile, di recupero delle somme». La sentenza della Corte, continua Castelli, «non consente direttamente ai comuni di recuperare gettito e soldi per l’ICI non versata, piuttosto sanziona l’Italia per una norma del 2012 per aiuti di Stato». In altre parole serve un intervento del Parlamento per permettere al governo o ai comuni – che a suo tempo avevano l’incarico di riscuotere l’ICI – di chiedere la restituzione delle somme non versate. Questo significa che ci sarà bisogno di un ulteriore passaggio prima di procedere al recupero, e visto che si tratta di un passaggio politico (serve una legge del Parlamento) è possibile che venga bloccato (in quel caso però ci saranno altre conseguenze, come vedremo tra poco).
La Chiesa dovrà pagare l’ICI arretrata? lo ha deciso la Corte di giustizia dell'Unione Europea, si parla di 4 miliardi: ma la procedura sarà lunga e incerta.
Il 20 febbraio è iniziata alla Camera la discussione su una proposta di legge destinata a occupare presto molto spazio sui giornali, e che già oggi è raccontata da quasi tutti i quotidiani. La proposta di legge è stata licenziata il 16 febbraio dalla commissione Giustizia e ha come oggetto una serie di modifiche al codice di procedura penale, nelle norme relative ai casi in cui il presunto reato è “particolarmente tenue”. La proposta di legge consta di 10 articoli – si può leggere integralmente qui – il primo firmatario è Lanfranco Tenaglia, ex magistrato e senatore del Partito Democratico. Una norma simile faceva già parte del decreto sulle carceri varato dal governo Monti – venne poi stralciata per ragioni tecniche – e ha il sostegno del governo. Allo scopo di alleggerire il carico dei tribunali e accelerare la durata dei processi, la norma stabilisce dei criteri sulla base dei quai poter identificare dei “reati di particolare tenuità”. Questi reati sono quelli di modalità non violenta, occasionali, e con esigue conseguenze in termini di danni e pericoli. Gli imputati per questi reati possono essere archiviati o prosciolti chiudendo immediatamente il processo: del reato resterebbe traccia nel certificato penale, spiega il Sole 24 Ore, la parte offesa potrebbe chiedere un risarcimento dei danni, ma il processo non andrebbe avanti e soprattutto non si trascinerebbe per tre gradi di giudizio. La decisione finale naturalmente spetterebbe al giudice.
Le nuove norme sui piccoli reati. La Camera le sta discutendo, la Lega ha iniziato a fare ostruzionismo: permetterebbero di evitare il processo per i reati di "particolare tenuità".
L’aeronautica francese ha bombardato la città di Raqqa, in Siria in seguito agli attentati avvenuti venerdì 13 novembre a Parigi. Raqqa è considerata la “capitale” dello Stato Islamico (ISIS) che ha rivendicato gli attentati di Parigi. Stanno circolando molto online delle foto che mostrano delle bombe con la scritta “From Paris with love” (“Da Parigi con amore”), descritte come alcune delle bombe usate per colpire Raqqa. In realtà le immagini sono cominciate a circolare già da sabato 14 novembre, mentre i bombardamenti di Raqqa sono iniziati nella notte tra sabato e domenica. La fonte della foto è un pagina Facebook, U.S Army W.T.F! Moments che pubblica perlopiù foto e video comici riguardo l’esercito americano. Il giornalista svizzero Paolo Attivissimo, che spesso si occupa di bufale che circolano online, ha spiegato che i missili sono dei JDAM statunitensi, un particolare tipo di bomba che non è in dotazione all’esercito francese, il che rende ancora meno probabile che quegli stessi missili siano stati usati per bombardare Raqqa. Né l’esercito francese né quello americano hanno fatto alcuna dichiarazione su queste foto. Quindi non ci sono conferme né dell’autenticità né della falsità di queste foto, ma ci sono buone ragioni per diffidarne. U.S Army W.T.F! Moments ha risposto ad alcuni domande su Twitter sostenendo che le scritte sono state fatte da soldati americani sabato 14 novembre, in una base in Medio Oriente, non meglio identificata.
Le foto delle bombe con la scritta “From Paris with love” sono autentiche? non ci sono conferme ufficiali in un senso o nell'altro, ma ci sono buone ragioni per diffidarne.
Dopo quelli che fanno jogging e i pedoni che attraversano la strada, ora è arrivato il turno dei pinguini. Ieri Google ha annunciato di aver aggiunto alcune nuove prospettive a Street View, il servizio di Google Maps per vedere le fotografie panoramiche delle strade catalogate sulle mappe del motore di ricerca. Le nuove immagini non mostrano solamente alcuni panorami dell’Antartide, ma anche le strade del Brasile e dell’Irlanda. Con le nuove aggiunte, Street View offre ora le fotografie a livello stradale di tutti e sette i continenti. Il servizio fu lanciato nel maggio del 2007 e consentiva di visualizzare le strade di cinque sole città statunitensi: New York, San Francisco, Las Vegas e Denver. Grazie al successo riscosso e ai grandi investimenti di Google per fotografare vie, strade e autostrade del mondo, in tre anni Street View ha compiuto il proprio debutto in numerosi paesi, cambiando sensibilmente il nostro modo di ricercare informazioni geografiche online.
Google lancia Street View tra i pinguini. Ora tutti e sette i continenti sono coperti dal servizio per vedere le immagini panoramiche delle strade.
L’arrivo del coronavirus ha messo in crisi tutto il sistema della moda, e ha accelerato alcuni processi che si trascinavano lentamente da anni, a partire dalla necessità di ripensare le settimane della moda e le sfilate. Le misure per contenere la pandemia hanno portato alla cancellazione delle presentazioni delle collezioni cruise (quelle intermedie e dedicate alle vacanze) che si tengono da aprile a giugno e hanno modificato il calendario delle sfilate previste per l’estate, che sono state rimandate e riorganizzate quasi solo online. La settimana di Londra non ha cambiato data e si è tenuta dal 12 al 14 giugno interamente online su una piattaforma appositamente allestita; quelle con le collezioni maschili di Parigi e Milano, previste a giugno, sono state rimandate a luglio sempre in formato digitale; infine quelle della haute couture, l’alta moda parigina, si sono svolte come previsto dal 6 all’8 luglio, ma per la prima volta online.
Come sono andate le prime settimane della moda digitali. Quelle di Parigi, Milano e dell'alta moda: gli abiti sono stati mostrati in videoclip, installazioni, documentari ed esperimenti più o meno riusciti.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 463 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 250.566. I morti totali registrati sono 35.205, 2 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 45 (due in più di ieri) e quelle in altri reparti sono 763 (8 in meno di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 22.773 per un totale dall’inizio dell’epidemia di 4.296.730 casi e 7.249.844 tamponi effettuati. Il maggior numero di contagi oggi è stato registrato in Lombardia: 71. Seguono Emilia-Romagna (69), Toscana (61), Veneto (58), Piemonte e Lazio (38). In Calabria, Valle d’Aosta, Basilicata e Molise oggi non sono stati registrati nuovi casi di contagio. Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Roma (32), Milano (20), Reggio Emilia (20), Bologna (17), Massa Carrara (17), Vercelli (14), Mantova (13), Brescia (12), Cuneo (12), Padova (12), Treviso (12).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, domenica 9 agosto.
Nelle prime ore di ieri, giovedì 27 ottobre, dopo una serie di colloqui a Bruxelles durati oltre dieci ore, i leader europei hanno raggiunto un accordo sulle misure da prendere per affrontare la crisi finanziaria che sta colpendo i mercati della zona euro. I punti principali sono l’ampliamento del fondo di stabilità europeo per sostenere i paesi dell’euro in difficoltà economiche (EFSF), un intervento sulla capitalizzazione delle banche (che saranno obbligate a tenere in cassa più denaro) e la decisione che la Grecia potrà restituire solo il 50 per cento del valore dei suoi titoli del debito pubblico ai suoi creditori, in larga parte istituti bancari europei. Nel frattempo, il capo del fondo di stabilità europeo Klaus Regling è in visita a Pechino, cercando un accordo con le autorità cinesi perché il paese asiatico investa una parte maggiore dei suoi enormi guadagni che gli provengono dal commercio con l’estero (circa 1,3 migliaia di miliardi di dollari) nel fondo di stabilità europeo. La Cina compra già con regolarità i titoli emessi dall’EFSF. Regling ha dichiarato oggi che l’accordo non avverrà nel prossimo futuro.
Quindi l’euro è salvo? dopo l'accordo di ieri le borse hanno reagito benissimo e i leader sono soddisfatti, ma molti commentatori rimangono scettici sul lungo termine.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
La Lega lo scaricò, Gianfranco Miglio. La dedica della scuola di Adro è una bella riscoperta, si ironizza a Brescia.
Feltrinelli ha pubblicato il libro Contro le elezioni. Perché votare non è più democratico, di David van Reybrouck, scrittore e giornalista belga, autore anche di Congo, che era stato pubblicato qualche mese fa sempre da Feltrinelli, ricevendo grandi apprezzamenti. In questo libro, tradotto da Matilde Pinamonti, van Reybrouck suggerisce, per combattere la tendenza registrata negli ultimi anni a una sfiducia nelle classi politiche e a un sempre maggiore astensionismo alle elezioni, una soluzione radicale: abolire le elezioni e selezionare i componenti delle assemblee legislative tramite sorteggio. E porta, a motivare questa proposta, esempi, idee e esperienze pratiche che sembrerebbero dare ragione a quella che a prima vista può apparire come una posizione provocatoria e inaccettabile. In queste pagine van Reybrouck racconta alcuni esempi concreti di assemblee legislative composte da elementi sorteggiati e non eletti, e della loro attività. ***
Contro le elezioni. In un libro pubblicato da poco l'autore di "Congo" propone di sostituirle con il sorteggio, esponendo dati ed esperienze recenti.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
«Ancora una volta ripiegati su noi stessi». La lettera con cui Penati ha dato le dimissioni da coordinatore della segreteria del PD.
