source
stringlengths 2
27k
| target
stringlengths 19
1.08k
|
---|---|
Un'ultima story su Instagram che immortalava la sua moto, una Harley Davidson gialla, accompagnata dalla colonna sonora dei Queen con Don't stop me now. Un viaggio programmato insieme all'amico in direzione Fregene per trascorrere una giornata al mare. Poi, il buio. Alessandro Salera, 33enne nato a Roma e residente a Vignanello, gestiva da cinque anni un bar a Civita Castellana. È morto nella mattinata di ieri, domenica 22 agosto, a Ponte Galeria a seguito del tragico incidente che lo ha visto coinvolto. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 33enne stava procedendo con la sua due ruote in direzione di Fregene quando all'altezza di via Santa Maria di Galeria avrebbe perso il contro della sua Harley andandosi a schiantare a terra nel mezzo di una curva. Qui avrebbe poi colpito una Skoda condotta da un uomo di 75 anni che proveniva dal senso opposto. L'impatto non gli ha lasciato scampo. Subito è partito l'allarme che ha attivato il 118 regionale. Sul posto sono stati inviati gli agenti della polizia locale di Roma e gli operatori sanitari che, però, una volta arrivati sul luogo del sinistro, non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita, constatandone il decesso. I poliziotti, nel mentre, hanno gestito il traffico ed effettuato tutti i rilievi del caso per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. La salma di Alessandro è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. | Il 33enne Alessandro Salera, originario di Roma, è morto nella mattinata di ieri, domenica 22 agosto, nei pressi di Fregene dove si stava recando in moto con un amico a bordo di un’altra motocicletta. La vittima avrebbe perso il controllo della moto andandosi a scontrare contro una Skoda condotta da un 75enne che arrivava dal senso opposto. Per lui non c’è stato nulla da fare. |
Si sono susseguiti nomi a raffica negli ultimi mesi per risolvere l'arcano in merito alla conduzione del Grande Fratello 13. In primis si era pensato che Barbara D'Urso, padrona di casa Mediaset ormai, avesse avuto il predominio nella lista delle papabili conduttrici. A seguire le due ex letterine Ilary Blasi, attuale signora Totti, e Silvia Toffanin, quasi signora Berlusconi Jr, sebbene entrambe si fossero apprestate prontamente a smentire. Alla fine, però, Visto lancia la bomba e lo fa solo qualche giorno fa. In pratica, secondo il noto settimanale sarà ancora Alessia Marcuzzi la conduttrice del Gf13 e accompagnerà i nuovi concorrenti in un percorso televisivo ridotto ai canonici 100 giorni. | Dopo i continui rumors sulle papabili conduttrici del Grande Fratello 13, spunta nuovamente e pare affermarsi il nome di Alessia Marcuzzi. |
In questi giorni è stato reso noto il referto medico dell'autopsia sul corpo di Michael Jackson, che ha rivelato notizie abbastanza sconvolgenti. Innazitutto è stato confermato che Michael era affetto da una malattia chiamata vitiligine e infatti, sul corpo del cantante sono state ritrovate chiazze scolorite. Oltre alle chiazze scolorite sono state trovate anche cicatrici su varie parti del corpo e tatuaggi sulle sopracciglia e sulle labbra. Il documento, che è stato reso noto solo dopo l’incriminazione del suo medico, ha reso noto che nella stanza di Michael non erano presenti apparecchiature per interventi di urgenza e che su un tavolo accanto al letto è stato trovato un contenitore contenente urina, delle siringhe e dei cateteri. Intanto, il religioso Shmuley Boteach, molto amico di Jackson, ha confermato che Michael da piccolo veniva frustato dal padre Joseph. Il religioso ospite di Federica Panicucci a "Mattino Cinque" ha detto: Michael voleva avere un rapporto affettuoso con suo padre e tutto quello che aveva fatto nella sua carriera lo aveva fatto per essere e sentirsi amato. Il padre lo puniva duramente quando non faceva quel che lui gli chiedeva. | Un religioso, molto amico di Jackson, ha dichiarato a “Mattino Cinque” che il cantante veniva frustato dal padre Joseph. La notizia arriva dopo qualche giorno la pubblicazione del referto medico dell’autopsia sul corpo del cantante. |
Dieci grandissime canzoni, suonate a ripetizione mentre la lunga fila di appassionati di Lucio Dalla è in processione per l'ultimo saluto al piccolo grande uomo di Bologna. Tante le personalità che non sono mancate ad omaggiare il feretro in Piazza Grande, da Gianni Morandi ("Ci ha tirato davvero un brutto scherzo" ha riferito in lacrime) ad uno dei suoi primi pupilli, Ron, fino a Samuele Bersani, Andrea Mingardi e ancora Nicoletta Mantovani, Marco Travaglio e tanti esponenti del mondo politico, tra cui Pierferdinando Casini. Secondo la disposizione del sindaco di Bologna la camera ardente resterà aperta fino alle 13.30 di domani, vista la grande affluenza di persone che continua ad arrivare in città, da ogni parte della penisola. I funerali previsti oggi alle 14.30. | In migliaia arrivati da ogni parte d’Italia per l’ultimo saluto a Lucio Dalla mentre alla camera ardente suonano dieci canzoni del grande cantautore a ripetizione. Gli amici di sempre in lacrime: da Gianni Morandi a Samuele Bersani, dall’amico-manager Sconocchia al suo primo pupillo, Ron. |
L'attore Dilip Kumar è morto pochi giorni fa, lasciando un enorme vuoto nel mondo del cinema indiano. Kumar, che si è spento all'età di 98 anni, era una vera e propria leggenda in patria, avendo alle spalle una corposa filmografia ed essendo diventato un vero e proprio simbolo rappresentativo della settima arte in india. L'attore è morto all'ospedale Hinduja di Mumbai, dopo aver fronteggiato molti problemi di salute negli ultimi mesi. "È con enorme dispiacere che annuncia la morte di Dilip Saab avvenuta pochi minuti fa. Veniamo da Dio e da lui ritorneremo", queste le parole pubblicate sui social dall'amico Faisal Farooqui, che ha dato l'annuncio della morte. Secondo quanto riportato dal The Indian Express, Dilip Kumar riceverà funerali di Stato. Moltissimi i messaggi che stanno arrivando in queste ore, da parte di persone comuni e personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport. Dilip Kumar era noto soprattutto come il "Tragedy King" di Bollywood, apprezzato soprattutto per la sua capacità di spaziare tra i generi, senza limite alcuno. Nel corso di una carriera che lo ha visto attraversare più di cinque decadi, la leggenda del cinema indianao aveva preso parte a commedie, opere drammatiche, film romantici e altre topologie. Alcuni dei titoli più famosi sono Aan, Daag, Devdas, Madhumati, Azaad, Mughal-e-Azam, Gunga Jamuna, Kranti, Karma e Ram Aur Shyam. | Dilip Kumar è morto all’età di 98 anni. Era noto soprattutto come il “Tragedy King” di Bollywood, una vera istituzione del cinema indiano, tra gli attori più premiati di sempre in patria. Stando a quanto riportano in queste i giornali locali, saranno organizzati per lui i funerali di Stato in India. |
Il viaggio non è bello se non è… litigarello? Andare in vacanza è sempre un piacere, ma se non si sceglie la compagnia giusta più diventare un vero stress. Per trascorrere giorni di vacanza felici con i propri amici, nulla deve essere lasciato al caso, ed è necessario stabilire alcune regole. Le cene in compagnia e le serate nei pub scambiandosi due chiacchiere e sorseggiando drink sono una cosa, ma andare in vacanza in comitiva è qualcosa di abbastanza diverso e la convivenza spesso può giocare brutti scherzi. L'amicizia, infatti, non si basa necessariamente su stili di vita simili o su modalità di viaggio condivise, anzi. Quindi non è detto che viaggiare con gli amici di vecchia data sia a prova di fallimento. C'è il ragazzo sempre in ritardo, quello sempre affamato, chi pensa solo alla baldoria, chi starebbe tutto il giorno spaparanzato al sole senza alzare un dito ed infine chi non ha mai i soldi a portata di mano quando è il momento di pagare la benzina. Spesso le migliori amicizie in vacanza vanno in crisi alla domanda "cosa si fa oggi?". Ecco perché il gruppo che sopravvive in vacanza è quello che mantiene le autonomie individuali. Si sta insieme, si collabora, ma ognuno fa quello che vuole, questa dovrebbe essere la regola base della convivenza. La differenza sostanziale tra un viaggio organizzato di gruppo ed un viaggio con gli amici sta nella possibilità di mollarsi per un pomeriggio, ritrovarsi e raccontarsi tutto a fine giornata. Se al ritorno dalla vacanza i rapporti di amicizia andranno ancora a gonfie vele, vuol dire che siete partiti con le persone giuste, o siete dotati di una grande mole di pazienza. Ecco quali sono le regole più comuni per far funzionare una vacanza con gli amici. 1. Gestire bene il denaro Questo è un argomento scottante che ha messo a dura prova molte amicizie. E' bene tenere una cassa comune per le spese del gruppo. Ovviamente ci sarà chi in vacanza vorrà spendere una fortuna e chi non avrà le stesse possibilità. La cosa più semplice è parlarne apertamente e armonizzare il budget in funzione delle esigenze di ognuno. 2. Essere autonomi Il gruppo riesce a sopravvivere in vacanza se mantiene le autonomie individuali. Una volta stabilite le regole base della convivenza, ognuno deve essere libero di vivere la vacanza come meglio crede. E' bene anche concedersi qualche momento di solitudine. Partire in gruppo non significa necessariamente dover stare insieme ogni minuto. È anche la nostra vacanza e possiamo aver bisogno di rimanere un po' soli con noi stessi, i nostri pensieri e le nostre idee. Non sentiamoci in colpa, questo non significa non apprezzare la compagnia, ma dei momenti di solitudine fanno bene a tutti. 3. Chiarire i propri bisogni prima di partire Alle volte, per paura di fare brutta figura o perché ci piacerebbe essere migliori di quello che siamo, nascondiamo perfino a noi stessi ciò che desideriamo veramente. Farlo è però pericoloso, perché i nostri compagni e compagne di viaggio non sapranno mai che cosa ci rende soddisfatti e che cosa no, e diverrà difficile relazionarsi con noi anche per chi parte con le migliori intenzioni. | “Patti chiari, amicizia lunga”. Questo proverbio è bene ricordarlo soprattutto quando si va in vacanza con amici. Il divertimento e la spensieraterra guideranno la vostra vacanza, ma attenzione: se non siete sulla stessa lunghezza d’onda un viaggio condiviso può trasformarsi in un incubo. |
Elettra Lamborghini è tra gli opinionisti della nuova edizione de L'isola dei famosi, ogni settimana affianca la conduttrice Ilary Blasi insieme ai colleghi Tommaso Zorzi e Iva Zanicchi, non esitando a dire la sua sui naufraghi sbarcati quest'anno in Honduras. Sebbene abbia seguito le prime puntate del reality da casa perché risultata positiva al Covid-19, oggi l'ereditiera è tornata più in forma che mai e settimana dopo settimana incanta sempre tutti con la sua bellezza e con il suo stile trendy e sensuale. Se fino ad oggi, però, aveva abituato i fan a dei look colorati, nella decima puntata ha cambiato registro, presentandosi in studio in un lungo abito da sera total black. Il dettaglio a cui non ha rinunciato? Gli accessori di lusso. Minidress in verde menta, adorabili vestitini a fiori in pieno stile primaverile, tubini strapless a quadretti black&white: fino ad ora Elettra Lamborghini a L'isola aveva sempre puntato su gonne corte e tinte vivaci, tutti outfit che sono riusciti a mettere in risalto la sua verve e il suo animo frizzante. Nella decima puntata, invece, ha cambiato stile, sfoggiando un look da sera in nero. Dopo il monospalla rosso aderentissimo, si è rivolta ancora una volta alla Maison Givenchy, indossando un abito in jersey stretch, un modello aderente che le ha fasciato le curve, a girocollo, con le maniche lunghe e maxi cut-out su schiena e gomiti. Qual è il suo prezzo? Sul web è possibile trovarlo a 1.990 euro. | Elettra Lamborghini è tra le protagoniste della nuova edizione de L’isola dei famosi, dove puntata dopo puntata spopola sempre con i suoi look sensuali e glamour. Per il decimo appuntamento col reality ha cambiato stile, presentandosi in studio in total black ma con degli appariscenti accessori di lusso. |
Nei primi anni ‘70, quando si affacciò alla ribalta, quella di Alan Sorrenti era una figura davvero atipica per la scena nazionale; sia per l’immagine misticheggiante, che suggeriva l’idea di un eccentrico asceta-stregone, sia per la proposta sonora, inserita superficialmente nel calderone progressive ma in realtà legata in modo assai più stretto a psichedelia e sperimentazione. Eppure, contrariamente a quanto sarebbe lecito pensare, il seguito di culto dell’artista napoletano non era poi così ristretto: i suoi lavori erano marchiati da un’etichetta prestigiosa come la Harvest, addetti ai lavori e riviste specializzate magari non lo capivano in toto ma ne lodavano le coraggiose uscite, il pubblico – qui la vera sorpresa – non gli negava il suo affezionato appoggio. Le classifiche di vendita più autorevoli, quelle di “Musica & Dischi”, sono inequivocabili: “Aria”, l’esordio datato 1972 che contiene la meravigliosa (nessuna enfasi: non esiste aggettivo più corretto) “Vorrei incontrarti”, oscillò fra il 25° e il 14° posto addirittura per ventuno settimane; “Come un vecchio incensiere all’alba di un villaggio deserto”, la più ostica seconda prova dell’anno seguente, stazionò fra gli stessi piazzamenti per sette settimane; “Alan Sorrenti”, il più ammiccante terzo atto del 1974, andò ancora peggio, ma rimase comunque nei “Top” per cinque settimane, benché solo fra il 25° e il 20° gradino. Però, all’epoca, il quadro era ben diverso dall’attuale, e i (sacri) vinili andavano via come il pane. Può sembrare una bizzarria, semmai, come l’ultimo LP del tris, il meno anticommerciale anche grazie alla presenza in scaletta di un singolo persuasivo quale “Dicitencello vuje” (cover di un classico partenopeo di oltre quarant’anni prima), sia stato il meno acquistato, ma la spiegazione forse c’è: all’inizio, Sorrenti era una sorta di guru per gli appassionati dai gusti alternativi, quelli che al primo segnale di sputtanamento – sì, allora regnava il tranchant: se non eri amico, potevi solo essere nemico – lo abbandonarono, arrivando a schifarlo fino all’abiura. Quattro decenni esatti fa, Sorrenti chiudeva il suo poker griffato Harvest con “Sienteme, It’s Time To Land”, che già dal look ripulito ed elegante messo in mostra sulla luminosa copertina rivelava un mutamento ancor più netto. Cos’era accaduto? La risposta, raccolta nel 2012 direttamente dal Nostro, è più “filosofica” di quella alla quale chiunque pensò – nel caso non si sia capito: “vuole fare i soldi” – in quell’autunno del 1976. "Uno dei compiti dell’artista è interpretare e spesso anticipare i tempi, ma ciò non può avvenire razionalmente. Nella prima fase dei ’70, il mio cuore rivoluzionario mi spinse ad abbracciare la voglia di cambiamento che era nell’aria e che si infiltrò in tutte le tracce del mio esordio. Bisognava volare perché davanti a noi apparivano nuovi orizzonti puliti e dentro di noi si destava la voglia di scoprire la nostra spiritualità latente. Credo che fosse anche la forza della giovinezza che si è sempre manifestata in modi diversi in ogni generazione. La purezza di quella rivoluzione umana fu poi gradualmente manipolata dalla razionalità politica, quella che non si cura della felicità della gente, e cominciò a tingersi di grigio. La mia musica vedeva invece luce e colori, e voleva trasmettere gioia… desideravo fortemente che tutti, non solo i cultori di musica ricercata, provassero gioia ascoltando la mia: fu un processo naturale di realizzazione, ma i miei desideri non potevano concretizzarsi in Italia". Di qui, la decisione di incidere l’album oltreoceano, in California (al Wally Haider di San Francisco), e con musicisti americani; sola eccezione, il 45 giri “Sienteme”, registrato a Roma anche con l’ausilio di due vecchi maestri del progressive nazionale, oltretutto concittadini di Sorrenti: Corrado Rustici, ex Cervello e Nova, e Gianni Leone, ex Balletto di Bronzo. | Nell’autunno del 1976, con il quarto album, Alan Sorrenti impartiva una brusca sterzata alla sua carriera, costruendo una base essenziale per gli sviluppi futuri. Rievochiamo quei giorni. |
Una giovane mamma dell'Oklahoma è stata arrestata dopo che la sua bambina di un anno è morta. La donna arrestata si chiama Tiffani Paul, ha ventiquattro anni, e secondo quanto ricostruito dai media Usa, avrebbe più volte cambiato versione riguardo quanto accaduto alla bambina, la piccola Tiannah Russell. Dalla sua casa di Tulsa Paul ha chiamato il 911 per sua figlia, in arresto cardiaco, il 18 febbraio e nonostante gli sforzi dei medici la bambina è morta il giorno successivo in ospedale. Inizialmente la mamma, che è stata arrestata la sera del 20 febbraio, aveva detto ai poliziotti che la piccola era scivolata nella vasca da bagno e aveva sbattuto la testa su un portasciugamani. Poi, sempre secondo una prima versione della madre, la piccola Tiannah aveva anche sbattuto la faccia contro un giocattolo. La donna arrestata avrebbe parlato con la polizia anche del fratello gemello di Tiannah, da lei definito come un bambino “più educato” e “facile” di lei perché piange meno. | Una 24enne dell’Oklahoma è stata arrestata il giorno dopo la morte in ospedale della sua bambina di un anno. Dopo aver fornito diverse versioni su quanto accaduto a sua figlia, avrebbe ammesso di averla colpita in casa. |
La prima data della seconda parte dello "Scriverò il tuo nome Live Palasport 2017", che ha debuttato il 5 maggio al Mediolanum Forum di Assago è andato. Francesco Renga è ripartito da Milano per proseguire un tour dal quale ha anche tratto un nuovo album live, che riprende tutti i brani presenti nel lavoro originale più due inediti, il singolo "Nuova luce" e "Non passa mai", più una versione nuova di "Così Diversa", che Renga ha voluto rifare assieme ad Elodie. E proprio Elodie è l'ospite di questa seconda parte di tour, che li vedrà impegnati, nei prossimi giorni il 16 maggio al Palapartenope di Napoli, il 18 maggio al Nelson Mandela Forum di Firenze, il 20 maggio al Pala Alpitour di Torino e il 22 maggio alla Unipol Arena di Bologna: "Un tour che ricomincio per ringraziare i miei fan, i collaboratori, la casa discografica, ma soprattutto per incontrare di nuovo la gente. Sono stati anni di lavoro difficile, ma questi concerti sono un premio, per celebrare un momento particolarmente positivo". Oltre alla seconda classificata dell'ultima edizione di Amici, saliranno sul palco con Francesco Renga anche Giorgio Panariello a Firenze e Luca Carboni a Bologna: "Sono prima di tutto amici e poi dei grandi artisti con cui c'è un feeling particolare", ha dichiarato. Renga porta ancora una volta l'amore al centro dello spettacolo, con uno show che si svolge su due palchi un main stage A e su uno stage B che Francesco definisce “sala prove”, dedicato esclusivamente a un set acustico più intimo, per un totale di due ore di live, una quarantina di canzoni e un maxischermo in cui si alternano immagini di vita, istantanee, lancette che scandiscono il tempo e contributi live. Durante i live il cantante è accompagnato da Fulvio Arnoldi alla chitarra acustica/tastiere, Vincenzo Messina al piano/tastiere, Stefano Brandoni ed Heggy Vezzano alle chitarre, Phil Mer alla batteria e Gabriele Cannarozzo al basso che saranno con lui anche durante il tour estivo che partirà l'1 luglio dal Casinò di Sanremo. | Francesco Renga è partito da Milano con la seconda tranche del suo “Scriverò il tuo nome Live Palasport 2017”, in cui ospiterà Elodie, Luca Carboni e Giorgio Panariello. |
Il codice regola sia La differenza tra i due istituti può essere individuata nel fatto che la cessione del contratto permette di sostituire una delle parti contrattuali con un altro soggetto, di conseguenza, la nuova parte contrattuale subentra in tutte le posizioni attive passive derivanti dal contratto. Invece, con la cessione del credito le parti del contratto che ha dato vita al rapporto obbligatorio (cioè al debito e al credito) restano invariate, ma viene trasferta, con il contratto di cessione del credito, solo un peculiare aspetto del rapporto obbligatorio, cioè il credito. Questo aspetto incide sulla stessa struttura del contratto, infatti, mentre la cessione del contratto richiede per l'efficacia della cessione il consenso della parte contrattuale ceduta, la cessione del credito non richiedere il consenso del debitore, ma è solo previsto che la cessione deve essere comunicata (in vario modo) al debitore al fine di evitare pagamenti a soggetti non legittimati (originario creditore) ex art. 1264 cc. In concreto si potrebbe dire che la cessione del credito derivante da un contratto presuppone un contratto che ha dato vita al credito. Questo aspetto ha delle implicazioni concrete molto interessanti, infatti, la cessione di un credito non assicura l'acquirente del medesimo relativamente all'esistenza del credito (potrebbe non esistere il credito o potrebbe essere già stato estinto) e la cessione del credito non assicura l'acquirente del credito sull'importo del credito. Per questo il codice con l'art. 1266 cc prevede la garanzia per l'esistenza del credito da parte del creditore cedente, nulla è previsto relativamente alla quantum del credito. E' opportuno immediatamente sottolineare che si tratta di una forma di garanzia se il credito non esiste, quindi, l'acquirente del credito non è protetto verso le contestazioni che potrà sollevare il debitore nel momento in cui si rivolge al medesimo debitore per riscuote il debito, ma solo se non riesce a riscuotere il credito (perché il credito non esiste, potrà rifarsi sul creditore cedente se la garanzia non è stata esclusa dal contratto). Quanto detto si traduce, in sede processuale, in un onere a carico del creditore acquirente del credito (cessionario) di provare l'esistenza del credito nel momento in cui cerca di riscuotere il debito e se il cessionario del credito al momento della cessione non è stato così prudente da farsi consegnare al momento della cessione del credito anche il contratto da cui deriva il credito (contratto che potrebbe anche non avere forma scritta). Resta da comprendere se dal meccanismo della cessione del credito esiste un qualche elemento che può agevolare il creditore cessionario nell'adempimento dell'onere di provare l'esistenza del credito. Ci si riferisce in particolare all'art. 1264 c.c. secondo il quale "la cessione ha effetto nei confronti del debitore ceduto quando questi l'ha accettata o quando gli è stata notificata", in altri termini, questo meccanismo previsto dal legislatore ha solo il fine rendere edotto il debitore della cessione (al fine di evitare pagamenti a soggetti non più legittimati), oppure dal comportamento del debitore previsto dal meccanismo del codice è possibile dedurre qualche elemento relativo alla prova dell'esistenza del credito ? | La Cassazione del 18.2.2016 n.3184 ha stabilito che il debitore ceduto, pur se edotto della cessione, non viola il principio di buona fede nei confronti del cessionario se non contesta il credito, né il suo silenzio può costituire conferma di esso, (poiché rimane estraneo al contratto di cessione del credito). Inoltre, l’accettazione della cessione da parte del debitore ceduto è dichiarazione di scienza priva di contenuto negoziale e non vale in sé quale ricognizione tacita del debito, per cui è onere del cessionario provare l’esistenza e l’ammontare del credito. |
L’11 ottobre arriverà nelle nostre sale un film davvero molto particolare. Il titolo è “On the Road” e il regista è il brasiliano Walter Salles (“I diari della motocicletta”, “Dark water”, “Paris, je t’aime”). La pellicola, presentata in concorso al Festival di Cannes 2012, è l’adattamento del romanzo autobiografico di Jack Kerouac, “Sulla strada”, scritto nel 1951 e pubblicato nel 1957, basato su una serie di viaggi in automobile attraverso gli Stati Uniti, in parte col il suo amico Neal Cassidy e in parte in autostop, incontrando figure di spicco della beat generation, tra cui lo scrittore e saggista William S. Burrough e il poeta Allen Ginsberg. Dopo aver collezionato vari rifiuti, nel tempo, da parte di Marlon Brando, Francis Ford Coppola, Brad Pitt e Gus Van Sant, Kerouac ha proposto a Salles di dirigere il film, il quale si è detto onorato di poter dare la sua impronta ad un progetto tenuto nel cassetto per ben 55 anni. Il regista ha preferito però non soffermarsi sugli aspetti ideologici e filosofici del romanzo e soggetto di Kerouac, concentrandosi invece sul lato umano e relazionale dei personaggi principali. Dopo la morte del padre, Sal Paradise, un aspirante scrittore newyorchese, incontra Dean Moriarty, giovane ex-pregiudicato dal fascino maledetto, sposato con la disinibita e seducente Marylou. Tra Sal e Dean l’intesa è immediata e simbiotica. Nonostante i temperamenti spesso opposti, i ragazzi sono visionari, epifanici, e si sentono oppressi dalla società americana di fine anni ’40. Decisi a non farsi rinchiudere in una vita vissuta secondo le regole, i due amici rompono tutti i legami e si mettono in viaggio con Marylou. Assetati di libertà, i tre giovani partono alla scoperta del mondo, degli altri e di loro stessi. | Walter Salles porta al cinema l’omonimo romanzo di Jacques Kerouac, scritto nel 1951 e pubblicato nel 1957. Un viaggio in automobile attraverso gli States, ma anche alla ricerca di se stessi. |
A seguito delle polemiche di cui è stata oggetto insieme al marito Aldo Palmeri sui social network, Alessia Cammarota ha deciso di chiudere il suo profilo Instagram. L’ex corteggiatrice aveva ottenuto il sostegno incondizionato del pubblico che l’ha sostenuta dopo la decisione di lasciare il marito. Qualcosa in questi giorni deve essere cambiato, e Alessia ha deciso di ritirarsi a vita privata. Non ha fornito alcuna spiegazione la Cammarota prima di abbandonare il web. Nemmeno sulla sua pagina Facebook c’è un messaggio che possa spiegare la sua decisione. È probabile che Alessia abbia agito d’istinto, al fine di preservare la poca serenità che le è rimasta in questo momento. Dover essere costretta a gestire anche quello che accade sul web non è ciò che le occorre fare in questo momento. Il matrimonio tra Aldo e Alessia potrebbe essere finito. Dopo il tatuaggio di lei che ha acceso la miccia del gossip, fu Aldo a intervenire sui social per ammettere il suo errore. “Ho tradito Alessia, ho tradito nostro figlio, ho tradito la nostra famiglia” dichiarò l’ex tronista di “Uomini e Donne” chiaramente pentito. Insultato pesantemente dalle fan della coppia, si scagliò duramente contro chi lo aveva criticato chiedendo silenzio e soprattutto rispetto nei confronti della sua famiglia. | Alessia Cammarota, moglie di Aldo Palmeri, ha deciso di chiudere il suo profilo Instagram. L’ex corteggiatrice è stanca delle polemiche circolate sui social dopo il tradimento del marito. |
