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Venerdì 27 marzo un tribunale di San Francisco, negli Stati Uniti, ha respinto una causa presentata dalla 45enne Ellen Pao – attuale CEO ad interim del social network Reddit – nei confronti della sua precedente azienda, il fondo di investimento speculativo Kleiner Perkins Caufield & Byers (KPCB). Nel 2012 Pao aveva fatto causa a KPCB – che investe da anni in società come Google, Uber e Amazon – sostenendo di essere stata discriminata sul posto di lavoro in quanto donna: Pao ha raccontato di essere stata esclusa da riunioni e convegni importanti e di non aver ricevuto una promozione che invece meritava. Ha aggiunto di essere stata molestata sessualmente da un suo collega con cui in precedenza aveva avuto una relazione. Il tribunale di San Francisco ha deciso di dare ragione a KPCB, che nel corso del processo ha sostenuto che Pao negli anni ha tenuto un comportamento poco collaborativo con i propri colleghi e che in generale non era sufficientemente brava per meritarsi la promozione a socio “anziano” della società. Il processo è stato molto seguito perché tratta un argomento parecchio discusso negli Stati Uniti: la scarsa presenza e la presunta discriminazione delle donne nei consigli di amministrazione e nei posti chiave di società che si occupano di tecnologia e investimenti sulla tecnologia. Farhad Manjoo, che si occupa di cose di tecnologia per il New York Times, ha scritto che nonostante Pao abbia perso, la sua causa «ha aperto un dibattito sulla condizione delle donne in un’industria che sebbene parli spesso di trasparenza e progresso è sempre stata molto riservata riguardo i propri difetti».
Ellen Pao e il sessismo nella Silicon Valley. L'attuale CEO di Reddit ha perso una causa per discriminazione con la sua vecchia società, che ha fatto riparlare dei problemi di sessismo nelle società di tecnologia.
La celebre influencer statunitense Kim Kardashian e il rapper Kanye West divorzieranno, scrive TMZ, sito scandalistico solitamente molto affidabile per le notizie sulle celebrità statunitensi. Fonti a conoscenza dei fatti hanno detto a TMZ che la coppia non avrebbe ancora fissato una data per il divorzio ma che la decisione sarebbe stata consensuale. La notizia è stata confermata a Reuters da un portavoce del tribunale di Los Angeles. Secondo TMZ i due, che sono sposati dal 2014 e che hanno 4 figli, vivrebbero separati già da alcuni mesi. – Leggi anche: Kanye West non andrebbe preso sul serio
Kim Kardashian e Kanye West divorzieranno, scrive TMZ.
Questa domanda è comparsa originariamente su Quora, un social network basato su un sistema di domande e risposte e a cui partecipano esperti e addetti. Quora è anche su Twitter, Facebook e Google Plus. La risposta a questa domanda riguardo il buon sushi è stata fornita da Adam Goldberg, autore di pubblicazioni di genere culinario e di un blog di cucina molto seguito. Ecco una serie di cose che ho notato e che aiutano a distinguere il buon sushi dal gran sushi. Quando parlo di “gran sushi” intendo quello che si mangia in ristoranti di Tokyo molto famosi come “Sukiyabashi Jiro”, leggendario ristorante su cui è stato girato anche un film documentario molto apprezzato nel 2011 (“Jiro e l’arte del sushi”), oppure “Sawada” e “Kyubei”, due dei più frequentati ristoranti sushi del quartiere Ginza. Oppure ancora “Sushi Mizutani”, ristorante premiato con 3 stelle, il massimo riconoscimento, sulla Guida Michelin (come anche “Sukiyabashi Jiro”).
Come si riconosce un buon sushi. Un esperto di cucina ha frequentato i migliori ristoranti di sushi a Tokyo e ha fornito una serie di consigli utili: niente tavoli, intanto.
La società statunitense WeWork ha annunciato di avere stretto un accordo per acquisire MeetUp, il social network per facilitare gli incontri tra gruppi di persone che condividono gli stessi interessi. I dettagli dell’accordo non sono stati resi pubblici, ma per WeWork è un’importante acquisizione perché consentirà di estendere i propri servizi ai circa 35 milioni di iscritti a MeetUp. WeWork esiste dal 2010 e si occupa di organizzare e gestire iniziative per spazi di lavoro condivisi, community e altri servizi per le aziende. È presente in 17 paesi e ha una valutazione intorno ai 20 miliardi di dollari. In Italia molti pensano che i MeetUp siano legati al Movimento 5 Stelle, perché la piattaforma fu molto usata da Beppe Grillo nelle fasi di formazione del movimento politico, ma in realtà il social network è usato per una miriade di altri scopi oltre la politica, dai circoli di lettori agli appassionati di cinema e di qualsiasi altra attività che preveda di organizzare incontri.
Il servizio di coworking WeWork ha acquisito MeetUp.
Giovedì 7 novembre è stato il primo giorno di Twitter in borsa. Le azioni della società sono acquistate e vendute nel listino del New York Stock Exchange. Il debutto di Twitter sui mercati era molto atteso dagli analisti, che vogliono scoprire quale sarà l’atteggiamento degli investitori nei confronti della società a circa un anno e mezzo di distanza dalla quotazione di Facebook, e oggi ci sono molti commenti che sottolineano le analogie e le differenze tra le due operazioni. Il primo giorno di contrattazioni è stato un successo per Twitter: il titolo è cresciuto del 73 per cento e ha chiuso a 44,94 dollari dai 26 stabiliti come prezzo di apertura. Secondo i dati di Bloomberg, è la miglior partenza per una IPO (offerta pubblica iniziale) di oltre un miliardo di dollari dal 2007, e il giorno successivo il titolo ha cominciato di nuovo in crescita. Bloomberg aggiunge anche, citando alcune fonti interne, che la società ha ricevuto richieste di azioni al prezzo iniziale di 26 dollari trenta volte più numerose delle azioni che aveva da offrire a quel prezzo.
Il successo in borsa di Twitter. Almeno nel suo primo giorno: per i commentatori la società non ha fatto l'errore di Facebook e ha indovinato il prezzo iniziale con cui presentarsi sul mercato.
Alle 11.42 di oggi, 16 aprile, c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 con epicentro 6 chilometri a sud-est di Cerignale, in provincia di Piacenza. Si tratta della seconda scossa in poche ore nella zona: ieri una prima, di magnitudo 3.5, era stata registrata alle 22.02, nella zona di Ferriere, sempre in provincia di Piacenza. [DATI #RIVISTI] #terremoto ML 4.2 ore 11:42 IT del 16-04-2020 a 6 km SE Cerignale (PC) Prof=3Km #INGV_24272751 https://t.co/25ECHove2K
C’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 in provincia di Piacenza.
Un professore del liceo Giambattista Vico di Napoli, che si trovava agli arresti domiciliari dopo essere stato accusato di aver avuto rapporti sessuali con due studentesse, si è ucciso sabato pomeriggio. Il professore, 53 anni, era sposato e aveva due figli. La storia è stata ricostruita così dai giornali: L’uomo si era ritrovato al centro della vicenda venuta alla luce dopo che una delle due studentesse che asseriva di avere con lui una relazione aveva scoperto che il docente incontrava anche una sua compagna. Di qui la scenata che ha reso di dominio pubblico la relazione e ha dato il là alle indagini della procura di Napoli sfociate nella misura degli arresti domiciliari che il professore stava scontando in un comune dell’hinterland.
Un professore accusato di aver avuto relazioni con due studentesse minorenni si è ucciso a Napoli.
A fine maggio gli animali si chiedono la stessa cosa che ci chiediamo noi: è già iniziata l’estate? Nelle migliori foto di animali di questa settimana ci sono i lemuri che leccano un ghiacciolo gigante, un piccolo elefante che si fa il bagno, un orso che mangia un’anguria e un leone che fa la pennichella all’ombra: quindi sì, forse l’estate è arrivata. Poi ci sono due panda giganti gemelli, che si guardano molto intensamente negli occhi, due canguri rossi e una coppia di buffi oranghi di Sumatra. Per il capitolo di cose un po’ schifose c’è una zecca piena di sangue, ma la foto più bella della settimana è stata scattata a un elegantissimo fenicottero dello zoo di Duisburg, in Germania. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
È mica arrivata l’estate? elefanti natanti, orsi che mangiano angurie e lemuri che leccano il ghiacciolo, nelle foto di animali più belle della settimana.
Il 23 aprile si festeggia la giornata mondiale del Libro, anche perché è il giorno in cui nel 1616 morirono due dei più importanti autori occidentali, William Shakespeare e Miguel de Cervantes. In realtà, per quanto possa sembrare strano, Shakespeare e Cervantes morirono a dieci giorni di distanza l’uno dall’altro: è una faccenda che si spiega con l’uso di calendari diversi nell’Inghilterra e nella Spagna dell’epoca, i due paesi nativi dei due autori. Come spiega una puntata di Engines of Our Ingenuity, un longevo programma radio dell’Università di Houston (Texas) che si occupa di divulgazione scientifica e va in onda dal 1988, bisogna tener conto del fatto che all’epoca Spagna e Inghilterra adottavano rispettivamente il calendario “gregoriano” e “giuliano”. Entrambi erano basati sul ciclo del Sole, ma quello giuliano prevedeva dei calcoli più grossolani che facevano sì che ogni 128 anni si rimanesse indietro di un giorno rispetto al ciclo solare. Il gregoriano fu introdotto nel 1582 da molti paesi dell’Europa occidentale – fra cui Spagna, Francia e Italia – con una bolla papale di Papa Gregorio XIII: grazie alla sua apprezzata efficacia, è il calendario che usiamo ancora oggi.
Shakespeare e Cervantes sono morti il 23 aprile, ma a distanza di 10 giorni. C'entra la discrepanza fra i calendari adottati all'epoca da Inghilterra e Spagna, i paesi natali dei due celebri autori.
Rum è un’isola scozzese di circa 106 chilometri quadrati, la più grande delle Ebridi Interne, ed è abitata da una quarantina di persone. Ma è luogo di riproduzione di molte specie di uccelli tra cui lo smeriglio (una specie di falco) e l’aquila dalla coda bianca, e ospita una delle più grandi colonie al mondo di berta minore, un uccello marino migratore. Proprio per la ricchezza della fauna, le isole scozzesi sono visitate da studiosi e appassionati di ornitologia: ma sono anche una destinazione frequente di molti collezionisti di uova, una rete clandestina di fuorilegge che arrivano principalmente dall’Inghilterra, ossessionati dal desiderio di raccogliere e accumulare grandi quantità di uova di uccelli rari. Il New Yorker ha raccontato in un lungo articolo le loro storie incredibili e quelle degli investigatori che danno loro la caccia. Il divieto di raccolta delle uova Il collezionismo di uova in Inghilterra era una passione tipica degli studiosi di storia naturale in epoca vittoriana, ma divenne via via un’attività illegale con l’approvazione delle leggi in difesa degli uccelli in via d’estinzione. A partire dagli anni Venti – per condividere gli interessi comuni e offesi dalle accuse di minacciare l’ambiente e gli uccelli – alcuni ornitologi, studiosi e collezionisti lasciarono la Royal Society for the Protection of Birds e fondarono la British Oological Association, che nel 1940 divenne la Jourdain Society in seguito alla morte del suo fondatore, Francis Charles Robert Jourdain, un caparbio e irascibile ornitologo che aveva una grossa cicatrice sul volto (se l’era procurata cadendo da un dirupo mentre cercava il nido di un’aquila, racconta il New Yorker).
I collezionisti di uova di uccelli. Il New Yorker ha raccontato le incredibili storie di una insospettabile rete clandestina di cacciatori inglesi di uova, braccati dalla polizia.
Il consiglio comunale di Campione d’Italia, una exclave italiana che si trova in territorio svizzero, ha dichiarato ufficialmente lo stato di dissesto finanziario: significa che non ha più soldi per svolgere le sue attività, e che a breve sarà commissariato dal ministero dell’Interno italiano. Le difficoltà finanziarie di Campione sono note da tempo: i debiti sono arrivati a 30 milioni di franchi svizzeri (circa 25 milioni di euro) e sono legati soprattutto alla progressiva diminuzione degli introiti del casinò locale, la principale attrazione locale. Campione è legata al territorio italiano – e in particolare alla città di Milano, di cui era una specie di feudo – sin dal Medioevo. Nel 1861 fu annessa all’Italia grazie a un accordo con la Svizzera, e da allora ne ha sempre fatto parte. Il casinò aprì nel 1933 e divenne rapidamente la prima fonte di guadagno per la popolazione locale: fino a pochi anni fa gli affari andavano così bene che nel 2007 fu inaugurata una nuova sede del casinò, progettata dall’architetto svizzero Mario Botta e costata decine di milioni di euro.
Campione d’Italia è nei guai. Il comune dell'exclave italiana in Svizzera ha milioni di euro di debiti, anche a causa del declino del noto casinò, e sarà commissariato.
È difficile dimenticarsi la “signora Pedecaris” se si è visto una volta Il vento e il leone, il film di John Milius del 1975 in cui Candice Bergen era la bellissima e affascinante ricca occidentale rapita dal galante e mitomane Sean Connery, capo berbero in Marocco, all’inizio del Novecento. Candice Bergen aveva ventinove anni e una chioma bionda spettacolare, che anche in altre conformazioni era stata sempre un tratto della sua immagine da modella prima e da diva poi: erano gli anni Sessanta e Settanta e gli aggettivi bionda e californiana andavano rigorosamente insieme nell’estetica delle copertine. Candice Bergen è nata il 9 maggio 1946 a Los Angeles, e oggi compie settant’anni: sua madre era già una modella, suo padre un attore e ventriloquo che veniva da una famiglia di immigrati svedesi (si chiamavano in realtà Berggren, cognome scandinavo che ebbe altre fame qui da noi). Malgrado il suo nome fosse associato appunto negli anni Settanta a un’aura di divismo e bellezza da copertina, la sua carriera cinematografica fu ricca ma senza risultati davvero memorabili.
Ha 70 anni pure Candice Bergen. Era bionda, californiana, modella: divenne comprimaria di film progressisti e impegnati, e di commedie sentimentali, sempre molto signorilmente.
