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Forse qualcuno di voi lo ha perso di vista, e nel frattempo si è perso la deriva web star che ha preso Michele Bravi. Il vincitore dell'edizione 2013 di X Factor, infatti, uscito nel 2014 con ‘A piccoli passi' (che vedeva collaborazioni con Tiziano Ferro, Giorgia, Luca Carboni e James Blunt) ha nel frattempo intrapreso una carriera parallela a quella di cantante, diventando uno youtuber e diventando una personalità in questo mondo, grazie a una serie di video che periodicamente posta sulle sue pagine social e in particolare, ovviamente, sul suo canale YouTube che ad oggi è seguito da circa 150 mila persone e in cui discute della sua musica, ma anche dei suoi amici e colleghi con cui divide eventi e quotidianità. Proprio sul suo canale, una settimana fa, Bravi ha dato qualche informazione in più sul suo prossimo album, che sarà un ep e che segna anche il distacco dalla Sony Music per accasarsi alla Universal che pubblicherà ‘I Hate Music', una svolta nella carriera del ragazzo che ha deciso di tentare una strada nuova, quella dell'inglese. L'etichetta parla di un cambiamento radicale e di ‘nuove sonorità internazionali', caratterizzate oltre che dalla co produzione e co scrittura di tutte le canzoni, anche appunto dalla volontà di pubblicare brani con i testi completamente in inglese, seguendo un trend che comincia a insinuarsi anche nel nostro, conservatorissimo, Paese. Bravi, insomma, ha dato un taglio al passato, cercando di uscire da quello che può essere oro, ma anche un pantano, ovvero la vittoria di un talent e ha cercato una strada nuova che per adesso gli ha dato grandi soddisfazioni a livello di immagine e tra breve scoprirà se riuscirà a tramutare anche in soddisfazione discografica. L'album uscirà il 2 ottobre e non il 9 come precedentemente annunciato, a detta del cantante – che lo spiega in un video – per sua volontà, dal momento che l'album è pronto e conterrà 8 pezzi: “The Days”, “Sweet Suicide”, “Sometimes (Just Let Go)”, “The Fault In Our Stars”, “Big Dreams And Bullet Holes”, “Insane”, “Say My Name” e “The Days (Acoustic)”: al titolo ironico si aggiunge una scelta grafica molto elegante, che strizza l'occhio, questo sì, al panorama internazionale.
Come sopravvivere alla vittoria di un talent show? Michele Bravi, dopo il successo di X factor e la pubblicazione di un primo album ha deciso di cambiare tutto e così, dopo essere diventato una web star pubblicherà un ep completamente in inglese caratterizzato, dice, da ‘sonorità internazionali’.
Con l'arrivo del 2015 tutti gli occhi sono puntati sul calendario, nella speranza di organizzare un weekend fuori porta approfittando dei giorni non lavorativi che allungano le festività. Conoscere in anticipo i giorni festivi dell'anno è l'ideale per programmare un viaggio nel periodo al di fuori delle vacanze estive. Se volete approfittare di qualche giorno extra per concedervi un break e prolungare i vostri viaggi, vi suggeriamo tutti i ponti delle vacanze 2015. Purtroppo il 2015 appena iniziato si dimostra avaro in fatto di ponti a ridosso delle festività canoniche. Moltissime feste cadranno di sabato o domenica, impedendo di organizzare gite per i weekend lunghi. Il magro bottino delle festività prevede un ponte lungo per il 2 giugno e uno per la festa dell'Immacolata l'8 dicembre, dato che entrambe le ricorrenze cadranno di martedì. L'unico vero ponte dell'anno è proprio quello in corso, che va dal 1° al 6 gennaio, giorno dell'Epifania. Il prossimo sarà quello che ci porterà nel 2016, ma questa è un'altra storia. Per organizzare una gita fuori porta bisognerà aspettare le vacanze di Pasqua (4-6 aprile). Salta il ponte del 25 aprile, che cadrà di sabato, e bisognerà accontentarsi del miniponte del il 1° maggio, che sarà di venerdì. Potrete organizzare una vacanza nel ponte per il 2 giugno e, solo per i romani, il 29 giugno (un lunedì). L'estate 2015 non è prodiga di vacanze: niente feste a luglio e neppure ad agosto. Ferragosto "bruciato" per chi non è in ferie: cadrà di sabato. A settembre e ottobre, di festività neanche a parlarne. Così come nel mese successivo, con il ponte di Ognissanti "sprecato", visto che il 1° novembre cade di domenica. Le cose andranno meglio con le vacanze di Natale 2015. La festa dell'Immacolata cade martedì 8, con un possibile ponte per vacanze da sfruttare. Lo stesso giorno di Natale 2015 sarà un venerdì e consentirà un piccolo ponte fino a domenica 27. Festività e ponti delle vacanze 2015: Epifania (6gg): giovedì 1° gennaio – martedì 6 gennaio Pasqua (3gg): sabato 4 aprile – lunedì 6 aprile Festa della Liberazione (2gg): sabato 25 aprile – domenica 26 aprile Festa dei Lavoratori (3gg): venerdì 1° maggio – domenica 3 maggio Festa della Repubblica (4gg): sabato 30 maggio – martedì 2 giugno Ferragosto (2gg): sabato 15 agosto – domenica 6 agosto Ognissanti: 1° novembre Festa dell'Immacolata (4gg): sabato 5 dicembre – martedì 8 dicembre Natale (3gg): venerdì 25 dicembre – domenica 27 dicembre
Il 2015 sembrerebbe un anno avaro di ricorrenze. Ma è davvero così? Cerchiamo di sfruttare al meglio i ponti a ridosso delle festività per concederci un weekend lungo in località italiane o estere. Ecco quando è meglio andare in vacanza secondo il calendario delle festività 2015.
L'uragano Fedez non accenna ad arrestarsi. Che l'album "Sig. Brainwash, l'arte di accontentare" sarebbe stato un grande successo lo si è intuito subito. Poco dopo la sua uscita, infatti, conquistò la vetta della classifica dei dischi più venduti, superando i Modà che sino ad allora ne erano stati i sovrani incontrastati. I numeri di Fedez sono sempre stati esagerati. Basti pensare al videoclip del brano "Cigno Nero" che in poco più di una settimana riuscì ad accumulare oltre 4 milioni di visualizzazione. Vi abbiamo raccontato in passato la storia di questo talento venuto dal web. Un ragazzo che ha affidato a YouTube la sua sorte e ha pubblicato il suo primo video riprendendosi con una videocamera. Il grande consenso ottenuto lo ha subito reso oggetto di attenzione da parte delle cosiddette majors. Poi è arrivato il primo contratto discografico ed il resto è storia. Oggi Fedez festeggia la conquista del disco di platino. "Sig. Brainwash, l'arte di accontentare" è anche l'album più ascoltato su Spotify. Intanto Fedez prosegue il suo tour che continua a registrare il tutto esaurito e ringrazia i fans per l'importante risultato raggiunto. Sulla sua pagina ufficiale scrive: "Sig. Brainwash L'Arte di Accontentare è disco di PLATINO! Inutile dire che è tutta colpa vostra! Grazieeeeeee!!!" e ad accompagnare questa scritta che trasuda entusiasmo c'è un video in cui il cantante dice:
L’album “Sig. Brainwash, l’arte di accontentare” di Fedez è disco di platino. Il cantante ringrazia i fans in un simpatico video in cui esprime tutto l’entusiasmo per l’importante traguardo raggiunto.
Almeno mezzo miliardo di dollari speso in aerei che hanno volato per un solo anno. Un albergo da 85 milioni di dollari che non ha neppure mai aperto e tute mimetiche da 28 milioni per l'esercito. Sono solo alcuni degli importanti sprechi nella gestione dei fondi per la ricostruzione dell'Afghanistan. Un investimento da 145 miliardi di dollari in 20 anni finiti poi in acquisti e costruzioni accessori. Secondo il Pentagono, il costo totale della guerra è stato di 825 miliardi di dollari. In realtà, le stime citano cifre molto diverse: il presidente Joe Biden ha riportato alla stampa un costo di circa 2 trilioni di dollari. La spesa effettuata sulla guerra in Afghanistan, insomma, non trova conferme precise: molti dei dati approfonditi sulla questione sono stati messi offline su richiesta del Dipartimento di Stato per "manifesti problemi di sicurezza". Quello che è evidente, però, è che lo sforzo per ricostruire quanto distrutto non è stato supervisionato, portando il Congresso a istituire la figura dell'Ispettore generale Speciale per la ricostruzione Afghana nel 2008. Il SIGAR ha pubblicato rapporti trimestrali sulle spese per anni, ma spesso il Pentagono ha respinto quanto affermato dall'Ispettore generale in carica e negato al suo ufficio i dati dei quali aveva bisogno. In una lunga lista di spese da capogiro e sprechi nel processo di ricostruzione di un Paese distrutto dalla guerra figura in particolare dieci episodi da milioni di dollari. Il primo riguarda la centrale elettrica di Tarakhil, commissionata nel 2007 per evitare che la capitale Kabul rimanesse senza energia elettrica qualora la fornitura dall'Uzbekistan fosse stata compromessa. Si tratta di una struttura vastissima e ad altra tecnologia: le turbine utili a fornire l'elettricità avrebbero dovuto essere alimentate a diesel. Il problema è che l'Afghanistan aveva scarse forniture di diesel: questo richiedeva la spedizione di carburante tramite camion, rendendo così l'impianto troppo costoso da mantenere nel tempo. Attualmente è uno scheletro in mezzo al nulla costato 335 milioni di dollari. Il costo annuo del carburante utile a far funzionare la centrale era di 245 milioni di dollari. La struttura, secondo il SIGAR, è stata utilizzata solo al 2,2% della capacità. Un'altra folle spesa riguarda una flotta di aerei da cargo utilizzati solo per un anno. Il velivoli sono costati mezzo miliardo di dollari. La nascente aeronautica afgana aveva bisogno di aerei cargo e così il Pentagono nel 2008 aveva scelto il G222 di progettazione italiana. Il modello scelto era progettato per decollare e atterrare su piste accidentate. I 16 velivoli acquistati sono stati venduti poi sei anni dopo per un costo di 40mila dollari. Il progetto valeva invece 549 milioni. Gli aerei hanno smesso di volare perché non sostenibili per l'esercito. E a proposito di esercito, anche il quartier generale dei Marines è costato 36 milioni di dollari. Costruito nel deserto, non è mai stato utilizzato. Il SIGAR ha fatto sapere che il progetto per la costruzione della struttura è iniziato nel 2010, quando i marines stavano aumentando il numero delle truppe a Helmand. Il centro di comando sulla base di Camp Leatherneck avrebbe dovuto essere parte delle operazioni. Il comandante della base e altri due generali della marina hanno però assicurato agli Usa che tale sforzo non sarebbe stato necessario, ma la costruzione è stata comunque iniziata. Il quartier generale, costato 36 milioni di dollari, non è mai stato occupato. Altri 28 milioni di dollari sono stati spesi per nuove uniformi mimetiche. Sembra assurdo, eppure nel 2007 per il nascente esercito afghano sono state acquistate tute dal raro disegno mimetico. Una fantasia tale da costare 28 milioni di dollari. Le tute non sono mai state indossate sul campo: in Afghanistan, infatti, esiste una copertura forestale così esigua da rendere le tute mimetiche praticamente inutili. Un altro mezzo milione di dollari al giorno è stato speso per combattere la produzione di oppio in Afghanistan. I programmi antidroga messi in atto dal 2002 al 2018 non avrebbero sortito alcun effetto: la produzione è infatti aumentata nel 2020 del 37% rispetto al 2019. Nel 2017, quando i programmi erano ancora in azione, la produzione di oppio ha raggiunto quote 4 volte superiori a quelle del 2002.
