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Una donna canadese è stata multata per aver utilizzato un Apple Watch mentre si trovava alla guida della sua auto, distraendosi per controllare l'orario e le notifiche ricevute. Secondo il giudice, anche controllare l'ora sul proprio smartwatch è equiparabile al distrarsi utilizzando uno smartphone e, quindi, passibile di multa. La dinamica è semplice e probabilmente condivisa da molti utenti: Victoria Ambrose era ferma ad un semaforo rosso quando ha iniziato a controllare le notifiche ricevute sul suo Apple Watch, elemento notato da un agente di polizia che ha individuato "l'accensione di un dispositivo elettronico". Quando il semaforo è diventato verde, la donna non è partita perché distratta dallo smartwatch. "Lo scorso aprile Victoria Ambrose si è fermata al semaforo rosso sulla South Ring Road di Guelph, quando un ufficiale di polizia della University of Guelph, nella sua auto di pattuglia dietro di lei, ha notato l’accendersi di un dispositivo elettronico" si legge nel racconto del The National Post. "L’ufficiale ha confermato che la donna ha consultato il dispositivo circa quattro volte. A semaforo verde, due auto davanti ad Ambrose sono ripartite mentre lei è rimasta ferma. L’ufficiale l’ha quindi raggiunta e ha provveduto alla contravvenzione". Secondo l’Highway Traffic Act dell’Ontario, infatti, è illegale guidare se si utilizza un dispositivo senza fili. | Una donna canadese è stata multata per aver utilizzato un Apple Watch mentre si trovava alla guida della sua auto, distraendosi per controllare l’orario e le notifiche ricevute. |
J-Ax non solo non nasconde il suo amore per la marijuana, ma lo specifica ancora una volta, a vent'anni da quello che fu uno dei più grandi successi degli Articolo 31. ma se quella volta la canzone e aveva la doppia lettura ("Maria che fa Giovanna di secondo nome l'ho rivista l'altra estate presso la stazione"), questa volta non c'è neanche bisogno di mascherare quella anche ormai è una delle sostanze più sdoganate del mondo della musica e non. E così Rihanna e Miley Cyrus sono tra le artiste più popolari a farsi fotografare con in mano uno spinello (la Cyrus la portò anche sul palco olandese degli MTV EMA), ma per i rapper non è una novità (chiedere a Snoop Dogg). Lo è un po' più in Italia dove la marijuana non è ancora sdoganata benché il dibattito sia aperto da anni, e oggi ancora di più sulla scia della scelta di molti Stati americani che hanno deciso di legalizzarla. Il cantante, insomma, fa sempre più parte di quei testimonial pro legalizzazione, che vede nelle proprie fila, tra l'altro, personaggi come Roberto Saviano, Umberto Veronesi e media come la stessa Fanpage.it. Non mancheranno le polemiche, quindi, soprattutto da oggi, giorno in cui il giudice di The Voice Of Italy (trasmissione in cui più volte ha fatto intendere di non disdegnarla), ha lanciato il video della canzone contenuta nel suo "Il bello di esser brutti". La canzone – cantata assieme a Il Cile – racconta proprio l'amore del cantante per la marijuana in un lungo piano sequenza che lo vede protagonista sul tetto di un palazzo: Fuori, dallo, studio, folla, foto, entra, rolla, canna. Base, scrivo, leggo, spacca, Logic, canto, ascolto, canna. Stylist, driver, segretaria, stanno, male, cambia, l'aria! La canna come se fosse una sigaretta, quindi, ma anche un'accusa contro l'ipocrisia del mondo dello spettacolo dove non si può assolutamente dire di amare farsi una canna ogni tanto Se fossi ripulito avrei la mia faccia su People, però dovrei nascondere il mio vizio preferito, tipo: cantante gay che fa l'etero incallito, invece ho fatto coming out persino con la DIGOS. La dimostrazione la dà lo stesso J-Ax, che lanciando il video scrive di aver chiesto alla Rai di poterlo presentare durante la conferenza stampa di TVOI, beccandosi il rifiuto della rete: troppo ‘hot': | Per il nuovo video J-Ax ha scelto “Maria Salvador”, che fa il bis con “Maria maria”, l’altra canzone che J-Ax ha dedicato alla marijuana. La canzone, che vede la partecipazione de Il Cile, è un inno alla cannabis il cui video, però, è troppo hot per la Rai che non ha voluto presentarlo durante la conferenza stampa di The Voice Of Italy. |
Un evento unico ci attende al cinema il 25 e il 26 novembre. A cinque anni dalla sua morte, il Re del Pop Michael Jackson tornerà in oltre 250 sale cinematografiche italiane, sarà proiettato il docufilm concerto intitolato “Michael Jackson – Life Death and Legacy”, distribuito da Microcinema. La regista Maureen Goldthorpe ha voluto realizzare questo straordinario tributo alla vita di Michael Jackson mettendo in risalto l’eredità artistica che ha lasciato, con un viaggio che parte dai suoi esordi e arriva fino alla sua morte prematura, avvenuta il 25 giungo del 2009. Il film contiene molte parti inedite e si snoda tra testimonianze di persone che conoscevano Michael Jackson e che hanno lavorato con lui, amici, giornalisti, familiari che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita. Ci sono anche filmati mai visti che lo ritraggono nella quotidianità, esibizioni fenomenali che resteranno per sempre nella storia della musica mondiale. Nel film-concerto troverete tutti i brani che hanno reso celebre Jackson, da “I Want You Back”, inciso con i Jackson Five quando era ancora un bambino, fino alla popolarità da solista ottenuta con il brano “Don’t Stop ’til You Get Enough” e, ovviamente, non possono mancare hit mondiali come “Thriller”, “Billie Jean”, “Bad” e “Black or White”, e tantissime altre, accompagnate dalle assurde coreografie che solo lui era in grado di portare sui palcoscenici di tutto il mondo. “Michael Jackson – Life Death and Legacy “ è un’imperdibile opera che, dopo “Moonwalker”, di Jerry Kramer Will Vinton, Jim Blashfield e Colin Chilvers, “Bad 25”, del grande Spike Lee e il documentario “Michael Jackson’s This Is It”, diretto Kenny Ortega, completa una meravigliosa antologia dedicata a questo indimenticabile artista che continuerà ad affascinare, commuovere e sognare milioni di vecchi e nuovi fan, che ne terranno in vita la leggenda per sempre. Un consiglio: prenotate subito i vostri biglietti. Per la gioia degli spettatori napoletani, il film evento arriverà anche nel capoluogo campano, dove sarà proiettato nelle sale dei cinema Metropolitan (il 25 e 26 novembre), Modernissimo (solo il 26 novembre) e Plaza (il 25 e il 26). Nella sola data del 27 novembre, invece, “Michael Jackson – Life Death and Legacy” approderà al The Space Cinema. | Il Re del pop Michael Jackson tornerà in oltre 250 sale cinematografiche italiane con questo docufilm concerto pieno di parti inedite e testimonianze di persone che lo conoscevano e che hanno lavorato con lui, fino ai suoi più grandi successi. |
Il ritorno di fiamma tra Leonardo e Diletta è ufficiale. Per fortuna e per la gioia dei fan, i due beniamini del pubblico di Uomini e Donne sono riusciti a mettere da parte le rispettive divergenze e a fare un passo importante l’uno verso l’altro fino a superare la crisi venuta a galla solo lo scorso mese. A ufficializzare la riappacificazione è la foto che ritrae i due in visita allo Zoo Le Cornelle di Bergamo. Intercettati da un gruppo di fan, hanno acconsentito a posare insieme, pur senza concedere spiegazioni in merito a questo nuovo incontro. Solo poche ore dopo, a sostegno della tesi relativa al fatto che i due si fossero riavvicinati, le immagini in questione sono rimbalzate sulle bacheche Facebook di decine di utenti, com'era prevedibile che accadesse. Così facendo, senza un loro diretto intervento, entrambi sono riusciti a mantenere la promessa fatta in occasione della recente crisi, in merito al fatto che nessuno dei due – in quel momento o in futuro – avrebbe fornito al pubblico spiegazioni ai propri atteggiamenti post crisi. | Leonardo Greco e la fidanzata Diletta Pagliano sono riusciti a superare la crisi. Nei giorni scorsi, la notizia della loro riappacificazione era già circolata ma oggi, attraverso una foto pubblicata su Facebook, i due confermano il ritorno di fiamma. La loro, evidentemente, è stata solo una crisi passeggera. |
Quando un agente patogeno ci infetta o riceviamo un vaccino contro di esso, la risposta immunitaria che monta nel nostro organismo non è semplicemente legata alla produzione di anticorpi neutralizzanti per combattere il nemico, ma si instaurano una serie di meccanismi per proteggerci sul momento e anche sul medio-lungo periodo. La risposta immunitaria si divide fondamentalmente in due tronconi: la risposta anticorpale o umorale, legata alla produzione di anticorpi e cellule della memoria (linfociti B) che restano quiescenti; e la risposta cellulare, che determina la produzione di cellule specializzate (i linfociti T) nell'eliminazione delle cellule già invase dal patogeno. Un nuovo studio ha appena dimostrato che un'infezione naturale da coronavirus SARS-CoV-2 determina un'immunità umorale della durata di almeno un anno, ma se viene “accompagnata” da un vaccino a RNA messaggero (mRNA) come lo Pfizer e il Moderna si determina un aumento significativo nel numero di anticorpi neutralizzanti e cellule B della memoria efficaci (anche) contro le varianti. A determinarlo è stata un'indagine condotta da un team di ricerca americano guidata da scienziati del Laboratorio di immunologia molecolare dell'Università Rockfeller e dell'Howard Hughes Medical Institute di New York, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Laboratorio di retrovirologia e della Divisione di Biologia e Ingegneria Biologica del California Institute of Technology (CALTECH) di Pasadena. Gli scienziati, coordinati dal professor Michel C. Nussenzweig, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver studiato i casi di 63 pazienti sopravvissuti alla COVID-19 (l'infezione provocata dal patogeno pandemico), tutti sottoposti a esami periodici – a 1,3 mesi, a 6,2 mesi e a un anno di distanza dal contagio – per verificare i livelli di anticorpi e di cellule della memoria, oltre che la capacità neutralizzante delle immunoglobuline. Poco meno della metà dei pazienti coinvolti nello studio (il 41 percento) ha anche ricevuto le due dosi di un vaccino anti Covid a RNA messaggero. | Analizzando periodicamente i livelli di anticorpi neutralizzanti e cellule B della memoria in pazienti che hanno avuto la COVID-19, un team di ricerca americano guidato da scienziati dell’Università Rockfeller ha dimostrato che essi restano “relativamente stabili” per almeno un anno. Il vaccino potenzia tutte le componenti dell’immunità umorale aumentando l’efficacia contro le varianti. |
Nuovo colpo ai fiancheggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro, il ricercato numero uno in Italia. Un vasto blitz antimafia da parte delle forze dell'ordine infatti è scattato questa mattina dalle prime luci dell'alba in tutta la Sicilia contro diversi personaggi ritenuti esponenti di alcune cosche mafiose e soprattutto favoreggiatori della latitanza del capomafia di Castelvetrano. La maxi operazione ha visto impegnati oltre 100 uomini dell'Arma dei carabinieri e ha portato all'arresto di 12 persone che devono rispondere avario titolo dei reati di associazione mafiosa, estorsione, favoreggiamento e fittizia intestazione di beni, tutti aggravati da modalità mafiose. Per i dodici il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo ha firmato altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo siciliano. Il blitz di oggi, condotto dai carabinieri del nucleo Investigativo di Trapani, del Ros e della Dia, è l'ennesima costola di un’inchiesta avviata nel 2014 su esponenti delle famiglie di Vita e Salemi, ritenuti favoreggiatori del capomafia latitante ormai da decenni. Le indagini sono state coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Paolo Guido e hanno consentito di decapitare i due clan oltre a individuare gregari ed estorsori delle cosche. Dall'inchiesta è emerso che oltre alle solite attività criminali i due gruppi mafiosi, servendosi anche di professionisti nel settore di consulenze agricole e immobiliari, avevano reinvestito molti dei proventi delle attività illecite in affari commerciali realizzando anche notevoli guadagni. In particolare, attraverso società riconducibili all’organizzazione mafiosa ma intestate a prestanome, avevano avviato diversi investimenti in colture innovative per la produzione di legname e in attività di ristorazione. Secondo gli inquirenti, proprio parte di quel denaro sarebbe stato utilizzato per finanziare la latitanza di Messina Denaro. Per questo i carabinieri, nel corso della stessa operazione, hanno sequestrato tre complessi aziendali, comprensivi degli immobili e dei macchinari, ritenuti strumento per il business dell'organizzazione criminale. | Vasto blitz dei carabinieri di Trapani su ordine della Dda di Palermo contro boss e gregari delle famiglie di Vita e Salemi: attività illecite e investimenti commerciale per finanziare la latitanza del boss numero uno di Cosa nostra. |
Nell'oroscopo di lunedì 17 maggio c'è un bellissimo trigono tra Sole e Plutone. La Luna si trova nel segno del Cancro e probabilmente serve per farci sentire ancora più forte la forza di Giove che, come vi raccontavo, è entrato nel segno d'acqua dei Pesci. Quanti pianeti in segni zodiacali femminili e quanta forza generatrice nell'oroscopo del giorno di oggi! La femminilità sembra essere rappresentata in tutte le sue sfumature: dalla forza generatrice, all'accudimento della Luna in Cancro fino alla stabilità di venere trigono a Saturno. Il cielo di oggi sembra voler mostrare tutti i lati delle donne. Ci ridi su. Come Laura Pausini di fronte all’ennesima delusione del David di Donatello. Non avendo vinto nemmeno quello si è lasciata andare ad un riso rassegnato festeggiando comunque il premio andai a qualcun’altra. Che ci vogliamo fare? La Luna parte quadrata pure per te, Ariete. Sono certa però che con un po’ di determinazione e l’aiuto sempre presente di pianeti importanti come Mercurio e Venere, saprai far svoltare la giornata! Amore: ti vengono in mente giochini stuzzicanti… ma riuscirai davvero a trovare la forza di metterli in atto? Lavoro: hai buoni presentimenti: seguili e tira dritto senza ascoltare chi non è d’accordo! Salute: fidati: non sarà così male come inizio settimana! Lascia perdere i dubbi e mettiti al lavoro! Il consiglio del giorno: punta in alto e non aver paura di commettere errori! I sogni più grandi si sono realizzati anche se le premesse non sembravano ottime! Voto 7 – Tu al tuo positive attitude non rinunci, soprattutto da quando questo Giove si è finalmente tolto dalla quadratura! Sei come Michela Giraud che, di fronte alla critica di una hater che le ha assicurato che presto abbandonerà il suo atteggiamento body positive non appena dimagrirà qualche chilo, le ha risposto “non te preoccupa, non c’è pericolo”. A volte per mettere a tacere tutti basta un po’ di sana autenticità! Amore: attenzione ai momenti di noia: non riempirli con inutili discussioni! Lavoro: qualcosa da ridire… soprattutto a chi non riconosce il tuo valore! Salute: momenti altalenanti con umore discontinuo. Il consiglio del giorno: tieni alto l’umore! Perché non noleggiare un film comico su Amazon Prime? Voto 6 e mezzo Le vostre conquiste amorose sono all’ordine del giorno e si susseguono rapidamente un po’ come quelle di Dayane Mello. Mentre lei passa dall’ex marito ad una nuova fiamma con velocità spaventosa, voi potete vantare baci numerosi e coccole infinite grazie a Venere a favore. Buono, anzi buonissimo, Mercurio che riesce a supportarvi ancora nelle vostre quotidiane attività lavorative! Sembrate essere invincibili! Amore: assolutamente top! Avete più ammiratori voi di Angelina Jolie. Lavoro: ripensate ad alcune strategie: alcune potrebbero essere fin troppo vetuste. Salute: la Luna promette balzi in avanti formidabili, soprattutto in merito all’energia che avete in circolo! Il consiglio del giorno: regalatevi qualcosa di appariscente e unico. Come un cappello a tesa larga, anzi larghissima! Voto 8 | Nell’oroscopo di lunedì 17 maggio 2021 la Luna si trova nel segno del Cancro che, come oramai avrete capito, la esalta! Il Sole poi, sempre dal segno del toro che è uno dei simboli della femminilità, si trova in perfetto trigono a Plutone. Questo aspetto parla di eros ma anche di fortissime energie, di vulcaniche rivelazioni e di grandi generazioni. |
Per Gianmarco Tognazzi non è stato affatto facile affermarsi nel mondo del cinema e della televisione. Figlio d’arte dell’indimenticabile Ugo Tognazzi (1922-1990) e fratello di Ricky, Thomas a Maria Sole, l’attore è riuscito a ritagliarsi un posto d’onore grazie al suo immenso talento, dimostrato in ben 57 pellicole per il grande schermo, 17 tra serie e film tv e svariati spettacoli teatrali. L’11 ottobre compie 50 anni e, a breve, lo vedremo nella commedia “Niente di serio”, di Laszlo Barbo e nel nuovo film di Gabriele Muccino “L’isola che non c’è”. L’attore nasce a Roma e, cresciuto nell’ambiente cinematografico grazie al padre, nel 1974 è già sul set di “Non toccare la donna bianca”, di Marco Ferreri; “Romanzo popolare”, di Mario Monicelli” e successivamente ne “Il petomane”, di Pasquale Festa Campanile(1983); “Vacanze in America”(1984), per la regia di Carlo Vanzina e “Sposerò Simon Le Bon”(1986), di Carlo Cotti, molti dei quali girati proprio al fianco del famoso papà. Nel 1987, è sul set internazionale di “Giselle”, di Herbert Ross; della serie tv “Tutti in palestra”, di Vittorio De Sisti e nel 1988 del film “Arrivederci e grazie”, di Giorgio Capitani, ancora con suo padre. Nel 1989, invece, conduce il Festival di Sanremo con i figli d’arte Danny Quinn, Rosita Celentano e Paola Dominguin e si diploma all'Istituto di Stato per la cinematografia e la televisione "Roberto Rossellini" di Roma. Dopo la morte del padre, suo fratello Ricky lo dirige in “Ultrà”(1991) e, nello stesso anno, gira anche “Crack”, di Giulio Base e “Una storia semplice”, diretto da Emidio Greco. Nel 1995, il grande pubblico inizia a notarlo ancora di più grazie alla commedia “I laureati”, di e con Leonardo Pieraccioni e, successivamente, è sul set di “Uomini senza donne”(1996) e “Facciamo fiesta”(1997), col suo grande amico Alessandro Gassmann. Mauro Cappelloni lo vuole come protagonista assoluto del dramma “Il decisionista”(1997), accanto a Maria Grazia Cucinotta, ma presto torna alla commedia con “Stressati”(1997), sempre diretta da Cappelloni; “I miei più cari amici”(1998), di Alessandro Benvenuti; “I fobici”(1999), diretta da Giancarlo Scarchilli e “S.O.S.”(1999), per la regia di suo fratello Thomas. Gli anni Duemila si aprono con il drammatico “Prime luci dell’alba”, di Lucio Gaudino e le commedie “Teste di cocco”, diretta da Ugo Fabrizio Giordani; “Passato prossimo”(2003), di sua sorella Maria Sole e “Io no”, di Simona Izzo e Ricky Tognazzi. Nel 2002 è anche in tv con la miniserie “Francesco”, al fianco di Raoul Bova. Virerà verso il genere storico con “Cecenia”(2004), di Leonardo Giuliano e “Cielo e terra”(2005), di Luca Mazzieri mentre Michele Placido gli affiderà il ruolo del dottor Eugenio Carenza in “Romanzo Criminale”(2005). La strada del dramma impegnato continua con “Guido che sfidò le Brigate Rosse”(2007), di Giuseppe Ferrara e “Polvere”(2009), di Massimiliano D’Epiro e Danilo Proietti, ma Tognazzi prende anche una boccata d’aria con le commedie di successo “Ex”(2009), di Fausto Brizzi e “Natale a Beverly Hills”(2009), di Neri Parenti. In tv, invece, lo vedremo nel film “Maria Montessori – Una vita per i bambini”(2007), di Gianluca Maria Tavarelli e nelle miniserie “Il bene e il male”(2008) e “David Copperfield”(2009). Nel 2010, Tognazzi gira 3 film: “Maledimiele” di Marco Pozzi; “Vorrei vederti ballare”, diretto da Nicola Deorsola e “Le ultime 56 ore”, di Claudio Fragasso mentre l’anno dopo lo vedremo nella commedia di Enrico Lando “I soliti idioti – Il film”. Nel 2012, è sul set di “To Rome With Love”, di Woody Allen e nel sequel “I soliti idioti 2” mentre si fa dirigere dalla sorella Maria Sole in “Viaggio sola”(2013). In televisione, riscuoterà molto successo grazie al ruolo del procuratore Giorgio Antonucci in “Squadra antimafia – Palermo oggi”(2011-2012), invece al cinema, altri film di rilievo saranno “Bella Addormentata”(2012), di Marco Bellocchio; “Mi rifaccio vivo”(2013), di Sergio Rubini”; “Tutta colpa di Freud”(2014), diretto da Paolo Genovese. Dopo i non soddisfacenti “Incompresa”(2014), di Asia Argento e “La solita commedia – Inferno”(2015), di Mandelli-Biggio-Ferro, Tognazzi torna in tv con le serie “Il bosco”(2015), “Pietro Mennea – La freccia del Sud”(2015) e “I misteri di Laura”(2015), tutte di grande seguito. | Il grande figlio d’arte di Ugo Tognazzi è riuscito, con gli anni, ad affermarsi al cinema, a teatro e in televisione, arrivando a girare 57 pellicole, 17 tra serie e film tv e, attualmente, conduce un talent culinario su Food Network. L’11 ottobre compie 50 anni e in cantiere ha altri due film, con Gabriele Muccino e Laszlo Barbo. |
Dopo l’abbandono di Philipp Plein, ritornato tra le braccia di Ayda Yespica, Cecilia Capriotti doveva pur trovare la maniera di divertirsi da single. E’ così che, con largo anticipo rispetto all’estate scoppiata solo da qualche giorno, ha deciso di organizzare le sue vacanze 2012 in un tour de force che la vede tra l’Italia, la Francia e la Spagna, in cerca degli scorci più suggestivi d’Europa e degli angoli di mare più belli che possano fare da sfondo alle foto in cui si mostra dotata di un’avvenenza certamente fuori dal comune. La soubrette italiana, in attesa di trovare uno sbocco in televisione – l’ultima esperienza che l’ha vista protagonista è stata quella a Ballando con le stelle 2010 – si diverte a farsi pubblicità attraverso un profilo Twitter sempre più ricco delle sue immagini più belle. | La splendida showgirl Cecilia Capriotti mostra le foto delle sue recenti vacanze trascorse tra la Francia, la Spagna e l’Italia. In compagnia di tante showgirl sue amiche, la modella si diverte prima di tornare al lavoro. |
Dopo Cecilia, un altro dei Rodriguez entra con prepotenza nelle cronache del mondo del gossip. Parliamo di Jeremias che avrebbe iniziato una relazione con Rossella Intellicato, protagonista di una discussione accessa con l'opinionista Tina Cipollari a telecamere spente. La ex gieffina avrebbe deciso di lasciare il trono di "Uomini e Donne" perché già confusa da una situazione sentimentale che, intanto, è andata a farsi sempre più seria, quella appunto con Jeremias. Una serie di scatti circolano sui blog e sulla fanzine del mondo del gossip, immagini che vedono proprio Jeremias Rodriguez e Rossella Intellicato sempre più vicini. Dulcis in fundo, di recente sulle loro bacheche instagram si stanno verificando strani incroci. Uno su tutti, la condivisione di un immagine della stessa canzone in esecuzione sui rispettivi dispositivi, parliamo di "Esistendo", la hit che ha lanciato Briga ad "Amici di Maria De Filippi". La ex protagonista del Grande Fratello aveva chiarito in un post pubblicato attraverso i suoi profili social ufficiali di aver subito violenza fisica e verbale nello studio di "Uomini e Donne". Per questo motivo, ha ufficializzato la sua decisione di non volere più entrare in uno studio televisivo e buttarsi subito quell'avventura televisiva alle spalle. Alla luce di quanto si evince da questi ultimi post su instagram, sembra che forse la ex tronista abbia trovato l'amore altrove. La reazione dei fan, ad ogni modo, è stata più che positiva e, senza che ci siano state conferme o smentite, stanno fioccando i commenti di auguri sulle rispettive bacheche. Per Jereamias sarebbe la prima relazione seria con una ragazza italiana nota al mondo del gossip. 💎💎💎 A post shared by Jeremias Rodriguez (@jeremiasgr) on Feb 12, 2016 at 2:49am PST | Una serie di coincidenze portano a credere che Rossella Intellicato abbia deciso di abbandonare il trono perché già innamorata di un altro: il fratello di Belen, Jeremias Rodriguez. |
Tra gennaio e la fine di agosto gli incendi che hanno devastato – e stanno devastando tuttora – la vegetazione nei pressi del circolo polare Artico hanno rilasciato in atmosfera una quantità enorme di anidride carbonica: circa 244 megatonnellate. Per fare un paragone, è pari a quella prodotta da Paesi come il Vietnam, l'Egitto o la Malesia in un intero anno. Soltanto durante i mesi estivi le emissioni sono state superiori del 30 percento rispetto a quelle dello stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un dato drammatico, tenendo presente che nel 2019 nell'Artico sono stati battuti tutti i record in termini di emissioni di gas a effetto serra (anidride carbonica e metano su tutti), ma anche per estensione e numero degli incendi. Quando si tireranno le somme, dunque, per il 2020 si attendono dunque risultati “incubo”. Dietro questi preoccupanti dati, costantemente raccolti e monitorati dal programma “Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS)” dell'Agenzia Aspaziale Europea (ESA) e dalla Commissione Europea, si cela un fenomeno inquietante cui gli scienziati si riferiscono colloquialmente col termine di incendi “zombie”. Tra i roghi artici del 2020, infatti, non ce ne sono solo di nuovi provocati dai fulmini o dai cambiamenti climatici in atto, che favoriscono l'attecchimento e la propagazione delle fiamme, ma molti sono ‘figli' dei roghi dello scorso anno, che in realtà non si sono mai spenti. Gli incendi zombie sono infatti roghi che covano sotto il ghiaccio, nel cuore della torba della tundra artica, che li mantiene vivi nonostante il crollo delle temperature e la copertura ghiacciata. Quando le temperature tornano a salire e il ghiaccio si scioglie, gli incendi mai domi si ravvivano in primavera, aggredendo la vegetazione superficiale e catalizzando il rilascio di CO2 in atmosfera. Gli scienziati sono seriamente preoccupati da questo fenomeno per due ragioni principali: essi non solo determinano immissione di CO2 derivante dalla distruzione della vegetazione in superficie, ma anche da quella della torba, che è uno dei principali accumulatori di gas a effetto serra. Quando la torba brucia vengono rilasciate grandi quantità di anidride carbonica e metano, e quest'ultimo è un gas a effetto serra decine di volte più potente dell'altro. “La distruzione della torba da parte del fuoco è preoccupante per tanti motivi”, ha dichiarato in un comunicato stampa della NASA la dottoressa Dorothy Peteet, ricercatrice presso il Goddard Institute for Space Studies dell'agenzia aerospaziale a New York. “Quando gli incendi bruciano gli strati superiori della torba, la profondità del permafrost può aumentare, ossidando ulteriormente la torba sottostante”, ha aggiunto la specialista. | Nel 2019 l’Artico è stato investito da una serie record di incendi, che rilasciarono in atmosfera enormi quantità di anidride carbonica. I dati parziali del 2020 sono ancora peggiori, con un aumento delle emissioni del 30 percento solo durante i mesi estivi. Dietro questi disastri, che catalizzando il riscaldamento globale, c’è anche l’inquietante fenomeno degli “incendi zombie”. Ecco di cosa si tratta. |
L'Italia è scesa in campo davanti al pubblico di Milano da campione d'Europa affrontando la Spagna di Luis Enrique nella semifinale di Nations League. Una gara importante per gli azzurri contrassegnata però dai fastidiosi fischi nei confronti di Gigio Donnarumma. Al portiere dell'Italia, protagonista della vittoria del titolo europeo dopo aver parato due rigori nella finale dell'11 luglio scorso contro l'Inghilterra a Wembley, non è stato perdonato il trasferimento in estate dal Milan al PSG. Sono stati propri i tifosi di fede rossonera presenti allo stadio ad accompagnare ogni tocco di palla di Donnarumma contro la Spagna con fischi assordanti. L'estremo difensore campano aveva infatti un contratto in scadenza con il Milan il 30 giugno del 2021. Un accordo che con il club rossonero non è stato rinnovato per via delle richieste del giocatore e del suo agente, Mino Raiola, ritenute eccessive dallo stesso Milan. Circa 10 milioni netti d'ingaggio più una ricchissima commissione da corrispondere allo stesso procuratore. Condizioni che per il Milan erano assolutamente inaccettabili tanto da portare il club rossonero a virare immediatamente su Maignan che è diventato l'attuale portiere della squadra di Pioli. A quel punto Donnarumma è stato libero di accasarsi altrove a parametro zero senza dare la possibilità al Milan, il club che l'ha calcisticamente cresciuto e fatto esordire nel professionismo, di incassare un euro dalla sua cessione. Dopo pochi mesi Donnarumma è passato al PSG. E pensare che a maggio del 2021, alla vigilia della sfida della scorsa stagione tra Benevento e Milan, una delegazione di ultrà rossoneri si era presentata a Milanello mentre la squadra era già in ritiro, per caricare il gruppo di Pioli ma anche per chiedere un confronto con Gigio Donnarumma. Confronto a cui, non senza qualche reticenza, il portiere si è alla fine sottoposto. Da giorni si parlava di uno suo possibile passaggio alla Juventus forte di un accordo già stabilito con il portiere campano che avrebbe dovuto affrontare poi a giorni i bianconeri in una sorta di spareggio Champions. Ipotesi assolutamente negata da Donnarumma che aveva anche rassicurato i tifosi sulle sue intenzioni future: “Voglio restare qui, deciderò io, con la Juve non c’è nulla”. Promesse dunque non mantenute da Donnarumma secondo i tifosi del Milan, che hanno pensato bene di accoglierlo con fischi assordanti questa sera in occasione della sua prima partita a San Siro da ex portiere del Milan. Troppo forte la delusione per quel passaggio al PSG a parametro zero. Troppo grave il danno economico nei confronti di un Milan che avrebbe potuto quantomeno beneficiare al meglio dalla sua cessione incassando una cospicua somma di denaro. | Gigio Donnarumma è stato immediatamente sommerso dai fischi di ‘San Siro’ prima e durante la sfida valida per la semifinale di Nations League tra Italia e Spagna. L’estremo difensore campione d’Europa, nonostante anche i diversi applausi ricevuti dallo stadio milanese, viene puntualmente fischiato a ogni suo tocco di palla. |
