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Un brutto incidente ha sconvolto il paddock di Jerez dove è di scena il week end di gara della Superbike. Tutte le competizioni infatti sono state annullate a seguito di un grave incidente accorso a Dean Berta Viñales, cugino del centauro della MotoGP Maverick, in Supersport, col pilota spagnolo trasportato immediatamente in ospedale dove è stato ricoverato in gravi condizioni. Secondo le prime ricostruzioni il 15enne avrebbe perso il controllo della sua moto finendo per terra e successivamente investito dai piloti che lo stavano inseguendo. L'intero programma del sabato, come comunicato da Dorna, è stato annullato. Il mondo del motociclismo trattiene dunque il fiato dopo il grave incidente subito dal giovane spagnolo durante la prima gara della categoria SuperSport 300 sul circuito di Jerez . Il pilota è stato trasportato in elicottero all'Ospedale di Siviglia dove è arrivato in gravi condizioni. Fin dal momento dell'impatto si è capito che le conseguenze dell'incidente erano gravi , dal momento che l'organizzazione non ha nemmeno offerto un replay di quanto accaduto, e subito è stata sventolata la bandiera rossa e, successivamente, la prova è stata dichiarata conclusa. | Un brutto incidente occorso al 15enne Dean Berta Viñales in Supersport ha costretto la Dorna a sospendere tutte le attività del week end di gara a Jerez della Superbike. Il giovane pilota, cugino del centauro della MotoGP Maverick, è stato investito da alcuni avversari dopo esser caduto in mezzo alla pista. Ora è stato trasportato in ospedale dove è arrivato in gravi condizioni. |
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Una delle telenovelas più famose di tutti i tempi si intitolava "Anche i ricchi piangono", ma è il caso di dire: quasi mai. Per ‘i comuni mortali' la casa è il luogo in cui si vive e conservano le cose più care, protegge e offre il comfort di cui si ha bisogno. Niente è come casa propria. Tuttavia, esistono nel mondo alcune case di gran lunga più comode, belle e straordinarie dei soliti appartamenti o villette a cui siamo abituati. I prezzi elevati per tali case sono determinati dalle loro dimensioni, optional disponibili, materiali usati e dal luogo in cui sorgono. Così, mentre molti di noi vivono in un piccolo tugurio che chiamano casa, esistono molte persone, semmai dall'altro capo del mondo, che trascorrono la loro vita in case da sogno, alcune delle quali arrivano a costare anche più di un miliardo di dollari. Vi presentiamo le 10 case più costose e lussuose in tutto il mondo:
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10. Fleur de Lys, Texas: $ 125 milioni. Con 41.000 metri quadrati e 15 camere, Fleur de Lys è stata costruita dal miliardario texano David Saperstine ans che è stato ispirato dal palazzo di Vaux le Vicomte fuori Parigi.
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Case da Hobbit nel mondo
Photo: Dwayne Senior/Sunday Times 25 Oct 2004 9. Updown Court, Windlesham, Surrey: $ 139 milioni. Questo incredibile palazzo è situato nel quartiere Windlesham, in Inghilterra. Esso comprende 103 camere e tutti gli optional per una vita lussuosa come un bowling, cinema privato, scuderie, squash, campi da tennis e un parcheggio che è abbastanza grande per parcheggiare otto limousine.
8. La Spelling Manor, Los Angeles: $ 150 milioni. Questa villa si trova a Los Angeles. Dotata di 14 camere da letto, 27 bagni, una camera confezione regalo, una pista da bowling, un salone di bellezza, un parcheggio che può ospitare 100 auto, un deposito d'argento, campi da tennis, piscine, salone di bellezza, barbiere, centro termale, giardino nel cortile, giardino pensile e una sala di proiezione.
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7. Villa Elena Franchuk Victorian: $ 161 milioni. Questa villa bianca si trova a Belgravia, al Centro di Londra ed è una dimora vittoriana che prende il nome dalla prima proprietaria, Elena Franchuk, una donna d'affari ucraina e filantropa, che l'ha venduta all'attuale proprietario, Musa Salem, uno sviluppatore libanese. Cinque piani di altezza, la villa dispone di 10 camere da letto, una panic room, cinema privato, sauna, palestra e piscina coperta. Oltre alle sue strutture moderne, si dice che le opere d'arte antiche e gli arredi in legno costosi all'interno dell'a casa costituiscano la metà del costo complessivo della villa. 6. Hearst Mansion: $ 165 milioni. Il palazzo si trova a Beverly Hills accanto alle case di Jeff Bezos, Tom Cruise e David e Victoria Beckham. Si compone di 6 residenze separate, 29 camere, 3 piscine, 8 caminetti, un campo da tennis e una discoteca. Il palazzo è di proprietà di Leonard Ross, che lavora come avvocato. La Hearst Mansion è un castello di lusso ricco di storia. Questo grandioso immbile è servito come sfondo del film di fama mondiale, "Il Padrino." Qui il defunto presidente John F. Kennedy trascorse la sua luna di miele.
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5. Fairfield Pond, Hamptons: $ 198 milioni. Si trova negli Hamptons, New York, e prende il nome dal vicino corso d'acqua. La casa si compone di un edificio principale, in aggiunta ad altri annessi per renderlo un posto molto grande in cui vivere. La casa offre molti servizi come 29 camere da letto, 39 bagni, bowling, squash e campi da tennis. 4. Penthouse, Hyde Park: $ 200 milioni. Questo lussuoso appartamento è situato in Hyde Park, nel centro di Londra. Su due piani, l'appartamento di sei camere da letto non solo è tra le case più costose al mondo ma anche tra le più sicure con una panic room, finestre antiproiettile, scanner dell'iride, un tunnel segreto per fuggire, terme, campi da squash e sale di degustazione di vini.
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3. Villa Leopolda, Costa Azzura: $ 506 milioni. Considerato il palazzo più caro di tutta l'Europa, situato sulla Costa Azzurra, è stato costruito nel 1902 dal re Leopoldo II del Belgio, ed è attualmente di proprietà del miliardario russo Mikhail Prokhorov, proprietario dei Nets di Brooklyn. e considerato il palazzo più caro di tutta l'Europa. Situato nella Costa Azzurra , è stato costruito nel 1902 dal re Leopoldo II del Belgio, ed è attualmente di proprietà del miliardario russo Mikhail Prokhorov, proprietario dei Nets di Brooklyn. Ospita 19 camere e richiede 50 giardinieri a tempo pieno per mantenere la spaziosa "cortile di casa" ben mantenuto. Esso offre molti servizi come la piscina, 14 bagni, un giardino, piscina, spiaggia privata, campi sportivi e una pista da bowling. 2. Antilla, Mumbai: $ 1 miliardo. Si trova a Mumbai, in India ed è di proprietà del miliardario indiano Mukesh Ambani, il quinto uomo più ricco del mondo. Si tratta di una casa straordinaria che assomiglia a una torre composta da 27 piani e sembra che ogni piano sia assegnato ad uno scopo e un utilizzo specifico. La casa è dotata di tutti i comfort e servizi che sono necessari per vivere una vita reale ma di sfarzi, in quanto include home theater, giardini pensili, centri di assistenza auto, garage enorme, costituito da sei piani che sono abbastanza grandi per ospitare 168 automobili, tre eliporti, piano superiore dedicato alla residenza privata, palestra, biblioteca, tempio, piscina, vasca idromassaggio, bar e nove ascensori. 600 persone sono stati assunti per mantenere la torre pulita e servire la famiglia che vive in questo enorme edificio.
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1. Gold House, Svizzera: $ 12 miliardi. Curiosi di sapere cosa la rende così cara? La casa è stata costruita, come suggerisce il suo nome, con £ 440.000 di metalli tra i più preziosi al mondo, che sono l'oro e il platino. Anche i pavimenti sono realizzati utilizzando materiali rari come pietre meteoriche e ossa di dinosauro. La casa è dotata di 8 camere da letto e un garage che può ospitare 4 auto, un'enorme terrazza e una cantina costruita su misura nel seminterrato per conservare vini pregiati.
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Una delle telenovelas più famose di tutti i tempi si intitolava "Anche i ricchi piangono", ma è il caso di dire: quasi mai. Per ‘i comuni mortali' la casa è il luogo in cui si vive e conservano le cose più care, protegge e offre il comfort di cui si ha bisogno. Niente è come casa propria. Tuttavia, esistono nel mondo alcune case di gran lunga più comode, belle e straordinarie dei soliti appartamenti o villette a cui siamo abituati. I prezzi elevati per tali case sono determinati dalle loro dimensioni, optional disponibili, materiali usati e dal luogo in cui sorgono. Così, mentre molti di noi vivono in un piccolo tugurio che chiamano casa, esistono molte persone, semmai dall'altro capo del mondo, che trascorrono la loro vita in case da sogno, alcune delle quali arrivano a costare anche più di un miliardo di dollari. Vi presentiamo le 10 case più costose e lussuose in tutto il mondo: 10. Fleur de Lys, Texas: $ 125 milioni. Con 41.000 metri quadrati e 15 camere, Fleur de Lys è stata costruita dal miliardario texano David Saperstine ans che è stato ispirato dal palazzo di Vaux le Vicomte fuori Parigi. 9. Updown Court, Windlesham, Surrey: $ 139 milioni. Questo incredibile palazzo è situato nel quartiere Windlesham, in Inghilterra. Esso comprende 103 camere e tutti gli optional per una vita lussuosa come un bowling, cinema privato, scuderie, squash, campi da tennis e un parcheggio che è abbastanza grande per parcheggiare otto limousine. 8. La Spelling Manor, Los Angeles: $ 150 milioni. Questa villa si trova a Los Angeles. Dotata di 14 camere da letto, 27 bagni, una camera confezione regalo, una pista da bowling, un salone di bellezza, un parcheggio che può ospitare 100 auto, un deposito d'argento, campi da tennis, piscine, salone di bellezza, barbiere, centro termale, giardino nel cortile, giardino pensile e una sala di proiezione. 7. Villa Elena Franchuk Victorian: $ 161 milioni. Questa villa bianca si trova a Belgravia, al Centro di Londra ed è una dimora vittoriana che prende il nome dalla prima proprietaria, Elena Franchuk, una donna d'affari ucraina e filantropa, che l'ha venduta all'attuale proprietario, Musa Salem, uno sviluppatore libanese. Cinque piani di altezza, la villa dispone di 10 camere da letto, una panic room, cinema privato, sauna, palestra e piscina coperta. Oltre alle sue strutture moderne, si dice che le opere d'arte antiche e gli arredi in legno costosi all'interno dell'a casa costituiscano la metà del costo complessivo della villa. 6. Hearst Mansion: $ 165 milioni. Il palazzo si trova a Beverly Hills accanto alle case di Jeff Bezos, Tom Cruise e David e Victoria Beckham. Si compone di 6 residenze separate, 29 camere, 3 piscine, 8 caminetti, un campo da tennis e una discoteca. Il palazzo è di proprietà di Leonard Ross, che lavora come avvocato. La Hearst Mansion è un castello di lusso ricco di storia. Questo grandioso immbile è servito come sfondo del film di fama mondiale, "Il Padrino." Qui il defunto presidente John F. Kennedy trascorse la sua luna di miele. 5. Fairfield Pond, Hamptons: $ 198 milioni. Si trova negli Hamptons, New York, e prende il nome dal vicino corso d'acqua. La casa si compone di un edificio principale, in aggiunta ad altri annessi per renderlo un posto molto grande in cui vivere. La casa offre molti servizi come 29 camere da letto, 39 bagni, bowling, squash e campi da tennis. | Mezzo mondo è in recessione, ma case grandi da far concorrenza a regge reali e belle da fiaba non smettono di essere costruite: perchè i ricchi non piangono mai. |
Circa mezzo milione di italiani è fortemente predisposto geneticamente a sviluppare un cancro, ma il 60% non lo sa. Questo è quanto sostiene Ruggero de Maria, presidente di Alleanza Contro il Cancro (Rete Oncologica Nazionale), nel suo intervento al convegno sul tumore metastatico della mammella organizzato da The European House Ambrosetti al Senato che spiega anche quali siano le cause di questa ‘ignoranza'. Predisposti e non lo sanno. Ruggero de Maria spiega che il 60% di coloro che sarebbe geneticamente molto predisposto a sviluppare un cancro non lo sa perché attualmente è ancora troppo scarso l'impiego di nuovi test molecolari che, a costi non troppo elevati, potrebbero aiutare a scegliere anche trattamenti mirati. “II numeri sono impressionanti. Chi possiede una forte predisposizione genetica ad ammalarsi continua a non saperlo e non intraprende appropriati programmi di prevenzione che potrebbero salvargli la vita” spiega de Maria che sottolinea come senza un identikit molecolare dei tumori sia molto difficile progredire anche nelle malattie. In confronto con l'estero. "Negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei, la decisione se procedere con la chemioterapia dopo la chirurgia è presa in base a test molecolari molto precisi e non con le metodiche convenzionali usate in Italia” fa sapere de Maria. E questo cosa comporta per noi? “Le pazienti operate per tumore alla mammella rischiano di fare la chemioterapia senza trarne beneficio o, ancora peggio, possono non farla nonostante ne abbiano bisogno per evitare una recidiva” per fare un esempio. | Mezzo milione è il numero di italiani predisposti geneticamente a sviluppare un cancro, ma il 60% di loro ne è all’oscuro. Questo è quanto sostiene Ruggero de Maria, presidente di Alleanza Contro il Cancro (Rete Oncologica Nazionale) che spiega come le causa di questa mancanza siano legate anche allo scarso impiego di nuovi test molecolari. |
Tra le verdi montagne e le valli della Svizzera ci sono borghi e paesi che meritano di essere visitati. Uno di questi è Ascona, considerato uno dei borghi incantati adagiati lungo la costa del Lago Maggiore. Cittadina di confine tra Italia e Svizzera, a metà tra due mondi, conserva comunque una forte identità ed antiche tradizioni. Il borgo di Ascona appartiene al distretto di Locarno, e come quest'ultimo gode di un clima mite che lo rende perfetto per una vacanza tranquilla immersi in un contesto fiabesco. Ascona è un borgo raffinato e pittoresco. Il centro storico è formato da stradine che ruotano intorno alla Chiesa di San Pietro e Paolo. Si tratta di una Basilica con un colonnato del XVI secolo, il cui alto campanile rappresenta il simbolo della località svizzera. In città si trovano anche la chiesa tardo-gotica di Santa Maria della Misericordia, Casa Serodine, un Palazzo in stile romanico, il Teatro San Materno e diversi musei e fondazioni che ospitano collezioni d'arte di grande pregio. Il labirinto di stradine del centro storico convergono sul lungolago, dove si apre una passeggiata pedonale punteggiata da caffè all'aperto. La riva del Lago è caratterizzata da casette colorate, alternate a hotel di lusso. Appena fuori dal centro storico, molto interessante è anche la visita al cimitero cittadina, poichè ospita le tombe di letterati, artisti e altre personalità di spicco che vissero ad Ascona, insieme ad opere d'arte che adornano il cimitero. Alle spalle di Ascona si erge il Monte Verità, creato neel XX secolo da un gruppo di rivoluzionari, filosofi, poeti, ballerini e pittori che predicavano forma di vita e di arte alternative, e che pare si ispirassero al libero contatto con la natura. Attualmente il monte ospita il centro seminariale delle università di Lucerna e Zurigo e un museo che illustra la storia dell'alternativa colonia e dei suoi fondatori. | Ascona è un borgo raffinato e pittoresco adagiato sulla costa svizzera del Lago Maggiore. |
I numeri della pandemia di Covid continuano a calare, ma il messaggio lanciato dalla Fondazione Gimbe è chiaro: non ci si può e non ci si deve adagiare. Il monitoraggio indipendente di questa settimana mette in evidenza ancora una volta un fattore: tutti i dati sulla curva epidemiologica crollano giorno dopo giorno, ed è grazie al vaccino. Decessi 311 (-19,4%), terapia intensiva -26 (-5,7%), ricoverati con sintomi -450 (-13,2%), isolamento domiciliare -8.097 (-8,5%), nuovi casi 21.060 (-9,1%), casi attualmente positivi -8.573 (-8,7%). Insomma, il calo è evidente a livello generale, ma non è il momento di abbassare la guardia: "Ormai da cinque settimane consecutive – spiega il presidente della fondazione Nino Cartabellotta – il dato nazionale mostra una discesa dei nuovi casi settimanali, anche se nell’ultima settimana, rispetto alla precedente, cinque Regioni registrano un incremento percentuale dei contagi". Secondo il report settimanale di Gimbe, le dosi di scorta, quelle che di fatto vengono tenute ferme in frigorifero, raggiungono quota 13,4 milioni. La campagna di vaccinazione contro il Covid, intanto, prosegue: il 76,8% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, il 72,4% ha completato il ciclo vaccinale. Nell’ultima settimana scende ancora il numero di somministrazioni – con l'effetto green pass che, se mai c'è stato, sembra essersi già esaurito – per una media giornaliera di meno di 160mila iniezioni. La criticità maggiore continua ad essere rappresentata dai 3,4 milioni di over 50 che non hanno completato il ciclo vaccinale, di cui 2,59 milioni non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. | I dati del monitoraggio della Fondazione Gimbe di questa settimana evidenziano che tutti gli indicatori della pandemia di Covid sono in calo: dai positivi ai decessi. L’attenzione di Cartabellotta, però, si concentra sulla gestione della terza dose, che va programmata in vista dei prossimi mesi. Anche perché ci sono più di 13 milioni di dosi ferme nei depositi. |
Matteo Berrettini fa suo il derby italiano del Masters 1000 di Madrid battendo in due set Fabio Fognini. Il tennista capitolino nell'incontro valido per i sedicesimi di finale ha confermato il pronostico imponendosi con il risultato di 6-3, 6-4. Il numero 10 della classifica Atp e testa di serie numero 8 del seeding ora aspetta agli ottavi il vincente del confronto tra Ramos Vinolas e Fritz. Berrettini tornerà in campo nella giornata di giovedì, ma intanto ha incassato un premio di circa 37mila euro. Niente da fare per Fabio Fognini, che saluta dunque il Masters 1000 di Madrid. Il tennista ligure, numero 28 della classifica Atp e reduce dal successo nel primo turno su Taberner giustiziere di Musetti, si è arreso a Matteo Berrettini. Quest’ultimo, all’esordio sulla terra rossa spagnola, e testa di serie numero 8 si è dimostrato più solido soprattutto sui suoi turni di battuta. Un break in entrambi i set è bastato al 25enne capitolino per imporsi con il risultato di 6-3, 6-4. Un test importante per lui, contro il connazionale che nell'unico precedente (a Roma nel 2017) lo aveva battuto. | Matteo Berrettini si è aggiudicato il derby italiano contro Fabio Fognini valido per il secondo turno dell’ATP di Madrid. Il tennista capitolino si è imposto con il risultato di 6-3, 6-4, dimostrandosi molto solido soprattutto sui suoi turni di servizio. Agli ottavi sfiderà il vincente del confronto tra Ramos Vinolas e Delbonis. |
Sabrina Misseri deve uscire dal carcere. A chiedere la scarcerazione della giovane condannata all’ergastolo nell’aprile 2013 perché accusata di aver ucciso, insieme alla madre Cosima Misseri, la cugina Sarah Scazzi, sono i suoi avvocati difensori. I legali Franco Coppi e Nicola Marseglia hanno depositato alla cancelleria della Corte di Assise di Taranto una istanza di scarcerazione di Sabrina e hanno motivato la loro richiesta con il mancato deposito delle motivazioni della sentenza di condanna. Sono, infatti, trascorsi nove mesi da quando Sabrina Misseri e Cosima Serrano sono state condannate all’ergastolo da parte della Corte di Assise di Taranto. Il fatto che ancora non siano state depositate le motivazioni della sentenza di condanna sarebbe contrario, secondo i legali di Sabrina, ad ogni principio giuridico. Sull’istanza dovrà ora esprimere un parere la Procura della Repubblica di Taranto. | I difensori della cugina della ragazzina uccisa ad Avetrana hanno depositato alla cancelleria della Corte di Assise di Taranto una istanza di scarcerazione della loro assistita, che il 20 aprile 2013 è stata condannata all’ergastolo: “Dopo 9 mesi mancano le motivazioni della sentenza”. |
Quello degli Aerosmith sta diventando sempre più un caso. Ieri scrivevamo di Steven Tyler che gridava alla folla “Non lascio la band!” su un palco di New York, per poi esibirsi insieme al chitarrista della band Joe Perry in una versione di “Walk This Way”. Storia finita? Neanche per sogno. In realtà, Tyler non vuole lasciare il gruppo, ma prendersi una pausa che potrebbe durare anche due anni. Ma a Perry la cosa non va giù e così ribadisce l’intenzione di cercare un nuovo frontman. Che il rapporto tra Tyler e Perry non sia più idilliaco, lo si era già capito dal fatto che il cantante non risponde alle telefonate del chitarrista, tuttavia l’abbraccio tra i due a fine esibizione aveva fatto pensare che lo strappo si era ricucito. Ora, però, le nuove dichiarazioni di Perry che, già ad inizio settimana durante un intervista alla rivista Rolling Stones, aveva definito Tyler un “conoscente”. Insomma, il rapporto tra i due sembra davvero essere arrivato al capolinea, anche se come ha dichiarato giorni fa il batterista Joey Kramer, a volte bisogna lasciare spazio a chi ne ha bisogno, ribadendo che, ad ogni modo, la band non si scioglie. | Steven Tyler avrebbe intenzione di prendersi un pausa, ma Joe Perry non vuole concedergliela e pensa ad un nuovo cantante per la band. |
"Non credo che ci saranno difficoltà, ho già dichiarato che trovo questa presa di posizione più che ragionevole […] insomma, si potrà approvarla o modificarla in parte, ma trovo il senso della mozione proposta dalla Lega più che condivisibile". Con queste parole Silvio Berlusconi, nel giorno dell'udienza del processo Mediatrade, butta acqua sul fuoco della polemica politica e lancia un chiaro segnale di distensione agli alleati della Lega Nord. In effetti, dopo l'aut aut di Bossi al Governo, le voci di un imminente chiarimento fra le due anime della maggioranza parlamentare si erano fatte sempre più insistenti ed in tal senso la "disponibilità" manifestata dal Presidente del Consiglio spiana ora la strada ad una rapida ed indolore ricomposizione della frattura. Una divergenza certamente sostanziale nel merito della questione, ma con ogni probabilità ininfluente per la stabilità del Governo, con le minacce ed i proclami della Lega che fin da subito sono apparsi come un (poco) velato richiamo alla base elettorale in vista delle impegnative amministrative 2011. Insomma, in buona sostanza, le divergenze in tema di politica estera difficilmente provocheranno "grane parlamentari", anche in considerazione del fatto che la stessa opposizione non è riuscita a trovare una linea comune e presenterà ben 3 mozioni diverse alle Camere. Tornando nel merito comunque, mentre il Governo sembra orientato ad accogliere la proposta leghista di non aumentare la pressione tributaria per finanziare la missione in Libia, uno dei punti su cui ancora si lavora per la "convergenza" fra Pdl e Lega è certamente quello relativo alla durata della missione militare italiana. | Il Cavaliere smonta (o almeno ci prova) le voci sui dissidi con la Lega Nord in merito all’intervento in Libia: forse in serata l’incontro con Umberto Bossi. |
Alla vigilia dell'importantissimo referendum sull'accordo da siglare con i creditori in Grecia la tensione è alta. Ieri sera, nel comizio conclusivo prima del voto, il premier Alexis Tsipras si è rivolto ai sostenitori del no radunati in piazza Syntagma esortandoli: “Ancora una volta scriviamo insieme un momento storico, vi auguro di dire no domenica ai ricatti, un grande e orgoglioso no agli ultimatum, di voltare spalle a quelli che vi hanno tradito ogni giorno”. Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, da parte sua, ha usato parole molto dure riferendosi all’Europa. “Quello che i creditori stanno facendo con la Grecia ha un nome solo: terrorismo”, ha detto il ministro intervistato da El Mundo. “Quello che posso dire – ha spiegato Varoufakis – è che tutto quello che sta accadendo in Grecia in questi giorni lo avevano preparato fin dall'inizio, che già 5 mesi fa era pronto un piano per farla finita con un governo che non accettava di farsi ricattare ‘dall'establishment' europeo”. Voci di un prelievo forzoso, Varoufakis smentisce – Nella lunga intervista concessa al quotidiano iberico il ministro ha ribadito la sua convinzione che se al referendum vincerà il no Tsipras si recherà lunedì a Bruxelles, firmerà un accordo – “non fantastico ma migliore di quello proposto” – e “martedì riapriranno le banche”. “Questa Europa – ha sottolineato Varoufakis – non ama la democrazia. Se ci avessero concesso una piccola estensione al programma di aiuti avremmo svolto il referendum con le banche aperte, invece ci hanno costretto a chiuderle. E perché lo hanno fatto? Per instillare la paura nella gente. Questo fenomeno si chiama terrorismo. Però io confido che la paura non vincerà”. Il ministro ellenico ha anche smentito le voci raccolte dal Financial Times secondo le quali le banche sarebbero pronte a un prelievo forzoso sui depositi bancari dei contribuenti. “L'articolo del Financial Times su un possibile prelievo forzoso dei conti si basa su voci maliziose che l'Associazione delle Banche Greche ha smentito questa mattina”, così Varoufakis su Twitter. | Alla vigilia del referendum la tensione è alta in Grecia. Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis ha parlato in un’intervista di una “Europa che non ama la democrazia” e di creditori che stanno facendo “terrorismo”. |
Ogni giorno con l'alimentazione, oltre ad ingerire cibi che ci forniscono nutrienti importanti come proteine e vitamine, introduciamo nel nostro corpo anche sostanze leggermente tossiche che si depositano in alcuni organi importanti come fegato e reni compromettendone la funzionalità. Per questo è importante inserire nella nostra dieta cibi disintossicanti come limone, verdure, semi di lino e non solo, oltre a bere tanta acqua per depurare al meglio l'organismo. Scopriamo quali sono questi alimenti che agiscono da spazzini delle tossine aiutando a disintossicare il nostro corpo. Ogni tanto è bene sottoporre il nostro organismo a un processo di depurazione, in quanto il nostro corpo funziona al meglio solo se gli organi che sono designati alla disintossicazione (fegato, reni, intestino) sono puliti, riuscendo a svolgere al meglio il proprio compito. Le tossine si accumulano nel corpo soprattutto a causa di cibo di bassa qualità, per questo è importante mangiare cibi sani, o seguendo magari una dieta disintossicante per depurare il corpo e renderlo più sano ma anche esteticamente più bello e giovane: dopo il processo di disintossicazione, infatti, anche la pelle appare più raggiante e i capelli sono più sani e luminosi. Se avvertiamo un gonfiore alla pancia, con l'intestino che non funziona a dovere e un appesantimento generale, allora significa che dobbiamo dare una ripulita all'organismo concentrandoci su intestino e fegato, ma depurando in generale tutto l'organismo. Altri segnali da tenere d'occhio sono nausea, alitosi, lingua patinata, pelle opaca, oltre al fatto di fare poca pipì, opaca e dall'odore acre. In questi casi vuol dire che stomaco, fegato e reni sono in sovraccarico e abbiamo bisogno di depurarli con la giusta alimentazione. Scopriamo ora quali sono i cibi che non possono mancare sulla nostra tavola se vogliamo depurare e disintossicare il nostro organismo. Il limone è un alimento ottimo per depurare l'organismo, oltre ad essere ricco di vitamina C, aiuta a ripristinare l'equilibrio dell'acido base del nostro corpo mantenendo così il pH costante. Il consiglio è quello di bere il suo succo in acqua tiepida al mattino per sbloccare l'intestino e ripulire l'organismo dalle tossine assunte con un'alimentazione poco bilanciata. I limoni inoltre contrastano la presenza di acido urico nel sangue stimolando anche l'attività del fegato. Due cucchiai al giorno di semi di lino forniscono al nostro organismo il fabbisogno giornaliero di Omega 3, acidi grassi importanti che permettono il sano sviluppo delle cellule. Questi semi sono anche ricchi di fibre e minerali, aiutano la digestione e favoriscono la disintossicazione del corpo. Si possono mangiare macinati nello yogurt, nella macedonia di frutta ma anche all'interno di zuppe e sughi. Tutte le verdure a foglia verde: spinaci, cavoli, broccoli, bietola, rucola, cavolini di Bruxelles sono ricchi di fibre alimentari che favoriscono la digestione e l'eliminazione delle tossine, inoltre contengono vitamina A,C ed E oltre a betacarotene e minerali importanti come ferro e calcio. In particolare i broccoli aiutano a disintossicare i polmoni e il fegato soprattutto grazie alla presenza di zolfo e sulforafano. Quando è possibile è preferibile mangiare la verdura cruda così da immettere nell'organismo la clorofilla che aiuta ad eliminare le sostanze tossiche come smog, metalli pesanti e pesticidi, che si depositano nel nostro organismo. Altra verdura importante per depurare l'organismo è la barbabietola rossa, alimento altamente disintossicante soprattutto nei confronti del fegato, grazie alle saponine che svolgono un'azione sgrassante e depurativa. Inoltre le barbabietole rosse svolgono un'azione antinfiammatoria sull'apparato digerente. | Introdurre cibi disintossicanti nella nostra dieta è importante per il buon funzionamento dell’organismo e per liberarlo dalle tossine. Ecco quali sono gli alimenti utili a disintossicare il nostro corpo. |
