source
stringlengths
2
27k
target
stringlengths
19
1.08k
Le foto di Selena Gomez e Justin Bieber alle Hawaii hanno destato parecchio sconcerto tra le fan del nuovo, giovanissimo, idolo pop del momento. Il fatto che le effusioni tra i due fossero così vistosamente spinte ha disturbato la sensibilità di moltissime teenager che, approfittando dei social network Twitter e Facebook, hanno unito le forze nel tentativo di spaventare l’attrice protagonista de I maghi di Waverly fino a spingerla a lasciare libero Justin in maniera tale che il loro beniamino torni a essere single. La pagina Facebook “Odio Selena perché mi ha rubato Justin” conta già più di duemila iscritti e un impressionante numero di minacce di morte avanzate nei confronti della ragazza. L’amore tra la Gomez e Bieber è nato già da qualche tempo ma, ben consapevoli che la cosa avrebbe potuto infastidire qualcuno, i due attori hanno deciso di tenere segreto il loro rapporto. Usciti allo scoperto al party degli Oscar 2011, per i due ragazzi non c’è più stata pace. Selena viene accusata di essere, a torto dato i suoi 18 anni, un’adescatrice di ingenui ragazzini e sono tantissime le giovane fan che sognano di vederla “avviarsi verso una morte lenta e dolorosa”. Quello riportato è solo uno dei commenti – forse uno tra i più gentili – che stanno costringendo la Gomez a vivere una terribile situazione di ansia. Sotto accusa, le effusioni pubbliche che i due innamorati sono soliti scambiarsi e la palese adorazione che Justin nutre nei confronti della sua bella fidanzata. I baci a Capodanno, le pose troppo esplicite nelle quali sono stati ritratti hanno infiammato l’animo delle fan che, invece di consigliare al proprio beniamino un approccio più morbido nei confronti della ragazza, hanno letteralmente massacrato Selena alla quale, seppur in via telematica, è stato imposto di “mettere giù le mani da Bieber”, pena un distacco forzato che sarebbe costato alla giovane più di qualche ammaccatura.
L’attrice Selena Gomez ha ricevuto nuove minacce di morte da parte delle fan di Justin Bieber per le foto hot che la ritraggono alle Hawaii insieme al loro beniamino. Su Twitter e Facebook, sono moltissimi quelli che la accusano di essere troppo vecchia per l’idolo pop.
Sono al settimo cielo Chicca Rocco e Giovanni Masiero, felici di aver finalmente coronato il loro sogno d’amore. Alla loro storia d’amore avevano creduto in pochi. Nata nella Casa del Grande Fratello, la passione tra loro si è accesa lentamente. Chicca perse immediatamente la testa per Giovanni e lo corteggiò spudoratamente. Lui, invece, non era mai sembrato essere particolarmente preso. A distanza di più di due anni da quel momento, Francesca può dire di avercela fatta nonostante tutto. Intervistata dal settimanale “Chi” per la prima volta dopo le nozze, confessa: Lo amo dal dieci marzo di due anni fa. Era la mia seconda settimana al Gf13. L’ho visto e ho detto: “Lo voglio”. Poi c’è stato il primo bacio. Era il 23 marzo, eravamo nella “casa” e oggi siamo nella nostra, di casa. Marito e moglie. Sposi nonostante tutto. Nessuno ci credeva. la parola più carina sui social era “falsona”. Ma ai social bisogna dare la giusta “non importanza” e salvare il bello. Ricorda anche che il giorno del matrimonio era talmente emozionata da aver rischiato di fare una gaffe sull’altare: Ero così emozionata che stavo per infilargli l’anello all’anulare della mano sbagliata. Accadde anche quando Giovanni mi ha chiesto di sposarlo. Dicevo a ripetizione: “Certo, certo”. E lui mi ha freddato: “Devi dire ‘Sì lo voglio’”. Vorrei avere un figlio subito. Vivremo a Legnano, da me, finiamo di costruire la casa dei nostri sogni, poi ci godiamo il viaggio di nozze e.. un figlio è la continuità dell’amore. Più cauto Giovanni: Verrà da sé: Francy corre, ma decido io. Diciamo che a 50 anni voglio un figlio di 20. Quindi ci siamo. La nostra storia è tutta documentata: gli faremo vedere tutto, senza vergogna, senza pudore perché abbiamo dato vita a qualcosa di vero, di bello. Ho già la frase pronta: “Vieni che ti faccio vedere il film di mamma e papà”.
La prima intervista post matrimonio di Francesca Rocco ha il sapore della vittoria, quella di una ragazza che, innamoratasi all’interno della Casa del Grande Fratello, fu accusata di aver finto un sentimento solo a favore della telecamera. E, invece, quell’amore si è concretizzato in un matrimonio.
Quello che non era partito come un grande successo al botteghino è diventato negli anni uno dei film cult più apprezzati del cinema degli anni '90. E quest'anno Dude, nella versione italiana diventato Drugo, alias Jeffrey Lebowski compie 15 anni. La commedia dei fratelli Coen, parzialmente ispirata al romanzo “Il grande sonno” di Raymond Chandler e il cui personaggio principale è ispirato a un amico dei due registi, finanziatore del loro primo film e tra i fondatori dei Seattle Seven, è incentrata proprio sulle disavventure di Dude, un giocatore incallito di bowling nonché amante della marijuana e del cocktail White Russian. A interpretare magistralmente questo buffo personaggio è Jeff Bridges, in una delle sue migliori interpretazioni di sempre che a discapito della grande prova di recitazione gli fruttò solamente una nomination come miglior attore ai Satellite Award.
Il film cult del ’98 diretto da Joel ed Ethan Coen interpretato da Jeff Bridges, John Goodman e Steve Buscemi spegne quest’anno 15 candeline.
Della lunga lista di stranezze a cui Chris Brown ci ha abituato, questa mettela pure in cima. Un nuovo tatuaggio per il rissoso e violento rapper, ex amore folle di Rihanna. Dietro il capoccione spunta quella che ha tutta l'aria di essere una Venere di Milo. Mentre lui posta la foto su instagram sentendosi un campione, sono in tanti quelli che usano i social network per contestargli l'ennesima balorda stupidaggine. Passò alla storia per un altro tatuaggio bruttissimo, una sorta di donna livida sul collo che a molti ha ricordato proprio Rihanna quando fu colpita a schiaffi e pugni proprio dal rapper. Insomma, Chris Brown prosegue la sua collezione di stranezze continuanado a far parlare di sé per le sue azioni, più che per la musica.
Una sorta di Venere di Milo dietro la testa, questo il nuovo assurdo tatuaggio di Chris Brown, rapper ormai noto più per il gossip che per la musica.
Il Barcellona, come quasi tutte le grandi squadre europee, ha problemi economici. Il rosso dei catalani è davvero molto grande, ma il presidente Laporta, che pochi mesi fa è tornato al vertice del club, nonostante ciò vuole provare a rinforzare la squadra. Ci si muove verso due direzioni: la prima riguarda il rinnovo di Leo Messi, che dovrebbe dire sì e firmare presto fino al 2023. Poi si cerca di acquistare un gran numero di calciatori di alto livello spendendo il meno possibile. Il Barcellona ha deciso di prendere calciatori di prima fascia, che possano far tornare ad altissimi livelli subito il club, e cerca di prelevarli a parametro zero. Il primo ad aver detto di sì è stato Eric Garcia, centrale del Manchester City che ha una storia molto simile a quella di Piqué. Giovanissimo Garcia è andato in Premier, ha vissuto anni importanti con Guardiola e anche se ha giocato pochissimo fa parte del gruppo di Luis Enrique. Poi è stato chiuso l'accordo Sergio Aguero. Il ‘Kun' è stato congedato dal Manchester City, dopo un decennio straordinario, ed è un grande amico di Leo Messi. La coppia si ricomporrà e per la prima volta giocheranno assieme a livello di club. Verrà rinforzato con esperienza, qualità e classe il reparto offensivo. Anche l'argentino verrà preso a costo zero.
Il Barcellona vuole rinforzarsi e sta cercando di realizzare un mercato intelligente e ingegnoso. Il club catalano dopo aver preso a costo zero il difensore Eric Garcia dal Manchester City, ha bloccato il Kun Aguero, che ha dato l’addio al City, e sta provando a chiudere anche per Wijnaldum del Liverpool e Depay del Lione. Tutti e quattro arriverebbero a costo zero.
È morto MF Doom, all'anagrafe Daniel Dumile. Aveva 49 anni. A dare l'annuncio è stata la moglie Jasmine che ha pubblicato un lungo post sul profilo Instagram dell'artista. Secondo quanto sostiene, la morte risalirebbe al 31 ottobre scorso. Solo in queste ore, però, la triste notizia è stata condivisa con i fan. Oltre 45mila i commenti increduli. La moglie di Daniel Dumile ha pubblicato su Instagram un lungo post nel quale ha comunicato la morte del rapper. Ha tracciato un ritratto di lui, evidenziando come la sua presenza abbia illuminato la sua vita. Le sue parole sono state: "A Dumile, il miglior marito, padre, insegnante, studente, partner lavorativo, amante e amico che io potessi mai chiedere. Grazie per tutte le cose che hai mostrato, insegnato e dato a me, ai nostri figli e alla nostra famiglia. Grazie per avermi insegnato come perdonare e dare un'altra possibilità, a non essere veloce a giudicare e demolire. Grazie per avermi mostrato come non aver paura di amare e come essere la miglior persona che io possa essere. Il mio mondo non sarà più lo stesso senza di te. Le parole non basteranno mai per esprimere ciò che tu e Malachi significate per me, vi amerò e adorerò sempre". Il post si concludeva con la precisazione che Daniel Dumile è scomparso il 31 ottobre 2020. La donna non ha reso note le cause della morte. Classe 1971, Daniel Dumile ha acquisito diversi pseudonimi nel corso della sua carriera tra cui King Geedorah, Metal Fingers e Viktor Vaughn. Fino al rapper mascherato MF Doom. Alla fine degli anni '90 la stima nei suoi confronti è iniziata a crescere esponenzialmente, grazie alla sua capacità di rinnovarsi costantemente. Ha collaborato anche con Madlib con il quale ha fondato il duo Madvillain. Tra gli album di Daniel Dumile ricordiamo "Operation: Doomsday"; "Take Me to Your Leader"; "Vaudeville Villain"; "Venomous Villain; "MM..Food" e "Born Like This".
È morto MF Doom, all’anagrafe Daniel Dumile. Ad annunciarne la scomparsa, la moglie Jasmine. Il rapper e produttore aveva solo 49 anni. La donna non ha chiarito quali siano state le cause della morte, che sarebbe avvenuta lo scorso 31 ottobre 2020. Straziata dal dolore, ha descritto come sia stato fondamentale nella sua vita.
Microcamere nascoste negli spogliatoi per spiare le soldatesse: sembra la scena di un film ma invece è quanto sarebbe davvero accaduto in una caserma del Nord-Italia. Ad aver piazzato delle telecamere in due spogliatoi di una palazzina adibita al personale militare femminile e anche nei singoli alloggi delle soldatesse sarebbe stato un maresciallo dell’Esercito. Maresciallo che ora dovrà difendersi davanti ai giudici in tribunale. A rivelare la vicenda è GrNet.it, il sito web su Sicurezza e Difesa. In particolare, da quanto emerso, sarebbero almeno ventitré le vittime del militare spione. Si tratta di soldatesse – alcune di loro attualmente si trovano in altri corpi dell'Esercito e della Polizia – che solo con l'avvio del procedimento penale hanno saputo che erano state spiate nella loro caserma.
Un maresciallo dell’Esercito è stato citato in giudizio con l’accusa di aver piazzato delle microcamere nascoste in due spogliatoi di una palazzina adibita al personale militare femminile e nei singoli alloggi delle soldatesse. I fatti in una caserma del nord Italia.
Il sudore mette in imbarazzo. Ci si sente a disagio quando compaiono aloni sui vestiti, quando le mani sono bagnate o quando le goccioline d'acqua scendono sul viso. Il sudore non è altro che una reazione fisiologica del nostro organismo per abbassare la temperatura corporea, ed è per questo che in estate, quando le temperature salgono gestire questo problema può essere ancora più complicato, ma in alcuni casi, quando la perdita di liquidi è particolarmente abbondante, siamo di fronte a un fenomeno che si definisce iperidrosi, ovvero un eccesso di sudorazione. "Le cause possono essere diverse – spiega la dottoressa Valentina Galiazzo, biologa e nutrizionista – Squilibri ormonali, stress, obesità oppure un'eccessiva attività del sistema nervoso simpatico". Con la sudorazione smaltiamo tossine, scorie, acidi, ma ovviamente perdiamo soprattutto acqua (un litro e mezzo al giorno in condizioni normali, fino a dieci litri quando fa particolarmente caldo o dopo un allenamento) ma non solo. "Chi soffre di iperidrosi perde una grandissima quantità di sali minerali per questo è utile seguire un'alimentazione ad hoc per la loro reintegrazione". Sebbene una dieta non sia risolutiva di un problema come l'iperidrosi, sicuramente qualche effetto benefico però c'è. "La dieta può influenzare sia negativamente che positivamente l'andamento della sudorazione, ma non bisogna pensare che possa essere una soluzione definitiva al problema". Partiamo dagli alimenti che peggiorano la sudorazione. "Tutti i cibi confezionati e salati e i formaggi stagionati. In generale si tratta di alimenti ricchi di sale. Un eccesso di sale infatti stimola la sudorazione e per questo è bene non esagerare se si soffre di iperidrosi". Un ragionamento simile va fatto anche per i cibi piccanti o speziati. "Questi alimenti eccitano le ghiandole sudoripare perché provocano un aumento della temperatura corporea". E poi ci sono gli alcolici: se in una giornata di sole una birra ghiacciata vi appare quasi come un'oasi del deserto in cui trovare frescura e consolazione, state commettendo un errore. "Gli alcolici provocano la vasodilatazione favorendo anche in questo caso l'aumento della temperatura e di conseguenza stimolano la sudorazione". Morale della favola: la birra non è ha un effetto così rinfrescante come pensavate. Nel caso in cui la sudorazione sia caratterizzata anche da un cattivo odore attenzione a non esagerare con alcuni alimenti. "Niente aglio, cipolla e crucifere" consiglia la dottoressa Galiazzo.
Sudare è una reazione fisiologica e assolutamente normale dell’organismo. In alcuni casi però quando la quantità di liquidi persa è davvero abbondante si parla di iperidrosi. Una dieta ad hoc, seppur non risolutiva, può essere però utile per tenerla sotto controllo e soprattutto per reintegrare acqua e sali minerali. Cosa mangiare e cosa evitare lo abbiamo chiesto alla nutrizionista Valentina Galiazzo.
Un uomo di 80 anni è morto precipitando dalla finestra della sua abitazione a Brugherio, in provincia di Monza e Brianza. Stando a una prima ricostruzione di quanto accaduto la notte tra sabato 24 e domenica 25 luglio verso le 3 di notte l'80enne sarebbe precipitato dalla finestra di una palazzina in via Toniolo. Subito sono scattati i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i medici e paramedici del 118 che hanno cercando di rianimare l'anziano. Senza però riuscirci: una volta sul luogo i sanitari purtroppo non hanno potuto più far nulla che accertare il decesso. Oltre all'equipe medica in via Toniolo sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Monza che indagano ora sull'accaduto. Al momento non si sta escludendo nessuna ipotesi. Quella più probabile secondo i militari è che si sia trattato di un gesto volontario.
Inutili sono stati i soccorsi per un uomo di 80 anni morto la notte tra sabato e domenica dopo esser precipitato dalla finestra del suo appartamento in via Toniolo a Brugherio. Sul posto sono intervenuti i medici e paramedici del 118 che hanno cercando di rianimare l’anziano senza riuscirci. Sull’accaduto indagano i carabinieri.
Hanno dato tutto. Lupo e Nicolai hanno giocato alla pari con i numeri 1 del mondo. In casa loro, nel tempio del beach volley. Il Brasile chiude 2-0 (21-19 21-17), all'Italia resta comunque una grande storia e un argento dolce. La coppia azzurra gioca un primo set sontuoso fino al 19 pari, poi Nicolai manca l'attacco del possibile set ball. Il Brasile soffre anche nel secondo. Alison Cerutti regala fiducia a Lupo e Nicolai, da applausi comunque con i 5 muri punto, ma si sveglia quando conta di più in una finale comunque memorabile. Bruno Schmidt, migliore in campo, spacca la partita con 10 difese. Trascina così Alison, gli fa dimenticare l'argento di Londra e la sconfitta contro i tedeschi Julius Brink e Jonas Reckermann, primi europei a conquistare un oro ai Giochi nel beach volley. I campioni del mondo, i numeri 1 del mondo, che giocano insieme dal torneo di Fuzhou del 2013 (lo vinsero anche) riportano il Brasile sul gradino più alto del podio nella specialità al maschile dopo 12 anni, dall'oro di Ricardo e Emanuel nel'allora nuovissimo impianto a mo' di anfiteatro di Atene. Bell'Italia – Alison chiede subito, e a ragione, il challenge al primo punto per un tocco a muro di Nicolai. La mossa psicologica però carica gli azzurri. Nicolai piazza il mortifero pallonetto per il break del 2-1, Lupo allunga sul 3-1 con la schiacciata senza muro dopo la splendida difesa del 28enne di Ortona. E' la battuta di Nicolai il timbro su un grande inizio azzurro, sotto un diluvio come non si vedeva in una finale olimpica di beach volley da Pechino 2008. L'Italia vola 5-1 e dà un'impressione di scioltezza e forse di incoscienza, l'Italia toda gioia toda bellezza che la nasconde ai migliori del mondo che la tensione la sentono eccome. Ma non si arriva al numero 1 per caso. Bruno superstar – Bruno accorcia fino al 4-5 con una rotazione efficace in battuta, a cercare sempre la ricezione di Lupo. La coppia azzurra è sempre avanti però, sempre più lucida dei verde-oro, tenuti a galla nel primo set sempre da Bruno, dal nipote d'arte e sassofonista (ha imparato da piccolo alla scuola militare), tutto pensiero veloce e temperamento artistico. Lo zio Oscar, che ha superato un tumore al cervello dopo aver lasciato emozioni e affetto per tutta la strada a Caserta e Pavia, avrebbe voluto che seguisse le sue orme nel basket. Ma è dalla sabbia che arriva la prima medaglia olimpica di famiglia, un piccolo riscatto dopo l'infortunio che ha tolto un sogno nel volley al fratello minore Tadeu, ora giornalista di Rete Globo. Lupo, dal cancro all'argento – Il muro di Alison Cerutti, una delle icone del beach volley mondiale, vale l'aggancio sull'8 pari. Il contrattacco di Bruno, staccatissimo, consegna il sorpasso. Peccato per la prima ingenuità di Lupo che rimane a muro quando sarebbe stato meglio arretrare un po' più dietro. Ma Daniele Lupo da Fregene dimentica presto, anche la murata in faccia di Alison (9-11). Il più applaudito in semifinale contro i russi Semenov-Krasilnikov, già battuti nella finale europea di giugno, ha rischiato infatti di non viverlo il sogno olimpico. Nel marzo 2015, si sta preparando per il Mondiale in Olanda ma le cose rallentano perché ha un problema al ginocchio. Gli viene diagnosticato un tumore. “Era un venerdì pomeriggio, mi hanno lasciato andare a casa solo perché c’era di mezzo il fine settimana” ha detto alla Gazzetta. “Lunedì mattina ero già ricoverato, il martedì mi hanno operato”. Il primo messaggio, dopo l'intervento, arriva a suo padre. “È tutto finito” gli dicono. Ci vuole un po' perché si riveli l'effettiva dimensione dell'ambiguo messaggio. Nessuna chemio, nessuna conseguenza. È finita, è andata bene: il tempo di far rimarginare la ferita e torna in spiaggia. Sorpasso – Con un passato così, perdere un punto o due contro i brasiliani a Copacabana non può certo mettere paura. L'astuzia è sempre la stessa, la generosità difensiva, con i brasiliani che in battuta lo attaccano sistematicamente, anche. La pioggia rende la sabbia insidiosa, trasforma le condizioni e i toni, ma non spegne il calore del pubblico in una notte di passione, calore, colore. Bruno, sempre a testa alta, spacca il primo set (13-10. poi 14-11, massimo vantaggio). Il muro di Nicolai – Il primo muro punto di Nicolai, il migliore del torneo in questo fondamentale, domina contro il primo tempo di Alison e vale il 13-15. Passato al beach dalla pallavolo indoor per non accettare il trasferimento a Treviso, due volte campione del mondo under 21 con Francesco Giontella, la Torre di Ortona dal 2009 si affianca prima a Matteo Varnier (con cui vince il primo titolo nazionale), poi a Martino per i Mondiali di Roma del 2011. Da qui è cominciato il sodalizio con Lupo, che ha messo paura a tutta la Beach Volleyball Arena.
La prima coppia azzurra in una finale olimpica nel beach volley cede con onore a Bruno e Alison. I numeri 1 del mondo regalano al Brasile il primo oro a cinque cerchi da Atene 2004.
Ultimamente la coppia formata da Linda Santaguida e Costantino Vitagliano è stata messa al centro di rumors e pettegolezzi riguardanti una loro presunta rottura. Le malelingue li vorrebbero continuamente sull’orlo di una crisi per via di presunti tradimenti o scappatelle dell’ex-tronista più discusso e amato del programma Uomini e Donne, sempre alla ribalta, ultimamente con la partecipazione al programma domenicale di Simona Ventura. I rumors erano iniziati quando Linda, ex schedina di Quelli che il calcio e concorrente dell’ Isola dei Famosi nel 2006, è tornata a vivere in casa con la sua famiglia a Bologna, mentre Costantino è rimasto a vivere a Milano. Nonostante tutto, la bella showgirl, attualmente impegnata in un tour promozionale di una linea di abbigliamento per giovani, smentisce tutte le voci di una crisi con Costa in un’intervista rilasciata il 23 Dicembre al settimanale “Diva e Donna”. Non solo: parla di un rafforzamento del loro rapporto. Linda, dichiara "In realtà Costa è sempre nella mia vita e a oggi ho la consapevolezza che probabilmente ci rimarrà". Prosegue l’intervista affermando: "Fa parte non solo della mia vita, ma anche della mia famiglia. Il Natale, gli ultimi quattro anni, l'ho passato insieme a lui e alla mia famiglia e, probabilmente anche quest'anno sarà così, suoi impegni permettendo". Linda ha una risposta anche per il suo ritorno a Bologna: "Sentivo una necessità viscerale di tornare a casa. Poi, in questo momento la mia famiglia ha bisogno di me, perché ci sono problemi di salute: loro per me ci sono sempre stati, ora tocca a me”. Se queste sono le ragioni, la loro momentanea separazione (di città, non di rapporto) è del tutto comprensibile. Solo un piccolo dubbio: che non sia la solita dichiarazione rilasciata per mettere a tacere i troppi pettegolezzi? Non resta che attendere il corso degli eventi e, per adesso, rallegrarci per la felice coppia.
Linda Santaguida smentisce i rumors su una presunta crisi tra lei e Costantino Vitagliano in un’intervista rilasciata a “Diva e Donna”. Afferma che il loro rapporto è più solido che mai.
Marco Carta è tornato ad Amici 10 non per esibirsi ma semplicemente per godere della compagnia di Maria de Filippi e dei professori. Sorridente, solare e semplice. Così il pupillo della sanguinaria si è presentato al cospetto del pubblico televisivo e ancora una volta ha conquistato i telespettatori e, non solo. Sembra proprio che Diana Del Bufalo innamorata di Rudy Zerbi non sia riuscita a resistere al fascino del cantante sardo e all’augurio: “In bocca al lupo! Complimentissimi” la titolare è entrata in confusione creando un divertente siparietto. Dopo aver cantato un brano di Nina Simone, Diana ha dovuto affrontare le sue dichiarazioni in merito ai professori e Rudy Zerbi visibilmente imbarazzato ha così commentato le esternazioni della giovane titolare: “Ti ricordo che settimana scorsa hai detto che il maestro Jurman ha degli occhi bellissimi e hai baciato il maestro Vessicchio”. Marco Carta divertito dalla collega ha poi domandato: “A me come mi trovi?” e Diana Del Bufalo per niente intimidita gli ha risposto con tre semplici parole: “Tu sei wow”. Le sue affermazioni hanno strappato un sorriso non solo al pubblico presente nello studio televisivo ma anche a Marco Carta.
Marco Carta e Diana Del Bufalo sono stati i protagonisti di una scenetta divertente ad Amici 10.
