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Il giornale di divulgazione scientifica statunitense New Scientist ha pubblicato oggi un articolo in esclusiva, nel quale annuncia l’avvenuta nascita cinque mesi fa di un bambino con il DNA di tre persone, grazie a una innovativa tecnica di fecondazione che potrebbe aiutare le coppie di genitori con rare mutazioni genetiche ad avere figli con meno rischi legati alle loro malattie. La notizia sarà data ufficialmente il prossimo ottobre nel corso dell’American Society for Reproductive Medicine’s Scientific Congress a Salt Lake City (Utah) da Joh Zhang, ricercatore e medico presso il New Hope Fertility Center di New York, ma New Scientist ha ottenuto in anteprima alcune informazioni sulla tecnica utilizzata. Il bambino è nato da una coppia di origini giordane: la madre è portatrice sana della sindrome di Leigh, una malattia incurabile che non permette uno sviluppo regolare del sistema nervoso nella prima infanzia. I geni che la causano sono racchiusi nel DNA dei mitocondri, gli organuli cellulari che forniscono l’energia alle cellule e che sono portatori di 37 geni, che ognuno di noi ereditata dalla propria madre e che sono separati dal resto del DNA contenuto nel nucleo delle cellule. Circa un quarto dei mitocondri della madre giordana hanno la mutazione che causa la sindrome di Leigh, che aveva già causato la morte di altri due suoi figli. Dopo essere venuti a conoscenza delle varie tecniche di fecondazione sperimentate in questi anni da Zhang, la coppia si è rivolta al medico alla ricerca di una soluzione.
Il bambino nato con il DNA di tre persone. Grazie a una innovativa tecnica per la fecondazione che potrebbe aiutare le coppie di genitori con rare mutazioni genetiche ad avere figli con meno rischi.
Giovedì 9 luglio è previsto alla Camera il voto finale sulla riforma della scuola che il governo chiama “La buona scuola”. I lavori inizieranno alle 10. Nella seduta di mercoledì l’aula ha respinto tutti i circa 70 emendamenti presentati dalle opposizioni al testo (alla Camera il governo ha un’ampia maggioranza). Il disegno di legge era stato approvato alla Camera in prima lettura e lo scorso 25 giugno anche al Senato con delle modifiche: il governo Renzi aveva infatti posto una mozione di fiducia su un maxi-emendamento ed è per questo motivo che la legge è tornata alla Camera in seconda lettura. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il voto finale sulla riforma della scuola. È previsto per oggi, dopo che mercoledì sono stati respinti tutti gli emendamenti delle opposizioni – diretta streaming.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito a Matteo Renzi, segretario del Partito Democratico, l’incarico di formare un nuovo governo. Renzi ha accettato con riserva, come da prassi: condurrà le sue consultazioni con le parti politiche a partire da domattina, dopodiché andrà al Quirinale per comunicare a Napolitano se intende sciogliere la riserva ed eventualmente proporre i ministri per la nomina. Parlando subito dopo la nomina, Renzi ha detto:
Matteo Renzi ha avuto l’incarico. Il presidente del Consiglio incaricato ha accettato con riserva e farà le sue consultazioni: ma ha detto che servirà qualche giorno e ha alluso a un programma ambizioso.
Non ce lo nascondiamo: sarà una domenica lunga, calda, e non c’è niente da fare fino alle otto e mezza. Potremmo tornare a letto, o vedere su internet se c’è un megastore aperto che venda condizionatori. In terza analisi, dedicarsi, sempre con movimenti lenti e ponderati, alla lettura della canonica rassegna del meglio del Post di questa settimana. E quindi. Gli articoli più letti, se siete i tipi che si fidano del giudizio del pubblico, sono stati:
Sunday Post. Una lunga domenica calda in attesa della finale da passare col meglio della settimana su queste pagine.
La società ferroviaria Arenaways cerca da settimane di avere tutte le carte in regola per iniziare il suo servizio di trasporto ferroviario tra Torino e Milano, ma a causa delle lungaggini burocratiche e di alcune iniziative legali, i treni rischiano di rimanere fermi anche il prossimo lunedì 15 novembre, giorno in cui è previsto l’avvio dei primi viaggi tra le due città. L’Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari (Ursf) ha bocciato il piano di Arenaways, stabilendo che la società potrà far viaggiare i treni sulla tratta tra Torino e Milano, ma a patto di non compiere alcuna fermata intermedia. Arenaways è stata fondata a Torino nel 2006, è a capitale interamente privato e fa parte dell’Unione Internazionale delle Compagnie Ferroviarie. Sul territorio italiano, la società fa viaggiare già alcuni treni a lunga percorrenza provenienti da Amburgo, Hannover, Francoforte, Dusseldorf e diretti ad Alessandria in collaborazione con le ferrovie tedesche. Arenaways gestisce da alcuni mesi anche un collegamento da Amsterdam verso Alessandria e Livorno. Il suo fondatore, Giuseppe Arena, ha una lunga esperienza in campo ferroviario prima da dipendente delle Ferrovie dello Stato, poi da consulente e da promotore di iniziative turistiche sempre legate ai trasporti su rotaia in Italia. Nel 2003 partecipò alla fondazione della azienda ferroviaria per il trasporto merci Strade Ferrate del Mediterraneo, successivamente venduta alla Deutsche Bahn e poi diventata Railion Italia. La società si fuse poi con le ferrovie Nord Milano e Arena decise di dedicarsi al nuovo progetto di Arenaways.
Non partono ancora i treni di Arenaways. Far concorrenza a Trenitalia sulla trafficata tratta tra Torino e Milano non è facile.
A sette mesi dalla sua introduzione, il cosiddetto “reddito di cittadinanza” continua a funzionare a metà. Mentre la parte di contrasto alla povertà è entrata in vigore con meno problemi del previsto, e circa 843 mila nuclei familiari ricevono ogni mese un assegno che può arrivare a un massimo di 780 euro, la cosiddette “politiche attive” – cioè le misure volte ad aiutare una parte di chi percepisce il sussidio a trovare un lavoro – faticano addirittura a partire, prima ancora che a produrre risultati. Non è una sorpresa. Già un anno fa, durante l’approvazione della misura, gli esperti avvertivano delle difficoltà che ci sarebbero state nel portare avanti le politiche attive, che richiedono una complicata collaborazione tra governo centrale, regioni, comuni, centri per l’impiego e la nuova figura incaricata di aiutare i percettori di reddito a trovare lavoro, il navigator: oltre che naturalmente la materia prima, cioè i posti di lavoro. Il reddito di cittadinanza viene percepito da 843 mila nuclei familiari composti da circa 2,2 milioni di persone. Tra loro, solo 704 mila sono definiti “occupabili”, hanno cioè l’età e sono nelle condizioni di poter ricevere aiuto a trovare un impiego (un aiuto che è necessario accettare per continuare ad avere diritto a ricevere il sussidio).
Il reddito di cittadinanza continua a funzionare a metà. Più di 800 mila famiglie stanno ricevendo un assegno medio da 450 euro al mese, ma la parte che dovrebbe aiutare a trovare un lavoro è parecchio in ritardo.
Domenica verso le 12:30 una cabina della funivia che collega la città di Stresa, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, con il monte Mottarone è caduta mentre trasportava 15 persone: 14 sono morte (13 sul luogo dell’incidente, mentre un bambino di 9 anni dopo essere stato trasportato in ospedale a Torino). L’unico superstite è un bambino di 5 anni. L’incidente è stato causato dalla rottura della fune che traina la cabina verso la stazione di arrivo, ma al momento non si sa con certezza cosa abbia causato la rottura e perché non si siano attivati i freni di emergenza che dovrebbero impedire incidenti di questo tipo. La procura di Verbania (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) ha aperto un’inchiesta sulle cause dell’incidente, ipotizzando i reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Anche il ministero delle Infrastrutture ha istituito una commissione d’inchiesta su quanto accaduto per verificare che prima dell’incidente fossero stati svolti i controlli necessari sull’impianto.
Cosa si sa dell’incidente della funivia del Mottarone. Nella caduta di una cabina sono morte 14 persone: una fune si è spezzata, ma ci sono ancora diverse cose poco chiare.
Prince, una delle più grandi rockstar di sempre, è morto a causa di un’overdose accidentale di fentanyl, un potente antidolorifico oppioide sintetico, che stava assumendo per alleviare un dolore cronico all’anca. La notizia è stata confermata dalle autorità del Minnesota e dovrebbe mettere fine a settimane di voci e ipotesi sulle cause che hanno portato all’improvvisa morte di Prince, trovato svenuto il 21 aprile scorso nell’ascensore della sua casa/studio di registrazione a Chanhassen, vicino a Minneapolis dove era nato 57 anni fa. Parenti e amici sapevano che Prince conduceva una vita “pulita” – niente alcol, niente droghe, dieta vegana – ma nelle settimane prima della sua morte erano circolate voci, ora in parte confermate, su problemi di salute in seguito a un’operazione all’anca che lo avevano costretto ad assumere antidolorifici di vario tipo. Le autorità per ora hanno confermato che la causa della morte è stata il fentanyl, ma non hanno dato informazioni sul modo in cui Prince ne è venuto in possesso e se il farmaco fosse stato prescritto da un medico. Nella sua abitazione erano stati trovati antidolorifici di vario tipo e, secondo l’avvocato di uno dei suoi medici, Prince stava per iniziare una terapia a base di oppioidi per tenere sotto controllo il suo dolore cronico. Le indagini intanto proseguono e si stanno concentrando sulle settimane prima della morte di Prince, per ricostruire i suoi contatti, il suo stato di salute e l’eventuale coinvolgimento di uno o più medici che avrebbero fornito i medicinali.
Prince è morto per un’overdose accidentale di un oppioide. Secondo gli esami tossicologici la causa della morte improvvisa è stata il fentanyl, un farmaco che assumeva per un dolore cronico all'anca.
Dopo aver rilevato numerosi plagi all’interno del programma del Movimento 5 Stelle, il Post ha analizzato i programmi degli altri partiti (PD, Forza Italia, Liberi e Uguali e + Europa), finora senza trovare plagi di frequenza e dimensioni pari a quelli trovati nel programma del Movimento 5 Stelle. Il plagio più sostanzioso che abbiamo trovato è nel programma elettorale del partito Liberi e Uguali ed è lungo poco meno di una decina di righe di testo. Il paragrafo si trova nella sezione “un mondo digitale“: è stato copiato dalla “Dichiarazione dei diritti in Internet” (PDF), un documento elaborato da una commissione parlamentare che ha lavorato fra il 2014 e il 2015. Il paragrafo plagiato corrisponde alle prime nove righe del preambolo della Dichiarazione dei diritti in Internet, che vengono riportate integralmente senza citare l’autore o la fonte. La Dichiarazione è stata elaborata dalla Commissione parlamentare per i diritti e i doveri relativi ad Internet, che si era formata nel luglio del 2014 ed era presieduta da Laura Boldrini, presidente della Camera e oggi dirigente e candidata di Liberi e Uguali.
I plagi nei programmi degli altri partiti. A parte quello del M5S, negli altri c'è poco: otto righe nel programma di Liberi e Uguali e un paio in quello di +Europa.
Westworld, la serie western e di fantascienza di HBO, esiste da un paio d’anni e si è fatta notare per la sua complessità e la qualità con cui è realizzata. Da 45 anni però esiste anche un film di Westworld: forse non lo sanno tutti, nemmeno tutti quelli che si sono appassionati alla serie e arrovellati sulla sua trama. Anzi: esistono un film del 1973, un sequel del 1976 e una miniserie del 1980, cancellata dopo cinque episodi perché nessuno la guardava. Il film del 1973 si chiama Westworld e fu scritto e diretto da Michael Crichton, che è morto nel 2008, è noto per aver scritto il romanzo Jurassic Park, per aver ideato E.R. – Medici in prima linea e per essere stato autore di diversi romanzi di successo, alcuni diventati film.
“Westworld”, il film. Uscì nel 1973, scritto e diretto da Michael Crichton (non andate mai in un parco ideato da lui), e ha molte somiglianze con la serie tv di HBO.
«Condivide le critiche che arrivano anche dal mondo cattolico sul fatto che la manovra colpisce soprattutto le famiglie?», ha chiesto la giornalista Maria Cuffaro a Roberto Formigoni durante il Tg3 di ieri. E Formigoni ha cominciato a rispondere, spiegando che la manovra andava fatta e però bisogna “distribuire diversamente” il carico dei sacrifici. Solo che il contesto in cui appariva Formigoni a spiegare ragioni e necessità dei sacrifici era quello degli alberi e delle vele del porticciolo di Porto Cervo (così indica Corriere.it), dove evidentemente Formigoni si trovava in vacanza, con scelta di efficacia comunicativa piuttosto maldestra. «Bisogna dare dei segnali forti», ha detto Formigoni a proposito dei privilegi della politica. Il video in rete sta venendo molto ripreso e commentato.
I segnali forti di Formigoni. Al Tg3 parla di riduzioni dei privilegi, in collegamento da Porto Cervo con le barche sullo sfondo.
Oggi si terrà il ballottaggio per le elezioni del presidente del decimo municipio di Roma. È quello che comprende Ostia, la piccola città sul mare che fa ancora parte del territorio comunale di Roma. Da diversi anni Ostia risente di problemi economici, sociali e di criminalità organizzata che hanno avvantaggiato le forze di destra e anti-sistema, cosa che ha attirato le attenzioni della stampa nazionale. Il primo turno è stato vinto dalla candidata del Movimento 5 Stelle Giuliana Di Pillo, che ha ottenuto il 30,2 per cento dei voti; al secondo posto, staccata di soli 4 punti, è arrivata Monica Picca di Fratelli d’Italia. Casapound, un partito di ispirazione dichiaratamente fascista, è arrivato al 9 per cento, ma non ha dato di indicazione di voto al ballottaggio. È stata comunque una campagna elettorale piuttosto tesa: tre giorni fa qualcuno ha dato fuoco al portone del circolo locale del PD, e diversi agenti in borghese saranno presenti ai seggi per garantire la sicurezza. Si voterà dalle 7 alle 23. I risultati arriveranno probabilmente nelle prime ore di lunedì.
Oggi a Ostia si vota per il ballottaggio. Dopo settimane di tensioni, si sfidano Giuliana Di Pillo del M5S e Monica Picca di Fratelli d'Italia.
Nel suo editoriale di domenica su Repubblica, Eugenio Scalfari si è occupato con un post scriptum del caso Mancino e delle intercettazioni nei suoi confronti, che avrebbero anche coinvolto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L’ex presidente del Senato Nicola Mancino sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Palermo con l’ipotesi di falsa testimonianza, nell’ambito delle indagini sulla presunta trattativa tra Stato e mafia in seguito agli attentati del 1992 e del 1993. L’ipotesi dei magistrati, basate in parte sulle dichiarazioni di alcuni mafiosi, è che lo Stato avesse cercato di giungere a un accordo che avrebbe previsto la fine delle stragi in cambio di una attenuazione delle misure detentive previste dall’articolo 41bis, il cosiddetto “carcere duro” contro i mafiosi. Secondo le ipotesi di diversi giornali circolate nelle ultime settimane, preoccupato dalla situazione, Mancino avrebbe chiesto aiuto a Napolitano. Il presidente ha riportato le preoccupazioni di Mancino in una lettera al procuratore generale della Cassazione Esposito, il quale veniva invitato a valutare l’esercizio dei suoi poteri, anche sulla procura nazionale antimafia
Si può intercettare Napolitano? scalfari e Ingroia su Repubblica discutono di un'intricata questione giuridica.
