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Il processo sulla presunta corruzione da parte di Silvio Berlusconi dell’avvocato inglese David Mills è praticamente concluso, spiega oggi Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera. Spiaggiato sui fondali del Palazzo di giustizia come una mesta nave Concordia giudiziaria, anche sabato il processo Berlusconi-Mills si inclina di quell’impercettibile ulteriore manciata di centimetri procedurali che lo fa inabissare nella prescrizione ormai certa anche prima della sentenza di primo grado.
Il processo Mills è praticamente finito. Una mossa degli avvocati difensori di Berlusconi rende la prescrizione certa, entro la fine del mese, spiega Luigi Ferrarella sul Corriere.
Le elezioni regionali calabresi previste per il 14 febbraio saranno posticipate a causa della pandemia da coronavirus: si terranno l’11 aprile. Lo ha confermato Antonino Spirlì, il presidente facente funzioni della Calabria, in un post su Facebook: «D’intesa con il presidente della Corte di appello di Catanzaro, e dopo aver sentito il presidente del Consiglio regionale, gli esponenti nazionali e locali delle varie forze politiche e gli assessori della Giunta regionale, assumo la decisione di rinviare al prossimo 11 aprile le consultazioni per l’elezione del presidente della Regione e dei consiglieri regionali della Calabria. Il relativo decreto di indizione delle elezioni è in fase di elaborazione», ha scritto Spirlì, che ha aggiunto: «L’emergenza sanitaria che interesserà la regione nelle settimane e nei mesi a venire mi induce ad assumermi una responsabilità ulteriore per salvaguardare la salute e l’incolumità dei Calabresi. Ritengo che in momenti drammatici come questo non ci siano vincoli di sorta che possano o debbano impedire di poter decidere secondo buon senso e maturità».
In Calabria si voterà l’11 aprile e non più il 14 febbraio.
Secondo fonti contattate della Stampa, nel 2018 l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, ucciso lunedì scorso nella Repubblica Democratica del Congo, avrebbe chiesto di farsi raddoppiare la scorta, ma avrebbe ricevuto il rifiuto da parte del ministero degli Esteri italiano. La Stampa ha scritto che il ministero degli Esteri non ha risposto a una richiesta di confermare la notizia. Secondo quanto scrive la Stampa, nel 2018, un anno dopo essere arrivato nella Repubblica Democratica del Congo, Attanasio si sarebbe reso conto di operare in una zona molto pericolosa e avrebbe inviato una lettera al ministero degli Esteri per chiedere che la scorta di cui disponeva – formata da due carabinieri – venisse raddoppiata. La richiesta sarebbe stata fatta anche sulla base del fatto che, prima dell’arrivo di Attanasio nel paese, l’ambasciatore italiano in Congo aveva una scorta di quattro persone. Attanasio chiedeva quindi di tornare alla situazione precedente. La Stampa scrive che il ministero mandò un suo ispettore per valutare la situazione, e poi decise di rispondere di no alla richiesta.
La Stampa dice che l’ambasciatore Luca Attanasio aveva chiesto di farsi raddoppiare la scorta e il ministero degli Esteri aveva rifiutato.
Aggiornamento: Renato Soru è stato assolto dall’accusa di evasione fiscale l’8 maggio 2017. Renato Soru, deputato europeo del Partito Democratico ed ex presidente della Sardegna sostenuto dal centrosinistra, si è dimesso da segretario del Partito Democratico della Sardegna dopo che giovedì 5 maggio è stato condannato a tre anni di carcere per evasione fiscale dal tribunale di Cagliari. Soru è accusato di non avere pagato le tasse su un prestito fatto da una società londinese a lui riconducibile nei confronti di Tiscali, la nota azienda italiana di tecnologia di cui è fondatore. Dopo la condanna, Soru ha spiegato che si aspettava di venire assolto e ha annunciato l’intenzione di fare appello.
Renato Soru si è dimesso da segretario del PD della Sardegna. L'ex presidente della Regione Sardegna l'ha fatto sapere dopo aver ricevuto una condanna a tre anni di carcere per evasione fiscale.
La nota marca di abbigliamento sportivo Nike metterà nuovamente in vendita, dieci anni dopo la loro uscita originaria, le scarpe “Zvezdochka”: un modello speciale progettato dal designer Marc Newson (che recentemente è stato assunto da Apple) e ispirato ad alcune scarpe indossate dagli astronauti dell’Istituto russo di scienze spaziali (il nome del modello è lo stesso di un cane lanciato nello spazio a bordo dell’astronave Sputnik 10, nel 1961). Le Zvezdochka sono composte da quattro parti “modulari” intercambiabili, che si possono assemblare con diverse combinazioni. Saranno vendute in cinque colori diversi a partire dal 29 dicembre sul sito della Nike e in alcuni negozi chiamati Nike Lab. Non è chiaro quanto costeranno. In molti, comunque, hanno paragonato le Zvezdochka a una diffusa cover per iPhone fatta “a buchi”.
Le scarpe “spaziali” di Nike. Sono ispirate ad alcune indossate da astronauti russi, ma molti le hanno paragonate a una diffusa cover per iPhone.
Tre dirigenti di Banca Etruria sono stati assolti dal tribunale di Arezzo nel corso di uno dei procedimenti sul fallimento dell’istituto. L’ex presidente Giuseppe Fornasari, l’ex direttore generale Luca Bronchi e il direttore centrale Canestri Davide Canesti erano accusati di ostacolo alla vigilanza per due episodi avvenuti nel 2011 e nel 2012. Secondo l’accusa i tre manager avevano finanziato in maniera irregolare gli acquirenti di una società del gruppo. Successivamente, sempre secondo l’accusa, avrebbero nascosto la gravità di alcuni crediti deteriorati (cioè prestiti non più esigibili) all’interno del bilancio. Il giudice per l’udienza preliminare Annamaria Lopresti ha assolto tutti e tre gli imputati perché “il fatto non sussiste”, nel primo caso, e perché “il fatto non costituisce reato”, nel secondo. I magistrati avevano chiesto tra i due anni e i due anni e otto mesi per i tre imputati. Banca Etruria, insieme ad altre tre banche popolari, si è trovata in una situazione molto difficile nel corso del 2015 e in autunno è stata salvata con un intervento del governo, che ha applicato una versione parziale della procedura di bail-in.
I dirigenti di Banca Etruria sono stati assolti. Nel primo procedimento per il fallimento della banca toscana: la sentenza potrebbe avere effetti anche sulle indagini in corso.
Pharrell Williams è uno degli autori della colonna sonora di “The Amazing Spider-Man 2”, insieme a Hans Zimmer e Johnny Marr. Oltre a participare alla scrittura delle musiche, ha prodotto la canzone di Kendrick Lamar e Alicia Keys “It’s On Again” e ha contribuito con un suo pezzo, “Here”, che si può già ascoltare in streaming:
La canzone di Pharrell Williams per “The Amazing Spider-Man 2”. Si chiama "Here" e si può già ascoltare in streaming.
Su Repubblica di domenica Riccardo Luna prova a stimolare il governo Monti sulla modernizzazione tecnologica dell’Italia e la digitalizzazione dell’amministrazione dello Stato. Scommettere tutto su Internet, oggi, in Italia, non è più un fatto ideologico. È un fatto economico. Conviene a tutti. L’economia digitale è capace di creare nuova occupazione. Ed è una capacità dimostrata da decine di studi. L’effetto della diffusione della banda larga sulla crescita del prodotto interno lordo non è solo una formula matematica. C’è di più oggi, in Italia. Come Paese siamo davanti a un’occasione storica: l’azzeramento del cosiddetto divario digitale è ormai a un passo. E questo vuol dire tante cose, ma soprattutto una: poter fissare il conto alla rovescia per portare tutta la pubblica amministrazione in rete e soltanto in rete. E quindi abolire la carta nelle operazioni con lo Stato e gli enti locali. Cancellare per sempre le file. Superare opacità e inefficienze. È un sogno lontano, presente in documenti e atti ufficiali di tutti i governi di ogni colore da una quindicina di anni. Ora si può realizzare. Manca infatti davvero poco dall’obiettivo minimo di garantire a ciascun cittadino un accesso decente alla rete. Non parliamo qui degli ambiziosi target fissati dall’Agenda digitale europea che prevede che tutti abbiano un accesso a Internet con una connessione minima di 30 megabit entro il 2015 (per dare un’idea: oggi in Italia siamo a 3 megabit in media. Manca un’eternità). Per arrivare fino a lassù non basta la banda larga in rame: serve una banda ultralarga, garantita solo dalla fibra ottica o dall’Internet mobile di nuova generazione (Lte). E servono investimenti dell’ordine delle decine di miliardi di euro per i quali si sta attrezzando una grande alleanza che vede assieme quasi tutte le compagnie telefoniche, la Cassa depositi e prestiti del ministero dell’Economia, più un grande fondo privato dedicato alle infrastrutture (F2y). Quell’alleanza ha la bandiera di Metroweb, si sta ancora consolidando e se tutto andrà bene vedremo i suoi benefici effetti, soprattutto sulle grandi città e i distretti industriali destinatari della banda ultralarga, nella seconda metà di questo decennio.
Il New Deal digitale dell’Italia. Riccardo Luna prova a spiegarlo al governo Monti, e a tutti.
Negli Stati Uniti, i procuratori generali di 36 stati e del District of Columbia hanno avviato una nuova causa antitrust contro Google, accusato di abuso di posizione dominante per le commissioni richieste a chi sviluppa app per il sistema operativo Android, e le distribuisce attraverso lo store di applicazioni Google Play. Secondo i procuratori, Google non lascia alternative agli sviluppatori, obbligandoli a utilizzare un unico sistema di gestione dei pagamenti che dipende sempre dall’azienda. Seppure su un piano diverso, la causa ha alcuni elementi in comune con quella avviata l’anno scorso da Epic Games, che sviluppa il videogioco Fortnite, contro Apple e Google per le commissioni sugli acquisti all’interno delle applicazioni, in un mercato nel quale le due aziende detengono sostanzialmente un duopolio.
Google deve affrontare una nuova grande causa antitrust negli Stati Uniti per le commissioni sulle applicazioni.
Sono stati annunciati i vincitori della 64esima edizione del World Press Photo, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955. A vincere i due premi più importanti, il World Press Photo of the Year e il World Press Photo Story of the Year, sono stati rispettivamente il fotografo danese Mads Nissen e l’italiano Antonio Faccilongo. Nissen ha vinto con la foto The First Embrace, che mostra un’anziana abbracciata da un’infermiera in una casa di riposo per la prima volta dopo mesi a San Paolo, in Brasile.
Tutti i vincitori del World Press Photo. Le foto premiate nel più importante premio di fotogiornalismo al mondo.
Già da qualche anno si parla del relativo successo, in Africa ma anche altrove, dei fumetti africani. In particolare di fumetti di supereroi, in grado di presentare a un ampio pubblico storie che spesso riprendono e rielaborano miti, questioni e tradizioni dei paesi in cui sono ambientate. Come ha raccontato di recente l’Economist, ora potrebbe essere arrivato il momento del successo, non solo in Africa, dei contenuti audiovisivi che prendono spunto da alcuni di quei fumetti. Nei siti non di settore e su certi giornali statunitensi ed europei, della crescita dei fumetti e graphic novel africani si iniziò a parlare tra il 2015 e il 2016, quando a farsi notare furono soprattutto Kwezi e The Pack. Il primo prende il nome dal suo protagonista, un supereroe adolescente che vive a Gold City, una città nata in un futuro imprecisato sulle ceneri di Johannesburg, in Sudafrica. Il secondo parla di un gruppo di lupi mannari egiziani, con diversi riferimenti alla mitologia di alcuni stati dell’Africa occidentale.
Sta arrivando l’animazione africana. Dopo il successo di fumetti e graphic novel, sembra sia il momento dei contenuti di animazione, anche grazie a Disney e Netflix.
Oggi sono cento anni dalla nascita di Gianni Rodari, celebre e amato scrittore soprattutto per ragazzi: che nacque a Omegna, in Piemonte, il 23 ottobre del 1920. Rodari fu insegnante e giornalista, ma ottenne un grande successo e grandi ammirazioni con le sue opere per l’infanzia, che furono tradotte in moltissime lingue e gli fecero ottenere numerosi premi letterari. Tra le molte celebrazioni dei giorni scorsi sui giornali, l’anniversario della sua nascita oggi viene celebrato anche con un doodle, l’immagine che di tanto in tanto compare su Google al posto del logo del motore di ricerca.
I cento anni dalla nascita di Gianni Rodari. Fu il più celebre scrittore per l'infanzia italiano ed è letto moltissimo ancora oggi.
È cominciata la stagione dei premi americani del cinema, che nel giro di due mesi ci porteranno ai Golden Globes e agli Oscar, e anche per questo tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono molti attori che hanno partecipato alle prime premiazioni: in particolare quelle dei People Choice’s Awards, dove c’erano tra gli altri Johnny Depp e Jane Lynch, e del Palm Springs International Film Festival, con Matt Damon e Christian Bale. Tra i più allegri della settimana ci sono Vin Diesel (che ha portato a casa due premi), Jack Black con Kate Hudson e anche Kate Winslet con Michael Fassbender. Ma ci sono anche politici – Barack Obama, Francois Hollande, Bill Clinton, David Cameron – e sportivi particolarmente fotogenici: come il neo-allenatore del Real Madrid, Zinedine Zidane, il giocatore di basket LeBron James e l’allenatore del Liverpool Jurgen Klopp. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. È iniziata la stagione dei premi statunitensi del cinema, come si può dedurre dalle foto delle persone che valeva la pena fotografare questa settimana.
Nick Clegg, vice primo ministro del Regno Unito tra il 2010 e il 2015 e oggi responsabile degli affari globali e della comunicazione di Facebook, ha annunciato che Facebook adotterà nuove regole sui contenuti pubblicati dai politici. Durante il festival della rivista The Atlantic, a Washington DC, Clegg ha detto che i post dei politici su Facebook non saranno più sottoposti alle normali linee guida del social network, a meno che siano un contenuto pubblicitario oppure incitino alla violenza: quando un politico pubblicherà un contenuto che violi le linee guida di Facebook, questo non verrà cancellato. Varrà la regola generale che un post di un politico debba essere considerato di interesse pubblico anche se diffonde notizie false, e per questo debba essere visibile da tutti. Le uniche eccezioni a questa regola sono i post «che possono causare violenza e danni nel mondo reale», e quelli a pagamento.
