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Oggi Paolo Conte compie ottant’anni, e c’è di che far festa. Un festeggiamento gioioso ma all'insegna di una sostanziale sobrietà, poiché lui maltollererebbe “trenini” e ubriachezza più o meno molesta. La classe è classe e l’intera sua lunga e gloriosa carriera, costellata di premi, onorificenze istituzionali (non solo in Italia: la sua fama ha valicato le Alpi e si è estesa all'Europa) e lauree “honoris causa”, lo dimostra in modo inequivocabile, con un approccio che oltre allo swing ama i tocchi in punta di dita e i sussurri, ma ostenta incisività e autorevolezza. Nulla di davvero nazionalpopolare, nel percorso discografico del Maestro astigiano, nemmeno in quei brani – non pochi, a ben vedere – scolpiti nel songbook della miglior canzone d’autore, nelle sue interpretazioni e non solo: si pensi a “Onda su onda”, “Genova per noi”, “Bartali”, “Un gelato al limon” o “Via con me”, appartenenti al repertorio pubblicato fra il 1974 e il 1981, quando il Nostro faticava a imporsi in prima persona ma era da tempo assai stimato come songwriter conto terzi. Non tutti lo ricordano, ma in parallelo all'attività come jazzista (avviata già nei ’50: accanto al suo strumento principale, il pianoforte, suonava trombone e vibrafono), nei Sixties Conte aveva firmato – tra le tante – le musiche di “Azzurro” di Adriano Celentano e, a quattro mani con Michele Virani, quelle de “La coppia più bella del mondo” (ancora Celentano, con Claudia Mori) e “Insieme a te non ci sto più” (Caterina Caselli). È sempre stato in sintonia con il mondo delle sette note, l’artista astigiano, anche quando lo frequentava part-time perché impegnato a dare un senso professionale ai suoi studi di Giurisprudenza. Da quel 1974 in cui, spinto dall’indimenticato produttore e talent scout Italo “Lilli” Greco, decise di abbandonare la toga per consacrarsi ai tasti bianconeri e al microfono, Paolo Conte ha realizzato quindici album di canzoni inedite, più una mezza dozzina di live, un paio di antologie con rivisitazioni dal suo catalogo e qualche altra curiosità (come l’ultimo e ancor recente “Amazing Game”, in massima parte strumentale, che oscilla fra jazz, cameristica e world). Materiale di elevata caratura musicale e testuale, per intensità e per forza emotiva, che spazia da soluzioni vivaci e trascinanti – sebbene con misura – a trame tenui e avvolgenti da club nelle ore piccole, tutto giocato su un intrigante, fascinoso intreccio di malinconie, ironia e aromi di terre vicine e lontane. È facile perdersi, nella sua poetica fantasiosa fino all'imprevedibile, nelle sue atmosfere altamente evocative, persino nella sua voce che compensa con una straordinaria espressività i suoi toni a volte un po’ aspri e non melodici nell'accezione “pop” del termine; nonché, ovviamente, nella sua produzione ricca di pietre miliari, tra le quali “Paris milonga” (1981), “Paolo Conte” (1984), “Aguaplano” (1987), “900” (1992) e l’opera multimediale “Razmataz” (2000) sono forse le prime da prendere in considerazione se non si vuole ripiegare su un “best of” o magari su una raccolta di versioni “rivedute e corrette” come “Reveries” (2003). Dovunque ci si orienti, in ogni caso, l’unicità e lo spessore di Conte non potranno non rivelarsi nella loro essenza complessa ma nient’affatto respingente; perché l’anima c’è e non è certo soffocata dai riferimenti culturali, dall'eventuale utilizzo di ulteriori lingue assieme a quella che fu di Dante, dalle suggestioni di vario genere – l’(ex)Avvocato dipinge a livelli notevoli ed è appassionato/esperto di cinema, fumetto e letteratura – che tracimano dalle creazioni di questo raffinato, estroso funambolo del pentagramma e delle parole. Di affine a lui, seppure con caratteristiche diverse, c’è stato solo Enzo Jannacci, che a spegnere le fatidiche ottanta candeline non è sfortunatamente arrivato.
Come non celebrare una ricorrenza “tonda” e rilevante come quella che oggi, 6 gennaio 2017, ha per protagonista uno dei nostri cantautori più originali e ispirati? Con la deferenza e il riguardo dovuti ai grandissimi, ci abbiamo provato.
La nostalgia della sua famiglia sta mettendo alla prova Amaurys Perez, campione di pallanuoto che ha accettato di partecipare all’Isola dei famosi, lasciando a casa la moglie Angela Rende e i suoi tre figli. Adesso, a poche settimane dall’inizio del gioco, sta cominciando a sentire forte la mancanza della sua famiglia. Questa settimana, il naufrago è finito in nomination e rischia di dover abbandonare il gioco. A Marco Ferri confessa di essere pronto qualunque sia il responso dei votanti. Amaurys ha vissuto una vera e propria crisi nel corso delle ultime ore. “Non sentire i miei figli mi sta distruggendo, non sentire mia moglie mi sta distruggendo” ha esordito nel corso di un confessionale, tenendo la testa bassa per trattenere le lacrime. Poi ha spiegato: “Questo è il prezzo da pagare. Mi mancano da morire. Prima di partire, avevo sottovalutato questa situazione”. E a proposito della nomination aggiunge: “Non mi interessa come va la nomination. Nella peggiore delle ipotesi comunque torno a casa dai miei figli e torno a casa felice” (qui il video) La moglie di Amaurys Perez, dalla quale il naufrago spera di tornare presto, è Angela Rende. Sposati dal 2006, formano una coppia decisamente solida. Sono genitori di 3 figli. La loro storia è talmente collaudata che Amaurys, nel 2014, decise di partecipare al reality show Pechino Express in coppia proprio con la moglie. Non ci sarebbero problemi di gelosia nel loro rapporto, ed è lo stesso naufrago ad allontanarli: “Angela non corre nessun rischio: non sono ipocrita, so di piacere, ma a me questo non interessa, non ci faccio nemmeno caso”.
Amaurys Perez provato dalla nostalgia nei confronti dei suoi figli. In nomination all’Isola dei famosi, il pallanuotista fa sapere di essere pronto a tornare in Italia nel caso in cui il pubblico dovesse deciderlo: “Non mi interessa come andrà la nomination”.
Il team di sviluppatori al lavoro sulla popolare applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp Messenger ha da poche ore annunciato una novità per la versione Android. Come riportato dalla redazione della testata giornalistica SlashGear, infatti, a partire da oggi gli utenti iscritti a WhatsApp con smartphone Android hanno la possibilità di accedere al programma Google Play Beta per provare in anteprima tutte le novità dell'app di instant messaging senza la necessità di scaricare l’ultima versione dell'applicazione dal sito ufficiale di WhatsApp Messenger o da altre fonti come APK Mirror. Grazie al programma Google Play Beta risulterà infatti molto più semplice iscriversi alla Beta di WhatsApp per Android e provare quindi con qualche settimana di anticipo tutte le nuove funzionalità che saranno poi rese disponibili per il download a tutti gli utenti una volta che il test sarà giunto alla conclusione. Per iscriversi al programma beta di WhatsApp per Android è sufficiente effettuare il login con un account Google al portale Play.Google.com e premere il pulsante "Diventa un tester". Dopo alcune ore si riceverà dunque la versione beta di WhatsApp Messenger per smartphone Android con tutte le ultime funzionalità ancora in fase di test e non ancora disponibili nella versione pubblica disponibile per il download tramite il Google Play Store.
A partire da oggi gli utenti iscritti a WhatsApp con smartphone Android hanno la possibilità di accedere al programma Google Play Beta per provare in anteprima tutte le novità dell’app di instant messaging.
Miley Cyrus si dà alla beneficenza e lo fa posando nuda per la campagna del designer Mark Jacobs "Protect the Skin You’re In” ("Proteggi la pelle nella quale sei"). La campagna alla quale s'è legata l'autrice di "We can't stop" è per porre l'attenzione e raccogliere fondi per la ricerca sul melanoma. La Cyrus – alla quale Jacobs ha inviato una video-lettera – raggiunge altre celebrità che hanno prestato il corpo per l'occasione; tra di loro le modelle Naomi Campbell, Kate Upton, Heidi Klum, le attrici Eva Mendes e Hilary Swank, e l'ex Spice Girl Victoria Beckham, anche loro nude per Jacobs. La cantante s'è data molto da fare anche su Twitter dove ha chiesto ai propri fan di comprare la maglia e di inviarle le foto e ha invitato a indossare maglia e protezione.
Niente twerking per il nuovo video, ma stavolta Miley Cyrus si spoglia e lo fa per una buona causa, ovvero la ricerca sul melanoma.
Portare avanti una gravidanza non è facile, soprattutto per le donne ossessionate dalla linea e dalla forma fisica. Quando si aspetta un bambino, inevitabilmente si mette su qualche chilo. Bisogna infatti cominciare a fare i conti con le voglie e con l’appetito che aumenta ed è molto difficile smaltire il grasso accumulato dopo il parto. Ingrassare troppo durante la gravidanza aumenta anche il rischio di complicazioni durante la nascita del piccolo. Ecco dunque 10 metodi naturali per non mettere su troppi chili durante la gravidanza. 1. Curare la linea prima della gravidanza – Una delle cose più importanti che una donna può fare prima di rimanere incinta è quella di curare la linea e il peso. Quando si comincia una gravidanza è consigliabile avere un peso sano. 2. Non mangiare per due – Molte donne che aspettano un bambino credono che la gravidanza sia quel periodo della loro vita in cui possono mangiare per due e dare libero sfogo ad ogni loro voglia. La verità è che non c’è bisogno di una quantità elevata di calorie extra per nutrire il bambino. Bastano 340 calorie in più ogni giorno all’inizio della gravidanza e 450 nel terzo trimestre. 3. Fare uno spuntino ogni 3 ore – Durante la gravidanza, le donne che proprio non riescono a trattenersi possono fare uno spuntino ogni 3 ore, magari ricco di proteine, fibre e grassi sani. In questo modo, si eviterà di mangiare eccessivamente durante i pasti e di mettere su peso. 4. Bere acqua – Bere molta acqua fa bene sempre, soprattutto in gravidanza poiché evita la disidratazione. L’ideale sono 8 bicchieri al giorno, ma gli esperti consigliano anche di aggiungerne qualcuno in più. E’ un modo per combattere anche la costipazione, un problema molto frequente durante la gravidanza. 5. Dire addio al cibo spazzatura – Il cibo spazzatura, si sa, è delizioso anche se non può essere definito un toccasana per la salute. Durante la gravidanza deve essere tenuto assolutamente a distanza se non si vogliono causare danni al piccolino e soprattutto alla propria linea. 6. Mangiare carboidrati complessi – Quando all’inizio della gravidanza si combatte contro le nausee mattutine, i carboidrati saranno l’ideale per evitare di vomitare. Se da un lato pane bianco e pasta aumentano il livello di zucchero nel sangue e non danno abbastanza nutrizione, dall'altro i carboidrati complessi come quinoa, riso, orzo e mais potranno essere consumati ogni volta che se ne avrà voglia. 7. Camminare molto – Camminare a piedi è un toccasana per una donna incinta. Anche 10 minuti al giorno bastano per tenersi in forma.
Seguire una dieta sana e non mettere su peso durante la gravidanza non è particolarmente semplice. Si finisce per mangiare per due e per farsi tentare da ogni tipo di voglia. Ecco 10 consigli per evitare di ingrassare quando si aspetta un bambino.
Il Museo IKEA si trova ad Älmhult, in Svezia, in quello che è stato il primo negozio IKEA, inaugurato nel 1958. All'IKEA Museum si racconta non solo la storia dell'azienda ma anche quello del design low cost per eccellenza nel mondo e dunque delle nostre case. 2È un luogo in cui vogliamo condividere tutto ciò che ha reso IKEA cosa è oggi e cosa potrebbe diventare domani. Le idee e la motivazione, le persone e i mobili, gli errori e le lezioni apprese. Il Museo IKEA è la storia di IKEA e di come un imprenditore del sud della Svezia, nella provincia di Småland, insieme ai suoi collaboratori, ha deciso di creare ‘una vita quotidiana migliore per le molte persone'". Il Museo di IKEA accoglie una mostra permanente e una mostra temporanea. La mostra permanente racconta le radici dell'azienda, la stessa infanzia di Ingvar Kamprad negli anni '30 e la trasformazione della Svezia dalla società agricola a uno stato sociale moderno, elementi cruciali per la creazione di IKEA. La storia di IKEA inizia proprio nel 1958, nello stesso luogo dove i visitatori si trovano, che è il primo negozio del colosso svedese aperto ad Älmhult. È qui che è nata l'idea dell'imprenditore Ingvar Kamprad, e dei colleghi che lo hanno aiutato, di arredare le loro case con mobili attraenti, funzionali e a basso costo. La mostra continua mettendo i clienti al centro dell'attenzione entrando nelle case delle persone che hanno scelto IKEA e racconta le loro storie. Sono trascorsi più di 70 anni da quando Ingvar Kamprad ha fondato IKEA e ci sono molte storie da condividere – di eventi, situazioni e persone hanno reso IKEA quello che è oggi. Un museo è un formato che fornisce spazio per molte prospettive diverse e un dialogo vivente. Ci dà l'opportunità di permettere alle persone di sperimentare e entrare in stretto contatto con la storia di IKEA . Carina Kloek-Malmsten, Manager, IKEA Museum
Anche l’IKEA ha il suo museo che ha aperto nel primo negozio del colosso svedese di arredi low cost e promette un tuffo nella storia dell’azienda e delle case di tutti noi.
Sono, ormai, in uscita tutti i calendari 2011. L’ ultimo in ordine di tempo è quello firmato da Maxim. La location scelta per il servizio fotografico è Nosy Bat nell’arcipelago del Madagascar. Bellissime modelle saranno le muse ispiratrici di quest’anno ed in particolare spicca, per incredibile fascino, una marocchina di appena 21 anni, già conosciuta dal pubblico del piccolo schermo per aver lavorato come schedina nella trasmissione di Simona Ventura “Quelli che il calcio”. Stiamo parlando di Jihane Louhkiar la venere nera della televisione italiana, scelta anche come “Girl of the Year” da Maxim. Nel calendario figurano, però, altre modelle premiate per il loro incredibile fascino. Si tratta di Serena Baroncelli 23enne fiorentina eletta Miss Sunbreak, Rita da Silva e Francine Pantaleao tutte e due modelle nate e cresciute nel caldo Brasile e vincitrici della fascia Miss Wtravel e poi di Viktoria Makrianis proclamata Miss Sweet Years.
Maxim ha presentato a Milano l’anteprima del calendario 2011.
Quando pensavamo di aver visto proprio tutto indosso ad Ilary Blasi, la showgirl riesce a stupirci spingendosi ancor più oltre. Ieri sera, sul palco de "Le Iene Show", la bionda conduttrice si è presentata indossando tuta sportiva e tacchi a spillo. Addio alle scollature sensuali delle precedenti puntate, agli abiti con lunghe frange e ai completi sobri e chic in total black, la showgirl stupisce tutti con un outfit sporty glam davvero inconsueto in cui mixa capi dalle linee casual con acessori importanti e vistosi. Per la puntata del 19 marzo de "Le Iene Show" andata in onda su Italia1, Ilary Blasi sceglie un look in nero e rosso con crop top e pantaloni morbidi. L'outfit è composto da un top total black, con girocollo, maniche corte e zip dorate laterali, creato dalla stilista Federica Pittaluga appositamente per la conduttrice.
Per la puntata del 19 marzo de “Le Iene Show” Ilary Blasi ha stupito il pubblico con un inconsueto look sportivo composto da top corto, pantaloni in pelle con eleastico in vita e sandali dorati. Ecco chi ha firmato i capi dell’outfit con “tuta” e tacchi.
L'odissea dei profughi salvati ieri dalla Mare Jonio sta per concludersi. La nave della missione Mediterranea è stata scortata verso il molo commerciale del porto di Lampedusa per far sbarcare i 49 migranti che si trovavano a bordo. "L'ordine dato alla polizia è di fare sbarcare i migranti dalla Mare Jonio", ha riferito la portavoce di Mediterranea, Alessandra Sciurba, che si trovava sul molo commerciale dell'isola siciliana. I migranti, sulla nave ormeggiata al porto, hanno intonato il coro "Liberté… liberté…". Il medico del Poliambutorio di Lampedusa Pietro Bartolo è salito a bordo per accertarsi delle condizioni dei profughi. L'area è off limits, gli agenti hanno predisposto un cordone per impedire l'accesso. Il primo a toccare terra è un minore africano, avvolto in una sciarpa bianca, e subito è scattato l'applauso della gente accorsa al porto. Tutti i migranti sono stati fatti salire sui mezzi delle forze dell'ordine. Fonti del Viminale hanno riferito all'Ansa che la Guardia di Finanza procederà al sequestro del rimorchiatore. È stata la Procura di Agrigento a disporre lo sbarco delle 49 persone e, contestualmente, il sequestro probatorio della nave di Mediterrenea. Nelle prossime ore l'equipaggio dovrebbe essere ascoltato dalla polizia giudiziaria nell'ambito dell'inchiesta, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina aperta dalla Procuratore Luigi Patronaggio e dall'aggiunto Salvatore Vella.
La Procura di Agrigento ha disposto lo sbarco delle 49 persone e, contestualmente, il sequestro della nave di Mediterrenea. Nelle prossime ore l’equipaggio dovrebbe essere ascoltato dalla polizia giudiziaria. Salvini: “Ora in Italia c’è un governo che difende i confini e fa rispettare le leggi. Chi sbaglia paga”.
Ecco la nostra video guida su come utilizzare Facebook Messenger con il numero di telefono (e senza account Facebook). Dopo tanti anni avete deciso di cancellare il profilo di Facebook, ma vorreste continuare a rimanere in contatto con tutti i vostri vecchi amici sul social network tramite Facebook Messenger? Non vi siete mai iscritti a Facebook, ma amici e colleghi vi chiedono sempre qual'è il vostro account per contattarvi su Messenger? Tranquilli, gli sviluppatori di Facebook Messenger hanno introdotto la possibilità di utilizzare l'applicazione anche senza un vero e proprio profilo nel social network. In questa video guida vi mostrerò proprio come sfruttare questa novità introdotta sulle versioni Android e iOS delle app ufficiali, in modo da utilizzare Facebook Messenger con il numero di telefono (e senza account Facebook), proprio come succede sin dagli arbori di WhatsApp Messenger. Se quindi vi ho incuriositi e anche voi volete capire come utilizzare Facebook Messenger con il numero di telefono (e senza account Facebook), prendetevi due minuti di tempo e seguite questa guida: lo potrete fare in men che non si dica e vi renderete conto di come, in questo modo, Facebook Messenger diventi molto simile a WhatsApp. La prima cosa da fare per utilizzare Facebook Messenger con il numero di telefono (e senza account Facebook), è scaricare l'applicazione ufficiale dal Play Store e dall'App Store. Al primo avvio di Messenger, vi verrà chiesto proprio come volete utilizzare la chat di Facebook: non avendo a disposizione un profilo di Facebook dovrete selezionare la seconda voce visualizzata in elenco.
Se avete cancellato il vostro account di Facebook e volete continuare ad utilizzare Messenger potete farlo autenticandovi tramite numero di telefono, proprio come in WhatsApp.
È di queste ore, la notizia della scarcerazione di Fabrizio Corona. Gli avvocati dell'ex re dei paparazzi sono riusciti ad ottenere che il loro assistito sconti il resto della pena presso la comunità di Don Mazzi. Una misura che si è reputata necessaria, dinanzi alle condizioni di salute precarie dell'uomo. Già nei mesi scorsi, il sacerdote aveva espresso il desiderio di accoglierlo. "A Natale, dopo aver celebrato la messa in carcere, non l’ho visto bene. Sono pronto da anni ad accogliere Fabrizio qui. I magistrati hanno la documentazione in mano che dimostra come la comunità Exodus sia idonea per recuperare il detenuto Corona. Qui da me lo aspetta la palestra. Il suo ruolo sarà quello di far sudare i miei “ragazzi disperati”, che non hanno voglia di faticare. Il suo compito è già pronto. Lo aspetto, anzi lo aspettiamo qui". Da oggi avrà la possibilità di fare ciò che gli è possibile perché Fabrizio Corona sia reintegrato nella società. Nel corso di questi anni di detenzione, sono stati tanti i volti noti che hanno sostenuto la sua causa o hanno chiesto a gran voce, la concessione della grazia. Marco Travaglio fu uno dei primi ad esporsi per chiedere che venisse concessa la grazia a Fabrizio Corona. Il giornalista trovava ingiusta la sua pena, rapportata ai "boss mafiosi" accanto ai quali si ritrovava nel carcere di massima sicurezza di Opera: "Ora che le telefonate di un premier alla Questura di Milano per far rilasciare una minorenne fermata per furto non sono più reato, una domanda sorge spontanea: che ci fa Fabrizio Corona nel carcere milanese di massima sicurezza di Opera per scontarvi un cumulo di condanne a 13 anni e 8 mesi, poi ridotte con la continuazione a 9 anni? È normale che un quarantenne che non ha mai torto un capello a nessuno marcisca in prigione accanto ai boss mafiosi al 41bis, per giunta col divieto di curarsi e rieducarsi, fino al 50° compleanno?" Adriano Celentano scrisse una lettera all'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Gli chiese di avere pietà del fotografo: "Signor Presidente a Lei che è nella condizione di aggiustare i passi di coloro che sbagliano, chiedo solo un po' di pietà e di concedere la grazia a quel ragazzo che ‘nel male ha agito bene', come disse Gesù. Infierire significherebbe assistere alla stupida amputazione di un'anima che sta per RISORGERE. Caro Presidente la ringrazio!". Belén Rodriguez, che con Fabrizio Corona ha vissuto una lunga storia d'amore, ha sempre preferito tenera la bocca cucita su questo argomento. Solo in un paio di occasioni, ha detto la sua in proposito. La showgirl ha dichiarato:
Belén Rodriguez, Barbara D’Urso, Beppe Grillo e Adriano Celentano sono solo alcuni dei volti noti che negli ultimi anni, hanno sostenuto Fabrizio Corona. In tanti, infatti, hanno reputato la pena ingiusta e hanno chiesto che l’ex re dei paparazzi ricevesse la grazia.
Mara Venier esplosiva. La commentatrice, indubbiamente, è capace di fare il bello e il cattivo tempo all'Isola dei Famosi. E pure nella terza puntata Mara è riuscita, involontariamente a cambiare le sorti del gioco. Come si sa, infatti, il gruppo di naufraghi è diviso in due parti: quello ufficiale, col gruppo capitanato da Rocco Siffredi, e i due naufraghi sulla Playa Desnuda, Brice Martinet e Cecilia Rodriguez. I naufraghi sono ignari della presenza dell'isola dove i due vivono completamente nudi e vi accedono solo quando uno di loro viene escluso dalla gara tramite il televoto, scegliendo se continuare a rimanere sulla playa oppure tornare definitivamente a casa. Ma Mara Venier questa sera ha rischiato di combinare un enorme pasticcio in un momento della trasmissione durante il quale la Marcuzzi, per gioco, le ha proposto di intervistare Scanu come se fosse Belen Rodriguez (il cantante è molto bravo ad imitare la soubrette argentina). A quel punto, la Venier, evidentemente sovrappensiero, non ha saputo formulare altra domanda che una associata alla sorella di Belen, Cecilia. Ecco che allora gli ha chiesto: "Allora Belen, come commenti la permanenza di tua sorella Cecilia sulla Playa Desnuda?". Gelo in studio, così come tra i naufraghi, che hanno sentito pronunciare qualcosa di cui non conoscono nemmeno il nome.
In un momento di confusione Mara Venier, intervistando Scanu che imitava Belen Rodriguez, gli chiede cosa pensasse della prova di sua sorella sulla Playa Desnuda. Naturalmente Scanu, come gli altri naufraghi, non sapeva dell’esistenza dell’altra spiaggia.
Identificate 124 varianti genetiche che influenzano la nostra propensione a prendere decisioni rischiose, rendendoci di fatto più inclini alla sfrontatezza e al disprezzo del pericolo. Chi le possiede è più propenso a “fregarsene” dei limiti di velocità, a sperperare denaro, bere, fumare, consumare cannabis, fare investimenti non esattamente sicuri e ad avere rapporti sessuali non protetti. Ricerca internazionale. A scoprire la mappa dei geni della “vita spericolata” un copioso team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Dipartimento di Economia dell'Università di Toronto, Canada, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Università di Lubecca, dell'Università di Zurigo, dell'Università di Essex e di moltissimi altri istituti, atenei e consorzi sparsi per tutto il mondo. Lo studio più vasto di sempre. Gli scienziati, coordinati dal professor Jonathan P. Beauchamp, genetista ed economista della Facoltà di Arte e Scienza presso l'ateneo canadese, hanno identificato le 124 varianti genetiche grazie allo studio più vasto e approfondito di sempre dedicato alla “tolleranza del rischio”. Sono stati infatti coinvolti oltre un milione di partecipanti, i cui dati genetici sono stati raccolti da una decina di diversi database, tra i quali quello della celebre Biobank del Regno Unito e della società di biotecnologie “23andMe”. Oltre ai fondamentali dati genomici dei volontari, tutti con origini europee, Beauchamp e colleghi hanno somministrato questionari specifici per verificare il comportamento delle persone coinvolte. Incrociando tutti i dati sono state identificate le 124 varianti genetiche associate al rischio. Rischio e disturbi mentali. Dall'analisi statistica dei dati raccolti gli scienziati hanno trovato anche un'associazione tra passione per i comportamenti rischiosi e alcune condizioni neuropsichiatriche, come il disturbo bipolare, la schizofrenia, e il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (AHDH). Dove sono i geni del rischio. Il professor Beauchamp ha dichiarato che i risultati della ricerca indicano che le varianti genetiche coinvolgono specifiche regioni del cervello come la corteccia prefrontale, i gangli della base e il mesencefalo “che sono stati precedentemente identificati in studi neuroscientifici sul processo decisionale”. “Sono conformi all'aspettativa che la variazione nella tolleranza al rischio sia influenzata da migliaia, se non milioni, di varianti genetiche”, ha aggiunto lo studioso.
Un team di ricerca internazionale ha scoperto 124 varianti genetiche che ci fanno propendere verso decisioni più rischiose. Chi le presenta è più incline a bere, fumare, consumare cannabis, andare oltre i limiti di velocità, fare sesso non protetto, scommettere e molto altro ancora. Trovata un’associazione anche con alcuni disturbi neuropsichiatrici.
Le star che hanno calcato il red carpet dell'ultima edizione del Festival di Cannes sono state moltissime, da Bella Hadid a Donatella Versace, fino ad arrivare a Irina Shayk, mostratasi per la prima volta in pubblico dopo il parto, e Charlize Theron, splendida e raffinata anche con un abito trasparentissimo. Nei giorni scorsi è arrivata alla Croisette anche Mischa Barton, l'ex Marissa Cooper del teen drama "The O.C.". L'attrice ha vissuto diversi momenti difficili nella sua vita, cosa che l'ha portata a repentini sbalzi di peso che l'hanno fatta apparire completamente trasformata, ma oggi pare che sia tornata definitivamente in forma. Solo qualche mese fa, Mischa era stata al centro dei gossip a causa di due ex fidanzati che minacciavano di rendere pubblici alcuni suoi firmati hot. Lo stress le ha provocato una preoccupante crisi nervosa che l'ha fatta finire in un ospedale di Los Angeles. A quanto pare, però, è riuscita a recuperare. E' arrivata a Cannes ieri per partecipare alla festa per il 70esimo anniversario del Festival e per l'occasione ha sfoggiato un abito nero in pelle con una gonna svasata e lunga fino alle caviglie e delle scollature sia sulla schiena che sul décolleté che rivelavano l'assenza del reggiseno. Per completare il tutto, ha scelto dei sabot con il tacco e ha tenuto i capelli sciolti e ondulati.