Giuseppe Sala ha deciso di autosospendersi dalla carica di sindaco di Milano dopo aver saputo da fonti giornalistiche di essere stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura generale nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta “Piastra dei servizi”, un pacchetto di lavori preparatori per Expo 2015. Secondo diversi giornali, i reati che riguarderebbero Sala, ex commissario unico di Expo, sarebbero concorso in falso ideologico e falso materiale. L’autosospensione è prevista dal regolamento del comune ed è valida quando viene formalizzata con il Prefetto: l’autosospensione, porta a una rinuncia da parte del sindaco ai suoi poteri, che passano al vicesindaco, ha una durata limitata nel tempo, e permette di evitare lo scioglimento del Consiglio comunale (che viene invece causato dalle dimissioni del sindaco). L’ufficio stampa del comune di Milano ha diffuso una breve nota: «Apprendo da fonti giornalistiche che sarei iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla piastra Expo. Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di autosospendermi dalla carica di Sindaco, determinazione che formalizzerò domani mattina nelle mani del Prefetto di Milano».
Sala si “autosospende” da sindaco di Milano. Lo ha annunciato poco dopo la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati nell’inchiesta sugli appalti di Expo.
Black Panther, il nuovo film di supereroi della Marvel uscito in Italia il 14 febbraio, sta piacendo molto al pubblico e ai critici, e tra i tanti motivi c’è anche la bellezza dei costumi indossati dai protagonisti e dai personaggi secondari delle tante tribù del regno di Wakanda, una zona immaginaria dell’Africa in cui è ambientata la storia. È probabile che la moda dei prossimi mesi ne verrà in qualche modo influenzata: anzi è già così, perlomeno a guardare le foto delle prime del film, dove attori e fan si sono presentati in abiti reali e ispirati a diversi popoli africani. L’attrice Janelle Monáe alla prima mondiale di Black Panther, Hollywood, 29 gennaio 2018(VALERIE MACON/AFP/Getty Images)
I gran costumi di “Black Panther”. Sono stati disegnati dalla più importante costumista nera e sono ispirati a tessuti, vesti e monili di alcuni popoli dell'Africa.
Nonostante Google e i telefonini, i bignami esistono ancora e non se la passano male. Chiunque abbia frequentato una scuola italiana dal 1931 al 2000 – e qualcuno anche di quelli che sono arrivati dopo – sa di che cosa si tratta. Alla voce bignàmi (vedi anche bignàmino) il Dizionario Zingarelli dice: «Testo di piccolo formato, a circolazione scolastica, che riassume in forma piana le nozioni basilari di una determinata disciplina». Maurizio Leidi, direttore commerciale della Bignami Edizioni S.r.l, spiega: «In catalogo abbiamo più di 200 titoli che vengono continuamente aggiornati in modo da adeguarli ai nuovi programmi scolastici e ai cambiamenti del gusto. Facciamo due o tre novità ogni anno. L’ultimo è L’esame di psicologia per il Liceo psicopedagogico. Un titolo che comincia ad andare vende circa duemila copie all’anno. Facciamo delle indagini di mercato: per metà a comprarci sono i genitori o i nonni per i figli, ma per l’altra metà sono ancora i ragazzi che ci cercano. Prima della maturità un bignami si compra sempre». La sede di Bignami Edizioni S.r.L. è a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, in una via dove tutti gli edifici, compreso quello della casa editrice, sono di color marroncino, cioè della stessa identica tonalità delle copertine dei libri che stampa. Il presidente della casa editrice è l’ingegner Ignazio Bignami, nipote del fondatore professor Ernesto Bignami, che la dirige dal 1986. Nel periodo tra il 2003 e il 2014, l’ingegnere si è trasferito in Francia e il comando è stato assunto dalla sorella, professoressa Annamaria. Parlare con qualcuno alla Bignami non è semplice. Sono sempre tutti molto indaffarati e in giro per l’Italia. Gli assunti sono soltanto quattro, «però abbiamo una marea di collaboratori esterni, come tutte le case editrici», assicura Leidi. Il catalogo copre tutte le materie, dalla geografia all’estimo, dai Verbi greci agli Elementi di diritto fino al Compendio di elettrotecnica. Poi ci sono i riassunti: I promessi sposi – «ma da qualche anno vendono meno» – Canne al vento, Le confessioni di un italiano, Madame Bovary, I Malavoglia, la Gerusalemme liberata e l’Orlando furioso, Eneide, Iliade e Odissea, I Miserabili e il Fu Mattia Pascal, il Principe di Machiavelli e il Ritratto di Dorian Gray, La Certosa di Parma e La coscienza di Zeno. In più ci sono le collane di Narrativa di Pagine scelte e quelle dedicate ai Personaggi.
Dove sono finiti i bignami. Nonostante Google, i bigini marroncini su cui ripassare vendono ancora, e hanno una storia piuttosto curiosa.
Martedì la Camera dei Deputati ha approvato con 449 sì, 78 no e 11 astenuti, il nuovo decreto milleproroghe, che adesso sarà valutato in Senato, e si prevede che possa subire modifiche che lo faranno tornare alla Camera. Nell’occasione, si sono visti leader di partito ed ex leader di partito, ex maggioranze ed ex opposizioni, ultimamente più assenti dalla scena e che dividono le previsioni politiche da settimane: torneranno tutti ai loro posti a governo Monti finito, o niente sarà più come prima? Il Sole 24 Ore riassume le principali modifiche al decreto introdotte dalla Camera:
Le foto di martedì alla Camera. Si è votato il decreto milleproporoghe, c'erano quasi tutti, con l'aria di avere molto più tempo libero.
Martedì 11 febbraio sul British Medical Journal è stato pubblicato uno studio sulla mammografia come strumento di diagnosi precoce per la prevenzione del tumore al seno. Si tratta di una ricerca che il New York Times ha definito come tra le «più ampie e meticolose mai fatte nei tempi recenti»: è stata condotta in Canada, ha coinvolto 90 mila donne di età compresa tra 40 e 59 anni, è durata 25 anni e aggiunge nuovi dubbi circa l’efficacia dei test di screening sulle donne di qualsiasi età, di cui si era già discusso a lungo in passato. La mammografia è un esame al seno effettuato tramite una bassa dose di raggi X. Lo screening (cioè l’indagine per una diagnosi precoce) è consigliato e gratuito in molti paesi – compresa l’Italia – ogni due anni, superato un certo limite di età. Uno dei punti di maggiore discussione sulla mammografia riguarda proprio l’età delle donne a cui sono indirizzati i programmi: se la maggior parte degli esperti è d’accordo sul beneficio per le donne di età superiore ai 50 anni, diverse perplessità sono state sollevate sull’applicazione dei programmi alle donne più giovani, fra i 40 e i 49 anni. Ci sono anche però molti ricercatori che, soprattutto negli ultimi anni, hanno sostenuto che non ci sono effettive prove che la mammografia condotta in modo regolare possa “salvare la vita”: lo studio canadese fornisce dati che sembrano confermare questa tesi.
La mammografia funziona? un nuovo studio canadese ne mette in dubbio l’efficacia: dice che i programmi di controllo hanno portato a diagnosi di tumori che non avrebbero dato conseguenze.
Sono stati premiati i vincitori del 25esimo National Geographic Traveler Photo Contest, un concorso di fotografia dedicato ai viaggi e alla natura e organizzato dalla rivista Traveler del National Geographic. Le immagini selezionate sono 11, scelte tra 15.500 e attraverso le categorie che il concorso proponeva: ritratti di viaggio, scene all’aperto, il senso di un luogo, momenti spontanei. In totale ci sono tre vincitrici, sette menzioni speciali e una fotografia scelta dai lettori.
Le foto vincitrici del concorso di Traveler. 11 fotografie scelte dalla rivista di viaggi del National Geographic tra oltre 15.500.
Negli ultimi cinquant’anni il tempo medio dedicato al sonno nei giorni feriali si è ridotto negli Stati Uniti di circa un’ora e mezzo per notte, scendendo da otto ore e mezzo a meno di sette ore: lo dicono alcuni dati resi pubblici dal Dipartimento dei disturbi del sonno e del ritmo circadiano del Brigham and Women’s Hospital di Boston. Il 31 per cento degli americani dorme meno di sei ore per notte, e il 69 per cento riferisce di dormire in modo insufficiente. In Europa l’insonnia grave – uno dei più frequenti disturbi del sonno – è calcolata tra il 4 e il 22 per cento della popolazione. Di cosa stiamo parlando La dilagante mancanza di sonno nella popolazione dei paesi sviluppati è determinata da cattive abitudini, da alterazioni dei meccanismi fisiologici che inducono il sonno, da altre patologie concomitanti, o da più fattori contemporaneamente. È ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica che i disturbi del sonno possono avere rilevanti ripercussioni negative sull’umore, la longevità e la produttività, oltre che contribuire allo sviluppo o all’aggravarsi di altre condizioni patologiche come l’ipertensione, le cardiopatie, il diabete, la depressione e il cancro. Secondo uno studio prospettico sull’evoluzione dei disturbi del sonno compiuto da Lisa Matricciani, ricercatrice all’Università dell’Australia Meridionale ad Adelaide, dal 1905 al 2008 la popolazione mondiale ha progressivamente ridotto di anno in anno il tempo dedicato al sonno nell’arco delle 24 ore.
Dormiamo troppo poco. Forse mai prima d’ora ci era capitato di rimanere abitualmente svegli così tante ore al giorno, spiega il New Yorker: e non è una buona cosa.
Ad aprile scorso Apple ha presentato un nuovo accessorio chiamato AirTag, un tracker da applicare agli oggetti per localizzarli facilmente in caso di smarrimento. Funzioni simili esistono da tempo e sono integrate in altri dispositivi che possono essere applicati, volendo, anche ai propri animali domestici per evitare di perderli di vista negli spazi all’aperto. Questo caso particolare – un utilizzo da alcuni peraltro sconsigliato, a causa del grado di affidabilità ancora limitato – fa emergere piuttosto limpidamente la sproporzione che esiste tra la nostra capacità di orientarci nello spazio e quella degli animali. Le storie di animali domestici smarriti che ritrovano la strada di casa, percorrono distanze considerevoli e infine tornano dai loro padroni affollano da sempre una vasta e a volte dubbia aneddotica. Ma è un fatto noto e assodato, al netto di qualsiasi iperbole letteraria, che molte specie di animali siano in grado di compiere viaggi lunghissimi da un punto A a un punto B senza mai perdersi. Come sia possibile è una delle domande – ancora in gran parte priva di risposte – che guidano la ricerca in diversi ambiti di studi scientifici. Ne ha scritto recentemente in un articolo la giornalista del New Yorker Kathryn Schulz, peraltro vincitrice nel 2016 del premio Pulitzer nella categoria “Feature writing” per un articolo sui rischi sismici nel Pacifico nord-occidentale.
Come fanno gli animali a non perdersi. Sensi ipersviluppati, dotazione genetica e apprendimento costante formano i loro efficienti sistemi di navigazione “incorporati”, assai superiori ai nostri.
È online il trailer del nuovo film del regista Paolo Virzì (già di “Caterina va in città”, di “Ovosodo”, di “Ferie d’agosto”, di “La prima cosa bella”, di “Tutta la vita davanti”, oltre che latitante blogger del Post), che uscirà nei cinema l’11 ottobre e si chiama “Tutti i santi giorni”. È tratto dal libro “La generazione” di Simone Lenzi. (Andrea Romano su “La generazione”)
Il trailer del nuovo film di Paolo Virzì. Si chiama "Tutti i santi giorni", esce l'11 ottobre, ci sono dentro una coppia sbilenca e il progetto di fare un bambino.
Nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 maggio, sulla strada statale che collega Cesarò e San Fratello, in provincia di Messina, un gruppo di persone armate ha attaccato l’auto sulla quale stava viaggiando Giuseppe Antoci, il presidente del parco dei Nebrodi, una grande area naturale protetta nel nord est della Sicilia. L’auto blindata di Antoci, che da mesi è scortato dalla polizia per le minacce che ha ricevuto, si è dovuta fermare intorno alle due di notte perché la strada era bloccata da alcuni massi. Alcuni uomini – non è chiaro quanti – hanno sparato prima sulle ruote e poi contro l’abitacolo. Insieme all’auto di Antoci c’era una volante della polizia, che ha sparato a sua volta contro gli assalitori facendoli scappare. Nessuno tra Antoci e gli uomini della scorta è rimasto ferito, mentre è stato trovato del sangue nel punto dal quale hanno sparato gli assalitori, quindi almeno uno di loro potrebbe essere stato ferito. Sono anche state trovate due molotov. Antoci è presidente del parco dei Nebrodi dall’agosto del 2013; e prima era stato responsabile per la Sicilia di Banca Sviluppo e candidato al Senato con “il Megafono”, il movimento del presidente della Sicilia Rosario Crocetta. Il parco non aveva un vero presidente da quasi dieci anni ed era stato gestito da alcuni commissari senza troppi risultati, avevano scritto alcuni giornali locali quando era stato nominato Antoci. Nel 2014 Antoci, in collaborazione con Crocetta e il prefetto di Messina Stefano Trotta, ha avviato un piano per contrastare un sistema mafioso che si è diffuso negli ultimi anni e che permette di ricevere fondi europei destinati al sostegno di contadini e pastori affittando a poco prezzo dei terreni agricoli. Il sistema è stato raccontato tra gli altri dai giornalisti Diego Gandolfo e Alessandro di Nunzio con il documentario Fondi rubati all’agricoltura.
Perché hanno sparato all’auto del presidente del parco dei Nebrodi. Giuseppe Antoci era riuscito a contrastare un sistema mafioso per ottenere illegalmente i finanziamenti europei all'agricoltura.
Zoolander 2 è il nuovo film di Ben Stiller: il secondo in cui interpreta il “supermodello” Derek Zoolander. Zoolander 2 è nei cinema italiani dall’11 febbraio e nelle ultime settimane se ne è molto parlato: dato che il film prende in giro il mondo della moda e quello dello spettacolo, i due attori protagonisti del film – Ben Stiller e Owen Wilson – hanno spesso partecipato a vere sfilate e veri eventi del mondo della moda. Zoolander 2 è costato circa 50 milioni di dollari (tanti, per un film comico) ed è considerato un piccolo evento, prima ancora che un film, per via del successo del primo Zoolander, uscito nel 2001. Il primo Zoolander costò circa 28 milioni di dollari e ne incassò circa 60 milioni. Come altri film usciti nei primi anni del Duemila, Zoolander andò bene al cinema ma ebbe gran parte del suo successo grazie al passaparola, ai DVD noleggiati, ai download illegali e, negli anni successivi, alla diffusione di alcune sue scene online. Per chi è incuriosito da Zoolander 2 e non ha visto – o ha visto e non ricorda benissimo – il primo Zoolander abbiamo raccolto alcune delle scene più famose del film.
Le scene più belle di “Zoolander”. Per chi vuole ripassare i fondamentali prima di andare al cinema a vedere "Zoolander 2", che esce oggi.