Cosa possono e non possono dire i politici su Facebook. Ci sono nuove regole, e d'ora in poi anche le notizie false verranno considerate contenuti di «interesse pubblico».
Lunedì 16 dicembre “All I Want for Christmas Is You”, la famosissima canzone di Natale di Mariah Carey del 1994, ha raggiunto per la prima volta in 25 anni la prima posizione nella classifica Hot 100 di Billboard, la più citata e importante della musica statunitense. Nonostante sia diventata nel corso degli anni un enorme successo commerciale e si sia imposta come una delle più popolari canzoni di Natale contemporanee, quando uscì non venne inclusa nella classifica, dato che venne pubblicata come EP e non come singolo. Negli anni successivi, però, le regole della classifica di Billboard sono cambiate, e hanno permesso anche a “All I Want for Christmas Is You” di entrare in classifica. Lo scorso anno era arrivata fino al terzo posto, quest’anno è arrivata al primo. In occasione del 25esimo anniversario dalla pubblicazione, Carey ha pubblicato una nuova versione aggiornata del disco di Natale del 1994 Merry Christmas, che conteneva “All I Want for Christmas Is You” insieme ad altre cover di canzoni natalizie, e il disco è stato accompagnato da un’intensa campagna pubblicitaria, soprattutto tramite i social network.
Per la prima volta in 25 anni “All I Want for Christmas Is You” è arrivata in cima alle classifiche. Din din din din din din din din din din din din din!.
Apple ha presentato una nuova versione dell’iPhone SE, il più “economico” degli smartphone prodotti dalla società. Il nuovo iPhone SE sarà in vendita dal 24 aprile al costo di 499 euro per la versione da 64GB, 549 euro per quella da 128 GB e a 699 euro per quella da 256GB: sarà disponibile in tre colori, bianco, nero e rosso. Nell’aspetto ricorda un iPhone 8, con un display retina da 4,7 pollici, ma monta il processore degli iPhone 11 e una fotocamera migliore (12 megapixel). Il primo iPhone SE era stato prodotto nel 2016 e ricordava nell’aspetto l’iPhone 5, pur avendo prestazioni paragonabili a quelle dell’iPhone 6: il nome SE stava a significare “Special Edition”.
Apple ha presentato un nuovo iPhone SE.
È appena uscito per Guanda Funny girl, il nuovo libro di Nick Hornby, scrittore inglese autore di molti romanzi di successo come Alta fedeltà, Febbre a 90’ e Un ragazzo. Il libro, ambientato negli anni Sessanta, ha come protagonista Sophie Straw, una ragazza di Blackpool che dopo aver vinto un concorso di bellezza decide di lasciare la città dove è cresciuta per trasferirsi a Londra. Lì diventerà la protagonista di una serie della BBC e realizzerà il suo sogno di diventare un’attrice comica di successo imitando il suo mito, Lucille Ball, protagonista della sitcom americana I love Lucy. La traduzione dall’edizione originale è stata curata da Silvia Piraccini. ***
“Funny girl”, il nuovo libro di Nick Hornby. È la storia di una ragazza che vince un concorso di bellezza e vuole fare l'attrice comica, qui c'è il primo capitolo.
Sedemmo sulla collina. Guardammo le fiamme all’interno dei palloni riscaldare il tessuto di colori al neon. I bambini giocavano alla Profezia. Indicavano buchi vuoti nel cielo e aspettavano. A volte i palloni si accendevano tutti insieme producendo l’effetto-ombrello della sera sulla città sottostante, i cui edifici si stavano riempiendo della tristezza di Febbraio. Notti come questa moriranno presto, mi sussurrò Selah all’orecchio. Le giornate si fecero più fredde, le nuvole più dense. Sedemmo sulla collina. Guardammo le fiamme all’interno dei palloni riscaldare il tessuto di colori al neon.
«Io sono Febbraio». È uscito per Isbn Edizioni un bel romanzo sull'inverno e le mongolfiere.
Il giudice per le indagini preliminari di Napoli ha firmato ieri un’ordinanza con cui chiede l’arresto di Marco Milanese, deputato del Popolo delle Libertà e fino a qualche giorno fa consigliere politico di Giulio Tremonti. Milanese è accusato di associazione per delinquere, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio. Chi è Marco Milanese Nato nel 1959, originario della provincia di Avellino, laureato in Giurisprudenza e scienza della sicurezza economico-finanziaria, un master in Diritto tributario internazionale, ha passato gran parte della sua vita professionale nella Guardia di Finanza, che ha lasciato nel 2004 da ufficiale. Nel 2001 è entrato nello staff di Giulio Tremonti, al ministero dell’Economia, diventandone inseparabile consigliere politico. Da quel momento inizia a insegnare nella Scuola di Formazione del ministero delle Finanze e ricopre vari incarichi in RAI, Ferrovie dello Stato, Ansaldo Energia, Alitalia. Nel 2008 diventa parlamentare, eletto alla Camera nelle liste del PdL in Campania. Sempre nel PdL campano è il vice di Nicola Cosentino, coordinatore del partito. Da qualche anno la sua compagna è Manuela Bravi, portavoce di Tremonti (e ci interessa, vedremo più avanti).
Perché vogliono arrestare Milanese. E cosa c'entra la casa nel centro di Roma offerta al ministro Tremonti.
A che punto siamo arrivati? Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, aiutato dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico, i principali azionisti del governo, sta cercando di convincere almeno una decina di senatori che attualmente sono all’opposizione a entrare nella maggioranza. In questo modo, Conte vuole sostituire i voti al Senato che fino all’altro giorno erano di Italia Viva, e tenere in piedi il governo senza Matteo Renzi. Alla Camera ha comunque la maggioranza. Come ci siamo arrivati? Mercoledì Renzi aveva ritirato la delegazione di Italia Viva dal governo: era composta dalle ministre Elena Bonetti (Famiglia e Pari opportunità) e Teresa Bellanova (Politiche agricole), oltre che dal sottosegretario Ivan Scalfarotto. Questo ha aperto una crisi politica, perché Renzi aveva detto in sintesi che Italia Viva non avrebbe più sostenuto questo governo, a meno di grossi cambiamenti (un nuovo presidente del Consiglio, o almeno nuove condizioni e patti per governare).
Domande e risposte sulla crisi di governo. Quello che potreste non aver capito e quello che forse non ha capito nessuno sullo scontro tra Conte e Renzi, spiegato.
Una riunione dei ministri dell’interno dell’Unione Europea ha discusso una revisione dell’insieme di norme che eliminano i controlli dei documenti alle frontiere nazionali tra molti paesi europei, noti come “sistema di Schengen” perché il trattato fondamentale venne firmato nella cittadina lussemburghese di Schengen il 14 giugno 1985. Il controllo dei passaporti potrebbe venire reintrodotto temporaneamente alle frontiere, anche se in molti si sono affrettati a precisare che “non è in discussione un caposaldo dell’UE come la libera circolazione degli uomini e delle merci”. La revisione è stata richiesta soprattutto da Italia e Francia, sulla spinta dei recenti flussi migratori provenienti dai paesi del Nordafrica, ma approvata da 15 dei 22 paesi aderenti all’Unione Europea. Oltre a questi, l’area di Schengen comprende anche Svizzera, Liechtenstein, Norvegia e Islanda. Ieri la Danimarca aveva deciso di reintrodurre unilateralmente i controlli alle frontiere con Germania e Svezia, segnando una vittoria importante per la formazione di estrema destra, il Partito del Popolo Danese, che ha votato la misura insieme al governo di minoranza conservatore.
Torneranno i passaporti nell’Unione Europea? una riunione dei ministri dell'interno europei ha discusso la reintroduzione dei controlli alle frontiere nazionali.
Ognuno ha i suoi ricordi, di quella volta che programmò per tempo una vacanza in quel posto famoso, immaginandoselo già a partire dalle tantissime riproduzioni e vedute in cui si era imbattuto tante volte, e poi quella mattina lì il tempo era una schifezza. E il posto era un altro posto, ingrigito e bagnato da una pessima giornata: e però proprio per questo quell’esperienza magari è stata più sorprendente e memorabile che non tornarsene a casa con le solite foto/cartolina uguali a mille altre già viste. I luoghi turistici del mondo hanno anche quell’anima lì, il loro lato grigio, che spesso diventa a sua volta spettacolare, proprio nelle foto ricordo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Vacanze rovinate. Belle foto di luoghi turistici agognati e visitati: e tormentati dal brutto tempo, proprio quel giorno lì.
Come aveva annunciato a fine aprile, il governo ha avviato un piano per effettuare 150mila test sierologici in tutta Italia, con l’obiettivo di svolgere un’indagine a campione sulla diffusione del coronavirus tra la popolazione italiana. Nelle intenzioni del governo, l’iniziativa dovrebbe consentire di valutare la diffusione geografica dell’epidemia in corso, stimare gli effettivi tassi di letalità e di mortalità della COVID-19 e comprendere meglio le fasce di età più interessate dal contagio. Molti esperti sono però cauti sull’utilità dell’indagine, considerato che i test sierologici attualmente disponibili non sono sempre affidabili e che c’è una certa confusione sul loro utilizzo, anche da parte dei singoli e delle aziende per i loro dipendenti. Test sierologici Come avevamo raccontato più estesamente qui, i test sierologici servono per rilevare la presenza di particolari sostanze nel siero, una parte del sangue. Vengono eseguiti partendo da un normale prelievo di sangue venoso, che viene poi analizzato in laboratorio per misurare la quantità e le tipologie degli anticorpi (immunoglobuline, Ig) prodotti dal nostro sistema immunitario contro ciò che proviene dall’esterno, e che potrebbe costituire una minaccia, come appunto il coronavirus.
A che punto siamo con i test sierologici. Mentre inizia l'indagine sulla diffusione del coronavirus in Italia su un campione di 150mila persone, le regioni non si coordinano e ci sono dubbi sull'affidabilità dei risultati.
Ieri è stato pubblicato in Francia il secondo volume a fumetti disegnato dall’autore francese Christophe Blain dedicato al “Quai d’Orsay” e ai suoi segreti. “Quai d’Orsay” è l’indirizzo e il nome con cui è conosciuto il ministero degli Esteri francese, e la storia di Blain, ben documentata, si basa sui racconti di un ex responsabile del ministero che si nasconde dietro lo pseudonimo di Abel Lanzac e che compare in copertina come coautore. Il primo volume è stato da poco pubblicato in Italia dall’editore Coconino Press: il protagonista è un giovane consulente e ghost-writer assunto nello staff di un ministro degli Esteri ispirato chiaramente a Dominique de Villepin. Il secondo volume, con molto umorismo, spiega i negoziati del 2003 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul disarmo dell’Iraq e il ruolo che in quell’occasione ebbe il ministero francese.
I nuovi racconti del “Quai d’Orsay”. Esce il secondo volume del fumetto sul Ministero degli Esteri francesi e Le Monde ha intervistato l'autore misterioso.
A Brindisi stamattina 54mila persone sono state evacuate per un’operazione di disinnesco di una bomba della Seconda guerra mondiale, prevista da tempo. La bomba è stata ritrovata in un cantiere a inizio novembre vicino al centro della città, pesa più di duecento chili e si pensa che sia stata sganciata dall’aviazione inglese nel 1941. Le operazioni per disinnescarla sono piuttosto delicate, scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, perché il meccanismo di attivazione è stato parzialmente danneggiato da una ruspa, cosa che potrebbe rendere probabile un’esplosione. Dalle 5 di stamattina è vietato entrare nella città. Tutte le auto parcheggiate entro un raggio di 1,6 chilometri dal luogo di ritrovamento – in via Bozzano, non lontano dalla stazione – saranno rimosse. La stazione rimarrà chiusa fino alle 12, così come l’aeroporto della città. Per i 54mila cittadini sfollati, cioè tutti quelli che si trovano nel raggio di 1,6 chilometri dalla bomba, sono stati attivati 14 centri di accoglienza: gli indirizzi si trovano qui, oltre a diverse altre informazioni utili.
A Brindisi stamattina 54mila persone sono state evacuate per un’operazione di disinnesco di una bomba della Seconda guerra mondiale.
Negli ultimi anni di rapida crescita economica, la Cina ha superato gli Stati Uniti in molte classifiche degli indicatori economici e dei consumi, grazie anche a una popolazione oltre quattro volte più grande (1,3 miliardi di persone contro circa 310 milioni): nella produzione di acciaio e nel numero totale di cellulari da oltre dieci anni, mentre nelle vendite di auto e nel consumo di energia il sorpasso è del 2010. L’Economist ha realizzato un grafico basandosi sui dati dell’IGD, l’istituto di ricerca sull’industria alimentare nel mondo, secondo il quale anche nel campo delle vendite di prodotti alimentari la Cina ha recentemente superato gli Stati Uniti. Il grafico mostra il valore complessivo del mercato alimentare al dettaglio in quindici paesi del mondo, misurato in migliaia di miliardi di dollari: la Cina è al primo posto, seguita dagli Stati Uniti. Nei primi dieci posti, ci sono ben cinque paesi europei (l’Italia è decima). Se invece si considera la spesa per abitante (il numero in azzurro sulla destra), la classifica è molto diversa: ciascun cinese spende circa 722 dollari (550 euro) l’anno in cibo, molto meno dei 2.900 dollari a testa per gli abitanti degli Stati Uniti (circa 2.200 euro) e soprattutto dei 4.740 dollari (3.600 euro) spesi dai francesi, al primo posto di questa seconda classifica (che non tiene conto dei soldi spesi per mangiare fuori casa).
Chi spende di più per il cibo? e qual è il più grande mercato alimentare al mondo? E l'Italia come se la cava? Lo spiega l'Economist, con un grafico.
“Mi raccomando, niente fotografie”. Tommaso Debenedetti, si guarda a destra e a sinistra, quasi temesse di essere seguito. Dimostra molto più dei 41 anni denunciati all’anagrafe. Trascina un trolley arancione che a un’indagine più accurata si rivela un carrello della spesa. Ha fretta, adduce impegni improvvisi, svicola, poi concede di sedersi per qualche minuto al tavolo di un bar di Roma. Alla vita, una cinta punk con punte argentate. Giacca di pelle nera stretta, camicia rosa confetto. Sulla testa una kippah nera tenuta da un fermaglio a coprire un princìpio di calvizie. Con un’intervista al Fatto è tornata in ballo la storia di Tommaso Debenedetti, che aveva attratto grandi curiosità e passioni soprattutto su internet, nei mesi scorsi. Riassunta per sommi capi, è questa:
Tommaso Debenedetti, il genio della truffa. Il Fatto ha intervistato l'uomo divenuto vergogna e leggenda del giornalismo nazionale, e sintomo delle sue pigrizie.