Mischa Barton ha preso parte al Festival di Cannes e ha dimostrato di essere tornata in forma dopo un periodo di crisi che l’aveva vista protagonista qualche mese fa. L’attrice ha messo in mostra il corpo sul red carpet con degli abiti scollatissimi da vera dark lady.
Lady Gaga è decisamente impaziente di far sentire ai suoi fan e al mondo il suo nuovo singolo, primo estratto dall'album Born This Way in uscita il 23 maggio. Ieri, infatti, dopo la notizia della fragranza che la star ha intenzione di creare unendo l'odore di sangue e sperma, Lady Gaga ha deciso di dare un'anteprima assoluta di Born This Way ai suoi fan. La star ha inizialmente chiesto ai fan, sempre tramite Twitter, che cosa ne pensassero di avere un'anteprima speciale sul testo completo del brano: per conoscere la loro risposta Lady Gaga ha chiesto ai fan di far diventare trend di Twitter del momento "LeakItGaga". I mostriciattoli, però, si sono dovuti guadagnare l'anteprima del testo di Born This Way, e così ecco che la star ha chiesto loro di far diventare trend di Twitter anche "BornThisWayLyrics". Forse Lady Gaga ha sottovalutato i mostriciattoli che nel giro di pochi istanti hanno resto "BornThisWayLyrics" il trend numero uno di Twitter in tutto il mondo. Convinta e commossa dalla devozione dei suoi fan, quindi, Lady Gaga non ha avuto scelta e ha pubblicato su "TwitLonger" il testo di Born This Way, scritto e prodotto da lei stessa. Ovviamente per poter ascoltare la versione completa di musica bisognerà attendere il 13 febbraio, sempre che l'impaziente Lady Gaga non ceda prima e non decida di regalare altre anteprime speciali ai suoi fan devotissimi.
Lady Gaga svela ai fan il commovente testo integrale di Born This Way: l’inno della star alla diversità e a quanto di positivo ci sia in essa.
Per la prima volta, gli scienziati hanno studiato le conseguenze sul cervello dell’utilizzo di internet e hanno scoperto che ha effetti sui nostri processi cognitivi, come, ad esempio, la capacità di mantenere l’attenzione e la memoria, e sulle interazioni sociali. Vediamo insieme come internet sta modificando il nostro cervello. Il primo studio in materia. Gli esperti hanno analizzato gli effetti di internet sulla nostra struttura cerebrale, ma anche sullo sviluppo delle funzioni cognitive. I dati raccolti hanno portato gli esperti a ritenere che, effettivamente, l’uso che facciamo di internet, ma soprattutto l’abuso, è in grado di influenzare il nostro cervello: ad esempio, la presenza di notifiche e il flusso illimitato di richieste che ci arrivano attraverso internet ci portano ad avere un livello di attenzione sempre diviso su più fronti, in pratica sempre più difficilmente riusciamo a rimanere concentrati su una unica attività poiché, mentre siamo impegnati in qualcosa, arriva sempre il momento in cui riceviamo una notifica che distoglie la nostra attenzione. Questo sviluppa in noi un’incapacità di mantenere l’attenzione. Lo stesso discorso vale per la memoria, visto che attraverso ad internet possiamo attingere alle informazioni ogni volta che lo desideriamo o ne abbiamo bisogno, sta cambiando anche il modo in cui archiviamo o valutiamo ciò che impariamo. Attenzione speciale per i bambini. Più a rischio di tutti sono i bambini, il cui cervello è in fase di sviluppo, gli esperti a questo proposito consigliano infatti di non esporre i più piccoli, tra i 2 e i 5 anni, ad internet se non per meno di un’ora al giorno. Per i più giovani, sono maggiori le probabilità di andare incontro a problemi a causa dell’utilizzo di internet: nel loro caso infatti dobbiamo considerare che sono più esposti, ad esempio, al cyberbullismo, ma anche allo sviluppo di comportamenti dipendenti. Conclusioni. Gli stimoli che arrivano da internet bombardano il nostro cervello che non è ancora abituato a questo flusso constante di informazioni, per questo dovremmo fare il possibile per ritagliarci momenti della giornata ‘internet-free’, in modo da disintossicarci e ristabilire il naturale equilibrio.
Forse non ce ne stiamo accorgendo, ma l’abuso che facciamo di internet sta modificando il nostro cervello, nello specifico sta influenzando la nostra capacità di attenzione, minacciata dalle continue notifiche, ma anche la memoria e come gestiamo le interazioni sociali: ecco cosa c’è da sapere sugli effetti di internet sul nostro cervello.
Rodriguez contro Rodriguez, ma quante ne sono? Non finiscono mai. Si, c'è una nuova diva nel mondo dell'intrattenimento che porta lo stesso cognome di Belén, è la bella Mariana, protagonista di "Pechino Express 3", la terza edizione dell'adventure game rivelazione di Rai Due, bell'esperimento condotto da Costantino della Gherardescha. La "nuova" Rodriguez è nel gruppo delle "immigrate" dello show, sta macinando consensi ma pare che dietro la sua ascesa ci sia il grande lavoro di Paola Benegas, la sua agente che, in quello che risulta essere come il più squisito gioco delle coincidente, è stata in passato proprio l'agente della più famosa Belén. Una Rodriguez per una Rodriguez: dopo Belén, adesso Paola Benegas prova a lanciarne un'altra, ovvero la "piccola" Mariana. Ed i risultati cominciano già ad arrivare, perché al pari di quanto accaduto per la "vecchia", la Benegas è riuscita ad inserire Mariana Rodriguez nel cast nel prossimo "cinepanettone" di Neri Parenti dal titolo Ma tu di che segno sei?. I passi sono gli stessi di quelli fatti per Belen Rodriguez, che grazie alla Benegas riuscì a partecipare a "Natale in Sudafrica", per la regia sempre di Neri Parenti. Una sorta di vendetta professionale per la ex agente di Belen, dopo che l'argentina ha deciso di scaricarla, si è messa in testa di portare Mariana al centro dell'attenzione. E a giudicare dal servizio che Novella 2000 le dedica questa settimana, non sta sbagliando un colpo. Mai fare arrabbiare gli agenti!
Dopo essere stata scaricata da Belén, l’agente che l’ha portata al successo si prende la sua vendetta professionale con una nuova Rodriguez: ecco Mariana, protagonista a Pechino Express e nel prossimo “cinepanettone”.
Alessandra De Angelis è nota per aver partecipato a Temptation Island nel 2015, con Emanuele D'Avanzo. I due si sono sposati nel 2016, hanno due figli (Beatrice ed Enea) e sono in attesa della terza bambina. La gioia per il parto imminente è stata però travolta da una notizia che la coppia non avrebbe mai voluto sentire: Alessandra ha contratto il Covid al nono mese di gravidanza. Per fortuna, arrivano buone notizie per lei. La De Angelis è infatti risultata negativa al tampone. Ha confessato su IG Stories di essere corsa ad abbracciare il marito, i figli e i genitori dopo i giorni di isolamento forzato, in preda all'entusiasmo. Dunque è guarita dal coronavirus, anche se ne percepisce ancora gli strascichi: "Non mi sento ancora bene. I postumi sono lunghi. Prima ho perso i sensi, ho fatto spaventare ancora Emanuele". Quindi, la scelta di fare un cesareo, con uno spostamento della data per avere il tempo di riprendersi: "Partorirò non il 5 bensì l'8 febbraio, per avere il tempo di riprendermi". Lei e D'Avanzo hanno già scelto il nome della bimba, che si chiamerà Adria.
Tampone negativo, finalmente, per la ex protagonista di Temptation Island, che ha contratto il Covid al nono mese di gravidanza. Alessandra De Angelis sta ancora facendo i conti con gli strascichi del virus: i medici hanno deciso che sottoporranno la moglie di Emanuele D’Avanzo a un parto cesareo.
Nel 2020 sono previsti grandi festeggiamenti per l'apertura del Giardino di Qianlong nella città proibita. Quest'ultima, si trova nel centro di Pechino, ed è nota per essere stata, per quasi 500 anni, l'abitazione degli imperatori e delle loro famiglie, ma anche un importante centro cerimoniale e politico del governo cinese. Il Giardino di Qianlong, che doveva essere una Città Proibita costruita all'interno della Città Proibita, è stato realizzato negli anni che vanno tra il 1771 e il 1776 per ospitare l'Imperatore di Qianlong. La struttura è composta da quattro giardini rocciosi, intorno ai quali si sviluppano 27 edifici. Un editto dell'imperatore dell'epoca impose che dopo la sua morte questi luoghi sarebbero rimasti uguali a come li aveva lasciati. Ed è così che il giardino, fino ai nostri giorni è immutato nel tempo, conservando gli intarsi in bambù, le pitture sulla seta, le sculture di giada e le opere di vetro. I lavori del progetto del centro visitatori sono stati affidati allo studio Selldorf Architects con sede a New York. Questo progetto, iniziato nel 2008, ha previsto il restauro del giardino. Dal 1924, anno in cui l'ultimo imperatore PuYi, lasciò la città proibita, i giardini e i padiglioni non sono mai stati aperti al pubblico. Finalmente, questo gioiello cinese potrà aperto al pubblico e visitabile. Gli interni si sono perfettamente conservati e la visita sarà un'entusiasmante immersione nella vita dell'imperatore, tra arredamenti e raffinate decorazioni. Si potrà accedere in aree mai viste, come il padiglione Juanqinzhai, una delle zone più affascinanti.
Sarà finalmente possibile visitare il giardino di Qianlong, che doveva essere una Città Proibita creata all’interno della Città Proibita di Pechino. Il giardino è stato realizzato negli anni che vanno tra il 1771 e il 1776 per ospitare l’Imperatore di Qianlong, è composto da 4 giardini e 27 edifici.
In Campania sono oltre 4 milioni i cittadini che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino anti Covid-19. Di questi, 3.454.590 hanno ricevuto anche la seconda dose, concludendo quindi il ciclo vaccinale. I dati sono stati diffusi oggi dalla Protezione Civile della Regione Campania. Complessivamente in regione è stato somministrato l'83,55% delle dosi consegnate (8.923.402). Nel prospetto del Report Vaccini Anti Covid-19 si legge che oggi sono state somministrate 6.565 dosi, di cui 4.233 prime e 2.332 seconde. In totale i cittadini che hanno ricevuto almeno la prima dose sono 4.000.702. Complessivamente in regione sono state somministrate 7.455.292 dosi, di cui 3.861.216 a donne e 3.594.076 ad uomini (il conteggio comprende sia le prime sia le seconde dosi contate separatamente, per somministrazione singola e non per ciclo vaccinale). La provincia dove sono state somministrate più dosi di vaccino è quella di Napoli (3.827.567, il 42,89% di quelle consegnate); seguono la provincia di Salerno (1.431.102, pari al 16,04%), quella di Caserta (1.209.245, pari al 13,55%), quella di Avellino (584.246, ovvero 6,55%) e quella di Benevento (394.850 somministrazioni, pari al 4,42% delle dosi consegnate). I dati sono aggiornati alle 16:30 di oggi, 12 settembre 2021.
In Campania sono state somministrate oltre 4 milioni di prime dosi di vaccino anti Covid-19. I cittadini che hanno ricevuto anche la seconda dose sono 3.454.590. Complessivamente la Regione ha utilizzato l’83,55% delle dosi consegnate (8.923.402, delle quali 3.861.216 somministrate a donne e 3.594.076 ad uomini ). I dati aggiornati alle 16 di oggi, 12 settembre.
La Panda è una delle automobili che ha accompagnato l'infanzia di tanti e che rappresenta ancora oggi un pezzo importante della storia dei motori. Considerata tra le vetture più indistruttibili mai presentate sul mercato, la Panda della Fiat si è imposta proprio per l’elevata resistenza ai graffi e agli agenti atmosferici oltre che per la sua capacità di spostarsi sui terreni più impervi nonostante fosse stata creata come city car economica. Oggi il mito della Panda torna alla ribalta con una nuova veste, 4×4, audace, contemporanea, nell'officina di Garage Italia grazie al progetto Icon-e che costumizza iconiche automobili all'interno dell'ex stazione di servizio Agip in viale Certosa, convertita da Lapo Elkan in un officina ristorante per appassionati di automobili: "Il progetto riflette la nostra nuova attitudine nei confronti dell’auto e celebra la car culture dando una seconda vita alle grandi vetture del passato. Viviamo il presente consci dei trend globali, rispettosi della tradizione ma decisi a conciliare i desideri delle nuove generazioni con le esigenze moderne. Le vetture realizzate da Garage Italia sono il connubio perfetto tra passato e presente, unendo lo stile senza tempo alle nuove tecnologie, integrate in modo funzionale ma discreto".
Considerata tra le più iconiche city car della storia delle automobili, la Panda della Fiat torna con una nuova veste, 4×4, audace, contemporanea, grazie al progetto Icon-e di Garage Italia nell’ex stazione di servizio Agip in viale Certosa a Milano. Nota per l’elevata resistenza ai graffi e agli agenti atmosferici oltre che per la sua capacità di spostarsi sui terreni più impervi, la 00Panda è da collezionare.
Amanda e Raffaele tornano colpevoli: annullata la sentenza d'appello sull'omicidio di Meredith Kercher. Per la Cassazione è necessario un nuovo processo. I giudici della Suprema Corte hanno dunque accolto i ricorsi presentati dai familiari della vittima e dalla Procura generale di Perugia, che chiedevano appunto l'annullamento dell'assoluzione dei due ragazzi. Ora il processo è da rifare. Al nuovo provvederà la Corte d'Appello di Firenze. E' stata poi confermata la condanna a tre anni inflitta ad Amanda Knox per il reato di calunnia ai danni di Patrick Lumumba, il musicista del Congo da lei inizialmente indicato come autore dell'omicidio di Meredith. Pena che diventa così definitiva, ma la Knox l'ha già scontata nel periodo passato sotto custodia cautelare in carcere, prima di essere assolta.
Annullata la sentenza d’Appello. La Corte di Cassazione riapre tutti i giochi per l’omicidio di Meredith Kercher. Condannati in primo grado (Amanda Knox a 26 anni, Raffaele Sollecito a 25) e assolti in secondo, per mancanza di prove.
La Casa Bianca e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, stanno valutando la possibilità di pubblicare le vere foto del cadavere di Osama Bin Laden. Fino ad oggi, l'unica immagine diffusa da agenzie e tv è stata un fotomontaggio che ritraeva un Bin Laden morto con occhi spappolati e tumefatti. Dopo poche ore, da Internet è giunta la conferma che si trattava di un falso ottenuto unendo una foto dello sceicco in vita con quella del cadavere di un terrorista morto negli anni scorsi. L'immagine era già stata diffusa nel 2009, sempre in Pakistan. Oggi, secondo quanto riferisce l'emittente Abc, il presidente Obama starebbe seriamente prendendo in considerazione la possibilità di mostrare all'opinione pubblica almeno una delle foto scattate al cadavere di Bin Laden prima della sepoltura in mare “con rito islamico” avvenuta dopo il rifiuto da parte dei paesi musulmani del cadavere del leader di Al Qaeda. Secondo quanto riportato dai siti di informazione americani, nell'immagine si mostrerebbe il volto di Bin Laden con un foro di proiettile all'altezza dell'occhio sinistro. Il timore è che la diffusione dell'immagine possa scatenare rivolte nei paesi dove forte è il potere di Al Qaeda. La pressione sulla Casa Bianca è forte, però, a causa delle illazioni che si stanno diffondendo nelle ultime ore. D'altronde, non ci sono prove concrete della morte di Osama Bin Laden: non c'è un cadavere e non ci sono immagini dello stesso. Si fanno insistenti le voci che vorrebbero Bin Laden morto da tempo, oppure ancora vivo. Altra possibilità che si fa avanti, è quella che gli Stati Uniti decidano di pubblicare le immagini della sepoltura in mare di Osama Bin Laden, avvenuta dalla portaerei Vision. L'immagine che vi proponiamo è stata pubblicata da vari siti online, tra cui quello de L'Unità, anche se mancano conferme sull'autenticità del documento. In particolare, le prime verifiche sottolineano come nello scatto rilasciato da Liveleaks sia possibile notare una certa somiglianza con alcune foto di Bin Laden del 2001, nonchè la ferita sopra l'occhio destro, non compatibile con la prima ricostruzione della morte dello sceicco che parla di ferite all'arcata sopraccigliare sinistra.
Nuove immagini di Bin Laden morto, forse stavolta autentiche, potrebbero essere diffuse dal presidente Obama per mettere a tacere le voci sull’uccisione del leader di Al Qaeda. Nella foto scattata dai militari che hanno condotto il blitz in Pakistan, si vede il volto dello sceicco perforato da uno sparo all’altezza dell’occhio.
Se volete vendicarvi di qualcuno a tavola, o volete semplicemente fare uno scherzo finemente organizzato, i piatti creati da Evelyn Bracklow faranno al caso vostro. L'artista tedesca ha realizzato una collezione di piatti dal gusto piuttosto vintage che hanno una particolarità davvero disgustosa: centinaia di formiche sono dipinte sulla chiara e finissima porcellana proprio come se sui piatti della nonna ci fosse un'invasione dei piccoli insetti parsimoniosi. "La paura, il disgusto, il fascino e l'ammirazione: questo gioco di sentimenti costituisce il fascino del mio lavoro. Inoltre, per me, le formiche simboleggiano tutte le storie che qualsiasi pezzo precedentemente scartato di porcellana porta con sé. Dove una volta si è cenato e bevuto, oggi le formiche si agitano in sempre nuove formazioni, ogni singola decorazione è creata con un grande amore per i dettagli", così spiega Evelyn Bracklow la sua collezione di piatti.
Per chi ha la fobia degli insetti sconsigliamo le opere di Evelyn Bracklow, l’artista tedesca che dipinge realistiche formiche su piatti di finissima porcellana, probabilmente per individuare i commensali più deboli di stomaco.
È un crossover dal successo assicurato quello che è venuto in mente a Epic Games e Marvel Studios, multinazionali dell'intrattenimento responsabili rispettivamente dello sparatutto online Fortnite e di Avengers: Endgame, film supereroistico del momento. Proprio in occasione dell'uscita della pellicola nelle sale da questi giorni, è stato reso disponibile un aggiornamento del gioco che dà una spinta all'attuale stagione 8 e, oltre a mettere a disposizione una nuova modalità di combattimento, getta sull'isola della battle royale di Fortnite nientemeno che il malvagio antagonista degli Avengers Thanos e rende disponibili ai giocatori nuovi oggetti e skin ispirati ai Vendicatori del film Marvel. La modalità di gioco Endgame che debutta con questo aggiornamento vede contrapposte due squadre da 20 persone. La prima rappresenta gli umani, lanciati come di consueto sull'isola della battaglia ma provvisti di una mappa che consente loro di trovare e utilizzare potenziamenti come lo scudo di Captain America e i guanti di Iron Man. La seconda squadra è composta dall'armata di invasione aliena dei Chitauri, nella quale il primo giocatore che riesce a trovare una delle Gemme dell'Infinito disperse sul territorio assume le sembianze e la potenza di Thanos. La prima squadra lotta per far esaurire il prima possibile le 100 vite a disposizione dell'armata di Thanos; gli invasori tentano invece di raccogliere tutte le sei Gemme dell'Infinito e disattivare così la capacità di rigenerarsi degli umani.
In occasione dell’uscita nelle sale di Avengers: Endgame, lo sparatutto online di Epic Games si arricchisce di una nuova modalità a squadre che vede contrapposta la resistenza degli umani munita delle armi degli Avengers all’esercito di Chitauri guidati dal malvagio Thanos. Per buttarsi nella mischia basta scaricare l’ultimo aggiornamento.
Belén Rodriguez e il fidanzato Andrea Iannone hanno affidato alla Gazzetta dello Sport la loro versione dei fatti circa la vicenda della sigaretta fumata in aereo. Quanto accaduto è ormai diventato di dominio pubblico, ma la showgirl e il suo campione raccontano una storia completamente diversa rispetto a quella trapelata all’inizio. La prima a parlare è la Rodriguez che annuncia l’intenzione di procedere dal punto di vista legale nei confronti del pilota: Non ho mai acceso una sigaretta in volo. L’altro giorno mi sono davvero spaventata, ho avuto anche una specie di attacco di panico. Per questo adesso andremo per vie legali e nei confronti del pilota partirà una denuncia importante. La Rodriguez racconta che, durante la traversata, sarebbe stato loro impedito di parlare con il pilota: A un certo punto si sono accese le spie di emergenza e il pilota non ha più voluto parlarci, ha messo il segnale di non disturbare. Il mio fidanzato ha provato a comunicare con lui, bussava alla porta, gli ripeteva please, ma niente. Sentivamo che l’aereo stava scendendo ma non capivamo dove fosse diretto. Non ce lo diceva. Ho anche pensato più di una volta che mi stesse rapendo. Iannone conferma che la sigaretta cui si fa riferimento era un modello elettronico: Era una sigaretta elettronica. Ho avuto molta paura, il comandante ha chiuso la porta e non ha più voluto parlare con noi. Non sapevo dove ci stesse portando, mi pareva di essere al centro di un sequestro. In gara con le moto si rischia sempre, ma non ho mai avuto paura come l’altra sera. Almeno, quando sono in sella, sono io il comandante. A Lamezia Terme, dov’è avvenuto l’atterraggio d’emergenza, i due avrebbero trovato la polizia ad attenderli: Ci aspettava sulla pista, uno spavento. Alla fine la compagnia, con cui volo da molti anni, mi ha chiesto scusa (c’è anche una lettera in cui si dissocia “dalle azioni e dalle scelte del comandante”) e mi hanno messo a disposizione un altro aereo perché io con quel pilota non avrei più volato.
Belén Rodriguez e Andrea Iannone hanno reso nota la loro versione die fatti in merito alla vicenda della sigaretta fumata in aereo, che ha spinto il pilota del jet privato noleggiato per volare in Grecia ad atterrare a Lamezia Terme: “Abbiamo pensato a un sequestro, lo denunceremo”.
Nelle prime puntate de "Le Iene" Miriam Leone aveva colpito il pubblico apparendo sul palco del programma di Italia 1 con una serie di outfit originali e ricercati, abbinati ad accessori altrettanto particolari, tra cui bracciali e orecchini con api colorate di giallo e occhi ricoperti di brillanti, tutti firmati Delfina Delettrez. Poi Miriam ha scelto romantici abiti dai tessuti leggeri, con fiori e trasparenze, resi sexy con profonde scollature e dettagli vedo non vedo. A giudicare dai primi look visti indosso alla Leone è chiaro che la showgirl tiene particolarmente allo stile e cura nel minimo dettaglio ogni singolo outfit, scegliendo capi griffatissimi. A vestirla sono infatti le grandi case di moda, da Gucci a Fendi, da Etro a Salvatore Ferragamo, la Leone però non disdegna le creazioni di giovani designer e stilisti emergenti e per alcune delle ultime dirette sceglie di puntare su modelli firmati Marco De Vincenzo e Daniele Carlotta, mentre ai piedi sfoggia le divertenti scarpe con maxi pon pon o con fiori tridimensionali di Giannico. Ora, per la nona puntata de "Le Iene Show", andata in onda domenica 20 marzo 2016, Miriam dice addio agli abiti romantici e alle scarpe con dettagli pop per cambiare completamente stile indossando un abito di pelle dal sapore "bondage" abbinato ad altissimi tacchi a spillo. L'abito scelto dalla Leone è un modello firmato Vionnet, si tratta di un tubino corto e aderente in pelle nera che lascia le ginocchia scoperte. Il vestito dalle linee essenziale ha girocollo e zip posteriore ed è impreziosito con ruches applicate sulle spalle che nascondono una parte a contrasto in bianco (un modello simile è disponibile qui a 1,255 euro).
Per la nona puntata de “Le Iene Show”, andata in onda domenica 20 marzo 2016, Miriam Leone ha stupito il pubblico esibendo sul palco della trasmissione uno stile totalmente diverso dal solito. Addio abiti romantici e tessuti trasparenti, ecco tutti i dettagli del look di Miriam Leone in versione bondage con abito di pelle nera e tacchi a spillo.
Sul corpo di Pamela Mastropietro ci sono "segni di violenza applicata sicuramente in condizioni di vitalità". Dietro questa frase pronunciata dal professor Mariano Cingolani, il medico legale che ha svolto la nuova autopsia su incarico della Procura, potrebbe esserci la prima vera svolta sull'intricato caso della 18enne romana, barbaramente smembrata dopo la morte e trovata a pezzi in due valige a Pollenza, in provincia di Macerata. Si tratta infatti di un particolare importantissimo visto che, per la prima volta dall'avvio delle indagini, si accerta che su Pamela c'è stata violenza fisica prima della morte. Si tratta di una ferita alla testa che secondo l'esperto è stata inflitta con un corpo contundente. A questo punto si fa largo sempre di più l'ipotesi di una morte violenta e non per overdose come pure si era ipotizzato. "Ci stiamo approssimando sempre più verso la chiarificazione di questa ipotesi, ci sono dati a conforto di questa tesi" ha spiegato Cingolani dopo l'autopsia di cinque ore all’Istituto di medicina legale dell’Università di Macerata, assicurando: "Ci metteremo un po’ di tempo ma riusciremo a chiarire tutto, questo è sicuro, lo dobbiamo innanzitutto a Pamela". Il medico, davanti ai cronisti, ha raccontato quella che ha definito la "sconvolgente" autopsia, sottolineando che sul corpo della giovane "nessun taglio è stato fatto a caso" come se ci fosse stato l'intento di ostacolare il più possibile gli accertamenti scientifici. Su questo punto la stessa Procura marchigiana aveva ricordato che dagli esami è emerso che il corpo "è stato sezionato in modo apparentemente scientifico". Un dato non secondario visto che in questo modo sarà molto difficile ad esempio accertare una possibile violenza sessuale sulla vittima ma anche se le ferite inferte siano state mortali o meno. Sul corpo di Pamela infatti sono state trovate anche delle ferite all'altezza del fegato compatibili con delle coltellate ma non si sa se prima o dopo la morte. Gli inquirenti nel frattempo avrebbero identificato anche l'arma ci sui sarebbero state inflitte, un coltello trovato a casa di Innocent Oseghale, uno degli accusati insieme ad un amico spacciatore.
Secondo il medico legale, sul corpo della 18enne ci sono segni di violenza fisica inferti prima del decesso, poi una mano esperta avrebbe smembrato il corpo per occultarli. Si fa largo sempre di più l’ipotesi di una morte violenta.
Portare soldi ricevuti per alcuni concerti all'estero era una pratica abituale stando a quanto avrebbe detto Gino Paoli, come riportato questa mattina sulle colonne de La Stampa, che torna sul processo che vede il cantautore genovese indagato per evasione fiscale, reato che gli cadde tra capo e collo qualche mese fa, costringendolo a dimettersi dalla carica di Presidente della Siae (incarico ricoperto poi da Filippo Sugar) e affrontare un processo che pare, cadrà in prescrizione. Il cantante, che attualmente è in giro per la stagione estiva live, è accusato di aver portato in Svizzera un patrimonio di due milioni di euro e nei mesi scorsi stava trattando col Fisco per risolvere il contenzioso. Il quotidiano piemontese conferma che i soldi c'erano, ma spiega che probabilmente sarà tutto prescritto dal momento che non si è riusciti a datare con certezza quei movimenti, quando sia stato accumulato quel patrimonio e quando portato all'estero. I soldi provenivano da alcune esibizioni che il cantante di "Il cielo in una stanza", "Senza fine" e "Sapore di sale" avrebbe tenuto ad alcune Feste dell'Unità, ma nei giorni scorsi il sostituto procuratore Silvio Franz avrebbe chiesto il proscioglimento di Gino Paoli. L'inchiesta partì a causa delle indagini sugli ex manager della Cassa di Risparmio di Genova, coinvolgendo anche il commercialista Andrea Vallebuona a cui il cantante aveva chiesto una consulenza sulla materia. Fu proprio durante un incontro tra i due che le cimici messe nella stanza avrebbero carpito alcune discussioni in cui Paoli parlava proprio di quel tesoretto all'estero e della paura che il suo nome potesse essere reso pubblico – come poi sarebbe successo – sporcando l'immagine di "personaggio integerrimo" come scrive sempre La Stampa, che conclude: E però nel seguito dell’indagine il cantautore sfodera un paio di jolly: a parte ribadire che quello dei compensi esentasse per certe serate era un sistema «diffuso», precisando fra l’altro come non fosse lui a gestire «in prima persona» la parte finanziaria, dimostra che alcune operazioni sul conto svizzero sono avvenute ben prima del 2008 ed è quindi impossibile fissare in quell’anno la "dichiarazione infedele".
