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Ieri erano odiate dai più, oggi sono una moda che spopola tra i personaggi celebri e la gente comune. Eravamo abituati a vederle solo indosso ai turisti tedeschi, magari con i calzini bianchi, oggi le troviamo ai piedi di Aurora Ramazzotti (anche lei le indossa col calzino), di Chiara Ferragni o di Kylie Jenner. Stiamo parlando della odiate/amate Birkenstock, ovvero dei sandali dalla suola ergonomica a doppia fascia o infradito, prodotti dall'azienda tedesca nata nel lontano 1774 a Neustadt, in Germania. Come è possibile che un paio di sandali considerati dai più un modello out e fuori moda diventino le scarpe estive più trendy del momento? Quante volte tornano in auge capi e accessori del passato che non avremmo mai pensato di indossare nuovamente e, solo perché "si portano", risultano all'improvviso desiderabili? Oltre ai corsi e ricorsi ci sono poi accessori considerati out che diventano trendy da un momento all'altro, magari perché un marchio all'apice del suo hype decide di inserirli in collezione o perché una celeb o un influencer mostra sui social quel particolare dettaglio. Basti pensare alla Ferragni, che recentemente ha sdoganato il mollettone per capelli (alias "la pinza"): nessuno avrebbe mai osato sfoggiarlo in spiaggia o addirittura in un'occasione serale. Che dire poi dei cappelli da pescatore tanto di moda ultimamente? Dopo che Miuccia Prada li ha resi cool non sono più considerati accessori da sfigati. Lo stesso vale per i top all'uncinetto, che fino a poco tempo fa nessuno avrebbe neanche preso in considerazione, ora spopolano nelle foto estive delle influencer più in voga. La moda è così, che ci piaccia o no è difficile sfuggire alle sue regole. Alzi la mano chi può affermare con certezza di essere sempre riuscito a restare fuori dai dettami del fashion e di non aver mai desiderato un capo o un accessorio visto indosso a qualcun altro. Come le Birkenstock sono passate dall'essere sandali "sfigati" da turista col calzino bianco a modelli alla moda? Innanzitutto va precisato che il fenomeno Birkenstock non è così recente, saranno almeno 4 o 5 anni che i sandali a doppia fascia sono comparsi ai piedi dei trend setter. Prima ancora erano i sandali più amati da alternativi e radical chic, che solitamente vogliono far credere di scegliere abiti e accessori puntando solo su comodità e praticità piuttosto che sulla bellezza o sull'elemento cool. Poi, come sempre avviene, la tendenza lanciata da pochi diventa una moda seguita da molti. Se due anni fa indossavi un paio di Birkenstock eri oggetto di scherno e derisione, oggi gli stessi che sfottevano hanno una o due paia dei comodissimi sandali a doppia fascia. Perché, ammettiamolo, comodi sono comodi, freschi sono freschi. Ancora però non siamo riusciti a dare una risposta all'annoso quesito del perché il modello abbia avuto una tale diffusione. Da alcuni anni stiamo assistendo a un'inversione di marcia nella moda: sembra che stilisti, influencer e personaggi all'avanguardia vadano a scavare tra ciò che di più brutto, vecchio e anti modaiolo (o considerato tale dai più) sia stato prodotto per attualizzarlo e renderlo cool. Da Balenciaga a Gucci, sono moltissimi i marchi che hanno trasformato oggetti considerati out in qualcosa di estremamente cool. Si tratta di quella tendenza borderline in cui il confine tra bello e brutto è estremamente sottile, labile e rarefatto. Del resto cosa può essere definito bello o brutto in maniera oggettiva? E' un occhio soggettivo che assegna un dato valore a quell'oggetto considerandolo in un modo o nell'altro. Questo è uno dei teoremi alla base dei meccanismi della moda: qualcuno considerato "fico", che sia uno stilista, una celebrità o un influencer, in un dato momento storico decide che uno stile, un capo d'abbigliamento o un accessorio è cool. Spesso l'esigenza del dettaglio "famolo strano", dell'utilizzare qualcosa di socialmente non accettato come bello e ricollocarlo in un quadro trendy deriva anche dalla volontà di distaccarsi dalla massa, deriva da un bisogno di originalità. Dunque un paio di Birkenstock, che solitamente indossavano solo i turisti tedeschi in vacanza nelle isole italiane e qualche alternativo, possono essere assorbite nello stile di trend setter che amano sovvertire le regole per essere originali a tutti costi e staccarsi dalla massa. Così parte un nuovo ciclo e le Birkenstock, dai piedi dei pionieri che hanno avuto la voglia e il desiderio di sperimentare, di "rischiare", arrivano ai piedi di tutti. I grandi marchi del fashion system hanno (forse con ritardo) intercettato il nuovo amore per le Birkenstock. Sulle passerelle sono apparse versioni simili di sandali a doppia fascia, mentre molti brand del lusso hanno iniziato a fare a gara per assicurarsi collaborazioni brandizzate con il marchio tedesco. Nel 2019 sulla passerella di Valentino sono apparse Birkenstock con il maxi logo della Maison. Quest'estate, dopo due anni dal loro lancio, il modello griffato è comparso nei look estivi persino di Barbara D'urso, che sfoggia gli Arizona realizzati in collaborazione con Valentino Garavani, il cui costo è di ben 390 euro. Il passaggio passerella – D'urso, avvenuto in tre anni, dimostra la trasformazione, di cui si parlava prima, delle Birkenstock da accessorio di tendenza amato da pochi a modello alla moda desiderato da tutti. Rick Owens, Proenza Schouler, Stussy, Jil Sander sono solo alcuni nomi di brand e stilisti che hanno lanciato il loro modello in collaborazione con Birkenstock. In questi casi i sandali non hanno i soliti prezzi (che solitamente si aggirano intorno ai 70-90 euro): si va dai 340 euro per un paio di Birkenstock Arizona griffate Rick Owens ai 350 della collabo con Jil Sander. Ci sono anche versioni ancor più care, come le Birkenstock prodotte con una Birkin di Hermes in coccodrillo, sfoggiate sui social da Kylie Jenner, che non ha potuto fare a meno di avere un paio di sandali del valore di circa 60mila euro. Va specificato che nel caso delle Birkenstock di Hermes non si tratta di una collaborazione ufficiale tra la casa di moda e l'azienda tedesca. I sandali in coccodrillo sono opera di MSCHF, collettivo di artisti non nuovo a questo tipo di "provocazioni fashion", che ha distrutto una borsa Birkin per realizzare i sandali un tempo considerati "sfigati" in una versione extra lusso. Prima delle Birkenstock da 60mila euro lo stesso collettivo aveva lanciato le Jesus Shoes, con tanto di crocifisso e acqua santa inserita nella suola di un paio di Nike Air Max 97. Poi è arrivata la versione "satanica" con il sangue (che i creatori giurano sia vero). Entrambi i modelli sono stati venduti a prezzi che vanno dai 1000 e i 3000 euro e hanno spopolato anche tra star nostrane come Fedez che ha mostrato sui social le sue Satan Shoes.
Succede che un paio di sandali che fino a poco tempo fa erano considerati “sfigati” diventino un accessorio alla moda che tutti desiderano. Come è possibile che le Birkenstock siano passate dall’essere un modello bruttino da turista col calzino bianco a oggetto del desiderio bramato da star internazionali, influencer e gente comune?
In un precedente articolo Il legislatore, preso atto di questa anomalia, ha introdotto con il Decreto legislativo del 14 marzo 2011 n. 23 all'art. 3 comma 8 e 9 (il decreto che ha previsto la c.d. cedolare secca) una nuova disciplina che codifica le conseguenze che derivano dalla mancata registrazione del contratto di locazione, almeno per i contratti di locazione ad uso abitativo. L'intento del legislatore è stato individuato nell'esigenza di far emergere le locazioni (in tutto o in parte) pagate in "nero", ma anche nella volontà di eliminare le storture che si erano create nella pregressa disciplina, che prevedeva la nullità (intepretata anche come inefficacia) del contratto di locazione non registrato: infatti, il contratto di locazione veniva registrato solo in caso di necessità, cioè solo se si doveva iniziare un procedimento giurisdizionale di sfratto. Contratti ad uso abitatitvo. Questa normativa, come già accennato, si riferisce solo ai contratti ad uso abitativo. E' opportuno subito notare che il carattee generale della legge e l'assenza di eccezioni, possono far pensare che nell'ambito della nozione di uso abitativo questa normativa non ha limitazioni, cioè si applica a tutti i contratti ad uso abitativo compresi quelli transitori o i contratti agli studenti ecc.. Al contrario, questa normativa non si applica ai contratti ad uso commerciale, questo diverso trattamento (se la ratio della legge è quella di eliminare gli affitti in tutto o in parte non dichiarati) lascia perplessi. Totale o parziale omessa registrazione. Il decreto legislativo n. 23 del 2011 si applica sia nell'ipotesi in cui il canone è pagato completamente in nero (totale omessa registrazione del contratto di locazione) sia nell'ipotesi in cui il canone di locazione è pagato solo in parte in nero (registrazione con simulazione relativa del canone o con canone parzialmente dichiarato). Ritardata registrazione. E' opportuno notare che la lettera della legge sembra equiparare queste situazioni (totale o parziale omessa registrazione) anche al mero ritardo di registrazione rispetto i termini di registrazione previsti dalla normativa tributaria, giungendo all'assurdo che una richiesta di registrazione presentata con 5 giorni di ritardo, comporta l'applicazione delle sanzioni del Decreto legislativo del 2011 n. 23.
La mancata registrazione comporta che il canone di locazione è quantificato in una somma pari al triplo della rendita catastale e il termine di durata del contratto parte dalla data di registrazione (in altri termini il calcolo dei termini per la disdetta parte dalla registrazione del contratto e non dalla stipula)
Basta un percorso di pochi minuti in battello per raggiungere, da Piazza San Marco, il cuore di Venezia, un piccolo mondo dove la storia ha lasciato la sua impronta di cultura e di bellezza. Benvenuti a Murano, l' “isola dei fuochi”, che deve il suggestivo soprannome al gran numero di fornaci attive da centinaia di anni su questo piccolo lembo di terra. Dalla fine del XIII secolo, infatti, le vetrerie attive a Venezia furono trasferite sull'isola, probabilmente per limitare il pericolo di incendi – disastrosi, visto che le costruzioni erano principalmente in legno – e per controllare un'attività grazie alla quale la Serenissima era già allora famosa nel mondo. Appena scesi dal battello, l'itinerario alla scoperta di Murano può iniziare proprio dalla via principale, “Fondamenta dei vetrai”, dove sono innumerevoli le botteghe e i laboratori in cui è possibile ammirare i capolavori dei maestri vetrai. Ma la piccola isola è arricchita anche da alcune costruzioni religiose di grande pregio, tra le poche a salvarsi dalla calata di Napoleone. Le forme gotiche della cinquecentesca chiesa di San Pietro Martire custodiscono due tele di Giovanni Bellini e lampadari di inestimabile valore, in vetro e ornati delle famose “mandorle”. Nel Duomo dei Santi Maria e Donato, invece, uno dei massimi esempi di romanico lagunare, da non perdere sono il meraviglioso mosaico che orna l'abside, una Madonna orante su fondo oro di ispirazione bizantina della prima metà del XII secolo, e un pavimento musivo probabilmente realizzato nello stesso periodo di quello della basilica di San Marco a Venezia. Il gotico Palazzo Giustinian, che fu residenza dei vescovi di Torcello, ospita il Museo del Vetro di Murano. Il nucleo del Museo venne creato nel 1861 per poi espandersi fino ad accogliere, anche grazie a donazioni, una collezione dal valore inestimabile, che narra la storia di un'attività che non è soltanto artigianato, ma è un vero patrimonio artistico e culturale italiano. Il polo ultimamente è stato anche ampliato grazie ai fondi regionali europei che hanno contribuito anche alla riqualificazione degli spazi espositivi. La visita conduce dai reperti di epoca romana lungo settecento anni di storia del vetro, fino ai giorni nostri, quando la lavorazione del vetro è sinonimo di unione tra arte e design nel solco di una tradizione meravigliosa. Anche se la lavorazione del vetro di Murano, infatti, non è ancora stata inserita nel novero dei Patrimoni dell'Umanità tutelati dall'UNESCO, infatti, questa attività rappresenta un tesoro celebre in tutto il mondo, custodito e tramandato dall'abilità dei maestri vetrai che soffiano e modellano il vetro nelle fornaci: assistere dal vivo a una dimostrazione della loro arte è un'esperienza da vivere assolutamente nel corso di una visita in laguna.
Sette piccole isole divise da canali e unite da ponti formano Murano, piccolo centro della laguna veneta celebre in tutto il mondo per l’antica lavorazione del vetro, un'arte che è un vero patrimonio per la cultura italiana. Ecco i luoghi da non perdere.
In Europa stanno diminuendo contagi e decessi per Covid grazie all'accelerazione delle campagne di vaccinazione. Dopo un inizio in salita, anche a causa del taglio delle consegne da parte delle case farmaceutiche, negli ultimi giorni la somministrazione dei vaccini sta procedendo a ritmo sostenuto e i primi effetti sono già visibili. Finora ha ricevuto almeno una dose il 36% della popolazione europea dai 18 anni in su e il 14,4% ha completato il ciclo vaccinale. Il che ha portato ad un drastico calo della circolazione del virus: ieri l'Oms ha infatti registrato "solo" 76.828, un numero assai inferiore rispetto a quello registrato non molti giorni fa, basti pensare che il 6 maggio erano stati 132.915. Ecco, allora, come stanno andando le vaccinazioni nei maggiori paesi europei, tenendo presente che in Italia, dove da tre giorni si superano le 500mila dosi somministrate in 24 ore, è stato completamente immunizzato il 14,56 % della popolazione, pari a 8.627.856 persone. In Germania sono state somministrate finora oltre 40 milioni di dosi di vaccino. Lo ha annunciato nelle scorse ore il ministro della Salute Jens Spahn, su Twitter. Nel bilancio del Robert Koch Institut ci sono un 37% della popolazione vaccinato con la prima dose, pari cioè a 30,8 milioni di persone, e l'11,2% con la seconda (9,3 milioni). Negli studi medici, che da aprile sono stati coinvolti nella campagna vaccinale, sono state somministrate finora 10,1 milioni di dosi. Il record giornaliero è stato segnato mercoledì scorso con 1,38 milioni di dosi somministrate in sole 24 ore. Le somministrazioni sono diventate più veloci anche grazie alla corsa ad AstraZeneca presso i medici di famiglia dopo la sospensione della priorità per categorie il 6 maggio scorso esclusivamente per questo vaccino, come ha spiegato il responsabile dell'associazione delle farmacie del Nordreno. "Il vaccino di AstraZeneca è così richiesto che le quantità a disposizione bastano a malapena", ha detto il presidente dell'associazione dei Farmacisti del Nordreno, Thomas Preis, al Rheinische Post, riporta Spiegel. L'aumento della domanda è da legare alla riduzione dell'intervallo per fare la seconda dose, continua Preis: "La riduzione dell'intervallo di vaccinazione a quattro settimane rende il vaccino attraente per i giovani". Sensibile accelerazione delle vaccini anche in Francia che la scorsa settimana ha fato segnare il record di oltre 600mila dosi di vaccino distribuite in un solo giorno. In totale al momento 8,96 milioni di persone hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose, pari al 13,4% della popolazione. Dopo aver protetto le categorie fragili dal 12 maggio tutti gli adulti "senza limiti di età" possono ricevere una dose di vaccino contro il Coronavirus fissando un appuntamento con un giorno di anticipo. A loro vanno le dosi avanzate il giorno precedente, così come ha sottolineato la scorsa settimana il presidente Emmanuel Macron. In Spagna sono state vaccinate fino 21,7 milioni di persone con una dose di vaccino, 6,98 milioni hanno ricevuto anche il richiamo, pari al 14,9% della popolazione. Dopo aver immunizzato le categorie prioritarie, come sanitari o professori e poi gli over 80, a partire dal 7 maggio sono scattati i piani di vaccinazione anche per le fasce d'età più giovani. Ma sarà solo a giugno che si avrà una vera e propria accelerazione. "Il mese di giugno sarà l'inizio di una vaccinazione di massa delle persone al di sotto dei 50 anni", ha detto proprio oggi il premier spagnolo, Pedro Sánchez, nel suo intervento a un convegno sulle relazioni commerciali tra i paesi di lingua spagnola, il quale ha aggiunto che "mancano 93 giorni per raggiungere l'immunità di gregge".
Procedono le campagne di vaccinazione anti Covid nei paesi europei. In Germania sono state somministrate finora oltre 40 milioni di dosi di vaccino, in Francia possono prenotarsi gli adulti senza limiti d’età, la Spagna ha cominciato il conto alla rovescia per l’immunità di gregge. Ma è l’Ungheria il primo tra i paesi membri dell’Ue per dosi di vaccino somministrate.
Non sono riusciti a stare lontani nemmeno questa volta Claudio D'Alessio e Cristina Buccino che dopo la recente crisi, sono tornati ancora una volta insieme. I due sono stati sorpresi in chiari atteggiamenti intimi che non si sono curati di nascondere nemmeno di fronte ai flash dei fotografi. L'occasione per mostrarsi insieme dopo la loro ultima separazione è arrivata con il compleanno di Paola Caruso, la Bonas della trasmissione tv Avanti un altro. La Caruso, quella la cui risata è ormai entrata tra i migliori fenomeni tv degli ultimi dieci anni, ha raccolto tutti quanti i suoi amici più intimi – Daniel Nilsson compreso – affinché festeggiassero insieme a lei questa data così importante.
E’ ormai pace fatta tra Claudio D’Alessio e Cristina Buccino che sono riusciti nuovamente a riappacificarsi dopo la crisi che li ha recentemente investiti. E l’intesa ritrovata la dimostrano così…
Se proprio non riuscite a smettere di fumare per la vostra salute, fatelo almeno per quella dei vostri amici a 4 zampe. Uno studio realizzato dalla University of Glasgow mostra infatti i gravissimi rischi a cui vanno incontro cani e gatti che vivono nell'abitazione di un fumatore che non esista a godersi le sigarette tra le mura domestiche. Secondo i ricercatori, il vizio del fumo incrementa particolarmente il rischio di problemi di salute, come lo sviluppo di alcune forma di cancro animali, danni alle cellule o aumento di peso. Insomma, fumare, oltre ad incrementare il budget da destinare al veterinario, visto che in aggiunta alle cure di routine si rischia di dover inserire anche quelle per brutti mali, è dannoso per tutta la famiglia. Lo studio ha mostrato come, per i gatti, il fumo passivo sia ancor più pericoloso che per i cani. Questo, secondo i ricercatori, trova spiegazione nella prassi tipica felina del groomig, quella cioè di leccarsi il pelo sul quale, appunto, si deposita proprio il fumo passivo che entra così direttamente nel corpo. Quanto ai cani invece, la ricerca ha evidenziato un maggiore aumento di peso nei soggetti castrati che vivevano con fumatori. Per giungere a questa conclusione, gli studiosi hanno analizzato i testicoli di cani castrati e hanno potuto riscontrare, nei soggetti che subivano il fumo passivo, una maggior quantità di un gene che si comporta come un marker delle cellule danneggiate. Si tratta dello stesso gene che viene alterato in alcune forme di cancro tipiche dei cani, il che rappresenta un indicatore piuttosto preoccupante degli effetti che questo gene potrebbe avere su Fido. Gli esperti hanno chiesto ai volontari dello studio, proprietari di cani e gatti, di ridurre del 10% la quantità di tabacco giornaliera. Immediatamente, dai test effettuati, è stato possibile riscontrare una riduzione importante degli effetti sugli animali.
Gli scienziati fanno sapere ai fumatori che questo vizio può essere molto pericoloso per i loro amici a 4 zampe, cani o gatti che siano.
Dal governo arrivano i primi segnali di apertura per un rientro a scuola. Dopo le manifestazioni di domenica per il rientro in classe, si inizia a parlare di una riapertura per scuole materne, elementari e forse anche per la prima media. Anche per le Regioni in zona rossa. Rientro in classe che potrebbe essere prevista, per una parte degli studenti italiani, dopo il nuovo dpcm: quello attuale scade il 6 aprile, poi arriveranno le nuove regole. Il primo messaggio esplicito e pubblico lo lancia la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti: “Già dopo Pasqua ritengo che in zona rossa, complice l’aumento delle vaccinazioni, dobbiamo rivalutare la possibilità di riaprire la scuola dell’infanzia e almeno la primaria”, afferma a Sky Tg24. D’altronde anche l’impegno del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sembra andare in questa direzione: “Per quel che mi riguarda, la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà. Sarà la prima attività a essere riaperta, riprendendo perlomeno la frequenza scolastica fino alla prima media”. Le parole di Bonetti sulla riapertura della scuola raccolgono il parere favorevole di quasi tutta la maggioranza, seppur con toni diversi. Licia Ronzulli, di Forza Italia, parla di “necessità di far ripartire, già immediatamente dopo le festività pasquali, la scuola dell’infanzia e quella primaria”. Il Pd è più cauto e chiede di valutare con attenzione se sia possibile il rientro a scuola almeno per nidi, infanzia e primarie nelle zone rosse. Gianluca Vacca, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura alla Camera è più netto: “Più teniamo i nostri bambini a casa, più miniamo il loro futuro. Aspettare ancora per riaprire le scuole avrà conseguenze negative, per questo torniamo a chiedere al governo che almeno gli alunni di asili nido, scuole dell’infanzia ed elementari tornino subito in classe, e che si lavori per riportare tra i banchi anche tutti gli altri il prima possibile”.
Dopo le festività di Pasqua le scuole potrebbero riaprire anche in zona rossa. L’appello è stato lanciato dalla ministra della Famiglia, Elena Bonetti, ed è stato accolto positivamente da quasi tutte le forze di maggioranza. L’ipotesi è quella di far rientrare in classe almeno gli studenti di materne ed elementari.
La zucca più pesante d’Europa è italiana ed è stata coltivata in Toscana. Stefano Cutrupi è il campione europeo nella gara che si è disputata a Ludwigsburg, in Germania. La sua zucca ha vinto il podio con 1217,5 kg di peso. A settembre lo stesso Cutrupi si è aggiudicato l’oro nei campionati mondiali. Un mese fa l’ortaggio gigante pesava addirittura 1226 kg. “Siamo super soddisfatti – ha dichiarato a Fanpage.it Stefano – . Temevamo il Belgio, ma lo abbiamo sconfitto”. L’Italia quest’anno vince tutto. Dopo gli europei di calcio e le olimpiadi di Tokyo, il podio è arrivato anche nel concorso in cui si contendono il primato gli ortaggi, simbolo di Halloween, più pesanti del continente. Il vincitore è Stefano Cutrupi, un coltivatore del Chianti, in Toscana. All’uomo era già stato riconosciuto il titolo di campione del mondo durante il concorso di settembre, quando la stessa zucca pesava 1226 kg. L’ortaggio, però, una volta staccato dalla sua pianta, ha iniziato a seccarsi, evaporando e diminuendo il peso. I nove kg in meno, tuttavia, non sono bastati a far scendere dal podio Stefano che, infatti, ha portato a casa anche la medaglia d’Europa.
È italiano il primato della “zuccona” più pesante d’Europa. L’agricoltore toscano, Stefano Cutrupi, ha vinto il primo posto nel concorso che si è tenuto in Germania. Sei mesi dedicati alla produzione di cinque esemplari giganti, poi la selezione di una sola zucca e la vittoria, che arriva con 1217,5 kg, dopo quella precedente dei mondiali con 1226.
La notizia del fine settimana scorso è stata proprio questa, ovvero l'improvvisa rottura, dopo tanti anni di matrimonio tra Andrea Pirlo e sua moglie Deborah Roversi. l'interrogativo più logico da porsi è per cosa abbia deciso di compiere un passo così grande un personaggio tanto mansueto come Andrea Pirlo pare essere. O meglio, per chi? Ebbene, è presto detto, la nuova fiamma del centrocampista della Juventus, tra i più forti del mondo, sicuramente il migliore del campionato italiano, è lei, Valentina Baldini, pierre in campo immobiliare. Se il suo pedigree si fermasse qui non vi sarebbero problemi, ma il rischio di impeachment deriva dal fatto che Valentina sia nota a Torino soprattutto per essere l'ex ragazza (una storia decennale) del figlio del noto avvocato e amico della famiglia Agnelli (per qualche tempo anche presidente della società calcistica) Franzo Grande Stevens, ovvero Riccardo.
“Chi” ha pubblicato le immagini della ragazza che avrebbe provocato la rottura della liaison tra Andrea Pirlo e sua moglie. Valentina Baldini è una pierre immobiliare, fidanzata sino a qualche tempo fa con il figlio di Franzo Grande Stevens, legale degli Agnelli.
Vincenzo De Luca ha fatto una campagna elettorale a sostegno di Gaetano Manfredi a Napoli e di Vincenzo Napoli a Salerno fregandosene del ruolo istituzionale, quello di Presidente della giunta regionale della Campania, una posizione che avrebbe richiesto maggior equilibrio ed equidistanza. Oggi, venerdì 1 ottobre, De Luca non ha rinunciato alla solita diretta social su Facebook, bacchettando gli avversari politici, da Giorgia Meloni a Matteo Salvini. Ieri è andato in giro a passeggiare per Chiaia con Manfredi addirittura annunciandone un assessore, Antonio De Jesu, prefetto e già questore a Salerno e Napoli. La sua presenza è ingombrante a poche ore dal voto. A Salerno la piazza simbolo del deluchismo, piazza Della Libertà, quella del Crescent, delle mille polemiche e inchieste, quella in cui è vietato far tutto altrimenti «metto le mani addosso» come dice lo stesso governatore, è stata inaugurata in pompa magna dal sindaco uscente e ricandidato e ovviamente dal presidentissimo che si è portato dietro tutti i suoi fedelissimi.
