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Aggiornamento: nel 2020, a dieci anni dall’inizio delle indagini, il procedimento giudiziario contro l’ex sindaco di Parma Pietro Vignali e gli altri indagati è stato archiviato dal gip Mattia Ferrarini, su richiesta della pm Paola Dal Monte che ha motivato spiegando che «gli investigatori, ad avviso di chi scrive, sono incorsi in alcuni errori di valutazione. Ciò che non è stato correttamente valutato è che perché si possa configurare il reato in oggetto è necessario dimostrare che tutte le singole assunzioni sono avvenute al solo scopo di favorire la persona assunta». Di questo, dicono i pm, non c’è prova: «ma solo del fatto che i sindaci in un lungo arco temporale hanno ritenuto di nominare secondo un criterio che per come è formulato rasenta la discrezionalità dei dirigenti». Il tribunale di sorveglianza di Bologna ha concesso a Vignali la riabilitazione. ***
L’arresto dell’ex sindaco di Parma. E di due importanti imprenditori cittadini, in un'inchiesta sulla corruzione che prosegue quella che fece cadere la giunta.
Uniqlo, l’azienda giapponese di fast fashion con capi casual ed essenziali, aprirà il suo primo negozio in Italia il 13 settembre a Milano, in piazza Cordusio 2. Sarà di circa 1.500 metri quadrati distribuiti su tre piani (seminterrato, piano terra e primo piano) e venderà abbigliamento per uomo, donna e bambino. I prodotti Uniqlo si possono acquistare altrimenti online, sul sito. L’Italia è il decimo Paese europeo in cui è presente Uniqlo, e il 23esimo nel mondo, dove possiede più di duemila negozi.
Il primo negozio di Uniqlo in Italia aprirà a Milano il 13 settembre.
Il Toronto International Film Festival (TIFF) è iniziato lo scorso 6 settembre, poco prima che finisse il festival del cinema di Venezia, e alcuni dei film presentati al Lido saranno ora mostrati anche in Canada, come Il primo uomo con Ryan Gosling, Vox Lux con Jude Law o A Star Is Born con Lady Gaga e Bradly Cooper, tutte facce che si sono viste in questi giorni a Toronto. Poi c’erano anche, tra gli altri, Robert Redford, Julia Roberts, Timothée Chalamet, Geena Davis, Ryan Gosling, Penelope Cruz, Javier Bardem, Salma Hayek, Nicole Kidman, Amber Heard e Kit Harington. Il festival è alla sua 43esima edizione e terminerà il 16 settembre: quando nacque nel 1976 si propose come il “festival dei festival” – un evento che metteva insieme le cose più interessanti presentate agli altri festival – ma ora è diventato uno dei più importanti al mondo, dietro Cannes ma quasi alla pari con Venezia e secondo gli esperti davanti a quello di Berlino. Il Toronto Film Festival non prevede nessuna giuria, e l’unico premio davvero importante di tutto il festival – il People’s Choice Award – viene assegnato dagli spettatori.
Foto dai primi giorni del Toronto Film Festival. Che è ormai uno dei più prestigiosi al mondo: sono già passati di lì Lady Gaga, Bradley Cooper, Robert Redford, Julia Roberts, Ryan Gosling, Penelope Cruz e Kit Harington, per dirne alcuni.
Da oggi YouTube ha un nuovo logo e una grafica rinnovata per la sua applicazione e la versione da browser. Le novità erano state anticipate nei mesi scorsi con alcune anteprime e versioni di prova, mentre ora saranno estese a tutti gli utenti nei vari paesi in cui è attivo il servizio. App Mobile La nuova applicazione per smartphone di YouTube ha un design più pulito e ordinato: la barra rossa nella parte superiore dello schermo con alcuni comandi di navigazione è stata sostituita da una fascia meno invasiva bianca, mentre i tasti con le varie opzioni sono stati spostati in basso, per essere raggiungibili più facilmente quando si utilizza lo smartphone con una sola mano. La funzione per andare avanti o indietro di 10 secondi – facendo un doppio tap sul video in riproduzione a sinistra (indietro) o a destra (avanti) – è stata resa ufficiale, mentre nei prossimi mesi ne sarà aggiunta una per passare al video successivo o precedente con uno swipe, cioè facendo strisciare un dito sullo schermo verso sinistra o verso destra.
YouTube ha cambiato logo e grafica. Anche se di poco, facendo ordine e rendendo più semplice la sua app per smartphone.
Nel 2019 la produzione automobilistica tedesca, una delle più importanti al mondo, ha raggiunto il livello minimo degli ultimi 23 anni, secondo i dati pubblicati lunedì dalla Verband der Automobilindustrie (VDA), l’Associazione tedesca dell’industria automobilistica. Nel 2019 le aziende tedesche hanno prodotto 4,66 milioni di auto, il dato più basso dal 1996. La VDA ha spiegato che il calo di produzione del 9 per cento rispetto al 2018 è accompagnato da un calo delle vendite all’estero pari al 13 per cento, sempre rispetto al 2018, dovuto soprattutto alla diminuzione della domanda dai mercati internazionali. Il mercato automobilistico interno è invece cresciuto del 5 per cento, con 3,6 milioni di nuove auto registrate: si tratta del dato massimo dal 2009. La VDA prevede che nel 2020 anche questo mercato probabilmente diminuirà.
La produzione automobilistica tedesca ha registrato il calo maggiore dal 1996.
Durante la Prima guerra mondiale, il reparto sanitario dell’esercito degli Stati Uniti notò che diversi soldati provenienti da alcuni stati del paese avevano più difficoltà ad allacciarsi il colletto dell’uniforme rispetto agli altri: soffrivano infatti di quella condizione patologica nota come “gozzo”, che si verifica quando la tiroide, una ghiandola produttrice di ormoni che aderisce alla laringe, tende a gonfiarsi e a creare una specie di ispessimento alla base del collo. Alla fine della guerra il Dipartimento della Difesa diffuse un rapporto chiamato “Malattie riscontrate negli uomini chiamati alle armi”, in cui venne riportato che il numero di soldati con il gozzo provenienti dagli stati lontani dal mare – come il Montana o l’Idaho – era di 40 o 50 volte superiore rispetto a quelli costieri. Oggi si pensa che anche i dati sul quoziente intellettivo dei soldati variassero con lo stesso schema, che cioè quelli provenienti dagli stati interni fossero in media meno intelligenti di quelli che venivano da stati sulla costa. Anni dopo la Prima guerra mondiale, infatti, si scoprì che a causare le variazioni era la scarsa presenza, in alcune alimentazioni, dello iodio, una sostanza chimica senza la quale la tiroide tende a gonfiarsi e il cervello ad espandersi di meno. Lo iodio, presente in grandi quantità nelle acque degli oceani, viene naturalmente portato dalla pioggia nei terreni coltivati vicini alla costa. In questo modo viene assunto sia dalle piante che dagli animali della zona, e quindi naturalmente integrato nella dieta degli abitanti del posto.
Il doping della genetica. In molte competizioni le condizioni di partenza tra gli atleti non sono eque, spiega Malcolm Gladwell, e le distinzioni morali si confondono.
Foo dëkk significa dove abiti? ed è una frase in lingua wolof, parlata in alcuni paesi tra cui il Mali, da cui vengono Sarabba e Sidibbe: sono due ragazzi ritratti dalla fotografa Serena Vittorini nel centro SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) “Amahoro”, nel comune di Marcellina in provincia di Roma. Vittorini ha scelto questo titolo: «per riportare l’attenzione sul concetto di appartenenza, a mio parere non legato ai confini geografici, e per sottolineare la condizione di Sarabba e Sidibbe, che vivono in un centro e in una città che non è la loro casa».
Vita quotidiana di Sarabba e Sidibbe, rifugiati. Hanno 20 e 28 anni, vengono dal Mali e ora vivono in un centro di accoglienza a Roma, come racconta il reportage di Serena Vittorini.
Il celebre regista tedesco Werner Herzog ha girato un documentario sui pericoli che comporta scrivere SMS col cellulare durante la guida. Il documentario è stato commissionato dalla compagnia telefonica statunitense AT&T e si intitola From one second to the next, dura mezz’ora e racconta la storia di quattro incidenti, alcuni mortali. Secondo il documentario ogni anno più di 100 mila incidenti coinvolgono una persona che stava guidando mentre cercava di scrivere un messaggio. Il filmato sarà proiettato in più di 400 mila scuole superiori e centinaia di organizzazioni per la sicurezza e agenzie governative.
Il documentario di Herzog su chi scrive col cellulare mentre guida. Dura mezz'ora, racconta quattro incidenti e sarà proiettato in più di 400 mila scuole.
Martedì 16 ottobre il Consiglio dei ministri si è riunito per discutere alcune nuove misure legate principalmente alle semplificazioni e per organizzare un nuovo piano per la strategia energetica nazionale. Le cosiddette semplificazioni interessano diversi ambiti dalle politiche sul lavoro alla previdenza, passando per le infrastrutture e i beni culturali. Il governo lo ha presentato come una sorta di seconda parte del decreto legge del 9 febbraio scorso, conosciuto come “Semplifica Italia”. Il principale obiettivo, come spiegano le schede del Sole 24 Ore, è quello di ridurre i passaggi burocratici per effettuare diverse operazioni, rendendo più semplici e più rapide le pratiche per cittadini e imprese. Vita più lunga per il documento unico di regolarità contributiva (Durc). Con le regole attuali il Durc rilasciato per gli appalti di lavori pubblici, forniture e servizi ha validità trimestrale e si riferisce a una specifica fase dell’appalto nell’ambito della quale viene emesso, come la stipula del contratto o il collaudo.
Le semplificazioni approvate dal governo. Per ridurre (si spera) le lungaggini burocratiche dalla previdenza alle infrastrutture passando per i beni culturali.
Le iniziali del secondo nome, come nel caso di John F. Kennedy o di George R. R. Martin, fanno percepire più importante e intelligente chi le utilizza, almeno secondo una ricerca condotta presso l’Università di Limerick, in Irlanda. Lo studio è stato condotto da Eric R. Igou in collaborazione con Wijnand A. P. van Tilburg dell’Università di Southampton (Regno Unito), entrambi in evidente conflitto d’interesse. La ricerca è stata pubblicata di recente sullo European Journal of Social Psychology ed è stata condotta eseguendo diversi esperimenti, che hanno coinvolto circa 500 volontari. In uno dei test, ai partecipanti è stato proposto un breve saggio di un certo David Clark, mentre altri hanno letto lo stesso identico testo firmato però questa volta da un tale David F. P. R. Clark. I primi hanno valutato il saggio meno positivamente rispetto ai secondi, che hanno poi dimostrato di attribuire particolare importanza alla presenza delle iniziali per gli altri nomi dell’autore.
L’importanza del secondo nome. O meglio, della sua iniziale: chi la utilizza viene percepito come più importante e intelligente, dice una ricerca.
Nell’archivio a libero accesso dell’Università di Cambridge è stata pubblicata questa notte la tesi di dottorato del fisico britannico Stephen Hawking, scritta nel 1966. In 24 ore la tesi dal titolo “Properties of Expanding Universes” – che parla delle implicazioni e conseguenze dell’espansione dell’universo – è stata scaricata quasi 60mila volte, tanto da far andare fuori uso il sito dell’università. Nel giro di qualche ora è stato risistemato tutto e da questa mattina è di nuovo possibile scaricare il pdf della tesi: un libro di 134 pagine, scritto a macchina nelle parti discorsive e a mano per riportare le formule matematiche. Fancy a bit of light reading? We've put #StephenHawking's 1966 PhD thesis online to celebrate #openaccessweek https://t.co/bakmB4kRtl
Ora la tesi di dottorato di Stephen Hawking si può leggere e scaricare gratuitamente. È stata diffusa dal sito dell'Università di Cambridge, che è andato offline per i troppi download: parla dell'espansione dell'universo.
Westworld è una serie tv western ma di fantascienza che da qualche settimana va in onda in Italia su Sky Atlantic e negli Stati Uniti sul HBO. Di Westworld si parla come del nuovo Game of Thrones – per profondità della storia raccontata e qualità di immagini, recitazione e sceneggiatura, e perché entrambi sono di HBO – o, al limite, del nuovo Lost, perché dopo cinque episodi è già ingarbugliata, difficile da capire e probabilmente piena di tranelli e false piste. Westworld è sicuramente ben fatta – anche perché è basata su una storia di Michael Crichton, prodotta da J.J. Abrams, e sviluppata da Johathan Nolan, fratello di Christopher e sceneggiatore di quasi ogni suo film – e visto il successo che sta avendo andrà di certo avanti per alcune stagioni: ci dovremo insomma convivere per qualche anno. Nelle prime cinque puntate (su dieci) della prima stagione, Westworld ha lasciato aperte una serie di questioni dando pochissime risposte: i critici che hanno già visto tutta la serie consigliano però di tenere duro, perché nella seconda metà di stagione qualche risposta arriverà. Per ora siamo al momento in cui buona parte delle carte sono state buttate sul tavolo, lasciando ognuno libero di provare a metterle nell’ordine che preferisce. Prima che inizi la seconda metà di stagione abbiamo quindi provato a fare una sintesi di quello che è successo, raccolto una serie di teorie, ipotesi e interpretazioni che sembrano palusibili. Il quinto episodio è arrivato in Italia da poco: se ancora non l’avete visto basta non leggere il paragrafo che lo riguarda e, se proprio non volete neanche il minimo spoiler, nemmeno quelli sulle teorie.
Cerchiamo di capire “Westworld”. Siamo arrivati a metà della prima stagione e ci sono tantissime domande, un po' di teorie affascinanti e, per ora, poche risposte.
Venerdì i dati mensili sulla disoccupazione negli Stati Uniti hanno mostrato che ad ottobre sono stati creati 171 mila nuovi posti di lavoro nel paese. La disoccupazione è al 7,9 per cento, poco sotto la soglia dell’8 per cento, ritenuta negli Stati Uniti una soglia dall’importante valore simbolico, visto che con una disoccupazione sopra questa cifra nessun presidente americano è mai stato rieletto. Il dato potrebbe essere importante, arrivando solo quattro giorni prima della data del voto. La disoccupazione è solo uno degli ultimi dati che, dando segnali di ripresa economica, potrebbero aiutare Barack Obama nella rielezione. Le buste paga, ad esempio, sono cresciute negli ultimi due mesi per circa 84 mila lavoratori e la forza lavoro, cioè il numero di persone che dichiarano di lavorare o di essere in cerca di un lavoro, è aumentata di 578 mila unità, un dato particolarmente significativo perchè indica una ripresa della fiducia nel buon andamento dell’economia.