Tra le teorie più discusse sul volo MH370 di Malaysia Airline, scomparso nelle prime ore dell’8 marzo mentre stava sorvolando il Golfo di Thailandia in viaggio verso Pechino (Cina) da Kuala Lumpur (Malesia), da alcune ore c’è quella di Chris Goodfellow, un pilota statunitense con 20 anni di esperienza secondo il quale il Boeing 777 non sarebbe stato dirottato, ma avrebbe subìto un incendio a bordo. È la teoria che è circolata di più online in questi giorni e ha il pregio di essere credibile e realistica: non prevede colpi di scena assurdi, manovre complicatissime, complotti, piani elaborati. Goodfellow l’ha pubblicata e spiegata in un lungo post su Google+, successivamente ripreso dal sito di Wired, che ha contributo a farlo circolare e a fare aprire un confronto molto interessante online, fino a essere smontato da Jeff Wise di Slate, che da giorni segue con articoli molto efficaci la storia senza precedenti del volo MH370. La teoria di Goodfellow Goodfellow spiega che la chiave per capire che cosa è successo all’aereo è l’improvvisa virata che fu compiuta sul Golfo di Thailandia. Stando alla rotta, il volo doveva procedere verso nord-est, raggiungere le coste del Vietnam, sorvolare il paese e poi continuare verso la Cina. Le cose invece andarono diversamente, almeno stando alle rilevazioni dei radar militari malesi (quelli primari, che rilevano la presenza di oggetti in volo senza ricevere informazioni dagli stessi): il volo MH370 virò improvvisamente a ovest, seguendo una nuova rotta che in poco tempo lo portò sopra lo Stretto di Malacca, a centinaia di chilometri di distanza da dove si sarebbe dovuto trovare per raggiungere il Vietnam.
La teoria dell’incendio sul volo scomparso. È circolata molto online nelle ultime ore e spiegherebbe credibilmente diverse cose sul volo MH370, ma non tutta la ricostruzione regge.
Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, scrive oggi un pesante editoriale in prima pagina sullo stato del centrodestra e le voci sul ritorno di Berlusconi da candidato. Il centrodestra assomiglia sempre di più alla zattera della Medusa di Gericault. Alla deriva. I naufraghi s’ammazzano l’un con l’altro. Gli elettori, e sono ancora tanti, guardano sgomenti, e non meritano un tale spettacolo. Alle elezioni mancano al massimo quattro mesi. Berlusconi sembra deciso a sfidare il vincitore delle primarie del Pd. Il Cavaliere fu abilissimo nel ’94 a riempire il vuoto della politica dopo Mani Pulite. Oggi quel vuoto lo crea lui con le sue goffaggini e le sue indecisioni. Fu straordinario nell’usare, e controllare, i mezzi di comunicazione. Oggi ne è vittima, anche di chi lo sostiene. Eccezionale nel trasformare le contese elettorali in plebisciti su se stesso. Oggi il plebiscito lo vedrebbe perdente. E Bersani giustamente gongola all’idea di averlo come avversario. A ciò si aggiunge che quel che resta del Pdl fa di fatto, con i propri litigi, campagna elettorale per gli avversari. Incredibile.
Mollare Berlusconi. Secondo Ferruccio De Bortoli il centrodestra può fare solo una cosa per smettere di essere "una zattera alla deriva i cui naufraghi s’ammazzano l’un con l’altro".
Diverse persone sui social network stanno segnalando gravi malfunzionamenti del sito dell’INPS, sul quale da oggi si può richiedere il bonus partite IVA previsto dal decreto “Cura-Italia”. Il prevedibile grande traffico sul sito lo ha reso a tratti irraggiungibile, ma soprattutto da metà mattinata in poi tante persone hanno segnalato che, dopo aver fatto login con i propri username e password, riuscivano ad accedere alle domande effettuate da altri utenti con i relativi dati personali (anche informazioni molto sensibili, come le situazioni di invalidità). Dopo le prime segnalazioni, l’account ufficiale dell’INPS ha risposto agli utenti dicendo di aver appreso dei problemi «anche grazie alle vostre segnalazioni», scrivendo che «sono state girate a chi si occupa dei servizi online. Ci scusiamo per quanto accaduto e stiamo lavorando a una pronta risoluzione».
Il grande fiasco del sito dell’INPS. È stato a lungo irraggiungibile, ha mostrato i dati personali di chi ha presentato domanda per il bonus partite IVA e poi è stato disattivato del tutto.
La radiotelevisione pubblica di Israele KAN si è scusata per avere trasmesso per radio alcune musiche di Richard Wagner, compositore tedesco del Diciannovesimo secolo poco gradito agli israeliani per le sue idee antisemite e per essere stato uno degli autori preferiti di Adolf Hitler. Il canale radiofonico di KAN dedicato alla musica classica aveva trasmesso venerdì scorso parte dell’opera “Il crepuscolo degli dei” (“Götterdämmerung”), l’ultimo dramma musicale che fa parte della tetralogia “L’anello del Nibelungo”, suscitando le proteste di diversi ascoltatori. All’inizio della settimana KAN ha diffuso un comunicato per scusarsi della “scelta artistica” del curatore del programma radiofonico, annunciando che non ci saranno più trasmissioni dedicate alla musica di Wagner. Le scuse sono state indirizzate soprattutto verso i sopravvissuti all’Olocausto, per le sofferenze che potrebbe avere suscitato l’ascolto.
La radio pubblica israeliana si è scusata per avere trasmesso Wagner. Il compositore tedesco continua a essere molto controverso tra gli israeliani per via del suo antisemitismo e perché era tra gli autori preferiti di Hitler.
Nonostante esistano da quasi un secolo – almeno per come li intendiamo oggi – molte persone hanno ancora una certa diffidenza nei confronti dei cibi surgelati, soprattutto se sono ortaggi e frutti. La convinzione diffusa è che i prodotti freschi siano migliori e che abbiano soprattutto più vitamine e nutrienti, rispetto a quelli sottoposti a temperature dai -18 °C in poi. In realtà diverse ricerche scientifiche non hanno rilevato particolari differenze tra la verdura e la frutta fresca rispetto a quella surgelata, trovando semmai indizi sul fatto che diversi ortaggi si conservino meglio congelati. La surgelazione è stata un progresso importante nei sistemi di conservazione dei cibi, ma è diventata possibile solo nella prima metà del Novecento, grazie ai progressi nelle tecnologie per realizzare congelatori in grado di raggiungere temperature molto basse. Per secoli, prima dell’avvento della surgelazione, i cibi erano conservati sfruttando i naturali processi di congelamento dovuti alla stagione fredda: neve e ghiaccio venivano utilizzati per far aumentare la durata degli alimenti più deperibili. Al di sotto di -9,5 °C i microrganismi smettono di crescere e riprodursi, condizione sufficiente per rallentare il deperimento del cibo. Questi sistemi avevano però il difetto di congelare lentamente l’alimento, portando alla creazione di grandi cristalli di ghiaccio che danneggiano le cellule che lo costituiscono, col risultato che una volta scongelato la sua consistenza cambia (col rischio che diventi una poltiglia). Serviva un sistema diverso.
I cibi surgelati sono come quelli freschi. In frutta e verdura surgelate le sostanze nutritive si conservano lo stesso, in alcuni casi meglio che nel fresco: liberi tutti, insomma.
Intanto sono passati tre mesi del Post e ormai la quantità di articoli che abbiamo seminato in rete ha superato abbondantemente il numero di duemila, e insomma anche a non volerlo leggere – ma perché poi? – finite per ritrovarvelo cercando su Google e linkato in giro. Per aiutarvi quindi in un’ulteriore selezione delle nostre selezioni da quello che succede e che si scrive nel mondo, ogni domenica mattina scegliamo il meglio della settimana del Post. Oggi poi, che avrete da fare, a parte le valigie? Nessuno degli articoli più letti questa settimana è stato scritto dalla redazione del Post, e questo ci rallegra e rende fieri dei nostri collaboratori, e ci fa ben sperare sull’alleggerimento del carico su quella che è pure la “macchina” del Post. Sono i seguenti.
Sunday Post. Il meglio della settimana, appena avete finito di fare la valigie.
Il 22 ottobre del 1707 la grande nave da guerra Association, della marina britannica, stava tornando da un lungo e infruttuoso assedio alla città francese di Tolone, nel mar Mediterraneo, a capo di una flotta di venti navi. L’ammiraglio Cloudesley Shovell e gli altri membri dell’equipaggio erano certi di trovarsi al largo della costa bretone, diretti verso il canale della Manica. Invece stavano andando dritti verso le Western Rocks, una manciata di scogli assai spigolosi vicino alle isole Scilly, a sud-ovest della Gran Bretagna. Verso le 20, quando ormai intorno a loro non si vedeva più nulla, la Association e le altre navi andarono a sbattere contro le rocce affondando in pochi minuti: morirono circa 1450 uomini, e solo 24 si salvarono. Il naufragio della Association – il cui relitto è un bene tutelato – non viene ricordato solo come uno dei peggiori naufragi della storia britannica, ma anche per aver contribuito a dare la spinta necessaria a perfezionare il calcolo della longitudine, permettendo quindi alle navi di sapere con più esattezza la loro posizione lungo l’asse est-ovest. Fino a metà Settecento, infatti, questo calcolo veniva fatto a spanne misurando la velocità e la direzione della nave, ma aveva un margine di errore elevatissimo. E infatti il disastro del 1707 poteva forse essere evitato se l’ammiraglio Shovell avesse saputo con certezza la posizione della propria flotta rispetto alle Scilly.
Dobbiamo la longitudine a un naufragio del Settecento. Nel 1714 un memorabile disastro al largo delle coste britanniche condusse indirettamente al calcolo della distanza fra meridiani come lo conosciamo oggi.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 259 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 250.825. I morti totali registrati sono 35.209, 4 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 46 (uno in più di ieri) e quelle in altri reparti sono 779 (16 in più di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 10.904 per un totale dall’inizio dell’epidemia di 4.307.634 casi e 7.276.276 tamponi effettuati. – Leggi anche: I focolai di coronavirus in Italia
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 10 agosto.
Roberto Maroni è stato eletto ieri segretario federale della Lega Nord al congresso del partito tenuto al Forum di Assago. Maroni ha detto di essere un segretario «senza tutele, senza commissariamenti», facendo riferimento al triumvirato che ha guidato il partito dopo le dimissioni di Bossi, e di non voler cambiare l’articolo 1 dello statuto del partito, che pone come obiettivo “l’indipendenza della Padania”. Bossi alla fine del congresso si è commosso ma è arrivato in ritardo di due ore e durante il suo discorso ha detto che «siamo qui a congresso per l’attacco della magistratura» e che «la Lega non ha rubato niente». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il congresso della Lega ad Assago. Le foto dell'elezione di Roberto Maroni a nuovo segretario del partito.
Il 21 e 22 aprile in Friuli Venezia Giulia si vota per l’elezione del nuovo presidente della regione e per il rinnovo del consiglio regionale, formato da 47 consiglieri: gli aventi diritto al voto per le elezioni sono in tutto 1.099.336. Negli stessi giorni si voterà anche per il rinnovo del presidente e del consiglio della provincia di Udine e di altri tredici comuni. Quando e come si vota I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica 21 aprile e dalle 7 alle 15 di lunedì 21 aprile. Ogni elettore potrà esprimere un voto a favore di una lista e un voto a favore di un candidato alla presidenza della regione, anche se non si tratta del candidato collegato alla lista votata. Se si vota soltanto per la lista, il voto “si intenderà espresso” a favore del candidato collegato alla lista, mentre se si voterà solo per il presidente, il voto andrà soltanto a lui e non alla lista collegata.
Le elezioni in Friuli Venezia Giulia. In tutto questo, domenica e lunedì si vota per il nuovo presidente: Serracchiani sfida l'uscente Tondo, col M5S al primo test dopo le politiche.
Conoscete la storia: si avvicina un gatto, inizia a strusciarsi sulle vostre gambe, lo accarezzate e lo sentite fare le fusa. Nonostante sia osservato da millenni, questo comportamento non è ancora completamente chiaro così come non lo sono i meccanismi che i felini usano per produrre le vibrazioni e il rumore classico delle fusa. Essendo così comune e familiare, è un fenomeno che tendiamo a sottovalutare e a dare per scontato, ma offre numerosi spunti per scoprire qualcosa di più sui gatti e sul nostro rapporto con loro. In natura, le fusa sono un comportamento che si manifesta per lo più tra la madre e i suoi piccoli, ma nel caso del gatto domestico si estende al rapporto con gli esseri umani. Un gatto fa le fusa sia nelle situazioni piacevoli, come quelle in cui viene accarezzato o accudito con del cibo, sia quando è in condizioni di stress e di sofferenza. L’ambivalenza di questo comportamento rende difficile da decifrare l’effettiva utilità delle fusa, considerato inoltre che secondo diversi ricercatori non tutte le specie di felini riescono a produrle.
Perché i gatti fanno le fusa. Le diamo per scontate, ma è abbastanza misterioso: il loro studio può insegnarci nuove cose sul nostro rapporto con questi animali.
La NASA ha scoperto che il DNA del suo astronauta Scott Kelly è cambiato dopo una permanenza di un anno sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Lo avrete probabilmente letto in diversi titoli e articoli di giornale negli ultimi mesi, dove si è detto anche che il 7 per cento dei geni di Kelly non è tornato alla normalità nei mesi successivi al suo rientro sulla Terra. Il problema è che tutte queste informazioni non sono vere: la permanenza nello Spazio non ha alterato in modo permanente il DNA di Scott Kelly e le cose sono più complicate di così. La responsabilità è tanto dei giornalisti quanto della NASA, che ha diffuso un comunicato stampa poco chiaro che ha indotto molti a interpretare i fatti diversamente da come sono. Gemelli astronauti Scott Kelly ha 54 anni e nel 2015 è stato il primo astronauta della NASA a vivere per circa un anno sulla ISS. L’obiettivo della sua missione era proprio osservare gli effetti di una permanenza così lunga nello Spazio sull’organismo umano, in vista di future missioni che richiederanno di rimanere lontani dalla Terra per anni, nel caso per esempio di esplorazioni di altri pianeti come Marte. Scott Kelly è stato scelto non solo per le sue precedenti esperienze spaziali, ma anche perché ha un gemello, Mark, con cui essere messo a confronto per valutare i cambiamenti nell’organismo dovuti all’ambiente spaziale.
No, lo Spazio non ha “cambiato il 7 per cento del DNA” di Scott Kelly. Lo si legge da giorni, ma l’astronauta americano rimasto un anno in orbita non è diventato “diverso” dal suo gemello rimasto sulla Terra.
Il 3 dicembre del 1976 i membri della band inglese dei Pink Floyd andarono alla centrale elettrica di Battersea, sulla riva sud del Tamigi, a Londra, per seguire il secondo giorno dello shooting fotografico per la copertina del loro decimo disco, Animals. Nei dieci anni precedenti si erano affermati come una delle più grandi e innovative band rock del mondo, e avevano pubblicato tre anni prima il loro disco più famoso e venduto, The Dark Side of the Moon. A quello era poi seguito nel 1975 Wish You Were Here, altro enorme successo. Per realizzare la copertina di Animals, che sarebbe diventato un altro dei loro dischi più apprezzati, i Pink Floyd si rivolsero a Aubrey Powell, designer che aveva cofondato Hipgnosis, lo studio che aveva già realizzato la copertina di The Dark Side of the Moon. Per la copertina di Animals vennero prese in considerazione diverse idee, ma alla fine – ha raccontato Powell in un’intervista a Time Out – Roger Waters, bassista e leader dei Pink Floyd, lo chiamò per dirgli che aveva deciso di usare la centrale di Battersea, che dagli anni Trenta trasformava carbone in energia nell’omonimo quartiere, a sud ovest del centro di Londra. La centrale era uno degli edifici più riconoscibili di Londra ed era già finita nel film dei Beatles Help! del 1965. Oggi non è più attiva, ed è stato aperto un grande cantiere per farla diventare un complesso in cui ci saranno appartamenti, spazi pubblici e uffici (tra cui un campus di Apple).