Un tempo la correttezza istituzionale voleva che un presidente di Regione non rinunciasse ovviamente a fare campagna ai propri candidati ma che lo facesse con un certo stile, non il giorno prima del silenzio elettorale, con un appello al voto chiaramente di parte «mi auguro che queste elezioni segnino la conclusione di un decennio, soprattutto per la città di Napoli». Così non è. E la cosa peggiore che a Napoli non si alza una foglia. Nemmeno dagli altri candidati.
In un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri ha spiegato di essere fiducioso verso il ballottaggio del 17 e 18 ottobre. "Sento tanti elettori di Carlo Calenda e Virginia Raggi già orientati a sostenermi. – ha dichiarato – Sento molta sintonia su una città che guardi all'Europa e sia protagonista di sfide come inclusività e sostenibilità ambientali. Al contrario, sento molta distanza nei confronti della destra di Michetti, Meloni e Salvini. Mi faccia aggiungere che l'assalto dell'estrema destra alla sede della Cgil è di una gravità inaudita, così come sono gravi le parole di Michetti sul ricordo della Shoah che echeggiano pericolosi pregiudizi antisemiti". Da una parte un fronte ampio, dove Gualtieri è pronto a mettere al centro il minimo comune denominatore di valori che possono essere condivisi anche da tanti elettori che hanno fatto altro scelte al primo turno, dall'altra la destra identitaria di Salvini e Meloni, questo è il messaggio dell'ex ministro che si sente già con un piede in Campidoglio.
In un’intervista il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri afferma che non tutto il lavoro di Virginia Raggi è da mettere da parte e che intende, su alcuni dossier, continuare sulla strada tracciata dall’amministrazione uscente.
Dal momento in cui è stato scarcerato, ha cominciato a dettare di nuovo legge nel mondo del gossip. La sua storia con Silvia Provvedi sta generando una grossa dose di curiosità nel pubblico, abituato a vederlo da sempre accanto a Belén Rodriguez. Del suo presente si conosce tutto o quasi, ma è il passato di Fabrizio Corona a rimanere ancora avvolto nel mistero. Ci racconta un estratto inedito del Fabrizio bambino Myrta Merlino, conduttrice de “L’aria che tira”, un programma in onda ogni mattina su La7. La donna pubblicherà a breve il libro “Madri”. Il settimanale “Oggi” ha pubblicato un estratto del libro in questione, che racconta proprio la storia di Fabrizio. A parlarne è la signora Gabriella, l’unica donna che non l’ha mai abbandonato. Quest’episodio risale a 37 anni fa, quando la donna uscì dall’ospedale con il suo bambino tra le braccia: È una madre disperata e sconvolta, una diagnosi che non lascia scampo: epatite fulminante. Le hanno appena detto che il suo Fabrizio, tre anni, non sopravviverà. È devastata. Non sa che fare. Non sa a chi rivolgersi per chiedere aiuto. Poi, all’improvviso, il suo cuore straziato di mamma che non vuole arrendersi le suggerisce un’idea folle: partire subito per Catania. Andare lì, nel profondo Sud da dove chiunque scappa per curarsi anche un semplice raffreddore: nella sua città dove conosce tutti e dove tutti la conoscono forse troverà quell’umanità che a Milano le è mancata. Lì, Gabriella scopre che potrebbe trattarsi non di epatite, ma di un attacco di favismo: È la nonna di Fabrizio a ricordarsi che altri in famiglia ne hanno sofferto. È una traccia. È un bandolo a cui si attaccano furiosamente. Arriva la risposta ed è proprio favismo, quello strano male temuto già tanti secoli fa da Pitagora. Un difetto congenito, la carenza di un enzima che, mangiando fave e piselli o assumendo alcuni farmaci, provoca un’improvvisa distruzione dei globuli rossi. Una malattia ereditaria che si manifesta all’improvviso e colpisce soprattutto i maschi. Fabrizio è "salvo" e può essere curato. Gli viene fatta una trasfusione di sangue. Intanto Gabriella, sola in ospedale, pensa al "sogno della guarigione e l’incubo della morte. La certezza che il piccolo Fabrizio guarirà arriva una sera, dopo che Gabriella legge al suo bambino il libro dei Barbapapà:
È un estratto del libro “Madri”, scritto da Myrta Merlino, a raccontare la storia di Fabrizio Corona quand’era ancora bambino. Aveva solo 3 anni quando rischiò di morire a causa di quella che sembrava essere un’epatite fulminante.
L'enorme macchina di Star Wars continua a muoversi e a regalare succose anticipazioni per la gioia dei fan. A due mesi dall'uscita del primo spin off "Rogue One", mentre sale l'attesa dell'episodio VIII della saga, "Gli ultimi Jedi", ecco arrivare la prima foto dal set di "Han Solo", seconda "Star Wars Story" che racconterà la giovinezza dello spavaldo e affascinante contrabbandiere incarnato nei precedenti film da un indimenticabile Harrison Ford. Le pagine social della saga hanno diffuso un'immagine che mostra il cast del film, immortalato negli inconfondibili spazi del Millennium Falcon.
Diffusa la prima immagine di “Han Solo – A Star Wars Story”, che racconterà la giovinezza del contrabbandiere reso celebre da Harrison Ford. Nel cast, oltre ad Alden Ehrenreich nel ruolo principale, troviamo Woody Harrelson e la Emilia Clarke de Il Trono di Spade.
Quando ha raccontato delle avances di Rudolf Mernone, Guendalina Tavassi non credeva di certo che, di lì a poco, si sarebbe trovata faccia a faccia con Francesca, la fidanzata del rugbista nonché l’unica che, in tutta questa storia, ci ha solo sofferto. La ragazza, nonostante l’appello di Alfonso Signorini e di vari giornalisti di gossip, ha deciso di rimanere in disparte e rifuggire le telecamere perché consapevole che l’atteggiamento del suo fidanzato non sta rendendo giustizia al loro rapporto. A parlarne, invece, è la bella Guendalina che, terminata la storia con Sean Costantini, è tornata a essere libera come l’aria e desiderosa di nuove frequentazioni che, forse in futuro, potranno favorirla nella ricerca dell’uomo giusto. Invitata nell’ultima puntata di Domenica 5, la Tavassi si è finalmente decisa a raccontare in che modo si è svolto l’incontro tra lei e l’affascinante rugbista del Grande Fratello 12. Rudolf, che di fronte alle telecamere ha dimostrato di voler rimanere fedele alla sua donna, dietro le telecamere non sarebbe altrettanto corretto: Io non lo sapevo che lui fosse fidanzato con Francesca. Due giorni fa mi trovavo all’Hard Cafe e mi ha fermato una ragazza, era la ragazza di Rudolf ed era molto arrabbiata. Le ho raccontato che Rudolf si è presentato a me dicendomi di essere australiano, di essere un fisioterapista e parlava in inglese. Francesca mi ha raccontato di aver già sospettato un tradimento in passato.
Francesca, la fantomatica e ancora sconosciuta fidanzata di Rudolf Mernone, si è aspramente scontrata con Guendalina Tavassi che, qualche giorno fa, ha raccontato di aver vissuto un flirt con il rugbista del Grande Fratello 12.
Il mondo della moda è stato tra i più colpiti dalla pandemia, è stato costretto a fermarsi a fine febbraio, ovvero ancor prima del lockdown, e ad oggi sono molti gli eventi che non possono tenersi a causa delle restrizioni in fatto di assembramenti e distanziamento sociale. Nonostante ciò, si sta lentamente provando a tornare alla normalità tra sfilate senza pubblico (o solo con pochissimi presenti) e show in formato digitale. Settembre, come da tradizione, sarà dedicato alle Fashion Week internazionali, saranno presentate le collezioni per la Primavera/Estate 2021, ma ci sarà un piccolo cambiamento nell'attesa Settimana della Moda di Parigi.
Tra pochi giorni partirà la Paris Fashion Week ma tra le Maison che vi prenderanno parte non ci sarà Valentino. La griffe diretta da Pierpaolo Piccioli ha deciso di trasferire la sfilata a Milano per preservare la salute dei suoi dipendenti, visto che attualmente la Francia è il paese europeo con il maggior numero di contagi.
Il cadavere trovato nei boschi attorno a Caronia, nel Messinese, è di Viviana Parisi, la deejay di 43 anni che era scomparsa lunedì scorsa insieme con il figlio Gioele di 4 anni. Gli inquirenti, nella tarda serata di ieri, hanno sequestrato un traliccio dell'energia elettrica che si trova a pochi metri dal luogo in cui è stato trovato il corpo senza vita e martoriato della donna. Vogliono capire per capire se possa essersi gettata dall'alto dopo essere salita sull'impalcatura. La Procura di Patti disporrà l'autopsia sul corpo della donna. Viviana è stata riconosciuta solo grazie alla fede nuziale perché come riferiscono gli inquirenti il corpo era sfigurato a causa degli animali selvatici che si sono accaniti sul corpo senza vita. Le condizioni del cadavere, ha spiegato il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, lasciano “aperte tutte le ipotesi, dall’incidente al gesto estremo”.
Proseguono nel frattempo le ricerche del piccolo Gioele, il figlio di Viviana Parisi, la dj di 43 anni scomparsa con il piccolo da lunedì e trovata senza vita ieri pomeriggio nei boschi di Caronia (Messina).
Uno alla volta, con estrema disinvoltura, si alzano dalle proprie sedie e vanno via, senza pagare il conto del bar in cui hanno appena consumato. Non sanno, però, che le telecamere di videosorveglianza dell'esercizio commerciale hanno ripreso tutta la scena. Accade nel cuore di Napoli, in un bar sito all'interno della Galleria Umberto I. Le immagini delle telecamere che mostrano la comitiva di giovani andare via senza saldare il conto sono state rilanciate sui sociale dal consigliere di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che sulla vicenda ha detto: "I controlli sempre più carenti e saltuari, uniti alla profonda inciviltà di alcuni nostri concittadini, in particolare i più giovani, fanno sì che la Galleria sia sempre più terra di nessuno. Uno stato di abbandono inaccettabile che deve essere superato con controlli assidui e stringenti da parte delle forze dell’ordine. Non possiamo lasciare cittadini e commercianti alla mercè di orde di balordi che, ancora oggi, si siedono ai tavoli di un bar e fuggono via senza pagare oppure, la notte, utilizzano questo luogo per partite di calcio, concerti improvvisati e, ahimè, come orinatoio. Voglio lanciare un appello ai genitori di questi ragazzi: se li riconoscete, puniteli e andate a pagare il conto! Resto convinto che l’unica soluzione plausibile sia quella della chiusura con i cancelli la notte e una presenza maggiore delle forze dell'ordine".
Il video è stato reso noto dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che lo ha pubblicato sui social network. Le immagini mostrano una comitiva di ragazzi seduti ai tavolini di un bar all’interno della Galleria Umberto I di Napoli che, uno ad uno, scappano via senza pagare il conto.
Il Caso Unipol e il periodo delle scalate tra banche italiane torna a riempire l’agenda dei media e dei politici. Dopo il lungo silenzio, la vicenda è rientrata potentemente all’attenzione del pubblico grazie alla decisione del Gip di Milano che ha chiesto ai Pm di formulare la richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi. Il Caso Unipol si incastra in quel periodo del nostro Paese dove quotidianamente venivano alla ribalta personaggi e faccendieri che poi, chi più chi meno, finivano nelle reti di qualche inchiesta giudiziaria, stiamo parlando dei vari Stefano Ricucci, Danilo Coppola, Giampiero Fiorani e via dicendo. Ma le speculazioni e i gli arditi progetti di acquisizione non erano solo frutto di uomini desiderosi di conquistare le vette della finanza italiana, ma anche di personaggi di spicco come l’imprenditore Caltagirone o l’ex Presidente della Banca d’Italia, Fazio. La vicenda finanziaria Unipol ha il suo inizio nel 2003, quando con le nuove imposizioni del mercato finanziario era richiesto alle nostre banche di rafforzarsi con fusioni e acquisizioni e dunque cominciarono a scattare le corse ad accaparrarsi i pezzi migliori. Furono create diverse cordate ma, come è costume italico, invece di competere sul mercato con offerte migliori, si iniziò a giocare sporco con movimenti fittizi di capitali e centinaia di intermediari, con azioni finanziarie speculative che spesso ricadevano nell’illecito. Come è noto in Italia non si muove foglia che i politici non vogliano, così ogni gruppo cercò di trovare alleati o, comunque, condividere i propri progetti con i diversi partiti o uomini al potere. Anche Unipol , soggetto finanziario da sempre vicino all’area del centro sinistra, si tuffò nella battaglia con alleanze spudorate e con l’appoggio di personaggi tutt’altro che limpidi. Nel 2005 un gruppo di finanzieri che aveva racimolato in giro azioni di Bnl vende in blocco tutto il pacchetto a Unipol che è, quindi, ad un passo dal controllo della Banca Nazionale del Lavoro. E’ in questo momento che ebbe luogo la famosa telefonata tra il presidente di Unipol, Giovanni Consorte e il Segretario dei Ds, Piero Fassino. Quel “Allora, abbiamo una banca?” che portò guai e beghe politiche non solo al centrosinistra, ma anche nella cerchia Berlusconi. I giudici, infatti, erano già impegnati a cercare di sbrogliare la matassa dei vorticosi giri finanziari e avevano sotto controllo i telefoni dei principali attori in campo. Proprio da una di queste intercettazioni viene fuori questa telefonata tra il politico e l’amministratore che, se per le indagini dei Pm non era rilevante, dal punto di vista politico poteva valere molto. Lo capì benissimo Roberto Raffaelli, amministratore della Research control system, società che faceva intercettazioni per conto della Procura. Raffaelli rubò i file audio che erano ancora secretati e, alla fine del 2005, li portò a Silvio Berlusconi, con la mediazioni di alcuni uomini vicini al Premier come Fabrizio Favata e il fratello del Presidente, Paolo Berlusconi, in cambio chiese aiuto in alcuni appalti. E’ qui che inizia l’attacco mediatico organizzato dagli uomini di Berlusconi, che decidono di diffondere le intercettazioni degli avversari politici sul quotidiano di famiglia “il Giornale”. E siamo ai giorni nostri, l’accusa ovviamente per tutti i soggetti coinvolti è di rivelazione di segreto d'ufficio. Dopo il patteggiamento di Raffaelli, che alla fine ha rivelato tutto davanti ai giudici, la condanna di Favata e il rinvio a giudizio di Paolo Berlusconi, ora nella decisione finale del Gip vengono coinvolti anche il Presidente del Consiglio e l’ex direttore de “Il Giornale” Maurizio Belpietro.
Dalle acquisizioni bancarie alle indagini, la storia delle scalata e degli intrallazzi politico – finanziari nella vicenda Unipol – Bnl: tanti i nomi eccellenti e (solo) qualche certezza.
"AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi" è candidato al Ciak d'Oro, lo storico premio popolare al cinema italiano votato direttamente dal pubblico. Istituito nel 1986 e assegnato dalla popolare rivista "Ciak", edita dal gruppo Visibilia, i premi vengono assegnati, per le categorie tecniche, da una giuria di critici e giornalisti di cinema, mentre i lettori della rivista votano il "miglior film", la "miglior regia", il "miglior attore protagonista", la "migliore attrice protagonista" e il "miglior film straniero". I lettori di Ciak possono scegliere senza vincoli di nomination tra tutti i titoli italiani usciti in sala dal 1 maggio 2017 al 30 aprile 2018. I premi saranno annunciati nella prima settimana di giugno, come di consueto per la storia del concorso. Il film The JackaL "Addio Fottuti Musi Verdi" è una tragicomica odissea tra la terra e lo spazio in cui si racconta l'amore e l'amicizia, le difficoltà nel mondo del lavoro e la voglia di realizzare i propri disogni capitalizzando il proprio talento. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai David di Donatello come "miglior effetti digitali". Ai Box Office ha incassato circa 700mila euro.
“AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi” è candidato al Ciak d’Oro, lo storico premio popolare al cinema italiano votato direttamente dal pubblico.
Per la prima volta è stato eseguito un intervento innovativo al cuore senza fermarlo, la tecnica sperimentata a Torino, grazie alla collaborazione dei medici di Mauriziano e Città della Salute di Torino, è un successo: il paziente, di 85 anni, sveglio già dopo 24 ore. Ma cosa significa che il cuore è stato operato senza fermarlo? E in cosa consiste questa tecnica? Scopriamolo insieme. Intervento innovativo a cuore battente. I medici del Mauriziano e Città della Salute di Torino hanno collaborato per realizzare il loro primo intervento al cuore senza bisogno di fermarlo e senza circolazione extracorporea. Come spiegano gli esperti, il paziente di 85 anni di Torino ha usugruito di una tecnica innovativa che si chiama Neochord e che consiste nel “ricostruire la valvola mitrale mediante uno strumento introdotto attraverso la parete laterale del cuore, in grado di "agganciare" il lembo prolassante e di impiantare corde tendine e sulla parte malata della valvola”. L'intervento in pratica permette non solo di non fermare il cuore, ma anche di non utilizzare la circolazione extracorporea. I vantaggi della tecnica Neochord. I medici fanno sapere che questo innovativo intervento ha consentito al paziente brevi tempi di degenza e un recupero molto rapido, 24 ore infatti l'uomo era già sveglio e respirava autonomamente, senza bisogno di restare a lungo in terapia intensiva: nella giornata infatti è stato trasferito in reparto.
Per la prima volta a Torino due squadre di medici hanno collaborato per eseguire un intervento a cuor battente, cioè senza fermarlo e senza bisogno di circolazione extracorporea. La tecnica, chiama Neochord, permette un recupero più rapido, il paziente infatti era sveglio dopo sole 24 ore e respirava da solo.
Quale l’incidenza dei casi trombosi venosa nelle persone che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid di Astrazeneca? Su quali dati l’Agenzia europea dei medicinali (EMA) ha segnalato che esiste una possibile relazione causale? Sono queste alcune delle principali domande che in tantissimi si stanno ponendo ora che il Comitato per la sicurezza (Prac) dell’EMA ha concluso che “rari e insoliti coaguli di sangue associati a un basso numero di piastrine dovranno essere elencati tra i possibili effetti collaterali di Vaxzevria”. E che anche l’Agenzia britannica del farmaco (MHRA) ha affermato che l’evidenza di un legame tra i coaguli di sangue e il vaccino di Astrazeneca sta “diventando più solido”, tanto da sconsigliare la somministrazione del siero agli under 30. Pronunce che, nel complesso, rischiano di minare ulteriormente la fiducia delle persone nei confronti del vaccino anglo-svedese, già labile a causa di una serie di controversie legate alla sperimentazione e ai cambi di rotta sulla somministrazione. L’Italia ha deciso che adesso sarà raccomandato per gli over 60, dopo l’indicazione iniziale che consigliava l’uso solo a chi aveva meno di 55 anni, poi la decisione di ampliare l’utilizzo ai 65 anni, e quindi alla popolazione adulta in generale. Altri Paesi, come il Belgio e la Francia, stanno invece limitando la somministrazione agli over 55 mentre la Germania ha mantenuto l’indicazione per gli over 60. L’Agenzia europea ha constatato che questo effetto collaterale sembra essere estremamente raro. Su circa 25 milioni di dosi del vaccino di Astrazeneca somministrate al 22 marzo si sono verificati 86 casi di coaguli di sangue. Questo significa che il rischio complessivo è di circa 3 casi su 1.000.000 di vaccinati. La maggior parte dei casi (62 su 86) casi erano di una forma specifica di coaguli di sangue nelle vene del cervello, chiamata trombosi venosa cerebrale, e gli altri 24 di un’altra grave condizione, chiamata trombosi venosa splancnica che riguarda le vene dell’addome. Complessivamente, 18 casi sono risultati fatali. Dati più aggiornati, provenienti dai sistemi di segnalazione spontanea dell’Area economica europea (EAE) e del Regno Unito, indicano che su 34 milioni di persone vaccinate al 4 aprile sono stati segnalati un totale di 169 casi di trombosi venosa cerebrale e 53 di trombosi venosa splancnica, con una frequenza di circa 6-7 casi su 1.000.000 di vaccinazioni. Anche l’MHRA ha reso noti gli esiti della sua revisione dei dati. Su circa 20,2 milioni di dosi di vaccino somministrate al 31 marzo, sono stati segnalati 79 casi di coaguli di sangue, di cui 19 fatali, con un rischio complessivo di circa 4 casi di trombosi su 1.000.000 di vaccinazioni. Di questi, 44 casi erano di trombosi del seno venoso cerebrale associata a bassi livelli di piastrine nel sangue e gli altri 35 casi di un altro grave tipo di trombosi venosa. In 19 casi, la condizione è risultata fatale. L’EMA ha inoltre osservato che la maggior parte dei casi si è verificata in donne di età inferiore ai 60 anni entro due settimane dalla vaccinazione, sebbene i fattori di rischio specifici – età, sesso o precedente storia medica di disturbi della coagulazione del sangue – non siano stati confermati. Anche nel Regno Unito, i casi di coaguli di sangue sembrano essersi verificati in numero leggermente superiore nei più giovani, portando l’Autorità regolatoria a riflettere su sottile equilibrio rischi-benefici nei minori di 30 anni e dunque a consigliare un vaccino alternativo ad Astrazeneca per la fascia di età 18-29 anni.
Sulla base delle segnalazioni di coaguli di sangue in seguito alla somministrazione del siero, il rischio complessivo è nettamente inferiore ai benefici dati dalla vaccinazione. L’Ema ha osservato circa 3 casi su 1 milione di vaccinati, l’Mhra 4 su 1 milione di dosi somministrate.
Si continua ancora a parlare di Death Stranding, l'ultimo titolo ideato dal noto game designer giapponese Hideo Kojima. Un gioco che ha diviso i giocatori per il suo ritmo lento, per il suo simbolismo criptico e politico e per le sue meccaniche di gioco atipiche. Eppure oggi si ritorna a parlare di Death Stranding perché un famoso youtuber americano, Allen Pan, ha trovato un modo curioso, se non originale, di giocarlo per vivere la massima immersione. Lo ha fatto collegando un tapis roulant trovato per strada alla PlayStation 4. Del resto, parliamo di un gioco basato sul camminare, per cui quale modo migliore di fruirlo se non camminando? L'impresa di Allen Pan è visibile tramite un video, presente sul suo canale, della durata di quasi 15 minuti. In esso si vede il ritrovamento del tapis roulant abbandonato sul ciglio della strada, e il suo riadattamento a "controller" per potere giocare a Death Stranding. Non un lavoro semplice, ma la volontà di avere la possibilità di fare attività fisica giocando ai videogiochi si è dimostrata superiore. Infatti, quando Allen Pan comincia a camminare sul dispositivo, il protagonista di Death Stranding, Sam Porter Bridges, fa altrettanto. Lo stesso accade quando corre, con Sam che scatta consumando vigore. Un'azione per cui, normalmente, basta premere la levetta analogica. Ma non è tutto: per un'esperienza di gioco più vicina possibile alla realtà, Allen Pan ha utilizzato un altro controller PlayStation 4 privo di terze parti (come la levetta sinistra) per effettuare azioni di interazione con il carico, e uno zaino legato sul retro del tapis roulant, così da mantenere una posizione eretta durante la corsa.
L’impresa dello youtuber Allen Pan è visibile tramite un video, presente sul suo canale, della durata di quasi 15 minuti. In esso si vede il ritrovamento del tapis roulant abbandonato sul ciglio della strada, e il suo riadattamento a “controller” per potere giocare a Death Stranding. L’idea è piaciuta anche a Hideo Kojima e Norman Reedus.
Il vulcano islandese contro tutti. Il caos che si è creato a livello internazionale in questi giorni, con aereoporti completamente bloccati, disagi a non finire, e grandi difficoltà in ogni parte d'Europa, ha generato problematiche non da poco anche in ambito cinematografico. Se infatti, ad esempio, al GLBT Festival di Torino alcuni registi previsti tra gli ospiti non sono riusciti ad arrivare, e altri invece sono rimasti per giorni bloccati nel capoluogo piemontese senza poter ripartire, anche un colosso come Iron Man 2 ha dovuto fare i conti con la situazione. Il 26 aprile infatti era stata annunciata dalla Paramount e dalla Marvel l'anteprima dell'attesissimo nuovo film a Londra. Sarebbero dovuti anche essere presenti molti dei protagonisti, da Robert Downey Jr. (ancora una volta protagonista, nel ruolo del supereroe Tony Stark) a Gwyneth Paltrow (che ha appena lasciato il set di The Danish Girl), da Scarlet Johansson a Mickey Rourke, con conseguente attesa da parte di tutti i fans. A causa dei voli bloccati, e dell'incertezza riguardo a quando si sbloccherà la situazione, è stato invece tutto annullato. L'anteprima di Iron Man 2, in uscita in Italia il 30 aprile, si svolgerà a questo punto a Los Angeles, con vivo disappunto delle folle londinesi. Ricordiamo che il film di John Favreau, spinto da una grande campagna a livello mediatico, con tanto di aggiornamenti pressochè quotidiani su sito ufficiale, blog e social network, tra foto, video, trailer, spot e anticipazioni, è sicuramente uno dei titoli più attesi di questo periodo a livello internazionale, dopo il successo planetario del primo episodio.
A causa dei problemi legati al vulcano islandese, e alla difficile situazione dei voli, annullata l’anteprima di Iron Man 2 a Londra.
L'esposizione mediatica di Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci fa sentire i cosiddetti leoni da tastiera, in diritto di offendere anche il loro bambino Nathan Falco che, ricordiamo, ha solo 10 anni e non è mai stato esposto dai genitori. Non sorprende che l'imprenditore risponda a tono, quando qualcuno si azzarda a fare osservazioni di pessimo gusto su suo figlio. Nelle ultime ore, è intervenuto per difendere Nathan Falco. Nathan Falco è un bambino amatissimo. I suoi genitori lo hanno sempre messo al primo posto, rinunciando talvolta anche ad impegni lavorativi, pur di non fargli mai pesare la loro assenza. Di tanto in tanto, mamma e papà pubblicano degli scatti insieme a lui. Proprio in queste ore, Flavio Briatore ha condiviso sul suo profilo Instagram una foto mentre abbraccia il suo bambino. Nathan Falco, pronto per giocare a calcio, sorride mentre si stringe a suo padre. Un quadretto familiare molto dolce, rovinato da un commento velenoso. Un utente, infatti, ha scritto: "Flavio mettilo a dieta, il ragazzo è obeso. Basta pastasciutta, fallo correre". Parole intrise di una cattiveria senza senso. Numerosi utenti, lo hanno attaccato e hanno tentato di fargli notare che stava offendendo gratuitamente un bambino, poi è intervenuto Flavio Briatore che è stato lapidario: "Non è obeso, ma tu sei un cog**one".