I dati sull’economia aiutano Obama? a ottobre 171 mila nuovi posti di lavoro e PIL in crescita al 2%, ma ci sono dei dubbi su quanto questi dati influiranno sul voto.
Google ha presentato “Inbox”, una nuova applicazione realizzata dalla sua divisione che si occupa di Gmail e che serve per leggere e organizzare la propria posta elettronica, ma in un modo molto diverso rispetto ai classici sistemi. Inbox può essere utilizzata sul browser Chrome, sugli smartphone Android e sugli iPhone. Non sostituisce Gmail, tranquilli, ma è costruita comunque sopra il servizio di posta elettronica di Google per catalogare i propri messaggi e renderli più semplici da trovare e organizzare. Per arrivare a Inbox, i suoi ideatori sono partiti da un’analisi dei problemi e delle opportunità che offrono oggi le email: ne riceviamo decine al giorno e siamo quasi sempre costretti ad aprirle tutte per capire se siano importanti o meno; social network e servizi di recensioni online hanno reso raggiungibile praticamente qualsiasi persona, negozio o azienda tramite un indirizzo email, possibilità che praticamente non esisteva quando nacque la posta elettronica circa 30 anni fa; milioni di persone leggono le email sui loro smartphone, ma le applicazioni che lo fanno sono chiuse e raramente permettono di utilizzare le informazioni dentro un messaggio per fare altro, come impostare direttamente un promemoria o effettuare una prenotazione.
Inbox è il futuro di Gmail, forse. Come funziona il nuovo servizio di Google per leggere e organizzare in modo (molto) diverso la posta elettronica.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
«Non si è risolto nulla». Come previsto, l'incontro tra Bossi e Fini non muove niente nella crisi della maggioranza.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
“Venderò Berlusconi porta a porta”. Il fondatore del CEPU Francesco Polidori ha partecipato alle riunioni a palazzo Grazioli, e promette di mettere la sua esperienza di venditore sul territorio al servizio del PdL.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 24.099 nuovi casi di contagio da coronavirus e 814 morti a causa del COVID-19. I ricoverati attualmente sono 34.767 (602 in meno rispetto a ieri), di cui 3.567 nei reparti di terapia intensiva (30 in meno di ieri) e 31.200 negli altri reparti (572 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 206.059 tamponi. È risultato positivo l’11,7 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 23.225 e i morti 993. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}();
I dati sul coronavirus di oggi, venerdì 4 dicembre.
Durante la puntata di martedì sera del suo talk show politico su La7, di Martedì, il giornalista ed esperto conduttore televisivo Giovanni Floris ha intervistato la sindaca di Roma del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi, molto discussa negli ultimi mesi dopo l’arresto di uno dei suoi più stretti collaboratori e gli altri molti problemi della sua giunta. Raggi ha ammesso che «ci sono stati errori evidenti a tutti, come alcune nomine» e che «se mi si imputano errori di tempo o mi si dice che in 6 mesi l’amministrazione non ha rattoppato le buche io dico che questo non è un errore ma un merito». Rispetto alle voci che ormai da settimane danno per imminente un avviso di garanzia su di lei, Raggi ha detto: «A quanto mi risulta non sono indagata».
L’intervista di Virginia Raggi a “di Martedì”. La sindaca di Roma è stata intervistata da Giovanni Floris su La7 e ha dato la sua versione su questi mesi complicati.
È il mese di marzo. C’è sole e non so bene che strada fare per arrivare alla scuola dove ho, nel primo pomeriggio, lezione di scrittura creativa. È una scuola media, la preside è una professoressa sveglia e piena di iniziative. Il quartiere è uno di quei quartieri di Napoli che, se non ci si abita o si ha una ragione specifica per andarci, è solo un nome, un’immagine degradata che si guarda prendendo la tangenziale o l’autostrada, dai ponti. In verità, ci passo assai spesso andando ad Avellino in autobus (sempre per via del mio lavoro di scrittrice in trasferta, in qualità di Esperto Esterno di scrittura creativa): l’autobus fa un lungo giro per imboccare l’ingresso dell’autostrada più lontano da via Marina, l’arteria che collega Napoli ai paesi vesuviani, e di conseguenza costeggia il rione Luzzatti. Il rione Luzzatti porta il nome del primo ministro che emanò in Italia una legge sull’edilizia popolare nel 1903, che prevedeva la costruzione di nuclei abitativi vicino alle zone industriali. La zona industriale di Napoli, tuttavia, non contiene più alcuna vera industria, solo fantasmi di capannoni, e non c’è più traccia di case del primo Novecento: il rione Luzzatti, edificato alle spalle della Stazione Centrale e, a seguito della costruzione del Centro Direzionale, ancora più arretrato rispetto alla città, ha l’aspetto di un quartiere povero degli anni Settanta. Dai caseggiati di cemento alti sette o otto piani si vedono le torri giapponesi del Centro Direzionale; fra la sterpaglia e le gomme abbandonate che circondano le palazzine si può godere di una spettacolare vista della collina del Vomero, della Certosa di San Martino e di Castel Sant’Elmo.
Asino chi legge. Il nuovo libro di Antonella Cilento, sulla sua esperienza di insegnante di scrittura nelle scuole del sud.
La CEI, l’assemblea permanente dei vescovi italiani della Chiesa cattolica, ha diffuso le norme che le parrocchie dovranno rispettare nelle prossime settimane durante la celebrazione dei funerali. Il governo li permetterà a partire dal 4 maggio, quando entrerà in vigore il parziale allentamento delle restrizioni per il coronavirus. Come indicato dal governo, a ciascun funerale potranno partecipare soltanto 15 persone. Ciascuna parrocchia dovrà avere all’ingresso un addetto alla misurazione della temperatura corporea e vietare l’accesso a chi risulti avere più di 37,5°C.
La Chiesa cattolica italiana ha diffuso le norme da rispettare durante i funerali.
Esce oggi in Italia, pubblicato da Fazi Editore, il terzo libro della trilogia letteraria a cui è ispirata la nota serie televisiva americana House of Cards, e i cui romanzi sono stati originariamente pubblicati fra il 1989 e il 1995 dallo scrittore e giornalista britannico Michael Dobbs. Il libro si intitola House of Cards 3 ed è stato tradotto in italiano da Stefano Tummolini e Giacomo Cuva. La storia c’entra solamente a grandi linee con quella della serie tv americana (e quindi non ci sono grossi spoiler per chi sta seguendo la terza stagione): segue le vicende di Francis Urquhart, importante membro del partito conservatore britannico che riesce a fare carriera attraverso pratiche torbide e scorrette. Nel terzo libro Urquhart è primo ministro ormai da molti anni, e in una delle prime scene partecipa al funerale di Margaret Thatcher (che nella realtà è morta nel 2013). I tre libri di Dodds sono stati adattati piuttosto fedelmente da una miniserie televisiva di BBC andata in onda dal 1990 al 1995, che assieme al primo libro di Dobbs ha ispirato gli autori dell’House of Cards americano, prodotto da Netflix. Prima di fare lo scrittore, Dobbs è stato consigliere politico dell’ex primo ministro inglese Margaret Thatcher e fino agli anni Novanta ha ricoperto varie cariche nel partito conservatore britannico. Dopo la trilogia di House of Cards, Dobbs ha continuato a scrivere saggi e romanzi, perlopiù thriller (fra il 2002 e il 2005 ha anche scritto quattro romanzi storici sull’ex primo ministro inglese Winston Churchill). Fra le altre cose, Dobbs è anche produttore esecutivo della serie tv americana House of Cards, di cui pochi giorni fa sono state diffuse negli Stati Uniti le puntate della terza stagione.
Il terzo libro di “House of Cards”. Come inizia l'ultima parte della trilogia a cui è ispirata la famosa serie tv di Netflix, che esce oggi in Italia: la storia è diversa e ambientata nel Regno Unito.
Il cambiamento climatico è un problema per molte ragioni, e forse dobbiamo aggiungerne una a quelle che già conosciamo. Un nuovo studio scientifico dice che a causa del riscaldamento globale le piante producono una maggiore quantità di polline rispetto al passato, e lo fanno più a lungo, almeno nel Nord America. Da tempo gli scienziati hanno notato un allungamento della stagione dei pollini, insieme a un loro aumento. Lo studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences il 16 febbraio, aggiunge qualche dato a queste osservazioni e giunge alla conclusione che tra il 1990 e il 2018 la stagione dei pollini si è anticipata di 20 giorni e si è allungata di circa 8 a causa dell’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera e delle temperature medie più alte. Gli autori dello studio hanno anche stimato che nello stesso periodo di tempo il polline sia aumentato del 21 per cento, in parte per il cambiamento climatico, in parte per altri fattori: il solo cambiamento climatico sarebbe responsabile di un aumento dell’8 per cento.
La stagione delle allergie dura di più. Almeno nel Nord America, secondo uno nuovo studio scientifico, e c'entra il riscaldamento globale.
«Sono nata famosa», disse una volta Carrie Fisher. Figlia di due delle più grandi star di Hollywood degli anni Cinquanta – l’attrice Debbie Reynolds e il cantante Eddie Fisher – Carrie Fisher non avrebbe potuto scampare a una vita di fama, con i privilegi e il caos che ne derivano. Divenne una celebrità per meriti suoi solo quando interpretò l’eroica principessa Leia nel primo film di Star Wars nel 1977 – aveva solo 19 anni ed era la protagonista femminile principale – e nei due sequel degli anni Ottanta: ebbero un enorme successo e divennero una pietra miliare della cultura pop. Star Wars divenne un universo a sé, con sei sequel (finora) e legioni di fan devoti che esaminano minuziosamente ogni battuta dei dialoghi e ogni cambio di costume della principessa Leia in cerca di significati esoterici. Fisher recitò in decine di altri film per il cinema e la tv, ma quello della principessa Leia resta il ruolo della sua vita. Fu molto più difficile interpretare la parte di Carrie Fisher. Volontariamente o inevitabilmente, Fisher continuò a reinventarsi, prima come versatile attrice e poi come scrittrice di bestseller in cui raccontava storie sui suoi genitori e sulla sua vita complicata, tra lo splendore e la ricchezza di Hollywood. Raramente lontana dalle luci della ribalta o dai paparazzi, Fisher finì di nuovo sulle prime pagine dei giornali lo scorso novembre, quando raccontò in un’intervista e poi in un nuovo libro da poco pubblicato di aver avuto una storia con Harrison Ford durante le riprese del primo Star Wars.
Le tante vite di Carrie Fisher. Figlia della "coppia preferita d'America", era destinata a essere famosa: ma si meritò la celebrità facendo bene moltissime cose, tra un eccesso e l'altro.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, domenica 10 agosto è stato a San Rossore, in provincia di Pisa, dove gli scout dell’AGESCI hanno organizzato la “route nazionale”: un evento e raduno per gli scout dai 16 ai 21 anni. Renzi, che è stato scout e capo scout dell’AGESCI, ha fatto questo breve discorso.
Il discorso di Matteo Renzi agli scout – video. E le foto della visita del presidente del Consiglio alla route nazionale di San Rossore (Pisa).
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
L’attualità nelle prove Invalsi. Che cosa dicono di noi gli esempi scelti per i test degli studenti, dalle energie rinnovabili alla birra trappista, secondo Vincenzo Latronico.
I Kennedy Center Honors sono riconoscimenti alla carriera attribuiti ogni anno negli Stati Uniti ad attori, ballerini, cantanti, presentatori tv e altri artisti per il loro contributo alla cultura americana. I premi, istituiti nel 1978, vengono consegnati a Washington DC, durante una cerimonia a più tappe che dura un intero weekend e coinvolge le massime cariche dello Stato. Al sabato sera i premiati vengono ricevuti al Dipartimento di Stato e incontrano il segretario di Stato, di domenica vengono ricevuti per una cena alla Casa Bianca con il presidente e la sua famiglia e infine assistono a uno spettacolo in loro onore alla Kennedy Center Opera House. Quest’anno i premi sono stati assegnati al chitarrista e cantante blues Buddy Guy, a Dustin Hoffman, ai Led Zeppelin (John Paul Jones, Jimmy Page e Robert Plant), a David Letterman e alla ballerina di origine russa Natalia Makarova. La foto che è più circolata però è quella che ritrae l‘autoscatto di Meryl Streep (premiata nel 2011) e Hillary Clinton. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto dei Kennedy Center Honors. Dai Led Zeppelin a Dustin Hoffman e David Letterman, le persone premiate da Obama e Hillary Clinton per il loro contributo alla cultura americana.
A volte non ci si pensa, ma il ruolo di Michael Corleone nel Padrino era difficilissimo. In meno di tre ore il più piccolo dei figli di don Vito cambia molto, ma in un modo così misurato e realistico da sembrare inevitabile. «Un’interpretazione titanica» ha scritto David Sims sull’Atlantic , in cui Michael Corleone «è spaventosamente divino e al contempo chiaramente umano». Michael Corleone è Al Pacino, che oggi compie 80 anni e che nei quasi 50 passati da oggi alla prima volta in cui fu Michael Corleone è stato anche Tony Montana, Carlito Brigante, Frank Serpico, il rapinatore di Quel pomeriggio di un giorno da cani, il poliziotto di Heat – La sfida, Lefty in Donnie Brasco, l’allenatore di Ogni Maledetta Domenica e, pochi mesi fa, il sindacalista Jimmy Hoffa. È stato persino Satana, Al Pacino.
Al Pacino ha 80 anni. È stato di tutto, persino Satana, e come lui ce ne sono davvero pochi, forse nessuno.
L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM, la sigla in inglese) ha detto che nella notte tra lunedì e martedì c’è stato il naufragio di un’imbarcazione di migranti al largo della città di Khums, nelle acque territoriali della Libia: circa 60 persone sono sopravvissute, ma le autorità libiche hanno detto di avere recuperato diversi corpi, tra cui alcuni bambini. Secondo l’ufficio libico di UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), le persone ancora disperse sarebbero una quarantina. ? Breaking: Tragic shipwreck off the coast of Khums, #Libya. Some 60 survivors have been returned to shore and several bodies retrieved so far, among them children.