Un team di ricerca internazionale guidato da studiosi italiani dell'Università Campus Bio-Medico di Roma ha individuato un anticorpo – rilevabile con un semplice prelievo di sangue – in grado di predire con efficacia il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 1, malattia autoimmune con un'incidenza mondiale del 3 percento conosciuta anche col nome di “diabete giovanile”. La patologia, infatti, nella maggioranza dei casi esordisce durante la delicata fase della pubertà. Gli studiosi, coordinati dagli endocrinologi Rocky Strollo e Paolo Pozzilli dell'ateneo romano, che hanno collaborato con alcuni esperti della Queen Mary University of London, hanno scoperto che l'anticorpo – tecnicamente chiamato oxPTM-INS-Ab – è presente nella maggior parte dei bambini destinati ad ammalarsi di diabete di tipo 1. La sua efficacia come bio-marcatore è infatti del 91 percento, dunque elevatissima. Per suffragare la propria indagine sotto il profilo statistico i ricercatori hanno cercato l'anticorpo nel siero di ben 17mila pazienti, tutti coinvolti nello studio svedese ‘ABIS' (All Babies in Southeast Sweden) dell'Università di Linkoping. La formazione di oxPTM-INS-Ab è legata alla presenza nell'organismo di una forma di insulina modificata (ossidata), che viene aggredita dal sistema immunitario. Questa alterazione ossidativa dell'insulina, innescata da radicali liberi prodotti da una reazione infiammatoria, può essere individuata sino a undici anni prima della comparsa del diabete di Tipo-1. Anche per questo il test del sangue in via di validazione, sul quale è stato già apposto un brevetto internazionale, risulta essere particolarmente efficace, oltre che pratico ed economico. | L’anticorpo, la cui efficacia come bio-marcatore è del 91%, è stato individuato da endocrinologi italiani. Per rilevarlo è sufficiente un semplice prelievo di sangue. Il test per determinare il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 1 sarà dunque pratico, veloce ed economico. |
James Cameron non ha solo annunciato un'intera saga di Avatar che ha già un programma di uscita predeterminato. Il regista di alcuni dei film di maggiore successo e più grandi incassi nella storia del cinema, tra cui lo stesso Avatar, Alien e Titanic, si sta lanciando in un'operazione che dovrebbe portare la sua opera filmica rivoluzionaria al circo. Dopo aver accertato che il capolavoro del 2009 non finirà lì dove si concluse ma avrà un seguito già immaginato prima della realizzazione del film che sorprese il pubblico di tutto il mondo, ma sarà una saga come Il padrino Avatar infatti sarà adattato per uno spettacolo del Cirque du Soleil e dunque sarà un altro dei tantissimi impegni che potrebbero gravare sul regista al punto da costringerlo a non riuscire a rispettare i patti garantiti per le scadenze realizzative del suo film. L'uscita di Avatar 2 è prevista entro la fine del 2015 e, dopo un anno, anche l'altro numero della saga dovrebbe uscire nelle sale. | E’ stato James Cameron ad annunciare l’adattamento del film, contemporaneamente alla frenetica preparazione dei due numeri del film che nel 2009 sbancò ai box office. |
"Pensare a quelli che sono andati è un incubo. Come non sentirsi colpevoli? Quando comincio a ridere mi fermo con stupore. Mi vergogno. Ma non posso piangere tutto il tempo. Non servirà a nessuno se restiamo cupi come adesso. Non prendertela, Kitty! Quest’incubo finirà. Sono sicura che le risate ricominceranno a farsi sentire". Così scriveva Anne Frank nel suo Diario, pubblicato dal padre Otto due anni dopo la fine della guerra e poi tradotto in oltre settanta lingue. Oggi il celebre Diario di Anne Frank ritorna per le Edizioni Star Comics, in un’epoca in cui sempre meno sono coloro che possono portare la propria testimonianza di persona si fa urgente più che mai la necessità di prendersi cura della memoria, sotto le sembianze di un graphic novel con l’adattamento di Ozanam e i disegni di Nadji, due tra i più apprezzati autori della bande dessinée franco-belga. Così un classico imprescindibile assume la forma del graphic novel per raccontare, ai ragazzi come agli adulti, la drammatica storia di Anne Frank. Di seguito l'intervista a Ozanam, classe 1970, sceneggiatore, scrittore autore di cronache per la radio. Come avete deciso di trasformare il diario di Anne Frank in un graphic novel? L’idea è arrivata dal curatore di collana Jean Wacquet, presso l’editore Soleil. Mi ha proposto di fare l’adattamento, e di cercare un disegnatore che corrispondesse a quella che era la mia visione del libro. Io non sono sempre a favore dell’adattare libri in graphic novel, però ho pensato che in questo caso potesse essere utile per portare questa storia a una quantità di persone più alta, raggiungendo alcuni che ancora non la conoscevano. Se il messaggio continua a essere diffuso, allora io ne sarò più che contento. Il rapporto tra immagini e memoria è un rapporto complicato, spesso un tabù a proposito del nazismo e della Shoah: vi siete posti questo problema e in che modo lo avete affrontato nel rapporto tra sceneggiatura e disegni? Trovare il disegnatore giusto non è stato affatto semplice. Quando ho cominciato a rifletterci, sapevo che avrei voluto un disegno “spontaneo” per rispecchiare bene il senso di un diario segreto. Volevo anche qualcosa di abbastanza sintetico, per non avere l’aspetto un po' “freddo” che arriva dal realismo. La cosa più importante per me era rendere l’ambientazione, le sensazioni. Per fortuna, conoscevo già Nadji, e abbiamo potuto parlarne molto a lungo. Ha fatto numerose prove, prima di trovare questa sintesi, così “semplice”, perfetta per rendere l'atmosfera che cercavo. Spesso, suggerire è più importante che disegnare. Ed era fondamentale ridurre gli effetti “cinematografici”, facendo spesso inquadrature frontali. Pochi campi e contro-campi. Penso che questo aiuti a entrare bene in sintonia con Anne e la sua famiglia. Avete scoperto qualcosa di nuovo della figura di Anne Frank rileggendo il Diario? Come molti tra noi, avevo letto il Diario quando andavo a scuola. Avevo dimenticato il lato molto moderno dei suoi pensieri. Nel rileggerlo e lavorarci, mi sono molto avvicinato a mia nonna: ora sapevo che a suo tempo lei aveva avuto le stesse preoccupazioni di qualunque adolescente. A parte questo, siccome avevo già lavorato su questo periodo storico, non ho scoperto altre cose che non sapessi già. Però, sì: sono stato sorpreso, nel lavorare alla timeline presente a fine volume, accorgendomi che gli ultimi occupanti dei campi a morire sono morti dopo Hitler. E penso che questo spieghi bene l’ampiezza dell’orrore che è stato. La maggior parte di noi, almeno in Italia, legge il "Diario di Anne Frank" da ragazzi: pensate che il fumetto possa aiutare i più giovani a comprendere la tragedia del nazismo e della Shoah? | Nel Giorno della memoria un’intervista esclusiva a Ozanam, autore insieme al disegnatore Nadji de “Il diario di Anne Frank” a fumetti appena uscito per Edizioni Star Comics. Il graphic novel racconta per immagini, in maniera rispettosa e puntuale, le parole della giovane ebrea morta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. |
C'è un nuovo sceriffo tra i parchi acquatici del mondo: si chiama Royal Flush super-slide ed è l'attrazione dell'estate 2015. Collocato all'interno del BSR Cable Park, a Waco, in Texas, il divertente scivolo sta facendo impazzire il web da quando un video promozionale del parco acquatico è stato girato in 4k. Costruito a 20 metri di altezza per 40 di larghezza, il Royal Flush super-slide è la perfetta attrazione per chi ha voglia di divertirsi e rinfrescarsi in questa calda estate. | Il Royal Flush super-slide è l’attrazione dell’estate 2015, tre corsie d’acqua vi faranno volteggiare nell’aria prima di precipitare in fresche acque turchesi: ecco la perfetta soluzione per questi giorni di grande caldo. |
Grave incidente questo pomeriggio in via Appia Nuova, nella zona del Comune di Velletri. Per cause ancora da accertare, una macchina e una moto Aprilia 1000 si sono scontrate all'altezza del km 36+500. Ad avere la peggio è stato il motociclista: tremendo l'impatto col veicolo, che lo ha sbalzato a diversi metri di distanza. Soccorso con l'eliambulanza e trasportato immediatamente in ospedale, le sue condizioni sarebbero gravissime. A quanto si apprende, il conducente dell'altra vettura coinvolta nell'incidente sarebbe scappato senza prestare soccorso. Sul posto è intervenuta la Polizia Locale di Velletri per i rilievi del caso e verificare cosa sia accaduto. I vigili urbani stanno inoltre lavorando per identificare il pirata della strada e rintracciarlo il prima possibile. Il motociclista, A.V., è un 49enne originario di Genzano. | Grave incidente questo pomeriggio in via Appia Nuova, nella zona dei Castelli Romani. Un uomo di 49 anni è rimasto gravemente ferito in seguito a un incidente stradale con una vettura che poi si è data alla fuga. Le condizioni del centauro sono gravissime, è stato portato in ospedale con l’eliambulanza. |
Christina Aguilera ha rimesso su peso ma stavolta è perché aspetta il suo secondo bambino. Dopo il primo figlio di nome Max Liron, avuto dal primo marito Jordan Bratman, la popstar si appresta a diventare di nuovo mamma sfoggiando un sorriso smagliante. A starle vicino è il compagno Matthew Rutler, noto assistente alla produzione del mondo del cinema internazionale. La coppia si è mostrata felice in pubblico in occasione del consueto baby shower, tradizionale festeggiamento con il quale negli Stati Uniti si accoglie la futura nascita di un bambino. “Questa gravidanza" ha spiegato al settimanale "Chi" a pochi giorni dal parto –"è stata una passeggiata”, ed è forse il motivo della sua attuale solarità. A chiudere in bellezza la festa organizzata in suo onore, una torta che ha dato senza dubbio nell'occhio, ritraente una donna con le sue sembianze nel momento preciso del parto, con tanto di neonato in fase di uscita e scritte compulsive "PUSH, PUSH, PUSH, PUSH" (in italiano "spingi") sui quattro lati a mò di cornice. Una scelta di dubbio gusto, ma che pare alla Aguilera sia piaciuta davvero, stando almeno al modo in cui ha voluto mostrarla ai presenti e alle decine di fotografi accorsi ad immortalarla. | Christina Aguilera ha festeggiato il baby shower del suo prossimo figlio in arrivo con una torta molto vistosa, ritraente un parto in bella vista con tanto di neonato in uscita. |
Questa non è la solita storia di una persona ossessionata dal suo vip preferito al punto tale da spendere un patrimonio in chirurgia plastica per assomigliargli. Questa è – per essere precisi – una storia (triste) di una persona ossessionata dal suo vip preferito al punto tale da spendere un patrimonio in chirurgia plastica per assomigliargli ma senza riuscirci. È assurda la storia di Jack Johnson, 19enne paffuto che, nell'impossibile e di per sé ridicola impresa di diventare come David Beckham, si è sottoposto a diverse operazioni chirurgiche spendendo circa 23mila euro. Intervistato Philip Schofield nel programma "This Morning", il ragazzo si dice felice per la sua scelta anche quando il conduttore prova a riportarlo sulla terra muovendogli legittimi dubbi sul raggiungimento del suo obiettivo. Jack Johnson ha in programma di spendere almeno altri 40mila euro per poter completare la sua trasformazione, ma quel che è peggio è che il 19enne si è indebitato per oltre il 50% della cifra spesa ed ha intenzione di chiedere ancora altri prestiti per continuare la sua metamorfosi. "Non è triste che tu stia facendo tutto questo senza riuscirci, indebitandoti per giunta?" – chiede un severo ma giusto Philip Schofield, il "piccolo" Jack risponde pronto: No, per me non è triste anzi non vedo l'ora di apprezzare i miei progressi. | Jack Johnson è un 19enne ossessionato da David Beckham al punto da spendere 23mila euro per assomigliargli ma senza riuscirci: “Devo spendere almeno altri 40mila euro e non vedo l’ora di apprezzare i miei progressi”. |
Ancora un nuovo episodio di violenza nel calcio giovanile. Ancora una volta, la vittima è stata un arbitro, preso a pugni a fine partita. L'episodio è accaduto in Prima Categoria (girone B) dopo il triplice fischio: un tesserato si è avvicinato al direttore di gara e, insoddisfatto della direzione e del risultato del match, lo ha colpito facendolo finire in ospedale. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che stanno verificando la dinamica di quanto avvenuto. Dopo sei lunghi minuti di recupero, l'arbitro di Quiliano&Valleggia – Campese, partita valida per il campionato di Prima Categoria nel savonese, fischia la conclusione del match. Risultato finale 3-3, che però non accontenta alcuni tesserati della squadra padrona di casa, che lamentano un lasso di tempo esagerato dopo il 90′, dove la Campese è riuscita a recuperare dal 3-2 al definitivo 3-3. Così, poco prima di lasciare il terreno di gioco, nel piccolo impianto dello stadio Picasso di Quiliano, Mehmet Akif Kartal, il giovane arbitro 18enne, sarebbe stato aggredito e malmenato. L'accusa è partita dallo stesso giovane direttore di gara che ha denunciato di aver subito la violenza per la quale è finito anche in ospedale. La società di casa, la Quiliano&Valleggia ha condannato ogni tipo di violenza ma ha anche provato a circoscrivere l'episodio attraverso le dichiarazioni del proprio presidente Giorgio Landucci, presente sul campo. "Ho incontrato l'arbitro poco dopo nello spogliatoio, non mi sembrava sconvolto per l'episodio che, comunque, è avvenuto in un punto nascosto del campo. Semmai ci sia stata un'aggressione, la condanniamo con fermezza". | L’episodio si è verificato in Prima Categoria nel savonese: dopo 6 minuti di recupero, dove la squadra ospite ha trovato il definitivo pareggio, l’arbitro è stato aggredito e malmenato, finendo in ospedale e denunciando la violenza. “Una vergogna per tutti” è stato l’immediato commento del presidente LND ligure. |
Sono 573 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Lombardia su 52.296 tamponi eseguiti. Lo riporta il bollettino di giovedì 16 settembre 2021 diramato dal ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore si registrano 9 vittime: ieri i morti sono stati 6. Da febbraio dello scorso anno i decessi ufficiali per Covid in Lombardia sono così arrivati a 33.977. I contagi sono diminuiti rispetto a ieri, quando erano stati registrati 628 nuovi casi di Coronavirus a fronte di 50.690 tamponi eseguiti. Aumentano lievemente i pazienti ricoverati nei reparti di area medica degli ospedali lombardi, calano quelli ricoverati nelle terapie intensive. Nel dettaglio, questa è la situazione all'interno degli ospedali lombardi. Nei reparti di area medica, non critica, sono ricoverati 437 pazienti Covid, 2 in più rispetto a ieri quando erano 435. Nelle terapie intensive degli ospedali lombardi invece sono ricoverati 57 degenti Covid: due in meno rispetto a ieri quando risultavano ricoverate 59 persone. | Sono 573 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Lombardia nelle ultime 24 ore, con 9 morti. Aumenta il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di area medica degli ospedali: 437, due in più rispetto a ieri. Cala lievemente il numero dei ricoverati nei reparti di terapia intensiva. Ecco i dati del bollettino Coronavirus della Lombardia di giovedì 16 settembre 2021 diramati dal ministero della Salute. |
Federico d'Aguanno, ex corteggiatore di Laura Lella ed ex tronista di Uomini e Donne, si dice felice e innamorato con la sua "scelta", la corteggiatrice Valentina Arquilla. Parlare di "scelta" è però errato, dato che il loro amore non è stato benedetto da petali di rose e applausi come è d'uso a Uomini e Donne. Motivo? Anche se Federico e Valentina si sono innamorati nel corso del programma, i due hanno però tenuta nascosta la loro storia. Ma dato che le bugie hanno le gambe corte/tutti i nodi vengono al pettine/ecc, il loro gioco non è durato a lungo. Durante la puntata di oggi di Uomini e Donne infatti si è scoperto l'inganno: una serie di foto e di sms compromettenti non hanno lasciato alcun dubbio, e i due sono stati costretti a parlare. Finisce il trono di Federico d'Aguanno, e comincia un nuovo amore alla luce del sole. Su Facebook i commenti della coppia: "Ragazzi grazie a tutti per gli auguri" scrive Valentina "Comunque volevo scusarmi con tutti voi e ringraziarvi immensamente per tutto… è andata come è andata, non ci sono giustificazioni, ma al cuore non si comanda! La cosa più importante è quella di sorridere oggi con il mio amore accanto". L'ex tronista commenta così il messaggio della fidanzata: "Le scuse le merita solo Maria De Filippi… Ma da quello che ho visto, conoscendola, in fondo è contenta per noi due… Se sono nati interessi, amori, tra me e Vale è solo grazie a lei! Quando sono andato via e l’ho salutata le ho chiesto scusa per l’accaduto e allo stesso tempo l’ho ringraziata di tutto". Inoltre, Federico dichiara il proprio amore sulla sua pagina: "Io intanto mi sono innamorato, sbagliando e non rispettando le regole del gioco ho trovato e provato emozioni vere e reali… Cose che in questa realtà televisiva è davvero difficile trovare! Con stima e affetto, Federico D’Aguanno". | Federico e Valentina si scusano con i fan su Facebook. |
Preparatevi ad un grande ritorno nella sale italiane. La data è quella del 25 marzo e il film è “Il giardino dei Finzi-Contini”, pellicola cult del 1970, di Vittorio De Sica, tratta dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani e vincitrice del premio Oscar come Miglior film straniero e dell’Orso d’Oro a Berlino. Il film tornerà al cinema in una versione totalmente restaurata, voluta dall'Istituto Luce Cinecittà, e promossa dal brand di moda Antony Morato in collaborazione con il magazine L'Uomo Vogue. Il restauro del film assume una forte rilevanza storica per l'importanza della memoria. Il capolavoro è stato restaurato da “Studio Cine” di Roma e da “L'immagine ritrovata” di Bologna e la proiezione in anteprima si terrà alla Casa del Cinema di Roma alla presenza dell’attore Lino Capolicchio, che nel film era Giorgio, e successivamente sarà proiettata anche a Londra, New York, Toronto, San Francisco e in Israele. | La pellicola cult del 1970, diretta da Vittorio De Sica e tratta dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani, vinse L’Orso d’Oro a Berlino e il premio Oscar come Miglior film straniero. Il 25 marzo tornerà in sala in una versione totalmente restaurata, voluta dall’Istituto Luce Cinecittà, e promossa da Antony Morato, in collaborazione con il magazine L’Uomo Vogue. |
Vuoi perdere peso in modo facile e veloce? Con la dieta dell'anguria riuscirai a perdere fino a una taglia in solamente una settimana! L'anguria è uno dei frutti più indicati per la stagione estiva, fresca, ricca di acqua e povera di calorie garantisce sazietà e ti aiuta a perdere peso. Ma in cosa consiste la dieta dell'anguria? Anche se l'anguria è uno degli ingredienti che viene consumato di più in questa dieta, non dovrai mangiare solamente anguria per una settimana. Al contrario, questo regime alimentare è ricco e vario: a colazione per esempio, potrai mangiare tre fette integrali accompagnate da una tazza di tè verde, oppure uno yogurt magro con un cucchiaio di cereali o fiocchi di avena. Per il pranzo potrai alternare un'insalata di cetrioli e verdure seguita da 50 grammi di pasta integrale con un cucchiaio di olio ad un'insalata mista ricca composta da lattuga, sedano, carote, mais e cetrioli. Perfetti anche verdure grigliate o riso integrale con verdure. Per la cena invece, sono ideai i secondi piatti come il pesce al forno, il pollo alla griglia oppure l'insalata di polipo, ovviamente accompagnate da verdure fresche: sono perfetti i cetrioli, il sedano e le carote. Durante la cena potrai aggiungere anche 40 grammi di pane integrale. | Vuoi perdere una taglia in soli 7 giorni? Prova la dieta dell’anguria! Ricca di acqua e povera di calorie, è perfetta per perdere peso in un lampo. |
Addio a Odoardo "Dodo" Veroli: si è spento all'età di 78 anni lo storico produttore dei Nomadi, che scoprì il talento di Francesco Guccini e avviò la collaborazione tra quest'ultimo e il gruppo, da cui nacquero grandi successi come "Noi non ci saremo" e "Dio è morto". La notizia arriva dalla Gazzetta di Modena, che riporta che Veroli è stato cremato, per sua volontà. Lascia la figlia e la compagna. A Modena, Veroli ci era nato e cresciuto. Privo di formazione musicale ma dotato di un orecchio straordinario e della capacità di intercettare i trend del momento, divenne produttore di studio nell'epoca in cui nella terra di balere e serate danzanti si stava diffondendo il sound rock e beat. Tra gli artefici del “Modena beat sound” negli anni 60 e figura fondamentale della fucina di talenti che fu il bar Grande Italia in largo Bologna a Modena, avviò con i Nomadi una collaborazione proficua che durò per 31 anni sino al 1997. Tra i suoi meriti, anche il fatto di aver convinto la Emi a pubblicare “Grande Italia”, doppio lp del 1975, con brani di Francesco Guccini, dei Nomadi e di tanti altri artisti. "È stato il nostro Phil Spector", disse di lui Beppe Carletti. | Addio a Odoardo “Dodo” Veroli, morto all’età di 78 anni. Tra gli artefici del “Modena beat sound” negli anni 60, era lo storico produttore dei Nomadi. Scoprì Francesco Guccini e avviò la collaborazione tra quest’ultimo e il gruppo, da cui nacquero grandi successi come Noi non ci saremo e Dio è morto. |
L'oroscopo della settimana che va da lunedì 26 aprile a domenica 2 maggio 2021 vedrà rallentare le nostre energie. Tanti dei pianeti veloci infatti si trovano nel segno del Toro mentre Marte è ufficialmente entrato del segno del Cancro. Toro e Cancro sono due segni molto femminili quindi dove Marte, le energie, si placano. Non dobbiamo però dimenticare che il Sole e Venere toccano Urano, pianeta dei cambiamenti, quindi la consapevolezza delle novità sarà sempre più forte. All'inizio di questo oroscopo della settimana, proprio martedì 27 aprile, troviamo la Luna piena in cui il Sole a 7° del segno del Toro si oppone alla Luna a 7° del segno dello Scorpione. Questa Luna piena è molto forte, tant'è che in oriente viene festeggiata con il wesak, la festa in onore delle tappe della vita del Buddha. Sei così insofferente che anche la sola idea di poter condividere uno spazio minuscolo con un altro essere umano, fosse anche il tuo gatto, ti dà sui nervi… Tutta colpa di Marte in quadratura che ti fa desiderare di essere su un'isola deserta senza nemmeno il Wi-Fi. E col cavolo che invieresti il messaggio nella bottiglia con una richiesta di aiuto! Voto 5 per la testardaggine. Ci sono quelle settimane in cui tutto sembra filare liscio, a partire dalle pantofole che si trovano perfettamente allineate ai tuoi piedi alla discesa del letto. Un po' come quando capisci fin da subito che la giornata sarà ricca di gioie. Ecco, preparate di una settimana così… Vietato lamentarsi! Venere e Marte tutti e due a favore sono un equilibrio perfetto e senza soffi di vento. Voto 9 che te lo meriti anche tu ogni tanto. Un po' di pace non fa certo male, Gemellini! Se questo è l'anno delle sollecitazioni, dei progetti, della voglia di realizzare tutto e subito sia in amore che nel business, diciamo che dopo diverse settimane con Marte nel vostro segno adesso c'è davvero bisogno di prendere fiato, rimettere in ordine gli appunti anche mentali, concedersi di perdere il controllo della situazione.lo so che voi in questo siete maestri! Voto 7 per come vi godete il relax! | L’oroscopo della settimana che va da lunedì 26 aprile a domenica 2 maggio 2021 vedrà un trionfo di pianeti tra Toro e Cancro. Questi due segni zodiacali sono il trionfo della femminilità quindi smorzano le energie aggressive e vitali. In compenso la Luna piena del 27 aprile sarà molto potente! Siete pronti? |
Dabney Tompkins e Alan Colley fino a qualche anno fa erano dei tipici abitanti di Dallas, in Texas, con una bella casa, due lavori gratificanti e una comoda auto. Un giorno Dabney e Alan sono inciampati, letteralmente, in un libro sulle torri di avvistamento incendi utilizzate dalla US Forest Service dove si spiegava come quelle costruzioni su palafitte venissero usate per prevenire incendi nei boschi per tutto il 20° secolo. Oggi quelle vedette sono state sostituite dai satelliti e ne restano in piedi solo pochi esemplari. Così i due abitanti di Dallas hanno deciso in quel giorno di dare una svolta alla propria vita, di stravolgere tutto e trasferirsi a contatto con la natura. Dopo aver affittato alcune torri di avvistamento e diverse ricerche nella zona rurale dell'Oregon, conosciuta come Summit Prairie, Dabney Tompkins e Alan Colley sono riusciti a trovare la loro palafitta sulla quale far costruire una perfetta mini-casa ad alta quota. | Dimenticate la tradizionale casa sull’albero: Dabney Tompkins e Alan Colley hanno deciso di reinventarsi e creare la loro casa perfetta su una torre di avvistamento incendi boschivi a stretto contatto con la natura. |
