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La puntata di oggi di Uomini e Donne comincia con un rvm in cui Mario De Felice, il corteggiatore di Ramona Amodeo, si chiede che senso abbia non essere portato in esterna dopo la scorsa esterna in cui lui e Ramona si sono baciati in barca. “Forse è per qualche commento che ho fatto con Rajàa? Non ha senso…” si lamenta il corteggiatore “Sta giocando con me? La prossima volta sto a casa, vengo quando ho voglia, non quando me lo dice lei”. In studio Maria chiede alla tronista se secondo lei il corteggiatore si presenterà in puntata, e lei è sicura di sì. Ed eccolo spuntare da dietro le quinte, sedersi sulla sua sedia, e cominciare subito a litigare con il suo rivale Andrea Angelini. Le accuse di Mario? Qualcuno ha caricato alcune sue foto sul web con l’obiettivo di diffamarlo. Le foto vengono mostrate ma si tratta semplicemente di qualche scatto per il suo book, niente di “preoccupante” per Ramona, che difende il corteggiatore: “Il sedere non è di fuori!”. Evidente il riferimento poco velato alle foto hot di Maurizio Pizzagalli che la tronista non gradì affatto… Ma Paola del pubblico osserva: “Hai detto che era l’unico esente dal mondo dello spettacolo… Sono foto per farsi vedere e per farsi conoscere” e Mario nega di aver mai detto che non gli interessasse la tv. Sembra che Ramona Amodeo si stia spostando sempre più dal suo obiettivo originario: un ragazzo di sani principi, disinteressato al mondo dello showbiz, amante del duro lavoro e della famiglia.
Mario De Felice è messo in discussione dal pubblico, ma Ramona lo difende.
Ormai Belen Rodriguez e Stefano De Martino vivono una crisi ogni giorno. I giornali scandalistici li vorrebbero puntualmente al capolinea e sono sempre più agguerriti nel cercare indizi che possano confermare questa tesi. Sguardi annoiati in pubblico, bronci paparazzati in piscina, un'apparente distanza fisica per strada e, non ultimo, il periodo di permanenza in hotel che Stefano ha trascorso pochi mesi fa. Un litigio che non era crisi, ma che comunque è stato considerato tale, con tutte le aggravanti che l'attenzione mediatica ha comportato. Ennesimo litigio anche a Capri il mese scorso, quando la coppia è stata vista litigare nella hall dell'albergo prima di ritirarsi nelle proprie stanze.
Il tatuaggio che la bella argentina aveva fatto a Torre Annunziata (NA) con il marito Stefano De Martino sembra sempre più sbiadito, ma l’amore con il ballerino dura e non sembra che questo sia l’ennesimo segno di una crisi.
Finito il clamore sull'uscita del nuovo brano di Lady Gaga Born This Way, si ritorna al solito gossip sulla vita privata della star. Dopo aver informato il pubblico della sua intenzione di voler restare single a vita piuttosto che mettere in secondo piano la propria carriera per un uomo, e dopo aver scoperto il suo amore per la dieta a base di alcool del fidanzato, Lady Gaga ora svela dei nuovi retroscena sulla propria vita privata. Nonostante l'apparenza eccentrica ed esagerata, la star ha confidato in questi giorni di essersi allontanata dal mondo di Hollywood già da due anni, una volta capito di non volersi immischiare con un tipo di vita glamour distante da quello che lei è in realtà. Lady Gaga, infatti, afferma di essere rimasta a vivere a New York dove ha sempre vissuto e di frequentare anc0ora adesso gli stessi locali e negozi di quando non era famosa.
Lady Gaga svela nuovi dettagli sulla propria vita privata, dimostrando di essere molto meno bizzarra in privato di quanto non lo sia in pubblico.
Alla fine è arrivata la multa per Rita De Crescenzo, la 40enne napoletana "star" di TikTok che lo scorso 3 giugno, a bordo di un Hummer Limousine, ha bloccato il traffico prima in largo Sermoneta e poi, poco più tardi, via Riviera di Chiaia, solo per registrare alcuni video nei quali ballava. La donna è stata multata dagli agenti del commissariato San Ferdinando che, in quella occasione, l'avevano identificata. A comunicarlo è stata la diretta interessata, in un video pubblicato oggi nel quale ha incontrato il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che qualche settimana fa aveva denunciato la donna, che si era ripresa in video mentre ballava senza mascherina mentre veniva multata dalla Polizia Municipale, pubblicando poi le immagini su TikTok.
È stata multata dalla Polizia di Stato Rita De Crescenzo, la “pazzerella” di TikTok, che giovedì 3 giugno ha bloccato il traffico nella zona di Mergellina con un Hummer Limousine, per fare un video mentre ballava in strada. La donna, come ha rivelato lei stessa in un video mentre ha incontrato l’assessore regionale Borrelli, provvederà a pagare la multa.
Buon sangue non mente. Lo sa bene il piccolo Romeo Beckham, il figlio di David e della ex Spice Girl Victoria. Forte della bellezza ereditata dai due fascinosi genitori e da un innegabile buon gusto nell'abbigliamento, ragazzino è già una celebrità a soli 12 anni ed è appena stato investito di un onore riservato a pochi: la rivista GQ lo ha inserito nella classifica dei 50 uomini più eleganti del 2015, al 25esimo posto. La vera notizia, però, è un'altra: Beckham Jr. è parecchio davanti al più famoso padre, che si ferma alla posizione numero 46. Secondogenito dell'ex calciatore (nato dopo Brooklyn e prima di Cruz e della sorella Harper), Romeo sembra voler seguire le orme di papà come testimonial di prestigiosi brand di moda e proprio una sua recente apparizione in uno spot di Burberry lo ha consacrato definitivamente come piccolo modello. I Beckham non sono gli unici personaggi appartenenti alla stessa famiglia a essere stati premiati da GQ. Se infatti al settimo posto si conferma il sempre elegantissimo Principe Carlo d'Inghilterra, un altro membro della famiglia reale britannica può vantare il suo ingresso in classifica: si tratta del Principino George, figlio di William e Kate, che nonostante la tenerissima età si è già distinto per il suo guardaroba impeccabile. La rivista maschile ha consacrato vincitore il sempre più lanciato attore Eddie Redmayne, a breve nelle sale con la sua intensa e mimetica interpretazione di Stephen Hawking in "La teoria del tutto". Se anche non riuscirà a vincere un Oscar, Redmayne potrà comunque vantare il non trascurabile titolo di uomo più elegante dell'anno. Dietro di lui, altre due star del cinema: il raffinato e britannicissimo Benedict Cumberbatch, capace di passare con nonchalance dai panni di Sherlock Holmes a quelli di Alan Turing (nel film "The Imitarion Game"), e il supersexy Jamie Dornan, presto protagonista di "50 sfumature di grigio". In una classifica che comprende anche star evergreen come David Bowie (15esimo) e Elton John (18esimo), ecco le prime dieci posizioni: 1. Eddie Redmayne 2. Benedict Cumberbatch 3. Jamie Dornan 4. Alex Turner 5. Nick Grimshaw
A soli 12 anni, si merità già il 25esimo posto nella classifica delle star meglio vestite secondo GQ, ben più in alto del blasonato genitore (fermo al n.46). Al primo posto, l’attore inglese Eddie Redmayne davanti a Benedict Cumberbatch. E si ritaglia una posizione anche il principino George d’Inghilterra, insieme a nonno Carlo.
Da qualche settimana è iniziato a Uomini e Donne il trono di Oscar Branzani. Tra le corteggiatrici del nuovo tronista c'è una ragazza, Cecilia Zagarrino, che oltre ad essersi fatta immediatamente notare per una complicità piuttosto rilevante con Oscar, al quale nei primi minuti di conversazione e conoscenza ha rivelato aspetti molto intimi e personali della sua vita, è stata notata dal pubblico per un particolare che rischia di diventare un vero e proprio tormentone. La Zagarrino, infatti, secondo molti somiglia parecchio ad un'altra Cecilia, celebre per motivi diversi ma non troppo, da lei: si tratta di Cecilia Rodriguez. Sorella della più famosa Belen, Cecilia è stata protagonista all'Isola dei Famosi 2015 (la prima a Playa Desnuda), oltre ad avere un altro legame con Uomini e Donne molto forte, visto che è fidanzata con uno degli ex tronisti più celebri degli ultimi anni, Francesco Monte. Il filo diretto tra Cecilia Zagarrino (qui la sua pagina facebook) e Cecilia Rodriguez si può dunque trovare e quindi è facile che il chiacchiericcio sulla loro somiglianza diventi una coincidenza che fa sorridere i fan del programma di Maria De Filippi. Il profilo di Cecilia Zagarrino si può sintetizzare in alcuni elementi cardine della sua vita: ha 21 anni, viene da Torino, è al terzo anno di Giurisprudenza e sogna di entrare in Polizia. La Zagarrigo, durante la sua vita quotidiana, alterna gli impegni universitari a quelli professionali: lavora, infatti, come hostess durante alcuni eventi della sua città. La sua ultima storia è finita ormai da un po’ ed è durata tre anni, giungendo al capolinea a causa di tradimenti vari da parte dell’ex fidanzato, ma nonostante ciò, la neo corteggiatrice non smette di credere nell’amore.
Cecilia Zagarrigo ha stabilito subito una grande complicità con il tronista Oscar Branzani. 21 anni, torinese, aspirante poliziotta, Cecilia è subito balzata all’attenzione di molti per una somiglianza con la sorella di Belen Rodriguez.
Lavorare in qualsiasi parte del mondo, con tutte le comodità di casa ma con la privacy necessaria per un ufficio, è il sogno di molti, soprattutto di chi in questo particolare periodo di lockdown trascorso ha provato lo smart working trovandone non pochi vantaggi. Hello Wood, uno dei pionieri del movimento di tiny home ungherese, ha rilasciato realizzato la Workstation Cabin, un piccolo ufficio mobile per coloro che vogliono lavorare o rilassarsi senza uscire dal proprio giardino. Workstation Cabin è la soluzione ideale per lavorare in totale libertà, privacy e comodità, anche nel giardino di casa propria. "L'unica casa in legno di 8 metri quadrati può anche essere allestita nel giardino sul retro e le sue funzioni sono limitate solo dalla tua immaginazione. La casa isolata e insonorizzata può funzionare come una postazione di lavoro, una sala riunioni, una sala giochi per bambini e un nascondiglio perfetto se stai cercando uno spazio tranquillo per leggere, rilassarti ed esercitarti.", spiegano i progettisti di Hello Wood, "Nell'attuale situazione di pandemia, quando decine di migliaia di persone lavorano da casa, è ancora più cruciale avere un posto di lavoro separato e piacevole. Dopo l'orario di lavoro, la stanza può essere convertita immediatamente".
Ora che lo smart working sembra essere una realtà futura possibile e sempre più persone stanno riscoprendo il piacere d stare a contatto con la natura, l’ufficio mobile progettato da Home Wood sembra essere la soluzione ideale per lavorare in totale libertà, privacy e comodità, anche nel giardino di casa propria.
Il Venezia ha perso il match d'esordio in Serie A, sconfitto 2-0 dal Napoli allo Stadio Maradona, nonostante abbia giocato in superiorità numerica per quasi tutta la gara. Più che per il risultato però la società lagunare in questo suo debutto nel massimo campionato dopo 19 anni di assenza è stata sotto i riflettori per un particolare che riguarda la maglia di gioco che ha destato qualche perplessità. Nel match contro la formazione partenopea infatti i calciatori del Venezia sono scesi in campo con una maglia sulla quale non era presente lo stemma del club: il leone dorato. Al momento della presentazione ufficiale delle divise della squadra veneta per la nuova stagione infatti lo stemma era presente, ma a causa di una norma presente nel regolamento della Lega Serie A alla vigilia del match contro il Napoli, la società ha dovuto modificare le maglie griffate dallo sponsor tecnico Kappa. "Lo stemma della Società può essere apposto in forma applicata, ricamata, stampata, ecc., una sola volta sulla maglia, una sola volta sui pantaloncini, una sola volta su ciascun calzettone e una volta in ognuna delle cifre che compongono il numero apposto al centro della schiena. […] Lo stemma o il nome della Società (o l’abbreviazione) possono inoltre comparire, anche solo in parte, sulla maglia e sui pantaloncini sia in jacquard che in altra forma similare; tuttavia la citata forma non deve mai essere dominante sui colori della divisa o danneggiarne la distinguibilità" recitano infatti i commi 1 e 3 dell'articolo 5 del Regolamento Divise da Gioco per la Serie A 2021-2022 (Comunicato Ufficiale n. 3 del 14/07/2021). Alla luce di ciò, non avendo avuto una deroga da parte della Lega di Serie A, i Lagunari sono stati costretti a scegliere tra il leone dorato e la scritta "Venezia" (considerati una ripetizione) optando per quest'ultima. Inutile fino ad oggi la mediazione tentata con i vertici della Lega per risolvere il problema (le discussioni sono però tuttora in corso per trovare una soluzione in vista delle prossime gare). E così il club è stato costretto a correre immediatamente ai ripari in vista dell'esordio in campionato con il Napoli.
Nel match d’esordio nella Serie A 2021-2022 giocato in casa del Napoli, il Venezia ha dovuto eliminare dalle proprie divise lo stemma del club per non contravvenire al regolamento sulle divise di gioco della Lega. I Lagunari sono stati costretti a scegliere tra il leone dorato e la scritta “Venezia” optando per quest’ultima.
L'attesa per i fan è finita. Esce oggi in tutti i cinema italiani il secondo capitolo della saga de Lo Hobbit dal titolo La desolazione di Smaug, che racconterà le tortuose vicende della Terra di Mezzo a quasi 60 anni da "Il Signore degli Anelli". Tornano in scena Bilbo Baggins, i Nani e il mago Gandalf il Grigio, decisi a riconquistare la Montagna Solitaria e il Regno di Erebor guidati da Thorin Scudodiquercia (qui l'intervista esclusiva a Richard Armitage), combattendo contro il Male oscuro. Il regista Peter Jackson si è comunque preoccupato di introdurre un minimo il primo capitolo, per poi dare ampio respiro alla seconda narrazione.
Esce oggi al cinema il secondo capitolo della saga de Lo Hobbit, che racconterà la storia della Terra di Mezzo circa 60 anni prima de “Il Signore degli Anelli”.
Sicuramente il binomio Disney e Slash è l'ultima cosa che possa venire in mente quando si pensa alla celebre rockstar e alla casa di produzione di film per bambini e ragazzi più famosa del mondo. Eppure tra questi due colossi che si occupano di campi completamente opposti tra loro è veramente avvenuta una collaborazione degna di nota. Il rocker, infatti, ha recentemente composto una canzone che sarà utilizzata in un film della Disney dedicato al cartone animato Phineas and Ferb. Per Slash ovviamente questo è stato un vero e proprio piacere proibito dal momento che tutto si può immaginare meno che un ex Guns N' Roses appassionato di cartoni animati per bambini al punto da scriverne la colonna sonora. Lo stesso Slash apparirà inoltre in versione cartone animato all'interno della pellicola. Il film in questione uscirà tra poche settimane negli Stati Uniti: precisamente il 5 agosto sul Disney Channel e il 23 in DVD. Per il rocker è sicuramente una svolta insolita che dimostra, però, come sempre più anche il mondo dell'intrattenimento per i giovanissimi continui a rivolgersi ai grandi nomi della musica mondiale del momento.
Con grande stupore dei fan, Slash scrive un brano per la Disney dal titolo Kick it up a Notch.
Il centro congressi "Yabuli Entrepreneurs", progettato da MAD Architects, è stato completato nel nord-est della Cina. , Circondato da montagne innevate, il progetto ospita il Summit di debutto dello Yabuli China Entrepreneurs Forum (Yabuli CEF), una delle organizzazioni imprenditoriali più influenti della Cina. Dal 18 al 20 novembre si sono svolti la cerimonia di apertura della sede e il suo primo evento, la ventesima conferenza annuale di Yabuli CEF, a cui hanno partecipato oltre 600 imprenditori. Dopo oltre quarant'anni di ‘riforma e politica di apertura', il Centro congressi Yabuli Entrepreneurs è ora un santuario spirituale di cui gli imprenditori cinesi sono e saranno in soggezione" . Essendo stato finanziato e istituito da 50 membri del CEF di Yabuli, i diritti di proprietà dell'edificio appartengono alla ONG, consentendo alla sede di diventare un prezioso tesoro sociale. Al termine, il Centro Congressi Yabuli Entrepreneurs segnerà una tappa importante nel viaggio dell'imprenditoria cinese, dove "il Davos della Cina" può diventare "lo Yabuli del mondo. Il presidente dello Yabuli CEF Il nuovo centro congressi "Yabuli Entrepreneurs" è stato ideato per diventare un punto di riferimento iconico che incarna lo spirito imprenditoriale dei membri del Congresso sotto forma di un'astronave ai piedi di una montagna. Lo Yabuli CEF è stato fondato nel 2001, alla vigilia dell'ingresso della Cina nell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), e da allora è diventato una delle piattaforme più influenti per gli imprenditori cinesi con 78 membri, tra cui noti imprenditori internazionali come Jack Ma (Alibaba), Robin Li (Baidu), Yang Yuanqing (Lenovo), Lei Jun (Xiaomi) e Michael Yu (New Oriental). Negli ultimi 19 anni, i membri della CEF si sono riuniti a Yabuli ogni inverno per scambiarsi idee, portando Yabuli a essere definita "La Davos della Cina". Da qui la necessità di creare una struttura che potesse accogliere l'evento e, nel 2017, MAD Architects è stato incaricato dallo Yabuli CEF di progettare e costruire una sede permanente per i loro vertici annuali. Oltre ad accogliere il Forum, il Centro comprende anche una sala espositiva, sale riunioni e una sala televisiva, creando una miscela di spazi a uso misto che possono ospitare conferenze, formazione aziendale e altri eventi.
Circondato da montagne innevate, il nuovo Yabuli Entrepreneurs ‘Congress Center progettato da MAD Architects è stato completato nel nord-est della Cina. Il progetto è stato ideato per diventare un punto di riferimento iconico che incarna lo spirito imprenditoriale dei membri del Congresso sotto forma di un’astronave ai piedi di una montagna.
Dopo 10 anni di amore la relazione tra Angelina Jolie e Brad Pitt sembra essere immune a qualsiasi crisi e la bella attrice 39 enne si è confidata ai giornalisti di The Australian Women's Weekly ai quali ha rivelato il "segreto" del suo matrimonio. Nonostante siano diventati marito e moglie ufficialmente "solo" dallo scorso agosto, tra i due la storia viaggia a gonfie vele da 10 anni, durante i quali la coppia ha attraversato diversi momenti di "crisi": dalla doppia mastectomia della Jolie fino alla recente vicenda che coinvolge la piccola Shiloh, che ad 8 anni ha scelto di cambiare nome in John. Sia Brad che Angelina hanno da sempre appoggiato le scelte della primogenita, ma il compito di genitore è tutt'altro che semplice e la bella attrice ha ammesso che non è sempre stato tutto rose e fiori. La regista dal film "Unbroken" ha confessato che la vita di coppia è dura: Mantenere un matrimonio in piedi e crescere tanti ragazzi è un lavoro duro. Io e Brad lavoriamo sodo per "coltivare" la nostra famiglia e fare in modo che tutti stiano bene e uniti. Brad è la mia roccia e, sembra strano, definirlo "mio marito" è una bellissima sensazione. Brad Pitt e Angelina Jolie si sono sposati al loro Chateau Miraval in una cerimonia intima e segreta, riuscendo a conciliare e incastrare la cerimonia ai numerosi impegni cinematografici. Ai giornalisti australiani ha inoltre confessato che prima di accettare un impegni lavorativo riflette su quanto possa influire sulla sua famiglia: "Devi essere sempre sicuro che il lavoro non intralci la coppia e la famiglia, che quello che stai facendo non creerà troppe tensioni". Crescere i loro numerosi figli – sei ragazzi, ovvero Maddox di 13 anni; Pax di 11; Zahara di 9; Shiloh di 8 e i gemelli Knox e Vivienne di 6 anni – è un ulteriore banco di prova per la coppia:
Qual è la ricetta segreta dell’unione tra Angelina Jolie e Brad Pitt? L’attrice lo ha svelato in un’intervista ad un magazine australiano.
"Scream 4", l'ultimo episodio della celebre saga horror, approderà nelle nostre sale cinematografiche il 15 Aprile 2011 contemporaneamente negli Stati Uniti. Nel frattempo, vi presentiamo in alto il video youtube del trailer italiano ufficiale di questo film in uscita. Ma non si tratta dell'epilogo della fortunata saga di Scream, ma pare che i produttori abbiano in mente di lanciare una nuova trilogia horror. Il film segna il ritorno di Sydney Prescott, divenuta famosa per la stesura del suo nuovo libro di auto-aiuto. La donna fa ritorno a Woodsboro, dove incontra lo sceriffo Dewey e sua moglie Gale, la cugina Jill e zia Kate, ma all'improvviso Sydney scompare e tutti cominciano a temere il ritorno di Ghostface. Scream 4 è diretto dal regista Wes Crawen, sceneggiato da Kevin Williamson e prodotto da Dimension Films, Midnight Entertainment e Outerbanks Entertainment, mentre nel cast troviamo Emma Roberts, Hayden Panettiere, Adam Brody, e Courteney Cox. Infine, vi segnaliamo la nostra apposita sezione trailer film, dove potrete trovare i video youtube delle clip e naturalmente dei trailer delle vostre pellicole preferite.
Scream 4 uscirà al cinema il 15 Aprile 2011. Nel frattempo vi proponiamo un assaggio del film, con il video youtube del trailer italiano ufficiale della pellicola horror.
Arriva come un ciclone Cameron Diaz con una spumeggiante commedia che rischierà di far venire un infarto ai deboli di cuore, la bella attrice americana sfodererà infatti tutto il suo sex appeal e la sua simpatia interpretando una folle professoressa nel film Bad Teacher del regista Jake Kasdan. A duettare con Cameron Diaz sullo schermo Justin Timberlake ed un cast che comprende anche Lucy Punch, John Michael Higgins e Jason Segel. Elizabeth Halsey non è esattamente la tipica insegnante che ti da un brutto voto… assolutamente no perché lei è sboccata, spietata e decisamente inopportuna. A lei piace bere e divertirsi e non vede l'ora di spostare il suo ricco fidanzato per smetterla di insegnare. Ma purtroppo il suo pollo da spennare decide di lasciarla! Elizabeth dovrà trovare un altro fidanzato altrettanto ricco. Troverà un pretendente perfetto in un supplente della sua scuola, ricco erede di un'azienda produttrice di orologi. Ma per la nostra bella insegnante non sarà tutto così facile, anche, perché il bel supplente è già impegnato con Amy irreprensibile collega di Elizabeth. Da qui nascerà una rivalità tra colleghe davvero esilarante, imperdibile per il pubblico.
Torna il ciclone Cameron Diaz con una spumeggiante commedia che la vedrà vestire i panni di una Bad Teacher intenta a conquistare il bel Justin Timberlake.
Manhattan è sicuramente uno dei luoghi più frequentati e densamente popolati degli Stati Uniti. Chi ha visitato New York o ha avuto la fortuna di abitare a Manhattan sa perfettamente quanto sia importante il ruolo di Central Park a New York, uno dei luoghi più caratteristici della contea più famosa della Grande Mela. Per i newyorkesi Central Park è il polmone verde della città, un luogo dove rilassarsi in solitudine o con la famiglia, dove fare sport o una passeggiata romantica. Manhattan senza il suo parco non sarebbe la stessa. Ma in quanti riescono davvero a godere di questa macchia verde al centro dell'isola di Manhattan? Il cuore della Grande Mela, si sa, è costellato di grattacieli e strade non troppo ampie, per questo la visuale sul polmone verde di Manhattan non è consentito a tutti. Così all'ultimo concorso eVolo's annual skyscraper ad aggiudicarsi il primo premio è stato proprio un progetto che prevede di intervenire su Central Park: non si tratta di costruire un grattacielo, benché il concorso è famoso proprio per le avveniristiche architetture, ma una parete di vetro riflettente intorno al parco.
Lo scopo del progetto è quello di aprire a più persone Central Park ma la costruzione di un muro di vetro tutto intorno al cuore verde di Manhattan sta facendo discutere New York e non solo.
"Se volete andare avanti fateci arrestare tutti perché noi non molleremo mai". E' questo quanto dichiarato ieri sera da Alberto Perino, leader del movimento no Tav. In Val di Susa nessuno getterà la spugna. E mentre il Presidente del Consiglio Mario Monti ribadiva la linea dura dell'esecutivo, gli attivisti si riunivano in piazza del mercato a Bussoleno. Obiettivo: paralizzare l'autostrada e risalire verso il cantiere di Chiomonte. E da moltissimi centri sociali sparsi lungo la penisola arriva la proposta di marciare verso la Val di Susa. Cortei a Bussoleno e a Roma- Oggi sono previsti due cortei del movimento No Tav: uno a Bussoleno, l'altro a Roma, entrambi nel pomeriggio. Il Ministero degli Interni è in preallarme per le possibili infiltrazioni di black bloc tra le file dei manifestanti. A Roma l'appuntamento è per 15 a Piazzale Tiburtino: il corteo attraverserà San Lorenzo, Porta Maggiore e il Pigneto e, in serata, arriverà a largo Preneste. Deviate, causa corteo, 22 linee bus. Il clima nella capitale resta abbastanza teso. In apprensione il sindaco Gianni Alemanno, che è tornato a chiedere di regolamentare i cortei: "Ancora una volta si ripropone la necessità che il Governo e le autorità dello Stato pongano una seria regolamentazione per conciliare diritto a manifestare con diritto a circolare dei romani". A Bussoleno, invece, l'appuntamento è le 16, ma i dettagli della protesta non sono stati ancora ben definiti. La quinta notte di mobilitazione permanente non ha portato con sé alcun incidente. Domani, poi, si terrà un'altra manifestazione in Valle Clarea, zona da poco inglobata nel futuro cantiere dell'alta velocità.
Previsti nel pomeriggio cortei a Roma e a Bussoleno. Si temono nuovi scontri tra manifestanti e polizia. E in Val di Susa quindici sindaci dicono no agli scontri che stanno paralizzando l’economia della Valle.
