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"Diglielo quanto amo Napoli" ci disse Arisa, rivolta alle persone che erano con lei nella stanza, durante un'intervista al Festival di Sanremo, dove si è presentata con una canzone scritta da Gigi D'Alessio. E l'amore della cantante lucana si esprime ancora di più in "Ortica", il nuovo singolo pubblicato lo scorso 23 aprile, in cui Arisa si confronta proprio con la lingua partenopea, amatissima e neanche così lontana per lei, lucana di Pignola, provincia di Potenza. Un brano che segna l'ennesima ripartenza per la cantante che in questi mesi è stata anche impegnata in tv come professoressa e membro della commissione di canto ad Amici. L'ortica del titolo è il bruciore che l'amore dà quando finisce, proprio come succede quando il corpo viene a contatto con l'ortica. Scritta dalla stessa Arisa e prodotta con il Maestro Adriano Pennino, la canzone alterna l'italiano e il napoletano nel testo, caratteristica che mantiene anche nel remix “Ortica (o’ sacc sul ij) – Jason Rooney Sensual mix”, prodotta da Jason Rooney. "Pecché m'hê ditto: ‘Amore, ti vorrò per sempre Sulo a te per sempre' e poi sei andato via? – si chiede la protagonista di questa canzone – Ma solamente adesso so che era tutta bucia e che aggia credere ch'è finito e punto come passa un mal di testa". Una canzone di dolore, insomma, che porta la protagonista a chiudersi in casa a piangere cercando di non farsi sentire da nessuno. A spiegare bene il perché di questo paragone con la pianta è stata la stessa Arisa, che ha spiegato: "‘Ortica' è una canzone che parla d’amore, quello vero che quando finisce brucia. Quand’ero piccola una volta sono caduta in un cespuglio di ortiche. La sensazione che ho provato è ancora viva dentro di me e si ripropone ogni volta che l’amore si rompe, ogni volta che ho paura, ogni volta che mi sento fraintesa come donna ed essere umano. L’ortica ha un odore dolce, le foglie dell’ortica hanno una forma che ricorda molto l’organo sessuale femminile, ricoperto di peli. Quando questi peli si spezzano però, emanano un odore acido e da questi fuoriesce una sostanza urticante. Un po’ come diventiamo noi quando ci accorgiamo di non essere amate abbastanza, un po’ come ci trattano quando non ci amano più". Pecché m'hê ditto: "Sì" Saglienno â casa mia? Pecché m'hê ditto: "Amore, ti vorrò per sempre Sulo a te per sempre" E poi sei andato via? Dicive: "Vita mia" Ma solamente adesso so che era tutta bucia E c'aggi"a crede ch'è finito e punto come passa un mal di testa Forse stevo sulo je (Stevo sulo je) Pure stanotte chiudo a chiave tutt"e porte Ca nisciuno m'ha dda sentere chiagnere pe'tté Faccia cuntenta, si cu essa passe ‘o tiеmpo Te fa ridere o è pеsante, comm hê ditto a me? Sorridi, nun ridere, parla e taci Amore bello, quanto mi piaci Se solo quando voglio, mi baci (E pure nun vaje bbuono cchiù) Dimmi e mi hai detto: "Torno a casa a fatica" Penzavo fosse sulo na sfida Trattata come fossi un'ortica E po non t'aggio visto cchiù ‘Sto core l'hai rubato tu E mo non so cchiù je Vulesse sulo dorme' pe scurdarme de ‘st'addio Me sciacquo ‘a faccia ‘nnand'ô specchio e dico: "Tutto a pposto" Ma ‘int'ô core che tengo ‘o saccio sulo je Pure stanotte aggio sbarrato tutt"e porte Ca nisciuno m'ha dda sentere chiagnere pe'tté
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A poche settimane dalla partecipazione al Festival di Sanremo, Arisa ha pubblicato “Ortica”, il nuovo singolo pubblicato lo scorso 23 aprile. La cantante lucana si confronta con la lingua partenopea, amatissima e neanche così lontana per lei, lucana di Pignola in un brano che parla del dolore della fine di un amore.
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Prosegue la storia d'amore tra Eleonora Pedron e Daniele Conte. La coppia vive ormai la relazione alla luce del sole. Se nelle ultime settimane, gli unici scatti della coppia provenivano dalle riviste che si occupano di gossip, in queste ore sono stati i diretti interessati a diffondere una foto che li ritrae insieme. L'ex Miss Italia, infatti, ha condiviso con i fan una sensuale foto con il suo compagno. Eleonora Pedron e Daniele Conte sono ritratti mentre ballano stretti l'uno all'altra. I volti così vicini da sembrare ad un passo da un tenero bacio. Il luogo in cui la foto è stata realizzata sembra essere una baita. È evidente, dunque, che Max Biaggi è ormai solo un ricordo. La showgirl ha voltato pagina ed è riuscita a trovare serenità ed equilibrio tra le braccia del fratello di Antonio Conte. Il mese scorso, Eleonora Pedron ha ufficializzato la relazione con Daniele Conte, rilasciando un'intervista al settimanale "Chi". In quell'occasione, sottolineò come il suo compagno l'avesse riportata a sorridere:
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La storia d’amore di Eleonora Pedron e Daniele Conte diventa social. La showgirl, infatti, ha diffuso su Instagram uno scatto che la immortala insieme al compagno. I due sono ritratti mentre si concedono un ballo decisamente sensuale.
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Il reggente del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, annuncia l’apertura della votazione per il comitato direttivo pentastellato. Ma l’annuncio è arrivato non sul blog delle stelle, bensì sul nuovo blog Movimento5stelle.eu. Non solo, perché come sottolinea lo stesso Crimi nel post pubblicato sul nuovo portale, la votazione si terrà sulla nuova piattaforma, ovvero SkyVote, e non su Rousseau, come richiesto invece dal garante Beppe Grillo. “Cari iscritti, come richiesto dal Garante, Beppe Grillo, è indetta la votazione per il Comitato Direttivo del M5s”, scrive Crimi. Lo stesso reggente del Movimento 5 Stelle spiega che “nei prossimi giorni saranno pubblicate le modalità e i tempi di presentazione delle candidature attraverso la nuova piattaforma di gestione degli iscritti e le date di svolgimento delle votazioni sulla nuova piattaforma di voto”. Ieri il comitato di garanzia ha modificato il regolamento prevedendo che le candidature debbano essere fatte attraverso il nuovo blog e non più sul blog delle stelle. Con questa decisione Crimi conferma la rottura con Grillo, il quale chiedeva di votare su Rousseau, intimando inoltre il reggente di aprire la votazione al più presto. Nella serata di ieri era stato annunciato che Crimi aveva già deciso di avviare le pratiche per il voto del direttivo a cinque. Crimi ha avvisato il garante con una mail, spiegando di aver avviato gli adempimenti necessari per la votazione del comitato direttivo, individuando anche le modalità per la presentazione delle candidature, per il controllo dei requisiti e per lo svolgimento della votazione stessa. I candidati, come ricorda ancora Crimi nel post sul nuovo blog, “dovranno essere in possesso dei requisiti indicati nel regolamento” che viene allegato dallo stesso reggente del Movimento.
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Lo scontro ormai è totale: il reggente del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, sfida il garante Beppe Grillo aprendo (come richiesto dal fondatore pentastellato) la votazione sul comitato direttivo, ma facendolo con un post sul nuovo blog e annunciando che anche le procedure di voto avverranno sulla piattaforma SkyVote e non su Rousseau. Secondo il regolamento, Giuseppe Conte non è candidabile per il comitato direttivo.
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Anche su WhatsApp sta per arrivare la cosiddetta modalità notturna, o tema scuro, che consentirà di sfruttare una visualizzazione più scura degli elementi grafici dell'applicazione di messaggistica più utilizzata al mondo per evitare di stressare gli occhi quando c'è poca luce. L'indiscrezione arriva, com'è ormai tradizione, dal portale WABetaInfo, che da diversi anni analizza le versioni beta dell'applicazione alla ricerca di elementi non ancora annunciati ma già integrati in maniera dormiente all'interno del codice. In questo modo, quindi, il portale è riuscito ad individuare la presenza del tema scuro. Una volta selezionata, la modalità notturna si comporta in maniera simile a quelle che caratterizzano le altre applicazioni, quindi inserendo uno sfondo completamente nero e non più chiaro come lo è attualmente. In questo modo la lettura delle varie schermate risulta essere meno difficoltosa soprattutto quando non c'è luce. Ma non solo, perché negli smartphone di ultima generazione dotati di schermo OLED, una presenza così massiccia del nero consente anche di risparmiare la batteria, visto che le zone nere sono di fatto pixel spenti e che quindi non gravano sulla durata della batteria.
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Anche su WhatsApp sta per arrivare la cosiddetta modalità notturna, o tema scuro, che consentirà di sfruttare una visualizzazione più scura degli elementi grafici dell’applicazione di messaggistica più utilizzata al mondo per evitare di stressare gli occhi quando c’è poca luce.
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Brad Pitt rompe il silenzio e parla per la prima volta del divorzio da Angelina Jolie. Poche parole, un comunicato stringato diffuso da People che recita: Sono davvero molto triste per quanto accaduto, ma ciò che più conta ora è il benessere dei nostri figli. Chiedo cortesemente alla stampa di dare loro lo spazio che meritano durante questo momento difficile. Ufficializzati anche i motivi alla base della separazione, diffusi in anteprima da Tmz. Si legge dal comunicato del portavoce dell'attrice: La decisione è stata presa per il bene della famiglia. Lei non ha intenzione di commentare nulla al momento e ha chiesto che venga fatta rispettare la privacy in un momento così difficile e delicato. Una fonte a "People" avrebbe aggiunto che entrambi sono molto dispiaciuti di come siano andate le cose, ma pare che alla base di tutto ci siano differenze inconciliabili. Confermata la richiesta di totale affido dei sei figli – Maddox, Pax, Zahara, Shiloh, Vivienne e Knox – da parte di Angelina Jolie con la possibilità di visite garantite da parte di Brad Pitt. Una fonte a "People" aggiunge come la separazione rappresenti per gli amici della coppia una mossa davvero traumatica per tutti: Il divorzio è uno shock incredibile. Sono stati molto tempo separati durante quest'anno ma resta uno shock. Avevano da poco festeggiato il loro anniversario di nozze. Le prime indiscrezioni, fornite dal sito di gossip americano Tmz, hanno lanciato l'ipotesi di una Angelina Jolie scontenta del ruolo e delle attività genitoriali di Brad Pitt. Da qui la rottura per differenze risultate inconciliabili e insanabili, nonostante ci sia stata da parte di entrambi una volontà di non arrivare all'inevitabile separazione chiesta, anche questo sembra abbastanza verificabile e veritiero.
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L’attore rompe il silenzio e parla per la prima volta del divorzio chiesto da Angelina Jolie: “La cosa più importante è pensare ai bambini”.
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Era il 9 gennaio del 2007 quando Steve Jobs, allora CEO della Apple, in apertura del Macworld al Moscone Center di San Francisco, presentò al mondo il primo iPhone, il dispositivo che, senza esagerazione, ha cambiato il modo di comunicare. Il lancio di quel dispositivo significò per Apple l'ingresso nel settore della telefonia mobile con un telefono che rivoluzionava lo stesso concetto di telefono. Il progetto che stava dietro all'iPhone era stato tenuto segretissimo all'interno della Apple, anche agli stessi ingegneri che vi lavoravano. Lo scopo era quello, ancora una volta, di "anticipare tutti sul tempo" presentando al mondo un dispositivo che nessuno, prima di allora, aveva immaginato e messo in produzione. Una strategia che metteva in pratica quello che era sempre stato lo stile della Apple. In 10 anni l'iPhone si è evoluto molto, c'è già molta attesa per quello che sarà l'iPhone del decennale (iPhone 8), ma oggi Apple non ha più quella posizione di leader come allora. Il mercato degli smartphone è nato con l'iPhone e oggi è Apple a trovarsi nella condizione di rincorrere gli altri. Steve Jobs sapeva benissimo che quella data, il 9 gennaio del 2007, era una data storica per sé, aveva già fatto presentazioni storiche, e per l'azienda che guidava. Con le sue sneakers bianche, i suoi jeans e la sua maglia a lupetto nera si apprestava ad annunciare al mondo un dispositivo che in realtà ne conteneva tre al suo interno: Oggi – disse durante la presentazione – stiamo introducendo tre prodotti rivoluzionari. Il primo è un iPod widesreen con il touch-control; il secondo è un cellulare rivoluzionario; il terzo è un dispositivo che permette la comunicazione via Internet. Così, tre cose: un iPod widescreen con touch control; un cellulare rivoluzionario e un dispositivo che è la svolta per la comunicazione via internet (Jobs ripete, tra l'entusiasmo del pubblico, altre due volte questa frase). Ma questi non sono tre dispositivi separati, questo è un dispositivo che noi chiamiamo iPhone. Oggi Apple reinventa il telefono". E fu davvero così, l'azienda di Cupertino stava lanciando sul mercato un prodotto che rivoluzionò davvero il mondo della telefonia mobile, e non solo. Quella frase di Steve Jobs risuonò in tutto il mondo e molti ebbero la sensazione che, ancora una volta, Apple, nella persona del suo ispiratore, aveva fatto centro. Il dispositivo che venne presentato presentava della caratteristiche che oggi farebbero impallidire. Era il primo telefono che presentava il "multi-touch" su un display di 3,5 pollici; il tutto veniva gestito da un unico tasto; era possibile navigare in internet, anche se quel dispositivo non era abilitato per il 3G (lo sarà il modello presentato nel 2008); aveva in dotazione una fotocamera da 2 megapixel (mai vista una cosa del genere prima di allora); permetteva lo scroll tra i vari file musicali. Il dispositivo venne accolto con grande entusiasmo, anche se non mancarono le critiche per via del costo eccessivo (599 dollari) e per via del fatto che il lancio sul mercato avvenne nel settembre dello stesso anno, solo negli Usa. L'iPhone in un colpo solo aveva abbattuto la tastiera fisica e la stilo in dotazione, quindi Blackberry, Motorola e Palm. Aveva reso possibile lo zoom sulle foto e aveva reso il dispositivo davvero smart, con la possibilità di ascoltare musica mentre si inviava una mail. Ma c'era anche l'accelerometro, ossia il fatto che il dispositivo orientasse lo schermo in base all'esigenza, e anche il sensore di prossimità, quello che fa mettere in stand-by il dispositivo quando non lo si usa. Al momento del lancio sul mercato dell'iPhone questi erano i dispositivi competitor, tutti solo "telefoni cellulari": Pochi sanno che, in realtà, l'iPhone non era il progetto originale della Apple. Quello a cui lavorarono negli anni precedenti a Cupertino doveva essere un tablet. Solo in corso d'opera, lavorando in un contesto che doveva essere tenuto segreto all'interno della stessa azienda, ci si rese conto che quello che stava venendo fuori poteva essere anche uno smartphone. Il tablet, quello che tutti poi conobbero con il nome iPad, venne poi lanciato nel 2010.
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Era il 9 gennaio del 2007 quando Steve Jobs, allora CEO della Apple, in apertura del Macworld al Moscone Center di San Francisco, presentò al mondo il primo iPhone, il dispositivo che, senza esagerazione, ha cambiato il modo di comunicare. Il lancio di quel dispositivo significò per Apple l’ingresso nel settore della telefonia mobile.
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Prosegue a gonfie vele la relazione tra Ludovica Valli e Fabio Ferrara. È trascorso più di un mese, da quando l'ex tronista di "Uomini e Donne" ha concluso la sua esperienza nel programma di Maria De Filippi, e da allora i due sono inseparabili. In un'intervista rilasciata al settimanale Visto, Ludovica Valli ha raccontato come procede la loro relazione dopo la scelta trasmessa il 28 aprile: “Per le prossime settimane continueremo a fare i pendolari, ma abbiamo prospettive molto importanti. Non escludiamo la convivenza. Abbiamo una base veramente solida”. La giovane, quindi, ha spiegato che entrambi vorrebbero andare a convivere al più presto: “Io e Fabio abbiamo fatto un percorso comune di quasi sei mesi, quindi una volta fuori non ci siamo dovuti conoscere, ma entrambi abbiamo avuto modo di confermare quello che già pensavamo. Andare a convivere, per esempio, per noi non è una scelta obbligata, ma un desiderio da realizzare. Lo vogliamo entrambi, indipendentemente dalla distanza che ci separa”. Inaspettatamente, Ludovica Valli ha dichiarato di sentirsi pronta anche ad avere un figlio da Fabio Ferrara: “Io sono pronta, e lui lo sa. Se accadrà, accadrà. Altrimenti aspetteremo”.
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Ludovica Valli e Fabio Ferrara sono più uniti che mai. L’ex tronista di “Uomini e Donne” ha svelato che spera di andare a convivere presto con il suo fidanzato. Inoltre, ha dichiarato di sentirsi pronta ad avere un figlio da lui.
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Continua il trionfo di “Amour”, film drammatico di Michael Haneke. Ieri, al Theatre du Chatelet, c’è stata la proclamazione del premio César, l’Oscar francese che viene assegnato dal 1976 dall’Académie des arts et techniques du cinéma, e quest’anno la pellicola del regista austriaco, vincitrice già della Palma d’Oro al Festival di Cannes e nominato a cinque Oscar, ha fatto l’en plein. I premi portati a casa da “Amour” sono quelli per miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior attore a Jean-Louis Trintignant e miglior attrice a Emmanuelle Riva. E dire che la favorita era la commedia “Camille redouble” di Noemi Lvovsky, con addirittura 13 candidature, ma che alla fine è andata a casa a mani vuote. Il premio come miglior film straniero è stato assegnato ad “Argo” di Ben Affleck, che ormai è diventato un assopigliatutto in giro per il mondo, mentre il Premio alla Carriera (César d’Onore) è andato ad un emozionato Kevin Costner. Di seguito trovate tutti i vincitori. Premio Miglior Film Amour di Michael Haneke Premio Miglior Film Straniero Argodi Ben Affleck Premio Migliore Opera Prima Louise Wimmer di Cyril Mennegun Premio Migliore Documentario
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Il film del regista austriaco continua a mietere successi nei festival di tutto il mondo, in attesa degli Oscar 2013, dove ha collezionato ben 5 nomination.
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È ufficialmente partito il conto alla rovescia per la partenza del Grande Fratello Vip, la cui prima edizione si aprirà lunedì 19 settembre, in prima serata su Canale 5. La versione celeberity del reality show più longevo e popolare d'Italia sarà condotto da Ilary Blasi con il supporto di Alfonso Signorini, chiamato in veste di opinionista, e di Alessandro Sansone di R101, a capo della social room. In attesa della prima puntata e (soprattutto) di capire quale sarà l'apprezzamento del pubblico, ecco alcuni dei dettagli emersi dalla conferenza stampa dello show. Anzitutto, la lunghezza: il Grande Fratello Vip durerà 8 puntate, corrispondenti a cinquanta giorni e a sette settimane, ovvero la metà dell'edizione classica del reality (seppure non si escludano possibili allungamenti). Il montepremi sarà di 100mila euro, ma la metà sarà devoluto in beneficenza (senza contare, ovviamente, i compensi che andranno ai concorrenti). Oltre alla diretta ogni lunedì sera, il GF Vip potrà inoltre essere seguito tutti i giorni sul canale free Mediaset Extra dalle 11.30 alle 5 del mattino successivo. Tra le novità rispetto all'edizione "nip", il trono al posto della poltrona rossa del confessionale, ma non solo: i 14 inquilini della Casa avranno a disposizione un solo bagno, una dispensa e un'unica camera da letto enorme. Ha dichiarato la conduttrice Ilary Blasi: "Sono onorata di poter condurre la prima edizione del Gf Vip, sono emozionata di testare questo esperimento. Ringrazio per la fiducia, spero di essere all'altezza. Non sono abituata alle conferenze. A casa mia le conferenze le fa un’altra persona. Alfonso mi ricorda Spalletti". Il riferimento è naturalmente al marito Francesco Totti che, come Ilary ha assicurato, non apparirà come ospite in nessuna puntata. "In realtà lui è il concorrente segreto nascosto nella Casa", ha scherzato la Blasi, per poi precisare:"No, non ci sarà. Vedrà il programma da casa, come tutti". Ha replicato Signorini: "Con Ilary è la prima volta per me, con lei rido sempre, lei mi fa ridere. Spero di poter trasmettere il divertimento. Le premesse ci sono tutte, il cast è molto forte".
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Si parte il 19 settembre con la prima edizione del reality show in versione celebrity. Il programma durerà 8 puntate, la metà della versione “nip”, e prevede la condivisione di un’unica camera da letto, con un solo bagno per i 14 concorrenti. Precisa Ilary Blasi, conduttrice affiancata dall’opinionista Alfonso Signorini: “Totti non sarà ospite, ci seguirà da casa”.
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C'è chi parla di città perduta, chi di cava segreta o di luogo più nascosto di Ibiza, Atlantis è sicuramente una delle attrazioni più suggestive dell'Isola delle Baleari, in Spagna. Atlantis è il nome dato alla zona di Sa Pedrera de Cala d’Hort, sulla costa della Riserva Naturale di Cala d'Hort, dalla comunità hippie arrivata ad Ibiza negli anni Sessanta che rimasero colpiti dalle particolari formazioni rocciose di questa baia remota. Si tratta di una vecchia cava di arenaria che l'uomo ha reso un luogo unico al mondo dove anche Diletta Leotta ha scelto di recarsi nella sua recente e breve visita ad Ibiza, allontanandosi dalla sua nuova casa a Milano. Atlantis ad Ibiza è uno dei luoghi più affascinanti dell'isola spagnola. La sua particolarità è data dalle strane formazioni rocciose dovute all'intervento dell'uomo, che ha sfruttato la zona a lungo come cava di arenaria. L'intervento umano ha infatti rimosso gran parte delle pareti che formano le scogliere di Dalt Vila fino al XVI secolo. Qualcuno fantastica sulla storia di Atlantis e sulla magia della sua conformazione, soprattutto in corrispondenza dei tagli diagonali nella roccia dove sono state create dei percorsi bizzarri su cui camminare, gli stessi su cui Diletta Leotta si è mostrata sul suo profilo Instagram con le amiche in questi giorni. Il vero nome di Atlantis è Sa Pedrera de Cala d’Hort e si trova sulla costa della Riserva Naturale di Cala d'Hort, ai piedi della Torre des Savinar. Si tratta di una delle attrazioni più popolari tra gli escursionisti e deve la sua fama alla comunità hippy che si trasferì ad Ibiza intorno agli anni Sessanta-Settanta e che rimase colpita dal magico luogo che sembra un "paese delle meraviglie". L'aspetto delle rocce scolpite, con gradini, sculture e superfici piane lungo la costa, dà vita ad un paesaggio mozzafiato. L'arenaria di Sa Pedrera de Cala d’Hort è stata usata per costruire Sant Antoni e le mura difensive di Ibiza. Atlantis si raggiunge attraverso un percorso a piedi tortuoso lungo un burrone sabbioso da cui godere di panorami mozzafiato. Arrivata in prossimità del mare si trova una piccola grotta dove trovavano riparo gli scalpellini in caso di brutto tempo e che che è stata utilizzata lungo come rifugio per alcuni hippy. Il nome Atlantis è stato ispirato proprio dall'influenza magica del vicino isolotto di Es Vedrà e dalla suggestiva cava dove ancora molti visitatori si recano e lasciano un proprio segno, una scultura, nel malleabile marès (arenaria), di fronte ad acque cristalline dove vivere un'esperienza indimenticabile.
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Una delle attrazioni più suggestive di Ibiza è Atlantis, una vecchia cava di arenaria, posta sulla costa della Riserva Naturale di Cala d’Hort, che l’uomo ha reso un luogo unico al mondo. Anche Diletta Leotta ha scelto di recarsi in questo luogo magico e carico di fascino nella sua recente e breve visita ad Ibiza.
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Il Grande Fratello 12 si prepara a vedere sorgere la seconda puntata, Lo sanno bene i ragazzi della Casa che, in vista della diretta di domani sera, hanno deciso di discutere tra loro, analizzando quali sarebbero stati gli atteggiamenti che, di volta in volta, i loro coinquilini avrebbero modificato allo scopo di raggranellare quanti meno voti possibile. Floriana Messina, che solo qualche giorno fa, ha visto concentrarsi su di lei le antipatie di buona parte dei ragazzi della Casa, ha scelto di passare al contrattacco e, col suo solito stile sempre pronto all’analisi introspettiva, ha voluto comunicare ai suoi amici il pensiero su Ilenia Pastorelli, la modella romana che, in brevissimo tempo, è già riuscita a guadagnarsi la sua antipatia. Nonostante le buone intenzioni, i sorrisi e i tentativi di chiarirsi, la romana non è riuscita a incantare Floriana Messina che, consapevole della possibilità di poterla candidare all’esclusione all’interno della puntata di domani, ha deciso di sfruttare al meglio le sue carte e, in compagnia dell’amico Filippo Pongiluppi e dell’appassionata di burlesque Claudia Letizia, ha chiarito che cosa pensa della Pastorelli e del suo improvviso cambio d’atteggiamento, giudicato fin troppo repentino per essere sincero.
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La seconda puntata del Grande Fratello 12 sta mettendo i ragazzi della Casa in una situazione di particolare subbuglio. Sono le donne, soprattutto, a discutere tra loro in vista delle nomination e, al momento, la favorita, grazie alla campagna quasi diffamatoria di Floriana Messina, sembra essere Ilenia Pastorelli.
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Il Premier ha incontrato Mahmoud Jibril, che si è dichiarato molto felice di aver ricevuto queste risorse dall'Italia, che subito saranno impiegate per far ripartire l'economia del Paese. Mentre i ribelli libici saccheggiavano le ville di Aisha e Al Saadi Gheddafi, a circa 2000 km di distanza il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha incontrato Mahmoud Jibril, leader del Consiglio Nazionale di Transizione. Nel corso della conferenza stampa, svoltasi a Milano, il Premier ha dichiarato che "il governo italiano ha già sbloccato titoli di stato libici che erano congelati, per 350 milioni di euro". Jibril ha dichiarato che queste "risorse ci permetteranno di avviare subito la raccolta di armi dalle persone per strade e di fornire immediatamente servizi alla popolazione". Proprio ieri, durante il summit del Gruppo di Contatto, tenutosi ieri a Doha, il Cnt aveva chiesto lo blocco di cinque miliardi di dollari di asset libici, necessari per far ripartire il Paese e per sorreggere la debolissima economia, basata quasi esclusivamente sugli idrocarburi (la cui produzione è stata quasi completamente bloccata).
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Mentre in Libia continuano e si intensificano gli scontri tra ribelli e lealisti, a Milano il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha incontrato Mahmoud Jibril, il leader del Consiglio Nazionale di Transizione.