L'estate è entrata nel vivo e milioni di italiani sono pronti per partire per le attese vacanze. Molti si dirigeranno all'estero dove, a causa dell'emergenza Covid-19 e dell'allerta per la diffusione della più contagiosa variante Delta, dovranno esibire una serie di documenti sia all'andata che al ritorno in Italia. Dal Green pass all'esito del tampone passando per il cosiddetto Passenger Locator Form (o PLF), in Europa ogni paese ha le proprie regole da seguire, realizzate sulla base della situazione epidemiologica. Ecco, allora, tutte le misure aggiornate al 2 agosto e consultabili sul sito della Farnesina Viaggiare Sicuri. Si ricordi, tuttavia, che la stessa Farnesina ha raccomandato a "tutti coloro che intendono recarsi all'estero, in qualsiasi luogo, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, di considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario. In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico per il rientro in Italia, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedura di quarantena e limitare dal Paese in cui ci si trova. Si raccomanda, pertanto, di stipulare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all'estero, nonché di dotarsi di un'assicurazione sanitaria che copra anche i rischi legati a Covid-19. Secondo l'aggiornamento pubblicato su Viaggiare sicuri della Farnesina al 2 agosto, per tutti coloro che dall'Italia intendono andare in Portogallo è necessario presentare al momento della partenza la prova con esito negativo del test molecolare (TAAN) realizzato entro le 72 ore precedenti l'imbarco o, in alternativa, del test antigenico (TRAg) con esito negativo realizzato nelle 48 ore precedenti l'ora dell'imbarco. In alternativa, i passeggeri potranno presentare la Certificazione Digitale COVID UE attestante la somministrazione completa del ciclo vaccinale o la guarigione dalla malattia. Si dovrà inoltre compilare il modulo di localizzazione digitale (PLF) del Governo portoghese sul sito dedicato. Una buona notizia è che in considerazione della situazione epidemiologica dal primo agosto 2021 è stato disposto un allentamento delle misure di restrizione alla circolazione, con eliminazione del coprifuoco alle ore 23 nelle aree di Porto e Lisbona. Le autorità francesi hanno classificato i paesi del mondo in tre categorie: verdi, arancioni e rossi. L'Italia fa parte del primo gruppo, secondo l'aggiornamento del 2 agosto. Ciò significa che chi farà le vacanze potrà entrare in Francia senza alcun tampone ma soltanto se già vaccinati (7 giorni dopo la seconda dose dei vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca; oppure 4 settimane dopo la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson; oppure 7 giorni dopo la prima dose di vaccino approvato dall’EMA per le persone guarite da una precedente infezione da COVID 19). In caso di assenza totale o parziale di vaccinazione, i viaggiatori maggiori di 12 anni di età potranno entrare in Francia sia con un test PCR che con un test antigenico, con risultato negativo, effettuato meno di 72 ore prima della partenza. Le persone non vaccinate che entrano in Francia da Cipro, Spagna, Portogallo e Paesi Bassi, dovranno esibire un test PCR o antigenico con esito negativo effettuato non oltre le 24 ore prima (quindi non 72) dalla partenza per la Francia. Si ricorda che dal luglio 2021 per tutti coloro che abbiano più di 12 anni di età è obbligatorio esibire il pass sanitario per accedere a luoghi di svago e di cultura ove possano trovarsi più di 50 persone, tra cui musei, cinema, teatri, sale di spettacolo. Come si legge sul sito Viaggiare sicuri, "chiunque entri in Belgio dall’estero è tenuto, 48 ore prima dell’arrivo, a riempire un modulo on line (Passanger Locator Form -PLF), tranne nel caso di ingressi via auto per soggiorni in Belgio dall’area UE/Schengen (o a seguito di soggiorni in quegli stessi Paesi) di durata inferiore alle 48 ore". Non sono in linea di principio previsti obblighi di tampone o quarantena in arrivo da zone verdi o arancioni secondo la cartina a colori messa a punto dall’Ecdc, ma nel caso di quarantena in arrivo da zone rosse (per l’Italia al momento Sardegna e Sicilia) vi è obbligo di test il primo ed il settimo giorno (nel caso dei residenti) oppure nelle 72 ore precedenti la partenza ed al settimo giorno (nel caso dei non residenti, vedi anche oltre nel testo). I codici per effettuare i test saranno trasmessi dalle autorità tramite sms al numero registrato sul Passanger Locator Form (PLF). Nessuna novità per chi decide di viaggiare in Grecia. L'ultimo aggiornamento delle misure anti Covid per viaggiare risale al 15 luglio: chiunque intenda trascorrere le proprie vacanze sulla penisola ellenica deve compilare un questionario online (il cosiddetto Passenger Locator Form o PLF) entro le 23:59 del giorno prima della partenza (si ricordi che Atene è un'ora avanti rispetto all'Italia, quindi bisogna fare attenzione). Con questo documento si forniscono informazioni sul luogo di provenienza, sulla durata dei soggiorni precedenti in altri paesi e sull'indirizzo del proprio soggiorno in Grecia. Se non si fa, non si può prendere l'aereo. Inoltre, bisogna anche presentare la Certificazione Digitale Covid-UE o, in alternativa: il certificato di vaccinazione che attesta il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni; un test PCR negativo effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Grecia; un test rapido antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Grecia; un certificato di guarigione rilasciato a seguito di un test PCR o mediante test rapido antigenico. La normativa greca richiede che il certificato di guarigione venga rilasciato 30 giorni dopo il primo test positivo, con validità fino a 180 giorni dopo di esso. Stando all'aggiornamento del 29 luglio, la Farnesina specifica che "le disposizioni per l’ingresso in Spagna, variano a seconda della categoria di rischio dei Paesi di provenienza, definita settimanalmente dal Governo spagnolo a seconda dell’indice dei contagi da COVID-19 registrati. Per l'Italia sono considerate zone a rischio al momento Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia Autonoma di Trento,Toscana, Umbria e Veneto. Per chi proviene da queste aree è necessario presentare il certificato di vaccinazione completa contro il COVID-19, oppure il certificato che attesti di essersi sottoposti a un test negatività al COVID-19 realizzato nelle 48 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale. I test ammessi sono quelli di natura molecolare e antigenici (test rapidi) riconosciuti dall’Unione europea, oppure il certificato di guarigione dal COVID-19, emesso almeno 11 giorni dopo il primo test positivo e con validità di 180 giorni dalla data di estrazione del campione. A coloro che provengono da zone non a rischio è richiesta solo la compilazione del formulario di salute pubblica che fornirà al viaggiatore uno speciale QR Code denominato "Fast Control". All’arrivo in aeroporto, si sarà sottoposti ai controlli sanitari previsti per tutti i passeggeri (cioè controllo della temperatura corporea, controllo documentale e controllo visivo sullo stato del passeggero). | In vista della partenza per le vacanze estive di milioni di italiani alle prese con l’emergenza Covid-19, ecco l’elenco aggiornato delle regole per viaggiare nei paesi europei e non tramite Green pass, esito del tampone e Passenger Locator Form. Dalla Spagna alla Grecia, dalla Francia al Portogallo, ecco cosa serve per partire in sicurezza. |
La notizia dell'approvazione dell'emendamento al decreto omnibus che di fatto sospendeva sine die la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia aveva scatenato polemiche e durissime prese di posizione. Se il Governo assicurava sulla buona fede di questa "seria pausa di riflessione", le opposizioni e le associazioni contro il nucleare avevano sollevato dubbi sulle reali intenzioni della maggioranza. "Il governo non ha assolutamente cambiato idea sul nucleare. Si tratta di un trucco per far saltare il quorum ai referendum e poi ripresentare in un secondo momento il decreto per le centrali", aveva tuonato Angelo Bonelli dei Verdi e finanche chi scrive aveva sottolineato come fosse abbastanza ovvio ipotizzare lo stop al nucleare come un modo per disinnescare il pericolo referendum. Del resto, che l'ondata emozionale seguita alla catastrofe di Fukushima avrebbe finito col travolgere il fronte dell'astensionismo favorendo il raggiungimento del quorum per il referendum 2011 (e dunque anche per il temuto quesito sul legittimo impedimento, ostacolo di non poco conto alla stabilità dell'intera legislatura), era cosa estremamente probabile e certamente nota anche allo staff del Cavaliere, la cui linea politica è da sempre "orientata" dai risultati dei sondaggi e dalle fluttuazioni del consenso tra i cittadini (figuriamoci a poche settimane dalle insidiosissime elezioni amministrative 2011). Ora però, con buona pace di quanti hanno in queste settimane biasimato i teorici del complotto e i professionisti della deformazione, a confermare sospetti ed interpretazioni arriva, con il solido candore dei grandi eventi, proprio il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Già, perchè il Cavaliere, probabilmente cercando di sviare l'attenzione dalle discutibili decisioni prese nel vertice italo francese e bramoso di guadagnarsi il favore dell'interessatissimo Sarkozy, non ha trovato di meglio che uscire definitivamente allo scoperto sulla questione, affermando senza troppi giri di parole:"La decisione di una moratoria sul nucleare è stata presa anche per permettere all'opinione pubblica di tranquillizzarsi […] Fukushima ha spaventato gli italiani come dimostrano i sondaggi e se fossimo andati al referendum, il nucleare non sarebbe stato possibile per molti anni […] Magari dopo uno o due anni si possa avere un'opinione pubblica più favorevole". | Durante la conferenza stampa congiunta con Nicolas Sarkozy, il Cavaliere ribadisce: “Il nucleare è il futuro ineluttabile della politica energetica del nostro Paese”. |
L'Isola dei famosi 2017 è ormai giunta al termine. Mercoledì 12 aprile si disputerà la finale. A contendersi la vittoria saranno Raz Degan, Eva Grimaldi, Nancy Coppola, Malena e Simone Susinna. Indipendentemente dal responso che il televoto fornirà, uno dei cinque naufraghi è già entrato nel cuore degli spettatori e si è conquistato il titolo di ‘vincitore morale'. Stiamo parlando di Raz Degan. Lo si può amare o lo si può odiare, ma bisogna riconoscere che questa edizione del reality è stata tenuta in piedi da lui. I suoi compagni di avventura, infatti, non hanno fatto altro che commentare le sue gesta o escogitare strategie per toglierselo dai piedi. Ma a pochi giorni dalla finale, Raz è ancora lì e in fondo, ha già vinto. Ecco perché. Una dote che ha distinto Raz Degan dagli altri naufraghi è la coerenza. È stato l’unico, infatti, a non cadere mai preda dell’effetto ‘banderuola’. Mentre gli altri concorrenti cambiavano fazione a ogni alito di vento, Degan ha espresso chiaramente la sua posizione al principio del reality e l’ha mantenuta fino alla fine. Proprio la sua schiettezza, ha portato all’avvicinamento di Simone Susinna, che in più occasioni ha spiegato: “Preferisco Raz, che almeno mi dice le cose in faccia. Quelli che si dicevano amici, mi hanno pugnalato alle spalle”. Meglio, dunque, un’antipatia apertamente dichiarata, che una falsa amicizia. Raz Degan è il primo vero naufrago dell’Isola dei famosi. Nessuno come lui, si è dedicato anima e corpo all’arte della sopravvivenza. Ha pescato, ha costruito un rifugio capace di resistere alle intemperie, ha tenuto vivo il fuoco e, quando gli altri concorrenti soffrivano per i morsi della fame, ha messo l'orgoglio da parte ed è accorso in loro aiuto per sfamarli. Così, mentre i suoi compagni di avventura impiegavano il loro tempo a prendere il sole, a fare strategie o a sparlare, lui dava più valore al reality e meno allo show. Liti furiose, accuse, relazioni che lasciano presagire del tenero e storie strappalacrime, sono gli ingredienti che compongono la ricetta perfetta di un format come l’Isola dei famosi. Raz Degan, però, ha deciso di sottrarsi a queste logiche e, in solitaria, ha proseguito il suo percorso, plasmandolo secondo il suo desiderio di avventura e scoperta. Il naufrago non ha mai nascosto il suo scarso interesse per le telecamere. Fin dall’inizio, infatti, ha chiarito: “Non sono qui per la notorietà, quando ci colleghiamo in diretta, nella gabbia del reality, mi sento in difficoltà e non so cosa dire”. Il naufrago infastidito, solitario e, diciamolo, un po’ musone ha lasciato spazio a un Raz dallo sguardo luminoso e dal sorriso aperto, nel momento in cui Paola Barale lo ha raggiunto sull’isola. L’uomo tutto d’un pezzo, che non accetta consigli e sa sempre quale sia la cosa giusta da fare, si è messo con cieca fiducia nelle mani della donna che ha amato per 14 anni. L’ha ascoltata attentamente, si è lasciato guidare dai suoi consigli e si è preso cura di lei. Le ha costruito una capanna e si è sincerato che i coralli presenti nella sabbia, non le ferissero i piedi. Raz innamorato è piaciuto molto al pubblico, che ha potuto conoscere una sfaccettatura inedita del carattere del naufrago. Raz Degan ha avuto il grande merito di informare il pubblico sugli accordi che vigevano in un nutrito gruppo di naufraghi e formulati ben prima della partenza del reality. A suo dire, infatti, sin dai giorni in albergo, alcuni concorrenti tra cui Samantha De Grenet, Giulio Base, Nancy Coppola, Malena ed Eva Grimaldi, si erano accordati per arrivare insieme in finale. È proprio per questo, che Raz Degan ha deciso di isolarsi. Gli è stato chiaro fin da subito, che qualsiasi cosa avesse fatto, sarebbe finito in nomination comunque. Sin dalla prima puntata, Raz ha ringraziato Alessia Marcuzzi per avergli permesso di vivere questa esperienza a contatto con la natura. Per lui, svegliarsi ogni giorno con gli occhi pieni di scenari mozzafiato, era un privilegio. Quando i naufraghi lo provocavano, attingeva energia dall’ambiente circostante. “Loro mi svuotano, invece sentirmi collegato alla natura mi carica”, spiegava. Sulla spiaggia, riusciva a trovare tutto ciò che gli era necessario per mantenere un equilibrio: “Sono legato all’essenziale che c’è qui, il mare, gli alberi, gli uccelli, i pesci. Sento che sono nel posto giusto”. Così, si è contrapposto a chi si lamentava in continuazione per il caldo o per i mosquito, lasciando trasparire un’immagine della natura, come madre benevola e accogliente. | Raz Degan è stato il protagonista assoluto dell’Isola dei famosi 2017. La finale del reality si disputerà il 12 aprile, ma il naufrago ha già vinto. Con la sua coerenza, il suo spirito d’avventura, il suo vissuto affascinante e la galanteria nei confronti di Paola Barale, si è distinto da tutti gli altri concorrenti e sarà probabilmente l’unico a essere ricordato dal pubblico. |
Se si scrive "Vesuvio" sull'iPhone e si preme la barra spaziatrice, lo smartphone della mela suggerisce la frase "lavali col fuoco" seguita dall'emoji di una fiamma. Uno scivolone causato, secondo molti, da una gaffe dell'azienda di Cupertino, che avrebbe permesso o addirittura inserito volontariamente la frase all'interno del proprio sistema. In realtà, però, non è proprio così. Il sistema di tastiera predittiva, cioè quella che consente di ottenere tre suggerimenti di quelle che potrebbero essere le parole che vogliamo utilizzare, visualizza "parole ed espressioni che potresti avere in mente, in base alle conversazioni passate e al tuo modo di scrivere" come si legge sul sito ufficiale. In una situazione del genere, al netto delle polemiche che hanno invaso i social con l'hashtag #AppleVesuvio, l'aspetto principale è quello di capire cosa ha generato il problema. Insomma, come funziona la tecnologia predittiva e cosa significa che il sistema mostra parole e frasi "che potremmo avere in mente"? Semplice: che l'algoritmo deputato a questo compito viene costantemente "nutrito" con parole e frasi comuni, sia da parte di Apple che, soprattutto, da parte degli stessi utenti, i cui messaggi vengono analizzati – ovviamente in forma anonima – per poi poter offrire suggerimenti sempre migliori. Per questo aprendo un nuovo messaggio e senza scrivere nulla vi troverete davanti a differenti suggerimenti da telefono a telefono. La spiegazione è semplice: i suggerimenti si basano sulle risposte più frequenti e sull'ultimo messaggio ricevuto. Non è però nemmeno corretto scaricare tutta la colpa sui singoli utenti: sarebbe errato dire che il sistema suggerisce la frase solo a chi la scrive spesso, perché ormai è stato appurato che non è così e che la tastiera mostra l'insulto a chiunque, anche a chi non l'ha mai scritto. La problematica, in questo caso, dipende dal sistema di gestione della lingua italiana a livello nazionale, cioè riguarda il dizionario generale che l'algoritmo ha realizzato analizzando le frasi e le parole più scritte su iPhone e sul web. All'interno di questo database dev'essere finita per errore la frase incriminata, offensiva ai nostri occhi ma non a quelli di un algoritmo che, leggendola varie volte, deve averla inserita nel sistema automaticamente. Un controllo mancato deve aver poi contribuito alla pubblicazione della frase, scoperta solo nelle ultime ore. | Se si scrive “Vesuvio” sull’iPhone e si preme la barra spaziatrice, la tastiera predittiva suggerisce la frase “lavali col fuoco”. Una gaffe che ha provocato forti critiche nei confronti di Apple. Ma la colpa è davvero di Cupertino? |
Le fan di “50 sfumature di nero”, ormai, non stanno più nella pelle. Dopo aver amato alla follia il primo capitolo della saga, tratto sempre dai romanzi di E.L. James, adesso la curiosità inizia a farsi sempre più insistente, grazie, soprattutto, ai nuovi ingressi che, di settimana in settimana, vengono resi noti online. Sappiamo già di Kim Basinger, Bella Heathcote e di Eric Johnson, ma da poche ore è stato reso noto anche il nome di un altro sexy attore che sarà presente nel secondo capitolo della serie. Si tratta di Tyler Hoechlin, star delle serie tv “Teen Wolf” e “Settimo Cielo”, che nel film sarà nei panni di Boyce Fox, collega di lavoro di Anastasia Steele, che nel libro, in realtà, non ha tantissimo spazio. Nel libro, Fox è un autore che entra in contatto con Anastasia Steele alla Grey Publishing. Il regista James Foley, però, ha deciso di dargli più spazio nella pellicola, per le felicità, soprattutto, del pubblico femminile. | Il sexy Tyler Hoechlin, star di serie tv di successo come “Settimo Cielo” e “Teen Wolf” sarà Boyce Fox, un autore che entrerà in contatto con Anastasia Steele alla Grey Publishing. Nel romanzo non ha molto spazio, ma il regista James Foley ha deciso di dargli molto più spazio nel secondo capitolo dell’amata serie cinematografica. |
Serbava una preoccupazione quotidiana Ramkrishna Ahirwar, 14enne che vive in India a Karmedi Vidisha nella regione di Madhya Pradesh: tutti i giorni il padre contadino rientrava alla sera tardi dai campi in condizioni di buio, in balia delle frequenti piogge torrenziali di quella zona e dei possibili attacchi degli animali e spesso con il telefono scarico. Vedere rincasare il padre fradicio tutti i giorni in quelle condizioni ha spinto il ragazzo a inventarsi una soluzione e oggi il suo "ombrello solare" l'ha porta fino in Giappone per presentare la sua invenzione a un evento patrocinato dal Ministero della Scienza e della Tecnologia. | Ramkrishna Ahirwar è un quattordicenne indiano che ha inventato un ombrello alimentato a pannelli solari con luci led, una presa per caricare il telefono cellulare e un dispositivo per spaventare gli animali selvatici per garantire più sicurezza al padre contadino di ritorno dai campi. Ora presenterà la sua invenzione in Giappone. |
Persino il mondo degli ambientalisti sembra ormai essersi lasciato alle spalle il famigerato vestito di carne di Lady Gaga. Ricorderete come in Italia la protesta degli animalisti aveva portato ad alcuni problemi in occasione del concerto di Torino della star, eppure anche loro dovranno farsene una ragione se persino la PETA, il gruppo in favore degli animali forse più intransigente, ha deciso di mettere una pietra su quell'evento. In questi giorni, infatti, sono stati svelati i nuovi volti della campagna della PETA contro le pellicce, campagna chiamata "Fur-Free and Fabulous". Sicuramente il volto di Lady Gaga è risultato come una nota stonata in mezzo a star come Pink e Mariah Carey che da sempre portano avanti una lotta sfrenata contro i maltrattementi sugli animali e le pellicce. Ma sono stati gli stessi membri della PETA a spiegare come mai abbiano scelto proprio Lady Gaga per questa campagna: la popstar, infatti, nonostante il vestito di carne degli MTV Video Music Awards, si è sempre schierata contro l'uso di pellicce, non ne ha mai indossate e anzi, il suo stesso abito fatto di peluche di Kermit la Rana era una sorta di provocazione proprio contro le pellicce. | Lady Gaga con Pink e Mariah Carey sui nuovi manifesti pubblicitari della PETA contro le pellicce. |
Solo un mese fa, veniva eletta dalla rivista maschile FHM, la donna più sexy del Regno Unito. Helen Flanagan, però, non sembrava essere così certa della sua avvenenza, così ha deciso di intervenire sui lineamenti del suo viso attraverso un intervento di rinoplastica. Il sito Play4movie, rivela che l'intervento è stato eseguito negli Stati Uniti. Alla base dell'insicurezza della bionda 22enne, sembra ci siano delle offese subite in passato, da parte dei compagni di scuola. Un amico ha, infatti, dichiarato: “Aveva moltissimi dubbi riguardo il suo aspetto, quando era a scuola è stata vittima di bullismo per le dimensioni del suo naso e ciò l’ha influenzata in modo molto negativo. Lo voleva fare da anni ma ha sempre avuto paura di andare sotto ai ferri. Ora ha finalmente trovato il coraggio ed è volata in una clinica straniera il mese scorso. È andata fino in fondo, e anche se è stato incredibilmente doloroso lei è entusiasta dei risultati, ed è orgogliosa del suo nuovo naso” | Secondo la rivista maschile FHM, Helen Flanagan è la donna più sexy del Regno Unito. Sembrerebbe, però, che la bella attrice si porti dietro un complesso riguardo il suo naso. Ai tempi della scuola è stata vittima di bullismo. |
Una sezione della trasmissione è dedicata a Raoul Tulli, diviso tra il rapporto con Guendalina ed il rapporto col cibo, che ha causato di recente le accese accuse collettive contro di lui da parte di un po' tutti i concorrenti del Grande Fratello 11. Una clip riassume tutte queste tematiche. La prima ad essere interpellata dopo il video è Guendalina: “la volpe che non arriva all'uva, dice che è acerba. A Raoul rode molto aver ricevuto un no, e ora disprezza”, e risponde così ad alcuni confessionali di fuoco appresi pochi istanti prima. Raoul Tulli deve rispondere anche alle critiche di Alessia e Margherita riguardanti i suoi sfottò riguardo il fisico della romana, che non si dice offesa tanto per questo, quanto per il fatto che il sentimento di Raoul per lei è tanto teatrale quanto assente, visto che bada più a come appare mediaticamente nelle sue manifestazioni di affetto che alle reazioni di Guendalina, come nel caso della lettera d'amore scritta da Raoul per la sua ‘polpettina' la settimana scorsa. La romana aggiunge che sta facendo esattamente ciò che le ha chiesto il padre di Raoul, e cioè di non prenderlo in giro e dirgli le cose per come sono. Da quel videomessaggio in poi, infatti, le liti tra Guendalina e Raoul sono diventate all'ordine del giorno. Il tema della discussione risiede quindi fondamentalmente nel rifiuto di Guendalina Tavassi a Raoul, a parere di Signorini un tema talmente vago da essere incommentabile, a maggior ragione per il linguaggio adottato. Alfonso preferisce parlare di Andrea Cocco, “che fa dello stile la sua bandiera. Sempre misurato nell'espressione, nel porgersi, e nella gestione dei suoi sentimenti. Davvero grande Andrea”. | Raoul Tulli, al centro questo settimana di numerose polemiche legate al suo rapporto con Guendalina e a misteriose sparizioni di cibi di cui viene puntualmente accusato, risponde come può al fuoco incrociato dei concorrenti di casa, professando la propria sincerità ed innocenza. |
La suddivisione dell’Italia in tre diverse aree verrà messa in campo con il prossimo dpcm, con misure differenti per i territori che rientrano nelle zone rosse, arancioni e gialle. Le misure più restrittive riguardano ovviamente l’area rossa, ovvero quella in cui la diffusione del Coronavirus è incontrollata e la situazione è più critica: in questi casi si andrà incontro a un vero e proprio lockdown. Seppure apparentemente meno rigido di quello vissuto in primavera. Al momento una bozza del dpcm prevede le limitazioni riguardanti le aree rosse, che dovranno essere definite nelle prossime ore. Anche per queste zone valgono comunque le misure previste a livello nazionale, come il coprifuoco alle 22. Poi ci saranno norme specifiche in base alle zone stabilite sulla base di 21 indicatori. Le zone che rientrano nell’area rossa sono quelle considerate a rischio alto, in cui lo scenario è ritenuto di “massima gravità”. Un articolo del dpcm, stando alla bozza, è destinato proprio a individuare le misure da mettere in campo per queste zone. A stabilire quali Regioni saranno considerate aree rosse sarà un’ordinanza del ministero della Salute. Il quale potrà, d’intesa con il presidente della Regione coinvolta, prevedere una “esenzione dell’applicazione di una o più delle misure”. Poi è prevista una verifica almeno settimanale per aggiornare eventualmente l’elenco. Le norme dovrebbero entrare in vigore il 5 novembre a livello nazionale, mentre l’applicazione per le zone rosse potrebbe necessitare anche di più tempo proprio per l’individuazione delle varie aree e per la collocazione delle Regioni al loro interno. I divieti vengono contenuti nella bozza del dpcm, ancora suscettibile di modifiche in queste ore. Innanzitutto vengono vietati gli spostamenti in entrata e uscita dai territori e negli stessi territori, salvo comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e per lo svolgimento della didattica in presenza dove è prevista e permessa. Più o meno come durante il primo lockdown, con l'eccezione della didattica in presenza. Vengono sospese le attività commerciali al dettaglio, tranne la vendita di generi alimentati e di prima necessità. Chiusi i mercati, salvo sempre i generi alimentari. Rimangono aperte le edicole, i tabaccai e le farmacie. Vengono sospese le attività dei servizi di ristorazione, ovvero bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie. Restano aperte le mense e i servizi di catering continuativo su base contrattuale se vengono rispettati i protocolli. Resta la possibilità di consegna a domicilio e fino alle 22 anche l’asporto, con divieto di consumo sul posto o nelle adiacenze. | Torna il lockdown in alcune Regioni italiane in cui il contagio da Covid-19 viene ritenuto ormai fuori controllo, con una situazione particolarmente critica. Il governo, stando alla bozza dell’ultimo dpcm, ha individuato tre aree sulla base dei diversi livelli di rischio: nelle zone rosse si va verso una chiusura quasi totale. Andiamo a vedere quali saranno le restrizioni per questi territori, dalla chiusura di bar e ristoranti al divieto di spostamenti. |
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Tre giorni rivolti alle “Nuove Proposte per l’Europa” – in campo musicale, naturalmente – e al ricordo di una grande artista. È giunto alla 16esima edizione il Premio Mia Martini, istituito nel 1995 a Bagnara Calabra (Reggio Calabria), per volontà del regista Nino Romeo, che lo dedica all’amica scomparsa.
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L’appuntamento per il 2010 è ancora una volta nella cittadina calabrese – che nel 1947 dà i natali a Mimì – dal 7 al 9 ottobre. Quest’anno ben 220 artisti, provenienti da ogni angolo del Vecchio Continente, hanno partecipato alle selezioni. 28 i finalisti che si contenderanno il prestigioso riconoscimento, giudicati da nomi importanti della discografia italiana e del mondo dello spettacolo.
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In giuria siederanno, infatti, Luca Jurman, musicista e insegnante di Amici di Maria De Filippi; Michele Torpedine, talent scout, manager e produttore discografico di artisti come Giorgia, Zucchero, Andrea Bocelli; Massimo Cotto, giornalista musicale ed ex Presidente della commissione di SanremoLab; la cantante Barbara Cola; Leopoldo Lombardi, Presidente dell’Associazione Fonografici Italiani; Roberto Mancinelli, direttore artistico di Sony Music.
Ed eccoci agli ospiti. La direzione attende ancora le ultime conferme, ma sono tanti gli artisti invitati: si va da Carmen Consoli ad Angelo Branduardi, da Toquinho a Nicki Nicolai, fino a Nina Zilli, Ron, Modà, Loredana Errore, Orietta Berti, Cristel Carrisi, Cosetta Gigli, Mario Maglione, Stefanino Maiuolo, Mirna Doris, Verdiana. Al timone dell’evento – realizzato con il patrocinio della Comunità Europea e della Regione Calabria – la conduttrice Barbara Chiappini. La serata conclusiva del Premio Mia Martini 2010 sarà poi trasmessa in differita da Raitre.