La volta che ai Pink Floyd scappò il maiale. Nel dicembre del 1976 erano alla centrale di Battersea per fotografare la copertina di Animals: ma il palloncino gigante si staccò, interruppe il traffico aereo e fu ritrovato nel Kent.
Si ricomincia, come abbiamo detto. Il discorso di Gianfranco Fini di questo pomeriggio segna ufficialmente la ripresa dell’attività politica italiana: permetterà forse di capire se e cosa è cambiato nel centrodestra nel corso del mese di agosto – tra dichiarazioni combattive e offerte di pace – e avvicinerà tutti al passaggio parlamentare che attende la maggioranza: la fiducia sui cinque punti proposti al Parlamento dal governo Berlusconi. Quando Oggi alle 18. Diretta su SkyTg24 e su RaiNews24, che si vedono anche online in streaming, e ovviamente sul Post.
Mirabello, ore 18. Le cose da sapere in vista del discorso di Gianfranco Fini.
Il regista statunitense di origini coreane Joseph Kahn, vincitore di diversi MTV Video Music Awards e di un Grammy per il videoclip di “Without Me” di Eminem, ha realizzato un cortometraggio ispirato ai Power Rangers, i supereroi di diverse famose serie televisive prodotte tra Giappone e Stati Uniti. Il corto si chiama “Power Rangers” e come spiega Kahn: Non si tratta di un numero zero, nemmeno di una serie, né di qualcosa per fare soldi, serve solo allo scopo di essere mostrato. È un esperimento fatto in casa senza alcuna affiliazione o approvazione da parte di Saban Entertainment o Lionsgate [che detengono i diritti sui Power Rangers, ndr] e non intende vendere nessun tipo di prodotto. Non rivendico nessun diritto sui personaggi (e non mandatemi soldi: questo film è gratuito).
Il corto molto dark sui “Power Rangers”. Con Katee Sackhoff di "Battlestar Galactica" e James Van Der Beek (cioè Dawson, quel Dawson), lo ha girato un regista di videoclip.
In occasione del ventesimo anniversario dell’uscita di Pulp Fiction, occorso lo scorso 14 ottobre, lo studio grafico sudafricano MUTI ha realizzato una serie di poster dedicati ai personaggi del noto film diretto da Quentin Tarantino nel 1994. Quell’anno Pulp Fiction vinse la Palma d’oro a Cannes e l’anno seguente vinse il premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale dopo aver ottenuto sette nomination, tra cui quelle come miglior film, miglior regista e miglior montaggio, oltre a quelle per gli attori John Travolta, Uma Thurman e Samuel L. Jackson. Lo studio MUTI ha sede a Città del Capo ed è specializzato nella produzione di illustrazioni e stampe tipografiche: in passato ha lavorato per grandi aziende come Nike e Samsung oltre che per giornali e riviste molto noti (Washington Post, Time, Variety). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
9 poster sui personaggi di Pulp Fiction. Realizzati da uno studio grafico sudafricano in occasione del ventesimo anniversario dell'uscita del film.
C’è stato un tempo in cui nelle vignette dei giornali la Sardegna veniva disegnata come un orecchio mozzato e grondante sangue. Il sequestro di persona a scopo di estorsione è stato in Italia, tra gli anni Settanta e Ottanta, un fenomeno criminale con caratteristiche molto particolari che ha avuto un’evoluzione e una storia. Oggi si parla di “fine dei sequestri” in quanto fenomeno, anche se dagli anni Novanta in poi si sono verificati comunque singoli casi, molto celebri ma isolati e, secondo gli esperti, con connotazioni diverse rispetto a quelle “tradizionali”. C’è più di un motivo alla base di questa progressiva scomparsa: i cambiamenti delle leggi sui sequestri, una particolare preparazione sviluppata dalle forze dell’ordine e dalla magistratura e, infine, il fatto che a un certo punto per chi li compiva i rischi avevano superato i potenziali benefici. Il sequestro di persona quindi non è più rientrato tra gli interessi delle associazioni criminali perché poco produttivo, molto rischioso e perché creava troppo clamore rischiando di compromettere le loro altre attività. Tra i sequestri di persona vanno distinti, in base alle finalità, quelli politici, quelli terroristici e quelli a scopo di estorsione, chiamati anche sequestri economici. Il periodo dei sequestri economici in Italia viene individuato tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta, quando vennero rapite in cambio della richiesta di un riscatto 489 persone (l’anno in cui ne avvennero di più fu il 1977: 75 sequestri in totale). In generale le regioni più coinvolte in questo fenomeno, sempre in quegli anni, furono la Lombardia, la Calabria e la Sardegna. I sequestri economici furono organizzati sia da gruppi di criminali comuni (che si formavano proprio per commettere quel singolo sequestro e che poi, una volta portato a termine l’obiettivo, si scioglievano) sia da gruppi criminali strutturati, ognuno dei quali aveva per questo tipo di reato le proprie originali modalità.
Perché è finita l’epoca dei sequestri di persona? la storia dei dieci anni in cui in Italia furono rapite quasi 500 persone, e perché ora non capita più quanto un tempo.
La più grande agenzia letteraria italiana, The Italian Literary Agency, non ha ancora un sito, ma ha una nuova sede, in via De Amicis 53 a Milano. L’agenzia è nata ufficialmente il 30 settembre dalla fusione di tre tra le maggiori agenzie letterarie italiane: l’ALI, Agenzia Letteraria Internazionale, fondata nel 1898 da Augusto Foà, l’agenzia Marco Vigevani, fondata nel 2001, e Luigi Bernabò & Associates, fondata nel 1989 da Luigi e Daniela Bernabò. Chiara Boroli di ALI è presidente, Marco Vigevani amministratore delegato, Claire Sabatié-Garat direttore operativo. Ginevra Bernabò, dopo la morte dei suoi genitori, ha invece deciso di cedere le sue quote. Dopo l’acquisizione di RCS Libri da parte di Mondadori, la nascita di The Italian Literary Agency – che rappresenta circa 150 autori (qui quelli di ALI, qui quelli di Vigevani) – è un altro segno del processo di concentrazione in atto nell’editoria italiana. Le dimensioni delle altre tre grandi agenzie letterarie – Grandi & Tettamanti, Roberto Santachiara e Rosaria Carpinelli – a questo punto sono distanti, anche se uno o due grandi bestseller basterebbero a cambiare le cose. Esiste poi una miriade di agenti medio-piccoli o minuscoli – come Antonella Antonelli, Susanna Zevi, Piergiorgio Nicolazzini, Vicky Satlow, Berla&Griffini, Silvia Donzelli, Herzog, Kalama, Agenzia Malatesta e altri – che continua ad aumentare di numero, invece di diminuire come ci si aspetterebbe in un mercato che diventa sempre più piccolo, ha costi di pubblicazione sempre più bassi, vede crescere il self publishing e accorciarsi la distanza tra aspiranti scrittori ed editori.
Cosa fa oggi un agente letterario. Non solo contratti ma tutto quel che ruota attorno al libro, a parte scriverlo, stamparlo e venderlo in libreria, e nonostante la crescita del self publishing.
Dopo 70 giorni sono state ufficialmente sospese le ricerche di Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa da casa, a Novellara, a poco più di venti chilometri da Reggio Emilia. Le ricerche dei carabinieri per quasi due mesi e mezzo si erano concentrate su circa 20 ettari di terreno dell’azienda agricola di Ivan Bartoli dove il padre di Saman, Shamar Abbas, lavorava e viveva con la famiglia: oltre a Saman Abbas, il fratello più piccolo e la madre, Nazia Shaheen. In quel terreno, dove sono state ispezionate 178 serre, i carabinieri hanno cercato il corpo di Saman Abbas: l’ipotesi degli investigatori è infatti che la ragazza sia stata uccisa perché rifiutava il matrimonio combinato con un cugino che vive in Pakistan e che, nonostante le pressioni e le minacce, continuasse invece a vedersi con Saqib Ayub, un ragazzo ventunenne, anche lui pakistano, che abita nel Lazio e che Saman Abbas aveva conosciuto attraverso TikTok.
Sono state sospese le ricerche di Saman Abbas. Dopo due mesi e mezzo gli investigatori hanno interrotto la ricerca della ragazza pakistana scomparsa in circostanze sospette vicino a Reggio Emilia.
I magistrati della Procura di Napoli Nord, che ha sede ad Aversa (Caserta), e i carabinieri di Giugliano, in provincia di Napoli, stanno indagando sulla morte di Tiziana Cantone, la trentunenne che il 13 settembre si è suicidata apparentemente per via della diffusione online – iniziata nella primavera del 2015 – di alcuni video privati che aveva girato durante rapporti sessuali con un uomo. L’inchiesta è stata aperta il 14 settembre: la Procura di Napoli Nord è quella competente per il comune di Mugnano, dove Cantone si era trasferita. La Procura ipotizza il reato di istigazione al suicidio e il fascicolo per ora è stato aperto contro ignoti. Bisogna capire insomma se qualcuno può essere ritenuto o meno responsabile del suicidio di Cantone. L’indagine è cominciata con il sequestro di due telefoni cellulari, due tablet e una macchina fotografica di Sergio Di Palo, che al tempo dei video era il fidanzato di Cantone. I dispositivi saranno sottoposti a una perizia tecnica della Procura. Di Palo non è indagato per il momento, ma gli investigatori vogliono verificare che qualcuno dei video non fosse stato archiviato anche da lui e magari successivamente diffuso. Di Palo e Cantone si erano lasciati dopo che i video avevano iniziato a circolare, ma erano rimasti in contatto perché Di Palo aveva accompagnato Cantone da un avvocato per fare ricorso al Tribunale civile di Aversa per ottenere la rimozione delle sue immagini da siti internet e motori di ricerca. Secondo La Stampa, la madre di Cantone ha detto ai carabinieri che Di Palo aveva plagiato sua figlia, costringendola in qualche modo a girare i video di atti sessuali. La Stampa aggiunge però che qualche mese fa Di Palo aveva scritto un post su Facebook (ora cancellato, come il suo profilo) in cui si rivolgeva a chi si «divertiva» delle «disgrazie altrui», e minacciava queste persone.
Le indagini sulla morte di Tiziana Cantone. La procura di Napoli Nord sta cercando di stabilire se qualcuno sia responsabile del suicidio della donna: per ora ha sequestrato tre dispostivi del suo fidanzato di allora.
L’Anpac, il principale sindacato dei piloti e degli assistenti di volo italiani, ha indetto per oggi – venerdì 24 luglio – uno sciopero di 24 ore che interessa buona parte dei voli Alitalia. Lo sciopero è su tutto il territorio nazionale e riguarda tutti gli aeroporti, fatta eccezione per quelli di Venezia e Bologna come previsto dalle regole sugli scioperi. Il sindacato accusa l’azienda di non volere “sottoscrivere un impegno per mantenere i livelli occupazionali del personale navigante”: secondo l’Anpac potrebbero rischiare il posto di lavoro circa mille persone nei prossimi mesi. Per precauzione, Alitalia ha cancellato circa il 15 per cento dei voli previsti per oggi: nella maggior parte si tratta di voli di corto e medio raggio; quelli per Nordamerica, Sudamerica ed Estremo Oriente non sono stati cancellati. Alitalia ha definito “pretestuose” le motivazioni dello sciopero ricordando che il 21 luglio “è stato raggiunto un accordo con importanti miglioramenti con 6 organizzazioni sindacali. Inoltre, l’ipotesi dei 1.000 esuberi nel 2016 è frutto di pura fantasia e priva di qualsiasi sostanza”.
Lo sciopero Alitalia di oggi. Dura tutto il giorno, riguarda piloti e assistenti di volo ed è stato indetto dall'Anpac, il sindacato più grande di categoria.
Apple ha annunciato lunedì sera i risultati del quarto trimestre (finito con settembre) e non sono soddisfacenti: i profitti sono calati da 8,2 miliardi di dollari a 7,5, malgrado i rilevanti risultati in termini di vendite dei propri iPhone (rispetto a un anno fa sono quasi identiche le vendite di iPad – mentre il mercato dei tablet è tendenzialmente in grande crescita – e calate le vendite di computer). Nel trimestre sono stati venduti 33,8 milioni di iPhone ma, in particolare, i guadagni dal mercato cinese sono cresciuti di appena il 6 per cento (per un totale di 5,7 miliardi), rispetto ad aspettative molto più alte create dall’ingresso nel mercato cinese dei due nuovi modelli di iPhone, 5C e 5S, il mese scorso: un anno fa, nel trimestre di confronto, in Cina non era stato ancora messo in vendita il precedente modello di iPhone, e questo faceva pensare a un aumento percentuale molto maggiore. Tim Cook, amministratore delegato di Apple, ha annunciato di aspettarsi per il prossimo trimestre «una stagione delle feste davvero grande» in termini di risultati: «sarà un Natale di iPad», ha aggiunto, riferendosi ai nuovi tablet presentati la settimana scorsa, in tempo per i consumi festivi (anche se i margini di guadagno sugli iPad sono minori di quelli sugli iPhone). Ma le insoddisfacenti vendite del modello più economico di iPhone, il 5C, fanno temere gli investitori che l’operazione per stare sul competitivo mercato degli smartphone a prezzi più accessibili sia stato un fallimento preoccupante per il futuro, soprattutto sul mercato cinese dove la concorrenza in questo campo è intensissima.
I risultati di Apple. I guadagni annunciati ieri hanno rallentato, soprattutto a causa dell'iPhone 5C e del mercato cinese.
È stato diffuso su YouTube il primo teaser trailer del nuovo film del regista Ridley Scott, The Martian. Il film racconta di una missione spaziale su Marte e del tentativo di sopravvivere sul pianeta di uno dei suoi membri – il protagonista del film, Matt Damon – che viene abbandonato dal resto della missione perché creduto morto dopo una tempesta. Nel teaser si vede Mark Watney, il personaggio di Matt Damon, mentre registra un video di saluto dalla navicella spaziale poche ore prima della partenza. Watney cammina per la navicella presentando tutti gli altri membri dell’equipaggio, tra cui ci sono anche i personaggi interpretati da Kate Mara (di House of Cards) e Jessica Chastain (di Zero Dark Thirty, il film sulla morte di Osama bin Laden). Una particolarità di questo teaser è che sullo schermo compaiono dei tweet che sembrano veri messaggi scritti dal pubblico che nel film sta seguendo la partenza della missione, in basso a sinistra, e delle brevi spiegazioni aggiuntive sui membri della missione, i Crew Fact che si vedono al centro dell’immagine. Nel cast del film – che uscirà negli Stati Uniti il 25 novembre – ci sono anche Chiwetel Ejiofor (famoso per 12 anni schiavo) e Jeff Daniels.
Il primo teaser trailer di “The Martian”, il nuovo film di Ridley Scott. Racconta di una missione su Marte e ci sono Matt Damon, Kate Mara e Jeff Daniels, tra gli altri.