In queste ore, Canada e parte settentrionale degli Stati Uniti sono interessati dal passaggio di venti molto freddi provenienti dall’Artico che stanno causando una riduzione delle temperature minime, che in alcune aree hanno raggiunto i -50 °C. Come aveva già fatto in passato in occasioni simili, il presidente statunitense Donald Trump ha approfittato della situazione per sminuire l’importanza e la gravità del riscaldamento globale, sostenendo che i suoi effetti siano spariti. Affermazioni di questo tipo sono frequenti tra chi nega il cambiamento climatico in corso nel nostro pianeta, scientificamente dimostrato e attribuibile in larga parte alle attività umane, mostrando di non avere molta conoscenza sulle differenze tra meteorologia e climatologia. In the beautiful Midwest, windchill temperatures are reaching minus 60 degrees, the coldest ever recorded. In coming days, expected to get even colder. People can’t last outside even for minutes. What the hell is going on with Global Waming? Please come back fast, we need you!
Il riscaldamento globale c’è, anche se fa un gran freddo. Le giornate gelide sono l'argomento preferito dei negazionisti del cambiamento climatico: fanno finta di non capire o non capiscono la differenza tra meteo e clima.
La Magna Carta venne firmata il 15 giugno 1215, ovvero 800 anni fa, da re Giovanni d’Inghilterra, e per ricordare l’anniversario Google ha realizzato un doodle animato, visibile in buona parte del mondo. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un’animazione che ricorda il momento in cui re Giovanni concesse la Magna Carta a Runnymede, nell’attuale Surrey. L’animazione mostra alcuni baroni e vescovi mentre chiedono al sovrano di apporre il sigillo sul documento, viene anche mostrata l’ingiusta reclusione di un prigioniero, che ottiene poco dopo la libertà come stabilito dalla Magna Carta (in cui si parla di pene eque e delle necessità di svolgere regolari processi per gli accusati). Viene sottolineato lo stupore di re Giovanni che non si rende conto di quanto ha appena concesso apponendo il sigillo.
La Magna Carta raccontata da Google. Un doodle animato celebra gli 800 anni del documento che per la prima volta limitava il potere del sovrano d'Inghilterra.
Il leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ricoverato dalla scorsa settimana all’ospedale San Raffaele di Milano dopo essere risultato positivo al coronavirus, è intervenuto con una telefonata durante un comizio del partito a Fenis, in Valle d’Aosta, per commentare il suo stato di salute. Berlusconi, a cui è stato riscontrato un «blando coinvolgimento polmonare», ha parlato così del decorso della sua malattia: «Sto lottando per uscire da questa infernale malattia, che è molto brutta. […] Pensate che qui al San Raffaele hanno fatto non so quante migliaia di esami e io sono uscito tra i primi cinque come forza del virus»
Silvio Berlusconi dice che è “tra i primi cinque” pazienti del San Raffaele come forza del virus. Lo ha detto intervenendo con una telefonata a un comizio di Forza Italia in Valle d'Aosta.
Fareed Zakaria, ex direttore di Newsweek International, sostiene in un articolo per la CNN che andare in vacanza non comporta un danno all’economia di un paese e che viceversa fare delle ferie brevi per lavorare di più non garantisce alcuna crescita economica al proprio paese. Zakaria confronta il numero dei giorni di ferie che spettano ai lavoratori statunitensi con quelli dei lavoratori europei e degli altri principali paesi in via di sviluppo. Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo l’Italia è il paese con il più alto numero di ferie retribuite, 42 giorni all’anno, seguita dalla Francia con 37 giorni, dalla Germania con 35, dal Brasile con 34, dal Regno Unito con 28, dal Canada con 26 e infine dalla Corea del Sud e dal Giappone con 25. Gli Stati Uniti sono gli ultimi della lista con soltanto 13 giorni di ferie retribuite all’anno. Zakaria spiega che è opinione comune credere che sia la quantità di ore dedicata al lavoro a rendere vincente l’economia americana:
L’economia non cresce lavorando di più. L'ex direttore di Newsweek International smonta un diffuso luogo comune su ferie e vacanze (che l'Italia fa come pochi altri paesi al mondo).
La Motion Picture Academy, l’organizzazione statunitense a sostegno dell’industria cinematografica nota in tutto il mondo soprattutto per avere istituito la consegna dei premi Oscar, sta affrontando ultimamente diversi problemi di natura legale ed economica che, secondo quanto riportato dal New York Times, porteranno presto a una serie di cambiamenti. Stando ai bilanci pubblicati a fine giugno dello scorso anno, il 60 per cento del ricavato della Motion Picture Academy deriva dall’organizzazione degli Oscar, mentre il restante 40 per cento viene principalmente da investimenti esterni: quest’anno però la cerimonia degli Oscar ha avuto un calo di ascolti del 15 per cento rispetto alla passata edizione e questo porterà l’anno prossimo probabilmente a una diminuzione degli introiti. Inoltre, oltre ad avere costi di gestione da 36 milioni di dollari all’anno, l’associazione si sta sobbarcando le spese della costruzione di un nuovo museo del cinema, la cui apertura è prevista per il 2017.
I problemi di quelli che danno gli Oscar. La Motion Picture Academy sta pensando di cambiare la cerimonia per attirare più spettatori, e ha un guaio con un parcheggio.
È morto a Roma Renato Squillante, ex capo dell’ufficio dei giudici per le indagini preliminari di Roma. Aveva 92 anni. Squillante fu noto tra le altre cose perché fu coinvolto in diverse inchieste in cui altri magistrati sospettavano che avesse ricevuto tangenti per influenzare l’esito di alcuni processi, come l’IMI-SIR e il processo SME, allo scopo di favorire il gruppo Berlusconi a svantaggio del gruppo De Benedetti. Squillante venne condannato per corruzione ad otto anni in primo grado, ridotti poi a sette in appello. Nel 2006 la Cassazione decise di assolverlo. Secondo i giudici Squillante aveva effettivamente ricevuto del denaro da alcune persone, tra cui l’avvocato di Silvio Berlusconi, Cesare Previti, ma quel denaro non era servito a influenzare decisioni giudiziarie su cui lui aveva un controllo diretto, spiega il sito Cinquantamila. Non poteva quindi configurarsi il reato di estorsione poiché, scrissero i giudici, Squillante al massimo poteva aver cercato di influenzare i giudici effettivamente titolari del procedimento. Il reato commesso sarebbe stato quindi “traffico di influenze”, che però all’epoca dei fatti non era stato ancora codificato nel codice penale. Per questa ragione Squillante venne assolto.
È morto il giudice Renato Squillante.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
«L’Emilia non è scomparsa». Michele Brambilla si occupa sulla Stampa del modo in cui è stato raccontato il terremoto, spesso esagerando, sui mezzi di comunicazione.
Il Partito Democratico degli Stati Uniti ha detto che i suoi sistemi informatici sono stati attaccati da due gruppi di hacker russi, che negli scorsi mesi hanno tracciato le conversazioni di alcuni dipendenti del partito e rubato alcuni file che contenevano informazioni su Donald Trump, il controverso candidato del Partito Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti. L’attacco è stato scoperto a maggio, ma solo fra sabato 11 e domenica 12 giugno il Partito Democratico è riuscito a chiudere l’accesso ai propri sistemi ai due gruppi di hacker, principalmente grazie all’aiuto di una società di consulenza chiamata CrowdStrike. Il cofondatore di CrowdStrike, Dmitri Alperovitch, parlando con il Washington Post ha aggiunto che secondo lui entrambi i gruppi sono legati ad altrettante agenzie di sicurezza federali della Russia. Un portavoce dell’ambasciata russa negli Stati Uniti ha detto di non sapere niente degli attacchi degli hacker. Il Partito Democratico ha detto comunque che a quanto sembra non è stato rubato nessun dato personale sugli elettori o i finanziatori del partito. L’attacco del primo gruppo, soprannominato da CrowdStrike “Cozy Bear”, risale all’estate del 2015 ed è continuato fino alla scorsa settimana: Cozy Bear teneva d’occhio le conversazioni fra i dipendenti del Partito Democratico, che avvenivano fra mail e chat di gruppo. Secondo CrowdStrike, è lo stesso gruppo di hacker che negli scorsi anni ha attaccato il sistema informatico più vulnerabile fra i due in uso alla Casa Bianca. Alperovitch sostiene che Cozy Bear potrebbe lavorare per la FBS, l’agenzia di sicurezza russa creata dopo la dissoluzione del KGB, la principale agenzia di sicurezza dell’URSS. Il secondo gruppo, soprannominato “Fancy Bear”, è entrato nel sistema ad aprile per visionare i file che contengono informazioni – dichiarazioni, profili e notizie – sugli avversari politici del partito, e in questo caso su Donald Trump. Alperovitch ritiene che Cozy Bear lavori per il GRU, cioè il servizio segreto militare russo. Alperovitch ha spiegato al New York Times che i due gruppi non erano a conoscenza del lavoro dell’altro, dato che talvolta rubavano le stesse password a un solo giorno di distanza.
Due gruppi di hacker russi hanno rubato dati del Partito Democratico americano. Soprattutto informazioni che erano state raccolte in vista della campagna elettorale dopo Trump.
C’era una volta… a Hollywood, il nuovo e nono film di Quentin Tarantino, è stato presentato ieri al Festival di Cannes, 25 anni dopo che proprio lì fu presentato Pulp Fiction, che poi vinse la Palma d’oro. Potrebbe vincerla anche C’era una volta… a Hollywood, che di certo è stato il film che più si è fatto notare durante questo Festival. Ma è un film di Tarantino, che arriva quattro anni dopo il precedente, e se ne parlerà anche se non dovesse vincere niente. A sfogliare i principali quotidiani italiani di oggi sembra che C’era una volta… a Hollywood, sia un film brutto e deludente. Molti dei siti stranieri, tra i quali quelli di giornali come il Guardian e il New York Times, parlano invece di un film eccellente, tra i migliori di Tarantino. Prima di vedere cosa ne hanno scritto i critici che l’hanno visto a Cannes, qualche parola sulla trama, senza spoiler (attenti però, che in certe recensioni sui giornali italiani se ne trovano). C’era una volta… a Hollywood è ambientato a Hollywood a fine anni Sessanta e ci recitano Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, che interpretano un attore, noto per una vecchia serie tv western, e il suo stuntman/assistente. Il film si svolge in tre atti e un ruolo importante ce l’ha anche Margot Robbie, che interpreta l’attrice Sharon Tate, fatta uccidere nel 1969 da Charles Manson. Nel film recitano anche, tra gli altri, Al Pacino, Dakota Fanning, Lena Dunham, Bruce Dern e Kurt Russell.
Cosa si dice del nuovo film di Tarantino. "C’era una volta…a Hollywood" è stato mostrato ieri a Cannes in anteprima mondiale: i principali giornali italiani ne parlano male, quelli inglesi da bene a benissimo.
Una ventina di capre sono al lavoro nella zona di Riverside Park, a New York, per aiutare a ripulire la zona da erbacce e piante invasive: sono lì per lavorare, GOATS AT WORK, insomma, come sottolinea il cartello vicino a cui sono state fotografate. Valeva la pena mettere in questa raccolta anche un cavallo legato fuori da un seggio elettorale in Inghilterra, e due animali sdoppiati con giochi di riflessi: un pappagallo ara giallo-blu e un mamba verde occidentale, uno dei più velenosi serpenti al mondo. Poi lucciole, tavole imbandite per mangiare con i gorilla e lumache su belle foglie con gocce di pioggia. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. "GOATS AT WORK" e un esemplare di serpente velenosissimo, tra gli animali che valeva la pena fotografare questa settimana.
A un mese di distanza dalla scoperta dei primi casi di COVID-19 in Italia e a due settimane dalla decisione di imporre al paese una quarantena senza precedenti, l’impatto della pandemia da coronavirus sull’economia italiana sta iniziando a delinearsi con maggiore chiarezza. Sarà un impatto fortissimo: pari se non superiore a quello che l’Italia subì nel 2008, durante il peggiore anno della grande crisi finanziaria. A differenza di dieci anni fa, però, governi e istituzioni europee hanno cambiato strategia e questo, sperano molti, aiuterà a limitare gli effetti peggiori di questa nuova grande crisi economica. Le stime È ancora presto però per avere stime ufficiali sulle dimensioni di questa crisi. L’ISTAT pubblicherà i dati sull’economia nel primo trimestre 2020 soltanto ad aprile, mentre il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, per ora si è limitato a dire che il governo si aspetta «una contrazione rilevante del PIL» (fonti anonime del ministero hanno parlato di ipotesi di studio vicine al -3 per cento).
Avremo una nuova grande recessione. In Italia sarà profonda almeno quanto quella del 2008, se non peggiore, ma a differenza di dieci anni fa governi e istituzioni europee hanno deciso di cambiare strategia.
I prossimi Mate 30 di Huawei – gli smartphone più importanti e attesi dell’azienda cinese per la seconda metà dell’anno – non potranno essere distribuiti con le applicazioni di Google, a causa dei divieti imposti dal governo statunitense di Donald Trump, che impediscono alle società statunitensi di fare affari con diverse aziende della Cina. Huawei potrà distribuire i Mate 30 con una versione di Android alternativa rispetto a quella fornita e sviluppata direttamente da Google, e sulla quale mancheranno tutte le più importanti applicazioni della società statunitense, compreso il Google Play Store, il principale sistema per acquistare e scaricare le applicazioni. Le limitazioni potrebbero influire molto negativamente sulle vendite dei Mate 30, smartphone che Huawei dovrebbe presentare tra poche settimane per fare concorrenza ai Galaxy Note 10 Plus, Pixel 4 e agli altri smartphone che utilizzano la versione di Google di Android. Il caso Huawei – Android, spiegato
I prossimi Mate 30 di Huawei non avranno le app di Google, a causa dei divieti imposti dal governo statunitense.
Oggi su Amazon c’è una grossa offerta sulla PlayStation Classic, la versione commemorativa della prima PlayStation uscita nel 2018: è in vendita a 29 euro e 99 centesimi. Solitamente su Amazon costa 60 euro – e non 99 euro come lascia intendere l’indicazione sullo sconto, che si riferisce al prezzo di listino di Sony. Aggiornamento delle 11.20: sembra che le scorte di PlayStation Classic disponibili su Amazon siano già terminate. Tuttavia si può prenotare a questo prezzo cliccando su “Nuovi: 99 venditori da EUR 29,99”. Ci sono inoltre una serie di venditori terzi che la vendono anche a poco più di 30 euro. Usata, la vende anche Amazon Warehouse. Se scegliete di acquistarla da un venditore terzo fate attenzione ai costi di spedizione e all’affidabilità del venditore, guardando quante e quali recensioni ha.