Le famiglie di 17 delle 38 persone morte in seguito al crollo del ponte Morandi, il 14 agosto a Genova, hanno scelto di celebrare funerali privati e non partecipare quindi ai funerali di Stato che si terranno domani, sabato 18 agosto a Genova. I funerali di Stato, indetti durante una giornata di lutto nazionale, saranno celebrati a Genova alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di molte altre importanti cariche dello Stato. In alcuni casi i familiari che hanno deciso per le cerimonie private hanno detto di averlo fatto in protesta verso lo Stato; altre hanno spiegato di averlo scelto per riservatezza. Si attendono ancora le decisioni dei familiari di altre persone morte nel crollo del ponte.
Le famiglie di 17 delle 38 persone morte nel crollo del ponte di Genova non parteciperanno ai funerali di Stato.
Simone Uggetti, sindaco di Lodi del PD tra il 2013 e il 2016, è stato assolto in appello in un processo relativo agli appalti di due piscine comunali, nel quale era stato accusato di turbativa d’asta. Il 3 maggio del 2016 Uggetti era stato arrestato e sospeso dalle funzioni di sindaco in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare motivata dal presunto pericolo di inquinamento delle prove. Aveva passato 25 giorni in carcere e 10 ai domiciliari, prima di essere rimesso in libertà. Nell’agosto del 2016 si era infine dimesso da sindaco della città. Secondo la testimonianza di una dipendente comunale, Uggetti avrebbe favorito una società partecipata del Comune nell’assegnazione di un bando di gara relativo alla gestione di due piscine. In primo grado era stato condannato a 10 mesi di carcere, ma il 25 maggio la Corte d’Appello di Milano lo ha assolto perché “il fatto non sussiste”. Insieme a lui sono state assolte anche altre tre persone coinvolte nell’inchiesta: l’avvocato Cristiano Marini (condannato a 8 mesi in primo grado), l’imprenditore Luigi Pasquini e il dirigente comunale Giuseppe Demuro (condannati in primo grado a 6 mesi).
L’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti è stato assolto in appello in un processo relativo agli appalti delle piscine comunali.
La Corte d’assise di Varese ha giudicato innocenti in primo grado i sei carabinieri e i due poliziotti accusati di avere ucciso Giuseppe Uva, un operaio di 43 anni morto il 14 giugno 2008 a Varese, dopo una notte in caserma. Il caso di Uva, assieme a quelli di Stefano Cucchi e di Federico Aldrovandi, è stato uno dei più noti fra quelli che negli ultimi anni hanno riguardato sospetti di violenze commesse da parte delle forze dell’ordine nei confronti di persone arrestate. Il procuratore capo di Varese aveva comunque chiesto l’assoluzione delle otto persone coinvolte, spiegando che «i testimoni che hanno riferito di percosse o hanno ritrattato o sono stati smentiti dai fatti». Uva venne arrestato la sera del 13 giugno, mentre era ubriaco assieme a un amico, venne portato in una caserma dei carabinieri di Varese e poche ore dopo fu trasferito in ospedale, dove ricevette un trattamento sanitario obbligatorio (TSO). Uva morì alle 11 di mattina. I capi di accusa contro i poliziotti e i carabinieri coinvolti erano quattro: omicidio preterintenzionale, abbandono di incapace, arresto illegale e abuso di autorità. I genitori di Uva hanno sempre sostenuto che l’uomo sia morto per le violenze subite da parte di carabinieri e polizia. Negli anni il caso Uva si è notevolmente complicato poiché il magistrato che si era occupato delle prime fasi delle indagini, Agostino Abate, venne accusato di averle gestite con grandi lacune e successivamente trasferito.
Le assoluzioni per il caso Giuseppe Uva. Sei poliziotti e due carabinieri accusati di averlo ucciso dopo una notte in caserma, nel 2008, sono stati giudicati innocenti.
L’American Academy of Pediatrics (AAP), una delle più grandi associazioni di pediatri del Nordamerica, ha annunciato che rivedrà le sue linee guida sull’esposizione dei bambini di meno di due anni agli schermi, per adattarle agli ultimi sviluppi tecnologici e alla grande diffusione di dispositivi come smartphone e tablet. Per oltre 15 anni l’AAP ha consigliato ai genitori di non fare utilizzare schermi luminosi ai bambini finché non compiono due anni, imponendo per i bambini più grandi un limite massimo di due ore al giorno. La regola era stata pensata per lo più per gli schermi televisivi e quindi per un uso passivo, ma ora con i touchscreen le cose sono cambiate e le linee guida sono diventate obsolete. L’AAP comprende oltre 64mila pediatri, che avranno quindi il compito di fare conoscere le nuove regole ai genitori, non appena saranno approvate in via definitiva il prossimo anno. La decisione dell’AAP è stata annunciata sulla rivista ufficiale dell’associazione e deriva dalla riflessione su alcune ricerche che, negli ultimi anni, si sono occupate dell’evoluzione dei dispositivi elettronici e delle opportunità che costituiscono nelle fasi di crescita dei bambini sotto i due anni. Nell’articolo la pediatra Ari Brown scrive che “la tecnologia non è tutta uguale, così come non lo sono i media: c’è il semplice consumo, c’è la creazione di cose nuove e c’è la comunicazione. Quindi se guardiamo a un bambino di due anni, c’è una grande differenza tra ore infinite passate a guardare cartoni animati su YouTube e la possibilità di videocomunicare con la propria nonna”.
I bambini piccoli devono stare alla larga dagli schermi? i pediatri americani prima dicevano di sì ma ora stanno cambiando idea, anche per i bambini con meno di due anni.
La Giornata della Terra è celebrata oggi anche in un doodle di Google. Al posto della scritta “Google” nella prima pagina del motore di ricerca compaiono dei disegni, realizzati dall’artista Sophie Diao: sono cinque e cambiano casualmente ogni volta che si accede alla pagina; rappresentano un orso polare tra i ghiacci, una volpe rossa nella foresta, un cucciolo di elefante al tramonto, una testuggine del deserto, e un polipo sulla barriera corallina. In tutti i disegni è possibile vedere – magari un po’ nascosta – la scritta “Google” ricreata con gli elementi naturali.
La Giornata della Terra nel doodle di Google. Siamo tornati ai disegni, diversi, dopo il test dell'anno scorso.
Martedì sera a Roma un alto ufficiale della Marina italiana e un ufficiale russo in servizio presso l’ambasciata russa a Roma sono stati fermati dai carabinieri del ROS (Raggruppamento operativo speciale) con le accuse di spionaggio e rivelazione di segreto. Secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Senato, i due sarebbero stati fermati in flagranza, dopo che l’ufficiale italiano aveva consegnato documenti riservati all’ufficiale russo. Sarebbe stato accertato anche un pagamento in denaro a favore dell’italiano. Per ora non si sa niente a proposito del tipo di documenti che sarebbero stati scambiati. Di Maio ha detto soltanto che si tratta di documentazione «classificata», cioè segreta.
Un alto ufficiale della Marina italiana è stato fermato per spionaggio. È accusato di avere passato informazioni riservate a un militare russo: il ministero degli Esteri ha chiesto spiegazioni alla Russia.
Il sito Valigia Blu ha ricostruito l’origine di una delle prime notizie che sono state diffuse la mattina del 30 ottobre poco dopo la forte scossa di terremoto che ha colpito l’Italia Centrale: quella della magnitudo 7.1. La notizia, spiega Valigia Blu, è stata pubblicata per prima da Reuters citando lo USGS (United States Geological Survey), che però non aveva mai diffuso questa stima. La notizia è poi stata ripresa dai siti di news di mezzo mondo, prima di essere rivista sensibilmente dai dati dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). La storia del terremoto di magnitudo 7.1 ha anche dato origine a teorie dei complotti. Nei minuti immediatamente successivi alla violenta scossa che ha colpito di nuovo l’Italia centrale, chi andava in cerca di notizie e aggiornamenti su quanto successo ha appreso da agenzie, televisioni e giornali che si era appena verificato un terremoto di magnitudo 7.1. Come è stato poi confermato, il terremoto del 30 ottobre è stato in realtà di magnitudo 6.5, la più alta dal sisma dell’Irpinia del 1980. Un terremoto forte, dunque, ma non 7.1. E non si è trattato di un errore, poi corretto, dei sismologi, ma di una notizia falsa che in pochissimi minuti ha fatto il giro del pianeta, ripresa dai media di mezzo mondo, senza che nessuno ne verificasse la fonte e la veridicità. Per capire come ciò sia stato possibile dobbiamo ricostruire la catena di eventi che inizia con il terremoto e che termina quando arriva la conferma del dato corretto della sua magnitudo. Abbiamo fatto una ricerca sull’applicazione Tweetdeck, per risalire ai primi account di Twitter che dopo le 7:40 avevano pubblicato tweet con le parole “magnitudo” e il numero “7.1” e per osservare come questa pseudo-notizia sia stata poi ripresa dai media nazionali e internazionali. Abbiamo scoperto che, tra i maggiori media internazionali, la prima su Twitter a parlare di un terremoto in Italia di magnitudo 7.1 è stata l’agenzia di stampa Reuters India, alle 7:49. Il terremoto è avvenuto nove minuti prima, poco dopo le 7:40, ora italiana.
La storia del terremoto di magnitudo 7.1. Il sito Valigia Blu cerca di capire come sia nata la notizia falsa di domenica mattina che ha poi generato teorie di complotti.
Venerdì 20 maggio è stato indetto uno sciopero generale nazionale della scuola, che durerà l’intera giornata. Lo sciopero coinvolge sia i docenti che il personale Ata (assistenti tecnico-amministrativi), ed è stato indetto dai tre sindacati confederali CGIL, CISL e UIL e dallo SNALS. È probabile che molte lezioni saltino e molte scuole possano rimanere chiuse: è prevista infatti un’alta adesione allo sciopero, proprio perché è stato proclamato in modo unitario dai sindacati più rappresentativi del settore della scuola. Sempre venerdì 20 maggio è previsto anche uno sciopero del personale delle università e degli enti di ricerca, proclamato da CGIL e UIL. Ci saranno manifestazioni in molte regioni: la più importante davanti alla sede del ministero dell’Istruzione, in viale Trastevere a Roma, a partire dalle 9.30. A Milano ci sarà un presidio in piazza della Scala, sempre alle 9.30.
Lo sciopero della scuola di venerdì 20 maggio. È stato indetto per ottenere il rinnovo del contratto e contro alcune norme della riforma "La buona scuola": le cose da sapere.
Settimana di grandi notizie, questa. Tra le cose più lette sul Post questa settimana non potevano non esserci le dimissioni annunciate dal Papa: sia la diretta dell’evento, ma anche il video, l’articolo sul Foglio in cui si parlava di dimissioni già nel 2012 e la raccolta delle prime pagine dei giornali sulle dimissioni. Poi un altro evento che abbiamo seguito in diretta questa settimana: l’esplosione di una meteora sopra una città degli Urali in Russia e la spiegazione del perché è stata filmata da così tante telecamere, molte delle quali fissate sui cruscotti delle automobili. Ancora enormi sassi nello spazio con la storia di DA14, il gigantesco asteroide che qualche giorno fa ci è passato molto vicino. E infine Makkox, che parla di una possibilità su cui tutti hanno fatto battute questa settimana: Berlusconi in Vaticano (anche se non proprio da Papa). – Le dimissioni del Papa Benedetto XVI ha annunciato che il 28 febbraio prossimo lascerà: “le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte”.
Sunday Post. Le dimissioni del Papa, il meteorite in Russia e quello che ci è passato vicino, tra le cose più lette sul Post questa settimana.
Ogni giorno centinaia di milioni di persone utilizzano Facebook per condividere link, fotografie e per restare in contatto con i loro amici. Il social network deve gestire ogni secondo una quantità enorme di dati per fare in modo che le sue pagine si carichino velocemente, che i messaggi arrivino istantaneamente e che tutto il resto funzioni. Le informazioni passano attraverso centinaia di migliaia di server raccolti in diversi centri dati negli Stati Uniti e, dalla scorsa estate, anche nell’estremo nord dell’Europa. Il centro dati di Luleå nella Lapponia svedese è stato inaugurato da Facebook a metà giugno ed è uno dei più grandi data center d’Europa. La piccola città dove ha sede si trova a 100 chilometri a sud del circo polare artico lungo le coste settentrionali molto frastagliate che si affacciano sul mar Baltico. La temperatura media annuale nella zona è 2 °C e l’aria fredda è il migliore alleato per tenere al fresco i server del centro dati senza dovere utilizzare sistemi di condizionamento. Nella zona grazie a un sistema di dighe viene prodotta energia idroelettrica, che Facebook utilizza per alimentare il suo centro dati, riducendo ulteriormente il suo impatto ambientale. Facebook ha scelto la Svezia anche per la presenza di una rete in fibra ottica molto sviluppata, che consente di trasmettere i dati molto velocemente verso il sud dell’Europa.
Il data center di Facebook in Lapponia. Fotografie dal posto freddo e sperduto dove sono probabilmente passate le foto dei vostri profili, le chat e le condivisioni più recenti.
BBC Future ha raccontato di due telefoni cellulari usciti negli ultimi mesi che però non sono smartphone: sono telefoni e basta. Non hanno connessioni a internet o potenti fotocamere e sono fatti per essere essenziali (fare e ricevere chiamate, e poco altro) ed essere usati quindi il meno possibile. La commercializzazione di questi telefoni è una reazione all’uso più che massiccio che molte persone fanno dei loro smartphone, con i fastidi che questo comporta: parliamo di guardare lo schermo decine di volte al giorno e toccarne lo schermo migliaia di volte al giorno. Entrambi i telefoni sono presentati come “dispositivi secondari”, da usare magari in vacanza o nei weekend, al posto del proprio smartphone. Il primo si chiama Light Phone e in un anno ne sono stati venduti più di 10mila modelli in oltre 50 paesi; il secondo si chiama MP-01 e anche in questo caso sono state vendute diverse migliaia di modelli; entrambe le società che li producono stanno per lanciare sul mercato dei nuovi modelli, che continuano a essere semplici e essenziali, ma con qualche funzione in più.