Nascosta sul pavimento di una galleria in via Largo Corsia dei Servi 21 a Milano si trova una piccola Walk of Fame versione meneghina. Sorge a breve distanza dal Duomo di Milano ma in pochi sanno che nel capoluogo meneghino, come ad Hollywood, esiste una passeggiata delle celebrità dove sono impresse le impronte delle mani di alcuni volti noti del tv italiana come Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, Lorella Cuccarini e Pippo Baudo, ma anche di star internazionali come Patrick Swayze, Sylvester Stallone, Sharon Stone, Sophie Marceau, e molti altri ancora. Milano come Los Angeles. Tutti conoscono la Walk of Fame di Hollywood come l'iconico marciapiede ai lati di Hollywood Boulevard e Vine Street costellato dalle impronte delle mani di oltre 2.400 celebrità internazionali. Non molte persone sanno invece che nel centro di Milano, non lontano dal Duomo, esiste una passeggiata delle celebrità esattamente come a Hollywood. Qui diverse star della televisione e del cinema hanno lasciato le proprie impronte impresse sul pavimento di una galleria in Largo Corsia dei Servi 21, proprio dove si trovavano gli uffici della rivista TV Sorrisi e Canzoni. La Walk of Fame meneghina è infatti un vero e proprio omaggio alla televisione degli anni ‘80 e ‘90, soprattuto italiana ma non solo. La storia della Walk of Fame di Milano è legata alla celebre Notte dei Telegatti, il concorso organizzato dalla rivista TV Sorrisi e Canzoni che premiava i migliori personaggi televisivi sulla base dei voti dei lettori della rivista e consegnava ai vincitori una statuetta d'oro chiamata Telegatto (perché aveva l'immagine di un gatto). La passeggiata delle celebrità milanese è stata istituita nel 1992 e, nonostante non sia molto conosciuta in città, sono tante le star italiane e internazionali che hanno voluto lasciare le proprie impronte delle mani sul marciapiede. Passeggiando lungo la Walk of Fame di Milano si possono trovare le impronte di celebrità nostrane come Sophia Loren, la coppia Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, Lorella Cuccarini e del grande Pippo Baudo; ma anche nomi della tv e del cinema internazionale come Sophie Marceau, Joe Pesci, Sharon Stone e Tony Curtis, Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Patrick Swayze e Angela Lansbury (la famosa Signora in Giallo).
Anche Milano ha la sua Walk of Fame, proprio come Hollywood. Si trova a breve distanza dal Duomo di Milano ma in pochi conoscono questa passeggiata delle celebrità in versione meneghina, dove sono impresse le impronte delle mani di alcuni volti noti del tv italiana come Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, Lorella Cuccarini e Pippo Baudo, ma anche star internazionali come Sylvester Stallone, Sharon Stone e molti altri ancora.
Le zampe di gallina e le borse sotto gli occhi sono il tuo punto debole? È arrivato il momento di provare Strateris, il cosmetico del brand Living Proof che agisce come uno scotch e cancella le rughe. Il prodotto è nato dopo un'attenta ricerca e studio e tra i suoi fondatori vanta anche Jennifer Aniston, che sembra non invecchiare mai. Non si tratta di un vero e proprio scotch ma di una apposita crema anti age che crea un film in grado di levigare il contorno occhi. Al suo interno sono presenti polimeri e siliconi cross likati che una volta a contatto con la pelle si fondono perfettamente con essa rassodandola e tonificandola, cancellando ogni traccia di rughe e segni del tempo. Viene erroneamente definito "scotch" perché una volta asciugato il film ha un effetto tensore, lasciando traspirare la pelle e garantendo un effetto più tonico.
Vuoi dire addio alle zampe di gallina e alle borse sotto gli occhi? Prova le creme anti rughe che agiscono come uno scotch, per rassodare la pelle e regalarti un effetto più giovane. Parola di Jennifer Aniston.
A Roma, si potrà visitare la Domus Aurea, come se stesse accadendo ai tempi di Nerone: a partire dal 4 febbraio l'ambiente archeologico potrà essere ammirato attraverso una tecnologia immersiva in grado di farlo percepire proprio come era nel I secolo dopo Cristo. Il progetto è a cura dell'architetto Stefano Borghini e dell'archeologo Alessandro D'Alessio, responsabile scientifico della Soprintendenza. È come fare un salto indietro nel tempo: i marmi e gli affreschi, gli stucchi e i tipici ornamenti dorati voluti da Nerone e dai suoi architetti ritornano a vivere nelle loro fattezze originarie. A partire dal sabato 4 febbraio, nel fine settimana la dimora neroniana potrà ospitare su prenotazione gruppi di 25 persone per volta. Lo spazio della Domus Aurea, indossando gli speciali visori stereoscopici, potrà essere percepito esattamente come era vissuto da Nerone. Così ci si potrà muovere a 360° in una sala ricoperta di marmi colorati e affreschi, inondata di luce, aperta sul un giardino che si affaccia sull'Urbe. Spiega il Soprintendente per il Colosseo e l'Area Archeologica Centrale di Roma, Francesco Prosperetti: Una novità che ho fortemente voluto perché il monumento allo stato attuale non permetteva di cogliere l'essenza di questo luogo. Ora invece sarà possibile. I primi in Italia ad utilizzare questa nuova tecnologia applicata ai Beni culturali sono stati ETT SpA con West 46th Films e Toon Taun Animation Studio, realizzando il primo video immersivo a 360° per il progetto "L'ara com'era", curato da Zètema Progetto cultura e promosso da Roma Capitale.
La Domus Aurea potrà essere ammirata in 3D, attraverso un percorso multimediale in cui il monumento verrà percepito com’era in origine.
Il codice civile del 1942 era sostanzialmente impostato sull'uso prevalente del denaro contante nelle transazioni commerciali, mentre altre forme di pagamento (assegni, cambiali) erano relegate ad ipotesi marginali. A sostegno di tale affermazione basta pensare che il mutuo (tipico contratto reale e il più diffuso contratto di credito) si perfeziona con la consegna del bene (es. denaro) ed è evidente che questa modalità di perfezionamento di un contratto non si adatta a pagamenti eseguiti con modalità diverse dall'uso del denaro contante. Identico discorso deve essere fatto per la quietanza di pagamento che è idonea a raggiungere il suo obiettivo (ottenere la prova del pagamento) in caso di pagamenti in denaro contante, ma che non si può facilmente adeguare ai pagamenti con altri modi diversi dal denaro, posto che il creditore dovrebbe rilasciare una quietanza (dichiarando di essere stato pagato) quando, in realtà, ha avuto solo un assegno e, per di più, al momento della ricezione dell'assegno non è in grado di sapere se l'assegno è coperto o meno. In aggiunta a quanto sopra esposto è possibile anche notare che dopo la stipula del contratto, (in base all'impostazione originaria del codice civile del 1942), la sostituzione del pagamento tramite denaro con il pagamento mediante un assegno ha la natura giuridica di una prestazione in luogo dell’adempimento ex art. 1197 c.c. (Cass. civ. sez. III, 10 giugno 2005, n. 12324), questo perché l’assegno non può essere assimilato al denaro mancando l’identità oggettiva della prestazione. Di conseguenza, per attuare questa modifica (pagamento da denaro ad assegno) è necessario il consenso delle originarie parti contrattuali, in mancanza il creditore potrà sempre rifiutare la “prestazione in luogo dell’adempimento” o il pagamento mediante assegno (Cass. civ. sez. II, 1 dicembre 2000, n. 15396). Però, con l'evolversi dei sistemi tecnici di pagamento dematerializzati e, soprattutto, con l'aumentare delle esigenze di contrasto alla criminalità organizzata e all'evasione fiscale, il legislatore ha imposto metodi di pagamenti elettronici (quindi svincolati) dal denaro contante, è sufficiente, a tal fine, ricordare la normativa anti-riciclaggio, che non ammette pagamenti con moneta per importi superiori a 12.500 euro (il D.L. n. 138/2011 ha abbassato tale importo a € 2.500, altra riduzione a € 1.000 si è avuta con la c.d. manovra Monti del dicembre 2011), queste novità devono essere coordinate con il codice civile che è basato su un diverso mezzo di pagamento, per cui, occorre armonizzare i principi del codice civile con queste novità. Applicando, quindi, i limiti all'uso del denaro liquido, il debitore (potrà pagare con mezzi diversi dal denaro) il creditore (non potrà rifiutarsi di ricevere un pagamento con mezzi diversi dal denaro) in questi casi 1) pagamenti superiori a 12.500 euro (oggi 1000 euro) non possono essere effettuati se non con mezzi diversi da denaro, questi ultimi, quindi, quindi sono praticamente equiparati al denaro, 2) mentre per i pagamenti inferiori a euro 12.500 (ora 1.000) occorre distinguere tra 2a) pagamenti con assegni circolari che sono completamente equiparati al denaro e che non è possibile rifiutare (Cass., sez. un., 18 dicembre 2007, n. 26617 “nelle obbligazioni pecuniarie, il cui importo sia inferiore a 12.500 Euro o per le quali non sia imposta per legge una diversa modalità di pagamento, il debitore ha facoltà di pagare, a sua scelta, in moneta avente corso legale nello Stato o mediante consegna di assegno circolare; nel primo caso il creditore non può rifiutare il pagamento, come, invece, può nel secondo solo per giustificato motivo da valutare secondo la regola della correttezza e della buona fede oggettiva; l’estinzione dell’obbligazione con l’effetto liberatorio del debitore si verifica nel primo caso con la consegna della moneta e nel secondo quando il creditore acquista concretamente la disponibilità giuridica della somma di denaro, ricadendo sul debitore il rischio dell’inconvertibilità dell’assegno”)
Come la normativa sui limiti ai pagamenti in contanti (c.d. antiriciclaggio) influenza il codice civile e la posizione del debitore. Dopo queste innovazioni come il debitore può considerarsi liberato dal proprio debito ? oppure come e quando il debitore può considerare adempiuto il suo debito e con quali mezzi il debitore può adempiere e quali modi di pagamento il creditore può rifiutare di ricevere ?
Quello tra una madre e una figlia è il legame più forte e duraturo che esista. L'amore che unisce indissolubilmente una mamma alla sua "bambina" è eterno ed incondizionato, forse per questo molte donne hanno voluto imprimere sul proprio corpo un simblo o un messaggio che testimoni tale legame. Quella dei tatuaggi "madre-figlia" è l'ultima moda che spopola sul web, sono centinaia le fotografie pubblicate sui social network di madri che si fotografanoo con le proprie figlie mostrando il tattoos di coppia.
L’ultima mania che spopola sul web sono i tatuaggi “madre-figlia”, simboli e disegni impressi sul corpo per rappresentare il legame puro e indissolubile che lega una madre alla propria figlia. Ecco una gallery con i tatuaggi più originali.
Occhi di ghiaccio, fisico atletico, bellezza semplice e magnetica, l’attore britannico Dan Stevens, classe 1982, sta conquistando i cuori di tutte le giovani cinefile del mondo grazie al ruolo de la Bestia nel live-action Disney, “La Bella e la Bestia”, attualmente nei nostri cinema. Stevens, però, nonostante la giovane età, ha già una solida carriera alle spalle, fatta di 16 film per il grande schermo, 11 tra serie e film tv e 12 spettacoli teatrali. La sua stessa storia sembra un film. Stevens, infatti, è stato adottato da due insegnanti e inizia prestissimo a prendere parte agli spettacoli teatri scolastici, nel Kent. Durante gli anni dell’università, entra a far parte della compagnia di Peter Hall mentre, l’esordio in televisione, avviene nel 2004, quando l’attore prende parte alle miniserie “The Line of Beauty” e “Frankenstein”, passando poi sul set di altre serie di successo come “Miss Marple”(2007), “Ragione e sentimento”(2008). Nel 2009, gira il suo primo film per il grande schermo, “Hilde” e sposa l'insegnante di musica, Susie Hariet, ma, l’anno successivo, è quello del grande salto. Stevens, infatti, viene assoldato nella serie tv “Downton Abbey”, dove è Matthew Crawley, erede della famiglia che vive nell’enorme tenuta di campagna, nello Yorkshire inglese, con numerosi servitori, sulle cui storie è basata l’intera serie (6 stagioni). Naturalmente, il ruolo gli porta fama e popolarità enormi ed è un trampolino di lancio verso Hollywood. Nel 2012, Stevens è sul set di “Vamps”, commedia horror con Alicia Silverstone e Sigourney Weaver e, l’anno dopo, è Ian Katz ne “Il quinto potere”, diretto da Bill Condon. Nel 2014, prende parte ad altre quattro pellicole: “Notte al museo – Il segreto del faraone”, con Robin Williams, nel ruolo di Lancillotto; “The Guest”, diretto da Adam Wingard; “La preda perfetta – A Walk Among the Tombstones”, per la regia di Scott Frank e “Mr Cobbler e la bottega magica”, con Adam Sandler. Jackie Earle Haley, lo affianca a John Travolta in “Criminal Activities”(2015) mentre, nel 2016 è con Richard Gere nel drammatico “Norman: The Moderate Rise and Tragic Fall of a New York Fixer” e nel thriller-fantasy “Colossal”, diretto da Nacho Vigalondo, con Anne Hathaway e Jason Sudeikis.
L’attore britannico, classe 1982, è sulla cresta dell’onda grazie al ruolo della Bestia nel live-action Disney, “La Bella e la Bestia”, attualmente nelle nostre sale. Nonostante la giovane età, però, Stevens ha già girato 16 film per il grande schermo e preso parte a 11 serie e film tv, tra cui la celebre “Downton Abbey”, in cui ha interpretato la parte di Matthew Crawley.
Stiamo per entrare nel vivo di quello che il periodo più inteso per gli addetti ai lavori e gli appassionati del cinema, ci stiamo infatti avvicinando a lunghe falcate alla fatidica notte che vedrà assegnati gli Oscar 2011, andiamo quindi a vedere quali sono le principali pellicole che si contenderanno la prestigiosa statuetta dell'Academy. Alcune pellicole sono già state premiate dall'Academy Awards, con tantissime nominations per questi Oscar 2011. Il più nominato in assoluto in lizza per 12 statuette è Il discorso del Re: miglior film, migliore regia per Tom Hooper, miglior attore e miglior attore non protagonista a Colin Firth e Geoffrey Rush, miglior attrice non protagonista per Helena Bonham Carter, sono tra i premi principali che il film può aggiudicarsi accanto a completare l'elenco tante altre nomination di carattere tecnico. Dieci nomination hanno ottenuto i fratelli Coen con il Grinta, guardate il trailer italiano; da soli Joel & Ethan Coen già si sono accaparrati le nominations per la sceneggiatura non originale, la regia ed il film, quest'ultima però assieme a Scott Rudin, Steven Spielberg, ma anche gli attori hanno ottenuto delle nominations: Jeff Bridges Miglior attore protagonista e la piccola Hailee Steinfeld Migliore attrice non protagonista. Tra gli altri plurinominati ricordiamo The Social Network e Inception con otto nominations, The Fighter, che concorrerà per 7 statuette,127Ore per sei ed il Cigno Nero che ottiene 5 nominations. Sopratutto da quest'ultima pellicola ci aspettiamo ottimi risultati finali, sopratutto per la splendida interpretazione del film di Natalie Portman, mai così intensa, e per il risultato che ha ottenuto Darren Aronofsky con questo film. Da segnalare anche l'ingresso di Toy Sotry 3 nell'alveo dei possibili vincitori del Oscar 2011 come miglior film oltre che nella categoria dei film di animazione. Così come va segnalata l'assenza di un film italiano nella categoria come migliore film straniero, il lizza per la nomination c'era La Prima cosa Bella di Paolo Virzì che però è stato escluso dalla competizione, peccato. Ma quello che davvero conta sono le nomination che si contenderanno la statuetta regina degli oscar 2011 quella che decreterà il film che più d'ogni altro si è distinto come emblema della settima arte ecco quindi i nominati come Miglior Film: i già citati Il Cigno Nero, Il Discorso Del Re ed il Grinta sono tra quelli che immaginiamo partono in pole position mentre The Fighter, Inception, I Ragazzi Stanno Bene, 127 Hours e True Winter’s Bone sono quelli da considerarsi degli outsiders, ma quello che può essere la vera sorpresa della notte degli oscar 2011 è The Social Network il film sul fenomeno di facebook, discorso a parte va fatto per Toy Story 3 che non sappiamo quanto davvero possa aspirare alla statuetta come miglior film.
Si avvicina la notte degli oscar 2011 con tantissime pellicole di livello stratosferico andiamo a vedere quale film potrà diventare il miglior film dell’anno.
Esattamente un mese fa vi davamo notizia delle nomination per i David di Donatello 2011, ovvero gli oscar del cinema Italiano, ed oggi possiamo finalmente comunicarvi i film che si sono aggiudicati l'importante alloro nostrano. L'annuncio è avvenuto ieri sera nel corso della cerimonia presieduta dal Capo dello Stato nel salone dei Corazzieri del Quirinale. Il film che un mese fa aveva ottenuto il primato come numero di candidature, 12, è stato anche quello che si è aggiudicato il David di Donatello 2011 come miglior film. Ma Mario Martone con il suo Noi Credevamo, si è riuscito ad accaparrare altri sei premi, tra cui spicca quello per la migliore sceneggiatura. A strappare il titolo come miglior regista a Mario Martone è stato l'ottimo Daniele Luchetti, che con La nostra vita riesce anche a far premiare come migliore attore una delle vere grandi promesse, mantenute aggiungerei, del nostro cinema: Elio Germano. Mentre ad essere premiata regina tra le attrici italiane, troviamo la bravissima Paola Cortellesi con la sua svampita escort di Nessuno mi può giudicare; allori anche per Giuseppe Battiston e Valentina Lodovini, migliori attori non protagonisti rispettivamente per La Passione e Benvenuti al sud. Grandi consensi anche per 20 sigarette, che riesce ad ottenere il premio giovani, quello per il miglior montatore, miglior produzione e per i migliori effetti visivi. Mentre l'intenso e divertito viaggio attraverso la Basilicata di Basilicata Coast to Coast è valso a Rocco Papaleo il premio come miglior regista emergente ed il premio come miglior musicista, da condividere però con Rita Marcotulli.
Mario Martone con il suo Noi Credevamo, si aggiudica ben sette David di Donatello, la serata di ieri testimonia un cinema italiano mai così in forma.
Intervistato da Uomini e Donne Magazine, Luca Onestini torna sulla storia d’amore con Soleil Sorgè, conosciuta e scelta proprio nella trasmissione condotta da Maria De Filippi. Quell’amore cominciato in tv si è concluso nello stesso modo, purtroppo non come Luca si aspettava. Soleil scelse di chiudere la loro storia quando Luca era nella casa del Gf Vip. Lo comunicò a Onestini attraverso una lettera, per poi correre a rifugiarsi tra le braccia di Marco Cartasegna, suo attuale compagno. A proposito di quell’amore interrotto, Luca dichiara: “Con Soleil ero felice, ero convinto che anche lei lo fosse, invece è finita male…meglio così”. Meglio così perché oggi accanto a lui c’è la modella Ivana Mrazova, conosciuta proprio nella Casa più spiata d’Italia. Dopo essersi frequentati lontano da occhi indiscreti, i due hanno deciso di uscire allo scoperto. Luca si dice convinto della sua scelta e soddisfatto del modo in cui sono andate le cose, nonostante la delusione subita da Soleil: Tutti dopo il reality si aspettavano la favola. Mi sembrava di rivivere Uomini e Donne. Dovevo capire se ne valesse la pena. Con Ivana volevo essere sicuro. Sì, ci amiamo. La convivenza procede benissimo. E pensare che non era nei piani. La prima volta che sono andato a casa sua dovevo restare solo due giorni, ma alla fine mi sono “asserragliato” dentro il suo appartamento e non sono mai più tornato a casa. Insieme è tutto stupendo. Avendo già convissuto all’interno del GF Vip è stato semplice, senza sorprese o timidezze. Avere la fortuna di potermi addormentare e svegliare al suo fianco è la cosa più bella che ci possa essere. Luca esprime sentimenti entusiastici anche nei confronti del GF Vip, il reality che lo ha lanciato, permettendogli di estendere la sua popolarità al grande pubblico: “Mai avrei potuto immaginare qualcosa di simile, come d’altronde è stata inaspettata la mia partecipazione al reality stesso. Tante volte mi sono chiesto come mai mi trovassi all’interno di quella casa accanto a personaggi così noti al mondo dello spettacolo. Quello vero. Figuriamoci, poi, quando uscendo ho scoperto tutto l’affetto del pubblico. Il calore delle persone è stata forse la cosa che mi ha più stupito e che tuttora continua a farlo, come se fosse la prima volta”.
Luca Onestini torna sulla storia con Soleil Sorge, finita con il suo ingresso nella Casa del Grande Fratello Vip. “Con lei ero felice, pensavo lo fosse quanto me” dichiara oggi ripensando a quell’amore che non si aspettava si interrompesse tanto presto.
La guerra tra Giorgio e Martina trova il suo epilogo questa sera su Facebook dove l’ex corteggiatrice, una tra le più amate nella storia di Uomini e Donne, si è scagliata duramente contro il suo ex compagno colpevole, secondo quanto racconta, di averla insultata pubblicamente. Secondo quanto è possibile capire dai post lasciati dalla Luciani sulla sua bacheca, questa nuova controversia è cominciata proprio in occasione della Festa del papà, ricorrenza che Giorgio non avrebbe potuto trascorrere con la piccola Asia Maria proprio a causa dell’indisponibilità della sua ex compagna, probabilmente impegnata col lavoro. Alfieri, furioso per quanto accaduto, avrebbe raccontato in giro la spiacevole vicenda, condannando Martina e il suo atteggiamento senza aver alcuna cura del risentimento che avrebbe potuto provocare nella sua ex.
Si fa decisamente teso il rapporto tra Giorgio Alfieri e Martina Luciani, una tra le coppie più belle di Uomini e Donne. L’ex corteggiatrice si è scagliata contro il suo ex, accusandolo di essere un cattivo padre oltre che un pessimo compagno.
La pianta degli spinaci (Spinacia oleracea) ha origine in Asia e fu introdotta in Europa tra il 1200 e il 1300 dagli arabi. Della pianta, che può raggiungere gli 80 cm. di altezza, si consumano le foglie verdi e sono da sempre considerati una fonte di importanti sostanze nutritive, capaci di fornire molta energia, grazie alla presenza di preziosi minerali tra cui ferro, calcio, potassio, magnesio fosforo e sodio. Gli spinaci contengono solo 32 calorie per 100 grammi di prodotto e sono ricchi di vitamina A, C, E e vitamina K. Si possono mangiare crudi con l'aggiunta di limone per aiutare il corpo ad assimilare più ferro, o cotti; la cottura aiuta ad assimilare meglio magnesio e calcio. Aiutano a dimagrire: gli scienziati dell’Università di Lund (Svezia) hanno dimostrato che nelle foglie degli spinaci è presente una sostanza in grado di rallentare la digestione dei grassi e soprattutto di aumentare il senso di sazietà nel nostro organismo. Gli spinaci sono quindi consigliati per le proprietà dimagranti. Regolano la pressione del sangue: gli spinaci sono consigliati in caso di ipertensione in quanto il potassio aiuta a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e, l'angiotensina che è un vasocostrittore, aiuta a mantenerla bassa. Utili in caso di anemia: il ferro contenuto negli spinaci contrasta l'anemia anche se, a causa dell'acido ossalico che limita la biodisponibilità dei minerali contenuti negli ortaggi a foglia verde, circa il 95% del ferro contenuto negli spinaci va perso. Ciò significa che per assimilare la quantità di ferro contenuta in una fetta di carne dovremmo assumere almeno 1 kg di spinaci. Per aumentare l'assorbimento del ferro è utile condire gli spinaci con il limone ed è consigliabile mangiarli crudi. Antiossidanti e proteggono la vista: gli spinaci sono ricchi di vitamina C, acido folico e beta carotene che contrasta i radicali liberi, ciò li rende degli ottimi antiossidanti utili anche a la proteggere la pelle dai danni del sole e gli occhi da malattie come la cataratta, anche grazie alla luteina. Inoltre, le proprietà antiossidanti degli spinaci proteggono anche dalle malattie cardiovascolari. Benefici durante l'allattamento: gli spinaci possono essere mangiati durante l'allattamento perché non alterano il sapore del latte anzi, il contenuto di acido folico è importante sia per la salute della mamma che del neonato, inoltre aiuta a regolare l'attività degli ormoni e a rinforzare il sistema immunitario. Aiutano a prevenire i tumori: gli spinaci aiutano anche a prevenire il cancro grazie al contenuto di flavonoidi e carotenoidi considerati ottimi preventivi del tumore al seno. Utili per chi fa sport: se ne consiglia il consumo anche dopo l'attività sportiva perché gli spinaci contengono gli aminoacidi utili ad aumentare la massa magra e la resistenza muscolare. Inoltre il nitrato aiuta a rendere più forti i muscoli.
Gli spinaci hanno poche calorie e sono ricchi di sali minerali e fibre, utili per l’intestino. Inoltre contengono ferro, aiutano a rinforzare il sistema immunitario e proteggono la vista. Scopriamo tutti i benefici degli spinaci!