Hasnat Khan, il cardiochirurgo anglo-pachistano che ebbe una storia d’amore con Lady Diana – e l’uomo che lei molto probabilmente voleva sposare – in un’intervista al Mail on Sunday ha rilasciato pesanti dichiarazioni sul biopic di Oliver Hirschbiegel. La pellicola, che uscirà nel nostro paese a partire dal 3 ottobre, vedrà la bravissima Naomi Watts nei panni della tormentata Principessa del Galles, ma Khan, solo dopo aver visto le prime immagini diffuse in rete, si è molto risentito e ha commentato in questo modo: Quel film è basato solo su gossip e inesattezze. Il nostro rapporto non era assolutamente quello rappresentato nella pellicola. Io e Diana eravamo amici, e non il dottore e la Principessa. Tra di noi non c’era alcun tipo di gerarchia. Non c’è nulla di vero, si tratta di un film totalmente sbagliato e non intendo assolutamente vederlo.
Il cardiochirurgo anglo-pachistano che ebbe una storia d’amore con Lady D. ha rilasciato pesanti dichiarazioni sul biopic di prossima uscita, diretto da Oliver Hirschbiegel, definendolo frutto di gossip e inesattezze.
Le dichiarazioni di Nadia Macrì, la escort coinvolta nello scandalo dei festini ad Arcore e del Bunga Bunga, ai giudici di Palermo sono sempre più inquietanti. Oltre a coinvolgere altri membri del governo, come il ministro Renato Brunetta, la ragazza dice che durante le feste si faceva un grosso uso di cocaina e marijuana, trasportata nientemenco che con l’aereo privato di Silvio Berlusconi. La ragazza è entrata in contatto con il premier tramite Brunetta, con il quale ha avuto diversi rapporti sessuali e ricevuto molti regali. Nadia aveva bisogno di qualcuno che la difendesse nella causa dell’affido di suo figlio, e il ministro gli indicò l’avvocato Taormina, il quale però secondo la ragazza non si sarebbe nemmeno presentato in aula, lasciandola da sola. Brunetta ha smentito di aver avuto relazioni sessuali con Nadia, ma lo stesso Taormina lo smentisce dalle pagine del Fatto Quotidiano, dicendo “Nadia Macrì? Brunetta la conosce molto bene”, lasciando intendere che la ragazza avesse ben altri rapporti con il ministro. Taormina aggiunge "Renato Brunetta è venuto nel mio studio ad accompagnare questa ragazza molto appariscente e devo dire anche provocante nei modi non una volta ma più volte. Mi disse che era una sua amica, un angelo, che dovevo difendere in una situazione personale molto delicata che riguardava un problema di affidamento di minore. Brunetta la seguiva come se fosse una sua problematica personale, altro che conoscenza di un giorno". Nadia è stata introdotta nel giro da Perla Genovesi, assistente del parlamentate Enrico Pianetta, che è stata arrestata nel merito dell’operazione Bogotà sul traffico di cocaina dal sudamerica. La Genovesi ha svelato tutti i retroscena sulle feste ad Arcore e invitato i magistrati ad interrogare Nadia come persona a conoscenza dei fatti. L’ingresso ad Arcore avrebbe avuto come spesso accade il beneplacito di Emilio Fede e dell’agente Lele Mora, incaricato di procurare le ragazze per le feste, come la caso Lele Mora e Ruby ha largamente dimostrato.
L’avvocato Carlo Taormina smentisce il ministro Renato Brunetta, che dichiara di aver avuto rapporti con Nadia Macrì, la escort che con le sue dichiarazioni sta allargando lo scandalo Ruby Berlusconi.
Come ogni anno, ad agosto Polignano a Mare, con Meraviglioso Modugno, festeggia Domenico Modugno e lo fa con un appuntamento ormai fisso che vede alternarsi sul palco alcuni tra i cantanti italiani più noti o in voga del momento. Sul palco pugliese sono salite tantissime voci del panorama leggero nazionale e sono stati anche annunciati i primi ospiti che celebreranno il cantante di "Volare" il prossimo 6 agosto quando saliranno sul palco di Piazza Aldo Moro (ore 21.15 ingresso libero) per una serata che ha come tema "Una goccia nel mare", prendendo spunto proprio da una canzone di Modugno, una delle sue più significative. Sul palco di Polignano, si alterneranno cantanti Giordana Angi, Shade, Alberto Urso, Anna Tatangelo, Luca Barbarossa, Dimartino, Avion Travel, Cordio e La Scapigliatura: ce n'è, insomma, come sempre accade, per tutti i gusti, cercando di raggiungere (e far raggiungere a Modugno) il più vasto numero di ascoltatori, per questo si spazia dal primo e secondo classificato dell'ultima edizione del talent di Maria De Filippi "Amici", passando per un rapper come Shade, la classe degli Avion Travel e Barbaross, fino alle atmosfere indie di Dimartino, uno degli esponenti più interessante del cantautorato pop italiano di questi ultimi anni.
Come ogni anno, ad agosto Polignano a Mare, con Meraviglioso Modugno, festeggia Domenico Modugno e lo fa con un appuntamento ormai fisso che vede alternarsi sul palco alcuni tra i cantanti italiani più noti o in voga del momento tra cui Alberto Urso, Giordana Angi, Shade, Anna Tatangelo e Avion Travel.
Dua Lipa sarà a Sanremo come super ospite della quarta serata del Festival, venerdì 7 febbraio. La star della musica pop sta vivendo un momento di grande successo internazionale, anche in Italia, dove regalerà una tappa del suo tour il 30 aprile a Milano. Nell'attesa del concerto, con il quale presenta il suo ultimo album "Future Nostalgia", la cantante britannica salirà dal palco dell'Ariston insieme a Gianna Nannini, Ghali e Johnny Dorelli. 24 anni, cantautrice ma anche modella, nata a Londra ma con origini albanesi e kosovare, Dua Lipa è esplosa nel panorama della musica pop con il successo di "New Rules" ed è stata pluripremiata. Prima con due Grammy nel 2019 come miglior artista esordiente e miglior registrazione dance, poi con tre BRIT Awards e due MTV Europe Musica Awards. Sul palco di Sanremo probabilmente canterà "Physical", secondo estratto dal suo ultimo album in studio. La sua carriera sta andando a gonfie vele quindi, ma anche sul piano sentimentale per Dua Lipa le cose sembrano stare andando alla grande. Dalla scorsa estate infatti, la star britannica da coppia con il 20enne Anwar Hadis, modello statunitense fratello dell'ex angelo di Victoria Secret's Gigi Hadid e di Bella Hadid. ❤️❤️❤️ A post shared by A PLUS (@anwarhadid) on Jan 26, 2020 at 6:25pm PST Sarebbe stata proprio la sorella Gigi, amica di Dua Lipa, a presentarle il fratello, a Malibu. Tra loro deve essere scattato l'amore a prima vista perché lei non ha esitato a chiudere la sua relazione con il modello e chef Isaac Carew alla corte di Gordon Ramsay, mentre lui pare che stia seguendo la star nel suo tour internazionale. Figlio dell'imprenditore Mohamed Adid e dell'ex modella Yolanda Hadid, Anwar Hadid è nato a Los Angeles ed è entrato nel mondo della moda sin da bambino: oggi è uno dei modelli più richiesti sulle passerelle di tutto il mondo. Lui e Dua Lipa erano stati pizzicati a New York mano nella mano tra baci appassionati, pochi mesi dopo la cantante aveva ufficializzato la loro relazione e a novembre, Agli American Music Awards, hanno debuttato per la prima volta come coppia sul red carpet. Il modello, invece, è stato legato all’attrice Nicole Petz, e successivamente con Kendall Jenner, ma il flirt si è spento presto, nell’estate del 2018. La sua carriera procede in modo esplosivo: dalla passerella per Moschino a soli 16 anni, a Ralph Lauren, Tommy Hilfiger e Fenty x Puma, la linea di Rihanna. Fuori dalle sfilate, è apparso negli spot pubblicitari di Hugo Boss e Valentino e ha prestato il volto alla campagna del profumo Born in Roma, nella cornice di Villa Aldobrandini. In quanto a stile, Anward Hadid è tipicamente californiano. Con la fidanzata Dua Lipa condivide la passione per i tatuaggi (lei ne ha 7), rivelando di averne moltissimi e tutti con un significato particolare. A Vanity Fair aveva spiegato che uno di questi, la scritta "Same but different", è un inno all'uguaglianza. Oltre a tatuaggi però la coppia modaiola condivide anche la manicure: di recente Dua Lipa aveva postato su Instagram la foto della loro "matching manicure", unghie colorate per entrambi. Together 🧡💛💚💙 @dualipa @anwarhadid #nailsbymei
Dua Lipa è la star britannica che ha sbancato nel mondo della musica pop con il singolo “New Rules”. Il 30 aprile farà tappa a Milano per presentare il suo secondo album, nel frattempo questa sera 7 febbraio sarà super ospite sul palco di Sanremo. Ad accompagnarla in Italia potrebbe esserci anche il suo fidanzato Anwar Hadid, modello di fama internazionale, fratello di Gigi e Bella Hadid. Sarebbe stata proprio l’ex angelo di Victoria Secret’s, amica du Dua Lipa, a fare da Capido. Dalla scorsa estate non si sono più lasciati e si sono persino concessi una Nail Art di coppia.
"La versione cool è che sono stata travolta da un'onda sfuggendo ad uno squalo… La tragica versione veritiera è che stavo nuotando stile "VILLA ARZILLA, casa di riposo"!". La prende con ironia Margherita Zanatta ex concorrente del Grande Fratello, che qualche giorno fa ha vissuto un'esperienza non proprio piacevole ma che, col senno di poi, riesce a raccontare in maniera divertita. La ragazza, infatti, si è rotta l'omero (frattura scomposta) durante un bagno a mare, che racconta così a TGCom: "Dovevano essere giorni sereni – continua Margherita – avevo un appuntamento con un ragazzo che mi piace (da poco è tornata single, ndr) e che non incontravo da tempo. Ho visto che il mare era agitato, ma non volevo fare una brutta figura con lui così mi sono tuffata. Ma all'improvviso un'onda mi ha travolta. Era un muro imperiale. Poi sono arrivate le altre onde, una dietro l'altra, e non ho capito più nulla". Il problema, scrive poi sulla sua pagina Facebook, non è stato tanto il dolore – che al momento non ha provato – quanto il fatto che era attorniata da bambini e anziani che non avevano battuto ciglio (oltre, immaginiamo, alla figura barbina col ragazzo che le piaceva), aggiudicandosi, scherza il primo posto nella classifica "Sfigati Estate 2014"
Travolta dal mare agitato Margherita Zanatta s’è rotta l’omero e ci scherza su sui suoi social network “Ho vinto il titolo di ‘Sfigata d’oro 2014”. Su Instagram una foto della ragazza col braccio ingessato.
Il primo capitolo, del 2011, commosse tutto il mondo, incassando quasi 95 milioni di dollari, a fronte di un budget di 37. A partire dal 25 settembre, Winter il delfino è pronto a tornare nelle sale con le sue nuove e incredibili avventure. In cabina di regia c’è di nuovo Charles Martin Smith e il cast d’eccezione vede tra i protagonisti Morgan Freeman e Ashley Judd. “L’incredibile storia di Winter il delfino 2” è prodotto da Andrew A. Kosove e Broderick Johnson, candidati all'Oscar per il biopic sportivo “The Blind Side”, ed è stato girato presso il Clearwater Marine Aquarium, struttura di soccorso e riabilitazione non-profit e casa di Winter. Se ben ricordate, Il film originale seguiva le peripezie del coraggioso delfino Winter, il cui miracoloso salvataggio e recupero, grazie ad una innovativa protesi alla coda, è diventato un simbolo di speranza e perseveranza per la gente di tutto il mondo e adesso il personale del Clearwater dovrà trovarle un altro compagno prima che venga trasferita in un altro acquario. Sono passati molti anni da quando il giovane Sawyer Nelson, e il team specializzato dell'Ospedale Marino di Clearwater, diretto dal dottor Clay Haskett, hanno salvato Winter. Con l'aiuto del Dr. Cameron McCarthy, che ha creato una coda prostetica unica per il delfino ferito, sono riusciti a salvargli la vita. Eppure, la loro battaglia non è finita. L'anziana madre surrogata di Winter, il delfino Panama, è morta, lasciando Winter da sola. Tuttavia, la perdita di Panama ha conseguenze peggiori per Winter, che, secondo le leggi statunitensi non può rimanere in solitudine, in virtù del comportamento sociale dei delfini che impone loro di accompagnarsi ad altri cetacei. Il tempo sta scadendo, e prima che Winter venga trasferita in un altro acquario, il personale del Clearwater dovrà trovarle un altro compagno.
Le avventure di Winter il delfino tornano ad emozionare il mondo, dopo il successo del primo capitolo, del 2011. Stavolta, il personale del Clearwater dovrà trovarle un altro compagno prima che venga trasferita in un altro acquario.
La domanda riconvenzionale nel giudizio di cognizione ordinario Il codice di procedura prevede la possibilità (per l'attore e per il convenuto) di presentare delle domande riconvenzionali e/o di modificare nel corso del procedimento le richieste già presentate. La domanda riconvenzionale ha una caratteristica peculiare: si innesta in un giudizio già iniziato (quindi, con un ambito definito) e la scelta di presentare (o meno) una domanda riconvenzionale è una valutazione discrezionale delle parti (infatti, nulla vieta di iniziare un autonomo procedimento avente ad oggetto la domanda riconvenzionale). Alla base di tale potere (discrezionale) delle parti di presentare (o meno) una domanda riconvenzionale c'è l'esigenza 1) di evitare il moltiplicarsi di procedimenti giudiziari (che potrebbero essere risolti con un unica sentenza, basta pensare alla quantificazione dei reciproci debiti e/o crediti tra attore e convenuto; 2) di potersi difendere compiutamente quando l'esigenza deriva dalle dichiarazioni dell'altra parte processuale. Da quanto detto, si nota immediatamente che la domanda riconvenzionale potrebbe essere legata al contesto del procedimento (potendo essere una normale evoluzione e/o completamento dello stesso) oppure è possibile che la domanda riconvenzionale sia completamente disancorata dalla contesto del procedimento. Questo rapporto tra domanda riconvenzionale e procedimento è regolato dagli articoli 34 e 36 cpc. Risulta evidente che la domanda riconvenzionale può essere legata al procedimento instaurato dall'attore (ad esempio atto di citazione per la riconsegna di un immobile, si presenta una domanda riconvenzionale di usucapione del medesimo immobile), oppure essere completamente svincolata dal procedimento instaurato dall'attore (atto di citazione per il pagamento di un credito e domanda riconvenzionale per l'usucapione di un immobile). In queste situazioni occorre valutare se sussistono dei principi (limiti) alla presentazione della domanda riconvenzionale.
La Cassazione del 22.12.2016 n. 26782 ha stabilito che nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, avendo l’opposto la qualità di convenuto in senso formale la cd. reconventio reconventionis, (domanda riconvenzionale), per non essere tardiva, deve essere introdotta solo nella comparsa di risposta, ex art. 167 comma 2 cpc, e non nel corso del giudizio di primo grado (ex art. 183 comma 5 cpc), nello stesso tempo, però, essendo l’opposto attore in senso sostanziale, tale domanda deve costituire conseguenza della domanda riconvenzionale proposta dall’opponente.
Ieri sera è andata in onda la prima puntata della 68esima edizione del Festival di Sanremo e, oltre ai cantanti che hanno presentato le canzoni in gara sfoggiando i loro look più eleganti, protagonista indiscussa della serata è stata Michelle Hunziker. La conduttrice ha fatto il suo ingresso "trionfale" sul palcoscenico dell'Ariston con indosso un meraviglioso abito in velluto di Armani Privé, caratterizzato da una maxi scollatura che arriva fino al punto vita, molto apprezzata anche dal pubblico. La cosa particolare è che ha sfoggiato un décolleté impeccabile, tanto che in moltissimi hanno insinuato un presunto ritocchino chirurgico al seno. La verità, però, è completamente diversa: la presentatrice ha il seno del tutto naturale ed ha ricorso a un piccolo trucco utilizzato da tutte le star hollywoodiane per sostenere il décolleté ed evitare di mostrare i capezzoli. Si chiama "Tape Secret" ed è il rimedio artigianale a cui ricorrono le dive americane quando indossano un abito particolarmente scollato sui red carpet, simile a quello scelto da Michelle Hunziker per la prima apparizione sul palcoscenico dell'Ariston. Si tratta di un semplice nastro adesivo che parte dal seno e arriva alle spalle, utilissimo per avere un décolleté alto e impeccabile. La presentatrice svizzera non sarebbe stata la prima a servirsene, anche Kim Kardashian di recente ha svelato il suo piccolo "segreto" per avere delle curve perfette in foto, postando addirittura una foto in cui è in topless con il seno coperto solo da diversi strati di "fashion scotch". Tape Trick #2008 A post shared by Kim Kardashian West (@kimkardashian) on Jan 27, 2018 at 1:53pm PST
Volete indossare una scollatura vertiginosa come quella sfoggiata da Michelle Hunziker durante la prima serata del Festival di Sanremo? Non servono reggiseni di ultima generazione o ritocchi chirurgici, esiste un trucco “artigianale” per avere un décolleté impeccabile: ecco qual è.
Sono passati 53 anni da quando venne al mondo Michael Joseph Jackson, nato a Gary, in Indiana, ottavo di dieci figli di una famiglia destinata a fare la storia della musica. I Jackson 5, capitanati dal piccolo Michael, da Jackie, Jermaine, Tito e Marlon, divennero in brevissimo tempo uno tra i gruppi più celebri del mainstream musicale, merito di una freschezza ed allegria musicale davvero unica in quel periodo, ma soprattutto grazie all'innato carisma del piccolo leader, capace a soli 10 anni scarsi di rubare la scena, ed in lui già tanti intravedevano l'aura del "predestinato". Era il 29 agosto del 1958, e in quel giorno nacque una tra le figure musicali più celebri, influenti e carismatiche di tutta la storia della musica moderna: dopo essersi staccato dal "cordone ombelicale" dei Jackson 5, la carriera da solita di Michael Jackson avrebbe vissuto momenti davvero indimenticabili, testimoniati dagli impressionanti numeri di vendita sciorinati nel corso di anni e anni di carriera. Da Off The Wall a Thriller, da Bad a Dangerous, Jackson ha assunto nel corso degli anni i connotati di un icona indelebile, che si sarebbe poi progressivamente sbiadita.
Il 29 agosto del 1958 nacque una tra le leggende del pop: oggi Michael Jackson avrebbe spento 53 candeline. Un omaggio al “Re del Pop”.
Mauro Marin non ce la fa più. Quello che inizialmente era solo il burlone della casa del Grande Fratello 10 e che poi, agli occhi dei suoi coinquilini, si è trasformato in un abile e malvagio giocatore senza cuore, inizia ad accusare il colpo. L'ormai famoso gioco (o tattica?) del Tutti contro Mauro Marin è riuscito a scalfire il cuore del concorrente, che a quanto pare non è così indifferente e inattaccabile come sostiene Veronica Ciardi, forse la sua più acerrima ed agguerrita nemica nella casa dopo che, per colpa di Mauro, è stata eliminata Sarah Nile. Mauro soffre di solitudine: il lungo periodo di "detenzione" già non è facile, se in più lo si passa soli ed isolati la questione si fa seria. Il salumiere trevigiano si è sfogato ieri con uno dei pochi amici che gli sono rimasti nella casa dopo l'eliminazione di Alessia Giovagnoli, il malinconico Giorgio Ronchini (che in questi giorni tra l'altro sembra soffrire molto per la mancanza della fidanzata che lo aspetta fuori). Mauro ha ammesso di non poterne più di tutte queste accuse, e non vuole passare nè per la vittima nè per il cattivo della casa: vorrebbe solo essere lasciato in pace. Ma non troppo in pace: anche la tattica adottata dagli altri concorrenti di lasciarlo completamente solo ad espiare le sue colpe lo sta distruggendo. Giorgio lo ha rassicurato: bisogna resistere, ormai manca poco, e poi non è tanto solo… c'è lui al suo fianco. E comunque qualche colpa ce l'ha anche lui: "Ti sei voluto fare una nomea, e adesso ogni cosa che dici viene presa come una provocazione…" ha osservato Giorgio. Il discorso cade poi su Carmela Gualtieri, che a detta di Mauro è quella con l'atteggiamento più fastidioso nella casa. Giorgio però la difende: la siciliana secondo lui è una bella persona e ha certi atteggiamenti solo per autodifesa. Si parla poi di Veronica: Giorgio confida a Mauro di averle parlato e di aver scoperto che lei soffre per via del brutto rapporto con il trevigiano, soprattutto perché quando cerca di parlargli o lo stuzzica lui non reagisce, dandole l'impressione di non avere nessun interesse a risolvere il problema.
Mauro Marin confida a Giorgio le sue paure e i suoi sentimenti.
L'abbiamo vista nei film in bianco e nero degli anni '40, sulle passerelle delle Fashion Week ed è subito diventata un trend: è la peek-a-boo bang, l'acconciatura con le onde morbide sulle lunghezze con una riga bassa e laterale. A renderla famosa è stata Veronica Lake nel 1941 quando sul grande schermo era proiettato "I Wanted Wings", il film diretto da Mitchell Leisen. I suoi capelli biondi, il movimento soft delle lunghezze e quell'onda che le copriva l'occhio ha subito fatto impazzire il mondo femminile che voleva emulare la sensualità dell'attrice, anche se l'acconciatura non era molto pratica, neanche per la Lake stessa. Richard Corson, nel libro "Fashion in Hair: The First Five Thousand Years", racconta che all'epoca sulla rivista "Life" si poteva leggere dei capelli di Veronica Lake che prendevano spesso fuoco quando fumava. Per le lavoratrici era una vera e propria seccatura, sia perchè ostacolava la visibilità, sia perchè era un pericolo per chi lavorava in fabbrica con i macchinari, tant'è che il governo americano chiese alla Lake di cambiare hair style, e le seguaci optarono per un taglio più corto e comodo.
Tornano le onde morbide degli anni Quaranta, le stesse che hanno reso un’icona l’attrice Veronica Lake.
Quando ieri, Vincenzo De Luca, durante la sua visita al "covid resort" all'Ospedale del Mare di Ponticelli ha parlato delle scuole elementari da riaprire, l'ha fatto con davanti una sola telecamera e un solo cellulare di un solo giornalista che registrava l'audio. La notizia delle scuole elementari si è rapidamente propagata come «da lunedì ok alla riapertura delle scuole elementari in Campania». Questo, prima dell'incontro tra il presidente della Regione e i vertici delle Asl e la task force. Il risultato? Numeri di contagi altissimi e diffusi, richiesta di coprifuoco notturno dalle ore 23; stop agli spostamenti tra le province della Campania e – sorpresa – niente riapertura delle scuole elementari. Dunque De Luca ha fatto dietrofront. Anche per adeguarsi con la vicenda del ricorso al Tar contro le chiusure degli istituti scolastici. L'Unità di crisi della regione Campania potrà decidere "dell'eventuale riapertura della attività in presenza della scuola primaria a decorrere dal 26 ottobre 2020" e che avrà il compito del "costante monitoraggio e valutazione della situazione dei contagi sviluppatisi sul territorio in ambito scolastico e dei relativi casi connessi a "contatti stretti", si legge nell'ordinanza. Pertanto, salvo ogni ulteriore decisione in conseguenza "dell'andamento della situazione epidemiologica quotidianamente rilevata, con decorrenza dal 21 ottobre e fino al 31 ottobre 2020 è confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni con disabilità ovvero con disturbi dello spettro autistico, il cui svolgimento in presenza è consentito, previa valutazione delle specifiche condizioni di contesto da parte dell'Istituto scolastico".
Proclami, dietrofront e ambiguità: Vincenzo De Luca sta facendo un disastro col mondo della scuola: insegnanti, presidi, genitori, costretti a rincorrere annunci e notizie dai giornali a Whatsapp per capire cosa accadrà il giorno dopo.
L'intervista shock di Harry e Meghan alla conduttrice tv Oprah Winfrey non smette di far discutere. Alla fine, dopo ore e ore di gelido silenzio, è arrivata la risposta ufficiale dalla Regina, che si è detta dispiaciuta nel sentire cosa ha passato la coppia negli ultimi anni e ha promesso di verificare con la massima serietà le accuse di razzismo sollevate da Meghan. No comment invece dai cognati, i Duchi di Cambridge: Kate Middleton in particolare si è mostrata in video serena e rilassata, come se nulla fosse successo. Eppure Meghan Markle ha parlato esplicitamente del loro rapporto: da una parte ha accusato la stampa di aver gonfiato la rivalità tra le due donne, ma dall'altra ha detto esplicitamente che Kate l'ha fatta piangere a pochi giorni dal matrimonio. Ma quindi cosa è successo tra le due cognate? Le foto in cui i "Fab Four", come venivano chiamate le due coppie, si mostravano felici e uniti sembrano ora un ricordo lontano. Dopo la messa in onda della lunga intervista televisiva i commentatori reali hanno provato a ragionare sulle cause profonde della rivalità tra le due. Secondo Richard Kay, corrispondente del Daily Mail, Meghan sarebbe stata ossessionata da Kate. Anziché guardare a Kate come a un modello, all'amica che l'avrebbe guidata e consigliata, Meghan nutriva per la cognata sentimenti di gelosia. Il motivo? Secondo Kay il "rapporto strettissimo" tra Kate e il marito Harry. Secondo il giornalista Tom Quinn invece la gelosia è legata all'inferiorità di rango: Kate sarebbe diventata regina, e lei no. Una tesi debole però, considerando il desiderio dei Sussex di allontanarsi dalla vita di corte il prima possibile.
Nel corso dell’intervista shock rilasciata dai duchi di Sussex a Oprah Winfrey, Meghan ha raccontato di un litigio avvenuto con Kate pochi giorni prima del matrimonio. I commentatori reali hanno elaborato varie ipotesi sulla “rivalità” tra le due: quel che è certo è che la stampa ha giocato un ruolo molto importante con paragoni impietosi.