Sarà archiviato il processo che vede Gino Paoli imputato per evasione fiscale a causa delle accuse cadute in prescrizione. Non è stato possibile datare i movimenti con cui quei milioni sarebbero stati portati in Svizzera, stando a quanto riporta La Stampa.
Una film in due puntate, in onda lunedì 11 e martedì 12 marzo su RaiUno, che racconterà la vita del grande poeta romano, Carlo Alberto Salustri, in arte Trilussa, interpretato da Michele Placido. Scritto da Exacoustos, Logli e Pondi, con le bellissime musiche di Stelvio Cipriani, il biopic è diretto da Lodovico Gasparini e racconta l’ultima fase della vita dello scrittore romano, nel periodo in cui viveva in una piccola casa nel ghetto ebraico di Roma, insieme alla sua governante Rosa, interpretata da Monica Guerritore. L'abitazione in cui è in affitto Trilussa è di proprietà del conte Osvaldo Della Rocca, a cui presta il volto Armando De Razza e che oramai abbona con accondiscendenza l'affitto non pagato.
Michele Placido nei panni di Trilussa e Monica Guerritore in quelli di Rosa sono i protagonisti dell’omonimo film in onda domani e martedì su Rai1.
Le donne affette da tumore al seno con metastasi (carcinoma mammario) possono evitare la chemioterapia per curarsi. Nello specifico, le pazienti affette da neoplasia positiva per i recettori ormonali (HR+) e negativa per il recettore 2 del fattore umano di crescita epidermica (HER2-) possono essere trattate con una combinazione – molto più tollerabile – di terapia ormonale e terapia a bersaglio molecolare. La chemioterapia è infatti un trattamento noto per l'elevata tossicità e gli effetti collaterali che impattano in modo significativo sulla qualità della vita, come ad esempio la perdita dei capelli. In Italia un trattamento di questo tipo potrebbe riguardare circa 25mila donne. A determinare l'efficacia della combinazione tra ormonoterapia e terapia molecolare nel contrasto al carcinoma mammario è stato un team di ricerca internazionale guidato da ricercatori italiani della Divisione di Oncologia Clinica presso l'Università di Napoli Federico II e dell'Università di Trieste, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Ospedale Policlinico San Martino-IRCCS di Genova; del CERGAS di Milano; della Breast Cancer Unit presso l'Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Cremona; della Northwestern University di Chicago e di altri istituti italiani e internazionali. Gli scienziati, coordinati dal professor Mario Giuliano, docente presso il Dipartimento di Chirurgia e Medicina dell'ateneo napoletano, e dal professor Daniele Generali dell'università friulana, sono giunti alla loro conclusione dopo aver condotto un'approfondita analisi statistica (revisione sistematica e meta-analisi) di 140 studi pubblicati tra il primo gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2017, con un totale di oltre 50mila pazienti coinvolte.
Un team di ricerca internazionale guidato da scienziati italiani ha dimostrato che nelle donne con tumore al seno metastatico (carcinoma mammario) di tipo HR+ e HER2- è possibile evitare la chemioterapia. Questo trattamento notoriamente tossico, infatti, non offre più benefici della terapia ormonale e della combinazione tra ormonoterapia e terapie a bersaglio molecolare.
Morgan ha annunciato che domenica prossima sarà ospite di "Quelli che il calcio e…" in onda a partire dalle 13.50 su RaiDue. Intanto, dopo la sua esclusione dal festival per uso di sostanze stupefacenti e dopo essere stato attaccato da chiunque, il cantante torna a farsi sentire durante il programma radiofonico condotto da Simona Ventura, il "Ventura Football Club". Il programma che va in onda su Radio 1 ogni settimana domani sarà trasmesso alle ore 12.30 e per l'occasione il cantante ha dichiarato: L'Italia non è più capace di essere critica dopo venti anni di puttanate. Occorre riacquistare lo spirito critico e indignarsi. Riprendere in mano una sana indignazione. Ormai siamo rassegnati, non diamo più valore alla cultura che dà gioia mentre l'ignoranza fa tristezza. La cultura è andare al cinema, viaggiare, incontrare gente. Cultura è vivere. Spero che la polemica si smorzi presto. Io ho molte vite. Amo le sfide ad altissimo livello.L'essere umano è prezioso e la droga lo rovina. Se ci sono dei problemi vanno approfonditi in modo onesto e autentico, non basta dire ‘no alla droga. Antonella Pitaniello
Morgan ospite del programma radiofonico di Simona Venutra ha dato libero sfogo alle sue idee ed ha annunciato che domenica prossima sarà ospite di Quelli che il calcio.
Da mesi derubava la donna di 90 anni che assisteva. Era convinta che Zina non si sarebbe mai accorta di quanto stava accadendo. Invece la nonnina arzilla e lucida di Imola ha notato subito gli ammanchi sul suo conto corrente. Prelievi di circa 1200 euro al mese che non trovavano alcuna giustificazione. Così ha chiamato i carabinieri per fare luce sui movimenti sospetti: Zina non avrebbe mai speso cifre così elevate nella vita di tutti i giorni. Lei, vedova e pensionata, era abituata a vivere con poco. I sospetti dei carabinieri sono caduti sulla colf che ogni giorno si recava a casa della nonnina di Imola per svolgere i lavori di casa e per accudirla. La 48enne era stata assunta dai familiari della donna per prendersi cura di lei. Passava tutto il tempo al fianco della pensionata, assentandosi solo per andare a buttare la spazzatura. Di solito svolgeva questa mansione intorno alle 15 del pomeriggio. I prelievi sospetti sul conto corrente si verificavano sempre tra le 15 e le 17: un dettaglio che aumentato i dubbi dei carabinieri sulla condotta della colf. Per questo motivo gli agenti hanno chiesto delucidazioni sugli spostamenti della domestica alla vecchietta. La donna ha confermato che la 48enne era solita uscire di casa proprio in quella fascia oraria tutti i pomeriggi. La rivelazione si è confermata decisiva per lo svolgimento delle indagini. Le forze dell'ordine hanno quindi disposto un pedinamento di giorni per verificare la posizione della domestica. Un pomeriggio l'hanno attesa in strada poco prima delle 15. Quando la donna ha lasciato l'abitazione con le buste della spazzatura, l'hanno seguita fino al bancomat del comune. L'hanno colta in evidente flagranza di reato: con sé aveva il pin della tessera che solo l'anziana avrebbe dovuto usare. Con una perquisizione domiciliare, gli agenti hanno individuato in casa profumi appena comprati e diversi prodotti nuovi acquistati, come appurato da ulteriore verifica, con il denaro sottratto al conto corrente. La 48enne è stata accusata di tentato indebito utilizzo di carta di credito e di furto in abitazione, aggravato dal fatto di aver agito approfittando dell'anzianità della vittima. La 90enne però è stata abbastanza attenta da rendersi conto di quanto stava avvenendo.
Ha fatto arrestare la colf che la derubava da mesi: nonna Zina, 90 anni, si è accorta dei movimenti sospetti sul suo conto corrente e ha denunciato tutto ai carabinieri di Imola. Gli agenti, dopo approfondite indagini e pedinamenti, hanno colto la domestica sul fatto. La 48enne ora dovrà rispondere di tentato indebito utilizzo di carta di credito e di furto in abitazione, aggravato dal fatto di aver agito approfittando dell’anzianità della vittima.
Per ottenere un tintarella veloce e sana, senza rischi per la pelle, è importante seguire un'alimentazione adeguata, consumando cibi che favoriscono l'abbronzatura. Non è importante solo applicare le creme solari giuste, per sfoggiare un colorito perfetto in spiaggia, ma anche mangiare i cibi giusti. Parliamo di alimenti che, grazie al loro apporto nutrizionale di vitamine e minerali, facilitano l'abbronzatura, in quanto stimolano la produzione di melanina e aiutano a mantenere la pelle elastica, proteggendo anche il nostro organismo dal caldo estivo. Dalle immancabili carote ai pomodori, oltre a cicoria, radicchio, albicocche, melone, ciliegie, tutti alimenti tipici della stagione estiva: per ottenere ottimi risultati, il consiglio è di cominciare a consumare regolarmente questi cibi pro abbronzatura almeno 30 giorni prima dell'esposizione al sole. Ma scopriamo di più! Per abbronzarsi bene e in maniera sana è importante consumare dei cibi che contengano beta-carotene, precursore della vitamina A, che stimola la produzione di melanina, pigmento naturali che permette di ottenere un'abbronzatura dorata. Parliamo di frutta e verdura di colore giallo, rosso o arancione, quindi carote, peperoni, albicocche, pesche,anguria, melone, fragole, ciliegie. Altro elemento che non deve mancare per una tintarella perfetta è il licopene, di cui sono ricchi i pomodori: questa sostanza rende la pelle più resistente al sole, ovviamente sempre con le dovute precauzioni, utilizzando una crema solare ed evitando l'esposizione ai raggi solari nelle ore più calde della giornata. Non devono poi mancare gli alimenti che contengono Omega 3 e Omega 6, come mandorle, latte, pesce azzurro, semi di lino, soia gialla, che aiutano a mantenere la pelle giovane ed elastica, oltre a olio extravergine d'oliva e olio di girasole, che aiutano a combattere l'invecchiamento della pelle grazie al contenuto di vitamina E e antiossidanti. Via libera allora a macedonie, frullati, insalate, soprattutto a base di verdure crude. Importante poi bere almeno 2 litri di acqua al giorno per una pelle idratata dall'interno. Ma scopriamo quali sono gli alimenti da inserire nella nostra dieta per un'abbronzatura perfetta. Le carote contengono 1200 mg di vitamina A per 100 gr di prodotto, sono quindi l'alimento top per l'abbronzatura. Contengono infatti una percentuale di beta-carotene maggiore rispetto ad altri alimenti, come ad esempio melone, albicocche e zucca. Si tratta di un ottimo alleato per la nostra dieta estiva anche perché sono ricche di acqua e di sali minerali, oltre ad essere ipocaloriche. Le carote sono ideali anche come spuntino in spiaggia e sono perfette nelle insalate o come contorno: in quest'ultimo caso, consumatele solo con un filo d'olio extravergine d'oliva per ottenere un alimento super per la vostra tintarella. Il radicchio contiene circa 600 mg di vitamina A per 100 gr. e, insieme agli spinaci, che ne contengono la stessa quantità, sono un alimento che non può mancare sulla nostra tavola. Si tratta di una verdura perfetta per una pasto estivo leggero e salutare, da inserire nelle nostre insalata: contiene inoltre poche calorie. Anche se si tratta di un ortaggio autunnale, è facile trovarlo dal fruttivendolo o al supermercato tutto l'anno. L'albicocca contiene fino a 500 mg di vitamina A per 100 gr di prodotto. Tra i frutti è quello che favorisce più di tutti l'abbronzatura, merito del beta-carotene che stimola la produzione di melanina. Le albicocche contengono inoltre molte fibre, che favoriscono anche il benessere intestinale. Un frutto da consumare in spiaggia come fresco e salutare spuntino, che vi aiuterà ad ottenere una tintarella dorata. La cicoria, così come la lattuga, può contenere fino a 260 mg di vitamina A per 100 gr., sono quindi la prova che le verdure e gli ortaggi verdi favoriscono l'abbronzatura proprio come frutta e ortaggi arancioni. La cicoria, inoltre, è un'ottima fonte di sali minerali: contiene potassio, calcio e ferro, tutte sostanze che aiutano a superare al meglio la stagione calda. Tra le altre verdure da inserire nella propria dieta estiva per favorire la tintarella, inserite anche cavolfiore e broccoli che contengono selenio e aiutano anche a combattere i radicali liberi, evitando l'invecchiamento precoce della pelle. Il melone giallo contiene 200 mg di vitamina A ogni 100 gr di prodotto, si tratta quindi di un altro alimento perfetto per favorire l'abbronzatura. Mangiatelo fresco oppure inseritelo nella macedonia insieme ai frutti rossi. Il melone è anche ricco di acqua, aiuta quindi l'idratazione e dona energia senza appensatire. Si tratta quindi di uno spuntino ideale da consumare a metà mattina. Anche il sedano contiene circa 200 mg di vitamina A ogni 100 gr, un buon apporto quindi di carotenoidi utili per la tintarella. Oltre a consumarlo nelle insalate, potete utilizzare il sedano per la preparazione di sani centrifugati, magari da aggiungere a carote, peperoni e pomodori. Oltre alle verdure potete aggiungere al vostro centrifugato anche frutti indicati per l'abbronzatura come mango, frutti rossi e arance. Il sedano è anche ricco di acqua, aiuta poi a regolare la pressione sanguigna evitando la debolezza causata dalla calura estiva.
Quali sono i cibi che favoriscono la tintarella? L’abbronzatura perfetta viene mangiando gli alimenti giusti, quelli che favoriscono la produzione di melanina e che aiutano la pelle a restare elastica. Via libera allora a cibi ricchi di vitamina A, betacarotene, licopene, vitamina E, Omega 3 e Omega 6: dalle carote alla cicoria, e dalle ciliegie al melone. Ecco cosa non deve mancare in tavola!
Negli ultimi mesi Facebook ha cominciato a darsi da fare per limitare la visibilità di alcuni dei contenuti che violano le regole del social network, senza rimuoverli ma penalizzandoli nei risultati di ricerca e nei feed delle notizie degli utenti che frequentano la piattaforma. Ebbene in queste ore entreranno a far parte della stessa categoria anche tutti gli interventi che contengono affermazioni pseudoscientifiche in ambito medico, compresi quelli che promuovono cure miracolose di qualunque genere. La notizia arriva direttamente dal blog aziendale di Facebook nel quale viene annunciato che il provvedimento prenderà di mira due categorie di interventi: da una parte quelli che genericamente contengono affermazioni scientifiche dal tono deliberatamente sensazionalistico o fuorviante, il che comprende le notizie di cure miracolose e rimedi misteriosi contro patologie anche gravi che sconvolgono la vita delle persone; dall'altra gli annunci promozionali relativi alla vendita di prodotti o servizi per la salute, come pillole per la perdita di peso o trattamenti di altro genere. Il modo in cui Facebook agirà per limitare la diffusione di questi contenuti è simile a quello già adoperato in passato per le fake news, per i post di stampo antivaccinista e più recentemente per gli articoli acchiappaclic. Gli algoritmi della società scandaglieranno il social in cerca di frasi e locuzioni utilizzate di frequente all'interno di questi interventi per classificare in automatico i nuovi contenuti pubblicati, la cui visibilità in tal caso sarà penalizzata.
Sul social network inizieranno gradualmente a sparire i post che narrano di cure miracolose o pubblicizzano pillole dagli effetti sensazionali. Queste due categorie di interventi che da sempre infestano le pagine di Facebook verranno identificate dagli algoritmi della società e la loro visibilità verrà limitata.
Qualche giorno fa, proprio il giorno dopo il ritiro non ritiro di Justin Bieber dal mondo della musica, un nome a a lui associato, ovvero quello di Selena Gomez, era emerso per una decisione che pare motivato dalle stesse condizioni: dedicare del tempo a se stessa. Era per questo motivo che Selena aveva deciso di annullare le date del tour di inizio anno in Australia, avvalorando l'idea comune che vivere il mondo discografico nel modo esasperato in cui queste baby star sono costrette a viverlo può divenire un'arma a doppio taglio. Tuttavia, secondo le ultime indiscrezioni, ci sarebbe un'altra motivazione dietro la decisione della cantante di disertare le già programmate date del tour mondiale in Oceania. Il sito PopDust sostiene che la cantante sia infatti stata costretta allo stop a causa di un malore, il lupus.
Così sostiene il sito PopDust, che afferma la cantante sia affetta da Lupus, una malattia autoimmune che comporta gonfiori e mal di testa. Il riposo è il solo rimedio.
Se le quote rosa sono un rimedio poco efficace al problema della scarsa rappresentazione femminile in politica, figuriamoci le quote nere agli Oscar! Eppure, dopo il baccano che artisti di colore e supporter di ogni etnia hanno fatto quest’anno per l’esclusione di nominati afroamericani dalla premiazione, sarà quello che vedremo con tutta probabilità a partire dall’edizione 2016. Tutto è partito da Will Smith, seguito poi da Spike Lee e da un mare crescente di illustri afroamericani e non. Non solo nessun film con afroamericani protagonisti è stato nominato, ma in quei pochi casi in cui è successo (vedasi Straight Outta Compton o Creed) le persone portate in nomination erano bianche. Nessun attore di colore tra i migliori attori, nessun regista di colore, nessun montatore di colore e via dicendo. In realtà “di colore” sarebbe anche sbagliato, perché la polemica non riguarda tutte le etnie ma solo quella afroamericana. Nonostante non sia stato un anno stellare per il cinema nero, nonostante due anni fa abbia trionfato 12 anni schiavo, lo stesso l’esclusione totale pare esagerata ma non infrequente in una manifestazione come gli Oscar. Storicamente infatti i premi americani si concentrano su pochi titoli a cui assegnare tutto, di fatto monopolizzando le nomination intorno ai soliti noti, bianchi o neri che siano. I cambiamenti che probabilmente l’Academy apporterà dall’anno prossimo dunque amplieranno questa schiera ma non risolveranno la causa della scarsa rappresentazione agli Oscar, il fatto cioè che gli afroamericani sono proprio presenti in meno film. Lo ha detto, tra le molte cose, Chris Rock nel suo monologo iniziale: l’elite bianca e liberal a capo di Hollywood non assume afroamericani. Lo stesso l’impressione che la polemica e le sue conseguenze siano sovradimensionate rimane forte. L’Economist ha infatti provato a mettere in fila i numeri e ha scoperto che la percentuale di nominati e soprattutto di vincitori di Oscar, da quando esiste la manifestazione, rispecchia le proporzioni tra bianchi e neri negli Stati Uniti. Gli afroamericani non sono moltissimi, circa il 12% del totale della popolazione, e nelle arti come nello sport per loro merito sono sovrarappresentati. In assoluto circa il 10% dei nominati di sempre è afroamericano e circa il 15% degli Oscar assegnati pure. La comunità nera fa bene a lamentarsi del fatto che questi premi arrivino sempre quando interpretano schiavi o personale domestico (da 12 anni schiavo a The Help fino indietro a Via col vento), ma questo ha a che vedere con il “come” e non con il “quanto”, ha a che fare con i ruoli per i quali vengono scritturati e non con i premi che gli vengono assegnati. Gli ispanici ad esempio sono una parte più importante della popolazione statunitense rispetto agli afroamericani (circa il 16%) e, se si escludono le ultime edizioni nelle quali grazie ai film dei messicani Iñarritu e Cuaron abbiamo visto più ispanici della media, storicamente non sono stati rappresentati dalla premiazione, tuttavia nessuno parla di un boicottaggio ispanico. La realtà delle cose non è che Hollywood è razzista ma che la presenza afroamericana nel cinema non rappresenta tanto la loro influenza culturale (immensa e difficile da sottovalutare), quanto la loro incidenza sul totale della popolazione. Se è un problema culturale allora come potrà mai una forzata maggior presenza nelle nomination ai premi di categoria aiutare?
Si è conclusa l’edizione più polemica della storia degli Oscar e forse si è chiusa un’era. Dalla prossima l’Academy prenderà provvedimenti per includere più artisti di colore ma il sospetto è che la cura sarà peggiore della malattia.
Nuova grana per Derek Chauvin: dopo essere stato arrestato per l'omicidio di George Floyd, i media americani hanno appena diffuso la notizia che sua moglie ha chiesto il divorzio. Un avvocato dello studio Sekula Law Offices, che rappresenta Kellie Chauvin, ex reginetta di bellezza del Minnesota, ha diffuso una dichiarazione in cui ha affermato che la donna è "devastata" per la morte dell'afroamericano 46enne, avvenuta lunedì scorso a Minneapolis, aggiungendo di voler "sciogliere il suo matrimonio. I suoi pensieri e la sua vicinanza sono per la sua famiglia della vittima, per i suoi cari e per tutti coloro che soffrono per questa tragedia". I due si erano conosciuti in ospedale, lei lavorava lì e lui aveva lasciato un sospetto durante il turno di lavoro. Il legale ha anche sottolineato che "sebbene la signora Chauvin non abbia figli dal suo attuale matrimonio, chiede sicurezza e privacy per i suoi figli, i genitori e tutta la sua famiglia in questo momento difficile".
Kellie Chauvin, ex reginetta di bellezza del Minnesota, ha chiesto ufficialmente il divorzio da suo marito Derek Chauvin, l’agente di polizia accusato dell’omicidio di George Floyd. La donna, fanno sapere i suoi avvocati, è devastata per la morte del 46enne afroamericano e ha manifestato l’intenzione di “sciogliere il suo matrimonio”.
A 48 ore dall'annuncio dell'efficacia al 95 percento del proprio vaccino anti COVID, la casa farmaceutica Pfizer ha comunicato che oggi, venerdì 20 novembre, depositerà la richiesta per l'uso d'emergenza alla Food And Drug Administration (FDA), l'agenzia federale statunitense che si occupa della regolamentazione di farmaci, terapie sperimentali e prodotti alimentari. La risposta dell'autorità competente dovrebbe essere sufficientemente rapida per permettere – in caso di autorizzazione – la somministrazione delle prime dosi già entro la seconda metà di dicembre. Il colosso farmaceutico, che ha sviluppato il vaccino “BNT162b2” assieme alla società di biotecnologie tedesca BioNTech, ha affermato che entro la fine dell'anno saranno disponibili fino a 50 milioni di dosi, le prime delle quali destinate agli operatori sanitari statunitensi. Pfizer e BioNTech non si sono limitate a fare richiesta alla FDA, ma hanno già depositato documentazione analoga presso le autorità sanitarie europee, australiane, canadesi, giapponesi e del Regno Unito; c'è in programma di fare la medesima richiesta alle agenzie di regolamentazione in tutto il mondo. Per quanto concerne l'Italia, come affermato dal Commissario per l'emergenza coronavirus Domenico Arcuri, arriveranno 3,4 milioni di dosi entro la seconda metà di gennaio, che saranno utili a vaccinare 1,7 milioni di persone. La ragione risiede nel fatto che il BNT162b2 – un vaccino a RNA messaggero (mRNA) che va conservato a – 70° C – necessita di due dosi, la seconda a tre settimane dalla prima. Sempre secondo Arcuri, in base alle previsioni (dato che al momento non ci sono vaccini approvati) gran parte della popolazione italiana sarà vaccinata entro i primi 6 o 9 mesi dell'anno, e naturalmente non sarà coinvolto il solo vaccino di Pfizer. Per l'inizio di gennaio, infatti, sarebbero attesi anche i primi 2 milioni di dosi del vaccino ChAdOx1 (o AZD1222), sviluppato in collaborazione tra lo Jenner Institute dell’Università di Oxford, l’azienda italiana Advent-Irbm (Pomezia) e Astrazeneca. Prossimo alla linea del traguardo anche il vaccino l'mRNA-1273 messo a punto dagli scienziati dell'azienda biotecnologica Moderna Inc. e del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), che ha mostrato un'efficacia del 95 percento come quello di Pfizer. Questi ultimi due sono vaccini a mRNA, mentre la preparazione “di Oxford” è un adenovirus ingegnerizzato e inattivato. Tutti e tre puntano a sviluppare immunità contro la proteina S o Spike del coronavirus, il “grimaldello biologico” che il virus sfrutta per entrare nelle cellule e avviare l'infezione. Tornando alla richiesta di approvazione per l'uso d'emergenza (EUA) del vaccino di Pfizer e BioNTech, la casa farmaceutica sottolinea che ad oggi il Comitato di monitoraggio dei dati (DMC) non ha segnalato alcun effetto collaterale grave durante gli studi clinici, pertanto può essere considerato sicuro. La cosiddetta reattogenicità sembra essere più intensa rispetta a quella di un comune vaccino antinfluenzale, come suggeriscono alcune esperti sia per il BNT162b2 che per il vaccino di Moderna, ma nulla che metta in pericolo la salute dei pazienti (le reazioni più comuni sono dolore al sito dell'iniezione, febbre, dolori muscolari e articolari e mal di testa). “Il nostro lavoro per fornire un vaccino sicuro ed efficace non è mai stato così urgente, poiché continuiamo a vedere un aumento allarmante del numero di casi di COVID-19 a livello globale. La richiesta di approvazione negli Stati Uniti rappresenta una pietra miliare fondamentale nel nostro viaggio per fornire un vaccino per COVID-19 al mondo, e ora abbiamo un quadro più completo sia dell'efficacia che del profilo di sicurezza del nostro vaccino, che ci dà fiducia nel suo potenziale”, ha affermato il dott. Albert Bourla, Presidente e amministratore delegato di Pfizer. “Attendiamo con impazienza l'imminente discussione del comitato consultivo sui vaccini e sui prodotti biologici correlati e continuiamo a lavorare a stretto contatto con la FDA e le autorità di regolamentazione di tutto il mondo per ottenere l'autorizzazione del nostro candidato vaccino il più rapidamente possibile”, ha aggiunto il dirigente.
A meno di un anno dall’avvio della ricerca su un vaccino contro il coronavirus SARS-CoV-2, il colosso farmaceutico Pfizer si appresta a depositare in giornata la richiesta di approvazione per l’uso di emergenza alla Food and Drug Administration americana della propria preparazione (BNT162b2). Se verrà autorizzata, le prime iniezioni saranno effettuate negli USA entro la seconda metà di dicembre. Per l’Italia attesi 3,4 milioni di dosi entro gennaio 2021.
Cathriona White aveva solo 28 anni, eppure pare si sia tolta la vita. La polizia ha da subito ipotizzato un overdose da farmaci, ma sarà l'autopsia a fare chiarezza sulle cause della morte. È stata trovata nella sua casa di Los Angeles da due amici e la madre ha dichiarato che la fine della storia d'amore con Jim Carrey potrebbe essere il motivo della sua disperazione. Non era più la stessa e ha iniziato a spegnersi, forse perché ancora innamorata del noto attore. Quest'ultimo, sebbene avesse concluso la relazione con lei, si è detto affranto e le ha dedicato parole colme di dolcezza: Sono scioccato e profondamente addolorato per la scomparsa della mia dolce Cathriona. Era un gentilissimo e delicato fiore irlandese, troppo sensibile per questo mondo, per cui amare e essere amata era tutto. Il mio cuore è con la sua famiglia, gli amici e tutti coloro che l'hanno amata e si sono presi cura di lei. È come se fossimo tutti stati colpiti da un fulmine. Cathriona White aveva manifestato qualche avvisaglia sui social network, pochi giorni prima di togliersi la vita. Dapprima la cancellazione da Twitter, resa pubblica con un post di commiato, nel quale si congedava dai suoi followers, nella speranza di aver avuto un senso durante il periodo di permanenza sulla piattaforma ‘cinguettante': Poi, due foto condivise sul profilo Instagram. Nella prima, che è stata anche l'ultima, è ritratta in bianco e nero con un selfie nel deserto, scattato qualche mese fa nel corso di una vacanza. #blackandwhite #selfie #throwback #desert #endless #search #instaphoto #lookdeeply #look #honestly #feeling #californiadreaming #love #yearning #faith #ilovetea ❤️ A post shared by Cat white (@littleirishcat) on Sep 23, 2015 at 6:26pm PDT Nella seconda c'è un vaso di fiori al centro di un bel tavolo e la poesia di accompagnamento suscita immensa tristezza. Sono versi del poeta irlandese William Butler Yeats, tratti dalla sua opera The Land of Heart's Desire: "Fate, portatemi via da questo mondo noioso, Poiché desidero viaggiare con voi sulla scia del vento, Cavalcare le onde di una marea spettinata, E ballare sui monti come una fiamma accesa".