Nella sua nuova rubrica su Repubblica, Concita De Gregorio ha raccontato la storia di Maria Carmela Lanzetta, già sindaca di Monasterace, in Calabria, e ministra per gli Affari regionali del governo Renzi tra il febbraio 2014 e il gennaio 2015. Lanzetta era stata chiamata a fare la ministra anche perché la sua storia era considerata esemplare della lotta alla mafia, ma si dimise dopo appena un anno di lavoro per motivi che ha provato a spiegare anche a De Gregorio. Ora è tornata a lavorare nella sua farmacia a Monasterace. La foto che vedete è stata scattata qualche giorno fa a Monasterace, un paese della Locride. Una farmacista che serve i suoi clienti. La signora mi dice con gioia che l’Ordine dei farmacisti si incaricherà del restauro di una stele che reca i versi del poeta Ibico, sul lungomare di Reggio Calabria. “Dalle nostre parti nulla è facile, quindi anche una piccola vittoria così mi rende felice. La cultura è la cosa più preziosa che abbiamo insieme al piacere intenso di osservare le regole e di tenere lontani, lontanissimi, mafie corruzione opportunismi e interessi personali. Ogni giorno mi dico: possiamo sempre fare meglio, ci meritiamo di più”. Firmato: Maria Carmela Lanzetta, farmacista. Non so più quante volte, in questi mesi, in questi anni, ho pensato a lei: ma perché si è dimessa da ministro, perché tutto quel silenzio, cosa è successo davvero? La chiamo, pensavo. Poi l’urgenza dei giorni, ogni giorno, e il tempo veloce. Ora eccola, che sorride dietro al banco.
Vi ricordate Maria Carmela Lanzetta? era stata ministra nel primo anno del governo Renzi, si era dimessa senza dare troppe spiegazioni, ora è tornata a fare la farmacista: Concita De Gregorio ne ha raccontato la storia.
La compagnia aerea low cost Ryanair ha annunciato che, per la prima volta nei suoi 32 anni di storia, riconoscerà i sindacati dei piloti come interlocutori per trattare le condizioni di lavoro e di servizio sui suoi aeroplani. La decisione è stata assunta in seguito alla scelta dei sindacati di diversi paesi europei di scioperare il prossimo 20 dicembre, a pochi giorni dall’inizio delle vacanze di Natale nelle quali si spostano milioni di persone. Michael O’Leary, il CEO di Ryanair, si era sempre rifiutato di riconoscere i sindacati temendo che potessero danneggiare la crescita della sua azienda, diventata in poco tempo una delle più grandi compagnie aeree low cost al mondo. In una dichiarazione, O’Leary ha spiegato che: “Riconoscere i sindacati è un cambiamento importante per Ryanair, ma abbiamo già affrontato cambiamenti radicali in passato”. La compagnia aerea spera in questo modo di evitare lo sciopero del 20 dicembre e riportare il dialogo con i piloti, che chiedono migliori condizioni lavorative. Ryanair sta intanto facendo i conti con uno sciopero deciso in Italia per oggi, venerdì 15 dicembre, al quale potrebbe partecipare parte del suo personale.
Ryanair per la prima volta ha riconosciuto i sindacati come interlocutori per le trattative di lavoro.
I siti di e-commerce permettono di fare acquisti senza uscire di casa. Quelli per prenotare soggiorni in hotel o voli aerei permettono di fare a meno delle agenzie di viaggio. I servizi di streaming evitano di dover consultare una guida tv e adattarsi a quello che c’è proprio quella sera lì. Quelli di car sharing di andare a prendere un’automobile a noleggio in un punto preciso della città, invece che a 200 metri da casa. Ci sono anche piattaforme che permettono di fare piccoli investimenti di denaro (o chiedere prestiti) senza dover andare in banca. Applicano il principio del peer-to-peer (su cui si basano i sistemi utilizzati per esempio per scaricare e condividere i file online) ai prestiti tra privati: è il cosiddetto social lending, un modo per investire somme di denaro, anche piccole, con interessi più favorevoli rispetto a quelli dei normali investimenti bancari. In Italia, ad esempio, lo fa Soisy.
Si può investire online facendo prestiti ad altre persone. Si chiama "social lending" e nel caso di Soisy, che lo fa in Italia, è un modo per permettere a chi vuole comprare online qualcosa di costoso di farlo a rate.
Nell’attesa che si capisca l’impatto dell’arrivo di iPad e le successive evoluzioni di Kindle, Amazon ha annunciato un’impressionante crescita dei profitti del 68% nel primo trimestre 2010. 299 milioni di dollari in guadagni, un azione a 66 centesimi. L’aumento ha superato del 5% quello previsto dagli analisti di Thomnson Reuters, spiega l’Associated Press: i ricavi sono cresciuti del 46%, superando i 7 miliardi di dollari (di 130 milioni). Rispetto alla crescita dei prodotti editoriali (+27%), il settore elettronica è aumentato di quasi il triplo (72%). Amazon non fornisce dati sul numero di Kindle venduti: da questo mese non si acquisteranno più soltanto online ma anche nei negozi della catena Target. Per il prossimo trimestre Amazon prevede dei ricavi più bassi (tra i 6,1 e i 6,7 miliardi), con una crescita rispetto all’anno passato tra il 31 e il 44%, ma più contenuta rispetto alle previsioni degli analisti. Ieri le borse hanno reagito con una perdita del 6% per il titolo.
Amazon va forte nel primo trimestre: ma adesso c’è iPad. Più 68% per i profitti, e tra poco Kindle sarà in vendita anche nei negozi Target: ma dovranno inventarsi qualcos'altro.
È morto a 79 anni Ronnie Hanson, il primo DJ a parlare su Radio Deejay. Inizialmente Radio Deejay, che nacque il primo febbraio del 1982 su idea di Claudio Cecchetto, trasmetteva solamente musica, senza che ci fosse nessun DJ a parlare. Il primo programma parlato arrivò nell’estate del 1982 quando Cecchetto intervistò l’attore Larry Hagman (che interpretava JR nella serie Dallas), ma il primo DJ vero e proprio a parlare in radio introducendo delle canzoni fu appunto il britannico Ronnie Hanson – arrivato in Italia alcuni anni prima – che conduceva un programma in lingua inglese. Dopo di lui, in programmazione, c’era un altro giovane DJ, Gerry Scotti, che conduceva un programma con Daniele Milani.
È morto Ronnie Hanson, il primo DJ a parlare su Radio Deejay.
Il National Geographic – famosa e autorevole rivista molto apprezzata per la qualità delle sue fotografie – ha selezionato i vincitori del “National Geographic Nature Photographer of the Year“, un concorso che premia le migliori fotografie di natura dell’anno (e i loro fotografi). La foto che ha vinto il concorso si intitola Sardine run ed è stata scattata dal fotografo francese Greg Lecoeur: mostra un branco di sardine cacciate da predatori durante la loro migrazione lungo la costa del Sudafrica. Tra le migliaia di immagini presentate al concorso, sono state selezionate le prime tre più alcune menzioni speciali per quattro categorie: Azione, Ritratti di animali, Paesaggi e Problemi ambientali. Ci sono bellissimi paesaggi, orsi polari e tartarughe che mangiano una medusa, tra le altre. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Belle foto di natura scelte dal National Geographic. L'autorevole rivista ha selezionato i vincitori di un suo concorso di fotografia naturalistica: ci sono orsi tristi, tartarughe che mangiano una medusa e delfini che cacciano sardine.
David Karp ha annunciato le sue dimissioni da CEO di Tumblr, popolare sito per i microblog che aveva fondato dieci anni fa. Il suo ruolo sarà assunto in via temporanea da Jeff D’Onofrio, attuale direttore operativo dell’azienda mentre si cercherà un nuovo CEO. Il passato recente di Tumblr è stato movimentato: nel 2013 il servizio era stato acquisito da Yahoo per 1 milione di dollari circa, poi l’operatore telefonico statunitense Verizon aveva acquisito Yahoo, combinandola insieme a AOL realizzando Oath. Karp non ha dato spiegazioni precise su perché abbia deciso di dimettersi. Letter I just sent to my team ♥️ https://t.co/3Vsv3ROuhf
David Karp si è dimesso da CEO di Tumblr.
Rembrandt van Rijn, pittore e incisore olandese, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del tradizionale logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno che rappresenta Rembrandt in uno dei suoi autoritratti più famosi, per ricordare il 407esimo anniversario della sua nascita. Rembrandt Harmenszoon van Rijn è considerato dai critici e dagli esperti d’arte il più importante pittore nella storia dei Paesi Bassi. Buona parte della sua produzione artistica coincise con il cosiddetto “Secolo d’oro” olandese, il periodo del XVII secolo durante il quale le arti, il commercio e le scienze olandesi conobbero una notevole espansione e divennero famosi in tutto il mondo. Rembrandt si fece conoscere grazie ai ritratti dei personaggi olandesi più importanti dell’epoca, e grazie ai propri autoritratti e alle illustrazioni di scene tratte dalla Bibbia.
Rembrandt van Rijn, pittore fiammingo. Il pittore e incisore olandese è il protagonista del doodle di Google di oggi per ricordare i 407 anni della sua nascita.
È stato diffuso il quesito del referendum costituzionale che si terrà in autunno in Italia. Il referendum riguarda varie modifiche alla Costituzione – fra cui la più nota è la riforma del Senato – approvate dal Parlamento in aprile. In realtà il quesito – che corrisponde al titolo della legge – era contenuto nell’ordinanza di ammissione della Corte di Cassazione dello scorso 8 agosto, è stato pubblicato dal comitato per il Sì il 18 settembre e rilanciato giovedì 22 dal presidente del Consiglio Matteo Renzi sul proprio account Twitter. La data del referendum non è ancora stata stabilita, e sarà decisa in un apposito Consiglio dei ministri in programma il 26 settembre. Il lungo testo della riforma – che avevamo riassunto qui – è stato sintetizzato nel titolo e posto nel quesito sotto forma di domanda, che è relativamente semplice: chi vorrà votare a favore della riforma dovrà votare Sì, quelli contrari dovranno votare No. «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?»
Il quesito del referendum costituzionale. È stato confermato da Renzi: sintetizza il lungo testo della riforma in una domanda relativamente semplice.
Sono uscite le prime copertine del nuovo progetto grafico di minimum fax (la casa editrice romana fondata nel 1993 da Daniele di Gennaro e Marco Cassini) realizzato dall’art-director Patrizio Marini, già autore del logo della casa editrice, e Agnese Pagliarini: riguarda sia libri nuovi come Future Sex di Emily Witt e Il cuore è un cane senza nome di Giuseppe Zucco, sia libri ripubblicati, tra cui Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti e Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan. Marini ha disegnato le nuove copertine a partire dal logo e riproponendo in particolare la diagonale della penna. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le nuove copertine di minimum fax. Disegnate da Patrizio Marini, che inventò il logo della casa editrice più di 20 anni fa.
Negli ultimi giorni si è tornati a parlare dei CIE – i centri di identificazione ed espulsione degli stranieri irregolari – per via di una circolare urgente di due pagine inviata dal capo della polizia Franco Gabrielli in cui si parla della necessità di un nuovo approccio all’espulsione dei migranti irregolari. I CIE sono da anni uno degli aspetti più criticati della gestione italiana dell’immigrazione e sono spesso stati accusati di essere centri di detenzione in cui i migranti vivono in condizioni non dignitose. La loro stessa natura è contraddittoria: le persone che ci vivono sono detenuti a tutti gli effetti, privati della libertà personale, anche se sono chiamati “ospiti”; i CIE dovrebbero poi servire come sistemazione temporanea in attesa che i migranti siano rimpatriati nei loro paesi di origine, ma le espulsioni riguardano solo una parte dei migranti dei centri, perché in molti casi sono impossibili da effettuare. Succede quindi che i migranti irregolari siano detenuti molto più a lungo di quanto dovrebbero. I CIE sono i luoghi dove vengono trattenuti gli stranieri non regolari «sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera». Dovrebbero finire nei CIE, in sostanza, i migranti arrivati in Italia che non fanno richiesta di protezione internazionale, o quelli che non ne hanno i requisiti e che, dopo una serie di accertamenti, ricevono un decreto di respingimento.
Che cosa sono i CIE. Le cose da sapere sui centri di identificazione ed espulsione degli stranieri irregolari, ora che se ne riparla per l'ultima proposta del capo della polizia Franco Gabrielli.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui: e qui ce ne sono alcune altre accessibili a tutti. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: invece qui sotto, online sul Post per gli abbonati, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Van Morrison. Una canzone che sembra sempre che stia per succedere qualcosa che non succede mai.
Mercoledì l’Agcom, l’autorità garante delle comunicazioni in Italia, ha approvato un nuovo regolamento che sancisce la possibilità di scegliere liberamente la propria «apparecchiatura terminale», cioè il modem con cui ci si connette a Internet. Fino a oggi gli operatori che erogano i servizi di rete e telefonia fissa potevano imporre agli utenti il proprio modem. L’Agcom ha ripreso un regolamento europeo del 2015 che indicava alcune misure per l’accesso a «un’Internet aperta», tra le altre cose chiedendo che gli utenti fossero «liberi di scegliere tra vari tipi di apparecchiature terminali» e che i fornitori non imponessero «restrizioni all’utilizzo di apparecchiature terminali che collegano alla rete».
Le compagnie di telecomunicazioni non potranno più imporre i modem ai loro clienti.
Tra le tante cose che ci sono in cielo e in terra, esistono anche i delfini rosa. Alcuni sono delfini di acqua dolce e vivono nel Rio delle Amazzoni, in America del Sud. Altri vivono lungo le coste del Sud-est asiatico, dal Bangladesh alle Filippine, e si possono vedere nelle acque intorno a Hong Kong, ma – spiega un lungo articolo di BBC – ce ne sono sempre meno e potrebbero scomparire da molti dei loro ambienti naturali. I delfini rosa di Hong Kong appartengono alla specie Sousa chinensis: e non si sa con sicurezza perché siano rosa. Quando nascono hanno la pelle grigia, come la maggior parte delle specie di delfini, ma con l’età compaiono delle macchie rosa che aumentano e si allargano sempre di più; gli esemplari più rosa sono gli adulti più vecchi. L’ipotesi principale è che a causa della torbidità delle acque in cui vivono la loro pelle col tempo perda la sua pigmentazione, perché non “prendono abbastanza sole”. In realtà la loro pelle è bianca, ma i vasi sanguigni la fanno apparire rosa. Infatti gli esemplari trovati morti avevano la pelle bianca.
Esistono i delfini rosa, ma stanno scomparendo. Fanno parte di una specie di cui non si sa molto, diffusa soprattutto nel Sud-est asiatico, ma potrebbero estinguersi prima di essere studiati meglio.
Il meteo per domani porta almeno una buona notizia: la pioggia non cade solo durante il weekend, per farvi un dispetto: va avanti anche nei giorni feriali. Chi abita nel Nord Italia deve aspettarsi un pessimo inizio della giornata, ma presto il tempo comincerà a migliorare. Anche al Centro e al Sud le nuvole della mattinata si diraderanno, ma solo verso sera. Secondo le previsioni meteo, al mattino nel Nord Italia ci sarà un cielo molto nuvoloso e pioggia un po’ dappertutto; in Friuli Venezia Giulia e Liguria ci saranno temporali, su Alpi e Prealpi (sopra i 1.300 metri) si vedrà anche qualche fiocco di neve. Dalla tarda mattinata andrà meglio: Valle d’Aosta e Piemonte saranno le prime a vedere un po’ di azzurro in cielo, poi nel pomeriggio seguiranno la Lombardia e le altre regioni.
Il meteo in Italia per domani, lunedì 12 marzo. Dove pioverà e dove no, che poi è la cosa che interessa davvero a tutti.