Una barca di migranti è naufragata al largo della Libia: 60 persone sono sopravvissute, molte altre sono morte.
Da anni circolano teorie, calcoli, studi, prove empiriche su quale sia il momento migliore per comprare un biglietto aereo: quali giorni, quali ore e soprattutto quanto tempo prima del viaggio. In effetti, fino a qualche tempo fa esistevano certi momenti in cui i biglietti aerei costavano molto meno. Ma le cose sono cambiate: il New York Times spiega infatti che ora vengono usati software che sfruttano l’intelligenza artificiale per analizzare tantissime informazioni di vario tipo, così da ricalibrare i prezzi in base a quelle informazioni. Il risultato è che i prezzi vengono cambiati anche decine di volte al giorno, in una pratica nota come hyperdynamic pricing, tariffazione iperdinamica. Angela Zutavern, direttrice generale della società di consulenza tecnologica AlixPartners e autrice del libro The Mathematical Corporation, ha spiegato al New York Times che fino a un po’ di tempo fa chi metteva in vendita biglietti aerei (o anche stanze d’albergo) si basava su poche e semplici informazioni: quando è alta o bassa stagione, quando la domanda era stata più intensa in passato, quanti sono i biglietti venduti (o le camere prenotate) in un certo momento. Sempre con il generale obiettivo di riempire il più possibile ogni aereo o albergo, cercando di farlo pagare il più possibile.
Il momento migliore per comprare un biglietto aereo non esiste. Esisteva, forse: ma poi sono arrivate l'intelligenza artificiale e la cosiddetta "tariffazione iperdinamica".
Alle 18 del 25 maggio 1992 un buon numero di filippini stava guardando in tv il quotidiano segmento in cui venivano annunciati i vincitori di un concorso indetto dalla Pepsi. Il concorso era iniziato a febbraio ed era molto semplice: ogni tappo di bottiglia Pepsi mostrava al suo interno un numero, e ogni giorno certi numeri permettevano di aggiudicarsi premi in denaro. I premi più alti erano pari a un milione di pesos filippini – più o meno 5o milioni di lire di allora – e fino a quel giorno lo avevano vinto in 18. Quel 25 maggio il numero che permetteva di vincere il milione di pesos era il 349. Secondo i piani di Pepsi, solo due tappi avrebbero dovuto avere quel numero, così da portare a 20 il numero di vincitori del premio milionario. I tappi con il 349 erano invece diverse centinaia di migliaia.
Un concorso a premi finito malissimo. Pepsi nel 1992 promise ricchi premi a chi nelle Filippine avesse trovato un certo numero sotto il tappo: per errore vinsero centinaia di migliaia di persone, e ne nacquero proteste e rivolte violente.
Le Olimpiadi di Rio de Janeiro sono finite e quindi sono iniziati i rientri degli atleti, accolti e fotografati nei propri paesi d’origine: il judoka russo Beslan Mudranov abbracciato da Putin, le ginnaste statunitensi, Simone Biles compresa, con il cast del musical Hamilton e la nuotatrice Katie Ledecky su un campo di baseball. A proposito di sport: valeva la pena fotografare il taglio di capelli che si devono fare per tradizione gli esordienti dei Denver Broncos. Tra i politici fotografati in settimana, invece, ci sono due primissimi piani: Nigel Farage e Joe Biden. E poi valeva la pena fotografare Kate Middleton, Jessica Alba, Barack Obama con gli occhiali per la realtà virtuale, Steven Seagal che mangia una carota e Serena Williams che gioca a tennis, ma alla Wii. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Obama con gli occhiali per la realtà virtuale, Steven Seagal che mangia una carota e Serena Williams che gioca alla Wii, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Un abbraccio è sempre un abbraccio, anche quando è tra gente di cinema, navigati falsificatori della realtà, artefici di emozioni costruite, simulatori di professione: un abbraccio è sempre un abbraccio. Poi ci sono un sorriso, una vera risata, una faccia gonfia di pianto (ennesimo), qualche posa più o meno posata e un vecchio batterista dei Genesis che va assomigliando sempre più a un cantante dei REM (salvo l’altezza): tutto nella consueta antologia di persone che valeva la pena fotografare questa settimana. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Messi in posa. Modelle, ministri, registi e batteristi in pensione, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana.
Ci sono poche feste che hanno una diffusione paragonabile a quella del Natale, come dimostrano bene le foto che stanno arrivando nelle ultime ore dalle agenzie fotografiche: paesi, temperature, tradizioni molto diverse tra loro, ma anche gesti e tradizioni condivise: messe e preghiere, regali e Babbi Natale, decorazioni e lucine colorate. Abbiamo raccolto le immagini più belle della giornata, dai volontari che distribuiscono doni e cibo ai senzatetto a Berlino, ai soldati che pregano nella base militare di Bagram, a Kabul; da Papa Francesco alle prese con la sua prima messa della Vigilia, a chi lo festeggia in spiaggia, sotto la pioggia e l’estate australiana. E tanti auguri anche dalla redazione del Post, ormai al suo quarto Natale. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
È arrivato. Foto di Natale da tutto il mondo, e gli auguri del Post.
Nella mattina di mercoledì la rete internet di Tiscali ha avuto problemi in tutta Italia sia da dispositivi fissi che mobili. Le prime segnalazioni del guasto sono cominciate poco dopo le otto, provenienti da tutte le zone d’Italia: alcuni utenti hanno segnalato anche il malfunzionamento dell’app dedicata, MyTiscali, e del servizio clienti. Tiscali ha diffuso un comunicato stampa in cui ha detto che il guasto tecnico «è durato dalle 8.05 alle 9.40», e che a partire da tutti i servizi sono stati successivamente ripristinati. ⚡ Critico #disservizio Internet rilevato: #Tiscali in #Italia dalle 8.05
La rete internet di Tiscali non ha funzionato per alcune ore in tutta Italia.
Un modo per passare un bel pomeriggio, a patto di vivere in Paraguay, è districarsi su una barchetta sul fiume Salado tra le ninfee giganti Victoria Cruziana per ammirarle e fotografarle. Queste ninfee sono circolari, possono raggiungere anche i due metri di diametro, hanno un bordo alto fino a 15 centimetri ricoperto di spine. Fioriscono una volta all’anno, di notte, per due giorni: il primo giorno il fiore è bianco, poi diventa rosa sempre più cupo, con un profumo dolciastro che si espande attorno. Queste foto sono state scattate a Piquete Cue, circa 25 chilometri a nord della capitale Asunción, dove gli abitanti le ritenevano estinte da tempo. I turisti però stanno già causando i primi problemi: non solo le rompono e le rovinano con le barche, ma se le portano anche via per estrarre un succo che pensano curi i problemi respiratori.
Le ninfee in Paraguay sono giganti. Sul fiume Salado si va a fotografare le Victoria Cruziana: sono larghe due metri e fioriscono due giorni l'anno.
Nell’attuale momento di emergenza sanitaria sta tornando a essere complicato l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), già di norma problematico per l’alto numero di obiettori di coscienza. Le difficoltà principali hanno a che fare con la sospensione o la riduzione del servizio in alcuni ospedali (come durante la prima ondata della pandemia da coronavirus), con l’assenza di procedure chiare e uniformi su tamponi ed eventuale positività delle donne che vogliono abortire e con la mancata attuazione delle nuove linee di indirizzo ministeriali sull’aborto farmacologico, che potrebbe essere invece parte della soluzione: «Diverse regioni non le hanno ancora attivate» ci spiega Eleonora, attivista di “Obiezione Respinta”, e «nei consultori la RU486 non viene ancora somministrata per un problema burocratico-amministrativo», aggiunge Marina Toschi, ginecologa. C’è poi chi si è esplicitamente rifiutato di adeguarsi a queste nuove linee di indirizzo. L’aborto farmacologico Lo scorso 8 agosto, il ministero della Salute aveva aggiornato le linee di indirizzo sulla pillola abortiva RU486 annullando l’obbligo di ricovero, estendendo a nove settimane la somministrazione del farmaco, e prevedendone la somministrazione in consultorio e in ambulatorio. La riduzione delle restrizioni all’aborto farmacologico era stata una vittoria delle mobilitazioni dal basso portate avanti negli anni dai movimenti femministi, dalle associazioni che lavorano per i diritti delle donne e dalle ginecologhe non obiettrici. Era arrivata dopo il caso della regione Umbria e le conseguenti proteste, e dopo che, durante la prima ondata della pandemia, i servizi per l’interruzione di gravidanza erano stati seriamente messi a rischio.
I nuovi problemi con l’aborto. Mancano procedure chiare su tamponi ed eventuale positività delle donne che vogliono interrompere la gravidanza, e alcune regioni non hanno recepito le nuove linee guida del ministero.
Nel fine settimana Beppe Grillo, il leader del Movimento 5 Stelle, ha detto che in Italia si fanno troppe mammografie per la prevenzione contro il cancro al seno: «Dicono che bisogna fare una mammografia ogni due anni e le donne la fanno perché si informano male: del resto la differenza di mortalità tra chi la fa e chi non si sottopone alla mammografia ogni due anni è di due su mille». Grillo è stato molto criticato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che lo ha accusato di fare «pericolosissima disinformazione». A oggi la mammografia continua a essere uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce, ma il tema dei programmi di controllo è comunque dibattuto nella comunità scientifica e si sta cercando di capire quale sia la frequenza più appropriata per eseguire i test; di recente il Washington Post ha messo insieme cinque miti da sfatare sul cancro al seno, che aiutano a sgombrare il campo da qualche incomprensione. 1. Il cancro al seno è legato soprattutto alla propria storia familiare? Si è parlato molto di Angelina Jolie e della sua decisione di sottoporsi a una doppia mastectomia due anni fa. Jolie ha deciso per l’asportazione del seno dopo che aveva scoperto di avere una mutazione nel gene BRCA1, un rischio collegato al fatto di avere perso madre, nonna e zia a causa del cancro al seno.
5 miti sul cancro al seno. La pillola fa aumentare il rischio? Chi ha un seno più grande deve preoccuparsi di più? L'autopalpazione serve davvero?.
Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile, ha ritirato la sua candidatura a sindaco di Roma. Forza Italia, che l’aveva promossa e sostenuta fin qui, sosterrà invece la candidatura dell’imprenditore Alfio Marchini. Di seguito il comunicato diffuso da Forza Italia dopo una riunione dei suoi dirigenti: Il nostro obbiettivo è vincere per dare ai romani un governo della città all’altezza della capitale d’Italia. Oggi la situazione di Roma è drammatica, e bisogna adottare delle soluzioni urgenti: per noi è insopportabile assistere allo stato di progressivo declino che sta conducendo Roma al collasso definitivo. Abbiamo preso atto che per vincere occorre una proposta unitaria delle forze moderate e liberali, con un forte spirito civico: una risposta fuori dalle logiche di partito e dagli interessi dei partiti. Per questo, con il dottor Guido Bertolaso abbiamo deciso di sostenere e fare nostra la candidatura dell’ingegner Alfio Marchini. Non è una scelta nuova. Marchini era stato la nostra prima opzione, ed era caduta per i veti posti da un alleato della coalizione.
Guido Bertolaso si ritira. Forza Italia, che aveva promosso la sua candidatura a sindaco di Roma, sosterrà invece Alfio Marchini.
Nel quarto trimestre del 2018 Facebook ha avuto 16,9 miliardi di dollari di ricavi e un utile netto di 6,9 miliardi di dollari, il 61 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel quarto trimestre dell’anno passato 1,52 miliardi di persone hanno usato Facebook almeno una volta al giorno e 2,32 miliardi di persone lo hanno usato almeno una volta al mese (il 9 per cento in più rispetto a un anno fa). Sono risultati positivi, al di là delle comunque positive previsioni che erano state fatte nei giorni precedenti. Il tutto nonostante un anno complicato, in cui la società ha avuto diversi problemi, legati soprattutto al modo in cui gestisce i dati dei suoi utenti.
Nel quarto trimestre del 2018 Facebook ha avuto 16,9 miliardi di dollari di ricavi.
Il rapper americano Kanye West ha cancellato le 21 date rimanenti del suo tour statunitense, che è iniziato lo scorso agosto e che si chiama “Saint Pablo Tour”. Non sono ancora chiare le motivazioni ufficiali della decisione di West, che è stata confermata dai suoi rappresentanti a Pitchfork e ad altri siti di news: una fonte rimasta anonima ha detto a TMZ che «è solo esausto. Ha lavorato come un matto per le linee di moda, la sua e quella di Adidas». In molti credono però che la cancellazione del tour sia collegata a quello che è successo negli ultimi due concerti che West ha tenuto, a San Jose e a Sacramento, in California, durante i quali ha fatto dei commenti dal palco che hanno attirato molte critiche dai suoi fan: nel primo ha detto che avrebbe votato per Donald Trump, nel secondo se l’è presa con un sacco di gente, tra cui Beyoncé e Jay Z, e se n’è andato dal palco dopo sole tre canzoni. I rappresentanti di West hanno detto che i biglietti già venduti per le date cancellate saranno rimborsati interamente. West, oltre a essere uno degli artisti mondiali di maggiore successo, è conosciuto perché spesso fa discorsi confusi e strampalati durante i concerti. Anche i suoi tweet sono spesso criptici e bizzarri. I guai del suo tour sono cominciati giovedì 17 novembre, durante un concerto a San Jose: in una pausa tra una canzone e l’altra, West ha detto: «Vi ho già detto che non ho votato, giusto? Ma se avessi votato, avrei votato per Trump». West ha spiegato di apprezzare lo stile comunicativo di Trump, che trova “futuristico”, e con il quale Trump ha dimostrato di poter battere una «comunicazione politicamente corretta». Il pubblico nel palazzetto di San Jose ha subito fischiato e contestato West, che poi ha ribadito la sua intenzione di candidarsi a presidente degli Stati Uniti nel 2020. Sempre durante il concerto a San Jose, ha parlato del problema del razzismo negli Stati Uniti, dicendo: «Alle persone nere, smettetela di concentrarvi sul razzismo. Questo è un mondo razzista, ok? Smettiamo di essere distratti perché ci concentriamo così tanto su questo. È un cazzo di dato di fatto. Siamo in un paese razzista, punto. Non permettiamo alla gente di farci parlare così tanto di questo. Parliamo di qualsiasi cazzo di cosa vogliate parlare. (…) Nessun altro candidato sarebbe stato in grado di cambiare all’istante le cose solo per le sue idee politiche».