Sabato 7 settembre 1996, Arena Civica di Milano, regno dell'Atletica italiana. Dennis Mitchell, bronzo olimpico a Barcellona '92, corre i 100 metri piani in 9 secondi e 91. Eguaglia il primato personale, ma il giorno dopo non se lo ricorda già quasi nessuno. Domenica 8 settembre 1996, stadio di San Siro di Milano, la Scala del calcio. George Tawlon Manneh Oppong Ousman Weah corre gli 85 metri, specialità palla al piede e con avversari, in 14 secondi. E nessuno lo dimenticherà più. Weah, Pallone d'Oro 1995, al Monaco riusciva a correre i 100 metri in 11,5 secondi. Ma quello scatto ha qualcosa di speciale. Con 14 tocchi, due di sinistro e 12 di destro, ha suggellato il 4-1 contro il Verona alla prima di campionato. Weah ha scartato sette avversari in maglia gialla. Si è mosso, ha scritto Rob Hughes sul New York Times, "con la potenza di un uomo e la libertà di un bambino". Il servizio della Domenica Sportiva sulla partita mostra un Silvio Berlusconi sorridente, rilassato. "Non ricordo di aver mai visto un gol simile", ammette. Anche se il Milan di Oscar Tabarez è una squadra ancora in rodaggio, senza una sua identità, e il tecnico si è mostrato sorpreso della differenza di rendimento fra lo spento primo tempo la più energica ripresa. Il Milan è andato in svantaggio al 20′, cross da sinistra, Rossi chiama palla, Filippo Galli abbassa la testa ma il portiere non trattiene. De Vitis ringrazia. Vista l'assenza del francese Christophe Dugarry, Tabarez ha scelto come titolare in attacco Marco Simone, che nel secondo tempo segna due gol e avvia la rimonta. "Sono contento per il mister, ma proprio tanto. Durante l' intervallo ci ha detto di fare in campo quanto avevamo provato in tranquillità durante gli allenamenti. Immaginavo già cosa sarebbe successo in caso di sconfitta. Gli avrebbero dato la croce, tutte le colpe sarebbero state sue. E invece sta facendo benissimo" dirà a fine partita. Al minuto 85 il Verona di Gigi Cagni, che schiera tanti debuttanti in Serie, batte un calcio d'angolo alla sinistra di Rossi. Anche lo stopper Marco Baroni, che segnò il gol del secondo scudetto del Napoli nel 1990, sale in area di rigore. Lo calcia Alessandro Manetti, ma colpisce malissimo e di fatto serve Weah che si è piazzato verso lo spigolo dell'area alla destra del portiere. Alessandro Manetti è solo omonimo del Lorenzo farmacista fiorentino che nel 1921 si associò con il chimico inglese Henry Roberts, dando vita alla Manetti&Roberts. Nell'estate del 1996 gli eredi di Lorenzo Manetti hanno scelto proprio Weah per il lancio di una linea di profumi e prodotti da bagno da uomo. | Milan-Verona nella mente dei tifosi resta la partita dello slalom di George Weah alla prima giornata del campionato di Serie A 1995-96. L’iberiano affronta sette avversari, completa 85 metri di campo in 14 secondi, con altrettanti tocchi di palla. E firma un gol capolavoro destinato a rimanere nella storia. |
Ieri si è concluso il Music Summer Festival, che come vi abbiamo anticipato è stato vinto da Clementino. Tra gli artisti in gara, però, sembra non esserci alcun rancore o competizione. Dopo lo show, infatti, alcuni di loro si sono ritrovati per brindare e cantare in compagnia. Uno degli aspetti più belli della musica, probabilmente, è proprio la sua capacità di unire. Così Tayone ha pubblicato su Instagram un video che immortala un momento di spensieratezza tra giovani e big partecipanti alla kermesse canora. | Il Music Summer Festival è ormai terminato e gli artisti si concedono un po’ di relax. Tayone ha pubblicato su Instagram un video che immortala Antonio Maggio, Clementino e Moreno, mentre canticchiano e brindano insieme. |
A riportarlo è USA Today e si parla già di remake di un film che ha sbancato i botteghini di tutto il mondo nel lontano 1963, Cleopatra con Elizabeth Taylor fu un vero trionfo. | Sono solo voci per il momento ma la coppia più bella di Hollywood potrebbe vestire i panni di Cleopatra e Marco Antonio. |
L'inverno è il periodo dell'anno più atteso da alcuni per l'arrivo della neve: candida e soffice, è perfetta non solo per sciare, ma anche per creare dei meravigliosi pupazzi di neve. E allora perchè non portarli anche sulle unghie con una manicure dedicata ai divertenti pupazzi di neve? Ecco come realizzarla! La Snowman manicure è una delle nail art più semplici e veloci da realizzare, e potrai liberare la tua fantasia scegliendo manicure minimal oppure più elaborate. Puoi scegliere di creare il pupazzo di neve su una base trasparente che arricchirai disegnando dei piccoli pallini con uno smalto bianco per realizzare i fiocchi di neve, oppure disegnare il tuo pupazzo su una base colorata, rossa oppure azzurro ghiaccio. Potrai poi impreziosire la tua manicure con fiocchi di neve stilizzati, glitter e decorazioni brillanti. Se vuoi ottenere un effetto davvero luminoso puoi creare la tua base con uno smalto glitter. Il pupazzo di neve potrà essere presente su ogni unghia oppure impreziosirne solamente alcune. C'è anche chi utilizza tutta la superficie dell'unghia per creare un pupazzo di neve davvero simpatico: in questo caso basterà applicare uno smalto bianco su tutta l'unghia, realizzare con uno smalto nero gli occhi e con uno arancione il naso. Per rendere la nail art ancora più originale puoi anche creare, invece del volto, la pancia del pupazzo di neve: decora la base bianca con uno smalto colorato per disegnare la sciarpa e i bottoni. | Vuoi una manicure invernale originale e divertente? Crea sulle tue unghie un pupazzo di neve! Facile e veloce da realizzare, è l’idea perfetta per una nail art che non passerà inosservata. |
Erano dieci anni che Cher non si esibiva live in tv e l'occasione buona è stata la finale del reality canoro americano The Voice che si è tenuta ieri sera. La cantante statunitense, che ha vinto un Oscar, Grammy, Emmy Award e Golden Globe, ha presentato il suo nuovo singolo "Woman's World", tratto dal nuovo album di inediti omonimo che uscirà a settembre. L'attesa per il suo ritorno era altissima, e sarebbe impossibile pensare non fosse così dopo gli oltre 100 milioni di album venduti durante tutta la sua carriera, 20 dei quali solo con Believe, che la rilanciò nel gotha della musica mondiale. Sessantasette anni e non sentirli – anche grazie a qualche intervento chirurgico – Cher ha fatto la sua apparizione, ieri sera, con una parrucca che ha lasciato molti a bocca aperta per non dire peggio (come ad esempio scritto da un giornalista di Gawker) e di nero vestita, attorniata da un gruppo di ballerine. La canzone, tra pop ed elettronica, è semplice, à la Cher e farà sicuramente meno rumore del pezzo (che di rumore ne ha già fatto abbastanza) che ha scritto assieme a Lady Gaga e di cui ormai aleggia da anni il fantasma. Sembra che nella canzone, che si intitola "The Greatest Thing", le due star si alterneranno nel cantare le strofe. Nell'album, stando a quanto dichiarato da Cher qualche anno fa (sic), inoltre, dovrebbero comparire come collaboratori anche Timbaland, Diane Warren, J-Roc e RedOne. Il 21 aprile è stata la stessa cantante ad annunciare la fine dei lavori proprio su twitter: "Ho appena finito il mio cd!" | 100 milioni di dischi venduti e 10 anni senza tv. Almeno fino a ieri sera, quando Cher è tornata per esibirsi alla finale di The Voice. |
Il confronto tra governo e parti sociali sulle pensioni partirà il 27 luglio. Da quel giorno inizierà ufficialmente la discussione sulla fine della quota 100, prevista per la fine dell’anno. L’obiettivo di molte delle parti in causa è quello di evitare un ritorno alla legge Fornero, introducendo altri anticipi pensionistici che possano sostituire la misura introdotta dal primo governo Conte. Non ci sono solo i sindacati a chiedere misure a favore dei lavoratori che vogliono lasciare il lavoro in anticipo, ma anche Movimento 5 Stelle e Lega. Pure il Pd, comunque, vuole una nuova modalità di flessibilità in uscita. Le ipotesi in campo sono varie, si va dalla quota 41 all’anticipo a 63 anni solamente per la parte contributiva. Qualsiasi soluzione deve comunque essere considerata in funzione dei suoi costi, come ricorda Il Sole 24 Ore sottolineando l’attenzione della Commissione europea sul tema. E anche Palazzo Chigi si muove con estrema cautela, partendo dalla nomina di Elsa Fornero come consulente del Comitato d’indirizzo per la politica economica istituito dal sottosegretario Bruno Tabacci. In attesa di una decisione sugli anticipi pensionistici, l’unica certezza sembra essere il rafforzamento dei canali agevolati per i lavoratori gravosi e per i lavori usuranti, a partire dall’estensione dell’Ape sociale. Finora il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha rinviato la discussione sul post-quota 100 puntando prima sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sullo sblocco dei licenziamenti e la tutela dell’occupazione. Con la convocazione del 27 luglio i sindacati chiederanno una riforma complessiva delle pensioni entro l’anno, magari partendo dalla loro proposta unitaria. Ovvero da una flessibilità in uscita dopo i 62 anni di età e magari da una pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età, che sarebbe di fatto la quota 41. Su cui sono favorevoli M5s e Lega, mentre il Pd è favorevole a una maggiore flessibilità in uscita ma al momento non indica una direzione precisa. La proposta al momento più realizzabile è quella caldeggiata anche dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico: possibilità a 63 anni di età, con almeno 20 di contributi, di accedere alla quota contributiva per poi avere il retributivo a partire dai 67 anni. Il vantaggio sarebbe avere un impatto minore sui conti pubblici, con un costo che arriverebbe a massimo due miliardi. | In vista della fine della sperimentazione della quota 100, prevista per la fine dell’anno, dal 27 luglio partirà il confronto tra il governo e le parti sociali sulla nuova flessibilità in uscita. Sono varie le ipotesi di anticipo pensionistico in campo: si va dalla quota 41 all’uscita a 63 anni ma con assegno solo per la parte contributiva. |
Si è lasciata a dare a una dichiarazione d'amore per la figlia Paola Laura Pausini. Su Facebook ha voluto condividere con i suoi cinque milioni e mezzo di fan un pensiero dedicato alla bambina che si era addormentata. Una riflessione dolce per una delle cantanti più amate d'Italia e del Sud America,una delle vici italiane più riconosciute all'estero, dove da qualche tempo è una vera e propria star televisiva (da The Voice Messico alla versione spagnola passando per il prossimo La Banda). L'amore di una madre e la volontà di riconoscere alla figlia il potere salvifico che le ha permesso, dice, di essere salvata: A volte, quando la mia piccola Paola dorme,io non vedo l'ora che sia domani per poter stare ancora con lei.. Per guardarla vivere e sorridere e scoprire e parlare e piangere e giocare e cantare e cercarmi.. Sono così felice da quando lei è con noi che tutto mi sembra più bello e più facile anche quando in effetti non lo è. Paola mi ha salvata. Paola è la vita che stavo aspettando. Paola è il motivo per il quale vorrei vivere per sempre. Con Lei. Buonanotte a chi ama. Laura 👧🏻👩🏻 Un post a cui la cantante tiene talmente tanto che ha voluto commentarlo più di quanto faccia solitamente. Potremmo definirlo quasi un effetto Morandi, con la Pausini che ha risposto, fino a un certo punto, commento per commento ai suoi fan: a chi le parlava dei propri figli, a quelli che le parlavano delle ore passate a studiare e coloro che semplicemente condividevano con lei pensieri vari. C'è anche spazio per un piccolo cambio con Monica Hill, ex partecipante di ‘Amici' e oggi corista della cantante. Tutto parte dal commento della Hill che scrive semplicemente L'amore e presto arriva la risposta della Pausini: "E tu l'hai visto e vissuto con me" aggiungendo, però, anche qualcosa in più che va oltre la formalità, ma si sofferma sul rapporto tra le due donne: | Laura Pausini ha voluto condividere coi suoi follower un pensiero molto dolce per sua figlia Paola che, dice la cantante, l’ha salvata. Un post che la cantante ha seguito molto, rispondendo ai fan uno a uno e trovando il tempo di spendere belle parole anche per la sua corista e amica Monica Hill. |
C’è chi già prima della diffusione di internet auspicò una fine lenta della scrittura in favore delle immagini. É un fenomeno che oggi possiamo vedere nel calo delle letture e nell’attenzione ridotta nei social network verso i contenuti scritti, mentre un portale di condivisione video come YouTube è divenuto il secondo motore di ricerca al mondo. Un altro elemento rivelatore sono le emoticon e infine le emoji, che del resto hanno già una storia, con possibilità di comunicazione sempre più estese, tanto da poterci fare persino la spesa. Così per celebrare il World Emoji Day Apple ha pensato bene di annunciare 70 personaggi in più per gli utenti iOS 12. La tendenza a rappresentare per immagini delle emozioni o interi periodi di testo è molto antica. É stato realizzato addirittura un database delle “emoticon” ante litteram presenti nei manoscritti medievali. Ma emoticon ed emoji non sono proprio la stessa cosa: le prime hanno un padre, Scott Fahlman informatico americano che le introdusse nel 1982, sono rappresentazioni grafiche realizzate utilizzando elementi di testo, in particolar modo i segni di interpunzione; le seconde invece nascono nel 1998 ad opera di un team della società giapponese di comunicazioni NTT DoCoMo per sostituire intere parole e necessitano di un software in grado di leggerle. | In occasione del World Emoji Day Apple ha annunciato 70 nuovi personaggi che saranno disponibili con l’uscita diciOS 12. |
Il regista Alfonso Cuarón torna nelle sale dopo 6 anni dal suo ultimo film, “I figli degli uomini”. Il ritorno è in grande stile dato che il messicano ha chiamato alla sua corte due star d’eccezione come George Clooney e Sandra Bullock. La coppia di divi sarà protagonista di uno sci-fi ansiogeno e molto ambizioso, intitolato semplicemente “Gravity”. Il progetto, in realtà, è nato molti anni prima della sua realizzazione, infatti Cuarón ha scritto la sceneggiatura, insieme al figlio Jonás, per la Universal Pictures, ma il progetto è stato poi accantonato per vari problemi legati al budget. Successivamente lo script è stato acquistato, esattamente nel 2010, dalla Warner Bros. che ha predisposto un budget di circa 80 milioni di dollari, rendendo possibile, quindi, la realizzazione di effetti speciali sensazionali – affidati alla Framestore – e il massiccio uso di CGI. Il film arriverà nelle nostre sale a partire dal 3 ottobre prossimo, ma la curiosità cresce sempre di più.
La dottoressa Ryan Stone è un geniale ingegnere medico alla sua prima missione sullo shuttle assieme all’astronauta esperto Matt Kowalsky al comando del suo ultimo volo prima di ritirarsi. Ma quella che sembrava un’operazione abitudinaria, diventa una vera e propria tragedia. La navicella viene distrutta da una pioggia di meteoriti, lasciando la Stone e Kovalsky completamente soli nello spazio. I due perdono qualsiasi contatto con la Terra, la paura prende il sopravvento e il panico fa diminuire inesorabilmente l’ossigeno a loro disposizione. La morte sembra l’unica salvezza. | Alfonso Cuarón ha assoldato le due grandi star di Hollywood per il suo nuovo film, uno sci-fi ansiogeno che li vedrà perdersi nello spazio in seguito ad una pioggia di meteoriti. |
C'è sicuramente in ogni casa, nel cassetto o nel cestino del cucito, un vecchio metro da sarta inutilizzato, semmai logorato dal tempo. Che sia quello della nonna o della mamma il metro da sarta è un oggetto che non manca mai ma che, ammettiamolo, si usa molto di rado a meno che per lavoro o per passione non si sia soliti prendere misure per cucire. Flessibile, numerato e spesso plastificato, il metro da sarta ha invece numerosi utilizzi alternativi che spesso si ignorano: può essere trasformato infatti in numerosi oggetti utili per la casa o per la persona in modo semplice ed economico. Riciclare un vecchio metro da sarta è un'idea semplice ed originale per realizzare nuovi oggetti da utilizzare o da regalare. | Che sia della nonna o abbandonato in un cassetto di casa vostra, il metro da sarta può essere riutilizzato per creare tanti oggetti utili da utilizzare in casa o da regalare. |
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) {
document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-2");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none';
}
Quando si parla di condominio si tende sempre ad immaginare un unico edificio (anche se formato d più scale), ma questa è solo una delle possibilità perchè, in realtà, la vita reale presenta situazioni molto più varie e molto più complesse.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) {
document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-3");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none';
}
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 768) {
document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-3");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none';
}
Infatti, (considerando anche le tecniche di costruzione) è possibile che nel condominio siano presenti anche più edifici autonomi tra loro in quanto costruiti fisicamente separati (inoltre, nulla esclude che più edifici possano essere sempre autonomi tra loro anche se costruiti in mera aderenza). In queste situazioni occorre comprendere come gestire queste realtà complesse. Del resto, situazioni così complesse possono portare a dubbi giuridici di gestione, come, ad esempio, quanti amministratori devono essere nominati ? Quante assemblee convocare ? Come ripartire le spese condominiali delle aree comuni ai diversi edifici o come ripartire le spese dei singoli edifici ? Quanti rendiconti redige e presentare ? E in presenza di gestioni non soddidfacenti sorgono – ovviamente – liti, che potrebbero essere evitare conoscendo meglio il fenomeno.
Leggi altro di questo autore
Paolo Quando si parla di condominio si tende sempre ad immaginare un unico edificio (anche se formato d più scale), ma questa è solo una delle possibilità perchè, in realtà, la vita reale presenta situazioni molto più varie e molto più complesse. Infatti, (considerando anche le tecniche di costruzione) è possibile che nel condominio siano presenti anche più edifici autonomi tra loro in quanto costruiti fisicamente separati (inoltre, nulla esclude che più edifici possano essere sempre autonomi tra loro anche se costruiti in mera aderenza). In queste situazioni occorre comprendere come gestire queste realtà complesse. Del resto, situazioni così complesse possono portare a dubbi giuridici di gestione, come, ad esempio, quanti amministratori devono essere nominati ? Quante assemblee convocare ? Come ripartire le spese condominiali delle aree comuni ai diversi edifici o come ripartire le spese dei singoli edifici ? Quanti rendiconti redige e presentare ? E in presenza di gestioni non soddidfacenti sorgono – ovviamente – liti, che potrebbero essere evitare conoscendo meglio il fenomeno. La soluzione di tutte queste problematiche dipende dall'esistenza di un unico condominio anche se complesso (cioè formato da più edifici, sempre e comunque strutturalmente autonomi, costruiti fisicamente separatamente o costruiti in una mera aderenza) oppure di un supercondominio. con quest'ultima locuzione non si intede un "grande" condominio, ma si intendono tutte quelle situazioni in cui ogni edificio è un autonomo condominio, ma esistono delle parti comuni (o al servizio) dei diversi edifici come i viali di accesso, l'impianto di illuminazione, il servizio di portineria ecc. Per comprendere se si è in presenza di una (condominio unico) o dell'altra opzione (supercondominio) occorre analizzare gli atti risalenti al momento della nascita del condominio. Per comprendere meglio questo aspetto è opportuno dire che il condominio sorge nel momento in cui si passa da un unico proprietario ad una pluralità di proprietari (per pluralità si intende un numero superiore ad uno, quindi, i proprietari possono anche essere solo due). Per essere più chiari basta pensare ad un semplice esempio l'impresa costruttrice Alfa srl compra un suolo su cui edifica 5 edifici separati, autonomi e distanti tra solo, gli edifici hanno in comune tra loro il suolo su cui sono costruiti, il viale di accesso, l'illuminazione del viale i posti auto sul viale e il serviizo di portineria all'ingresso del viale, ultimate le costruzioni, la società Alfa decide di vendere l'appartamento sito nel secondo edificio al Sig. Tizio, in questo momento si è costituita la pluralità di comproprietari e in questo momento si è costituito il condominio, infatti, nel momento in cui dei piani o porzioni di piano (cioè degli appartamenti) sono in proprietà esclusiva di almeno due persone il condominio può dirsi costituito. Ai fini dell'individuazione del momento della "nascita" del condominio è' irrilevante, si ripete, il numero dei comproprietari, potendoci essere anche solo due proprietari uno di un appartamento e il secondo di tutti gli altri appartamenti. Così come è irrilevante se i due proprietari di trovano in edifici separati o in un unico edificio. In poche parole, nel momento in cui si viene a formare la pluralità di proprietari degli appartamenti può dirsi sorto il condominio. Il principio che spiega quanto affermato è semplice: il condominio è una mera situazione di comunione (anche se sui generis) o contitolarità di un diritto reale (cioè, la comproprietà sui beni comuni ex art. 1117 c.c.) e che è regolata in modo (parzialmente) difforme dalla comunione ordinaria, solo per la particolarità del fenomeno e per la rilevanza sociale dello stesso. Da quanto detto discende anche, come corollario, che per costituire il condominio non è necessario nessun atto costitutivo (come per le società) e la redazione di un regolamento o la nomina di un amministratore, previsti dal codice civle come obbligatori se sono superati un certo numero di comproprietari, sono richiesti solo al fine di permettere la migliore gestione del Condominio e, quindi, non al fine dell'esistenza dello stesso. Data per scontata la "nascita" del condominio, occorre individuare la più corretta veste giuridica – organizzativa utilizzabile. Per affrontare e risolvere questo problema occorre analizzare il regolamento di condominio se redatto prima della nascita del condominio (quindi, prima della pluralità dei comproprietari), oppure, in mancanza, occorre analizzare il primo atto di vendita del primo appartamento (cioè l'atto con cui è stata creata la pluralità di comproprietari ed è nato il condominio). Se il regolamento e il primo atto di vendita nulla dicono, un sistema complesso anche di più edifici (siano questi vicini o lontani) che hanno in comune il suolo su cui sono costruti i viale di accesso, l'illuminazione dei viali ecc…, è un unico condominio, che per quanto complesso, sarà sempre amministrato da un unico amministratore e richiderà tendenzialmente un unica assemblea di tutti i proprietari, con un unico rendiconto ecc.. Se, invece, dagli atti risulta che ogni edificio è stato considerato come "singolo" condominio, si avranno tanti condomini per ogni edificio con relativo amministratore e la relativa assemblea (a cui parteciperanno solo i proprietari dell'edificio) e, contemporaneamente, ci sarà il supercondominio che gestirà i beni "comuni" a tutti gli edifici (viale di accesso, illuminazione del viale, portineria ecc.), il supercondominio avrà un proprio ed ulteriore amministratore e avrà l'assemblea formata da tutti i proprietari dei diversi edifici. Da quanto detto risulta evidente che la presenza di un unico condominio (per quanto complesso possa essere) e di un supercondominio non deriva automaticamente dalle modalità costruttive, ma dagli atti giuridici (regolamento e contratti) predisposti al momento della costiutizione della pluralità dei proprietari. | In presenza di più edifici gli schemi giuridici di gestione di queste strutture immobiliari possono essere due: il condominio unico (anche se complesso, ma sempre giuridicamente unico) o il supercondominio (che può essere descritto come una “federazione” di più condominii). Le differenze riguardano la gestione e ripartizione delle spese, la composizione dell’assemblea e la “competenza” della stessa sulle materie da discutere e deliberare. |
In Siria non c’è stato un giorno senza che dei genitori abbiano pianto la perdita di un figlio. Dallo scorso dicembre, sono 36 i bambini uccisi a causa dell’escalation di violenza nel nord-ovest del Paese mediorientale. Nella provincia di Idlib, il nuovo anno è cominciato con la stessa tragica quotidianità con cui si è concluso il 2019. Nei primi giorni di gennaio, 9 bambini hanno perso la vita: un bilancio drammatico che peggiora ogni giorno di più. Sabato scorso, solo 24 ore prima che entrasse in vigore il cessate il fuoco stabilito da Russia e Turchia, l’aviazione e l’artiglieria governative hanno colpito duramente diverse città della provincia nord-occidentale e lo stesso capoluogo Idlib. Mentre l’attenzione del mondo è rivolta altrove, in Siria si consumano vere e proprie stragi. Gli attacchi di sabato 11 gennaio, infatti, hanno causato la morte di 20 civili, di cui quasi la metà bambini. A Binnish, cittadina nell'entroterra di Idlib, le bombe hanno colpito il mercato ed è stato un massacro. Sotto la densa coltre di fumo provocata dall'esplosione, una scena dantesca attendeva i primi soccorritori. I corpi insanguinati di diversi bambini sono portati via, in mezzo alle urla e la disperazione dei superstiti. Tra le vittime, anche tre giovani sorelle: Maram, Maha e Shahd Khaled al-Sheikh, uccise insieme alla loro nonna. La città di Idlib (in cui ci sono circa 2 milioni di abitanti, molti dei quali sfollati da altre parti della Siria), negli ultimi mesi aveva vissuto una relativa calma. Fino a sabato scorso, quando in un attacco aereo sono morte 8 persone e altre 39 sono rimaste ferite. Sulla provincia di Idlib, Hama e il nord di Aleppo, è in corso l’offensiva dell’esercito di Assad per riconquistare i territori ancora in mano agli insorti, su cui dominano le milizie jihadiste di Hay'at Tahrir al-Sham (Hts), affiliata ad Al Qaeda. Per migliaia di famiglie siriane, tuttavia, quelle aree rappresentano l'ultimo rifugio. Nel nord-ovest della Siria, infatti, si stima che vivano almeno 3 milioni di persone, scappate dai vari teatri di battaglia di questa interminabile guerra iniziata nel marzo 2011. A pagare un prezzo altissimo sono proprio i soggetti più vulnerabili. Come denuncia Save the Children, in Siria ogni giorno un minore ha perso la vita a causa dell'intensificarsi della violenza. “Un bambino al giorno che perde la vita a Idlib è una cifra semplicemente inaccettabile”, ha dichiarato Sonia Khush, direttrice dell’emergenza in Siria per Save the Children. | In Siria, dallo scorso dicembre, è stato ucciso un bambino al giorno. Nei primi giorni del 2020, sono 9 i minori che hanno perso la vita nell’escalation di violenza a Idlib. Dalla mezzanotte del 12 gennaio è entrato in vigore il cessate il fuoco concordato da Russia e Turchia. Solo 24 ore prima, però, l’aviazione e artiglieria governative hanno causato 20 morti tra i civili, di cui quasi la metà bambini. E con l’arrivo dell’inverno, la situazione di quasi 300mila sfollati è sempre più drammatica. |
Procede a gonfie vele la storia tra Elga Enardu e Diego Daddì. Per i due innamorati galeotto fu lo studio di Uomini e Donne. Durante la trasmissione lei era tronista e lui corteggiava un'altra, ma a telecamere spente è nata la passione. Da quando hanno scoperto di amarsi non si sono più lasciati. Elga Enardu e Diego Daddì convivono a Cagliari città natale di lei, e pensano seriamente ad una vita futura insieme. "Mi piace immaginare Elga mamma di un figlio nostro" è ciò che ha dichiarato il ragazzo napoletano in un'intervista al settimanale Chi. Pensiero che concorda con la risposta della fidanzata, che ha affermato"Voglio che lui mi faccia la proposta di matrimonio con l’anello e in ginocchio" Sempre nel corso della stessa intervista Diego ed Elgada, reduci da una fuga d'amore a Capo Verde, hanno spiegato come il romantico viaggio abbia solidificato ulteriormente la loro unione. Diego ha infatti raccontato "Entrambi abbiamo fatto questo viaggio senza alcuna aspettativa. Io, per di più, nelle cose ci vedo sempre qualcosa di negativo, perché la vita mi ha portato a ragionare così. Se poi le cose belle arrivano è ancora meglio, ma non ci penso a priori, per paura di rimanerci male”. "Sono stata bene. I giorni sono volati come succede in tutte le cose belle, e soprattutto non sono tornata prima" è quanto ha detto Elga. A quanto pare innamorarsi ad U&D è possibile. Per la giovane coppia c'è profumo di fiori d'arancio quindi… auguri e figli maschi!! | Probabili prove da matrimonio per Elga e Diego, che reduci da un romantico soggiorno a Capo Verde giurano di amarsi più che mai e pensano ad un figlio insieme. |