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Il deposito dei documenti al momento dell'opposizione dello stato del passivo L'art. 99 della legge fallimentare stabilisce che il ricorso contro lo stato del passivo deve contenere a pena di decadenza l'indicazione specifica dei mezzi di prova di cui il ricorrente intende avvalersi e dei documenti prodotti. La sanzione prevista per tale omissione è la decadenza. Dalla lettura della norma, però, non è chiaro se è imposto (o meno) al creditore opponente l'onere di (ri)depositare (di nuovo) i documenti già prodotti nella fase di ammissione al passivo e dunque contenuti nel fascicolo di parte. Una ricostruzione ritiene che il creditore avrebbe l'onere di riprodurre i documenti nel giudizio di opposizione allo stato del passivo, risulta evidente che tale tesi optando per un'interpretazione estensiva della decadenza (che imporrebbe quindi al creditore non solo l'onere di indicare ma anche di ridepositare, in sede di opposizione, i documenti contenuti nel fascicolo di parte predisposto per la fase di ammissione al passivo) Tale ricostruzione viene attenuta stabilendo che in assenza del nuovo deposito dei documenti di parte, ma in presenza di deposito di documenti diversi il tribunale non dovrà dichiarare (automaticamente) l'improcedibilità dell'opposizione ma dovrà verificare se i documenti eventualmente prodotti dal creditore sono o meno idonei a dimostrare la sussistenza del credito vantato. Un'altra ricostruzione, pur riconoscendo che sussiste, da un lato, un onere per il creditore di depositare nuovamente i documenti nel procedimento di opposizione allo stato passivo e che sussiste, dall'altro, una preclusione per il tribunale di acquisirli d'ufficio, ha escluso che il creditore incorra nella decadenza nell'ipotesi in cui sia dato ravvisare, nel ricorso in opposizione, la concomitanza di due condizioni Una diversa ricostruzione che tende a privilegiare solo la mera elencazione, si basa du una diversa interpretazione dell'art. 99 della legge fallimentare e delle nuove modalità formazione e deposito telematico dei documenti e dei fascicoli.
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La Cassazione del 18.5.2017 n. 12548 ha stabilito che una volta che il documento probatorio è stato trasmesso alla pec del curatore e inserito nel sistema telematico, tale documento appartiene al fascicolo informatico della procedura (interamente sostitutivo del tradizionale sistema cartaceo). Il documento probatorio una volta “depositato” dal creditore, entra a far parte dell’unico fascicolo della procedura e unitamente ad esso è destinato ad essere necessariamente acquisito nella sfera cognitiva del giudice dell’impugnazione, alla sola condizione che sia stato specificamente indicato nel ricorso in opposizione.
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Dai 10 bambini più spaventosi della storia del cinema contemporaneo fino ai film che più hanno fatto sobbalzare dalla poltrona i telespettatori, i film horror sono da sempre uno degli argomenti più discussi in rete. A distanza di decenni alcuni lungometraggi e serie tv riescono ad evocare lo stesso brivido lungo la schiena di un tempo a intere generazioni. In pole position il film cult "It", tratto dal romanzo omonimo di Stephen King, le cui scene con il crudele pagliaccio protagonista Pennywise mettono tutti d'accordo dopo ben 24 anni: chi l'ha visto lo ricorda con lo stesso terrore. A pari merito "L'esorcista", le cui scene della piccola Regan MacNeil posseduta hanno fatto sì che milioni di persone non riuscissero ad addormentarsi serenamente per mesi.
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A distanza di decenni alcuni film riescono ad evocare lo stesso terrore in generazioni di spettatori, letteralmente “traumatizzati” da personaggi come il clown Pennywise in “It”, la bambina de “L’esorcista” e Samara in “The Ring”.
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Secondo quanto riportato dal portale PocketGamer, i responsabili dell'App Store starebbero contattando alcuni sviluppatori di applicazioni e giochi pubblicati sul celebre store di Apple per invitarli a modificare alcuni screenshot ritenuti violenti. Nonostante dal colosso di Cupertino al momento non è arrivata alcuna conferma ufficiale, sembrerebbe che Apple stia vietando ogni tipo di immagine violenta sia per quanto riguarda le icone delle app che gli screenshot inseriti all'interno delle schede delle varie applicazioni.
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Secondo quanto riportato dal portale PocketGamer, i responsabili dell’App Store starebbero contattando alcuni sviluppatori di applicazioni e giochi pubblicati sul celebre store di Apple per invitarli a modificare alcuni screenshot ritenuti violenti.
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Nina Moric sarebbe andata su tutte le furie, dopo aver visto circolare in rete, le foto scattate dalla rivista Chi, che immortalano Fabrizio Corona in compagnia del figlio Carlos. La modella avrebbe pubblicato una serie di sfoghi su Instagram, cancellandoli poi in un secondo momento. Le sue parole sono state raccolte da Il VicoloDelleNews e riprese da GossipBlog. Nina Moric avrebbe espresso la sua delusione, perché la richiesta fatta all'ex marito, di non sbattere l'immagine del figlio sui giornali, sarebbe rimasta inascoltata: "Sono delusa perché in questo momento così delicato certe cose andavano evitate… Se avete anche solo un po' di sale in testa non potete che essere d'accordo con me. È lo stesso uomo che è entrato in galera tre anni fa. Mi hai mentito… L'unica cosa che ho chiesto era di non sbattere Carlos su nessun giornale e di aspettare almeno un po' di tempo! Cogli*ni, lodatelo pure… Fra un mese farà un'altra cazzata, ne sono certa. Lo conosco meglio di chiunque altro. Pace". In un breve video, anche questo cancellato successivamente, Nina Moric avrebbe commentato: "Sono felicissima che Carlos abbia potuto vedere il padre dopo quasi 13 anni. L’unica domanda che mi pongo è ma quando si sono visti, Fabrizio cosa gli ha detto?: "Piacere, Fabrizio?". Infine, avrebbe commentato sotto il video: "E poi che bello! Qualcuno ha invitato anche i fotografi… Così si è guadagnato anche due spicci! Quando si dice amare in silenzio. Forse mio figlio aveva bisogno di recuperare il rapporto anche con i paparazzi". Dato che gli animi dei follower si erano infervorati, la modella li ha messi a tacere rimuovendo i post e commentando:
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In alcuni post cancellati, ma raccolti da Il Vicolo delle News e GossipBlog, Nina Moric sembrerebbe aver tuonato contro Fabrizio Corona. La modella sarebbe delusa dall’atteggiamento dell’ex marito, che non avrebbe rispettato la sua decisione di non sbattere Carlos sui giornali.
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Altro che palpatine a Los Cabos con le amiche! Avril Lavigne ha scelto di diventare "emotivamente adulta" per la seconda volta, tanto che a breve sposerà il fidanzato Chad Kroeger, membro di punta della band dei Nickelback. Ad annunciarlo è stato il settimanale People che ha citato l'indiscrezione trapelata grazie alla solita fonte anonima vicina alla coppia. Quello che agli inizi sarebbe potuto sembrare il solito pettegolezzo, è stato però confermato dalla diretta interessata che, proprio nelle ultime ore, sta rispondendo via Twitter alle congratulazioni dei suoi fan.
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La cantante Avril Lavigne sposerà il fidanzato Chad Kroeger dopo una relazione durata appena sei mesi. A confermarlo è proprio la diretta interessata che, via Twitter, fa incetta di congratulazioni per il lieto evento.
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E' bastato un piccolo sospetto ed in poche ore lo scoop è rimbalzato su tutti i siti e giornali di gossip del mondo, Carla Bruni è incinta ma per ora la notizia non è stata confermata e neanche smentita. I dubbi aumentano vedendo la bellissima Premiere Dame nella sua prima uscita pubblica dopo le voci sulla presunta gravidanza. L'ex modella italiana durante un'intervista con i lettori del quotidiano Le Parisien non si toglie mai la giacca e copre la pancia con un ampio foulard, forse proprio perchè vuole nascondere qualcosa ed inoltre per tutta la durata della conferenza non fuma neanche una sigaretta. Ovviamente i francesi non si lasciano sfuggire l'occasione e chiedono alla Bruni in maniera più o meno velata se le indiscrezioni sono vere o finte. Madame Sarkozy non smentisce e non conferma nulla, dice soltanto che la sua bocca è cucita "per proteggere qualcosa" e quando un lettore le chiede se fra qualche mese si saprà qualcosa in più, lei con un sorriso risponde di si. Per ora tanti dubbi e poche certezze ma Carla non fa nessun annuncio ufficiale: "Ora sono in qualche modo obbligata a non parlare, tutto quello che dico oscura quello che fa mio marito". Visto che stiamo in piena campagna elettorale e per Nicolas Sarkozy le cose non vanno molto bene in vista delle elezioni del 2012.
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Carla Bruni non conferma e non smentisce la gravidanza, ma il suo atteggiamento e le sue parole sembrano quelle di una futura mamma.
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Dopo gli exit poll, arrivano anche le proiezioni sui risultati delle elezioni regionali in Puglia. Il governatore uscente, Michele Emiliano, candidato del centrosinistra, risulta in vantaggio al 46%. Il principale sfidante, il candidato del centrodestra, Raffaele Fitto, è dato al 40,1%. Antonella Laricchia, in corsa con il Movimento Cinque Stelle, è invece al 10,4%. Dagli exit poll diffusi alle 15 del pomeriggio, alla chiusura dei seggi, emergeva un netto testa a testa tra il candidato del centrosinistra, il governatore uscente Emiliano, e il centrodestra, l'europarlamentare Fitto. Entrambi infatti erano dati in una forbice tra il 39 e il 43%. Dai primi exit poll per le elezioni regionali in Puglia emergeva un testa a testa tra il candidato del centrosinistra e quello del centrodestra. Entrambi infatti risultavano tra il 39 e il 43%. A contendersi la presidenza della Regione, tuttavia, ci sono ben 8 candidati. La candidata del Movimento Cinque Stelle, Antonella Laricchia, appariva invece tra l'11 e il 15%, mentre quello di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, tra l'1 e il 3%. È previsto un unico turno e non vi sarà alcun ballottaggio. Ora però le proiezioni mostrano un vantaggio del centrosinistra. Il governatore uscente, Michele Emiliano, è appoggiato da ben 15 liste (Partito Animalista – Partito del Sud – Sud Indipendente – Con Emiliano – Partito democratico – Emiliano sindaco di Puglia – Senso Civico – Democrazia Cristiana – Sinistra Alternativa – Popolari con Emiliano – Italia in Comune – Puglia Solidale e Verde – Pensionati e Invalidi – I liberali – Partito Pensiero e Azione), mentre quello del centrodestra Fitto è sostenuto da 5 liste (Fratelli d'Italia – Forza Italia – Lega – Nuovo Psi Udc – La Puglia Domani). In corsa anche la candidata pentastellata Antonella Laricchia, sostenuta anche da un'altra lista civica (Puglia Futura). Il candidato di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, viene invece appoggiato da tre liste (Italia Viva – Scalfarotto Presidente – Futuro Verde). Candidato alla presidenza della Regione anche il consigliere regionali uscente Mario Conca, supportato dalla lista civica indipendente Cittadini pugliesi, l'archeologo e studioso Pierfranco Bruni (Lista Fiamma Tricolore), il professore di educazione fisica e già consigliere comunale a Brindisi Nicola Cesaria (Lista Lavoro, Ambiente e Costituzione), e l'avvocato barese Andrea d'Agosto (Ri- Riconquistare l'Italia).
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Secondo le prime proiezioni dei risultati delle elezioni regionali Michele Emiliano, candidato del centrosinistra, risulta in vantaggio al 46% contro il 40,1% del candidato del centrodestra, Raffaele Fitto. Gli exit poll diffusi alle ore 15, alla chiusura dei seggi elettorali, davano invece un perfetto testa a testa tra i due principali sfidanti.
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Il nuovo capitolo dell'eterna telenovela con protagoniste Dayane Mello e Rosalinda Cannavò è un gesto distensivo da parte della modella brasiliana, che sembra portare finalmente il sereno nella turbolenta coppia di amiche nata al GF Vip. Dayane e Rosalinda si sono sentite in una videochiamata, come ha svelato la Cannavò su Instagram Stories, a riprova della volontà di entrambe di ricucire il rapporto rotto dalla nomination di Dayane e dalle sue critiche all'attrice siciliana. Sappiamo che le due ex concorrenti si erano già sentite per messaggio, eppure, anche negli ultimi giorni, Dayane non ha fatto mancare forti attacchi a Rosalinda e alla sua storia con Andrea Zenga, convinta che la nascita della loro relazione sia più che altro una mossa mediatica. Rosalinda ha parlato di un "affetto non reale" tra loro, sostenendo addirittura che la Mello sia "influenzata da qualcuno" nel suo atteggiamento contraddittorio. L'ultimo sviluppo è la videochiamata inattesa alla Cannavò, arrivata a sorpresa da Dayane e Carlotta Dell'Isola, altra ex concorrente del GF: Non è una foto riuscita al top però è stata scattata al volo durante una videochiamata arrivata inaspettatamente da Carlotta Dell’Isola e Dayane Mello. Perché oltre al “gioco”, oltre le “nomination”, oltre alcune “parole di troppo", siamo persone e come tali ci capita di sbagliare e di non essere perfetti. Ci sono affetti però che restano e non possono svanire. "Io preferisco sempre rispondere con il bene", continua la Cannavò, mentre Dayane ha condiviso anch'essa uno screen della chiamata con una frase che conferma come l'affetto reciproco sia rimasto intatto: "A prescindere dalle nostre diversità siamo qui a condividere i momenti belli che la vita ci regala. Te amo!". La pace è finalmente definitiva o dobbiamo attenderci nuovi colpi di scena?
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Dopo gli ultimi attacchi reciproci a distanza, sembra tornato il sereno tra Dayane e Rosalinda, con la prima che ha sorpreso l’attrice siciliana con una videochiamata inattesa. Tra le due volano parole al miele, ma i fan attaccano la storia tra Rosalinda e Andrea Zenga. E lei rispedisce le critiche al mittente.
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Travolto e trascinato dalle acque nel centro di Verona. Se l'è cavata solo con tanta paura ma dopo esserla vista davvero brutta Daniele Iattarelli, il giovane veronese divenuto suo malgrado quasi il simbolo del violento nubifragio che si è abbattuto su Verona nelle scorse ore. Le immagini dell'uomo con l'acqua alla gola e trascinato dalla corrente hanno fatto il giro del mondo in poco tempo. Per lui tanta paura, ma ora sta bene ed ha evitato conseguenze peggiori, sebbene l'esperienza lo ha indubbiamente provato.
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Parla il giovane dentista travolto dalla corrente durante il nubifragio di Verona: era nel suo studio di odontoiatria, quando la tempesta ha distrutto porte e finestre. “Sono stato travolto da un muro di acqua e di ghiaccio, ho avuto molta paura”. Le immagini girate da alcuni ragazzi in zona hanno fatto il giro del mondo.
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Archiviata la breve relazione con Emanuele Trimarchi, Anna Munafò si gode le soddisfazioni lavorative. L'ex tronista di "Uomini e Donne", infatti, sta vivendo un momento molto positivo per quanto riguarda la sua carriera. Tramite un video, pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha annunciato un paio di novità, che hanno scatenato l'entusiasmo di chi ha imparato a conoscerla nel corso della trasmissione di Canale 5. Anna Munafò, presto, partirà alla volta dell'America. La siciliana, infatti, prenderà parte al videoclip musicale di un artista internazionale. A proposito ha dichiarato: "Io sono molto contenta, sono emozionata. Non posso dirvi ancora chi sia il cantante, però sono certa che vi farà impazzire tutti, come sono già impazzita io. È una cosa bellissima!" Ma le sorprese non finiscono qui. L'ex tronista, infatti, ha anche svelato:
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La carriera dell’ex tronista di “Uomini e Donne” sembra procedere a gonfie vele. Anna Munafò partirà presto per l’America dove parteciperà al videoclip musicale di un artista internazionale. A luglio e agosto, poi, la vedremo alla conduzione di un programma targato Rai.
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La Lombardia conta l'ennesima vittima sul lavoro: si tratta di un uomo di 53 anni investito e ucciso da un camion in retromarcia in un'azienda di Spirano, in provincia di Bergamo. La tragedia è avvenuta nella tarda mattinata di oggi, lunedì 17 maggio: stando a quanto riporta l'Azienda regionale emergenza urgenza, attorno a mezzogiorno la vittima è stata investita per cause da accertare da un mezzo pesante che stava operando nel piazzale della ditta "De Berg" che si trova in via Campo romano. Non è nota al momento l'esatta dinamica dei fatti né ulteriori informazioni sulla vittima. Di certo, dopo la richiesta di aiuto, sul posto sono intervenuti due equipaggi del 118 a bordo di un'ambulanza e anche dell'elisoccorso. Purtroppo però l'intervento dei soccorritori si è rivelato inutile: il 53enne è infatti morto praticamente sul colpo a causa dei traumi riportati nell'impatto col mezzo pesante, che lo avrebbe colpito mentre procedeva in retromarcia.
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Un uomo di 53 anni è stato investito e ucciso da un camion nel piazzale di una ditta di Spirano, in provincia di Bergamo. L’ennesima tragedia sul lavoro si è verificata attorno a mezzogiorno di oggi, lunedì 17 maggio. Il sindaco di Spirano a Fanpage.it: “Dispiace per una vita spezzata sul lavoro”. In corso le indagini dei carabinieri e dell’Ats.
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E’ finalmente disponibile su iTunes il primo singolo cantato interamente dal’ex tronista di Uomini e Donne Samuele Nardi e dalla fidanzata Claudia Borroni. Il brano, già annunciato attraverso una campagna promozionale attuata sopratutto si Facebook e degna della più grandi star internazionali, segna il debutto di questa coppia che, per la prima volta, si ricicla in campo musicale, nella speranza di ottenere lo stesso seguito di fan raccolto durante l’avventura in tv. Alla stregua di Teresanna Pugliese che ha inciso Cerco te, anche Welcome to Miami – questo il titolo del brano – vede la collaborazione dei due diretti piccioncini, impegnati allo stesso modo alla realizzazione di questo ambizioso progetto. Oltre alla traccia musicale, disponibile nel famoso store, Samuele e Claudia sono stati i protagonisti anche del bollente video allegato alla canzone, all’interno del quale entrambi forniscono un’immagine particolarmente sexy della loro coppia, già testata in diversi mesi fuori dal programma di Maria De Filippi. Welcome to Miami, il primo brano di Samuele e Claudia Il loro sodalizio, cominciato proprio grazie alla seconda opportunità offerta al ragazzo dalla redazione di Uomini e Donne, prosegue da diverso tempo. Già qualche tempo fa, la Borroni e il fidanzato debuttarono a teatro, proprio per assecondare quella che è sempre stata la passione dell’ex corteggiatrice verso la recitazione. Oggi, i due ci riprovano in campo musicale, sicuri che il successo continuerà ancora a sorridergli. Certo, il video del brano non è proprio quanto di meglio ci si aspetterebbe – soprattutto a causa della presenza, forse un po’ troppo marcata, di un noto sponsor – ma, considerando il fatto che sino entrambi agli inizi, qualche imprecisione gliela si potrà pur far passare. Per il resto, è la carica erotica che scorre a fiumi tra i due a farla da padrone, la stessa che entrambi hanno dichiarato di aver trovato reciprocamente una volta abbandonata la mancata solitudine imposta loro dalle telecamere e non riscontrabile nemmeno subito dopo, dato che il viaggio di Samuele e Claudia dopo la scelta non è stato trasmesso. I commenti comparsi su Facebook all’indirizzo della prima fatica discografica dei due, invece, non sono così lusinghieri come ci si potrebbe aspettare ma il fatto va imputato soprattutto alla curiosità di vedere questi due ex protagonisti di Uomini e Donne alle prese con un settore che non è di loro competenza.
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Samuele Nardi e Claudia Borroni presentano in maniera ufficiale il loro primo lavoro in campo musicale con il singolo Welcome to Miami, un brano che si augurano possa diventare la colonna sonora dell’estate 2011.
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Don Chisciotte che combatte con i mulini a vento è ormai da tempo metafora di chi lotta per i propri diritti senza possibilità di successo. Un po' la sensazione che attanaglia Angela Villani, donna e madre che, da 4 anni, conduce una battaglia senza sosta per il diritto alla salute del figlio. Sì, perché da anni, lei e il suo piccolo sono costretti ad “emigrare” verso Messina perché in Calabria non esiste una struttura specializzata per la cura dell’autismo disponibile. E le spese non vengono neppure rimborsate, nonostante una sentenza del Tribunale che intima all’ASP reggina di pagare il dovuto. Ma dall’Azienda Sanitaria, dopo un accordo sottoscritto anche dai precedenti Commissari, affermano che non possono pagare le strutture di cura perché non risultano accreditate. Una situazione grottesca. Eppure, dal 2015, con le nuove LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), è stata fatta chiarezza sull’autismo attraverso dei programmi di cura ben definiti che partono dalla diagnosi precoce fino all’assistenza, diretta non soltanto al bambino autistico ma anche alla famiglia. «Abbiamo scelto Messina perché la neuropsichiatria è di ottimo livello – esordisce Angela Villani -, ma altre famiglie hanno optato per il Bambino Gesù di Roma o il Gaslini di Genova per avere una diagnosi certa. Qui in Calabria, per l’autismo, non c’è nulla. Non ci sono strutture, non esiste una neuropsichiatria se non quella ambulatoriale dove però si limitano a valutare se tuo figlio è autistico ma senza definirne i contorni o specificare i deficit presenti». Determinati esami, infatti, riescono a stabilire l’età cognitiva del piccolo. I bambini autistici, infatti, soffrono di un ritardo che, attraverso determinate cura, può essere recuperato permettendo loro di vivere una vita dignitosa in autonomia. Così, le famiglie, dopo essersi caricate di importanti spese per avere una diagnosi e un programma di cura, tornano in regione e trovano il deserto. Una situazione che va oltre i limiti dell’inadeguatezza della Sanità calabrese (seppur con qualche esempio di eccellenza) e che deborda nell’ambito dell’incapacità o indolenza di coloro che, tra dirigenti, funzionari e commissari, non hanno saputo o voluto fornire le adeguate risposte a queste famiglie. «I bambini autistici – spiega ancora Angela Villani – hanno bisogno di cure non solo per migliorare la fase di apprendimento, ma anche il comportamento a causa della loro particolare sensibilità». Infatti, i rumori, le situazioni sociali che per noi fanno parte della quotidianità, per loro spesso diventano traumatici perché percepiti in modo amplificato, complicandone la gestione. «Se non si assiste il bambino a livello comportamentale, diventa impossibile migliorare lo sviluppo cognitivo – prosegue la madre di Matteo -. Per questo motivo, è necessario che siano professionisti specializzati nella terapia ABA a seguirlo». La terapia ABA (Applied Behavioral Analysis), letteralmente analisi applicata del comportamento, è una tecnica nata negli Stati Uniti nel 1968 ed è considerata l’approccio più efficace all’autismo. Essa si basa sull’intensità e ripetitività del comportamento che rappresentano il fattore fondamentale per mantenere nel tempo le abilità apprese.
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La storia di quindici genitori con bambini autistici di Reggio Calabria, costretti ad emigrare per curare i loro figli e a pagare di tasca loro spese che invece spetterebbero all’ASP. Nonostante una precisa sentenza del Tribunale, l’Azienda Sanitaria invoca dei cavilli burocratici e rifiuta di ottemperare all’ordinanza.
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Giorgia Gabriele si è sposata con il suo compagno Andrea Grilli. La modella, ex di Gianluca Vacchi, ha coronato il suo sogno d'amore con l'imprenditore milanese dopo quattro anni insieme e la nascita del loro primo figlio. Le nozze si sono celebrate in una lussuosa villa a Viareggio, allestita di tutto punto e alcuni scatti della cerimonia compaiono tra video e foto su Instagram degli invitati, tra cui figura anche Gilda Ambrosio. La coppia non aveva annunciato platealmente il matrimonio, ma già in passato era stata proprio l'influencer a dichiarare che il loro rapporto era talmente solido da sembrare marito e moglie pur non essendolo ancora. Ed ecco, quindi, che il loro legame è stato suggellato dallo scambio degli anelli, avvenuto nella giornata di sabato 10 luglio. Un matrimonio in grande stile, immerso nel verde e al quale hanno partecipato gli amici e le persone più care e vicine alla coppia. Si tratta di un evento che va definire ancor di più il rapporto costruito tra la modella e l'imprenditore in anni di condivisione e di vita insieme. Dopo la nascita del piccolo Matteo, il loro primo figlio, avvenuta ad agosto 2019, mancava solo quest'ultimo passo alla coppia, ed ecco che in un caldo, ma bellissimo, sabato di luglio Giorgia Gabriele e Andrea Grilli si sono dichiarati amore eterno. Ad accompagnarli in questo giorno così importante c'è anche la voce di Andrea Bocelli che, infatti, presenziando alla cerimonia ha cantato in loro onore, prima dello scambio degli anelli.
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Giorgia Gabriele e Andrea Grilli sono diventati marito e moglie. Nella giornata di sabato 10 luglio, i due hanno pronunciato il fatidico “sì” a Viareggio, celebrando il loro amore con una cerimonia immersa nel verde circondati da amici e persone vicine alla coppia. Tra gli invitati compaiono anche Gilda Ambrosio e Andrea Bocelli che, inoltre, ha cantato per la coppia.
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Appena saputo di poter lasciare l’ospedale militare Walter Reed di Bethesda (Maryland) dove era stato ricoverato a causa dell'infezione da coronavirus SARS-CoV-2, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato raggiante su Twitter di “sentirsi meglio di 20 anni fa”, consigliando ai propri follower di non aver paura del patogeno e di non farsi condizionare la vita dalla sua presenza. Questo sfoggio di sicurezza e benessere è continuato in diversi cinguettii; Trump ha anche annunciato di sentirsi prontissimo per il secondo round televisivo contro Joe Biden, in vista del voto delle presidenziali atteso per il 3 novembre. Secondo diversi medici, tuttavia, il presidente degli Stati Uniti non starebbe affatto così bene come mostra, tanto che secondo il professor Bob Wachter, presidente del Dipartimento di Medicina dell'Università della California a San Francisco, come dichiarato a Business Insider avrebbe ancora una possibilità su cinque di morire a causa della COVID-19, l'infezione causata dal coronavirus. Com'è possibile se Trump è stato dimesso dall'ospedale e afferma di sentirsi in perfetta forma? Le ragioni sono principalmente tre, secondo gli esperti: la mancata divulgazione di alcune informazioni cruciali sull'evoluzione della sua malattia, il trattamento a base di desametasone e il possibile decorso ondulante dell'infezione, che potrebbe aggredire di nuovo – e con forza – il suo organismo tra l'ottavo e il dodicesimo giorno dalla comparsa dei sintomi. Procediamo con ordine. Lunedì 5 ottobre è stato lo stesso medico curante del presidente – il dottor Sean Conley – a dichiarare che Trump non fosse fuori pericolo, benché il giorno successivo (e quelli seguenti) ha corretto il tiro sottolineando che stava “andando molto bene” e che non sperimentava più sintomi. Niente febbre e livelli di ossigeno nella norma, "solo un pizzico di pressione elevata". Nonostante ciò, alle domande sulle radiografie polmonari il dottor Conley non ha voluto rispondere, trincerandosi dietro la privacy sui pazienti. Com'è noto il virus può determinare una polmonite con versamento di liquido infiammatorio, che a sua volta fa diminuire i livelli di ossigeno nel sangue; alla desaturazione si risponde con somministrazione di ossigeno, un trattamento cui Trump è stato sottoposto due volte durante il ricovero (ma senza passare in terapia intensiva, come invece accadde a Boris Johnson). Come dichiarato al New York Times dal professor Talmadge E. King Jr., medico specializzato in terapia intensiva polmonare e a capo della Scuola di Medicina dell'Università della California di San Francisco, sono state omesse troppe informazioni dai medici per capire esattamente come stia Trump. Sulla base delle dichiarazioni di Conley, gli esperti suppongono che Trump abbia sperimentato almeno un episodio di severa desaturazione di ossigeno. Conley ha affermato che una volta è sceso al 93 percento e che non è mai arrivato attorno ai “bassi 80”. Ciò, tuttavia, non significa che non abbia mai raggiunto gli alti 80, è considerando che a 88 è già considerato un segno di malattia grave, sulla base quanto di indicato dall'esperto al New York Times, il quadro clinico del presidente potrebbe essere stato molto più drammatico di quello che è trapelato dai media. Non a caso Trump è stato trattato con desametasone, un farmaco steroideo che lo studio RECOVERY (Randomized Evaluation of COVid-19 thERapY) della prestigiosa Università di Oxford ha dimostrato essere in grado di ridurre il tasso di mortalità nei pazienti gravi. E proprio per questi ultimi viene raccomandata la prescrizione dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, poiché è tutto fuorché scevro da controindicazioni. Come sottolineato a Business Insider dal professor Panagis Galiatsatos, medico polmonare presso il Johns Hopkins Bayview Medical Center, qualunque paziente che riceve steroidi si sente meglio, non solo perché questi farmaci abbattono i sintomi della malattia, ma anche perché determinano una sorta di euforia. Il vigore di Trump potrebbe essere legato proprio all'uso del farmaco, anche se la malattia sottostante potrebbe essere ancora severa. “Può farti sentire bene anche se la malattia è ancora piuttosto grave. Non cambia di molto il rischio”, ha specificato il professor Bob Wachter, sottolineando che Trump per peso ed età ha ancora una probabilità su cinque di morire a causa dell'infezione contro cui sta combattendo. Gli steroidi, l'antivirale remdesivir e gli altri farmaci utilizzati per trattare il presidente hanno l'obiettivo di contenere il sistema immunitario, una cui risposta sproporzionata responsabile della “tempesta di citochine” è potenzialmente fatale durante l'infezione. Questi trattamenti indeboliscono il sistema immunitario e ciò significa che l'organismo potrebbe combattere a lungo contro il virus. A preoccupare alcuni esperti vi è proprio il decorso della COVID-19. In numerosi pazienti, infatti, pur sentendosi bene all'inizio, le condizioni possono precipitare dai 7 ai 12 giorni dopo la comparsa dei sintomi. Come sottolineato al Journal of the American Medical Association dalla professoressa Michelle Gong, specialista di terapia intensiva presso il Montefiore Medical Center, “i pazienti sembrano stare bene, poi dopo cinque-sette giorni iniziano a peggiorare e sviluppano insufficienza respiratoria”. L'ARDS o sindrome da distress respiratorio acuto – una delle complicazioni peggiori innescate dalla tempesta di citochine – secondo i CDC compare in media tra gli 8 e 12 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi, mentre si finisce in terapia intensiva mediamente tra 10 e 12 giorni dopo la comparsa dei sintomi.