Un hotel fantasma costato 85 milioni di dollari, tute mimetiche pagate altri 28 milioni e una flotta di aerei cargo che hanno volato solo per un anno: questi sono solo alcuni degli sprechi di denaro in 20 anni di occupazione del suolo afghano da parte degli Stati Uniti. Gli Usa, impegnati in un’operazione definita “di ricostruzione” avrebbero invece sprecato circa 145 miliardi in 20 anni.
La ditta che deve fornire le farmacie di Napoli di contenitori di ossigeni li ha già terminati. Come rivelato da una fonte a Fanpage.it, è stata proprio la stessa azienda a comunicarlo. "Abbiamo terminato la disponibilità dei contenitori di ossigeno liquido dedicati per l'emergenza COVID". Poche lapidarie parole ma che ancora una volta certificano lo stato di forte difficoltà della Campania in questa seconda ondata di pandemia. Già da tempo, la situazione riguardante l'ossigeno si era fatta grave. Da settimane medici e farmacisti, alcuni dei quali ascoltati proprio da Fanpage.it, hanno rivolto appelli alla cittadinanza per restituire i contenitori di ossigeno gassoso, che a causa dell'alta richiesta e dell'esiguo numero a disposizione, si sono fatti introvabili. Al punto che la Regione Campania ha autorizzato i medici di base a prescrivere anche l'ossigeno liquido per cercare di migliorare per quanto possibile la situazione.
Sono terminate le scorte dei contenitori per ossigeno liquido riservato ai pazienti covid: la ditta fornitrice ha esaurito le scorte. Lo ha rivelato una fonte a Fanpage.it, che mostra il testo di una mail ricevuta dall’azienda: “Abbiamo terminato la disponibilità dei contenitori di ossigeno liquido dedicati per l’emergenza COVID”.
Le curvy hanno ormai conquistato il mondo della moda, dimostrando che non serve un corpo magrissimo per essere considerate belle e sensuali. Al contrario, è necessario accettarsi così come si è per poter far emergere la propria vera natura e la propria femminilità. Quello che in pochi sanno, però, è che le donne in carne sarebbero anche molto più intelligenti delle magre. A dimostrarlo, uno studio dell’Università di Pittsburgh e Santa Barbara, in California, e pubblicato su Abc News, secondo il quale le ragazze che vantano forme prorompenti e burrose avrebbero un intelletto più sviluppato. In particolare, sono state 16.000 le donne sottoposte a vari test che hanno valutato la loro intelligenza in base al loro peso e i risultati sono stati chiari: quelle con un QI maggiore avevano anche qualche imperfezione e qualche chiletto in più. Le donne formose sarebbero, quindi, più intelligenti delle donne magre: secondo i ricercatori il quoziente intellettivo più alto che avrebbe sbaragliato le colleghe più magre, si potrebbe spiegare con una maggiore produzione di acidi grassi omega 3, più presenti nel grasso di cosce e fianchi e capaci di sviluppare l'intelligenza del bambino durante la gravidanza.
Le curvy continuano a prendersi le loro rivincite nei confronti delle donne magre: un recente studio proverebbe che sono anche più intelligenti. Scopriamo perché.
L'11 settembre 2011 diciannove membri di Al Qaeda riuscivano a realizzare il più grande attacco terroristico nei confronti di una nazione occidentale. Una serie di attentati pianificati nei minimi particolari e portati a compimento grazie al dirottamento di 4 aerei civili su edifici dall'enorme valore simbolico, il Pentagono e le Torri Gemelle, icona della skyline di New York (il quarto aereo cadde in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset in Pennsylvania, probabilmente "grazie" all'ammutinamento dei passeggeri). Il bilancio complessivo si attesta sulle tremila vittime, gran parte delle quali conseguenza dello schianto di due aerei sulle celeberrime Twin Towers, danni per miliardi di dollari e un cambiamento praticamente irreversibile della geopolitica e dell'equilibrio internazionale. Non c'è dubbio infatti che da quella mattina il mondo è cambiato radicalmente. Pochi eventi hanno segnato in maniera così profonda e duratura la storia contemporanea come quel tragico 11 settembre 2001,da quel giorno le discussioni sul perché dell’attentato, sulle sue motivazioni, sui responsabili diretti e sui mandanti, si sono susseguite senza sosta. Fin da subito però, alle versioni ufficiali della Casa Bianca che attribuivano la responsabilità dell’accaduto all’organizzazione terroristica di matrice islamica “Al Qaeda”, si sono contrapposte altre versioni che provano a raccontare una “storia diversa” su quel tragico avvenimento. In via generale, secondo la versione ufficiale, i fatti relativi all’ 11 settembre possono essere riassunti in questo modo: terroristi arabi, animati da un forte sentimento di odio nei confronti della civiltà occidentale, dirottarono quattro aerei di linea (due Boeing-757 e due Boeing-767 della American e della United Airlines), facendone schiantare due contro le Torri Gemelle del World Trade Center di New York ed un terzo contro il Pentagono. Le Torri Gemelle sarebbero poi crollate in seguito ad un cedimento strutturale dovuto ai danni causati dall’ incendio seguito all’impatto con i due aerei dirottati. Il 13 settembre 2001 l’FBI individua i nomi e l’identità dei 19 terroristi. Su questi tre elementi in particolare: dirottamento degli aerei, crollo delle Torri Gemelle, identificazione dei responsabili, si concentrano i dubbi e le critiche sviluppate negli anni dalla moltitudine delle cosiddette "teorie del complotto”. Proviamo a riassumerne i temi e le prospettive. Tutte le teorie alternative insistono sull’impossibilità da parte degli organi di polizia americani ed in particolar modo dell’FBI di identificare in maniera così celere, all’incirca 48 ore, i responsabili materiali della strage, fornendo dettagliate fotografie nonostante nessun nome arabo comparisse nelle liste di passeggeri dei voli dirottati e, la quasi totalità degli attentatori, fosse sconosciuta alle autorità al momento dell’attentato. Sempre riguardo all’identità degli attentatori le teorie alternative insistono sul fatto che non vi sia nessun video che mostri chiaramente la loro identità all’imbarco dei rispettivi voli. Ma forse il punto di maggior interesse riguarda l’inesperienza di molti dei diciannove terroristi, alcuni dei quali sprovvisti di una licenza di volo, che in ogni caso sarebbero stati in grado di prendere il comando degli aerei e di dirottarli in maniera precisa e senza alcun errore sugli obiettivi prefissati. Inoltre appare singolare come la difesa aerea più sofisticata ed attrezzata del mondo, quella degli Stati Uniti d’America, non sia stata in grado in un arco di tempo di quasi due ore di operare una minima contromossa non riuscendo a fermare nessuno dei quattro aerei. Questo per quanto riguarda i responsabili degli attentati. L’altro punto pesantemente oggetto di dubbi è quello relativo alle dinamiche di cedimento ed infine di implosione delle Torri Gemelle colpite dagli aerei dirottati. Secondo le teorie alternative non si può parlare di un cedimento strutturale dovuto alla collisione ma di un vera e propria demolizione controllata. Vediamo perché. Innanzitutto la dinamica di crollo. Il crollo delle Torri Gemelle sarebbe troppo ordinato e simmetrico, solitamente descritto come “in perfetta verticale”, per essere attribuito all’impatto con gli aerei. A rafforzare la tesi della demolizione controllata vi sarebbero molte analisi ingegneristiche, incentrate sulla capacità di dispersione del calore dell’acciaio, nonché numerosi reperti visivi e le testimonianze di alcuni pompieri. Inoltre sembra, secondo le parole dello stesso progettista delle Torri Gemelle Frank Martini, che quest’ultime fossero state costruite con la capacità di assorbire addirittura l’urto di un jet commerciale (le cui dimensione sono notevolmente superiori a quelle di un Boeing-767). Secondo le teorie più ardite il crollo sarebbe dovuto alla presenza di cariche poste preventivamente ai piedi delle Torri e fatte esplodere subito dopo l’impatto con gli aerei. L’ipotesi dovrebbe essere avvalorata da alcune rilevazione sismiche che segnalano due scosse di magnitudine 2.1 e 2.3 esattamente nel momento del crollo delle Torri. Altri dubbi nascono poi dal fatto che il crollo spontaneo di un edificio in “perfetta verticale” è già di per se un evento molto raro, ma che quel giorno siano avvenuti contemporaneamente ben tre crolli verticali è cosa dichiarata altissimamente improbabile da molti fisici e da molti ingegneri. Infine l’aereo che ha colpito il Pentagono. Com’è possibile che non vi sia alcuna immagine che mostri chiaramente i relitti dell’aereo nei pressi del Pentagono. Com’è possibile che nonostante la totale scomparsa dell’aereo i resti dei passeggeri siano stati ritrovati?
Quindici anni dopo il più grande attacco terroristico sul suolo statunitense riprendono vigore le cosiddette “teorie del complotto”. Dopo anni di guerra al terrore cosa resta di quel giorno e soprattutto cosa sappiamo davvero?