Cathriona White aveva solo 28 anni, eppure ha deciso di porre fine alla sua vita. È stata la fidanzata di Jim Carrey e pare sia stata proprio la rottura con il noto attore a generare una crisi profonda nella sua anima. Pochi giorni prima di morire aveva condiviso una poesia di William Butler Yeats, con la quale invocava le fate perché la portassero via da un mondo troppo noioso.
La stagione influenzale 2018-2019 che prenderà “ufficialmente” il via nei prossimi giorni – con la distribuzione delle vaccinazioni in Italia – secondo gli esperti avrà un'intensità media, non raggiungendo i picchi di contagi registrati in alcuni degli scorsi anni. Sulla base delle indicazioni rilasciate dal virologo Fabrizio Pregliasco, docente presso il Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell'Università degli Studi di Milano, è attesa un'epidemia che porterà al letto non meno di 5 milioni di italiani. Quali sintomi dobbiamo aspettarci? E quali sono le possibili complicanze della malattia? Innanzitutto è doveroso distinguere l'influenza dalle sindromi parainfluenzali, che in questi giorni hanno colpito già 120mila italiani. Gli sbalzi di temperatura legati al passaggio dall'estate all'autunno e i ricambi d'aria meno frequenti nei luoghi chiusi favoriscono l'invasione delle nostre via aeree superiori da parte dei patogeni, catalizzando l'insorgenza delle patologie. Si è innanzi alla vera influenza quando si manifestano tre condizioni ben precise: febbre alta (al di sopra dei 38°) e repentina; sintomi sistemici come i dolori ai muscoli (mialgie) e alle articolazioni; e naturalmente sintomi respiratori, alla stregua di tosse, mal di gola, naso chiuso che cola (rinorrea) e via discorrendo. Anche le cefalee sono un sintomo influenzale tipico. Il vomito e la nausea sono comuni nei bambini e molto più rari negli adulti. I sintomi possono essere molto lievi ma anche gravi, con conseguenze potenzialmente fatali nei soggetti a rischio (ma non solo, tenendo presenti i devastanti effetti della pandemia di “spagnola” del 1918). Tra le complicanze vi sono polmoniti virali e batteriche, peggioramento di malattie preesistenti (come l'asma) e un aumento del rischio cardiologico. È per questa ragione che il vaccino è fortemente raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nelle categorie a rischio, come diabetici, cardiopatici, affetti da malattie croniche che possono peggiorare e tutti gli over 65. In realtà il vaccino è indicato praticamente a tutti, poiché in questo modo oltre a diminuire il rischio di ammalarsi e passare diversi giorni a letto si evita di fare da “untori”.
La stagione influenzale 2018-2019, secondo le stime dei virologi, sarà di intensità media e farà finire sotto le coperte almeno 5 milioni di italiani. Febbre alta, dolori muscolari e articolari, naso chiuso, tosse e mal di testa sono tutti i sintomi che dovremo aspettarci dalla nuova epidemia, da non confondere con le sindromi parinfluenzali che stanno colpendo in questi giorni a causa degli sbalzi di temperatura.
Differenziata che non supera il 20 percento (per alcuni addirittura il 13); un’unica discarica, Malagrotta, che a giugno chiuderà i battenti; un sistema di raccolta e smaltimento rifiuti basato ancora sui conferimenti dell’indifferenziata in un unico sito. Quanto basta per far scoppiare una nuova emergenza rifiuti, dopo quella di Napoli, stavolta nel cuore della Capitale. Il rischio che Roma diventi "Caput Monnezzae", come recita uno degli striscioni esposti in piazza, è più che concreto: il commissariamento (con relativa dichiarazione dello stato di emergenza) dichiarato ormai otto mesi fa impone un’accelerazione dei tempi per cercare nuove discariche in cui conferire i rifiuti urbani. La zona individuata è quella che va da Riano a Corcolle, a Nord della Capitale, nei pressi di Tivoli. Ci troviamo, insomma, a 700 metri dalla famosa Villa Adriana, bene patrimonio dell’umanità secondo l’Unesco, appartenente all’imperatore capitolino e meta di migliaia di turisti ogni anno. DA NAPOLI A ROMA – Ma l’archeologia non è solo l’unico “problema” individuato da chi, magari, crede che in questo Paese l’arte e la cultura contino ancora qualcosa. Le coordinate geografiche lasciano spazio a pochi dubbi: il sito individuato è a pochi chilometri dal centro abitato, nei pressi di una falda acquifera che serve migliaia di residenti, per non parlare delle innumerevoli zone dedicate ad agricoltura e allevamento. Storia vecchia, si dirà. Un copione visto e rivisto anche a Napoli, tra Chiaiano, Pianura, Giugliano e via, verso l’agro casertano. Per tale motivo, i manifestanti radunati al ministero dell’Ambiente, in occasione del tavolo convocato dal ministro Clini con il sindaco Alemanno, il presidente della Provincia Zingaretti, il presidente della Regione Polverini e il prefetto Pecoraro, propongono soluzioni differenti: differenziata porta a porta, riutilizzo e riduzione degli imballaggi per giungere all’ambizioso obiettivo della strategia “Rifiuti Zero”, introdotta in Italia da Paul Connett. Insomma: tutti d’accordo nell’affermare che Roma non può permettersi un’emergenza rifiuti. Il problema è nel trovare soluzioni adatte allo scopo. AUMENTO TASSA SUI RIFIUTI? – Altra beffa che potrebbe abbattersi sui cittadini romani è l’aumento della tassa sui rifiuti, come ha sottolineato, nei giorni scorsi, la direttrice di Legambiente Lazio, Cristina Avenali: "A Roma, in questi anni, il sindaco Alemanno ha solo fatto danni nella gestione dei rifiuti, con continui aumenti della tariffa che i cittadini versano, fino a ben 630 milioni di euro, che potrebbero ancora aumentare di 20 milioni col prossimo bilancio, senza nessun passo avanti sulla differenziata – afferma Avenali – Il Comune non ha saputo scegliere un luogo adatto per il dopo Malagrotta e ha determinato questa situazione, nella quale ora il rischio è quello di continuare con il monopolio esistente, scegliendo di dare il via libera alla nuova buca di Monti dell'Ortaccio, accanto a Malagrotta".
Raccolta differenziata pressoché inesistente, con Malagrotta verso l’esaurimento. La Capitale, a partire da giugno, teme di sprofondare nell’emergenza “munnezza” più nera della sua storia. I cittadini di Riano e Corcolle, riuniti in sit-in al ministero dell’Ambiente, rischiano di pagarne le conseguenze: “Falde acquifere, centri abitati, reperti come Villa Adriana. E vogliono aprire una discarica qui?
Capodanno è una delle feste più amate dell'anno, quella in cui si dà simbolicamente inizio a una nuova fase della propria vita tra banchetti deliziosi, brindisi e piccole follie. È risaputo che tra il 31 dicembre e l'1 gennaio ci si impone una serie di buoni propositi che verranno più o meno rispettati nei mesi successivi, l'obiettivo? Migliorare la propria quotidianità, anche se non sempre si riesce a farlo. È fondamentale, però, partire con il piede giusto con una serie di gesti simbolici di buon augurio. Che sia per scaramanzia o per tradizione, non importa, in tutto il mondo esistono usanze davvero originali, dallo sparare i fuochi d'artificio allo snocciolare un melograno, e i loro significati sono molto bizzarri. Snocciolare un melograno – Chi non si sente fortunato in amore potrebbe provare con un rito originale in occasione del Capodanno, ovvero snocciolare un melograno. Questo frutto venne mangiato da Proserpina prima di innamorarsi del dio Plutone ed è per questo che viene considerato simbolico quando si va alla ricerca dell'anima gemella. Secondo la tradizione, inoltre, chi entra in casa dell'ospite ne deve lanciare uno a terra e contare i chicchi al suo interno: il loro numero determinerà la fortuna che avrà tutta la famiglia. Cipolla sulla porta – Quella di appendere della cipolla sulla porta è un'usanza risalente ai tempi dei greci. È infatti un simbolo di buon augurio, che assicura un anno di amore e di prosperità per l'intera famiglia, anche se forse l'odore non sarà dei migliori. Sparare i fuochi d'artificio – Secondo la leggenda, sparare i fuochi d'artificio alla fine dell'anno non ha solo un valore estetico ma anche simbolico. Oltre al fatto che si mettono in scena veri e propri spettacoli pirotecnici, il rumore provocato dalla loro esplosione farebbe allontanare gli spiriti e le presenze malvagie. Notte al cimitero – In Cile la notte di Capodanno non si passa a cena o in locali rumorosi tra brindisi e musica, ci si reca al cimitero. Il motivo? Si fa compagnia ai propri cari defunti, trascorrendo le prime ore dell'anno nuovo con loro.
Quale migliore occasione di Capodanno per darsi a dei “riti propiziatori”, così da iniziare il nuovo anno con il piede giusto? Snocciolare un melograno, sparare i fuochi d’artificio, le usanze provenienti dai diversi paesi del mondo sono davvero originali.
È stata sicuramente l'estate di Waka Waka, il tormentone di Shakira che ha invaso letteralmente le televisioni e le radio di tutto il globo, creando un incredibile fenomeno di costume… ora che l'evento Waka Waka sta per scemare, s'appresta ad entrare in scena un nuovo clamoroso tormentone, il Bunga Bunga. Il famoso rituale eseguito da Berlusconi nella sua villa ad Arcore rischia di divenire un vero e proprio fenomeno mediatico: almeno a livello italiano, la possibilità che Bunga Bunga dilaghi ancor di più di quanto abbia fatto Waka Waka non è affatto così remota, anche a causa dei personaggi coinvolti. Shakira è un personaggio abbastanza conosciuto in Italia, e il suo tormentone ha rallegrato e fatto ballare milioni d'italiani; Berlusconi, invece, è probabilmente il personaggio più conosciuto dello stivale, e il suo tormentone rappresenta uno scenario decisamente più perverso… le indiscrezioni sul coinvolgimento di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, la dentista di Berlusconi, rischiano di ingigantire ancor di più un caso mediatico di dimensioni già piuttosto estese; le voci ormai percorrono all'impazzata un percorso che parte dalla punta dello stivale fino al Monte Bianco. Bunga Bunga vs. Waka Waka, chi vincerà?
Dopo il tormentone Waka Waka, l’Italia s’appresta a ricevere l’onda d’urto di un altro tormentone: il Bunga Bunga berlusconiano.
La ministra Lorenzin si dichiara contraria alla legalizzazione della cannabis perché, a suo dire, "il mercato della criminalità resta in piedi"? La smentita, secca e documentata, questa volta non arriva solo dai banchi dell'opposizione ma dall'autorevole voce della Direzione Nazionale Antimafia che in un parere ufficiale indirizzato al Governo (pro. 20217/2016) "esprime parere positivo per tutte le proposte di legge che mirano a legalizzare la coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis e dei suoi derivati". Secondo la DNA "la legalizzazione, infatti, se correttamente attuata, potrebbe portare ad una rilevante liberazione di risorse umane e finanziarie in diversi comparti della Pubblica Amministrazione (FFOO, Polizia Penitenziaria, funzionari di Prefettura, ecc.)". Cadono quindi le critiche di chi già in questi giorni dice che una nuova legge sulla cannabis non libererebbe risorse dello Stato. La Direzione Antimafia anzi rivendica "una ancora più importante liberazione di risorse nel settore della Giustizia, dove sono decine di migliaia i procedimenti penali che richiedono l’impegno di Magistrati, Cancellieri ed Ufficiali Giudiziari, con risultati spesso del tutto inconcludenti in quanto vengono irrogate sanzioni che rimangono sulla carta". E se è vero che legalizzare le droghe leggere porterebbe «ad una perdita secca – come scrive la DNA -di importanti risorse finanziarie, per le mafie e per il sottobosco criminale che, ad oggi, hanno il monopolio del traffico» dall'altra parte ci sarebbe una contestuale acquisizione di risorse finanziarie per lo Stato, attraverso la riscossione delle accise". E anche per la lotta al terrorismo (elemento prioritario dell'agenda politica internazionale) potremmo assistere "al prosciugamento, in una più ampia prospettiva di legalizzazione a livello europeo, di risorse economiche e finanziarie per il terrorismo integralista che controlla la produzione Afghana di cannabis". In conclusione, (scrive la Direzione Nazionale Antimafia) potremmo assistere "ad un vero rilancio – attraverso la liberazione e l’acquisizione delle predette risorse – dell’azione strategica di contrasto, che deve mirare ad incidere sugli aspetti (davvero intollerabili) di aggressione e minaccia che il narcotraffico porta sia alla salute pubblica (attraverso la diffusione di droghe pesanti e sintetiche) che all’economia ed alla libera concorrenza (attraverso il riciclaggio)".
Legalizzare la cannabis sarebbe un rilancio per la Giustizia italiana in termine di uomini e risorse oltre che un danno rilevante per gli interessi della criminalità organizzata e il terrorismo: la DNA scrive il proprio parere al Governo sul ddl che approderà prossimamente in Aula.
Gli European Film Awards 2016, gli Oscar europei del cinema, hanno decretato il film campione del 2016. Si tratta di “Vi presento Toni Erdmann”(in originale, Toni Erdmann), della regista tedesca Maren Ade, che ha portato a casa ben cinque premi – Miglior film, Miglior regista, Migliore attrice a Sandra Huller, Miglior attore a Peter Simonischek e Migliore sceneggiatura – trionfando letteralmente sugli altri concorrenti. Il film racconta la storia di Inès (Huller), una donna in carriera che lavora a Bucarest. La sua vita viene sconvolgo dall’arrivo del padre, Winfried, che le chiede se è veramente felice della vita che sta facendo. La donna non sa rispondere e ciò segna l'inizio di un profondo sconvolgimento. In realtà, lei si vergogna un po’ dell’eccentrico padre che, per aiutarla ad essere veramente felice, s’inventa un buffo personaggio, tale Toni Erdmann. Il film arriverà nelle nostre sale a partire dal prossimo 19 gennaio 2017. Grande soddisfazione anche per l’Italia che è riuscita a portare a casa il premio per il Miglior documentario, andato a “Fuocoammare”, di Gianfranco Rosi che, a questo punto, ha ottime possibilità di portare a casa almeno una nomination ai Golden Globes e agli Oscar 2017. Trionfa anche il bellissimo “La mia vita da zucchina”, film d’animazione diretto da Claude Barras, uscito, recentemente, anche in Italia, mentre il premio per la Migliore commedia è andato a “A Man Called Love” dello svedese Hannes Holm. Di seguito, trovate tutti gli altri premiati della serata: Vi presento Toni Erdmann di Maren Ade En man som heter Ove (A Man Called Ove), regia di Hannes Holm (Svezia/Norvegia) Maren Ade – Vi presento Toni Erdmann Sandra Hüller – Vi presento Toni Erdmann Peter Simonischek per Vi presento Toni Erdmann Maren Ade – Vi presento Toni Erdmann
“Vi presento Toni Erdmann”, della regista tedesca Maren Ade, ha trionfato portando a casa ben cinque premi – Miglior film, Miglior regista, Migliore attrice a Sandra Huller, Miglior attore a Peter Simonischek e Migliore sceneggiatura – ma “Fuocoammare”, del nostro Gianfranco Rosi, ha conquistato il premio per il Miglior documentario. Il Miglior film d’animazione è invece l’apprezzatissimo “La mia vita da zucchina”, di Claude Barras.
Tabelle dei millesimi Nel condominio le tabelle dei millesimi sono lo strumento con il quale le spese vengono ripartite tra tutti i proprietari, si potrebbe anche dire che le tabelle dei millesimi indicano la percentuale di partecipazione alle spese condominiali per ogni unità immobiliare. L'assenza delle tabelle dei millesimi non significa che le spese non possono essere ripartite, ma significa solo che è possibile ripartire le spese in modo proporzionale, spetterà al proprietario chiedere la redazione delle tabelle dei millesimi. se vuole un criterio di ripartizione più vicino alla situazione reale. Le tabelle dei millesimi non rappresentano il valore economico dell'unità immobiliare, ma indicano quale percentuale ha ogni unità immobiliare rispetto le spese (e nel contesto delle decisioni dell'assemblea) prendendo come punto di riferimento una cifra totale di 1000 millesimi. In concreto al fine di attribuire ad ogni unità immobiliare una parte dei 1000 millesimi occorre considerare alcuni elementi, come, ad esempio, la superfice l'unità immobiliare, l'altezza (o piano), l'esposizione ecc. tutti questi elementi consentono di attribuire ad ogni unità immobiliare un certo numero di millesimi. Il codice è molto scarno in relazione alle modalità con le quali procedere alla redazione delle tabelle dei millesimi, i principi generali sono indicati nell'art. 1123 cc e nell'art. 69 disp att. cc In generale (salvo l'ipotesi peculiari) la competenza relativa all'approvazione e alla modifica delle tabelle dei millesimi spetta all'assemblea dei condomini, se le tabelle dei millesimi non si discostano dai principi previsti dal codice civile è sufficiente la maggioranza dei proprietari, altrimenti è necessario il consenso di tutti i proprietari. Quindi, risulta evidente che occorre una delibera dell'assemblea, è discusso se l'applicazione costante delle tabelle dei millesimi possa surrogare la delibera dell'assemblea, poiché l'applicazione nell'arco del tempo delle tabelle dei millesimi non approvate dall'assemblea potrebbe essere equiparato ad un accordo tacito. Le tabelle dei millesimi non sono eterne.
La Cassazione del 11.5.2017 n. 11575 ha stabilito che l’errore che legittima la revisione delle tabelle millesimali, a norma dell’art. 69 disp. att. c.c., è costituito dalla obiettiva divergenza fra il valore effettivo delle unità immobiliari e quello previsto nelle tabelle. Tale errore non può derivare o ravvisarsi nei mutamenti dei criteri di stima (o di redazione) delle tabelle dei millesimi.
Sono ormai andati i tempi in cui Aurora Ramazzotti veniva considerata semplicemente la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti, negli ultimi anni è riuscita a mettere in mostra il suo talento e la sua simpatia, ritagliandosi un posto nel mondo dello spettacolo che va ben oltre il cognome "famoso". Il successo le ha permesso di abbandonare il "nido materno", prendendo casa da sola a Milano, dove attualmente convive con il fidanzato Goffredo Cerza. Sebbene abbia trascorso il primo lockdown a Bergamo con la mamma, Tomaso Trussardi e le sorelline Sole e Celeste, ora è tornata alla normalità e non esita a intrattenere i fan con foto, Stories e consigli sentimentali. In quanti, però, hanno notato l'arredamento alle sue spalle? Facendo attenzione ai post social, è possibile scoprire alcuni dettagli del suo "rifugio". Stando a quanto si vede in foto e video social, la casa milanese di Aurora Ramazzotti non sembrerebbe molto grande. A predominare è il colore bianco, dalle pareti al divano, anche se nella camera da letto sembra aver aggiunto anche qualche tocco rosa e dei comodini in legno sui toni dell'ebano, oltre ad aver applicato un adesivo stencil personalizzato sul muro. Nella stanza avrebbe inoltre anche un piccolo angolo studio con una poltrona con le ruote e una scrivania su cui tiene un computer fisso. Nel salotto, invece, ci sarebbe una maxi libreria e un originale manichino (utile forse a provare i suoi outfit). Spesso, però, manda un tantino in confusione i fan, immortalandosi tra le mura dell'abitazione di Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi che, tra maxi divano di velluto e un enorme terrazzo, è extra lusso. Aurora Ramazzotti sta vivendo un momento particolarmente felice dal punto di vista sentimentale: da 4 anni è fidanzata con Goffredo Cerza, definito la persona che le ha "cambiato la vita", ed è con lui e con il gatto persiano chiamato Saba che convive a Milano.
Avete mai visto la casa di Aurora Ramazzotti? Basta guardare foto e Stories che condivide su Instagram per scoprire come l’ha arredata. Interni bianchi, una maxi libreria e addirittura un manichino nel salone: ecco gli interni dell’appartamento in cui vive col fidanzato Goffredo.
Quando tra il 1927 e il 1932 il sindaco di Roubaix, Jean-Baptiste Lebas, fece costruire una bellissima piscina comunale in stile art Déco non si sarebbe mai aspettato che un giorno avrebbe accolto opere d'arte ed esposizioni. La Piscine, realizzata dall'architetto Albert Baert simbolicamente come un'abbazia cistercense, per circa cinquanta anni è stato l'unico vero spazio di socializzazione a Roubaix. Oggi è una dei più bei musei del mondo e una delle principali attrazioni nel nord della Francia. Non esiste un museo così da nessun altra parte al mondo. Dimsessa la piscina comunale di Roubaix nel 1985, questi bellissimi luoghi, uniti a quelli dell'ex tessitura Hannart-Prouvost, sono stati oggetto di un importante progetto di ristrutturazione affidato all'architetto Jean-Paul Philippon. Dall'ottobre 2001 "la più bella piscina di Francia" è stata trasformata in un museo che rispetta la presistenza: la reception e la sala espositiva temporanea sono costruite sul sito della vecchia fabbrica, mentre la vasca è diventata un giardino di sculture ornamentali e si trasforma per l'occasione, attraverso una pedana praticabile, in un grande spazio per le sfilate di moda o i concerti.
A Roubaix sorge il museo più bello di Francia. Elencato anche nel patrimonio del XX secolo, La Piscine ha offerto per anni servizio sportivo e igienico di alta qualità, oggi, riconvertita dall’architetto Jean-Paul Philippon, ospita il Museo d’Arte e Industria di Roubaix che riapre dopo lavori di ampliamento e con un nuovo programma artistico.
Infine il mandato di arresto internazionale ha prodotto i suoi effetti. A Julian Assange non è bastato andar via dalla Svezia e rendersi introvabile. Come direbbe il nostro ministro degli esteri, Frattini: "L'accerchiamento internazionale ha avuto successo". Considerato l'entusiasmo di una parte importante della diplomazia occidentale per l'arresto del fondatore di WikiLeaks , sarebbe lecito immaginare che ci sia un coerente rilievo internazionale dei reati contestati ad Assange. Qualcosa che, per intenderci, giustifichi un mandato di arresto dell'Interpol e la preoccupazione della diplomazia mondiale. Nonostante i telegiornali passino velocemente sulle accuse mosse ad Assange e le qualifichino rapidamente come "reati sessuali" e nonostante ovunque si suggerisca l'immagine di uno stupratore, in realtà al fondatore di WikiLeaks si contesta un reato che è esplicitamente previsto solo dal codice penale svedese. L'hacker australiano, infatti, non avrebbe violentato Sofia Wilén ed Anna Ardin, le due giovani svedesi presenti al convegno di agosto organizzato dalla componente cristiana del partito socialdemocratico. In due occasioni separate, Assange avrebbe avuto un rapporto sessuale con le ragazze in maniera del tutto consenziente. Non si tratterebbe dunque di stupro, ma di "condotta sessuale scorretta". Ad Assange, infatti, viene contestato di non aver adoperato il profilattico, nonostante l'esplicita richiesta delle ragazze. Secondo quanto riassunto dal Daily Mail, Assange avrebbe avuto un rapporto sessuale con una delle due donne, ma il condom si sarebbe rotto nell'atto e "La donna -seguita il quotidiano inglese – ha creduto che Assange avesse fatto apposta, ma lui ha sostenuto che si trattava di un incidente. In ogni caso, il giorno dopo, durante il convegno, A. è apparsa rilassata e tranquilla. Durante lo stesso convegno Assange ha incontrato la donna B, un'altra bionda molto carina, più giovane della donna A. La donna B ammette di aver cercato di coinvolgere il suo eroe in una conversazione. Assange sembrava compiaciuto di avere un'ammiratrice così ardente e, sostiene B, la guardava ogni tanto". Quella che viene chiamata la "donna B" e che corrisponde all'identità di Anna Ardin avrebbe anch'essa insistito per l'uso del preservativo. La mattina seguente, tuttavia, Assange avrebbe fatto sesso con lei senza usare il profilattico. 24 ore dopo, riferisce ancora il Daily Mail "la donna B. era abbastanza serena da scendere a comprare la colazione ad Assange". Giorni dopo Anna Ardin e Sofia Wilén hanno denunciato l'hacker australiano per l'assenza del preservativo ed il rifiuto di sottoporsi al test dell'Hiv. Adesso risulta impossibile trovare proprio la più giovane delle due donne. Anna Ardin, femminista e cristiana fondamentalista, si troverebbe in Cisgiordania per partecipare ad una iniziativa di pace tra palestinesi ed israeliani. Secondo quanto riferito dall'organo del partito comunista cubano, Granma, Anna Ardin sarebbe nata nell'isola caraibica – tanto da essere diventata "Anna la cubana" – e sarebbe poi diventata una spia della Cia, all'opera contro il governo di Castro.
I capi di accusa sono decisamente diversi da quelli maturati dall’opinione pubblica. Per il fondatore di Wikileaks, infatti, si parla di condotta sessuale non corretta”.
Beyoncé ci ha fatto l'abitudine e non molla il Super Bowl. Se l'anno scorso, infatti, la cantante è stata l'ospite d'onore dell'Halftime tenutosi al Superdome di New Orleans (sostituita, egregiamente, quest'anno da Bruno Mars e i Red Hot Chili Peppers), quest'anno non ha potuto mancare il cameo al concerto che si è tenuto la vigilia della partita. L'occasione era la festa del "Super Saturday Night" di DirecTV, per cui sul palco c'era Jay Z, rapper e marito della Knowles, autore di "Magna Carta… Holy Grail", uscito nel 2013. Davanti a un piccolo pubblico selezionato, il cantante ha ospitato la moglie, cantando assieme il successo di Beyoncé "Drunk In Love". Un duetto intenso quello che li ha visti protagonisti, col rapper a rappare, appunto, e la cantante a ballargli davanti, prima di chiudere l'esibizione con un abbraccio e un bacio che la cantante ha voluto immortalare postandolo sul suo profilo Facebook.
Durante la festa tenutasi alla vigilia del Super Bowl Jay Z ha tenuto un concerto per pochi intimi durante il quale ha ospitato la moglie per un cameo che si è chiuso con un abbraccio e un bacio tra i due.
Angela Artosin fu tronista a “Uomini e Donne” nella stagione 2007/2008. All’epoca, interessata solo a Giovanni Conversano – che poi si fidanzò con la collega di trono Serena Enardu – Angela lasciò la trasmissione senza scegliere, spiegando di aver conosciuto un uomo lontano dalle telecamere. L’uomo in questione era Simone Ferroli, imprenditore ed erede di una nota famiglia veronese che, nel 2011, sarebbe diventato suo marito. La loro storia d’amore cominciò nel migliore dei modi e, il 23 gennaio 2016, ha portato alla nascita del piccolo Ismaele, primo figlio della coppia. È stata la stessa Angela ad annunciare la nascita del piccolo su Instagram, dopo aver pubblicato tutta una serie di foto che hanno documentato la sua gravidanza fin dall’inizio. La Artosin e il marito sono al settimo cielo: il piccolo è il completamento di quell’amore nel quale entrambi hanno creduto fin dall’inizio. Sebbene oggi Giovanni Conversano dichiari che quello che Serena Enardu non fu amore vero, all’epoca del trono di Angela, i due sembravano essere stati colti da un’autentica passione. Serena, proprio come Angela, lasciò la poltrona rossa senza scegliere, salvo poi tornare in trasmissione qualche settimana dopo, quando era proprio Conversano a essere sul trono. La sua scelta è ricordata ancora come una delle più romantiche di sempre. Angela, invece, a “Uomini e Donne” non trovò l’amore ma conobbe Simone proprio durante quel periodo. Fu proprio allo scopo di frequentarlo che decise di abbandonare la trasmissione, una scelta che si è rivelata essere vincente. A distanza di quasi 10 anni da quel momento, i due stanno ancora insieme e hanno appena salutato l’arrivo del loro primo figlio. È andata meno bene a Serena e Giovanni, che si lasciarono tra mille polemiche pochi anni dopo il loro primo bacio. Gioia concentrata allo stato puro!! 💙🚼💙!!!!! My little fagottino!! Grazie a tutti per essermi stato così vicini è stata dura ma ce l abbiamo fatta!! #instamillion #instagold #blogger #instago #baby #fashionblogger #womoms #selfie #golook #follow #insta #tagstagramers #all_shots #instapic #littleman #centralfeed #tagsta #igs #instalove #jj #instalovers #instabeauty #instagallery #instafamous #fashionmodel #swag #life #followme#iphonography #model
Angela Artosin, ex tronista di “Uomini e Donne” insieme a Serena Enardu, è diventata mamma lo scorso 23 gennaio. Il piccolo Ismaele è figlio di Simone Ferroli, imprenditore sposato nel settembre del 2011.
