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Ancora guai per l'imprenditore Alberto Genovese che lo scorso novembre è stato arrestato con l'accusa di aver violentato sessualmente una ragazza di 18 anni durante un festino nel suo appartamento di Milano. I soci e gli investitori delle società create da Genovese, noto infatti come mago delle start up, potrebbero accusarlo di danno di immagine e chiedere dei risarcimenti in sede civile. Quattro giorni dopo l'arresto, stando a quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica", il consiglio di amministrazione di "Prima assicurazioni" – una delle sue creature – gli ha revocato la carica di presidente e amministratore delegato affidandola al general manager George Ottathycal Kuruvilla. L'azienda avrebbe poi nominato anche uno studio legale esterno per condurre un'indagine interna in merito alla condotta di Genovese nella gestione della società. Avrebbe inoltre approvato la creazione di una task force per monitorare gli sviluppi delle indagini e intraprendere azioni per salvaguarda la reputazione della società.
Le società create dal mago delle start up Alberto Genovese potrebbero richiedere un risarcimento, in sede civile, a tutela della loro immagine. L’azienda “Prima assicurazioni” avrebbe infatti creato una task force per valutare la necessità di intraprendere azioni legali e nominato uno studio di avvocati esterno.
Alla fine dello scorso anno è stata avviata la più grande campagna vaccinale nella storia dell'umanità, con l'obiettivo di sconfiggere il coronavirus SARS-CoV-2 responsabile della pandemia di COVID-19. Per sperare nell'eradicazione del virus, o perlomeno nella sua trasformazione in un patogeno endemico ben più controllabile, è fondamentale che i vaccini siano distribuiti in tutto il globo. È per questa ragione che sin dall'inizio dell'emergenza le principali istituzioni internazionali – dall'OMS all'ONU – hanno esortato i Paesi ricchi a non accaparrarsi tutte le dosi disponibili, promuovendo la diffusione dei farmaci anche in quelli che non possono permetterseli. L'Unione Europea è in prima linea nell'approccio solidale, avendo stanziato ingenti fondi affinché venga garantita la vaccinazione globale. Solo seguendo questo virtuoso percorso potremo davvero sperare di liberarci del virus, il più rapidamente possibile. Quando infatti la stragrande maggioranza dei Paesi avrà raggiunto l'immunità di gregge, la circolazione del patogeno verrà significativamente ridimensionata. Per avere un'idea di quando ciò si verificherà, è indubbiamente utile conoscere i progressi delle campagne vaccinali nelle singole nazioni. In altri termini, sapere quante dosi sono state somministrate e dove. In nostro aiuto giunge uno strumento estremamente prezioso, il portale Our World in Data, un progetto realizzato per divulgare in modo chiaro e comprensibile per tutti l'aggregazione di dati rilevanti a livello globale; dai cambiamenti demografici alle tematiche energetiche e ambientali, passando per diffusione dell'istruzione, dei diritti umani e della democrazia, fino allo sviluppo economico. A metterlo a punto un team di ricerca dell'Università di Oxford, della Oxford Martin School e della Global Change Data Lab, un'organizzazione senza scopo di lucro con sedi in Galles e in Inghilterra impegnata nel settore dell'istruzione. Da quando è scoppiata la pandemia di COVID-19 hanno creato un'intera sezione dedicata all'emergenza sanitaria, mettendo a punti aggregatori di dati su mortalità, tamponi, ospedalizzazioni, diffusione globale dei casi e molto altro ancora. Una sottosezione è stata avviata con l'inizio della campagna vaccinale, e grazie ad essa possiamo avere un quadro molto esaustivo di come stanno procedendo le vaccinazioni a livello locale. In questa pagina, ad esempio, è possibile sapere praticamente in tempo reale (i dati sono aggiornati al giorno prima) quante dosi sono state somministrate e dove. Nel momento in cui stiamo scrivendo, lunedì 22 febbraio, nel mondo risultano somministrate in tutto poco più di 208 milioni di dosi di vaccino anti COVID. In cima alla classifica vi sono gli Stati Uniti d'America, con oltre 63 milioni di dosi; seguono la Cina con 40,5 milioni; il Regno Unito con 18,20 milioni; l'India con 11,09 milioni; Israele con 7,6 milioni; il Brasile con 6,95 milioni; la Turchia con 6,57 milioni; gli Emirati Arabi Uniti con 5,55 milioni; la Germania con 5,07 milioni; la Russia con 3,90 milioni; la Francia con 3,72 milioni; l'Italia con 3,5 milioni; la Spagna con 2,94 milioni e tutti gli altri di seguito. Nell'Unione Europea le dosi somministrate sono poco meno di 27 milioni. Questi numeri acquisiscono un vero senso quando si mettono in relazione al numero di abitanti di ciascun Paese, facendoci effettivamente capire quanto stia "correndo" la campagna vaccinale locale e quanto sia vicina l'immunità di gregge. I 7,6 milioni di vaccinati in Israele, infatti, hanno un significato molto maggiore rispetto agli 11,09 milioni dell'India; il Paese mediorientale ha infatti una popolazione di poco meno di 9 milioni di abitanti, ed è quello in cui le vaccinazioni procedono più speditamente in assoluto. In pratica, più di 80 persone su 100 hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino, e questo sta garantendo risultati eccezionali in termini di mortalità e ospedalizzazioni. In India, d'altro canto, c'è una popolazione di 1,353 miliardi di persone, e siamo dunque lontanissimi dalla protezione dell'intera comunità.
Gli scienziati dell’Università di Oxford e dell’organizzazione senza scopo di lucro Global Change Data Lab hanno sviluppato un portale per l’aggregazione di dati chiamato “Our World in Data”. Tra le ultime sezioni nate ve n’è una dedicata alle vaccinazioni contro il coronavirus SARS-CoV-2, che mostra in tempo quasi reale il progresso delle campagne vaccinali nei singoli Paesi.
Venghino signori, venghino. Ce n'è per tutti Al momento i nomi dovrebbero essere questi; gli unici dubbi riguardano Giampiero Catone, la cui nomina non è stata data ancora per acquisita. Massimo Calearo, invece, è stato proclamato "Consigliere personale del Presidente del Consiglio per il commercio estero". Calearo, che era stato eletto nelle file del Pd, ha rinunciato a un possibile incarico ministeriale perché incompatibile con la presidenza della sua azienda Calearo Group. Si registra anche uno spostamento: il sottosegretario Sonia Viale passa dall'Economia agli Interni.
E’ arrivato l’atteso rimpasto di governo: il Presidente del Consiglio Berlusconi, secondo quanto rivelato dalle agenzie di stampa, avrebbe nominato 9 nuovi sottosegretari.
Il Logico Tour 2014 volge al termine (mancano solo le tappe di Trento, al Palatrento del 25 novembre e quella finale il 26 novembre al PalaFabris di Padova) e Cesare Cremonini tira le somme di quello che è stato un giro d'Italia live che ha visto numerosi sold out tra cui le due date milanesi del MediolanumForum che hanno dato il via al tour. Un tour per il paese che il cantante bolognese ha seguito assieme ai suoi fan condividendo quotidianamente sui suoi social foto e sensazioni e rispondendo personalmente a ringraziamenti e anche a qualche critica (come quando rispose per le rime a chi lo rimpoverava di essersi dimenticato Napoli nei ringraziamenti: "Napoli è stato uno dei concerti più belli. Già scritto e detto più volte"). Dopo il concerto del PalaAlpitour di Torino, infatti, ha voluto spiegare quale sia per lui la "cosa più bella fra tutte", andando oltre quello che forse qualcuno può pensare. Non gli applausi, né il pubblico o le attese, bensì: La cosa più bella fra tutte non sono gli applausi. Non il pubblico. Non le attese. Le esplosioni di musica. Il sudore. Le voci. Le canzoni. La cosa più bella di tutte per me è questa: salire sul palco, e sentire profondamente, chiaramente,dentro, fino ai polmoni, in ogni cellula del mio corpo, che tutto, ogni istante tra quelli che sto vivendo, è infinitamente più grande e potente di me, e potrebbe distruggermi . A meno che….non vinca io. #logicotour2014
Con un post su Facebook, a due tappe dalla chiusura del Logico Tour 2014, Cesare Cremonini ha scritto un post su Facxebook in cui ha voluto spiegare ai fan qual è la cosa più importante per lui. No, non è il pubblico né gli applausi…
Cosa non si fa per rendere felici i propri figli Cosa non si fa per i propri figli? Angelina Jolie e Brad Pitt, hanno speso 40.000 sterline per affittare un intero treno e portare i loro bambini a Glasgow, in Scozia, per vedere l'ultimo film di Harry Potter. La famiglia è partita da Londra, dove Brad sta lavorando e dopo 5 ore di viaggio, ha raggiunto la città scozzese. Un porta voce della Virgin Trains, la società che gestisce i trasporti locali, ha confermato il noleggio del treno da parte della coppia, ma non ha voluto fornire i dettagli del viaggio. I bambini: Maddox, Zahara, Shiloh, Pax e i gemelli Knox e Vivienne sarebbero stati entusiasti del viaggio, al punto da correre su e giù per il treno, fingendo che fosse quello destinato ad Hogwarts.
Se la coppia Brangelina decide di portare i figli al cinema la cifra spesa si aggirerà intorno alle 40.000 sterline.
Il lancio di PlayStation 5 non è stato semplice, lo scorso novembre. A causa del numero limitato di scorte dovuto alla pandemia, l'ultima console di Sony resta appannaggio per molti utenti. Questo ha portato a file interminabili, persino digitali, nei negozi; a prezzi di rivendita da capogiro su eBay; a truffe online, e così via. Come se non bastasse, a rendere ancora più esclusiva PlayStation 5 arriva l'operazione di Caviar, azienda nota a livello internazionale per vendere preziosi iPhone ricoperti d'oro. Ebbene, lo stesso trattamento è stato adoperato per un'unità della console di Sony. Si chiama "PlayStation 5 Golden Rock", e presenta una placcatura esterna personalizzata con texuture rocciose, proprio per rafforzare il nome della lussuosa console. Chiaro è che le scocche di PlayStation 5 Golden Rock non sono di plastica dorata, ma sono effettivamente fatte d'oro. Nello specifico sono 20kg di oro 18 carati. Riguardo al prezzo, Cavier solitamente non lo rende noto tramite il sito ufficiale. Per scoprirlo, occorre rilasciare un proprio riferimento per essere poi ricontattati dal personale, e avere tutte le informazioni necessarie in caso di interesse all'acquisto concreto. Tuttavia, pur non conoscendo il prezzo ufficiale di PlayStation 5 Golden Rock, è facile farsi un'idea orientativa: al momento un chilo d'oro di 18 carati ha un valore di 45.000 dollari, circa. Appare chiaro che l'esclusiva console di Caviar non si rivolge all'acquirente medio. Anche perché si tratta di una singola unità, che enfatizza il concetto di esclusiva, e di conseguenza spiega anche il prezzo proibitivo, riservato ai collezionisti più esigenti. Tuttavia, per i comuni mortali che aspirano a una tradizionale PlayStation 5, c'è anche ancora da attendere: attualmente l'ultima console di Sony non è ancora disponibile né su Amazon, né su GameStop, né in qualsiasi altro store digitale di elettronica. Dopo la promessa della compagnia giapponese di nuove scorte per il periodo natalizio, è risorto di nuovo il problema della mancanza di unità rispetto alla massiccia domanda degli acquirenti.
Dopo il lancio problematico, PlayStation 5 è ancora introvabile negli store digitali. Vi è però un’unica unità disponibile, personalizzata dall’azienda Cavier. Si chiama PlayStation 5 Golden Rock, è coperta da 20 kg d’oro a 18 carati, e il prezzo è ignoto. Di seguito il resto dei dettagli sull’esclusiva console.
Il Mobile World Congress 2018 di Motorola non ha visto l'arrivo di alcun nuovo smartphone, ma l'azienda è al lavoro per innovare la lineup della serie Moto Z e per introdurre nuovi Moto Mods. A precisarlo è Daniele De Grandis, General Manager di Motorola per il mercato italiano e israeliano che abbiamo avuto il piacere di incontrare allo stand Lenovo della fiera sulla telefonia mobile più importante al mondo. Il primo punto del nostro incontro è senza dubbio legato ai nuovi prodotti dell'azienda: Motorola presenterà i suoi nuovi smartphone nei prossimi mesi, puntando prima di tutto sull'ecosistema della serie Moto Z, e continuando lo sviluppo dei Moto Mods: Motorola è stata in effetti l'unica azienda a dare un segnale di continuità in un settore, quello degli smartphone modulari, in cui altri competitor hanno tentato di entrare (ad esempio LG con il suo G6) ma che poi hanno deciso di abbandonare. Assieme al nuovo Moto Z arriveranno quindi anche altri Moto Mods e le nuove generazioni saranno compatibili con le vecchie (e viceversa). Il rilancio nel mercato italiano delle attività di Motorola, avvenuto lo scorso giugno 2017, sta iniziando ad avere i suoi frutti, anche grazie alla forza del brand riconosciuto storicamente come la prima azienda ad aver prodotto un telefono cellulare: attualmente i dispositivi Motorola sono distribuiti in circa 4000 punti vendita italiani, ma il mercato ormai è ormai molto competitivo e ha un numero elevatissimo aziende e prodotti che raccolgono l'interesse degli utenti, soprattutto nel mercato di fascia media. Motorola in Italia punta quindi sul canale retail tradizionale, nel quale però si approccia con una strategia che non vuole fare del prezzo estremamente competitivo il suo punto centrale, ma cercando di dare il giusto valore ai suoi prodotti, soprattutto nella fascia media che rappresenta un po come per tutte le aziende il grosso da cui proviene il volume del fatturato.
Il General Manager di Motorola per il mercato italiano parla delle prospettive future di Motorola e di quelli che potrebbero essere i punti forti dell’azienda per garantire innovazione e sviluppo, anche per il mercato italiano.
Pubblicata da Rhino-Warner Music, arriva domani 16 febbraio in tutti i negozi di dischi e nelle edicole la compilation del Festival di Sanremo 2011. Il disco conterrà diciassette brani, tra quelli dei 14 concorrenti big e quelli dei giovani presenti. Graditi ritorni come quelli di Patty Pravo, Anna Oxa, Al Bano, Max Pezzali e Luca Barbarossa andranno a caratterizzare “Speciale Sanremo 2011″. Presenti anche diversi debuttanti come l'ultima trionfatrice di X-Factor, Nathalie Giannitrapani, e quella che è stata la vincitrice morale della prima edizione del talent show, Giusy Ferreri, oltre alla band milanese dei La Crus. Nella compilation troviamo anche i giovani Anansi, Gabriella Ferrone, Infranti Muri, BTwins, Raphael Gualazzi, , Micaela e Neks. Curiosamente, sono assenti dal disco Serena Abrami col pezzo Lontano Da Tutto (accusato di plagio), Marco Menichini con Tra Tegole e Cielo e Roberto Amadè che canta Come Pioggia. A differenza, invece, di Infranti Muri e Neks che non hanno superato l'ultima fase necessaria ad accedere alla fase finale della manifestazione musicale. Per quanto riguarda i pezzi dei big (ecco la lista completa delle canzoni: brani in gara, duetti e pezzi storici), si segnalano le assenze di Luca Madonia e Franco Battiato, Davide Van De Sfroos, Roberto Vecchioni e dei super favoriti dai bookmakers: i Modà con Emma Marrone. Questa la tracklist completa di “Speciale Sanremo 2011″:
“Speciale Sanremo 2011″ conterrà diciassette brani, tra quelli dei 14 concorrenti big e quelli dei giovani presenti.
Un Fabrizio Corona a tutto tondo quello che si concede per un'intervista al suo "Corona Magazine", giornale online partito il 17 dicembre, il cui debutto non poteva che avvenire nella chiave di approfondimenti sulla sua vita privata. Non solo le parole per Asia Argento, con la pubblicazione dei messaggi che hanno segnato la fine della loro storia, e quelle per la ex moglie Nina Moric, ma anche l'eterno ritorno dell'altra vicenda sentimentale cardine della sua vita, quella con Belén Rodriguez: "Io e Belen abbiamo fatto faville, ci siamo amati follemente" dice in un'intervista, per poi aggiungere: Quando si è messa con me era una ragazzina argentina che cercava spazietti in tv e sui giornali di gossip. Ora è la donna più amata e celebrata dello spettacolo italiano. E lei sa che è stato soprattutto grazie a me“, racconta. “Per me resterà nel mio cuore finché vivrò. Ma questo non vuol dire che la vedo, ci esco e ci provo… lei ha la sua vita, io la mia. Ma il legame esiste, è innegabile
Fabrizio Corona ripercorre la sua vita sentimentale in un’intervista rilasciata per il suo magazine, in cui racconta le storie recenti, come quella con Asia Argento, e quelle passate, da Nina Moric alla showgirl argentina: “Quando mi ha lasciato ci sono rimasto male. Forse eravamo troppo simili”.
Lo studio di architettura Nudes ha vinto il concorso per la progettazione di una nuova struttura educativa per la città di Pune nell'India occidentale. Pune si trova a circa tre ore da Mumbai ed è l'ottava città più popolosa dell'India, assistendo a una drammatica crescita urbana nell'ultimo decennio. Da anni la città soffre di un peggioramento della qualità dell'aria con un livello dell'inquinamento atmosferico quattro volte superiore allo standard di sicurezza stabilito dall'Organizzazione mondiale della sanità. Così Nudes ha progettato una scuola sormontata da una pista ciclabile a forma di infinito e coperta di piante per combattere lo smog. Forest School a Pune è una scuola sostenibile completamente rivestita da piante che ripuliscono l'aria. Il progetto è costituito da una coppia di torri cilindriche a sei piani avvolte nel verde, con una pista ciclabile ad anello sul tetto che le unisce. La pista ciclabile sul tetto dell'edificio è realizzata con due ponti tra le torri, uno sopra l'altro, in modo da creare il simbolo dell'infinito. Tutto il perimetro della scuola sarà inoltre ricoperto di piante che creano una foresta verticale sulla facciata. La pista ciclabile sul tetto è pensata per una città bisognosa di percorsi pedonali e ciclabili.
Lo studio di architettura Nudes ha progettato una scuola con una pista ciclabile sul tetto e rivestita di vegetazione per ridurre l’inquinamento atmosferico di Pune, in India. Pune ha subito uno sviluppo urbano veloce e sproporzionato per necessita di progetti sostenibili che aiutino a migliorare l’ambiente e Forest School vuole essere non solo un luogo sano per l’apprendimento ma per l’intera città.
"Sono contento del secondo posto, ma con più inventiva nella strategia forse avremmo potuto vincere". Bastano poche parole per inquadrare il pensiero di Sebastian Vettel sul GP del Messico, concluso al 2° posto dopo una rincorsa poco fortunata a Lewis Hamilton, capace di gestire il ritmo della gara a proprio piacimento senza essere mai veramente in bagarre con il tedesco della Ferrari. Una tappa, quella messicana, che avrebbe potuto regalare la seconda gioia stagionale al tedesco, e che invece si è trasformata nell'ennesima gara chiusa alle spalle del suo storico rivale, quel Lewis Hamilton che ha ormai le mani sul sesto titolo iridato. Il mondiale non è più affar suo, ma il pilota della Ferrari avrebbe preferito lasciare il Messico con una vittoria che sarebbe potuta arrivare con un po' di fortuna in più: Sorprendentemente, le gomme dure hanno funzionato molto bene. E' stata una gara molto intensa e per fortuna sono riuscito a tenermi dietro Bottas, anche se mi ha messo molta pressione alla fine – sono state le sue parole a Sky -. Sono riuscito a spostare l'attenzione su Lewis solo alla fine, anche se lui è riuscito a gestire molto bene il ritmo per tutto il secondo stint ed aveva ancora abbastanza gomme quando ci siamo avvicinati, quindi ci ha tenuti dietro.
Il quattro volte campione del mondo, 2° in Messico con la Ferrari, recrimina per la strategia: “Sorpreso dal rendimento delle gomme dure. E’ stata una gara dura, ma forse con più inventiva nella strategia forse avremmo potuto vincere” sono state le sue parole.
Descrizione dell'istituto In periodi di crisi economica, aumentano le persone che stentano a pagare tutte le spese, ma aumentano anche le persone che non riescono a soddisfare il proprio sostentamento. Il legislatore del 1942 ha previsto un istituto “gli alimenti” (art. 443 c.c. e seguenti) che tende a sopperire a queste difficoltà, si tratta di una serie di norme giuridiche che codificano gli obblighi morali e sociali di assistenza familiare. Il diritto agli alimenti deve essere tenuto distinto dagli obblighi al mantenimento previsti in altri punti della legislazione, la differenza è sostanzialmente quantitativa, gli alimenti sono riconosciuti nei limiti di quanto è necessario al beneficiario per sopravvivere, il mantenimento è più ampio dal punto di vista quantitativo. Il rapporto tra alimenti e mantenimento è di genus a specie, per poter ottenere il mantenimento deve esserci una espressa norma che riconosce il diritto al mantenimento (es. separazione, divorzio per il coniuge o i figli minorenni o maggiorenni), in mancanza è possibile ricorrere all’istituto generale degli alimenti regolato dal codice civile (art. 443 c.c. e ss). Il primo comma dell’art. 438 c.c. afferma che “Gli alimenti possono essere chiesti solo da chi versa in istato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento” dalla norma si evince che l’attribuzione degli alimenti non è automatica, ma “può” essere richiesta, questo sottolinea che la scelta se chiedere gli alimenti (o non chiedere) spetta al beneficiario degli stessi alimenti. La conferma della non obbligatorietà degli alimenti può essere desunta anche dall’art. 445 c.c. il quale prevede che “Gli alimenti sono dovuti dal giorno della domanda giudiziale o dal giorno della costituzione in mora dell'obbligato, quando questa costituzione sia entro sei mesi seguita dalla domanda giudiziale” Gli alimenti possono essere concessi solo a colui che si trova in stato di bisogno (quindi, presupposto per ottenere gli alimenti è lo stato di bisogno) e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento (quindi, un ulteriore presupposto per ottenere gli alimenti è l’impossibilità di provvedere al proprio mantenimento). Il venir meno dello stato di bisogno o la possibilità di provvedere al proprio mantenimento eliminano il diritto agli alimenti, per comprendere meglio basta pensare a due ipotesi: – una persona adulta che si trova in stato di bisogno, ma si rifiuta di lavorare avendone le possibilità ed opportunità
Il codice civile (art. 433 – 448 c.c.) riconosce ad una persona in stato di bisogno il diritto di avere gli alimenti necessari alla propria sopravvivenza da alcune persone (di solito stretti familiari)
Ferdinando Giordano innamorato di Angelica, cerca di chiarire il motivo di alcuni suoi comportamenti nei confronti di Angelica Livraghi, e sulla natura del loro rapporto nella casa del Grande Fratello 11. Ferdinando Giordano ammette di provare dei sentimenti nei suoi confronti, avverte sempre il bisogno di cercarla e di parlare con lei, di provare un pizzico di gelosia quando lei ride e scherza con qualcun altro, o qualcuno fa battute su di lei. Il ragazzo dice di aver sbagliato in qualche circostanza, ma che lo ha fatto guidato da un sentimento sincero, e di essere disposto a fare anche un passo indietro per il bene di lei. Di contro Angelica non vuole che la cosa diventi ambigua e si trasformi in una situazione pesante da gestire, mostrando insicurezza e indecisione. Angelica non vuole che i suoi affari diventino di dominio pubblico, dicendo di essersi imbarazzata a morte quando Ferdinando ha ammesso durante la diretta in confessionale di provare dei sentimenti per lei. Stefano Brosca CHI VUOI ELIMINARE TRA CRISTINA, CLIVIO E ROSA? CLICCA QUI PER VOTARE
Ferdinando Giordano si scusa con Angelica Livraghi per le ammissioni fatte durante la diretta del Grande Fratello 11, ma non ritratta i suoi sentimenti.
Camminando tra le pile di libri della Mui Ho Fine Arts Library potrà sembrare di trovarsi in un luogo spaziale, senza atmosfera perché tutti i libri sembra volteggiare in aria. L'architetto Wolfgang Tschapeller ha rinnovato la biblioteca universitaria di Cornell University di Ithaca, New York, con pile di libri sospesi. Sono 18 mesi che la storica Rand Hall presso la Cornell University è soggetta a lavori di rinnovamento che sono stati completati ad agosto 2019. Per l'architetto Wolfgang Tschapeller l'obiettivo per il progetto era di fornire "un'interpretazione delle grandi sale di lettura associate a grandi raccolte di ricerca del 21° secolo". La nuova nasce dal progetto di rinnovamento della storica Rand Hall di Cornell University di Ithaca, costruita nel 1911. Il progetto prevedeva la rimozione del terzo piano dell'edificio esistente. Oggi la biblioteca comprende quattro livelli di pile ammassate di libri sospesi come elemento centrale dell'edificio. La biblioteca si pone al primo livello della vecchia Rand Hall. Il piano terra è stato ripensato e oggi accoglie negozi di fabbricazione del legno, metallo e digitale, uno spazio per i produttori, un laboratorio di ricerca e un deposito di piccoli utensili. La biblioteca nel primo livello comprende non solo le pile di libri sospesi ma anche una sala di lettura aperta con spazi di lavoro flessibili e collaborativi, 18 postazioni studio individuali per la ricerca, dispositivi di elaborazione e produzione pubblici, banchi di circolazione e accesso diretto agli studi dell'università.
L’architetto Wolfgang Tschapeller ha rinnovato la biblioteca universitaria di Cornell University di Ithaca con pile di libri sospesi. Il progetto è nato come interpretazione delle grandi sale di lettura associate a grandi raccolte di ricerca del 21° secolo. La Mui Ho Fine Arts Library è oggi una biblioteca unica al mondo.
Mario Balotelli presenta Fanny ai tifosi? Poco male, Raffaella Fico ci pensa da sola a riportare su di sè gli occhi del pubblico. Dopo un'assenza durata più di un mese, la bellissima showgirl napoletana è tornata su Twitter per riprendere il rapporto con i fan da dove lo aveva interrotto successivamente alla nascita di Pia. Raffaella, per usare le sue stesse parole, "sta ‘na bellezza!" e non pare affatto aver risentito dell'abbandono di Supermario. La piccola la tiene impegnata costantemente ma nei ritagli di tempo libero, la soubrette napoletana ne approfitta per riprendere i contatti con il mondo esterno. L'occasione è buona anche per prendere in giro Supermario, l'uomo che a suo dire l'ha così brutalmente umiliata, senza mostrare riguardo alcuno verso la sua condizione di donna incinta. Raffaella non nomina Mario direttamente ma attraverso un retweet dimostra di aver particolarmente gradito lo scherzo di una sua followers che posta sul suo profilo la foto di un travestimento di Carnevale che ha spopolato quest'anno in quel di Napoli: una sorta di "natività moderna", con Raffaella e la piccola Pia, sovrastate da un Balotelli in maglia rossonera. Un costume particolarmente divertente che ha finito per far sorridere anche la Fico tanto che la soubrette ha scelto di condividere e ritwittare l'immagine.
Bella come il sole, Raffaella Fico torna in grande stile su Twitter e agli amici confessa: “Sto una bellezza”. Intanto prende in giro Mario Balotelli.
E' tutto pronto per quello che si preannuncia il matrimonio dell'anno. L'esplosiva Valeria Marini convolerà a nozze con Giovanni Cottone in giornata, nella splendida cornice romana della Basilica di Santa Maria in Ara Coeli che sorge sul colle del Campidoglio. I super testimoni sono noti da tempo: da Ivana Trump a Craig David che si esibirà per i neo sposi, da Gigi D'Alessio ad Anna Tatangelo passando per Alfonso Signorini e Fausto Bertinotti. Gli ingredienti per una cerimonia da incorniciare ci sono tutti e la splendida "Valeriona" nazionale, come viene affettuosamente definita, ha svelato sul suo profilo twitter che forse arriverà in chiesa a bordo di una Lambretta:
Mancano poche ore al matrimonio di Valeria Marini e Giovanni Cottone, previsto domenica 5 maggio alla Basilica romana dell’Aracoeli. Oltre alle conferme dei tanti testimoni vip e gli invitati altrettanto noti che presenzieranno alle nozze della showgirl, giunge l’indiscrezione che forse arriverà in chiesa a bordo di una lambretta. Nel frattempo il mensile Maxim ha pubblicato in esclusiva gli scatti del suo sexy addio al nubilato.