Paola Ciaramella
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Tre giorni rivolti alle “Nuove Proposte per l’Europa” – in campo musicale, naturalmente – e al ricordo di una grande artista. È giunto alla 16esima edizione il Premio Mia Martini, istituito nel 1995 a Bagnara Calabra (Reggio Calabria), per volontà del regista Nino Romeo, che lo dedica all’amica scomparsa. L’appuntamento per il 2010 è ancora una volta nella cittadina calabrese – che nel 1947 dà i natali a Mimì – dal 7 al 9 ottobre. Quest’anno ben 220 artisti, provenienti da ogni angolo del Vecchio Continente, hanno partecipato alle selezioni. 28 i finalisti che si contenderanno il prestigioso riconoscimento, giudicati da nomi importanti della discografia italiana e del mondo dello spettacolo. In giuria siederanno, infatti, Luca Jurman, musicista e insegnante di Amici di Maria De Filippi; Michele Torpedine, talent scout, manager e produttore discografico di artisti come Giorgia, Zucchero, Andrea Bocelli; Massimo Cotto, giornalista musicale ed ex Presidente della commissione di SanremoLab; la cantante Barbara Cola; Leopoldo Lombardi, Presidente dell’Associazione Fonografici Italiani; Roberto Mancinelli, direttore artistico di Sony Music. Ed eccoci agli ospiti. La direzione attende ancora le ultime conferme, ma sono tanti gli artisti invitati: si va da Carmen Consoli ad Angelo Branduardi, da Toquinho a Nicki Nicolai, fino a Nina Zilli, Ron, Modà, Loredana Errore, Orietta Berti, Cristel Carrisi, Cosetta Gigli, Mario Maglione, Stefanino Maiuolo, Mirna Doris, Verdiana. Al timone dell’evento – realizzato con il patrocinio della Comunità Europea e della Regione Calabria – la conduttrice Barbara Chiappini. La serata conclusiva del Premio Mia Martini 2010 sarà poi trasmessa in differita da Raitre. | In programma a Bagnara Calabra, città natale di Mimì, la 16esima edizione del premio dedicato alla grande artista. Una tre giorni, dal 7 al 9 ottobre, con le “Nuove proposte per l’Europa” e tanti nomi noti della musica italiana. |
Pensate ad una domenica pomeriggio in giardino a chiacchierare con parenti e amici. Dove vi piacerebbe essere seduti, per rilassarvi completamente? Quasi sicuramente, la risposta è che vorreste essere su un'altalena da giardino, un dondolo che culli le vostre chiacchiere e faccia assopire i vostri pensieri. Si tratta di un'immagine molto poetica, senza dubbio. E, soprattutto, può essere una bellissima realtà. Per far sì che ciò accada, però, dovete fare un piccolo sforzo: quello di scegliere l'altalena da giardino più giusta in base alle vostre esigenze. Come fate a sapere qual è la migliore altalena da giardino per voi? Diverse sono le caratteristiche a cui dovete prestare attenzione e numerosi sono i modelli che trovate in vendita – se spulciate nella sezione di Amazon "altalene da giardino" ne troverete tantissime versioni. Scegliere il giusto modello di quello che può essere definito un gioco da giardino non è semplicissimo, ma nemmeno così tanto complesso come sembra. Vediamo insieme quali sono i modelli più venduti, recensiti e ricercati online per analizzarne le caratteristiche. Per aiutarvi, abbiamo infatti pensato di selezionare per voi 10 modelli, scegliendo quelli con il miglior rapporto qualità/prezzo, quelli più consigliati dagli utenti e quelli più affidabili. Il primo modello che vi presentiamo è l'altalena da giardino Chicco 30300. Misura 142 x 150 x 144 centimetri ed è del tipo richiudibile, per permettere di conservarla in garage durante l'inverno e posizionarla in giardino con l'arrivo della bella stagione. In alternativa, le sue dimensioni consentono di tenerla anche in casa. Il seggiolino è messo in sicurezza. La struttura è realizzata in metallo e plastica resistente. Fascia d'età: da 1 a 3 anni Rispetto a quello precedente, il modello di altalena Eichhoorn ha un design sicuramente più ricercato ed elegante. La seduta in legno e le legature in corda rendono questo prodotto un vero e proprio pezzo d'arredamento per il giardino, che gli donerà classe ed eleganza. Inoltre, le corde di cui l'altalena è dotata sono allungabili e regolabili, caratteristica che vi permette di adeguare l'altalena allo spazio a vostra disposizione. Fascia d'età: da 36 mesi in su L'altalena da giardino di Vgeby è innovativa, realizzata con materiale EVA autenticato da SGS, società leader nel mondo per l'ispezione, la verifica, il collaudo e la certificazione e corde allungabili e regolabili estreamamente resistenti. Nonostante la seduta sia poco larga, questo prodotto può reggere fino ad un peso pari a 300 kg. Nel prezzo è inclusa una garanzia della durata di 180 giorni per qualsiasi tipo di problema. | Dopo una settimana frenetica, passata a dividersi tra lavoro, lavori domestici, commissioni da fare e imprevisti all’ordine del giorno, la domenica ci siamo conquistati di diritto il meritato riposo. Ognuno ha la sua idea di relax, certo, ma l’idea di passare qualche ora a dondolarci su un’altalena facendoci coccolare dai raggi del sole, probabilmente, non dispiace a nessuno. Per godere di questi momenti, c’è bisogno di un’altalena da giardino. Scegliere qual è la migliore non è cosa da poco. Scoprite insieme a noi come fare. |
Christian Eriksen sta bene ed è in condizioni stabili dopo la grande paura e aver rischiato di morire durante Danimarca-Finlandia: ha avuto un malore (di cui al momento non si conoscono le cause), è andato in arresto cardiaco ma i medici della nazionale lo hanno salvato. Dal letto d'ospedale dov'è stato ricoverato ha parlato con il padre, mandato un messaggio alla squadra perché tornasse in campo, scritto nella chat con i compagni dell'Inter per rassicurare tutti. La notte è trascorsa tranquilla, lo conferma anche la federazione danese in una nota. È vivo, null'altro conta. S'è fermato sull'uscio ed è tornato indietro. Non era il suo momento. Non adesso, non ancora. Lukaku gli ha dedicato in diretta il gol segnato alla Russia: s'è avvicinato alla telecamere e l'ha baciata. "Ti voglio bene", le parole dell'attaccante belga che nel dopo gara racconterà anche di aver pianto per lo shock provato dinanzi a quelle immagini drammatiche. Simon Kjær, amico e capitano della Danimarca, è stato il primo a correre in aiuto del giocatore. Ha capito subito che quello scivolone improvviso, quella caduta anomala fossero la spia di qualcosa di più grave. Non era inciampato per caso ma crollato sul prato per aver perso i sensi. Assieme a Schmeichel s'è assicurato che la lingua non ostruisse le vie respiratorie e poi ha urlato verso la panchina perché lo staff medico corresse più veloce della luce. È stato lui ad abbracciare Sabrina, moglie di Eriksen, a tenerla lontano da lì, sussurrandole parole che arrivano da dentro, accompagnandola nello spogliatoio perché potesse stare accanto al marito. Sarebbe giunto poco dopo per essere trasportato d'urgenza in clinica. Era cosciente, rimasto aggrappato a quel filo sottile che ha evitato la tragedia si consumasse in diretta. Sconvolti, i compagni di squadra hanno serrato i ranghi e creato un muro umano a protezione dell'amico, dell'uomo e del calciatore. È stata un'immagine bellissima, l'ennesima di un pomeriggio tra dramma e speranza. Non c'è parola che ne può raccontare la carica emotiva meglio delle foto in cui gli scandinavi sono gli uni affianco agli altri, disperati ma composti nel loro dolore. È il 43° del primo tempo. Eriksen si accascia sul prato e non sembra dare segni di vita. "Improvvisamente non abbiamo sentito più il battito", racconta il medico della nazionale che lo ha soccorso. Simon Kjaer, difensore del Milan, amico dell'ex Spurs è lì, al suo fianco. È stato lui a prestare le prime cure. I compagni di squadra, in lacrime, creano una barriera umana mentre il corpo del calciatore viene nascosto alla vista del pubblico da un telo bianco. Capitano e uomo vero, scrive Barella in una story di Instagram. Il messaggio arriva a corredo del bellissimo gesto compiuto da Kjaer e dallo stesso Schmeichel. Sabrina Kvist Jensen è la moglie di Eriksen. La coppia ha due figli: il primo (Alfred) è nato nel 2018 e l'ultimo arrivato da pochi mesi. Quando la donna si precipita in campo dalla tribuna dopo essersi messa in contatto con lo staff della nazionale viene fermata, consolata, incoraggiata dai due giocatori. La foto di Eriksen (scattata dall'agenzia Getty) che lascia il rettangolo verde in barella, scortato dai compagni di squadra, assistito dallo staff medico e dal personale che regge ancora quel drappo a mo' di telone, è la fine di un incubo. Scaccia via ogni paura. È salvo. Cosciente. Respira da solo. Ha gli occhi aperti. La testa leggermente rialzata e inclinata. Ha la mano sulla fronte. "Lo abbiamo ripreso. Ci ha parlato prima di andare in ospedale", dirà il medico della nazionale scandinava. | Christian Eriksen adesso sta bene ed è fuori pericolo, la notte è stata serena. Crollato in campo durante Danimarca-Finlandia per un malore improvviso e di non si conoscono ancora le cause, lo staff medico gli ha salvato la vita. Nel corredo accessorio del pomeriggio di paura ci sono l’intervento e l’abbraccio di Kjaer, l’angoscia della moglie del calciatore, la testimonianza del dottore e i messaggi inviati dall’ospedale sulle sue condizioni. |
Bubi lascia Uomini e Donne. Molti telespettatori saranno felici della notizia, non Leonardo Greco. Il tronista riesce a stento a trattenere le lacrime. Diletta Pagliano coglie al volo lo stato d'animo dell'uomo ma decide di non infierire e gli lascia vivere le sue emozioni senza intromettersi più di tanto. Dopo il primo bacio hot tra Leonardo Greco e Bubi, la 40enne è disperata e tra un singhiozzo e l'altro parla a ruota libera, palesando le sue difficoltà e l'infelicità che ormai l'accompagnano in questa sua esperienza televisiva. Taylor prende la palla al balzo e inserisce il coltello nella piaga, segnalando una telefonata di Bubi, durante la quale la corteggiatrice avrebbe insultato Leonardo Greco. Dopo l'ennesima discussione il tronista domanda di poter ballare con Diletta e nel frattempo Bubi decide di lasciare, questa volta, per sempre la corte di Maria De Filippi. Dopo le accuse di Bubi: Leonardo mi ha baciata per le telecamere, il tronista non vuole sentire ragioni e si scaglia contro la 40enne che assiste alla conclusione della puntata da dietro le quinte: "Se vuoi parlare entri qua dentro o te ne vai a passi lunghi e ben distesi. Tornatene a Modena. Vattene, arriverderci". Persino Tina Cipollari che aveva sempre difeso Bubi è costretta a dire la sua sul triste epilogo: "Ma questa grande donne con gli attributi che sta a fare là dietro? In tutti questi mesi quando hai dimostrato di essere questa gran donna? Ci ha proprio rotto le cosidette…Basta Barbara, sei veramente diventata antipatica. Sei pesante, ripetitiva e noiosa e arteriosclerotica perché non ti accontenti di nulla". Si conclude così l'avventura di Bubi a Uomini e Donne. | Bubi Barbieri ha deciso:lascia il programma di Maria De Filippi, la 40enne è esasperata dalla situazione che è costretta a vivere e rinuncia a Leonardo Greco ormai nelle mani di Diletta Pagliano. |
Johnny Depp e Amber Heard sono la coppia del momento. I due sono inseparabili e l'attrice è riuscita a conquistare anche la fiducia della figlia del compagno, che è stata spesso immortalata a fare shopping con lei. Alcuni giorni fa, la coppia è stata paparazzata mentre usciva da un albergo di New York. Tenendosi stretti per mano, Depp e la Heard si sono allontanati a testa china. Il fatto che entrambi sfoggiassero all'anulare sinistro, un luccicante anello di diamanti, ha lasciato ben pochi dubbi circa il loro fidanzamento ufficiale. I diretti interessati, però, hanno sempre preferito non commentare la notizia. La conferma di Johnny Depp – L'attore è giunto a Pechino, per promuovere il suo ultimo film, Transcendence. Incalzato dai giornalisti che gli chiedevano qualche dettaglio in più circa il rapporto con Amber Heard e la conferma della notizia del fidanzamento, l'attore ha risposto: "Il fatto che abbia al dito l'anello di una ragazza probabilmente ne è la dimostrazione. Non è molto sottile da parte mia." | Che Johnny Depp e Amber Heard siano molto legati, è ormai sotto gli occhi di tutti. Ancora, però, non si era avuta alcuna conferma circa la notizia del loro fidanzamento ufficiale. In queste ore, però, Johnny Depp incalzato dai giornalisti ha ammesso: “Il fatto che abbia al dito l’anello di una ragazza è la dimostrazione del fidanzamento”. |
Sapevate che il 39% delle emissioni di carbonio solo negli Stati Uniti è causato dagli edifici. Quando si costruisce o si demolisce un edificio, la costruzione crea un enorme quantità di materiali di risulta . L'architetto Chris Maurer di Redhouse Studio è riuscito a creare una macchina in grado di riciclare un intero edificio. Il progetto si chiama Biocycler ed è nato in collaborazione con la NASA , il MIT e l'Università di Akron; consiste in una macchina mobile che ricicla letteralmente vecchi edifici. Grazie all'uso di organismi viventi, senza bisogno di colla, la macchina sarà in grado di unire i rifiuti della costruzione realizzando altri mattoni che possono essere utilizzati per costruire ancora. Riciclare il materiale da costruzione adesso è possibile, dimenticate dunque le fastidiose prassi e i costi per smaltire i materiali di risulta di una ristrutturazione o di un cantiere. Per riciclare un'intera costruzione Biocycler usa organismi viventi come leganti dei materiali di scarto, anziché le colle, dando vita ad un processo eco-compatibile. Il progettato ideato da Murer è oggetto di una campagna di crowdfunding su kickstarter che ha l'obiettivo di far costruire un prototipo funzionante di unità di riciclaggio mobile che possa essere portato ovunque ce ne sia bisogno. Il nuovo mattone realizzato con Biocycler sarà superiore ai materiali prodotti commercialmente perché isolante, strutturale e resistente al fuoco. Con Biocycler sarà possibile costruire sul posto: grazie alla macchina concepita come un'unità mobile sarà possibile recarsi direttamente dove ci sono materiali di scarto da riciclare e creare nuovi mattoni pronti per nuove costruzioni. E il progetto di Murer non riguarda solo i futuri cantieri generici, ma l'architetto americano pensa alla creazione di rifugi di soccorso dignitosi e isolati direttamente sul posto dopo disastri naturali che hanno fatto accumulare tonnellate di rifiuti di demolizione. Realizzare nuovi materiali da vecchie costruzioni risulterà non solo un'operazione eco-sostenibile ma pure solidale. | Non solo carta, plastica e vetro, anche gli edifici interi si possono riciclare grazie a questo progetto che trasforma gli scarti di demolizione in nuovi materiali da costruzione sul posto usando la tecnologia verde. |
KK a Napoli è la sigla di uno dei calciatori più amati. E se di fronte c'è la Juventus allora il ricordo della testata di Kalidou Koulibaly all'Allianz Stadium nell'anno dello scudetto sfiorato accende l'entusiasmo dei tifosi. Fu lui che, a tempo scaduto, s'arrampicò in cielo, travolse Benatia e infilò la palla in rete alle spalle di Buffon. Aveva sfondato il portone del "Palazzo" con tutta la forza della prodezza atletica, balistica. Una settimana dopo il sogno alimentato con la vittoria in casa dei bianconeri sarebbe svanito in albergo a Firenze ma il centrale senegalese fu (ed è tuttora) uno degli emblemi di quella squadra che con Sarri andò vicinissima al titolo. Ogni estate lo accompagna il tormentone sulla possibile cessione poi succede che Koulibaly è sempre al suo posto, nel cuore della difesa partenopea. La squadra cambia intorno a lui, lui resta un punto di riferimento. Insieme a Insigne rappresenta il filo conduttore di una squadra arrivata a un passo dalla grandezza e poi deflagrata nella notte della rivolta, scivolata per due anni consecutivi fuori dalla Champions. Un quinto e un settimo posto che per il club è stato durissimo da ammortizzare sotto il profilo economico. KK, però, c'è ancora e quando Spalletti in conferenza indica la strada ("se vogliamo puntare in alto dobbiamo avere una mentalità da grande squadra") cita come esempio proprio il centrale africano. Anche lui fa parte della pattuglia di calciatori che, complice il calendario serrato delle nazionali elaborato dalla Fifa, ha affrontato il tour de force di viaggi, partite e rientro. Il tecnico parla del giocatore con entusiasmo: come Ancelotti e lo stesso Gattuso ne ha chiesto la conferma. E c'è un motivo particolare, lo spiega in conferenza alla vigilia dell'incontro con la Juventus. | Il Napoli affronta la Juventus nel primo scontro diretto del campionato di Serie A. Il tour de force delle nazionali ha creato problemi anche ai partenopei ma il tecnico, Luciano Spalletti, prende il comportamento di Koulibaly come esempio di mentalità da grande squadra. “Se stacchiamo un pezzo di Kalidou per tutti è più facile”. |
Seconda ondata di casi di Coronavirus in Australia, dove già ad aprile il virus sembrava ormai sconfitto, per "colpa" del sesso? A quanto pare, dietro all'aumento di nuovi casi di Covid-19 registrato nello Stato di Vittoria ci sarebbe qualcosa di "anomalo" accaduto allo Stamford Plaza di Melbourne, hotel a 5 stelle in cui venivano tenuti in quarantena quanti rientravano da viaggi all'estero. Stando a quanto emerso, le guardie di sicurezza dell'hotel avrebbero avuto rapporti sessuali con alcuni di questi ospiti, che invece dovevano essere tenuti in rigido isolamento. Lo Stato australiano di Vittoria ha registrato 77 nuovi casi ieri: si tratta dell'aumento più alto dal 31 marzo e dopo i nuovi casi di Coronavirus circa 300.000 residenti nella capitale Melbourne sono rientrati in lockdown. Adesso si cercano di capire le ragioni dei nuovi contagi e appunto si indaga su quanto sarebbe accaduto in quell'hotel dove venivano isolati per 14 giorni i possibili malati di Covid (lo Stato prevede che chi rientra dall'estero deve isolarsi in albergo prima di poter tornare alla vita normale). Collegati al lussuoso albergo di Melbourne ci sono 31 nuovi contagi e, secondo quanto scrive l'Herald Sun, alcune guardie di sicurezza avrebbero ammesso di aver avuto "rapporti impropri" con alcuni ospiti single. Guardie di sicurezza che, tra l'altro, avrebbero avuto anche altri comportamenti pericolosi: si stringevano la mano, condividevano gli ascensori, permettevano alle famiglie isolate di passare da una stanza all'altra ad esempio per giocare a carte. Altri avrebbero cominciato a lavorare dopo aver fatto solo qualche ora di addestramento, altri ancora sarebbero stati sorpresi a dormire sul posto di lavoro. | Dietro la nuova ondata di contagi di coronavirus in Australia, nello Stato di Vittoria, potrebbe esserci una storia di sesso. I “colpevoli” sarebbero alcune guardie di sicurezza dell’hotel dove, a Melbourne, venivano tenuti in quarantena coloro che rientravano da viaggi all’estero. Le guardie avrebbero avuto rapporti con alcuni degli ospiti che dovevano essere tenuti in isolamento. |
"Quest'anno ‘Amici' ha avuto due vincitori. Tra noi e Deborah [Iurato, vincitrice dell'edizione 2013/2014, ndr], i risultati ci sono stati" dice un euforico Alessio Barnabei, leader della band che nelle scorse settimane s'è tolta diverse soddisfazioni, passando dall'essere la prima band ammessa nel talent di Maria De Filippi, a piazzarsi prima in classifica con il primo album “Domani è un altro film – prima parte”, conquistare prima il disco d'oro e poi quello di platino, ritrovarsi ospite di eventi come gli Mtv Awards, fino ad aprire i prossimi concerti estivi dei Modà. E proprio a Firenze, al parco delle Cascine, dove si sono tenuti i Premi di Mtv abbiamo incontrato i 5 ragazzi (Alessio Bernabei, Francesco Pierozzi, Lorenzo Cantarini, Alessandro Presti e Riccardo Ruiu), probabilmente i più attesi della serata, nonostante la presenza sul palco di artisti importanti come Giorgia, renga, Noemi e un po' di esponenti del rap, dai Club Dogo a Emis Killa e Moreno. Le prime file erano un pullulare di cartelloni inneggianti a loro, bandane e scritte sulle braccia, con i ragazzi e le ragazze che intonavano la loro "Domani è un altro giorno", che su YouTube ha quasi raggiunto le 5 milioni di visualizzazioni: "Essere primi nella classifica fimi, sopra Michael Jackson e i Coldplay – ha detto Alessio -, fa uno strano effetto. Tutto quello che ci viene è tanta gioia, orgoglio e soprattutto che la nostra musica arriva alle persone, che è la cosa più importante". È evidente come la spinta di "Amici" e la possibilità di essere in prima serata abbia, senza dubbio, permesso alla band di arrivare a un pubblico enorme e stesso i ragazzi ne sono consapevoli, ma sanno anche che oggi il web è un mezzo fondamentale per svilupparsi e cercare di arrivare a quanta più gente possibile: "I talent oggi sono la cosa più fattibile per successo, ma oggi abbiamo il web e quindi vorrei dire ‘sfruttate il web, Youtube e social'. Molti artisti di oggi nascono dal web, è una grande occasione", dice Alessio. Ma la band come ha affrontato questa sovraesposizione del frontman, rispetto agli altri 4 componenti della band? "Dal primo provino che abbiamo affrontato ci avevano detto che la situazione era questa – dice il batterista Riccardo Ruiu -. Noi l'abbiamo accettata con umiltà e anche con piacere perché Alessio alla fine ha fatto un percorso secondo noi straordinario" e gli dà manforte il chitarrista Lorenzo Cantarini che fa notare come "tutta la band ha un grande riscontro di pubblico", ma la prova più dura, più che sul fronte interno resta quello di capire dove sarà la band quando i riflettori si abbasseranno: "La nostra prova più dura sarà quella di durare nel tempo. Se c'è la sostanza, ci so no le idee e il sogno non si molla mai, si può andare avanti", insomma "Non smettere mai di farsi il mazzo". Intervista: Francesco Raiola | Tra i protagonisti assoluti degli Mtv Awards, i Dear Jack si trovano ad affrontare il successo derivato dalla loro partecipazione ad “Amici”. Ai microfoni di Fanpage spiegano come fare a restare sulla cresta dell’onda. |
A quale genitore non è mai capitato di acquistare un vestitino o un giocattolo per il proprio figlio di un colore specifico a seconda del suo sesso? Per convenzione si tende ad associare l'azzurro ai maschietti e il rosa alle femminucce, non capendo che si tratta di un'abitudine assolutamente sbagliata. Il motivo? Le differenti tinte influenzano i bambini fin da piccolissimi, favorendo la comparsa di pregiudizi da grandi. A dimostrarlo è stato anche un recente studio, che ha spiegato quali sono gli effetti di una scelta simile sui bambini. | Siamo sempre stati abituati ad associare il colore azzurro ai maschietti e il rosa alle femminucce ma si tratta di una convenzione assolutamente sbagliata. Non fa altro che influenzare le scelte di genere dei bambini, favorendo la nascita dei pregiudizi. |
A tre anni dal poco apprezzato “W.E. – Edward e Wallis”, presentato anche fuori concorso al Festival di Venezia, Madonna torna dietro la macchina da presa per dirigere l'adattamento del romanzo di Rebecca Walker (figlia di Alice Walker, autrice de "Il Colore Viola") dal tiolo “Adé: A Love Story”, pubblicato nel 2013. Il film, realizzato in maniera indipendente, verrà prodotto da Bruce Cohen (“Il Lato Positivo”) attraverso la sua Bruce Cohen Productions e dalla stessa Walker. Con la collaborazione di Jessica Leventhal. | La cantante torna in cabina di regia, a tre anni di distanza dal poco fortunato “W.E. – Edward e Wallis”, dirigendo l’adattamento del romano “Adé: A Love Story”, di Rebecca Walker. |
Si fa un gran parlare di body positive sui social e in rete, tante celebrities si sono fatte paladine di questo inno all'accettazione di sé e alla bellezza naturale in ogni sua forma, ma siamo sicuri che questa espressione non abbia finito con l'essere del tutto svalutata? Un conto è l'accettazione, un conto è la normalizzazione di un corpo: e un corpo plus size ad oggi non è ancora un corpo a tutti gli effetti "normativo". Su questa distinzione batte molto Lizzo. La rapper statunitense più volte nelle sue canzoni ha parlato dei temi dell'inclusività dei corpi, celebrando la bellezza della diversità e inneggiando a una minore considerazione di stereotipi e modelli di perfezione. Lei stessa, caratterizzata da una fisicità prorompente, si è sempre mostrata in modo autentico e sincero, esibendo fieramente le sue forme abbondanti. Ma c'è ancora molta strada da fare affinché la società arrivi ad includere, accettare e normalizzare davvero quei corpi e quelle fisicità oggi escluse. L'accusa mossa dalla cantante è che in tutta questa discussione intorno al body positive si sia finito con l'escludere proprio quei corpi che avrebbero maggiore bisogno di essere presi in considerazione. If I felt how I looked, everyday would be a beautiful bitch. Tap. A post shared by Lizzo (@lizzobeeating) on Jan 27, 2020 at 6:22pm PST | La rapper statunitense Lizzo ha più volte parlato nei testi delle sue canzoni dei temi dell’inclusività e dell’accettazione. Ma in un’intervista recente ha avuto qualcosa da dire contro chi abusa dell’espressione “body positive”, finendo con lo svalutarla, preferendo ridefinire questo concetto in “body normative”. |
I primi exit poll sulle elezioni regionali nelle Marche danno in vantaggio il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli. L’esponente di Fratelli d’Italia si attesta tra il 47% e il 51%, contro il 34-38% del suo principale sfidante, il candidato del centrosinistra Maurizio Mangilardi. Più indietro Gian Mario Mercorelli, candidato alla presidenza della Regione Marche per il Movimento 5 Stelle, tra il 7% e il 9%. I dati sono quelli relativi agli exit poll diffusi dal Consorzio Opinio per la Rai e trasmessi in onda durante lo speciale Tg1 sulla prima rete del servizio pubblico. Gli altri candidati nelle Marche sono: Sabrina Paola Banzato, Alessandra Contigiani, Anna Rita Iannetti, Roberto Mancini, Fabio Pasquinelli. Per le prime proiezioni bisognerà attendere lo spoglio delle schede del referendum: solo in un secondo momento si passerà a quelle delle elezioni regionali. Acquaroli è il deputato di Fratelli d’Italia scelto come candidato dal centrodestra e sostenuto anche da Lega, Forza Italia, Unione di Centro, Movimento per le Marche e Civici con Acquaroli. Ha 46 anni, è nato a Macerata ed è stato sindaco di Potenza Picena. Maurizio Mangilardi è il candidato del centrosinistra: ha 55 anni ed è il sindaco uscente di Senigallia. Viene sostenuto da Pd, Italia Viva, Psi, Demos, Civici Marche, Rinasci Marche, Le nostre Marche & il Centro, Lista Mangialardi presidente e Marche Coraggiose. Prima di diventare sindaco è stato consigliere comunale e assessore sempre a Senigallia, dove poi ha ricoperto due volte la carica di primo cittadino. Gian Mario Mercorelli è stato consigliere comunale nella sua città, Tolentino, e ha vinto le regionarie interne al Movimento 5 Stelle. | I primi exit poll sulle elezioni regionali nelle Marche vedono il candidato del centrodestra, Francesco Acquaroli, in vantaggio sull’esponente del centrosinistra Maurizio Mangialardi. Più indietro il candidato del Movimento 5 Stelle, Gian Mario Mercorelli. Il presidente uscente è Luca Ceriscioli, eletto nel 2015 tra le file del centrosinistra. |
Alla sfilata della collezione Haute Couture Autunno/Inverno 2013.14 di Chanel c'era anche lei. Rihanna è arrivata a Parigi per partecipare allo show di una delle sue maison preferite, da anni infatti esibisce borse, abiti ed accessori con la doppia C incrociata, celebre logo Chanel. | Ancora una volta la popstar lascia a bocca aperta esibendo alla sfilata parigina di Chanel un particolare abito vestaglia. Come sempre RiRi non rinuncia al tocco sexy e sceglie di non indossare l’intimo lasciando il seno in bella mostra. |
Che si tratti di cover o di canzoni originali, Glee riesce sempre a fare centro. Ma nel secondo caso sembra proprio che i ragazzi del coro scolastico più famoso del mondo abbiano voluto strafare. La prima canzone originale del Glee club, infatti, non si è accontentata del successo della serie televisiva ma ha addirittura esordito al sesto posto della classifica Billboard. Loser Like Me del cast di Glee sembra essere un esperimento davvero ben riuscito che sicuramente lascerà ampio spazio ad altre canzoni originali create esclusivamente per il cast della serie cult del momento. Il testo di Loser Like Me, che potete trovare sul sito ufficiale di Glee, prende spunto da tutta una serie di atti di bullismo perpetrati dall'acidissima Sue Sylvester ai danni di alcuni dei ragazzi del Glee club all'interno dell'ultimo episodio andato in onda. I ragazzi, su suggerimento del loro amato professore, decidono di mettere la propria frustrazione in musica, realizzando un brano contro il bullismo che sicuramente può andare ad aggiungersi ai vari Born This Way, Fucking Perfect e Raise Your Glass, tutte canzoni che in questo periodo stanno cercando di far capire ai ragazzi come non valga la pena farsi affliggere dai bulli. | Ecco il testo di Loser Like Me, la prima canzone originale interpretata dal cast di Glee e già in testa alle classifiche. |
Cristiano Ronaldo è un fuoriclasse ammirato e invidiato in ogni angolo del mondo, del resto non potrebbe essere diversamente per un uomo che a 36 anni ha tutto quello che si può desiderare: successo al massimo livello sul piano sportivo, trionfi di squadra e individuali, ricchezza sterminata, una compagna meravigliosa ed una famiglia felice con i suoi quattro bambini. Eppure c'è un lato meno luminoso del campione, un lato che oscura un po' quel sorriso sicuro che è diventato il suo marchio di fabbrica. È il Ronaldo privato cui sono negate le piccole gioie quotidiane concesse ai comuni mortali, come ha confessato al Daily Mail: "Mi sento come se fossi in una gabbia, ma è troppo tardi per cambiarlo". È il paradosso di un ragazzo che può postare foto dal suo yacht nelle acque più esclusive del mondo, ma non può andare al bar con gli amici oppure al parco con i figli. Un destino di splendido isolamento cui lo costringe la morsa asfissiante dei tifosi, un destino al quale il portoghese ha cercato di ribellarsi qualche anno fa quando giocava nel Real e sognava "una notte come gli altri". | L’abbraccio asfissiante dei tifosi può diventare insopportabile per un campione come Cristiano Ronaldo, cui sono negate le piccole gioie quotidiane dei comuni mortali. Ed allora si può fare anche qualcosa che appare assurdo: provare a non essere Ronaldo, almeno per una notte… “È stata una delle migliori della mia vita”. |