Durante il Consiglio dei ministri di lunedì scorso, 30 aprile, il governo Monti ha nominato Enrico Bondi “commissario per la razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e servizi”, affidandogli il compito di occuparsi della cosiddetta “spending review”. Per spiegare ai cittadini in che cosa consiste la revisione della spesa, il governo ha pubblicato sul proprio sito una nuova sezione dedicata all’argomento. C’è anche un modulo online, attraverso il quale è possibile inviare suggerimenti e segnalazioni sugli sprechi. Con la spending review il Governo è intervenuto analizzando le voci di spesa delle pubbliche amministrazioni, per evitare inefficienze, eliminare sprechi e ottenere risorse da destinare allo sviluppo e alla crescita. La razionalizzazione e il contenimento dei costi sono infatti fondamentali per garantire, da un lato il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, dall’altro l’ammodernamento dello Stato e il rilancio il circuito economico.
Che cos’è la “spending review”. La guida del governo sui provvedimenti per ridurre spesa pubblica e sprechi.
Nella vicenda dell’elezione dei nuovi vertici dell’ACI milanese, il protagonista è Massimiliano Ermolli. Attorno alla sua figura si saldano un numero indefinito di conflitti d’interesse. Ermolli è allo stesso tempo commissario straordinario dell’ACI nominato dal ministro del turismo Michela Brambilla, candidato ai vertici ACI insieme al figlio di La Russa e al compagno della stessa Michela Brambilla, responsabile dell’estromissione della lista concorrente alla sua e amministratore di un’azienda che fa affari con l’ACI nazionale. Non bastasse il gigantesco cumulo di conflitti di interesse, Ermolli è anche il figlio di Bruno Ermolli, e questo è il tratto più segnalato dalle cronache giornalistiche (assieme a quello, su altre cronache, del suo recente fidanzamento con l’ex concorrente del Grande Fratello Cristina Dal Basso) che genericamente dicono di Bruno Ermolli “uomo vicinissimo a Berlusconi”. Ma oltre alle frequenti occasioni in cui il nome di Bruno Ermolli è stato al centro di importanti vicende nazionali, un articolo di Giovanni Pons su Repubblica di un anno fa traccia un dettagliato ritratto di Ermolli padre.
Chi è Bruno Ermolli. Breve biografia del "più potente lobbista del nord Italia", padre del commissario dell'ACI milanese al centro delle polemiche.
Nel 1997 Tom Junod, un giornalista della rivista Esquire, seguì per un periodo il pastore protestante e conduttore televisivo statunitense Fred Rogers per scrivere un articolo che lo raccontasse. Rogers conduceva da quasi quarant’anni la popolare trasmissione per bambini Mister Rogers’ Neighborhood, piena di buoni sentimenti: un tema distante da quelli solitamente raccontati da Junod, piuttosto cinico e disincantato. Ma l’incontro e il tempo passato con Rogers, allegro e gentile nella vita reale come nel suo programma, cambiò Junod, che nel suo articolo raccontò come il rapporto con Rogers si trasformò velocemente in una sincera amicizia che gli fece cambiare idea su molte cose. La storia di Junod e Rogers è raccontata da A Beautiful Day in the Neighborhood, un film in uscita il 22 novembre negli Stati Uniti – per ora senza data di uscita in Italia – con Tom Hanks nel ruolo di Rogers. Hanks ha qualcosa di simile al personaggio che interpreta: come lui, è noto per essere una persona cortese e alla mano, sempre di buon umore e amichevole con chiunque incontri. È una caratteristica che ha in comune con molti dei personaggi che interpreta, solitamente positivi e mai malvagi, e che è testimoniata da molte storie che circolano sul suo conto, raccontate dalla giornalista Taffy Brodesser-Akner in un recente profilo uscito sul New York Times.
Tom Hanks, brava persona. Lo ha verificato personalmente una giornalista del New York Times, che dice di essere guarita da un momento di depressione intervistandolo.
Oggi, domenica 28 maggio, ci sarà uno sciopero dei piloti e dei controllori di volo iscritti ai sindacati CUB Trasporti, USB, Confael e Assovolo: lo sciopero riguarda i voli di molte tratte nazionali e internazionali e durerà dalle 10 alle 18. Qui c’è una lista dei voli cancellati. Saranno previste come al solito delle fasce di garanzia in cui gli aerei voleranno regolarmente dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21. In aggiunta a questo sciopero ci saranno anche delle agitazioni a carattere locale indette da RSA Enav che coinvolgeranno gli aeroporti di Padova, Pescara e Ancona dalle 13 alle 17. I passeggeri dei voli British Airways potrebbero avere ulteriori disagi per via di un gusto informatico che da ieri sta causando diversi problemi alla compagnia britannica. È attivo numero verde 800650055 per verifica stato del volo, riprotezioni e rimborsi. Tutte le info https://t.co/TsVGIpYBHy pic.twitter.com/1WdeH1Y9q3
Lo sciopero degli aerei di oggi, 28 maggio: le cose utili da sapere. Lo sciopero durerà dalle 10 alle 18, diversi voli sono già stati cancellati.
Oggi, mercoledì 19 marzo, sarà presentato ufficialmente il nuovo logo del Comune di Genova: il quotidiano storico della città, il Secolo XIX, lo ha pubblicato in anteprima sulla prima pagina del giornale di oggi e una versione del simbolo è già stata inserita sul sito del Comune. Il logo consiste nella scritta “Genova”, con lo slogan “More than this” (“Più di questo”). Ne esistono diverse versioni: una orizzontale, una verticale con la parola “Genova” scandita in sillabe, una con la scritta rossa su fondo bianco, una con la scritta bianca su fondo rosso. Il logo è stato creato da due donne, Anna Giudice e Valeria Morando, ed è il risultato del progetto europeo Citylogo a cui oltre a Genova hanno partecipato anche molte altre città: Oslo, Varsavia, Vilnius, Saragoza, Cohimbra, Utrecht. Il bando (pubblicato lo scorso ottobre) prevedeva che il nuovo simbolo dovesse «posizionare la città in maniera attrattiva e al tempo stesso distintiva rispetto ad altre città e aree geografiche, nonché sostenere e “firmare” l’offerta culturale e turistica e tutte le iniziative promozionali a livello nazionale e internazionale». Avrebbe dovuto inoltre «rafforzare le attività di marketing territoriale volte ad attrarre imprese, intelligenze e persone nel territorio».
Il nuovo logo del Comune di Genova. È il risultato di un progetto europeo a cui ha partecipato la città: lo slogan è "Genova. More than this".
Google sta sperimentando una nuova applicazione che serve per pagare nei negozi attraverso il proprio smartphone, senza doverlo tirare fuori dalla tasca e appoggiarlo ai sistemi per il pagamento senza fili (POS wireless), come alternativa alla carta di credito. La nuova app si chiama “Hands Free”, è disponibile sia per Android sia per iOS e per ora è in fase di test in parte della San Francisco Bay Area, in California, con la partecipazione di McDonald’s, ristoranti e diversi rivenditori. Google aveva annunciato la novità nel maggio del 2015, ma finora non aveva ancora avviato la sperimentazione all’esterno della sua sede di Mountain View, sempre in California. Hands Free si basa sul WiFi, il Bluetooth e gli altri sistemi del telefono per rilevare la propria posizione, in modo da verificare la propria presenza nel locale in cui si deve pagare. Dopo avere installato l’applicazione, vi si associa la carta di credito e si carica una propria fotografia. Quando si arriva alla cassa basta dire “Pago con Hands Free”, il cassiere seleziona la relativa opzione di pagamento e la cassa – collegata a Internet – rileva la presenza del cliente e mostra una sua fotografia, con la quale viene confermata la sua identità. A questo punto viene avviata la transazione, attraverso la carta di credito registrata con l’applicazione.
La nuova app di Google per pagare alla cassa con lo smartphone in tasca. È in fase di sperimentazione a San Francisco: basta dire al cassiere "Pago con Hands Free" e l'applicazione fa tutto il resto, usando i dati della propria carta di credito.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 1.766 nuovi casi di contagio da coronavirus e 17 decessi, per un totale di 309.870 casi e 35.835 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 3.100 (107 in più rispetto a ieri), di cui 254 nei reparti di terapia intensiva (ieri erano 247). Sono stati inoltre analizzati 87.714 tamponi e testate 53.737 persone: è risultato positivo un tampone ogni 50. Il maggior numero di contagi è stato registrato in Campania (245). Seguono Lombardia (226), Lazio (181), Veneto (159), Sardegna (139), Piemonte (132). Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Napoli (241), Roma (140), Milano (99), Palermo (66), Torino (48), Potenza (43), Trento (42).
I dati sul coronavirus di oggi, domenica 27 settembre.
Tra l’8 e il 12 aprile si tiene a Sydney, nel grande spazio espositivo dei Carriageworks – un’ex officina ferroviaria – l’Australia Fashion Week. È un evento sponsorizzato da Mercedes-Benz che si tiene ogni anno in primavera, assai meno celebre delle settimane della moda più famose come quelle di New York, Londra, Parigi e Milano: non è aperto al pubblico e si tiene solo dalla metà degli anni Novanta. Getty Images ha pubblicato un reportage del fotografo Ryan Pierse interamente in bianco e nero, il che dà al mondo artificioso della moda un tocco ancora più irreale: fin quando non compare un piede nudo, un foglio su cui è scarabocchiata una parola, un visitatore stanco che si appoggia a una parete. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La moda in bianco e nero. Un originale reportage fotografico dalla settimana della moda di Sydney.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 3.121 casi positivi da coronavirus e 13 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 1.273 (24 in più di ieri), di cui 162 nei reparti di terapia intensiva (1 in più di ieri) e 1.111 negli altri reparti (23 in più di ieri). Sono stati analizzati 88.850 tamponi molecolari e 155.947 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 3,28 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,13 per cento. Nella giornata di venerdì i contagi registrati erano stati 2.895 e i morti 11. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lazio (500), Lombardia (438), Sicilia (431), Veneto (424), Campania (238).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, sabato 17 luglio.