Finisce 1-1 tra Cagliari e Venezia l'anticipo della settima giornata di Serie A: di Keita Balde nella prima frazione e Busio a tempo quasi scaduto le reti che hanno deciso il match. Una beffa per la squadra di Walter Mazzarri, che sperava di rompere il ghiaccio sulla panchina dei sardi dopo essere subentrato a Leonardo Semplici lo scorso 15 settembre: il tecnico toscano porta a casa invece il secondo pareggio della sua gestione dopo quello dell'Olimpico contro la Lazio, cui sono seguite le sconfitte con Empoli e Napoli. In virtù di questo pari, il Venezia riesce ad evitare il sorpasso da parte dei rossoblù, che restano penultimi a 3 punti, mentre gli uomini di Paolo Zanetti si portano al quartultimo posto a 5 punti, assieme a Verona, Sampdoria e Genoa. Il Cagliari si schiera con la difesa a 3 marchio di fabbrica di Mazzarri, dopo le ultime due sfortunate prove con la linea a 4: infortunato Walukiewicz, al fianco di Godin ci sono Caceres e Carboni, torna in panchina Zappa. In attacco c'è Keita dal 1′ a fare coppia con Joao Pedro. Zanetti risponde con un 4-4-2, con Okereke in prima linea al fianco di Aramu. Indisponibili per i neroverdi Lezzerini, Sigurdsson, Haps e Vacca. Al 19′ del primo tempo arriva la rete del vantaggio sardo: Keita insacca di testa un cross di Caceres, battendo l'incolpevole Maenpaa. Con questa rete, il 26enne attaccante ex Lazio, Inter e Samp diventa il miglior marcatore senegalese nella storia della Serie A con 40 gol, superando Khouma Babacar.
Non arriva la prima vittoria del Cagliari in campionato, quando ormai sembrava che i tre punti fossero appannaggio della squadra di Walter Mazzarri: il Venezia pareggia a tempo quasi scaduto con Busio la rete segnata da Keita Balde nel primo tempo. I rossoblù restano penultimi con 3 punti, il Venezia sale a 5.
L’Italia, così come gran parte dell’Europa, è colpita in queste ore dalla prima ondata di caldo di questa estate 2019 che è esplosa improvvisamente dopo una primavera che è passata senza farsi notare. Ma cosa sta succedendo in Italia? Perché fa così caldo? Quali sono i rischi di queste temperature? Vediamo insieme cosa c’è da sapere su questa ondata di caldo 2019. Parliamo di ondata di caldo o calore quando ci riferiamo ad un periodo di tempo limitato, di 5 giorni più o meno, durante i quali le temperature si innalzano in maniera insolita rispetto alla media, per poi rientrare nei valori stagionali. L’ondata di caldo che ci ricordiamo con più preoccupazione è quella del 2003 che provocò moltissime morti tra la popolazione in agosto. Ormai ce ne siamo accorti tutti, in queste ore siamo stati investiti (e continueremo ad esserlo fino a fine mese) da un’ondata di caldo che ha portato a temperature record per essere giugno. In particolare, dal 26 giugno, Italia, Francia, Austria, Polonia e Svizzera stanno registrando temperature sopra la media stagionale che hanno portato le istituzioni a parlare di allerta meteo. La stessa segnalata la settimana scorsa in Nord Africa dove le temperature hanno superato di gran lunga i 40 gradi, preoccupando seriamente la popolazione. Le cause di questo caldo anomalo son oda attribuirsi all’anticiclone africano che, quest’anno, è particolarmente potente. Le previsioni per i prossimi giorni parlano di un incremento delle temperature sopra la media tra i 3 e i 6 gradi, una situazione critica che però dovrebbe rientrare entro fine mese. L’ondata di caldo di questo giugno 2019 è legata al riscaldamento globale? Gli esperti ad oggi non sono in grado di dirci con certezza se questo caldo anomalo sia strettamente legato al riscaldamento globale, che sappiamo essere causa dei cambiamenti climatici che implicano proprio un incremento delle temperature, ma, fanno sapere dal WMO, che “ciò che stiamo vivendo è coerente con gli scenari climatici che prevedono ondate di caldo più frequenti, estese e intense in quanto le concentrazioni di gas serra portano ad un aumento delle temperature globali”.
In questo giugno 2019 è arrivata la prima ondata di caldo di questa estate, ma cosa sta succedendo in Italia? Perché le temperature sono così alte? Vediamo insieme cos’è l’ondata di caldo 2019, quali sono i rischi per la nostra salute e quali sono, se ci sono, i legami con il riscaldamento globale.
Sono anni che il nome di Bob Dylan è tra i papabili per ricevere il Nobel per la Letteratura e finalmente il 2016 è stato quello buono, nonostante avesse fior fior di nomi più quotati. Gli Stati Uniti non vincevano il Premio dal lontano 1993 quando fu Toni Morrison, autrice, tra gli altri, di "Amatissima" e "Jazz", e da allora alcuni nomi si sono riproposti ogni anno: Philip Roth su tutti, ma anche Don DeLillo (spinto molto anche quest'anno), Thomas Pynchon e Joyce Carol Oates. A 23 anni di distanza quindi è un cantautore a batterli tutti, ma non un cantautore qualsiasi, IL cantautore per antonomasia, colui che ha modificato la canzone folk americana, attuandone le tematiche e diventando un vero e proprio simbolo. Schivo, prolifico tuttora e uno dei pochi che è riuscito a mantenere una certa qualità di scrittura anche negli ultimi anni, con una media molto alta (basti vedere le recensioni per album come "Tempest" e "Shadows in the Night"), Bob Dylan ha sparigliato le carte di un premio che in questi ultimi anni aveva sorpreso più volte. È difficile non cogliere il caso che lo ha voluto vincitore nel giorno in cui è morto Dario Fo, un'altro dei cosiddetti outsider di quel premio. E proprio i due furono accostati, nel 2013 da Bill Wyman del New York Times che scriveva, già all'epoca, del perché questo premio a Dylan non sarebbe stato (ed è, quindi) uno scandalo: "Il suo lirismo è squisito, i suoi interessi e soggetti sono senza tempo e sono pochi i poeti di ogni epoca che hanno visto la propria opera avere più influenza". Come ogni cosa che preveda una classifica, anzi, per la precisione – non esistendo vere e proprie classifiche – un vincitore, partiranno enormi scritti critici sugli scrittori che ne avevano più merito, sulla scrittura che ‘allora' non è più principale e sul perché e per come. Ma da anni è assodato come le canzoni siano bagaglio culturale di qualunque Paese, al pari, ad esempio, della poesia (e spesso sono poesie messe in musica), come ribadisce il cantante italiano che ha attinto più di tutti dal menestrello di Duluth: "È una notizia che mi riempie di gioia, vorrei dire non è mai troppo tardi – ha dichiarato Francesco De Gregori -. Il Nobel assegnato a Dylan non è solo un premio al più grande scrittore di canzoni di tutti i tempi ma anche il riconoscimento definitivo che le canzoni fanno parte a pieno titolo della letteratura di oggi e possono raccontare, alla pari della scrittura, del cinema e del teatro, il mondo e le storie degli uomini. Bob Dylan incarna l'essenza di tutto questo, nessuno come lui ha saputo mettere in musica e parole l'epica dell'esistenza, le sue contraddizioni, la sua bellezza".
La vittoria del Nobel per la Letteratura di Bob Dylan è destinata a far discutere molto ma conferma quello che in molti già sanno da tempo, ovvero che anche la canzone ha dignità letteraria al pari della poesia.
È incontaminata e tranquilla, perfetta per chi cerca una vacanza in una destinazione incontaminata. La Maremma, definita il cuore selvaggio della Toscana è tra i mari più limpidi d'Italia. Lunghissime spiagge di sabbia fine si alternano a scogliere a picco sul mare, piccole baie selvagge, isolette pittoresche: il mare della Maremma offre tutto questo. Partendo da sud andiamo alla scoperta delle magnifiche spiagge della Maremma. La prima che si incontra è quella di Capalbio, un lungo arenile a ridosso di dune selvagge, molto frequentato da personaggi noti. Successivamente incontriamo il piccolo promontorio di Ansedonia e la sua spiaggia di sabbia fine. La particolarità di questa spiaggia è la presenza della Tagliata etrusca, un canale aperto nella roccia per evitare l'insabbiamento dell'antico porto di Cosa, lo Spacco della Regina, una grotta che si apre sulla spiaggia, ed infine la Torre della Tagliata, torre spagnola che fu dimora anche di Giacomo Puccini. Al largo della spiaggia di Ansedonia c'è il paradiso per i sub e gli amanti dello snorkeling. Si tratta della piccola isola di Giannutri, parco marino, con fondali meravigliosi. Tornado sulla costa proseguendo verso nord si incontra la grande mole dell'Argentario, un promontorio che ospita borghi splendidi come Porto Ercole e Porto Santo Stefano. Qui molte spiagge si possono raggiungere a piedi o via mare. Noleggiando un gommone o una barca, potrete circumnavigare il promontorio e restare sbalorditi dalle tante calette che incontrerete. Sul promontorio dell'Argentario si affaccia Orbetello con la sua laguna e le spiagge della Giannella e della Feniglia, due spiagge sabbiose con stabilimenti balneari ma anche lunghi tratti di spiaggia libera. La Feniglia inoltre ha la particolarità di trovarsi davanti ad una riserva naturale, interamente percorribile a piedi o in bicicletta. Proseguendo si trova la Spiaggia dell'Osa, un litorale di sabbia fine lungo 6 chilometri con fondali bassi e una rigogliosa pineta alle spalle. Riprendendo il cammino in direzione nord, si giunge a Talamone, una spiaggia adatta agli sport acquatici grazie al vento. La spiaggia è formata da ghiaia e una scogliera nella quale si apre una caletta molto pittoresca denominata bagno delle donne. Superato Talamone si arriva sulla costa del Parco Naturale della Maremma e la prima spiaggia che si incontra è Cala di Forno, una delle spiagge più tutelate d'Italia. Al fine di preservarne l'ecosistema, fino al 2012 in estate venivano chiusi i sentieri di accesso, oggi è invece raggiungibile tutto l'anno ma sempre accompagnati dalla guida ambientale del parco. Poco più avanti si trova la Spiaggia di Collelungo e la spiaggia di Marina di Alberese. Sono due luoghi incantevoli ed incontaminati: le uniche tracce dell'uomo sono rappresentate dalle torri che tutt'oggi svettano. Salendo ancora in direzione nord arriviamo a Marina di Grosseto, davanti al paese parte una lunghissima ed ampia spiaggia con molti stabilimenti balneari e spiaggia libera che arriva fino a Castiglione della Pescaia. Il tratto più bello è probabilmente quello della spiaggia delle Marze. La spiaggia di Castiglione della Pescaia è situata proprio davanti il paese, si tratta di una spiaggia sabbiosa con basso fondale, parte dai piedi del castello aragonese e prosegue ininterrottamente fino alla baia delle Rocchette protetta da un piccolo promontorio sormontato dal castello. Quest'ultimo tratto è conosciuto come spiaggia delle Rocchette.
La Maremma è davvero incantevole ed è famosa per la sua natura incontaminata e selvaggia , per il suo litorale incontaminato , la sua eccellente cucina locale e la bellezza dei sui borghi. Scopriamo le spiagge di questa terra magica in Toscana.
Dopo lo scrutinio del 20% delle sezioni elettorali marchigiane (317 su 1.576), le percentuali dei voti assegnati ai candidati presidenti, rilevate dall'Ufficio elettorale della Regione Marche vede appunto in testa Francesco Acquaroli al 48,14%, seguito da Maurizio Mangialardi al 37,62% e da Gian Mario Mercorelli, all'8,81%. Il dato dell'affluenza definitiva è stato del 59,7%, nel 2015 era stata del 49,78%. Alle urne erano chiamati 1.310.843 marchigiani (637.290 uomini e 673.553 donne) per 1.576 seggi, distribuiti nei 227 Comuni, per eleggere il presidente e i 30 consiglieri dell’undicesima legislatura della Regione Marche. Acquaroli (RicostruiAmo le Marche) e Mangialardi (Insieme Marche) erano sostenuti da sei liste. Per Mangialardi: Pd, Marche Coraggiose, Le nostre Marche e il Centro, Mangialardi Presidente, Italia Viva-Psi-Demos-Civici Marche, Rinasci Marche. Per Acquaroli: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia – Civici per le Marche, Udc-Popolari Marche, Movimento per le Marche e Civitas-Civici per Acquaroli. I restanti sei candidati a governatore, erano invece sorretti da una sola lista, a partire da Gian Mario Mercorelli, l’aspirante presidente per il Movimento 5 Stelle. Gli altri candidati alla poltrona di presidente della Regione Marche erano: Roberto Mancini (Dipende da Noi), Fabio Pasquinelli (Lista Comunista! Per le Marche), Sabrina Paola Banzato (Vox Italia-Marche), Anna Rita Iannetti per il "Movimento 3V Libertà di scelta, Alessandra Contigiani, con Riconquistare l’Italia – Fronte Sovranista Italiano. "Trionfo Marche. Grazie a Francesco Acquaroli e a Fratelli d'Italia un'altra roccaforte della sinistra sarà amministrata dal centrodestra. Da nord a sud Fratelli d'Italia è l'unico partito che cresce in tutte le regioni al voto", ha scritto su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, commentando l'esito delle Regionali. "Auguro buon lavoro a Francesco Acquaroli", ha detto il candidato governatore del centrosinistra, Maurizio Mangialardi. "Era una missione veramente complicata- ha detto ancora Mangialardi durante la conferenza stampa ripresa da Etv Marche-. Il centrosinistra ce l'ha messa tutta, ce l'ho messa tutta io. Ci sono state troppe cose, la crisi economica, il terremoto e la sanità che hanno determinato questo risultato. Acquaroli avrà un'opposizione sicuramente competente. Saremo li' vigili perché arriveranno le risorse del Recovery fund e spero anche del Mes. Saremo fermi e determinati". Anche in questa Regioni, come nelle altre sei al voto, tranne la Liguria, Pd e M5s non sono riusciti a trovare un accordo su un candidato comune. E questo ha sicuramente avvantaggiato il centrodestra: "Se il Pd perderà in maniera netta solo nelle Marche, come si sta profilando dalle prime proiezioni, vuol dire che erano sotto terra da tempo". aveva commento oggi pomeriggio il candidato governatore del M5s Gian Mario Mercorelli, parlando di "una sconfitta marcatamente della sinistra marchigiana".
I risultati del voto alle regionali delle Marche consegna la Regione al candidato di centrodestra Francesco Acquaroli, che vince con una percentuale superiore al 46%. È arrivato secondo Maurizio Mangialardi, candidato del centrosinistra. Il dato definitivo sull’affluenza è del 59,7%, nel 2015, alle ultime elezioni, era stata del 49,78%.
Roberto Vecchioni, Franco Battiato, Anna Oxa, a Sanremo La mia anima d’uomo: quest’anno Il Festival sarà ricco di nomi importanti della discografia italiana. Tra questi ci sarà anche Patty Pravo, che porterà in gara Il vento e le rose. Nella serata Nata per Unire, dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia, invece, l’artista interpreterà Mille lire al mese. Il vento e le rose porta la firma di Diego Calvetti, autore di successi discografici recenti, tra cui vari brani di Noemi – Briciole, Per tutta la vita e L’amore si odia, con Fiorella Mannoia. Il 17 febbraio, Patty Pravo canterà la sua canzone insieme a Morgan, scelto da lei per accompagnarla nella serata dei duetti. La prima volta di Nicoletta Strambelli – vero nome della cantante veneziana – al Festival di Sanremo risale al 1970, quando partecipa in coppia con Little Tony con La spada nel cuore; negli anni seguono altre sei presenze (e quattro Premi della Critica vinti) con Per una bambola (1984), Pigramente signora (’87), I giorni dell’armonia (’95), …E dimmi che non vuoi morire (’97), L’immenso (2002), E io verrò un giorno là (2009). In attesa della sua ottava performance sanremese, Patty Pravo ha già pubblicato il primo singolo del nuovo album di inediti, in uscita il 16 febbraio, nei giorni del Festival, per Carosello Records. Unisono, così si intitola la canzone, è stata scritta da Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, autore anche di un’altra traccia del disco: il brano è in rotazione radiofonica e in vendita su iTunes dallo scorso 14 gennaio.
La cantante sarà in gara al Festival con una canzone scritta da Diego Calvetti. Nel frattempo è arrivata in radio il nuovo singolo, Unisono, firmato da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro.
Francesca Michielin parteciperà al Festival di Sanremo 2016 con la canzone ‘Nessun grado di separazione‘, il cui testo è firmato da Francesca, insieme a Cheope e Federica Abbate, che hanno collaborato anche alla stesura musicale, insieme a Fabio Gargiulo. Per la cantante vincitrice di X Factor nel 2011 è la prima volta da concorrente sul palco dell'Ariston, dove però non è la prima volta che mette piede: all'indomani della sua vittoria nel talent, infatti, la Michielin viene chiamata da Cghiara Civello a duettare con lei durante l'edizione del 2012, interpretando assieme alla cantante jazz una versione di ‘Al posto del mondo'. Nella serata dedicata alle cover, invece, la cantautrice di Bassano del Grappa si esibirà in un grande classico della canzone italiana, ovvero ne ‘Il mio canto libero' canzone scritta da Mogol, cantata da Lucio Battisti e inclusa nell'album omonimo uscito nel 1972. A ottobre la cantante è uscita con il suo secondo album ‘di20' che ha raggiunto la quinta posizione della classifica ed è stato trainato dai singoli di successo ‘L'amore esiste' – il cui video ha raggiunto i 25 milioni di visualizzazioni su Youtube -, ‘Battito di ciglia' e ‘Lontano', oltre ad ‘Amazing', scelto come colonna sonora del film ‘The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro' e poi inclusa in questo secondo lavoro. È stato un anno importante per la Michielin che ha appena terminato il ‘Nice to meet you' tour, ovvero ‘una sorta di autobiografia musicale itinerante in cui Francesca ha voluto valorizzare il contatto intimo e autentico con il pubblico' e in cui si esibiva a solo suonando 5 strumenti: pianoforte, tc helicon, basso, chitarra e timpano. Un live che è possibile anche ascoltare su disco e che conterrà 7 tracce riarrangiate e registrate live Ho scelto di salire sul palco da sola, ma suonando cinque strumenti perché mi sono sempre sentita una musicista molto appassionata, fin da quando ho imparato a suonare il pianoforte a 9 anni– racconta Francesca – Avevo bisogno di mostrare la mia carta d’identità: suonare uno strumento per me significa mettermi a nudo e raccontare chi sono a chi mi ascolta.
Francesca Michielin esordisce al Festival di Sanremo 2016 con la canzone ‘Nessun grado di separazione’. Un appuntamento importante per l’ex vincitrice di X Factor che nella serata delle cover si esibirà con ‘Il mio canto libero’.
Dopo il sequestro dell’Hollywood e del The Club continuano le indagini da parte di Frank Di Maio e Alfredo Robledo. Come previsto iniziano già a spuntare i nomi dei primi vip coinvolti nello scandalo. Un video nelle mani degli investigatori avrebbe incastrato alcuni volti noti dello showbiz italiano, che sono stati già interrogati dagli inquirenti. Si tratta di Alessia Fabiani e Fernanda Lessa. Le due soubrette avrebbero ammesso, stando alle ultime indiscrezioni, di aver sniffato la cocaina all’interno della nota discoteca. La droga veniva consumata o all’interno dei bagni o nei privè e, molto spesso, il suo utilizzo era accompagnato da fiumi di champagne. Il numero degli indagati è salito vertiginosamente da 5 a 19 e il gip Giulia Turri ha ammesso senza troppi giri di parole: “Dall’esame degli atti trasmessi dal pubblico ministero emerge come il consumo delle sostanze stupefacenti all’interno dei locali fosse considerato talmente normale che i clienti erano consapevoli, non solo della possibilità di reperirlo all’interno dei locali stessi senza alcune difficoltà, ma anche della facilità di consumo in tutta riservatezza che il sistema di sorveglianza dei privè garantiva loro”. Fernanda Lessa era già stato coinvolta insieme ad Alessia Fabiani nello scandalo di Vallettopoli e in quell’occasiona la modella decise di sfogarsi sulle pagine di Vanity Fair: “Io in quell’intercettazione chiedevo solo se ce n’era o non ce n’era, di droga, non dicevo che l’avrei portata io: mica spaccio. Quello che faccio nel mio tempo libero sono affari miei. Del resto non ho mai detto di essere una santa. Ho fatto le mie esperienze: sesso, droga e rock’n roll. Ma come si dice? Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Non ho commesso reati, non sono mai stata arrestata, non sono mai stata ricoverata per overdose. Scrivere sul giornale che sniffo è una violazione della mia privacy”. Eppure tre anni dopo le sue esternazioni ecco che la sua privacy viene nuovamente violata, questa volta per amore della verità.
Alessia Fabiani e Fernanda Lessa dopo Vallettopoli coinvolte anche nel giro di cocaina dell’Hollywood e del The Club.
A tentare di soccorrere Marwen Tayari negli istanti dopo esser stato accoltellato dal 19enne Alessandro Patelli domenica scorsa in via Novelli a Bergamo non è stata solo la moglie Eleonora Turco, che ha assistito alla tragedia insieme alle loro figlie di 12 e 3 anni. Ma anche alcuni amici di Marwen. Uno si questi ai microfoni di Fanpage.it ha precisato che l'ambulanza con i medici e paramedici del 118 è arrivata almeno 20 minuti dopo da quando lui si è precipitato ad assistere il suo amico a terra. Sia l'esatta dinamica dell'omicidio che i minuti subito dopo sono però ancora tutti da ricostruire: non è chiaro chi ha chiamato i soccorsi e soprattutto quando. Certo è che il 34enne Marwen Tayari è morto pochi minuti dopo aver ricevuto le sei coltellate dal 19enne. "È morto tra le mie braccia, ora voglio giustizia", ha gridato più volte la moglie. "Quando sono arrivato ho visto Marwen a terra, con lui c'erano solo i carabinieri. Mi sono avvicinato per cercare di rianimarlo, ma i militari mi hanno fermato. I soccorsi sono arrivati almeno 20 minuti dopo", parla ai microfoni di Fanpage.it un amico del 34enne. "E pensare che solo mezz'ora prima ero con lui e la sua famiglia". L'omicidio è avvenuto poco distante dalla caserma dei carabinieri per questo i primi ad arrivare sul posto sono stati i militari. Solo dopo i soccorsi. Un altro testimone ha visto la moglie a cercare di soccorrere il marito. Tutto mentre Alessandro Patelli si era già dato alla fuga per poi essere stato identificato e fermato dai carabinieri pochi minuti dopo.
“I soccorsi sono arrivati almeno 20 minuti dopo l’omicidio”. A precisarlo a Fanpage.it è un amico di Marwen Tayari, il 34enne ucciso a coltellate a Bergamo da un 19enne, che appena lo ha visto a terra ha cercato di soccorrerlo. “E pensare che mezz’ora prima ero insieme a lui e alla sua famiglia”. Intanto oggi si è tenuto l’interrogatorio del giovane davanti al giudice per le indagini preliminari: il suo legale ha chiesto i domiciliari.
Massimiliano Allegri è il tecnico più chiacchierato della primavera 2021. L'allenatore livornese, in realtà, viene accostato a diverse panchine da mesi ormai ma in questo periodo è l'uomo più gettonato: Real Madrid, Tottenham, Juventus e Napoli sono solo le ultime squadre che sono state avvicinate al nome dell'allenatore toscano, che appare sempre più vicino ad un ritorno in pista ma al momento non è chiaro da dove ripartirà la sua carriera. Nella testa di Massimiliano Allegri, in questo momento, ci sarebbe solo il Real Madrid secondo molti addetti e esperti di mercato. La prossima stagione Zinedine Zidane lascerà la panchina dei merengues e Florentino Perez dovrà programmare il futuro con un nuovo allenatore: l’ex Juventus e Milan sembra essere il profilo ideale per al Casa Blanca, che già lo aveva contattato nell'estate del 2018 ma Allegri disse "no" per un patto che aveva con la Juve. Oltre al tecnico livornese ci sarebbe anche la candidatura di Raul Gonzales Blanco, che è molto vicino sia Florentino che a José Ángel Sánchez e ha fatto molto bene con le squadre giovanili del Real. Max Allegri avrebbe rifiutato le avance del Tottenham, nonostante un’esperienza inglese non gli dispiacerebbe, perché il tecnico non vuole precludersi la possibile chance di sedersi sulla panchina del Real Madrid.
Massimiliano Allegri è il tecnico più chiacchierato degli ultimi mesi e il suo ritorno in panchina sembra ormai imminente. Resta da capire dove ripartirà la sua carriera. Il tecnico di Livorno sembra essere al centro di un intrigo internazionale che coinvolge Real Madrid, Tottenham, Juventus e Napoli ma, per ora, non ci sono certezze.
Da sempre le pubblicità scelgono testimonia noti per pubblicizzare i propri prodotti. È una consuetudine che va avanti da sempre, a partire da Carosello, fino ai giorni nostri. Testimonial, si chiamano e ogni azienda in base a una serie di fattori ne sceglie uno a cui legare la propria immagine, che sia un volto o una voce. Solitamente non succede nulla di eclatante, altre volte qualche fan storce la bocca. È successo a Enrico Ruggeri, la cui voce è stata scelta dalla Negroni per cantare il jingle dei cubetti di pancetta: "Le stelle sono tante, milioni di milioni: la stella di Negroni vuol dire qualità". Pochi secondi in cui si ascolta la voce dell'autore di ‘Mistero', che però ha scatenato qualche critica alla quale il cantante ha risposto a muso duro tramite la sua pagina Facebook: Ho prestato la voce ad uno spot pubblicitario, cantando uno slogan ‘storico’ appartenente alla mia infanzia e a quella di tutti i miei coetanei. Quasi tutti quelli che mi hanno scritto si sono dimostrati divertiti. C’è stata una piccolissima percentuale di duri e puri che invece ha manifestato dissenso, quasi che la cosa fosse ‘dequalificante’ per un musicista che si proclama serio. Non risponderò a questi solo citando la numerosa compagnia di personaggi dello spettacolo che da sempre hanno abbinato la loro immagine alla pubblicità (Jannacci, Dario Fo, Gassman e tantissimi altri fino a Fiorello). Niente di scandaloso, quindi, sottolinea Ruggeri, il quale mette le distanze con coloro che si sono macchiati di fatti ben più gravi: ‘prostitutorie' le chiama lui, prima di tornare indietro di qualche secolo, quando gli artisti erano mantenuti dai mecenati: Aggiungerò che ci sono artisti che si sono prestati a cose ben più gravi, prostitutorie direi, presso i potenti di turno: quello è venir meno a dignità ed etica”. Ricorderò anche che i più grandi poeti, pittori e musicisti dei secoli passati hanno vissuto di mecenatismo, dipingendo i nobili che li ospitavano, affrescando le loro magioni, o scrivendo poesie e musiche alle loro signore. Il denaro, per loro, è indipendenza creativa: non ci compro macchine lussuose, barche o cocaina, io faccio dischi che mi piacciono, come e quando mi va, scrivo libri e articoli, conduco trasmissioni. Senza dover rendere conto a nessuno del mio operato. Questo è il lusso che voglio permettermi, questa è la mia cifra distintiva: il musicista più bravo, la copertina più curata, il palco più bello e, perché no?, una bella business class per arrivare più in forma al concerto. E poi, anima e voce possono anche essere cose diverse:
Ha prestato la voce a una pubblicità Enrico Ruggeri, ma ad alcuni fan ‘duri e puri’ la cosa non è piaciuta e lo hanno criticato. Il cantante, quindi ha voluto dedicargli una lunga riflessione per difendere la sua onestà intellettuale.
Il 29 ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata della Psoriasi che quest’anno, più di sempre, sottolinea la necessità di informare le persone dell’assenza dei rischi che corrono nell’avere a che fare con individui che soffrono di questa malattia: la psoriasi infatti non è contagiosa, toccare o stare vicino a chi ne soffre non comporta la trasmissione, eppure molti pazienti lamentano discriminazioni sociali e lavorative a causa della loro malattia. Vediamo insieme cos’è la psoriasi, quali sono i sintomi e come si cura. La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, non è infettiva e non è contagiosa, provoca lesioni, dette placche, caratterizzate da eritemi e desquamazioni che si presentano su gomiti, cuoio capelluto, zona lombare della schiena e ginocchia, ma possono estendersi anche su tutto il corpo, a seconda delle persone: la severità e diffusione varia infatti da paziente a paziente. Si parla di malattia cronica poiché i sintomi si presentano a periodi alternati e ad intensità varie, in alcuni momenti possono essere più severi, in altri più tenui. La psoriasi si può presentare a qualsiasi età, ma di solito i primi sintomi compaiono tra i 20 e i 40 anni, dal momento della prima insorgenza inizia l’alternanza delle fasi della malattia che, nella maggior parte dei casi, parte dai gomiti e dalle ginocchia. Esistono diverse tipologie di psoriasi: I ricercatori pensano che a scatenare la psoriasi sia una predisposizione genetica che porta ad un ricambio delle cellule della pelle troppo veloce. Ma partiamo dal principio. Il nostro corpo produce nuove cellule delle pelle in continuazione che però si sostituiscono gradualmente a quelle "vecchie", questo processo dura circa tre-quattro settimane. Nelle persone che soffrono di psoriasi però il ricambio cellulare si completa nel giro di tre-sette giorni, questo porta in superficie cellule che non sono completamente mature che si accumulano dando forma alle placche tipiche della malattia. La psoriasi si presenta, nella maggior parte dei casi, dopo un evento scatenante come traumi di vario tipo, abuso di alcol o fumo, stress eccessivo, cambiamenti ormonali, infezioni o altre malattie del sistema immunitario. La diagnosi della psoriasi di solito si limita ad un esame delle lesioni e, in aggiunta, ad un esame istologico. Quanto alla cura ad oggi non ne esiste una risolutiva, ma sono disponibili trattamenti che tengono sotto controllo le placche. Ad esempio attraverso cure topiche e locali, con creme e unguenti, la fototerapia e le terapie sistemiche, come farmaci e iniezioni.