Situata nella Valserra, alla confluenza del torrente Serra con il fiume Nera, troviamo quella che è la seconda città più grande di una delle più piccole regioni d'Italia: Terni è uno dei due capoluoghi di provincia dell'Umbria, insieme al comune di Perugia. Una piccola grande città, che vanta una storia che si spinge agli albori delle civiltà italiane, caratterizzata oggi da una realtà moderna che ha purtroppo prevalso sul suo fascino antico. A essere sinceri, nel panorama umbro Terni potrebbe rappresentare poco più di una sosta, perché non è rimasto più molto da vedere. La contraddizione sta nel fatto che la città fa di tutto per imporsi all'attenzione dei suoi visitatori, e ci riesce. Dove infatti offre relativamente poco al turista in cerca di bellezze architettoniche, regala tantissimo sotto il punto di vista del divertimento, degli eventi, delle attività da svolgere. Durante l'anno si tengono numerosi festival e Terni si mostra sempre una città ricca e animata. Ma la motivazione più importante che ci spinge a visitarla è il fatto che funge da campo base per alcuni tra i migliori scenari naturali umbri. La storia di Terni, dicevamo, affonda le sue radici in epoche remote. Sappiamo che queste zone erano popolate fin dai tempi della preistoria grazie ai numerosi resti di insediamenti neolitici. E le genti che le abitavano appartenevano a un popolo che venne addirittura prima di Umbri ed Etruschi, gli storici abitanti dell'Umbria. La fondazione ufficiale della città sembra risalire al 672 a.C.. Da quella data il centro urbano segue tutta la trafila storica che ha coinvolto le città del nostro paese: prima la conquista da parte dei Romani, poi la conversione al cristianesimo (con la figura di spicco di San Valentino), a seguire le invasioni barbariche, quindi l'epoca feudale. Il periodo di maggiore splendore della città avvenne con l'Unità d'Italia, quando Terni abbracciò in pieno la rivoluzione industriale e divenne un ricco teatro di fabbriche, in particolar modo stabilimenti siderurgici. Ma, ahinoi, fu questa la sua condanna: nella Seconda Guerra Mondiale la città fu presa di mira dai bombardamenti proprio per il suo ruolo cruciale nello sviluppo dell'economia italiana. La città fu devastata e ricostruita, per cui tutto quello che vediamo oggi appare piuttosto moderno. Foto di Antonio Fucito Cosa vedere a Terni Cosa fare a Terni Come arrivare a Terni Il turismo di Terni può contare nonostante tutto su molti siti interessanti. Ancora sopravvivono all'occhio ammirato dei loro spettatori i resti dell'era romana. L'antica Interamna Nahars, il cui nome ricorda appunto la posizione tra il Nera e il Serra, condivideva l'attuale territorio con Carsulae, città scomparsa nel III secolo che si trovava su quella che diventò poi la via Flaminia. Di essa rimane oggi un ricco patrimonio archeologico composto da numerosi edifici: chiese e basiliche, un foro, un teatro, un anfiteatro, archi, templi, vari edifici pubblici, un collegio e persino la cisterna dell'acquedotto. All'interno di Terni invece sono ancora visibili l'antica cinta muraria e l'anfiteatro Fausto risalente al 32 a.C. Dagli scavi effettuati in quest'area sono stati recuperati numerosi reperti di epoca pre-romana e romana oggi conservati nel Museo Archeologico di Terni. Le chiese dell'epoca medievale hanno subito i danni dei bombardamenti e sono state spesso ristrutturate dopo la guerra, ma conservano ancora parte del loro aspetto originale. La maggioranza risale a un'epoca compresa tra l'XI e il XIII secolo. Ma la Basilica di San Valentino, simbolo della città, è di gran lunga anteriore, datata al IV secolo: fu costruita proprio sulla tomba del santo martire, patrono della città, e ne conserva le spoglie. L'edificio che osserviamo adesso risale però al XVII secolo. Dell'epoca medievale ci restano inoltre la cripta del Duomo di Terni, intitolato a Sant'Assunta; alcune torri come quella di Barbarasa; e le due porte d'ingresso alla città, Porta Sant'Angelo (a nord-ovest) e Porta Spoletina (sulla via Flaminia). Ma quello che davvero rende questa città affascinante sono i siti di archeologia industriale: le vecchie fabbriche ormai in disuso sono ancora lì a testimonianza di un'epoca d'oro ormai passata. Alcune sono state riconvertite e i loro spazi adibiti per altre funzioni: il già citato Museo Archeologico, ad esempio, si trova proprio all'interno del complesso dell'ex fabbrica chimica Siri. Ad affiancarlo nella stessa struttura ci sono il Museo di Arte Moderna e Contemporanea e un teatro. Foto di Shaun Dunphy I dintorni di Terni sono tutti da esplorare: per osservare il meglio della città dovete allontanarvi dal suo nucleo centrale e dirigervi verso le numerose frazioni distaccate. Paesini di poche centinaia o addirittura decine di abitanti con una loro storia, i loro monumenti, e i loro eventi. Collescispoli è ricca di chiese medievali, e fino alla fine del 2012 ospitava persino una sede distaccata dell'Università di Perugia. Torreorsina ha un bellissimo centro medievale e si inserisce perfettamente nel contesto naturalistico dell'area protetta circostante, con i suoi sentieri panoramici. A Cesi, sul pianoro di Sant'Erasmo si trovano i resti delle mura romane, una chiesa del XII secolo e un più moderno osservatorio astronomico: inoltre da quell'altitudine si ha un ricco panorama della conca ternana. A Battiferro si trova un antico castello oggetto di una disputa con Spoleto. Il centro di Collestatte è popolato da graziose ville settecentesche. A Rocca San Zenone, come lascia intuire il nome, troviamo un antico sistema di torri difensive e una chiesa dedicata al santo. A Papigno troviamo gli Umbria Studios, gli studi cinematografici voluti da Roberto Benigni che qui vi ha girato i suoi film più recenti: sono stati ricavati da un complesso di fabbriche in disuso. | Il santo protettore degli innamorati è anche il patrono della seconda città umbra: e questa lo ricorda con le Valentiniane, una manifestazione lunga oltre un mese che si tiene attorno al 14 febbraio. Ma ogni periodo dell’anno è ottimo per una visita. Numerosi eventi e manifestazioni arricchiscono il panorama dell’intrattenimento ternano. Mentre quello naturale è uno spettacolo unico caratterizzato da luoghi come la Cascata delle Marmore e il lago di Piediluco. |
Si chiama "Questa è l'ultima volta che ti dimentico" il secondo romanzo (il primo era "Se non ti vedo non esisti"), pubblicato sempre da Rizzoli, di Claudia Lagona, meglio conosciuta come Levante e come cantautrice, una di quelle che in questi ultimi anni è riuscita maggiormente a mettersi in luce, sfruttando al meglio il successo dirompente e improvviso di "Alfonso" incluso nell'album d'esordio "Manuale Distruzione" a cui ha dato seguito con altri due album "Abbi cura di te" e "Nel caos di sostanze stupefacenti", ultimo nato uscito nel 2017. Nel frattempo, però, la cantautrice siciliana è diventata una star di Instagram e giudice dell'undicesima edizione di X Factor, oltre, appunto, a scrittrice, benché lei si schernisca ogni volta che qualcuno glielo ricorda. Il libro è un romanzo di formazione che ha come protagonista Anna, prima bambina, poi adolescente, che nel tempo scoprirà cosa vuol dire confrontarsi con la scuola, il bullismo, la crescita, la morte, l'amicizia e, ovviamente l'amore. Una storia di crescita ambientata in una Sicilia non di maniera, anzi, che si confronta anche con la mafia e non solo col cibo e col caldo; una storia in cui, alla fine, ci sono bambini cattivi, bambini che amano, allenamenti di danza, difetti fisici da correggere, passioni che muoiono, pensieri retrogradi (a uno dei personaggi Levante farà dire "meglio un figlio mafioso che frocio"), partenze e la voglia di cambiare. E c’è tanta musica, ovviamente. E se nel libro di Levante si parla di ultime volte, abbiamo pensato che sarebbe stato interessante, invece, parlare con lei delle sue prime volte, sul palco, in amore, sui social: "La prima canzone che ho scritto si intitola ‘Non è lei', avevo circa 10 anni e la strofa cominciava con ‘Non è lei e lo sai, ma la cerchi nelle altre' (canta, ndr)" ha detto la cantante che ricorda la prima volta sul palco, ma anche la prima volta che è stata Levante, specificando da dove nasce il nome: "Avevo 17-18 anni, e decisi che Levante sarebbe stato il mio nome d'arte, però Levante è un soprannome che mi hanno dato quando avevo 12 anni e un'amica mi disse ‘Levante!', si trattava del personaggio di Pieraccioni". La cantante ricorda anche la prima volta che si è innamorata, aveva poco più di vent'anni, mentre il primo "Ti amo" è stato in seconda media. La prima stroncatura che ricorda non è all'album o a una canzone, e soprattutto non è da parte di un giornalista, ma della Universal: "Ricordo una riunione Universal in cui arrivai con questo progetto che non era esattamente Levante, ero io in una versione più kitsch, ma non firmai un cazzo!" dice, risalendo anche a uno dei primi commenti sessisti e uno dei primi hater ("Veniva sempre a commentarmi su Facebook e mi diceva robe tremende, tipo ‘Ma tu dove vuoi andare!', poi ho cercato sul suo profilo e c'era lui con la sua band… e ho pensato, vabbè, lo perdono, perché lui il suo sogno non l'aveva realizzato"). | Cantante, star di Instagram, giudice a X Factor e anche scrittrice: sono tante le vite artistiche di Levante, la cantautrice siciliana che poche settimane fa ha pubblicato per Rizzoli il suo secondo romanzo “Questa è l’ultima volta che ti dimentico”. A differenza del titolo del libro, le abbiamo chiesto, però, di parlarci di alcune delle sue prime volte importanti. |
Ieri sera è andata in onda la seconda puntata di "All Together Now", il nuovo programma musicale di Canale 5 presentato da Michelle Hunziker e J-Ax. Oltre che sui cantanti in gara e sugli ospiti speciali come Fabio Rovazzi, gli occhi del pubblico erano puntati tutti sulla conduttrice che per l'ennesima volta ha sfoggiato uno dei suoi look glamour. Questa settimana si è vestita "da uomo" anche se non ha rinunciato alle paillettes: ecco chi l'ha vestita. Michelle Hunziker è la protagonista indiscussa del nuovo programma di Canale 5 "All Together Now" che dal debutto della settimana scorsa sta ottenendo un certo successo. Se nella prima puntata aveva puntato tutto sul total white con degli stivaletti dorati, questa volta ha osato con un look da uomo, anche se non ha rinunciato ai dettagli scintillanti. La presentatrice si è infatti presentata in studio con un completo di paillettes blu navy firmato Ralph Lauren, caratterizzato da una giacca doppio petto con dei grossi bottoni oro che riprendevano i contorni delle maniche e dei pantaloni a gamba larga abbinati. | Ieri sera è andata in onda la seconda puntata di “All Together Now” e Michelle Hunziker ha incantato tutti con il suo look. Si è vestita “da uomo” ma non ha rinunciato alle paillettes, apparendo più scintillante che mai. |
Grossi guai a LucasFilm: la seconda "Star Wars Story", dopo Rogue One, dedicata alla giovinezza di Han Solo è rimasta senza regista. È fresca notizia che Phil Lord e Chris Miller (21 Jump Street, Piovono polpette), chiamati a dirigere l'atteso film con Alden Ehrenreich nel ruolo del simpatico contrabbandiere già interpretato da Harrison Ford, sono stati licenziati su decisione della presidente Kathleen Kennedy. Lo ha riferito lei stessa in una nota sul sito di Star Wars: "Phil Lord e Christopher Miller sono filmmaker di talento che hanno messo insieme un cast e una troupe incredibili, ma a un certo punto abbiamo capito di avere divergenze creative su questo film e abbiamo deciso di separare i modi. Il nome del nuovo regista sarà annunciato presto". Le riprese di "Han Solo" (titolo ancora provvisorio) sono iniziate lo scorso febbraio negli storici Pinewood Studios in Inghilterra, già teatro di molte avventure di James Bond. Solo pochi mesi dopo, però, ecco arrivare la notizia del divorzio. Hanno aggiunto Miller e Lord nella nota: Purtroppo la nostra visione e il nostro processo creativo non erano allineati con i nostri partner in questo progetto. Di solito non amiamo la frase "divergenze creative" ma una volta tanto il cliché è vero. Siamo davvero orgogliosi del lavoro straordinario del nostro cast e della troupe. Secondo il comunicato, nonostante questo rallentamento la data d'uscita del 23 maggio 2018 non dovrebbe subire slittamenti. L'Hollywood Reporter ha provato a ipotizzare chi potrebbe rimpiazzare la coppia di registi. Chi si aspetta un ritorno dietro la macchina da presa del veterano Laurence Kasdan, autore della sceneggiatura insieme al figlio Jon, resterà deluso: le ferree regole della Directors Guild of America vietano infatti che un regista venga sostituito con una persona che sta già lavorando al film. Ecco allora spuntare rumors su due nomi interessanti: si parla di Joe Johnston (Jumanji, Captain America) e nientemeno che di Ron Howard. Alcune fonti hanno riferito al sito americano come le già citate "divergenze creative" sarebbero state proprio tra Lord&Miller e Kasdan: il duo avrebbe voluto dare alla figura di Han un approccio comico e improvvisato, in contrasto con la visione dello sceneggiatore che plasmò il personaggio con gli script di L'Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi. | LucasFilm annuncia il licenziamento per “divergenze creative” della coppia di registi chiamati a dirigere il film sulla giovinezza di Han Solo, in uscita a maggio 2018. |
Un gigantesca nube di sabbia del deserto ha occupato già da ore i cieli di Napoli, rendendo l'aria ulteriormente irrespirabile dopo il gran caldo e l'afa dei giorni scorsi. Le immagini dal NASA’s Aqua satellite mostrano che la grande nube sta ricoprendo l'intera penisola: si tratta di sabbia del deserto del Sahara che, dall'Algeria, si sta spostando su tutta l'Italia che finirà dentro un'autentica "bolla" fatta di granelli di polveri nordafricane. Un bel problema per chi soffre di allergia ma anche per tutti gli altri, già alle prese da giorni con un clima letteralmente rovente, che finirà per peggiorare nei prossimi giorni (e ricoprire balconi e auto in sosta). Tuttavia Earth Observatory della Nasa spiega che queste polveri non sono solo un disagio, anzi: Decine di milioni di tonnellate di polvere escono ogni anno dall'Africa settentrionale e occidentale, sollevate dal deserto del Sahara da forti venti stagionali. Le tempeste di polvere possono degradare la qualità dell'aria, ma svolgono anche un ruolo importante nell'assorbire e riflettere l'energia solare per regolare il clima della Terra. La polvere fertilizza anche gli ecosistemi oceanici e terrestri con ferro e vari minerali che aiutano le piante e il fitoplancton a crescere. Se nel fine settimana i valori massimi su Napoli e la Campania saranno sopra le medie stagionali ma comunque "stabili" rispetto agli ultimi giorni, nella settimana successiva che porterà a luglio i valori subiranno un nuovo rialzo: punte di 36 gradi centigradi già da lunedì, con una impennata verso i 40 gradi attorno a mercoledì-giovedì prossimi. | Napoli sotto una gigantesca nube di sabbia del deserto: le impressionanti foto dal satellite. Tutta la Campania in una bolla di caldo e sabbia: domani bollino arancione per una nuova ondata di calore, con livello 2 di pericolosità che indica un potenziale rischio per i soggetti più deboli e delicati. |
Lea Michele è l'attrice americana diventata famosa nel 2009 dopo aver ricoperto i panni di Rachel Berry nella serie tv per ragazzi "Glee" e da allora non ha mai smesso di avere successo. L'ingresso nel mondo dello spettacolo ha fatto sì che la sua vita finisse sotto i riflettori, facendole cambiare abitudini quotidiane. Era costretta a stare circa 17 ore sul set tra prove di danza e studio di registrazione e, dopo aver capito che non poteva assumere 8 caffè al giorno e rimpinzarsi di cibo in piena notte, ha deciso di rivoluzionare le sue abitudini alimentari. Ha dunque cominciato a mangiare in modo sano e a prendersi davvero cura di se stessa. Nonostante ciò, continuava a sentirsi sotto pressione, visto che nel suo mondo non sono mai stati ammessi i piccoli cambiamenti estetici, soprattutto quando si parla di peso. A 30 anni, poi, dopo aver interrotto la pillola contraccettiva per disintossicare l'organismo, ha visto cambiare in modo radicale il suo metabolismo, comparire l'acne e qualche chilo di troppo. Dopo essersi rivolta a degli specialisti, ha scoperto di soffrire della sindrome da ovaio policistico. | Lea Michele soffre della sindrome da ovaio policistico, una condizione che le provoca aumento di peso e acne. Nonostante gli effetti collaterali possano rivelarsi brutali per alcune donne, lei è riuscita a prendersi cura di sé stessa attraverso l’alimentazione. |
Il film horror-fantasy, “La mosca”, di David Cronenberg usciva 30 anni fa nelle sale statunitensi. La pellicola, remake de “L’esperimento del dottor K”, di Kurt Neumann, del 1958 e tratto dal racconto “La mosca”, di George Langelaan, ha come protagonista Jeff Goldblum, nei panni dello scienziato Seth Brundle. L’uomo inventa la macchina del teletrasporto della materia, nel suo isolato laboratorio, tramite due “telepod” collegati tra loro. La macchina sembra funzionare, soprattutto quando effettua un esperimento alla presenza della giornalista scientifica Veronica Quaife. Quando, lo scienziato decide di provarla su se stesso, l’uomo riesce ad uscire integro dal secondo telepod, ma purtroppo, nella cabina, al momento della chiusura, con lui è entrata una mosca e, da quel momento, Brundle subirà una graduale e terribile mutazione. Inizialmente, Cronenberg non voleva girare “La mosca” perché impegnato nella lavorazione di “Atto di forza”, ma accettò a condizione di portare con sé i suoi collaboratori e di poter “rimaneggiare” la sceneggiatura, scritta da Charles Edward Pogue. Il regista fu accontentato dal produttore Mel Brooks e volle fortemente come protagonista Jeff Goldblum, scartando la prima scelta, ricaduta su Michael Keaton. La cosa che colpisce di più è la terribile mutazione del protagonista. Cronenberg assoldò Chris Walas come supervisore degli effetti speciali e, per rendere al meglio la trasformazione dello scienziato in una mosca, Walas studiò tantissimi libri sulle malattie deformanti, sottoponendo Jeff Goldblum ad estenuanti sedute di trucco, che potevano durare dalle 5 alle 10 ore. A trasformazione ultimata, il terrificante mostro finale era un pupazzo meccanico, che si muoveva grazie a sistemi idraulici. Il trucco realizzato da Walas era così spaventoso e credibile che la protagonista femminile, Geena Davis, nei panni della giornalista Veronica Quaife, ne rimase scioccata. Ciò che colpisce de “La mosca”, oltre all’angosciante mutazione dello scienziato, è la grandissima capacità di Cronenberg di mantenere alta la tensione e l’attenzione dello spettatore, dall’inizio alla fine. Partendo dall’entusiasmo iniziale, si passa all’inquietudine e al tormento della parte centrale e alla totale disperazione, rassegnazione e all’isolamento finali, che porteranno il protagonista ad implorare la morte. Naturalmente, è impossibile non elogiare la performance di Jeff Goldblum, all’epoca 34enne che, nello stupore più totale, non fu candidato agli Oscar del 1987, probabilmente perché l’Academy non amava molto gli horror. Anche i personaggi di Geena Davis (Veronica Quaife) e John Getz (Stathis Borans) sono delineati in maniera dettagliata, ma il regista si era volutamente focalizzato maggiormente sulle fasi vissute dallo scienziato che, anche quando era totalmente mutato, si preoccupava di non fare del male alla sua amata. | La pellicola horror-fantasy di Cronenberg, con il grande Jeff Goldblum, usciva nelle sale USA il 15 agosto 1986. Il film riuscì ad incassare 60 milioni di dollari, globalmente e vinse 3 Saturn Awards e 1 Oscar al Miglior trucco. Il punto di forza più grande è che il film, visto ancora oggi, non sembra mai passato di moda o superato dai grandi blockbuster più recenti. |
Con il passare degli anni spesso le ginocchia iniziano a sentire dolori e fastidi: le cause possono esser più disparate, dal sovrappeso a problemi alle congiunzioni, quando magari le cartilagini si sono rovinate oppure anche degli esercizi svolti in maniera non corretta e dall'utilizzo smodato dei tacchi alti. Come fare ad alleviare il disturbo e il dolore alle ginocchia? Senza dubbio è bene rivolgersi al medico o a uno specialista per capire quale sia il problema, ma esistono anche degli esercizi che possono aiutarti a guarire il fastidio. Spesso il problema può spingere a stare più fermi ed evitare di fare sport ed esercizio fisico: in realtà però un po' di movimento, se effettuato in maniera corretta non può che giovare alla tua salute. Non è vero quindi che chi ha problemi alle ginocchia non può fare sport: l'ideale è però non sovraccaricarlo dopo con allenamenti intensi e pesanti: perfette la camminata, sia sul tapis roulant che all'esterno e il nuoto, mentre sono da evitare la corsa e il tennis che potrebbero affaticarlo ulteriormente. Alcuni esercizi possono essere svolti anche a casa per rimediare al fastidio: per esempio, puoi stenderti su un tappetino oppure anche sul letto, allunga la gamba sinistra mentre mantieni quella destra piegata. Posiziona un cuscino piegato sotto il ginocchio della gamba distesa e fai una pressione verso il basso, spingendo il più possibile. Mantieni la posizione per circa 10 secondi, rilassa per lo stesso tempo e ripeti l'esercizio per trenta volte. | Hai dolori alle ginocchia ogni volta che cammini e le ossa scricchiolano quando ti alzi? Ecco gli esercizi da fare a casa tua per rinforzare i muscoli e alleviare il dolore. |
Mentre Teresanna rivela di essere a conoscenza di un tradimento da parte di Francesco Monte, Cecilia Rodriguez studia il modo di tenersi ben stretto l'ex tronista. Sempre più innamorata del suo nuovo fidanzato, la sorellina di Belén esce allo scoperto, pubblicando sul suo profilo Instagram le foto che la mostrano accanto a Francesco. E non è tutto perché per celebrare la loro storia d'amore, l'aspirante showgirl ha scelto di dedicargli pubblicamente un passo tratto dal brano "Desde cuando" di Alejandro Sanz. La strofa scelta dalla Rodriguez recita: Ora non fa male perché alla fine ti ho incontrato. Oggi ti guardo e sento mille cose alla volta. Guarda se cercai, guarda se cercai. Ho tanto da imparare. Tutto quello che ho è guardare te. | E’ romantica Cecilia Rodriguez che sul suo profilo Instagram pubblica una foto che la mostra accanto al fidanzato Francesco Monte. E per celebrare questo momento, l’argentina gli dedica un passo di un brano di Alejandro Sanz. |
Arriva nelle sale italiane il controverso “Miss Violence”, diretto da Alexandros Avranas e in concorso alla 70° Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, dove ha vinto il Leone d'Argento per la regia e la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile andata all’attore Themis Panou. L’angosciante storia d’incesto e suicidio che ha sconvolto il Lido è un ritratto raccapricciante di una violenza sotterranea e taciuta che resta tra le mura domestiche, anche dopo la morte di uno dei componenti. Al cinema dal 31 ottobre. Nel giorno del suo undicesimo compleanno, Angeliki salta sorridendo dal balcone della sua abitazione. Mentre la polizia e i servizi sociali cercano di capire le ragioni di quello che appare come un suicidio, la sua famiglia continua a ripetere che si è trattato di un incidente. Quale oscuro segreto Angeliki ha portato nella tomba? Stranamente, i familiari si ostinano a cercare di dimenticarla e ad andare avanti con le loro vite. | La storia di suicidi e incesti, che ha sconvolto il Festival di Venezia, arriva nelle nostre sale a partire dal 31 ottobre. |
"Troppo riservato per stare bene in quel contesto". E' questa la frase che, più di tutte, è stata utilizzata per descrivere il neo tronista di Uomini e Donne Marco Fantini. Reduce dalla scelta di Anna Munafò che gli ha preferito Emanuele Trimarchi, Marco si sta apprestando a vivere questa nuova esperienza alla corte di Maria De Filippi nel migliore dei modi. Il primo passo per dimostrare al pubblico di essere adatto al nuovo ruolo che gli è stato affidato, è quello di "sciogliersi", abbandonare quell'aria da timido per abbracciare quella del latin lover, indispensabile alla buona riuscita del suo trono. Diversamente da quanto accadeva solo poche settimane fa, Marco ha tutte le intenzione di dimostrare di averne la stoffa. | Da quando è diventato tronista a Uomini e Donne, Marco Fantini ha cambiato registro. L’avevate mai visto così scatenato? |
Dopo le Milf e le Cougar arrivano finalmente anche per le donne i Dilf, i “Dad I’d like to fuck”: uomini sulla quarantina, con la barba incolta, i capelli brizzolati e un po’ di pancetta. Le donne stanno letteralmente impazzendo per gli uomini con figli a carico, considerati estremamente sexy ed affascinanti . Se un tempo diventare padre avrebbe reso un uomo ‘poco appetibile', oggi invece si tratta di un vero e proprio status symbol, capace di accendere il desiderio e la passione. In giro si vedono sempre più padri giovani, single e prestanti. Vivere alle prese con passeggini e pannolini eserciterebbe una sorta di fascino irresistibile sulle donne poiché verrebbe considerato un simbolo di maturità e di responsabilità. Le donne sono stufe di rincorrere gli eterni playboy e i ragazzini immaturi e superficiali, ora vogliono un uomo vero, determinato e con la testa sulle spalle. | Barba incolta, pancetta, capelli brizzolati e bebè in spalla sono tutte le caratteristiche del perfetto “Dilf”, il padre sexy con cui si andrebbe volentieri a letto. Le donne vogliono un uomo vero, responsabile e maturo ed essere genitore viene considerata una caratteristica estremamente affascinante ed erotica. |
La seconda puntata de "L'Isola dei Famosi" ha avuto diversi punti chiave tra cui, oltre all'eliminazione di Claudia Galanti e alla definizione di una regia occulta ad opera di Simona Ventura, il mistero dell'accendino. Come è noto, i naufraghi di Cayo Paloma si sono industriati con legnetti ed archetti per cercare di accendere il fuoco ed Aristide, come mostrato dal daytime della settimana scorsa, è stato l'eroe della settimana riuscendo ad accendere il fuoco sfruttando lo specchio ustorio di Archimede. Ma nel corso della seconda puntata la produzione ha fatto sapere di aver ritrovato un accendino sull'Isola. Ecco dunque che i sospetti sono subito caduti tutti su Aristide, che però in diretta non ha voluto svelare nulla chiedendo tempo e riservando la dichiarazione nel corso dei confessionali al daytime. Di fatto, un'ammissione per l'egittologo che è arrivata proprio quest'oggi, come previsto. Mi sento di raccontare quella che è la verità, noi abbiamo acceso il fuoco con un accendino. | L’egittologo ha confessato di aver utilizzato l’accendino per accendere il fuoco mentre aveva fatto credere a tutti di aver sfruttato lo specchio ustorio di Archimede. |
Ai Weiwei è il pensiero libero di un regime ingabbiato. In Cina, il governo post-comunista e ulta-capitalista di Pechino si basa su una solida regola: l'unico pensiero consentito, è il pensiero del partito. E tanto più è oppressiva la repressione, quanto meno la si vede. La censura onnipresente si nasconde tra le vetrate dei grattacieli di Shangai. Mentre un Grande Fratello digitale setaccia il web in cerca dei siti da oscurare, il braccio violento della polizia zittisce con la galera chi prova a esprimere dissenso. Ai Weiwei rappresenta questo: dissenso. È un artista cinese, attivista, da sempre contrario alle diseguaglianze presenti nel paese e alle storture storiche che il regime comunista ha imposto ad una nazione di un miliardo di abitanti. Architetto, con le sue opere artistiche ha portato in tutto il mondo il dramma stilizzato della popolazione cinese. È tra i firmatari della Charta 08, il documento del premio nobel per la pace Liu Xiabo, ed è diventato un punto di riferimento per la comunità artistica internazional. In rotta di collisione aperta con il governo della Cina, Ai Weiwei è stato arrestato all'aeroporto di Pechino lo scorso 3 aprile, mentre cercava di lasciare il paese. Il capo di accusa è quello di aver commesso crimini fiscali, ma dal giorno del suo fermo non se ne hanno più notizie. È passato più di un mese e il mondo pretende notizie sulla sua sorte. Il Tate Museum di Londra ha esposto sulla propria facciata una scritta a caratteri cubitali: “Realease Ai Weiwei”, ma mentre in artisti e istituzioni internazionali si mobilitano per chiedere la libertà del dissidente, in Italia il tutto viene taciuto da media e organi ufficiali. Ai Weiwei, il pensiero libero di un paese in catene Chi sia davvero questo artista lo si deduca dalle opere che ha realizzato e dalla vita che ha vissuto fino ad oggi. Ai Weiwei è nato nel 1957, laureato in architettura ha curato anche la realizzazione di mostre fotografiche e film. Ha collaborato alla realizzazione del Beijing National Stadium per le Olimpiadi di Pechino del 2008. Il suo lavoro artistico si è rivolto principalmente alla denuncia della corruzione nel governo cinese e della censura. Riguardo al terribile sisma del Sichuan, ha denunciato diversi scandali riguardanti la costruzione con materiali scadenti di scuole e edifici collassati nel 2008, uccidendo migliaia di persone. Grazie all'utilizzo di Internet è riuscito a comunicare con un'attiva comunità di giovani in tutto il mondo, creando un vero e proprio movimento di opinione che oggi preme per la sua scarcerazione. Sunflowers Seeds, semi di girasole per denunciare la fame patita da un intero popolo L’undicesima commissione annuale per un’istallazione monumentale nella Turbine Hall della Tate Modern di Londra è andata ad Ai Weiwei con l'opera Sunflowers Seeds. Si tratta di cento milioni di semi di girasole riversati sul pavimento dell'ambiente espositivo. I semi possono essere toccati, ci si può camminare sopra, sembrano in tutto e per tutto veri. Ma non lo sono, si tratta di riproduzioni in argilla realizzate da artigiani della città di Jingdezhen. Semi fatti a mano, modellati e decorati uno ad uno. Tutti uguali, eppure tutti diversi. Una vastità di semi disposti in terra su cui ci si può camminare, ma che non possono essere mangiati. Ecco la metafora della fame sofferta dai cinesi durante il lungo governo del dittatore Mao, causa di morte per milioni di persone. Con questa opera, Ai Weiwei chiarisce il proprio punto di vista sull'arte: un esercizio che non può essere fine a se stesso, ma che deve coinvolgere lo spettatore e costringerlo a prendere posizione sulla realtà delle cose. Il regime di Pechino definiva il popolo cinese proprio come “un campo di girasoli”, tutti rivolti verso la luce di Mao. Ai Weiwei, invece, propone una nuova forma di comunicazione: grazie a una telecamera posta nell'ambiente, l'avventore può registrare la propria video-domanda all'artista. Sul sito dell'esposizione sono raccolti tutti i quesiti e le risposte di Ai Weiwei.