Da sabato mattina i dipendenti della Aamps, l’azienda comunale che gestisce la raccolta dei rifiuti a Livorno, in Toscana, sono in «assemblea permanente» – in pratica: non raccolgono la spazzatura – in seguito alla decisione del comune di Livorno di non ricapitalizzare la società, da mesi in difficoltà finanziarie. Secondo lo stesso sindaco Filippo Nogarin – eletto nel 2014 col Movimento 5 Stelle – per farlo servirebbero 10 milioni e 700mila euro che il comune non vuole spendere. È in corso una seduta del consiglio comunale di Livorno alla fine della quale è previsto un voto sulla situazione di Aamps, per la quale il comune vuole avviare il “concordato preventivo”: una specie di procedura fallimentare. Nel weekend i giornali e telegiornali italiani hanno diffuso foto delle strade di Livorno piene di rifiuti. Dalla protesta dei dipendenti di Aamps sono comunque rimasti esclusi scuole, ospedali e caserme, mentre domenica mattina alcuni di loro hanno anche raccolto i rifiuti presenti a piazza Cavallotti, dove si tiene il mercato principale della città.
Il guaio dei rifiuti a Livorno. Da giorni i dipendenti dell'azienda comunale non raccolgono la spazzatura, per protestare contro una decisione del sindaco del Movimento 5 Stelle.
La trentesima edizione dei Giochi Olimpici si è chiusa ieri sera allo stadio di Stratford, a Londra. La cerimonia di chiusura, diretta da Kim Gavin, si è svolta davanti a 80.000 spettatori che hanno assistito alle esibizioni dei più grandi musicisti britannici degli ultimi cinquant’anni (Annie Lennox, Pet Shop Boys, Fatboy Slim, Jessie J, gli Who, i Muse, i Take That e le Spice Girls, tra gli altri), intervallate da tributi a Beatles, John Lennon e Freddie Mercury. Le registrazioni del concerto sono state raccolte in un disco che appropriatamente si chiama A Symphony of British Music e si può già acquistare su iTunes a 9,99 euro. Le versioni originali delle canzoni suonate ieri sera, invece, sono queste:
La playlist di ieri sera a Londra. Tutte le canzoni suonate nella cerimonia di chiusura delle Olimpiadi.
Mercoledì 24 giugno si terrà alla Triennale di Milano la presentazione di Una musa tra le ruote, un libro pubblicato dalla casa editrice Corraini e dedicato alla storia della comunicazione di Pirelli, la famosa azienda fondata a Milano dall’ingegnere Giovanni Battista Pirelli, dedicata inizialmente alla lavorazione del cacciù e diventata famosa soprattutto per gli pneumatici. Il libro raccoglie circa 450 bozzetti e disegni originali realizzati da 200 artisti diversi tra il 1872 e il 1972 per pubblicizzare i prodotti Pirelli, illustrare la rivista Pirelli o festeggiare gli anniversari importanti dell’azienda, conservati nell’archivio della fondazione. Pirelli è infatti conosciuta anche per le campagne pubblicitarie affidate, soprattutto dai primi del Novecento in poi, ad artisti importanti come Marcello Dudovich, Aldo Mazza, Leonetto Cappiello e Bruno Munari. Come spiega la casa editrice, «negli anni Trenta Pirelli comincia a pianificare internamente le campagne pubblicitarie, abbracciando i più moderni orientamenti della grafica del tempo e, a partire dal secondo dopoguerra, raggiunge il punto più alto della sua comunicazione pubblicitaria. Impronta infatti la sua azione nel segno dell’integrazione tra cultura politecnica e cultura umanistica, unione che si realizza perfettamente anche sulle pagine della rivista “Pirelli”, che vede le firme di importanti intellettuali, giornalisti, scrittori, poeti, su temi legati alla tecnica e all’industria, come su arte, cinema, letteratura, architettura. Con la pubblicità dei prodotti Pirelli si cimentano i più importanti esponenti della nascente scuola grafica italiana e alcuni dei più grandi nomi della grafica internazionale, contribuendo alla creazione di uno “stile Pirelli” nella comunicazione, sinonimo di qualità, innovazione e sperimentazione».
La comunicazione dei pneumatici. È uscito un libro sulla comunicazione di Pirelli tra il 1872 e il 1972, che raccoglie bozzetti, pubblicità e illustrazioni realizzate da artisti come Marcello Dudovich e Bruno Munari.
Il 2015 è stato un anno ricco di notizie e immagini su stelle, pianeti e il resto dell’immensità che circonda la Terra. Grazie alla sonda New Horizons della NASA, abbiamo osservato per la prima volta da vicino il pianeta nano Plutone, a 6 miliardi di chilometri da noi, scoprendo molte cose sulla sua superficie ghiacciata e costituita per il 98 per cento di ghiaccio d’azoto. La sonda Cassini ci ha mostrato un altro mondo gelato: la luna Dione del pianeta Saturno con la sua superficie frastagliata e mai vista prima così dettagliatamente. Il telescopio spaziale Hubble proprio quest’anno ha compiuto 25 anni e si è dimostrato ancora una volta un formidabile punto di osservazione per scoprire come sono fatte stelle, nebulose e intere galassie sparse nello Spazio profondo. E Rosetta, la sonda spaziale europea, ci ha inviato altre magnifiche fotografie della cometa che sta rincorrendo da ormai un anno, nel suo cammino verso il Sole, a oltre 250 milioni di chilometri da noi. Infine gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale hanno scattato centinaia di fotografie alla Terra, mostrando la sua natura grandiosa e al tempo stesso fragile, “un piccolo puntino azzurro, l’unica casa che abbiamo mai conosciuto”. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le migliori foto di Spazio del 2015. Da Plutone come non l'avevamo mai visto alle lontanissime galassie fotografate da Hubble: e poi ci siamo noi, visti da lì fuori.
Giovedì 10 novembre comincia la quattordicesima edizione del FLA, il festival di libri e giornalismo di Pescara, con cui il Post collabora da alcuni anni e di cui è direttore artistico Luca Sofri, peraltro direttore del Post. Il programma di quest’anno è di nuovo molto ricco e vario: alla conferenza stampa di presentazione di mercoledì Luca Sofri ha spiegato che le due ambizioni su cui il festival ha lavorato di più in questi anni sono quella di una sempre maggiore diversificazione dei temi (quest’anno per esempio si parla di letteratura, informazione, fumetti, musica, televisione, attualità internazionale, gastronomia, sport) e quella di una maggiore estensione dell’attenzione nazionale sul FLA, che si è concretizzata nel coinvolgimento di sempre più ospiti di grande visibilità, di pubblico in arrivo da altre regioni, e di legittimazioni istituzionali (due anni fa il FLA fu inaugurato dal ministro della Cultura, quest’anno sarà il presidente del Consiglio Matteo Renzi). Sull’aria che tira a Pescara col FLA, rimandiamo al post che scrisse l’anno passato Luca Sofri, in occasione di un’edizione che costituì un salto di qualità in termini di ricchezza del calendario e partecipazione di pubblico.
Comincia il FLA 2016, a Pescara. Il Festival di cui è complice il Post quest'anno ha due direttori di grandi quotidiani, un campione del mondo di calcio, un presidente del Consiglio, un batterista dei Beatles, e Gipi.
Nel 1992 la divisione britannica di Hoover, una importante e stimata azienda di elettrodomestici, andava meno bene che in passato: un po’ per la crescente concorrenza e un po’ per una generale situazione di recessione economica. Hoover decise quindi di lanciare una di quelle offerte promozionali in cui comprando un prodotto i clienti ricevono qualcos’altro gratis. Nello specifico, per ogni elettrodomestico dal valore di oltre 100 sterline, Hoover offrì gratis due biglietti per un volo di andata e ritorno in Europa e, in un secondo momento, negli Stati Uniti. Finì malissimo: Hoover perse decine di milioni di sterline, l’intera divisione europea fu venduta e quella campagna pubblicitaria è ricordata ancora oggi come la più disastrosa di sempre. «Pronunciare il nome Hoover a una conferenza in cui si parla di marketing è come mettersi a parlare dell’Hindenburg a una convention di dirigibili», scrisse il Guardian.
La peggior campagna promozionale di sempre. Negli anni Novanta la divisione britannica di Hoover promise voli gratis a chiunque comprasse certi elettrodomestici: finì malissimo.
Domenica 22 dicembre sulle prime pagine di diversi giornali si torna a parlare di una questione che sembra non finire mai: l’abolizione delle province. Sabato 21 dicembre, infatti, alla Camera è stata approvata l’ennesima legge sull’abolizione. Ecco una breve guida per capire a che punto siamo arrivati. Che cosa è stato approvato ieri? Sabato 21 dicembre la Camera ha approvato il cosiddetto “DDL Delrio” – dal nome del ministro per gli Affari regionali, le Autonomie e lo Sport Graziano Delrio – o più precisamente il DDL 1542. Si tratta di un disegno di legge presentato dal governo alle Camere il 20 agosto 2013. Dopo diversi mesi di discussione in commissione, il DDL è stato approvato con i voti del PD, Scelta Civica e del NCD. SEL ha votato contro, mentre Lega Nord, M5S e Forza Italia hanno abbandonato l’aula, in un tentativo di far mancare il numero legale sul provvedimento.
Tre risposte sull’abolizione delle province. Per capirci qualcosa, dopo che ieri la Camera ha approvato il disegno di legge Delrio e si è tornati a parlarne.
Grazie alla tecnologia, in futuro nel mondo i soldati saranno per certi versi sempre meno umani. La prossima generazione di soldati, spiega un recente articolo scritto da Patrick Lin sull’Atlantic, sarà sempre più forte e resistente, composta da militari attenti e quasi indistruttibili. Come dimostrano vari progetti di ricerca che sta sviluppando, tra gli altri, l’esercito americano, i suoi soldati soldati in futuro potrebbero essere capaci di sopravvivere mangiando erba, comunicare telepaticamente, saper resistere allo stress anche in condizioni estreme, potersi arrampicare su qualsiasi tipo di superficie. Già oggi, ricorda Lin, i militari americani hanno a disposizione diverse risorse e sistemi per aumentare la loro forza e la loro resistenza. Diversi centri di ricerca hanno realizzato alcuni prototipi di armature, li chiamano “esoscheletri”, che sostengono gli arti dei soldati e ne potenziano la forza con motori elettrici, ammortizzatori e altri sistemi. Come spesso accade, poi, la tecnologia militare trova utilissime applicazioni civili: lo scorso ottobre la società statunitense Ekso Bionics ha presentato un esoscheletro robotico indossabile, alimentato a batterie, progettato per permettere di stare in piedi e camminare a chi ha subito lesioni spinali ed è costretto a utilizzare la sedia a rotelle.
Il dilemma dei supersoldati. Grazie alla tecnologia, in un futuro non troppo lontano i militari statunitensi saranno sempre più forti e sempre meno umani, con conseguenze preoccupanti.
Dal 15 al 16 marzo si è tenuta l’Art Basel di Hong Kong la terza edizione della più importante fiera internazionale di arte moderna e contemporanea dell’Asia (Art Basel si tiene ogni anno anche a Miami e a Basilea, dove venne organizzata per la prima nel 1970). Hanno partecipato 223 gallerie da 37 paesi diversi: metà provengono dalla Cina e dall’Asia, e metà da Europa, Stati Uniti, Africa e America Latina. Nei sei padiglioni dell’esposizione appassionati, collezionisti, direttori di musei hanno potuto guardare e acquistare svariati tipi di opere d’arte – quadri, sculture, installazioni, video, fotografie – del XX e XXI secolo. I visitatori sono stati circa 60 mila, provenienti da tutto il mondo. L’Art Basel è stato accompagnato da oltre 150 eventi e mostre in tutta Hong Kong, tra cui la proiezione gratuita di oltre 40 film nel Centro artistico della città. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di Art Basel a Hong Kong. La terza edizione asiatica di una delle più importanti fiere di arte moderna e contemporanea.
Da circa un mese è attivo in Italia Uber, un servizio di trasporto privato già attivo in molte città in tutto il mondo. La prima città italiana coinvolta è stata Milano, e da pochi giorni il servizio è disponibile anche a Roma. Il servizio di Uber è una cosa a metà tra quello dei taxi e il noleggio di auto private. L’azienda dispone di una serie di berline blindate – superiori per comfort ai normali taxi – che girano costantemente per la città e alle quali vengono smistate le richieste dei clienti. Il processo si svolge grazie a un’applicazione per smartphone che invia automaticamente le coordinate GPS del cliente al centralino, che inoltre calcola in anticipo la tariffa della corsa e la addebita poi sulla sua carta di credito. Per ammissione dello stesso direttore operativo Ryan Graves, il servizio è rivolto a chi è disposto a spendere una cifra maggiore rispetto all’utilizzo del taxi, ed infatti a parità di percorso le tariffe sono superiori del 20-30 per cento.
I tassisti contro Uber. L'azienda internazionale di trasporto privato è arrivata da un mese in Italia, i tassisti lamentano "concorrenza sleale".
Mercoledì 1 luglio è stata diffusa una nuova canzone dei Beach House, Sparks, che è il primo singolo del nuovo disco del gruppo: si intitola Depression Cherry e uscirà il prossimo 28 agosto. Il disco, il quinto registrato in studio dalla band, è stato prodotto e registrato dai Beach House insieme al produttore Chris Coady allo Studio in the Country di Bogalusa, in Louisiana; ad agosto inizierà anche un lungo tour dei Beach House tra Stati Uniti ed Europa (ma non è prevista nessuna data in Italia). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La nuova canzone dei Beach House. Si intitola "Sparks" e anticipa il nuovo disco del gruppo, "Depression Cherry", che uscirà il prossimo 28 agosto.
In questi giorni i giornali italiani sono tornati a parlare (di nuovo) di un articolo che il Financial Times ha dedicato al referendum costituzionale del 4 dicembre. Questa volta l’articolo in questione si occupa di cosa succederà a otto banche che nei prossimi mesi dovranno raccogliere sui mercati nuovi capitali per rimettere in sesto i loro bilanci, in caso di vittoria del No al referendum. La banca in maggiori difficoltà di questo elenco è il Monte dei Paschi, la più grande è Unicredit. Le altre sono Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Cariga e le quattro banche popolari su cui il governo è intervenuto l’anno scorso: Banca Etruria, CariChieti, Banca delle Marche e CariFerrara. Anche Politico.eu e altri giornali si sono occupati dello stesso argomento, che oggi è considerato la principale incognita che i mercati finanziari dovranno affrontare nei prossimi mesi.
Cosa c’entra il referendum con le banche. La riforma costituzionale non c'entra ma la stabilità del governo sì: quali sono i timori collegati a un'eventuale vittoria del No.
Bill Genovese si rese conto di quante persone conoscessero il nome di sua sorella solo quando entrò nei Marines, nel 1966. Era in fila durante il periodo di addestramento, in attesa che arrivasse parte del suo equipaggiamento, due anni dopo che la 28enne Kitty Genovese era stata uccisa a coltellate nel distretto del Queens a New York, mentre 38 dei suoi vicini guardarono senza intervenire (questa perlomeno fu la versione raccontata all’epoca). «Genovese, William», disse un uomo che stava controllando i nomi dei soldati da un elenco. «Kitty è tua sorella?». «Lo guardai incredulo», ha ricordato Genovese, cinquant’anni dopo l’omicidio. Il marine aveva sentito il nome di Kitty durante una lezione di psicologia o sociologia, nello stesso modo in cui molte persone si sono imbattute nella sua storia nel corso dei decenni. In alcuni libri testo introduttivi, la morte di Kitty Genovese è usata come prova dell’apatia delle persone che assistono a un comportamento scorretto senza fare nulla, e come avvertimento che insegna come una responsabilità diffusa e condivisa possa provocare l’inazione dei singoli. Secondo questa teoria, un testimone da solo avrebbe maggiori probabilità di intervenire per soccorrere una persona rispetto a uno in un gruppo di 38. Catherine Susan “Kitty” Genovese nel 1956 (June Murle/The Witnesses Film, LLC/FilmRise)
L’omicidio di Kitty Genovese non andò come ce l’hanno raccontato. È uno dei più famosi casi di cronaca della storia americana, citato come esempio dell'indifferenza delle persone: ma non fu proprio così.
