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I motivi che spingono ad affrontare un viaggio in Canada sono davvero tanti e differenti tra loro, c'è chi ama i parchi naturali, le montagne, le foreste incantate che ricordano quelle delle fiabe ascoltate da piccoli, chi vuole vivere l'esperienza di avvicinarsi all'incredibile spettacolo delle cascate del Niagara, ma anche per visitare città moderne come Montreal e Ottawa. In Canada, in realtà, la maggior parte del territorio è inaccessibile al turismo a causa dei ghiacci perenni e le maggiori mete turistiche si trovano lungo il confine con gli Stati Uniti, nella zona dei Grandi Laghi e dove sorgono le grandi città. Per ammirare tutto questo l'ideale è percorrere le tappe organizzando un viaggio on the road. Il nostro itinerario attraverserà la zona dell'est canadese, caratterizzata da grandi distese di acqua, come laghi, l'Oceano Atlantico e cascate, ma costeggerà anche i confini con gli Stati Uniti, dove si trovano le principali metropoli canadesi: Toronto, Montréal, Ottawa e Québec City. Il Canada della costa atlantica, permette in un solo viaggio di visitare vaste zone di grande interesse naturalistico, si incontrano chilometri e chilometri di foreste, laghi, varie specie di animali, tra cui balene, alci e volpi. Il nostro viaggio sarà un susseguirsi di passeggiate, trekking, sport all'interno di spazi incontaminati e sconfinati. Non mancheranno gli spettacoli unici che sono questa terra sa offrire, come gli iceberg sulla via per il Labrador, le aurore boreali, le strade infinite in un percorso di 4000 chilometri che sarà tutt'altro che noioso. La spesa maggiore per il viaggio sarà il costo del volo, le compagnie aeree offrono voli settimanali dall'Italia a Toronto, che sarà il nostro punto di partenza e di ritorno per l'italia. Si può optare per un volo con scalo in Europa, poichè i voli diretti sono davvero pochi e farebbero salire vertiginosamente il prezzo del biglietto. Durante l'anno è facile trovare buone offerte di volo con scalo in Europa, prenotando con 4 o 5 mesi di anticipo il costo si aggira intorno ai 600 euro a persona nei mesi estivi di maggior affluenza turistica, ai 400 euro nei mesi meno frequentati, ma che sono anche i più freddi. Una volta giunti in terra canadese il modo più comodo per raggiungere i vari luoghi da visitare e per spostarsi è sempre quello di prendere un auto a noleggio. In tutte le città canadesi, anche in quelle più piccole e meno turistiche, si trovano diverse agenzie internazionali e locali che offrono svariate tipologie di auto, a seconda dei gusti e delle esigenze di ognuno, ma è sempre meglio premunirsi e prenotare da casa; un auto media per 15 giorni può costare intorno ai 500 euro a cui si deve aggiungere il prezzo della benzina, il possibile traffico da affrontare ed il costo del parcheggio. Per l'alloggio, gli hotel non sono eccessivamente costosi anche se dipende molto dal periodo di viaggio. Dato che avrete a disposizione un auto il consiglio è di alloggiare appena fuori città a prezzi sicuramente più vantaggiosi. Toronto e Niagara Falls La metropoli di Montreal Lac Beauport e Saguenay Terranova e Labrador Quebec city Ottawa e ritorno a Toronto Visualizzazione ingrandita della mappa L'itinerario sulla costa Atlantica del Canada inizierà da Toronto, in cui si prevede una permanenza di tre giorni, viste le tante cose da fare e da vedere. Toronto infatti è una delle metropoli più grandi del Nord America, e una città super multiculturale, nella quale si parlano più di 150 lingue e dove vive una folta e ben integrata comunità di cittadini di origini italiane. Una volta atterrati all'aeroporto, e presa la macchina a noleggio, date le tante ore di volo ed il fuso orario farete bene a ricercare un buon alloggio per riposare e ricaricarvi, così sarete pronti ad affrontare la città il giorno seguente. Se non avete prenotato da casa il vostro Hotel a Toronto, potrete andare alla ricerca di un buon Motel che sono di qualità simile a quelli che si incontrano lungo il viaggio coast to coast degli Usa, sono sempre fuori dal centro della città, ma avendo la macchina a disposizione è una soluzione ottima per il rapporto fra prezzo e qualità. Il giorno seguente parte il nostro tour nella megagalattica Toronto, fra i luoghi di maggior interesse occorre menzionare la seconda Chinatown più grande del mondo, il Museo Reale dell’Ontario, con una collezione di oltre sei milioni d’opere d’arte. La Galleria D’Arte di Toronto e la Grange House, insieme alla CN Tower costituiscono le altre attrazioni principali della città. La Canadian National tower di Toronto è la struttura più alta del mondo e raggiunge un'altezza di 533 metri, se non soffrite di vertigini potrete salire fino a 447 metri di altezza sul cosiddetto Sky Pod, da dove nelle giornate più serene si vedono le Cascate del Niagara ed addirittura Rochester negli Stati Uniti. Per i forti di cuore c'è il pavimento in vetro trasparente dove potrete camminare e sentirvi sospesi nel vuoto. Molto piacevole è anche una passeggiata al porto , situato sul lago dell'Ontario, è sicuramente uno dei luoghi più interessanti della città, insieme allo Sky Dome, situato invece in centro che è il primo stadio al mondo con il tetto mobile. La strada principale del centro è Yonge Street, dove si trova la Galleria d'arte e i maggiori negozi e boutique della città, il Toronto City Hall, la Chiesa di Holy Trinity e Eaton Centre, la galleria in cui si trovano i maggiori negozi di Toronto. [Foto di Matthew Trump] Un altro giorno sarà dedicato alla visita alle mitiche Cascate del Niagara, situate ad appena un ora e mezza di macchina da Toronto e celebri in tutto il mondo. Ogni anno le tre cascate principali attraggono milioni di turisti nella città; il lato canadese delle cascate è quello più scenografico, e molto emozionante è lo spettacolo che si vive imbarcandosi sulla Maid of the Mist, l’imbarcazione che porta i turisti proprio nel bel mezzo delle cascate. Un giro costa 12 euro compreso di impermeabile di plastica poichè di sicuro vi bagnerete. Un'altra possibilità di escursione è percorrere un tunnel scavato nella roccia dietro le cascate per cogliere lo spettacolo dal retro, il costo biglietto è 10 dollari. In realtà le cascate di oggi tradiscono un pò l'immaginario collettivo, sembra più un parco di divertimenti che un ambiente incontaminato, infatti sono state contornate da alberghi, negozi di ogni genere, fast food ecc. Per il pernottamento si riprende la strada per Toronto. | La vacanza in Canada è sinonimo di avventura in uno spazio dove la natura è l’unica vera regina che regna incontrastata offrendo spettacoli eccezionali e sorprendenti. Un tour del Canada di 15 giorni vi condurrà alla scoperta della costa orientale e dei grandi laghi, tra città circondate da paesaggi incantati, percorrendo circa 4000 chilometri partendo dalle cascate del Niagara, fino a percorrere tutta l’area del Quebec. |
La domanda, alla fine, è una sola: è buono o no, l'hamburger di carne artificiale? Lo storico d'assaggio dato oggi a Londra al primo hamburger artificiale della storia ha dato responsi piuttosto controversi. Chi ha addentato la polpetta di carne, creata in un laboratorio olandese, l'ha definita "molto simile alla carne", "intensa nel gusto" ma non "succulenta". La carne artificiale è in realtà un primo passo di un importante esperimento scientifico costato 250mila euro, autore Mark Post, dell'università olandese di Maastricht, che ha realizzato l'hamburger di manzo coltivando in laboratorio cellule staminali prelevate dal muscolo di un bovino. "È veramente un buon inizio – ha detto lo studioso dopo aver provato la sua ‘creazione' – è la prova che lo possiamo fare". Nel corso della presentazione si è anche scoperta l'identità dell'anonimo imprenditore che ha finanziato il progetto: si tratta di Sergey Brin, il miliardario co-fondatore di Google, che ha investito circa 230mila euro. Lo ha fatto perché la carne prodotta in laboratorio evita sofferenze agli animali rinchiusi negli allevamenti. | Il primo assaggio della polpetta di carne bovina realizzata in provetta creata da Mark Post, dell’università olandese di Maastricht ha dato esiti contrastanti. Sergey Brin, il miliardario co-fondatore di Google, ha investito circa 230mila euro nel progetto scientifico. Coldiretti polemizza: “Agli italiani non piacerebbe” |
Dopo il primo via libera alla riforma del processo civile, il Senato ha anche approvato in via definitiva la riforma del processo penale con 177 sì e 24 voti contrari. Si chiude così la prima parte del pacchetto giustizia della ministra Marta Cartabia che risponde alle garanzie richieste dall'Ue sul Pnrr. Il piano nazionale di ripresa e resilienza, infatti, destina 2,3 miliardi di euro alle due riforme con l'obiettivo di ridurre del 40% i tempi del processo civile e del 25% quelli del processo penale. Per questo, sarà istituito un comitato ministeriale che si occuperà di monitorare l'effetto della riforma sui tempi dei procedimenti. Per le modifiche normative al codice penale e al codice di procedura penale bisognerà attendere i decreti attuativi, ma alcune novità entreranno in vigore da subito, come la nuova disciplina dell'improcedibilità che si applicherà ai reati commessi dopo il 1° gennaio 2020. Tra i punti chiave della riforma c'è anche la prescrizione, il diritto all'oblio e la previsione di regimi speciali per i reati di mafia, terrorismo e violenza sessuale. Per ridurre di un quarto i tempi del processo penale, la riforma Cartabia introduce la regola dell'improcedibilità. In sostanza un processo verrà dichiarato improcedibile quando sarà pendente da più di due anni in Appello (con possibilità di una sola proroga di un anno) e da più di un anno in Cassazione (con possibilità di una sola proroga di sei mesi), ma la disciplina non si applicherà ai reati più gravi puniti con l'ergastolo. La proroga, ad ogni modo, dovrà essere motivata dal giudice con un'ordinanza contro cui sarà ammesso il ricorso in Cassazione. Si vogliono contenere anche così i tempi del processo, ma fino al 2025 saranno ammesse deroghe all'improcedibilità (tre anni in Appello e un anno e sei mesi in Cassazione) per smaltire gradualmente le cause ancora pendenti. Altra novità riguarda la prescrizione del reato per cui si prevede che il suo corso cessi con la pronuncia della sentenza di primo grado. Il processo, inoltre, sarà reso più snello anche grazie alla sua digitalizzazione con la possibilità di depositare telematicamente atti e notifiche. Tra le novità più contestate c'è quella che affida al Parlamento il compito di stabilire i criteri in base ai quali le Procure dovranno selezionare la notizia di reato da seguire con priorità rispetto alle altre. L'elemento che più degli altri impatterà sulla durata del processo penale sarà quello dell'improcedibilità. La riforma Cartabia, tuttavia, prevede un regime speciale per i reati di mafia, associazione criminale, terrorismo e violenza sessuale. In questi casi, infatti, considerata la gravità del reato non ci sarà un limite al numero di proroghe in Appello e in Cassazione, ma il giudice dovrà comunque motivarle di volta in volta con apposita ordinanza in base al reato oggetto del processo, alla complessità del procedimento e al numero degli imputati. Nei casi di aggravante mafiosa, invece, le proroghe consentite saranno due e non solo una come avviene per gli altri reati. | La riforma del processo penale ha ottenuto il via libera definitivo dal Senato. Tra le novità introdotte dalla riforma della ministra Marta Cartabia non ci sarà solo una riduzione del 25% della durata dei procedimenti, ma anche novità sulla prescrizione, maggiore ricorso alla giustizia riparativa, il diritto all’oblio e regimi speciali per i reati più gravi. |
Questa volta non dipenderà dai vecchi modelli di smartphone: la data del 15 maggio non è legata a un aggiornamento dei requisiti tecnici (e quindi all'abbandono di vecchi sistemi operativi) ma all'accettazione dei nuovi termini di servizio di WhatsApp che tutti gli utenti dovranno affrontare. Pena l'impossibilità di continuare a utilizzare l'applicazione. Quella di maggio è peraltro una data figlia di un posticipo: inizialmente il passaggio doveva avvenire lo scorso 8 febbraio, ma a causa delle forti lamentele degli utenti si è deciso di rimandare tutto a maggio. Al centro del polverone c'è l'aggiornamento dei termini di servizio che consentirà a WhatsApp di condividere alcuni dati con Facebook. In breve, le chat avviate con aziende ed esercizi commerciali potranno essere usate da questi ultimi per decidere di seguire i clienti con annunci da inviare loro anche su Facebook. Il problema è che l'introduzione di questa novità, presentata direttamente all'interno dell'app, non è stata accolta con entusiasmo dagli utenti, anche a causa della scarsa chiarezza dell'annuncio stesso. Così è passato il messaggio che a essere condivisi fossero ben più dati, elemento che ha portato a un'ondata di protese e a un esodo in massa verso applicazioni come Telegram e Signal. | Tra meno di due mesi gli utenti che non accetteranno i nuovi termini di servizio di WhatsApp non potranno più utilizzare l’applicazione e si vedranno eliminare l’account. Il termine ultimo per accettare le nuove regole è fissato al 15 maggio. |
Lega Nord e ‘Ndrangheta, anche questo connubio emerge dall'inchiesta della procura di Reggio Calabria, che insieme a quelle di Milano e Napoli, indagano sul caso dell'ex tesoriere del Carroccio. Oltre a mantenere i figli di Bossi e Rosy Mauro con il denaro del partito, pagando ville, viaggi, alberghi e cene, Francesco Belsito avrebbe fatto girare i soldi pubblici dei rimborsi elettorali in operazioni che vedono coinvolto tale Romolo Girardelli, faccendiere legato al clan dei De Stefano, il più potente dell'hinterland calabrese. E' proprio il filone reggino quello da cui emergono i particolari più inquietanti di questa storia che fa tremare il Senatùr. L'OMBRA DELLA ‘NDRANGHETA – A Belsito, gli inquirenti sono arrivati mentre cercavano di far luce sulle attività di Girardelli. Un caso di serendipità che ha portato il pm Lombardo a ritrovarsi dinanzi al faccione del proprietario delle casseforti leghiste. Gli uomini della Direzione investigativa antimafia (Dia), impegnati in una serie di accertamenti sul riciclaggio del denaro della cosca reggina, hanno scoperti delle sue relazioni con l'Ammiraglio. Questo il soprannome di Girardelli, Genovese, 53 anni, era già finito nel mirino della Dda nel 2002 a causa delle conoscenze di Paolo Marino e Antonio Vittorio Canale, due personaggi definiti «di vertice» nel clan De Stefano. Per loro Girardelli si sarebbe prodigato in attività «finalizzate, oltre che a fornire supporto logistico alla latitanza di Salvatore Fazzalari, esponente di spicco della ‘ndrangheta calabrese, attraverso la messa a disposizione di somme di denaro a ciò destinate, alla negoziazione, allo sconto ovvero alla monetizzazione di strumenti finanziari atipici di illecita provenienza», come riportato nel decreto che ha portato la Dia a perquisire la segretarie di Bossi, in via Bellerio a Milano. In altre parole, il ruolo dell'Ammiraglio era quello di mediatore per la criminalità organizzata. E in tal senso, sospettano i pm, avrebbe agito pure per Belsito. IL TESORIERE E L'AMMIRAGLIO – Belsito e Girardelli vanno tanto d'amore e d'accordo che ad un certo punto, scrive il Corriere della Sera, decidono di mettersi in società. Inaugurano la Effebi Immobiliare, attiva nel settore immobiliare e commerciale. Così procurano anche personale per l’imprenditore Stefano Bonet, altro oscuro personaggio di questa brutta storia, insieme a Paolo Scala (entrambi indagati), il promotore finanziario di fiducia del gruppo Bonet, abilitato nelle operazioni finanziarie all'estero, in particolare Cipro e Tanzania, dove risiede e dove la Lega ha deciso di investire qualcosa come sei milioni di euro nel mese di gennaio. Ed è proprio di Scala, il conto corrente sul quale viene fatto il bonifico. Dietro quella transazione, i pm sospettano che si nasconda un'operazione di riciclaggio da parte dei De Stefano. TRANSAZIONI FINANZIARIE SOSPETTE– Giri di soldi, fatture fasulle, un business milionario tra l'ex tesoriere della Lega e l'Ammiraglio della ‘ndrangheta. Lo dimostra pure l'inchiesta sulla Siram, società di innovazione tecnologica nel settore ambientale, che versa 5 milioni di euro alla «Polare Scarl», che fa capo allo stesso Bonet e di cui Girardelli è responsabile della sede a Genova (la città di Belsito), quest'ultima società è in affari con la Marco Polo, sempre di Bonet, da cui acquista servizi per 7 milioni per poi riconsegnare l'importo alla Siram. Una triangolazione vertiginosa che non poteva non far scattare la molla delle investigazioni. | La procura di Reggio Calabria indaga negli affari di Romolo Girardelli, faccendiere della cosca dei De Stefano, e incappa nel tesoriere del partito di Bossi. Ciò che emerge è un vasto giro di soldi, transazioni e fatture false, che fanno apparire gli investimenti in Tanzania solo un assaggio. |
Arriva nelle sale italiane l’ultimo capolavoro di Peter Jackson “Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate” (qui le interviste ai protagonisti), già campione d’incassi in USA e nei paesi in cui già è uscito. Se non siete amanti della saga, la scelta per questo weekend è molto ampia. Si va dal nuovo film Disney “Big Hero 6”, al film di Salvatores “Il ragazzo invisibile”, sul quale c’è molta attesa e curiosità, ma da vedere ci sono anche “L’amore bugiardo – Gone Girl”, di David Fincher, con Ben Affleck, “St. Vincent” con il grande Bill Murray, candidato al Golden Globe 2015, e il cinepanettone “Un Natale stupefacente”, con Lillo & Greg. “Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate”: Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia e la Compagnia di Nani, dopo aver reclamato la loro patria dal drago Smaug, hanno involontariamente scatenato una forza letale nel mondo. Smaug abbatte la sua ira su uomini inermi, donne e bambini di Pontelagolungo. Ossessionato soprattutto dal recupero del suo tesoro, Thorin sacrifica l'amicizia e l'onore e mentre i frenetici tentativi di Bilbo di farlo ragionare si accumulano finiscono per guidare lo Hobbit verso una scelta disperata e pericolosa. Ma ci sono anche pericoli maggori che incombono. Non visto, se non dal Mago Gandalf, il grande nemico Sauron ha mandato legioni di orchi in un attacco furtivo sulla Montagna Solitaria. Mentre l'oscurità converge sul conflitto in escalation, le razze di Nani, Elfi e Uomini devono decidere se unirsi o essere distrutte. Bilbo si ritrova così a lottare per la sua vita e quella dei suoi amici nell'epica Battaglia delle Cinque Armate mentre il futuro della Terra di Mezzo è in bilico. “Big Hero 6”: Il prodigio della robotica, Hiro Hamada, impara a sfruttare il suo genio grazie al suo brillante fratello Tadashi e ai loro amici nerd: il drogato di adrenalina Go Go Tamago, l'ingenuo freak Wasabi No-Ginger, il mago della chimica Honey Lemon e il fanboy Fred. Quando una devastante serie di eventi li catapulta nel bel mezzo di un pericoloso complotto ordito nelle strade di San Fransokyo, Hiro si rivolge al suo compagno, un robot all'avanguardia di nome Baymax e trasforma il gruppo in un team di eroi high-tech determinati a risolvere il mistero. “Il ragazzo invisibile”: Michele è un giovane ragazzo di 13 anni e vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport, ma a lui tutto questo, in fondo, non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. Non sa ancora che la più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio. “L’amore bugiardo – Gone Girl”: In occasione del suo quinto anniversario di matrimonio, Nick Dunne si trova costretto a riferire che la sua bella e giovane moglie, Amy, è improvvisamente scomparsa, apparentemente senza una ragione. Sotto pressione da parte della polizia, e di una crescente frenesia dei media, il ritratto di Nick e Amy della famiglia perfetta comincia a sgretolarsi. Ben presto bugie, inganni e comportamenti strani portano tutti a chiedersi se Nick Dunne sia il vero assassino. “St. Vincent”: Maggie, una madre single, si trasferisce a Brooklyn con il figlio dodicenne, Oliver. Costretta a lavorare fino a tardi, Maggie non ha altra scelta se non lasciare Oliver con il vicino di casa, Vincent, uno scorbutico pensionato con la passione per l’alcol e le scommesse. Tra i due nasce una singolare amicizia. In compagnia di Daka, una spogliarellista incinta, Vincent coinvolge Oliver nei luoghi che frequenta quotidianamente, l’ippodromo, lo strip club e il bar di fiducia. Vincent aiuta Oliver a crescere e il ragazzino vede in lui quello che nessun altro è in grado di percepire: un uomo incompreso e con un cuore d’oro. | Ci siamo, “Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate” ha invaso le nostre sale, ma a fargli concorrenza ci saranno validi avversari come “L’amore bugiardo – Gone Girl”, “Big Hero 6”, “St. Vincent”, “Il ragazzo invisibile” e “Un Natale stupefacente”. |
Si chiama Donato Ungaro e oggi guida bus di linea. Non vive più a Brescello, "sono stato abbandonato, semplicemente" racconta al telefono nella pausa veloce tra una corsa e l'altra. Ma non ha rimpianti, quelli no: "sto scrivendo un libro per mettere in fila tutti i fatti che ho vissuto. Quando li racconto ho sempre il timore di non essere creduto". E scrivere, per Donato, è un tarlo a cui non riesce a rinunciare anche se l'ha messo nei guai. Giornalista giornalista, con tanto di esame di stato. Sul pullman 32. «Nel 1994 vengo a assunto come vigile urbano a Brescello», mi racconta. La Brescello di Peppone e Don Camillo, la Brescello che è diventata notizia nazionale quando un anno fa è stato il primo comune dell'Emilia-Romagna sciolto per mafia: secondo le carte della Prefettura (poi confermate dal governo) a fare da padrone sugli appalti e subappalti pubblici erano i tentacoli della cosca di ‘Ndrangheta guidata da Francesco Grande Aracri che l'ex sindaco Marcello Coffrini non ebbe nessun problema nel descrivere come "una brava persona" che egli stesso aveva "usato per dei lavori a casa mia". «Quando sono stato assunto era sindaco Ermes Coffrini, padre dell'ex sindaco Marcello. Avevo già la passione per il giornalismo e per l'inchiesta e chiesi di avere l'autorizzazione a collaborare con alcune testate. Furono entusiasti. L'8 marzo del 2002 scrissi il mio primo articolo per la Gazzetta di Reggio». Ma c'era già sentore di mafia? Sì. Auto rovinate dall'acido. Minacce esplicite. Si diceva che fosse diventata abitudine sparare contro le baracche dei cantieri che non si "allineavano" al volere dei curtensi. E poi c'era Alfonso Diletto (nipote di Grande Aracri, attualmente recluso in regime di 41bis nell’ambito dell’operazione Aemilia nda) che in paese conoscevano tutti per i suoi atteggiamenti. Ricordo in particolare un episodio: un giorno mi strappò davanti alla faccia una multa per divieto di sosta che gli feci. Me lo strappò in faccia, davanti a tutti. Quando poi lo ritrovai a casa sua mi disse che non erano un problema i soldi della contravvenzione ma che non potevo fargli fare una figura del genere davanti alla gente. Per loro contava soprattutto il senso di impunità che dovevano poter esibire. Va detto che, nonostante se ne siano dimenticati in tanti, Brescello è stata teatro di un omicidio di mafia che si inserisce nella guerra tra il clan dei Dragone e i Grandi Aracri. Un omicidio in grande stile, con killer travestiti da carabinieri e addirittura un'auto dei carabinieri, ovviamente finta. Ma le forze dell'ordine cosa dicevano? I carabinieri cercavano di convincere la gente a lasciar perdere. Consigliavano di non denunciare. Nel 1997 prende fuoco il garage del mio vicino di casa: sento le urla e scendo per spegnere le fiamme. Arrivano anche i carabinieri. erano evidenti le tracce di cherosene e addirittura anche la strisciata di fiammifero sulla serranda di zinco. Il maresciallo mi chiede se io avevo avuto qualche diverbio con i cutresi in paese e gli rispondo che, da vigile, non tolleravo i loro soprusi. "Allora hanno sbagliato indirizzo, questo era per lei", mi disse. E tutto finì lì. Tu invece avevi denunciato? Decine di denunce. Avevo denunciato diverse persone per oltraggio e per minacce. Ma l'aspetto che più di tutti continua a stupirmi è che avevo fatto anche 5-6 segnalazioni per abusi edilizi e di queste segnalazioni non se n'è mai saputo niente. Ne quartiere chiamato "Cutrello" (in quegli anni la comunità vide una forte ondata immigratoria di cittadini cutresi legati all'eccezionale sviluppo edilizio) mi ero reso conto di una palazzina in cui era stata autorizzata la costruzione di 4 appartamenti mentre in realtà ne erano stati fatti il doppio. Il sindaco mi disse di lasciar perdere. Nel 2002 avevo scritto un articolo, con tanto di foto, in cui mostravo anche l'impresa più grande della zona (la Bacchi) che estraeva illegalmente sabbia dal Po. Partì anche un'inchiesta. Qualche settimana dopo mi hanno tagliato le gomme dell'auto. Di Notte. Per ben due volte. | Donato Ungaro è stato vigile per il comune di Brescello e collaboratore di alcune testate della zona: per primo ha scritto di mafia, attentati, minacce e collusioni. tieni anni prima che l’operazione Aemilia svelasse gli interessi della ‘Ndrangheta in quella zone e che proprio il comune di Brescello venisse sciolto per mafia. Lui ha perso il lavoro (e le collaborazioni giornalistiche) ma nessuno gli ha chiesto scusa. E, nonostante la Cassazione gli abbia dato ragione, si ritrova a guidare i bus di linea a Bologna. |
Subito dopo aver conquistato il bronzo in una epica finale dei 100 metri alle Paralimpiadi di Tokyo, Monica Graziana Contrafatto ha rilasciato ai microfoni Rai una dedica molto sentita e personale, all'Afghanistan. "Un Paese che mi ha dato tanto e che mi ha tolto qualcosa, questa medaglia la dedico a loro". Il riferimento della campionessa azzurra è legato al momento in cui venne ferita, perdendo la gamba, mentre era in servizio in Afghanistan nel 2012. Il pensiero un secondo dopo l'aver tagliato il traguardo conquistando la medaglia di bronzo nei 100 metri alle Paralimpiadi di Tokyo per Monica Contrafatto è andato subito lì, in Afghanistan dove le è cambiato il destino. Nove anni fa nel 2012, quando in missione tra i bersaglieri fu vittima di un attentato talebano che fece esplodere una bomba nella base italiana. Monica che era caporal maggiore della missione ne restò coinvolta drasticamente: le schegge dell'ordigno le procurarono danni all'arteria femorale, all'intestino e a una mano. Fu necessario un intervento d'urgenza dove le venne amputata la gamba destra. Oggi, in un contesto completamente differente per Monica ma che è calato in un momento storico molto particolare in cui l'Afghanistan è tornato ad essere al centro della politica internazionale con il ritorno dei talebani a Kabul, Monica non dimentica e ringrazia: "Questa medaglia la voglio dedicare proprio all'Adghanistan. Un Paese che mi ha tolto qualcosa ma che mi ha dato molto di più". | Monica Graziana Contrafatto ha voluto dedicare la medaglia di bronzo conquistata nella finale dei 100 metri a Tokyo all’Afghanistan. “Un Paese che mi ha tolto qualcosa ma che in realtà mi ha dato tanto”. Nel 2012 mentre era in missione venne colpita da una bomba e le fu amputata una gamba. |
Continua il cammino della Juve in Champions League 2021 nel Girone H. Oggi i bianconeri di Max Allegri tornano in campo per la seconda giornata della fase a gironi: affronteranno all'Allianz Stadium i campioni in carica del Chelsea, partita in programma alle ore 21 e trasmessa in diretta TV e streaming su Amazon Prime Video. Nella partita di esordio, la Juventus ha affrontato il Malmoe, vincendo per 3-0, portandosi così in cima alla classifica del girone, a pari punti proprio con i Blues. Le squadre avversarie della Juve nel raggruppamento sono il Chelsea campione in carica, il Malmoe e lo Zenit San Pietroburgo. Ecco il calendario completo, disponibile anche sul sito della Uefa, con le partite della Juventus in Champions League 2021 per la fase a gironi, e il suo piazzamento in classifica. La Juventus per accedere agli ottavi di finale, dovrà superare la fase a gironi cercando di raggiungere una delle prime due posizioni del gruppo H. Questa la situazione attuale dei bianconeri e la classifica aggiornata. | La Juve torna in campo per la seconda giornata della fase a gironi della Champions League 2021: oggi i bianconeri di Allegri affronteranno il Chelsea, partita in programma oggi alle 21 all’Allianz Stadium. La Juventus è stata inserita nel gruppo H con Chelsea, Zenit e Malmoe. Qui tutte le informazioni sulle prossime partite della Juventus in Champions League 2021 e la classifica aggiornata del Girone H. |
Tra i meme che hanno iniziato a diffondersi per primi online all'interno di forum di discussione e social network ci sono quelli della serie degli advice animals, facili da replicare perché composti da semplici immagini e da un testo che le circonda. Tra queste, una delle più famose è sicuramente il Philosoraptor, il velociraptor filosofo che si lancia in osservazioni apparentemente profonde su aspetti triviali della vita quotidiana e non solo. La formula semplice da replicare e la flessibilità che caratterizza il meme lo hanno mantenuto sulla cresta dell'onda e riconoscibile per anni. L'origine del Philosoraptor l'ha ricostruita il portale Knowyourmeme, che ha raggiunto l'autore dell'immagine dalla quale è stato poi ricavato il meme. L'immagine del dinosauro in posa pensante è stata infatti realizzata dall'illustratore Sam Smith, che l'aveva inizialmente pensata per la stampa su tessuto. Era il lontano 2008 e il velociraptor pensante appariva sulle magliette stampate dall'autore esattamente con il nome con il quale avrebbe poi conquistato la fama. La prima apparizione del Philosoraptor all'interno di una cornice che permettesse di utilizzarlo come meme è datata all'anno successivo sul forum online 4Chan: è in quel contesto che l'immagine è stata utilizzata per far esprimere effettivamente al dinosauro i pensieri che hanno reso l'immagine caratteristica e apprezzata. Oltre all'immagine in verde e nero e allo sfondo in due tonalità diverse di verde, il dinosauro del meme è riconoscibile soprattutto per via delle osservazioni pseudo-filosofiche che hanno dato il nome al meme e che appaiono in formato testuale al di sopra e al di sotto dell'immagine. Il formato adottato dal meme è talmente semplice da aver portato il meme all'interno di numerosi generatori automatici, portandolo al successo: fin dall'inizio chiunque ha potuto utilizzare l'immagine con un fotomontaggio senza bisogno di abilità tecniche particolari, ma semplicemente utilizzando un qualunque browser Internet e inserendo il testo desiderato. La sua diffusione è stata da subito ampia: nel 2011 si registravano più di 30.000 variazioni del meme, finito poi su YouTube e all'interno di vere e proprie raccolte delle osservazioni più sagaci. | La formula semplice da replicare e la flessibilità che caratterizza il meme lo hanno mantenuto sulla cresta dell’onda e riconoscibile per anni, ma in origine era una illustrazione realizzata per la stampa su tessuto. Il suo autore lo ha ideato nel 2008, ma la creazione gli è sfuggita presto di mano diventando uno dei meme più riconosciuti del web. |