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A patti col regime per le Olimpiadi di Pechino 2008 Collaborazione con il nemico? Ai Weiwei ha collaborato con Herzog & de Meuron al progetto per il Beijing National Stadium, anche noto come il “Nido d'Uccello” per la forma particolare. Dal lavoro finale presentato alle Olimpiadi del 2008, Ai Weiwei ha preso le distanze, ma interrogato sul perché avesse partecipato all'ideazione di un progetto per conto del regime ha risposto: “Perché ne amavo troppo il design”. Charta 08, il rispetto dei diritti umani e il carcere In Cina, la sorte che spetta a tutti gli attivisti per i diritti umani è quella di finire in galera con accuse quantomeno inventate. Lo sa bene Liu Xiaobo, il premio Nobel per la pace condannato a undici anni di reclusione per essere stato l'autore del manifesto per i diritti umani chiamato Charta 08, che annovera tra i propri firmatari anche Ai Weiwei. Il manifesto è stato sottoscritto il 10 dicembre 2008, anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Pubblicato sulla rete da 303 attivisti cinesi ha lo scopo di proporre riforme per rendere democratica la Repubblica popolare cinese. Tra le proposte, la separazione dei poteri dello Stato, rispetto dei diritti umani, libertà di espressione.
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Il terremoto del Sichuan, quando il capitalismo uccide e l'arte non può tacere Dopo il terribile sisma del 2008 che causò la morte di migliaia persone sotto le macerie del Sichuan, Ai Weiwei prende parte a un'indagine dell'ambientalista Tang Zuoren per stabilire le cause della caduta di edifici scolastici. Il lavorò portò ad accusare di corruzione le autorità del governo locale. I nomi di 5 mila bambini morti a causa dalle costruzioni non a norma furono pubblicati sul blog di Ai Weiwei, prontamente oscurato dalle autorità cinesi. Mentre l'attivista Tant Zuoren è stato condannato a cinque anni di carcere per attività sovversive, Ai Weiwei è stato brutalmente picchiato dai gorilla del regime, subendo un trauma cranico che l'ha costretto a sottoporsi a una delicata operazione al cranio in Germania. Gli ultimi giorni di Ai Weiwei e il vento della rivoluzione nordafricana Era già stato arrestato Ai Weiwei, nel novembre scorso. I rapporti col regime erano tesissimi dopo la pubblicazione del dossier sul terremoto del Sichuan, tanto che Pechino aveva dato ordine di demolire lo studio di Ai Weiwei nel nuovo quartiere culturale di Shanghai. Dopo vane opposizioni da parte dell'artista, aveva deciso di dare una grande festa di addio all'edificio – concesso proprio dal governo ai tempi delle Olimpiadi, ma diventato improvvisamente “illegale”. Sarebbe dovuto essere un banchetto a base di diecimila granchi di fiume, prelibato piatto della cucina cinese, in onore della “demolizione forzata”. Ai non riuscì a prendere parte alla festa, perché fu arrestato e trattenuto. Con l'acuirsi delle tensioni in nordafrica, il governo di Pechino ha stretto le maglie della censura e indurito la repressione nei confronti dei dissidenti, temendo il “contagio” della voglia di libertà. La Cina aveva già censurato il social network Linkedin dopo la "Rivolta dei Gelsomini", mentre una ventina di attivisti furono arrestati prima che il 3 aprile Ai Weiwei venisse catturato all'aeroporto. La mobilitazione internazionale e il silenzio italiano
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Dall'arresto di Ai Weiwei non si hanno più sue notizie. Il network internazionale di artisti e intellettuali che lo sosteneva ne chiede la liberazione, facendo pressione sui governi nazionali per spingerli a prendere posizione nei confronti della repressione in Cina. L'Austria ha già convocato l'ambasciatore cinese a Vienna per chiedere notizie dell'artista, mentre il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha inaugurato un'esposizione delle sculture di Ai Weiwei. Sulla rete è partita la “Call for the Release of Ai WeiWei” da parte dei membri della comunità internazionale artistica. Si tratta del più grande network in linea di musei e artisti che hanno lanciato una petizione sul web per chiedere la liberazione di Ai Weiwei. Il documento è stato già sottoscritto da migliaia di persone in tutto il mondo. In Italia, dopo un piccolo clamore iniziale, la notizia è scivolata nel dimenticatoio. Soltanto l'associazione Pulitzer – che ha tra i suoi scopi fondativi quello di difendere l'articolo 21 della Costituzione e la libertà di espressione – ha deciso di raccogliere 5 mila sottoscrizioni online da presentare al Presidente della Repubblica, al fine di sollecitare un'azione formale del governo italiano nei confronti della Cina. Punto centrale, la richiesta di informazioni sulla sorte dell'artista cinese Ai Weiwei. La petizione può essere firmata sul sito Internet dell'associazione Pulitzer. “Love the future” Anche i Netizen cinesi si sono prontamente mobilitati, dovendosi scontrare con le strette maglie della censura di Pechino. Sui social network tutti i post dedicati ad Ai Weiwei vengono cancellati immediatamente, un utente racconta di aver cercato di pubblicare un commento che conteneva il nome dell'artista circa 200 volte, vedendolo scomparire dopo ogni tentativo. Così gli utenti hanno adottato la frase “Love the future” per indicare Ai Weiwei, in quanto in ideogrammi l'auspicio si legge “Ai Wilai”, che suona molto simile al nome dell'artista. Ma le autorità di Pechino se ne sono accorte ed hanno cominciato a cancellare anche tutti i messaggi con “love the future” nel testo. Sul sito ufficiale che conta i giorni da cui è detenuto Ai Weiwei, però, campeggia un enome “Love the future”. L'ultima speranza per la libertà di pensiero in Cina: il futuro.
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Con questa opera, Ai Weiwei chiarisce il proprio punto di vista sull'arte: un esercizio che non può essere fine a se stesso, ma che deve coinvolgere lo spettatore e costringerlo a prendere posizione sulla realtà delle cose. Il regime di Pechino definiva il popolo cinese proprio come “un campo di girasoli”, tutti rivolti verso la luce di Mao. Ai Weiwei, invece, propone una nuova forma di comunicazione: grazie a una telecamera posta nell'ambiente, l'avventore può registrare la propria video-domanda all'artista. Sul sito dell'esposizione sono raccolti tutti i quesiti e le risposte di Ai Weiwei. A patti col regime per le Olimpiadi di Pechino 2008 Collaborazione con il nemico? Ai Weiwei ha collaborato con Herzog & de Meuron al progetto per il Beijing National Stadium, anche noto come il “Nido d'Uccello” per la forma particolare. Dal lavoro finale presentato alle Olimpiadi del 2008, Ai Weiwei ha preso le distanze, ma interrogato sul perché avesse partecipato all'ideazione di un progetto per conto del regime ha risposto: “Perché ne amavo troppo il design”. | Un artista cinese di fama mondiale, arrestato il 3 aprile dal governo di Pechino e fatto scomparire per i suoi duri giudizi sulla corruzione all’interno del Governo. Di Ai Weiwei non si hanno più notizie da quando è stato incarcerato per crimini fiscali, nella sua vita una battaglia contro l’ottusità della Repubblica popolare cinese. |
Dejan Kulusevski è stato uno degli ultimi colpi di mercato di un certo spessore messi a segno dalla Juventus. Prima che la pandemia prendesse il sopravvento, il club bianconero ha investito più di 40 milioni di euro per portarsi a casa il gioiello cresciuto nell'Atalanta ma esploso con la maglia del Parma nella stagione 2019/2020. La prima stagione con Pirlo in panchina alla Juventus però non è stata delle migliori anche se lo svedese ha potuto vivere un'annata intera in squadra con un campione come Cristiano Ronaldo, oggi al Manchester United. Nel corso di un'intervista rilasciata al portale svedese SportBladet, ha rivelato alcuni retroscena della sua esperienza in bianconero al fianco del portoghese. A Kulusevski viene chiesto se nello spogliatoio bianconero e soprattutto in campo, si sentisse l'assenza di Cristiano Ronaldo. Kulusevski non ci pensa su due volte: "Onestamente, non si nota molto, perché non ci pensi, pensi solo che dobbiamo vincere le partite non a chi c'è e chi non c'è più". Il giocatore ha così dimenticato il giocatore anche se non ha nascosto l'onore di giocare un anno con CR7. "È stato molto divertente giocare con lui, è un giocatore e un essere umano fantastico, ma ora che se n'è andato non ci penso più" ha detto Dejan Kulusevski. Il giocatore ha anche risposto ad alcune domande di mercato che vedono il giocatore al centro di alcune trattative che potrebbero coinvolgerlo a gennaio o al termine dell'attuale stagione. Lo svedese piace tanto all'estero e nelle ultime settimane si parla di un interessamento del Tottenham. "Bello che ci siano squadre interessate ma non è un qualcosa a cui penso – ha detto – Penso solo alla prossima partita". | Dejan Kulusevski ha parlato nel corso di un’intervista rilasciata agli svedesi di SportBladet. Il giocatore della Juventus ha rivelato alcuni retroscena della sua esperienza in bianconero al fianco di Cristiano Ronaldo. Gli è stato chiesto se in questo momento si senta o meno la mancanza del portoghese in squadra: “Pensiamo solo a vincere non a chi è andato via”. |
Iskra Lawrence è una delle modelle curvy diventate celebri grazie ai social. Nell’ultimo anno ha accumulato oltre 2,6 milioni di seguaci grazie alle sue forme prosperose, ben diverse da quelle delle top model da passerella. La 26enne non si è mai vergognata delle smagliature, della cellulite e del sedere grosso, anzi ne va così fiera che non può fare a meno di metterlo in mostra su Instagram. Il risultato è sempre incredibile, tanto che sono moltissime quelle che sognano di avere delle curve prorompenti come le sue. Di recente, felice dei numerosi apprezzamenti ricevuti, ha voluto rivelare qual è il segreto per avere un corpo tanto perfetto. “Faccio tutto con moderazione, non mi alleno tutti i giorni e ho capito quali esercizi mi piacciono. Ieri ho fatto yoga, oggi degli squat e ora vado in albergo a mangiare popcorn”, ha scritto la modella nella didascalia di una foto postata su Instagram in cui si mostra super tonica e con una perfetta silhouette a clessidra poco dopo essere uscita dalla palestra con leggings e abbigliamento sportivo. Insomma, Iskra è una ragazza normale e per tenersi in forma non fa nulla di particolare, non segue diete rigorose, né tantomeno si sottopone a esercizi estenuanti, anzi ama mangiare cibo spazzatura poco prima di andare a letto. | Iskra Lawrence è una delle modelle curvy più famose dei social, nota per la silhouette a clessidra e le forme prorompenti. Di recente, ha voluto rivelare come fa per tenersi in forma. |
Sia per i risultati parziali della settimana che per gli incassi totali, continua a primeggiare, in Italia, la pellicola di Alessandro Siani (inerprete e attore) Il Principe Abusivo. Nel week end il film incassa la cifra di € € 1.834.119 raggiungendo così il totale di € 11.813.398. In linea con il record realizzato nella prima settimana di proiezioni, di sicuro il prodotto 01Distribution non sta deludendo le aspettative della vigilia. In seconda posizione, alla sua prima settimana di programmazione, si piazza Educazione siberiana di Salvatores con € 1.345.557 alla prima settimana di programmazione nelle sale, promettendo una crescita nel corso della prossima settimana. In terza posizione per la Notorius Pictures c'è Upside Down, anche questo in prima settimana di programmazione con un incasso di € 812.214. | La pellicola diretta e interpretata dal comico napoletano resta sempre in testa, nonostante oramai sia giunta a quasi un mese di programmazione nelle sale. Segue Gabriele Salvatores con il suo Educazione siberiana, al debutto, con un ottimo risultato medio per sala. |
Dopo oltre vent'anni, il grande Pedro Almodovar e l'amatissimo Antonio Banderas torneranno a lavorare insieme. Una notizia sicuramente intrigante, che regalerà il sorriso a molti (e molte) fans. Il prossimo film del maestro iberico, infatti, si intitolerà La piel que habito, e sarà addirittura un thriller, piuttosto oscuro e perfino vicino all'horror, almeno a sentire le parole del regista. La storia sarà incentrata su un chirurgo estetico, che vuole a tutti i costi vendicarsi dell'uomo che ha stuprato sua figlia, costringendola al ricovero in un ospedale psichiatrico a causa del trauma subito. La sceneggiatura sarà ispirata a Mygale, romanzo francese decisamente crudo scritto da Thierry Jonquet. Siamo davvero curiosi di vedere come si comporterà Almodovar (che agli ultimi Goya si è riappacificato con l'Accademia di Spagna) alle prese con un lavoro sulla carta abbastanza estremo, anche se l'autore di capolavori come Tutto su mia madre e Volver non è certo nuovo a tematiche tutt'altro che accomodanti (basta pensare ad esempio a La Mala Educacion, ma anche ad alcune opere passate). Dunque ci prepariamo a godere ancora una volta della splendida visione filmica di Don Pedro, dopo il godibile e pregevole (ma non entusiasmante) Gli abbracci perduti, con la splendida Penelope Cruz, musa almodovariana per eccellenza, ora in procinto di essere la figlia di Barbanera tra i pirati, e di ritrovare Sergio Castellitto in Venuto al mondo. La collaborazione con il bel Banderas sarà la sesta in totale, dopo Labirinto di passioni (esordio dello “sguardo sexy di Spagna”), Matador, La legge del desiderio, Donne sull'orlo di una crisi di nervi e Legami. | Il maestro spagnolo e l’attore torneranno a lavorare insieme, dopo oltre vent’anni, in un thriller che si preannuncia decisamente oscuro. |
Kate Middleton è diventata una vera e propria icona di stile in Gran Bretagna, tanto che ogni sua apparizione pubblica riesce a fare scalpore. Se negli ultimi tempi la principessa ha fatto il giro del web per la sua terza gravidanza "difficile", visto che soffre di iperemesi gravidica, di recente si è tornato a parlare del suo matrimonio da sogno. Il motivo? A dispetto di quanto abbiamo sempre pensato, la duchessa di Cambridge ha indossato non uno ma due abiti da sposa, incantando tutti con la sua eleganza. | Avete sempre creduto che Kate Middleton avesse indossato un unico abito bianco per il suo matrimonio? Vi sbagliavate. Ad anni di distanza sono comparse le foto della cerimonia privata tenutasi a Buckingham Palace e la cosa particolare è che la principessa sfoggiava un secondo vestito da sposa. |
Jennifer Lopez e Ben Affleck di nuovo vicini. Sono sempre più insistenti i rumors che vorrebbero un ritorno di fiamma per la coppia di bellissimi di Hollywood. La pop star ha di recente interrotto la sua storia d'amore con l'ex giocatore di baseball Alex Rodriguez e in occasione della festa della mamma è apparsa sui social in compagnia dei suoi due figli, i gemelli avuti dall'ex marito Marc Anthony. Ma il sorriso ritrovato della splendida JLo, secondo il gossip americano, non dipenderebbe solo dalla gioia dell'essere mamma. Nella vita di Jennifer Lopez sarebbe ricomparsa la vecchia fiamma Ben Affleck. Ne sono convinti i tabloid americani, come People e il sito TMZ, che li hanno pizzicati insieme a Los Angeles in diverse occasioni. L'ultimo appuntamento romantico sarebbe stata una gita fuori porta proprio in occasione della festa della mamma. La coppia avrebbe trascorso un dolcissimo weekend in uno lussuoso resort tra le montagne del Montana. La seconda volta, nel giro di una settimana. JLo, fresca di separazione, avrebbe dunque rispolverato il vecchio amore con il divo di Hollywood, 48 anni, sposato nel 2003 e lasciato appena un anno dopo. "Hanno una forte connessione. È stato breve ma intenso e Jennifer è molto felice", ha riportato una fonte a People. | Jennifer Lopez fresca di separazione dall’ex campione di baseball Alex Rodriguez avrebbe rispolverato il vecchio amore con Ben Affleck. Ne sono convinti i tabloid americani, che li hanno pizzicati insieme in diverse occasioni nelle ultime settimane. L’ultima sarebbe un weekend d’amore trascorso in un lussuoso resort tra le montagne del Montana. “È stato breve ma intenso, Jennifer è molto felice”, ha rivelato una fonte a People. |
Via il limite dei 200 metri da casa per attività fisica e passeggiate, ma obbligatorio l'uso della mascherina. Questo il succo della nuova ordinanza della Regione Veneto firmata dal governatore Luca Zaia. "Abbiamo fatto una nuova ordinanza togliendo quello che era in più. Ma voglio essere chiaro che aprire o chiudere le aziende non spetta alla regione" spiega, in riferimento a quella che è la fase 2: "Prima preghiera ai cittadini: dovete capire che l'emergenza non è finita. L'ordinanza, concessoria sotto certi aspetti, non deve essere vissuta come fine dell'emergenza. Abbiamo 245 persone in terapia intensiva e 1.427 in ospedale covid. Se questi numeri non scendono o peggio si alzano, dobbiamo chiudere di nuovo tutto. Invito tutti a non guardare i dati positivi come un trend positivo. Dati incoraggianti ma una rondine non fa primavera". Cosa dice la nuova ordinanza. Sarà attiva dalla mezzanotte di oggi fino al 3 maggio: restano chiusi i supermercati e i negozi i festivi e la domenica. Confermata l'apertura dei mercati con le categorie merceologiche disposte dal Dpcm e tutte le altre misure relative ai mercati, varchi compresi. Per l'accesso servono mascherina e guanti, scontato che li debbano avere anche gli operatori. "Per gli spostamenti a piedi devono essere indossate mascherine e guanti o igienizzante per mani. Uscite da casa solo individuali, salvo eccezioni tipo se hai un bambino e non hai chi te lo tiene. Vietata l'uscita a chi ha la temperatura corporea oltre i 37,5 gradi”. "Il 25 aprile e 1° maggio, picnic e barbecue è possibile solo nel giardino di casa e solo nel nucleo famigliare della stessa abitazione” spiega Zaia. | Confermate tutte le misure con le distanze di sicurezza di almeno due metri nei luoghi pubblici. Supermercati chiusi la domenica e i festivi. Salta il limite dei 200 metri da casa per attività fisica e passeggiate, ma è obbligatorio l’uso della mascherina. I punti chiave della nuova ordinanza anti-Coronavirus in Veneto. |
Il gossip politico e quello para-giudiziario continuano a coinvolgere l’attenzione dei lettori che, stanchi di amori nati e finiti, si riversano sulle notizie più accattivanti, descrizioni piccanti di fatti che sarebbero dovuti rimanere segreti o ancora annunci sui social network che hanno tutto il sapore della rivincita. Questa settimana, il gossip non ha risparmiato proprio nessuno, rivelando segreti inconfessabili ai quali mai ci saremmo aspettati di assistere. Dalle difese sussurrate nell’aula di un tribunale agli sfoghi gridati su Facebook, pensati perché tutti sapessero come sono andate le cose. Ecco tutto quello che non potete proprio perdervi dell’ultima settimana di cronaca rosa: Il racconto di Giusy Ferreri: Sabina Began racconta Silvio: L’amore tra Caterina e Armando al Gf12: | Con la confessione di Giusy Ferreri, quella di Sabina Began passando per la verità di Marco Borriello, l’ultima settimana del gossip si è arricchita di rivelazioni che ancora stanno facendo discutere. Scopri con noi che cos’è accaduto negli ultimi sette giorni di gossip. |
Il 2021 sarà ancora un anno strano per la musica live, con la pandemia ancora in corso e il piano vaccinale in fieri, infatti, molti concerti sono stati spostati all'estate del 2021, e per adesso restano solo quelli previsti per l'inverno, in attesa di capire se si potranno fare. Alvaro Soler, intanto, ha annunciato che il suo prossimo tour sarà proprio nel 2022, un anno dopo l'uscita del suo nuovo album che sarà pubblicato il prossimo 9 luglio, lanciato nei giorni scorsi dal singolo "Magia", in top 30 dei brani più trasmessi dalle radio italiane. Soler, quindi, opta per una scelta meno azzardata e più conservativa, annunciando che in Italia terrà due concerti del suo "Magia European Tour" che lo vedranno salire sul palco del Gran Teatro Geox di Padova il 7 marzo 2022 e su quello del Fabrique di Milano il giorno dopo, ovvero l'8 marzo 2022. Ovviamente è possibile già acquistare i biglietti che saranno disponibili su Ticketmaster, Ticketone, Vivaticket e in tutti i punti vendita autorizzati dalle ore 11.00 del 26 aprile 2021. Soler ha parlato della voglia di tornare musicalmente e live e il rapporto con il periodo di lockdown: "La vita è breve, è fatta per essere divertente. L'isolamento ci ha costretti a riscoprire noi stessi e a concentrarci su quanto possano essere magiche le piccole cose della vita. Per esempio, abbracciare i nostri genitori o guardare il tramonto nel bar all'angolo. A parte tutte le preoccupazioni, ho percepito una solidarietà tra sconosciuti che non avevo mai riscontrato prima, e il desiderio di riunire le persone con la mia musica si è risvegliato in me. La musica diffonde speranza e ci aiuta a conservare la fiducia" ha spiegato il cantante. Soler è senza dubbio uno dei cantanti stranieri più conosciuti nel nostro Paese, protagonista di X Factor dove è stato giudice nel 2016, portando alla vittoria i Soul System, e di svariati successi come "El mismo sol", "Agosto", "Sofia", "Libre", "Animal" e "Yo contigo, tú conmigo" con i Morat, collezionando a livello mondiale 80 Dischi d’Oro e Platino, di cui 20 Platino solo in Italia. | Alvaro Soler, intanto, ha annunciato che il suo prossimo tour sarà proprio nel 2022, un anno dopo l’uscita del suo nuovo album che sarà pubblicato il prossimo 9 luglio, lanciato nei giorni scorsi dal singolo “Magia che è nella top 30 dei singoli più trasmessi dalle radio italiane. Il cantante sarà in Italia a marzo. |
Christina Ricci ha partorito ed è diventata mamma di un bellissimo maschietto. L'attrice nota per aver interpretato il personaggio di "Mercoledì" nel film La famiglia Addams, a 34 anni ha coronato il suo sogno con il marito, il fotografo James Heerdegen. La notizia è stata confermata da un caro amico della coppia al magazine Us Weekly: "I neogenitori non potrebbero esseri più entusiasti, sono emozionati e pronti per cambiare la loro vita" ha rivelato la fonte al settimanale. Il nome del bambino è ancora ignoto, ma sia il piccolo che la famosa mamma stanno benone. Il matrimonio con Heerdegen è avvenuto a seguito del loro incontro nel 2011 sul set della serie televisiva Pan Am, sul quale i due hanno subito consolidato un rapporto d'amore, a tal punto da volere le nozze inaspettatamente nel 2013. Una cerimonia voluta solo per poche persone a loro vicine e tenuta nel massimo riserbo fino a cose fatte. L'attrice aveva così commentato lo splendido sentimento che la legava al marito: "Amo così tante cose di James, è il mio preferito sulla Terra". | Christina Ricci ha partito il suo primo figlio, avuto dall’unione con il marito James Heerdegen. “I neogenitori non potrebbero esseri più entusiasti, sono emozionati e pronti per cambiare la loro vita” ha rivelato un loro caro amico. |
Il bacio è un gesto semplice e dolce con cui gli innamorati dimostrano tutto il loro affetto oppure l'attrazione che provano l'uno per l'altra, tanto che secondo molti risulterebbe anche più appassionante del rapporto completo. Il sesso, infatti, è come se ponesse fine al desiderio, esaudendolo, mentre il bacio lo rende ancora più intenso. Spesso, però, se ne sottovaluta l'importanza e alcune coppie arrivano a non si baciarsi quasi mai, neppure durante l'intimità: ecco qual è il motivo per cui succede. | Vi è mai capitato di avere un partner restio a darvi dei baci? Nella maggior parte non c’è nulla di cui preoccuparsi ed è inutile crearsi dei problemi: ecco qual è il vero motivo nascosto dietro un atteggiamento simile. |
Esuberante, indipendente, sicura di sé al lavoro e sotto le lenzuola: il personaggio di Samantha Jones è entrata nell'immaginario collettivo come la donna che sa quello che vuole e non ha paura di chiederlo. Sex and the City avrà un nuovo capitolo della saga delle amiche newyorkesi, "And Just Like That…", ma stavolta non ci sarà l'attrice Kim Cattrall: l'attrice aveva già parlato dei contrasti con la collega Sarah Jessica Parker (che nella serie interpreta Carrie) ma ha spiegato anche di non voler restare ingabbiata per sempre nel ruolo che l'ha resa famosa. L'assenza del suo personaggio, la disinibita Samantha, si farà sicuramente sentire. Non solo perché ci ha regalato i momenti più divertenti dello show, ma anche perché il suo coraggio e la sua libertà erano una fonte di ispirazione per tutte. Lo scopo della serie tv, lanciata alla fine degli anni Novanta, era mostrare donne forti ed emancipate, che vivevano relazioni sentimentali e sessuali in modo disinvolto. Una sfida vinta solo a metà. Prendiamo Carrie, perdutamente innamorata di un uomo affascinante e misterioso (Mr Big) ma anche restio a impegnarsi: per la maggior parte dello show Big appare e scompare a suo piacimento, lasciando Carrie a sospirare davanti al pc. Per non parlare di Charlotte, l'eterna sognatrice. La gallerista è così innamorata dell'idea dell'amore da sposare un uomo perfetto solo sulla carta: pur di vivere la sua fantasia romantica si condanna da sola a un matrimonio infelice. Certo, c'è Miranda, avvocatessa rampante che deve conciliare famiglia e carriera: ma il suo pragmatismo non può competere però con la simpatia di Samantha, pr di successo che colleziona un uomo dopo l'altro. Lei è la vera spinta audace dello show. Samantha Jones ha fatto carriera come pr sgomitando tra gli uomini che non la ritenevano all'altezza del lavoro che fa. Ama la sua indipendenza – economica e sentimentale – sopra ogni cosa: rifiuta le aspettative della società e decide consapevolmente che matrimonio e figli non fanno per lei. Nel suo gruppo di amiche è quella più avanti con gli anni, ma è anche quella che a letto sperimenta di più: alla faccia di chi pensa che il sex appeal delle donne si perda invecchiando. Ha sdoganato il tema della menopausa, della paura di invecchiare, della malattia. Il suo personaggio ha anche avuto infatti una lunga e felice relazione con un uomo molto più giovane di lei, Smith, sfatando un tabù. Ma è ingiusto ricordarla solo come una mangiatrice di uomini (e di donne, visto che è l'unica ad avere una relazione omosessuale con la pittrice Maria). Nello show il suo personaggio deve affrontare la difficile sfida del cancro al seno, che le toglie i capelli ma non lo spirito combattivo: memorabile la scena in cui si toglie la parrucca e mostra orgogliosa la testa calva. E nonostante tutto, Samantha torna più forte di prima. | Emancipata, sicura di sé, coraggiosa: il personaggio di Samantha non solo ci ha regalato i momenti più divertenti dello show e le scene più audaci, ma ha anche affrontato temi importanti come l’arrivo della menopausa e la lotta contro il cancro. La lezione più grande che ci ha lasciato? Non dare peso al giudizio altrui. |
Mentre il destino di TikTok appare più incerto che mai negli Stati Uniti, la piattaforma in Europa continua a crescere senza problemi all'orizzionte. Nel vecchio continente la piattaforma di condivisione video è appena riuscita a raggiungere il traguardo di 100 milioni di utenti attivi ogni mese, almeno secondo i dati forniti dalla stessa app. A festeggiare per i primi 100 milioni di utenti europei su TikTok è stato un intervento sul blog dell'app, nel quale il gruppo ha elencato i traguardi raggiunti nel nostro continente: non solo il numero di utenti è cresciuto fino alle 9 cifre ma i dipendenti al servizio dell'azienda sono ormai 1.600, mentre il lancio del TikTok Creator Fund – che ha debuttato poche settimane fa negli Stati Uniti– ormai è avvenuto anche nei Paesi europei, Italia inclusa. Il traguardo raggiunto è ancora più significativo se si considera che il numero di utenti europei non è di molto inferiore a quello degli iscritti negli Stati Uniti: al di là dell'Atlantico la soglia dei 100 milioni di utenti attivi ogni mese è stata infatti superata appena poche settimane fa, segno che l'espansione del social nei due mercati sta avvenendo a velocità simili nonostante la frammentazione culturale e linguistica propria del panorama europeo. | Mentre TikTok affronta uno dei periodi più complessi della sua storia per via delle tensioni tra Stati Uniti e Cina nelle quali è rimasta coinvolta, gli utenti europei continuano a scegliere l’app di condivisione video come destinazione prediletta per le proprie attività online. |