Daniele De Rossi può tornare a casa, il suo ricovero allo ‘Spallanzani' di Roma dopo la polmonite accusata all'indomani della positività da Covid è oramai svanita e l'ex centrocampista giallorosso e della nazionale verrà dimesso nei prossimi giorni. A confermare la lieta notizia è stato il dottor Francesco Vaia, direttore sanitario dell'ospedale della Capitale. Dunque, si conclude in modo più che positivo e con un epilogo che rasserena attorno ad uno degli ex calciatori più amati dai tifosi al di là di bandiere e colori d'appartenenza. La notizia della malattia di De Rossi aveva subito fatto il giro del web scatenando messaggi e commenti di solidarietà per l'ex centrocampista le cui condizioni all'inizio stavano destando più di una semplice preoccupazione. Così, il pronto ricovero e l'osservazione per alcuni giorni fino all'ultima prognosi odierna che ne attesta la guarigione e la pronta dimissione: "E' una persona sana e giovane, il Covid è stato preso per tempo" ha sottolineato il professor Vaia, "Daniele tornerà a casa nei prossimi giorni". Le condizioni di salute di De Rossi erano apparse quasi subito gravi, qualche giorno dopo aver avuto la conferma della positività nel focolaio Covid scoppiato in Nazionale dove l'ex calciatore è entrato di recente nello staff tecnico di Roberto Mancini. Conferme sono giunte dallo stesso interessato con alcune affermazioni rilasciate agli amici più cari: "Ho avuto paura, non è stata una malattia da poter curare tranquillamente a casa".
Daniele De Rossi sta meglio e verrà dimesso dall’Ospedale Spallanzani di Roma. A confermarlo, è il dottor Vaia che ha rassicurato sulle condizioni di salute dell’ex centrocampista di Roma e Nazionale. “Sta bene, è giovane e forte e il Covid è stato preso per tempo”. De Rossi era entrato in ospedale il 9 aprile, il 31 marzo era risultato positivo.
Le giornate si fanno sempre più fredde e si inizia a pensare al Natale che si avvicina. E come prepararsi al meglio se non con della musica di stagione? Ci pensa la Disney che non perde l'occasione per proporre alcuni classici tipici del Natale rivisitati per un pubblico giovane e interpretati da alcune delle sue star più popolari in questo periodo. Primi fra tutti i Jonas Brothers e Selena Gomez. Dopo aver smentito le voci che si rincorrevano insistenti su un possibile legame amoroso fra Selena e Nick Jonas, i giovani artisti si ritrovano insieme su un cd che non potrebbe essere più natalizio già dalla sua copertina. All Wrapped Up volume 2 è il seguito di All Wrapped Up che l'anno scorso vedeva la partecipazione sempre dei Jonas Brothers che in questi ultimi anni hanno imperversato un po' ovunque nel mondo Disney, dell'altra onnipresente di casa Disney Miley Cyrus e di Demi Lovato, protagonista a sua volta di una grande amicizia con Selena Gomez incrinatasi di questi ultimi tempi. Quest'anno i Jonas Brothers interpretano Summertime Anthem mentre Selena Gomez and the Scene (la sua band) si cimentano con un vero classico natalizio: Winter Wonderland. Ovviamente in versione rockeggiante rispetto a quella originale, per poter attirare un pubblico più vasto e soprattutto più giovane. E intanto sembra che il gossip su questi giovani rampolli di casa Diseny non voglia fermarsi. Non solo, infatti, i Jonas Brothers devono continuamente smentire voci su possibili fidanzamenti con le loro giovani colleghe, ma è di questi giorni l'annullamento del concerto dei Jonas Brothers a Zurigo a causa di un'infezione alle vie respiratorie di Nick. Per non parlare delle feroci critiche a cui i tre sono continuamente sottoposti da parte di varie celebrità: da Jay-Z che li nomina in una sua canzone per via dei loro celeberrimi anelli della purezza, a Justin Timberlake che li paragona ai sette nani definendoli il Jonas addormentato, il Jonas inebetito e il Jonas vergognoso quando gli viene chiesto in un'intervista chi sia il suo preferito fra i tre. Insomma anche le piccole star iniziano a rendersi conto che la fama ha il suo caro prezzo da pagare.
Cd natalizio per le giovani stelle di casa Disney: i Jonas Brothers e Selena Gomez si cimentano con Summertime Anthem e Winter Wonderland.
Oggi è la giornata decisiva per sciogliere una serie di nodi fondamentali e capire come proseguirà la nostra estate. L'arrivo della variante Delta e il nuovo aumento di casi di Covid ha costretto governo, Regioni ed esperti a sedersi di nuovo tutti intorno a un tavolo per prendere decisioni importanti. Dall'utilizzo del green pass alla proroga dello stato d'emergenza, dall'eventuale obbligo vaccinale per i docenti ai nuovi parametri per i colori delle Regioni. Proprio su quest'ultimo punto c'è più distanza tra le parti in campo: la forbice tra quanto chiesto dalla Conferenza e quanto indicato dal Comitato tecnico scientifico è molto ampia, con il governo che media per una via di mezzo. Entro oggi dovrebbe arrivare il nuovo decreto: prima si terrà la cabina di regia presieduta da Draghi, poi la Stato-Regioni e infine il Consiglio dei ministri. Su un punto sono tutti d'accordo: bisogna calcolare le zone colorate non più in base all'incidenza dei casi, inserita come indicatore principale solo pochi mesi fa, ma sul tasso di occupazione degli ospedali. La proposta è arrivata con forza dalle Regioni, appoggiata dal ministro Speranza e dal governo, che però – come fatto dall'inizio della pandemia – hanno chiesto un parere al Comitato tecnico scientifico. Parere positivo: a questo punto della campagna di vaccinazione non ha più senso utilizzare solo l'incidenza (visto che i contagi sono sempre più asintomatici), ma si può considerare determinante anche il tasso di ospedalizzazione. Sulle cifre, però, non c'è alcun accordo: gli esperti hanno proposto in un primo momento di permettere la permanenza in zona bianca con l'occupazione delle terapie intensive al 5% della capienza massima, e al 10% per i letti in area medica. Le Regioni chiedono che le soglie massime siano 20% per le rianimazioni e 30% per gli altri reparti. Il governo cerca la quadra e potrebbe chiudere con 10% per le terapie intensive e 15% per l'area medica.
Oggi si deciderà sui nuovi parametri che determinano il cambio di colore delle Regioni. La zona gialla si avvicina per buona parte d’Italia, visto che i casi risalgono velocemente. Si punta tutto sul tasso di occupazione di ospedali e terapie intensive, per avere degli indicatori più attuali a questo punto della campagna di vaccinazione. Tra Regioni, governo e Comitato tecnico scientifico, però, non c’è accordo sulle cifre delle soglie massime per restare in zona bianca.
La compagnia ferroviaria inglese Abellio Greater Anglia, che copre la tratta da Norwich a Londra, sta facendo parlare di sé per una questione che non le fa proprio onore. Gli utenti dei social network infatti hanno diffuso alcune immagini che gettano delle ombre sull'azienda britannica. Le foto su Twitter documentano uno scenario disastroso. I vagoni dei treni sono ridotti all'incuria e al degrado più totale. I pendolari sono costretti a sopportare viaggi da incubo, tra sedili rotti, rifiuti ammassati nei corridoi, scarichi dei bagni intasati e infestazioni di pulci. I posti a sedere sono danneggiati anche in prima classe. Ian Edwards, gestore del sito Greater Anglia Complains, ha definito le condizioni del treno "allucinanti". Perfino il sito della BBC ha segnalato la vergognosa situazione. In seguito allo scalpore suscitato tra l'opinione pubblica, la compagnia ferroviaria sta correndo ai ripari. Un portavoce di Abellio Greater Anglia afferma che l'azienda ha investito 30 milioni di sterline per migliorie e implementazioni della linea ferroviaria, cercando di incrementare non solo le performance dei treni, ma anche il loro livello di igiene. Oltre ad aver assunto 40 nuovi addetti alle pulizie, Abellio Greater Anglia ha aumentato la frequenza delle pulizie approfondite all'esterno e all'interno del convoglio. Attualmente in azienda operano più di 300 addetti alla pulizia, che costituiscono oltre il dieci per cento della sua forza lavoro.
La compagnia ferroviaria britannica Abellio Greater Anglia è continuo oggetto di lamentele e reclami a causa delle condizioni disastrose in cui versano i loro treni: le immagini sui social riportano sedili rotti, bagni intasati e infestazioni di pulci.
00.53 Passano il turno, tra le "Nuove proposte", Rocco Hunt e The Niro 00.53 La classifica provvisoria 01 Francesco Renga 02 Arisa 03 Renzo Rubino 04 Perturbazioni 05 Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots 06 Cristiano De Andrè
Dopo le prime due dirette questa terza serata prevede la riproposizione di tutte le canzoni vincitrici dei “Big” e la scelta delle altre due “Nuove proposte” che affiancheranno Diodato e Zibba. Tra gli ospiti Damien Rice, Renzo Arbore, Luca Parmitano e l’Orchestra Filarmonica del Teatro la Fenice.