È sicuramente uno degli smartphone più discussi degli ultimi anni, e già dal 2017 iniziavano a girare in rete le prime indiscrezioni: il Nokia 9 PureView è il nuovo top di gamma dello storico brand finlandese, ed è caratterizzato da ben 5 fotocamere. E quale occasione migliore di presentarlo se non nel corso del Mobile World Congress 2019? HMH Global ha infatti scelto la fiera sulla telefonia più famosa del mondo per svelare ufficialmente il suo primo smartphone penta-cam con ottiche Zeiss, capace di scattare fotografie in HDR con tutti i sensori disponibili e che, lavorando simultaneamente, restituiscono un'immagine da 12 megapixel, ottenuta tramite l'elaborazione di oltre 60 megapixel di dati. Nokia 9 PureView è animato da Android One 9.0 Pie, e utilizza un display pOLED da 5.99" con risoluzione 2K e tecnologia Pure Display certificata HDR10. Nel suo interno è integrato il sensore per le impronte digitali ed il design è molto curato, compreso quello delle 5 fotocamere posteriori che sì, hanno una disposizione molto particolare, ma almeno non sporgono e sono totalmente in linea con la scocca dello smartphone, spessa solo 8 millimetri. Chiaramente ciò che attira la curiosità di tutti è il sistema a 5 fotocamere posteriori, che sono composte da due sensori RGB e tre sensori monocromatici, con i quali verranno aggiungi dettagli e luminosità con un range dinamico di 12,4 stop: in soldoni, lavorando insieme i sensori raccolgono 10 volte la luce che è in grado di catturare un singolo sensore dello stesso tipo, ed è inoltre presente un coprocessore dedicato che corregge l’esposizione e il bilanciamento del bianco per ciascuna delle cinque fotocamere, mentre l’effetto bokeh può essere corretto anche in fase di post-produzione.
Lo storico brand finlandese sceglie il Mobile World Congress per svelare tutta la sua lineup di nuovi dispositivi. L’attenzione di appassionati e giornalisti è però rivolta esclusivamente al Nokia 9 PureView, il top di gamma per l’azienda, nonché il primo smartphone ad essere dotato di ben cinque fotocamere.
Capisco da questo televoto che la gente non mi vuole bene. Potrei partire da questa frase per analizzare il momento di disperazione che sta vivendo Simona Ventura ma non lo farò. Non è il bene che la gente le vuole a cambiare l’ordine delle cose. La crisi di SuperSimo ha radici ben più profonde e non è semplicemente legata a un televoto. Dal 2011, anno della separazione dalla Rai, la ‘sperimentazione’ televisiva pare non abbia restituito la chiarezza dei suoi intenti e il pubblico ha arrancato, cercando di capire quale direzione stesse prendendo. Un cambio di pelle, mai andato a buon fine. Il passaggio a Sky, la collaborazione con Agon channel, il meticciamento con il web attraverso una piattaforma tv a suo nome e il recente ritorno in Mediaset hanno solo mischiato le carte in tavola e alimentato la confusione che aleggiava sul suo personaggio. Proprio lei che negli anni aveva costruito l’immagine di una ‘super-eroina’, improvvisamente si è lasciata fagocitare dallo stesso mezzo che l’aveva lanciata. ‘Generale’ della truppa ammiraglia, aveva lasciato sperare che un suo ingresso nella dirigenza Rai fosse possibile e che da mera conduttrice sarebbe stata assurta a emblema delle quote rosa di spicco della tv nazionale. Da qui ad Agon channel il passo è stato breve e non privo di intoppi. Giudice, vocal coach, talent scout, conduttrice di bucolici e fittizi reality date (Il contadino cerca moglie), mentore delle nuove Miss Italia di La7 e ancora membro del cast di uno sfortunato Notti sul ghiaccio con Milly Carlucci, nonché ‘cooking Simo', inaspettata esperta di cucina. A parte X factor, della SuperSimo di un tempo non è rimasto nemmeno il mantello. E allora ecco spiegato lo scarso entusiasmo per l’improvvisa reunion de Le Iene, al fianco di Fabio Volo e Luca Pellizzari, e il televoto avverso contro Jonas Berami. Lei che aveva faticato così poco in Honduras per conquistare il titolo di leader, si è ritrovata a dover chinare il capo con un giovanissimo e acerbo attore di soap opera.
Avanzare, mettersi in discussione e tentare di rimpossessarsi del mezzo televisivo. La decisione di Simona Ventura di partecipare all’Isola dei Famosi non è stata casuale ed è il frutto di una crisi d’identità molto più profonda di quella che sta assaporando su Playa Soledad. La sua disfatta contro Jonas Berami non deriva certo dal semplice predominio delle fazioni ostili, tutt’altro, deriva dalla confusione di chi l’ha sempre supportata.
Per secoli il modo migliori per i ricchi di sentirsi al sicuro è stato quello di farsi proteggere da alte mura, fossati, cancelli o eserciti. Ma oggi tale strategie sarebbero impossibili da attuare in una città come New York dove vive una gran percentuale dei ricchi del mondo, anche se potrebbero permetterselo per le loro possibilità. Così negli anni sono stati trovati modi alternativi per sentirsi al sicuro in casa quando un portiere o un allarme non sono sufficienti. Celebre è il film "Panic Room" con Jodie Foster dove l'attrice recita nei panni di una ricca donna in carriera dell'Upper West Side di Manhattan che si rinchiude in una stanza di sicurezza nella sua stessa residenza per scappare a dei malviventi. Da quel film del 2002 si può dire che il mondo intero ha preso coscienza dell'esistenza di stanze anti-panico in casa di persone insospettabili, realtà tutt'ora concreta ma in grande espansione, specialmente quando si ha tanto da perdere. La realtà delle panic room oggi è molto più accogliente, tecnologica e lussuosa di quella rappresentata nel film di David Fincher. E se immaginate che le stanze di sicurezza si nascondano dietro librerie segrete o botole nascoste, siete assolutamente fuori strada: oggi le panic room tendono a nascondersi in piena vista, coperte da pannelli di mogano o intonaco liscio, tra lastre di acciaio e lamiere, a volte sono interi bagni ad essere isolati o armadi o addirittura camere da letto fortificate. E proprio per queste caratteristiche così ben celate dietro la normalità di una casa, a volte anche per la Polizia o i funzionari addetti alla sicurezza è difficile individuare le stanze di sicurezza.
Sempre più persone in America si fanno costruire in casa vere e proprie stanze di sicurezza proprio come quella del film Panic Room con Jodie Foster ma molto più costose e tecnologiche.
Fermo restando che l'aumento dell'IVA rimane l'unica strada percorribile per portare avanti la manovra bis che dovrà traghettare l’Italia fuori dalla crisi e porre fine alle speculazioni dei mercati, in questi giorni si cercano espedienti per correggere i due punti più spiacevoli del decreto approvato dalla maggioranza lo scorso Ferragosto: contributo di solidarietà per i redditi al di sopra dei 90.000 euro e i drastici tagli a Regioni e Comuni. L'ultima idea è quella di un aumento contenuto dell'IVA: un punto percentuale, forse solo sulle due aliquote più alte (20 e del 10%, esclusa quella super-agevolata del 4%) oppure limitato ai beni non di largo consumo (per non penalizzare i consumatori medi), anticipo al 2013-2014 del percorso di parificazione tra uomini e donne e soprattutto un condono o un nuovo concordato fiscale. La situazione è ancora piuttosto instabile e in attesa che sia chiarita rimane solida (e pure in evoluzione) la schiera degli scontenti. Il provvedimento è osteggiato dalle associazioni dei commercianti, che temono che l'aumento dell'Iva possa avere un effetto negativo sui consumi. Contrari il Pd, che ha già presentato la propria contromanovra, Cgil, che il 6 settembre scenderà in piazza per protestare contro la "manovra bugiarda", il Ministro del Turismo Brambilla e, last but non least , Sergio Marchionne, AD Fiat, che in occasione del suo intervento al meeting di Rimini, dichiara che "qualsiasi aumento delle tasse ha un impatto sull'auto e sui consumi", ma si dice disponibile all'imposizione di una tassa sul patrimonio.
Il provvedimento anticrisi conta sempre più critiche. Cgil, opposizione, Ministri e commercianti sono, chi più chi meno, sul piede di guerra. Frecciate anche da Marchionne. Ed è arrivato anche il pollice verso dell’ufficio studi del Senato alla due tasse che favorirebbero l’evasione fiscale.
Si sta per concludere la 69° edizione del Festival di Sanremo: anche quest'anno le protagoniste non sono state soltanto le canzoni in gara, ma anche i beauty look e gli outfit dei cantanti esibitisi alla kermesse sanremese. Durante le serate abbiamo visto susseguirsi capelli dagli styling discutibili, rossetti meravigliosi e colpi di scena. Ma quali sono stati i top e flop sul palco dell'Ariston? Abbiamo selezionato i look più belli (e i peggiori): scoprili nella gallery! Gli occhi di tutta Italia erano puntati su Virginia Raffaele, la presentatrice delle 69°edizione: purtroppo però, almeno nel campo beauty, le aspettative sono state deluse. L'unico punto a suo favore è stato il rossetto rosso indossato nella terza serata. Quando Michelle Hunziker ha fatto la sua apparizione come ospite sul palco dell'Ariston ha lasciato tutti a bocca aperta, guadagnando subito il titolo di più bella della seconda serata: elegante e sofisticata, il suo chignon ordinato era perfetto in abbinamento al look con focus sullo sguardo. In fatto di eleganza anche Paola Turci non è da meno: i suoi look minimal con make up intenso per lo sguardo, labbra nude e incarnato luminoso non sono passati inosservati. Tra i look più belli ci sono senza dubbio quelli sfoggiati da Federica Carta, che sembra non sbagliare neanche una scelta con occhi intensi, chignon e onde vintage: è lei a indossare i beauty look più trendy del festival, cambiando styling di serata in serata. Grintosa e glamour Arisa: il suo pixie cut con frangione laterale le dona tantissimo, così come i make up intensi concentrati anche per lei sullo sguardo. E se di bellezza stiamo parlando, non possiamo fare a meno di notare le gambe di Loredana Bertè: i suoi look rock e audaci le hanno lasciate in bella mostra, mostrando gambe toniche e sode anche alla soglia dei 70 anni.
Sul palco dell’Ariston anche make up e capelli sono stati al centro dell’attenzione: abbiamo visto rossetti bellissimi, make up intensi e meravigliosi, ma anche acconciature che non valorizzavano i volti e onde tutt’altro che sinuose. Ecco tutti i beauty look top e flop al Festival di Sanremo 2019!
Dopo gli anni turbolenti, per Britney Spears sembra sia arrivato il momento di godersi un po' di serenità. La cantante sembra abbia ritrovato la sua forza nella famiglia e negli affetti. L'amore per David Lucado l'ha fatta rifiorire, rendendola bellissima e radiosa. Alla fine del mese scorso, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook degli scatti che la ritraevano insieme al fidanzato e ai figli, in vacanza alle Hawaii, dove era sembrata particolarmente felice.
La cantante è stata paparazzata mentre, seduta sul prato, assisteva alla partita del figlio. Nonostante qualche chilo in più, Britney Spears è apparsa bella come non mai. Sorridente e serena, ha fatto il tifo per il suo bambino e ha chiacchierato con gli altri genitori.
Il comune di Milano, per quest'estate, mette a disposizione di bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, delle Case Vacanze. Tali strutture convenzionate, sono situate in località marine, montane e lacustri; si compongono di camere o camerate fornite di sevizi, locali per attività ludiche e di laboratorio, strutture per attività sportive, come campetti da calcio, pallacanestro e pallavolo, e ampi spazi verdi. Il periodo in cui è possibile soggiornare va dal 14 giugno al 3 settembre, ed è suddiviso sulla base di 6 turni da 12 giorni, la quota di partecipazione è di 133,50 a persona.
Estate 2010:per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni sono disponibili soggiorni al mare, in montagna e al lago nelle Case Vacanze del Comune di Milano.
Alcune settimane fa, Mel C ha riacceso le speranze nel cuore dei fan delle Spice Girls, rilasciando un'intervista al MailOnline. La cantante ha parlato della possibilità di una reunion delle Spice Girls senza Victoria Beckham. Le sue parole sono state: “Ne abbiamo parlato, Victoria non vuole e noi lo capiamo completamente. Siamo davvero fiere di lei e del suo exploit nella moda, è incredibile tutto quello che ha fatto da designer. Noi quattro invece potremmo considerarlo. Abbiamo la benedizione di Victoria per farlo.” In queste ore, però, la possibilità di una reunion appare ancora più concreta. Le Spice Girls starebbero pensando di esibirsi in alcuni concerti a Las Vegas, per celebrare i vent'anni dall'uscita del loro primo singolo "Wannabe". Secondo quanto riporta il DailyMail, le ragazze sarebbero già in trattativa con il Planet Hollywood, per ottenere la residenza artistica, come fece anche Britney Spears. Una fonte ha confermato la notizia al sito "Perez Hilton":
La reunion delle Spice Girls potrebbe essere molto più vicina di quanto si possa pensare. Le cantanti sarebbero in trattativa con il Planet Hollywood, per una serie di concerti a Las Vegas. I primi spettacoli potrebbero tenersi nella primavera del 2015 e non prevedono la presenza di Victoria Beckham.
Grazie all'ausilio dello strumento Sphere dell'ESO installato sul Vlt (Very Large Telescope) un gruppo di astronomi ha reso noto che l'asteroide Igea potrebbe essere classificato come pianeta nano. L'oggetto – hanno spiegato gli esperti – è il quarto per dimensione nella fascia degli asteroidi, dopo Cerere, Vesta e Pallade. Per la prima volta, gli scienziati hanno osservato Igea con una risoluzione sufficientemente elevata da studiarne la superficie e determinarne la forma e le dimensioni, scoprendo che è sferica e potrebbe rubare a Cerere il primato di più piccolo pianeta nano nel Sistema Solare. Come oggetto appartenente alla fascia principale degli asteroidi, Igea soddisfa immediatamente tre dei quattro requisiti per essere classificato come pianeta nano: orbita intorno al Sole, non è una luna e, a differenza di un pianeta, non ha ripulito la propria orbita. Il requisito finale è che abbia una massa sufficiente affinché la sua stessa gravità lo renda di forma approssimativamente sferica. "Grazie alle capacità uniche dello strumento Sphere sul VLT, uno dei sistemi più potenti al mondo per produrre immagini, siamo riusciti a risolvere la forma di Igea, che risulta essere quasi sferica", ha dichiarato Pierre Vernazza del Laboratoire d'Astrophysique de Marsiglia, in Francia, il ricercatore a capo di questo progetto. "Grazie a queste immagini, Igea può essere riclassificata come pianeta nano, finora il più piccolo nel Sistema Solare."
Grazie al supporto dello strumento Sphere dell’ESO installato sul Vlt (Very Large Telescope) un gruppo di astronomi ha rivelato che l’asteroide Igea potrebbe essere classificato come pianeta nano. L’oggetto – hanno spiegato gli esperti – è il quarto per dimensione nella fascia degli asteroidi, dopo Cerere, Vesta e Pallade.
Prima eliminata dall‘Isola dei Famosi 2016, Claudia Galanti si consola con le ospitate post-Isola. AI microfoni di Radio 105, nel programma "Music & Cars" condotto da Dj Giuseppe e Fabiola, ha raccontato alcuni aneddoti interessanti della sua breve esperienza nel reality. La modella e showgirl paraguayana ha confessato la delusione per la sua eliminazione: Sono molto dispiaciuta di essere uscita dall’Isola perché avevo proprio bisogno di andare via da qui. Non avrei forse sopportato dopo un po’ la mancanza dei miei figli, ma è abbastanza scontato dirlo, quindi anche sull’Isola non volevo entrare nel confessionale e dire “Mi mancano i miei figli” perché alla fine ho scelto io di andare lì. Nell'intervista, la Galanti ha raccontato anche un divertente aneddoto riguardo uno dei concorrenti, Aristide Malnati. Tra gli inattesi protagonisti dell'Isola, l'archeologo avrebbe indirizzato addirittura delle avances alla sexy naufraga: Aristide cercava di darmi qualche bacio in bocca. Zitto zitto, ma le manine erano da polpo. Proprio Aristide è stato al centro del celebre "scandalo" sull'accendino, utilizzato in segreto per accendere il fuoco. Malnati ha confessato di essere stato lui a utilizzarlo. Per Claudia, violare le regole è stato un gesto ribelle per rendere il gioco più eccitante: Fare l’Isola è come andare a scuola quando fai delle piccole cose di nascosto. Più cose facevamo di nascosto, più adrenalina c’era. Ci abbiamo provato con la cosa più importante che è il fuoco e abbiamo portato un accendino. Sia chiaro che non sono stata io, ma sono quella che ha avuto il coraggio. Come aveva spiegato prima della partenza per l'Honduras, a spingere la Galanti a partecipare è stata la difficile condizione economica del momento. La Galanti sta crescendo i figli Tal e Liam senza l'aiuto del loro padre, l'ex compagno Arnaud Mimran, che si starebbe sottraendo ai suoi doveri nel mantenimento della prole. A complicare le cose, per giunta, la scoperta al ritorno dall'Isola che l'appartamento della Galanti era stato svaligiato dai ladri. Chissà che ora la bella sudamericana non tenti di approdare in un altro show, magari culinario.
La prima eliminata dall’Isola dei Famosi 2016 confessa a Radio 105 di aver subito piccole avances dal naufrago Aristide Malnati. Si è inoltre detta molto delusa dall’uscita dal reality e ha parlato dell’accendino-gate: “Fare le cose di nascosto era eccitante”.
I ricercatori hanno sviluppato un nuovo modo per diagnosticare il cancro attraverso la grandezza dei frammenti tumorali di DNA che circolano nel nostro sangue, se il test dovesse essere approvato, un giorno potremmo verificare la presenza della malattia in breve tempo e a costi contenuti. Ma vediamo come funziona. Frammenti di DNA. I ricercatori spiegano che il nostro sangue contiene molti piccoli frammenti di DNA, la maggior parte dei quali provenienti dai globuli bianchi. Ci sono casi in cui però vengono introdotti nel sangue anche altri tipi di frammenti, come quelli proveniente dal DNA di un feto nel sangue delle donne incinte o frammenti di DNA che si staccano dai tumori cancerosi. I ricercatori hanno così scoperto che il DNA dei tumori può essere differenziato da altri tipi di DNA nel sangue per dimensioni, tendono infatti ad essere più piccoli rispetto agli altri. Come funziona il test. Gli scienziati spiegano di aver studiato attentamente i frammenti di DNA nel sangue provenienti da diverse tipologie di cancro e di essere riusciti a classificarli in base alle dimensioni, dalle quali hanno creato una metrica, chiamata ‘deviazione mediana assoluta dalla neutralità del numero di copie (t-MAD). Il team di ricercatori ha così testato il nuovo approccio inserendo frammenti di DNA in un campione di sangue e di aver utilizzato di dispositivo per identificare questi frammenti attraverso il sistema di metrica t-MAD.
I ricercatori hanno creato un test del sangue in grado di identificare la presenza di tumore a pancreas, reni e cervello con un’accuratezza del 65% e a seno, intestino, ovaia, pelle e dotto biliare con una precisione del 94%. Vediamo insieme come hanno creato questo test partendo da frammenti di DNA.
Non esiste giovane ormai che non abbia uno smartphone. Facebook, WathsApp, Instagram, Facetime sono i canali della socialità obbligatori per le nuove generazioni e tutto passa attraverso gli smartphone. Sul treno, in auto, al parco, al cinema o al ristorante, è difficile non trovare persone che non abbiamo la propria faccia fissa su uno schermo luminoso quasi come se lo smartphone fosse un'ancora di salvezza. Per questo motivo diventa necessaria una protezione adeguata ed eccezionale del proprio smartphone e sempre più aziende investono in custodie o cover capaci di evitare urti e danni ai telefoni cellulari ma che siano anche una veste elegante e speciale per lo smartphone. Disponibili in tutte le forme, dimensioni e colori, le cover per telefoni sono sempre più sofisticate e particolari conquistando una fetta di mercato sempre più vasta.
Chiunque abbia uno smartphone non resisterà al desiderio di possedere almeno una delle cover più creative di sempre, simili a vere e proprie opere d’arte.
Gli scienziati del laboratorio Cerba Healthcare Italia di Milano e del centro CEINGE-Biotecnologie avanzate di Napoli hanno identificato una nuova variante del coronavirus SARS-CoV-2 nei campioni biologici di una cinquantenne residente nei pressi di Novara, in Piemonte. Ad oggi non sono note le caratteristiche specifiche di questo nuovo lignaggio, tuttavia, grazie all'indagine genomica condotta dai ricercatori, è stato determinato che il suo profilo è assimilabile a una combinazione tra due varianti già balzate agli onori della cronaca internazionale. Il team guidato dal virologo Francesco Broccolo, docente presso l'Università degli Studi di Milano e direttore del Cerba, ha infatti osservato che presenta componenti strutturali della variante inglese B.1.1.7 (o Variant of Concern 202012/01 – VOC-202012/01) e della variante nigeriana B.1.525 (o VUI -21FEB-03, VUI-202102/03 e UK1188). Il patrimonio genomico della nuova variante è per l'80 percento affine a quello della variante nigeriana e per il restante 20 percento a quello della variante inglese, come specificato dal professor Broccolo. Tra le principali caratteristiche della variante nigeriana, i cui primi casi furono rilevati alla fine del 2020 sia in Nigeria che in Scozia, figura la presenza della mutazione di “fuga immunitaria” E484K sulla proteina S o Spike del patogeno. Si tratta della modifica presente anche nella variante sudafricana e in quella brasiliana, garantendo al SARS-CoV-2 una certa resistenza agli anticorpi neutralizzanti indotti da vaccini e precedenti infezioni. Non a caso sarebbe responsabile dell'ondata di reinfezioni nella città amazzonica di Manaus e dell'efficacia inferiore dei vaccini di Johnsons & Johnsons e Novavax rilevata in Sudafrica dai trial clinici. Un'altra mutazione caratteristica della variante nigeriana è la delezione ΔH69 / ΔV70 (delezione degli amminoacidi istidina e valina nelle posizioni 69 e 70) osservata anche nella variante inglese e in altre varianti (come la N439K e la Y453F o Cluster 5). Non è tuttavia stato indicato se la nuova variante scoperta in Italia presenti queste due mutazioni finite nel mirino degli esperti. A differenza dell'inglese, della sudafricana e della brasiliana, al momento la variante nigeriana non è considerata una variante di preoccupazione (VOC) ma solo “di interesse”, in attesa di ulteriori studi. La presenza di mutazioni già note renderebbe comunque il suo comportamento “prevedibile”, come sottolineato alla BBC dal professor Ravi Gupta dell'Università di Cambridge, e questo potrebbe riflettersi anche nelle caratteristiche della nuova variante italiana, essendo sovrapposta per i 4/5 con quella nigeriana. Per quanto concerne il restante 20 percento assimilabile alla variante inglese, il professor Broccolo ha sottolineato che la nuova variante è priva di una delle mutazioni più significative del ceppo britannico, ormai divenuto preponderante anche nel nostro Paese. A mancare è la mutazione in posizione 501 sulla proteina Spike, quella che conferisce la notevole contagiosità alla variante inglese, fino al 90 percento superiore secondo un recente studio della London School of Hygiene and Tropical Medicine. Alla luce di queste caratteristiche genetiche, il professor Broccolo ipotizza che la nuova variante italiana “non sia né più contagiosa né più letale delle altre”. A dimostrarlo anche il fatto che la cinquantenne piemontese ha sperimentato una forma lieve della COVID-19 (l'infezione provocata dal patogeno pandemico), inoltre né suo marito né suo figlio sono stati contagiati, come spiegato dal direttore del Cerba. Insomma, la variante appena individuata, il cui profilo genomico è stato già caricato nei database internazionali Pubmed e GISAID, al momento non desta particolari preoccupazioni.
Dall’analisi genomica dei campioni biologici di una cinquantenne novarese contagiata dal coronavirus SARS-CoV-2, i ricercatori del Cerba Healthcare Italia e del CEINGE-Biotecnologie avanzate hanno identificato una nuova variante del patogeno pandemico. Per l’80% è affine alla variante nigeriana e per il restante 20% a quella inglese, pertanto gli esperti ipotizzano che possa essere originata da una ricombinazione fra le due. Ecco cosa sappiamo.