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato ricoverato presso un ospedale militare dopo aver contratto la COVID-19, l’infezione da coronavirus SARS-CoV-2, ed è stato dimesso poco dopo grazie ai trattamenti cui è stato sottoposto e al netto miglioramento delle sue condizioni di salute. Nonostante ciò, diversi medici non sono convinti che si sia pienamente ripreso: ecco perché.
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Gli ultimi giorni di giugno, mese che volge ormai al termine, coincidono anche con il colpo di coda delle ondate di calore che stanno colpendo Napoli e la Campania: oggi e domani, mercoledì 30 giugno, giornata che chiude il mese, è previsto caldo record, con temperature molto al di sopra delle medie stagionali, che sfioreranno i 40 gradi. Proprio fino alle ore 20 di domani è in vigore un'allerta meteo della Protezione Civile della Regione Campania per ondate di calore, che comporteranno un aumento della temperatura massima anche di 7-8 gradi rispetto alle medie stagionali e un tasso di umidità che, in alcune zone, soprattutto lungo la costa e soprattutto nelle ore serali e notturne, raggiungerà anche il 70%.
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Caldo torrido previsto, a Napoli e in Campania, in questi ultimi giorni di giugno: sono attese temperature che sfioreranno i 40 gradi. Già a partire dai primi giorni di luglio, il meteo però è destinato a cambiare, a causa di un ciclone atlantico che porterà piogge e temporali, oltre a una sostanziale diminuzione delle temperature.
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Per il recupero delle spese condominiali il codice civile permette all'amministratore di condominio di richiedere un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, basato sulla delibera dell'assemblea e sul rendiconto e piani di riparto approvati dall'assemblea, questo in adempimento dell'obbligo dell'amministratore di recuperare il dovuto dai proprietari morosi. E' evidente che il decreto ingiuntivo potrebbe subire l'eventuale influenza dell'invalidità (nullità – annullabilità) della delibera, poiché ha come presupposto (si basa) su una precedente delibera di assemblea, (questa è solo una delle problematiche infatti potrebbe accadere che l'appartamento è venduto durante il corso dell'anno ed occorre stabilire come ripartire tra vecchio e nuovo proprietario gli oneri condominiali). Per inquadrare meglio la fattispecie occorre distinguere tra a) l'ipotesi in cui la delibera del condominio è già stata impugnata ex art. 1137 cc e l'amministratore decide di metterla in esecuzione chiedendo un decreto ingiuntivo (anche se non è stata concessa la sospensione), risulta evidente che si tratta di una situazione al limite della logica, poiché nessuno può avere la certezza relativamente all'esito di un giudizio; b) la delibera (nulla o annullabile) non è stata impugnata ex art. 1137 cc (in quanto non sono scaduti ancora i termini previsti ex art. 1137 cc) in questa situazione occorre verificare solo se in sede di opposizione a decreto ingiuntivo si può proporre una domanda relativa alla validità della delibera oppure occorre presentare un autonomo giudizio ex art. 1137 cc (almeno per le ipotesi di annullabilità della delibera è opportuno intraprendere un autonomo giudizio ex art. 1137 cc) c) la delibera (nulla o annullabile) non è stata impugnata ex art. 1137 cc e scaduti i termini previsti dall'art. 1137 cc, ottenuto il decreto ingiuntivo, in sede di opposizione allo stesso può essere proposta una eccezione di nullità della delibera assembleare. Per risolvere quest'ultima questione (sub c) occorre distinguere tra cause di annullabilità della delibera (per i motivi di annullabilità occorre valutare la rilevanza del termine previsto dall'art. 1137 cc) e motivi di nullità (per i motivi di nullità occorre coordinare alcuni principi: quello della rilevabilità d'ufficio del motivo di nullità, quello del termine di decadenza ex art. 1137 cc ed, infine, quello dei limiti del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo). Quanto ai motivi di annullabilità della delibera, decorso il termine di cui all'art. 1137 c.c., senza che nessuno dei proprietari abbia proposto l'impugnativa, la delibera risulta sanata.
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La Cassazione del 12.1.2016 n. 305 ha stabilito che in sede di opposizione di decreto ingiuntivo il giudice può rilevare di ufficio la nullità quando, come quando si controverta in ordine alla applicazione di atti (delibera d’assemblea di condominio) posta a fondamento della richiesta di decreto ingiuntivo, la cui validità rappresenta elemento costitutivo della domanda.
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Sono pochi i temi di cronaca politica che mandano in bestia noi italiani. In genere, possiamo sopportare moltissime angherie: le soubrette di Arcore un po' ci hanno scandalizzato, un po' ne abbiamo riso e un po' ci hanno fatto dire "in fondo sono fatti suoi…". Delle leggi ad personam pensiamo nell'intimo "certo… chiunque al suo posto lo farebbe", le tangenti poi "è tutto un magna magna", mentre i privilegi della casta li licenziamo con un indignato ed inutile "è una vergogna". C'è una cosa però che proprio non riusciamo a sopportare: che un politico possa vivere gratis – o quasi – in una bella casa. Vicenda questa che capitò a Scajola qualche mese fa ed a Tremonti ora. La ragione per la quale l'argomento casa è così delicato credo sia che tutti noi paghiamo un affitto o un mutuo carissimo e che per tutti noi la casa è da sempre problema, rifugio, status symbol e spesa. La casa è qualcosa di concreto che fa dannare, beare e sognare ciascuno di noi. Non a caso, una delle polpette avvelenate delle scorse elezioni amministrative milanesi riguardava la casa abitata dalla compagna di Pisapia, di proprietà dell'Ente Pubblico Pio Albergo Trivulzio e locata a Claudia Sasso ad un canone al di sotto degli standard di mercato. Non a caso la vicenda della casa di Montecarlo del cognato di Fini ci ha tormentato per mesi. Ma torniamo alla questione dei Ministri… Scajola, per giustificare il vantaggioso acquisto di casa sua, scivolò su un "non sapevo" chi pagasse il mutuo della mia casa vista Colosseo. Tremonti lo ha imitato prima con un imbarazzato "chi? Io?" poi si è trincerato dietro una battuta" mi sono dimesso da inquilino", infine ha sostenuto di contribuire all'affitto con 4000€/mese pagati in contanti. Anche questa spiegazione farà andare in bestia molti: primo perché poter pagare 4000 Euro al mese di affitto per una casa abitata 3 giorni a settimana è un gran bel lusso, secondo per il pagamento in contanti: diranno in molti: "ma come, non era quel Ministro lì che predicava la fine dei pagamenti in contanti per assicurare la tracciabilita' delle transazioni?". La cosa poi si fa strana quando un imprenditore, fornitore del Ministero, dichiara di essersi fatto carico dal 2009 del pagamento degli affitti… ma su questo indagano.
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Una formula collaudata per far indignare gli italiani è far emergere scandali sulle case dei politici. E’ successo prima con Scajola, ora accade con Tremonti.
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Massimiliano Allegri torna a parlare. L'ex allenatore della Juventus è stato ospite nello studio di Sky Calcio Club nel post-partita di Roma-Napoli. Il consueto appuntamento domenicale è diventato una sorta di one man show con Allegri al centro della scena, disponibile al confronto, a suo agio sotto i riflettori, pronto ad affrontare ogni argomento. A partire dalla sua separazione con la Juve. "La Juventus deve vincere, non c'è da fare tanto. Eravamo d'accordo quasi su tutto, la scelta è stata del presidente, con cui sono rimasto in ottimi rapporti. Sono stati cinque anni meravigliosi e irripetibili alla Juventus. Ci siamo divertiti, si sono incastrate cose, c'era tanta positività. L'ultimo anno abbiamo vinto il campionato in 30-32 partite, poi usciti dalla coppa la stagione è andata a scemare. Quel finale è stata la logica fine del rapporto tra me e la Juve". L'ex tecnico dei bianconeri ha inoltre parlato dell'attuale Juventus e della scelta della società di scegliere Pirlo come nuovo allenatore alla prima esperienza: "Non so quali siano le difficoltà di Andrea in questo momento ma so che fare l'allenatore oggi è molto difficile, non si spiega – ha detto – Il sabato è un mestiere, poi domenica è un'altra roba, magari dopo 5 minuti di buttano fuori uno". L'uscita dalla Champions è stata un duro colpo per la squadra di Pirlo eliminata dal Porto. A tal proposito, Allegri non è potuto non intervenire su questo argomento: "La Juventus è stata sfortunata e avrebbe meritato di passare – ha detto – mi dispiace per i ragazzi". Allegri ha allenato la Juventus per 5 anni, stagioni in cui ha sempre vinto lo scudetto e soprattutto è riuscito a raggiungere due volte la finale di Champions. Per il club bianconero è stato un allenatore che ha fatto la storia e lui anche durante il suo intervento in studio su Sky, ha dimostrato di non aver mai dimenticato la società: "Tornare alla Juve? Non lo so, Andrea sta facendo un buon lavoro. Ora è anche difficile dirlo – ha sottolineato – Sicuramente è difficile dare gli input giusti dopo cinque anni e questo è stato uno dei motivi per cui il presidente, insieme a Paratici e Nedved, ha deciso di cambiarmi". Dopo l'addio ad Allegri, la Juventus scelse di affidare la squadra a Maurizio Sarri: "Non lo sapevo che avrebbero preso lui – ha evidenziato l'ex tecnico bianconero – Mi ha mandato via Agnelli ma siamo rimasti in ottimi rapporti e in quei cinque anni ci siamo anche divertiti tanto". Allegri spiega i motivi dell'addio: "Il finale di stagione, dopo l'eliminazione contro l'Ajax, è stato il logico finale della storia con la Juve". Allegri, spiegando di non sapere ancora dove andare ad allenare a giugno, ha raccontato un aneddoto che spiega ancora il suo legame con la società bianconera: "Tre anni fa quando il presidente del Real Madrid mi chiamò gli dissi che sarei rimasto alla Juventus". Sull'attuale momento della Juventus, Allegri non si è voluto sbilanciare: "Non so cosa si possa fare per vincere la Champions ma sicuramente oggi la Juventus ha qualità, ha una rosa ottima". In studio è stato chiesto ad Allegri se al momento l'Inter sia più forte dei bianconeri: "Loro sono più consolidati della Juventus che ha avviato un ricambio – ha detto – Ma sono logiche le difficoltà dato il ricambio generazionale. Cambiano le caratteristiche dei giocatori, quindi cambia l'anima della squadra". Allegri spiega anche la gestione di Dybala quando arrivato alla Juventus dal Palermo: "Quando venne Dybala da noi gli dissi: ‘Paulo tu alla Juventus non puoi fare il centravanti perché a Palermo giocavi a 50 metri dalla porta'. Paulo è un giocatore straordinario, che fa gol, ed è mancato molto alla Juve". Il cammino altalenante della Juventus non scompone Allegri che valuta comunque positiva la stagione della squadra di Pirlo in questo momento: "Ha lavorato bene e ha fatto una buona squadra e per ora sono in finale di Coppa Italia, lottano per entrare nei primi quattro posti e sono in corsa per la Supercoppa Italiana". Sui singoli che fanno parte della rosa dei bianconeri: "Chiesa sta facendo ottime cose così come Morata che è partito bene, poi ha avuto il covid – ha sottolineato – Il centrocampo è stato cambiato totalmente in blocco e per questo serve calma perché i giocatori non sono come le macchine". Sugli obiettivi in stagione: "La Juventus ha la possibilità di vincere la Coppa Italia, entrare in Europa e con la vittoria della Supercoppa resterebbe un'annata positiva. Poteva solo essere più vicina all'Inter".
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Max Allegri, ospite dello studio di Sky Calcio Club, torna a parlare dopo un lungo periodo di silenzio. L’ex allenatore della Juventus, fermo ormai da più di una stagione, analizza i temi del campionato e il momento del calcio italiano. Sul suo futuro: “Non ho ancora deciso la prossima panchina”.
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È il grande giorno per Christina Aguilera e per il suo fidanzato Matt Rutler. La popstar, secondo quanto riportato dai maggiori portali di gossip internazionali, rilanciati anche dal britannico Daily Mail, ha dato alla luce il suo secondo figlio, la prima femminuccia dopo Max, che oggi ha sei anni, nato dal precedente matrimonio con Jordan Bratman. Secondo quanto riferisce PopDust, Christina Aguilera ha partorito nella giornata di sabato tramite parto cesareo in una clinica privata di Los Angeles, al Cedars Sinai. Per la Aguilera e Rutler è dunque la prima bambina. L'annuncio era stato dato dalla coppia nel mese di febbraio dopo una settimana dall'ufficialità del loro fidanzamento. Christina Aguilera ha bruciato i passi con Matt Rutler, un amore che sembra forte dopo che la popstar ha vissuto cinque anni altalenanti con il suo ex marito Jordan Bratman. Una separazione conclusasi con il divorzio, milionario secondo quanto riferisce la stampa americana, nel mese di aprile 2011. Il pancione di Christina Aguilera è cresciuto a tempo di share, like e commenti per una gravidanza a tutto social. La cantante ne ha raccontato i progressi, attraverso Twitter ed Instagram, tramite la sua pagina Facebook ufficiale, così da potersi mostrare in tutto il suo splendore. Un pancione che le stava benissimo e che è stato protagonista di un set fotografico realizzato da Brian Bowen Smith per "V Magazine". L'artista ha posato con un abito bianco trasparente che le ha messo in risalto le sue forme, tornate più morbide dopo il dimagrimento.
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Christina Aguilera ha dato alla luce una bambina in una lussuosa clinica privata di Los Angeles. È la prima femminuccia dopo Matt, sei anni, avuto da un precedente matrimonio.
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E' vero che Giordana Sali mette d'accordo Davide e Ferdinando, ma non dobbiamo dimenticare che tra i due il rapporto è sempre stato teso. Così quando arriva il momento delle nomination il salernitano coglie l'occasione al volo per vendicare tutti i torti subiti. Davide Baroncini si mantiene, invece, coerente e decide di mandare in nomination Jimmy Barba ed Emanuele Pagano. Il gruppo dei Fantastici 3 è compatto. Anche Andrea Cocco e Margherita Zanatta fanno il nome del ballerino e del carpentiere. Un errore di valutazione causò, due settimane fa, l'eliminazione di Guendalina Tavassi. Gli amici cercano di non incappare nel medesimo sbaglio, facendosi forza l'uno con altro. Diverso è il comportamento del gruppo capitanato da Ferdinando Giordano. Jimmy ed Emanuele Pagano, sotto la supervisione del salernitano, cercano di mandare in nomination Andrea e Davide. La scelta risulta essere per le due fazioni meno vantaggiosa del previsto. Alla fine, infatti, risultano essere quattro i concorrenti che dovranno sfidarsi, accaparrandosi le grazie del pubblico targato Grande Fratello 11. Rosa Baiano, infatti, non riesce a nominare Andrea Cocco e decide di sacrificare Jimmy Barba, mettendo così a serio rischio il gruppo di appartenenza. E' la maggioranza numerica a influenzare le nomination nelle ulime settimane di gioco. Se sette giorni fa Rajae Bezzaz ed Emanuele Pagano finirono al televoto, oggi tocca a Davide Baroncini, Andrea Cocco, Jimmy Barba ed Emanuele Pagano.
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I nominati di questa settimana sono quattro, stiamo ovviamente parlando Jimmy Barba, Andrea Cocco, Davide Baroncini ed Emanuele Pagano; i concorrenti rischiano l’eliminazione dal Grande Fratello 11.
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Quando si viaggia in aereo, soprattutto per molte ore, una cosa importante è la comodità. Oggi le poltrone degli aeromobili sono diventate sempre più confortevoli, ed anche se si sceglie l'economy si può avere un viaggio molto gradevole. Ma c'è una questione che da sempre è oggetto di liti e contrasti con il proprio vicino di posto: il bracciolo. Questo oggetto che divide le poltrone è tra i primi posti tra le seccature durante un viaggio aereo. E' continuamente conteso tra vicini di posto ed il gomito più veloce finisce per impadronirsene. Fortunatamente sembra essere arrivata la soluzione che porrà fine alle continue contese per l'appoggiabraccio. Si chiama Soarigami e non è altro che un prodotto realizzato in neoprene misto a plastica da applicare al bracciolo per dare ai passeggeri su entrambi i lati la stessa quantità di spazio. Un sistema così semplice potrebbe risolvere un problema annoso che ha fatto saltare tanti nervi. Il Soarigami è stato ideato da una start up della Silicon Valley, e da come suggerisce il nome prende spunto dall'origami giapponese, l’arte orientale di piegare dei fogli di carta per realizzare delle figure tridimensionali di straordinaria bellezza. Questo oggetto portatile assomiglia ad un aeroplanino di carta e può essere comodamente trasportato in borsa. Una volta in volo basta agganciare questo oggetto al bracciolo ed ecco che lo spazio per appoggiare il gomito raddoppia ed ognuno potrà comodamente posizionare il suo braccio senza avere contatti con il vicino estraneo. Le ali di questo aeroplanino, infatti diventano nuovi braccioli estesi, mentre la parte centrale verticale, una barriera per i gomiti ingombranti. I prototipi possono essere visti nel sito soarigami.com.
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Viaggiare in aereo può essere stressante, soprattutto se si incontra il vicino di posto ingombrante e che occupa l’intero bracciolo senza curarsi di voi. Ma da oggi c’è la soluzione a tutti i vostri problemi, infatti arriva lo Soarigami che porrà fine a tutte le battaglie di gomito.
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Sui dolci pendii dei Colli Albani, sorgono delle cittadine che fanno innamorare prima con gli occhi e poi con lo spirito, ma anche con il palato. I Castelli Romani, si trovano nei dintorni di Roma, e a dispetto di quello che suggerisce il nome, non si tratta di una zona di Castelli, ma di borghi adagiati sui Colli Albani, considerati da sempre una zona meravigliosa per sfuggire dal caos della città e regalarsi attimi piacevoli, tra la bellezza dei paesaggi e la bontà del vino e della cucina. La zona dei Colli Albani è situata nella zona sud orientale della capitale, tutta l'aria fa parte di un Parco Naturale denominato appunto dei Castelli Romani. Questa zona del Lazio è molto conosciuta per i suoi laghi vulcanici e per i boschi molto rigogliosi, tanto che è diventata la meta anche di molti tour in bici e maratone. Ci sono esattamente 17 piccoli paesini, o meglio villaggi che, un tempo, erano collegati da una linea tranviaria. Tra i borghi da visitare c'è Castelgandolfo, che non a caso è stato scelto anche dal papa come residenza estiva. Un luogo incantevole e sognante è Bracciano e il suo Castello, un tesoro medievale sovrastato dalla fortezza dove hanno abitato le più importanti famiglie nobiliari romane e che offre uno splendido panorama sul lago. Tra le città che vi faranno innamorare dei Castelli Romani riordiamo Subiaco, famoso per il suoi monastero meta di pellegrinaggi da tutt'Italia. Poi c'è Palestrina un luogo dal fascino indelebile, per la suggestione del mito della Dea Fortuna e lo splendore di opere artistiche ed architettoniche. Da non dimenticare il borgo di Frascati, da dove di sera affacciandosi dal belvedere si ammira uno splendido spettacolo di Roma con le sue luci che ci fa intravedere persino la cupola di San Pietro. Anche a Frascati si trovano incantevoli ville, possedute un tempo alla nobiltà, come quella di Aldobrandini, una delle più pompose dei Castelli romani.
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I Castelli Romani, un’oasi verde dove la bellezza del paesaggio, racchiuso tra i laghi vulcanici di Albano e di Nemi e dal Parco Regionale dei Castelli, permette di trovare pace e relax e di abbandonarsi ai piacere di una tavola ricca di sapori.
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"L'idea di portare il lusso e l'eleganza su neve è nata dalla passione per la montagna, il freddo e le condizioni estreme. Snowsuite è il nuovo concetto di veicolo in grado di far vivere esperienze uniche in posti inesplorati", così spiega il progetto Fabrizio Pennese, CEO di Snowsuite, la prima suite di lusso realizzata su un gatto delle nevi per raggiungere ogni tipo di località di montagna, anche le più segrete e quindi stupende. Snowsuite nasce dall'amore per la montagna, il freddo e le condizioni estreme. Quando si sta sulla neve si sa che solo il gatto delle nevi permette di raggiungere i luoghi più impervi ma anche i più suggestivi. E proprio dal desiderio di vivere a pieno la montagna che nasce la prima suite di lusso a bordo di un gatto delle nevi per trascorrere una notte in alta quota sotto le stelle oppure svegliarsi in un paesaggio innevato ed immacolato. È la prima volta che un gatto delle nevi viene trasformato in una suite di lusso in grado di raggiungere location uniche senza rinunciare a tutte le comodità di un hotel a cinque stelle.
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Il lusso da yacht arriva anche in montagna con la prima suite a 5 stelle montata su un gatto delle nevi che permette di vivere esperienze uniche in posti inesplorati.
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C'è stato un periodo in cui Rowan Atkinson era uno degli attori comici più famosi ed importanti, lanciato dalle bizzarre e divertentissime (dis)avventure televisive di Mr. Bean, l'attore fu protagonista di numerose pellicole tra le quali anche la divertente commedia dedicata ad un imbranatissimo agente del M17: Johnny English, il film fu un buon successo con 160 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, poi a mano a mando di Atkinson si sono perse le tracce. Oggi a più di 8 anni da quel film Rowan Atkinson torna ad indossare i panni dell'agente segreto in Johnny English Reborn, di cui vi vogliamo proporre il primo trailer. Non è la prima volta che Rowan Atkinson torna sui propri passi, recentemente era tornato ad indossare la giacca di Mr Bean, per un secondo film dedicato al bizzarro personaggio più aderente alla versione televisiva che al Mr Bean apparso nella prima pellicola, vedremo cosa combinerà l'attore in Johnny English Reborn. All'inizio di questo nuovo film troveremo l'agente Johnny English nascosto in una grotta nel Tibet, coperto di vergogna per una missione in Mozambico andata a dir poco male. L'agente caduto nella disgrazia più nera, verrà richiamato all'azione dall' British Intelligence Service per sventare un complotto che mira ad uccidere il premier cinese.
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Torna Rowan Atkinson con uno dei suoi personaggi più divertenti: l’agente segreto protagonista di Johnny English Reborn di cui vi proponiamo il primo divertentissimo trailer.
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La dipendenza da alcol e droghe è un passato con cui Courtney Love, cantante delle Hole e moglie di Kurt Cobain, dovrà fare i conti anche se sono anni ormai che non fanno più parte della sua quotidianità. In un'intervista a Grazie la cantante ha, però, parlato di come abbia cercato, senza riuscirci, di partire dalla sua esperienza per cercare di salvare Peaches Geldof, la figlia del noto cantante morta il 7 aprile scorso, probabilmente anche a causa della droga che avrebbe giocato un ruolo importante, come ha rivelato un'inchiesta. Courtney Love, infatti, ha raccontato un aneddoto successo qualche anno prima, quando si trovò a incontrare Peaches, "una ragazza così vivace, piena di vita", di cui sapeva l'amore per gli oppiacei. Era il 2010 ed entrambe erano a Los Angeles, quando la ragazza andò a trovarla con un amico e una borsa piena di medicine compreso l'Oxycontin, a base di oppio, e conosciuto come ‘hillbilly heroin': "La mia droga era l'eroina, che smisi di prendere negli anni '90, ma ho preso medicinali come il Roxycontin e l'Oxycontin. Peaches era sfortunatamente nella mia stanza con un amico che aveva una borsa piena di queste medicine, circa 500 pillole e ne avevo una voglia così forte, come non ne avevo mai avuto di nient'altro – né di uomini, né di soldi – e ho dovuto fisicamente cacciarli fuori dalla porta. Ero scossa – continua la cantante – e ho pensato al modo in cui è morta sua madre e ho pensato che dovevo essere un esempio per questa ragazza. Ho cercato di aiutarla, ho cercato di farle da guida, ma a quel punto della sua vita ho capito che era impossibile". La madre di Peaches, Paula Yates, morì nel 2000 a causa di un'overdose di eroina e il parallelo ha sconvolto la Love soprattutto in relazione al fatto che anche lei ha una figlia, Frances Bean Cobain che è "fantastica. Ha 21 anni, è un'avida lettrice ed è così dannatamente bella".
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Courtney Love ha provato a salvare Peaches Geldof dalla droga. Lo ha dichiarato a Grazia, spiegando che ci provò dopo che la ragazza e un amico si presentarono da lei con una borsa piena di medicinali, compresi quelli che contenevano oppiacei.