La psoriasi è una malattia caratterizzata da placche squamose e che si presenta a fasi alterne nel corso della vita di chi ne soffre. Ecco cos’è, quali sono i sintomi e come si cura questa condizione che non è contagiosa.
Dopo i dubbi, le chiacchiere, le conferme e le smentite, Belen ha partecipato alla finale di "Italia's got talent". I malori che non le avevano permesso di condurre la semifinale sono scomparsi, la Rodriguez è dunque riuscita a salire sul palco del talent in forma smagliante. Come sempre ha stupito il pubblico con un look davvero sensuale, del resto la soubrette anche in gravidanza non ha mai rinunciato ai vestiti sexy. Scorrendo tutti i suoi look premaman è facile accorgersi di quanto Belen non riesca a fare a meno di scollature hot e di abiti corti che lasciano le gambe scoperte. L'avevamo lasciata qualche settimana fa alla conduzione della semifinale, con indosso un lungo abito nero dalla profonda scollatura, oggi la ritroviamo sul palco della finale con un modello che lascia scoperte gambe e schiena. Il sexy look di Belen per la finale di "Italia's got talent" – Belen Rodriguez conclude la sua esperienza ad "Italia's got talent" sfoggiando un bellissimo abito da sera color borgogna. Si tratta di una creazione di Daniele Carlotta, con mini gonna e lungo strascico posteriore in chiffon plissettato e top con coppe sagomate sul bustino. La parte superiore del modello prevede spalline sottili che lasciano spalle e schiena scoperta. Il giovane designer emergente ha modificato un modello della sua collezione A/I 2013-14 adattandolo alle forme della futura mamma.
Dopo mille incertezze Belen Rodriguez ha partecipato alla finale del talent più seguito dell’anno. Per l’occasione ha scelto un modello estremamente sexy che lascia gambe e schiena scoperte. Ecco chi sono gli stilisti dei capi indossati dalla presentatrice.
Situato nel cuore della comunità di East Austin, in Texas, il nuovo complesso americano di case stampate in 3D si chiama 3Strands e comprende quattro case uniche costruite in modo sostenibile sfruttando la tecnologia di costruzione di ICON. Ogni casa è stata meticolosamente progettata dallo studio locale Logan Architecture ed è impostata per durare più a lungo dei materiali da costruzione tradizionali. 3Strands rappresenta il primo gruppo di case americane stampate in 3D in vendita per 450.000 dollari. Il valore tipico di una casa ad Austin è di $ 454,896. Le prime case americane stampate in 3D sono in vendita al prezzo medio delle case della città ma con tutta l'innovazione della tecnologia della stampa 3D. Le abitazioni 3Strands vanno da due a quattro camere da letto e saranno pronte per il trasloco quest'estate. Lo sviluppatore di Kansas City, 3Strands, ha annunciato oggi che la prossima evoluzione dell'edilizia residenziale è stata lanciata con il primo progetto multi-casa dell'azienda: "Dal mondo in via di sviluppo ai senzatetto, agli sforzi umanitari e oltre, la nostra missione è rendere accessibili a tutti alloggi dignitosi e far progredire l'umanità con la nostra tecnologia.". "Vogliamo cambiare il modo in cui costruiamo, possediamo e come viviamo in comunità insieme", afferma Gary O'Dell, co-fondatore e CEO ICON, "Questo progetto rappresenta un grande passo avanti, spingendo i confini delle nuove tecnologie, come le case stampate in 3D". Le case sono state progettate da Logan Architecture. Il primo piano di queste case ad alta efficienza energetica è stato stampato in 3D utilizzando il materiale avanzato di ICON che è più resistente e duraturo rispetto ai materiali da costruzione tradizionali. I livelli superiori sono stati costruiti secondo i tradizionali metodi costruttivi: ""Il progetto architettonico delle residenze del XVII Oriente è un concerto tra la natura stereotomica simile alla pietra delle basi degli edifici in cemento stampato in 3D e i volumi superiori tettonici, tradizionalmente incorniciati, supportati dalle loro basi.", spiegano gli architetti, "Questa dualità, e la geometria da essa informata, è ispirata al villaggio neolitico di Skara Brae situato sull'isola di Orkney nelle isole settentrionali della Scozia". Immerse nel quartiere di East Austin che è in fase di sviluppo, le case progettate da Logan Architecture dispongono di ampi portici anteriori coperti, grandi cortili anteriori, parcheggio coperto, spazi open space, interior design su misura curato dalla designer Austin Claire Zinnecker.
La stampa 3D è il futuro dell’edilizia e nel cuore della comunità di East Austin, in Texas, sta per nascere il primo sviluppo di case costruite in modo sostenibile sfruttando la tecnologia di costruzione di stampa 3D proprietaria di ICON. Le quattro abitazioni sono progettate per durare più a lungo dei materiali da costruzione tradizionali. Ogni casa è stata meticolosamente progettata dallo studio di architettura Logan Architecture.
Dopo aver appreso che nel sequel “50 sfumature di nero” ci saranno anche Kim Basinger, nei panni della misteriosa Mrs Robinson, e Bella Heathcote, in quelli di Leila, ex-sottomessa di Christian Grey, il pubblico femminile aspettava con ansia che venisse svelato qualche sexy personaggio maschile di questo attesissimo sequel. Ebbene, oggi, l'affidabilissimo The Hollywood Reporter ha rivelato che l’attore canadese Eric Johnson sarà Jack Hyde, il boss di Anastasia Steele, quindi, direttore editoriale della SIP, una casa editrice, nonchè rivale in amore del bel Christian Grey, interpretato sempre da Jamie Dornan. Qualche mese fa, si pensava che il ruolo di Hyde potesse essere affidato a Ian Somerhalder, protagonista della serie tv cult "Vampire Diaries", e invece la produzione ha cambiato totalmente idea, optando per l'enigmatico Johnson.
Eric Johnson è stato scelto per interpretare il ruolo di Jack Hyde, boss di Anastasia Steele e rivale in amore di Christian Grey. Biondo, occhi azzurri e carisma da vendere, Johnson è la star di varie serie tv e, adesso, si appresta ad entrare nel cuore delle fan di tutto il mondo.
Tra i quattro vaccini anti Covid approvati per l'uso di emergenza dall'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ve n'è solo uno che si basa su una singola dose e che dunque non prevede il richiamo o boost; si tratta dell'Ad26.COV2.S di Johnson & Johnson sviluppato in collaborazione tra gli scienziati di Janssen Pharmaceutica e del Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC), che ha dimostrato nei trial clinici di Fase 3 un'efficacia del 66 percento. A luglio lo studio “Durable Humoral and Cellular Immune Responses 8 Months after Ad26.COV2.S Vaccination” basato su dati intermedi aveva determinato che gli anticorpi neutralizzanti innescati dal vaccino monodose risultavano “forti e stabili” a 8-9 mesi dall'inoculazione, suggerendo una robusta e prolungata protezione immunitaria. Con la circolazione di varianti di preoccupazione (VOC) più elusive e trasmissibili – come la variante Delta – e un potenziale calo della risposta immunitaria col passare del tempo, gli scienziati di Janssen Pharmaceutica hanno deciso di verificare la risposta immunitaria di un richiamo in uno studio clinico di Fase 1/2a su volontari che in precedenza avevano ricevuto la singola dose, osservando un incremento significativo nei livelli di anticorpi, nove volte superiore rispetto a quello osservato a quattro settimane dall'iniezione singola. A determinare che un richiamo del vaccino di Johnson & Johnson potenzia sensibilmente la risposta anticorpale (o umorale) anti Covid è stato un team di ricerca di Janssen Vaccines and Prevention, composto da scienziati delle sedi di Leida (Paesi Bassi), Beerse (Belgio) e Stati Uniti. Si è trattato dunque di uno studio interno, i cui risultati devono essere ancora sottoposti a revisione paritaria, pertanto, sebbene incoraggianti, dovranno essere confermati da indagini esterne. I ricercatori coordinati dai dottori Jerald Sadoff e Hanneke Schuitemaker hanno coinvolto nello studio coorti di partecipanti con un'età compresa tra i 18 e i 55 anni e oltre i 65 anni; tutti, come indicato, avevano ricevuto la singola dose del vaccino di J&J. Attraverso i test ELISA e VNA wild-type sono stati confrontati i livelli di anticorpi neutralizzanti a mesi di distanza dalla prima dose e a 7 – 28 giorni dalla dose di richiamo, osservando incrementi significativi in entrambe le fasce di età. Per quanto concerne quella tra i 18 e i 55 anni, l'aumento degli anticorpi è stato “rapido e robusto”; a 7 giorni dal richiamo è stato infatti pari a nove volte quello registrato 29 giorni dopo l'immunizzazione iniziale. Con un richiamo a dosaggio inferiore, è stato osservato un aumento nei livelli di anticorpi che si legano alla proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2 di 6 – 7,7 volte a 28 giorni dal richiamo rispetto a 29 giorni dalla singola dose, in tutte le fasce di età testate. “Una dose di richiamo 5×10 10 vp o 1,25×10 10 vp a 6 mesi ha provocato aumenti rapidi e robusti dei livelli di anticorpi leganti la spike. Le risposte anamnestiche dopo l'immunizzazione di richiamo implicano una robusta memoria immunitaria suscitata da Ad26.COV2.S a dose singola”, hanno scritto Sadoff e colleghi nell'abstract dello studio.
Il vaccino anti Covid di Johnson & Johnson è monodose, ma un richiamo a mesi di distanza dalla prima inoculazione fa aumentare i livelli di anticorpi contro il coronavirus SARS-CoV-2 fino a nove volte. Lo ha determinato un team di ricerca di Janssen Vaccines and Prevention, che ha testato la risposta immunitaria della doppia dose in volontari già vaccinati.
Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Ombrellifere; è presente in tutta Europa anche se ha origini asiatiche (Asia Minore), la pianta è biennale e può raggiungere i 2 metri di altezza. Se ne conoscono due specie: quello coltivato (detto anche dulce o romano) di cui si mangia la parte bianca, detta grumulo, che ha un sapore dolce, e quello selvatico (capillaceum) che cresce spontaneamente, ha un sapore aromatico e ne vengono utilizzati i semi per aromatizzare salumi, liquori e tisane. Ricco di vitamine e sali minerali, il finocchio è conosciuto per le sue proprietà sgonfianti, digestive e depurative che lo rendono un alimento irrinunciabile, da inserire nel nostro regime alimentare. Il finocchio è ricco di fibre e sali minerali, soprattutto di potassio, inoltre contiene molte vitamine: vitamina A, B e vitamina C. Tra i principi attivi troviamo i flavonoidi, potenti antiossidanti. Aiuta a dimagrire: il finocchio contiene solamente 31 calorie per 100 gr. di prodotto, è quindi un ottimo alimento per chi vuole mantenere la forma perfetta, anche grazie al suo potere saziante. Si può mangiare sia durante i pasti che come spuntino, ma si può anche assumere attraverso tisane sgonfianti e infusi: per vedere gli effetti dimagranti del finocchio ovviamente non basterà inserire nell'alimentazione questo ortaggio ma dovrete abbinare all'alimentazione corretta anche dell'esercizio fisico e bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Benefico per stomaco e intestino: grazie alle sue proprietà digestive, il finocchio contrasta i processi fermentativi e, grazie all'anetolo che gli conferisce proprietà carminative, contrasta la formazione di gas intestinali, aiutando a sgonfiare la pancia. È anche ricco di fibre che, oltre ad aiutare le funzioni intestinali, sono utili per abbassare il colesterolo nel sangue. Depurativo: il finocchio ha effetti diuretici, ed è quindi consigliato per eliminare le tossine e per chi soffre di cellulite per eliminare i liquidi in eccesso. Le sue proprietà depurative e disintossicanti giovano anche al fegato e all'organismo. Aiuta a ridurre l'indice glicemico: ciò rende il finocchio un alimento adatto a chi soffre di diabete. Riesce anche a ridurre gli zuccheri degli alimenti mangiati durante il pasto. Per questo è ottimo se consumato dopo pranzo e dopo cena. Rinforza le ossa: grazie ai fitoestrogeni e ai sali minerali come calcio, potassio e fosforo è particolarmente indicato per rinforzare le ossa. Aiuta la vista, l'apparato circolatorio e rinforza il sistema immunitario: la vitamina A contenuta nel finocchio regola il funzionamento della retina e della vista, mentre la vitamina B permette un corretto funzionamento dell'apparto circolatorio e del sistema nervoso e infine la vitamina C rinforza il sistema immunitario e svolge un'azione antiossidante.
Il finocchio è un alimento che aiuta a digerire e a depurare l’organismo, rinforza il sistema immunitario e proteggere la vista. Inoltre aiuta a dimagrire grazie al ridotto contenuto calorico. Ecco tutti i suoi benefici!
A Trieste è il giorno del dolore e del lutto. All'indomani dell'uccisione di due agenti di polizia infatti il sindaco Roberto Di Piazza, ha dichiarato il lutto cittadino e questa sera è prevista una fiaccolata spontanea che partirà nei pressi della Questura, il luogo in cui ieri si è consumata una tragedia che ha sconvolto l'Italia. Uno dei due uomini di nazionalità dominicana che erano stati condotti in commissariato per degli accertamenti in seguito al furto di un motorino ha infatti ucciso l'agente Pierlugi Rotta, 34 anni di Pozzuoli, e l'agente scelto Matteo De Menego, 31 anni di Velletri, entrambi in servizio presso l'Upgsp. Un terzo poliziotto è stato ferito alla mano. L'aggressore, di nazionalità dominicana, si chiama Alejandro Augusto Stephan Meran, di 29 anni, affetto da disagio psichico; l'uomo era stato condotto in questura insieme al fratello maggiore Carlysle Stephan Meran, di 32. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini ad aprire il fuoco sarebbe stato il 29enne, che ha sottratto le pistole d'ordinanza ai due poliziotti (e non solo al primo agente che lo aveva accompagnato in bagno) per poi fare fuoco. A renderlo noto sono fonti qualificate della Polizia che stanno ricostruendo la dinamica della tragedia anche se, sottolineano, non erano presenti testimoni, né sono disponibili riprese delle telecamere del primo conflitto a fuoco. Ciò che è stato accertato è che Alejandro Augusto Stephan Meran – che come il fratello non aveva precedenti né sembrava rappresentare un soggetto pericoloso – ha chiesto di essere accompagnato in bagno a uno dei due agenti di polizia, al quale è riuscito a sottrarre la pistola. Dopo aver sparato al primo poliziotto, il sudamericano si è incamminato verso l'uscita trovando sulla sua strada il secondo agente. L'uomo ha premuto di nuovo il grilletto e quando il poliziotto è caduto a terra gli ha preso la pistola, strappandogli la fondina. Avviandosi verso l'uscita della questura Meran ha avuto un terzo conflitto a fuoco, con l'agente al corpo di guardia, che l'ha ferito. Meran, spiegano ancora le fonti, è comunque riuscito ad uscire dall'edificio, dove è stato bloccato dagli uomini della squadra mobile. Dalla ricostruzione che sta emergendo sembra che il fratello di Alejandro, Carlysle Stephan Meran, non abbia avuto nessun ruolo nella sparatoria. L'uomo dopo le prime esplosioni ha sbarrato la porta dell'ufficio spostando una scrivania. Poi, non udendo più gli spari, è scappato nei sotterranei dell'edificio, dove è stato individuato e bloccato da alcuni agenti. "E' stato tipo Beirut, non so quanti colpi sono stati esplosi, una infinità. Sembrava di stare a Capodanno con i mortaretti. La cosa più brutta è stata non poter fare niente, quell'uomo sparava a vista", ha dichiarato una poliziotta. Stando a quanto finora emerso Pierluigi Rotta è stato raggiunto da due colpi di pistola al lato sinistro del petto e all'addome; Matteo Demenego è stato colpito 3 volte: alla clavicola sinistra, al fianco sinistro e alla schiena. Alejandro Augusto Stephan Meran, che si trovava all'interno dell'edificio per un'indagine per furto, è riuscito a sottrarre la pistola in dotazione a Rotta e a fare fuoco. Uditi gli spari Demenego è uscito venendo a sua volta colpito.
Il sindaco di Trieste Roberto Di Piazza ha dichiarato il lutto cittadino e questa sera è prevista una fiaccolata spontanea che partirà nei pressi della Questura, il luogo in cui ieri si è consumata una tragedia che ha sconvolto l’Italia: due agenti di polizia sono stati uccisi da Alejandro Augusto Stephan Meran, un uomo di 29 anni che era stato condotto in commissariato dopo il furto di un motorino.
Il contratto di comodato Con il contratto di comodato (1803 cc) una parte consegna all'altra un bene permettendogli di usare il bene in modo gratuito. La gratuità del l'uso del bene concesso dal comande incide sulle spese necessarie per usare il bene oggetto del comodato, infatti, il codice con l'art. 1808 cc stabilisce che il comodatario non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per servirsi della cosa, ma il comodatario ha solo il diritto di essere rimborsato delle spese straordinarie sostenute per la conservazione della cosa, ma solo se queste erano necessarie e urgenti. Dal disposto del legislatore risulta evidente che il comodatario non ha diritto al rimborso delle spese ordinarie, delle spese che devono essere sostenute per servirsi del bene, cioè per usare il bene, per i miglioramenti (per i miglioramenti è possibile non lasciarli nell'immobile, ma prelevarli alla fine del comodato). Il comodatario ha diritto al rimborso solo per le spese straordinarie per la conservazione del bene, ma non sempre, solo se le spese straordinarie sono necessarie ed urgenti e urgenti. Al comodatario non sono rimborsabili le spese straordinarie non necessarie ed urgenti, anche se comportano miglioramenti, ne' sotto il profilo dell'art. 1150 c.c., perchè egli non è possessore, ne' sotto quello dell'art. 936, perché non è terzo anche quando agisce oltre i limiti del contratto, ne' infine sotto quello dell'art. 1595 c.c., in via di richiamo analogico, perché un'indennità per i miglioramenti è negata anche al locatario la cui posizione è molto simile a quella comodatario. Deve riconoscersi al comodatario soltanto l'ius tollendi per le addizioni. Ovviamente, in teoria è tutto semplice e chiaro, in pratica è già difficile distinguere tra spese ordinarie e straordinarie o tra spese necessarie per la conservazione o per l'uso (basta pensare all'impermeabilizzazione del tetto è una spesa per l'uso del bene o per la conservazione del bene, inoltre è spesa necessarie e urgente ? oppure la spesa per fornire l'immobile di indissi (finestre) è una spesa per l'uso del bene o per la conservazione del bene, inoltre è una spesa necessaria ?). Non sussiste un obbligo del comodatario di eseguire le spese straordinarie dirette alla conservazione del bene, si tratta di una scelta discrezionale del comodatario il quale avrà diritto al rimborso.
Cassazione 10.7.2018 n. 16063 Al comodatario non sono rimborsabili le spese straordinarie non necessarie ed urgenti, anche se comportano miglioramenti, (ma deve riconoscersi al comodatario soltanto l’ius tollendi per le addizioni). Inoltre, il comodatario, che ha sostenuto delle spese ordinarie non rimborsabili ex art. 1808 cc., non può esperire l’azione di illecito arricchimento ex art. 2041 cc.
Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa dalla zia e dalla cugina, oggi compirebbe 25 anni. Era nata il 4 aprile del 1995, la piccola Sarah, in primavera, a Busto Arsizio. Il papà era fisso al Nord per lavoro, come il fratello maggiore Claudio, da cui la separavano dieci anni di differenza. Erano cresciuti come due figli unici, Claudio e Sarah, come dirà mamma Concetta in un'intervista a Vanity Fair, entrambi pendolari tra Avetrana e il Nord, fino a quando poi le circostanze avevano costretto mamma Concetta Serrano Spagnolo a stabilirsi definitivamente in Salento, per accudire l'anziano padre rimasto solo. A confortare Concetta in quel cambiamento era stata la fede per Geova, ma Sarah, probabilmente perché questo le aveva precluso tante esperienze importanti per una bambina, come i compleanni e il Natale, della fede di sua madre sembrava non volerne sapere. Le interessavano i social network, anche se a casa del nonno non aveva internet, le piaceva uscire, vedere persone nuove. Trapiantata in una realtà di provincia del Sud, la piccola Sarah si era attaccata alla cugina Sabrina. Urge qui, una precisazione. Concetta e la madre di Sabrina, Cosima Serrano (che poi verrà condannata insieme alla figlia per il delitto di Avetrana), erano, sì, sorelle, ma erano cresciute in due famiglie diverse. Da piccola Concetta, la mamma di Sarah era stata affidata dai genitori naturali alla sorella del padre e a suo marito e con gli zii, gli Spagnolo era cresciuta, prendendone anche il cognome dopo l'adozione. Cosima, invece, era rimasta con la madre naturale ed era cresciuta con le sorelle nei campi, conducendo una vita certamente più faticosa e grama di quella della sorella Concetta, nella benestante famiglia da cui era stata adottata. Anche i rapporti tra le due sorelle erano pacifici, ma non certo intimi. Eppure Concetta, che non aveva in grande simpatia nemmeno la nipote Sabrina, non vedeva nulla di male nel fatto che la figlia trascorresse gran parte delle sue giornate a casa di Cosima e del marito agricoltore, Michele Misseri. Dopo un'infanzia problematica a scuola (a scuola la bullizzavano per la sua pelle diafana e i capelli biondissimi), Sarah, dunque, si era trasformata da bimba iperattiva in attraente adolescente. Un'adolescente anomala, che passava le giornate a scuola e le sere al pub con la cugina e gli amici di lei. Evidentemente sola, Sarah era affamata di esperienze nuove e di affetto e nel mondo dei grandi in cui Sabrina l'aveva traghettata trovava l'habitat perfetto per avere le une e l'altro; Sabrina, di contro, da ex ragazzina emarginata dagli altri, con Sarah sembrava tornare indietro a quando anche lei aveva avuto 15 anni e non aveva avuto nessuno con cui dividere quelle esperienze. In questo contesto familiare un po' sgangherato, arriva per Sarah l'estate fatale, quella del 2010. "In questo periodo – scriveva ad agosto nel suo diario – sono molto legata a un ragazzo che ha 27 anni, io ne ho solo 15, ma lui è dolcissimo e mi coccola sempre, si chiama Ivano". Era arrivato per Sarah, che non aveva mai avuto grandi esperienze e corteggiatori, il momento di confrontarsi con una cotta e lei non sembrava affatto preparata. In più, a pesarle c'era l'interesse della cugina 22enne Ivano, lo stesso che molto c'entrerà nel delitto. Sempre in quel periodo accade un episodio reso tragicamente famoso dagli atti processuali. Tra Sabrina e Ivano Russo c'è un rendez vouz romantico interrotto, sembra, dallo stesso Ivano, che aveva rifiutato all'ultimo minuto di avere un rapporto con Sabrina. Un episodio che la piccola Sarah, nella sua ingenua inadeguatezza, sembra avesse raccontato in giro, mandando su tutte le furie la cugina. Era arrabbiata, certamente, quando Sarah scriveva di lei nel suo diario: "Ciao, è da tanto che non ti scrivo, ma Sabrina sta facendo proprio la stronza con me, non mi sta facendo uscire più, la odio, e poi dice che sono io: parla proprio lei, che mi pensa solo quando gli servono i favori". Alla fine di agosto i rapporti sono tesi e il 26 dello stesso mese, Sarah scompare, per riapparire 40 giorni dopo in un pozzo poco lontano dalla villetta dei Serrano-Misseri. Quello che è stato dopo è contenuto nelle 1277 pagine delle motivazioni della sentenza d'appello che ha scritto la condanna all'ergastolo (poi confermata in Cassazione) di Cosima e Sabrina.
Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana nell’estate del 2010, oggi compirebbe 25 anni. Se oggi fosse qui, forse, farebbe l’estetista come la cugina preferita o forse, sarebbe cuoca a Milano, dove diceva di voler andare dopo l’alberghiero, con il papà e il fratello, ma sono solo congetture. I veri sogni di Sarah si sono infranti tutti nel putrido pozzo in contrada Mosca.
Mina e Celentano hanno scelto un protagonista d'eccezione per il loro ultimo video, il secondo tratto da "Le Migliori" – dopo quello di "Amami amami" -, l'album che li ha riportati al centro del discorso musicale a distanza di 18 anni dal loro MinaCelentano, l'album del 1998 tra i più venduti di sempre. Disco di platino in 3 settimane, l'album di una delle coppie d'oro della musica italiana, pur non avendo toccato la vetta della classifica FIMI di quelli più venduti è stabile nelle prime posizioni da quando è uscito, un long seller, insomma, come ovvio che sia per uno dei ritorni più attesi della musica italiana. Qualche giorno fa i due sono stati anche protagonisti di uno speciale andato in onda su Rai Uno dove è andato in onda il loro video, appunto, che ha svelato il protagonista d'eccezione, ovvero quel Roberto Bolle che con la sua danza ha portato l'Italia in tutto il mondo. Il video è quello di "Prisencolinensinainciusol", una delle canzoni più conosciute di Adriano Celentano, quella in cui il cantante, nel 1972, giocava con un finto inglese, una sorta di grammelot, diventato un vero e proprio marchio di fabbrica, al punto che lui e Mina lo hanno scelto come chiusura de Le Migliori e come secondo video da pubblicare. La versione è quella remixata da Benny Benassi, uno dei nomi di punta della dance italiana, e vede Bolle protagonista di una coreografia creata appositamente dall'etoile per la serata-evento di RaiUno "Dedicato a MinaCelentano", attorniato da un corpo di ballo che danza con lui in un crescendo che si sviluppa nella Galleria milanese e dentro il Teatro alla Scala.
È “Prisencolinensinainciusol” la canzone che chiude il nuovo album di Mina e Celentano “Le Migliori” e quello da cui è tratto l’ultimo video, che vede protagonista la stella della danza Roberto Bolle.
Arriva alla quarta settimana consecutiva la corsa di Ultimo in testa alla classifica FIMI degli album più venduti, con "Colpa delle favole" che si prende anche quello che non si era preso "Peter Pan" lo scorso anno, quando nonostante l'anno intero in top 10 non era mai riuscito a raggiungere la testa della classifica pur portandosi appresso l'esordio "Pianeti", tornato a far capolino nella top 10 in vista del Festival di Sanremo che il cantautore avrebbe chiuso a sorpresa in seconda posizione, alle spalle di Mahmood. L'uscita era sicuramente attesa, visti, appunto, i numeri del 2018, ma non era così scontato che Niccolò Moriconi potesse resistere quattro settimane in testa resistendo ad uscite importanti e attese come quelle di Achille Lauro, Fabrizio Moro, Francesco Renga e, questa settimana, Mostro. È il rapper romano, infatti, a esordire in seconda posizione con il suo "The Illest Vol.2", il nuovo street-album che riporta in classifica anche il Vol 1, riuscendo a resistere al ritorno di Billie Eilish, la cantante americana che ha esordito con "When We All Fall Asleep, Where Do We Go?", album che nelle scorse settimane ha fatto molto parlare di sé in tutto il mondo anglofono e non solo. I The Cranberries, tornati con il loro nuovo e ultimo album – che dopo la morte di Dolores O'Riordan si sono sciolti – esordiscono in quarta posizione con "The End", davanti a "Playlist" di Salmo, "Dove gli occhi non arrivano" di Rkomi, "L'altra metà" di Francesco Renga, che scende dalla due alla sette, fino alle ultime tre posizioni occupate da Giordana Angi con "C A S A", "È sempre bello" di Coez e ancora Ultimo con "Peter Pan".
La classifica FIMI degli album più venduti della settimana è stata ancora una volta monopolizzata da Ultimo e dal suo “Colpa delle favole” che per la quarta volta consecutiva è al primo posto, resistendo all’esordio di Mostro, al ritorno dei Cranberries e anche a Billie Eilish. Tra i singoli, invece, nessuno può niente contro “Calipso”.