In omaggio al compleanno di Leonardo Pieraccioni facciamo una carrellata dei film diretti e interpretati dal comico toscano nella sua lunga carriera, che vanta successi come Il Ciclone, che nel 1996 si piazzò in vetta alle classifiche del box office con 75 miliardi di lire incassati. La storia di un trio di ragazze spagnole che sconvolge la tranquilla vita di un paesino della campagna toscana a colpi di flamenco. Pieraccioni è Levante, un ragazzo che si innamora perdutamente di Caterina, una delle ballerine, e si trasferirà infine con lei in Spagna. Potete vedere in testa all'articolo un'esilarante clip con l'amico Massimo Ceccherini, nei panni del fratello Libero. Ma il primo film del regista toscano data il 1995, ed è I laureati, con la bellissima Maria Grazia Cucinotta. Celebre la scena finale dove i quattro amici al ristorante escogitano un simpatico stratagemma per non pagare il conto al ristorante. Fuochi d'artificio del 1997 fu un altro grande successo di Pieraccioni, che gli fece portare a casa oltre 70 miliardi di lire. Qui l'attore si attornia di belle donne, che sono quasi sempre il punto centrale delle sue storie. Ma meno affascinanti sono le ragazze con le quali ha vari appuntamenti a cena in questa divertente clip. Anche ne Il pesce innamorato Pieraccioni si trova alle prese con una donna, la modella argentina Yamila Diaz, nei panni di Matilda: in questa scena il protagonista dichiara il suo amore per lei al marito Valeriano, con risultati immaginabili… Ne Il principe e il pirata interpreta un uomo che scopre improvvisamente di avere un fratello illegittimo, un ex carcerato interpretato di nuovo da Ceccherini. I due sono l'uno l'opposto dell'altro, come si vede in questo filmato, e il protagonista dovrà cercare di trovare un punto di incontro con il lontano fratellastro. Ne Il paradiso all'improvviso di nuovo una bella donna per Pieraccioni, interpretata dall'attrice argentina Angie Cepeda. Guardatela alle prese con questo sensualissimo tango. In Ti amo in tutte le lingue del mondo l'attore inserisce nel suo cast anche il cantante Francesco Guccini, di cui è un grande fan: guardatelo in questa clip. In Una moglie bellissima l'attore alle Seychelles spiega a un gruppo di locali le stranezze del sistema italiano. | In occasione del compleanno dell’attore e regista toscano, ecco una carrellata di divertenti clip tratti dai film che hanno reso celebre la sua carriera. |
La tentazione della reunion per gli Oasis è fortissima, anche se per anni le dichiarazioni dei fratelli Gallagher davano per morte e sepolte le possibilità di rivederli assieme sullo stesso palco (Noel arrivò a dichiarare che non ci sarebbe stata reunion neanche "se tutti i bambini affamati del mondo dipendessero da quello" arrivando, addirittura, a suonare con il rivale Damon Albarn). Ma, si spiffera, i soldi sul tavolo sarebbero tantissimi e a volte anche una volontà di ferro potrebbe cedere. L'occasione sarebbe l'anniversario dei 20 anni di "Definitely Maybe" (1994), primo lavoro del gruppo e una delle pietre miliari del britpop, per cui alcuni promoter sarebbero arrivati a mettere sul piatto cifre enormi scrive il ben informato Daily Mail. I due, dopo la rottura al Rock en Seine del 2009 (quando litigarono un attimo prima di salire sul palco e furono sostituiti dai Madness), si sono reinventati due gruppi, i Beady Eye per Liam e gli High Flying Birds per Noel, che, però, non hanno raggiunto neanche lontanamente il successo degli Oasis. | Noel e Liam Gallagher hanno sempre detto che gli Oasis non si sarebbero mai più riformati, ma alcuni promoter hanno messo sul tavolo somme enormi per la reunion in occasione dei 20 anni di “Definitely Maybe” e per il Daily Mail quelle sicurezze sono scalfite. |
Il 5 novembre del 2019 sulla rivista BioScience fu pubblicato uno degli studi più approfonditi e significativi sull'impatto dei cambiamenti climatici. Sottoscritto da ben 11mila scienziati (250 dei quali italiani) di 153 Paesi, il lavoro rappresentava una sorta di ultimo avviso, un allarme disperato dopo decenni di appelli rimasti inascoltati. “Noi scienziati abbiamo l'obbligo morale di avvertire chiaramente l'umanità di ogni grande minaccia esistenziale”, scrivevano i professori William J. Ripple, Christopher Wolf e gli altri autori della ricerca, giungendo alla conclusione che se non si sarebbe fatto nulla per limitare in modo rapido e incisivo l'aumento della temperatura globale, l'umanità sarebbe andata incontro a “sofferenze indicibili”. Il testo ha fatto il giro del mondo e i decisori politici si sono detti pronti ad agire, ma all'atto pratico cos'è cambiato dopo 2 anni? Nulla o quasi, considerando che a maggio del 2021, in base ai rilievi del Mauna Loa Atmospheric Baseline Observatory alle Isole Hawaii, l'anidride carbonica (CO2) ha raggiunto le 419,13 parti per milione (ppm) in atmosfera, la concentrazione più elevata mai registrata nel corso della storia. Questo composto è il principale dei gas a effetto serra, figlio delle emissioni delle attività umane e vero e proprio catalizzatore del riscaldamento globale. La lieve flessione nelle emissioni registrata nel 2020 per via della pandemia di COVID-19, come sottolineato più volte dagli scienziati è stata solo un fuoco di paglia, che non ha fatto altro che innescare un effetto rimbalzo. Insomma, nonostante i buoni propositi, come le firme sugli accordi che puntano a raggiungere la neutralità carbonica/climatica entro il 2050, nulla al momento è effettivamente cambiato nell'emorragia di carbonio vomitato nell'atmosfera. Alla luce di queste premesse, dobbiamo davvero stupirci dei quasi 50° C raggiunti nella città canadese di Lytton? L'ondata di caldo estremo che sta investendo il Nord America occidentale, in grado di mettere in fila nuovi record delle temperature massime per più giorni consecutivi, sta ricevendo una significativa eco mediatica in tutto il mondo, tuttavia nella narrazione continuano a essere utilizzati termini come “anomalia”, “eccezionalità”. Eppure, proprio nel documento pubblicato su BioScience e in numerosissimi altri che l'hanno preceduto e seguito, le ondate di calore estremo rappresentano una delle tante conseguenze dei cambiamenti climatici, un'emergenza ben più grave della pandemia di COVID-19 che stiamo vivendo. Non è il singolo evento in sé a preoccupare gli esperti, ma la frequenza e l'intensità crescente degli stessi. Se un tempo ondate di calore di questo genere – causate da un fenomeno chiamato “cupola di calore” – erano estremamente rare, negli ultimi anni continuano a susseguirsi senza soluzione di continuità, portandosi dietro siccità, incendi devastanti e temperature impazzite. Tutti ricordiamo gli assurdi 38° C raggiunti lo scorso anno in Siberia nella città più fredda del mondo, gli incendi che hanno ucciso centinaia di milioni di animali in Australia o quelli che hanno distrutto una fetta significativa della Foresta Amazzonica, che in base a un nuovo studio ora emette più CO2 di quella che assorbe a causa nostra. Perché nonostante i drammi prospettati da tempo dagli scienziati, anche quando si manifestano con forza come sta accadendo in Canada (dove sono morte centinaia di persone per il caldo), non reagiamo con la stessa solerzia come abbiamo fatto ad esempio contro la pandemia di COVID-19? Secondo il dottor Kamyar Razavi dell'Università Simon Fraser (Columbia Britannica, Canada) e collaboratore di Global News, un problema di fondo nella lotta ai cambiamenti climatici sta nella comunicazione. Al di là dello scarso trattamento sui media – nel 2019 hanno rappresentato lo 0,7 percento delle principali notizie negli USA e nel 2020 solo lo 0,4 percento -, anche il modo in cui vengono comunicate le notizie non riesce a "fare breccia" nelle nostre coscienze. Secondo il dottor Razavi, autore di un articolo pubblicato su The Conversation, nemmeno le immagini degli orsi polari morenti che rischiano di estinguersi a causa della scomparsa del loro habitat (lo scioglimento dei ghiacci è una delle conseguenze principali del riscaldamento globale) o i grafici precisi e puntuali che mostrano il progressivo aggravarsi della situazione spingono le persone ad agire. Lo studioso afferma che l'83 percento dei canadesi è convinto che il pianeta si stia riscaldando, ma meno della metà pensa che sarà direttamente colpito dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. | A causa di un’ondata di caldo estremo che ha investito gli Stati Uniti e il Canada negli ultimi giorni si sono susseguiti diversi record nelle temperature massime. Nel villaggio di Lytton, nella British Columbia, sono stati toccati i 49,5° C, la temperatura più alta mai raggiunta in Canada, dove sono decedute centinaia di persone. Il catastrofico evento è frutto dei cambiamenti climatici, sui quali da tempo gli scienziati provano – invano – a metterci in allerta. |
Nicole Minetti come Marco Cappato: un parallelismo singolare quello che l’avvocato dell’ex showgirl, Pasquale Pantano, ha utilizzato davanti alla Corte d’appello di Milano durante il processo Ruby bis, nel quale è coinvolto anche Emilio Fede. Secondo il legale la situazione della Minetti richiama quella di dj Fabo, morto in Svizzera col suicidio assistito: Marco Cappato, in quel caso, aiutò quell’uomo a esercitare “un diritto”, “la libertà di decidere della propria vita”. Così come avrebbe fatto anche Nicole Minetti, ex consigliera regionale in Lombardia, che avrebbe solo dato un aiuto alle giovani ospiti delle serata di Silvio Berlusconi ad Arcore “nell’esercizio libero della prostituzione”, anche questo facente parte della “libertà di autodeteminarsi”. Il legale della Minetti ha posto davanti alla Corte d’appello di Milano la questione di illegittimità costituzionale della legge Merlin. Le due difese (anche quella di Fede) hanno chiesto l’assoluzione per i loro assistiti e poi hanno sollevato la questione di incostituzionalità del favoreggiamento della prostituzione nel caso in cui non ci sia costrizione “ma libero esercizio”. In tema di libertà la difesa dell’ex consigliera si è richiamata all’ordinanza sul caso di dj Fabo: la decisione dei giudici dovrebbe arrivare nel pomeriggio. Il nuovo procedimento d’appello bis è nato dalla decisione della Cassazione del settembre 2015 di rinviare gli atti ad un altro giudizio di secondo grado per alcune “lacune” nelle motivazioni della sentenza. Secondo l’avvocato Pantano non si comprende come possa essere rilevante “aiutare qualcuno nell’esercizio libero della prostituzione”. “Se non c’è violazione della sfera di libertà, come avviene invece nella tratta delle prostitute ‘schiave', non c’è reato”. Il legale ha quindi chiesto l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”. | Nel processo Ruby bis la linea difensiva dell’avvocato di Nicole Minetti è che la sua assistita, proprio come Marco Cappato con dj Fabo, ha permesso alle ospiti delle serate di Berlusconi di esercitare liberamente la prostituzione, potendo così autodeterminarsi, e ha chiesto la sua assoluzione. |
Stasera alle 22.40 su Rai 4, canale visibile sul digitale terrestre, appuntamente cinefilo imperdibile con Memento, diretto dall'allora quasi esordiente Christopher Nolan nel 2000, e interpretato da Guy Pearce e Carrie-Anne Moss. Siamo di fronte senza dubbio a uno dei più più originali e innovativi film concepiti negli ultimi 20 anni; un'opera inclassificabile, nel quale assistiamo a una complessa e ipnotica narrazione “a gambero”, che riscostruisce passo per passo le vicende del protagonista andando all'indietro nel tempo. Un mosaico affascinante, ammaliante, nel quale unire tutte le tessere per arrivare a completare il quadro della storia. Bella fotografia, e solida regia di Nolan (che tra poco arriverà nelle sale con Inception, per poi concentrarsi su Batman 3, di cui è già stata annunciata la data d'uscita). Memento è un film a suo modo unico, e come tale prezioso. | Stasera in Tv un film originale e innovativo, nel quale ricostruire pezzo per pezzo le fondamenta di un affascinante mosaico narrativo. |
Non sono mancati i gol e le emozioni nei match delle qualificazioni mondiali di lunedì 11 ottobre. Successi in scioltezza per l'Olanda contro la Gibilterra, con gol anche dell'interista Dumfries, e per la Germania in casa della Macedonia. Oranje e tedeschi hanno blindato il primato nei rispettivi gironi con i secondi già matematicamente alla fase finale di Qatar 2022. Nel gruppo H colpaccio della Russia, che ha battuto la Slovenia prendendosi la vetta della classifica a scapito della Croazia fermata dalla Slovacchia e dal Var. Nel gruppo G, l'Olanda ha rifilato sei gol alla squadra di Gibilterra in un vero e proprio testa coda. Oltre ai gol di van Dijk, Danjuma, Malen e Depay (doppietta), c'è stata gloria anche per l'interista Dumfries. Gli oranje restano primi nel girone con 2 lunghezze sulla Norvegia che pur senza Haaland hanno battuto 2-0 il Montenegro, grazie alla doppietta di Elyounoussi. Nell'altro match del gruppo la Turchia, nonostante un autogol di Demiral ha espugnato il campo della Lettonia, vincendo al 98′ grazie a Yilmaz. | Nei match delle qualificazioni mondiali spiccano i rotondi successi di Olanda (a segno anche l’interista Dumfries) e Germania contro Gibilterra e Macedonia. Gol ed emozioni nel gruppo H con la Croazia che non è andata oltre il pareggio contro la Slovacchia, facendosi scavalcare dalla Russia in classifica. |
Sono quattro le settimane in cui "Famoso", ultimo album di Sfera Ebbasta è in testa alle classifiche degli album più consumati d'Italia, tra vendite e streaming. Non è una novità, soprattutto se guardiamo a quanto avvenuto nel 2020 con "Persona" di Marracash e all'importanza che l'album del rapper di Cinisello ha avuto nel 2020. Un album internazionale, pieno di collaborazioni importanti, con record su record in streaming e un potenziale che si dipanerà anche per tutto il 2021. E così Sfera raggiunge le sei settimane non consecutive in testa alla classifica, in attesa di quello che succederà la settimana prossima, quando si conterà anche il risultato di Capo Plaza, altro rapper tra i più amati che ha proprio Sfera tra i feat in "Demonio". I numeri di "Famoso" confermano quella che da anni è ormai la tendenza, con lo streaming a farla da padrona e i giovani in grado di spostare ascolti a contare gli ottimi risultati. Nonostante abbia sfornato un grande album, neanche Inoki e il suo "Medioego" riescono, quindi, a togliersi la soddisfazione del primo posto in classifica. Quella del rapper "nomade" era una delle uscite rap più attese dell'anno e con questo ritorno non ha deluso le aspettative, anche se superare Sfera non era semplice. Un secondo posto, comunque, che per quanto contino le classifiche, riposiziona Inoki – che nel rap italiano ha segnato pagine storiche – nella giusta posizione. Il resto della classifica non cambia molto, con Pinguini tattici Nucleari terzi con "Ahia!", Ernia quarto e Bloody Vinyl quinti, seguiti da Ligabue e Marracash, con l'esordio di Zayn Malik in ottava, seguito dal ritorno in top 10 di Pop Smoke, con The Weeknd decimo. | Sono quattro le settimane in cui “Famoso”, ultimo album di Sfera Ebbasta è in testa alle classifiche degli album più consumati d’Italia, tra vendite e streaming. In classifica segue Inoki, mentre tra i singoli vola primo Mace con “La canzone nostra” feat Blanco e Salmo, mentre Emma e Amoroso esordiscono seconde con “Pezzo di cuore”. |
È un inizio d'anno scoppiettante per la musica italiana: nei giorni scorsi, infatti, sono arrivate le notizie dell'uscita dei prossimi album di Emma (a febbraio "Eccomi qui", mentre il 5 gennaio uscirà il singolo "L'Isola"), di Claudio Baglioni, che ha avvisato la fine dell'estate sarà il momento perfetto per un nuovo lavoro di inediti a 5 anni da "Con Voi" e Sfera Ebbasta che il 19 febbraio pubblicherà il suo secondo album "Rockstar". Ma le notizie non finiscono qua, perché in quest'anno che vedrà il ritorno di alcune delle donne più amate della musica italiana, ci sarà anche quello di Laura Pausini che dopo aver annunciato album e tour mondiale nelle scorse ore ha dato ai propri fan degli indizi su quello che probabilmente sarà il primo singolo del nuovo album, che potrebbe uscire a gennaio. Il condizionale è d'obbligo, visto che non c'è ancora nessuna ufficialità, anche se la cantante sta condividendo alcune frasi sui propri profili social: potrebbero essere frasi tratte dal suo prossimo singolo, anche se i fan si stanno concentrando molto su tutti i minimi particolari delle grafiche che la Pausini sta usando, soprattutto su una serie di numeri presenti sull'ultimo messaggio – in cui c'è un 2018 evidenziato – e su alcune parole sottolineate. Lunedì la cantante ha condiviso la frase: "E tu cosa aspettavi… a dirmi quello che dovevi dire" con "dovevi" sottolineato, mentre oggi la nuova frase recita: "A non rischiare niente non vai all'inferno e neanche sull'altare" con la parola "rischiare" cerchiata, questa volta. | Frasi misteriose, sono quelle che Laura Pausini sta pubblicando sui propri social e che potrebbero avere a che fare con il primo singolo tratto dall’album che uscirà quest’anno. |
Uscirà il 12 dicembre 2013 nei cinema di tutta Italia, il nuovo film di Leonardo Pieraccioni dal titolo "Un fantastico via vai". Al centro della storia c'è Arnaldo Nardi (Pieraccioni appunto), marito di Anita (Serena Autieri) e padre delle due gemelline Martina e Federica. La sua vita non avrebbe subito grossi scossoni, se non fosse che, ad un certo punto, a causa di un equivoco viene buttato fuori di casa e costretto così ad affrontare una crisi di mezza età. Ad Arnaldo piacerebbe tornare indietro nel tempo, agli anni della gioventù, e quale occasione migliore per farlo ora che è un uomo libero? | Uscirà il 12 dicembre 2013 in tutte le sale italiane il nuovo film di Leonardo Pieraccioni. Fanpage vi propone una clip in esclusiva, nell’attesa di vederlo al cinema dal prossimo weekend. |
Ha cento anni, ma può sostenere un processo. E così un’ex guardia di un campo di concentramento nazista andrà alla sbarra in Germania a ottobre con l'accusa di complicità in 3.518 omicidi. Secondo quanto riportato dai media stranieri, l’ex guardia nazista – rimasta anonima in linea con le leggi sulla privacy tedesca – ha cento anni: l’ufficio del procuratore della località di Neuruppin, che per primo ha presentato le accuse a febbraio, ha ricevuto una valutazione medica che ha confermato che nonostante l’età avanzata è "in grado di sostenere un processo". Le udienze saranno limitate a due ore e mezza al giorno, secondo i pm. Come si legge sul Guardian, l’uomo che andrà a processo è accusato di aver assistito "consapevolmente e volontariamente" all'omicidio di prigionieri nel campo di Sachsenhausen a Oranienburg, a nord di Berlino, tra il 1942 e il 1945. In particolare è accusato di complicità nell’"esecuzione per fucilazione di prigionieri di guerra sovietici nel 1942″ e nell'omicidio di prigionieri "usando il gas velenoso Zyklon B”. | Un’ex guardia di un campo di concentramento nazista andrà a processo in Germania a ottobre con l’accusa di complicità in 3.518 omicidi. Secondo il procuratore, nonostante l’età è in grado di sostenere un processo. Un avvocato: “Molti dei co-denuncianti hanno la stessa età dell’accusato e si aspettano che sia fatta giustizia”. |
Sono passati poco più di tre mesi da quando Giulio Raselli ha fatto la sua scelta nello studio di Uomini e Donne. Nella puntata trasmessa il 20 gennaio scorso, il tronista ha deciso di intraprendere una relazione con Giulia D'Urso, rinunciando a conoscere meglio Giovanna Abate. Ma come vanno le cose tra Giulio e Giulia? I due sembrano essere più uniti che mai, sebbene con idee diverse sul loro rapporto. Dalla puntata della scelta, il rapporto tra Giulio Raselli e Giulia D'Urso è andato crescendo. L'ex tronista di Uomini e Donne, è convinto che la sua fidanzata sia la donna della sua vita. Sulle pagine del settimanale DiPiù, le ha anche proposto di diventare la madre dei suoi figli. Proprio così. Giulio Raselli si sente pronto a diventare padre. Le sue parole, affidate a una lettera pubblicata dalla rivista, sono state: "È tutto così perfetto che sento nel mio cuore che è il momento giusto per fare quel passo in più per completarci come famiglia: fare un bambino. Del resto la nostra vita è stata tutta un bruciare le tappe e non ci siamo mai pentiti, non abbiamo mai sbagliato seguendo il nostro istinto. Ci amiamo, io mi mantengo da tanti anni da solo nell'oreficeria di famiglia. Abbiamo una casetta accogliente, mancano solo le risate di un piccoletto o di una piccoletta". I fan della coppia, tuttavia, dovranno tenere a freno l'entusiasmo. La replica di Giulia D'Urso, infatti, non è stata positiva. Anche l'ex corteggiatrice di Uomini e Donne ha scritto una lettera al settimanale DiPiù, dove ha chiarito di non sentirsi pronta a fare un passo tanto importante. Al momento, nonostante l'amore che prova per Giulio, preferisce dedicarsi al lavoro. Intende realizzarsi come truccatrice: "Giulio, non mi sento ancora pronta per avere un figlio. Ho appena 24 anni e, anche se ti amo, vorrei prima realizzarmi nel lavoro come truccatrice. […] Nonostante i miei dubbi mi sento non solo emozionata, ma anche onorata della tua proposta, perché chiedere a una donna di mettere al mondo un figlio è la dimostrazione di amore più grande che c'è". | Giulio Raselli ha indirizzato una lettera a Giulia D’Urso nella quale le ha confidato il suo desiderio di paternità. Ritiene che questo sia il momento giusto per impreziosire la loro storia d’amore con un figlio. Giulia ha replicato all’ex tronista di Uomini e Donne, ma la risposta non è stata positiva. |
Maurizio Pizzagalli è il corteggiatore sostenuto di Uomini e Donne, che ha sollevato la polemica con la tronista Ramona Amodeo a causa di alcune foto hot appartenenti al suo passato da modello. Nudo, completamente nudo, al fianco di Giorgio Ronchini, secondo classificato nel reality Grande Fratello 10, posa con lui e altri bellissimi modelli per un servizio fotografico bollente, che ha fatto molto arrabbiare la napoletana. "E' un bellissimo ragazzo, che bisogno c'è di mettersi tutto nudo con i gioielli di fuori?", questa la dichiarazione di Ramona nel corso dell'ultima puntata in casa De Filippi, accompagnata da un pizzico di disprezzo per la stravaganze delle foto viste, che noi vi mostriamo nella gallery. Niente di grave a quanto pare, o almeno di insolito nel mondo dello spettacolo, tanto che Maurizio, stanco delle polemiche inutile, ha minacciato di andarsene dal programma. Ed ecco formarsi all'improvviso i nuovi Monica ed Emiliano di Uomini e Donne, vedendo Ramona che insiste per farlo restare. | Maurizio Pizzagalli ha posato per un calendario hot con Giorgio Ronchini prima di approdare a Uomini e Donne per il trono di Ramona Amodeo. |
Una verifica sul rimpasto. E' quanto ha chiesto Giorgio Napolitano in una nota pubblicata sul sito della Presidenza della Repubblica.Il capo dello Stato, che ha comunque proceduto alla nomina dei nove sottosegretari scelti dal Presidente del Consiglio, ha espresso alcune riserve sulle nuove nomine. Ecco quanto riportato nella nota: Il Capo dello Stato ha in pari tempo rilevato che sono entrati a far parte del Governo esponenti di Gruppi parlamentari diversi rispetto alle componenti della coalizione che si è presentata alle elezioni politiche. Spetta ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo. Insomma, se da una parte Napolitano ha firmato i decreti di nomina dei nuovi sottosegretari, dall'altra ha mostrato serie perplessità al riguardo. Ma un passaggio parlamentare sulla faccenda pare alquanto remoto, stando almeno alle prime dichiarazioni della maggioranza di governo. Stando a fonti vicine a Silvio Berlusconi, il Presidente del Consiglio sarebbe rimasto molto sorpreso delle osservazioni del Colle, rivendicando il diritto a nominare nuovi sottosegretari. "Un nuovo voto di fiducia non mi spaventa, ma non ne vedo il motivo"- avrebbe detto. Stupore da parte del Cavaliere, quindi, ma stupore anche da parte del suo partito che affida la propria replica a una nota congiunta dei presidenti e dei vicepresidenti vicari dei gruppi Pdl di Senato e Camera. Ecco quanto segnalato nella nota: Numerosi voti di fiducia, a partire da quello della svolta del 14 dicembre, hanno chiarito il quadro politico, con ripetute verifiche nelle sedi parlamentari. Le nomine di governo sono giunte dopo queste diverse votazioni e nel pieno ed assoluto rispetto delle norme costituzionali e delle prerogative del Capo dello Stato. | Sul rimpasto di governo è scontro tra Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi. Il Presidente della Repubblica propenderebbe per un passaggio parlamentare, ma la maggoranza pare non essere dello stesso avviso. |
Ligabue e Pino Daniele, artisti apparentemente lontani tra loro, grandissimi punti di riferimento per la musica contemporanea italiani. È stato difficile vederli insieme sullo stesso palco, tranne che in poche occasioni. Entrambi si stimavano tantissimo e adesso che il cantautore napoletano non c'è più, Luciano Ligabue si lascia andare a qualche aneddoto. Come quella volta che suonarono insieme ad un concerto di Liga del 2002 all'Arena di Verona. Ricordo che in un concerto all'Arena di Verona Pino venne a trovarmi e suonò la chitarra in uno dei miei pezzi preferiti: "Metti in circolo il tuo amore". Fu un onore per me. E ricordo un compleanno del manager Ferdinando Salzano: era una ricorrenza particolare, nel giardino di casa sua eravamo in tanti che lavoravano con la sua agenzia. Pino si mise in un gazebo con un amico tastierista e tenne un concerto. Così: lui la sua chitarra e una tastiera. Fu bellissimo e dimostrò la sua generosità: quello era il suo regalo per il suo amico Salzano. | Ligabue e Pino Daniele suonarono insieme “Metti in circolo il tuo amore” in un concerto del rocker di Correggio all’Arena di Verona nel 2002. |
La nudità è sempre stata, per quanto la nostra contemporaneità pudica suggerisca il contrario, la cartina di tornasole della concezione estetica e morale di una società. In particolare i genitali maschili, in una cultura fortemente predominata proprio dall'elemento maschile (almeno per gran parte della sua storia), sembrano essere il “metro” per misurare la nostra cultura. E non solo metaforicamente parlando. Secondo i parametri storicizzati dell'estetica delle cosiddette “belle arti”, il nudo non viene semplicemente copiato dalla natura: esso viene trasmutato esteticamente dall'artista, trasceso, concettualmente elevato e distinto dall'utilità e dagli scopi puramente illustrativi o decorativi che una raffigurazione pittorica a primo sguardo può suggerire. Nella storia dell'arte il nudo non viene quindi, come accade invece nella quotidianità, immediatamente associato all'erotismo, benché questa componente sia presente. Da esso derivano significati mitologici, religiosi, legati alle più intime sfere dell'umanità, e ideali, che attraverso l'estetica connotando lo statuto stesso della cultura. L'esempio più splendido, quello della Grecia antica. Splendidi sono i marmi di Prassitele che raffigurano, nudi, Hermes e Dioniso nell'abbraccio fraterno, come splendido e struggente è il guerriero raffigurato nella "Galata morente", colto nell'attimo estremo della fine. Sempre, ovviamente, nudi. Fu insomma una prerogativa dell'arte classica e poi della rinascimentale quella di rappresentare gli uomini nudi come guerrieri o dei, e le donne come divinità o ninfe. Una dimensione eterea dell'anatomia, celebrativa della bellezza naturale del corpo umano. Anche in seguito, dopo un breve periodo di “censura” nel Medioevo, la nudità torna presente in moltissimi capolavori dell'arte occidentale, dal Rinascimento all'Ottocento. Come non citare la pittura cinquecentesca di Hans Baldug Grien, ricca di richiami non solo fallici ma anche ai rituali orgiastici, o la maiolica meno nota ma non per questo da tralasciare di Francesco Urbini, che a differenza dell'Arcimboldi, sceglie di raffigurare il suo personaggio con tanti organi genitali maschili. E gli esempi sarebbero ancora molti. Lo studio e la rappresentazione artistica del corpo umano nudo è stata insomma una costante in tutta la storia dell'arte, dalla preistoria, con la maestosa e magnifica Venere di Willendorf, fino ai giorni nostri. In uno studio pubblicato nel 1956, dal titolo emblematico di "The Nude: a Study in Ideal", Lord Kenneth Clark distingueva fra la semplice nudità di un corpo e il nudo come rappresentazione artistica. Secondo l'autore, essere del tutto privi di vestiti implica inevitabilmente una situazione d'imbarazzo e di vergogna, mentre un nudo in quanto opera d'arte non ha mai in sé tali connotazioni. Una separazione netta, decisa: ma che sussiste ancora al giorno d'oggi? A chiunque sarà capitato, ammirando il bellissimo David di Michelangelo, capolavoro indiscusso dell'età rinascimentale di pensare che fosse, almeno a colpo d'occhio…sproporzionato. In realtà il David non è tacciabile di essere “poco dotato” (se mai questa perversa idea abbia sfiorato chi si sia trovato di fronte alla statua): tutte le parti della scultura, pene compreso, sottostanno a precise regole di proporzione classiche. Per gli antichi greci il fine ultimo della rappresentazione di un corpo nudo era la messa in pratica dell'ideale di perfezione estetica: ebbene per i greci un pene grande, o anche solo “normale”, non era affatto elegante. Era anzi qualcosa di assolutamente negativo, orribile. Solo gli schiavi o i “non greci” venivano raffigurati con peni enormi in segno di grande disprezzo. Per questo un'altro dei personaggi più noti dell'antichità, Priapo, leggendario “eroe” della mitologia greca e romana, divenne famoso per la lunghezza esagerata del pene: per quanto molti uomini possano pensare che questa sia una dote quasi divina, il povero Priapo, con la sua misura extra large, scontava un castigo dei più terribili. La sua colpa? Essere nato dal rapporto adultero di Zeus con Afrodite. Era, moglie legittima e tradita del padre degli dei, per punire l'affronto si vendicò sul piccolo Priapo, dandogli un aspetto grottesco, con enormi organi genitali, particolarmente pronunciati nelle dimensioni del pene e del glande. | La nudità è argomento scabroso, ma non nell’arte. E i genitali maschili rappresentano il “metro” attraverso cui misurare la nostra cultura. |