Alla data odierna, sabato 28 novembre 2020, sulla base della mappa interattiva messa a punto da scienziati americani dell'Università Johns Hopkins, la pandemia di COVID-19 nel mondo ha provocato quasi 62 milioni di contagi e 1,45 milioni di vittime (nel nostro Paese si registrano 1,53 milioni di contagi e 53.677 morti). Si tratta dei dati ufficiali, considerati un'ampia sottostima di quelli reali, a causa del fatto che larga parte delle persone contagiate dal coronavirus SARS-CoV-2 è del tutto asintomatica, pertanto molte positività sfuggono alle maglie dei controlli. Ad di là dell'incertezza del dato complessivo, ci sono nette differenze nella diffusione del patogeno tra i diversi Paesi, e un dato particolarmente significativo è quello relativo ai tassi di mortalità registrati in Asia, sensibilmente inferiori rispetto a quelli europei e nordamericani. Le ragioni dietro a questo miglior controllo della pandemia di COVID-19 in Asia – soprattutto nell'Estremo Oriente – sono molteplici e variegate, come dimostrato da un nuovo e approfondito studio a guida italiana. A condurre l'indagine è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'IRCCS Istituto Scientifico San Raffaele e della Facoltà di Medicina dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi russi della Scuola di Medicina del Centro Federale di Ricerca Clinica di Rianimazione e Riabilitazione e dell'Istituto di Ricerca Reanimatologica V. Negovsky di Mosca. Gli scienziati, coordinati dai professori Alberto Zangrillo e Giovanni Landoni del Dipartimento di Anestesia e Terapia Intensiva dell'istituto meneghino, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato i dati raccolti nei database Worldometers.info e OurWorldInData.org, elaborati attraverso un programma noto anche al grande pubblico: Microsoft Excel. Il dato più significativo, come indicato, è quello della mortalità, nello specifico quello dei decessi per milione di abitanti; basti pensare che è risultato essere di appena 1 per milione a Taiwan, Vietnam e Thailandia, contro i 1.112 decessi per milione di abitanti in Belgio, il rapporto peggiore in assoluto a livello globale. Complessivamente, la mortalità media per milione di abitanti nei Paesi asiatici è stata di appena 2,7, contro 197 rilevata in Europa. Nonostante il virus sia emerso in Cina (nella città Wuhan della provincia dello Hubei) e abbia raggiunto prima altri Paesi orientali, colti praticamente di sorpresa, Vecchio Continente e Nord America sono stati letteralmente falcidiati per numero di vittime e contagi. Nessun Paese asiatico compare nei primi 20 posti per tasso di mortalità ogni milione di abitanti; com'è possibile? Tenendo anche in considerazione che lockdown e altre misure restrittive sono state applicate in modo simile nella stragrande maggioranza dei Paesi? Il professor Landoni e colleghi sottolineano innanzitutto che l'età media in Asia è significativamente più bassa rispetto a Nord America ed Europa. Se infatti nei Paesi asiatici si attesta a soli 31 anni, negli Stati Uniti e in Canada è di circa 35 anni, mentre in Europa si arriva a 42 anni. In Italia si toccano addirittura i 45,5 anni. Siamo infatti un Paese con larga parte della popolazione in età avanzata, con i giovani che fanno sempre meno figli e più tardi, per molteplici ragioni, non ultime quelle legate alla precarietà del lavoro. Questa situazione si è riflessa in modo drammatico sulla letalità della COVID-19, dato che le complicazioni potenzialmente fatali si sviluppano in percentuali maggiori negli anziani con comorbilità (in particolar modo di sesso maschile, con diabete e ipertensione). Ma l'età media della popolazione è solo uno dei fattori coinvolti. In Asia, e in particolar modo in Cina, Corea del Sud, e altri Paesi dell'Estremo Oriente, negli ultimi decenni hanno avuto a che fare con epidemie di patologie infettive alla stregua di SARS e MERS, causate da coronavirus respiratori strettamente imparentati col SARS-CoV-2. Ciò significa che i Paesi avevano già strategie e protocolli rodati per spezzare la catena dei contagi, per tracciare, testare e isolare i contatti (misure agevolate anche da una tutela della privacy molto più lassa rispetto all'Occidente). Noi ci siamo sentiti al “sicuro” troppo a lungo, e ad esempio attraverso i voli diretti fra Wuhan e Milano, che hanno portato in Italia migliaia di persone provenienti dal cuore dei focolai epidemici, abbiamo permesso al virus di raggiungerci e confondersi con i patogeni influenzali e parainfluenzali, fino all'esplosione di casi verificatasi drammaticamente a partire da febbraio. Va inoltre considerato che nei Paesi asiatici il distanziamento sociale, l'uso delle mascherine e la costante igiene delle mani sono consuetudini che esulano dallo stato di pandemia, e sono intimamente connesse a una cultura del rispetto verso l'altro che spesso manca dalle nostre parti. In Giappone e Cina, per fare un esempio, si indossano le mascherine anche per un comune raffreddore, (oltre che per difendersi dallo smog), e quando si è malati in molti non si sognerebbero mai di andare comunque a lavoro, rischiando di contagiare colleghi e persone potenzialmente a rischio. Noi non eravamo nemmeno “socialmente pronti” all'uso dei dispositivi di protezione individuale, e sebbene oggi vengono normalmente accettati – tranne che da una minoranza di cosiddetti negazionisti – all'inizio il messaggio non è passato efficacemente. In parte c'è anche la responsabilità delle autorità sanitarie, che le hanno sconsigliate a lungo prima di un repentino dietrofront. Si pensa che sia stata una manovra orchestrata per proteggere le poche scorte in favore degli operatori sanitari. Landoni e colleghi sottolineano anche che meno morti in Asia potrebbero esserci stati per fattori genetici; nelle popolazioni orientali sono meno diffuse mutazioni che favoriscono la formazione di coaguli di sangue, tra le complicazioni più pericolose e letali della COVID-19. Quelle elencate sono solo alcune delle ragioni per cui in Asia la pandemia è stata controllata meglio, ma possiamo ancora trarre benefici dalle loro strategie, nell'ottica di una potenziale terza ondata, che si spera possa essere scongiurata anche grazie all'arrivo dei primi vaccini. I dettagli della ricerca “Why are Asian countries outperforming the Western world in controlling COVID-19 pandemic?” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Pathogens and Global Health. | La pandemia di COVID-19 non ha colpito in tutto il mondo con la stessa forza, e sebbene il coronavirus SARS-CoV-2 sia emerso in Asia, proprio qui si sono registrati tassi di mortalità bassissimi rispetto a quelli rilevati in Europa e nel Nord America. Com’è possibile? A spiegarlo un nuovo e approfondito studio guidato da scienziati italiani. |
La primavera sembra non voler proprio sbocciare a Napoli: dopo la giornata di ieri e quella di oggi, contraddistinte da cielo coperto, le previsioni del tempo per la giornata di domani, mercoledì 5 maggio, indicano il ritorno della pioggia. Le precipitazioni saranno più frequenti nelle prime ore del mattino, per poi attenuarsi con il prosieguo della mattina e nel pomeriggio, lasciando però il cielo molto nuvoloso per tutta la giornata. Temperature leggermente in calo, soprattutto nei valori massimi, che non supereranno i 18 gradi, mentre la minima percepita sarà invece di 16 gradi. Si segnala anche vento moderato, che soffierà intorno ai 10 chilometri orari, con raffiche anche di 16 chilometri all'ora. Infine, si segnala mare calmo o poco mosso. | Le previsioni del tempo per la giornata di domani, mercoledì 5 maggio, a Napoli, indicano il ritorno della pioggia, soprattutto nelle prime ore del mattino. Nel corso della giornata, le precipitazioni dovrebbero diminuire, lasciando il cielo molto nuvoloso. La temperatura massima registrata sarà di 18 gradi, mentre la minima di 16. |
Il successo all'Eurovision Song Contest 2021 dei Maneskin ha prodotto nei mesi successivi un'incredibile spinta in avanti nella carriera del gruppo rock romano, un fenomeno in grado di travalicare anche i confini internazionali, sospinti anche dalle lunghe vele dei successi come "Beggin", "Zitti e buoni" e "I wanna be your slave". La dimostrazione di quanto l'attenzione attorno alla band sia enorme viene testimoniata anche nei numeri sulle piattaforme di streaming digitale, con quasi 50 milioni di ascoltatori mensili su Spotify e brani come "Beggin" arrivato a più di 450 milioni di stream. Dall'altro lato, anche le certificazioni internazionali potrebbero testimoniare quanto si stia espandendo il fenomeno Maneskin, con le ultime ore che hanno regalato alla band due dischi d'oro in Australia, con i singoli "Beggin" e "I wanna be your slave", che hanno superato la vendita delle 35mila copie. Un traguardo che si aggiunge alle 20 certificazioni precedenti, rendendo il gruppo rock romano un vero e proprio successo internazionale, una testimonianza della musica italiana nel mondo. Li abbiamo visti nelle ultime settimane calcare i palchi di alcuni festival internazionali, rendersi protagonisti di alcune delle esperienze da palco più vibranti degli ultimi anni, incendiando con la loro passione i fan dal Belgio alla Repubblica Ceca. Stiamo parlando dei Maneskin e della loro espansione internazionale, un processo cominciato subito dopo l'Eurovision Song Contest 2021, che li ha visti protagonisti con "Zitti e buoni", brano con cui avevano trionfato al Festival di Sanremo. Prima la viralità di brani come "I wanna be your slave" e "Zitti e buoni", poi la cover di "Beggin" che ha aperto le porte del pubblico anglofono alla band, che adesso sembra non volersi fermare. Infatti dopo i quasi 50 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, la band mette a segno l'ennesimo grande risultato: con i due dischi d'oro conquistati in Australia con "Beggin" e "I wanna be your slave", la band segna 22 certificazioni all'estero sul tabellino di marcia, senza contare quelle italiane, per adesso ferme a 33, tra cui 28 dischi di platino e cinque dischi d'oro. Un grande momento per la musica italiana nel mondo. Nel frattempo, i Maneskin hanno coronato uno dei loro sogni: la possibilità di collaborare con una delle icone rock più importanti della storia del ‘900: Iggy Pop. L'ex frontman degli Stooges ha preso parte al remix di "I wanna be your slave", una produzione annunciata su Instagram dalla band con un video che ritraeva una videochiamata tra Iggy e i Maneskin. Un'opportunità incredibile per il gruppo rock di poter presenziare al tavolo con una delle leggende del genere, che si è detto felice di poter collaborare con i Maneskin. Il singolo ha raccolto oltre due milioni di stream su Spotify, ma è destinato a crescere. Il nuovo brano però non distrae la band sul lavoro che c'è da fare da qui ai prossimi mesi, con la promessa di un secondo volume di "Teatro d'ira", soprattutto dopo la firma di Fabrizio Ferraguzzo come nuovo manager della band. | Stanno cavalcando l’onda del successo internazionale, prima calcando i palchi dei più famosi festival europei, poi macinando certificazioni su certificazioni all’estero. Stiamo parlando del fenomeno della musica italiana, i Maneskin, che con il disco d’oro in Australia per “Beggin” e “I wanna be your slave”, arrivano a 22 certificazioni all’estero. |
Chi ha un gatto sa perfettamente cosa significa sentirlo parte integrante della famiglia, entrare in confidenza con il suo profilo, il pelo e quel faccino unico tanto da arrivare ad adorarlo. Richard Saunders ama così tanto il suo gatto Tolly da renderlo il protagonista delle sue opere d'arte. Richard Saunders ha la passione non solo per i gatti ma anche per l'arte topiaria e dalla fusione di queste due passioni sono nate le sue siepi gigantesche con la forma di Tolly. L'arte topiaria è infatti proprio la capacità di modellare alberi e piante con forme che non sono quelle della natura: Richard Saunders ci riesce in modo impeccabile creando enormi siepi con la forma del suo gatto. Le foto dei gatti sono immagini sempre virali, e proprio partendo dal gradimento ottenuto dalle foto del suo gatto russo Tolly che Richard Saunders ha avuto l'idea di inserirle in paesaggi vegetali. Con l'arte topiaria Richard Saunders è riuscito a ricreare enormi siepi con le sembianze di Tolly che precisa "è un gatto maschio molto amato". Purtroppo Tolly lo scorso febbraio è venuto a mancare e così, considerando il grande successo delle immagini da lui riscosso, Richard Saunders ha iniziato a realizzare immagini photoshoppate del suo gatto in qualsiasi contesto perché la perdita di Tolly non doveva causare la fine della sua ispirazione ma far preservare il ricordo di Tolly con la sua arte. | Unire l’arte topiaria alla passione per i gatti è l’obiettivo di Richard Saunders che crea delle enormi siepi con le sembianze de suo gatto Tolly, tutte irresistibili come il suo felino. |
Un viaggio fotografico nei cinque continenti per documentare la rara bellezza del nostro pianeta: questa è Genesi, la mostra di Sebastião Salgado allestita da oggi fino all’11 maggio presso la Casa dei Tre Oci a Venezia. Circa 240 fotografie che sono atti d’amore verso il nostro pianeta o, come dichiara l’autore, “una lettera d'amore alla terra scritta con la macchina fotografica”. Così il fotografo brasiliano, classe 1944, definisce il progetto Genesi che, iniziato nel 2003, lo ha portato per 8 anni in giro per il mondo a scovare e immortalare gli angoli più reconditi della Terra. Dalle foreste tropicali dell’Amazzonia, del Congo, dell’Indonesia ai ghiacciai dell’Antartide, dalla taiga dell’Alaska ai deserti dell’America e dell’Africa fino ad arrivare alle montagne del Cile e della Siberia, Sebastião Salgado è andato alla ricerca di luoghi incontaminati attraverso i quali raccontare il vero mondo, quelle delle origini, quello dove natura, uomini e animali vivono in una perfetta e primitiva armonia. È lì che, secondo Salgado, il nostro pianeta appare in tutta la sua grandiosa bellezza. Paesaggi mozzafiato, foreste, deserti, ghiacciai, animali selvatici, uomini e donne di tribù indigene mai toccate dalla cultura occidentalizzata e globalizzata. I miracoli della natura e quelli dell’uomo, anzi: i miracoli dell’originaria sintonia tra uomo e natura. Con questi termini, c’è il rischio che vengano in mente le vivaci fotografie in stile National Geographic, ma con Salgado siamo estremamente lontani da quei colori accesi, perché lui usa solo il bianco e nero, un bianco e nero lirico e delicato, luminosissimo, che è anche una scelta riguardante la fruizione dell’opera: essendo di fatto un’astrazione, “una foto in bianco e nero è come un'illustrazione parziale della realtà. Chi la guarda, deve ricostruirla attraverso la propria memoria che è sempre a colori, assimilandola a poco a poco. C'è quindi un'interazione molto forte tra immagine e osservatore”. L’effetto è di poetico fascino. Il linguaggio fotografico di Salgado è molto raffinato, il suo stile innegabilmente estetizzante. Questo, tuttavia, non svaluta il contenuto principalmente etico dei suoi scatti e di tutto il suo lavoro: “Personalmente vedo questo progetto come un percorso potenziale verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura. L’ho chiamato Genesi perché, per quanto possibile, desidero tornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita; alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento; alle remote tribù dagli stili di vita cosiddetti primitivi e ancora incontaminati”. Una carriera dedicata all’esplorazione antropologica, basata su una formazione da economista e espressa nella fotografia; una carriera unica. Attivista per l’ambiente, Salgado fonda le sue teorie su ricerche accuratissime di ecologia, demografia, socio-economia, e trasforma studi e statistiche in immagini poetiche e potenti. Preoccupato per il collasso della Terra e per il drammatico decadimento del rapporto dell’uomo con la natura, l’artista afferma: “Lo scopo di questo progetto è di ricongiungerci con il mondo com’era prima che l’uomo lo modificasse fino quasi a sfigurarlo”. Così ha girato la Terra in lungo e in largo per regalarci, come gli esploratori di una volta, fotografie di luoghi in cui quasi nessuno è stato e di cui esistono poche immagini; luoghi isolati, ancora ‘salvi’, le cui immagini suscitano stupore e meraviglia come in una ri-scoperta del pianeta. Sono immagini di armonia tra uomo e natura, è qui la bellezza; sono immagini d’amore, quello che il fotografo prova per la Terra e che intende trasmettere attraverso la sua opera. Nello splendore degli scatti di Salgado, c’è però anche un monito: è un invito a salvare quel mondo incontaminato, a tutelarlo, magari a ricrearlo. Attraverso il piacere della visione, questa fotografia d’istinto e d’emozione intende ricordare all’uomo di oggi che bisogna assumere nuovi comportamenti verso la natura, ritrovare le radici, “salvaguardare le forme di vita e di cultura originarie, perché quelle costituiscono l’unico modo possibile di sapere com’eravamo prima dell’assalto della civiltà moderna”. | Centinaia di fotografie scattate nei luoghi più isolati e meravigliosi del pianeta: da oggi fino all’11 maggio, Sebastião Salgado porta la sua Genesi alla Casa dei Tre Oci di Venezia. |
Si è chiusa la fase a gironi della Nations League 2021. Ora si conoscono i nomi di tutte le quattro nazionali che disputeranno la Final Four tra circa undici mesi, e che si giocheranno la vittoria finale della seconda edizione di questa manifestazione. La Francia è stata la prima squadra a strappare il pass per le semifinali, poi si è aggiunta la Spagna, che ha travolto la Germania nella sfida decisiva del Gruppo B. A queste due grandi big del calcio europeo si sono unite l'Italia di Mancini e il Belgio, trascinato dai gol di Lukaku. La Final Four della Nations League si disputerà nel mese di ottobre del 2021 e si terrà in una sede unica. Due anni fa si giocò in Portogallo. Questa volta la Final Four si giocherà in una tra l'Italia, le sedi saranno Milano e Torino. Le date erano state stabilite due anni fa, ma ovviamente sono state modificate. Perché le finali dovevano giocarsi nel mese di giugno, quando però si terrà invece l'Europeo. Quindi le semifinali della Nations League 2021 si giocheranno il 6 e il 7 ottobre 2020. Mentre domenica 10 ottobre 2021 saranno disputate la finale del 3° e 4° posto e la finalissima, che assegnerà il titolo. | La Nations League dopo la fase a gironi prevede la Final Four, che assegnerà l’edizione 2021. Le semifinali e la finale si disputeranno, in Italia nel mese di ottobre del 2021. Si sono già qualificate per la Final Four la Francia e la Spagna. E poi si sono aggiunte l’Italia, che ha strappato il pass vincendo in Bosnia, e il Belgio. |
Sanremo punta su Mediaset, è il caso di dirlo. Qualche giorno fa Ezio Greggio – proposto come “valletto” di Antonella Clerici – ha gentilmente declinato l’invito, comunicandolo prima alle telecamere di Striscia la Notizia e poi dandone l’annuncio ufficiale. E ora arriva la notizia che un altro pezzo grosso di Canale 5 potrebbe salire sul palco dell’Ariston: Maurizio Costanzo. La 60esima edizione del Festival della Canzone Italiana sta già facendo parlare di sé da più di un mese, prima con la polemica sui brani in dialetto e ora con le varie conferme e smentite dei personaggi che dovrebbero affiancare la conduttrice nelle cinque serate. I nomi certi, per il momento, sono quelli di Paolo Bonolis, Luca Laurenti, Christian De Sica e Pippo Baudo. Molto improbabile la partecipazione di Fiorello. Tornando a Costanzo, il suo sarebbe un ritorno storico su Raiuno, dopo 25 anni di Maurizio Costanzo Show, che si è concluso appena dieci giorni fa. Tra poche ore, inoltre, saranno resi noti i nomi dei partecipanti alla kermesse, mettendo fine – forse – alle polemiche aventi per protagonista soprattutto Povia , che si è proposto con un brano sull’eutanasia. | Dopo il rifiuto di Ezio Greggio, tra i nomi dei co-conduttori al fianco di Antonella Clerici arriva quello di Maurizio Costanzo. |
Siamo sempre stati abituati a vedere Jennifer Lopez sui palcoscenici e sui red carpet più ambiti al mondo: tra abiti sensuali, acconciature da capogiro e make-up impeccabili, ha dimostrato di essere un'indiscussa icona di bellezza e di stile. Nelle ultime ore, ad esempio, ha spopolato al Vax-Live con la sua maxi coda di cavallo realizzata con le extension: così facendo ha prova di non avere assolutamente nulla da invidiare alle colleghe più giovani nonostante i 50 anni. Di recente è riuscita ancora ad attirare tutti i riflettori su di lei ma questa volta non con il suo look o con le sue forme procaci, quanto piuttosto con un adorabile scatto di famiglia con cui ha messo a confronto le tre diverse generazioni di "Lopez Women". Jennifer Lopez ha lanciato da qualche mese la sua prima linea beauty ma, se fino a qualche tempo fa era lei l'unica testimonial dei prodotti, ora ha deciso di affidarsi a delle modelle d'eccezione. Per dimostrare che i fondotinta, i correttori e i blush della J.Lo Beauty sono perfetti per tutte le donne dai 7 ai 77 anni ha posato in compagnia della figlia Emme Muñiz e di sua mamma Guadalupe Rodriguez. Si tratta di uno dei pochissimi scatti di famiglia condivisi dalla popstar sui social, con il quale al motto di "Mama Glows Best" ("Mamma brilla meglio"), ha dimostrato che la bellezza è una caratteristica che accomuna tutte le donne di casa Lopez. | Jennifer Lopez ha condiviso un nuovo scatto di famiglia sui social, lo ha fatto per sponsorizzare la sua collezione di prodotti di make-up. Per l’occasione si è trasformata in modella al fianco della figlia Emma e della mamma Guadalupe, dimostrando che la bellezza è un tratto distintivo di tutte le donne di casa. |
Ieri Fanpage.it ha intervistato Sara Daniele, la figlia più grande di Fabiola Sciabbarrasi e Pino Daniele, l'artista di cui oggi si celebra un anno dalla scomparsa e che proprio a lei aveva dedicato una canzone omonima e oggi lei stessa torna a parlare del padre sui suoi canali social. Proprio i social (e la sua città) sono invase da ricordi e omaggi, ma quello di Sara è senza dubbio uno dei più sentiti. Ieri ci aveva raccontato del suo rapporto con quello che per tutti era un musicista, un artista l'autore di una lunga colonna sonora che ci ha accompagnati nella nostra vita, ma che per lei era semplicemente (si fa per dire) un padre. Un padre che amava e di cui conosceva solo in parte l'opera. Devo essere sincera, essendo stato mio padre, sai, per il rapporto padre-figlio, per me non era Pino Daniele – ci ha detto in un'intervista telefonica da Londra -, era semplicemente il mio papà: non ho sentito tutti i suoi album, per esempio, nel senso che ‘Terra mia' l'ho cominciato ad ascoltare solo quest'anno. Sentendolo, però, ho capito molte cose su di lui e le sue origini. Oggi, sul suo profilo Instagram è tornata a ricordarlo con una foto che li ritrae assieme, con lei, piccola e vestita con un cappotto e un cappello bianco, abbracciata proprio da Pino. E con la foto un ricordo emozionato ed emozionante sulla loro quotidianità, sulle classiche chiamate tra padre e figlia, sulla colazione assieme e sulla musica, la stessa che manca tantissimo da quel 4 gennaio: Ciao mia grande roccia, oggi è un anno che non ci sei. Molte volte penso di vivere in un incubo in cui non trovo via d'uscita, crescere senza di te, chi se lo sarebbe aspettato. Quante cose sono cambiate, e quante ne cambieranno, ma il mio amore per te rimarrá incondizionatamente senza fine. Mi manca tutto. Le chiamate quando esco per sapere a che ora torno, o solo per sentire come sto. Il caffè insieme la mattina, o entrare dentro casa mentre tu suoni la chitarra. Ecco, dal 4 Gennaio 2015 il mio mondo é silenzioso, senza musica. L'unica che mi fa sentire a casa é la tua, dove ti sento sempre vicino a me. Ciao papá, ci manchi. Ciao mia grande roccia, oggi è un anno che non ci sei. Molte volte penso di vivere in un incubo in cui non trovo via d'uscita, crescere senza di te, chi se lo sarebbe aspettato. Quante cose sono cambiate, e quante ne cambieranno, ma il mio amore per te rimarrá incondizionatamente senza fine. Mi manca tutto. Le chiamate quando esco per sapere a che ora torno, o solo per sentire come sto. Il caffè insieme la mattina, o entrare dentro casa mentre tu suoni la chitarra. Ecco, dal 4 Gennaio 2015 il mio mondo é silenzioso, senza musica. L'unica che mi fa sentire a casa é la tua, dove ti sento sempre vicino a me. Ciao papá, ci manchi. | Dopo l’intervista concessa a Fanpage.it Sara, la figlia di Pino Daniele, torna a ricordare il padre con un emozionante post sui suoi canali social, ripercorrendone la quotidianità che più le manca. |
Si chiama semplicemente Mina Fossati il nuovo album, appunto, di Mina e Ivano Fossati. Un lavoro che come dice il cantante è un album che parla del presente, dell'hic et nunc. Ma la particolarità è che non è un album che cerca di strizzare l'occhio al presente musicale inteso come moda, non troverete alcun tipo di approccio giovanilistico, quel suono messo lì per tentare (inutilmente, come spesso accade) di ritrarsi al passo con la contemporaneità. In quest'album ci sono due dei più grandi artisti italiani che fanno quello che sanno fare meglio. Dopo Celentano, Mina ha scelto che era Ivano Fossati la persona perfetta per tornare a pubblicare un album a due, rimettendo in piedi un discorso che nel tempo aveva avuto alcuni momenti importanti, ma che per la prima volta ha un afflato più a lungo termine. E la sfida era quella di convincere Fossati a rimettersi in ballo e ballare, lui che aveva deciso di fermarsi e che è tornato solo perché non poteva dire no alla richiesta di Mina ("Altrimenti mia moglie ha minacciato di lasciarmi" ha detto presentando l'album). Riascoltare due delle voci più importanti, sentire la vocalità di Mina cantare le canzoni scritte da quello che è senza dubbio uno dei massimi autori che l'Italia abbia mai visto era qualcosa che siamo contenti di poter raccontare e ascoltare. Non vi è alcun cedimento alla grandezza dei due protagonisti, benché talvolta è complesso affrontare con obiettività un progetto del genere, eppure questa volta l'impressione è che la grandezza di questo album sia proprio nella sua mancanza di sorpresa. È un album in cui si mescolano le varie anime dei due, sia a livello vocale che musicale. La scelta di lanciare l'album con "Tex Mex" è forse dovuta a una volontà di accompagnare l'orecchio con qualcosa che ricordasse un momento importante della carriera di Fossati, ovvero "Panama", con questo blues rock in cui la voce di Mina riesce a trovare il suo spazio, ad accomodarcisi, dando anche un po' l'impressione di quello che saranno le varie sfumature. Perché la cantante riuscirà a cambiare registro più volte in Mina Fossati, alternando le ballad ai giochi di voce a mo' di filastrocche a cui ci ha abituato nella sua lunghissima carriera. È stupefacente rendersi conto di come Fossati resti ancora e sempre un gigante della scrittura. Un disco sul presente che, però, ha nel tempo un macrotema che lo attraversa in tutte le sue declinazioni (assieme a quello del viaggio, del movimento): "L'ultima volta che ti ho scritto era settembre, eppure il tempo è andato via" scrive ne "L'infinito di stelle" in cui l'orchestra accompagna questo esordio, "È passato il Novecento con tutte le bandiere, il mio cuore muto è rimasto a vedere" canta Fossati in un pezzo giocoso vestito addosso alla compagna di viaggio, c'è il tempo che dovrebbe guarire le ferite d'amore in "Ladro", "C'è tanto da dire, tanto da vivere, da raccontare, in questo tempo che non smette di passare" in uno dei pezzi più belli dell'album, "La guerra fredda". | Mina Fossati, il nuovo album, appunto, e Ivano Fossati è, nelle parole del cantante, un album che parla del presente, dell’hic et nunc. Ma la particolarità è che non è un album che cerca di strizzare l’occhio al presente musicale inteso come moda, non vi troverete alcun tipo di approccio giovanilistico. |
Belgio doveva essere, e Belgio sarà. Tutto come da pronostico, insomma. Dopo una battaglia durata 120 minuti contro l’Austria del diabolico Foda, l’Italia di Roberto Mancini arriva alla sfida dentro-fuori all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, contro i Diavoli Rossi che hanno liquidato sì i detentori del titolo del Portogallo, ma a caro prezzo. Permane ancora qualche dubbio sulla presenza di due gioiellini della collezione di Roberto Martínez: quel Kevin De Bruyne, che con un gol e un assist ha cambiato volto al Belgio, nella sfida contro la Danimarca, ed Eden Hazard, fantasista del Real Madrid, usciti entrambi malconci dalla gara contro i lusitani. Ecco perché questi eventuali, pesantissimi forfait, sommati alla storia, possono fare pendere l’ago della bilancia a favore della Nazionale italiana. "Le statistiche sono una forma di realizzazione del desiderio, proprio come i sogni", sosteneva Jean Baudrillard. E quelle contro il Belgio ci autorizzano a sognare. Nei cinque precedenti contro i Diavoli rossi nelle grandi competizioni internazionali, infatti, tutti andati in scena nella fase a gironi (Coppa del Mondo del 1954 ed Europei del 1980, 2000 e 2016) l’Italia non ha mai perso, collezionando tre vittorie e un pareggio. Non solo, ma i ragazzi di Mancini potrebbero abbattere il muro dell’ennesimo record, infilando sul pallottoliere, per la prima volta nella loro storia, cinque vittorie di fila agli Europei, dopo esserci riusciti finora soltanto due volte ai Mondiali (sette tra il 1934 e 1938 e cinque nel 1990). Quegli stessi numeri, però, che sembrano mettere gli Azzurri in una posizione di vantaggio, nascondono anche delle insidie, dalle quali la ‘Mancini band’ dovrà guardarsi bene. Una su tutte, la lotteria dei rigori che ha deciso i destini dell’Italia negli ultimi tre quarti di finale agli Europei: eliminazione in due di questi (Spagna 2008 e Germania 2016), e passaggio del turno, contro l’Inghilterra, nel 2012. La cabala, però, porta anche acqua alle speranze del mulino belga, e fa correre un brivido lungo la schiena degli Azzurri quando racconta di come quattro delle cinque Nazionali che hanno sconfitto la squadra detentrice del trofeo nella fase a eliminazione diretta (e i Daivoli rossi hanno fatto fuori il Portogallo di Cristiano Ronaldo) hanno poi vinto l’Europeo: l’unica eccezione è stata l’Italia a Euro 2016. Ma i numeri si sa: sono fatti per essere smentiti. L’Italia vista finora ha dimostrato di saper divertire, ma anche soffrire, esaltando il talento di giocatori che avevano fatto bene nei propri club, ma dai quali non ci si sarebbe aspettata un’esplosione del genere agli Europei. Tra questi, oltre a Manuel Locatelli (doppietta contro la Svizzera) e Leonardo Spinazzola (un pendolino che sfreccia sulla fascia sinistra), svetta Matteo Pessina che, dopo essere andato a bersaglio nelle ultime due partite, potrebbe diventare il primo giocatore in assoluto degli Azzurri a segnare in tre match di fila agli Europei, e il primo da Christian Vieri, considerando anche i Mondiali (quattro nel 1998). Sul fronte opposto, invece, le speranze di Martínez sono riposte non solo nel gigante belga, Romelu Lukaku, su cui si appoggeranno ancora di più i Diavoli Rossi in caso di forfait di De Bruyne e Hazard, ma anche in Thorgan Hazard che ha mezzo lo zampino in sei gol (quattro reti, due assist) nelle ultime sette partite da titolare con la propria Nazionale, segnando nelle ultime due sfide di questo Europeo: l'unico giocatore belga ad aver timbrato il cartellino in tre match consecutivi tra Europei e Mondiali risponde al nome di Marc Wilmots, nella Coppa del Mondo 2002. | Belgio-Italia è la sfida più attesa dei quarti di finale degli Europei. Un confronto che nei precedenti nei grandi tornei ha sempre sorriso agli azzurri, imbattuti nelle sfide con i Diavoli Rossi. Ma c’è una sinistra coincidenza: la Nazionale ai quarti incappa sempre nella lotteria dei calci di rigore. |