Il nostro corpo è capace di darci innumerevoli informazioni sia sulla nostra salute che sulla nostra personalità attraverso la lingua, i brufoli o il colore degli occhi. Avete mai pensato che sarebbe stato possibile capire qualcosina in più del vostro carattere semplicemente guardandovi le unghie? Basterà capire di quale forma sono per conoscere le caratteristiche della propria interiorità. Scopriamo a quale “categoria” appartengono le nostre unghie. 1. Lunga e rettangolare – L’unghia lunga e rettangolare indica una personalità frizzante e socievole. Coloro che hanno delle mani con caratteristiche simili amano le esperienze nuove, anche se sono meticolosi e tengono sempre la testa sulle spalle. 2. Larga e piatta – L’unghia larga e piatta indica una personalità analitica, lucida, capace di parlare solo al momento giusto. Si tratta di persone che sanno dare buoni consigli e che amano studiare e creare cose nuove. 3. Corta e rotonda – L’unghia corta e rotonda indica una personalità creativa, che ama divertirsi e che attrae naturalmente le persone che la circondano. Le persone con mani del genere sono anche amici fedeli, oltre che avventurosi, audaci e senza paura. 4. Irregolare e piccola – L’unghia irregolare e piccola indica una personalità empatica e sensibile, che però non riesce ad aprirsi con facilità. E’ per questo che spesso sembrano persone pacate e fredde. In realtà nascondono delle vere e proprie tempeste di sentimenti. 5. Quadrata – L’unghia quadrata è simbolo di una personalità concreta e laboriosa. Queste persone sono nate per essere leader e per assumere delle posizioni di responsabilità. Fanno tutto con serietà anche se sanno bene come divertirsi. 6. Triangolare – L’unghia triangolare indica una personalità coraggiosa, vivace, appassionata e testarda. Sono persone che sanno sempre cosa vogliono e come ottenerlo, soprattutto nel mondo del lavoro. 7. Ovale e lunga – L’unghia ovale e lunga è simbolo di una personalità molto creativa, serena e gentile, amante della fantasia e delle cose belle. Sono persone che fanno le cose con il cuore ed è per questo che tutti li considerano amabili e disponibili.
Ogni parte del corpo riesce a darci innumerevoli informazioni sulla nostra salute e sulla nostra personalità. Avete mai provato a guardarvi le unghie? La loro forma rivela tutto quello che vorremmo sapere SU noi stessi. A quale categoria appartenete?
Dalla mattinata di oggi Vodafone ha iniziato ad iniziare una serie di SMS ad ex clienti dell'operatore che hanno deciso di passare ai gestori virtuali. Oggetto della comunicazione è la nuova offerta winback Vodafone Special 20GB che offre a tutti i clienti che scelgono di tornare con Vodafone 1000 Minuti verso tutti, 1000 SMS verso tutti e 20GB di traffico dati in 4G al prezzo di 10 euro ogni 4 settimane. La nuova offerta winback di Vodafone è attivabile da tutti i clienti che sono passati ad un gestore virtuale fino al prossimo 13 novembre. Ecco il messaggio inviato da Vodafone ad alcuni ex clienti dell'operatore: "E’ ufficiale! Gentile [numero telefonico], vieni subito nei negozi Vodafone: ti abbiamo selezionato per 20 Giga in 4G e 1000 minuti + 1000 SMS verso tutti a soli 10 euro/4 sett. Hai tempo fino a lunedì 13 novembre".
Dalla mattinata di oggi Vodafone ha iniziato ad iniziare una serie di SMS ad ex clienti dell’operatore che hanno deciso di passare ai gestori virtuali.
Come annunciato lo scorso novembre, nel Mondiale 2021 di Formula 1 le safety car sono non più una ma due. Aston Martin e Mercedes, due marchi storici, si alterneranno nel corso dei GP di Formula 1 2021, che avrà inizio il 28 marzo in Bahrain. I modelli scelti sono l'AMG GT R e l'AMG C 63 S Estate per la Mercedes, mentre l'Aston Martin ha scelto il modello Vantage e il DBX. I colori scelti sono il rosso (per la Mercedes) e il verde inglese (per l'Aston Martin). Aston Martin e Mercedes saranno utilizzate come Safety Car e Medical Car del Mondiale di F1 2021. L'Aston Martin è la grande novità. Dopo il grande ritorno nel circus, mancava da più di sessant'anni, la casa inglese (che materialmente prende il posto della Racing Point, i piloti saranno Vettel e Stroll), porterà in pista una Vintage, rigorosamente verde, che sarà la Safety Car, mentre la DBX sarà la medical car. Cambia anche la Mercedes, che proporrà una Safety Car rossa, colore che in realtà non rappresenta una novità assoluta – in omaggio al 1000° Gp in F1 della Ferrari la Mercedes aveva dipinto con quei colori la Safety nel Gp del Mugello dello scorso settembre. In pista, quando sarà il turno della Mercedes, si potranno vedere la AMG GT R e la Mercedes AMG C 63 S Estate, rispettivamente come Safety Car e Medical Car. L'Aston Martin debutterà in pista in Bahrain il 28 marzo, mentre la Mercedes inizierà il suo turno a Imola il 18 aprile.
Sono di Aston Martin e Mercedes le safety car di Formula 1 per il 2021. La novità rispetto al passato riguarda sia la presenza di due auto che il colore: la Aston Martin ha scelto il verde, la Mercedes ha optato per il rosso. Per la prima volta due marchi si divideranno in questo ruolo, cambia anche il colore del veicolo.
DreamWorks Animation sta per portare nelle sale un altro piccolo gioiellino. Si tratta di “Capitan Mutanda – Il Film”(“Captain Underpants: The First Epic Movie”), diretto da David Soren (“Turbo”) e basato sulla famosissima serie di libri scritti da Dav Pilkey, tradotta in 20 lingue e con oltre 70 milioni di copie vendute in tutto il mondo. I piccoli protagonisti del film d'animazione sono George e Harold (nella versione italiana dei libri si chiamano Giorgio e Carlo), due amici che si divertono a combinarne di tutti i colori e a disegnare fumetti. Un giorno, ipnotizzano il Preside della loro scuola, facendolo diventare uno dei supereroi dei loro fumetti, Capitan Mutanda. Da quel momento, inizieranno le loro rocambolesche avventure. La sceneggiatura è stata scritta da Nick Stoller mentre le musiche sono state affidate a Theodore Shapiro. Tra i doppiatori dei personaggi, nella versione originale, ci sono star del calibro di Ed Helms, Kevin Hart e Jordan Peele. “Capitan Mutanda – Il Film” sarà distribuito nei cinema, da 20th Century Fox, a partire dal 1° novembre. I protagonisti del film sono George e Harold, due amici che frequentano la quarta elementare. Il loro hobby principale, oltre a quello di combinare guai, è disegnare fumetti dedicati all’immaginario Capitan Mutanda e venderli ai loro amici. Un giorno i due, loro malgrado, riescono accidentalmente a ipnotizzare il Preside Grugno e l’irascibile uomo si trasformerà nel tragicomico supereroe, ogni volta che qualcuno schiocca le dita. I doppiatori dei personaggi nella versione originale sono: Ed Helms (Signor Grugno/Capitan Mutanda), Kevin Hart (George), Thomas Middleditch (Harold), Nick Kroll (Professor Pannolino), Jordan Peele (Melvin) e Kristen Schaal (Edith). 1. Il film sarà rilasciato in occasione del 20esimo anniversario della serie di libri. 2. La tecnica di animazione di “Capitan Mutanda” è simile a quella usata per “Snoopy & Friends – Il film dei Peanuts”(2015), distribuito sempre dalla 20th Century Fox.
David Soren porta sul grande schermo le avventure di Capitan Mutanda, personaggio nato dalla penna di Dav Pilkey e protagonista della sua serie di 11 libri, tradotti in 20 lingue e con oltre 70 milioni di copie vendute. L’appuntamento nelle nostre sale è per il 1° novembre.
Leonardo Spinazzola è ritornato in campo dopo lunghi mesi trascorsi a rieducare il tendine operato e il lavoro in palestra. Poco più di una settimana fa il terzino della Roma e della Nazionale aveva annunciato di aver "gettato le stampelle", iniziando a rivedere la fine del tunnel in cui era piombato durante gli Europei per la rottura del tendine d'Achille che gli era costato anche la finale di Wembley. L'occasione di rivedere Spinazzola sul terreno verde del Centro sportivo giallorosso è stata data dalla rifinitura mattutina di mercoledì 29 settembre, svolta dalla squadra in vista dell'imminente impegno di Conference League di giovedì sera contro lo Zorya. Il terzino romanista non ha preso parte alla seduta collettiva, ha lavorato individualmente sulla parte atletica insieme ad un preparatore che lo ha seguito passo dopo passo. Come Mourinho, che ha scrutato con attenzione il lavoro dell'esterno per verificarne i progressi. I tempi sono ancora lunghi, la strada da percorrere verso la perfetta guarigione è tanta ma Leonardo Spinazzola sta procedendo mantenendo fede ai programmi di recupero. Nessuna forzatura, nessuna accelerazione. Dopotutto non ce n'è bisogno: la squadra si sta comportando benissimo, assimilando progressivamente il nuovo corso targato Mourinho e quando sarà il momento del rientro, un posto in squadra sarà assicurato per il nazionale.
In occasione dell’ultima rifinitura di oggi in vista della trasferta di Conference League, che vedrà la Roma impegnata contro lo Zorya, a Trigoria si è visto anche Leonardo Spinazzola. Il terzino è rimasto in disparte a lavorare sul campo con un preparatore atletico. Sotto lo sguardo attento di Mourinho.
Ogni anno in occasione del primo aprile i creativi delle principali compagnie web si divertono a pubblicare in Rete una serie di scherzi puntando su elementi mai scontati e legati ai trend che hanno caratterizzano l'anno in corso. Tante le iniziative pubblicate dai principali brand online tra cui Samsung, H&M e Google che per l'occasione ha inserito una serie di pesci d'aprile all'interno dei principali servizi dell'azienda di Mountain View. Dopo il pesce d'aprile legato all'annuncio del Google Cardboard Plastic, il "primo visore per la realtà reale" ispirato all'ormai famoso visore economico di cartone, gli sviluppatori di Google sono passati all'azione all'interno del servizio di mappe Google Maps dove Pegman, la simpatica icona di Street View, è stata modificata per l'occasione con un abito in pieno stile Funky anni ’70: abito da sera viola, capelli afro, barba e camicia sbottonata. Questo presunto Easter Egg di Google era stato vociferato da numerose testate giornalistiche americane già da qualche giorno quando il team dell'azienda del noto motore di ricerca ha rilasciato il nuovo aggiornamento di Google Maps per smartphone Android e iOS che oltre a contenere i classici miglioramenti generali ha introdotto alcune novità all'interno del codice dell'applicazione, stringhe che facevano riferimento proprio ad una "Funky Town", notizia che da molti utenti è stata subito associata al pesce d'aprile di oggi, 1 aprile 2016.
Il team di Google ha da poche ore rilasciato all’interno di Google Maps il nuovo pesce d’aprile con Pegman, la simpatica icona di Street View, modificato per l’occasione con un abito in pieno stile Funky anni ’70.
Abbiamo visto nelle scorse ore come Lady Gaga durante il concerto del Lollapalooza abbia deciso di regalare ai fan presenti un momento a dir poco indimenticabile lanciandosi letteralmente in un crowd-surfing. Ricordiamo che il crowd-surfing è quella pratica tanto amata dalle rockstar e dai loro fan durante la quale l'artista si getta sulla folla sperando di esserne sorretto e trasportato per qualche centimetro per poi tornare sul palco. Per quanto può apparire assurdo, quindi, anche Lady Gaga nei giorni scorsi si è data al crowd-surfing e in questi giorni ha deciso di spiegare il perchè di questo suo improvviso momento di spericolatezza. Durante un'intervista radio con Ryan Seacrest, il celebre conduttore di American Idol, Lady Gaga ha rivelato di aver improvvisamente sentito voglia di fare del crowd-surfing e quindi di essersi tuffata di conseguenza. A causa della sua fama degli ultimi tempi per la star è sempre stato impossibile persino pensare di potersi tuffare sui suoi little monster durante il Monster Ball Tour, ma in questa occasione data la natura dell'evento il tutto è stato più semplice e possibile persino per una star del calibro di Lady Gaga.
Lady Gaga racconta i motivi del suo tanto chiaccherato crowd-surfing durante il festival Lollapalooza.
Ridley Scott rompe il silenzio sulla scelta di eliminare Kevin Spacey dal suo nuovo film Tutti i soldi del mondo, dopo lo scandalo di molestie sessuali che ha colpito l'attore. Una decisione che ha sollevato un enorme polverone e che il regista rivela di aver preso in prima persona, giudicandola inevitabile data la gravità delle accuse ai danni di Spacey. Quando l’ho saputo mi sono seduto e ho riflettuto a lungo: non potevamo passarci sopra. Un comportamento del genere non può essere tollerato in alcun modo e non potevamo permettere che l’errore di una singola persona vanificasse il buon lavoro di tante persone. Il neo 80enne Ridley Scott ha svelato di non essere stato lui a informare Spacey del suo licenziamento: "E lui non ha chiamato me. Se mi avesse chiamato per dirmi ‘Ehi, guarda, è andata così, mi dispiace molto' avrei gestito le cose in maniera diversa. L'avrei comunque rimpiazzato. Gli avrei detto ‘Grazie per la tua chiamata, ma dobbiamo andare avanti'". Pur lodandolo come attore, il regista non è disposto ad accettare la sua condotta (benché Spacey al momento risulti solo indagato, non condannato). Ero totalmente soddisfatto delle sue scene, è un uomo pieno di talento e mi sono trovato bene a lavorare con lui. Non avevo alcun sospetto. Se si è comportato male sul set? Non lo so. Ma non è possibile ammettere in nessuna forma tale comportamento. Ricapitoliamo il caso Spacey, scoppiato sulla scia di quello di Harvey Weinstein e che rischia di compromettere la carriera dell'attore in modo indelebile. Il primo a rivolgere accuse è stato Anthony Rapp, che sostiene di essere stato molestato da Spacey quando aveva 14 anni, nel lontano 1986. Il divo ha reagito facendo coming out e confessando per la prima volta di essere gay, per poi essere accusato anche dal figlio di Richard Dreyfuss. Oltre all'eliminazione dal cast del film di Scott, Spacey rischia di non poter più interpretare il suo ruolo più fortunato: quello di Frank Underwood nella serie "House of Cards", che Netflix ha sospeso.
Il regista rompe il silenzio sul discusso licenziamento dell’attore da “Tutti i soldi del mondo” dopo lo scandalo molestie che ha investito Spacey.
Per chi viene da Napoli e conosce il capolavoro d'arte del Cristo Velato nella Cappella di San Severo sa perfettamente cosa significa trovarsi di fronte ad un'opera d'arte che sembra reale: da un momento all'altra ci si aspetta che quel corpo scolpito possa iniziare a respirare muoversi tanto l'iper-realismo che suscita. È una sensazione di gelo che scorre lungo il corpo osservare un tale capolavoro d'arte tanto da chiedersi se sotto quella pietra ci sia davvero un corpo umano. La stessa sensazione agghiacciante la si prova di fronte l'ultima opera di Sun Yuan & Peng Yu, la cui arte sfiora sempre il paradosso. I loro primi lavori ed installazioni sono stati realizzati con cadaveri reali o tessuti umani, ma questa volta i due artisti cinesi hanno superato se stessi realizzando una scultura tra arte e realtà.
Due artisti cinesi hanno creato un’opera così realistica da sembrare un vero angelo caduto dal cielo: brividi tra arte e realtà.
I pugliesi si preparano ad andare a votare per le elezioni regionali. Nella Regione la partita è aperta e i due principali candidati, il governatore uscente Michele Emiliano e l'ex presidente Raffaele Fitto, sono separati da pochi punti di distanza nei sondaggi politici elettorali. Questo il quadro emerso anche dall'indagine di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera, in cui si evidenziano le intenzioni di voto dei cittadini pugliesi e il loro giudizio sull'amministrazione uscente. Per prima cosa il sondaggio sottolinea come la maggior parte degli altri candidati siano nomi poco noti tra i pugliesi. Se Emiliano e Fitto sono conosciuti dalla stragrande maggioranza dei cittadini (rispettivamente il 92% e 79%), un elettore su due (49%) non sa chi sia la candidata del Movimento Cinque Stelle, Antonella Laricchio, e solo il 23% conosce quello di Italia Viva, Ivan Scalfarotto. Al momento Fitto, del centrodestra, supera il centrosinistra di Emiliano: il sondaggio di Pagnoncelli lo stima al 41% contro il 39,4% del governatore uscente. Laricchia è al 15,6% e Scalfarotto all'1,6%. Per quanto riguarda le liste, si nota subito un testa a testa tra il Partito democratico e la Lega: il primo è al 18% contro il 17,5% della seconda. A seguire i pentastellati con il 17%, Fratelli d'Italia con il 12,9% e Forza Italia con il 7,5%. Seguono le numerose liste che appoggiano il presidente uscente e il suo principale sfidante. In totale, quelle che sostengono Emiliano ottengono il 38,4%, un punto in meno delle intenzioni di voto al candidato. Si nota come invece per i Cinque Stelle invece la lista otterrebbe più voti rispetto alla candidata: ragion per cui il governatore ha lanciato un appello agli elettori pentastellati, invitandoli al voto disgiunto. Questo sarà determinante, come l'affluenza alle urne, per il risultato finale.
Il candidato del centrodestra, Raffaele Fitto, supera il centrosinistra del governatore uscente, Michele Emiliano: il sondaggio di Nando Pagnoncelli sulle elezioni regionali in Puglia lo stima infatti al 41% contro il 39,4% dell’attuale presidente. La candidata del Movimento Cinque Stelle, Antonella Laricchia è al 15,6% mentre Ivan Scalfarotto, di Italia Viva, all’1,6%.
Il tumore alla mammella è uno dei principali fattori di rischio di morte nelle donne e il rischio aumenta rapidamente con l'età. Inizialmente non ci sono sintomi legati a dolori ma sono da cercare i noduli, sia palpabili che visibili, segni di una forma di tumore al seno già avanzata. “Scoprendo un carcinoma al di sotto del centimetro, la probabilità di guarire sale di oltre il 90% e questo permette altresì di poter eseguire interventi conservativi, che non provocano sensibili danni estetici alla donna, a beneficio quindi dell’integrità del seno, simbolo della femminilità”, dichiara il prof. Francesco Schittulli, Presidente Nazionale LILT e chirurgo senologo. Il tumore alla mammella può essere evitato con una corretta prevenzione, ecco le 10 cose da sapere: 1.Autopalpazione: per una corretta prevenzione il primo esame lo devi fare tu. Anche per le giovanissime che non devono ancora sottoporsi alla mammografia è fondamentale l'autopalpazione che aiuta in primo luogo a conoscere il proprio seno e poi a scoprire nuove formazioni. Attenzione però: a volte i tumori non sono palpabili, ed è quindi importante farsi visitare da un ginecologo almeno una volta all'anno. 2.Controlli periodici: a volte sembrano superflui, ma i controlli periodici sono davvero importanti. I tumori si possono sviluppare molto velocemente e possono colpire chiunque. È fondamentale quindi sottoporsi a esami come mammografie, per le donne oltre i 40 anni, oppure e ecografie mammarie dopo i 30. 3. Familiarità: quando in famiglia ci sono stai casi di tumore al seno è sempre bene effettuare controlli specifici per evitare di scoprire formazioni cancerogene in stato avanzato. Anche se non si hanno episodi del genere, è però importante eseguire degli screening preventivi almeno una volta all'anno. 4.Alcolici: i medici suggeriscono di seguire uno stile di vita sano per prevenire la comparsa di tumori. Gli alcolici infatti potrebbero favorire la comparsa del cancro, soprattutto quello al seno. Cercate quindi di limitarne al consumo, evitando possibilmente superalcolici e controllando il consumo di vino, che non deve superare un bicchiere al giorno. 5.Sole: lampade solari e raggi del sole potrebbero stimolare lo sviluppo delle cellule cancerogene a causa dei raggi UVA e UVB. Cercate quindi di proteggere sempre la vostra pelle con delle creme solari indicate per il vostro fototipo di pelle e limitate il più possibile le lampade solari.
Ogni donna dovrebbe conoscere le regole di base per una corretta prevenzione, per evitare la comparsa del tumore al seno. Ecco 10 cosa da sapere.
Emil Kvarnhammar è un ricercatore della Truesec che ha da pochi giorni scoperto un pericoloso bug all'interno del nuovo sistema operativo Mac OS X Yosemite. Il bug si chiama Rootpipe e consente ad un possibile malintenzionato di accedere al nostro Mac e prenderne il controllo in pochi passaggi. Come è possibile vedere dal video, non si intuisce se l'attacco in questione è avvenuto da locale o da remoto ma come sottolinea anche Kvarnhammar è bene tenere il proprio Mac al sicuro: "Normalmente ci sono requisiti di password sudo che fanno da barriera, così l'admin non può ottenere privilegi di root senza inserire la password corretta. Rootpipe tuttavia aggira quest'ostacolo".
Emil Kvarnhammar è un ricercatore della Truesec che ha da pochi giorni scoperto un pericoloso bug all’interno del nuovo sistema operativo Mac OS X Yosemite. Il bug si chiama Rootpipe e consente ad un possibile malintenzionato di accedere al nostro Mac e prenderne il controllo in pochi minuti.
Tutti conosciamo le Isole Canarie e Tenerife per il clima sempre caldo, le spiagge bianche e un mare dai colori mozzafiato. Ci sono alcune isole dove l'acqua è cristallina, quasi caraibica ed altre dove molti sportivi si recano perché qui è possibile praticare surf ed altre attività simili. Ma non tutti sanno che le Canarie sono anche un arcipelago in cui aprire un'attività e vivere può essere molto vantaggioso. Sempre più pensionati dall'Italia infatti, secondo l'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero), decidono di trasferirsi qui perché con 1000 euro è possibile fare una vita da ricchi. Pensate che la benzina costa meno di 1 euro, le sigarette (per chi ha il vizio) costano 2,30 euro e si può mangiare fuori un pasto completo spendendo davvero poco. Le Isole Canarie hanno il più attraente incentivo fiscale d'Europa, costituiscono infatti una "zona economica speciale (ZEC=Zona Especial Canaria): nel 2000 l'Unione Europea ha infatti dichiarato l'arcipelago delle Canarie una zona a bassa tassazione, già riconosciuta dal Titolo V della Legge 19/1994, modificata poi dal Regio Decreto Legge 12/2006, allo scopo di promuovere lo sviluppo economico e sociale delle isole attraverso nuovi investitori e diversificando la struttura produttiva. Rispetto alle altre regioni spagnole l'arcipelago delle Canarie ha sempre avuto una tassazione favorevole perché riconosciuta come Comunità Autonoma, ma dal 2000, con l'introduzione della ZEC, sono stati fissati molti incentivi fiscali. Il regime fiscale delle Canarie consente alle imprese di godere di una tassazione con un'aliquota al 4% contro il 25% del territorio continentale spagnolo. Sul sito della ZEC sono riportati i vari settori e fattori per i quali converrebbe vivere ed investire alle Canarie, come il costo della benzina registrato nel 2018 a 0,95 centesimi al litro.
Benvenuti nel paradiso dei pensionati dove con 1000 euro si può fare una vita da veri ricchi grazie ad un sistema fiscale molto vantaggioso.
Da quando, qualche giorno fa, è stato annunciato che Louis Tomlinson, uno dei 4 One Direction rimasti, diventerà padre, si è aperta, come ovvio che sia la caccia allo scoop. Sul bambino, certo, ma anche sulla sua relazione con la futura madre, la stilista Briana Jungwirth, di cui per ora non si sa molto. Non c'è conferma che i due stiano assieme e stando alle prime notizie dovrebbero essere buoni amici, che si ritroveranno ad avere una figlia assieme. In attesa di capire, quindi, qual è il rapporto col cantante della band inglese, che nel marzo scoros ha messo fine alla sua storia con la compagna storica, si punta a capire qualcosa in più sul futuro nascituro. Per ora, però, non c'è molto, se non il chicchiericcio e i giochi dei compagni di band, che si divertono a fare riferimenti espliciti anche dai palchi dove stanno girando in tour. Basti chiedere, ad esempio, a Liam Payne, che durante il concerto che la band ha tenuto a Vancouver, in Canada, ha fatto riferimento a figli e scelta dei nomi. Ovviamente la cosa non riguardava l'amico, ma una delle loro fan. Durante l'esibizione, infatti, riportano alcuni giornali inglesi, Liam avrebbe notato una ragazza incinta tra il pubblico e avrebbe cominciato a scherzare sul nome del figlio, scatenando l'ilarità dei fan. Il cantante, infatti, avrebbe gridato al pubblico: "Ehi, ragazzi, avete suggerimenti per il nome di un bambino che sta per nascere? Ah, e comunque, congratulazioni" ha scherzato il ragazzo, che ha volutamente giocato sulla situazione.
Da qualche giorno si è saputo che Louis Tomlinson dei One Direction diventerà padre e sul palco la band si diverte a giocare. Accortisi di una ragazza incinta, tra i fan canadesi, Liam ha scherzato un po’ sui nomi possibili.
Nuovo scandalo nel mondo dello sport che, questa volta, coinvolge il calcio femminile australiano. A sollevare il polverone su abusi, bullismo e vessazioni è stata l'ex giocatrice Lisa de Vanna che ha affermato di aver subito tutto questo durante la sua carriera, in diverse occasioni e in principal modo quando era nelle Young Matildas, il soprannome con cui in Australia è riconosciuta la Nazionale di calcio femminile Under 20. La Federazione australiana ha deciso di aprire un'indagine al riguardo, invitando altri sportivi a denunciare situazioni simili. Le accuse di Lisa De Vanna sono state rese pubbliche attraverso la sua ultima intervista rilasciata al ‘Sidney Daily Telegraph‘ ma non è la prima volta che la 36enne ex calciatrice ha parlato di situazioni a dir poco insostenibili. "Ho subito abusi, molestie, bullismo" ha raccontato Lisa de Vanna. "Ho assistito a cose che mi hanno messo a disagio, sono stata molestata sessualmente". Parole pesanti che hanno scoperchiato il marcio all'interno del mondo del calcio femminile australiano. A supportare le frasi di De Vanna, che vanta una lunghissima carriera con trascorsi anche in Nord America e in Europa dove tra il 2019 e il 2020 ha vestito anche i colori della Fiorentina femminile, sono stati l'ex compagna di squadra, Elissia Carnavas, e il suo manager, Rose Garofano. Proprio Garofano avrebbe affondato il dito nella piaga sottolineando come il problema fosse già emerso da moltissimo tempo e come la Federcalcio australiana non avesse mai concesso un confronto o deciso di aprire un'inchiesta. Lisa de Vanna ha affermato di aver ricevuto molestie e abusi quando era nelle ‘Matildas', a soli 17 anni. Sull'argomento è intervenuta anche via social, confermando il tutto con un tweet che evidenzia una situazione oramai da tempo insostenibile: "Ho visto con i miei occhi donne che proteggono le donne che abusano delle donne. Giocatori che proteggono i giocatori più anziani che abusano dei giocatori più giovani. Organizzazioni che proteggono ‘allenatori/giocatori' che abusano dei giocatori. L'abuso è abuso. Un cattivo comportamento è scadente su tutti i fronti!" De Vanna, recentemente ritirata dal calcio giocato dopo aver militato a lungo nella W-League australiana, con le sue accuse ha messo a soqquadro l'intero sistema calcistico femminile in un momento oltretutto delicatissimo: nel 2023, infatti, proprio l'Australia ospiterà i Mondiali di calcio femminile. Anche per questo, la Federazione australiana ha preso una posizione formale sul tema: "Il calcio australiano adotta un approccio di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi condotta che violi gli standard e i valori attesi dalle persone coinvolte nel gioco. A tal fine – si legge nel comunicato emesso a seguito delle accuse di de Vanna – incoraggiamo chiunque a portare avanti le proprie preoccupazioni attraverso il processo formale di reclamo alla Football Federation Australia, con la consapevolezza che qualsiasi questione del genere verrà presa sul serio e indagata a fondo".
Lisa De Vanna ha denunciato di aver subito abusi di natura sessuale durante la sua militanza nelle “Young Matildas”, la nazionale di calcio femminile Under 20 australiana. “Ho visto cose che mi hanno messo a forte disagio”. La Federcalcio ha aperto un’indagine, confermando “tolleranza zero su questo tipo di condotta”. Nel 2023 l’Australia ospiterà i Mondiali di calcio femminile.