Blanco è un'artista che si è fatto notare negli ultimi mesi, grazie ad un immaginario punk rap, espresso in maniera perfetta nel brano "Notti in bianco", singolo di successo dell'autore bresciano da più di un milione di stream in poche settimane. La sua musica, partita da Calvaggese, ha conosciuto vari step prima di arrivare al grande pubblico: partito da SoundCloud e TikTok, l'artista ha pubblicato il suo primo singolo "Belladonna (Adieu)" solo lo scorso giugno. Dopo poco tempo arriva "Notti in bianco" e la firma con Universal, a suggellare il momento d'oro dell'artista, un percorso musicale quasi solitario nel panorama italiano, che sta facendo avvicinare sempre più persone alla sua musica. Lo abbiamo intervistato per chiedergli in che modo l'amore e le emozioni estreme influiscono sulla sua musica. Cosa vuol dire uscire dalla provincia? Quanto è stato difficile partire con la tua musica da Calvagese? Partire da Calvagese è stato tutto tranne che facile, anche se comunque su certi aspetti mi è stato d’aiuto per crescere. In generale però, grazie alla passione e alla voglia di fare musica, mi sono sempre mosso un po’ ovunque per conoscere gente e andare in studio. Come hai scritto Belladonna, il tuo primo brano pubblicato lo scorso 19 giugno? Di getto. Avevo già le immagini in testa da prima di scriverlo, di questa coppia pazza dove amore e odio erano esageratamente squilibrati. Lui che saltava sul tavolo e lei che strillava; ho ancora qualche ricordo di quelle scene. Com'è nato il tuo singolo di successo "Notti in bianco"? Nei tuoi primi 3 brani descrivi l'amore da tre prospettivi diverse: qual è il modo che preferisci?
Blanco è un’artista classe 2003 che si è fatto notare negli ultimi tre mesi, grazie alla pubblicazione di tre singoli di successo: “Belladonna (Addieu)”, “Notti in bianco” e “Ladro di fiori”. Il secondo brano ha ricevuto una grande risposta sulle piattaforme digitali, con più di un milione di stream su Spotify. Dopo la firma con Universal, l’artista bresciano ha bisogno adesso di pensare al suo futuro.
Sono passati 9 mesi dalla morte di Franco Califano e si torna a parlare di lui non più per le polemiche riguardo la tomba, ma per onorare quello che è stato uno degli artisti più amati d'Italia e uno dei cantori preferiti dal pubblico romano. Il 30 marzo 2013, infatti, l'autore di "Tutto il resto è noia" morì a seguito di una lunga malattia che non era riuscita, però, a tenerlo lontano dall'amato palco, dove si era esibito fino a qualche giorno prima. In questi giorni natalizi Giordano Tredicine, vicepresidente dell'Assemblea capitolina, ha voluto però ricordare l'importanza del cantante con una proposta che farà contenti i fan, ovvero dare il nome di Califano a una via o una piazza romana. "È doveroso che lo si ricordi" dice Tredicine che lo ricorda come "un grande artista" e "un uomo di cui sentiamo tutti la mancanza" prima di andare dritto al sodo della proposta: "Ho preparato una mozione per intitolargli una via o una piazza che sarà votata durante la prossima assemblea capitolina. Chiedo fin da ora alla maggioranza di non fare mancare il proprio appoggio a questo documento" ha dichiarato stamattina il vicepresidente
“Un grande artista” e “un uomo di cui sentiamo tutti la mancanza” e per questo Giordano Tredicine, vicepresidente dell’Assemblea capitolina, ha chiesto che venisse intitolata una piazza o una via a Franco Califano.
I ricercatori danesi sostengono che a gestire il ritmo di sonno-veglia siano vari livelli di “sali” che si trovano nel nostro cervello. Quanto scoperto potrebbe essere utile alle ricerche psichiatriche per capire meglio come gestire la difficoltà a dormire che hanno i soggetti che soffrono di schizofrenia o di crisi compulsive. Lo studio della University of Copenhagen, intitolato “Changes in the composition of brain interstitial ions control the sleep-wake cycle”, è stato pubblicato su Science. Cosa intendiamo quando parliamo di “sali”? I ricercatori parlano di composizioni degli ioni interstiziali del cervello presenti nel fluido extracellulare, definiti più semplicemente “sali”. Per testare la loro influenza sul nostro cervello, gli scienziati hanno iniettato del “sale” nel cervello di un gruppo di topi e ne hanno osservato i ritmi di sonno-veglia anche in relazione ai neuromodulatori. I neuromodulatori sono composti, come l'adrenalina, che ci permettono di svegliarci la mattina. Lo studio ha mostrato come questi modifichino i livelli di “sali” intorno ai neuroni influenzando il sonno o la veglia. In pratica, quando siamo svegli il bilanciamento del sale fa in modo che i neuroni siano particolarmente sensibili agli stimoli, diversamente quando dormiamo i livelli sono regolati per rendere più complessa l'attivazione degli stessi neuroni. Questo potrebbe significare che agendo sui livelli di sale nel cervello, un domani i medici riusciranno a gestire le problematiche dei pazienti legate proprio al ritmo di sonno-veglia. “Fino ad oggi le ricerche si erano concentrato solo sull'attività neurale del cervello considerandolo come un insieme di processi si analisi e mappature – spiega il professor Maiken Nedergaard, autore dello studio – il cervello però è più di un gruppo di neuroni che funzionano come un computer”.
I ricercatori hanno scoperto come i diversi livelli di “sali” nel cervello agevolino il sonno o la veglia influenzando la percezione dei neuroni e quindi la loro attivazione.
Nel mondo, ogni giorno, si registrano un milione di nuove infezioni da IST, le malattie sessualmente trasmissibili. Il dato divulgato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è in preoccupante ascesa e coinvolge anche l'Italia, dove si registrano ben 3.500 nuovi casi di AIDS all'anno, circa dieci ogni giorno. Ma il boom abbraccia anche altre temute malattie veneree come la gonorrea, la sifilide e l'herpes genitale. Le principali vittime delle infezioni sono i giovani tra i 15 e i 24 anni, che spesso fanno a meno del preservativo anche durante gli incontri occasionali, catalizzando il rischio di contagio. Alla luce di questi preoccupanti dati, il Ministero della Salute in collaborazione con la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) ha deciso di agire mettendo a punto una campagna di comunicazione ad hoc, chiamata “IST, conoscerle per prevenirle”. Obiettivo di medici e istituzioni è la sensibilizzazione del pubblico attraverso un piano d'azione suddiviso in tre distinte fasi, sfruttando la sinergia di vari mezzi per informare. La prima fase prevede la diffusione di opuscoli pieghevoli e locandine nei punti di contatto tra pazienti e specialisti, compresi studi medici e farmacie. In essi saranno presentate sette delle più diffuse patologie sessualmente trasmissibili (HIV/AIDS, Papilloma Virus, Epatiti virali, Sifilide, Uretriti e cerviciti da Clamidia, Gonorrea, Herpes genitale), e per ciascuna sarà possibile documentarsi su prevenzione, sintomi, cicli terapeutici e cura. Sarà indicato anche il numero del Telefono Verde, un servizio dell'Istituto Superiore di Sanità creato per informare i pazienti sulle patologie sessualmente trasmissibili e che ha recentemente festeggiato il trentennale dalla messa in funzione. La seconda fase della campagna prevede la pubblicazione di un'applicazione gratuita sui principali negozi online per dispositivi mobili (Apple Store e Google Store), che sarà seguita dalla diffusione di spot televisivi sul tema. In questo modo i curatori della campagna sperano di raggiungere il maggior numero possibile di cittadini. Del resto, come sottolineato dagli esperti proprio in occasione delle celebrazioni per il trentennale del Telefono Verde, la disinformazione è uno dei principali pericoli per questa famiglia di patologie. Basti pensare che essa è salita dall'11,4 percento del decennio 1987-1997 al 13,6 percento del decennio 2007-2017. Va inoltre considerato che molti giovani escludono di poter essere contagiati, come spiegato dalla dottoressa Roberta Chersevani, direttrice di Fnomceo, e ciò non fa altro che amplificare la diffusione delle malattie.
I casi di gonorrea, sifilide ed Herpes genitale sono in costante aumento in tutto il mondo. In Italia, dove si registrano 10 nuovi casi di AIDS al giorno, la fascia di età più a rischio è quella compresa tra i 15 e i 24 anni. Al via una nuova campagna di sensibilizzazione.
Papa Francesco apre alle donne e chiede per loro posti di maggiore responsabilità nella Chiesa. "Preghiamo perché i fedeli laici, specialmente le donne, affinché partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità della Chiesa", ha detto al termine dell'Angelus di oggi in Piazza San Pietro, a Roma. "Nessuno di noi è stato battezzato prete né vescovo – ha osservato -, siamo stati tutti battezzati come laici. Laici e laiche sono protagonisti della Chiesa", ha sottolineato, aggiungendo che "oggi c’è ancora bisogno di allargare gli spazi di una presenza femminile più incisiva nella Chiesa. Dobbiamo promuovere l'integrazione delle donne nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti".
Papa Francesco nel corso dell’Angelus di oggi a Piazza San Pietro ha pregato affinché “i fedeli laici, specialmente le donne, affinché partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità della Chiesa: “Dobbiamo promuovere l’integrazione delle donne nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti”.
Abdul Hasan ha ricevuto un regalo “inaspettato” dalla fidanzata: un'iniezione per l’ingrandimento del del pene. Il 27enne inglese si appresta a sottoporsi all’operazione per la seconda volta. Il filler al pene, progettato per aumentare la circonferenza di un uomo di 1 o 2 cm, è un liquido – solitamente acido ialuronico – che viene iniettato nel tessuto molle sotto la pelle. È una procedura non chirurgica e può essere realizzata in poche ore in una clinica specialistica, costa tra i 3 e i 4 mila euro e dura per circa un anno e mezzo. Abdul dice che la bassa autostima è uno dei motivi per cui ha fatto un filler. “Mi ha fatto sentire molto più a mio agio. L'ho fatto e la mia fiducia è tornata a crescere, non avevo nulla da nascondere", ha detto al Mirror. Nel giro di un paio di giorni si è sentito meglio anche nelle situazioni sociali: "Ero una persona cambiata, se vedo un gruppo di sconosciuti oggi mi ci avvicino facilmente, cosa che prima non facevo".
Abdul Hasan, 27enne inglese, si appresta a sottoporsi all’intervento di filler al pene per la seconda volta: “Quando l’ho fatto per la prima volta, sono stato meglio. Avevo davvero una bassa autostima”. In Regno Unito le operazioni di questo tipo stanno aumentando vertiginosamente, ma sarebbero diversi gli uomini che si autoiniettano i riempitivi, andando incontro a seri problemi di salute.
Il diritto di chiedere e ottenere la divisione Lo stato di comunione (contitolarità di uno o più beni) tra più persone è visto con sfavore dal legislatore (per le difficoltà di gestione dei beni e per le contestazioni che possono sorgere tra i contitolari). Per questo lo stesso legislatore attribuisce ad ogni partecipante alla comunione il diritto di chiedere la divisione (giudiziale o se possibile amichevole) ponendo fine alla comunione. Infatti l'art. 1111 cc prevede che ciascuno dei partecipanti alla comunione può sempre domandare lo scioglimento della comunione stessa. La scelta di chiedere la divisione è una scelta volontaria (discrezionale) e trattandosi di un diritto che dipende da una valutazione discrezionale del titolare nulla esclude che il titolare possa rinunziare alla domanda di divisione (ad esempio perché si otterrà una divisione amichevole, oppure perché – eliminati gli screzi tra i contitolari – lo stato di comunione può continuare a esistere). Una volta chiesta la divisione giudiziaria la relativa domanda è disponibile, nel senso che può essere abbandonata o può essere oggetto di rinunzia, di fatto, in questo modo (se non si procede ad una divisione amichevole/contrattuale) è evidente che lo stato di comunione permane. Una eventuale rinunzia alla domanda di divisione pone due questioni: a) se la rinunzia alla domanda di divisione impedisce la riproposizione della medesima domanda di divisione; b) se quando l'effetto che consegue alla rinunzia alla domanda di divisione, è quello di far rimanere intatto lo stato di comunione, un tale effetto può essere equiparato al patto di restare in comunione ex art. 1111 cc Quanto alla questione se la rinunzia alla domanda giudiziale di divisione può essere equiparata alla rinunzia ala diritto di richiedere (sempre e comunque) la divisione la risposta è negativa.
Cassazione 4.6.2019 n 15177 Quanto alla violazione del patto di non chiedere la divisione ex art 1111 comma 2 cc, detto patto non condiziona la validità del procedimento di divisione, bensì solo la possibilità di ottenere sentenza favorevole. Difatti, entro il termine decennale dalla pattuizione, il Giudice dovrà rigettare la domanda di divisione proposta, mentre se la pronunzia interviene decorso detto termine, nulla osta alla decisione favorevole.
Sulla decisione presa nei giorni scorsi dalla Corte di Giustizia Europea che ha dichiarato il Safe Harbor non più valido, è intervenuto anche il presidente della holding Alphabet, la società che comprende anche Google, Eric Schmidt. In una conversazione durante la conferenza su internet e politica "Virtuous Circle", e in parte pubblicata da Re/code, l'ex presidente di Google si è detto "molto preoccupato" della decisione della CGUE, dalla quale, secondo Schmidt, potrebbe scaturire la nascita di "internet per ogni paese" e se ciò accadesse "perderemmo uno dei più grandi successi dell'umanità. Nei giorni scorsi la Corte di Giustizia Europea ha emanato una sentenza a proposito della class action "Europe vs Facebook" avviata dallo studente austriaco Max Schrems, insieme ad altri 25 mila utenti, contro il social network di Zuckerberg, colpevole di non custodire al meglio i dati degli utenti dopo lo scandalo della NSA rivelato da Edward Snowden. Il Safe Harbor era stato messo in opera nel 2000 affinchè gli Usa garantissero lo stesso livello di protezione dei dati degli utenti garantito in Europa, ma in realtà oggi non è più così. E conseguenza di questo cambio di condizione è stato sicuramente lo scandalo del Datagate, lo scandalo rivelato da Edward Snowden e che ha pesantemente coinvolto la NSA. Secondo la sentenza della Corte di Giustizia Europea "l'approdo sicuro" oggi viene superato dalle autorità americane che, per esigenze di sicurezza nazionale consentono alle aziende americane di venire meno alle norme di tutela previste, rendendo "così possibili ingerenze da parte delle autorità pubbliche americane nei diritti fondamentali delle persone". Di conseguenza, i dati degli utenti europei non avrebbero quell'adeguato livello di protezione così come doveva essere garantito dal Safe Harbor. Conseguenza di questa storica sentenza è che oggi aziende come Facebook o Twitter, e dunque anche Google, proprio perchè l'approdo sicuro non è più valido, si troverebbero nella condizione di affrontare situazioni legate alle privacy con i singoli stati e quindi di vedersi costretti a custodire i dati degli utenti in Europa e non più negli Usa, come è accaduto da 15 anni a questa parte. Ecco spiegato il riferimento di Schmidt quando diceva che il rischio è quello di veder nascere internet per ciascun paese. L'occasione della conferenza è stata anche per Schmidt di parlare dell'arrivo di nuove aziende all'interno di Alphabet. Sulla loro entità, "dopo le prime 26 dovremo usare i numeri trascendenti come il pi greco", ha affermato ironizzando sulle 26 lettere dell'alfabeto inglese. "Ho incontrato gli amministratori delegati delle società di Alphabet esistenti e di quelle proposte. In futuro ci sarà molto da vedere".
Sulla decisione presa nei giorni scorsi dalla Corte di Giustizia Europea che ha dichiarato il Safe Harbor non più valido, è intervenuto anche il presidente della holding Alphabet, la società che comprende anche Google, Eric Schmidt. In una conferenza l’ex presidente di Google si è detto “molto preoccupato” della decisione della CGUE.
Tra le truffe online più diffuse a mezzo SMS e WhatsApp stanno scalando la classifica quelle che usano come esca pacchi non recapitati o in giacenza. La pandemia da coronavirus del resto ha portato milioni di persone sulla via dell'ecommerce, e l'intensificarsi di consegne a domicilio che ne è derivato ha attirato l'attenzione di individui senza scrupoli che si infilano tra le comunicazioni legittime sperando di estorcere informazioni e denaro a ignare vittime. Nell'ultima campagna attiva in queste settimane i truffatori si fingono il colosso della logistica UPS e hanno attivo un sito Internet particolarmente realistico attraverso il quale tentano di estorcere le informazioni della carta di credito delle potenziali vittime. L'esca, come avvenuto già in altri episodi, è un presunto pacco non recapitato. Il messaggio in particolare viene inviato attraverso il canale SMS, reca come mittente la sigla UPS e recita: "Salve, il tuo pacco è stato trattenuto presso il nostro centro di spedizione. Si prega di seguire le istruzioni qui". A seguire è pubblicato un link cliccabile che porta a un sito particolarmente ben congegnato, ma anche il testo del messaggio potrebbe trarre in inganno chinuque: non sono presenti errori grammaticali e solo l'introduzione poco formale "Salve" può insospettire. Il motivo per cui questo tipo di truffa è particolarmente gettonato si spiega con il fatto che ormai sono sempre di più gli italiani che si affidano alle spedizioni di merce ordinata online, e che dunque al momento della ricezione del messaggio potrebbero avere effettivamente un pacco in spedizione da un corriere contattato dal venditore. Il timore di non poter ricevere la merce acquistata può spingere a seguire il link, e dunque alla seconda fase della truffa. Il sito web allestito dai truffatori è particolarmente curato. Dal logo alla grafica, tutto è pensato per dare l'impressione di trovarsi di fronte a un legittimo servizio di tracciamento degli ordini: la sequenza di pagine che si presenta è però un copione pilotato dai truffatori per dare l'impressione di poter modificare il giorno di consegna. Le vittime, dal canto loro, temendo di aver perso la propria merce seguono le indicazioni spinte dalla speranza di poter recuperare il proprio prodotto.
Nell’ultima campagna attiva in queste settimane i truffatori si fingono il colosso della logistica UPS e hanno attivo un sito Internet particolarmente realistico attraverso il quale tentano di estorcere le informazioni della carta di credito delle potenziali vittime. Per proteggersi basta non rispondere.
Il rossetto è uno degli accessori più utilizzati dalle donne, tanto che basta passarne solo un po’ sulla bocca per rendere il proprio look immediatamente più femminile. Tutte ne hanno uno nella borsetta per le “emergenze” e non sarebbero mai capaci di rinunciarci in occasione di un evento mondano importante. In poche però sono consapevoli del fatto che la forma che assume un rossetto riesce a dare moltissime informazioni sulla propria personalità. Scopriamo a quale categorie di nonne apparteniamo. 1. Angoli consumati su entrambi i lati – Se il rossetto, dopo essere stato utilizzato svariate volte, appare consumato allo stesso modo su entrambi i lati, significa che si ha una natura curiosa, aperta a diversi punti di vista. Si tratta di persone che amano imparare dagli altri e che vogliono godersi la vita al massimo. 2. Solo un angolo consumato e curvo – Le donne che invece utilizzano il rossetto solo da un lato e che tendono a curvarlo sono assolutamente creative e piene di energia. Sono loquaci, alla ricerca di attenzioni, ma allo stesso tempo non dimenticano di essere disponibili per i veri amici. 3. Punta piatta e concava – Quando invece il rossetto ha la punta piatta e concava, ci si trova di fronte ad una persona avventurosa, curiosa, attratta dai misteri da decifrare. Si tratta di donne che tentano di capire più il mondo che le circonda piuttosto che se stesse. 4. Punta profondamente inclinata – In casi come questo, il rossetto indica la presenza di una donna sicura di sé, sofisticata, che non ha paura di esprimere il proprio punto di vista. La sua forza è capace di attirare l’attenzione di tutti, anche se poi si sceglierà la compagnia di pochi. 5. Punta piatta – Chi tende a rendere la punta del proprio rossetto piatta è una perfezionista, sempre disponibile per gli amici ed incapace di tradire i propri cari. A rendere una donna simile forte sono proprio i suoi valori, ma anche le sue rapide facoltà di pensiero. 6. Punta arrotondata – Le donne che creano una punta perfettamente arrotondata con il loro rossetto sono calme ed hanno sangue freddo, in qualsiasi situazione. Nulla sarebbe capace di fargli perdere la positività, di conseguenza sono quelle che più riescono a tranquillizzare i propri amici nei momenti di panico. 7. Appuntito – Spesso invece il rossetto è così consumato sui lati da formare una punta centrale. Il significato? Ci si trova di fronte ad una persona che ama la propria famiglia e che è circondata da moltissime persone care. Spesso però donne simili hanno anche la tendenza a volare troppo con la fantasia e a creare dei veri e propri castelli in aria.
Il rossetto è l’accessorio che tutte noi utilizziamo ogni giorno poiché riesce a rendere il nostro look più femminile. Il vostro è appuntito, uguale alla forma originale o consumato solo su un lato? Ecco tutto quello che la forma del rossetto rivella sulla nostra personalità.
Checco Zalone ha appena mostrato ai suoi fan il video della nuova hit che ha intenzione di lanciare in previsione dell'estate 2012. Il comico barese interpreta l’attualità a modo suo con “La cacada”, brano che si candida subito a diventare un tormentone. È stato lui stesso a postare il link della sua ultima canzone sulla sua pagina Facebook, una delle più seguite tra gli attori italiani con 1,5 milioni di fan e che ci regala quasi ogni giorno delle battute incredibilmente divertenti. Checco Zalone ammette l'intenzione di voler prendere in prestito ritmi latino-americani, come dichiara lui stesso sempre sul social network:
Il comico barese torna con una nuova divertente canzone che parla di tasse, conti in Svizzera e corruzione con ritmi latino-americani.
Secondo un rapporto del gruppo Fair Tax Foundation i giganti del web, le cosiddette "Silicon Six", avrebbero pagato 96 miliardi di dollari in meno di tasse negli ultimi dieci anni rispetto a quelli che sono i rapporti finanziari effettivi: il dato si riferisce agli anni che vanno tra il 2011 e il 2020 e riguarda Amazon, Facebook, Google, Alphabet, Netflix, Apple e Microsoft. Le sei società negli ultimi dieci anni avrebbero pagato 219 miliardi di imposte sul reddito, il 3,6% delle loro entrate totali che sono pari a oltre 6 trilioni di dollari. Come riportato dal Guardian, secondo lo studio le Silicon Six sposterebbero deliberatamente i propri profitti in Paesi a bassa tassazione per pagare meno tasse. Un esempio è quello di Amazon che "avrebbe avuto entrate per 1,6 trilioni di dollari, registrando profitti per 60,5 miliardi di dollari e pagando 5,9 miliardi di dollari di imposte sul reddito nel periodo che va dal 2011 al 2020. Mentre secondo lo studio Amazon avrebbe dovuto pagare 10,7 miliardi di dollari tasse su quei profitti in base alle aliquote fiscali internazionali, quindi l'imposta pagata in percentuale sull'utile è stata solo del 9,8% nel periodo 2011-20, la più bassa delle cosiddette Silicon Six" Allo studio ha risposto prontamente Amazon che attraverso un portavoce ha contestato i calcoli effettuati dalla Fair Tax Foundatio definendoli "estremamente fuorvianti". "Amazon è principalmente un rivenditore in cui i margini di profitto sono bassi, quindi i confronti con le società tecnologiche con margini di profitto operativi vicini al 50% non sono razionali – si legge in una nota – i governi scrivono le leggi fiscali e Amazon sta facendo proprio quello che incoraggiano le aziende a fare: pagare tutte le tasse dovute e allo stesso tempo investire molti miliardi nella creazione di posti di lavoro e infrastrutture. Insieme a margini bassi, questo investimento si tradurrà naturalmente in un'aliquota fiscale più bassa". Paul Monaghan, amministratore delegato della Fair Tax Foundation, ha affermato che l'analisi del gruppo ha fornito "prove concrete che l'evasione fiscale è ancora parte di molte grandi multinazionali e forse nemmeno una riforma radicale delle regole fiscali internazionali porrà rimedio alla situazione" .
Da Google passando per Netflix, Amazon e Facebook. Secondo uno studio del gruppo Fair Tax Foundation i giganti del web, le cosiddette “Silicon Six”, avrebbero pagato 96 miliardi di dollari in meno di tasse negli ultimi dieci anni rispetto a quelli che sono i rapporti finanziari effettivi. Secondo il rapporto queste aziende sposterebbero deliberatamente i propri profitti in Paesi a bassa tassazione per pagare meno tasse.
Daniele Scardina è uno dei personaggi più conosciuti nel mondo della boxe. Il 28enne pugile milanese, salito alla ribalta delle cronache anche per la sua vita privata e per la partecipazione ad un noto programma televisivo, si è confermato tra i migliori anche nella recente sfida contro lo spagnolo Cesar Nunez, battuto per KO tecnico all'ottava ripresa sul ring del Palalido di Milano, in occasione della Milano Boxing Night: evento che Dazn ha trasmesso LIVE e in modalità on demand in oltre 200 territori a livello globale e raccontato da una squadra di commento dedicata anche per l'Italia. Un successo che ha permesso a ‘King Toretto‘ di festeggiare il titolo di campione dei supermedi dell'Unione europea. "La boxe in Italia sta cambiando in positivo – ha spiegato Scardina ai microfoni di Fanpage.it -. Era un po' ferma agli anni 80/90, oggi si è invece adattata e anche il pubblico la segue con entusiasmo, non solo per il pugile ma anche per il personaggio. I tifosi si stanno avvicinando sempre di più a questo magnifico sport". Ti ha dato fastidio tutto questo clamore intorno al tuo nome, nato da alcune vicende extra sportive e dalla tua partecipazione a ‘Ballando con le stelle'? "Per me è un rumore piacevole, perché vuol dire essere conosciuti e popolari, poter far arrivare il messaggio della boxe a tutti e diventare un esempio per i più giovani. Io cerco di vedere sempre le parti positive di ogni cosa e penso ci voglia sempre il giusto equilibrio. Quando sono in preparazione per un match penso solo a quello". Quanto ti ha condizionato la pandemia? "Ha influito molto nella mia preparazione e carriera. Ci ha fermato un po' a tutti per un anno, però cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno e ho sfruttato questo periodo per imparare e fare altre cose. La paura? Quella c'è sempre. C'è il timore di non poter tornare ad una vita normale. Oggi con questo virus abbiamo imparato ad apprezzare le cose semplici, come bere un caffè con un amico, un abbraccio o una camminata". Quali sono i tuoi prossimi progetti? "I miei prossimi step sono crescere e diventare sempre più grande. Uno degli obiettivi è diventare un esempio per le persone e per i giovani, ai quali dico di inseguire i propri sogni. Non è facile perché il cammino è pieno di ostacoli, ma è proprio lì che uno si crea il carattere e può far uscire il guerriero che ha dentro. Non c'è niente di più bello che realizzare i propri sogni".