Era nell'aria che la multa fosse salata e così è stato. Dopo quella dello scorso anno, di 2,4 miliardi, la commissione Antitrust dell'UE ha comminato a Google una nuova multa di ben 4,3 miliardi di euro, 5 miliardi di dollari. Si tratta di quasi il doppio di quella allora inflitta per il motore di ricerca ed è la più alta mai stabilita in Europa. La multa arriva per aver abusato della posizione dominante del suo sistema operativo mobile Android. La cifra al momento viene citata da diverse agenzie, tra le quali anche Bloomberg. Nel giro di 12 mesi l'UE ha già inflitto a Google 6,7 miliardi di euro e potrebbe non essere finita qui, nel mirino delle autorità antitrust europee c'è anche la pubblicità online. Secondo quanto riportato dalle agenzie, martedì scorso la commissaria antitrust dell'UE, Margrethe Vestager, avrebbe telefonato a Sundar Pichai, una telefonata per fare il punto della situazione. Si tratta di un passaggio abituale per avvisare le imprese dell'imminente multa. E così è stato. La commissione per la concorrenza dell'UE multerà Google di ben 4,3 miliardi di euro per aver utilizzato Android, il sistema operativo mobile lanciato nel 2007, come sistema per imporre i suoi prodotti. In pratica, l'accusa è quella di aver imposto condizioni illegali sui produttori di dispositivi Android, a danno della concorrenza e dei consumatori, la cui possibilità di scelta sarebbe stata ridotta. Un danno verso la concorrenza attraverso le attività legate alla pubblicità sui dispositivi mobili. L'indagine da parte della commissione europea inizia da lontano, con il commissario spagnolo Joaquín Almunia, predecessore di Margrethe Vestager. Il merito della commissaria danese è stato senz'altro quello di aver reso più efficace la strategia europea, essendo proprio quello di arrivare a multare Google per le sue tante posizioni giudicate "dominanti" il vero obiettivo del suo mandato. Ad oggi il sistema operativo di casa Google è installato su oltre l'80 percento dei dispositivi mobili in circolazione, un risultato che deriverebbe dalle condizioni che Mountain View avrebbe imposto per Android, favorendo in questo modo i prodotti e le app di Google a scapito della concorrenza. Una strategia che ha finito per imporre Android in una posizione nettamente dominante rispetto agli altri concorrenti, riducendo al minimo la capacità di scelta dei consumatori. Una situazione che la Commissione europea per l'Antitrust ha deciso, con la multa di 4,3 miliardi di euro, di punire pesantemente. La multa in sè per sè, dal punto di vista economico e finanziario, non sarebbe un grosso problema per Google, è una cifra che il colosso di Mountain View realizza più o meno ogni due settimane, avendo realizzato, appunto, lo scorso anno un fatturato quasi di 111 miliardi di dollari. Quello che è sicuramente importante è l'immagine che ne esce di Google da questa situazione, sapendo benissimo che questa multa segna soltanto un altro passo in avanti della commissione, intenzionata a perseguire ancora l'azienda californiana anche per quel che riguarda la pubblicità online. Non è chiaro però se la commissione ha chiesto anche delle modifiche da apportare al sistema Android. Questa la risposta di Google in una nota:
Era nell’aria che la multa fosse salata e così è stato. Dopo quella dello scorso anno, di 2,4 miliardi, la commissione Antitrust dell’UE ha comminato a Google una nuova multa di ben 4,3 miliardi di euro, 5 miliardi di dollari, per la posizione dominante di Android, il sistema operativo mobile oggi usato su oltre l’80% dei dispositivi mobili.
Quel 6 maggio 2018, la ventiseienne Elena Aubry è morta a causa di una radice all'altezza del chilometro 25,5 di via Ostiense. Ha perso il controllo della sua motocicletta dopo aver impattato la protuberanza sul manto stradale. Dopo più di tre anni dalla sua tragica scomparsa, sono arrivate le richieste di rinvio a giudizio del Pubblico ministero Laura Condemi per sei funzionari comunali, oltreché per il rappresentante legale e un dipendente della ditta addetta alla manutenzione. Ad annunciarlo, è stato stamane il quotidiano Il Corriere della Sera. Un reato che prevede una pena massima di sette anni di reclusione. Gli otto imputati per la morte delle giovane Elena Aubry dovranno difendersi dall'accusa di omicidio stradale. Le indagini si erano chiuse nel giugno di quest'anno. La pm Laura Condemi ha chiesto il giudizio per tutti i funzionari del Campidoglio indagati. In cima alla lista ci sono gli ultimi due direttori del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, il cosiddetto Simu: sono Roberto Botta e Fabio Pacciani. Ma non sono gli unici dipendenti del Simu coinvolti. La richiesta di rinvio a giudizio è arrivata anche per Francesco Compagnoli, il responsabile della manutenzione ordinaria del lotto 6 della grande viabilità, e per Marco Domizi, responsabile della manutenzione stradale. Chiesto il processo anche per altri due funzionari del Municipio X: Paolo Fantini, direttore dell'ufficio manutenzione, e Nicola De Berardini, direttore tecnico. Nella lista degli imputati ci sono Fabrizio Pennacchi, il rappresentante legale dell'azienda incaricata della manutenzione di via Ostiense, e l'addetto alla sorveglianza Alessandro di Carlo. Sono tutti accusati di omicidio stradale. Per giungere a questo primo risultato, il pm si è dovuto muovere in un intreccio di norme e sovrapposizioni di competenze tra Comune e Municipio. L'elenco degli imputati è un passo importante verso la giustizia.
Chiesto il rinvio a giudizio per otto persone, tutte imputate per la morte di Elena Aubry. L’accusa è di omicidio stradale. Nell’elenco quattro funzionari comunali e quattro dipendenti dell’azienda incaricata della manutenzione del tratto di via Ostiense dove ha perso la vita la 26enne in sella alla sua moto.
San Valentino è l'occasione giusta per indossare abiti realizzati in tenui tonalità di rosa pastello o capi rosa bubble gum, abiti e intimo in pizzo rosso. Cuori, rose, bocche rosse e fiori rosa sono poi i decori e le fantasie più originali e divertenti da sfoggiare il 14 febbraio. Creare un look per una cena o una serata romantica con il partner è semplice, basta scegliere le tonalità e i capi giusti. Ormai la primavera è alle porte quindi scegliete capi in seta o con fantasie floral, da abbinare a borse total white e stivaletti dai toni pastello. Non dimenticate l'intimo: deve essere sexy ma romantico! Per creare un outfit di San Valentino da sfoggiare a una cena con il partner orientatevi su qualcosa di sensuale ma non troppo eccessivo, che alimenti la passione ma sia anche romantico. L'ideale potrebbe essere un abito in seta con scollatura profonda o un top aderente da abbinare ad un giacca oversize in bianco o rosa. Se amate i look più casual optate per un divertente maglione con su stampato un messaggio romantico o decorato con micro cuori rossi da abbinare a pantaloni palazzo o jeans dal fondo unico. Rendete originale il look con stivaletti o décolleté rosa shock mentre per volete essere più comode optate per sneakers in pizzo pink. Completate i look più eleganti con clutch in velluto rosso o perline e quelli più casual con un mini secchiello rosa bubble gum. Date, infine un tocco di luce, con gioielli a tema, magari orecchini a forma di cuore o un lungo ciondolo in argento con "cuore sacro".
Abiti in rosa o con decori floreali, orecchini a forma di cuore e borse dal colore romantico, ecco cosa indossare a San Valentino 2018 per un incontro romantico col partner e l’intimo da scegliere per rendere più sexy la festa degli innamorati.
Non è tutto oro quello che luccica e vale anche per la maternità di Chiara Ferragni. In questi giorni i suoi social sono completamente dedicati al tema della famiglia e la piccola Vittoria è la protagonista indiscussa. L'influencer l'ha mostrata sin da subito, poche ore dopo il parto (come aveva fatto con Leone) e da quel 23 marzo a oggi ha condiviso con fan e follower la sua nuova quotidianità. Nei post e nelle stories hanno trovato posto i tanti regali di lusso da cui i Ferragnez sono stati sommersi, i momenti di tenerezza tra i due fratellini, le dediche musicali di Fedez alla sua bambina visibilmente commosso nel tenerla tra le sue braccia. L'imprenditrice, così come aveva raccontato la gravidanza, sta ora raccontando la maternità e lo sta facendo con sincerità, senza escludere nulla, neppure il momento dell'allattamento che è forse una delle questioni più dibattute, per certi versi ancora un tabù. Lo stesso Fedez infatti si è sentito in dovere di difendere sua moglie e di ribadire che allattare o no è una scelta e non deve essere il pretesto per far sentire le donne inadeguate o sbagliate. Chiara Ferragni sta allattando al seno, ma in uno dei suoi ultimi post si è invece mostrata col tiralatte. L'allattamento è una libera scelta da non giudicare e per quanto sia qualcosa di assolutamente naturale, che mette in connessione in modo unico la mamma e il bambino, è comunque un momento vissuto a volte con preoccupazione e stress. A tutto ciò si aggiungono una serie di preconcetti sociali, che vogliono l'allattamento al seno come unica strada possibile, da portare avanti sempre e comunque. Invece non per tutte le donne è la strada giusta e se infatti si sceglie di non percorrerla, la decisione va rispettata. Chiara Ferragni sta allattando al seno la piccola Vittoria Lucia Ferragni, lo ha mostrato più volte fiera e felice. Ma non si è tirata indietro nel mostrarsi anche in una chiave diversa: in uno degli ultimi post ha due tiralatte attaccati ai capezzoli e pure una maschera sul viso. Alla faccia dei filtri bellezza e degli abiti griffati, insomma.
“La mia vita attuale in due foto”: con questa didascalia Chiara Ferragni ha pubblicato su Instagram due foto che la immortalano insieme alla piccola Vittoria, nel momento dell’allattamento. Nella prima foto la bimba è attaccata al seno della mamma, nella seconda invece l’influencer usa il tiralatte.
E' caos totale al Festival di Sanremo. Oggi, in conferenza stampa, a un rappresentante di Raitrade è sfuggita la notizia in base alla quale Roberto Vecchioni (Chiamami ancora amore) è in testa al televoto. L'indiscrezione non doveva essere assolutamente diffusa, perché potrebbe influenzare l'andamento della gara canora. Alcune agenzie di scommesse hanno subito sospeso le puntate. Le parole del rappresentante di Raitrade hanno fatto infuriare il direttore artistico Giammarco Mazzi: "Questa è una cosa gravissima è scarsa professionalità, il voto è ancora in corso e quel che ha detto potrebbe influenzare il risultato. Dovevate limitarvi a dare i dati generali sulle cifre, come vi viene in mente di fare nomi?", ha aggiunto Mazzi, rivolto a chi aveva diffuso tra i giornalisti la notizia. Poi lo stesso Mazzi ha voluto smorzare i toni, dicendo che i dati non influenzeranno i telespettatori e dunque non falseranno la gara. Il Codacons, però, è di tutt'altro avviso e annuncia battaglia: "Non si tratta di una gaffe – afferma il presidente dell'associazione dei consumatori, Carlo Rienzi – ma di una irregolarità che potrebbe condizionare il voto del pubblico a casa. I risultati sulle preferenze dei telespettatori – ha spiegato Rienzi – vanno tenuti segreti fino all'ultimo per garantire imparzialità e uguale trattamento a tutti i concorrenti". Al di là delle possibili conseguenze della indiscrezione diffusasi nel pomeriggio, ricordiamo che i finalisti di Sanremo 2011 sono 10. Oltre a Roberto Vecchioni, sono tra i favoriti Emma e Modà.
La notizia è scappata a un rappresentante di Raitrade durante la conferenza stampa.