Anche se gli occhi di tutti erano rivolti al nuovo Mate X, il primo smartphone pieghevole di Huawei, il colosso della tecnologia ha anche rinnovato l'intera famiglia dei suoi notebook. La gamma dei computer portatili dell'azienda cinese si arricchisce di due nuovi modelli, da 13 pollici e da 14 pollici, assieme alla versione 2019 dell'apprezzatissimo MateBook X Pro. Ed è proprio la punta di diamante della famiglia MateBook a far parlare di sé, per il suo design e per le caratteristiche tecniche. Il design rimane pressappoco identico alla versione vista l'anno scorso, ma con un nuovo logo. La scocca è caratterizzata da un unico corpo unibody in metallo, pesa 1.33 Kg ed ha uno spessore di 14.6 millimetri. Chiaramente, così come abbiamo avuto modo di apprezzare nella variante 2018, anche il MateBook X Pro si contraddistingue per l'ottima qualità costruttiva e dei materiali, e anche per la particolare webcam che si nasconde in un tasto della tastiera, per aumentare la privacy e per rendere possibile un display touch da 13,9 pollici, con cornici ridottissime, che ricopre il 91% della superficie frontale. Il pannello è un IPS LCD con una risoluzione di 3000 x 2000 pixel ed ha un particolare rapporto di forma di 3:2, già visto nei Surface di Microsoft, che – secondo l'azienda – dovrebbe ottimizzare l'utilizzo lavorativo, permettendo di avere più spazio a disposizione soprattutto quando si affiancano due finestre. Sotto al cofano, il MateBook X Pro 2019 nasconde i nuovi processori di Intel. È disponibile in due varianti, una con un i5 8265U e una con un i7 8565U, può avere 8 o 16 GB di memoria RAM e un SSD da 512 gibagyte o da 1 terabyte. Tutte le configurazioni però, hanno in comune la scheda video: la GPU integrata è una Nvidia MX250 con 2 gigabyte di memoria dedicata GDDR5. Molto interessante il sistema di raffreddamento denominato "Smart Cooling System", con il quale il nuovo notebook di Huawei è in grado di passare del tutto autonomamente dal raffreddamento passivo a quello attivo, oppure combinarli nel caso in cui ce ne fosse la necessità: è una vera e propria sfida, soprattuto considerando l'hardware integrato e il ridottissimo spessore. Molto completa anche la dotazione di porte. Il nuovo MateBook X Pro dispone di una porta Thunderbolt 3, una USB-A e l'ingresso da 3.5 millimetri per le cuffie cablate. Il sistema operativo è chiaramente Windows 10, personalizzato da una serie di funzionalità pensate da Huawei, come il nuovo Huawei Share, una funzionalità pensata per aumentare l'integrazione tra notebook e smartphone, con la quale sarà possibile trasferire file tra dispositivi molto più velocemente, senza la necessità di utilizzare applicazioni di terze parti e senza la necessità di utilizzare cavi di sorta.
Al Mobile World Congress, il colosso cinese aggiorna tutta la sua lineup di computer portatili, arricchendosi di due nuovi modelli con display da 13 e 14 pollici, e (soprattutto) con la versione 2019 dell’apprezzatissimo MateBook X Pro: la punta di diamante per i notebook di Huawei, che ha un display con cornici ridottissime e una webcam che si nasconde nella tastiera.
"Michael Schumacher, Ayrton Senna o Lewis Hamilton chi è il migliore di tutti?" è questa la domanda più gettonata dai discorsi da bar tra appassionati fino alle interviste ai grandi protagonisti della Formula 1 attuale e passata. Domanda divenuta ancora più frequente ora che il britannico ha eguagliato il Kaiser come pilota più vincente nella storia del Circus. Domanda a cui non si è potuto sottrarre il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel che ha conosciuto da vicino sia il connazionale che il 35enne di Stevenage. In un'intervista rilasciata al settimanale tedesco "Die Zeit" infatti gli è stata posta proprio questa domanda ("Michael Schumacher, Ayrton Senna, Lewis Hamilton chi, se non tu, potrebbe rispondere alla domanda chi è il migliore di tutti?") alla quale l'attuale pilota della Ferrari ha risposto in modo chiaro ed inequivocabile: "Schumacher!". Sebastian Vettel, il primo a congratularsi con Lewis Hamilton per aver eguagliato il record di titoli Mondiali del suo idolo subito dopo il traguardo del GP della Turchia, ha poi anche spiegato la sua risposta e il perché abbia risposto senza alcun indugio: "In realtà – ha premesso infatti il quattro volte campione del mondo -, è presuntuoso nominare il migliore di tutti i tempi. È impossibile confrontare un Fangio con una Senna. O forse Schumacher avrebbe avuto difficoltà negli anni '50 e Fangio non avrebbe vinto nel 2000.
Secondo il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel il miglior pilota della storia della Formula 1 tra Michael Schumacher, Ayrton Senna e Lewis Hamilton, al di là dei record è il suo connazionale Schumi: “Quando è arrivato ha sbloccato una sorta di livello extra. Non ho mai sentito lo stesso fascino e lo stesso talento in nessun altro”.
Il presidente Mattarella, nel tentativo di risolvere la gravissima crisi istituzionale che si è ufficialmente formalizzata nella serata di domenica 27 maggio con la rinuncia all'incarico da parte del professor Giuseppe Conte, ha deciso di convocare l'economista Carlo Cottarelli per conferirgli un incarico esplorativo. Lo scopo? Avviare un esecutivo tecnico, o "del presidente" che dir si voglia, che traghetti il Paese a nuove elezioni politiche, idealmente da convocare per la primavera del 2019, in concomitanza con le Europee. Il nome di Carlo Cottarelli non è certo nuovo alle cronache politiche. L'economista, infatti, nel 2014 venne nominato commissario alla Spending Review dall'allora presidente del Consiglio Enrico Letta e si occupò di elaborare un documento di analisi del bilancio pubblico volto a evidenziare tutti i possibili tagli alla spesa pubblica che il governo avrebbe potuto approntare per abbassare il debito pubblico e ridurre il rapporto debito-Pil. Il documento, consegnato da Cottarelli dopo mesi di studi, prevedeva tagli per circa 32 miliardi di euro lordi ma non venne però mai preso seriamente in considerazione da Matteo Renzi, divenuto presidente del Consiglio, e l'economista rese dunque le dimissioni e tornò al Fondo Monetario Internazionale. Da quel momento, però, Carlo Cottarelli è divenuto noto al grande pubblico con il soprannome di "Mr. Spending Review". Cremonese, classe 1954, Carlo Cottarelli è un economista italiano, laureato in Scienze Economiche e Bancarie all'Università di Siena e in possesso di un prestigioso master in Economia alla London School of Economics. La sua carriera professionale è iniziata nel 1981 nel Servizio Studi della Banca d'Italia ed è in seguito proseguita in Eni, nell'ambito del Dipartimento monetario e settore finanziario. Nel 1988 ha iniziato a lavorare per il Fondo Monetario Internazionale presso i dipartimenti Europeo, del quale è stato vicepresidente; Monetario e dei capitali; Strategia, Politica e Revisione; e infine Affari Fiscali. Negli anni 2000 è divenito Senior Advisor nel Dipartimento Europeo e responsabile della supervisione della attività del Fondo Monetario Internazionale di una decina di Paesi, nonché capo Delegazione per l'Italia e per il Regno Unito. Dal novembre 2008 al 2013 ha assunto l'incarico di Direttore del Dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale per poi assumere, come anticipato, l'incarico di Commissario alla Spending Review per volere dell'allora premier Letta. L'anno successivo, nel novembre 2014, è divenuto direttore esecutivo del FMI su nomina del governo Renzi e ha lasciato l'incarico di commissario. Dal 30 ottobre 2017 è il Direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano, istituzione che si occupa di analizzare lo stato di salute del bilancio del Belpaese.
Il professor Carlo Cottarelli è stato convocato al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e tra poco riceverà un mandato esplorativo per l’avvio di un governo tecnico che traghetti il Paese alle prossime elezioni e rimanga in carica almeno fino all’approvazione della legge di stabilità, ovvero almeno fino al dicembre 2018. Ma chi è Carlo Cottarelli?
Quando finisce il periodo delle sfilate, il cosiddetto fashion month che dura da febbraio a marzo con le fashion week di New York, Londra, Milano e Parigi, in molti si chiedono quali sono le tendenze per la prossima stagione? Quali saranno i capi must da avere nel guardaroba per essere alla moda e soprattutto quali i colori trendy su cui puntare? Osservando le collezioni Autunno/Inverno 2020-21 di Parigi, dove hanno sfilato i grandi nomi della moda francese ma non solo, da Dior a Chanel, da Saint Laurent a Balmain, passando per Valentino, Givenchy, Alexander McQueen e Stella McCartney, è possibile rintracciare la palette colori più trendy per la prossima stagione fredda. A dominare sono il rosso acceso e tonalità luminose di blu elettrico e viola, ma fanno la loro comparsa anche nuance fredde come il grigio e neutre come il crema e il marrone. Il rosso sarà il colore must del prossimo Autunno/Inverno 2020-2021. Diciamo addio a tonalità più spente di bordeaux o borgogna, sulle passerelle domina un rosso acceso e brillante, come quello dei vezzosi abiti di Giambattista Valli o dei tailleur con giacca e pantaloni di Alexander McQueen o ancora come il rosso intenso delle giacche dalle maxi spalle di Balmain. Da Givenchy sfilano scultorei look con lunghi coprispalle su gonne longuette, tutto in rosso. Abiti in red latex sono apparsi sulla passerella Autunno/Inverno 20-21 di Saint Laurent, mentre da Miu Miu sfilano look con lunghi cappotti total red e da Valentino aderenti tubini da sera ricoperti di paillettes rosso fragola. Elegante e sobrio, adatto a tutte le occasioni e facilmente abbinabile, il prossimo inverno il grigio sarà il colore di stagione, sia nei look da da giorno, come quelli con maxi pull dalle spalle imponenti e skinny jeans in total grey di Isabel Marant, sia in outfit più formali, come quelli con tailleur maschili, visti da Altuzarra, Dior e Balmain. Eleganti e trendy le tute oversize dai profili asimmetrici di Stella McCartney e i lunghi cappotti in lana bouclé che hanno sfilato sulla passerella anni '80 di Chanel. E' acceso e luminoso il viola che ha spopolato sulla passerella di Rochas, dove lo stilista Alessandro Dell'Acqua ha presentato l'ultima collezione realizzata per la Maison francese; intenso il viola scelto da Elie Saab per dipingere lunghi abiti da sera con vaporose ruche plissé sul corpetto e sulla gonna. Impreziosito con glitter luccicanti il viola dei look di Dries Van Noten, più scuro e dark il purple scelto per gli abiti drappeggiati della collezione Autunno/Inverno 20-21 di Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood. Addio al bianco candido, quello ottico degli abiti da sposa, il prossimo inverno a spopolare sono i capi e i total look dalle nuance di bianco sporco, latte e crema, proprio come quelli visti sulla passerella Autunno/Inverno 2020-2021 di Isabel Marant o le nuance dei completi maschili con giacche doppiopetto di Dior. Da Givenchy sfilano eleganti completi dal mood anni '80 color latte, tendono invece al crema le tonalità più cariche degli abiti con profili cappuccino di Chloé e dei cappottini retrò con doppi bottoni di Lanvin. Sono realizzati in tessuto bianco "sporco" i look con maglione da collegiale di Rochas e quelli con cappotti oversize dai rever a lancia di Stella McCartney. Assomiglia al colore di uno smeraldo il verde dei lunghi abiti in seta plissettata e con maxi spacco di Elie Saab, stilista che sceglie uno dei colori must di stagione per i look da sera. Quasi metallico il verde voluto da Miuccia Prada per gli abiti tubino dalle linee essenziali con tessuto "stropicciato" della collezione A/I 20-21 di Miu Miu, più tenue e tendente all'acquamarina il verde scelto da Maria Grazia Chiuri per dipingere i look della collezione "femminista" di Dior, in cui appaiono cappotti da profili frangiati e look con camicia, cravatta e minigonna a stampa check in verde. E' deciso eppure neutro, resta brillante a differenza del nero e si abbina a tutte le nuance chiare come il bianco o calde come arancio e giallo, stiamo parlando del marrone che ha spopolato alle sfilate Autunno/Inverno 2020-21. A usarlo come fil rouge della propria collezione è stato Olivier Rousteing, designer di Balmain, che ha presentato a Parigi una collection dal mood anni '80 con tute, giacche dalle spalle maxi e completi in satin, tutto dipinto di marrone. Un marrone tendente al cuoio caratterizza i look in eco leather di Stalla McCartney e alcuni outfit visti sulla passerella di Ralph&Russo. Scuro e deciso il marrone degli abiti aderenti di Mugler, più tenue quello degli outfit anni '70 di Chloé, brillante e tendente all'ocra quello dei completi con camicie oversize di Rochas.
Un rosso intenso percorre le passerella Autunno/Inverno 2020-2021 dei grandi stilisti ma anche un viola intenso e un blu elettrico. Spopolano poi le nuance di crema e marrone, mentre grigio e verde smeraldo sono i colori must da avere per essere alla moda nella prossima stagione Autunno/Inverno 20-21.
Quando si tratta di capelli non sempre le star riescono a stupire positivamente con i loro look: è ormai un dato di fatto che sui red carpet ci sia sempre qualche celebrities con un hair style improbabile oppure con i capelli fuori posto, e anche per questo 2014 le star non sono state da meno. Ecco i peggiori hair style che abbiamo visto quest'anno! Non può mancare ovviamente Elena Lenina che ogni anno lascia a bocca aperta: nel 2014 l'abbiamo vista con delle vere e proprie impalcature sulla testa, con ciocche frisè arrotolate su sé stesse e cofane che si ergevano sulla sua testa: viene spontaneo chiedersi come facesse a stare in equilibrio sul red carpet. Anche a Venezia ci sono stati alcuni look che difficilmente dimenticheremo, sicuramente non per la loro bellezza: i capelli di Uma Thurman sono stati senza dubbio i peggiori del Festival del Cinema di Venezia; con i suoi torciglioni arruffati e disordinati infatti ha lasciato tutti a bocca aperta. Isabella Ragonese più che su un red carpet sembra aver fatto un tuffo nella sua adolescenza con un semi raccolto dietro la nuca che non ha nulla di elegante e raffinato per una donna su un red carpet. Anche ai Golden Globes abbiamo visto look davvero improponibili, come la frangetta quasi inesistente di Reese Witherspoon che puntato su un carré netto e una simil frangia inconsistente e davvero troppo leggera. Amber Heard ha invece scelto un look decisamente troppo cotonato e voluminoso che rasenta il limite del disordinato: no anche per quell'onda che dona movimento all'acconciatura rendendola ancora più arruffata. Look not anche per Jessica Chastain che per i suoi meravigliosi capelli rossi ha scelto un look che la invecchiava: le onde erano appena accennate e sul davanti i capelli erano tirati indietro sulla nuca, lasciando scoperta una fronte troppo ampia.
Anche nel 2014 le celebrities hanno commesso errori con gli hair styling: c’è chi ha scelto look troppo banali e chi al contrario ha voluto strafare con acconciature a dir poco estrose e stravaganti, ma per nulla raffinate. Ecco il peggio del 2014 con i capelli più brutti delle star.
Ci siamo. I fan dei Cavalieri dello Zodiaco hanno segnato già la data. Keiichi Sato firma “I Cavalieri dello Zodiaco – La leggenda del Grande Tempio”, lungometraggio d’animazione in alta definizione e CGI (disponibile in 2D e 3D), prodotto dalla Toei Animation, forte del successo di "Capitan Harlock 3D", e legato al franchising di anime e manga, degli anni Ottanta e Novanta, “I Cavalieri dello zodiaco”. Il film è distribuito in Italia dalla Lucky Red e racconta la battaglia alle Dodici Case dello Zodiaco dei Sacri Guerrieri di Bronzo contro quelli d'Oro, con modifiche alla trama e al design dei personaggi. È il sesto film basato sulla famosissima serie di avventure di Pegasus, Sirio, Crystal, Andromeda e Phoenix, rese celebri dalla serie tv proprio della Toei Animation. L'uscita del film nelle sale giapponesi è avvenuta il 21 giugno 2014 ed è stato un grande successo. In Italia, l'anteprima è stata mostrata al Lucca Comics and Games del novembre 2014, mentre l'uscita ufficiale nei cinema sarà l'8 gennaio. Sin dai tempi del Mito, i Cavalieri dello Zodiaco sono i paladini della speranza e della giustizia. Molti anni dopo la Guerra Sacra che si è combattuta nel Grande Tempio, la vita della giovane Isabel di Thule scorre tranquilla, finché un giorno la ragazza non scopre la sua vera identità. Vittima di un agguato omicida, viene salvata da un Cavaliere di Bronzo, un ragazzo di nome Pegasus. Dopo questo drammatico episodio, Isabel, non senza grande difficoltà, accetta il proprio destino e la propria missione, e decide di recarsi al Grande Tempio con Pegasus e gli altri Cavalieri di Bronzo. Nel Grande Tempio, dove da 16 anni viene venerata una falsa Atena, I Cavalieri dello Zodiaco affronteranno colui che si fregia del titolo di Grande Sacerdote e i suoi seguaci, ingaggiando una grandiosa battaglia contro i Cavalieri più nobili e potenti: i leggendari Cavalieri d’Oro.
I fan hanno già segnato la data: 8 gennaio 2015. I Cavalieri dello Zodiaco sbarcheranno al cinema con le loro emozionanti avventure – in CGI, con modifiche alla trama e al design dei personaggi – che li porteranno ad affrontare i potenti Cavalieri D’Oro del Grande Tempio. Impossibile perderlo.
Alle 2:49 di oggi ora italiana, il razzo vettore Vega dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha portato in orbita con successo il satellite Sentinel-2B, gemello di Sentinel-2A (già in orbita dal 2015) e incluso nell'ambiziosa missione spaziale Copernicus, il più vasto programma di osservazione della Terra coordinato direttamente dalla Commissione Europea. Il lanciatore Vega, partito dalla base di Kurou nella Guyana francese alle 22:49 ora locale, si è correttamente suddiviso nei quattro stadi di propulsione (P80, Zefiro 23, Zefiro 9 e Avum) sino a raggiungere l'orbita preliminare; il satellite è stato infine lasciato a 780 chilometri di altezza e la missione è stata dichiarata un ‘pieno successo' a 57 minuti e 57 secondi dopo il decollo dalla piattaforma, quando si è avuta conferma dei calcoli della traiettoria orbitale. A salutare il lancio del Sentinel-2B, oltre a Philippe Brunet, Direttore delle Politiche spaziali e della missione Copernicus, anche il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Giuseppe Battiston. La presenza del dirigente italiano non è stata un caso, dato che il lanciatore Vega rappresenta un vero e proprio gioiello dell'industria aerospaziale del nostro paese, coinvolta nel suo sviluppo e nella progettazione per oltre il 60 percento. Il Vega, alto trenta metri, vieni inoltre realizzato e assemblato dalla società Avio Spa negli stabilimenti di Colleferro, in provincia di Roma: “Vega è un cavallo di razza dei lanciatori”, ha sottolineato Battiston al termine delle procedure di lancio. Si tratta di un progetto così efficiente che sono già in sviluppo diverse nuove versioni del lanciatore, in grado di mandare in orbita non solo i grandi satelliti, ma anche sciami di quelli più piccoli, come recentemente avvenuto col lancio del razzo PSLV-C37 in India. Il Sentinel-2B avrà lo scopo di monitorare lo stato delle aree verdi, delle acque costiere e delle acque interne del nostro pianeta, avvalendosi di una camera ad altissima risoluzione dotata di 13 bande di spettro. Il satellite terrà particolarmente sotto controllo il fenomeno della deforestazione e i danni provocati dagli incendi, ma giocherà un ruolo importante anche nel campo agricolo, monitorando lo stato di salute e la distribuzione dei campi coltivati.
Lanciato in orbita il satellite Sentinel-2B grazie al lanciatore Vega, costruito dalla società italiana Avio in provincia di Roma. Il satellite fa parte della missione Copernicus diretta dall’Unione Europea e coordinata dall’ESA; servirà a monitorare lo stato di salute della Terra.
Belén Rodriguez chiude il match a distanza con Barbara d'Urso, stravincendolo. Nell'intervista doppia a Le Iene rilasciata dalla soubrette argentina e da suo marito Stefano De Martino, erano spuntate fuori delle provocazioni abbastanza forti proprio di Belén nei confronti della conduttrice di "Pomeriggio Cinque". Nel particolare la bella argentina si era tolta più di un sassolino dalle scarpe ("tutto il calzino", dirà lei su instagram), raccontando che "Se Santiago piange, chiamo la D'Urso…". Successivamente il video dell'intervista doppia è stato misteriosamente rimosso dal portale Mediaset, ma Belén è riuscita poche ore fa a condividerlo sulla sua pagina ufficiale: La clip è caricata sul profilo di tale "Anna Cad", abbastanza spoglio. Che sia o meno un account direttamente collegato a Belén Rodriguez e al suo staff, non è possibile dimostrarlo. Ma poco importa. Belén ha vinto la guerra mediatica a distanza con Barbara d'Urso. E i fan della Rodriguez, per questa mossa astuta, in questo momento, sono letteralmente in delirio.
Belén Rodriguez pubblica il video dell’intervista doppia a “Le Iene”, che era stato misteriosamente rimosso dal sito di Mediaset. E pungola Barbara d’Urso: “Censura. Chi sarà stato? Indovina chi?”.
I messaggi vocali sono una delle funzionalità più apprezzate e utilizzate all'interno di WhatsApp, ma se abusati possono diventare una vera piaga per chi è costretto ad ascoltarli; i destinatari di queste clip audio sono infatti costretti ad ascoltare le informazioni contenute alla velocità e con il ritmo con il quale vengono scandite dal mittente. Per ovviare a questo problema – oltre alla velocità di riproduzione regolabile – gli sviluppatori stanno pensando a una funzione che trascrive in automatico gli audio in messaggi di testo, in modo che possano essere tranquillamente letti come un normale elemento delle chat. Ad aver avvistato in anticipo la novità ancora in fase di lavorazione è stato il portale WABetaInfo, i cui gestori lavorano sull'app tramite tecniche di reverse engineering per scovare al suo interno tracce di funzionalità non ancora completate; nella fattispecie la trascrizione dei messaggi è stata per il momento notata all'interno di una delle versioni preliminari di WhatsApp per iOS, e sfrutta algoritmi interni al sistema operativo Apple. L'operazione andrà richiesta attraverso un menù disponibile nella bolla della chat che contiene la nota audio: dopo aver dato a WhatsApp il permesso di accedere ai servizi di riconoscimento vocale di iOS, il testo elaborato verrà presentato nella parte bassa dello schermo, mentre scorrendo con il cursore sulla lunghezza del messaggio vocale si potrà saltare alla parte desiderata della trascrizione.
La novità è in fase di lavorazione e permetterà di navigare attraverso le note audio mentre la trascrizione si materializza nella parte bassa dello schermo. Il sistema funziona sfruttando gli algoritmi di riconoscimento vocale interni al sistema operativo: in questo modo i vocali non lasciano mai il telefono del destinatario.
Cesare Cremonini ha annunciato l'uscita di un progetto molto speciale. Venerdì 29 novembre, infatti, sarà disponibile l'album ‘Cremonini 2C2C The best of‘. I fan dell'artista, non solo avranno la possibilità di riascoltare i successi che hanno scandito 20 anni di carriera, ma potranno gustare anche sei brani inediti. Ecco tutti i dettagli. La prima grande raccolta di Cesare Cremonini conterrà sei brani inediti, 32 singoli che hanno ottenuto grande successo, 16 interpretazioni per pianoforte e voce, 18 tracce demo, home recording e alternative takes inedite, 15 brani strumentali. Non sorprende che Cesare Cremonini lo definisca "l'album degli album". Ecco, intanto, i titoli dei sei brani inediti: Se un giorno ti svegli felice; Al telefono; Giovane stupida; Ciao; Amici miei; How Dare You? Cesare Cremonini ha pubblicato un lungo post su Instagram nel quale ha espresso tutto il suo entusiasmo per questa raccolta che, ripetiamo, uscirà il 29 novembre: "Per me l’album degli album. Sono riuscito infatti a realizzare il sogno di portare alla luce un vero e proprio forziere che fino ad ora non era mai stato aperto e che oggi, a vent’anni esatti dal mio esordio, annulla la distinzione tra presente, passato e futuro sulla mia musica". Quindi è sceso nei dettagli: "Un nuovo concept album con 6 brani inediti, visionari e autobiografici, che vi faranno letteralmente impazzire, inseparabili e legati tra loro dal filo rosso del destino. 32 singoli di successo rimasterizzati con grande cura in più di un anno di lavoro. 18 demo originali che sono il mio tesoro più prezioso, con le home recording più rare registrate a pochi minuti dalla nascita delle canzoni, le alternative takes più particolari, mai pubblicate, di tantissimi brani, grazie alle quali potrò spiegare il processo creativo dei successi che, ora lo posso dire, fanno parte di una vera e propria biografia musicale. 16 reinterpretazioni per pianoforte e voce scelte da me, la maggior parte delle quali mai pubblicate prima, tra cui la storica ‘L’anno che verrà' di Lucio Dalla registrata allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna e le migliori performance pianistiche della mia carriera, come il concerto ‘Una notte al piano' registrato al Teatro Antico di Taormina. Per finire, tutti e 15 i brani strumentali composti e realizzati nella mia carriera, rimasterizzati. Ne sono certo, tutto questo vi farà godere e sarà anche un omaggio a tutte le persone che mi hanno supportato in questo primo tempo a ritmo di musica. Vi sono grato per farne parte. È cominciato un nuovo grande viaggio ragazzi! Grazie davvero di cuore a tutti". “Cremonini2C2C The Best Of” uscirà il 29 Novembre ed è per me l’album degli album. Sono riuscito infatti a realizzare il sogno di portare alla luce un vero e proprio forziere che fino ad ora non era mai stato aperto e che oggi, a vent’anni esatti dal mio esordio, annulla la distinzione tra presente, passato e futuro sulla mia musica. ➡️ 😎 Un nuovo concept album con 6 brani inediti, visionari e autobiografici, che vi faranno letteralmente impazzire, inseparabili e legati tra loro dal filo rosso del destino. 🌈🌈🌈 32 singoli di successo rimasterizzati con grande cura in più di un anno di lavoro. 🔥 18 demo originali che sono il mio tesoro più prezioso, con le home recording più rare registrate a pochi minuti dalla nascita delle canzoni, le alternative takes più particolari, mai pubblicate, di tantissimi brani, grazie alle quali potrò spiegare il processo creativo dei successi che, ora lo posso dire, fanno parte di una vera e propria biografia musicale. Ma questo non sarebbe bastato a darvi la dimensione che ha avuto la musica nella mia vita. (Come vi avevo promesso) #Cremonini2C2C conterrà anche 🎁 16 reinterpretazioni per pianoforte e voce scelte da me, la maggior parte delle quali mai pubblicate prima, tra cui la storica “L’anno che verrà” di Lucio Dalla registrata allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna e le migliori performance pianistiche della mia carriera, come il concerto “Una notte al piano” registrato al Teatro Antico di Taormina. 🥁🎻🎸🎺🎷 Per finire tutti e 15 i brani strumentali composti e realizzati nella mia carriera, rimasterizzati. Ne sono certo, tutto questo vi farà godere e sarà anche un omaggio a tutte le persone che mi hanno supportato in questo primo tempo a ritmo di musica. 🤗 Vi sono grato per farne parte. È cominciato un nuovo grande viaggio ragazzi! Grazie davvero di cuore a tutti. #29Novembre #Cremonini2C2C #Cremonini2C2CTheBestOf #Cremonini2C2CSTADI + 🏎 #TuttoDipendeDallaMusica @umitalia @livenationit ❤️🎶 Photo cover 📸@francescocarrozzini
Cesare Cremonini festeggia i 20 anni di carriera in grande stile. L’artista, infatti, ha annunciato l’uscita della raccolta ‘Cremonini 2C2C The best of’. Uscirà il 29 novembre e permetterà di riascoltare i successi che hanno scandito il percorso artistico del cantante. Saranno inclusi, inoltre, sei brani inediti e alcune perle rare del suo repertorio.
Halloween è ormai alle porte e quello che è il giorno in cui il mondo dei morti viene in contatto con quello dei vivi, il 31 ottobre, si appresta a terrorizzare grandi e piccini di tutto il mondo. Ma se vi sentite troppo vecchi per il classico ‘dolcetto e scherzetto' e avete voglia di provare l'ultima frontiera del terrore, cosa ne pensate di un macabro tour tra lapidi, bare, lanterne e una buona dose di brivido nei cimiteri più terrificanti d'Italia? Lo spirito della festa tra catacombe, spettacolari architetture, tombe di famosi artisti e di sconosciuti, tra candele e tanta atmosfera, sarà davvero da brivido per il prossimo Halloween passeggiando tra i cimiteri più spaventosi del Bel Paese. È consuetudine in Italia il 2 novembre, nel giorno dedicato al ricordo dei defunti, visitare i cimiteri locali e portare in dono fiori sulle tombe dei propri cari. Ma il tour che stiamo per proporvi ha ben poco di commemorativo: c'è chi ci scherza su, chi la prende più sul serio, Halloween è una festa che in tutto il mondo celebra i morti, e i cimiteri sono proprio i luoghi della morte, posti misteriosi in cui leggende e racconti si intrecciano creando miti suggestivi, spesso, tramandati attraverso racconti popolari. Luoghi a metà tra fascino e paura che potrete visitare in occasione di Halloween per scoprire le tante storie che qui sono sepolte e le varie leggende da brivido che alimentano la popolarità di questi luoghi.