Non si sa ancora se, della rottura tra Tommaso Scala e Flavia Fiadone, sia già stato detto tutto. E’ certo che il messaggio pubblicato dell’ex tronista per annunciare la fine della relazione con la bionda corteggiatrice ha creato non poco sconcerto. Molti sono quelli che non credono alla versione di Tommaso che, secondo qualcuno, avrebbe inventato tutto allo scopo di uscire pulito da una relazione che non aveva mai voluto. Flavia si è difesa come ha potuto, minacciando di adire le vie legali nel caso in cui il suo ex avesse continuato a infangarla. La rottura tra i due ha provocato una frattura insanabile tra i fan della coppia, divisi nel sostenere l’uno o l’altra. Chi ha deciso di schierarsi decisamente a favore di Flavia è Teresa Cilia, ex fidanzata di Tommaso conosciuta proprio a Uomini e Donne. I due hanno vissuto una storia d’amore tormentata, terminata nel silenzio e con una dose massiccia di misteri. Attraverso la sua pagina Facebook, Teresa ha detto la sua sulla questione, massacrando l’ex tronista che, a suo dire, sarebbe un buffone: L’ironia di Germana – Non poteva mancare il commento di Germana Meli, la donna che ha subito l’ultimo rifiuto da parte di Tommaso. L’ex corteggiatrice non mostra alcun segnale d’apertura nei confronti di Scala e si limita a lasciar intendere he questa fine così rovinosa, lei l’aveva già prevista. | La fine della storia d’amore tra Tommaso Scala e Flavia Fiadone ha provocato una specie di marasma in rete. Gli ultimi commenti divertiti sono arrivati da Teresa Cilia e Germana Meli. |
Miriana Trevisan torna a parlare in un'intervista a Vero, raccontando i suoi progetti del prossimo futuro in ambito personale. La showgirl e conduttrice, lanciata da "Non è la Rai" e con un passato da icona televisiva grazie a "Striscia la notizia", "La Corrida", "La ruota della fortuna" e "L'Isola dei famosi", è felicemente fidanzata dal 2013 con Giulio Cavalli, giornalista, scrittore, attore e uomo politico noto per la sua lotta alla mafia. Ebbene, la coppia è pronta al matrimonio, anche se prima entrambi dovranno formalizzare il divorzio dai precedenti consorti. Dobbiamo prima ottenere i divorzi. Entrambi abbiamo fatto subito le pratiche per la separazione, poi abbiamo lasciato perdere le cose burocratiche. È solo una questione di firma: dopo l'ufficializzazione del divorzio penseremo al sì. La Trevisan è stata sposata con il cantante Pacifico Settembre, in arte Pago, che impalmò il 14 giugno 2003 e da cui si è separata dopo circa dieci anni, annunciando la rottura nel gennaio 2013. La storia con Giulio Cavalli è nata poco dopo, mentre Pago si è legato sentimentalmente all'ex tronista Serena Enardu. Nel futuro di Miriana e Giulio non c'è l'idea di avere figli: All'inizio ci avevamo pensato, ma abbiamo cambiato idea anche perché il mio compagno ha già tre figli quindi sarebbe dura. Siamo felici così. Le cose non si fanno mai di fretta, soprattutto in una situazione del genere, dove spiegare è difficilissimo. Non abbiamo bruciato le tappe, abbiamo accettato i momenti di rabbia di ognuno, abbiamo ascoltato le ragioni di tutti i nostri bambini e abbiamo dato loro il tempo necessario per accettarci come coppia. La Trevisan è infatti già mamma di Nicola, il figlio nato nel 2009 dal matrimonio con Pago. Insieme all'ex la showgirl ha cercato in ogni modo di evitare che la separazione fosse dolorosa per il bambino. | La showgirl racconta di essere pronta alle nozze con il compagno, con cui è legata dal 2013. Prima però dovranno ottenere i rispettivi divorzi: la Trevisan è stata sposata con il cantante Pago, padre di suo figlio Nicola. |
Gianna Nannini incinta di 5 mesi. La notizia che aveva fatto scalpore nel mondo del gossip risale ad Agosto. Sono trascorsi due mesi e il settimanale Diva e Donna ha pubblicato le foto della cantante, ormai giunta al settimo mese di gravidanza. Stando alle ultime indiscrezioni, sembra proprio che il fiocco in casa Nannini si tingerà di rosa ed il nome della piccola è già stato scelto. Si chiamerà, infatti, Penelope. Intanto la cantante sta preparando il suo nuovo album e l’attesa, anche in questo caso, si limita a soli due mesi. Gianna, infatti, dovrebbe partire proprio in quel periodo. La rockstar senese ha deciso di vivere la dolce attesa lontana dai paparazzi e nella massima riservatezza. Eppure, nonostante le precauzioni adottate, il settimanale Diva e Donna è riuscito a rubare alcune foto di Gianna. L’artista è apparsa in splendida forma con il pancione ormai evidentissimo. Già in passato, Chi aveva mostrato ai sostenitori della cantante le foto della presunta gravidanza di Gianna Nannini; ma ora il dubbio ha lasciato posto alla verità. Gianna, infatti, è davvero in dolce attesa e manca pochissimo al parto. Gennaio è il mese fortunato della rocker che diventerà finalmente mamma, mentre il mondo della musica italiana sarà in attesa del suo ultimo album, intitolato “Io e Te”, quasi un regalo che Gianna ha voluto dedicare alla sua bambina ormai prossima alla nascita. In molti hanno cercato di individuare persino il papà di Penelope e quando furono rese note le foto di Gianna Nannini abbracciata a Marc, allora gli amanti del gossip intravidero in lui il possibile compagno della cantante. Alla fine questo resta solo un dettaglio, quello che conta veramente è Penelope e la gioia che porterà nella vita della sua mamma. | Gianna Nannini è al settimo mese di gravidanza e il settimanale Diva e Donna ha pubblicato le foto del pancione. |
Gigi D'Alessio non parteciperà a Sanremo 2019, come annuncia lui stesso durante una puntata de I Lunatici, il programma della notte di Radio Due, smentendo quelle che sono le voci sui partecipanti al prossimo festival che da giorni circolano online. In attesa delle comunicazioni ufficiali, quindi, continuerà il totonimi che vede anche il cantante napoletano tra i protagonisti, associato di volta in volta a Nino D'Angelo, con cui sta preparando qualcosa, un progetto, che annunceranno tra qualche giorno, a volte con la compagna Anna Tatangelo e altre volte da solista. L'ultima esperienza di Gigi non fu fortunata, e il cantante fu eliminato prima dell'approdo in finale, con uno strascico non indifferente di polemiche, sue e del suo pubblico, eppure il suo amore per la kermesse ligure non è mai diminuita, come ha spiegato in radio. D'Alessio non ha mandato alcuna canzone a Claudio Baglioni, direttore artistico per il secondo anno consecutivo, ma non certo per snobismo, semplicemente per una questione di priorità: "Leggo anche io le notizie che circolano – ha detto il cantante -. Una volta mi danno in coppia con Anna, una volta in coppia con Nino D'Angelo. Io personalmente non ho presentato nessun brano per partecipare al Festival di Sanremo. Poi, se l'ha presentato Anna o se l'ha presentato Nino non lo so. Io sicuramente non sarò al Festival di Sanremo, ho altri progetti. Per l'amor di Dio, non sto snobbando Sanremo, anzi. A me Sanremo con ‘Non dirgli mai' ha aperto le porte del mondo". Con milioni di dischi alle spalle, Gigi D'Alessio rientra nella categoria degli artisti tra i più venduti di questi ultimi anni e lui scherza, pensando anche a tutti gli album non originali che da anni sono venduti sulle bancarelle partenopee e non solo: "La mia casa discografica mi ha detto che per un disco originale ne sono dodici venduti non originali. Io sono nato per non avere, così tutto quello che ho avuto è tutto in più. Quando nasci in una città difficile, quando vieni dal Sud, ti pensano come uno che non deve avere. Se poi riesci a farcela diventa quasi un miracolo" ha spiegato, parlando, ancora una volta, di razzismo culturale: "C'è razzismo culturale. Gigi D'Alessio o si ama o si odia, io ho avuto tante soddisfazioni nella mia vita. Ho ricevuto molto più di quello che meritavo, per questo mi sento un fortunato rispetto a chi magari fa il mio stesso mestiere". | Niente Festival di Sanremo per Gigi D’Alessio che a Radio Due nega di aver inviato alcuna canzone a Claudio Baglioni. Il cantante napoletano ha altri progetti e per questo non salirà sul palco dell’Ariston, il che non sminuisce l’importanza che per lui ha quella kermesse: “Non sto snobbando Sanremo, mi ha aperto le porte del mondo”. |
Nazionale inglese nel caos per il rifiuto di vaccinarsi di almeno cinque giocatori, di cui tre erano presenti agli ultimi campionati Europei in cui la squadra di Southgate è stata sconfitta dall'Italia in finale. Le informazioni riservate pubblicate dal Sun agitano l'opinione pubblica britannica. Oltremanica si arriva a dire che la vicenda mette a rischio le chance dell'Inghilterra nei prossimi Mondiali del Qatar, in programma nel dicembre 2022, visto che gli organizzatori hanno intenzione di vietare la partecipazione ai non vaccinati. I calciatori no vax della Nazionale dei Tre Leoni hanno fornito una serie di "sciocchezze" come motivazioni della loro presa di posizione. Uno di loro ha affermato di essere troppo "giovane e in forma" per essere colpito dal virus, il che ovviamente è smentito da ricoveri e morti che ogni giorno si contano nel Regno Unito come nel resto del mondo. Un altro giocatore ha rifiutato dopo aver creduto a "teorie del complotto" secondo cui il vaccino è uno strumento con cui i governi spiano le persone. In altri casi alla base della scelta di non immunizzarsi ci sarebbe la forte volontà delle compagne dei calciatori, a loro volta fanatiche no vax. Tre dei recalcitranti al vaccino sono "veterani con una serie di riconoscimenti, che hanno avuto ruoli da protagonista agli Europei", insomma nomi di primo piano. Assieme agli altri due, dovrebbero volare ad Andorra la prossima settimana come parte della ‘bolla anti Covid' dell'Inghilterra prima della loro prossima partita di qualificazione ai Mondiali. Il viaggio nei Pirenei coinciderà con l'allentamento delle restrizioni di viaggio per i vaccinati. Tuttavia i cinque no vax dovrebbero ricevere un'esenzione speciale che consentirà loro di allenarsi e giocare durante la quarantena. Una mossa che potrebbe provocare la rabbia di tutti gli altri, spaccando il gruppo della Nazionale, alla luce del fatto che Southgate si è personalmente impegnato in una campagna di vaccinazione a luglio, dicendo in un videomessaggio al Paese: "Non c'è dubbio che il programma di vaccinazione sia la nostra migliore via per uscire da questo problema". Insomma fare adesso delle eccezioni alzerebbe ulteriormente la temperatura. Southgate peraltro ha poi rivelato di avere ricevuto tanti orribili messaggi in seguito alla sua presa di posizione: "Di tutte le cose per cui ho subìto abusi durante l'estate – ce ne sono state diverse – questa è quella per cui ho ricevuto più abusi". Il CT inglese sta continuando la sua campagna contro la disinformazione sul tema, assieme ai dirigenti dei club. È proprio qua infatti che si annidano le radici delle teorie no vax, come svela una fonte al Sun: "Gli spogliatoi e i gruppi Whatsapp sono inondati di teorie del complotto anti-vaccino. Anche molti giocatori esperti sono stati ingannati da argomenti e miti online contro il vaccino. E si rifiutano di cambiare rotta. Se il Qatar va avanti con i piani per richiedere i certificati di avvenuta vaccinazione da tifosi e giocatori per i Mondiali, si arriverà al culmine". | Scoppia la polemica in Inghilterra dopo la rivelazione che almeno cinque giocatori della Nazionale di Southgate hanno rifiutato la vaccinazione anti Covid: le motivazioni alla base della decisione appartengono al complottismo più inverosimile. Secondo i calciatori no vax, alcuni di primo piano, il vaccino sarebbe lo strumento con cui i governi spiano le persone. |
Il tatuaggio realizzato da Claudio Sona insieme all’ex compagno Juan Sierra non rappresenta un problema per Mario Serpa, compagno del primo tronista gay nella storia di Uomini e Donne. I due stanno ancora insieme e la polemica montata in rete non ha in alcun modo scalfito la loro storia d’amore. Lo dichiarano entrambi, con serenità, nel corso di un’intervista realizzata Con Giada Di Miceli per la trasmissione radiofonica Non succederà più, in onda su Radio Radio: È una persona che è stata importante nella mia vita come altre, io sono un diplomatico quindi non chiudo mai male un rapporto. Tutt’ora siamo in buoni rapporti ma come amici. Ho tatuaggi con tutte le persone importanti della mia vita, anche il mio ex storico. Ci sarà anche Mario, lo deciderò con lui a breve. Mario ha aggiunto di aver saputo fin dall’inizio che Claudio avrebbe realizzato un tatuaggio un ricordo del suo ex – tatuaggio che, entrambi confermano, è stato fatto di recente – specificando di essere sempre stato tranquillo in merito, avendo perfettamente compreso le sue motivazioni. L’amore tra Claudio Sona e Mario Serpa prosegue a gonfie vele. Al di là delle voci di crisi, nate dopo la decisione dei due di non postare aggiornamenti quotidiani della loro storia d’amore via social network, l’ex tronista e il suo compagno continuano a vivere sereni la loro storia d’amore: Siamo persone normali. Se anche non postiamo, non significa che ci siano problemi. Ci siamo ripromessi di parlare tra di noi di eventuali problemi. Abbiamo una vita normale, cerchiamo di stare insieme il più possibile, anche perché la distanza non è abissale. Conviviamo ma non al 100%. Non viviamo ancora nella stessa città. | Claudio Sona giustifica con semplicità il tatuaggio realizzato con Juan Sierra, il suo ex compagno: “Siamo amici, ne farò uno anche con Mario”. Aggiunge che il tatuaggio è recente, e che Serpa lo sapeva e non ha mai sollevato obiezioni. |
I Coldplay, reduci da un doppio concerto sold out allo Stadio San Siro di Milano, hanno pubblicato un nuovo singolo tratto dal loro prossimo Ep "Kaleidoscope", che uscirà il prossimo 14 luglio in formato digitale e streaming ed il 4 agosto in formato CD e vinile. Il brano si chiama "A L I E N S" e segue di qualche mese l'uscita del primo "Hypnotised": composto insieme a Brian Eno e co-prodotto da Eno e Markus Dravs (Arcade Fire, Mumford & Sons, Kings Of Leon), la canzone è corredata da un lyric video animato, diretto da Diane Martel e Ben Jones, che descrive la fuga di una famiglia dalla guerra. È questo, infatti, il tema principale della canzone, ovvero la migrazione e la guerra: "Stiamo per perdere le nostre case, i diamanti divorano le radio, muovendoci nel cuore della notte. Facciamo fotografia, solo alcune, così. C'è qualcosa che la storia deve sapere, ci stiamo muovendo alla velocità della luce. I bambini piangono, se lo vuoi, allora va bene" canta Chris Martin nelle prime strofe del brano. La band devolverà tutto il ricavato di questa canzone a Migrant Offshore Aid Station (MOAS), un’organizzazione internazionale non-governativa, di base a Malta, che aiuta i migranti ed i rifugiati in pericolo nel Mediterraneo, soccorrendo i migranti in mare, dedicandosi alla prevenzione degli incidenti e delle conseguenti perdite di vite, operando con equipaggi di professionisti, inclusi nuotatori soccorritori, medici ed infermieri. | I Coldplay hanno reso disponibile il nuovo singolo tratto dall’Ep di prossima uscita “Kaleidoscope”. La canzone si chiama “A L I E N S” e racconta migranti e guerra. |
In questi giorni di emergenza coronavirus, sono molti i dubbi dei lavoratori su ferie, ammortizzatori sociali, congedi, norme di sicurezza. Per capire quali sono le regole da applicare è necessario conoscere le leggi e i contratti collettivi applicabili, ma anche interpretare le norme generali confrontandole con le nuove disposizioni governative. La priorità oggi è fermare il contagio, senza però rinunciare ai diritti. Ecco le risposte alle domande più frequenti. Presento sintomi influenzali, devo andare a lavorare? No, secondo il Dpcm 8 marzo 2020, “ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante”. Bisogna quindi contattare telefonicamente il proprio medico di base, così da poter usufruire della malattia. Sono in quarantena, riceverò comunque lo stipendio? Deve ancora essere chiarito come si configuri lo stato di quarantena, ma è ragionevole pensare che sia equiparabile alla malattia e che quindi al lavoratore in quarantena spetti l’indennità corrispondente. Il Dpcm 8 marzo 2020 ha comunque imposto il divieto assoluto di spostamento dalla propria dimora in questo caso, quindi non è possibile richiedere alle persone in quarantena di lavorare. Il mio datore di lavoro mi chiede di prendere aspettativa non retribuita o di dimettermi, devo obbedirgli? No, l’aspettativa è regolata principalmente dai contratti collettivi e non può essere imposta. Nemmeno le dimissioni possono essere imposte: se ti dimetti, non puoi ottenere nemmeno indennità come Naspi e Dis-Coll (mentre in caso di licenziamento hai diritto alla disoccupazione). Il mio datore di lavoro vuole che io prenda ferie, può pretenderlo? | Il datore di lavoro può impormi l’aspettativa? Sono legittime le ferie forzate? Se sono in quarantena vengo pagato? Sono previsti ammortizzatori sociali? Che cosa faccio se la mia azienda non rispetta le norme? Abbiamo raccolto le domande più diffuse tra i lavoratori, per arginare il contagio senza rinunciare ai diritti. |
Anche se prendere l'aereo è ormai una delle cose più comuni e più semplici del mondo, la paura di volare è ancora una fobia che colpisce molti viaggiatori. Crisi ed attacchi di panico sono all'ordine del giorno per chi non riesce ad immaginarsi sospeso in aria. PiratiInViaggio, la nota Social Travel Community, ha di recente sottoposto un sondaggio ai suoi utenti Europei sul tema della paura di volare. Al sondaggio hanno risposto 14.983 persone di cui 585 italiani. Quello che è emerso dalla ricerca ha evidenziato anche una differenza del comportamento dei viaggiatori a seconda della nazionalità. Secondo i dati racconti, gli svizzeri sono quelli che viaggiano di più in aereo, seguiti dai britannici, mentre gli italiani sono ancora tra gli ultimi paesi europei, pur registrando un 96%. La maggior parte degli italiani "spiccano il volo" solo un paio di volte l'anno e soprattutto per raggiungere i luoghi di vacanza. In molti casi preferiscono utilizzare altri mezzi di trasporto, come il treno o l'auto. Questi risultati che riguardano l'Italia sono di certo legati alla paura di volare, infatti, dal sondaggio è emerso che 3 italiani su 5 hanno paura di salire su un aereo. Solo il 20% lo dichiara apertamente, mentre il 60 lo nasconde, cercando di gestire la propria ansia. A far paura di un volo aereo sono soprattutto le turbolenze, in particolare per chi ha vissuto un trauma da volo dovuto a condizioni meteorogiche avverse. Forse l'elemento più interessante del sondaggio di PiratiInViaggio è che la paura di volare spesso ha condizionato la vita delle persone. Rinuncia alle vacanze, occasioni di lavoro mancate e l'impossibilità di raggiungere amici e familiari: queste sono solo alcune delle privazioni di chi è vittima di questa fobia. Nonostante negli ultimi anni i controlli negli aeroporti sono diventati più rigidi, molti viaggiatori continuano a non sentirsi tranquilli. In particolare il 28% degli italiani ha dichiarato di non sentirsi tranquillo dopo i controlli, percentuale che aumenta in Germania con il 46% ed in Francia con il 63%. | Crisi ed attacchi di panico sono all’ordine del giorno per chi non riesce ad immaginarsi sospeso in aria. La paura di volare è più diffusa di quanto si pensi, infatti, da un recente sondaggio di PiratiInViaggio, la nota Social Travel Community, è emerso che 3 italiani su 5 hanno paura di volare. |
La Worldwide Developers Conference 2015 non smette di stupire, dopo la presentazione del nuovo sistema operativo OS X El Capitan e le novità di iOS 9 per iPhone e iPad, l'attenzione si è concentrata su Apple Watch ed il nuovo WatchOS 2. A sei settimane dal lancio dello smartwatch del colosso di Cupertino è stato quindi annunciato il primo grande aggiornamento per il sistema operativo dell'orologio smart che introduce tra le novità le prime applicazioni native che funzionano senza iPhone. Un'altra novità di WatchOS 2 è rappresentata dalle nuove nuove WatchFace, con il nuovo aggiornamento sarà possibile impostare foto e album come sfondo del dispositivo ma anche time-lapse video. WatchOS 2.0 supporterà inoltre la modalità landscape che consentirà quindi di utilizzare il wearable device anche come sveglia da tavolo. | La Worldwide Developers Conference 2015 non smette di stupire, dopo la presentazione del nuovo sistema operativo OS X El Capitan e le novità di iOS 9 per iPhone e iPad, l’attenzione si è concentrata su Apple Watch ed il nuovo WatchOS 2. |
E un'altra coppia è scoppiata! Non stiamo ovviamente parlando delle solite crisi sentimentali tra i vip ma di due piccioncini che si sono conosciuti e amati sotto i riflettori del Grande Fratello 11. Certo, la capannina è arrivata un pò in ritardo, ma, alla fine, è comunque arrivata. Nonostante lo stuolo di fans che circondano da sempre il salernitano, la sua dolce metà non è riuscita a salvarsi. Angelica Livraghi, Davide e Biagio aspettano l'esito del televoto. Il fidanzato di Simona Salvemini è ovviamente il primo a salvarsi. Dopo ben sei nomination, il meccanismo è sempre lo stesso. Il concorrente è sempre il primo nome che Alessia Marcuzzi annuncia. In ballottaggio restano quindi la barista e il catanese, entrambi supportati dai rispettivi amici ( Rosa e Ferdinando per Angelica. Andrea e Guendalina per Davide ). Il siciliano inizia a salutare i suoi compagni convinto di dover abbandonare il loft. Angelica è in tensione. La sua faccia si trasforma in una maschera di terrore, quando Alessia Marcuzzi le annuncia che è lei l'inquilina che deve salutare per sempre la possibilità di portare a casa il montepremi finale. Tutti restano sbalorditi dalla notizia, mentre il pubblico, presente nello studio televisivo, festeggia con un applauso l'eliminazione della romana. | Angelica Livraghi fuori dal Grande Fratello 11, la notizia coglie di sorpresa non soltanto la barista romana ma anche Davide Baroncini che pensava di uscire lui sconfitto dal duello al televoto. |
Chianale è uno di quei borghi fiabeschi che è difficile dimenticare. Un borgo scavato nella pietra adagiato sul confine tra il Piemonte e la Francia, nella provincia di Cuneo. Il paese precisamente è una frazione del comune di Pontechianale che chiude l'Alta Val Varaita ed è immerso nei boschi e nel verde. Il borgo di Chianale si trova a 1800 metri di altezza e sembra una magnifica scultura artistica scavata nella pietra. Il villaggio alpino è attraversato dalla Chemin Royal, l'antica strada del sale che veniva utilizzata per arrivare fino in Francia. Proseguendo da questo punto, in una arrampicata dalle mille emozioni in cui si sfiorano i 3000 netri di altezza, percorribile solo in estate, si arriva al colle dell'Agnello. Punto dal quale poi si scendere nella regione francese del Queyras. Il borgo di Chianale è diviso in due parti dal torrente Varaita ed è unito da un ponte in pietra situato all'altezza in cui sorge una piccola piazzetta. In questa parte centrale del borgo sorge la chiesa di Sant'Antonio, un edificio risalente al XIV secolo. La chiesa presenta un bellissimo campanile a vela ed un piccolo portico d'ingresso. L'interno si contraddistingue per la volta a botte con archi sorretti da mensole scolpite con mascheroni. Nel borgo di Chianale è presente anche Casa Martinet che sarebbe ciò che resta del tempio calvinista che insisteva proprio in questo luogo. Infatti, Chianale per buona parte del XVII secolo è stato l'unico borgo della valle dove era consentita la libertà di culto, questop aspetto giustifica la presenza del tempio. Passato il fiume Varaita si incontra la Chiesa di San Lorenzo, al cui interno si ammira uno stupefacente altare barocco finemente intagliato. Se si visita il borgo in inverno sono tante le attività da porte fare a Chianale. Tra queste ci sono le cascate di ghiaccio e lo sci nordico. In estate invece, le attività maggiormente praticate sono la pesca nel torrente Varaita, canoa e windsurf sul lago di Pontechianale, escursioni sul Monviso e trekking e passeggiate naturalistiche per ammirare la splendida flora e fauna nel bosco dell’Alevè. Quest'ultimo è il bosco di cembri più grande delle Alpi ed ha avuto l'onore di essere raccontato da Virgilio delle Eneide dimostrando la sua esistenza già in epoca romana. Dal 2009 a Chianale è aperto il Museo del Costume e dell'artigianato tessile, che ospita una ricca collezione di costumi tradizionali. In questo antico villaggio in pietra e in tutta la Val Varaita un tempo si produceva il miele ed era famosa anche per l’artigianato del legno, oggi si producono ancora ottimi formaggi. Un piatto imperdibile è Les ravioles, degli gnocchi di patate impastati con formaggio e conditi con del burro fuso. | Chianale è un villaggio dell’Alta Val Varaita, annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Il borgo è arroccato sul versante sudoccidentale del Monviso e i questi monti si respira tutto l’anno il profumo della natura alpina grazie alla presenza di boschi ricchi di flora. Ecco come visitare questo borgo magico. |
Uno spazio residenziale in aree urbane centrali non è mai stato più conteso, o più costoso, come l'ultimo progetto di Shigeru Ban. Da poco insignito del Premio Pritzker 2014, l'architetto giapponese ha progettato un paio di attici duplex vetrati – uno con quattro camere da letto, l'altro con cinque – sul tetto di un edificio storico di Tribeca, a New York. Costruito nel 1882, il Cast Iron è un punto di riferimento per New York, noto per la sua facciata in ghisa sorprendente. Il tema dell'architetto giapponese è statao quello di portare all'interno del progetto il contesto esterno. Così la grande attrazione è costituita dalle finestre a tutta altezza che dal pavimento al soffitto creano uno spazio senza interruzioni tra le camere e la terrazza. Lo spazio di vita sarà aperto a elementi non trascurabili della città. Progettati per integrarsi con la struttura esistente, gli attici sembrano galleggiare galleggiare sull'edificio dal livello della strada attraverso l'utilizzo di una capriata d'acciaio a sbalzo Vierendeel. Shigeru Ban si è inoltre occupato del restyling dell'intero edificio storico sulla Lower Broadway, ristrutturando gli 11 appartamenti su due piani, dando loro doppia altezza, saloni con soffitti alti fino a 25 piedi, spazi esterni alti, così come un cortile in comune completo di piantagioni di bambù, una sauna e un bagno turco, una sala giochi e uno area fitness. "Noi paragoniamo il concetto architettonico di Cast Iron House ad una nave in una bottiglia", ha spiegato Ban Ki-moon, che, insieme con la sua compagna e architetto esecutivo Dean Maltz, ha concepito questo concetto unico. "La facciata originale in ferro è la bottiglia, mentre l'interno moderno di recente costruzione, che è stato completamente ripensato, è la nave". | L’ultimo progetto di Shigeru Ban, premio Pritzker 2014, è un attico completamente vetrato posato sul tetto di un edificio storico di Tribeca. |