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Capita a tutti: si scrive un messaggio, si preme il tasto Invio e, dopo pochi secondi, ci si pente di averlo fatto. Sia perché si è scritto qualcosa che poteva anche restare nella nostra mente, sia perché quel messaggio, nel web, resterà marchiato a fuoco nei server sempre raggiungibili del servizio di messaggistica istantanea. Alcune app consentono di cancellare i messaggi anche una volta inviati, ma quella più utilizzata, WhatsApp, non lo permette. Almeno fino ad oggi, perché con una nuova funzione (un po' nascosta) è possibile inviare messaggi che si autodistruggono dopo 24 ore. Così, nel caso capitasse di mandare qualche messaggio o fotografia compromettente, dopo qualche ora non ne resterà più traccia. La novità è arrivata insieme all'aggiornamento che ha generato amore ed odio verso l'app di messaggistica; quello, cioè, che ha introdotto la funzione Stato, l'ennesima copia di Snapchat apparsa prima su Instagram e poi su Facebook e WhatsApp. Insieme alla possibilità di caricare immagini e video per tutti i propri contatti visualizzatili solo 24 ore, però, l'azienda di Mark Zuckerberg – proprietaria anche di Instagram e WhatsApp – ha di fatto introdotto anche la possibilità di inviare messaggi privati che gli utenti o un gruppo di amici possono visualizzare solo per le 24 ore successive. Per farlo, però, sono necessari alcuni accorgimenti.
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Grazie ad una nuova funzione introdotta con l’ultimo aggiornamento (e un po’ nascosta), su WhatsApp è possibile inviare messaggi che si autodistruggono dopo 24 ore. Ecco come.
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“L’Italia ha il campionato di calcio più bello del mondo” Il legame tra il calcio e l’Italia è diventato sempre più indissolubile, tanto da determinare modelli di comportamento: un festeggiamento pubblico si realizza con cori, strombazzate di auto e bandiere; mentre la partecipazione ad un evento collettivo consiste nel leggere i giornali, guardare la tv e discutere animatamente con i colleghi in pausa pranzo. Dopo anni di passione per il calcio giocato dagli altri e vissuto da spettatori davanti alla tv, il nostro modello di condivisione collettiva di emozioni, accordi o disaccordi è quello calcistico. Non è stata colpa di Berlusconi, ma della massiccia presenza di calcio nella nostra vita, se oggi per noi tutto viene vissuto come una partita di campionato. La TV trasmette partite di calcio quasi per l’intera settimana; il terzo quotidiano più venduto in Italia è la Gazzetta dello Sport e i bambini delle nostre scuole non vogliono fare gli astronauti ma i calciatori. Non credo sia stato Berlusconi a far diventare calcistica la discussione politica, ma l’overdose di calcio cui ci siamo volontariamente sottoposti. Non è un caso, allora che la scorsa settimana le dimissioni di B siano state accompagnate da festeggiamenti roboanti che hanno avuto quale contraltare la pomposità e i cori da stadio delle claque organizzate dal PDL per acclamare in ogni angolo d’Italia le comparsate del Cavaliere. [quote|left]|Viviamo la politica come spettatori sugli spalti[/quote]Non è per colpa di Berlusconi se le opinioni sul governo nascono e muoiono davanti alle macchinette del caffè o nei vagoni dei pendolari e non si articolano in contesti dove si vive quotidianamente la politica. Non è un caso che si sia accusato l’arbitro Napolitano di truccare la partita con rigori e cartellini rossi ingiusti. Viviamo la politica come spettatori sugli spalti capaci di intonare cori, indignarci per un rigore non fischiato ed urlare a squarcia gola la cattiva condotta della moglie dell’arbitro.
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L’Italia stava per retrocedere in C2 e si è preferito esonerare il Mister. Si sa, in C2 proprio non si poteva andare… troppi interessi, troppi tifosi. Il nuovo allenatore? Mario Monti.
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Una famosa canzone italiana della coppia Domenico Modugno e Tony Dallara inizia così "Come prima più di prima t'amerò". L'inizio di questa canzone sembra proprio la sintesi degli ultimi mesi della storia d'amore tra Emma Marrone e Stefano De Martino. Il ballerino e la cantante si sono conosciuti nei banchi della scuola di Amici e tra loro è scoccata la scintilla, ma purtroppo gli impegni lavorativi hanno fatto allontanare i due innamorati. La distanza è dura da sopportare, le tentazioni sono tante e Stefano ha tradito Emma con Giulia Pauselli. Ma dopo la sbandata il ballerino è tornato sui suoi passi capendo di amare ancora la Marrone che lo ha perdonato. La crisi sembra passata e le foto in esclusiva del settimanale Chi lo dimostrano, Emma e Stefano si scambiano coccole, abbracci e baci affettuosi. Ma il caos mediatico creato dal gossip tra i due ha scatenato i più maligni. Secondo alcuni la cantante avrebbe approfittato del gossip per farsi pubblicità e vendere più dischi. Queste voci hanno mandato su tutte le furie la cantante salentina e tramite Facebook Emma ha risposto alle accuse. Ora che le voci maligne sono state messe a tacere e che Giulia Pauselli è a New York, Emma e Stefano possono tornare a vivere sereni il loro amore, amandosi più di prima.
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Emma Marrone e Stefano De Martino tornano insieme più innamorati di prima come dimostrano le foto del settimale Chi.
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Conosciamo Villa Adriana, sorta di paradiso terrestre che sorge a Tivoli, a circa trenta chilometri dalla caotica capitale: un autentico gioiello in cui si mette piede per essere immediatamente trasportati fuori dal tempo, nello spettacolare scenario che gli architetti di secoli fa pensarono ed immaginarono per l'Imperatore Adriano, che qui veniva a trovare riposo, per sfuggire alla confusione di Roma. Lì, tra piscine, natura e marmi, Adriano si godeva la totale rilassatezza e sfuggiva agli intrighi del potere: ma, secondo quanto sostiene un articolo di Nature, anche lì l'Imperatore ci teneva a non perdere la cognizione del tempo. Marina De Franceschini, archeologa italiana, da sempre studiosa ed appassionata di ville romane e della dimora imperiale di Tivoli, sostiene che, infatti, l'allineamento di alcuni palazzi era stato progettato in modo da poter ricevere un particolare tipo di illuminazione in occasione del solstizio estivo. Da sempre gli studiosi non hanno prestato particolare attenzione alla disposizione degli edifici all'interno del magnifico parco, ipotizzando che questa fosse frutto di una casualità. Ma, stando a quanto sostiene l'archeologa, le cose non starebbero così: nell'edificio chiamato Roccabruna, infatti, solo in corrispondenza del 21 giugno, attraverso una apertura cuneiforme posta sopra l'ingresso principale, entrerebbe il sole che andrebbe a colpire una nicchia che si trova all'interno di fronte. Nella poco distante Accademia, raggi di sole passano attraverso una serie di porte, durante entrambi i solstizi. I due edifici sono collegati da una passeggiata che, secondo Marina De Franceschini, era una strada sacra proprio durante i solstizi, legata probabilmente a riti che si rifacevano alla religione dell'antico Egitto: numerose erano in queste occasioni le cerimonie collegate alla divinità Iside che fu importata a Roma. Vera o falsa che sia questa interpretazione della studiosa, che rimanda a credenze provenienti da una civiltà antichissima, resta di indiscutibile il fascino e meriterà di essere approfondita. In verità, prosegue Nature, sono pochi gli edifici classici dei quali si è studiato l'allineamento astronomico: questo genere di operazione, infatti, risulta di gran lunga più facile con le strutture preistoriche che si trovano in territori aperti, esempio su tutti Stonehenge.
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Secondo un’archeologa italiana due edifici di Villa Adriana, a Tivoli, sarebbero orientati in modo da ricevere il sole soltanto in occasione dei solstizi: probabilmente in collegamento ad alcuni riti provenienti dall’Egitto.
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Oggi, venerdì 17 settembre, nel Lazio su oltre 8mila tamponi e oltre 12mila antigenici per un totale di oltre 20mila test si registrano 368 nuovi casi positivi (compresi i recuperi), 54 in più rispetto a ieri. Sono 5 invece i decessi registrati nelle ultime 24 ore, due in più rispetto a ieri. A Roma città i contagi sono stati 189. Il rapporto tra positivi e tamponi è dell'1,1%, mentre nelle province i nuovi contagi sono 58. Lo ha comunicato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Gli attuali casi positivi al Covid-19 nel Lazio sono 11604. I pazienti ricoverati non in terapia intensiva sono 435, mentre quelli ricoverati in terapia intensiva sono 55. In isolamento domiciliare ci sono 11114 persone. In totale sono morte 8593 persone e ne sono guarite 360473. Il totale dei casi esaminati è di 380670. Asl Roma 1: 76 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 2 decessi; Asl Roma 2: 95 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 2 decessi; Asl Roma 3: 18 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi; Asl Roma 4: 34 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi; Asl Roma 5: 36 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra 1 decesso; Asl Roma 6: 51 nuovi casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi;
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Il bollettino sull’andamento dei contagi da Covid-19: nel Lazio sono stati diagnosticati oggi, venerdì 17 settembre, 368 nuovi casi di coronavirus. I contagi a Roma città sono a quota 189. La Regione Lazio ha comunicato anche 5 i decessi. Lo ha comunicato oggi l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.
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Erano tornati insieme per l’ultima volta nell’arco dello scorso anno, salvo poi lasciarsi di nuovo a gennaio del 2015. Parliamo di Leonardo Greco e Diletta Pagliano, una delle coppie più amate nella storia di Uomini e Donne. Sulle prime, la Pagliano sembrava aver preso malissimo l’ennesima rottura che, stando a quanto trapelato all’inizio, l’avrebbe addirittura lasciata senza casa. Furono i diretti interessati a smentire tale notizia, con Diletta che, sebbene provata, smentì di essere stata trattata così duramente dal suo ex. Da quel momento sono trascorsi circa due mesi e la Pagliano sta lentamente recuperando terreno. Quello che ha lasciato poche ore fa sulla sua pagina Facebook è il primo messaggio di speranza che l’ex corteggiatrice abbia mai scritto sui social da settimane. Diletta sta lentamente riacquistando la sua serenità, si è trasferita in una nuova casa e può finalmente contare sul suo lavoro. La separazione da Leonardo non è stata ancora archiviata – e si legge tra le righe – ma la Pagliano è sulla buona strada per tornare a essere felice: La sensazione di essere riuscita a rialzarmi nonostante tanto caos nella mia vita, di essere riuscita a trovare e portare avanti un lavoro normale e dignitoso, di aver arredato pian piano la mia nuova casa, ma soprattutto di avere vicine le persone che amo di più, non ha prezzo. Sentire le loro voci sotto casa, sapere che a due passi ho le mie migliori amiche di una vita, i miei fratelli e mia madre mi fa sentire rassicurata e protetta. Quella protezione che ho imparato mai nessuno potrà darti e garantirti se non la famiglia. Queste sono le prime delle tante piccole soddisfazioni raggiunte con fatica e determinazione. La famiglia l' unica su cui sempre si potrà contare.
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L’ennesimo allontanamento tra Leonardo Greco e Diletta Pagliano ha provocato dolore soprattutto all’ex corteggiatrice che, solo a distanza di mesi dalla rottura, sta pian piano ritrovando la sua serenità.
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Non è bastato l'eterno Goran Pandev alla Macedonia del Nord per strappare il primo punto al Campionato Europeo di calcio: l'Austria ha battuto la selezione di Angelovski per 3-1 grazie alle reti nella fase finale del match di Gregoritsch e Arnautovic. I ragazzi di Foda hanno sempre cercato di avere in mano la gara di Bucarest fin dai primi minuti e ha avuto un po' di sbandamento solo dopo la rete del pareggio macedone. La nazionale austriaca si è aggiudicata il primo match del gruppo C di Euro 2020 in attesa del match tra Olanda e Ucraina di questa sera. Gli austriaci sono passati vantaggio con Stefan Lainer, che ha sfruttato un magnifico lancio di Sabitzer e ha infilato il pallone vicino al palo destro della porta di Dimitrievski: molto bella sia la definizione del laterale del Borussia Monchegladbach che l'assistenza del numero 9 austriaco dalla trequarti. Proprio quando la gara sembra aver preso una direzione ben precisa ecco che accade l'imprevisto. Poco prima della mezz'ora Bachmann si fa sfuggire il pallone in uscita bassa, dopo un'azione apparentemente innocua; e subito ne approfitta Goran Pandev; che a porta vuota infila il pareggio della Macedonia. Primo goal della selezione macedone nella storia degli Europei ed è la secondo marcatura più ‘anziana' (37 anni e 321 giorni) nella storia della competizione dopo quella di Ivica Vastic (38 anni e 257 giorni per l'Austria contro la Polonia nel 2008). La ripresa è molto combattuta e intorno all'ora di gioco vanno vicini al gol sia i ragazzi di Foda che quelli di Angelovski ma in entrambe le situazioni si sono fatti trovare prontissimi Bachmann e Dimitrievski. A sbloccare il match è stato Michael Gregoritsch, che su cross dalla sinistra di Alaba ha piazzato la zampata e ha indirizzato la sfida a favore dell'Austria. Il calciatore dell'Augsburg ha realizzato il 700º gol nella storia degli Europei. Lo riporta Opta. Al 90′ è stato Marko Arnautovic a fissare il risultato sul 3-1 e ha regalato alla sua nazionale la prima vittoria all'Europeo di calcio della sua storia: l'Austria non vinceva una partita in un torneo ufficiale da Italia '90. La Macedonia del Nord non ha sfigurato al suo esordio nella massima manifestazione ma nel finale ha ceduto agli attacchi degli austriaci. RETI: 18′ Lainer, 28′ Pandev, 78′ Gregoritsch, 90′ Arnautovic. AUSTRIA (4-4-1-1): Bachmann; Lainer, Dragovic (46′ Leinhart), Hinteregger, Ulmer; Baumgartner (58′ Gregoritsch), Laimer, Schlager, Alaba; Sabitzer, Kalajdzic (59′ Arnautovic). Allenatore: Foda. MACEDONIA DEL NORD (5-3-2): Dimitrievski; Nikolov (64′ Bejtulai), Ristovski, Velkovski, Musliu (86′ Ristovski), Alioski; Bardhi (82′ Trickovski), Ademi, Elmas; Pandev, Trajkovski (63′ Kostadonov). Allenatore: Angelovski.
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Pandev cerca il colpaccio ma l’Austria non ci sta: nella prima gara del gruppo C di Euro 2020 a Bucarest la selezione di Foda ha battuto 3-1 la Macedonia del Nord grazie alle reti di Lainer, Gregoritsch e Arnautovic. L’eterno Goran aveva trovato il pareggio per i suoi, diventando il secondo marcatore più anziano nella storia del torneo.
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Lutto nella famiglia di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, nel settembre del 2004: è morto il nonno materno. A darne notizia con un post sui propri canali social è stata proprio la mamma della piccola, Piera Maggio: "Non c'è età che tenga per l'amore dei figli per i genitori. Ciao papà". In pochi minuti sono arrivati centinaia di messaggi di cordoglio. "Sentite condoglianze Piera…avrei voluto tanto che vedesse il ritrovamento della sua piccola Denise", è il commento di una utente; "Peccato. Non potrà abbracciare Denise quando tornerà a casa. Speriamo presto. Sono sicura che aiuterà a tutti voi", ha scritto invece un'altra. E ancora: "Sentite condoglianze a tutta la famiglia….persona meravigliosa, faceva il mercato al mio paese e da sempre i miei nonni erano clienti fissi. Ho avuto il piacere di conoscerlo da quando ero ancora bambina".
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Lutto per la famiglia di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo quasi 18 anni fa: è morto il papà della mamma, Piera Maggio. A darne notizia sui propri canali social è stata proprio la donna con un post che è stata commentato immediatamente da centinaia di utenti: “Non c’è età che tenga per l’amore dei figli per i genitori”.
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Il Natale si sa, al di là dell'atmosfera magica e della religiosità del momento, è una festa spesso consumistica che porta con sé diversi sprechi: dagli acquisti smodati alle luci sempre accese, dai regali costosi agli imballaggi non riciclabili. Insomma a Natale si fanno tante scelte, si adottano vari atteggiamenti e si comprano molti prodotti che non sempre rispettano l'ambiente. Basterebbe davvero poco per riuscire invece ad avere un Natale più sostenibile e attento al benessere del nostro Pianeta e quindi di noi stessi: dal confezionamento dei regali fino alle diverse occasioni di riunioni familiari e di festa, sono tanti gli accorgimenti pratici che possiamo adottare per trascorrere un Natale più eco-sostenibile. 1. Confezioni riciclabili: non tutte le scatole, buste o carte per impacchettare i vostri regali di Natale sono riciclabili, controllate sempre dunque prima che abbiano questa possibilità o nel caso utilizzate materiali già presenti in casa o usati per confezionare i vostri doni. 2. Regali vintage: non per forza acquistare un nuovo gioiello, borsa, cappotto o giocattolo può essere la scelta che rende più felice il destinatario del regalo. Prendete dunque in considerazione anche la possibilità di comprare un oggetto vintage in modo da risparmiare soldi e ridurre le emissioni di anidride carbonica. 3. Regali fai da te: i doni personalizzati sono sempre quelli più graditi, specialmente se li avete fatti di persona. Provateci e vedrete che vi sentirete più gratificati. 4. Negozi vicini: provate ad inquinare meno l'ambiente scegliendo di acquistare in un negozio più vicino a casa vostra, o da internet, in modo da non dover per forza prendere l'auto e consumare, non solo soldi di carburante, ma anche anidride carbonica. 5. Alberi di Natale alternativi: l'odore dell'abete, degli aghi e delle pigne è sicuramente un segno distintivo dell'arrivo del Natale, ma quanti alberi vengono abbattuti nel mondo per realizzare uno stereotipo che poi, a fine festa verrà cestinato. Provate dunque a scegliere per questo Natale un albero che sia originale e fai da te, il Pianeta vi ringrazierà. 6. Addobbi fai da te: al posto di acquistare ogni anno decorazioni diverse per la casa e l'albero di Natale ed essere al passo con le mode passeggere, provate a realizzare i vostri addobbi natalizi con materiale riciclato, i risultati potrebbero stupirvi positivamente. 7. Monouso addio: per le vostre feste, cene e pranzi di Natale, al posto di usare piatti, bicchieri, tovaglioli e posate usa e getta, utilizzate le vostre stoviglie e vedrete che anche l'atmosfera a tavola sembrerà più magica e la Natura tirerà un respiro di sollievo.
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Dagli acquisti dispendiosi alla carta da regalo non riciclabile passando per lo spreco di energia, ecco 9 modi per avere un Natale green.
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È uscito appena due giorni fa, ma in Gran Bretagna il dvd dei Take That è già diventato il più prodotto musicale venduto più rapidamente nel 2009. Take That present: The Circus live ha, infatti, raggiunto le 82.400 copie in sole 24 ore. Con tali risultati il dvd batte di gran lunga il record stabilito da Beautiful World live, che aveva venduto “soltanto” 64mila copie in una settimana. The Circus live è un documentario riguardante l’ultimo, omonimo, tour della band, con filmati della tappa londinese al Wembley Stadium. Alla tournée, solo nel Regno Unito, hanno assistito più di un milione di spettatori. Con queste cifre i Take That dimostrano di essere ancora molto apprezzati in patria, nonostante l’assenza di Robbie Williams. E, a proposito delle dichiarazioni su una possibile reunion , per il momento per i fan c'è stato solo un abbraccio fraterno, che i quattro membri della band e Williams si sono scambiati lo scorso 12 novembre, sul palco della Royal Albert Hall di Londra. Nel frattempo gli ex ragazzi di Manchester proseguono per la propria strada e hanno già pronto un nuovo prodotto, la raccolta The greatest day – 27 canzoni acquistabili su cd e on-line –, che sarà pubblicata a breve.
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Il dvd della band, Take That present: The Circus live, nel Regno Unito ha già superato le 82mila copie dopo solo 24 ore dall’uscita sul mercato.
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Questo articolo è a cura dell’Avvocato Giuseppe Palma del Foro di Brindisi. Appassionato di storia e di diritto, ha sinora pubblicato numerose opere di saggistica a carattere storico – giuridico. Le imposizioni dell’Europa e dell’Euro. Quanta speranza negli occhi di noi ragazzi del 78’ che, nel settembre del 1992, iniziavamo il primo anno di scuola superiore! Quanta speranza nelle parole Europa e Popoli! Quanti pomeriggi sottratti ai giri in motorino per partecipare ai progetti scolastici europei! Ma oggi, trascorsi poco più di vent’anni dal Trattato di Maastricht, quella speranza si è trasformata in un giogo d’acciaio posto attorno al collo della libertà! I parametri che qualche politico nostrano (fin troppo consapevole) ha accettato di sottoscrivere perché il nostro Paese facesse parte sin da subito di un progetto europeo senza testa e con tante code, rappresentano oggi la condanna a morte dell’Italia – il Paese più bello del mondo -, ridotto dai ciechi ed ipocriti “Europeisti a tutti i costi” a svendere le proprie meraviglie e i frutti di una vita alle multinazionali straniere! Penso agli italiani del nord nati prima della fine della guerra, che con appena la quinta elementare hanno creato dal nulla – con la sola meravigliosa forza della fantasia – officine e piccole botteghe familiari successivamente trasformatesi in fabbriche vere e proprie, spina dorsale di un intero Paese che hanno dato lavoro a milioni di persone! Penso ai contadini del sud nati nei primi decenni del Secolo scorso, che con appena la seconda elementare (chi aveva la quinta era considerato un “uomo di lettere”) facevano sacrifici indicibili per mandare i propri figli più capaci all’Università: in quel modo avrebbero evitato a questi una vita di stenti come quella che avevano fatto loro… ma all’epoca la laurea valeva molto! Un laureato – oltre a godere del rispetto dell’intera comunità – un lavoro dignitoso lo trovava comunque! E questo i contadini lo sapevano bene… quella era la loro Repubblica! Poi sono arrivati i “dottorini”, i “professoroni”, gli “europeisti” e i “tecnici”, quelli che hanno tre lauree, cinque Master, che insegnano all’Università, che sanno l’inglese alla perfezione e che hanno fatto esperienza all’estero, i quali ci hanno convinto che un’unione monetaria – accompagnata da graduali cessioni di sovranità da parte degli Stati membri in favore degli organismi comunitari – ci avrebbe fatto diventare più ricchi e che la povertà nel Vecchio Continente sarebbe stata definitivamente debellata, che saremmo stati tutti insieme come in una sorta di Paradiso economico eterno! E se qualche scettico si opponeva a questo progetto di unificazione, ecco pronti gli ipocriti e gli assoldati a reagire con la solita arma: la denigrazione morale, culturale ed intellettuale di coloro che la pensano diversamente! Ricordo che, fino a pochissimo tempo fa, chi si permetteva di mettere in discussione sia l’euro che l’Unione Europea veniva immediatamente additato come un “fascista” ignorante, come un soggetto pericoloso addirittura per la democrazia!
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I vincoli Europei e la crisi economica, la crisi dipende direttamente dall’Europa ? oppure i vincoli Europei sono solo un ulteriore elemento che aggravano la crisi economica ?
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Il cardiofrequenzimetro è un dispositivo indispensabile per monitorare la frequenza cardiaca durante l'allenamento. Tenere sotto controllo i battiti cardiaci per chi fa sport è importante, per regolare l'intensità dello sforzo, allenarsi al ritmo giusto, senza esagerare, e migliorare le prestazioni. Il cardiofrequenzimetro, però, è utile anche a chi non fa sport, per tenere traccia dell'attività quotidiana, individuare eventuali problemi cardiaci e aritmie, tenere sotto controllo lo stress e in generale avere uno stile di vita più sano. In commercio esistono diversi tipi di cardiofrequenzimetri da polso, alcuni con fascia toracica, molto precisi e adatti agli sportivi, altri senza fascia, più pratici da usare tutti i giorni. Per aiutarvi a scegliere il miglior cardiofrequenzimetro per le vostre esigenze, abbiamo stilato una classifica dei modelli più venduti e meglio recensiti online, sia con fascia sia senza, e una pratica guida all'acquisto, con tutti i fattori da considerare per fare la scelta giusta. Come abbiamo anticipato, per stilare la classifica dei migliori cardiofrequenzimetri attualmente in commercio, abbiamo scelto i modelli più venduti e meglio recensiti online. Di tutti troverete foto, caratteristiche tecniche, pro e contro emersi dalle recensioni di chi li ha provati e suggerimenti su dove acquistarli al miglior prezzo. Abbiamo integrato nella nostra classifica i migliori modelli senza fascia e i migliori cardiofrequenzimetri con fascia toracica, adatti a chi si allena e vuole una misurazione precisa del battito cardiaco. Vediamoli nel dettaglio. Il migliore cardiofrequenzimetro senza fascia resistente Garmin Forerunner 235 è un cardiofrequenzimetro da polso con tecnologia GPS, che non ha bisogno della fascia toracica per rilevare il battito. Ha numerose funzioni utili per chi si allena, come l'Interval Training, la stima del VO2 max, l'avviso di recupero e le previsioni di gara. Funziona anche come fitness band, quindi calcola il numero di passi giornalieri, le calorie bruciate, la distanza percorsa e monitora il sonno durante le ore notturne. Si può collegare allo smartphone, per ricevere notifiche di chiamate, messaggi, email, social network e appuntamenti in calendario. Inoltre, durante l'allenamento dà degli avvisi audio riguardo il numero di passi, la distanza, il tempo e gli intervalli. Il display è a colori ed è possibile personalizzare il quadrante, scaricare app e widget direttamente tramite Connect IQ di Garmin. Lo trovate su Amazon.
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Il cardiofrequenzimetro da polso è un dispositivo utilissimo per monitorare la frequenza cardiaca durante l’allenamento, ma anche per tenere traccia del battito cardiaco durante l’attività quotidiana, individuare problemi cardiaci e avere uno stile di vita più sano. In commercio se ne trovano di diversi tipi, con fascia e senza. Vediamo quali sono e come scegliere il miglior cardiofrequenzimetro.