Il 10 gennaio 1927, si teneva a Berlino la première di “Metropolis”, film muto diretto dell’austriaco Fritz Lang, che si pone come antesignano del cinema di fantascienza e come simbolo di quello espressionista. Lang ambienta la sua pellicola nel 2026, in un futuro distopico che vede la città di Metropolis governata da ricchi industriali che sfruttano gli operai, relegati a vivere come bestie nel sottosuolo cittadino. Joh Fredersen (Alfred Abel) è il più grande imprenditore/dittatore della città, mentre suo figlio, Freder (Gustav Fröhlich) vive in un sorta di giardino/harem circondato da bellissime donne. A turbare il tutto, arriva l’insegnante Maria (Brigitte Helm), che porterà Freder nel sottosuolo a vedere le condizioni disumane degli operai, alcuni dei quali muoiono anche davanti ai suoi occhi. Colpito, Freder ne parla a suo padre, che si preoccupa solo di non far spargere la voce delle morti. Freder abbraccerà la causa di Maria e dei suoi “fratelli” operai, andando contro suo padre. Quest’ultimo, però, farà rapire Maria e, per controllare gli operai, farà costruire, da uno scienziato, un cyborg sosia della donna. Intanto, gli operai preparano una colossale ribellione che sarà mediata proprio da Freder. Lang, all’epoca, aveva 37 anni e l’ispirazione per “Metropolis” gli venne durante una visita a New York, nel 1924. La città lo impressionò così tanto che decise di progettare quello che sarebbe stato il suo miglior film. La sceneggiatura fu scritta assieme a sua moglie Thea von Harbou e la produzione – affidata alla UFA Films – durò più di un anno e mezzo con un budget che sfiorò i 5 milioni di marchi, un investimento davvero enorme che, sfortunatamente, non fu recuperato (soprattutto in Europa fu un mezzo flop, anche se diventerà uno dei film preferiti di Adolf Hitler) dalla distribuzione, facendo andare la major, addirittura, in bancarotta. L’esperimento di Lang, comunque, resta un grandissimo capolavoro del genere, assolutamente impensabile a quei tempi. Il regista utilizzò tecniche all’avanguardia che gli permisero di creare mondi paralleli e città intere, fatte di palazzo collegati da ponti e passaggi, sfruttando fondali dipinti e un sistema di specchi inclinati che permettevano di dare nuove profondità e prospettive mai viste prima. Lang utilizzò anche la tecnica del “passo uno”, cioè le riprese effettuate per singoli fotogrammi, vale a dire una versione primordiale dello “stop motion”, molto usato nei film d’animazione, con centinaia di migliaia di pose per dare fluidità all’immagine. Gli effetti speciali furono supervisionati da Ernst Kunstmann, che, assieme al regista, seppe dare alle immagini forti simbologie (il Moloch che mangia gli umani, la Torre di Babele, i macchinari enormi che sovrastano gli operai e li rendono simili a larve) e un impatto visivo sconvolgente. | Il 10 gennaio 1927 usciva il film muto del regista austriaco, antesignano del cinema di fantascienza, diventato modello di tanti registi moderni. Lang, attraverso le immagini fantastiche, ha voluto dare la sua visione di un capitalismo tirannico e opprimente verso il proletariato che si proietta, profeticamente, ai giorni nostri. Tutto questo, accadeva 90 anni fa. |
Oggi il governo si riunirà per decidere sulle nuove misure anti-Covid che entreranno in vigore dopo Pasqua fino a fine aprile. Nella maggioranza prosegue lo scontro: se il ministro della Salute, Roberto Speranza, continua a sottolineare l'importanza del rigore e la cautela, preoccupato per la diffusione delle varianti e per l'impatto di una campagna vaccinale che procede a rilento, dall'altro lato c'è chi chiede di riaprire. Il Consiglio dei ministri oggi dovrà quindi decidere come prorogare le restrizioni e le regole per contenere il virus: l'ipotesi più probabile è che si mantenga l'impianto normativo attuale, prevedendo però di allentare in modo automatico le misure in quei territori dove i contagi sono scesi a partire da fine aprile. La data indicativa è quella del 20 aprile, quindi 10 giorni prima della scadenza del nuovo decreto. Prima di allora tutta Italia resterà arancione o rossa, ma inserendo la possibilità di allentare le misure anti-contagio dove la situazione epidemiologica lo permette aiuta a vedere la fine dell'emergenza. "Il testo del prossimo decreto Covid non è ancora pronto ma stiamo dicendo a tutti la stessa cosa: occorre dare ai cittadini una prospettiva di speranza", ha commentato la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, spiegando che "fino al 15-20 aprile ci vorrà ancora molta attenzione, ma poi se i numeri migliorano all'interno del dl servirebbe un automatismo per prevedere aperture mirate". Dopo la metà del mese, quindi, alcuni territori potrebbero tornare a una sorta di zona gialla (anche se il nuovo Dpcm in via generale dovrebbe confermare la sospensione di questa fascia e la divisione dell'Italia in zone arancioni e rosse). Questo significa che i bar e i ristoranti potrebbero tornare ad aprire, sempre nel pieno rispetto di tutte le norme anti-contagio. Non è ancora chiaro se si procederà anche con altre riaperture, come ad esempio quella di cinema e teatri che avrebbero dovuto ripartire dallo scorso 27 marzo. Il tutto è stato poi rinviato per il nuovo aumento dei contagi. La pressione per le riaperture arriva specialmente da alcune forze politiche, in primis la Lega. "Riaprire quando i dati lo permettono, diciamo quello che dice Draghi: non aprire in zona rossa, ma non possiamo stabilire oggi 30 marzo che per tutto aprile non si parla di riaperture", ha commentato Matteo Salvini. "Decidere oggi che se ne riparla a maggio è scientificamente sbagliato, chiediamo che nel decreto del Cdm sia inserito che se i dati migliorano dopo Pasqua, si pensi alle riaperture", ha aggiunto. | Oggi il Consiglio dei ministri dovrà decidere sulle restrizioni e le regole anti-Covid che entreranno in vigore dopo Pasqua: l’ipotesi più probabile è che si mantenga l’impianto normativo attuale, prevedendo però la possibilità di allentare in modo automatico le misure in quei territori dove i contagi sono scesi a partire da fine aprile. Nella maggioranza non sono tutti d’accordo, con il ministro Speranza che continua ad avvertire sulla cautela e il rigore mentre la Lega chiede di riaprire. |
Jennifer Aniston ha dato decisamente una svolta sexy alla sua immagine, stanca di indossare i panni della bella e brava ragazza della porta accanto. L'ex fidanzata di Brad Pitt cambia look anche al cinema e dopo i tanti film romantici che l'hanno resa famosa, la vediamo interpretare un ruolo irriverente e sensuale nella commedia Horrible Bosses. Nella pellicola di Seth Gordon la Aniston è Julia Harris, una dentista ninfomane che molesta e maltratta i suoi dipendenti. Dimenticatevi completamente i teneri sguardi e i dolci ammiccamenti della Rachel di Friends, Jennifer nei panni di una ninfomane seduce utilizzando tecniche davvero hot. Per riuscire nel suo intento la sexy dentista in intimo mangia maliziosamente una banana o un wurstel, riprende con il cellulare i rapporti sessuali con i suoi dipendenti ed infine li provoca sempre con doppi sensi. Ad una Jennifer Aniston così è davvero difficile resistere! Nonostante il film sia una commedia, grazie alla presenza della bellissima attrice in versione hot, la pellicola s'infiamma. Non si può rimanere indifferenti alle scene in cui la bellissima statunitense mostra tutta la sua carica erotica in intimo nero e con movenze sessuali, che farebbero perdere la testa a chiunque. L'attrice americana è da un po' che ha reso la sua immagine più sexy, ultimamente ospite del popolare show televisivo di Ellen DeGeneres è stata protagonista di un siparietto hot. Su invito della conduttrice Jennifer ha testato un vibratore per seni in diretta tv. | Jennifer Aniston ha dato una svolta molto più sexy alla sua immagine, abbandonando i panni della fidanzatina d’America. |
Situato sulla valle del fiume Hoyoux, affluente della Mosa, il magnifico Castello di Modave sorge nella campagna tra Liegi e Namur. Oggi classificato Patrimonio Maggiore della Vallonia, il castello prende il nome dalla famiglia che vi dimorò tra il XIII e il XVI secolo. La residenza nobiliare, costruita in epoca medievale, venne poi demolita nel XVII secolo. Dell'antica struttura oggi rimangono solo il torrione e pochi altri elementi architettonici. Tra il 1652 e il 1673 il castello venne restaurato grazie al Conte Jean-Gaspard- Ferdinand de Marchin che la trasformò in una lussuosa residenza barocca. Successivamente, il castello divenne proprietà del principe-vescovo Maximilien-Henri de Bavière, che lo cedette al cardinale Guillaume-Egon de Furstenberg. Oggi una visita guidata permette di ammirare 25 sale arredate e decorate con raffinati stucchi del XVII secolo ad opera di Jean-Christian Hansche. Pannelli intarsiati, arazzi di Bruxelles e tele di grandi dimensioni adornano le pareti, contribuendo a creare un'affascinante atmosfera d'altri tempi. Il mobilio, con arredi del XVIII e XIX secolo, si adatta alla perfezione al contesto. Pezzo forte della visita è la sala da pranzo detta "Sala di Ercole" dove al centro spicca una sfarzosa tavola imbandita. Sono molte le coppie di turisti, soprattutto giapponesi, che scelgono di sposarsi nella cappella ricostruita dopo la Rivoluzione. Inoltre, gli antichi sotterranei sono stati convertiti in cantine. Qui si trova anche la riproduzione della ruota idraulica costruita nel 1667 da Rennequin Sualem, che servì come modello per la famosa macchina di Marly. Una delle meraviglie del castello è il parco con giardino alla francese riadattato nel XIX secolo. Dalla terrazza recentemente restaurata, il castello offre una vista meravigliosa su una riserva naturale di 450 ettari. | Situato nella provincia di Liegi, in Belgio, il Castello di Modave rievoca alla perfezione le atmosfere di una nobile dimora del XVII secolo. Dotata di splendidi giardini e sale sontuosamente arredate, la lussuosa residenza si trova nella campagna tra Liegi e Namur. Una vera festa per gli occhi. |
La gravidanza di Hilaria Thomas era agli sgoccioli, era visibile dalla passeggiata da "molto incinti" a New York insieme a Alec Baldwin. La bella istruttrice di yoga compagna dell'attore ha dato alla luce la piccola Carmen Gabriela, nata venerdì scorso. La 29enne è stata accolta al Mount Sinai Hospital ed ha concluso la gravidanza con un parto naturale. Ad annunciarlo pubblicamente è proprio una dichiarazione scritta della Thomas, che arriva via Twitter: | Fiocco rosa in casa Baldwin per la nascita della seconda figlia dell’attore, Carmen Gabriela, avuta dalla moglie Hilaria Thomas. Alec è già padre di Ireland Baldwin, avuta dalla relazione con Kim Basinger. |
Federica Pellegrini arriva per la quinta volta in finale olimpica dei 200 metri stile libero, a 33 anni nuoterà per l'ultima volta stanotte a Tokyo. Dopo una prima prova non pienamente convincente, alle semifinali la Divina è riuscita a ottenere il risultato che cercava, una finale che vale come una medaglia. Il trofeo vero, però, potrebbe arrivare stanotte, quando la Pellegrini cercherà di coronare la sua carriera con un ennesimo successo, con la speranza di vincere l'oro o quantomeno di essere sul podio: un'impresa che sarebbe titanica, visti i valori in vasca, sfavorevoli alla nostra campionessa. La finale dei 200 metri stile libero, come già anticipato, è in programma questa notte: colpa delle 7 ore di fuso orario tra Italia e Giappone, dunque le gare iniziano nella capitale nipponica quando nel nostro Paese è ancora notte. Tutte le gare vengono trasmesse in diretta streaming su Discovery+, mentre Rai2 manda in onda il meglio delle gare tra diretta e differita, a partire da mezzanotte fino alle 16.30 del pomeriggio. La finale di Federica Pellegrini alle Olimpiadi nei 200 metri stile libero è in programma mercoledì 28 luglio alle 3.41 ora italiana: a Tokyo saranno le 10.41. L'orario non dovrebbe subire particolari slittamenti. | La finale dei 200 metri stile libero di Federica Pellegrini è tra gli eventi più attesi delle Olimpiadi di Tokyo per l’Italia: mercoledì 28 luglio a partire dalle 3.41 ora italiana la Divina scenderà in vasca per quella che è l’ultima finale olimpica della sua carriera. Ma non è detta l’ultima parola. Ecco tutte le informazioni sugli orari della gara e dove vederla in TV e streaming. |
Monti, dopo l’incontro di ieri sera con i leader dei partiti di maggioranza e l’incontro con il Presidente della Repubblica, ha illustrato in una conferenza stampa insieme al Ministro Fornero il ddl sulla riforma del lavoro che ora dovrà essere approvato in Parlamento. Il Premier, rassicurato dai leader di Pd, Pdl e Terzo Polo, è sicuro che la riforma possa essere approvata i tempi brevi senza stravolgimenti da parte delle forze parlamentari. Monti ha definito quella in essere una riforma di rilievo storico per l’Italia, aggiungendo che è “una riforma che intende realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico” con la quale si cerca di favorire la crescita e il lavoro ma anche di rendere “più efficiente, coerente ed equo l'assetto degli ammortizzatori sociali”. Tutto ciò secondo il Premier renderà questa riforma del lavoro, come avvenuto con quella delle pensioni, “un punto di avanguardia dell'economia e della società italiana”. Per Mario Monti l’iter parlamentare dovrebbe essere breve dopo che i leader politici hanno assicurato di condividere le linee del progetto, quindi si avrà “un iter parlamentare che auspichiamo approfondito ma anche spedito" ha precisato il Premier. Per il capo del governo questa riforma da sola, come le altre, non può dare la svolta, ma insieme alle altre riforme già varate servirà a rilanciare l’Italia. | Il disegno di legge sulla riforma del lavoro è pronto, dopo la firma del Quirinale ora la parola finale spetta al Parlamento a cominciare dalla Camera dove il testo sarà presentato nelle prossime ore. |
L'omessa o la parziale registrazione del contratto di locazione L'omessa registrazione del contrato di locazione può assumere due caratteristiche, può essere totale e completa, oppure parziale ed incompleta: Le conseguenze dell'omessa (totale o parziale) registrazione del contratto di locazione sono state previste solo per la locazione ad uso abitativo Occorre valutare se le conclusioni sopra esposte in materia di locazione ad uso abitativo sono applicabili anche in materia di locazione ad uso commerciale (ed individuare i motivi che giustificano la distinzione tra le due ipotesi si omissione della registrazione). Non sono equiparabili la totale omessa registrazione (di un contratto di locazione contenente ab origine l'indicazione del canone realmente dovuto) e la registrazione parziale (di un contratto di locazione con registrazione del solo contratto recante un canone inferiore, a cui segue la mancata registrazione dell'accordo integrativo del canone). In quanto la parziale registrazione è inequivocabilmente diretta a perseguire lo scopo pratico di eludere (seppure parzialmente) la norma tributaria dell'obbligo di registrazione dei contratti di locazione, si tratta, quindi, di una convenzione negoziale ab origine caratterizzata da una causa illecita per contrarietà a norma imperativa, mentre la prima ipotesi (totale omessa registrazione) potrebbe essere una mera conseguenza di un inadempimento (ad un obbligo tributario) successivo alla stipula. Questo comporta che la totale omessa registrazione del contratto determina una sanabile con effetti ex tunc a seguito del tardivo adempimento all'obbligo di registrazione, mentre nel caso di registrazione parziale la registrazione del contratto contenente la previsione di un canone inferiore per finalità di elusione fiscale determina una nullità virtuale insanabile, della parte di canone non registrata. Si tratta. in altri termini, di una nullità insanabile, ma limitata alla parte di canone non registrata, nullità che non è idonea a travolgere l'intero rapporto. | La Cassazione del 2.3.2018 n. 4922 ha affermato è nullo il patto col quale le parti di un contratto di locazione di immobili ad uso commerciale concordino occultamente un canone superiore a quello dichiarato; tale nullità vitiatur sed non vitiat, con la conseguenza che il solo patto di maggiorazione del canone risulterà insanabilmente nullo, a prescindere dall’avvenuta registrazione. |
Il cashback, quello di Stato, è stato sospeso. Ma un’altra forma di cashback è nata in questi giorni e riguarda le autostrade italiane. Non tutte, ma solamente quelle gestite proprio da Autostrade. La proposta è al vaglio del ministero delle Infrastrutture e dell’Antitrust e prevede la possibilità di un rimborso automatico del pedaggio autostradale pagato che verrebbe riconosciuto agli automobilisti in caso di code causate dalla presenza dei cantieri. La misura era stata annunciata a fine giugno dall’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi, ma ora emergono i primi dettagli dell’operazione. La decisione era stata presa dalla società dopo l’avvio di un procedimento per inottemperanza da parte dell’Antitrust per il mancato adeguamento al ribasso dei pedaggi per le tratte in cui la viabilità è compromessa a causa dei lavori straordinari. Per il cashback Autostrade ha stanziato 250 milioni di euro prevedendo il rimborso del pedaggio integrale, quindi non solo per la tratta in cui si trova il cantiere. Il cashback non riguarderà però tutti i cantieri, ma solo in caso di condizioni specifiche: deve verificarsi un restringimento della carreggiata o una riduzione di una corsia di viabilità. Non si applica, invece, per i cantieri fuori traffico, cioè con allargamento di carreggiata che di solito non comporta un rischio di code. Il diritto al rimborso scatterà dopo il superamento di un limite dei normali tempi di percorrenza a causa del cantiere. | Con la sospensione del cashback di Stato, arrivano nuove forme di rimborso per gli italiani. Una è quella messa in campo da Autostrade per l’Italia: si prevede il rimborso totale del pedaggio in caso di code, traffico e ritardi causati da alcuni cantieri per lavori straordinari presenti sulla rete di Aspi. |
Il mondo dello showbusiness e della musica ci ha da sempre abituato alla sua eccentricità e stranezza, ma quando giungono voci di una coppia come quella formata dalla prorompente Jessica Simpson e da Billy Corgan, leader degli Smashing Pumpkins, la domanda sorge davvero spontanea: sarà poi vero? Ebbene pare proprio di sì. La bella Jessica, infatti, è stata spesso avvistata di recente in compagnia di Billy Corgan, e i suoi amici stessi hanno confermato quello che sembrava essere solo un bizzarro pettegolezzo. I due si sarebbero conosciuti a un party lo scorso novembre e da allora sarebbe scoccata la scintilla. Jennifer sembra non volersi separare dal suo Billy nemmeno in occasione di un'uscita per così dire familiare, per andare a vedere la sorellina Ashley recitare nel musical Chicago. Secondo Jennifer Billy sarebbe l'uomo della sua vita, quello giusto. Ma i suoi amici sembrano essere di tutt'altro parere. Innanzitutto per loro la differenza d'età sarebbe troppa fra le due star: ricordiamo, infatti, che Jennifer ha 29 anni mentre Billy ne ha 42. Gli amici di Jennifer, inoltre, sarebbero stanchi di sentir dire a Jennifer che si tratta dell'uomo giusto ad ogni fidanzato che cambia, soprattutto dal momento che dopo il matrimonio con Nick Lachey avrebbe avuto un gran numero di fidanzati. Insomma sembra proprio che gli amici non approvino, ma Jessica non fa che dichiararsi innamorata di Billy e della sua personalità anche se i due per il momento vogliono prendere le cose un passo alla volta senza affrettare i tempi. Staremo a vedere come finirà per la bella Jessica questa volta. Valentina | Jessica Simpson e Billy Corgan sarebbero la nuova coppia del momento, ma gli amici di lei disapprovano alla grande sia per la differenza d’età fra i due sia per la leggerezza della bella Jessica in fatto di uomini. |
Il Pd sfiorerà la soglia del 22%, un risultato che sembrerebbe un punto di svolta rispetto alle politiche dello scorso marzo, eppure, guardando in termini assoluti i risultati, la base votante è rimasta esattamente la stessa: sei milioni e centomila voti nel 2018; sei milioni e (quasi) trecentomila voti alla europee 2019. Un dato che, se confermato, sarebbe un vero e proprio campanello dall'allarme per tutta la sinistra italiana. Il PD, facendo leva sul voto utile, ha svuotato il resto dei partiti dello schieramento ma non è cresciuto oltre la soglia raggiunta già lo scorso anno. Il Pd dovrebbe riporre le bottiglie e pensare che così è un partito morto, destinato a un lento logorio. Non è riuscito a polarizzare lo scontro con Matteo Salvini e a rappresentare un'alternativa credibile. Più che un punto di partenza questo è un punto di non ritorno. Un partito chiuso nei suoi salotti, capace di presentare il simbolo sui tetti di Roma il giorno dei fatti di Torre Maura non riesce più a interpretare i bisogni delle persone, anzi, non li conosce. È un partito che guarda l'Italia dall'alto in basso ma non entra nelle sue periferie, nei suoi quartieri, nella sua provincia tagliata fuori dalle infrastrutture. Il Pd esce sconfitto tanto quanto il Movimento 5 Stelle da questa tornata elettorale perché non è un partito contemporaneo. La sua classe dirigente pensa alla TAV e poi perde in Piemonte, guarda all'industria del nord che vota Lega e si dimentica del sud. Dove sta il Pd? A che pensa il Pd? Farà un esame di coscienza o stapperà una bottiglia pensando che il 22% sia un grande risultato? | Il Pd deve cambiare prima che sia troppo tardi. Se crede di aver fatto meglio del 2018 sbaglia, in termini assoluti ha ottenuto lo stesso risultato del 2018 svuotando il bacino della sinistra con l’appello al voto utile. |
Primo giorno di scuola per la piccola Raffaella, la bimba che dopo le cure ricevute dal personale sanitario ha lasciato l'ospedale Santobono Pausilipon di Napoli. E per lei sono stati solo applausi da parte dei piccoli compagni di scuola, che hanno potuto finalmente riabbracciarla. Lo stesso ospedale partenopeo ha diffuso il video della bambina, diventata il simbolo delle cure pediatriche e della speranza per tantissimi bambini che come lei si sono ritrovati a fronteggiare subito le sfide più impegnative della vita. "Ed è finalmente arrivato il primo giorno di scuola anche per la nostra piccola, meravigliosa Raffaella", ha scritto in una nota l'ospedale Santobono Pausilipon di Napoli, "Con i capelli corti ma in ricrescita, gli occhiali, lo zainetto sulle spalle ed il suo incredibile sorriso (che non ha mai perso, nemmeno nei momenti più duri e dolorosi), Raffaella riprende la vita di una normale bambina della sua età con un'accoglienza dolcissima e commovente da parte delle sue maestre e di tutti i suoi compagni di classe. In bocca al lupo piccolina", concludono dal nosocomio pediatrico, "che la vita ti regali solo ragioni per mostrare il meraviglioso sorriso che ha conquistato tutti noi". | Primo giorno di scuola per la piccola Raffaella, la bimba che dopo le dolorose terapie oncologiche terminate pochi mesi fa, è tornata alla normalità della vita tra gli applausi degli altri bambini che hanno potuto riabbracciarla. Il video pubblicato dall’ospedale Santobono: “Non perdere mai il tuo meraviglioso sorriso” |
Un palco in un'area che può ospitare 100 mila persone e Vasco Rossi chiamato a inaugurarlo. Il rocker ha annunciato oggi, infatti, una nuova data per il tour che lo vedrà protagonista nel 2022 e a leggere la capienza dello spazio a sua disposizione fa strano, visti gli ultimi due anni. Vasco Rossi, infatti, inaugurerà l'apertura della Trentino Music Arena che sorge a Trento, nell’area San Vincenzo di Mattarello: il concerto è stato annunciato oer il 22 maggio 2022 e in attesa di capire quale sarà la situazione tra un anno, i numeri dicono che ha una capienza massima di 100 persone. In Italia non sono molti quelli che possono permettersi di riempire luoghi così grandi, e Vasco è uno di questi pochi. La conferma ufficiale è arrivata dalla Provincia Autonoma di Trento che, si legge nella nota stampa, "nell’ambito delle politiche culturali per i giovani, apre un nuovo e affascinante e gigantesco spazio dedicato alla musica. Il nuovo parco si chiama TRENTINO MUSIC ARENA, sorge a pochi Km dalla città, nell’area San Vincenzo di Mattarello ed è in grado di ospitare oltre 100.000 persone.E chi, se non Vasco, poteva essere il primo a calcare il palco della Music Arena del Trentino? Dal canto suo il KOM non vede l’ora di tornare in concerto e di riabbracciare il suo pubblico". Dopo due anni senza concerti per il grandissimo pubblico è impressionante pensare alla possibilità di un concerto in uno spazio da 100 mila persone. Negli anni scorsi Vasco ha riempito il Modena Park con 220 mila persone in un'unica sera, record mondiale di spettatori, mentre nel 2019 per il suo tour negli stadi ha oltrepassato i 250 mila biglietti venduti. | Un palco in un’area che può ospitare 100 mila persone e Vasco Rossi chiamato a inaugurarlo. Il rocker ha annunciato oggi, infatti, una nuova data per il tour che lo vedrà protagonista nel 2022 a Trento e a leggere la capienza dello spazio a sua disposizione fa strano: il cantante inaugurerà la Trentino Music Arena. |
Dal rigore del possibile pareggio (quando il risultato era sull'1-2 per il Cagliari) al rigore annullato per intervento del Var. Il Benevento perde in casa lo scontro salvezza con i sardi (1-3) e il presidente, Vigorito, va su tutte le furie per la decisione di Mazzoleni, il cui intervento dalla cabina di regia s'è rivelato decisivo per indurre l'arbitro alla revisione dell'episodio a bordo campo e alla revoca del penalty inizialmente assegnato. Poteva farlo? Evidentemente, da protocollo, deve aver valutato come grave errore da parte di Doveri non essersi accorto della (presunta) simulazione di Viola (che l'arbitro avrebbe dovuto ammonire). Il rigore? Le immagini dicono quello che hanno visto in tutta Italia, tranne Mazzoleni – le parole durissime del massimo dirigente dei sanniti nell'intervento in diretta Tv a Sky -. Mi sono arrivati tantissimi messaggi, anche da Napoli… dicevano tutti la stessa cosa: quando vogliono ammazzare una squadra del Sud, c’è Mazzoleni al Var. Anche nel primo tempo ci è stato fischiato un fuorigioco inesistente e c'era pure un altro rigore su Caprari. La sconfitta è quasi una sentenza per il Benevento che resta inchiodato alla terzultima posizione a quota 31 staccato di 5 punti dal Genoa, 4 punti dai sardi e dal Torino (che ha pareggiato a Verona) e a-33 dallo Spezia (quartultimo e battuto in casa dal Napoli). Cosa è successo? In seguito a un contatto tra Asamoah e Viola (che avviene all'altezza del vertice sinistro dell'area di rigore dei sardi), Doveri fischia la massima punizione per i campani. Dalle immagini e, più ancora, dal frame incriminato si nota come il centrocampista sardo, nel tentativo di ostacolare il movimento dell'avversario, allunghi la gamba sinistra e scivolando urti con il ginocchio contro quello di Viola. Sbilanciato, cade in area. È rigore? Così sembra. La gioia dei padroni di casa durerà poco, il conciliabolo tra campo e sala VAR è un brutto presagio per i giallorossi che trattengono il fiato quando il direttore di gara si reca al monitor della moviola. L'esito è ferale, beffardo e scatena la rabbia del Benevento. | L’intervento del Var si rivela decisivo per annullare il rigore che l’arbitro Doveri aveva assegnato al Benevento per fallo di Asamoah su Viola. Lo sfogo del presidente Vigorito in diretta TV è durissimo: “Quando si vuole ammazzare una squadra del Sud al Var c’è Mazzoleni. Tutta l’Italia ha visto che era rigore, tranne lui”. |