Dal Camposanto di Pisa al Cimitero delle Fontanelle di Napoli, passando per le Catacombe di San Sebastiano a Roma, ecco i luoghi italiani da brivido che vi caleranno nel perfetto spirito di Halloween.
La scelta di Bruce Jenner di cambiare sesso e diventare donna è uno degli eventi che hanno più infiammato le cronache americane negli ultimi mesi. Jenner, ex atleta celebre negli anni 70 (vinse l'oro per il decathlon alle Olimpiadi di Montreal nel 1976), è oggi noto soprattutto per essere il padre di Kylie e Kendall Jenner nonché patrigno di Kim, Kourtney e Khloe Kardashian. La transizione fisica, iniziata almeno un anno fa e annunciata ufficialmente lo scorso aprile, è stata sostenuta senza pregiudizi dall'intera famiglia. Kim Kardashian, la più nota delle celebrità che compongono la famiglia protagonista incontrastata del gossip a stelle e strisce, è intervenuta sull'argomento in un'intervista nello show "Access Hollywood", che andrà in onda stasera. Intervistata dal conduttore Billy Bush, Kim ha spiegato che per tutti i Jenner-Kardashian ora Bruce è una "lei". L'ho appena incontrata. È stato incredibile e lei è apparsa bella, veramente bella. Era ben vestita, con un bel make-up, dei bei capelli. Era molto bella e si sentiva a suo agio. Durante l'annuncio ufficiale, Jenner aveva spiegato: A tutti gli effetti, sono una donna. Ho l'anima di una donna e il mio cervello è molto più femminile che maschile, sebbene il corpo sia ancora quello di un uomo. Jenner ha sposato la madre delle sorelle Kardashian, Kris, nel 1991 (dopo il divorzio di lei da Robert Kardashian, morto nel 2003) e si è separato da lei nel 2014, quando ha iniziato il lungo processo che lo sta portando ad assumere un'identità femminile. Il cambio di sesso è ovviamente al centro degli episodi attualmente in onda di "Al passo con i Kardashian", il discusso reality show incentrato sulle vicende della famiglia in onda dal 2007. Dopo l'ultima puntata trasmessa, con lacrime e commozione in abbondanza, Kim ha pubblicato sul suo profilo Instagram un collage di foto di famiglia e un messaggio di sostegno al patrigno.
Il patrigno di Kim Kardashian, Bruce Jenner, ha deciso di cambiare sesso e diventare donna, scelta sostenuta e appoggiata dall’intera famiglia. La transizione di Jenner, ormai quasi completa, è al centro del reality “Al passo con i Kardashian”. “Ora è una lei, è bellissima e si sente perfettamente a suo agio in abiti femminili”, ha dichiarato Kim allo show “Access Hollywood”.
Sarah Jessica Parker è una delle attrici americane più famose al mondo. Ha raggiunto il successo grazie al noto telefilm Sex and the City, in cui interpretava la scrittrice Carrie Bradshaw. Tutti la ricordano per le iconiche puntate della serie, ma nella realtà è una donna ben diversa. Ecco tutto quello che ancora nessuno conosceva su Sarah Jessica Parker. 1. Ha 7 fratelli – Sarah Jessica Parker ha ben 7 fratelli e la sua infanzia non è stata semplice. La famiglia ha infatti dovuto affrontare moltissimi problemi economici, tanto che spesso non hanno avuto l’elettricità a casa. Ancora oggi, nonostante il successo, l’attrice non ama sperperare il denaro che guadagna, lo considera un valore importante. 2. Ha recitato a Broadway – Quando aveva solo 14 anni, Sarah Jessica Parker ha ottenuto il ruolo principale nel musical Annie. Per lei, è stata l’occasione buona per allontanarsi da casa e per godersi un po’ di relax. 3. E’ molto diversa da Carrie – Nonostante siano passati molti anni da quando ha partecipato a Sex and the City, sono moltissimi coloro che la ricordano per la sua interpretazione della newyorkese Carrie. La verità è che Sarah è estremamente diversa dal suo alter ego, addirittura pare sia un po’ “puritana”. Non si è mai sentita a suo agio a posare nuda davanti alle telecamere. E’ proprio per questo che nel noto telefilm non appare mai senza vestiti. 4. Ha lanciato una collezione di abiti – Sarah Jessica Parker ha approfittato del suo successo per lanciare una sua linea di abiti. Si chiama “Bitten” ed è low cost, gli abiti non superano il prezzo di 20 dollari.
Sarah Jessica Parker è l’attrice divenuta famosa grazie al telefilm “Sex and the City”. Nonostante il successo, lei non si è mai identificata con Carrie Bradshaw. Ecco tutto quello che ancora nessuno conosceva sulla sua vita.
Da Disperati a dispersi, da deceduti a dimenticati. Dalla vita all'oblio in quattro agili mosse. Quando si decide di abbandonare scenari di guerra o di fame, di persecuzione o prigionia si conosce perfettamente ciò a cui si va incontro, nessun migrante immagina una strada lastricata di doni e promesse esaudite. Ciononostante, si incamminano affidandosi a dio, al caso, alla fortuna. È la roulette russa del viaggio della speranza. Si carica la rivoltella, si fa girare il tamburo e poi sotto a chi tocca. Incrociamo le dita. Cinquantotto migranti su cento – oggi – hanno pagato con la vita l'aver voluto azzardarsi a credere che la loro vita poteva essere migliore, altrove. Circa la metà di quei cinquantotto erano bambini. Quarantadue hanno conquistato il diritto a un altro colpo, a un altro giro di tamburo. Questa mattina, al largo di Izmir, sulla costa occidentale della Turchia, cinquantotto esseri umani hanno perso la vita. Molti media italiani hanno preferito utilizzare il termine "clandestini" riferendosi ai morti. Concetto che non ha alcuna consistenza né sociologica né antropologica (sebbene ne abbia una giuridica…) a meno di non concepite il mondo come fosse un puzzle composto da una miriade di spazi privati su cui alcuni esseri umani hanno diritto a posare il piede e altri no; a meno di non voler ignorare che gli spazi che occupiamo sul pianeta non sono che il risultato di secoli e secoli di movimento e non sono certo il dono immutabile fatto da un qualche dio ad alcuni esseri eletti. Ma la parola "clandestino" serve soprattutto scaricare la coscienza di chi la pronuncia. Perché il clandestino è un fuorilegge, e – quindi – se muore è anche un po' colpa sua. Circa cento i migranti presenti sull'imbarcazione diretta in Grecia; come di consueto, molte le donne e i bambini. Le quaranta persone tratte in salvo, finora, sono di nazionalità curda, irachena, siriana. L'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu (UNHCR) ha affermato di provare sincero cordoglio "per questa ennesima tragedia del mare che colpisce profondamente anche perché, da quanto si apprende, i naufraghi sarebbero cittadini iracheni e siriani in fuga dal conflitto". Fossero stati magrebini in cerca di un avvenire più dignitoso o mediorientali stanchi del trattamento diseguale che molti governi riservano loro – forse – il cordoglio sarebbe stato un po' meno profondo. Forse che la morte è un po' meno ingiusta se colpisce qualcuno che non scappa da una guerra ma da un cimitero di possibilità? Occorre fare attenzione alle parole. E lo sottolinea anche Laura Boldrini – portavoce italiana dell'Unhcr – chiedendo ai media italiani di non abusare della parola clandestino. Termine che identifica uno status giuridico molto diverso da quello del rifugiato e che fuorvia la lettura di moltissimi eventi. "Purtroppo i media continuano a non prestare la dovuta attenzione al linguaggio che invece è determinante nella percezione del fenomeno migratorio" ha affermato la Boldrini "Clandestino è una parola piena di pregiudizio tanto più inopportuna in una situazione come questa. Non a caso tutti i media internazionali parlano di 58 rifugiati morti, solo quelli italiani li definiscono clandestini".
Almeno 58 esseri umani sono morti nel naufragio della loro imbarcazione sulla costa occidentale della Turchia. Per metà si trattava di bambini. Scappavano dalla Siria e dall’Iraq. Scappavano dalla guerra, li chiamano “clandestini”.
In un lungo post pubblicato su Instagram, Mercedesz Henger parla del suo rapporto con il proprio corpo e di come ha rifiutato di sottoporsi a ritocchi chirurgici, malgrado le pressioni ricevute. Dopo la partecipazione all'Isola dei Famosi, la figlia di Riccardo Schicchi e Eva Henger è finita nella ribalta mediatica, ma ha deciso di rimanere prima di tutto se stessa. A differenza di tante star della tv, anche giovanissime (uno per tutti, si veda il caso di Asia Nuccetelli, il cui aspetto è stato totalmente stravolto da interventi e punturine), la Henger ha deciso di non dare retta a chi le chiedeva, nonostante sia una bellissima ragazza, di cambiare il proprio fisico. Dopo che sono uscita dall'Isola la mia vita è cambiata drasticamente; mi sono ritrovata a lavorare in un mondo che sì, conoscevo tramite i miei genitori, ma nel quale non avevo mai lavorato in prima persona. Mi sono ritrovata persone che mi dicevano che dovevo stare attenta a non ingrassare, che non avevo abbastanza seno, che non avevo abbastanza curve o labbra … Credetemi ho sentito molte volte persone che mi dicevano che per lavorare in questo mondo dovevo sottopormi alla chirurgia. Io invece ho scelto un altra strada, l'esercizio fisico. La Henger racconta di essersi iscritta in palestra e aver fatto "diete su diete per mantenere il peso" ottenendo semplicemente con lo sport e il mangiare sano "risultati che pensavo fossero impossibili". La ex isolana nega con decisione di essere mai ricorsa al bisturi o a ritocchini estetici, mandando così a tutti i suoi fan un bellissimo messaggio, un invito a migliorarsi con metodi diversi dall'ossessione per la chirurgia. Molti mi chiedono se mi sono rifatta qualcosa, e la risposta è no. Assolutamente niente. Ed è una cosa che consiglio a tutti, se siete insoddisfatti del vostro aspetto fisico e ritenete che per sentirvi meglio con voi stessi abbiate bisogno di qualcosa in più, non cercate scorciatoie, impegnatevi ad ottenere i risultati che cercate in maniera sana. E non voglio essere fraintesa, non ho niente contro la chirurgia estetica, so bene che si può andare in palestra quanto vi pare ma il seno è difficile che cresca magicamente, o che un naso si rimpicciolisca, ma se sono cose che si possono ottenere anche in maniera sana, fatelo, e la soddisfazione che sentirete sarà mille volte maggiore.
Il bellissimo invito della ex naufraga dell’Isola a migliorarsi con una dieta sana e l’esercizio fisico, senza “scorciatoie”: “Mi dicevano che non ho abbastanza curve, ma io non mi sono mai rifatta”.
La Formula 1 deve fare i conti con la questione vaccini che potrebbe portare a delle defezioni importanti per l'ultima parte del Mondiale 2021. Diversi tra i Paesi che ospitano le ultime sei gare (Stati Uniti, Messico, Brasile, Qatar, Arabia Saudita e Abu Dhabi) della stagione infatti per consentire l'accesso richiedono il certificato di vaccinazione contro il Covid-19 e dunque chi non lo possiede non potrà seguire il Circus in quelle tappe. Tra questi ci sarà quasi certamente lo storico pilota della Medical Car della F1 Alan van der Merwe che, dopo l'assenza nel GP della Turchia perché risultato positivo al coronavirus, rischia adesso di dover saltare le prossime gare a causa della sua decisione di non farsi vaccinare per il Covid-19. A porre la questione sotto i riflettori è stato lo stesso pilota sudafricano che su Twitter ha rivelato che è la seconda volta che contrae il virus e che ha deciso di non vaccinarsi per motivi personali. Alla luce di ciò, dopo la gara di Istanbul, il Direttore di Gara della Formula 1. Michael Masi ha spiegato che "tra le prossime tappe in calendario ci sono un paio di paesi in cui probabilmente non sarà permesso entrare se non si è vaccinati" e che ovviamente chiunque sia al seguito del Circus "dovrà rispettare quei requisiti per entrare nel paese". Alan van der Merwe ha quindi spiegato la sua posizione, indicando di aver ricevuto diversi insulti sui social media per la sua decisione, con tante persone che stanno cercando di spingere la Formula 1 a licenziarlo: "Sono pienamente consapevole che sarò potenzialmente meno utilizzabile o che la mia libertà di movimento sarà limitata dalle mie scelte – ha scritto infatti il pilota della Medical Car su Twitter –. Il fatto che non preferirò la convenienza alla mia salute non significa che prendo decisioni per egoismo. Tutti noi vogliamo solo essere sani" ha poi aggiunto prima di ribadire che comunque continuerà ad osservare le linee guida sulla salute pubblica, a ridurre il più possibile i rischi e a rispettare le decisioni degli altri. Van der Merwe si augura comunque che, pur non essendo vaccinato ma avendo già contratto la malattia, possa comunque tornare a fare il suo lavoro in Formula 1 nelle ultime sei gare di questa stagione: "In Svizzera (sono per metà svizzero) e in altri paesi sviluppati – scrive infatti il sudafricano sui social – , l'aver contratto l'infezione in precedenza conta tanto quanto un vaccino. Spero dunque che valga lo stesso anche lì. Credo che quei paesi sappiano cosa stanno facendo, e rispetto le norme più restrittive di quelle nazioni che non consentono l’ingresso a coloro che non sono vaccinati". Nonostante l'appello fatto da Van der Merwe appare dunque improbabile la sua partecipazione ai prossimi GP della Formula 1, dove, come avvenuto già in Turchia, dovrebbe essere sostituito dal pilota della Safety Car della Formula E Bruno Correia. Ma non è da escludere che altre persone tra personale F1, uomini dei team o anche piloti siano a rischio esclusione nelle prossime tappe in calendario perché sprovvisto di certificato di vaccinazione contro il Covid- 19. Concludendo la sua lunga discussione Alan Van der Merwe, l'unico finora tra i non vaccinati del Circus ad essersi palesato, ha comunque voluto chiarire ulteriormente la sua posizione riguardo al tema vaccini: "A scanso di equivoci – si legge infatti nel suo tweet conclusivo –: se vuoi farti vaccinare, fallo. Sono favorevole ai vaccini per coloro che vogliono e possono averli". La sua posizione però potrebbe costare anche il posto a Van der Merwe dato che oltre alle ultime sei gare di questa stagione, data la presenza in calendario di diversi Paesi che non consento l'accesso ai non vaccinati per il Covid-19, dovrà saltare buona parte dei GP anche nel Mondiale 2022 e pertanto la Formula 1 potrebbe decidere di sostituirlo definitivamente con un driver che possa partecipare a tutti i round iridati.
Il pilota della Medical Car della Formula 1 Alan Van der Merwe probabilmente non potrà partecipare alle prossime gare del Mondiale 2021 e a buona parte della stagione 2022 a causa della sua decisione di non farsi vaccinare per il Covid-19. Diversi Paesi che ospitano i GP non permettono l’ingresso a chi non è vaccinato (anche se ha già contratto la malattia) e dunque il driver sudafricano rischia di perder il posto.
Gianna Nannini, Laura Pausini, Fiorella Mannoia, Giorgia ed Elisa: le Amiche per l’Abruzzo tornano insieme per continuare l’opera iniziata un anno fa, durante l’indimenticabile concerto del 21 giugno 2009, allo Stadio di San Siro. Quel giorno, dal pomeriggio fino a tarda notte, si alternano sul palco 43 artiste italiane, riunitesi per aiutare la popolazione dell’Aquila colpita dal terremoto del 6 aprile, e, in chiusura allo spettacolo, cinque tra loro cantano Donna d’Onna, un brano inedito scritto dalla Nannini – in collaborazione con la scrittrice Isabella Santacroce – per la serata di musica e solidarietà. Domani, 28 maggio, il brano live – arrangiato da Wil Malone – arriva in rotazione radiofonica e in vendita sulle piattaforme digitali, prodotto da Madraxa su etichetta Warner Music. Donna d’Onna apre la strada all’uscita del doppio DVD di Amiche per l’Abruzzo, che sarà in vendita dal 22 giugno, a un anno esatto dall’evento milanese. Quattro ore di musica tutta al femminile, per rivivere le emozioni di uno show che ha sicuramente segnato la storia della canzone italiana. E insieme al singolo, domani, arriverà in televisione il videoclip: anch’esso esclusivamente dal vivo, Donna d’Onna è prodotto da Run Multimedia e vede alla regia Gaetano Morbioli, che ha già firmato diversi video di Laura Pausini – Vivimi, Io canto, Primavera in anticipo, Con la musica alla radio – mentre per Fiorella Mannoia ha diretto il videoclip di L’amore si odia, il brano cantato dall’artista in coppia con Noemi.
Arriva domani, in radio, il singolo che Giorgia, Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Laura Pausini ed Elisa hanno cantato il 21 giugno scorso, in chiusura al concerto-evento di San Siro.
"Con le attuali proiezioni c'è un mandato molto chiaro per formare un governo buono e pragmatico per la Germania". Così il candidato cancelliere della Spd, Olaf Scholz, che ha prospettato la formazione di una coalizione a tre partiti. In Germania è un testa a testa all'ultimo voto quello fra la Spd e il blocco conservatore Cdu/Csu nelle elezioni per decidere cosa accadrà dopo la lunga era Merkel. Entrambe le formazioni rivendicano la cancelleria e l'incarico di provare a costruire una coalizione. Verdi e liberali della Fdp, rispettivamente terzo e quarto partito, diventano l’ago della bilancia per capire come sarà il nuovo governo tedesco. Si è votato fino alle 18 di domenica in Germania e in serata le proiezioni danno i socialdemocratici in leggero vantaggio (al 25,8% contro il 24,2% dei conservatori secondo la Zdf e al 24,9% contro il 24,7 secondo Ard), con i Verdi terzo partito. Ha parlato subito dopo la chiusura delle urne Olaf Scholz, attuale ministro delle Finanze e vice di Merkel nel governo di Grosse Koalition: "I cittadini vogliono che ci sia un cambiamento nel governo e vogliono che il cancelliere si chiami Olaf Scholz", così esprimendo entusiasmo per il successo dopo le precedenti elezioni. Ha parlato poi il conservatore Armin Laschet: "L'esito finale non è certo", "faremo tutto il possibile perché si possa creare un governo sotto la guida dell’Unione”.
I risultati delle elezioni in Germania: il quadro è ancora incerto dopo le prime proiezioni ed è difficile prevedere chi sarà cancelliere e a capo di quale coalizione e prenderà il posto di Angela Merkel che esce di scena dopo 16 anni. Olaf Scholz e Armin Laschet rivendicano entrambi la cancelleria.
Manca ancora un po' di tempo al Vasco Modena Park l'unico mega concerto che Vasco Rossi terrà in questo 2017, ma il cantante pian piano sta dando sempre più informazioni su quello che si appresta a diventare uno dei maggiori eventi musicali del Paese e non solo, con i suoi 240 mila spettatori che affolleranno il concerto. Ieri Vasco ha voluto dare qualche indicazione riguardo quello che il pubblico ascolterà e pur senza fare nomi (solo uno) ha spiegato che se le cose si fanno in grande bisogna farlo sul serio e così l'1 luglio prossimo sarà bene armarsi di voglia e tempo perché sono previste 40 canzoni, anzi, per la precisione sono 38 più due interludi per circa 4 ore totali: La “scaletta”, che ha ricevuto il Gallo… parlante..!? per cominciare a studiare e lavorare..e non parlare !! è la scelta quasi definitiva dei pezzi … si tratta di trentanove canzoni e due interludi…quindi possiamo dire …40 canzoni.. !! x 40 anni di militanza sul Fronte del Palco ..e se non durerà quattro ore come ha detto lui.. poco ci manca…a Modena dove è tutto è cominciato.. anzi fuori Modena Modena Park.. dove avrei portato anche in america quella che.. se quella sera me l’avesse data, come si diceva.. allora.. ai tempi ..molto meno politically correct di oggi. Nei due interludi, inoltre, si sfideranno due chitarristi che hanno fatto la storia della vita artistica del Komandante, ovvero Maurizio Solieri e Andrea Braido, oltre a ospitare uno dei grandi parolieri della sua Storia, ovvero Curreri, che si esibirà in una versione al piano di "Anima fragile":
Vasco Rossi ha annunciato che la scaletta per il Modena Park prevede circa 40 canzoni per un totale di quasi 4 ore, oltre a qualche sorpresa, come la sfida tra due dei suoi chitarristi storici.
Sul palco dell'edizione 2015 de "L'isola dei Famosi" Alessia Marcuzzi continua a sfoggiare outfit estremamente chic e ricercati. Dopo aver messo le sue lunghe gambe in mostra, indossando nella prima puntata dello show un abito con doppio spacco e nella terza diretta una gonna corta abbinata ad una blusa total white, la conduttrice ha esibito un outfit "bondage" con capi in pelle traforati. Ieri sera, invece, ha optato per uno stile maschile indossando pantaloni aderenti, concedendosi però alcuni dettagli sexy e iper femminili, come la scollatura e i tacchi a spillo. Per la quarta puntata dell'Isola dei Famosi 2015, andata in onda su Canale 5 lunedì 23 febbraio, Alessia Marcuzzi ha sfoggiato un total look della collezione Spring/Summer 2015 disegnata da Anthony Vaccarello per Versus, seconda linea di Versace. L'outfit total black è composto da una tuta d'ispirazione militare (disponibile qui a 825 euro), con maniche lunghe, colletto alla coreana e pantaloni morbidi dal cavallo basso. Il capo è reso più luminoso con bottoni dorati applicati sulle spalline e sulle tasche frontali.
Per la quarta puntata dell’Isola dei Famosi 2015 Alessia Marcuzzi ha scelto un look maschile in total black con pantaloni e décolleté in mostra. Ecco tutti i capi dell’outfit della conduttrice.
Romelu Lukaku vuole andare al Chelsea. L'attaccante belga avrebbe preso la sua decisione comunicando già all'Inter la sua volontà. Nei giorni scorsi è stato lo stesso bomber nerazzurro a rivelarlo alla dirigenza. Come riferito da Sky Sport, l‘Inter non aveva alcuna intenzione di cedere Lukaku, ecco spiegato il rifiuto della prima offerta dei londinesi che comprendeva anche Marcos Alonso come contropartita tecnica. In queste ore però il giocatore sarebbe rimasto lusingato da questa opportunità tecnica ed economica rappresentata dal Chelsea. Motivo per cui la società nerazzurra in queste ore avrebbe dato mandato a tutta la squadra dirigenziale di chiudere gli ultimi dettagli con il Chelsea per ottimizzare la cessione del giocatore. Sempre secondo Sky, l'Inter a questo punto chiuderà per Duvan Zapata dell'Atalanta (accordo di massima per 40 milioni di euro) che a sua volta ha già in programma un incontro lunedì con il Chelsea per ottenere Tammy Abraham forte di un tesoretto da 40 milioni da investire sul mercato. L'offerta dei Blues per Lukaku sarà di 130 milioni con un ingaggio da 12 milioni netti a stagione più bonus. Lukaku non ha avanzato alcuna richiesta di aumento d'ingaggio all'Inter per convincere i nerazzurri a trattenerlo. Il giocatore, che non aveva preso in considerazione la corte del Manchester City perché credeva fortemente che l'Inter potesse proseguire il suo cammino con un progetto ambizioso, ha dovuto ricredersi appena che le cose sono cambiate. L'attaccante belga ha deciso di accettare la richiesta del Chelsea come sua scelta personale per il futuro incuriosito anche dal progetto ambizioso del club londinese.
Romelu Lukaku è a un passo dal Chelsea. L’attaccante belga avrebbe chiesto all’Inter di lasciarlo partire lusingato dal forte interesse del club londinese. Attesa l’offerta ufficiale da 130 milioni di euro per il suo cartellino e 12 milioni netti di ingaggio al giocatore. Decisiva la volontà dell’ex Manchester United.
Il Pil tracolla e la disoccupazione viene tenuta a bada solo grazie al blocco dei licenziamenti. Mentre la produzione industriale fa segnare un pesante passivo e migliaia di Partite Iva chiudono. E settori come il turismo pagano il conto salato alla pandemia di Covid-19. Appena finite la trattative sui Ministeri, superate le diffidenze dei partiti e terminati i riti di Palazzo, Mario Draghi è atteso dal Paese reale: quello che chiede risposte. Perché la situazione economica e sanitaria resta grave, anche se l’attenzione mediatica si è orientata altrove, a causa della caduta del governo Conte 2. Tra le tante cose, gli esperti temono l’arrivo della terza ondata. Non è una certezza, ma c’è un’alta probabilità. "La terza ondata rischia di arrivare presto, quando ancora la seconda non ha affatto esaurito la sua forza", ha denunciato Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe. Le cifre raccontano un’Italia in grande sofferenza. Il Prodotto interno lordo, nel 2020, ha fatto registrare una flessione del 9%. Secondo le ultime stime dell’Istat sarebbe stata del 8,9%, la Commissione europea ha corretto di poco, indicando -8,8%. Certo, meno peggio del -9,9% previsto in precedenza. Il risultato non cambia di molto: la contrazione è tremenda. In questo scenario le imprese vivono un momento delicato. La produzione industriale è colata a picco, come era prevedibile. “Il 2020 si chiude con una diminuzione rispetto all’anno precedente dell’11,4%, il secondo peggior risultato dall’inizio della serie storica (che parte dal 1990), dopo la caduta registrata nel 2009”, ha riportato l’Istat. “La flessione – ha aggiunto l’Istituto nazionale di statistica – è estesa a tutti i principali raggruppamenti di industrie e, nel caso dei beni di consumo, è la più ampia mai registrata”. Insomma, un anno nero. Nessuno escluso. Facile immaginare che non vada meglio sul versante del lavoro: a dicembre il tasso di disoccupazione è aumentato, toccando la soglia del 9%. Ma a evitare il boom di perdita di posti è lo stop, imposto per legge, ai licenziamenti. La scadenza del 31 marzo è quindi vista con grande preoccupazione. “È giusto prorogarla finché persiste lo stato di emergenza, ma occorre fin da adesso individuare i problemi che potrebbero nascere dal momento successivo allo sblocco del divieto”, dice a Fanpage.it la deputata Azzurra Cancelleri, segretaria di presidenza a Montecitorio del Movimento 5 Stelle. “Mi riferisco – aggiunge l’esponente del M5S – sia ai problemi dei lavoratori, che perderanno l'occupazione, ma anche ai problemi a cui vanno incontro gli imprenditori”. A farle eco Lorenzo Fioramonti, ex ministro dell’Istruzione e ora deputato del Gruppo Misto: “Il governo deve prolungare il blocco dei licenziamenti. E poi bisogna pensare subito a un sistema universalistico di welfare. Ci sono troppi tipi di intervento in questo senso”. “Bisogna – aggiunge Fioramonti – razionalizzare il sistema. Peraltro questo va in direzione della transizione: si può consentire di passare da un lavoro all’altro nella maniera più indolore possibile”. Il settore simbolo della crisi è senz’altro il turismo. La Ue ha lanciato l’allarme nell’ultimo report sull’Italia: “Continuano a vacillare i servizi ad alta intensità di contatto, incluso il turismo sotto l'impatto economico della pandemia e sono nuovamente pronti a subire il peso delle misure di lockdown imposte”. Un’analisi confermata dall’ultimo bollettino ufficiale dell’Agenzia nazionale del turismo (Enit), che ha messo nero su bianco un quadro drammatico: “I visitatori totali internazionali e nazionali” sono calati “del 60% nel 2020 rispetto all'anno precedente, e rimarranno del 36% al di sotto dei valori del 2019 nel 2021, per un totale di 68 milioni di visitatori in meno nel 2020”. E, sottolinea l’Enit, in “termini di impatto economico sulla spesa turistica in entrata dall’estero il calo previsto si attesta a -30,2 miliardi di euro nel 2020 rispetto al livello del 2019”. Dall’unica forza di opposizione, Fratelli d’Italia, arriva una proposta tranchant: “Dichiariamo lo stato di emergenza per il turismo”. Sul fronte delle Partite Iva il bilancio è altrettanto pesante. “Nel periodo gennaio-dicembre 2020 risultano 320.435 chiusure”, ha comunicato il Ministero dell’economia e delle finanze (Mef). E, come era prevedibile, c’è stata una riduzione del numero di nuove aperture rispetto al 2019: “Sono state circa 464.700 le nuove partite Iva e in confronto all’anno precedente si è registrata una consistente diminuzione (-14,8%), effetto dell’emergenza sanitaria in corso”, ha spiegato il Mef. In questa ottica è andata anche meno peggio del previsto. La missione di Draghi, se non impossibile sicuramente difficile, è quella di reperire risorse per stimolare la ripresa. Perché il Recovery Plan è prezioso, ha una portata storica con i 209 miliardi di euro, ma non è certo un salvadanaio da cui attingere in continuazione. E qui si pone la questione del fisco. “Al di là delle formule politiche, è necessario dare delle risposte concrete alle persone in materia fiscale. Penso alla possibilità di introdurre una reale web tax europea”, afferma Luca Pastorino, deputato di Leu e componente della Commissione Finanze. “Se non lo facciamo con questo governo presieduto da Draghi – rileva il parlamentare di Liberi e uguali – non la faremo più. Ma non dobbiamo girarci intorno: i colossi del web internazionali devono versare in Italia le tasse in proporzione a quanto guadagnano. Non è un’imposta in più, come potrebbe dire qualcuno, ma il rispetto del principio di progressività ineludibile. Soprattutto in un momento di grande crisi delle attività di prossimità”. L’armonia in Parlamento su questo tema è trasversale: “Dobbiamo recuperare risorse? La digital tax deve essere introdotta per far pagare i colossi a far pagare le aliquote giuste”, ribadisce a Fanpage.it Marco Osnato, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Finanze a Montecitorio. In Legge di Bilancio un emendamento di Leu in tal senso non ha trovato l’intesa. Rinviando tutto. Per Confindustria, con “la crisi da Covid-19 l’Italia ha avuto una contrazione in termini di Pil che porta il Paese indietro di 23 anni. Una vera e propria tempesta perfetta, causata in marzo-aprile da un doppio shock di domanda e offerta, che ha prodotto effetti dirompenti sull’economia italiana”. Mai come in questo caso c’è una comunanza di vedute con la Cgil: “Il dato 2020 testimonia gli effetti devastanti che la pandemia e le conseguenti misure di contenimento hanno prodotto su lavoro, economia, fiducia di cittadini e imprese”, ha osservato il sindacato. E come se ne esce? Cancelleri indica le priorità: “Quello che risulta più urgente, è sicuramente la previsione di un ulteriore decreto ristori per dare indennizzi a commercianti e imprenditori che sono stati costretti alle ultime chiusure. E contestualmente è opportuno un rinvio delle cartelle esattoriali magari prevedendo, per quanto possibile, lo stralcio di parte di esse”. Il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, lancia una proposta: “Serve l’istituzione di un Fondo in cui possano confluire risorse pubbliche, come ad esempio parte delle risorse del Recovery Fund, e private, come il risparmio raccolto su base volontaria, attraverso forme di incentivazione fiscale”. “Stiamo parlando di risorse ingenti – prosegue il parlamentare azzurro – ipotizzando una piccola percentuale, il 10% di quei 4.400 miliardi di risparmio italiano investiti in beni mobili o liquidi sui conti correnti. Con un appello fatto dal Presidente del Consiglio Draghi, il fondo potrebbe avere a disposizione oltre 400 miliardi da investire nel tessuto produttivo italiano”.