Esattamente dopo tre mesi Italia e Spagna si ritrovano e anche questa volta si affrontano in una semifinale di un grande torneo. Agli Europei gli azzurri si imposero ai calci di rigore, questa volta si gioca a Milano e in palio c'è un posto per la finale di Nations League contro Belgio o Francia. Alla vigilia il c.t. degli azzurri risponde al selezionatore della Spagna Luis Enrique che ha detto di voler chiudere la lunga imbattibilità dell'Italia, che non perde da tre anni e ha inanellato 37 risultati utili consecutivi: "Luis Enrique ha ragione, prima o poi capiterà che perderemo. A noi piacerebbe andare avanti così così fino a dicembre 2022, ma sappiamo che non sarà così semplice", ma poi ha aggiunto: "Noi vogliamo sempre vincere e sappiamo che dipenderà da noi". Mancini è senza Immobile e Belotti, gli attaccanti che da anni si contendono il posto da centravanti titolare. Kean è stato convocato al posto dell'infortunato Immobile e nell'elenco dei 23 c'è anche Raspadori, pure lui campione d'Europa. Il c.t. potrebbe però giocare con un tridente anomalo e optare per il falso nueve contro la Spagna: "Noi abbiamo un po' di problemi, ci mancano i due centravanti dell'Europeo che per problemi sono a casa. Abbiamo Kean e Raspadori, e poi tanti giocatori offensivi. Vedremo quale sarà la soluzione migliore. Non so se Chiesa può fare il centravanti, noi abbiamo ruoli precisi, sappiamo dove può giocare meglio, c'è l'eventualità Insigne, così come Bernardeschi che l'hanno già fatto". Il c.t. ha perso per infortuni Castrovilli, Pessina e Zaniolo, tre dei tanti forti centrocampisti dell'Italia. Si pensava potesse essere convocato Tonali, che invece è rimasto con l'Under 21. Mancini gli ha preferito Dimarco, e in conferenza stampa ha spiegato il perché: "Dimarco l'ho fatto debuttare io in Serie A, lo conosco benissimo. L'ho convocato perché sono passati un po' di anni e mi faceva piacere vederlo, i giocatori che abbiamo lasciati all'Under 21 è giusto così, hanno due gare importanti". | Alla vigilia di Italia-Spagna semifinale di Nations League, il c.t. Roberto Mancini ha spiegato perché ha convocato Dimarco e non Tonali e ha dichiarato che contro la nazionale guidata da Luis Enrique l’Italia potrebbe giocare con il falso nueve: “Non so se Chiesa può fare il centravanti, noi abbiamo ruoli precisi, sappiamo dove può giocare meglio, c’è l’eventualità Insigne, così come Bernardeschi che l’hanno già fatto”. |
Sono passati solo 4 giorni dal messaggio in cui Tiziano Ferro annunciava lo stop ai suoi concerti a causa di un calo fisico che non gli permetteva più di cantare e stare sul palco. Un messaggio in cui il cantante di Latina si scusava con i fan di Ginevra e Monaco, le due date che sarebbero saltate, spiegando: ‘È più di una settimana che salgo sul palco in condizioni fisiche non ottimali e purtroppo ieri sera dopo il concerto di Zurigo, nonostante le cure e le precauzioni di ogni sorta, ho avuto un crollo'. Oggi, però, Ferro torna a parlare per rassicurare il proprio pubblico sulle sue condizioni, scrivendo un post su Facebook che annuncia il ritorno per i due concerti di Conegliano (TV), alla Zoppas Arena, che terrà l'11 e il 12 dicembre. Sulla via della guarigione, vi ringrazio di cuore per la pazienza e la valanga di affetto. Ci vediamo a Conegliano! Tiziano Quindici mila like e quasi 700 commenti dei suoi fan, per esprimere la vicinanza e la contentezza per la ripresa del cantante che solo pochi giorni prima, in un'intervista a Vanity Fair aveva spiegato di aver ottenuto molto, in termini di salute, dal precedente tour negli Stadi, nonostante lo sforzo fisico enorme Pensi che in camerino avevo sempre a portata di mano delle gocce naturopatiche per calmarmi e non le ho mai usate. Lo sforzo fisico era enorme, sono dimagrito tantissimo, eppure mi sono sempre sentito a mio agio. | Con un messaggio su Facebook Tiziano Ferro torna ad aggiornare i suoi fan sulle condizioni di salute dopo essere stato costretto a rimandare due concerti per un calo fisico: “Sto guarendo, ci vediamo a Conigliano’. |
Valeria Golino, la fidanzata dell'attore Riccardo Scamarcio, è stata paparazzata da Chi a cena con il premio oscar Sean Penn, l'attore americano ha partecipato all'ultimo film di Claudio Sorrentino ed era a Roma proprio per assistere all'anteprima. Dopo l'uscita notturna di Riccardo con una giovane collega, in quel caso Scamarcio bacia l'amica, anche la Golino decide di lasciare il compagno a casa ed uscire con altri colleghi. Fra la Golino e Sean Penn c'è un forte feeling, in passato hanno lavorato insieme in un film. I due fotografati a cena in un noto ristorante romano sembrano andare molto d'accordo anche fuori dal set. Dopo la cena fatta in una sala riservata del ristorante lontano da occhi indiscreti, i due attori hanno continuato la loro serata in una discoteca. Solo fuori dal locale, a serata conclusa, è arrivato Riccardo Scamarcio . Anche se questa può essere una semplice serata passata in compagnia di un collega, il rapporto sentimentale tra Valeria Golino e Riccardo Scamarcio sta attraversando un momento di crisi. | Valeria Golino in crisi con Riccardo Scamarcio viene paparazzata a cena con Sean Penn. |
Le parole restituiscono a malapena il fascino di Angera, gioiello del Lago Maggiore. In questo borgo lacustre il paesaggio si esprime nella lingua dei poeti: ogni colore, ogni colpo d'occhio, ogni luccichio sembra mormorare versi romantici. Questo comune in provincia di Varese offre attrattive per tutti i gusti: colline, boschi, riserve naturali e l'imponente Rocca Borromea, il castello medievale che troneggia sull'abitato. Non a caso Angera è un Museo Diffuso con ben quaranta monumenti storici, artistici e paesaggistici. La Rocca di Angera, di proprietà della famiglia Borromeo, si erge maestosa su uno sperone roccioso che domina la sponda sudoccidentale del Lago Maggiore. Questo spettacolare edificio è suddiviso in aree distinte: la Torre Castellana, l’Ala Scaligera, l’Ala Viscontea, la Torre di Giovanni Visconti, l’Ala dei Borromeo. Davvero splendida la Sala di Giustizia, decorata dall'anonimo Maestro di Angera con affreschi del XIII secolo che narrano la vita dell'arcivescovo Ottone Visconti. Nella Sala della Mitologia si può ammirare una ricca collezione di maioliche di manifattura internazionale. All'interno della Rocca sono presenti stanze molto curate e sembra di essere trasportati in un emozionante viaggio nel passato: ogni stanza sembra raccontare una storia a sé, fatta di cimeli antichi e frammenti di affreschi. Degno di nota il Museo della Bambola e del Giocattolo, fondato nel 1988 dalla principessa Bona Borromeo Arese. Il museo custodisce una vastissima collezione di giochi dedicati all'infanzia, tra cui spiccano oltre mille bambole dalle fattezze più svariate provenienti da tutto il mondo e realizzate dal XVIII secolo fino ad oggi, oltre a una sezione dedicata ai giocattoli e agli automi. Da non perdere una rilassante passeggiata nel suggestivo Giardino Medievale, che ospita numerose specie di fiori e piante officinali. Infine, dal torrione più alto è possibile godere di una vista spettacolare sul Lago Maggiore. Il lungolago regala scorci da sogno: da non perdere una passeggiata sull'Allea, il viale incorniciato da filari di ippocastani e tigli che costeggia il lago. Non mancano ampie zone verdi, i cosiddetti pratoni, dove assaporare momenti indimenticabili all'aria aperta. Sul lungolago si erge il Santuario della Madonna della Riva, diventato celebre a seguito di un episodio miracoloso avvenuto il 27 giugno 1657, quando un'effigie della Vergine avrebbe grondato sangue. Per celebrare il prodigio venne eretto un santuario, che oggi sull'altare ospita ancora il dipinto miracoloso, risalente al XV secolo e attorniato da un'anonima Gloria d'Angeli. In memoria del miracolo, ogni 27 giugno si celebra una processione di imbarcazioni che raggiungono l'Isolino Partegora. Una suggestiva oasi di pace è la Collina di San Quirico, che si erge a 410 metri, nel punto più alto del paese. Questa splendida area verde è meta di numerose escursioni; uno dei periodi ideali per visitarla è la primavera, quando il tappeto erboso si ricopre di fiori come primule, viole e ginestre. In questo bosco misto dominano specie di alberi come il castagno, il pino silvestre e, in minor quantità, la quercia e la betulla pendula. Sono inoltre presenti vigneti con i tipici terrazzamenti e sulla sommità del colle è presente la chiesetta di San Quirico, meta di numerosi pellegrinaggi. La salita si può affrontare grazie a sentieri che confluiscono nel cosiddetto Anello di San Quirico, percorribile a piedi o in bicicletta. La Riserva naturale della Bruschera è un paradiso per gli amanti del birdwatching. La Palude Bruschera, in particolare, comprende numerosi ecosistemi con esemplari di fauna acquatica, uccelli migratori, anfibi, rettili e piccoli mammiferi. L'oasi è caratterizzata da piante terrestri e acquatiche, tra cui predominano boschi di ontano nero, prati umidi, stagni, canneti e querce. Proprio in quest'area naturalistica, nel 1776 durante una gita in barca, Alessandro Volta scoprì l'aria infimmabile nativa delle paludi, ossia il metano. A due passi da Angera si trova l'Isolino Partegora, unica isola del Lago Maggiore in territorio lombardo. Quasi interamente circondato da canneti, sorge all'interno del golfo di Angera, anticamente detto "gora". In questo luogo incontaminato nidificano varie specie di uccelli come folaghe, cigni, anatre, germani reali. All'interno del borgo, il Museo Archeologico di Angera custodisce millenni di storia. Ospitato in un bellissimo edificio quattrocentesco, racchiude testimonianze dal Paleolitico superiore all’Età del Rame, ma anche di epoca romana con ampio spazio dedicato alle necropoli e all'arte paleocristiana. Il museo ospita anche un'area dedicata ai più piccoli, MABA, Museo Archeologico dei Bambini – Angera, in cui i contenuti vengono illustrati in modo accessibile attraverso l'uso di risorse interattive. | Con il suo fascino pittoresco, Angera è il luogo ideale dove soggiornare per un weekend romantico o una gita in famiglia. Questo splendido borgo sul Lago Maggiore, dominato dall’imponente Rocca Borromea, offre indimenticabili attrazioni per tutti i gusti. Un’esperienza tutta da vivere: provare per credere. |
Perché comprare solo una culla quando SLOOP di Yamakawa racchiude tre arredi in uno. SLOOP è la culla di rattan che si adatta al ciclo di crescita del bambino. Disegnata da Marialaura Rossiello di Studio Irvine, SLOOP è l'evoluzione dell'archetipo di culla che molte culture e paesi ancora oggi è una cesta di rattan usata come prima dimora del neonato. Da questa immagine antica trae spunta il nuovo prodotto dell'azienda nippo-indonesiana Yamakawa che presenterà SLOOP durante il Fuorisalone (17-22 Aprile), presso la Galleria Rossana Orlandi in Via Matteo Bandello 14. SLOOP è sia una culla che una poltrona e un contenitore. È composta da due elementi: una cesta ovale dall’alta sponda arrotondata, che protegge il neonato, e una base a dondolo che lo culla, tutto realizzato in morbido rattan. La struttura di connessione tra i vari elementi è creata da un’esile telaio metallico che diventa un’asta a cui fissare pendenti che dondolano per divertire il neonato o da usare come zanzariera. Nello spirito di semplicità, rigore e sperimentazione proprio di Yamakawa, che ha la capacità di tradurre il rattan in soft design, abbiamo pensato all’oggetto per antonomasia la cui principale funzione è essere morbido, la culla di un neonato. Sloop è un veliero con un albero ed è così che ho immaginato il primo luogo di riposto di un neonato, che deve essere coccolato protetto e cullato. Inoltre, nel mio immaginario, è un materiale totalmente naturale ed ecologico come il rattan ad accompagnare le prime fasi di vita di un bambino. Marialaura Rossiello Irvine, Studio Irvine | Non serve più cambiare culle e lettini, SLOOP, disegnata da Studio Irvine per Yamakawa, è l’evoluzione dell’archetipo della culla che si adatta ai vari periodi di crescita del bambino. |
La Rappresentante di Lista è una band, o meglio un progetto musicale fuori dagli schemi. Un gruppo nato nel 2011 dall’idea di una cantante toscana Veronica Lucchesi e il siciliano Dario Mangiaracina, che tra le tante cose suona il sassofono, la fisarmonica e il sassofono. Quattro anni dopo si sono uniti al progetto il tastierista Enrico Lupi e la batterista Marta Cannuscio, poi nel 2017 il batterista Roberto Calabrese. Ad oggi La Rappresentante di Lista è considerata una delle realtà musicali più trasversali del panorama emergente contemporaneo. Veronica, la cantante, nasce come attrice teatrale. Sul palco matura infatti la sua capacità scenica e quando nel 2011 incontra Dario a Palermo tra loro scatta subito un certo feeling. Il loro primo album dal titolo “(per la via) Via di casa” esce nel 2015 ed è caratterizzato da sonorità folk, underground e da due brani scritti in tedesco. Il secondo album “Bu Bu Sad”, uscito nel 2015, sarà quello che gli garantirà il successo e li porterà in giro per l’Italia, con un tour. Si fanno conoscere, consolidano una fanbase tra gli amanti della musica indipendente e nel 2018 escono con “Go gGo Diva”, sul genere dell’elettronica, verso l’indie. Negli anni hanno avuto modo di farsi ascoltare in moltissime occasioni pubbliche sia in Italia che all’estero, dallo Sziget Festival di Budapest al Concertone del Primo Maggio di Roma. Questo è stato un momento cruciale del loro percorso artistico, perché sono stati notati da Paolo Sorrentino, che ha scelto uno dei loro brani, “Questo corpo”, per la sua serie targata Sky, The New Pope. In quanto al loro nome, bizzarro, alternativo, la band ha spiegato che nasce da un episodio in particolare quando, per poter votare fuori sede al referendum abrogativo del 2011 sulla produzione di energia nucleare, Veronica si iscrisse come rappresentante di lista di uno dei partiti politici. Sul suo tour, la band ha detto: Per esistere insieme come la gente in piazza resiste in tutto il mondo. Per scrivere una possibilità altra, un altro futuro, per non fermarci. Per raccontarvi dov’è andata la nostra Diva in questo anno, dove siamo andati, per esserci ancora, ma insieme a voi. E sogniamo un coro che ci insegni o ci ricordi che cosa vuol dire essere un’unica voce, esserlo dolcemente, perdutamente. Maledettamente vivi ancora una volta. Grazie @rairadio2 social club, @lucabarbarossa e @andyperroni, grazie alla social band. @woodwormlabel @bigtimeweb @locusta_booking A post shared by LA RAPPRESENTANTE DI LISTA (@rappresentantelista) on Sep 24, 2019 at 3:29am PDT Sul palco dell'Ariston la band si esibirà insieme al rapper romano Rancore, in gara con il brano "Eden". La canzone scelta è "Luce" di Elisa, con la quale la cantante vinse il Festival nel 2001. Inizialmente Elisa la scrisse in inglese col titolo "Come Speak to me", ma poi con la collaborazione di Zucchero il brano venne tradotto, il primo in italiano della cantante, tra l'altro. Un sondaggio l'ha reputato la miglior canzone del decennio, scelta nel 2013 da Raphael Gualazzi per la serata del Festival dedicata alla storia della musica italiana. Su Instagram la band fa sapere: | La Rappresentante di Lista è una band, un progetto musicale indipendente e fuori dagli schemi. Dalle sonorità folk, underground, un genere elettronico, talvolta tendente all’indie. Hanno calcato diversi palchi nazionali e internazionali, dallo Sziget Festival di Budapest al Concertone del Primo Maggio di Roma, dove sono stati notati da Paolo Sorrentino. Il loro brano “Questo corpo” è stato scelto scelto per la colonna sonora della serie Sky The New Pope. A Sanremo, duettano con il rapper Rancore, con “Luce”, di Elisa. |
Il gioco è parte essenziale nella vita di un bambino. Aiuta a crescere, stimola la fantasia e lo spirito d'avventura. E presto il mondo dei giochi sarà invaso da una nuova collezione, nata dalla collaborazione tra IKEA e LEGO, con l'obiettivo di innescare il gioco nella funzionalità della vita di di tutti i giorni. Così da un invito di LEGO "Vuoi giocare?" rivolto ad IKEA è nata una collaborazione esclusiva. Il 47% dei bambini intervistati nell'IKEA Play Report ha dichiarato di volere più tempo per giocare con i propri genitori; mentre il 95% dei genitori ritiene che il gioco sia essenziale per il benessere e la felicità dei propri bambini. Sappiamo che il gioco è una parte importante della vita e crediamo nel potere del gioco. Il gioco ci consente di essere creativi, esplorare, sperimentare, sognare e scoprire. IKEA e il gruppo LEGO, uniscono le forze per incoraggiare più giochi…Perché crediamo che più giochi rendano la casa e il mondo un posto migliore. Fredrika Inger, Business Area Manager per Children's IKEA, all'IKEA di Svezia. Giocare con i mattoncini LEGO aiuta i bambini a essere creativi, perché non trasformare dunque la casa in un gioco? Per LEGO la missione è sempre stata quella di stimolare la fantasia e ispirare i bambini attraverso il gioco. La collaborazione tra IKEA e LEGO porta lo sviluppo di nuovi giochi ad un livello superiore perché coinvolgeranno non solo i bambini ma anche gli adulti con l'obiettivo di creare maggiori interazioni tra le persone e migliorare la vita di tutti i giorni. La sfida eccitante e divertente sarà quella di trovare una soluzione che possa incoraggiare al gioco bambini e genitori in modo che possa giocare insieme. Proprio perché la creatività è un'abilità critica necessaria per il futuro, sperimentare e provare nuove cose può essere utile benché complicato. È per questo che la nuova collezione di giochi di LEGO e IKEA sarà rivolta a tutti, grandi e piccini. Informazioni sul genere di giochi che verranno prodotti ancora non se ne hanno ma si sa che la nuova collezione arriverà nei negozi IKEA entro due anni. Unire le persone per giocare e abilitare più giochi sono le cose che sono fondamentali per noi e il LEGO Group sulla base delle nostre rispettive visioni, missioni e valori. Questo è il motivo per cui vogliamo esplorare ciò che può succedere quando lavoriamo insieme, cercando di convincere più persone a dire di sì a giocare. | È la prima volta che LEGO e IKEA collaborano per realizzare una esclusiva collezione di giochi. Non saranno giocattoli destinati solo ai bambini ma anche agli adulti per permettere a grandi e piccini di giocare di più e insieme perché il gioco e alla base di una vita felice, creativa e stimolante. |
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"La forma del mio stendino quando eretto permette una buona circolazione dell'aria intorno ai vestiti, che li aiuterà ad asciugare più velocemente", dice il designer Aaron Dunkerton che ha sviluppato uno stendibiancheria espandibile.
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Il pezzo è costituito da sottili strisce di compensato, collegate da barre di alluminio spazzolato. Piccole aperture creano ganci che consentono alla struttura di essere bloccata in varie posizioni, o compressa quando non è in uso.
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La forma a stella crea più spazio per appendere gli indumenti bagnati. Il Clothes Horse ha 36 binari, 10 in più di un convenzionale stendino. Quando è in uso prende la forma di una stella a 12 punte, aumentando lo spazio di asciugatura; quando invece ingombra molto dimeno rispetto ai normali stendibiancheria e si può riporre anche su uno scaffale, in un mobile o in un cassetto. Il pezzo è costituito da sottili strisce di compensato, collegate da barre di alluminio spazzolato. Piccole aperture creano ganci che consentono alla struttura di essere bloccata in varie posizioni, o compressa quando non è in uso. | Rivoluzione in casa con lo stendibiancheria a forma di stella che aumenta lo spazio e favorisce la naturale ventilazione. |
Georgette Polizzi si è raccontata ai microfoni di ‘Non succederà più', il programma in onda su Radio Radio, condotto da Giada Di Miceli. La stylist ha parlato dell'importante battaglia che sta conducendo contro la sclerosi multipla. La giovane – affrontando la malattia con il sorriso e con tanto coraggio – sta diventando un modello per le persone che condividono la sua stessa lotta. Georgette Polizzi è tornata con la mente al giorno in cui la sclerosi multipla si è manifestata, cambiando completamente la sua vita. È andata a letto che stava bene, ma quando si è svegliata aveva perso la sensibilità del busto. Alcuni giorni dopo, la diagnosi: "Io sono andata a letto che ero normalissima. Mi sono svegliata e avevo perso completamente la sensibilità del busto. Io non sentivo più niente. Pensavo fosse stress o un concatenarsi di cose. Dopo due giorni sono andata in pronto soccorso e purtroppo nel giro di qualche ora non camminavo più. Mi sono paralizzata completamente. La sclerosi in genere agisce in modo diverso, può colpire ad esempio un occhio, un braccio…io sono stata colpita tutta. Mi ha preso tutto il corpo". Georgette Polizzi, poi, ha raccontato com'è la sua giornata tipo. È come se conducesse un'esistenza doppia, da una parte c'è la sua vita creativa, dall'altra la sua lotta con la malattia: va in ospedale, si sottopone alla fisioterapia e poi si reca nel suo laboratorio e si concentra sul suo lavoro. Intanto, si gusta i piccoli miglioramenti: "I medici dicevano che ci sarebbero voluti almeno sei mesi per tornare a camminare e invece io sono riuscita a farlo in 11 giorni, ci ho messo tutta me stessa. Oggi cammino. Fino a qualche giorno fa avevo un limite, nel senso che dopo le dieci di sera cominciavo a non camminare più. Da due giorni a questa parte cammino. Muovo bene anche le braccia. Sono felice anche perché poteva andarmi peggio". Georgette Polizzi, poi, ha confidato la sua paura più grande. La stylist teme di perdere l'uso delle mani: "La mia paura più grande è la perdita di sensibilità delle mani completa. Io ad oggi non sento niente con il palmo delle mani, ho paura di perdere il controllo perché le mani sono il mio lavoro. Sembra paradossale ma preferirei perdere le gambe, ma le mani no. La mia pittura e il mio lavoro sono ciò che mi ha salvato da questa malattia. I dottori mi davano i permessi in ospedale per andare nel mio Lab a dipingere perché hanno capito che era terapeutico". La malattia l'ha fatta innamorare ancora di più del fidanzato Davide Tresse. L'uomo si è dimostrato un compagno fidato in questa battaglia. Con il sorriso le ha prestato l'aiuto di cui aveva bisogno, facendo tacere anche la vergogna che la Polizzi provava nel vedersi inerme. Non resta che pianificare la data del matrimonio. Davide Tresse, infatti, le ha chiesto di sposarlo: | In una lunga intervista rilasciata al programma di Radio Radio ‘Non succederà più’, Georgette Polizzi ha raccontato la sua lotta contro la sclerosi multipla. La stylist ha anche avuto parole colme di amore e riconoscenza per il fidanzato Davide Tresse. L’uomo ha affrontato questa battaglia con lei: “Vederlo con il sorriso portarmi in bagno, lavarmi, aiutarmi è stata una cosa che mi ha riempito il cuore”. |
A tutto c’è un limite e la pazienza di Raffaella Fico, il suo l’ha superato già da un bel pezzo. La bellissima showgirl italiana, fidanzata di Mario Balotelli, proprio non ne può più delle continue scappatelle del suo fidanzato che, dopo la proposta di matrimonio di qualche settimana fa, è ritornato nuovamente nell’occhio del ciclone a causa della passione per le belle donne. Questa volta, a tracciare il confine che ha mandato la soubrette fuori di testa sono state le rivelazioni di Chloe Evans, l’assistente di SuperMario che ha recentemente raccontato di essere la sua amante, aggiungendo al suo particolareggiato resoconto anche una serie di dettagli particolarmente piccanti rispetto alle abitudini sessuali del campione. Raffaella, ormai al limite della sopportazione, questa volta ha dato in escandescenze, incredula di fronte alla notizia che vede il suo fidanzato ripetere gli stessi errori che già in passato aveva giurato non avrebbe più commesso. Perdonate le notti con Jenny Thompson, la giovanissima napoletana credeva infatti di aver già ampiamente dimostrato la sua dedizione all’uomo del suo cuore con la speranza che, comportandosi bene, lui l’avrebbe ricambiata di tutto l’impegno che la ragazza ha evidentemente messo nel loro rapporto. E, invece, così non è stato. La Evans, in un moto di solidarietà femminile ma forse no, ci ha messo un attimo a spifferare alla stampa la sua versione della storia, mandando in frantumi il mondo della splendida Raffaella che, col carattere passionale che si ritrova, non ha potuto fare altro che chiedere spiegazioni a Mario. Il Sun riporta che la veemenza di Raffaella ha mandato su tutte le furie Balotelli. Il ragazzo, infatti, ha deciso di lasciarla. La Fico, però, che è una delle ragazze più desiderate d’Italia, non ha preso bene il benservito. Proprio lei che per SuperMario si è trovata costretta a digerire l’ironia della stampa italiana e inglese, viene messa alla porta come una donna qualunque, quasi come se il loro fosse stato solo un fugace flirt e non la storia d’amore che entrambi hanno raccontato. Furiosa, ha gridato tutto il suo rancore al suo ormai ex fidanzato tanto che i vicini insospettiti dai forti rumori, hanno perfino deciso di chiamare la polizia. Sfogata la sua rabbia, e ormai lontana da Balotelli che ha preferito andare via piuttosto che sopportare la scenata, ha deciso di giocargli un tiro mancino, abbandonando la casa di Manchester che condivideva col calciatore e rientrando in Italia, portando con sé le chiavi dell’abitazione. Poco dopo, in compagnia dell’assistente che è ormai diventata la sua più fedele compagna, Balotelli ha fatto ritorno a casa sua, trovandola vuota ma soprattutto chiusa. Alla stampa, la Evans ha dichiarato: Per entrare, Mario ha dovuto sfondare la porta e mi ha detto che lui e Raffaella si sono lasciati. L'abitazione all'interno era un vero porcile e molte cose sono state portate via, tra cui anche i vestiti di Balotelli. Ma lui stava bene, non sembrava avesse il cuore spezzato. | Non bastavano i continui tradimenti perpetrati ai suoi danni. Alla fine, Mario Balotelli ha pure deciso di lasciare Raffaella Fico che, al termine di un pauroso litigio, l’ha lasciato fuori dalla porta della sua casa, rientrando in Italia e portando con sé le chiavi. |
Quello che noi chiameremmo Pesce d'aprile, è stato servito con classe da Cesc Fabregas, calciatore del Barcellona, compagno di squadra di Pique, che per qualche minuto ha tenuto sulle spine il mondo del gossip e degli appassionati, annunciando che Shakira fosse in attesa di due bebè e che Milan, il primogenito nato dalla coppia (e per ora il solo), sarebbe stato fiero dei suoi due fratellini. Purtroppo però, non tutti, specie i non spagnoli, avevano considerato che il 28 dicembre fosse, in terra iberica, la giornata proverbialmente dedicata agli scherzi (non contemplano infatti la tradizione del pesce d'aprile, ma quello di fine dicembre, detto dei "santi" innocenti). A testimonianza della riuscita dello scherzo, i retweet a centinaia e le risposte d'approvazione da parte di appassionati e simpatizzanti, che si sono subito precipitati a dare gli auguri alla celebre coppia. Che qualcosa dietro possa nascondersi davvero e che quella di Fabregas non sia stata altro che una puntata esplorativa, per tastare il terreno delle reazioni? Solo domani e nei prossimi giorni, quando tutti gli scherzi appariranno fuori luogo, potremo scoprire la verità. | Il compagno di squadra di Piqué, pubblica un tweet in cui annuncia la lieta notizia. Ma in Spagna, dove non esiste la tradizione del pesce d’aprile, il giorno dedicato agli scherzi è proprio il 28 dicembre… |
In un'intensa intervista rilasciata a Vanity Fair, Guenda Goria si racconta parlando dell'endometriosi, la malattia che colpisce circa 3 milioni di donne in Italia e che per molte assume dei tratti a dir poco invalidanti. L'attrice è stata recentemente operata, ma il percorso per arrivare all'operazione non è stato affatto semplice, a partire dalla diagnosi non sempre riconosciuta dai medici: "Ci sono donne che la percepiscono come una rinascita perché si sentono finalmente comprese e altre invece come una condanna". Avere dei dolori lancinanti durante il ciclo mestruale e non sapere da cosa derivino, provare fastidio e disagio anche durante i rapporti sessuali, sono alcune delle prime avvisaglie che dovrebbero mettere in guardia molte donne, come racconta la figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria: Io non l’ho scoperta da tantissimo. Ho iniziato ad avvertire dolori invalidanti ed eccessivi durante il ciclo, nonché a vivere i rapporti intimi con distacco dato il dolore che mi provocavano. Ero sempre stanca, non riuscivo ad alzarmi dal letto. Quando sono andata in farmacia per iniziare una cura ormonale la farmacista mi ha suggerito di non prendere sottogamba l’endometriosi perché sua figlia ne era affetta. Da lì ho cominciato ad informarmi e ho capito che anche io ne soffrivo. Scoprire di essere affetta da una patologia così difficile da individuare e che per tanto tempo le ha procurato fastidi, dolori e inadeguatezza non è stato semplice da digerire: "Mi ha cambiata psicologicamente, è innegabile. Ti lascia delle ferite aperte su cui è importante lavorare anche tramite una profonda introspezione e lavoro su noi stessi." L'attrice, però, sottolinea che è necessario non dimenticare i limiti che l'endometriosi comporta: "È una malattia da cui non si guarisce. In molti pensano che l’operazione sia la fine di tutti i problemi ma purtroppo non è così. Non tutti i medici conoscono questa patologia e le possibili conseguenze che ha su noi donne". A proposito dell'operazione a cui si è sottoposta all'ospedale San Raffaele di Milano, la 32enne descrive nel dettaglio in cosa è consistito l'intervento: | Guenda Goria racconta come ha scoperto di essere affetta da endometriosi. L’attrice ha rivelato di aver sofferto per un lungo tempo di dolori lancinanti e invalidanti, per poi rivolgersi ad uno specialista che le ha consigliato l’operazione a cui si è recentemente sottoposta. La 32enne, poi, sottolinea quanto questa malattia abbia delle ripercussioni psicologiche sulle donne che si trovano ad affrontarla. |
Qualcuno provi a fermare Melissa Satta! L’ex velina di Striscia la notizia, recentemente tornata single dopo la fine della relazione con Bobo Vieri, ha deciso di trascorrere questa estate nel più sereno dei modi, senza curarsi, dunque, degli strascichi inevitabilmente legati alla fine del suo rapporto e dell’attenzione che i giornalisti e gli appassionati di gossip le hanno riversato addosso negli ultimi mesi. Fotografata in occasione del party organizzato per inaugurare il Bacardi Together Beach presso il Bagno Opera di Riccione, la soubrette si è lasciata riprendere mentre, lontana dai numerosissimi ammiratori che le stanno dando la caccia, trascorre la serata con un gruppo di altrettanto splendide amiche. Ritornata recentemente a Boston, per piacere e per continuare a coltivare il sogno americano, ha confessato di aver ritrovato molte delle amicizie del suo passato mentre, in Italia, ci sarebbero sempre le amiche del cuore Simona Salvemini e Giorgia Palmas a restituirle il sorriso quando il morale perde il solito brio. Dopo aver ricevuto 99 rose rosse da un ammiratore segreto, la caccia al prossimo fidanzato della Satta si è fatta sempre più serrata. La ragazza è certamente una tra le più corteggiate showgirl italiane, soprattutto in questo particolare momento mentre, col caldo alle porte, le possibilità che una donna giovane e sola ceda alla passione aumentano considerevolmente. Melissa, però, per il momento ferma gli ardori dei suoi corteggiatori e, dopo aver smentito il flirt con Matteo Ferrari, fa marcia indietro anche sul divo hollywoodiano Leonardo Di Caprio. Qualche tempo fa, l’ipotesi che la showgirl potesse seguire le orme di Elisabetta Canalis fidanzandosi con un personaggio tanto importante, sembrava aver preso corpo. Qualche tempo dopo, però, il flirt dell’attore con Blake Lively spense gli ardori della stampa italiana così come l’ipotetico, e mai verificato, idillio. L’ultima parola sulla questione spetta proprio alla Satta che, interrogata sull’argomento, ha brillantemente glissato, svelando che invece Di Caprio sarebbe solo uno dei suoi attori preferiti e non un papabile fidanzato. | L’estate bollente di Melissa Satta prosegue a vele spiegate. L’ex fidanzata di Bobo Vieri, reduce dalla separazione col calciatore, si gode in piena libertà la torrida stagione in corso e smentisce i flirt che le sono stati attribuiti. |