In occasione dell’ottantesimo anniversario della sua nascita, il “British Council” – un’organizzazione culturale britannica non-profit con sedi in 110 paesi nel mondo – ha pubblicato una classifica dei momenti più significativi negli ultimi 80 anni di storia dell’umanità. La lista di eventi è stata compilata mettendo insieme considerazioni personali richieste dal British Council a un gruppo di 25 scienziati, docenti universitari, artisti, scrittori e leader politici: l’ordine è stato poi determinato in base a un sondaggio tra 10 mila persone di diversi paesi. Il British Council è un istituto conosciuto e rispettato in tutto il mondo: la classifica è circolata molto sui social network – su Twitter tramite l’hashtag #80Moments – ed è stata ripresa da diversi media. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
20 momenti storici degli ultimi 80 anni. Sono stati selezionati dal British Council: includono la mappatura del genoma umano, gli attacchi dell'11 settembre e la crescita dei social network.
La procura di Torino ha fatto sapere che – in seguito a un esposto presentato dalla sindaca di Torino Chiara Appendino e dal presidente del Piemonte Sergio Chiamparino – la casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound e finita in mezzo a contestazioni e polemiche per la sua presenza al Salone del Libro, è indagata per “apologia di fascismo”, il reato introdotto dalla famosa legge Scelba. Non sembra però affatto probabile che la casa editrice venga condannata, nonostante i suoi dirigenti si dichiarino fascisti. Contrariamente al nome, infatti, la legge si occupa di punire soprattutto chi tenta di ricostruire il vecchio partito fascista, piuttosto che chi lo difende o esprime opinioni favorevoli al fascismo. La legge fu approvata nel 1952 per attuare la XII disposizione finale della Costituzione, che proibisce la ricostruzione del partito fascista. È composta da dieci articoli, il primo dei quali spiega che si verifica una “ricostruzione” del partito fascista quando:
Come funziona il reato di “apologia di fascismo”. Tanto per cominciare la legge non punisce la semplice "apologia", ma i tentativi di ricostruzione del partito fascista.
Sono stati assegnati oggi i premi Pulitzer del 2017, gli importanti premi americani per il giornalismo, la letteratura e la musica. La prima categoria, quella del giornalismo, è quella per cui è più famoso e autorevole il premio, che fu istituito da Joseph Pulitzer nel 1917 e che è gestito dalla Columbia University di New York. La giuria è composta da 19 persone che fanno parte del mondo dell’informazione, o del mondo accademico e letterario. Questo è l’elenco dei vincitori nelle varie sezioni, ai quali viene consegnata una ricompensa di 10 mila dollari (al vincitore della categoria “giornalismo per il bene pubblico”, invece, una medaglia d’oro).
Chi ha vinto i premi Pulitzer 2017. L'elenco dei vincitori dei più famosi premi del giornalismo mondiale, assegnati oggi.
Facebook ha annunciato che inizierà a dividere con alcuni partner i guadagni che ottiene grazie alle pubblicità che compaiono prima dei suoi video (o tra un video e l’altro nel caso di più video). Fino a ora l’unico a guadagnare con la pubblicità era Facebook e l’unico vantaggio per chi creava e condivideva video era la possibilità di un alto numero di visualizzazioni e condivisioni. Dai prossimi mesi alcuni partner di Facebook potranno, se vorranno guadagnare qualcosa grazie ai loro video, scegliere Facebook come alternativa a YouTube. Facebook ha scelto di usare lo stesso approccio che YouTube usa ormai da alcuni anni: ai suoi partner andrà il 55 per cento dei ricavi ottenuti dalle pubblicità, e il restante 45 per cento resterà al social network e alla piattaforma di condivisione video. Con questa mossa Facebook vuole entrare in competizione con YouTube: i video che porteranno guadagni pubblicitari saranno infatti mostrati agli utenti (insieme ad altri video) su una nuova pagina su cui Facebook sta lavorando, la pagina dei Suggested Video (“video consigliati”). In questa nuova pagina – interamente dedicata ai video – un algoritmo analizzerà i video visti dagli utenti e consiglierà loro video simili.
Facebook darà una parte dei soldi delle pubblicità a chi produce i video. Adotterà una nuova politica sui ricavi delle pubblicità, mettendosi così in concorrenza con YouTube.
Il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, è l’unico museo pubblico dedicato alla fotografia in Italia. Venne inaugurato il 3 aprile 2004 dopo una lunga progettazione: le sue origini sono da cercare nel progetto, nato nel 1996, Archivio dello spazio: un progetto che vedeva coinvolto un ente pubblico, la provincia, e un gran numero di fotografi incaricati di raccontare il paesaggio intorno alla provincia di Milano. Il progetto si ispirava alle grandi missioni fotografiche internazionali promosse da enti pubblici come DATAR in Francia, e metteva in luce le contraddizioni del paesaggio mostrando, senza stereotipi, le architetture di valore storico, gli elementi di costruzione recente, l’industria e l’agricoltura. Il museo ha spesso lavorato in questa modalità, facendosi promotore di campagne fotografiche, con l’idea che una committenza pubblica possa essere un valido strumento per raccontare qualcosa del territorio e della società e per mettere insieme pezzi di memoria utili per i cittadini e le amministrazioni. Oggi queste grandi campagne fotografiche di ricerca, da Idea di Metropoli, svolta tra il 1997 e il 2002, a Milano senza confini, del biennio 1998-1999, assumono un valore importante: hanno raccontato le trasformazioni, registrandole attraverso i diversi approcci degli autori ogni volta coinvolti.
L’appello per il Museo di Fotografia Contemporanea. L'unico museo pubblico di fotografia in Italia, che conserva 2 milioni di immagini tra 28 fondi fotografici e 600 autori.
Il chirurgo irlandese Calvin Coffey, dell’Università di Limerick, ha pubblicato sulla sezione di gastroenterologia ed epatologia dell’autorevole rivista scientifica britannica The Lancet uno studio in cui propone di riclassificare come organo il mesentere, una membrana che collega l’intestino alla cavità addominale, tenendoli insieme. Il mesentere è conosciuto da secoli – lo disegnò perfino Leonardo da Vinci – ma finora si pensava consistesse in una serie di membrane scollegate tra loro, sparse nell’intestino. Il nuovo studio suggerisce invece che sia un’unica struttura, e che vada quindi classificata come organo. Non è vero, come hanno fatto intendere molti articoli sui siti italiani e stranieri, che “è stato scoperto un nuovo organo”, e che “era sempre stato sotto i nostri occhi ma non ce ne eravamo accorti”: ce ne eravamo accorti eccome, ma lo chiamavamo in un modo diverso. Lo studio di Coffey è stato pubblicato lo scorso novembre, ma è stato scoperto dai siti internazionali di news solo negli ultimi giorni.
Abbiamo un organo in più. È il mesentere: sapevamo di averlo, ovviamente, ma solo ora gli studiosi hanno capito che si comporta come un organo e va considerato tale.
Mercoledì 4 marzo, Doctor Web, società che si occupa di sicurezza informatica in Russia, ha segnalato l’esistenza di Flashback, un programma informatico malevolo che negli ultimi giorni avrebbe infettato circa 600mila Mac, i computer di Apple. A distanza di qualche giorno gli esperti di Kaspersky – una delle aziende per la sicurezza dei computer più conosciuta al mondo – hanno confermato l’esistenza del software dannoso e hanno stimato in mezzo milione il numero dei Mac infetti. Casi di questo tipo capitano spesso con i PC che utilizzano Windows (Microsoft è diventata molto rapida nel porvi rimedio), mentre si verificano più raramente sui Mac. Come segnala Arik Hessedahl su AllThingsD, il blog tecnologico del Wall Street Journal, il problema di sicurezza in realtà non riguarda direttamente Apple, ma il software aggiuntivo Java di Sun Microsystems, controllata ora dalla multinazionale informatica Oracle. Sfruttando una falla di sicurezza in questo sistema, alcuni siti web fanno caricare al browser righe di codice malevolo scritte in Java. Le istruzioni fanno comparire sullo schermo una mascherina dove viene richiesto di inserire la password dell’amministratore del computer, quella che viene di solito richiesta tra le altre cose quando si installa un nuovo programma per dargli accesso a particolari, e delicate, aree del sistema operativo. Per non fare insospettire l’ignaro utente, nella mascherina viene specificato che l’inserimento della password serve per installare un aggiornamento di Flash, il programma aggiuntivo di Adobe per vedere video e altri contenuti multimediali online. Da qui il suo nome Flashback.
Come rimuovere il software che infetta mezzo milione di Mac. Si chiama "Flashback": se usate un computer di Apple, vi conviene fare un paio di controlli e aggiornare Java.
A una settimana dalla presentazione del logo del nuovo gruppo Fiat Chrysler Automobiles, nato dall’unione della casa automobilistica statunitense con quella italiana, lo studio creativo e di consulenza Robilant Associati ha diffuso un video che illustra come è stato concepito il nuovo simbolo, costituito semplicemente dalle lettere F, C e A. Nei giorni scorsi il lavoro dello studio è stato criticato per essere poco di impatto e lontano dal dare un’identità precisa ai marchi che deve rappresentare. Il classico logo di Fiat e quelli delle altre controllate continueranno a essere utilizzati sulle automobili del gruppo.
Il video di presentazione del logo FCA. Cioè di Fiat Chrysler Automobiles, ideato dallo studio Robilant Associati e accolto la scorsa settimana con diverse critiche.