L'8 giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, 24 ore per ricordarci che la vita nei nostri mari dipende da noi e senza di essa le ripercussioni sul Pianeta sarebbero devastanti. Il tema dell'edizione di quest'anno è appunto “Healthy Oceans, Healthy Planet” e ricorda il ruolo centrale degli Oceani considerati il cuore della Terra che pompa sangue verso ogni parte del nostro corpo. I mari infatti sono le connessioni tra i vari continenti e ci permettono di restare in contatto. Ma non solo. Gli oceani infatti regolano il clima, cibano milioni di persone ogni giorno, producono l'ossigeno di cui abbiamo bisogno per vivere e sono la dimora di moltissime specie animali che, in questi ultimi anni, stanno soffrendo molto a causa dell'inquinamento provocato dall'uomo. Insomma, la nostra vita e quella degli animali marini dipendono dallo stato di salute degli oceani che solo noi possiamo preservare. Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità si fa portavoce di questa giornata celebrativa e ci ricorda quanto sia necessario, ogni giorno, ricordarci che ogni nostro piccolo gesto può avere ripercussioni enormi sia in negativo che in positivo. Quando parliamo di impatto dell'inquinamento sui mari ci riferiamo agli effetti delle emissioni di gas serra che vengono assorbiti provocando un innalzamento delle temperature che rende difficile la sopravvivenza degli animali. Ci basti pensare a cosa sta accadendo alle barriere coralline che, a causa del calore, stanno perdendo morendo rischiando di scomparire entro il 2050. Stesso destino sembra essere segnato per i pesci che, secondo le stime dei biologi, potrebbero dirci addio addirittura entro il 2048. In quest'ultimo caso la moria è provocata anche dalla pesca intensiva che non permette il naturale ciclo di vita dei pesci.
L’8 giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, l’edizione di quest’anno sottolinea gli effetti negativi che ha l’inquinamento, da noi provocato, sulle specie animali marine.
Nell'oroscopo di martedì 25 maggio 2021 la Luna dal segno d'acqua dello Scorpione sollecita benissimo sia Marte in Cancro sia Nettuno in Pesci. Come dire che, ancora oggi, la forza delle idee, dell'idealizzazione, dei valori e delle emozioni è davvero potente. Come vi raccontavo ieri Lilith continua ad essere molto forte e la cosa è di ottimo auspicio. Anzi, quasi quasi ci fa vedere con occhi diversi anche la nuova quadratura che sta andando formandosi di nuovo tra Saturno in Acquario e Urano in Toro. I cambiamenti sono visti sotto una nuova bella luce! Marte quadrato non aiuta di certo la tua tranquillità! Potresti alzarti con un malumore talmente intenso da affrontare tutta quanta la giornata con un'espressione furibonda sul volto! Per quanto tu possa essere arrabbiato, però, c'è qualcuno che potrebbe facilmente batterti: pensa ad Alessia Marcuzzi che ha scoperto che qualcuno si è spacciato per lei era diffuso in rete falsità sul suo conto e sui suoi prossimi contratti firmati! Povera lei…! Amore: devi lavorare sull'aspetto sensuale del tuo rapporto! Lavoro: ascoltare è sempre una risorsa molto importante: tieni a bada l'irruenza e lascia che gli altri dicano la loro! Salute: razioni doppie di caffè in vista! Il consiglio del giorno: quel numero sconosciuto che continua chiamarti potrebbe essere un ex… sei sicuro che valga la pena provare a rispondergli? Voto 6 e mezzo La voglia di imbarcarsi in avventure fuori portata è grande ma poi pensi: “Se Naomi Campbell ha deciso di rimanere incinta a 50 anni, posso correre qualche rischio anche io!”. Da un lato il coraggio di Marte lo senti proprio bene e ti supporta senza batter ciglio, dall’altro però Saturno e Luna sono pronti a farti “nono” col ditino e a tentare di farti retrocedere? Chi l’avrà vinta? Spero davvero che non ti lascerai intimorire! Amore: non ti crucciare: al partner piaci anche con qualche chilo in più! Lavoro: sembra che si siano messi tutti d’accordo per farti arrabbiare! Salute: la Luna di oggi ti fa alzare con la voglia di cambiare la tua vita… a partire da quell’orrido colore delle pareti in camera tua! Il consiglio del giorno: non prendere oggi decisioni importanti come la scelta del nuovo divano da mettere in soggiorno… certe scelte vanno ponderate con una Luna diversa! Voto 6 – Comunicazione forte e decisa oggi, grazie ad un Mercurio irriverente che vi porta il dono di una linguetta tagliente. Adottate soluzioni fuori dal comune per dire quello che pensate, ancor più d’impatto dello spot ambientalista di Greenpeace che ritrae Boris Johnson travolto da una montagna di rifiuti! Non vi fate scrupoli a dire tutto quello che vi passa per la mente e, vi assicuro, che con questa Luna ballerina, di cose da dire ne avete davvero tante! Amore: tenete la gelosia sotto chiave: non farà che danni se la lasciate scorrazzare libera! Lavoro: non siate troppo pedanti. Alla quinta chiamata di sollecito potreste sentirvi mandare a quel paese! Salute: non male ma la Luna potrebbe farvi sentire agitati a fine giornata! Il consiglio del giorno: una tisana alla valeriana fa miracoli se avete problemi col rilassarvi. Usatela! Voto 7 +
Anche nell’oroscopo martedì 25 maggio 2021 voglio vedere dei bellissimi segali di cambiamento. Ci avviciniamo alla Luna piena con eclissi di domani, Lilith continua ad essere potente e anche la Luna in Scorpione ben sollecita sia Marte sia Nettuno. Sembra che nessuno voglia arrendersi all’idea dei cambiamenti, qualsiasi cosa essi comportino!
La casa del Grande Fratello si sta riscaldando in vista del Natale e i concorrenti sono sempre più scatenati. Stavolta tocca a Maicol Berti superare la prova più dura, ossia quella di baciare una donna! In effetti la prova della settimana sembra alquanto pericolosa per il gieffino, in quanto consiste nell'effettuare varie modalità di bacio, da quello "eschimese" al classico "alla francese" fino alla versione hot del "bacio mordicchiato", sotto un bellissimo vischio verde. La prima coppia ad essere testata è quella formata da Mara Adriani, tentata maggiormente dall'idea di approcciare Alberto, e il principe George Leonard. Avvinghiati sulla panchina, hanno molto divertito il gruppo di coinquilini presenti. Atmosfera diversa, invece, per il momento romantico tra Maicol e la new entry della casa, Dominique La Rosa. La ragazza non ha mostrato particolare difficoltà nell'approcciare il giovane gay, che ha fatto outing appena è antrato nelle dinamiche del gioco. Il video spiega meglio ciò che le parole non riescono a descrivere….buona visione!
Nella casa del Grande Fratello 10 partono le prove di Natale, che consistono nel baciarsi in vari modi sotto il vischio. Tocca a Maicol il bacio più pericoloso con Dominique.
Immaginate di poter sapere se la vostra nonna sia caduta in casa, oppure che uno sconosciuto malvivente abbia cercato di entrare nel vostro appartamento, o ancora che vostro figlio abbia dato una festa di nascosto o se i vostri genitori sono tornati prima dal week end fuori porta. Non si tratta di magia né premonizione ma di una nuova invenzione tutta Made in Italy: si chiama Florim Age ed è il primo pavimento intelligente in grado di rilevare presenze e movimenti in qualsiasi ambiente. Nato dalla collaborazione dell'azienda Florim con l’Università di Modena e Reggio Emilia Florim Age è un pavimento sensorizzato che individua gli spostamenti, i flussi di traffico e registra le abitudini di chi utilizza lo spazio.
Addio video-sorveglianza: è Made in Italy il primo pavimento sensorizzato che consente un monitoraggio costante dei movimenti e delle presenze in casa, in ufficio o in un museo.
Ogni volta che Jovanotti concepisce un pezzo e lo commercializza per i milioni di fans che lo seguono e come se venisse Natale, se poi il brano in questione è anche la colonna sonora di un film molto atteso, diciamo che l’avvenimento può essere visto come un regalo di Natale diluito sul lungo periodo. Il nuovo singolo di Lorenzo Cherubini, Baciami ancora, oltre a rappresentare il ritorno nel circuito del cantautore anticipa anche quello che sarà l’album che verrà commercializzato a partire dal prossimo 22 di gennaio. Inoltre il brano sarà contenuto nella colonna sonora dell’ultimo film di Gabriele Muccino, Baciami ancora. Il brano, che trae spunto dal nome del film, è stato fortemente voluto da Jovanotti che ha aggiunto: “Il pezzo è nato leggendo la sceneggiatura del film, credo che quelli che hanno amato “L’ Ultimo Bacio” ameranno “Baciami Ancora” anche di più ma non solo, è un film che può essere visto anche senza conoscere quello che è successo dieci anni fa. Un film che racconta molto di una generazione e dell’ Italia di oggi. Gabriele è un maestro e questo film è il suo regalo al pubblico italiano che lo ha lanciato nel mondo”. Non ci resta che attendere il film e, ovviamente, l’uscita dell’album. Stay tuned.
Il video ufficiale del nuovo brano di Jovanotti, Baciami ancora, è già cliccatissimo su youtube e anticipa l’uscita dell’album prevista per il 22 di gennaio.