Kanye West ha cancellato il suo tour. Negli ultimi concerti aveva fatto un paio dei suoi soliti discorsi confusi e bizzarri, sostenendo Trump e prendendosela con Beyoncé.
Il 6 novembre è uscito sul New Yorker un articolo che sostiene – citando come fonti “decine di pagine di documenti e sette persone direttamente coinvolte” – che il produttore cinematografico Harvey Weinstein pagò due diverse agenzie di investigazione privata perché provassero a non far uscire le accuse nei suoi confronti. Weinstein ha 65 anni ed è ormai un ex potentissimo produttore cinematografico. Nelle ultime settimane è stato accusato da più di 90 donne di molestie sessuali e da alcune di stupro; sono state aperte indagini nei suoi confronti a Londra, Parigi e New York. L’articolo del New Yorker è intitolato “L’esercito di spie di Harvey Weinstein” e l’ha scritto Ronan Farrow: giornalista, figlio di Mia Farrow e Woody Allen e autore di uno dei due articoli che a inizio ottobre diedero il via alla serie di accuse contro Weinstein. Farrow ha scritto che già dall’autunno 2016 Weinstein pagò due società di intelligence: la Kroll – «una delle più grandi società al mondo per i servizi di intelligence aziendale» – e la Black Cube, una società israeliana «guidata per la maggior parte da ex agenti del Mossad e di altri servizi segreti israeliani». Weinstein le pagò perché sapeva che qualche giornalista stava provando a raccogliere testimonianze da diverse attrici sulle voci che circolavano da anni sul suo comportamento, e voleva evitare che le attrici parlassero o i giornalisti scrivessero.
Harvey Weinstein provò a fermare le accuse contro di lui in modo molto aggressivo. Secondo il New Yorker ingaggiò due società di intelligence per convincere le attrici a non parlare e i giornalisti a non scrivere.
Confindustria Taranto ha comunicato oggi che ArcelorMittal, la multinazionale indiana che controlla l’ex-ILVA di Taranto, non ha saldato i suoi debiti con i fornitori, come aveva invece sostenuto di aver fatto durante una riunione con imprenditori e sindacati avvenuta ieri sera. La società ha accumulato dallo scorso settembre debiti con i suoi fornitori per circa 50 milioni di euro. Questa settimana gli imprenditori avevano organizzato un presidio di fronte all’impianto di Taranto, ma lo avevano sciolto in seguito alle rassicurazioni dell’azienda. Oggi Confindustria Taranto ha annunciato che da domani scatterà il blocco delle forniture e dalle 12 inizierà un nuovo presidio se non ci saranno nuove comunicazioni da parte di ArcelorMittal.
Confindustria Taranto dice che non è vero che ArcelorMittal ha pagato i suoi debiti ai fornitori. L'azienda aveva assicurato ieri che aveva iniziato i pagamenti alle aziende dell'indotto a cui deve circa 50 milioni di euro a partire dallo scorso settembre.
Stefano Bartezzaghi, linguista, scrittore e collaboratore di Repubblica, ha scritto qualche giorno fa un articolo a proposito dell’eccessivo scandalo – eccessivo secondo lui – seguito alla scoperta che i partecipanti a un concorso pubblico per aspiranti maestri d’asilo hanno compiuto diversi errori di ortografia, grammatica e sintassi nelle loro prove. Bartezzaghi scrive, in estrema sintesi: diamoci tutti una calmata. Concorso sì, ma di colpa. Viene naturale pensarla così quando arrivano notizie a proposito di un concorso pubblico che ha dato risultati duplicemente desolanti: per il livello dei concorrenti ma anche per vizi e pasticci formali commessi da chi lo ha gestito. Il tutto in Friuli e in Venezia Giulia, due fra le poche zone d’Italia non soggette a stereotipi su ignoranza, disorganizzazione e cialtroneria diffusa.
Darsi una calmata, sui congiuntivi. Stefano Bartezzaghi ridimensiona le indignazioni e i rigori sulla scrittura contemporanea.
Questo articolo contiene SPOILER su Star Wars: il Risveglio della Forza: siete avvisati, anche se molto probabilmente a questo punto o l’avete visto o non vi interessa rovinarvi il finale. L’ultimissima scena di Star Wars: Il Risveglio della Forza è ambientata in uno spettacolare arcipelago remoto su un pianeta che non viene nominato ma che, a quanto hanno detto quelli che hanno letto la sceneggiatura del film, si chiama Ahch-To. La protagonista del film Rey e il wookie Chewbacca raggiungono il pianeta sull’astronave Millennium Falcon perché, grazie a una mappa recuperata in maniera molto rocambolesca, scoprono che lì si nasconde da molti anni Luke Skywalker, il leggendario cavaliere jedi protagonista della trilogia originale. Nell’ultima sequenza del film Rey arriva in cima a una specie di colle e vede Luke di spalle, incappucciato: lui si gira e si toglie il cappuccio, mentre lei gli porge la sua vecchia spada laser, nel tentativo di convincerlo a tornare nella civiltà e aiutare la Resistenza.
L’isola alla fine di Star Wars. Quel gran posto si chiama "Skellig Michael", è in Irlanda e ospita un antico monastero disabitato: e spera che il film porti molti turisti.
È morta a 89 anni l’attrice, cantante e regista francese Jeanne Moreau, famosissima per aver lavorato tra gli anni Cinquanta e Sessanta con alcuni dei più grandi registi del ‘900, da Michelangelo Antonioni a François Truffaut e Orson Welles. La notizia è stata confermata dal suo agente. Tra i ruoli più famosi di Moreau, che era nata nel 1928, c’è stato quello di Catherine in Jules e Jim di Truffaut, che nel 1962 la rese famosa in tutto il mondo: ma già due anni prima aveva vinto il premio per la miglior interpretazione femminile al Festival di Cannes per il film Moderato cantabile, in cui aveva recitato con Jean-Paul Belmondo. Moreau aveva avuto anche una discreta carriera da cantante, iniziata grazie al successo della canzone “Le Tourbillon”, incisa inizialmente per la colonna sonora di Jules e Jim.
È morta Jeanne Moreau. Aveva 89 anni e da attrice aveva lavorato con i più grandi registi del '900, diventando famosissima per il suo ruolo in "Jules e Jim".
Un pavone bianco, un pellicano rosa, un uccellino blu e arancione, uno stormo di fenicotteri rosa e pulcini di oca tutti gialli. Tra le fotografie di animali più belle della settimana di Pasqua ci sono moltissimi pennuti, oltre a una gorilla che ha compiuto sessant’anni, un drago di Komodo di otto mesi (ancora molto piccolo) e un cammello di appena dodici giorni. C’è anche un cucciolo di tigre che viene vaccinato – sono in due a tenerlo fermo – e, per essere in tema con la Pasqua, un giovane agnello. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Tanti uccelli colorati, un drago di Komodo, un cucciolo di tigre e altre meraviglie tra le foto di animali più belle di questa settimana.
11.41 – La conferenza stampa del procuratore capo di Brindisi Marco Dinapoli è finita. 11.38 – Il procuratore ha definito “stupidaggini” l’ipotesi che la bomba sia stata fatta da un ragazzo usando istruzioni trovate su Internet. Dinapoli dice che è probabile che l’attivazione della bomba sia stata fatta con un dispositivo volumetrico, che causa l’esplosione quando si rileva un movimento. È possibile che l’autore dell’attentato fosse in “contatto visivo” con la bomba.
Brindisi, il giorno dopo. Sono state interrogate due persone per la bomba di ieri, le cause dell'attentato continuano a non essere chiare.
Salvatore Buzzi è stato condannato a 12 anni e 10 mesi di carcere nel processo di appello-bis “Mondo di Mezzo”. Massimo Carminati è stato condannato a dieci anni. Il presidente della prima corte d’appello di Roma Tommaso Picazio ha pronunciato la sentenza dopo circa 4 ore di camera di Consiglio. L’avvocato di Carminati ha dichiarato: «Con questa sentenza il mio assistito è sotto il limite che consente una misura alternativa e quindi potrebbe non tornare più in carcere»: Carminati ha trascorso 5 anni e 7 mesi di carcere. Buzzi ha commentato a sua volta che presenterà ricorso in Cassazione contro la sentenza.
Nel processo di appello-bis “Mondo di Mezzo” Salvatore Buzzi è stato condannato a 12 anni e 10 mesi e Massimo Carminati a 10 anni.
1967. Hippy (s. m. e f. e agg.) Gianni Rodari, firmandosi con lo pseudonimo di Benelux, aveva confermato il suo acume di scrittore e giornalista al passo coi tempi quando, l’anno prima, aveva scritto su “Paese Sera”: «è stato l’anno dei giovani, dei capelloni, dei “provos”, delle minigonne. Perfino a Firenze, a mezze gambe nel fango, sono stati in prima linea questi minorenni guastafeste […]. Sbaglieremo, ma il 1967 e il resto del secolo dovranno fare i conti con loro» (L’anno dei giovani, 21 dicembre). Non aveva sbagliato affatto. I giovani, a partire da quest’anno e per tutto il decennio successivo, reciteranno un ruolo da protagonisti all’interno della società: proveranno a prendere in mano il loro futuro; tenteranno di cambiare la società ereditata dai genitori; introdurranno nuovi movimenti culturali, diversi ideali politici e una nuova visione del mondo. Il massimo, per un ragazzo degli anni cinquanta, era rappresentato dalle canoniche “tre M”: moglie, mestiere, macchina. Per chi appartiene alla generazione del decennio seguente questo non basta più; si cerca altro, si vuole di meglio; si aspira a un mondo senza guerra, più equo, dove chiunque possa sentirsi in pace con sé stesso. Risuonano intanto sempre più sulla stampa, e sulle bocche dell’opinione pubblica, parole “diverse”. Di capelloni si era già parlato in realtà fin dalla prima metà degli anni sessanta («Negli anni 1964-68, fra i giovani molti si sono lasciati crescere i capelli per rendersi stupidamente sim. ai componenti del quartetto ingl. dei Beatles»: Vaccaro, 1967, s. v. capellone; «il termine […], riferito agli hippies nostrani, nasce […] a Roma nella primavera del 1964, in piazza di Spagna»: Messina, 1983, p. 721); ora è il momento degli hippy (cfr. DNI, s. vv. hippie e hippy). L’etimologia della parola è controversa. Alcune fonti la connettono a hip, termine del gergo jazzistico americano opposto a square (Klajn, 1972, p. 37). Altre propongono il legame con hip per hep (indicante, sempre nell’angloamericano, una persona “bene informata” o “vivace, vistosa”: DELI, 1999, s. v. hippy): «il suffisso -ie o -y vorrebbe essere qualcosa come un diminutivo che denota affettuosità, familiarità, cameratismo, e che quindi non è necessariamente connesso con la piccolezza o il formato ridotto di una persona, di una cosa, di un concetto» (Messina, 1983, p. 721).
Itabolario: Hippy (1967). «L’anno dei giovani, dei capelloni, dei “provos”, delle minigonne. Perfino a Firenze, a mezze gambe nel fango, sono stati in prima linea questi minorenni guastafeste».
Avril Lavigne – la cantante canadese diventata famosa nel 2002 con canzoni come “Complicated” e “Sk8er Boi” – ha 32 anni e dopo aver avuto una grave malattia presa con il morso di una zecca, ora sta meglio. È tornata a circolare online però una vecchia teoria secondo cui la vera Avril Lavigne si sarebbe suicidata anni fa, e che per non perdere la possibilità di fare soldi la sua casa discografica l’avrebbe sostituita con una sua sosia. La bufala ha ripreso a girare il 13 maggio, un giorno prima dei 15 anni dall’uscita di “Complicated”, la canzone che chiede: “Perché devi sempre complicare le cose?” Il 13 maggio la bufala è stata rilanciata su Twitter dal profilo di una utente che dice di essere una ragazza di 17 anni, che ora ha 18mila follower e si descrive così: «Ho fatto diventare Avril Lavigne un argomento trending su Twitter. Voi come state?». Questo profilo ha solo ripreso una vecchia storia, che era comparsa per la prima volta nel 2011 sul blog brasiliano “Avril está morta“, che all’inizio proponeva la cosa spiegando nelle prime righe che era un esempio di come può funzionare una teoria del complotto e ora va invece subito dritto al punto.
La teoria del complotto su Avril Lavigne. Circola di nuovo online la vecchia e bizzarra storia secondo cui si sarebbe suicidata nel 2003 per essere sostituita da una sosia.
Venti “pietre d’inciampo“ sono state divelte e rubate nella notte tra il 9 e il 10 dicembre a Roma, in via Madonna dei Monti numero 82, nel centro storico. Le “pietre d’inciampo” sono targhe in ottone della dimensione di un sampietrino con cui si ricordano persone deportate o uccise durante il nazismo, e che vengono poste solitamente vicino alle loro abitazioni. Le pietre rubate erano state posate il 9 gennaio 2012, di fronte all’abitazione della famiglia ebrea Di Consiglio, a cui erano dedicate. Il furto ha provocato numerose reazioni di tristezza e condanna, a partire da quella della reduce dell’Olocausto e senatrice a vita Liliana Segre che lo ha definito «una cosa talmente orribilmente vigliacca che non ho parole» e da quella di Adachiara Zevi, la presidente dell’associazione “Arte in Memoria” che ha denunciato il furto, che ha parlato di «un attacco inaudito di fascismo e di antisemitismo fatto da gente che non scherza».
Cosa sono le “pietre d’inciampo”. Sono sampietrini in ottone che vengono posti davanti alle abitazioni delle persone deportate o uccise durante il nazismo: oggi ce ne sono 70mila in tutta Europa.
Oggi, a partire dalle 13.40 circa, è ricominciato a nevicare su tutta la città di Roma, dopo che ieri le precipitazioni erano state particolarmente intense nella zona settentrionale della capitale. Il sindaco Gianni Alemanno ha prorogato l’obbligo di catene e lo stop ai motorini, che continuerà fino a tutta la giornata di domani. Le scuole e gli uffici oggi sono rimasti chiusi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto della neve a Roma. Partite di rugby, monumenti e statue sotto la neve: scuole e uffici sono chiusi anche oggi.