Dopo giorni di attesa, è stato il settimanale “Chi” a pubblicare le prime foto del matrimonio di Chicca Rocco e Giovanni Masiero. I due ex concorrenti del Grande Fratello sono convolati a nozze il 30 aprile scorso a Verona, con una cerimonia blindatissima volta a impedire che qualsiasi dettaglio dell’evento finisse in rete o sui social, L’abito della sposa e del suo neo marito sono stati svelati solo oggi, attraverso una serie di immagini postate proprio dai due ex gieffini su entrambi i loro profili Instagram. Stanchi ma felici di aver finalmente coronato il loro sogno, l’ex bancaria del Grande Fratello e il modello diventato suo marito hanno raccontato di aver trascorso uno dei giorni migliori della loro vita. La cerimonia blindata attraverso la quale Giovanni e Chicca sono diventati marito e moglie si è svolta a Verona. L’abito della sposa è stato disegnato dallo stilista Carlo Pignatelli. Meraviglioso e lunghissimo lo strascico di Chicca, sposa glamour proprio come era nei suoi sogni. Alto ed elegante era invece Giovanni, che ha atteso con trepidazione che la sua futura moglie lo raggiungesse sull’altare. Stanchi ma felici, i due non hanno potuto condividere con i loro fan sui social network la gioia connessa a questo momento tanto speciale della loro vita insieme. I ringraziamenti sono stati pubblicati solo oggi, quando i due erano certi di non violare l’esclusiva. Le immagini del matrimonio mostrano i due felicissimi di aver finalmente pronunciato il sì. Il video delle nozze, invece, sarà trasmesso in una delle prossime puntate della trasmissione tv “Verissimo”. “Mi sono sentita davvero una principessa nel mio abito da sposa fiabesco” ha dichiarato Chicca quando ha pubblicato sul suo profilo Instagram un’immagine del matrimonio, mentre Giovanni ha speso qualche parola per ringraziare i fan che hanno accettato di attendere con pazienza che le foto dell’evento fossero pubblicate prima di chiedere spiegazioni: Che giornata! e che notte indimenticabile. Vi ho sempre adorato e da ieri ancora di più! Avervi li con noi nel giorno più importante è stato magnifico. Pure gli assenti si sono fatti sentire. Grazie per le urla, per gli applausi, per i baci, per le lacrime, per gli spazi sui giornali e per la follia che vi contraddistingue da sempre. Siamo sfiniti ma felici! Presto condivideremo con voi foto, video, commenti e che più ne ha più ne metta! È stato un giorno troppo bello. … Che giornata! e che notte indimenticabile! ♥️ Vi ho sempre adorato! E da ieri ancora di più! Avervi li con noi nel giorno più importante è stato m.a.g.n.i.f.i.c.o. pure gli assenti si sono fatti sentire! Grazie per per le urla per gli applausi per i baci per le lacrime per gli spazi sui giornali per la follia che vi contraddistingue da sempre! Siamo sfiniti ma felici! Presto condivideremo con voi foto video commenti e che più ne ha più ne metta! È stato un giorno troppo bello ♥️ … e "le felicità è reale solo se condivisa!" #Verona #Matrimonio #Thanksforall @martinocrespievents @artigliereristorante @elisabettacardani | È stato il settimanale “Chi” insieme alla trasmissione “Verissimo” ad acquistare l’esclusiva delle nozze di Chicca Rocco e Giovanni Masiero. Ecco le prime foto del matrimonio tra i due ex gieffini. |
Una strana stella che per un giorno ha perduto fino all'80 percento della sua luminosità è stata scoperta a 440 anni luce dal nostro pianeta. Si tratta di EPIC 204376071, una nana rossa che ha subito catalizzato l'interesse degli scienziati. L'aspetto più curioso del processo rilevato, tecnicamente chiamato occultazione, risiede nel fatto che oltre a essere decisamente più intenso di quello della celebre stella di Tabby (che perde “soltanto” il 20 percento della luminosità), è che esso è di tipo asimmetrico. In parole semplici, la stella viene occultata da un'ombra più lunga che larga. Occultazione. Che cosa può produrre un oscuramento asimmetrico della durata di un giorno? Se la risposta della gigantesca struttura aliena è sicuramente quella più suggestiva, gli scienziati ipotizzano scenari molto meno esotici. Secondo il team guidato dagli astronomi del Kavli Institute for Astrophysics and Space Research presso il celebre MIT, il Massachusetts Institute of Technology, a oscurare la nana rossa potrebbe infatti essere un fluttuante ammasso di polveri e detriti, oppure l'anello di un pianeta simile a Saturno. Gli studiosi coordinati dal professor S. Rappaport, docente presso il Dipartimento di Fisica del MIT, sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i dati raccolti durante le campagne C2 e C15 del Telescopio Spaziale Kepler, spento nel 2018 dalla NASA. Dati incongruenti. EPIC 204376071 ha una massa pari al 16 percento di quella del Sole e circa il 63 percento delle dimensioni della nostra stella; è un astro giovane, debole e piccolo, ma non può possedere un proprio sistema di anelli come quello dei pianeti o delle nane brune. Per determinare l'oscuramento dell'80 percento della luminosità, gli astronomi coordinati dal professor Rappaport hanno calcolato il passaggio di un pianeta con un sistema di anelli inclinato, caratterizzato da un'orbita di appena 28 giorni e una distanza del 10 percento di quella che separa Terra e Sole. Ma i conti non tornano, perché gli scienziati hanno studiato la stella per 160 giorni, e il “crollo” della luminosità si è verificato soltanto una volta. Ciò significa che il presunto pianeta dovrebbe avere un'orbita superiore agli ottanta giorni, e non di 28. | Un team di ricerca internazionale guidato da astronomi del Massachusetts Institute of Technology, il celebre MIT, ha scoperto una strana stella che per un giorno intero ha perso fino all’80 percento della sua luminosità. EPIC 204376071 si trova a 440 anni luce dalla Terra e ha una storia molto simile a quella della “stella di Tabby”. |
L'originale testo dell'art. 1120 c.c. del 1942 rubricato come Occorre notare che l'originario 1120 c.c. del 1942 regolava, in modo generico, solo le innovazioni (non indicava quale tipo di opera doveva essere considerata come innovazione e non distingueva tra le innovazioni in base alla finalità o scopo della stessa), ma, soprattutto, il codice civile del 1942 non prevedeva nessuna norma in materia di cambio di destinazione d'uso dei beni condominiali ricompresi nell'art. 1117 c.c. Diversa è la situazione dopo la riforma del 2012 del condominio. La riforma del condominio del 2012 ha profondamente inciso sulla questione distinguendo tra “innovazioni” e “cambio di destinazione d'uso” dei beni. Infatti, il nuovo art. 1120 c.c. relativo alle innovazioni prevede che “I condomini, con la maggioranza indicata dal quinto comma dell'articolo 1136 c.c., (cioè con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti ed almeno i due terzi del valore dell'edificio) possono disporre tutte le innovazioni dirette al miglioramento o all'uso più comodo o al maggior rendimento delle cose comuni. I condomini, con la maggioranza indicata dal secondo comma dell'articolo 1136, (cioè con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio) possono disporre le innovazioni che, nel rispetto della normativa di settore, hanno ad oggetto: Sono vietate le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino. Dall'art. 1120 c.c. si deduce che sono previste due tipi di innovazioni, il primo tipo di innovazioni, quelle generiche, dirette al miglioramento o all'uso più comodo o al miglior rendimento delle cose comuni che richiedono la maggioranza degli intervenuti e i 2/3 del valore dell'edificio. Il secondo tipo di innovazioni, quelle specifiche e “tipizzate”, dirette a realizzare scopi “specifici”, come ad esempio il miglioramento della sicurezza o salubrità dell'edificio o l'eliminazione delle barriere architettoniche, o il risparmio energetico, oppure, alla creazione di parcheggi, queste innovazioni possono essere assunte con il voto della maggioranza dei presenti e di almeno la metà del valore dell'edificio. Sia prima della riforma del condominio del 2012, sia dopo la riforma sono vietate le innovazioni che possono recare pregiudizio alla stabilità dell'edificio o che alterano il decoro architettonico dello stesso o che rendano inservibili all'uso o al godimento anche di uno dei proprietari. Però, sia il codice del 1942 sia la riforma del 2012 non spiegano cosa si deve intendere per innovazioni (anche al fine di distinguere detto concetto dal cambio di destinazione d'uso del bene, che non è altro che una innovazione anche se particolare). Sul punto può fornire un qualche aiuto la giurisprudenza, secondo la quale “costituisce innovazione ex art. 1120 cod. civ., non qualsiasi modificazione della cosa comune, ma solamente quella che alteri l’entità materiale del bene operandone la trasformazione, ovvero determini la trasformazione della sua destinazione, nel senso che detto bene presenti, a seguito delle opere eseguite una diversa consistenza materiale ovvero sia utilizzato per fini diversi da quelli precedenti l’esecuzione della opere. Ove invece, la modificazione della cosa comune non assuma tale rilievo, ma risponda allo scopo di un uso del bene più intenso e proficuo, si versa nell’ambito dell’art. 1102 cod. civ., che pur dettato in materia di comunione in generale, è applicabile in materia di condominio degli edifici per il richiamo contenuto nell’art. 1139 cod. civ.” (Cass. n. 240 del 1997; Cass. n. 2940 del 1963). Quindi, almeno per la giurisprudenza anteriore alla riforma del condominio del 2012 (non sussisteva molta differenza tra mera innovazione e il cambio di destinazione d'uso del bene) e, in particolare, il cambio di destinazione d'uso del bene poteva essere una conseguenza dell'esecuzione di opere materiali e poteva consistere in un mutamento fisico del bene (una trasformazione materiale del bene), ma è principio pacifico che anche in assenza di una trasformazione materiale del bene (in assenza di un mutamento fisico) il mutamento può esserci e, in particolare, il mutamento può essere solo virtuale e derivare da un cambio di destinazione d'uso del bene. | Cassazione del 16.01.2013 n. 945 si occupa delle innovazioni nel condominio affermando che costituisce innovazione ex art. 1120 c.c., non qualsiasi modificazione della cosa comune, ma solamente quella che alteri l’entità materiale del bene operandone la trasformazione, ovvero determini la trasformazione della sua destinazione, nel senso che detto bene presenti, a seguito delle opere eseguite una diversa consistenza materiale ovvero sia utilizzato per fini diversi da quelli precedenti l’esecuzione della opere. Resta da tutto da verificare il coordinamento, dopo la riforma del condominio del 2012, tra le innovazioni ex art. 1120 c.c. e il cambio di destinazione d’uso dei beni ex art. 1117 ter c.c. |
Avevano promesso “resistenza” gli esponenti dei No Tav contro i lavori e così è stato stamane quando, con un giorno d’anticipo, è iniziato all’alba l’allargamento del cantiere della Tav a Chiomonte (Torino). Sulla base di un’ordinanza del prefetto gli operai hanno iniziato i lavori per ampliare il perimetro delle recinzioni verso i terreni dei privati. Oltre alle proteste dei manifestanti, in corso già da qualche giorno, la mattinata è stata segnata soprattutto da un gravissimo incidente ai danni di uno di loro: il 37enne Luca Abbà, uno degli esponenti più noti del movimento No Tav e proprietario di uno dei terreni destinati all’esproprio, è salito – come stabilito nei giorni scorsi dall’intero gruppo dei manifestanti – per protesta su un traliccio della luce e lì ha toccato i fili della corrente restando folgorato e precipitando da un’altezza di 10-15 metri. Le condizioni del leader Luca Abbà sono gravissime – Subito è stato detto che le sue condizione erano gravissime, a soccorrerlo sono stati gli agenti che l’hanno trasportato in ospedale. Abbà avrebbe un polmone perforato, diverse fratture e ustioni sul corpo. Dopo l’incidente avvenuto ad Abbà un altro ragazzo è salito sul traliccio per continuare la protesta dei No-Tav. I manifestanti si sono riuniti poi in assemblea e alla riunione ha partecipato anche il presidente della Comunità montana Val di Susa e Val Sangone, Sandro Plano, che ha scritto un telegramma al prefetto di Torino chiedendo di “sospendere le operazioni di allargamento del cantiere per non aumentare le tensioni”. Lo stesso messaggio è arrivato anche dalla Fiom. Un centinaio di attivisti ha bloccato la statale 25 della Val di Susa nei pressi di Bussoleno dove è stato organizzato un presidio di protesta. Per il “Legal team” dei No Tav è in corso un’emergenza democratica – I lavori per il momento stanno continuando mentre alcuni attivisti sono ancora nella baita e non vogliono uscire, anche su internet è iniziato il tam tam per portare altre persone all’interno della zona oggetto dell’allargamento. Intanto i legali del movimento No Tav hanno fatto sapere che l’occupazione dei terreni del cantiere di Chiomonte ai fini di esproprio rappresenta “una vera e propria emergenza democratica”: il team di legali parla di una violazione dell’articolo 2 del Testo unico di Pubblica sicurezza che “prescrive quella procedura soltanto in casi di estrema violenza, che qui non vi sono”. | Luca Abbà, storico leader dei No Tav, si era arrampicato per protestare contro gli espropri dei terreni. È rimasto folgorato ed è caduto: le sue condizioni sono gravissime. I lavori di allargamento del cantiere di Chiomonte sono stati anticipati ad oggi sorprendendo i No Tav. |
I ministri degli Esteri dell'Unione Europea, come ventilato tre giorni fa dopo l'ennesima repressione, hanno deciso di imporre nuove sanzioni contro il presidente siriano Bashar Assad. Le sanzioni, che vanno ad aggiungersi alle misure restrittive imposte a 13 personalità di spicco del regime, prevedono il congelamento dei beni ad Assad e ad altre 9 personalità legate alla sua dittatura. Il Consiglio affari esteri considerato il perpetrarsi della repressione contro la popolazione civile, ha esortato le autorità siriane ad ascoltare le legittime richieste del popolo siriano, avviando un dialogo nazionale con i rappresentanti dell'opposizione e attuando riforme politiche significative. "Questo è l'unico modo per dare inizio ad una transizione pacifica verso la democrazia e per dare stabilità alla Siria" hanno specificato i membri del Consiglio. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, al suo arrivo a Bruxelles per la riunione dei colleghi dei 27, ha espresso la propria soddisfazione precisando come in questo momento "sia necessario un messaggio molto forte per mostrare l'isolamento del regime". Frattini si è detto convinto che le sanzioni contro il regime di Damasco riusciranno aiutare l'opposizione aggiungendo che "quello che è necessario è di mostrare al regime che l'unica opzione è di andare avanti con le riforme e la cessazione delle violenze". Anche se l'UE aveva già cercato di punire il regime siriano ed il suo presidente imponendo qualche settimana fa un embargo di armi, ancora molte erano le resistenze da parte di diverse delegazioni europee come quella spagnola, tradizionalmente vicina a Damasco, che aveva sempre evitato di attaccare direttamente Assad. | I ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno deciso di imporre nuove sanzioni contro il presidente siriano Bashar Assad. La brutale repressione del regime ha provocato dall’inizio delle proteste almeno 900 morti. |
Claudi Ranieri torna a vincere contro la Roma dopo più di dieci anni e Paulo Fonseca è sempre più in caduta libera. La Sampdoria batte per 2-0 i giallorossi nel posticipo del 34° turno della Serie A 2020-2021 e torna alla vittoria dopo la battuta d'arresto in casa del Sassuolo. Prosegue il periodo nero dei capitolini che adesso devono guardarsi le spalle proprio dalla squadra neroverde di De Zerbi, che è a soli due punti di distanza e vuole giocarsi le sue chance per la prima edizione della Conference League. In occasione dell'ultima azione della prima frazione la Sampdoria si è portata in vantaggio con il primo gol in Serie A di Adrien Silva, che ha battuto Fuzato con un tiro sul primo palo su assist dalla destra di Thorsby. Il calciatore norvegese ha recuperato un pallone su una scivolata di Kumbulla dopo un passaggio del portiere brasiliano. Con questo gol subito sono 100 le reti prese dalla squadra giallorossa in due stagioni di gestione Fonseca. Dopo una timida reazione giallorossa all'inizio della ripresa il Doria ha trovato il raddoppio con Jakub Jankto, che ha sfruttato un passaggio in profondità di Verre e volando via a Santon ha bucato Fuzato sul primo palo. I giallorossi hanno sprecato un calcio di rigore con Edin Dzeko, che ha calciato debolmente, e si sono visti annullare tre gol in maniera corretta per fuorigioco, due al centravanti bosniaco e uno con Mayoral. Terza sconfitta nelle ultime quattro gare di campionato per la Magica, che ora dovrà concentrarsi sulla proibitiva gara di ritorno della semifinale di Europa League contro il Manchester United e poi dovrà cercare di tenere alta la concentrazione fino alla fine per evitare di non finire fuori dalle competizioni europee. RETI: 45′ Adrien Silva, 65′ Jankto. SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Tonelli, Colley, Augello; Damsgaard (81′ Candreva), Thorsby, Adrien Silva (85′ Ekdal), Jankto; Verre (73′ Ramirez); Gabbiadini (73′ Keita). Allenatore: Ranieri. ROMA (3-4-1-2): Fuzato; Mancini, Smalling, Kumbulla (64′ Ibanez); Santon (69′ Karsdorp), Villar, Cristante, Peres; Mkhitaryan; Mayoral (69′ Pastore), Dzeko. Allenatore: Fonseca. | La Sampdoria di Claudio Ranieri ha battuto 2-0 la Roma nel posticipo del 34° turno della Serie A 2020-2021. Terza sconfitta nelle ultime quattro gare di campionato per il club giallorosso, che adesso deve guardarsi le spalle dal Sassuolo per un posto nella prima edizione della Conference League. |
2I/Borisov, la prima cometa “aliena” scoperta nel Sistema solare, sabato 28 dicembre raggiungerà la distanza minima dalla Terra, il perigeo, per poi sparire di nuovo nello spazio profondo. Si tratterà di un'occasione imperdibile per provare a osservarla al telescopio, anche se sarà un'impresa piuttosto complicata, soprattutto a causa della strumentazione necessaria. L'oggetto ha raggiunto la massima luminosità negli scorsi giorni, subito dopo il perielio (il passaggio più vicino al Sole) effettuato l'8 dicembre, dunque si sta lentamente “spegnendo” durante il suo lungo e misterioso peregrinare verso l'ignoto. Scoperta il 30 agosto di quest'anno dall'astronomo amatore Gennady Borisov, la cometa è il secondo oggetto interstellare individuato nel Sistema solare; il primo fu il “sigaro spaziale” Oumuamua, intercettato da un telescopio alle Hawaii. Vederla è un vero e proprio sogno per moltissimi appassionati di astronomia, ma come indicato non sarà affatto semplice, in particolar modo per gli osservatori che si trovano nell'emisfero boreale. La cometa transita infatti molto bassa nel cielo sudorientale, dalle parti della costellazione dell'Idra e della costellazione del Cratere, nel cui cuore sorge nel pieno della notte. Per questo è agevolato chi si trova nell'emisfero australe. Come suggerito dal dottor David Jewitt, un astronomo planetario dell'Università della California di Los Angeles (UCLA), si dovrebbe optare per un telescopio di un metro di diametro e spostarsi il più lontano possibile dall'inquinamento luminoso delle città, magari salendo su una montagna. Un telescopio con uno specchio così grande è ben oltre il concetto di “strumento amatoriale”, e supera abbondantemente i 20/30 centimetri di diametro che potrebbero essere sufficienti per vedere a malapena una macchiolina sfocata nell'oculare. Sfruttando la fotografia a lunga posa, montando una reflex o una camera CCD sul telescopio, sarà tuttavia possibile immortalare la coda della cometa anche con uno strumento di piccole dimensioni. Certo, non la si potrà vedere con i propri occhi e in tempo reale, ma il risultato sarà pressoché garantito, a patto di seguire una procedura non proprio semplicissima. | Sabato 28 dicembre la cometa interstellare 2I/Borisov – la prima mai individuata nel Sistema solare – raggiungerà il perigeo, ovvero il punto più vicino alla Terra. A causa della sua luminosità estremamente bassa e in diminuzione, per osservarla in tempo reale sarà necessario un telescopio molto grande, oppure ci si può “accontentare” della fotografia a lunga posa. Ecco tutto quello che c’è da sapere per trovarla sulla volta celeste. |
La scuola di Amici di Maria de Filippi sforna artisti completi già maturi per i grandi eventi. Dopo Marco Carta, Alessandra Amoroso, e dopo, soprattutto, Valerio Scanu, che ha vinto tra lo stupore e il riconoscimento di tutti il Festival di Sanremo, ecco giungere un altro nome noto prodotto del vivaio del programma più seguito d’Italia: Loredana Errore. Per la giovane ventiquattrenne nata a Bucarest ma abitante nella vecchia Girgenti, Agrigento, esce proprio oggi il primo Ep della sua giovane carriera intitolato Ragazza occhi cielo. L’ep è stato prodotta da una delle star più affermate del panorama musicale italiano, Biagio Antonacci in collaborazione con Michele Canova Ioffida, il cantante ha inoltre curato la realizzazione di due tracce presenti nell’album, la title-track del disco e L’ho vista prima io. Le sorprese che il cantautore milanese ha deciso di fare alla giovane Loredana Errore non sono finite qui, per lei Antonacci ha curato la registrazione di tutte le chitarre elettriche presenti nell’ep. Ecco la tracklist dell’album Ragazza occhi cielo: 1) Ragazza occhi cielo 2) L’ho visto prima io 3) La voce delle stelle 4) La vedova nera 5) Oggi tocchi a me | Per la giovane cantante prodotto del vivaio di Amici è il primo album ufficiale. Il cd è stato prodotto, anche, da Biagio Antonacci. |
L'effetto Belen Rodriguez ha colpito tutti. Dalla protagonista della vicenda ai suoi affetti, vedi il Corona furioso che ha dichiarato che la sua Belen "si è sentita stuprata" nel vedere il video online, fino anche ai fan della soubrette più chiacchierata del momento. Così anche Belen conosce, al pari di Vasco Rossi e la querelle con Nonciclopedia, le tragiche (a livello personale) conseguenze del mondo social. "Il pensiero non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare" diceva Lucio Dalla e, da qualunque parte ci si schieri nella questione a luci rosse, il mondo di Facebook dice comunque la sua. Sono controindicazioni alle quali un personaggio pubblico che decide di "aprirsi" ai suoi fan, deve cominciare a tenere presente. Cercando di non arrabbiarsi più di tanto, perchè il social è anche questo. E così arrivano, copiosi ed impietosi, i commenti degli utenti e dei fan su quanto è successo, su quanto si è letto, su quanto, chi ha potuto, si è visto. A giustissima ragione, l'entourage di Belen Rodriguez si è prodigato al fine di arginare, per quanto possibile, il fenomeno della diffusione in rete del video con Tobias Bianco (che al pari di Belen è anche lui sotto l'occhio del ciclone e, forse, ancora di più nei guai di chiunque altro, quindi si è pregati di astenersi da stupidi qualunquistici "vabbè tanto lui è maschio!") e, secondo le indiscrezioni trapelate, chi condivide il video rischia il carcere perchè è stato girato in un'abitazione privata. Il problema è che siamo di fronte ad una spiacevole consuetudine. Mi spiego: come la mettiamo con tutti i video di perfetti e perfette sconosciute che girano, in lungo e in largo, su tutti i siti di file-sharing e di streaming, realizzati con le stesse tecniche amatoriali, in medesime condizioni di privacy? Tutti in galera? Con l'immagine lesa delle persone comuni, come ci confrontiamo? Forse il caso del video di Belen Rodriguez può aprire, finalmente, uno spiraglio verso una regolamentazione del mondo del porno amatoriale che, al pari del video di Belen, molto spesso viene diffuso nell'inconsapevolezza più totale delle dirette, o dei diretti, interessate. Come il caso di un video che, alcuni anni fa, cominciava a girare da computer a computer, che riprendeva le ardimentose imprese di un pasticciere e della moglie di un tassista. Quando lo scandalo fu totale, i danni furono senza precedenti. Con risvolti e conseguenze ben più gravi rispetto a quelle che può subire un personaggio pubblico: famiglie stroncate (magari perchè c'è testimonianza di adulterio) e vite distrutte. E allora forse è davvero il caso di dare una regolata a questo sottobosco a luci rosse perchè, e questo è sotto gli occhi di tutti, filmarsi mentre si fa sesso è ormai naturale come bere un bicchiere d'acqua. Come abbiamo anticipato in apertura, le impressioni ed i commenti "a caldo" sul video hard di Belen Rodriguez sono stati riversati in abbondanza proprio sulla sua pagina ufficiale di Facebook. E' veramente difficile non imbattersi in commenti da censurare, è un rapporto quasi di uno a tre. Ovviamente c'è chi si schiera a difesa della soubrette argentina, chi invece si lascia andare a dichiarazioni d'amore per quello che ha visto, chi cerca disperatamente notizie su come reperire il video e chi si diverte a commentare impietosamente quanto ha visto. | Il caso del video a luci rosse di Belen Rodriguez porta impietosi commenti degli utenti di Facebook sul suo profilo. Sono le conseguenze spiacevoli della rivoluzione “social” cui un personaggio pubblico deve far fronte. Ma quando viene diffuso un video di un “comune mortale”, come la mettiamo? |
Manca pochissimo alla notte più folle dell'anno, quella del 31 dicembre, e sono moltissime quelle che vogliono sfoggiare un look perfetto e glamour per cominciare il 2019 con stile. Una delle domande che più attanaglia le fashion addicted è infatti "Come mi vesto a Capodanno"? Il più delle volte si hanno le idee poco chiare e, dopo aver messo l'armadio sotto sopra, si sceglie l'outfit definitivo a poche ore dall'evento con cui si chiuderà il proprio anno. A rendere completo un elegante look da sera non possono che essere le scarpe: ecco quali sono i modelli alla moda da indossare assolutamente per rendere il prossimo Capodanno più trendy che mai. Volete cominciare il 2019 con stile, lasciandovi alle spalle tutti gli errori commessi in fatto di look nell'ultimo anno? Dovete iniziare a prepararvi. Mancano pochissimi giorni alla notte più folle dell'anno, quella di Capodanno, e, dopo aver scelto l'evento mondano con cui dire addio al 2018, è arrivato il momento di pensare all'outfit. C'è chi punta tutto sulle paillettes, chi preferisce il total black, chi invece vuole restare comoda con jeans e top, l'unica cosa certa è che sono le scarpe a rendere molto più elegante, completo e sofisticato ogni tipo di look, soprattutto se con il tacco. Tutte quelle che vogliono essere all'ultima moda a Capodanno farebbero bene a sfoggiare un bel paio di stivali alti, un vero e proprio must have per l'Inverno 2019. Che siano cuissardes o sotto al ginocchio, non importa, sono perfetti per essere abbinati alle minigonne e agli abitini corti, dando anche la possibilità di stare al caldo. I modelli perfetti per chi vuole osare? I cuissardes gioiello di Alberta Ferretti oppure i camperos argentati di Fendi. In alternativa si possono indossare degli stivaletti con il tacco, meglio se in versione glittere come quelli Polly Plume: stanno benissimo sia con le gonne che con i pantaloni skinny. | Manca pochissimo alla notte di Capodanno ed è arrivato il momento di scegliere il look da sfoggiare. Per renderlo completo e sofisticato bisogna puntare tutto sulle scarpe: ecco i modelli più belli e glamour da sfoggiare il prossimo 31 dicembre. |
Un momento di crisi può capitare nel corso della vita. Una delusione in amore, la perdita del lavoro, un problema finanziario improvviso possono farci perdere certezze che dentro di noi credevamo granitiche. Ma è proprio nei momenti più bui che possiamo trovare la forza di dare una scossa alla situazione e ritrovare il sorriso. Rimettersi in gioco, tentare il tutto per tutto per uscire da un'impasse, sono temi spesso sviluppati al cinema. Quattro commedie raccontano che farcela è possibile, con il sorriso sulle labbra. Un Oscar per la migliore colonna sonora e tre BAFTA, tra cui Miglior Film. È il biglietto da visita di questa frizzante commedia britannica che vede Gaz e Dave, due disoccupati di Sheffield, stanchi di vivere di espedienti, lanciarsi in un'impresa improbabile: dare vita, insieme ad alcuni amici afflitti dagli stessi problemi, a un gruppo di spogliarellisti. L'impresa non sarà semplice, complici i fisici non troppo scultorei degli aspiranti stripper, ma il trionfo non mancherà, sulle epiche note di “You can leave your hat on” di Joe Cocker. Chi ha detto che un tema serio non possa essere trattato con leggerezza? Le Invisibili, diretto da Louis-Julien Petit, in uscita in Italia il prossimo 18 aprile, è così divertente ed efficace da essere diventato fulmineamente campione d'incassi in Francia con oltre 10 milioni di euro al box office. La trama ricorda il miglior Ken Loach ed è ispirata a una storia vera: quando le quattro assistenti sociali che lavorano in un centro diurno che offre accoglienza a donne senza fissa dimora apprendono l'intenzione del comune di chiudere questo servizio, tentano il tutto per tutto per trovare un lavoro alle loro assistite, che spesso hanno alle spalle lunghi periodi di vita sulla strada. Il regista ha lavorato con attrici affermate come Audrey Lamy e Corinne Masiero, ma anche con attrici non professioniste con un passato reale di vita senza fissa dimora. Un film corale e frizzante, che fa riflettere divertendo. Grace vive in una bella villetta con giardino in Cornovaglia. Tutto cambia con l'improvvisa morte del marito: scopre che lui aveva un'amante e una mole di debiti alla quale lei non sa come far fronte. Consigliata dal suo giardiniere, decide di riconvertire la sua serra piena di orchidee in una coltivazione di marijuana. L'iniziativa, che sulle prime sembrava un successo, presto inizia a farsi scottante, ma Grace, con simpatia e senso pratico, escogita un'ultima, decisiva, trovata. | Per quanti problemi si possano avere si può sempre trovare la forza di rimettersi in piedi. È il messaggio di Le Invisibili, divertente commedia francese campione di incassi e di altri tre film da vedere per un’iniezione di positività. |