La storia d’amore tra Ramona e Mario dopo la scelta prosegue a gonfie vele. I due piccioncini sono stati, infatti, fotografati più volte insieme e sono apparsi innamorati come il primo giorno, se non di più. Maria De Filippi ha contribuito a realizzare il loro sogno: trovare cioè l’anima gemella e sembra proprio che i due, ora, non riescano più a fare a meno l’uno dell’altra. Oltre a godere della felicità dei loro sentimenti Ramona Amodeo e Mario De Felice sono da tempo al centro dell’interesse del pubblico del piccolo schermo, e ai sostenitori della coppia non sarà di certo sfuggita la notizia dell’amicizia tra Pasqualina Sanna e Ramona Amodeo. Entrambe le ragazze sono napoletane ed tutte e due sono diventate popolari grazie a due trasmissioni televisive. Stiamo parlando di Uomini e donne e de La pupa e il secchione 2010. Le foto che testimoniano l’amicizia tra le due vulcaniche bellezze di origine campana sono apparse su Facebook ed è stato proprio il social network a svelare un altro dettaglio gustosissimo. Sembra proprio che anche Mario De Felice sia diventato un amico di Pasqualina Sanna. Il trio era stato avvistato già in passato insieme ma, in quell’occasione, furono fotografati divisi. Da un lato c’erano, infatti, Pasqualina Sanna e Tassinari, una delle coppie più esilaranti del comedy show, dall’altro lato Ramona e Mario al party di Playboy avevano destato la curiosità di fotografi e giornalisti, mentre si scambiavano dolci effusioni in pubblico. Finalmente il trio è stato di nuovo pizzicato insieme, l’unico assente era il matematico. Ma sicuramente anche per lui ci sarà tempo e modo per farsi di nuovo sorprendere in compagnia di Pasqualina Sanna, la sua musa ispiratrice. | Ramona Amodeo e Mario De Felice sono stati pizzicati in compagnia di Pasqualina Sanna. |
Ricordare non è un'attività esclusivamente razionale, ma anche emotiva. Secondo un recente studio degli psicologi della New York University, l'essere umano è in grado di rievocare dai propri ricordi dettagli apparentemente irrilevanti, se in suo soccorso sopraggiungono le emozioni, sia positive che negative. La capacità adattativa dell'essere umano coinvolge infatti anche l'attività mnemonica e quando dunque si trova a dover memorizzare informazioni utili a decifrare una situazione o un ambiente, in realtà nei recessi della propria mente non colloca solo ciò che in maniera consapevole ritiene rilevante, ma anche tutte le informazioni apparentemente irrilevanti. Successivamente, infatti, potrebbero tornare utili. L'analisi, pubblicata su The Conversation, è partita dallo studio delle dichiarazioni dei testimoni dell'attentato dell'11 settembre 2001 contro le Torri gemelle. In quell'occasione si è potuta notare la capacità di memorizzare informazioni neutre che normalmente non si sarebbe stati in grado di rievocare. Le emozioni accrescono la capacità di ricordare coinvolgendo nel processo mnemonico le regioni cerebrali coinvolte nell'elaborazione emotiva, come l'amigdala e lo striato, e quelle che invece decodificano nuove esperienze come l'ippocampo. Come funziona il processo di consolidamento della memoria operato dalle emozioni? Per dare una risposta a questa domanda è stato eseguito un test. Un campione di volontari è stato posto una prima volta di fronte all'immagine di animali ed utensili e poi, dopo una pausa, è stato invitato ad osservare altre simili immagini. In questa seconda fase una piccola scarica elettrica al polso accompagnava l'immagine di quest'animale o di quell'utensile. Che in fase di colloquio ricordasse più facilmente l'immagine associata alla "pena" era ben prevedibile. | Le emozioni fissano le informazioni nella memoria, permettendoci di ricordare anche quello che apparentemente è irrilevante. Ciò a cui sembra non si faccia attenzione, in realtà è un dato presente nella nostro memoria, pronto ad essere riscoperto nel momento opportuno. |
Mancano ancora due mesi alla partenza del Casa 69 Tour dei Negramaro, che prenderà il via il 1° ottobre dall’Adriatic Arena di Pesaro (Data Zero) e proseguirà fino al 20 novembre, con numerosi concerti nei principali palasport italiani. Prima dell’inizio della tournée, però, la band ha deciso di fare ai fan un gradito regalo, pubblicando sul proprio canale YouTube un video con le immagini più belle della sua ultima performance dal vivo. Il 10 giugno scorso, infatti, Giuliano Sangiorgi & Co. sono tornati a esibirsi dopo tre anni di assenza dalle scene, nel corso dell’Heineken Jammin’ Festival 2011, l’evento musicale ogni anno apre l’estate in musica della Penisola. I momenti più emozionanti del live al Parco San Giuliano di Mestre sono stati raccolti e montati sulle note di Manchi, brano contenuto nel pluripremiato album Casa 69, tre volte Disco di Platino grazie alle sue 200mila copie vendute. Dopo questo “assaggio di pochi minuti dell’energia che si respirerà sul palco”, come hanno scritto i Negramaro sul loro sito ufficiale, non ci resta che aspettare l’avvio del Casa 69 Tour, che intanto si arricchisce di due nuove date – l’8 ottobre al Palalottomatica di Roma e il 9 novembre al Palaflorio di Bari. Questo il calendario completo dei concerti: | In attesa del Casa 69 Tour, che partirà a ottobre, la band ha pubblicato su YouTube un video con le immagini più belle della loro ultima performance live, il 10 giugno al Parco San Giuliano di Mestre. |
Siria De Fazio, ex-concorrente del Grande Fratello 9, parla del rapporto tra Sarah Nile e Veronica Ciardi, nel corso di un'intervista rilasciata al settimanale Visto. Siria, che quando era nella casa del GF aveva immediatamente dichiarato la sua omosessualità, dice quindi la sua sul rapporto, sempre più ambiguo tra le due ragazze, le quali, pur non dichiarandosi gay, continuano a portare avanti il loro "sogno", recentemente portato anche a Luna Rossa. Parlando del legame tra Sarah e Veronica, Siria ha dichiarato al settimanale: "Da spettatrice del Grande Fratello 10 ha emozionato anche me assistere alle loro sincere manifestazioni d'affetto. Ma da ex-inquilina so per esperienza che all'interno della Casa e appena usciti si vivono le cose in maniera amplificata". A queste dichiarazioni, Siria poi aggiunge, parlando delle dichiarazioni di Sarah e Veronica che nel loro futuro vedono figli e marito : "Se Sarah e Veronica si sentono etero, ma si amano e si attraggono fisicamente, evidentemente sono l'una l'eccezione dell'altra". Siria, che ha avuto modo di conoscere Sarah e Veronica, è rimasta immediatamente colpita dalla bella romana, la quale le è subito sembrata la più bisognosa d'affetto. E Siria non manca di manifestare il suo interesse per Veronica, anzi ha dichiarato: "Avevo addirittura chiesto ad un truccatore di Mediaset di darle il mio numero di cellulare appena l'avesse vista", cosa che poi Siria ha fatto personalmente, non curandosi delle eventuali reazioni di Sarah. | Siria De Fazio, ex-concorrente del GF 9, dichiara il suo interesse per Veronica Ciardi. Forse Sarah Nile dovrebbe cominciare a preoccuparsi? |
Veronica Ciardi, la gieffina fragile del Grande Fratello 10, è cresciuta. È proprio il caso di dirlo. Dopo 5 mesi trascorsi tentando di compiacere i concorrenti del reality show targato Endemol, la romana ha iniziato a muovere, da sola, i primi passi. “Vivo un momento bellissimo. Spero che questa felicità non mi abbandoni mai”, con queste parole è iniziata l’intervista della bellissima ex inquilina rilasciata al settimanale Vip. Le prima parole pronunciate da Veronica Ciardi hot in topless sono state tutte per Sarah Nile e per il loro magnifico sogno: “Tra me e Sarah c’è una bellissima amicizia e tra poco partiremo insieme per una vacanza in una destinazione top secret”. Dopo la smentita di Sarah Nile sulla crisi con Veronica Ciardi anche la romana ha voluto sottolineare il profondo affetto che, ancora, le lega. Eppure, se durante il Grande Fratello 10 la napoletana era diventata indispensabile per l’ex gieffina quasi come l’aria, ora Veronica ha ammesso di essere cambiata anche grazie alla sua esperienza televisiva: “Oggi sono una ragazza più sicura di sé, che si vuole più bene e che vuole stare da sola”. Nonostante l’equilibrio ritrovato Veronica non è riuscita ad allontanarsi definitivamente dall’ex coniglietta di Playboy e ha, così, spiegato la sorpresa a Sarah Nile in aeroporto: “Non è stata una cosa premeditata: è capitato. Io non avevo idea che anche Sarah fosse là. Inizialmente volevo lasciarle un biglietto, poi ho cambiato idea e ho deciso di aspettarla. Ero davvero emozionata e anche Sarah ha avuto una reazione forte…Detto questo quando vedo Sarah mi emoziono sempre. Vorrei che passassimo più tempo insieme”. Speriamo che la loro amicizia non crei problemi ai loro attuali amici, come era già successo all’interno del Grande Fratello 10 per Mauro Marin e Massimo Scattarella. | Veronica Ciardi racconta di sè e dei suoi progetti estivi in compagnia di Sarah Nile durante l’intervista rilasciata al settimanale Vip. |
Al Grande Fratello 10 ennesimo scontro tra Maicol Berti e Mauro Marin, testimoniato da un filmato che raccoglie i momenti peggiori del loro rapporto nella casa. Attacchi gratuiti, litigi accessi, scontri verbali, sguardi minacciosi, questo e molto di più è il contenuto del filmato, un sunto di quasi 5 mesi di convivenza che a poco è servita in termini di stima. I due non si tollerano e in particolar modo è proprio Maicol a non fidarsi del dottor Marin, lo guarda a distanza e ci ha a che fare il meno possibile perchè lo reputa un astuto giocatore ( Alberto Baiocco è stato paragonato a lui in tono dispregiativo): provocatorio e irriverente durante la settimana e simpatico clown nella diretta del lunedi sera. Ad ogni modo questa personalità così eclettica è in finale, mentre "la Berta" ha raggiunto le sue amiche fuori la casa, con tanta amarezza per aver perso nell'ultimo tratto di questo lungo percorso. Qui il video del litigio mandato in onda nel corso della diretta. | Maicol Berti contro Mauro Marin in diretta televisiva: il ragazzo spiega il motivo di tanto astio all’interno della casa del Grande Fratello. |
Un 35enne di Cesa, piccolo centro della provincia di Caserta, Angelo Marino, è morto nella tarda serata di ieri durante una rissa in strada: si è accasciato al suolo dopo essere stato colpito. Sulla vicenda è stata aperta una inchiesta: si dovrà infatti accertare se, come sembrerebbe, l'uomo sia stato colto da un malore che non gli avrebbe lasciato scampo, o se quel decesso è in qualche modo collegato ai colpi ricevuti durante la rissa. Un uomo di origini marocchine, che si è costituito ai carabinieri nella notte, è stato sottoposto a fermo per omicidio preterintenzionale su ordine della Procura di Napoli Nord. L'episodio è avvenuto intorno alle 22:30 di ieri sera, 29 settembre, davanti a un bar in piazzetta De Giorgi. I motivi della lite non si conoscono, ma con tutta probabilità si è trattato di una "classica" discussione da strada, di quelle nate da una parola sconveniente o uno sguardo considerato di troppo. Questioni banali, che però spesso degenerano e finiscono con l'innescare aggressioni o anche risse. Ieri sera, stando a quanto ricostruito, il 35enne, che sarebbe stato scarcerato pochi giorni fa, avrebbe preso parte a una rissa in cui erano coinvolti diversi giovani che si trovavano nei pressi del bar, in quel momento già chiuso. Il giovane sarebbe stato colpito più volte e improvvisamente si sarebbe accasciato al suolo privo di sensi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma al loro arrivo non c'era già più nulla da fare: il giovane era già morto, probabilmente stroncato sul colpo. Il marocchino si è inizialmente allontanato dal luogo della tragedia, per poi presentarsi in nottata ai carabinieri. La salma di Marino è stata sequestrata e sarà sottoposta nei prossimi giorni all'autopsia per accertare le cause della morte. Obiettivo degli inquirenti, capire se l'uomo sia stato ucciso da un malore o se invece abbia riportato delle lesioni interne durante la rissa. | Un 35enne di Cesa (Caserta), Angelo Marino, è morto ieri sera durante una rissa avvenuta davanti a un bar di piazzetta De Giorgi: dopo aver ricevuto dei colpi, l’uomo si è accasciato al suolo senza vita. È stata predisposta l’autopsia per accertare le cause della morte. Sottoposto a fermo per omicidio preterintenzionale un uomo di origini marocchine. |
L'OMS oggi si prepara a declassare il caffè togliendolo dalla categoria delle sostanze considerate “possibilmente cancerogene per gli esseri umani”, negando dunque quanto affermano da precedenti studi. Negli scorsi mesi, la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha infatti rivisto i dati relativi alle ricerche effettuate sul caffè, così come sul mate e sulle bevande calde, per comprendere se effettivamente potessero essere ancora considerate cancerogene e a quale livello. Secondo le prime informazioni, il gruppo di ricerca dell'Organizzazione mondiale della sanità è giunto alla conclusione che il caffè di per sé è declassabile, ad essere considerati “probabilmente cancerogene per gli esseri umani” sarebbero infatti in generale le bevande calde. Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori dell'IARC hanno analizzato centinaia di studi passati e rielaborato i dati in essi contenuti. La conclusione a cui sono arrivati è che esiste un link diretto tra il consumo di bevande molto calde e lo sviluppo di un carcinoma dell'esofago: i risultati parlano di un rischio doppio in caso di temperature tra i 60 e i 65 °C e di otto volte superiore quando superano i 65 °C. Come è facile intuire, e come già sottolineato per simili classificazioni passate, siamo di fronte ad un consumo specifico, un the caldo a 65 gradi non è all'ordine del giorno, raramente sorseggiamo bevande a simili temperature. Insomma, non è il caso di allarmarsi. Ciò che si può fare, nel caso in cui foste consumatori assidui di bevande molto molto calde, è semplicemente aspettare che si raffreddino prima di berle. L'annuncio dell'IARC rallegra i consumatori di caffè visto che solleva questa sostanza della responsabilità di essere cancerogena. Nel 1991 infatti la bevanda più amata dagli italiani era stata classificata “possibilmente cancerogeno per gli esseri umani” per la vescica urinaria. | L’OMS fa sapere che il caffè non può più essere considerato possibilmente cancerogeno per l’essere umano, diversamente le bevande molto calde sono probabilmente responsabili dell’incremento del rischio di sviluppo di un cancro all’esofago. |
I tatuaggi sono la mania del momento, tanto che è praticamente impossibile trovare qualcuno che non ne abbia nemmeno uno sul corpo. Le star non possono fare a meno di seguire il trend e sono moltissime quelle che si recano spesso dal tatuatore di fiducia per imprimere sulla pelle un disegno, una scritta o un simbolo a cui sono particolarmente legati. Lo sa bene Kaia Gerber, la figlia di Cindy Crawford, che ha inaugurato il nuovo anno proprio sottoponendosi a una sessione di tattoo. Ad accompagnarla, il fratello Presley, anche lui appassionato del genere, che è stato lieto di posare al suo fianco insieme al tatuatore newyorkese Evan Kim, uno dei più amati dalle celebrities che realizza personalmente gli schizzi da riprodurre sulla pelle dei clienti. Always welcome!!! Always happy!! Always best! Thanks @kaiagerber @presleygerber #tattoo #evantattoo #NYC #kaiagerber #presleygerber A post shared by evantattoo (@evantattoo) on Jan 7, 2020 at 6:45pm PST | Come ha cominciato il nuovo anno Kaia Gerber? Facendo visita al tatuatore di fiducia in compagnia del fratello Presley. La modella figlia di Cindy Crawford ha fatto due mini tatuaggi raffinati e originali che hanno esaltato ancora di più la sua innata eleganza. |
Nuovo voto sul governo Draghi, sospensione per Vito Crimi, non espellere chi dirà no alla fiducia al governo. Sono tutte richieste della base del Movimento 5 Stelle, di attivisti e parlamentari in dissenso con le ultime scelte del partito, raccolte in una serie di petizioni lanciate online sulla piattaforma Change.org. Un appello al garante, Beppe Grillo, per chiedere una nuova votazione sulla piattaforma Rousseau dopo la formazione del governo. Per mettere gli iscritti in condizione "di esprimersi sulla base di un quesito onesto, sincero, veritiero e reale sul ruolo del Movimento 5 Stelle nel governo Draghi". Ma non solo, attivisti e parlamentari pentastellati chiedono anche di votare sulle "responsabilità personali dell'attuale capo politico pro tempore Vito Crimi e del comitato di garanzia per l'avallo di una consultazione ingannevole", in riferimento alla formulazione del quesito della scorsa settimana. Viene richiesto "l'immediato sollevamento dagli incarichi", con una sospensione preventiva in attesa delle procedure disciplinari interne. Tra i parlamentari firmatari di queste petizioni ci sarebbero anche le senatrici Barbara Lezzi, Luisa Angrisani, e Bianca Laura Granato. Le richieste non si fermano alla nuova votazione e alle sanzioni per Crimi: non si può espellere chi si esprimerà in dissenso domani e dopodomani, quando il governo Draghi sarà alla prova della fiducia alle Camere. "Pretendere dai nostri portavoce nazionali il voto di fiducia al governo Draghi e di punirli con l'espulsione è da ritenere profondamente illegittimo e ingiustificato – scrivono gli autori della petizione – vista la confusione creata dalla totale incoerenza e tendenziosità del quesito sottoposto". E se ciò non dovesse verificarsi: "Siamo fermamente convinti che l’adozione di eventuali sanzioni determinerebbe una grave rottura all'interno del Movimento. Per questo, in qualità di portavoce e attivisti del Movimento 5 Stelle, dichiariamo sin da ora di essere pronti ad auto-sospenderci e a mettere in campo azioni ed iniziative nazionali qualora ciò si verificasse". | La base del Movimento 5 Stelle si spacca: parlamentari e attivisti chiedono, attraverso una serie di petizioni online, di votare di nuovo su Rousseau sul governo Draghi, ma anche di sospendere il capo politico Vito Crimi e di non espellere chi domani voterà in dissenso contro la fiducia. I firmatari delle petizioni vogliono ripetere la votazione con un quesito meno “ingannevole” e consapevoli della composizione della squadra dei ministri. |
Uomini e Donne ha visto nascere moltissime coppie, molti amori sono durati alcuni, purtroppo, hanno visto la loro fine. Giuseppe Mazzitelli e Roberta Pontesilli si sono lasciati, e la notizia trapelò su Facebook. Ancora oggi il social network non smette di creare scompiglio su una delle coppie più chiacchierate del programma televisivo condotto da Maria De Filippi ed ecco che, sulla fanpage ufficiale di Giuseppe, spunta una notizia che parrebbe spiegare le vere ragioni del loro allontanamento. L’ex tronista, infatti, si sarebbe recato a Miami, dove avrebbe rivisto la sua ex: una mora dalla bellezza straordinaria, cedendo così al suo fascino. Tornato poi da Roberta, in Italia, Giuseppe avrebbe deciso di porre fine alla loro relazione per potere continuare a vedere la sua e fidanzata. Eppure, nonostante l’attuale legame, l’ex tronista continua a ricordare Roberta e la fine della loro love story: “Io e Roberta abbiamo ammesso a noi stessi semplicemente che la nostra storia purtroppo non è andata. Abbiamo avuto la delicatezza di essere sinceri l’uno con l’altra senza portare avanti una storia che invece non aveva nessun presupposto. Certo, se lei dovesse dirmi che le fa male rimanere in contatto con me, io rispetterei la sua decisione e non la chiamerei più”. La fine del loro amore scatenò moltissime polemiche su Facebook e lo stesso Giuseppe Mazzitelli dopo la rottura con Roberta Pontesilli si sfogò sulle pagine del social network, accusando alcuni fan di elaborare notizie fasulle sulle vere motivazioni della sua separazione. Che sia allora la sua ex il reale motivo della fine di un amore tanto discusso? | Sulla fanpage di Giuseppe Mazzitelli si discute ancora dell’allontamento da Roberta Pontesilli e di una sua presunta ex, vero motivo della loro separazione. |
La bici elettrica, anche detta bicicletta a pedalata assistita o "e-bike" è il veicolo ideale per muoversi velocemente negli spazi urbani guadagnando tempo durante gli spostamenti, o da utilizzare come vero e proprio mezzo di trasporto con cui fare lunghe passeggiate. Questi veicoli a dure ruote funzionano tramite un motore elettrico che si attiva con il movimento dei pedali: è quindi una collaborazione tra la batteria che lo tiene acceso e l’input motorio umano che gli consente di funzionare. Il motore è il cuore della bici elettrica, e consente l’utilizzo della bici per gli spostamenti anche in zone collinari o montuose. Economica ed ecologica, la bicicletta elettrica presenta una serie di vantaggi. Permette di risparmiare sulla benzina, ridurre le emissioni e proteggere l'ambiente, migliorare la propria salute ed evitare lo stress da traffico e code in città, diventando protagonista della smart mobility e della urban mobility. Il prezzo non è economico, ma a lungo andare la spesa viene completamente ammortizzata, come garantiscono i numerosi acquirenti. È inoltre da considerare che oggi si possono trovare in commercio alcuni modelli di bici elettrica anche sotto i 1000 €. Le bici elettriche possono essere di vari tipi: pieghevoli, da corsa, da città o addirittura mountanbike (mtb). Ogni modello ha le proprie peculiarità, e risponde ad esigenze ben precise. Per l’eterogeneità delle caratteristiche, in questa sede tratteremo esclusivamente le bici elettriche da città, destinando ad altre guide la trattazione degli altri modelli. Di seguito vi lasciamo una guida ad alcuni tra i migliori modelli di bici elettriche in commercio su Amazon, valutati in base alle funzionalità, alle caratteristiche tecniche e al rapporto qualità prezzo. Inoltre non dimenticare che anche nel 2021 lo stato italiano ha predisposto il bonus bici, destinato a tutti coloro che investono in un mezzo di locomozione sostenibile e che ammonta a un massimo di 500 €. Nuova o usata, economica o top di gamma: non è semplice scegliere la migliore e-bike sul mercato con il miglior rapporto qualità prezzo, per questo abbiamo messo a confronto 10 modelli di biciclette, dai modelli economici fino alle migliori marche di bici elettriche. Oltre alle caratteristiche tecniche, faremo affidamento sulle opinioni e recensioni degli utenti per orientarti al meglio nella scelta e offrirti la testimonianza di chi ha già acquistato i vari modelli. L'Amazon Choice della categoria migliori bici elettriche è bicicletta elettrica a pedalata assistita della Momo Design Venezia. È una city bike unisex, taglia unica, telaio in acciaio nero molto leggero, ruote 26″ x 1,75″ con parafanghi in acciaio. La struttura è robusta, dall'estetica molto semplice e pulita. Il sellino è regolabile e confortevole; è dotata di un portapacchi posteriore, di tutte le luci e di un campanello. È adatta anche alle lunghe percorrenze. Le ruote garantiscono una buona stabilità, anche in caso di velocità maggiori. È dotata di freni V-Brake, i freni più comuni azionati dalla leva, che tira un cavo d'acciaio, che a sua volta avvicina i pattini alla ruota, generando l'attrito necessario a bloccarne la rotazione. Il motore posteriore da 250 W ha una batteria ricaricabile agli ioni di litio da 280 W; presenta inoltre 3 livelli di assistenza modulabili, compresa la funzione walk che ha un'andatura costante di 6 km/h. È dotata anche di cambio a 6 rapporti. È una bici ideale per l'uso quotidiano, si adatta perfettamente a qualsiasi superficie; inoltre è progettata e assemblata in Italia. La reale nota di merito del prodotto sta nel rapporto qualità-prezzo: con un costo abbastanza al di sotto della media è possibile ottenere un ottimo articolo per muoversi in città. | Le biciclette elettriche con pedalata assistita sono sempre più diffuse perché ecologiche e permettono di muoversi in città senza stress. I modelli in commercio sono tantissimi, da quelle economiche ai top di gamma, come diversi sono i brand: da i-Bike, a Nilox passando per MCM ed Macwheel. In vista del rilancio del bonus bici, ecco una guida completa per scegliere l’e-bike più adatta alle vostre esigenze, tenendo in considerazione anche il rapporto qualità-prezzo. |
La giornalista e conduttrice tv Selvaggia Lucarelli torna a fare dell'ironia sulla storia d'amore tra Belén Rodriguez e Stefano De Martino. L'occasione arriva con il commento puntuale alla scelta del brand Mc Donald's di fare dell'argentina la sua nuova testimonial. A voler analizzare il tutto, qualcosa che non quadra c'è. Belén sarà pure il personaggio del momento, ma per rappresentare l'inedita join venture tra la nota catena di fast food e il brand italiano per eccellenza Barilla, in molti avrebbero preferito una showgirl made in Italy. Selvaggia, con la consueta ironia, bolla come discutibile tale operazione di marketing e lo fa anche analizzando la credibilità della figura della showgirl abbinata ai calorici prodotti Mc Donald's. Alla nazionalità – che in fondo non rappresenta un grosso problema – si aggiunge la forma fisica della Rodriguez che è tornata magrissima a pochi giorni dal parto e l'ha fatto grazie a una dieta rigorosa nella quale difficilmente sarebbero potute entrare le nuove insalate di pasta che la showgirl pubblicizza. Un controsenso questo che Selvaggia rimarca divertita: Siamo seri. Testimonial di McDonald's una neomamma che in sala parto, alla seconda spinta era già tornata al suo peso forma? Suvvia. Come se non sapessimo che se Belén entra al McDonald's, al massimo è per prendere un Happy Meal a Stefano. La Lucarelli, non paga di aver già provocato una volta l'ira di Cecilia Rodriguez, ne approfitta inoltre per tornare su un argomento sul quale già in passato si era soffermata: la differenza anagrafica tra la Rodriguez e il suo giovane fidanzato Stefano De Martino. | Torna a fare ironia su Belén Rodriguez la giornalista Selvaggia Lucarelli che discute la scelta di fare dell’argentina la nuova testimonial di Mc Donald’s. “Come se non sapessimo” dice Selvaggia “che se Belén entra al McDonald’s, al massimo è per prendere un Happy Meal a Stefano”. |