All’una di martedì notte, 23 novembre 2010, Amazon ha aperto in Italia il suo sito di e-commerce. Con un’offerta “Prime” già presente negli altri suoi siti internazionali, ma qui a un prezzo particolarmente basso: un abbonamento annuale che per 9 euro a 99 elimina ogni spesa di spedizione. Le spese di spedizione sono gratis comunque per ogni ordine sopra i 19 euro e 99. I libri italiani sono tutti a prezzo scontato del 30%. Ci sono anche i libri in lingua dei cataloghi europei (inglese, francese e tedesco). Nessun contenuto digitale per ora: né ebooks per Kindle, né musica mp3. Le categorie di prodotti sono otto: libri; musica, film e tv; elettronica e altro; informatica; videogiochi; giocattoli; elettrodomestici; orologi.
Amazon.it è online. Sconti del 30% su tutti i libri e un anno di spedizioni a 9,99 euro. Per ora niente Kindle store e mp3.
Il nuovo libro di Pippo Civati, consigliere regionale del PD in Lombardia e il più popolare esponente del movimento per il rinnovamento della politica a sinistra (assieme a Matteo Renzi, sindaco di Firenze), ha pubblicato ieri un libro dal titolo sfacciato – “Il manifesto del partito dei giovani” – che risponde alle spesso strumentali richieste di maggiori contenuti e minori dichiarazioni di intenti da parte dei suddetti rinnovatori. Ricco di analisi sull’Italia, sul lavoro, sulla società e la politica, e di proposte per affrontare il cambiamento. Quella che segue è invece la parte finale, sintesi dell’intento del libro e di ciò che Civati propone. Viene in mente quella pagina di Valeria Parrella, in cui la professoressa consiglia al ragazzino che si è bloccato nel bel mezzo del tema d’esame e che vuole riprendere con un «presente nuovo», di mettere «uno spazio bianco» e di ripartire. Lo spazio bianco: dopo tutti questi anni, mettiamolo anche noi, cambiamo passo, andiamo oltre. Osare di più, si può, si deve. Cambiare prospettiva, scegliere gli argomenti, rimettere in ordine le priorità: perché è importante il «che fare?», ma anche il «come fare?». Rovesciare il tavolo, quando è necessario. Guardare a quello che accade davvero, restituire senso alle parole, ridare dignità all’impegno (al servizio!) della politica. Una necessità storica, non rinviabile, per un paese che è ben oltre la soglia del baratro, e che riguarda la sostenibilità stessa del nostro sistema economico e di welfare. E la nostra credibilità. A casa nostra e all’estero. Meno acquiescenza, da parte dei giovani, e più coraggio da parte di tutti, proprio quel coraggio che è mancato in questi anni e che ora deve arrivare tutto insieme a chi progetterà la prossima Italia. Un messaggio che sia forte e esemplare nei campi principali dell’attività di governo, perché dà fiducia anche alle altre trasformazioni dei comportamenti e delle scelte dei cittadini e delle famiglie italiane. Per dare rilevanza al cambiamento, perché sia riconoscibile e diventi popolare. Per far sì che abbia costanza e sia sostenuto con determinazione, per i prossimi anni, senza che si debba cambiare direzione di marcia a ogni elezione.
Almeno provarci. Il nuovo libro di Pippo Civati, per quelli che chiedono i contenuti del cambiamento richiesto.
Giovedì gli iscritti al Movimento 5 Stelle potranno votare sulla piattaforma Rousseau per confermare la fiducia a Luigi Di Maio come capo politico del partito, dopo il disastroso risultato del M5S alle elezioni europee. È stato lo stesso Di Maio, peraltro ministro dello Sviluppo economico e vicepresidente del Consiglio, ad annunciarlo con un post su Facebook e uno sul Blog delle stelle. Di Maio ha scritto di avere preso questa decisione dopo avere letto «tantissimi messaggi» di elettori del M5S: «Alcuni di incoraggiamento, altri che mi hanno fatto riflettere». Tra gli altri, è arrivato anche il commento di Gianluigi Paragone, che si è avvicinato al M5S dopo una carriera da giornalista e conduttore di talk show politici e programmi radiofonici: Paragone ha detto che Di Maio fa troppe cose insieme. La domanda a cui potranno rispondere gli iscritti al M5S è: «Confermi Luigi Di Maio come capo politico del MoVimento 5 Stelle?». Le votazioni saranno aperte dalle 10 alle 20 di giovedì 30 maggio.
Giovedì gli iscritti del M5S potranno votare per confermare la fiducia a Luigi Di Maio come capo politico del partito.
Il medico Roberto Burioni, diventato molto famoso negli ultimi anni per la sua attività di divulgazione specialmente sul tema dei vaccini, ha aperto un sito di divulgazione medica. Si chiama MedicalFacts e, ha spiegato Burioni in un editoriale di presentazione, ospiterà «articoli, video, approfondimenti, dati, insomma, tutto quello che vi può venire voglia di sapere riguardo alla vostra salute», con contenuti scritti da Burioni stesso e da altri medici.
Il medico Roberto Burioni ha aperto un sito di divulgazione medica.
Come ogni paese, anche il piccolo arcipelago di Anguilla – un territorio d’oltremare britannico nei Caraibi – ha il suo dominio internet nazionale (dominio nazionale di primo livello): se quello dell’Italia è .it, quello di Anguilla è .ai. Per molti anni, .ai è stato un semplice dominio di primo livello come altri, senza grandi attrattive e usato anche in modo piuttosto limitato, viste le piccole dimensioni del paese che rappresentava. Poi le cose sono cambiate. AI è infatti la sigla con cui in inglese si indica l’intelligenza artificiale (artificial intelligence), un ambito di ricerca e affari in cui negli ultimi anni sono confluiti enormi investimenti e di cui si è parlato e si parla tantissimo. Avere l’esclusiva sull’uso del dominio .ai, quindi, è diventata un’improvvisa fortuna per Anguilla, e una discreta fonte di ricavi.
La fortuna dell’isola di Anguilla è il suo nome. E c'entra l'intelligenza artificiale, ma non nel modo in cui di solito c'entra l'intelligenza artificiale.
Da circa quattro anni gli abitanti di Chattanooga, una città di 170 mila abitanti nel sud del Tennessee, Stati Uniti, hanno la possibilità di utilizzare una connessione a Internet da circa un gigabit (1024 megabit) al secondo, ovvero 50 volte la velocità media di una connessione Internet negli Stati Uniti (la media in Italia è di 4,9 megabit al secondo). Il servizio a Chattanooga è offerto dalla EPB, una società di proprietà del comune di Chattanooga che fornisce principalmente energia elettrica e linea telefonica, attraverso una propria rete in fibra ottica, tecnologia che permette velocità molto elevate. Il New York Times racconta che il servizio costa 70 dollari al mese (circa 53 euro) e permette di scaricare un film di due ore e in alta definizione «in 33 secondi, a differenza dei 25 minuti che occorrono negli Stati Uniti a chi possiede una connessione ad alta velocità nella media». Danna Bailey, una portavoce di EPB, nel novembre del 2013 aveva detto al magazine Ars Technica che installare i 12.800 chilometri di cavi in fibra ottica per garantire il servizio era costato circa 97 milioni di dollari – cioè: 73,8 milioni di euro – ma che EPB era già rientrata dai costi e che il servizio era in attivo. Secondo il New York Times, però, la linea è costata in realtà circa 330 milioni di dollari, di cui 111 provenienti da un fondo federale (e per gli altri 219 il comune dovette chiedere un prestito). Il comune ha detto che la rete di EPB ha contribuito a creare circa mille posti di lavoro a Chattanooga e il New York Times – sebbene scriva che dai dati a disposizione non è chiaro quanto la rete abbia giovato all’economia locale – riporta che in effetti la città negli anni «ha accolto una ondata di programmatori, imprenditori e investitori».
La connessione superveloce di Chattanooga. Il dibattito su reti pubbliche e private visto da una città del Tennessee dove si può scaricare un film in meno di un minuto.
Con la sentenza di giovedì 1 agosto della Corte di Cassazione, Silvio Berlusconi è stato condannato in via definitiva per frode fiscale a quattro anni di reclusione – uno solo, in realtà, per via dell’indulto – mentre è stato stabilito che i termini dell’interdizione dai pubblici uffici dovranno essere ricalcolati in un altro processo d’appello. L’interdizione dai pubblici uffici Perché inizi il nuovo processo d’appello serve che la Cassazione depositi le motivazioni della sentenza. Secondo Emilio Randacio su Repubblica, accadrà intorno alla fine di settembre: dopo la Corte d’Appello, la nuova pena dovrà essere confermata dalla Corte di Cassazione. Quel che è certo è che la condanna arriverà – è figlia della condanna per frode fiscale, che è definitiva – e che ammonterà da uno a tre anni, come chiesto dall’accusa in Cassazione. Sempre secondo Repubblica si arriverà almeno a dicembre: e a quel punto alla giunta delle elezioni del Senato sarà sottoposta la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Ma c’è un ma.
Cosa succede ora a Berlusconi? il Senato può votare la sua decadenza subito, senza aspettare l'interdizione; e non può andare in carcere nemmeno se lo chiedesse.
Repubblica dice che questo di oggi per il Governo è “il giorno della verità”. Il Corriere della Sera dice che è “una delle giornate più lunghe e, certamente, più difficili per la maggioranza” nonché una “giornata campale”. Repubblica aumenta il carico aprendo la sua prima pagina con le possibili dimissioni di Giulio Tremonti. E quindi vale la pena capire bene di cosa parliamo e perché questa giornata è così importante. Cosa succede oggi In mattinata Giulio Tremonti incontrerà Umberto Bossi, nella speranza di ottenere il consenso della Lega sulla manovra. Poi, a mezzogiorno, il ministro dell’Economia illustrerà ai leader di PdL, Lega Nord e Responsabili il contenuto della legge finanziaria triennale da 43 miliardi. Questa sarà ufficialmente presentata nella riunione del Consiglio dei ministri prevista per dopodomani, giovedì, ma sarà anticipata ai ministri oggi dalle 18,30 in poi. La manovra finanziaria, poi, dovrebbe portare con sé anche la cosiddetta riforma fiscale e la rimodulazione delle aliquote.
La giornata campale di Giulio Tremonti. Perché oggi il ministro dell'Economia si gioca la permanenza al Governo, e cosa propone per la manovra finanziaria e la riforma fiscale.
Venerdì cominceranno le votazioni per eleggere i presidenti di Camera e Senato, il primo atto della nuova legislatura uscita dalle elezioni del 4 marzo. Le notizie di questi giorni sono di un accordo tra il Movimento 5 Stelle e il centrodestra per spartirsi le camere, molto però dipenderà da quello che accadrà domani e dopodomani, quando i nuovi parlamentari si riuniranno e cominceranno a votare. Camera e Senato, inoltre, eleggono i loro presidenti a scrutinio segreto e in maniera differente, e questo potrebbe rendere gli accordi più complicati, oltre a permettere elaborate tattiche e ripensamenti dell’ultimo minuto. Come si elegge il presidente delle Camera Si vota a scrutinio segreto, quindi è possibile per i deputati non rispettare le indicazioni dei loro capigruppo. Per i primi tre scrutini serve una maggioranza dei due terzi. Dal quarto in poi diventa sufficiente la maggioranza assoluta dei votanti. Nell’attuale Camera, dove nessuna forza ha la maggioranza, serve quindi un accordo trasversale o almeno l’astensione di uno dei tre principali schieramenti.
Come si eleggono i presidenti di Camera e Senato. Le votazioni saranno importanti per capire in che direzione stiamo andando, e soprattutto: l'accordo tra centrodestra e M5S reggerà?.
Alma Shalabayeva, moglie dell’oppositore kazako Mukhtar Ablyazov, espulsa dall’Italia lo scorso 31 maggio insieme alla figlia Alua di 6 anni, è arrivata con lei a Roma su un aereo di linea della Lufthansa proveniente da Francoforte. Ad attenderla c’erano anche gli altri due figli, Madina e Aldyiar. Il 24 dicembre, su richiesta sua e del governo italiano e in cambio del pagamento di una cauzione, Shalabayeva aveva ottenuto la libertà provvisoria e il visto Schengen per il rientro in Europa. L’avvocato di Shalabayeva, Anna D’Alessandro, ha detto che per ora la donna resterà in Italia, per poi spostarsi: non ci sono informazioni a riguardo ma la sua legale ha ricordato che «parte della famiglia di Shalabayeva si trova in Svizzera». Il suo arrivo in Italia, ha aggiunto, è «il riconoscimento del grande merito del ministro Bonino». Il 24 dicembre Shalabayeva aveva parlato direttamente al telefono con Emma Bonino per ringraziarla del suo impegno e di quello della diplomazia italiana che le avevano consentito di riottenere i documenti per lasciare il paese.
Alma Shalabayeva è tornata in Italia. La moglie dell’oppositore kazako Ablyazov, espulsa a maggio insieme alla figlia Alua, è arrivata a Roma: è «il grande merito del ministro Bonino», ha detto il suo avvocato.
Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC), gli scienziati ed esperti delle Nazioni Unite che studiano il riscaldamento globale, ha diffuso un nuovo rapporto speciale sul clima, dedicato soprattutto al peggioramento delle condizioni degli oceani e delle calotte di ghiaccio. Il documento è il frutto dell’analisi di circa 7mila ricerche scientifiche e nelle sue conclusioni dice che il livello del mare continua ad aumentare, i ghiacci si sciolgono rapidamente e molte specie si stanno spostando alla ricerca di condizioni più adatte alla loro sopravvivenza. Il cambiamento, scrivono gli scienziati, è dovuto principalmente alle attività umane e alle loro emissioni che peggiorano l’effetto serra. Il rapporto è il terzo degli speciali prodotti dall’IPCC nell’ultimo anno. In precedenza il Gruppo aveva pubblicato un documento sugli effetti di un aumento della temperatura media globale di 1,5 °C entro la fine del secolo, con serie conseguenze per buona parte della popolazione mondiale e un altro rapporto sugli effetti del cambiamento climatico sulle terre emerse.