Dal Pil che perde quasi il 9% ai posti di lavoro conservati solo grazie al blocco dei licenziamenti. Mentre chiudono migliaia di Partite iva e la produzione industriale cola a picco. L’Italia che attende il nuovo governo è in grande affanno. E il premier è atteso da una missione quasi impossibile.
Nella domenica di San Valentino di oggi, 14 febbraio 2021, sono stati tanti i cittadini napoletani che in virtù della bella giornata e della zona gialla, nonostante un forte vento freddo avverso, si sono riversati nelle strade della città. Dai bar ai ristoranti, dai negozi alle vie dello shopping: i giovani e le famiglie hanno riempito la giornata trascorrendola in giro. Già dalle prime ore del mattino, i locali hanno fatto registrare il sold out per le colazioni, mentre i ristoranti hanno riempito i propri posti a sedere qualche ora più tardi. Anche nel quartiere Vomero i bambini hanno festeggiato il carnevale, dotati di chili di coriandoli e liberi di lanciarseli addosso senza limitare l'entusiasmo.
Sono state tante le persone che si sono riversate in strada nella giornata di oggi, domenica 14 febbraio, giorno di San Valentino, a Napoli. Dai festeggiamenti per il carnevale dei più piccoli, ai pranzi romantici delle coppie che non potranno celebrare la ricorrenza a cena. I locali sono andati in sold out in pochissimo tempo.
James Senese oggi sarà sul palco del "LorenzoNegliStadi Tour" allo Stadio San Paolo per rendere omaggio a Pino Daniele in un medley di canzoni al quale prenderà parte, con lo storico leader dei Napoli Centrale e con Jovanotti, anche Eros Ramazzotti. Proprio nel suo passato in Napoli Centrale, è storia la sua invettiva contro "sti toscani e Jovanotti" nel brano ‘Ngazzate Nire. Correva l'anno 1994 e Lorenzo Cherubini conquistava le classifiche con "Lorenzo 1994", oggi incluso al quinto posto tra i migliori 100 dischi italiani secondo Rolling Stone. In quel disco c'erano "Penso Positivo", "Piove" e "Serenata Rap", tre hit spaccaclassifica che sono poi diventate pietre miliari della discografia del cantautore di origini toscane. In quegli anni, James Senese continuava il suo discorso di rottura e la sua sperimentazione con lo storico collettivo di Napoli Centrale, in formazione con lui c'erano Agostino Marangolo, Alfredo Paxiao e Michael Forman e in "Ngazzate Nire", che da il titolo al disco, cantava: Me scenne ‘o latte dint'e ginocchie/cu sti toscane e Jovanotti/sarranno pure brava gente/ma fanno ‘a musica fetente.
È storia l’invettiva di James Senese contro Jovanotti in “Ngazzate Nire”, brano del 1994: “Sti toscani e Jovanotti, saranno pure brava gente ma fanno musica fetente”. Potenza del tempo che tutto cura e tutto cambia, questa sera i due sono sullo stesso palco per l’omaggio a Pino Daniele.
Pasqua 2020 è stata particolare un po' per tutti, a causa dell'emergenza Coronavirus, in ogni parte del mondo sono state imposte delle restrizioni durissime che costringono i cittadini a chiudersi in casa nella speranza di limitare il rischio contagio. I provvedimenti non escludono le star, obbligate a rimanere in quarantena proprio come le persone "comuni". Meghan Markle e il principe Harry non fanno eccezione e, dopo l'addio ufficiale ai Windsor, hanno deciso di abbandonare il Canada per trasferirsi a Los Angeles, dunque più vicini a Doria Ragland. Anche se per il momento sono ospiti di un amico milionario, hanno organizzato qualcosa di davvero speciale per le giornate di festa, rendendo così la prima Pasqua del piccolo Archie indimenticabile.
La prima Pasqua del piccolo Archie è stata molto particolare e non solo perché ha dovuto passarla lontano dalla Royal Family e in quarantena a causa del Coronavirus. I genitori Harry e Meghan hanno voluto organizzargli qualcosa di speciale, ovvero una tradizionale caccia alle uova di cioccolato colorate.
Amici, uno dei talent show più seguiti della televisione, è giunto alla fase finale, quella delle sfide in prima serata. Purtroppo il programma ha perso Davide Flauto, uno dei suoi allievi più discussi. Il cantante, noto più per il suo look “emo” che per le sue doti canore, ha abbandonato la scuola senza rilasciare dichiarazioni e le ipotesi sulla sua defezione si sono moltiplicate di giorno in giorno. Qualcuno ha vociferato che durante le prove avesse avuto un malore, per altri un lutto in famiglia l’avrebbe fermato, ma da poche ore il mistero sembra essersi risolto nel migliore dei modi o quasi. Sul settimanale Tv Oggi Davide ha rilasciato una breve comunicazione: “Ho lasciato per lo stress e il nervosismo”. Non tutti riescono a reggere il successo e il ragazzo, troppo sensibile, si è sentito investito di troppe responsabilità, per cui ha preferito non affrontare il grande pubblico. Però qualcosa non quadra, infatti, lo stesso giornale riporta un’altra notizia: “Già lunedì scorso Davide era in sala di registrazione per incidere il suo inedito” e su Facebook una sua fan scrive: “Davide Flauto sarà ospite al serale di Amici alla terza o quarta puntata e presenterà il suo nuovo inedito”. Il successo lo stressa e presenterà l’inedito? La vicenda risulta avere delle incoerenze, certo è che senza Davide la scuola ha perso interesse, sono tutti troppo bravi perché siano giudicati in malo modo, anche in prima serata i professori e gli opinionisti hanno ben poco da dire di fronte al talento. Inoltre alcuni maligni insinuano che l’abbandono del ragazzo sia solo una trovata pubblicitaria per far vendere i dischi del suo inedito nonostante la voce poco adatta a supportare quest’onore.
Davide Flauto, allievo più discusso di Amici, ha abbandonato la gara perchè emotivamente troppo affaticato ma già prepara un inedito.
Anche Miriam Leone sceglie l'estate italiana e si concede un weekend da sogno in compagnia del suo compagno. Il settimanale Chi immortala il momento e pubblica i primi scatti dell'attrice siciliana insieme all'uomo misterioso, almeno fino ad ora. Si tratta di Paolo Carullo, musicista e performer finora tenuto lontano dal gossip, nonostante l'amore vada avanti già da oltre un anno. L'occasione è una romantica gita in barca sul lago di Como, abiti vacanzieri, occhiali da sole e rigorosa mascherina sul viso. A bordo del motoscafo dell'hotel i due si godono il sole e scattano qualche foto. Nessun bacio o effusione amorosa, ma per i paparazzi è già un traguardo, considerando che l'attrice è da sempre molto discreta sulla sua vita privata e che finora non si era mai lasciata pizzicare insieme al suo nuovo amore. Il risultato dello scatto lo pubblica lei, su Instagram, immortalando il suo arrivo da sogno. Estate italiana ✨ Tutta la magia del Lago di Como racchiusa in questo hotel @ghtlakecomo attivo da oltre un secolo… Già l'arrivo in barca è stato un sogno… #gratitude #grandhoteltremezzo #mondayiminlove #unasicilianaacomo #tiamoitalia #lakecomo #accussì A post shared by miriam leone (@mirimeo) on Jun 29, 2020 at 5:53am PDT La vita privata di Miriam Leone è sempre stata piuttosto lontana dai riflettori. Come lei stessa aveva raccontato a Vanity Fair, ai tempi di Miss Italia nel 2008, l'attrice catanese aveva da poco subito un tradimento molto doloroso. Negli anni a seguire, era trapelata la notizia della sua storia con il tastierista dei Subsonica Davide Dileo, noto come Boosta, e tempo dopo del flirt con Matteo Martari, ex modello e attore veronese che ha recitato al suo fianco nella serie Rai ‘Non uccidere'. Lo scorso febbraio poi, Miriam Leone era stata sorpresa a Milano, durante la Fashion Week, mentre saliva nell'appartamento del nuovo misterioso compagno. Tempo prima si erano concessi una fuga d'amore segreta in Marocco per sfuggire al gossip, ma ora a quanto pare l'attrice si sarebbe lasciata andare rivelando il volto della sua fiamma. Di mestiere musicista, performer e consulente finanziario, Paolo Carullo vive a Milano, ma è di origini catanesi.
Miriam Leone non si nasconde più: il settimanale Chi pubblica i primi scatti insieme a Paolo Carullo, compagno musicista finora misterioso. L’attrice siciliana è sempre stata molto discreta sulla sua vita privata, nonostante in passato siano emersi la sua storia con Boosta, tastierista dei Subsonica, e il flirt con Matteo Martari, collega sul set di ‘Non uccidere’. L’amore con Carullo è iniziato più di un anno fa e va a gonfie vele, ma per ora niente matrimonio: l’attrice ha smentito ogni gossip a riguardo.
Cabina di regia e poi Consiglio dei ministri, domani il governo Draghi varerà un nuovo decreto per estendere il green pass obbligatorio. Il tema sarà il lavoro, citato da luglio in poi come prossima questione da risolvere ma di fatto mai affrontato veramente. Anche oggi, in realtà, a poche ore dall'incontro dei capidelegazione del governo e di tutti i ministri, non sembra esserci un vero accordo. Le ipotesi in campo sono diverse, ma sembra che – alla fine – si vada verso una misura molto più "soft" delle aspettative. Anche perché i sindacati hanno già chiarito la loro posizione: obbligo vaccinale per tutti, non green pass per i lavoratori. L'ipotesi più accreditata è che venga inserito immediatamente l'obbligo di green pass per i lavoratori esterni della scuola, come addetti alle pulizie e mense. Stesso discorso per quelli delle residenze per anziani. Per tutti gli altri, invece, la discussione potrebbe essere rimandata alla settimana prossima. Fino a ieri sembrava fatta almeno per il personale delle attività che chiedono il green pass: dai ristoranti alle palestre, dai cinema ai musei. La mediazione delle ultime ore operata dal presidente Draghi dovrebbe portare a un provvedimento leggero, per vararne poi uno ulteriore la prossima settimana. Non è detto che la mediazione finale sia questa, anche perché sarebbe un'estensione quasi marginale rispetto alle aspettative.
Domani si riuniranno cabina di regia e Consiglio dei ministri per decidere sul nuovo decreto per l’estensione del green pass. Nelle ultime ore, però, sembra esserci stato un passo indietro nella mediazione tra forze politiche portata avanti dal presidente Draghi: dovrebbero restare fuori lavoratori pubblici e privati, con un allargamento mirato solo per lavoratori della scuola come addetti alle pulizie e mense.
La 68esima edizione del prestigioso Festival di Cannes sta per avvicinarsi. L’emozionante e celebre kermesse, quest’anno si terrà dal 13 al 24 maggio e porterà sulla Croisette tantissimi nomi e film internazionali. Sappiamo già che i fratelli Coen saranno i presidenti di Giuria, ma nel frattempo, è stata resa nota anche la magnifica locandina ufficiale che ritrae l’indimenticata diva Ingrid Bergman (1915-1982), in una stupenda foto in bianco e nero di David Seymour. In occasione del centenario della sua nascita, il famoso festival ha deciso, quindi, di rendere omaggio a una delle più grandi attrici del cinema mondiale, nata in Svezia, ma che ha girato film in tutto il mondo. La Bergman, proveniente proprio dal cinema svedese, si fece conoscere ad Hollywood con il film “Intermezzo”(1936) di Gustaf Molander, e da lì spiccò il volo, ottenendo ruoli importanti anche nel cinema italiano, con Roberto Rossellini, col quale ebbe una relazione che suscitò scalpore (erano entrambi sposati) e da cui ebbe tre figli. I film di Ingrid Bergman sono immortali, capolavori del cinema come “Casablanca”(1942) di Michael Curtiz, “Per chi suona la campana”(1943) di Sam Wood, “Io ti salverò”(1945) e “Notorious – l’amante perduta”(1946) di Alfred Hitchcock, e poi i grandi successi con Rossellini “Stromboli terra di Dio”(1950), “Europa ‘51”(1952), “Viaggio in Italia”(1953), “Siamo donne”(1953), “La paura”(1954) e “Giovanna d’Arco al rogo”(1954) possono essere visti e rivisti a ripetizione, senza mai risultare vecchi. Indimenticabili sono i film “Anastasia”(1950) di Anatole Litvak e “Assassinio sull’Orient Express”(1974) di Sidney Lumet. Hollywood l’ha premiata 3 volte con l’Oscar, ma la diva vinse anche due Emmy e un Tony. L'American Film Institute l’ha inserita al quarto posto tra le più grandi star della storia del cinema. Sul sito ufficiale del Festival si legge: La star di Hollywood Ingrid Bergman era un’icona moderna, una donna emancipata, attrice intrepida, e una figura chiave per il neorealismo. Ha cambiato i ruoli e paesi adottivi a seconda delle sue passioni, ma non ha mai perso di vista la sua grazia e la sua semplicità. Libertà, Audacia, modernità – valori condivisi anche dal Festival, anno dopo anno, attraverso gli artisti e i film che mette in mostra. Ingrid Bergman, che è stata Presidente della giuria nel 1973, ha incoraggiato questo viaggio … Sul sito si legge anche la reazione di sua figlia Isabella Rossellini:
Il Festival di Cannes, per l’edizione 2015, ha deciso di dedicare la locandina ufficiale alla grande diva Ingrid Bergman, in occasione del centenario della sua nascita. Proveniente dal cinema svedese, la si fece conoscere ad Hollywood nel 1936, e da allora spiccò il volo, lavorando con Rossellini, Hitchcock, Lumet e tanti altri, riuscendo a vincere tre Oscar.
La registrazione della scelta di Francesco non si è nemmeno conclusa che già sul web è esploso un vespaio di polemiche volto a evidenziare la proverbiale, e ormai ampiamente dimostrata, ingenuità dell’ex tronista, caduto nuovamente nella rete della seduttrice. Dopo il fango che Antonio ha gettato su Teresanna, è il turno delle ex corteggiatrici di Francesco di commentare quella che, a detta loro, è sempre stata una scelta scontata, un happy ending nel quale la Pugliese è stata la prima a credere e che ha saputo realizzare con la maestria di cui solo lei è capace. Oggi, col sorriso stampato in faccia perché sa di aver vinto un’altra volta, l’ex tronista si gode la sua nuova conquista, felice di aver potuto cantare vittoria sulle altre. Le ex corteggiatrici di Francesco, almeno tre tra le più importanti, però, non sono rimasta e guardare e hanno utilizzato i rispettivi profili su Facebook e non solo per esprimere pubblicamente tutto il loro disappunto condito da una sorta di tenerezza nei confronti del più ingenuo tra i tronisti che, ammaliato dalla corte di Teresanna, è caduto nuovamente a capofitto tra le braccia di una donna che ha candidamente dichiarato di aver sempre pensato a lui perfino quando – ci perdonino le fan ma la verità è questa – si tatuava il nome di un’altra persona sulla spalla. Se Monte, da quel bravo ragazzo che è, ci è cascato in pieno, lo stesso non si può dire delle sue ex corteggiatrici che, nei confronti della Pugliese, non hanno mai nutrito una particolare simpatia. Le ragazze, sconfitte ma soddisfatte di averci azzeccato, commentano con ironia quanto accaduto. Solo Alessia Cammarota, forse ancora troppo addolorata per intervenire, si riserva la possibilità di parlare in seguito, affidando il suo pensiero alle amministratrici della sua pagina fan affinché potessero spiegare il suo stato d’animo. Il commento più veemente appartiene proprio a Emiliana Carli che, pur avendo abbandonato Uomini e Donne, diversi mesi fa, oggi si dichiara fiera di averci visto giusto. Non che ci volesse un mago, intendiamoci. Lei, però, ha avuto il coraggio di dirlo ad alta voce. L’ultima a parlare è Pamela, sorella di Francesca Pierini, che affida al sito di Maria De Filippi la sua confessione e dice: Credo che il finale di questa storia fosse già scritto da tempo. Francesco ha sempre dimostrato il suo totale coinvolgimento nei confronti di Teresanna. In realtà credo non fosse ancora pronto per salire sul trono e per lasciarsi andare liberamente alle emozioni. L'errore fu fatto a Settembre quando lui accettò quel trono. Il fantasma di Teresanna ha accompagnato questo trono fin dai primi giorni…avrebbe dovuto avere solo un pizzico di coraggio in più e scegliere Teresanna il giorno che lei scese da quelle scale. Avrebbe dovuto evitare di portare per le lunghe il momento della scelta per evitare che quelle povere ragazze fossero usate come diversivo per dargli il tempo di valutare le reali intenzioni di Teresanna. Diciamo che appoggio pienamente la scelta di Emiliana di abbandonare la scena. Per quanto riguarda il mio pensiero verso di lui posso dire con tanta sincerità di essere felice che abbia scelto con il cuore e che se quest’ultimo l’ha portato da Teresanna spero almeno che lei questa volta non abbia ripensamenti.
Con la decisione di scegliere Teresanna Pugliese, Francesco Monte si è attirato dalla sua parte non pochi nemici a cominciare dalle sue ex corteggiatrici che su Facebook e non solo hanno sfogato tutta la loro delusione.
Quando è giunto il momento di sostituire il vecchio ferro da stiro con un nuovo modello è normale chiedersi, prima dell'acquisto, quali sono le tipologie, tra le tante presenti in commercio, che aiutano a stirare grandi quantità di vestiti in poco tempo e senza sforzo. Se state pensando di acquistare un nuovo ferro da stiro che vi permetta di svolgere questa attività rapidamente e senza fatica, un'ottima soluzione potrebbe essere quella di comprare un ferro da stiro con caldaia, detto anche "a caldaia separata", ideale per affrontare lunghe sessioni di stiratura e, di conseguenza, indicati per chi ha una famiglia numerosa. Stirare non piace a nessuno, ammettiamolo, perché è difficile e stancante, ma utilizzare un ferro da stiro con caldaia, professionale o semi-professionale, rende questa attività più facile, veloce e meno faticosa: l'erogazione di vapore continua, infatti, fa sì che le pieghe scompaiano da camice, pantaloni e vestiti in una sola passata. Nonostante siano più ingombranti rispetto ai ferri da stiro tradizionali, i ferri da stiro con caldaia concedono un doppio vantaggio: si rivelano particolarmente utili per tutti coloro che, come detto, stirano grandi quantità di indumenti e, in alcuni casi, possono essere molto più leggeri e facili da maneggiare rispetto a quelli con serbatoio integrato. Ma come scegliere il migliore tra tutti i ferri da stiro con caldaia disponibili in commercio? Indubbiamente, bisogna analizzare la capacità del serbatoio, i materiali della piastra, la potenza e valutare quali rispondono alle proprie esigenze. Per aiutarvi, abbiamo selezionato i 20 migliori ferri da stiro con caldaia tra i diversi modelli presenti sul mercato e online, su Amazon, e abbiamo stilato una pratica guida all'acquisto, con tutti gli elementi da prendere in considerazione per capire quale comprare tra i modelli realizzati dai marchi più affidabili e noti, come Polti e Rowenta, ma non solo. Per scegliere i migliori ferri da stiro con caldaia a vapore del 2021 abbiamo selezionato i più venduti e meglio recensiti online, in particolare su Amazon. Di ogni ferro abbiamo analizzato le caratteristiche tecniche, le recensioni con pro e contro riscontrati dagli utenti, la capacità del serbatoio, la potenza, il materiale della piastra e il rapporto qualità-prezzo. Ecco il nostro confronto tra i modelli delle migliori marche del momento.
I ferri da stiro con caldaia sono ferri da stiro dotati di serbatoio esterno in grado di assicurare una erogazione del vapore continua. Sono ideali per le famiglie numerose perché permettono di stirare velocemente e in modo impeccabile grandi quantità di indumenti, eliminando le pieghe con una sola passata. In commercio se ne trovano diverse tipologie: vediamo quali sono i migliori ferri da stiro con caldaia del 2021, proposti da brand come Polti, Rowenta, Philips e tanti altri. Capiamo anche come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, tenendo conto, tra le altre cose, della capacità del serbatoio, della potenza e dei materiali della piastra.
"Ho cominciato nel 64, per caso, partecipando a un concorso piccolo di voci nuove a Centocelle e mi ritrovo ancora oggi a fare quel mestiere" ha detto Claudio Baglioni presentando il suo nuovo album "In questa storia che è la mia", primo album di inediti a sette anni da "Con Voi" che risale al 2013. Tre anni di lavoro per il cantante, che nel frattempo è stato anche protagonista di due Sanremo da record, col merito di lanciare artisti come Francesco Gabbani, Ultimo e Mahmood, tra gli altri. L'album è pensato, racconta il cantante, come un'Opera breve, "80 minuti di musica (capostoria, 14 brani, 4 interludi pianoforte e voce, e finestoria), ideati e realizzati secondo un processo creativo figlio di una tra le stagioni più felici della musica popolare: gli anni ‘70" si legge nella presentazione. "Pensavo che il successo non sarebbe mai arrivato, e quando arrivò che sarebbe finito presto. Non tutti i passaggi sono stati clamorosi, c'è stato qualche passaggio a vuoto, ma non posso lamentarmi" continua il cantante mostrando tutti i lati di sé e spiegando che, in generale "lasciare un segno è stato anche il motivo conduttore di questo lavoro, sono stato ossessionato dal tempo, dal concetto di incidere, e oltre al fatto che il solco potesse essere quello dei dischi di una volta, volevo incidere in quella sfera di chi ha la voglia e la bontà di ascoltare". Baglioni ha voluto scrivere un album "che non parla del momento, perché l'espressione dell'arte è astrarsi, portarsi via da quello che è il succedersi degli eventi di cronaca" e con un'idea classica di composizione, un lavoro "fatto a mano, con una mentalità produttiva ‘analogica', nella quale il digitale e gli effetti elettronici, vengono utilizzati esclusivamente per dar vita a suggestioni e spazi virtuali". Un album che approfondisce ancora una volta un tema universale come quello dell'amore da ascoltare "almeno una volta tutto di fila, perché ha una sua drammaturgia (…) un progetto al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo, su linee melodiche e processi armonici che la musica popolare, sembra offrire sempre meno".
Claudio Baglioni ha presentato il suo nuovo album “In questa storia che è la mia”, primo album di inediti a sette anni di distanza da “Con Voi” che risale al 2013. Il cantautore romano ha composto un disco che unisce una composizione più classica che usa il digitale per dar vita a suggestioni. Presentandolo ha anche parlato del Festival di Sanremo.
La clausura forzata a causa del Coronavirus, che sta mettendo in grave difficoltà il nostro paese, ci costringe a passare molto più tempo a casa ma non per questo non dobbiamo tenerci in allenamento anche in questi momenti. Tra gli esercizi che più vengono messi in pratica e cha fanno parte di tutti i programmi di allenamento ci sono sicuramente quelli che interessano i pettorali. Si tratta di un muscolo che ruba la scena se ben curato e per riuscire a tenere il petto tonico e forte ci si dovrebbe concentrare su di esso almeno 1-2 volte a settimana: ci sono diversi tipi di attività per allenarlo al meglio, si va dalle croci ai sollevamenti, e abbiamo pensato a degli esercizi per il petto con due manubri e di una panca piana o inclinata per aiutarvi nell’attività fisica casalinga. Per la selezione dei manubri abbiamo pensato a due possibilità: si va dai classici componibili Sportstech ai dischi olimpici gommati della CP Sports. Per quanto riguarda la panca si va dalla semplice Sportstech 3 in 1 per Schiena e Addome a quella più complessa della BOUDECH, dotata di barra regolabile e panca per trazioni, flessioni e addominali. Nel caso in cui vogliamo utilizzare un bilanciere non possiamo esimerci dal consigliare la rastrelliera Yaheetech fornita con tutti accessori necessari, facile da assemblare: dai manubri ai dischi e le barre di bilancieri. Per lavorare al meglio sui pettorali in questo periodo di isolamento forzato abbiamo pensato a cinque esercizi per non perdere il lavoro fatto finora o per chi ha intenzione di iniziarlo: tre sono da effettuare con l’ausilio della panca e dei manubri e due senza. L’esercizio classico per rinforzare i pettorali con la panca è quello delle “croci”, ovvero l’esecuzione di distensioni delle braccia con un lavoro di forza e resistenza che va ad interessare soprattutto il petto. Ecco le indicazioni per svolgerli al meglio a casa: sdraiarsi sulla schiena con un manubrio in ogni mano e distendere le braccia lateralmente a croce, appunto. Palmo delle mani verso l'alto e ricongiungimento delle due sopra il petto, tenendo le braccia distese. Dopo aver riporta lentamente le braccia nella posizione di partenza si continua con questo lavoro per due serie da dieci ripetizioni. Altro grande classico sono i sollevamenti alla panca. È sempre preferibile farsi aiutare da qualcuno per evitare gli infortuni o altri inconvenienti qualora dovessero cedere le braccia. Indicazioni generali: dopo essersi sdraiati sulla schiena e dopo aver impugnato il bilanciere lo si spinge fuori dal suo sostegno prima di portarlo fino a qualche centimetro dal petto. Dopo averlo allineato all’altezza del petto con un movimento fluido si spinge il bilanciere in modo da distendere quasi completamente le braccia. Un esercizio fondamentale per il petto. Oltre ai sollevamenti sulla panca piana, ci sono quelli con manubri su panca inclinata. In questo caso si mette da parte il bilanciere e si usano i manubri per differenziare il lavoro sui pettorali. Si tratta dello stesso movimento che si effettua per il sollevamento ma con un angolo diverso rispetto al pavimento che permette di potenziare altre zone dei muscoli. Uno dei classici esercizi per tenere in forma in muscoli del petto sono le flessioni. Si parte con la pancia a terra, schiena dritta e dita dei piedi e i palmi a terra. Dopo aver disteso le braccie, si spinge lentamente per tornare giù e così in rapida successione. Più le mani sono larghe, più si fanno lavorare i pettorali. Due serie da 10 per cominciare il lavoro sono un buon risultato. Per effettuare questo tipo di esercizi c’è un comodo attrezzo della Maximum Fitness Gear che ci permette di lavorare nel modo corretto e senza andare per forza al contatto con il pavimento.
Ci sono tanti modi per allenare i pettorali in questo periodo in cui sono chiuse le palestre e siamo costretti ad allenarci a casa. Per tenere sempre tonico e di bell’aspetto questa parte del corpo anche tra le mura domestiche potrebbero bastare anche due manubri e una panca piana o inclinata. Ecco come fare.