Mentre nella Casa del Grande Fratello Vip si consuma la passione tra Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez, c'è qualcuno che non sta prendendo affatto bene le bollenti effusioni della coppia, che qualche giorno fa sembrerebbe aver addirittura consumato un rapporto orale a favor di telecamere. Non parliamo dei tanti fan del programma attualmente contro i due gieffini sui social, ma della famiglia di Ignazio, che non starebbe affatto gradendo l'atteggiamento del giovane nel reality. A parlare, è Francesco Moser, l'indimenticato asso del ciclismo che oggi, paradossalmente, è meno celebre del figlio. Il campione ha confessato a DiPiù come lui e la mamma di Ignazio non riescano neppure più a seguire il Gf Vip: "Cerco di guardarlo il meno possibile, mia moglie Carla invece non lo guarda per niente: è troppo arrabbiata per sopportare di vederlo…". La casa di Ignazio insomma, è decisamente sconvolta dagli ultimi fatti accaduti, compresa la scena hot avvenuta nell'armadio, su cui si è detto e scritto tanto. Francesco si è detto disposto ad accettare Cecilia Rodriguez, ma, al tempo stesso, l'enorme visibilità raggiunta da Ignazio è incompatibile con la discrezione della loro famiglia: celebre dinastia di ciclisti, i Moser si occupano oggi di vitivinicoltura e non hanno nulla a che vedere con il mondo dello spettacolo (anche Francesca e Carlo, i fratelli di Ignazio, lavorano con il padre). Ignazio ha 25 anni, ha raggiunto l'età in cui può fare quello che vuole, ma quello che sta facendo in questo momento in televisione non mi piace per niente. Abita ancora a casa con noi e lavora nell'azienda vinicola di famiglia, non aveva bisogno di questo programma. Siamo una famiglia riservata, sapere quello che fa nostro figlio con una ragazza che ha appena conosciuto è troppo, ma penso che sia troppo per qualsiasi genitore. Anche se mio figlio dice di aver avuto tante fidanzate, fino a oggi qui in casa ne ha portato una sola. Se accetteremo Cecilia? Se la porterà qui di certo non la lasceremo fuori dalla porta. Moser senior ha inoltre spiegato di aver ricevuto una telefonata di consigli dall'amico Alberto Tomba, che da anni ha scelto di allontanarsi dal mondo dello spettacolo. Francesco non condivide la strada scelta dal figlio e lancia precise accuse agli amici del ragazzo, che lo avrebbero "traviato". Mi ha detto di stare attento a Ignazio. A me e mia moglie non piace questo ambiente, speriamo che quando sarà tutto finito torni alla vita di prima. A trasformarlo sono state le compagnie in cui si è trovato ultimamente. So quello che dico perché conosco tutti i ragazzi del suo giro di amicizie, alcuni di loro sono anche ex ciclisti. Gli hanno fatto provare la bella vita, le feste, le macchine, le barche. Si è lasciato condizionare. | L’asso del ciclismo tuona contro il figlio dopo le scene hot con Cecilia Rodriguez nella Casa. E insinua: “Gli amici di Ignazio lo hanno rovinato”. |
Elisabetta Gregoraci e Francesco Bettuzzi sono ormai inseparabili, paparazzati insieme per l'ennesima volta dai fotografi del settimanale Gente. Dopo i viaggi a Parigi, a Roma e in Toscana, la ex di Flavio Briatore e l'imprenditore sono stati "beccati" dalle parti di lui: a Langhirano, in provincia di Parma. Sorridenti e in abbigliamento casual, con Elisabetta in shorts e scarpe da ginnastica, i due passeggiano in collina. Manca l'ufficialità delle effusioni amorose, ma il feeling è palpabile: sono una coppia? Muscoli, fascino e tatuaggi non mancano a Francesco Bettuzzi, parmigiano di 42 anni, ex pilota di aerei di linea, ora imprenditore. L’uomo è alla guida di un’azienda cosmetica per la cura dei capelli e del corpo, di cui la Gregoraci è testimonial. È certo che Elisabetta e Bettuzzi si conoscano da almeno due anni ed è stato dunque il lavoro a farli avvicinare. Però il viaggio a Parigi e i continui avvistamenti lasciano intendere che il loro sia ben più di un rapporto professionale. Va detto che i due vivono lontani: lui a Parma, lei a Montecarlo. Ad ogni modo, la Gergoraci e Bettuzzi non si mostrano insieme sui social. Sull'attivissimo profilo Instagram di Elisabetta c'è posto per un solo uomo: parliamo ovviamente del figlio Nathan Falco, di cui appaiono molti teneri scatti. Il bambino ha compiuto 8 anni a marzo ed è già una celebrità, tanto che lo scorso anno ha rilasciato la sua prima intervista. | Nuovo avvistamento per la ex di Briatore e l’imprenditore 42enne: è amore? I due sono stati paparazzati sulle colline del parmense e sembrano davvero affiatati. |
L'avena (Avena sativa) appartiene alla famiglia delle Graminacee ed è uno dei cereali più completi, ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo. L'avena contiene carboidrati a lenta digestione che forniscono energia a lungo termine e evitano picchi di insulina. Le fibre, invece, garantiscono il buon funzionamento dell'intestino, aiutano la digestione e abbassano i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Inoltre l'avena contiene amido, proteine, grassi insaturi, i cosiddetti "grassi buoni", e ha un basso indice glicemico, ciò lo rende un alimento adatto ai diabetici. L'avena è anche ricca di sali minerali: potassio, calcio, fosforo, ferro, inoltre contiene vitamina B, C, e vitamina E. L'avena contiene anche avenina una sostanza che ha un effetto energetico sull'organismo e sul sistema nervoso oltre ad avere effetti benefici sulla tiroide. Inoltre previene l'osteoporosi grazie agli alti livelli di calcio. Fino ad alcuni anni fa veniva usata come mangime per gli animali, ma poi la scoperta dei suoi benefici per l'organismo l'ha fatta diventare uno dei cereali più utilizzati non solo per la colazione con muesli o fiocchi d'avena, ma anche per farine e latte. Noti i benefici dell'avena anche per la pelle e i capelli, grazie alle sue proprietà emollienti e rinforzanti. Dall'avena si ricava anche la crusca, così come da tutti gli altri cereali (segale, orzo e frumento) che viene utilizzata soprattutto per migliorare la funzionalità intestinale. Inoltre, se non subisce contaminazioni con altri cereali, può essere consumata anche da chi soffre di celiachia. Favorisce la digestione e regola l'intestino: l'alto contenuto di fibre rende l'avena un alimento altamente digeribile utile anche a chi soffre di gastrite e reflusso gastroesofageo. In caso di acidità di stomaco è consigliabile aggiungere i fiocchi d'avena all'acqua da bere quando si presenta il problema. Inoltre le fibre conferiscono all'avena proprietà diuretiche e lassative favorendo il transito intestinale in caso di stipsi e intestino pigro: basta mangiare una porzione di avena al giorno per ritrovare la regolarità. È un alimento consigliato anche a chi soffre di colite. Combatte il colesterolo: l'avena svolge un'azione positiva sui livelli di colesterolo abbassando quello cattivo. Ciò grazie al betaglucano una fibra solubile che, depositandosi nell'intestino, cattura e assorbe il colesterolo cattivo. La diminuzione dei livelli di colesterolo corrisponde anche ad una diminuzione del rischio di soffrire di malattie cardiache e ictus. Bastano 3 grammi al giorno di betaglucano, associato a un'alimentazione bilanciata, per evitare l'accumulo di placche di lipidi nei vasi sanguigni proteggendo così anche le arterie dall’aterosclerosi. Aiuta a dimagrire: l'avena è un alimento indicato per chi vuole dimagrire perché le fibre aumentano il senso di sazietà, tenendo a bada gli attacchi di fame, e aiutano a bruciare i grassi. Inoltre, consumare avena ci permette di stabilizzare i livelli di zuccheri nel sangue aumentando anche il metabolismo. Due cucchiai d’avena al giorno sono la dose ideale per chi vuole dimagrire. Previene il cancro e depura l'organismo: l'avena contiene avenantramidi, composti dal potere antinfiammatorio in grado di proteggerci dai tumori, soprattutto di mammella e colon, bloccando lo sviluppo di cellule tumorali prevenendone anche la formazione. L'avena svolge anche un'azione depurativa: gli amminoacidi stimolano la produzione di lecitina nel fegato, liberando l'organismo dalle tossine. Alimento adatto a vegani e vegetariani: l'avena contiene lisina, elemento importante per la sintesi delle proteine, ciò la rende un alimento benefico per vegani e vegetariani perché li aiuta nell'assunzione di amminoacidi essenziali che sono importanti per la formazione di proteine. Tra gli alimenti di origine vegetale solo i legumi contengono buone quantità di lisina. Un'ottima soluzione sarebbe abbinare legumi e cereali per un buon apporto di proteine. Ottima per chi soffre di diabete: l'avena ha un basso indice glicemico, inoltre, il betaglucano aiuta a controllare i livelli di zuccheri nel sangue. Anche il senso di sazietà fornito dall'avena è utile alla prevenzione del diabete e dell'obesità, spesso associata a questa malattia. | L’avena è un cereale dalle tante proprietà: favorisce la digestione, abbassa il colesterolo, e aiuta a combattere stress e depressione, ha inoltre proprietà lassative che aiutano in caso di stipsi. Ecco tutte le proprietà dell’avena! |
All'Isola dei famosi 2017, i litigi non animano solo il gruppo più nutrito. Anche tra Eva Grimaldi e Moreno i dissapori non mancano. Durante la notte, i due hanno avuto un acceso diverbio. Moreno si è alzato, mentre pioveva, per andare a controllare il fuoco. La Grimaldi lo ha raggiunto: "Moreno ascoltami, qui siamo in due, tu esci e te ne vai senza dirmi nulla. Stai facendo tutto tu". Lui ha replicato:"Ma non sto facendo tutto io, non si può lasciare qua una cassa e andare, io penso al fuoco. Lo stavo coprendo con il mio corpo". La naufraga ha ironizzato: "Eh capirai, ma se c'era la cassa. Moreno non andiamo proprio bene". Il giovane l'ha invitata a "stare zitta" e "andarsene", ciò ha scatenato la reazione di Eva: "No stai zitto tu, ero in tenda con te. Eri fermo e nemmeno mi davi una mano. Calmati e vai tu!" Così, anche Moreno si è infastidito: "Ma una mano a fare che, calmati tu e abbassa il tono di voce". La notte, però, ha portato consiglio. Il mattino seguente, entrambi hanno etichettato quella discussione come "un brutto sogno" e l'armonia è tornata tra loro. In fondo, nelle scorse settimane, Eva Grimaldi aveva avuto parole tenere per Moreno: | All’Isola dei famosi 2017, è scoppiata una discussione tra Eva Grimaldi e Moreno. Durante la notte, la showgirl ha accusato il suo compagno di avventura, di essersi allontanato dalla tenda senza informarla. I toni si sono alzati. Il mattino seguente, però, hanno etichettato lo scontro come “un brutto sogno”. |
Non c'è niente di più irresistibile di un sex symbol che non si sente tale. E' in questo modo, forse, che Marco Bocci è riuscito a conquistare le donne italiane. L'attore, il Vicequestore Calcaterra della serie tv Squadra Antimafia Palermo Oggi, rifugge con un certo imbarazzo la nomea di nuovo Gabriel Garko e in un'intervista rilasciata al settimanale Chi racconta i motivi che lo spingono a dire che no, nonostante tutto, lui non si sente affatto "il bellino del paese". Bocci, che raccontò perfino di essere stato scartato da Tinto Brass agli inizi della sua carriera (aveva sostenuto un provino per entrare a far parte del cast di un suo film) oggi ha chiaro il percorso da seguire, un cammino che non prevede più alcuna sosta nei pressi del mondo dell'eros. Un vero peccato, riflettendoci a posteriori, per Brass ma più ancora per tutte noi. Marco col suo faccino da bravo ragazzo, un sex symbol lo è diventato lo stesso anche se è la sfacciataggine a mancargli, la stessa che gli fa dire: Come mi trovo nel ruolo di sex symbol? Ma chi, io? Non lo so, io questa parte non me la sento tanto addosso. Mi viene detto e lo capisco perchè ricevo nuove offerte di lavoro. Mi fa piacere, per carità, però… Balbettii a parte, è proprio questo il momento in cui comprendi che Marco in fondo è rimasto davvero un bravo ragazzo, un tipo posato e con un buon rapporto col suo ego. O forse, Bocci è un attore talmente bravo che perfino lontano dal set riesce a farci credere nella sua essenza di persona lontana dal personaggio. Quasi come nelle fiabe tanto che proprio a lui è stato affidato il ruolo di Aladino: Della bellezza non mi lamento, mi è andata bene. Quando ero ragazzino, nel mio paese, le ragazze mi guardavano ma non ho mai puntato su quello. Per questo, quando mi dicono che sono un sex symbol, non riesco a entrare in questa logica. Mi sono accostato alla vita inseguendo altre virtù. In fondo, se punti sulla bellezza è una battaglia persa in partenza. Ci sarà sempre uno più bello e più figo di te. E io non mi sono mai sentito il bellino del paese. | Le donne italiane lo hanno adottato quale nuovo sex symbol ma lui, Marco Bocci, continua a non crederci. Merito del fascino del Vicequestore Calcaterra? Sarà, ma anche la persona nascosta dietro il personaggio non è poi così male… |
In Corea sono arrivati gli alieni? Delle strane istallazioni che ricordano delle navicelle spaziali sono comparse sulla spiaggia e incuriosiscono non poco i passanti. In realtà si tratta di uova e ci si può dormire dentro. E' l'ultima trovata di un'azienda di design, Korean studio Yoon Space Design, che ha progettano queste speciali cabine mobili. Le capsule a forma di uovo possono essere facilmente trasportate da spiaggia a spiaggia. Ora si trovano sul litorale di Yangyang-gun, una contea in Gangwon-do che fa parte della Corea del Sud. | Dormire sulla spiaggia è sempre un’esperienza romantica ed affascinante, ma come sarà farlo in un uovo? Per provarlo si può andare in Corea dove un’azienda di design ha progettato queste capsule a forma di uovo vista mare. |
Distesa a godersi il tramonto o col viso disteso rivolto al sole, il risultato non cambia. Le cartoline da Formentera che Federica Nargi ha pubblicato via Instagram rendono appieno l'idea di sensualità che l'ex velina vuole trasmettere. La nuova mascotte del Milan sta trascorrendo qualche giorno sulla celebre isola spagnola per lo shooting previsto per il nuovo catalogo di Goldepoint, brand di costumi da bagno di cui è testimonial. Sebbene senza il fidanzato Alessandro Matri, impegnato sui campi di calcio nella difficile stagione della sua squadra, Federica sa come divertirsi e non esita a dimostrarlo a chiunque spii il suo profilo. Le cartoline che arrivano dalla Spagna rendono perfettamente l'idea di sensualità che Fede vuole trasmettere. Del resto, la Nargi si trova a Formentera per lavoro, cosa che Matri non potrà di certo contestarle. | Si gode gli ultimi scampoli di sole a Formentera l’ex velina Federica Nargi che su Instagram e grazie al fascino dell’isola, si mostra in tutta la sua statuaria bellezza. |
Il contratto di locazione può finire in quanto le parti mettono volontariamente fine al contratto (mutuo dissenso) oppure per cause ordinarie (scadenza del termine) oppure per cause traumatiche (morosità dell'inquilino). In entrambe le ipotesi, se l'inquilino non lascia l'immobile volontariamente, il proprietario è costretto ad adire l'autorità giudiziaria per ottenere un provvedimento (di solito avente la forma dell'ordinanza) di licenza di finita locazione (per scadenza naturale del contratto) oppure lo sfratto per morosità. Un'eccezione è prevista per le locazioni ad uso abitativo in presenza di morosità dell'inquilino, infatti, l'inquilino moroso ricevuto lo sfratto per morosità può sanare la propria posizione (pagando il dovuto) evitando lo sfratto. Ottenuto questo provvedimento (con il quale viene confermata la fine della locazione per la scadenza del termine e/o la morosità dell'inquilino) il proprietario potrà iniziare la fase esecutiva e liberare l'immobile locato. Posto che tra il provvedimento che convalida lo sfratto per morosità oppure che conferma la fine della locazione per scadenza del termine finale del contratto e la materiale liberazione (di solito coattiva) dell'immobile locato può passare del tempo, durante l'occupazione dell'immobile l'inquilino deve versare al proprietario la c.d. indennità di occupazione. Un problema simile si pone anche in caso di recesso del conduttore. Il procedimento giudiziario avente ad oggetto il termine della locazione (per semplice scadenza del termine o per morosità del conduttore) presenta due fasi, la prima "cautelare" nella quale vengono valutate tutte le questioni immediate relative al termine della locazione (ad esempio: data di stipula del contratto per valutare la scadenza del medesimo oppure esistenza della morosità), che si chiude con ordinanza, ed una successiva fase che valuta anche altre vicende (ad esempio, la quantificazione del canone, eventuali restituzioni dare/avere tra il proprietario e il conduttore), che si chiude con sentenza. Ci si chiede se l'ordinanza che conferma lo sfratto (per scadenza del termine o per morosità) possa "passare in giudicato" | La Cassazione del 11.1.2017 n. 411 ha stabilito che l’ordinanza di convalida di licenza o sfratto per finita locazione, (a differenza dell’ordinanza di estinzione del procedimento per sanatoria della morosità del conduttore) acquista efficacia di cosa giudicata sostanziale: sull’esistenza della locazione; sulla qualità di locatore dell’intimante e di conduttore dell’intimato; sulla causa di cessazione o risoluzione del rapporto. |
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) {
document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-2");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none';
}
Può dirsi a tutti gli effetti un’artista internazionale Carmen Consoli, visto l’enorme successo del suo tour negli Stati Uniti e in Canada. Il suo stile e la voce così particolari hanno conquistato pubblico e critica e per la “Cantantessa” sono arrivati anche gli elogi del New York Times.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) {
document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-3");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none';
}
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 768) {
document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-3");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none';
}
“Il passato per quanto leggendario e la complessità del presente non sono mai distanti nelle canzoni di Carmen Consoli”: queste le parole di Jon Pareles, tra i più noti critici musicali della carta stampata statunitense.
Leggi anche
Yoko Ono: un orgasmo record al MoMA di New York!
Da parte del giornalista del prestigioso quotidiano sono giunte solo parole di apprezzamento per l’artista italiana, al termine del concerto del 21 giugno nel club Le Poisson Rouge della Grande Mela. Lo spettacolo ha chiuso il tour oltreoceano della Consoli, al via a gennaio con tappe a Chicago, Boston, Montreal – dove si è esibita nell’ambito del Francofolie Festival – e Toronto. E nel locale newyorkese Carmen aveva già cantato agli inizi della tournée, ricevendo anche in quell’occasione i complimenti della stampa.
“Appassionata”, così Pareles ha definito la musica della cantautrice di casa nostra, indipendentemente dai temi affrontati nelle sue canzoni – vicende personali, di cronaca, come il brano Mio zio, in cui l’autrice affronta il tema della violenza sui bambini, e che le ha fatto vincere anche il Premio Amnesty Italia. E, vista la stima ricevuta negli USA, Carmen è stata invitata alla Columbia University di NY e all’Università di Harvard, dove nella primavera del 2011 incontrerà gli studenti. Elettra, il settimo album di inediti pubblicato lo scorso 30 ottobre, ha ricevuto un riconoscimento importante anche qui in Italia: Carmen Consoli è stata premiata, infatti, ai Wind Music Awards, grazie alle 60mila copie vendute con il suo disco. Con il brano Mandaci una cartolina, dedicato al padre scomparso nel 2009 – e che le ha trasmesso l’amore per la musica – l’artista ha poi ricevuto la nomination al Premio Mogol, consegnato ogni anno all’autore del miglior testo musicale in lingua italiana.
Paola Ciaramella
Continua a leggere su Fanpage.it
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-6");
});
});
Carmen Consoli
Concerti
7
CONDIVISIONI
commenta
condividi
chiudi
Può dirsi a tutti gli effetti un’artista internazionale Carmen Consoli, visto l’enorme successo del suo tour negli Stati Uniti e in Canada. Il suo stile e la voce così particolari hanno conquistato pubblico e critica e per la “Cantantessa” sono arrivati anche gli elogi del New York Times. “Il passato per quanto leggendario e la complessità del presente non sono mai distanti nelle canzoni di Carmen Consoli”: queste le parole di Jon Pareles, tra i più noti critici musicali della carta stampata statunitense. Da parte del giornalista del prestigioso quotidiano sono giunte solo parole di apprezzamento per l’artista italiana, al termine del concerto del 21 giugno nel club Le Poisson Rouge della Grande Mela. Lo spettacolo ha chiuso il tour oltreoceano della Consoli, al via a gennaio con tappe a Chicago, Boston, Montreal – dove si è esibita nell’ambito del Francofolie Festival – e Toronto. E nel locale newyorkese Carmen aveva già cantato agli inizi della tournée, ricevendo anche in quell’occasione i complimenti della stampa. “Appassionata”, così Pareles ha definito la musica della cantautrice di casa nostra, indipendentemente dai temi affrontati nelle sue canzoni – vicende personali, di cronaca, come il brano Mio zio, in cui l’autrice affronta il tema della violenza sui bambini, e che le ha fatto vincere anche il Premio Amnesty Italia. E, vista la stima ricevuta negli USA, Carmen è stata invitata alla Columbia University di NY e all’Università di Harvard, dove nella primavera del 2011 incontrerà gli studenti. Elettra, il settimo album di inediti pubblicato lo scorso 30 ottobre, ha ricevuto un riconoscimento importante anche qui in Italia: Carmen Consoli è stata premiata, infatti, ai Wind Music Awards, grazie alle 60mila copie vendute con il suo disco. Con il brano Mandaci una cartolina, dedicato al padre scomparso nel 2009 – e che le ha trasmesso l’amore per la musica – l’artista ha poi ricevuto la nomination al Premio Mogol, consegnato ogni anno all’autore del miglior testo musicale in lingua italiana. | Dopo la fine del suo tour negli Stati Uniti e in Canada, la cantautrice siciliana è entrata a tutti gli effetti nel novero degli artisti internazionali. |
La Cina quando si tratta di stupire non è mai seconda a nessuno e, a pochi mesi di distanza dall'inaugurazione del ponte di vetro più lungo e alto del mondo, si prepara ad accogliere un nuovo ponte trasparente sospeso tra le montagne di Zhangjiajie. Questo paesaggio, anche per chi non è mai stato in Cina, è familiare perché ha ispirato le ambientazioni del film Avatar. Ed è proprio nella terra degli Avatar che l'architetto Martin Duplantier ha concepito un ponte invisibile che si mimetizza completamente nel paesaggio circostante. Si chiama Water Mirror il nuovo ponte da brividi in Cina. Scompare completamente tra le montagne di Zhangjiajie la struttura progettata dall'architetto Martin Duplantier concepita come una struttura in acciaio inox a specchio, vetro e pietra nera, per la pavimentazione, che diventa riflettente quando è bagnata. Il progetto ha vinto il primo posto in un recente concorso proprio per la soluzione innovativa che si propone di creare un rapporto fisico con il paesaggio naturale. Il ponte è caratterizzato da due livelli: lo strato superiore collega le due pareti rocciose, ha la forma di un disco ellittico e non ha un piano trasparente ma è caratterizzato da una pavimentazione di pietra nera che diventa riflettente quando è bagnata; intorno al percorso è stato creato uno strato di due centimetri di spessore, dove l'acqua viene nebulizzata ogni sette minuti tramite degli ugelli creando una nuvola temporanea di nebbia tra le montagne e rendendo a specchio la superficie del ponte. Il livello inferiore è invece tutto di vetro trasparente e rende la camminata davvero vertiginosa. | Dopo il ponte di vetro più lungo e alto del mondo, la Cina torna a stupire con una nuova passerella trasparente che si mimetizza completamente tra le montagne di Zhangjiajie che hanno ispirato il film Avatar. |
Chiara Ferragni è una delle star dei social più seguite degli ultimi tempi e ogni cosa che fa riesce a far discutere. Attualmente è a Ibiza con il figlio Leone e il fidanzato Fedez e, nonostante si stia rilassando tra giornate in barca, bagni in piscina e serate in discoteca, sta definendo gli ultimi dettagli del matrimonio che verrà celebrato il primo settembre a Noto. La blogger non poteva che sfoggiare dei look estivi da urlo sul suo profilo Instagram ma quello scelto ieri sera ha fatto molto discutere. Il motivo? Gli utenti dei social non solo hanno (erroneamente) creduto che sotto la gonna non portasse gli slip ma lo hanno definito anche eccessivamente audace per una mamma come lei. Chiara Ferragni sta passando le vacanze a Ibiza con il fidanzato Fedez e il figlio Leone e ha più volte sfoggiato dei look davvero audaci. Quest'estate la blogger ha infatti praticamente detto addio al reggiseno, puntando tutto su top scollatissimi e camicie tenute sbottonate che lasciano intravedere l'assenza di biancheria intima, ma ieri sera è riuscita davvero a dare il meglio di sé. Ha infatti scelto un top crop nero con lo scollo a barca portato senza lingerie del brand Are You Am I e una minigonna aderente in latex con delle stringhe sui fianchi di Danielle Guizio che lasciava pochissimo spazio all'immaginazione, visto che sembrava essere stata indossata senza slip. Per completare il tutto ha tenuto i capelli ondulati e ha colorato le labbra con un rossetto rosso porpora. Gli utenti del web l'hanno subito sommersa di critiche ma la futura sposa influencer ha trovato un modo perfetto per mettere a tacere le polemiche. Chiara Ferragni è finita nuovamente al centro delle polemiche a causa di uno dei suoi look audaci. Per passare la serata in un noto locale di Ibiza in compagnia di Fedez ha infatti indossato un minigonna nera in latex con delle stringhe sui fianchi che rivelava chiaramente dei lembi di pelle. Gli utenti del web hanno subito cominciato a sommergerla di critiche, insinuando che quel dettaglio fosse troppo sexy per una mamma e per una donna vicinissima alle nozze, visto che si sposerà il prossimo primo settembre a Noto. "Non sono cose di una madre, cioè esci anche senza mutande", "Ma il tuo fidanzato ti concede davvero di uscire così?", "Copriti per favore, una mamma non si veste così", sono solo alcuni dei commenti che si leggono sotto lo scatto. Non è la prima volta che la blogger dà vita a polemiche simili, già in passato era finita nel mirino degli haters per una foto in cui sfoggiava un abito nude, definito troppo eccessivo per una donna con un figlio, come se partorire significasse dire addio alla propria femminilità. | Chiara Ferragni è finita nuovamente al centro delle polemiche a causa di uno dei suoi look audaci, definito poco consono al suo ruolo di mamma. Ha sfoggiato una gonna in latex con le stringhe sui fianchi, facendo insinuare agli utenti dei social che non indossasse gli slip. La blogger, però, ha trovato il modo per mettere a tacere le polemiche. |
La vita di Cindy Kimberly è cambiata all'improvviso il 7 dicembre scorso, quando Justin Bieber è rimasto affascinato dalla sua bellezza. Il cantante ha pubblicato una foto che ritraeva la diciassettenne, chiedendo ai suoi fan di aiutarlo a svelare l'identità della ragazza. Poche ore dopo, il nome di Cindy Kimberly è rimbalzato da un angolo all'altro della rete. Risultato? La sua vita è completamente cambiata. Intervistata dal Daily Mail, ha ammesso candidamente "sto vivendo una fiaba". Prima che Justin Bieber la rendesse una sorta di celebrità, guadagnava 2,90 sterline all'ora come babysitter. In questi giorni, invece, ha ricevuto un'importante proposta lavorativa. A febbraio, infatti, sfilerà alla Madrid Fashion Week. Al momento, però, non ha potuto svelare il marchio che ha reclamato la sua immagine. Cindy, poi, ha commentato l'interesse che Justin Bieber ha mostrato nei suoi confronti: "Quando ho visto che Justin stava chiedendo notizie di me, mi sono commossa perché sono stata sua fan per più di sei anni". Quindi ha aggiunto: "Sembra una fiaba. La mia vita è cambiata in positivo da quando Justin è apparso nella mia vita. All'inizio mi sentivo completamente sopraffatta e non sapevo come gestire tutto. Adesso, però, ci sto facendo l'abitudine". Cindy, però, non ha intenzione di montarsi la testa, nonostante ora possa contare su 668 mila fan. È intenzionata, infatti, a rimanere concentrata sugli studi: | Lo scorso dicembre, Justin Bieber si è imbattuto nella foto di una fanciulla misteriosa e ha “sguinzagliato” i fan per scoprire la sua identità. Così, ha cambiato la vita della diciassettenne Cindy Kimberly. La ragazza, che guadagnava 2,90 sterline all’ora come babysitter, oggi fa la modella. |