A 13 miliardi di anni luce dalla Terra è stato scoperto il quasar più luminoso dell'Universo, un nucleo galattico attivo “fantasma” la cui estrema luminosità è legata dall'attrito del materiale (polveri e gas) che viene ‘divorato' da un buco nero supermassiccio. L'oggetto, il cui nome tecnico è J043947.08+163415.7, emette così tanta energia che la sua radiazione è pari a quella sprigionata da 600mila miliardi di soli, oppure a quella di 30mila galassie come la nostra Via Lattea. Insomma, è un vero e proprio "faro" che illumina gli angoli più remoti dell'Universo primordiale, dato che risale a solo un miliardo di anni dopo il Big Bang, l'evento che diede vita all'espansione universale. Orgoglio italiano. Il super quasar è stato scoperto da un team di ricerca guidato da scienziati del Kavli Institute for Astronomy and Astrophysics dell'Università Peking, Cina, che hanno collaborato a stretto contatto con studiosi di osservatori e istituti di tutto il mondo. Tra essi, l'Università dell'Arizona, l'Università della California, l'Osservatorio Australe Europeo (ESO), il Max Planck Intitute, l'Osservatorio Astrofisico di Arcetri e l'Università di Yale. Tra gli autori figura anche il trentenne astrofisico italiano Fabio Pacucci, ricercatore presso il prestigioso ateneo di Yale che ha dato un contributo fondamentale alla definizione del luminosissimo quasar. La scoperta. Pacucci e colleghi hanno deciso di chiamare l'oggetto celeste “phantom quasar”, ovvero quasar fantasma, poiché nonostante la sua estrema luminosità, a causa della distanza veniva "oscurato" da una galassia più vicina. Curiosamente, è stato proprio il contributo di questa galassia a permetterne la scoperta, attraverso l'affascinante fenomeno della lente gravitazionale. In parole semplici, la galassia vicina ha distorto e amplificato la radiazione emessa dal quasar, rendendola visibile e quantificabile dagli scienziati. Per definire le priorietà del quasar, gli scienziati coordinati dal professor Xiaohui Fan hanno dovuto utilizzare diversi potenti strumenti, tra i quali i telescopi dell'Osservatorio Keck alle Hawaii e il potente Telescopio Spaziale Hubble. | Un team di ricerca internazionale ha scoperto un luminosissimo quasar (QUASi-stellAR radio source) a 13 miliardi di anni luce dalla Terra. L’affascinante oggetto emette infatti una radiazione pari a 600mila miliardi di soli, che lo rende il più ‘brillante’ dell’Universo. Tra gli autori della scoperta anche l’italiano Fabio Pacucci. |
Il 2018 è appena cominciato ma già si preannuncia ricco di eventi che saranno seguitissimi in tutto il mondo, soprattutto quando si parla di famiglie reali. Il più atteso dell'anno è in assoluto il matrimonio di Meghan Markle e del principe Henry ma anche in altre parti del mondo i principi e i re avranno qualcosa da festeggiare. Ecco quali sono le monarchie che celebreranno delle liete ricorrenze nel corso dei prossimi 12 mesi. Il matrimonio di Meghan Markle e il principe Henry – L'evento più atteso dell'anno è in assoluto il matrimonio tra il principe Henry e Meghan Markle. I due convoleranno a nozze il prossimo 19 maggio alla St George’s Chapel e, nonostante manchi ancora qualche mese, i preparativi già fremono, tanto che si parla di una torta nuziale a banana e di un abito bianco diverso dal solito, firmato da una stilista israeliana. Anche se la coppia si è fidanzata ufficialmente da poco più di un mese, è già diventata una delle più amate della Gran Bretagna. La nascita del terzo figlio di William e Kate – Il principe William e Kate Middleton aspettano il loro terzo figlio, dovrebbe nascere ad aprile e, secondo i primi rumors, si tratterebbe di un maschietto. Il nome dell'erede al trono non è stato ancora scelto, anche se si dice che sarà Henry, in omaggio allo zio, oppure Alice o Victoria nel caso in cui fosse femmina. I 70 anni del principe Carlo – Nel 2018 ci saranno moltissimi festeggiamenti in casa Windsor, visto che anche il principe Carlo a novembre raggiungerà un importante traguardo: i 70 anni. Anche se è entrato nell'età della pensione, dopo il parziale ritiro della madre ha sempre più responsabilità. Sarà lui il prossimo erede al trono? I festeggiamenti al principato di Monaco – Anche nel principato di Monaco ci saranno diversi festeggiamenti nel 2018. La principessa Charlene compirà 40 anni il 25 gennaio ma, nonostante il tempo passi anche per lei, rimane sempre un'icona di bellezza. Il marito Alberto II, invece, spegnerà ben 60 candeline il prossimo marzo. Come se non bastasse, in primavera nascerà anche il terzo figlio di Andrea Casiraghi e Tatiana Santo Domingo. I 50 anni del re Filippo VI di Spagna – Per il re Filippo VI di Spagna non si preannuncia un anno facile, visto che dovrà fronteggiare la complessa situazione catalana. Il 30 gennaio, però, per lui sarà un giorno di festa, visto che compirà 50 anni. Sua madre Sofia, inoltre, spegnerà 80 candeline alla fine del 2018. Victoria di Svezia diventerà regina? – Sono anni che si parla dell'abdicazione del re di Svezia Carlo XVI Gustavo e, se quest'anno decidesse di trasformare in realtà queste voci di corridoio, il trono passerebbe alla figlia Victoria. A rendere la scelta possibile potrebbero essere le condizioni di salute della moglie Silvia che nel 2017 non sono state delle migliori, anche se si tratta solo di supposizioni per il momento. | Il 2018 si preannuncia ricco di lieti eventi per le famiglie reali d’Europa. Anche se tutti non vedono l’ora di conoscere i dettagli del matrimonio del principe Henry con Meghan Markle, sono moltissime le monarchie che celebreranno qualcosa di ugualmente importante nel nuovo anno. |
Giocare la finale degli Europei 2021 in un Paese dove il picco dei contagi Covid non sia preoccupante. Non a Londra, dove attualmente la recrudescenza del virus con la ‘variante Delta' ha fatto scattare un altro campanello d'allarme, ma nello stadio Olimpico di Roma. C'è anche questo tra gli effetti della fiducia e dell'ottimismo per un'Italia entrata in zona bianca. Forte dei dati che vedono circoscritto e in calo il rapporto sulla diffusione del coronavirus grazie anche alla campagna vaccinale, il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ne ha parlato durante una conferenza stampa congiunta con la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Ed è così che ha risposto alla domanda proprio sull'eventualità che la sfida per l'assegnazione del trofeo cambi sede a torneo in corso. Mi adopererò affinché la finale degli Europei non venga disputata in Paesi con alti contagi – ha ammesso il numero uno del Governo, che ha proseguito la relazione in occasione del vertice con Merkel -. Non ci sono grossi problemi bilaterali che dobbiamo discutere, forse l’unica questione è sulle Nazionali di calcio. Abbiamo posizioni diverse ma siamo entrambi leali. E gli italiani giocano bene. La stoccata e il riferimento di Draghi all’Inghilterra, però, sembrano destinati a cadere nel vuoto alla luce della posizione assunta dalla Uefa nelle ultime ore. La possibilità che fosse un altro Paese a ospitare la Final Four (semifinali e finali) era stata un'ipotesi paventata per la preoccupazione suscitata dalla situazione di emergenza sanitaria Oltremanica: Budapest, in Ungheria, era stata individuata come alternativa a Londra. Il cosiddetto ‘piano b' è stato accantonato e il caso appare rientrato considerata (anche) la richiesta della Uefa al Governo inglese di aumentare a 65 mila spettatori la capienza di Wembley per semifinali e finale (finora era stata di 22.500 spettatori). Il comunicato della Federazione continentale va in questa direzione. | Non giocare la finale degli Europei 2021 in Paesi con alti contagi. Lo ha ammesso il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, nella conferenza stampa congiunta con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in riferimento alla recrudescenza del Covid in Inghilterra per la variante Delta. Spostare la partita da Londra e giocarla a Roma? “Sicuramente non dove aumentano i contagi”. La Uefa, però, non ha intenzione di cambiare sede. |
Tra polemiche, liti e insulti, la gara ad Amici continua per valutare chi saranno il miglior cantante e il miglior ballerino di questa decima edizione. E così ecco che questo fine settimana vedrà i ragazzi della scuola di Maria De Filippi protagonisti di tutta una serie di sfide davvero decisive per la loro permanenza all'interno del talent show. Si incomincia con la sfida che vedrà protagoniste Diana Del Bufalo e Francesca Nicolì: tra le due ragazze ultimamente non è corso buon sangue soprattutto a causa del malcontento da parte di Francesca nei confronti di Diana. Nonostante, infatti, Francesca sia stata già punita per aver mentito a compagni e professori, la ragazza ritiene che la presenza di Diana del Bufalo nella scuola sia dovuta soltanto alla stravagante personalità della ragazza e non tanto al suo talento. Le due ragazze si esibiranno entrambe sulle note di All By Myself e E dimmi che non vuoi morire, brani che hanno suscitato preoccupazione sia in Francesca che in Diana dal momento che le due cantanti non si sentono abbastanza pronte per dei brani di quel livello. Per quanto riguarda la danza, invece, Giulia Pauselli, rea di aver insultato i professori e, quindi, in attesa di punizione, è stata relegata alla categoria di aspirante e dovrà, quindi, sfidare un aspirante esterno per poter riconquistare la propria maglia da titolare. | Diana contro Francesca e Giulia e Vito contro due aspiranti esterni: queste le sfide previste per la nuova puntata di Amici. |
Finalmente il giorno più atteso di questa ottava edizione è arrivato, stasera in diretta dalle ore 21 andrà in onda la finale dell'Isola dei Famosi 2011. Simona Ventura sempre al timone del reality di punta di RaiDue, quest'anno ha dovuto faticare non poco per tenere a galla il programma. Ma come al solito grazie alla sua grinta ed originalità la conduttrice è riuscita a catturare l'attenzione dei telespettatori con colpi di scena, ingressi eccellenti, guest star, litigi e flirt. Questa sera scopriremo chi tra i 4 finalisti dell'Isola dei Famosi 2011 si aggiudicherà i 200mila euro del montepremi finale. Ovviamente non sappiamo ancora il nome del vincitore, non sappiamo se il ‘pubblico sovrano' tramite il televoto darà la vittoria alla bellissima showgirl Giorgia Palmas, all'unica non famosa Roberta Allegretti, al tenace e grintoso Laerte Pappalardo oppure allo statuario modello Thyago Alves. Per ora l'unico verdetto che possiamo annunciare con certezza è quello che il figlio del cantante Adriano Pappalardo, ultima bandiera del gruppo dei Parenti di, è sicuramente tra i primi tre classificati. Durante la semifinale dell'Isola dei Famosi 2011 Laerte ha vinto la prova immunità e per questo motivo non rischia di essere eliminato subito dalla finale. Infatti in quella stessa puntata Simona Ventura ha aperto l'ultimo televoto che ha lo scopo di eliminare subito alla finale un naufrago fra Giorgia Palmas, Thyago Alves e Roberta Allegretti. Bella soddisfazione per Pappalardo sbarcato in Honduras per sostituire Matteo Materazzi, ora Laerte rischia anche di vincere l'Isola dei Famosi 2011, anche se la favorita è Roberta Allegretti. | Laerte Pappalardo vincendo la prova immunità durante la semifinale del reality è sicuramente tra i primi tre classificati dell’Isola dei Famosi 2011. |
Le speranze sono le ultime a morire, e la speranza di vedere i nuovi Mate 30 e Mate 30 Pro di Huawei con le applicazioni Google erano più vive che mai, soprattutto dopo la seconda proroga concessa dall'amministrazione Trump che ha permesso al colosso di cinese di commerciare con le aziende USA per altri 90 giorni. Ma a quanto pare, anche questa ultima speranza è destinata a morire e Huawei si ritrova con una bella gatta da pelare: il Mate 30 Pro, il Mate 30 e tutti i prossimi smartphone dell'azienda, non potranno essere venduti con le applicazioni di Google a bordo. A dare l conferma a quello che un po' tutti temevamo, è un portavoce di Google che ha sottolineato a Reuters un particolare piuttosto meschino: l'estensione della proroga del ban USA concessa a Huawei, non si può applicare ai nuovi dispositivi. I 90 giorni aggiuntivi ricevuti dall'ente che regola il commercio USA saranno utilizzabili dalle aziende statunitensi solo per poter trovare apparecchiature alternative a quelle prodotte dal colosso cinese ed evitare disservizi per i propri clienti. Un particolare che, in effetti, era scritto molto chiaramente nel documento pubblicato sul sito dell'amministrazione statunitense che, per ora, non ha intenzione di concedere altro a Huawei e che fa svanire totalmente le dichiarazioni di Trump, con le quali il Presidente degli Stati Uniti aveva mostrato interesse ad allentare la morsa in cui era finita l'azienda di Shenzen. E nonostante le aziende abbiano la facoltà di richiedere un permesso speciale per commerciare e vendere prodotti, delle oltre 130 richieste da parte di società statunitensi in affari con Huawei, nessuna è stata presa in considerazione o concessa. Parliamoci chiaro, più di Apple e più di Samsung, Huawei è una delle pochissime aziende che negli ultimi anni è riuscita ad introdurre tecnologie innovative in grado di portare una ventata d'aria fresca nel mondo dei dispositivi mobili, soprattuto per quanto riguarda le fotocamere. E il nuovo sensore SuperSpectrum con il quale nel P30 Pro è stato abbandonato il formato RGGB a favore dell'RYYB, è stata una mossa azzardata ma vincente, con la quale il colosso della tecnologia ha dimostrato come la parola "innovazione" possa ancora essere protagonista anche in un mondo ormai stagnante e noioso. E perdere uno dei protagonisti più importanti di questa fine 2019 per la faida commerciale tra USA e Cina sarebbe un vero peccato. Non solo per Huawei o per Google (che non potendo commerciare con il secondo produttore di smartphone al mondo perderebbe milioni e milioni di dollari), ma anche per gli utenti, che si ritroverebbero fiondati nuovamente in un settore e un mercato senza uno dei principali protagonisti, con aziende ormai senza idee che non sarebbero più spinte ad innovare per seguire le orme del colosso cinese. La concorrenza sarebbe meno agguerrita e, di conseguenza, la curva di crescita che caratterizza innovazione, novità e funzionalità, potrebbe subire un forte rallentamento. Perché è inutile girarci intorno: chi comprerebbe un top di gamma come il Mate 30 Pro, senza le applicazioni di Google? La risposta è semplice, almeno in Europa nessuno. E quanto detto per le Google Apps, vale anche per Facebook che non potrà fare accordi per distribuire le app di Instagram e Facebook al di fuori del Play Store, per inserirle ad esempio nell'App Gallery di Huawei. Certo, un modo per scaricare e installare tutto sui nuovi Mate 30 e Mate 30 Pro c'è, ma è una bega con la quale poche persone vorranno avere a che fare, soprattutto dopo aver acquistato un top di gamma. Questa bomba nucleare è stata sganciata nel momento peggiore per Huawei e per i suoi utenti, ma che il colosso di Shenzen ne fosse a conoscenza da tempo è un'ipotesi praticamente certa. Ma ormai il Mate 30 Pro è pronto e Huawei presenterà il 6 giugno ad IFA il suo nuovo processore Kirin 990. Probabilmente non lo vedremo nei Mate, ma nei P40, ma la cosa importante è che continui ad utilizzare un'architettura ARM nonostante il ban USA, perché probabilmente a Shenzen hanno ben pensato di acquistare una licenza permanente dell'architettura ARM v8, e il chip era già pronto prima dell'inserimento di Huawei nella lista nera statunitense. Ma il vero problema per i nuovi Mate 30 e Mate 30 Pro è nel software. Huawei ha sottolineato più volte di voler continuare con Android (e come biasimarli) ma, qualora fosse impossibile, potrebbe cambiare rotta e puntare tutto su HarmonyOS e sul suo ecosistema proprietario. Ma, anche in questo caso non sarebbe facile, perché anche se la famiglia Mate 30 dovesse essere presentata con l'OS di Huawei, non potrebbe avere il Play Store e tutte le applicazioni di Google e Facebook, compresa WhatsApp, e app come Netflix e Amazon dovrebbero essere installate tramite store di terze parti, con un altro punto interrogativo circa le licenze che dovrebbe (e forse non potrebbe) rilasciare Netflix. | Lo conferma un portavoce di Google: la seconda proroga di 90 giorni concessa dall’amministrazione USA non si può utilizzare per i nuovi dispositivi, ma serve solo alle aziende statunitensi per trovare un’alternativa alle apparecchiature Huawei ed evitare disservizi ai clienti. Futuro incerto per il Mate 30 Pro? |
Doveva essere una grande serata di festa per il ritorno delle Spice Girls dopo le ultime Olimpiadi. Ieri sera a Londra per la prima del musical Viva Forever, ispirato alla storia, erano solo in quattro sul red carpet: Mel B, Mel C, Emma e Geri. Tutte meno Victoria Beckham che ha preferito restare distante dal gruppo, facendosi fotografare soltanto in compagnia della sua famiglia. Proprio nei giorni scorsi Mel B aveva dichiarato che con Victoria è arrivata persino a prendersi a pugni, ma ogni litigio era sempre poi rientrato. Qualcosa si è definitivamente rotto tra la "posh&snob" Victoria ed il resto del gruppo? | Alla prima per il musical Viva Forever, ispirato alla loro carriera, ci sono tutte tranne Victoria, più distante e insieme alla sua famiglia: qualcosa si è definitivamente rotto tra lei e le Spice. |
E' stato fotografato con Angelica Alba Giovanni Conversano, eppure giura di essere felicemente single, almeno per il momento. Dopo che Giovanni Conversano è stato mollato dalla sua ex Serena Ernadu a un passo dalle nozze è iniziato un tram tram infinito; un botta e risposta che ogni giorno si alimenta di dichiarazioni e scoop tra lui, la sua ex, Pamela Compagnucci e Federico Mastrostefano che ha tradito per vendetta a sua volta. Il “quadrato amoroso” degli ex protagonisti di Uomini e Donne è iniziato quando la Ernadu ha espresso dubbi sulla fedeltà del suo ex: Giovanni Conversano l'ha tradita con Pamela Compagnucci? Ancora non è chiaro il mistero, ma tutto lascia pensare che questa sia molto più che una semplice supposizione, alimentata dalla stessa Pamela che si è scusata con Federico Mastrrostefano per il flirt con Conversano. Lui ha sempre smentito e ha chiesto a Pamela le prove del tradimento che, però, pare non ci siano. L'ultimo intervento del diretto interessato è un'intervista a Top in cui senza mezzi termini ha definito Pamela Compagnucci una bugiarda: "Chissà come mai, tra i tanti sms incriminati, non ne risulta nemmeno uno che sia partito dal mio cellulare verso la Compagnucci”- si è difeso Giovanni- A questo punto on c’è niente da dire". "Serena si è fidata degli estranei senza confrontarsi con me. Questo mi ha deluso e amareggiato. Invece, vorrei cogliere l’occasione per chiedere a Pamela di finirla di rilasciare dichiarazioni che danno adito ad insinuazioni nei miei confronti". Le prove del flirt tra Conversano e Pamela non ci sono e lui ci tiene a farlo notare: "nelle sue dichiarazioni non ha mai fatto esplicitamente il mio nome; questo dimostra che c’è una strategia precisa. Mente sapendo di mentire, si confida sui giornali ed evita di nominarmi, perché sa a quali conseguenze andrebbe incontro. E' una scorrettezza che non intendo più tollerare!" Dopo le accuse ha svelato di aver chiuso per il momento con le donne: "Voglio rimanere casto fino alla prossima relazione importante, magari fino alle nozze, perché no… Questa storia mi ha prosciugato". Chissà quanto durerà questa sua "crisi mistica".. | Lasciato dalla sua ex Serena Ernadu l’ex tronista attacca ancora Pamela Compagnucci. E rivela di voler restare casto fino al matrimonio, o almeno fino alla prossima storia importante. |
Robbie Williams non si smentisce mai e ha trovato un modo decisamente originale per celebrare il suo compleanno. Il cantante, nato il 13 febbraio 1974, festeggia oggi i 41 anni; a giudicare dalla foto apparsa sulla sua pagina Facebook si direbbe che li porta splendidamente. Alla faccia del pudore (e del fatto che è felicemente sposato con Ayda Field e papà di due bimbi), Robbie vi appare completamente nudo come mamma l'ha fatto, mostrando a tutti il fisico tatuato e coprendo appena le zone intime. Lo scatto superhot è accompagnato da un commento quanto mai eloquente e non proprio elegantissimo: Pensate che la mia cappella riuscirà a spaccare Internet il giorno del mio compleanno? Il riferimento dell'hashtag #BreakTheInternet è una chiara presa per i fondelli all'ormai celeberrima copertina della rivista Paper che ritraeva una Kim Kardashian completamente senza veli con in bella mostra un lato B incredibilmente prorompente. Sulla cover della rivista era apparsa proprio il titolo "Break the Internet". La missione di "spaccare" la rete era decisamente riuscita alla reginetta del gossip americano, dal momento che l'immagine di lei e dei suoi glutei ha monopolizzato il web per settimane, scatenando anche una serie irresistibile di parodie. | Il cantante festeggia i suoi 41 in modo molto particolare, postando su Facebook una foto che lo ritrae completamente nudo. E si chiede se le sue parti intime riusciranno a “spaccare” Internet più del celebre lato B della Kardashian. |
UPDATE – Kiev: "Abbiamo attaccato convoglio russo" – Ancora terribili notizie dall'Ucraina dove fonti militari di Kiev riferiscono di aver attaccato un convoglio russo al confine tra i due Paesi ma in territorio ucraino. La notizia è stata riferita ai media locali dal portavoce dell'esercito ucraino. Le truppe di Kiev avrebbero individuato un convoglio armato di militari russi sul suolo ucraino e lo avrebbero attaccato distruggendolo parzialmente. Il portavoce ha aggiunto che le truppe ucraine avevano precedentemente individuato gli stessi militari russi mentre varcavano il confine e per questo li hanno intercettati e attaccati. La notizia sarebbe stata confermata al telefono dal presidente ucraino Poroshenko al premier britannico David Cameron. Se si rivelasse fondata la circostanza sarebbe un inquietante segnale di guerra per tutta l'area. Nelle ultime ore la tensione tra i due Paesi era cresciuta con l'arrivo di un convoglio di camion russi in prossimità della frontiera. Alla fine Ucraina e Russia avevano trovato un accordo sulle modalità di consegna degli aiuti, ma già dalla mattinata alcuni giornalisti presenti al valico di frontiera avevano segnalato che insieme i camion in territorio ucraino erano entrati anche blindati russi. Lo sconfinamento russo era stato confermato sia dalla Nato che dalle intelligence occidentali. I russi dal loro canto hanno però negato una incursione militare in territorio ucraino, confermano però che reparti delle Guardie di Frontiera sono stati dislocati nelle immediate vicinanze del confine per tutelare la popolazione. Rispetto a qualche mese fa la crisi ucraina è più distante dai media, ma continua tra colpi di artiglieria, assedi e morti. Lugansk e Donetsk, città occupate in precedenza dalle truppe filorusse, sono da giorni sotto il tiro dell'artiglieria ucraina che sembra prossima a riconquistare in tempi brevi almeno una delle due città. Andrii Lisenko, portavoce dell'esercito ucraino, ha infatti riferito che Lugansk è completamente isolata e circondata, dal momento che con l'occupazione di Novosvitlivka da parte delle forze armate di Kiev, la città risulta separata anche dal territorio russo. Lugansk ha già subito 24 ore di bombardamenti, durante le quali, secondo quanto riferito da un rappresentante dell'amministrazione regionale all'Afp, sono morti 22 civili: "è stato un attacco a colpi di mortaio nei quartieri all'est della città. Un bus, un magazzino e molti immobili sono stati colpiti". Anche Donetsk, più a sud, è sotto il tiro dei mortai ucraini, che hanno colpito il quartiere di Budionovski e l'ospedale numero 12 della città. L'offensiva ha causato un morto, a cui si aggiungono gli undici feriti vittime di un bombardamento nella vicina Mospino. Questa mattina il fuoco non si è arrestato ed è anzi ripreso con maggiore intensità, arrivando a colpire il centro cittadino dove una bomba, prossima ai palazzi amministrativi, ha portato alla fuga il personale che vi lavorava. Un giornalista dell'Afp riporta inoltre che alcuni colpi di artiglieria sono stati esplosi verso il Politecnico universitario, ferendo un professore, e verso il palazzo della Procura regionale occupato dai filorussi. Secondo Radio Liberty i morti ammonterebbero a tre, mentre altre fonti riferiscono di un deceduto ed altri tre feriti per un colpo di mortaio giunto su un incrocio stradale. In tre giorni i morti a Donetsk, secondo le autorità regionali, sono 74, mentre secondo le dichiarazioni di Lisenko all'agenzia Interfax, in tutta l'area dell'Ucraina orientale nelle ultime 24 ore si contano nove soldati uccisi e 18 feriti. Intanto si è dimesso Igor Strelkov, "ministro" della difesa dei separatisti, sostituito ora da Vladimir Kononov. Si tratta della seconda importante dimissione dopo quella di Valeri Bolotov, presidente dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk, che ha dovuto abbandonare il posto di comando, secondo sua dichiarazione, "a causa di una ferita". | Kiev denuncia un’invasione di truppe russe annunciando di aver attaccato e distrutto parte del convoglio militare. Mosca nega: “Siamo nel nostro territorio, si tratta solo di aiuti umanitari”. |
Una flotta di mezzi appositamente preparati con complicati sistemi di doppifondi per nascondere la droga e un codice cifrato per le comunicazioni tra i membri dell'organizzazione criminale, così la Ndrangheta riusciva a importare ingentissime quantità di stupefacenti dall'estero e a rifornire le principali piazze di spaccio in tutta Italia, da nord a sud. Lo hanno scoperto i finanzieri del Comando di Catanzaro e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma che oggi hanno eseguito 57 mandati di arresto nei confronti di altrettante persone ritenute affiliate o vicine alle ‘ndrina Pesce-Bellocco che avevano messo in atto una ramificata organizzazione criminale volta al traffico internazionale di stupefacenti. Nel dettaglio, l’indagine, coordinata dalla DDa di Reggio Calabria, vede indagate complessivamente 93 persone e ha portato a 43 misure di custodia cautelare in carcere e a quattordici misure di arresti domiciliari tra Calabria, Sicilia, Piemonte, Puglia, Campania, Lombardia e Valle d’Aosta. Tra gli arrestati ci sono esponenti di spicco delle cosche della ‘ndrangheta del Reggino che si erano specializzate nell'importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sudamerica attraverso i porti del Nord Europa o della Spagna, e della successiva distribuzione in molte regioni italiane e anche a Malta. Contemporaneamente i finanzieri hanno sequestrato beni ritenuti nelle disponibilità degli arrestati per un valore complessivo stimato in 3,7 milioni di euro. | L’indagine, coordinata dalla DDa di Reggio Calabria e denominata non a caso “Crypto”, vede indagate complessivamente 93 persone e ha portato a 43 misure di custodia cautelare in carcere e a quattordici misure di arresti domiciliari tra Calabria, Sicilia, Piemonte, Puglia, Campania, Lombardia e Valle d’Aosta. |
È vero amore tra Robert Pattinson e FKA twigs? L'attore e sex symbol della "Twilight Saga" frequenta ormai da diversi mesi la cantante anglo-giamaicana e si mormora che i due siano addirittura prossima alle nozze. Il debutto ufficiale della coppia è però avvenuto solo ieri, durante il Met Gala 2015, evento di beneficenza organizzato presso Metropolitan Museum of Art's Costume Institute di New York. Pattinson e la sua giovane fidanzata hanno calcato per la prima volta un red carpet insieme, apparendo peraltro piuttosto intimiditi e imbarazzati di fronte ai flash dei fotografi. Per Pattinson è une vera e propria svolta, a due anni dalla brusca rottura con Kristen Stewart. Allo scoop della prima uscita pubblica, si è aggiunto inoltre un piccolo "scandalo" legato alla scelta FKA twigs in fatto di outfit. La 27enne cantautrice e ballerina è apparsa vestita di un singolare abito firmato dallo stilista Christopher Kane, che ritrae diversi corpi nudi stilizzati, con tanto di genitali maschili in bella vista. | Legati dall’estate 2014, i due fidanzati hanno fatto il loro debutto ufficiale in pubblico al prestigioso evento benefico Met Gala 2015. Innamoratissimi e un po’ imbarazzati, si sono mostrati ai flash dei fotografi, senza farsi mancare un tocco di provocazione: la cantante anglo-giamaicana, già più volte criticata dalle fan di Pattinson, è arrivata sul red carpet con un controverso abito che ritraeva corpi nudi stilizzati. Secondo i rumor, la coppia sarebbe già vicina alle nozze. |
L'omicidio dell'agente Pierlugi Rotta, 34 anni, e dell'agente scelto Matteo De Menego, 31 anni, avrebbe potuto essere evitata se l'equipaggiamento in loro dotazione fosse stato diverso? E, in particolare, come è stato possibile che Alejandro Augusto Stephan Meran sia riuscito a sfilare la pistola d'ordinanza a Rotta apparentemente senza difficoltà? E possibile che le fondine delle armi degli agenti presentassero dei difetti? E' intorno a queste tre domande che gli inquirenti che stanno indagando sulla tragedia avvenuta ieri pomeriggio nella Questura di Trieste stanno cercando delle risposte. Gli investigatori stanno puntando l'attenzione sulle prima fase della drammatica sparatoria e, a questo proposito, sono state sequestrate le fondine delle due vittime per verificarne l'integrità. Da una prima analisi non risulterebbero danni tali da comprometterne la funzionalità. Completamente diversa la versione fornita dal Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) che – tramite il segretario generale Stefano Paoloni – punta il dito proprio sull'equipaggiamento degli agenti: "Sarebbe stato un difetto nelle fondine in dotazione al personale della Polizia di Stato a costare la vita ai due agenti uccisi oggi a Trieste", ha dichiarato il sindacalista. "Uno dei due agenti aveva già avuto problemi con la fondina rotante e gliene era stata data un'altra di vecchio tipo che non permette di bloccare l'arma al suo interno. All'altro collega che invece aveva la nuova fondina rotante – spiega Paoloni – è stata sfilata l'arma insieme al dispositivo di contenimento, poiché il supporto ha ceduto rompendosi. Questo è un difetto che come Sap stiamo denunciando da circa un anno con continue note al Dipartimento, il quale giorni fa ci ha anche risposto dicendo che sono in corso verifiche volte alla ricerca di soluzioni per le criticità rilevate. Abbiamo sempre denunciato questa anomalia che stavolta si è rivelata fatale. Se la dinamica dovesse essere confermata – conclude – sarebbe di una gravità inaudita e qualcuno dovrà assumersene la responsabilità". Sul caso è intervenuto anche il questore di Trieste Giuseppe Petronzi: " Quanto successo ieri – ha dichiarato – ha una dinamica abbastanza chiara, ma il fatto è avvenuto all'interno di uno spazio della Questura dove non c'erano altre persone se non le vittime e l'autore del fatto, quindi azzardare ipotesi sarebbe poco serio e poco rispettoso". "Sicuramente – ricostruisce il questore – l'autore del fatto si è impossessato dell'arma e ha potuto fare fuoco sulle due vittime. Era in preda a una situazione molto critica, guadagnava la via di fuga con le armi, ha ripetutamente sparato. Devo ringraziare la prontezza e la professionalità dei poliziotti che hanno evitato che questa persona armata non circolasse per la città". Le famiglie delle vittime, ha poi chiarito Petronzi, "sono state immediatamente avvisate, e sono assistite dalla nostra struttura di supporto psicologico". relazione alle odiose speculazioni generate ieri da un rappresentante del SAP nel tentativo di correlare la tragica morte di Matteo e Pierluigi all’inadeguatezza dell’equipaggiamento in dotazione – si legge in una nota – si dichiara che, allo stato attuale degli accertamenti, in assenza di testimoni e documenti video, è priva di fondamento ogni arbitraria ricostruzione della dinamica che ha portato alla sottrazione dell’arma del collega ucciso per primo. Sconcerta, pertanto, a poche ore dall’evento, la sicumera con cui si traggono frettolose conclusioni sulla inequivocabile riferibilità dell’accaduto alla presunta inadeguatezza della fondina. In un giorno così drammatico ci si sarebbe aspettati, almeno da chi veste la stessa divisa, un rispettoso cordoglio per le vittime e le loro famiglie. Sconvolge che alcuni, al fine di ottenere visibilità, speculino sulla morte dei colleghi caduti in servizio, profanando il dolore dei loro cari e della intera comunità. Se, in seguito, si accerteranno responsabilità di qualsiasi natura se ne chiederà conto, senza se e senza ma, anche per onorare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per il bene comune". | Secondo il Sindacato Autonomo di Polizia “uno dei due agenti aveva già avuto problemi con la fondina rotante e gliene era stata data un’altra di vecchio tipo che non permette di bloccare l’arma al suo interno”. Per gli inquirenti, tuttavia, le fondine dei due poliziotti uccisi non presentavano danni tali da comprometterne la funzionalità. |