Solo pochi giorni fa, alla notte dei Grammy, Billie Eilish si era presentata sul palco in un total look Gucci e con i capelli bicolor che sono da tempo il suo tratto distintivo: radice verde e lunghezze nero corvino. La giovane cantante alla cerimonia è stata una delle protagoniste indiscusse: il suo Everything I Wanted è stato eletto Disco dell'anno, il premio forse più ambito di tutta la kermesse, che lei ha portato a casa per il secondo anno di fila. Nonostante abbia appena 19 anni si è imposta all'attenzione del pubblico e ha scalato le classifiche di tutto il mondo: un successo che l'ha messa a dura prova. Il body shaming è stato uno dei fronti più difficili da gestire, perché l'attenzione mediatica si è sempre molto concentrata sul suo aspetto estetico, sui suoi tanto criticati completi oversize, sui capelli stravaganti. E proprio sul fronte capelli la giovane cantante ha stupito tutti con un cambio look inaspettato. | Billie Eilish aveva fatto dei capelli bicolor il suo tratto distintivo: radice verde su base nera. Così era apparsa solo pochi giorni fa anche alla cerimonia dei Grammy, dove è stata protagonista indiscussa. Ma ai suoi follower di TikTok ha svelato un piccolo segreto, in merito ai capelli sfoggiati in quell’occasione: era una parrucca! Su Instagram si è mostrata nel suo vero look attuale, che è molto diverso! |
Il primo week end in sala per Godzilla si conferma quel successo annunciato che in molti avevano ampiamente previsto. Il kolossal ha ottenuto un riscontro ai botteghini chepotrebbe essere definito modesto solo in relazione alla media in calo degli ingressi al cinema (l'arrivo della bella stagione porta con sé i suoi effetti) e, soprattutto, la festa del cinema, che ha dato agli spettatori modo di vedere film a prezzi ridotti. Nonostante ciò l'incasso di Godzilla non è affatto timido in senso assoluto: 2.591.637 euro in 96 ore, con 430.264 spettatori paganti. Alle spalle del film con Bryan Cranston (tutte le interviste al regista e i protagonisti del film), c'è Ghost Movie 2 della Notorius, che raggiunge 853.610 euro e 147.036 ticket staccati, mentre al terzo posto si piazza il nuovo arrivo Grace di Monaco, con Nicole Kidman, film che, come si sa, ha attirato non poche polemiche sulla Croisette di Cannes: 809.457 euro in tasca, 390 sale a disposizione e 152.082 spettatori paganti per l'opera che traccia i momenti salienti della vita di Grace Kelly. | Nel primo week end in sala il kolossal americano si posiziona davanti a tutti al box office, con incassi attutiti solo dalla coincidente Festa del Cinema. A seguire “Ghost Movie 2”,solo terza posizione per “Grace di Monaco”. |
"Si è interessato Paratici". È questo il nome che spunta dalle intercettazioni che hanno messo in subbuglio l'Università per Stranieri di Perugia e acceso i riflettori sull'esame ‘farsa' sostenuto da Luis Suarez per conseguire un attestato di conoscenza della lingua italiana di livello B1 così da assumere la cittadinanza nazionale. Paratici, Fabio Paratici, è il responsabile dell'area tecnica della Juventus che viene citato nelle conversazioni ascoltate dagli uomini delle Fiamme Gialle nei giorni in cui è necessario preparare tutto affinché l'attaccante del Barcellona – accostato ai bianconeri – arrivi a destinazione edotto abbastanza da presentarsi all'appello senza sbavature, istruito su domande e argomenti, indirizzato nelle risposte. Tutto si svolge come previsto: in poco meno di mezzora il "pistolero" (soprannome che porta con sé dai tempi di Liverpool) si ritrova in tasca il diploma, sorride e stringe le mani ai docenti della commissione, posa per la foto e poi fa ritorno a casa. Nessuno immaginava cosa sarebbe accaduto a distanza di qualche giorno. Nessuno sapeva che ad assistere a quella prova, ad annotare la concitazione di quelle ore e le conversazioni tra i vertici dell'Ateneo, ci fossero ‘da remoto' gli agenti della Guardia di Finanza. E allora quel "ha chiamato" – raccontato da Repubblica in riferimento al dirigente della ‘vecchia signora' – alimenta interesse da parte degli inquirenti sulla vicenda. È l'ennesimo tassello del mosaico per ricostruire la catena degli eventi e dei contatti che coinvolgono non solo i docenti indagati (il professore, Lorenzo Rocca) ma anche il direttore generale (Simone Olivieri), la direttrice del Centro per la valutazione e certificazione linguistica (Stefania Spina), la rettrice dell'Università umbra (Giuliana Grego Bolli) e la persona che ha redatto l'attestato (Cinzia Camagna). Le accuse ipotizzate nei loro confronti sono falso ideologico e rivelazione dei segreti d'ufficio. Quale sarebbe stato il ruolo di Fabio Paratici? Viene menzionato in altre chiacchierate telefoniche però ancora non è chiara qual è la natura del presunto interessamento. E va chiarito che adesso, né lui né la stessa Juventus risultano indagati. Ha davvero perorato la causa del calciatore? No, in base ai riscontri attuali. Agli atti non ci sono telefonate dirette né risultano rapporti diretti tra Paratici e componenti dell’Ateneo che lascino supporre una cosa del genere, se non cenni continui da parte delle persone intercettate all'attenzione raccomandata per l'iter dell'esame. Cenni, non rilievi concreti. Un'attenzione, infatti, di cui non v'è traccia se non in questi dialoghi e che non è abbastanza per prefigurare un coinvolgimento nell'indagine. Del resto, fu lo stesso dirigente bianconero a chiarire che l'opportunità di avere Suarez in bianconero sarebbe stata ottima ma ad ostacolarla erano proprio i tempi burocratici legati all'ottenimento del passaporto comunitario da parte del calciatore e alla formalizzazione dell'acquisto entro il 5 ottobre (ultimo giorno di calciomercato). Insomma, Paratici era molto scettico sulla possibilità che la trattativa – zavorrata anche dal mancato accordo economico sulla rescissione tra il giocatore e il Barcellona – andasse a buon fine. Si spiega anche così perché intorno al 15 settembre (2 giorni prima della sessione di esame anticipata rispetto alla data del 22 inizialmente fissata) a Suarez viene detto in buona sostanza che la Juventus non affonderà il colpo né si spingerà oltre nella transazione per il trasferimento in bianconero. È anche in questo frangente che emerge il nome della professoressa Stefania Spina. La donna che avrebbe preparato Suarez prima del test si lascia scappare: "Ha saputo che la Juve non lo vuole più". Che vi sia stata anche corruzione, considerati anche gli altri aspetti e le altre figure coinvolte nell'inchiesta è tutto da dimostrare. Nelle conversazioni, infatti, emerge anche la possibilità di far seguire, in futuro, corsi di italiano "ad altri calciatori". Una sorta di utilità di ritorno in cambio del trattamento di favore riservato alla Juventus. Perché gli inquirenti fanno queste supposizioni? Si tratta di deduzioni scaturite da altre intercettazioni, questa volta relative all'avvocatessa, Maria Turco, dello studio legale Chiusano. Al riguardo, la donna ha rilasciato una lunga nota stampa nella quale nega vi sia stato accordo o addirittura una trattativa coi vertici dell'Ateneo: "Ho messo in contatto lo staff di Suarez con l’Università. Quest’attività di contatto è riscontrata dalle mail tra l’entourage del calciatore e l’ente universitario, nelle quali, per pura cortesia, la sottoscritta è in copia conoscenza ma non destinataria. Ho espresso chiaramente che la procedura di esame avvenisse in presenza e senza alcun tipo di trattamento di riguardo. Sul riferimento ‘ad altri giocatori’ le mie parole sono da interpretare come un bagaglio di conoscenza procedurale da utilizzare per casi futuri. Nessun accordo, nessuna trattativa". | Nell’indagine sull’esame di italiano di Luis Suarez spunta anche il nome di Fabio Paratici, responsabile dell’area tecnica della Juventus. Viene citato in maniera generica un suo presunto “interessamento” all’iter dell’esame ma agli atti non risultano telefonate dirette né prove ulteriori al riguardo. Il dirigente bianconero e il club non risultano indagati nell’inchiesta aperta dalla Procura di Perugia. |
È arrivata oggi, inaspettata e dolorosa, la notizia della morte di Pino Daniele. Sono tanti i fan e gli artisti che hanno affidato ai social delle parole di affetto per l'artista e hanno omaggiato la sua strepitosa carriera. La vicenda umana del cantante è stata contrassegnata anche da grandi storie d'amore. La prima moglie Dorina Giangrande Nella vita di Pino Daniele ci sono stati due matrimoni. Il primo è avvenuto con Dorina Giangrande. La donna era una corista che aveva partecipato alla lavorazione dell'album d'esordio "Terra Mia". Dalla loro relazione nacquero due figli Alessandro e Cristina. La secondo moglie Fabiola Sciabbarasi Nel 1992, a casa di Massimo Troisi, Pino Daniele conobbe Fabiola Sciabbarasi, una modella di 24 anni. Se ne innamorò e la sposò. Dalla loro relazione nacquero Sara, Sofia e Francesco. Il cantante disse di averle dedicato "almeno una ventina di canzoni". La Sciabbarasi, parlando del compagno al giornalista Andrea Scarpa, ha dichiarato: "Pino è pigro, un orso buono. Fosse per lui, la sera starebbe sempre a casa. Di giorno però segue molto i figli. E poi, di solito, il pomeriggio va in un negozio di strumenti dove si sente a suo agio e prova tutto quello che vuole. […] Dai capelli a tutto il resto, sono stata io a farlo diventare più sobrio. […] È buono ma anche impulsivo, scontroso, passionale. Spesso mi dice: “Tu sei la parte gentile di me. Tu mi addomestichi”. Quando deve fare una conferenza stampa, gli faccio una specie di ipnosi: "Buono, tu sei buono, tu sei buono e non ti arrabbi. Funziona? Insomma…" La fine del matrimonio con Fabiola Sciabbarasi e la relazione con Amanda Bonini È dell'estate scorsa, la notizia della fine del matrimonio con la Sciabbarasi. La donna disse che la loro relazione si era conclusa già da un anno e mezzo e imputò la rottura al nuovo amore di Pino Daniele. Al settimanale "Chi" spiegò: | La vita di Pino Daniele è stata costellata di grandi amori. Si sposò due volte. La prima donna a fargli battere il cuore fu la corista Dorina Giangrande. Nel 1992, invece, conobbe a casa di Massimo Troisi, la modella Fabiola Sciabbarasi. Si sposarono, ma anche il loro matrimonio fallì. L’ultima donna con cui l’artista partenopeo è stato immortalato è la compagna Amanda Bonini. |
Prima di morire George Floyd disse per venti volte “non posso respirare” agli agenti di polizia che l'avevano immobilizzato. Nuovi inquietanti dettagli sul decesso dell'afroamericano sono emersi dalla trascrizione dei filmati della ‘body camera’ degli agenti di polizia di Minneapolis accusati della sua morte. Ad un certo punto Floyd dice all’agente Derek Chauvin: “Mi stai uccidendo”. La risposta che riceve è: “Allora smettila di urlare, ci vuole tanto ossigeno per parlare”. Chauvin è accusato di omicidio di secondo grado per aver provocato la morte di Floyd, schiacciandogli il collo con il ginocchio per oltre sette minuti lo scorso 25 maggio, in una vicenda che ha scatenato un’ondata di proteste antirazziste negli Stati Uniti e nel resto del mondo. | Prima di morire George Floyd disse per venti volte “non posso respirare” agli agenti di polizia che l’avevano immobilizzato. I nuovi inquietanti dettagli sul decesso dell’afroamericano di 46 anni sono emersi dalla trascrizione dei filmati della ‘body camera’ degli agenti. |
La cellulite è uno degli inestetismi che le donne odiano di più: i cuscinetti sulle cosce e la pelle non compatta e poco tonica possono rendere difficile anche l'avvicinarsi della prova costume. Ma come fare per combattere la cellulite? Prima di tutto è essenziale incominciare a prendersi cura delle proprie gambe sin da ora e non aspettare poche settimane prima della vacanze: puoi provare le creme rassodanti oppure alcuni rimedi naturali come i fondi di caffè o gli oli rassodanti fai da te. Sapevi che anche gli indumenti ti possono aiutare? Indossare gli abiti giusti infatti è importante per la circolazione: leggins o jeans troppo stretti, così come scarpe con il tacco troppo alto possono provocare problemi alla circolazione. Meglio quindi puntare su un outfit morbido e comodo. Anche le tisane possono aiutarti a ridurre la cellulite: prova quella alla betulla o quella all'ananas! | Preparati alla prova costume e dedica l’attenzione alle tue gambe contrastando la cellulite! Ecco tutti i rimedi naturali da provare, dall’alimentazione agli abiti da indossare. |
Parole dure e aspre quelle del Premier Silvio Berlusconi, pronunciate sul palco della festa di Atreju di Azione Giovani. Si scaglia contro i giudici e le intercettazioni sul caso Tarantini-Lavitola, dichiarando che c’è la necessità di “cancellare lo strapotere dei giudici” e continua il suo discorso, affermando di non temere le inchieste che si stanno svolgendo su di lui. Il Premier esprime, in questa occasione, tutto il suo disappunto verso la magistratura italiana, dichiarando che “oggi il potere sovrano non è più nelle mani dei cittadini, ma dei magistrati” e che per questo motivo non si può restare con le mani in mano, ma é necessario agire affinché si porti avanti “la riforma dell’architettura dello Stato”. E in merito alle intercettazioni, che considera vere e proprie persecuzioni dei magistrati nei suoi confronti, il Primo Ministro dice che non c’è niente di male a parlare a telefono e lasciarsi andare a sfoghi liberi e che, se tali conversazioni private vengono spiate dalla Magistratura, allora si è in presenza di un “paese senza privacy, dove le conversazioni sono ascoltante e anche sfornate sui giornali” e che per questa ragione l’Italia “non è un paese completamente libero”. Berlusconi afferma, inoltre, di voler rimanere a Governo fino alla fine della legislatura, per cambiare l’Italia che definisce “il paese più bello del mondo”, anche se, in questi giorni, secondo un’intercettazione, Berlusconi voleva andare via da questo "paese di merda", riferendosi, appunto, all'Italia. Il Premier intende candidare Angelino Alfano a Palazzo Chigi e al Quirinale Gianni Letta, e afferma, con decisione, di non voler interrompere anticipatamente la legislatura con un Governo tecnico. Per quanto riguarda i poteri conferiti al Governo, Berlusconi dichiara che il sistema “non dà nessun potere a chi è alla testa del governo”: quest'ultimo, per così dire, ha solo la possibilità di “suggerire al Parlamento dei disegni di leggi”. Berlusconi è stato fortemente contestato dal collettivo studentesco “Senza tregua”, che si è presentato a Atreju con uno striscione sul quale c’era scritto “Berlusconi la merda sei tu. Via da questo paese”. | Il Premier si scaglia contro le toghe e cancellare lo “strapotere” di cui godono, dichiarando di voler restare a Governo fino a fine legislatura. Per il futuro candida Alfano come Premier e Gianni Letta al Quirinale. |
Per provarla bisognerà aspettare ancora un mese, ma è in arrivo la prima linea di make-up lanciata da Valentino: una linea completa di 40 sfumature di fondotinta, per andare incontro alle esigenze di ogni tipo di pelle, 50 rossetti e diversi prodotti per gli occhi. La linea si chiamerà Valentino Beauty e verrà lanciato con un pop-up store da Selfridges, nel Regno Unito, a partire dal 31 maggio. “Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della Maison Valentino, esprime in questa collezione la sua visione della bellezza, portando la sua estetica inclusiva in cui le emozioni, i sogni e l’individualità sono essenziali – riporta una nota della Maison citata da Business Of Fashion – dove Valentino Beauty è bellezza umana, un trucco couture aperto a tutti i sessi, età e culture”. | Dopo molte linee di fragranze, Valentino ha deciso di lanciare una linea cosmetica che rappresenti la sua visione della bellezza. Il filo conduttore del lavoro di Pierpaolo Piccioli infatti è l’estetica inclusiva: la linea Valentino Beauty è pensata per tutti i generi e per tutti i tipi di incarnato. |
Il patrocinio sul World Congress of Families "è stato concesso dal Ministro Lorenzo Fontana, di sua iniziativa, nell'ambito delle sue proprie prerogative, senza il mio personale coinvolgimento né quello collegiale del Governo. All'esito di un'approfondita istruttoria e dopo un'attenta valutazione dei molteplici profili coinvolti, ho comunicato al Ministro Fontana l'opportunità che il riferimento alla Presidenza del Consiglio sia eliminato e gli ho rappresentato le ragioni di questa scelta". Lo ha scritto il premier Giuseppe Conte su Facebook. Il presidente del Consiglio interviene per chiarire quello che da giorni sembrava un giallo, tra rimpalli di responsabilità, accuse e smentite tra i diversi agenti in campo. Il Congresso mondiale delle famiglie, che sarà ospitato a Verona dal prossimo 29 marzo, aveva ricevuto il patrocinio di Palazzo Chigi a novembre scorso. O almeno questo è quello che il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana ha sempre sostenuto, ribadendolo anche al question time alla Camera di ieri, e rispondendo così ai quesiti sollevati da Giuditta Pini, deputata Pd, e da Marcello Gemmato, parlamentare di FdI: "Tengo a chiarire che non abbiamo ricevuto – ha sottolineato ieri Fontana – richieste di ritiro del patrocinio di alcun tipo, né di natura politica, né amministrativa, ma solo richieste di approfondimento istruttorio a cui abbiamo dato puntuali risposte per il tramite dei nostri uffici. Eventualmente mi sarei aspettato qualche richiesta di chiarimento, magari, anche in forma privata, ma al momento questo non è ancora avvenuto". Ma nelle scorse settimane Palazzo Chigi, con una nota, aveva assicurato che il patrocinio alla kermesse sarebbe stato ritirato. E la revoca era stata confermata anche dal M5S, in particolare dai sottosegretari Stefano Buffagni e Vincenzo Spadafora. Il dicastero guidato da Fontana tra l'altro è senza portafoglio, e pertanto fa capo a Palazzo Chigi. Conte ha puntualizzato che "non è mai giunta alcuna richiesta di patrocinio da parte degli organizzatori dell'evento", diversamente da quanto sostenuto da Fontana. Conte ha assicurato che, a tal proposito, verrà diramata una nova circolare per fugare ogni dubbio e per chiarire una volte per tutte quali siano le procedure da seguire per la concessione del patrocinio della Presidenza del Consiglio. "Ovviamente ciascun esponente del governo sarà libero" di andare, ha aggiunto Conte "esprimendo le proprie convinzioni". E infatti all'evento parteciperà il vicepremier Matteo Salvini. Ma nel contratto di governo giallo-verde, nonostante sulle tematiche che riguardano questioni lgbt, matrimonio, famiglia e ruolo della donna, sembra essersi aperta una spaccatura tra Lega e M5S. Uno strappo che il presidente del Consiglio prova a ricucire così, alla fine del suo lungo post: "Questo Governo si propone di tutelare con la massima attenzione ed energia la famiglia fondata sul matrimonio, senza che questo possa in alcun modo compromettere il riconoscimento giuridico e la piena legittimazione delle unioni civili e delle diverse forme di convivenze basate su vincoli di natura affettiva". | Il premier Conte chiarisce la posizione di Palazzo Chigi sul Congresso di Verona: “All’esito di un’approfondita istruttoria e dopo un’attenta valutazione dei molteplici profili coinvolti, ho comunicato al Ministro Fontana l’opportunità che il riferimento alla Presidenza del Consiglio sia eliminato e gli ho rappresentato le ragioni di questa scelta” |
A poco più di due mesi dalla nascita di Leone, Francesco Facchinetti ha raccontato al settimanale Visto come è cambiata la sua quotidianità, con l'arrivo del secondo figlio: "Adesso dormo 4 ore a notte e cerco di fare tutto nei limiti: prima di avere un figlio correvo in moto come un pazzo, ora non lo faccio più. Prima andavo dove capitava, ora ci penso su due volte". Per Francesco Facchinetti questa è la seconda paternità, ma con Leone ha vissuto le stesse emozioni della priva volta. "Credevo anch'io di arrivare già preparato all'evento, visto che era la seconda volta, invece mi sono emozionato e ho rischiato di svenire proprio come quando è nata Mia. Una nuova vita porta sempre emozioni". Così, prova a conciliare gli impegni di padre con quelli lavorativi. "La verità è che io amo il lavoro, sono uno stacanovista, lavorare è nel mio DNA. Ho iniziato in discoteca con quattro amici a 15 anni, quando mio padre non voleva regalarmi il motorino. Con i soldi ricavati, in due anni, abbiamo comprato un monolocale. Da allora ho capito che ogni cosa va conquistata e, quando incontro gente come me che fa del lavoro una passione, non posso fare a meno di stringere una collaborazione". Se lavora così tanto, però, è soprattutto per lasciare qualcosa di concreto ai figli. | Francesco Facchinetti ha raccontato al settimanale “Visto” come è cambiata la sua quotidianità con l’arrivo del secondo figlio. Dorme pochissimo e lavora tanto. Il suo intento è chiaro: “Voglio provare a cambiare qualcosa qui in Italia per consegnare ai miei bambini un Paese migliore”. |
Opportunity, il più longevo rover della NASA ad aver solcato il terreno polveroso di Marte, ha smesso di funzionare e dunque la sua missione è stata ufficialmente dichiarata conclusa. I contatti col robot si persero il 10 giugno del 2018, a causa di una impressionante tempesta di polvere che imperversò sul Pianeta Rosso. Opportunity, infatti, a differenza di Curiosity che sfrutta la propulsione nucleare, ricaricava le proprie batterie attraverso ampi pannelli solari; la tempesta ha probabilmente danneggiato alcuni dei sistemi fondamentali e impedito la riattivazione del rover, che era stato portato preventivamente al minimo consumo energetico. Durante questi mesi gli ingegneri e i tecnici della NASA hanno provato più di 800 volte a riallacciare le comunicazioni, ma non c'è stato nulla da fare. Così, la sera del 13 febbraio (ora italiana), in seno a una commossa conferenza stampa il responsabile delle missioni scientifiche dell’Agenzia spaziale statunitense lo ha dichiarato “morto”, con profondo senso di riconoscenza e gratitudine per il suo inestimabile contributo alla ricerca. Record di longevità. Opportunity fu lanciato verso il Pianeta Rosso il 7 luglio 2003 dal Complesso di lancio 17 della base aerea di Cape Canaveral. Giunse su Marte il 25 gennaio 2004 dopo una rocambolesca e spettacolare manovra di “ammartaggio” a Meridiani Planum, a una ventina di chilometri di distanza dal sito previsto. La sua missione doveva durare soltanto 3 mesi e avrebbe dovuto percorrere circa un chilometro di distanza; ha resistito per 14 anni e ha percorso circa 45 chilometri, battendo tutti i record di permanenza su Marte per un rover. Il suo gemello Spirit “sopravvisse” molto meno, dato che la sua missione fu dichiarata ufficialmente conclusa il 25 maggio del 2011. | Dopo oltre 800 tentativi per provare a ristabilire i contatti, la NASA ha ufficialmente dichiarato conclusa la missione di Opportunity. Il rover fu investito da una terrificante tempesta di polvere nel giugno del 2018, e da allora non ha più dato segni di vita. È stato il robot più longevo ad aver solcato il suolo marziano. |
Un amichevole nel ricordo di due grandi uomini. Davide Astori e Dani Jarque non sono stati soltanto due semplici calciatori ma sono stati capaci di farsi apprezzare da tutti coloro che li hanno conosciuti per le loro qualità sia in campo che fuori. I capitani di Fiorentina e Espanyol non ci sono più a causa di problemi cardiaci diversi, che li hanno portati via troppo presto dai loro cari: per questo motivo la Viola e i Periquitos hanno deciso di prenderà parte all’evento benefico denominato ‘UNBEATABLES CUP‘, un torneo internazionale che vedrà coinvolte anche il Betis e la Roma e viene organizzato dall'associazione Unbeatable, che da anni sostiene la ricerca sulle cardiomiopatie e sulla morte improvvisa. Il 7 Agosto 2021, alle ore 19.00, allo stadio Artemio Franchi di Firenze si sfideranno Fiorentina e Espanyol, una partita con un grande significato commemorativo in quanto i due capitani Davide Astori e Daniel Jarque sono morti tragicamente per problemi cardiaci: l'ex capitano viola in ritiro a Udine il 4 marzo del 2018 mentre il difensore spagnolo è scomparso a Coverciano l'8 agosto del 2009. Due storie che hanno segnato le comunità calcistiche a cui questi due ragazzi erano molto legati. L'altra gara, ovvero quella tra Betis e Roma, si giocherà a Siviglia alle ore 22.00 dello stesso giorno. L'obiettivo è la sensibilizzazione della società e degli atleti sulle malattie cardiache, provare a dare visibilità per finanziare la ricerca medica e incoraggiare l'applicazione di defibrillatori e la formazione in pronto soccorso nei centri di medicina sportiva. Saranno le ultime uscite amichevoli per tutte le formazioni spagnole chiamate in causa: l'Espanyol esordirà in Liga il 14 agosto sul Osasuna, il Betis lo stesso giorno sarà ospite del Maiorca. Qualche giorno in più di preparazione per le due italiane, che si scontreranno già nel posticipo della prima giornata della Serie A 2021-2022. | Fiorentina e Espanyol si sfideranno nell’ambito della UNBEATABLES CUP, un torneo internazionale con Betis e la Roma a sostegno della ricerca sulle cardiomiopatie e sulla morte improvvisa. Quella del Franchi è una partita con un enorme significato, in quanto i due capitani Davide Astori e Daniel Jarque sono scomparsi per problemi cardiaci. |
Cari single, San Valentino è tornato. Dopo aver passato molti mesi chiusi in casa, senza nessuno con cui condividere la tavola o il divano, i single ora devono confrontarsi con la giornata più romantica dell'anno, anche se "sottotono" per via delle regole anti Covid che impediscono cene al ristorante e fughe romantiche nel weekend. La festa degli innamorati o si ama o si detesta. E generalmente i single rientrano in questa seconda categoria. Negli anni passati c'era chi approfittava per una serata alternativa con le amiche o per una notte brava in discoteca, ma adesso dovrà cambiare programmi. Intendiamoci: essere single è una scelta che viene vissuta con orgoglio e benessere dalla maggior parte delle persone. Semplicemente, spiegano gli esperti, queste giornate a farci confrontare con le nostre insicurezze. "Quest’anno San Valentino si avvertirà di più – spiega a Fanpage.it la psicologa e psicoterapeuta Maria Beatrice Toro, Direttore Didattico della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Interpersonale SCINT di Roma – tutte le giornate “speciali” come Natale o Capodanno per chi è solo sono state vissute con un senso di tristezza maggiore. È un meccanismo tipico: chi è felice e sta bene probabilmente lo ignorerà, ma chi sta attraversando un momento di fragilità lo soffrirà molto di più". Secondo la psicologa è importante smentire lo stereotipo per cui i single siano infelici a prescindere, o intrappolati in questa condizione per una scelta degli altri. Generalmente le persone single hanno scelto attivamente di condurre una vita indipendente, con soddisfazione. Quest'anno però la pandemia ha stravolto le vite di tutti, costringendo le persone ad affrontare gli aspetti più difficili e negativi delle proprie esistenze. "Essere single spesso si lega a uno stile di vita fatto di tanti appuntamenti e tanta vita sociale". Non necessariamente un'intensa vita amorosa: cene con gli amici, vacanze, aperitivi, serate fuori. "Ecco, quello stile di vita “movimentato” con le restrizioni degli ultimi mesi si è perso e i single hanno dovuto affrontare l’altra faccia dell’indipendenza, cioé il dover reggere il peso dello stare da soli in casa per molto tempo". Secondo un rapporto Istat del 2019, in Italia il 33% dei nuclei familiari è composto da una sola persona: sono loro ad aver sofferto di più il peso della solitudine nei mesi del lockdown duro, privati della possibilità di avere contatti umani se non attraverso lo schermo del telefono. "C’è stato un aumento di sensazione di sofferenza e disconnessione anche per quei single che vivono la propria condizione come una scelta di indipendenza", conferma la psicologa. I più provati sono sicuramente gli adolescenti, che sono stati costretti a rinunciare ad alcune tappe importanti, come il primo bacio o le prime cotte. "Mentre da adulti si cerca una persona per un progetto di vita, da adolescenti le relazione sono il banco di prova della propria identità. Un anno di isolamento per loro è stato un danno immenso: sono stati quelli che più di tutti hanno fatto cose patologiche come l'abuso di alcol o il sesso online ma vissuto in maniera pericolosa". Secondo la dottoressa Toro la grande il Covid ha provocato "la più grande crisi delle relazioni forse dell’umanità". Il distanziamento sociale infatti ci ha minato nella nostra sicurezza più profonda, quella della relazione con l’altro. Ora le nuove riaperture permettono di ricominciare ad avere un minimo di vita sociale, pur con le dovute precauzioni e sempre con grande senso di responsabilità. La serata del 14 febbraio però potrebbe essere un momento scivoloso per molte persone. "Un momento di fragilità capita a tutti, single o in coppia – precisa la dott.ssa Toro – purtroppo quest’anno San Valentino andrà a pesare sui single più insicuri. Non parlo di invidia della coppia, parlo di ‘disconnessione' da questa giornata". Il consiglio allora è quello di non rimanere da soli: "Non sto dicendo di organizzare a tutti i costi una serata di coppia, ma di passare del tempo con altre persone. Sembra banale ma è importante". Secondo uno studio dell'Università di Melbourne condotto dalla professoressa Michelle Lim, una rete sociale "di prossimità", cioé di persone fisicamente vicine a noi allontana il rischio di depressione in questo periodo difficile. "Con la pandemia abbiamo riscoperto i rapporti di vicinato: i vicini di casa, gli amici del quartiere, il barista sotto casa. Bastano sei persone per sentirsi meno soli: questa dimensione può essere preziosa anche per i single, che di solito sono iperselettivi". | Secondo l’Istat il 33% dei nuclei familiari in Italia è composto da una sola persona: sono i single ad aver sofferto le conseguenze psicologiche dei lunghi mesi dentro casa, rinunciando a uno stile di vita fatto di appuntamenti e vita sociale. Ecco i consigli della psicologa su come superare un possibile (e normale) momento di fragilità. |