Daniele Scardina, conosciuto anche come King Toretto, è fresco vincitore del titolo di campione dei supermedi dell’Unione europea. Il pugile milanese racconta in esclusiva a Fanpage i suoi obiettivi: “Voglio crescere, vincere il più possibile e trasmettere i valori della boxe ai più giovani. Il rumore intorno al mio nome? È piacevole perché mi permette di far conoscere ancora di più la boxe”.
Liz Friedlander è la regista di “Ti va di ballare?”, amatissimo film musicale, uscito nel 2006, con protagonista il sexy Antonio Banderas. Il film è ispirato alla vita di Pierre Dulaine, grandissimo ballerino da sala e maestro di danza, noto negli USA per aver introdotto a scuola, nel 1994, le “Dancing classrooms”, le classi danzanti per insegnare il ballo ai ragazzi più indigenti. Banderas è proprio nei panni di Dulaine e nella pellicola viene chiamato a tenere un corso di danza a ragazzi “problematici”, in una scuola pubblica di New York. Inizialmente, è accolto in maniera molto scettica dai suoi nuovi e scapestrati allievi – ognuno con una storia e una vita molto travagliate – ma Dulaine riuscirà a farsi apprezzare, creando con loor un nuovo stile di danza che fonde i balli classici all’hip-hop, facendoli partecipare ad una gara dove ci sono in palio 5000 dollari. L’avrete visto decine di volte, ma ci sono ancora 5 curiosità che probabilmente non sapevate. Inizialmente, Antonio Banderas rifiutò il ruolo senza neanche leggere la sceneggiatura perchè riteneva che il regista intendesse girare un film incentrato semplicemente sui balli da sala. I produttori, però, lo ricontattarono più volte per spiegargli meglio la storia e quello che intendevano fare e, dopo averli ascoltati, visto un documentario su Dulaine e incontrato il ballerino dal vivo, ha accettato. L’attore californiano Dante Basco, che interpreta il ribelle ma talentuoso Ramos, nel film è un liceale ma all’epoca delle riprese aveva 31 anni. Nel film, gli attori del cast hanno lavorato con il vero Pierre Dulaine, oggi 74enne, per eseguire correttamente le coreografie. Ma fate attenzione perchè Dulaine compare anche in un cameo un cameo. Il grande ballerino, infatti, è uno dei giudici della prestigiosa 25th Annual Grand Ballroom Competition, la prestigiosa gara di ballo finale. Antonio Banderas e Laura Benanti, la bellissima attrice che interpreta il ruolo di Tina nel film, hanno già lavorato assieme a Broadway, nel 2003, quando portarono a teatro “Nine The Musical”, riscuotendo un grandissimo successo di pubblico. Per la sua performance nello show, Banderas guadagnò anche una nomination ai Tony Awards.
Nel film del 2006, Antonio Banderas è Pierre Dulaine, maestro di danza che viene chiamato da una scuola di New York per insegnare la sua arte ad un gruppo di ragazzi disagiati e prepararli alla competizione più importante dell’anno. L’avrete visto decine di volte, ma ci sono 5 curiosità che forse non sapevate.
Quest'anno, magia e illusionismo sono dentro la casa del Grande Fratello Vip 2021. A portarle è Giucas Casella (pseudonimo di Giuseppe Casella Mariolo), il prestigiatore più famoso della televisione italiana, che torna sotto i riflettori in veste di "vippone". Con le sue abilità e una lunga carriera alle spalle, tra programmi tv e qualche reality, potrebbe suggestionare molti telespettatori. E, perché no, potrebbe anche raccontare qualcosa in più della moglie Valeria Perilli, a cui ha chiesto la mano poco meno di due anni fa nel salotto di Domenica Live di Barbara D'Urso, e del figlio James, avuto dalla precedente relazione con Carol Torr, che gli ha da poco regalato un nipotino. Per 7 anni, Giucas Casella è stato legato alla modella inglese Carol Torr. Nel 1987 dalla loro relazione è nato James, che per molto tempo ha vissuto con il padre, senza vedere la madre. Dopo 32 anni, la modella ha deciso di rifarsi viva, chiarendo quanto accaduto nel salotto di Barbara D'Urso: "È stata una scelta di Giucas quella di crescere da solo il bambino, non era costretto a farlo. Poteva aiutarmi e l'avremmo cresciuto insieme". Alle parole dell'ex fidanzata, Giucas ha prontamente replicato sempre durante la puntata del programma: "Perchè non lo hai cercato quando era piccolo?". Nonostante il rapporto burrascoso tra i genitori, James oggi ha 34 anni, è un medico, ed è diventato da poco papà, regalando a Giucas un nipotino. A post shared by Giucas (@giucas_casella)
Il prestigiatore più famoso d’Italia è un concorrente del Grande Fratello Vip 2021. Tra un trucco di magia e un’ipnosi potrebbe raccontare qualcosa in più della sua vita sentimentale, da poco diventata pubblica: si è sposato con la doppiatrice Valeria Perilli e suo figlio James, avuto dalla modella inglese Carol Torr, è diventato papà, regalandogli un nipotino.
E’, senza dubbio, uno degli attori più talentuosi e carismatici in circolazione. Colin Firth, classe 1960, ha una lunga gavetta sulle tavole dei teatri inglesi, che l’ha aiutato e forgiato e lo ha portato ad essere uno dei pilastri del cinema contemporaneo. 51 pellicole all’attivo, 17 partecipazioni tra serie e film tv, 1 Oscar e altri svariati premi che non potremmo mai elencare. Alcuni dei suoi più grandi successi sono “Il diario di Bridget Jones”, il profondo e straordinario “A Single Man”, il musical “Mamma Mia!”, “Orgoglio e Pregiudizio” e il meraviglioso “Il discorso del re”, per il quale portò a casa l’Academy Award. La sua vita sembra un film. Nato a Grayshott, da Shirley Jean e David Norman Lewis Firth, entrambi professori universitari cresciuti in India, Firth ha trascorso la sua infanzia in Nigeria, proprio per il lavoro del padre. Solo quando aveva 11 anni si trasferisce con i suoi in Missouri, precisamente a St. Louis, ma è un periodo che l’attore non ricorda con piacere. Tornato a Londra, inizierà suoi studi al Drama Centre London, asscondando la sua passione per la recitazione. All’inizio lavorò anche come guardarobiere al National Theatre. Firth prende parte a tante rappresentazioni teatrali, soprattutto di opere shakespeariane, e viene invitato ad entrare nella compagnia del West End di Londra. Proprio lì, nel 1983, metterà in scena “Another Coutry”, la famosa pièce di Julian Mitchell, dove interpreta il ruolo di Tommy Judd, migliore amico del protagonista Guy Burgess (Rupert Everett), spia britannica al servizio dell’Unione Sovietica. Il regista Marek Kanievska decide di portare la pièce sul grande schermo, nel 1984, con gli stessi protagonisti, Firth e Everett, e la pellicola “Another Country – La scelta”, parteciperà in concorso anche al 37° Festival di Venezia. Nello stesso periodo lavora anche nelle serie tv “Crown Court”, “Dutch Girls” e “Lost Empires”. Dopo aver girato “Nineteen Nineteen”(1985) di Hugh Brody, “Un mese in campagna”(1987) per la regia di Pat O’ Connor, nel 1989 è la volta di “Valmont”, di Milos Forman, e sul set conosce la bella Meg Tilly, dalla quale avrà il suo primo figlio Will, nel 1990. Firth, in questo periodo, con i colleghi Gary Oldman, Tim Roth, Bruce Payne e Paul McGann, forma il “Brit Pack”, attori formidabili di origine britannica sulla cresta dell’onda. Gli anni Novanta si aprono con “Le ali del successo” di Otakar Votocek, al quale seguono “Femme datale” di Andre R. Guttfreund e “Amiche” di Pat O’Connor. Nel 1995 gira “Orgoglio e Pregiudizio”, adattamento per la televisione del capolavoro di Jane Austen, nei panni di Mr Darcy, che gli regala una nomination ai BAFTA. Nello stesso anno gira anche “Il paziente inglese”, di Anthony Minghella, vincitore di 9 Oscar, nel quale interpreta il ruolo di Geoffrey Clifton. Nel 1997 sposa la produttrice e regista italiana Livia Giuggioli, dalla quale ha avuto due figli, Luca e Matteo. Nel 1998 è sul set di “Shakespeare in Love” di John Madden nel ruol di Lord Wessex. Il grande pubblico inizia a conoscerlo proprio grazie a queste grandi produzioni e a pellicole come “Il diario di Bridget Jones”(2001), “L’importanza di chiamarsi Ernesto”(2002) per la regia di Oliver Parker, “La ragazza con l’orecchino di perla”(2003) di Peter Webber e la commedia sentimentale “Love Actually – L’amore per davvero”(2003) diretta da Richard Curtis. Dopo aver girato il sequel “Che pasticcio, Bridget Jones!”(2004) e il musical “Mamma Mia”, nel 2008, la sua stella è ormai più brillante che mai e l’anno successivo Tom Ford lo vuole come protagonista della sua pellicola di debutto, “A Single Man”, basata sul romanzo di Christopher Isherwood, “Un uomo solo”, presentato in concorso al Festival di Venezia, dove Firth vince la Coppa Volpi per la sua magistrale interpretazione di George, un professore universitario in lotta contro la solitudine che lo assale dopo la morte del suo compagno. Pe ril ruolo riceve anche una nomination agli Oscar e ai Golden Globe.
Colin Firth è, senza alcun dubbio, uno dei più talentuosi e affascinanti attori in circolazione. Camaleontico e magnetico, ha già all’attivo ben 51 film e in bacheca un meritatissimo Oscar per la sua performance in “Il discorso del re” di Tom Hooper. E pensare che oggi compie solo 55 anni.
I colori per l'autunno 2014 sono vibranti e profondi: Pantone ha selezionato 10 nuance perfette per i look della stagione autunnale inserendo, oltre all'ormai celebre Radiant Orchid, le sfumature del blu, del rosso e nuance particolari come il giallo acceso e il verde cipresso. Vesti le tue unghie con i colori di tendenza! Ecco 10 smalti da provare. 1. Formula X – Brushed Metallics, Spectacle (14,90€) Per avere unghie color sangria, la nuance più in voga dell'autunno, devi assolutamente provare i nuovissimi smalti Formula X appena arrivati in Italia. Spectacle è la nuance perfette per avere unghie trendy dalla finitura mat. 2. Marc Jacobs – Enamored – Smalto Ultra Lucido, Lux (19,50€) Lux è un colore particolarissimo che non ti farà passare inosservata: scegli questa nuance vivace per puntare l'attenzione sulle tue unghie! Per completare il look è perfetto un outfit total black con accessori in abbinamento allo smalto. 3. Estée Lauder – Pure Color, Bittersweet (20,50€)
Vesti le tue unghie con i colori più trendy per l’autunno! Dal Sangria al Radiant Orchid ecco 10 smalti da provare per avere una manicure di tendenza.
Quella che noi comunemente chiamiamo acqua ossigenata è in realtà perossido di idrogeno, una sostanza liquida e incolore. Possiamo trovarla in commercio in soluzione acquosa e in diverse concentrazioni definite "volumi" che stanno ad indicare quanti litri di ossigeno può sviluppare 1 litro di acqua ossigenata. Quella che comunemente utilizziamo come antisettico per piccole ferite o escoriazioni, è acqua ossigenata a 10 volumi con concentrazione del 3% e che può avere diversi usi utili al nostro benessere e alla nostra bellezza, utilizzando il prodotto nel modo giusto e con le dovute precauzioni. I volumi dell'acqua ossigenata possono arrivare fino a 130 ma, in quel caso, parliamo di usi diversi, non destinati alla cura della persona. Vediamo allora in quanti modi, anche alternativi, possiamo utilizzare l'acqua ossigenata. L'acqua ossigenata al 3% (10 volumi) è principalmente un buon antisettico ed è l'unica concentrazione che, utilizzata in modo consapevole, può essere utile per la cura della persona. Vediamo come! Disinfetta il cavo orale e sbianca i denti: l'acqua ossigenata può essere utilizzata come colluttorio per disinfettare il cavo orale. Il consiglio è di diluire un cucchiaio di acqua ossigenata in mezzo bicchiere d'acqua, da utilizzare però solo per qualche giorno e da ripetere di tanto in tanto o in caso di gengive irritate o afte. Due o tre gocce di acqua ossigenata sullo spazzolino da passare delicatamente su denti e gengive aiuta a combattere i batteri responsabili di placca e tartaro. Anche in questo caso da fare solo per brevi periodi e non tutti i giorni. Per donare un leggero effetto sbiancante ai denti è possibile creare una pasta mescolando 2 cucchiaini di acqua ossigenata a 3 cucchiaini di bicarbonato di sodio da passare sui denti prima di lavarli con il dentifricio. Da utilizzare al massimo una volta a settimana. Aiuta a schiarire le macchie della pelle: spesso, soprattutto su viso, mani e braccia, compaiono delle macchie scure dovute all'avanzare dell'età o al sole. In questi casi l'acqua ossigenata a 10 volumi può essere un rimedio da provare: mettete un po' di acqua ossigenata sull'ovatta un po' bagnata dall'acqua, e passatela direttamente sulle macchie. Ripetete per alcuni giorni fino a che non si schiariscono. Sospendete se notate che la pelle si arrossa o si irrita. Rimedio per combattere i brufoli: in questo caso facciamo riferimento a quei brufoli nei quali c'è anche presenza di pus e quindi di batteri. L'azione dell'acqua ossigenata, in questo caso, sarà quella di disinfettare e permettere alla pelle di ossigenarsi meglio evitando la formazione di altri brufoli. Applicate sul brufolo un batuffolo di cotone imbevuto di acqua ossigenata e lasciatelo agire anche tutta la notte. Schiarisce le unghie ingiallite: a volte capita di ritrovarsi le unghie ingiallite, spesso a causa della nicotina. In questi casi l'acqua ossigenata può esserci d'aiuto. Mettete dell'acqua calda in un contenitore, aggiungete un cucchiaio di acqua ossigenata e lasciate le mani in questa soluzione per circa 10 minuti. Ovviamente le unghie devono essere pulite e senza smalto. Schiarente per capelli: chi desidera schiarire un po' il colore dei capelli o creare delle leggere meches chiare può utilizzare l'acqua ossigenata in questo modo: se volete schiarire tutte la chioma, allora mettete l'acqua ossigenata a 10 volumi in un contenitore spray, che dovrà essere nuovo o perfettamente pulito, spruzzatela sui capelli bagnati e pettinateli lasciando agire per 30 minuti. Poi sciacquate con acqua fredda utilizzate un balsamo o una maschera nutriente. Se, invece, volete solo schiarire qualche ciocca, passate direttamente l'acqua ossigenata con un batuffolo di cotone. Per ottenere un risultato migliore, potete fare prima una prova su una ciocca più nascosta applicando sempre l'acqua ossigenata con un batuffolo di ovatta e lasciando agire per 30 minuti. In questo modo vedrete se l'effetto è quello che desiderate in modo da regolarvi con la quantità di acqua ossigenata da utilizzare. Elimina cattivo odore dei piedi e previene le micosi: l'acqua ossigenata può essere un ottimo rimedio per fare un pediluvio utile sia per eliminare il cattivo odore dovuto all'utilizzo di scarpe chiuse tutto il giorno e dal sudore, sia per prevenire funghi e micosi, soprattutto per chi frequenta abitualmente piscine e palestre. Fate il pediluvio la sera diluendo in parti uguali acqua e acqua ossigenata, lasciate i piedi in acqua per almeno 10 minuti e asciugate bene.
L’acqua ossigenata è utilizzata principalmente come disinfettante in caso di piccole ferite o escoriazioni ma può essere un ottimo rimedio anche per combattere brufoli, per il benessere di denti e gengive e non solo! Scopriamo tutti gli usi dell’acqua ossigenata.
Chi non ricorda il periodo in cui Meghan Markle ha partorito il piccolo Archie? Era il mese di maggio 2019 e, nonostante l'annuncio ufficiale della nascita del Royal Baby diffuso da Buckingham Palace, la Duchessa si è mostrata in pubblico solo molti giorni dopo il parto, apparendo splendida in total white tra nelle sale del castello di Windsor. Alla luce delle rivelazioni shock che lei stessa ha fatto durante l'intervista a Oprah Winfrey, è emersa una nuova indiscrezione che riguarda il terribile periodo passato a corte. All'epoca Meghan viveva a Frogmore Cottage, la residenza ristrutturata ad hoc per accogliere il figlio, ma le veniva vietato di uscire per un motivo ben preciso. A rivelare la presunta verità è stato il biografo Omid Scobie, che in un articolo pubblicato su Harpeer’s Bazaar ha raccontato che a pochi giorni dal parto Meghan era nel mirino di paparazzi e tabloid. Per provare ad allentare stress e tensione aveva deciso di fare una passeggiata con la madre nella vicina cittadina di Windsor, voleva prendere semplicemente un caffè al bar con lei, ma, non appena ha provato ad abbandonare Frogmore Cottage, gli assistenti di corte l'hanno fermata: aveva il divieto di uscire, abbandonare la residenza in quel momento si sarebbe rivelato troppo pericoloso. È chiaro dunque il motivo per cui, sentendosi bloccata tra mille e incomprensibili protocolli, è stato proprio in quel momento che la Duchessa ha cominciato a sentire il bisogno di andare alla ricerca della sua indipendenza.
Ricordate che Meghan Markle è apparsa in pubblico dopo il parto di Archie con molti giorni di “ritardo” rispetto alla nascita? Oggi è emerso che non si è trattato di una sua libera scelta, la Duchessa aveva il divieto di uscire di casa per un motivo ben preciso.
Mahmood ha terminato le due prove generali per il prossimo Eurovision Song Contest 2019 che si terrà dal 14 al 18 maggio a Tel Aviv, dove il cantante milanese, vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo, cercherà di aggiudicarsi la manifestazione con la sua "Soldi", canzone che ha conquistato a sorpresa il pubblico del festival e che ha rivelato la Paese la voce e la scrittura di Mahmood. Non sarà impresa facile per il cantante le cui prove sono state comunque ben accolte: per la prima volta si è potuto vedere anche un po' di coreografia e di scenografia con il video alle spalle che gioca con la traduzione in inglese del testo – ma la canzone non subirà modifiche nella lingua – e alcune immagini tra forme geometriche e corpi umani, compreso quello di un bambino. Nei giorni scorsi si è anche tenuto il sorteggio per l'uscita dei vari cantanti in gara e l'autore di "Gioventù bruciata" si esibirà nel secondo blocco, come successe in passato anche per Marco Mengoni, Emma Marrone, Il Volo ed Ermal Meta e Fabrizio Moro, mentre Francesca Michielin e Francesco Gabbani, finirono nel primo blocco. Durante la conferenza stampa che il cantante ha tenuto domenica dopo al seconda sessione di prove, a chi gli ha chiesto conto delle proteste anti Israele che stanno scuotendo il mondo della musica e hanno colpito anche Madonna, Mahmood ha risposto, stando a quanto scrive l'Ansa: "Sono un cantante italiano venuto a cantare in Israele. Sarebbe stato sbagliato non essere qua. Già che si faccia un festival europeo – ha spiegato l'artista – è un passo avanti per unire i popoli. La musica è un modo di unire e l'Eurovision è un buon punto di partenza". Sebbene non sia nelle primissime posizioni, Mahmood è uno degli artisti che potrebbero giocarsi il podio stando alle quote degli scommettitori che danno per vincente i Paesi Bassi con Duncan Laurence e la sua "Arcadia". Nei giorni scorsi Mahmood – che si è ripreso da un'influenza – ha anche pubblicato due nuove versioni di "Soldi", proprio in occasione dell'Eurovision, quella in coppia con il rapper spagnolo Maikel Delacalle che canta nella sua lingua alcuni versi della canzone, mentre assieme al finlandese Isa Elliot è nata una versione con incisi in inglese che chissà se il cantante porterà nella serie di date nei Festival estivi che ha annunciato pochi giorni fa e lo vedranno esibirsi, tra gli altri al Collissioni Festival e al Montreux Jazz Festival. A proposito di Sanremo ed Eurovision, a Fanpage.it nei giorni scorsi Paolo Bonolis ha spezzato una lancia per il secondo, spiegando: "Quando guardi l'Eurofestival capisci che la musica può essere raccontata in una maniera più contemporanea, di ampio respiro. L'Ariston, per quanto sede storica del Festival, resta un teatro. Non è inadatto, ma ha consumato se stesso, ha esaurito le sue potenzialità di racconto. Se vuoi avere un Festival più contemporaneo devi cambiare sede. Se si potesse cambiare, là dove me lo chiedessero, mi piacerebbe lavorare a questa nuova immagine di Sanremo"
Mahmood ha terminato le due prove generali per il prossimo Eurovision Song Contest 2019 che si terrà dal 14 al 18 maggio a Tel Aviv, dove il cantante milanese, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, cercherà di aggiudicarsi la manifestazione con la sua “Soldi”, canzone con la quale cercherà di portare la manifestazione in Italia.
Alessia Marcuzzi ha compiuto 48 anni da pochissimi giorni ma, nonostante il tempo che passa, continua a essere più bella e sensuale che mai. Complice la "noia da quarantena", nelle ultime ore ha pensato bene di provocare i fan con degli scatti da urlo, nei quali si è mostrata in versione super aggressiva. La conduttrice si è immortalata a casa in topless con indosso solo maxi stivali bianchi e leggings. Così facendo, non solo ha letteralmente infiammato i social ma ha anche detto addio ai pantaloni "classici", rilanciando il trend dei leggings per uscire. Quale migliore occasione del secondo lockdown per allietare i fan con qualche scatto sexy? È proprio quanto fatto da Alessia Marcuzzi che, al fianco della didascalia "Un po' aggressiva?", ha postato dello foto in topless. La conduttrice ha guardato prima in camera con fare sensuale, coprendosi il seno solo con un cappello nero, subito dopo ha posato accovacciata con lo sguardo rivolto verso l'infinito e la schiena nuda in primo piano. Indosso portava solo dei leggings neri a vita alta che hanno esaltato le gambe lunghe e snelle e dei maxi stivali con la suola "a carrarmato" di pelle bianca. Insomma, Alessia sembra non temere affatto l'età che avanza, tanto da diventare ogni giorno più provocante.
Alessia Marcuzzi ha infiammato i social con delle foto in topless e, oltre a dimostrare di non temere l’età che avanza, ha anche rilanciato i leggings. Sono il must-have dell’autunno e sono perfetti anche per uscire o per le serate mondane, soprattutto se abbinati a dei maxi pull.
Alessio Bernabei ha rilasciato un'intervista al settimanale DiPiù, nella quale ha spiegato cosa l'ha portato a decidere di intraprendere la carriera solista e lasciare i Dear Jack. Le sue parole sono state: "Prima di uscire dal gruppo, sono stato male e mi sono sentito allo sbaraglio. Maria de Filippi in quei giorni è stata fantastica, perché mi ha telefonato più e più volte, incoraggiandomi e dandomi consigli su come muovermi per trovare una nuova casa discografica che puntasse su di me. E quando poi sono stato contattato da alcune case discografiche, mi ha aiutato a valutare le loro proposte per scegliere quella migliore per me. Ora ho un contratto per tre album con la Warner". Ha spiegato, quindi, che negli ultimi tempi faceva fatica a trovare un accordo con gli altri membri della band: "Non andavamo più d’accordo su nulla e la situazione durava da tanto tempo. Se io dicevo A, gli altri dicevano Z, insomma il contrario. Sempre, su qualsiasi argomento legato al gruppo, dalla scaletta dei concerti al modo di stare e di muoversi sul palco, per arrivare alla direzione musicale da prendere. Questo è stato uno dei motivi sul quale ci siamo scontrati di più: io volevo tentare di fare cose nuove, per esempio aggiungendo l’elettronica al nostro suono, gli altri preferivano restare legati al suono pop-rock dei nostri primi due album". E ora è pronto per iniziare questa nuova avventura:
Intervistato da DiPiù, Alessio Bernabei ha raccontato i retroscena della fine della carriera con i Dear Jack. Il cantante ha anche ricordato l’importante aiuto ricevuto da Maria De Filippi.
Ispirato al noto fumetto Il tappeto rosso si tinge di verde per gli attori Ryan Reynolds e Peter Sarsgaard, ieri a Berlino, in occasione della premiere tedesca del loro ultimo film, l'adattamento al famoso fumett, Lanterna Verde. Numerosi fans desiderosi di avere i fotografi dei loro beniamini, li hanno aspettati fuori dal cinema Cinestar a Potsdamer StraBen nel centro di Berlino. Reynolds interpreta nel film Hal Jordan, il primo terrestre , che arriva a vestire il manto di lanterna verde nel settore 2814, quello in cui è inclusa la Terra. Questo film e la sua storia, permettono alle persone di ogni tipo di dimenticare la vera morte e la vera distruzione per alcuni minuti, ha detto l'attore canadese trentaquattrenne, che ha recentemente divorziato dall'attrice Scarlett Johansson. "Penso che in tempi come questi, in particolare negli ultimi tre anni, nei quali ho passato momenti difficili, sia stato eccitante e divertente girare un film del genere", ha aggiunto Reynolds, che ha anche detto di amare Berlino, perchè è una città cosmopolita e ricca di aree verdi e di esserci stato molte volte.
La premiere del film firmato Martin Campbell, c’è stata in questi giorni a Berlino. Numerosi i fans accorsi per vedere le star protagoniste della pellicola.