Derek Chauvin è stato dichiarato colpevole per la morte di George Floyd, in particolare per i reati di omicidio involontario di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio colposo di secondo grado. La pena massima per omicidio colposo di secondo grado è la reclusione non superiore a 40 anni. La pena massima per l'omicidio di terzo grado è la reclusione non superiore a 25 anni. La pena massima per omicidio colposo di secondo grado è di 10 anni e/o 20mila dollari di cauzione. In una Minneapolis blindata è così arrivato il verdetto del processo a Derek Chauvin, l'ex agente accusato di aver ucciso il 25 maggio 2020 George Floyd tenendo il ginocchio sul suo collo per oltre nove minuti, nonostante quel "non riesco a respirare” pronunciato dall’uomo. Non solo Minneapolis ma l’intero Paese era in attesa della decisione della giuria. Per paura di proteste e scontri – centinaia di manifestanti da giorni si sono radunati nei pressi del tribunale – sono state rafforzate le misure di sicurezza ovunque e lo stesso tribunale è diventato un fortino, circondato da barriere di cemento e recinzioni col filo spinato. L'ex poliziotto ha rifiutato di testimoniare al processo ma si è dichiarato sin dall'inizio non colpevole. Tre le accuse sul suo capo: dall’omicidio colposo (sino a 10 anni) all’omicidio di secondo grado, ossia preterintenzionale (sino a 40 anni) e di terzo grado (sino a 25 anni), per azioni particolarmente pericolose compiute con sconsiderata indifferenza per la vita umana. Prima che la giuria, composta da sei bianchi e sei afroamericani, si ritirasse in un hotel per deliberare, le parti hanno tenuto i loro interventi conclusivi. Il procuratore Steve Schleicher ha accusato Derek Chauvin di aver tradito il suo distintivo e di aver ucciso George Floyd ignorando le sue disperate implorazioni, le regole sull'uso della forza e la prassi della rianimazione. Ha ripetuto spesso "nove minuti e 29 secondi” per ricordare la durata della presa sul collo della vittima, ammanettato a terra davanti al negozio che lo aveva accusato di aver usato una banconota falsa da 20 dollari per comprare le sigarette. La difesa, guidata dall'avvocato Eric Nelson, tra le altre cose ha cercato di seminare dubbi sulle cause della morte della vittima parlando dei problemi di cuore di Floyd, aggravati dall'uso di droghe e dal monossido di carbonio della marmitta della volante. "Lo Stato non è riuscito a dimostrare le sue accuse oltre ogni ragionevole dubbio – ha detto Nelson – Pertanto, il signor Chauvin dovrebbe essere ritenuto non colpevole di tutte le accuse”. Il giudice Peter Cahill ha letto ai giurati le istruzioni prima che lasciassero l'aula: "Prendetevi il tempo necessario. Valutate attentamente le prove, non saltate a conclusioni sulla base delle vostre esperienze. La legge richiede una decisione sulla base delle prove. La vostra decisione deve essere unanime e non dovete essere influenzati dalle possibili conseguenze della vostra decisione". Il medico Martin Tobin nella sua testimonianza al processo ha detto che George Floyd è morto per asfissia e non per un overdose di fentanyl, come sostenuto dalla difesa di Chauvin. Il medico ha raccontato alla giuria di aver guardato i video degli ultimi minuti di vita di Floyd "centinaia di volte" e di aver concluso che "anche una persona in salute sarebbe morta" dopo quella violenza. Circa tre minuti prima che l’ex poliziotto togliesse il ginocchio dal collo dell’afroamericano "non era più rimasto un grammo di ossigeno nel suo corpo". "Il ginocchio è rimasto sul collo per altri tre minuti e 27 secondi dopo che ha esalato il suo ultimo respiro", ha spiegato quindi lo pneumologo aggiungendo che anche la posizione delle manette e il fatto che l'uomo avesse il volto schiacciato sull'asfalto hanno giocato un ruolo nella sua morte. Il processo contro Derek Chauvin è iniziato il 29 marzo e durante il procedimento sono stati sentiti 45 testimoni. | Arrivato il verdetto nel processo per la morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso durante un fermo di polizia il 25 maggio 2020 a Minneapolis. La giuria, composta da sei bianchi e sei afroamericani, ritiene l’ex agente Derek Chauvin colpevole di omicidio involontario di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio colposo di secondo grado. |
La mitica Vespa compie 75 anni e festeggia questo compleanno con un'edizione limitata che prenderà il nome di Vespa 75th. Il modello celebrativo di questo 75° anniversario sarà disponibile solo durante il 2021 per Vespa Primavera nelle cilindrate 50, 125 e 150 cc e per Vespa GTS nella cilindrata 300 cc. A 75 anni da quel 23 aprile 1946 in cui ne fu depositato il brevetto, la Vespa, diventata icona pop prima in Italia e poi nel resto del mondo, fa un regalo a tutti gli appassionati cambiando nuovamente pelle pur mantenendo quell'indole libertaria che l'ha resa un fenomeno culturale mondiale. Dopo esser stato il simbolo della rinascita italiana nel dopoguerra, lo scooter Piaggio ha travalicato i confini nazionali divenendo emblema di libertà e del made in Italy nel mondo. Soprattutto negli Stati Uniti (è tuttora esposta al MoMa di New York) dove Vespa non è apprezzata solo come scooter ma è diventata un vero e proprio status symbol come dimostra l'attuale successo delle Vespa Boutique che vendono tutti gli oggetti marchiati con il leggendario logo Vespa ad eccezione degli scooter. Per questo 75° anniversario però Vespa ha voluto dare nuova vita al suo prodotto principale, a quello scooter che ha attraversato tre quarti di secolo, dal dopoguerra ad oggi, restando sempre al passo coi tempi senza però snaturare la sua aura di classicità che gli ha permesso di diventare un'icona pop a livello globale. Passiamo adesso ad analizzare nel dettaglio l'edizione limitata messa in commercio in occasione del 75° compleanno della leggendaria Vespa. La scocca, come sempre rigorosamente in acciaio, è di un inedito colore metallizzato Giallo 75th, studiato appositamente per questi modelli e che reinterpreta in chiave contemporanea le cromie in auge negli anni Quaranta. Inoltre, è presente una targhetta celebrativa per non dimenticare questa data tanto importante. L’allestimento della Vespa 75th prevede una sella dedicata in nabuk Grigio Fumo con cadenino, i cerchi ruota verniciati in grigio con bordi diamantati e numerosi dettagli cromati tra cui i fregi della “cravatta”. Altro elemento distintivo è il portapacchi posteriore cromato e la sua borsa rotonda realizzata in nabuk in tinta con la sella che ha lo scopo di rievocare il tipico contenitore della ruota di scorta. Si incontrano in questo modello l'animo iconico di Vespa con quello più moderno. Per i modelli sopra i 50 cc è disponibile infatti il display da 4,3 pollici full color con sistema Vespa MIA integrato (con navigazione a pittogrammi solo per GTS 75th) per il miglior infotainment della gamma. | In occasione del suo 75° compleanno la mitica Vespa si rifà il look con un modello in edizione limitata disponibile solo nel 2021 dal nome Vespa 75th. A 75 anni da quel 23 aprile 1946 in cui ne fu depositato il brevetto, la Vespa, diventata icona pop prima in Italia e poi nel resto del mondo, fa un regalo a tutti gli appassionati cambiando nuovamente pelle pur mantenendo quell’indole libertaria che l’ha resa un fenomeno culturale mondiale. |
In tanti ricorderanno il grande successo di The Floating Piers, la passerella galleggiante realizzata dall'artista bulgaro Christo sul Lago d'Iseo che aveva attratto in Italia numerosi visitatori. Oggi Christo torna alla ribalta internazionale con una nuova opera: questa volta a Londra, sul lago Serpentine ad Hyde Park. Si chiama The London Mastaba ed è una scultura temporanea fatta da 7.506 barili accatastati orizzontalmente su una piattaforma galleggiante. L'opera potrà essere ammirata dal 19 giugno al 9 settembre 2018. The London Mastaba è la prima grande opera pubblica all'aperto di Christo nel Regno Unito. La scultura è stata inaugurata in occasione dell'apertura della mostra alle Serpentine Galleries di Christo e la sua defunta moglie Jeanne-Claude. "Per tre mesi, The London Mastaba farà parte dell'ambiente di Hyde Park nel centro di Londra ", ha detto Christo." I colori si trasformeranno con i cambiamenti nella luce e la sua riflessione sul Serpentine Lake sarà come una pittura astratta. È stato un piacere lavorare con The Royal Parks per realizzare The London Mastaba e con i nostri amici alle Serpentine Galleries per creare una mostra che mostra Jeanne-Claude e il mio sessantesimo anno storia dell'utilizzo di barili nel nostro lavoro. " La costruzione della scultura temporanea di Christo è iniziata il 3 aprile 2018. The London Mastaba è composta da 7.506 barili sovrapposti orizzontalmente su una piattaforma galleggiante, alta 20 metri x 30 metri di larghezza (inclinata di 60 °) x 40 metri di lunghezza. I barili standard da 55 galloni, 59 x 88 cm, sono stati prodotti e dipinti appositamente per la scultura nei toni del rosso, bianco, blu e malva. La piattaforma galleggiante della scultura è realizzata in polietilene ad alta densità ad incastro (HDPE) e viene tenuta ferma nel lago con 32 ancore da 6 tonnellate. La proposta di una scultura temporanea includeva un'indagine ecologica per garantire nessun danno al lago o ai suoi dintorni. Il peso totale della scultura è di 600 tonnellate e il suo ingombro occupa circa l'1% del totale superficie totale del lago Serpentine ad Hyde Park. | Dopo due anni da The Floating Piers, la famosa passerella arancione che aveva richiamato milioni di visitatori sul Lago di Iseo in Italia, l’artista Christo torna con una nuova opera, The London Mastaba, che galleggerà sul Serpentine lake in Hyde Park a Londra dal 19 giugno al 23 settembre 2018. |
La Commissione europea ha nuovamente tagliato le previsioni di crescita per l'Italia. Se nel 2018 le stime dicevano che il Pil cresceva dello 0,9%, per il 2019 si attende un aumento dello 0,1% e nel 2020 dello 0,7%. Lo scorso febbraio i dati davano per il 2018 una crescita dell'1%, per il 2019 dello 0,2% e per il 2020 dello 0,8%. L'Italia resta quindi ultima nell'Unione Europea per quanto riguarda la crescita economica. I conti pubblici italiani, afferma Bruxelles, verrano quindi danneggiati, "con deficit e debito che saliranno fortemente". Secondo le nuove stime, infatti, il deficit dovrebbe salire al 2,5% quest'anno, e fino al 3,5% nel prossimo. Il debito invece salirà a 133,7% nel 2019 e potrebbe raggiungere anche il 135,2% nel 2020. Lo scorso autunno le previsioni lo davano al 131% e al 131,1%. "È improbabile che il mercato del lavoro sfuggirà all'impatto dell'economia stagnante, come indicano le sommesse aspettative di impiego delle imprese. Ci si aspetta che la crescita dell'occupazione si arresterà nel 2019", comunica la Commissione, aggiungendo che il reddito di cittadinanza "indurrà più persone ad iscriversi nelle liste di disoccupazione e quindi ad essere contate come forza lavoro". La riforma firmata Movimento 5 Stelle potrebbe incoraggiare i consumi, ma il mercato del lavoro resta debole, per cui i consumatori tenderebbero a risparmiare. Per la Commissione, la fragilità economica dell'Italia è il risultato della contrazione dello scorso semestre, ma "lascerà il passo a una tenue ripresa". Al momento, tuttavia, rimane comunque l'unico Paese dell'Unione in cui gli investimenti sono negativi, con uno 0,3% in meno rispetto al 2018. Secondo le stime dovrebbero risalire nel 2020, ma l'Italia resterebbe comunque in fondo alla classifica con un aumento dello 0,9% mentre la media dell'Eurozona è di 2,3%. | Le nuove previsioni economiche della Commissione europea hanno tagliato nuovamente le stime di crescita per l’Italia: +0,1% nel 2019, contro lo 0,2% che si attendeva invece qualche mese fa. Anche il deficit e il debito pubblico dovrebbero salire durante l’anno, pesando sul bilancio italiano. Nel 2020 potrebbe rendersi necessaria una manovra correttiva da circa 30 miliardi. |
Anche la scienza è d'accordo con le nonne: dormire poco fa male alla salute. Uno studio guidato dalla UC San Francisco, al quale hanno collaborato anche i ricercatori della Carniegie Mellon University e del University of Pittsburgh Medical Center, mostra infatti empiricamente come poche ore di sonno siano direttamente collegate al raffreddore. La ricerca, intitolata “Behaviorally Assessed Sleep and Susceptibility to the Common Cold” è stata pubblicata sul giornale Sleep. Lo studio ha visto la partecipazione di 164 volontari ai quali, tra il 2007 e il 2011, è stato chiesto di misurare le ore e la qualità del loro sonno attraverso uno specifico orologio dotato di sensori e di rispondere ad un questionario utile a comprendere i loro livelli di stress, il carattere e il consumo di alcol e sigarette. Dopo averli riuniti in un hotel, i ricercatori hanno somministrato ai partecipanti il virus del raffreddore attraverso gocce nasali e ne hanno monitorato lo sviluppo della malattia grazie a campioni di muco prelevati quotidianamente. I dati raccolti hanno mostrato che i soggetti che dormivano 6 ore per notte erano 4,2 volte più a rischio raffreddore rispetto a chi invece ne dormiva 7, cifra che saliva a 4,5 quando le ore di sonno scendevano sotto le 5. “Non dormire abbastanza – dichiara il dottor Aric Prather a capo dello studio – influenza il nostro stato di salute fisica”. | La scienza dà ragione alle nonne, il raffreddore colpisce di più le persone che dormono meno di 6 ore a notte per questo il sonno è importante. |
E' tutto pronto per la seconda puntata del Grande Fratello 13, il reality show di Canale 5 che – dopo un lungo stop – è tornato in onda sulla rete ammiraglia del Biscione registrando un boom d'ascolti pari al 24,64% di share con 5.440.000 spettatori. Per domani, lunedì 10 Marzo, è stata preparata una puntata ricca di sorprese, colpi di scena, rivelazioni, le prime nomination ma soprattutto una new entry: varcherà la porta rossa della casa del Gf 13 un nuovo concorrente. Tutto tace sulla sua identità. Per la prima volta, poi, il gruppo, fino ad ora diviso tra "casa" e "cantina", dove erano stati distribuiti rispettivamente donne e uomini, si riunirà e i ragazzi finalmente avranno la possibilità di conoscere le compagne d'avventura. | Domani sera, in prime time su Canale 5, arriverà un nuovo concorrente che varcherà la porta rossa della casa del Grande Fratello 13. Ecco nello specifico cosa accadrà… |
Sono spariti dai radar per un po', ma ora sono tornati più uniti che mai. Parliamo di Mario Balotelli e Fanny Neguesha. Due giorni fa, la bellissima Fanny, è stata immortalata sugli spalti durante la partita di Champions League, Milan vs. Atletico Madrid. Impossibile non notarla con il chiodo rosso e un sorriso radioso stampato sul viso. Prima della partita, aveva comunicato su Instagram, l'intenzione di stare vicina al suo uomo. Sul social network, infatti, aveva scritto: "Sono pronta a sostenere il mio uomo stasera" e ancora "Sii la prima fan del tuo uomo in ogni situazione" | La bella Fanny è tornata a parlare d’amore sui social. In questi giorni sono tante le frasi romantiche che ha dedicato al suo Mario Balotelli. Ha pubblicato, anche, un tenero scatto in cui lo definisce il suo “complice”. |
Prima della riforma del diritto societario, Se, formalmente, si faceva coincidere il momento in cui la società cessava di esistere con la cancellazione formale della stessa società dal regitro delle imprese, esisteva anche un'interpretazione, che partendo dall'esigenza di tutelare i creditori della società, riteneva che, indipendentemente dal dato formale della cancellazione dal registro delle imprese, la società si estingueva effettivamente solo quando tutti i rapporti giuridici attivi e passivi erano definiti. Di fatto, le società rimanevano in vita fino all'estinzione di tutti i debiti o alla riscossione di tutti i crediti. La peculiarità di questa interpretazione si nota se si passa dalla ricostruzione teorica ed astratta all'applicazione pratica della teoria e si scopre che applicando la ricostruzione secondo cui una società si estingue solo e quando tutti i rapporti attivi e passivi possono dirsi realmente chiusi (indipendentemente dal dato formale della cancellazione della società da registro delle imprese), è evidente il falliemnto della società poteva essere dichiarato anche dopo la cancellazione della società da registro delle imprese (fino a quando tutti i rapporti attivi e passivi non sono stati definiti) e una società poteva continuare i procedimenti giudiziali pendenti anche se cancellata dal registro delle imprese, sempre fino a quando non sono definiti tutti i rapporti attivi e passivi. Questa ricostruzione si è andata progressivamente sgretolandosi per due motivi particolari: la modifica dell'art. 2495 c.c. relativo alla cancellazione della società e alla nuova interpretazione dell'art. 10 della legge fallimentare. Partendo dal nuovo art. 2495 c.c. è possibile ricordare come il Decreto Legislativo del 17 gennaio 2003 n. 6 ha modificato il diritto societario e proprio una delle numerose modifiche apportate una riguarda l'art. 2495 c.c. relativo alla cancellazione della società, questo articolo è rubricato con il titolo di "Cancellazione della società" e prevede che "Approvato il bilancio finale di liquidazione, i liquidatori devono chiedere la cancellazione della società dal registro delle imprese. Ferma restando l'estinzione della società, dopo la cancellazione i creditori sociali non soddisfatti possono far valere i loro crediti nei confronti dei soci, fino alla concorrenza delle somme da questi riscosse in base al bilancio finale di liquidazione, e nei confronti dei liquidatori, se il mancato pagamento è dipeso da colpa di questi. La domanda, se proposta entro un anno dalla cancellazione, può essere notificata presso l'ultima sede della società". Dal disposto letterale dell'art. 2495 c.c. risulta che la cancellazione della società dal registro delle imprese rimane "ferma" anche se dopo la cancellazione della società risultano crediti non soddisfatti, risulta evidente che tale norma legislativa contrasta l'interpretazione (precedentemente indicata) secondo cui anche in presenza di una formale cancellazione dal registro delle imprese la società rimane attiva fino alla definizione di tutti i rapporti attivi e passivi. Si potrebbe obiettare che l'art. 2495 c.c. regola solo l'estinzione delle società di capitali e nulla è detto per le società di persone, ma anche questo punto è stato chiarito nel senso che il principio indicato dall'art. 2495 c.c. si applica alle società di capitali e alle società di persone, quanto meno per rendere identico il trattamento dei terzi creditori. Questo principio è stato espressamente affermato dalla Cassazione Sez. Un. del 22 febbraio 2010 n. 4060 "Deve quindi affermarsi il seguente principio di diritto: "L'art. 2495 c.c., comma 2, come modificato dal D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, art. 4, è norma innovativa e ultrattiva, che, in attuazione della legge di delega, disciplina gli effetti delle cancellazioni delle iscrizioni di società di capitali e cooperative intervenute anche precedentemente alla sua entrata in vigore (1 gennaio 2004), prevedendo a tale data la loro estinzione in conseguenza dell'indicata pubblicità e quella contestuale alle iscrizioni delle stesse cancellazioni per l'avvenire e riconoscendo, come in passato, le azioni dei creditori sociali nei confronti dei soci dopo l'entrata in vigore della norma, con le novità previste agli effetti processuali per le notifiche intrannuali delle citazioni, in applicazione degli artt. 10 e 11 preleggi e dell'art. 73 Cost., u.c.. Il citato articolo, incidendo nel sistema, impone una modifica del diverso e unanime pregresso orientamento della giurisprudenza di legittimità, fondato sulla natura all'epoca non costitutiva della iscrizione della cancellazione che, invece, dal 1 gennaio 2004 estingue le società di capitali nei sensi indicati. Dalla stessa data, per le società di persone, esclusa l'efficacia costitutiva della cancellazione iscritta nel registro impossibile in difetto di analoga efficacia della loro iscrizione, per ragioni logiche e di sistema, può affermarsi la efficacia dichiarativa della pubblicità della cessazione dell'attività dell'impresa collettiva, opponibile dal 1 gennaio 2004 ai creditori che agiscano contro i soci ai sensi degli artt. 2312 e 2324 c.c., in base ai quali si giunge alla presunzione del venir meno della capacità e legittimazione di esse operante negli stessi limiti temporali già indicati, anche se perdurino rapporti o azioni in cui le esse sono parti, in attuazione di una lettura costituzionalmente orientata delle norme relative a tale tipo di società, da leggere in parallelo ai nuovi effetti costitutivi della cancellazione delle società di capitali per la novella. La natura costitutiva riconosciuta per legge, a decorrere dal 1 gennaio 2004, degli effetti delle cancellazioni già iscritte e di quelle future per le società di capitali e le cooperative, che con esse si estinguono, comporta, anche per quelle di persone, che, a garanzia della parità di trattamento dei terzi creditori di entrambi i tipi di società, si abbia una vicenda estintiva analoga con la loro estinzione contestuale alla pubblicità, che resta dichiarativa degli effetti da desumere dall'insieme delle norme pregresse e di quelle novellate che, per analogia juris determinano una interpretazione nuova della disciplina pregressa. Per le società di persone, come la loro iscrizione nel registro delle imprese ha natura dichiarativa, anche la fine della loro legittimazione e capacità è soggetta a pubblicità della stessa natura, desumendosi l'estinzione di esse dagli effetti della novella dell'art. 2495 c.c., sull'intero titolo 5^ del Libro quinto del codice civile dopo la riforma parziale di esso, ed è evento sostanziale che la cancellazione rende opponibile ai terzi (art. 2193 c.c.) negli stessi limiti temporali indicati per la perdita della personalità delle società oggetto di riforma". L'enunciato principio relativo agli effetti della cancellazione dell'iscrizione del registro dell'impresa delle società garantisce una soluzione unitaria al problema degli effetti della iscrizione della cancellazione di tutti i tipi di società o imprese collettive ed è coerente anche con la L. Fall., art. 10 novellata, facendo comunque decorrere dalla data della iscrizione della cancellazione stessa, l'anno per la dichiarazione di fallimento ed evitando incertezze su tale punto". | E’ stato riconfermato il principio secondo il quale la cancellazione dal registro delle imprese di una società di persone o di una società di capitali determina l’estinzione della società. Questo principio ha ricadute concrete molto importanti, infatti, nell’ambito processuale dopo la cancellazione dal registro delle imprese la società non può più iniziare procedimenti giudiziali o proseguire giudizi già instaurati. |
Chiuso un capitolo storico per il calcio mondiale, ovvero la striscia record di imbattibilità durata 37 partite e interrotta dalla sconfitta nella semifinale di Nations League contro la Spagna, l'Italia di Mancini riparte dalla finalina per il terzo posto del torneo, che vedrà gli azzurri sfidare il Belgio – battuto ieri dalla Francia – domenica prossima alle 15. Rispetto al match di San Siro, il CT jesino apporterà diversi cambi, in primis abiurando il falso nove schierato mercoledì sera. L'esperimento Bernardeschi non ha dato gli esiti sperati, e non per colpa del carrarino: non è nel DNA di questa Nazionale giocare senza un riferimento offensivo di ruolo. Le assenze forzate per infortunio di Immobile e Belotti hanno indotto Mancini a provare di cambiare le carte in tavola, ma già dalla gara contro il Belgio al centro dell'attacco dell'Italia tornerà ad esserci un centravanti tradizionale, molto probabilmente Giacomo Raspadori. Le alternative in tal senso peraltro sono quasi inesistenti, visto che l'altro papabile, Moise Kean, è stato fermato dallo staff medico azzurro per un problema al collo dopo il duro scontro con Laporte nel finale di gara con la Spagna. | Dopo l’esperimento fallito di Bernardeschi falso nove, che contro la Spagna non ha sortito gli effetti sperati, l’Italia di Mancini non giocherà più senza un centravanti di ruolo. Ma la ricerca del numero 9 giusto sembra davvero un compito difficile per il CT in questo momento storico: Kean pronto a tornare a Torino. |
Dopo il passo falso in gara 1 giocata in Wisconsin e l'immediata reazione in gara 2, i Milwaukee Bucks si riprendono il fattore campo passando nella notte sul campo degli Atlanta Hawks per 113-102 e portandosi sul 2-1 nella serie. In questo momento quindi, la squadra del Wisconsin è ad appena 2 vittorie dalle prime Finals dopo 47 anni: l'ultima apparizione di Milwaukee nell'appuntamento più importante della stagione NBA è infatti datato 1974. Atlanta però, tanto per cambiare, ha fatto sudare le proverbiali sette camicie agli uomini di Mike Budenholzer ed è stata capace di controllare la gara praticamente per tre quarti, prima dell'exploit di Khris Middleton che con un ultimo quarto da 20 punti ha favorito il parziale di 30-17 che ha dato la vittoria ai suoi e si è tolto lo sfizio di aggiornare il suo career high in post-season a quota 38 punti. Niente male per chi era stato subito messo sul banco degli imputati dopo il 6/23 di gara 1 e veniva da pessime percentuali al tiro nelle ultime 3 partite (34%). Una reazione di orgoglio e di classe già vista anche contro i Brooklyn Nets, quando alle prime due modeste partite della serie aveva fatto seguire una gara 3 da 35 punti con tanto di vittoria di squadra. Oltre ai punti, l'ala stanotte ha fatto la voce grossa anche a rimbalzo (11 totali) e negli assist (7), in una prestazione a tutto tondo che, unita al 33+11 del solito Giannis molto prezioso anche in difesa stanotte, è riuscita a mascherare la brutta prestazione di Jrue Holiday, che ha chiuso con 6 punti e 2/11 dal campo ma 12 assist, rendendosi utile in tutte gli altri aspetti del gioco compresa, ovviamente, la difesa su Trae Young. Difendere sul fenomeno di Atlanta non è certo impresa facile visto che pur con tutti gli adattamenti del mondo (e in questo Budenholzer resta un coach decisamente sotto la media) Trae ha comunque messo a segno 35 punti con 12/23 dal campo. A preoccupare però è la sua caviglia, poggiata male nel terzo quarto provocando una distorsione per la quale è subito uscito dal campo dirigendosi verso gli spogliatoi, salvo rientrare nell'ultimo apparendo però visibilmente in difficoltà. Il numero 11 a fine gara ha tuttavia rassicurato tutti e garantito la presenza in gara 4, che a questo punto sarà decisiva visto che un 3-1 nella serie e la chance di chiudere poi davanti al proprio pubblico sarebbe un'occasione troppo ghiotta per Milwaukee in caso di sua defezione. Il secondo miglior marcatore in casa Atlanta è invece stato il nostro Danilo Gallinari, con 18 punti da una panchina che continua a non regalare altre soddisfazioni oltre all'azzurro (5 punti per Lou Williams, 0 in 15 minuti per Solomon Hill) e a non dare soluzioni alternative tra gli esterni visti i problemi fisici di Bogdan Bogdanovic, ancora condizionato dall'infortunio al ginocchio subito contro i 76ers e autore di 8 punti con 3/16 dal campo, e l'assenza di De'Andre Hunter che rientrerà il prossimo anno. | Trascinati da un ultimo quarto spaziale di Khris Middleton, i Bucks vincono gara 3 dei playoff NBA abbattendo dopo 48 minuti la durissima resistenza degli Hawks, spinti come sempre da Trae Young e da un grande Gallinari. Gara 4, in programma nella notte tra martedì e mercoledì, è da vincere a tutti costi per gli uomini di McMillan per prolungare il loro sogno e impattare di nuovo la serie. |
L'assenza di una proteina chiamata Sinapsina 3 impedisce l'accumulo dei frammenti proteici che uccidono i neuroni produttori di dopamina (dopaminergici), la cui morte determina le difficoltà motorie e gli spasmi caratteristici del morbo di Parkinson. A scoprire il processo un team di ricerca internazionale coordinato da studiosi italiani del Dipartimento di Medicina molecolare e traslazionale presso l'Università di Brescia, che ha collaborato a stretto contatto con colleghi del Centro per neuroscienze e tecnologie sinaptiche dell'Istituto Italiano di Tecnologia, dell'IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, dell'Università di Padova e dell'Università di Lund (Svezia). L'individuazione del meccanismo legato alla Sinapsina 3, una fosfoproteina sinaptica che regola il rilascio di dopamina cooperando con l'alfa-sinucleina, potrebbe aprire le porte a terapie rivoluzionarie, in grado di trattare le cause scatenanti della diffusa patologia neurodegenerativa. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Arianna Bellucci, docente presso il Dipartimento di Farmacologia dell'ateneo bresciano, hanno determinato il ruolo della Sinapsina 3 dopo averne evidenziato insoliti accumuli nei pazienti affetti dal Parkinson. Per vederci chiaro Bellucci e colleghi hanno condotto esperimenti su topi geneticamente modificati ‘knock-out' (ko) incapaci di esprimere la proteina incriminata, dopo un'apposita iniezione. Dall'analisi dei risultati è emerso che i modelli murini trattati non presentavano l'accumulo dei frammenti proteici – fibrille di alfa-sinucleina – responsabili della morte dei neuroni dopaminergici nel sistema nigrostriatale, un circuito cerebrale alla base del controllo dei movimenti volontari. La modulazione di questa proteina potrebbe dunque “veramente rappresentare una strategia terapeutica innovativa per la cura di questo disordine neurodegenerativo”, hanno sottolineato gli studiosi. | Un team di ricerca internazionale coordinato da scienziati italiani ha individuato una proteina che può bloccare il morbo di Parkinson, tra le più diffuse e debilitanti patologie neurodegenerative. La Sinapsina 3, la cui assenza impedisce l’accumulo delle fibrille che uccidono i neuroni dopaminergici, è stata individuata grazie ai finanziamenti della Michael J. Fox Foundation. |