Il leggendario megalodonte (Carcharodon megalodon), una gigantesca specie di squalo estinta, potrebbe essere stato spazzato via dalla Terra da un drammatico evento astronomico: un bombardamento di raggi cosmici legato all'esplosione di una o più supernovae in sequenza. A ipotizzarlo un team di ricerca guidato da uno scienziato dell'Università del Kansas, che ha collaborato con due colleghi dell'Università Federale di San Carlo e dell'Università Federale do ABC, atenei brasiliani. L'iconica specie di squalo si estinse dalla Terra circa 2,6 milioni di anni fa, in un evento di estinzione di massa pliocenico che eliminò il 36 percento dei generi di animali marini. Secondo il professor Adrian Melott, docente presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'università statunitense, l'estinzione sarebbe collegata alla catastrofica esplosione di supernovae che ha generato la Bolla Locale nel Braccio di Orione, uno spazio vuoto del mezzo interstellare con una densità bassissima di gas. In seguito all'evento astronomico i raggi cosmici prodotti avrebbero investito la Terra, esponendo le forme di vita a una intensa e pericolosissima pioggia di muoni, particelle radioattive simili agli elettroni ma decisamente più pesanti. Gli indizi di questo ipotetico bombardamento risiedono nei depositi di Ferro-60 trovati sulla Terra. Poiché questo isotopo radioattivo ha una emivita di circa 2,6 milioni di anni, quello presente sul nostro pianeta deve avere per forza un'origine esterna, come appunto l'esplosione di una o più supernovae. Le tracce rilevate dagli studiosi hanno mostrato un picco risalente proprio risalente a 2,6 milioni di anni fa, che corrisponde al periodo dell'estinzione di massa del Pliocene. | Un team di ricerca internazionale ha avanzato l’ipotesi che il megalodonte e altri raprresentanti della megafauna marina del Pliocene si sarebbero estinti a causa dell’esplosione di una o più supernovae. I raggi cosmici provenienti dallo spazio avrebbero esposto gli organismi a pericolose particelle in grado di favorire il cancro, in particolar modo negli animali di grandi dimensioni. |
Veronica Papa, compagna di Fabio Fulco, è in attesa di un figlio. La giovane donna è al settimo mese di gravidanza ed è l’attore 50enne, ex fidanzato di Cristina Chiabotto, ad annunciare che diventerà padre. “Ho sempre sognato di diventare padre, ma poi come erano andate le cose nella mia vita, mi ero rassegnato all’idea di restare solo. Poi è arrivata Veronica ed è cambiato il mondo”, ha raccontato al settimanale Chi che pubblica le prime foto della 25enne Veronica con il pancione. È un periodo d’oro, quello in corso, per Fabio Fulco. L’attore sta realizzando il sogno di diventare padre, accantonato a lungo all’epoca in cui era legato all’ex Miss Italia. Anche Cristina, come l’ex fidanzato Fabio, sta per diventare madre. Aspetta un figlio dal marito Marco Roscio, sposato nel settembre del 2019. La lunga relazione tra i due si è conclusa male ma da qualche tempo Veronica ha riportato il sole nella vita del fidanzato. | Veronica Papa, compagna di Fabio Fulco, è incinta e al settimo mese di gravidanza. La compagna 25enne dell’attore aspetta una bambina. È Fulco ad annunciare la dolce attesa, che arriva in contemporanea a quella di Cristina Chiabotto, ex compagna di Fabio che aspetta una figlia dal marito Marco Roscio. |
Kim Kardashian ha dato alla luce Kymie, con una settimana d'anticipo, e stando ai tweet della sorella Khloe, tutti sono felici del suo arrivo, ma nella puntata di ieri del reality "Keeping with the Kardashian", vengono mostrati umori tutt'altro che positivi. In un controllo pochi giorni prima del parto, Kim Kardashian accusa dei lancinanti dolori allo stomaco, gli spettatori televisivi hanno così visto le lacrime copiose e le urla per il dolore da parte della star, compagna del rapper Kanye West. E' doloroso, faccio fatica a camminare! Non riuscirò mai a portare a termine un'altra gravidanza dopo questa, basta, non voglio più avere figli. | Kim Kardashian ha partorito sabato mattina, ma nel reality show vanno in onda ancora le puntate precedenti al lieto evento. E durante un controllo per dolori forti allo stomaco rivela: “Fa troppo male, non farò mai più un figlio”. |
Studenti di tutta Italia unitevi: sono iniziati oggi i test d'ammissione per accedere alle facoltà private italiane (per le statali si inizierà il 5 settembre), che sono state letteralmente assaltate da migliaia di freschi diplomati e non alle prese con il proprio futuro. E come ogni anno, si accendono le polemiche sulla reale funzione e validità dei test d'ingresso, che per molti non sono affatto meritocratici. Il Codacons, ad esempio, è intervenuto sulla questione, sottolineando come i test di ammissione siano lesivi del diritto allo studio e alle professioni, garantito dagli artt. 3, 33 e 34 della Carta Costituzionale. "Il numero chiuso all'università è assurdo, antistorico e privo di qualunque logica. Peraltro i test di ammissione, con domande di cultura generale, non selezionano certo quelli che saranno, ad esempio, i medici migliori" ha dichiarato il Presidente del Codacons, Marco Donzelli. Proprio per il corso di laurea in medicina, che è quello più gettonato e quindi più selettivo, c'è chi propone di inserire parametri più meritocratici e logici, come quelli francesi, dove le matricole del corso di medicina devono obbligatoriamente finire tutti gli esami del primo anno per continuare la carriera universitaria. All'Università Cattolica di Roma, le porte si sono aperte molto presto stamattina per i 7.333 ragazzi in fila per soli 282 posti per Medicina e 567 per 22 di Odontoiatria: in media ne entrerà uno ogni 27 iscritti al test. Gli iscritti ai test di tutta l'area sanitaria di Roma sono 13.048, erano 11.369 nel 2010. Sempre per medicina al San Raffaele di Milano i candidati sono sono 3.700 per 100 posti; all'Università di Bologna ci proveranno in 2.937, alla Federico II di Napoli in 4.099, a Bari ci proveranno in 1.529 e alla Statale di Milano in 2.870. | Come ogni anno, migliaia di studenti neodiplomati (e non solo) sono alle prese con i test d’ingresso per accedere ai corsi di laurea a numero chiuso. |
Andrea Cocco è ospite nel salotto di Mattino 5. Il vincitore del Grande Fratello 11 mette a tacere il chiacchiericcio sul suo presunto incontro con Szilvia Miskolczi: "E' rimasta una grandissima delusione. Ha avuto anche lei occasioni per venire a parlare con me e non l'ha mai fatto, quindi non trovo la necessità di incontrarla". Dopo il dolore per il tradimento subito, Andrea è pronto ad affrontare il futuro senza mai voltarsi indietro. Eppure Valentina Cocco a a Pomeriggio 5 aveva espresso tutt'altre considerazioni sull'argomento. Forse l'amore per Margherita Zanatta e l'affetto del pubblico spingono il modello italo -giapponese a mettere una pietra sopra il suo passato. Il presente promette sorprese ben più interessanti e una di queste è la speaker radiofonica: "Io ho avuto la fortuna di vederla come amica e quindi ho un giudizio su di lei più amplio". Giuliano Cimetti non crede all'amore tra Andrea e Margherita e bolla come una reciproca consolazione la liason nata tra i due piccioncini. Michele Zanatta non ci sta e difende il cognato e la sorella: "E' vero che hanno dei caratteri diversi. Però con Andrea hanno una cosa in comune: sono delle persone fantastiche". Un pensiero, questo, condiviso da milioni di spettatori che hanno seguito puntata dopo puntata il reality targato Endemol. | Andrea Cocco ribadisce la sua intenzione di non voler incontrare Szilvia Miskolczi, il suo futuro appartiene a Margherita Zanatta e ha tutta l’intenzione di rispettare la sua dolce metà dopo il Grande Fratello 11. |
È il giorno delle arringhe dei difensori di parte civile e dei fratelli Michele e Carmine Misseri al processo d’appello per l’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010. Nella scorsa udienza il sostituto procuratore generale Antonella Montanaro ha chiesto la conferma dell'ergastolo per le due imputate tuttora in carcere, Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della vittima, e per gli altri sei imputati: Michele Misseri e il fratello Carmine, condannati in primo grado a 8 e 6 anni di carcere per soppressione di cadavere; Vito Russo jr, ex legale di Sabrina condannato a due anni per intralcio alla giustizia; Giuseppe Nigro, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, condannati a pene comprese tra un anno e un anno e quattro mesi per favoreggiamento. “Un omicidio domestico” – Nel corso dell’udienza odierna il primo a prendere la parola in aula è stato l'avvocato Nicodemo Gentile del foro di Perugia, uno dei legali della famiglia Scazzi. “Per noi è stato un omicidio domestico. Loro, Sabrina e Cosima, non ci aiutano ma lanciamo un appello ad aiutarci processualmente perché non può venire niente di nuovo”, ha detto l’avvocato Gentile riferendosi appunto alle due imputate in carcere. “L'unica cosa – ha aggiunto Gentile – è se loro hanno un moto coscienza, se veramente queste lacrime sciolgono questa durezza interiore e ci dicono quello che è successo veramente. Altrimenti saremo noi insieme alla procura e ai giudici a ricostruire quella verità, la verità processuale che le inchioda alle loro responsabilità, che ci sono e sono evidenti e non hanno fatto nulla per dimostrare il contrario”. | Nuova udienza del processo d’appello per l’omicidio di Sarah Scazzi: oggi le arringhe dei difensori di parte civile e dei fratelli Michele e Carmine Misseri. |
Allo Stadio l'Olimpico di Roma l'Italia disputerà anche la terza e ultima partita del Girone A degli Europei 2021. La Nazionale di Mancini domenica 20 giugno alle ore 18 scenderà in campo contro il Galles di Bale. La partita determinerà la posizione finale degli Azzurri nel raggruppamento e definirà anche di conseguenza il posizionamento nel tabellone dell'Italia. La Nazionale di Mancini è già qualificata per gli ottavi e ha 6 punti, il Galles 4. Con una vittoria o un pareggio gli Azzurri sarebbero primi nel girone, piazzamento che agevolerebbe il cammino nel tabellone in vista degli ottavi. L'ultima partita dell'Italia del Gruppo A degli Europei si terrà allo Stadio Olimpico di Roma, uno degli undici che ospitano la sessantesima edizione di questa manifestazione. Italia-Galles si terrà domenica 20 giugno. Il calcio d'inizio è previsto per le ore 18. Dunque l'Italia scenderà in campo nel tardo pomeriggio, una novità rispetto a quanto fatto nelle prime due gare degli Europei in cui le partite della Nazionale di Mancini sono state programmate alle ore 21. Allo Stadio Olimpico di Roma si disputa la partita della terza giornata del Gruppo A di Euro 2021 tra l'Italia di Roberto Mancini e il Galles di Robert Page. Gli Azzurri in casa hanno già affrontato la Turchia, battuta per 3-0 nella gara d'esordio, e hanno battuto 3-0 pure la Svizzera, doppietta di Locatelli e gol di Immobile. | Allo Stadio Olimpico di Roma l’Italia giocherà anche la terza e ultima partita del Girone A degli Europei. Domenica 20 giugno la Nazionale guidata da Roberto Mancini affronterà il Galles, che ha in Gareth Bale la stella assoluta. L’incontro si disputerà alle ore 18. Dopo quest’incontro si definirà la classifica finale del Girone A e la posizione in tabellone dell’Italia, a cui basterà un pareggio per mantenere il primo posto. |
Da oggi in Israele non è più obbligatorio indossare la mascherina all'aperto. Una delle primissime e più importanti misure per contrastare l'epidemia da Covid è stata abolita nel Paese del Medio Oriente grazie al boom delle vaccinazioni che hanno portato a un drastico calo di tutti i segni della pandemia. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal Ministero della Sanità in accordo con gli esperti. Il Commissario per la lotta al virus Nachman Ash ha detto che "la grande sfida" sarà garantire che le mascherine siano utilizzate in spazi chiusi. "Spero – ha sottolineato – che possiamo contare sul fatto che ognuno tenga un mascherina in tasca e la usi quando serve". L'uso della mascherina in Israele è ancora obbligatorio nei luoghi chiusi, ma secondo alcuni esperti anche questa regola potrebbe essere revocata entro il prossimo mese, visto il drastico calo dei contagi. Sono infatti circa 200 le persone che attualmente convivono con l'infezione da SARS-CoV-2 in Israele, mentre a fine gennaio erano più di 1200. Circa 5,3 milioni dei 9 milioni di abitanti del paese hanno ricevuto almeno una dose del vaccino Pfizer/BioNTech. Quasi 5 milioni di abitanti hanno ricevuto le due dosi. Nel Paese ci sono attualmente 2.680 pazienti di Covid. Di questi, 201 sono in gravi condizioni, e 109 sono collegati ai ventilatori. Dall'inizio della pandemia, 6.315 persone sono morte di Coronavirus. | Un obiettivo raggiunto grazie alle vaccinazione. Secondo il monitoraggio di Haaretz dei dati del Ministero della Salute, quasi il 57,5% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Le mascherine andranno comunque indossate al chiuso. E dal 23 maggio Israele dovrebbe aprire anche ai turisti. |
Non passa giorno che sulla stampa italiana non si preveda la soluzione “prossima” di tutti i mali del mondo, almeno di quello bancario, nello specifico di quello bancario italiano. Dormite tranquilli (se non siete azionisti o obbligazionisti di qualche banca) o godetevi le vostre sacrosante ferie estive: la soluzione non è affatto dietro l’angolo per il semplice motivo che non c’è bisogno di alcuna soluzione “di sistema” per risolvere l’annoso problema dei crediti deteriorati che gravano sui bilanci solo di alcuni istituti e non di tutti. Quello di cui ci sarebbe bisogno anche nel “bel paese” è una massiccia dose di realtà e di mercato. Due brutte parole, pare, secondo l’opinione di molti politici e banchieri (e dei loro coriferi), figure che in troppi casi tendono ancora a coincidere in modo imbarazzante, nonostante decenni di malagestione e depauperamento del sistema economico italiano dovuto all’abuso di criteri “politici” nell’erogazione del credito e non solo. Eppure c’è ancora chi, come Fabio Bolognini, riesce a ricordare come stiano le cose semplicemente chiamando la realtà col suo nome. In un recente post del suo fortunato blog Bolognini, che di mestiere fa il consulente finanziario esclusivamente per piccole e medie imprese dopo aver lavorato per anni all’interno del settore creditizio (questo il suo profilo su Linkedin) ricorda 10 motivi per cui la “crisi bancaria” non è tale a quella che raccontano i banchieri italiani e la loro associazione (Abi). Lasciando perdere gli aspetti più direttamente legati alla borsa, che a mio parere non dovrebbe mai essere presa come scusa né per varare certi provvedimenti né per opporvisi, essendo del tutto evidente che chi investe in titoli azionari, ma anche obbligazionari, deve essere consapevole delle proprie scelte, pena l’ottenimento di perdite o di guadagni inferiori a quelli che avrebbe potuto realizzare diversamente, un punto è fondamentale nell’analisi di Bolognini: la situazione sia pure gradualmente sta già migliorando da sé, come comprova il fatto che operatori come Banca Ifis siano già intervenuti ripetutamente acquistando pacchetti di Npl per un controvalore di 2 miliardi solo da inizio anno. Se la crisi fosse ancora nella sua fase acuta tali acquisti non si sarebbero verificati, come non si sarebbero avute le cessioni di pacchetti di Npl da parte di Mps o Bper (quest’ultima proprio oggi ha portato a termina la cessione pro-soluto di un portafoglio di Npl per complessivi 450 milioni di euro circa di valore lordo di libro, di cui 85 milioni riferiti a crediti “unsecured” ossia non assistiti da alcuna garanzia, ai fondi Algebris e Cerberus). Perché allora si cerca insistentemente di far passare lo stato di difficoltà di alcuni istituti per una crisi sistemiche che necessiterebbe di soluzioni “di sistema”, possibilmente consistenti in un “intervento pubblico straordinario”, ossia fatto sulle spalle dei contribuenti? Perché salvare “il sistema” significa salvare banche come Mps che probabilmente, ragiona Bolognini, con 21 miliardi di crediti deteriorati netti a fronte di un patrimonio netto di circa 9 miliardi di euro non passerà gli stress test Bce i cui risultati saranno resi noti il 29 luglio prossimo. Così facendo Mps (e gli altri istituti che non dovessero superare i test) incorrerebbero in pieno nelle regole sulla risoluzione bancaria, ossia si troverebbero nella condizione di dover applicare la regola del bail-in, con conseguente rischio di azzeramento o quasi del capitale per azionisti e obbligazionisti prima che lo stato sia autorizzato ad intervenire “facendosi carico” (ossia trasferendo l’onere ai contribuenti) della crisi. Se questo succedesse si scoprirebbe che non meno di 60 mila piccoli risparmiatori hanno sottoscritto obbligazioni “junior”, quelle stesse che si è già scoperto erano state vendute, in alcuni casi con artifizi o metodi poco ortodossi (ad esempio legando l’acquisto di tali titoli alla concessione di crediti) ai clienti di Banca Etruria, di Popolare Vicentina o di Veneto Banca. Ma perché le banche non la smettono e non iniziano a cedere le proprie sofferenze sul mercato, visto che un mercato ormai esiste? Perché i prezzi non sono quelli necessari a evitare nuovi buchi in bilancio. E perché questo accade? Perché gli amministratori delle banche, espressione degli azionisti di controllo (Fondazioni in primis) hanno accantonato meno del necessario per coprire il rischio di perdita su crediti. | Si continua a parlare di crisi sistemica del settore bancario e a invocare “imminenti” soluzioni consistenti in un intervento pubblico straordinario. Ma le cose non stanno come in troppi cercano di rappresentarle. Ecco perchè… |
Un'aggressione omofoba che ha gettato nello sconforto la comunità LGBT e non solo, un episodio che ha generato panico in una discoteca la scorsa notte. A Luino, in provincia di Varese, sette ragazzi sono stati cacciati da un locale e aggrediti violentemente dal personale della security. Tra le vittime, anche il presidente provinciale di Arcigay Verbania e componente della segreteria nazionale dell'associazione, Marco Coppola. E' stato proprio lui a denunciare quanto accaduto, una nota da Arcigay informa: "I ragazzi stavano ballando su un cubo tra di loro quando, ‘identificati' come omosessuali, sono stati costretti a scendere, insultati, brutalmente pestati e infine allontanati dal locale". Poco dopo,"su richiesta dei ragazzi sono intervenuti i carabinieri e al pronto soccorso dell'ospedale locale sono state prestate loro cure immediate". Concia: interrogazione parlamentare – Alla luce dell'episodio violento, la deputata del Pd, Anna Paola Concia, ha annunciato un'interrogazione parlamentare ai ministri competenti, accogliendo la diretta richiesta di Arcigay. Sarà presentata una denuncia anche all'Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni, e all'Oscad, Osservatorio contro le discriminazioni delle Forze dell'ordine. A tal riguardo, la deputata Concia biasima la scarsa attenzione da parte del governo Monti, perché misure preventive per aggressioni come queste "sembrano non avere spazio nell'agenda politica". | Pestati perché gay. E’ accaduto a Varese: 7 ragazzi sono stati aggrediti dagli addetti alla security di una discoteca. La deputata Anna Paola Concia annuncia un’interrogazione parlamentare, biasimando la scarsa attenzione del governo. |
Andrea Damante scende in campo sui social per difendere la compagna Giulia De Lellis, dopo il duro attacco ricevuto da Alfonso Signorini nella quarta puntata serale del Grande Fratello Vip. La concorrente è stata duramente rimproverata dall'opinionista della trasmissione per alcune sue dichiarazioni tacciate di omofobia: il direttore di Chi non è andato per il sottile e l'ha definita "ignorante", in modo particolare per un'affermazione di Giulia che sembra definire i gay come portatori automatici di malattie. Damante, però, non ci sta e in un lungo post è intervenuto sulla questione. "Se in discoteca c’è uno che conosco di vista e mi chiede un tiro di sigaretta, e non so se è gay o un drogato, io pur di non fumarla più gliela lascio": questa la frase di Giulia al centro del ciclone. In diretta nel serale, la De Lellis si è difesa sostenendo di aver espresso un concetto generico (il terrore di entrare in contatto con sigarette fumate da sconosciuti), ma l'attacco di Signorini è stato durissimo: Giulia si tratta di ignoranza. Se dici che non accetteresti da un gay come me una sigaretta, dai a me dell'ammalato a prescindere perché sono omosessuale. Il concetto deve essere espresso con chiarezza: i gay, come gli etero, sono sullo stesso piano nella trasmissione delle malattie a sfondo sessuale. Seconda cosa: l'HIV non si trasmette perché ti passo una sigaretta, o ti passo un bicchiere. Si passa attraverso un rapporto sessuale non protetto. Questa è una cazz** grande come una casa. Sei ignorante, leggi di più nella vita. Non è meno duro Andrea nel suo post, in cui parla di "rabbia, recondita, furibonda, per aver visto non solo la ragazza che io amo più profondamente al mondo, non solo la ragazza più dolce e sensibile dell’universo, quanto piuttosto una RAGAZZA DI VENTI ANNI, sbattuta al varco, al centro di un dibattito che ha superato ogni limite di eleganza". A parere dell'ex tronista, Signorini e la produzione del programma avrebbero la colpa di aver travisato "in questi termini aberranti le frasi di un concorrente, estrapolare, cucire, capire quello che si vuol capire, dire quello che si vuol dire". Per concludere, Damante sostiene che Giulia non abbia mai fatto alcuna associazione tra il mondo omosessuale e l'Aids, chiudendo il suo post con parole nette e accusatorie contro il GF Vip che, ironia della sorte, lo scorso anno aveva visto lui stesso nel gruppo dei concorrenti (peraltro, per la cronaca, la De Lellis ha dimostrato effettivamente di conoscere poco i metodi di trasmissione dell'Hiv, come dimostrato in una conversazione con Simona Izzo). In questo caso, ahimè, nessuno, tanto meno Giulia, ha MAI nominato alcuna malattia, definendola scientificamente o descrivendola nei suoi discorsi, l’invettiva che le è stata rivolta è FALSA, non corrisponde al vero, per il semplice motivo che il fatto non sussiste, le parole che le sono state messe in bocca in riferimento al suo discorso sono state INVENTATE, e i concetti STORPIATI, Giulia ha semplicemente elaborato un pensiero forse non nel migliore dei modi definendo una sua condizione personale e mentale ed è stata attaccata in maniera sottile e indelicata, ricordiamoci che nessuno è perfetto, E NON HA SENSO DI ESISTERE QUESTO VELO DI PERBENISMO SUBDOLO DI CHI DECANTA IDEALI DI PERFEZIONE. Ho molto pensato, alle circostanze che si sono venute a creare ieri sera in trasmissione,ero oltremodo combattuto di esternarli al mondo, combattuto se tenere dentro di me quella rabbia, recondita, furibonda, per aver visto , non solo la ragazza che io amo più profondamente al mondo , non solo la ragazza più dolce e sensibile dell’universo, quanto piuttosto una RAGAZZA DI VENTI ANNI, sbattuta al varco, al centro di un dibattito che ha superato ogni limite di eleganza, questi toni “accesi” per dirla in modo elegante, IO, non sono propri ne di Giulia, ne miei. Lei con grande educazione non si e’ scomposta ed ha espletato in maniera intelligente il suo concetto, non è possibile travisare in questi termini aberranti le frasi di un concorrente, estrapolare, cucire, capire quello che si vuol capire, dire quello che si vuol dire; spesso tirando fuori spezzoni dall’integrum di un discorso il concetto cambia completamente, ma non solo, infatti c’è altro, ben più grave, in questo caso, ahimè, nessuno, tanto meno Giulia, ha MAI nominato alcuna malattia, definendola scientificamente o descrivendola nei suoi discorsi, l’invettiva che le e ‘ stata rivolta e’ FALSA, non corrisponde al vero, per il semplice motivo che il fatto non sussiste, le parole che le sono state messe in bocca in riferimento al suo discorso sono state INVENTATE, e i concetti STORPIATI, Giulia ha semplicemente elaborato un pensiero forse non nel migliore dei modi definendo una sua condizione personale e mentale ed e’ stata attaccata in maniera sottile e indelicata, ricordiamoci che nessuno e’ perfetto,E NON HA SENSO DI ESISTERE QUESTO VELO DI PERBENISMO SUBDOLO DI CHI DECANTA IDEALI DI PERFEZIONE (Non diciamo stronzate) Perché la gente deve professarsi PALADINA, PERBENISTA e GIUDICE di un processo alle intenzioni che neanche sussiste? Sarebbe il caso di dubitare di tante cose in questo caso, di un conflitto di interessi per esempio, per OVVI motivi, e da lì continuare a elaborare stuoli di concetti, ma sapete cosa c’è? Non ho proprio voglia di farlo, poiché equivarrebbe a scendere, scendere, scendere inesorabilmente al più basso dei gradini, calandomi nei panni di un personaggio che non mi appartiene. | L’ex tronista scende in campo per difendere, con parole durissime, la fidanzata Giulia De Lellis, al centro di un duro attacco di Alfonso Signorini al Grande Fratello Vip. |
Nonostante i tempi ci vogliano isolati, slegati, divisi, è invece il momento più importante per ritrovarsi insieme in una sola battaglia: quella contro tutte le abitudini ormai insostenibili che negli anni abbiamo adottato e che non possiamo più permetterci di portare avanti. Non solo quelle “casalinghe” su cui siamo spesso richiamati all’attenzione, come spegnere la luce quando non serve, abbassare il riscaldamento o non esagerare con il condizionatore. È arrivato il tempo per parlare di qualcosa di ancora più radicale: diventare consapevoli di essere consumatori e di scegliere di essere consumatori responsabili. Comprendere di essere l’ultimo tassello di una filiera che si regola su di noi può aiutare veramente a cambiare il mondo. Perché scegliere una buona spesa, è scegliere una spesa sostenibile in tutte le sue dimensioni. Produzione, packaging, trasporto, vendita a misura di ambiente e quindi a misura d’uomo. Questi i principi della Buona Spesa promossa da Coop, questi i temi caldi dello streameeting, il nuovo format pensato da Coop che verrà trasmesso in diretta oggi e in streaming domani. Due puntate intense cui tutti potranno partecipare attivamente attraverso i social. Coop con lo streameeting stimola tutti a rispondere a una domanda esplicita e chiara, senza nessun compromesso: “Cosa sarà?”… di noi, del pianeta, dell’acqua, dell’aria, della terra e del fuoco? Il Teatro Duse di Bologna diventerà il cuore pulsante di questo evento particolare: sul palco, Tommaso Labate e Natasha Lusenti porranno domande complesse a una molteplicità di ospiti illustri. Ma non sarà l’unica scena aperta: tre le piazze coinvolte (Torino, Monza e Firenze) per raccogliere gli interventi delle “persone comuni”. Il format, infatti, è pensato per far interagire esperti ed esperienze con i cittadini, chiamati a dire la loro sia in interventi registrati nelle vie delle nostre città che attraverso sondaggi online. Il format sarà diviso in quattro capitoli, attraverso cui indagare con scrupolo il futuro che ci aspetta partendo dall’oggi – e con la partecipazione di influencer, filosofi, esperti e scienziati interessati ai temi di acqua (di oceani e fiumi), aria, terra, città, nuove economie sostenibili. Ad esempio, come vorremmo che venisse coltivata la nostra terra? Senza sprechi, né inquinamento, né ingiustizie? Allora impariamo a riconoscere un prodotto veramente buono, controllando che la terra che lo ospita rispetti i rigidi disciplinari per la sostenibilità e la qualità, assicurandoci che la filiera sia adeguata e che le condizioni di lavoro siano eque per tutti. Tanti gli ospiti coinvolti per offrire riflessioni e prospettive inedite. Amitav Ghosh, uno dei più grandi scrittori indiani, antropologo e giornalista; Stefano Mancuso, scienziato e botanico con la passione per l’intelligenza delle piante. Ancora, Stefano Liberti, giornalista impegnato a indagare tra le pieghe dello shopping, Alex Bellini, esploratore di mari, di fiumi, di terre e di monti. Tra gli artisti invitati Alessandro Bergonzoni, attore e comico bolognese, uno dei “padroni di casa” del Duse; Ron, tra gli storici cantautori di successo legati a Bologna. E Sergio Staino e Makkox, artisti di “penna” che si esibiranno in una sorta di “gara” generazionale. | È il momento di ritrovarsi “uniti”, stavolta a parlare di temi legati al benessere sostenibile, alla responsabilità nei confronti del pianeta e di chi lo abita. Durante l’iniziativa che si terrà a Bologna oggi e domani, Coop ha organizzato una serie di interventi che fanno luce sull’impegno per questi temi così importanti. Sentiremo parlare dello stato dell’acqua degli oceani, dell’aria delle città, della terra e dell’impegno etico nel coltivarla. In una frase, di come rendere possibile il cambiamento – anche verso una buona spesa, quella sostenibile. |