L’1 gennaio 2016 il governo cinese ha diffuso i dati ufficiali relativi agli incassi cinematografici locali del 2015. L’industria del cinema cinese è andata benissimo: gli incassi totali sono stati di 44 miliardi di yuan, poco più di 6 miliardi di euro: il 48,7 per cento in più rispetto agli incassi totali del 2014. Il dato è circolato molto perché è dal 2011 che l’industria del cinema cinese non aveva un così grande aumento di incassi (tra il 2013 e il 2014 era stato del 30 per cento): lo Hollywood Reporter, tra le più importanti riviste di cinema, ha stimato che seguendo questo trend nel 2017 la Cina diventerà il più grande mercato cinematografico al mondo. Al momento questo record è detenuto dal mercato nordamericano – che mette insieme Stati Uniti e Canada – che si sta a sua volta espandendo, ma in misura minore di quello cinese. Da anni si riteneva che il settore del cinema in Cina avesse enormi potenzialità: secondo molti la situazione è svoltata sia a causa della maggiore “qualità” dei film cinesi, sia per alcune decisioni del governo cinese. Secondo i dati diffusi dalla SAPPRFT – l’autorità statale cinese che amministra e regola la radio, il cinema e la televisione – nel 2015 in Cina sono stati inaugurati 22 nuovi schermi cinematografici al giorno e gli spettatori totali sono stati 1,28 miliardi (il 51 per cento in più rispetto al 2014). Gli schermi cinematografici in Cina sono ora più di 31mila (in Nordamerica sono 39mila e in Italia sono meno di cinquemila). La Cina ha ancora ampi margini di crescita: la sua popolazione è quattro volte superiore a quella degli Stati Uniti e nel 2015 ogni cinese è andato in media una volta al cinema in tutto l’anno. Negli Stati Uniti la media di film visti ogni anno da ogni cittadino è invece di 3,2.
In Cina i cinema vanno benissimo. Nel 2015 hanno incassato quasi il 50 per cento in più rispetto al 2014: gran parte del merito è dell'industria cinematografica locale.
Alle 18:02 di ieri, venerdì 25 maggio, la capsula da trasporto Dragon ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), un passaggio fondamentale per valutare l’affidabilità del nuovo sistema sviluppato dalla società privata Space Exploration Technologies (SpaceX). Dragon è la prima capsula spaziale realizzata da un privato ad attraccare presso la ISS e potrà essere usata per gestire il trasporto di materiali verso la Stazione, come previsto dai contratti in corso e in via di definizione con la NASA. La missione, iniziata il 22 maggio, ha anche un importante valore simbolico perché segna un’ulteriore apertura nei confronti delle società private per la gestione delle imprese spaziali. Dopo essere arrivata nei pressi della Stazione Spaziale Internazionale, Dragon ha compiuto una serie di complesse e delicate manovre di avvicinamento. Ogni passaggio è stato osservato e analizzato con cura per verificare l’affidabilità dei sistemi utilizzati dalla capsula, compresi quelli di sicurezza per evitare di arrecare danni alla Stazione orbitante. In una seconda fase, i membri dell’equipaggio a bordo della ISS hanno azionato il braccio robotico Canadarm2 per agganciare Dragon e avvicinare la capsula al modulo Harmony. Il nuovo sistema di trasporto ha risposto bene ai comandi ed è stato assicurato alla Stazione dopo un’altra serie di manovre.
L’incontro tra Dragon e la ISS. Le foto e il video della prima capsula da trasporto spaziale privata ad aver raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale nella storia.
Il referendum costituzionale si tiene oggi: gli elettori devono decidere se approvare o respingere la riforma della Costituzione approvata dal Parlamento e proposta dal governo Renzi. Del referendum e delle modifiche proposte dalla riforma si è parlato molto: qui invece abbiamo raccolto le principali informazioni pratiche sull’orario del voto e il quesito. Se invece ancora siete indecisi sul contenuto della riforma, qui c’è la prima parte della guida del Post dedicata alle modifiche al Senato (qui la seconda e qui la terza parte della guida). I seggi sono aperti dalle 7 alle 23. Per votare si deve esibire, oltre ad un documento di identità – che sia la carta di identità, la patente o il passaporto – la propria tessera elettorale. Nel caso in cui la tessera elettorale fosse stata smarrita, oppure non abbia più spazi liberi per apporre nuovi timbri, si può chiedere una nuova tessera agli uffici comunali che sono aperti al pubblico per tutta la durata delle operazioni di voto (dalle 7 alle 23).
Referendum costituzionale: orari e altre informazioni utili. I seggi sono aperti fino alle 23: tutte le informazioni su modalità di voto e documenti necessari.
Il presidente della Valle d’Aosta Pierluigi Marquis si è dimesso martedì sera, un giorno prima che il consiglio regionale discutesse una mozione di sfiducia sottoscritta anche dall’Union valdotaine progressiste, uno dei partiti che facevano parte della sua maggioranza. Marquis era diventato presidente lo scorso 10 marzo, dopo che il suo predecessore, Augusto Rollandin, aveva perso la maggioranza nel consiglio. Marquis poteva contare su una maggioranza molto risicata, che poi nelle ultime settimane è sembrata sempre più fragile. Secondo i giornali, la decisione di portare in consiglio una mozione di sfiducia nei suoi confronti è arrivata in seguito a un avviso di garanzia che ha riguardato Marquis e alcuni dei suoi più stretti collaboratori. L’ex presidente è indagato per calunnia nei confronti del suo predecessore, Rollandin. Qualche tempo fa, Marquis aveva denunciato alla magistratura il ritrovamento di 25mila euro sotto la scrivania nell’ufficio del presidente. Secondo Marquis, il denaro apparteneva al suo predecessore. A quanto sembra, la magistratura sospetta invece che sia stato lo stesso Marquis a sistemare i soldi nella scrivania e a denunciarne il ritrovamento, allo scopo di screditare il suo rivale.
Si è dimesso il presidente della Valle d’Aosta, Pierluigi Marquis.
Silvio Berlusconi ha annunciato il ritiro della norma contestata. ***
La norma che sospende la sentenza Mondadori. Da dove viene il caso che potrebbe costare 750 milioni a Silvio Berlusconi e come ieri si è trovata una scappatoia temporanea.
C’è molta neve nelle foto di animali di questa settimana, ma anche i campi bruciati australiani, con le vacche dello stesso colore bruno delle poche sterpaglie rimaste. Ma c’è anche la lingua blu del boa, le macchie rosse che circondano gli occhi del fagiano orecchiuto e un cigno nero. L’acquario di Singapore ospita i nautilus pompilius, che non hanno un’aria molto amichevole, ma sono molto belli da guardare. Nel campo di golf del Durban Country Club, in Sudafrica, si nascondono le scimmie, l’orso polare di Yongin è molto abile a prendere al volo i pezzi di carne che gli vengono lanciati, e anche il nibbio deve aver catturato qualcosa nell’acqua di una vasca del parco divertimenti di Manila, chissà che cosa. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Cigno nero e altri colori. Lingue blu, becchi rossi e pitoni gialli maculati nelle migliori foto di animali di questa settimana.
Domenica 11 giugno anche a Verona si voterà per le elezioni amministrative, ossia per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale, mentre la data dell’eventuale ballottaggio sarà il prossimo 25 giugno. I candidati sindaco sono nove e sei di loro sono più o meno vicini al centro-destra. L’attuale sindaco è Flavio Tosi, che dopo due mandati consecutivi non ha potuto ricandidarsi: ma qualche mese fa (dopo aver sostenuto Matteo Renzi con il Sì al referendum costituzionale e votando con i senatori a lui vicini insieme al PD in diverse occasioni) aveva tentato di far approvare un emendamento in un decreto governativo che modificasse l’articolo 51 del testo unico sull’ordinamento degli enti locali, per potersi ricandidare (ci arriviamo). Tosi è riuscito comunque a trovare un modo per dare continuità al proprio progetto politico, candidando Patrizia Bisinella, senatrice e sua compagna nella vita privata. I sondaggi dicono che la situazione è incerta e che probabilmente nessuno vincerà al primo turno: i favoriti sono Federico Sboarina, Orietta Salemi e Patrizia Bisinella, in quest’ordine.
A Verona le elezioni amministrative sono diventate una cosa tra famiglie. Tra i candidati c'è la compagna dell'ex sindaco Flavio Tosi, che ha tirato in mezzo anche la compagna del suo principale sfidante di centrodestra: guida al voto dell'11 giugno.
Il 6 settembre è iniziata la Settimana della moda di New York, la settimana in cui le più importanti aziende statunitensi, ma non solo, presentano le loro collezioni per la primavera-estate 2019. La settimana della moda va avanti fino al 14 settembre, tra eventi, feste, incontri, inaugurazioni di nuovi negozi; le sfilate proseguiranno poi a Londra, Milano e infine Parigi, dove si concluderanno il 25 settembre. Una passerella delle sfilate di New York, 8 settembre 2018 (Astrid Stawiarz/Getty Images)
Intorno alle sfilate di New York. Immagini dal backstage, tra truccatori, abiti sulle grucce, e camerini vuoti: tutto tranne le modelle in passerella.
Dopo 31 mesi di silenzio e un lungo viaggio nello spazio, lunedì 20 gennaio la sonda Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea si è fatta sentire inviando un messaggio verso la Terra, captato alle 19:18 (ora italiana) dalle stazioni di ricezione NASA di Goldstone (California) e di Canberra (Australia). L’appartenenza del segnale radio a Rosetta è stata confermata pochi istanti dopo dal centro spaziale ESA di Darmstadt (Germania), con sollievo per le centinaia di ricercatori che da anni lavorano a Rosetta, un ambizioso progetto da un miliardo di euro per studiare una cometa e inviare per la prima volta sulla sua superficie un lander (un dispositivo che atterra sui corpi celesti per studiarne le caratteristiche). Rosetta & Philae L’obiettivo di Rosetta è la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, scoperta nel 1969 e con un diametro che si ipotizza sia intorno ai 4 chilometri. La sonda dell’ESA avrà il compito di studiarla molto da vicino a partire dalla prossima estate, e di spararle contro il lander Philae, per compiere analisi della sua superficie e dei suoi mutamenti durante il passaggio ravvicinato della cometa al Sole.
Rosetta si è svegliata. La sonda dell'Agenzia Spaziale Europea si è fatta sentire dopo 31 mesi di silenzio: si trova a milioni di chilometri da noi per fare cose mai fatte prima su una cometa.
Una serie di equivoci, false attribuzioni e fraintendimenti su quali debbano essere le qualità di un buon musicista ha fatto sì che uno dei più importanti batteristi della storia della musica sia stato considerato a lungo una specie di miracolato: ancora oggi che compie 80 anni, Ringo Starr. Questo pregiudizio non potrebbe essere più lontano dalla verità, come da anni sostiene infatti chiunque conosca bene i Beatles – di cui Starr fu batterista dal 1962 allo scioglimento nel 1970 – e in generale la musica pop e rock. Ringo Starr e Paul McCartney alla cerimonia per l’aggiunta del primo alla Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland, nel 2015. (Mike Coppola/Getty Images)
Abbiamo sempre sottovalutato Ringo Starr. Non era un virtuoso, ma aveva uno stile unico e se i Beatles furono i Beatles fu anche per merito suo: e oggi diventa ottantenne.