In queste ore, Flavio Briatore è intervenuto sul suo profilo Instagram e con un commento lapidario ha messo a tacere un utente che ha insultato suo figlio. Ricordiamo che Nathan Falco ha solo dieci anni, ma l’esposizione mediatica di cui godono Briatore ed Elisabetta Gregoraci fanno sentire i leoni da tastiera in diritto di scagliarsi contro di lui. Ci ha pensato l’imprenditore a difendere il suo bambino.
È in corso la 14esima edizione del Roma Film Festival, un evento molto atteso nel mondo del cinema che ogni anno per due settimane propone molti film in anteprima mondiale. Ad attirare le attenzioni del pubblico non possono che essere le star che ogni sera calcano il red carpet, sfidandosi a colpi di stile con i loro look originali e audaci. Quest'anno non sono molti i volti noti che stanno facendo parlare di loro, solo Caterina Balivo nei giorni scorsi aveva incantato tutti con un elegantissimo abito fucsia. Ieri, però, in occasione della première di "Hustlers", c'è stata un'ospite speciale che ha dato scandalo. Si tratta di Roshelle, l'ex concorrente di X-Factor 10 che aveva gareggiato nella squadra di Fedez, presentatasi in versione davvero hot sul red carpet al fianco dell'artista e fashion designer Rediet Longo.
Ieri sera si è tenuta la prima di “Hustlers” al Roma Film Festival e a far parlare di lei è stata Roshelle. La cantante ha dato scandalo sul red carpet, presentandosi con un abito a rete color oro che lasciava pochissimo spazio all’immaginazione.
E' arrivata a Sanremo la meravigliosa Bianca Balti, che questa sera sarà la madrina dell'ultima puntata di Sanremo 2013. Come vi avevamo anticipato la modella indosserà sul palco dell'Ariston abiti Dolce&Gabbana, staremo a vedere se eguaglierà l'eleganza di Bar Refaeli con i modelli di Roberto Cavalli. Questa mattina Bianca ha partecipato alla conferenza stampa che precede la finale, indossando un total look della collezione Primavera/Estate 2013 del duo di stilisti siciliani. Il look a righe di Bianca Balti – Per la conferenza stampa la Balti ha sfoggiato un divertente look mix&match firmato Dolce&Gabbana, in cui mescola capi dalle diverse fantasie rigate. L'outfit è è composto da una T-shirt, con girocollo e maniche lunghe, coperta di tripes orizzontali in bianco e nero, abbinata ad un pantalone crop a vita alta, con fantasia a righe verticali multicolor.
Arriva a Sanremo la bellissima Bianca Balti. Per la conferenza stampa del Festival la modella veste un’originale total look a righe con dettagli chic.
I carabinieri indagano per risalire alle due persone a volto coperto che la mattina di domenica 20 settembre hanno sparato due colpi di pistola che hanno ferito un trentottenne cittadino albanese sulla spiaggia di Torvaianica, all'altezza dello stabilimento Bora Bora, facendolo finire in ospedale. I due responsabili del ferimento, di cui al momento non è ancora nota l'identità, dopo aver aperto il fuoco contro il fidanzato della titolare del lido, sono scappati in sella ad uno scooter, facendo perdere le proprie tracce. Sul caso indagano i militari della locale stazione di Torvaianica e della Compagnia di Pomezia, che hanno ascoltato alcuni testimoni tra le persone presenti in spiaggia al momento dell'accaduto e che hanno assistito alla sparatoria. L'ipotesi sulla quale lavorano è quella di un agguato a scopo intimidatorio per regolamento di conti. I carabinieri nelle prossime ore parleranno con il trentottenne ferito che è emerso, a seguito di accertamenti, avere dei precedenti a suo carico ed era appena uscito dai domiciliari.
Sono in corso le indagini dei carabinieri per risalire all’identità delle due persone che domenica scorsa hanno sparato a un trentottenne in spiaggia allo stabilimento Bora Bora di Torvaianica. I militari hanno ascoltato alcuni testimoni e nelle prossime ore parleranno con il ferito per cercare di individuare i due aggressori.
E' Natale, tempo di magia, favola e terrore. Tra le pellicole di Natale, vi sarà sicuramente tornato in mente il classico Nightmare Before Christmas, film d'animazione diretto da Henry Selick ma prodotto e ideato da Tim Burton. Realizzato in stop-motion , tecnica che si realizza usando pupazzi mossi a mano e catturati fotogramma per fotogramma, è considerato un masterpiece degli ultimi vent'anni. Chissà, probabilmente in questi giorni che ci avvicinano alle feste, avrete già in mente di rividerlo, o forse lo avete già fatto. Avete invece commesso un delitto stilistico se di questo film d'animazione, non avete mai avuto la giusta considerazione. Qualsiasi sia la vostra posizione in merito, ecco 10 cose che dovete assolutamente sapere sulla fiaba di Natale più "terrificante". 1. Di Jack Skeletron si parlava già in Beetlejuice – Spiritello porcello. Tim Burton rese omaggio a Nightmare Before Christmas, che all'epoca era solo una bozza, disegnando la testa del suo protagonista sulla punta del cappello di Beetlejuice (quando si trasforma in carosello). 2. I Blink 182 fecero riferimento alla storia di Jack e Sally nella prima strofa di I Miss You: "We can live like Jack and Sally if you want / where you can always find me/ we'll have Halloween on Christmas / and in the night we'll wish this never ends". 3. In una scena appaiono anche Topolino e Paperino, ma in maniera indiretta. Sono disegnati sui pigiamini dei due fratellini che ricevono in regalo da Jack, l'orso vampiro e la malefica papera. 4. Marilyn Manson realizzò una cover di "This is Halloween", tema portante del film. 5. Johnny Depp doveva doppiare il Babau, successivamente Tim Burton indirizzò Henry Selick per Ken Page, visto che si decise di dare al personaggio dei toni più caldi. 6. Tim Burton dichiarò di aver avuto l'idea di realizzare Nightmare Before Christmas in un negozio dove stavano sostuendo i gadget di Halloween, con quelli di Natale. 7. In una sequenza del film, è distinguibile chiaramente il tema musicale del Batman di Tim Burton.
Lo sapevate che Johnny Depp avrebbe dovuto doppiare il Babau? E che Jack Skeletron appare in numerosi altri film? Ecco 10 cose che dovete assolutamente sapere su Nightmare Before Christmas.
Una ragazza di 13 anni è stata investita da un'automobile a via di Boccea, all'altezza del numero civico 619, in zona Casalotti a Roma. Il sinistro risale alla mattina di lunedì 19 ottobre: intorno alle ore 7.50 una Fiat Cinquecento, guidata da un italiano di quarantotto anni, ha urtato l'adolescente, originaria della Repubblica del Camerun, mentre percorreva quel tratto di strada. L'uomo è sceso dalla macchina e ha immediatamente prestato i primi soccorsi alla vittima, nell'attesa dell'arrivo del personale medico. Non è ancora stata stabilita l'esatta dinamica del sinistro e le responsabilità delle persone coinvolte. Nonostante tutti gli aiuti del 48enne, le condizioni della giovane sono sembrate subito serie. Una volta giunto sul posto, accertata la situazione della vittima, il personale sanitario del 118 ne ha ritenuto opportuno il trasferimento in codice rosso in ospedale. È stata così trasportata al Policlinico Agostino Gemelli per ulteriori accertamenti più approfonditi sulle sue condizioni di salute. Nonostante il ricovero e l'iniziale preoccupazione, la ragazza non sarebbe fortunatamente in pericolo di vita. Sul luogo dell'incidente sono giunti anche gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del Gruppo Aurelio, per svolgere i rilievi scientifici di rito. Le indagini dei caschi bianchi serviranno a chiarire come si sono svolti esattamente i fatti e ricostruire la precisa dinamica del sinistro.
Una tredicenne è stata investita lunedì mattina in via di Boccea da un’automobile guidata da un italiano di 48 anni, che ha subito prestato soccorso alla giovanissima vittima. Dopo le prime cure, i sanitari del 118 l’hanno trasportata in codice rosso al Policlinico Agostino Gemelli, dove non sarebbe in pericolo di vita.
Non badano a spese i due superdivi Chris Martin e Gwyneth Paltrow, una delle coppie vip pipù ricercate del globo, che hanno appena realizzato un investimento che oseremmo ritenere piuttosto rilevante, della cifra di 14 milioni di dollari. Per cosa? Semplice, per ciò che fa più blasone tra le coppie di famosi: una villa. Esattamente, la casa acquistata dai due, chiamata The Garwood residence, è stata costruita dall’architetto di fama internazionale John Lautner e si ispira al pluripremiato marchio di arredamento di lusso per hotel Aman Resorts. Volendone esporre le caratteristiche come fossimo una vera e propria agenzia immobiliare, potremmo dire che la villa è fornita di quattro camere da letto, tre bagni, con pavimento in pietra arenaria riscaldato, un campo da tennis, zona spa/relax circondata da palme e ampia vegetazione, una piscina e una zona barbeque. Se non bastasse, l'abitazione affaccia su una delle spiagge più ambite di tutta Malibue: la Little Dume. Oltretutto i due hanno anche a disposizione uno spazio di spiaggia privata, cuipoter attraccare un loro yacht. D'altronde va detto che Martin e la Paltrow sono fortemente interessati, da sempre, al cosiddetto investimento del mattone: nel loro bouquet rientrano un’immensa proprietà a Londra, un appartamento a New York e una tenuta equestre a Los Angeles per cui nel 2012 spesero $12 Milioni.
La coppia aggiunge un’altra casa costosissima al proprio bouquet di abitazioni da sogno: quella a Malibu affaccia su una spiaggia privata, dove si può attraccare uno yacht.
Supermegagigolò in azione! A questo grido di battaglia Giuliano Cimetti, il trentaseienne accompagnatore improvvisato del Grande Fratello 11 si butta sulla coinquilina Margherita Zanatta, che piuttosto stanamente non si sottrae alle carezze di Giuliano. I due si trovano sul letto e come sempre si sparla di Ferdinando Giordano e la sua fiamma Angelica Livraghi, presi si mira soprattutto da Sheila Capodanno che proprio non digerisce (non fate battute) il fatto che il salernitano essendo il più amato dal pubblio si permetta di fare il leader all’interno della casa e di voler imporre la sua volontà agli altri. Mentre si dibatteva di questo argomento il gigolò parlando come sempre di se, si produce in una mossa polipoide e cinge con un tentacolo la atterrita Margò, che rimane congelata nel letto, stile Veronica Pivetti in Viaggi di Nozze del regista e attore romano Carlo Verdone. I ragazzi se ne accorgono e dicono “che ci vuoi provare con Margò?”e Giuliano risponde, “io corteggio solo quando una donna mi piace veramente” subissato immediatamente dalle risa dei coinquilini. Poi scatta un bacetto sulla guancia della speaker radiofonica e forse il fatto la risveglia dal torpore, e infatti si alza e se ne va dicendo “Andiamo a mangiare va”, Giuliano da seduttore di classe risponde “perché non mangi me?” e si potrebbe aggiungere all’insalata visto i modi da piovra. Giuliano il gigolò re-cesso si sta invaghendo di Margherita, ma non risulta che questa abbia il gusto per l’orrido, fuori dalla casa Cimetti potrebbe provarci con Dita Von Teese, ex di Marylin Manson e forse avrebbe qualche chance in più. CHI VUOI ELIMINARE FRA NORMA, PIETRO E MATTEO? CLICCA QUI PER VOTARE
Il gigolò del Grande Fratello 11 Giuliano Cimetti, mette alla prova le sue qualità di seduttore con Margherita Zanatta ma i risultati non sono entusiasmanti.
A oltre cinque mesi dalla loro improvvisa scomparsa, sarà finalmente possibile dare degna sepoltura a Laura Perselli e Peter Neumair, la coppia di Bolzano uccisa lo scorso 4 gennaio dal figlio Benno, che poi ha confessato di averli assassinati e di essersi disfatto dei loro corpi gettandoli nel fiume. Con la riconsegna delle salme alla famiglia disposta dalla magistratura dopo tutti gli esami del caso, infatti, è stato fissato il giorno dei funerali. L’ultimo addio ai coniugi Neumair è previsto per il venerdì della prossima settimana, la mattinata del 18 giugno. I funerali della coppia si svolgeranno nel duomo di Bolzano con una funzione religiosa pubblica aperta tutti ma non alle telecamere. L'accesso al duomo sarà consentito nel rispetto delle normeanti-Covid, mentre le telecamere non saranno ammesse durante la liturgia del funerale che avrà inizio alle ore 11. La decisione dei funerali pubblici e di rinunciare alla forma privata è stata presa dalla famiglia per consentire alla comunità locale di partecipare ai funerali dopo mesi molti difficili durante i quali in tanti si sono stretti ai parenti della coppia. Sempre per scelta dei familiari, dopo i funerali, le salme di Laura Perselli e Peter Neumair saranno cremate. L’unico a non partecipare ai funerali del 63enne e della 68enne sarà proprio il figlio Benno che resta in carcere come sentenziato nei giorni scorsi anche dalla Corte di Cassazione. Gli ermellini infatti hanno dichiarato inammissibile il ricorso dei suoi difensori e confermato il fermo del trentenne indagato dal 18 gennaio scorso dalla Procura di Bolzano con l’accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Il giovane per mesi ha tenuto il silenzio e solo quando ha saputo del ritrovamento dei cadaveri ha confessato di essere l'autore degli omicidi.
Fissati i funerali di Laura Perselli e Peter Neumair, la coppia di Bolzano uccisa lo scorso 4 gennaio dal figlio Benno, poi reo confesso. La cerimonia è stata fissata in Duomo per il 18 giugno, alle ore 11. Saranno funerali pubblici ma le telecamere non saranno ammesse. Intanto esce definitivamente fuori dall’indagine l’amica di Benno che lo aveva aiutato la sera del delitto.
Tutto ha avuto inizio quando Maurizio Gasparri ha deciso di improvvisarsi rapper. Intervistato dalla trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora", gli ha dedicato alcune rime dopo aver ascoltato delle sue dichiarazioni a sostegno del movimento NoExpo. Le sue parole furono: Ma perché non ti sei stufato di dire ‘ste c**te di istigare alla violenza e fare finta che se ne può fare senza Hai fatto tanti attacchi e poi ti sei dato sei proprio un gran coniglio è meglio che te ne stai casa Non sai cantare, non sai parlare, sei solo un rapper ci hai fatto un po' annoiare Tornatene a casa l'Italia non piangerà. Risultato? Fedez lo ha querelato. A raccontarlo è stato Gasparri che è intervenuto nel programma radiofonico "La Zanzara": "Fedez? Mi ha querelato e vuole 100mila euro. Ma sono andato a controllare e lui mi ha definito un maiale. Io ne voglio 500 mila, ho già presentato la querela. Gli ho dato del coniglio per la storia delle manifestazioni No Expo e se le mie battute scherzose valgono centomila euro, allora un maiale vale mezzo milione. Poi darò tutto in beneficenza. Se vuole facciamo la differenza e ci mettiamo d'accordo su 400mila". Ricapitolando, dunque, Fedez avrebbe chiesto 100 mila euro a Gasparri per essere stato definito "coniglio". Il politico, allora, ne pretende 500 mila da lui per avergli dato del "maiale". In realtà, la cifra che riteneva corrispondere ad un giusto risarcimento, era molto più elevata.
Scambio di querele tra Fedez e Gasparri. Il cantante ha chiesto al politico 100 mila euro per averlo definito “coniglio”. Maurizio Gasparri, allora, ha spiegato di pretendere 500 mila euro per essersi sentito dare del “maiale” dal rapper.
Ashley Graham è la modella curvy più famosa al mondo, ha conquistato le copertine di note riviste, è diventata testimonial di un brand di bikini e ha trasformato le forme prorompenti nel suo punto di forza. Non ha mai negato di avere la cellulite e di utilizzare spesso Photoshop per ridurre "l'effetto buccia d'arancia" nei servizi fotografici ma, nonostante ciò, è riuscita lo stesso a rivoluzionare gli ideali di bellezza contemporanei imposti dal mondo della moda. L'ultimo suo traguardo? Aver creato una collezione di lingerie per donne plus-size. La modella ha infatti sfilato con la linea “Addition Elle” da lei disegnata alla New York Fashion Week e il risultato è stato incredibile. Pizzo, trasparenze, lacci, raso, scarpe dal tacco vertiginoso sono solo alcuni dei capi che hanno sfilato in passerella. Naturalmente, a dominare il catwalk è stata proprio Ashley, che è apparsa più in forma che mai con indosso un body nero con dei dettagli in pizzo color cipria che ha saputo esaltare il suo seno abbondante e le sue curve procaci.
Ashley Graham, la modella curvy più famosa al mondo, ha presentato la sua collezione di lingerie pensata appositamente per le plus-size. Si chiama “Addition Elle” e, tra pizzi e trasparenze, riesce a esaltare la bellezza di ogni donna.
Fiorella Mannoia si appresta a tornare in giro per l'Italia con il suo nuovo tour. La cantante è reduce da un anno importante che l'ha riportata ancora di più sotto i riflettori italiani, per la sua musica e non solo. Artista eclettica, in questo 2017 la cantante romana ha dato ancora più sfogo alle sue capacità, interpretando diversi ruoli e togliendosi non poche soddisfazioni. Alla fine del 2016 era tornata con un album importante come "Combattente", in cui si rimetteva al centro della discussione, ritornando a collaborare con autori che l'avevano accompagnata in alcuni dei pezzi più importanti della sua carriera, dando spazio ai giovani, non perdendo di vista il suo percorso musicale ma aprendosi anche a nove sonorità (forse il momento, però, meno pulito di quel percorso). Il 2016, però, era stato anche l'anno di "7 Minuti", il film diretto da Michele Placido, con 11 donne protagoniste. Il Festival di Sanremo è stato il debutto del 2017, e anche se la vincitrice annunciata non è riuscita ad aggiudicarsi il primo posto sul palco dell'Ariston, ha comunque conquistato il pubblico, al punto che la Rai ha deciso di affidare alla cantante due prime serate con il programma "Un, due, tre… Fiorella!" che ha raccolto ottimi ascolti, confermandola come una delle donne della musica italiana più amate. Ieri, poi, la cantante ha annunciato che ripartirà il tour, dopo le 80 date già sostenute quest'anno. Un ritorno sul palco che le permetterà di chiudere a circa 100 concerti in un anno, dopo che ha calcato tanti palchi importanti, compreso il gran finale estivo all'arena di Verona. La Mannoia, quindi, ritornerà prima con quattro date in altrettante capitali europee (al Den Atelier di Lussemburgo il 19 novembre, al Bataclan di Parigi il 21 novembre, a La Madeleine di Bruxelles il 22 novembre e alla Union Chapel di Londra il 24 novembre), prima di tornare, tra dicembre e gennaio, nei teatri italiani.
Dopo il successo in tv, Fiorella Mannoia torna in tour in Italia a dicembre, prima però farà quattro date in altrettante capitali europee.
La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo d'inchiesta sulla morte del paziente dell'ospedale Cardarelli, il cui corpo è stato trovato in un bagno del pronto soccorso dal personale sanitario. Le immagini strazianti del corpo sono state riprese e messe in Rete da qualcuno, finora anonimo. Disposto il sequestro della salma, mentre dalle immagini di videosorveglianza si cerca di capire la dinamica esatta dei fatti ma anche chi, materialmente, abbia girato il video (che potrebbe non necessariamente essere la stessa persona che lo ha poi immesso in Rete). Le indagini sono coordinata dal pubblico ministero Liana Esposito, della VI Sezione del Tribunale di Napoli "Lavoro e Colpe Professionale" e dal procuratore aggiunto Simona Di Monte. Ieri la Polizia di Stato ha eseguito i rilievi e sta ora procedendo a disporre le ultime misure. Da un primissimo esame si suppone che la vittima possa essere morta in seguito ad un infarto all'interno del bagno dove si era recato poco prima. Ma sarà l'autopsia disposta dalla Procura a fare chiarezza in maniera inequivocabile sulle cause della morte dell'uomo. Si indaga anche per capire chi, materialmente, abbia girato il video. Un aiuto potrebbe arrivare dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza, che potrebbero identificare la persona. I familiari della vittima hanno presentato denuncia a loro volta per la vicenda. Già acquisite anche le testimonianze dei presenti del pronto soccorso, nonché la cartella clinica dell'uomo.
Aperta un’inchiesta sulla morte di un paziente al Cardarelli di Napoli, trovato morto in un bagno ed il cui video del corpo è stato pubblicato in Rete. La Procura ha disposto il sequestro della salma, su cui verrà effettuata una autopsia che chiarisca le cause del decesso. Si cerca anche di risalire all’autore del video, forse immortalato dalle telecamere di videosorveglianza.
Anche quest'anno Halloween è alle porte: hai già pensato a come truccarti per la notte più spaventosa dell'anno? Le idee per i make up del 31 Ottobre spaziano dai make up semplici con sangue finto a quelli più artistici con lattice ed effetti speciali, passando per look spaventosi ispirati a zombie e vampiri fino a quelli sensuali ma inquietanti come ad esempio l'intramontabile look da strega. Abbiamo selezionato le idee più originali da copiare per il tuo make up di Halloween 2020: sfoglia la gallery con le immagini e trova la tua ispirazione! Il make up da strega per la notte di Halloween è uno dei grandi classici: per il costume basteranno un cappello nero e un mantello e per il make up potrai liberare la tua fantasia. L'unica regola è puntare su colori scuri come il nero, il viola e il bordeaux sia per il trucco occhi, che dovrà essere intenso e profondo, che per il make up labbra: definisci i contorni con una matita in modo che siano perfettamente delineate e scegli se applicare un solo colore di rossetto oppure se sfumarlo con una nuance più scura verso i bordi. Uno dei look più gettonati e spaventosi per la notte di Halloween è il trucco da vampiro: anche in questo caso potrai liberare la fantasia e ispirarti a personaggi di film e fumetti facendo attenzione ai contrasti. Per realizzare un perfetto make up da vampiro per Halloween dovrai creare una base viso molto chiara utilizzando un fondotinta di almeno tre toni più chiaro rispetto al colore della tua pelle oppure un colore in crema bianco o rosa chiarissimo, concentrando poi l'attenzione sugli occhi con gli ombretti scuri: i colori ideali sono il nero, il bordeaux e il rosso. L'idea ini più è quella di ricreare delle piccole venature rosse nel contorno occhi con un prodotto cremoso, per enfatizzare ancora di più il tuo look. Labbra rigorosamente rosse, meglio ancora se con qualche goccia di sangue finto che cola dall'angolo esterno delle labbra. Il trucco da zombie da sfoggiare il 21 Ottobre è uno dei più inquietanti: per questo look puoi indossare anche delle lenti colorate, bianche, ghiaccio oppure nere, per rendere il tuo sguardo ancora più spaventoso. Per questo tipo di trucco dovrai creare un contouring piuttosto strong per ottenere un effetto scavato e stanco sul viso. Utilizza una polvere color tortora, fredda e tendente al grigio e applicala al di sotto del tuo zigomo, ai lati del naso e nel contorno occhi. Le labbra potranno essere rosso sangue oppure completamente annientate con fondotinta e correttore, mentre lo sguardo sarà intensificato da ombretti scuri e freddi che andranno ad enfatizzare il tuo look. Ricreare teschi e scheletri sul tuo viso è l'idea perfetta per la notte di Halloween se ami i trucchi creativi: potrai realizzare uno scheletro completo su tutto il viso oppure dividere il tuo volto a metà e su un lato creare un trucco glamour e sofisticato e sull'altro lato uno scheletro. Ti serviranno soltanto due colori in crema, il bianco e il nero: dopo aver steso la base bianca sul viso crea un cerchio nero nel contorno occhia, sia nella zona inferiore che sulla palpebra mobile. Definisci poi i contorni del viso scurendo la zona della fronte e della mandibola e poi concentrati sul naso, che dovrà essere anch'esso nero. Per terminare crea una linea orizzontale come prolungamento delle tue labbra e gioca con le sfumature per ricreare i denti. Se ti sembra troppo elaborato puoi realizzare anche una versione più semplice: crea uno smokey eyes nero intenso, sfumando bene il colore oltre la piega dell'occhio e nella rima ciliare inferiore. Scurisci poi la punta del naso, e crea una linea orizzontale tra le due labbra, prolungandola verso le guance e tratteggiando poi delle piccole linee verticali per creare un effetto cucitura. Se cerchi un trucco per Halloween femminile e spaventoso allo stesso tempo l'idea che fa per te è ispirata alle bambole di ceramica: ciglia lunghissime, guance ben definite e pelle perfetta sono tra la caratteristiche principali di questo tipo di make up. Realizza la tua base viso con un fondotinta coprente opaco leggermente più chiaro de tuo incarnato e definisci il tuo zigomo: per creare il perfetto effetto bambola sorridi davanti allo specchio e con un colore più scuro definisci con piccolo semicerchio la zona che parte dall'aletta del naso verso la guancia. Sfuma il colore e poi applica un blush rosato. Per il trucco occhi puoi liberare la tua fantasia, a patto che andrai ad applicare ciglia finte XL, lunghissime e folte.
Dai make up semplici e veloci a quelli artistici e creativi: l’unica regola per il trucco di Halloween 2020 è realizzare un look originale e inquietante. Vampiro, strega, zombie, ma anche scheletri e bamboline: ecco tutte le idee per creare un make up per la notte più spaventosa dell’anno.