Travolto da un destino comune ormai a molti luoghi di cultura italiani, il Museo Guttuso di Bagheria (Palermo) sembra prossimo a chiudere i battenti. La decisione è stata presa e resa nota dall’amministrazione comunale di Bagheria: in termini finanziari, le uscite del museo raggiungono la cifra di 480mila euro l’anno, a fronte di entrate di circa 20mila euro; in altre parole, questo museo “costa troppo” per il Comune che finora ne ha sostenuto le spese. Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, ha parlato di “una chiusura temporanea ma importante”, non solo legata ai diversi lavori di ristrutturazione e riqualificazione che dovrà subire il sito, ma derivante anche dalla situazione economica e gestionale del museo. Ciò che allarma, però, è che al momento non c’è effettiva certezza né pianificazione per una riapertura. La situazione economica I costi di gestione, manutenzione, personale etc. sembrano del tutto sproporzionati rispetto ai ricavi che il museo ottiene; cosa che, in verità, avviene nella maggior parte dei musei italiani e non, con la differenza che nei migliori casi (ovvero quelli esteri) i finanziamenti pubblici e privati permettono comunque una vivace attività del museo. Ma il Comune di Bagheria nell’annuncio della chiusura cita l’articolo 243 del testo unico 267/2000, secondo il quale si dispongono controlli finanziari per gli enti strutturalmente deficitari: secondo questa norma gli enti in questione hanno il dovere di coprire il costo della gestione dei propri servizi attraverso i propri proventi e contributi in misura non inferiore al 36%. Ora, sostiene il sindaco Cinque, poiché il Museo Guttuso con le proprie entrate non riesce a coprire il 36% delle spese, la norma è violata e perciò la gestione del museo va rivista. L’assessore comunale ai Beni Culturali, Rosanna Balisteri, afferma che non si esclude l’esternalizzazione della struttura, ovvero l’affidamento totale a privati, e che si sta pensando ad una riqualificazione ed una promozione del museo, purché i costi del servizio non ricadano sul bilancio comunale. Il Museo Renato Guttuso Il museo del pittore bagherese esiste dal 1973, anno in cui Renato Guttuso (1911-1987) donò numerose opere alla propria città natale. Il Comune di Bagheria affittò Villa Cattolica, una delle ville settecentesche più prestigiose del paese, per collocare l’ampia collezione; quando nel 1988 il Comune acquisì definitivamente la Villa, ne fece luogo d’esposizione permanente per una raccolta che oggi conta quasi 1000 opere di Guttuso e di suoi celebri contemporanei. Dal 1990 l’area della Villa ospita anche il sarcofago monumentale del Maestro, realizzato da Giacomo Manzù. Alla notizia della chiusura del museo, Fabio Carapezza Guttuso, presidente degli Archivi Guttuso che possiedono e gestiscono la collezione ospitata a Villa Cattolica, figlio adottivo ed unico erede del pittore, ha scritto al sindaco quanto segue: “La chiusura del Museo Guttuso e la dismissione del personale che lo amministrava lede, sia giuridicamente che affettivamente, la validità ed il significato degli atti che hanno consentito la creazione del Museo Guttuso, ospitato a Villa Cattolica”. Carapezza lamenta inoltre che “la comunicazione, peraltro data dall'assessore alla Cultura con soli due giorni di preavviso, ha impedito persino la ricerca di una soluzione alternativa e condivisa, mettendo tra l'altro a rischio importanti progetti, come gli Itinerari Guttusiani finanziati dal Pofers, che garantirebbero al Museo Guttuso, e quindi a Bagheria, un importante flusso turistico culturale”. | “Pochi incassi e troppe spese” secondo il Comune di Bagheria che ha annunciato la chiusura del museo di Villa Cattolica dedicato al pittore siciliano. Incredule e forti le reazioni del presidente degli Archivi Guttuso. |
"And the winner is…", augurandosi che all'annuncio di rito possa seguire il nome di Paolo Sorrentino ai prossimi Oscar 2014, vale la pena ricordare quante sono le statuette che gli italiani sono riusciti a portare a casa, trionfando nel tempio del cinema americano. Grandi nomi che hanno fatto la storia del nostro cinema e che hanno contribuito a tenere alta considerazione e fama del nostro paese, presentando molto spesso analisi lucide, talvolta anche aspre, sulla vita sociale e politica del nostro paese. Nel palmares ci sono i grandi registi, Fellini (che con il quinto Oscar alla carriera è l'italiano ad averlo vinto più volte), De Sica e Bertolucci, le "giovani leve", Salvatores, Benigni, ci sono le attrici leggendarie, Sophia Loren ed Anna Magnani. C'è soprattutto la grande tradizione degli "artigiani" del cinema. Carlo Rambaldi, morto nell'agosto 2012, papà di "E.T.", di "Alien" e di "King Kong" (in serie sono tre Oscar per gli Effetti Speciali), c'è Giorgio Moroder, osannato nell'ultimo disco dei Daft Punk, "Random Access Memories", per la Colonna sonora di "Fuga di Mezzanotte", "Flashdance" e Top Gun". Come dimenticare Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo che, nella recente scarsità di produzioni italiane agli Academy Awards, sono riusciti a vincere tre statuette per la Scenografia de "L'Aviatore" (2005), Sweeney Todd (2008) e "Hugo Cabret" (2012). Ecco il "palmares" degli italiani agli Oscar. Federico Fellini – Miglior film straniero per "La Strada" (1957), "Le notti di Cabiria" (1958), "8 e 1/2" (1964) e "Amarcord" (1973), Oscar alla carriera (1993). Vittorio De Sica – Miglior film straniero per "Sciuscià" (1948), "Ladri di biciclette" (1950), "Ieri, oggi e domani" (1965) e "Il giardino dei Finzi Contini" (1972). Giorgio Moroder – Colonna Sonora per "Fuga di Mezzanotte" (1978), "Flashdance" (1983) e "Top Gun" (1986); Carlo Rambaldi – Effetti Speciali per "King Kong" (1976), "Alien" (1979) e E.T. (1983); Milena Canonero – Costumi per "Barry Lyndon" (1975), "Momenti di gloria" (1981) e "Maria Antonietta" (2006); | Da Vittorio De Sica a Federico Fellini, da Carlo Rambaldi a Dante Ferretti fino a Roberto Benigni: aspettando Paolo Sorrentino, ecco tutti gli Oscar che sono riusciti a portare a casa gli italiani. |
Lei si chiama Jacquelyn Byers ed ha ammesso di non usare più lo shampoo da ormai cinque anni. La donna ha smesso di lavare i capelli con il sapone a causa delle sostanze chimiche nocive presenti in moltissimi prodotti per la cura della cute. Nonostante la scelta inconsueta osservando le foto di Jacquelyn non sembra affatto che i suoi capelli siano sporchi o grassi. La donna ha raccontato il suo espertimento aprendo un blog online intitolato Little Owl Crunchy Mama e successivamente è stata intervistata anche dall'Huffington Post. | Si chiama Jacquelyn Byers e ormai da cinque anni non utilizza più lo shampoo. Ecco come lava i suoi capelli. |
Rosy Dilettuso è stata la vincitrice, insieme al secchione Alessandro Sala, de La pupa e il secchione, programma di Italia 1 condotto da Enrico Papi e Federica Panicucci. L'intervista esclusiva di Ciaopeople Magazine proprio i dettagli di questa partecipazione ad una trasmissione così discussa: "L'interpretazione, che si è data del programma, è stata: tutta bellezza, niente cervello. Tengo a precisare che la mia vittoria va spiegata anche alla luce del fatto che ho saputo mettermi in gioco, che il mio aspetto fisico non significa assolutamente che io sia impreparata. Quanto alle critiche, non ho bisogno di difendermi, il tempo lascerà che gli altri si ricredano: chi mi seguirà, scoprirà davvero chi sono". In merito all'amicizia particolare avuta col Sala dopo la vittoria comune dice: "E' nata una simpatia, terminata dopo il reality. Ci siamo resi conto di non essere adatti l'uno per l'altra e, di comune accordo, abbiamo preferito troncare la relazione, che comunque è durata un bel po' lontano dalle telecamere, senza che si sapesse nulla. Siamo rimasti in ottimi rapporti". Il suo esordio televisivo però è avvenuto negli studi di Uomini e Donne, dove fu convocata prima come tronista e poi, per impegni lavorativi, come semplice corteggiatrice ma "Non andavo molto d'accordo con Marco Montefiore, mi accusava continuamente di essere conosciuta ovunque e, poi, devo ammettere che non mi è mai piaciuto corteggiare, quindi quel ruolo non l'ho sentito mai mio". Tutto questo e molto altro nell'intervista completa al magazine. | Rosy Dilettuso, ex pupa e corteggiatrice di Uomini e Donne, ha rilasciato un’intervista a Ciaopeople Magazine, nella quale si è messa a nudo. |
Al Brianteo di Monza l'Italia Under 21 spreca un'occasione d'oro e si ferma solamente al pareggio contro la Svezia nel Girone per le qualificazioni agli Europei 2023. Fondamentale il gol di Lucca nel primo tempo che spezza gli equilibri contro la Svezia, conquistando la vetta della classifica proprio davanti agli scandinavi che restano secondi a 10 e con una gara in più. Poi, nella ripresa gli azzurri sprecano l'impossibile e la Svezia punisce al 91′ con una azione sul filo del fuorigioco che ridimensiona la prova azzurra ridando il primo posto alla nazionale svedese. L'Italia Under 21 parte bene anche contro i pari età della Svezia e trova nel primo tempo il fondamentale vantaggio grazie al solito Lorenzo Lucca, il bomber del momento che fa sorridere Nicolato e i tifosi azzurri. Un gol che vale tre punti e il primo posto nel Girone F di qualificazione agli Europei, scavalcando in classifica proprio gli scandinavi e con una partita in meno. Un vantaggio meritato per quanto espresso nella prima età di gara in cui l'Italia a Monza non ha per nulla deluso le attese. Il cross in area di Rovella che si trasforma assist per Lucca è la vera grande emozione di inizio partita, dove si registrano anche due ammonizioni, una per parte, a opera del direttore di gara il portoghese Nobre che non ha avuto molto da fare. Sotto tono Sandro Tonali che in regia si è dedicato ai compagni, dettando comunque i tempi alla squadra capace di frenare le azioni offensive della Svezia sul nascere con grande intensità soprattutto in mediana. La ripresa è ancora equilibrata tra le due nazionali con l'Italia che non alza i ritmi e la Svezia che prova a restare in partita per il forcing finale. Gli azzurri abbassano il baricentro lasciando a volte la manovra agli avversari ma il risultato sembra in pugno, con Turati mai seriamente impegnato. Gli scandinavi abbassano spesso i ritmi per provare improvvise sortite in avanti ma l'Italia gestisce bene soprattutto in mediana. Col passare dei minuti l'Italia appare più stanca e lenta, Nicolato studia mosse alternative ma lascia gli stessi 11 in campo e così Rovella ci prova, ma sbaglia il colpo del ko in contropiede: tutto perfetto fino a tiro che impatta sul portiere svedese che salva il risultato tenendo la propria nazionale in partita. Anche Colombo su punizione di Tonali, prova a chiudere il match senza inquadrare la porta. | L’Italia Under 21 non riesce a superare la Svezia nella quarta gara verso gli Europei. La beffa arriva al 92′ dopo aver dominato la partita per larghi tratti. Vantaggio con Lucca, poi tante occasioni fallite per arrotondare e chiudere il match che gli scandinavi riaprono a tempo scaduto, riconquistando la vetta del Girone. |
É inevitabile, quando si vive a lungo in una stessa casa, sentire il desiderio di una boccata di novità e freschezza. La maggior parte delle persone sarebbe indirizzata nel cambiare l'arredamento, comprare nuovi mobili, o pitturare le parenti con colori differenti, comprare della vernice e dare un tocco di vivacità alla casa. Ma a volte non necessita molto per portare del nuovo nelle proprie abitazioni, e non per forza bisogna spendere tanti soldi. Avreste mai pensato a del nastro adesivo per decorare casa? In questo articolo vi suggeriremo vari modi molto economici per rendere la vostra abitazione un luogo davvero unico ed originale. | Dare un tocco di novità in casa non comporta per forza spendere tanto, basta del nastro adesivo e la giusta ispirazione per decorare ambienti, mobili ed oggetti in modo semplice e originale. |
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"Il mondo dei fast-food e degli alimenti surgelati è finito!", così esordisce l'architetto Vincent Callebaut che ha progettato a New York una ‘fattoria urbana' di 132 piani: Dragonfly, dalla forma dell'insetto a cui si ispira, che sarà la risposta ad un futuro più sano per i circa sei miliardi di persone che vivranno in città entro il 2050.
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In un tempo in cui le città sono sovraffollate, una nuova agricoltura urbana contribuirà alla durabilità delle metropoli e a ripensare la produzione alimentare. Al fine di evitare l'espiazione del pianeta, le città del futuro, sostenibile, devono mirre a reintegrare la funzione agricola a scala urbana sottolineando il ruolo dell'agricoltura urbana per l'uso e il riutilizzo delle risorse naturali e dei rifiuti biodegradabili in modo da chiudere il ciclo dei flussi ecologici.
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Alloy Urban Towers: vivere sopra i nodi di trasporto è il futuro di New York
VINCENT CALLEBAUT ARCHITECTURES–WWW.VINCENT.CALLEBAUT.ORG L'architettura deve essere al servizio di questa nuova agricoltura. Il progetto Dragonfly dell'architetto belga suggerisce pertanto la costruzione di un prototipo di fattoria urbana che offre attorno ad un programma misto di abitazioni, uffici e laboratori (di ingegneria ecologica), spazi agricoli verticalmente disposti in diversi piani e in parte coltivati dai suoi stessi abitanti. Questa fattoria verticale si baserà sulla produzione agricola intensiva che varierà in base alle stagioni. Un organismo vivente di costruzioni d'avanguardia, autosufficente, che alcuni critici hanno respinto come una sventura per il paesaggio.
VINCENT CALLEBAUT ARCHITECTURES–WWW.VINCENT.CALLEBAUT.ORG Architettonicamente, l'organizzazione funzionale di Dragonfly è rappresentata da due torri allungate simmetricamente disposte in coppia intorno a un enorme serra climatica che le lega e si dispiega tra due ali cristalline. Queste ali molto leggere in vetro e acciaio ripartiscono i carichi dell'edificio e sono ispirate direttamente alla struttura delle ali di una libellula. Due anelli abitati fanno da contrafforte intorno a queste ali. Piano per piano, la torre sovrappone alle coltivazioni agricole la produzione di carne, latte, pollame e uova, ma anche veri e propri reattori biologici continuamente rigenerati con humus organico. Così, le culture si susseguono verticalmente in base alla loro capacità agronomica di fornire alcuni elementi del terreno tra le essenze che vengono seminate e raccolte.
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La torre, vero organismo vivente, diventa così metabolico e autosufficiente in acqua, energia e bio-fertilizzante. "Nulla è perduto, tutto è riciclabile per un auto-alimentazione continua!", dice Callebaut. Si prende l'ascensore dal proprio ufficio o abitazione per arrivare in uno dei tanti giardini ospitati nell'edificio di vetro che si riscalda e si raffredda da solo, ma coglie anche l'acqua piovana e ricicla i rifiuti domestici come alimento vegetale. Per garantire la diversità sociale e un ciclo di vita permanente nella torre, la programmazione mista è principalmente strutturata intorno a due poli di abitazioni e luoghi di lavoro. La fattoria verticale è stata progettata per adattarsi perfettamente al contesto urbano della Roosevelt Island di New York. VINCENT CALLEBAUT ARCHITECTURES–WWW.VINCENT.CALLEBAUT.ORG Dunque "l'architettura diventa commestibile!". Questa è la città del futuro: il cittadino si trasforma da consumatore a produttore e abitante giardiniere. Egli coltiverà il suo paesaggio circostante in modo da tenersi radicato meglio al terreno, creando la propria biodiversità ecologica e alimentare, sui tetti, le terrazze, i balconi, nelle cavità degli spazi pubblici non costruiti, nei cortili interni e nelle serre sospese. Le fattorie urbane del futuro, consapevoli dell'emergenza di modificare il nostro comportamento di fronte ai cambiamenti climatici, ridurranno così il nostro impatto ambientale sulla Terra e costruiranno città eco-responsabili ed eco-compatibili.
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"Il mondo dei fast-food e degli alimenti surgelati è finito!", così esordisce l'architetto Vincent Callebaut che ha progettato a New York una ‘fattoria urbana' di 132 piani: Dragonfly, dalla forma dell'insetto a cui si ispira, che sarà la risposta ad un futuro più sano per i circa sei miliardi di persone che vivranno in città entro il 2050. In un tempo in cui le città sono sovraffollate, una nuova agricoltura urbana contribuirà alla durabilità delle metropoli e a ripensare la produzione alimentare. Al fine di evitare l'espiazione del pianeta, le città del futuro, sostenibile, devono mirre a reintegrare la funzione agricola a scala urbana sottolineando il ruolo dell'agricoltura urbana per l'uso e il riutilizzo delle risorse naturali e dei rifiuti biodegradabili in modo da chiudere il ciclo dei flussi ecologici. L'architettura deve essere al servizio di questa nuova agricoltura. Il progetto Dragonfly dell'architetto belga suggerisce pertanto la costruzione di un prototipo di fattoria urbana che offre attorno ad un programma misto di abitazioni, uffici e laboratori (di ingegneria ecologica), spazi agricoli verticalmente disposti in diversi piani e in parte coltivati dai suoi stessi abitanti. Questa fattoria verticale si baserà sulla produzione agricola intensiva che varierà in base alle stagioni. Un organismo vivente di costruzioni d'avanguardia, autosufficente, che alcuni critici hanno respinto come una sventura per il paesaggio. Architettonicamente, l'organizzazione funzionale di Dragonfly è rappresentata da due torri allungate simmetricamente disposte in coppia intorno a un enorme serra climatica che le lega e si dispiega tra due ali cristalline. Queste ali molto leggere in vetro e acciaio ripartiscono i carichi dell'edificio e sono ispirate direttamente alla struttura delle ali di una libellula. Due anelli abitati fanno da contrafforte intorno a queste ali. Piano per piano, la torre sovrappone alle coltivazioni agricole la produzione di carne, latte, pollame e uova, ma anche veri e propri reattori biologici continuamente rigenerati con humus organico. Così, le culture si susseguono verticalmente in base alla loro capacità agronomica di fornire alcuni elementi del terreno tra le essenze che vengono seminate e raccolte. La torre, vero organismo vivente, diventa così metabolico e autosufficiente in acqua, energia e bio-fertilizzante. "Nulla è perduto, tutto è riciclabile per un auto-alimentazione continua!", dice Callebaut. Si prende l'ascensore dal proprio ufficio o abitazione per arrivare in uno dei tanti giardini ospitati nell'edificio di vetro che si riscalda e si raffredda da solo, ma coglie anche l'acqua piovana e ricicla i rifiuti domestici come alimento vegetale. Per garantire la diversità sociale e un ciclo di vita permanente nella torre, la programmazione mista è principalmente strutturata intorno a due poli di abitazioni e luoghi di lavoro. La fattoria verticale è stata progettata per adattarsi perfettamente al contesto urbano della Roosevelt Island di New York. | L’architettura diventa commestibile: campi e frutteti nel cielo per la prima fattoria verticale in un grattacielo di New York. |
Il ritorno di Sara Tommasi nel mondo dell'hard è ormai ufficiale. E' giunto poche ore fa un comunicato che annuncia una conferenza stampa fissata per giovedì 11 aprile, presso l'Exquisite SHU Milano, in via Molino delle Armi dalle ore 18 alle 19, seguirà un party esclusivo, più il trailer della nuova "fatica erotica" di Sara con Nando Colelli del Grande Fratello. Sono confermate, dunque, le indiscrezioni delle scorse settimane, con il film prodotto ancora una volta dalla Dive Star di Federico De Vincenzo, controverso produttore che ha dovuto affrontare una battaglia legale contro Alfonso Luigi Marra, per dimostrare che le accuse su di lui, erano prive di fondamento (qui l'intervista del produttore a fanpage.it). Si legge così nel comunicato: Sara Tommasi, che aveva dichiarato di essere stata drogata con eroina e cocaina per girare le riprese, innescando la denuncia dell'Avvocato Alfonso Luigi Marra ai danni di De Vincenzo, si è sottoposta a una regolare visita medica psichiatrica eseguita da un noto medico specialista che l'ha dichiarata sana di mente e capace di intendere e di volere, scagionando di fatto il produttore. | Le voci delle scorse settimane sono confermate: Sara Tommasi ritorna nel mondo del porno con un film girato con Nando Colelli del Grande Fratello. La produzione è sempre della Dive Star di Federico De Vincenzo, giovedì 11 aprile una conferenza stampa all’Exquisite presenterà il film. |
Vasco si ritira da rockstar. Molti lo considerano l'avvenimento musicale dell'anno e non è un caso se, a distanza di settimane dall'annuncio, la notizia continua a tener banco. Dopo le dichiarazioni di Morgan che ha definito squallida la nuova mossa di Blasco, a riprendere l'argomento è stata proprio l'artista che, nell'ambito della partecipazione ad X-Factor 2, è cresciuta sotto l'ala protettrice dell'ex cantante dei Bluvertigo: Noemi. La rossa cantante, che nel corso del Live Kom 2011, ha aperto anche alcune tappe dei concerti di Vasco, difende la scelta dell'autore del suo brano Vuoto a perdere (pezzo integrante della colonna sonora del film di Fausto Brizzi Femmine contro maschi), contenuto nel nuovo album RossoNoemi. “Per uno del suo calibro è difficile evolversi, cambiare fino a decidere di mollare. Ma lui lo fa: segno che non è un prezzemolino. In ogni modo, ritirandosi dimostra la sua intelligenza”, asserisce Noemi a proposito della decisione di Vasco. Dichiarazioni che arrivano ovviamente da una delle tante fan del Komandante: "Vasco è un grande – aggiunge Noemi – La definizione di rockstar gli sta stretta, è anche una grande persona. Per me è stato un onore aprire i suoi concerti. Io faccio parte del suo pubblico, sono una sua fan". E da supporter di Vasco conclude: “La sua decisione di lasciare le scene non mi impedisce di desiderare il contrario”. | Da grande fan del Komandante, che per lei ha composto Vuoto A Perdere, Noemi è dell’idea che il cantante 59enne ritirandosi dimostri la sua intelligenza. |
Il 7 settembre la casa editrice milanese Salani, specializzata in libri d'infanzia, titolare dei diritti di pubblicazione della saga di Harry Potter e fautrice della fortunata collana "Gl'Istrici", creata nel 1987 e protagonista del fenomeno dei "tascabili per ragazzi", ha presentato il progetto "Lettori si diventa", dedicato alla scuola, al potenziamento dell'offerta didattica e alla costruzione di percorsi didattici personalizzati per gli studenti. Un'iniziativa che si pone in continuità con una missione che Salani insegue da tempi non sospetti: instradare i più giovani sui sentieri della letteratura. Il progetto si rivolge ai "lettori del domani", e consentirà agli studenti delle scuole medie e superiori di incontrare dal vivo alcuni autori legati alla casa editrice – come Marco Alverà, Francesco Barberini, Ilide Carmignani e Gherardo Colombo – per discutere e approfondire tematiche d'attualità e diffondere tra i banchi la passione per la narrativa a partire da alcuni titoli del catalogo Salani. La modalità di partecipazione è semplice: basta scrivere una breve recensione (individuale o assieme a tutta la classe) di massimo 3000 battute e inviarla all'indirizzo [email protected]. L'ultimo giorno utile per l'invio degli elaborati è il 10 giugno del 2022; decorso il termine, la redazione di Salani giudicherà la recensione migliore e verserà alla scuola vincitrice una donazione pari a mille euro. L'iniziativa della casa editrice milanese non è dettata dal caso, ma da un'attenta e ponderata osservazione della realtà: le evidenze, infatti, dimostrano come il futuro della letteratura, in Italia, sia legato a doppio filo ai giovanissimi. A confermarlo sono i numeri: secondo i dati diffusi dall'Associazione Italiana Editori lo scorso 15 giugno, i lettori al di sotto dei 14 anni rappresentano il 77% del totale nella loro fascia d'età, contro il 61% degli adulti. Tuttavia, le statistiche indicano che i più piccoli iniziano a leggere con continuità soprattutto grazie agli stimoli ricevuti durante l'infanzia da genitori e parenti, mentre con il progredire dell'età quest'abitudine tende a scemare (e, in alcuni casi, addirittura a scomparire una volta raggiunta l'adolescenza). Per evitare un simile esito, è fondamentale che editori e personale scolastico collaborino per preservare una quota lettori robusta. | Il 7 settembre la casa editrice milanese Salani, specializzata in libri d’infanzia e titolare dei diritti di pubblicazione della saga di Harry Potter, ha presentato il progetto “Lettori si diventa”, dedicato alla scuola, al potenziamento dell’offerta didattica e alla costruzione di percorsi didattici personalizzati per gli studenti. |
La data delle elezioni comunali di Napoli è stata fissata, 3 e 4 ottobre e le coalizioni si affrettano a chiudere le liste elettorali che dovranno essere consegnate entro il 3 settembre prossimo. C'è chi ha problemi di abbondanza come la coalizione di Gaetano Manfredi alle prese con la necessità di raggruppare liste, partiti e schieramenti che si sono schierati a suo sostegno e chi invece ha il problema opposto. Alessandra Clemente, candidata in continuità con l'esperienza di Luigi de Magistris, è alla prese con un vero e proprio ammutinamento. Assessori tutt'ora in carica, consiglieri comunali, consiglieri di municipalità, si affrettano ad abbandonare la nave che affonda. Ogni giorni si registra una defezione, principalmente a vantaggio di Gaetano Manfredi. La Clemente in occasione dell'inaugurazione del suo comitato elettorale, aveva parlato di una coalizione formata da almeno 4 liste. Potere al popolo, Rifondazione Comunista + Comunisti Italiani, la lista "Clemente Sindaco" e la lista civica "Napoli 2030". I sospetti tra gli addetti ai lavori erano iniziati a serpeggiare già da quell'annuncio. Ma adesso sembra proprio certo che il simbolo di DemA il partito familiare creato da Luigi de Magistris, non comparirà nello schieramento a sostegno della delfina del Sindaco uscente. Si chiuderà così l'era di 10 anni di governo della città dell'attuale con il suo interprete impegnato da mesi in Calabria per la campagna elettorale per le regionali. Il partito che doveva candidarsi a ogni elezioni possibile negli ultimi 4 anni, dalle politiche alle europee, dalle suppletive per il parlamento alle elezioni regionali, chiuderà i battenti in città registrando all'attivo una sola apparizione sulla scheda elettorale, quella di 5 anni fa alle elezioni comunali che segnarono la riconferma di De Magistris. La scomparsa del simbolo di DemA è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell'incertezza e del malumore che serpeggia da mesi intorno alla candidatura della Clemente. Gli argini si sono rotti e la fuga è ormai iniziata. In molti hanno trovato spazio nell'operazione di Sergio D'Angelo a sostegno di Gaetano Manfredi, come i consiglieri uscenti Coppeto, Andreozzi e Fucito, come l'ex assessore all'ambiente Raffaele Del Giudice. Ma la lista si allunga sempre di più. Il posizionamento delle ultime ore che suscita più clamore sembra essere quello dell'attuale assessore allo sport Ciro Borriello che, a quanto apprende Fanpage.it, sarebbe in procinto di candidarsi alle elezioni per il consiglio comunale con il Movimento 5 Stelle. Ex Verdi e Sel, Borriello aveva poi aderito a DemA fino alle ultime settimane in cui da un lato i sondaggi che danno la Clemente inesorabilmente quarta, dall'altro l'affollarsi di consensi intorno a Gaetano Manfredi, hanno contribuito alla decisione dell'assessore. Nel Movimento 5 Stelle dovrebbe essere candidata anche Flavia Sorrentino, delegata del Sindaco all'autonomia della città, oscura delega di cui non si è mai capita la reale funzione. La Sorrentino, che in origine era stata indicata dal Partito del Sud, ha ricoperto l'incarico per 5 anni, e sarebbe ora in procinto di abbracciare la causa grillina, sempre a sostegno di Manfredi. Ritorna a sinistra invece Rosaria Galiero, anche lei attuale assessore alla protezione civile della giunta De Magistris, sarà candidata nella lista di sinistra "Napoli solidale" in sostegno a Manfredi. Per lei ha svolto un ruolo di mediazione Articolo 1 che sembra andato a buon fine. Futuro molto incerto invece per Giovanni Pagano, tra gli ultimissimi arrivati in giunta, insediatosi a gennaio dopo 8 mesi è già in cerca di altra collocazione. Per lui però dalle parti di Manfredi c'è molta freddezza, le liste sono praticamente chiuse ed è molto difficile trovare spazio. Alla corte del professore Manfredi viaggia anche Marco Gaudini, assessore ai trasporti, ex Verde, eletto in consiglio comunale per la prima volta cinque anni fa. L'ipotesi è quella di un suo ingresso nella lista "Manfredi Sindaco", ma anche in questo caso non si registrano grandissime aperture da parte del centro sinistra, la presenza di Gaudini, da sempre in conflitto con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, creerebbe problemi con i Verdi. In consiglio comunale si registra anche l'uscita di Chiara Guida, consigliera comunale eletta con la sinistra, poi passata in DemA ed ora candidata con il Partito Democratico alle prossime elezioni. | Alessandra Clemente in difficoltà sulla compilazione delle liste, è in atto una emorragia verso Manfredi. Già collocato Raffaele Del Giudice, anche l’assessore Rosaria Galiero andrà in “Napoli solidale”. Ciro Borriello, assessore allo sport, verso il Movimento 5 Stelle insieme a Flavia Sorrentino. In fuga anche gli assessori Pagano e Gaudini, mentre la consigliera Chiara Guida si accasa nel Pd. Restano con la Clemente i fedelissimi Luigi Felaco, Claudio Cecere e Salvatore Pace. |