"Ho fame". Il ragazzo per strada mi guarda stravolto, labbra screpolate, occhi immensi come il mare. "Ho fame" ripete. Ha tra le mani un pezzo di pane, me lo sta allungando come all'offertorio. E io penso: "Diamine, non ha la mascherina". In realtà, anche se non riesce a dirlo, vorrebbe che gli riempissi quel pezzo di pane. Con una fetta di prosciutto, di formaggio, del cibo, insomma. In giro per il mio quartiere, durante i giorni del secondo lockdown – un quartiere popolare tra il centro e la periferia di Napoli Nord – vedo sempre più persone che hanno bisogno di cibo e che il cibo lo chiede. Anche se provo ribrezzo per la retorica insita dentro certi facili giudizi e nutro un rispetto enorme per tutti i lavoratori degli impianti sciistici messi in ginocchio dal Coronavirus, il fatto che la gente stia morendo di fame per strada mi sembra un problema più grave di cui occuparsi rispetto a ciò che propone la dieta mediatica. Di sicuro più delle vacanze natalizie, dei brindisi ai cenoni e della settimana bianca più o meno negata. Che ci siano più persone in giro a chiedere del cibo non è soltanto un'impressione personale, perché chi si occupa di dar da mangiare ai poveri lo sta dicendo da mesi. Associazioni di volontariato, parrocchie, comunità grandi e piccole di persone che di povertà, fame e miseria si son sempre occupati e per cui una pandemia fa, al limite, una differenza di quantità, ma sposta poco o nulla sul resto. Dare da mangiare a chi ha fame. Loro lo fanno da sempre, continueranno a farlo domani. La differenza, almeno per il mio sguardo, è che stavolta non sono invisibili. Non come a marzo e ad aprile. Stavolta i poveri sono per strada, li vedi fermi fuori al supermercato, oppure trascinarsi con le loro "carte e cartuscelle", come avrebbe detto mio nonno, senza una meta. O almeno: con la meta del prossimo pasto, l'unico obiettivo possibile. I poveri sono pragmatici. Non so come spiegarmelo. Sarà per il lockdown "light" o per altre ragioni che non conosco. Fatto sta che adesso sono di più. Molti in più. E hanno fame. Si vede, te lo dicono. "Ho fame" mi ripete il ragazzo dalle labbra screpolate. "Diamine, non ha la mascherina" sto pensando ancora tra me e me, osservando quel tozzo di pane malfermo, mentre sono alla ricerca di un modo decente per affrontare il dramma che ho davanti. Da un lato, sento di avere l'obbligo di non girare la faccia, dall'altro ho paura di contagiarmi. "Il punto è questo" mi ripeto tirando fuori le monete che ho in tasca. E il punto è: chi non ha fame non riesce mai a mettersi dalla parte di chi ce l'ha. Anche se siamo persone civili, anche se partecipiamo alla raccolta fondi della Comunità di Sant'Egidio (a proposito, nella mia città, a Napoli, da inizio pandemia sono oltre 28mila le spese consegnate a chi ha fame), anche se ci impegniamo nelle reti di solidarietà dal basso, anche se siamo pronti a tirar fuori delle monete, la verità è che davanti a un povero in carne e ossa finiamo per concentrarci su noi stessi, sulle nostre reazioni, su ciò che ci potrebbe accadere. In fondo, dentro di noi, crediamo che i poveri debbano innanzitutto uniformarsi al nostro modo di vedere le cose, di vedere la pandemia, il mondo, prima di sbatterci in faccia il loro essere poveri, il loro essere affamati, le loro labbra screpolate. E quindi dovrebbero rispettare innanzitutto il complesso sistema di regole a cui noi, civili e progressisti come siamo, ci stiamo sottoponendo anche per salvare loro dal virus. Quindi è come se dentro di me, adesso, qualcuno stesse sussurrando: caro povero, per favore, prima di chiedermi soldi o cibo, potresti per favore infilarti la mascherina? Ma i poveri, a guardarli come ne sto guardando uno io adesso, mentre hanno fame e ti allungano quel tozzo di pane secco chiedendoti di riempirglielo (non mi sta chiedendo soldi, ma companatico), non corrispondono all'idea che ci siamo fatti di loro in questi anni. Anni di oblio e di rimozione della povertà dalle nostre vite, dalle nostre riflessioni, dall'azione dei nostri politici. Per certi versi molti di noi, cresciuti nel benessere, hanno in testa un'idea di povertà che corrisponde a quella veicolata come un'ombra dalle memorie familiari. Roba del secondo dopoguerra, dei primi anni Cinquanta. I poveri che hanno ispirato il neorealismo italiano, quelli alla "Miseria e nobiltà", i poveri contegnosi delle commedie di Eduardo De Filippo. Ma i poveri di oggi, in realtà, chi sono? Basterebbe rileggere il sarcasmo e le considerazioni classiste che accompagnano da sempre una misura come il reddito di cittadinanza (che avrà dei limiti e dei bug enormi, non lo discuto) per renderci conto del modo in cui la povertà viene affrontata nel nostro Paese. Ogni giorno discutiamo e ci lanciamo in discussioni sui social per qualsiasi argomento, dai diritti civili alla disoccupazione, per la violenza sulle donne, ci indigniamo per le dichiarazioni dei sovranisti sui migranti e inorridiamo al cospetto dell'ottusità dei negazionisti (tutti temi importanti), eppure della povertà non parliamo mai. Al massimo, se siamo personcine davvero impegnate, diamo una scorsa ai sempre più rari articoli che i media dedicano a rapporti Istat sulla povertà e a quelli di altre organizzazioni.
Provo ribrezzo per la retorica di certi facili giudizi e nutro un rispetto enorme per tutti i lavoratori degli impianti sciistici messi in ginocchio dal Coronavirus, ma il fatto che la gente stia morendo di fame per strada mi sembra un problema più serio di cui occuparsi. Il punto è che abbiamo rimosso la lotta alla povertà dalle nostre priorità, ma i poveri esistono e hanno fame.
Mancano ormai poche settimane all'inizio d Sanremo 2015, che quest'anno andrà in onda su Raiuno da martedì 10 febbraio a sabato 14 febbraio. Come tutti sanno, ad affiancare Carlo Conti ci saranno una bionda ed una mora, ovvero Emma Marrone e Arisa. A completare il team sanremese è stata chiamata Rocío Muñoz Morales, attrice divenuta celebre al grande pubblico per la sua relazione con Roul Bova. I nomi dei protagonisti del Festival di Sanremo 2015 sono dunque noti, molti si chiedono però cosa indosseranno le "vallette" sul palco dell'Ariston? E' certo che Arisa ha scelto un giovane talento a cui affidare la propria immagine, sarà infatti Daniele Carlotta, lo stilista che ha disegnato l'abito da sposa di Belén Rodriguez, a creare gli abiti da sera che la cantante indosserà a Sanremo 2015. Rocío Muñoz Morales, invece, non ha ancora svelato il nome dello stilista che la vestirà al Festival. Nei giorni scorsi la showgirl aveva pubblicato su Instagram una foto in cui si mostrava con maxi frangetta, ma era solo un esperimento, è stata poi pizzicata dai paparazzi a Roma in una boutique di Armani poco prima della sua partenza per Sanremo. Forse la Morales vestira sontuosi abti firmati da Re Giorgio? Ancora non è dato sapere. Certo è che la splendida Rocío sfoggerà uno stile semplice ma sexy, proprio come quello selto per scattare le foto ufficiali del Festival insieme ad Emma Marrone, Arisa e Carlo Conti, in cui appare con un completo con giacca e pantaloni black profilati in bianco e abbinati ad un paio di scarpe in vernice nera. Dopo essere apparsa alla conferenza stampa di Sanremo 2015 con un look rock, composto da chiodo in pelle, indossato su shirt bianca, leggings e stringate in vernice, Emma Marrone sul palco dell'Ariston tornerà a vestire splendidi abiti da sera. Per la prima serata di Sanremo, del 10 febbraio 2015, la cantante ndosserà due modelli esclusivi creati appositamente per lei da Francesco Scognamiglio. Lo stilista partenopeo ha disegnato per l'amica Emma degli abiti in cui eleganza e il rock style si mescolano per simoboleggiare le due anima dell'artista.
Svelato il nome del designer che vestirà Emma Marrone a Sanremo 2015. Ecco lo stile scelto dalla “valletta” bionda per salire sul palco dell’Ariston al fianco di Carlo Conti, Arisa e Rocío Muñoz Morales.
I fan non vedono l’ora che arrivi nelle sale “The Divergent Series: Allegiant”, l’adattamento cinematografico del terzo capitolo della saga che ha appassionato milioni di spettatori in tutto il mondo, tratti dai romanzi di Veronica Roth. I due capitoli precedenti – “Divergent” e “Insurgent” – hanno incassato più di 585 milioni di dollari globalmente e, adesso, i giochi si faranno ancora più duri e avventurosi. In cabina di regia c’è Robert Schwentke, la sceneggiatura è stata scritta da Noah Oppenheim, Adam Cooper, Bill Collage e Stephen Chbosky, mentre a capeggiare il ricchissimo cast ci sono sempre gli idoli dei teenager Shailene Woodley e Theo James, rispettivamente nei ruoli di Tris e Quattro. Stavolta, i due protagonisti si troveranno fuori dalle mura di Chicago, dove li attendono nuove verità e battaglie, che metteranno in discussione tutto quello che avevano ritenuto “veritiero” fino a quel momento. La pellicola sarà nelle sale italiane 9 marzo, distribuita da Eagle Pictures in collaborazione con Leone Film Group, mentre l’ultimo episodio del franchise, “Ascendant”, arriverà nei nostri cinema nel giugno 2017. Dopo le sconvolgenti rivelazioni di “Insurgent”, Tris deve scappare con Quattro e andare oltre il muro di cinta di Chicago. Per la prima volta in assoluto, lasceranno l'unica città e la famiglia che abbiano mai conosciuto, al fine di trovare una soluzione pacifica. Una volta fuori, le vecchie convinzioni vengono rapidamente vanificate, con la rivelazione di nuove e sconvolgenti verità . Tris e Quattro dovranno decidere in fretta di chi si possono fidare dato che sta per iniziare una spietata battaglia al di là delle mura della città, che minaccia tutta l’umanità. Per sopravvivere, Tris sarà costretta a fare delle scelte impossibili che metteranno in gioco il coraggio, la lealtà, il sacrificio e l'amore.
Il prossimo 9 marzo sbarcherà nelle nostre sale il terzo capitolo dell’amata saga con Shailene Woodley e Theo James. Stavolta, i protagonisti, Tris e Quattro, si troveranno fuori dalle mura di Chicago, dove li attendono nuove verità e battaglie, che metteranno in discussione tutto le loro convinzioni, costringendoli a fare delle scelte impossibili.
Da tempo che non si sentiva parlare di lei, della top dal volto di gomma, celebre per aver costruito la sua immagine sul carattere irrequieto e sopra le righe, decisamente lontana dall'immagine patinata e perfetta di una classica modella. Ora si torna a parlare di Cara Delevingne dopo che la la modella e attrice ha pubblicato uno scatto su Instagram con i suoi capelli dorati adagiati sul pavimento dopo un taglio netto. Cara ci dà dunque un taglio e dice addio ai lunghi capelli lisci per scegliere un long bob, ovvero un caschetto lungo e mosso, seguendo l'ultima tendenza hair che sta letteralmente spopolando in questa estate 2016. Recentemente, prima di Cara Delevingne, Victoria Beckham ha scelto un taglio simile, lo stesso ha fatto anche Kedall Jenner che ha voluto un bob lungo, con fila centrale e capelli ondulati, più corto, invece, il caschetto della minore della stirpe Kardashian-Jenner, Kylie, la quale è apparsa con caschetto corto e chioma corvina. Poche ore fa la Delevingne ha condiviso sul suo profilo Instagram una foto dei lunghi capelli tagliati, caduti sul pavimento del salone di bellezza in cui probabilmente si è recata per il nuovo taglio. Chiaro il messaggio della foto accompagnata solo da un emoticon con forbici in bella mostra che tagliano la chioma di una donna. 💇🏼 A post shared by Cara Delevingne (@caradelevingne) on Jul 21, 2016 at 10:24am PDT La modella ha rivelato il nuovo look solo dopo, quando è apparsa ad un evento del Comicon di San Diego. Sul red carpet Cara ha sfilato con un total look firmato Dsquared2 della collezione Autunno/Inverno 2016-17, composto da giacca scura indossata su t-shirt bianca e su un paio di pantaloni cargo con tasconi decorati da una fantasia camouflage di paillettes. A completare l'outfit un paio di sandali con stringhe frontali gialle.
Come molte sue colleghe, anche Cara Delevingne dice addio alla chioma lunga e liscia per scegliere un long bob, un caschetto lungo con onde sopra le spalle. La modella ha comunicato ai fan la “scelta di stile” con una foto su Instagram in cui i lunghi capelli appaiono ormai tagliati sul pavimento. Ecco le foto del nuovo taglio di Cara Delevingne.
La vittoria in Europa League contro lo Zorya (3-0) in Conference League regala alla Roma il primato nel girone e le permette di lasciare alle spalle la sconfitta nel derby. Un nervo scoperto. Una ferita che brucia e fa ancora male. E le polemiche per la direzione arbitrale sono come strofinare grani di sale sulla pelle. Il botta e risposta (alla vigilia della gara di Europa League Sarri aveva "zittito" il portoghese) a distanza continua anche dopo il successo in Coppa. L'ex Chelea si presenta dinanzi ai microfoni e nell'incipit rifila la stoccata ai biancocelesti. Per me oggi contava il risultato – ammette Mou -. Qualche giorno fa… domenica scorsa abbiamo dominato una partita contro una squadra che sembrava piccola e abbiamo perso. Oggi invece abbiamo vinto e abbiamo fatto un altro passo in avanti senza avere infortuni e gestendo le energie perché abbiamo fatto riposare diversi giocatori. Il massimo risultato con il minimo sforzo. Quel che occorreva come viatico per il match di campionato di domenica 3 ottobre contro l'Empoli, ultimo impegno prima della sosta per gli impegni delle nazionali. La Conference League tornerà il 21 ottobre: avversario di turno saranno i norvegesi del Bodø/Glimt, gara che cadrà tra due incontri durissimi in Serie A (Juventus e Napoli). Per dare le dimensioni del tour de force Mourinho spiega come il club ha pensato di ovviare al rientro nella Capitale dall'Ucraina.
José Mourinho attacca di nuovo la Lazio dopo la vittoria della Roma in Conference League contro lo Zorya. “Qualche giorno fa… domenica scorsa abbiamo dominato una partita contro una squadra che sembrava piccola e abbiamo perso”, le parole dello Special One che adesso si concentra sul campionato.
Il primo farmaco espressamente creato per combattere il coronavirus SARS-CoV-2 e approvato da un'autorità sanitaria, la Food and Drug Administration (FDA) americana, è stato un anticorpo monoclonale, cioè un prodotto semi-sintetico ingegnerizzato in laboratorio a partire da un vero anticorpo di un paziente convalescente da COVID-19, l'infezione provocata dal patogeno. Nello specifico, l'anticorpo monoclonale approvato per l'uso di emergenza dalla FDA – a novembre dello scorso anno – è stato l'LY-CoV555, distribuito col nome commerciale di bamlanivimab e messo a punto dal colosso farmaceutico americano Eli Lilly. La decisione dell'autorità regolatoria statunitense è stata legata ai promettenti risultati degli studi clinici in cui è stato dimostrato che questo farmaco è in grado di abbattere del 70 percento il tasso di ricovero nei pazienti in cui viene somministrato. Gli anticorpi monoclonali derivano infatti dalle immunoglobuline IgG, i cosiddetti anticorpi neutralizzanti, che vengono estratti dal plasma dei pazienti guariti, modificati e "coltivati" in laboratorio per essere somministrati in chi ne ha bisogno. A differenza di un vaccino questi anticorpi offrono un'immunità immediata (seppur di durata limitata) che è in grado di scongiurare gli esiti più infausti nella maggior parte dei pazienti contagiati, ma non in tutti. L'FDA ha approvato l'LY-CoV555 (nella formulazione da 700milligrammi) per i pazienti positivi al SARS-CoV-2 con un'età superiore ai 12 anni, che pesano almeno 40 chilogrammi e che hanno maggiori probabilità di sviluppare complicazioni per COVID-19, come chi soffre di obesità, è anziano e/o presenta patologie pregresse (comorbilità). L'FDA raccomanda il trattamento entro dieci giorni dalla comparsa dei primi sintomi della COVID-19. L'ultima ricerca in ordine cronologico ad aver dimostrato l'efficacia degli anticorpi monoclonali è uno studio di Fase 3 con un cocktail di due farmaci, il già citato LY-CoV555 combinato con Etesevimab o LY-CoV016. Anche in questo caso è stato dimostrato che i farmaci prevengono il 70 percento dei ricoveri in ospedale e dei decessi. Si tratta di un risultato estremamente significativo poiché emerso in uno studio controllato con placebo, e dunque in grado id offrire le migliori garanzie in termini di efficacia. La combinazione di più anticorpi monoclonali è considerata particolarmente promettente poiché si basa su immunoglobuline semi-sintetiche che colpiscono porzioni diverse della proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2, il "grimaldello biologico" che il patogeno sfrutta per legarsi alle cellule umane e infettarle. Ciò offre un'arma più affilata contro l'invasione virale. Nello studio con Etesevimab e bamlanivimab sono stati coinvolti oltre mille pazienti, e nel gruppo di quelli trattati non si sono registrati decessi, la carica virale è stata abbattuta e i farmaci sono risultati ben tollerati, con un numero di reazioni avverse inferiore a quello osservato nel gruppo placebo. Un altro cocktail di anticorpi monoclonali promettente è il REGN-COV2 (casirivimab / imdevimab) sviluppato dall'azienda americana Regeneron, balzato agli onori della cronaca poiché utilizzato per curare l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) il primo febbraio 2021 ha annunciato di aver iniziato ad analizzare i dati sugli anticorpi monoclonali con l'obiettivo di determinare il bilancio costi-benefici. Nonostante l'avvio della cosiddetta “rolling review”, l'agenzia non ha ancora esaminato i dati degli studi completi, pertanto ci vorrà del tempo prima che si pronunci. Benché l'EMA si stia accingendo solo adesso all'analisi dei dati, diversi Paesi – tra i quali la Germania – hanno già autorizzato gli anticorpi monoclonali con un decreto d'emergenza, al fine di “scavalcare” le lungaggini burocratiche, proprio sulla base dei risultati positivi emersi dagli studi clinici. Diversi scienziati stanno chiedendo con forza al governo italiano di procedere con la medesima decretazione d'emergenza, tenendo presente che l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) non ha ancora approvato l'uso dei farmaci. L'AIFA ha appena annunciato il bando per uno “studio clinico randomizzato al fine di verificare se gli anticorpi monoclonali possano rappresentare una reale opzione terapeutica nella prevenzione della progressione del COVID-19 nei pazienti in fase precoce di malattia”, come riporta una nota dell'agenzia, tuttavia a causa dei protocolli potrebbe volerci anche un anno prima di ottenere il via libera. Un tempo troppo lungo, considerando la necessità immediata degli anticorpi monoclonali. A scagliarsi contro il ritardo nell'autorizzazione vi è proprio il presidente dell'AIFA Giorgio Palù, che in un'intervista su RAI Radio 1 ha ribadito i benefici dei farmaci. “Studi di fase 3 hanno mostrato come i monoclonali, se somministrati in fase precoce, riducono i ricoveri del 70 percento e la mortalità in soggetti gracili”, ha specificato lo scienziato, aggiungendo che si è in attesa delle analisi dell'EMA e che circolano dubbi sull'efficacia, sebbene egli non li ravveda. “Questa ortodossia non era necessaria in questo momento, perché abbiamo sia lo strumento giuridico, cioè la possibilità di decretazione d'urgenza da parte del ministero, sia i dati pubblicati”, ha aggiunto Palù, sottolineando di aver sollecitato il ministro Speranza sull'accelerazione all'approvazione.
Tra i farmaci più promettenti nel combattere la COVID-19 vi sono gli anticorpi monoclonali, come dimostrato da diversi studi clinici. Non a caso il primo farmaco appositamente sviluppato e approvato contro il coronavirus SARS-CoV-2 è stato proprio l’anticorpo monoclonale prodotto da Eli Lilly. Sebbene ve ne sia necessità, i tempi di autorizzazione da parte dell’EMA e dell’AIFA sono ancora lunghi, dunque per averli in Italia ci vorrà del tempo. A meno che non si faccia affidamento alla decretazione d’emergenza, come avvenuto in Germania.
Non si ferma la repressione delle autorità russe contro i testimoni di Geova, da tempo ormai considerati un setta estremista. Nei giorni scorsi una sentenza emessa dal tribunale di Tomsk, in Siberia, ha condannato a sei anni di reclusione un membro del gruppo religioso finito in carcere l'anno scorso in una retata della polizia che aveva preso di mira diversi esponenti dei testimoni di Geova. Come gli altri fedeli già finiti nel mirino delle autorità di Mosca, l'uomo, Serghiei Klimov, è accusato di aver "organizzato una rete estremista vietata" ed è stato condannato. Il fedele era in cella dal giugno dello scorso anno perché sospettato di essere il leader di fatto di un ramo locale dei testimoni di Geova. La sua condanna è solo l'ultimo atto di un drastica repressione nei confronti dei testimoni di Geova iniziata ormai nel 2017 e che ha subito nel corso del tempo una escalation sempre più pesante fino al febbraio di quest'anno quando c'è stata una prima condanna al carcere per un esponente del movimento religioso, cui erano seguite diversi altri arresti e sentenze analoghe, con pene detentive e multe.
Continua la repressione delle autorità russe contro i testimoni di Geova, da tempo ormai considerati una setta estremista nel paese. Un tribunale ha condannato a sei anni un fedele finito agli arresti l’anno scorso perché accusato di esse a capo di un ramo locale dei testimoni di Geova e quindi considerato di fatto organizzatore di una rete estremista vietata.
Qualche mese fa era stata Zooey Deschanel, bravissima cantante e attrice statunitense nonchè sorella di Emily Deschanel resa celebre dalla serie tv Bones, a prestare il proprio viso e la propria voce alla campagna di Cotton, un'associazione che si occupa della diffusione dell'utilizzo del cotone per i capi di abbigliamento e della salvaguardia dei produttori di questa materia prima naturale. Ora, invece, è venuto il turno di Leona Lewis: la celebre vincitrice di X-Factor, infatti, ha prestato le proprie doti canore per la realizzazione del nuovo spot di questa campagna tutta al naturale. E se con Zooey Deschanel la melodia di questo jingle d'eccezione rispecchiava il sound un po' vintage e d'altri tempi tipico della belle attrice, ecco che con Leona Lewis troviamo qualcosa di completamente diverso e in linea con il suo modo di fare musica. In una recente intervista, la star di Bleeding Love ha dichiarato di essere stata molto felice di essere contattata per questa campagna pubblicitaria e di essere rimasta piacevolmente sorpresa nello scoprire che anche con il cotone è possibile realizzare un certo tipo di abito da esibizione in linea coi suoi gusti. Leona Lewis ha, inoltre, dichiarato che lo spot, che potete vedere in questa pagina, è decisamente fedele al suo modo di vivere e a come si svolgono le
Leona Lewis ha accettato di partecipare alla campagna pubblicitaria di Cotton prestando la propria voce a supporto dei produttori di cotone.
Possiamo far finta di crederci, se volete, alla favola dei talebani buoni folgorati sulla via di Doha, che promettono libertà all donne e ai giornalisti, e che danno lezioni a Facebook sulla libertà d’espressione, come un Donald Trump qualunque. Possiamo pure far finta di credere pure a chi crede ancora oggi che l’Afghanistan degli ultimi vent’anni, de-talebanizzato dagli americani, sia stato un bengodi di libertà e benessere e non un faticosissimo processo di decostruzione di un intricato sistema di leggi tribali e coraniche fondate sull’oppressione della donna e sulla legge del più forte. Possiamo far finta di credere pure che gli americani non stessero facendo il doppio gioco da almeno cinque o sei anni, sostenendo il governo fantoccio di Kabul e intanto chiacchierando amabilmente coi capi talebani a Doha di un eventuale, futuribile, insediamento di un nuovo emirato islamico in Afghanistan, con tanti saluti a tutte le chiacchiere sul nation building e sull’esportazione della democrazia. Possiamo far finta di credere a tutto, insomma, basta che non ci prendete per fessi. Perché non ci vuole una laurea in geopolitica internazionale per capire che tutto l’interesse a normalizzare la crisi afghana ha un unico obiettivo: evitare che dall’Afghanistan arrivi una fiumana di profughi da accogliere. Ad aprire la strada – o meglio: a chiuderla a doppia mandata – è stato il Pakistan, che Occidente non è, ma che ha deciso comunque di mettere in galera e rispedire a casa propria chiunque provi a varcare il confine tra i due Paesi. Del resto, se i Talebani sono diventati così buoni e moderati, perché scappare in massa dai loro kalashnikov? Lo stesso presidente americano Joe Biden del resto ha minimizzato la questione degli afghani – “qualcuno”, ha detto – che se ne vogliono andare. E ha detto che difenderà con la diplomaziai diritti delle donne afghane. Di ospitarle in America, nemmeno per sogno. L’Europa, al solito, non ha fatto mancare il suo fondamentale contributo, in ogni caso. Per bocca di Emmanuel Macron, prima di tutto, per il quale la grande emergenza dei prossimi mesi sarà quella dell’immigrazione clandestina, con tanti saluti per le donne afghane. Del resto, basta solo riavvolgere il nastro di qualche giorno per trovare notizia dei sei Paesi europei – Austria, Belgio, Danimarca, Grecia, Olanda e pure la Germania di Angela Merkel – che premevano per rimpatriare comunque i profughi afghani, nonostante i Talebani fossero già alle porte di Kabul.
Perché tutti si stanno affrettando a dipingere i Talebani che hanno ripreso il potere in Afghanistan come moderati? Semplice: perché vogliono evitare di accogliere profughi. E infatti, da Biden a Draghi, da Macron a Salvini nessuno si sogna di parlare di accoglienza e corridoi umanitari. Con buona pace delle donne e degli uomini dell’Afghanistan e di quel che dovranno passare.