Repubblica di oggi intervista Fabrizio Favata, l’imprenditore indagato per aver trafugato la famosa intercettazione di Fassino sul caso Unipol – “Ma abbiamo una banca?” – e averla consegnata alla famiglia Berlusconi, pochi giorni prima che venisse pubblicata sul Giornale. Da tempo Favata racconta quanto accaduto negli ultimi mesi del 2006, alla procura di Milano e ai giornali: lo scorso febbraio l’Unità aveva ricostruito l’accaduto e lo stesso Favata si era recato poi personalmente nella sede del quotidiano diretto da Concita De Gregorio per consegnare un memoriale (finì che non consegnò alcun memoriale, e venne fermato e perquisito dalla Digos appena uscito dalla redazione).
“Grazie, la mia famiglia vi sarà grata in eterno”. Parla l'uomo che consegnò a Berlusconi l'intercettazione di Fassino.
Venerdì 28 agosto sei persone, tre uomini e tre donne, si sono chiuse volontariamente dentro a una specie di cupola sul fianco del Mauna Loa, un vulcano sulla più grande isola delle Hawaii, a un’altitudine di circa 2500 metri: ci rimarranno per un anno, fino al 28 agosto 2016, e potranno uscire limitatamente e indossando delle tute spaziali. I sei volontari fanno parte della quarta missione del progetto HI SEAS (Hawaii Space Exploration Analog and Simulation), finanziato dalla NASA per studiare il comportamento e le necessità di un ipotetico gruppo di astronauti durante una missione verso Marte, che secondo le stime potrebbe richiedere da uno a tre anni. Quella cominciata venerdì è però la più lunga delle missioni HI SEAS tentate finora: le prime due erano durate quattro mesi, mentre la terza ne era durati otto, e si è conclusa lo scorso giugno. La cupola ha un diametro di 12 metri, e la superficie calpestabile è di circa ottanta metri quadri: dentro ci sono una cucina, una sala da pranzo, un bagno, una sala per fare attività fisica con dello spazio comune e un laboratorio. Al secondo piano ci sono le sei camere da letto singole, con un altro bagno. Collegato alla cupola c’è un container che viene utilizzato come officina. Le sei persone scelte tra i volontari che si erano candidati – per l’ultima missione ci furono 150 richieste – sono quattro americani, una tedesca e un francese: Carmel Johnston, capo dell’equipaggio e scienziata del suolo; Christiane Heinicke, una fisica e ingegnera; Sheyna Gifford, una giornalista specializzata in astrofisica, neuroscienza e psicologia che da tempo collabora con la NASA; Andrzej Stewart, un pilota; Cyprien Verseux, un astrobiologo; e Tistan Bassingthwaighte, un architetto specializzato in soluzioni abitative in luoghi inospitali.
L’esperimento di un anno che simula un viaggio su Marte. Sei persone si sono chiuse in una cupola su un vulcano delle Hawaii e ne usciranno definitivamente tra un anno: ci serve per capire cosa può succedere dal punto di vista sociale e psicologico.
La seduzione, i modi in cui le donne esercitano il potere e la sua importanza sono stati i temi della collezione autunno/inverno 2017-2018 di Prada, presentata giovedì 23 febbraio alla Settimana della moda di Milano. Lo ha spiegato la stessa Miuccia Prada, direttrice creativa dell’azienda, chiedendosi se le donne utilizzino ancora gli stessi strumenti di cinquant’anni fa, se si servano soltanto dell’aspetto fisico e cosa succede quando puntano sull’intelligenza. Il tema è ripreso anche nel titolo della collezione, La città delle donne, che è un richiamo al film del 1980 La città delle donne di Federico Fellini, che ridicolizzava e criticava il movimento femminista. L’allusione è solo nel titolo, dice Miuccia Prada, ma la sfilata ha ricordato anche le lotte del movimento femminista – servendosi per esempio di reggiseni in bella vista e parka dal cappuccio colorato e pelosissimo – e alludendo alle proteste odierne delle donne contro il presidente americano Donald Trump. Le modelle camminavano lungo un percorso a esse circondato da sedute per gli ospiti ricoperte di lenzuola con fiori in pelle, con lampade vintage e manifesti e polaroid appesi ai muri, e musica elettronica in sottofondo.
Femminilità e femminismo nella sfilata di Prada a Milano. La nuova collezione parla di potere e seduzione femminile, tra reggiseni che richiamano proteste storiche e illustrazioni con pin up.
Bitcoin, la più importante e diffusa criptovaluta del mondo, ha perso circa il 15 per cento nelle ultime 24 ore, toccando il valore di 4.200 dollari per unità, il più basso dall’ottobre del 2017, cioè prima dell’enorme picco di un anno fa, che trasformò un settore relativamente di nicchia in uno dei temi più discussi del mondo. Già la settimana scorsa, prima del crollo delle ultime ore, Bitcoin aveva perso quasi il 17 per cento in un giorno, dopo un paio di mesi relativamente costanti. L’andamento di Bitcoin nell’ultima settimana (Coindesk)
È stata una brutta settimana per le criptovalute. Bitcoin ha raggiunto il valore minimo da oltre un anno e tutto il settore sta perdendo soldi, soprattutto perché una valuta si è divisa in due.
Luigi Ferrarella riassume sul Corriere della Sera che cosa contengono le motivazioni della sentenza della Cassazione che, lo scorso 1 agosto, ha confermato la condanna di Silvio Berlusconi a 4 anni per frode fiscale. Sono oltre duecento pagine e, scrive Ferrarella, contengono “un puntiglioso elenco di documenti, testimoni, perizie”: cose ben più puntuali del “non poteva non sapere”. Magari avesse potuto leggervi un bel «Berlusconi non poteva non sapere»: finito giovedì di studiare le 208 pagine di motivazioni della Cassazione alla sua condanna per frode fiscale, l’ex premier avrebbe tanto preferito rintracciarvi eco della colloquiale vaghezza affidata dal presidente Antonio Esposito all’intervista a Il Mattino. E invece, in un testo scritto non dal presidente e nemmeno solo dal relatore Amedeo Franco, ma anche dagli altri tre consiglieri Ercole Aprile, Claudio D’Isa e Giuseppe De Marzo, e da tutti revisionato e firmato in una apposita camera di consiglio mercoledì – l’ex premier si vede compilare un puntiglioso elenco di documenti, testimoni, perizie: le «numerosissime risultanze processuali, orali e documentali, analiticamente analizzate dai giudici di merito con adeguate argomentazioni immuni da vizi logico giuridici», in base alle quali ora anche la Cassazione conclude che il problema di Berlusconi rispetto all’eufemismo delle «sovrafatturazioni» estere nella compravendita di diritti tv Mediaset non è il non aver potuto non sapere, e nemmeno l’aver forse saputo, ma l’aver proprio fatto.
Altro che “non poteva non sapere”. Le motivazioni della sentenza della Cassazione dicono che c'è parecchio di concreto nella condanna a Berlusconi, scrive Luigi Ferrarella sul Corriere.
Pasqua vuol dire anche uova di cioccolato con una sorpresa all’interno, in genere un giocattolo da costruire e piuttosto deludente. Apparentemente questa tradizione non ha nulla a che fare con il resto della festività religiosa e in effetti il percorso che porta dalla tradizione cristiana alle uova di cioccolato è piuttosto tortuoso. Ma prima di arrivare al cioccolato bisogna fare un passo indietro e spiegare cosa c’entrano le uova con la Pasqua. Pasqua e le uova Più o meno da quando è arrivato sulla terra, l’uomo si è interessato alle uova per funzioni diverse dalla semplice nutrizione. I primi ritrovamenti di uova decorate con motivi astratti risalgono a un sito archeologico in Sudafrica. In questo sito gli archeologi ritrovarono alcuni frammenti di uova di struzzo vecchie di 60 mila anni e decorate con motivi astratti – le uova erano probabilmente utilizzate come recipienti per l’acqua. Nei millenni successivi l’uovo di struzzo è sempre rimasto piuttosto diffuso. Nelle tombe di grandi civiltà del passato (come antichi egizi e sumeri) gli archeologi ne hanno ritrovato frammenti decorati o riproduzioni in oro ed argento.
Perché a Pasqua mangiamo uova di cioccolata? lo facciamo da poco più di un secolo: c'entrano la religione, la quaresima e la tecnologia applicata al cioccolato.
Fra i tanti eventi che cambiarono il corso della Seconda guerra mondiale ci fu il bombardamento di una città inglese, Coventry, che dalla sera di luna piena del 14 novembre 1940 alla mattina successiva venne distrutta in undici ore ininterrotte di bombardamenti da parte dell’aviazione militare della Germania nazista, la Luftwaffe. Fu il più grave attacco subito dall’Inghilterra nel corso dell’intero conflitto, un bombardamento indiscriminato che distrusse 43.000 edifici e uccise ufficialmente 554 persone. Per il Regno Unito fu un colpo durissimo, ma da quel bombardamento i rapporti di forza tra le nazioni in guerra iniziarono a cambiare. I metodi usati dalla Luftwaffe per distruggere Coventry — dalla violenza del bombardamento fu coniato il termine tedesco koventrisieren, in italiano coventrizzare: annientare — vennero replicati in modo ancora più cruento dagli Alleati nel colpire le città tedesche. Da una parte questo spianò la strada alla sconfitta del nazismo, ma dall’altro creò profondi dubbi di carattere etico e conseguenze sociali ancora attuali.
Come il bombardamento di Coventry cambiò la storia europea. Sotto la luna piena del 14 novembre 1940 i nazisti distrussero indiscriminatamente la città inglese, con conseguenze enormi e ancora attuali.