I telefoni per non farci usare i telefoni. Sono minimali nel design ed essenziali nelle funzionalità, e in pratica servono a impedirci di stare dietro a notifiche e messaggi.
Ogni anno centinaia di nuove specie sono scoperte, analizzate e catalogate sul nostro pianeta, e non è un’impresa semplice. Per trovare esseri viventi mai osservati prima, i ricercatori devono spesso compiere lunghe e pericolose spedizioni, raggiungendo aree inospitali con condizioni climatiche estreme. Segue poi una lunga e complessa operazione di verifica, per essere certi che gli esemplari osservati facciano effettivamente parte di una nuova specie, e che non siano quindi appartenenti a una specie già conosciuta e catalogata in passato. A volte capita anche che ci si accorga di una nuova specie standosene seduti alla scrivania, confrontando studi, ricerche e campioni di laboratorio. Tra le principali istituzioni che si occupano di tenere sotto controllo e rendere coerente l’opera di catalogazione delle specie c’è l’International Institute for Spieces Exploration (IISE) dell’Università dell’Arizona (Stati Uniti). Il centro studi fa anche opera di divulgazione per ricordare l’importanza delle ricerche sulle nuove specie, che ci aiutano a capire meglio come funziona il mondo che abbiamo intorno. Dal 2008, l’IISE pubblica in primavera una propria classifica con le dieci specie più importanti o singolari scoperte nell’anno precedente (qualche mese in più di decantazione è opportuno per evitare brutte sorprese e smentite sulle scoperte). Nella lista del 2012, uscita a maggio e che vi raccontiamo per immagini a pochi giorni dalla fine dell’anno, ci sono minuscole vespe spietate, scimmie che starnutiscono quando piove, funghi con nomi da cartone animato e molto altro.
10 nuove strane specie. Scimmie che starnutiscono quando piove, vespe spietate, funghi SpongeBob: le ha scelte l'Università dell'Arizona tra le scoperte dello scorso anno.
Hannah Arendt, storica e scrittrice tedesca, tra le filosofe più citate e conosciute nella storia della filosofia occidentale, autrice di riflessioni sull’Olocausto e saggi sul potere e sui totalitarismi studiati in moltissime scuole e università in Italia e in Europa, nacque 108 anni fa. Google la ricorda oggi con un doodle in occasione dell’anniversario della sua nascita. Al posto del classico logo, nella homepage del motore di ricerca c’è un disegno che mostra Arendt seduta alla scrivania con una penna in mano, mentre lavora ai suoi testi.
Il doodle di Google su Hannah Arendt. L'autrice della Banalità del male è ricordata nella pagina principale del motore di ricerca per il 108esimo anniversario della sua nascita.
Nel 1979 la rivista Time dedicò la sua copertina – e l’articolo di copertina – a Robin Williams, l’attore statunitense che all’epoca stava trovando i suoi primi successi e che divenne poi uno dei più amati e famosi attori americani del nostro tempo. Williams è morto l’11 agosto, a 63 anni: in quell’articolo del 1979, incentrato sul suo ruolo nella sitcom Mork & Mindy, Time ci vede molto bene.
La copertina di Time con Robin Williams, nel 1979. «Cinque mesi fa era un completo nessuno, è diventato una star dalla sera alla mattina».
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
“Venderò Berlusconi porta a porta”. Il fondatore del CEPU Francesco Polidori ha partecipato alle riunioni a palazzo Grazioli, e promette di mettere la sua esperienza di venditore sul territorio al servizio del PdL.
Questa settimana esce Gravity, il film scritto, diretto, montato e prodotto dal regista messicano Alfonso Cuarón (Y tu mamá también, I figli degli uomini), che ha aperto lo scorso festival del Cinema di Venezia: è costato 80 milioni di dollari e racconta la movimentata missione spaziale su uno Shuttle dell’ingegnere medico Ryan Stone (Sandra Bullock), accompagnata dal comandante Matt Kowalsky (George Clooney). Sandra Bullock è la protagonista anche di Corpi da reato, commedia in cui interpreta un agente dell’FBI che si trova a dover fare squadra con una rozza poliziotta di Boston per catturare un grosso spacciatore di droga. Anni Felici è il nuovo film di Daniele Luchetti: ambientato negli anni Settanta racconta la storia della famiglia composta da Guido (Kim Rossi Stuart), aspirante artista d’avanguardia, sua moglie Serena (Micaela Ramazzotti), gelosa delle modelle che Guido utilizza per le sue sculture, e dei loro due figli, Dario e Paolo. Diana – La storia segreta di Lady D. ripercorre gli ultimi due anni di vita della Principessa del Galles, interpretata da Naomi Watts, dalla relazione con un medico di origini pakistane fino alla morte a Parigi.
I film del weekend. Uno di cui si dice molto bene, uno di cui si dice molto male e il nuovo di Daniele Luchetti, tra gli altri: tutti i trailer.
Google ha pubblicato una classifica delle dieci pubblicità più viste su YouTube in Italia nel 2017. L’ha compilata «utilizzando alcuni dei segnali di gradimento più significativi espressi dagli utenti su YouTube tra cui: il numero di visualizzazioni nel nostro Paese, la percentuale di visualizzazione di ciascuna pubblicità e il rapporto tra visualizzazioni organiche e visualizzazioni a pagamento». Non è quindi chiaro se siano stati utilizzati anche altri criteri, ma si capisce che nel conteggio si è tenuto conto anche delle visualizzazioni ottenute con gli annunci pubblicitari, cioè nei pre-roll ai normali video su YouTube. Dipende quindi anche da quanto le aziende hanno speso in quelle campagne pubblicitarie, e può darsi, quindi, che alcune di queste pubblicità non le abbiate mai viste, visto che sono personalizzate sulla base delle cose che sa Google di noi. Che sono tante.
Le pubblicità più viste su YouTube in Italia nel 2017. Quella col meteorite non è al primo posto.
La recensione del Guardian giudica inutile il disco nuovo di Moby, ne avevamo parlato e condivido, malgrado non mi dispiaccia la cover di My only love dei Roxy Music. Ho scoperto che tra poco saranno 40 anni da uno dei due grandi concerti rock che travolsero la mia adolescenza (l'altro era stato l'anno prima). Si parla molto del nuovo disco di Perfume Genius, cantautore americano, che è in effetti una cosa particolare. Qui ne parliamo la settimana prossima. Questi due di Chicago sono campioni di mashups, e ora stanno pubblicando dei condensati perfetti delle canzoni (e dei video) di ogni anno dal 1979: per esempio, 1986. È morto a 21 anni il figlio di Melissa Etheridge (il cui padre "biologico" è David Crosby): qui da noi non è mai passata tanto, ma negli Stati Uniti è molto famosa. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone degli Everything but the girl. Piantala con questi capricci e torna a casa, che mi annoio.
Tra le migliori foto della settimana ce n’è una di una famiglia di suricati che, nello zoo di Dresda, in Germania, alza la testa al passaggio di un aereo. Poi un panda gigante (ma davvero gigante) allo zoo di Kuala Lumpur e parecchi gibboni, una specie di scimmie diffuse nell’Asia sud-orientale. Dall’India arriva la foto di un minuscolo scoiattolo che cerca di mangiare una ciliegia grande quasi quanto lui e un cucciolo di canguro che beve da un biberon (sempre sul fronte cuccioli ce ne sono anche di orso bianco, di tigri e di rinoceronte – che non è proprio carino come gli altri). L’animale della settimana probabilmente è il pesce chirurgo giallo, uno dei pesci più diffusi negli acquari di tutto il mondo, che, come suggerisce il nome, è davvero molto giallo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
È giallo. Pesci colorati nelle acque delle Hawaii, famiglie di suricati con la testa per aria e panda giganti tra le foto di animali più belle della settimana.
Poste italiane ha detto che nella giornata di oggi, mercoledì 6 marzo, sono state presentate presso i suoi uffici 35.653 richieste per ottenere il cosiddetto “reddito di cittadinanza”, la misura del governo che vuole fornire un sussidio di disoccupazione e inoccupazione alle persone e alle famiglie che si trovano momentaneamente in difficoltà economica. Poste Italiane ha parlato di un «flusso di cittadini costante e ordinato». Il sito di Sky TG 24 ha scritto che oltre alle 35.653 richieste presso gli uffici postali ne sono state presentate più di ottomila online attraverso lo SPID (il Sistema Pubblico di Identità Digitale) e circa 3.500 presso gli sportelli della Cisl. Per fare domanda per il cosiddetto reddito di cittadinanza va compilato un modulo predisposto dall’INPS che è disponibile dallo scorso 28 febbraio e che può essere presentato online da oggi sul sito del governo, nei CAF o agli uffici postali. Non c’è una scadenza per fare domanda, ma oggi era il primo giorno in cui era possibile farlo.
Poste italiane ha detto che sono state presentate presso i suoi uffici 35.653 richieste per il reddito di cittadinanza.
David Schooley ha iniziato qualche anno fa a fare affari con i LEGO, proprio come gli investitori in borsa, che comprano e vendono azioni sperando di accrescerne il valore e rivenderle a un prezzo più alto: lui commercia i famosi mattoncini assemblabili. David Schooley, che ha 49 anni, sei figli e abita a Memphis, fa parte di una stretta cerchia di persone che accumulano mattoncini LEGO, trasformandoli in un investimento che “matura” con il passare degli anni, prima di rivendere ai collezionisti interi set già assemblati o singoli pezzi. La sua storia è raccontata oggi da USA Today. L’investimento di Schooley, formato oggi da più di tremila set di pezzi differenti, gli ha portato un profitto medio annuo del 10-15 per cento. Gli investitori più esperti di LEGO comprano i mattoncini nei negozi, li tengono con sé per un determinato periodo di tempo e poi li rivendono sulle piattaforme di commercio online. Il ritorno economico dell’investimento in LEGO, scrive USA Today, è vantaggioso anche se paragonato al rendimento medio delle azioni negli ultimi anni.
Fare i soldi con i LEGO. Molti set di costruzioni sono messi in vendita e distribuiti per un periodo limitato: USA Today racconta di chi li compra per rivenderli nei siti di commercio online a prezzi più alti.
Amazon ha già rinnovato per una seconda stagione la sua serie sul Signore degli Anelli, della quale si parla da oltre un anno, nonostante per ora non sia uscito nemmeno un trailer. La serie, su cui Amazon ha investito moltissimo, è al momento nella fase di pre-produzione: sarà girata in gran parte in Nuova Zelanda e dovrebbe arrivare nel 2020. È piuttosto inconsueto che una serie venga rinnovata per una nuova stagione così presto, quando ancora non c’è praticamente nessun elemento per poter valutare i risultati della sua prima stagione. Al momento, tra l’altro, si sa molto poco su quello di cui parlerà la serie: solo che sarà ambientata prima degli eventi raccontati nel volume La Compagnia dell’Anello.
La serie di Amazon sul “Signore degli Anelli” è stata rinnovata per una seconda stagione, quando ancora deve uscire la prima.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 18.627 nuovi casi positivi da coronavirus e 361 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. Attualmente i ricoverati sono 26.042 (189 in più di ieri), di cui 2.615 nei reparti di terapia intensiva (22 in più di ieri). Nello stesso lasso di tempo sono stati analizzati in tutto 139.758 tamponi: è risultato positivo il 13,3 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto (+1,7 per cento rispetto a ieri). Nella giornata di sabato i contagi registrati erano stati 19.978 e i morti 483. Il bollettino di oggi
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, domenica 10 gennaio.
I più fotografati della settimana sono stati i principini britannici, come sempre quando partecipano alle occasioni pubbliche dei loro genitori, William e Kate, questa settimana impegnati in un tour continentale. La maggior parte degli adulti da fotografare era invece in Italia, al Giffoni Film Festival: oltre ad Arisa e Mika, si sono visti Bryan Cranston, Julianne Moore e Amy Adams. Date un occhio anche ai tantissimi che sono passati da Wimbledon nelle scorse settimane, a partire da Bradley Cooper e Eddie Redmayne. E poi lo sguardo di Rihanna, e il sorriso di Kit Harrington. Buone bevute per il weekend, tipo Halle Berry. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. I principini britannici vincono su quelli che andavano fotografati in settimana, ma ci sono anche adulti notevoli, quasi tutti in Italia.
Kevin Marks ha 50 anni, è di Londra, ha lavorato per alcune delle più importanti aziende di telecomunicazioni al mondo ed è considerato tra gli esperti di tecnologia più influenti del Regno Unito, soprattutto per quanto riguarda la tutela e lo sviluppo dell’Open Web (cioè mantenere aperti e disponibili a tutti gli standard di Internet). Di recente ha notato di fare sempre più fatica nel leggere le scritte sullo schermo del suo smartphone e del suo computer: pensava fosse solo colpa della presbiopia, che dopo una certa età rende più difficoltosa la lettura da vicino, ma facendo qualche ricerca si è reso conto che la responsabilità non è dei suoi occhi, ma dei recenti trend legati al web design. Marks ha raccolto le sue osservazioni in un post che sta circolando molto negli ultimi giorni, non solo tra i web designer, e che pone molti spunti di riflessione su come stiamo visivamente costruendo i posti da cui attingiamo informazioni più volte al giorno. Minore contrasto tra sfondi e testi, font più sottili e sempre più minimalisti sono molto di moda da qualche tempo, soprattutto da quando grandi aziende come Google, Apple e Microsoft si sono messe a usarli per i loro siti, e in parte anche per i loro sistemi operativi. I risultati sono esteticamente notevoli, ma talvolta al senso di maggiore pulizia e ordine delle pagine non corrisponde una migliore leggibilità dei testi, soprattutto per chi non ha una visione perfetta.
Il Web grigino. L'ultima tendenza del design online – combinazioni di colore con meno contrasto tra testi e sfondi – inizia a essere un problema, soprattutto per chi ha problemi di vista.