Le spese di manutenzione del lastrico solare La ripartizione delle spese per la manutenzione del lastrico solare ad uso esclusivo di copertura sono regolate dall'art. 1126 cc (1/3 a carico di colui che ha il calpestio e 2/3 coloro che sono coperti dal lastrico in base alla verticale effettiva). Naturalmente dalla mancata manutenzione del lastrico solare ad uso esclusivo possono derivare anche dei danni, (danni materiali derivanti dal ripristino per le infiltrazioni e/o per il mancato uso dell'appartamento). Identico discorso sorge se il lastrico è completamente condominiale. In tutte queste ipotesi sorge la necessità di ripatire anche la spesa per il risarcimento del danno. Se il lastrico solare è privato la giurisprudenza ritiene che, sussistendo la responsabilità concorrente tra propreitario del lastrico e condominio per il risarcimento dei danni, la ripartizione può seguire (come primo elemento) il medesimo criterio di 1/3 e 2/3. Questa percentuale (legale) di ripartizione della responsabilità può variare (in aumento o in riduzione) in base al comportamento tenuto dal proprietario del lastrico o dal condominio, infatti, il rifiuto del proprietario del lastrico di far accedere al lastrico per l'esecuzione dei lavori oppure il rifiuto del condominio di eseguire i lavori può incidere sulla quota di responsabilità. Se il lastrico è completamente condominiale il risarcimento è a carico dell'intero condominio. Il danno da infiltrazioni può riguardare il mero ripristino dell'appartamento sottostante, ma può anche riguardare l'impossibilità di godimento dell'immobile (con il connesso diritto al risarcimento del "danno da mancato godimento del cespite").
Cassazione 17.12.2019 n 33439 La limitazione della proprietà causata da fatto dannoso (come l’infiltrazione di una terrazza condominiale) è valutabile economicamente non soltanto per la spesa ripristinatoria (danno emergente) o di perdite dei frutti della cosa (lucro cessante), ma anche se la la limitazione del godimento siano sopportate dal titolare con suo personale disagio o sacrificio.
Chiara Ferragni non smette mai di sorprendere i fan e, dopo aver documentato giorno dopo giorno la sua quarantena passata in casa con il marito Fedez e il figlio Leone, sta lentamente tornando alla "normalità" tra videoconferenze in ufficio e sessioni di trucco online. Negli ultimi giorni si è concessa qualche uscita al parco con il piccolo della famiglia ed è stata felice di poter ritornare a indossare gli abiti trendy e le scarpe fashion che tanto ama. Il dettaglio a cui non riesce a rinunciare? I gioielli preziosi. Ne ha una miriade, dai bracciali Cartier al ciondolo dedicato a Leone, e li indossa sempre, anche al mare o in casa. Dopo aver aggiunto alla collezione due anelli tempestati di diamanti, ricevuti in regalo per il suo compleanno, ha acquistato una nuova collana davvero originale. Nel tentativo di sostenere le piccole imprese italiane in un momento storico tanto difficile, la fashion influencer si è rivolta al brand Merù per avere un gioiello personalizzato. Di cosa si tratta? Di una collana in oro dedicata alla famiglia con dei ciondoli decorati con il viso di ogni suo membro. Al centro ci sono lei e Fedez, andando verso sinistra ci sono le sorelle Valentina e Francesca, la mamma e il papà, mentre verso destra Leone, Matilda la cagnolina e un altro ciondolo destinato ai "future children", ovvero ai futuri figli come specificato nella didascalia. Essendo un gioiello personalizzato, non se ne conosce il prezzo ma le collane del brand, soprattutto quelle con molti ciondoli, superano anche i 3.000 euro.
Chiara Ferragni ha aggiunto un nuovo gioiello prezioso alla sua collezione. Si tratta di una collana personalizzata con dei ciondoli dedicati ai membri della sua famiglia, tra i quali spicca anche quello destinato ai futuri figli. Starà pensando di dare un fratellino a Leone?
Il basilico (Ocinum basilicum) è molto utilizzato in cucina ed è una pianta erbacea annuale originaria dell'Asia ma poi coltivata anche nel bacino del Mediterraneo. Il suo nome deriva dal greco Basilicòs (regale) e ha diverse varietà tra cui il basilico rosso, utilizzato per dare un colore particolare alle pietanze. Il basilico, però, non viene utilizzato solo in cucina ma lo si trova anche in erboristeria poiché è un rimedio naturale molto efficace per favorire la digestione e per curare numerosi disturbi. Vediamo quali. Cura i dolori articolari e reumatici: grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie il basilico può curare i dolori articolari e reumatici. All'interno, infatti, contiene una sostanza in grado di lenire e in alcuni casi eliminare del tutto i dolori articolari. Aiuta lo stomaco e l'intestino: grazie alla presenza di eugenolo, il basilico ha un'azione benefica sulle mucose gastriche e favorisce la digestione, calmando allo stesso tempo ansia e stress che possono apportare danni anche a carico dell'apparato gastrico. Per risolvere disturbi intestinali e mal di pancia, basta massaggiare con l'olio essenziale di basilico la parte interessata per tre volte al giorno in modo da ridurre l'acidità di stomaco, calmare i crampi alla pancia e abbassare la presenza di gas e flatulenza. Per aiutare la digestione, invece, bisogna tenere in infusione nell'olio caldo le foglie secche per alcuni minuti e bevuto di sera per una settimana. Toccasana per le vie respiratorie: grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, il basilico si è rivelato nel corso degli anni un valido alleato per curare raffreddore, tosse, bronchite, asma e mal di gola. Si possono utilizzare sia gli oli essenziali di basilico che le foglie fresche per preparare degli infusi. L'olio essenziale può essere utilizzato per uso esterno per curare le infezioni delle vie respiratorie grazie al suo potere espettorante: per preparare i suffumigi bastano 10 gocce di olio essenziale di basilico in acqua calda. Azione lenitiva: applicando le foglie direttamente sulla zona arrossata o irritata infatti, l'irritazione sarà placata e ripetendo l'operazione giorno dopo giorno scomparirà del tutto. Utile anche per lenire il prurito dovuto alle punture di insetti. Stimola la produzione di latte: è un valido aiuto per stimolare la produzione di latte materno in modo naturale, è quindi consigliato alle donne durante l'allattamento. Combattere ansia e stress: il basilico aiuta a rinforzare il sistema nervoso combattendo ansia, stress, nervosismo, depressione e insonnia. Contiene triptofano che aiuta la produzione di serotonina. Contro l'ansia e lo stress, basta preparare un infuso immergendo qualche foglia di basilico in 300 ml di acqua bollente per 30 minuti, filtrarlo e berlo una volta tiepido. Il basilico cura anche il mal di testa, uno dei sintomi dello stress.
Sapevi che il basilico può essere utilizzato anche al di fuori della cucina? Le sue proprietà benefiche, infatti, possono agire sul nostro organismo e apportare innumerevoli vantaggi al nostro benessere ma anche alla nostra bellezza.
Ci siamo. Huawei ha ufficialmente annunciato il suo nuovo sistema operativo. Si chiama HarmonyOS ed è accompagnato da una peculiarità importantissima: è il primo OS multipiattaforma. Quello presentato da Huawei è infatti il primo OS pensato per adattarsi, del tutto automaticamente, ad ogni tipologia di dispositivo. Cosa che, fino ad ora, era praticamente impensabile. Dispositivi indossabili, smart speaker, smart screen, automotive e chiaramente smartphone, potranno quindi utilizzare il nuovo sistema operativo senza alcuna necessità di adattamento dell'interfaccia grafica e del codice da parte degli sviluppatori. "Stiamo entrando in un'era in cui le persone si aspettano un'esperienza olistica intelligente attraverso tutti i dispositivi e gli scenari. A supporto di ciò, abbiamo ritenuto importante disporre di un sistema operativo con funzionalità multipiattaforma migliorate" – ha dichiarato Richard Yu, CEO della divisione Consumer Business Group – "Avevamo bisogno di un sistema operativo che supportasse tutti gli scenari, che potesse essere utilizzato su un'ampia gamma di dispositivi e piattaforme e che potesse soddisfare la domanda dei consumatori di bassa latenza e sicurezza. Definito dallo stesso Richard Yu "completamente diverso da Android ed iOS", HarmonyOS si basa su un nuovo microkernel opensource "sicuro, affidabile e capace di offrire un'esperienza d'uso unica". Microkernel che, tra l'altro, permetterà agli sviluppatori di realizzare un'unica volta le applicazioni, che saranno poi adattate a tutti i dispositivi dell'ecosistema sul quale verranno installate ed avviate. Ed è proprio questa la novità probabilmente più rivoluzionaria di HarmonyOS, una novità che potrebbe essere considerata come un "gancio destro" a Google, e che risolve (o almeno tenta di farlo) uno dei principali problemi di Android: la frammentazione. In ogni caso, inoltre, gli sviluppatori che hanno già rilasciato applicazioni compatibili con Android non dovranno riscrivere il codice tutto da zero. HarmonyOS è infatti compatibile con tutte le app Android, e il processo di migrazione di un'app dal sistema operativo di Google a quello di Huawei potrebbe richiedere al massimo 2 giorni. Non si hanno ancora notizie circa l'utilizzo di HarmonyOS nel Huawei Mate 30 Pro, uno degli smartphone più attesi di questo autunno. L'azienda ha annunciato però, che nel caso venisse costretta a non utilizzare più Android, potrebbe integrare il suo nuovo OS in tutti i prossimi dispositivi, visto che "è già pronto per gli smartphone".
HarmonyOS è il nuovo sistema operativo di Huawei: grazie ad un nuovo microkernel e alla sua anima multi-piattaforma, permetterà agli sviluppatori di creare una sola versione delle applicazioni, che saranno adattate automaticamente in tutti i dispositivi. Confermata la compatibilità con le app Android.
Olivier Megaton dirige il grande Liam Neeson in “Taken 3 – L’ora della vendetta”, scritto da Luc Besson a quattro mani con Robert Mark Kamen. La pellicola è il sequel di “Taken – La vendetta” ed è il terzo film della saga iniziata nel 2008 con “Io vi troverò”, che ha avuto un successo enorme ed inaspettato. La saga è nota anche per essere girata in splendide città, in giro per il mondo, e infatti, le riprese stavolta si sono svolte tra Spagna (a Murcia ed Alicante), Francia (negli studios Cité du Cinéma) e USA (Atlanta e Los Angeles) con scene, come al solito, adrenaliniche e mozzafiato, che vedono Neeson nei panni dell'ex-agente operativo Bryan Mills. I primi due capitoli hanno incassato l’incredibile cifra di 600 milioni di dollari, partendo da un budget davvero minimo. Ora, il regista e i produttori, si aspettano lo stesso successo da questa terza e avvincente parte, costata 55 milioni di dollari, e a giudicare dal trailer, gli elementi per l'ennesimo botto ci sono davvero tutti. Non ci resta che attendere l'11 febbraio per vederlo nei nostri cinema. L'ex-agente operativo Bryan Mills, dopo aver promesso di non lasciare più la sua famiglia, viene ingiustamente accusato di omicidio quando l'ex-moglie Lenore viene trovata morta e sanguinante nel suo letto. Consumato dalla rabbia, Bryan è costretto a scappare dalla sua città in quanto l'FBI, la CIA e la polizia di Los Angeles gli danno la caccia, ma allo stesso tempo ha tutta l'intenzione di trovare gli assassini di Lenny per dimostrare la sua innocenza e proteggere l'unica cosa che gli è rimasta: Kim, sua figlia.
Il terzo capitolo della saga vedrà l’ex-agente operativo Bryan Mills (Liam Neeson) accusato ingiustamente dell’omicidio dell’ex-moglie. Braccato, l’uomo dovrà scappare e, allo stesso tempo, difendere Kim, sua figlia.
Esasperazione e rabbia. A Lampedusa i residenti non riescono più a sopportare la presenza degli immigrati sull'isola e la situazione nelle ultime ore sta davvero precipitando: dopo la nuova ondata di sbarchi i profughi sull'isola sono 7.000 e hanno di gran lunga superato il numero della popolazione locale. La situazione è di una gravità inaudita, anche perché dopo l'aggressione di due coniugi da parte di alcuni tunisini e la sopraggiunta minaccia di epidemie, la frustrazione di alcuni residenti sta sfociando in episodi isolati di protesta. Alcuni pescatori locali, ad esempio, hanno trainato 4 barconi usati dagli immigrati e sottoposti a sequestro per bloccare il porto dell'isoletta. Il loro obiettivo è quello di impedire l'ingresso delle motovedette militari che soccorrono i migranti. Il gesto dei pescatori è stato applaudito da alcune decine di donne che, dal molo, hanno anche incitato altri uomini a fare lo stesso. Alcune donne poi si sono incatenate in banchina per protestare contro il sovraffollamento. Sul fronte istituzionale si lavora con frenesia per trovare al più presto una soluzione. Il governatore della Sicilia Lombardo, constatata l'eccezionale gravità della situazione, ha promesso che molti di questi immigrati verranno spostati in altri siti siciliani. Ma l'annuncio che forse getta acqua sul fuoco è quello del prefetto di Palermo Giuseppe Caruso, commissario straordinario per l'emergenza umanitaria. Il prefetto ha dichiarato che mercoledì giungeranno a Lampedusa 6 navi che trasferiranno altrove tutti gli immigrati presenti sull'isola. Secondo quanto riferito da Caruso, le 6 navi avrebbero una capienza complessiva di 10mila posti.
Continua l’emergenza immigrazione a Lampedusa e la popolazione residente si lascia andare ad episodi di protesta. Alcuni pescatori hanno bloccato il porto per impedire l’ingresso a Lampedusa alle motovedette che soccorrono gli immigrati.
“È curioso, perché fino a non molto tempo fa si diceva che il coronavirus quasi non mutasse.”. Così, il virologo Rafael Sanjuán, tra i massimi esperti di evoluzione virale in Spagna, in un’intervista a El Pais, ha fatto il punto sulla frequenza di eventi di mutazione che si stanno verificando in Sars-Cov-2, il patogeno responsabile della pandemia di Covid-19 che ha già ucciso più di tre milioni di persone nel mondo. Sanjuán, dell’Istituto di biologia dei sistemi integrativi di Valencia e docente di Genetica all’Università di Valencia, ha da poco ricevuto un finanziamento di 2,5 milioni di euro dall’Unione europea per studiare l’evoluzione virale e indagare in laboratorio se futuri patogeni saranno in grado di infettare cellule umane. “Ci sono centinaia di migliaia di virus e non sappiamo quale sarà il prossimo a colpirci – spiega Sanjuán – . Con il nostro lavoro potremo dire, ad esempio, se una variante di un virus di pipistrello del Sud-Est asiatico è pericolosa e se ha un alto rischio di fare il salto di specie”. Secondo Sanjuán, l’idea che il nuovo coronavirus mutasse poco era in parte sbagliata. “I coronavirus – spiega il virologo – mutano molto, anche se un po’ meno di altri virus a Rna. Ed è quello che è successo. Quando un virus entra in una nuova popolazione, all’inizio, è geneticamente abbastanza omogeneo, perché solo pochi virus hanno attraversato il confine tra l’animale ospite e l’uomo. Ma, man mano che si diffonde nella popolazione umana, ci sono sempre più copie del virus e compaiono più varianti. Già oggi vediamo che le varianti sono il problema principale, che dovremo affrontare per combattere il virus”. “Quante varianti possono esserci all’interno di un paziente con Covid-19? Ci sono miliardi di particelle e milioni di eventi di mutazione – aggiunge Sanjuán – . Alla fine si accumulano migliaia di varianti genetiche. La maggior parte delle mutazioni non funziona bene e sono irrilevanti, ma alcune possono migliorare il virus e avere successo, generando varianti più trasmissibili, capaci di sfuggire al sistema immunitario o resistere ai farmaci”. I coronavirus mutano in misura minore di altri virus a RNA (“Forse tre volte meno di HIV, influenza ed Ebola, ma molto più di altri virus che conosciamo, come l’herpes” stima Sanjuán) ma, con migliaia di varianti già in circolazione, quello che stiamo osservato non lascia troppo spazio all’immaginazione. “Quando un virus raggiunge un nuovo ospite, può adattarsi. E quello che vediamo è che il coronavirus si sta adattando, soprattutto per essere trasmesso meglio, il che non significa che sia più letale – precisa Sanjuán – . Può trasmesso molto bene ed essere un virus molto attenuato”.
Secondo il virologo Rafael Sunjuan, tra i massimi esperti di evoluzione virale in Spagna, Sars-Cov-2 si sta adattando all’ospite per diffondersi meglio: “Muta molto più di altri virus che conosciamo, come l’herpes”.
Proprio come un cavernicolo Manuel Barrantes per dodici anni ha cercato la casa ideale. Per trovarla non si è recato per le strade delle città bensì nella roccia del Costa Rica. Secondo il moderno uomo delle caverne una casa sottoterra ha molti vantaggi come quello di evitare l'inquinamento acustico e i cambiamenti climatici. Una volta trovata la sua roccia sotto terra nella città di San Isidro, a circa tre ore a sud della capitale della nazione, Manuel Barrantes ha cominciato a scavare ed oggi, dopo più di 10 anni, la sua casa ideale accoglie la sua famiglia in uno spazio di 2000 metri quadrati. La casa dei Barrantes si chiama Topolandía, ed è un tunnel sotterraneo lungo oltre 400 metri scavato a mano con sculture, camere da letto, salotti, pozzi con acqua cristallina, bagni e docce, un museo con pezzi d'antiquariato, oggetti esoterici, sala conferenze, aree giochi per bambini e un posto che vende deliziosi bevande alla frutta. Tutta la galleria è decorata con personaggi intagliati nella roccia che creano un'atmosfera vivace e suggestiva. Alcune camere sono solo scavate nella roccia, altre dipinte e colorate. Tutto funziona come una casa normale ma sottoterra. Per realizzare questa meraviglia Manuel Barrantes ha viaggiato a lungo in Europa e Sud Amrica per apprendere le tecniche di scavo dei minatori.
Tartarughe, dinosauri e persino i Flintstones caratterizzano questo tunnel di 16 metri di profondità nella roccia diventato da anni la casa della famiglia Barrantes.
Succede a molti artisti che dopo anni di dura gavetta riescono finalmente a conquistare il successo. Cosa?Pagare questa notorietà con la perdita dei vecchi legami e dei vecchi affetti, soprattutto se si riesce a "sfondare" quando si è molto giovani. Proprio questo sembra essere successo ad Alessandra Amoroso, la penultima vincitrice di Amici. Alessandra, infatti, prima di approdare al programma era fidanzata e la partecipazione al talent show di Maria De Filippi l'aveva portata a separarsi dal suo fidanzato, prendendosi la fatidica pausa di riflessione. A raccontare della separazione è proprio l'ex-fidanzato, Marco Trafficanti, di Alessandra che, dalle pagine del settimanale DiPiù, ha raccontato come la partecipazione di Alessandra al programma di Canale 5 li abbia spinti a lascirsi. "Prima che lei partisse ci siamo detti che forse, come prima cosa, avremmo dovuto prenderci una pausa di riflessione per pensare al nostro rapporto ed eventualmente ripartire. Abbiamo deciso di non sentirci più e in effetti non lo abbiamo fatto. […] Tutta questa storia mi ha insegnato che certi eventi possono avere un effetto dirompente sulla vita di chiunque, anche di chi si conosce da sempre". Oggi Marco è nuovamente fidanzato, quindi sono stati in molti a chiedersi come mai abbia deciso di venire allo scoperto proprio adesso, parlando della sua storia con Alessandra tramite i media. L'ennesimo tentativo di un ex di cavalcare la fama altrui?
L’ex-fidanzato di Alessandra Amoroso racconta come la partecipazione ad Amici abbia posto fine alla loro relazione.
Anche per i vampiri belli e dannati passano gli anni, ne sa qualcosa l'attore inglese Robert Pattinson che oggi compie 25 anni. L'interprete di Edward Cullen, famoso protagonista della saga di Twilight, si è concesso qualche giorno di riposo per festeggiare al meglio il suo anniversario di nascita. Eppure chissà se papà Richard e mamma Clare un quarto di secolo fa immaginassero di aver messo al mondo una futura stella del cinema internazionale, infatti nonostante la giovane età il londinese ha già all'attivo ben 14 film girati fra Tv e cinema. Anche se Robert ha cominciato la sua carriera nel mondo del teatro, a 15 anni ha preso parte agli spettacoli del Barnes Theatre Company di Londra. Dopo aver calato il sipario, per Pattinson si sono accense le luci del piccolo schermo e per la Tv ha girato diversi film. Ma la notorietà internazionale è arrivata grazie al primo film di Twilight, anche se prima Robert ha già recitato in Harry Potter e l'ordine della fenice. Insieme alla popolarità il divo di Hollywood sempre sul set della famosissima saga di vampiri ha trovato l'amore, infatti è fidanzato con Kristen Stewart, l'attrice che interpreta la parte di Bella. Tutte le milioni di fan dell'attore farebbero di tutto anche solo per scattarsi una foto insieme a lui davanti alla torta di compleanno, ma la giovane star ha deciso di festeggiare passando una serata romantica con la sua fidanzata. Kristen lo ha raggiunto a Toronto, in Canada, dove Pattinson sta preparando il suo esordio nel cinema d'autore: reciterà in Cosmopolis l'ultima pellicola di David Cronenberg. La Stewart è pronta ad offrire una serata indimenticabile alla sua dolce metà, in uno dei ristoranti più esclusivi della metropoli canadese.
L’attore inglese Robert Pattinson diventato famoso grazie alla saga di Twilight, compie 25 anni e festeggia con una serata romantica insieme alla sua fidanzata l’attrice Kristen Stewart.
La Corte di Assise di Taranto ha depositato, a undici mesi di distanza dalla sentenza emessa nell’aprile 2013, le motivazioni della condanna alla pena dell’ergastolo di Sabrina Misseri e di sua madre Cosima Serrano. Le sue donne sono state condannate perché ritenute colpevoli dell’omicidio della 15enne di Avetrana Sarah Scazzi. La giovane scomparve il 26 agosto del 2010 e il suo corpo fu ritrovato nell’ottobre dello stesso anno: era stato gettato in un pozzo nelle campagne del paese in provincia di Taranto. Lo scorso aprile sono state condannate complessivamente nove persone tra cui, appunto, la cugina e la zia di Sarah per l’omicidio e lo zio Michele Misseri – che più volte ha detto di essere il vero responsabile del delitto – per occultamento di cadavere. Nelle 1630 pagine di motivazioni della sentenza si legge che Michele Misseri non avrebbe avuto alcun motivo per incolpare la figlia dell’omicidio nel corso dell’incidente probatorio. “Non sussiste alcun ragionevole motivo per il quale Michele Misseri avrebbe dovuto accusare ingiustamente, provocandone la carcerazione, proprio la figlia prediletta Sabrina e non altri soggetti”, scrive la Corte d’Assise di Taranto.
Divulgati i dettagli della sentenza con cui la Corte di Assise di Taranto ha condannato Sabrina Misseri e Cosima Serrano, cugina e zia della giovane di Avetrana, all’ergastolo per omicidio. Le accuse di Michele Misseri non sarebbero state false.
Per affrontare la catastrofica pandemia di COVID-19, in quasi tutto il mondo sono state introdotte diverse limitazioni alle libertà personali, con l'obiettivo di spezzare la catena dei contagi e appiattire le curve epidemiologiche. Diversi studi hanno dimostrato che le misure più restrittive legate all'isolamento sociale, come il temuto lockdown, hanno un impatto molto negativo sulla salute mentale, in particolar modo per quella dei bambini e dei soggetti fragili come gli anziani. Il posto in cui si vive, tuttavia, può fare una notevole differenza sugli effetti nefasti di quarantene e altre restrizioni che ci costringono a casa. Avere un giardino, un orto o semplicemente finestre che affacciano sul verde, magari di un parco cittadino, riduce infatti in modo sensibile l'erosione della salute mentale quando si è bloccati tra quattro mura. In altri termini, la natura protegge il nostro cervello dalla pandemia, i grigi palazzi di un centro urbano no. A dimostrare l'effetto positivo della “dose” di natura durante la pandemia (e non solo) è stato un team di ricerca giapponese dell'Università di Tokyo. Gli scienziati, coordinati dal professor Masashi Soga, docente presso la Scuola di specializzazione in scienze agrarie e biologiche del prestigioso ateneo nipponico, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver sottoposto un questionario online a tremila cittadini della capitale giapponese. L'obiettivo di Soga e colleghi era quantificare cinque forti indicatori relativi alla salute mentale dei partecipanti, ovvero depressione, soddisfazione della propria vita, felicità soggettiva, autostima e solitudine, mettendoli in relazione con la disponibilità di spazi verdi attorno casa (visibili dalle finestre) e la frequenza di utilizzo di questi spazi.
Dopo aver sottoposto un questionario online a tremila cittadini giapponesi, un team di ricerca dell’Università di Tokyo ha dimostrato che avere un po’ di verde attorno casa protegge la salute mentale dagli effetti nefasti dell’isolamento sociale e della pandemia. La natura migliora autostima e felicità, mentre abbatte depressione, ansia e solitudine.
Il ruolo di Steve Stifler, il pazzo membro della sgangherata compagnia di “American Pie", lo ha reso celebre in tutto il mondo quando aveva appena 23 anni. Il 3 ottobre, invece, Seann William Scott di anni ne compie 40 e, nel corso degli anni, ha girato altre commedie di successo e presentato alcuni show televisivi, tra cui gli MTV Movie Awards, assieme al suo amico Justin Timberlake. L’attore è nato a Cottage Grove, in Minnesota, e sin da giovanissimo, manifesta la sua passione per la recitazione dopo aver lavorato per un cinema locale. Dopo aver conseguito il diploma, si trasferisce, quindi, a Los Angeles dove prende parte ad una sorta di talent show. Il debutto avviene in televisione, nel 1996, nella serie “E vissero infelici per sempre”, seguita dal film tv “Born Into Exile” e dal videclip degli Aerosmith “Hole in My Soul”. Nel 1998, è sul set del programma “Chad’s World” e della sitcom “Troppi in famiglia”. La notorietà arriva con la commedia demenziale cult “American Pie”(1999), diretta da Paul Weitz, dove interpreta il ruolo del folle Stifler, ossessionato dal sesso, come il resto dei suoi scatenati amici di liceo. Il grandissimo clamore suscitato dal film gli apre le porte di Hollywood e l’attore gira, a ruota, l’horror “Final Destination”(2000), di James Wong e le commedie “Road Trip”(2000), “Fatti, strafatti e strafighe”(2000) ed “Evolution”(2001), di Ivan Reitman. Nel 2001, arriva il sequel “American Pie 2”, per la regia di J.B. Rogers, che riesce ad ottenere ancora più successo del primo capitolo e, successivamente, Seann William Scott è sul set di “Jay & Silent Bob… Fermate Hollywood!”(2001), di Kevin Smith; “Crime Party”(2002), diretto da Drew Daywalt e David Schneider; “Old School”(2003) di Todd Phillips e “Il monaco”(2003), diretto da Paul Hunter. Sempre nel 2003, presenta gli MTV Movie Awards, con il suo amico Justin Timberlake ed è nel cast di “American Pie – Il matrimonio”, stavolta diretto da Jesse Dylan e de “Il tesoro dell’Amazzonia”, di Peter Berg, dove recita accanto a Dwayne Johnson. Due anni dopo, ottiene il ruolo di Bo Duke nel film “Hazzard”, ispirato alla famosa serie televisiva statunitense, dove recita accanto a Johnny Knoxville. Sempre con Dwayne Johnson gira “Southland Tales – Così finisce il mondo”(2006), seguito dalla commedia “Role Models”(2008), con Paul Rudd.