Devo premettere un imbarazzo: io sono stato allievo del professor Giuseppe Conte (è anche stato il mio relatore alla Scuola di Specializzazione). Quindi sentirlo parlare, in veste di Presidente del Consiglio, di "contratto di governo", è per me particolarmente disorientante. Siete voi qui, Ser Brunetto? Per dirlo nella maniera più concisa, il contratto costituisce, regola o estingue un rapporto giuridico a contenuto patrimoniale fra due o più parti. In questo caso non solo l'accordo non riguarda diritti patrimoniali, ma in effetti non costituisce nemmeno un rapporto giuridico fra Movimento 5 Stelle e Lega: un accordo politico non è un rapporto giuridico. Nessuno può farlo valere in tribunale, non "ha forza di legge fra le parti", non regola un comportamento di cui qualcuno possa essere ritenuto responsabile su un piano diverso da quello politico (in cui l'unica sanzione eventuale può essere irrogata dal corpo elettorale con la non rielezione). Dichiarazioni come quella del CODACONS con cui già si ventilano class action contro i due partiti nel caso in cui non rispettino i punti del contratto sono ingenuità. Non è un contratto. In effetti non solo non è un contratto, ma non è nemmeno un negozio giuridico, né è un atto giuridico. Si tratta di un oggetto totalmente estraneo alla sfera del diritto, come se io e te prendessimo l'impegno, davanti al notaio, di immaginare solo draghi che parlano in falsetto. Nel caso del contratto di governo l'estraneità al diritto si svolge tutta nella sfera politica, e questo è pacifico. Non ci si può fare causa per un voto in parlamento. Ma allora perché scegliere un nome così preciso? Come ricorda la Treccani l'evocazione giornalistica del "contratto di governo" non è una novità, per quanto non pare abbia mai avuto la risonanza di oggi: si è inteso come un accordo programmatico vincolante per la formazione di un governo espresso da forze politiche eterogenee. Stavolta però la scelta del termine emerge in opposizione palese ai sinonimi più comuni, insomma c'è stato uno sforzo lessicale: è stato rifiutato con decisione il termine "alleanza", che avrebbe implicato un sodalizio fra i due partiti ("Non è una alleanza, ma un contratto di governo su punti specifici" diceva Di Maio), "intesa" avrebbe descritto qualcosa di troppo debole, "accordo" sarebbe stato troppo generico e personale, così come "patto". Invece, fuor di correttezza tecnica, il termine "contratto" mostra dei pregi unici. Dà l'immediata idea di un accordo scritto e circoscritto, di qualcosa che può essere fatto valere ben oltre la sola parola data. Carta canta, chi non adempie può essere individuato subito, e preso legittimamente per il bavero, e si può far saltare tutto con la forza di chi è nel giusto. Dà anche l'idea di un accordo impersonale: la maggior parte dei contratti che facciamo li facciamo senza che dall'altra parte ci sia un volto, concordiamo solo sulle poche clausole, firmiamo e inviamo per posta. Non siamo amici delle persone con cui stipuliamo un contratto, anzi. Inoltre dà anche l'impressione che si sappia di che cosa si sta parlando, se io stipulo un contratto con te so dove voglio andare a parare, so negoziare duro.
Tecnicamente l’accordo stretto fra Movimento 5 Stelle e Lega non rientra nella definizione di “contratto”, eppure ci sono delle ragioni sottili che rendono la scelta di questo nome, seppure impropria, molto intelligente. E non è la prima volta che nella formazione di un governo si sceglie di ricorrervi.
Hanno appena due anni di vita, ma i Beady Eye sono già degli habitué del nostro Paese. La band inglese ha fatto tappa al Alcatraz di Milano lo scorso anno (tutto esaurito), nell'ambito del tour d'esordio, e in estate a Venezia (Heineken Jammin' Festival) e a Firenze. Ma a ben vedere non è certo la prima volta Liam Gallagher, Gem Archer, Andy Bell, e Chris Sharrock mettono piede in Italia. C'erano già stati in varie occasioni ai bei tempi degli Oasis. Poi è successo quel che è successo. Ora sono Beady Eye. Hanno all'attivo un solo disco, Different Gear, Still Speeding, ma sono affamati del successo degli anni Novanta quando la line-up vedeva la presenza anche di Noel Gallagher. E i risultati al momento sono abbastanza confortanti: il primo album, uscito lo scorso 28 febbraio, ha raggiunto le prime posizioni nelle classifiche di vari Paesi europei e la nuova tournèe ha già fatto vari sold out nei principali festival europei, ed ora li vedrà esibire anche in Italia, con due date, stasera all'Atlantico Live di Roma e, domani al Gran Teatro Geox di Padova. I pezzi dei Beady Eye restituiscono un sound in stile T.Rex e a David Bowie, con richiami che spaziano dai Beatles agli Who, forgiando un mix di psichedelia e rock ‘n' roll. Ovviamente l'impronta Oasisiana c'è tutta, ma i quattro ci tengono a precisare: «Non facciamo la musica degli Oasis, ma dell' ottimo rock' n' roll britannico. Ci rendiamo conto che la voce di Liam sia molto riconoscibile, ma questo è il sound che creiamo quando siamo insieme». Ma nonostante tutto, la speranza dei fan della storica band brit-pop è sempra quella di vederli tutti di nuovo insieme così come era in origine. Ipotesi peraltro che lo stesso Liam Gallagher non escludeva … fino al nuovo litigio (a distanza) col fratello nel mese di luglio.
La nuova band di Liam Gallagher torna nel nostro Paese per presentare l’album di debutto “Different Gear, Still Speeding”. Due show, stasera all’Atlantico Live di Roma e, domani al Gran Teatro Geox di Padova. Nella scaletta non ci sarà spazio per i vecchi brani nel periodo Oasis.
Guendalina Tavassi è ancora la protagonista indiscussa della cronaca rosa. A dettare legge nel mondo del chiacchiericcio è questa volta Remo Nicolini. A Pomeriggio 5 Barbara D’Urso promette e mantiene lo scoop! Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, il papà di Gaia avrebbe lasciato Claudia Losito per un’altra donna e sono in molti, ora, a domandarsi se nella rottura c’entra in qualche modo la mamma sexy del Grande Fratello 11. Remo e Guendalina sono genitori separati o complici per la Tv? La risposta è ancora lontana dall’essere svelata ma i complottisti del gossip non riescono ad interpretare in nessun altro modo le parole di Nicolini: “Mi sono lasciato con Claudia. Son successi tanti casini e niente. Non stiamo più insieme. Sto frequentando un’altra persona ma adesso non posso rivelare il suo nome”. Gabriele Parpiglia aveva ragione ad accusare i due piccioncini di stragegia? Guendalina e Remo in crisi solo per gossip? Almeno per il momento l’identità della donna è avvolta nel più stretto riserbo ma è anche l’alone di mistero che avvolge il chiacchiericcio a far supporre che i due piccioncini siano tornati insieme. Se così fosse allora immagine della Tavassi sarebbe immediatamente declassata.
Remo Nicolini lascia Claudia Losito mandando a monte il matrimonio, il papà di Gaia svela lo scoop a Pomeriggio 5 e in molti si domandano se non sia stato il suo amore per Guendalina Tavassi a far naufragare la relazione.
Per chi ha un animale domestico in casa sa perfettamente quanto sia complicato addomesticare il proprio cane o gatto a non salire sul letto dove si dorme, a non nascondersi sotto le coperte per dormire assieme. Per gli esperti è contrastante l'opinione sul dormire col proprio amico a quattro zampe: per alcuni è un'abitudine assolutamente da evitare per motivi igienici e di trasmissioni allergiche, il cane infatti è portatore di polvere, sporcizia, malattie, pulci e parassiti che possono essere dannosi alla salute umana; per altri dipende dalle circostanze, dal rapporto uomo-cane instaurato e dal tipo di educazione che si vuole dare al proprio cane. In ogni caso, bisogna ammettere che, per chi sente il proprio amico a quattro zampe come un membro di famiglia, è difficile evitare che il proprio cane o gatto entri in camera da letto e provi a conquistare un proprio angolo di letto. Ed è proprio per questi padroni inteneriti dai propri animali domestici o semplicemente bisognosi anch'essi di sentir vicino di notte il proprio amico a quattro zampe che dal Brasile arriva un'incredibile invenzione: è la cuccia inserita nel materasso.
Il vostro cane si ostina a venire sul letto di notte? Ecco il primo materasso con cuccia integrata per dormire sempre assieme al vostro amico a quattro zampe.
Il 3 luglio di 40 anni fa moriva Jim Morrison, il leader di una delle band più influenti e controverse della storia del rock, i Doors. Per ricordare il “Re Lucertola”, la Rhino Records ha deciso di pubblicare due importanti progetti discografici. Il primo è legato a When you’re strange, il film-documentario di Tom DiCillo che ha ripercorso la storia dei Doors attraverso filmati d’archivio mai visti – alcuni dei quali girati direttamente da Morrison –, interviste e immagini inedite: la pellicola, presentata al Sundance Festival nel 2009 e arrivata nelle sale americane l’anno scorso, nei cinema italiani uscirà proprio il prossimo 3 luglio. La voce narrante del film, nella versione italiana, è quella di Morgan. La Rhino ha raccolto in un album la colonna sonora di When you’re strange: il disco contiene poesie scritte da Jim Morrison – lette da Johnny Depp –, 14 brani in versione studio, rare perfomance tratte dal famoso Ed Sullivan Show (Light my fire) dell’emittente televisiva statunitense CBS, da un programma della tv danese (When the music’s over) e dal festival delle Isole di Wight (Break on through), con alcune interviste ai quattro membri della band.
Per ricordare Jim Morrison nel 40esimo anniversario della morte, la Rhino Records pubblica la colonna sonora del film-documentario When you’re strange e un cofanetto con i sei album della band.
Iniziava stamane l'udienza che doveva giudicare l'opportunità o meno di concedere la cauzione a Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks che ha rivoluzionato il mondo dell'informazione e che è accusato in Svezia di condotta sessuale scorretta. Già in mattinata era nutrito il gruppo di sostenitori di Assange che davanti alla sede del tribunale aveva esposto cartelloni particolarmente significativi, quali "Svezia marionetta degli Stati Uniti" e "Denunciare reati non è reato". La prima udienza si è da poco conclusa in maniera favorevole per Mr. WikiLeaks, che potrà beneficiare della libertà su cauzione, anche se limitata da alcune restrizioni. Per entrare nel merito dell'accusa si dovrà attendere il prossimo 11 gennaio. Da quel giorno, infatti, comincerà il processo che dovrà giudicare la colpevolezza o meno di Assange su quell'accusa che viene impropriamente definita "stupro". Intanto in Inghilterra si attende un nuovo attacco da parte degli hacker di WikiLeaks, che già avevano mostrato la propria abilità in occasione del blocco del conto corrente dell'organizzazione. Proprio sulla condotta di PayPal, Via e Mastercard aveva parlato Julian Assange poche ore prima dell'udienza, affermando che "ormai sappiamo che sono strumenti della politica estera americana, qualcosa che finora ignoravamo".
Iniziava stamane l’udienza che doveva giudicare l’opportunità o meno di concedere la cauzione a Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks che ha rivoluzionato il mondo…
Buon compleanno, Diego Armando Maradona. Buon sessantesimo anno di vita, Pibe de oro, barrilete cosmico che non hai mai smesso di volare. Buon compleanno al mito e all'ispirazione, al calciatore preferito da generazioni di appassionati, mio eroe a cui, anche nell'ora più buia, non ho mai smesso di credere. "Hanno conficcato un pugnale nel cuore di un bambino" disse il tuo preparatore atletico, Fernando Signorini, all'indomani della squalifica per doping ai mondiali USA 1994. E quel pugnale, per molti noi, è ancora lì. Nel tuo e nel nostro cuore di bambini. Per questo ti ho sempre difeso e sempre ti difenderò, chi se ne frega dei giudizi degli altri. Mai sopportati i moralisti. Chi ama non dimentica e io, come tanti da queste parti, non dimentico. Ora che di anni ne hai un bel po' e hai superato la linea invisibile – a volte pericolosa – oltre la quale di solito gli eroi romantici si perdono e alcuni ci lasciano prematuramente, posso dirlo: per tutta la vita, sin da ragazzino, ho fatto i conti con la paura di perderti. Eri così forte ed era così emozionante ammirarti mentre giocavi a pallone (gli altri facevano di mestiere i calciatori, mentre tu a pallone ci giocavi) che sin da quel 1984 in cui per la prima volta ti vidi con la palla tra i piedi, ho temuto di vederti sparire, uscire dal campo, dalla città, fuggire via dal nostro mortale abbraccio d'amore, in fuga verso il pianeta da cui venisti e che ancora oggi nessun astronauta ha individuato nella volta celeste. Da allora, da quel luminoso giorno di ottobre, ti ho perso e riacquistato mille volte. Domenica di un tempo lontanissimo, avevo cinque anni e mio padre mi prese in braccio in Curva A, allo stadio San Paolo di Napoli, mi mise la mano in testa e indicò il rettangolo di gioco verde e luminoso: "È LUI". Eri tu, con la tua testa riccioluta, con le tue movenze da capo branco sbarazzino, giocoliere esplosivo, furbo venditore di magie. Chi avrebbe mai pensato che D10S si potesse manifestare nel corpo di un piccoletto? L'ultimo degli eroi antichi e il primo dei calciatori contemporanei portava i calzerotti alle caviglie e aveva la schiena fragile. Non ricordo nulla di quel giorno. Solo l'abbagliante sensazione di una luce che a Fuorigrotta ti seguiva come un faro. Avevo occhi solo per te. Tutti li avevano solo per te. Sarebbe stato così per altri sette incredibili anni. Fino al 1990, quando ti costrinsero a scappare nell'umiliazione, la tua e la nostra, trasformandoti in quel concentrato di recriminazioni, sospetti, accuse che a lungo ti avrebbero segnato. Ma prima di quel giorno quanta gioia, quanta felicità, quanti compleanni di calcio e sole, di vittorie e di sconfitte. Vincere lo scudetto! Chi poteva immaginare quella sensazione di gioia? Oppure il dolore bruciante di averlo perso. Con te, Dieguito, imparammo anche questo. E io ogni volta temevo che t'avrei perso. Quell'estate strana. Era il 1989. Tu eri prigioniero di Napoli, dei napoletani, di Corrado Ferlaino. Volevi andartene. Trascorsi un'intera estate ad essere sicuro di averti perso. Volevi andare all'Olimpique Marsiglia di Bernard Tapie, volevi abbandonare Napoli. Ogni giorno sfogliavo la Gazzetta cercando notizie su di te, cosa dicevi, cosa pensavi: perché non volevi più tornare? Napoli ti aveva reso prigioniero, era diventata la tua isola d'If, eri il Conte di Montecristo pronto a fuggire. Mi feriva quel tuo desiderio di allontanamento, la tua voglia di sottrarti all'abbraccio: non avevo l'età per capire, ero solo un tifoso innamorato. Solo l'anno scorso, vedendo Diego Maradona di Asif Kapadia, ho capito quanto male ti facesse Napoli, con quante spesse catene ti avessimo legato. Catene d'amore sufficienti a strozzarti. Eravamo i tuoi parassiti, Diego. Ci nutrivamo di te. Come quelli che nel privato ti hanno perseguitato per tutta la vita. Il cerchio di interesse attorno alla tua figura, ai tuoi milioni, dal clan familiare ai manager, dagli avvocati ai fans, alle donne, tutti hanno voluto rubarsi un pezzo di te, vivere nella tua luce riflessa di genio immortale. La tua colpa? Non so quali siano, sono troppo innamorato di te per giudicarti. Con l'esperienza posso solo dirti che a volte la colpa va divisa a metà tra oppresso e chi si lascia opprimere. Vincemmo lo scudetto triste – il secondo – quello della monetina di Bergamo, della partita vinta a tavolino e della tua faccia triste. Volevi andartene, la cocaina aveva preso il sopravvento. Perdesti una finale mondiale, ma sconfiggesti l'Italia in semifinale. Te la fecero pagare in ogni modo possibile. Il sistema calcio riteneva di poter fare a meno di te, che la tua parabola fosse finita. Non era vero. Anche se per molti anni l'Italia del calcio dominò in Europa, il suo declino era iniziato. Ancora oggi paghiamo quel peccato. Tu scappasti e quella fu l'ultima volta in cui temetti di perderti. Perché ti persi davvero, come tutti i tifosi del Napoli, perché diventasti irraggiungibile. Da allora, Diego caro, ti sei perso da solo e ritrovato mille volte. Ne sono passati di anni, tu sei rimasto il mio eroe.
El pibe de oro compie sessant’anni: da Villa Fiorito a Napoli, passando per la consacrazione ai mondiali in Messico, la squalifica per doping e l’abisso della cocaina. I primi sessant’anni di Diego Armando Maradona rappresentano la struggente parabola dell’ultimo eroe antico e del primo calciatore moderno.
Usseaux è un piccolo gioiello incastonato nelle Alpi Cozie, membro della comunità montana Valli Chisone e Germanesca, ora entrato a far parte della comunità montana Pinerolese Pedemontano. Grazie ai suoi paesaggi incontaminati, il villaggio fa parte del circuito dei Borghi più Belli d'Italia. Perché Usseaux è una piccola oasi di quiete, un luogo dove staccare dalla quotidianità e immergersi nei ritmi lenti della vita agricola e contadina. La cultura e le tradizioni occitane rivivono nelle casette in legno e in pietra, nel forno tuttora usato per la panificazione, nell'antico lavatoio, nel mulino, nelle fontane e nelle piazze. Un altro segno distintivo di Usseaux è un caratteristico idioma parlato dai residenti: si tratta del patouà, l'antica lingua occitana alpina, una variante della lingua d'Oc usata nella Francia meridionale. Usseaux è distribuito su cinque borgate: il capoluogo Usseaux, Balboutet, Laux, Pourrières e Fraisse. In tutto i piccoli villaggi ospitano appena duecento abitanti ma si rivelano minuscoli scrigni di bellezze tutte da scoprire. Nota per la sua struttura settecentesca, Usseaux viene definita la borgata del pane e dei murales. Lungo le vie del borgo, infatti, è possibile imbattersi in fantasiosi murales che donano un tocco di colore alle facciate degli edifici: i soggetti vanno dagli umili lavori della vita contadina al mondo della natura e degli animali, passando per i personaggi delle fiabe. Il murales più caratteristico è quello che accoglie i visitatori all'entrata del borgo. Da vedere anche la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro, risalente all'epoca di Luigi XIV, che nel tempo ha subito numerosi restauri. Laux, adagiato su un piccolo pianoro, venne fondato nel Duecento da esuli provenienti da Lione perseguitati per eresia. Successivamente nel borgo sopraggiunsero diversi esponenti del culto valdese. La cosiddetta Piazza della preghiera testimonia la presenza valdese in queste terre ed è una delle attrazioni principali del villaggio, insieme alla chiesa di S. Maddalena con la sua antica meridiana. Ma il luogo più pittoresco di Laux è senza dubbio il suo meraviglioso laghetto naturale. Balboutet è un piccolo centro agricolo baciato dal sole, noto per la produzione dei formaggi e l'allevamento dei bovini. Qui è possibile assaporare la specialità locale, il plaisentif, detto “il formaggio delle viole” in quanto prodotto nei primi giorni di alpeggio, quando il latte risulta impregnato di essenze floreali. Le principali attrazioni di Balboutet sono le meridiane dipinte sulle facciate degli edifici e nella Piazza del Sole, fulcro del paesino. Tra le viuzze del paesino si snoda un percorso didattico che delinea informazioni sul sistema solare e illustra i principali sistemi di misurazione del tempo. Pourrieres, "la borgata dell'Assietta", ospita una chiesa seicentesca dedicata all’Annunciazione di Maria con campanile del 1889. Più a monte si trovano il vallone di Cerogne e il colle dell’Assietta, dove nel 1747 l’esercito dei Savoia trionfò contro contro i francesi in una celebre battaglia. Fraisse, attraversata dal torrente Chisone, è invece nota per l'artigianato del legno; tra le attrazioni architettoniche spicca la chiesa dedicata ai Santi Giacomo e Filippo, costruita dagli abitanti per volere del duca Vittorio Amedeo II, con il grande quadrante solare sul campanile.
Usseaux è un pittoresco borgo incastonato nella Val Chisone. Costituito da cinque borgate, questo piccolo gioiello in provincia di Torino si distingue per la sua atmosfera d’altri tempi e per la bellezza dei paesaggi. Tra le sue stradine costellate di casette in legno si respira un senso di pace e serenità.
Si sta per abbattere sull'Italia un vero e proprio tifone impazzito che colpirà tutti i cinema con una carica di energia, ritmo e musica come mai successo prima, è il tifone Justin Bieber che con il suo film Never Say Never si prepara a conquistare definitivamente il cuore di tutte le fan italiane, gustiamoci una piccola anteprima con il trailer ufficiale ed in italiano dell'attesissimo film dedicato alla piccola star. Justin Bieber Never Say Never è un documentario che parte dal racconto del My World Tour, conclusosi con lo spettacolare concerto conclusivo in 3D tenutosi al Madison Square Garden di New York. Dal dietro le quinte dello spettacolo parte la biografia del giovane cantante, che ci racconterà tutta la vita Justin Bieber. Dall'infanzia assieme alla madre, ripercorreremo tutte le tappe che hanno condotto Justin dalla sua città natale in Canada, Stratford in Ontario, fino al palco del Madison Square Garden di New York. Interviste, documenti originali, i video youtube che hanno reso famoso la giovane pop star, comporranno il quadro di una vita dove davvero capiremo che non bisogna mai dire mai: Never Say Never Justin Bieber, è sicuramente uno dei fenomeni pop che ha caratterizzato questi ultimi anni, amatissimo dalle fan e odiatissimo dai suoi detrattori si è imposto all'attenzione generale grazie alle cover postate su youtube, dove interpretava brani di alcune superstar del pop. Justin Bieber Never Say Never comparirà tra i film in uscita a partire dal 22 aprile di quest'anno, se siete indecisi se vedere o meno il film vi consiglio di vederne il trailer così come vi invito a vedere i trailer di tutti i film in programmazione nella sezione apposita del nostro sito, per scegliere quale premiare con la vostra attenzione.
Sta per arrivare in tutti i cinema italiani il fenomeno Justin Bieber con lo spettacolare Never Say Never, il film racconterà la storia della star ed il suo concerto del Madison Square Garden di New York.
La pelle grassa è caratterizzata da comedoni, brufoletti, pori dilatati e aspetto untuoso ed è tipica degli adolescenti ma non solo. La pelle diventa grassa a causa di una eccessiva produzione di sebo e si presenta con colorito spento, untuosa con pori dilatati e più soggetta ad arrossamenti. Inoltre ci sono piccole imperfezioni, tra cui i punti neri che si formano a causa dell’eccessiva produzione di sebo che ostruisce i pori e che rendono la trama poco regolare. Tra le cause esterne ci sono squilibri ormonali, sindrome dell’ovaio policistico, assunzione di alcuni farmaci come i cortisonici, alimenti ricchi di grassi e cosmetici o detergenti aggressivi e non adatti al tipo di pelle. Vediamo quali sono i tipi di pelle grassa e i rimedi per ridurre l’eccesso di sebo. É possibile preparare a casa dei rimedi fai da te e naturali per un trattamento perfetto per la pelle grassa utilizzando prodotti che abbiamo in dispensa o da acquistare in erboristeria. Gel di aloe vera: idrata in profondità senza ungere la pelle e assorbe il sebo in eccesso. Si può applicare mattina e sera al posto della crema. Amido di mais: asciuga la pelle assorbendo il sebo in eccesso: crea una maschera fai da te miscelando due cucchiai di amido di mais con dell'acqua fino a formare un composto omogeneo e cremoso da applicare sul viso lasciandolo in posa per 10 minuti prima di risciacquare con acqua tiepida. Limone: Unendo acqua e succo di limone e tamponando la lozione sul viso con un batuffolo di cotone otterrete un tonico astringente e illuminante. Aceto: l’aceto di vino bianco aiuta a purificare la pelle: versatene poche gocce su di un batuffolo di cotone ed utilizzatelo come tonico ed astringente per i pori prima di andare a dormire. Se la pelle è sensibile diluitelo con l’acqua: 1 cucchiaino d'aceto ogni 4 cucchiaini d'acqua. Albume d’uovo: per ridurre l’eccesso di sebo, sbattete il bianco di un uovo e applicatelo sulla pelle pulita. Lasciate agire per 10 minuti e risciacquate con cura. Bicarbonato: vi basterà massaggiare un po’ di bicarbonato di sodio sulla pelle una volta al giorno, per ridurre l’eccesso di sebo e l’effetto oleoso. Dopo sciacquare bene i residui.
La pelle grassa è spesso lucida e con brufoletti e punti neri e ha bisogno di cure per avere un aspetto sano e senza imperfezioni. Oltre alle creme e ai prodotti cosmetici esistono anche dei rimedi naturali da preparare in casa per avere una pelle perfetta.
"Rallentamenti su via Laurentina, altezza via di Santa Serena, per un toro su carreggiata". Non è uno scherzo, ma la frase apparsa sul Twitter di Roma Mobilità, che giornalmente aggiorna sull'andamento del traffico cittadino. "Avendo cambiato sindaco dobbiamo cambiare l'animale di riferimento dopo anni di cinghiale. Per il momento abbiamo provato: l'istrice, le pantegane, il toro entro il ballottaggio. Rimangono da provare: i procioni, gli scoiattoli, le anaconde (l'idea è di uno del Tufello)", scrive un cittadino in risposta al tweet di Roma Mobilità. Eh sì, perché com'era comprensibile il messaggio di Roma Mobilità ha sollevato un'ondata di commenti ironici. Data la fauna che negli ultimi anni sta popolando Roma però, il toro sulla Laurentina effettivamente mancava.
Questa mattina un toro è stato segnalato a passeggio su via Laurentina da alcuni automobilisti di passaggio, che hanno chiamato la Polizia Locale per segnalare l’animale. Gli agenti, giunti sul posto, non hanno trovato nulla, ma sui social girano le foto di quella che sembrerebbe essere una mucca, che ha ‘pascolato’ anche nelle vie limitrofe.