È stata una guerra senza esclusione di colpi quella esplosa su Instagram tra Nina Moric, Belén Rodriguez e i rispettivi entourage. Le due ex compagne di Fabrizio Corona hanno abbandonato la facciata patinata che le voleva in pace tra loro e, sui social, se le sono “cantate” di santa ragione. A dare inizio allo scontro è stato Favoloso, nuovo fidanzato della top model croata. L’uomo ha pubblicato un messaggio non troppo carino all’indirizzo di Belén, in un commento postato sotto una foto pubblicata dall'argentina su Instagram. Favoloso aveva definito la Rodriguez simile alla bambina del film horror “The Ring” salvo poi rettificare, spiegando di essersi limitato a riportare il commento di un amico alla foto dell’argentina. •HOLA• #aspettandoti ❤️❤️❤️ A post shared by BELEN (@belenrodriguezreal) on Feb 16, 2015 at 11:15am PST Nina è immediatamente intervenuta sul web per placare gli animi, invitando l’ex nemica a non prendersela. Pungolata dagli utenti che l’hanno messa in guardia rispetto a quanto stava accadendo in rete, Belén è intervenuta ostentando superiorità e ignorando il tentativo della Moric di sedare la lite. Lo scontro ha assunto poi proporzioni enormi quando nella ressa sono stati tirati in ballo i membri dello staff delle due showgirl. Nicolò Grosso, dell’entourage della croata, ha dato della montata a Cristina Isac, truccatrice dell’argentina, scrivendo che avrebbe contribuito a rendere Belén “più brutta di quanto già non sia”. Lorenzo Cherubini, hair stylist della Rodriguez, ha invitato l’uomo a moderare i termini e tra i due è partito un furioso botta e risposta che ha convinto Antonia Achille, manager dell’argentina, a scendere in campo in difesa della sua assistita. Furiosa ma determinata a non gettare la spugna e a darla vinta allo staff rivale, Belén ha pubblicato il seguente messaggio: Mi sembrate fuori di testa, il casino che avete combinato è di basso livello e me ne vergogno. Ed è surreale che non ve ne rendiate conto. È gravissimo perché sembrate tristi e senza soddisfazioni.
Si è scatenata una vera e propria rissa social tra Belén Rodriguez, Nina Moric e i rispettivi staff. Nessuna esclusione di colpi tra le due fazioni, il tutto sotto l’occhio vigile del popolo di Instagram.
Alle 20.19 all'aeroporto di Fiumicino (Roma) è atterrato l'aereo con a bordo la doppia medaglia d'oro Marcell Jacobs. L'atleta, di ritorno dai Giochi olimpici di Tokyo, è rientrato in Italia dopo che domenica sera, durante la cerimonia conclusiva, è stato scelto come portabandiera. Sullo stesso volo, partito alle 14.41 dal Giappone, anche le atlete di ginnastica ritmica Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean e Martina Santandrea vincitrici della medaglia di bronzo nella gara a squadra. Presente anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. Ad attendere Jacobs all'interno del Terminal 3 dello scalo c'erano la moglie Nicole e i figli, la mamma Viviana e alcuni amici. Quelle dell'atleta sono state definite "delle medaglia storiche per lo sport italiano". Due titoli accolti in Italia con grande orgoglio e soddisfazione. Già alla partenza dall'aeroporto di Tokyo sono stati tantissimi gli ammiratori che si sono messi in fila per richiedere un autografo e un selfie. Solo ieri sono rientrati sempre a Fiumicino i colleghi Filippo Tortu, Fausto Eseosa Desalo, Lorenzo Patta e le due medaglie d'oro nei venti chilometri di marcia Antonella Palmisano e Massimo Stano.
Marcell Jacobs torna in Italia: l’atleta è atterrato alle 20.19 all’aeroporto di Roma Fiumicino. Sullo stesso volo, con la doppia medaglia d’oro c’erano le campionesse di ginnastica ritmica e il presidente del Coni. Al terminal 3 dello scalo c’erano la moglie Nicole e i figli, la mamma Viviana e alcuni amici.
Riccardo Milani, regista di “Benvenuto Presidente!”, sbarca nelle sale con una nuova e divertente commedia con protagonista la coppia formata da Paola Cortellesi e Raoul Bova, già collaudata in “Nessuno mi può giudicare”. L’amata attrice, stavolta, è nei panni di un architetto che decide di tornare a vivere e lavorare in Italia, dopo un’ottima esperienza all’estero, ma si scontrerà con la crisi e la mancanza di lavoro. Alla ricerca di un nuovo impego, s’imbatterà nel bel Bova, ma presto scoprirà che quest’ultimo è gay. Qualche mese fa, non si faceva altro che parlare del bacio tra Bova e Marco Bocci, l’altro bello del nostro cinema e della tv, e in effetti, sembra che il “terzo incomodo” sarà proprio il sexy protagonista di “Squadra Antimafia”, in una veste decisamente diversa ed esilarante. Insomma, gli equivoci, gli inganni, i sotterfugi, le situazioni imbarazzanti, le gag surreali non mancano, quindi correte tutti al cinema a partire dal prossimo 20 novembre. Serena Bruno è un architetto dal talento straordinario. Dopo una serie di successi professionali all'estero, ha deciso di tornare a lavorare in Italia, perché ama il suo paese. Nell'avventurosa ricerca di un posto di lavoro si trova di fronte a una scelta folle, farsi passare per quello che tutti si aspettano che lei sia: un uomo! Nel frattempo incontra Francesco, bello e affascinante, praticamente il compagno ideale. Se non fosse che a lui non piacciono le donne… O così pare. Tra Serena e Francesco nasce un rapporto intenso e diventano la coppia perfetta. Pronti a tutto pur di darsi una mano, i due saranno costretti a condividere segreti e inganni perché a volte, per essere davvero se stessi, è meglio fingersi qualcun altro.
Paola Cortellesi è un architetto che decide di tornare in Italia, dopo una sfolgorante esperienza all’estero. Alla ricerca di un lavoro s’imbatte nel sexy Raoul Bova, che però è omosessuale e preferisce il bel Marco Bocci. Equivoci, gag surreali e tante risate ci aspettano dal 20 novembre.
Dall'inizio di giugno su Marte sta imperversando una colossale tempesta di polvere globale, così estesa che sulla Terra occuperebbe un territorio ampio quanto quelli degli Stati Uniti e della Russia messi assieme. Lo ha annunciato la NASA, che ha accompagnato l'ultimo comunicato sul meteo marziano con un simpatico selfie del rover Curiosity, circondato dalla fitta foschia prodotta dalla tempesta. Per il robot impegnato nella missione Mars Science Laboratory (MSL) – dal 6 agosto 2012 – non si tratta di un grosso problema, dato che non è alimentato da pannelli solari ma da una batteria nucleare che gli permette di operare anche di notte. L'unico accorgimento preso dagli scienziati è per proteggere dalla polvere la sua fotocamera MastCam, la stessa utilizzata assieme al Mars Hand Lens Imager (MAHLI) per creare lo spettacolare scatto diffuso dalla NASA, un mosaico di più immagini. In pratica, gli scienziati fanno puntare lo strumento verso il basso dopo ogni utilizzo. Ben più seria è la situazione del vecchio rover Opportunity, al lavoro sul Pianeta Rosso da 14 anni. Si è trovato sin da subito nel cuore della tempesta, dove il livello di opacità atmosferica ha toccato quota 11, un valore altissimo. La coltre di polvere è così densa che gli scienziati della NASA sono stati costretti a sospendere tutte le operazioni sul campo; Opportunity, infatti, a differenza di Curiosity si muove grazie ai pannelli solari. Gli ultimi dati scaricati dal rover indicano che le sue batterie producono soltanto 22 watt/ora di corrente, al posto degli oltre 600 watt/ora della norma. Le tempeste di polvere su Marte sono comuni, meno quelle così colossali. L'ultima di questa portata risale infatti al 2007. Ma perché si formano? Le ragioni specifiche non sono note nemmeno ai planetologi, tuttavia il fenomeno può essere spiegato dalle caratteristiche del pianeta. A causa della gravità inferiore rispetto alla Terra, dell'assenza di vegetazione che trattiene le particelle al suolo e di un'atmosfera poco densa, la polvere – simile a talco – si solleva e diffonde molto più facilmente. Le tempeste diventano più intense durante la primavera e l'estate nell'emisfero meridionale, quando Marte si avvicina al Sole, a causa delle escursioni termiche più ampie che generano forti venti e variazioni di pressione. Tra circa un mese, esattamente il 27 luglio, il Pianeta rosso si troverà in opposizione e nel punto più vicino alla Terra, quello di massima osservabilità, uno spettacolo che sarà accompagnato da una splendida e lunghissima eclissi di Luna totale “rosso sangue”.
La tempesta di polvere è così estesa e spessa che gli scienziati della NASA hanno dovuto interrompere le operazioni col vecchio rover Opportunity, spinto da pannelli solari. Il ‘fratello minore’ Curiosity, agevolato da una batteria nucleare, si è scattato un selfie nel cuore della tempesta all’interno del cratere Gale, dove opera da 6 anni.
Non è veramente estate fino a quando non arrivano i tormentoni musicali e anche quest'anno non si sono fatti attendere. Dopo il successo di "Margarita", Elodie ci riprova e da poche ore ha lanciato una nuova ed esclusiva hit per la stagione, si chiama "Ciclone" ed è nata dalla collaborazione con Takagi & Ketra, Mariah e Gipsy Kings. Anche se per il momento il video non è ancora disponibile, la cantante ne ha voluto dare una piccola anticipazione sui social, condividendo uno scatto realizzato sul set. La cosa incredibile è che per l'occasione ha cambiato ancora una volta look in modo drastico, apparendo decisamente irriconoscibile. Come al solito è bellissima e in splendida forma, indossa un abito bianco aderente, un modello con la gonna a matita con lo spacco laterale e il corpetto con le spalline sottili che ha messo in risalto il seno, ma il dettaglio che non può passare inosservato è l'acconciatura. Olè 💃🏽 CICLONE è fuori ora su tutte le piattaforme! 🌪 Link in bio @takagibeatz @ketra_boomdabash @mariahangeliq @gipsykingsofficial A post shared by Elodie (@elodie) on Jun 18, 2020 at 3:01pm PDT
Elodie ha cambiato ancora una volta look, lo ha fatto per il video della nuova hit dell’estate, “Ciclone”, nel quale appare decisamente irriconoscibile. Ha detto temporaneamente addio alle treccine afro per passare a qualcosa di più “tradizionale”, una chioma lunga, fluente e scura.
Domenica scorsa la popolare trasmissione “Domenica Cinque” aveva lanciato uno scoop secondo cui Erinela avrebbe due relazioni esterne al Gf11. Gabriele Parpiglia spiegò che aveva ricevuto numerose segnalazioni riguardo una di esse, e la seconda spuntò fuori proprio in puntata grazie ad un intervento di Riccardo Baroncini, fratello di Davide, il quale affermò di aver sentito dire che Erinela portava avanti due storie contemporaneamente. Interpellato lunedì sera sull'argomento, il siciliano non batte ciglio, e afferma di esserne stato informato da Erinela stessa. Quando però Alessia Marcuzzi gli chiede che differenza c’era tra Erinela e Olivia, visto che per la seconda Davide aveva avuto parole terribili riguardo il suo comportamento fedifrago, Davide spiega che si fida di Erinela e del fatto che quelle fossero storie chiuse. In realtà restava aperto il dubbio riguardo quanto Erinela avesse davvero riferito a Davide: lo aveva informato che erano storie chiuse? lo aveva informato di entrambe le storie? Il fratello Riccardo, presente anche oggi in trasmissione a Domenica Cinque, conviene con Parpiglia che Erinela parlò a Davide di una sola delle due storie, quella che aveva dichiarato conclusa anche al Grande Fratello 11 al suo ingresso. La prova del secondo ragazzo di Erinela si manifesta telefonicamente nella stessa puntata in viva voce, ed è corredata di foto che testimoniano la relazione tra i due. Si chiama Cosimo Signorile, e conosce Erinela dall’infanzia. Il loro sarebbe stato un rapporto particolarmente profondo, perchè sono stati rispettivamente l’uno il primo amore dell’altro. Quando a Cosimo vien chiesto esplicitamente se continuava a vedersi con Erinela Bitri anche mentre lei era impegnata con l’altro, lui risponde vago che non poteva essere diversamente, visto il legame particolare, ma sul significato di quel “vedersi” non si sbilancia. Afferma inoltre che a suo parere la storia tra Davide ed Erinela è più la conseguenza del bisogno di un sostegno, che di amore reale, e anche lui (com’è prassi) vorrebbe chiarire a quattr’occhi con la sua “ex”.
Durante l’odierna puntata di Domenica Cinque, arriva in diretta la telefonata di uno dei due fidanzati di Erinela fuori dal Grande Fratello 11, il quale rivela che continuarono a vedersi durante l’altra storia dell’italo-albanese; George Leonard aggiunge alla lista dei fidanzati di Erinela un terzo personaggio, sposato e con figli, indiscrezione quest’ultima non ancora del tutto confermata.
Ultimamente Angelina Jolie è tornata ad occupare le prime pagine delle riviste patinate. Non l'ha fatto per meriti lavorativi e nemmeno per l'ennesima campagna umanitaria. Alla base del gossip imperante c'era la sua forma fisica e c'è stato chi ha assicurato che la sua magrezza stesse mettendo a dura prova il rapporto con Brad Pitt. L'attore sarebbe stato intenzionato a lasciarla se non avesse preso peso, così i giornali hanno commentato la presunta crisi della coppia più bella di Hollywood. Nessuno dei due è sembrato particolarmente colpito dai recenti rumors, tant'è che la smentita ufficiale (tanto attesa dai media) non è mai arrivata. Da poche ore, però, un messaggio condiviso da Angelina Jolie sul suo profilo Facebook è stato interpretato come una sorta di replica silente. Parole intime, rivolte alle tante donne che ogni giorno tentano di prenderla a modello, imitando i suoi look o il suo stile di vita. È a loro che la Jolie si rivolge, per cercare di spiegare come il suo lungo percorso di introspezione e crescita abbia preso il sopravvento sull'inutile ricerca della perfezione, e come oggi, a 40 anni, lei stia finalmente iniziando ad amarsi ed accettarsi semplicemente per quella che è. Valore inestimabile per chiunque si preoccupi, invece, di soddisfare le aspettative provenienti dall'esterno o di colmare inutili insoddisfazioni personali, provenienti da modelli dello spettacolo spesso falsati.
Ultimamente la sua forma fisica ha destato qualche preoccupazione e qualche gossip di troppo. C’è chi dice che Brad Pitt l’abbia addirittura minacciata di lasciarla se non si fosse decisa a prendere peso, ma Angelina Jolie non si è lasciata scalfire dai continui rumors e ha scelto Facebook per esortare le donne ad accettarsi ed amarsi per quello che sono.
Google Maps è affidabile, ma non perfetto. A volte capita di non trovare una strada, soprattutto nelle zone più rurali, dovendo quindi riportare la mancanza all'azienda che in seguito dovrà procedere con la correzione. Ora questo processo è stato semplificato con l'introduzione di una nuova funzione che consente agli utenti di disegnare direttamente sulla mappa le strade assenti dal servizio. Visto che la "creatività" degli utenti può inevitabilmente partire per la tangente, il sistema ha introdotto anche delle protezioni che impediscono di disegnare degli enormi peni nella Pianura Padana. In precedenza, per segnalare queste mancanze era possibile posizionare un piccolo pin sulla mappa, indicare il nome della strada e allegare una nota. In questo caso, però, i dettagli relativi alla direzione della strada, la sua lunghezza ed eventuali curve dipendevano dalla capacità degli utenti di indicare questi elementi in forma scritta. Con il nuovo metodo, invece, si può semplicemente disegnare una strada sulla mappa per far sapere ai tecnici del colosso americano che in quel punto ci dovrebbe essere una via.
Google Maps ha introdotto una nuova funzione che consente agli utenti di disegnare direttamente sulla mappa le strade assenti dal servizio. In questo modo si può semplicemente disegnare una strada sulla mappa per far sapere ai tecnici del colosso americano che in quel punto ci dovrebbe essere una via.
Per lui si erano mobilitati centinaia di attivisti e volontari con appelli pubblici, ricorsi di ogni genere e attività di protesta ma purtroppo, dopo una battaglia durata oltre quattro anni, l'alpaca Geronimo è stato ucciso, soppresso per ordine dell’Alta Corte britannica che così ha messo fine in maniera tragica a una vicenda che aveva commosso e mobilitato molti cittadini comuni in Gran Bretagna. La notizia dell'abbattimento dell'animale è stata confermata dal Dipartimento per l'ambiente di Londra che in una dichiarazione ha comunicato che Geronimo è stato traferito dalla fattoria di Wickwar, nel Gloucestershire, e abbattuto dal personale dell'Agenzia per la salute delle piante e degli animali come "misura necessaria per controllare la diffusione della tubercolosi bovina". La triste vicenda di Geronimo, così come era stato ribattezzato l'alpaca, nasce nel 2017 quando la sua proprietaria Helen Macdonald, lo fece arrivare dalla Nuova Zelanda nella sua fattoria a Wickwar, vicino a Bristol. Poco dopo l'animale era risultato positivo alla tubercolosi bovina pur essendo in buona salute fisica e le autorità ne avevano deciso l'abbattimento per evitare il propagarsi della malattia. Da allora però la proprietaria dell'animale, un'infermiera veterinaria, ha intrapreso una lunga ed estenuante battaglia per salvargli la vita tra ricorsi in tribunale e mobilitazioni social. La donna infine era riuscita a ottenere un secondo test che però era risultato di nuovo positivo e così il governo ha imposto che Geronimo fosse abbattuto. Tra petizioni con più di 130.000 firme, manifestazioni di protesta attorno alla fattoria e nuovi ricorsi, si è arrivati davanti all'Alta corte che si è pronunciato però ancora una volta contro Macdonald. Negli ultimi giorni decine di animalisti avevano manifestato anche davanti a Downing Street, sede del primo ministro britannico, per cercare di salvare la vita all’animale ma l'ultima sentenza, che ha negato il permesso di far testare l'animale una terza volta, ha condannato Geronimo che è stato abbattuto.
La storia dell’alpaca Geronimo che è stato soppresso per ordine dell’Alta Corte britannica che così ha messo fine in maniera tragica a una vicenda che aveva commosso e mobilitato molti cittadini comuni in Gran Bretagna. L’animale era risultato positivo alla tubercolosi bovina pur essendo in buona salute fisica e le autorità ne hanno deciso l’abbattimento per evitare il propagarsi della malattia.
Il film è stato presentato all’ultimo Torino Film Festival e candidato all’Orso D’Oro alla 66esima edizione del Festival di Berlino. Il regista Rafi Pitts, per questa pellicola, ha tratto ispirazione dal racconto “Gileh Mard” (“L’uomo di Gilan”) dello scrittore e politico iraniano Bozorg Alavi, pubblicato nel 1952. Alavi è stato il fondatore del Partito Comunista Tudeh e ciò lo costrinse a vivere in esilio in Germania fino al 1979. La cosa che colpisce di più, è che nel ruolo del protagonista Ali Alavi, troviamo lo stesso Rafi Pitts che, armato di telecamera, si aggira, appunto, come un cacciatore nell’ambiente circostante, asettico e rigido. È senza dubbio un film estremamente drammatico, la tematica non da spazio a momenti leggeri. Ali Alavi è infatti un ex-detenuto. Appena esce di prigione cerca di organizzarsi come può col lavoro di custode notturno e la sua famiglia, la moglie Sara e la figlioletta di sei anni. Nei pochissimi momenti liberi si dedica alla caccia, il suo hobby preferito. Tutto sembra tranquillo nella sua Teheran, ma un giorno, tornando a casa, scopre che la moglie è rimasta uccisa durante uno scontro tra manifestanti e forze dell’ordine, e di sua figlia non ci sono notizie. In preda alla follia, Ali si rifugia su una piccola collina che affaccia sull’autostrada, e da lì spara ed uccide due poliziotti. Inizia a quel punto la sua fuga disperata nella foresta, da cacciatore diventa preda. Pitts è veramente eccellente nel ruolo di Ali Alavi, perfettamente nella parte. La sceneggiatura è scarna, sono le immagini a parlare, che ci danno un fortissimo senso di ansia sotterranea, instabilità, senso di inadeguatezza. Il film si apre con una foto del 1980 di Manoocher Deghati che raffigura i Pasdaran, il Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica, durante il primo anniversario della rivoluzione iraniana, proprio per farci capire che non è cambiato nulla, tutto è perduto, non c’è futuro o speranza. Solo oppressione. È un film non semplice, di grande impatto visivo ed emotivo, soprattutto nella seconda parte. Può facilmente essere considerato di “nicchia” per le tematiche, l’ambientazione e il ritmo cadenzato e quasi senza dialoghi, ma credo che lo scopo primario del regista fosse quello di far conoscere al mondo, per l’ennesima volta, la drammatica realtà della vita in Iran, e non fare della pellicola un mero blockbuster.
Il regista Rafi Pitts ci offre un ritratto drammatico e doloroso della vita di Ali Alavi, sullo sfondo di Teheran, tra politica, sentimento e follia.
Le persone precedentemente infettate dal coronavirus SARS-CoV-2 sviluppano una robusta risposta anticorpale dopo una singola dose di vaccino. L'elevata concentrazione di immunoglobuline neutralizzanti (IgG) si genera indipendentemente dal periodo in cui sono state contagiate (più o meno distante dalla data della vaccinazione) e anche se non avevano anticorpi rilevabili dopo aver contratto l'infezione. Questi risultati non solo suggeriscono che per chi è stato già infettato possa essere sufficiente una sola dose di vaccino, risparmiando preziose risorse per il resto della popolazione (considerando i problemi di produzione e distribuzione), ma anche che le persone che non risultano avere anticorpi neutralizzanti dopo il contagio possano comunque contare su un certo grado di protezione. Ciò potrebbe proteggerle dal rischio di reinfezione o magari dallo sviluppare la forma severa della COVID-19, la malattia provocata dal coronavirus. A determinare che una singola dose di vaccino è sufficiente per innescare alti livelli di anticorpi in chi è stato già contagiato è stato un team di ricerca israeliano condotto da scienziati dell'Università Bar-Ilan e dello Ziv Medical Center, un ospedale da 350 posti letto ubicato a Safed, nel nord del Paese. Gli scienziati, coordinati dal professor Michael Edelstein, docente presso la Facoltà di Medicina “Azrieli” dell'ateneo, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato la risposta anticorpale tra gli operatori sanitari del nosocomio, vaccinati a partire dalla fine di dicembre col vaccino anti COVID tozinameran/BNT162b2 (nome commerciale Comirnaty), prodotto dal colosso farmaceutico americano Pfizer in stretta collaborazione con la società di biotecnologie tedesca BioNTech. Il governo israeliano ha stretto un accordo particolare con Pfizer, e ad oggi è il Paese dove la campagna vaccinale procede più velocemente in assoluto. La popolazione non troppo numerosa (circa 8 milioni di persone) e i confini rigidamente controllati rendono il Paese un banco di prova perfetto per dimostrare l'efficacia del vaccino, così come lo scenario ideale per raggiungere rapidamente dell'immunità di gregge. Al 25 gennaio il 30 percento della popolazione aveva già ricevuto la prima dose, e tra coloro che hanno ricevuto la seconda dose, sulla base dei risultati divulgati dal Maccabi Health Services e dal Ministero della Salute israeliano, è stato registrato un tasso di positività soltanto dello 0,044 percento. Alla data del 21 gennaio circa il 90 percento degli operatori sanitari dello Ziv Medical Center aveva ricevuto la prima dose del vaccino, e proprio osservando la risposta anticorpale nei soggetti che avevano avuto una precedente infezione da coronavirus (da 1 a 10 mesi prima) è stato dimostrato che la singola dose era sufficiente per innescare una significativa produzione di anticorpi neutralizzanti. “Questa scoperta può aiutare i Paesi a prendere decisioni informate in merito alla politica sui vaccini – ad esempio, se i cittadini precedentemente infettati devono essere vaccinati in via prioritaria e, in tal caso, con quante dosi”, ha dichiarato il professor Edelstein in un comunicato stampa. Poiché tale risposta anticorpale, come indicato, risultava significativa anche in chi non aveva anticorpi rilevabili dopo l'infezione naturale, questa scoperta suggerisce anche che in questi pazienti “la protezione dopo il contagio non sia necessariamente andata perduta”, ha aggiunto lo studioso.
Analizzando la risposta anticorpale negli operatori sanitari vaccinati contro il coronavirus SARS-CoV-2, un team di ricerca israeliano ha determinato che basta una sola dose di vaccino anti COVID per far sviluppare livelli elevati di anticorpi neutralizzanti in chi era stato precedentemente contagiato. Per questa categoria di pazienti potrebbe essere sufficiente una singola dose di vaccino.
Gli sviluppatori di Google hanno da poche ore annunciato una novità per l'assistente vocale Google Now che permette ora di inviare messaggi attraverso alcune applicazioni di messaggistica come WhatsApp, WeChat, NextPlus, Telegram, e Viber. Già da diversi mesi sugli smartphone Android è disponibile la funzione che permette di inviare un messaggio con il comando "Ok Google" ma fino ad oggi la feature era limitata ai tradizionali SMS e non era quindi possibile sfruttare il servizio per inviare un messaggio di chat attraverso una delle applicazioni di messaggistica istantanea di terze parti. Con il nuovo update, invece, tutti gli utenti in possesso di uno smartphone Android hanno la possibilità di utilizzare l'assistente vocale di Google per dettare un messaggio che si vuole inviare ad un contatto WhatsApp, WeChat, NextPlus, Telegram, o Viber.