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L'arrivo delle feste natalizie porta sempre con sé il buonumore e l'ansia da shopping dei regali. Spesso non si hanno idee e si cade nei soliti pensierini dell'ultimo minuto. Quest'anno però vi proponiamo una guida ai regali di Natale per la casa. Tutti hanno un parente appassionato di design o un'amica che ha appena traslocato, per cui orientatevi verso delle alternative che diano un tocco in più alla loro abitazione. Ideali sia per lui che per lei, si tratta spesso di soluzioni utili ed economiche che comprendono accessori, tessili e complementi d'arredo. Per evitare di acquistare un dono che potrebbe stonare con l'ambiente, vi suggeriamo di puntare su colori poco sgargianti e a tema natalizio. Ecco quindi per voi i più bei regali di Natale per la casa disponibili su Amazon fra originali e tradizionali. Ogni anno vi sembra di ripetervi durante lo shopping natalizio? Allora perché non cambiare registro per una volta! Stupite tutti e puntate su regali di design originali e inaspettati, strappando un sorriso sincero ai vostri beneficiari. Se non avete idea di cosa regalare al vostro amico intenditore di vino, optate per il decanter di Smaier per aerare il vino. È una caraffa in vetro in grado di contenere l'intera capacità di una bottiglia di vino. Dalle linee curve, il decanter è ottimo per versare il contenuto nel bicchiere senza sprecarlo. Spicca per il suo design moderno e capace di adattarsi a ogni tipo di arredamento, rendendo la tavola apparecchiata per il cenone natalizio ancora più elegante. I vostri amici o parenti amano organizzare serate degustazioni? Allora questo tagliere da formaggio di StarBlue è proprio ciò che fa per loro. Realizzato in legno di quercia, si potranno disporre formaggi, frutta e salatini su questo ripiano ovale. È presente anche un cassettino dove riporre gli utensili in acciaio inossidabile per tagliare qualsiasi tipo di prodotto caseario. Una volta aperto il regalo, il vostro destinatario riuscirà già a immaginare le serate eleganti ad assaggiare deliziosi formaggi fra pochi intimi. Questo set da 2 bicchieri di Thumbs Up è un'idea regalo unica ed elegante. Ideati per assomigliare a un diamante, sono perfetti per gli intenditori di liquori poiché intensifica il sapore degli aromi presenti. Chi riceverà il vostro regalo resterà senza parole e stupirà anche i suoi ospiti quando userà questi bicchieri per rilassarsi dopo una cena in compagnia. Ecco un'idea regalo che accontenta gli appassionati di fotografia. Queste luci a LED di Litigo sono perfette per appendere al muro tutte le foto più belle di questo Natale e non solo. Grazie alle 60 mollettine trasparenti sarà più facile tenere le foto ferme e poterle ammirare ogni giorno. È un ottimo pensiero anche per l'amico che parte per l'Erasmus o la sorella che ha appena traslocato, così da decorare la propria stanza e avere i ricordi più belli sempre illuminati davanti agli occhi. La persona a cui dovete fare il regalo viaggia tanto? Perché non acquistare una mappa da grattare di W Wanderlust Maps allora! Basterà grattare lo spazio corrispondente al Paese visitato per sapere dove programmare il prossimo tour. Nella confezione sono incluse le mappe del mondo e dell'Europa per accontentare proprio tutti. Queste mappe possono essere appese al muro e diventare un nuovo elemento di arredamento per la casa. Scegliere il regalo perfetto può essere complicato a seconda di chi è il destinatario. Se proprio non volete sbagliare, potete orientarvi verso i complementi d'arredo, soluzioni tradizionali ed economiche. Genitori, nonni e amici apprezzeranno sempre un pensiero semplice e utile.
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Le feste natalizie sono ormai dietro l’angolo. I regali per arricchire e arredare la casa sono tantissimi e toccano qualsiasi fascia di prezzo. Che sia per i propri genitori o un’amica che ha appena traslocato, un’idea regalo destinata al focolaio domestico può essere davvero funzionale. Scopriamo i più bei regali di Natale per la casa, valutando le alternative originali e quelle classiche tra elementi decorativi, elettrodomestici e utensili.
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Lo straziante sfogo di Margherita Zanatta a causa dei dubbi di Guenda sulla loro amicizia ha fatto il giro del web. Non ha seguito lo stesso percorso mediatico, però, quanto è avvenuto solo pochi minuti prima di quella inconsolabile crisi. La capanna è il migliore degli indizi. I nostri video le migliori prove. Prima di passare ad un rapido resoconto, facciamo una premessa. Ieri notte Margherita aveva ben subodorato le intenzioni di Andrea. D’altra parte una capanna che compare dall’oggi al domani non passa inosservata. Onde evitare equivoci Margherita mette in chiaro che non ha la minima intenzione di far sesso in casa con due persone diverse in pochi mesi. Infatti, invitata da Andrea a parlare in capanna, vi entra. Dopo un breve tergiversare sui costumi del Giappone, complice evidentemente il tatuaggio di Andrea Cocco impresso sul braccio della Zanatta, spunta dalla capanna una strana vocina da pseudoubriaca: è Marghe, invasa da un’improvvisa curiosità per le case d’appuntamento giapponesi. Vuol sapere tutto, dettagli, arredi, modalità, e Andrea dispensa dettagli. Finchè Margherita Zanatta non gli chiede se ci sia mai entrato. Lui nega, e lei: “hai sbagliato…”. Dopodichè le parole lasciano spazio ai fatti. Eclissati dagli sguardi del pubblico, non lo sono però dalle orecchie, ed il rumore di avviluppamenti linguistici prima, e di una cinta slacciata poi, sono ben percepibili nel video in basso, insieme a tutto il resto, fino a quando i due non decidono di rinunciare ai microfoni. Una decina di minuti dopo i due piccioncini tornano ad indossare i microfoni. Margherita chiede ad Andrea di uscire subito dalla capanna prima che se ne accorgano gli altri. Questa volta il reticente è Andrea Cocco, che, vittima di un preoccupante mutismo, le risponde ripiombandole addosso. La foga e l’istinto travolgono insieme ai corpi anche la preoccupazione dei microfoni ancora aperti. E così ci ritroviamo tra le mani un audio di cristallina limpidezza. Ne troverete ampia testimonianza nel video gf11 in alto. Si ha la netta impressione che l’iniziale intento della Zanatta sia crollato di schianto, anche se nella ricostruzione dei fatti che ne farà qualche ora dopo in favor di telecamera, spiega allo stesso Andrea che in capanna non è successo niente, persino motivando. Andrea non fa una piega. Anche la scelta dei video ufficiali distribuiti dal Grande Fratello 11 non lascia traccia di questo episodio e ricalca la ricostruzione operata dai due concorrenti, vale a dire: prima la disperazione della Zanatta, poi le spiegazioni del perchè in capanna non avrebbe potuto mai accadere nulla di quanto vi stiamo mostrando oggi. D'altra parte, nessuno ha sentito niente, giusto?
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Andrea Cocco e Margherita Zanatta trascorrono parte della notte in capanna, dando luogo ad inequivocabili audio colmi di sospiri, respiri affannosi, rumori sospetti ma poco equivoci: il Grande Fratello 11 non riporta ufficialmente nulla di tutto questo, ed i due concorrenti sembrano misteriosamente dimenticare.
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L'attività del notaio Uno dei compiti compresi nell'incarico professionale affidato al notaio dall'acquirente è quello di verificare che l'immobile che si trasferisce non presenta trascrizioni o iscrizioni che potrebbero impedire il trasferimento oppure che potrebbero prevalere (nel senso di essere "opponibili" all'acquirente. Questo obbligo rientra nell'incarico professionale affidato al notaio, quindi, l'eventuale inesatto adempimento (omessa visura per errore o per dolo) determina una responsabilità contrattuale del notaio. L'inadempimento del professionista determina sicuramente un danno evento, in quanto l'eventuale omissione può dar luogo ad un evento che non era quello che il professionista avrebbe dovuto assicurare (ad esempio inizio di una esecuzione forzata in base ad un pignoramento non individuato). Occorre comprendere come quantificare il danno che subisce l'acquirente di un immobile appena comprato che viene coinvolto in un'esecuzione forzata perché non sono state (completamente) effettuate le visure oppure perché il notaio non si è accorto della trascrizione pregiudizievole. Posto che l'acquirente ha subito un danno, la questione della quantificazione del danno potrebbe sembrare di scarsa rilevanza, in realtà diventa importante se si nota che diversi potrebbero essere gli esiti dell'esecuzione forzata: a) potrebbe non essere conclusa la procedura esecutiva (per un vizio del procedimento), b) l'acquirente potrebbe accordarsi con il creditore e pagare solo una parte del credito estinguendo l'esecuzione forzata, c) l'esecuzione forzata potrebbe giungere alla vendita all'asta e chiudersi con l'assegnazione del bene ad un terzo soggetto. Si tratta di eventi che non possono essere equiparati o considerati equipollenti al fine del risarcimento del danno. Infatti, il danno non può essere liquidato se gli acquirenti non hanno subito alcuna perdita patrimoniale. D'altra parte, una condanna al risarcimento del danno rapportato al prezzo di acquisto, senza avere subito la perdita del bene, porterebbe gli acquirenti ad un ingiusto guadagno. Il danno che il notaio rogante un contratto di compravendita di un appartamento, il quale abbia omesso di effettuare le dovute visure ipotecarie, è tenuto a risarcire all'acquirente dell'immobile successivamente sottoposto ad esecuzione immobiliare da parte del creditore ipotecario ed aggiudicato ad un terzo, va commisurato all'effettivo nocumento sofferto dalla parte.
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La Cassazione del 13.7.2018 n. 18525 ha affermato che l’inadempimento del notaio per le omesse visure (a cui segue l’esecuzione forzata del bene acquistato) ha certamente determinato un danno, ma se non si verifica la perdita del bene per l’interruzione dell’esecuzione forzata il danno non può automaticamente identificarsi con l’intero prezzo pagato per l’acquisto del bene pignorato, ma va riferito al danno concretamente subito a causa della perdita della disponibilità dell’immobile, sia in termini di utilizzo diretto, che si godimento indiretto del bene, sia riguardo alle spese sopportate a causa della procedura esecutiva.
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I Good Charlotte avevano appena terminato il loro nuovo album “Cardiology” quando si sono recati in studio di registrazione per riascoltare il loro lavoro al completo. Benji Madden e soci all’ascolto sono rimasti molto delusi poiché si aspettavano che suonasse diversamente e quindi, hanno deciso di ritornare di nuovo in studio per mettere su qualcosa di più ascoltabile. Attualmente la band si trova a Vancouver e stanno, appunto, ri-registrando “Cardiology” con il produttore Don Gilmore. Benji, leader della band, lo scorso 19 gennaio ha scritto sul sito ufficiale della band: "Siamo stati in tour in Australia di recente e al nostro ritorno abbiamo ultimato le registrazioni dell'album. Qualche giorno dopo mi sono recato in studio per ascoltare il risultato del nostro lavoro e sono rimasto basito. Non era questo che avevo pensato per il nuovo disco dei Good Charlotte, adoro i testi e le musiche ma mi son accorto che in alcuni punti non si amalgamano bene, non suonano come desideravo. Dopo lo smarrimento iniziale ho deciso di cestinare ‘Cardiology' e ricominciare daccapo. Mi scuso moltissimo con i fans, che aspettano l'album da tempo: per questo motivo voglio che sia perfetto".
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La band dei Good Charlotte è di nuovo in studio di registrazione per tornare a lavorare sul loro nuovo album “Cardiology”
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In occasione del keynote Apple di ieri, 9 settembre 2015, i vertici dell'azienda californiana, oltre a presentare i nuovi iPhone 6S e 6S Plus e la nuova Apple TV, hanno annunciato le nuove tariffe di iCloud, il servizio di storage del colosso di Cupertino. Oltre ai 5 GB di spazio gratuito, gli utenti hanno la possibilità di effettuare l'upgrade dello spazio e scegliere un totale di 20 GB, 200 GB, 500 GB o 1 TB. I nuovi prezzi di iCloud prevedono 50 GB di spazio a 0,99 dollari al mese, 200 GB a 2,99 dollari e 1 TB a 10 dollari al mese. Al momento le tariffe del servizio di archiviazione sono state aggiornate solo in America, in Italia infatti i prezzi di iCloud non sono stati ancora aggiornati: 20 GB a 0,99 euro, 200 GB a 3,99 euro, 500 GB a 9,99 euro e 1TB a 19,99 euro. In attesa di scoprire quali saranno i nuovi prezzi di iCloud in Italia, ricordiamo che le tariffe aggiornate saranno applicate anche agli utenti che già utilizzano un abbonamento mensile su iCloud. Per aumentare lo spazio di archiviazione si iCloud è sufficiente utilizzare le Impostazioni di un dispositivo iOS: Impostazioni > iCloud > Archivio e scegliere la voce "Acquista più spazio". La stessa operazione può essere effettuata anche tramite Mac: Preferenze di Sistema > iCloud > Gestisci e cliccare su Acquista più spazio.
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In occasione del keynote Apple di ieri, 9 settembre 2015, i vertici dell’azienda californiana, oltre a presentare i nuovi iPhone 6S e 6S Plus e la nuova Apple TV, hanno annunciato le nuove tariffe di iCloud, il servizio di storage del colosso di Cupertino.
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“L’Europa è chiamata ad una sfida cruciale. Se non riesce a realizzare un'efficace politica di regolazione e gestione dei flussi migratori, rischia di perdere credibilità tutto l'edificio europeo. Occorre un approccio integrato, multilivello che coniughi diritti e responsabilità. L'Italia vuole contribuire costruttivamente alla formulazione di questo nuovo approccio. Dobbiamo passare dalla gestione emergenziale, alla gestione strutturale del fenomeno immigrazione”. Comincia così il breve documento denominato “European Multilevel Strategy for Migration” e presentato al vertice informale di Bruxelles dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Si tratta della proposta italiana per superare la crisi politica a apertasi nelle ultime settimane intorno alla questione degli sbarchi dei migranti in Italia, Spagna e Grecia; una serie di linee guida, che sono state sottoposte all’attenzione degli altri partecipanti al vertice informale che ha preceduto la ben più complessa riunione del Consiglio Europeo di fine mese, un appuntamento cruciale che potrebbe condizionare le relazioni internazionali per i prossimi anni. Il documento è articolato in dieci punti, che affrontano diversi aspetti della questione, con la pretesa di restituire un approccio sistemico e mettere in campo interventi ad ampio raggio d’azione. Il primo punto rimanda alla necessità di rafforzare i rapporti con i Paesi di partenza e transito dei migranti, come fatto per esempio da Minniti con la Libia. Si tratta di una indicazione contenuta anche nel dimenticato “Migration Compact”, il piano presentato dal governo Renzi nel 2016, che in linea di principio è accettata anche dagli altri stati della Ue. Questo è un passaggio particolarmente controverso, che certamente sarà un banco di prova importante per la proposta italiana. Il fondo cui fa riferimento Conte è di vitale importanza ma sono molti i paesi europei che non fanno fronte agli impegni finanziari (fanno eccezione l'Italia, la Germania e solo in parte la Francia). Più controversa la questione dei "centri nei paesi di transito". Se, in effetti, negli ultimi mesi l'UNHCR è potuta tornare a fare ispezioni nei centri di detenzione "ufficiali" della Libia, ci sono molti ostacoli di natura giuridica e politica alla costituzione di veri e propri hotspot in cui esaminare le richieste di asilo politico. Lo ha ribadito anche il vicepresidente della Libia Ahmed Maiteeq dopo l'incontro con Salvini: "Rifiutiamo categoricamente la possibilità di ospitare campi in territorio libico, è proibito dalla legge". L'ipotesi "successiva" è quella di spostarli al confine meridionale della Libia, forse in territorio nigerino, ma è chiaro che la questione sia complicata e certamente non di immediata risoluzione. Scritto così, sembrerebbe un semplice invito al rafforzamento delle operazioni di controllo delle frontiere esterne, al momento interessate già da missioni internazionali, o una richiesta di fondi da indirizzare alla Libia, la cui Guardia Costiera è al momento aiutata dall'Italia con mezzi e know how. Una formulazione di questo tipo vorrebbe dire coinvolgere maggiormente gli altri paesi europei nelle attività di pattugliamento del mare, magari con maggiore impiego di uomini e mezzi. Ma si tratta anche di un passo ulteriore verso la cosiddetta "esternalizzazione delle frontiere", che sostanzialmente equivale a una sorta di militarizzazione della frontiera (ricordiamo che già nei mesi scorsi, come spiega OpenMigration, la stessa missione EUNAVFOR MED "da contrasto al traffico di migranti è diventata uno degli organi di formazione – in collaborazione con i militari italiani – della Guardia costiera libica, dando così il proprio contributo, nel 2017, al respingimento nell’inferno libico di 20 mila uomini, donne e bambini"). Il rafforzamento delle frontiere esterne, se letto in questa chiave, è una delle richieste del blocco di Visegrad, e potrebbe essere interpretato come una sorta di "blocco navale mascherato". Non bisogna sottovalutare, inoltre, il rischio che si aprano nuove rotte, ancor più pericolose per gli stessi migranti, esattamente come avvenuto quando la UE ha appaltato alla Turchia il controllo delle frontiere esterne. Si tratta di uno dei punti cruciali della proposta italiana, anche se non vengono esplicitati i dettagli e le ipotesi intorno alle quali lavorare per riscrivere il trattato di Dublino. La situazione, al momento, è la seguente. Da tempo si discute della riforma del trattato di Dublino e tutte, ma proprio tutte, le forze politiche italiane sono d’accordo nell’individuare nelle norme in vigore il primo problema del nostro Paese. Il punto è che riformare il trattato non è semplice, perché, come ben spiegato su OpenMigration, in Europa ci sono due blocchi contrapposti: “Chi per il principio di solidarietà chiede la ripartizione di richiedenti asilo e rifugiati fra tutti i paesi secondo un sistema di quote; e i fautori della linea dura, che invece puntano sull’esternalizzazione delle frontiere e un coinvolgimento dei paesi soltanto finanziario”. L’ultimo recente tentativo di riforma è praticamente naufragato, nonostante un primo via libera dal Parlamento europeo. Contro si è espressa anche l’Italia, perché, ha spiegato Salvini, “vogliono appesantire i Paesi del Mediterraneo, come Italia, Cipro Malta, Spagna, ulteriormente dandoci migliaia di migranti per dieci anni”. Una posizione sostenuta anche dal M5s, secondo cui con la riforma “in Italia resterebbero comunque tutti i migranti economici” (in realtà, nella proposta iniziale del Parlamento, la distinzione tra aventi diritto alla protezione internazionale e migranti economici avveniva al termine della procedura, quando cioè il richiedente asilo è già stato trasferito in un altro stato). La proposta iniziale del Parlamento europeo, che certamente era perfettibile, avrebbe però permesso di superare agevolmente il principale “problema” italiano: ovvero la norma che impone che la richiesta di asilo debba essere fatta nel Paese di primo approdo. E avrebbe anche messo a regime il sistema delle quote:
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Qual è la proposta che l’Italia ha portato nel vertice europeo e che possibilità ha di essere tenuta in considerazione nei prossimi appuntamenti tra Bruxelles e Strasburgo. Ma soprattutto, quali sono le idee del nostro governo per risolvere il “problema” legato agli sbarchi dei migranti sulle nostre coste?
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Tra una fuga in studio di registrazione e una capatina in vacanza, Emma si ritrova a dover ribattere anche agli attacchi di alcuni "fan". Qualche giorno fa, ad esempio, la cantante, sempre attraverso le storie di Instagram, aveva risposto alle "Signorine Rottermeier" che criticavano le condizioni della sua cucina dopo una foto in cui mostrava semplicemente la macchinetta del caffè sul fuoco. Oggi la cantante è tornata a rispondere ad un ragazzo, Marco, fan storico della cantante, che su Instagram ha raccontato una delusione che aveva la cantante come protagonista. Il ragazzo ha raccontato di aver incontrato Emma in un ristorante e dopo aver aspettato che finisse di mangiare averle chiesto un selfie, raccontando, passo passo, come la cantante si fosse mostrata, a suo dire, scostante e sbrigativa, impedendogli anche di abbracciarla con un ipotetico "Non toccarmi!" e creando continui problemi. Un post in cui si leggono rabbia e dispiacere, a cui, però, la cantante risponde a tono in un paio di storie. Prima era apparso un tweet in cui la cantante se la prendeva, in maniera generica, con chi "Ogni mattina in Italia si sveglia e si sente autorizzato a sentenziare con toni aspri e degradanti sulla vita degli altri". Poi, su Instagram la risposta è stata più precisa: "Leggere certe cazzate mi mette tanta amarezza. Sono una persona prima di tutto e quando si esagera non posso stare zitta. Ormai il giochetto è scrivere merda sulle persone per attirare attenzione. Non ci sto mi dispiace. E lo testimoniano le innumerevoli foto con chiunque in qualsiasi situazione e condizione. Se poi non basta mai allora non è un problema mio. A 34 anni so bene chi sono e che educazione ho ricevuto. Mi dispiace ma non me lo merito". La cantante, in effetti, non è una di quelle che si negano, sebbene possano capitare occasioni in cui si è meno predisposti, ma qui si entra nella diatriba tra cosa voglia dire essere un personaggio pubblico e se questo status obblighi ad avere sempre sorrisi o permetta anche di sottrarsi. Ad ogni modo, per precisare ancora meglio, la cantante ha voluto rispondere con i fatti e così in un'altra storia su Instagram ha postato un collage di foto fatte col ragazzo, dimostrando, insomma, che negli ultimi anni si era mostrata sempre disponibile. LEGGERE LA DESCRIZIONE NELLE FOTO A SEGUIRE
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Emma torna su Instagram per rispondere alle critiche di alcuni “fan”, nel caso specifico di un ragazzo che la segue da anni e che si è lamentato di un atteggiamento della cantante a margine di una cena e della richiesta di un selfie. La cantante, però, ha voluto rispondere postando numerose foto fatte con lui negli anni.
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Dopo quasi un mese dalla partenza delle truppe americane dall'Afghanistan, continuano le operazioni di evacuazione di chi è rimasto a Kabul. Come riferito anche da fonti di Stato americane, c'è ancora un "esiguo" numero di cittadini americani che non è riuscito a salire su uno dei tanti aerei militari partiti dal paese nelle scorse settimane, ma non è chiaro quante siano ancora le persone che sperano di poter far ritorno negli States. Tra queste c'era sicuramente la 25enne Nasria che è riuscita a scappare dall'Afghanistan dopo aver tentato invano di entrare nell'aeroporto di Kabul più volte dopo la presa dei Talebani, e sono stati proprio questi ultimi a colpirla ripetutamente all'esterno dello scalo della città. Botte ovunque, anche sullo stomaco di Nasria che è incinta e che ha rischiato in un più di un'occasione di poter perdere il bambino. Ora a distanza di settimane la sua vicenda sembra essere destinata a regalarle un lieto fine, anche se amaro. La futura mamma, originaria della California, ha infatti dovuto lasciare in Afghanistan il marito che è appunto afghano e che non ha potuto seguirla in questo viaggio. In un comunicato stampa, Darrell Issa, membro della Camera dei Rappresentanti dello Stato della California, ha confermato che "il suo team ha immediatamente stabilito canali di comunicazione con Nasria e ha iniziato a coordinare il suo ritorno in sicurezza". Secondo Issa, la 25enne ha compiuto "più viaggi" verso l'aeroporto ed è stata attaccata dalle forze talebane mentre tentava di fuggire dal paese.
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È riuscita a lasciare l’Afghanistan la cittadina americana di 25 anni soprannominata “Nasria” che era andata a Kabul per riuscire a riportare in America il marito. Incinta, la donna è stata picchiata dai Talebani mentre tentava di raggiungere l’aeroporto. “Il suo team ha immediatamente stabilito canali di comunicazione con Nasria e ha iniziato a coordinare il suo ritorno in sicurezza”, ha spiegato Darrell Issa, membro della Camera dei Rappresentanti della California.
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SLIDE si prepara al Salone del Mobile 2013 con una lunga serie di novità, di cui presenta ora una selezione esclusiva: la poltroncina America, il leggio Swish, la lampada Kaleido, i vasi/séparé Bamboo e Privé, la Gift Collection e il nuovo colore Chocolate per gli arredamenti della collezione SLIDE. Il designer francese Marc Sadler è sicuramente uno dei protagonisti dell’evento milanese con la nuova poltroncina America: un’elegante seduta con braccioli, dotata di un comodo cuscino colorato in poliuretano espanso. Il design prende ispirazione dall’America dei ruggenti anni ’50, dando all’oggetto un raffinato sapore rétro. America è disponibile anche con finitura laccata, che la rende ancora più chic e adatta agli ambienti più ricercati. Il vulcanico Karim Rashid propone invece un’autentica innovazione: Swish, il primo leggio luminoso prodotto con stampaggio rotazionale. Il nome onomatopeico richiama velocità e agilità di movimento, snellezza di linee e leggerezza di forme. Swish si affianca allo sgabello Koncord ed è realizzato da SLIDE in numerose varianti cromatiche anche laccate. La creatività di Denis Santachiara ha dato vita a Kaleido, un’esclusiva lampada modulare per composizioni, da utilizzare sia a sospensione che a parete, in orizzontale o in verticale. Kaleido trae ispirazione dalle mille sfaccettature di un caleidoscopio ed è integrato con illuminazione a risparmio energetico o con tecnologia LED, ideale per illuminare con originalità gli ambienti più diversi. La collezione di vasi di SLIDE si arricchisce di due new entry e introduce il concetto di vaso/séparé. Progettato dallo studio francese Tous Les Trois, Bamboo riprende le linee semplici e movimentate delle canne di bambù: un vaso luminoso sottile e alto 80 cm, che può essere utilmente sfruttato anche per dividere gli spazi con eleganza. SLIDE Studio propone infine Privé, un vaso luminoso dal profilo sinuoso che, se completato con una pannellatura, si trasforma in raffinato séparé. Privé è modulare e fornisce la soluzione perfetta, per praticità ed eleganza, per ogni tipo di spazio, sia interno che esterno. È disponibile anche con finitura laccata.
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Nuovi prodotti e nuove finiture saranno presentate quest’anno in occasione della settimana del design.
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Da Google a Facebook sono numerose le aziende che hanno posticipato ulteriormente la data di rientro in ufficio dei propri lavoratori in smart working. Ci sono aziende che hanno anche optato per lasciare i propri dipendenti a lavorare da casa per sempre. Così sempre più persone si sono ritrovate a scegliere un Airbnb come ufficio, una casa anche dall'altro lato del mondo dove poter lavorare. E quando lavori da casa, la ricerca di uno spazio che non siano solo confortevole ma anche perfettamente connesso diventa fondamentale. Ecco perché Airbnb ha aggiunto la possibilità di indicare la velocità del WiFi negli annunci delle case. Così puoi sapere esattamente che connessione troverai nel tuo prossimo alloggio e non sarai più costretto a perdere neppure una chiamata su Skype o Zoom. Addio a problemi di connessione quando trovi un alloggio su Airbnb. Il portale online di annunci di case più famoso al mondo ha infatti aggiunto nella sezione servizi degli host la possibilità di indicare la velocità e la qualità del WiFi dell'alloggio. Per ottenere le informazioni sulla propria connessione, gli host di Airbnb dovranno effettuare un test della velocità di Internet attraverso uno strumento di controllo della velocità di download della connessione M-Lab fornito dal portale stesso. Una volta completato il test sarà possibile indicare quanto la connessione risulta veloce (o lenta) nella sezione servizi dell'annuncio.
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Quando viaggi la ricerca di luoghi di soggiorno che non siano solo confortevoli ma anche connessi diventa fondamentale se il tuo “lavoro da casa” significa lavorare da un Airbnb. Ecco perché il portale online di annunci di case tra privati più famoso al mondo ha aggiunto la possibilità di indicare velocità del WiFi negli annunci così da sapere esattamente che connessione troverai.
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Ilaria D'Amico ha preso parte alla presentazione dei palinsesti della stagione sportiva di Sky. La giornalista è tornata a parlare della recente esperienza della Nazionale italiana agli Europei 2016. Gli azzurri sono stati sconfitti dalla Germania ai calci di rigore. Una sconfitta che fa ancora soffrire Gigi Buffon. Il portiere ha lottato con le unghie e con i denti per portare l'Italia di Conte in finale. Ilaria D'Amico ha spiegato: "Non ho mai visto Gigi così. La sconfitta con la Germania ancora brucia. Credo che questa volta sia successo qualcosa di diverso. Gigi solitamente è uno che assorbe bene le emozioni forti. Dopo la finale di Champions League con il Barcellona, ad esempio, l'ho visto sereno e normale. Questa volta è stato diverso. Forse ha a che fare con il gruppo che si era creato, l'allenatore (Antonio Conte) e le premesse con cui erano partiti".
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Gigi Buffon soffre ancora per la sconfitta della Nazionale italiana con la Germania, in occasione degli Europei 2016. A svelarlo è Ilaria D’Amico. La giornalista ha spiegato di non averlo mai visto così.