Ieri i Blur hanno presentato sul loro account Twitter due nuove canzoni in streaming dal vivo. Le due canzoni, Under the Westway e The Puritan, sono state scritte per il concerto che la band farà a Hyde Park il 12 agosto per la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Londra. Anche ieri, per lo streaming, hanno suonato da qualche parte di Londra, ma il posto preciso è stato tenuto segreto. Tra la prima e la seconda parte del miniconcerto i Blur hanno dato un po’ di tempo ai follower per intervistarli. Damon Albarn ha spiegato così su Channel 4 News la decisione di lanciare i due nuovi pezzi su Twitter:
Le due nuove canzoni dei Blur. Si chiamano Under the Westway e The Puritan: le hanno suonate ieri in streaming dal vivo, dopo averle presentate su Twitter.
L’Italia convive da tempo con alcuni grandi mostri civili: alcuni, come la mafia, li combatte con esigue forze e ampie rinunce; altri, come la rovina della sua scuola, addirittura li incentiva con volenterose forze e altrettanto ampie rinunce. Nessun paese in difficoltà rispetto al proprio futuro, che si tratti della propria sopravvivenza economica ma anche civile e culturale, taglierebbe sul fronte della scuola. Sarebbe come essere preoccupati di perdere un appuntamento domattina presto e buttare via la sveglia. Ma l’Italia lo fa, sistematicamente, da anni: butta la via sveglia. E la mattina dopo dorme, salvo lamentarsene poi. E l’attuale maggioranza di governo si sta premurando di distruggere a martellate ogni orologio di casa, e prendere dei sonniferi. Con la connivenza di mezzo paese.
La fine della scuola e dell’Italia. Nessun paese in difficoltà rispetto al futuro taglierebbe i fondi di scuola e ricerca: l'Italia sì. Ma agli italiani interessa solo quando hanno i figli al tempo pieno.
Preparandosi alla riapertura, dal 18 al 20 giugno 2020 la scuola di scrittura Belleville di Milano organizza tre Open Days in diretta streaming con il direttore Giacomo Papi, con gli ex allievi e con gli insegnanti della scuola, tra cui Walter Siti, Simona Vinci, Marcello Fois, Giorgio Fontana, il peraltro direttore del Post Luca Sofri, Federico Baccomo, Marco Rossari, Stefano Izzo, Sandrone Dazieri, Edoardo Brugnatelli e Francesca Serafini. Oltre all’offerta didattica autunnale, sono previsti tre corsi online con inizio a giugno: la seconda edizione di Guardare il mondo, il campus estivo di scrittura per ragazze e ragazzi dagli 11 ai 15 anni; », disse Gatsby, un corso di Cristina Marconi che insegna a scrivere un buon dialogo narrativo; Leggere, per imparare a scrivere, dieci lezioni in cui dieci insegnanti di Belleville leggeranno grandi brani della letteratura per capire come funzionano i testi e impossessarsi delle tecniche che catturano il lettore.
Gli Open Days in streaming di Belleville. In vista della riapertura faccia a faccia il direttore, gli insegnanti e gli ex studenti della scuola di scrittura di Milano racconteranno tutti i prossimi corsi.
Venerdì 18 dicembre uscirà il numero di gennaio 2016 di IL, il magazine mensile del Sole 24 Ore. Si parla di Roma: il direttore Christian Rocca ha fatto qualche anticipazione sul suo blog. Va bene, Roma è in crisi, senza sindaco, senza guida, senza idee. Ma siamo sicuri che sia anche senza speranza? Siamo sicuri che sia tutto schifoso, che sia una citta irredimibile? Abbiamo provato a raccontare una Roma diversa, una Roma cool, anzi molto cool, senza retorica stantia da capitale corrotta, con articoli di Michele Masneri, Annalena Benini, Annalisa De Simone, Stefano Pistolini e Andrea Minuz, e con una super guida ai posti imperdibili di Roma, monumenti esclusi. Roma oltre Roma, dunque.
Che cosa c’è nel nuovo numero di IL. Un po' di pagine del numero di gennaio del magazine del Sole 24 Ore, che parla di Roma in modo diverso dal solito.
Giovedì 6 marzo 2014 si inaugura all’Urban Center di Milano la mostra MixCity. Progetti urbani a Milano, Copenhagen e Amburgo. La mostra è curata da Stefania Molteni, sarà aperta e conclusa da due seminari e terminerà il 18 marzo. La ricerca, a cui hanno partecipato anche il prof. Massimo Bricocoli e il prof. Paola Savoldi del Politecnico di Milano, è stata promossa e finanziata dal ministero francese de l’Egalité des Territoire et du Logement. La mostra, composta da fotografie, testi, racconti, mette a confronto progetti di riqualificazione e trasformazione urbana in tre grandi città europee: il quartiere Bicocca a Milano, progettato dallo studio Gregotti all’inizio degli anni Novanta, Hafen City ad Amburgo e Islands Brygge a Copenhagen. I ricercatori – un gruppo di urbanisti, sociologi ed esperti di politiche urbane – hanno cercato di capire quali conseguenze ha avuto la trasformazione in questi quartieri, quali problemi e vantaggi ha portato con sé, com’è cambiato il modo di vivere gli spazi pubblici da parte degli abitanti. Le fotografie sono state realizzate da Giovanni Hänninen, che da tempo si occupa di documentare e raccontare le trasformazioni delle città contemporanee.
Quartieri trasformati. Bicocca a Milano, Hafen City ad Amburgo e Islands Brygge a Copenhagen: fotografie da una mostra su tre posti che negli ultimi anni sono cambiati moltissimo.
Int-Ball (Internal Ball Camera) è una sfera con videocamere e un sistema per spostarsi in parziale assenza di gravità sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), in orbita intorno alla terra. È un drone sperimentale ideato dall’Agenzia spaziale giapponese (JAXA), che ha da poco diffuso le prime immagini della sua attività a bordo della ISS. Grazie a due anelli luminosi che ricordano un po’ due occhi, Int-Ball ha un aspetto molto amichevole, studiato per fare in un certo senso compagnia agli astronauti che vivono sulla ISS. Pesa circa un chilogrammo, ha un diametro di 15 centimetri (poco più di un DVD) e ha 12 piccole eliche interne, che servono per orientare i suoi spostamenti.
Sulla Stazione Spaziale Internazionale c’è un drone super puccioso. È stato progettato dall'Agenzia spaziale giapponese e può dare una mano agli astronauti a fare i lavori più ripetitivi.
In Spagna un lavoratore su quattro è disoccupato: ieri, l’Istituto Nazionale di Statistica (INE) ha annunciato che la disoccupazione in Spagna ha superato di poco il 25 per cento, in continuo aumento dall’estate scorsa. È la cifra più alta dal 1976, come hanno segnalato oggi tutti i giornali spagnoli. I disoccupati sono 5.778.000, su una popolazione attiva di 23 milioni di lavoratori: in un anno sono aumentati di 799.700 persone, mentre i posti di lavoro in meno sono 835.900. Tra luglio e settembre, la forza lavoro è diminuita di 12 mila persone. I posti di lavoro persi sono stati soprattutto quelli nella pubblica amministrazione: nell’ultimo anno ci sono stati nel settore pubblico 230 mila dipendenti in meno e 49.400 soltanto nell’ultimo trimestre. Questa situazione è stata determinata soprattutto per i tagli di spesa decisi dal governo spagnolo e da parte delle amministrazioni locali. Nel privato, il settore che ha avuto più problemi è quello delle costruzioni: tra luglio e settembre ci sono stati 56.100 posti di lavoro in meno, mentre dall’inizio della crisi sono stati 3 milioni e 200mila, soprattutto per lo scoppio della bolla immobiliare.
Il nuovo record della disoccupazione in Spagna. Ha superato il 25 per cento e quella giovanile è oltre il 50: la più alta da più di trent'anni.
Ogni anno l’OCSE, l’organizzazione che raggruppa 35 dei paesi più sviluppati al mondo, pubblica una classifica dei paesi con la pressione fiscale più alta, cioè di quei paesi dove si pagano più tasse. Nell’ultima classifica, pubblicata pochi mesi fa e che si riferisce al 2015, la Danimarca è al primo posto (una posizione che occupa più o meno da vent’anni); al secondo c’è la Francia e al terzo il Belgio. L’Italia è un po’ più indietro ma comunque nei piani molto alti: al settimo posto, subito dietro la Svezia. OECD Chart: Tax revenue, Total, % of GDP, Annual, 2015 or latest availableOECD Chart: Tax revenue, Total, % of GDP, Annual, 2015 or latest available
I paesi dove si pagano più tasse. Nella classifica che l'OCSE realizza ogni anno al primo posto c'è la Danimarca, ma l'Italia è messa bene (o male?).
Amazon ha informato alcuni clienti negli Stati Uniti e in Europa – non si sa quanti – che i loro indirizzi email sono stati diffusi per un errore tecnico, assicurando che il problema è stato risolto. Un portavoce di Amazon ha detto che il problema di sicurezza ha riguardato i nomi degli utenti e i loro indirizzi email, e che i clienti coinvolti sono stati avvertiti di fare attenzione a eventuali cose sospette sui loro account. Amazon ha negato si sia trattato di una falla di sicurezza.
Amazon ha informato alcuni clienti che i loro indirizzi email sono stati diffusi per errore.
È stato diffuso oggi il trailer di Amy, un documentario sulla vita della cantante soul inglese Amy Winehouse, morta il 23 luglio 2011 a 27 anni. Il film sarà diretto da Asif Kapadia, il regista britannico che ha diretto Senna, il documentario del 2010 sulla vita del famoso pilota di Formula 1 Ayrton Senna. Il film è composto da spezzoni di interviste a Winehouse e video tratti dai suoi concerti. Winehouse è morta dopo aver pubblicato solamente due dischi, Frank e Back to Black, nel 2003 e nel 2006. Back to Black è tuttora considerato uno dei dischi migliori usciti negli anni Duemila. Nel Regno Unito Amy uscirà il 3 luglio del 2015, mentre non è ancora nota la data di uscita in Italia.
Il teaser trailer di “Amy”, il documentario su Amy Winehouse. Sarà diretto dal regista di "Senna", uscirà nel Regno Unito il 3 luglio 2015.