Esistono pochi asteroidi che hanno seriamente preoccupato gli scienziati per il rischio di un impatto con la Terra, e 99942 Apophis (99942 Apòfi nel nostro idioma) è quello che probabilmente gli ha “regalato” più notti insonni in assoluto. Oggi sappiamo che la probabilità di un impatto, nei prossimi cento anni, è di appena una su centomila, ma nel recente passato ha rappresentato una minaccia decisamente concreta. Scoperto il 19 giugno 2004 dai tre astronomi Roy A. Tucker, David James Tholen e Fabrizio Bernardi del Kitt Peak National Observatory (Arizona), il corpo celeste balzò infatti agli onori della cronaca internazionale nel dicembre dello stesso anno, quando fu divulgato il calcolo della probabilità di impatto per il 13 aprile 2029: appena una su 37. Il rischio era del 2,7 percento, il più alto mai registrato per un asteroide di questo tipo, con un diametro approssimativo di circa 370 metri. In base alle prime ipotesi, 99942 Apophis avrebbe potuto colpire in Oriente nella prima serata, sprigionando una potenza di 1.480 megatoni, equivalente a oltre centomila volte la potenza della bomba atomica sganciata su Hiroshima dagli Stati Uniti. Gli effetti sarebbero devastanti su centinaia di migliaia di chilometri quadrati, ma non sufficienti a scatenare eventi su scala globale, come inverni glaciali ed estinzioni di massa. Grazie a successivi studi sulle traiettorie gli astronomi hanno ridotto sostanzialmente le probabilità del rischio di un impatto, spostandole su valori più sicuri. Gli ultimi calcoli effettuati dal Centro del Jet Propulsion Laboratory della NASA per i cosiddetti NEO (Near Earth Object) hanno determinato che esiste una probabilità su centomila che l'asteroide ci colpsica. “Non possiamo ancora escludere la possibilità che possa esservi un impatto sul nostro pianeta, ma possiamo calcolare che la probabilità di impatto sulla Terra è solo di una su 100mila nel corso del prossimo secolo, ovviamente è estremamente contenuta”, ha sottolineato Paul Chodas , il direttore del Centro NEO del JPL. Poiché questo rischio non è nullo, lo studioso sostiene che il monitoraggio continuativo di 99942 Apophis sia fondamentale al fine di reagire in caso di minaccia concreta. Il sistema di difesa planetario verrà testato il prossimo 12 ottobre grazie al passaggio ravvicinato dell'asteroide 2012 TC4, mentre nel 2024 l'asteroide Didimo B verrà colpito da una sonda per verificare la possibilità di modificare la traiettoria di un asteroide con un impatto esterno. L'asteroide 99942 Apophis, che tornerà a farci visita anche nel 2036 a una distanza totalmente sicura, fa parte di un gruppo di circa 1800 asteroidi potenzialmente pericolosi (PHA), tenuti costantemente sotto controllo da vari enti e università.
Grazie a nuovi calcoli è stato stimato che la probabilità di un impatto di 99942 Apophis con la Terra sia molto ridotta, appena una su centomila nei prossimi cento anni. L’asteroide fu al centro di una vera e propria “crisi” nel 2004, quando il rischio risultava essere decisamente più concreto.
La commedia che uscirà nel 2012 è firmata Judd Apatow. Megan Fox torna sui grandi schermi. Sparita dall'industria cinematografica da quando è stata licenziata dalla saga dei Transformers per volere di Steven Spielberg ecco che torna sul set con una nuova opportunità: il film This is Forty di Judd Apatow. La Fox che non ha mai smesso di fare la modella, approda sul nuovo set con Chris O´Dowd e Jason Segel:" due uomini molto divertenti", come li ha descritti la stessa Megan in un post sul suo profilo di Twitter, pubblicando una foto in piscina con i due attori. Durante le riprese a quanto raccontano i colleghi, Megan è seria e concentrata e ce la mette davvero tutta per dare il meglio di sè, per far ricredere la critica cinematografica che tanto la ha attaccata nelle precedenti produzioni. L'attrice Leslie Mannha detto che nel film la Fox ha una buona ironia, è molto divertente e vederla sarà una piacevole sorpresa. Evidentemente l'esperienza non positiva avuta con Spielger sul set di Transformers le è servita ad ammorbidire alcune spigolosità del suo carattere. Sembra molto cambiata,infatti, recentemente Megan Fox ha deciso di cancellare uno dei suoi numerosi tatuaggi perchè non lo considerava un buo esempio. Il ruolo di Megan nel film è ancora un segreto il centro della storia comunque è la vita di una coppia di genitori che crescono due figlie, attraversando gli alti e i bassi del matrimonio. Alcune indiscrezioni sul nuovo progetto di Judd Apatow, affermano che sia un progetto parallelo alla pellicola di Molto Incinta, che vede riconfermati nel cast Paul Rudd e Leslie Mann come coppia perchè considerati dallo stesso regista molto credibili.
La bellissima attrice ritorna sul set con una commedia firmata Judd Apatow, il suo ruolo è ancora celato.
Aggiornamento: Arrivano anche i primi commenti di cordoglio, come quello di Gigi D'Alessio che scrive: "Si diventa genitori quando non si è più figli. Lorenzo, conosco il dolore… ti sono vicino". Il padre di Jovanotti, Mario Cherubini, è morto questa mattina a Cortona, in provincia di Arezzo, all'età di 81 anni. Mario Cherubini è deceduto all'ospedale della Fratta, a Cortona, dove era ricoverato da qualche tempo. I funerali si svolgeranno lunedì, a Cortona, dove vive la famiglia Cherubini. Sulla pagina Facebook del cantautore sarebbe apparso un messaggio "RIP Mario", ma attualmente non c'è nessun aggiornamento e quello precedente sembrerebbe essere stato rimosso. Il sindaco di Cortona, Francesca Basanieri, ha espresso grande tristezza per la scomparsa del concittadino. L'amministrazione comunale ha appreso con grande tristezza la notizia della della scomparsa di Mario Cherubini, padre di Lorenzo, Anna, Bernardo ed Umberto. Mario è sempre stato un cortonese affezionato alla sua città, anche quando il lavoro lo ha portato a Roma dove ha ricoperto ruoli importanti e delicati all'interno del Vaticano. Con Mario Cherubini se ne va un pezzo di storia della città, una persona che ha dimostrato con la sua vita quanto forte possa essere l'amore per Cortona. Il suo impegno nel sociale, il suo continuo interesse per le vicende cittadine hanno rappresentato un esempio di responsabilità civica e sociale unico. La famiglia Cherubini è un pilastro della nostra comunità e noi vogliamo che sentano tutto il nostro affetto. Il padre di Jovanotti era stato gendarme del Papa e, non solo per la notorietà di suo figlio, nel suo paese era amato e rispettato da tutti. Lorenzo Jovanotti aveva dedicato un pensiero speciale proprio per suo padre, in occasione del traguardo degli 80 anni.
Il padre di Jovanotti, Mario Cherubini, è morto questa mattina a Cortona, in provincia di Arezzo, all’età di 81 anni.
È finito a processo con l'accusa di omicidio volontario aggravato Abderrahim Senbel, 55enne accusato di aver ucciso la moglie Mina Safine dandole fuoco nella loro abitazione di Brescia. Il pubblico ministero Caty Bressanelli (la stessa che indaga sull'omicidio di Laura Ziliani) ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per l'uomo, che è attualmente recluso nel carcere di Opera, vicino Milano, e che continua a professare la sua innocenza: sostiene che la moglie si sarebbe suicidata al culmine di una crisi depressiva. I fatti risalgono alla notte tra il 20 e il 21 settembre 2020: i soccorsi intervennero per un incendio nell'abitazione della coppia in via Tiboni, nel quartiere di Urago Mella. I vigili del fuoco riuscirono a spegnere le fiamme, ma la 45enne Mina Safine rimase gravemente ustionata: trasportata all'ospedale di Genova, morì una settimana dopo nel reparto grandi ustionati. Poco prima di essere caricata sull'ambulanza e di perdere i sensi, tuttavia, la donna riferì ai soccorritori che era stata "bruciata dal marito", come aveva spiegato all'epoca a Fanpage.it il colonnello Giuseppe Tuccio, allora comandante provinciale dei carabinieri di Brescia. Da lì partirono le indagini che portarono all'arresto del marito di Mina: l'uomo rimase prima piantonato a lungo agli Spedali Civili di Brescia, in quanto anch'egli riportò ustioni nell'incendio, poi venne portato in carcere a Opera.
Si terrà il prossimo 27 ottobre davanti alla Corte d’Assise di Brescia la prima udienza del processo a carico di Abderrahim Senbel, 55enne accusato di aver ucciso la moglie Mina Safine dandole fuoco nella loro abitazione di Brescia nel settembre del 2020. Fu la donna ad accusare il marito poco prima di perdere i sensi. L’uomo si è sempre difeso, sostenendo che la moglie si sia suicidata al culmine di una crisi depressiva.
È arrivato il momento della prima grande uscita italiana di questo 2014. oggi, infatti, esce "Parole in circolo" (prodotto da Michele Canova), il primo capitolo del work in progress di Marco Mengoni. Guai, infatti, a chiamarlo album, come lo stesso cantante ribadisce nella conferenza stampa di presentazione dell'album: "Sono contento di non chiamarlo proprio disco, vorrei chiamarlo playlist per attaccarmi al discorso della digitalizzazione, del futuro che ci sarà nella musica, ho cercato di mettere più mondi possibili, tutti mondi che riguardano i miei ascolti e la mia crescita, di questi due anni e di questi 26 anni". Spinto dal singolo "Guerriero", questo nuovo lavoro arriva a due anni dal successo di #Prontoacorrere ed è la prima parte di questo progetto che va incontro alle nuove esigenze di Mengoni: "Ho chiesto alla mia casa discografica di andare avanti e di non chiudere la fase di ‘studio' perché questo progetto fosse in divenire, in continua evoluzione" dichiarò qualche mese fa e infatti in primavera è atteso il secondo lavoro. Intanto il primo singolo ha avuto molta fortuna, sia in classifica che come hashtag – quindi argomento di discussione in rete – ma la scelta non è stata semplice: "Avevamo tutti paura del primo singolo: ci sono state discussioni, lotte interne con la casa discografica per capire se se far uscire questo pezzo o no, visto il testo impegnativo per me, perché mi ritengo, e sono, giovane ed è molto difficile portare avanti questo testo pregno di significato. Sono importanti il testo e arrangiamento. In ogni frase e in ogni parola entrano strumenti che poi non sentiamo più nel resto del testo". I testi sono una componente importante di questo "Parole in circolo" come dimostrano le persone di cui si è affiancato Mengoni nel corso di questi mesi. C'è Fortunato Zampaglione con cui ha scritto sia "Guerriero" che "Ed è per questo", ma ci sono anche firme giovane del cantautorato italiano come quella di Ermal Meta, ex leader de La Fame di Camilla con cui ha scritto "Invincibile" col contributo di Matteo Buzzanca (autore, tra gli altri, di Gazzè e Noemi), con cui aveva collaborato nell'album precedente, ma anche "Io ti aspetto" e "La neve prima che cada", in cui si avvalgono, invece, della collaborazione di Dario Faini, già Elettrodust e autore di artisti come Francesco Renga, Alessandra Amoroso ed Emma. Col giovane Matteo Valli firma "Esseri umani" e "Mai per sempre", mentre diventa interprete assoluto in "Se sei come sei", scritto a quattro mani dall'ex Amor Fou e musical producer di Mika per l'ottava edizione di X Factor Alessandro Raina e lo stesso Buzzanca e in "Se io fossi te", scritto da Luca Carboni, Coffee e il cantautore americano busbee. "Le parole sono sempre più importanti – continua Mengoni in conferenza stampa -. In questi 2 anni ho capito che il cambiamento doveva essere ancora più radicale e che si stava muovendo in me una linea di scrittura diversa e dovevo dar più importanza alle parole che frullavano nella testa. Siamo nell'era della parola, anche se digitale, brutta, bella e fortunatamente torniamo all'importanza della frase". "Parole in circolo" prosegue un discorso cominciato anni fa da Mengoni, da quella vittoria a X Factor e proseguito senza sosta fino ad oggi, passando per la vittoria a Sanremo, la partecipazione all'Eurovision Song Contest, alla vittoria del Best South Europe Act agli EMA, che gli ha permesso la nomination per il Best Worldwide Act, e a decine di concerti sold out in giro per l'Italia. Un percorso che non può fare a meno della digitalizzazione, come dimostra l'app lanciata a settembre e che gli permette un contatto diretto coi suoi fan a cui dà la possibilità di accedere a moltissimi contenuti esclusivi che riguardano i suoi lavori.
Marco Mengoni ha presentato con una conferenza stampa il suo nuovo album “Parole in circolo”, primo capitolo di un lavoro più lungo che ama definire “playlist”. Un work in progress lanciato dal singolo “Guerriero” e che presta molta attenzione ai testi.
Il Rione Luzzatti-Ascarelli, quartiere popolare della periferia orientale di Napoli, recentemente alla ribalta per le note vicende del best seller "L'Amica Geniale", sta per diventare il nuovo Rione dei Murales, dopo il successo del Parco dei Murales di Ponticelli. Ieri mattina il famoso street artist internazionale Gomez, classe 1980, ha inaugurato il suo primo murale a Napoli, il primo di una serie per la riqualificazione artistica e rigenerazione sociale del quartiere. La grande opera è visibile da piazza Lo Bianco e dà inizio alla trasformazione del rione in un vero e proprio sito d’attrazione per Napoli e internazionale. L’opera di Gomez per il Rione Luzzatti si intitola “Nient’altro importa” e raffigura due giovanissime ragazze che si tengono vicine per sostegno reciproco. L'immagine si ispira indubbiamente ai testi de “L’Amica Geniale”, ma Gomez non ha dipinto le giovani protagoniste del romanzo bensì l'artista ha citato la tela “La tempesta” del francese e realista William Adolphe Bouguereau, il grande artista che amava usare soggetti dal popolo per i propri dipinti. Le due bambine di Gomez, allora, sono esistite nella seconda metà dell’Ottocento per Bouguereau, alla metà del Novecento per la Ferrante e forse ancora oggi le si riconosce tra chi gioca realmente nel rione. La firma di Gomez è uno squarcio aperto sull’opera, un passaggio necessario dal bianco e nero al colore, come simbolo di rinascita dell’intero quartiere.
Arriva per la prima volta a Napoli il famoso street artist internazionale Gomez che ha inaugurato un enorme murale nel Rione Luzzatti, il quartiere popolare della periferia orientale di Napoli noto per il best seller “L’Amica Geniale”. L’intervento è il primo di una serie per realizzare nel quartiere un vero e proprio “Rione dei Murales”.
Stefano de Martino ha strabiliato il pubblico di Amici 9 nonostante non abbia vinto il talent show. Ma la bravura del ballerino napoletano è sotto gli occhi di tutti e si è conquistato una certa visibilità anche per la love story tra Emma Marrone e Stefano de Martino. Stefano, appena finita l'esperienza di Canale 5, ha subito avuto una nuova proposta e si è gettato a capofitto nel lavoro: per lui un ruolo di prim'ordine nel musical Let's dance in giro nei teatri italiani in questi mesi. Stefano de Martino in Let's Dance ha riscosso un successo clamoroso, tanto che gli si sono aperte di nuovo le strade di Amici di Maria de Filippi. Il ballerino partenopeo sta per partire per gli Usa con Elena d'Amario e altri colleghi ma per lui c'è già un contratto che aspetta solo di essere firmato. Pare infatti tutto concordato: Stefano sarà un ballerino professionista di Amici dalla prossima edizione come ampiamente lasciato intendere dalla de Filippi che aveva detto: "Io so che ti aspetta un futuro bellissimo. Semmai vorrai tornare da noi come professionista. Io ne sono solo che felice. L’anno prossimo ad Amici ci saranno due circuiti: uno dedicato al canto e l’altro alla danza. Tu quest’anno Stefano hai vinto la danza, assolutamente". L'unico intoppo potrebbe essere che Stefano sarà impegnato fino alla primavera prossima on la compagnia dei Complexions che lo vedrà in giro per il mondo. La soluzione ideale sarebbe farlo partecipare solo nel serale quando sarà libero da ogni altro impegno, intanto a breve Stefano partirà con l'Amici Tour 2010 con Pierdavide Carone e altre star.
Possibile ritorno nel programma che l’ha lanciato per il ballerino napoletano. Stefano de Martino potrebbe essere uno dei ballerini professionisti di Amici 9.
È arrivato il momento di archiviare le sfumature calde tra i capelli castani: il colore più trendy dell'inverno si chiama ash brown e arricchisce con sfumature castano cenere le chiome scure. È il colore perfetto per ravvivare i capelli di chi ha una pelle fredda e chiara, come ad esempio chi appartiene alla stagione armocromatica dell'inverno, ma è ideale anche per alcune estate, mentre è da evitare se avete la pelle ambrata e dorata. È il colore più trendy dell'inverno per chi ha i capelli castani: fredde e luminose, le sfumature castano cenere ravvivano le chiome più scure attraverso la tecnica del balayage, regalando ai capelli un tocco chic ed elegante. Se solitamente questa tecnica si utilizza per illuminare le chiome più chiare, per l'inverno 2021 il balayage darà un tocco di luce anche ai capelli castani con la colorazione ash brown, schiarendo alcune ciocche che verranno poi tonalizzate con una colorazione che unisce pigmenti cenere, tortora e del rosa delicato. Il colore potrà essere personalizzato in base al colore naturale dei capelli della cliente e al tono della pelle, andando a realizzare sfumature più o meno chiare a seconda del risultato desiderato, creando così l'abbinamento di colore perfetto per ogni tipo di castano, da quello più chiaro a quello più scuro. Un colore che valorizza particolarmente chi ha i capelli lunghi e predilige gli styling mossi, andando così a valorizzare le sfumature tra i capelli. Nonostante sia una tipologia di colore che richiede poca manutenzione dal parrucchiere perchè le schiariture sono create in sfumatura e non arrivano mai alla radice, evitando così il problema ricrescita, per avere sempre un colore perfetto dovrai utilizzare i prodotti giusti.
Per ravvivare i tuoi capelli castani arrivano le sfumature ash brown, fredde e luminose. I capelli scuri si arricchiscono di punte di luce color cenere per regalare ai tuoi capelli un tocco di eleganza e raffinatezza con la tecnica del balayage. Ecco il colore di capelli più trendy dell’inverno 2021.
Marian ha raccontato la sua verità in diverse occasioni. La prima intervista a Marian Kurpanov ebbe luogo di fronte alle telecamere di Domenica Cinque, ed in quella occasione Marian affermò di stare con Szilvia da sei mesi, anche se, dopo aver assistito prima al videomessaggio di Szilvia per Andrea, e poi alla telefonata in diretta, aveva chiuso con lei definitivamente. Come era facile prevedere, il Grande Fratello approfittò della disponibilità del modello ungherese per creare il confronto tra Marian e Andrea, in diretta nella puntata del lunedì. Andrea si dimostrò particolarmente scettico nei confronti del suo rivale in amore, e non solo gli contestò alcuni dettagli del racconto, ma ne mise in rilievo anche la pochezza morale, perchè si sarebbe reso complice di un tradimento ben sapendo cosa si prova ad esserne vittima. Dallo studio del Grande Fratello 11 appariva però piuttosto chiaro che l’attacco di Andrea Cocco era in realtà una forma di autodifesa, e si cercò di consapevolizzare su questo punto l’italo-giapponese. Nei giorni a seguire questa consapevolezza esplode in tutta la sua drammaticità, con sfoghi di pianto e rabbia. A conferma del fatto che Marian abbia raccontato il vero, arriva oggi il classico test della macchina della verità. Come sempre Domenica Cinque si presta ben volentieri all’esperimento, e Marian accetta di esserne cavia. I risultati sono quelli che ci si aspettava: Marian ha detto la verità su tutti i fronti, dalla conoscenza iniziale di Szilvia, al periodo in cui apprese che era fidanzata, alla decisione di Marian per cui era lei avrebbe scelto senza pressioni, alla decisione di Szilvia di lasciare Andrea una volta uscito dal Grande Fratello 11.
Anche Marian Kurpanov, come alcuni illustri personaggi del Grande Fratello 11, o comunque orbitanti intorno al reality, si sottopone alla macchina della verità: ne emerge un quadro senza sorprese, perchè la macchina conferma tutto quanto Marian ha affermato sino ad oggi.
La notizia della storia d’amore nata a Formentera tra Francesco Monte e Cecilia Rodriguez colse tutti i fan dell’ex tronista di Uomini e Donne di sorpresa. All’epoca, lui usciva dalla relazione con Teresanna Pugliese e la sexy sorellina di Belén aveva da poco messo la parola fine alla sua ultima storia d’amore. Dal momento in cui si sono incontrati fino a oggi, Cecilia e Francesco non hanno mai raccontato moltissimo della loro storia, forse perché non se n’è presentata l’occasione. Lo fa oggi la Rodriguez che, tornata dall’isola dei Famosi, si è sottoposta alla video chat consueta organizzata da Mediaset. Conclusa la sua esperienza in Honduras, la Eva di Playa Desnuda si dice felice di essere finalmente tornata alla normalità. Nessun accenno a proposito del presunto litigio con Francesco di cui si è ampiamente parlato qualche giorno fa. L’argentina racconta invece qualche dettaglio circa l’inizio della loro storia d’amore e su quella conoscenza semi casuale avvenuta a Formentera: Ero in vacanza a Formentera insieme a una mia amica (Adelaide De Martino, sorella di Stefano, ndr) quando Adelaide mi ha avviato che sull’isola c’era anche Francesco. Non lo conoscevo, non avevo visto il suo percorso a Uomini e Donne ma lei era decisa a incontrarlo. All’epoca, uscivo da una storia d’amore e di uomini non volevo nemmeno saperne. Siamo andate insieme in un bar ma non pensavo che, tra tutti i posti possibili, Francesco sarebbe venuto proprio lì. All’improvviso, l’abbiamo visto entrare dalla porta e non ho capito più nulla. Era bellissimo ma non volevo dare troppo nell’occhio, anche per riguardo alla mia amica. Siamo finiti allo stesso tavolo perché eravamo gli unici italiani all’interno del locale e, dopo aver bevuto insieme, ci ha invitate in discoteca. Abbiamo accettato ma io facevo finta di non essere interessata, volevo fare la figa. Quando siamo andati a ballare, mi sono scatenata e, nonostante tutto, lui non ci ha provato. A un certo punto, la mia amica mi ha informato che Francesco sarebbe ripartito l’indomani e a quel punto, perché temevo di perdere l’occasione, mi sono avvicinata e l’ho baciato. Era la prima volta che facevo una cosa del genere in vita mia. Di solito, sono una che fa aspettare il ragazzo che le piace. #moment #sun #egypt #sunrise #we #like4like #green #ever #myday #mylove #belive #bellambriana #trovalintruso ❤️ sapeva benissimo chi fosse su quella strada .. Era quella scelta da sempre A post shared by Teresanna Pugliese Real (@teresannabellambriana) on Mar 12, 2015 at 10:02am PDT Il giorno dopo il loro incontro, Francesco è tornato in Italia ma i due hanno continuato a sentirsi fino al momento in cui lui le avrebbe fatto una sorpresa: Quando sono tornata in Italia, Francesco è venuto a trovarmi e da quel momento non ci siamo mai separati.
Tornata dall’Isola dei Famosi, Cecilia Rodriguez annuncia che tutto prosegue per i meglio con il fidanzato Francesco Monte e racconta per la prima volta il giorno in cui si sono incontrati a Formentera.
Belen Rodriguez ha partorito: è nata Luna Marì, secondogenita della soubrette argentina, prima figlia nata dal rapporto con Antonino Spinalbese. L'annuncio è arrivato attraverso i social network. Soltanto pochi giorni fa, Belen Rodriguez aveva mostrato una stories su Instagram in cui mostrava il pancione di 36 settimane. In quella stories, specificava che Santiago De Martino, primogenito nato dal matrimonio precedente con Stefano De Martino, è nato alla 37esima settimana. All'epoca, Belen Rodriguez diede alla luce Santiago con parto naturale. Belén Rodriguez ha annunciato la nascita di Luna Marì intorno alle 02:30 della notte tra l'11 e il 12 luglio. La showgirl ha pubblicato la foto del piedino della piccola con la didascalia: "C'è qualcuno che è nato adesso. Giornata fortunata. Ha vinto l'Argentina, ha vinto l'Italia ed è nata Luna". Antonino Spinalbese le ha fatto eco pubblicando la stessa foto e aggiungendo: "Ti conquisterò ogni singolo attimo, perché hai… il profumo di felicità". Ma dove ha partorito Belen Rodriguez? Sono in molti a chiedersi quale sia la struttura che ha ospitato il parto che ha dato alla luce la sua seconda figlia, Luna Marì. Belen Rodriguez, contrariamente a quanto si possa pensare, non ha deciso di partorire a Milano, la città dove ormai risiede da lungo tempo. Stando al Corriere del Veneto, Belen Rodriguez avrebbe scelto una clinica della città di Padova. Santiago De Martino, oggi 8 anni, non vede l'ora di conoscere la sua sorellina. Belén Rodriguez ha scelto il nome Luna Marì in modo non casuale. Luna perché rappresenta la personificazione della dea che rappresenta l'astro, la luce e la brillantezza. Marì, senza la e finale, invece è la variante francese di Maria, riferimento alla Vergine Maria, ma soprattutto primo nome di Belén. Maria si traduce anche con "amata da Yahvè [Dio]", "ribellione", "principessa". In latino, invece, significa "goccia di mare". Il 25 giugno 2021 Belén Rodriguez aveva annunciato di essere pronta a partorire: "Sto per esplodere", aveva scritto su Instagram, lasciando intendere che la nascita di Luna Marì era ormai alle porte come di fatto è stato. E in una storia pubblicata su Instagram, irriducibile Belén, si è mostrata in palestra intenta a fare attività fisica benefica per la sua condizione e per la piccola in grembo.