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Buone notizie per tutti i fan di Calcutta. Il cantautore italiano, al secolo Edoardo D'Erme, si esibirà live in un doppio appuntamento estivo: allo stadio di Latina, nella sua città d'origine, e all'Arena di Verona. "Finalmente ci becchiamo", ha scritto il cantante sulla sua pagina Facebook, annunciando i due concerti che si terranno, rispettivamente, il 21 luglio e il 6 agosto 2018. Un appuntamento importante, soprattutto dopo il suo lungo silenzio, durato due anni, quando con "Mainstream" ha lasciato un segno indelebile nell'evoluzione della musica italiana. Il mini tour segue l'uscita di "Orgasmo", il brano, disponibile dallo scorso dicembre, che anticipa la pubblicazione di un nuovo album previsto per la primavera del 2018, e che è accompagnato da un video di Francesco Lettieri, già regista per altre canzoni di Calcutta, come "Cosa Mi Manchi a Fare", "Oroscopo" e "Del Verde".
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I due concerti, eventi unici per il cantautore, sono in programma allo stadio Francioni di Latina il 21 luglio e all’Arena di Verona il 6 agosto: ecco tutte le informazioni sulle tappe e il prezzo del biglietti.
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Da qualche giorno si attendevano i reali dati del televoto della 60esima edizione del Festival di Sanremo e oggi, su un articolo scritto da Gigio Rancilio sul quotidiano “L’Avvenire”, sono stati svelati a grande sorpresa. Secondo i dati ufficiali durante l’ultima serata del Festival di Sanremo, quella del 20 febbraio, alle ore 23.12 il vincitore della 60esima edizione del Festival della canzone italiana era Pupo, in compagnia di Emanuele Filiberto e Luca Canonici con 212.482 voti, seguiti, poi, da Valerio Scanu con 110.029 voti e infine da Marco Mengoni con 39.478 voti. La situazione, però, si è ribaltata tra le ore 23.39 e le 00.32, dopo che i tre finalisti sono stati chiamati sul palco per esibirsi per l’ultima sfida che avrebbe decretato il vincitore. Valerio Scanu, infatti, vince con 235.105 televoti, Pupo e Co. prendono 213.866 voti e Marco Mengoni 187.913. Per quanto riguarda la sezione “Nuova generazione” la graduatoria ha classificato primo Tony Maiello con 15.623 voti, seconda Jessica Brando con 11.507 voti, seguita da Nina Zilli con 9.904 voti e infine Luca Marino con 7.550 voti.
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Dopo le numerose polemiche sul televoto di questo Sanremo, oggi, sono arrivati i primi dati ufficiali…
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Miley Cyrus incassa un altro successo, apparirà infatti sulla cover di giugno di Elle Uk, una delle testate di moda più importanti ed influenti del fashion system. L'avevamo lasciata con uno strepitoso look in black&white, la ritroviamo negli scatti del servizio mentre posa come una rock star consumata, indossando alcuni capi iconici delle ultime collezioni di grandi maison come Saint Laurent, Fendi, Emilio Pucci e Simone Rocha. Spicca su tutte l'immagine in cui la star indossa un inconfondibile minidress rosa pallido di Fausto Puglisi, il modello è decorato con cut laterali e applicazioni lucenti sulla parte frontale.
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Miley Cyrus posa per la cover di giugno del magazine Elle UK indossando le creazioni di grandi designer tra cui un sensauale mini abito di Fausto Puglisi.
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Qualcuno poteva pensare che Angels fosse la canzone più azzeccata per il funerale di Robbie Williams. Invece il cantante britannico ha pensato bene di scrivere un requiem, un pezzo di musica classica conosciuto anche come ‘Messa per i defunti', che verrà suonato in occasione del suo trapasso. Una Messa da Requiem viene utilizzata per celebrare il riposo dell'anima di una persona deceduta in occasione del suo funerale, mentre la hit di Robbie, Angels, è stata precedentemente nominata una delle canzoni più popolari suonate durante le onoranze funebri nel Regno Unito. Williams – che recentemente ha dato vita alla reunion con i Take That , coi quali produrrà il nuovo album Progress – si unisce così ad altri compositori che hanno creato requiem, tra cui Mozart, Verdi e Faure.
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La pop star Robbie Williams si è unito un elenco di geni musicali scrivendo un requiem che risuonerà al suo funerale.
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Leona Lewis, la vincitrice dell'X-Factor inglese edizione 2006, si sta godendo a pieno la sua nuova vita da star. La giovane ventiquattrenne, che prima del successo planetario ottenuto grazie il talent show lavorava come centralinista, ha acquistato in questi giorni una lussuosissima villa in pieno stile Hollywood proprio in California. La villa in questione è valutata intorno ai 2 milioni di euro, in stile villa toscana ed offre un'ottima visuale proprio sui dintorni di Hollywood. Ovviamente ad un prezzo del genere, la giovane star inglese non si è fatta mancare nulla: la villa, infatti, comprende quattro camere da letto, quattro bagni, ed un'intera sezione per gli ospiti a sè stante. Non mancano poi una piscina con tanto di cascata, un idromassaggio e una grande scalinata. La bella e brava Leona, però, dichiara di non aver intenzione di trasferirsi definitivamente negli States, dal momento che ha spesso rivelato di avere difficoltà ad adattarsi ad uno stile di vita così diverso dal suo, e quindi continuerà a vivere anche nel suo appartamento di Hackney, nella periferia dove è cresciuta e di gran lunga ben più modestorispetto alla sua nuova super-villa, dove convive già da tempo con il fidanzato Lou Al-Chamaa. Anche se l'ultimo acquisto della giovane star sembrerebbe suggerire il contrario, Leona non è una che si lascia deviare più di tanto dalla fama: più volte, infatti, la Lewis si è trovata a difendere l'uomo con cui sta da quando ha 17 anni dagli attacchi della stampa scandalistica che lo accusava di svolgere un lavoro troppo umile (l'elettricista) per essere fidanzato con una star così importante. Valentina
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Leona Lewis compra una villa in stile toscano ad Hollywood ma continuerà a vivere nell’appartamento inglese con il fidanzato di sempre.
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Il 14 marzo si celebra il Giorno del Pi greco (Pi Day), la più famosa della costanti matematiche, il cui valore approssimato – ben impresso nella mente degli studenti – è 3,14. Il giorno prescelto per festeggiarla prende senso se teniamo in considerazione il formato della datazione americana/anglosassone, che pone il mese innanzi al giorno: 3/14, appunto. La prima celebrazione del pi greco (π) fu fatta il 14 marzo del 1988 all'Exploratorium di San Francisco, da un'idea del fisico statunitense Larry Shaw. Lo studioso chiese ai partecipanti di formare un enorme corteo circolare attorno agli edifici del museo, inoltre organizzò la vendita di torte con impresse le prime cifre decimali del pi greco. Un numero immenso. Come indicato, il 3,14 del pi greco è soltanto un'approssimazione, dato che dopo la virgola segue un numero infinito di cifre. Matematici e fisici gareggiano da tempo per calcolarne il numero più alto possibile: l'ultimo record appartiene allo scienziato giapponese Shigeru Kondo, che, nel 2012, facendo lavorare un computer per tre mesi consecutivi riuscì a tirare fuori ben cinquemila miliardi di cifre decimali. Si tratta tuttavia di una competizione fine a se stessa, dato che tutte queste cifre non hanno alcuna applicazione pratica. Basti pensare che la NASA progetta i viaggi di sonde e razzi tenendo presente soltanto le prime 15 cifre decimali del pi greco. Per chi fosse interessato, esiste una curiosa frase per ricordare le prime 19 cifre del numero: “Ave, o Roma o Madre gagliarda di latine virtù che tanto luminoso splendore prodiga spargesti con la tua saggezza”. Il numero di lettere che compone ogni parola corrisponde a una cifra del pi greco.
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La famosa costante matematica pi greco (π) che esprime il rapporto tra la circonferenza e il diametro di un cerchio viene celebrata ogni anno il 14 marzo. L’idea di festeggiarla, trattandosi di uno dei numeri più importanti e ricorrenti, è venuta al fisico statunitense Larry Shaw nel 1988. Nel 2020 il “Pi Greco Day” potrebbe diventare la Giornata Internazionale della Matematica.
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Per adesso Benno Neumair è l'unico accusato dell'omicidio di Laura Perselli e Peter Neumair, la coppia scomparsa a Bolzano il 4 gennaio 2021. Il corpo di Laura è stato ritrovato nel fiume Adige e sottoposto ad autopsia, rivelando una morte per strangolamento, probabilmente in seguito a un vero e proprio agguato teso dall'assassino. Il cadavere di Peter Neumair, invece, non è ancora stato rinvenuto e si cercano sue tracce nello stesso letto del fiume che per ora non ha restituito niente agli inquirenti. Adesso, Benno Neumair che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, ha chiesto di essere interrogato tramite i suoi due avvocati. L'interrogatorio potrebbe svolgersi già la prossima settimana, anche se per ora la data non è stata fissata. Non è dato sapere se quello che dirà Benno darà una svolta a tutta l'inchiesta, ma sicuramente emergeranno nuovi elementi utili per gli inquirenti nel fare luce sul mistero di Bolzano e, si spera, anche nelle operazioni di recupero del corpo di Peter Neumair. Benno, figlio 30enne della coppia con il quale i rapporti erano difficili da tempo, è in isolamento nel carcere di Bolzano e fino a ora ha continuato a dichiararsi innocente.
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Benno Neumair, unico indagato per l’omicidio e l’occultamento di cadavere della coppia di pensionati Laura Perselli e Peter Neumair, ha chiesto tramite i suoi avvocati di essere interrogato. La data per la sua deposizione non è ancora stata fissata, ma l’interrogatorio potrebbe tenersi già settimana prossima.
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Sofia Loren torna a Cannes in coincidenza dell'ennesimo omaggio al cinema italiano che la rassegna ha riservato in questa 67esima edizione del Festival del Cinema di Cannes. Dopo la proiezione della versione restaurata di "Otto e mezzo di Fellini" e il cinquantenario con la versione restaurata di "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone, oggi è stato il giorno di un altro capolavoro della cinematografia nostrana. Era il 1964 quando Vittorio De Sica diresse "Matrimonio all'italiana", che vedeva protagonisti proprio Sofia Loren e Marcello Mastroianni, non casualmente il volto del poster della manifestazione di quest'anno. Sofia, che nel '66 a Cannes diresse la giuria e che sulla Croisette si è anche aggiudicata il premio come miglior attrice per La Ciociara, è stata la regina di questa giornata del Festival e quest'anno, in cui lei ne compirà 80, ha realizzato un sogno che si augurò di poter avverare quando decise di diventare un'attrice, guardando sullo schermo Anna Magnani, protagonista de "La Voce Umana". Si disse che avrebbe fatto l'attrice ed un giorno avrebbe interpretato quello stesso ruolo. La realizzazione di questo desiderio arriva grazie alla collaborazione di suo figlio Edoardo Ponti con Erri De Luca: insieme hanno dato vita alla sceneggiatura del corto integralmente incentrato sul ruolo di Sofia Loren, che interpreta proprio quello che fu di Anna Magnani: la telefonata di Angela (Sofia) con l'amante che la sta lasciando e di cui non si sente mai la voce.
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L’attrice arriva alla Croisette per il cinquantenario di “Matrimonio all’italiana” e il cortometraggio in cui interpreta un ruolo che fu di Anna Magnani in “La voce umana”. E poi si emoziona ricordando il suo collega e amico di sempre.
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Per l'Italia e gli italiani è in arrivo una vera e propria svolta sul fronte meteorologico. Queste infatti saranno le ultime ore di diffuso maltempo e temperature sotto la media stagionale sulla Penisola e da domani, dopo un lungo periodo di inattività, l'Anticiclone delle Azzorre tornerà a impossessarsi del Bacino del Mediterraneo facendoci fare grandi passi verso l'estate. In pochi giorni infatti l'Italia assisterà a una improvvisa impennata delle temperature con uno sbalzo termico anche di 15 gradi nel fine settimana che porterà le colonnine di mercurio ben oltre i 25 gradi al centro nord con punte anche di trenta gradi in alcune città. Come già detto nei giorni scorsi, da questa prima fase di bel tempo saranno escluse le regioni meridionali che dovranno fare ancora i conti con le conseguenze di un ciclone di origine artica che si è stabilizzato tra Ionio e Adriatico. Come conseguenza avremo improvvisi rovesci e temporali e le temperature, anche se in risalita, resteranno ancora al di sotto delle medie stagionali anche nel weekend. L'estate però è alle porte per tutti e già a metà settimana prossima anche le regioni meridionali potrebbero essere investite da una fase importante di caldo.
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Quelle di giovedì saranno le ultime ore di diffuso maltempo e temperature sotto la media stagionale sulla Penisola. Da venerdì comincerà a farsi sentire l’influenza dell’Anticiclone delle Azzorre che in pochi giorni porterà a una improvvisa impennata delle temperature con uno sbalzo termico anche di 15 gradi, in particolare al nord. Le regioni meridionali però dovranno attendere ancora qualche altro giorno prima di disfarsi dell’ultimo ciclone di origine artica.
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Ancora ritiri di prodotti per il consumo umano per possibile presenza di ossido di etilene. Gli ultimi avvisi di richiamo in ordine di tempo a causa della possibile presenza di questo pesticida riguarda alcuni lotti di integratori alimentari tra cui il noto multivitaminico Polase Difesa Inverno dell’azienda GSK Consumer Healthcare S.r.l. prodotto dalla ditta S.I.I.T. S.r.l. nelllo stabilimento di Trezzano sul Naviglio. Nel dettaglio, come comunica il ministero della salute nell'avviso datato 14 settembre, le confezioni di Polase interessate dal ritiro sono quelle da 14 e 28 bustine da 7,1 grammi ciascuna, appartenenti a tre lotti di produzione: i numeri GU239 e n. GU238 con il termine minimo di conservazione fissato al 30/06/2023, e il lotto DT256 con il Tmc fissato al 30 aprile 2023. Il richiamo è stato disposto dal produttore in via precauzionale per presunta presenza di ossido di etilene in concentrazioni superiori ai limiti consentiti all’interno di un ingrediente utilizzato nei lotti sopra riportati. Per chi avesse già acquistato le confezioni indicate, la raccomandazione è di sospenderne il consumo e restituirli al punto vendita. I prodotti con numero di lotto differente non sono oggetto di richiamo e, come tali, rimangono regolarmente in commercio e interamente utilizzabili Sempre a causa di una possibile presenza di ossido di etilene, richiamati anche tre lotti dell'integratore Nutricia Fortifit Muscoli e Ossa ai Mirtilli rossi prodotti dalla stessa ditta S.I.I.T. S.r.l. nello stabilimento di Trezzano sul Naviglio. In questo caso son interessate le confezioni da 1487 grammi (7 bustine da 21 grammi) con lotto di produzione MU 383 – MU384 e MU358 con il termine minimo di conservazione fissato al 17 febbraio 2023. Anche in questo caso si raccomanda ai consumatori di verificare il prodotto acquistato e qualora rientri nei lotti indicati di non consumarlo e riportarlo al punto vendita.
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Son tre gli avvisi di richiamo del ministero della salute per alcuni lotti di integratori alimentari a causa della possibile presenza di ossido di etilene. Interessati tre lotti del multivitaminico Polase Difesa Inverno, tre lotti dell’integratore Nutricia Fortifit Muscoli e Ossa e un lotto dell’integratore Lignes de plantes.
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Quando sentiamo la parola "inventore", pensiamo a gente come Einstein o i fratelli Wright. Uno degli inventori più noti della storia moderna è sicuramente Thomas Edison, il cui nome è legato a più di 1.000 brevetti diversi. Tuttavia ci sono molti inventori non così noti là fuori le cui invenzioni sono utili e semplici e probabilmente le usiamo già. Loro non hanno inventato aerei o lampadine, queste persone hanno creato prodotti che probabilmente non sanno neppure siano delle invenzioni. Idee probabilmente nate per caso o per risolvere un problema quotidiano ma che hanno generato un prodotto di cui, una volta conosciuto, non si potrà più fare a meno. Nel 1899, Charles Howard Duell, Commissario dei brevetti, dise: "Tutto ciò che può essere inventato è stato inventato". E naturalmente ora sappiamo che nessuno è stato mai così lontano dalla verità. Tuttavia, tale frase pare fosse solo una leggenda metropolitana, una citazione mal riportata, perchè sembra assurdo che Duell avesse fatto così male una previsione. In realtà, Duell aveva dichiarato che a suo parere, tutti i progressi precedenti nelle varie linee di invenzione sarebbero risultati del tutto irrilevanti rispetto a quelli a cui il 20° secolo sarebbe stato testimone. Duell, allora uomo di mezza età, disse anche che, se avesse potuto, avrebbe voluto vivere la sua vita più volte per vedere le meraviglie che sarebbero venute in futuro.
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Ecco una selezione delle invenzioni meno conosciute al mondo ma così utili e geniali che non potrai più farne a meno.
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Shopping e abbracci a Milano per Kevin Prince Boateng e il figlio Maddox. Il campione di calcio è stato fotografato mentre si dedica a un giro di compere con il figlio nato dalla relazione con l’ex velina di Striscia la notizia. Boateng è molto tenero con il suo bambino, indulgente e disponibile com’è sempre stato: lo coccola, lo vizia, lo porta sulle spalle e fa in modo di dedicargli tutta la sua attenzione. Papà modello, supplisce così alla momentanea assenza di Melissa, che non compare negli scatti pubblicati dal settimanale Chi. I due, sebbene non loabbiano ancora mai confermato, si sarebbero detti addio già da tempo. Melissa e Kevin si sarebbero lasciati verso la fine del 2018. Non è arrivata alcuna conferma ufficiale alla fine del loro amore, ma il fatto che i due non si facciano più vedere insieme potrebbe bastare a chiarire la freddezza che li ha improvvisamente investiti, peraltro senza avvisaglia alcuna, almeno a voler guardare la situazione dall’esterno. Non sono chiare le ragioni del loro allontanamento ma, con Boateng che vive a Barcellona per lavoro e Melissa rimasta a Milano, è facile intuire che tra i due qualcosa si sia incrinato.
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Prosegue il periodo difficile di Kevin Prince Boateng e Melissa Satta. Il campione è stato fotografato a Milano mentre fa shopping con il figlio Maddox, nato dalla relazione con l’ex velina. Non c’è traccia della showgirl sarda, da mesi ormai lontana dal marito. I due si sarebbero separati ufficialmente, sebbene nessuno dei due abbia ancora mai confermato la notizia.
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Il 770 Eastern Parkway, noto anche semplicemente come "770", è l'indirizzo della sede centrale del movimento mondiale Chabad-Lubavitch chassidico, situato su Eastern Parkway nella Crown Heights sezione di Brooklyn, New York, nel Stati Uniti. L'edificio è il centro del movimento mondiale Chabad Lubavitch. La casa, in stile neogotico, fu costruita nel 1930 da un medico. In origine infatti serviva come centro medico in funzione fino a quando fu chiuso dai funzionari dopo aver scoperto gli aborti clandestini effettuati sul sito. Nel 1940 l'edificio fu acquistato da Agudas Chasidei Chabad insieme ad un gruppo di ebrei scampati alla Germania nazista e adattato per le esigenze del Rabbi Yosef Yitzchok Schneersohn, che accanto al civico 770 costruì la sinagoga del movimento. L'edificio originale è parte quindi di un blocco più grande gestito dal Agudas Chasidei Chabad. Questo blocco comprende la sinagoga più grande, un Kollel e la biblioteca della comunità. Essa ospita anche gli uffici della segreteria del Movimento Lubavitch, e altri uffici connessi. La particolarità di questa struttura è che il movimento mondiale Chabad-Lubavitch chassidico in tutto il mondo ha costruito repliche o quasi repliche del palazzo che se anche sono state costruite in epoche diverse e in paesi diversi sono tutte uguali. Queste includono le repliche a a Milano, in via Poerio, in zona Palestro, oltre quelle in Kefar Chabad (nella foto principale dell'articolo) e Gerusalemme, in Israele.
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“770” è il nome della sede centrale a New York del movimento ebraico ultraortodosso Chabad – Lubavitch che ha costruito varie sue repliche identiche in tutto il mondo dove vivere, anche a Milano.
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Come ogni anno, la giornata dedicata alla Festa della Mamma coincide nel nostro paese con un momento molto importante per la scienza, quello dedicato alla ricerca per combattere il cancro. E come ogni anno, anche in questo 2011 l'AIRC, l'Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, ha organizzato una giornata di sensibilizzazione e di raccolta fondi proprio per la ricerca. Come al solito, nelle principali piazze italiane saranno distruibite a fronte di un'offerta minima di 15 euro delle piantine di azalea. Quest'anno una delle portavoci di questa manifestazione sarà la cantante Elisa, da poco diventata mamma, e seriamente impegnata su questo fronte. La cantante ha affermato di apprezzare molto l'impegno dell'AIRC e la scelta di regalare una pianta a quanti contribuiscano per la ricerca. Le piante e i fiori, infatti, per Elisa possiedono il dono della vita e possono in un certo senso trasmettere un grande significato in una giornata come questa. Proprio per questo motivo la cantante ha dichiarato di aver intitolato con nomi "vegetali" due dei suoi dischi da lei più amati: Lotus e Ivy.
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Elisa spiega il motivo dietro ai titoli “vegetali” di alcuni dei suoi album più famosi: il tutto collegato alla Festa della Mamma e alla ricerca sul cancro.
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Quando accade qualcosa nella casa del Grande Fratello 11 si può essere tentati di raccontarla dalla fine, in modo che si possa dare una lettura dei fatti già chiara da subito. Quando però la storia riguarda due portatori sani di equivoco, conoscere la fine non basta, perchè è proprio la fine ad aprire nuovi interrogativi. La prova che "al Grande Fratello tutto può succedere", per dirla alla Marcuzzi, viene oggi testimoniata da Pietro Titone e Ilaria Natali, in uno dei loro spettacoli più riusciti. Partiamo dall'inizio. E' sera, ed Ilaria Natali è in giardino a fumarsi una sigaretta, sbuffando fumo ed improperi. Francesca le si avvicina chiedendo cosa succede, ed Ilaria racconta: si era a tavola, ha chiesto a Pietro di metterle due pomodori sul pane, e lui ha reagito ingurgitando mezza fetta di pane, porgendole la bruschetta bruscamente, e andando a dormire insieme a Giuliano. Nessuna delle due capisce cosa l'abbia portato a comportarsi così, ma discorrendo emerge l'ipotesi che Pietro abbia voluto ribadire davanti ai suoi amici che nella coppia è lui che comanda, e non Ilaria. Il commento di Francesca è costante: "picciccu, è picciccu". Il commento di Ilaria è ancora più costante: "ma va a cahare". Stando alla lunga conversazione con Francesca, Ilaria il giorno dopo avrebbe dovuto trattare Pietro Titone come una mamma comprensiva, senza sgridarlo per non dargli troppa importanza, ma facendo come nulla fosse stato. Ed infatti ecco Ilaria il giorno dopo, mentre supplica il suo uomo di chiarirsi con lei: "Voglio sapere quanto te la devi tirare". Risposta: "quanto mi va, è un problema? per me non è un problema, stop". Riassumendo un colloquio durato molto a lungo, Ilaria si lamenta del fatto che lui ha esagerato per fare il gradasso davanti ai suoi amici, che non ha avuto cura del fatto che la sua donna potrebbe uscire tra tre giorni. Lui risponde innanzitutto che "non c'è problemi" (il biglietto da visita del Titone), e che lei sa benissimo cos'ha fatto per meritarsi quel trattamento. Ed ecco il "problemi" che non c'era: "hai voluto fare la simpatiha? prenditi le conseguenze delle tue azioni". Insomma l'accusa è rivoltata: a fare la gradassa di fronte agli altri sarebbe stata Ilaria, perchè in altri contesti non gli avrebbe mai dato ordine di mettere pomodori sulla bruschetta, e se lo fa al Grande Fratello, evidentemente vuol dire che sta modificando il suo modo di essere per esigenza di telecamera. "Te sei furba". Per tutto il tempo Pietro terrà gli occhi chiusi, non degnando la sua ragazza di uno sguardo, simulando invece immenso piacere nel prendere il sole, come fosse un'attività molto più interessante delle recriminazioni di una colpevole. Dopo aver assistito ad una Ilaria Natali fuori di seno, ecco la versione fuori di boccia, mentre esplode: "vuol dire che non te ne fotte un c..zo della persona che ti sta accanto, di come sto, delle cose che provo, delle cose che penso, di quali sono le mie paure, di quali sono le cose che mi fanno star male e del fatto che in questo momento avrei bisogno d'averti vicino, e non di sapere che t'inc..zi perchè t'ho detto di rimettermi du pomodorini sulla bruschetta". Titone riapre gli occhi e conferma le parole di Viola Castagnini ex fidanzata di Pietro con le sue: "ma sei stata zitta per quindici giorni, e vieni a rompermi il c..zo per du pomodori?! non hai reazioni per cose più serie, hai reazioni perchè cascano du pomodori?". "Io non ho avuto nessuna reazione". "Non mi sembra". Alle obiezioni di Ilaria Pietro ricomincia coi "cosa voi? quindi? e allora? c'è problemi?" e tutto il repertorio con cui è solito far imbestialire i suoi interlocutori (è riuscito persino a rendere Davide Baroncini geloso di Pietro, senza volerlo). Il resto è uno strascico di parole e minuti ripetuti, che il silenzio avrebbe onorato meglio. Alla fine, in pubblico arriverà la riconciliazione, e scopriamo le ragioni del comportamento di Pietro dalle sue parole: ha scherzato. E lo ha scherzato a quella maniera 1) per scoprire come si comporta la sua donna 2) per non dargliela vinta 3) per darle visibilità in regime di nomination. Tre ragioni per Pietro, tre interrogativi per i lettori: 1) Ilaria ha fatto davvero la simpatica e sta davvero modificando la sua personalità, come dice Pietro, scherzando? 2) E Pietro, stava scherzando? 3) E i due, stanno tentando maniere per evitare l’ipotesi più accreditata per l’eliminazione di lunedì? Noi non daremo una risposta, il video gf11 neanche, ma almeno quest’ultimo potreste sempre puntare ad interrogarlo.
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Pietro Titone e Ilaria Natali litigano per una bruschetta, ma le ragioni vere dello scontro risiedono in alcuni comportamenti sia da parte dell’uno che da parte dell’altra, che non risultano chiari al partner, o peggio, risultano essere molto maleinterpretabili.
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Il settimanale Nuovo ha documentato con un servizio fotografico un momento molto delicato vissuto dalla showgirl Carmen Di Pietro insieme al marito Giuseppe Iannoni, l’uomo che ha sposato da qualche mese nonostante la crisi di qualche tempo fa. La donna è già madre di due figli ma, dal momento in cui ha sposato il suo compagno, non è ancora riuscita a rimanere incinta. Pochi giorni fa, credeva quasi di avercela fatta e si è quindi rivolta a un centro di analisi affinché le prelevassero del sangue da analizzare alla ricerca di un’eventuale gravidanza. Nel momento in cui Carmen ha ritirato il responso, però, si è lasciata andare alle lacrime: anche questa volta, non era riuscita a rimanere incinta. A Nuovo che l’ha intervistata, ha dichiarato: Voglio un figlio, ma l'esito delle analisi è stato negativo. Sono già mamma di due figli, volevo il terzo. Per me la vecchiaia è una disgrazia e i bambini ti aiutano a mantenerti giovane, nell'animo e nel fisico. Io e Giuseppe abbiamo intenzione di mettercela tutta per riuscirci con metodi naturali. Dopodiché, se proprio non dovesse andare a buon fine tra qualche mese ricorreremo al medico. Siamo disposti a fare davvero ogni cosa per mettere al mondo un bambino. Ho soltanto una paura che mi trattiene dal ricorrere subito dall'aiutino del dottore. Non vorrei che nascessero due gemelli. Il rischio c'è.