I problemi dopo il violento terremoto in Giappone non sono finiti, anzi, quello che fa paura sembra ancora da venire: il Giappone possiede molte centrali nucleari attive e potenti, e una di queste si erge in tutta la sua grandezza proprio vicino alla zona devastata dal terremoto. Si tratta della centrale di Fukushima, a circa 250 chilometri a nord di Tokyo. Dopo le iniziali affermazioni da parte del governo sulla sicurezza della centrale adesso c’è il panico. Sono stati evacuati i paesi che si trovano nel raggio di venti chilometri dalla centrale, uno dei quattro reattori sembra già essere scoppiato a causa delle scosse di assestamento, il refrigerante non basta, e neanche quello che gli Stati Uniti stanno inviando sembra essere sufficiente a evitare il surriscaldamento, e quindi la fusione, del nocciolo. La fissione Ma come funziona una centrale nucleare? In breve, una centrale nucleare funziona in modo simile a una centrale termo-elettrica, con la differenza che il vapore necessario a far muovere le turbine viene prodotto nel reattore. All’interno del reattore avviene la fissione nucleare controllata, cioè atomi radioattivi grandi – come l’uranio arricchito o il plutonio, si dividono in altri più piccoli sprigionando energia. Con il calore sprigionato dalla fissione, l’acqua liquida ad alta pressione che passa all’interno del reattore – che ha spesso anche la funzione di refrigerante – si trasforma in vapore . Questo viene quindi inviato verso le turbine, che solitamente sono diverse (divise in alta, media e bassa pressione), le quali sono collegate all’alternatore producendo così energia elettrica.
Come funziona una centrale nucleare. Perché il Giappone teme la fusione del nocciolo di uno dei reattori di Fukushima.
The world to come è uno dei due film presentati domenica alla mostra del cinema di Venezia in concorso per il Leone d’oro. È stato girato dalla statunitense Mona Fastvold, con Vanessa Kirby (presente al festival anche per il film Pieces of a woman, presentato sabato) e Casey Affleck, ed è tratto da un racconto di Jim Shepard. È ambientato in una fattoria americana di metà Ottocento e racconta dell’incontro tra due donne e del «crescere dell’intimità e dell’appassionato attaccamento» tra loro. L’altro è Khorshid (I figli del sole), del regista iraniano Majid Majidi. È la storia di un gruppo di ragazzini che mantengono le famiglie tra lavoretti ed espedienti finché incontrano un gangster che li incarica di cercare un tesoro nascosto nel sotterraneo di una scuola. Il regista ha raccontato che «i nostri protagonisti erano tutti bambini lavoratori e hanno dimostrato di essere attori eccezionali ed estremamente intelligenti».
Le foto di domenica a Venezia. Guadagnino presenta un documentario su Ferragamo e Abel Ferrara uno sulla sua vita.
Il governo italiano ha nominato l’ex prefetto e questore Guido Longo come nuovo commissario della sanità in Calabria. Longo è stato nominato dal Consiglio dei ministri di oggi dopo le dimissioni del commissario Eugenio Gaudio, arrivate un solo giorno dopo la sua nomina, a sua volta decisa dopo le dimissioni in rapida successione dei due commissari precedenti, Saverio Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli. Longo è nato a Catania, ha 67 anni e ha lavorato per molti anni a Palermo come poliziotto, per poi diventare questore di città importanti come Caserta, Palermo e Reggio Calabria. Di recente è stato anche prefetto di Vibo Valentia, dal 2017 al 2018. Longo è solo l’ultimo di una serie di commissari che hanno lavorato soprattutto nelle forze dell’ordine: i medici e gli esperti di sanità calabrese avevano chiesto per settimane una figura diversa che provasse a ricostruire il sistema sanitario regionale, di gran lunga il peggiore in Italia.
L’ex prefetto e questore Guido Longo è il nuovo commissario della sanità in Calabria.
Il Movimento 5 Stelle si è presentato per la prima volta alle elezioni nel febbraio del 2013 ottenendo un rilevantissimo 25,55 per cento dei voti alla Camera e il 23,79 per cento al Senato. Da quel momento si è parlato del partito di Beppe Grillo soprattutto per raccontarne le infinite riunioni politiche trasmesse in streaming, le espulsioni di molti deputati e senatori dai gruppi parlamentari, il ruolo di leadership di Grillo e Casaleggio, le iniziative parlamentari principalmente di ostruzionismo. In due anni e mezzo all’interno del Movimento 5 Stelle sono però cambiate molte cose, tanto che alcuni parlano di “metamorfosi grillina” e altri di “tradimento delle origini”. I fuoriusciti Diversi parlamentari nel corso del tempo hanno lasciato i gruppi del M5S alla Camera e al Senato passando al gruppo misto: alcuni sono stati espulsi per violazione del “codice di comportamento” (quello che hanno dovuto sottoscrivere al momento della candidatura), altri hanno lasciato il gruppo per solidarietà con i colleghi o per dissensi interni. Dalle elezioni politiche e fino ai primi mesi del 2015 le notizie riguardo espulsioni o abbandoni sono state piuttosto frequenti, ma sono mesi che la situazione sembra essersi assestata. Alla Camera il Movimento di Beppe Grillo aveva ottenuto 109 seggi: 18 deputati hanno lasciato il gruppo, gli ultimi lo scorso gennaio. Al Senato il M5S aveva ottenuto 54 seggi: i senatori usciti dal gruppo in meno di due anni sono 18, l’ultimo sempre lo scorso gennaio. Negli ultimi sette mesi non ci sono più stati abbandoni.
Il Movimento 5 Stelle è cambiato? non ci sono più espulsioni, c'è un "direttorio", i parlamentari vanno in tv, collaborano con il PD e organizzano incontri nel cui titolo compare la parola "governo".
Lo scorso aprile la NASA ha aggiornato e migliorato il sistema di ricerca del suo sterminato archivio online di fotografie, video e illustrazioni, rendendo molto più semplice e immediato il suo utilizzo. Migliaia di immagini ora possono essere cercate in base ai soggetti e all’epoca in cui sono state realizzate, ottenendo descrizioni accurate di ogni fotografia e la possibilità di scaricarla con diversi formati e risoluzioni. In linea di massima tutte le fotografie sono libere da diritti, quindi possono essere riutilizzate e pubblicate, a patto di indicare la fonte e gli autori. La NASA ha messo online buona parte del suo archivio dal 1958 a oggi, quindi dai primordi delle esplorazioni spaziali fino alle missioni delle molte sonde che hanno esplorato i pianeti del nostro sistema solare, da Venere a Saturno, da Giove al pianeta nano Plutone.
Il nuovo archivio di foto della NASA è super. Ci sono migliaia di fotografie storiche e bellissime: forse c'è anche quella per il vostro prossimo sfondo dello smartphone.
Ieri la sindaca di Roma Virginia Raggi si è lamentata con un post sulla sua pagina Facebook dell’eccessiva “pressione migratoria” che a suo dire sta colpendo la città negli ultimi tempi. Raggi sostiene che per non creare «ulteriori tensioni sociali» sarebbe «impossibile, oltre che rischioso, pensare di creare altre strutture di accoglienza». Raggi, sintetizzando, ha chiesto al governo italiano di non inviare più i richiedenti asilo nelle strutture romane, giudicate troppo piene. Il problema è che difficilmente i numeri di queste settimane diminuiranno: nei primi sei mesi dell’anno gli arrivi dei migranti via mare sono stati lievemente superiori a quelli del 2016 – durante il quale erano arrivate in tutto 180mila persone – e sembra che il ministero dell’Interno si stia preparando a circa 140mila nuovi arrivi da qui alla fine dell’anno. I numeri ufficiali di Roma sono alti, ma piuttosto in linea con le quote decise dal governo, e proporzionali alla popolazione della città: il problema però è che non tengono conto dei migranti presenti in diverse strutture abusive della città.
Perché Raggi si lamenta dei migranti a Roma. Su Facebook ha sostenuto che la città non può permettersi altri centri di accoglienza, ma i numeri dicono un’altra cosa.
Per essere alla moda nell’estate 2018 bisogna avere soprattutto una cosa: una jumpsuit, una tuta, che a seconda dell’occasione può essere abbinata con sneaker bianche, zoccoli o tacchi alti, borsette, borse di tela o gioielli vistosi. Fino a pochi anni fa le tute erano pressoché dimenticate, nessuno le portava più, e la parola indicava soprattutto l’abbigliamento sportivo che univa pantaloni e felpa; chi se le ricordava le associava a quelle scivolose dell’hip hop anni Ottanta o a quelle sbrilluccicanti e aderenti delle discoteche degli anni Settanta. Le tute però hanno una lunga storia iniziata cent’anni fa e fatta di numerosi ritorni, come accade praticamente con tutto nel mondo della moda; la cosa più interessante è il motivo per cui ora funzionano così tanto, dalle passerelle delle sfilate alle strade delle città, come ha raccontato Ellie Violet Bramley sul Guardian. Le prime tute erano abiti da lavoro maschili chiamate boilersuit: erano in denim o altri tessuti pesanti e servivano a proteggere i vestiti degli operai e i loro corpi da macchie, olii, vernici e altri tipi di unto. Ricoprivano tutto il corpo e di solito avevano una cintura o un elastico in vita, qualche tipo di chiusura ai polsi e alle caviglie, tasche e tasconi in cui infilare gli attrezzi. Erano associate ai proletari e per questo si diffusero tra gli intellettuali e gli attivisti di sinistra degli anni Venti e Trenta, tra cui esponenti del movimento del Bauhaus, e alcuni Repubblicani antifascisti nella Guerra civile spagnola, che le portavano come uniformi. Avevano anche un messaggio di parità di genere e venivano indossate dalle donne marxiste.
È l’anno della tuta. Ma non quelle da ginnastica, bensì le jumpsuit: hanno una storia lunga e affascinante e ora sono tornate molto di moda.
Da quasi due giorni il lander Philae si trova sulla superficie di una cometa a oltre 510 milioni di chilometri dalla Terra, grazie alla missione Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Non era mai successo prima nella storia che qualcosa costruito dall’uomo atterrasse su una cometa, con strumenti per analizzare le sue caratteristiche e la composizione del suolo, ma nonostante l’enorme risultato ottenuto dal punto di vista tecnico e scientifico, c’è chi si è chiesto (anche con qualche eccesso polemico) se abbia davvero senso spendere denaro per lo Spazio e se i costi siano effettivamente ripagati dai risultati che i ricercatori ottengono. È una domanda ricorrente, che si ripresenta a ogni missione spaziale di un certo rilievo, e i numeri di quanto sta costando l’avventura di Rosetta e Philae possono aiutare a farsi meglio un’idea dei costi e dei benefici delle esplorazioni nello Spazio. Prima di qualsiasi calcolo economico, bisogna ricordare che finora la missione Rosetta è stata un successo: la sonda con a bordo Philae ha viaggiato per 6,4 miliardi di chilometri negli ultimi 10 anni compiendo un percorso piuttosto tortuoso per sfruttare la spinta orbitale di altri pianeti, ha infine raggiunto la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (67P/C–G), ha iniziato a orbitarle intorno raccogliendo dati e scattando incredibili fotografie e infine ha rilasciato il lander che il 12 novembre è sceso sulla superficie. L’atterraggio di Philae è stato più turbolento del previsto e il lander deve ora fare i conti con qualche problema dovuto alla sua posizione e alla scarsa esposizione alla luce del Sole, che complica il caricamento delle batterie tramite i pannelli solari. Da due giorni centinaia di ricercatori stanno lavorando senza sosta per capire quali priorità dare a Philae negli esperimenti e nelle rilevazioni da eseguire, e grazie ai primi dati hanno già scoperto cose importanti sulle caratteristiche geologiche della cometa.
Quanto costa la missione Rosetta. La risposta a una domanda ricorrente: per atterrare su una cometa a 510 milioni di chilometri dalla Terra servono molti soldi, ma probabilmente meno di quanti pensate.
Cinque anni fa esatti, il 17 febbraio 2009, Walter Veltroni diede le dimissioni da segretario del Partito Democratico. Fu un momento politicamente piuttosto traumatico: Veltroni era stato il primo segretario nazionale del Partito Democratico, la sua gestione era stata caricata di grandi aspettative e speranze, aveva ottenuto alle elezioni politiche un risultato allo stesso tempo molto significativo (il 33 per cento, tuttora il massimo storico) e una sconfitta netta (Berlusconi al governo con una salda maggioranza parlamentare). La decisione di Veltroni arrivò pochi giorni dopo la rovinosa sconfitta di Renato Soru e del centrosinistra alle elezioni regionali in Sardegna – coincidenza: anche oggi siamo alle prese col voto in Sardegna – e arrivò al termine di mesi di sofferenze e logoramento nel PD: dall’infruttuosa operazione del “governo ombra” al protagonismo dell’Italia dei Valori, dal logoramento messo in atto dai suoi avversari interni (D’Alema fondò un’associazione interna al PD, “Red”, di cui non si sentì più parlare dopo la rimozione di Veltroni; Bersani si candidò sui giornali alla segreteria, a due anni dalla fine naturale del mandato di Veltroni) alla sconfitta elettorale in Abruzzo. A Veltroni succedette Dario Franceschini, all’epoca suo vice, e fu trauma nel trauma: per la prima volta un partito erede della storia della sinistra italiana e del PCI fu guidato da un politico di formazione e passato democristiano.
«To’o ricordi Warter?». Cinque anni fa Walter Veltroni si dimise da segretario del Partito Democratico: il racconto migliore di quei giorni fu quello di Diego Bianchi.
Sono passate quasi due settimane da quando le persone a bordo della nave Sea Watch 3 della ong tedesca Sea Watch sono state soccorse al largo delle coste della Libia, il 12 giugno. Dal giorno successivo, la nave è ferma al limite delle acque territoriali italiane: il governo italiano non ha dato alla nave la disponibilità dei propri porti invocando il cosiddetto «decreto sicurezza bis», approvato a fine maggio. Da allora la situazione è in stallo: diversi sindaci tedeschi si sono detti disponibili ad accogliere i 42 richiedenti asilo rimasti a bordo, se solo l’Italia accettasse di farli sbarcare, ma il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ribadito che per quanto lo riguarda «la Sea Watch in Italia non arriva, può restare in mare fino a Natale e Capodanno». La situazione non si è sbloccata nemmeno dopo che alcuni richiedenti asilo hanno fatto ricorso alla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo, per chiedere all’Italia di farli sbarcare. Una regola interna della Corte prevede infatti che una persona possa fare richiesta di decisioni e misure provvisorie in casi particolarmente urgenti. Martedì la Corte ha respinto il ricorso presentato dai richiedenti asilo: nelle motivazioni, piuttosto scarne, si legge che la Corte ha deciso di respingere il ricorso ma ha incoraggiato il governo italiano a fornire «tutta l’assistenza necessaria» alle persone a bordo in condizioni di vulnerabilità. La Corte ha anche ricordato che le misure urgenti sono previste soltanto per i casi in cui le persone coinvolte rischiano di subire «danni irreparabili».