Gli sviluppatori di Google hanno da poche ore annunciato una novità per l’assistente vocale Google Now che permette ora di inviare messaggi attraverso alcune applicazioni di messaggistica come WhatsApp, WeChat, NextPlus, Telegram, e Viber.
Sembra che tra i due piccioncini tiri aria di crisi a causa della gelosia di Bella Robert Pattinson e Kristen Stewart in crisi? Sembrerebbe proprio di sì stando alle ultime indiscrezioni. Non è la prima volta che i due piccioncini diventano i protagonisti della cronaca rosa confetto ma, in quest'occasione, il chiacchiericcio potrebbe essere più di un semplice pettegolezzo. A quanto pare Kristen sarebbe gelosa del tempo che il bel vampiro trascorre in compagnia dei suoi amici tra feste ed eventi mondani. Fin qui niente di strano: sono le tipiche discussioni tra fidanzatini innamorati. Nella querelle sentimentale che rischia di sollevare un polverone su una delle coppie più amate dello showbiz internazionale, mettono bocca le malelingue. Si vocifera infatti che Robert stia tradendo Kristen con una donna che fa parte dello staff di Cosmopolis, il nuovo film di David Cronenberg in cui l'attore è attualmente impegnato.
Robert Pattinson e Kristen Stewart non starebbero attraversando un felice momento di coppia. L’attrice sarebbe gelosa del bel vampiro che preferisce trascorrere il suo tempo libero lontano da lei.
Ostia e Sperlonga sono fuori legge. La denuncia arriva da Legambiente che accusa le due città di non rispettare l'obbligo di mantenere almeno il 50% di litorale libero. Pochi giorni fa, il 15 giugno scorso, infatti, la Regione Lazio ha approvato una legge che impone ad ogni Comune di riservare a spiaggia pubblica o pubblica attrezzata almeno una quota pari o superiore al 50% dell'arenile di propria competenza. Dall'indagine Goletta verde di Legambiente invece risulta che i due comuni laziali sono fuori questa regola. In particolare Roma presenta solo il 45% di litorale libero ed oltre 610 metri di spiaggia da liberare per rispettare il requisito minimo, e Sperlonga ha ha il 49% di costa libera. Questo è un primato negativo dei due litorali più importanti di Roma, mentre tutti gli altri rispettano le direttive. Tutto questo è stato portato alla luce dagli attivisti del Cigno verde che con foto ed indagini hanno portato l'attenzione su questa importante problematica che incide sullo sviluppo turistico della regione.
I dati di Goletta Verde mettono sotto accusa Ostia e Sperlonga. I due comuni non rispettano l’obbligo di mantenere almeno il 50% di litorale libero.
Prosegue a gonfie vele, la storia d'amore di Francesca Del Taglia ed Eugenio Colombo. La coppia ha rilasciato un'intervista a Eva Mese, nella quale ha ribadito il desiderio di allargare la famiglia con un secondo figlio: "La seconda cicogna non è ancora in arrivo. Prima devo riprendermi un attimo, però non vogliamo far passare troppo tempo. Ci piacerebbe che i nostri bimbi crescano insieme". Anche il matrimonio è tra i progetti che hanno intenzione di realizzare non appena sarà arrivato il momento giusto: "Aspettiamo il momento giusto per organizzare una cerimonia classica, che sia anche una bella festa per tutti noi. Vogliamo sia un giorno perfetto, per questo abbiamo deciso di rimandare. Non abbiamo fretta, visto che siamo già una famiglia. E poi, ormai, penso che aspetteremo l’arrivo del secondo figlio per decidere la data". La coppia ha spiegato, infine, che al momento stanno pensando a rendere più stabile la loro situazione lavorativa. Quando entrambi avranno un lavoro soddisfacente, organizzeranno finalmente il matrimonio.
La coppia ha le idee chiare. Eugenio Colombo e Francesca Del Taglia hanno intenzione di allargare la famiglia con un secondo figlio. Arriverà, poi, anche il matrimonio.
È stata da poco svelata la short-list dei Migliori Film in Lingua Straniera che si contenderanno la nomination all'Oscar il 16 gennaio 2014. Si tratta, dunque, dei titoli che hanno superato la prima selezione e che possono ancora sperare di ottenere la tanto ambita statuetta. Tra i nomi spicca quello di Paolo Sorrentino che con il suo film "La Grande Bellezza", si riconferma ancora in gara. Sebbene non abbia ottenuto riconoscimenti a Cannes, ha ottenuto prestigiosi premi agli European Film Awards. Il film è stato venduto in oltre 20 Paesi. I cinque titoli finalisti, verranno comunicati il 16 gennaio. Ecco, intanto, i nove film che continuano la corsa verso l'Oscar come miglior film straniero. Per il Belgio “The Broken Circle Breakdown” di Felix van Groeningen Per la Bosnia e Herzegovina “An Episode in the Life of an Iron Picker” di Danis Tanovic Per la Cambogia “The Missing Picture” di Rithy Panh Per la Danimarca “The Hunt” di Thomas Vinterberg Per la Germania “Two Lives” di Georg Maas Per Hong Kong “The Grandmaster” di Wong Kar-wai Per l’Ungheria “The Notebook” di Janos Szasz
È stata da poco rivelata la shortlist dei nove film che proseguono la corsa verso la nomination all’Oscar come Miglior Film Straniero. “La Grande Bellezza” di Sorrentino è ancora in gara. I 5 titoli finalisti si sapranno il 16 gennaio.
I fan della coppia lo sapevano già da tempo: Leonardo e Diletta sono tornati insieme e, a quanto pare, sembrerebbero non avere più alcuna intenzione di allontanarsi. La coppia, che solo qualche mese fa ha vissuto un terribile momento di crisi, ha deciso di riprovare a stare insieme al fine di dimenticare tutto quanto accaduto di doloroso, le stesse cose che li hanno portati irrimediabilmente ad allontanarsi. Nella puntata di Uomini e Donne che ha mostrato il confronto tra Valeria, Gianfranco e Alessio Lo Passo, c’erano anche loro che, superata la crisi, si sono detti pronti a raccontarsi e, per la gioia dei fan, la loro sembra essere una riappacificazione vera e propria. Nell’intervista resa a Uomini e Donne, è Leonardo Greco a ripercorrere la loro crisi. L’ex tronista, che attraverso Facebook ha continuato a informarsi rispetto alla vita condotta dalla sua ex, ha scelto di raccontare quali sono stati gli elementi che hanno contribuito a rimetterli insieme e come procedono oggi le cose tra loro. Dalla dichiarazione d’amore di Diletta di tempo ne è passato e quello che allora sembrava un indifferente Leonardo si è riscoperto di nuovo innamorato della sua donna. Ecco che cosa ha dichiarato il ragazzo alle telecamere del programma che gli ha consentito di conoscersi: Tra noi le cose adesso vanno bene. Abbiamo avuto un momento di crisi ma abbiamo ricominciato con il piede giusto, con un’altra testa e altri obiettivi. Abbiamo scelto di non vivere più insieme perché stiamo provando a fare quello che non abbiamo fatto prima. Vogliamo ritagliarci i nostri spazi, non correre; ovviamente, sempre raccontandoci tutto quello che fa l’altro quando è lontano. Scherzosamente, anche Diletta fornisce il suo contributo al racconto ma, invece di raccontarlo dal punto di vista della crisi, decide di svelare quali sarebbero i difetti nascosti del suo uomo che, da quanto dice, non sarebbe un perfetto padrone di casa:
La crisi è ormai superata per Leonardo Greco e Diletta Pagliano, che, dopo essersi lasciati, sono tornati insieme e hanno scelto di raccontarsi nuovamente in un’intervista a Uomini e Donne nella quale spiegano quali sono stati i fattori che li hanno allontanati.
Nei dintorni del Lago di Garda c'è un piccolo paesino che sembra vivere ancora nel medioevo. Castellaro Lagusello è una piccola frazione di Mozambano, in provincia di Mantova, che ha conservato quasi intatte le sue mura antiche insieme ad altre costruzioni, andandosi ad incastonare in un paesaggio da sogno. Il Castello risale al XIII secolo, quando la famiglia degli Scaligeri di Verona costruì in tutta la zona una serie di fortificazioni per rafforzare il proprio dominio. Con il passare dei secoli il castello passò nelle mani prima della famiglia Visconti e poi dei Gonzaga. Intorno al milleseicento la fortezza di Castellaro perde la funzione di borgo fortificato e sia il lago che Castellaro vengono venduti all'asta e diventeranno proprietà dei Conti Arrighi. Nel 1800 il borgo viene inglobato nel regno Lombardo Veneto. Se siete in visita al Lago di Garda vale davvero la pena far tappa in questo paesino incantato. Per accedere al borgo si passa attraverso una porta che nel settecento era dotata di ponte levatoio. La porta è sovrastata da una torre detta dell'orologio. Entrando nel borgo ci si trova immersi in un'altra dimensione ed è facile perdere il senso del tempo. Davanti ai visitatori si aprono stradine lastricate e case bucoliche in pietra e legno. Una delle prime costruzioni che si incontra è la Chiesa di San Nicola, all'interno della quale è custodita una Madonna in legno del quattrocento. Proseguendo per le affascianti stradine si giunge alla piazza su cui si affaccia la villa Arrighi. Si tratta di una dimora circondata da mura merlate dalle quali si gode di una bellissima vista sul lago e la campagna che circonda il borgo. La villa oggi è proprietà dei conti Toccoli ed è visitabile su richiesta. La struttura della villa è dovuta al fatto che in precedenza qui insisteva il castello feudale insieme alla chiesetta di San Giuseppe, ancora presente, gioiello dell’architettura rococò, che custodisce meravigliosi dipinti del seicento. In questa villa hanno soggiornato anche Napoleone I, Napoleone III. Dalla piazzetta prima citata attraverso una piccola scala si accede al lago, La forma di questo specchio d'acqua ha dato a Castellaro Lagusello il titolo di borgo degli innamorati, infatti, il laghetto ha una forma a cuore. Il lago è accessibile pagando un biglietto di ingresso, poichè è proprietà privata. Il laghetto fa parte di una riserva naturale gestita da Parco del Mincio. Questa zona è caratterizzata dalle colline moreniche che si sono formate e rimodellate dal ghiacciaio gardesano. Queste colline raggiungono i duecento metri di altezza e sono formate da paludi, torbiere, boschi e prati oltre che il romantico laghetto. La sponda più a sud del lago è anche la sede di uno dei più importanti siti palafitticoli italiani, infatti, sono stati ritrovati numerosi resti della civiltà delle palafitte che abitò l'area circa 6000 anni fa. I reperti rinvenuti sono visibili nel Museo archeologico di Cavriana.
Definito il borgo degli innamorati per il laghetto a forma di cuore, Castellaro Lagusello è un grazioso paesino situato a poca distanza da Mantova. Se a questo aggiungiamo anche un meraviglioso castello, ecco che la magia prende forma. Se siete in visita al Lago di Garda potete far tappa in questo paesino incantato.
Appuntamento a Milano durante la settimana del design da Sephora che in occasione dell'evento parteciperà con una grandissima installazione. Il Salone del Mobile infatti come ogni anno coinvolge tutta la città con creatività ed entusiasmo.
Dal 9 al 14 aprile chi passa da Milano troverà un corso Vittorio Emanuele davvero inedito, la catena francese di profumeria in collaborazione con studio S.M.og, darà vita ad una installazione dal titolo “bubbleCloud”, progettata da un collettivo di giovani designer.
Negli anni '80 spopolavano mèches e colpi di sole , tecniche di decolorazione molto amate dalle nostre mamme: un modo per schiarire grosse ciocche di capelli e donare luminosità alla chioma. Oggi invece sono tante le tecniche di colorazione e schiaritura, una evoluzione delle vecchie mèches: parliamo di decolorazioni sempre più naturali e delicate dove il colore di base la fa spesso da protagonista, senza essere nascosto come avveniva in passato. Con i nuovi trattamenti, inoltre, possiamo personalizzare la schiaritura come più ci piace per cercare un affetto quanto più naturale e luminoso possibile. Ma scopriamo di più. Partiamo dalle due tecniche più utilizzate negli anni '80 e '90, mèches e colpi di sole, per valutare cosa hanno in comune e le differenze. Cosa hanno in comune: entrambe le tecniche servono a schiarire i capelli a ciocche per renderli più luminosi e, per farlo, vengono utilizzati gli stessi strumenti: cuffietta, penna, stagnola e pettine. Sia con le mèches che con i colpi di sole, infatti, le ciocche di capelli passano attraverso i fori di un'apposita cuffia e vengono poi avvolte nella stagnola, in modo da tenerle separate da quelle ancora da lavorare. Differenze tra i trattamenti: mechès e colpi di sole però non sono uguali. Per fare le mèches vengono utilizzate grandi ciocche che possono essere solo decolorate e che creeranno alla fine uno stacco netto di colore. I colpi di sole schiariscono i capelli tono su tono con un risultato meno marcato e con riflessi che si possono confondere con il colore di base. Come scegliere allora tra le diverse tecniche di schiaritura? Ecco le differenze tra mèches, balayage, colpi di sole fino al tie & dye, così da scegliere quella più adatta a noi, per una colorazione cool e alla moda. I colpi di sole sono una decolorazione tono su tono dove non c'è uno stacco netto con la base naturale. Sono chiamati anche sfumature di colore e il loro effetto è simile a quello di capelli schiariti dal sole e possono essere utilizzati sia per schiarire che per scurire la chioma di una o due tonalità. Le striature dei colpi di sole si confondono facilmente con il nostro colore naturale. Le mèches erano molto utilizzate negli anni '80 e '90 come tecnica di schiaritura. Per realizzarle si utilizza di solito una cuffia particolare dotata di fori nei quali inserire le ciocche da schiarire che vengono poi coperte con carta stagnola. Le ciocche schiarite sono di solito grosse per ottenere un effetto più netto e uno stacco più marcato con la base. Si ottiene quindi una sfumatura più decisa e accentuata. Con le mèches le ciocche possono essere solo schiarite perché vengono decolorate. Le mèches californiane sono nate negli anni '70 grazie a Jean Dessange ma sono ritornate da poco in auge. Si tratta di un mix di tutte le nuove tecniche di colorazione e schiaritura per capelli grazie alla quale è possibile ottenere una decolorazione graduale, in modo da illuminare sia i capelli chiari che quelli scuri senza toccare le radici, che restano naturali. Con le mèches californiane i colpi di sole vengono realizzati su parti estreme di capelli e quasi mai su ciocche verticali.
Le mèches e i colpi di sole sono ancora di moda? Sì, anche se le tecniche di schiaritura tanto amate dalle nostre mamme hanno nomi diversi e più trendy: dal balayage al bronde. Ecco i nuovi biondi da provare!
Uno studio della University of Michigan rivela che i pinguini avrebbero perso i recettori che gli permettevano di sentire il gusto dei pesci di cui si nutrono. I pinguini avrebbero infatti perso tre dei cinque gusti base dei vertebrati: dolce, aspro e umami (che indica il sapore di glutammato presente nei cibi proteici). Ciò che ha sorpreso gli studiosi, è stata proprio l'assenza del gusto che dovrebbe permettergli di riconoscere l'alimento di cui si nutrono, il pesce. “I pinguini si nutrono di pesci, quindi ci si aspetta che abbiano bisogno dell'umami del quale invece sono privi”, ha commentato il professor Jianzhi George Zhang, a capo della ricerca, che vede nei cambiamenti climatici avvenuti milioni di anni fa in Antartide, la motivazione di questa sorprendente assenza di gusto. Lo studio è partito da un'analisi genetica dei pinguini Imperatore e Adelia, poi estesa ad altre specie di sfeniscidi, e ha permesso di riscontrare l'assenza dei recettori del dolce, dell'umani e dell'aspro in ognuna di esse. Mentre per altre specie di uccelli sono risultati presenti, fatta eccezione per il dolce. Gli scienziati hanno dunque concluso che ad esserne privi fossero solo i pinguini.
I pinguini hanno perso tre dei cinque gusti base e per questo non sentono il sapore del pesce. La basse temperature e l’assenza della masticazione della preda potrebbero essere le cause della mancanza dei recettori del sapore.
Mancano una manciata di settimane al parto di Ilary Blasi e l’ex conduttrice de “Le Iene” – sostituita dalla squadra formata da Miriam Leone, Fabio Volo e Geppi Cucciari – è tornata a far discutere per una scelta che non ha incontrato l’approvazione generale. La moglie di Francesco Totti ha deciso di colorarsi i capelli, nonostante la gravidanza in corso. Come sempre accade in casi come questo, Ilary è stata bersagliata di critiche sul web, arrivate soprattutto da parte di donne che l’accusano di aver messo a rischio la vita di suo figlio per un capriccio estetico. In realtà, le cose non stanno così. La Blasi ha utilizzato un trattamento innovativo – è stata la sua hair stylist a spiegarlo – considerato sicuro anche per le donne incinte. C’è da dire che Ilary è ormai agli sgoccioli, al parto manca pochissimo e i rischi si sono drasticamente ridotti. Nel corso dei primi mesi, la conduttrice aveva scelto di non coprire nemmeno la ricrescita evidente, proprio per non danneggiare suo figlio. Adesso le condizioni sono diverse.
Partono le solite critiche sul web ai danni di Ilary Blasi, colpevole di essersi tinta i capelli nonostante sia incinta. Si tratta, però, si una colorazione sicura: il bambino che aspetta non corre alcun rischio.
Beatrice Valli è di certo una delle corteggiatrici più contese, nel trono che vede protagonisti Luca Viganò e Marco Fantini. Approdata a Uomini e Donne, pochi mesi dopo la fine della sua relazione con il calciatore da cui ha avuto un bambino, ha subito destato l'interesse di entrambi i tronisti. Sia Luca che Marco, però, hanno iniziato a manifestare dei dubbi sulla sincerità della ragazza, che alla fine ha deciso di corteggiare Fantini. Spesso, Beatrice, si trova a dover contrastare gli attacchi di alcuni spettatori del programma che la contattano sui social accusandola di partecipare alla trasmissione di Maria De Filippi solo per avere visibilità e non per trovare un compagno. In questi giorni, la Valli ha voluto rispondere sulla sua pagina Facebook, affermando: "Non vedo l'ora che finisca tutto ciò per rinchiudermi nella mia dolce tana con mio figlio e l'uomo che avrò (spero) al mio fianco. Come già detto, il trono non è il mio scopo, sono lì per vivermi la persona che corteggerò. Punto! Non mi sento nessuno e non mi sento la tronista, ma da persone esterne al programma non vedete quasi nulla di tutto quello che accade nelle esterne e nelle puntate. Cercate di limitarvi nel giudicare. Beatrix" Poi, ha sbottato contro le critiche che una persona ha pubblicato sulla sua pagina:
La corteggiatrice di “Uomini e Donne” ha pubblicato uno sfogo sulla sua pagina Facebook per difendersi dalle critiche che stanno accompagnando la sua esperienza nel programma di Maria De Filippi.
Quando parte "Life Of The Party", prima traccia di "Handwritten" album di debutto di Shawn Mendes, la testa e l'orecchio non possono non andare a Justin Bieber. E i due ragazzi hanno più di un punto in comune, a parte la musica. Mendes, come Bieber, ha cominciato la sua carriera grazie ad alcune cover postate sui social, ma mentre per l'autore di "Baby" la piattaforma fu YouTube, Mendes, dopo un inizio simile, decise di cambiare e gettarsi sui 6 secondi di Vine, come racconta Billboard, in un'intervista dello scorso anno: "Ero seduto nella mia camera, quando mia sorella entrò e le chiesi: ‘Puoi registrare?'. Fece un video di sei secondi rifacendo proprio "As Long as You Love Me" di Justin Bieber e lo postò: il mattino successivo si ritrovò 10 mila like e altrettanti fan. Cominciò a postare cover e a ottobre aveva 200 mila follower". Una scalata impressionante, quella del ragazzo canadese, la prima vera Vine star, che oggi può vantare di essere il più giovane n.1 della classifica di vendita americana dai tempi di Bieber. Mendes rappresenta perfettamente il nuovo prototipo di popstar, scovato sul web con una fanbase incredibile già prima di cominciare anche solo a pensare a un contratto con una major, arrivato lo scorso anno con la Island. I fan di Mendes, infatti, crescevano a dismisura e il ragazzo si fece notare in quell'incredibile mondo che sono le socialstar. La leggenda vuole che il manager Andrew Gertler che lavorava alla Warner, una sera, mentre guardava The Voice ascoltò "Say Something" dei A Great Big World e pensò che fosse perfetta per essere rifatta, quindi andò su YouTube e la prima versione che trovo fu proprio quella del cantante canadese. Contattò la madre e le chiese di portarlo a New York a fare un colloquio con il Presidente della Island David Massey: "Ho capito fin dai primi secondi che è una star. Era semplicemente innegabile". Insomma, la classica storia da ‘Sogno americano' versione 2000. Il gruppo si focalizzò proprio su "Life of the Party", pezzo che era pensato per essere già un inno, con strofe come "Non dobbiamo essere ordinari, fai i tuoi migliori errori, perché non abbiamo il tempo di essere dispiaciuti. Insomma, ragazzo, sii l'anima della festa". E infatti, proprio questo pezzo fu lanciato come prova, per capire l'effetto sui fan e che tipo di reazioni potesse suscitare. Lanciato alle 23.15, balzo al primo posto a mezzanotte, vendendo 200 mila copie in dieci giorni. Ma l'effetto pratico lo si vide quando i vertici dell'etichetta decisero di organizzare un concerto a Central Park, che in fretta e furia dovette essere spostato a Times Square, vista l'affluenza. Shawn Mendes era già una star, nonostante alle spalle non avesse che cover e pochi inediti. Ma soprattutto un pubblico. Mendes, insomma, aveva fatto gran parte del lavoro, ciò che oggi è richiesto ai giovani, il meccanismo più ‘home made' di quello che sono i talent. Generatori di hype e pubblico. Talent scout che portano bacini di utenze ai giovani che firmeranno con le major a fine programma. Mendes, però, poteva contare su una fanbase non pompata dalla tv con cui può comunicare direttamente grazie ad esempio ai 2,8 milioni di fan su Instagram, al milione e mezzo su Facebook, ai 3 mln su Twitter e ai 3,9 mln su Vine, ovviamente. Oggi il ragazzo, 16enne, è in testa alle classifiche americane, dopo averle conquistate col "Life Of The Party" che balzò nelle posizioni alte della classifica Billboard dei singoli facendolo diventare l'artista più giovane a raggiungere la top 25 con una canzone d'esordio. "Handwritten" ha conquistato la vetta della Billboard 200 (quella degli album" esordendo con 119 mila copie vendute nella prima settimana). Proprio ai suoi fan si era affidato per anticipare l'uscita dell'album, prevista per fine aprile: chiese loro, infatti, di sostenere il video del suo singolo d'esordio e in cambio avrebbe anticipato l'uscita di "Handwritten". Detto fatto e "Life Of The Party" è stato certificato oro dalla RIAA con oltre 17 milioni di visualizzazioni su YouTube e dal prossimo autunno girerà in tour con Taylor Swift. Mendes, oggi più che mai, è l'esempio di come il sogno di diventare una star mondiale grazie ai social sia ancora possibile. Non frequente, raro diremmo, ma possibile, e le storie di Bieber, ma anche di Lorde, sono là a dimostrarlo. Mendes, però dovrà dimostrare di riuscire a resistere alla pressione e non fare la fine del giovane collega, di cui, ormai, si chiacchierà più per le denunce che per la musica. L’album, le cui canzoni sono state scritte tutte dal ragazzo assieme al produttore Martin Terefe e i co-autori di “Life Of The Party” Ido Zmishlany e Scott Harris, contiene nella versione standard 12 brani inediti: Life Of The Party Stitches Never Be Alone Kid In Love I Don’t Even Know Your Name Something Big Strings Aftertaste Air (Feat. Astrid) Crazy A Little Too Much This Is What It Takes
Oggi Shawn Mendes è una star internazionale, grazie anche al suo album di debutto, Handwritten” finito al primo posto della classifica degli album americana, dopo il successo del singolo “Life Of The Party”. Ma fino a qualche anno fa, il canadese era un ragazzo che faceva cover su Vine.