L’Italia trema ancora e la paura corre lungo tutto lo stivale. Tantissime sono le persone che da ogni parte d’Italia hanno avvertito la potente scossa di terremoto – di magnitudo ancora non precisato, sebbene le ultime notizie indicano un grado 6.5 della scala Richter – con epicentro tra Norcia, Preci e Castel Sant'Angelo. La devastazione continua e il terrore che si ripeta quanto già accaduto nell’agosto scorso ha spinto molti a dar voce ai propri timori sui social network. Francesco Facchinetti si trovava a Roma e, dopo aver avvertito l’ultima potente scossa, ha raccontato sui social quegli attimi di terrore. Insieme al messaggio posta la foto della chiesa di Norcia che adesso, purtroppo, è quasi completamente crollata: Alle 7 e 30 circa ero a Roma e stavo andando verso la stazione Termini. Ad un certo punto la terra ha tremato sotto i miei piedi. Ripeto: la terra tremava. Non mi sono mai terrorizzato così tanto nella mia vita. E a Roma non è successo nulla, figuriamoci come ti puoi sentire nell'epicentro di un terremoto. Leggo che la scossa è stata fortissima: 6.5 Nella foto che posto, potete vedere la chiesa di Norcia che ora non c'è più…Che disastro. Facchinetti non è stato l’unico ad avere avvertito il terremoto in centro Italia, l’ennesima scossa che è andata a devastare paesi già duramente colpiti dal terremoto di Amatrice dello scorso agosto. Laura Torrisi si trova a Firenze, e anche lei ha raccontato di aver visto la sua casa tremare: “Si è sentito anche qui, a Firenze … Con tanto di letto e mobili che si muovevano… Non oso immaginare nelle zone dell'epicentro”. Si uniscono alla tristezza delle perosne coinvolte anche Lamberto Sposini, Simona Ventura e Aida Yespica. Nelle zone dell’epicentro ci sono stati numerosi crolli ma, per fortuna, pare nessuna vittima. La paura continua a correre anche sui social network, il mezzo più veloce per ottenere informazioni e mettersi in contatto con le persone che si trovano ancora nei luoghi colpiti dal sisma. L’Italia trema e il mondo resta con il fiato sospeso. Sono tornata da qualche giorno nella mia amata italia, un paese che con me è stato generoso e mi ha regalato tanta felicità. Questa Mattina mi trovavo a Rieti dove ho sentito la terra tremare di nuovo. Ho visto i lampadari muoversi, il mio letto si è mosso tutto. E prima lo potevo solo immaginare ma ora capisco la paura con cui vivono queste persone da ormai da mesi. E se potessi fare qualcosa per essere d'aiuto sarò pronta a dare una mano e restituire a questa terra la generosità che ha avuto con me. #rieti #italia A post shared by Aida Yespica (@aidayespica27official) on Oct 30, 2016 at 3:42am PDT …Italia ancora ferita… #terremotocentroitalia #Norcia #terremoto #italy
Francesco Facchinetti terrorizzato dopo aver avvertito la potente scossa di terremoto che ha fatto tremare il centro Italia: “Mai avuto così paura, la terra tremava”.
Manca ormai poco al lancio del tanto atteso Apple Watch, il primo smartwatch della mela. Secondo le ultime dichiarazioni di Tim Cook, infatti, il nuovo device dovrebbe arrivare nel corso di aprile. L'Apple Watch sarà disponibile in tre edizioni differenti: una classica, una sportiva e una dotata di cassa in oro a 18 carati. Per quest'ultima edizione – sul suo prezzo non ci sono ancora conferme, ma dovrebbe superare i 1.000 dollari – Apple si avvarrà di tecniche di sicurezza utilizzate nelle gioiellerie, modificando di conseguenza il metodo di stoccaggio di questi device. Durante la notte, infatti, gli Apple Watch dorati saranno tenuti al sicuro in alcune casseforti presenti negli store e non, come avviene per gli altri prodotti, direttamente all'interno del negozio. Ogni cassaforte sarà dotata di caricatori MagSafe che garantiranno la piena carica degli smartwatch per la mattina seguente. Secondo alcune indiscrezioni le casseforti starebbero già arrivando negli store di tutto il mondo. Ogni negozio sarà inoltre dotato di speciali bilance con le quali pesare gli Apple Watch per assicurarsi che non sia stata rimossa parte dell'oro. I consumatori avranno la possibilità di provare diversi modelli abbinandoli a materiali e colori direttamente in negozio e potranno indossarli all'interno dello store. .
Per l’edizione dorata dell’Apple Watch – sul suo prezzo non ci sono ancora conferme, ma dovrebbe superare i 1.000 dollari – Apple si avvarrà di tecniche di sicurezza utilizzate nelle gioiellerie, modificando di conseguenza il metodo di stoccaggio di questi device.
Sono 47 i casi positivi all'interno delle scuole di Napoli emersi nell'ultima settimana, dal 17 al 22 settembre. Lo ha comunicato l'Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro, nel bollettino che ha pubblicato in queste ore. Il quartiere più colpito è quello nel distretto sanitario 29, che raggruppa i Colli Aminei, San Carlo all'Arena e Stella: ben 14 i positivi, di cui 2 studenti dell'asilo, 5 delle scuole elementari, 4 delle scuole medie e tre di istituti superiori. Complessivamente, i numeri appaiono sotto controllo: il maggior numero di contagi è nelle scuole elementari (19 casi sui 47 complessivi), seguite dalle scuole medie (14 casi). Al momento inoltre non si registrano invece casi di istituti chiusi o in dad a causa del Covid. Questo il riepilogo dei casi positivi suddivisi per distretti sanitari di Napoli (settimana 17-22 settembre 2021):
Sono 47 gli studenti positivi nelle scuole di Napoli nella settimana 17-22 settembre. Lo ha comunicato l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro: la mappa del contagio per quartiere. I casi più numerosi tra i Camaldoli, San Carlo all’Arena e Stella. Tra le scuole, più colpite le scuole elementari (19 casi su 47).
La cerimonia dei Grammy Awards 2012, gli Oscar della musica, si veste a lutto per un atto dovuto, per celebrare la morte a soli 48 anni di Whitney Houston. Una tragedia che però ha investito il vorticoso mondo dello showbiz a metà, in quanto non mancheranno le polemiche per il party pre-Grammy tenutosi proprio la sera stessa della scomparsa della Voce. Alcune star, come Miley Cyrus e Kelly Osbourne hanno preferito non partecipare in segno di rispetto per l'artista, un pensiero che invece non hanno avuto le scollacciate Kim Kardashian e Britney Spears, fameliche nel cercare gli obiettivi dei fotografi, anche Natalie Imbruglia e Diana Ross hanno partecipato e si sono anche esibite durante il controverso party. The Show Must Go On – Mai titolo fu più congeniale, così tocca a Jennifer Hudson omaggiare la scomparsa della Houston trovata morta nella vasca da bagno della sua stanza d'albergo di Beverly Hills, con un pezzo che ha segnato la carriera della "Regina del Pop": I will always love you. Una canzone che ha fatto conoscere il talento di Whitney al mondo intero, consacrandola alla musica e lanciandola nel mondo del cinema con The Bodyguard. E' un omaggio che spacca il cuore e che lascia commossi tutti gli spettatori, artisti compresi. Dopo questo momento toccante, lo show parte a tutta manetta con le esibizioni di Nicky Minaj, di Rihanna che ha cantato We Found Love e Princess of China in compagnia dei Coldplay e ancora Britney Spears, Avril Lavigne ed il rock premiato dei Foo Fighters. Il trionfo di Adele – I Grammy Awards 2012 se da un lato saranno ricordati come quelli della scomparsa di Whitney Houston, non possono non dare il merito alla londinese puro sangue di aver letteralmente conquistato il mercato americano vincendo ben sei Grammy e lasciando a bocca asciutta le varie Katy Perry, Lady Gaga, Rihanna, gli stessi Foo Fighters che gareggiavano per l'Album dell'anno e Bruno Mars. Adele, classe 1988, ieri sera a Los Angeles è entrata nella storia della musica, con la sua simpatia, il suo "fisique du role" che le perdona il mezzo passo falso sulla scaletta quando va a ritirare il sesto premio ed esclama: "Tutto questo è ridicolo, quanto sto vincendo?" oppure le lacrime quando ha ritirato il primo "grammofono": "Scusate ma sembri che mi stia colando un pò il naso", frasi pronunciate con quel tipico accento di Camden, come se fosse al pub sotto casa e non in una grande cerimonia. Probabilmente il trionfo di Adele, in barba alle dichiarazioni recenti di Lagerfeld, sta proprio in questo. Nell'essere quella voce libera del "soul bianco", libera dai tormenti di Amy Winehouse e dalle logiche commerciali di Duffy: Adele viene coccolata nel Regno Unito come un marchio di fabbrica di cui andare fieri. E i risultati si sono visti negli Usa che quasi mai sono teneri nei confronti degli artisti nati sotto la Union Jack.
La cerimonia dei Grammy Awards 2012 nel segno del ricordo di Whitney Houston, celebrata in un omaggio da Jennifer Hudson ma non mancheranno le polemiche per quel party sfrenato due ore dopo la notizie della morte. Adele stravince e fa incetta di statuette: ben 6!
Nell'infanzia di tutti credo ci sia almeno un momento legato allo scoppio del pluriball, la famosa plastica con le bolle usata per imballare oggetti delicati o nei trasporti. In molti la chiamano millebolle ma al di là di come lo si conosce, l'imballaggio è una vera mania che ha conquistato e conquista intere generazioni: è quasi impossibile trovarsi di fronte ad un foglio di pluriball e non avere la tentazione di scoppiare tutte le bolle. Per molti più che una plastica da imballo è un anti-stress o anche un gioco, una sfida all'ultima bolla da schiacciare, tanto che in Giappone hanno inventato il primo simulatore di pluriball, proprio per garantire il piacere di scoppiare bolle anche quando non c'è un trasloco in vista o nulla da imballare. Ma per Bradley Hart pluriball è più di una plastica da imballo o un anti-stress: l'artista newyorkese usa le millebolle come tela per i suoi dipinti.
Conoscete la plastica da imballo con le bolle? Per molti è un irresistibile anti-stress ma per Bradley Hart è la tela su cui dipinge le sue opere d’arte ed il risultato è incredibile.