In presenza di una comunione (art. 1100 c.c.) i titolari del bene o dei beni comuni ha il diritto di usare e di godere del bene. Questo principio è espressamente previsto dal legislatore nell'art. 1102 c.c., il quale dispone che "Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa". Sono intuibili i motivi che giustificano la presenza di questo articolo: il legislatore cerca di evitare che uno solo dei contitolari dei beni comuni possa "godere" del bene comune escludendo gli altri e, inoltre, il legislatore cerca di prevedere una regola che disciplina l'uso comune del bene. Dalla lettura dell'articolo si evince che ogni partecipante alla comunione può usare il bene comune, ma deve rispettare due condizioni: a) non deve modificarne la destinazione (es. se in comunione c'è un terreno agricolo uno dei comproprietari non può trasformare il terreno in un parcheggio); b) l'uso del bene non deve essere impedito agli altri contitolari. Queste due condizioni devono sussistere contemporaneamente, nel senso che se viene effettuata una modifica della destinazione d'uso del bene, ma è possibile o viene permesso il godimento del bene agli altri contitolari si ricade, comunque, nel divieto del 1102 c.c., quindi, in modo più chiaro, l'uso del bene ex art. 1102 c.c è possibile solo se non sono superati i due limiti posti dall'art. 1102 c.c. Se vengono violati i limiti previsti dall'art. 1102 c.c., il comportamento, per quanto illecito, non è sanzionato automaticamente ex lege, ma spetterà sempre agli altri contitolari decidere se ripristinare (o meno) lo stato quo ante, in altri termini, si è in presenza di una scelta discrezionale relativa all'attivazione del meccanismo di difesa previsto dal 1102 c.c. L'art. 1102 c.c. è un principio generale applicabile alla comunione, indipendentemente dal titolo (contrattuale, ereditario) con il quale si è formata la comunione ed è applicabile anche al condominio per il richiamo contenuto nel 1139 c.c. "Per quanto non è espressamente previsto da questo capo si osservano le norme sulla comunione in generale". Chiariti questi aspetti è opportuno passare all'analisi concreta dei due limiti previsti dall'art. 1102 c.c. Quanto al divieto di modifica della destinazione d'uso del bene, si intende non solo una modifica materiale del bene (es. trasformazione di un terreno agricolo in un edificio), ma anche una modifica giuridica es. modifica di un locale destinato a deposito in una abitazione (in altri termini è irrilevante, ai fini del cambio di destinazione, la necessità o meno di opere edilizie).
La Cassazione del 22.12.2014 n. 27167 ha stabilito che la costruzione di un’antenna su un lastrico solare, pur non costituendo un’innovazione vietata ex art. 1120 c.c., non è conforme all’art. 1102 c.c., quando, in considerazione della sua consistenza e delle sue dimensioni (in rapporto alla superficie del lastrico) attraeva parte della cosa comune nella sfera di disponibilità di un solo condomino, impedendo agli altri condomini di farne parimenti uso del bene.
Il caldo e l'afa non danno tregua a Roma. Nella giornata di oggi, martedì 29 giugno, è previsto un clima caldo e afoso, con alcune velature e cielo nuvoloso a tratti soprattutto oggi. Il caldo aumenterà soprattutto nelle ore serali, anche se il picco ci sarà come al solito tra i 32 e i 34 gradi. I venti soffieranno tra deboli e moderati e daranno un po' di sollievo alla calura di queste ore. Secondo quanto riportato dal sito Meteo3B, a contribuire al caldo sarà l'alta pressione africana che oggi e nei prossimi giorni sarà ben salda in tutto il Lazio. Non si escludono brevi piogge sulle coste della regione e localmente nell'entroterra, anche se si tratterà di fenomeni sparsi e isolati. Nei prossimi giorni la situazione rimarrà calda e invariata con temperature fino a 34 gradi.
Ondata di caldo africano a Roma e nel Lazio: nella capitale e in molte zone della regione le temperature arriveranno fino a 34 gradi. Afa e calura estiva domineranno tutta la settimana e continueranno anche nei prossimi giorni. Non sono previste precipitazioni, mentre i cieli saranno parzialmente nuvolosi.
Quando è inverno e fuori piove non c'è nulla di più rilassante di una serata nel tepore casalingo, semmai davanti ad uno scoppiettante fuoco da camino ed una tazza di cioccolata calda o di un bicchiere di vino. Quante volte sarà capitato di sognare un'immagine del genere mentre le temperature si fanno sempre più fredde con l'arrivo della notte e semmai il vento o la grandina ci privano di ogni voglia di mettere piede fuori di casa; ma la maggior delle persone non hanno abbastanza spazio in casa o disponibilità per avere un proprio camino. Così no resta che sognare e se si tratta di sogni è sempre meglio farlo in grande con alcuni dei camini più incredibili presenti sul mercato.
Il camino dona ad una casa sempre un’atmosfera calda ed accogliente ma quelli che stiamo per mostrarvi non sono camini come tutti gli altri.
L’attesa sta ormai per finire, dal 7 al 10 luglio Napoli ospiterà gli eventi per presentare le collezioni di Alta Moda Dolce&Gabbana. Non si tratta dei festeggiamenti per i 30 anni di attività, come erroneamente riportato da diverse testate negli ultimi giorni, ma semplicemente di una serie di sfilate ed eventi esclusivi. La città è già in fermento: i vicoli del centro non solo sono diventati protagonisti della nuova campagna pubblicitaria del brand, ma si stanno riempendo anche di opere d’arte che raffigurano in modo insolito alcuni degli ospiti. I due stilisti inoltre sono finiti sul presepe napoletano, più precisamente nella bottega dei Ferrigno in via San Gregorio Armeno, dove si possono ritrovare le loro statuine da trenta centimetri, vestite in jeans e giacca nera. Insomma, sembra essere tutto pronto per i quatto giorni di eventi blindati e sfilate di haute couture: ecco il calendario. Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono già in Campania, sono sbarcati sabato notte a Capodichino e subito dopo sono saliti sul loro yacht Regina d’Italia, una barca di ben 51 metri estremamente lussuosa, per concedersi una giornata di relax al mare, più precisamente all’ombra dei Faraglioni di Capri, dove sono rimasti ormeggiati per tutta la giornata di ieri. Non è un caso che abbiano cominciato i festeggiamenti proprio da lì, visto che il loro rapporto con l’isola è incredibilmente profondo da oltre 15 anni. E’ proprio lì che hanno ammirato i sandali capresi di Amedeo Canfora, che hanno aperto una boutique di fronte all'hotel La Palma e che hanno inaugurato un nuovo flagship in via Camerale insieme all'imprenditore caprese Roberto Russo. Per l'occasione, hanno organizzato un party esclusivo, mostrando con orgoglio lo store dallo stile ispirato agli anni Cinquanta e Sessanta che si rispecchia anche nell'interior design con ceramiche verdi e lampadari dello stesso materiale con i colori dell'isola di Capri. Dolce&Gabbana presenteranno a Napoli l’edizione invernale 2016 delle collezioni di Alte Artigianalità, partendo da giovedì 7, il tema sarà Napoli e la Sicilia, due terre molto simili per colori, sapori e folklore, a cui gli stilisti sono molto legati. Per l’occasione dovrebbero arrivare moltissimo ospiti, tra cui star del calibro di Madonna, Monica Bellucci, Nicole Kidman, ma per il momento l'unica che ha confermato è Sophia Loren, madrina dell’evento. Per il momento, sono circa 500 le camere d’albergo prenotate da celebrità, modelle, assistenti, staff tecnico, sarte e giornalisti di fama internazionale, ma non si esclude che alcuni possano rimanere nei propri yacht, ormeggiati nel golfo di Napoli. Si partirà giovedì alle 19.30 a Villa Pignatelli, chiusa per l’intera giornata, nei cui salotti e giardini verrà allestita l’esposizione dell’Alta Gioielleria, un cocktail di benvenuto e una cena esclusiva. All’evento parteciperanno anche il prefetto e il sindaco, che daranno il benvenuto ai due stilisti. Il giorno 8, invece, i party si spostano al centro storico, precisamente in piazza San Gaetano, dove a partire dalle 18 i modelli della Maison sfileranno per la collezione Alta Moda, calcando via San Gregorio Armeno fino ad arrivare all’angolo di via San Biagio dei Librai. La sera, ci saranno poi delle feste esclusive e blindatissime al Borgo Marinari, dove sarà consentito l’accesso solo ai residenti. Il giorno 9 sarà la volta del Maschio Angioino dove, a partire dalle 10.30, alla presenza del sindaco, dell’assessore alla Cultura Nino Daniele, di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, verrà conferita la cittadinanza onoraria a Sofia Loren. Nella serata si passerà al Castel dell’Ovo, dove è prevista a partire dalle 18.30 la presentazione della collezione Alta Sartoria, una cena di gala e una festa in piazza dal dress code “Elegant Dolce Vita”.
Dal 7 al 10 luglio Napoli ospiterà le sfilate e gli eventi di presentazione delle collezioni di Alta Moda firmate dalla Maison Dolce&Gabbana. Ecco il calendario degli eventi blindatissimi.
Fumare cannabis durante la gravidanza ha conseguenze negative sullo sviluppo neuronale e comportamentale dei figli maschi. Questo è quanto hanno riscontrato i ricercatori sui topi e che potrebbe avere validità anche per gli esseri umani: a quanto pare le femmine non subiscono le stesse consegueze. Lo studio, intitolato “ Sex-dependent effects of in utero cannabinoid exposure on cortical function”, è stato pubblicato sulla rivista eLife. Deficit per colpa delle ‘canne'. I ricercatori spiegano che i cannabinoidi (le sostanze chimiche che sono presenti nella cannabis) riescono ad oltrepassare la placenta al punto da rischiare di interferire con gli endocannabinoidi (che appunto si legano ai recettori cannabinoidi) durante il neurosviluppo, il processo che porta alla formazione del sistema nervoso in fase pre-natale e che è coinvolto nella regolazione di una serie di altri processi come la gravidanza, l'appetito e la sensazione del dolore. Ma quali sono le conseguenze di questa interferenza? Cannabinoidi e sviluppo. Per rispondere a questa domanda, i ricercatori hanno effettuato alcuni test sui topi e hanno osservato gli effetti dell'esposizione ai cannabinoidi sulla corteggia prefrontale, l'area del cervello dedicata alle funzioni comportamentali e che è implicata anche nei disordini neuropsichiatrici. I dati raccolti hanno dimostrato che queste sostanze rendono i maschi (ma non le femmine) meno socievoli: i soggetti esposti infatti trascorrevano meno tempo con il resto del gruppo rispetto a quelli a cui non era stata somministrata la sostanza. Inoltre, i test hanno notato una disparità anche in altre attività, come il gioco e l'annusare. Nessuno di questi effetti è stato però riscontrato sulle femmine.
Fumare cannabis in gravidanza potrebbe avere effetti negativi sullo sviluppo del cervello e del comportamento dei maschi: uno studio ha osservato le conseguenze dei cannabinoidi sui topi e ha rivelato disparità comportamentali nei soggetti esposti. Adesso resta da capire se questi effetti siano validi anche per l’uomo.
Con i suoi 9,8 milioni di follower su Instagram Belén Rodriguez è una delle influencer più seguite e amate dal pubblico italiano. I suoi post superano costantemente i centomila like, arrivano anche a trecentomila e più. I fan però hanno notato che negli ultimi mesi il suo stile è cambiato: il bianco e nero ha presto il posto del colore, le foto sono più "minimal" e si concentrano su piccoli dettagli. Anche i selfie o le foto che la ritraggono sono meno frequenti: spesso sono immagini sfocate o in controluce o dettagli di mani e caviglie. Insomma, la celebre showgirl sembra essersi orientata su un mood più concettuale, che esalti la sua sensualità in modo meno glamour rispetto alle foto colorate e scintillanti del passato. Che sia merito anche del nuovo fidanzato influencer con la passione per la fotografia? Negli anni la showgirl argentina ha abituato il suo pubblico a foto colorate ed esuberanti di servizi fotografici, scatti privati con il figlio e foto delle sue vacanze, in cui si mostra seducente in bikini. In tutte queste foto la bellezza di Belén è protagonista, esaltata dai colori saturi e luminosi. Primi piani, pose seducenti, silhouette ben evidenziata da abiti e luci. Scorrendo velocemente verso gli scatti delle ultime settimane il cambiamento è drastico: le tinte sono più morbide, i colori più sfumati e predominano le foto di oggetti e paesaggi. Spesso sono foto di dettagli: una cornetta del telefono, una tazzina di caffé, un profumo o una crema poggiati con nonchalance sul letto. Anche le foto in cui è lei protagonista sono diverse: sono spesso in bianco e nero e comunicano una radicale inversione di rotta. Quello che non è cambiato è l'universo che Belén racconta sui social: il suo lavoro, il rapporto con il figlio Santiago (avuto da Stefano De Martino) e le sue passioni. Innanzitutto la sua passione per la moda: i look della showgirl lanciano spesso tendenze e Belén non esita a condividere abiti e gioielli che acquista sui suoi social. Su tutti sicuramente ci sono le borse griffate (come la Birkin bag in coccodrillo postata un paio di settimane fa) e le scarpe con il tacco, che ricorrono spesso nel suo feed. Ci sono poi cosmetici e profumi, in particolare quelli della Maison Chanel. E poi libri e macchine fotografiche, ma anche elementi di design o di arredo che la colpiscono particolarmente e contribuiscono a creare una cifra stilistica particolare. Infine, le foto di caffé e cappuccini con cui Belén ama dare il buongiorno ai suoi milioni di follower. Il cambiamento di stile può essere un passaggio "naturale": con il tempo chi lavora con i social network sceglie nuove strade che rappresentino la propria immagine in modo più accurato, o che diano un'immagine completamente diversa.
I quasi dieci milioni di fan che la seguono su Instagram hanno notato che negli ultimi mesi il suo stile è cambiato: rispetto alle foto super sexy e scintillanti del passato ora le immagini sono più delicate, minimal e incentrate sui dettagli. Che ci sia la complicità del fidanzato fotografo Antonino Spinalbanese?
La lista dei dieci argomenti più condivisi e discussi su Facebook rispecchia in pieno l'anno che sta per terminare. Il protagonista indiscusso delle conversazioni sul social network è Bergoglio, seguito dal termine “election”. L'ultimo posto sul podio della top 3 del social di Mark Zuckerberg spetta al Royal Baby, il primogenito di William e Kate. Il resto della classifica per fare il punto sull’anno che sta per finire, racchiude una moltitudine di eventi che riconducono ai tormentoni come l'harlem shake e le tragedie avvenute in diverse parti del mondo, fino ad arrivare alla morte di Nelson Mandela. IN GIRO PER IL MONDO – La classifica di Facebook riesce a darci un quadro completo anche delle destinazioni più visitate in tutto il mondo. Disneyland è primo sul podio sul podio: il parco giochi negli Stati Uniti è quello più visitato e quello nel quale gli utenti del social hanno effettuato più check-in. Subito dopo possiamo vedere alcune località davvero molto suggestive come il Tempio d’oro in India ed il mercato notturno dei fiori di Tainan (Taiwan). In classifica anche l'Italia, con Piazza San Marco a Venezia. Non mancano destinazioni turistiche come Sharm el-Sheikh e luoghi cuore delle manifestazioni a Istambul, come piazza Taksim. GLI EVENTI – Se viaggiare è una delle dieci attività più condivise dagli utenti di Facebook, seconda in classifica, le storie d’amore la fanno da padrone: al primo posto infatti, c’è proprio l’inizio di una nuova relazione sentimentale, di un fidanzamento o l'arrivo di un matrimonio. I trasferimenti sono al terzo posto, mentre al quarto troviamo proprio la fine di una relazione sentimentale seguita dall'incontro di un nuovo amico e la nascita di un bebè. Insomma, gli eventi più condivisi sul social network sono quelli che, in un certo senso, tendono ad avere un alto apporto sentimentale per utenti, che quindi vogliono condividerlo con i propri amici. IN ITALIA – In un certo senso, la classifica dei temi più condivisi e commentati in Italia segue quella globale: non mancano argomenti di attualità come il Royal Baby e Papa Benedetto, affiancati dalle tragedie di Lampedusa e della Costa Concordia.
Facebook fa il punto dell’anno che sta per terminare. Tantissimi gli argomenti discussi nel corso del 2013, a partire da Papa Francesco (primo in classifica), fino ad arrivare a Nelson Mandela. L’Italia discute su argomenti politici come le elezioni e l’aumento dell’IVA.
I rasoi elettrici permettono di semplificare e velocizzare la rasatura della barba, riducendo al minimo il rischio di tagli o irritazioni. In commercio si trovano diversi tipi di rasoi elettrici: a testine rotanti, a lamine, professionali, che sono tra i più richiesti ma anche i più costosi, e quelli con il miglior rapporto qualità/prezzo che riescono a unire funzionalità ed economicità. Non tutti i rasoi sono uguali e bisogna differenziarli ad esempio dai regolabarba o dai rasoi per capelli, meglio definiti tagliacapelli. Per scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, bisogna tenere conto di diversi fattori, partendo dalla tipologia di pelle, specie se sensibile, e dal tipo di barba. Per agevolare la scelta a chi sta pensando di acquistarne uno, abbiamo stilato una classifica dei migliori rasoi elettrici del 2021, selezionandoli tra i modelli più venduti e meglio recensiti online. Nella nostra selezione abbiamo tenuto conto anche dei marchi, scegliendo tra i rasoi elettrici proposti da Braun, i rasoi elettrici Philips, quelli di Panasonic e quelli professionali di Wahl, molto utilizzati dai barbieri, ma non solo. Scopriamoli insieme. Per fare la classifica dei migliori rasoi elettrici del momento, abbiamo selezionato tutti i modelli più venduti e meglio recensiti online. Di ogni rasoio abbiamo valutato le caratteristiche tecniche, i pro e contro emersi dalle opinioni degli utenti che li hanno acquistati e recensiti su Amazon e il rapporto qualità-prezzo. Oltre a queste informazioni, troverete anche dei suggerimenti su dove comprare i rasoi elettrici al prezzo più conveniente. Il miglior rasoio elettrico Braun Braun Series 9 9395cc è attualmente il miglior rasoio elettrico Braun, dotato di Tecnologia Sonica e testina specializzata, che permettono di radere più peli in una sola passata rispetto agli altri rasoi elettrici. È un rasoio a lamina, completamente impermeabile e Wet&Dry, quindi può essere usato sia a secco, sia con acqua e schiuma o gel da barba. Funziona senza filo e basta una sola ora di ricarica per 60 minuti di autonomia. La stazione di ricarica Clean&Charge non solo ricarica la batteria, ma pulisce, igienizza, lubrifica e asciuga il rasoio, con un semplice tocco di un pulsante. La confezione include una custodia da viaggio in pelle con spazzolina. Il rasoio è progettato per durare fino a 7 anni.
Il rasoio elettrico è uno strumento elettronico in grado di radere la barba velocemente e ridurre il rischio di irritazioni. In commercio se ne trovano di diversi tipi, a testine rotanti oppure a lamina e i brand su cui fare affidamento sono tanti, da Braun a Philips passando per Panasonic o Xiaomi. La scelta va fatta in base alle proprie esigenze, in particolare in base al tipo di pelle e al tipo di barba. Vediamo quali sono i migliori rasoi elettrici del 2021 e quale scegliere.
Questa volta è possibile approfondire due aspetti molto importanti relativi alla crisi matrimoniale: l'infedeltà coniugale come elemento determinante per l'addebito della separazione e gli accordi (anche economici) intervenuti tra i coniugi in vista della loro separazione o del divorzio. ricordiamo che l'addebito della separazione o del divorzio esclude il diritto al mantenimento del coniuge. Partendo dall'infedeltà coniugale e della conseguente violazione dell'obbligo di fedeltà coniugale è opportuno ricordare che tra i doveri reciproci dei coniugi nascenti dal matrimonio c'è quello della fedeltà, tale dovere è codificato nell'art. 143 c.c. (rubricato con il titolo di "Diritti e doveri reciproci dei coniugi), il quale dispone che "Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia". L'obbligo di fedeltà è sicuramente uno dei capisaldi del rapporto di coniugio, per cui l'infedeltà giustifica la separazione in quanto lede l'onorabilità e il decoro del coniuge che viene tradito, ma questo non significa che dalla violazione dell'obbligo di fedeltà discende, in modo automatico, l'addebito della separazione. Questo enunciato è un principio, ormai, pacifico, ma può essere compreso solo se viene spiegato facendo riferimento ad alcune situazioni reali, altrimenti si può facilmente passare, nella migliore delle ipotesi, per incoerenti. Si pensi, ad esempio, al caso in cui due coniugi vivono separati di fatto da anni e dopo la loro separazione di fatto cominciano a frequentare altre persone, nell'ipotesi descritta è ovvio che "l'infedeltà" segue la crisi matrimoniale e non è causa della stessa. E' diametralmente diversa la situazione in cui l'infedeltà di uno dei due coniugi scatena (cioè è causa) della crisi matrimoniale. Dalla differenza tra i due esempi sopra riportati (da cui risulta che in un caso l'infedeltà è il nesso causale, il motivo scatenate, della crisi, nell'altro, invece, la crisi è indipendente dall'infedeltà coniugale) discende una diversa valutazione dell'inadempimento all'obbligo di fedeltà coniugale in sede di separazione, infatti, se l'infedeltà coniugale non è causa della crisi matrimoniale, ma deriva, oppure detto in altri termini, è una conseguenza dalla crisi del matrimonio non è un elemento su cui si può basare l'addebito della separazione, se, al contrario, l'infedeltà coniugale è la causa scatenate della crisi familiare sarà un elemento su cui si potrà basare l'addebito della separazione. Chiudendo il discorso sulla violazione dell'obbligo di fedeltà e passando all'altra questione relativa agli accordi tra i coniugi relativi alla crisi matrimoniale è possibile osservare che una volta intervenuta la crisi matrimoniale i due coniugi possono iniziare a prendere degli accordi per arrivare ad una fine meno traumatica del matrimonio. Questi accordi possono riguardare i figli, la divisione del beni in comunione tra i coniugi, il mantenimento da versare o meno. Una volta redatti questi accordi devono, poi, essere omologati dal Tribunale. Può capitare che dopo la crisi del matrimonio e in attesa dell'omologa del Tribunale i due coniugi si rendono conto che devono integrare gli accordi in corso di omologa con clausole secondarie, in queste ipotesi è possibile che le nuove clausole siano completamente irrilevanti rispetto gli accordi già assunti, si pensi al diverso modo di pagamento dell'assegno per i figli, che potrebbe passare dall'assegno bancario al pagamento mediante denaro liquido (e, allora, si potrebbe anche sostenere che tali clausole secondarie non devono essere omologate) oppure si potrebbe trattare di clausole sostitutive di quelle previste nell'accordo in corso di omologazione (e, allora, tali nuove clausole devono essere omologate). Diversa dalla situazione descritta in precedenza (basata, si ripete, su una già acclarata crisi del matrimonio) sono gli accordi assunti dai coniugi prima che sorga la crisi di matrimonio e in vista di una (futura ed eventuale) crisi di matrimonio. In generale questi accordi sono considerati nulli in quanto aventi oggetto o causa impossibile e/o illecita (ex art. 158 c.c. e 160 c.c.) oppure perchè violerebbero )condizionerebbero) il diritto di difesa del coniuge più debole e/o violerebbero (condizionerebbero) la volontà di uno dei coniugi anche rispetto alla separazione e/o al divorzio. Cassazione civ. sez. I, del 2 ottobre 2012 n.16767 3 – Con il primo motivo si deduce di non aver considerato gli accordi intercorsi fra le parti, consacrati in una scrittura privata del 1998, allo scopo di regolare gli aspetti della separazione personale.
La violazione dell’obbligo di fedeltà coniugale non è sempre causa della separazione, anzi, alcune volte è una conseguenza della crisi matrimoniale già in atto, ecco, quindi, che l’infedeltà coniugale, intervenuta prima o dopo il sorgere della crisi familiare, è valutata in modo diverso rispetto l’addebito della separazione.
Una vittoria che entra di diritto nella storia del ciclismo e dello sport italiano. Marco Radaelli trionfa nella categoria Juniores e regala all'Italia il suo primo titolo mondiale nel BMX. Una vittoria storica che arriva da Papendal, in Olanda, dove il 18enne lecchese di Garlate, membro del team Quota 20 Bmx Garlate, ha vinto il Campionato del Mondo di BMX categoria juniores. Quarto posto per l'altro azzurro Matteo Tugnolo della Bmx Vigevano La Sgommata. Il giovane lombardo, già campione europeo cruiser nelle categorie giovanili, ha mostrato il meglio delle sue qualità sul tracciato di Papendal e si è aggiudicato con grande consapevolezza le tre run della sua manche, prendendosi un posto nei quarti in compagnia degli altri due azzurri Matteo Tugnolo e Leonardo Cantiero. Il secondo si è fermato alle semifinali, uscendo di pista durante la seconda linea; mentre in finale Tugnolo si è piazzato ai piedi del podio: intanto Radaelli sfidava il favorito neozelandese Bearman, i francesi Rousseau, Carlier e Geisse, l’americano Polk e il finlandese Lindberg. Nell'ultimo atto della competizione l'italiano è partito bene al fianco di Tugnolo, mentre davanti si sfidavano Bearman e Rousseau, ma alla prima curva il 18enne di Garlate è entrato all’interno prendendo la ruota del francese e conquistando il secondo posto. L'azzurro ha sfruttato un errore del neozelandese all'inizio della terza linea e ha vinto il testa a testa con il francese. Un trionfo che premia la determinazione e la caparbietà di Radaelli in una specialità olimpica come il Bmx. Alla vigilia del Mondiale di Papendal il CT Tommaso Lupi, che guida gli azzurri sulla pista del centro federale della Bmx di Verona, aveva anticipato come questo gruppo di Juniores fosse competitivo e i risultati non sono tardati ad arrivare.