Il successo mondiale è arrivato grazie al personaggio di Steve Stifler nella pazza saga di “American Pie”, ma Seann William Scott, finora, ha girato 24 pellicole e presentato anche gli MTV Movie Awards con Justin Timberlake. Il 3 ottobre compie 40 anni e per il 2017 ha già un altro film in cantiere.
Era il 1997 quando Elisa, giovane cantante di Monfalcone, viene presa sotto l'ala protettrice di Caterina Caselli, l'ex caschetto biondo della musica italiana, e oggi a capo della Sugar nonché una delle più note talent scout degli ultimi anni, che le permise di pubblicare l'album di debutto ‘Pipes & Flowers' prodotto da Corrado Rustici dando il la a un fenomeno che ancora oggi resta una dei ‘casi musicali' del panorama musicale italiano. Sì, perché quell'album e con lui anche alcuni dei successivi mostravano una cantante che riusciva a prendersi critica e pubblico cantando rigorosamente in inglese. Dopo di lei pochissimi artisti sarebbero riusciti a farlo e ancora meno a prendersi le prime posizioni della classifica. Forse è stato il 2015 l'anno in cui una band che cantava in inglese ha avuto un impatto del genere sulle vendite e, comunque, dietro c'è la mano di Elisa che ha lanciato, da coach di Amici, i The Kolors, il cui ‘Out' è stato il terzo album più venduto del 2015, posizionandosi al primo posto per 12 settimane. Col tempo, poi, la cantante si è pian piano avvicinata all'italiano a partire dal 2001 quando la Caselli la fece partecipare al Festival di Sanremo col primo brano completamente nella sua lingua, ‘Luce (Tramonti a nord ovest)' che vinse quell'edizione rafforzando l'idea che Elisa potesse conquistare il Paese nella lingua che preferiva e che in seguito avrebbe fatto completamente sua anche nel cantato. Anche se il suo pubblico ha dovuto aspettare il 2013 per poter ascoltare un album cantato completamente nella propria, dal momento che nei precedenti non aveva mai abbandonato l'inglese. Oggi l'annuncio che la cantante di Monfalcone tornerà a utilizzare l'inglese con ‘No Hero', il nuovo singolo – disponibile da venerdì 15 gennaio – che lancia il suo nuovo lavoro che vedrà la luce a marzo, sempre per la Sugar e che segue di tre anni l'album doppio platino ‘L'anima vola': Un brano dal sound potente (…) – si legge nella nota che accompagna la notizia -. Un ritorno energico con un ritmo incalzante ed un testo che incita a tirare fuori il meglio di noi stessi, una vera e propria iniezione di fiducia e di amore. Assieme alla notizia del singolo Elisa ha anche annunciato il ritorno live con un tour che partirà il prossimo novembre: l’11 novembre a Firenze (Nelson Mandela Forum); il 14 novembre a Tornino (Pala Alpitour); il 19 novembre a Roma (Pala Lottomatica); il 22 novembre a Bologna (Unipol Arena); il 25 novembre a Milano (Mediolanum Forum); il 28 novembre a Padova (Kioene Arena).
Dopo ‘L’anima vola’, primo album cantato completamente in italiano, Elisa torna all’inglese con ‘No Hero’, il primo singolo che anticipa il prossimo album in uscita il prossimo marzo.
Da qualche mese è in radio con il singolo Happy. Domani arriva in Italia il secondo album di Leona Lewis, Echo. La cantante londinese è anche co-autrice di otto delle tredici tracce, che portano le firme, tra gli altri, di Xenomania e Justin Timberlake. Il titolo dell’album è di derivazione mitica e dimostra l’amore che Leona nutre per il mondo della fantasia e dell’immaginazione. Ella stessa spiega la scelta di questo nome per il suo disco: “Nella mitologia greca, Eco era una ninfa che si era perdutamente innamorata di un ragazzo che non la ricambiava, ma lo amava così profondamente che si consumò finché rimase soltanto la sua voce”. La Lewis spera, con questo nuovo lavoro, di emulare il successo di Spirit, del 2007, che ha venduto ben sette milioni di copie, grazie anche ad uno stile che coniuga pop, soul e R’n’B. Il brano Bleeding Love, estratto dall’album, ha raggiunto la posizione numero 1 nella classifica dei singoli più venduti in 34 Paesi, tra cui anche l’Italia. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } Insomma, un esordio eccellente per la cantante che, lo ricordiamo, ha debuttato nella terza edizione dell’X Factor britannico, aggiudicandosi la vittoria. Paola Ciaramella Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Leona Lewis 0 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Insomma, un esordio eccellente per la cantante che, lo ricordiamo, ha debuttato nella terza edizione dell’X Factor britannico, aggiudicandosi la vittoria.
Esce domani il nuovo album della cantante britannica, con la collaborazione, tra gli altri, di Justin Timberlake.
Alla fine dell'anno è tempo di bilanci e in un condominio la fine dell'anno fa rima con rendiconto e "conguaglio", quasi mai a "credito" e quasi sempre a "debito". Il problema, però, è dato dal fatto che le regole o i principi alla base del rendiconto del condominio costituiscono un mistero assoluto e questo sia per coloro che non sono "non addetti ai lavori", ma anche a molti addetti ai lavori. Logica conseguenza di quanto affermato è che la situazione del condominio indicata nei rendiconti non è controllabile e verificabile e che nella peggiore delle ipotesi non corrisponde (mai o quasi mai) alla situazione reale dell'edificio e, quindi, quasi ciclicamente, si scopre che occorre ripianare perdite, buci o ammanchi, senza che mai nessuno riesca a comprendere da dove scaturiscono tali "buchi di bilancio" e senza che nessuno riesca a fornire una reale motivazione o esigenza. (in un precedente articolo avevamo già trattato della questione) Nel momento in cui si cerca di trovare un filo conduttore che spieghi gli elementi di base di un rendiconto, un primo elemento può essere tranquillamente notato, senza paura di essere smentiti, è dato dal fatto che il rendiconto deve rappresentare la situazione reale del condominio, intendendosi, con questa espressione, non solo il divieto di inserire nel rendiconto dati falsi, ma anche il divieto di inserire nel rendiconto dati "putativi" o "immaginari" o situazioni non realmente effettuate. Semmai, il problema è individuare il metodo è il più corretto per raggiungere un tale obiettivo, ovviamente, considerando anche la recente riforma del condominio, che ha profondamente inciso sul punto. Per semplificare il discorso e rendere più familiare la spiegazione di alcuni principi è possibile ricorrere ad un elemento più comune il c.d. conto corrente bancario ed è possibile analizzare il tipo di operazioni che compie la banca. La banca segna un'operazione, in entrata o in uscita, solo quando la somma è effettivamente versata sul conto o solo quando la somma è effettivamente prelevata dal conto, la banca alla fine di un dato periodo tira una somma e indica il totale saldo a debito o a credito. Il risultato così ottenuto può essere dichiarato come corrispondete alla situazione reale. Se, invece, la banca indicasse in entrata somme che nessuno ha mai versato o se indicasse, in uscita, somme che nessuno ha mai prelevato, nel momento in cui venisse presentato il c.d. "estratto conto" (il "rendiconto"), la banca rappresenterebbe una situazione che può essere tranquillamente definita come non corrispondete alla realtà (con tutte le conseguenze derivanti da questa affermazione). Anche per la redazione del rendiconto del condominio deve essere applicata questa semplice regola, cioè nel rendiconto vanno indicate solo le spese effettivamente sostenute e solo le somme effettivamente riscosse, (questa semplice regola di redazione del rendiconto può anche essere descritta come principio di cassa). I motivi che spingono ad avvallare l'applicazione di questo principio (e si anticipa è anche quello presente nella riforma del condominio) possono essere così elencati: 1) il rendiconto è anche il documento che descrive l'attività dell'amministratore (mandatario dei proprietari) e, certo, nella redazione del rendiconto l'amministratore non può indicare attività non effettivamente eseguite, cioè non può far credere che ha fatto qualcosa, quando, in realtà non ha fatto nulla, poichè, altrimenti, farebbe credere ai proprietari (che devono rinnovargli l'incarico), che ha eseguito ed ha adempiuto al suo incarico, mentre, in in realtà, non ha eseguito e non ha adempiuto al suo incarico professionale. 2) inserire nel rendiconto spese mai effettivamente pagate (o rappresentare come pagate spese in realtà non pagate) potrebbe anche essere un mezzo per coprire lo "spostamento" di fondi del condominio, i quali potrebbero essere usati nell'ambito del meccanismo della c.d. "cassa comune tra più condomini", (cioè lo stesso amministratore di più condomini, usa i soldi del condominio A per pagare le spese del condominio B poi usa le somme del condominio C per pagare le spese del condominio D ecc…) si tratta di un fenomeno talmente diffuso (ma poco pubblicizzato) che il legislatore ha previsto la revoca giudiziale dell'amministratore se si dovesse verificare una tale eventualità (ex art. 1129 n. 3 c.c.), oppure potrebbe servire a chiedere il pagamento di conguagli in realtà non dovuti; così come, inserire entrate mai effettivamente riscosse, potrebbe servire a nascondere la reale situazione debitoria del condominio.
L’amministratore del condominio deve provare da dove avrebbe prelevato le somme che dichiara di aver anticipato per coprire le spese del condominio, il motivo alla base di tale principio si spiega considerando che tali somme possono essere state (illecitamente) prelevate da un altro condominio (usando il c.d. sistema della casa comune tra diversi edifici), oppure, gli anitcipi possono essere un modo di aggirare la normativa sull’anti riciclaggio, di conseguenza, una sentenza non può legittimare il compimento di atti illeciti. Ampliando il problema si comprende perchè il legislatore con la riforma è intervenuto principalmente sulla gestione contabile del condominio e sul rendiconto condominiale.
Ricordate i sandali chunky, quelli in gomma con la suola spessa e le chiusure a strappo? Negli anni '90 erano un vero e proprio must-have dell'estate, di sicuro saranno moltissimi quelli che le hanno indossate da bambini o che almeno le hanno viste ai piedi dei loro genitori. La cosa che di sicuro nessuno si sarebbe mai aspettato è che, se fino a qualche tempo fa erano sempre state considerate delle "scarpe brutte" perché ricordavano le calzature dei monaci francescani, ora sono tornate in gran voga. Le star non possono farne a meno, la prima a indossarli è stata Chiara Ferragni durante la quarantena ed è stata seguita da Ilary Blasi. Certo, entrambe hanno puntato su una versione firmata Chanel davvero sofisticata ma è chiaro che tutte quelle che vogliono essere trendy durante la bella stagione dovranno ispirarsi proprio a loro. Chiara Ferragni, si sa, è un'esperta di moda e, fin da quando era in quarantena, sapeva già quale sarebbe stato il trend più gettonato dell'estate. È stata la prima, infatti, a indossare i sandali chunky di gomma firmati Chanel, quelli con la suola spessa e gli strappi decorati con la doppia C. Se in un primo momento le scarpe erano state considerate solo l'ennesima bizzarria dell'influencer in fatto di accessori, oggi sono diventate un must-have della bella stagione. Ilary Blasi non ha potuto fare a meno di sfoggiare lo stesso modello ma in nero, a dimostrazione del fatto che non devono più essere considerate le "scarpe brutte degli anni '90". Chanel ha proposto i sandali in colori molto originali, dal verde acqua al fucsia, fino ad arrivare al viola, peccato solo che il loro prezzo sia da capogiro, si aggirerebbe infatti intorno ai 900 euro. In compenso, però, molti altri brand ne stanno proponendo delle versioni più economiche e accessibili praticamente a tutte.
Le scarpe da avere nella prossima estate? I sandali chunky, quelli con la suola di gomma e le chiusure con gli strappi in pieno stile anni ’90. Le star, da Chiara Ferragni a Ilary Blasi, non possono farne a meno, soprattutto quando si parla del modello firmato Chanel.
C'è grande attesa per i risultati del test di medicina 2018, che sono usciti oggi, martedì 18 settembre, sul sito Universitaly gestito dal Miur. Sono oltre 67mila gli studenti che lo scorso 4 settembre hanno partecipato alla prova di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia per l'anno accademico 2018/2019 per un totale di 9772 posti disponibili. Il Ministero ha pubblicato intorno alle 15:00 i punteggi dei candidati in forma anonima nell’area riservata agli studenti del portale Universitaly, dove si riscontrano numerosi problemi di connessione. Nello specifico, i punteggi sono resi noti secondo il codice etichetta, cioè il codice alfanumerico che ciascuno degli aspiranti medici ha applicato sia sul foglio risposte che sulla scheda anagrafica prima dell'inizio della prova. In questo modo, si potrà sapere se si è almeno raggiunto il punteggio minimo richiesto di 20 punti. Alla piattaforma si può accedere con le credenziali, username e password, utilizzate per iscriversi al test. Il punteggio medio nazionale registrato fra coloro che sono risultati idonei è di 35,67. Il punteggio medio più alto a livello di ateneo è di 39,03 a Pavia, dove è stata registrata anche la percentuale di idonei più alta (78,47%). Il punteggio più alto (84,3) è stato conseguito a Verona. I primi 100 classificati sono concentrati in 23 atenei. Quelli che hanno avuto più candidate e candidati tra i primi 100 sono Catania, Padova, Pavia, Bologna. Ma questo è solo un primo passo per la formazione della graduatoria definitiva degli ammessi. Tra 10 giorni, infatti, e più precisamente il 28 settembre, verranno svelati, sempre sul portale Universitaly, i nomi di chi ha passato il test, il punteggio e il compito. Bisognerà però aspettare il prossimo 2 ottobre per la graduatoria finale: solo quel giorno si può avere la certezza di essere entrati alla facoltà desiderata o meno, o se si può sperare in uno scorrimento della graduatoria. Dei 67mila candidati al test d'ingresso 2018/2019 della facoltà di Medicina e Chirurgia soltanto 9.779 potranno immatricolarsi. Per superare la prova bisogna aver ottenuto almeno 20 punti, anche se nelle università più richieste e prestigiose questa soglia può aumentare. Il massimo del punteggio è 90. Per calcolare il voto finale dell’esame è necessario considerare 1,5 punti per una domanda esatta, 0,4 punti per una risposta errata e 0 se si è lasciato il quadratino bianco. Una volta resi noti i risultati dei quesiti del test, ci si può fare un'idea se si è passati o meno. Si ricorda che la graduatoria finale è gestita a livello nazionale. Al momento dell'iscrizione alla prova, a ciascun candidato è stato chiesto di esprimere una serie di preferenze, cioè un elenco di atenei nei quali avrebbe preferito entrare. Quest'anno la prova è stata giudicata dalla maggior parte degli studenti particolarmente ostica: i 60 quesiti, a cui avrebbero dovuto rispondere in 100 minuti, erano tutt'altro che facili. Il Miur ha pubblicato online quesiti e risposte, specificando alla fine che la risposta esatta è sempre la A. Le domande di logica, che rappresentavano un terzo del totale, sono state, a detta dei candidati, tra le più problematiche, e in particolare quella sui biscotti. Per chimica e biologia le domande erano sul Dna, sul Ph e sugli enzimi. Ma il vero scoglio da superare quest'anno erano i quesiti di cultura generale, che hanno letteralmente mandato in tilt gli studenti, come quella sul significato del termine "frattale" e sulla costituzione più antica del mondo ancora in vigore.
Quando escono i risultati del test di medicina 2018? Alle 15:00 di martedì 18 settembre il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, li ha resi noti in forma anonima e a seconda del codice etichetta sulla piattaforma Universitaly: sono più di 60mila le aspiranti matricole che potranno conoscere il proprio punteggio e la posizione nella graduatoria nazionale.
Le città si illuminano, le case si addobbano e le strade si riempiono di persone alla ricerca del regalo perfetto, sono tutti segni dell’arrivo del Natale. Venti giorni di fuoco, che tra pranzi, cene, incontri con parenti lontani e tombolate varie rendono alcune persone davvero intolleranti. I perfetti ‘Grinch’ non riescono proprio ad amare il Natale, per loro l’arrivo di dicembre è un momento drammatico ed ogni anno troveranno sempre un motivo in più per odiare la festività più attesa al mondo. Scopriamo quali sono i 10 motivi per cui si odia il Natale. 1. Strade affollate – Nei giorni precedenti al Natale, le città impazziranno: traffico, folla in metropolitana, cortei di persone per le strade e nei negozi. Ti imbatterai in persone letteralmente impazzite per la ricerca del regalo perfetto, sommerse da buste e in preda all’ansia. 2. Buonismo gratuito diffuso – Persone che si sono dimenticate di te per un anno intero, improvvisamente si ricordano di farti gli auguri, senza neppure chiederti se stai bene e se sei ancora vivo. Perché fare gli auguri a tutti i costi, anche se non sono davvero sentiti? 3. Cene con i parenti – A Natale tutti i parenti si ricordano di te, ma è solo una convenzione. Il loro interesse è solo informarsi degli ultimi gossip che ti riguardano: sapere se ti sei fidanzata, se ti sei laureata, se hai trovato lavoro. 4. Pranzi interminabili – Aperitivo, antipasto, primo, secondo, contorno, frutta, frutta secca, dolce e amaro: queste sono solo una minima parte dei menù natalizi, che ti faranno venire voglia di rimanere un mese intero collassata sul divano. Tra la vigilia, Natale e Santo Stefano mettiamo su una decina di chili perché “è tradizione”. 5. Nessuno vuole uscire – I giorni di Natale sono una condanna: sei costretta a rimanere in casa, magari con quel lontano zio che proprio non sopporti, perché tutti i tuoi amici saranno rintananti in casa tra cibo e tombole varie. 6. La tombola e i giochi da tavola – Arriva per tutti il momento in cui si viene invitati a partecipare ad una gigantesca, quanto noiosa, tombolata. Puntualmente sei sempre tu che non riesci a fare neanche un ambo e alla fine della serata, non solo sarai esausta per la noia, ma anche con qualche euro in meno in tasca. 7. Ricevere regali brutti – Natale è anche l’apoteosi del riciclo dei regali. Ci sarà sempre la cugina o la zia che sceglierà un regalo davvero brutto. La tua risposta sarà puntualmente “Ah, grazie, ma non dovevi”, perché davvero se lo sarebbe potuto risparmiare.
Per molte persone, Natale non è una festa d’amore e un’occasione per rivedere i parenti lontani. I perfetti Grinch odiano ogni cosa della festa, dalle strade affollate alla ricerca ossessiva del regalo perfetto. Scopriamo i 10 motivi per cui odiare Natale.
Fabrizio Corona non godrà dello sconto di pena e le motivazioni sono state spiegate dalla Cassazione nel documento consegnato in data 12 marzo 2015. In quest'ultimo è possibile leggere il rifiuto di qualsiasi sconto di pena, dovuto alla sua "inclinazione a delinquere" non occasionale, bensì assurta a "stile di vita" e legata al suo smodato desiderio di "afferrare l'occasione di guadagno". Suddette motivazione sono scaturite dal reclamo del Pm di Milano contro lo `sconto´ che aveva ridotto la condanna di Corona da 13 anni e due mesi a 9 anni di reclusione, al termine dell’udienza svoltasi il 27 gennaio scorso. Secondo la Cassazione, inoltre, il gip di Milano che gli ha concesso la riduzione avvalendosi del principio della continuazione dei reati, è caduto in un errore madornale, poiché ha "valorizzato il solo dato cronologico dell’essere stati i reati commessi in un ristretto arco temporale", ovvero in un lasso di tempo di circa un anno e mezzo. Sempre il Gip avrebbe "omesso di valutare la disomogeneità dei beni giuridici offesi (il patrimonio nelle estorsioni), la correttezza dell’ordine economico (nella bancarotta e nei reati fiscali), l’amministrazione della giustizia (nella corruzione), che esclude logicamente che fin dalla commissione del primo reato, Corona avesse già preordinato la commissione degli altri".
Nessuno sconto di pena per Fabrizio Corona. Questa la decisione della Cassazione, che ha richiamato all’ordine il gip di Milano per aver concesso, applicando la continuazione dei reati, la riduzione della condanna di Corona da 13 anni e due mesi a 9 anni di reclusione.
L'appuntamento è al MAXXI di Roma, lunedì 1° luglio, per la premiazione della seconda edizione del Concorso di Architettura ‘la Ceramica ed il Progetto’, l’iniziativa promossa da Confindustria Ceramica e organizzato da Edi.Cer, con l’obiettivo di raccontare le diverse applicazioni della ceramica nell’architettura italiana.
Al MAXXI di Roma, il 1 luglio la premiazione del contest.
Metti che Rihanna perdoni il fidanzato manesco Chris Brown. Metti che Chris Brown picchi Drake in un noto locale per amore della sua ex fidanzata. Metti che quest'ultima vada a piangere da Oprah Winfrey per l'essere stata giudicata dal mondo intero ai tempi delle continue violenze domestiche. Metti, poi, che insieme tentino un riavvicinamento e tornino sui passi di quell'amore lasciato in un'aula di tribunale. Se hai "messo" tutto questo, non ti suonerà così strana la voce che circola su un ipotetico matrimonio alle porte. Le reazioni delle famiglie – Sì perchè i rumors si fanno insistenti e i quotidiani di mezzo mondo tuonano in prima pagina con il titolo: "Rihanna e Chris Brown pronti alle nozze". A convalidare maggiormente il gossip sarebbe stato il padre di Ri-Ri, Ronald Fenty, che avrebbe dichiarato: "Qualsiasi cosa purchè sia felice. Mi auguro che un giorno si sposerà. Tutti adorano Chris, lui è un ragazzo super", unendo la sua volontà a quella della mamma di Chris Brown, a sua volta felicissima dell'eventuale scelta del figlio, a tal punto da mantenere ottimi rapporti con la nota cantante delle Barbados durante gli ultimi anni. La reazione degli amici e di Katy Perry- Gli amici, invece, sembrano i più preoccupati da questo ravvicinamento e dai fiori d'arancio nell'aria. Il magazine EntertainmentWise ha riportato le prime impressioni di persone a loro vicine, che non si meraviglierebbero qualora "lo sposasse solo per dimostrare che lei e Chris non si curano di nessuno e possono fare ciò che vogliono". Stando inoltre a quanto riportato dal magazine "Look" il dissenso maggiore proverrebbe da Katy Perry, grande amica di Rihanna nonchè sua confidente, che pare sarebbe pronta a boicottare il suo matrimonio qualora fosse invitata. Parola all'esperto – Jeff McNairy, un esperto di relazioni, ha detto a "Life & Style", che i due sono una "miscela esplosiva" e potrebbero essere destinati al continuo fallimento affettivo. Ha sottolineato anche che Rihanna è una "donna di mondo", che sa il fatto suo, quindi è improbabile che sarebbe tornata con qualcuno se avesse mai pensato ci fosse una minima possibilità di subire ancora violenze:
La famosa cantante delle Barbados pare abbia seriamente intenzione di convolare a nozze con il suo (ex) fidanzato Chris Brown, con il quale si lasciò nel 2009 a causa delle continue violenze domestiche subite.
Il Museo di storia naturale di Londra ha ricevuto il permesso dal Royal Borough di Kensington e Chelsea per trasformare i suoi giardini di 20.000 metri quadrati in un oasi naturale e faunistica. Il progetto fa seguito all'annuncio del programma nazionale sulla biodiversità promosso anche dal noto divulgatore scientifico Sir David Attenborough. L'Urban Nature Project del Natural History Museum non solo trasformerà i giardini londinesi in un centro di biodiversità, ma creerà in modo critico un movimento per la natura urbana attraverso un programma di apprendimento in tutto il Regno Unito per giovani, famiglie e scuole. Sir David Attenborough afferma che l'Urban Nature Project permetterà ai giovani di "innamorarsi della natura a portata di mano". A guidare la trasformazione dei giardini del museo è lo studio di architettura Feilden Fowles, che sta lavorando con gli architetti paesaggisti J & L Gibbons all'ambizioso progetto. L'Urban Nature Project, che ha visto scienziati del Museo riunirsi con esperti del settore in diversi anni di pianificazione, dovrebbe concludersi nel 2023. Pensato principalmente come risposta all'urgente necessità di monitorare e registrare i cambiamenti nella natura urbana del Regno Unito, si tratta di un progetto di trasformazione che non solo avvicinerà le persone alla natura prossima, ma si baserà anche sul lavoro scientifico e pubblico del Museo e innescherà un movimento che in definitiva aiuterà a salvaguardare il futuro della natura. A post shared by Feilden Fowles Architects (@feildenfowles) La citazione di Sir David Attenborough segnerà l'ingresso dei giardini: "Il futuro del mondo naturale, da cui tutti dipendiamo, è nelle tue mani". I nuovi giardini saranno uno spazio verde completamente accessibile e un hub della biodiversità nel cuore di Londra. Scienziati del museo ed esperti esterni stanno lavorando insieme per integrare nei giardini boschi, praterie, macchia, brughiera, palude, zone acquatiche, canneti, siepi e habitat urbani del Regno Unito per salvaguardare la biodiversità nazionale. Ci sarà anche un centro didattico all'aperto attività rivolte al pubblico. I giardini di South Kensington ospiteranno anche un laboratorio dove scienziati, volontari e il pubblico potranno studiare i cambiamenti nella natura urbana e condividere questa ricerca attraverso una rete di partner nazionali. Il mondo naturale è minacciato come mai prima d'ora. Le specie che erano una vista comune nei giardini di tutto il paese quando ero giovane, come i ricci, sono raramente viste dai bambini oggi. Questi cali hanno conseguenze devastanti per la fauna selvatica. A meno che i bambini non abbiano accesso alla natura e sperimentino, comprendano e nutrano la fauna selvatica, sappiamo che potrebbero non sentirsi mai collegati alla natura e potrebbero crescere senza alcun interesse a proteggere il mondo naturale che li circonda. L'Urban Nature Project apre la porta ai giovani per innamorarsi della natura alle loro porte e sviluppare una preoccupazione per tutta la vita per i luoghi selvaggi del mondo. La natura non è solo piacevole da avere, è il fulcro della nostra stessa esistenza e iniziative come l'Urban Nature Project aiutano la prossima generazione a sviluppare il forte legame con la natura che è necessario per proteggerla.