La rivista Time, come ogni anno, ha stilato la classifica delle personalità più influenti del pianeta e quest'anno la copertina se l'è aggiudicata addirittura Beyoncé. Un cambiamento notevole se si pensa che lo scorso anno l'onore era andato a Malala Yousafza, la ragazza pakistana che col suo blog documentava le storture del regime dei talebani. A tesserne le lodi è stata Sheryl Sandberg, direttore operativo di Facebook, che scrive: "Beyoncé non siede semplicemente al tavolo. Ne costruisce uno migliore". Poche parole per descrivere quella che una delle popstar più amate al mondo, in grado di sorprendere tutti, lo scorso dicembre, con l'uscita improvvisa del suo ultimo, omonimo, album che "ha distrutto le regole del mercato discografico e i record di vendite" grazie all'effetto shock e a un marketing tutto creato a posteriori (e giocato sulla sorpresa iniziale). Moglie del rapper Jay Z, i due formano una delle coppie più potenti del mondo: "Lo scorso anno Beyoncé ha fatto il tutto esaurito col suo Mrs. Carter Show World Tour mentre faceva la mamma full time. Il suo segreto: lavoro duro, onestà e autenticità". Beyoncé, quindi, ha meritato la copertina del magazine che ha inserito anche altri due cantanti tra le personalità più influenti al mondo. C'è Pharrell, infatti, che, come la popstar è inserita nella categoria "Titani". Il profilo dell'autore di "G I R L" è del suo collega Justin Timberlake (un altro che vende milioni di copie ad ogni uscita) che ne ha esaltato le sue doti e l'importanza nel mondo musicale. Per Timberlake, infatti, Pharrell "è stato la fetta più grande della nostra colonna sonora degli ultimi 15 anni. E non lo vedrete mai farlo senza un sorriso sul volto". A quel punto il cantante spiega il suo rapporto con Pharrell e l'aiuto che gli ha dato quando decise di rivolgersi a lui per la stesura del primo album da solista, fino a spiegare perché il produttore/musicista riesce sempre ad avere un sorriso disegnato sulle labbra: "Pharrell si sta divertendo tantissimo. E non so voi, ma io spero che non si fermerà". Un sorriso dovuto anche al fatto che l'autore di "Happy" è stato dietro ai più grandi successi del 2013, da "Get Lucky" dei Daft Punk, fino a "Blurred Lines" di Robin Ticke, passando per la stessa Beyoncé. Tra gli artisti, invece, non poteva mancare la donna che ha fatto maggiormente parlare di sé lo scorso anno e non ha intenzione di far calare l'attenzione sulla sua persona neanche in questo 2014: sì, ovviamente parliamo di Miley Cyrus, la cantante autrice di "Bangerz" e di alcuni tra i video più chiacchierati del 2013, nonché testimonial del twerking. A parlarci della Cyrus non poteva che essere la sua madrina Dolly Parton, una delle persone che, probabilmente, la conosce meglio di tutti. La Parton mette subito le carte in tavola e le cose in chiaro: "Se non sapessi quanto è divertente e talentuosa Miley, potrei anche preoccuparmi. Ma l'ho vista crescere quindi non lo faccio. Sa perfettamente cosa sta facendo": scrive la cantante che sottolinea il talento della Cyrus: "‘Wrecking Ball' è una grande canzone. Tutto l'album è grande. Quindi spero che ora possa rilassarsi e mostrare al mondo il suo talento. Perché la ragazza sa scrivere, sa cantare ed è in gamba".
Nella lista delle 100 persone più influenti al mondo ci sono tre cantanti. Beyoncé si è meritata addirittura la copertina, mentre gli altri due sono, ovviamente, Pharrell Williams e Miley Cyrus.
Ci sono due facce della Lega in Europa. Ma stavolta l’ambiguità non riguarda il rapporto con l’euro e l’appartenenza all’Unione. Stavolta, le contraddizioni entrano nel cuore della campagna vaccinale che deve portarci fuori dall’emergenza Covid. E se in pubblico, il partito di Matteo Salvini si batte per rendere il vaccino accessibile a tutti, in privato ai parlamentari leghisti sembrano stare a cuore soprattutto gli interessi delle case farmaceutiche. Fanpage ha potuto visionare una lettera riservata, inviata il 24 Febbraio scorso a Stella Kyriakides, Commissaria europea per la Salute. La prima firma è quella di Gianna Gancia, eurodeputata leghista e moglie del senatore del Carroccio Roberto Calderoli. Con lei, a firmare sono altri due colleghi leghisti, Matteo Adinolfi e Lucia Vuolo. Ci sono, inoltre, le sottoscrizioni di alcuni deputati del gruppo dei Popolari, tra cui gli italiani Martuscello e De Meo, e di uno dei Socialisti. Nella missiva, i parlamentari chiedono alla Commissione europea di opporsi con fermezza a una richiesta che pochi giorni dopo sarebbe stata discussa davanti all’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto), l’organismo all’interno del quale si decidono le regole del mercato globale. Si tratta della proposta avanzata dall’India e dal Sud Africa – ed appoggiata da circa altri cento Paesi – per sospendere temporaneamente le regole sui brevetti dei vaccini contro il Coronavirus. In questo modo, le ricette dei medicinali sarebbero rese liberamente disponibili a chiunque abbia capacità di produrli nel mondo, accelerando la produzione e distribuzione delle dosi su scala mondiale. Una prospettiva contrastata dalle società che hanno creato gli antidoti anti-Covid e che vedrebbero così ridotti i loro profitti. Va ricordato, d’altra parte, che la ricerca in questo campo è stata finanziata in buona parte con soldi pubblici. Nella lettera inviata alla Commissione europea, gli eurodeputati definiscono la richiesta di rilasciare i brevetti dei vaccini “cieca e ideologica”. Pochi giorni dopo, la proposta sarà bloccata dal Wto, con il parere contrario di tutte le grandi potenze mondiali. Fin qui, si potrebbe parlare di una scelta politica da parte della Lega. Peccato, però, che quando è arrivato il momento di prendere posizione nelle sedi ufficiali, l’atteggiamento dei salviniani sia cambiato totalmente. Il 12 marzo scorso, infatti, il Parlamento europeo ha approvato un emendamento di The Left al “Rapporto sul Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche”, con cui si chiede che l’Unione tratti i vaccini contro il Covid come un bene comune, garantito per tutti. Nel testo si domanda alla Commissione europea e agli Stati membri di “superare tutte le barriere e le restrizioni, derivanti dai brevetti e dai diritti di proprietà intellettuale” per assicurare la produzione e la distribuzione di massa delle dosi ovunque e a chiunque. L’emendamento è passato con 294 voti favorevoli, compresi quelli degli eurodeputati della Lega. A votare a favore sono stati anche i tre parlamentari leghisti – Gancia, Adinolfi, Vuolo – che solo due settimane prima, in privato, avevano chiesto all’esecutivo Ue di muoversi in senso completamente opposto da quello tracciato dal voto in Parlament0. "È un doppio gioco che non mi stupisce, non è la prima volta che la Lega lo fa", dice a Fanpage l'autore dell'emendamento in questione, l'eurodeputato di The Left Marc Botenga. "Già a marzo e a giugno scorso – continua Botenga -, la deputata Gancia aveva scritto a tutti i parlamentari chiedendo di co-firmare delle lettere alla Commissione con cui si invocava una forte difesa della proprietà intellettuale". Paradosso dentro al paradosso, l’ultimo episodio è avvenuto negli stessi giorni in cui i canali ufficiali e non della Lega rilanciavano l’intervento nell’emiciclo di Bruxelles della deputata europea Manon Aubry, che accusava la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen di essersi inchinata agli interessi di Big Pharma e invitava l’Europa a fare pressione per arrivare al rilascio dei brevetti. La lettera degli eurodeputati alla Commissione Ue:
Il Parlamento europeo ha votato un emendamento per chiedere alla Commissione Ue il rilascio dei brevetti sui vaccini anti-Covid, così da velocizzare la produzione e la distribuzione. Tra i voti favorevoli, quelli degli europdeutati della Lega. In privato, però, gli esponenti del partito di Matteo Salvini scrivono ai vertici dell’Unione per chiedere l’esatto opposto: blindare gli interessi di Big Pharma.
Vessata in passato per l’eccessiva magrezza, Mariana Rodriguez è diventata una splendida donna. E, soprattutto, una che è consapevole di esserlo. Non si capacita, quindi, del fatto che il suo ex abbia potuto tradirla, peraltro con una donna “brutta”. A confessarlo è lei stessa in un’intervista rilasciata al settimanale Visto cui spiega di aver lasciato il suo ex su due piedi dopo averlo scoperto in “flagranza di reato” insieme a un’altra. Mariana non sopporta il tradimento e, nonostante le scuse di lui, avrebbe subito fatto in modo di scaricarlo e tornare single perché determinata a fargliela pagare: Lui aveva una relazione parallela, per questo l’ho mollato su due piedi. Sono stata tradita, tra l’altro con una ragazza brutta. Il mio ex era un ragazzo milanese che avevo conosciuto in discoteca: siamo stati insieme tre anni. Lui mi aveva proposto di sposarlo e io gli avevo detto sì. Mi ha cercato nei mesi scorsi, ma io non mi sono fatta trovare. Ora che l’ho detto non sarà contenta la sua fidanzata, che è la stessa con cui mi tradiva. Stanno ancora insieme e la loro è una storia seria. Beh, secondo loro. Il sarcasmo di Mariana è comprensibile. La showgirl che ha sfidato Belén Rodriguez – corre voce che il rapporto tra le due non sia idilliaco – è comprensibilmente rimasta delusa dal tradimento del suo ex e il fatto che annunci pubblicamente che lui l’avrebbe cercata nei mesi scorsi è una chiara frecciata a quell’ex amante diventata adesso fidanzata ufficiale. Oggi la Rodriguez è single ma non mostra un atteggiamento disincantato nei confronti dell’amore. Se arrivasse l’uomo giusto, sarebbe pronta a stravolgere la sua vita. Sempre che il nuovo amore in questione sia in grado di assicurarle il rispetto che merita: Un uomo per conquistarmi deve avere valori e principi. Per farmi innamorare deve amarmi sì, ma prima rispettarmi.
Non perdona al suo ex il fatto di averla tradita con “una ragazza brutta” Mariana Rodriguez, che racconta di aver lasciato il fedifrago su due piedi. Lui, che oggi sta con l’ex amante, continuerebbe a cercarla.
Nei giorni scorsi Elodie è diventata ancora una volta virale per la sua esibizione a X Factor, ma sono mesi, ormai, che il nome della cantante è sulla bocca di chiunque si occupi di pop in Italia. Vuoi per i tormentoni a cui ha contribuito l'estate scorsa, vuoi per un racconto su di sé che maturando è riuscita a cambiare, vuoi per l'enorme cambiamento musicale che ha compiuto in questi anni, la percezione della cantante, ex concorrente di Amici e per un periodo quasi stella cadente del pop italiano, è drasticamente cambiata, come abbiamo anche avuto modo di dire nei mesi scorsi. Oggi Elodie è senza dubio una delle protagoniste della musica italiana e col tempo è stata anche una di quelle maggiormente in grado di prendere posizione sui temi d'attualità. Non sempre è scontato che un cantante, specie se con un'ampia platea di pubblico, si esponga tanto quanto ha fatto lei. Invece Elodie se ne frega del consenso a tutti i costi e prende posizione anche a rischio di essere divisiva. Per questo non sorprende più che sia lei a essere chiamata quando si cerca qualcun* che possa raccontare quello che succede anche al di fuori della musica. In un'intervista a RTL 102.5, per esempio, ha voluto dire la sua sulla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che cade il 25 novembre: "È giusto avere una data per ricordare la storia o gli eventi e significa che ce n’è bisogno, il tema è delicato e attuale stiamo cercando di evolverci tutti insieme, di aiutarci uomini e donne, donne tra donne, c’è ancora tanta strada da fare". La cantante ha anche spiegato, a proposito delle quote rosa di non amarle: "Dire ‘quota rosa' è sottolineare una minoranza, se si vuole parità non bisogna dare un termine per indicare qualcosa, evidentemente non siamo ancora arrivati a questo step. L’educazione è fondamentale, bisogna puntare tutto sui nostri figli, in generale, sui giovanissimi e imparare da loro, lasciarli liberi di esprimersi e non essere troppo rigidi, loro hanno una visone più sana quasi sempre, e con meno etichette, non hanno malizia, dovremmo imparare e insegnare".