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Duro colpo per Carmen Di Pietro che ha ritirato in diretta il responso delle ultime analisi del sangue, mirate a scoprire se fosse rimasta incinta o meno. Il test è negativo e la showgirl piange disperata.
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Il tampone rino-orofaringeo (o naso-orofaringeo) è il test diagnostico più affidabile per verificare la positività al coronavirus SARS-CoV-2. È quello che si fa ad esempio al drive-in, dopo aver ricevuto l'impegnativa dal medico di famiglia, nel caso in cui si manifestassero sintomi sospetti ascrivibili alla COVID-19 come tosse, febbre, difficoltà respiratorie, perdita dell'olfatto (anosmia) e alterazione del gusto (disgeusia) e via discorrendo. Può essere richiesto anche in caso di contatto stretto con un positivo e in altri contesti di screening. Come suggerisce il nome stesso, il tampone prevede il prelievo del materiale biologico sia attraverso la bocca che dalle narici, grazie a un lungo bastoncino cotonato – simile a un cotton-fioc – maneggiato dall'operatore sanitario di turno. Ma perché il tampone non viene fatto solo in bocca? Tenendo anche presente che è decisamente meno "fastidioso" del passaggio nasale? Innanzitutto, come indicato dalle principali autorità sanitarie, il tampone rinofaringeo è il test standard per la diagnosi di eventuali infezioni / malattie infettive che riguardano le alte vie respiratorie. Normalmente respiriamo attraverso il naso e dunque le narici rappresentano la principale porta d'ingresso di eventuali goccioline (droplet) e aerosol potenzialmente contaminati da patogeni, come quelli responsabili del comune raffreddore, delle sindromi parainfluenzali, dell'influenza vera e propria e anche della COVID-19, l'infezione scatenata dal coronavirus SARS-CoV-2. Una ragione in più per andare a “cercare” nel naso le particelle virali del patogeno emerso in Cina risiede nel fatto che qui risiedono le cellule dell'epitelio nasale, che esprimono in modo significativo il recettore ACE-2 (oltre che la neuropilina-1). Come hanno dimostrato numerosi studi, il recettore ACE-2 rappresenta l'aggancio per la proteina S o Spike del virus, quella che costella come tanti “ombrellini” il guscio lipidico esterno del patogeno (pericapside o peplos), donando al virus quell'aspetto a corona – da cui deriva il nome della famiglia – quando osservato al microscopio elettronico. In parole semplici, la proteina S del coronavirus si lega al suddetto recettore, rompe la parete cellulare, riversa l'RNA virale all'interno e avvia il processo di replicazione, che è alla base dell'infezione. Non c'è dunque da stupirsi che infilare un bastoncino di una decina di centimetri nelle fosse nasali, poggiandolo sul muco che riveste la superficie della mucosa del rinofaringe, sia il metodo migliore per andare a caccia di eventuali tracce del coronavirus. Ma il rinofaringe è collegato anche all'orofaringe (respiriamo del resto anche attraverso la bocca), pertanto l'inserimento di un secondo tampone fino all'area tonsillare (strofinandolo sia sui pilastri tonsillari che sull'orofaringe posteriore) permette di verificare la presenza di particelle virali anche nella seconda “porta d'accesso” e avere un risultato più preciso. Come affermato da nurse24, i CDC americani raccomandano il test nasofarigeo, ma ritengono l'orofaringeo una "valida alternativa". Farli entrambi offre ancora più sicurezza nella precisione diagnostica.
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Il test diagnostico per eccellenza in grado di intercettare la positività al coronavirus SARS-CoV-2 è il cosiddetto tampone molecolare, che si basa sul prelievo di materiale biologico da far analizzare in laboratorio attraverso un esame chiamato rRT-PCR. I campioni vengono estratti sia dal naso che dalla bocca attraverso un lungo bastoncino cotonato: perché non basta prelevarli solo dalla bocca?
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Yusaku Maezawa, miliardario giapponese ideatore del sito di abbigliamento Zozotown, sarà il primo turista spaziale a orbitare attorno alla Luna. Lo ha annunciato egli stesso in una conferenza stampa assieme al CEO di SpaceX Elon Musk, che solo qualche giorno addietro aveva comunicato qualche piccola anticipazione su questa storica impresa. Il viaggio, se tutto andrà secondo i piani, avverrà nel 2023 e dovrebbe durare una settimana in tutto. Maezawa, 42 anni, ha detto di aver prenotato l'intera navetta e che non andrà da solo (equipaggio a parte). Desidera infatti essere accompagnato da una squadra di otto artisti: pittori, scultori, registi, stilisti e via discorrendo, tutte personalità che deve ancora scegliere e viaggeranno gratis assieme a lui. Lo scopo è quello di fornire un'ispirazione per opere d'arte che dovranno essere confezionate al ritorno sulla Terra. Maezawa, del resto, è un grandissimo appassionato d'arte, tanto che lo scorso anno ha acquistato un dipinto di Jean-Michel Basquiat del 1982 (Untitled) per la cifra astronomica di ben 110,5 milioni di dollari. A proposito di cifre, durante la conferenza stampa con Elon Musk non è stato annunciato quanto è costato il "biglietto" del viaggio spaziale al magnate dell'abbigliamento. Si sa solo che è una cifra ben al di là per i comuni mortali e che darà un contributo significativo allo sviluppo e alla costruzione del Big Falcon Rocket che lo porterò fra le stelle, i cui costi sono stimati in 5 miliardi di dollari. Della rivoluzionaria navetta riutilizzabile, come i razzi lanciatori Falcon 9 e Falcon Heavy di SpaceX, sono stati presentati nuovi rendering concettuali che ne mostrano un design differente rispetto a quello precedente. È stato inoltre comunicato che sarà più grande del previsto, dato che raggiungerà un'altezza di ben 118 metri. Le persone saranno alloggiate nella navetta vera e propria – la Big Falcon Spaceship (BFS), montata in cima al BFR -, che in base a quanto dichiarato avrà una capienza di ben cento posti. L'idea, del resto, è quella di offrire i viaggi sulla Luna – e più avanti su Marte e nel resto del Sistema solare – a quante più persone possibili, naturalmente attraverso un progressivo abbattimento dei costi. In futuro il sogno è rendere i viaggi spaziali più o meno come quelli aerei. Ad accompagnare Yusaku Maezawa potrebbe esserci lo stesso Elon Musk, che ha detto di non aver ancora deciso se prenderà parte o meno al viaggio, ma non lo ha affatto escluso. Il magnate giapponese ha deciso di chiamare la sua missione “#dearMoon” e ha lanciato un sito web ufficiale dedicato ad essa, dove verranno rilasciati i futuri aggiornamenti. Non è stato ancora deciso nulla sull'addestramento che Maezawa e gli altri fortunati turisti spaziali dovranno affrontare prima del viaggio, certamente non privo di rischi. Prima del lancio vero e proprio saranno comunque effettuati diversi voli di prova senza equipaggio, e solo se andrà tutto come previsto verrà confermata la missione umana. Non ci resta che attendere fiduciosi i prossimi capitoli di questa appassionante e ambiziosa avventura fra le stelle.
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Durante una conferenza stampa è stato annunciato il nome del primo turista spaziale che orbiterà attorno alla Luna. È Yusaku Maezawa, miliardario giapponese di 42 anni fondatore del colosso dell’abbigliamento online Zozotown. Il viaggio, se tutto andrà secondo i piani di SpaceX ed Elon Musk, partirà nel 2023.
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La Food and Drug Administration (FDA) americana, l'agenzia che regolamenta alimenti, farmaci e terapie sperimentali, per contenere la pandemia di coronavirus SARS-CoV-2 raccomanda di far mantenere il distanziamento sociale anche ai propri cani e gatti. Al momento, spiegano gli esperti, non è ancora completamente chiaro come il patogeno emerso in Cina interagisca con gli animali da compagnia, pertanto l'FDA consiglia di trattare gli amici a quattro zampe “come faresti con i tuoi familiari umani per proteggerli da una possibile infezione”. Le raccomandazioni si trovano in un documento pubblicato sul sito dell'agenzia. Ma com'è possibile far mantenere il distanziamento sociale a cani e gatti? Il consiglio generale è quello di non permettere ai propri animali di interagire con altre persone al di fuori di quelle del nucleo famigliare. Per quanto concerne “fido”, l'agenzia americana raccomanda di tenerlo sempre al guinzaglio quando si passeggia, e di mantenere una distanza di almeno 2 metri sia dalle altre persone che dagli altri animali. Andrebbero inoltre evitati i parchi per cani e tutti quei luoghi pubblici dove normalmente si radunano tante persone con cani al guinzaglio. Col divieto di assembramento e gli accessi contingentati questo rischio dovrebbe essere limitato, ma è sempre meglio pensare a mete alternative rispetto alle “solite”, laddove possibile. I gatti dovrebbero invece essere tenuti il più possibile dentro casa, evitando che vadano a scorrazzare in giro. Essendo molto meno “controllabili” dei cani, i piccoli felini possono allontanarsi molto ed entrare in contatto con un maggior numero di animali, alcuni dei quali potenzialmente contagiati. La precauzione di tenerli a casa dovrebbe valere sempre, spiegano gli esperti, in questo modo non solo si evita che facciano un brutta fine (per altri animali o per il traffico cittadino), ma anche perché i gatti sono inseriti nella lista delle “cento specie invasive più dannose” dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). Sono abili predatori e rappresentano un grande rischio per uccelli, piccoli rettili e altre specie selvatiche, delle quali ogni anno vengono sterminati centinaia di milioni di esemplari proprio a causa dei gatti. Tornando al coronavirus, è stato osservato che i cani risulterebbero poco suscettibili al patogeno, mentre i gatti sperimentano diversi sintomi della COVID-19, l'infezione causata dal SARS-CoV-2. Tra essi gli esperti hanno rilevato febbre, difficoltà respiratorie, tosse, problemi gastrointestinali come vomito e diarrea e altri ancora, come specificato dal dottor Bruce Kornreich del Cornell Feline Health Center a Business Insider. Fortunatamente tutti i gatti ammalati di cui si è a conoscenza si sono ripresi dall'infezione. I felini in generale sembrano essere più esposti al patogeno, come dimostrano i contagi di cinque tigri e tre leoni in uno zoo di New York nel Bronx. I felini sarebbero stati contagiati da un custode del giardino zoologico, risultato positivo al coronavirus (li avrebbe infettati quando era asintomatico).
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Il distanziamento sociale figura tra i pilastri per contrastare la diffusione del coronavirus SARS-CoV-2, assieme all’igiene delle mani e all’utilizzo delle mascherine. La Food and Drug Administration statunitense raccomanda di estendere il mantenimento delle distanze anche ai propri cani e gatti, per evitare che interagiscano con altri animali e persone.
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Il tabloid “People” ripercorre i punti salienti di un’intervista concessa da Kate Middleton nel corso del suo ultimo viaggio in India. Insieme a William, la Duchessa di Cambridge sta girando il paese in un viaggio di rappresentanza che unisce il lavoro al piacere. Come al solito Kate non si è sottratta alla curiosità delle persone, avvicinandole il più possibile perché potessero conoscere da vicino la donna che è stata eletta la nuova principessa del popolo inglese dopo Lady Diana. Molte sono state le domande poste a Kate, alcune a proposito della sovrana Elisabetta e del loro rapporto. Kate ha rivelato in più occasioni di esserle molto legata, e anche in questo caso la risposta non cambia: Sono onorata che i miei figli possano avere una guida così straordinaria e così energica. Ed è sempre con il pensiero rivolto ai suoi figli che risponde alle domande più specifiche e curiose sulla sua forma fisica. “Come fa a mantenersi così in forma e a perdere tutto quel peso dopo due figli?” è stato chiesto a Kate che, esibendo il solito sorriso, ha risposto: “”. Semplice, a sentire Kate.
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La palestra di Kate Middleton sono i suoi figli. La moglie di William rivela che per perdere peso dopo la gravidanza ha adottato un unico accorgimento: correre dietro a George e Charlotte.
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Un gol. Sarebbe bastato un gol all'Inter per battere lo Shakhtar e conquistare la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Un gol che a San Siro non è arrivato, in una serata amara e complicata per i nerazzurri, nuovamente fuori dall'Europa che conta al termine della fase a gironi. Un fallimento, senza mezzi termini, per la squadra guidata da Antonio Conte, che non ha approfittato del risultato favorevole maturato a Madrid tra Real e Borussia, giocando una partita buona nel primo tempo e impalpabile, sempre di più con il passare dei minuti, nella ripresa. Con l'onta dell'ultimo posto in un gruppo che l'Inter avrebbe potuto persino vincere, per valori tecnici. La tensione si taglia a fette nell'aria fredda di San Siro. Si percepisce da subito che l'Inter vivrà una di quelle serate di patemi, in un senso o nell'altro, fino all'epilogo. E pensare che i nerazzurri potrebbero sbloccare sin da subito il punteggio e mettere la gara su binari estremamente favorevoli: alla prima occasione, Lautaro spacca la traversa con il suo destro. Resterà la migliore opportunità da gol per i nerazzurri in tutta la prima frazione di gioco, che gli uomini di Conte hanno comunque il merito di giocare bene, su discreti ritmi e costantemente in proiezione offensiva. Lo Shakhtar si gioca la qualificazione allo stesso modo dell'Inter, ma dalle parti di Handanovic si vede molto raramente. Il tutto mentre a Madrid le cose si mettono bene, almeno in relazione all'aspettativa di biscotto che aleggiava alla vigilia, con il Real Madrid saldamente in vantaggio sul Borussia Monchengladbach.
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L’Inter pareggia 0-0 a San Siro contro lo Shakhtar e si ritrova fuori da tutto, eliminata dalla Champions League senza ripescaggio in Europa League, in virtù dell’ultimo posto nel girone. Partita troppo blanda da parte dei nerazzurri, specialmente nel secondo tempo. Per la terza stagione di fila Inter eliminata alla fase a gironi.
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Se avete una console, un decoder o qualsiasi altra sorgente e volete collegarle tutte assieme ad una TV o un monitor con una sola porta HDMI, abbiamo la soluzione al vostro problema: gli switch HDMI. Gli switch HDMI sono particolari dispositivi che permettono proprio di collegare, contemporaneamente, diverse sorgenti ad un'unica porta HDMI. Nel mercato sono in vendita tantissimi switch HDMI, alcuni economici, altri più costosi ed avanzati, ma per capire quale sia il modello più adatto alle proprie esigenze è importante riuscire a valutare tutte le caratteristiche tecniche che li contraddistinguono tra loro e, soprattutto, il rapporto qualità/prezzo. Alcuni modelli, infatti, dispongono per esempio dell'attivazione automatica dell'ingresso, come lo Switch HDMI Auckey, altri invece hanno la possibilità di essere bidirezionali, come il Techole Splitter. Insomma, ce n'è per tutti i gusti e tutte le esigenze, per questo è importante riuscire a capire con precisione l'utilizzo che se ne deve fare e le caratteristiche tecniche. Prima di passare alla guida all'acquisto, nella quale elencheremo i migliori switch HDMI in base proprio al rapporto qualità/prezzo, è importante chiarire tutti i fattori da valutare prima di procedere all'acquisto di questi particolari dispositivi. Il numero di porte, la compatibilità con l'HDCP, il tipo di alimentazione e il rilevamento automatico delle sorgenti sono solo alcune delle caratteristiche da prendere in considerazione prima dell'acquisto. Data la natura degli switch HDMI, capirete quanto sia importante valutare per prima cosa il numero di ingressi di cui dispone un determinato modello. Si tratta di un valore variabile, che parte da un minimo di due e può salire anche notevolmente. Come vi anticipavamo, esistono anche dei particolari modelli che dispongono di una tipologia porte HDMI particolare, in grado di gestire il segnale bidirezionale, e che permettono il collegamento di un solo dispositivo sorgente a due o più schermi diversi. Nonostante fisicamente sembrino tutte uguali, in realtà esistono diversi standard HDMI. Standard che è importante valutare anche quando si va ad acquistare uno switch. La versione più diffusa attualmente è l'HDMI 2.0 e, generalmente, acquistando uno switch compatibile con questo standard, ci si garantirebbe anche la retrocompatibilità con quelli precedenti. La cosa da prendere bene in considerazione è che, qualora ad esempio si dovesse acquistare uno switch HDMI 1.4, questo non sarebbe compatibile con standard successivi e più nuovi. L'HDCP è uno standard di protezione molto importante, e le tipologie di HDCP supportate da uno switch HDMI vanno sempre (ma veramente sempre) valutate prima dell'acquisto. Il nostro consiglio è di puntare a modelli che siano compatibili con HDCP versione 2.2, in modo da essere certi di non riscontrare problemi di sorta: se lo switch non è compatibile con lo standard HDCP utilizzato dal decoder, non si vedrà alcuna immagine. La risoluzione è un fattore direttamente collegato allo standard HDMI, ma è un fattore da considerare prima dell'acquisto di un qualsiasi switch e va valutato in base alle sorgenti e alla TV (o al monitor) al quale andrà collegato. Il nostro consiglio, per garantire anche una migliore compatibilità futura, è quello di puntare verso switch HDMI compatibili con lo standard 2.0, e quindi in grado di supportare anche la risoluzione 4K a 60 Hz.
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Nel mercato sono in vendita tantissimi switch HDMI, alcuni economici, altri più costosi ed avanzati, ma per capire quale sia il modello più adatto alle proprie esigenze è importante riuscire a valutarne tutte le caratteristiche tecniche che li contraddistinguono tra loro e, soprattutto, il rapporto qualità/prezzo.
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Gli American Music Awards 2016 si sono tenuti ieri a Los Angeles e, come al solito, hanno dato modo a innumerevoli star di sfoggiare i loro look più eleganti e particolari. Gigi Hadid, la presentatrice della serata, si è aggiudicata il titolo di regina di stile, mentre Chrissy Teigen, moglie di John Legend, ha decisamente esagerato con i suoi spacchi inguinali che rivelavano l'assenza degli slip. A distinguersi per bellezza e luminosità è stata però Ciara, che si è presentata sul red carpet con il pancione. Aspetta infatti il suo secondo figlio dal campione di football Russell Wilson ed è più raggiante che mai. La star ha indossato un abito nero e bianco di Stephane Rolland Couture, caratterizzato da una gonna asimmetrica molto gonfia e da un semplice corpetto a collo alto che le fasciava le forme "abbondanti" della gravidanza. Per completare il tutto, ha legato i capelli in una coda di cavallo e non ha rinunciato a dei décolleté dal tacco vertiginoso di Giuseppe Zanotti. Certo, sarà stato difficile per lei riuscire a resistere per una serata intera su quelle scarpe ma il risultato è stato perfetto.
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In occasione degli American Music Awards, tenutisi ieri a Los Angeles, Ciara è apparsa più raggiante che mai. La star è apparsa sul red carpet in forma smagliante con il pancione in mostra.
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Oggi è stato un grande giorno per la Royal Family inglese, la principessa Charlotte è andata in prima elementare ed è stata immortalata al fianco dei genitori Kate e William e di George poco prima di entrare per la prima volta nelle aule della Thomas's Battersea di Londra. È lì che rimarrà fino a quando non avrà compiuto 11 anni ma a sostenerla ci sarà il fratellino, che già frequenta l'istituto da due anni. La piccola studierà moltissime materie, dal francese all'arte, fino ad arrivare alle lezioni di danza. La cosa che in molti si chiedono, inoltre, è: come la chiameranno i maestri?
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La principessa Charlotte ha fatto il suo debutto a scuola, per la precisione alla Thomas’s Battersea, e da oggi frequenterà la prima elementare. Seguirà lezioni di francese, arte, inglese, danza, recitazione e verrà chiamata in modo molto particolare dai maestri.
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Il vino si ottiene dalla fermentazione alcolica del mosto dell'uva ed è composto per il 90% di acqua, alcol, quantità che può variare dal 4 al 15%, polifenoli, ai quali vengono attribuiti importanti proprietà antiossidanti. I benefici del vino possono essere tanti per la nostra salute ma bisogna premettere che stiamo comunque parlando di una bevanda alcolica e che va quindi consumata con moderazione. Per consumo moderato si intende non più di tre bicchieri di vino al giorno per l'uomo e, non più di due per le donne preferibilmente ai pasti e comunque mai a stomaco vuoto. In questi limiti possiamo riscontrare effetti benefici sul sistema cardiovascolare e non solo. Ricordiamo poi che un bicchiere di vino di media gradazione (12 gradi) apporta circa 126 calorie. Fatte le doverose premesse sul consumo moderato, vediamo quali sono le principali proprietà benefiche del vino sulla nostra salute. Utile alla salute di cuore e cervello: il vino fa bene alla salute del sistema cardiovascolare e al sistema nervoso. Numerosi studi si sono soffermati sui benefici del vino su cuore e vasi, in particolare grazie ai polifenoli soprattutto il resveratrolo considerato il "segreto del vino rosso" che però è stato messo in discussione da uno studio italo-americano che smentirebbe questi benefici sul sistema cardiovascolare in quanto, tra le altre cose, la quantità di questo polifenolo sarebbe troppo esigua per dare tutti questi vantaggi al cuore. Secondo altri studi, invece, il resveratrolo migliora l'efficienza cellulare, favorisce la longevità e riattiva il metabolismo. Il vino avrebbe un effetto protettivo anche su morbo di Alzheimer e altre malattie degenerative del sistema nervoso. Questi elementi antiossidanti sono però presenti soprattutto nei vini rossi invecchiati. Benefici per le ossa: tra gli altri benefici è in grado di contrastare l'osteoporosi e di prevenire malattie reumatiche, soprattutto grazie al tirosolo e all'acido caffeico, in grado di agire sull'infiammazione. Può aiutare a perdere peso: il vino rosso attiverebbe un gene in grado di impedire la formazione di nuove cellule grasse stimolando quelle già esistenti depurandole e eliminandole. Tutto ciò restando nei limiti bevendo non più di un bicchiere di vino rosso a pasto e seguendo un'alimentazione bilanciata con pochi grassi. Aiuta a combattere la stanchezza e previene la depressione: secondo uno studio pubblicato sul The FASEB Journal, il vino rosso aiuta nei momenti di stanchezza e apatia sempre grazie al resveratrolo che, inoltre, abbassa notevolmente anche il rischio di depressione. Agisce positivamente sul colesterolo: sempre grazie ai polifenoli che evitano la formazione di coaguli nei vasi sanguigni, il vino rosso aiuterebbe a tenere bassi i livelli di colesterolo cattivo (LDL). Ci sono alcune persone che non devono bere vino e altri alcolici:
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Il vino rosso può essere un toccasana per la nostra salute e il nostro benessere. L’importante è berlo con moderazione per sfruttare al meglio le sue proprietà benefiche per cuore, cervello e non solo!
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La prima sezione penale della Cassazione ha annullato, senza rinvio, perché "il fatto non sussiste", la condanna inflitta dal Tribunale di Genova a una donna, di nazionalità albanese, accusata di aver gettato cose "pericolose" dalla finestra, ossia scuoteva le tovaglie e batteva tappeti, facendo cadere avanzi di cibo e polvere sui panni stesi e sul terrazzo dell'appartamento sottostante. Insieme alla lei, finito sotto processo per rumori molesti anche uno dei suoi familiari. La Suprema Corte, però, li ha assolti con la seguente motivazione, che si può leggere dalla sentenza n. 27625: Lo sbattimento di qualche tappeto e lo scuotimento di qualche tovaglia non integra la condotta penalmente rilevante, per l'impossibilità di causare imbrattamenti e molestie alle persone, secondo la formulazione letterale della disposizione incriminatrice. Essa infatti deve essere intesa alla luce dell'interesse perseguito con l'incriminazione, che appartiene alla materia della polizia di sicurezza, concernendo la prevenzione di pericoli per una pluralità di soggetti.
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A prendere questa decisione la prima sezione penale della Cassazione.
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Crisi europea, l’ennesimo punto e a capo Un suggerimento da ascoltare. In questo quadro la decisione del governo di Madrid, annunciata lunedì scorso nonostante fosse stata più volte smentita nelle settimane precedenti, di iniettare 10 miliardi di euro di mezzi freschi nel capitale di Bankia, istituto nato dalla fusione di sette precedenti casse di risparmio con un’esposizione al settore immobiliare pari a 38 miliardi di euro di cui 18 considerati “problematici”, potrebbe essere solo la punta dell’iceberg secondo gli analisti di Open Europe. La forma più probabile di ogni futuro intervento – spiegano gli esperti – sarebbe “la ampiamente ipotizzata bad bank” che però dovrebbe riuscire a rispondere in modo convincente ad una serie di domande per poter funzionare. “La prima, come sempre, è da dove verrà il denaro”, visto che le banche spagnole hanno per ora 54 miliardi di euro di riserve a fronte di 136 miliardi di prestiti dubbi, “un numero che potrebbe salire se le condizioni peggioreranno, in particolare con gli attesi ampi cali dei prezzi del settore immobiliare”. In questo caso secondo Open Europe sarebbe necessario che le riserve venissero quanto meno raddoppiate e visto che “assicurarsi fondi privati sembra virtualmente impossibile”, resterebbero solo due fonti per i fondi pubblici: il fondo spagnolo per la ristrutturazione del settore creditizio (Frob) e i fondi di salvataggio europei (Efsf/Esm). “Il Frob – ricordano gli analisti – ha in teoria una capacità di finanziare fino a 99 miliardi ma molta della cassa andrebbe reperita emettendo debito, con solo 18 miliardi di euro garantiti direttamente dallo stato” e questo pone seri dubbi sul fatto che il fondo possa reperire risorse a basso costo se dovesse garantire una “bad bank”, il che fa temere che la parte maggiore del buco dovrebbe essere coperta dai fondi europei. Ma un simile trasferimento di fondi in questo momento “potrebbe avere l’effetto della dinamite in Europa” a causa del pesando “moral hazard” associato al salvataggio di banche che rischia di minare nuovamente la fiducia nelle banche europee. Per evitarlo occorrerebbero, suggeriscono gli analisti, “una valutazione esterna onesta di questi crediti dubbi, qualcosa che la Spagna e l’Eurozona intera hanno finora cercato di evitare”. In conclusione per riuscire nel suo intento di salvare il settore bancario Madrid dovrebbe accompagnare i suoi sforzi “con condizioni trasparenti”, lasciando alcune banche “fallire o essere assorbite da altre, se una percentuale troppo elevata dei loro asset dovesse essere trasferita alla bad bank”. Sarebbe, concludono gli analisti, il modo migliore per dimostrare che i fondi pubblici “non verranno utilizzati solo per sostenere le banche, che solo modelli di business vitali sopravviveranno e che il governo spagnolo è orientato a favore di riforme” strutturali. Un suggerimento che sarebbe auspicabile seguisse non solo Madrid ma anche Roma, smettendola di inseguire la retorica dell’”italianità” di banche e imprese e cercando soluzioni pragmatiche alla crisi che passano inevitabilmente per l’accettazione della realtà. E la realtà è che non sono mai esistiti pasti gratis e i debiti prima o poi si saldano, a livello di singola banca e impresa o di stati nazionali. Il che richiede accettare anzitutto che vi sia un conto da pagare (anche attraverso una serie di riforme e liberalizzazioni mai varate dai governi che hanno preceduto quello di Mario Monti nel corso dei precedenti 20 anni), poi impegnarsi per saldarlo in tempi ragionevoli e non imposti da diktat politici dell’egemone tedesco.