La scorsa settimana la cantante country pop Kacey Musgraves è stata una delle ospiti del Saturday Night Live dove si è esibita in "Justified", canzone tratta dal suo ultimo album “star-crossed” uscito venerdì 10 settembre, uscito a tre anni da “Golden Hour” uscito nel 2018 e vincitore del premio come "Album dell'anno" ai Grammy Awards. La cantante si è esibita completamente nuda, coperta solo dalla sua chitarra, come ha confermato successivamente il suo agente e la stessa cantante, postando una foto tratta da Forrest Gump in cui si vede Jenny, interpretata da Robin Wright, senza vestiti, appunto, da dietro al palco, con il pubblico – e lo stesso Forrest – davanti. Quella ideata dalla cantante americana era un chiaro omaggio al film diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Tom Hanks, in cui il personaggio di Forrest fa amicizia e poi si sposa con Jenny. In una delle scene più famose del film si vede la donna cantare nuda davanti ai soldati che la importunano, finché proprio il protagonista la prende in braccio ed esce per strada con lei. Ed è quello il momento che Musgraves ha voluto rifare durante il SNL, mostrandosi completamente nuda sul palco, coperta solo della propria chitarra. E se inizialmente era solo un'impressione, successivamente alcune persone presenti tra il pubblico hanno confermato quanto detto dall'agente. "Era nuda – ha detto l'agente della cantante -. Sono state prese precauzioni, e questa è stata la prima volta che è successo nello show". Stando a quanto riporta Variety, poi, alcuni ospiti dal pubblico hanno detto: "Dopo la sua esibizione, le persone si sono radunate intorno a lei con grandi asciugamani per avvolgerla in modo che potesse stare in piedi e uscire dal palco" e un altro ha parlato di un muro semovibile che impediva al pubblico di guardare. poi è arrivata la stessa cantante a postare l'immagine di Jenny, direttamente dal film, confermando, appunto le voci. Indipendentemente dal colore, comunque, Musgraves ha pubblicato uno degli album più attesi, con cui ha sancito l'abbandono definitivo del genere, allargando lo spettro a un pop intimistico, malinconico, in cui racconta quello che è successo dopo il successo di "Golden Hours", il divorzio dal marito e la ricerca di se stessa: "Ho fatto il possibile per onorare e traslare l’amore che avevo condiviso, ma anche quello per me stessa come autrice che ha sperimentato così tante e difficili emozioni" ha detto presentando l'album.
La scorsa settimana la cantante country pop Kacey Musgraves è stata una delle ospiti del Saturday Night Live dove si è esibita in “Justified”, canzone contenuta nel suo ultimo album “star-crossed”. La cantante, però, ha fatto parlare anche perché è arrivata sul palco nuda, coperta solo dalla chitarra:; un omaggio a Forrest Gump.
Per la prossima stagione invernale Ermanno Scervino mescola mondi così lontani eppure cosi vicini, riuscendo ad unificarli in uno stile unico: maschile e femminile si incontrano, passato e presente si mescolano, arti diverse diventano una sola. Questo è il mondo dello stilista fiorentino, un mondo in cui l'eleganza del passato rivive attraverso abiti dalle linee estremamente moderne. Sulla passerella sembrano sfilare le grandi icone di un tempo, i fazzoletti legati sulla testa, i grossi colli in pelliccia, i tubini longuette riportano alla mente lo stile di Audrey Hepburn a Grace Kelly. Scervino però stravolge tutto, attualizza ogni abito con tagli asimmetrici e propone una femminilità nuova, "contaminata" dai simboli guardaroba maschile.
Sulla passerella di Ermanno Scervino il classico diviene attuale. Lo stilista propone uno stile nuovo per una donna che ama l’eleganza del passato ma non rinuncia ad abiti contemporanei ed estremamente attuali.
È andato in scena, ieri sera, il primo dei due concerti sold out che vede Alessandra Amoroso protagonista con le ultime cartucce del tour di "Vivere a colori" che, così, in uno dei templi mondiali della musica chiude un percorso che l'ha vista ancora una volta protagonista se guardiamo ai numeri del suo ultimo album, dei live e dei video. La cantante, infatti, che ha chiuso il 2016 come la cantante italiana più venduta dell'anno (quarta in generale), ha raggiunto la doppia certificazione di platino (100 mila copie vendute) con milioni di visualizzazioni su Youtube per quanto riguarda i suoi video. Il sold out di queste due date (dopo un tour da oltre 117 mila presenze in 18 date), insomma, è solo il coronamento di una carriera che l'ha vista cominciare nel 2009 grazie alla vittoria ad "Amici", il programma di Maria De Filippi che qualche giorno fa, in un'intervista al Fatto Quotidiano ha spiegato le difficoltà iniziali che trovò per far passare la Amoroso sulle radio nazionali. Oggi la situazione è decisamente migliorata e la cantante pugliese resta uno dei punti stabili del pop da classifica italiano: "Mi sono divertita e ho capito perché adoro fare questo lavoro: a spingermi è l'amore per il canto e per il pubblico" ha spiegato all'Ansa dopo il concerto di cui ha postato anche un video dal suo profilo Facebook dove la si vede ringraziare il pubblico prima di uscire e rientrare per cantare, accompagnata da tutto il pubblico, "Vivere a colori". E tra palloncini colorati, coriandoli e gayser la Amoroso ha cantato alcune delle sue canzoni più amate e ringraziato più volte il pubblico dal palco, come quando ha urlato: "Dimostrare, anche a me stessa di riuscire a fare cose diverse, è merito vostro. Grazie per aver colorato la mia vita e per esserci sempre".
Il primo dei due concerti all’Arena di Verona è andato, ora tocca a quello di stasera e poi un po’ di pausa per Alessandra Amoroso che tra un anno e mezzo festeggerà anche i 10 anni di carriera.
Tiziano Ferro è tornato a Natale per il suo consueto Karaoke – che non è stato sostituito da un video precedente in cui cantava una canzone di Gwen Stefani – delle feste. Appuntamento fisso per i fan del cantante di Latina che ogni anno regala una sua versione di una canzone particolarmente amata e non a caso la scelta è finita più volte su canzoni cantato o scritte dal suo amatissimo Ed Sheeran, cantante con cui ha collaborato anche pochi mesi fa nell'album di Andrea Bocelli. Il suo Xmas Karaoke 2018 quest'anno è dedicato a Sfera Ebbasta, uno dei cantanti più conosciuti del Paese, diventato suo malgrado notizia di cronaca qualche settimana fa, quando sei persone hanno perso la vita nella tragedia di Ancona, quando a causa di uno spray al peperoncino spruzzato nella discoteca Lanterna Azzurra di Corigliano ha scatenato il panico che ha portato alla tragedia. Non si sa se la scelta è anche un modo per manifestargli solidarietà, di sicuro, con le giuste modifiche, è un modo nuovo per augurare buone feste. Ferro, infatti, ha sostituito la parola "Merry Christmas" (Buon Natale) a "Happy Birthday" (Buon Compleanno) e sostituendo l'iniziale del suo nome al riferimento a Kurt Cobain e Courtney Love. Un modo originale per augurare il buon Natale e anche molto apprezzato dal rapper di Cinisello balsamo che ha definito scherzosamente remix ufficiale questa versione. "Happy Birthday" è un inedito che il cantante ha inserito nel repack del suo ultimo album "Rockstar", uno dei più venduti dell'anno, primo nella speciale classifica di metà anno. Nei giorni scorsi, poi, Ferro ha anche voluto condividere la cover del suo primissimo album, prima ancora di quello che è considerato il suo esordio ovvero "Rosso Relativo" del 2001. "Il mio vero PRIMO DISCO – “Ti ‘98” , contenente la mitica QUANDO RITORNERAI", la canzone presente anche nel suo "TZN – The Best Of Tiziano Ferro". Xmas Karaoke 2018 !!! 😃😃😃😃 AUGURI! MERRY XMAS! FELIZ NAVIDAD! ❤️❤️ 💚💚 @sferaebbasta #sferaebbasta #happybirthday #merryxmas
Come ogni anno Tiziano Ferro ha augurato il buon Natale ai suoi fan con l’ormai classico karaoke e lo ha fatto riprendendo in versione festiva l’ultimo singolo di Sfera Ebbasta “Happy Birthday”, sostituendolo, però, con “Merry Christmas”. Il cantante, poi, di cui si attende l’album nel 2019 ha svelato qual è realmente il suo primo album.
Si possono avere dei perfetti denti bianchi con rimedi naturali alla portata di tutti. Non sempre i prodotti chimici che trovate in commercio per lo sbiancamento dei denti sono la soluzione migliore. Ci sono rimedi naturali efficaci capaci di restituire il bianco che sigarette e caffè hanno tolto. In commercio esistono molti dentifrici sbiancanti che promettono di rendere i denti bianchi e di liberarli dalle macchie scure in poco tempo, anche se di solito funzionano come antimacchia in quanto, più che sbiancare i denti, prevengono il deposito di pigmenti che potrebbero scurirli o macchiarli. Alcuni contengono agenti chimici come silice e solfati che svolgono un'azione leggermente abrasiva sui denti, altri possono contenere sostanze particolari, come gli estratti di licheni, per eliminare le macchie. Il dentifricio sbiancante ha quindi notevoli vantaggi per mantenere i denti bianchi ma da solo non basta: bisogna ricorrere anche ad altri rimedi, meglio se naturali, per avere denti bianchissimi subito. Bicarbonato e sale: miscela un cucchiaino di bicarbonato e uno di sale e utilizzalo per detergere i denti. In questo modo otterrai un dentifricio fai da te da utilizzare una volta al mese, per evitare di rovinare lo smalto dei denti. Il bicarbonato, infatti è uno dei rimedi sbiancanti casalinghi più efficaci, utile soprattutto a sbiancare i denti gialli, ma è importante utilizzarlo con cautela e risciacquarlo molto bene a causa del suo effetto abrasivo che può rendere ruvido lo smalto se usato con troppa frequenza. Il sale grosso, oltre che a pulire a fondo i denti, può essere utilizzato per fare dei gargarismi mettendone un cucchiaio in un bicchiere d’acqua e ripetendo ogni sera dopo aver lavato i denti. Bicarbonato e limone: il bicarbonato è molto efficace come sbiancante per i denti anche miscelato al limone. Unite insieme mezzo cucchiaino ci bicarbonato e mezzo cucchiaino di succo di limone e applicate il composto sui denti con un dito o con lo spazzolino in modo delicato. Lasciate agire per un paio di minuti e poi sciacquate bene. Da utilizzare una volta a settimana. Bicarbonato e acqua ossigenata: altro elemento da abbinare al bicarbonato per avere denti più bianchi è l'acqua ossigenata al 3% quella che usiamo di solito anche come disinfettante. Mescolate mezzo cucchiaino d bicarbonato e mezzo cucchiaino di acqua ossigenata e utilizzate il composto ottenuto come un dentifricio. Pulite i denti per almeno due minuti e poi risciacquate bene con acqua. Anche questo rimedio è da utilizzare con cautela per evitare di rovinare lo smalto dei denti. Da ripetere non più di una volta a settimana. Curcuma: grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, abbinata a sale e limone, crea un rimedio sbiancante e anche tonificante per le gengive. Bisognerà sciacquare i denti, dopo averli lavati, con succo di limone al quale avremo aggiunto mezzo cucchiaino di curcuma e mezzo di sale. Ripetere una volta al mese. Sciacqui con acqua: uno studio americano ha rivelato che fare dei risciacqui con l'acqua, subito dopo i pasti, aiuterebbe a prevenire le macchie e avere un sorriso brillante: dopo pranzo e cena quindi, dedica 30 secondi a dei risciacqui con acqua fresca, preferendo quella naturale. L'acqua frizzante infatti potrebbe provocare la perdita dello smalto dei denti. Aceto di mele: per preparare questo rimedio, che potete utilizzare anche una volta a settimana, vi basterà versare due dita di aceto di mele in un bicchiere e fare uno sciacquo che duri circa un minuto. Agirà in maniera efficace anche sulle macchie lasciate da tè e caffè.
Hai sempre sognato di avere denti bianchi? Limone, salvia, bicarbonato e altro ancora, possono aiutarti ad avere un sorriso smagliante. Vediamo quali sono i rimedi naturali, come usarli in modo corretto, e come avere i denti bianchi in poco tempo!
Una nuova potenziale spy story vede protagonista la Ferrari. Il Cavallino ha infatti querelato un ex collaboratore esterno reo, a suo dire, di aver copiato un progetto della casa di Maranello per realizzare il prototipo di una Supercar presentata di recente a suo nome al Salone di Ginevra. Secondo la Ferrari numerosi dettagli presenti in questa Supercar sarebbero identici a quelli presenti nel suo progetto secretato a cui il designer avrebbe avuto accesso quando era dipendente di una società esterna, una nota azienda del settore auto (che è però completamente estranea alla vicenda) che in passato ha collaborato con il Cavallino. Visto il prototipo la casa di Maranello è corsa immediatamente ai ripari e, dopo aver eseguito un'indagine interna, ha deciso di sporgere querela nei confronti del progettista della Supercar esposta al salone di Ginevra per violazione di segreti scientifici e industriali (articolo 623 del codice penale) che può portare fino a due anni di reclusione.
La Ferrari ha sporto querela nei confronti di un designer, suo ex collaboratore esterno, per violazione di segreti industriali: l’uomo avrebbe copiato diversi dettagli da un progetto del Cavallino nel realizzare una sua Supercar presentata di recente al Salone dell’Auto di Ginevra. La Procura di Modena ha aperto un fascicolo e ha respinto una prima richiesta di archiviazione.
Dal 7 al 24 marzo si è tenuta sulla spiaggia di Cottesloe a Perth, nell’Australia Occidentale, la decima di edizione di Sculpture by the sea, una delle più grandi esposizioni d’arte all’aperto del mondo, con più di 70 artisti provenienti da dodici paesi diversi, tra cui Giappone, Argentina, Portogallo e Italia. "Wave 1" è la scultura dell'artista belga Annette Thas realizzata tessendo assieme più di 3.000 Barbie, raccolte da vari depositi di risparmio, vincitrice del primo premio Sculpture by the sea scelto dal pubblico. La monumentale installazione scultorea, alta quasi 10 metri e larga 11 metri, svetta sui passanti in spiaggia e dal mare, anche a distanza di 20 metri, sembra che l'onda di Barbie avvolga i bagnanti.
L’artista belga Annette Thas ha creato una gigantesca scultura di Barbie a forma di onda su una spiaggia.
Quando andiamo in un bar o ristorante, in un locale o in una discoteca difficilmente non scappa un passaggio al bagno e quando le toilette hanno qualcosa di originale è inevitabile che ci restino impressi nella memoria. In giro per il mondo ci sono tanti bagni, pubblici o privati, davvero bizzarri, ma quando l'originalità si sposa con l'intelligenza è ancora più facile notare un determinato tipo di toilette. Spesso quando entriamo in un locale non facciamo neppure caso al bagno che ha, specialmente se ci scappano certi bisogni, ma se la toilette ha un elemento originale o un simbolo creativo sicuramente resta impresso nella memoria. Così ci sono alcuni posti dove i proprietari hanno deciso di dedicare la massima creatività proprio ai bagni caratterizzandoli con simboli per l'uomo e la donna davvero originali.
Paese che vai cartello che trovi, specialmente per le toilette, ed a volte ce ne sono davvero di esilaranti in giro per il mondo, tutti da scoprire.
Le scarpe, tutti lo sanno, sono l'accessorio più amato dalle donne. Insieme alle borse sono l'elemento di un look a cui prestare maggiore attenzione, del resto abbinando la scarpa giusta o la pochette più adatto è possibile rendere un look indimenticabile o rendere speciale un semplice abito dalle linee pulite e dal colore scuro. Con la scarpa giusta un abito banale prende vita, scegliendo dunque il modello perfetto è possibile dare un twist glamour e originale. Le passerelle dei grandi stilisti sono come sempre la fonte di maggiore ispirazione, il luogo a cui guardare per carpire le ultime tendenze e soprattutto innamorarsi di scarpe particolari, modelli da sogno ricoperti di lucenti glitter e cristalli ma anche sneaker sportive e super trendy con colori fulo o ancora stivali altissimi e comode scarpe dal tacco largo. Ecco i modelli più originali visti in passerella e le scarpe che saranno un must il prossimo autunno/inverno 2019-2020. I tacchi alti sulle passerelle dei grandi designer sembrano pian piano scomparire, il prossimo inverno i veri protagonisti saranno i tacchi bassi o medi, preferibilmente sottili come i kitten heels o come i tacchi degli stivaletti in pelle nera con borchie in metallo di Etro. Il modello è un must perché è comodo e trendy, vistoso ma non eccessivo ed entra di diritto nella classifica delle scarpe più cool della Milano Fashion Week. Ormai da alcune stagioni le scarpe dalle dimensioni maxi spopolano, per il prossimo inverno Versace propone scarponcini dalla suola imponente che ricordano in tutto e per tutto le classiche scarpe da montagna, con lacci doppi, imbottiture e cinghie. Il modello sarà uno dei must della prossima stagione perché è capace di dare personalità a un look basic o a un completo casual da impreziosire con le scarpe oversize. Lucenti glitter rendono uniche le mary jane con fiocco in punta e giochi di color block viste sulla passerella Autunno/Inverno 2019-20 di Marco De Vincenzo. Lo stilista illumina i suoi look scuri con scarpe sparkling in cui l'oro si mescola col nero, l'argento e il lilla. Questo modello sarà un must perché è lucente ma non volgare, perfetto per illuminare un abito da sera o rendere glamour un completo maschile. Solitamente le tendenze lanciate da Miuccia Prada in breve tempo diventano mode seguite da molti stilisti, forse accadrà lo stesso anche con gli enormi anfibi dalla suola maxi, anfibi che sembrano proprio quelli indossati da una creatura horror come Frankenstein.
Dagli stivaletti coperti di cristalli alle scarpe con tacco largo e comodo, dagli ankle boots con fibbie country agli anfibi dalla suola maxi, passando per sandali fluo indossati con calze e calzini di lana, chunky sneaker e altissimi stivali cuissardes, ecco le scarpe più originali per l’Autunno/Inverno 2019-2020 viste sulle passerelle di Milano Moda Donna.
L'edificio situato al 5 di Beekman Street a Manhattan è considerato un monumento di New York. È stato uno dei primi grattacieli della città, costruito nel 1881, ma dal 1940 vessava in condizioni di degrado e dal 2001 era completamente abbandonato. Oggi ritorna a vivere grazie ad un progetto di riqualificazione che lo ha trasformato in un hotel di lusso: si chiama The Beekman è conserva molte parti del grattacielo originario. Dopo tre anni di lavori di ristrutturazione ha finalmente aperto le sue porte al pubblico, come un albergo. Dall'esterno lo storico edificio sembra non aver cambiato la sua immagine iconica, ma all'interno il grattacielo è stato trasformato in uno dei più glamour hotel di lusso di New York. L'edificio negli anni ha ospitato un teatro, uffici per avvocati e la National Rifle Association. Ora la Thompson Hotel vi ha installato un albergo a cinque con 287 suite reinventando un'icona di Manhattan. Oltre alle sue finiture di lusso, l'albergo ospita uno chef di fama internazionale, Tom Colicchio, che ha installato il suo ristorante proprio nello storico atrio che conserva tutte le caratteristiche originarie.
Questo iconico edificio è stato uno dei primi grattacieli di New York: abbandonato dal 1940, oggi rinasce come albergo di lusso e la trasformazione è sbalorditiva.
I satelliti artificiali sono componenti fondamentali dalla nostra vita quotidiana, ma la loro permanenza in orbita anche dopo il termine fissato per il loro funzionamento rappresenta un problema di inquinamento da non sottovalutare. La presenza di detriti spaziali nei dintorni della Terra può infatti causare numerosi problemi tra i quali collisioni con satelliti che invece sono ancora attivi; per questo motivo in Giappone si sta lavorando allo sviluppo di satelliti in legno che, alla fine del loro ciclo di vita, possano disintegrarsi lanciandosi in un rientro in atmosfera che li carbonizzerebbe del tutto. Il problema degli attuali satelliti è che un rientro in atmosfera non ne provocherebbe la semplice combustione, ma anche il rilascio di particelle tossiche capaci di rimanere in circolazione tra le correnti anche per anni — oltre al rischio che alcune porzioni restino integre e si schiantino al suolo causando danni diretti a persone e cose. D'altro canto ormai n orbita attorno alla terra stazionano già più di 760.000 oggetti artificiali grandi da un centimetro a svariati metri; non solo satelliti, ma anche stadi dei razzi e altri rifiuti spaziali: questi oggetti, collidendo tra loro o con un satellite in attività, rischiano di provocare danni ambientali ancora più ingenti. Nell'immediato futuro inoltre il numero di oggetti in orbita è destinato ad aumentare a ritmi sempre più serrati, motivo per cui dei dispositivi facilmente degradabili come satelliti dall'involucro in legno potrebbero rappresentare una soluzione promettente per non peggiorare un problema già potenzialmente grave.
I ricercatori dell’università di Kyoto stanno collaborando con un’azienda giapponese dedita alla raccolta e alla lavorazione del legname per lo sviluppo di satelliti che, alla fine del loro ciclo di vita, possano disintegrarsi lanciandosi in un rientro in atmosfera che li carbonizzerebbe quasi del tutto.
Un edificio dove si accontentato le esigenze di tutti e di nessuno, dove tutti si possono sentire a casa senza minacciare l'ego dell'altro, questo e molto altro ancora è l'Ego House, il progetto abitativo dello studio olandese MVRDV per città non egocentriche. L'Ego House è un ideale di abitazione, fulcro di una serie di interventi per la biennale di urbanistica\ architettura (UABB) di Shenzhen, in Cina. Caratterizzata da colori vivaci e luminosi, l'ego house è composta da nove stanze che possono essere spostate in diverse configurazioni in base alle esigenze. L'Ego House è un'installazione di diverse stanze, realizzate per soddisfare le esigenze di tutti in uno spazio limitato. "Quando si confrontano con i le prospettive degli altri, gli utenti devono imparare a negoziare tra loro per ottimizzare l'uso dello spazio urbano limitato", spiegano gli architetti olandesi di MVRDV che avevano presentato il progetto già alla settimana del design olandese. "L'installazione dell'io (W) rappresenta una finestra sul futuro dell'alloggiamento adattabile alle esigenze dell'utente. Questa visione consente la coesistenza di molteplici stili di vita in una realtà densa e ottimizzata".
Una residenza dove convivono esigenze e stili di vita differenti, dove c’è spazio per le prospettive idealistiche ma non egoistiche, l’Ego House è una finestra sul futuro delle abitazioni.
Le loro morti e le loro vite resteranno per sempre, probabilmente, un mistero per tutti noi: l'unica cosa certa è lo stupore e la meraviglia dinanzi agli scheletri stretti in un abbraccio d'amore degli amanti di Valdaro. Furono rinvenuti nei pressi di Mantova nel febbraio del 2007, nel corso di una campagna di scavo che interessava una villa romana; l'eccezionalità di quella sepoltura neolitica rese immediatamente celebri i due corpi, consegnandoli all'eternità. I volti che si guardano, le braccia intrecciate, teneramente avvinghiati come una coppia di amanti sorpresa nel sonno; nelle immediate vicinanze della tomba dei due giovani, la loro età infatti si aggirerebbe attorno ai vent'anni, vennero alla luce anche i resti di altri tre individui seppelliti singolarmente che, tuttavia, non hanno goduto della medesima fama. Inevitabilmente, infatti, dietro questo romantico abbraccio di scheletri sono immediatamente fiorite le curiosità e le domande volte a cercare di dissipare le nebbie dell'affascinante mistero: furono forse uccisi? Se inizialmente si pensava di sì, successivamente, l'assenza di evidenti tracce riconducibili ad una violenta aggressione portò ad escludere l'ipotesi dell'omicidio. Restava allora l'ipotesi che i due, il ragazzo a sinistra la fanciulla a destra, si fossero stretti nel loro ultimo nodo mortale per ripararsi dal freddo pungente di una notte neolitica che ne ha provocato il decesso per assideramento; ma questo non spiegherebbe come mai i corpi siano stati rinvenuti proprio in una necropoli, laddove altre persone erano state precedentemente sepolte.