Il pubblico ministero Carlo Villani ha disposto una perizia calligrafica sulle lettere d'addio attribuite allo sceneggiatore tv Teodosio Losito, morto suicida nel 2019. Il pm vuole verificare se siano state effettivamente scritte dall'uomo o da qualcun altro. La notizia è riportata da Il Messaggero. Lo stesso pm ha indagato per istigazione al suicidio il produttore Alberto Tarallo, compagno e socio di Losito, che nelle scorse settimane aveva letto proprio quelle lettere durante la trasmissione televisiva ‘Non è l'arena'. Nelle lettere Losito parlava della sua depressione, del fallimento della casa Ares – fondata insieme ad Alberto Tarallo – e diceva di avere problemi di soldi. Questi, secondo quanto riportato nelle missive, i problemi che hanno portato Losito a togliersi la vita nel 2019. La sua morte era stata archiviata inizialmente come suicidio, fino a che delle rivelazioni fatte nella casa del Grande Fratello Vip da Adua del Vesco e Massimiliano Morra hanno spinto la Procura a riaprire le indagini. | Il pubblico ministero che indaga sulla morte di Teodosio Losito, lo sceneggiatore televisivo trovato suicida nel 2019, vuole vederci chiaro e ha disposto che vengano analizzate le lettere di addio scritte prima di togliersi la vita. Chi indaga vuole essere certo che sia stato lui a scriverle e fugare così ogni dubbio su quanto è accaduto. A essere indagato per istigazione al suicidio il compagno, il produttore Alberto Tarallo. |
La giornata del nuoto alle Paralimpiadi si chiude con un'altra medaglia per l'Italia. È arrivato infatti l'argento per la staffetta azzurra 4X50 stile libero mista. Il quartetto composto da Giulia Terzi, Arjola Trimi, Luigi Beggiato, Antonio Fantini, si è piazzato sul secondo gradino del podio. Sesta medaglia di oggi per i nostri portacolori per un bottino complessivo che sale a 11. La delegazione italiana è prima nel medagliere del nuoto, quinta in quello complessivo. Un ottimo risultato. Ancora una gioia dunque per l'Italia a Tokyo. Buona prova di Giulia Terzi, Arjola Trimi, Luigi Beggiato, Antonio Fantini nella staffetta 4X50 mista, al cospetto di una Cina assolutamente straripante e capace di demolire il precedente record del mondo. Battuto il Brasile che si è posizionato sul terzo gradino del podio. Aspettative di medaglia dunque confermate per i nostri atleti che hanno partecipato al momento d'oro del nuoto paralimpico italiano capace di mettere in cascina in due giorni di gare ben 10 premi. Due ori con Bocciardo e Raimondi, tre argenti per Beggiato, Gilli e la staffetta e un bronzo con Boggioni. Ben sei medaglie conquistate oggi dai nostri nuotatori che fanno lievitare a 11 quelle complessive conquistate dall'Italia. Non c'è partita dunque nel nuoto, con la rappresentativa azzurra prima nel medagliere di specialità. Nella classifica generale gli azzurri sono al sesto posto alle spalle di Cina, Gran Bretagna, Comitato Olimpico Russo, Australia e Olanda. Nazioni queste che hanno collezionato qualche medaglia in più anche in altre discipline. Ma c'è fiducia in vista dei prossimi giorni: l'Italia può aumentare il suo bottino. | Con l’argento della staffetta azzurra nella 4X50 mista di stile libero conquistato da Giulia Terzi, Arjola Trimi, Luigi Beggiato, Antonio Fantini, l’Italia chiude in maniera trionfale la giornata alle Paralimpiadi. 11 le medaglie complessive per gli azzurri, tutte nel nuoto. In questa specialità la nostra delegazione è prima nel medagliere. |
È un periodo difficile per la salute dei cantanti e diversi tra loro per vari motivi fisici hanno dovuto mettere un freno a tour o progetti a causa di qualche malanno. Poche settimane fa fu il cantante belga Stromae a dover cancellare tutto il suo tour, comprese, ovviamente, alcune date che avrebbe dovuto tenere in Italia, a causa di una reazione allergica a un antimalarico preso in occasione del suo tour in Africa, dove alla fine non ha cantato ma è rimasto solo per fare promozione. Ma problemi di salute hanno costretto anche la nostra Alessandra Amoroso a doversi fermare a causa di alcuni noduli alle corde vocali che qualche giorno fa l'hanno costretta a un rientro anticipato dal Messico, un'operazione, qualche giorno senza voce e a un lungo recupero (3 mesi, circa) prima di poterla rivedere sul palco. Oggi, dagli Stati Uniti arriva la notizia che anche Meghan Trainor ha dovuto fermare il suo ‘MTrain Tour' a causa di problemi alle corde vocali, molto comuni appunto tra chi utilizza molto la voce, sforzandola. Lo aveva spiegato, ieri, anche il medico di alcuni cantanti italiani, compresa la salentina, il quale specificava che non era nulla di grave, ma la degenza era un po' lunga, passando dal silenzio totale alla possibilità di parlare dieci, quindi minuti dopo una settimana, e così fino alla riabilitazione e alla piena guarigione che richiede comunque qualche mese. Un'emorragia alle corde vocali è quello che ha portato la cantante di ‘All About That Bass' a doversi fermare: | Ancora un’emorragia alle corde vocali è la causa dello stop al tour di Meghan Trainor. La cantante di ‘All About That Bass’, infatti, ha comunicato ai fan che dovrà operarsi per ‘risolvere il problema una volta per tutte’. |
Psy coglie la spinta dei 2 miliardi di visualizzazioni su YouTube con il tormentone "Gangnam Style" e esce con un nuovo singolo dal titolo abbastanza esplicito di "Hangover", che è il termine inglese che indica i postumi dell'ubriachezza. Il re del K-Pop, infatti, ha stabilito un record assoluto sulla piattaforma video raggiungendo una cifra che mai nessuno aveva neanche sfiorato, grazie a quello che sarà a lungo ricordato come uno dei tormentoni più virali della storia del web mondiale. Forte del balletto e di un testo cantato in coreano il "Gangnam Style" è stato, nel tempo, imitato da migliaia di utenti sul web, compresi alcuni personaggi famosi, tra cui il linguista Noam Chomsky e l'artista Ai Wei Wei. Il video vede la partecipazione del rapper americano Snoop Dogg ed è abbastanza esplicito, mostrando i due cantanti bere e vomitare senza pausa, facendo cose abbastanza folli, come una battaglia all'interno di un ristorante e vivendo appieno i postumi della sbronza. Il video è assolutamente demenziale e pur non avendo il balletto virale del Gangnam, può già contare su più di 3 milioni di visualizzazioni che saliranno molto velocemente. | Dopo il successo del “Gangnam Style”, che pochi giorni fa ha sfondato i due miliardi di visualizzazioni su YouTube Psy torna, assieme a Snoop Dogg, a cantare i postumi di una sbronza con “Hangout” e con un video demenziale assolutamente da vedere. |
Attorno alle 22:00 del 24 dicembre, giorno della vigilia di Natale, si registra una vera e propria impennata nei casi di infarto del miocardio. In altri termini, si tratta del momento dell'anno in cui si rischia di più un attacco di cuore. Lo ha dimostrato un team di ricerca svedese guidato da cardiologi e ricercatori dell'Università di Lund, che hanno condotto il più vasto e approfondito studio di associazione tra festività, grandi eventi sportivi, ritmi circadiani e rischio di sviluppare un evento cardiovascolare. Gli scienziati, guidati dal professor David Erlinge, cardiologo interventista e professore di cardiologia presso l'ateneo svedese, sono giunti a questa conclusione dopo aver raccolto i dati di circa 300mila casi di infarto avvenuti in Svezia tra il 1998 e il 2013. Erano tutti documentati nel registro nazionale delle unità di cura coronarica chiamato SWEDEHEART. Oltre alle festività natalizie e pasquali, Erlinge e colleghi hanno incluso nell'indagine anche le vacanze estive ed eventi sportivi di interesse internazionale, come le partite di cartello della UEFA Champions League, la Coppa del Mondo FIFA e le Olimpiadi Invernali. In aggiunta hanno valutato aspetti legati ai ritmi circadiani come l'orario e il giorno della settimana in cui si sono verificati gli attacchi di cuore. Dall'analisi statistica dei dati è emerso che le festività natalizie e le vacanze estive risultano essere i momenti dell'anno peggiori sotto il profilo degli attacchi di cuore; durante la vigilia di Natale si registra infatti un incremento del rischio del 37 percento, con picchi attorno alle 22:00. Durante le festività natalizie l'aumento complessivo del rischio risulta essere superiore del 15 percento, mentre non è emerso alcun legame statistico significativo tra infarto, eventi sportivi e vacanze pasquali. A Capodanno si rischia di più proprio il 1° gennaio, e non durante il “cenone” della notte di San Silvestro. I ricercatori spiegano che potrebbe dipendere dalla mancata identificazione dei sintomi premonitori per la troppa baldoria. Per quanto concerne orari e giorno della settimana, i picchi di infarto sono stati registrati di lunedì e la mattina presto. Le persone più esposte erano quelle con età superiore ai 75 anni, chi soffriva di diabete e chi aveva condizioni coronariche preesistenti. | Un team di ricerca svedese dell’Università di Lund ha determinato che durante la vigilia di Natale, attorno alle ore 22:00, si registra il picco massimo di attacchi di cuore durante l’anno. Il dato è emerso da un’indagine statistica condotta sui casi di circa 300mila infarti del miocardio diagnosticati tra il 1998 e il 2013. |
È morta oggi all'età di 89 anni Nelle Harper Lee, la scrittrice statunitense famosa in tutto il mondo per il suo celebre romanzo "Il buio oltre la siepe". Lo riportano fonti di stampa locale spiegando che la scrittrice e premio Pulitzer si è spenta venerdì mattina a Monroeville, nello Stato dell'Alabama. L'anziana donna da tempo aveva problemi di salute dopo esser stata colpita da un ictus Nel 2007, ma nell'ultimo periodo si era ripresa ed aveva potuto assistere anche alla pubblicazione del suo secondo romanzo "Va', metti una sentinella". Il libro, uscito pochi mesi fa, in realtà era una sorta di prequel del primo e più famoso romanzo che tanta fama ha portato alla Harper Lee. Proprio la pubblicazione del libro era stata al centro di diverse polemiche visto che non molti avevano insinuato che la pubblicazione del suo ultimo romanzo, a distanza di 50 anni dal primo, non fosse stata una sua decisione autonoma. Nelle Harper Lee, nata il 28 aprile del 1926 nella stessa Monroeville infatti da tempo viveva in un casa di riposo. Del resto ogni paragone col primo romanzo appare improbabile. Uscito nel 1961, ha venduto più di 30 milioni di copie e dal testo era stato tratto un famoso film, con Gregory Peck nel ruolo del protagonista Atticus Finch che si aggiudicò tre premi Oscar. Ambientato negli anni 30 in un immaginario villaggio dell'Alabama, il libro racconta la storia di un avvocato che difende un giovane di colore accusato ingiustamente per lo stupro di una bianca, un padre eroe che vive in un'America intrisa di pregiudizi e nel segregazionismo. | La donna si è spenta venerdì mattina all’età di 89 anni a Monroeville, nello Stato dell’Alabama. |
L’aumento continuo della benzina come rilevato dagli ultimi dati Istat non accenna a fermarsi e da domani è previsto un nuovo aumento. Questa volta l’incremento è dovuto all’aumento dell’accisa per finanziare gli interventi di emergenza in Liguria e Toscana devastate dalle alluvioni. A renderlo noto è l’Agenzia delle Dogane che, in una nota, specifica come a seguito di quanto deciso dal Consiglio dei Ministri, cioè “di reintegrare il fondo per le spese impreviste di un importo pari a 65 milioni di euro per l'anno in corso, al fine di finanziare gli immediati interventi resi necessari dall'evento calamitoso", è stato deciso l’incremento dell'aliquota d'accisa sulle benzine e sul gasolio di 0,89 centesimi di euro al litro a cui va aggiunta l'IVA al 21%. Un nuovo aumento che sicuramente non farà piacere a nessuno anche perché, nonostante la nota dell’agenzia specifica che il provvedimento dovrebbe essere valido fino alla fine dell’anno, tutti sanno che in Italia non è così remota la possibilità che questa tassa rimanga poi per sempre. Tutti per solidarietà sarebbero ben disposti ad accettare un nuovo aumento del prezzo del carburante per soli due mesi, ma in tanti scatta la paura che questo sia solo un modo per aumentare i prezzi per sempre. In Italia, infatti, sono ancora in vigore accise per emergenze che non sono più tali. L’ultimo incremento in ordine di tempo è stato quello del giugno 2011, quando è stata introdotta la tassa di 4 centesimi per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica. L’emergenza è passata, ma la tassa è ancora esistente. Ma se in questo caso potremmo giustificare la non soppressione dell’aumento con il fatto che magari la situazione ancora non è del tutto risolta, non possiamo fare altrettanto per quelle tasse che sono servite a finanziare le varie ex emergenze: dal terremoto in Irpinia del 1980, all’alluvione di Firenze del 66, dal terremoto del Friuli del 73 al disastro del Vajont del 63. Ma se c’è da stupirsi di fronte a queste, c’è da rimanere basiti quando scopriamo che l’aumento dell’accisa per finanziare la guerra in Etiopia del 1935 è ancora in vigore. | Il Governo impone l’ennesima tassa sui carburanti come quelle sulla guerra in Abissinia e il disastro del Vajont. L’Agenzia delle dogane ha comunicato che verrà introdotto un aumento di 0,89 centesimi di euro al litro sui prezzi di gasolio e benzina. |
All'ultimo respiro. L'Olimpia Milano gioca una gara eroica, guardando per 40 minuti negli occhi la corazzata blaugrana allenata da Sarunas Jasikevicius e con il rimpianto di aver avuto a disposizione il tiro della possibile vittoria a 7 secondi dalla fine. La decide Cory Higgins, ma non poteva esserci prestazione migliore degli uomini di Ettore Messina, che regalano la più bella partita dell'anno proprio nell'appuntamento più importante della storia recente di Milano. Il Barca inizia subito bene e si porta avanti 7-2 proprio con i due degli uomini più attesi Nick Calathes e Nikola Mirotic, autori di 4 e 3 punti. Milano però dopo un time out di Messina rientra come meglio non poteva e pareggia subito i conti con una tripla di Zach Leday e il "Professore" Micov ispiratissimo come non si vedeva da tanto. Mirotic però è in una di quelle serate da ricordare e quando dalla panchina il 41enne Gasol mostra subito il motivo per cui si è rimesso in discussione quando tutti lo immaginavano prossimo al ritiro, ovvero vincere l’Eurolega, il Barca inizia a fare davvero paura. Per un Gasol risorsa preziosa dalla panchina per Jasikevicius c’è un Kevin Punter che guida la second-unit di Milano con 7 rapidissimi punti, lasciando presagire che sarà, purtroppo non solo nel bene, la sua serata. Il primo quarto è un continuo botta e risposta, con l’Olimpia capace di andare a punti con enorme facilità per le abitudini difensive del Barca. Si chiude 27-24 per i blaugrana. In apertura di secondo parziale ancora Gasol, in doppia cifra dopo appena 5 minuti in campo, segna da tre, ma il Chacho Rodriguez replica subito dopo e il punteggio è di 32-29 per gli spagnoli, che diventa 35-31 dopo un bel canestro di Punter in uscita dai blocchi. Milano in questa fase esegue bene, con pazienza, cercando sempre un passaggio in più e evitando forzature, ma il Barca trova comunque dall'altra parte la soluzione offensiva migliore, e con la pressione in difesa che via via aumenta costringe l'Olimpia a soluzioni estemporanee, come la clamorosa tripla dal palleggio di Shavon Shields che entra e vale il -3 sul 37-34. Con una bomba in uscita dai blocchi entra in partita anche Alex Abrines, che fissa il punteggio sul 42-36 Barcellona. Con Leday gravato di due falli Messina pesca dalla panchina Jeff Brooks, che perde il primo pallone e viene subito “punito” dal coach che lo richiama fuori. Calathes approfitta dell’attacco di Milano che sembra fermarsi e con 5 punti di fila porta il vantaggio degli spagnoli sul +11, massimo di serata. Per le sue prodezze però ne arriva una, di puro orgoglio, di Sergio Rodriguez, che segna dalla linea di fondo riportando il margine in singola cifra . Giusto il tempo di Higgins di segnare in penetrazione e ancora del Chacho di marcare il tabellone con 2 canestri in lunetta è il primo tempo si chiude sul 51-42 Barcellona (e 16-9 a rimbalzo, che descrive al meglio la differente fisicità tra le squadre. Il secondo tempo si apre con 3 punti di Micov che dall’angolo che pronti-via carica i suoi. Il Barca spreca il possesso offensivo con un fallo in attacco, l’Olimpia fa peggio gettando due possessi di fila per l’intensità che Jasikevicius riesce subito a ottenere dai suoi, ma nonostante tutto non molla e dopo una tripla in transizione di Punter arriva al -3, che diventa -1 nel possesso successivo. Proprio l'ex Virtus Bologna viene designato come go-to-guy in attacco, dove sembra vedere un canestro molto più largo degli altri. Delaney e Shields gli danno una mano con 5 punti in un amen e riescono nell’impresa addirittura di portare Milano avanti per 58-57 e poi 63-59 dopo 2 canestri sempre di Punter, il primo propiziato da un rimbalzone fondamentale di Tarczweski e il secondo mettendosi in proprio con l’ottava tripla della serata milanese. Il Barca si innervosisce e riceve un tecnico per proteste convertito in canestro dal Chacho che segna poi la tripla del massimo vantaggio milanese sul +8. Ancora Tarczweski cattura altri due rimbalzi in attacco offrendo minuti di estrema utilità: in quel preciso momento Milano sembra avere il Barca in pugno. Il quarto si chiude 71-67, con un parziale meneghino di 29-16 che resterà a lungo uno dei più belli di stagione. L'ultimo parziale si apre con una palla persa da Claver che forza un passaggio contro una buona difesa di Hines spalle a canestro contro Brandon Davies. Sempre lo spagnolo perde un rimbalzo ormai suo ma Milano non ne approfitta, anzi dopo l’airball di Shields subisce il canestro con fallo ancora di Calathes che riporta il Barca, dopo il libero, sul -1, che diventa vantaggio e parziale di 5-0 per aprire il quarto dopo un canestro comodossimo di Mirotic nel traffico. L'emorragia viene subito frenata dalla tripla di Zach Leday, ma la partita ormai è un susseguirsi di giocate spettacolare delle due squadre: Leandro Bolmaro segna in palleggio arresto e tiro il 77-76 per i suoi, Rodriguez e Calathes sbagliano di pura stanchezza un paio di triple. La posta in palio è alta, i minuti passano e la tensione fa tremare la mano di tanti. Il gioco intanto diventa estremamente fisico. È Shields a rompere il ghiaccio rubando palla e andando a segnare per il 78 pari a 2 minuti e mezzo dalla fine. Cory Higgins risponde immediatamente col jumper del +2, Malcolm Delaney guadagna due liberi subendo fallo in penetrazione segnando solo il primo (80-79) a 120 secondi dal termine. Ancora due liberi di Mirotic a cui risponde con una tripla da 8 metri un posseduto Kevin Punter. Milano a un minuto dalla fine ha il tiro del possibile + 3 con Micov, che sbaglia la tripla sull'82-82. Sul rimbalzo tra Hines e Mirotic gli arbitri si avvalgono dell'istant replay per decidere la rimessa, che resta all'Olimpia. Da lì però non si segna più: tripla di Shields sbagliata, rimbalzo in tuffo di Hines che mette la palla nelle mani di Delaney che viene stoppato a fil di sirena. Bolmaro dall'altra parte trema sul tiro del possibile vantaggio a 30 secondi dalla fine, Milano ha la palla della finale e arriva a giocarsi gli interi 24, chiusi da una tripla di Punter che fa saltare il difensore e sembra nelle condizioni ideali per segnare ,La palla però non entra, e con 7 secondi da giocare… Cory Higgins fa tutto il campo in palleggio e segna con 0.5 dalla sirena il tiro partita. La preghiera finale non entra, ma di questa partita e di questa Milano si parlerà e se ne dovrà parlare a lungo. Al cospetto della più forte squadra d'Europa, gli uomini di Messina hanno dimostrato di appartenere all'èlite della pallacanestro europea, dove sono pronti a consacrarsi nei prossimi anni. | Gli uomini di Ettore Messina giocano una partita leggendaria chiusa nel più amaro dei modi. Tiro della vittoria nelle mani del miglior uomo del match, Kevin Punter, canestro di Cory Higgins con 0.8 da giocare che mette la parola fine e porta il Barcellona in finale contro l’Efes Istanbul. Una prestazione, quella dell’Olimpia, che difficilmente dimenticheremo. |
Tornano in tour ed è un piccolo evento. Lo è da anni ormai, da quando nel 1991 uscì ‘Blue Lines' primo album dei Massive Attack, la band di Bristol capostipite di quello che si sarebbe affermato nel mondo della musica come trip-hop o Bristol Sound (assieme ad artisti come Tricky e Portished) e avrebbe avuto nella città britannica la propria capitale. I Massive Attack sono nati dalla mente di Robert "3D" Del Naja, Grant "Daddy G" Marshall e Andrew Vowles, che alla fine degli anni '80 formavano il collettivo The Wild Bunch che si avvaleva della collaborazione di tanti artisti e che nell 1987 diede vita proprio alla band. Nel 1994 ‘Protection' ne confermò l'importanza, anche grazie a un pezzo come ‘Karmacoma' mentre con ‘Mezzanine', che conteneva un singolo come ‘Teardrop', si affermarono definitivamente come una delle band più influenti del decennio. Negli anni hanno pubblicato altri due album (100th Window del 2003 e Heligoland del 2010), si sono allontanati e riavvicinati e hanno lavorato anche a progetti che non sono confluiti in album, e soprattutto si sono impegnati sul fronte dei diritti civili. Oggi hanno annunciato le date del loro nuovo tour europeo, in programma a gennaio e febbraio 2016, per quello che sarà il loro primo tour da headliner dopo oltre cinque anni (in questi anni si sono esibiti in maniera non continua) e ovviamente ci saranno anche due tappe in Italia: il 12 febbraio al Fabrique di Milano e il 14 febbraio al Gran Teatro Geox di Padova. Chi ne ha seguito un po' le gesta, sa che la band è molto legata all'Italia e non solo per ragioni musicali. Rober Dal Naja, infatti, ha origini partenopee e spesso è a Napoli dove segue quella che è la sua squadra del cuore, il Napoli, senza contare i parenti e gli amici. Tra questi ci sono anche gli Almamegretta con cui hanno collaborato negli anni scorsi e diviso più volte il palco: tutto nacque quando Ben Young fece ascoltare Animamigrante, primo album della band napoletana, agli inglesi che se ne innamorarono e chiesero agli Alma di remixare Karmacoma, dando vita a ‘Karmacoma (The Napoli Trip)'. Ma il legame con Napoli si sviluppa anche con la collaborazione con Roberto Saviano: i Massive Attack, infatti, nel 2008 scrivono ‘Hercolaneum', un brano ispirato da Gomorra, il best seller di Roberto Saviano e proprio di Gomorra diventa parte della colonna sonora. | I Massive Attack tornano in tour e toccheranno anche l’Italia. La band di Bristol che ha segnato un decennio arriverà nel nostro Paese a febbraio e visto il rapporto che li lega sarà un momento speciale. |
Sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a dare l'avvio alle celebrazioni nazionali del 700° anniversario della morte di Dante il prossimo sabato 5 settembre alle ore 20:30. Il 2021 sarà l'anno dell'Alighieri, motivo per cui si comincia da Ravenna, dove verrà riscoperta la Tomba del Poeta restaurata e riconsegnata alla città dopo mesi di chiusura e il lockdown. Il solenne evento della riapertura della Tomba e del vicino Quadrarco di Braccioforte sarà suggellato da un momento musicale e artistico, dopo i saluti del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, sul palco ci sarà la musica di Franz Listz, l'aria del Conte Ugolino di Gaetano Donizetti e la lettura di Elio Germano del XXXIII canto del Paradiso. Tutta la cerimonia sarà organizzata nel rispetto delle norme di sicurezza e delle disposizioni anti-Covid, sarà trasmessa in diretta streaming su ravennafestival.live. Michele de Pascale si è detto onorato come Sindaco di celebrare il Settimo Centenario Dantesco e di ospitare per la seconda volta in pochi mesi a Ravenna il Presidente della Repubblica: Il Presidente da tempo aveva anticipato la sua disponibilità a rendere omaggio a Dante a Ravenna in questa occasione e gli siamo due volte riconoscenti di avere tenuto fede al suo impegno malgrado la situazione che si è venuta a creare con il Coronavirus, che ci ha impedito di organizzare iniziative partecipate come avremmo voluto. La presenza del Presidente Mattarella è comunque il tributo più grande e più alto che Ravenna potesse offrire a Dante e alla comunità nazionale per il Settimo Centenario. Oltre al Presidente, molte altre cariche istituzionali hanno assicurato la loro presenza a Ravenna: la Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, il Ministro della Cultura Dario Franceschini, il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura David Ermini, i Presidenti delle Commissioni Cultura della Camera e del Senato, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il Magnifico Rettore dell’Alma Mater Francesco Ubertini, i Sindaci di Firenze e Verona, Dario Nardella e Federico Sboarina, a completare il trittico delle città dantesche. | La Tomba del Poeta riapre dopo il lungo restauro alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il prossimo 5 settembre a Ravenna partono le celebrazioni per il 700° anniversario dalla morte di Dante Alighieri. Fino a settembre 2021 un ampio programma di iniziative celebrerà il padre della lingua italiana in tutto il Paese. |
Dodici milioni netti a stagione per i prossimi cinque anni, oltre a una serie di bonus (tra cui alcuni facilmente raggiungibili). Totale: 60 milioni di euro (80 se le commissioni per l'agente saranno confermate sui 20 milioni). È la cifre che il Paris Saint-Germain verserà nelle tasche del portiere della Nazionale, Gianluigi Donnarumma. Tutto fatto, accordi compresi. Quando può arrivare la firma? Anche prima di venerdì prossimo, 11 giugno, quando l'Italia andrà in campo contro la Turchia per la partita inaugurale degli Europei. Per allora, salvo sorprese, l'ex numero del Milan sarà di fatto già del club francese. Nessuno in Italia avrebbe potuto mettere sul piatto una proposta economica di quelle proporzioni. Il Milan s'era spinto fino a 8 milioni netti per cinque anni, aggiungendo anche una clausola liberatoria ‘possibile' di 20 milioni in caso di mancata qualificazione alla Champions. Barcellona e Juventus non sono andati oltre i 10 milioni e a Torino – complice una situazione a bilancio che non permette fughe in avanti ulteriori – hanno preferito puntare tutto (ancora) su Szczęsny. Del resto, le stesse parole dell'estremo difensore polacco avevano fatto intendere che sarebbe rimasto in bianconero. Operazione in chiusura, dice Sky Sport, che suggerisce anche un altro dettaglio, un ulteriore tassello di una trattativa in via di definizione: per anticipare i tempi, Donnarumma sembra possa svolgere le visite mediche in Italia. A Coverciano oppure a Firenze, con il Paris Saint-Germain pronto a inviare un membro dello staff per essere presente ai test fisici di rito. | Donnarumma al Psg, la trattativa ha subito un’accelerata nelle ultime ore. Il portiere della Nazionale può svolgere le visite mediche in Italia e firmare il contratto prima del debutto agli Europei contro la Turchia. Per cinque metterà in tasca un ingaggio che in Italia nessun club gli avrebbe potuto garantire. |
Belén Rodriguez esce allo scoperto con Antonino Spinalbese, l’hair stylist con cui sta vivendo una storia d’amore. È la stessa showgirl a pubblicare su Instagram il primo video in cui compare anche il parrucchiere al quale si accompagna dal momento in cui è terminata la breve relazione con Gianmaria Antinolfi, insieme al quale era stata fotografata a Napoli e poi a Capri, dov’era scattato il primo bacio ripreso dai paparazzi. Con Antonino, però, Belén starebbe facendo sul serio, tanto da avere deciso di condividerlo tra le sue Instagram stories e di taggarlo perfino, allo scopo di sgombrare il campo da eventuali dubbi rispetto alla sua identità. Belén ha conosciuto Antonino questa estate. I due hanno cominciato a frequentarsi in segreto finché i paparazzi sono riusciti a sorprenderli insieme per la prima volta. Il video postato oggi tra le sue Instagram stories dimostra le buone intenzione dell’argentina che con l’hair stylist ha voltato pagina dopo la burrascosa fine del matrimonio con Stefano De Martino e la breve relazione con Gianmaria. Con i due a cena ci sono gli amici Mattia Ferrari, Salvatore Angelucci e Alessandra Gallocchio. | Belén Rodriguez esce allo scoperto con Antonino Spinalbese, l’hair stylist che le avrebbe rubato il cuore. È la showgirl a pubblicare il primo video in cui compare anche il parrucchiere con il quale da qualche mese vive una relazione. E lo tagga, perché sia chiaro che l’uomo che compare nel video sia proprio lui. |