La Commissione Europea, scrive Politico, ha eliminato per il momento i prodotti mestruali dalla bozza finale della lista di articoli che dovrebbero essere tassati a causa dell’impatto che hanno sull’ambiente. Questa nuova tassa, che la Commissione vorrebbe applicare nell’ambito di un piano molto ambizioso per la messa al bando di numerosi prodotti di plastica usa e getta, ricadrebbe infatti sulle donne, che già in molti paesi dell’Unione Europea su questi prodotti di prima necessità pagano l’aliquota massima. Della questione del costo e della tassazione degli assorbenti si parla da diverso tempo, sia in Europa che in vari paesi del mondo: i movimenti femministi e altre associazioni si impegnano da tempo con proteste e varie proposte che hanno l’obiettivo di abolire la cosiddetta “tampon tax” e di ridurre la spesa delle donne. Il principio è che ovviamente le mestruazioni non sono una scelta, come non lo è il fatto di dover comprare degli assorbenti: applicare a questi prodotti l’aliquota massima è un paradosso. Diversi paesi hanno cercato di intervenire: nel 2000 il Regno Unito aveva abbassato l’IVA sui prodotti sanitari femminili dal 17,5 al 5 per cento, nel 2015 il Canada aveva eliminato del tutto la tassa su tamponi, assorbenti e coppette mestruali, nello stesso anno in Francia le imposte erano state abbassate dal 20 al 5,5 per cento e lo scorso agosto la Scozia aveva deciso di fornire gratuitamente assorbenti e altri prodotti sanitari femminili essenziali alle studentesse.
Gli assorbenti non sono come gli altri rifiuti. Nonostante siano tra i prodotti più inquinanti, la Commissione Europea li ha ritirati dalla bozza finale degli articoli da tassare a causa dell'impatto che hanno sull'ambiente.
Impegno Italia è il documento che il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha preparato con l’aiuto dei suoi consulenti per rilanciare l’azione del suo governo e che ha presentato durante una conferenza stampa mercoledì 12 febbraio. Prevede impegni precisi per il “patto di coalizione” dei partiti che sostengono il governo con un elenco di priorità che riguardano l’Europa, l’occupazione e le imprese, la famiglia, l’istruzione, la legalità e la pubblica amministrazione.
Impegno Italia, il testo integrale. Impegno Italia è il documento che ha presentato Enrico Letta per rilanciare l'azione del suo governo.
Scritto da Aaron Sorkin (The West Wing, Codice d’Onore), diretto da David Fincher (Zodiac, Fight Club, Seven), The Social Network è arrivato nelle sale italiane due settimane fa e, pur colpendo lo spettatore con una trama avvincente e un’ottima sceneggiatura, non manca di far sorgere qualche dubbio sull’attendibilità di quanto raccontato. Il sottotitolo recita “non arrivi a 500 milioni di amici senza farti qualche nemico”, alludendo da un lato all’incredibile numero di iscritti a Facebook, di cui il film racconta la creazione, e dall’altro alle controversie legali seguite alla sua fondazione. Le pretese di realismo sono evidenti: vengono usati (quasi) sempre nomi veri, la successione dei fatti è abbastanza attinente alla realtà, sono spesso citati documenti legali. Il film contiene anche una serie di minuzie che sembrano piazzate lì per stupire e coinvolgere lo spettatore, che spesso sono realmente accadute. Davvero Mark Zuckerberg andava in giro in ciabatte anche in inverno? Sean Parker è stato arrestato per possesso di cocaina in compagnia di una giovane stagista? È effettivamente iniziato tutto da una brutta rottura con una ragazza? Cerchiamo, per quanto possibile, di fare un po’ di chiarezza. Criticato da più parti per l’imprecisione e la parzialità dei fatti narrati, in un’intervista a Groucho Reviews Aaron Sorkin spiega il processo di ricerca, facendo sempre presente che, per quanto il film racconti una storia vera, pur sempre di un racconto si tratta.
Cosa c’è di vero e di falso nel film su Facebook. "The Social Network" piace, ma lascia qualche domanda: Zuckerberg è davvero così bastardo? E sul serio gira sempre in ciabatte?.
Il sindaco di Forte dei Marmi è volato a Mosca nel tentativo di sistemare l’incidente diplomatico iniziato nei primi di luglio, sfociato nell’articolo “I milionari russi umiliati dall’Italia” pubblicato sul quotidiano russo Pravda e in una serie di richieste di chiarimenti arrivate nella città toscana. Ma partiamo dall’inizio. Da diversi anni la Versilia, Forte dei Marmi in particolare, è invasa dai russi, imprenditori milionari che arrivano sul litorale per comprare case e stabilire lì la loro residenza estiva. Su 7700 abitazioni di Forte dei Marmi, solo 3200 sono di proprietà dei residenti. Le altre 4500 sono seconde case e, per quanto sia proprio questa colonizzazione turistica e garantire le entrate principali della città, all’inizio dell’estate il sindaco Umberto Buratti ha annunciato un Piano Casa nato per difendere l’identità della zona riservando parte delle abitazioni a cittadini autoctoni e abbassando i prezzi — cresciuti sempre di più con l’arrivo dei ricchi turisti — nel tentativo di spingere più giovani a comprare casa in città e arginare la presenza degli acquirenti russi, che non si limitano più alle case e stanno iniziando a investire in alberghi e locali.
«Amici russi, non preoccupatevi». Il sindaco di Forte dei Marmi è andato a Mosca per sistemare l'incidente diplomatico sulle case dei milionari russi in Versilia, iniziato due mesi fa.
La multinazionale farmaceutica Johnson & Johnson (J&J) pagherà 230 milioni di dollari allo stato di New York nell’ambito di un accordo per risolvere le proprie pendenze legali per la crisi degli oppioidi, i farmaci antidolorifici il cui impiego è finito per lungo tempo fuori controllo negli Stati Uniti, causando la morte per overdose di circa 800mila persone negli ultimi 20 anni, secondo le autorità sanitarie statunitensi. L’accordo prevede inoltre che J&J si impegni a uscire in modo permanente dal mercato degli oppioidi negli Stati Uniti. Varie aziende farmaceutiche stanno affrontando un’ampia serie di iniziative legali, oltre tremila, in tutti gli Stati Uniti per avere contribuito a commercializzare gli oppioidi senza esercitare un controllo sufficiente sugli ordini, o promuovendo il loro impiego secondo le accuse in modo indiscriminato. Uno di questi processi inizierà tra pochi giorni a New York e avrebbe dovuto coinvolgere anche J&J, ma in seguito all’accordo la posizione dell’azienda è stata stralciata.
Johnson & Johnson non venderà più oppioidi negli Stati Uniti.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Napoli deve rivolgersi a un santo. Roberto Saviano racconta il "mistero" di San Gennaro.
DeepMind, la divisione di Alphabet (Google) che si occupa di intelligenza artificiale (AI), sta realizzando il più grande e completo archivio della struttura delle proteine umane e di alcuni altri esseri viventi, una risorsa che nei prossimi anni potrebbe avere un forte impatto in numerosi ambiti della ricerca, dalle scienze della vita al settore farmaceutico. L’archivio contiene al momento 350mila previsioni sulle caratteristiche e la forma delle proteine, ma l’obiettivo di DeepMind è di arrivare a 100 milioni entro la fine dell’anno. L’iniziativa è stata resa possibile dai progressi di AlphaFold, un’intelligenza artificiale sviluppata da DeepMind e che già alla fine dello scorso anno aveva dimostrato di essere molto affidabile nel prevedere la forma di una proteina, partendo dai dati sulle catene di amminoacidi che la costituiscono.
Il più grande contributo di un’intelligenza artificiale alla biologia. DeepMind sta pubblicando milioni di previsioni sulla struttura delle proteine: potrebbe avere un impatto enorme nelle scienze della vita.
Il pareggio di bilancio verrà rinviato di un anno, al 2014, secondo il il Documento Economico e Finanziario anticipato da Reuters che il Governo è intenzionato ad approvare domani: sovvertendo così le previsioni annunciate fino a oggi. Nello stesso Documento le previsioni di deficit sono aumentate – dall’1,6% all’1,7% – e portata all’1,2% la contrazione dell’economia per il 2012, cha dicembre era stata prevista dello 0,4%. La realizzazione del pareggio di bilancio nel 2013 era stata prevista come impossibile oggi dal Fondo Monetario Internazionale.
Il pareggio di bilancio sarà rinviato al 2014? lo dice il documento economico anticipato da Reuters che sarà approvato domani dal Consiglio di Ministri.
La notte del 7 gennaio è morto lo stilista francese André Courrèges, che era nato a Pau, in Francia, nel 1923. Aveva 92 anni ed era malato di Parkinson, come ha scritto in un comunicato stampa la casa di moda Courrèges, fondata dallo stilista nel 1961 ma guidata dal 2010 dagli imprenditori Jacques Bungert e Frédéric Torloting. Courrèges è considerato uno degli stilisti più importanti degli anni Sessanta e Settanta: ha introdotto novità importanti nella moda femminile, come la minigonna, l’abitino bianco e gli stivaletti con il tacco basso. André Courrèges a differenza di molti stilisti suoi contemporanei non studiò moda ma si laureò in ingegneria civile; la sua formazione da stilista avvenne per circa dieci anni, dal 1950, nell’atelier dello stilista Cristobal Balenciaga a Parigi. Lo stile di Courrèges era considerato futuristico, perché disegnava abiti fatti con materiali all’epoca innovativi e inusuali, come il Pvc e la pelle in vernice. Sceglieva colori molto vivaci, come il rosso e l’arancione, e linee semplici e dritte che cambiarono la tradizionale visione della silhouette femminile, che prima esaltava le curve delle donne. Per la sua capacità di sperimentare e per le innovazioni stilistiche fu accostato a Pierre Cardin, Emanuel Ungaro, Paco Rabanne ed Emilio Pucci.
Cose di André Courrèges che portiamo ancora oggi. Lo stilista francese morto la scorsa settimana ha reso famosa la minigonna, ha inventato i leggings, i go-go boots e gli occhiali che aveva Miley Cyrus agli ultimi MTV Awards.