C’è la PlayStation Classic scontata a 30 euro su Amazon. Per nostalgici degli anni Novanta: di solito la versione commemorativa della prima PlayStation costa il doppio.
16.55 – Reuters riporta che Internet in Siria è stato riattivato, citando Google e la società Renesys. Questo è il grafico delle ultime ore secondo il Rapporto sulla trasparenza di Google, che mostra le circa 20 ore di vuoto nel traffico.
L’interruzione di Internet in Siria. È cominciata ieri sera ed è durata circa 20 ore, il governo ha dato la colpa a un cavo in fibra ottica.
Bill Gates, noto imprenditore e filantropo statunitense, si è dimesso dal consiglio d’amministrazione di Microsoft, l’azienda che aveva fondato nel 1975. Gates ha motivato la sua decisione spiegando di voler dedicare più tempo alla sua attività filantropica, a cui negli ultimi anni ha dedicato molte delle sue risorse. Gates si è dimesso anche dal consiglio di amministrazione di Berkshire Hathaway, la principale società di Warren Buffett, di cui faceva parte dal 2004. Gates, che ha 64 anni, aveva già lasciato il suo lavoro operativo in Microsoft nel 2008. Gates ha annunciato la sua decisione venerdì, spiegando che Microsoft «sarà sempre una parte importante della mia vita lavorativa» e che continuerà comunque a offrire consulenza tecnica al direttore esecutivo dell’azienda, Satya Nadella.
Bill Gates si è dimesso dal consiglio di amministrazione di Microsoft.
Sulla prima pagina della Stampa di ieri, una pubblicità a fondo pagina invitava i lettori a «scegliere un regalo che vale» per una occasione particolare e a orientarsi sull’acquisto di un francobollo da collezionismo. L’annuncio pubblicitario, che suona allegramente anacronistico in tempi di videochat e iPad, comprendeva una riproduzione del Gronchi rosa, forse il francobollo più famoso della filatelia italiana che per un certo periodo riuscì a rendere pop il collezionismo di francobolli negli anni Sessanta, divenendo proverbiale sinonimo di oggetto prezioso fin dentro alle storie di Topolino.
Regalare un Gronchi rosa nel 2011. Una pubblicità in prima pagina sulla Stampa suggerisce un regalo anacronistico ma originale.
A Lione, in Francia, nelle ultime settimane si è molto parlato del caso di due elefanti malati di una forma di tubercolosi per i quali era stata decisa la soppressione: è stato coinvolto addirittura il presidente Hollande, a cui è stata inviata una richiesta di grazia. La procedura è stata rinviata, per il momento. In Scozia le renne si allevano dagli anni Cinquanta, quando furono introdotte dall’allevatore svedese Mikel Utsi, e ora ci si trovano bene. Nella provincia di Neuquen, in Argentina, le pecore sembrano non curarsi del vulcano Copahue che erutta nuvole di cenere alle loro spalle, mentre in Cambogia i pangolini hanno un posto sicuro dove stare. La contea di Worcester in Regno Unito è completamente allagata e i cigni ne approfittano per nuotare dove di solito camminano gli uomini. Gli operatori dello zoo di Hannover hanno regalato un pallone bianco all’orso polare, che vorrebbe chiaramente azzannarlo, ma nemmeno la sua bocca è grande abbastanza.
Pangolini, renne e altri animali. Elefanti malati, renne, pecore, cigni e regali di Natale non molto apprezzati nelle foto di bestie più belle della settimana.
Dopo giorni di voci, polemiche e scambi di accuse, venerdì notte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la chiusura di tutte le aziende in Italia che svolgono «attività produttive non necessarie», in modo da ridurre il numero di lavoratori costretti a spostarsi e a frequentare ambienti potenzialmente contagiosi. Secondo le stime del governo e degli imprenditori, più di due terzi delle imprese italiane dovranno chiudere entro mercoledì, quando la chiusura stabilita nuovo decreto entrerà in vigore. La decisione del governo ha lasciato molti insoddisfatti. Secondo i sindacati, l’elenco delle imprese che potranno rimanere aperte è troppo lungo, e per un’impresa rimane molto facile invocare un’eccezione alla regola e continuare la produzione. Il segretario della CGIL Maurizio Landini sostiene che nella lista «continuano a esserci settori non essenziali», e insieme ai segretari di CISL e UIL ha annunciato uno sciopero generale in tutti i settori non essenziali se il decreto non sarà cambiato. Anche Attilio Fontana, presidente della Lombardia, la regione più colpita dall’epidemia, ha detto che il decreto è insufficiente e lascia aperte troppe attività rispetto all’ordinanza emanata dal suo governo regionale poche ore prima dell’annuncio di Conte.
La questione delle fabbriche. Il governo le ha chiuse troppo tardi? Troppo presto? Ne ha chiuse troppe? Troppo poche?.
Patrick Smith è un pilota di linea e dal 2002 cura su Salon la popolare rubrica “Ask the Pilot” (“Chiedilo al Pilota”), dove racconta con efficacia e tono divulgativo come funzionano gli aeroplani, gli aeroporti e l’aviazione civile in genere. A quasi dieci anni dal suo avvio, la rubrica riscuote ancora molto successo online e le risposte alle domande dei lettori sono state anche pubblicate in un libro tradotto in italiano da Internazionale, che aveva ospitato a lungo la rubrica. Queste sono alcune delle cose che ha spiegato ad aprile. Collisioni al suolo A metà aprile hanno fatto molto scalpore le immagini della collisione a terra tra due aeroplani all’aeroporto internazionale John Fitzgerald Kennedy di New York. Un Airbus A380 della compagnia aerea Air France ha urtato con un’ala la coda di un piccolo aereo della Comair, un CRJ-700. L’A380 si stava preparando per il decollo e per il viaggio verso Parigi e stava quindi percorrendo una delle piste del Terminal 2, passando affianco ad altri aerei parcheggiati. L’impatto è stato particolarmente violento, la stazza di un A380 è di molto superiore a quella di un CRJ-700, e il piccolo aeroplano ha ruotato su se stesso di quasi 90 gradi prima di fermarsi.
Ultime dal pilota. Il meglio di aprile dalla popolare rubrica di Patrick Smith sul volo aereo.
Mentre la campagna di comunicazione contro il razzismo nata dopo lo stupido lancio di una banana al calciatore Dani Alves del Barcellona si estende (e viene anche messa in discussione), Michele Serra su Repubblica si preoccupa – “essere di sinistra è spesso un peso” – per il finora anonimo lanciatore della banana. Al meritato trionfo planetario del calciatore Dani Alves, che con un solo morso ha digerito il razzismo e a quest’ora lo avrà già evacuato, corrisponde l’onta totale del tifoso del Villareal che ha lanciato la banana in campo, di qui in poi Imbecille Globale, ridicolizzato, espulso a vita, braccato dai media di mezzo mondo (ed è la condanna più atroce). Poiché essere di sinistra è spesso un peso, confesso di pensare a lui, in queste ore, con qualche apprensione: perché è davvero ultimo tra gli ultimi, negletto, ridicolizzato, per giunta neanche autorizzato a prendersela con le caste o le banche o il gruppo Bielderberg, essendo lui stesso il mandante indiscusso della propria minchioneria.
Nessuno pensa a quello della banana. Michele Serra si preoccupa del tifoso che l'ha lanciata a Dani Alves, escluso e reietto, ma prevede un suo posto nella società contemporanea.
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
Guerre di fumetti: Todd McFarlane dovrà risarcire Neil Gaiman. Un giudice ha stabilito che alcuni personaggi della serie Spawn sono ispirati a vecchi soggetti.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. Un avviso per tempo: da lunedì della settimana prossima Le Canzoni vanno in una specie di vacanza. Ovvero io mi prendo un mese per smaltire altri progetti, e la newsletter continuerà ad arrivare ogni sera nella forma di repliche delle canzoni scelte un anno fa, che 4 su 5 di voi non hanno mai ricevuto perché non si erano ancora iscritti (al quinto su 5 va la mia gratitudine per la fedeltà e il consiglio di occupare questo mese riascoltando le quasi 300 canzoni spedite finora). Da lunedì 11 gennaio torno in diretta. Neil Young ha rinunciato alla causa contro Donald Trump per l'uso indebito delle sue canzoni: non si sa se la questione sia stata risolta con un risarcimento extragiudiziale. Oggi compiono 70 anni due che non so come mettere insieme. Joan Armatrading, caso allora raro di cantautrice rock nera di qualche successo, soprattutto con questo pezzo. E Alan Sorrenti, di cui che altro dire? È uscito un disco dei Death cab for cutie, band statunitense della west coast, ma solo per 24 ore per una campagna elettorale in Georgia, e ce lo siamo perso, per ora: un disco di cover con una versione niente male di Waterfalls, gran successo delle TLC di 25 anni fa. Magari torna in giro. Avrete in molti delle memorie di canzoni cantate in famiglia, quando eravate bambini: da me se ne cantavano parecchie di generi assai vari, ma oggi va' a sapere per quale percorso mi è tornato in mente un adattamento che mio padre aveva prodotto per mio fratello Nicola ("Sono Nicola, iscritto all'asilo, sora maestra mi conoscete") di una famosa canzone di rivolta di Paolo Pietrangeli, illustre cantautore di quel genere, una specie di Pete Seeger italiano che poi fece anche il regista del Maurizio Costanzo Show e di Amici. Da quella - Il vestito di Rossini - mi è venuta in mente Contessa, la canzone più famosa di Pietrangeli (non quella Contessa): ed entrambe avevano un ritornello formidabile che uno non smetterebbe mai di canticchiare, come capita con certe grandi canzoni rivoluzionarie, siano El pueblo unido (come sa Baglioni) Hasta siempre, o Fischia il Vento. Versi stupendi. Ogni contrada è patria del ribelle, ogni donna a lui dona un sospir, nella notte lo guidano le stelle, forte il cuor e il braccio nel colpir. Quelle due canzoni di Pietrangeli hanno le strofe piuttosto indolenzite dal tempo, ma i ritornelli li invidierebbe qualunque cantante contemporaneo. E mi sono chiesto che meraviglie ne verrebbero a farne delle cover: io Tiziano Ferro che canta "aveva solo un vestito da festa" lo sento come se fosse qui. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Nits. Una storia triste e olandese in un disco lanuginoso e notturno.
Venerdì scorso è uscito il video di Lotus Flower, la prima canzone del nuovo disco dei Radiohead, “The king of limbs”. Il video, in bianco e nero, è un montaggio di sequenze in cui Thom York balla in un modo che alcuni commentatori di Youtube hanno definito “il modo in cui si balla da soli nella propria stanza”. C’è anche chi ha tentato di definire le pose che il cantante dei Radiohead assume nel corso della danza: Il “mitra robotico” al minuto 1.18, “l’attacco di cuore” all’ 1.32, il “saluto ai miei fan” al 1.38, “mi si sono attaccate le sopracciglia al cappello” al minuto 2.27, “un lavaggio molto molto veloce” al minuto 4.25. Apparentemente dal video sono rimasti colpiti in molti, al punto da averlo già reso un “meme”: dal giorno dell’uscita, in rete circolano rifacimenti di Lotus Flower in cui Thom York si esibisce ballando, però, su tutt’altra musica. Lo si può vedere a un provino per Black Swan assieme a Vincent Cassel, alle prese con la Macarena, in compagnia dell’Uomo ragno, e mentre balla sui successi di Beyoncé, Rihanna, e molti altri. I video sono raccolti su Dancing Thom. C’è anche una possibile selezione di scene tagliate dall’originale, e ovviamente c’è anche il leggendario Trolololololo.
Variazioni sul tema di Thom Yorke. Il nuovo video dei Radiohead con il cantante che balla genera invenzioni e rifacimenti.
David Drummond, il principale responsabile degli affari legali di Google, ha scritto un editoriale sul Guardian per spiegare come la sua società intende affrontare nei prossimi mesi la complicata questione del cosiddetto “diritto all’oblio”, in seguito alla recente decisione della Corte di giustizia dell’Unione Europea secondo cui i cittadini europei hanno il diritto di chiedere ai motori di ricerca di eliminare della loro pagine dei risultati i link verso che li riguardano, nel caso in cui li ritengano “inadeguati, irrilevanti o non più rilevanti, o eccessivi in relazione agli scopi per cui sono stati pubblicati”. L’elemento paradossale secondo diversi osservatori è che secondo la Corte i link devono essere rimossi dalle pagine dei risultati – e solo da quelli di Google, tra tutti i motori di ricerca – ma possono comunque continuare a esistere online. In seguito alla sentenza, Google ha messo a disposizione un modulo per chi vuole richiedere la rimozione di un link dalle sue pagine dei risultati, ricevendo in poche settimane decine di migliaia di richieste. A inizio luglio sono stati rimossi i primi link, che nella maggior parte dei casi rinviavano ad articoli su siti di notizie, tra molte perplessità e dubbi sulle modalità adottate da Google per farlo. Nel suo editoriale, Drummond spiega che la società sta ancora prendendo le misure e che il processo richiederà un po’ di tempo.
Il comitato di Google per il “diritto all’oblio”. In una lettera la società ha annunciato di averlo formato per prendere le misure con la controversa sentenza sulla rimozione dei link "non più rilevanti".
Dopo l’annuncio del decreto del governo (qui) per contenere la diffusione del coronavirus in Italia, diversi governatori delle regioni del Centro e del Sud Italia hanno approvato delle ordinanze che impongono la quarantena di 14 giorni e altre misure per chi arriva dalla Lombardia e dalle 14 province italiane in cui il governo ha previsto importanti limitazioni ai movimenti. In generale, tutte impongono di avvisare il proprio medico curante del proprio rientro, di rispettare un isolamento di 14 giorni, di non viaggiare e spostarsi ulteriormente, di avvisare il medico alla comparsa di eventuali sintomi e di restare reperibili per qualsiasi controllo.
Le misure imposte dalle regioni del Centro e del Sud per chi proviene dalle zone “isolate” del Nord. Regione per regione: prevedono quasi tutte un periodo di autoisolamento di 14 giorni e l'obbligo di avvisare il proprio medico curante.