Il 31 dicembre si avvicina e nel tuo armadio non hai nulla di adatto all'occasione? Sei stanca dei tuoi soliti abiti e desideri sfoggiare un look del tutto nuovo per stupire parenti e amici al party di fine anno? Chi non vorrebbe un total look luccicante per la notte di Capodanno? Il problema però è che dopo le spese folli di Natale le finanze sono praticamente ridotte a zero, non tutti hanno dunque a disposizione centinaia di euro per acquistare l'abito adatto e gli accessori perfetti per completare il look. Inoltre spendere una fortuna per vestitini glitterati, borse gioiello e bijoux vistosi, che forse non indosseremo più, è decisamente uno spreco. Come risolvere dunque il "problema" del look giusto per Capodanno? E soprattutto come fare per spendere davvero poco? Per creare un total look da sfoggiare l'ultima notte dell'anno non servono cifre esorbitanti. Tezenis, Yamamay, H&M, Intimissimi, Mango e Benetton sono solo alcune delle catene in cui poter trovare abiti, scarpe, borse, collane, orecchini e tanti altri accessori ad un costo contenuto, che va dai 3 euro per i piccoli bijoux ad un massimo di 50 euro per abitini in pizzo o con dettagli lucenti. Inoltre esistono differenti marchi come Cheap Monday oppure e-shop tra cui Theory of Gaia e Asos all'interno dei quali è possibile trovare dei piccoli "tesori di stile" per comporre un look di Capodanno glamour e di tendenza spendendo davvero poco. Se abbiamo già nell'armadio un tubino nero o un abito scuro ed elegante è possibile impreziosire il modello acquistando una clutch dorata o un paio di orecchini ed un collier con pietre e cristalli in modo da dare luce al black dress. Accessori simili sono disponibili nelle grandi catene e negli shop dei marchi low cost ed hanno un prezzo davvero conveniente che vai da un minimo di 2 euro ad un massimo di 20 euro. Se invece è proprio l'abito a mancare basterà fare un giro in uno dei tanti negozi low cost per acquistare un abito o un completo spendendo meno di 50 euro. Nel periodo delle feste questi shop sono pieni di abiti rossi, di minidress ricoperti di paillettes, di abiti in pizzo o in satin, tutti hanno un costo che va dai 14.90 euro ai 49,90 euro e tutti sono perfetti per la notte di Capodanno. Se il problema sono le scarpe, e avete bisogno di un paio di décolleté eleganti, di una scarpa lucida in nero o di una stringata da indossare sotto un paio di pantaloni slim, non abbiate timore, modelli del genere sono in vendita a prezzi contenuti che vanno dai 30 ai 50 euro. | La notte di Capodanno si avvicina e non puoi spendere cifre esorbitanti per acquistare un abito nuovo da indossare al cenone o al party di fine anno? Niente paura, ecco tanti consigli per creare un look spendendo poco e 10 outfit tra cui scegliere tutti composti con abiti ed accessori economici con un prezzo che va dai 3 ai 50 euro. |
Non appena Meghan Merkle è apparsa sulle scale della chiesa per sposare il suo Harry, sui social sono iniziate ad apparire le prime foto dell'abito bianco della sposa. In breve tempo poi hanno iniziato a fioccare i tweet in cui venivano messi a paragone i due abiti da sposa della neo moglie di Harry d'Inghilterra. Non tutti infatti sanno che l'attrice americana, celebre per il suo ruolo nel serial tv "Suits", è già stata sposata. Nel settembre del 2010 la Markle ha detto sì a Trevor Engelson, da cui si è poi separata nel 2013. Nonostante la regola voglia che una sposa di seconde nozze non possa indossare un abito bianco candido, ma debba indossare un modello colorato o di una tonalità avorio o più scura del bianco, Meghan ha voluto sfoggiare lo stesso un vestito da sposa in tessuto bianco ottico, scegliendo un'elegantissima creazione Givenchy, appositamente creata per l'occasione da Clare Waight Keller, ex designer di Chloè recentemente chiamata a sostituire Riccardo Tisci alla direzione della Maison Givenchy. Se per il matrimonio con Harry d'Inghilterra Meghan ha voluto un mood sobrio ed essenziale, scegliendo un abito casto e dalle linee pulite, senza scollature sensuali o decori gioiello, per il primo matrimonio l'attrice aveva indossato un abito decisamente diverso. Nel 2010 Meghan salì all'altare con un modello bustier scollato, che lasciava schiena e spalle nude, in tessuto drappeggiato e decorato in vita con una cintura incrostata di pietre e cristalli. | Nel 2010 Meghan Markle era già salita all’altare, in quell’occasione però non aveva sfoggiato un lungo vestito a strascico casto e senza scollatura, abbinato a velo ricamato e tiara, ma un sensuale abito bustier dalla profonda scollatura con decori gioiello. Ecco le foto del primo abito da sposa di Meghan Markle. |
Alle ore 4.29 ha smesso di battere il cuore di Fidel Alejandro Castro Ruz, meglio conosciuto in tutto il mondo come Fidel Castro, il Lìder màximo, colui che ha ideato, organizzato e realizzato una delle più importanti rivoluzioni politiche e sociali del ‘900: quella cubana. Per sue stessa volontà il suo corpo sarà cremato. A darne annuncio, in un video, è stato il fratello Raul. Il funerale sarà organizzato nella giornata di oggi dal comitato centrale che stabilirà una data per la funzione pubblica. La morte di Fidel giunge al termine di oltre 90 anni di una vita senza dubbio straordinaria, che ha modificato il corso degli eventi su scala mondiale e che ha contribuito a scardinare certezze apparse per decenni di diamantifera durezza. Il compito di ricordare in poche righe la figura del comandante Castro è a dir poco titanico se non impossibile. L'eredità storica e politica lasciata, quest'ultima, dall'avvocato caraibico al fratello Raùl – l'8 febbraio 2008 Fidel ha rifiutato la rielezione alla presidenza del Consiglio di Stato e del consiglio dei Ministri, mentre il 19 aprile 2011, si è dimesso anche dalla carica di primo segretario del Partito Comunista Cubano –, è di così grande impatto nella storia di tutta l'umanità che riesce davvero impresa difficile giudicare il suo operato senza inciampare in celebrazioni o critiche cieche per il suo operato. Senza dubbio la figura carismatica, le capacità di leader politico e capo militare di Fidel hanno fatto sì che un tentativo di liberazione dall'oppressore di turno nel Latino America e Caribe – all'epoca dei fatti era Fulgencio Batista, dittatore filo Usa e supportato dalla mala italoamericana –, si sia trasformato in un chiaro esempio di resistenza, determinazione e miglioramento delle condizioni di vita del suo popolo. Come detto subito prima è impossibile scrivere sulla figura di Fidel senza prender posizione e, per chiarezza con i lettori di Fanpage, chi scrive ha sempre guardato alla rivoluzione cubana con critico favore. Tornando alla vita di Castro, è opportuno ricordare in primis il grande ruolo giocato nella formazione politica, più che militare, del giovane Fidel dal politico, scrittore e rivoluzionario cubano Josè Martì (leader del movimento per l'indipendenza cubana e considerato uno dei più grandi eroi nazionali) che segnò di fatto la strada maestra del cammino di lotta, prima, e rivoluzione, poi, di Fidel. Gli episodi salienti dell'avventura politica, militare e ormai storica del comandante Castro sono tanti. Tra questi è opportuno ricordare l'esperienza del M 26/7, ovvero del Movimiento 26 de Julio (organizzazione guerrigliera che si proponeva di proseguire la lotta contro la dittatura di Batista e che vede il suo atto di nascita il 26 luglio del 1953 nell'assalto alla caserma della Moncada, avvenuto a Santiago di Cuba, e ritenuto uno degli episodi fondanti della Rivoluzione cubana stessa), che portò alla morte in battaglia della gran parte degli assalitori oltre all'arresto di Fidel insieme a molti dei suoi compagni di lotta – tra i quali si ricorda Juan Almeida –. Quell'evento, inoltre lo portò anche e alla maturazione del suo piano rivoluzionario che pochi anni dopo condusse allo scoppio della rivoluzione sull'Isola, alla cacciata del dittatore e all'instaurazione del regime castrista a Cuba. È infatti opportuno parlare solo in un secondo momento di regime comunista, perché Fidel – sempre di chiara estrazione marxista –, dichiarerà il carattere socialista della rivoluzione solo il Primo maggio 1961 e negli anni a seguire, per evidenti congiunture internazionali, decise di saldare l'asse con Mosca, prima che con le altre nazioni comuniste, al fine di bloccare la reazione violenta e militare mossa dagli Stati Uniti. Fidel Castro, infatti, ha rappresentato dal momento della presa del potere rivoluzionario a Cuba, ovvero il 16 febbraio 1959, il peggior incubo per ogni amministrazione nordamericana fino ad oggi. Secondo le biografie ufficiali si contano almeno 638 tentativi da parte della Cia di uccidere direttamente o indirettamente (attraverso killer assoldati al momento o esuli cubani) il Lìder màximo. Tutti tentativi falliti, fino ad ora, miseramente e che non hanno fatto altro che rafforzare il potere e la figura di Castro agli occhi dei cubani e dei sostenitori della rivoluzione di tutto il mondo. Di certo l'episodio della Baia dei Porci, in cui l'allora presidente Usa John F. Kennedy diede il via libera alla disastrosa operazione paramilitare finalizzata alla distruzione del governo castrista rappresenta, ancora oggi, uno dei punti più alti di quella che – riprendendo le parole dello stesso José Martì – è stata definita dai sostenitori di Castro la guerra tra Davide e Golia. Subito dopo, era il 1962, la crisi che più ha tenuto il mondo col fiato sospeso è stata quella cubana e legata all'iniziativa sovietica, all'epoca il segretario comandante del Pcus era Nikita Sergeevič Chruščëv, di armare sull'Isola le 140 testate nucleari di provenienza sovietica – di cui novanta tattiche –, per difendere Cuba da possibili nuove aggressioni di Washington e controbilanciare l'installazione in Italia e Turchia dei missili Usa Jupiter. È, per fortuna, storia nota che grazie al buon senso dei due massimi esponenti politici della guerra fredda, quindi Kennedy e Chruščëv, la catastrofe nucleare venne evitata così come l'Isola di Cuba non subì più diretti attacchi da parte Nordamericana. Da quel momento, tuttavia, si è aperta la dolorosa stagione dell'embargo economico che ha messo in ginocchio, a tutt'oggi, Cuba e la sua popolazione. Troppo spesso, tuttavia, durante il trentennio che va dalla metà degli anni '60 alla metà degli anni '90, viene in qualche modo dimenticato da storici, giornalisti e cineasti (si pensi su tutti a Oliver Stone) mettendo in secondo piano quanto realizzato in questo arco temporale anche per la presenza delle figura eroica di Ernesto Che guevara. È tuttavia un errore, a parere di chi scrive, vedere in maniera monolitica il grande buio, perché si possono individuare una serie di percorsi storici tra la metà degli anni '70 e gli anni '80 in cui Fidel dimostra di avere un propria autonomia anche dal blocco sovietico. Si pensi ad esempio al periodo compreso tra il 1975 e il 1988 in cui Cuba decide di intervenire anche militarmente in Africa al fianco del governo dell'Angola e contro l'esercito Sud Africano dell'apartheid rompendo gli equilibri rispetto allo scenario internazionale, oppure quando – nella seconda metà degli anni '80 – il comandante decise di non seguire pedissequamente il nuovo corso intrapreso da Michail Sergeevič Gorbačev, intraprendendo invece un percorso di riforme del sistema economico tutte concepite in salsa cubana. | E’ morto Fidel Castro, il lider maximo si è spento nella sua casa all’Havana. Era malato da tempo. |
Il regista Atom Egoyan torna dietro la macchina da presa dopo quattro anni dall’ultima pellicola, “Chloe”, e lo fa con un thriller molto interessante, intitolato “Fino a prova contraria – Devil’s Knot”. Il film è basato sulla storia vera, accaduta nei primi anni ‘90, raccontata da Mara Leveritt nel libro “Devil's Knot: The True Story of the West Memphis Three”, di tre adolescenti, conosciuti come "I Tre di West Memphis", accusati ingiustamente dell'omicidio di tre bambini e scarcerati dopo 18 anni di prigione. Si tratta di uno dei più gravi errori giudiziari della storia degli USA e Egoyan, per trasporlo al meglio, ha arruolato un cast davvero eccezionale. La pellicola ha aperto, in concorso, il Noir In Festival 2013 e ha ricevuto il Premio del pubblico, mentre nelle nostre sale arriverà l’8 maggio. 1993. Nella piccola e religiosa città di West Memphis, nello stato dell’Arkansas, tre bambini di otto anni scompaiono dal loro quartiere. Dopo una lunga ricerca, i loro corpi vengono trovati privi di vita. La comunità e il dipartimento di polizia sono convinti che gli omicidi sono riconducibili ad un rito satanico, a causa della natura violenta e sessuale delle morti. Un mese più tardi, tre adolescenti – Damien Echols, Jason Baldwin e Jessie Misskelley Jr. – vengono arrestati e processati nonostante l'assenza di prove. | Reese Whiterspoon e Colin Firth sono i protagonisto di questo thriller basato sulla storia vera di tre adolescenti accusati dell’omicidio di tre bambini, nel 1993. Uno dei più grandi errori giudiziari della storia degli USA. |
Come da pronostico il giovane tennista italiano si è imposto nella finale del Torneo di Melbourne. Sinner ha battuto in due set nel derby Stefano Travaglia e si aggiudicato il secondo titolo ATP della sua carriera. Sinner cresce di settimana in settimana, l'azzurro ha vinto in modo autoritario la finale del Great Ocean Road di Melbourne contro Travaglia. Un match combattuto lottato terminato con il punteggio di 7-6- 6-4. Il 19enne, che in Australia si è allenato con Nadal, dal quale ha detto di aver imparato molto, era uno dei favoriti della vigilia per la vittoria finale del torneo e si sa quando si hanno i favori del pronostico non è mai facile riuscire, poi, a conquistare il trofeo. Invece con un percorso netto e un matchpoint annullato in semifinale contro Khachanov il ‘predestinato' del tennis si è aggiudicato il secondo titolo della sua carriera. Il successo ottenuto nell'ATP di Melbourne è certamente importante, perché Sinner inizia la stagione benissimo, perché grazie a questo titolo conquista i punti che lo portano al 32° posto della classifica mondiale, ma ha un valore importante perché l'italiano mostra grande continuità ad alti livelli. Sinner aveva chiuso il 2020 vincendo a Sofia il primo torneo e ora inizia la nuova stagione facendo il bis. Grandi applausi li merita pure Stefano Travaglia che a 29 anni ha disputato la prima finale a livello ATP della sua carriera. Un grande premio per questo ragazzo di Ascoli che è cresciuto moltissimo in questi ultimi mesi grazie al grande lavoro con coach Vagnozzi. | Jannik Sinner in Australia conquista a soli 19 anni il secondo titolo ATP della sua carriera, dopo quello vinto a Sofia lo scorso novembre. Il tennista altoatesino ha sconfitto in finale in un derby tutto italiano Stefano Travaglia, con il punteggio di 7-6 6-4. Il viatico migliore per gli Australian Open che iniziano l’8 febbraio. |
L'ex CEO di Motorola Dennis Woodside ha diffuso alcune curiosità sul Nexus 6 ed il motivo per cui il phablet Android di Google non monta un sensore di impronte digitali. Secondo Woodside infatti il motivo per il quale il Nexus 6 non dispone di un sensore di impronte digitali è legato ad Apple. L'azienda di Cupertino in seguito all'acquisizione di Authentec, azienda che produce i sensori per le impronte digitali, non ha permesso a Motorola di servirsi del produttore per la realizzazione di un sensore di impronte per il Nexus 6. Prima dell'acquisizione da parte dell'azienda di Cupertino Motorola si è sempre servita del supporto di Authentec per realizzare i sensori per le impronte digitali e, almeno al momento, non è riuscita a trovare una valida alternativa all'ottima azienda acquisita dall'azienda capitanata da Tim Cook. | L’ex CEO di Motorola Dennis Woodside ha diffuso alcune curiosità sul Nexus 6 ed il motivo per cui il phablet Android di Google non monta un sensore di impronte digitali. |
Il ‘cibo spazzatura’ potrebbe essere la causa dell’epidemia di allergie alimentari che sta caratterizzando i bambini di oggi, questa è l’ipotesi di un nuovo studio italiano che per la prima volta mostra un legame tra questi due fattori. Vediamo insieme come gli scienziati siano giunti a questa conclusione e perché il ‘cibo spazzatura’ potrebbe innescare le allergie alimentari. Lo studio. Gli scienziati sono partiti dall’analisi degli AGE, advanced glycation end products (prodotto finale della glicazione avanzata), cioè composti che si formano in seguito alla reazione tra una proteina e lo zucchero e presenti nel ‘cibo spazzatura’, per comprendere l’insorgenza delle allergie alimentari nei bambini. Per capirne di più, hanno analizzato 61 bambini tra i 6 e i 12 anni suddivisi in tre gruppi: con allergie alimentari, con allergie respiratore, sani. Dai dati raccolti sui campioni dei vari bambini è emerso che c’è una correlazione significativa tra i livelli sottocutanei di AGE e il consumo di ‘cibo spazzatura’: i bambini con allergie alimentari presentavano infatti livelli sottocutanei più alti di AGE rispetto a quelli con allergie alimentari e a quelli sani. Inoltre, gli esperti sono riusciti a trovare prove del meccanismo di azione eliminatoria degli AGE nel determinare le allergie alimentari. Cosa sono gli AGE. Gli AGE sono proteine o lipidi che diventano glicosati dopo l'esposizione agli zuccheri e sono presenti ad alti livelli nei cibi spazzatura, come quelli derivanti da zuccheri, alimenti lavorati, cibi scaldati al microonde e carni arrostite o alla brace, ma anche cibo confezionato o fritto. È noto che gli AGE svolgono un ruolo nello sviluppo e nella progressione di diverse malattie basate sull'ossidazione, tra cui diabete, aterosclerosi (dove la placca si accumula nelle arterie) e disturbi neurologici, ma questa è la prima volta che un'associazione è stata trovata tra gli AGE e le allergie alimentari. Cosa ci dice questo studio. Lo studio è interessante perché apre nuovi canali di riflessione sull’epidemia di allergie alimentari che sta caratterizzando i bambini e se il cibo non è l’unica causa, è fondamentale capire che è comunque una delle cause: la ricerca suggerisce dunque la necessità di approfondire la questione, soprattutto nell’ottica di regolare questi alimenti per limitare le allergie nei bambini. | Per la prima volta, gli scienziati italiani sono riusciti a dimostrare un legame tra le allergie alimentari che colpiscono i bambini e il ‘cibo spazzatura’ sempre più diffuso e messo in tavola per i più piccoli. Vediamo insieme come gli scienziati siano giunti a questa conclusione e cosa ci dice sulla salute dei più piccoli. |
Quando si parla di canapa tutti pensano immediatamente alla marijuana e all'uso che l'uomo ne fa per sé stesso, ignorando i molteplici impieghi di questa risorsa naturale. Forse in pochi conoscono tutti vantaggi della canapa: una delle ultime scoperte è che questa risorsa è perfetta come materia prima adatta per la fabbricazione di materiali per l'edilizia. Impiegata come sostituto del cemento e dei mattoni, la canapa rispetta l'ambiente e lo consegna integro alle generazioni future realizzando case eco-sostenibili ed energeticamente autosufficienti. Green House è una startup di Pisa specializzata in costruzioni di canapa. Questo materiale naturale è sempre più usato nella bioedilizia. Nelle sue realizzazioni Green House utilizza biomattoni di canapa e calce che catturano le emissioni di anidride carbonica e garantiscono un ottimo isolamento termico ed acustico. In questo modo si crea un ambiente salutare in cui vivere, anche grazie alla completa permeabilità al vapore del biomattone stesso. La canapa inoltre regola naturalmente l'igrometria interna della casa attraverso le pareti; ha una grande resistenza al fuoco e alle sollecitazioni sismiche, garantisce una climatizzazione naturale passiva tutte le stagioni in modo che le biocostruzioni Green House riescano a raggiungere l'indipendenza energetica. La cultura della canapa partecipa anche alla rigenerazione dei suoli e valorizza tutte le terre: la pianta ci impiega circa 4 o 5 mesi a crescere senza dunque alcun impatto sull'ambiente. In soli tre mesi la pianta produce tanta canapa quanto un ettaro di alberi cresciuti in tre anni. In Italia si coltivava la canapa fino agli inizi del ‘900, prima del proibizionismo. Il paese era il secondo produttore di questa risorsa naturale, dopo l'Unione Sovietica. E per comprendere quale fosse la diffusione internazionale della canapa basti pensare che anche la Costituzione degli Stati Uniti è stata scritta su carta di canapa. La pianta un tempo consentiva di fare in modo economico ed ecologico quasi tutto ciò che oggi si fa con il petrolio e i suoi derivati. La sua poca diffusione a partire dagli anni Trenta del ‘900 è dovuta al Proibizionismo che associava la canapa alla marijuana. Canapa e Marijuana sono in realtà la stessa pianta, facenti parte della famiglia botanica delle Cannabaceae; ma mentre la canapa usata come tessile o materiale da costruzione proviene da una varietà della pianta con una minima concentrazione di Thc (il principio attivo della Cannabis che ha effetto psicotropo), la marijuana deriva dalla variante di canapa ricca di Thc (la pianta di sesso femminile). | Spesso sottovalutata a livello mondiale, la canapa non è solo una fondamentale risorsa naturale ma è anche un ottimo materiale da costruzione adatto a molteplici usi per case eco-sostenibili ed energicamente autosufficienti. |
In un'intervista concessa al Corriere della Sera, Nino D'Angelo ha rivelato alcuni dettagli della propria vita privata e del suo passato musicale non troppo conosciuti al grande pubblico. Rispondendo alle domande di Candida Morvillo, il cantautore napoletano ha spiazzato i lettori raccontando di come le continue minacce della camorra lo abbiano costretto ad abbandonare la città che tanto amava. Non sono mancati, però, aneddoti più allegri e spensierati, come l'infatuazione di Miles Davis per le sue canzoni, l'incontro con Billy Preston e lo "scontro" con Benigni per il David di Donatello. Nell'intervista concessa a Morvillo, D'Angelo ha scelto di rivelare alcuni aspetti particolarmente delicati della sua vita privata, come ad esempio le motivazioni che lo hanno indotto, anni fa, a lasciare Napoli, su tutte le minacce e i continui avvertimenti della criminalità organizzata: "La camorra, volevano i soldi. Vedevano il successo. Telefonavano, minacciavano – ha dichiarato il cantante -. La seconda volta hanno sparato dentro casa, il proiettile è entrato nella stanza dove mio figlio Vincenzo dormiva nel lettino. Siamo scappati in un giorno. Un peccato, perché devo tutto alla città, i napoletani mi adorano: piace che uno di loro ce l’ha fatta senza aiuti". Non è la prima volta che il simpatico siparietto che, più di trent'anni fa, coinvolse Miles Davis e Nino D'Angelo viene ripreso dal Corriere. In effetti, è tutto vero: nel 1986, durante un'intervista con il giornalista Paolo Biamonte, Davis dichiarò senza mezze misure: "L’altro giorno, ho sentito cantare un italiano che mi ha scioccato: Nino D’Angelo. Formidabile, potrei suonare la sua musica". Tuttavia, all'entusiasmo di Davis non fece riscontro una simile euforia da parte di D'Angelo che, incalzato dalle domande dei suoi amici, visivamente emozionati per l'endorsement che il famoso jazzista gli aveva riservato, rispose di non sapere di chi stessero parlando (“ma chi è? Un nuovo giocatore del Napoli?"). Un altro aneddoto rivelato da D'Angelo riguarda il suo incontro con Billy Preston, collaboratore dei Beatles negli ultimi anni di attività del gruppo: “Stava in Italia e venne lui da me, perché a casa di Miles Davis mettevano le mie canzoni – ha dichiarato il cantante partenopeo – Io stavo facendo un disco, gli piacque Chicco di caffè, si mise a suonare il piano. E poi l’ha suonata nel disco, c’è proprio lui che suona. Quasi nessuno l’ha scritto”. | In un’intervista concessa al Corriere della Sera, Nino D’Angelo ha spiazzato i lettori raccontando di come le continue minacce della camorra lo abbiano costretto ad abbandonare la città che tanto amava: “Mi hanno sparato dentro casa, il proiettile è entrato nella stanza dove mio figlio Vincenzo dormiva nel lettino” |
All'Isola dei famosi è tempo di chiarimenti. Su Playa Uva, i naufraghi decidono di ricominciare dal principio e di sedare i dissapori dei giorni passati. I primi a fare un passo avanti, sono stati Rocco Siffredi e Pierluigi Diaco. I due hanno avuto un chiarimento. L'attore ha invitato il giornalista a cambiare approccio nei confronti dell'avventura televisiva che sta vivendo. Lo ha incitato a basarsi solo su quello che stanno vivendo tutti insieme. Diaco ha replicato: "Ma non puoi impormelo questo. La mia vita è oltre il cuscino e quello che c'è qua". Rocco Siffredi, allora, gli ha spiegato con il sorriso che stava cercando di trovare un punto d'incontro mentre lui è sempre "troppo intellettuale". Per tutta risposta, Diaco ha esclamato: "È un problema?". Così, con proverbiale pazienza, Siffredi ha aggiunto: "È questo che crea tutti questi attriti. […] Ogni volta che litigo, ogni volta che alzo la voce con te o ieri con Andrea, poi mi sento una merd*, ma reale. Lo sai perché? Perché mi rendo conto che alzare la voce e aggredire purtroppo è debolezza". Pierluigi, allora, ha sottolineato di non avergli mai portato rancore e Rocco ha replicato: "Lo so, da quel lato sei un grande". In separata sede, poi, ha aggiunto: "È difficile trovare un punto d'intesa, perché lui ruota sempre con le sue parole, le sue frasi. Le ruota talmente tanto che ad un certo punto tu o non ci capisci più niente e lui ottiene quello che vuole, oppure ti fai una risata. Io preferisco sempre farmi una risata. La cosa che mi piace di lui è che non porta rancore. Questa è una cosa molto bella. Torna da te e discute. Il dialogo è la cosa più bella che possa esserci tra due persone". | Sull’Isola dei famosi scoppia la pace. Rocco Siffredi ha avuto un chiarimento con Pierluigi Diaco. L’attore ha spiegato che alzare la voce e aggredire è una sua debolezza. Inoltre, ha aggiunto di apprezzare il fatto che il giornalista non gli porti mai rancore. |
Per artisti di fama mondiale come Bono Vox degli U2, Damien Rice, Mundy e Glen Hansard dei The Frames, è una location piuttosta insolita quella di riunirsi ed esibirsi in una piazza di Dublino per poco più di 100 persone. Solitamente riempiono stadi di tutto il mondo eppure questa volta hanno deciso di raggrupparsi e scendere in strada armati di chitarra e tanto talento per poter raccogliere fondi durante la notte di Natale e devolverli poi alla Simmon Community, ente benefico irlandese che si occupa dei senzatetto. Tra lo stupore e la gioia dei fortunati passanti che si sono trovati ad assistere ad un live d'eccezione, gli artisti si sono esibiti con classici di Natale, con brani personali e con dei pezzi che hanno fatto la storia della musica come “Knockin´ On Heaven´s Door” di Bob Dylan, ‘Stand By Me’ di Ben E.King e "Heyday" di Mic Christopher. Il "mini" concerto è durato circa un' ora e su Youtube sono stati postati diversi video girati dai fan presenti in piazza che ritraggono l'esibizione di Bono Vox e compagni. Antonella Pitaniello | La sera di Natale Bono Vox, Damien Rice, Mundy e Glen Hansard si sono esibiti per le strade di Dublino per raccogliere
fondi destinati ai senzatetto. |
Dopo mesi di silenzio e brevi post allusivi pubblicati sui social network, Marco Fantini si è deciso a raccontare i motivi che lo avevano spinto ad allontanarsi da Beatrice Valli, sua fidanzata storica. L’ex tronista e la sua scelta a “Uomini e Donne” stanno insieme da più di due anni e il loro era sempre sembrato un rapporto perfetto. La separazione c’era stata ad aprile quando entrambi, presi dalla rabbia, lo avevano comunicato sui social. Da quel momento nessuno dei due aveva voluto rendere noti i motivi della crisi ma i continui avvistamenti di coppia avevano spinto le fan a sperare in un riavvicinamento che c’è stato solo poche settimane fa. Adesso è Marco che in un’intervista rilasciata al settimanale “Vip” racconta che cos’era accaduto: Il nostro rapporto si era bloccato per alcune vicende che non mi erano piaciute. Tutti e due abbiamo deciso di lasciarci, perché la situazione era difficile. Io lavoravo sempre e quando tornavo a casa mi rendevo conto che lei era tesa, non sapevo cosa le stesse capitando. Alla fine il nostro legame si è spezzato. Negli ultimi due mesi ci siamo visti parecchie volte perché anche se avevamo chiuso la nostra storia, tra me e Beatrice c’era ancora qualcosa. Vedendoci di continuo abbiamo capito che l’affetto era vivo, e ci siamo molto ravvicinati. Per cui lo confermo, c’è stato un ritorno di fiamma. | Marco Fantini chiarisce i motivi che avevano spinto lui e Beatrice Valli ad allontanarsi: “Ci eravamo lasciati di comune accordo. Il nostro rapporto si era bloccato a causa di alcune vicende che non mi erano piaciute”. |