Il nuovo rapporto dell’ONU sul clima che parla di gravi danni agli oceani e ai ghiacci. I mari si stanno innalzando, i ghiacci si stanno sciogliendo e interi ecosistemi sono a rischio a causa delle attività umane, dicono gli scienziati.
Circolano online da qualche giorno quattro nuove canzoni delle Spice Girls, un famoso gruppo pop molto popolare negli anni Novanta. Tre delle nuove canzoni sono inedite – “Pain Proof”, “A Day In Your Life” e “If It’s Loving on Your Mind” – mentre “Right Back at Ya” è apparsa sull’ultimo disco del gruppo, Forever, ma in una versione diversa. Le canzoni sono state registrate prima dell’uscita di Forever (pubblicato nel 2000) ma sono state poi scartate dal gruppo, che per il disco ha poi scelto di collaborare con produttori diversi. Nelle quattro canzoni non canta Geri Halliwell, che aveva lasciato il gruppo nel 1998.
Quattro nuove vecchie canzoni delle Spice Girls. Circolate online da giorni senza autorizzazione, quindici anni dopo lo scioglimento del gruppo: erano state composte per il loro ultimo disco e poi scartate.
Mercoledì sera durante la settimana della moda di Milano, in corso dal 18 al 24 febbraio, è stata presentata la terza edizione di Moncler Genius, uno degli eventi più importanti e attesi di questi giorni nel settore. Moncler Genius è tra i progetti di maggior successo di Moncler, azienda fondata in Francia nel 1952 e poi completamente trasformata dall’imprenditore comasco Remo Ruffini, che la comprò nel 2003. Molti esperti lo considerano tra i progetti più innovativi e interessanti nel mondo della moda di oggi; prevede la collaborazione con diversi stilisti e aziende di moda che reinterpretano Moncler e il suo capo più famoso, il piumino, secondo il proprio gusto e stile. Leggi anche: Com’è che Moncler va sempre meglio
Uno degli eventi più interessanti della settimana della moda a Milano. Moncler ha presentato 12 collaborazioni con diversi stilisti, ognuno ha reinterpretato il piumino a modo suo.
Due settimane fa Sky ha lanciato un’iniziativa che si chiama Beautiful Lab, ovvero il tentativo di spiegare storie e intrecci complessi con semplici video. Quello d’esordio ha puntato a una delle cose in assoluto più complicate da spiegare, ovvero la trama della telenovela Beautiful. Il video ha avuto grande successo ed è stato visto decine di migliaia di volte su internet, rimbalzando da un social network all’altro. Ora gli autori di Beautiful Lab si sono dati a ricostruire un’altra storia, meno intricata ma ugualmente appassionante e soprattutto reale: quella fra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini.
Berlusconi e Fini, in quattro minuti. Gli autori dell'apprezzata ricostruzione di Beautiful sono passati al racconto delle vicende politiche italiane.
L’1 settembre è iniziata la 30esima edizione di Visa pour l’image, un importante festival di fotogiornalismo che si svolge ogni anno a Perpignan, nel sud della Francia. Il festival è un appuntamento importante per gli appassionati di fotogiornalismo e un’occasione per vedere mostre sui lavori d’attualità di fotografi contemporanei, e incontrarli agli eventi organizzati dal festival. Le mostre si potranno visitare fino al 16 settembre. Tra le cose da vedere ci saranno le foto di Kevin Frayer e di Paula Bronstein sulla crisi dei rohingya; quelle di Miquel Dewever-Plana sulle condizioni dei minatori in Bolivia, quelle di Khalil Hamra sulla Striscia di Gaza; quelle di George Steinmetz sulla produzione di cibo e le sue conseguenze ambientali e molte altre, di cui trovate un’anticipazione nella gallery. Il programma completo con il resto delle mostre e degli incontri si trova sul sito del festival.
Un po’ di foto da Perpignan. Dove è in corso la 30esima edizione del festival di fotogiornalismo "Visa pour l'image": alcune delle mostre che potete trovarci.
Le immatricolazioni di auto nuove in Italia nel primo trimestre del 2016 sono cresciute del 20,8 per cento, a 519.123 unità vendute: quasi 91mila auto in più dello stesso periodo dell’anno scorso, che già aveva fatto segnare un +13,8 per cento rispetto al gennaio-marzo 2014. Si tratta di numeri molto positivi – che non si vedevano dal 2010 – e superiori a quelli del mercato europeo, cresciuto del 10,1 per cento nei primi due mesi del 2016. Gli esperti, però, consigliano cautela e dicono che le vendite non manterranno questo ritmo di crescita per tutto l’anno: secondo il presidente dell’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) Aurelio Nervo, alla fine del 2016 il mercato auto italiano crescerà del 7-9 per cento a circa 1,7 milioni di auto, mentre a inizio anno l’associazione dei costruttori europei ACEA aveva stimato la crescita 2016 di quello europeo al 2 per cento. Nel periodo gennaio-marzo 2016 in Italia sono andate molto bene le vendite di auto ai privati, che sono cresciute del 29,5 per cento e con 330.186 auto hanno rappresentato il 63 per cento del mercato totale: questa quota, in aumento del 4,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015, conferma il buon livello della fiducia dei consumatori registrato dalle statistiche ISTAT. Nel trimestre, le vendite alle società e i noleggi a lungo o breve termine sono invece cresciute poco meno del 9 per cento e hanno rappresentato rispettivamente il 13,9 e il 23,1 per cento del mercato.
In Italia stiamo comprando un sacco di auto nuove. Sapete quale modello sta andando meglio? Come va Volkswagen dopo lo scandalo dei motori truccati? E quante auto elettriche sono state vendute?.
Il Journal of Personality and Social Psychology è una delle più importanti e rispettate riviste sulla psicologia sociale. La sua decisione di pubblicare i risultati di uno studio scientifico sulla percezione extrasensoriale sta facendo imbufalire molti ricercatori ed esperti, che ritengono la ricerca inaffidabile e pericolosa. Lo studio sarà pubblicato nei prossimi mesi, ma una prima versione del paper scientifico è già circolata tra psicologi e ricercatori, raccogliendo numerose critiche. La ricerca, spiega Benedict Carey sul New York Times, si occupa di nove esperimenti di laboratorio realizzati nel corso degli ultimi dieci anni da Daryl J. Bem, un professore emerito della Cornell University (Stati Uniti). Bem ha testato la capacità dei propri studenti di percepire eventi casuali prima che si verifichino, come predire se una data immagine comparirà nella parte destra o sinistra di uno schermo. Le ricerche hanno coinvolto più di mille volontari e sembrano essere interessanti, almeno stando al giudizio degli esperti che hanno rivisto il paper scientifico prima di dare il via libera per la sua pubblicazione.
Si può discutere seriamente di percezioni extrasensoriali? un'importante rivista accademica ha deciso di pubblicare uno studio sulla capacità di prevedere eventi futuri, tra le critiche della comunità scientifica.
Negli ultimi tempi si è discusso molto del valore dell’attivismo online. Molti hanno iniziato a chiedersi se al proliferare di appelli e petizioni digitali corrisponda davvero un reale impegno nel tentativo di cambiare le cose. E se, in ultima analisi, l’attivismo digitale, da clic compulsivo, serva davvero a qualcosa. Secondo i più critici si tratterebbe solo di una forma degradata di partecipazione civile, che ha trasformato l’impegno in una questione di clic. Da cui il dispregiativo clicktivism. Sulle pagine del Guardian, Micah White ha scritto qualche settimana fa che il clicktivism ha alienato un’intera generazione di aspiranti attivisti, a furia di campagne inefficaci e illusorie. «Promuovendo la falsa speranza che navigare su Internet possa bastare per cambiare il mondo, il clicktivism sta all’attivismo come il McDonald’s sta a un pasto cucinato con cura: può sembrare cibo, ma gli ingredienti nutritivi più vitali si sono persi da tempo».
I rischi dell’attivismo da clic. Questo è l'articolo che potete inoltrare al vostro amico che ogni giorno vi invita ad aderire a decine di appelli e petizioni.
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi è indagato dalla procura di Firenze nell’inchiesta sui mandanti “occulti” delle stragi mafiose del 1993, gli attentati che causarono dieci morti e numerosi feriti a Firenze, Milano e Roma. Che Berlusconi fosse coinvolto nelle indagini era già stato rivelato nell’autunno del 2017, quando la procura venne autorizzata a riaprire il fascicolo sulle stragi, archiviato nel 2011. Nei due anni successivi però non si seppe più nulla del coinvolgimento di Berlusconi nell’indagine, che non produsse particolari risultati investigativi. Oggi si è scoperto che Berlusconi è ancora indagato a Firenze per quell’inchiesta (anche se non è chiaro se sia rimasto indagato tutto questo tempo o se il suo nome sia uscito e poi rientrato dai fascicoli della procura). A rendere pubblica l’indagine su Berlusconi sono stati i suoi avvocati: Berlusconi, infatti, era stato chiamato a deporre in un altro processo, quello di Palermo sulla cosiddetta “trattativa stato-mafia“. In un primo momento, gli avvocati avevano chiesto se Berlusconi avrebbe dovuto essere sentito in qualità di testimone o di indagato. Oggi però si sono risposti da soli: depositando una certificazione della procura di Firenze in tribunale a Palermo hanno chiarito che Berlusconi è ancora indagato in un procedimento collegato e quindi, quando sarà sentito, potrà avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande che gli saranno rivolte.
Silvio Berlusconi è indagato per le stragi mafiose del 1993.
Due alpinisti sono morti oggi pomeriggio a causa di una valanga sulla Grignetta, montagna in provincia di Lecco, in Lombardia. Una terza persona che era con loro si è invece salvata ed è stata recuperata dai soccorritori. L’incidente è avvenuto nel corso della scalata di un canalone, dove si è verificato il distacco della neve. Sul posto sono intervenuti tre elicotteri e unità cinofile per la ricerca delle persone intrappolate sotto la neve. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dai vigili del fuoco e dal soccorso alpino.
Due alpinisti sono morti a causa di una valanga mentre scalavano una montagna in provincia di Lecco.
Certe settimane sembra quasi che un certo ordine, famiglia o specie animale abbia deciso di farsi notare particolarmente: le agenzie fotografiche sono piene di immagini che le ritraggono e da lì poi arrivano nella rubrica delle belle foto di animali scelte dalla redazione del Post. Questa settimana ad esempio le scimmie sono protagoniste: c’è un esemplare di una delle più piccole del mondo, cioè una marmosetta, una scimmia nera che vive nel sud-est asiatico. Poi un gruppo di scimmie ragno, famose per la loro lunga coda, due saimiri, o scimmie scoiattolo, e una bertuccia che fa un po’ pensare a quel famoso quadro che viene imitato tanto su Instagram. Per i non amanti delle scimmie ci sono comunque posteriori di cigni, un maiale apparentemente felice e panda rossi cestinati. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Questa settimana animalesca è dominata dalle scimmie, da quelle con la coda di 80 centimetri a quelle che stanno nel palmo di una mano.
Il caldo di queste ultime settimane ha fatto crescere di nuovo l’attenzione sui servizi di previsioni meteo e su come alcuni di essi creino in certi casi allarmismi inutili o convinzioni errate, con la complicità dei giornali. Il Post ha chiesto al meteorologo Paolo Sottocorona, noto per occuparsi delle previsioni del tempo su La7 da molti anni, qual è la cosa migliore da fare per informarsi sul meteo invece che affidarsi semplicemente alla barra di ricerca di Google e ai siti che urlano di più. Il consiglio di Sottocorona – che in un’intervista pubblicata sul sito Sapiens ha definito i servizi meteorologici online «una giungla» – è consultare il sito delle previsioni dell’Aeronautica Militare italiana. Per due ragioni: perché di previsioni migliori sull’Italia non se ne possono trovare (al massimo di equivalenti) e perché cercandone altrove si rischia di finire in alcuni siti che usano titoli esagerati e scorretti per ottenere più clic.
Come informarsi sul meteo online evitando allarmismi e fregature. Lo abbiamo chiesto al meteorologo Paolo Sottocorona, che consiglia di lasciar perdere la maggior parte dei siti più famosi.
È nato un piccolo caso politico e giornalistico – in questi giorni di vuoto spinto politico e giornalistico – attorno a un episodio avvenuto (o non avvenuto, e questo è il punto) durante il vertice sulla sicurezza nucleare a Seul, in Corea del Sud, e a cui i media avevano dato molto rilievo. Intorno alle 15 – ora italiana – del 27 marzo, le agenzie di stampa hanno dato questa notizia: che Fabrizio Cicchitto da Roma aveva telefonato a Mario Monti per parlargli di un problema del PdL sul disegno di legge “anticorruzione”, e che lo stesso Monti per questo aveva dovuto lasciare i lavori e si era così perso un pezzo del discorso di Barack Obama, in cui tra l’altro il presidente statunitense aveva lodato il precedente intervento di Monti. L’episodio è circolato molto e ha trovato spazio anche il giorno dopo sui giornali italiani, riassunto anche dal Post (qui il Corriere spiegava invece il tema della telefonata di Cicchitto). Fabio Martini ne ha scritto così sulla Stampa.
Obama ha elogiato Monti o no? alcuni giornali hanno sostenuto che l'aneddoto fosse una balla, ma hanno sbagliato le indagini.
Giovedì 14 dicembre in Italia è stata approvata in via definitiva la cosiddetta legge sul testamento biologico, che si intitola “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari” e che è composta da 8 articoli: introdurrà entro alcuni limiti il diritto all’interruzione delle terapie, che finora doveva passare dai tribunali e il diritto a decidere per sé nel caso in cui a un certo punto si sia impossibilitati a farlo. Quale diritto introduce la legge? All’articolo 1 si dice che la legge «tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona». Stabilisce che nessun trattamento sanitario possa essere iniziato o proseguito senza il consenso «libero e informato» della persona interessata.
Come si fa, concretamente, il testamento biologico. Come e dove scriverlo, chi può decidere al posto nostro, a cosa non si può acconsentire: le cose da sapere.