Le forti piogge e le alluvioni degli ultimi giorni hanno causato molti danni, oltre che in Veneto, anche in Friuli Venezia Giulia. Sono stati coinvolti soprattutto i comuni della Carnia, nella provincia di Udine (Ovaro, Paluzza e Tolmezzo), e la zona di Pordenone. Migliaia di ettari di bosco sono stati distrutti e a terra ci sono oltre un milione di metri cubi di legname. Le montagne attorno a Ravascletto a Sauris, Forni di Sopra e Forni di Sotto, compresa Sappada, sono irriconoscibili: in alcuni punti mancano anche le strade per andare a bonificare il bosco. Nei giorni scorsi sono esondati torrenti e fiumi, alcuni paesi sono rimasti sott’acqua, in località Comeglians (Udine) è crollato un ponte, le linee elettriche sono saltate in varie zone e alcune case sono state scoperchiate. Domenica 28 ottobre a Dogna, in provincia di Udine, c’è stato un grave incidente lungo l’autostrada A23 causato dal brutto tempo: un uomo di 56 anni è morto. Massimiliano Fedriga, presidente della regione, ha detto che il Friuli Venezia Giulia «ha subìto danni ingenti quantificati, per ora, in almeno 500 milioni di euro, 60 dei quali solo per ripristinare la viabilità principale. Ma subito dopo ci sarà da intervenire anche sulla manutenzione dei corsi d’acqua e dei laghi». Il presidente ha citato come esempio il lago di Barcis, nella zona di Pordenone, che è stato riempito per un terzo «da 10 milioni di metri cubi di ghiaia. Rimuoverla significa muovere 500 mila camion. Non possiamo appesantire la viabilità ordinaria, dobbiamo creare vie parallele che possano permettere l’intervento».
Anche in Friuli le cose vanno male. Migliaia di ettari di bosco distrutti, strade scomparse, fiumi e torrenti esondati, un ponte crollato: ci sono danni per almeno 500 milioni, tra la Carnia e la provincia di Pordenone.
X Factor 11, l’annuale edizione del talent show musicale che da sette anni è su Sky, finisce questa sera con la finale trasmessa in diretta, anche in chiaro su TV8, dal Mediolanum Forum di Assago, vicino a Milano. Se non avevate Sky per seguire in diretta le altre gare, o anche solo se vi piace solo vedere come finiscono le cose, questo è quello che c’è da sapere per seguire la finale di questa sera di X Factor, un evento musicale e televisivo di cui parlano tanto in tanti. Ultimi preparativi per il nostro @alecattelan in vista della super Finale di #XF11 di questa sera alle 21:15 su @SkyUno! ? pic.twitter.com/XsfmNhpM8d
La finale di X Factor per principianti. Magari finora eravate distratti: le cose da sapere per mettersi rapidamente in pari in vista di stasera, nel caso.
Dieci anni fa, il 20 novembre del 2003, Michael Jackson si consegnò spontaneamente alla polizia di Santa Barbara, in California. Il giorno prima, il 19 novembre, il tribunale della città aveva spiccato un mandato d’arresto nei suoi confronti con l’accusa di molestie sessuali a un minore di 14 anni. Pochi mesi dopo iniziò quello che venne chiamato da alcuni “il processo del secolo”. Le indagini Le indagini che portarono all’arresto della più famosa popstar del mondo cominciarono nel giugno del 2003, quando uno psichiatra, Stan Katz, riferì alla polizia di Santa Barbara che alcuni minori che aveva in cura gli avevano raccontato di aver subito molestie sessuali mentre erano ospiti al Neverland Ranch, la residenza di Michael Jackson.
L’arresto di Michael Jackson. Avvenne dieci anni fa, portò a quello che fu definito prima "il processo del secolo" e poi "uno degli episodi più vergognosi nella storia del giornalismo".
Il quotidiano britannico Guardian ha pubblicato venerdì diverse parti di una mail che un dirigente di Apple ha inviato a un circuito di prova per auto senza guidatore: il Guardian scrive che si tratta della prima prova concreta dell’interesse di Apple per questo tipo di automobile, un settore nel quale anche Google, altra grande società della Silicon Valley, sta lavorando da tempo. Nella mail ottenuta dal Guardian, l’ingegnere di Apple Frank Fearon chiede ai gestori del circuito GoMomentum quando la pista sarebbe stata libera, in modo da poterla usare per un test, e chiede anche delle fotografie e altre informazioni sul circuito. La mail è stata inviata lo scorso maggio. BBC scrive che fino ad ora le notizie di un possibile interesse di Apple per le auto senza guidatore sembravano fondate più sulle aspettative degli appassionati che su prove concrete. La mail pubblicata dal Guardian mostra che Apple si sta davvero interessando a questa tecnologia, anche se non dimostra ancora nulla di concreto. Il circuito con cui Fearon ha scambiato le mail, infatti, è una pista chiusa, lunga circa 30 chilometri, dove è ricostruito un ambiente urbano. Tutto il circuito è stato esplicitamente pensato per testare auto senza pilota ed è già stato utilizzato per questo scopo da Honda e BMW.
Apple sta fabbricando un’auto che si guida da sola? se ne parla da tempo ma il Guardian dice di avere per la prima volta una prova: una mail di Apple a un circuito di auto particolare.
Quando suo figlio le disse che si sarebbe arruolato nell’esercito, la signora Enola Gay Tibbets gli diede tre consigli: vestiti bene, non promettere più di quello che puoi mantenere e dì sempre la verità. Il 6 agosto del 1945, nove anni dopo quella conversazione ed esattamente 70 anni fa, suo figlio, il colonnello Paul Warfield Tibbets, sorvolò la città di Hiroshima a bordo di un aereo che aveva battezzato “Enola Gay”. Per uno strano caso del destino, quei consigli avevano fatto sì che il nome della signora Tibbets venisse per sempre associato al primo bombardamento nucleare della storia e alla cancellazione di più di 70mila persone in una frazione di secondo. Enola Gay Haggard era nata il 10 dicembre del 1893 a Davenport, una città dell’Iowa sulle rive del Mississippi. I suoi genitori la chiamarono “Enola” prendendo a prestito il nome della protagonista di un romanzaccio romantico pubblicato sei anni prima della sua nascita: “Enola, o del suo errore fatale”, della scrittrice Mary Young Ridenbaugh. A differenza della sua irrequieta eponima, Enola era una donna seria e modesta che, come ricordò suo figlio, «non cambiava mai espressione, che si parlasse di cose serie oppure scherzose». Enola si sposò con un agente immobiliare dell’Illinois, Paul Warfield Tibbets, e nel 1915 nacque il loro primo figlio che chiamarono, senza molta fantasia, Paul Warfield Tibbets Junior. Quando aveva dodici anni i suoi genitori gli pagarono un biglietto per salire su un biplano e lanciare caramelle sul pubblico durante una fiera locale. Da quel giorno Paul decise che sarebbe divenuto un pilota.
Enola Gay. La storia di una madre, di un figlio e di un aereo dal nome curioso che esattamente 70 anni fa sganciò la bomba atomica su Hiroshima.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 1.786 nuovi casi di contagio da coronavirus e 23 decessi, per un totale di 304.323 casi e 35.781 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 2.977 (75 in più rispetto a ieri), di cui 246 nei reparti di terapia intensiva (ieri erano 244). Sono stati inoltre analizzati 108.019 tamponi e testate 64.899 persone: è risultato positivo un tampone ogni 60. Il maggior numero di contagi è stato registrato in Veneto (248). Seguono Lazio (230), Lombardia (229), Campania (195), Toscana (156), Sicilia (125), Piemonte (104), Liguria (102) Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Roma (200), Napoli (127), Padova (69), Torino (58), Verona (58), Palermo (56), Milano (53), La Spezia (51) Venezia (43), Firenze (41), Bari (37).
I dati sul coronavirus di oggi, giovedì 24 settembre.
Questa mattina nel corso di una lunga conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha esposto insieme ai ministri Roberto Calderoli e Maurizio Sacconi i provvedimenti contenuti nella nuova manovra anti crisi, approvata ieri dal Consiglio dei Ministri. Come anticipato ieri sera, il piano prevede numerosi tagli, nuove imposte e misure di austerità come richiesto dalle istituzioni finanziarie internazionali, a partire dalla Banca centrale europea. Tutti i dettagli della manovra diventeranno noti quando saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. Il fotografo parlamentare Maurizio Scrobogna, sempre attento a cogliere quanto accade nelle aule di Montecitorio e del Senato, ha assistito alla conferenza stampa creando un breve racconto fotografico di uno dei momenti più importanti – nel bene e nel male – di questa legislatura. Collirio di Sacconi compreso.
Ai posti di manovra, bis. Le foto della conferenza stampa di questa mattina, dove Tremonti ha spiegato le nuove misure contro la crisi e Sacconi si è messo il collirio.
Fiat Chrysler sposterà la produzione della Panda all’estero – probabilmente in Polonia, dove il costo del lavoro è più basso – per realizzare in Italia modelli di fascia più alta, in un periodo in cui aumentano le pressioni sulle case automobilistiche europee per ottenere profitti e la crescita rallenta. Le case automobilistiche che questa settimana si contendono i clienti al Salone dell’auto di Ginevra sanno che il 2017 potrebbe essere l’anno più positivo nel settore per il prossimo futuro: secondo le previsioni quest’anno in Europa le vendite aumenteranno dell’1 per cento raggiungendo i 15,3 milioni di unità, per poi calare progressivamente negli anni successivi, lasciando poche speranze di un ritorno al picco di vendite del 2007, stando all’istituto di ricerche di mercato IHS Markit. Con il rallentamento della crescita e gli imminenti forti investimenti nel settore delle auto che si guidano da sole, le case automobilistiche europee stanno cercando di ridurre i costi. A oggi la mossa più importante è stata l’acquisizione di Opel da General Motors da parte di PSA, che è stata annunciata lunedì e porterà alla creazione della seconda casa automobilistica in Europa dopo Volkswagen. Dopo il voto su Brexit nel Regno Unito, Ford sta cercando di trovare con i sindacati britannici metodi per migliorare la sua efficienza, mentre Volkswagen, che attraversa un periodo di difficoltà, sta per tagliare 30mila posti di lavoro. Nel caso di Fiat si tratterà di bloccare la produzione della Panda nell’impianto di Pomigliano probabilmente per fare spazio a modelli di fascia più alta di Alfa Romeo, che beneficia dell’etichetta del “Made in Italy”, hanno detto a Bloomberg, prima dell’annuncio di Fiat, alcune persone informate dei fatti che hanno chiesto di rimanere anonime. La decisione non è definitiva e potrebbe dipendere dalle vendite dei nuovi modelli Alfa, come il SUV Stelvio o la berlina Giulia.
Fiat non produrrà più Panda in Italia. Lo ha detto Sergio Marchionne al Salone dell'auto di Ginevra: al loro posto a Pomigliano potrebbero essere realizzati modelli di fascia più alta.
Da qui in avanti ci sarà un gran parlare degli Oscar e degli attori candidati, con le conseguenti presentazioni dei film che usciranno nella sale man mano. Ieri in Italia è uscito Chiamami con il tuo nome del regista italiano Luca Guadagnino (che ha ottenuto quattro nomination): lui e gli attori protagonisti erano tra le persone da fotografare questa settimana, al photocall a Roma. Ma si sono visti anche Margot Robbie (candidata a miglior attrice per Io, Tonya), e il regista siriano Firas Fayyad (candidato per il miglior documentario). Gli altri attori da fotografare erano tutti al Sundance Film Festival, dove si sono visti Nicolas Cage, Elle Fanning, Keira Knightley e Robert Pattinson, oltre a quelli ritratti qui. E poi un altro fidanzamento nella famiglia reale, Justin Trudeau che continua a far parlare dei suoi calzini e il glamour della moda parigina e di chi la frequenta, con Bella Hadid, Monica Bellucci e Chiara Ferragni. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Questa settimana valeva la pena fotografare un po’ di candidati agli Oscar, qualcuno alle sfilate di Parigi e un altro paio di calze di Trudeau.
Ieri il consiglio di amministrazione della RAI ha nominato come direttore del Tg1 Alberto Maccari, 64 anni, che ha una lunga carriera in RAI e allo stesso Tg1 (ne è stato vicedirettore per molti anni). Dal 2009 era direttore della sezione dei telegiornali regionali della RAI. La direzione dei TGR è passata ad Alessandro Casarin, che era già condirettore insieme con Maccari. Maccari era direttore temporaneo dal 6 dicembre scorso, dopo che Augusto Minzolini era stato rimosso dall’incarico a causa di un rinvio a giudizio per peculato per una storia di presunto utilizzo improprio di una carta di credito aziendale messagli a disposizione dalla RAI (il processo dovrebbe iniziare il prossimo 8 marzo). Alberto Maccari sarebbe dovuto andare in pensione lo scorso 4 gennaio: la nomina a direttore del Tg1 è quindi temporanea ed è subordinata a una proroga del suo contratto fino al 31 dicembre 2012. Ma nella vicenda del nuovo direttore del Tg1 è emerso anche un dissenso molto grave tra i nove consiglieri che formano il consiglio di amministrazione della RAI.
Che cosa succede in Rai. Perché la nomina di ieri del sostituto di Minzolini, Alberto Maccari, è diventato un caso politico e come funziona l'azienda.
Durante la più ampia battaglia per Mosul, una città irachena controllata dallo Stato Islamico dal 2014, l’esercito iracheno ha riconquistato l’antico sito archeologico di Nimrud, attaccato e parzialmente distrutto dallo Stato Islamico nei primi mesi del 2015. Il nome di Nimrud è diventato familiare al di fuori della cerchia degli esperti di archeologia quando nel 2015 lo Stato Islamico diffuse dei video che mostravano i suoi miliziani distruggere edifici e monumenti locali, per una forma di propaganda contro la cultura locale pre-islamica. I video filmati a Nimrud circolarono molto online e furono seguiti da quelli girati nel sito archeologico di Palmira – città siriana controllata dallo Stato Islamico per alcuni mesi fra 2015 e 2016 – che ha subìto a sua volta danni gravissimi. Ora che Nimrud è stata riconquistata, un gruppo di militari iracheni e alcuni giornalisti hanno potuto visitarne le rovine: stando alle prime testimonianze, molti dei reperti archeologici – fra cui alcune statue e un noto edificio religioso locale – sono stati distrutti. L’UNESCO, l’agenzia dell’ONU che si occupa di proteggere e promuovere il patrimonio culturale mondiale, aveva già definito la distruzione di Nimrud da parte dello Stato Islamico come un “crimine di guerra”.