Per la partita di Champions League in programma mercoledì sera tra i campioni in carica del Chelsea e la Juventus, non ci sarà N'Golo Kantè. Il giocatore francese è risultato positivo al Covid e per questo è stato immediatamente posto a isolamento cautelare, lontano dal gruppo squadra. A confermare la notizia è stato il tecnico dei Blues, Thomas Tuchel che così perde un elemento importante in vista del match a Torino all'Allianz Stadium. "N'Golo non si è allenato perché è risultato positivo al Covid e adesso è in quarantena". Così ha aperto l'argomento Tuchel nella classica finestra del pre partita, per poi rispondere ad altre domande sull'argomento soprattutto riguardanti la situazione di giocatori vaccinati sia nel Chelsea in particolare, sia in generale in Premier League: "Potrei dire che è giusto che i giocatori diano il buon esempio a tutti e si debbano vaccinare, ma non posso imporlo – ha sottolineato subito Tuchel – Ognuno deve prendere questo tipo di decisioni da solo, si deve riflettere sulla situazione e prendersi carico dei rischi". Siamo una società libera e un Paese libero. Siamo tutti adulti ed ognuno ha il diritto di prendere determinate decisioni. Non sono nella posizione di dare consigli o prendere una posizione sull'argomento parlando di altri. Io? Io sono vaccinato, l'ho già detto. Mi sono informato e ho fatto la mia scelta in modo consapevole Un argomento ovviamente ancora molto caldo, e non solo in Inghilterra, e ogni volta che compare una positività di Covid, il tema vaccini ritorna prepotente per capire quale sia la reale situazione dei vari giocatori tra cui, non è un mistero, c'è anche una percentuale no-vax. Una problematica che sta presentandosi sempre meno rispetto al passato ma che non ha ancora smesso di tenere in scacco squadre e società: "Quando accadono queste situazioni, ti rendi conto che non è finita. Io non conosco quanti calciatori siano vaccinati e quanti no, dobbiamo solamente accettare che c'è chi non lo fa. Dopotutto siamo un riflesso della società" Per Tuchel, comunque, non è e non deve diventare un problema. Per il tecnico del Chelsea la forzata assenza di Kantè nella sfida contro la Juventus è vissuta come fosse vittima di un normale infortunio fisico. Senza discriminazioni o polemiche: "Non è bello perdere giocatori ma non siamo assolutamente arrabbiati con il giocatore per essere risultato positivo al Covid. Siamo semplicemente preoccupati per le sue condizioni di salute e faremo di tutto per prenderci cura di lui così come di tutti gli altri infortunati". | Il tecnico del Chelsea, Thomas Tuchel, ha chiarito la situazione attorno a N’Golo Kantè, il francese positivo al Covid e che salterà la sfida Champions con la Juventus: “Siamo preoccupati per lui, non arrabbiati con lui. I giocatori sono adulti, scelgono e si assumono le loro responsabilità. Sarebbe bello che dessero l’esempio a tutti, ma io non sono nella posizione di giudicare o pretendere” |
Se qualche anno fa qualcuno L'uso di mezzi di pagamenti alternativi, come gli assegni bancari, era limitato ai casi in cui questo mezzo di pagamento era espressamente indicato nel contratto (se il debito deriva da contratto) oppure se il creditore accetta il pagamento mediate assegno. Oggi, la situazione è completamente diversa, infatti, con l’evolversi dei sistemi tecnici di pagamento dematerializzati e, soprattutto, con l’aumentare delle esigenze di contrasto alla criminalità organizzata e all’evasione fiscale, il legislatore ha imposto metodi di pagamenti elettronici c.d. tracciabili (quindi svincolati) dal denaro contante. Quanto alla normativa basta ricordare la normativa anti-riciclaggio, che non ammette pagamenti con moneta per importi superiori a 12.500 euro (il D.L. n. 138/2011 ha abbassato tale importo a € 2.500, altra riduzione a € 1.000 si è avuta con la c.d. manovra Monti del dicembre 2011). Quindi, mentre il codice civile prevede (ancora) il pagamento con denaro contante, la normativa speciale ha (di fatto) riscritto il sistema (situazione che è tutt'altro che stabile, infatti, si tende ad eliminare completamente l'uso del contante a favore di pagamenti anche tramite "pos"). Di conseguenza, il debitore (potrà pagare con mezzi diversi dal denaro) il creditore (non potrà rifiutarsi di ricevere un pagamento con mezzi diversi dal denaro) in questi casi 1) pagamenti superiori a 12.500 euro (oggi 1000 euro) non possono essere effettuati se non con mezzi diversi da denaro, questi ultimi, quindi, quindi sono praticamente equiparati al denaro, 2) mentre per i pagamenti inferiori a euro 12.500 (ora 1.000) occorre distinguere tra 2a) pagamenti con assegni circolari che sono completamente equiparati al denaro e che non è possibile rifiutare (Cass., sez. un., 18 dicembre 2007, n. 26617 “nelle obbligazioni pecuniarie, il cui importo sia inferiore a 12.500 Euro o per le quali non sia imposta per legge una diversa modalità di pagamento, il debitore ha facoltà di pagare, a sua scelta, in moneta avente corso legale nello Stato o mediante consegna di assegno circolare; nel primo caso il creditore non può rifiutare il pagamento, come, invece, può nel secondo solo per giustificato motivo da valutare secondo la regola della correttezza e della buona fede oggettiva; l’estinzione dell’obbligazione con l’effetto liberatorio del debitore si verifica nel primo caso con la consegna della moneta e nel secondo quando il creditore acquista concretamente la disponibilità giuridica della somma di denaro, ricadendo sul debitore il rischio dell’inconvertibilità dell’assegno”) | La Cassazione del 30.9.2014 n. 20643 ha stabilito che è possibile rifiutare un assegno bancario semplice (non circolare) quando non c’è accordo per il pagamento tramite assegno (ed è possibile un pagamento in contati, cioè quando l’importo non supera € 1000) oppure quando esiste un dubbio sulla solvibilità del debitore (in presenza di assegni bancari semplici e per pagamenti superiori ad € 1000), non è ammesso il rifiuto di assegni circolari. |
Ce l'hanno messa tutta, ma alla fine si sono dovute arrendere ad una straripante Germania. Il quartetto azzurro dell'inseguimento femminile ha conquistato la medaglia d'argento agli Europei di ciclismo su pista di Grenchen. Martina Alzini, Rachele Barbieri, Martina Fidanza e Silvia Zanardi hanno dunque regalato la seconda gioia all'Italia dopo quella conquistata pochi minuti prima da Letizia Paternoster, anche lei argento nell'Elimination Race. Nella seconda giornata di gare della rassegna continentale di ciclismo su pista di Grenchen sono dunque arrivate le prime soddisfazioni per i nostri atleti. Il quartetto dell'inseguimento femminile si era guadagnato nelle scorse ore la possibilità di andare a medaglia, battendo nella batteria l'Irlanda (piazzatasi poi terza, grazie al successo sulla Gran Bretagna). In finale la squadra italiana ha trovato di fronte un ostacolo durissimo, ovvero la Germania. Una sfida che Martina Alzini, Rachele Barbieri, Martina Fidanza e Silvia Zanardi hanno iniziato bene guadagnando un buon vantaggio sulle avversarie. | Martina Alzini, Rachele Barbieri, Martina Fidanza e Silvia Zanardi hanno conquistato la medaglia d’argento nella prova dell’inseguimento femminile agli Europei di ciclismo in corso di svolgimento in Svizzera. Il quartetto azzurro si è piazzato al secondo posto, arrendendosi solo nella finale ad una strepitosa Germania. |
Sul Sole è comparsa un'enorme macchia che si estende per ben 125.000 chilometri, dimensioni paragonabili a quelle del gigante gassoso del Sistema solare, il pianeta Giove. La macchia, cui gli astronomi hanno affibbiato il nome tecnico di “AR2665”, si trova al momento nei pressi dei margini del disco solare, ma nel giro di un paio di giorni migrerà nella parte centrale della stella, una posizione dalla quale potrebbe provocare qualche problema al nostro pianeta. Le macchie sono infatti aree a temperatura più bassa rispetto a quelle circostanti, ma caratterizzate da un'intensa attività magnetica, che attraverso il vento solare – accelerato anche dai cosiddetti buchi coronali – oltre a innescare le spettacolari aurore polari può essere responsabile di interferenze a sistemi di navigazione e comunicazione satellitari. AR2665, attualmente ‘osservata speciale' dal satellite della Nasa SDO (Solar Dynamics Observatory) ma anche da numerosi sistemi amatoriali equipaggiati con l'apposito filtro solare, non è comparsa per caso, ma è un chiaro segnale della fase che sta attraversando la nostra stella. Il Sole si trova nella parte terminale del suo ciclo di attività magnetica, che dura tipicamente 11 anni, e tra i fenomeni osservabili in questa condizione, oltre alla riduzione nel numero di macchie solari, vi è anche la comparsa di alcune più complesse del normale, come ha spiegato il professor Mauro Messerotti dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). “È una tipica macchia di fine ciclo del Sole – ha sottolineato lo studioso – è molto complessa dal punto di vista magnetico e si è formata a una bassa latitudine, perchè quando la nostra stella si avvicina alla fase di attività minima le macchie tendono a formarsi verso l'equatore”. “Macchie molto grandi di questo tipo associate a forti eruzioni e tempeste magnetiche sono state osservate anche in passato nella fase di declino dell'attività solare”, ha concluso Messerotti. Il ciclo undecennale del Sole terminerà tra il 2018 e il 2019, e prima dell'inizio del nuovo (il venticinquesimo da quando viene studiato il Sole) la fotosfera resterà completamente priva di macchie per diverso tempo. | La macchia, chiamata AR2665 dagli scienziati, nel giro di un paio di giorni raggiungerà il centro della stella, dove a causa dell’intensa attività magnetica potrebbe innescare problemi alle comunicazioni satellitari e ai sistemi di navigazione. |
Il codice con l'art. 1137 cc attribuisce il diritto di contestare una decisione dell'assemblea condominiale solo ai proprietari delle unità immobiliari, esclude, quindi gli altri soggetti non proprietari. Il motivo di questa specifica indicazione si spiega osservando che solo il proprietario ha un interesse a valutare al regolarità del procedimento decisionale dell'assemblea (convocazioni, quorum deliberativi e costitutivi); solo il proprietario subisce le decisioni dell'assemblea e, di conseguenza, ha l'interesse di contestarne la legittimità. Può capitare che una delibera di un condominio venga contestata da un soggetto che a) non è mai stato proprietario di nessuna unità immobiliare nel condominio; b) da un soggetto che non è più proprietario dell'unità immobiliare (perché trasferita dopo la delibera o al momento della notifica dell'atto di citazione ex art. 1137 cc). Occorre chiedersi se l'attività processuale compiuta da un soggetto che non è titolare del diritto è in qualche modo sanabile o ratificabile dal titolare del diritto reale. Occorre distinguere due ipotesi, a) la vicenda in cui colui che agisce spende il nome di un altro soggetto senza averne i poteri; b) colui che agisce in giudizio esercita un diritto altrui, ma si comporta come se il diritto fosse proprio (senza nessun riferimento ad altri soggetti). Può capitare che colui che ha iniziato un procedimento giudiziario non aveva il potere di rappresentare, quindi, mancava la procura, ma dichiarava espressamente di agire (nel processo) in nome e per conto di un altro soggetto del titolare del diritto sostanziale. Nella rappresentanza volontaria la mancanza di una originaria procura «è emendabile per iniziativa del soggetto legittimato che manifesti la sua volontà che ratifica (in modo tacito) l'attività compiuta oppure ratifica (in modo espresso) ad attraverso il suo diretto intervento in giudizio o il rilascio di regolare procura. Il medesimo principio è applicabile anche in sede processuale. Infatti, la giurisprudenza ammette la ratifica degli atti processuali compiuti da un soggetto carente della capacità di stare in giudizio, ferme le decadenze processuali nel frattempo intervenute. Quindi, anche se la ratifica processuale (come la ratifica sostanziale) ha effetto ab origine, nell'ambito processuale la ratifica non sana le eventuali decadenze processuali. Di conseguenza, si precisa che «la regolarizzazione del rapporto processuale può avere efficacia ex tunc, ma sono fatti salvi i diritti anteriormente quesiti, compresi quelli che si ricollegano alla scadenza del termine di impugnazione». | Cassazione 9.1.2019 n. 315 Colui che agisce in giudizio per far valere un diritto altrui ma prospettandolo come proprio non può giovarsi dell’eventuale ratifica del vero titolare del diritto, in quanto una ratifica è concepibile soltanto nel caso di chi agisce in nome e per conto di altri senza averne i poteri. |
Ha saltato i primi due giorni di scuola per eguagliare (e migliorare) il record del coetaneo scozzese Jules Molyneaux, che un anno fa era diventato il più giovane alpinista della storia ad aver scalato i 4mila 478 metri del Cervino. Federico, 11 anni, la mattina del 14 settembre è salito sulla vetta scalando il versante italiano, considerato più impervio di quello svizzero. Un'impresa programmata da due anni, quando Federico aveva detto a suo padre di voler scalare il Monviso e il Cervino. Federico ha rinunciato ai primi giorni tra i banchi delle scuole medie Agnelli di Torino. "Sul Cervino non si può improvvisare – racconta carico di orgoglio il papà, anche lui appassionato di montagna -. Serve una preparazione adeguata e sicurezza. Federico è andato ben oltre il mio livello. Per questo è stato seguito e accompagnato da una guida professionista che gli ha insegnato segreti e insidie delle montagne". | Federico ha eguagliato (e migliorato) un record a soli 11 anni: il bimbo ha scalato il monte Cervino in 4 ore raggiungendo la vetta tramite il “versante italiano”, considerato più impervio rispetto a quello svizzero percorso dal giovane Jules Molyneaux, coetaneo scozzese. Oggi Federico ha iniziato la seconda media. |
L'oroscopo di oggi, venerdì 3 aprile 2020, vede nel cielo la Luna nel segno del Leone. Mercurio, pianeta del pensiero, si sta avvicinando a Nettuno, pianeta dell'idealizzazione, del sogno, della creatività a anche dell'amore cosmico, della filosofia, del pensiero senza confini, del cambiamento. Nettuno è il pianeta, presente nei tre segni zodiacali dei Pesci (prima di tutti) ma anche dell'Acquario e del Sagittario che dona a questi segni l'apertura brillante e senza confini del pensiero. Ciascun segno, poi, la vive in modo diverso in base agli altri pianeti con i quali si combina Nettuno. In ogni caso la congiunzione tra Mercurio e Nettuno parla di grande creatività e soprattutto apertura mentale al cambiamento. Ma cosa ci sveleranno le previsioni astrali di oggi segno per segno? Leggetelo qua! Siete curiosi di sapere che cosa riserva al vostro segno zodiacale l'oroscopo del giorno per amore, lavoro e salute? La Luna nel segno del Leone è potente e lussuosa e dona forza alla congiunzione creativa tra Mercurio e Nettuno. Ecco qui le previsioni astrali per ogni segno zodiacale! Le tue emozioni zompettano oggi come se fossi un adolescente che si sta vestendo per il ballo di fine anno al liceo. Anche se sei tra le quattro mura hai comunque voglia di comunicare al mondo che sei felice. Va bene anche uno striscione al balcone! Amore: flirti felicemente via Whatsapp. In fondo ti diverte! Lavoro: oggi hai fiuto per gli affari anche in video call. Salute: se le paranoie facessero dimagrire saresti i formissima. Il consiglio del giorno: concentrati anche mentre metti la crema idratante, funziona di più e idrata anche i pensieri. Voto 6 e mezzo Per salutare questa Venere nel tuo segno che ti ha rallegrato le ultime settimane, sei pronto Toro a passare la giornata in bagno tra beauty routine e acconciature ai capelli. Altro che tirabaci da diva, ti presenterai a cena truccato come se stessi andando ad una festa di capodanno. Amore: goditi questo ultimo giorno di amore sfrenato. Lavoro: fai gli occhi dolci al capo ancora una volta. Salute: da domani dieta! Il consiglio del giorno: disdici tutti gli impegni e fai le coccole a chi ami. Fosse anche la piantina di basilico. Voto 6 e mezzo Vi sfregate le mani Gemelli proprio come quando è finalmente arrivato il vostro turno per portare fuori il cane. Rigorosamente entro 200 metri da casa, sia chiaro! Ecco, diciamo che sentite la primavera bussare alla finestra (coi guanti) e le farfalle ricominciare a ballare nel vostro stomaco. Amore: sta arrivando da te il pianeta dell'amore e tu lo attendi come il ragazzo che consegna la pizza quando tu stai morendo di fame! Lavoro: nessuno può darti dello sfaticato oggi. Salute: fai gli addominali in ogni momento libero. Il consiglio del giorno: che ne dice dello stepper casalingo mentre guardi un film? Quasi non si sente la fatica. Voto 7 | Nell’oroscopo del giorno venerdì 3 aprile 2020 la Luna si trova nel segno di fuoco del Leone mentre Mercurio si avvicina velocemente alla congiunzione perfetta con il pianeta lento Nettuno. Questa congiunzione porta creatività, idealismo, grande capacità di ascolto ma anche di emozioni intense e vivacità intellettuale, pronta al cambiamento. Ecco qui, con questo cielo, le previsioni astrali segno per segno per l’oroscopo di oggi. |
La televisione italiana dice addio a Mino Damato, morto venerdì pomeriggio. Il noto giornalista e conduttore televisivo era salito agli onori della cronaca per essere un vero e proprio anticonformista del piccolo schermo. Erasmo, questo era il suo nome, era nato a Napoli nel 1937 e aveva mosso i suoi primi passi nel mondo del giornalismo nel 1965, debuttando sulla carta stampata. Solo 3 anni dopo, Mino aveva fatto il suo ingresso alla Rai interessandosi, col tempo, soprattutto ai problemi legati all’infanzia, tanto da fondare nel 1995 l’Associazione Bambini in Emergenza. La sua morte ha lasciato nel cuore, di chi come lui lottava per i bambini di tutto il mondo, un vuoto incolmabile. “Si rispecchiava negli occhi di Andreia, la piccola romena, che, per una scelta non formale ma di cuore, diventò sua figlia e la cui breve esistenza illuminò la sua, anche quando gli occhi di Mino lasciavano trapelare la sua malinconia”, con queste parole i familiari hanno detto addio per l’ultima volta al grande giornalista televisivo per poi aggiungere: “ha molto vissuto da esploratore e pioniere mediatico, scientifico e anche politico e si è esposto al giudizio e alle critiche, spesso ingiuste, che vengono indirizzate solo a chi non vive di conformismo e banalità. Ha sempre indicato una strada davanti a sé. Non tutti hanno avuto il coraggio di seguirla. La sua solitudine è stata un segno distintivo di questi tempi aridi”. Alla fine della sua vita Mino Damato ha voluto farsi portavoce di un messaggio, almeno è questo, quello che hanno pensato le persone a lui care: “Guardare oltre con coraggio, determinazione e passione è l’esempio che ha lasciato a tutti noi. Qualunque sia la meta da raggiungere, anche quella più desiderata, ci sono viaggi che vorresti non finissero mai. Per Mino e per tutti quelli che gli vogliono bene questo viaggio non avrà mai fine”. Dopo la morte di Pietro Taricone e il saluto dei vip a Lelio Luttazzi un altro personaggio importante dello showbiz italiano ha detto addio alla vita, lasciando nel cuore di chi lo ha amato un segno indelebile della sua presenza sulla terra. | Mino Damato è deceduto venerdì e i familiari ricordano la generosità che ha contraddistinto la vita del noto giornalista televisivo. |
Guardando Anna Tatangelo è davvero difficile credere che abbia bisogno di una dieta. La cantante, infatti, è sempre apparsa in forma perfetta. Eppure anche la compagna di Gigi D'Alessio è costretta – o si costringe – a fare delle rinunce. Sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un post in cui chiede consiglio ai fan. La Tatangelo scrive: "Che tristezza la dieta! Minestrone o Pizza?" Accompagna la scritta con una foto che vede immortalati i due elementi oggetto di questa "difficile" scelta. | Pur essendo in linea perfetta, anche la compagna di Gigi D’Alessio fa i conti con la tanto odiata dieta. |
iPhone e iPad indossano un nuovo ed elegante abito scuro, e lo mettono in mostra nel corso della conferenza d'apertura della WWDC 19, l'annuale conferenza stampa che Apple dedica al mondo degli sviluppatori, nel corso della quale Tim Cook e soci hanno svelato ufficialmente il nuovo iOS 13 per iPhone ed il nuovo iPadOS, una versione del tutto personalizzata dell'OS di Apple, dedicata esclusivamente al tablet dell'azienda di Cupertino. Dal palco di San Jose, i vertici della mela morsicata hanno presentato tutte le principali caratteristiche del nuovo aggiornamento, disponibile a partire da questa sera in versione beta per gli sviluppatori. La prima novità di iOS 13 riguarda la velocità generale del sistema operativo: lo sblocco con il Face ID sarà più veloce del 30%, la dimensione delle applicazioni sarà ridotta del 50% e l'avvio delle app sarà il doppio più veloce. Novità anche per la tastiera che, per la prima volta, è possibile utilizzare anche con uno swipe tra le lettere: è una funzione da tempo attesa su iOS, visto che su Android è presente da ormai diversi anni, quasi dall'inizio della storia del sistema operativo concorrente. È ufficiale, con iOS 13 Apple ha finalmente introdotto la nuova Dark Mode. Si tratta di un particolare tema scuro che cambierà totalmente la colorazione del sistema operativo di Apple: è una novità che a prescindere dal punto di vista prettamente grafico, mostrerà i suoi vantaggi soprattutto su tutti i dispositivi con pannello OLED, riducendo sensibilmente i consumi energetici. E così, dopo alcune delle applicazioni più famose del mondo (YouTube in primis) e dopo l'introduzione della dark mode in macOS Mojave, anche iPhone e iPad si tingono di nero: con il tema scuro di iOS 13, l'interfaccia grafica di tutte le applicazioni di avrà uno sfondo nero ed elementi di rilievo colorati Ammettiamolo, la prima versione di Mappe di Apple non era poi un granché. Ma, con il tempo, il sistema di navigazione made-in-Cupertino ha fatto passi da gigante ed è riuscito a diventare il diretto concorrente di Google Maps. Negli anni, però, gli utenti Apple che hanno utilizzato Mappe come applicazione principale per la navigazione satellitare, hanno sempre patito la mancanza di una funzione apprezzatissima in Google Maps: Street View. Una mancanza importante, che verrà colmata con la prossima versione dell'applicazione: iOS 13 porterà con se una "Mappe" migliorata in molti aspetti, che sarà più accurata e precisa, e che introduce "Look Around", una funzione per osservare le strade in una visuale a 360 gradi. La zeppatina che Tim Cook ha rivolto ad uno dei diretti rivali di Apple ad inizio conferenza stampa, non è stata l'unica dell'evento, ed Apple si è nuovamente dimostrata una delle pochissime aziende (se non l'unica) al lavoro per creare qualcosa di positivo e tangibile per la privacy degli utenti. La nuova funzione Sign in with Apple consentirà agli sviluppatori di applicazioni di eliminare del tutto il login automatico tramite i social network, a favore di una procedura che permette di utilizzare il proprio Apple ID ed effettuare login e registrazioni tramite il FaceID. È forse una delle novità più interessanti (e importanti) di iOS, che eviterà l'invio agli sviluppatori dei dati personali degli utenti, email comprese: attraverso questo sistema sarà infatti possibile nascondere la propria email personale, a favore di un indirizzo generato automaticamente (e in maniera del tutto casuale) da Apple. | Tim Cook apre le danze alla conferenza di presentazione del WWDC 2019, l’annuale conferenza dedicata agli sviluppatori, e svela tutte le novità di iOS 13 e del nuovo iPadOS: il nuovo aggiornamento per iPhone è accompagnato da un sistema operativo dedicato all’iPad, è introduce la tanto discussa modalità scura e migliora sensibilmente il concetto di multitasking su iPad Pro. |
Luis Moreno Ocampo, procuratore capo della Corte Penale Internazionale ha dichiarato di avere a disposizione "moltissime prove degli omicidi di dissidenti e civili" e che secondo le indagini "Gheddafi è il massimo responsabile dei crimini" colui che inoltre controllerebbe direttamente "le liste dei dissidenti che finiscono in carcere e che molto spesso scompaiono nel nulla". A suo figlio, Saif el Islam, il procuratore attribuisce il ruolo di "un primo ministro di fatto" che "da un'immagine moderna del regime ma che esegue tutti gli ordini del padre". L'ordine di arresto potrebbe ostacolare le opzioni avanzate da alcuni governi per porre fine alla sanguinosa guerra civile libica e che contemplava l'esilio del leader libico, al poter da bene 42 anni. Inoltre anche se alcuni insorti accoglierebbero di buon grado l'uscita di Gheddafi dal paese per impedire che continui lo spargimento di sangue, la maggior parte dei ribelli vogliono che il capo del regime libico venga assicurato alla giustizia. | La Corte Penale Internazionale ha emesso oggi un mandato di cattura contro Mu’ammar Gheddafi per i crimini contro l’umanità commessi dal leader libico a partire dal 15 febbraio. L’ordinanza è stata letta oggi all’Aia durante un’udienza pubblica. |
Tammy Abraham è diventato a tempo di record un beniamino dei tifosi della Roma. L'ex attaccante del Chelsea, 24 anni compiuti sabato scorso, è stato voluto fortissimamente in giallorosso da José Mourinho. Il pressing del nuovo tecnico della Lupa alla fine è riuscito a far superare i dubbi del giovane londinese, approdato nella capitale a titolo definitivo per 40 milioni. Un investimento importante, che Abraham già sta ripagando con prestazioni convincenti. Titolare 7 volte su 7 in campionato, il nazionale inglese è di fatto inamovibile come riferimento più avanzato al centro dell'attacco giallorosso. Il suo bottino ad ora in tutte le competizioni dice 4 gol e 3 assist in 10 presenze, ma il contributo di Abraham va ben oltre i numeri: anche nella vittoria contro l'Empoli, che ha portato la Roma al quarto posto con 15 punti, il longilineo inglese ha fatto ammattire la retroguardia toscana. Novanta minuti di movimento continuo, pressing sugli avversari, partecipazione alla manovra e tante conclusioni: ben 6, di cui 4 nello specchio della porta. Una sul palo, la cui respinta è stata poi insaccata da Mkhitaryan. Per Abraham si tratta del sesto legno colpito da inizio stagione. L'amarezza del momento lo aveva portato inizialmente a non celebrare il gol del compagno, poi Mancini lo ha confortato convincendolo ad unirsi ai festeggiamenti. Nel dopo partita l'ex Chelsea si è sfogato scherzosamente – ma neanche troppo – postando un messaggio sul proprio profilo Twitter in cui prova ad esorcizzare questa maledizione: "Per favore qualcuno tolga di mezzo pali e traverse, è la sesta volta che li ho colpiti in questa stagione". I tifosi della Roma gli vogliono già bene lo stesso. | La Roma ha battuto l’Empoli per 2-0 nel settimo turno di campionato e si è portata al quarto posto in classifica con 15 punti. La squadra di Mourinho si è imposta grazie alle reti di Pellegrini e Mkhitaryan, ma ancora una volta grande protagonista è stato Tammy Abraham. Anche con un messaggio dopo la partita. |
Circola una notizia molto interessante, che ha mandato in visibilio le fans (non solo donne) di uno dei migliori attori in circolazione nel panorama internazionale; Ewan McGregor, infatti, dovrebbe essere Edoardo VIII in W.E., il prossimo film di Madonna, pop star e ora anche (improvvisata?) regista. L'attore è in predicato di interpretare lo zio della Regina Elisabetta II, sovrano d'Inghilterra che nel 1936 abdicò, abbandonando il trono per essere libero di poter sposare la donna che amava. Accanto a lui, con ogni probabilità ci sarà Vera Farmiga (inizialmente si era pensato invece a Cate Blanchett), nei panni dell'affascinante donna che fece perdere la testa a Re Edoardo: una Mantide colta e raffinata, ma anche disibinita e sensuale, con un passato turbolento alle spalle (due divorzi, numerosi amanti, e forse anche un periodo da prostituta). La storia tra loro due diede scandalo nell'Inghilterra puritana degli anni '30, creando lo scompiglio nella famiglia reale. Per Madonna, con un passato da attrice non proprio esaltante (gli unici suoi ruoli che vale la pena di ricordare sono forse quelli in Evita di Alan Parker e Occhi di serpente di Abel Ferrara), sarà il secondo film da regista, dopo lo squinternato e visionario Filth and Wisdom, del 2008, lavoro che ha attirato su di sé giudizi contrastanti e feroci critiche. McGregor, ottimo attore sempre più bravo ogni anno che passa, avrebbe invece la possibilità di mettersi ancora una volta in gioco, e magari regalarci un'altra prova sontuosa, dopo quelle, tanto per citarne alcune, di Moulin Rouge (per la quale avrebbe strameritato l'Oscar, così come Nicole Kidman), Trainspotting e Piccoli Omicidi tra amici di Danny Boyle, Velvet Goldmine, Big Fish di Burton, Sogni e delitti di Woody Allen, fino al nuovo The Ghost Writer di Polanski. In queste ore si alternano conferme e smentite. Vi terremo aggiornati. | L’ottimo attore dovrebbe essere protagonista del nuovo film di Madonna, nei panni di un sovrano d’Inghilterrà che lasciò il trono per amore. |
Esistono dei posti talmente belli e suggestivi da essere definiti gioielli preziosi. Eppur, alle Hawaii c'è un'isola che oltre ad essere bella è anche preziosa per davvero. Papakolea Beach, nota anche come Mahana, questo il nome della spiaggia, che si trova in una delle isole Hawaiiane, interamente ricoperta da pietre preziose provenienti dal vulcano che sovrasta il luogo. I sogni di camminare su una superficie piena di gemme preziose su questa spiaggia può essere realizzato, ma abbandonate il pensiero di portare a casa una pietra, poiché l'isola è totalmente sorvegliata. La spiaggia di Papakolea Beach è fatta di colori che vanno del verde, tonalità che è data, appunto dalle piccole pietre preziose che si trovano su di essa. La pietra preziosa, precisamente, è l’olivina, un particolare cristallo che si forma quando si fondono due elementi di base, il magnesio e il ferro, ad alte temperature. E il motivo per cui questo minerale è presente è che la spiaggia si trova alle pendici di un vulcano, il Pu'u Mahana, che non erutta più da ben 49 mila anni, ma che aveva, nel suo cratere, questi minerali che si sono solidificati quando il magma è caduto nel mare. Negli anni le onde del mare, battendo sulle pendici del vulcano lo hanno eroso e hanno frantumato l’olivina così che i piccoli detriti sono finiti su questa spiaggia, creando uno spettacolo unico. | Verde e interamente ricoperta di pietre preziose. È una spiaggia fuori dal comune quella di Papakolea Beach, nelle isole Hawaii. |
Due gemelline siamesi del Bhutan, Nima e Dawa Pelden, sono state separate con successo a Melbourne, in Australia, dopo un delicato intervento durato 6 ore. Le piccole, che hanno 15 mesi, erano unite per il torso e avevano il fegato in comune, ma l'equipe medica guidata dal dottor Joe Crameri, primario di chirurgia pediatrica presso il Royal Royal Children's Hospital, sono riusciti nell'impresa e le due piccole ora stanno bene. “Non c'è niente di meglio in ogni operazione che essere in grado di andare dai genitori e dire ‘siamo stati in grado di prenderci cura di tuo figlio'”, ha dichiarato alla CNN il dottor Crameri. “Sono fiducioso che saranno in grado di riprendersi dall'operazione e vivere la propria vita”, ha aggiunto il professionista. L'operazione di Nima e Dawa era prevista per il mese di ottobre, tuttavia, dopo il lunghissimo volo che la portate in Australia assieme alla madre, i medici hanno riscontrato alcuni problemi nutrizionali, quindi hanno deciso di posticipare l'intervento dopo un periodo di recupero e controlli. La delicatissima operazione ha coinvolto un'equipe composta da 25 specialisti tra medici, infermieri e anestesisti, che si sono alternati al tavolo operatorio per separare le piccole e ricostruire i tessuti laddove necessario. Il timore maggiore era una possibile fusione di tratti intestinali, ma fortunatamente tutte le giunture individuate erano superficiali ed è stato possibile separare le bimbe senza alcuna complicazione. | Gli specialisti del Royal Royal Children’s Hospital di Melbourne, Australia, hanno separato le gemelline siamesi del Bhutan Nima e Dawa dopo un intervento durato sei ore. Le piccole di 15 mesi erano unite per torso e fegato. L’intervento reso possibile grazie allo Stato di Victoria che ha pagato la cifra necessaria. Ora le bimbe stanno bene, sorridono e sono felici. |
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