Hanno sfidato i secoli per essere ritrovati nel 2007 nei pressi di Mantova: gli scheletri abbracciati degli amanti di Valdaro non smettono mai di emozionare.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) { document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none'; } Dopo una serie infinita di ritardi, modifiche, collaudi e una lievitazione dei costi che ha portato il prezzo complessivo del dispositivo vicino ai 2 milioni di euro, entra finalmente in funzione l'ovovia per il trasporto dei disabili e delle persone con problemi di mobilità sul Ponte della Costituzione di Calatrava a Venezia. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } L'infrastruttura è formata da due elevatori, denominati piloni di attacco, e da due guide posizionate sotto il ponte nel lato che si affaccia verso il ponte della Libertà. La cabina di trasporto (la cosiddetta ovovia) invece è il mezzo che utilizza l'infrastruttura. Chi deve prendere il dispositivo di trasporto agevolato deve spingere il bottone di un videocitofono collegato con il personale di Avm, che, verificato al video che il richiedente sia effettivamente impossibilitato a oltrepassare il ponte in altro modo, azionerà l’ovovia. Leggi anche A San Francisco residenti in piazza contro le aziende Hi-tech Ma la notizia è passata in sordina. Il Comune ha pensato bene di far calare il silenzio sull’avvio delle corse dell'ovetto che porterà da una parte all’altra del Canal Grande disabili, donne incinta e persone con ridotta capacità motoria. Il motivo forse è da ricercarsi nei tanti errori ed inghippi intorno alla realizzazione di quest'ovovia: il costo, se all’inizio doveva essere di un milione di euro, adesso è arrivato a raddoppiare; leggerezze nella progettazione hanno portato i tecnici a dover correggere porte troppo strette che non rispettavano la larghezza minima della normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, e l’alta temperatura registrata all’interno d’estate, che arrivava anche a settanta gradi. La tormentata realizzazione dell’ovovia è stato l’ultimo capitolo della storia sofferta che fin dall’inizio ha accompagnato il ponte disegnato su un foglietto da Calatrava e donato al Comune di Venezia. Doveva costare 6,7 milioni di euro ed essere realizzato in breve tempo. Poi ci sono voluti 10 anni, con il fallimento di alcune imprese nonchè il concorso degli ingegneri dell’Università di Padova per risolvere svariate criticità in corso d’opera, il tutto per una spesa di 11 milioni di euro. Poi la grana dell’ovovia con altri cinque anni di lavori e ulteriori due milioni di euro di spesa. Risolti finalmente i vari problemi della stuttura, ieri 11 novembre è stata inaugurata la prima corsa. Agganciata al Ponte della Costituzione, l'ovovia consentirà in circa 7 minuti di raggiungere Piazzale Roma dalla Ferrovia o viceversa, e resterà in funzione tutti i giorni dalle 8 alle 22. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); News 39 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Dopo una serie infinita di ritardi, modifiche, collaudi e una lievitazione dei costi che ha portato il prezzo complessivo del dispositivo vicino ai 2 milioni di euro, entra finalmente in funzione l'ovovia per il trasporto dei disabili e delle persone con problemi di mobilità sul Ponte della Costituzione di Calatrava a Venezia. L'infrastruttura è formata da due elevatori, denominati piloni di attacco, e da due guide posizionate sotto il ponte nel lato che si affaccia verso il ponte della Libertà. La cabina di trasporto (la cosiddetta ovovia) invece è il mezzo che utilizza l'infrastruttura. Chi deve prendere il dispositivo di trasporto agevolato deve spingere il bottone di un videocitofono collegato con il personale di Avm, che, verificato al video che il richiedente sia effettivamente impossibilitato a oltrepassare il ponte in altro modo, azionerà l’ovovia. Ma la notizia è passata in sordina. Il Comune ha pensato bene di far calare il silenzio sull’avvio delle corse dell'ovetto che porterà da una parte all’altra del Canal Grande disabili, donne incinta e persone con ridotta capacità motoria. Il motivo forse è da ricercarsi nei tanti errori ed inghippi intorno alla realizzazione di quest'ovovia: il costo, se all’inizio doveva essere di un milione di euro, adesso è arrivato a raddoppiare; leggerezze nella progettazione hanno portato i tecnici a dover correggere porte troppo strette che non rispettavano la larghezza minima della normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, e l’alta temperatura registrata all’interno d’estate, che arrivava anche a settanta gradi.
Il giorno è finalmente arrivato, è stata inaugurata l’ovovia del Ponte della Costituzione che trasporterà disabili e donne incinta sul Canal Grande di Venezia. Non poche le polemiche.
Oroscopo di Fanpage.it per la settimana che va dal lunedì 4 a domenica 10 ottobre 2021. Mercurio resta retrogrado in Bilancia anche se abbiamo capito che non tutti dovranno preoccuparsi ma solamente Ariete, Cancro e Capricorno che è bene si consultino prima di aprire bocca. La grande novità di questa settimana sarà Venere, il pianeta dell'amore, che da venerdì entrerà nel segno del Sagittario portando armonia e dolcezza ai tre segni di fuoco che, diciamocelo, ne avevano proprio bisogno! Occhio anche alla Luna nuova di mercoledì 6 ottobre 2021 nel segno della Bilancia con Sole e Luna congiunti tra loro e congiunti anche a Marte. Inutile che cerco di indorarti la pillola Arietone mio perché ancora per questa settimana Marte, Mercurio e pure la Luna nuova sembrano mettercela davvero tutta per innervosirti parecchio. Il bello è che ci riescono senza nemmeno impegnarsi troppo ma è anche vero che tu sei abituato a gestire le energie in eccesso come un cowboy fa con il purosangue più bizzarro di tutto l'allevamento. Ecco, questa settimana potresti sentirti un cowboy! Voto 5 se mi fai anche il lancio del lazo! Tieni duro ancora qualche giorno con questa sensazione di essere attraente come quando vieni beccato a schiacciarti un punto nero allo specchio! Non appena Venere si toglierà di torno tu tornerai ad essere il re dell'improvvisazione sia che si tratti di imbandire una cena per invitati non attesi sia che una noiosa giornata in ufficio si trasformi in una noiosa giornata in ufficio più un bellissimo aperitivo con i colleghi. Voto 6 per la capacità di sopportazione fino a venerdì. Il bello di settimane come queste è che vi sentite talmente bene che non avete nessun bisogno di leggere l'oroscopo per sapere che continuerete a mietere vittime con il vostro fascino tutto attorno. Occhio però che Venere arriverà in opposizione dal fine settimana un po' come fosse un temporale autunnale decisamente inatteso mentre voi eravate usciti per sfoggiare le infradito un'ultima volta prima del cambio dell'armadio. Voto 8 e mezzo ma uscite con l'ombrello, metaforicamente parlando…
Nell’oroscopo della settimana che va da lunedì 4 a domenica 10 ottobre 2021 assisteremo, con il fine settimana, al passaggio di Venere dal segno dello Scorpione al segno zodiacale del Sagittario. Per questo da venerdì l’amore, la dolcezza e la voglia di coccole invaderanno, dolci come la cioccolata calda, i segni di fuoco. Ecco le previsioni dell’oroscopo per tutti i segni.
Il Centro nazionale di meteorologia degli Emirati Arabi Uniti sta sperimentando l'utilizzo della tecnologia dei droni della pioggia che rilasciano cariche elettriche nelle nuvole, spingendole ad aggregarsi e formare precipitazioni. Gli Emirati Arabi Uniti sono uno dei primi paesi della regione del Golfo Arabico ad aver utilizzato questa tecnologia; un paese che in genere riceve solo 10 centimetri di precipitazioni all'anno e raggiunge temperature di 50 gradi Celsius. L'uso dei "droni della pioggia" arriva dopo anni di studio delle proprietà fisiche e chimiche delle nuvole che si formano negli Emirati Arabi Uniti, uno dei paesi più aridi della Terra, prima di iniziare a trasportare la semina delle nuvole nel paese. Questo studio ha scoperto che la migliore semina per le nuvole si forma in estate nelle regioni orientali e sud-occidentali. Così di recente Dubai ha iniziato a innescare la pioggia utilizzando droni che volano tra le nuvole e rilasciano cariche elettriche. Le cariche servono a dare energia elettrica alle nuvole in modo da indurle ad aggregarsi e produrre pioggia. La speranza è che tale tecnica possa aiutare ad aumentare le scarse precipitazioni annuali del paese.
Gli Emirati Arabi Uniti sono uno dei primi paesi della regione del Golfo Arabico a sperimentare l’utilizzo della tecnologia dei “droni della pioggia” che rilasciano cariche elettriche nelle nuvole, spingendole ad aggregarsi e formare precipitazioni. Si parla di “semina delle nuvole” che ha già prodotto diversi temporali dopo un clima torrido che a Dubai raggiunge temperature di 50 gradi Celsius.
Ormai è ufficiale: sarà Michelle Hunziker la co-conduttrice, insieme a Claudio Baglioni e Pierfrancesco Favino, del Festival di Sanremo 2018. Tutti aspettano dunque di poter ammirare gli abiti da sera scelti dalla conduttrice per le diverse serate del Festival canoro. Alla conferenza stampa di lancio Michelle è apparsa con un outfit casual, composto da cappotto in pelle rossa, ma tutti ricordano i luccicanti abiti scelti per l'edizione numero 57 di Sanremo. Siamo dunque curiosi di sapere chi vestirà la Hunziker quest'anno e quale casa di moda firmerà i suoi abiti (probabilmente si tratterà di Trussardi), nell'attesa diamo uno sguardo ai modelli che Michelle indossò sul palco 10 anni fa. Non è infatti la prima volta che la Hunziker sale sul palco di Sanremo, già nel 2007 era stata scelta da Pippo Baudo come spalla per le diverse puntate della kermesse musicale. In quell'occasioni la Hunziker affidò la sua immagini ad alcuni grandi stilisti e brand italiani, indossando per ogni serata le creazioni di 5 designer differenti. Nella prima serata della 57esima edizione Michelle calcò il palco dell'Ariston con abiti tutti griffati Valentino, uno bellissimo in chiffon rosso, uno corto in seta bianca con decoro gioiello, un tubino con gonna ricamata total white e, purtroppo, un abito bustier color oro, entrato di diritto nei peggiori look della storia del Festival. L'abito era bello, peccato solo per i pois stampati sul tessuto oro e per quelle maxi applicazioni sui fianchi….
Nell’attesa di poter ammirare gli abiti da sera scelti da Michelle Hunziker per Sanremo 2018 diamo un’occhiata ai look sfoggiati dalla conduttrice 10 anni fa sullo stesso palco, quando co-condusse nel 2007 la 57esima edizione del Festival al fianco di Pippo Baudo.
Finalmente, è sbarcato online il primo trailer di “Jumanji: Benvenuti nella Giungla”, sequel del cult del 1995, con il grande e compianto Robin Williams. In cabina di regia c’è Jake Kasdan (“Bad Teacher – Una cattiva maestra”, “Sex Tape – Finiti in rete”) e gli straordinari protagonisti principali sono Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan. Il film è incentrato sulla storia di quattro ragazzi che scopriranno una vecchia consolle e si ritroveranno catapultati in un videogame nel bel mezzo della giungla, in cui ognuno di loro ha assunto le sembianze del proprio avatar. La sceneggiatura è stata scritta da Scott Rosenberg e Jeff Pinkner mentre i produttori sono Matt Tolmach, William Teitler e Ted Field. Nel cast, oltre ai suddetti divi, ci saranno anche, Nick Jonas, Madison Iseman, Alex Wolff e Bobby Cannavale. “Jumanji: Benvenuti nella Giungla” sarà nelle sale americane a partire dal prossimo 20 dicembre, mentre da noi arriverà, presumibilmente, il 4 gennaio 2018. Quattro ragazzi scoprono una vecchia consolle e si ritrovano catapultati nel videogame ambientato nella giungla, assumendo le sembianze dei rispettivi avatar, interpretati da Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan. Quel che scoprono ben presto è che Jumanji non è semplicemente un gioco e dovranno affrontare la più pericolosa avventura della loro vita o resteranno intrappolati nel gioco per sempre. Gli attori che formano il cast sono: Dwayne Johnson (Dottor Smolder Bravestone), “Karen Gillan (Ruby Roundhouse), Missi Pyle (Coach Webb), Kevin Hart (Moose Finbar), Jack Black (Professor Shelly Oberon), Bobby Cannavale, Rhys Darby, Tim Matheson (Vreeke), Nick Jonas, Alex Wolff (Spencer), Madison Iseman (Bethany), Juan Gaspard (La spia), Friday Chamberlain (Guerriera amazzone) e Marc Evan Jackson (Preside Bentley). 1. Nel film ci doveva essere anche Tom Holland ma, a causa di altri impegni già fissati, l’attore ha dovuto cedere il posto a Nick Jonas. 2. Il film è stato alle Hawaii, per la maggior parte ad Honolulu. 3. Il film segna la seconda collaborazione tra Dwayne Johnson e Kevin Hart, dopo “Una spia e mezzo”, del 2016. 4. L’attrice Karen Gillan, per prepararsi fisicamente alle riprese, si è allenata duramente con il personal trainer Scott Pearlman, postando man mano le foto dei progressi su Instagram. Il look del suo personaggio, Ruby Roundhouse, è stato influenzato da quello di Lara Crof, eroina della saga videoludica di “Tomb Raider”.
E’ arrivato, finalmente, il primo trailer del sequel del cult del 1995, con Robin Williams. Stavolta, i quattro protagonisti principali sono Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan e la storia è incentrata su quattro ragazzi che scopriranno una vecchia consolle e si ritroveranno catapultati in un videogame nel bel mezzo della giungla, in cui ognuno di loro ha assunto le sembianze del proprio avatar.
Qualcosa è cambiato nella vita di Teresanna Pugliese. Se i conti sono giusti, se la leggenda dice il vero, cioè che quando una donna cambia look, ha interessanti novità da svelare, allora non ci si sbaglia. C'è un nuovo amore per la ex tronista di "Uomini e Donne"? Dopo aver iniziato gli studi di recitazione, dopo aver messo finalmente il passato alla porta una volta per tutte, la Pugliese è ripartita da una vacanza in Egitto da dove è tornata con un nuovo taglio ed un nuovo colore ai capelli: delle meches davvero irresistibili. Chi è il nuovo amore di Teresanna? È iniziato il toto-nomi, ma c'è chi è pronto a giurare che non si tratti di nessun volto noto, ma di un bell'Adone conosciuto e frequentato da un po' ai corsi di recitazione che ha svolto in quest'ultimo anno. Il mondo del gossip attende alla finestra, pronto a sapere e divulgare…
Teresanna Pugliese cambia look e fa l’occhiolino su instagram ai suoi follower: quando una donna cambia, c’è qualcosa di nuovo nell’aria!
Guerra in Libia tra la coalizione Onu e le forze sul campo del Colonnello Muammar Gheddafi. Con l'inizio dell'operazione “Odissea all'Alba” e i bombardamenti strategici di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna sugli arsenali militari libici, il Colonnello rincara la dose delle minacce contro l'Italia e i paesi Occidentali che appoggiano la coalizione. Dopo aver evocato scenari da incubo e dichiarato di voler bombardare il Mediterraneo, oggi Gheddafi ritorna alla televisione di stato libica per rinnovare le sue oscure promesse: “Trasformeremo il paese in un inferno per gli invasori”. “Farete la fine di Hitler e Mussolini” minaccia il colonnello nel messaggio rivolto ai suoi sostenitori, accusa l'Occidente e la coalizione Onu di portare avanti una crociata terroristica contro la Libia per sradicare l'Islam dal paese. Infine, minaccia apertamente l'Italia di ritorsioni militari evocando allusivamente il bombardamento di Lampedusa con i missili Scud del 1986, ma soprattutto affermando che dalla Libia non saranno più bloccate le ondate di profughi diretti verso le coste sicilian: "La Libia è pronta per una lunga guerra. L'Italia ci ha tradito, come hanno fatto i paesi dell'Europa. Noi non lasceremo la nostra terra e voi morirete, cadrete dalle vostre poltrone, vi faranno cadere i vostri popoli. Avete fallito in Somalia e fallirete anche in Libia. Sono state distribuite armi alla popolazione libica. Il vostro assalto sarà un fallimento".
Gheddafi parla in Tv e minaccia l’Occidente: “Italia traditrice, farete la fine di Hitler e Mussolini”. La Libia non bloccherà più il flusso di immigrati per l’Europa dopo l’inizio delle operazioni militari dell’Onu.
Si sono chiuse alle 23 le urne per il secondo turno delle elezioni amministrative, che si sono tenute in 136 comuni italiani. Lo spoglio delle schede è iniziato subito dopo la chiusura dei seggi. In tutte le città si registra un netto calo nell'affluenza, rispetto al primo turno. Si è votato in due capoluoghi di Regione, Campobasso (unico capoluogo in cui erano impegnati al ballottaggio i Cinque Stelle) e Potenza, e in 13 capoluoghi di provincia, cioè a Biella, Verbania, Vercelli, Avellino, Prato, Ferrara, Forlì, Reggio Emilia, Cremona, Ascoli Piceno, Foggia, Livorno e Rovigo. Impegnati nei ballottaggi anche 12 centri con meno di 15mila abitanti nei quali si è registrata, lo scorso 26 maggio, l'assoluta parità tra i due candidati sindaco più votati. I risultati in tempo reale dei ballottaggi sono consultabili qui, con lo spoglio che proseguirà fino a tarda notte. Nella maggior parte dei casi sono stati centrosinistra e centrodestra a sfidarsi, mentre i Cinque Stelle erano presenti solo a Campobasso, unico comune capoluogo in cui si sono fronteggiate le due componenti del governo giallo-verde. Il M5S ha perso al primo turno Livorno, dove la vice di Filippo Nogarin, Stella Sorgente, dopo cinque anni di governo pentastellato, non è riuscita a conquistare il ballottaggio.
Urne chiuse per i ballottaggi delle elezioni comunali 2019: cominciato lo spoglio dei voti per assegnare le poltrone da Sindaco vacanti dopo il primo turno. Alle urne erano attesi oltre 3,6 milioni di elettori, anche se l’affluenza è in calo rispetto a cinque anni fa e rispetto al primo turno di due settimane fa.
Per mutuare a nostro favore un detto sempre efficace, così come una rondine non fa primavera, un film ambientato nel periodo di Natale non fa necessariamente atmosfera natalizia. Alcune pellicole infatti, per quanto basate su storie alle quali il Natale fa da sfondo, per tutto sono ricordate, fuorché per la neve, le renne, Santa Claus o il fermento degli ultimi folli giorni di regali. In fondo dovremmo anche riflettere sul perché "Animal House" sia diventato il film imprescindibile di Italia 1 della notte tra il 24 e il 25 dicembre, ma diciamo che questo è un argomento del quale discuteremo in altra sede. Per il momento, proviamo ad elencare alcuni film che sono la chiara dimostrazione del suddetto teorema: Non c'è bisogno di ricordare la trama del film con Johnny Depp come protagonista, per dedurre che, nonostante ambientato a Natale, il film di natalizio abbia solo la neve e le decorazioni, ma non certo le atmosfere necessarie e suscitare nello spettatore quel senso di familiarità con le ambientazioni descritte nel film. Film del 1986 di Pupi Avati, con un seguito altrettanto riuscito realizzato negli anni 2000, Regalo di Natale è un film che prende dalle festività solo il pretesto di ambientazioni e, probabilmente i lati peggiori del Natale, come la solitudine di alcuni personaggi e la tristezza di fondo che è nemesi della felicità e spensieratezza che anima le famiglie che festeggiano rigorosamente la ricorrenza. Gli esiti del film non sono migliori delle premesse. Come si sa, l'incipit del film sono proprio le vacanze di Natale, motivo per il quale il protagonista giunge a Los Angeles, lì dove si trova il palazzo minacciato da un attacco terroristico che renderà queste vacanze natalizie decisamente turbolente. Le luci a intermittenza dell'albero di Natale sono il decoro visivo dei silenzi lugubri della casa di Tom Cruise e Nicole Kidman, protagonisti dell'ultimo capolavoro di Stanley Kubrick Eyes Wide Shut. Il Natale è solo un elemento accessorio che, a parte l'aspetto estetico, non ha funzione sostanziale nella narrazione di una pellicola che è tutt'altro che natalizia. Gotham City non è certo il luogo più accogliente e caldo che esista. E non lo è nemmeno durante il periodo delle feste natalizie, durante le quali è ambientata la pellicola diretta da Joel Schumacher del 1992, che vede Michael Keaton nei panni di Batman alle prese con Pinguino. Si ritorna a Tim Burton, che deve avere evidentemente un rapporto conflittuale con le festività natalizie. A dispetto del titolo, chiunque abbia visto quel colpo di genio che è Nightmare Before Christmas, saprà senza dubbio che il Natale, nel film , finisce per diventare uno spauracchio.
E’ scientificamente provato che un film ambientato a Natale non debba per forza spingerci a pensare a renne, slitte e grandi abbuffate. A dimostrarlo alcuni film, le cui trame, pur svolgendoci durante le festività, parlano di tutto fuorché del Natale.
Morrissey, lo sappiamo, fa parlare di sé ogni volta che apre bocca, o fa parlare per sé il proprio megafono online "True To You", sito che anticipa tutto ciò che riguarda l'ex Smiths. L'altro giorno il cantante ha rivelato quella che sarà la tracklist del suo prossimo album, "World Peace Is None Of Your Business" che uscirà a luglio per la Harvest Records, prodotto da Joe Chiccarelli (The Strokes, Tori Amos, The Shins) e seguito del precedente "Years Of Refusal" del 2009. Già il nome dell'album aveva fatto discutere, ma le tracce hanno scatenato i giornalisti di settore, spingendo Consequence Of Sound a definirle "ridicole". Le canzoni, infatti, hanno titoli tipo "Neal Cassady Drops Dead" ("Nail Cassady è morto all'improvviso", facendo riferimento alle circostanze misteriose riguardo la morte dello scrittore), oppure "I'm Not A Man" ("Non sono un uomo") e "Earth Is the Loneliest Planet" ("La Terra è un pianeta solitario") o "Kick The Bride Down The Aisle" ("Getta la sposa giù dalla navata"). Ecco la tracklist completa. Ora l'attesa è per la musica:
A luglio uscirà il nuovo album di Morrissey e pochi giorni fa l’ex Smiths ha rivelato la tracklist completa dell’album che già fa discutere. In attesa di ascoltare qualche canzone.
Già nel 2010, Cristina Buccino e Claudio D’Alessio avevano affrontato una prima, profonda crisi: l’ex aspirante velina confessò di aver lasciato il figlio del celebre Gigi dopo che lui l’aveva ripetutamente tradita. Da allora, però, di acqua sotto i ponti ne è passata e con un colpo di coda che il pubblico ancora ricorda, Cristina aveva fatto marcia indietro, dichiarando di essersi ripresa il suo uomo. Purtroppo, a distanza di due anni, la relazione tra i due sembrerebbe essere terminata e questa volta per volere di Claudio. A raccontarlo è il settimanale Novella 2000 che bolla come irrimediabilmente finita la storia d’amore tra i due.
Dopo quattro anni d’amore, termina la storia tra Cristina Buccino e Claudio D’Alessio. Il figlio del più celebre Gigi avrebbe lasciato la fidanzata per motivi che nessuno dei due ha preferito specificare.
Perugia è una città elegante e senza tempo, con un centro storico disseminato di tesori artistici. Ma forse non tutti sanno che due grandi della pittura rinascimentale hanno realizzato proprio nel capoluogo umbro un'affascinante opera a quattro mani. La Cappella di San Severo, infatti, ospita uno splendido affresco eseguito da Raffaello Sanzio e dal suo maestro Pietro Vannucci detto il Perugino. Annessa alla Chiesa di San Severo, la cappella sorge nel rione di Porta Sole, nel centro di Perugia. Si tratta di un luogo suggestivo e panoramico, raggiungibile dopo una ripida salita e ricordato persino da Dante nel canto XI del Paradiso, come attesta la targa affissa in Porta Sole. La cappella è piccola, ma regala grandi emozioni a tutti i veri amanti dell'arte. Non capita tutti i giorni di sostare al cospetto di due maestri della pittura, le cui pennellate diverse ma complementari ci hanno regalato un'opera unica nel suo genere. L'affresco è l'unica opera rimasta a Perugia tra le tante che Raffaello realizzò nel capoluogo umbro. Il Divin Pittore vi lavorò tra il 1505 e il 1508, realizzando la parte superiore dell'affresco con la Trinità e santi. Il giovane Raffaello venne chiamato a lavorare a quest'opera nel 1505, quando si spostava tra Roma e Firenze. In questo periodo, proprio a Perugia l'artista realizzò la Pala Baglioni, che in seguito gli aprì le porte di Roma grazie alla chiamata di Giulio II. Nel 1508, infatti, Raffaello venne convocato a Roma per decorare gli appartamenti papali e lasciò l'opera incompiuta. Fu il Perugino a completarla nel 1521 dopo la morte del suo allievo più importante. La parte inferiore dipinta dal Perugino raffigura alcuni Santi, mentre nella nicchia centrale è collocata una Vergine in terracotta policroma, opera di un ignoto artista di fine Quattrocento.
La Cappella di San Severo, situata nel quartiere di Porta Sole a Perugia, conserva un meraviglioso affresco a quattro mani, realizzato da Raffaello e dal Perugino in due tempi. Allievo e maestro a confronto in una piccola cappella che custodisce una grande opera d’arte, motivo in più per visitare il capoluogo umbro.
Nel 1997 diventa un autentico tormentone, raggiungendo i vertici delle chart di tutta Europa; oggi la ritroviamo sul podio di una classifica completamente diversa, quella delle “Canzoni peggiori degli anni Novanta”. La canzone in questione è Barbie Girl degli Aqua, che già quattordici anni fa scatena non poche polemiche – e una denuncia da parte di Mattel, l’azienda produttrice della Barbie – per il suo testo provocatorio e dissacrante. La singolare classifica è stata stilata dalla rivista Rolling Stone che, mediante un sondaggio tra i suoi lettori, ha scelto i “dieci brani più brutti” dell’ultimo decennio del secolo scorso. In seconda posizione troviamo un altro tormentone musicale, ballato per anni alle feste, la Macarena: incisa nel ’93 dal duo spagnolo Los del Rio, tre anni dopo è ripresa in versione dance dagli italiani Los Locos. Al terzo posto una canzone meno nota in Italia, Achy Breaky Heart (1993) del cantante e attore Billy Ray Cyrus – che però negli USA ottiene un notevole successo e due nomination ai Grammy Awards –, seguita, in quarta posizione, da Ice ice baby del rapper statunitense Vanilla Ice, che con questo brano si fa conoscere nel 1990. A metà della classifica figura Tubthumping – colonna sonora ufficiale del gioco dei Mondiali di Calcio 1998 – del collettivo rock britannico Chumbawamba; al sesto posto gli Hanson con il brano del loro debutto, MMMBop, che nel ’98 fa il giro del mondo riscuotendo un enorme successo. Al settimo un altro celebre brano, My heart will go on di Céline Dion, colonna sonora di Titanic di James Cameron, film campione di incassi del ’97.