Il 24 settembre 1986, negli USA veniva distribuito “Il nome della rosa”, uno dei capolavori del maestro francese e premio Oscar Jean-Jacques Annaud. La pellicola è basata sull’omonimo romanzo best-seller di Umberto Eco, pubblicato nel 1980, e il successo fu fulminante clamoroso. Come il romanzo, il film ci riporta all’autunno del 1327, quando in una maestosa abbazia benedettina italiana, arriva il francescano Guglielmo di Baskerville (Sean Connery) con il novizio Adso da Melk (Christian Slater) per un concilio francescano. Guglielmo, però, viene inviato anche per indagare su misteriose morti di alcuni frati, ma il suo lavoro sarà ferocemente ostacolato. Il francescano dovrà trovare la soluzione all’enigma al più presto, prima dell’arrivo della Santa Inquisizione. Il lavoro di progettazione del film di Annaud è iniziato molti anni prima della sua uscita, addirittura, nel 1981. Per girarla, invece, sono bastati 4 intensi mesi, in giro per la Germania, l’Abruzzo, Cinecittà e la Puglia. Il cineasta francese raccolse subito il consenso del pubblico e della critica grazie alla sua versione cinematografica meno complessa e didascalica rispetto al romanzo di Eco. Per la sceneggiatura, Annaud scelse Andrew Birkin, Gérard Brach, Howard Franklin e Alain Godard e decise di rendere volutamente più “fluide” le tematiche e gli stessi dialoghi del libro, con l’approvazione anche di Eco, che visionò costantemente il suo lavoro. La ricostruzione storia e delle strutture come l’abbazia e la biblioteca rispecchia, in maniera certosina, quella del libro e anche le atmosfere gotiche, la suspense del thriller “alla Sherlock Holmes”, l’ironia e la satira anticlericale sono state, naturalmente, mantenute, ma Annaud smorza l’eccessiva serietà del romanzo. In più, il regista ha lavorato, con i nostri Dante Ferretti, la costumista Gabriella Pescucci e il direttore della fotografia Tonino Delli Colli per portare sul grande schermo elementi di grandissimo impatto visivo. | Il maestro francese Jean-Jacques Annaud, il 24 settembre 1986, portava nelle sale “Il nome della rosa”, capolavoro tratto dall’omonimo best seller di Umberto Eco, pubblicato nel 1980. Pubblico e critica furono conquistati subito grazie alla massima cura di ogni minimo dettaglio storico e scenografico e alla bravura dei due protagonisti principali, Sean Connery e Christian Slater. |
Giacobbe Fragomeni è il vincitore dell’Isola dei famosi 2016. Il pugile che aveva cominciato la sua avventura nel reality partendo dalla Playa Desnuda, è riuscito a imporsi sugli altri naufraghi e a trionfare. A convincere il pubblico è stato il carattere di Giacobbe, un uomo che si è tenuto lontano dalle liti e che ha cercato di fare il possibile perché rimanesse intatto lo spirito di squadra tra i naufraghi. Era, però, anche uno tra i concorrenti meno conosciuti di quest’edizione, cosa che non ha rappresentato un deterrente ai fini della vittoria, così come non lo fece lo scorso anno con le Donatella. Per la seconda volta è uno tra i concorrenti meno popolari a trionfare, e a dimostrare che ciò che serve per portare a casa la vittoria prescinde dalla notorietà di cui si gode al momento della partenza per l'Honduras. | È Giacobbe Fragomeni a vincere l’Isola dei famosi 2016. Il pugile ha vinto contro l’attore spagnolo, battendolo al televoto e riuscendo a eliminare Paola Caruso e Mercedesz Henger. |
Dopo il Grande Fratello Vip, Jeremias Rodriguez potrebbe presto tornare in tv. Le immagini provenienti dalle IG Stories del fratello di Belen e Cecilia lasciano intendere come l'ex gieffino si sia recato nei camerini di Uomini e Donne, da dove ha regalato un selfie che sta già facendo il giro del web. Si tratta di una semplice ospitata o Jeremias sarà il nuovo tronista? Basta dare un'occhiata alle Instagram Stores pubblicate da Jeremias nelle ultime ore per trovare gli indizi. In una foto lo vediamo a bordo di un treno, con destinazione Roma, in un'altra appare all'interno di un camerino. Gli studi Elios, dove avvengono le registrazioni di Uomini e Donne e degli altri programmi di Maria De Filippi, hanno infatti sede nella Capitale e a un occhio attento e conoscitore del mondo defilippiani non sfugge come quei camerini siano proprio quelli dei suddetti studi (vedi il fotoconfronto, qui sotto, con un'immagine della ex corteggiatrice Megghi Galo). Jeremias è stato spesso corteggiato dalla produzione di UeD per sbarcare in trasmissione come tronista. Fino a questo momento, ha sempre rifiutato, perché già sentimentalmente impegnato. Ora, però, Rodriguez è single dopo la storia con Sara Battisti si è chiusa, pare definitivamente. E le voci di un flirt con Aida Yespica dopo il Gf Vip sono state recentemente smentite da entrambi. | Colpo di scena: l’ex gieffino fratello di Belen e Cecilia appare negli studi di UeD. Semplice ospitata o sarà il prossimo tronista? Jeremias ha rivelato inoltre di aver rifiutato una proposta per sbarcare sull’Isola dei Famosi. |
Una puntata lunga e tortuosa quella che attende i fan del trono misto di Uomini e Donne, almeno secondo le anticipazioni del sito Vicolodellenews. Tutto comincia con un bel tutte-contro-Luana: le corteggiatrici di entrambi i tronisti se la prendono con lei. Motivo? Piace troppo a Samuele 2 e comincia ad interessare anche a Samuele 1. E questo scatena l'ira delle concorrenti che per difendersi decidono di unire il branco e di attaccare la ragazza. Maria de Filippi mostra un filmato in cui, dopo una discussione con le altre ragazze, Luana se la prende con Samuele 2 per non averla difesa in puntata, arrivando addirittura a cercare di mettergli le mani addosso. In studio prosegue il processo a Luana, la quale viene anche accusata di essere un travestito. Maria, disperata (e annoiata?) cerca di smorzare la tensione chiedendo a Samuele Mecucci di ballare con una ragazza. Samuele sceglie la bella Monica per un ballo latino americano che finalmente distrae tutti e permette alla puntata di prendere un'altra piega. Luana è però ancora protagonista, perché viene mandata in onda la sua esterna con Samuele Nardi. L'esterna riflette perfettamente lo spirito sensuale e provocatore della ragazza, che dopo aver bendato Samuele 1 pensa bene di fargli assaggiare un pò di torta e della sana Nutella… Ma dato che Samuele 1 è ben diverso dal suo simpatico compare, le cose non degenerano e anzi, i due cominciano a parlare un pò. Lui nota la dolcezza della corteggiatrice ma anche il suo forte interesse per Samuele 2, lei gli racconta della morte della madre (avvenuta due anni fa) e del fatto che, di carattere, le assomiglia molto. Per questo tende ad arrabbiarsi subito se durante una discussione viene tirata in ballo, volutamente o per caso. In studio Samuele viene attaccato dal pubblico: dice di essere in cerca di una donna semplice e poi decide di portare in esterna ragazze sempre più appariscenti? | Le corteggiatrici di Samuele Nardi e Samuele Mecucci se la prendono con la sensuale Luana. Lei incassa ed esce con entrambi i tronisti. |
Il primo minuto è quello che conta, il racconto epico dello Scontro tra umanità e ira degli dei fa ben sperare in un film che già aveva il sentore di battaglia testosteronica con poco contenuto. La voce narrante spiega le origini dei rapporti fra Titani e figli (Zeus, Poseidone e Ade) e la creazione del Kraken mostro marino del mito nordico preso in prestito per sconfiggere gli scomodi genitori ed ereditare il governo del mondo. Perseo (Sam Worthington) tratto in salvo dalle acque, cresce in una famiglia adottiva di pescatori, fino al giorno in cui i soldati di Argo scatenano la loro furia contro la statua di Zeus (Liam Neeson). Per punire l'ingratitudine umana il reggente dell'Olimpo scatena il potere infernale di Ade (Ralph Fiennes) che senza troppi scrupoli travolge anche la famiglia di Perseo uccidendo tutti.Scampato alla mattanza il giovane viene portato al castello di Argo, dove scopre di essere figlio di Zeus e di una mortale, scortato dalla sacerdotessa Io (Gemma Arterton) avrà l'incarico di sconfiggere il Kraken che Ade ha intenzione di usare per distruggere la città. La scusa è riabilitare il nome degli dei, ma in pratica Ade punta al trono dell'Olimpo, come se nessuno lo sospettasse. Tralasciando il totale scostamento dal film del 1981, sebbene il soggetto in partenza fosse lo stesso, e dal mito greco classico quello che si trova in Scontro tra Titani c'è il kolossal e un po' tutto il cinema moderno: un po' di fantasy stile Signore degli Anelli, un po' di azione alla 300 di Snyder, un po' del recente Percy Jackson e il ladro di fulmini che ha dalla sua il fatto di aver puntato sulla componente infantile, elemento che salva e giustifica l'esistenza della pellicola. Worthington post Avatar e accusato il colpo della Bigelow agli Oscar continua a sentirsi quasi un dio senza troppa convinzione, esigenze di copione, la povera Arterton regge discretamente un personaggio inserito per creare atmosfera romantica, ma totalmente fuori contesto. Ralph Fiennes nel ruolo dello psicopatico infernale stile Red Dragon garantisce un certo successo,purtroppo lo Zeus di Liam Neeson sarebbe stato più credibile senza armatura luccicante da Cavaliere dello Zodiaco. I clichè che ognuno si aspettava ci sono: Medusa ha sempre i capelli di serpente, Zeus ha sempre più donne che capelli in testa, Perseo risulta eroe indiscusso, le tre streghe invece purtroppo per i maschietti non sono affascinanti, ricordano il mostro del Labirinto del Fauno di Guillermo Del Toro, ma quello era un altro film. Non ho capito cosa c'entrassero i beduini del deserto con poteri di magia nera, ma forse qualcuno di voi saprà spiegarmelo. | Completamente stravolto il mito, Scontro tra Titani regge come film d’azione, ma tradisce cadute di stile evidenti. |
La pupa e il secchione 2010 aveva preannunciato delle coppie da urlo e davvero non ha deluso le aspettative dei telespettatori. L'ultima coppia formatasi nel corso della prima puntata è quella di Pasqualina Sanna e Luca Tassinari. Lo Zucca Quiz fatto appena è iniziata la trasmissione, come preludio a ciò che accadrà nelle prossime settimane, ha dimostrato che la seconda edizione ha atteso 4 anni per ricercare attentamente i concorrenti all'altezza della situazione e dobbiamo dire che gli autori ci sono riusciti sul serio. Il secchione Luca Tassinari, ad esempio, ha 25 anni ed è nato in provincia di Udine, precisamente a Venzone. Vanta nel suo curriculum da studente modello, laureatosi in Matematica alla Normale di Pisa, proprio il titolo di "campione di matematica" per tre anni di seguito al liceo. Pasqualina Sanna invece ha pensato a tutt'altro: 19enne napoletana, sembra essere stata orientata sempre verso concorsi di bellezza e la bella vita nei locali. Ha vinto il concorso "Miss lavorare nello spettacolo 2008" e proprio in questa occasione dichiarò: "Sono semplice, umile ma molto furba, da tipica napoletana. Però sono anche lunatica, testarda, orgogliosa, arrogante e curiosa". Pasqualina è già fidanzata e si dichiara molto innamorata del suo uomo perchè "Lui è il mio uomo ideale, mi fa ridere, divertire, mi fa sentire al centro dell'attenzione e mi vizia con la cioccolata e non solo…". Chissà cosa avrà pensato il fidanzato nel vederla insieme a milioni di telespettatori intenta nelle sue pratiche hot. | Pasqualina Sanna e Luca Tassinari sono una delle coppie de La pupa e il secchione 2010: conosciamoli meglio. |
Al ‘Grande Fratello Vip‘, Giulia De Lellis si è sfogata con Cecilia Rodriguez e Ivana Mrazova. L'ex corteggiatrice di ‘Uomini e Donne' teme che la distanza forzata da Andrea Damante possa portare quest'ultimo a tradirla. Ci ha pensato Raffaello Tonon a rassicurarla: "Se è una persona seria non ragiona con l'uccello ma ragione col cervello". Mentre cucinava, Giulia De Lellis ha dato sfogo alla sua gelosia e al timore che Andrea Damante possa mancarle di rispetto: "Le ragazze non vedevano l'ora che io fossi rinchiusa qua dentro. Non è un discorso di fiducia, è una questione di bisogno, di egoismo, di fisico. Una che sta lì e gli si mette davanti una sera, due sere, tre sere. Dopo 85 giorni che non ti vede, dopo 85 giorni che fa l'angelo Gabriele, si ubriaca…quello è un ragazzo". L'ex corteggiatrice di ‘Uomini e Donne' ha chiarito che non sarebbe mai in grado di passare sopra a un tradimento: "Se lo fa, per me è ‘ciao'. Capisco che se dovesse succedere una cosa del genere non lo perdonerei mai, non lo guarderei più in faccia però, per assurdo, capirei. Io sono stata fuori mentre lui era qui, 42 giorni. Se avessi voluto ne avrei avute tante di possibilità perché non puoi evitare delle situazioni. Io sono una ragazza…che ne so lui come potrebbe reagire? Questo è un ragazzo giovane, bello come il sole, che lavora di notte e incontra tante ragazze che se ne fregano che lui sia fidanzato". | Giulia De Lellis è preoccupata. Teme che durante la sua permanenza nella casa del ‘Grande Fratello Vip’, il fidanzato Andrea Damante possa tradirla. Raffaello Tonon ha provato a rassicurarla. |
Benjamin Philip Masters, un bambino di dieci mesi di Worthing (Inghilterra), è morto tragicamente lo scorso aprile dopo aver avuto un incidente durante una gita in un parco con la sua famiglia. Famiglia che dopo il triste avvenimento ha deciso di donare gli organi del loro figlioletto per aiutare altri bambini. Il piccolo Benjamin, come si legge sui media britannici, è morto soffocato da un pezzetto di mela. La tragedia è avvenuta il 18 aprile scorso: il piccolo si trovava col fratello Dominic e la mamma Lucy nel parco quando ha iniziato a non respirare a causa del pezzetto di frutta. Subito la mamma è intervenuta e ha fatto il possibile per salvare il figlio sfruttando anche le conoscenze acquisite grazie al suo lavoro da hostess. Il bambino è stato poi portato in ambulanza in ospedale dove però, nonostante gli sforzi dei medici, non è stato possibile strapparlo alla morte. Benjamin si è spento il 24 aprile, sei giorni dopo il dramma al parco. | Il piccolo Benjamin Philip Masters, un bimbo inglese di appena dieci mesi, ha smesso di respirare a causa di un pezzetto di mela mentre si trovava in un parco insieme alla sua mamma e al fratello. Nonostante gli sforzi dei medici è morto 6 giorni dopo. I genitori hanno deciso di donare i suoi organi. |
Gli acquisti compiuti dopo il matrimonio dai coniugi nel regime della comunione legale L'art. 177 cc stabilisce che sono oggetto della comunione legale dei coniugi e, quindi, sono compresi nella comunione legale, gli acquisti compiuti dopo il matrimonio, da entrambi i coniugi o separatamente. Per cui per ricomprendere un determinato bene nel regime della comunione legale dei coniugi sono necessari alcuni presupposti: Sono esclusi dalla comunione legale i beni indicati dal legislatore come beni personali nell'art. 179 cc. Il legislatore individua una serie di beni che sono considerati personali e, quindi, esclusi dalla comunione, (anche se l'acquisto è avvenuto dopo il matrimonio), in particolare, non costituiscono oggetto della comunione e sono beni personali del coniuge che li ha acquistati: a) i beni di cui, prima del matrimonio, il coniuge era già proprietario b) i beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione o successione, c) i beni di uso strettamente personale di ciascun coniuge ed i loro accessori; d) i beni che servono all'esercizio della professione; e) i beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno nonché la pensione attinente alla perdita parziale o totale della capacità lavorativa; f) i beni acquisiti con il prezzo del trasferimento dei beni personali sopraelencati o col loro scambio, purché ciò sia espressamente dichiarato all'atto dell'acquisto. Aggiunge il legislatore che in relazione ai beni immobili o mobili registrati indicati nelle lettere c) d) f) dell'art. 179 sono considerati personali se l'acquisto è effettuato dopo il matrimonio e tale esclusione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge. Occorre individuare gli elementi essenziali per accertare se un determinato bene rientra nella categoria dei beni personali (o meno), di conseguenza, occorre individuare le prove (e, di fatto, i requisititi) necessari per individuare un bene come personale. Naturalmente la controversia relativa all'esistenza (o meno) di un bene personale sorge al momento della separazione dei coniugi oppure in presenza di creditore del singolo coniuge e/o di entrambi i coniugi. | Cassazione 12.3.2019 n. 7027 Nella comunione legale dei coniugi, per escludere l’acquisto di un bene dalla comunione ex art. 179 comma 2 cc., occorre il riconoscimento dei coniugi della natura personale del bene e la sussistenza di una delle cause di esclusione indicate dall’art. 179 comma 1 lett. c) d) f) cc; l’eventuale inesistenza di tali presupposti può essere fatta valere con una successiva azione di accertamento negativo. |
Il settimanale “Diva e Donna” pubblica le foto che testimoniano il ritorno di fiamma tra Luca Argentero e Myriam Catania. I due sono stati fotografati all’interno di un cinema deserto mentre, come una coppia qualunque, guardavano sul maxi schermo il film “Revenant” con Leonardo Di Caprio. Colpo di scena nella soap opera che è diventata il loro matrimonio. I due, che ufficiosamente sarebbero stati lontani per la prima volta dopo anni di matrimonio, tornano a farsi vedere insieme. Il paparazzo che è riuscito a fotografarli ha immortalato perfino un bacio tra loro, chiaro segnale del fatto che la pace è ormai avvenuta. Le tenerezze non si fermano al bacio. Myriam e Luca sono stati vicini per tutta la durata del film, tra abbracci, sorrisi complici e perfino qualche sbadiglio. | Archiviato il flirt con Cristina Marino, Luca Argentero torna dalla moglie Myriam Catania. I due sono stati beccati a baciarsi in un cinema deserto. |
Quando si parla di monitor per PC e Mac, è chiaro che si parla di un mondo pieno di alternative per tutte le necessità e per tutte le tasche. Ma, nonostante l'ampia scelta che ormai propone il mercato, è difficile trovare un modello in particolare che sia versatile al punto giusto da essere adatto alla riproduzione di film, video, giochi e, soprattuto, a tipologie di lavoro piuttosto esigenti in termini di dimensioni e qualità dell'immagine. E, manco a farlo a posta, sono queste le caratteristiche a favore del monitor LG UltraWide 38WK95C: un monitor curvo, di ultima generazione con 37.5 pollici di diagonale e un rapporto di 21:9 e una risoluzione di 3840 x 1600 pixel, ideali per chi ha necessità di un ambiente di lavoro ampio, accogliente e soprattutto molto spazioso. Certo, ha un prezzo piuttosto importante, parliamo di 1499 euro in Italia, ma su Amazon è possibile acquistarlo con sconti anche piuttosto importanti. Sul retro dell'LG UltraWide 38WK95C troviamo diverse tipologie di connessioni, sono presenti due porte HDMI 2.0, una DisplayPort 1.2, due porte USB-A 3.0 e una porta USB-C in grado di fornire un'alimentazione massima di 60 watt: connettendo un portatile di ultima generazione proprio a questa porta, sarà possibile anche ricaricarlo, il tutto con un unico cavo. Sono presenti anche due speaker da 10 watt, che integrano un modulo bluetooth e grazie all'ottimo OSD è possibile controllare tutte le funzioni del monitor utilizzando un piccolo tasto posizionato nella parte inferiore del display, con il quale si potranno anche visualizzare più sorgenti contemporaneamente con lo Split-Screen, il PiP e il PdP. Grazie alla risoluzione di 1600p, e il conseguente formato UltraWide di 21:9, sostanzialmente il monitor LG UltraWide 38WK95C riesce a garantire un campo visivo paragonabile a quello di due monitor da 27 pollici affiancati, senza le cornici laterali e con molto meno ingombro sulla scrivania. Il pannello utilizzato nell'LG UltraWide 38WK95C è un IPS compatibile con HDR 10 e AMD FreeSync fino a 75 Hz, è un ottimo pannello in grado di ricoprire il profilo sRGB quasi al 100% (99.6 %, nello specifico) che però pecca in due particolari piuttosto importanti: la densità di pixel per pollice e la luminosità. Affiancando il monitor di LG ad un iMac 5K, la differenza di ppi è palese: sul monitor UltraWide i pixel sono molto più visibili. Anche la luminosità è piuttosto limitata: l'azienda dichiara che la luminosità massima dovrebbe essere intorno ai 300 nits, ma in effetti dai nostri test i risultati sono stati molto diversi, raggiungendo un massimo di 280 nits in media. Ed è una luminosità non sufficiente soprattutto per quanto riguarda la modalità HDR10: è inferiore ai requisiti minimi dello standard e il più delle volte l'effetto che si ottiene è piuttosto estremo, soprattutto in termini di contrasto e saturazione, dove mi è parso fin troppo carico. Ma, a parte questi particolari, il monitor LG UltraWide 38WK95C è sicuramente uno dei miei modelli preferiti. Utilizzarlo tutti i giorni con applicazioni di montaggio video come Adobe Premiere, ma anche con strumenti di office è una gioia. E il motivo è senza ombra di dubbio il grande spazio di lavoro a disposizione, che può anche essere gestito da un'applicazione sviluppata proprio da LG, che dividerà automaticamente il monitor in tre sotto-spazi verticali, nei quali andranno inserite e ridimensionate automaticamente le finestre dell'applicazione. Una nota molto positiva sul monitor sono anche gli altoparlanti integrati. Sono sempre stato molto scettico sulla qualità degli speakers integrati nei monitor, ma devo ammettere che il suono riprodotto dai due altoparlanti di 10 watt è pulito, alto e mai gracchiante. L'unica scomodità che ho riscontrato utilizzando l'LG UltraWide 38WK95C con il Mac, è che la gestione del volume non avviene tramite macOS, ma può essere effettuata solo utilizzando il tasto posto in basso al monitor. Prima di chiudere un piccolo appunto sulle dimensioni del monitor e sulla base d'appoggio. L'LG UltraWide 38WK95C è grande 897.2 x 234.9 x 496.3 mm con la base, mentre senza ha un ingombro di 897.2 x 91.5 x 394.0 mm. In soldoni, è necessario un piano d'appoggio piuttosto ampio se lo si vuole utilizzare appoggiandolo, ad esempio sulla scrivania. La base ArcLine, inoltre, permette di regolare il monitor in altezza di 10 cm e lo fa inclinare da -5° a 15°. Per quel che mi riguarda il monitor LG UltraWide 38WK95C era quello che mancava alla mia produttività. È un dispositivo estremamente comodo, con una riproduzione dei colori molto fedele che, in alcuni casi, potrebbe essere un aggiornamento hardware più importante di nuova ram o di un nuovo processore. Il suo particolare rapporto e l'alta risoluzione lo rendono il compagno perfetto per tutte le tipologie di utilizzo ma, purtroppo data la luminosità media piuttosto bassa, avrei preferito che l'azienda non avesse proprio parlato di compatibilità con HDR10, perché i risultati ottenuti con questa modalità di visualizzazione sono piuttosto deludenti. | Il monitor curvo UltraWide di LG ha una diagonale di 38 pollici ed è caratterizzato da un particolare rapporto 21:9, che permetterà di avere lo stesso spazio di lavoro che si otterrebbe affiancando due monitor da 27 pollici. Ma il prezzo non è per tutte le tasche e nonostante supporti l’HDR10, la luminosità massima è inferiore allo standard. |
Stephen Hawking ha annunciato che andrà nello spazio con il Virgin Group di Richard Branson. La conferma è arrivata in occasione di un'intervista per la trasmissione tv “Good Morning Britain” in cui il cosmologo e fisico britannico ha dichiarato “Posso dirti cosa mi renderà felice, viaggiare nello spazio. Pensavo che nessuno me l'avrebbe mai chiesto, ma Richard Branson mi ha offerto un posto sulla Virgin Galactic e ho detto immediatamente Sì”. LaVirgin Galactic è una compagnia creata sempre da Richard Branson che ha l'obiettivo di realizzare voli spaziali commerciali: insomma, un giorno potremmo prendere un volo non più per Londra, ma per fare un giro intorno alla Terra. L'astronave che verrà utilizzata si chiama SpaceShipTwo. Per ora sappiamo che Hawking ha completato un volo a gravità zero per prepararsi per lo spazio, che è la sua ambizione finale. La proposta del viaggio spaziale era arrivata nel 2015 quando, in una nota ufficiale, Branson dichiarava: “Il professor Stephen Hawking è una delle persone che più ammiro al mondo, un genio indiscusso che ha aperto i nostri occhi alle meraviglie dell'universo. È l'unica persona a cui ho dato un biglietto gratis con la Virgin Galactic e lui ha firmato per volare come futuro astronauta con noi, se la salute glielo permette”. | Stephen Hawking si prepara a viaggiare nello spazio a bordo dell’astronave della Virgin Galactic di Richard Branson. |
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) {
document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-2");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none';
}
"Il nome del Pdl non è nel cuore della gente" ha tristemente ammesso il prode Silvio Berlusconi mentre parlava con alcuni parlamentari a Montecitorio, così come riporta Repubblica.it. E allora? Che fare? Bisognerebbe trovare un nuovo nome per il partito, un nome d'impatto che mescoli il rigore al sorriso, il patriottismo alla passione per la politica, la trasparenza alla voglia di fare, insomma un nuovo nome per entrare (o tornare) nel cuore degli italiani. "Si accettano dei suggerimenti, faremo fare dei sondaggi" ha detto Berlusconi, sorridendo e ammiccando ai suoi parlamentari. Anche perché un suggerimento c'è già. "Mi dicono che il nome che avrebbe maggiore successo è Forza Gnocca" ha confidato ai suoi. Ovviamente quella del Cavaliere è una battuta, una delle sue solite battute.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) {
document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-3");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none';
}
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 768) {
document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-3");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none';
}
Ma ragionando per assurdo, l'idea sicuramente non è da tralasciare. Certo al riguardo potrebbero essere fatti dei rigorosi sondaggi, ma l'elettorato sicuramente potrà esserne entusiasta, specie quello femminile. E come inno… Beh, si può tranquillamente rispolverare quello di Forza Italia, ricordandosi ovviamente di sostituire la parola "Italia" con "gnocca": "E Forza gnocca, per essere liberi. E Forza gnocca, per fare e per crescere. E Forza gnocca, c'è il grande orgoglio in noi di appartenere a te, ad una gente che rinasce con noi". Mica male? Per l'inno, quindi, tutto risolto. Magari quando sarà cantato le Ministre potranno anche sculettare in bikini. Forza Gnocca. Chi non avrà il coraggio di votare per questo partito? Chi non ha la gnocca nel cuore?
Leggi anche
Forza Nuova, Draghi pensa allo scioglimento: perché il governo può farlo con un decreto
Ma il partito della gnocca dovrà anche fare i conti con degli avversari tutt'altro che morbidi. Che mi dite del temibile Cetto La Qualunque e il suo Partito Du Pilu? Ah, scusate quello era un film. Quello.