Intanto la Sea Watch 3 è ancora lì. Con a bordo 42 persone in condizioni sempre più precarie, e col caldo di questi giorni al largo di Lampedusa: lo stallo non è stato sbloccato nemmeno dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
È periodo di premiere e presentazioni: Russel Crowe alla prima di Noah si è fatto un selfie con 50 Cent, che è ancora in circolazione, mentre Scarlett Johansson era a Pechino per presentare Captain America. Al CinemaCon, la convention sul cinema organizzata dalla Warner a Las Vegas, c’erano un po’ tutti: John Hamm, Clint Eastwood, Angelina Jolie, Seth Rogen, Mila Kunis (oltre a un’entusiasta Drew Barrimore). Il sindaco di New York Bill de Blasio, invece, si è mostrato in tuta insieme a Steve Buscemi per l’esibizione annuale all’Inner Circle Show, mentre Sofia Loren è stata invitata a far parte della giuria che ha eletto Miss Repubblica Ceca. A Sydney si promuoveva la moda italiana, e c’erano Franca Sozzani e Alessandro Del Piero, tra gli altri. In tutt’altre arene, invece, il torero spagnolo Juan José Padilla deve essere stato davvero bravo, perché se ne va con una cosa che sembra l’orecchio del toro. Infine, dopo House of Cards, non possiamo più guardare Kevin Spacey allo stesso modo, ma seduto tra il pubblico di una partita di tennis con il berretto rivoltato non ha un’aria molto minacciosa. Anche se lo sguardo è quello.
Celebripost. Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono Kevin Spacey che guarda il tennis, Shakira e Mila Kunis (e riconoscete questi dorsali?).
Al largo delle coste della Malesia continuano da sei giorni le operazioni di ricerca del volo MH370 di Malaysia Airlines, partito da Kuala Lumpur e diretto a Pechino, in Cina, mai arrivato a destinazione e scomparso dai radar nelle prime ore di sabato 8 marzo (il tardo pomeriggio di venerdì 7 marzo in Italia). Le ricerche del Boeing 777, che trasportava 239 persone, sono state estese ad ampi tratti di mare a est nel Golfo di Thailandia, lungo la rotta che avrebbe dovuto seguire l’aereo, e a ovest nello Stretto di Malacca, perché non è escluso che a un certo punto il volo MH370 abbia cambiato rotta, forse per un dirottamento o per trovare un aeroporto in cui effettuare un atterraggio di emergenza. I dati per ora verificati e considerati certi sono pochi: dopo un decollo regolare effettuato alle 00:41, il volo MH370 si trovava all’1:21 a metà strada tra la penisola della Malesia e le coste meridionali del Vietnam, sul Golfo di Thailandia. Volava a un’altitudine di 10mila metri e con buone condizioni meteo. Poco dopo se n’è completamente persa traccia e né le autorità malesi né la compagnia aerea riescono a capire dove possa essere finito. Le ricognizioni per ora non hanno portato a risultati concreti così come l’osservazione delle immagini satellitari realizzate su quella zona in quei momenti.
Un aereo può davvero scomparire? sì e sta succedendo anche adesso: solo che di solito ricompaiono tutti dove dovrebbero essere. Perché per quello di Malaysia Airlines le cose sono andate diversamente?.
Da quando è presidente, Nicolas Sarkozy si è dato da fare per regolamentare l’utilizzo di Internet introducendo anche sistemi di controllo controversi come quelli previsti dalla legge Hadopi del 2009, che mira a ridurre il fenomeno della pirateria e dei download illegali dei contenuti protetti dal diritto d’autore. In occasione del G8 di Dauville, che inizia il prossimo 26 maggio, Sarkozy ha organizzato un summit internazionale su Internet e le telecomunicazioni che si terrà tra martedì e mercoledì a Parigi. All’incontro parteciperanno le principali società attive online per discutere le opportunità economiche offerte dalla Rete e le strategie che i governi dovrebbero seguire per regolamentare Internet. All’eG8 Forum saranno presenti il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, l’ex CEO di Google, Eric Schmidt, e Jeff Bezos, l’amministratore delegato di Amazon. Nei due giorni di lavori sarà prodotto un documento finale che sarà poi sottoposto all’attenzione degli otto paesi partecipanti al G8 negli ultimi giorni della settimana: Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Russia, Regno Unito, Stati Uniti più una rappresentanza dell’Unione Europa.
Il G8 di Internet. La Francia ha organizzato un summit internazionale sulla regolamentazione della Rete da proporre al G8.
Nel secondo trimestre del 2018 i ricavi di Amazon sono cresciuti del 39 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017, arrivando a toccare un valore complessivo di 52,9 miliardi di dollari (circa 45 miliardi di euro). Gli analisti avevano previsto ricavi pari a 53,4 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, i profitti sono passati da 197 milioni di dollari del 2017 a 2,5 miliardi di dollari. Amazon, quindi, sta producendo profitti ininterrottamente dal 2015. Le azioni di Amazon hanno perso il 3 per cento subito dopo l’annuncio, ma hanno poi recuperato il loro valore.
Nel secondo trimestre del 2018 i ricavi di Amazon sono cresciuti del 39 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017.
Al punto in cui siamo, è possibile – probabile, dicono altri – che dal 2 agosto in poi gli Stati Uniti siano impossibilitati a spendere denaro. Per quanto questo default avrebbe ragioni più politiche che economiche, le sue conseguenze sarebbero comunque disastrose. I mercati già in difficoltà brucerebbero miliardi di dollari, le agenzie di rating toglierebbero agli Stati Uniti la tripla A che garantisce l’affidabilità del debito, generando effetti a catena sulle borse di tutto il mondo e rischiando di soffocare la timidissima ripresa di questi ultimi mesi. A che punto siamo Venerdì sera lo speaker della Camera, John Boehner, ha ottenuto l’approvazione della Camera sulla sua proposta di innalzamento del tetto del debito, che però è stata immediatamente bocciata dal Senato: oltre a non avere il sostegno dei democratici, quella proposta non piace nemmeno a buona parte dei suoi colleghi di partito (in 22 hanno votato contro alla Camera, assieme ai Democratici). I tea party l’hanno votata dopo avere bocciato, la sera prima, una proposta più moderata. La proposta dei democratici, stilata dal leader della maggioranza al Senato Harry Reid, ha incontrato i malumori dell’ala liberal del partito e non sarebbe mai votata dai repubblicani della Camera. La Casa Bianca non ha una sua proposta: si è detta favorevole a quella di Harry Reid ma fa soprattutto da mediatore, invitando da settimane le due parti a raggiungere un compromesso. In sostanza, quindi, rimangono in piedi due proposte, entrambe piuttosto deboli e con poche speranze – diciamo pure nessuna – di essere approvate da entrambi i rami del Congresso. A quattro giorni dal 2 agosto, gli scenari possibili sono tre.
Tre scenari sul debito americano. Tra l'accordo bipartisan e il default, c'è la possibilità che Obama usi un'arma fine-di-mondo: intanto il Senato ha fatto fuori la proposta Boehner.
Il centrosinistra e il PD hanno vinto nella maggior parte dei capoluoghi che hanno scelto domenica il loro sindaco al ballottaggio: tra questi ci sono Bari, dove ha vinto Antonio Decaro; Bergamo, dove ha vinto Giorgio Gori; Modena, dove ha vinto Gian Carlo Muzzarelli; Pavia, dove ha vinto Massimo Depaoli. Il risultato più clamoroso della serata è arrivato però da Livorno, città da sempre governata dalla sinistra, dove Filippo Nogarin del M5S è stato eletto sindaco battendo il candidato del PD. Nogarin nelle ultime settimane aveva ottenuto il sostegno del centrodestra e di una lista di estrema sinistra, “Buongiorno Livorno”. Il centrodestra ha vinto a Padova – con un candidato della Lega Nord – e a Perugia, altra città storicamente di sinistra, ma la sconfitta a Pavia è stata sorprendente: il suo candidato era il sindaco uscente Alessandro Cattaneo, considerato uno dei giovani dirigenti “emergenti” di Forza Italia (alcuni lo avevano definito “il Renzi del centrodestra”).
I risultati dei ballottaggi: un po’ meno PD. Il centrosinistra ha vinto nella maggior parte dei capoluoghi in ballo, tra cui Bari, Bergamo, Pavia e Modena, ma ha perso Livorno dal M5S e Perugia da Forza Italia.
Apple ha aggiornato i suoi sistemi operativi per Mac e dispositivi mobili: ci sono diverse correzioni di errori e miglioramenti, ma la cosa che si nota di più è la disponibilità di oltre 150 nuovi emoji. I nuovi emoji sono in buona parte basati sull’ultima versione di caratteri approvati in estate dall’Unicode Consortium, l’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di mantenere un sistema comune standard per la scrittura dei caratteri sui sistemi informatici. È il consorzio a decidere quali emoji diventeranno lo standard per chi realizza i sistemi operativi, che ha poi la facoltà di adeguarsi introducendo i nuovi simboli come ha fatto di recente Apple. Tra i nuovi emoji ci sono nuove facce, vari animali e un hot-dog. Un codice unico Il sistema di codifica Unicode fu realizzato verso la fine degli anni Ottanta per sviluppare un codice comune per la rappresentazione delle lettere e dei simboli in informatica. Prima della sua introduzione non era sempre facile far dialogare tra loro i programmi, perché ogni software adottava codici diversi per rappresentare la stessa lettera: questo portava a seri problemi di compatibilità, con la necessità di realizzare soluzioni che traducessero una codifica in un’altra. Per risolvere il problema fu ideato il sistema Unicode: ogni lettera, numero, simbolo o segno di interpunzione ha un codice univoco che viene usato da tutti i computer per riconoscerlo e renderlo sullo schermo.
Come nascono gli emoji. La storia dietro i simboli che usiamo ogni giorno nei nostri messaggi: da quelli che li disegnano a quelli che li scelgono dopo lunghe e complesse valutazioni.
Il secondo giorno dopo le elezioni politiche di domenica 4 marzo è stato occupato principalmente dalle discussioni sulle possibili maggioranze che si potranno formare nel nuovo Parlamento: diversi leader del PD, tra cui Dario Franceschini, Matteo Orfini e soprattutto di nuovo Matteo Renzi, hanno escluso un sostegno del loro partito a un governo del Movimento 5 Stelle, e tantomeno del centrodestra. Con lo scrutinio praticamente finito, però, le possibilità non sono molte. Alla Camera il centrodestra otterrà probabilmente 260 seggi, il M5S 221, il centrosinistra 112 e Liberi e Uguali 14; al Senato, il centrodestra avrà probabilmente 135 seggi, il M5S 112, il centrosinistra 57 e LeU 4. Né il centrodestra né il M5S hanno quindi la maggioranza per governare, e un qualche tipo di accordo sarà necessario. Oggi non ci sono state dichiarazioni o novità particolarmente rilevanti per quanto riguarda il possibile dialogo tra M5S e Lega, che ovviamente potrebbero governare se si alleassero tra loro.
Elezioni politiche: cos’è successo martedì. Si sta definendo il numero preciso dei seggi, ma né il centrodestra né il M5S hanno la maggioranza; intanto Carlo Calenda si iscriverà al PD.
La giunta per le immunità del Senato ha deciso a maggioranza assoluta di revocare il mandato al senatore di Forza Italia Augusto Minzolini. La ragione della revoca è una condanna definitiva a 2 anni e sei mesi per peculato continuato. In base alla legge Severino, chi ha ricevuto condanne superiori ai due anni non può ricoprire la carica di senatore o deputato. La decisione finale sul caso Minzolini sarà presa dall’aula del Senato, che dovrà votare sulla sua decadenza. Minzolini, in ogni caso, ha già detto che si dimetterà qualunque sia la decisione dei suoi colleghi. Minzolini, 58 anni, ha lavorato a lungo come inviato politico per la Stampa diventando celebre per gli articoli in cui attribuiva ai politici dichiarazioni e virgolettati di frasi che avevano pronunciato nel privato o ai loro stretti confidenti (questo stile venne soprannominato “minzolinismo” che all’epoca era una sorta di sinonimo di retroscenismo). Nel 2009 Minzolini venne nominato direttore del TG1 e rimase al suo posto fino al 2011, per poi essere candidato al Senato con Forza Italia nel 2013.
La decadenza del senatore Augusto Minzolini. La giunta per le immunità ha revocato il mandato al Senatore di Forza Italia per via di una condanna, adesso spetterà al Senato decidere cosa fare: lui ha già detto che si dimetterà in ogni caso.
Una commissione statale bulgara ha stabilito che Julia Kristeva – famosa linguista, psicanalista e femminista bulgara naturalizzata francese – ha collaborato come agente con i servizi segreti del paese ai tempi dell’Unione sovietica. Kristeva, che ora ha 76 anni, è stata vicina a intellettuali come Jacques Derrida, Jacques Lacan e Roland Barthes, imponendosi come un’intellettuale di riferimento del post-strutturalismo e del femminismo del Novecento, soprattutto con la pubblicazione di Semeiotikè nel 1969. Kristeva, che vive tuttora a Parigi ha risposto che le accuse sono «false e grottesche, e che danneggiano il mio onore, la mia reputazione e sono un danno anche per il mio lavoro». Al momento è professoressa emerita alla Université Paris Diderot e professoressa ospite alla Columbia University; nel 2008 fondò il premio Simone de Beauvoir, assegnato ogni anno a gruppi e individui che si sono impegnati per l’uguaglianza di genere e i diritti umani. Ad accusare Kristeva è la commissione bulgara che identifica i collaboratori del regime comunista, in particolare tra giornalisti, scrittori e artisti. Kirsteva avrebbe usato il nome in codice di Sabina e avrebbe iniziato a lavorare per i servizi segreti nel 1971, dopo essersi trasferita a Parigi grazie a una borsa di studio del governo. All’epoca i servizi segreti bulgari lavorarono a fianco del KGB, che contava su una rete di 100mila agenti e informatori; non è chiaro se Kristeva abbia mai ricevuto un compenso economico.
La linguista femminista Julia Kristeva collaborò con i servizi segreti bulgari. Lo dice una commissione statale del paese che indaga su agenti e informatori ai tempi del comunismo.