Le foto di Nimrud dopo l’ISIS. Uno dei più importanti siti archeologici in Iraq è stato riconquistato: come si temeva, è stato in larga parte distrutto.
C’è stato un quarto morto in Italia per il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2): è un 84enne che era ricoverato all’ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo, di cui per ora si hanno poche informazioni. Secondo L’Eco di Bergamo, l’uomo era stato ricoverato in ospedale per sintomi sospetti e patologie respiratorie: era stato trasferito a Bergamo dall’ospedale di Alzano Lombardo, dove era in osservazione già da sabato. L’uomo era residente a Villa di Serio (comune di meno di 7mila abitanti in provincia di Bergamo). Le altre tre persone morte per il nuovo coronavirus in Italia erano una donna del cremasco di 68 anni ricoverata in oncologia a Crema; un uomo di 78 anni di Vo’ Euganeo, in provincia di Padova; e una donna di 77 anni trovata morta in casa a Casalpusterlengo, in provincia di Lodi.
C’è un quarto morto in Italia per il nuovo coronavirus: un 84enne ricoverato a Bergamo.
Il 21 giugno su Repubblica, il giornalista Michele Serra, autore del libro Gli sdraiati, ha spiegato che no, non si è ritirato dal premio Strega per evitare lo scontro con un altro scrittore, Francesco Piccolo (come hanno scritto parecchi giornali), ma che in realtà al premio non è proprio mai stato candidato. Devo procurarmi copia del regolamento dello Strega: per capire se è prevista, oltre alla partecipazione, anche la non partecipazione. A rigor di logica entrambe le opzioni (partecipare allo Strega; non partecipare allo Strega) sembrerebbero lecite e praticabili. Ne danno conferma autorevole le statistiche: negli anni hanno concorso al prestigioso riconoscimento (come dice Bruno Vespa) molti scrittori, alcuni anche eccellenti, ricavandone fama aggiuntiva. E sobbarcandosi, chi volentieri chi meno, lo sbattimento mondano e promozionale che a molti premi è strettamente connesso. Ma molti scrittori, alcuni anche eccellenti, non hanno partecipato allo Strega, sopravvivendo alla circostanza e forse non mettendola nel conto delle occasioni perdute, e neppure in quello delle fatiche scampate.
Troppo pigro per lo Strega. Michele Serra racconta il mondo di chiacchiere e feroci concorrenze dentro al più noto dei concorsi per libri.
Un nipote di Sergio Mattarella – eletto sabato presidente della Repubblica e che si era tenuto alla larga dalle procedure e dalle apparizioni nei giorni degli scrutini – ha pubblicato domenica su Facebook alcune immagini dello stesso Mattarella che segue in televisione il voto con diversi membri della sua famiglia. Le immagini sono state successivamente rimosse dal profilo del ragazzo, anche se molti siti di news le hanno mostrate tutte.
La foto di Mattarella che segue la sua elezione in famiglia. L'ha pubblicata un suo nipote su Facebook, documentando qualcosa dei giorni in cui il candidato si era tenuto appartato.
Dopo mesi di discussioni e rinvii, oggi l’aula del Senato voterà sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Il voto è previsto intorno alle 17, ma per buona parte della giornata l’aula sarà impegnata a discutere su quanto deciso dalla Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato, che a ottobre ha espresso a maggioranza la propria posizione favorevole alla decadenza. Secondo la giunta Berlusconi non può più essere senatore in seguito alla sua condanna in via definitiva a 4 anni di reclusione per evasione fiscale nell’ambito del processo Mediaset (tre anni sono stati “scontati” grazie all’indulto del 2006). La cosiddetta “legge Severino” prevede la decadenza dei parlamentari condannati in via definitiva per alcuni particolari reati, compresi quelli per cui è stato condannato con conferma della Cassazione Silvio Berlusconi.
Decadenza Berlusconi: cosa succede oggi. Guida alla giornata in Senato su cosa si vota, come, quando, chi è favorevole e chi contrario.
Da qualche ora una DeLorean DMC-12 è in viaggio da Milano verso Roma, ma non lascia dietro di sé scie infuocate e soprattutto non viaggia nel tempo. L’automobile è alimentata a corrente elettrica ed è stata convertita da Wired Italia in collaborazione con Enel per dimostrare che l’elettricità è la vera risposta per i mezzi di trasporto del futuro. L’idea è nata anche per festeggiate i 25 anni dall’uscita del primo episodio di “Ritorno al futuro”, il film di Robert Zemeckis con Michael J. Fox e Christopher Lloyd impegnati a viaggiare nel tempo proprio a partire dal 25 ottobre del 1985.
Ritorno al futuro elettrico. Il viaggio da Milano a Roma della DeLorean elettrica realizzata da Wired Italia ed Enel per celebrare i 25 anni del film.
Anche se visti da lontano quasi tutti gli anni sembrano ricchi di eventi notevoli e innovazioni rilevanti nella storia della musica rock e pop, il 1977 fu un anno di grande vivacità e percorsi paralleli che si sovrapposero con grande ricchezza: il grande rock degli anni Settanta era ancora vivace (uscirono le canzoni “Heroes” di David Bowie e “Cocaine“ di Eric Clapton, per dirne due), la disco era al culmine del suo successo (a fine anno uscì il film La febbre del sabato sera), il punk era entrato sulla scena (è l’anno del primo e unico disco dei Sex Pistols), e la new wave e il nuovo rock la stavano per occupare (fu un anno di cose rilevanti per i Talking Heads, i Clash, i Jam). La varietà è mostrata in questa raccolta: ma come tutte le nuove correnti della musica, anche quelle che prosperavano e nascevano in quegli anni ebbero un aspetto stilistico ed estetico e dei rappresentanti che divennero parte della storia e della sua riproduzione per immagini. Il 1977 della musica è anche una storia da sfogliare. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le facce del rock di quarant’anni fa. Ma anche del pop e della disco music: fotografie memorabili del 1977, un anno vivacissimo per la musica.
È morto lunedì nella sua casa del Connecticut, a 73 anni, Jim Steinman, musicista e autore di canzoni americano, famoso per alcuni grandi successi internazionali e per una lunga collaborazione con il cantante Meat Loaf. All’interno di questa ultima aveva in particolare scritto le canzoni del disco Bat out of hell, uno dei più venduti della storia della discografia americana. Ma le canzoni di Steinman di grande successo in tutto il mondo – all’interno di una ricchissima carriera di autore di musical e canzoni per film – sono anche Total eclipse of the heart di Bonnie Tyler, e Read’em and weep, pubblicata da Meat Loaf ma diventata famosa soprattutto nella versione di Barry Manilow.
È morto Jim Steinman, autore di canzoni e storico collaboratore di Meat Loaf.
Central Park, a New York, è molto probabilmente il parco pubblico più famoso al mondo: lo abbiamo visto in innumerevoli film, cartoline, copertine di riviste, come sfondo di famosi concerti e dei corridori che tagliano il traguardo della Maratona della città. Si trova nel centro di Manhattan, ha le dimensioni di un rettangolo di 4 chilometri per 800 metri e una superficie di 3,4 chilometri quadrati. Fu aperto al pubblico nel dicembre del 1859 ed è una considerato una delle opere pubbliche più imponenti realizzate a New York del XX secolo. Nella prima metà dell’Ottocento l’espansione della città e l’aumento dei suoi abitanti resero sempre più difficile trovare uno spazio verde all’aperto in cui riposarsi, leggere o passeggiare, tanto che molti ripiegavano sui cimiteri. L’idea di costruire un vasto parco pubblico divenne sempre più diffusa e popolare, sostenuta anche da una campagna di William Cullen Bryant, poeta e direttore dell’Evening Post. Le classi più agiate e influenti – commercianti e proprietari terrieri – si convinsero che anche New York dovesse avere un grande parco pubblico, come il Bois de Boulogne a Parigi o Hyde Park a Londra, per permettere alle loro famiglie di godersi un bel paesaggio in carrozza e agli operai di svagarsi in un ambiente sano e lontano dai bar e dall’alcol. Dopo qualche anno di dibattito pubblico, nel 1854 il Comune acquistò quasi 3 chilometri quadrati di terra a Manhattan per costruirvi il parco: era un terreno dissestato pieno di paludi, avvallamenti e spunzoni rocciosi che si estendeva tra la Quinta e la 106esima strada. All’epoca era considerato inadatto alla costruzione di edifici e grattacieli e all’epoca quasi del tutto disabitato, tranne che da neri, poveri, immigrati tedeschi e allevatori di maiali irlandesi, che vivevano in baracche.
Central Park in bianco e nero. Storia fotografica del parco pubblico più famoso al mondo: da quando ci pascolavano le pecore e per giocare a palla serviva un permesso scritto.
C’è un nuovo incendio sul Monte Serra, in provincia di Pisa, e 10 famiglie hanno dovuto lasciare le loro case in via precauzionale per ordine del sindaco di Vicopisano. Per spegnere l’incendio sono arrivati 3 aerei Canadair e sono al lavoro i Vigili del Fuoco. Sul Monte Serra c’era già stato un grave incendio tra il 24 e il 25 settembre 2018: centinaia di case erano state evacuate e c’erano stati grossi danni in diversi comuni della zona.
C’è un nuovo incendio sul Monte Serra, in provincia di Pisa: 10 famiglie hanno dovuto lasciare le loro case.
Una delle questioni laterali di cui si discute oggi ha a che fare con la legge elettorale e Roberto Giachetti, deputato del PD e vicepresidente della Camera, e riguarda anche Enrico Letta e Beppe Grillo. La storia è questa, per chi se la fosse persa. Lo scorso 28 maggio una mozione promossa da Giachetti e sottoscritta da un centinaio di deputati fu bocciata dalla Camera. La mozione invitava il governo ad abolire il cosiddetto Porcellum così da far tornare in vigore – ammesso che fosse costituzionalmente possibile – la legge elettorale maggioritaria precedente, il cosiddetto Mattarellum. Secondo i proponenti era una “legge di salvaguardia”: lo scopo non era scegliere il Mattarellum come futuro sistema elettorale del paese ma dare modo al Parlamento di lavorare alle riforme istituzionali, legge elettorale compresa, senza la minaccia di tornare a votare col Porcellum in caso di rottura con il PdL e scoglimento delle camere. La mozione fu votata dai deputati di SEL e del M5S, più lo stesso Giachetti e Martino del PdL. PD e PdL votarono contro su richiesta dello stesso Letta, secondo cui bisognava lasciare che la maggioranza trovasse un accordo complessivo sulle riforme istituzionali, legge elettorale compresa.
La “mozione Giachetti” e la legge elettorale. Su quale faccenda stanno litigando da ieri – ma anche da prima – Enrico Letta e il Movimento 5 Stelle.
La Corte d’Assise d’appello di Roma ha condannato a 13 anni di carcere per omicidio preterintenzionale i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro nel processo bis per la morte di Stefano Cucchi, il ragazzo romano trovato morto il 22 ottobre del 2009 in una stanza del reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini di Roma, dove era ricoverato da quattro giorni dopo essere stato arrestato. In primo grado la Corte d’Assise li aveva condannati a 12 anni di carcere. Il maresciallo Roberto Mandolini, che nel 2009 era capo della stazione Appia, è stato condannato a 4 anni di carcere per aver falsificato il verbale d’arresto di Cucchi (in primo grado era stato condannato a 3 anni e 8 mesi). Per lo stesso reato è stata confermata la condanna a 2 anni e 6 mesi per il carabiniere Francesco Tedesco, che in primo grado era stato scagionato dall’accusa di omicidio preterintenzionale.
Le condanne in appello per l’omicidio di Stefano Cucchi. Hanno confermato la sentenza di primo grado, con due carabinieri condannati per omicidio preterintenzionale e pene più severe.
Vent’anni fa la maggior parte dei ritratti di persone omosessuali ricadeva in due categorie: quelle che ne esaltavano la bellezza fisica e ne esasperavano la sessualità, e quelle che raccontavano la piaga dell’AIDS mostrando corpi macilenti e in fin di vita. Il racconto della quotidianità era raro ed eccezionale, come la serie fotografica At Home With Themselves: Same-Sex Couples in 1980s America, in cui la statunitense Sage Sohier fotografava la vita delle coppie gay degli anni Ottanta. Un lavoro simile è quello di Tom Atwood, che iniziò a ritrarre le persone gay nelle loro case nel 2001, un po’ per rappresentarle in modo familiare e meno stereotipato, un po’ per mostrare la bellezza dei posti in cui molti abitavano: «Mi misi a fotografare le persone gay nella loro casa perché sono gay e ne conoscevo molti. E penso che soprattutto molti uomini gay abbiano un certo gusto per il design e vivano in posti davvero interessanti». Il progetto è ora pubblicato da Damiani nel libro Kings & Queens in Their Castles, che raccoglie i ritratti di 350 persone in 30 diversi stati americani, tra cui cento personaggi pubblici e famosi, come l’attore e regista Alan Cumming, George Takei, il regista di Grease Randal Kleiser, Michael Urie di Ugly Betty e il tuffatore Greg Louganis. Atwood ricorda anche che negli anni Novanta essere apertamente gay non era facile: se ne parlava ma poco, alcune celebrità avevano fatto coming out, c’erano personaggi gay in tv ma sempre stereotipati ed effeminati. L’omosessualità era ancora qualcosa da tenere nascosta e vivere in sordina; l’unico posto dove esprimere davvero sé stessi era tra le mura di casa, che diventava, dice Atwood, «una sorta di santuario». Ce ne sono alcune decorate in modi stravaganti, come quella del regista John Waters che ha una sedia elettrica all’entrata e frutta finta ovunque; oppure quella della drag queen Mother Flawless Sabrina, piena di parrucche e suoi ritratti, un Picasso e foglie d’oro sul soffitto; altre invece sono «molto austere e coloniali, come se chi ci viveva volesse dire “sono come tutti gli altri”».
Ognuno è re in casa sua. Da 15 anni Tom Atwood ritrae persone gay nei posti in cui vivono: a volte gli unici dove possono essere veramente sé stessi.