A cura di Avv. Uber Tacconi Il principio consolidato nel nostro ordinamento è sempre stato quello di scindere tra aspetti ed effetti civilistici da una parte, aspetti ed effetti fiscali dall’altra. Questo principio è stato messo in discussione dalla legge Finanziaria per il 2005 1 che ha previsto la NULLITÀ degli atti di locazione (a qualsiasi uso) non registrati; qualora siano atti aventi ad oggetto beni immobili. Da allora non è stata più ripristinata la piena separazione tra effetti civili ed effetti fiscali 2. Tale norma si applica ai contratti di locazione di immobili – si ricorda che le locazioni ad uso abitativo richiedono la forma scritta ab sustantiam 3 – e ai contratti di comodato redatti per iscritto aventi ad oggetto beni immobili. Non si applica, invece, ai contratti di locazione inferiore ai 30 gg, né ai contratti di comodato solo verbali. E’ una previsione già contraddittoria nella esposizione normativa, basti considerare il fatto che il legislatore da una parte prevede che la mancata registrazione comporta la nullità, dall’altra che la mancata registrazione comporta, al pari, una presunzione iuris tantum di esistenza di un contratto locativo da almeno 4 anni con un ammontare complessivo del canone pari al 10% del valore del reddito dell’immobile. Con tutte le conseguenze fiscali e di dichiarazione dei redditi (probabilmente omesse) che ne derivano. Da una parte si dice il contratto è inefficace, dall’altra si attribuiscono al contratto “inefficace” effetti e conseguenze fiscali e civili importanti e gravose. Parlare di nullità è, invero, contro ogni dogmatica giuridica. Il contratto non è geneticamente viziato, anzi, nei trenta giorni di tempo, concessi per la registrazione, è un contratto valido ed efficace. Inoltre le norme fiscali consentono, seppur con sanzioni, la registrazione tardiva, però se il contratto non registrato è nullo come si può registrarlo tardivamente, non essendo possibile la convalida del contratto nullo se non espressamente prevista dalla legge?
Se il contratto di locazione non si registra è nullo, come si armonizza questo principio tributario con il sistema del codice civile, , quale è la (reale) natura giuridica di tale nullità, quali strumenti ha il conduttore a propria difesa.
"E' dura fare una vita indecente" è il sottotitolo della nuova serie della HBO, rete famosa per commercializzare i temi semi scabrosi e renderli un cult (Sex and the city insegna), se poi contiamo che il regista del primo episodio è stato Alexander Payne (premio Oscar per Sideways) il tutto non poteva che rivelarsi un successo già in partenza. Hung è la storia di Ray Drecker (Thomas Jane, il bello di The Punisher) ex giocatore di basket infortunato, allenatore di una squadra liceale di Detroit. Dopo il divorzio dall'ex moglie Jessica (Anne Heche), l'abbandono dei figli e l'incendio scoppiato in casa sua che lo costringe a vivere in una tenda in giardino, Ray si ritrova in crisi finanziaria e comincia a seguire un seminario intitolato "Trova l'imprenditore che c'è in te". Il consiglio del corso è di trovare il proprio punto di forza e crearci su un business. Dopo lungo pensare Ray decide che il suo essere superdotato sessualmente (Well-Hung n.d.r) potrebbe essere l'unica cosa su cui fare leva per creare un impero, così comincia compilando un annuncio, a proporsi come escort. Ad aiutarlo una sua ex fiamma Tanya(Jane Adams), incontrata al corso e convinta delle potenzialità che questo lavoro nasconde, diventerà la sostenitrice numero uno della nuova carriera di Ray. Non c'è dubbio che per temi e pubblicità collegata la HBO abbia fatto bene ad approvare a soli 4 episodi dall'inizio della serie, una seconda stagione. Sui siti dedicati è già possibile visionare dei video in cui i protagonisti pubblicizzano la loro impresa di consulenti di felicità e un diario aggiornato di Tanya che descrive il suo nuovo ruolo di "protettrice". Seguendo il filone del "parliamo di sesso nelle serie" Hung è un nuovo punto di vista interessante sull'argomento, mentre il fenomeno escort si allarga a macchia d'olio nelle nostre tv, se sintonizzate il tubo ormai poco catodico su Sky Vivo potrete vedere le puntate della prima stagione.
Alla prima serie è già un fenomeno,Thomas Jane è Hung un moderno gigolò in bolletta.
Capita a tutti una giornata in cui si vorrebbe sparire, in cui non volersi mai alzare dal letto ma restare nascosti sotto le coperte. Soprattutto quando fuori fa freddo e semmai piove o addirittura nevica, non c'è nulla di più confortevole del restare rannicchiato nel letto o sul divano, arrotolati in una coperta, a guardare un buon film o una serie tv; e quando la stagione invernale tarda a cessare, come in questi giorni di gelo improvviso a Napoli, pregustare una serata davanti alla televisione sembra molto più eccitante di una nottata in discoteca o a cena fuori. E se esistesse un arredo che funge da letto, divano, sedia, poltrona e sacco a pelo, non sarebbe l'ideale in situazioni come queste, quando si ha voglia solo di nascondersi sotto le coperte? Immaginate appunto un letto che vi avvolga come un panino, o ancor meglio vi trasformi in un tacos gigante: si chiama Blandito ed è l'arredo multiforme che vi consente di diventare un tutt uno col vostro piatto preferito.
È possibile diventare ciò che si mangia grazie a questo letto flessibile che vi farà sentire protetti e raccolti proprio come l’interno di un tacos.
Sveglia presto oggi per Giulia De Lellis, che di buon mattino si è recata in un ospedale altamente specializzato per effettuare dei controlli. «È importante non trascurare nulla, soprattutto ciò che non possiamo visibilmente monitorare» ha scritto l'influencer, che con l'occasione ne ha approfittato anche per parlare nuovamente di un problema con cui ha a che fare da diverso tempo: l'acne. Su questo fronte la 24enne tiene costantemente aggiornate le sue follower, cercando però di lanciare anche dei messaggi positivi in merito. Ecco perché ha optato, in occasione della Mostra del Cinema di Venezia, per un trucco non eccessivamente coprente, che le ha lasciato in evidenza i segni sul viso. Questo gesto è stato fatto anche per incoraggiare le donne a non lasciare che "difetti estetici" diventino limiti insormontabili capaci di condizionare la propria vita e le proprie attività. Le fan di Giulia De Lellis si sono preoccupate nell'apprendere tramite le Instagram Stories che la loro beniamina si trovava in ospedale. Il motivo è stato presto svelato dalla influencer, che ha subito spiegato i motivi che l'hanno condotta all'Istituto Clinico Humanitas. La 24enne si è mostrata visibilmente agitata in sala d'attesa e ha poi illustrato le ragioni della sua presenza lì. «Va tutto bene, ho solo deciso di chiudermi in una clinica e fare tutti i controlli generali possibili. Stasera torno a casa» ha scritto. Da brava ipocondriaca (per sua stessa ammissione) ha aggiunto di entrare a volte in paranoia circa la propria salute, atteggiamento che bilancia con una sana dose di positività. All’interno del policlinico ci sono diversi centri specializzati, tra cui uno oncologico. Infatti il centro ha attivato in occasione dell'Ottobre rosa il progetto Sorrisi in Rosa, con consulti in ambulatorio ed eventi online dedicati alla prevenzione senologica. Choose to shine. 🤍 A post shared by Giulia (@giuliadelellis103) on Feb 22, 2020 at 7:35am PST
I fan di Giulia De Lellis sono entrati in allarme stamattina apprendendo che l’influencer si trovava in ospedale. È stata poi lei stessa a chiarire su Instagram i motivi che l’hanno condotta lì e che hanno a che fare con un problema che la preoccupa da diverso tempo e che sta cercando di risolvere.
Il 10 percento dei decessi per cancro ai polmoni, in Italia, è legato all'esposizione al gas radon, che rappresenta dunque la seconda causa scatenante della neoplasia dopo il vizio del fumo. I dati diffusi dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) indicano in media circa 3.300 decessi ogni anno, sui circa 34mila provocati dal carcinoma polmonare. Una vera e propria strage “silenziosa” innescata da un nemico subdolo, inodore e incolore che si annida negli edifici pubblici e nelle nostre case. Ecco cosa c'è da sapere. Il radon o rado, caratterizzato dal simbolo Rn, è un gas nobile inerte e radioattivo prodotto dal decadimento del radio. In determinate concentrazioni è pericoloso per la salute umana poiché emette radiazioni ionizzanti di tipo alfa. Non a caso l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo include nel Gruppo 1 delle sostanze cancerogene, lo stesso in cui si trovano due “nemici pubblici numero uno” della nostra salute come il famigerato amianto e il fumo di sigaretta. Il gas radon si trova praticamente ovunque, dal terreno alle falde acquifere, passando per le varie tipologie di rocce, in particolar modo quelle di origine vulcanica. Viene costantemente liberato e immesso nell'atmosfera, ma essendo molto diluito nell'aria, all'aperto non supera concentrazioni di pochi Becquerel per metro cubo (Bq/m3), che è l'unità di misura del Sistema Internazionale per il decadimento di un radionuclide. Poiché negli edifici c'è una temperatura più elevata che all'esterno, l'aria col radon viene portata all'interno, dove il gas può accumularsi facilmente se non c'è un corretto ricircolo. In alcune case possono essere registrati valori centinaia di volte superiori a quelli esterni, senza contare che una piccola parte del radon può essere rilasciato anche dai materiali da costruzione (più rischiosi quelli a base di rocce vulcaniche). Respiriamo costantemente il radon presente negli edifici (non a caso rappresenta la metà delle radiazioni cui siamo esposti durante la vita), e per ogni 100 Becquerel per metro cubo in più c'è un aumento del rischio di carcinoma polmonare del 16 percento. Secondo quando indicato dall'ISS, basta esporsi a una bassa concentrazione di radon (200 Bq/m3) per decenni per aumentare il rischio di sviluppare la neoplasia, che nei fumatori diventa ancor più significativo. In parole semplici, il radon penetra nel nostro apparato respiratorio e irradia le cellule dei bronchi causando danni al DNA. Quando il sistema di autoriparazione del DNA non riesce a contrastarli insorge il tumore.
Il gas nobile radon, inodore e incolore, in base ai dati diffusi dall’Istituto Superiore della Sanità (ISS) è responsabile del 10 percento dei decessi per cancro ai polmoni in Italia. Si tratta di un gas radioattivo emesso dal terreno, dalle rocce e in minima parte anche dai materiali da costruzione, che si accumula nelle case rappresentando un serio rischio per la salute. Ecco cosa c’è da sapere.
Gli scienziati hanno trovato la prima prova che dimostra che i bambini della preistoria bevevano latte animale utilizzando un biberon in argilla. Vediamo insieme come gli esperti siano giunti a questa conclusione e cosa c’è da sapere sul primo biberon della storia che a 7.000 anni. Gli scienziati raccontano di aver trovato quello che potrebbe essere il primo biberon che dimostrerebbe l’uso di latte di altri animali come alimento per bambini. Quanto trovato in Europa risale al Neolitico, quindi circa 5.000 a.C, ed era fatto in argilla. Gli esperti spiegano che le dimensioni del biberon erano adatte alle mani dei bambini ed dotato di un beccuccio attraverso il quale esce il latte. Alcuni biberon erano a forma di animali ed erano dotati di zampe. Per capire se si trattasse davvero di biberon, gli scienziati hanno studiato alcuni campioni trovati in Bavaria e, attraverso analisi chimiche, hanno identificato e quantificato i residui di cibo al loro interno e hanno scoperto che contenevano latte di ruminanti, quindi bovini, ovini o caprini. Queste analisi hanno permesso dunque agli scienziati di giungere alla conclusione che si trattasse davvero di biberon che veniva usati per nutrire i bambini con latte animale al posto di quello materno, per esempio durante lo svezzamento, o come alimento supplementare. Quanto scoperto ci racconta dunque molto della maternità e dell’allattamento durante la preistoria, un periodo durante il quale, come affermano gli stessi autori dello studio “Crescere bambini non doveva essere un compito facile. Siamo interessati alla ricerca delle pratiche culturali legate alla maternità, che hanno avuto profonde implicazioni per la sopravvivenza dei bambini. È affascinante poter vedere, per la prima volta, quali alimenti contenevano questi biberon”.
Gli scienziati hanno trovato il primo biberon della storia, di 7.000 anni fa, che dimostra che ai bambini veniva dato latte di altri animali. Vediamo insieme come gli esperti son giunti a questa conclusione, come erano fatti i biberon e perché quanto scoperto ci svela qualche dettaglio in più sulla maternità ai tempi del Neolitico.
Le Elezioni Europee 2019 hanno avuto un risultato sorprendente anche per quel che concerne la Circoscrizione Italia Meridionale, che raggruppava i cittadini residenti in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. Al primo posto delle preferenze di chi si è recato alle urne domenica 26 maggio, infatti, troviamo il Movimento 5 Stelle, ma con un risultato inferiore alle attese e a quanto totalizzato poco più di un anno fa alle elezioni politiche. I Cinque Stelle, infatti, ottengono il 29,3% dei consensi e si collocano al primo posto fra i partiti più votati, precedendo a sorpresa proprio la Lega di Matteo Salvini. Il partito del vicepresidente del Consiglio, che ha nel simbolo il riferimento a “Salvini premier”, ottiene il suo massimo storico al Sud con un clamoroso 23,1% e oltre 1,2 milioni di voti. In ribasso il Partito Democratico di Nicola Zingaretti, che si ferma al 18,2% dei voti e scende sotto il milione di consensi. Discreto rispetto al dato nazionale il risultato di Forza Italia, alleata anche con l’Unione di Centro, che ottiene il 12,1% dei voti totali. Molto positivo il riscontro di Fratelli d’Italia, che ottiene il 7,5% dei voti, dato oltre il risultato nazionale. In linea col dato nazionale +Europa, al 3,2%, mentre La Sinistra ottiene il 2% ed Europa Verde l’1,7% dei voti. Tra i candidati della circoscrizione Italia Meridionale del Movimento 5 Stelle spiccano Maria Chiara Gemma, Laura Ferrara (uscente) e Mariano Peluso; per la Lega boom di Salvini e ottimo risultato di Casanova e Caroppo. Per il Partito Democratico buona affermazione di Franco Roberti, capolista, di Giosi Ferrandino e di Andrea Cozzolino. Berlusconi il più votato di Forza Italia, seguito da Patriciello e Martusciello.
Il risultato delle Elezioni Europee nella circoscrizione Italia meridionale vede avanti il Movimento 5 Stelle, seppure in calo rispetto alle ultime consultazioni elettorali. Ma i cittadini residenti in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria hanno premiato la Lega di Matteo Salvini, al suo massimo storico al Sud.
Un progetto audace e contemporaneamente semplice quello proposto dall'Istituto Seasteading che prevede la costruzione della prima città-stato galleggiante nella Polinesia francese: la città sorgerà in acque internazionali, indipendenti e autosufficienti, e si prepara ad essere completata entro il 2020. Seasteading Institute, organizzazione non profit con sede a San Francisco, ha concluso un accordo con il governo della Polinesia francese per realizzare Floating Island Project, la prima città in acque protette di una laguna di Tahiti. La prima città galleggiante al mondo avrà circa 70 strutture, che comprendono residenze, uffici, ristoranti, negozi ed hotel. Il futuro sembra sempre più indirizzato negli oceani e un team di ingegneri ed architetti ha già analizzato un luogo segreto in cui far sorgere la città galleggiante. "Se potessi avere una città galleggiante, sarebbe essenzialmente un paese di start-up", ha dichiarato Joe New York, il presidente del Seasteading Institute, "Possiamo creare un'enorme varietà di governi per un'enorme diversità di persone". Ci vorranno 167 milioni di dollari per completare la città galleggiante. Ogni città galleggiante avrà "un quadro governativo speciale", cioè modelli di governance innovativi. L'istituto Seasteading, fondato nel 2008, ha trascorso un decennio nel provare a convinvere il mondo che vivere in città galleggianti non fosse una folli; ha già ricevuto finanziamenti da parte del fondatore di PayPal Peter Thiel, ma conta di ricevere altri fondi da privati e da una campagna di crowdfunding.
Non si tratta di fantascienza, Seasteading è la prossima società galleggiante che sorgerà a largo della Polinesia francese nelle acque protette di una laguna di Tahiti con “un quadro governativo speciale”.
Non so se avete mai seguito sul canale sky Foxlife la serie “Come sposare un milionario” in cui una donna crea un business accoppiando facoltosi milionari soli a stupende ragazze disponibili. Una delle star di questo show Destin Pfaff ha co-scritto e prodotto un film horror di imminente uscita sulla scena b di Hollywood. Il titolo sarà Sushi Girl e la storia sarà incentrata su un gruppo di ladri che si ritrova insieme, dopo che ognuno è stato rilasciato dalla prigione locale, a mangiare sushi sul corpo di una splendida donna nuda. Nel ricordare l'ultimo colpo andato male, che ha portato alla loro cattura, una spirale di violenza, tortura e pazzia sconvolgerà l'allegro banchetto portando ognuno di loro a fare i conti con la bella ragazza protagonista della scena. A leggere i nomi delle case di produzione che si occuperanno del film c'è da rimanere piacevolmente divertiti: Destin Pfaff e Kern Saxton fanno parte della Ghetto Vampire Association mentre Everett Kelsey e Sabina Bussman contribuiranno con la Organic Polyester Productions. Battute a parte comunque il progetto sembra davvero serio se si da uno sguardo alla locandina che precede la lavorazione, che ricorda l'ultimo Quentin Tarantino o Robert Rodriguez nei suoi momenti migliori, ispirata al vintage e alla promozione asiatica anni settanta. Come ultima, ma non meno importante, notizia bomba sembra che la ragazza protagonista dell'imminente massacro di ladri mascalzoni sarà una delle sedicenti Suicide Girls le ragazze protagoniste del sito che propone immagini Softcore ispirate al punk, al gothic, dark e metal. Non siete già curiosi? Io sì.
Un “divo” televisivo americano produce un film horror/thriller che sarà girato a marzo 2010, la protagonista femminile sarà una delle famose Suicide Girls, dive supercliccate sul web.
Lewis Hamilton è campione del mondo per la settima volta. Il pilota inglese in Turchia vince anche il Gran Premio ed eguaglia il record di titoli di Michael Schumacher. Splendida gara delle Ferrari. Bravissimi Leclerc e Vettel, che sale sul podio e lo ha soffiato al compagno di squadra alla penultima curva. Giovinazzi finisce nella ghiaia mentre porta la sua Alfa Romeo in pista, ma riesce a posizionarsi sulla griglia. Via dai box le Williams. Verstappen parte in modo orrendo, Stroll è perfetto, Perez lo segue, Hamilton sfrutta un contatto e si porta al terzo posto, alle sue spalle uno strepitoso Vettel, che passa dal 12° al 4° posto, che diventa 3°, quando Hamilton sbaglia, va lungo e perde tre posizioni. Bottas è in difficoltà, si tocca con Ocon, che è il primo a fermarsi ai box. Leclerc invece annessa fuori dalla top ten. Dopo un primo giro strepitoso la gara si quieta con Stroll che prova a scappare, mentre Verstappen è sempre alle calcagna di Vettel, che resiste da campione. Dopo il passaggio alle intermedie di Leclerc e Bottas il Gp diventa più vivace. La pista si asciuga e tutti i primi otto vanno ai box. Hamilton quando cambia le gomme inizia a volare, ma non guadagna posizioni anche se bracca Vettel. Albon dopo il pit guadagna secondi su secondi sui piloti della Racing Point, con Stroll sempre al comando. Leclerc nelle retrovie cambia marcia e macina giri record su giri record. Nel mezzo il ritiro di Giovinazzi e soprattutto un testacoda lungo e spettacolare di Verstappen che scivola dal terzo all’ottavo posto. Bottas invece non riesce a recuperare. Hamilton prova a superare Seb, non ci riesce, sbaglia e viene superato da Albon, che sorpassa pure Vettel e in pochi giri raggiunge Sergio Perez, ma non lo passa. Leclerc continua a volare, mentre Verstappen viene investigato. Quando si arriva a metà gara tutti provano a far durare di più le ‘intermedie’. Ciò fa il gioco delle Racing Point, che respirano mentre Vettel e Leclerc continuano a esaltare i tifosi della Ferrari. Poi accade di tutto dopo che le Rosse cambiano le gomme e Stroll li imita, Albon dopo un lungo si ferma ai box. Leclerc continua a volare si sbarazza di Verstappen e ancora prima supera Vettel. Mentre Stroll penalizzato dalla strategia passa dal 1° all’8° posto, Hamilton è al comando e prova a guadagnare terreno su Perez e Leclerc.
Gara bellissima a Istanbul dove Lewis Hamilton ha vinto il 7° titolo Mondiale della sua carriera, ha eguagliato così il primato di Michael Schumacher. Secondo posto per uno straordinario Sergio Perez. Gara strepitosa per le Ferrari: 3° posto per Sebastian Vettel che sfrutta un errore di Leclerc e sale sul podio.
Mentre si aprono le scommesse relative al prossimo fidanzato della Marcuzzi, anche Francesco Facchinetti s'inserisce nel toto – fidanzati e attraverso il suo profilo Facebook, si diverte ad aprire i casting che gli consentiranno di trovare il suo nuovo amore. Nella replica parodiata di quanto è accaduto pochi giorni fa alla sua ex fidanzata, anche il celebre presentatore approfitta della sua frequentatissima pagina affinché siano proprio quegli strumenti social che così bene padroneggia a permettergli di riprendersi dall'ultima batosta ricevuta. Con tanto di parrucca bionda – e mai riferimento verso l'ex è stato più chiaro – Francesco lancia un messaggio scherzoso affinché anche a lui sia trovata una nuova partner.
E’ una chiara parodia orchestrata all’indirizzo dell’ex fidanzata Alessia Marcuzzi quella di cui si è reso protagonista su Facebook Francesco Facchinetti che, con tanto di parrucca bionda, dà il via alle selezioni che gli consentiranno di trovare la sua nuova fidanzata.
È passato poco più di un mese dalla tragica morte del principe Filippo e ancora oggi la Royal Family non può fare a meno di piangerlo. Tra pandemia, intervista shock di Harry e Meghan e addio al marito della regina, l'ultimo anno non è stato semplice per i Windsor, anche se è stata proprio la scomparsa del Duca a dare il "colpo di grazia" alla sovrana. Certo, è tornata ad apparire in pubblico sorridente ed elegante, ma sono molti coloro che continuano a parlare di una sua possibile abdicazione, anche se al momento l'ipotesi sembra essere sempre più distante. Di recente sono stati William e Kate Middleton a riportare l'attenzione sul defunto principe: hanno rivelato un dettaglio dolcissimo che riguarda i loro figli. Chi è che sente maggiormente la mancanza del principe Filippo? Al di là della regina, che al funerale non è riuscita a trattenere le lacrime, anche i piccoli di casa Cambridge non possono fare a meno di ricordare il bisnonno con affetto. Dopo che le immagini con i nipotini principi hanno fatto il giro del web nei giorni successivi alla morte del Duca, William e Kate sono tornati ad affrontare la questione, ricordandolo con delle parole dolcissime. In una cartolina che accompagna un vecchia foto di Filippo in uniforme militare hanno scritto: "Il Duca e la Duchessa di Cambridge ringraziano per le vostre gentili parole dopo la morte del Duca di Edimburgo. Le loro Altezze Reali sono state molto commosse dai tanti pensieri ricevuti in queste settimane. Mancherà loro molto il nonno e bisnonno, ma il vostro messaggio sarà certamente di conforto per loro in questo difficile momento". A post shared by Miss Royal Reply (@missroyalreply)
Il principe Filippo ha perso la vita a 99 anni lo scorso 9 aprile e la sua mancanza continua a farsi sentire a palazzo. Chi è che lo ricorda con particolare affetto? Al di là della regina Elisabetta II, anche i pronipoti George, Charlotte e Louis non possono fare a meno di portarlo nel cuore.
Iniziava stamane l'udienza che doveva giudicare l'opportunità o meno di concedere la cauzione a Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks che ha rivoluzionato il mondo dell'informazione e che è accusato in Svezia di condotta sessuale scorretta. Già in mattinata era nutrito il gruppo di sostenitori di Assange che davanti alla sede del tribunale aveva esposto cartelloni particolarmente significativi, quali "Svezia marionetta degli Stati Uniti" e "Denunciare reati non è reato". La prima udienza si è da poco conclusa in maniera favorevole per Mr. WikiLeaks, che potrà beneficiare della libertà su cauzione, anche se limitata da alcune restrizioni. Per entrare nel merito dell'accusa si dovrà attendere il prossimo 11 gennaio. Da quel giorno, infatti, comincerà il processo che dovrà giudicare la colpevolezza o meno di Assange su quell'accusa che viene impropriamente definita "stupro". Intanto in Inghilterra si attende un nuovo attacco da parte degli hacker di WikiLeaks, che già avevano mostrato la propria abilità in occasione del blocco del conto corrente dell'organizzazione. Proprio sulla condotta di PayPal, Via e Mastercard aveva parlato Julian Assange poche ore prima dell'udienza, affermando che "ormai sappiamo che sono strumenti della politica estera americana, qualcosa che finora ignoravamo".
Iniziava stamane l’udienza che doveva giudicare l’opportunità o meno di concedere la cauzione a Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks che ha rivoluzionato il mondo…
Tornare sui banchi di scuola con uno zaino nuovo e di qualità è un ottimo modo di cominciare l'anno scolastico: scegliete sempre prodotti realizzati con ottimi materiali e che siano resistenti, preferendo, in base alle esigenze, modelli dotati di imbottiture e tasche, per sopportare il peso dei libri e per organizzare al meglio lo spazio, oppure optate per modelli con le ruote che possono essere trascinati come un trolley, soprattutto per i più piccoli. Acquistare i migliori zaini per la scuola, però, non vuol dire per forza spendere tanto, potete infatti risparmiare molto acquistandoli online: su Amazon, nella sezione dedicata al Back to School ci sono tantissimi sconti sul materiale scolastico in vista del ritorno a scuola! Ma scopriamo come approfittare di questi sconti su zaini, astucci, cancelleria e altro ancora! Un ottimo zaino per la scuola deve avere le bretelle larghe e ben imbottite, la cintura in vita e lo schienale imbottito e rinforzato. Grazie alle bretelle larghe potrà evitare qualsiasi tipo di dolore alle spalle mentre lo schienale imbottito e rinforzato è necessario soprattutto per i bambini per evitare i contraccolpi da camminata. Infine la cintura in vita assicura meglio lo zaino in vita senza farlo muovere troppo. Lo zaino per la scuola elementare deve essere capiente, ma anche comodo e a misura di bambino, con spallacci e schienale imbottiti. I modelli a trolley sono ottimi per non appesantire la schiena. Ovviamente, è importante scegliere gli zaini dei personaggi più amati dai bambini e dalle bambine, come i supereroi Marvel e le LOL. Ecco una selezione di zaini per le scuole elementari, da acquistare online. Lo zaino delle LOL di Giochi Preziosi è estensibile, grazie a una cerniera che lo amplia di 9 cm e ne aumenta la capacità di carico. Misura 40 x 13 x 29 cm e ha una capacità di 15/25 litri. Lo schienale "Comfort back" e gli spallacci imbottiti bilanciano bene il peso sulla schiena. Ha una tasca frontale, una tasca interna e una maniglia in tessuto. Questo zaino Karactermania a tema Captain America misura 44 x 30 x 20 cm e ha una capacità di 23 litri. Ha lo schienale imbottito traspirante, gli spallacci imbottiti regolabili e un cinturino posteriore per fermarlo su un trolley. All'interno ha un scomparto imbottito per tablet e computer e una porta USB per ricaricare il cellulare (power bank non inclusa). Lo zaino Seven Crew misura 35 x 55 x 25 cm e ha una capacità di 35 litri. Ha lo schienale e gli spallacci imbottiti e rivestiti in tessuto, con inserti rifrangenti visibili al buio. È dotato di trolley, con barra doppia telescopica e con doppia regolazione, protezioni angolari, fondo rinforzato e doppia tasca frontale. Quando usato come trolley, gli spallacci scompaiono completamente nello schienale. Per le bambine, è disponibile la versione New Jack Mexi Girl, rosa con fantasia a teschi messicani. Anche gli zaini per la scuola media devono avere schienale e spallacci imbottiti, per non gravare sulla schiena dei ragazzi. Devono essere più capienti di quelli pensati per le scuole elementari, più robusti e resistenti. Eccone alcuni che potete acquistare online. Lo zaino Eastpak Padded Pak'r misura 40 x 30 x 18 cm e ha una capacità di 24 litri. Ha un unico grande scomparto e un'ampia tasca frontale. È realizzato in tessuto 100% poliestere effetto denim, resistente e lavabile. Lo schienale e gli spallacci sono imbottiti.
Tornare sui banchi di scuola con uno zaino nuovo e di qualità è un ottimo modo di cominciare l’anno scolastico: scegliete i migliori zaini per la scuola elementare, per le scuole medie e superiori per i vostri bambini.