A Papendal, in Olanda, Marco Radaelli entra nella storia: il 18enne di Garlate trionfa nella categoria Juniores e regala all’Italia il suo primo titolo mondiale nel BMX. Quarto posto per Matteo Tugnolo mentre Leonardo Cantiero si è fermato alle semifinali. Una vittoria incredibile e in bilico fino alla fine.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) { document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none'; } È considerata una delle artiste italiane più raffinate della scena musicale contemporanea: ora Malika Ayane, al termine di un anno ricco di soddisfazioni e riconoscimenti ricevuti, torna per raccontare la sua ultima, coinvolgente, esperienza live. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } Domani, 26 ottobre, arriva su etichetta Sugar Grovigli Special Tour Edition, progetto discografico “per musica e immagini”, che esce in un cofanetto composto da cd e dvd. La musica (il cd) è quella di Grovigli, il disco, pubblicato a febbraio, con cui la giovane artista italo-marocchina ha venduto oltre 70mila copie. Oltre alle tracce della prima versione, l’edizione speciale contiene anche Hello, cantata in duetto con Cesare Cremonini, e Il giorno in più, inedito scritto da Pacifico e prodotto dalla stessa Malika, che farà anche da colonna sonora all’omonimo film tratto dal libro di Fabio Volo. Leggi anche Stasera X Factor 4: Malika Ayane e Litfiba ospiti ottava puntata Le immagini sono quelle del concerto – più i contenuti inediti del backstage – che la Ayane ha tenuto nella maestosa cornice dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, lo scorso 28 aprile. Nel dvd anche otto brani in versione live, tra cui Come foglie, Sospesa, Feeling Better, Ricomincio da qui. Intanto Malika Ayane sta già preparando il tour invernale, che prenderà il via dall’Auditorium di Santa Chiara di Trento il prossimo 25 novembre. Durante i concerti, la cantante sarà accompagnata da Giulia Monti al violoncello, Stefano Brandoni alla chitarra, Marco Mariniello al basso, Carlo Gaudiello alle tastiere, Phil Mer alla batteria, Chris Costa e Marco Guerzoni ai cori. Ed ecco le date confermate finora: 25 novembre – Auditorium Santa Chiara, TRENTO 26 novembre – Teatro Colosseo, TORINO 30 novembre – Teatro Politeama, GENOVA 2 dicembre – Teatro Arcimboldi, MILANO 3 dicembre – Teatro Giacosa, AOSTA 7 dicembre – Teatro Ventidio Basso, ASCOLI PICENO 8 dicembre – Auditorium Parco della Musica, ROMA 10 dicembre – Teatro Regio, PARMA 13 dicembre – Teatro Bellini, NAPOLI 16 dicembre – Teatro Gesualdo, AVELLINO 20 dicembre – Teatro delle Celebrazioni, BOLOGNA 21 dicembre – Teatro Verdi, FIRENZE Paola Ciaramella Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Concerti Malika Ayane Nuove uscite discografiche 45 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi È considerata una delle artiste italiane più raffinate della scena musicale contemporanea: ora Malika Ayane, al termine di un anno ricco di soddisfazioni e riconoscimenti ricevuti, torna per raccontare la sua ultima, coinvolgente, esperienza live. Domani, 26 ottobre, arriva su etichetta Sugar Grovigli Special Tour Edition, progetto discografico “per musica e immagini”, che esce in un cofanetto composto da cd e dvd. La musica (il cd) è quella di Grovigli, il disco, pubblicato a febbraio, con cui la giovane artista italo-marocchina ha venduto oltre 70mila copie. Oltre alle tracce della prima versione, l’edizione speciale contiene anche Hello, cantata in duetto con Cesare Cremonini, e Il giorno in più, inedito scritto da Pacifico e prodotto dalla stessa Malika, che farà anche da colonna sonora all’omonimo film tratto dal libro di Fabio Volo. Le immagini sono quelle del concerto – più i contenuti inediti del backstage – che la Ayane ha tenuto nella maestosa cornice dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, lo scorso 28 aprile. Nel dvd anche otto brani in versione live, tra cui Come foglie, Sospesa, Feeling Better, Ricomincio da qui. Intanto Malika Ayane sta già preparando il tour invernale, che prenderà il via dall’Auditorium di Santa Chiara di Trento il prossimo 25 novembre. Durante i concerti, la cantante sarà accompagnata da Giulia Monti al violoncello, Stefano Brandoni alla chitarra, Marco Mariniello al basso, Carlo Gaudiello alle tastiere, Phil Mer alla batteria, Chris Costa e Marco Guerzoni ai cori. Ed ecco le date confermate finora: 25 novembre – Auditorium Santa Chiara, TRENTO 26 novembre – Teatro Colosseo, TORINO 30 novembre – Teatro Politeama, GENOVA 2 dicembre – Teatro Arcimboldi, MILANO 3 dicembre – Teatro Giacosa, AOSTA 7 dicembre – Teatro Ventidio Basso, ASCOLI PICENO 8 dicembre – Auditorium Parco della Musica, ROMA 10 dicembre – Teatro Regio, PARMA 13 dicembre – Teatro Bellini, NAPOLI 16 dicembre – Teatro Gesualdo, AVELLINO 20 dicembre – Teatro delle Celebrazioni, BOLOGNA 21 dicembre – Teatro Verdi, FIRENZE
Esce domani “Grovigli Special Tour Edition”, cd e dvd con due inediti e le immagini del concerto all’Auditorium Parco della Musica. E dal 25 novembre l’artista darà il via al tour invernale.
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La criticità relativa alla gestione dei figli è stata, in parte, neutralizzata con la previsione dell'affidamento condiviso, ma quest'ultimo istituto giuridico non ha superato tutte le questioni, perchè anche se in modo formale l'affidamento dei figli è condiviso, di fatto, restano sempre aperte tutte le questioni relative al collocamento effettivo dei minori e del diritto di visita dell'altro coniuge (presso il quale i figli non sono "collocati"). Sorvolando sulla quantificazione economica del mantenimento dei figli. Leggi altro di questo autore Paolo La separazione o il divorzio sono sempre eventi traumatici, traumi che tendono a diventare più pesanti la separazione degli sposi non è consensuale o se la loro situazione economica è precaria. Quando inizia la fase della separazione esistono una serie di ostacoli da superare, infatti, oltre al problema della separazione materiale, si pongono delle questioni pratiche molto rilevanti, una di queste riguarda i figli e comprende sia la loro gestione (dopo la separazione o il divorzio) sia il loro mantenimento. La criticità relativa alla gestione dei figli è stata, in parte, neutralizzata con la previsione dell'affidamento condiviso, ma quest'ultimo istituto giuridico non ha superato tutte le questioni, perchè anche se in modo formale l'affidamento dei figli è condiviso, di fatto, restano sempre aperte tutte le questioni relative al collocamento effettivo dei minori e del diritto di visita dell'altro coniuge (presso il quale i figli non sono "collocati"). Sorvolando sulla quantificazione economica del mantenimento dei figli. Altro aspetto molto controverso è il mantenimento del coniuge "debole" al momento della separazione o del divorzio. In alcun casi il legislatore ha previsto che al coniuge debole possa essere riconosciuto un mantenimento in proporzione al reddito dell'obbligato, cioè al coniuge economicamente più forte. Il mantenimento del coniuge è regolato per la separazione dell'art. 156 c.c. il quale dispone che " Il giudice, pronunziando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dall'altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri. L'entità di tale somministrazione è determinata in relazione alle circostanze e ai redditi dell'obbligato". Mentre, in caso di divorzio il mantenimento del coniuge è regolato dall'art. 5 comma 6 legge n. 898 del 1970 regola l'assegno di mantenimento all'altro coniuge il quale così dispone "il tribunale, tenuto conto delle condizioni dei coniugi, delle ragioni della decisione, del contributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ciascuno o di quello comune, del reddito di entrambi, e valutati tutti i suddetti elementi anche in rapporto alla durata del matrimonio, dispone l'obbligo per un coniuge di somministrare periodicamente a favore dell'altro un assegno quando quest'ultimo non ha mezzi adeguati o comunque non può procurarseli per ragioni oggettive". Anche se si è in presenza di due norme diverse, le problematiche che possono sorgere per il mantenimento del coniuge "debole" sono identiche e possono essere trattare congiuntamente. Anche la quantificazione del mantenimento del coniuge economicamente più debole è un macigno sulla strada che porta alla separazione e al divorzio, i motivi alla base di tutto questo non molteplici, alcuni sono psicologici, basta pensare che il mantenimento è spesso usato per come un'arma per colpire il coniuge che viene accusato di aver fatto finire la relazione (sorvolando sui casi limiti di coniugi che volontariamente ed accuratamente evitano di trovare una qualsiasi entrata economica, al solo fine di farsi mantenere dall'altro coniuge, anche solo per "vendicarsi" della fine del matrimonio), altri sono di natura tecnica e riguardano la quantificazione del mantenimento, infatti, questo va parametrato al reddito dei due coniugi (ed ad altre circostanze) e, ovviamente, il reddito può variare nel corso del tempo, (in meglio o in peggio) sorvolando sul fatto, che comunque la quantificazione è una scelta soggettiva. Per comprendere meglio quanto detto è opportuno analizzare alcuni casi pratici che possono influenzare la quantificazione del mantenimento del coniuge debole. Un elemento, ad esempio, è quello relativo alla valutazione se una nuova convivenza incide sull'assegno di mantenimento (in un precedente articolo – che può essere letto qui – avevamo indicato che il coniuge ha diritto di richiedere le documentazione dei redditi del convivente al fine di determinare l'assegno di mantenimento) in queste situazioni sovente accade che il convivente abita la casa familiare (di proprietà dell'altro coniuge separato) ora, ci si chiede, il convivente deve beneficiare di questo vantaggio in termini di mancato pagamento del canone di locazione, oppure, detto, in altri termini, se il coniuge separato che ha "dato" la casa all'altro coniuge deve perdere la possibilità di avere un introito economico, da quella che, di fatto, è una locazione. Anche le eredità ricevute nelle more della separazione possono incidere sulla quantificazione dell'assegno di mantenimento, si pensi ad una casa ricevuta in eredità dai genitori e locata per trarne reddito. Identico discorso può anche essere fatto per le donazioni ricevute dai genitori.
Gli aiuti che i familiari forniscono ad uno dei coniugi durante o dopo la separazione e il divorzio non sono considerati per determinare l’assegno di mantenimento, poichè colui che li riceve non ha un diritto a pretendere tali aiuti.
Dopo 15 anni dal primo film, Ben Stiller star per tornare nelle nostre sale con il sequel “Zoolander 2” scritto, diretto ed interpretato dallo stesso attore e da Owen Wilson, ma anche con altri attori stellari come Penélope Cruz, Christine Taylor, Kristen Wiig e Will Ferrell. Stavolta, la piega che Stiller ha deciso di dare è un pochino più “thriller” ma ancora più divertente del primo capitolo che incassò 60 milioni di dollari, partendo da un budget di 28. Il punto di partenza è l’omicidio delle più belle star della musica – tra cui Justin Bieber e Usher – e saranno proprio Derek Zoolander e Hansel McDonald a dover indagare, dato che tutte le vittime sono morte con la mitica espressione “Blue Steel”, uno dei cavalli di battaglia di Derek. Come nel primo film, anche nel sequel ci saranno molti camei di celebrità che interpreteranno loro stesse. L’appuntamento nelle nostre sale è per il 12 febbraio 2016. Quando le celebrità della musica più belle del mondo vengono assassinate con la celebre espressione dell'ex modello Derek Zoolander “Blue Steel” stampata sulle loro facce, l'Interpol assume proprio Derek, e l'amico Hansel McDonald, perché si infiltrino nel mondo dell'alta moda, molto cambiato da quello dei loro anni d'oro, per fermare gli omicidi. Intanto, il nemico di Derek, Jacobean Mugatu, è stato scarcerato ed è in cerca di vendetta.
Ben Stiller torna nelle sale nei panni dello sgangherato modello Derek Zoolander e stavolta, il punto di partenza, è l’omicidio delle più belle star della musica – tra cui Justin Bieber e Usher – e saranno proprio Derek Zoolander e Hansel McDonald a dover indagare, dato che tutte le vittime sono morte con la mitica espressione “Blue Steel”, uno dei cavalli di battaglia di Derek.
Si potrebbe pensare ad un'operazione di furto meticolosamente pianificata. Se fosse stato così, i colpevoli sarebbero stati preparati ad affrontare la reazione delle proprie "vittime".
Il titolare di uno show-room londinese di moto è riuscito, anche grazie all’aiuto del personale, a mettere in fuga un gruppo di ladri che voleva rubare due moto da 25 mila sterline.
La quarantena è stata dura per tutti, per oltre 2 mesi gli italiani hanno ridotto al minimo le uscite a causa dell'emergenza Coronavirus e si sono ritrovati a passare le giornate in casa tra tuta e pantofole. Chiara Ferragni è tra e star che hanno maggiormente documentato sui social il periodo dell'isolamento e, sebbene non abbia rinunciato alle griffe neppure per rimanere tra le mura domestiche, ha infatti sfoggiato delle ciabatte pelose di Louis Vuitton quasi tutti i gironi, la cosa che ora la rende più felice è poter tornare a indossare le sue tanto amate scarpe. Nelle ultime ore ha mostrato le "nuove arrivate" della sua collezione, sono tutte griffate e perfette per la Primavera/Estate 2020 e valgono una fortuna. Chiara Ferragni ha mostrato spesso la sua collezione di scarpe sui social ma, complici gli acquisti fatti in piena quarantena, ha aggiunto moltissimi nuovi modelli nella sua stanza armadio. Tra le più trendy per la primavera ci sono le slingback, ne possiede due paia, quelle in raso rosa di The Attico, un modello con il tacco e il nastro intorno alla caviglia da 570 euro, e quelle blue ed écru da 890 euro di Dior. Si potrebbe continuare con le espadrillas total pink di Fendi da 560 euro, con i décolleté di vernice nera con la punta in oro di Saint Laurent da 795 euro, con le sneakers Yeezy da 773 euro, con i mocassini con la suola carrarmato di Prada da 585 euro. Non mancano gli stivali, dagli anfibi color panna di R13 da 1.050 euro a quelli con il tacco quadrato in fucsia metallizzato di Paris Texas, il cui prezzo è di 668 dollari, ovvero poco più di 600 euro.
La quarantena è finita e Chiara Ferragni non potrebbe esserne più felice, soprattutto perché ora può ritornare a indossare le sue tanto amate scarpe griffate. Nelle ultime ore ha mostrato i modelli che ha acquistato per l’estate e la cosa particolare è che valgono una vera e propria fortuna.
Un assaggio di questo brano l'avevamo già ricevuto ad X-Factor: Guarda l'Alba di Carmen Consoli adesso ha visto luce anche sotto la forma di videoclip ufficiale, tratto dal primo inedito del Best Of pubblicato dalla cantante siciliana, intitolato "Per Niente Stanca". Questo interessante pezzo, scritto in collaborazione con Tiziano Ferro, risente in maniera piuttosto marcata delle sonorità tanto care al cantante di Latina, visto che le vocalità di Carmen Consoli sembrano leggermente diverse rispetto ai suoi standard. Il videoclip, girato all'interno di un treno, rispecchia in pieno le tematiche della canzone: il treno rappresenta la metafora del viaggio, gli sguardi che incrocia la Consoli sono quelli del cambiamento, dell'immaginazione e del proprio io. Il tempo passato può "addomesticare" le ferite più profonde, i dolori più intimi e, all'apparenza, impossibili da ammaestrare e da lenire; l'accezione esistenziale di tale testo si sposa alla perfezione con i gusti dei due compositori, anche se, come detto in precedenza, l'elemento vocale ricorda maggiormente lo stile e l'approccio adoperato da Ferro. Carmen Consoli, dopo il successo previsto della compilation "Per Niente Stanca", lavorerà su un nuovo album di zecca, evidenziando che la scelta di comporre un Best Of non l'aggradava più di tanto: «E per forza, per contratto si doveva fare questa cosa anche perché noi siciliani siamo molto scaramantici, di solito un artista fa un best of quando non tira più». Per ora, godiamoci il bellissimo video di "Guarda l'Alba", in attesa della nuova opera della cantante catanese.
Ecco il video ufficiale di “Guarda l’Alba”, tratto dall’ultimo singolo di Carmen Consoli.
Sanremo e gli Oscar. Dai, se ridete subito non vale. Due eventi che si susseguono in uno spazio temporale troppo ristretto perché non assalga l'irrefrenabile voglia di metterli a confronto (e di avvilirsi). La notte degli Academy Awards arriva sempre quando siamo ancora storditi dalla settimana dei fiori e, per naturale esterofilia, oppure per provincialismo, associamo quella serata di gala alla nostra. A volte il confronto può essere pretestuoso, quest'anno sembra doveroso. Per capirne il motivo si prega anzitutto di prendere visione dell'eccezionale apertura che Neil Patrick Harris, l'host di questa 87esima edizione degli Oscar, ha messo in piedi per inaugurare la serata. Quando siamo riusciti nell'impresa di chiudere quella bocca rimasta spalancata, proviamo ad immaginarci come avrebbe agito il Nostro Carlo Conti se fosse stato al suo posto. Magari avrebbe esordito salendo sul palco con la famiglia di appassionati di cinema più numerosa d'America o, in alternativa, due simpatici anziani signori del Texas sposati da 87 anni, la stessa età degli Oscar; avrebbe ringraziato ad inizio serata tutti i tecnici e i telespettatori, tipo un'indulgenza anticipata per eventuali errori, il tutto prima di presentare una presentazione eccezionale che non ci si sarebbe dovuti perdere per niente al mondo. Se la cosa vi suona familiare non vi preoccupate, lo spoiling è il suo marchio di fabbrica, Conti non si limita a condurre, la tecnica infallibile è anticipare quello che condurrà, uno strano gioco di scatole cinesi, o lavaggio del cervello se si vuole. Il confronto non regge, direte voi, sono due cose che nemmeno vanno messe a paragone. Ed è vero che il confronto non regge, ma è proprio il motivo stesso per cui le due cose possano essere accostate. Perché al netto della caratura dei due show e del campo di riferimento, una la musica e l'altro il cinema, Sanremo e gli Oscar sono due grandi eventi televisivi, due enormi contenitori che diventano, di fatto, quello che chi li conduce vuole metterci dentro. A chi li segue interessa la sostanza, ovvero chi vince, ma altrettanto importante è come li si accompagni agli esiti. E ogni anno, agli Oscar, si assiste alla sfida di rendere quell'edizione unica, diversa da ogni show televisivo e soprattutto dalle altre edizioni. Davanti a un Sanremo invece concepito per essere identico a tutte le altre trasmissioni della tv italiana, c'è stato chi, apprezzandolo, ha perorato la sua causa pronunciando frasi del tipo "Ma cosa si pretende? E' un Festival di canzonette/Conti ha riportato il tutto alla sua valenza vera/Si tratta di una gara di canzoni, i personaggi sono di contorno/Conti fa il presentatore ed ha presentato. A fronte di ciò, ecco alcuni quesiti per chi, legittimamente, la pensa così: non sono anche gli Oscar una semplice sequela di premi? Non bastava anche lì un conduttore impiegato per presentarli? Perché le cose che si fanno da noi vengono fatte per essere fatte e non per essere ricordate? Perché la sensazione è che nessuno si azzarderà mai a condividere sulla propria bacheca il video del monologo di Pintus a Sanremo? Perché un'altra sensazione è che Sanremo, a differenza degli Oscar, non abbia fatto nulla per essere ricordato, ma anzi tutto affinché passasse inosservato?
La conduzione agli Oscar di Neil Patrick Harris dovrebbe far capire alla Rai che grandi eventi televisivi, come Sanremo, vanno resi unici a costo di sbagliare, non omologati a tutto il resto per evitare ogni rischio.
Le estrazioni del Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto di sabato 25 settembre, e i numeri vincenti in diretta su Fanpage.it a partire dalle ore 20 di questa sera. Il jackpot per chi indovina i numeri fortunati dell'estrazione del SuperEnalotto sale a 85,8 milioni di euro, non sono stati centrati 6 nè 5+1. Estratti i numeri sulle ruote del Lotto e del 10eLotto serale e la combinazione fortunata dell'estrazione del Simbolotto: aggiorna questa pagina per conoscere in diretta i risultati delle tre lotterie. Una volta terminate le estrazioni di sabato 25 settembre 2021, Lottomatica e Sisal comunicheranno le vincite e le quote dei tre concorsi a premi. L'estrazione del Lotto di oggi, giovedì 25 settembre 2021, è la seconda della settimana. I numeri estratti sulle ruote del Lotto vengono comunicati da Lottomatica, che gestisce la lotteria più antica d'Italia per conto dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Sul sito ufficiale è possibile verificare l'eventuale vincita della schedina e i simboli vincenti del Simbolotto di oggi. Ecco i numeri del Lotto estratti oggi su tutte le ruote: Bari: 89 – 69 – 62 – 15 – 67 Cagliari: 35 – 82 – 68 – 43 – 13 Firenze: 78 – 70 – 76 – 83 – 45 Genova: 89 – 54 – 33 – 60 – 81 Milano: 2 – 10 – 64 – 77 – 76 Napoli: 68 – 37 – 17 – 14 – 19 Palermo: 52 – 56 – 59 – 2 – 51 Roma: 4 – 79 – 49 – 37 – 47 Torino: 3 – 32 – 44 – 31 – 49 Venezia: 74 – 28 – 85 – 90 – 2 Nazionale: 51 – 60 – 41 – 31 – 1 L'estrazione del SuperEnalotto di giovedì 25 settembre 2021, mette in palio un jackpot di 85,8 milioni di euro, in crescita rispetto all'estrazione dello scorso giovedì, quando non è stato centrato nessun 6 nè 5+1. I numeri vincenti del concorso sono disponibili sul sito del SuperEnalotto, dove è possibile verificare se la propria schedina è vincente. I numeri del 10eLotto per l'estrazione serale sono: 2 – 3 – 4 – 10 – 28 – 32 – 35 – 37 – 52 – 54 – 56 – 62 – 68 – 69 – 70 – 74 – 78 – 79 – 82 – 89 Il numero Oro è 89, il Doppio Oro è 89, 69 Combinazione vincente SuperEnalotto: 75 – 61 – 19 – 11 – 76 – 62 Numero Jolly: 43 Numero Superstar: 24 Jackpot: 85.800.000€ Ecco le vincite le quote del SuperEnalotto, pubblicate sul sito di Sisal:
L’estrazione del Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto di sabato 25 settembre 2021, in diretta su Fanpage.it dalle ore 20 di stasera. 85,8 milioni di euro il montepremi del SuperEnalotto per chi indovina i 6 numeri vincenti, estratti anche i numeri sulle ruote del Lotto, del 10eLotto serale e del Simbolotto.
Kylian Mbappé vuole solo il Real Madrid. L'intricata trattativa per il rinnovo contrattuale dell'attaccante francese con il PSG sta entrando nel vivo. Secondo quanto riferiscono i media francesi, il club di Al-Khelaïfi avrebbe presentato l'ennesima proposta di rinnovo al giocatore che prevede un nuovo contratto di 5 anni + 1 facoltativo con aumento d'ingaggio (non superiore a quello di Neymar e Messi). Ma nonostante questo, Mbappé avrebbe fatto sapere a Leonardo di non voler prendere in considerazione nemmeno questa proposta. Ecco perché sembra delinearsi il futuro del giocatore che potrebbe finire al Real Madrid entro la fine dell'estate o nel 2022. In Spagna si parla di una completa disponibilità del club di Florentino Perez nel voler presentare questa offerta prima della fine del marcato, il 31 agosto. Al-Khelaïfi non farebbe opposizione, anche visti gli ottimi rapporti con lo stesso Florentino. Si parla di un'offerta che si aggira intorno ai 130-170 milioni di euro. Se questa offerta non arrivasse e Kylian Mbappé fosse ancora parigino il 1° settembre, il PSG riaprirebbe le trattative sul prolungamento, almeno fino a gennaio, quando Mbappé potrà firmare ufficialmente con un nuovo club (per una partenza il prossimo giugno). Nel frattempo resta avvolto nel mistero il nome del possibile sostituto di Mbappé.
Il futuro di Kylian Mbappé al PSG resta avvolto nel mistero. L’attaccante francese non ha ancora rinnovato il suo contratto in scadenza a giugno del 2022. Sullo sfondo resta il Real Madrid che sarebbe pronto a presentare un’offerta ufficiale al club parigino entro la fine del mercato. Al-Khelaïfi ha già contattato l’entourage dell’attaccante che dovrà sostituire Mbappé.
Se vi apprettate a partecipare alla prossima edizione del Grande Fratello, impegnatevi a uscirne in coppia. Sì perché l’amore formato reality funziona sempre e lo dimostrano Chicca Rocco e Giovanni Masiero, sempre più lanciati nel mondo dello showbiz. Usciti dalla Casa più spiata d’Italia con l’idea di conoscersi meglio nella vita reale, i due hanno finito con l’innamorarsi. A fargli da complice c’è anche il momento d’oro che entrambi stano vivendo perché, dal momento in cui hanno varcato la porta rossa del reality, il loro successo non ha incontrato ostacoli. Chicca e Giovanni sono sempre più lanciati nel mondo dello spettacolo, anche per merito di una tifoseria che conta decine di migliaia di fan. Fotografati sul red carpet del Festival del cinema di Venezia, sono stati i primi concorrenti usciti dall’ultima edizione del reality a poter calpestare il tanto ambito tappeto rosso. Giovanni starebbe preparando una carriera nel mondo del cinema i cui dettagli sono ancora top secret mentre Chicca lo segue a breve distanza, più che disponibile a tenergli compagnia e ad aiutarlo in questa nuova avventura. 'Mettete i cuscini nei vostri cannoni' #warpillows #backstage #qualcosadipiu #coppia #lovestory #giovannimasiero @francescaroccoofficial #aloha A post shared by Giovanni Masiero (@giovannimasiero____) on Nov 12, 2014 at 8:49am PST
Chicca Rocco e Giovanni Masiero saranno i protagonisti del prossimo videoclip musicale Davide De Marinis. La coppia uscita dal Grande Fratello vive ancora un momento d’oro.
Il governo ha fatto sapere che a maggio i ristoranti potranno lavorare solo all'aperto ma, se i dati miglioreranno, dal primo giugno ripartiranno anche al chiuso, ma solo solo a pranzo e con nuove linee guida. Sarebbe questo, secondo quanto apprende l'Ansa, l'orientamento della cabina di regia sulle graduali riaperture delle attività di ristorazione. La decisione quindi sarà presa in base all'andamento dei dati epidemiologici. Fonti di Palazzo Chigi hanno fatto sapere che dal primo giugno, sempre con nuove linee guida, potranno riaprire le palestre. Dal primo luglio dovrebbe arrivare il via libera a fiere e congressi e all'apertura di stabilimenti termali e parchi tematici, con nuove regole. Il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa ha confermato che è stata anticipata "al 26 di questo mese l'introduzione della zona gialla, ma si introduce un cambiamento: si dà precedenza alle attività all'aperto, a pranzo e a cena, e le scuole riaprono, di ogni ordine e grado, nelle zone gialle e arancione; nelle zone rosse si suddivide in parte in presenza in parte a distanza". Resta quindi il sistema a fasce, ma la novità è che nelle Regioni che secondo i parametri potranno passare in zona gialla potranno riaprire bar e ristoranti, che dispongono di tavoli all'aperto. La novità è che non chiuderanno alle 18, come è stato fino ad ora in fascia gialla, a potranno rimanere aperti anche la sera. Ma il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5 per il momento resta in vigore. Il direttore generale della Fipe Confcommercio Roberto Calugi ha commentato così: "La direzione è quella giusta ma ci aspettavamo più coraggio". Dando solo a chi ha locali con spazi esterni la possibilità di ripartire c'è il rischio però che si determini "una discriminazione per chi lo spazio esterno non ce l'ha". "Avere una data e poter servire la cena sono segnali importanti, soprattutto se irreversibili, ma ci preoccupa la penalizzazione per chi non ha tavoli all'aperto. Invitiamo i Comuni – ha detto – a mettere a disposizione più spazi esterni possibili e auspichiamo si tratti di una fase transitoria di 1 o 2 settimane". Dalla Lega è stata espressa soddisfazione per la soluzione: "La Lega al governo vuol dire questo. Zona gialla già dal 26 aprile, bar e ristoranti all'aperto anche la sera, ripresa di sport e spettacoli, scuole in presenza quasi per tutti, progressivo ritorno a liberazione e normalità per tutte le attività. Vincono gli italiani", ha scritto su Twitter il segretario della Lega Matteo Salvini. In un video allegato al tweet, il leader leghista ha dichiarato davanti ai microfoni delle tv: "Devo dire: finalmente. Finalmente mi sembra che alla riunione di oggi abbia prevalso il diffuso buon senso. Coloro che continuano a voler chiudere chiudere chiudere, a prescindere dai dati, a prescindere dai miglioramenti, a prescindere dai vaccini, a prescindere dalla scienza…", ha aggiunto, senza concludere il suo attacco verso i ministri più ‘rigoristi'. "Come previsto – ha detto ancora Salvini – settimana prossima ci sarà un Consiglio dei ministri che prenderà in esame i dati, dati che già oggi ci dicono che mezza Italia sarebbe già fuori dall'emergenza e quindi con le cautele del caso, i protocolli di sicurezza, le distanze e le mascherine, entro aprile che era il nostro obiettivo di buon senso, laddove la situazione medica lo permette, si torna a vivere".
L’orientamento del governo è quello che di riaprire i ristoranti a pranzo e a cena dal 26 aprile, ma per tutto il mese di maggio il via libera vale solo per i locali che dispongono di spazi all’aperto. Bar e ristoranti al chiuso potrebbe riaprire a giugno, se la curva epidemiologica lo consentirà.