Uber e Waymo, la società di Alphabet che si occupa della progettazione e dello sviluppo delle auto che si guidano da sole, hanno fatto un accordo per risolvere un recente caso giudiziario. La questione riguardava l’uso da parte di Uber di una tecnologia per le auto che si guidano da sole. Uber era stata accusata di averla indebitamente sottratta a Waymo. Secondo l’accordo fatto tra le due società, Uber pagherà 245 milioni di dollari in azioni a Waymo, corrispondenti allo 0,34 per cento del valore azionario di Uber. L’accordo è arrivato alcuni giorni dopo l’inizio del processo, che ora verrà chiuso. Era iniziato tutto un anno fa, quando Alphabet aveva accusato Uber di aver assunto un ingegnere che aveva lavorato per Waymo, e che si era portato in Uber documenti e conoscenze coperte da brevetto.
Uber pagherà 245 milioni di dollari in azioni per evitare un processo sull’ottenimento di alcuni brevetti.
Come era prevedibile cominciano a montare le proteste nelle province a rischio di taglio secondo quanto stabilito nella manovra approvata dal consiglio dei ministri. Il Corriere ha raccolto i commenti dei presidenti che rischiano il posto:
Province: partite le proteste. Gli amministratori delle città bizzarramente prescelte per i tagli non sono per niente d'accordo.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 4.619 nuovi casi di contagio da coronavirus e 39 decessi, per un totale di 359.569 casi e 36.205 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 5.273 (334 in più rispetto a ieri), di cui 452 nei reparti di terapia intensiva (32 in più di ieri). Sono stati inoltre analizzati 85.442 tamponi e testate 59.649 persone: è risultato positivo un tampone ogni 18. Il maggior numero di contagi è stato registrato in Lombardia (696). Seguono Campania (662), Toscana (466), Piemonte (454), Lazio (395), Emilia-Romagna (337), Veneto (328) e Sicilia (298).
I dati sul coronavirus di oggi, lunedì 12 ottobre.
Ieri sera durante Ballarò è andato in onda un servizio di Paola Baruffi su tre opere pubbliche di Avellino: il “Mercatone”, un grande edificio inaugurato nel 1988 ma mai terminato, poi riconvertito costosamente in uffici e mai utilizzato; il “Tunnel”, mai terminato, costato 17 milioni di euro; la “casa della gioventù italiana del Littorio”, comprata dal Comune e mai rimessa in sesto (nonostante lo stanziamento dei relativi finanziamenti).
Le opere pubbliche fantasma di Avellino. Il servizio di Ballarò su tre costose infrastrutture inaugurate e mai terminate, o terminate e mai inaugurate, comunque inutilizzate.
Bookseller, rivista e sito britannico specializzati in notizie editoriali, ha pubblicato la classifica dei dieci scrittori che hanno venduto di più nel Regno Unito nel 2017. Margaret Atwood è al primo posto, soprattutto grazie a due serie tv: The Handmaid’s Tale e Alias Grace, entrambe tratte dagli omonimi libri ripubblicati in Italia da Ponte alle grazie con il titolo Il racconto dell’ancella, e L’altra Grace. In tutto Atwood ha venduto libri per 2,8 milioni di sterline, circa 3,1 milioni di euro. Segue Sarah Perry che con The Essex Serpent (Il serpente dell’Essex, Neri Pozza) ha venduto per 1,6 milioni di sterline, circa 1,8 milioni di euro, e poi da Helen Dunmore, morta nel giugno del 2017, i cui ultimi due libri – The Birdcage Walk e Inside the Wave – hanno venduto per 1,1 milioni di sterline, circa 1,2 milioni di euro. Al quarto posto c’è Naomi Alderman con The Power, pubblicato in Italia come Ragazze elettriche da Nottetempo, che ha vinto il Women’s Prize for Fiction, consegnato ogni anno a un’autrice di qualsiasi nazionalità per un libro scritto in inglese e pubblicato nel Regno Unito l’anno precedente: questo racconta di un mondo distopico in cui le donne rilasciano scariche elettriche dalle dita sottomettendo gli uomini. Poi c’è Elena Ferrante con la serie dell’Amica geniale, e al sesto posto si trova il primo scrittore uomo, Haruki Murakami, i cui libri hanno venduto per un milione di sterline, poco più di un milione di euro. Concludono la classifica Ali Smith, Zadie Smith, che nel 2017 ha pubblicato Swing Time, Maggie O’Farrell e Arundhati Roy, che nel 2017 ha pubblicato The ministry of utmost happiness, il suo secondo romanzo a vent’anni da The God of small things (entrambi pubblicati in Italia da Guanda con i titoli Il ministero della suprema felicità e Il dio delle piccole cose). Il premio Nobel per la letteratura Kazuo Ishiguro non è entrato nella classifica dei primi dieci: nel 2017 le vendite dei suoi libri hanno raggiunto 709.000 sterline, circa 800mila euro. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Gli scrittori con più successo nel Regno Unito nel 2017. Nella classifica dei primi dieci c'è solo un uomo, c'è un'italiana, e Margaret Atwood al primo posto.
Silvio Berlusconi ha cancellato la sua presenza a Porta a Porta di questa sera e sospeso la campagna elettorale per due giorni per affaticamento e per una serie di sbalzi di pressione; lo stesso aveva fatto domenica, rinunciando a partecipare al programma In 1/2 h di Lucia Annunziata. Berlusconi ha comunque detto al telefono all’ANSA di stare bene, e in collegamento telefonico al programma Matrix che «Mi spiace di deludere i nostri competitori ma io sto bene davvero e mi sono preso due giorni di sosta, dopo cinque giorni da 17 ore al giorno di lavoro per la composizione delle liste elettorali. Giorni stressanti e dolorosi, pieni di tensioni, di dubbi, ripensamenti e decisioni difficili, con il dispiacere di dover deludere tante aspettative. Ma adesso riprendiamo la campagna elettorale». I risultati, le notizie e i commenti sul voto, man mano che arrivano
Silvio Berlusconi ha sospeso per due giorni la campagna elettorale per motivi di salute.
Oggi La Stampa ha pubblicato un articolo di Pierangelo Sapegno che racconta la storia e le storie intorno al Publiphono, lo storico servizio di annunci attivo nelle spiagge di Rimini e delle città costiere limitrofe. Se siete capitati da quelle parti almeno una volta, sapete di cosa si parla: il Publiphono trasmette quotidianamente bollettini della Capitaneria di porto sullo stato del mare, scandendo la giornata a orari prestabiliti, oltre a varie altre cose fra cui un notiziario, annunci pubblicitari, e soprattutto comunicazioni per ritrovare bambini e anziani smarriti tra le distese di ombrelloni delle grandi spiagge della riviera, che solo nella zona di Rimini sono occupate da più di duecento stabilimenti balneari. Nel 2017, ad esempio, sono state smarrite e ritrovate 1064 persone. Nell’ultimo mese sono state 230.
«Attenzione prego». La Stampa ha raccolto la storia e le storie intorno al Publiphono, il sistema di annunci radio che da più di mezzo secolo trasmette sulle spiagge di Rimini.
Oggi pomeriggio, dopo essere comparso in televisione su Canale 5, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni – in grave difficoltà politica da qualche giorno – ha scritto 11 tweet in un quarto d’ora dicendo tutto e il contrario di tutto. Ci sono diverse contraddizioni: ad esempio dice di voler avviare le procedure per accelerare il tempo delle elezioni, ma anche che prima bisogna cancellare «il privilegio del listino». In altri promette che farà pagare i danni per le «falsità» scritte su di lui e con quei soldi diventerà milionario, ma darà tutto in beneficenza. Gli ultimi problemi per Formigoni sono iniziati il 10 ottobre, quando è stato arrestato un altro membro della sua giunta, il quinto: Domenico Zambetti, PdL, è accusato di voto di scambio con la ‘ndrangheta. Intanto la Lega ha deciso che vuole votare il prossimo aprile, ben due anni in anticipo rispetto alla scadenza del mandato (nel 2015).
Formigoni si sfoga su Twitter. Il presidente della Lombardia intanto scrive decine di tweet, facendo promesse e dicendo tutto e il contrario di tutto.
Dalle prime ore di martedì, Amazon, uno dei più grandi negozi di ecommerce al mondo, è attivo anche in Australia. Il lancio del sito australiano è avvenuto senza troppo clamore e i prodotti disponibili in vendita sono ancora molto pochi: dovrebbero aumentare nelle prossime settimane man mano che altri venditori cominceranno a usare la piattaforma. L’Australia ha la 12esima economia più grande del mondo, ma rispetto a europei e nordamericani, gli australiani spendono ancora molto poco negli acquisti online.
Da oggi Amazon c’è anche in Australia.
È iniziato ieri il Royal Ascot, uno degli eventi ippici più famosi al mondo, noto più per essere un tradizionale appuntamento dell’aristocrazia britannica – con conseguente affollamento di cappelli e cappellini – che per i cavalli e la competizione sportiva. Era l’agosto del 1711 quando la regina Anna decise di far organizzare la prima corsa all’Ascot Racecourse, poco distante dal castello di Windsor, e trecento anni dopo continua a essere una delle occasioni sociali più rilevanti per l’aristocrazia britannica (fu ripreso come esempio di occasione mondana per eccellenza in una celebre scena di My Fair Lady). Ogni anno, sempre la terza settimana di giugno, si tengono cinque giorni di corse, sulle quali è possibile scommettere. Le tribune sono tre, con diversi livelli di accesso e di declinazione del dress code, che è specificato con dovizia di particolari preventivamente all’acquisto dei biglietti.
È cominciato il Royal Ascot. Le foto di uno degli eventi ippici più famosi al mondo e le complicate istruzioni per l'abbigliamento del suo pubblico (molti cappelli).
La casa automobilistica Ford ha annunciato che taglierà 7mila posti di lavoro entro agosto, circa il 10 per cento dei suoi dipendenti d’ufficio, come parte del piano di ristrutturazione dell’azienda automobilistica voluta dall’amministratore delegato Jim Hackett, che permetterà di risparmiare circa 600 milioni di euro all’anno. I tagli includono anche alcuni licenziamenti e buonuscite già avvenuti. L’azienda ha anche annunciato l’intenzione di chiudere tre impianti di costruzione di automobili in Russia, uno in Europa e uno in Brasile.
Ford ha annunciato che taglierà 7mila posti di lavoro entro agosto.
I problematici rapporti tra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e l’assessore alla Cultura e all’Expo, Stefano Boeri, sono arrivati al loro apice e probabilmente alla loro conclusione, con le dimissioni di quest’ultimo (che potrebbero ancora essere respinte da Pisapia, in teoria, anche se non sembra aria). Stefano Boeri era stato sconfitto da Giuliano Pisapia alle elezioni primarie e poi alle comunali era stato il candidato consigliere più votato di tutto il centrosinistra, il secondo più votato in assoluto dopo Berlusconi. Boeri era il capo della delegazione del PD in giunta, per quanto anche i suoi rapporti con il partito in questi mesi non siano stati semplici. Il rapporto di fiducia tra il sindaco e il suo assessore alla Cultura è al dunque. Stefano Boeri ha inviato una lettera in cui restituisce tutte le deleghe. Ora la palla è a Pisapia: il sindaco deve decidere se riconfermare alla Cultura Boeri ( con meno ambiti di competenza rispetto prima) oppure estrometterlo dalla giunta come conseguenza di quello che era successo venerdì, quando Pisapia, dopo alcune prese di posizioni dell’assessore non concordate con il resto dei colleghi, aveva fatto mettere a verbale che c’era«un problema di fiducia» con il titolare della Cultura. IL CASUS BELLI – Nello specifico l’assessore alla Cultura si era espresso contro il Museo di Arte contemporanea a City Life, ma questo era stato solo l’ultimo episodio di una serie di frizioni con il sindaco.
Stefano Boeri si è dimesso da assessore. Ora bisogna vedere cosa farà Pisapia: i rapporti problematici tra il sindaco di Milano e il suo assessore più importante sembrano vicini alla loro conclusione.
È istruttivo e utile che gli italiani di ogni regione abbiamo un quadro dei pensieri e dei discorsi che governano la Lombardia, di cui a volte si ha solo un’idea parziale di modernità e cosmopolitismo: questa è un’interessante antologia degli interventi dei consiglieri della Lega alla regione Lombardia a proposito dell’unità d’Italia, da non snobbare come solo goffi o poco esemplari. Sono i pensieri e i discorsi di una cospicua parte di elettori lombardi.
La Lega e l’unità d’Italia. Gli interventi dei consiglieri leghisti alla regione Lombardia.
In un articolo pubblicato oggi su Repubblica, Roberto Saviano analizza una recente lettera inviata a Michele Zagaria, 53 anni, capo del clan camorristico dei Casalesi, arrestato a dicembre del 2011 dopo anni di latitanza. Saviano prova a spiegare il linguaggio usato nelle comunicazioni con il boss, che è oscuro e allusivo dato che le lettere vengono intercettate e lette dai responsabili del carcere. “CARO ZIO, so che hai cose molto più importanti di stare ad ascoltare me ma penso che anche questa piccola soddisfazione può aiutarti ad affrontare questo momento di ingiustizia che ti opprime e sai che mi è difficile parlare con te”. Così comincia la lettera inviata una ventina di giorni fa a Michele Zagaria, l’ultimo capoclan dei casalesi arrestato dopo decenni di latitanza.
Le lettere dei camorristi, spiegate. Roberto Saviano ha analizzato su Repubblica una lettera inviata al boss in carcere Michele Zagaria, cercando di decifrarne il messaggio oscuro e allusivo.
L’attore statunitense William Shatner, conosciuto soprattutto per essere stato il capitano Kirk nella serie televisiva di fantascienza Star Trek, negli ultimi giorni è stato criticato da molti fan per non avere partecipato domenica a Los Angeles, in California, al funerale di Leonard Nimoy, l’attore che interpretava il signor Spock nella stessa serie tv morto venerdì scorso. Shatner ha spiegato che prima della morte di Nimoy aveva preso un impegno per una serata di beneficenza a favore della Croce Rossa in Florida, e che aveva preferito non annullare la data. Al funerale hanno comunque partecipato le sue figlie. Shatner ha poi scritto diversi tweet per ricordare il suo amico e rispondere alle domande dei fan. I am so humbled by the worldwide outpouring of love that has been displayed; words cannot express my feelings.
I tweet di William Shatner per Leonard Nimoy. L'attore che interpretava il capitano Kirk di Star Trek ha risposto alle critiche dei fan per non avere partecipato al funerale del suo amico e collega, che nella serie tv era il signor Spock.