La società statunitense di scarpe sportive New Balance ha presentato a inizio luglio una nuova campagna marketing, nel tentativo di rafforzare l’immagine del suo brand a livello internazionale e avanzare nel mercato delle sneaker, arrivando a competere direttamente con Nike, che è la società più forte del mondo in questo settore. New Balance è conosciuta soprattutto per le sue scarpe da corsa e per una sua popolarità di uso quotidiano presso un paio di generazioni di maschi con inclinazioni digitali, ambientaliste, elitarie: ma negli ultimi anni si è anche dedicata alla produzione di scarpe da calcio, baseball e tennis. L’amministratore delegato Rob DeMartini ha detto a Bloomberg che l’obiettivo è quello di essere tra i primi tre brand sportivi, ma secondo Business Insider questo obiettivo sembra procedere con quello, meno esibito, di estendersi ulteriormente anche al campo del casual, assecondando la tendenza – chiamata spesso “athleisure” – di indossare un abbigliamento sportivo anche nella vita quotidiana, o di abbinare le sneaker anche ad abiti formali. New Balance è di Boston, ed è un’azienda molto più piccola di Nike: le sue entrate hanno raggiunto i 3,3 miliardi di dollari nel 2014 e quest’anno prevedono di arrivare ai 4 miliardi. È ancora lontana dai 27,8 miliardi di dollari di Nike, ma le sue vendite annuali sono cresciute del 15% negli ultimi cinque anni, quelle di Nike del 10%.
New Balance vuole rincorrere Nike. La nuova campagna e i nuovi progetti delle scarpe atletiche "diverse" puntano sullo sport, ma si vede che tengono d'occhio anche la moda.
Questa settimana Rolls Royce dovrebbe pubblicare uno dei bilanci peggiori nella storia del sistema industriale britannico. Secondo il Guardian Rolls Royce dovrebbe annunciare una perdita di 4,7 miliardi di euro (4 miliardi di sterline), causata in parte dai timori per le conseguenze di Brexit, dal crollo della sterlina e in parte da un accordo in un processo per corruzione che è costato alla società quasi 900 milioni di euro (670 milioni di sterline). Dal voto sull’uscita dall’Unione Europea a giugno la sterlina ha perso circa un quinto del suo valore. Oggi il principale business di Rolls Royce è nel settore aerospaziale, in particolare nella produzione di motori e turbine. In questo settore la maggior parte degli scambi avviene in dollari, quindi la società è stata danneggiata in maniera particolare dal calo della sterlina (per questa ragione Rolls Royce ha grosse riserve di contante che può utilizzare per proteggersi dalle svalutazioni, come quelle di questi mesi).
Rolls Royce perderà un sacco di soldi. Quasi cinque miliardi in un solo anno per colpa di Brexit e di uno scandalo di corruzione, ma calo della sterlina a parte la società sta andando bene.
Settimana prossima riaprono le scuole e certe incombenze non si fanno attendere. Che siate genitori di un seienne che inizia la prima elementare, che abbiate già cinque figli a scuola, che siate liceali abbandonati alle vostre responsabilità, dall’acquisto dei libri di testo non si scappa. Meglio pensarci subito allora, possibilmente senza code in libreria e sfruttando qualche sconto quando possibile. Abbiamo messo insieme alcune informazioni utili per comprare online i libri scolastici, nuovi, usati e in alcuni casi con sconti e promozioni interessanti. Amazon In questo periodo su Amazon c’è una pagina dedicata ai libri scolastici dove si può fare una ricerca per istituto, selezionare la classe e acquistare tutti o una parte dei libri di testo per l’anno che viene. I libri comprati entro il 15 settembre si possono restituire fino al 15 ottobre. Inoltre, fino al 31 agosto, se oltre ai libri scolastici si acquistano anche articoli per una spesa di almeno 20 euro, si riceve da Amazon un buono da 5 euro per l’acquisto successivo. Nella settimana dal 2 al 9 settembre inoltre su Amazon ci saranno diversi sconti su prodotti utili a chi comincia il nuovo anno scolastico, come zaini, quaderni e computer portatili, oltre che su altri articoli di elettronica, arredamento, bellezza e altro.
Libri scolastici e come comprarli online, anche usati. Tutti i siti dove trovare le liste, fare l'ordine e riceverli in tempo sfruttando anche qualche sconto.
Ieri l’ufficio di presidenza del PdL ha chiesto alla presidenza della Camera di calendarizzare la discussione sulla legge sulle intercettazioni – già approvata al senato – per il 29 luglio: subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria, in tempo per essere discussa e approvata prima delle vacanze estive. Il presidente della camera Fini si è adeguato, non prima di avere giudicato però “irragionevole” la richiesta. Berlusconi e il PdL chiedono di discutere la legge il 29 luglio per due ragioni fondamentali. La prima è il desiderio di arrivare alle vacanze estive avendo risolto e chiuso tutti i delicati capitoli legislativi in discussione in questi giorni: la manovra finanziaria, la legge sulle intercettazioni, il lodo Alfano costituzionale e magari l’elezione di un nuovo vicepresidente del CSM. La seconda – vi fa riferimento un retroscena su Repubblica – è il timore che durante l’estate possano saltare fuori delle nuove intercettazioni. La terza ragione è lanciare un messaggio preciso ai finiani, la cui strategia sulle intercettazioni prevede invece la derubricazione della legge a questione non urgente, quindi affrontabile con calma a settembre, per magari modificarla e quindi farla tornare al senato: Berlusconi vuole chiudere subito.
La prova di forza sulle intercettazioni. Il PdL vuole portare la legge alla Camera a fine luglio, i finiani tentennano: oggi è il giorno chiave, ecco cosa c'è in ballo.
Ieri sera, a chiusura della puntata di “Ballarò”, è andata in onda l’undicesima puntata del “Candidato”, una nuova serie tv con Filippo Timi, diretta da Ludovico Bessegato (regista e ideatore di Kubrick – Una Storia Porno). Nella serie, Timi interpreta Piero Zucca, un ex-postino che vince un po’ per caso le primarie di un grande partito e si trova ad essere candidato premier in campagna elettorale, affiancato da uno staff di esperti della comunicazione. La puntata di ieri sera parla della cosa fondamentale di una campagna elettorale: il programma di governo (anche se poi non lo legge nessuno non va bene copiarlo da un candidato russo).
L’undicesima puntata del “Candidato”, con Filippo Timi. Sulla cosa fondamentale: il programma di governo (anche se poi non lo legge nessuno non va bene copiarlo da un candidato russo).
La settimana scorsa un teleobiettivo usato per scattare oltre 300 fotografie sulla Luna nel 1971 è stato venduto all’asta per oltre 435mila dollari. Il cimelio spaziale era il più pregiato tra quelli messi insieme da RR Auction, una casa d’aste che già in passato aveva curato la vendita di diversi oggetti utilizzati nei primi decenni delle esplorazioni della Spazio. Il teleobiettivo era parte integrante della fotocamera Hasselblad utilizzata durante le missioni Apollo e da più di 40 anni era di proprietà di Dave Scott, che partecipò alla missione dell’Apollo 15 tra i mesi di luglio e agosto del 1971. Al suo ritorno sulla Terra, la NASA gli permise di tenere il teleobiettivo come ricordo, cosa piuttosto comune all’epoca e che consentì a molti astronauti di mettere insieme intere raccolte di cimeli spaziali, che finiscono spesso nelle aste per gli appassionati. Il teleobiettivo è lungo 30 centimetri ed è uno degli oggetti più ingombranti messi all’asta tra quelli usati sulla superficie lunare. La vendita di RR Auction nel complesso è andata molto bene con molti oggetti venduti a più di 20mila dollari. Dopo il teleobiettivo, l’oggetto pagato di più è stato un ingombrante computer utilizzato per tenere sotto controllo la rotta tenuta dal razzo spaziale Saturn V, il più grande mai costruito per l’esplorazione dello Spazio: è stato comprato a più di 59mila dollari. Una collezione di medaglie commemorative delle missioni verso la Stazione Spaziale Internazionale ha raccolto oltre 57mila dollari, mentre una mappa usata sulla Luna dagli astronauti è arrivata a 53mila dollari.
Le cose che si possono comprare a un’asta spaziale. Cimeli di ogni tipo, tornati da viaggi nello spazio negli ultimi 60 anni.
Dopo essere stato scartato per quasi un secolo, il brontosauro potrebbe tornare a essere considerato un genere a sé come lo aveva immaginato il suo scopritore nella seconda metà dell’Ottocento. Anche se il nome è comunemente utilizzato per indicare un tipo di dinosauri erbivori di grandi dimensioni, riconoscibili per il loro lunghissimo collo, il brontosauro in realtà non rientra nella classificazione ufficiale dei dinosauri: la maggior parte degli studiosi ha ritenuto fino a oggi che il suo specifico genere in realtà non sia mai esistito e che gli esemplari scoperti appartenessero a un altro genere, quello dell’Apatosaurus. Le cose potrebbe cambiare in seguito a una nuova ricerca condotta nel Regno Unito e nel Portogallo, secondo cui il genere Brontosaurus dovrebbe essere ritenuto corretto. Da dove viene il brontosauro Nel 1879 il paleontologo statunitense Othniel Charles Marsh pubblicò uno studio in cui annunciava di avere scoperto un nuovo genere di dinosauro, basandosi sull’osservazione di un grande fossile ritrovato in uno scavo nel Wyoming: scrisse che aveva caratteristiche tali da potere essere considerato appartenente a un genere diverso da quello dell’Apatosaurus scoperto sempre da lui un paio di anni prima. Marsh concluse quindi che il nuovo fossile appartenesse a un nuovo genere e lo chiamò Brontosaurus excelsus (nella tassonomia utilizzata per le scienze naturali, il genere mette insieme diverse specie che hanno caratteristiche simili tra loro; di solito è indicato con la maiuscola quindi in questo caso Brontosaurus, seguito da una parola minuscola che indica la specie).
Il ritorno del brontosauro. Per oltre un secolo non è rientrato nella classificazione ufficiale dei generi di dinosauri, ma ora un gruppo di paleontologi dice che merita di essere considerato a parte.
Icarus, il documentario sullo scandalo del doping nello sport russo diretto da Bryan Fogel e prodotto da Dan Cogan, ha vinto il premio Oscar per il miglior documentario dell’anno. Insieme agli articoli di giornale e alle indagini degli ultimi mesi, Icarus è stato uno dei resoconti più completi e accurati sullo scandalo che ha portato alla storica esclusione della Russia dalle ultime Olimpiadi, ma era stato ideato per essere tutt’altra cosa. Fogel, che è un ciclista amatore, aveva infatti iniziato a lavorare a un film che documentasse il suo tentativo di doparsi: si era messo in contatto con il medico Grigory Rodchenkov, capo del laboratorio antidoping russo, e intendeva raccontare quanto fosse facile assumere sostanze illecite e scoprire se sarebbe state in grado di migliorare le sue prestazioni. Le cose, poi, hanno preso una piega diversa. Il produttore Dan Cogan e il regista Bryan Fogel con l’attrice Laura Dern al Dolby Theatre di Los Angeles (Alberto E. Rodriguez/Getty Images)
Icarus, il documentario sul doping russo che ha vinto l’Oscar. Era nato per mostrare quanto fosse facile doparsi per un ciclista amatore, ma si è imbattuto in uno dei più grandi scandali della storia dello sport.
Alphabet, la società creata nel 2015 per gestire le attività di Google, ha annunciato che dal prossimo gennaio Eric Schmidt non sarà più presidente del consiglio di amministrazione della società: rimarrà nel consiglio e avrà un ruolo di consulente tecnico. Schmidt – che ha 62 anni – era arrivato a Google nel 2001 e fino al 2011 ne era stato CEO (una sorta di amministratore delegato). Aveva poi gestito la transizione da Google ad Alphabet, che aveva implicato una complessa ristrutturazione aziendale. Alphabet ha detto che il prossimo presidente del consiglio di amministrazione non avrà ruoli esecutivi.
Dal prossimo gennaio Eric Schmidt non sarà più presidente del consiglio di amministrazione di Alphabet.
Il colonnello dei carabinieri Lorenzo Sabatino, nel 2009 capo del nucleo operativo di Roma e oggi comandante provinciale dei carabinieri a Messina, è indagato per manomissione delle prove relative all’omicidio di Stefano Cucchi – il 31enne romano morto nel 2009 pochi giorni dopo essere stato arrestato per spaccio di droga. Lo scrive Repubblica, secondo cui il colonnello è stato interrogato mercoledì pomeriggio dal pm Giovanni Musarò, che gli ha contestato il reato di favoreggiamento per aver occultato e manipolato, nel novembre 2015, delle prove che si trovavano nel Reparto Operativo dell’Arma di Roma, di cui Sabatino era allora comandante. Ci sono diversi altri pubblici ufficiali indagati per le manipolazioni delle relazioni di servizio su quanto accadde a Cucchi la sera del 15 ottobre 2009, soprattutto da quando a ottobre scorso un carabiniere ammise il pestaggio. Cucchi morì dopo una settimana nel reparto carcerario dell’ospedale Sandro Pertini di Roma.
Anche un colonnello dei carabinieri è indagato per i depistaggi sul caso Cucchi.
Domani, venerdì 16 giugno, uscirà il numero di luglio di IL, il magazine mensile del Sole 24 Ore. È la “Summer Fiction Issue”, ma si parla anche di Lituania e di festival estivi in giro per l’Italia e il mondo. Il direttore Christian Rocca nei giorni scorsi ha anticipato sul sito della rivista alcuni contenuti del numero in uscita: Dodici grandi autori italiani, vincitori di Premi Strega negli anni scorsi e finalisti di quest’anno, hanno scritto altrettanti racconti originali appositamente per il nostro annuale Summer Fiction Issue.
Un po’ di pagine del nuovo numero di IL. È la "Summer Fiction Issue", con dodici racconti originali di dodici autori italiani, ma si parla anche di Lituania e di festival estivi.
Durante le manifestazioni di lunedì 9 dicembre del cosiddetto “movimento dei Forconi”, a un certo punto in alcune città i poliziotti si sono tolti il casco: il gesto è stato interpretato da molti commentatori e dai manifestanti stessi come una prova di solidarietà della polizia nei confronti dei motivi della protesta, ma sono poi circolate smentite ufficiali e opinioni discordanti.
I poliziotti si sono tolti il casco per solidarietà con i manifestanti? lo dicono Beppe Grillo e i sindacati della polizia, lo smentisce la questura di Torino: i video girati durante le proteste di ieri.