Sul numero di Topolino in uscita mercoledì 2 luglio ci sarà una nuova storia di PK, una serie sulle avventure di Paperinik creata nel 1996 che ebbe all’epoca un grande successo, scemato dopo qualche anno fino alla chiusura delle pubblicazioni nel 2005: è una serie di fantascienza ispirata alle serie di supereroi Marvel, rivolta a un pubblico più adulto e maturo di quello genericamente associato a Topolino (sì, lo sappiamo che lo leggete anche voi cresciuti). Di seguito un trailer del numero e la sua copertina.
Il ritorno di PK, su Topolino. Col numero che esce mercoledì 2 luglio ritorna l'apprezzata serie di fantascienza "per adulti" su Paperinik.
L’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) è una delle tre associazioni che riuniscono i reduci della Resistenza combattuta in Italia tra il 1943 e il 1945. Nelle ultime settimane se ne è parlato molto per via della decisione del suo direttivo di schierarsi a favore del “no” al referendum costituzionale di ottobre e per via di una polemica con il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, che ha detto che ci sono partigiani “veri” anche tra quelli che votano sì al referendum e ha alluso al fatto che non tutti gli iscritti all’associazione siano partigiani che hanno combattuto nella Resistenza. Aldilà della polemica, si tratta di una distinzione che fa la stessa ANPI. Dal 2006, infatti, il direttivo dell’associazione ha deciso di permettere l’iscrizione all’associazione di tutti coloro che condividono i valori della “resistenza antifascista”. Lo scopo di questa decisione, spiegarono i dirigenti, era permettere all’associazione di continuare a esistere nonostante i partigiani che hanno davvero combattuto siano sempre di meno per ragioni anagrafiche. Oggi i “partigiani” iscritti all’ANPI sono circa 5.000 mentre gli altri iscritti (soprannominati “antifascisti”) sono poco meno di 120 mila.
Che cos’è l’ANPI. È una delle tre associazioni dei partigiani italiani, anche se tra i suoi iscritti quelli che hanno fatto la guerra sono circa il 5 per cento.
Venerdì sera un uomo di 89 anni affetto da legionellosi è morto all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo: è la quarta persona anziana morta dopo essere stata infettata dal batterio della legionella a Bresso, un comune alla periferia di Milano, e aver sviluppato una polmonite. Tra il 23 e il 26 luglio erano morti un uomo e una donna di 94 anni e una donna di 84. Altre 52 persone sono state contagiate, ma le infezioni polmonari da legionella possono essere mortali solo nei soggetti a rischio, cioè solo nelle persone con un sistema immunitario indebolito, come gli anziani o gli affetti da diabete, tumori e malattie polmonari o cardiache. Per ora non si sa quale sia l’origine del contagio, ma trenta esperti dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Milano stanno indagando per scoprirla. Intanto il batterio della legionella è stato trovato in quantità superiori alla norma in un condominio del centro di Rozzano, un altro comune alla periferia di Milano, dove c’era stato un caso di legionellosi due mesi fa. Delle 52 persone che sono state infettate dalla legionella a Bresso, una è in cura all’ospedale Mater Domini di Catanzaro e una all’ospedale di Savona, perché si trovavano in vacanza quando hanno cominciato a stare male per l’infezione. Il 3 agosto altre due persone affette da legionellosi, un sessantenne e un ottantatreenne che si trovavano a Rapallo, in Liguria, sono state ricoverate all’ospedale di Lavagna e all’ospedale San Martino di Genova, rispettivamente; non si sa ancora molto su questi casi.
Cosa sappiamo dei casi di legionellosi. A Bresso, vicino a Milano, 4 persone anziane sono morte e almeno altre 52 sono state contagiate.
Lunedì 3 aprile 1961 era Pasquetta e probabilmente molti italiani avevano caricato le loro Fiat 500, 600 e 1100 (i modelli all’epoca più diffusi) per andare in gita fuori città, un’abitudine che stava diventando sempre più frequente proprio in quegli anni. Quella mattina perciò non furono in molti a presentarsi negli uffici postali per ritirare i tre nuovi francobolli appena usciti, tutti dedicati alla visita dell’allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in Sud America. I francobolli uscirono tre giorni prima della partenza del presidente. Ritraevano tutti un planisfero con l’aeroplano presidenziale sopra l’oceano, ma ciascuno era di un colore diverso e aveva in evidenza i confini dei paesi che Gronchi avrebbe visitato: verde per l’Uruguay, blu per l’Argentina e rosa per il Perù. I valori dei francobolli, rispettivamente, erano di 185, 170 e 205 lire, cioè il costo della spedizione di un aerogramma (le lettere spedite tramite posta aerea) in quei paesi dall’Italia.
Il famoso e non rarissimo “Gronchi rosa”. Sessant'anni fa uscì un francobollo noto anche tra i non appassionati, che rischiò di causare un incidente diplomatico tra Italia e Perù.
Il processo di primo grado per le morti e le malattie causate da esposizione all’amianto negli stabilimenti della Olivetti è arrivato a sentenza ieri, lunedì 18 luglio. Gli imputati erano 17 ed erano accusati di omicidio colposo e lesioni colpose plurime. Ci sono state tredici condanne e quattro assoluzioni: tra gli altri Carlo De Benedetti, imprenditore e proprietario del gruppo Espresso, è stato condannato a 5 anni e 2 mesi di prigione così come suo fratello Franco. L’inchiesta L’inchiesta della procura di Ivrea era partita nel 2013 dopo la morte avvenuta tra il 2008 e il 2013 per mesotelioma di alcuni ex operai della Olivetti, l’azienda fondata nel 1908 da Camillo Olivetti che produceva macchine da scrivere e calcolatori diventati popolari in tutto il mondo. Il mesotelioma è un tumore che colpisce la membrana che riveste i polmoni e che può derivare da una prolungata esposizione all’amianto. Nel 2012 c’era già stato un processo al termine del quale la Corte di Appello di Torino aveva condannato un ex dirigente della Olivetti: nelle motivazioni aveva scritto che a Ivrea erano stati «violati i principi basilari della sicurezza e igiene del lavoro».
Per cosa è stato condannato Carlo De Benedetti. E cosa hanno deciso i giudici di primo grado sulle morti e le malattie causate dall’amianto negli stabilimenti Olivetti.
Non è chiaro se le ultime restrizioni sugli spostamenti decise dal governo per contenere l’epidemia da coronavirus permettano o meno di uscire dal proprio comune per andare a fare una gita in montagna, nelle regioni classificate come “arancioni”. È una domanda circolata estesamente in questi giorni tra gli appassionati di escursionismo e scialpinismo che vivono per esempio in Piemonte e Veneto, ma alla quale attualmente non sembra esserci una risposta chiara. Il testo dell’ultimo DPCM con le restrizioni agli spostamenti per contenere l’epidemia da coronavirus, e le risposte alle domande più frequenti (FAQ) che ha successivamente pubblicato il governo per chiarire i dubbi, sono molto ambigue al riguardo, e sono state interpretate in modo diverso. Perfino le questure e le prefetture del Nord Italia non sembrano avere le idee chiare su come interpretare il DPCM.
Non è chiaro se si possa andare in montagna in zona arancione. Il DPCM e le FAQ sono ambigue a riguardo, e perfino le autorità sembrano confuse su questo tipo di spostamenti.
Il governo finlandese ha diffuso i risultati preliminari di uno studio sul progetto sperimentale di introduzione di una misura simile a quello che in Italia si chiama “reddito di cittadinanza“: negli ultimi due anni duemila disoccupati di lungo corso hanno ricevuto un sussidio mensile di 560 euro, senza alcuna condizione. I ricercatori hanno concluso che durante il primo anno di introduzione il sostegno economico non ha spinto i disoccupati a cercare un lavoro (non c’è stato alcun effetto sull’occupazione, dunque) né a voler guadagnare di più. È stato però precisato che i risultati sono preliminari e non è ancora possibile trarre conclusioni definitive. L’esperimento finlandese si può davvero considerare un reddito di cittadinanza, perché è una sorta di stipendio non condizionato all’accettazione di offerte di lavoro, per esempio, e slegato dalle condizioni economiche personali. Il reddito di cittadinanza introdotto in Italia in realtà è un sussidio di disoccupazione e inoccupazione.
I primi risultati sull’introduzione del “reddito di cittadinanza” in Finlandia. Il sostegno economico non ha spinto i disoccupati a cercare lavoro o a voler guadagnare di più, ma ha ridotto la loro sensazione di insicurezza.
Esce oggi Il vagabondo del manga il secondo volume di Quaderni Giapponesi, il diario di viaggio dedicato al Giappone scritto e disegnato da Igort, uno dei più apprezzati e importanti disegnatori italiani contemporanei. Anche questo caso si tratta di un diario di viaggio in cui Igort – che è nato a Cagliari nel 1958 e il cui vero nome è Igor Tuveri – racconta il Giappone antico e contemporaneo attraverso le storie e le opere di artisti, poeti, autori di manga e di anime, mescolate a incontri con fabbricanti di carta dei nostri giorni, sapienti buddisti e hikikomori, gli adolescenti che rifiutano il mondo e vivono isolati per anni. Il volume è una sorta di suggestivo compendio artistico e storico del Giappone, pieno di haiku, commenti su libri antichi, inserti di fotografie vecchie e recenti, raffigurazioni di miti incubi e sogni, disegni ispirati ai manga, tutto tenuto insieme dallo stile raffinatissimo, elegante e lirico di Igort. Igort, che ha vissuto 20 anni in Giappone, racconta così la nascita del libro:
Un viaggio nel Giappone dei manga, disegnato. È uscito il seguito di "Quaderni Giapponesi" dell'illustratore Igort: pieno di storie e incontri con autori di anime, artisti e poeti antichi e di oggi.
Da giorni ormai gran parte dell’Europa, degli Stati Uniti e dei paesi che si trovano nell’emisfero boreale è macchiata di giallo, rosso, arancione e di innumerevoli sfumature da una tinta all’altra. I colori delle foglie di questo periodo sono – nella loro ineluttabile prevedibilità – uno dei fenomeni più belli e caratteristici dell’autunno, e il soggetto di innumerevoli video, illustrazioni di libri e giornali, fotografie pubblicate sui social network e disegni dei bambini, per rimanere solo alle ispirazioni figurative e tacer della poesia e del resto. Negli Stati Uniti – dove l’ingiallire delle foglie nel New England è una attrazione turistica ufficiale – ci sono diversi siti che monitorano i mutamenti di colore delle foglie: forniscono aggiornamenti, immagini e video di ogni stato, e consigliano anche itinerari per le strade e i paesaggi più colorati e suggestivi. Per quelli che l’autunno lo vedono solo nel suo grigio urbano, ma anche per chi abbia occasione di trascinare le suole su qualche scrocchiare di foglie, abbiamo costruito una raccolta simile, raccogliendo le immagini più belle arrivate sulle agenzie fotografiche da Europa e Stati Uniti negli ultimi giorni: un cervo che si nasconde nella boscaglia in Inghilterra, una bambina che scuote un albero tutto giallo a Minsk, un uomo che raccatta le foglie cadute a Praga, e persone che passeggiano e si siedono sotto il fogliame un po’ ovunque. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
È giallo. Le più belle foto, di scrocchiante attualità, di foglie colorate dall'autunno in tutto il mondo, dalla Bielorussia, al Colorado al Lussemburgo.
Ieri è morto Sidney Lumet. L’anno scorso Minimum Fax aveva pubblicato Fare un film, il libro in cui lo stesso Lumet descrive tutte le fasi della creazione e della produzione di un film, raccontando nel frattempo i suoi film e l’intera sua carriera di regista. Nel primo capitolo del libro, Lumet parla di come si comincia e spiega perché ha fatto molti dei film che ha fatto (facendo anche autocritica, in alcuni casi). La prima decisione, ovviamente, consiste nel fare o meno il film. Non so come decidano gli altri registi. Io decido d’istinto, molto spesso già dopo la prima lettura del copione. In certi casi il risultato è stato positivo, in altri decisamente negativo. Ma è il metodo che ho sempre adottato, e ora sono troppo vecchio per cambiarlo. La prima volta che leggo un copione non lo analizzo. Mi lascio trasportare. A volte capita con un libro. Quando ho letto Il principe della città ho capito che volevo a tutti i costi farne un film. Inoltre, voglio essere sicuro di avere il tempo di leggere il copione tutto d’un fiato. Se la lettura viene interrotta, anche per mezz’ora, la capacità di valutazione di un copione può cambiare. Il film finito verrà visto senza interruzioni, quindi perché la prima lettura del copione dovrebbe essere diversa?
Tutti i film di Sidney Lumet. Un estratto da un libro del regista morto ieri, con un'antologia fotografica dei suoi film.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Il video di Fini slitta. Ritardi tecnici e di registrazione, si aspetta "la seconda metà del pomeriggio" (in aggiornamento).
Oggi Marco Pannella è morto in una clinica privata a Roma, dove era ricoverato da mercoledì sera. Lo storico leader del Partito Radicale, considerato uno dei politici più importanti e influenti della storia repubblicana dell’Italia, aveva 86 anni – compiuti lo scorso 2 maggio – e da tempo era malato di cancro. Nelle ultime settimane avevano fatto visita a Pannella moltissimi amici, giornalisti e politici, tra cui sia l’attuale presidente del Consiglio Matteo Renzi sia Silvio Berlusconi. Pannella è stato unico nella storia politica italiana, per modo di viverla, per indipendenza e originalità di pensiero, e per carattere: aveva iniziato a fare politica negli anni Cinquanta e aveva continuato a farla praticamente fino alla fine della sua vita: negli ultimi giorni di gennaio del 2016, per esempio, ha partecipato a un convegno sul rispetto dei diritti umani in Iran della ONG “Nessuno tocchi Caino”, legata ai Radicali. Ha avuto una vita movimentata, ricca, contraddittoria – larger than life, più grande di una vita sola, direbbero gli americani – vissuta per lungo tempo all’interno del dibattito politico e culturale italiano: fu direttore di due quotidiani di sinistra radicale, Lotta continua e Liberazione, per esempio, e anche sostenitore del primo governo di Silvio Berlusconi nel 1994.
Marco Pannella, unico nella politica italiana. Aveva 86 anni ed era stato prezioso, geniale, insopportabile e inimitabile.
La Giornata mondiale dell’infanzia è celebrata oggi da Google con un doodle. Al posto del classico logo della società, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno che mostra alcuni ragazzini intrattenuti da un adulto, per ricordare i 23 anni della approvazione della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Il 20 novembre del 1989 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York approvò il primo trattato giuridicamente vincolante che afferma i diritti di tutti i bambini. In Italia il provvedimento fu ratificato due anni dopo.
Giornata mondiale dell’infanzia: che cos’è. Ai 23 anni della approvazione della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia è dedicato il doodle di Google di oggi.