Uscirà nelle sale il 28 marzo “Un giorno devi andare”, il nuovo film diretto da Giorgio Diritti, che torna a distanza di quattro anni dall'uscita de “L'uomo che verrà” film che raccontava gli eventi antecedenti la strage di Marzabotto visti attraverso gli occhi di una bambina di otto anni e che, presentato in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2009, vinse il Marc'Aurelio d'Oro del pubblico al miglior film e il Gran Premio della Giuria Marc'Aurelio d'Argento. In questo nuovo lavoro, con Jasmine Trinca nel ruolo della protagonista femminile, il regista si è affidato a una produzione italo-francese andando a girare nientemeno che in Amazzonia. Augusta, una donna italiana di poco più di trent'anni si reca in Amazzonia per sfuggire ad alcune vicende personali particolarmente dolorose. La giovane ragazza aiuterà una suora amica della madre nel lavoro con le comunità indigene dell'alto Rio Andirà, per poi però distaccarsene, con la speranza di affrontare un viaggio che risponda in modo semplice al suo bisogno di ritrovare un senso nella vita. Salpa quindi su una piccola barca e si immerge della natura dell'Amazzonia, iniziando un percorso tra i villaggi degli indios. Proseguirà dalle favelas di Manaus fino all'isolamento nella foresta, e affronterà l'avventura sempre alla ricerca di sè stessa. Sarà proprio dal contatto profondo con la natura incontaminata della foresta amazzonica e dall'incontro con le piccole comunità autoctone che Augusta cercherà una riconciliazione con se stessa, con il mondo e con Dio. | Dopo “L’uomo che verrà” Giorgio Diritti torna con un nuovo lavoro con protagonista Jasmine Trinca in uscita il prossimo 28 marzo. |
Tanti ringraziamenti, ma soprattutto tanti dettagli, quelli che Alessia Marcuzzi ha inserito nel suo lungo post, parte prima, dedicato al racconto delle nozze segrete celebrate con Paolo Calabresi Marconi a sorpresa, nella campagna londinese, precisamente a Cotswold, dove una piccola cappella è divenuta il luogo di unione definitiva della coppia. Il racconto, a differenza di molte colleghe che hanno affidato ai programmi televisivi la responsabilità di sintetizzare le nozze, è stato fatto in forma privata, sul blog seguitissimo LaPinella, che la Marcuzzi gestisce personalmente da anni. Molte foto della splendida e magica due giorni passata con pochi parenti e un numero ristrettissimo di amici fidati, da una parte e dall'altra: 5 testimoni a testa. Prima di tutto Alessia Marcuzzi spiega il perché di quel luogo preciso, la scelta di sposarsi all'estero e non nella sua amata Roma, come qualcuno si sarebbe aspettato: "Il primo weekend d’amore mio e di Paolo è stato proprio a Londra e così abbiamo deciso di tornare lì per celebrare le nostre nozze. Siamo andati a fare un giro nella campagna inglese e dopo varie ricerche, abbiamo trovato una Chiesa cattolica molto vicina alla tenuta dove abbiamo soggiornato tutti per due giorni… un posto incantevole che non dimenticherò mai!". Un segreto Alessia lo svela, facendo tirare in un certo senso un sospiro di sollievo a quegli esperti di gossip che da giorni si torturavano chiedendosi come fosse possibile essere rimasti all'oscuro delle nozze di una delle conduttrici più popolari d'Italia: La verità care pinelle e pinelli, è che io e Paolo abbiamo deciso di sposarci due mesi fa… e abbiamo fatto tutto di corsa!!! Naturalmente l'organizzazione, i particolari estetici, la cura dei dettagli, sono stati part essenziale del racconto. Da una fashion blogger non ci si poteva, ad esempio, non attendere una specifica narrazione degli abiti indossati, da lei come dagli invitati. Dress code speciale per le damigelle e le invitate donne, ovvero quello di rispettare i colori del bosco come varianti cromatiche. Classico invece l'abbigliamento degli uomini. Quanto all'abito di Alessia, bellissimo e a suo modo trasgressivo, è lei stessa a svelare il nome dello stilista: "Giambattista Valli: un caro amico mio e di Paolo da tanto tempo. Da anni vive Parigi e, come tutti sapete, è famoso in tutto il mondo per i suoi meravigliosi abiti di alta moda. Grazie Giamba… E’ l’abito più bello e rock che io potessi mai desiderare, e non finirò mai di ringraziarti per quello che hai fatto in così poco tempo per me". Come dimenticare i figli, la piccola Mia e il più grande Tommaso, che la Marcuzzi definisce entrambi tenerissimi, la piccola sempre al centro dell'attenzione, Tommaso anche emozionato: "I miei figli erano tenerissimi: Mia era convinta che il matrimonio fosse il suo…. e ci ha fatto morire dal ridere, mentre Tommaso era il più emozionato di tutti!!! Dopo il pranzo nuziale la festa è proseguita fino a tarda notte… ma di questo vi parlerò nel prossimo post venerdì!". Proprio quest'ultima parte del messaggio fa capire che nei prossimi giorni arriveranno altri particolari delle nozze del 1 dicembre. L'ultimo ringraziamento per queste nozze da favola, Alessia non poteva che dedicarlo a suo marito: | Alessia Marcuzzi racconta sul suo blog le nozze da favola festeggiate in gran segreto nella campagna inglese, con suo marito Paolo Calabresi Marconi. Tutte le foto di una festa splendida e intima, con pochi amici e i figli, Mia e Tommaso. |
Quando finisce un'estenuante giornata di lavoro non c'è nulla di meglio di una passeggiata nel parco, una corsa sul prato, anche solo per togliersi le scarpe e affondare i piedi sull'erba morbida. Non tutti hanno però un parco vicino casa o spesso non si ha il tempo né le forze dopo il lavoro di andare a fare una passeggiata sull'erba, specialmente d'inverno quando le temperature scendono e fa buio più presto. Ma chi dice che per sentire la piacevole sensazione dell'erba sotto i piedi bisogna per forza andare al parco, sul prato o in un bosco, c'è un modo per sentirsi immersi nella natura restando comodamente a casa propria, al calduccio e con tutte le comodità. Non si tratta di realtà virtuale né del sogno del più romantico dei naturalisti ma dell'arte diAlexandra Kehayoglou. L'artista argentina crea degli incredibili tappeti che imitano pascoli e prati in miniatura. | Sdraiarsi sul pavimento di casa e sentirsi come su un prato: ecco l’arte dell’argentina Alexandra Kehayoglou che crea tappeti dall’incredibile effetto naturale. |
Questo mese si verificheranno due eventi assolutamente imperdibili per ogni appassionato di astronomia e non solo: il primo, atteso per il pomeriggio di lunedì 14, è una magnifica eclissi di Sole totale, purtroppo non osservabile direttamente dall'Italia (ma visibile online in diretta streaming); il secondo è una eccezionale congiunzione astrale tra il gigante del Sistema solare Giove e il “Signore degli anelli” Saturno, che si troveranno così vicini sulla volta celeste da risultare praticamente abbracciati (non accadeva da 800 anni). L'evento si verificherà tra una settimana esatta, lunedì 21, e sarà perfettamente visibile da tutto lo Stivale, meteo permettendo. Ma torniamo all'eclissi solare totale, che oscurerà completamente il cielo per un paio di minuti. Come indicato, non potremo ammirare lo splendido evento astronomico nei cieli italiani, ma in realtà saranno veramente in pochi a poter godere dello spettacolo. L'eclissi di Sole totale sarà infatti visibile solo in una sottile striscia di terra tra Cile e Argentina, in particolar modo della Patagonia, la cosiddetta “fine del mondo” nell'estremo sud del Sud America. La totalità avrà inizio alle 13 (ore locali) nella città cilena di Saavedra, affacciata lungo la costa occidentale del continente, mentre gli abitanti di Salina del Eje, città argentina sita lungo la costa orientale sudamericana, potranno iniziare a osservarla 25 minuti dopo. La totalità avrà una durata di poco più di 2 minuti, come specificato all'ANSA dall'astrofisico italiano Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. In una porzione significativa del Sud America sarà visibile solo un'eclissi solare parziale, così come in una piccola area dell'Africa sud-occidentale. In Europa e in Nord America non potremo vedere nulla, perlomeno dal vivo con i nostri occhi. Grazie a internet, infatti, tutti noi potremo gustarci in diretta le spettacolari immagini della Luna che oscura il Sole. L'eclissi solare totale, infatti, si verifica quando la Luna si frappone fra la Terra e la stella, oscurando quasi completamente il disco solare (ciò è dovuto al fatto che i due oggetti celesti hanno dimensioni apparenti molto simili per via della prospettiva, e quando sono totalmente sovrapposti – durante l'eclissi -diventa visibile un sottile anello della corona solare). Come specificato dal dottor Masi, lo spettacolo avrà inizio alle 17:14 ora italiana, e potrà essere visto in diretta streaming proprio sul sito del Virtual Telescope Project, che seguirà l'evento a partire dalle 15:30. Le immagini saranno trasmesse dalla Asociación Argentina Astronomía e dall'Osservatorio Alma / IAPUC in Cile, commentate dall'astrofisico. Un'occasione imperdibile per imparare qualcosa in più sull'affascinante spettacolo astronomico. | Alle 17:14 ora italiana di lunedì 14 dicembre si verificherà una magnifica eclissi di Sole totale, che purtroppo non potremo ammirare dallo Stivale. Il fenomeno astronomico, visibile nei cieli di parte del Cile e dell’Argentina, sarà comunque ripreso e trasmesso in diretta streaming sul sito del Virtual Telescope Project, con commento dell’astrofisico Gianluca Masi. |
Esistono poche cose al mondo che fanno gelare il sangue come camminare in una città abbandonata dopo un esplosione nucleare o in un territorio un tempo pieno di vita e poi improvvisamente disabitato a causa della crisi economica. Parliamo delle città fantasma in giro per il mondo, non solo luoghi ormai svuotati ma abbandonati per calamità accidentali che hanno costretto la popolazione a fuggire d'improvviso lasciando le proprie case, i luoghi di lavoro, le scuole, i negozi, intatti come se imprigionati nel tempo ma completamente disabitati. Città come Pripyat, Detroit, Fukushima, oggi sono alcuni dei luoghi più agghiaccianti sul Pianeta. Pripyat, in Ucraina, dopo l’esplosione nel 1986 della centrale nucleare di Chernobyl, che si trova a circa 3 chilometri, diventò una città fantasma di edifici radioattivi. I quasi 50000 abitanti della città, costruita proprio per ospitare i lavoratori della centrale, ma cresciuta velocemente dagli anni '70 proprio per l'alto tenore di vita che si conduceva rispetto al resto dell'Unione Sovietica, furono fatti evacuare d'urgenza in seguito a queste parole diffuse da un'altoparlante: Attenzione, attenzione! Attenzione, attenzione! Attenzione, attenzione! Attenzione, attenzione! Il Consiglio Comunale informa che, a seguito dell'incidente alla centrale nucleare di Černobyl, nella città di Pryp'jat' le condizioni dell'atmosfera circostante si stanno rivelando nocive e con alti livelli radioattivi. Il Partito Comunista, i suoi funzionari e le forze armate stanno dunque adottando le dovute misure. Tuttavia, al fine di garantire la totale incolumità delle persone, e in primo luogo dei bambini, si rende necessario evacuare temporaneamente i cittadini nei vicini centri abitati della regione di Kiev. A tale scopo, oggi 27 aprile, a partire dalle ore 14, saranno inviati autobus sotto la supervisione della polizia e dei funzionari della città. Si raccomanda di portare con sé i documenti, gli effetti personali strettamente necessari e prodotti alimentari di prima necessità. (…) Compagni, lasciando temporaneamente le vostre case, non dimenticate per favore di chiudere le finestre, di spegnere tutte le apparecchiature elettriche ed a gas e di chiudere l'acqua. Si prega di mantenere la calma, l'ordine e la disciplina durante lo svolgimento di questa temporanea evacuazione. (Wikipedia) Quello che successe dopo è storia, di cui restano solo un cumulo di macerie ed edifici abbandonati. Nel 2011 Tomioka, una piccola città di circa 15000 abitanti vicino a Fukushima, fu colpita da un violento tsunami. La potenza della calamità naturale fu così forte da creare una falla nella centrale nucleare di Fukushima che costrinse l'evacuazione dell'intera città di Tomioka a causa dei permanenti gravi pericoli di radioattività. Oggi nel comune di Tomioka vive solo una persona, un contadino, Naoto Matsumura, che ha deciso di restare, nonostante gli ordini governativi, per prendersi cura di tutti gli animali della città abbandonati dagli abitanti. Sembra quasi sia stata sganciata una bomba nucleare su Detroit, un tempo una delle città industriali più importanti degli Stati Uniti d'America. Fino al 1960 la città contava quasi due milioni di abitanti, ma nel 2013 la città, conosciuta come la Motor City degli USA, ha dichiarato fallimento a causa della crisi petrolifera che dal 1973 scuoteva il settore automobilistico. La crisi ha determinato il lento abbandono di interi quartieri della città che oggi ha dimezzato la sua popolazione ed è quasi del tutto disabitata. | Fukushima, Chernobyl, Detroit, sono alcuni dei luoghi più agghiaccianti della storia per la prima volta ripresi dal drone in immagini davvero raccapriccianti. |
La moda dell'estate 2019 più gettonata tra le star? Quella di ribellarsi con ironia agli haters. L'ultima ad averlo fatto è stata Clizia Incorvaia, forse perché negli ultimi tempi è stata presa di mira sui social a causa della questione tradimento che ha coinvolto l'ex marito Francesco Sarcina e il suo migliore amico e testimone di nozze Riccardo Scamarcio. La star ha preso ispirazione da Alessia Marcuzzi ed Elisabetta Canalis, ritoccando in modo grottesco uno dei suoi scatti al mare. Il risultato? Una foto in cui appare con le forme davvero prorompenti. Cosa accomuna Alessia Marcuzzi ed Elisabetta Canalis in questa estate 2019? Entrambe si sono ribellate agli haters, postando sui social delle foto chiaramente ritoccate. La prima ad averlo fatto è stata l'ex velina, seguita poi dalla presentatrice, che con ironia ha dimostrato di essere assolutamente fiera del suo corpo così com'è. 💯per 💯nature. Gli invidiosi diranno Photoshop!!!🤣 A post shared by Clizia Incorvaia (@cliziaincorvaia) on Jul 25, 2019 at 11:47am PDT | Clizia Incorvaia ha “imitato” Alessia Marcuzzi per ribellarsi agli haters che la stanno prendendo di mira. Di recente ha postato sui social una foto chiaramente ritoccata con un seno enorme e un lato b maxi, così da mettere a tacere tutti quelli che criticano il suo aspetto fisico. |
È stata respinta la richiesta di sequestro preventivo per oltre 4,3 milioni di euro nei confronti di Alberto Genovese, l'imprenditore che lo scorso 6 novembre è stato arrestato a Milano con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di due ragazze. La richiesta era stata presentata dai pubblici ministeri di Milano ed era relativa a una presunta evasione fiscale che sarebbe avvenuta tra il 2018 e il 2019. Accanto alle accuse di violenza sessuale, la cui inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pubblico ministero Rosaria Stagnaro, era stata aperta un'indagine sui movimenti finanziari dell'ex mago delle start up coordinata invece dal pm Paolo Filippini. La presunta frode fiscale era relativa a dei redditi da lavoro che Genovese avrebbe dichiarato come redditi da capitale. A questa si aggiunge una presunta evasione sulla liquidazione di alcune partecipazioni in una delle società da lui fondata e schermata attraverso un'altra azienda, su cui sono confluite poi queste stesse partecipazioni. Il gip Tommaso Perna non ha però accolto queste ipotesi di accusa e adesso toccherà ai pm decidere se ricorrere al Tribunale del Riesame. | È stata respinta la richiesta dei pm di Milano di sequestrare oltre 4,3 milioni di euro ad Alberto Genovese, l’imprenditore arrestato con l’accusa di violenza sessuale lo scorso novembre. Accanto a questa inchiesta, si era infatti sviluppata un’indagine relativa a delle presunte frodi ed evasioni fiscali. |
Questa sera alle 20.30 su Rai Tre, in programmazione L'amore ai tempi del colera, film realizzato nel 2007, diretto da Mike Newell, tratto dall'omonimo romanzo di Gabriel Garcia Marquez, e interpretato da Javier Bardem (migliore attore all'ultimo Cannes insieme a Elio Germano) e Giovanna Mezzogiorno (protagonista del thriller Sono Viva). Ambientato a cavallo del Novecento, nella città di Cartagena, devastata dall'improvvisa malattia, è un film che ha il merito di seguire con una certa fedeltà il testo letterario da cui è tratto, senza quindi tradirlo come spesso capita in queste trasposizioni, ma forse non sempre riesce a esprimersi con la giusta intensità. Un film passionale e dolente, nel quale la storia universale si fonde con il dramma privato, ma anche un lavoro circoscritto e un po' scolastico, nel quale comunque si può respirare l'avventura di amore e morte ideata da Garcia Marquez, e apprezzare la solita precisa interpretazione del bravo Bardem. | Stasera su Rai Tre il film di Mike Newell tratto dal romanzo di Garcia Marquez. Un lavoro passionale e dolente, tra amore e morte. |
Qualche anno fa dalla Gran Bretagna arrivava la storia di un medico chirurgo accusato di “firmare” gli organi dei pazienti che operava. Una firma alla “Zorro” che era stata “scoperta” da un altro medico che, dopo un primo intervento di quello sotto accusa, aveva operato lo stesso paziente. Insomma, solo per caso nel 2013 quello che veniva descritto come uno dei migliori chirurghi dell’ospedale universitario Queen Elizabeth di Birminghan è finito nei guai ed è stato sospeso dopo 12 anni di lavoro in quella struttura. Ora quel chirurgo, che si chiama Simon Bramhall e ha 53 anni, davanti a un giudice ha ammesso le sue responsabilità. Ovvero ha ammesso di aver lasciato le sue iniziati SB su almeno due pazienti, o meglio sui loro fegati. I due episodi risalgono al periodo compreso tra febbraio e agosto 2013. | Il medico, un 53enne britannico, avrebbe lasciato le sue iniziali, SB, su due pazienti. Sospeso nel 2013, ora davanti al giudice ha ammesso le sue responsabilità. A gennaio la sentenza. |
Dopo tanti anni al fianco di Claudio Bisio, Vanessa Incontrada ha deciso di finire la sua bellissima esperienza sul palco di Zelig. "Zelig è stata la mia casa per gli ultimi sei anni, un’esperienza fantastica, ma c’è un momento in cui anche le cose più belle perdono inevitabilmente di forza propulsiva" ha dichiarato Vanessa "Credo che sia giunto il momento per me, per la mia crescita artistica, di volgere lo sguardo altrove, con il timore di lasciare il certo per l’incerto, ma con l’adrenalina senza la quale questo mestiere perderebbe gran parte del suo fascino e della sua bellezza. Ringrazio innanzitutto Mediaset per avermi offerto questa grande opportunità, Claudio Bisio che mi mancherà molto, gli autori e tutti i comici che mi hanno accompagnato in questo percorso" . Dopo la notizia secondo cui Vanessa Incontrada fa la commessa d'abbigliamento nel suo negozio, dovevamo capire che la nota showgirl avesse intenzione di cambiare vita e di fare un lavoro che le permettesse di stare un pò più in famiglia. E chi meglio di Belen Rodriguez potrebbe prendere il posto della spagnola? Dopo Michelle Hunzicker e la Incontrada, Belen potrebbe portare avanti la tradizione della sexy spalla "straniera" di Bisio. Inoltre, dopo il fallimentare debutto di Belen come conduttrice su RaiDue, l'argentina ha proprio bisogno di riscattarsi. | Vanessa Incontrada finisce la sua avventura a Zelig. E se ora cominciasse quella di Belen Rodriguez? |
Ho provato a spiegarlo già ieri: nell’attuale crisi del debito l’Italia non può e non deve fare ulteriori concessioni alla Germania e se, come probabile, non saranno gli atti “virtuosi” che pure il governo italiano ha intrapreso a convincere il cancelliere Angela Merkel allora Mario Monti dovrà tentare di forzare la mano e ricordare da un lato che dopo la Gran Bretagna se uscisse anche l’Italia per Berlino sarebbero guai seri, perché l’Italia uscendo finirebbe a pezzi, con inflazione in crescita e disoccupazione in ulteriore aumento, nonché con l’immediata fuga degli investitori dai nostri titoli di stato, ma in compenso “guadagnerebbe”, se è un guadagno, il ritorno a una flessibilità dei cambi che dovrebbe preoccupare la Germania sia perché si ritroverebbe con una “piccola Cina” alla porta, sia perché a quel punto il rischio di un’autentica esplosione dell’Eurozona sarebbe concreto, con conseguenze da brivido. E’ chiaro a tutti, spero, che si tratta di un’ipotesi estrema, cui non assegnerei al momento più di un 5% di probabilità di realizzarsi, pure debbo ricordarlo ogni volta visto che in molti mi continuano a chiedere “che succederebbe se come c’è scritto nel prospetto dell’aumento di capitale di UniCredit l’Italia uscisse dall’euro”? Un’ipotesi da autentico Armageddon, che come mi confermano amici gestori troverebbe un’unica parziale forma di rifugio per un risparmiatore italiano nel detenere unicamente liquidità su conti correnti in valuta estera (possibilmente all’estero, visto che nulla vieterebbe a quel punto allo stato italiano, date le circostanze straordinarie, di imporre prelievi patrimoniali su depositi di qualsiasi genere e valuta, come del resto già accaduto nel 1992 sotto il governo Amato) o al limite T-bond o Bund, titoli questi ultimi che piacciono talmente tanto da avere da tempo raggiunto rendimenti nulli o negativi in termini reali: a fronte di un’inflazione tuttora sopra il 3% in Italia, investire in T-bond a 10 anni significa al momento guadagnare l’1,95% lordo annuo, ossia perderci circa l’1,35% in termini reali, investire in Bund a 10 anni rende ancora meno, l’1,88% lordo, con una perdita reale dell’1,42% all’anno (in entrambi i casi si guadagnerebbe tuttavia l’eventuale deprezzamento delle “nuove lire” che dovessero seguire l’uscita del Belpaese dall’euro, deprezzamento che in molti stimano tra il 30% e il 40%). Monti insomma non ha molte pallottole da sparare, se non convincere la Merkel che o si troveranno fondi adeguati per rassicurare i mercati che l’Eurozona ha la capacità di uscire dalla crisi con le sue forze o saranno guai per tutti, indipendentemente dal rigore e dalle “virtù” contabili di ciascuno. Peraltro Monti, magari tramite il suo ministro dello Sviluppo Corrado Passera, farebbe bene a mettere in riga le banche italiane che per problemi legati alla gestione del controllo ancora fanno melina sugli aumenti di capitale e, cosa ancora più grave, su una seria riorganizzazione. Ragazzi, siamo nel 2011 e non è possibile che per avere un piccolo prestito un imprenditore cliente di UniCredit debba aspettare per settimane le decisioni di direzioni situate dall’altra parte dell’Italia (se va bene) o dell’Europa (se non va altrettanto bene), mentre poi l’alta direzione inopinatamente partecipa a “salvataggi” di gruppi familiari come quello Ligresti o Biasi (quest’ultimo facente capo a Paolo Biasi, presidente di Fondazione Cariverona ancora, non si sa per quanto di questo passo, tra i maggiori azionisti di riferimento di UniCredit). | UniCredit deve varare un nuovo piano industriale credibile o rischia di essere “commissariato” dai soci tedeschi. L’Italia per non fare la stessa fine vari riforme e metta la Germania di fronte alle proprie responsabilità. |
Nei vicoli di Napoli, ancora oggi, si mescolano Mario Merola e Elvis Priesley, il nuovo neomelodico e Mina. Ci si sveglia e si cresce con le orecchie piene dei suoni più diversi, dove la lingua napoletana si mescola agli anglismi, cantiamo, tra il serio e il faceto, i nuovi cantanti popolari napoletani, rimettiamo questo peccato mescolandoli con ascolti alti. Succedeva anche 40 anni fa, lo raccontava anche Pino Daniele, quando in un'intervista spiegò come nacque quella sua voglia di fondere musiche e linguaggi, diventando uno dei maggiori esponenti italiani della fusion. Lui che era un bluesman e che ha conquistato l'Italia con il pop, ponendo le basi con un sound che univa lo swing, il blues, il rock e la world music, cantando rigorosamente in napoletano, sia nel lemma che nell'atteggiamento. "Io sono nato con mio papà che ascoltava Glenn Miller, il boogie-woogie e la musica napoletana; io ascoltavo Elvis. Quello sotto casa mia teneva tutti i dischi di Elvis Priesley e me lo faceva ascoltare. Dall'altra parte c'era quello che metteva Mario Merola e mi faceva ascoltare ‘O Zappatore. Quindi tra ‘O Zappatore e King Creole di Elvis, le due orecchie si sono fuse e ne è uscito qualcosa che non si sa bene cos'è", disse in un'intervista a Ciao2001. Ora sappiamo bene cos'è, ce lo siamo detti in questi decenni e ce lo siamo confermati in quei giorni di dolore che seguirono la sua morte. Che Pino Daniele fosse Napoli, parte integrante del racconto della città è una dato di fatto indiscutibile e il fatto che a Napoli non vivesse più da tempo non leva nulla alla sua importanza. La differenza con la strada che ricorda Daniele è che oggi è la sua voce a percorrere in lungo e in largo le strade di Napoli. Zio Pino, come lo chiamano tutti i musicisti che vi si sono ispirati, è stato un padre, era uno dei migliori della sua generazione e lo sapeva bene, come lo sapevano tutti quelli che hanno avuto la fortuna di accompagnare i suoi primi passi in un periodo storico in cui Napoli si stava riprendendo una fetta di cultura musicale che da sempre la caratterizzava. C'erano i Zezi, c'erano i Napoli Centrale, gli Showmen del "nero a metà" Mario Musella, ispirazione per Pino che gli dedicò il titolo di un album, a plasmare quel nuovo sound partenopeo che si apriva al mondo senza rinnegare la propria tradizione, ma fu zio Pino, il suo concetto di fusion, a dare la spinta definitiva a che Napoli tornasse al centro del discorso musicale. Quello che il bluesman ha portato avanti era un racconto che di oleografico non aveva nulla, un racconto che pregno di odori e immagini di una Napoli che oggi è diventata (suo malgrado?) cartolina, ma all'epoca era denuncia e impegno. Due mesi fa erano decine di migliaia le persone che si riunirono in Piazza del Plebiscito, luogo simbolo della città, per ricordarlo e cantarlo, unendosi in quel canto che unisce tutti, che descrive Napoli usando immagini comuni che non scadono nella retorica e altrettante saranno quelle che ripeteranno il rito durante il flashmob organizzato per ricordarlo. Bastava poco a passare quella linea e perdersi nella retorica, ma Pino è riuscito sempre a tenersene a distanza, raccontando i vic' ‘e ‘sta città, la tazzulella ‘e cafè, la terra sua, senza perdersi. Poi a un certo punto ha scelto di esplorare nuove strade, più pop, più nazional popolare lo ha definito qualcuno. Nella vita si cresce e si fanno scelte e lui ha deciso di farle, senza rinnegare nulla ma cominciando a prediligere l'italiano e suoni più radiofonici. Aveva consegnato, ormai, all'Italia un sound partenopeo apprezzato anche all'estero. Daniele, infatti, come ormai sanno anche i sassi, nella sua carriera ha collaborato coi più grandi e alla sua morte da loro è stato ricordato: c'era Eric Clapton, uno dei suoi miti, che ha voluto ricordarlo il giorno della sua morte ("Ci mancherai"), ma anche Chick Corea (da cui nasce "Sicily", suo pezzo strumentale che Daniele ha trasformato in uno dei suoi pezzi più amati), o Wayne Shorter, ma sono tantissimi quelli ne avevano ispirato gli inizi e con cui, col tempo, ha imparato a farsi apprezzare. Zio Pino, assieme a quella generazione irripetibile di musicisti (da James Senese a Tony Esposito, passando per Tullio De Piscopo etc) ha creato le basi di un nuovo sound partenopeo, che negli anni ha ispirato intere generazioni di giovani musicisti napoletani. Ragazzi che hanno scelto il folk, il reggae, il pop, l'hip hop ma che da bambini ascoltavano lui. Perché è difficile essere napoletano e non essere cresciuto con Pino nelle orecchie, è quasi impossibile non avere un suo pezzo stampato a memoria in testa. È facile dirlo oggi, certo, oggi che non c'è più, ma è così. Si possono criticare, c'è chi l'ha fatto, le sue ultime cose, quella svolta "mainstream", pop, ma chi ha fatto la storia lascia sempre un fianco scoperto ai detrattori. | Oggi, 19 marzo, Pino Daniele avrebbe compiuto 60 anni. L’artista napoletano, scomparso lo scorso gennaio, vive ancora con la sua musica tra le strade della città che ha cantato. |
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L’anno scorso aveva reso omaggio a Nilla Pizzi, prima vincitrice del Festival di Sanremo, con Grazie dei fiori. Quest’anno Carmen Consoli è tornata all’Ariston ancora in veste di ospite, stavolta per accompagnare con la sua inconfondibile voce due big in gara.