Oggi a Berlino apre Body Worlds, la mostra itinerante diventata famosa per l’esposizione di sezioni e parti del corpo umano trattate con la plastinazione. Questa particolare tecnica consiste nel sostituire i liquidi del corpo umano con polimeri di silicone (i polimeri sono catene di molecole), processo che permette di conservare i tessuti intatti mantenendo inalterati i colori e arrestando la decomposizione. La prima mostra di questo tipo fu organizzata nel 1995 a Tokyo in Giappone e da allora le esposizioni di corpi umani trattati, e messi nelle pose più disparate, sono state ospitate da più di cinquanta musei tra l’America del Nord, l’Asia e l’Europa. La mostra di Berlino è dedicata principalmente al cuore e alle malattie cardiovascolari. Il messaggio dell’esposizione è che attraverso una vita più sana, ottenibile curando meglio l’alimentazione e muovendosi di più, si possono tenere a bada pressione sanguigna ed efficienza del muscolo cardiaco evitando spiacevoli sorprese. Oltre ai corpi degli esseri umani, ci sono anche alcuni corpi di animali, come quello di una giraffa.
Esplorando il corpo umano. Le foto di Body Worlds, la mostra di Berlino che espone cadaveri che pedalano e giocano a scacchi (c'è anche una giraffa, a dire il vero).
Nella giornata di oggi una corrente d’aria molto fredda proveniente dalla Siberia ha causato un abbassamento delle temperature anche in Italia, provocando abbondanti nevicate e – tra le altre cose – molti disagi al trasporto ferroviario. A Roma in particolare, dove non nevicava da sei anni, il brutto tempo ha causato il rallentamento delle tratte di molti treni e la cancellazione di altri. Al momento ci sono fino a tre ore di ritardo sulle linee che passano per Roma e la cancellazione di una quarantina di treni. Trenitalia ha comunicato che a causa della neve le seguenti tratte potranno subire ritardi e cancellazioni:
La situazione dei treni di oggi e dei ritardi a causa della neve. Le cose da sapere: ci sono ritardi fino a tre ore per i treni da o per Roma, e molte linee sono state cancellate.
Nell’immagine che si trova più comunemente cercandola online, Jeanne Baret – celebrata oggi dal doodle di Google – indossa il berretto frigio, il copricapo rosso simbolo di libertà e rivoluzione indossato dai giacobini, e un paio di pantaloni. La prima donna a compiere la circumnavigazione della Terra lo fece, almeno nella prima parte, travestita da uomo. Il viaggio intorno al mondo di Jeanne Baret cominciò da Rochefort, nell’ovest della Francia, nel dicembre del 1766, e finì tra il 1774 e il 1776. Conosciamo la storia della prima parte della circumnavigazione grazie ai diari di bordo tenuti dai suoi compagni di viaggio: i membri di una spedizione capitanata da Louis Antoine de Bougainville, l’esploratore da cui ha preso il nome la buganvillea. Fu proprio Baret, insieme al suo amante e datore di lavoro Philibert Commerson, che era un naturalista esperto di botanica, a catalogare i primi esemplari di questa pianta nativa del Brasile.
Chi era Jeanne Baret, la prima donna che circumnavigò la Terra. Nacque 280 anni fa e oggi è celebrata dal doodle di Google.
Con un messaggio pubblicato venerdì 28 giugno, Facebook ha annunciato che dal primo luglio rimuoverà le pubblicità dalle pagine di alcuni gruppi per tutelare gli inserzionisti: verranno rimosse le pubblicità – che si trovano di solito nella colonna destra – dalle pagine o dai gruppi che hanno pubblicato messaggi “controversi”. Da ora in poi, per esempio, proveremo a eliminare la presenza di pubblicità a fianco di Pagine e Gruppi che contengano qualsiasi contenuto violento, urtante o sessuale (ma che non viola le nostre norme di utilizzo). Prima di questo cambiamento, una Pagina che vendeva prodotti per adulti poteva avere pubblicità sulla fascia destra; ora non ci saranno pubblicità vicino a questo tipo di contenuti.
Facebook rimuoverà le pubblicità dalle pagine con contenuti “controversi”. A partire dal primo luglio: la decisione è stata presa dopo una campagna di protesta contro la violenza sulle donne.
Martedì 29 dicembre l’emittente statunitense CBS ha trasmesso la cerimonia dei Kennedy Center Honors, i riconoscimenti alla carriera che ogni anno vengono attribuiti ad attori, ballerini, cantanti, presentatori e altri artisti per il loro contributo alla cultura americana. La premiazione si è tenuta domenica 6 dicembre a Washington, DC, ma non era stata ancora trasmessa in televisione. A rendere omaggio ai premiati c’era anche Aretha Franklin, che ha cantato (You Make Me Feel Like) A Natural Woman, con una partecipazione molto calorosa e affettuosa del pubblico, degli stessi premiati e di Michelle e Barack Obama, tra gli ospiti della serata. Quest’anno i premi sono stati assegnati al regista e produttore George Lucas, all’attrice e cantante portoricana Rita Moreno, alla cantante Carole King, agli Eagles, al direttore d’orchestra giapponese Seiji Ozawa e all’attrice afroamericana Cicely Tyson.
Il video di Aretha Franklin che canta “(You Make Me Feel Like) A Natural Woman” ai Kennedy Center Honors. Durante la premiazione di inizio dicembre, trasmessa ieri da CBS, si è esibita commuovendo un po' tutti.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 16.202 nuovi casi positivi da coronavirus e 575 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. Attualmente i ricoverati sono 26.094 (117 in meno rispetto a ieri), di cui 2.528 nei reparti di terapia intensiva (21 in meno di ieri) e 23.566 negli altri reparti (96 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 169.045 tamponi. È risultato positivo il 9,6 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 11.212 e i morti 659.
I dati sul coronavirus di oggi, mercoledì 30 dicembre.
Nonostante l’industria dei preservativi sia giunta ormai a un livello notevole di specializzazione e di varietà di prodotti, molti uomini non ne apprezzano l’utilizzo durante i rapporti sessuali al punto di decidere di farne a meno, con tutti i rischi che questo comporta soprattutto nei rapporti occasionali. Per cercare di superare questo ostacolo, racconta il New York Times, la fondazione di Bill Gates – la Bill and Melinda Gates Foundation – ha deciso di investire nel settore, allo scopo di produrre una nuova generazione di preservativi, eccellenti al punto da convincere tutti gli uomini a usarli. L’obiettivo della fondazione – che investe soprattutto nella ricerca per la lotta all’AIDS e la malaria – è cercare di risolvere due problemi rilevanti: evitare le gravidanze non desiderate e combattere le malattie sessualmente trasmissibli. L’uso del preservativo è infatti limitato, soprattutto in certe zone del pianeta: in tutto il mondo lo usano regolarmente circa 750 milioni di persone, mentre ogni anno ci sono 2,5 milioni di nuovi casi di infezioni da HIV. Secondo i medici, per prevenire questo problema sarebbe necessario che il numero di chi lo utilizza perlomeno raddoppi. Secondo uno studio della fondazione il mercato dei preservativi è in crescita – attualmente se ne producono 15 miliardi all’anno – ma non abbastanza.
Cambiare i preservativi. La fondazione di Bill Gates finanzierà i migliori progetti che rendano il loro uso più piacevole, per convincere più uomini a usarli.
La Corte Suprema dell’India ha invitato il governo a trovare una soluzione al problema del colore del Taj Mahal, il mausoleo del diciassettesimo secolo che è il più famoso monumento del paese: per varie ragioni il suo marmo bianco si è ingiallito e ora sta diventando un po’ marrone e un po’ verde. Lo scorso dicembre è cominciata una delle consuete operazioni di pulizia dell’edificio, che però secondo la Corte Suprema non sono sufficienti a conservare il colore originale. Per questo il tribunale ha detto al governo di chiedere una consulenza all’estero per risolvere il problema. La prima delle cause del cambiamento di colore del Taj Mahal è stato ed è l’inquinamento atmosferico: per questo a partire dal 1996 migliaia di fabbriche attorno al monumento sono state fatte chiudere dal governo. Secondo i gruppi ambientalisti che si preoccupano della sua conservazione non è sufficiente. Infatti la ragione per cui in molti punti il Taj Mahal è diventato verde è più complessa, comincia con i liquami delle fognature e finisce con cacche di insetti. Nello Yamuna, il fiume che scorre accanto al mausoleo, vengono riversati i liquami provenienti da 52 fognature e per questo vicino al Taj Mahal l’acqua del fiume è diventata invivibile per i pesci. Per questa ragione gli insetti di cui i pesci si cibavano sono proliferati in modo eccessivo e sono i loro escrementi – per la precisione quelli di una specie di moscerini chiamata Chironomus Calligraphus – a sporcare di verde le pareti del Taj Mahal.
Il Taj Mahal sta cambiando colore. Prima si era ingiallito per l'inquinamento, ora in molti punti è diventato verde per via della cacca degli insetti: è intervenuta anche la Corte Suprema.
Roberto Speranza – che ha 37 anni e fa parte della minoranza del Partito Democratico – si è candidato alla segreteria del partito. Speranza ha parlato della sua candidatura oggi a Roma, durante l’incontro “L’Italia prima di tutto. Un Nuovo Pd per ricostruire il centrosinistra“, una specie di congresso della minoranza del partito. In realtà non ha mai detto in modo chiaro e diretto “mi candido a segretario”, ma usando molte metafore ha fatto comunque capire che è la sua intenzione. Un’ulteriore conferma arriva dal fatto che sulla sua pagina Facebook ha condiviso un video di Repubblica intitolato “Speranza si candida a segretario del PD“. Nel video Speranza dice: «Arriverà presto il congresso del PD e io a questo congresso ci sarò». Ha poi detto, parlando del modo in cui il Partito Democratico dovrebbe essere guidato: «Non deve essere un uomo solo al comando che pensa di risolvere tutto da solo, ma deve ricostruire un collettivo e mettersi al servizio della ritessitura del centrosinistra».
Roberto Speranza si candida a segretario del PD. L'ha annunciato oggi a un'assemblea della minoranza: domani invece ci sarà quella nazionale di tutto il Partito Democratico.
Giovedì 22 ottobre la Guardia di Finanza di Sanremo – in provincia di Imperia, in Liguria – ha messo agli arresti domiciliari di 35 dipendenti del comune di Sanremo, ha consegnato 80 avvisi di conclusione delle indagini preliminari e notificato otto deferimenti all’autorità giudiziaria. I dipendenti del comune di Sanremo e di altri uffici amministrativi della città sono sospettati di peculato, falso e truffa ai danni dello Stato: si ritiene che abbiano mentito sulle loro ore effettive di lavoro, timbrando i propri cartellini senza poi lavorare e timbrando anche quelli di altri colleghi in realtà assenti. Sommando arresti e avvisi di conclusione delle indagini sono interessate dall’inchiesta 195 persone. L’inchiesta sull’assenteismo nel comune di Sanremo – ha sede nello storico palazzo Bellevue, che fino al 1963 era un hotel di lusso – è iniziata circa due anni fa grazie a una segnalazione di Maurizio Zoccarato, ex sindaco di Sanremo, eletto nel 2009 con il centrodestra. L’operazione partita dalle segnalazioni di Zoocarato si chiama “Stachanov”: un’ironica allusione alla poca voglia di lavorare dei dipendenti. Aleksej Grigor’evič Stachanov è stato un minatore sovietico del Novecento, famoso per la sua capacità di lavorare molto e con grande efficacia: deriva da lui la parola “stacanovismo” che per estensione viene usata per parlare di un’attività lavorativa intensa.
L’inchiesta sull’assenteismo al comune di Sanremo. Ci sono 35 dipendenti arrestati e ben 80 avvisi di garanzia: l'indagine è partita da una segnalazione dell'ex sindaco.
Antonio Crispino, giornalista del Corriere della Sera esperto di carceri, ha realizzato un’inchiesta sulle persone che muoiono nelle carceri italiane, che sono tantissime – “quasi un morto ogni due giorni” – e riguardo le quali spesso non si riescono a ricostruire le vere ragioni. Le storie che racconta in un video e nell’articolo mostrano soltanto un pezzo delle attuali condizioni delle carceri italiane e delle cose orribili che succedono dentro, a volte con la complicità o la connivenza delle persone che in primo luogo dovrebbero sorvegliare sulla loro sicurezza. (attenzione: il video contiene immagini forti)
Storie di morti in carcere. Pestaggi, torture, violenze sessuali, malati non curati, impiccagioni "sospette": un articolo e un video del Corriere mostrano un pezzo di quello che succede nelle prigioni italiane.
Domenica 25 maggio in 21 paesi, Italia compresa, si è votato per le elezioni europee (gli altri 7 stati membri hanno votato in uno dei giorni precedenti a partire da giovedì 22), per eleggere i nuovi 751 membri del Parlamento europeo. Il racconto di che cosa è successo in Italia, ma anche in Europa. Le proiezioni sono ormai a un punto avanzato e abbastanza affidabile: questi gli ultimi dati. Qui invece, un consuntivo di com’è andata, chi ha vinto, e chi ha perso, con le ultime incertezze. Grazie a tutti, buonanotte, e a tra poche ore.
Elezioni europee 2014, i risultati. Il racconto della nottata elettorale con il risultato mai visto del PD di Matteo Renzi (e non immaginato da nessuno), il M5S in calo e Tsipras e Alfano in bilico.
I contagi da coronavirus totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia in Italia, secondo gli ultimi dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, sono 197.675, 2.324 in più di ieri. I morti sono 26.644, un incremento di 260 rispetto a ieri (il numero più basso dal 14 marzo). I nuovi pazienti “guariti o dimessi” registrati sono 1.808, per un totale di 64.928. Le persone attualmente positive sono 106.103 (in aumento dopo una settimana di calo), mentre quelle ricoverate in terapia intensiva sono 2.009, 93 in meno rispetto a ieri. In Lombardia, la regione italiana più colpita, i morti registrati nelle ultime 24 ore sono stati 56, portando il totale a 13.325; i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 706, 18 in meno rispetto a ieri. In provincia di Milano, da ieri sono stati confermati 463 casi in più, di cui 241 nella sola città di Milano. Il numero di contagi registrato oggi in Lombardia e Piemonte è superiore a quello di tutto il resto d’Italia.
Le notizie di domenica sul coronavirus in Italia. I casi totali sono aumentati di 2.324 rispetto a ieri e il numero degli attualmente positivi è tornato a crescere: questa sera Giuseppe Conte spiegherà i piani del governo per la "fase 2".