È nata Luna Marì Spinalbese, primogenita di Antonino Spinalbese e secondogenita di Belen Rodriguez. L’annuncio è arrivato su Instagram. Solo pochi giorni fa, la soubrette argentina aveva mostrato il pancione enorme: “Sto per scoppiare”, aveva scritto. Ecco dove ha partorito e perché ha scelto di chiamare sua figlia Luna Marì.
Torniamo a parlare di I Like It, il nuovo singolo di Enrique Iglesias e Pitbull, estratto dall'album bilingue di Iglesias, Euphoria. Oggi vi vogliamo presentare il video che accompagna questo singolo, dopo avervi già presentato nei giorni passati il testo di I Like It. La questione video nel caso di questo singolo è decisamente particolare: insieme al video ufficiale, infatti, Enrique Iglesias e Pitbull ne hanno girato una seconda versione all'interno della quale compaiono i tamarrissimi protagonisti di Jersey Shore, il reality show di MTV dedicato agli italo-americani del New Jersey: questo perchè I Like It fa parte della colonna sonora dello show. Il video originale che vi presentiamo oggi, però, è un semplice video che descrive la tipica descrizione da discoteca con un gran numero di ragazzi e ragazze impegnati sulla pista da ballo mentre Enrique Iglesias e Pitbull interpretano il brano. Insomma, non si discosta affatto dal senso originale della canzone che abbiamo potuto vedere con la traduzione di I Like It che vi abbiamo presentato ieri. Vi lasciamo ora al video di I Like It: fateci sapere se anche a voi "piace".
Ecco oggi il video di I Like It, il nuovo singolo di Enrique Iglesias e Pitbull.
Victoria Beckham è una vera è propria icona di stile. Ha raggiunto il successo con le Spice Girl e già allora si distingueva per la sua eleganza, non a caso era la “Posh Spice”. Ha sposato poi uno dei calciatori più belli e famosi al mondo, David Beckham, dal quale ha avuto quattro figli, negli ultimi anni è riuscita a diventare anche una stilista di grande successo, apprezzata ed elogiata dal fashion system internazionale, ambasciatrice dell'Onu ed una delle imprenditrici che hanno più successo in Gran Bretagna. Di recente ha inaugurato la sua prima boutique londinese nel quartiere di Mayfair ed ha collaborato con Nails Inc., realizzando due smalti per l’estate 2015. Intanto, nonostante i mille impegni lavorativi, Victoria riesce anche a mantenersi perfettamente in forma. Il suo segreto è mangiare molto sano e curare la propria pelle e il proprio corpo ogni giorno. Pesce, verdure e frutta sono gli alimenti base della sua dieta, accompagnata da un’intensa attività fisica, praticata sei giorni su sette. Usa creme idratanti ed esfolianti, beve molta acqua e dorme il più possibile.
Victoria Beckham è una madre e una moglie felice con una carriera costellata da successi, allora perchè non ride mai? Forse l’ex Posh Spice è sempre seria per darsi un tono o forse resta immobile con il volto per non farsi venire le rughe. Sbagliato! Ecco perché la Signora Beckham non ride mai.
La conformità edilizia e/o amministrativa e/o degli impianti nella locazione Nel contratto di locazione al locatore è richiesto di fornire il bene, ma il locatore deve anche fornire il bene idoneo all'uso, questo significa che l'immobile locato deve essere correlato di tutti i permessi e licenze necessarie (non solo relative alla costruzione), ma anche per la destinazione da dare al bene e all'uso degli impianti. Le autorizzazioni, licenze, omologhe (certificazioni) sono diverse tra loro e non hanno lo stesso effetto nei rapporti tra conduttore e locatore. l locatore di un immobile è responsabile nei confronti del conduttore per il mancato rilascio delle licenze ed autorizzazioni amministrative solo se in conseguenza del mancato rilascio il conduttore non abbia potuto godere in concreto della cosa locata, questo principio, di fatto, considera che non tutte le autorizzazioni e licenze incidono sono uguali e non tutte le autorizzazioni o certificazioni incidono in modo identico sul contratto di locazione. Del resto basta pensare all'ipotesi in cui manca un certificato antiincendio in un immobile locato ad uso garage oppure all'ipotesi in cui manca la certificazione dell'impianto elettrico in un immobile locato come deposito. Correlato al principio per il quale se in assenza della certificazione l'immobile può essere usato (ed è stato effettivamente usato) occorre chiedersi per quanto tempo questa situazione può continuare (oppure fino a quando il conduttore può restare in attesa della certificazione mancante), sul punto è possibile ricordare il principio in base al quale il locatore di un immobile è responsabile nei confronti del conduttore per il mancato rilascio delle licenze ed autorizzazioni amministrative soltanto quando la richiesta certificazione è stata effettivamente negata, cioè quando non potrà essere concessa o conseguita. Nelle more del rifiuto definitivo, se il locatore ha consegnato il bene locato e ha chiesto il rilascio della certificazione e il conduttore ha potuto usare il bene, non è possibile chiedere la risoluzione del contratto di locazione (e non è possibile smettere di pagare il canone di locazione) Il rifiuto della certificazione può dipendere dall'inidoneità del bene all'uso a cui è destinato (quindi il vizio è proprio ed intrinseco del bene) oppure può dipendere da altre motivazioni (ad esempio in un determinato quartiere non è possibile aprire altri supermercati), ora la risoluzione del contratto di locazione può essere chiesta, in assenza della certificazione relativa alla agibilità o abitabilità, quando l'immobile ha delle problematiche proprie che impediscono di ottenere tale certificazione.
La Cassazione del 16.10.2017 n. 24227 ha stabilito che non può essere chiesta la risoluzione del contratto se il conduttore ha usato l’immobile, locato ad uso non abitativo, in assenza delle licenze, delle autorizzazioni o certificazioni, fino alla definitiva negazione del rilascio della certificazione. Nella locazione di immobili per uso diverso da quello abitativo, l’inadempimento del locatore è escluso allorché il conduttore abbia conosciuto e consapevolmente accettato l’assoluta impossibilità di ottenere la certificazione.
Su iTunes sale e scende e in questo momento "CASA", il nuovo album di Giordana Angi, è sul podio dei più venduti alle spalle di Daniele Silvestri con "La terra sotto i piedi" e di Clementino con "Tarantelle", ma se la classifica iTunes lascia un po' il tempo che trova, quella FIMI, in cui si conteggiano anche gli stream dell'album e il corrispettivo dell'ascolto delle canzoni, è ancora in top 10 alla sua seconda settimana disponibile. "Casa", infatti, è in ottava posizione, scendendo di due posizioni, rispetto alla sesta posizione con cui la cantante aveva esordito la scorsa settimana, quando, prima tra le cantanti presenti nella scuola di Amici ad aver pubblicato un album, aveva messo la testa nelle prime posizioni. Come spiegammo la settimana scorsa non è raro che uno degli artisti più in vista del programma di Maria De Filippi esordiscano in classifica, anzi in passato abbiamo visto domini anche più importanti, ma quest'anno la scelta è stata di anticipare ancora di più l'uscita dell'album rispetto a quella della ragazza, tra le favorite dal pubblico e non solo, dal programma. L'Ep, infatti, è arrivato in classifica senza che Giordana Angi potesse in alcun modo pubblicizzarlo, se non tramite i social gestiti dal suo staff. Ovviamente la trasmissione ha un peso importante, ma il giro di instore, i selfie, gli autografi e le vendite anche del fisico aiutano non poco e con i ritmi serrati che hanno oggi gli incontri col pubblico (un paio di incontri al giorno) e la possibilità di postare tutto sui propri social sicuramente i risultati sarebbero stati anche maggiori. A proposito di instore, comunque, la cantante si sta già muovendo, come risulta da un post su Instagram: "CASA è nuovamente al primo posto in classifica su ITunes!! Grazie a tutti voi, siete fantastici!!! 🙏🏻❤️ Diteci in quale città volete vedere Giordana negli instore!".
“CASA”, il nuovo album di Giordana Angi è ancora uno dei più venduti della settimana, come certifica anche la FIMI, nella cui classifica l’Ep occupa l’ottava posizione, scendendo di due posizioni rispetto agli esordi. la cantante, protagonista della trasmissione di Maria De Filippi, però, ancora non è partita con le presentazioni ufficiali.
Tragedia sfiorata nello Staffordshire, Regno Unito, dove un bambino di 11 anni si è addormentato dopo aver messo in carica il suo tablet, poggiandolo sul letto. Dopo 9 ore, però, il dispositivo ha preso fuoco proprio vicino la testa del piccolo, riuscendo addirittura a fondere le lenzuola. Callum Hewkin, questo il nome del bimbo protagonista della vicenda, voleva soltanto vedere un film prima di andare a dormire, poi ha lasciato il device in carica accanto a sé. È successo lo scorso giovedì. Il mattino seguente i genitori, Amy e Stewart, svegliati dalle urla del figlio, hanno trovato la sua stanza invasa dal fumo, con le lenzuola completamente bruciate e bucate in prossimità del dispositivo marchiato Samsung, fino alle molle metalliche, e un forte odore di plastica bruciata.
Callum Hewkin, 11 anni dello Staffordshire, ha rischiato di morire dopo che il tablet che aveva usato per vedere un film prima di addormentarsi ha preso fuoco, arrivando a bruciare e bucare le lenzuola, mentre era in carica. Il mattino seguente i genitori, svegliati dal suo pianto, hanno trovato la sua stanza invasa dal fumo: “Sarebbe potuta essere una strage”.
Cristina Del Basso sembra sia riuscita finalmente a trovare l'amore con Fabrizio Politi, imprenditore con la passione per il lusso e per le belle donne. Politi è stato legato a Chiara Iezzi, la cantante del duo Paola e Chiara. La loro storia d'amore è terminata da poco. In passato l'imprenditore ha avuto una relazione con la cantante Geri Hallywell, ex Spice Girls. Politi sembra aver cambiato gusto in fatto di donne. Dalle diafane e bionde cantanti filiformi è passato alla bellezza contraddistinta da forme rotonde della mediterranea soubrette. I due sono stati avvistati al Resentin, noto ristorante romano di proprietà di Eros Ramazzotti. Sembra siano tanto affiatati e forse è proprio Politi l'uomo a cui Cristina si riferiva, quando parlava di qualcuno che era riuscito a far breccia nel suo cuore. La procace mora, concorrente della nona edizione del Grande Fratello, nota, come tante altre partecipanti del reality show, per le quotidiane docce sensuali, é fiera del suo abbondante decoltè, che esibisce con noncuranza. Del Basso non ha mai nascosto di essere ricorsa alla chirurgia estetica per aumentare di due taglie la misura del reggiseno. In effetti non ne avrebbe avuto bisogno. La natura è stata generosa con lei ma la Del Basso non era totalmente soddisfatta e quindi vi ha posto repentinamente rimedio non appena maggiorenne. Ha posato senza veli per un calendario, è stata inviata speciale per Domenica 5, condotta da Barbara D'Urso, ed è stata nel corpo di ballo di Colorado Cafè insieme alla coinquilina della casa del Gf Francesca Fioretti.
Cristina Del Basso sembra essersi finalmente innamorata. Il fortunato è l’imprenditore Fabrizio Politi, noto per la fama di latin lover.
La Regione della Jungfrau, in Svizzera, è nota per l’imponenza delle sue montagne e per i suoi paesaggi fiabeschi caratterizzati da pittoreschi villaggi e ghiacciai eterni come l’Aletsch. Tuttavia ciò rende davvero unico questo luogo è la Ferrovia della Jungfrau, che ha celebrato il suo centenario nel 2012 e ancora oggi è un capolavoro di ingegneria, che si conclude allo Jungfraujoch-Top of Europe, la stazione ferroviaria più alta d‘Europa a 3.454 metri di altezza. La stazione offre una terrazza panoramica mozzafiato sul paesaggio innevato per gran parte dell'anno e sulle Alpi. La stazione Jungfraujoch deve il suo nome alla particolare forma che ricorda la lettera V. Grazie alle due nuove cabinovie, che formano appunta una V, si può raggiungere, da Grindelwald, il ghiacciaio dell'Eiger in soli 15 minuti. Il sistema usato per arrivare in cima si basa su un impianto trifune che permette anche di ridurre l’impatto sul paesaggio. La stazione Jungfraujoch si trova a m. 3.454, tra le cime del Mönch (m. 4.105) e dello Jungfrau (m. 4.158).
Posta a 3.454 metri, la Jungfraujoch è la stazione ferroviaria più alta d‘Europa che sorge nel cuore della Regione della Jungfrau, in Svizzera, famosa per l’imponenza delle sue montagne e il paesaggio innevato simile a quello delle fiabe, per gran parte dell’anno. La stazione offre anche una terrazza panoramica sul ghiacciaio eterno fra cui dell’Aletsch e un padiglione del ghiaccio sbalorditivo.
Luca Onestini torna a parlare della relazione finita, dopo tre anni, con Ivana Mrazova, commentando anche i recenti rumors su presunti flirt che lo vedrebbero protagonista. L'ex concorrente di Grande Fratello Vip e Uomini e Donne è molto duro e si scaglia contro il gossip smentendo quella che, a suo dire, sarebbe una valanga di fake news. Mi sono rotto di leggere tutti i giorni cose su di me, della falsità più totale. Gente che si inventa su di me ca**te, è la gara a chi la spara più grossa per avere più hype. Titoli assurdi. Ogni giorno c'è una ragazza diversa. Ci sono dei parassiti dell'umanità anche qui sul web, non li nomino solo perché mi fa schifo nominarli. Vi consiglio di non ascoltarli o di verificare. Alla decima che vi raccontano, è colpa vostra, non è più colpa loro. Si inventano notizie che non hanno né capo né coda. Onestini ha poi fatto riferimento alla recente rottura da Ivana Mrazova che ha posto fine a una relazione lunga e intensa nata alla fine del GF Vip. Dopo che i due ex hanno per la verità rilasciato dichiarazioni contraddittorie, l'ex tronista ha svelato per la prima volta che sarebbe stata lei a lasciarlo, con un semplice messaggio. Vengo da un periodo che è molto complicato, di grande sofferenza, che andrà avanti. Sto male adesso, stavo male ieri, starò male nei prossimi mesi perché una storia lunga ti resta dentro e quando si chiude non è mai facile. Io cerco di distrarmi ed esco perché se uno sta a casa si taglia le vene. Cerco di divertirmi ma non è facile. Mancare di rispetto e inventarsi queste cose in un momento come questo, vuol dire non avere un'anima. Sono stato lasciato su Whatsapp dopo 4 anni e come se non bastasse devo essere dipinto come un pu…ere, che va di fiore in fiore.
Onestini sfoga la sua rabbia sui recenti gossip che lo hanno visto protagonista dopo la rottura da Ivana Mrazova che lo avrebbe lasciato con un messaggio: “Sto male, sono in un periodo difficile e parassiti della società si inventano notizie su di me. Ogni giorno con una ragazza diversa”. Smentita anche la presunta cena con l’ex di Brosio.
"Ciao, sono Anna, ho 46 anni e più o meno un anno e mezzo fa ho avuto problematiche di salute che mi hanno portato all'amputazione di gambe e braccia, immaginate la mia reazione quando mi sono svegliata dal coma in questa condizioni". Comincia così l'appello di Anna Leonori, mamma di 46 anni di Terni, rimasta senza arti in seguito ad una diagnosi sbagliata. Il suo calvario comincia nel 2014, quando i medici pensavano avesse un tumore alla vescica al quarto stadio infiltrante, che poi si è rivelato essere inesistente perché l'esame istologico ha dato esito negativo, così le hanno esportato alcuni organi, tra cui anche l'utero e le ovaie. Si è ritrovata anche una vescica artificiale che le ha provocato una serie di infezioni. Dopo 3 anni, a maggio del 2017, ricomincia l'inferno: forti dolori addominali sono il campanello di allarme di una grave setticemia. "Sono stata in coma per 80 giorni, è iniziata la necrosi agli arti e sono stata portata in ritardo al centro grandi ustionati di Cesena, dove mi hanno asportato tutti e quattro gli arti", ha raccontato la donna al Corriere della Sera. A darle la forza per andare avanti ci hanno pensato i suoi due bambini di 9 e 13 anni e il sostegno della campionessa paralimpica di scherma, Bebe Vio.
L’appello di Anna Leonori, mamma di 46 anni di Terni, rimasta senza arti in seguito ad una diagnosi di tumore alla vescica che si è rivelata infondata: “Avrei bisogno di protesi superiori di ultima generazione che l’Asl non fornisce. Il preventivo è di 90mila euro, ma non credo riuscirò mai ad avere quella somma”. Per lei si è mobilitata anche Bebe Vio.
Si chiama "Lady Gaga: Five Foot Two" ed è il documentario, girato da Chris Moukarbel, che Netflix metterà a disposizione dei suoi abbonati a partire dal prossimo 22 settembre. Un film di cui sono stati pubblicati, proprio dalla cantante, alcuni stralci che ne raccontano un anno della sua vita, compreso il lavoro al suo ultimo album e l'esibizione, come ospite musicale, al Superbowl del 2017 e che ieri è stato anticipato con alcune mini clip postate sul suo canale Instagram e da un tweet che diceva: "Sono conosciuta per essere fuori dall'ordinario, ma in realtà sono semplicemente #GagaFiveFootTwo". In una delle clip, forse la più emozionante, la Gaga si mette a nudo e parla della sua solitudine, di quella che la coglie quando, dopo essere stata sotto gli occhi di migliaia di persone, si ritrova completamente sola: "Sono sola, Brandon – si sente nel video – ogni notte, tutte queste persone se ne andranno, vero? Andranno via e io resterò sola, dice allo stilista Brandon Maxwell poco prima di salire sul palco dello NRG Stadium di Boston dove sarà la protagonista del Superbowl, l'appuntamento sportivo più visto dell'anno e momento musicale importante per la carriera di un artista. "Passerò da tutto il mondo che mi tocca in continuazione e mi parlerà al silenzio più totale". La cantante, che in un altro video è ripresa mentre è da un medico, probabilmente per una seduta dovuta alle sue note crisi d'ansia, ammette anche di non aver voluto vedere il documentario completo: "Ne ho visto solo alcune parti, ma ho deciso di non vederlo completamente o di vederne la maggior parte perché non riuscirei ad essere oggettiva su di me, quindi voi lo vedrete prima di me". A detta di Netflix il documentario accompagna lo spettatore dietro le quinte con la provocatrice pop Lady Gaga:
Il 22 settembre Netflix metterà in onda il documentario “Lady Gaga: Five Foot Two” dedicato a una delle maggiori popstar di questi ultimi anni.
Kevin Costner torna nelle sale col thriller “3 Days to Kill”, ma sarà la volta anche di “Incompresa”, di Asia Argento, film presentato al Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard, e da molti critici definito un ottimo prodotto. Dalla Francia arriva, invece, la commedia “Tutta colpa del vulcano”, mentre i romanticoni avranno pane per i loro denti con “Un amore senza fine”, remake del film di Franco Zeffirelli, del 1981, stavolta interpretato dal sexy Alex Pettyfer e da Gabriella Wilde. “3 Days to Kill”: Ethan Renner è agente della CIA. Un giorno scopre che sta per morire a causa di una malattia che lo sta divorando piano piano e, quindi, decide di ritirarsi in pensione per cercare di riallacciare un legame con la figlia Zooey, trascurata proprio a causa del suo lavoro particolare. Quando un altro agente, Vivi, gli offre la possibilità di assumere un farmaco sperimentale che potrebbe salvare la sua vita, Ethan accetta un'ultima pericolosissima missione da portare a termine. Si ritroverà, però, a doversi barcamenare tra il lavoro, la famiglia e gli effetti allucinatori che il farmaco gli provoca. “Incompresa”: Aria è una bimba di 9 anni con un grande e semplice sogno: essere amata dai suoi genitori, belli e dannati che vivono in un turbine di botte e scenate e che le preferiscono le due sorellastre nate da precedenti unioni. I due danno la colpa di tutto ad Aria, che non fa la spia, ed è l’unica a essere punita. Quando padre e madre si separano, a turno cacciano di casa Aria, e lei va avanti e indietro fra le loro case, con una valigetta rosa e la gabbia col suo gatto. Completamente sola, la ragazzina sta per toccare il fondo, ma la sua innocenza le darà la forza di alzare la testa e di far finire in galera i suoi genitori. “Tutta colpa del vulcano”: Aprile 2010. Alain e Valerie sono separati da 20 anni e non si sopportano. I due sono sullo stesso volo diretto da Parigi a Corfù per assistere al matrimonio della figlia Cécile. L'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallojökull, però, riempie di cenere i cieli di tutta Europa e l'aereo è costretto a un atterraggio di emergenza a Stoccarda. Con il traffico aereo congestionato, Alain e Valerie devono arrangiarsi come possono per proseguire lungo i duemila e passa chilometri che li separano dalla Grecia. Durante il tragitto, l'avventura che vivranno e i paesaggi che attraverseranno li aiuteranno ad approfondire nuovamente il loro rapporto.
Kevin Costner torna al cinema col thriller “3 Days to Kill”, ma arrivano anche “Incompresa” di Asia Argento, la commedia “Tutta cola del vulcano” e “Un amore senza fine”, remake del film di Franco Zeffirelli del 1981.
Kendall Jenner ha cambiato look a sorpresa: se la maggior parte delle celebrities stupisce i follower pubblicando i nuovi hair style su Instagram, Kendall è diversa e sceglie Snapchat, il social più trendy del momento. L'it girl ha abbandonato i lunghi capelli corvini e, nonostante all'inizio si pensasse ad una delle innumerevoli parrucche indossate già in passato da Kendall, ha scelto un long bob, versatile e sbarazzino. Kendall ha scelto uno dei tagli più hot del momento, comodo e davvero versatile: il long bob, la versione più lunga del bob che solitamente arriva all'altezza del mento, si può portare sia liscio che mosso ed è perfetto per l'estate perchè permette di sfoggiare sia i capelli sciolti che code sbarazzine, ma anche top knot, chignon e raccolti spettinati. Kendall lo porta nella versione mossa, con un'onda leggera e sinuosa e con la riga centrale, che rende il look vaporoso e sexy. Anche la sorella di Kendall, Kylie, ha recentemente dato un taglio alla lunga chioma in favore di un bob, ma a differenza della sorella che ama cambiare spesso colore di capelli passando dal nero al blu, dal verde alle chiome multicolor, Kendall resta fedele al nero, ad eccezione del look biondo indossato per la sfilata di Balmain durante la scorsa Fashion Week parigina. Alcuni vociferano che il cambio di look sia dovuto alla situazione amorosa in cui si trova al momento Kendall; pare infatti che l'it girl sia tra due fuochi: il cestista dei Lakers Jordan Clarkson ed Harry Styles.
Direttamente da Snapchat arrivano le immagini del nuovo look di Kendall Jenner, che abbandona i lunghi capelli corvini per un taglio versatile e sbarazzino. Ecco il suo nuovo taglio di capelli!
Prima ancora della cura, è necessario diagnosticare la malattia. Un principio, questo, che conduce gli studiosi ad elaborare test più veloci ed economici. E' della settimana scorsa la pubblicazione di uno studio che potrebbe diagnosticare il cancro allo stomaco con la semplice analisi del respiro. Nella University of Nottingham, invece, si parla del morbo di Alzheimer e di una ricerca in fase di sviluppo che potrebbe ragionevolmente portare alla diagnosi di questa particolare forma di demenza senile attraverso l'analisi del sangue. Se i test dovessero avere successo, le implicazioni sarebbero molteplici e coinvolgerebbero il paziente e l'intera comunità scientifica. I tempi di diagnosi si ridurrebbero drasticamente, anticipando l'intervento medico e rendendo possibile un contenimento più efficace della malattia. Il morbo, inoltre, potrebbe rivelarsi prima dei propri sintomi, dando modo ai ricercatori di studiarne lo sviluppo, intervenire progressivamente sulle cause e giungere infine ad una cura.
Alcuni marcatori potrebbero denunciare la presenza dell’Alzheimer nel sangue. Se i risultati dovessero essere confermati, si rivoluzionerebbe la diagnosi del morbo.
Ha destato molta preoccupazione la notizia dell’incidente in cui sono stati coinvolti Roberto Mercandalli del Grande Fratello 8 e sua moglie Manuela Rocco. La coppia si trovava a bordo della loro Ferrari sull’autostrada Viareggio- Lucca, quando ha perso il controllo della vettura, molto probabilmente, a causa dell’intensa pioggia che, Venerdì sera, ha colpito la città toscana. Fortunatamente i due non hanno riportato gravi conseguenze. Sono riusciti, infatti, ad uscire illesi dall’incidente, mentre la Ferrari è stata irreparabilmente danneggiata. L’Ansa ha riportato le dinamiche dell’incidente . Stando alle ultime notizie, sembra che Roberto, alla guida del veicolo, non sia riuscito a controllare la Ferrari in prossimità dell’ingresso autostradale in zona Bretella e che, alla fine, la macchina sportiva sia andata ad impattare contro il guard rail. Alla fine sul luogo dell’incidente sono accorsi persino la polizia di Viareggio ed il personale autostradale. Dopo la morte di Pietro Taricone, un altro concorrente del reality show di Canale 5 ha rischiato la vita ma, questa volta, fortunatamente la notizia dello scampato pericolo ha risollevato l’umore dei sostenitori della coppia. Eppure non è il primo incidente che ha visto coinvolti i personaggi illustri del jet set mondiale. In passato, infatti, Luca Toni del Genoa a bordo della sua Audi Q7 era riuscito ad aver salva la vita per miracolo, mentre Anderson del Manchester City sempre su un Audi non era solo, quando il suo veicolo ha impattato contro il muro. Fortunatamente in nessuno degli incidenti sopracitati, c’è stata alcuna vittima.
Incidente in autostrada per Roberto Mercandalli e la moglie Manuela Rocco.