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Dopo il grande successo dell’edizione 2014 degli Oscar, presentata da Ellen DeGeneres – caratterizzata dal selfie dei record con le celebrità e dalla vittoria di “12 anni schiavo” – tutti si aspettavano che l’amatissima presentatrice presentasse anche l’edizione 2015. E invece no. Al timone della prossima edizione ci sarà Neil Patrick Harris, attore, cantante, ballerino e persino prestigiatore. Lo ha rivelato il sito Variety poche ore fa e in rete la notizia si è sparsa alla velocità della luce. L’attore ha già presentato vari show in America e, nel corso della sua carriera ha ricevuto 4 nomination agli Young Artist Awards (vincendone 3), 6 nomination agli Emmy Awards (vincendone 2), 4 nomination ai Golden Globe (senza vincerne nessuno) e 4 nomination ai People's Choice Awards (vincendone 3). | L’attore statunitense sarà – con grande sorpresa – al timone dell’85esima edizione degli Academy Awards, dopo la sfolgorante edizione dell’anno scorso, condotta dall’amatissima Ellen DeGeneres. |
Domani sabato 23 maggio è previsto sole, con temperature quasi dappertutto in crescita, grazie a una decisa espansione dell’alta pressione sul Mediterraneo centrale. L’Anticiclone delle Azzorre porterà in gran parte dell’Italia temperature pienamente estive, con punte intorno ai 30 gradi. Alla fine di sabato, con la parziale ritirata dell’alta pressione, aumenterà però l’instabilità al Nord e nella giornata di domenica, nelle regioni settentrionali e centrali, i momenti di sole si alterneranno a quelli nuvolosi, con la possibilità di isolati acquazzoni e temporali. Per la giornata di domani il dipartimento della Protezione Civile ha diramato un'allerta meteo di colore arancione sulla Lombardia: Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche, Laghi e Prealpi Varesine, Laghi e Prealpi orientali, Nodo idraulico di Milano, Pianura centrale, Alta pianura orientale. Le previsioni meteo di domani 23 maggio indicano alternanza tra sole e nuvolosità a Settentrione, con isolati temporali pomeridiani sulle Alpi; soleggiato altrove. Tra sera e notte improvvisi rovesci e acquazzoni a macchia di leopardo, su tutte le regioni settentrionali. Temperature massime in crescita al Nord e regioni adriatiche. | Clima estivo con punte intorno ai 30°C al Centro-nord secondo le previsioni meteo di domani 23 maggio. Dalla sera fase instabile sulle regioni settentrionali. Rischio temporali su gran parte della Lombardia, soleggiato altrove. |
52,45% di vaccinati nel giro di poche settimane estive, il 20% con due dosi. E solo un quarto – il 27,65% – senza ancora una dose di vaccino in circolo: in estrema sintesi, eccovi i numeri della campagna vaccinale tra le ragazze e dei ragazzi nella classe di età 20-29 anni. Numeri che già oggi sono migliori rispetto a quelli dei trentenni, pressoché identici a quelli dei quarantenni e che si stanno avvicinando molto velocemente a quelli dei cinquantenni. Fermiamoci un attimo a ragionare attorno a questi numeri, però. Perché finché si tratta di demonizzare i ventenni c’è la fila fuori di sociologi e censori da tastiera: è successo in questi giorni, in occasione del rave di Mezzano, ma non si contano, in questi due anni di pandemia, i coprifuoco contro la movida, le ordinanze contro la movida, le giaculatorie contro la movida, e più in generale la criminalizzazione dei degenerati ventenni italiani, untori inconsapevoli e asintomatici. Intendiamoci: c’erano diverse ragioni sanitarie nell’imporre coprifuoco e pure la didattica a distanza. Ma quelle ragioni sanitarie hanno costretto una generazione a rinunciare alla socialità per un biennio, e per molte ragazze e molti ragazzi hanno costituito una pericolosissima deviazione di percorso sulla strada dell’istruzione e dell’emancipazione, oltre che una brusca interruzione di un già difficile inserimento nel mercato del lavoro. Parentesi, già che ci siamo: tutti i soldi che stiamo usando per evitare una crisi economica e sociale senza precedenti li stiamo prendendo a debito e saranno loro, ventenni e under 20 a ripagarlo, tra qualche anno. Parentesi nella parentesi: nessuno ha chiesto loro il permesso. A tutto questo, i ventenni italiani hanno risposto con un senso di responsabilità encomiabile. Di più, con quel senso di comunità che più volte è stato definito necessario ad affrontare la pandemia e che molti dei loro genitori e dei loro nonni – che pure sono molto più a rischio di loro di ammalarsi seriamente a causa del Covid-19 – non hanno avuto. E che, sono i numeri delle vaccinazioni a parlare, non stanno avendo ora: i quasi 4 milioni di over 50 e 60 non ancora vaccinati sono lì a dimostrarlo. | I ventenni italiani si sono già vaccinati quanto i 40enni e stanno raggiungendo velocemente gli over 50, nonostante il virus li colpisca molto meno. Demonizzati per movida e assembramenti, privati di socialità e istruzione, discriminati sul lavoro, indebitati fino alla testa per salvare i posti di lavoro altrui, i ventenni italiani sono la generazione da cui dovremmo tutti prendere esempio e che ci sta tirando fuori da guai. Qualcuno ha il coraggio di dirlo? |
Il film "Il libro della giungla" arriverà nelle sale italiane il 14 aprile. La pagina Facebook ufficiale, intanto, continua a diffondere piccoli dettagli inediti, per ingannare l'attesa dei fan. In queste ore, ha annunciato i nomi dei doppiatori italiani. Ecco, dunque, chi darà voce agli amatissimi personaggi Disney. Toni Servillo doppierà Bagheera. Giovanna Mezzogiorno presterà la voce a Kaa. Giancarlo Magalli, invece, sarà Re Luigi (King Louie). Neri Marcorè doppierà Baloo. A Violante Placido, infine, spetterà dare vita a Lupa Raksha. Gia noti i doppiatori americani: Ben Kingsley (Bagheera), Scarlett Johansson (Kaa), Christopher Walken (Re Luigi), Neel Sethi (Mowgli), Bill Murray (Baloo), Lupita Nyong’o (Raksha) e Idris Elba (Shere Khan). Il produttore Brigham Taylor ha sottolineato la magia di questo film amato da grandi e piccini: “Il libro della giungla è una storia universale, in cui tutti possono identificarsi, che racconta il percorso di crescita di un bambino. Walt Disney ha raccontato la storia attraverso l’animazione tradizionale ma noi oggi abbiamo la tecnologia adatta per portare in vita questi personaggi, rendendoli fotorealistici: possiamo inserire perfettamente un bambino vero all’interno di un ambiente digitale, in modo totalmente credibile”. | Il film “Il libro della giungla” sarà nelle sale dal 14 aprile. La pagina Facebook ufficiale, intanto, ha diffuso i nomi dei doppiatori italiani. A dare voce ai personaggi saranno Toni Servillo, Giovanna Mezzogiorno, Giancarlo Magalli, Neri Marcorè e Violante Placido. |
Uno degli avversari della Nazione di Roberto Mancini nella sfida che venerdì 2 luglio vale la qualificazione alle Semifinali di Euro 2020 è Dries Mertens. L'attaccante della Nazionale del Belgio e del Napoli è sposato da sei anni con Kat Kerkhofs, come da lei stessa ricordato con un cartellone mostrato dagli spalti durante la partita degli Europei tra Belgio e Portogallo. La coppia, dopo anni di fidanzamento, si è sposata nel 2015 a Lovanio, in Belgio, a 30 chilometri da Bruxelles. Lo stesso luogo dove entrambi sono nati e hanno vissuto da giovani. Kerkhofs è una 32enne affermata come blogger, showgirl (ha partecipato con successo, arrivando in finale, all'edizione belga di "Ballando con le Stelle"), presentatrice e influencer su Instagram. Nel 2013 si è trasferita dal Belgio alle pendici del Vesuvio, in seguito alla firma del contratto con il Napoli da parte del futuro marito. Mertens e la moglie, che attualmente non hanno figli, vivono la propria relazione e il proprio amore con serenità e passione. Così come dimostrato dal gesto di Kat a Euro 2020, durante il match di qualificazione del Belgio nella sfida contro il Portogallo. La 32enne, mentre il marito era in campo, ha mostrato dagli spalti un cartellone: "Buon anniversario di matrimonio, piccolo". Il campione, poco dopo la partita, ha postato una foto di sua moglie Kat. Mertens nel 2020 – in seguito ad alcuni episodi di tensione e nonostante nel 2017 insistenti voci ipotizzassero un presunto tradimento del calciatore – sempre su Instagram scriveva: "Quando tua moglie è anche la tua migliore amica". Tramite il suo blog (julietsjourney.com) la giovane olandese nel 2014, così come riportato su numerosi quotidiani (tra cui la Gazzetta dello Sport), dopo il trasferimento a Napoli decise di raccontare l'esperienza di vita vissuta nel primo anno trascorso nella città partenopea: Posso affermare che Napoli è una delle città più sottovalutate d'Europa. La frase dello scrittore Goethe nel 18° secolo "Vedi Napoli e poi muori" non poteva essere più appropriata. La bellezza della città è al di sopra delle parole, tuttavia, non ha una buona reputazione quando si tratta di turismo. Kat, nella veste di blogger, ha ricostruito la storia della città negli ultimi secoli, scrivendo del passato glorioso della Capitale del Regno delle Due Sicilie; del nascere del fenomeno della camorra e dell'emergenza rifiuti. Sempre in quel testo, pubblicato nel 2014, ammise i suoi pregiudizi verso la città: "Prima di venire qui, anche io immaginavo situazioni come nel ‘Padrino', con sparatorie in strada e offerte che non avrei potuto rifiutare. Ma in realtà, questo non accade affatto". Alla fine anche una serie di consigli ai turisti: "Non menzionate il Nord, specialmente Milano; non mettete orologi costosi e evitate i Quartieri spagnoli di sera. Non fraintendetemi, sono un quartiere bellissimo che vale la pena visitare, così come Spaccanapoli, ma ogni città ha quartieri da evitare di notte". Negli anni Lady Mertens è diventata una grande sostenitrice di Napoli. Il clima mite anche d'Inverno, gli scorci mozzafiato che la città offre in ogni suo quartiere e il buon cibo sono spesso oggetto di post da condividere con i suoi oltre 370mila follower su Instagram. Kat ha perfino improvvisato una guida social ai posti di Napoli e della Campania più belli, con tanto di invito: “Venite nella mia splendida città”. Dries Mertens ha 34 anni ed è il capocannoniere del Napoli. Da giovane ha giocato per Stade Leuven, Anderlecht e Gent. Ha fatto il suo debutto nella terza divisione belga con l'Eendracht Aalst. Dal 2006 ha giocato nell'olandese AGOVV Apeldoorn, dove ha trascorso tre anni prima di andare all'Utrecht. Due anni dopo è passato al PSV Eindhoven. Nel 2013 Mertens è sbarcato al Napoli e da quel momento ha collezionato oltre 300 presenze con il club partenopeo. Nel 2020, ha segnato il suo 122esimo gol con il club, superando Marek Hamšík e diventando miglior capocannoniere di tutti i tempi del Napoli. Mertens gioca nella Nazionale di calcio del Belgio dal 2011, dove ha collezionato oltre 100 presenze. Nel 2016 è stato nominato calciatore belga dell'anno. | L’attaccante della Nazionale di calcio del Belgio e del Napoli Dries Mertens non ha figli ed è sposato da sei anni con Kat Kerkhofs. Lady Mertens, blogger e personaggio tv belga, sul suo Instagram non manca di dimostrare amore per Napoli, dove si è trasferita dal 2013. Sul suo blog nel 2014 scriveva: “Napoli è una delle città più sottovalutate d’Europa”. |
Tra le band italiane nate nell'ultimo decennio, senza dubbio, Lo Stato Sociale è tra le più affermate e apprezzate dal pubblico italiano. Il quintetto partecipa quest'anno alla 71esima edizione del Festival di Sanremo con il brano "Combat Pop", dopo il trionfo del 2018 sul palco dell'Ariston, quando si sono posizionati al secondo posto con la canzone "Una vita in vacanza". In una recente intervista la band ha dichiarato "Torniamo per non vincere, speriamo possa essere un momento di gran festa". Vediamo, però, chi sono i cinque componenti della band pop che, proprio in un periodo così difficile per la musica, come quello della pandemia, hanno deciso di far uscire un disco per ogni membro del gruppo, ed è proprio su ognuno di loro che ci soffermeremo e proveremo a scoprire qualcosa in più su Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi, Alberto Guidetti ed Enrico Roberto e Francesco Draicchio aggiuntisi nel 2011 ai tre dj dell'emittente Radio Città Fujiko. Alberto Cazzola, detto “Albi” è colui che troviamo alla voce e al basso, nonché la mente dietro le canzoni della band. Prima di iniziare la sua carriera nel mondo della musica aveva studiato per laurearsi in Sociologia del lavoro. Proprio i suoi studi hanno ispirato una delle canzoni più note della band, "Una vita in vacanza", che si ispira ad alcuni testi come "Il biocapitalismo" di Vanni Codeluppi, oppure "L'arte della sovversione" di Marco Barav, citando anche "Lavoro in frantumi" di Federico Chicchi ed Emanuele Leonardi. A chi ha contestato il fatto che sui social scrivano frasi d'amore, ha risposto: "Siamo appassionati di cazzate, sì, scriviamo anche canzoni sentimentali, ma siamo pure molto altro" a dimostrazione del fatto che dietro ad ogni testo c'è uno studio accurato. Francesco Diacchio, detto Checco, lo troviamo al sintetizzatore e alla voce. Per anni è stato un ricercatore all'Università, seppur con un contatto precario. Nel 2016 quando già collaborava attivamente con la band, intenta a produrre l'album "Amore, lavoro e miti da sfatare" intratteneva impegni anche al di fuori dell'attività musicale, ma la passione per la musica e il punk, lo ha portato con il tempo a dedicarsi completamente alla band. Diacchio dimostra di perseguire grandi ideali, in un'intervista recente ha infatti dichiarato: "La necessità oggi è quella di reinventarsi. Riuscire a vivere insieme agli altri e fare delle cose insieme agli altri, per poter costruire un mondo nel quale il lavoro sia fatto anche di sentimenti". Lodovico Guenzi, detto anche Lodo è in qualche modo l'anima del gruppo. Lo vediamo infatti alla voce, al pianoforte, al sintetizzatore e anche alla chitarra, oltre che ai testi delle canzoni. Forse è il membro del gruppo che più è stato in grado di esporsi, senza paura di scontrarsi anche con personaggi al di fuori del settore musicale. Il suo nome è comparso anche in altre collaborazioni artistiche, portate avanti singolarmente, anche in altri contesti. Su Instagram il suo account è decisamente il più seguito del gruppo, qui pubblica stralci di poesie, di riflessioni che fanno il pieno di consensi. Tra i fondatori della band c'è lui, Alberto Guidetti, detto Bebo. Un altro factotum del gruppo, si occupa infatti del sintetizzatore, della drum machine, del sequencer e ovviamente è anche una delle voci della band. Sin dal 2012 si occupa solamente di musica, nonostante per anni prima di intraprendere questa carriera abbia lavorato in fabbrica. È strato il primo a pubblicare la serie di album solisti: "Un disco scritto con le mani in tasca, metaforicamente e no". Infine, Enrico Roberto detto Carota, si è aggiunto alla band nel 2011 e a lui è stato affidato il sintetizzatore, oltre ad essere come gli altri una delle voci a comporre ed interpretare i brani. È originario di Foggia, da dove vengono i suoi genitori e se all'inizio erano stati proprio i suoi cari a dirgli di lasciar perdere la carriera musicale, dopo le prime collaborazioni con la band ormai di musica ci vive. | Lo Stato Sociale è una delle band più affermate nel panorama musicale italiano, e partecipa in gara a Sanremo 2021 con il brano “Combact Pop”. Il gruppo è nato nel 2007, ma è arrivato alla sua attuale composizione solo nel 2011, quando ad Alberto Cazzola, Alberto Guidetti e Lodovico Guenzi si sono aggiunti Enrico Roberto e Francesco Diacchio. Ecco, quindi, quanto c’è da sapere su ognuno dei membri. |
Rocco Hunt vince Sanremo Giovani e scoppia un caso di quelli che ci darà da lavorare per una settimana, o forse due. L'Italia si interroga su questo ragazzino di neanche 20 anni che arriva sul palco del Teatro Ariston, mangiandoselo con la scioltezza di un Mengoni quando omaggia Endrigo, e che sortisce il miracoloso effetto di smuovere il culo dalle sedie degli assopiti presenti. E' quella fame che ha solo chi il talento ce l'ha da vendere. L'antefatto, per quanti si fossero persi le puntate precedenti, è d'obbligo. Rocco Pagliarulo mangia pane e hip hop da quando aveva 11 anni muovendo i primi passi nei freestyle di quartiere. Il ragazzino di Salerno viene subito notato e comincia presto a frequentare i territori underground del rap ricevendo rapidamente i consensi del pubblico più prezioso di sempre: la strada. L'investitura a predestinato è sancita attraverso diverse collaborazioni (o semplici endorsement in certi casi) con punti di riferimento della scena campana, hip hop e non. Parliamo di artisti come Speaker Cenzou, ‘Nto, Edoardo Bennato (qui proprio con Rocco in un live per Fanpage), Clementino, i 99 Posse. Non servivano investimenti di nessun tipo, "nun c'era bisogno ‘a zingara, p'andivinà Cuncé", per capire che Rocco sarebbe stato uno di quelli che, e se lo dice da solo in uno dei suoi pezzi più belli, oggi o domani ce l'avrebbe sicuramente fatta. Antefatto concluso: Rocco vince Sanremo Giovani, l'Italia (e anche i "mainstreamer" di casa sua) lo scopre e parte il gioco dei distinguo. Si obietta al ragazzo di aver speculato sulla Terra dei Fuochi per quella strofa "La strage dei rifiuti / L’aumento dei tumori / Noi siamo la terra del sole /Non la terra dei fuochi" Lo si accusa di un testo facilone e pieno zeppo di stereotipi, sui social network anche i conterranei a preparargli la sassaiola digitale, sono gli stessi che fino a prima della sua svolta con le major, gli stendevano il tappeto rosso sul marciapiede dell'underground. Si attacca la retorica del tridente atavico "sole, pizza, mandolino", quando Rocco Hunt prima di portare "Nu juorno buono" a Sanremo, è riuscito a conquistarsi quella scena a suon di visualizzazioni "reali" su Youtube (sì reali, perché c'è chi nell'ambiente se le compra). Si accusa il ragazzo di "tradimento" per quel retaggio assurdo che vuole che chi venga dal basso e dalla gavetta, non debba mai permettersi di vivere e bene, della sua arte. I Sangue Mostro, giganti della scena napoletana, hanno detto di lui a Fanpage Town: "Un esempio della nostra terra, fa parte di una scena mainstream rimanendo fedele ad un'appartenenza più rootz ed original: un esempio di cultura rispetto a quello che è il fenomeno dell'hip-POP". Svolta promossa a pieni voti dai puristi, dunque. Rocco Hunt con la sua arte non farà solo tendenza, ma agirà da sponda per quelli che all'approcciare per la prima volta la materia, vorranno approfondire. E' un'opportunità, per l'ambiente "hip hop/rap" e per il territorio. E invece proprio dal territorio piovono le sassate più pesanti. Contemporaneamente arriva un attacco satirico dalla Gialappa's che, durante la diretta su Rtl 102.5, commenta la sua richiesta al pubblico di alzare le mani con un secco: "sì così un suo compare arriva a ciulare i portafogli". Che gli vuoi dire alla Gialappa's? Rispondergli forse come il Jep Gambardella de "La Grande Bellezza" ha fatto con la triste Stefania: "Noi non ribattiamo perché ti vogliamo bene". Hanno aperto ad un genere in Italia, hanno fatto anche loro tendenza, ma oggi la loro forma è ormai così desueta, da esser costretti a vivere di ricordi sulla loro pagina Facebook. | Rocco Hunt vince Sanremo Giovani e scoppia il caso. Si attacca la retorica del tridente atavico “sole, pizza, mandolino”, quando il rapper è uno di quelli che mangia la strada da quando aveva 11 anni. |
Sono 10 i milioni raggiunti su Youtube dal video in cui Bugo abbandona il palco del Festival di Sanremo dopo le offese di Morgan. Non è prettamente musicale, quindi, il video (lo si può vedere a questo link) più visto della kermesse canora, anzi. "Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa. Se il tuo disordine è una forma d’arte ma tu sai solo coltivare invidia. Ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro. Questo sono io" canta Morgan prima che Bugo prenda dei fogli dalla tastiera di Morgan ed vada via, abbandonando il palco dell'Ariston. Oggi tutti sappiamo quello che è successo sul palco, ma anche prima e dopo, grazie ad alcune riprese fatte dietro le quinte, però quello resta uno dei momenti simbolo di questo settantesimo festival, quello dei record condotto da Amadeus. Un momento scioccante, ma che è anche una calamita: lo shock di Amadeus che entra di corsa e subito specifica che non vi era nulla di programmato, l'ingresso di Fiorello mandato sul palco all'improvviso per cercare di tenere botta (e riuscendoci alla grande), Morgan che si finge sorpreso e incredulo per l'abbandono da parte del compagno di "Sincero". Momenti epici, come epiche sono le battute di Fiorello che prima chiede "Chi si è sentito male?" e poi, rientrando dalle quinte, dice: "Allora, non ho capito niente di quello che è successo, tutto qua", dando la colpa, scherzosamente, al presentatore: "È colpa tua, sei tu che li hai messi assieme". | Il video in cui Bugo abbandona il palco dell’Ariston, che porterà alla squalifica di “Sincero” dal Festival di Sanremo, dopo le offese di Morgan sfonda le 10 milioni di visualizzazioni. I minuti che in diretta hanno scioccato anche Amadeus, infatti, sono primi in tendenze tra i video caricati su Youtube e fanno più di qualunque video delle esibizioni festivaliere. |
In ottobre e novembre dovremo aspettarci un aumento del numero delle trombe d'aria e di altri eventi violenti soprattutto al Sud, dove i mari sono troppo caldi a causa della durata persistente dell'anticiclone nord africano negli ultimi mesi. Parola del colonnello Mario Giuliacci, meteorologo e direttore operativo di meteogiuliacci.it, che a Fanpage.it ha fatto il punto della situazione dopo i danni provocati dal maltempo ieri in Toscana e in Liguria e nei giorni scorsi anche in Lombardia. E il peggio deve ancora venire. Secondo l'esperto, infatti, nei prossimi mesi andremo incontro ad un aumento di fenomeni del genere. Già i numeri parlano chiaro. "In Italia negli anni Settanta, Ottanta e Novanta – ha spiegato Giuliacci – avevamo al massimo una cinquantina di trombe d'aria in una estate. Nel 2020 già ne abbiamo avute 72, e quest'anno ne abbiamo avute ben 105 fino alla settimana scorsa, a cui si aggiungono le 32 verificatisi solo ieri secondo dati della Coldiretti. Parliamo di circa 140 trombe d'aria in pochi mesi". A cosa è dovuta questa situazione? "Come tutti i fenomeni meteorologici violenti – ha continuato l'esperto -, anche le trombe d'aria si alimentano di calore e quest'anno il Mediterraneo ha assorbito tantissimo calore a causa della presenza troppo persistente dell'anticiclone nord africano. Quasi tutti i nostri mari raggiungono la massima temperatura tra agosto e settembre e mantengono questo eccesso di calore rispetto alla terraferma fino a fine novembre. I mari sono sempre più caldi in questo periodo ma quest'anno lo sono in maniera eccezionale, addirittura quelli intorno alla Sicilia hanno subito un aumento di 3 gradi rispetto alla temperatura prevista". Dunque, l'eccesso termico giustifica la presenza di questi fenomeni, che saranno particolarmente violenti soprattutto su 3 Regioni italiane. "Anche negli anni passati le trombe d'aria in ottobre e novembre si manifestavano soprattutto sulla Sicilia, la Calabria, la Puglia e sulla Sardegna perchè i mari sono ancora abbastanza caldi. Non ci dobbiamo dunque meravigliare, fa parte della normalità, ma ce ne aspettiamo di più e più violente perché proprio i mari sono molto più caldi rispetto a quanto dovrebbero essere. Parliamo soprattutto di trombe marine laddove le temperature dei mari sono sopra i 26/27 gradi e cioè in quelli adiacenti la Sicilia, non necessariamente lungo le coste, la Calabria e sull'est della Sardegna". Riflettori puntati soprattutto sulla Sicilia dove potrebbero verificarsi anche mini-uragani: "I mari a sud della Sicilia, a circa 100 km a sud verso le acque libiche, si raggiungono i 28 gradi. Qui potrebbero nascere i cosiddetti Mediterranean Hurricane, mini uragani dal diametro meno grande di quelli tropicali, un misto tra i nostri cicloni mediterranei e i cicloni tropicali". | Secondo il colonnello Mario Giuliacci, che a Fanpage.it ha fatto il punto della situazione sui danni provocati dagli eventi meteorologici estremi dei giorni scorsi, “nei prossimi mesi, tra ottobre e novembre, aumenteranno le trombe d’aria e ci saranno anche mini-uragani che raggiungeranno la Sicilia a causa della temperatura troppo alta raggiunta dai mari”. |
Corpi che galleggiano sulle acque del fiume, altri che giacciono lungo le rive limacciose, uomini, donne e persino bambini, quasi tutti con evidenti segni di tortura o con le mani legate alla schiena, è l’orribile scena che ormai da settimane si sussegue periodicamente lungo il fiume Tekeze-Setit, un corso d’acqua che segna il confine più occidentale tra Eritrea e Etiopia, mentre in un altro punto quello tra Etiopia e Sudan. Ed è proprio in quest’ultimo tratto del fiume dove si assistono sempre più spesso a scene che vanno oltre l’orrore tanto da far temere una nuova fase di pulizia etnica nella guerra che dall’inizio del novembre scorso si consuma tra forze armate del governo dell’Etiopia e le forze ribelli del Tigray. Tutte le vittime, ormai a decine, infatti sono tutti cittadini etiopi di etnia Tigray la più settentrionale delle dieci regioni dell'Etiopia dove si sta consumando il sanguinoso conflitto che ha già causato decine di migliaia di profughi. Un reportage della Cnn lungo la sponda sudanese del fiume racconta di scenari da orrore. Testimoni e autorità locali in Sudan hanno confermato il ritrovamento continuo di cadaveri tanto da spingere il governo sudanese a convocare l'ambasciatore etiope a Khartoum per are informazioni su quanto sta accadendo che purtroppo rimane per lo più oscuro. Circa trenta corpi sono stati ritrovati tra la fine di luglio e l'inizio di agosto sul lato sudanese del fiume, nella zona di Wad al Hulaywah, nel Sudan orientale, ma dozzine testimoni hanno raccontato di aver raccolto quotidianamente corpi in Sudan in queste settimane. Si tratta di date non casuali visto che proprio alla fine di giugno di quest'anno, l'equilibrio del potere è cambiato improvvisamente quando le forze del Tigray hanno riconquistato la capitale regionale, Mekelle, e il governo etiope ha iniziato a ritirare le truppe dalla regione. | Le orribili scene ormai da settimane si susseguono periodicamente lungo il fiume Tekeze-Setit, nel tratto che separa Etiopia e Sudan. Tutte le vittime sono cittadini etiopi di etnia Tigray, la regione dove si sta consumando il sanguinoso conflitto tra forze governative e ribelli che ha già causato decine di migliaia di profughi. |
Vitalii Sediuk è un nome noto agli organizzatori del Festival del Cinema di Cannes. Famoso disturbatore, già in passato aveva tentato di baciare Will Smith durante la passerella sul red carpet – ma l’attore gli rifilò uno schiaffo – e di praticare del sesso orale a Leonardo Di Caprio e Bradley Cooper sempre sul tappeto rosso. Quest’anno, le attenzioni del disturbatore sono state rivolte ad America Ferrera, la ”bruttina” di Ugly Betty. Arrivata a Cannes per la première del film Dragon Trainer 2, l’attrice ha attraversato il red carpet in compagnia di Cate Blanchett e degli altri protagonisti del film quando Sediuk ha fatto il suo ingresso sulla scena. | È stato sopranominato il disturbatore di Cannes Vitalii Sediuk, l’uomo che ha tentato d’infilarsi sotto la gonna di America Ferrera durante la passerella sul red carpet. |
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