Tutte le grandi storie d’amore hanno una fine, dicono, e quella tra Apple e Adobe sembra non fare eccezione. Le due società hanno convissuto in pace per anni, contribuendo in alcuni casi l’una al successo dell’altra, ma l’idilio è ormai finito. Adobe non ha certo gradito la decisione di Apple di fare a meno di Flash, il programma per la visualizzazione dei contenuti multimediali online, nei propri iPhone e iPad, né ha ben digerito la lettera aperta di Steve Jobs sul futuro del Web senza il proprio piccolo applicativo. Quelli di Adobe avrebbero potuto rispondere alle provocazioni con una campagna infuocata contro Apple, ma hanno invece scelto di spiazzare l’antagonista: niente odio, solo amore. Da qualche giorno, numerosi spazi online sono stati invasi da un’insolita campagna pubblicitaria di Adobe molto semplice e inequivocabile al grido di “Noi amiamo Apple”.
Ti amo e poi ti odio. Storia dei tormentati rapporti tra Adobe e Apple, giunti a parlarsi via inserzioni sui giornali.
Sabato e domenica, il presidente della Camera Roberto Fico – che ha ricevuto un mandato esplorativo da Sergio Mattarella per verificare la possibilità di formare un nuovo governo politico – ha incontrato le forze parlamentari che appoggiavano Giuseppe Conte prima della crisi, a partire da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Liberi e Uguali e Italia Viva, che la crisi l’ha innescata con la dimissione delle sue ministre dal governo. Domenica, dopo aver completato le consultazioni con i partiti minori, Fico ha ribadito la disponibilità dei partiti a formare una nuova alleanza spiegando che da domani ci saranno degli incontri per discutere i temi e il programma di un possibile nuovo governo. Nei colloqui con Fico, i principali partiti si erano detti disposti a formare nuovamente l’alleanza che sosteneva il secondo governo Conte prima della crisi, includendo anche Italia Viva. In modo diverso, tuttavia, tutti i partiti e i gruppi parlamentari avevano parlato dell’esigenza di un “patto” o programma di coalizione per stabilire le priorità del prossimo governo e le cose di cui non si dovrà occupare.
Come sono andati i primi incontri di Fico. Le forze parlamentari che appoggiavano Conte sono disponibili a una nuova alleanza, ma vogliono un accordo sul programma.
Per la prima volta fisici e astronomi sono riusciti a osservare direttamente le onde gravitazionali e le emissioni di luce da un medesimo evento, un risultato molto importante per capire come funziona l’Universo e ciò che lo tiene insieme. I dati raccolti dai telescopi indicano che è stata osservata la fusione di due stelle di neutroni, un evento che implica la produzione di enormi quantità di energia e la dispersione di elementi come oro e platino attraverso l’Universo. La scoperta è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa presso il National Press Club di Washington, Stati Uniti, alle 10 di oggi (le 16 in Italia); i suoi dettagli sono stati pubblicati su Science, Nature e altre riviste scientifiche. Oltre a chiarire alcuni effetti legati alla produzione delle onde gravitazionali, le nuove rilevazioni confermano l’esistenza delle kilonovae e danno nuovi elementi alle teorie secondo cui i lampi di raggi gamma (gamma ray burst), il fenomeno più energetico in tutto l’Universo, siano prodotti dalla fusione (coalescenza) di due stelle di neutroni. L’uso in parallelo degli osservatori per le onde gravitazionali e dei telescopi apre inoltre nuove grandi opportunità per localizzare più facilmente grandi eventi cosmici, in breve tempo e con più precisione (astronomia multimessaggero). Se vi sta girando la testa è normale: ora proviamo a capirci qualcosa di più.
C’è una nuova storica scoperta sull’Universo. Per la prima volta, grazie alla rilevazione delle onde gravitazionali, è stato possibile risalire alla fusione di due stelle di neutroni: un evento teorizzato da più di 30 anni.
Domenica 3 novembre il Corriere della Sera ha pubblicato un commento di Enrico Marro sui primi effetti del cosiddetto “bonus assunzioni”, annunciato per la prima volta dal governo lo scorso fine giugno. L’iniziativa, aveva spiegato all’epoca il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, sarebbe servita per incentivare l’assunzione di nuovo personale da parte delle imprese grazie a un fondo di quasi 800 milioni di euro messo a disposizione dallo Stato, contrastando il fenomeno della disoccupazione giovanile in 20 mesi. Secondo Marro, che si occupa da tempo di economia per il Corriere, il provvedimento non ha dato i frutti sperati e annunciati dal governo. Scrive Marro:
Letta, Grillo e il “bonus assunzioni”. Chi ha ragione tra il presidente del Consiglio, il capo del M5S e il Corriere?.
Il gruppo del lusso francese LVMH – che controlla aziende di moda come Louis Vuitton, Bulgari, Fendi, Givenchy, Kenzo e Loro Piana, di orologi come TAG Heuer, di alcolici come Moët & Chandon, di cosmetici come Sephora e di editoria come Les Échos e Le Parisien – ha pubblicato il rapporto finanziario dei primi sei mesi del 2018. I ricavi sono cresciuti del 10 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a 21,8 miliardi di euro, e gli utili di oltre 3 miliardi di euro, un aumento del 41 per cento; i profitti operativi sono di 4,6 miliardi. Un portavoce del gruppo ha detto che in sei mesi LVMH ha raggiunto gli stessi risultati dell’intero 2010. Le vendite sono aumentate in tutte le aree geografiche e in tutte le categorie di prodotti, e sono state sorrette soprattutto dagli acquisti nel mercato cinese e dai soliti ottimi risultati di Louis Vuitton; la collezione di Virgil Abloh, nuovo direttore creativo della linea uomo, non è ancora in vendita e non ha quindi inciso sui risultati. Il suo arrivo è stato comunque citato come tra i motivi di soddisfazione del gruppo durante la conferenza stampa, insieme alla collezione maschile di Dior disegnata dal nuovo direttore creativo Kim Jones, alla nomina di Hedi Slimane come nuovo direttore creativo di Céline; e alla decisione di Meghan Markle di indossare un abito da sposa disegnato da Clare Waight Keller, direttrice artistica di Givenchy. Continua invece la crisi di Marc Jacobs, che ha perso denaro ma meno dell’anno scorso. Le prestazioni di Bulgari sono state definite «eccezionali» e sono andati bene anche i ricavi di Sephora.
Nel 2018 i profitti del gruppo del lusso LVMH sono cresciuti del 41 per cento.
C’è un rito che accomuna centinaia di milioni di abitanti della Terra nella stagione estiva: a un certo punto della giornata guardano in alto, sfilano dalla loro borsa o zaino un flacone, lo spremono e iniziano a impiastrarsi con una strana sostanza oleosa dal profumo dolciastro. Altri li guardano e alzano un sopracciglio, poi magari dopo qualche giorno e una scottatura sulle spalle rimpiangono di non essersi messi la crema solare: “E adesso? Mi verrà mica il cancro?”. I dermatologi consigliano a tutti di fare “il rito” prima di esporsi per molte ore al sole, per evitare danni seri alla pelle che, a lungo andare, possono aumentare il rischio di sviluppare un tumore. Il problema è che in pochi sanno come funzionano davvero le creme solari, il significato effettivo dei numeri sulle loro confezioni e per quanto tempo dura il loro effetto. Senza contare miti e leggende di vario tipo, a partire dal luogo comune più famoso e pericoloso: “se usi le creme non ti abbronzi”. È tempo di fare chiarezza, o almeno di provarci.
Tutto sulle creme solari. Come si mettono, quanto durano, cosa vogliono dire i numeri sulle confezioni e perché sono importanti per la salute (sul serio).
Il direttore della Banca Nazionale Svizzera (BNS) Philipp Hildebrand si è dimesso stamattina dal suo incarico. Lo ha comunicato la BNS con una nota che precisava che le dimissioni avranno effetto immediato. Hildebrand è stato costretto alle dimissioni a causa di una transazione privata in valuta straniera fatta l’estate scorsa da sua moglie, Kashya Hildebrand, ex trader per un fondo americano. La notizia dell’operazione è stata diffusa qualche giorno fa: Kashtya Hildebrand lo scorso agosto ha effettuato una vendita di valuta svizzera per un importo di 500.000 dollari attraverso la Banca Sarasin, presso cui la coppia detiene dei conti privati. La scandalo è nato dal fatto che l’acquisto dei dollari, che le ha fatto guadagnare 75mila franchi, sarebbe stato effettuato tre settimane prima che la BNS decidesse di fissare il franco svizzero all’euro, determinandone la svalutazione. Il sospetto è che la moglie di Hildebrand abbia ricevuto informazioni riservate prima di disporre l’operazione. Giovedì scorso Hildebrand ha dichiarato di non aver commesso alcun errore dal punto di vista giuridico, ma non è stato in grado di dimostrare che la moglie non avesse ricevuto informazioni riservate né che le operazioni incriminate siano state fatte dalla moglie di propria iniziativa e non da lui.
Il capo della Banca centrale svizzera si è dimesso. È sospettato di aver rivelato informazioni riservate alla moglie, avvantaggiando i suoi affari.
Tre giorni fa lo scrittore Roberto Saviano ha proposto in un articolo su Repubblica di candidare l’ultimo libro della scrittrice Elena Ferrante al premio Strega, il più importante premio letterario italiano. Nella proposta di Saviano convergevano tre temi particolari legati all’editoria italiana: le da sempre discusse pratiche di scelta dei vincitori del premio Strega, legate soprattutto al potere delle grandi case editrici che ambiscono alla promozione legata a quel premio; il particolarissimo caso di Elena Ferrante, scrittrice di pseudonimo e di misteriosa identità di cui si parla da tempo, e pubblicata con grande seguito in una piccola casa editrice (e/o), la quale si tiene con rigore fuori dalle dinamiche di comunicazione e pubblicità editoriali (pur avendone creata una propria con questa scelta); la attualissima grossa crisi di vendite delle case editrici italiane, che genera grosse agitazioni in questi anni anche intorno a tradizionali fattori di pubblicità come il premio Strega facendogli perdere ruolo e rilievo. La proposta di Saviano era quindi – nelle sue parole – “per sparigliare”, rispetto alle annuali candidature di libri “forti” in termini di competitività (il premio è attribuito col voto di quattrocento giurati invitati, detti “amici della Domenica”) da parte delle grandi case editrici. E Saviano chiedeva – come da regolamento – il consenso della stessa Ferrante. La proposta ha avuto subito diverse adesioni, e da parte dell’altro grande quotidiano italiano – il Corriere della Sera – ne ha scritto favorevolmente Pigi Battista. Martedì mattina l’autore o autrice che si firma Elena Ferrante ha quindi risposto a Saviano, su Repubblica, ringraziando e accettando, a modo suo.
“Fate del mio libro ciò che vi pare”. La scrittrice Elena Ferrante (cioè chi si firma così) accetta a modo suo la candidatura al premio Strega proposta da Roberto Saviano.
L’ISTAT ha pubblicato qualche giorno fa i dati definitivi sugli incidenti stradali avvenuti nel 2015, un aggiornamento di quelli parziali pubblicati prima dell’estate. In Italia da gennaio a dicembre 2015 ci sono stati in tutto 174.539 incidenti con lesioni a persone. Rispetto all’anno precedente il dato è diminuito, mentre è aumentato il numero di morti. L’ISTAT considera “vittime” le persone morte entro 30 giorni dalla data dell’incidente: l’anno scorso sono state 3.428, l’1,4 per cento in più rispetto al 2014. È la prima volta dal 2001 che questo dato cresce invece di diminuire. Il numero dei feriti è diminuito ma sono aumentati quelli gravi, che sulla base dei dati della dimissione ospedaliera sono stati circa un migliaio in più rispetto al 2014 (+6,4 per cento).
I dati sugli incidenti stradali del 2015 in Italia. È diminuito il numero degli incidenti rispetto al 2014, ma è aumentato quello dei morti.
È il tipico genere di strafalcioni sulla politica estera per cui i politici americani vengono derisi per giorni – e a volte per anni. Ma in Italia siamo più indulgenti, vuoi per il minor ruolo sul piano internazionale, vuoi perché con il politico in questione si tende a essere abituati a ben altro, e non gli si attribuiscono grandi competenze su come va il mondo. Però è esemplare che Antonio Di Pietro, leader di uno dei più importanti e vivaci partiti italiani, non solo non abbia le idee chiare sulla missione NATO in Afghanistan, ma addirittura usi queste idee confuse per far valere i suoi argomenti. Mercoledì sera su Raiuno Di Pietro ha introdotto in una discussione sulle politiche economiche del governo anche una protesta contro la presenza italiana nella missione militare NATO in Afghanistan, e di fronte all’obiezione del conduttore che “ci sono dei trattati internazionali” ha risposto:
Di Pietro, la Germania e l’Afghanistan. Il leader del secondo partito d'opposizione ieri sera in tv aveva le idee poco chiare sulla politica internazionale.
Al comune di Firenze mancano settanta milioni di euro per far quadrare il suo bilancio: quaranta arriveranno dallo stato, grazie al nuovo decreto “Sostegni” annunciato la scorsa settimana dal presidente del Consiglio Mario Draghi, mentre per gli altri trenta non ci sono certezze e se non ci penserà il governo, con un ulteriore decreto, il comune sarà costretto a tagliare i servizi oppure, aumentare le tasse o entrambe le cose. È la situazione in cui si trovano tutti i comuni italiani che nel 2020 hanno visto diminuire drasticamente le loro entrate a causa della pandemia e che speravano che nel 2021 ci fosse un graduale ritorno alla normalità. Così però non è stato.
La pandemia sulle finanze dei comuni italiani. Nel 2020 le entrate sono calate di 4,6 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, e probabilmente molti comuni ricorreranno a tagli nei servizi e aumento delle tasse.
Tra chi valeva la pena fotografare in settimana ci sono persone che non si vedano da un po’, come la regina Elisabetta II, Russel Crowe e Natalie Portman, quest’ultimi a una partita di rugby a Sydney. Poi la prima ministra scozzese Nicola Sturgeon con una mascherina con le proprie iniziali, la prima coppia omosessuale a essersi sposata nel mondo, Kamala Harris all’asilo, Brigitte Macron con il suo cane Nemo e Regé-Jean Page, il duca della serie tv di Netflix Bridgerton. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Natalie Portman, la regina Elisabetta e il duca di "Bridgerton", tra le persone da fotografare in settimana.