Silvia Provvedi è incinta, aspetta il suo primo figlio dal fidanzato Giorgio De Stefano, quello che fino a qualche tempo fa chiamava Malefix, ed è più bella e raggiante che mai. Si è lasciata alle spalle la storia con Fabrizio Corona e ha finalmente trovato il sorriso e la serenità, tanto da aver pensato bene di mettere su famiglia. Anche se all'inizio ha preferito tenere nascosta la notizia, forse perché voleva superare i primi mesi "critici" della gravidanza, ora non può fare a meno di mettere in mostra il pancione, immortalandosi spesso con la sorella Giulia con le forme in mostra. La cosa particolare è che non ha rinunciato allo stile trendy e sexy che l'ha sempre contraddistinta.
Silvia Provvedi è incinta, aspetta il suo primo figlio e, nonostante il pancione diventi ogni giorno più grosso, non ha alcuna intenzione di indossare gli abiti premaman. Non ha rinunciato allo stile sexy che l’ha sempre contraddistinta, sfoggiando un body dalle trasparenze audaci davvero hot.
La band spagnola Jarabedepalo ha annunciato l'uscita del nuovo album, che spiega anche i vari viaggi del cantante Pau Dones in Italia e le foto assieme ad artisti noti del panorama nazionale. Il 17 marzo uscirà 50 Paslos, un doppio album con cui Pau Dones, leader della band e volto molto noto e amato in Italia festeggerà i suoi 50 anni e i 20 della band che all'Italia è legata a doppio filo, sia per quella "Depende" diventata un vero e proprio tormentone sia per le sue collaborazioni, soprattutto con i Modà. L'album conterrà i pezzi più celebri degli Jarabedepalo come La Flaca, Bonito e Depende, reinterpretati in una nuova veste piano, archi e voce con arrangiamenti, fanno sapere da Carosello, etichetta che lo pubblicherà, che "nascono dalla voglia di mostrare i brani nella loro essenza, per lasciare spazio alle sottigliezze e all’immaginazione, per presentarle al pubblico nel loro stato più puro". Nell'album, quindi, ci saranno anche una serie di collaborazioni con cantanti italiani e per la precisione Kekko Silvestre dei Modà, Jovanotti, Francesco Renga e Noemi, tutti cantanti – e amici di Pau – che nei mesi scorsi abbiamo visto gravitare sulla pagina Instagram della band spagnola. E chissà che non saranno anche ospiti delle date italiane di un tour mondiale che li vedrà impegnati nei nei teatri di tutto il mondo: dagli USA all’Europa passando per Messico, Argentina, Perù, Cile, Uruguay, Ecuador, Colombia, Venezuela, Porto Rico e Repubblica Dominicana. In ITalia sono previsti concerti tra luglio e agosto.
Gli Jarabedepalo hanno annunciato il ritorno discografico dopo anni travagliati: il nuovo album festeggerà i 50 anni del cantante Pau e i 20 della band e prevede collaborazioni con i nostri Jovanotti, Renga, Kekko dei Modà e Noemi.
Il giorno successivo alla sentenza Meredith è quello delle reazioni degli imputati. Imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, che sono stati nuovamente condannati per l’omicidio della giovane studentessa inglese avvenuto il primo novembre 2007 a Perugia. La Corte d’Appello di Firenze ha condannato Amanda a 28 anni e 6 mesi di reclusione, mentre Sollecito è stato condannato a 25 anni e questa mattina all’alba è stato raggiunto dagli agenti per il ritiro del passaporto. Se Sollecito in questi mesi ha partecipato al processo in corso a Firenze, non ha fatto lo stesso la sua ex fidanzata Amanda. La Knox è rimasta sempre in America e anche oggi, parlando dell’ipotesi di estradizione, ha detto che non ha alcuna intenzione di tornare in Italia. Dopo la sentenza Meredith, la giovane è apparsa in televisione. E dinanzi alle telecamere ha pianto parlando di un verdetto che considera ingiusto.
“È stato come essere travolta da un treno”: così Amanda commenta in televisione la decisione della Corte d’Appello di Firenze. La giovane americana è stata condannata per aver ucciso Meredith Kercher a 28 anni e 6 mesi di reclusione.
Rischia 11 anni di carcere il 51enne A. P., titolare di un maneggio di Pontelatone, in provincia di Caserta, accusato di avere abusato dei piccoli allievi che venivano a lui affidati durante le lezioni di equitazione. L'uomo, originario di Capua e residente a Caserta, era stato arrestato dai carabinieri nel dicembre 2020, in esecuzione di una misura di custodia cautelare emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura locale. Oggi, durante il processo che si sta tenendo con rito abbreviato davanti al giudice per le indagini preliminari Ivana Salvatore, la Procura sammaritana ha chiesto per lui 11 anni di reclusione. Nella fase delle indagini c'era stato anche un incidente probatorio, durante il quale l'uomo era stato messo di fronte ai cinque minorenni, tra i 10 e i 14 anni, dei quali quattro femmine e un maschio, che avevano confermato di essere state vittime di abusi da parte del 51enne. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri durante le indagini che hanno poi portato alla misura cautelare, l'uomo aveva approfittato in molte occasioni dei giovanissimi allievi per palpeggiarli o per chiedere dei favori sessuali durante le lezioni di equitazione. In particolare, per diversi anni avrebbe palpeggiato le ragazzine, si sarebbe rivolto a loro con atteggiamenti viscidi e avrebbe chiesto foto intime e informazioni sulla loro vita sessuale; l'unico maschio sarebbe stato obbligato a rapporti sessuali orali.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto 11 anni di reclusione per A. P., titolare di un maneggio di Pontelatone (Caserta), sotto processo con rito abbreviato con l’accusa di abusi sessuali nei confronti di 5 allievi tra i 10 e i 14 anni. L’uomo era stato arrestato dai carabinieri nel dicembre 2020, avrebbe palpeggiato i ragazzini e chiesto loro foto intime.
Sono diverse le star che una volta ottenuto il successo nel mondo della musica o del cinema decidono di produrre anche un profumo. Abbiamo visto recentemente come grandi cantanti quali Fergie, Avril Lavigne e la stessa Beyoncé si siano dedicate a questa nuova attività spesso in modo entusiasta. Ma sembra che la produzione di una fragranza non sia tra le ambizioni e i prossimi progetti di John Mayer, che recentemente non smette di far parlare di sè, sia per il suo presunto flirt con la giovane Taylor Swift, sia per le sue dichiarazioni alla rivista Rolling Stones. Ora John Mayer è tornato all'attacco e questa volta si schiera contro quelle star che appunto decidono a un certo punto della propria carriera di creare un profumo, identificando il tutto semplicemente come una mossa pubblicitaria per fare ancora più soldi. Il cantante ha, infatti, dichiarato: "Non ho intenzione di dedicarmi ad altro, per quanto riguarda le vendite. Non ho intenzione di vendere "John Mayer: il profumo". Se lo facessi, saprebbe di salsicce e sonno. Non guardo i miei fans pensando "Wow, gli piace davvero quel che faccio musicalmente parlando. Pensa se potessi prendergli altri 60$ dalle tasche. Chi è che pensa veramente: "Sai una cosa, amo dannatamente i profumi. Li ho sempre amati, sin da quando sono un bambino. Se non fossi un cantante pop, farei profumi"? Ci sarà un momento in cui div
John Mayer si dichiara contrario a tutti quei colleghi che prima o poi si dedicano alla produzione di un profumo con il loro nome, vedendo in tutto questo solo un’ulteriore mossa pubblicitaria.
Un buon braciere si presta a diversi utilizzi e può tornare utile in tutte le stagioni. In primavera, in estate e nelle prime settimane d'autunno può essere utilizzato per cuocere pietanze all'aperto con l'ausilio di una griglia, mentre d'inverno si può sfruttare per riscaldare un ambient esterno o rendere più accogliente una stanza che non gode di un apposito impianto di riscaldamento. Anche quando viene usato per allestire un fuoco però un braciere può servire a diversi scopi: d'inverno ad esempio può fungere da contenitore e supporto per la legna di riserva da ardere nel camino di casa, mentre d'estate, trasportato all'aperto, può essere riempito con del ghiaccio e fare da frigorifero da campo per pic nic e ritrovi al parco. Oltre all'indubbia versatilità, il vantaggio principale offerto da un buon braciere rispetto a un barbecue è sicuramente nel prezzo. Queste due tipologie di prodotto possono infatti assolvere alla stessa funzione, con la differenza che il braciere — essendo meno complesso — può arrivare a costare una frazione del prezzo. Affinché l'acquisto si riveli un affare però è fondamentale affidarsi al prodotto giusto, valutando attentamente alcune caratteristiche fondamentali tra le quali i materiali dei quali è composto. I bracieri in vendita online e offline sono decisamente numerosi, ciascuno con le proprie caratteristiche. Per chi preferisce evitare di prendere in considerazione decine e decine di opzioni, eccone alcune particolarmente apprezzate nei negozi digitali. Il braciere di Czaja Stanzteile è una buona soluzione — spartana ma efficace — per giardini di ogni dimensione. È fatto in acciaio, con un diametro di 80 centimetri e un'altezza di 32 centimetri che assicurano al braciere una buona capienza. I tre piedi in acciaio assicurano una buona aderenza del braciere su ogni terreno, dall'asfalto al prato, e si possono svitare per poggiare il braciere direttamente al suolo. Il braciere da giardino Femor è un prodotto pratico ma curato anche nel design. Realizzato in acciaio inossidabile, vanta una superficie esterna poggiavivande che ricorda la pietra, una copertura superiore e un coperchio di sicurezza in rete. I quattro piedini in acciaio sono rimovibili mentre nella dotazione è inclusa una griglia da 51 centimetri di lato che copre l'intera superficie utile del braciere. Il braciere proposto da AmazonBasics è un prodotto essenziale ma che offre comunque quasi tutto ciò che serve per iniziare a grigliare. La struttura a base circolare è realizzata interamente in acciaio, semplice da assemblare e con piedi rimovibili. Il diametro del recipiente da 60 centimetri assicura abbastanza spazio per grigliate piccole e medie, mentre nella dotazione sono inclusi protezione parascintille e attizzatoio. L'unico elemento mancante è una griglia, da acquistare separatamente. Il braciere Siena Garden è un prodotto essenziale a base circolare, realizzato interamente in metallo ma dal look ricercato, con piedi e manici dal profilo curvo e armonioso. Il recipiente sganciabile ha un diametro da 53,5 centimetri e si posiziona su una base a quattro piedi. La soluzione è decisamente pratica per il trasporto nel giardino o sul terrazzo, ma è meno adatta a chi desidera organizzare grigliate fuoriporta o pic nic con bevande fresche.
Il braciere è il protagonista indiscusso di una buona grigliata nella bella stagione, ma non solo: d’inverno può contenere la legna da ardere per il camino mentre d’estate può funzionare da recipiente per il ghiaccio durante pic nic e trasferte. Ecco quali sono i migliori sulla piazza e come fare per trovare quello più adatto al caso proprio.
Si è conclusa ieri l'avventura di Daniele Blaquier ad Amici dopo la sua esclusione dalla scuola di Maria De Filippi: il giovane talento napoletano, infatti, nonostante l'appoggio del maestro Luca Jurman si è dovuto scontrare con la triste realtà del mercato discografico e così dopo la lite sorta al riguardo proprio tra Jurman e Ruby Zerbi, Daniele Blaquier ha abbandonato il talent show. Di Daniele Blaquier vi avevamo mostrato nei giorni scorsi un'esibizione live di uno dei suoi brani risalente a qualche tempo fa, ben prima dell'ingresso alla scuola di Amici: non dimentichiamo, infatti, che Daniele aveva già partecipato a diversi talent show e programmi televisivi musicali oltre a vari spettacoli in giro per l'Italia. Dopo essere stato ammesso alla prova di sabato per poter tentare di entrare nella squadra di cantanti titolari di Amici, Daniele Blaquier ha dovuto preparare con Luca Jurman ben tre brani da presentare durante la puntata di ieri pomeriggio. Di seguito vi proponiamo proprio le tre interpretazioni di Daniele che si è dovuto esibire dapprima sulle note di Otis Redding con Sitting On The Dock of the Bay proseguendo poi con Imbranato di Tiziano Ferro, tornato alla ribalta in questi giorni grazie al suo coming out e infine con Adesso è Facile di Mina
Ecco i video delle tre esibizioni di Daniele Blaquier che non gli hanno comunque permesso di rimanere nella scuola di Amici.
Sulla vita privata di Morgan, al secolo Marco Castoldi, sarebbe possibile scrivere un'epopea romanzesca. Il cantante che partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Bugo ha sempre attirato i gossip sulla sua vita privata, oltre che le attenzioni della critica musicale. L'attuale compagna di Morgan è Alessandra Cataldo, da cui aspetta il terzo figlio. Le altre due figlie le ha avute con Asia Argento e Jessica Mazzoli, ex compagne del cantante. Al momento Morgan sembra aver trovato la vera serenità accanto ad Alessandra Cataldo. A ottobre l'annuncio della gravidanza di lei: per la prima volta il cantante aspetta un maschietto, che dovrebbe nascere a febbraio-marzo, in prossimità del Festival. La coppia è molto discreta e si tiene lontana dalle luci della ribalta. La loro storia è nata nel 2015, ma sono pochissime le informazioni disponibili. Sappiamo che Alessandra viene da Finale Ligure (Savona) e che era già una fan del cantante prima di conoscerlo. Sfrattato nel 2019 per problemi legati al fisco dalla sua amata casa di Monza, Morgan ha attaccato la giustizia italiana per le difficoltà che la compagna incinta ha dovuto affrontare, in assenza di una dimora stabile. Se guardiamo al passato amoroso di Morgan, è impossibile non pensare alla lunga e tormentata storia con Asia Argento. Quella formata dal cantautore e dall'attrice internazionale e figlia di Dario Argento fu una delle coppie più eccentriche e trasgressive dello spettacolo italiano. Sono stati insieme dal 2000 al 2007 e nel 2001 hanno avuto la figlia Anna Lou: Asia era incinta e sfoggiò il pancione proprio quando i Bluvertigo parteciparono a Sanremo con "L'assenzio (The Power of Nothing)". A distanza di anni, lui ha raccontato la loro relazione come un rapporto molto burrascoso: "Stavo male, tant'è che per l'esasperazione sono arrivato a pesare 45 chili. Non mangiavo più, mi buttavo a terra e stavo tre giorni sul pavimento". Lei gli ha sempre rimproverato di essere stato poco presente con Anna Lou: sembravano tornati in buoni rapporti, ma ultimamente gli scontri televisivi a distanza sono stati parecchio pesanti.
Due ex compagne illustri, due figlie e un bimbo in arrivo dall’attuale fidanzata Alessandra Cataldo: la vita sentimentale di Marco Castoldi in arte Morgan è sempre stata al centro del gossip, tanto che stavolta il cantante preferisce mantenere il massimo riserbo sull’attuale relazione. Morgan parteciperà a Sanremo 2020 in coppia con Bugo.
Le scelte processuali della parte convenuta in giudizio Quando si è citati in giudizio la parte convenuta non ha solo la scelta di costituirsi in giudizio, ma, in teoria ha anche la possibilità di non costituirsi e restare contumace. La scelta tra le due opzioni è sicuramente una valutazione soggettiva, ma dipende anche dalla situazione processuale, infatti, se l'attore ha ragione contestare le pretese dell'attore significa solo peggiorare la posizione economica del convenuto che all'esisto del giudizio dovrà anche pagare le spese processuali dell'attore (e le proprie). L'ordinamento tende ad agevolare scelte di questo tipo, in quanto significa processi più rapidi, basta pensare all'obbligo di dissuasione della lite imposto al legale della parte. Ovviamente, la scelta di restare contumaci dipende da una valutazione delle ragioni dell'attore, questo presuppone la capacità di svolgere una tale valutazione. L'ordinamento processuale considera la scelta, compiuta dalla parte, di non partecipare al giudizio in modo assolutamente neutro non rivestendo la contumacia il carattere di condotta "ex se" significante, non soltanto con riferimento al riconoscimento del diritto altrui ma neppure in termini di mera non contestazione dei fatti allegati. infatti, l'atteggiamento di contumacia non potrà certamente intendersi come una sua tacita acquiescenza, atteso che l'ordinamento attribuisce alla contumacia solo effetti tipizzati e fra essi non si rinviene un effetto di tal genere. La scelta di non partecipare attivamente al processo può essere originaria (mancando la c.d. costituzione in giudizio) oppure può essere successiva alla costituzione in giudizio (solo nel primo caso c'è una vera e propria contumacia). In entrambe le ipotesi occorre valutare quali limitazioni comporta a carico del contumace. La scelta di restare contumaci può avere un valore economico (inteso come risparmio di spese) soprattutto quando colui che resta contumace è solo un chiamato in garanzia (es. assicurazione), in queste situazioni occorre, però, valutare se il contumace può, eventualmente decidere di contestare la sentenza di condanna. La risposta è positiva, dovendosi applicare il seguente principio: "In caso di chiamata in causa in garanzia dell'assicuratore della responsabilità civile, l'impugnazione – esperita esclusivamente dal terzo chiamato avverso la sentenza che abbia accolto sia la domanda principale, di affermazione della responsabilità del convenuto e di condanna dello stesso al risarcimento del danno, sia quella di garanzia da costui proposta – giova anche al soggetto assicurato, senza necessità di una sua impugnazione incidentale, indipendentemente dalla qualificazione della garanzia come propria o impropria, che ha valore puramente descrittivo ed è priva di effetti ai fini dell'applicazione degli artt. 32, 108 e 331 c.p.c., dovendosi comunque ravvisare un'ipotesi di litisconsorzio necessario processuale non solo se il convenuto abbia scelto soltanto di estendere l'efficacia soggettiva, nei confronti del terzo chiamato, dell'accertamento relativo al rapporto principale, ma anche quando abbia, invece, allargato l'oggetto del giudizio, evenienza, quest'ultima, ipotizzabile allorché egli, oltre ad effettuare la chiamata, chieda l'accertamento dell'esistenza del rapporto di garanzia ed, eventualmente, l'attribuzione della relativa prestazione".
Cassazione del 19.7.2018 n. 19185 ha affermato che la mancata partecipazione alle ulteriori udienze della fase istruttoria del giudizio di primo grado non implicano alcuna manifestazione di volontà abdicativa delle domande originarie, poiché se l’avvocato non si presenta all’udienza di precisazione delle conclusioni o, presentandosi, non precisi o le precisi in modo generico, vale la presunzione che la parte abbia voluto tenere ferme le conclusioni precedentemente formulate.
Gli oggetti in argento che abbiamo in casa, sono spesso ricoperti di una patina nera che li fa apparire opachi: la nostra preziosa argenteria perde quindi la sua brillantezza. È possibile però far risplendere l'argento utilizzando dei rimedi naturali davvero efficaci come il bicarbonato di sodio, ma anche il succo di limone, il sale grosso, e non solo. Ecco allora come pulire l'argento annerito: tutti metodi facili ed economici che vi aiuteranno a pulirlo e farlo luccicare di nuovo. Il rimedio naturale più diffuso per pulire l'argenteria si realizza creando un impasto di acqua e bicarbonato da applicare con un panno di cotone direttamente sull'oggetto d'argento così che sia libero da macchie. Se, con questo metodo, vi rendete conto che ci sono ancora degli aloni, non disperate: aggiungete al composto dell'aceto per un intervento ancora più efficace. Se l'oggetto che state pulendo, ha ricami e rilievi, intingete nell'impasto di bicarbonato uno spazzolino da denti morbido e ripassate delicatamente. Se poi il vostro argento è annerito, aggiungete ad ogni litro di acqua 50 gr. di bicarbonato e fate bollire. Aspettate che si raffreddi l'acqua e immergeteci l'argenteria fino a quando il nero, dovuto all'ossidazione, non sia sparito. Risciacquate e asciugate per bene. Il sale grosso con l'alluminio è un metodo è ideale anche per pulire piccoli oggetti d'argento, oltre che le posate: foderate con della carta stagnola un recipiente di vetro abbastanza capiente, aggiungete una manciata di sale grosso e inserite l'argenteria da pulire. Lasciate in acqua bollente per almeno un'ora e poi asciugate bene con un panno morbido. Versate direttamente sull'oggetto di argento da lucidare del succo di limone, aggiungete 2 cucchiaini di bicarbonato: l'impasto che si creerà andrà strofinato con un panno di cotone. Se i vostri oggetti diventeranno verdi, non preoccupatevi: è la parte ossidata che viene via. Una volta eliminate macchie e aloni sciacquate e asciugate bene. È un ottimo rimedio per l'argenteria annerita. L'amido è un ottimo rimedio per la pulizia dell'argento: immergete gli oggetti da lucidare nell'acqua di cottura delle patate, precedentemente filtrata, a cui potete aggiungere nche un cucchiaio di aceto. Questo rimedio vi aiuterà ad eliminare anche qualche residuo rimasto attaccato alle vostre posate d'argento. Sempre con le patate, questa volta grattugiate, si possono strofinare le posate che vanno infine lavate ed asciugate con cura.
Grazie al bicarbonato possiamo lucidare la nostra argenteria e renderla splendente come quella delle nostre nonne. Vediamo come pulire i nostri oggetti d’argento con metodi naturali ed economici.
Non si placa la polemica a distanza tra Giorgia Lucini e Manfredi Ferlicchia. L'ex tronista di "Uomini e Donne" è tornata a parlare della rottura avvenuta tra loro nell'ultima puntata di "Temptation Island". Secondo quanto ha dichiarato alla rivista "Vip", sarebbe stato proprio il docu-reality di Canale 5, a farle notare i difetti del suo ex compagno. Con gli occhi dell'amore, infatti, sino ad allora le era sembrato un "uomo perfetto": "Temptation Island è stata un'esperienza utile perché mi ha fatto capire che Manfredi non è un uomo perfetto: io lo pensavo tale perché è stato il mio primo ragazzo e non avevo esperienze per fare paragoni." Nel corso dell'intervista, Giorgia Lucini è tornata a parlare di com'era la loro relazione prima che si interrompesse. Descrive Manfredi come un uomo "autoritario", che vedeva in lei solo "una persona da manipolare": Lui mi ha sempre trattato a pesci in faccia. Crescendo ho capito che non era giusto. […] Sono sicura che non gli manco, ma gli manca l'idea di me, cioè di una persona da manipolare. Manfredi è autoritario e con me controllava la situazione." Infine ha escluso ogni possibilità di tornare insieme a lui: "Abbiamo smesso di vederci e sentirci. Questo non è un litigio dei nostri. È rottura." Le dichiarazioni di Giorgia, però, non sorprendono. Solo alcuni giorni fa, in un lungo sfogo pubblicato sulla sua pagina Facebook, aveva affermato:
Prosegue il battibecco a distanza tra Giorgia Lucini e Manfredi Ferlicchia. Intervistata da “Vip”, l’ex tronista di “Uomini e Donne” ha definito il suo ex fidanzato come un uomo “autoritario” che ora sente la sua mancanza solo perché non può più manipolarla.
"Ci sono due tipi di porte per entrare in Europa, ho deciso di dipingere quella meno visibile", scriveva lo street artist francese MTO quando per lo Sliema Street Art Festival 2014 di Malta realizzò un murale che raffigurava un migrante intento ad entrare nello squarcio di un muro. A distanza di un anno oggi sappiamo dove si è concluso il viaggio di quel migrante: il tunnel da lui percorso lo ha condotto in Italia, in provincia di Salerno. È infatti recente il murale comparso a Sapri che mostra il volto stanco di quel migrante dopo un viaggio attraverso un tunnel lungo 700 chilometri, la distanza da Malta a Sapri, e durato un anno.
Un migrante che parte da Malta per arrivare in Italia: ecco il murale di MTO che lega i due paesi anche se distanti.
La prelazione commerciale ex legge 27 luglio 1978 n. 392 art. 38 La prelazione commerciale (prevista per le locazioni commerciali), cioè il diritto attribuito all'inquilino di essere preferito nell'ipotesi in cui l'unita immobiliare locata potrebbe essere trasferita a terzi (a titolo oneroso) presenta sempre notevoli criticità: Sempre nel contesto della prelazione in generale e della prelazione commerciale (in particolare) occorre distinguere tra il termine entro cui deve essere esercitato il riscatto e il termine entro cui deve essere pagato il corrispettivo. Il legislatore distingue, infatti, tra termine entro cui esercitare la prelazione e/o il riscatto e termine entro cui versare il corrispettivo. Termini in presenza della comunicazione dell'intenzione di vendere: il conduttore deve esercitare il diritto di prelazione entro il termine di sessanta giorni dalla ricezione della comunicazione; il versamento del prezzo deve essere effettuato entro il termine di trenta giorni decorrenti dal sessantesimo giorno successivo a quello dell'avvenuta notificazione della comunicazione. Termini in assenza della comunicazione dell'intenzione di vendere, il riscatto può essere esercitato entro sei mesi dalla trascrizione del contratto di vendita; il versamento del prezzo deve essere effettuato entro il termine di tre mesi che decorrono, quando non vi sia opposizione al riscatto, dalla prima udienza del relativo giudizio, o dalla ricezione dell'atto notificato con cui l'acquirente o successivo avente causa comunichi prima di tale udienza di non opporsi al riscatto. Se per qualsiasi motivo, l'acquirente o successivo avente causa faccia opposizione al riscatto, il termine di tre mesi decorre dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio. La differenza potrebbe sembrare di scarsa importanza, in realtà notevoli e diverse sono le conseguenza derivanti dal mancato rispetto di uno o dell'altro termine. Infatti, mentre è sicuro che il mancato rispetto del termine entro cui esercitare la prelazione e/o il riscatto comporta la perdita del diritto di prelazione, sono incerte le conseguenze che derivano dal mancato rispetto del termine entro cui effettuare il pagamento del prezzo del bene oggetto della prelazione. Dispone l'art. 39 1. n. 392/1978, al 2 ° e al 3 ° "Ove sia stato esercitato il diritto di riscatto, il versamento del prezzo deve essere effettuato entro il termine di tre mesi che decorrono, quando non vi sia opposizione al riscatto, dalla prima udienza del relativo giudizio, o dalla ricezione dell'atto notificato con cui l'acquirente o successivo avente causa comunichi prima di tale udienza di non opporsi al riscatto. Se per qualsiasi motivo, l'acquirente o successivo avente causa faccia opposizione al riscatto, il termine di tre mesi decorre dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio". riscatto, il termine di tre mesi decorre dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio".
La Cassazione del 12.1.2017 n. 655 ha stabilito che il mancato rispetto del termine fissato dalla legge (legge 27.7.1978 n. 392 art. 39) per il pagamento del prezzo, in caso di riscatto della prelazione commerciale, non comporta decadenza da un diritto già esercitato, ne’ incide sugli effetti del riscatto; infatti, il termine fissato dalla legge per il pagamento del prezzo costituisce soltanto un termine dilatorio per l’adempimento, la cui mancata osservanza produce le conseguenze tipiche dell’inadempimento.