Il 2 luglio verrà assegnato il Premio Strega, che quest’anno è arrivato alla sua 74esima edizione. È il premio letterario più importante in Italia e i libri candidati sono considerati tra i più interessanti dell’ultimo anno per la letteratura italiana. A prescindere da chi sarà il vincitore, quella dei dodici finalisti dello Strega potrebbe essere una lista da cui prendere spunto, se si è in cerca di consigli di lettura ma anche di ascolto: molti di quei titoli infatti – se non lo sono già – saranno disponibili da giugno sulle principali piattaforme di audiolibri. Oltre a questi comunque tra le novità interessanti del mese c’è un po’ di tutto: romanzi più o meno recenti, gialli, inchieste, bestseller e qualche podcast. Chi è interessato e non l’ha mai fatto, può iniziare una prova gratuita su Storytel (30 giorni da questo link, altrimenti sono 14) oppure su Audible. Se invece non volete sottoscrivere l’ennesimo abbonamento, potete fare un giro sul sito di Ad Alta Voce, il programma di Radio Tre che trasmette quotidianamente audiolibri a puntate: per esempio da oggi fino al 12 giugno tutti i giorni alle 17 uscirà una puntata della Fattoria degli Animali di George Orwell. Tutti gli audiolibri trasmessi negli anni si possono ascoltare gratuitamente, direttamente dal sito.
Audiolibri e podcast da ascoltare a giugno. Quattro romanzi che potrebbero vincere il Premio Strega, il podcast di Mario Calabresi e Via col vento, tra le novità del mese su Storytel e Audible.
Anche quest’anno decine di migliaia di persone (700mila, dicono gli organizzatori) hanno partecipato al concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma, l’evento che dal 1990 viene organizzato dai tre maggiori sindacati italiani, CGIL, CISL e UIL e trasmesso in diretta televisiva sulla RAI. L’edizione di quest’anno è stata presentata da Geppi Cucciari: sul palco si sono esibiti come sempre moltissimi artisti, diversi assidui dell’iniziativa, tra cui Vinicio Capossela, Daniele Silvestri, Nicola Piovani, Elio e le Storie Tese, Max Gazzè, I Ministri, Marta sui Tubi e Eugenio Finardi. Nel corso del concerto è stato fatto anche un omaggio a Lucio Dalla con Federico Zampaglione che ha cantato “Com’è profondo il mare” ed Erica Mou che si è esibita in “Futura”. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del concerto del Primo Maggio. Molte facce di gente che canta, soprattutto, per l'evento organizzato dai sindacati in piazza San Giovanni a Roma.
Come alla fine di ogni anno, Facebook ha diffuso una serie di classifiche sulle cose di cui si è discusso di più sul suo social network, dei personaggi più popolari e dei luoghi più visitati dai suoi iscritti. Nella lista mondiale dei posti più visitati al primo posto ci sono i parchi divertimenti Disney, seguiti al secondo da quelli della casa di produzione cinematografica Universal. Nell’elenco ci sono anche diverse attrazioni naturali, come il parco di Yosemite, in California, e le cascate del Niagara, e altri culturali come il Museo del Louvre di Parigi. In Italia il luogo più popolare su Facebook nel 2015 è stato il sito espositivo di Expo Milano 2015, al secondo posto c’è il Colosseo e al terzo Gardaland. La classifica dei luoghi più popolari su Facebook nel Mondo
I luoghi più popolari su Facebook nel 2015. Ci sono molti parchi divertimenti, qualche parco naturale, diversi siti culturali ed Expo 2015, in Italia.
Samsung ha iniziato a vendere anche in Italia il Galaxy Fold, il suo primo smartphone con schermo pieghevole, a distanza di quasi nove mesi dalla sua presentazione. Il Galaxy Fold potrà essere prenotato direttamente sul sito dell’azienda, presso i principali rivenditori di elettronica o dagli operatori telefonici attivi in Italia, al prezzo di 2.050 euro. La presentazione del nuovo smartphone aveva suscitato grandi attenzioni e aspettative, ma dopo le prime recensioni era emerso che lo schermo pieghevole si rompeva troppo facilmente, a causa della scarsa protezione del meccanismo che consente di chiuderlo su se stesso. Samsung negli ultimi mesi ha lavorato per isolare meglio il sistema ed evitare che polvere e altre impurità possano danneggiarlo. Diversi altri produttori stanno nel frattempo rifinendo i loro prodotti con schermi pieghevoli, ma dopo l’esperienza con il Galaxy Fold molti hanno preferito rinviare in attesa di avere soluzioni più affidabili.
Il Galaxy Fold di Samsung ora è in vendita anche in Italia, a 2.050 euro.
Nella notte fra 25 e 26 febbraio è crollata una palazzina nel centro storico di Catania, probabilmente a causa dell’esplosione di una o più bombole di gas. Una donna è morta e quattro persone sono rimaste ferite, tra cui una bambina di dieci mesi le cui condizioni sono gravi. L’edificio crollato, alto tre piani, si trova in via Crispi, nella zona vicina alla stazione. Della struttura della palazzina, in cui c’erano sei appartamenti, restano ora solo il tetto e le fondamenta e parte delle stanze più lontane dalla facciata dell’edificio. Il crollo è avvenuto alle 2.15 circa.
È crollata una palazzina nel centro di Catania. Una donna è morta e quattro persone sono rimaste ferite, la causa è probabilmente l'esplosione di una bombola di gas.
L’architetto indiano Balkrishna Doshi ha vinto il Pritzker Prize, il più importante riconoscimento internazionale per l’architettura, ed è diventato il primo indiano a vincere il premio. Balkrishna Doshi, che ha 90 anni, è conosciuto principalmente per il suo lavoro nell’architettura residenziale sociale e per i suoi progetti di case a basso costo in quartieri e città povere o disagiate. Tra i suoi progetti più famosi ci sono il Tagore Memorial Hall di Ahmedabad e il quartiere residenziale di Aranya, un grande complesso di case che può ospitare fino a 80.000 persone nella città di Indore. Il quartiere residenziale Aranya a Indore, in India (Courtesy of The Pritzker Architecture Prize/Vastushilpa Foundation via AP)
L’architetto indiano Balkrishna Doshi ha vinto il Pritzker Prize.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 23 aprile (in Italia era sera), Apple e Facebook hanno diffuso i dati sulle loro ultime “trimestrali di cassa”, molto attese dagli analisti per valutare l’andamento delle due società, tra le più grandi negli Stati Uniti per quanto riguarda il settore tecnologico. Entrambe le aziende hanno presentato ricavi al di sopra delle previsioni: Apple grazie alle maggiori vendite dei suoi apparecchi e ai nuovi accordi sul mercato cinese, Facebook soprattutto grazie all’aumento della resa degli annunci pubblicitari sul proprio social network. I due CEO (Chief Operating Officer) delle società, Tim Cook e Mark Zuckerberg, hanno ritualmente detto di essere molto soddisfatti per i risultati raggiunti e di volere migliorare ancora nel trimestre in corso, grazie a una serie di novità che saranno presentate nei prossimi mesi. Apple Nel suo secondo trimestre dell’anno fiscale 2014, che si è concluso alla fine di marzo, Apple ha avuto ricavi per 45,6 miliardi di dollari, al di sopra delle sue previsioni di finire intorno ai 42 – 44 miliardi di dollari e oltre i 43,5 miliardi di dollari previsti dagli analisti. Il fatturato è stato sensibilmente superiore rispetto a quello dello scorso anno nello stesso periodo, che si fermò a 43,6 miliardi di dollari. La società ha avuto un utile netto di 10,2 miliardi di dollari, al di sopra dell’utile di 9,5 miliardi di dollari dello scorso anno. Le vendite di prodotti al di fuori degli Stati Uniti hanno costituito il 66 per cento dell’intero fatturato.
I risultati di Facebook e Apple. Sono stati presentati ieri sera i trimestrali: buoni e molto buoni, grazie alla Cina e al mobile.
Il ministero dell’Istruzione di Israele ha stabilito che dal prossimo anno scolastico la teoria dell’evoluzione sarà insegnata agli studenti delle scuole medie, un cambiamento atteso e discusso da diverso tempo. Fino a oggi le teorie elaborate da Charles Darwin, e successivamente integrate da altri studi, erano state insegnate solamente nelle scuole superiori agli studenti dei corsi di biologia. Molti ragazzi terminavano quindi la scuola dell’obbligo senza avere mai avuto a che fare con la teoria dell’evoluzione. Gli insegnanti delle medie avevano comunque la facoltà di accennare alle teorie di Darwin, ma il loro insegnamento non era obbligatorio. La Commissione del ministero dell’Istruzione che si è occupata della revisione dei programmi scolastici delle medie ha deciso che gli studenti delle classi ottave e none (tra i 13 e i 15 anni) dovranno studiare la teoria dell’evoluzione. Il quotidiano israeliano Haaretz spiega che la decisione riguarda al momento le scuole statali non confessionali, e che non è ancora chiaro se sarà applicata anche alle scuole religiose statali e private.
La teoria dell’evoluzione sarà obbligatoria nelle scuole medie israeliane. Per la prima volta dal prossimo anno scolastico sarà insegnata agli studenti delle medie, ma con molte eccezioni e qualche limite.
Le prime ricostruzioni ufficiali sulla morte del carabiniere Mario Cerciello Rega hanno lasciato diverse questioni irrisolte. La conferenza stampa di martedì in cui carabinieri e procura hanno fatto il punto sulle indagini ha chiarito alcune delle cose di cui si era più parlato negli ultimi giorni, ma non tutte. Oggi i giornali hanno messo in luce le incongruenze che rimangono nelle ricostruzioni di quello che è successo prima e dopo la morte di Cerciello Rega, e sul Corriere della Sera l’esperta giornalista Fiorenza Sarzanini ha alluso anche alla possibilità che per ora non sia stata detta tutta la verità. Abbiamo messo in ordine le cose su cui ancora si discute e che non sono state adeguatamente spiegate. Per capire l’intera vicenda, è meglio leggere prima la ricostruzione di quello che è successo. Non è chiaro come siano andate le cose esattamente al momento del primo intervento dei carabinieri, giovedì sera Durante la conferenza stampa di martedì è stato spiegato che i primi a intervenire, dopo aver notato un sospetto caso di spaccio, erano stati alcuni carabinieri fuori servizio, tra cui Pasquale Sansone, maresciallo della caserma di piazza Farnese. Dalle informazioni raccolte fin qui non è però chiaro quanti fossero questi carabinieri: si è parlato sia di due che di quattro persone e ancora oggi sui giornali sembra esserci incertezza su questo punto.
Cosa ancora non sappiamo sulla morte del carabiniere a Roma. Le ricostruzioni ufficiali lasciano ancora dubbi su cosa sia successo, e sui giornali di oggi si fanno diverse ipotesi.
Nella serata di lunedì il produttore discografico Dr. Luke, pseudonimo di Łukasz Sebastian Gottwald, ha parlato per la prima volta dopo la sentenza di venerdì che ha respinto la richiesta della cantante pop Kesha di rescindere il contratto professionale che legava i due, dopo le accuse di molestie sessuali fatte dalla cantante nei confronti di Gottwald. Dr. Luke ha negato tutte le accuse, dicendo di non avere mai violentato Kesha né di averci mai fatto sesso, e di considerarla una sorella minore. Ha poi sostanzialmente accusato Kesha di averlo falsamente accusato di stupro e violenze per risolvere in tribunale una semplice negoziazione contrattuale. Ha scritto Dr. Luke, in una lunga serie di tweet: Fino ad ora non ho commentato la causa, che si dovrebbe risolvere in tribunale e non qui su Twitter. È un peccato che là fuori ci sia così tanta speculazione, basata su così poche informazioni. L’unica persona obiettiva a conoscenza dei fatti è il giudice. Il giudice non ha deciso in favore di Kesha venerdì. Capisco perché le persone che non conoscono tutti i fatti stiano parlando. Posso capire la loro compassione. Ma le vite possono essere rovinate quando c’è una corsa al giudizio prima che tutti i fatti vengano fuori. Guardate quello che è successo alla University of Virginia, a Duke, eccetera. Ovviamente chiunque sia sano di mente è contro lo stupro, ma tutti quelli che stanno commentando lo stanno commettendo, senza sapere i fatti. Stanno sostenendo un’accusa motivata solo dai soldi. Non ho stuprato Kesha e non ho mai fatto sesso con lei. Kesha e io siamo stati amici per tanti anni ed era come una sorella minore per me. Kesha ha negato sotto giuramento le orribili accuse che ora mi si stanno facendo. Questa è la testimonianza.
Dr. Luke ha detto che Kesha si è inventata le accuse contro di lui. Ha detto di non averla violentata e di considerarla come "una sorella minore", dicendo che il caso è stato montato per risolvere un problema contrattuale.
Un sistema di intelligenza artificiale che si chiama Pluribus, sviluppato da Facebook e dai ricercatori della Carnegie Mellon University (Stati Uniti), ha vinto a poker contro alcuni dei più forti giocatori di “Texas hold ‘em”, nella sua versione da sei persone. Nel corso di 12 giorni e di 10mila mani giocate, il sistema ha vinto in media 5 dollari per mano, arrivando a totalizzare circa mille dollari all’ora, con vincite decisamente superiori alla media. I risultati dell’esperimento sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Science. Per prima cosa, i ricercatori hanno insegnato a Pluribus a giocare a poker facendolo partecipare a partite nelle quali aveva come avversari delle sue copie, seguendo una pratica piuttosto diffusa per fare in modo che le intelligenze artificiali (AI) imparino a svolgere un determinato compito. Semplificando, il sistema impara dai propri errori, giocando contro se stesso in migliaia di partite. Già in questa fase Pluribus si è rivelato molto abile, impiegando pochi giorni per sviluppare le sue capacità e senza avere bisogno di computer particolarmente potenti, se confrontati con altri sistemi impiegati per lo sviluppo di intelligenze artificiali.
C’è una nuova intelligenza artificiale fortissima a poker. Ha battuto alcuni dei giocatori più abili e ha imparato a bluffare, dice una ricerca pubblicata su Science.
Su Repubblica lo scrittore Paolo Di Paolo ha raccontato di cosa parla Corpi e Anime. Nudo ed erotismo nell’animazione giapponese, un libro di Valeria Arnaldi, giornalista esperta di manga e anime giapponesi. Il libro spiega l’erotismo nei cartoni animati giapponesi che moltissimi nati negli anni Ottanta e Novanta hanno seguito su Italia Uno quando erano bambini e ragazzi (gli stessi di cui non conosciamo la conclusione, perché all’epoca era difficile seguirli dall’inizio alla fine). La sessualità contenuta nei manga era spesso molto esplicita, ma secondo il libro, spiega Di Paolo, corrisponde a una «esplorazione dei sensi che non è associata alla colpa o alla violazione del pudore», né «nasce nella cultura erotica del maschio». L’autobiografia – ironica – di una generazione potrebbe iniziare con un’infanzia dove, al posto di Salgari e di “Piccole donne”, appaiono Ransie la strega, Sailor Moon e Jeeg Robot. Chi è nato tra i tardi anni Settanta e gli Ottanta del Novecento – complice soprattutto Italia Uno – non può essersi sottratto al mondo degli “anime”, ai protagonisti maschili, femminili o metallici dei cartoni giapponesi. Per questo, un saggio documentato come quello di Valeria Arnaldi, “Corpi e Anime. Nudo ed erotismo nell’animazione giapponese” (Lit edizioni) può somigliare, per parecchi trentenni, a un album dei ricordi. Pruriginoso?
Il sesso insegnato dai cartoni animati giapponesi. Un nuovo libro spiega origini e significato dell'erotismo nei manga degli anni Ottanta e Novanta, e il suo ruolo nell'educazione sessuale di una generazione.