Le star si sa, da sempre hanno un relazione di amore e odio nei confronti dei paparazzi: chi si dimostra esausto da questo continuo pedinamento per conoscere ogni sua mossa, e chi invece è quasi felice di poter finire in prima pagina nelle riviste scandalistiche per vedere aumentata la propria fama. C'è poi chi come Lady Gaga ai paparazzi ha addirittura dedicato una canzone: si parla ovviamente della sua hit intitolata appunto Paparazzi e accompagnata come al solito nel suo caso da un video che più che altro è un piccolo cortometraggio che vede addirittura la partecipazione di una delle star della serie televisiva vampiresca True Blood. Nell'intervista rilasciata da Lady Gaga alla giornalista del Times Online recentemente, però, Lady Gaga ha rivelato di aver scoperto come tenere alla larga i paparazzi dalla propria vita privata. Stando alla star di Telephone, infatti, i paparazzi inseguono e tormentano solo coloro che vogliono essere seguiti e tormentati, dal momento che il modo per sbarazzarsene esiste eccome: basta pagare. La giornalista stessa ha potuto verificare in persona questa tecnica quantomai infallibile: grazie a un servizio di sicurezza più che serrato, infatti, Lady Gaga e il suo entourage hanno potuto mettersi in salvo dai flash indesiderati e muoversi per le vie di Berlino, dove si svolgeva l'intervista, completamente indisturbati.
Lady Gaga ha rivelato di essere in grado di sviare i paparazzi semplicemente grazie ad un servizio di sicurezza molto serrato.
Con le tragiche notizie di incendi in arrivo dall'Australia, sembra che vivere in armonia con la natura sia la priorità assoluta per questo inizio 2020. E l'idea del gruppo cileno ZeroCabin per un kit di abitazioni autoportanti in legno a impatto zero può essere una valida alternativa per il vivere sostenibile. Le case off grid permettono di immergersii nella natura rispettandola: "ZeroCabin non ha impatto, è una simbiosi perfetta tra te e la natura.", spiegano i cileni di ZeroCabin, "La costruiamo dove vuoi, lasciamo un percorso, non usiamo camion Il 10% della nostra utility è investito in piani per preservare foreste e animali selvatici autoctoni.". Le ZeroCabin sono case in legno off grid che permettono una vita ecosostenibile ad impatto zero. Le cabine funzionano con pannelli solari, sistemi di trattamento delle acque e sistemi di raccolta e depurazione delle acque piovane. Ogni abitazione è realizzata su una base di palafitte in legno alta due metri da terra ed orientata per ottenere la massima esposizione al sole in modo da generare energia dalle celle fotovoltaiche. La sua struttura in legno, assemblata a secco, presenta un isolamento biodegradabile e finestre termiche per un uso efficiente di riscaldamento e raffreddamento. Zerocabin è autosufficiente al 100%, ideale per viverci tutto l'anno o come seconda casa che produce reddito.
Godersi la natura in totale autonomia e ad impatto zero è possibile grazie al kit di abitazioni off grid ideate dalla società cilena Zerocabin che permette di vivere davvero in armonia con la Natura. Le case Zerocabin sono realizzate in legno e sono autosufficienti, la perfetta fusione tra l’uomo e l’ambiente.
Dopo il successo mondiale di “Fast & Furious 6”, il colossale attore americano sarà nelle nostre sale – a partire dal 5 settembre – con “Riddick” per farci vivere le nuove avventure del mercenario spaziale più violento di sempre. Oggi, però, vi vogliamo svelare cinque curiosità che, forse , non tutti sanno e che ce lo faranno conoscere ancora meglio, a partire dal fatto che Diesel non è il suo vero cognome, ma un soprannome, e che la mamma era un’astrologa di origini siciliane. Insomma, prendetevi qualche minuto di relax e buona lettura. 1 – Le origini siciliane: Ebbene si. Il divo è nato a New York, ma viene cresciuto da sua madre Delora, un’astrologa e psichiatra di origini siciliane che gli ha insegnato ad amare il nostro paese, e per l’attore è sempre un piacere tornare nella patria della sua amata mamma. Il padre biologico, è afroamericano ma non l’ha mai conosciuto. Il patrigno, invece, è Irving Vincent, un regista teatrale e insegnante di teatro. Vin ha due fratelli – uno gemello di nome Paul e uno più giovane, Tim – e una sorella, Samantha. 2 – Gli inizi come buttafuori: Data la sua mole, sin da giovane, l’attore ha sempre lavorato come buttafuori in tantissimi locali di New York e il suo cognome è legato proprio al fatto che mentre lavorava in un di questi, il Tunnel, i suoi amici lo chiamavano sempre Diesel, perché non si fermava mai e la sua energia restava intatta per tutta la notte. 3 – La passione per la Playstation e per le t-shirt: 4 – Supereroe mancato:
Il nerboruto attore sarà di nuovo nei panni del mrecenario spaziale “Riddick”, a partire dal 5 settembre, ma siamo sicuri di sapere tutto su di lui? Scopriamo insieme quali sono le sue passioni, i ruoli mancati, le origini italiane e tanto altro.
A due anni di distanza dall'omicidio di Luca Sacchi, la corte d'assise di Roma ha revocato la misura dell'obbligo di firma per la sua ex fidanzata, Anastasiya Kylemnyk. La ragazza è a processo per l'accusa di violazione della legge sugli stupefacenti. Secondo gli inquirenti, infatti, sarebbe stata parte attiva nello scambio soldi-droga, 70mila euro in cambio di 15 chili di marijuana, nel corso del quale, nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 2019, è stato ucciso Sacchi. Nella giornata di oggi c'è stata una novità anche per quanto riguarda l'altro processo, quello in cui sono accusati di omicidio Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, che hanno ucciso materialmente il 24enne, e Marcello De Propris, che consegnò loro l'arma del delitto. Secondo i loro avvocati difensori, il processo deve essere dichiarato nullo poiché la procura avrebbe prodotto delle intercettazioni di conversazioni in carcere tra gli imputati che però non sono agli atti perché fanno parte di un altro processo. L'altro protagonista della vicenda, Giovanni Princi, è stato già condannato a quattro anni con il rito abbreviato per violazione della legge sulla droga sempre per il tentativo di acquisto di 15 chili di marijuana.
La corte d’assise di Roma ha revocato la misura dell’obbligo di firma ad Anastasiya Kylemnyk, l’ex fidanzata di Luca Sacchi, ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre del 2019 con un colpo di pistola alla testa davanti a un pub nella zona di Colli Albani. La ragazza è accusata di violazione della legge sugli stupefacenti.
UPDATE – 19/01: Dopo giorni di attesa, finalmente è stato divulgato il nome della terza figlia di Kim Kardashian e Kanye West: la piccola è stata chiamata Chicago West. Kim Kardashian e Kanye West sono diventati genitori per la terza volta. Come annunciato in un comunicato pubblicato da Tmz, è nata la bambina della socialite più famosa d'America e del rapper, messa al mondo da una madre surrogata. La piccola è venuta al mondo lunedì 15 gennaio e pesa 3,4 chili. Questo il testo della nota: "Kanye e io siamo felici di annunciare l'arrivo della nostra bambina, bella e in salute. Siamo incredibilmente grati alla nostra surrogata che ha realizzato i nostri sogni attraverso il più grande dono che si possa dare, e ai nostri meravigliosi dottori e infermiere per le loro cure speciali. North e Saint sono particolarmente eccitati nel dare il benvenuto alla loro sorellina". La bimba, di cui non è ancora stato diffuso il nome, arriva a meno di cinque anni di distanza dalla nascita della primogenita North (venuta al mondo il 15 giugno 2013), mentre il secondo figlio Saint è nato il 5 dicembre 2015. Kim Kardashian e Kanye West si sono sposati nel 2014 al Forte Belvedere, a Firenze. La spesso discussa scelta dell'utero in affitto è stata presa da Kim Kardashian per la sua volontà di diventare di nuovo madre, a dispetto delle difficoltà fisiche. La celebrity americana ha dovuto infatti affrontare molti problemi durante le due precedenti gravidanze. Tra questi, la "placenta accreta" , che ha reso decisamente difficoltosi i mesi di gestazione prima della nascita di Saint. Desiderosa a tutti i costi di avere un terzo bambino con il marito, la Kardashian ha optato per la gravidanza con madre surrogata, un servizio che comporta costi e regole molto rigide e che ha reso la coppia più felice che mai.
La coppia annuncia l’arrivo della terzogenita, venuta al mondo tramite una mamma surrogata: “La ringraziamo, ci ha fatto il dono più grande”.
Per tutti quelli che l’hanno amato per la sua voce, per la profondità dei suoi testi e per quell’essere un artista allo stato puro, il fatto che Tiziano Ferro si dichiarasse gay non ha fatto differenza alcuna. Il cantante che ha appena pubblicato il nuovo disco L’amore è una cosa semplice, ha raccolto talmente tanti consensi in Italia e all’estero che mettere a parte i fan dei particolari legati alla sua vita privata è sembrato essere quasi un atto doverono, e necessario soprattutto per guadagnarsi il diritto di potersi esprimere con libertà e a vivere la sua vita nell’unico modo che lui stesso desidera. L’outing, il dover ammettere la sua omosessualità di fronte al mondo intero per poter essere finalmente libero, gli è costato tanto e, sebbene forse non se lo aspettasse, è stato accolto nella maniera migliore dai suoi fan che hanno continuato a rimanergli vicino per quel suo essere speciale, un uomo in grado di raccontare l’amore quanto e meglio rispetto a tutti gli altri con quella sua voce così particolare, in grado di arrivare dritta al cuore. Se per i suoi sostenitori, tutto quello che è accaduto non fa alcuna differenza, per Tiziano raccontarsi senza maschera ne ha fatta eccome. L’artista, di nuovo in radio col singolo La differenza tra me e te, ha vissuto un periodo buio che ha preceduto l’accettazione di sé, costringendolo tra le altre cose, a fuggire a Londra perché potesse vivere la sua vita nella maniera più libera possibile, senza incorrere nell’inevitabile pregiudizio di chi dimostra ancora di avere un cervello troppo affezionato allo stupido pregiudizio per poter accettare l’omosessualità. Ferro ha sempre saputo a che cosa sarebbe andato incontro e, proprio per il fatto di essere un personaggio pubblico, ha taciuto per un tempo che deve essergli sembrato interminabile, rivelandosi per quello che è realmente solo dopo aver raggiunto un successo discografico assoluto. Oggi, col cuore più libero perché consapevole che non ha alcun bisogno di cercare accettazione, si sente pronto a parlare del percorso che ha affrontato in questi lunghi anni, un percorso che l’ha addirittura spinto a rifugiarsi nella psicanalisi quando le difficoltà gli sembravano troppo per poterle affrontare da solo: Mi ero chiuso in una bolla di cui ero il carceriere e il carcerato. Confesso che sciogliendo i nodi e liberandomi dei fantasmi mi sono chiesto se questo avrebbe avuto ripercussioni sulla mia vena creativa, ma c’è voluto poco a capire che da quel punto di vista tutto sarebbe continuato come prima, anche se col grosso vantaggio di non stare male. Tra l’altro, per arrivare a questo punto della mia storia, vedo da anni una bravissima psicanalista da 80 euro l’ora. E’ lei che mi ha aiutato a cancellare i fantasmi.
Il cantante Tiziano Ferro confessa finalmente qual è stato il duro percorso affrontato al fine di accettare la sua omosessualità: dalla fuga a Londra nel disperato tentativo di trovare silenzio al ritorno in Italia passando per le sedute dall’analista.
“The Witch” è l’atteso horror di esordio del regista Robert Eggers. Presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2015 – dove ha vinto il premio come Miglior Regista nella categoria U.S. Narrative Competition – il film è stato amatissimo dalla critica e, finalmente, sarà nelle nostre sale a partire dal 18 agosto. Eggers mescola i concetti di stregoneria e possessione, riportandoci nel New England del 1630. Il regista si è documentato per anni prima di mettere mano alla sceneggiatura e ha deciso di raccontare il tutto attraverso gli occhi della protagonista Thomasin (Anya Taylor-Joy) che assiste alla sparizione di un membro della sua famiglia e verrà accusata di stregoneria. Da quel momento, la sua famiglia ne vivrà di tutti i colori, in un crescendo di angoscia e terrore che vi terranno incollati alla poltrona dall’inizio alla fine. Eggers ha curato maniacalmente tutti i dettagli storici, mixando le favole nordeuropee con l’horror più cupo e ansiogeno, affidando la fotografia a Jarin Blaschke e le musiche a Mark Korven. “The Witch” è davvero imperdibile per tutti gli amanti del genere e potrebbe riservare qualche sorpresa al botteghino, anche se, probabilmente, un’uscita invernale l’avrebbe avvantaggiato. Eggers ci porta nel New England, del 1630. Qui, un contadino inglese, dopo la minaccia di essere bandito dalla chiesa, lascia la sua piantagione coloniale, trasferendosi con la moglie e i cinque figli in un appezzamento di terreno ai margini di una foresta oscura, entro cui si cela un male sconosciuto. Ben presto, cominciano ad accadere cose strane e inquietanti: gli animali diventano aggressivi, il raccolto viene distrutto e un bambino scompare, mentre un altro sembra essere posseduto da uno spirito maligno. Il sospetto e la paranoia crescono all’interno della famiglia e la figlia adolescente Thomasin viene accusata di stregoneria. Mentre la ragazza nega ogni coinvolgimento, la situazione precipita e ogni membro della famiglia viene messo a dura prova nei modi più sconvolgenti e impensabili.
L’horror d’esordio di Robert Eggers, acclamato dalla critica, ci porta nel New England del 1630, dove la giovane Thomasin assisterà alla sparizione di un membro della sua famiglia e verrà accusata di stegoneria. Da quel momento, la sua famiglia ne vivrà di tutti i colori, in un crescendo di angoscia e terrore da mozzare il fiato.
Dopo mesi di chiusura finalmente lunedì 26 aprile qualcuno si è potuto concedere la gioia di tornare al cinema. Sono state solo 120 le sale che hanno riaperto ieri nelle 14 regioni gialle. Il miglior incasso della giornata in Italia è stato Minari, il film che ha permesso a Yuh-Jung Youn di essere la prima attrice coreana a vincere l'Oscar come Miglior attrice non protagonista. Il film ha raccolto poco più di 10mila euro con 1635 presenze sul territorio nazionale. A completare il podio Corpus Christi, il film polacco candidato all'Oscar l'anno scorso, che sfiora i 2mila euro e Est – Dittatura Last Minute, che incassa quasi 1300 euro. Tra gli altri film in classifica – oltre a Minari, Corpus Christi e Est – Dittatura Last Minute – troviamo "The Rossellinis", "I Predatori", "Nuevo Orden", "Due" e "Nomad – In cammino con Bruce Chatwin" e la versione restaurata di "Caro Diario", che alle 5:30 del mattino è stato il primo film a essere proiettato in Italia. Al cinema Beltrade di Milano il film restaurato di Nanni Moretti (che nel 1994 ha vinto il premio per la miglior regia al Festival di Cannes) ha aperto la programmazione giornaliera della sala facendo segnare il tutto esaurito. Il totale non si sono superati i 19mila euro di incassi e nelle 120 sale aperte non si sono raggiunte le 3mila presenze. Poche briciole se messe a confronto con i numeri pre-Covid.
Nel giorno della ripartenza per i cinema il film più visto della giornata è stato Minari, con l’attrice premio Oscar Yuh Jung Youn. Il primo film a essere proiettato nelle sale invece è stato la versione restaurata di “Caro Diario” di Nanni Moretti. In generale solo 120 le sale che hanno riaperto, meno di 3mila le presenze.
Allungamento dei tempi della giustizia Uno dei problemi del sistema processuale civile italiano è quello dei tempi dei singoli procedimenti. Per ridurre i tempi della giustizia si è cercato La riduzione dei tempi processuali dipende anche dal controllo sulle liti, in particolare dipende anche dall'esigenza di eliminare liti palesemente infondate, in questo mod si cerca di prevenire l'ingolfamento del sistema e, quindi, si cerca di evitare il conseguente aumento dei tempi processuali. Per raggiungere questo risultato il sistema ha usato due strade: Il codice di procedura civile regola espressamente la responsabilità processuale aggravata derivante dalla lite temerarie. L'art. 96 comma 1 e 2 cpc (introdotti fin dal 1942) stabiliscono che se risulta che la parte soccombente ha agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave, il giudice, su istanza dell'altra parte, la condanna, oltre che alle spese, al risarcimento dei danni, che liquida, anche d'ufficio, nella sentenza. (Il secondo comma dell'art. 96 cpc ha ad oggetto alcuni provvedimenti specific e l'esecuzione forzata). Il terzo comma dell'art. 96 cpc (introdotto nel 2009) stabilisce che, in ogni caso, il giudice quando pronuncia sulle spese ex articolo 91 cpc, il giudice, anche d’ufficio, può altresì condannare la parte soccombente al pagamento, a favore della controparte, di una somma equitativamente determinata.
La Cassazione del 21.11.2017 n. 27623 ha stabilito che con l’art. 96 comma 3 cpc, il legislatore non ha voluto configurare una fattispecie risarcitoria speciale rispetto le figure risarcitorie previste dall’art. 96 comma 1 e 2 cpc, ma una “sanzione di carattere pubblicistico”, priva di natura risarcitoria, destinata a colpire la parte che abbia abusato dello strumento processuale. La repressione dell’abuso del processo si è concretizzato nella scelta di eliminare l’elemento soggettivo nell’art. 96 comma 3 cpc, elemento soggettivo che resta necessario nell’art. 96 comma 1 e 2 cpc.
Negli ultimi tempi, si sta sempre più diffondendo il movimento “No poo”, che mira ad utilizzare solo prodotti naturali e biologici per il lavaggio dei capelli. Sono molte le persone che hanno detto addio allo shampoo a causa della presenza di prodotti chimici al suo interno e che hanno optato per delle soluzioni “bio”. Basti pensare alle due blogger statunitensi che hanno fatto lo shampoo col bicarbonato di sodio per 20 giorni, riuscendo ad avere dei risultati meravigliosi, o a Jacquelyn Byers, la donna che ha smesso di utilizzare lo shampoo ormai da 5 anni. Negli ultimi giorni, anche la storia di questa ragazza sta facendo il giro del web. Si chiama Sarah Theeboom, non lava i capelli con i prodotti in commercio da 6 anni e nessuno lo direbbe mai. L’idea è nata quando un suo amico le aveva confidato che il segreto della sua folta e lucida chioma era proprio il fatto che non utilizzava più lo shampoo. La ragazza ha deciso di provare questo insolito metodo durante una vacanza di due settimane in Thailandia. I primi 15 giorni sono stati davvero duri da affrontare per lei poiché i capelli erano diventati molto grassi e il cuoio capelluto ha cominciato anche a produrre la forfora. Sarah era così imbarazzata che si copriva sempre la testa e che aveva vergogna di mostrare i suoi capelli in pubblico.
Questa ragazza ha deciso di non utilizzare più lo shampoo, ma nessuno lo direbbe mai. Ha dei capelli lisci, setosi e non più crespi. L’unica cosa che utilizza per lavarli? L’acqua corrente. Segue infatti il movimento “No poo”, che dice addio a tutti i prodotti chimici per lavare i capelli.
Il Best Value Index 2016 di trivago ha decretato le 10 città italiane con il miglior rapporto qualità-prezzo a livello di strutture ricettive. Secondo i dati rilevati dall'Osservatorio trivago è Trapani a dominare la top 10, seguita da Lecce e Cagliari. Il trivago Best Value Index mette a confronto le valutazioni degli hotel fornite dagli utenti con il prezzo medio a notte degli ultimi 12 mesi. La classifica risulta molto variegata e le città sono equamente distribuite tra le regioni italiane. Se il Sud e le isole dominano il podio, il quarto posto vede protagonista la Toscana con Lucca, mentre in quinta e sesta posizione trionfano la Lombardia e il Friuli con Bergamo e Trieste. Settimo posto per Napoli, ottavo per Verona, nono per Genova, mentre Torino è la decima città più conveniente d'Italia. Giulia Eremita, marketing manager di trivago Italia, non nasconde la soddisfazione per il risultato raggiunto a livello sia nazionale che internazionale: La tripletta Trapani-Lecce-Cagliari è stata premiata anche a livello globale conquistando, insieme a Lucca, quattro importanti posizioni nella top 100. Questo successo premia l'elevata qualità dei servizi e i prezzi competitivi delle strutture ricettive locali. La città siciliana ha infatti raggiunto il diciottesimo posto nella top 100 internazionale, seguita da Lecce (36esima), Cagliari (55esima) e Lucca (89esima). Alla luce dell'esito positivo, Giulia Eremita auspica nuove prospettive per la qualità dei servizi offerti dal nostro paese:
Il Best Value Index 2016 di trivago ha stilato la classifica delle 10 città italiane più convenienti. Trapani è in cima al podio, seguita da Lecce e Cagliari.
Le foto di Belén, Stefano e Santiago De Martino fuori l'ospedale hanno fatto ben presto il giro del web e intenerito i più, che vedono in questa famigliola felice la trasposizione più piena dell'amore. Stretti intorno al piccolo, i due neo-genitori hanno deciso di trascorrere a casa il primo weekend e si sono barricati tra le mura domestiche per godersi i momenti più intimi, lontani dai flash abbaglianti dei fotografi. Questi ultimi infatti sono accorsi, insieme ad un'orda di fan, fuori la clinica Mangiagalli di Milano (dove la Rodriguez ha partorito) per immortalare la discesa dall'ospedale e l'ingresso nell'auto, che li avrebbe poi condotti a casa. "Ora a casa inizia l'avventura della maternità", aveva dichiarato Belén a chi le aveva chiesto come stesse, confermando il suo ottimo stato di salute e la gioia di tenere tra le braccia il suo primogenito.
Primo weekend a casa per mamma Belén e per il piccolo Santiago De Martino, uscito dalla clinica Mangiagalli di Milano nemmeno 48h fa.
A dispetto della capitale Madrid, è sicuramente Barcellona la città della Spagna più amata dagli europei in generale, ma dagli italiani in particolare. Una città che non dorme mai, e che ha fatto della movida notturna uno stile di vita. Ricordiamo ad esempio la famosa zona del Maremagnum, un centro divertimenti situato al porto in una sorta di molo separato, dove tra l'altro è situato anche l'acquario: qui i locali e le discoteche sono aperti fino a mattino inoltrato, e l'ingresso è gratuito ovunque. L'atmosfera internazionale che si respira è senza precedenti: qui si concentrano turisti e giovani da ogni parte d'Europa e oltre, e si rimane tranquillamente in giro fino all'alba, quando i bar cominciano a riaprire per offrire colazioni al popolo della notte che deciderà finalmente di andare a dormire. Abitudini molto italiane, si può osservare, e questo è il motivo per cui la città spagnola è una delle mete preferite dai nostri connazionali, anche solo per un weekend, quando ovviamente il divertimento e l'afflusso turistico raggiungono il massimo e dove dormire a Barcellona può diventare un problema non da poco. Inoltre è molto semplice raggiungere Barcellona da qualsiasi aeroporto di Italia, grazie alle bassissime tariffe delle compagnie di voli low cost: il viaggio impiega non più di un'ora e mezza, per cui nel giro di poco sarete già catapultati nell'intensa vita notturna della città. A questo punto viene da domandarsi perché cercare un posto dove dormire a Barcellona, dal momento che le intenzioni sono quelle di tirar tardi la notte. Be', chiaro che ovviamente dopo un'intensa nottata in bianco un buon letto serve all'occasione per recuperare un minimo di salute: da questo punto di vista anche solo un'ostello è l'ideale per un soggiorno di pochi giorni nella città. Sono numerosissimi, se ne trovano di tutti i tipi anche con camere doppie a poco prezzo, e bagni privati, o comunque servizi in comune ma molto puliti. Uno tra tutti è la Buba House, che fornisce camere private o dormitori con non più di quattro letti a 15 euro a notte. Si trova in una posizione centralissima, in una traversa della Rambla. In realtà, in questa area si possono trovare numerose soluzioni d'alloggio, dalle pensioni agli alberghi di bassa categoria: vi troverete all'interno della zona più viva della città, una lunga via che pullula di artisti di strada, dove si passeggia fino a tarda notte. A pochi passi troverete l'elegante Passeig de Gracia e l'affollatissima Plaza Catalunya, e più avanti il barrio gotico, dove si erge la meravigliosa cattedrale della Sagrada Familia: anche questa zona pullula di ostelli che offrono ottimi servizi a prezzi contenuti. Un'alternativa sono i bed and breakfast, dal momento che molti hotel non offrono la colazione inclusa. Ma anche tra gli alberghi ci sono soluzioni accessibili a prezzi popolari: tra i più ricercati l'Hotel Adagio, che offre camere a trenta euro a notte. Altrimenti un'altra opzione potrebbe essere alloggiare fuori la città: a Girona, per la precisione, un caratteristico paesino gotico in cui potrete respirare davvero un'aria genuina di Spagna, al di là del fermento internazionale di Barcellona.
La città più viva della Spagna è meta preferita da molti italiani: qui le soluzioni d’alloggio sono tante, e spaziano dalle Rambla al barrio gotico, fino a dormire anche fuori città.