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Crisi Ue: non è solo la Grecia a preoccupare. Anche dalla Spagna giungono segnali negativi specie per le banche. Gli analisti di Open Europe hanno al riguardo alcuni suggerimenti meritevoli di attenzione.
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A due settimane dall'uscita di "Djungle", l'ultimo lavoro discografico di Dj Ty1, uno dei singoli più sorprendenti del progetto sta diventando virale su TikTok, anche attraverso una challenge lanciata dallo stesso dj salernitano e M¥SS KETA. Il brano è "Hit or M¥SS" una produzione boom bap che TY1 ha curato su misura per la cantante milanese, con un ritornello diventato tra i più riconosciuti dell'album. La challenge sulla piattaforma cinese, che consiste nel duetto da parte dei creator con M¥SS Keta, è diventata in poche ore prima in tendenza su TikTok Italy, raggiungendo oltre 7,2 milioni di visualizzazioni. Per il ritorno al boom bap di Dj Ty1, una delle produzioni del progetto "Djungle" che ha più sorpreso i fan è stata sicuramente "Hit or M¥SS", il brano che vede la partecipazione della cantante milanese M¥SS KETA. Dopo il successo di "Giovanna Hardcore", che ha restituito nuova linfa al personaggio musicale M¥SS KETA, l'artista ha sorpreso sulla produzione di Ty1, sposando sonorità completamente diverse da quelle dance del passato, cercando attraverso delle assonanze di seguire il ritmo. Il risultato è un brano da club, l'immaginario a cui ci ha sempre abituato M¥SS KETA, che canta: "Fai riposare ‘sta stronza, che governa con i tacchi, sì, fanculo, indosso Weekday e ora chiamatemi un taxi". Dopo il successo di "Giovanna Hardcore", che oltre a raggiungere 1,3 milioni di visualizzazioni su Youtube, era diventata virale su TikTok attraverso la strofa "Fuoco a questo palco, sono Giovanna Hardcore", M¥SS KETA ritorna sulla piattaforma grazie alla Hit or M¥SS duet challenge: la cantante e il produttore Dj Ty1 hanno chiesto agli utenti di TikTok di rappare sulla base del singolo "Hit or M¥SS", affermando di repostare il singolo tra le proprie storie Instagram. L'annuncio, avvenuto oltre tre giorni fa, è arrivato subito in tendenza, con l'hashtag che è arrivato a oltre 7,2 milioni di visualizzazioni in poco meno di 72 ore. Hit or M¥SS Streamma ‘sto disco Fai pure il bis Che domani è un classico Hit or M¥SS Streamma ‘sto disco Fai pure il diss Che domani è un classico Fai riposare ‘sta stronza Che governa con i tacchi Sì, fanculo, indosso Weekday E ora chiamatemi un taxi Connetto contatti Pagamento in contanti (Cash) Movimenti bancari (Vroom vroom) Francesca Cipriani (Ah ah) Sembra che qui ruoliamo un po' alto È una guerra fra vetro e metallo Mi chiedo: sei pazzo? Fratemo, dimmi Davvero sei pazzo? E te lo dice una pazza Qui non basta il coraggio Dovresti farci un assaggio Ma mi chiedo: sei pazzo? Fratemo, dimmi Davvero sei pazzo? Un po' pesante forse Sto ‘na favola, uh-ah Sto ‘na favola, mhm mhm, uh Sto ‘na favola (Sono, cazzo) Sono favola Non ascolto vocali Quindi tu non mandarli, no Ho gli occhi puntati Ma tu non puoi guardarmi, già Biglietto da visita Ma non puoi visitarmi Cerca su Google (Mhm) Ma non puoi trovarmi Conto in rosso alla banca del karma Sull'estratto c'è scritto che sono una stronza E tu sеi pazzo Fratemo, dimmi Davvero sei pazzo? E tе lo dice una pazza Qui non basta il coraggio Dovresti farci un assaggio Ma mi chiedo: sei pazzo? Fratemo, dimmi Davvero sei pazzo? Sto ‘na favola (Vado io?) Uh-ah (TY1) (Sto ‘na favola) Sto ‘na favola (M¥SS fucking chi?) (M¥SS fucking KETA) Sono favola
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L’uscita di “Djungle” alcune settimane fa era accompagnato dall’hype delle tante collaborazioni contenute nel disco. Passata quasi in sordina all’inizio, il brano “Hit or M¥SS” con la partecipazione di M¥SS KETA, sta diventando uno dei brani più virali, anche attraverso la Hit or M¥SS duet challenge su TikTok.
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In concomitanza con l’apertura dei seggi per le Comunali, dunque in pieno silenzio elettorale, Giorgia Meloni ha pubblicato sui suoi canali social un video di oltre 7 minuti con il quale ribadisce la sua posizione in merito alla prima puntata dell’inchiesta “Lobby nera” di Fanpage.it. Della posizione di Meloni abbiamo dato più volte conto in questi giorni, convinti che fosse del tutto legittimo garantire replica e diritto di tribuna a opinioni e visioni anche diametralmente opposte alla nostra. Nel video pubblicato, però, la leader di Fratelli d’Italia si spinge oltre, lanciando accuse molto gravi a questo giornale e inventandosi di sana pianta una dichiarazione del direttore Francesco Cancellato. Meloni dice di aver “chiesto ufficialmente a Fanpage” le 100 ore di girato per “sapere esattamente come siano andate le cose, come si siano comportate le persone coinvolte, per potere agire di conseguenza”. La leader di Fratelli d’Italia, però, continua dicendo che il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato abbia definito “oscena” tale richiesta e si lancia in una serie di insinuazioni del tipo “cosa c’è di osceno in questa richiesta?”, “non trovate che sia un tantino curioso che non ci lascino vedere il video?" Ecco, il punto è che il direttore di Fanpage.it non ha mai definito oscena la richiesta di visionare l’intero girato. Quella di Meloni è una vera e propria fake news, un’invenzione di sana pianta che ha avuto il solo risultato di scatenare un’orda di commenti inferociti nei nostri confronti. Una balla, per usare un linguaggio più diretto. In un’intervista al Corsera, Cancellato ha spiegato di considerare la richiesta di Meloni una “forzatura”, perché esistono strumenti giuridici per far valere le proprie ragioni nel caso qualcuno si senta danneggiato o diffamato; peraltro, il girato della prima puntata sarà acquisito dalla Procura della Repubblica di Milano, che ha aperto un fascicolo, e dal canto nostro collaboreremo con l’autorità giudiziaria consapevoli di non aver nulla da nascondere. Se Meloni vuole confrontarsi nel merito delle questioni sollevate dall'inchiesta e rispondere alle nostre domande, siamo a disposizione e l'aspettiamo nella nostra redazione. Va detto, però, che non è compito di un giornale aiutare una leader politica a capire se nel suo partito vi siano o meno fascisti e simpatizzanti di Hitler, addirittura fra i candidati o gli eletti; non è a Fanpage che Meloni deve rivolgersi per capire se tra le fila di Fratelli d’Italia vi siano nostalgici del duce o gravitino personaggi con pregresse condanne per apologia di fascismo. Noi non rispondiamo a una leader di partito, ma ai nostri lettori, verso i quali abbiamo obblighi di natura morale e deontologica. Ci sono prerogative che Meloni non ha, tra queste la possibilità di acquisire la documentazione, il materiale di lavoro e le informazioni sulle fonti di un giornalista. Difendere la nostra posizione è difendere un principio. Ed è proprio nella deontologia professionale che Meloni può trovare una risposta alla domanda sul perché l’inchiesta sia andata in onda a pochi giorni dal voto. Un giornalista non può tacere su fatti di rilevante interesse pubblico solo perché potrebbero avere ripercussioni sul voto dei cittadini; anzi, come ha spiegato il direttore “quando un’inchiesta riguarda un candidato, credo che per l’interesse pubblico debba andare in onda prima delle elezioni”. Più che chiedersi perché siano andate in onda immagini di fascisti e nostalgici di Hitler a pochi giorni dalle elezioni, Meloni dovrebbe chiedersi come sia possibile che ad appuntamenti elettorali pubblici di Fratelli d’Italia vi siano saluti gladiatori e romani, rimandi hitleriani e “boia chi molla”, sorrisi compiaciuti a commenti sessisti e razzisti inframmezzati da sfottò a giornalisti sotto scorta e via discorrendo. Evidentemente, però, non ha intenzione di farlo, visto che ancora nel video di stamattina continua a minimizzare la gravità di quanto mostrato da Fanpage.it, relegando tutto a "ridicole macchiette neonaziste" e dimenticando di pronunciare quelle tre paroline "noi siamo antifascisti" che forse aiuterebbero a fare chiarezza più di altre ore di girato con saluti romani e slogan nazisti. Le immagini che abbiamo mandato in onda sono frutto di un lungo lavoro di documentazione e analisi; i tagli, le riduzioni e montaggio sono operazioni giornalistiche di cui il giornale si assume come sempre la responsabilità. Resta un mistero come si possa poi sostenere che un "boia chi molla", un "Berizzi" al posto di "cheese" o decine di saluti romani siano frutto di un abile lavoro di montaggio o di chissà quale taglia e cuci. L'intero lavoro del team Backstair e di Fanpage, lo ripetiamo, va nella direzione dell'esclusivo e supremo interesse del lettore, nell'esercizio del diritto di cronaca e di critica su fatti di rilevante interesse pubblico. Principi che non sviliremo assecondando insinuazioni e accuse, sia pure poste sotto l'apparentemente ragionevole considerazione del "se non avete nulla da nascondere, perché non mostrate tutto il girato". Non possiamo che rispedire al mittente l'accusa di essere platealmente schierati politicamente: è la storia di questo giornale a dimostrare il contrario, per noi parlano anni di inchieste (che di certo non hanno risparmiato partiti e formazioni di colore diverso da quello di Meloni) e di lavoro giornaliero fatto di interviste, analisi e anche polemiche politiche. Non sappiamo a cosa si riferisca la leader di Fdi quando parla di "intero circuito o circo" che starebbe processando il suo partito in contumacia, non abbiamo né cordate da supportare, né referenti occulti cui rendere conto, né parti politiche da sostenere. Noi riteniamo di aver svolto il nostro lavoro con rigore e correttezza, pur tra le mille difficoltà e pressioni di queste ultime concitate settimane. E per questo non possiamo accettare aut aut e pressioni di alcun tipo.
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Con un video pubblicato in contemporanea con l’apertura delle urne per le Elezioni comunali, Giorgia Meloni torna ad attaccare Fanpage.it parlando di video costruito a tavolino e attribuendo al direttore del giornale frasi mai pronunciate. Una fake news in piena regola, allo scopo di fare confusione e distogliere l’attenzione dalle questioni ancora sul tappeto. Qualche risposta nel merito, a cominciare dalla questione delle “100 ore di girato” che Meloni chiede di visionare integralmente.
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Gheddafi A Misurata, invece, i ribelli sono riusciti a resistere ad un violento attacco delle forze del colonnello costringendo comunque Mahmud Jebril, capo del Comitato di crisi del Consiglio nazionale di transizione libico, a chiedere l'aiuto dell'Unione Europea, iniziando dal riconoscimento ufficiale delle autorità nate dalla rivoluzione. I Gheddafi intanto continuano con le loro affermazione deliranti, dalle ultime dichiarazioni del colonnello Mu'ammar Gheddafi, a quelle del figlio Saif che in un'intervista ha ribadito che il mondo deve sostenere la Libia nella sua lotta contro i terroristi che uccidono persone innocenti, sottolineando che l'opposizione nel paese non esiste e che c'è solo un consiglio formato da poche persone che non rappresentano nessuno. Nel frattempo l'Occidente cerca di organizzare contromisure condivise, tra le quali quella più quotata sarebbe la creazione di una no-fly zone, come avrebbero già concordato il presidente degli Stati Uniti, Obama ed il premier britannico Cameron. "Il presidente e il primo ministro si sono trovati d'accordo sulla prosecuzione della pianificazione, anche alla Nato, di tutta la gamma di possibili risposte" alla crisi libica, ovvero "sorveglianza, assistenza umanitaria, applicazione dell'embargo sulle armi, e no-fly zone", ha precisato Washington in un comunicato.
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Gheddafi non ha nessuna intenzione di accettare l’ultimatum dei ribelli e continua ad attaccare le città dell’est della Libia. Bruciano i pozzi di petrolio. L’Onu verso una no-fly zone.
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Basta davvero poco per mettere in mostra i difetti, anche quelli delle celebrities: una luce sbagliata o una posizione non ottimale infatti possono rivelare imperfezioni anche su chi credevamo perfette. Cellulite, buccia d'arancia e cedimenti della pelle non risparmiano nemmeno le star. Sulle copertine delle riviste e persino durante le sfilate le celebrità di Hollywood, ma anche quelle nazionali, sembrano perfette: pelle tonica e soda senza imperfezioni. Nella realtà però sono ben diverse. Alessandra Ambrosio per esempio, celebre modella di Victoria's Secret, mostra delle gambe non proprio toniche, con un rilassamento cutaneo all'interno coscia e un cedimento al livello del ginocchio. Khloe Kardashian invece, in più di un'occasione ha lasciato spuntare da shorts eccessivamente corti la cellulite sull'esterno coscia: anche lei è una comune mortale, così come la tennista Maria Sharapova, che nonostante lo sport e gli allenamenti mostra una coscia un po' troppo rilassata. Cos'hanno in comune Elle Macpherson e Anna Dello Russo? Le gambe, ma ahimè non perfette: la pelle mostra i segni dell'età con cedimenti e mancanza di tonicità. Meglio quindi evitare mini dress e gonne troppo corte.
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Anche le star hanno i difetti: non sono poi così perfette come sembrano, e la cellulite non risparmia nemmeno le celebrities. Tra inestetismi, cedimenti e rigonfiamenti c’è chi ha difetti impercettibili e chi invece mostra imperfezioni ben più evidenti.
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Morto il pianista argentino Alberto Neuman, grande virtuoso che in carriera ha dimostrato di saper spaziare tra i vari grandi della musica classica, passando con grande disinvoltura da Bach a Chopin, finendo per implementare nella parte finale della carriera anche il tango. Neuman è morto all'età di 87 anni anni ad Angouleme, in Francia, città dove risiedeva e insegnava da diversi anni al Conservatorio e dove aveva anche organizzato un rinomato festival di pianoforte. Era tra i più famosi allievi di Arturo Benedetti Michelangeli. La carriera da pianista di Alberto Neuman ha seguito una strada che lo ha visto formarsi in Italia, presso la scuola di Vincenzo Scaramuzza, che è stato il mentore di alcuni dei più grandi pianisti argentini di sempre, come Bruno Leonardo Gelber a Martha Argerich. Diplomato presso l'accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, si è quindi avvicinato al suo maestro Arturo Benedetti Michelangeli. Nel corso della sua carriera Neuman ha insegnato pianoforte al Conservatorio di Parigi, prima di approdare ad Angouleme dove è stato fino alla fine della sua vita. Prima di spostarsi in Francia era stato assistente di Fedele D'Amico per la cattedra di storia della musica all'Università di Roma.
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Neuman è morto all’età di 87 anni anni ad Angouleme, in Francia, città dove risiedeva e insegnava da diversi anni al Conservatorio e dove aveva anche organizzato un rinomato festival di pianoforte. Era tra i più famosi allievi di Arturo Benedetti Michelangeli ed è stato tra i primi a incidere le opere di Astor Piazzolla.
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Justin Bieber ha solo 16 anni ma in USA è diventato già uno dei nuovi talenti su cui punta il mercato discografico. Ha fatto conoscere la sua musica tramite internet, su youtube in pochi giorni le sue esibizioni hanno totalizzato più di 10 milioni di visualizzazioni e grazie a tutto ciò ha firmato un contratto con la Universal. Come riporta il sito del TgCom Justin è stato molto fortunato: Ho cominciato a cantare circa tre anni fa. Ho partecipato ad una gara canora locale chiamata Stratford Idol. Gli altri concorrenti avevano preso lezioni di canto e avevano dei coach vocali. Io non prendevo la cosa molto sul serio allora, mi limitavo a cantare in giro per casa. Avevo solo 12 anni e alla gara sono arrivato secondo. Ho messo su YouTube i video dove mi esibisco per la gara canora, volevo farli vedere ai miei amici e parenti poi però sono piaciuti anche ad altre persone che hanno iniziato a iscriversi al mio canale. E' così che mi ha trovato il mio manager. Mi ha visto su YouTube, ha contattato la mia famiglia e così ora ho un contratto, dice Justin. Justin, ha poi incontrato Usher: Quando ho incontrato Usher gli ho detto “Ehi Usher, adoro le tue canzoni, vuoi che te ne canti una?' e lui “No ragazzino, vieni dentro che qui fuori fa freddo'”. Una settimana dopo Usher mi ha fatto tornare ad Atlanta. Ho cantato per lui e il suo team; lui voleva assolutamente mettermi sotto contratto già quel giorno però io dovevo ancora incontrare Justin Timberlake perché anche lui voleva farmi firmare per la sua etichetta. Alla fine il contratto di Usher era decisamente migliore, aggiunge il cantante. Intanto, il suo “My Worlds” ha conquistato tutti e si spera che il nuovo fenomeno americano arrivi anche dalle nostre parti.
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Justin Bieber è il nuovo talento americano, ha già fatto impazzire milioni di ragazzine e il suo lavoro discografico sta avendo un successo strepitoso.
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Anche il Commissario Montalbano è diventato papà. A nove mesi dalla notizia di Luisa Ranieri incinta, diffusa a febbraio, l'attore può finalmente abbracciare la piccola Emma. La compagna, infatti, ha dato alla luce la bambina sabato 9 luglio. Insomma sembra proprio che il tanto atteso fiocco rosa abbia, alla fine, fatto capolino nella casa dei due interpreti che, ora, possono fregiarsi a tutti gli effetti del titolo di genitori. Luca Zingaretti ha definitivamente voltato pagina. Superato il dolore del matrimonio fallito con Margherita D'Amico, l'attore ha intrecciato una relazione d'amore con Luisa Ranieri conosciuta sul set della fiction televisiva "Cefalonia" nel lontano 2005. A 49 anni, Luca Zingaretti si sentiva finalmente pronto a svolgere il ruolo di papà e non aveva tenuto nascosto il suo desiderio: "Sono pronto a diventare padre. Ma non si ha voglia di un figlio in maniera astratta, si ha voglia di un figlio con una persona specifica. Speciale. Finora non ci avevo mai pensato, ma Luisa in questo momento è la mia vita e spero lo rimarrà per sempre". Prima della nascita di Emma, gli amanti del gossip avevano avuto modo di gustarsi le foto della Ranieri con Alessia Marcuzzi al mare, ora l'attrice sarà impegnata a svolgere il ruolo di mamma e siamo sicuri che Luisa non desiderava altro. La sua, in fondo, sarà un estate all'insegna della famiglia e con Luca al suo fianco, la famiglia è ormai al gran completo.
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Luca Zingaretti è diventato papà. La sua compagna Luisa Ranieri ha dato alla luce la piccola Emma sabato 9 luglio. Finalmente i due attori possono abbracciare il loro piccolo angelo.
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"Haters Gonna Hate", odiare porta odio. Lo sa bene Sergio Sylvestre, il cantante ‘Big' cresciuto nella scuola di "Amici", riceve ogni giorno tantissimi messaggi sui social network, molti di questi si riferiscono ai suoi difetti, alle sue particolarità, molti sono ironici altri sono semplicemente volgari e offensivi. Prendono di mira il suo essere grosso e di colore, Sylvestre menziona una signora di mezza età che ha lasciato un commento con l'emoticon della faccina che vomita. E Sylvestre si è chiesto il perché di questo gesto.
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Lezione di civiltà di Sergio Sylvestre ai bulli da tastiera: “Propongo una terapia. Quando sentite l’irrefrenabile spinta ad offendere una persona che non conoscete, fate marcia indietro”.
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Macabra scoperta nella mattinata di oggi, domenica 1 agosto, a Milano, in zona Porta Venezia. Un uomo di circa ottant'anni è stato ritrovato morto nel suo appartamento in via Lambro. Il suo corpo era già in stato di decomposizione, motivo per cui i sanitari intervenuti non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. A dare l'allarme al numero unico 112 sono stati i vicini dell'uomo, insospettitisi a causa dell'odore acre provenire dall'appartamento dell'ottantenne. Sul posto sono arrivati non solo gli uomini inviati dall'Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia, ma anche i carabinieri e i vigili del fuoco. I pompieri hanno dovuto sfondare la finestra del soggiorno per poter entrare nell'abitazione, poiché la porta di casa risultava chiusa dall'ingresso. Una volta entrati, gli uomini e le donne delle forze dell'ordine intervenuti, insieme ai soccorritori, hanno rinvenuto il cadavere dell'uomo, morto nella solitudine. Nessuno, infatti, pare avesse chiesto aiuto perché impossibilitato a raggiungerlo. Da accertare le cause della morte anche se, considerato che non è stato rilevato alcun segno di violenza sul suo cadavere, è presumibile che l'anziano sia spirato per cause naturali.
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Un uomo di 80 anni è stato trovato morto questa mattina a Milano in via Lambro, in zona Porta Venezia. I vigili del fuoco hanno sfondato il vetro del soggiorno per poter entrare nell’appartamento. Una volta dentro, però, i sanitari l’hanno trovato in stato di decomposizione, motivo per cui non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. L’uomo è morto nella solitudine.
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Andava in giro con una pistola carica, colpo in canna, come se nulla fosse: questo nonostante fosse perfino in permesso premio di quattro giorni, che gli aveva consentito di uscire dal carcere. L'uomo è stato arrestato nel tardo pomeriggio di ieri dagli agenti di polizia del commissariato Vicaria-Mercato a piazza Garibaldi, dove era stato fermato per un controllo. Con lui anche una donna, denunciata a sua volta per ricettazione. La vicenda però è ancora in fase di ulteriori chiarimenti da parte delle forze dell'ordine.
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Era appena uscito di carcere per un permesso premio di 4 giorni ottenuto grazie all’affidamento ad un parroco cittadino, ma è stato fermato mentre girava per Napoli on una pistola carica nascosta sotto il sedile dell’automobile. Arrestato un 41enne napoletano, denunciata la 37enne che era in auto con lui.
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Svapare, quindi fare uso di sigarette elettroniche, incremento il rischio di comportamenti sessuali rischiosi e abuso di sostanze tra gli adolescenti. Questo è quanto sostengono i ricercatori che hanno analizzato il comportamento degli giovani, vediamo insieme cosa hanno scoperto. Svapare e comportamento. Nel 2017, il 6,5% degli studenti americani ha utilizzato la sigaretta elettronica, il 2,8% solo la sigaretta e il 6,5% sia la sigaretta elettronica che quella classica. I dati raccolti dai ricercatori hanno dimostrato che i soggetti che facevano uso di entrambe le sigarette rischiavano di mettere in atto nove comportamenti sessuali a rischio su dieci. Sigarette elettroniche e abuso di sostanze. Gli scienziati hanno inoltre scoperto che le sigarette e le sigarette elettroniche sono associate ad un maggior rischio di assumere sostanze. “Abbiamo scoperto che svapare sigarette elettroniche è associato ad una vasta gamma di comportamenti a rischio legati all’uso di sostanze, come l'abuso di farmaci antidolorifici e il binge drinking”, spiegano gli scienziati. Aspetto sorprendente. Quello che ha sorpreso gli esperti è che il consumo occasionale, frequente o giornaliero non modifica le probabilità di mettere in atto comportamenti a rischio, sia legati all’attività sessuale sia legati all’uso di sostanze: insomma, non è la quantità del consumo, ma il consumo stesso. “Siamo stati sorpresi dal fatto che, in generale, gli adolescenti che svapano solo occasionalmente non sono meno propensi a mettere in atto questi comportamenti a rischio rispetto agli adolescenti che fanno frequente uso”, spiegano gli scienziati.
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Gli scienziati hanno analizzato le conseguenze del consumo di sigarette elettroniche tra gli adolescenti e hanno scoperto che, al di là delle quantità, questi prodotti incrementano le probabilità di mettere in atto comportamenti sessuali a rischio e di fare abuso di sostanze, come droga e alcol.
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Nell’era del condizionatore scegliere di utilizzare un ventilatore può essere un atto coraggioso ma anche un grande gesto di sostenibilità e responsabilità ambientale. E chi decide di acquistare un ventilatore oggi dovrebbe conoscere le ultime tendenze del design che hanno definitivamente svincolato questi accessori funzionali dall’idea di obsoleti ventole da soffitto. Oggi i ventilatori di design sono più belli, più tecnologici e anche più raffinati. Inoltre, se il vostro problema è quello di volere solo un po’ di refrigerio, soprattutto durante le calde serate estive, ma non disponete di un budget molto elevato, l’acquisto di un ventilatore è più che consigliato. Vari sono i vantaggi che può offrire l’acquisto di un ventilatore, rispetto a quello di un condizionatore d’aria: al primo posto sicuramente è da mettere il fattore economico, dato che il costo è decisamente alla portata di tutti e questo genere di apparecchio non consuma molta energia elettrica, permette di non gravare sul consumo energetico collettivo e quindi di non peggiorare ulteriormente la qualità dell’ambiente che ci circonda. Il ventilatore, infatti, non interagendo con la qualità dell’aria e non avendo necessità di scaricare aria all’esterno, come avviene invece con i condizionatori, non costituisce un pericolo per l’ambiente e per la collettività. Il ventilatore permette inoltre bassi, se non nulli, costi di mantenimento a carico del proprietario. Facile da installare, a differenza del condizionatore, è sufficiente un collegamento alla presa di corrente. Un ulteriore vantaggio è sicuramente dato dal fatto che il ventilatore produce un refrigerio istantaneo e sostanzialmente sano. Esso infatti riduce notevolmente il disagio dell’afa e del caldo, senza però agire per modificare la qualità dell’aria. Il sollievo dato da un ventilatore, a differenza degli apparecchi condizionatori, è immediato: il ventilatore consente di far evaporare l’eccesso di calore che normalmente non viene smaltito dal nostro corpo, quando il tasso di umidità è eccessivamente elevato. "In ambito domestico il ventilatore ha lo scopo di migliorare il comfort nel caso di ambienti particolarmente caldi e umidi. Infatti in condizioni normali, quando la temperatura ambientale è elevata, il corpo umano mantiene costante la propria temperatura allontanando il calore in eccesso grazie al processo di traspirazione, che consiste nell'allontanamento sotto forma di vapore di una parte dell'acqua presente nel corpo umano. Se l'umidità è elevata l'ambiente circostante è già saturo di vapore acqueo, per cui l'acqua rimane sotto forma liquida (sudore) e evapora più lentamente. Utilizzando un ventilatore, i moti convettivi generati facilitano l'evaporazione dell'acqua e quindi la traspirazione, aiutando quindi ad abbassare la temperatura corporea", fonte Wikipedia.
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Da tavolo, da terra o da soffitto, ecco i ventilatori di ultima generazione per la tua casa che renderanno le vostre giornate, e nottate, estive più fresche.
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