Dopo che la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha condannato l'Italia per come abbiamo trattato i detenuti e dopo i provvedimenti del governo per ridurre il sovraffollamento, ora trattiamo i ristretti con più umanità e rispettiamo la Costituzione? “Difficile dirlo, perché le carceri sono i luoghi nei quali la dignità umana è più a rischio di essere violata”. A parlare è Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, che da molti anni si occupa di un aspetto della nostra democrazia molto trascurato: mettere al centro la dignità umana anche e soprattutto in carcere. Nel 2014 c'è stato un tentativo da parte delle forze al governo, si sono succeduti al governo Letta e poi Renzi, hanno cercato di porre rimedio alla situazione anche sollecitati dal messaggio alle Camere del presidente Napolitano. Questo significa che la dignità umana è garantita in tutti gli istituti di pena? “No. Questo significa che c'è più spazio”. Pietra dello scandalo, nel 2013 e nel 2014, è stato il carcere di Poggioreale: più volte Antigone Campania, presieduta da Mario Barone, ha denunciato una situazione degradante. Un'inchiesta, ancora aperta, su presunti maltrattamenti e la visita della Commissione Libertà Civili dell'Ue hanno dato la spinta finale a un processo di miglioramento delle condizioni nel carcere napoletano. Ma tanto c'è ancora da fare in questo e nelle altre carceri italiane. E' vero che le persone in carcere oggi sono meno di 54mila mentre a fine anno scorso erano 10mila in più. Però, fa notare il presidente Gonnella, non è scongiurato il pericolo del sovraffollamento e di una ulteriore compressione dei diritti dei più deboli: “Dopo i terribili fatti di Parigi – ricorda – riecheggia un ragionamento intorno a una legislazione speciale, stereotipi intorno a immigrazione uguale terrorismo”. Un parallelismo che non esiste. Ma il passo tra questo ragionamento e una nuova emergenza nelle carceri è breve, non legato al pericolo terrorismo quanto al fatto che ci possano essere tentazioni “a rimettere mano alla legislazione sull'immigrazione”. Già adesso le condizioni dei detenuti stranieri sono pessime, fa notare il presidente di Antigone: molti di essi sono in attesa di giudizio ed ottenere misure alternative è un miraggio. E, come emerso pochi giorni fa per il carcere di Regina Coeli, non ci sono nemmeno mediatori culturali e bisogna affidarsi a Google. A breve sarà presentato il bilancio del 2014 redatto dall'Osservatorio sugli stranieri in carcere, con tutti gli allarmanti dettagli di questa situazione. Una riflessione generale sul sistema è invece il volume pubblicato dallo stesso Gonnella dal titolo “Carceri. I confini della dignità” (Jack editore). Che ha scritto questo libro perché oggi, oltre due secoli dopo Cesare Beccaria, bisogna ancora ribadire che il limite del potere di punire è il rispetto dell'umanità. E ripetere a memoria l'articolo 27 della Costituzione, adoperandosi perché venga finalmente rispettato. Al di là del sovrffolamento, oggi la vera battaglia è soprattutto sul fronte dei diritti: quello alla salute, su tutti, perché c'è spesso grave trascuratezza in carcere. In cella si muore: di suicidio, di abbandono, di malattia, di maltrattamenti. Un esempio: l'associazione si è trovata ad affrontare una situazione limite, nella quale la madre di una persona ricoverata dopo abuso di psicofarmaci e dopo aver perso 30 chili in un anno di detenzione è stata avvertita dopo 8 giorni delle gravi condizioni del figlio. Incontrarlo? Un calvario, spiega Gonnella. Un altro esempio molto semplice: curare un'infezione di un detenuto straniero che aveva avuto problemi ad una gamba dopo l'impianto di una protesi. "Abbiamo dovuto sollecitare un'interrogazione parlamentare per curarlo in ambito ospedaliero", chiosa il presidente di Antigone. E in questa frase c'è tutto: l'idea, cioè, che il carcere in Italia sia posto fuori dalla democrazia. Tutto diventa eccezione. E poi, dietro le sbarre sono sempre più frequenti risse e carenza di alternative allo stare in cella.
Il 17 marzo l’Osservatorio dell’associazione Antigone presenterà i dati sugli stranieri in carcere nel 2014. Ma quella dei detenuti stranieri non è l’unica emergenza, perché dietro le sbarre si continua a morire ed è presente una forte negazione dei diritti. Con il pericolo sovraffollamento per niente sventato, soprattutto “se si confondono immigrazione e terrorismo”
Le cosiddette guerre tra dive, si sa, sono solo un'invenzione dei tabloid per aumentare la curiosità sul mondo della musica al femminile. Già in passato si era voluto far credere che tra Lady Gaga e Beyoncé non corresse buon sangue quando in realtà le due artiste si stimano a vicenda e l'hanno dimostrato in più occasioni. Anche nel caso di Lady Gaga e Britney Spears ad esempio i fan sono spesso in lite fra loro, ma recentemente abbiamo avuto testimonianza della presenza di Lady Gaga al concerto della Spears e all'intenzione delle due di collaborare in un futuro prossimo. E ancora Lady Gaga in questi giorni ha dimostrato come la sua fama non le impedisca di ammirare e rispettare le colleghe che sono arrivate sulla scena musicale dopo di lei. Proprio recentemente, infatti, la star di You And I ha rivelato tutta la sua stima nei confronti di Adele, definendola "adorabile" come persona e musicalmente "una ventata di aria fresca" grazie al suo stile che può portare qualcosa di innovativo nelle radio.
Lady Gaga rivolge parole di stima nei confronti della collega inglese Adele a poche ore dall’esibizione delle due in onore di Amy Winehouse.
Nonostante gli sforzi di gestori e moderatori, su TikTok può ancora capitare che video di comportamenti pericolosi diventino virali fino a trasformarsi in vere e proprie tendenze o addirittura in sfide nelle quali gli spettatori si sentono chiamati in causa. È quello che sta succedendo in queste ore con la Crate Challenge, un gioco rischioso che consente nell'impilare il maggior numero di casse di frutta possibile come se fossero una scalinata, per poi salire e scendere dal percorso cercando di rimanere in equilibrio. Come avviene spesso, il trend in realtà non è nato su TikTok, ma sulla piattaforma di origine cinese ha trovato viralità e sta venendo imitato da numerosi utenti. La Crate Challenge consiste semplicemente nel salire e scendere da una piramide di casse in plastica di quelle utilizzate nella distribuzione dei generi alimentari. Questi elementi sono facilmente impilabili ma anche abbastanza flessibili da oscillare pericolosamente se percorse da esseri umani come se fossero piattaforme stabili. Questo aspetto purtroppo è anche ciò che rende la sfida irresistibile per chi vi partecipa: salire e scendere da una piramide costruita in questo modo richiede equilibrio, e la difficoltà aumenta all'aumentare dell'altezza della struttura, che con un maggior numero di elementi in gioco perde progressivamente stabilità. I primi video della sfida sono emersi su Facebook, ma sono stati presi rapidamente a esempio da tiktoker che li hanno proposti sul social frequentato da giovani e giovanissimi. La prima clip diventata virale è stata pubblicata solo due giorni fa ha ammassato già 2 milioni di visualizzazioni, ma centinaia di persone hanno già iniziato a pubblicare la loro versione legandola all'hashtag #cratechallenge e ottenendo ancora più visualizzazioni. Il problema di questi video è che – salvo casi eclatanti – il rischio corso dai partecipanti non viene reso sufficientemente chiaro: chi perde l'equilibrio viene generalmente sommerso dalle risate degli spettatori presenti prima di lasciare il turno al concorrente successivo, ma cadere in modo rovinoso da altezze di più di 6 metri può avere conseguenze gravi.
Nella Crate Challenge i partecipanti impilano il maggior numero di casse possibile come se fossero una scalinata o una piramide, per poi salire e scendere dal percorso cercando di rimanere in equilibrio. Il trend non è nato su TikTok, ma sulla piattaforma di origine cinese ha trovato viralità e sta venendo imitato da numerosi utenti.
Azealia Banks ne ha fatta un'altra delle sue, ma stavolta è andata decisamente oltre i limiti. La nota cantante e rapper statunitense, spesso al centro di polemiche per il suo comportamento aggressivo sui social, si è resa autrice di un’azione abominevole che ha indignato il mondo intero, ha pubblicato un video suoi social in cui ha mostrato come, dopo aver disseppellito il suo gatto morto tre mesi prima, lo ha poi cucinato. Banks ha messo a bollire in una pentola la carcassa dell'animale, documentando ogni passaggio, dal corpo momento in cui ha riesumato il cadavere, fino a quello in cui ne ha cucinato le parti. Un video che è sparito pochi minuti dopo, non prima di diventare di dominio pubblico ed essere commentato da moltissimi utenti. Il video di Azealia Banks che cucina il suo gatto è stato ripreso sui social, ma per ragioni di decenza non lo troverete qui. Pochi minuti dopo Banks ha mostrato i risultati della sua preparazione in cucina, pubblicando una foto in cui si nota un teschio che sembra essere proprio quello di un gatto, accostato a bottiglie varie di alcol.
Follia della cantante americana, che ha pubblicato un video suoi social in cui ha mostrato come, dopo aver dissotterrato il suo gatto morto tre mesi prima, lo ha poi cucinato. Non si tratta della prima volta che si parli di lei per manifestazioni tutt’altro che tranquille. Nel 2015, in occasione di una rissa, aveva morso il seno di una donna.
A settembre i Radiohead cominceranno a registrare quello che sarà il loro nuovo album, come confermato dal chitarrista Jonny Greenwood a Mary Anne Hobbes durante il BBC 6Music show: "Cominceremo a settembre, a suonare, provare, registrare e vedere come suona" ha detto il musicista. L'ultimo album in studio della band è "The King Of Limbs", il loro ottavo album, che risale al 2011 e segna anche un punto di pausa in cui i diversi componenti del gruppo si sono presi un po' di tempo per lavorare ai propri lavori solisti. La news non è totalmente nuova, da qualche mese, infatti, si inseguivano varie voci sulla possibilità che la band tornasse a lavorare su materiale nuovo e la conferma di Greenwood non può che rallegrare i fan di una delle band rivoluzionarie di questi ultimi anni. I Radiohead, infatti, usciti con il loro primo album, "Pablo Honey", nel 1993 inserendosi nel filone Brit Pop, sono riusciti, album dopo album a rinnovarsi e rinnovare, passando dalla consacrazione di "Ok Computer" alla rivoluzione di "Kid A", per continuare, tra gli altri, con album come "Amnesiac" e "In Raimbow" col quale hanno rivoluzionato totalmente la distribuzione per un gruppo noto come loro. L'album, infatti, fu reso disponibile solo in formato digitale su un sito ad hoc dando la possibilità a chi volesse comprarlo di farlo con un'offerta libera.
Jonny Greenwood, il chitarrista dei Radiohead, ha dichiarato alla BBC che la band tornerà a “suonare, provare e registrare” il nuovo materiale a partire da settembre.
Per supportare i bambini malati di cancro è stata realizzata un'anatra robot che li sostiene durante le dolorose e invasive procedure terapeutiche, come la chemioterapia. Il robot, sviluppato dall'azienda Sproutel in collaborazione con la compagnia assicuratrice Aflac, il cui simbolo è proprio un'anatra e che da tempo è impegnata nel supportare i bambini colpiti da tumore, oltre ad avere movimenti naturali ha un comportamento ‘intelligente', studiato appositamente per accompagnare i piccoli durante le varie sedute, mimandone ad esempio l'umore del momento. My special Aflac Duck, questo il nome del robot, esegue esercizi di respirazione profonda che i bambini possono replicare per calmarsi, inoltre al suo becco può essere agganciato un tubo per simulare le fasi più delicate della chemioterapia. Oltre a produrre suoni rilassanti, come quelli delle onde del mare e delle foreste, l'anatra può essere anche controllata con un'applicazione da smartphone ed eseguire giochi in realtà aumentata, che la vedono impegnata nel bagnetto, nell'alimentazione e nelle procedure di preparazione a interventi e iniezioni. Risponde attivamente all'umore dei piccoli – può essere ad esempio spaventata, arrabbiata o allegra – e cerca di tirarli su di morale con versi, danze e altri comportamenti. È una compagna di viaggio ideata per non far sentire mai soli i bambini malati, ed è così efficace che è stata insignita del prestigioso premio "Tech for a Better World Innovation Award" al Ces 2018, attualmente in corso a Las Vegas. L'amministratore delegato di Sproutel, l'esperto di robotica Aaron Horowitz, per metterla a punto si è basato anche sulla sua esperienza personale. Da piccolo gli fu infatti diagnosticato un deficit nello sviluppo e dovette fare cinque anni di iniezioni. La speranza di Aflac e Sproutel è quella di distribuire migliaia di robot negli ospedali di tutti gli Stati Uniti. Negli USA, del resto, i piccoli con una diagnosi di cancro sono 16mila ogni anno. Le prime My special Aflac Duck a breve saranno consegnate all'Aflac Cancer and Blood Disorders Center of Children's Healthcare di Atlanta, in Georgia, mentre per la distribuzione a livello nazionale si dovrà attendere il prossimo inverno. My special Aflac Duck ricorda Ector, l'orsetto giocattolo che protegge i bambini dal fumo passivo.
L’anatra “My special Aflac Duck” è stata ideata per accompagnare i piccoli malati di cancro nel lungo percorso terapeutico. Li supporta replicandone l’umore, li rilassa e li ‘prepara’ a iniezioni e altri interventi. Il robot ha appena vinto un prestigioso premio al CES di Las Vegas.
Ormai sembra che arrivare alla scelta sia diventato un optional a Uomini e Donne… Sempre più tronisti abbandonano il programma prima del previsto, da Laura Lella che lascia il trono tra i fischi alla scopera del flirt con Valentina Arquilla che causa la fine del trono di Federico D'Aguanno. Ora tocca a Samuele Mecucci. Tutto comincia con un'esterna in cui la veggente Florinda gli dice "Io penso che tu non sceglierai nessuno perché sei innamorato di Luana"… In effetti, tornati in studio, Maria De Filippi ne apprfitta per introddurre subito la questione raccontanto che dopo l'eliminazione dal programma "Luana aveva chiesto spesso di venire in trasmissione. E a lui era stato detto… ma lui tutte le volte diceva di non provare interesse nei confronti di Luana. Luana ha registrato un rvm in cui dice determinate cose sul conto di Samuele". Nel video subito mostrato, una Luana Pellecchia sconvolta e in lacrime parla con la redazione: "Lui è stato il primo a mettermi la pulce dentro all’orecchio che lui viene indotto dalla redazione a fare tante cose, le esterne… che dovevate dargli il via voi per eliminare le persone… che c’è una persona in mezzo a voi che gli dice quale ragazza va bene e quale no… che a fine trono verrà pagato quindi deve portare avanti il trono il più possibile…". La redazione le chiede se fosse lui direttamente a dirle queste cose e lei svela che parte di queste accuse le faceva lui durante le telefonate, e parte dei suoi messaggi le arrivavano tramite una persona molto vicina a Samuele. Ci sono state delle telefonate quindi… "Il giorno che è successo tutto il casino lui è arrivato così infuriato perché io non ci ho voluto parlare al telefono. I suoi amici tutti i giorni mi chiamano e mi dicono quanto fa schifo, mi dicono tutto quello che fa in discoteca….". Lo sfogo di Luana continua, ma ad un certo punto la corteggiatrice si blocca, dicendo di non sentirsela di raccontate tutto. Tornati in studio Maria osserva che a questo punto la vittima è Luana, soprattutto considerando che Samuele aveva mostrato sfacciatamente alla redazione un sms della donna in cui lei faceva alcune osservazioni sulla redazione (a questo punto evidentemente suggeritele da lui). "Io ti porto un fatto e lei ti porta chiacchiere! O credi a me o credi a lei!" urla indignato Samuele. Maria gli comunica che Luana è al telefono e, anche se inizialmente Samuele si rifiuta di sentirla aggiungendo che se proprio vole parlare deve farlo di persona, la conduttrice si impone ("La trasmissione è mia e decido io") e la fa parlare. Luana dice di aver sentito tutto e conferma le parole dell'rvm. Poi Maria interviene portando altre prove. "Ieri sera succede che Ramona va a cena con Vanessa e le dice che tra te e Luana non c’è stato solo un incontro ma qualcosa di più…". Ramona è Ramona Amodeo, la tronista che ha fatto il suo percorso nel programma contemporaneamente a quello di Samuele. Tra l'altro i due sono grandi amici. La tronista non pensava ovviamente che la redazione avrebbe reso pubblica la cosa. Samuele è ancora più furioso e urla "Se c’è un complotto sotto ditemelo subito che mi alzo e me ne vado!" prendendosela subito dopo con Luana e chiedendole con insistenza se per caso vuole insinuare che abbiano fatto sesso. Lei non risponde e il tronista, come impazzito, si alza e se ne va. Inseguito dalle telecamere, Samuele comincia a prendere a calci e a spaccare tutto quello che incontra nel suo tragitto, mentre i ragazzi della redazione cercano di calmarlo. Dopo un pò il tronista rientra e Maria gli chiede, per onestà, di mettere le cose in chiaro con le ultime due corteggiatrici rimaste per lui: Florinda ed Erica. Lui lo ammette: loro non lo interessano affatto. Anzi, aveva proprio intenzione di comunicarlo in puntata. Maria chiude velocemente il programma. E così, Samuele Mecucci abbandona il trono per Luana Pellecchia, anche se poi il settimanale Visto ha svelato che in realtà è lo stress la vera causa della sua dipartita…
Ciao ciao Samuele. Un altro abbandono prima della scelta…
Ci sarebbe una cicogna in arrivo nella casa di una delle coppie più glamour e blasonate d'Europa. Secondo un'indiscrezione pubblicata da "Chi" Beatrice Borromeo sarebbe infatti incinta del marito Pierre Casiraghi, a nemmeno un anno dalle nozze. Una gioia immensa (non ancora confermata dall'annuncio ufficiale) per la giornalista del Fatto Quotidiano, erede dell'antica stirpe nobiliare lombarda, e il terzogenito di Carolina di Monaco. Tra l'altro, proprio pochi giorni fa Beatrice e Pierre sono diventati zii: il fratello di lei Carlo Ludovico Borromeo e la moglie Marta Ferri hanno infatti avuto una bambina. Il (doppio) matrimonio del giovane Casiraghi e della Borromeo fu l'evento mondano del 2015. Prima ci furono le nozze civili a Montecarlo, patria dello sposo, il 25 luglio. Poi, il 1 agosto, il rito religioso sulle Isole Borromee del lago Maggiore. Tra gli invitati alle due feste c'era naturalmente tutta l'alta società italiana e monegasca, dai reali di Monaco alla numerosa famiglia di lei, imparentata con i Marzotto (la celebre Marta è la nonna materna di Beatrice) e con gli Agnelli (la sorella Lavinia ha sposato John Elkann).
Secondo “Chi”, la giornalista ed ereditiera sarebbe in dolce attesa, a neppure un anno dalle nozze con il figlio di Carolina di Monaco.
Un 18enne di Volla, incensurato, è stato ricoverato nella notte all'Ospedale del Mare di Napoli per ferite da arma da fuoco: è stato raggiunto da tre proiettili al braccio sinistro, all'addome e allo sterno. Sull'episodio, che per la dinamica ricorda un agguato di camorra (nonostante il ragazzo non risulti legato alla criminalità, organizzata o meno) sono in corso accertamenti, in carico ai carabinieri. La dinamica è in fase di ricostruzione. Il giovane ha raccontato di essere stato ferito in via Casa dell'Acqua, strada alla periferia di Volla, comune alle porte di Napoli, mentre si trovava in automobile insieme ad un amico di 16 anni. Secondo quanto da lui riferito la loro macchina sarebbe stata affiancata da un'altra vettura con a bordo degli uomini che avrebbero subito premuto il grilletto. Pistola puntata nell'abitacolo, non avrebbero detto nulla prima di sparare. Il ragazzo, raggiunto da tre proiettili, è stato portato in ospedale da un'ambulanza del 118; i medici hanno escluso il pericolo di vita. Anche il secondo giovane è incensurato e non risulta avere frequentazioni criminali. Sull'accaduto indagano i carabinieri della Compagnia di Torre del Greco.
Un 18enne è stato ferito a colpi di pistola nella notte a Volla, in provincia di Napoli; è stato raggiunto da 3 proiettili, a un braccio, allo sterno e all’addome. Ha riferito di essere stato colpito mentre si trovava in automobile con un amico di 16 anni, anche lui incensurato, da alcuni sconosciuti arrivati su un’altra vettura; le indagini sono affidate ai carabinieri.
Che Adele tenga molto alla sua privacy e non ami particolarmente apparire in pubblico è cosa risaputa. Che sia sfuggente anche nei rapporti lavorativi, però, è un lato del suo carattere che è stato evidenziato di recente. A portarlo alla luce è stato Phil Collins. Intervistato da Q Magazine, l'artista ha raccontato di essere stato contattato dalla cantante, che gli ha chiesto aiuto per poter completare una canzone su cui stava lavorando. "Si è messa in contatto con me e mi ha chiesto se volessi scrivere con lei. Mi ha dato una canzone da finire." Phil Collins, quindi, si è offerto di aiutarla, ma una volta che ha consegnato il brano finito ad Adele, lei non si è più fatta sentire. La cantante non gli ha nemmeno dato un parere circa il risultato finale. Stanco di aspettare, l'ha contattata. "Era sfuggente come un pesciolino. Ha detto: "No, no sto traslocando e il bambino mi porta via tantissimo tempo, non sto facendo nulla al momento." E ora ho sentito dire che sta uscendo un nuovo album. Io non ci sarò, lo so bene." Il portavoce di Adele non ha voluto commentare l'accaduto. È un peccato, però, che il rapporto tra i due artisti rischi di rovinarsi. Quando fu annunciata la loro collaborazione, infatti, Collins ebbe parole di stima per Adele. Di lei disse:
Adele ha chiesto a Phil Collins di aiutarla a completare un suo brano. L’artista ha accettato ma quando le ha inviato la canzone finita, lei non si è fatta sentire. Collins è rimasto deluso dal suo atteggiamento e in un’intervista a Q Magazine ha raccontato l’accaduto.
Un operaio è morto mentre stava lavorando su un traliccio. Il drammatico incidente sul lavoro si è verificato nel pomeriggio di oggi, domenica 26 settembre, a Palù, comune nella provincia di Verona. La vittima è un operaio di Enel Distribuzione. L’uomo – la sua identità non è ancora nota – è morto folgorato mente stava lavorando su un traliccio. Secondo una prima ricostruzione del Carabinieri di Zevio intervenuti sul posto, l’operaio stava operando sul traliccio dell'energia elettrica per riparare un guasto che aveva lasciato senza corrente l’area della tragedia. Si trovava a diversi metri d'altezza, quando, stando a quanto emerso finora, sarebbe rimasto folgorato dalla caduta di un fulmine durante un temporale. A constatare il decesso dell'operaio i soccorritori del 118. Per recuperare il corpo ormai senza vita dell’uomo sono intervenuti a Palù sul posto i Vigili del fuoco. La dinamica del drammatico incidente sul lavoro è al vaglio dei tecnici dello Spisal dell'Ulss 9 Scaligera.
Un grave incidente sul lavoro si è verificato nel pomeriggio di domenica a Palù, nella provincia di Verona. Un operaio dell’Enel Distribuzione è rimasto folgorato mentre lavorava su un traliccio. La dinamica del drammatico incidente sul lavoro è al vaglio dei tecnici dello Spisal dell’Ulss 9 Scaligera.
Federica Lepanto ha rilasciato una lunga intervista al settimanale Visto. La vincitrice del Grande Fratello 2015 ha smentito le voci che la vedevano tra le future troniste di Uomini e Donne. Ha spiegato, inoltre, che se dovesse ricevere una proposta da Maria De Filippi non accetterebbe: "Sono solo voci, ma anche nel caso in cui Maria De Filippi mi convocasse, non lo farei. Aver provato a vivere una storia in televisione, per come è andata, mi ha fatto cancellare l’ipotesi di trovare l’amore davanti alle telecamere. Non sarei mai convinta fino in fondo delle intenzioni dei corteggiatori e, se accettassi, tradirei me stessa". Dunque, non cercherebbe mai l'amore davanti alle telecamere ma continuerà a farlo nella vita reale: "La volontà di innamorarmi e di essere ricambiata, c’è ed è forte. È uno dei desideri che vorrei realizzare nel 2016. In amore, finora, non sono stata fortunata: ho avuto tre uomini che mi hanno deluso. Però sono ottimista. Sono una sognatrice e nelle persone tendo a vedere il bene. Questo mi ha favorito nei rapporti umani: non ho mai avuto problemi a trovare nuovi amici, ad eccezione dell’esperienza nel “Grande Fratello”, dove Simone e Jessica rappresentano a loro volta un’eccezione. Sono sicura che questo mio modo di essere mi aiuterà a trovare l’amore". L'ex gieffina ha intenzione di prendere parte a diverse iniziative benefiche. Questo è stato il dono più importante che ha ricevuto grazie alla popolarità:
Federica Lepanto ha spiegato che non prenderà mai in considerazione l’idea di sedersi sul trono di Uomini e Donne. Ha già provato a vivere una relazione sotto i riflettori e non ha intenzione di ripetere l’esperienza.
La carriera di Jennifer Aniston brilla di una nuova luce dopo la sua performance in "Cake", un film che sta riscuotendo successo di pubblico e critica. L'ex stella di "Friends" interpreta l'avvocato Claire Bennett che dopo un incidente d'auto che ha ucciso suo figlio, vivrà con i dolori delle sue cicatrici, costretta ad assumere di continuo antidolorifici. Una storia struggente che porterà questa mamma in difficoltà al suicidio e che, per la profondità dell'interpretazione della Aniston, è valso al film numerose nomination (ai Golden Globe, agli Screen Actors Guild Awards) ma nulla di fatto agli Oscar e sono tanti quelli che hanno lamentato l'assenza della Aniston nella rosa delle attrici che potevano essere premiate.
Il film con Jennifer Aniston è ispirato ad una storia vera che riguarda da vicino il fratello dello sceneggiatore, che ha trovato la sua famiglia sterminata da suo suocero.
Al 640 di S. Main Street, nel centro di Los Angeles, si trova un albergo piuttosto inquietante, si chiama Cecil Hotel ed è noto non per il suo servizio o per il design ma perché nelle sue stanze si sono verificati più di quindici omicidi e suicidi, una fama così macabra da ispirare un episodio di American Horror Story. Costruito nel 1924 dall'architetto Loy L. Smith, quello che è definito come l'Albergo degli Orrori, il 27 febbraio 2017, è stato eletto dal Consiglio comunale di Los Angeles monumento storico-culturale, con voto unanime: "esempio rappresentativo dell'industria alberghiera americana degli inizi del ventesimo secolo". Ma il Cecil Hotel, più che per la sua architettura, è conosciuto soprattutto per le misteriose morti di cui è stato teatro. L'ultimo episodio di cronaca nel Cecil Hotel è avvenuto nel 2013: sul tetto dell'albergo, in una delle cisterne d'acqua, fu trovato il cadavere di una studentessa canadese, Elisa Lam, in avanzato stato di decomposizione. Il corpo della ventunenne di origini cinesi era stato trovato in seguito ad alcune lamentele dei clienti del Cecil Hotel per la bassa pressione dell'acqua, lo strano colore e sapore. Elisa Lam era scomparsa dal 31 gennaio 2013 a Los Angeles e il suo cadavere fu trovato solo diciannove giorni dopo nella cisterna del Cecil Hotel. La misteriosa morte è stata resa ancora più curiosa dalla pubblicazione di un video della polizia dove la giovane studentessa si mostra in comportamenti piuttosto anomali. A quattro anni di distanza dalla sua morte, il caso di Elisa Lam resta ancora un mistero irrisolto. Dopo il ritrovamento del cadavere nella cisterna dell'albergo, il Cecil Hotel ha iniziato ad attirare l'attenzione pubblica che, grazie agli archivi del Los Angeles Times, ha scoperto che l'edificio al 640 di S. Main Street è stato teatro di vari casi misteriosi ed inquietanti tanto da essere chiamato "l'Albergo degli Orrori". Almeno quindici morti per cause non naturali si sono verificati nel Cecil Hotel. Durante la Grande Depressione americana l'albergo era famoso per essere sede privilegiata di diversi suicidi, data la sua alta struttura con più di seicento camere. Nel 2015, fuori al Cecil Hotel, è stato ritrovato l'ultimo corpo senza vita della macabra storia dell'albergo: si pensa si sia trattato di suicido ma ancora non ci sono dichiarazioni certe sulla morte del giovane ventottenne ritrovato. L'Albergo degli Orrori è stato anche il rifugio di alcuni famigerati serial killer come Richard Ramirez e Jack Unterweger.
Teatro di almeno 15 omicidi e suicidi, il Cecil Hotel di Los Angeles è stato nominato monumento storico-culturale della città. Il famigerato Albergo degli Orrori è stato anche rifugio di serial killer e luogo di misteriose morti, come quella di Elisa Lam, tanto da ispirare l’American Horror Story televisivo.