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Ieri, nella quarta serata di Sanremo 2011, dedicata ai duetti, la cantautrice siciliana si è esibita con Luca Madonia e Franco Battiato, cantando con loro L’alieno. In primo piano, come nelle precedenti puntate, l’ex membro dei Denovo, anche autore del brano, e accanto a lui la conterranea “Cantantessa” – entrambi sono nati a Catania. Battiato si è unito a loro sul finire della canzone, ricomponendo un terzetto già unito da collaborazioni precedenti, ma soprattutto da un sincero rapporto d’amicizia.
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I tre artisti hanno lavorato insieme anche per il videoclip de L’alieno, che arriverà nelle tv musicali il prossimo 27 febbraio, su distribuzione Universal: girato in Sicilia dallo stesso Madonia, con la partecipazione di Battiato, il video è, infatti, prodotto dalla Narciso Records di Carmen Consoli e da Scarfilm, con il supporto della Film Commission del Comune di Catania. Nel frattempo, è possibile rivedere l’esibizione di ieri sera seguendo il link al sito ufficiale del Festival.
La performance sanremese del trio Battiato-Consoli-Madonia ha completato una serata ricca di emozioni, grazie ai numerosi ospiti e alla prima premiazione di questa edizione – quella di Raphael Gualazzi, vincitore nella categoria Giovani. Particolarmente interessanti anche i duetti di Nathalie e L’Aura conVivo sospesa, Roberto Vecchioni e PFM con Chiamami ancora amore. Paola Ciaramella
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Carmen Consoli
Festival di Sanremo
Franco Battiato
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L’anno scorso aveva reso omaggio a Nilla Pizzi, prima vincitrice del Festival di Sanremo, con Grazie dei fiori. Quest’anno Carmen Consoli è tornata all’Ariston ancora in veste di ospite, stavolta per accompagnare con la sua inconfondibile voce due big in gara. Ieri, nella quarta serata di Sanremo 2011, dedicata ai duetti, la cantautrice siciliana si è esibita con Luca Madonia e Franco Battiato, cantando con loro L’alieno. In primo piano, come nelle precedenti puntate, l’ex membro dei Denovo, anche autore del brano, e accanto a lui la conterranea “Cantantessa” – entrambi sono nati a Catania. Battiato si è unito a loro sul finire della canzone, ricomponendo un terzetto già unito da collaborazioni precedenti, ma soprattutto da un sincero rapporto d’amicizia. I tre artisti hanno lavorato insieme anche per il videoclip de L’alieno, che arriverà nelle tv musicali il prossimo 27 febbraio, su distribuzione Universal: girato in Sicilia dallo stesso Madonia, con la partecipazione di Battiato, il video è, infatti, prodotto dalla Narciso Records di Carmen Consoli e da Scarfilm, con il supporto della Film Commission del Comune di Catania. Nel frattempo, è possibile rivedere l’esibizione di ieri sera seguendo il link al sito ufficiale del Festival. La performance sanremese del trio Battiato-Consoli-Madonia ha completato una serata ricca di emozioni, grazie ai numerosi ospiti e alla prima premiazione di questa edizione – quella di Raphael Gualazzi, vincitore nella categoria Giovani. Particolarmente interessanti anche i duetti di Nathalie e L’Aura conVivo sospesa, Roberto Vecchioni e PFM con Chiamami ancora amore. | Un trio d’eccezione, tutto siciliano, per la puntata del Festival dedicata ai duetti. |
Saman Abbas è stata uccisa, fatta a pezzi e poi gettata in acqua: il suo corpo è da cercare nella zona di Bagna tra Novellara e Gustalla. A rivelarlo è una lettera anonima consegnata ieri alla redazione de "Il Resto del Carlino" nella quale viene indicato il luogo in cui gli inquirenti potrebbero trovare il corpo della 18enne pakistana scomparsa lo scorso 30 aprile e che si ritiene sia stata uccisa proprio quella notte dalla sua famiglia. Poche parole scritte su un foglio bianco: "Se volete trovare Saman Abbas – si legge nella missiva indirizzata a il Resto del Carlino – dovete cercarla nella zona chiamata Bagna nelle valli tra Novellara e Guastalla. È stata buttata in acqua, tagliata a pezzi per farla mangiare dai pesci e animali". La lettera, che non è firmata, è arrivata ieri mattina nella redazione del giornale e si trova ora nelle mani degli inquirenti che dovranno verificare l'attendibilità del contenuto e decidere se aprire così un nuovo fronte d'indagine sulle vicenda della 18enne per cui la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. Cinque le persone indagate, i genitori di Saman, che sarebbero nascosti in Pakistan, lo zio, autore materiale del delitto, e due cugini, uno dei quali si trova in carcere dopo essere stato fermato in Francia negli scorsi mesi. Il corpo di Saman però non è stato ancora trovato ed è proprio questo uno dei punti cardine dell'indagine così come spiegato dal colonnello Cristiano Desideri che ha lasciato il comando provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia per assumere un nuovo incarico a Firenze: "Le attività investigative proseguono in modo attivo al massimo livello – spiega il colonnello Desideri – ciò significa che, esaurita la fase investigativa maggiormente orientata alla ricerca del corpo della ragazza, ora l’attività di indagine ha assunto una natura diversa. Non meno importante e, soprattutto, non meno intensa anche se lontana dalle luci dei riflettori e senza quell’impatto mediatico avuto nei mesi scorsi. Abbiamo degli indicatori che ci fanno ritenere altamente probabile la presenza all’estero dei vari autori di questo delitto". | Una lettera anonima in cui viene indicato dove si trova il corpo di Saman Abbas è stata inviata alla redazione de “Il Resto del Carlino”. Nella missiva, che ora si trova nelle mani degli inquirenti, che dovranno accertarne la validità, è indicata la zona chiamata Bagna nelle valli tra Novellara e Guastalla dove il cadavere della 18enne pakistana è stato gettato dopo essere stato fatto a pezzi. |
Elettra Lamborghini è una delle star più attive sui social in tempi di Coronavirus, fin dall'inizio della quarantena ha provato a mantenere un contatto diretto con i fan, documentando le sue giornate con foto e Stories. A farle compagnia in questo momento difficile c'è il futuro marito Afrojack, con il quale si sta dando alle attività più svariate, dalle cene a lume di candele nella stanza cinema all'organizzazione del matrimonio, fino ad arrivare alla costruzione del castello di Harry Potter con i Lego. A far parlare nelle ultime ore, però, non è stato tanto il loro rapporto, i due sembrano essere infatti decisamente affiatati, quanto piuttosto uno scatto postato dalla cantante. Volevo postare qualcosa per mantenermi attiva sui social ma sto a magná come na vacca da monta percui ho pensato di postare questa mia vecchia foto dove mi vedo particolarmente sexy e porkah ❤️ con Amore ❤️ state a casa 🏡 #TBTclamorosoh A post shared by Elettra Lamborghini (@elettramiuralamborghini) on Apr 10, 2020 at 8:36am PDT | Elettra Lamborghini è più scatenata che mai in quarantena. Non volendo condividere sui social una foto attuale a causa dei chiletti di troppo accumulati, ne ha postata una del passato. Il motivo per cui ha scelto proprio quello scatto? Trova di avere un aspetto decisamente sexy. |
La stagione estiva a Capri è cominciata formalmente da un pezzo, ma è altrettanto vero che sino a quando non si cominciano a intravedere i primi vip, non se ne parla abbastanza. E in questa settimana, in cui anche se timidamente il sole ha cominciato a dare i propri effetti e a splendere su Napoli, hanno cominciato a fare capolino sull'isola i primi volti noti, che provano a godersi il gioiello di fronte al golfo di Napoli in una frazione temporale che è ancora low profile in termini di vacanze estive. Volti internazionali, ma anche nostrani sono stati infatti avvistati in questi giorni dai presenti, alcuni palesemente volenterosi di mostrarsi, altri che invece hanno provato a mimetizzarsi tra la folla. Mariah e sregolatezza– Prima Mariah Carey è giunta con tanto di Yacht e staff a seguito (truccatrici comprese) per trascorrere qualche giorno di piacere nell'isola azzurra e, sullo sfondo, provare in vista delle registrazioni del suo nuovo album, previsto in uscita entro quest'anno. Pare che la sregolatezza sia il leit motiv di Mariah, che torna all'alba per poi riuscire, allo scopo di un bagno, nel tardo pomeriggio. Sfilze di bodyguard e segretari avvistati insieme a lei, che tuttavia ha fatto ben poco per nascondersi. Fiorello in famiglia – Più intima invece la vacanza familiare di Fiorello, che si è invece recato a Punta Tragara, l'albergo di lusso della famiglia Manfredi, con piscine di acqua di mare e di certo un retiro per evitare occhi indiscreti dei curiosi. Lo showman, come sempre sulla cresta dell'onda, si è recato a Capri con sua moglie, la figlia diciottenne di lei, e la piccola nata nel 2006. Venditti, turista per caso – Antonello Venditti non ha avuto problemi, invece, a visitare l'isola come un normale turista, tentando di mimetizzarsi totalmente tra la folla presente e ammirare le meraviglie che può offrire, specie di questi tempi, la bellissima isola. Nina Moric e il compagno misterioso – Proprio in questi giorni è stata avvistata tra le stradine dell'isola Nina Moric, in compagnia di uno sconosciuto.Qualche abitante l'ha scorta di primo mattino vagare in piazzetta, ma non staccarsi mai dal misterioso uomo con cui si accompagnava. Allegri e Van Basten, vacanze rossonere – Anche i vip dello sport non hanno potuto disertare uno dei sacri simboli delle vacanze vip. Così, direttamente dalla sponda rossonera, sono giunti in questi giorni a Capri il confermato allenatore Massimiliano Allegri e, soprattutto, colui che era indiziato per sostituirlo quando la sua posizione era ancora in bilico, ovvero Marco van Basten. | Comincia la stagione dei vip a Capri, in corrispondenza della settimana che ha visto cominciare, quasi ufficialmente, la stagione estiva. Ci sono Mariah Carey, Antonello Venditti, Fiorello, Gianna Nannini. Ognuno ha il suo modo di fare vacanza, chi più riservato, chi tranquillamente mimetizzato tra la gente. |
Ne ha vissute troppe di vicissitudini spiacevoli in queste tre settimane lo squalo Luca Di Tolla che, di fronte a quella che sembrerebbe essere a fine del suo percorso, confessa di non essere più intenzionato a rimanere a far parte dei concorrenti del Grande Fratello 12. Il ragazzo non ne può più e agli amici Filippo, Floriana ed Enrica confessa la sua intenzione di abbandonare la Casa. La sua, racconta, sarebbe una decisione meditata a lungo e maturata perché, all’interno di quel contesto, Luca non si sente capito nemmeno da quelle che considera essere le persone più vicine a lui. Una vera sorpresa la decisione del salernitano di lasciare la Casa perché, fino a qualche giorno fa, il ragazzo sembrava deciso a strappare il ruolo di leader. Impegnato nella corte a Enrica Saraniti, il pugile sembrava non aver alcun altro pensiero al mondo che quello di godersi questa nuova avventura televisiva, sicuro che, una volta uscito dalla Casa, avrebbe trovato ad attenderlo tutta la sua famiglia che, nemmeno di fronte alla notizia del suo presunto flirt con Valerio Pino, l’ha abbandonato. Oggi, però, qualcosa è cambiato e Di Tolla confessa di essere stanco. Stanco perché nella Casa di Cinecittà continua a circolare un’aria negativa, fatta di concorrenti che ancora faticano a vivere insieme e che stanno prendendo nel peggiore dei modi questa esperienza che Canale 5 ha permesso loro di realizzare. Luca confessa di non sentirsi capito e, proprio quando la bella Enrica stava cominciando a cedere di fronte alle sue avances, confessando che anche da parte sua sarebbe scattato qualcosa, il ragazzo decide di abbandonare e comunica la sua decisione ai suoi amici, sicuro che tutti riusciranno a capire il suo stato d’animo. | Proprio ora che sembrava essere riuscito a conquistare la sexy Enrica Saraniti, Luca Di Tolla confessa il suo momento di crisi e decide di abbandonare la Casa del Grande Fratello perché, al suo interno, non si sentirebbe compreso nemmeno dai suoi amici. |
Rihanna troppo hot nelle foto per il suo prossimo album? Molti sostenitori sarebbero pronti a scommetterci. La cantante potrebbe far sollevare le sopracciglia a più di un fan per il servizio fotografico che la vede come protagonista. Già in passato, il video hot di Rihanna con Letizia Casta aveva scaldato gli animi. Questa volta, ci si domanda, se la reazione dei suoi sostenitori sarà la stessa. Le foto incriminate in totale sono due: una in cui Rihanna striscia sulle mani e sui piedi in pieno deserto a seno nudo, mentre una leggera brezza le solleva la gonna a balze. Ma, forse, lo scatto che desterà maggiore scalpore, è quello in cui sono state immortalate unicamente le gambe dell’artista nude e a cavallo, coperte solo dalle mani e da una rosa. Insomma, il nuovo album Loud promette di infiammare i sostenitori della cantante e lo fa alla velocità della luce, se qualche giorno dopo la sua uscita, è già un grande successo di pubblico. Rihanna ammette di essere in continua evoluzione e dichiara a proposito del suo nuovo album: “Sono sempre in mutazione, sto crescendo. Non potrò mai essere la stessa cosa”. In effetti le foto e non solo promettono di farci osservare la cantate da un altro punto di vista. | Rihanna appare decisamente sexy nella foto scappate per il booklet del suo nuovo album Loud. |
E' la settimana di Sara Tommasi che si è messa ancora una volta al centro dell'attenzione per il suo ultimo film a luci rosse appena uscito. In prima linea per la pubblicità del film, ha addirittura twittato il Papa per diffonderlo; subito dopo però la showgirl umbra dedita al porno ha spiegato di essere redenta per amore di Stefano, e che per il momento non girerà altre scene bollenti. Durante la presentazione dell'ultimo film hard la Tommasi è tornata a parlare dello scottante argomento degli sms con Berlusconi e Balotelli nell'ambito del processo sulle escort di Tarantini. Senza troppi giri di parole intervistata su Libero si è scagliata contro la magistratura italiana: Mi fa schifo. Per colpa di chi ha pubblicato i miei sms si è spezzata la mia amicizia con Mario (Balotelli) e Silvio (Berlusconi), anche se con Silvio mi sento ancora, per interposta persona. | Sara Tommasi riserva un duro attacco alla magistratura dopo il caso degli sms a Berlusconi e Balotelli. “Per colpa loro si è spezzata l’amicizia con Silvio e Mario” si legge nell’ultima intervista della showgirl. |
Le persone che fumano e si ammalano di melanoma rischiano il 40% in più di non guarire rispetto a coloro che non hanno questo vizio. La scoperta è dei ricercatori della University of Leeds che ci spiegano i dettagli della loro ricerca. Cancro e fumo. Gli scienziati hanno analizzato 700 pazienti con melanoma, un tumore maligno cutaneo che compisce le cellule della pelle, e ne hanno studiato il tasso di sopravvivenza. Dai dati raccolti è emerso che i soggetti fumatori rischiavano di non guarire il 40% in più rispetto a coloro che non avevano mai fumato. Nello specifico, tra i 156 pazienti che mostravano gli indicatori generici delle cellule immunitarie, quelli fumatori erano proprio quelli che avevano quattro volte e mezzo in meno la probabilità di sopravvivere. Ma perché? Secondo gli esperti, proprio questi indicatori potrebbero spiegare il perché di questo maggior rischio di morte: il fumo potrebbe influenzare direttamente la reazione del corpo di fronte alle cellule tumorali del melanoma, non riuscendo di fatto a contrastarlo adeguatamente, o comunque quanto i non fumatori. “Il risultato è che i fumatori hanno una risposta immunitaria contro il melanoma che sembra essere meno efficace rispetto a quella dei non fumari”, spiega gli scienziati. | Gli scienziati hanno notato un’associazione preoccupante tra la minor probabilità di sopravvivere ad un melanoma e il vizio del fumo: secondo gli esperti, fumare riduce del 40% le probabilità di guarire dalla malattie, il tumore della pelle. Le cause? Il motivo potrebbe essere legato alla reazione del sistema immunitario. |
Un OS per domarli tutti. E' questa – in soldoni – la filosofia di Windows 10, il nuovo sistema operativo di Microsoft presentato ufficialmente il 21 gennaio e da poco disponibile al download gratuito. Un sistema operativo totalmente nuovo, sviluppato ascoltando gli utenti, con il quale il colosso di Redmond – snobbando la versione 9 – sta tentando di porre rimedio agli errori (orrori) e alle mancanze di Windows 8, una delle versioni meno apprezzate di Windows (al pari di Windows ME) soprattutto per la scarsa fruibilità dell'OS in sistemi non dotati di touch screen. Secondo quanto ha dichiarato l’azienda di Redmond, si tratta della versione più completa di sempre, che continuerebbe a offrire un’esperienza su misura per ogni dispositivo sul quale è installata, e che sarà caratterizzata da una novità mai vista prima d’ora: un unico App Store ricco di applicazioni installabili su tutti i dispositivi, a partire dallo smartphone fino ad arrivare al computer, indipendentemente dalla dimensione del display utilizzato o dall’hardware. Come ormai tradizione comanda, da qualche ora è disponibile al download gratuito la versione preliminare di Windows 10, la Technical Preview, che darà la possibilità agli utenti e agli sviluppatori di iniziare a toccare con mano le novità introdotte dalla nuova versione del sistema operativo del colosso fondato da Bill Gates. Scaricare e installare gratuitamente Windows 10 TP è semplicissimo. Prima di farlo però, è essenziale tenere a mente che si tratta di una versione non definitiva e poco ottimizzata dell'OS, e che è quindi importantissimo effettuare un backup dei propri dati, per evitare di perderli in caso di problemi di installazione. La prima operazione da effettuare per installare Windows 10 Technical Preview, è iscriversi al programma Windows Insider (raggiungibile cliccando qui) e scaricare il tool – disponibile dallo scorso ottobre – con il quale si potrà preparare il proprio computer all'aggiornamento. Una volta scaricato e installato il tool (compatibile esclusivamente con computer dotati di Windows 7 SP1 e Windows 8.1 Update 1) il gioco è fatto: il computer si riavvierà e, dopo l'avvio, Windows Update rileverà automaticamente la presenza di un nuovo aggiornamento, che sarà proprio la Technical Preview del nuovissimo Windows 10. | Disponibile da poche ore, la Technical Preview di Windows 10 è una versione preliminare del tutto gratuita, con la quale gli appassionati potranno iniziare a prendere confidenza con (parte) delle nuove funzionalità introdotte dall’attesissimo aggiornamento, e gli addetti ai lavori potranno iniziare a ottimizzare le proprie applicazioni per il novo OS. Ecco come scaricarla e come installarla. |
Svelato il motivo per il quale Francesco Chiofalo si trovava fuori una villetta sconosciuta, in attesa di farsi accogliere dal padrone di casa. Tanto mistero aleggiava intorno alle stories condivise poche ore fa, nelle quali l'ex Temptation Island ha spiegato che non ha voluto più mostrarsi in video per via degli occhi provati da un periodo di forte malessere. "Solo lui mi può aiutare", l'ultima frase pronunciata fuori la porta dell'abitazione collocata in un vialetto, accompagnata dall'hashtag #andràtuttobene e da un cuore. Ed era proprio questa frase la soluzione ai numerosi interrogativi che i suoi fan si sono posti dopo la visione delle stories. ‘Andrà tutto bene' con un cuore pieno è il nuovo tatuaggio di Francesco Chiofalo, che si era recato dal suo tatuatore di fiducia perché diventasse indelebile il motto di speranza e di buon auspicio prima dell'intervento al cervello al quale dovrà sottoporsi. Dave Butcher è il nome dell'artista romano che probabilmente ha realizzato gran parte dei tatuaggi che ricoprono il corpo di Chiofalo e che soprattutto è per lui un amico, più che un professionista al quale rivolgersi: Un tatuaggio per portarmi fortuna…dato che me ne servirà molta #andràtuttobene. Oltre ad essere il mio tatuatore sei un amico e un fratello… grazie per essermi stato vicino ed avermi aiutato in un momento della mia vita così delicato. | Svelato il motivo per il quale Francesco Chiofalo era davanti a una porta con la convinzione che la persona che lo avrebbe accolto sarebbe stata l’unica a poterlo aiutare. Era il suo tatuatore, che gli ha tatuato la scritta ‘andrà tutto bene’ con un cuore. Un piccolo portafortuna in vista della delicata operazione al cervello. |
È il sito GossipNews.it a lanciare la notizia bomba: Alessia Cammarota sarebbe al secondo mese di gravidanza. La corteggiatrice uscita da Uomini e Donne al fianco di Aldo Palmeri sarebbe in dolce attesa. Il sito in questione lascia trapelare la notizia come certa, sebbene i due interessati stiano aspettando il terzo mese prima di uscire allo scoperto. E non è finita qui. Pare che Aldo e Alessia siano in procinto di celebrare le loro nozze. Nonostante la giovanissima età – lei ha 22 anni, lui 24 – avrebbero decido di sposarsi entro la fine del 2014 e quindi in un arco di tempo relativamente breve. Il matrimonio dovrebbe essere celebrato a Catania e, pare, quasi a costo zero visto l’impressionante numero di professionisti che si sono fatti avanti allo scopo di organizzare gratuitamente la cerimonia in cambio di pubblicità. | È una notizia bomba quella che riguarda Alessia Cammarota e il fidanzato Aldo Palmeri. La bella corteggiatrice sarebbe al secondo mese di gravidanza mentre le nozze con l’ex tronista sarebbero fissate entro la fine del 2014. |
Gli organizzatori fino all'ultimo hanno temuto in una cancellazione di quello che da diversi anni ormai si è trasformato in un appuntamento imperdibile del fine estate genovese: la notte bianca che quest'anno, dopo le mille polemiche e incertezze, si terrà il 10 settembre prossimo. Ovviamente, per poter garantire il successo di questa iniziativa, gli organizzatori hanno provveduto ad inserire una parte musicale che come sempre vedrà la partecipazione di grandi nomi della musica italiana. Si è, però, pensato giustamente di tenere conto dei gusti di varie fasce d'età per poter garantire una maggiore affluenza all'evento proprio in virtù dei problemi riscontrati a trovare degli sponsor che finanziassero l'iniziativa. E così, ecco che gli appassionati dei Modà potranno vedere i propri idoli esibirsi in Piazza della Vittoria a Genova molto probabilmente accompagnati da Emma Marrone, colei che proprio insieme ai Modà è riuscita a guadagnarsi il secondo posto al Festival di Sanremo. Per quanto riguarda invece il pubblico più maturo, gli organizzatori hanno pensato di rivolgersi ad uno dei cantautori più celebri del nostro paese, anche lui reduce dall'ultimo Sanremo, ovvero Al Bano. | I Modà con Emma e Al Bano saranno i protagonisti della notte bianca genovese il prossimo 10 settembre. |
Nell'ultima settimana utile, prima delle speciali classifiche estive, Brunori Sas riesca a mantenere la testa della Indie Music Like, la classifica indipendente di tendenza più diffusa e più storica d’Italia, veicolata da oltre 300 radio e web radio che trasmettono e segnalano il loro gradimento e risultato dell'analisi dei vari portali che si occupano di uscite dei singoli, di radio date radiofoniche e monitoraggio, la voce uscite ed editoria del Mei. Dietro al cantautore calabrese si posizionano i Thegiornalisti con "Riccione" e Ghali, in risalita con "Happy Days", mentre scende di una posizione Levante con "Pezzo di me" (feat. Max Gazzè), quinto Ermal meta, sesto Cosmo con "Sei la mia città" che scende di poco, ma tiene alle spalle Roy Paci & Aretuska con "Tira", Fiorella Mannoia con "Siamo ancora qui", Francesco gabbani con la hit estiva "Tra le granite e le granate" e L'Aura che esordisce in top 10 grazie a "I'm An Alcoholic". In TOP 20 Le Luci Della Centrale Elettrica, Gualazzi, Vallanzaska, Baustelle, Zuin, Lo Stato Sociale, Dark Polo Gang e arrivano Mario Venuti, Meg e Incomprensibile FC. | Brunori sas mantiene la testa della Indie Music Like, nell’ultima settimana prima della pausa, seguito dai Thegiornalisti e dal ritorno di Ghali con “Happy Days”. |
C'è chi in casa Spagna proprio non ha digerito la sconfitta della Francia e in particolare l'episodio del gol vittoria di Mbappé. Si tratta di capitan Sergio Busquets che nel post-partita della finale di Nations League, ha detto la sua sul caso arbitrale della rete del francese, convalidata nonostante la sua posizione irregolare. E il perno del Barcellona ha svelato anche il contenuto del conciliabolo con il direttore di gara sulla questione. Kylian Mbappé è in posizione irregolare sull'assist di Theo Hernandez, ma il gol è stato convalidato anche dal Var. Il motivo è legato al tocco di Eric Garcia, considerato una giocata, che annulla l'offside del terminale offensivo francese. Una decisione che comunque non ha convinto gli spagnoli. Infatti Busquets ha dichiarato: "Per noi sembrava fuorigioco, ma non c'è altra scelta che continuare e congratularsi con i campioni. Dobbiamo continuare su questa linea e fare un passo in più per conquistare titoli". | La Francia ha battuto in rimonta la Spagna nella finale di Nations League grazie al gol molto discusso di Mbappé. La posizione di partenza irregolare dell’attaccante, e la decisione del direttore di gara e del Var hanno fatto discutere e non poco. Capitan Busquets ha rivelato il contenuto del conciliabolo con l’arbitro. |
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