Continua a leggere su Fanpage.it
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-6");
});
});
Politica italiana
4.594
CONDIVISIONI
commenta
condividi
chiudi
"Il nome del Pdl non è nel cuore della gente" ha tristemente ammesso il prode Silvio Berlusconi mentre parlava con alcuni parlamentari a Montecitorio, così come riporta Repubblica.it. E allora? Che fare? Bisognerebbe trovare un nuovo nome per il partito, un nome d'impatto che mescoli il rigore al sorriso, il patriottismo alla passione per la politica, la trasparenza alla voglia di fare, insomma un nuovo nome per entrare (o tornare) nel cuore degli italiani. "Si accettano dei suggerimenti, faremo fare dei sondaggi" ha detto Berlusconi, sorridendo e ammiccando ai suoi parlamentari. Anche perché un suggerimento c'è già. "Mi dicono che il nome che avrebbe maggiore successo è Forza Gnocca" ha confidato ai suoi. Ovviamente quella del Cavaliere è una battuta, una delle sue solite battute. Ma ragionando per assurdo, l'idea sicuramente non è da tralasciare. Certo al riguardo potrebbero essere fatti dei rigorosi sondaggi, ma l'elettorato sicuramente potrà esserne entusiasta, specie quello femminile. E come inno… Beh, si può tranquillamente rispolverare quello di Forza Italia, ricordandosi ovviamente di sostituire la parola "Italia" con "gnocca": "E Forza gnocca, per essere liberi. E Forza gnocca, per fare e per crescere. E Forza gnocca, c'è il grande orgoglio in noi di appartenere a te, ad una gente che rinasce con noi". Mica male? Per l'inno, quindi, tutto risolto. Magari quando sarà cantato le Ministre potranno anche sculettare in bikini. Forza Gnocca. Chi non avrà il coraggio di votare per questo partito? Chi non ha la gnocca nel cuore? | Il Presidente del Consiglio scherza sul nuovo nome da dare al partito. Ma chi l’ha detto che Forza gnocca è una cattiva idea? |
Spesso e volentieri si commette l'errore di considerare gli sportivi come degli automi. Delle "macchine" che pensano solo all'attività fisica e agonistica, che viene prima di tutto e tutto. In realtà ogni atleta ha anche una vita privata che incide in maniera decisiva anche sulle sue performance in campo. Ne sa qualcosa anche Lorenzo Musetti, talento emergente del tennis italiano che non sta vivendo un momento particolarmente brillante. Il classe 2002 carrarino, 58° giocatore al mondo ha parlato del suo periodo di crisi, sottolineando quelli che ha definito come "i problemi della vita esterna". Contro il numero 61 Atp Coria, sul cemento di Winston-Salem, Lorenzo Musetti ha incassato la sesta sconfitta consecutiva. L'ultima vittoria risale addirittura ad inizio giugno nel derby contro Cecchinato, in quel Roland Garros chiusosi con la super prestazione contro Djokovic, in cui si era arreso solo al quinto set. Da allora qualcosa si è spento e Musetti è apparso irriconoscibile. Ai microfoni di Ubitennis, il tennista italiano ha dichiarato: "Negli ultimi due mesi è stato un brutto periodo della mia vita in generale. Non riesco a trovare delle certezze anche fuori dal campo e questo me lo porto sia in allenamento che in partita". L'arrivo a Wimbledon senza partite sull'erba a causa della maturità, le sconfitte (compresa quella alle Olimpiadi), la squalifica al torneo di Toronto e la sensazione di aver toccato il fondo per un Musetti che prova a guardare avanti: "Un periodo veramente brutto per me in tutti i sensi e quindi niente… peggio di così non può andare. Speriamo solo che finisca e possa di nuovo splendere il sole; è difficile però vabbè, tutti i giocatori l’hanno avuto. Ora sta capitando a me, speriamo di ripartire bene già dalla prossima settimana. Dal Roland Garros a ora ho giocato cinque partite, con questa forse sei. Una brutta striscia negativa. Non sono stato io a voler giocare poco; mi sono dovuto adattare a certe condizioni che erano al di sopra di me". | Contro Coria a Winston-Salem sesta sconfitta consecutiva per Lorenzo Musetti, il giovane talento del tennis italiano protagonista di un momento difficile. Il classe 2002 non vince una partita nel circuito da giugno, e ha dichiarato di vivere una situazione tutt’altro che semplice a causa di problemi “della vita esterna”. |
La conferma è arrivata dalla sua voce e la notizia che girava nei giorni scorsi ormai è sicura: Emanuele Filiberto andrà sull'Isola dei Famosi. Il principe di casa Savoia è pronta ad affrontare la dura vita da naufrago, ma di sicuro non è la voglia di rischiare e di affrontare nuove sfide che gli manca. Dopo aver vinto il reality danzante Ballando con le stelle e aver cantato sul palco del Festival di Sanremo con Pupo, Emanuele Filiberto tenta di portarsi a casa il montepremi finale dell'Isola dei Famosi 2011! Per il rampollo di casa Savoia l'impresa è ardua e la concorrenza è agguerrita, inoltre mai come quest'anno sull'Isola dei litigiosi i battibecchi sono all'ordine del giorno, riuscirà Emanuele anche in Honduras a mantenere la sua calma regale? Intanto ospite a Verissimo confessa a Silvia Toffanin un curioso aneddoto: "Sto pensando di presentarmi nudo, coperto solo dalla cover del mio libro, così mi faccio pubblicità". Vero che il topless della Ventura ha fatto bene agli ascolti ma il principe nudo in Honduras farà cambiare canale a molti telespettatori e proprio ora che il reality sta cominciando a fare ascolti si spera che i dirigenti Rai impediscano questa follia principesca! | Emanuele Filiberto nel programma Verissimo di Silvia Toffanin confessa di volersi presentare nudo sull’Isola dei Famosi 8, sarà vero o è solo un pesce d’aprile? |
Partito il Festival di Cannes 2012 con una settimana di ritardo, giusto in tempo per celebrare l'ingresso all'Eliseo del nuovo Presidente François Hollande e buttarsi così alle spalle queste elezioni presidenziali che avrebbero di sicuro distratto l'attenzione pubblica dalla croisette più chiacchierata di Francia. Dal 16 al 27 maggio 2012 sarà un tripudio di star, bellissime pellicole, critiche accese e aspre polemiche. Come ogni anno, altrimenti che gusto c'è? A presiedere la giuria del Festival di Cannes quest'anno sarà Nanni Moretti, regista tutto italiano, amatissimo in Francia, soprattutto dopo il successo del 2001 riscosso con il film La stanza del figlio. Al suo fianco ci saranno nomi illustri del cinema e delle arti in generale, a partire dai registi Raoul Peck, Alexander Payne e Andrea Arnold dal famoso attore Ewan McGregor (che in molti ricorderanno nel film Moulin Rouge e Trinspotting), le attrici Emmanuelle Devos, Diane Krueger e Hiam Abbass, e lo stilista di fama internazionale Jean-Paul Gautier. | La giuria del Festival di Cannes quest’anno sarà presieduta dal maestro Nanni Moretti e per la categoria “Un Certaine Regard” dall’attore inglese Tim Roth. |
"La mia casa principale è letteralmente una casa da ~ $ 50k a Boca Chica / Starbase che affitto da SpaceX. È fantastico però. L'unica casa che possiedo è la casa degli eventi nella Bay Area. Se la vendessi, la casa vedrebbe meno utilità, a meno che non venga acquistata da una grande famiglia, cosa che potrebbe accadere un giorno.", con questotweet Elon Musk ha annunciato di avere la sua unica residenza in una casa prefabbricata da 50.000 dollari in affitto presso SpaceX. Si tratta di Boxabl, una casa modulare di 35 metri quadrati che entra in una scatola pieghevole per essere smontata e rimontata ovunque si voglia. Elon Musk è il terzo uomo più ricco del mondo con un patrimonio netto di 166 miliardi di dollari eppure vive in una piccola casa prefabbricata, grande quanto un monolocale, dal valore di 50.000 dollari. È noto che il famoso imprenditore, proprietario di Tesla e SpaceX, non vuole possedere alcun patrimonio immobiliare in modo da potersi concentrare su progetti più ambiziosi come rendere la Terra sostenibile (Tesla) e far viaggiare gli esseri umani su Marte (SpaceX). Di recente, infatti, il multimiliardario ha dichiarato di aver venduto tutte le sue ville in California, ad eccezione di una casa per eventi nella Bay Area. E ad inizio giugno, all'età di 50 anni, Elon Musk ha twittato di vivere in una piccola casa in affitto a Boca Chica, in Texas, vicino al sito di sviluppo e test di SpaceX. Le case prefabbricate di Boxabl comprendono un modulo di base grande quanto un monolocale, con una grande stanza che unisce la zona giorno e la zona notte, con una cucina completamente attrezzata e un bagno con vasca e doccia. Sembra che siano queste le caratteristiche della residenza di Elon Musk a Boca Chica. Il CEO di Boxabl aveva pubblicato a novembre 2020 un video su YouTube in cui annunciava che la società stava costruendo una "Casita" per un cliente "di alto profilo" e "top-secret" a Boca Chica. Ora apprendiamo che il cliente di cui si parlava è Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX. "Boxabl è una tecnologia di costruzione che realizza case in una fabbrica in grado di assemblarsi in cantiere per creare praticamente qualsiasi tipo di costruzione.", afferma il CEO di Boxable, "A differenza di altre costruzioni di fabbrica, le camere vengono spedite larghe 8'6 "e alte 13'6″ in tutto il mondo e, all'arrivo, disimballate fino a 20′ di larghezza con soffitti alti 9'6". Le stanze vengono spedite complete al 100% di cucine, bagni , servizi, corridoi, ripostigli e persino caminetti già installati". | Elon Musk, il terzo uomo più ricco del mondo, ha annunciato con un tweet di vivere in una casa prefabbricata da 50.000 dollari. Dopo aver venduta un portafoglio di lussuose ville californiane, il CEO di Tesla e SpaceX ha ha scelto di vivere in un alloggio economico in affitto a Boca Chica, in Texas, che misura quanto un monolocale. |
Diversi studi l’hanno ormai certificato: gli animali domestici, soprattutto cani e gatti, ci fanno sentire meglio. Il contatto con un micio, ad esempio, contribuisce alla produzione di endorfine, i cosiddetti “ormoni del benessere” e abbassa i livelli di cortisolo, ormone invece legato allo stress. Inoltre, aiuta a regolare la pressione sanguigna e, di conseguenza, può contribuire a ridurre le probabilità di sviluppo di malattie cardiovascolari. Ma i benefici – se vogliamo – sono anche indiretti: una passeggiata con il nostro cane ci permette di fare movimento ed esporci ai benefici raggi solari, indispensabili per la salute delle ossa. Il rapporto con gli amici pelosi è estremamente benefico sotto il profilo psicologico. Persone molto introverse – anche bambini timidi e solitari – sono spesso rassicurate dalla presenza di un animale domestico al loro fianco. Prendersi cura di lui ci dà una motivazione e ci fa sentire importanti e apprezzati, migliorando la nostra autostima. E progredire in questo senso significa essere più aperti ai rapporti umani, saper socializzare e dare il giusto valore all’amicizia… anche a quella tra esseri umani! Quando ci prendiamo cura di un cane o di un gatto ci poniamo in empatia con lui e desideriamo che viva in salute e sereno. Diventiamo dunque più comprensivi e premurosi, migliorando la nostra capacità di comunicare e di rispondere alle esigenze degli altri in modo positivo. La qualità della vita di chi vive con noi influenza la nostra, dunque regalare una coccola in più ai nostri amici pelosi significa fare del bene anche a noi stessi. È importante ricordare che i nostri amici hanno esigenze diverse dalle nostre e modi diversi di esprimere i propri bisogni. Ci sono momenti in cui possono andare incontro a qualche forma di stress. Può essere dovuto allo svezzamento o a una vaccinazione, ad esempio, oppure al particolare periodo dell’anno. In inverno possono essere le basse temperature, o la vita sedentaria dovuta alle passeggiate più brevi; nella bella stagione possono soffrire il caldo o lo stress del cambiamento dopo la partenza per le vacanze. Il disagio dei nostri pet può palesarsi con disordini a carico dell’intestino, un organo fondamentale per la loro – come la nostra – salute. I sintomi? Gli animali possono apparire affaticati, non avere appetito, le loro feci non essere ben formate o emettere sgradevoli puzzette. In questi casi un probiotico specifico come Purina® Pro Plan® FortiFlora® può essere d’aiuto. L’intestino è un organo che ospita microrganismi “buoni” e “cattivi”. Quando questo equilibrio è compromesso, i segnali possono essere inequivocabili. Purina® Pro Plan® FortiFlora® contiene un livello garantito di batteri di Enterococcus faecium SF68 che, grazie a un processo di microincapsulazione, arrivano vivi nel tratto gastrointestinale. Non attendiamo dunque: una bustina al giorno è ideale per gatti e cani di ogni età e peso corporeo, comoda da portare sempre con sé e facile da somministrare insieme alla pappa. | Scopriamo insieme tutti i modi per migliorare la nostra e la loro qualità della vita, a partire dalle giuste abitudini nel quotidiano. |
Preparatevi ad un'estate in Fase 2 all'insegna della natura e dei profumi floreali. Non si tratta di viaggi immersi nei boschi o di case in campagna ma dell'idea di un azienda vivaistica di Pistoia, la Giorgio Tesi Group leader in Europa nel settore, che ha proposto l'uso di piante e spalliere fiorite come "distanziatori verdi" in spiaggia e al ristorante per mantenere le misure di sicurezza anti Covid-19. "Giorgio Tesi Group propone una linea di piante realizzate appositamente in molte varietà e misure, per risolvere in modo naturale, colorato e ecosostenibile il distanziamento sociale nelle aree esterne", è questa la proposta dell'azienda vivaistica di Pistoia che ha realizzato distanziatori verdi come misure di sicurezza green anti Covid-19 da installare in bar, ristoranti, spiagge e in tutte le altre attività ricettive. Le piante e i fiori possono infatti dare vita a spalliere e divisori personalizzabili che possono variare in altezza, dimensione, forma e condizioni ambientali e adattarsi alle diverse esigenze. | Un’azienda vivaistica di Pistoia ha ideato un modo originale e sostenibile per garantire le misure di sicurezza in spiaggia e al ristorante usando fiori e piante. Si tratta di distanziatori verdi che possono variare in altezza, dimensione, forma e condizioni ambientali e adattarsi alle nuove esigenze di bar, ristoranti, spiagge e in tutte le altre attività ricettive. |
“Un’azienda privata può fare quello che vuole”. Sarebbe dunque questa la linea del ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi di fronte alla prospettiva di un lento ma graduale disimpegno di Fiat dagli investimenti in Italia. Cominciamo bene, verrebbe da dire considerando che si tratta di una delle prime dichiarazioni pubbliche della Guidi, che in queste prime settimane si è tenuta lontana dai riflettori e dai taccuini dei giornalisti. E probabilmente ha fatto più che bene, se il tenore dei suoi interventi è questo. Perché le considerazioni della Guidi suonano come un pugno nello stomaco e rappresentano una inutile e superflua difesa "anticipata" delle operazioni del management Fiat. | Per il ministro Guidi la Fiat è un’azienda privata e può fare ciò che vuole: un’assurdità, di chi evidentemente non conosce quanto ci è costata la “gloriosa storia” del marchio Fiat. |
Non è il classico “bellone” di Hollywood, ma in quanto a talento e carisma ha ben pochi rivali. Woody Harrelson, 55 anni il 23 luglio, ha girato, finora, ben 59 pellicole per il grande schermo, con i più grandi registi internazionali e 10 tra film e serie tv, anche se il grande pubblico lo conosce, soprattutto, per i ruoli in “Proposta indecente”, “Larry Flynt – Oltre lo scandalo” (che gli regalò la nomination agli Oscar e all’Orso d’Oro come Miglior attore protagonista) e per quelli nelle saghe di “Hunger Games” e “Now you see me – I maghi del crimine”. L’attore nasce in Texas e, dopo aver frequentato il college in Indiana, si trasferisce a New York e inizia a lavorare a teatro in “Biloxi Blues”, di Neil Simon. Subito dopo, passa a lavorare in televisione nella famosa serie tv di successo “Cin cin”. L’attore reciterà nella sitcom per ben 8 anni, dal 1985 al 1993, e riuscirà anche a vincere un Emmy come Miglior attore non protagonista. L’esordio al cinema, invece, avviene nel 1986 con la commedia di Michael Ritchie “Una bionda per i Wildcats”, con Goldie Hawn, seguita da “Pazzi a Beverly Hills”(1991), di Mick Jackson e “Doc Hollywood – Dottore in carriera”(1991), diretto da Michael Caton-Jones, con Michael J. Fox. Nel 1992, invece, è il protagonista della commedia cult “Chi non salta bianco è”, di Ron Shelton, con Wesley Snipes. Il grande salto avviene con “Proposta indecente”(1993), il controverso film di Adrian Lyne. Nella pellicola, Harrelson è David, marito di Diana/Demi Moore, al quale il miliardario John Cage/Robert Redford offre un milione di dollari in cambio di una notte con l’amata moglie. Nonostante il successo enorme della pellicola, ad Harrelson viene assegnato un Razzie Award come Peggiore attore non protagonista. Naturalmente, ciò non scalfisce minimamente l’attore che, nel 1994, gira “Assassini nati – Natural Born Killer”, diretto dal grande Oliver Stone, con Robert Downey Jr., Tommy Lee Jones e Juliette Lewis. Michael Cimino lo vuole come protagonista del drammatico “Verso il sole”, del 1996. Nello stesso anno, Harrelson è il re del porno e fondatore della rivista “Hustler”, Larry Flynt, nel bellissimo “Larry Flynt – Oltre lo scandalo”, diretto da Miloš Forman. La pellicola gli regala la nomination ai Golden Globe e agli Oscar come Miglior attore protagonista, lanciandolo, definitivamente, nella Hollywood che conta. Altre pellicole interessanti, dello stesso periodo, sono: “Benvenuti a Sarajevo”(1997) di Michael Winterbottom; “Sesso & potere”(1997) diretto da Barry Levinson; “La sottile linea rossa”(1998) di Terrence Malick e “EdTV”(1999), di Ron Howard. Nel 2000, invece, è comparso in 7 episodi della famosa serie “Will & Grace”. I primi anni Duemila sono all’insegna della commedia. Harrelson gira, infatti, “BancoPaz”(2002) di Gavin Grazer; “Terapia d’urto”(2003) diretto da Peter Segal; “Lei mi odia”(2004) di Spike Lee e “After the Sunset”(2004) per la regia di Brett Ratner. Harrelson è anche il protagonista dell’ultimo film da regista di Robert Altman, “Radio America”, del 2006 e, nello stesso anno, lavora anche col talentuoso Richard Linklater nel film “A Scanner Darkly – Un oscuro scrutare”. Nel 2008, invece, è alla corte dei Coen e appare nella stupenda pellicola “Non è un paese per vecchi”, nel ruolo del killer Anton Chigurh, accanto ad un grande Javier Bardem. Sempre nel 2008, lavora con Jennifer Aniston nella commedia sentimentale “Management – Un amore in fuga”, di Stephen Belber e nel drammatico “Sette anime”, diretto dal nostro Gabriele Muccino, che lo vuole per il ruolo del non vedente Ezra Turner, confermando la sua eccezionale versatilità e bravura. Nel 2009 lavora con Roland Emmerich nel disaster movie “2012” mentre, proprio nel 2012, gira il primo capitolo della saga di “Hunger Games”, di Gary Ross, nel ruolo di Haymitch Abernathy, il mentore del Distretto 12, cinico e presuntuoso, che all’inizio darà del filo da torcere a Katniss/Jennifer Lawrence, ma poi diventeranno amici e l'aiuterà negli Hunger Games. L’attore ricoprirà lo stesso ruolo in tutti i 4 film della saga, fino all’ultimo, “Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2”, del 2015, ma nel frattempo gira anche la commedia “7 psicopatici”(2012) di Martin McDonagh e prende parte a “Now You See Me – I maghi del crimine”(2013), di Louis Leterrier e anche al sequel “Now You See Me 2”(2016), diretto da Jon M. Chu. | Non sarà il classico “bellone” di Hollywood, ma il talento e il carisma di Woody Harrelson sono difficilmente eguagliabili. Protagonista di tanti film cult, tra cui “Proposta indecente” e “Larry Flynt – Oltre lo scandalo”, l’attore ha preso parte anche alla saga di “Hunger Games” e, di recente, lo abbiamo visto in “Now You See Me 2”. A 55 anni, ha ancora tantissimi progetti in cantiere. |
È uscito oggi, 21 febbraio 2020, il nuovo album dei BTS, la boy band coreana che è diventata un vero e proprio fenomeno del panorama musicale mondiale degli ultimi anni. Si tratta del quarto album per il gruppo dei cinque giovanissimi esponenti del K-pop e ha come titolo Map of The Soul: 7. L'annuncio di questo attesissimo nuovo album, che segue il successo di quello precedente "Map of the Soul: PERSONA" era stato diffuso già a gennaio di quest'anno. Il nuovo progetto musicale della band coreana avrà ben 4 versioni, che porteranno sulla copertina diversi scatti. Oltre al successo del singolo "Boy With Luv" e la collaborazione della cantante americana Halsey, la tracklist dell'album è composta da "Intro : Persona", "Boy With Luv" (Feat. Halsey), "Make It Right", "Jamais Vu", "Dionysus", "Interlude : Shadow", "Black Swan", "Filter", "My Time", "Louder than bombs", "ON", "UGH!", "00:00 (Zero O’Clock)", "Inner Child", "Friends", "Moon", "Respect", "We are Bulletproof : the Eternal", "Outro :Ego". Il video con cui hanno lanciato l'uscita dell'album, ovvero Kinetic Manifesto: Come Prima, che introduce il primo singolo di questa quarta raccolta "ON" ha già ottenuto un numero di visualizzazioni clamoroso, arrivando a 31 milioni nell'arco di sole 15 ore. | Esce oggi, 21 febbraio 2020, il nuovo album dei BTS dal titolo “Map of the Soul:7”. Si tratta del quarto album per la band coreana che è diventata un vero e proprio fenomeno della musica mondiale, conquistando milioni di fan in tutto il mondo, ottenendo importantissimi riconoscimenti e diffondendo la cultura del K-Pop. |
A Viktor Orban, primo ministro ungherese, il calcio piace. Alla Uefa, però, Orban piace ancora di più. Ha almeno un miliardo di motivi per farselo piacere, in barba alle proprie battaglie sociali sull’uguaglianza che hanno rischiato di mettere in imbarazzo gli ottimi rapporti con l’Ungheria, il cui parlamento ha approvato norme in violazione dei diritti della comunità Lgbtq+. Leggi che non sono passate inosservate in tutta Europa, anche se nel mondo del calcio, solo la Germania ha dato qualche segnale. Il portiere tedesco Manuel Neuer ha indossato la fascia di capitano color arcobaleno e per questo la Uefa ha aperto e poi archiviato un’indagine, poi la Città di Monaco ha chiesto di poter illuminare lo stadio con gli stessi colori proprio in occasione della sfida tra Germania e Ungheria a Euro 2020. Qui, però, la risposta è stata diversa: «Dato il contesto politico di questa specifica richiesta – un messaggio mirato a una decisione presa dal parlamento nazionale ungherese – la Uefa deve declinarla». Che Ceferin facesse uno sgarbo a Orban, d’altronde, era impensabile. Dopo la parentesi quadriennale durata dal 1998 al 2002, il leader di Fidesz è primo ministro dell'Ungheria ininterrottamente dal 29 maggio 2010. Undici anni in cui il calcio, sotto il suo Governo, ha conosciuto investimenti senza precedenti. Soprattutto a spese dei contribuenti. Un esempio pratico di sportwashing, ovvero di pulizia della propria reputazione attraverso le attività sportive. Nel 2011, Orban introduce nel nuovo sistema fiscale (TAO) la possibilità di aiutare i club sportivi del paese. Come? In due modi: donando parte dei propri utili in cambio di incentivi fiscali (fino al 70% della donazione annua) o con l’esenzione della tassa sul passaggio di proprietà in caso di acquisizioni di impianti sportivi. Solo tramite questo schema, lo sport ungherese ha programmato aiuti di stato per circa un miliardo di euro. Le stime riguardanti il primo periodo, dal 2011 al 2017, sono di un aiuto complessivo pari a 455 milioni di euro. Il periodo attuale, invece, prevede per tutti gli sport (inclusi pallavolo, hockey su ghiaccio, basket, pallanuoto e pallamano) un aiuto di stato da poco meno di 390 milioni di euro totali. Al miliardo ci si arriva con l’ultima richiesta presentata alla Commissione Europea, approvata lo scorso 10 dicembre: sfruttando il Temporary Framework adottato dall’UE per dare maggiore flessibilità all’economia comunitaria nel pieno della pandemia di Covid-19, l’Ungheria ha messo sul tavolo misure per un totale di 132,5 milioni di euro per settori quali sport, cultura, ristorazione e alberghi. Anche in questo caso, il sostegno pubblico consiste perlopiù di esenzioni fiscali, oltre che di sovvenzioni dirette, destinate a coprire il pagamento degli stipendi dei dipendenti. A fine marzo, inoltre, la Commissione Europea ha approvato un emendamento per allargare la cerchia dei beneficiari e, contestualmente, innalzare il plafond a 625 milioni di euro totali. Buona parte dei quali, ovviamente, destinata allo sport e al calcio. Queste, però, sono le stime preliminari fornite dal Governo. Per il Budapest Beacon, portale di informazione ungherese chiuso nel 2018, l’impatto di tali agevolazioni nel mondo dello sport si può stimare in 204 miliardi di fiorini (poco meno di 600 milioni di euro) solamente nei primi quattro anni della loro attuazione. Nei primi sei anni, dunque fino al 2017, si sarebbe già superato il miliardo, stando all’interrogazione posta al Parlamento Europeo da Csaba Molnar: 450 miliardi di fiorini, più di 1,4 miliardi di euro riprendendo i tassi del 2017. Di questi, il 43% destinati solo al calcio locale, ma questa era la spesa raggiunta quattro anni fa. Per la Reuters, l’impegno del Governo supererebbe i 2 miliardi di dollari, ovvero circa 1,7 miliardi di euro. Secondo uno studio di Bence Garamvölgi e Tamas Doczi dell’Università di Budapest, al calcio sarebbe andato il 40% di un contributo totale che in dieci anni avrebbe raggiunto i 2,2 miliardi di euro, oltre a 45 milioni per il calcio di base in altre nazioni (Romania, Slovacchia e Serbia). In realtà, stando al report della Federcalcio ungherese, i sussidi destinati allo sport dal 2007 al 2020 si aggirano sui 1200 miliardi di fiorini, pari a 3,4 miliardi di euro, così suddivisi: dal 2007 al 2010, una media di 17 miliardi di fiorini annui, per un totale di 68 miliardi; dal 2011 al 2013, una media di 28 miliardi di fiorini, che sommati al quadriennio precedente fanno 152 miliardi complessivi; nel 2014 si supera la soglia dei 100 miliardi di fiorini (circa 105 miliardi, stando al grafico pubblicato dalla federazione) e nel 2015 si arriva a 130, scendendo a 110 nel 2016, per un totale di 497 miliardi di fiorini nei primi dieci anni. Nel 2017, i sussidi – sempre stando al grafico federale – si aggirano sui 145 miliardi di fiorini e superano i 160 miliardi nel 2018, portando la somma complessiva a 802 miliardi di fiorini. Nel 2019, il sostegno statale raggiunge la cifra record di 205 miliardi e, nel 2020, torna sotto i 200 miliardi. La cifra relativa al sostegno per il calcio nazionale, però, sembrerebbe essere di poco al di sotto del miliardo: «Sin dall'inizio del programma di supporto TAO, il calcio ungherese ha ricevuto dalle imprese locali un totale di 314 miliardi di fiorini», all’incirca 895 milioni di euro. Ma come visto, il sistema fiscale prevede anche agevolazioni, oltre alle donazioni. La maggior parte degli aiuti di stato è destinata agli stadi. Ed è qui che il Governo Orban ha dato il meglio di sé, sempre che di meglio si possa parlare. Si parte proprio da casa sua, a Felcsut, 1688 abitanti e uno stadio da 3816 posti, chiamato «Pancho Arena» in onore di Ferenc Puskas, usando il suo soprannome. Ci gioca la Puskas Akademia, fondata proprio da Orban dopo essersi dilettato (pure da primo ministro) come calciatore del Felcsut FC. L’impianto, inaugurato nel 2014, è costato in totale 3,8 miliardi di fiorini e per l'opera sono stati stanziati sussidi pubblici pari a 2,7 miliardi di fiorini (meno di 8 milioni di euro). La Puskas Akademia, tra l’altro, è una delle società che maggiormente usufruisce delle sovvenzioni statali, con introiti stimati in 89,5 milioni di euro complessivi da quando tale sistema è in vigore. La Pancho Arena non è la sola ad essere stata costruita o ristrutturata sotto il Governo di Orban. Basta guardare la classifica del campionato ungherese di massima serie nell’ultima stagione: la Groupama Arena del Ferencvaros campione d’Ungheria è stata costruita nel 2014 (costo dell’opera 40 milioni di euro), la MOL Arena Sosto del Fehervar nel 2018 (altri 40 milioni), il Fehervari Uti Stadion del Paksi è stato ristrutturato nel 2020, il Szusza Ferenc dell’Ujpest nel 2016, il Varkerti Stadion di Kisvarda è stato inaugurato nel 2018, l’Hidegkuti di Budapest (casa dell’MTK) è costato 2 milioni ed è stato costruito nel 2016, stesso anno in cui è stato aperto il Varosi Stadion di Mezokovesed (contributo statale di circa 1 milione di euro), mentre nel 2021 ha visto la luce la Bozski Arena di Budapest, dove gioca la storica Honved. Per quest’ultimo stadio i costi sono stati esorbitanti: inizialmente stimati in 5 miliardi di fiorini (circa 14 milioni di euro), secondo un’inchiesta di Atlatszo sarebbero schizzati a quota 11,7 miliardi (ovvero più di 33 milioni di euro). E chiaramente, c’è pure la Pancho Arena, perché nel frattempo la Puskas Akademia è arrivata in massima serie e ha pure centrato la qualificazione in Europa League. In totale, gli stadi costruiti o ristrutturati sotto il Governo Orban hanno generato costi superiori ai 600 milioni di euro. Questo senza contare la Puskas Arena, lo stadio di proprietà della federazione magiara, dove si disputano le partite della nazionale. Costo dell’opera: 190 miliardi di fiorini, ovvero circa 540 milioni di euro, cifra che va ad aggiungersi alle sovvenzioni destinate ai club, superiori al miliardo di euro. Se non si arriva ai 2 miliardi, ci si avvicina parecchio, anche includendo i ricavi per il pubblico negli stadi, in cui è garantita una presenza maggiore rispetto alle altre città europee. E la Uefa, in tutto ciò, apprezza. Lo fa a tal punto da scegliere la Puskas Arena come sede per la Supercoppa Europea del 2020, in piena emergenza Covid-19, col 25% di pubblico sugli spalti (mentre le finali di Champions League ed Europa League si erano disputate a porte chiuse). Agli Europei, invece, Orban ha garantito l’apertura totale dell’impianto, che infatti ha registrato una media di circa 55 mila spettatori nelle tre partite del girone. | Sovvenzioni statali ai club, uno stadio nazionale senza limitazioni di pubblico, nessun rischio di quarantena per tifosi e spettatori vip. La Uefa, respingendo la proposta di illuminare lo stadio di Monaco con i colori dell’arcobaleno, ha fatto valere il peso delle politiche di “sportwashing” attuate da Fidesz in Ungheria. |