È morta lunedì a Londra la cantante irlandese Dolores O’Riordan, famosa soprattutto per essere stata la cantante dei Cranberries, band di grande successo mondiale negli anni Novanta in particolare con i suoi primi due dischi. O’Riordan aveva 46 anni: dei Cranberries Luca Sofri, peraltro direttore del Post, suggerì queste sei canzoni nella sua raccolta Playlist, la musica è cambiata. Cranberries (1990-2003, Limerick, Irlanda) Irlandesi, devoti agli arpeggi di chitarra e al rock, ma al posto di Bono avevano Dolores O’Riordan e i suoi gorgheggi (arpeggi, gorgheggi). Al secondo disco si portarono via tutto il montepremi. Poi ci vivacchiarono, e da un bel po’ non sanno nemmeno loro che intenzioni hanno, mentre Dolores fa da sola cose volatili.
6 belle canzoni dei Cranberries. In affettuosa memoria di Dolores O'Riordan, la loro cantante morta lunedì.
Lo scrittore Antonio Scurati si è dimesso da presidente della fondazione Ravello che organizza il Ravello festival, un evento culturale e musicale che si svolge ogni anno d’estate nella città della costiera amalfitana, in provincia di Salerno. Scurati, che era stato nominato due settimane fa, ha inviato una lettera ai vertici della fondazione per motivare la sua scelta. «Mi sono bastati, purtroppo, pochi giorni per accertare che i soci fondatori della fondazione Ravello non rispettano la libertà intellettuale e ignorano i valori della cultura», ha scritto. «Da uomo di cultura e, soprattutto, da uomo libero, scelgo di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di presidente». Secondo le ricostruzioni di molti giornali, Scurati si è dimesso perché la scelta di alcuni ospiti del festival sarebbe stata in contrasto con il principale socio della fondazione – la Regione Campania – e in particolare con il suo presidente Vincenzo De Luca, che non avrebbe gradito la partecipazione al festival dello scrittore Roberto Saviano e del ministro della Salute Roberto Speranza.
Le polemiche intorno al festival di Ravello. Lo scrittore Antonio Scurati si è dimesso da presidente perché alcuni ospiti, tra cui Roberto Saviano, non sarebbero stati graditi dal presidente della Campania Vincenzo De Luca.
Un gruppo di scienziati dice di aver scoperto una proteina in grado di rallentare lo scioglimento del gelato. Si chiama BslA (Bacterial Surface Layer A) e si trova già in altri cibi, come per esempio il nattō, un piatto tradizionale giapponese fatto di fagioli di soia fermentati. Quando il batterio Bacillus subtilis cresce in colonie, chiamate biofilm, sviluppa per proteggersi un rivestimento di BslA, che forma una sorta di pellicola impermeabile attorno ai batteri. Cait MacPhee dell’Università di Edimburgo, a capo della ricerca sui potenziali utilizzi della proteina, ha capito che le proprietà fisiche di questa pellicola possono essere perfette per il gelato. La proteina è infatti in grado di rivestire le bolle d’aria e le goccioline di grasso nello stesso modo in cui riveste le colonie di batteri.
La proteina che non fa sciogliere il gelato. Un gruppo di scienziati dice di averla scoperta e testata: funziona creando una sorta di pellicola che mantiene compatti gli ingredienti.
La Corte d’Assise di Taranto ha emesso le sentenze di primo grado del processo chiamato “Ambiente svenduto”, sulle irregolarità nel controllo ambientale dello stabilimento ex ILVA di Taranto. In tutto erano sotto processo 47 indagati (44 persone e tre società), tra cui Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell’azienda: questi ultimi sono stati condannati rispettivamente a 22 e 20 anni di carcere. I Riva erano accusati di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari e omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro. Tra gli imputati c’era anche l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che è stato condannato a 3 anni e mezzo di carcere. Vendola era accusato di concussione aggravata in concorso, per aver esercitato pressioni su Giorgio Assennato, allora direttore generale di ARPA Puglia (l’agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente) per ottenere una modifica delle analisi sulle emissioni dell’acciaieria.
Le condanne per la gestione dell’ex ILVA di Taranto. Tra gli altri sono stati condannati Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell'azienda, e Nichi Vendola, ex presidente della Puglia.
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega
L’affollata giunta provinciale di Messina. Ha il maggior numero di assessori in Italia, racconta Repubblica.
Thom Yorke e Jonny Greenwood dei Radiohead hanno annunciato che il 20 agosto terranno un concerto a Macerata, nelle Marche, per raccogliere fondi in favore delle zone delle Marche colpite dai terremoti del 2016. Il concerto, in cui Yorke e Greenwood eseguiranno una selezione di brani dei Radiohead, si terrà allo Sferisterio di Macerata e i biglietti saranno in vendita dalle ore 11.00 di martedì 27 giugno su www.vivaticket.it. I prezzi dei biglietti andranno da 50 euro per i posti più economici in balconata fino a 250 euro per il Settore platino. Nel comunicato dell’organizzatore, Indipendente Concerti, si legge: “Il concerto sarà a favore di un comitato a scopo benefico, ”ArteProArte”, costituito in questi giorni e che agirà in collaborazione con la Sovrintendenza della Regione Marche. Il comitato sosterrà, in collaborazione con i proprietari delle opere, il finanziamento per il recupero, il restauro e la tutela del rilevante patrimonio artistico del sud delle Marche così pesantemente danneggiato dai terremoti”.
Thom Yorke e Jonny Greenwood dei Radiohead terranno un concerto in Italia il 20 agosto. Il concerto servirà per raccogliere fondi in favore della zona delle Marche colpita dal terremoto nel 2016: i biglietti saranno in vendita dal 27 giugno.
Nei giorni scorsi il ministro Tremonti è tornato a dire in giro che la libertà d’impresa avrebbe bisogno di maggiori tutele perseguibili anche attraverso la modifica dell’articolo 41 della Costituzione. Le sue parole, già contestate negli stessi termini da altri, oggi suscitano la preoccupata meraviglia di un illustre costituzionalista, il professor Michele Ainis, che così ne scrive sulla Stampa, analizzando comma per comma il testo dell’articolo. Primo comma: «L’iniziativa economica privata è libera». Dunque o stiamo consultando un testo apocrifo, oppure la libertà d’impresa ricade già fra i nostri valori collettivi. Che altro dovremmo aggiungerci per renderla più libera? Forse un termine di comparazione: libera come il vento, come un pesce, come il Popolo della libertà. Ma andiamo avanti, magari l’intralcio sbuca dal rigo successivo. Secondo comma: «Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana». E che dovremmo dire? Che le imprese d’ora in poi saranno inutili o dannose? Che gli industriali devono esser liberi di brevettare giocattoli pericolosi, auto inquinanti, ecomostri, farmaci nocivi? Che possono trasformare le loro fabbriche in altrettanti lager?
Tremonti e la Costituzione percepita. Il costituzionalista Michele Ainis si chiede sulla Stampa se il ministro sappia di cosa parla quando attacca l'articolo 41.
A partire da martedì 9 settembre sarà in vendita in tutto il mondo Destiny, uno dei videogiochi più attesi degli ultimi anni, disponibile per Playstation e per Xbox, le consolle di gioco più diffuse al mondo. È stato sviluppato dallo studio Bungie, che sta a Bellevue, nello stato di Washington: è lo studio che produsse Halo, uno dei videogiochi più popolari di sempre. Tecnicamente Destiny è uno sparatutto in prima persona, genere fantascienza, ambientato in diversi pianeti del sistema solare, che avrà il suo punto di forza nel gioco online. A giugno Matteo Bordone è stato all’E3 a Los Angeles, la fiera dei videogiochi più importante al mondo, dove fu presentata la versione alpha del gioco, e anche a Seattle, dove ha parlato con il direttore Pete Parsons: ne ha scritto in un lungo articolo su Wired, in cui parla estesamente dei temi affrontati dal gioco e dei riferimenti iconografici, e delle ambizioni dello studio di produzione. Destiny sarà pubblicato dall’azienda di videogiochi Activision, che ha investito più di 500 milioni di dollari: “è il videogioco più costoso di tutti i tempi”.
Cos’è “Destiny”. Domani sarà in vendita il videogioco più atteso dell'anno nonché il più costoso di sempre: una specie di sparatutto interstellare da giocare principalmente online.
Burt Bacharach è un famosissimo pianista e compositore statunitense, tra i più importanti autori di canzoni della storia della musica americana. È nato a Kansas City nel 1928, e fu a lungo pianista, arrangiatore e direttore del gruppo che accompagnava Marlene Dietrich nei suoi spettacoli. Alla fine degli anni ’50 conobbe Hal David, con cui collaborò per quasi vent’anni scrivendo canzoni che ancora adesso ci ricordiamo. Le canzoni di Bacharach sono state cantante da gruppi e cantanti famosissimi, tra cui i Beatles, Aretha Franklin, B.J. Thomas, Tom Jones, Dusty Springfield, Herb Alpert, i Drifters, Luther Vandross e Dionne Warwick. Venerdì Bacharach suonerà a Pescara per l’apertura del Pescara Jazz Festival 2015; sabato sarà invece a Roma e lunedì a Tortona. Per chi vuole ripassare, e chi invece non lo conosce e vuole avvicinarsi, qui ci sono le nove canzoni che Luca Sofri aveva scelto per il suo libro Playlist, La musica è cambiata, ognuna scelta in una della molte interpretazioni che hanno avuto.
Nove grandi canzoni di Burt Bacharach. Per chi va ai concerti italiani di questi giorni, per chi le sa e non si ricorda che sono di Bacharach, per i fortunati che le scoprono ora.
La rivista online Slate ha pubblicato alcune fotografie di un documento dell’esercito statunitense del 1944. L’esercito elenca dettagliatamente tutte le persone che il governo militare in Italia avrebbe dovuto considerare fascisti e quindi rimuovere e isolare dalla vita politica del paese. Il documento doveva serviva alla Commissione di Controllo Alleata (ACC), l’organo militare incaricato dell’amministrazione civile nei territori liberati degli eserciti alleati. In Italia l’ACC venne stabilita dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e cominciò i lavori nel novembre di quello stesso anno. I compiti principali della ACC erano assicurarsi che i vari servizi civili continuassero a funzionare, che la popolazione venisse sfamata e che fosse ragionevolmente protetta dalle malattie e genericamente da altri rischi. In sostanza svolgeva le funzioni di un normale governo civile, e in alcuni casi le svolse in maniera piuttosto sbrigativa e autoritaria. Tra gli altri compiti, però, c’era anche preparare il terreno per una restituzione dei poteri agli italiani: per fare questo serviva assicurarsi che le persone compromesse con il regime fascista restassero lontane dalle istituzioni.
Chi era un fascista, nel 1944. Slate ha pubblicato i documenti che gli Alleati utilizzarono in Italia per decidere chi era da considerare "fascista" (e alla fine era più facile dire chi non lo era).
Quando si parla di Jean-Louis Trintignant si pensa sempre alle scene del “Sorpasso” di Dino Risi, con lui e Vittorio Gassman nei panni di Roberto Mariani e Bruno Cortona, due giovani che scorrazzano per una Roma deserta sulla famosa Lancia Aurelia, prima del tragico finale. Eppure Jean-Louis Trintignant, che oggi compie 85 anni, è uno dei più grandi attori francesi, ha recitato in 134 film in 57 anni di carriera e ha lavorato con alcuni dei registi più importanti della storia. Jean-Louis Trintignant è nato a Piolenc, in Provenza, da una famiglia agiata: suo padre era un industriale e fu sindaco di Pont-Saint-Esprit mentre suo zio era un pilota di Formula Uno, vincitore due volte del Gran Premio di Monaco e della 24 ore di Le Mans. Negli anni Cinquanta Trintignant abbandonò gli studi di giurisprudenza per dedicarsi al teatro, prima di esordire al cinema nel film di Roger Vadim del 1955 E Dio creò la donna al fianco di Brigitte Bardot. Nel 1962 recitò con Vittorio Gassman nel capolavoro di Dino Risi “Il sorpasso” e qualche anno dopo, nel 1966, ottenne fama internazionale col film “Un uomo, una donna” di Claude Lelouch.
Gli 85 anni di Jean-Louis Trintignant. L'attore francese, quello del "Sorpasso" di Dino Risi, ha recitato in più di 100 film, il primo nel 1955, lavorando con i più grandi registi di sempre.
La ripartenza della scuola, i vincitori della Mostra del Cinema di Venezia e la vittoria del Napoli contro la Juventus, tra le altre cose Il ventesimo anniversario dell'11 settembre, l'estensione del green pass, e la situazione di Alitalia
La lettera di Posteraro al Corriere. Il neo-eletto commissario dell'AgCom si difende dalle accuse di incompetenza, secondo lui viziate da "ingiustificata prevenzione".
Questa notte c’è stata l’assegnazione dei Golden Globe, i premi più importanti del cinema americano dopo gli Oscar. Alla cerimonia, che è anche una cena di gala molto più rilassata rispetto alla serata degli Oscar, c’erano tante persone da fotografare, come Rami Malek, che interpreta Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody e ha vinto il premio come miglior attore in un film drammatico, o Sandra Oh, che oltre ad aver condotto la cerimonia è stata premiata come miglior attrice in una serie drammatica. Ha ricevuto molte attenzioni anche Lady Gaga, vincitrice del premio per la migliore canzone con “Shallow”, colonna sonora del film A Star is Born. A seguire trovate le foto più belle della serata e delle feste che l’hanno conclusa, con gente che maneggia premi, nastri di movimenti femministi e il solito glamour di queste occasioni. Invece qui trovate tutti i vincitori. I migliori momenti dei Golden Globe 2019
Le foto più belle dei Golden Globe. Grandi sorrisi e festeggiamenti dal palco e dalle feste dopo la cerimonia.
Nel 2008 Dante Chinni, uno dei responsabili dell’istituto di ricerca Jefferson Institute, ha fondato insieme a James Gimpel (Università del Maryland) il progetto Patchwork Nation per studiare l’evoluzione degli Stati Uniti sulla base di alcune variabili legate alle diverse tipologie di comunità, ai dati demografici e all’economia delle varie aree del paese. Sulla base di questa esperienza, i due promotori dell’iniziativa hanno pubblicato nel settembre dello scorso anno il libro Our Patchwork Nation che ripercorre buona parte delle scoperte rese possibili attraverso il loro sito web, che in tre anni ha raccolto mappe e dati per illustrare come sono fatti veramente gli Stati Uniti. Insieme all’Atlantic, Chinni e Gimpel hanno da poco pubblicato una interessante mappa sulla composizione delle comunità che costituiscono gli Stati Uniti, basandosi su dati demografici, economici, culturali e politici. Questo lavoro ha consentito di identificare 12 aree in cui suddividere le 3.141 contee che formano l’intero paese. Dodici “stati diffusi” con una caratteristica preponderante ciascuno, rimasta sostanzialmente invariata nel corso degli ultimi 30 anni a causa della netta divisione tra redditi familiari alti e redditi familiari bassi.