Giovedì 26 maggio la giunta comunale di Bergamo ha approvato un nuovo regolamento per limitare il gioco d’azzardo in città, stabilendo fasce orarie in cui non si potranno usare slot machine e videopoker e in cui sarà vietata la vendita dei biglietti delle lotterie istantanee (come i “Gratta e vinci”), nonché la possibilità di fare scommesse su eventi sportivi. Il “Regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo” era stato promesso da tempo dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che in più occasioni aveva detto di volere limitare la pratica in città. Le nuove regole dovranno essere esaminate dal consiglio comunale prima di entrare in vigore: il voto è previsto per il prossimo 6 giugno. Cosa stabilisce il regolamento Il regolamento ha l’obiettivo di tutelare “la salute pubblica, il risparmio familiare, la serenità domestica, l’integrità del tempo di lavoro, la sicurezza e il decoro urbani”. Per farlo indica tre orari in cui il gioco d’azzardo è vietato:
Bergamo contro il gioco d’azzardo. La giunta ha approvato un regolamento che vieta slot machine, videopoker, scommesse e lotterie in tre orari della giornata.
Venerdì 16 settembre è uscito Countdown, il secondo disco del pianista Joey Alexander, che ha 13 anni. Alexander è famoso da qualche anno, perché ha un grande talento per la sua età: Wynton Marsalis, che è uno dei migliori jazzisti al mondo, ha detto che «non c’è mai stato nessuno che suonasse così alla sua età». Nella sua breve carriera Alexander ha già registrato due dischi, ha suonato al Lincoln Center di New York e davanti a Bill Clinton e Barack Obama. Il primo brano di Countdown, “Sound City”, è stato diffuso un mese fa. Alexander è nato nel 2003 a Denpasar, sull’isola indonesiana di Bali: i suoi genitori erano appassionati di jazz, soprattutto classico, e gestivano un’agenzia di viaggi. Alexander ha ascoltato molto presto i dischi dei più grandi pianisti jazz di sempre, da Thelonious Monk a Bill Evans, fino a quelli contemporanei come Brad Mehldau, e ha iniziato a suonare su una tastiera elettrica che gli aveva comprato il padre. Dove viveva non c’erano corsi di jazz, quindi iniziò a suonare con musicisti più esperti nelle jam session: per permettergli di continuare a suonare con i migliori musicisti indonesiani, i genitori si trasferirono nella capitale Giacarta. A 8 anni conobbe il grande pianista jazz Herbie Hancock durante una sua visita in Indonesia, e a 9 vinse il Grand Prix al 2013 Master-Jam Fest di Odessa, in Ucraina, un importante premio musicale europeo.
Joey Alexander, bravissimo jazzista tredicenne. Esce il secondo disco di un giovanissimo pianista indonesiano: «non penso che nessuno di noi abbia mai visto qualcosa di simile», dice qualcuno.
Trentaquattro donne hanno fatto causa a Mindgeek, la società che gestisce il noto sito porno Pornhub, perché dei loro video sarebbero finiti sulla piattaforma senza il loro consenso. La denuncia è stata presentata presso un tribunale della California: Mindgeek è accusata di gestire una “impresa criminale” e di aver violato una legge americana che protegge le vittime di traffico e violenza sessuale. Una delle donne, parlando anonimamente all’emittente americana CBS, ha detto che aveva soltanto 17 anni quando il suo fidanzato la convinse a girare un video nuda, e di essersi accorta in seguito, tramite la segnalazione di amici, che il video era stato caricato su Pornhub senza il suo consenso. – Leggi anche: Dovremmo trovare un altro nome al “revenge porn”
34 donne hanno fatto causa al noto sito porno Pornhub per la pubblicazione di video senza il loro consenso.
Lo scorso marzo ricercatori e giornalisti internazionali avevano parlato a lungo di un misterioso fenomeno naturale che avviene da anni nella savana della Namibia, in Africa, e che per la prima volta si era verificato anche in Australia: i cosiddetti “cerchi delle fate”, aree più o meno circolari prive di vegetazione, ripetute e vicine tra loro, in un terreno coperto di erba o arbusti. Uno studio da poco pubblicato sulla rivista Nature cerca di spiegare il fenomeno con una nuova teoria, che mette insieme le due già esistenti per cui i cerchi sarebbero causati dalle termiti o dal modo in cui crescono le piante. Gli autori dello studio sono biologi dell’Università di Princeton, dell’Università di Gerusalemme e dell’Università dell’Idaho e un matematico dell’Università di Strathclyde, in Scozia. Secondo il modello matematico che giustifica la loro teoria, i cerchi delle fate sarebbero causati dal comportamento delle termiti e da quello dell’erba insieme. On the cover this week: Accord of the rings. The plant–insect interactions behind Namibia’s fairy circles https://t.co/bUdEAaE2ZB pic.twitter.com/TZWnj6v00w
Abbiamo risolto il mistero dei “cerchi delle fate” in Namibia? sono aree circolari prive di vegetazione: i ricercatori le studiano dagli anni '70 e non hanno ancora capito come si formino, ma ora c'è un nuovo studio.
Al Serengeti-Park di Hodenhagen, a nord di Hannover, Germania, sono stati presentati questa mattina quattro tigri bianche di 16 settimane e quattro leoni bianchi di 8 settimane. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Quattro leoni e quattro tigri in Germania. Sono stati presentati oggi in Germania, hanno poche settimane.
Gli iscritti al Movimento 5 Stelle hanno votato a favore del sostegno al governo di Mario Draghi. Il voto si è tenuto sulla piattaforma Rousseau e si è concluso alle 18 di giovedì: hanno votato 74.537 iscritti su 119.544 aventi diritto e i favorevoli al sostegno al governo Draghi sono stati il 59,3 per cento (i contrari sono stati il 40,7 per cento). La domanda a cui hanno risposto gli iscritti, di cui si è molto parlato per via della sua strana formulazione, era: «Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?». – Leggi anche: Cos’è questo ministero per la Transizione ecologica
Gli iscritti al Movimento 5 Stelle hanno votato a favore del sostegno al governo Draghi.
Quarant’anni fa, l’11 maggio del 1976, morì Alvaro Aalto, uno dei più importanti designer e architetti del Novecento. Aalto è però stato anche pittore e scultore e nella sua lunga carriera – iniziata negli anni Venti e finita negli anni Settanta – ha attraversato molti stili architettonici. Nei suoi primi anni da architetto è stato definito un esponente del classicismo nordico e del Movimento Moderno, che puntava a un rinnovamento dell’urbanistica, del design e dell’architettura e tra i suoi più famosi esponenti aveva Le Corbusier e Frank Lloyd Wright. I più importanti progetti di Aalto sono invece stati descritti dal termine Gesamtkunstwerk, che significa “opera d’arte totale” ed ha a che fare con la volontà di Aalto di curare ogni aspetto delle cose che progettava: non solo l’architettura ma anche i design e i materiali e l’arredamento degli interni. Aalto era nato nel 1898 a Kuortane, un paese del sud della Finlandia, che allora faceva parte dell’impero russo. Suo padre era un ingegnere specializzato in cartografia e sua madre una postina di origini svedesi, che morì quando lui aveva cinque anni. Da ragazzo Aalto accompagnò spesso il padre nei viaggif in cui doveva studiare terreni e territori e nel 1921 si laureò in architettura all’università di Helsinki, la capitale della Finlandia. Nel 1923 Aalto collaborò alla realizzazione dei disegni del centro congressi costruito per la Fiera mondiale del 1923 di Göteborg, in Svezia, e aprì il suo primo studio. Nel 1924 sposò l’architetta Aino Marsio: i due ebbero due figli e per molti anni lavorarono insieme. Nel 1934 Aalto, che come architetto stava iniziando a farsi conoscere anche fuori dalla Finlandia, fondò a Helsinki la Artek, una ditta di mobili che esiste ancora oggi.
40 anni fa morì Alvar Aalto. È stato uno dei più importanti architetti e designer del Novecento, famoso per la cura con cui progettava anche lampade e mobili delle sue costruzioni.
Il 29 gennaio 1996, vent’anni fa oggi, un grave incendio distrusse buona parte di uno dei teatri più celebrati e famosi d’Europa: il Gran Teatro La Fenice di Venezia, inaugurato nel 1792 e da allora sede di moltissime prime di prestigiose opere musicali. L’incendio – che non fu il primo nella storia del teatro – fu doloso, durò ore e mise a rischio diverse case circostanti: la notizia e le immagini delle fiamme fecero il giro del mondo. Il processo di ricostruzione fu lungo e difficoltoso, anche perché si decise di ricostruire il teatro praticamente uguale a com’era prima dell’incendio. il Gran Teatro ha riaperto definitivamente solo nel 2004 e da allora è tornato a ospitare importanti opere musicali ed eventi. Anche la storia della costruzione del Gran Teatro è iniziata con un incendio: quello del Teatro San Benedetto, considerato allora uno dei più belli di Venezia, che bruciò nel 1773. Venne ricostruito, ma a causa di una questione legale i proprietari furono costretti a venderlo. Decisero quindi di costruire da zero un nuovo teatro ancora migliore del precedente: esaminarono 29 progetti e alla fine scelsero quello dell’architetto Giannantonio Selva, uno dei più famosi della sua epoca. Il Gran Teatro La Fenice – che da fuori appariva come un edificio neoclassico – venne inaugurato il 16 maggio 1792 con la rappresentazione dei Giuochi d’Agrigento di Giovanni Paisiello. Già nei primi decenni della sua storia, la Fenice ospitò alcuni fra i migliori autori italiani dell’epoca: fra il 1813 e il 1823 Gioacchino Rossini compose per una rappresentazione alla Fenice il Tancredi, il Sigismondo e la Semiramide. Negli anni successivi furono rappresentate diverse opere di Vincenzo Bellini e Gateano Donizetti.
L’incendio alla Fenice di Venezia, vent’anni fa. Vi ricordate chi quasi distrusse – e perché – uno dei teatri più famosi in Europa?.