Dentro la casa del Grande Fratello Vip le star si mostrano al naturale, o quasi: pochissimo trucco, capelli non sempre in ordine e imperfezioni sono in bella vista e in alcuni casi le star sono davvero irriconoscibili. Altre volte invece, viene messa in mostra la bellezza naturale delle star: è il caso di Giulia De Lellis, criticatissima dal web. Com'è l'ex corteggiatrice di Uomini e Donne al naturale? Senza dubbio il suo volto cambia notevolmente, ma non si può certo dire che sia irriconoscibile come alcune sue colleghe dentro la casa. Siamo abituati a vederla con il viso impeccabile, ciglia lunghissime e voluminose e labbra colorate: la De Lellis infatti predilige puntare l'attenzione sulle labbra utilizzando rossetti accesi e vibranti sulle tonalità del rosso o del fucsia, creando per l'occhio un trucco più leggero. Non manca mai il mascara, sia per le ciglia superiori che per quelle inferiori, mentre a volte utilizza anche un eye liner o una matita scura per per delineare la rima ciliare e dare maggiore intensità allo sguardo. | Com’è Giulia De Lellis senza trucco? Dentro la casa del GF Vip l’ex corteggiatrice di Uomini e Donne si mostra al naturale, abbandonando rossetto e mascara esagerati. Ma com’è il suo volto acqua e sapone? |
Il premier Mario Draghi ha incontrato una delegazione di operai della Whirlpool di Napoli al termine del suo intervento al carcere di Santa Maria Capua Vetere, finito nella bufera dopo i pestaggi ai danni dei detenuti avvenuti un anno fa e per i quali sono emersi anche i filmati delle videocamere di sorveglianza. Gli operai dello stabilimento di via Argine avevano raggiunto il carcere sammaritano bloccando la strada, proprio chiedendo un incontro con il premier. Draghi non si è sottratto alla richiesta, ed ha acconsentito a parlare con una loro delegazione, che è tornata a chiedere un intervento del governo contro i licenziamenti di massa decisi dall'azienda, in una estenuante trattativa che va avanti ormai da due anni. "La scelta di Whirlpool di confermare la chiusura dello stabilimento di Napoli è inaccettabile, è legittima la rabbia dei lavoratori", ha commentato oggi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. "Il Sud e tutto il sistema industriale del paese non possono fare a meno di questa fabbrica. Il governo deve mettere in campo ogni strumento per garantire la continuità produttiva e l’occupazione". | Gli operai della Whirlpool hanno incontrato il premier Mario Draghi a Santa Maria Capua Vetere, dove era intervenuto in merito ai pestaggi avvenuti in carcere appena un anno fa: gli operai chiedono un impegno del governo per scongiurare i licenziamenti di massa decisi dall’azienda per lo stabilimento di via Argine. |
Il Movimento 5 Stelle ha già vinto la sua battaglia. Il ministero della Transizione Ecologica, come è stato battezzato da Beppe Grillo, "si farà". A dirlo chiaramente è stato lo stesso Mario Draghi, durante le consultazioni con le parti sociali. Nel bel mezzo dell'incontro con i rappresentanti dei gruppi ambientalisti – Wwf, Legambiente e Greenpeace – che sottolineavano al presidente incaricato l'importanza della proposta grillina, Draghi li ha interrotti e tranquillizzati, assicurando che sarà fatto. Poi l'annuncio della presidente del Wwf Italia, Donatella Bianchi, nelle dichiarazioni alla stampa: "La buona notizia è che ci sarà un ministero della Transizione Ecologica". Il Movimento 5 Stelle esulta nonostante non sia ancora stato dichiarato ufficialmente da Draghi, ma vorrebbe dire una grande vittoria per i grillini, in un momento in cui il loro sostegno al nuovo governo è ancora in bilico: "Un'ottima notizia, un'importante innovazione a beneficio dell'Italia proposta da Beppe Grillo, che come sempre sa guardare lontano", ha scritto Luigi Di maio su Twitter. Potrebbe essere il passaggio fondamentale per arrivare al sì del Movimento 5 Stelle al governo Draghi, al voto su Rousseau da questa sera. La richiesta di Beppe Grillo era arrivata già qualche giorno fa, ma era stata rilanciata con forza questa mattina, con un lungo post pubblicato sia sul sito del garante, sia sul blog delle stelle. "Un Super-Ministero per la transizione ecologica lo hanno Francia, Spagna, Svizzera, Costarica e altri paesi. Presto lo dovranno avere tutti. Non lo dico io. Ce lo gridano la natura, l’economia, la società. E anche Papa Francesco", scrive Grillo nel post. Ma di cosa si tratta esattamente? "Un Super-Ministero per la transizione ecologica fonde le competenze per lo sviluppo economico, l’energia e l’ambiente. Capiamolo, una volta per tutte: è l’economia che rovina l’ambiente, non il contrario". Per Grillo è uno "strumento fondamentale", perché "i ministeri dell'ambiente sono obsoleti" e "da cinquant’anni abbiamo il motore economico-ecologico in folle". Le emergenze, per Grillo, sono il clima, la biodiversità, le disuguaglianze, il lavoro, le migrazioni. "Questa è una pand-economia micidiale. In mezzo secolo, ha fatto più morti che il Covid in un anno". Il cambiamento climatico "è ora il problema economico più grave, sta minacciando l’economia, la crescita, la finanza" e "fa crescere povertà, disoccupazione, migrazioni". E conclude: "Mettiamo dei fiori nei nostri bazooka". | La delegazione delle associazioni ambientaliste, dopo aver incontrato Draghi, ha annunciato che il presidente incaricato ha confermato che il ministero della Transizione Ecologica “si farà”. Esulta il Movimento 5 Stelle, che l’ha proposto con il garante Beppe Grillo e messo al primo posto delle richieste fatte a Draghi. Potrebbe essere un passaggio fondamentale per l’ingresso dei 5 Stelle in maggioranza, ancora non confermato in attesa del voto su Rousseau. |
Immaginate se capitasse anche a voi di scoprire un'intera città sotterranea mentre vi apprestate ad iniziare dei semplici lavori di ristrutturazione. È quello che è successo ad un uomo turco dopo aver abbattuto un muro nel seminterrato della propria casa nel 1963: dietro quel muro si nascondeva l'antica città sotterranea di Derinkuyu con i suoi 11 livelli ipogei. Derinkuyu è la città sotterranea più grande della Turchia e una delle più grandi del mondo che una volta ospitava fino a 20.000 persone. Derinkuyu, situata nella regione della Cappadocia, in Turchia, è una delle oltre 200 città sotterranee ritrovate in quest'area caratterizzata da roccia vulcanica. L'insediamento ipogeo è il più grande della Turchia e si estende per una profondità massima di 85 metri nel sottosuolo. L'antica città era caratterizzata da ben 11 livelli di profondità di cui solo alcuni sono stati scavati dopo il 1969. Derinkuyu è collegata anche ad altre città della Cappadocia attraverso gallerie che percorrono chilometri. Tutto all'interno dell'insediamento era studiato per soddisfare le esigenze degli abitanti di una città, anche se sottoterra, ed è questo ciò che sbalordisce maggiormente. Le prime testimonianze dell'esistenza della città sotterranea di Derinkuyu risalgono al VII – VIII secolo, secondo le fonti riportate da Senofonte, nella sua Anabasi, in cui parlava di intere popolazioni in Anatolia che avevano scavato città sottoterra per viverci con le famiglie, gli animali e tutto il necessario per la vita quotidiana. Secondo alcuni i primi ad avviare lo scavo di Derinkuyu furono i frigiani, un popolo indoeuropeo già presente nella regione centrale dell'odierna Turchia a partire dall'VIII secolo a.C. In età bizantina la città conobbe maggiore espansione e fu uno dei luoghi usati dai cristiani per rifugiarsi durante le persecuzioni ordinate da Costantinopoli. Molte cappelle sono infatti state trovate ad annessione delle abitazioni sotterranee. Dal 780 al 1180, durante le guerre arabo-bizantine, Derinkuyu fu utilizzata come rifugio per gli Arabi musulmani. Sembra che è in questo periodo che le varie città sotterranee dell'Anatoli furono unite da gallerie ipogee che permettevano di fuggire dall'invasione dei nemici. | Derinkuyu, situata in Cappadocia, è una delle più grandi città sotterranee del mondo, scoperta per puro caso nel 1969 e diventata in poco tempo una delle più importanti attrazioni turistiche della Turchia. |
Manca poco all'inizio della 69esima edizione del Festival di Sanremo, l'evento musicale più importante e chiacchierato d'Italia. Le scenografie dell'Ariston sono pronte ad aprirsi per i concorrenti in gara, la giuria, l'orchestra e soprattutto gli spettatori e i telespettatori, mentre i biglietti e gli abbonamenti sono già completamente esauriti. Ecco tutto ciò che c'è da sapere su Sanremo 2019: le date, il programma, quali sono i concorrenti in gara e quali canzoni sono favorite, ma anche gli ospiti, i conduttori e come guardarlo. Il Festival di Sanremo 2019 inizia martedì 5 febbraio in prima serata e si concluderà sabato 9 febbraio, come sempre su Rai 1. L'orario non è stato specificato, ma come nel caso delle edizioni passate è probabile che la kermesse abbia inizio intorno alle 21, leggermente prima rispetto agli orari tradizionali della prima serata Rai. Ciò a causa dell'alto numero dei concorrenti in gara con l'obiettivo di non andare eccessivamente lunghi e terminare a notte fonda. Come si svolgeranno le serate? I primi giorni saranno dedicati all'ascolto delle canzoni, la quarta serata verrà dedicata ai duetti e nell'ultima serata sarà decretato il vincitore. Durante una delle serate, inoltre, verrà annunciato il Premio alla Carriera Città di Sanremo, vinto da Pino Daniele. Una delle novità di Sanremo 2019 è la presenza di una sola competizione, mentre nelle scorse edizioni la gara era divisa tra Big e Nuove Proposte. Quest'anno le Nuove Proposte – il cosiddetto Sanremo Giovani – si è tenuto alla fine del 2018 e ha decretato due vincitori, Mahmood ed Einar, che parteciperanno alla competizione sanremese insieme ai big. Anche quest'anno c'è una grande porzione di artisti provenienti dai talent, mentre la lista degli esclusi comprende i nomi di Bianca Atzei, Dear Jack e Pierdavide Carone. La novità rispetto agli anni scorsi è che un terzo degli artisti proviene dal mondo indipendente. Ecco quali sono i cantanti che parteciperanno alla competizione e le canzoni in gara: Si tratta di 24 brani molto diversi tra loro: se da un lato abbiamo molti habituèe del Festival come Anna Tatangelo, Loredana Bertè, Patty Pravo e Francesco Renga, dall'altro lato ci sono molti cantanti outsider, come Achille Lauro e Ghemon, che hanno un grandissimo successo soprattutto tra i giovani. | Il Festival di Sanremo è l’evento musicale più importante e chiacchierato dell’anno. Chi vedremo a Sanremo 2019? Ecco tutte le informazioni sulle date in cui va in onda Sanremo 2019 e dove guardarlo, il programma, le canzoni in gara, i conduttori, gli ospiti italiani, quelli internazionali e i papabili vincitori di Sanremo 2019. |
Chi non ha mai assistito all'esaltante partita che vale la libertà, Fuga per la Vittoria con uno straordinario Pelè e un inedito Sylvester Stallone, l'inventore di John Rambo, e tanti altri attori e calciatori degli anni ottanta. I prigionieri di un campo di concetramento nazista, nelle loro ore d'aria si allenano con la palla, nasce così la sfida tra i prigionieri e gli alti ufficiali delle SS, la partita sarà giocata nello stadio di Parigi, con arbitraggi a sfavore e sotto di quattro goal gli internati riusciranno a rimontare e umiliare gli oppressori, sarà il popolo parigino, con una memorabile invasione di campo a liberare i vincitori, confondendoli tra la folla e irrompendo fuori dai cancelli dello stadio. | Un vero boom in questi giorni per il popolo della rete, in molti scelgono di scaricare il film, sarà anche illegale ma l’effetto dei Mondiali 2010 è anche questo. |
"Dio c'è" è il quinto album dei Numero 6, una delle migliori band italiane tra quelle che navigano nell'underground e non solo. Uscito nel 2012 per la Urtovox, sèguito di "I Love You Fortissimo" del 2010, l'album della band di Michele "Mezzala" Bitossi è stato uno dei migliori dello scorso anno e sviluppa in parte i temi dell'album che l'ha preceduto e dell'intera carriera della band, ampliandone i confini. Autore prolifico con un'impronta di songwriting ormai consolidata, Bitossi racconta, in quest'album, i temi del "rapporto a due, sul tradimento e i relativi sensi di colpa, sul coraggio e sul tempo che passa", facendolo con la solita poeticità e una sfrontatezza accentuata, seppur fissata su un continuum melodico che ha caratterizza da sempre il gruppo. All'album hanno collaborato, inoltre: Colapesce, Une passante, Giulia Sarpero (Kramers), Autobam, Ivan Bert, Cosimo Francavilla, Jacopo Ristori, Damiano e Stefano Cabrera. Oggi Fanpage vi offre in esclusiva il video del nuovo singolo "Persone che potresti conoscere", quarto estratto dopo "Fa ridere", "Storia Precaria" e "Un mare" (feat. Colapesce). La regia del video, che riprende la forza live della band, è di Marzio Mirabella. | Da anni Michele “Mezzala” Bitossi porta avanti un discorso musicale importante che ha trovato con l’ultimo “Dio c’è” nuova linfa. Oggi, in esclusiva per Fanpage, vi mostriamo il loro ultimo singolo “Persone che potresti conoscere” |
Se amate la musica non potete rinunciare ad Amazon Music Unlimited, il servizio di streaming musicale che sta facendo concorrenza a Spotify e da più di un anno è disponibile anche in Italia. Diversamente da molti servizi compresi all'interno dell'abbonamento Amazon Prime, stavolta il colosso mondiale dell'e-commerce ha creato diverse formule di abbonamento disponibili anche per chi non ha Prime: a fronte di un costo più basso rispetto a Spotify, Amazon Music Unlimited permette di ascoltare 50 milioni di brani senza pubblicità e in modalità offline. Playlist a tema, la possibilità di condividere con gli amici i tuoi brani preferiti, il collegamento con i dispositivi Echo: queste e molte altre le opportunità che offre il servizio. Ma come funziona Amazon Music Unlimited, quanto costa, quali sono i dispositivi compatibili e le tipologie di abbonamento? Ecco una guida pratica per farvi un'idea su tutto ciò che c'è da sapere sul servizio di streaming musicale targato Amazon. Per farvi un'idea concreta di come funziona il servizio è possibile approfittare del mese di prova gratuito, disponibile per tutti gli utenti senza fregature o costi aggiuntivi. Prima di spiegare nel dettaglio come funziona Amazon Music Unlimited, chiariamo subito le informazioni sul prezzo del servizio, quindi su quanto costa avere Amazon Music Unlimited. Superato il primo mese di prova gratuito, è possibile sottoscrivere diversi abbonamenti, a un prezzo variabile. Li vedremo nel dettaglio nel prossimo paragrafo; ma basti sapere che in ogni caso il costo di Amazon Music Unlimited è uguale o addirittura inferiore a quello di Spotify, a parità di catalogo musicale e dispositivi supportati. L'abbonamento ha un costo minimo inferiore a 3€ e un costo massimo di 9,99€, in base alla tipologia di sottoscrizione scelta. Come abbiamo già detto, l'abbonamento ad Amazon Music Unlimited può essere sottoscritto anche se non si ha un abbonamento ad Amazon Prime. I clienti Prime possono però approfittare di una versione "light" del servizio, ovvero Amazon Prime Music, che permette di ascoltare gratuitamente 2 milioni di brani con un limite di 40 ore di ascolto mensili. Abbiamo detto che il costo di Amazon Music Unlimited è variabile: questo perchè è possibile scegliere tra tre tipologie di abbonamento, in base alle tue esigenze e al numero di dispositivi su cui vuoi ascoltare la tua musica: | Amazon Music Unlimited è la piattaforma di streaming musicale di Amazon con più di 50 milioni di brani, skip illimitati e la possibilità di ascoltare musica offline. Ecco una breve guida con tutto ciò che c’è da sapere sul servizio: come funziona, qual è il suo costo, le modalità di abbonamento Family anche con i dispositivi Echo, come averlo gratis e se è meglio di Spotify (allarme spoiler: è molto meglio) |
Due delle nove sottospecie di giraffa, la giraffa nubiana (Giraffa camelopardalis camelopardalis) e la giraffa del Kordofan (Giraffa camelopardalis antiquorum), per la prima volta nella storia sono state classificate in pericolo critico di estinzione. L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, infatti, le ha appena inserite con codice CR (rischio critico) nella sua Lista Rossa, che valuta lo stato di conservazione di tutte le specie animali del pianeta per le quali ci sono dati sufficienti. Le nove sottospecie di giraffa sono state determinate attraverso accurati studi genetici condotti dall'organizzazione Giraffe Conservation Foundation (GCF); la suddivisione tassonomica è preziosa anche per la conservazione, dato che permette di applicare misure di tutela e preventive più efficaci e rapide, in base alle comunità interessate. Nella precedente indagine condotta nel 2016 alcune delle sottospecie di giraffa furono inserite con codice VU (vulnerabile) nella Lista Rossa, un condizione delicata ma sicuramente meno rischiosa di quella delle due sull'orlo dell'estinzione. “Mentre le giraffe vengono viste normalmente nei safari, sui media e nei giardini zoologici, le persone – inclusi gli ambientalisti – non sono consapevoli che questi animali maestosi stanno subendo un'estinzione silenziosa”, ha dichiarato il dottor Julian Fennesy, direttore della Giraffe Conservation Foundation ingaggiato dall'IUCN per la classificazione di questi splendidi animali. “Potrebbe sembrare scioccante che tre delle nove sottospecie attualmente riconosciute siano ora considerate in pericolo critico o in via di estinzione”, ma abbiamo lanciato l'allarme per alcuni anni, ha sottolineato con rammarico lo studioso. La terza sottopecie a cui si riferisce Fenney è la giraffa di Rothschild (Giraffa camelopardalis rothschildi), classificata con codice EN (in pericolo di estinzione). La giraffa nubiana è una sottospecie che vive nel Sudan orientale, nell'Etiopia occidentale e in parti dell'Uganda, del Kenya e del Sud Sudan, ma è già estinta nella Repubblica Democratica del Congo, in Egitto e in Eritrea. Si stima che in natura ne siano rimasti soltanto poco più di duemila esemplari. La giraffa del Kordofan vive invece nel Camerun settentrionale, nella Repubblica Centrafricana, nel Ciad meridionale e alcuni esemplari potrebbero essere ancora presenti nel Sudan occidentale. Anche in questo caso gli esemplari in natura sono circa duemila. | Gli esperti dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) hanno classificato la giraffa nubiana e la giraffa del Kordofan con codice CR nella Lista Rossa, sono cioè in pericolo critico di estinzione. In natura ne sopravvivono soltanto circa 2mila esemplari per ciascuna sottospecie, numeri drammatici che richiedono un intervento immediato per salvarle dalla scomparsa. |
Prima la vittoria dell'Argentina poi quella dell'Italia. Albiceleste e Azzurri in trionfo a distanza di poche ore. La Copa America alzata al cielo da Lionel Messi al Maracanà contro il Brasile, ha dato il sorriso al capitano del Barcellona e a un intero Paese che è ritornato a festeggiare dopo ben quattro finali perse negli ultimi anni (compresa quella del Mondiale 2014). Il successo di Chiellini e compagni a Wembley agli Europei ha rialzato invece l'Italia intera dopo il clamoroso flop della qualificazione ai Mondiali in Russia del 2018. Due Nazionali che avevano bisogno di una vittoria pesante per poter di nuovo dominare davanti agli occhi del mondo intero. Due Paesi accomunati dal mito di Diego Armando Maradona, El Dios del calcio argentino che ha illuminato la Serie A italiana a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 con l'impresa di conquistare uno Scudetto a Napoli. Due realtà tante lontane ma che invece si sono ritrovate sempre più vicine nel corso degli ultimi anni. Ecco perché, proprio per questo motivo, ma anche per rimpiazzare la momentanea assenza della Confederations Cup (organizzato dalla FIFA a cui hanno partecipato i sei campioni in carica di ogni confederazione: Conmebol, Concacaf, UEFA, Asia, Africa, Oceania), sia la Conmebol che la Uefa, potrebbero studiare un evento che metterebbe di fronte Argentina e Italia. Un trofeo tra la vincitrice dell'ultima Copa America e la nazionale che ha invece trionfato agli Europei. Nel 1985 e nel 1993 si giocava la Coppa Artemio Franchi. Una gara amichevole tra i campioni della Copa America e la nazionale che aveva trionfato agli Europei. Si è svolto due volte: 1985 e 1993. Nella prima edizione, la Francia ha battuto l'Uruguay 2-0 al Parco dei Principi di Parigi. Nel secondo e ultimo, l'Argentina ha sconfitto la Danimarca a Mar del Plata. Dopo 1-1, ha vinto la Nazionale di Basilea ai rigori in quello che è stato l'ultimo titolo di Diego Maradona con la maglia dell'Albiceleste. Tutto questo fino alla creazione della Confederations Cup nel 1997. Nel 2019, la FIFA ha annunciato che il torneo intercontinentale sarebbe stato annullato (la prossima edizione si sarebbe dovuta tenere in Qatar nel 2021). | Italia-Argentina per una sfida che metterebbe contro la nazionale vincitrice degli Europei e la squadra che ha invece trionfato in Copa America. È la pazza idea che sta maturando in queste ore e che potrebbe essere presto discussa da Conmebol e Uefa. Una vera e propria “Supercopa Diego Armando Maradona”. |
“Sono loro a essere irresponsabili, pensando di aprire una crisi in questo momento”. Sandra Lonardo ribatte a muso duro a Matteo Renzi che in un’intervista al Corriere della Sera l’ha tirata in ballo come una dei senatori cosiddetti “responsabili”, pronti a correre in soccorso a Conte a palazzo Madama nel caso in cui Italia Viva abbandoni la maggioranza. Moglie dell’ex leader dell’Udeur Clemente Mastella, eletta in Senato con Forza Italia e poi passata al Misto in polemica con l’egemonia di Salvini nel centrodestra, Lonardo già da mesi in realtà sostiene il governo giallorosso. La senatrice riserva al leader di Iv, ma non solo a lui, parole al vetriolo: “L’opinione pubblica non comprende una lite nella coalizione di centro sinistra. Prova ne è la mancata crescita di consenso sia del partito di Renzi, che degli altri belligeranti. Un partito, per quanto determinante nelle aule, se non recupera consensi nella gente, alla prima tornata elettorale evapora”. Senatrice, Renzi la definisce quasi come “l’ultima giapponese” dei Responsabili… Io non so nulla dei Responsabili, io parlo per me e non per altri. Quelle di Renzi sono parole ingenerose e non documentate. Non è quindi tra i senatori che avrebbero ricevuto una chiamata da palazzo Chigi? Assolutamente no, non ho parlato con nessuno. Lo dico con ironia, forse mi devo dispiacere perché non sono stata tenuta in considerazione. Lei però conferma che sarebbe disponibile a sostenere un nuovo governo Conte? Io sono responsabile dal giorno in cui ho abbandonato Forza Italia perché si era messa troppo sulla scia di Salvini. L’Italia è in ginocchio a causa della pandemia e ha bisogno dell’apporto di tutti. Io ho fatto la mia parte, non da oggi, senza chiedere niente in cambio a nessuno. | In un’intervista al Corriere, Renzi ha citato Sandra Lonardo tra i “Responsabili” pronti ad andare in soccorso a Conte nel caso in cui Iv abbandonasse la maggioranza. La senatrice ex Forza Italia, che già da mesi sostiene il governo giallorosso, ribatte: “Le sue sono parole ingenerose e disinformate, io dò solo il mio contributo per la ricostruzione dell’Italia”. E a chi tira in ballo suo marito Clemente Mastella, ex leader dell’Udeur, come esempio di piccolo leader che tiene in ostaggio il governo replica: “Lui non ha mai chiesto niente, anzi oggi ci vorrebbero più Mastella per salvare il Paese” |
La Royal Family è davvero in fermento negli ultimi tempi, oltre ad aver accolto il terzo Royal Baby, il principe Louis Arthur Charles, è anche alle prese con il matrimonio di Henry e Meghan Markle, che verrà celebrato il prossimo 19 maggio. Come se non bastasse, oggi a Buckingham Palace si celebra il compleanno della piccola Charlotte, che ha raggiunto i 3 anni. La sua ultima apparizione pubblica risale alla settimana scorsa, quando è stata fotografata in compagnia del padre William e del fratello George fuori l'ospedale in cui è nato il fratellino minore, e ha incantato tutti con la sua dolcezza. La bimba, in un adorabile abitino azzurro a fiori, non ci ha pensato su due volte a salutare e sorridere ai fotografi, dando prova di non provare alcun tipo di imbarazzo di fronte i riflettori. La principessina è destinata a diventare una vera e propria icona di stile. | La principessina Charlotte compie oggi 3 anni e, nonostante la tenera età, è già una piccola star. Non perde occasione per salutare e sorridere ai fotografi, è sempre elegantissima a ogni apparizione pubblica ed è destinata a diventare un’icona di stile. |
Subsets and Splits
No community queries yet
The top public SQL queries from the community will appear here once available.