Gli immensi giardini del Museo di storia naturale di South Kensington a Londra si sta trasformando in uno spazio verde accogliente, accessibile e biologicamente diversificato nel cuore di Londra. La storica istituzione si appresta a trasformare i giardini londinesi di cinque acri nell’epicentro della natura urbana attraverso il programma nazionale Urban Nature Project promosso da Sir David Attenborough.
E' sempre più emergenza immigrazione a Lampedusa dove, dopo i 15 sbarchi che tra ieri e stamane hanno riversato sull'isola delle Pelagie altri 1.200 clandestini, la quota di migranti presenti è di 3.800. Di questi, 2.700 circa sono stipati nel centro di accoglienza, che può contenere fino a 850 persone. Gli isolani continuano a reclamare il loro trasferimento. Resta infatti altissima la tensione, dopo che ieri diversi gruppi di cittadini si sono ribellati e hanno bloccato lo sbarco di 116 immigrati recuperati al largo da una motovedetta. Il ministero dell'Interno, secondo quanto si apprende dalla prefettura, ha pianificato per oggi due voli, uno su Crotone e un altro su Foggia per trasportare 220 nordafricani. E' previsto anche l'arrivo di una nave della Marina militare italiana per ricevere parte degli stranieri giunti a Lampedusa, liberando così il centro di accoglienza. L'imbarcazione, della capienza di almeno mille posti, è stata richiesta dal commissario straordinario per l'immigrazione, Giuseppe Caruso, al Coi, il Comando Operativo di vertice Interforze con sede a Roma. Sarebbero, così ascoltati gli appelli del presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, che ha puntato il dito contro il Governo, in riferimento alla situazione a Lampedusa, ormai vicina al collasso: "Finora la Regione siciliana non e' stata ufficialmente contattata da nessuna autorità dello Stato e me ne dispiaccio profondamente," aveva detto Lombardo. "Sarebbe auspicabile un raccordo con il governo centrale: purtroppo devo constatare che, pur in presenza di una situazione di grandissima delicatezza che può aggravarsi in qualunque momento, non e' accaduto. Diciamo no con forza – ha ribadito – a una tendopoli, che potrebbe provocare il precipitare della situazione socio-sanitaria".
Sull’isola, dopo i 15 sbarchi che tra ieri e stamane hanno riversato sull’isola delle Pelagie altri 1.200 extracomunitari, la quota di migranti presenti è di 3.800.
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La sensuale modella e attrice aprirà e chiuderà la 70esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e nel frattempo è impegnata sul set di un nuovo film, dopo il successo riscosso con la commedia “Passione Sinistra”.
Molti sapranno la scena a cui si è dovuto assistere durante il derby Roma-Lazio. Il rapper coreano Psy si è esibito all'Olimpico alle ore 17:00. E' arrivato in Italia decisamente entusiasta di cantare nel nostro Paese. Nelle interviste rilasciate prima di arrivare allo stadio ha decantato i pregi degli italiani, dicendo di amare molto i fans di questa parte del mondo. Si è detto emozionato alla vista dei tanti flash mob eseguiti sulla base del successo planetario Gangnam Style. Non ha avuto nemmeno capricci da vip. Ha solo richiesto una camera d'albergo per fumatori e un microonde in camera. L'accoglienza del pubblico, però, non è stata delle migliori. “Mi chiamo Psy, amo l’Italia. In bocca al lupo a tutti per questo match”, così aveva salutato le tifoserie dopo aver intonato il nuovo singolo Gentleman. Per tutta risposta, però, è stato sommerso da fischi e boati. Lui educatamente ha portato a termine l'esibizione e ha ringraziato. Pare che la maggior parte di essi fosse scaturito dall'indignazione postuma ad una notizia errata apparsa sul Corriere della sera a firma Gianluca Piacentini, nella quale si diceva che il rapper coreano aveva percepito 1 milione e 300mila euro per partecipare alla Tim Cup. Purtroppo, però, il comunicato stampa di Telecom Italia e Lega Serie A, diffuso al fine di smentire il malinteso non solo sul compenso a Psy ma anche sui prezzi gonfiati dei biglietti, non è bastato per correggere il tiro e placare gli animi dei tifosi. Inoltre in questi giorni avrebbe dovuto avere luogo la promozione italiana del suo album. Oggi c'era grande attesa nella sede di Radio Deejay per l'arrivo di Psy. Il rapper, infatti, avrebbe dovuto essere ospite del programma di culto della radio, Deejay Chiama Italia. Psy, però, non si è presentato. La motivazione è stata data da Linus e Nicola Savino ed è stata riportata sulla pagina ufficiale del programma. Psy ha annullato tutta la promozione in Italia per via dei fischi all'Olimpico. Certo, c'è da dire che accanto a chi lo fischiava, c'erano anche gli italiani che invece l'avrebbero ascoltato con piacere, ma la reazione del cantante è più che comprensibile.
Il rapper coreano era atteso oggi negli studi di Radio Deejay, per partecipare al programma Deejay Chiama Italia. Il cantante, però, non si è presentato. Linus e Nicola Savino hanno fatto sapere che è stata annullata tutta la promozione italiana, per via dei fischi all’Olimpico.
Qualunquemente In questa clip, scopriamo gli antefatti dell'ascesa politica di Cetto La Qualunque, il leader fondatore del partito du pilu. Per salvare le sue proprietà, messe a rischio da una "malsana" ondata di legalità Cetto dovrà candidarsi come sindaco del suo paese e sconfiggere il suo "noioso" avversario alle elezioni De Sanctis, un vero e proprio esempio di rettitudine. Esilarante in questa clip, che anticipa l'uscita del film (guarda qui il trailer di Qualunquemente), è il dialogo sulle tasse tra Antonio Albanese e il suo amministratore: "Ma quante volte te lo devo dire… Le tasse sono come la droga, quando cominci a pagarle una volta, non te ne liberi più!". Infine, vi ricordiamo che per visualizzare i trailer e video youtube dei film in uscita, è possibile visualizzare la nostra apposita pagine dedicata ai trailer dei film.
Qualunquemente esce oggi al cinema! Vi presentiamo il video youtube di una clip del film di Antonio Albanese e Giulio Manfredonia.
E' stato da poco presentato un nuovo smartphone Android di fascia media dell'azienda cinese ZTE, stiamo parlando del Blade S6, un dispositivo che si caratterizza da un particolare molto interessante, lo ZTE Blade S6 è infatti il primo smartphone che utilizza il processore Qualcomm Snapdragon 615 octa core a 64 bit con sistema operativo Android 5.0 Lollipop. Un dispositivo di fascia media che ricorda nel design l'iPhone 6 di Apple. Lo ZTE Blade S6 si mostra con un display da 5 pollici con risoluzione HD. Le dimensioni sono 144 x 70.7 x 7.7mm. Tra le caratteristiche tecniche del Bade S6 di ZTE troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 615 octa core a 64 bit, 2 GB di RAM e 16 GB di memoria di storage (espandibile tramite memoria Micro SD).
E’ stato da poco presentato un nuovo smartphone Android di fascia media dell’azienda cinese ZTE, stiamo parlando del Blade S6, un dispositivo che si caratterizza da un particolare molto interessante, lo ZTE Blade S6 è infatti il primo smartphone che utilizza il processore Qualcomm Snapdragon 615 octa core a 64 bit con sistema operativo Android 5.0 Lollipop.
C’è metano su Marte, la conferma tanto attesa arriva proprio dai ricercatori italiani dell’Inaf, Istituto nazionale di astrofisica, in particolare da Marco Giuranna, autore dello studio che, per la prima volta, è riuscito a dare una risposta indipendente sulla presenza di questo gas sul Pianeta Rosso. Vediamo insieme come gli scienziati sono giunti a questa conferma e cosa significa. Made in Italy. In queste ore sta facendo il giro del mondo la conferma italiana della presenza di metano su Marte. Per la prima volta, in un modo indipendente, gli esperti sono riusciti non solo a dare la certezza dell’esistenza di questo gas sul Pianeta Rosso, ma hanno anche individuato la possibile zona di emissione, e cioè in una regione situata a circa 500 chilometri ad est del cratere Gale. Come ci sono riusciti. Il team internazionale che ha portato a questa conferma ha messo a confronto le osservazioni di due diversi strumenti indipendenti tra loro e cioè un rover in superficie, il Curiosity della NASA che ha rilevato il gas nel 2013, e uno spettrometro in orbita intorno a Marte, il Planetary Fourier Spectrometer che si trova a bordo dell’Esa Mars Express, che ha invece raccolti dati nel 2004 e poi nel 2013. Come spiegano dall’Inaf, le rilevazioni del 2013 sono avvenute ad un giorno di distanza, sempre nella stessa zona, cioè il cratere Gale. Perché è una scoperta importante. Individuare e confermare la presenza di metano e il luogo di emissione è fondamentale per poter scovare la molecola che potrebbe avere origine biologica: insomma potremmo tracciare la presenza di vita su Marte. È ancora presto. Certo, spiegano gli scienziati, è ancora presto per poter parlare di vita su Marte, ma un primo passo adesso è stato fatto per comprendere l’origine del metano stesso su Marte. Solo nuovi studi ci permetteranno di capire il vero significato del metano rilevato sul Pianeta Rosso.
Su Marte c’è metano e sappiamo anche il luogo di emissione, questa importante conferma e scoperta arriva dai ricercatori italiani dell’Inaf che, grazie allo studio firmato da Marco Giuranna, ci spiega come sia stato possibile arrivare ad una simile certezza. Vediamo insieme cosa significa che c’è metano sul Pianeta Rosso.
Che ci siano stati tanti sostenitori a finanziare Barack Obama e il suo sfidante non è un mistero. Con l'introduzione dei Super PAC, Political Action Committees l'entourage dei due candidati ha avuto la possibilità di raccogliere fondi di privati cittadini, impiegandoli nella campagna elettorale molto accesa. Contrariamente a quanto si pensi, ovvero che i finanziatori siano stati "coperti" da una sorta di privacy, la rivista Forbes e alcuni siti internet americani hanno pubblicato i nomi dei principali finanziatori e l'ammontare donato. La popolazione chiamata al voto ha avuto la possibilità di conoscere effettivamente quanto hanno speso le star per Obama e per Romney; gli elettori non sono stati sorpresi nello scoprire che Mitt, che in passato ha attirato su di sè polemiche per aver affermato di non curarsi dell'elettorato "povero" americano, ha ricevuto il benestare e corposi finanziamenti dei suoi amici miliardari. I principali contributori a "Restore Our Future"
Per le Presidenziali USA 2012 lo sfidante di Obama ha avuto il sostegno dei suoi amici e potenti magnati che hanno finanziato una buona parte della sua campagna elettorale donando ingenti cifre al super PAC “Restore Our Future”.
L’ondata di caldo torrido che negli ultimi giorni ha colpito l’Italia non ha risparmiato neanche la Spagna dove nel pomeriggio di sabato 14 agosto il termometro della stazione meteorologica di Montoro (Cordoba), nella regione meridionale dell’Andalusia, ha segnato i 47,4 °C, superando il massimo storico di 46,9 °C registrato nella città di Cordoba il 13 luglio 2017 ed eclissando di poco le cifre record di 46,6 °C di Écija (Siviglia) e 46,5 °C di Aguilar de la Frontera (Cordoba), più o meno negli stessi giorni in cui in Sicilia, a Floridia (Siracusa), si registrava la temperatura di 48,8 °C, la più alta mai misurata in Europa. Record per ora ufficiosi, che dovranno essere accreditati dall’Organizzazione meteorologica mondiale (il record esistente è del 1977 di Atene, con 48 °C), ma che vanno ben oltre il tipico clima agostano della regione mediterranea. L’Agenzia meteorologica spagnola ha osservato che nell’ultimo decennio sono state registrate 24 ondate di calore, il doppio rispetto a ciascuna delle tre decadi precedenti. Secondo gli esperti del clima, con un riscaldamento medio globale di 1,1 °C come quello attuale, aumentano anche le probabilità di eventi estremi “caldi”, che diventano più frequenti e più lunghi, sebbene le ondate di calore come quella che hanno raggiunto l’Europa siano influenzate anche dalla circolazione atmosferica. “È importante stare in luoghi freschi e mantenersi idratati, prestare particolare attenzione ai bambini e alle persone anziane. Dovrebbero inoltre essere prese precauzioni estreme per evitare di innescare incendi boschivi'” ha affermato Rubén del Campo, portavoce del servizio meteorologico spagnolo. Altrove, nella penisola iberica, il Governo portoghese ha messo 14 dei 18 distretti del Paese in stato di allerta fino a lunedì a causa del “rischio notevolmente aumentato” di incendi, con previsioni di temperature che avrebbero superato i 40 °C ma comunque ancora inferiori al record di 47,3 °C registrato nella regione interna dell’Alentejo nel 2003.
Dopo il picco d’Europa in Italia, temperature a livelli mai registrati anche a Montoro (Cordoba), nella regione meridionale dell’Andalusia, dove è stato superato il massimo storico di 46,9 °C del luglio 2017. Secondo gli esperti del clima non c’è dubbio che con l’aumento medio delle temperature dovuto al riscaldamento globale aumentino anche le probabilità di eventi estremi “caldi”.
Giorno dopo giorno, come se fossero tasselli di un puzzle, si tenta di ricostruire gli spostamenti di Matthias Schepp, l'uomo che il 28 gennaio scorso è partito da Losanna insieme alle sue due figlie Alessia e Livia. Il 3 febbraio il corpo dell'uomo è stato trovato sui binari della stazione di Cerignola, in provincia di Foggia. Si è parlato subito di suicidio, perché Matthias soffriva ormai da tempo di depressione dopo essersi separato dalla moglie. Ma di Alessia e Livia Schepp, le gemelline scomparse, non si hanno più notizie dal 28 gennaio, da quando il padre le ha prelevate da casa della moglie Irina Lucidi, per portarle con sé chissà dove… Il prelievo di soldi e il testamento di Matthias Schepp hanno fatto ben sperare inizialmente: si è creduto infatti che l'uomo avesse raccolto il denaro per consegnarlo a qualcuno che avrebbe dovuto accudire le due bambine, tra l'altro beneficiarie della sua eredità. Ma la notizie, confermata da un'agenzia di stampa svizzera, secondo cui i soldi prelevati da Matthias sono in realtà stati spediti alla moglie, ha fatto vacillare le speranze. E' stato lo stesso Valerio Lucidi, zio materno delle due gemelline, a dichiararsi più preoccupato che speranzoso: "Questo ci preoccupa molto perché invalida la pista secondo la quale il padre avrebbe pagato qualcuno per occuparsi di Alessia e Livia".
Matthias Schepp, l’uomo che si è suicidato lo scorso 3 febbraio alla stazione di Cerignola, ha prelevato la somma di 6000 euro per inviarla alla moglie Irina Lucidi.
Ieri, 1 Dicembre, era la giornata mondiale contro l’Aids, e Bono Vox degli U2, come spesso accade quando si tratta di questioni umanitarie, era presente all’iniziativa “Lace up, save lives“ promossa dall’organizzazione RED che raggruppa alcuni grandi marchi internazionali come Nike, Apple e Microsoft. La campagna “Lace up, save lives“ (“Allaccia le scarpe. Salva delle vite”), forte anche di promoter quali Didier Drogba e Marco Materazzi, promuove un paio di lacci rossi marchiati Nike, di cui il 100% del ricavato dalle vendite andrà al Fondo Mondiale per la Lotta contro l’Aids, la Tubercolosi e la Malaria (guarda il video della promozione, qui). Il leader della band irlandese è stato intervistato per l’occasione dal Daily Mirror che, in maniera pungente, gli ha fatto notare il divario che passa tra la sua posizione di multimilionario e i meno fortunati che intende aiutare: “Sono una rockstar strapagata, ma non per questo mi sento un falso a professarmi contro la miseria nel mondo” ha risposto Bono. “Sono stato fortunato e sono stato ricompensato oltre modo per ciò che faccio. Provo a offrire il mio tempo e le mie energie, ma sono una rockstar ricca, perciò sparatemi” ha poi aggiunto sarcasticamente il cantante 49enne “anche se sono un rompiscatole visto che me ne vado in giro a predicare per le mie campagne, i miei colleghi [gli U2] si associano alle mie cause”. In realtà già in altre occasioni lo spirito e l’organizzazione delle iniziative sono stati criticati da chi fa notare che si tratta di un operazione consumistica, che va ad arricchire principalmente le case produttrici, quando invece si può donare direttamente alle associazioni attive in Africa (e possibilmente amministrate dai locali) il proprio apporto, senza farlo circolare per le multinazionali.
Il Daily Mirror ha punzecchiato il leader degli U2 sottolineando la differenza tra le ricchezze che lui possiede e i poveri che intende aiutare.
Se volete cambiare look e colore di capelli, sappiate che il trend del momento sono i capelli colorati. Li abbiamo visti in passerella e le star ovviamente non se li sono lasciati sfuggire scegliendo colori strong e sfumature a contrasto. Dimenticate quindi il classico color cioccolato o il biondo platino, i colori più trendy per l'inverno sono ben altri. Lil' Mama ha scelto un verde accesissimo e vibrante e Ke$ha ha abbinato due sfumature soft come il rosa e l'azzurro. Anche Helen Mirren sceglie il rosa con un taglio cortissimo e sbarazzino, mentre Kelly Osbourne punta su frangia viola e lunghezze sfumate dal viola al lilla. Demi Lovato sceglie invece un colore più scuro come il verde petrolio e Sara De Bono punta su un rosso ben lontano dal classico mogano, scegliendo un colore vibrante e accesso che ricorda quasi Jessica Rabbit. Sienna Miller ai British Fashion Awards ha sfilato sul red carpet con sfumature rosa abbinate al suo colore abituale, il boindo.
Le star dettano tendenza: l’ultima mania sono i capelli colorati, dalle sfumature a contrasto come Ke$ha alle nuance vivaci come Lil’ Mama.
Nina Moric sull'Isola dei famosi ha dato spettacolo, il suo atteggiamento da prima donna e le sue discussioni con gli altri naufraghi l'hanno resa una delle protagoniste dell'ottava edizione del reality condotto da Simona Ventura. Finita l'esperienza in Honduras il ritorno in Italia per la showgirl si prospetta amaro. In primo piano la bellissima croata deve risolvere l'eterna soap opera con l'ex marito, infatti Fabrizio Corona vuole il divorzio per poter sposare l'attuale fidanzata Belen Rodriguez. La Moric accontenterà il marito concedendogli il divorzio oppure si opporrà? Le premesse per una fine senza polemiche fra i due ex sposi ci sono, infatti un paio di settimane fa Nina ha perdonato Corona reo di aver preso il figlio senza permesso per portarlo a Disneyland Paris. Ma per l'ex naufraga ci sono anche altri problemi. Sull'Isola dei Famosi 8 Nina Moric e Laerte Pappalardo hanno passato una notte d'amore insieme. Il problema è che la showgirl prima di partire era fidanzata con il modello Martin Evans, parliamo al passato perchè dopo il flirt con Laerte non sappiamo se Martin considera ancora Nina la sua fidanzata. Ma neanche il modello è stato un santarellino, secondo il settimanale Chi poco più di un mese fa Martin è andato in Germania, Amburgo per la precisione, per rivedere una sua ex fiamma. A quanto pare entrambi si sono traditi, però sulla presunta scappatella di Evans non abbiamo prove mentre il flirt di Nina e Laerte sull'Isola dei Famosi 2011 è più che provato.
La Moric sull’Isola dei Famosi 2011 ha avuto un flirt con Laerte Pappalardo, ma Nina è fidanzata con Martin Evans. Il modello perdonerà la bella croata?
La scia del successo di "Happy" non si è ancora fermata, ma Pharrell Williams ha deciso che era arrivato il momento di andare avanti e dopo aver colonizzato la rete anche in maniera virale (quanti sono i video di "Happy" dalle città del mondo?) ha deciso di uscire con un nuovo video. La canzone scelta per essere il singolo che doveva succedere al tormentone è stata quella che apre il suo nuovo album "G I R L", ovvero "Marilyn Monroe". Pharrell è reduce da un Coachella da protagonista che stato il proseguio di un 2013 che ha segnato la sua consacrazione definitiva grazie a successi come "Get Lucky" dei Daft Punk. In questo nuovo video, il cantante si allontana dallo stile di "Happy" facendo un video colorato e divertente. In "Marilyn Monroe" i toni sono molto più soffusi, ad esempio, rispetto al successo di Thicke, anche se, pure qua, Pharrell è circondato da belle ragazze con cui balla: da una palestra di danza dove un bel po' di donne mostrano fisici scolpiti e fondoschiena sodi a una stanza con manichini che prendono vita e coreografie di festa; in più c'è anche un cameo di Kelly Osbourne. Un inno alle donne, forse, che per i più maliziosi potrebbe prestare, però, il fianco a varie letture. Anche se, visto che probabilmente l'ultima donna con cui balla Pharrell dovrebbe essere la moglie Helen Lasichanh, tutto sfuma, assumendo il significato più positivo. Intanto, ecco il video
Pharrell Williams esce con un nuovo video dopo il successo di “Happy”. È “Marilyn Monroe” – il cui video è un inno alle donne – traccia d’apertura del suo ultimo “G I R L”.
Forse non sapremo mai se c’è un collegamento diretto, ma sta di fatto che la presentazione dei nuovi iPhone e dell’Apple Watch il 12 settembre all’Apple Keynote è coincisa con un calo di visite nel portale di filmati hard YouPorn. Non è la prima volta che avviene qualcosa di simile, sono stati calcolati cali anche durante altri eventi tecnologici e sportivi. Apple batte YouPorn strappandogli una buona fetta di utenti. Sono gli stessi amministratori del sito ad affermarlo, dopo aver monitorato il proprio traffico durante le due ore di presentazione dei nuovi prodotti dell'azienda di Cupertino. In media il calo registrato è stato del 7%, in un sito che conta di norma 90milioni di utenti al giorno. Questo calcolo è relativo agli utenti aventi dispositivi con sistema operativo iOS e Android. Proprio nel momento in cui venivano presentati al pubblico i nuovi iPhone si è raggiunto il picco, con un calo del 12%, subito dopo gli utenti sarebbero tornati su YouPorn.
Durante la presentazione dei nuovi iPhone e di Apple Watch il 12 settembre scorso, il sito hard per eccellenza YouPorn ha registrato un calo di visite medio del 7%, con un picco del 12% quando i nuovi dispositivi venivano svelati al pubblico. Sono gli stessi amministratori del sito porno a rivelarlo.
Tutti si aspettavano che Meghan Markle sarebbe tornata ad apparire in pubblico in occasione del battesimo del piccolo Archie ma nelle ultime ore ha sconvolto i fan presentandosi al fianco del principe Harry alla partita di baseball tenutasi a Londra tra i New York Yankees e i Boston Red Sox. La principessa è apparsa splendida, sorridente e in perfetta forma e per l'occasione ha puntato tutto sul total black, anche se ha rinunciato ai tacchi per delle più comode ballerine. A questo punto, dunque, non resta che aspettare qualche giorno per vederla per la seconda volta in versione mamma con il figlio neonato tra le braccia.
Meghan Markle è ritornata ad apparire in pubblico a sorpresa. Ha preso parte a una partita di baseball al fianco del marito Harry e ha sfoggiato un look total black glamour e sbarazzino. Il dettaglio che non è passato inosservato? Ha preferito delle ballerine raso terra ai tacchi a spillo.
L'amore fa muovere il mondo e da "Uomini e Donne" quanti giri che hanno fatto i protagonisti dello show del pomeriggio di Canale 5. Sono passati cinque anni ed Elga Enardu e Diego Daddi continuano ad essere innamorati pazzi, proprio grazie al format di Maria De Filippi. Stanno ancora insieme, emozionati per la loro vita insieme la coppia si racconta al settimanale "Vip", rivelando che il matrimonio è alle porte e che manca solo un bebè per suggellare il loro desiderio. Nonostante tutto e tutti la nostra unione è sempre stata solida. Non abbiamo mai vissuto momenti di confusione o periodi di vera crisi. Insieme siamo molto felici, l'unica cosa che ci manca è la benedizione di un figlio. Ci stiamo lavorando… ma anche senza un bebè ci sentiamo una famiglia. Abbiamo già una data in mente, e non è lontana. Diego Daddi, napoletano, trapiantato in Sardegna per stare vicino alla sua Elga Enardu ha praticamente perso la cadenza napoletana, abbracciando completamente il dialetto sardo. Nella bella terra sarda i due ragazzi hanno sviluppato diverse attività per costruire il proprio futuro, Elga gestisce un negozio di telefonia mobile da più di due anni, Diego ha ripreso la sua attività di calciatore di categoria ed inoltre ha una t-shirteria, un negozio specializzato in magliette. In una vecchia intervista per "Visto", datata 2013, i due si raccontavano così circa le difficoltà a concepire un bambino Ogni giorno scegliamo il benessere del nostro nucleo, formato da noi due e dai nostri tre cani. Mi manca un figlio. Abbiamo fatto tutto quello che fanno le coppie che vogliono un figlio: le analisi sono perfette, ma evidentemente lo stress ci condiziona. E gli impegni ci hanno impedito di andare oltre.
A cinque anni dalla loro storia sotto i riflettori ad “Uomini e Donne”, l’amore tra Diego Daddi ed Elga Enardu è ancora forte come non mai. In un’intervista a “Vip” rivelano: “Siamo pronti per le nozze, manca solo un figlio”.