I dodici Stati d’America. Una mappa e una ricerca descrivono le principali tipologie sociali delle contee statunitensi.
Nel luglio del 2017 Instagram ha sostituito l’ordine cronologico con cui faceva apparire i suoi contenuti a ogni iscritto con uno organizzato da un algoritmo e personalizzato sulle abitudini di ogni utente. Prima di allora, sostiene l’azienda, i suoi 800 milioni di iscritti perdevano il 70 per cento dei post delle persone che seguivano e il 50 per cento di quelli dei loro amici; il nuovo feed permette di visualizzare il 90 per cento dei post pubblicati dagli amici e di passare più tempo sulla applicazione. Instagram, che appartiene a Facebook, non aveva mai spiegato esattamente i criteri dell’algoritmo, fino a qualche giorno fa, quando ha invitato un gruppo di giornalisti nei suoi nuovi uffici a San Francisco; tra loro c’era anche Josh Constine del sito di tecnologia Techcrunch, che ha raccontato cosa è stato detto. I tre criteri fondamentali dell’algoritmo L’algoritmo di Instagram si serve di un sistema di apprendimento automatico basato sul comportamento e le interazioni passate di ogni singolo iscritto. Per questo anche se due utenti seguissero gli stessi account, i post non comparirebbero allo stesso modo perché il sistema tiene conto anche dei commenti, dei like, dell’interesse mostrato in passato per i vari contenuti.
Come Instagram decide cosa mostrarci. Il social network ha spiegato per la prima volta come funziona l'algoritmo che ha sostituito la visualizzazione cronologica delle foto.
Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle tre, la Camera ha approvato la legge di stabilità con 297 voti a favore, 93 contrari e quattro astenuti. Le parti più importanti della legge di stabilità sono quelle che sono state discusse negli ultimi mesi: abolizione della Tasi sulla prima casa, eliminazione delle clausole di salvaguardia da 16,8 miliardi, canone Rai in bolletta elettrica e aumento da 1.000 a 3.000 euro del tetto all’uso del contante. Tra le modifiche inserite all’ultimo momento c’è stata l’istituzione di un fondo di solidarietà per le persone danneggiate dal fallimento dei quattro istituti bancari coinvolti nella legge “salva banche”. La seduta, molto lunga, si è svolta senza particolari tensioni e il governo ha ottenuto l’approvazione della legge senza ricorrere al voto di fiducia. Domenica la legge dovrebbe già tornare in Senato, dove sarà sottoposta a un terzo voto (visto che la Camera ha modificato il testo già approvato dal Senato). Il governo conta di far approvare la legge entro Natale.
Le foto della lunga notte alla Camera. I deputati sono rimasti a votare fino alle tre di mattina la legge di stabilità: è stata approvata, ora si dovrà ridiscutere in Senato.
Ieri sera, con un post sul suo blog, Beppe Grillo ha annunciato “i risultati delle parlamentarie del M5S”, ovvero la selezione interamente online dei candidati ad un seggio in Parlamento per le prossime elezioni politiche. Grillo si è detto molto soddisfatto del risultato della consultazione, che si è tenuta da lunedì 3 a giovedì 6 dicembre. (Come funzionano le “parlamentarie” del M5S)
Chi ha vinto le “parlamentarie” del M5S. I risultati sono online da ieri, anche se non si sa quanti abbiano votato né il numero delle preferenze.
È stato diffuso il video di “Sue (Or in a Season of Crime)”, la nuova canzone del cantante inglese David Bowie trasmessa per la prima volta dalla stazione radiofonica BBC Music 6 il 13 ottobre scorso. “Sue (Or in a Season of Crime)” è una delle due nuove canzoni contenute in Nothing Has Changed, una raccolta in tre dischi con le canzoni più famose di Bowie che uscirà il 18 novembre: l’altra si chiama “Tis a Pity She Was a Whore”, ed è stata diffusa il 10 novembre. Il video della canzone, che ha sonorità molto jazz ed è stata suonata con la Maria Schneider Orchestra di New York, è stato diretto da Tim Hingston e Jimmy King, e le riprese sono state fatte a New York e a Londra. David Bowie – Sue (Or In A Season Of Crime) on MUZU.TV
Il nuovo video di David Bowie. È il video della canzone “Sue (Or in a Season of Crime)”, uno dei due inediti di una raccoltona di prossima uscita.
L’Economist di questa settimana fa l’endorsement ufficiale di Mario Draghi alla presidenza della Banca Centrale Europea. Il prossimo ottobre scade il mandato dell’attuale presidente Jean-Claude Trichet e secondo la rivista britannica l’Unione Europea dovrebbe subito puntare su una candidatura forte come quella di Draghi per rilanciare la politica economica. L’euro zona sta attraversando il suo momento più difficile dall’introduzione della moneta unica e non può permettersi mesi di incertezza su chi guiderà la BCE, tanto meno può permettersi una seconda scelta. I rappresentanti dell’Unione Europea devono mettere da parte le loro divisioni e semplicemente assegnare l’incarico al candidato più adatto. Il che non dovrebbe essere difficile. Dal momento che oggettivamente la persona più adatta per esperienza e temperamento a diventare presidente della banca europea più importante è Mario Draghi.
L’Economist appoggia Mario Draghi alla Banca Centrale Europea. Secondo il settimanale rischia di non essere scelto perché è italiano.
Dopo il grave incidente stradale in cui è stato coinvolto Alex Zanardi, il più famoso atleta paralimpico italiano, diversi giornali si sono chiesti come sia stato possibile che la strada su cui Zanardi stava partecipando a una corsa non fosse stata chiusa al traffico. Sembra che la stessa domanda se la sia posta anche la procura di Siena, la provincia in cui è avvenuto l’incidente, che ha aperto un’indagine e ieri ha interrogato gli organizzatori della corsa. La corsa era chiamata “Obiettivo Tricolore” ed era stata organizzata da Obiettivo3, un’associazione sportiva legata allo stesso Zanardi che promuove lo sport per disabili. Sul sito ufficiale dell’associazione, la corsa viene descritta come una «grande staffetta di […], un lungo e appassionante viaggio che in due settimane (dal 12 al 28 giugno) vedrà oltre cinquanta atleti paralimpici […] passarsi di mano in mano il testimone partendo da nord, ai confini con la Svizzera, fino ad arrivare a sud, a Santa Maria di Leuca».
Perché la strada dove è avvenuto l’incidente di Zanardi non era chiusa al traffico? gli organizzatori della corsa insistono sul fatto che non fosse una gara, e che quindi non ci fosse bisogno di autorizzazioni particolari.
È morto a Milano lo scrittore e giornalista Andrea Pinketts; aveva 57 anni. Era nato a Milano con il nome di Andrea Giovanni Pinchetti il 12 agosto del 1961 ed era diventato famoso all’inizio degli anni Novanta per i suoi libri gialli, quasi tutti con protagonista Lazzaro Santandrea, investigatore e suo alter ego, che compare per la prima volta in Lazzaro vieni fuori del 1991. Nel 1996 venne incluso nell’antologia di Einaudi Stile libero Gioventù cannibale, che raccoglieva un gruppo di nuovi scrittori italiani considerati “pulp”, che raccontavano storie violente e criminali con un linguaggio forte e dissacrante. La capanna dello zio Rom è il suo ultimo libro, pubblicato da Mondadori nel 2016. Nel 1993 Pinketts aveva fondato «la Scuola dei Duri», un movimento di giallisti milanesi che come lui frequentavano il Trottoir, un noto locale di Milano; quando il Trottoir fu chiuso nel 2013 per il troppo rumore, si incatenò davanti all’ingresso. Pinketts era molto noto e presente negli ambienti culturali e sociali milanesi e fece anche molte altre cose: scrisse per riviste come Panorama ed Esquire, recitò nel film Via Montenapoleone di Carlo Vanzina, scrisse il musical teatrale Orco Loco, fu fotomodello e pugile, a lungo ospite del Maurizio Costanzo Show e giurato della prima edizione del programma tv La pupa e il secchione.
È morto lo scrittore Andrea Pinketts. Divenne famoso per i libri gialli negli anni Novanta e fu incluso nella celebre antologia "Gioventù Cannibale".
Al Longleat Safari & Adventure Park, un parco zoologico che si trova nel Wiltshire, una contea dell’Inghilterra sud-occidentale, è nato un nuovo esemplare di panda rosso, una cosa piuttosto rara. Nel 2013 i responsabili del parco avevano pubblicato un appello per trovare una partner per il loro panda rosso e dall’Italia era stata prestata la panda rossa Ruffina. Le cose tra i due animali sono andate come sperato e quest’anno Ruffina ha avuto un figlio, maschio, per il quale non è stato ancora scelto il nome. In natura il panda rosso vive nelle foreste dell’Himalaya e in altre aree tra Cina, Nepal, Tibet, Birmania e parte dell’India, di solito a un’altitudine non inferiore ai 2200 metri. Mangia soprattutto bambù di notte, mentre di giorno dorme, stando penzoloni sui rami degli alberi. Il panda rosso (panda minore) è imparentato solo alla lontana con il panda gigante.
Le foto del panda rosso nato nel Regno Unito. Nel parco zoologico Longleat Safari & Adventure Park, un evento piuttosto raro: è un maschio e non è stato ancora scelto il nome.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
“Il consueto trionfo”. Marco Imarisio commenta sul Corriere la deriva torinese del Partito Democratico.
Raymond Thi ha 28 anni, vive a Londra e da circa un anno pubblica su Instagram, Twitter e Facebook immagini che mostrano come molte scene di film e serie tv abbiano al loro interno precise geometrie. Alcune sono simmetriche, chiaramente attraversate da una linea verticale, diagonale o orizzontale; altre hanno motivi ricorrenti (cerchi, triangoli, quadrati), altre mostrano un chiaro punto di fuga, altre ancora rispettano la regola dei terzi, secondo la quale è particolarmente efficace dividere un’inquadratura in nove rettangoli formati da due linee orizzontali e due verticali che dividono l’inquadratura in “terzi”, mettendo le cose importanti (magari un volto) di conseguenza. Sono principi generali, non vere e proprie regole: si possono rispettare ma anche infrangere. Ma molti le rispettano. Il progetto si chiama Composition Cam e se avete un iPhone, Thi ha anche creato un’app che fa al contrario: vi permette di vedere le linee geometriche prima, per fare foto di conseguenza. Altrimenti, queste immagini dovrebbero essere comunque una buona fonte d’ispirazione. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La bellezza delle inquadrature geometriche. Linee che dividono l'immagine o creano motivi ricorrenti o suddivisioni ordinate, in famose scene del cinema e della tv.
Oltre al Salone del Mobile – il più importante evento al mondo dedicato all’arredamento e al design – è in corso in questi giorni a Milano il Fuorisalone, una serie di feste, mostre, installazioni, showroom ed eventi più o meno informali. Il Fuorisalone, che molti considerano più innovativo e stimolante del Salone stesso, è organizzato in tre principali quartieri della città: via Tortona (storicamente la zona del design e della moda), Ventura Lambrate (dedicato agli artisti e agli studi più giovani e sperimentali), e Brera, il più elegante, vicino al centro storico. Il Fuorisalone a Brera è alla sua sesta edizione e quest’anno si estende anche verso la zona di Porta Nuova, con i grattacieli appena terminati. Tra i numerosi eventi c’è anche la gara di ping pong su tavoli trasparenti fatti di vetro, l’assaggio di una nuova varietà di tè, e l’apertura di negozi e spazi espositivo fino alla tarda notte di venerdì; nel weekend sarà anche allestito un servizio di babysitting dove i genitori potranno lasciare i bambini, con laboratori creativi e una serata pizza e cinema.
Le foto del Fuorisalone a Brera. I tanti oggetti belli e originali esposti a Milano attorno al più importante evento al mondo sull'arredamento e il design.
È morto martedi a Manhattan a 80 anni Paul Motian, per le complicazioni di una patologia del midollo. Era stato, e rimarrà, uno dei più importanti batteristi della storia del jazz: era nel trio di Bill Evans, e nel cosiddetto “american quartet” di Keith Jarrett, ma aveva suonato anche con Coleman Hawkins, Roy Eldridge, Thelonious Monk, Lennie Tristano. Aveva suonato in pubblico per quasi sessant’anni e l’ultima volta ancora due mesi fa. (Il Bill Evans Trio al Village Vanguard)
È morto Paul Motian. Aveva 80 anni, era uno dei più importanti batteristi jazz di sempre.
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile venerdì 6 marzo, in Italia le persone risultate positive al test per il coronavirus (SARS-CoV-2) sono finora 4.636, comprese quelle “guarite” (523) e quelle morte (197). Rispetto al giorno precedente, i positivi sono stati 778 in più, la crescita più significativa in un solo giorno in Italia dall’inizio dell’epidemia. Le regioni più interessate continuano a essere Lombardia (2.612 casi positivi), Emilia-Romagna (870) e Veneto (488), ma sono molto significativi anche i dati provincia per provincia diffusi dalla Protezione Civile. La provincia in cui finora ci sono stati più casi positivi al coronavirus – che non significa necessariamente la provincia con il numero reale più alto di contagiati – è quella di Lodi (739), dove si trova uno dei due focolai del virus, cioè la “zona rossa” che include tra gli altri il comune di Codogno. Seguono le province di Bergamo (623), Cremona (452), Piacenza (426), Milano (267), Padova (198), Brescia (182), Parma (181) e Pavia (180).
Il coronavirus provincia per provincia. Gli ultimi dati ufficiali in Italia sul numero di persone positive al test, sui tamponi realizzati e sui ricoverati in terapia intensiva.