La rivista statunitense, con un sondaggio tra i suoi lettori, ha scelto i dieci brani più brutti dell’ultimo decennio del secolo scorso. In classifica pezzi celebri come MMMBop degli Hanson e My heart will go on di Céline Dion.
Brad Pitt indagato dalla polizia di Los Angeles e dal Dipartimento minorile e dei servizi familiari di Los Angeles con l'accusa di aver abusato verbalmente ed essere stato fisicamente aggressivo con i suoi figli, motivo pare anche strettamente legato alle cause del divorzio dalla moglie Angelina Jolie. Lo riporta in forma di esclusiva la rivista online TMZ. Fonti vicine alla coppia hanno riportato che Brad, Angelina e i loro bambini erano su un volo mercoledì scorso, quando l'attore, presumibilmente fuori controllo, sarebbe impazzito e avrebbe iniziato a urlare e a inveire fisicamente contro i bambini. Anche dopo l'atterraggio dell'areo, stando alla versione dei medesimi testimoni, Pitt avrebbe continuato il suo sproloquio sulla pista. La denuncia per maltrattamenti su minori é stata presentata in forma anonima da un testimone e il dipartimento di polizia che si occupa del caso avrebbe gia' interrogato la coppia di Hollywood e ha intenzione di convocare anche i figli.
Angelina Jolie avrebbe chiesto il divorzio da Brad Pitt a causa di un brutto episodio accaduto pochi giorni fa, durante il quale l’attore, pare non nel pieno delle sue facoltà, avrebbe abusato verbalmente dei suoi figli, diventando fisicamente minaccioso. TMZ sbatte il mostro in prima pagina, raccogliendo testimonianza da fonti vicine alle due star di Hollywood, al momento nel centro di un vero e proprio ciclone mediatico, che potrebbe coinvolgere anche i loro bambini.
La 70esima edizione del Festival di Cannes è entrata nel vivo e fino al prossimo 28 maggio presenterà in anteprima film provenienti da ogni parte del mondo. Le star che hanno calcato il red carpet sono moltissime e non sono mancati gli "scandali", dalle due celebrities che hanno indossato lo stesso abito a Bella Hadid con lo spacco vertiginoso, fino ad arrivare a Lily-Rose Depp con i capezzoli in mostra nella serata inaugurale. Ieri sera si è tenuta la première di "The Killing of a Sacred Deer" e a distinguersi per bellezza e sensualità è stata la modella di Victoria's Secret Sara Sampaio. La 25enne ha fatto la sua apparizione sul tappeto rosso con un look decisamente audace. Ha infatti indossato un lungo abito bianco in pizzo di Francesco Scogliamiglio a maniche lunghe e con dei volant sul corpetto e sulla vita. La cosa particolare è che, essendo completamente trasparente, rivelava la biancheria intima e le forme perfette della top. Per completare il tutto, la Sampaio ha sfoggiato dei sandali bianchi di Gianvito Rossi, collana e orecchini di pietre preziose verdi e cristalli firmati Avakian, ha poi tenuto i capelli raccolti in uno chignon e ha esaltato la bocca carnosa con un rossetto rosso.
Sara Sampaio ha calcato ieri il red carpet del Festival di Cannes. Ha incantato tutti con la sua sensualità, sfoggiando un lungo abito bianco in pizzo completamente trasparente che rivelava la biancheria intima indossata.
Non è solo la bellissima Belen a creare "scandalo" all'interno della famiglia Rodriguez: la sensuale argentina convolerà a liete nozze il prossimo 20 settembre e mentre non si fa che parlare del suo abito bianco, la dolce sorellina Cecilia voglia "rubarle" la scena. La nuova fidanzata di Francesco Monte ha deciso di restare in Italia e il lavoro in questo momento non le manca di certo: testimonial per l'evento "Ti sposo" ad Ercolano, dedicato alle future coppie che convoleranno a nozze, la Rodriguez jr ha posato con un audace vestito e pare non indossasse alcuna biancheria intima.
La sorellina di Belen pare voglia “rubarle” la scena: Cecilia Rodriguez ha posato in abito da sposa ad un evento nella cittadina napoletana di Ercolano e ha mostrato ai fotografi di non indossare la biancheria intima.
Il primo mini-ciclo stagionale dell'Inter si conclude con un sofferto successo su un ottimo Sassuolo. Il bilancio in campionato di Inzaghi è buono (5 vittorie e 2 pareggi), perché i nerazzurri vincono, segnano tanto e si divertono. Nel post-partita di Sassuolo-Inter non è mancato un momento polemico. Inzaghi ha parlato dell'episodio che ha coinvolto Handanovic e Defrel ed ha difeso Handanovic. Il tecnico ha dichiarato che il contatto tra il portiere e l'attaccante francese non era da rigore. Il primo a essere citato è stato Dzeko, che ha eguagliato un record di Ronaldo, secondo Inzaghi la panchina di Champions gli ha fatto bene: "Se gli ha fatto bene la panchina di Kiev? A tutti fa bene la panchina. Dzeko lo conoscevo da avversario, sapevo che era forte, ma allenandolo devo dire che mi ha impressionato". Poi il tecnico si è soffermato su alcuni singoli e ha parlato dei calciatori che hanno un po' deluso e cioè Correa e Calhanoglu: "Tucu viene da un infortunio importante, per cui gli vanno fatti i complimenti. Dzeko aveva bisogno di tirare il fiato. Quando tornerà a pieno regime Sanchez potrò alternarli di più", mentre riguardo il turco ha detto: "Sono contento, l’ho voluto a tutti i costi. Deve crescere lui come gli altri. Con l’Atalanta ha fatto un’ottima partita, oggi ha sofferto un po’ ma sono convinto che ci darà una grande mano".
Simone Inzaghi dopo Sassuolo-Inter ha esaltato Edin Dzeko, autore di 6 gol in 7 partite e capocannoniere della Serie A (con Immobile), e ha cercato di smorzare le polemiche sul contatto tra Handanovic e Defrel: “Decisione corretta da parte dell’arbitro, ha fatto di tutto per non toccare Defrel”.
Alla tappa catanese di "Panorama d'Italia" è intervenuto il direttore di "Chi" Alfonso Signorini che ha presentato la sua autobiografia "L'altra parte di me" (edito da Mondadori) nella quale ha svelato particolari inediti della sua vita privata. Un Alfonso Signorini senza peli sulla lingua che non ha di certo timore a raccontare i suoi primi amori o il rapporto, quasi viscerale, con la madre. Un Alfonso Signorini che non ha mai nascosto di essere amico di Silvio Berlusconi e di essere fidanzato, da anni, con il senatore Paolo Galimberti. "Sto con lui da 12 anni, è una figura indispensabile, l'amore è fiducia, apertura, lasciarsi andare. Ci si abbandona senza difese. Noi, ad esempio, facciamo una vita lontana ma abbiamo bisogno sempre l'uno dell'altro" ha dichiarato il direttore di "Chi" nel corso della chiacchierata con Giorgio Mulé di Panorama. Ai nostri microfoni, poi, ha confermato il suo rapporto con Galimberti, scongiurata quindi la crisi della coppia: "Io mi alzo al mattino e dico ‘per fortuna che il mio compagno c'è!'. Poi magari non facciamo l'amore da tre anni perché la passione se n'è andata, però subentra un'intimità e una comunione che vale molto di più". E sulla sua omosessualità: "Ho pianto tanto prima di dirlo ai miei genitori, vi assicuro che c'è tanta sofferenza dietro ad un coming out. Avrei preferito essere etero perché non è facile essere omosessuali dal momento che sarà sempre considerata una diversità. Avevo paura della derisione, di fare del male alla mia famiglia, non volevo gravarli di questo problema che in realtà era solo mio. Loro, invece, mi hanno abbracciato. Figuratevi che quando mia mamma è morta aveva una maglietta che le aveva regalato cinque anni prima il mio fidanzato". "E' un rapporto d'amicizia, Berlusconi per me è stato come un papà e un fratello. Sono stato invitato al "Bunga Bunga" ma non ho mai preso parte. Sapete perché? Non mi attraevano […] Io a Silvio voglio molto bene, mi è stato vicino in momenti complicati della mia vita con tanto affetto. Mi è stato vicino quando mia mamma se ne stava andando, lui mi ha tenuto per mano, le parlava.." ha dichiarato Alfonso Signorini a Fanpage.it aggiungendo, nel corso della discussione con Mulé, che, il giorno in cui è morta sua madre, non ha voluto vedere nessuno. Poi, all'improvviso, di notte, qualcuno ha suonato alla porta: era Silvio Berlusconi. "Dalle 3 del mattino fino alle 8 mi ha tenuto la mano e abbiamo pianto insieme". "Berlusconi ha fatto tante cavolate nella sua vita e per questo ha pagato. Quando mia mamma era in ospedale, però, lui chiamava sempre e chiacchieravano. Questo non potrò mai dimenticarlo". Anche con Marina Berlusconi il rapporto è strettissimo: "Lei è molto razionale, una donna lucida, mentre io sono molto emotivo. Spesso andiamo a mangiare insieme la polenta ma non parliamo di lavoro. Se ho problemi, lei mi trova sempre delle soluzioni. Dicono che noi ci incontriamo e facciamo inciuci. Ma quando mai? Hanno persino insinuato che io fossi lo spin doctor di Berlusconi: peccato che di politica non ne capisca niente". Una volta, però, Marina Berlusconi avrebbe voluto cacciarlo da Mondadori poiché aveva pubblicato delle sue foto in topless: "Si è incazzata nera, lei stava in vacanza, mi ha chiamato e mi ha detto ‘Sei un disgraziato'.. e allora io le ho risposto ‘se mi licenzi divento il Che Guevara del gossip italiano'. E così non mi ha cacciato".
Ai microfoni di Fanpage.it Alfonso Signorini racconta alcuni particolari inediti della sua vita privata: l’amore per Paolo Galimberti, il rapporto con la famiglia Berlusconi, la leucemia e infine la sua rinascita televisiva.
Arriverà a giorni Just Can't Get Enough, il nuovo singolo dei Black Eyed Peas, estratto dall'album The Beginning uscito lo scorso novembre. Per decidere quale traccia pubblicare come nuovo singolo, la band statunitense ha deciso di avvalersi molto democraticamente dell'opinione dei suoi fan lanciando un sondaggio su internet per scoprire quale fosse la loro preferenza tra le varie tracce dell'album. Il testo di Just Can't Get Enough, letteralmente "non ne ho proprio abbastanza", parla di quello che si prova quando si ha una forte attrazione per qualcuno. In questo caso, quindi, i Black Eyed Peas hanno abbandonato momentaneamente tematiche come quelle di The Time (Dirty Bit) o Rock That Body che si concentravano principalmente sul mondo della discoteca.
Ecco il significato di Just Can’t Get Enough dei Black Eyed Peas, il nuovo singolo della band in uscita il prossimo 8 febbraio.
La splendida cometa C/2020 F3 (NEOWISE) che sta impreziosendo il cielo di luglio – è visibile a occhio nudo – tra mercoledì 22 e giovedì 23 raggiungerà il perigeo, cioè la minima distanza dalla Terra. Questa meraviglia di ghiaccio, roccia e polveri arriverà a trovarsi ad “appena” un centinaio di milioni di chilometri dal nostro pianeta, dopo un lunghissimo e misterioso viaggio nel cuore del Sistema solare. Nonostante la maggiore vicinanza, la cometa sta perdendo giorno dopo giorno la sua luminosità, poiché mentre approccia la Terra (in totale sicurezza) si sta rapidamente allontanando dal Sole, dalla cui azione azione derivano le sue due spettacolari code, lunghe milioni di chilometri. Quella principale, biancastra e composta da polveri, è innescata dalla fusione del materiale superficiale indotta dal calore, la secondaria – di un bellissimo colore blu – è composta da ioni, “strappati” dal vento solare. Potete ammirarle entrambe nello splendido scatto sottostante dell'astrofotografo Alessandro Nobili. Al momento la cometa è ancora visibile a occhio nudo, anche se con maggiori difficoltà rispetto ai giorni scorsi. Purtroppo non lo sarà ancora per molto. Gli esperti stimano che entro una settimana/dieci giorni al massimo, la sua magnitudine (luminosità apparente) raggiungerà un valore tale da non poter essere più intercettata dall'occhio umano. A quel punto diventeranno necessari un binocolo, un telescopio o una fotocamera con teleobiettivo, da impostare con scatti a lunga posa per poter godere appieno della silhouette della cometa. Questi sono dunque gli ultimi giorni per poter ammirare la visitatrice proveniente dalla remota Nube di Oort, nella quale originò agli albori del Sistema solare. Osservarla adesso è l'occasione di una vita: in base ai calcoli degli scienziati della NASA, infatti, la cometa – che ha un diametro stimato di circa 5 chilometri e sfreccia a 231mila km/h – tornerà a visitare la Terra tra 6.800 e 7.000 anni, quando naturalmente non ci sarà più nessuno di noi. Ma come fare per cercarla sulla volta celeste? Nel nostro emisfero si può fare riferimento alla mappa soprastante, messa a punto dalla NASA. La cometa C/2020 F3 (NEOWISE) in questi giorni sta viaggiando a Nord-Ovest, sotto la costellazione dell'Orsa Maggiore, pertanto risulta piuttosto facile da individuare. Per osservarla a occhio nudo è fondamentale allontanarsi dalle città e trovare un luogo privo di inquinamento luminoso. Come indicato, man mano che si allontana dal Sole (il perielio è stato lo scorso 3 luglio) la sua luminosità cala vistosamente, e adesso appare come una stella fioca accompagnata da un velo coda.
Entro la fine di luglio, massimo i primi di agosto, secondo gli esperti la cometa C/2020 F3 (NEOWISE) non sarà più visibile a occhio nudo, dato che la sua luminosità sta calando vistosamente man mano che si allontana dal Sole. Potremo tuttavia continuare a godere delle sue splendide code con binocoli, telescopi e fotocamere.
Ilary Blasi è una delle conduttrici più amate della tv italiana e, al di là della bellezza mozzafiato che ha sempre vantato fin dai tempi di Passaparola, a contraddistinguerla è una grande ironia. Ogni volta che compare sul palco conquista tutti con la sua simpatia e la sua semplicità, dando prova di non essersi montata la testa e di essere rimasta "normalissima" nonostante il successo. In molti insinuano che abbia fatto qualche ritocchino per stravolgere il suo aspetto ma la verità è che, come lei stessa ha dichiarato in più di un'occasione, è semplicemente cresciuta e maturata. Di recente non ha avuto paura di mostrarsi senza trucco, lasciandosi immortalare in un'inedita versione acqua e sapone per una foto finita sui social. Siamo sempre stati abituati a vederla truccatissima e splendida sul palco ma nelle ultime ore Ilary Blasi ha "cambiato registro". Dopo essere apparsa più glamour che mai a L'isola dei famosi tra lunghi abiti da sera di velluto e completi dallo stile mannish, per una serata tra amici ha puntato tutto su un look acqua e sapone. Insieme al marito Francesco Totti ha cenato con Giorgio Panariello, lasciandosi immortalare con indosso un maglioncino di pelo color panna e i capelli extra lisci. Ad aver attirato le attenzioni del pubblico, però, è stato il suo viso "al naturale". La conduttrice ha detto temporaneamente addio ad eye-liner, rossetto, fondotinta, blush e ciglia finte, rimanendo orgogliosamente senza make-up. Il risultato? Nonostante la differenza rispetto alle sue foto patinate sia evidente, la moglie di Totti continua a essere splendida.
Siamo sempre stati abituati a vedere Ilary Blasi preparatissima e trendy sui palcoscenici italiani più ambiti ma com’è lontana dai riflettori? A rivelarlo è stata una foto postata sui social da un amico “famoso”, dove la conduttrice non ha avuto paura di mostrarsi senza neppure un filo di trucco sul viso.
La 42esima edizione dei Premi César, gli Oscar francesi del cinema, si è tenuta allo splendido Théâtre du Châtelet di Parigi e ha visto trionfare "Elle", dell'olandese Paul Verhoeven, con la straordinaria Isabelle Huppert, che ha vinto il premio come Miglior attrice. Xavier Dolan è il Miglior regista per "E' solo la fine del mondo", mentre il premio al Miglior attore è stato conquistato dal bravissimo Gaspard Ulliel proprio per il suo ruolo da protagonista nel film del regista canadese. Il premio al Miglior attore non protagonista lo ha ritirato James Thierrée per “Mister Chocolat” mentre Déborah Lukumena ha portato via quello alla Migliore attrice non protagonista per “Divines”. Ken Loach vince ancora col suo “Io, Daniel Blake”, stavolta nella categoria “Miglior film straniero”, quindi non c’è stato niente da fare per “Fuocoammare”, di Francesco Rosi, che è stato battuto da “Merci Patron!”, del regista François Ruffin, nella categoria Miglior documentario. Lo straordinario “La mia vita da zucchina”, di Claude Barras, ha portato a casa i premi per il Miglior film d’animazione e il Miglior adattamento. Le nuova promesse del cinema di quest’anno, invece, sono Niels Schneider per “Diamant noir” e la bella Oulaya Amamra per “Divines”. Il talentuoso Xavier Dolan ha vinto il César per il Miglior montaggio per il suo “E’ solo la fine del mondo” mentre il Premio César onorario, quest'anno, è andato a George Clooney. Di seguito, tutti i vincitori. Elle, di Paul Verhoeven Xavier Dolan per E' solo la fine del mondo Gaspard Ulliel per E’ solo la fine del mondo Isabelle Huppert per Elle James Thierrée per Mister Chocolat Déborah Lukumena per Divines
Il Miglior film della 42esima edizione è “Elle”, di Paul Verhoeven, con Isabelle Huppert, vincitrice del premio come Miglior attrice. Il Miglior regista è Xavier Dolan per “E’ solo la fine del mondo” e Gaspard Ulliel ha conquistato l’ambito premio come Miglior attore. Nulla di fatto per “Fuocoammare” di Rosi, mentre Ken Loach vince ancora con “Io, Daniel Blake”, stavolta come Miglior film straniero.
I display OLED che Apple utilizzerà per l'iPhone 8 verranno realizzati da Samsung. A diffondere l'indiscrezione i giornalisti della testata asiatica DigiTimes secondo cui i nuovi smartphone del colosso di Cupertino monteranno pannelli OLED Made in Samsung. Fino a qualche giorno fa si pensava che la produzione dei display per i prossimi smartphone della mela morsicata venissero affidati a LG ma un recente report evidenzia la possibilità che gli schermi saranno realizzati dall'azienda produttrice dei Galaxy. Al momento, ovviamente, da Apple non è giunta alcun conferma su questa notizia che al momento va trattata come una semplice indiscrezione. Non sempre, infatti, le notizie pubblicate da DigiTimes rappresentano informazioni corrette anche se in questo caso i giornalisti della testata citano fonti provenienti dalla catena produttiva di Taiwan. I prossimi dispositivi mobile di Apple dovrebbero venir annunciati ufficialmente a settembre 2017, secondo le ultime previsioni quest'anno l'azienda capitanata da Tim Cook presenteranno tre modelli: i nuovi iPhone 7S e iPhone 7S Plus con display da 4.7 e 5.5 pollici ed un iPhone 8 da 5.8 pollici che sarà dotato di pannello OLED e vetro frontale curvo.
I display OLED che Apple utilizzerà per l’iPhone X verranno realizzati da Samsung. I nuovi smartphone Apple montano diverse parti realizzate nei laboratori Samsung, tra cui lo schermo OLED ed altri componenti minori.
Gli allarmi da Bergamo e provincia ormai sono quotidiani: nella Bergamasca si verifica la situazione più grave per quanto riguarda l'emergenza Coronavirus. A ieri erano 2145 i casi in tutta la provincia, la più colpita dai contagi da Covid-19 in tutta Italia. Ed è altissimo anche il numero dei decessi: dal Comune di Bergamo hanno confermato 18 decessi nella giornata di sabato, 44 tra domenica e lunedì, 33 martedì e 51 mercoledì. Il numero delle salme da seppellire è diventato un'emergenza nell'emergenza, come ha confermato in tv su RaiNews24 l'assessore ai Servizi cimiteriali del capoluogo orobico, Giacomo Angeloni: "Al cimitero di Bergamo da stamattina c'è una sepoltura ogni mezz'ora".
“Al cimitero di Bergamo da stamattina c’è una sepoltura ogni mezz’ora”. A dirlo l’assessore ai Servizi cimiteriali del capoluogo orobico, Giacomo Angeloni. Bergamo e provincia sono l’area più colpita dai contagi da Coronavirus in tutta Italia: ieri i positivi erano 2145.
Quest'anno il mondo del pop ha deciso di dedicare diverse canzoni ad un protagonista d'eccezione: si tratta del venerdì che dopo Friday di Rebecca Black può ora contare su un altro omaggio musicale. Anche Katy Perry, infatti, con Last Friday Night T.G.I.F. ha deciso di rendere questo giorno della settimana protagonista di una canzone. Il testo di Last Friday Night T.G.I.F. parla di un risveglio a seguito di un venerdì sera decisamente movimentato, in pieno stile Una Notte da Leoni: nel brano, infatti, Katy Perry racconta di non ricordare nulla di quanto successo la sera prima e di non riuscirsi a spiegare alcune stranezze.
Il testo di Last Friday Night T.G.I.F. di Katy Perry racconta di una serata decisamente movimentata per la cantante.
Ha segregato sei donne nella propria abitazione, riducendole a schiave del sesso. Il tribunale cinese ha condannato a morte il 35enne Li Hao, il quale è colpevole di aver tenuto prigioniere le povere malcapitate nella sua casa a Louyang, nella provincia di Henan. Una delle donne è riuscita a sfuggire all'uomo e ha raccontato l'intera vicenda alle autorità locali. Le ragazze erano state attratte nella trappola dell'uomo, grazie a degli annunci nei quali Hao cercava delle cantanti per karaoke e massaggiatrici e parrucchiere per saloni di bellezza. Le donne, una volta adescate, venivano rinchiuse nel seminterrato dell'abitazione dell'uomo.
L’uomo, che sarà giustiziato con la pena capitale, è accusato di omicidio, stupro, prostituzione organizzata, detenzione illegale e diffusione di materiale pornografico a scopo di lucro.
La questione sulla privacy dei minori è un eterno dilemma, quando si tratta dei figli di personaggi famosi. È giusto che i vip mostrino in continuazione i loro bambini sui propri social, come ci insegnano casi vari come quello di Leone Lucia Ferragni (semplicemente adorabile, ma senza dubbio sovraesposto)? E, quando non lo fanno, i paparazzi non dovrebbero rispettare la privacy e le scelte dei genitori? A questo proposito è interessante la riflessione innescata da Gigi Hadid mamma di una bambina di nome Khai che è nata il 20 settembre 2020, dal noto cantante Zayn Malik. La supermodella ha scritto una lettera aperta alla stampa, chiedendo riservatezza per la sua piccola. "Man mano che la nostra bambina cresce, ci stiamo rendendo conto che non possiamo proteggerla da tutto, nel modo in cui volevamo e potevamo fare quando era più piccola", ha scritto la Hadid, "Lei adora vedere il mondo! E sebbene possa vederne molto alla fattoria, il fatto che possa anche sperimentare altri posti è una vera benedizione". La bambina, durante i più recenti viaggi della coppia a New York ama guardare le cose intorno a lei: "Non capisce perché deve girare coperta in città, o da cosa voglio proteggerla". La Hadid chiede che la piccola Khai sia libera di viaggiare "senza lo stress del circo mediatico che deriva dal fatto di avere come genitori due personaggi pubblici". Ora Khai ha quasi un anno e, comprensibilmente, la Hadid e Malik la portano in giro più spesso rispetto ai primi mesi di vita. La modella pubblica spesso foto della bimba su Instagram, ma non ne mostra mai il volto, una scelta che va rispettata. Per questo motivo, il messaggio si conclude con una vera e propria supplica a non esporre sua figlia sui media e a oscurarne il volto, in caso di paparazzata.
La supermodella è mamma della piccola Khai, nata a settembre 20209 dall’amore con il cantante Zayn Malik. In un lungo messaggio rivolto alla stampa e ai fan, chiedere di rispettare la privacy della bambina, di cui non mostra mai il volto: “Il nostro desiderio è che possa vivere un’infanzia il più normale possibile, senza doversi preoccupare di un’immagine pubblica che non ha scelto di avere”.