Detto, fatto. L'Italia cercava disperatamente il gol dopo le ultime prestazioni poco frizzanti e contro la Lituania gli Azzurri hanno dilagato con un nettissimo 5-0, che non ha lasciato scampo i malcapitati avversari e ha permesso ai ragazzi di Roberto Mancini di portarsi a + 6 in classifica sulla Svizzera in vista del confronto diretto di novembre. Con una squadra rivoluzionata in tutti i reparti la Nazionale al Mapei Stadium ha depositato la palla nella porta avversaria per ben quattro volte in 30′ per la prima volta nella sua storia e si è lasciata alle spalle tutte le critiche e le polemiche che nei giorni scorsi si erano fatte largo intorno all'ambiente azzurro. A causa dell'assenza di Insigne e Immobile il commissario tecnico ha mandato in campo un tridente inedito formato da Kean, Raspadori e Bernardeschi: dopo i primi minuti di assestamento le giocate sono arrivate in maniera quasi automatica e i ragazzi in maglia azzurra hanno trovato il gol in diversi modi: sfruttando gli errori avversari, con tiri da fuori e concludendo da centro area. Ce n'è per tutti i gusti. In base a quanto riportato da Opta, per la prima volta l'Italia ha trovato il gol nella stessa partita con due giocatori nati a partire dal 2000 grazie a Kean e Raspadori: non male per una selezione che troppo spesso viene accusata di avere il fiato corto e di non avere abbastanza ricambi in vista del futuro. Nelle altre nazioni i giovani vengono impiegati di più dai club di prima divisione, che non hanno paura a rischiare di buttarli nella mischia ma questa tendenza è cambiata anche noi da qualche tempo anche grazie alla Nazionale di Mancini. Questa sera abbiamo visto all'opera Kean, Raspadori e Scamacca ma ci sono tanti ragazzi che hanno potenzialità per vestire la maglia azzurra nel prossimo futuro: da quel Pietro Pellegri, che il Mancio non ha mai perso d'occhio; fino ai vari Colombo, Lovato, Tonali, Cancellieri e Mulattieri che si stanno mettendo in mostra con l'Under 21 e nelle loro squadre. Non vanno dimenticati ragazzi come Maleh, Maggiore, Pobega, Frattesi, Ricci, Sottil, Cutrone e Pinamonti che hanno chiuso le loro parentesi con le giovanili e ora dovranno catturare l'attenzione del CT a suon di prestazioni se vogliono tornare a vestire la casacca azzurra. Nel post partita di Reggio Emilia Roberto Mancini per sottolineare la buona prova di Raspadori e Kean ha affermato: "Sono giovani e forti, è tutto nei loro piedi e nella loro testa". Un discorso chiaro e che vale per tutti. L'Italia del futuro è già qui.
Moise Kean e Giacomo Raspadori sono state le stelle più brillanti della vittoria dell’Italia contro la Lituania ma le loro prestazioni e le loro qualità mostrano che l’Italia del futuro è già qui. Oltre ai due attaccanti andati in gol nella gara valida per le qualificazioni ai Mondiali 2022 sono tanti i nomi che potrebbero entrare nel giro azzurro nei prossimi mesi ma, come ha detto Mancini, “è tutto nei loro piedi e nella loro testa”.
Intervistata da Oggi, Bianca Balti rivela di aver deciso di lasciare l’Italia e trasferirsi in Spagna. A motivarla, oltre ai suoi sempre più frequenti viaggi di lavoro, il fatto di non ritenere più questo paese come un luogo in cui coltivare speranze. Secondo la top model, gli italiani avrebbero perso la fiducia nel futuro e lei, che è madre di due figlie, non intende fare in modo che le sue bambine crescano assorbendo questo modo di pensare: In Spagna sto vivendo un nuovo inizio. Mi ero proprio stufata, e non saprei neanche da dove iniziare a spiegare perché. È come se avessi perso la speranza, la fiducia nell'Italia, in cui non vedevo più spiragli di luce. Vivo tra Spagna e Stati Uniti, viaggio. Ovunque io vada, anche quando ci sono cose che vanno male, vedo gente che coltiva spiragli di fiducia nel futuro. Agli italiani non succede più da tempo, è come se fossimo diventati un popolo che si crogiola nelle sofferenze, un popolo di rassegnati. Nessuno prova a essere sereno, positivo.
Bianca Balti ha deciso di lasciare l’Italia e trasferirsi in Spagna. La modella era stanca dell’atteggiamento remissivo del popolo italiano: “Non vedo più spiragli di luce”.
Dice la tradizione che quando un'invitata a un matrimonio prende il bouquet della sposa convolerà a nozze entro l'anno. Chissà se Giulia Salemi e Pierpaolo Pretelli rispetteranno l'usanza, dal momento che la ex concorrente del Gf Vip è stata lestissima ad agguantare al volo il mazzo di fiori, alle nozze degli amici Filippo Graziani (cantante e musicista, figlio del grande Ivan Graziani) e Catherine Poulain, modella e deejay. Dalla romantica cornice di Villa Borromeo a Cassano d'Adda, dove si è svolta la festa, i "Prelemi" hanno pubblicato immagini e video che fanno sognare i fan. Se il meme di Giulia Salemi che prende il bouquet al volo è stato condiviso da lei stessa, nel filmato (sotto) si vede come i due abbiano regalato una simpatica gag, con lei felice ed esultante per il mazzo conquistato e Pierpaolo che scappa a gambe levate per evitare le nozze. Scherzi a parte, Pretelli e la Salemi fanno sul serio e non è escluso che non pensino davvero di fare il grande passo in un domani prossimo. La relazione nata al Grande Fratello Vip procede a gonfie vele dopo nove mesi da quando scoccò la scintilla nella Casa, e Giulia frequenta già da tempo il piccolo Leo, il bambino di Pierpaolo e dell'ex Ariadna Romero. In attesa di capire se davvero i due hanno in mente di andare all'altare, i Prelemi continuano a essere molto amati da uno zoccolo duro di fan che li segue dal GF Vip. Di recente, a testimonianza di un sentimento che non si è affievolito lontano dalle telecamere, lui le ha regalato una dichiarazione d'amore molto romantica: "In questa estate ho recuperato le vacanze di una intera vita. Ho vissuto momenti bellissimi con te Giulia e grazie a queste vacanze ho capito ancor di più quanto tu sia importante per me, e quanto noi due siamo degli eterni Peter Pan, con tanta voglia di amare e sognare. Grazie". "Ma hai deciso di farmi piangere?", ha commentato lei.
Sempre più uniti e innamorati, i “Prelemi” hanno fatto sognare i fan dalle immagini della festa di nozze tra Filippo Graziani e Catherine Poulain. Giulia ha preso il bouquet, lui ha fatto finta di fuggire a gambe levate. Un segno del destino che anticipa come il matrimonio tra i due sia vicino?
Straordinario gol di Bruno Alves nel corso del match tra Parma e Sassuolo, valido per la 37a giornata del campionato di Serie A 2020/2021. Il difensore portoghese ha trovato la rete dell’1-1 per i ducali con un meraviglioso tiro al volo che sorprende Consigli e ha regalato il gol del pareggio ai padroni di casa. Il capitano dei gialloblù, che oggi giocano con una maglia nera in sostegno al movimento Black Lives Matters, non segnava da oltre un anno ed è tornato a gonfiare la rete nella maniera più spettacolare: posizionato sul secondo palo rispetto al punto di battuta della punizione a favore della sua squadra, Alves ha colpito perfettamente il pallone indirizzato dalle sue parti da Hernani e la corsa della sua conclusione è terminata alle spalle dell'incolpevole portiere neroverde. Un vero e proprio raggio di sole nella terribile stagione della squadra emiliana, che è retrocessa dopo la sconfitta in casa del Torino e il prossimo anno giocherà in cadetteria dopo la scalata dalla Serie D alla A in soli tre anni in seguito al fallimento della società precedente. Il difensore portoghese si è confermato ancora una volta un esempio di professionalità e di grande dedizione alla causa: alla fine di questa stagione il contratto di Bruno Alves andrà in scadenza ed è possibile che le strade si separino ma questo splendido gol potrebbe essere un regalo d’addio davvero bello per i tifosi emiliani. Con questa rete il calciatore lusitano, all'età di 39 anni, 5 mesi e 19 giorni; è diventato il quarto difensore più vecchio della storia a segnare un gol in tutta la storia della Serie A: lo precedono in questa speciale classifica tre calciatori come Alessandro Costacurta (41 anni e 25 giorni), Pietro Vierchowod (40 anni, 1 mese e 17 giorni) e Paolo Maldini (39 anni, 9 mesi e 4 giorni).
Nel corso della gara del 37° turno di Serie A tra Parma e Sassuolo Bruno Alves è autore di un gol al volo straordinario che permette ai ducali di portarsi sul risultato di 1-1. Il difensore portoghese con un tiro di destro di prima intenzione senza far cadere il pallone centra l’incrocio alla sinistra dell’incolpevole Consigli.
Arrivano i primi nomi per il film sulla nascita di Facebook che avevamo già annunciato settimane fa, sembra che per la parte del creatore del social network Sean Parker sia stato scelto Justin Timberlake, star della musica pop prima, pseudo rap dopo e sempre al centro delle cronache rosa suo malgrado. Non è il primo film per Timberlake già apparso in Alpha Dog di Nick Cassavetes, pellicola di discreto successo mondiale. Insieme ai nomi fanno il giro del web anche le foto dal set che vedono Timberlake in una veste particolarmente nerd, con occhiali neri spessi e mise da topo di cantina accessoriata stile hacker. Scelta interessante per David Fincher che si da alle passioni dei classici emarginati dei licei: gli scacchi con il suo prossimo film Pawn Sacrifice, e la rete, ma non è tutto non rimarranno certo delusi i fan di Jules Verne previsto anche il ritorno del capitano Nemo grazie al progetto di Ventimila leghe sotto i mari successo che sarà diviso con i fratelli Scott anche loro interessati al tema. Insomma non c'è più inventiva nel cinema moderno, ma ci sono sempre gli attori o cantanti attori, nel caso di Timberlake che con un'attrice ci stava, Jessica Biel, ma come spesso succede nel loro mondo ovviamente non è durata. La sua carriera cinematografica invece va a gonfie vele, d'altraparte anche loro non possono avere sempre tutto. Un passo alla volta nella vita degli attori di Hollywood, curioso ruolo per il cantante e nel frattempo si attendono novità sul resto del cast, per ora circolano solo voci sui papabili: Shia LeBoeuf, Jesse Eisenberg e Michael Cera.
Trovato un protagonista principale per il film The social network, Justin Timberlake interpreterà il creatore della piattaforma Sean Parker.
Dopo un periodo piuttosto controverso, Britney Spears è rientrata nel mainstream musicale in maniera prorompente, grazie ad una serie di videoclip piccanti e al successo del suo nuovo album, Femme Fatale. Dopo l'uscita del suo ultimo video, Till The World Ends, Britney è tornata alla carica ed ha preparato una nuova clip, tratta dal terzo estratto dal suo ultimo album, intitolato "I Wanna Go". L'artista ha deciso di rilasciare un'anteprima di 30 secondi del suo ultimo videoclip, anticipando i temi di questa sua nuova fatica videografica: in linea con le sue precedenti performance, Britney Spears sfoggia un look sensuale ed aggressivo, sfoderando una carica, per l'appunto, da "Femme Fatale"; nei 30 secondi d'anteprima possiamo inoltre ammirare come Britney colpisce delle persone con un microfono, il tutto mentre staziona in piedi sul tetto di un automobile. Un video ancora una volta sopra le righe, piuttosto particolare ed atto ad accentuare la "female power", lanciata in ambito musicale già anni fa da gruppi come le Spice Girls e le TLC. Britney, dopo un inizio di carriera più tranquillo e poco disinibito, ha cominciato a sfoderare videoclip dalla forte carica sessuale, iconografie in linea con i testi proposti dall'artista.
L’artista americana ha deciso di mostrare un’anteprima di 30 secondi del suo nuovo video, tratto dal brano “I Wanna Go”, e le premesse annunciano una Spears più cattiva che mai.
Al via dal 28 al 31 agosto presso il nuovo Teatrino di Palazzo Grassi la quattordicesima edizione di Circuito Off, che apre le porte con l’artista Daniele Puppi e le sue installazioni video Cinema Rianimato n.3 e Godzilla: due opere che fanno parte di un gruppo di lavori di ricerca sulla rielaborazione dell’esperienza cinematografica e la sperimentazione di nuove modalità di manipolare l’immagine filmica, il suono e lo spazio, stravolgendone i contenuti e i significanti, e creando di fatto una nuova esperienza fisica multisensoriale. Oltre ai finalisti del concorso internazionale, che verranno annunciati a breve dal comitato di selezione, spiccano diverse anticipazioni. La sezione speciale Fil Rouge presenta tre registe donne molto diverse tra loro, che raccontano tre universi femminili altrettanto particolari. Tejal Shah, nata in India vive e lavora a Bombay, con il suo visionario e immaginifico "Between the Waves" (presentato a Documenta 13), mostra un mondo surreale popolato da donne unicorno, che raccolgono plastica nella foresta e comunicano in un paesaggio lunare con uno specchio. La regista greca Athina Rachel Tsangari in "The Capsule" racconta il mondo onirico di sette ragazze, rinchiuse in un castello arroccato su una roccia delle Cicladi. Disciplina, desiderio e morte sono gli ingredienti di questo film che rappresenta il dialogo essenziale tra cinema, moda, e arte. Nel suo video "Play", presentato ad Unlimited Art Basel, Dara Friedman, nata in Germania vive e lavora a Miami, sviluppa e riproduce scene della vita intima di alcune coppie. Le situazioni poetiche e il ritmo intenso e divertente delle diverse scene scaturiscono da un lavoro basato sull’improvvisazione teatrale.
Alcune anticipazioni sul programma della prossima edizione che si terrà a fine agosto.
Quello tra Sonia Lorenzini ed Emanuele Mauti è amore vero. L’ex tronista di Uomini e Donne e il pallanuotista si sono incontrati nello studio della trasmissione condotta da Maria De Filippi dalla quale, per un attimo, hanno rischiato di non uscire insieme. Il presunto accordo tra la tronista e il corteggiatore Federico Piccinato aveva spinto Emanuele ad abbandonare il programma, sicuro essere preso in giro. Solo un intervento tempestivo di Sonia ha scongiurato il pericolo, e oggi i due vivono felici la loro storia d’amore. Nonostante le pochissime foto di coppia che circolano sui social, quello tra Sonia ed Emanuele è decisamente amore. Lo dimostrano le parole che lo sportivo dedica alla sua nuova fidanzata via Instagram: Ripenso ai primi giorni di dicembre, quando in maniera del tutto casuale mi venne proposto di partecipare a Uomini e Donne…al 9 dicembre, quando con il cuore in gola ti vidi per la prima volta e pensai che io e te poco c'entravamo l'uno con l'altro…ripenso a quando Maria mi propose di ballare con te, per la prima volta sentii l'odore dei tuoi capelli, il profumo della tua pelle, e ne rimasi immediatamente sconvolto…ricordo i successivi tre mesi, tra gioie e discussioni, ma con la voglia di farti mia che in me cresceva sempre più…ripenso a 10 giorni fa, quando guardandomi negli occhi mi hai detto "basta, non ce la faccio più, andiamo via insieme…"; a sabato, all'emozione che ho provato nel vederti sugli spalti, proprio lì dove tutto ebbe inizio…penso a quanto il destino abbia cambiato completamente la mia vita in così poco tempo…a questa mattina, quando aprendo gli occhi sei stata la prima cosa che ho trovato al mio fianco…ciò che ci attende nel nostro futuro non lo so, lo scopriremo stando insieme…ciò di cui sono certo invece è che te sia la miglior cosa potesse capitarmi nella vita…Auguri amore mio. Ripenso ai primi giorni di dicembre, quando in maniera del tutto casuale mi venne proposto di partecipare a Uomini e Donne…al 9 dicembre, quando con il cuore in gola ti vidi per la prima volta e pensai che io e te poco c'entravamo l'uno con l'altro…ripenso a quando Maria mi propose di ballare con te, per la prima volta sentii l'odore dei tuoi capelli, il profumo della tua pelle, e ne rimasi immediatamente sconvolto…ricordo i successivi tre mesi, tra gioie e discussioni, ma con la voglia di farti mia che in me cresceva sempre più…ripenso a 10 giorni fa, quando guardandomi negli occhi mi hai detto "basta, non ce la faccio più, andiamo via insieme…"; a sabato, all'emozione che ho provato nel vederti sugli spalti, proprio lì dove tutto ebbe inizio…penso a quanto il destino abbia cambiato completamente la mia vita in così poco tempo…a questa mattina, quando aprendo gli occhi sei stata la prima cosa che ho trovato al mio fianco…cio che ci attende nel nostro futuro non lo so, lo scopriremo stando insieme…ciò di cui sono certo invece è che te sia la miglior cosa potesse capitarmi nella vita…AUGURI AMORE MIO!!! 🐬💙👑 A post shared by Emanuele Mauti 🐬 (@emanuelemauti3) on Feb 27, 2017 at 6:03am PST
Emanuele Mauti scrive un messaggio di ringraziamento alla fidanzata Sonia Lorenzini, dimostrando che il sentimento nato a uomini e Donne è amore vero: “Sei la miglior cosa che mi sia capitata nella vita”.
Tratto deciso, stampe ruvide e profonde, suoni metallici, immagini evocative e stile unico, sono queste le caratteristiche dell'ultimo intervento di Solomostry, l'artista milanese, poliedrico, che ha realizzato una collezione in tiratura estremamente limitata, di sole 30 paia, per Volta Footwear. Le Gumsole Zip 2.0 costituiscono una serie da collezione fornite con una scatola numerata, serigrafata a mano e firmata dall’artista insieme alla dustbag in cotone abbinata ad ogni paio di scarpe. L'originale collezione sarà disponibile da giovedì 20 Maggio dalle ore 19, presso il flagship store Volta, in corso di Porta Ticinese 103. Per l’occasione l’artista realizzerà un intervento live sulla vetrina del negozio Volta Footwear. La performance artistica sarà visibile anche su Instagram. Direttamente dagli angoli più bui delle strade fin su le vetrine dei negozi e nelle case, SOolomostry lascia il suo tratto inconfondibile sulle nuove scarpe Gumsole Zip 2.0 di Volta Footwear. "Realizzate in tiratura estremamente limitata di sole 30 paia, sono interamente prodotte in Italia, nello storico distretto calzaturiero Marchigiano.", ci spiega il Direttore Creativo, Matteo Teruzzi, del marchio di proprietà di Twentyfourseven Showroom, "Il design delle scarpe è minimale ma allo stesso tempo ricco di dettagli: zip spalmata con tiretto in pelle, fodera color antracite microforata, occhielli in metallo in corrispondenza dell’arco plantare per migliorarne ulteriormente la traspirabilità e collarini imbottiti per il massimo comfort. La tomaia in nubuk bottalato, grafica, in bianco e nero e iper riconoscibile, riproduce una declinazione dei classici artwork Solomostry. Il tutto montato su un’indistruttibile cupsole di Vibram, brand storico e leader del mercato, con cui Volta collabora da anni nella realizzazione di molti articoli, da sempre parte delle sue collezioni". A post shared by Volta Footwear (@voltafootwear)
Direttamente dagli angoli più bui delle strade fin su le vetrine dei negozi e nelle case, l’artista SOLOMOSTRY firma una collezione in tiratura estremamente limitata, di sole 30 paia, per con una scatola numerata che è già un oggetto da collezione insieme alla dustbag in cotone abbinata ad ogni paio di scarpe. L’artista realizzerà anche un intervento sull’esterno della vetrina del negozio il 20 maggio 2021.
Diletta Leotta ha passato le ultime settimane in vacanza tra gite in barca e panorami mozzafiato ma per lei è arrivato il momento di tornare a lavoro, visto che il campionato di calcio è ricominciato. Ieri ha seguito la partita Inter-Lecce per Dazn e per l'occasione ha sfoggiato un look davvero sensuale che ha esaltato il suo corpo da urlo. Sebbene abbia riposto e i costumi e gli abiti da spiaggia nell'armadio, la giornalista continua a incantare tutti con la sua bellezza.
Diletta Leotta è tornata al lavoro, ieri ha seguito la sua prima partita del campionato per Dazn, Inter-Lecce, e per l’occasione ha sfoggiato un look davvero provocante. Ha infatti abbinato degli attillatissimi pantaloni a zampa a una camicia bianca portata sbottonata.
Chi gli vuole bene verserà una lacrima rivedendolo vivo e sorridente sul piccolo schermo nella serie che andrà in onda su Canale 5 in primavera in cui Pietro Taricone interpreta un cantante neomelodico. La fiction si chiama Una bella Famiglia e qualche spezzone della serie in cui compare Pietro sarà proiettato il 6 luglio alle 19.00 al RomaFictionFest al cinema Adriano di Roma. Un tributo al guerriero del primo Grande Fratello italiano, che conterrà anche alcune scene di Codice Rosso, un'altra fiction di Mediaset in cui Taricone interpretava un coraggioso pompiere, e di Distretto di Polizia 3, in cui Pietro è stato protagonista di una puntata speciale. Una Bella Famiglia è una fiction di 12 episodi che vede protagonista la famiglia Gambardella. Giampaolo Morelli è il pdre di cinque figli e vive una complicata storia d'amore con Gaia Bermani Amaral. Pietro Taricone è Antonio, il fratello cantante di Giampaolo. Taricone morto il giorno del suo onomastico a causa di un gravissimo incidente col paracadute, resterà sempre nei cuori di chi ha intravisto sotto la sua massa di muscoli il grande cuore di un ragazzo semplice, leale e pieno di affetto che aveva un grande sogno: diventare un attore e, un giorno, vincere l'Oscar. Chissà, di questo passo ci sarebbe anche riuscito.
Pietro Taricone tornerà sul piccolo schermo in primavera con la fiction Una Bella Famiglia.
I giovani cantanti della nuova edizione di Amici, il talent show di Maria De Filippi, hanno fatto appassionare il pubblico non solo per la loro bravura di interpreti. Alcuni si sono imposti sulla scena con la loro simpatia o con il loro stile. Un esempio è Aka 7even, all’anagrafe Luca Marzano: il cantante napoletano ha 20 anni e aveva già partecipato al talent X Factor nel 2018 e ora cerca la sua occasione al serale di Amici. Amante dello stile urban, fatto di bomber, felpe e catene, ha dimostrato di essere molto attento alle ultime tendenze con dettagli originali e mai scontati. Come i calzini di Off-White arancioni che mostra spesso sui social. Come suggerisce il prezzo, non sono semplici calzini: sono un accessorio di uno dei marchi di streetwear più quotati del momento. In diverse foto postate sui social il cantante si mostra con calzini arancione a costine, alti fino a metà polpaccio, con un logo a frecce bianche disegnato sul lato. In alcuni scatti li ha indossati insieme a delle sneakers bianche, pantaloni al ginocchio neri e una t-shirt bianca con una scritta dello stesso arancione (probabilmente dello stesso brand). Ma questo paio di calzini così originali torna periodicamente nelle foto, anche sotto altri look. Si tratta infatti di un paio di calzini firmati Off-White, uno dei brand più in voga del momento: fanno parte della scorsa collezione e sono al momento sold out. Il prezzo originale era di 62 euro.
Il cantante napoletano ha catturato l’attenzione per il suo talento e per lo stile underground e molto cool, fatto di dettagli che non passano inosservati. Come i calzini arancioni con le frecce bianche Off-White: quel logo infatti è il marchio di fabbrica di ragazzi che cercano capi esclusivi ma dallo stile urban e contemporaneo.
Bye bye Justin e così ora anche Katy Perry ha messo la freccia e l'ha sorpassato nell'autostrada che è twitter. Bieber, infatti, è stato per 9 mesi il personaggio più seguito su Twitter con i suoi 45 milioni di follower, ma da ieri ha dovuto cedere il passo alla cantante di "Roar" che può vantare, quindi, il titolo di reginetta di Twitter. Un periodaccio per Bieber che, ormai, tra bottigliate in faccia, prostitute con cui si accompagna e risse varie non se la passa alla grande. E nonostante la sua imponente e fedelissima fanbase si ritrova a dover difendere il secondo posto da Lady Gaga che per anni è stata in testa a questa speciale classifica social. La Mother Monster, infatti è stata prima dal 2010 fino al gennaio scorso, quando il cantante le aveva soffiato il posto. Ora la Gaga si tiene stretta il terzo posto, precedendo il Presidente americano Barack Obama con 39 milioni follower e Taylor Swift con 36.
Katy Perry batte Justin Bieber. No, non parliamo di vendite, ma della classifica dei vip più seguiti su Twitter, con la cantante che ha sorpassato il bad boy del pop mondiale. Al terzo posto Lady Gaga che tiene alle spalle.
Mentre Parigi si prepara ad accogliere la partita inaugurale degli Europei 2016 a Versailles sta accadendo qualcosa che nessun visitatore si sarebbe mai aspettato di vedere nei Giardini della Reggia: un'enorme cascata è apparsa nel cielo lasciando tutti sbalorditi. Vista dalla Reggia la cascata sembra proprio sgorgare acqua dal cielo. Sono già in tanti ormai che si scattano un selfie ricordo, increduli, quasi come se si trattasse di un fotomontaggio ma quella cascata c'è davvero. È l'ultima opera dell'artista di fama internazionale Olafur Eliasson, nell'ambito della sua mostra personale presso la Reggia e i Giardini di Versailles. Il celebre artista è solito giocare con la luce ma qui stupisce tutti sfidando la comune percezione. Proprio quando si pensava che il Palazzo di Versailles non potesse più stupire, oltre la sua già enorme bellezza, ecco che appare una cascata ‘impossibile' dal cielo ad impressionare i visitatori. L'opera, dal titolo Waterfall, vista da lontano inganna l'occhio umano in maniera magistrale. Avvicinandosi però, la cascata che sembra piombata dal cielo, rivela il suo segreto: un enorme pilastro posizionato al centro dei Giardini di Versailles presenta in cima un elemento che prendendo l'acqua dal basso la espelle creando l'incredibile effetto di una cascata nel cielo. "La cascata è un tentativo di mettere a punto, per rendere possibile l'impossibile, per permettere che i sogni diventino realtà", spiega Olafur Eliasson. Dal 2008 il Palazzo di Versailles organizza una serie di mostre dedicate ad artisti francesi o stranieri, ognuna della durata di un paio di mesi. La Reggia e i Giardini hanno visto l'esposizione di opere di Jeff Koons, Takashi Murakami, Anish Kapoor e quest'anno è il turno di Olafur Eliasson. La Mostra di Olafur Eliasson si struttura in due parti: una serie di opere sono inserite nelle stanze della Reggia dove lo spettatore è invitato a giocare con la luce e le illusioni; altre installazioni sono collocate nei giardini come un cerchio di nebbia che cambia con il tempo ed è un omaggio ai giochi d'acqua tanto cari a Luigi XVI Con Olafur Eliasson, le stelle si scontrano, l'orizzonte scivola via, e la nostra percezione sfuma. L'uomo che gioca con la luce renderà i contorni del palazzo del Re Sole danzanti.
Mentre Parigi dà il benvenuto a Euro 2016, nei Giardini di Versailles è apparsa una cascata dal cielo che stupisce i visitatori ma c’è una spiegazione.