Il Senato ha approvato il disegno di legge sul divorzio breve con 228 voti favorevoli, 11 contrari e 11 astenuti. Il testo, che semplifica e velocizza le procedure per divorziare, era stato approvato dalla commissione Giustizia nel novembre del 2014: il ddl dovrà ora tornare per la lettura finale alla Camera, perché il Senato ne ha modificato il testo, ma non prevede il cosiddetto “divorzio diretto”. Il disegno di legge – che una volta approvato varrà anche per i procedimenti in corso – prevede che i tempi della separazione vengano ridotti dagli attuali tre anni a dodici mesi in caso di “separazione giudiziale” (quando cioè il divorzio viene chiesto da uno dei due coniugi) e a sei mesi quando la separazione è invece consensuale; la comunione dei beni tra i coniugi «si scioglie nel momento in cui il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati». La principale modifica che il testo ha subìto al Senato riguarda i tempi della decorrenza della separazione: non decorreranno, come approvato alla Camera, dalla notifica dell’atto, ma dalla data di comparizione dei coniugi davanti al presidente del Tribunale.
Il Senato ha approvato il divorzio breve. Il disegno di legge – che torna ora alla Camera – riduce i tempi rispetto a quelli attuali: ma l'opzione del "divorzio diretto" è stata stralciata.
Lunedì 9 novembre l’azienda farmaceutica statunitense Pfizer ha annunciato che il suo vaccino sperimentale contro il coronavirus, sviluppato dalla tedesca BioNTech, si è rivelato molto più efficace del previsto nell’ultima fase (su 3) di test su esseri umani, ancora in corso e da completare. Lo stesso ha annunciato lunedì 16 novembre anche l’azienda di biotecnologie statunitense Moderna. Sono due notizie molto importanti e incoraggianti nella lotta al coronavirus, ma è ancora presto per parlare con sicurezza della loro efficacia. Non si sa quindi quando di preciso inizierà la somministrazione nella popolazione, e soprattutto c’è ancora da pensare al problema della distribuzione. Il vaccino di Pfizer deve essere infatti conservato a -70 °C e per essere distribuito in giro per il mondo mantenendo una temperatura così bassa serviranno dei congelatori (freezer) molto potenti, che di solito non sono presenti nei laboratori. Il vaccino di Moderna, invece, può essere mantenuto a -20 °C e rimane stabile per circa 30 giorni se conservato tra 2 e 8 °C. Il mantenimento della catena del freddo per quest’ultimo dovrebbe quindi essere più semplice.
È troppo presto per preoccuparsi dei frigoriferi per il vaccino, dice il viceministro Sileri. In compenso, però, «abbiamo dato vita a una task force per organizzare la vaccinazione sul territorio nazionale».
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. Morgan sta cercando di vendere in NFT la sua canzone Altrove. Se non avete ancora capito cosa sia un NFT siete perdonati, ma casomai è spiegato qui. L'unica cosa normale è la canzone, che in effetti resta molto bella. Non pretendo che abbia valore statistico, ma oggi ho preso un caffè in un bar di Porta Venezia a Milano, e alla radio c'era L'anno che verrà. Va bene che è un anno che parliamo della sua attualità, ma la frequenza comincia a diventare interessante, se eravate qui anche ieri sera. Nella piccola intersezione tra la mia timeline di Twitter e la comunità di vecchi fan dei Genesis ieri c'è stata dell'eccitazione per queste stupende immagini di un loro concerto al Bataclan nel 1973, finite da qualche giorno su YouTube. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Un’altra canzone di Robbie Williams. Una canzone di disastro di relazione in pezzi.
La settimana scorsa un’associazione di consumatori tedesca ha segnalato una modifica nella ricetta della Nutella, la crema spalmabile alla nocciola prodotta da Ferrero. Dopo le segnalazioni di alcuni consumatori, secondo cui il colore della Nutella ultimamente era cambiato, la Verbraucherzentrale di Amburgo ha confrontato le etichette sui barattoli attualmente in commercio con altre più vecchie e si è accorta che sono cambiate le percentuali del latte scremato in polvere, degli zuccheri e dei grassi. La percentuale di latte scremato in polvere e quella di zuccheri sono aumentate, passando rispettivamente dal 7,5 all’8,7 per cento e dal 55,9 al 56,3 per cento; quella di grassi è diminuita, passando dal 31,8 al 30,9 per cento.
La ricetta della Nutella è cambiata. Le percentuali di latte scremato in polvere e quella di zuccheri sono aumentate, quella di grassi è diminuita, ma quelle di caco e nocciole sono rimaste le stesse.
I pesci pulitori (Labroides dimidiatus) sono tipi piuttosto svegli: si nutrono delle sostanze che trovano sulla pelle degli altri pesci, che si sottopongono volentieri alla pulizia per una migliore tenuta del loro corpo. Questi piccoli e meticolosi pesci riescono a riconoscere fino a un centinaio di loro clienti abituali, sviluppando una simbiosi molto stretta che li aiuta a sopravvivere, ma c’è dell’altro. Secondo una ricerca da poco pubblicata, i pesci pulitori rientrerebbero nel club molto ristretto di animali che riescono a riconoscersi allo specchio, dimostrando di avere per lo meno una parziale consapevolezza di loro stessi. La scoperta sta facendo molto discutere e non tutti sono convinti delle conclusioni della ricerca, che offre comunque nuovi spunti per lo studio dell’intelligenza animale. Il test dello specchio fu sviluppato negli anni Settanta del Novecento da Gordon Gallup Jr., uno psicologo che attualmente lavora presso l’Università di Albany, nello stato di New York, e ancora oggi è utilizzato per valutare la capacità di un animale di riconoscere se stesso. Prima di tutto, gli viene data la possibilità di familiarizzare con lo specchio per un po’ di tempo. In questa fase le reazioni sono molto diverse a seconda della specie e dei singoli esemplari: alcuni reagiscono aggressivamente, cercando di attaccare l’immagine riflessa, altri restano più indifferenti.
Questi pesci si riconoscono allo specchio? messi davanti a uno specchio capiscono che c'è qualcosa di strano, dice una nuova ricerca di cui si sta parlando molto.
Come ogni anno, dopo la cerimonia degli Oscar in molti si sono spostati alla festa organizzata dalla rivista statunitense Vanity Fair, quella più importante, frequentata e attesa da fotografi e giornalisti. La festa di quest’anno è stata al Wallis Annenberg Center for the Performing Arts, a Beverly Hills, in California, e come sempre è stata un’occasione unica per vedere sfilare tutti insieme attori e celebrità, agghindati e truccati come pochi altri giorni dell’anno, in molti dopo essersi cambiati d’abito. Tra le tantissime persone presenti c’erano anche i vincitori dei premi come migliori attori protagonisti (Leonardo DiCaprio e Brie Larson) e non protagonisti (Mark Ryalance e Alicia Vikander), in compagnia dei loro Oscar. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il festone di Vanity Fair dopo gli Oscar. Una specie di album di figurine di celebrities, con tutti quelli che sono passati e si sono messi in posa (anche con le statuette appena ricevute).
Come tutti i media americani – con diversi gradi di eccitazione – hanno raccontato nelle ultime ore, il matrimonio di Kim Kardashian è durato appena 72 giorni. Lei e il giocatore di basket Kris Humphries si erano sposati il 20 agosto e il matrimonio (così come, ora, il divorzio) era diventato un caso nazionale per le sezioni “entertainment” statunitensi, con tanto di due ore di diretta televisiva, tre vestiti diversi, il servizio fotografico venduto in esclusiva alla rivista People per un milione e mezzo di dollari e alcune scene particolarmente toccanti addirittura sceneggiate per l’occasione. La risonanza mediatica è stata tale che alcuni l’avevano paragonato al matrimonio reale tra William e Kate. La famiglia Kardashian rappresenta l’ultimo e più eclatante caso, dopo Paris Hilton, di persone “famose perché sono famose”: nessun talento particolare o opere degne di nota, semplicemente una famiglia molto ricca che è riuscita ad attirare su di sé l’attenzione mediatica. Dopo la morte del signor Kardashian, la madre di Kim, Kourtney, Khloe e Rob si è risposata con Bruce Jenner, campione olimpico di Decathlon, da cui ha avuto altre due figlie. L’intera famiglia allargata è protagonista di un reality, Keeping Up with the Kardashians (in Italia Al passo con i Kardashian, sul canale E!) che ne riprende la vita quotidiana. Pur essendo nota al pubblico già da prima, la grande popolarità della famiglia è coincisa proprio con l’inizio del programma, nel 2007.
Kim Kardashian e famiglia, per profani. Dieci cose da sapere per capire l'impazzimento di questi giorni sulle sezioni spettacolo dei media americani.
Le Canzoni è la newsletter serale che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. L’indomani – il martedì, mercoledì e venerdì – la pubblichiamo sul Post, ci si iscrive qui. Sabato saranno 40 anni dall'uscita dei Predatori dell'arca perduta, che tra tutte le altre cose memorabili aveva anche quella musichetta appicicosissima di John Williams da mettervi di buonumore di fronte a qualunque seccante impegno. Ora mi è venuto in mente di quando da ragazzi lo vedemmo al cinema, e per la nostra ingenuità di ragazzi e per i cliché narrativi del tempo, la scena del duello fu una cosa che non ci potemmo credere per anni, esilarati. Sono un uomo più felice da quando Matteo Bordone mi ha fatto scoprire, stamattina, A Cuneo di Rocco Tanica: nessuno mi aveva mai detto niente. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone degli Ace. Da quanto va avanti, questa cosa?.
In Mistral, pubblicato da Damiani, la fotografa Rachel Cobb ha osservato il vento maestrale nella regione francese della Provenza e ha provato a fotografarne le manifestazioni. Guardare le sue foto è una sorta di esercizio alla lettura delle immagini, per la loro capacità di rendere percepibile sia l’invisibilità – con una foglia in volo, vitigni piegati, bandiere gonfiate, ragnatele che sembrano immobili e cieli sgombri dalle nuvole – sia l’idea dietro ogni scatto, evocando ricordi e sensazioni comuni.
Come si fotografa il vento? rachel Cobb l'ha fatto così, seguendo il maestrale della Provenza.
Facebook introdurrà una serie di aggiornamenti pensati per rendere più facili le comunicazioni durante il periodo di restrizioni legate al contenimento del coronavirus. La novità principale è Messenger Rooms, una funzione per le videochiamate tra gruppi numerosi (simile all’app per videochiamate Zoom, per capirci). Lo ha annunciato oggi il CEO di Facebook Mark Zuckerberg in una diretta video. Con Messenger Rooms, la persona che imposta la videochiamata deve avere un proprio account su Facebook, ma chi non ne possiede uno può comunque partecipare alle conversazioni, collegandosi sia da smartphone sia da desktop. Una videochiamata su Messenger Rooms può coinvolgere fino a 50 persone, senza limiti di tempo. La persona che ha creato la chat deve essere presente perché la videochiamata possa cominciare, e ne ha il pieno controllo: decide chi può unirsi alla videochiamata, può espellere qualunque partecipante in qualsiasi momento, e può decidere anche se la chiamata sia chiusa o aperta a nuovi partecipanti.
Anche Facebook avrà un servizio per le videochiamate di gruppo. E alle videochiamate di WhatsApp potranno partecipare fino a otto persone.
L’azienda automobilistica giapponese Nissan richiamerà 1,23 milioni di automobili dagli Stati Uniti e dal Canada per risolvere un problema con le telecamere posteriori presenti su alcuni modelli di veicoli venduti tra il 2018 e il 2019. Il problema, che riguarda ad esempio il SUV Nissan Rogue e la berlina Nissan Altima, è che il software delle telecamere, che permette ai proprietari dei veicoli di cambiare le impostazioni della telecamera e del display per modificare l’inquadratura, non la fa tornare alla configurazione iniziale nell’utilizzo successivo. Questo viola le regole sulla sicurezza relative alle telecamere usate per assistere nelle operazioni di manovra: secondo una lettera mandata da Nissan all’autorità americana per la Sicurezza sulle autostrade, la ridotta visibilità posteriore dovuta al problema del software della telecamera «potrebbe aumentare il rischio di incidenti nel caso il conducente non regolasse di nuovo l’inquadratura prima di fare retromarcia». Il richiamo partirà il 21 ottobre. Nissan aggiornerà gratuitamente, nelle concessionarie, i software di tutti i veicoli interessati.
Nissan richiamerà 1,23 milioni di auto negli Stati Uniti e in Canada per un problema al software della telecamera posteriore.
L’indice che misura la produzione industriale ha mostrato nel mese di luglio un inaspettato calo dell’1,3 per cento rispetto al luglio del 2017. Secondo gli economisti, l’indice avrebbe dovuto invece manifestare una crescita dell’1,4 per cento. Il calo rispetto a giugno è stato dell’1,8 per cento, molto superiore al calo dello 0,4 per cento atteso dagli esperti. Anche la Germania aveva mostrato un calo nella produzione industriale nel corso dell’estate. Italy’s industrial production. Spot the difference. (h/t @FT @fastFT) pic.twitter.com/Busy71enx5
La produzione industriale è calata, ed è una sorpresa. A luglio è scesa dell'1,3 per cento, mentre ci si aspettava crescesse: è il primo calo dal 2016 e secondo gli esperti è un dato molto preoccupante.
La patologica diffusione di notizie false sulla stampa italiana, insieme ai suoi toni spesso urlati e allarmisti, ha trovato negli ultimi mesi un nuovo ricco filone: le bufale sull’ISIS, l’organizzazione armata composta da estremisti islamici che ha conquistato parte dell’Iraq, della Siria e della Libia. Se avete letto i giornali italiani nelle ultime settimane, sapete probabilmente che è circolato un video con un jihadista che parlava italiano, che l’Egitto ha invaso la Libia e ha ucciso decine di militanti, eccetera. Tutte notizie false o comunque mai confermate, pubblicate benché provenienti da fonti inaffidabili, oppure frutto di traduzioni sbagliate. Leonardo Bianchi, giornalista di Vice, ne ha messe in fila un po’ in questo articolo. Negli ultimi tempi, specialmente a seguito dell’avanzata dell’Isis in Libia, la stampa italiana ha deciso di battere con estrema convinzione la pista di un nuovo sottogenere giornalistico: quello del rilancio continuo di notizie non verificate e sempre più sensazionalistiche sulle atrocità dello Stato Islamico—fatti sempre più cruenti che sui nostri giornali diventano verità autoevidenti che non necessitano di conferme o rettifiche.
Tutte le bufale sull’ISIS. Ormai sono una specie di "nuovo sottogenere giornalistico", scrive Vice: dai "jihadisti che parlano italiano" all'invasione della Libia da parte dell'Egitto.