Negli ultimi mesi Elodie è una delle poche artiste a essere chiamata quando si cerca qualcun* che possa raccontare quello che succede anche al di fuori della musica. In un’intervista a Radio 102.5 la cantante ha parlato della Giornata contro la violenza sulle donne, dando una ricetta semplice ed efficace.
È Samatha De Grenet a confermare attraverso il suo profilo Instagram l’indiscrezione che la voleva tra i concorrenti della prossima edizione dell’Isola dei famosi. A poche ore dal momento in cui è cominciata a circolare la notizia che la voleva tra i concorrenti del reality condotto da Alessia Marcuzzi, è la diretta interessata a confermare la partenza per l’Honduras: La foto non è un granché ma la notizia è vera! Avrò bisogno della vostra positività e di sentire che mi continuate a seguire con lo stesso affetto. Non sarà un'avventura" semplicissima" ma sicuramente sarà un'esperienza che scaverà profondamente dentro di me e che mi lascerà tanto…Spero di non deludervi… Così la De Grenet conferma la sua presenza tra i naufraghi che a breve partiranno alla volta dell’Honduras. Samantha parte carica di entusiasmo, ma consapevole di aver bisogno una volta di più del supporto dei suoi fan. Il sito Blogo.it pubblica un’indiscrezione che, se corrispondente al vero, troverà conferma solo nelle prossime ore. Nonostante la notizia della loro partecipazione all’Isola dei famosi e l’intervista pre-partenza rilasciata al settimanale “Chi”, Stefania Nobile e Wanna Marchi sarebbero state escluse all’ultimo momento. A pesare a loro sfavore sarebbe stato lo sdegno espresso dai telespettatori Mediaste di fornte alla scelta di convocare due personaggi tanto singolari.
Samantha De Grenet conferma la sua partenza per l’Isola dei famosi. La showgirl è entrata ufficialmente a far parte del cast del reality condotto da Alessia Marcuzzi.
La battaglia legale per la custodia dei figli tra Brad Pitt e Angelina Jolie è tutt'altro che finita e non sembra voler assolutamente volgere ad una risoluzione. La star del cinema mondiale sta cercando di trovare una soluzione ma Angelina Jolie continua a negare ogni richiesta. L'ultima, la possibilità di una visita natalizia per vedere Vivienne, Knox, Zahara, Maddox, Shiloh e Pax. Stando a quanto rivelato da In Touch, Angelina Jolie avrebbe detto no alla proposta di Brad Pitt di voler passare il giorno di Natale insieme ai bambini. Eppure l'attore di "World War Z" ha cercato di chiudere un accordo equo, ma Angelina Jolie continuerebbe a rendere la vita difficile al suo ex compagno e marito. Ritorna una situazione già vista nel giorno del Ringraziamento, quando Brad Pitt si è visto negare la possibilità di rivedere i figli nel giorno di festa e all'ultimo momento. Era tutto pianificato ma Angelina Jolie ha poi cambiato l'idea. L'avvocato di lui, Lance Spiegel, ha protestato lamentando un comportamento poco corretto da parte di Angelina Jolie.
La battaglia legale per la custodia dei figli tra Brad Pitt e Angelina Jolie è tutt’altro che finita e non sembra voler assolutamente volgere ad una risoluzione. Lei è decisa a non fargli passare le feste di Natale con i figli.
Lady Gaga combina un'altra delle sue bizze da star. Durante un'asta Miss Germanotta si è impegnata a pieno ed è riuscita a comprare ben 55 abiti di Michael Jackson. Paletta impazzita e un mano lesta al portafogli durante la battuta di Julien's Auctions, Gaga è riuscita a fare suoi gli abiti del Re del Pop. A farlo sapere è lei stessa su Twitter, scrivendo ai fan: I 55 capi che ho vinto oggi all’asta verranno archiviati e attentamente conservati alla memoria di Michael Jackson, del suo spirito e del suo coraggio e in onore di tutti i suoi fan nel mondo. The 55 pieces I collected today will be archived & expertly cared for in the spirit & love of Michael Jackson, his bravery, & fans worldwide — Lady Gaga (@ladygaga) Dicembre 3, 2012
Miss Germanotta ha deciso di vestirsi come Michael Jackson, facendo suoi alcuni capi che hanno fatto la storia e la personalità del grande Re del Pop.
Il 26 luglio 2018 è una data storica per Napoli perché sarà ricordata come il giorno in cui l'Edenlandia è stata restituita ai cittadini. Quello che era il parco divertimenti più grande del sud Italia, da anni era stato interdetto ma da oggi l'apertura al pubblico è ufficiale. Giostre, giochi, musica, cibo e tanto altro ancora attende i visitatori dell'Edenlandia, pronti a vivere, soprattutto i più nostalgici, la magia del famoso parco divertimenti. L'odore di graffa accoglie i visitatori all'ingresso. Superata la porta Piccinato, progettata da Luigi Piccinato come un triplice ordine di archi su via Mariotto, si accede al Parco. Ad accogliere i visitatori all'ingresso non ci sono più le rumorose montagne russe ma al loro posto il Grande Teatro di Edenlandia, con i suoi 400 posti, dove ogni giorno saranno proposti tanti gli spettacoli, musical ed eventi che allieteranno grandi e piccini, oltre alle fantastiche Gran Parate, guidate dai cinque personaggi di Edenlandia: la Principessa, il Pirata, il Maniero, il Cowboy e Lord Sheidon. Di fronte ai tre archi si trova la storica stazione di Edenlandia con l'iconico Trenino che accompagna i visitatori alla scoperta degli angoli più fantasiosi del Parco. Niente montagne russe e nemmeno "acchiappa il fiocco", nel Parco solo dieci sono le giostre storiche recuperate: la giostra Dumbo, la West Valley, il Trenino, il Galeone ed il castello di Lord Sheidon, il Festival delle Beffe mentre sono in via di completamento il Tronky, il Maniero, la vecchia America, l’Isola del Tesoro. Il progetto affidato all'architetto Livia Napolitano non ha previsto la realizzazione di nuove cubature; si è provveduto al restauro e riqualificazione degli edifici esistenti; ad oggi sono in via di completamento solo l’ex Birreria, il Tronky bar, il ristorante Covo dei Pirati ed un Food nell’area adiacente. Nuove giostre sono state installate al posto delle vecchie, per un totale di 28 attrazioni, tra storiche e nuove, che animano il grande parco cittadino che si estende su una superficie di circa 40 mila metri quadrati. Il Parco ospita inoltre 15 punti food per tutti i gusti. La recente apertura di Edenlandia riguarda solo una prima parte del progetto di riqualificazione complessivo del parco che prevede il restauro di porta Amicarelli (su progetto di ripristino dell’arch. Livia Napolitano) ovvero dell’originario accesso al Parco da viale Kennedy, il restauro di tutto il muro di confine sia del parco dell’Edenlandia che dell’area ex Cinodromo (su progetto della società GMN), il rifacimento di tutte le pavimentazioni del parco giochi e la sistemazione delle aree a verde (su progetto dell’arch. Maria Luisa Margiotta). Il Parco Edenlandia è stato il primo ”parco a tema realizzato in Europa”. Inaugurato nel 1965, il suo progetto risale alla costruzione della Mostra d'Oltremare, l'esteso complesso realizzato tra il 1938 ed il 1940 per celebrare la conquista delle terre d’oltremare, di cui il Parco divertimenti costituisce una parte rilevante insieme all’area dell’ex Cinodromo. Il progetto fu affidato all’architetto Luigi Piccinato che fu incaricato di inserire nell'area della Mostra una ampia zona da dedicare allo svago e al tempo libero; a tale scopo furono realizzati, in adiacenza, lo Zoo a monte ed il Parco Divertimenti a valle. Il Parco Divertimenti si estendeva su un’area di oltre 70.000,00 mq. con folta vegetazione e le attrazioni per il divertimento proprie di quel periodo. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale il progetto del grande parco fieristico e ludico fu abbandonato e l’area fu colpita gravemente da bombardamenti e devastazioni. Dopo la guerra, negli anni ’50, fu intrapresa da parte dei dirigenti della Mostra una intensa opera di riqualificazione dell’area. Gli architetti Maione e Mendia vennero chiamati a riprogettare le parti distrutte e procedere al restauro degli edifici, degli spazi organizzati a verde e dei percorsi dell’intera area. Nel 1954 il Signor Russotto, importante giostraio piemontese si trasferì a Napoli e prese la sua residenza ai margini del complesso, collocando poi nell’area Parco le attrazioni che aveva trasportato in città, su concessione dei dirigenti della Mostra. Il recupero del Parco Divertimenti conservò l’assetto disegnato da Piccinato e rivisitato più tardi dagli architetti Maione e Mendi. L'area si presentava come un unico spazio con attrezzature destinate alle attività per il divertimento dei piccoli e per lo svago degli adulti. Nel 1960 la realizzazione della Piscina Scandone a monte di Edenlandia, ad ovest, distrusse il laghetto, che definiva un’area a verde destinata al divertimento dei più piccoli nel progetto di Piccinato, alterando completamente l’immagine del Parco. Anche la realizzazione del Cinodromo sottrasse ulteriore spazio al Parco, snaturando definitivamente il disegno originario. Nel 1965 inaugurò ufficialmente l'Edenlandia con il duplice obiettivo di fornire la città di un parco per lo svago e l’intrattenimento, come aveva previsto Piccinato, e di creare un parco all’avanguardia che ha ispirato in seguito la realizzazione di tutti i parchi in Europa e nel Mondo.
Dai Tronky alla Casa degli Spiriti, dal chiosco delle graffe al Trenino, l’Edenlandia ha riaperto tra vecchi fasti e nuovi giochi. Da tempo si attendeva l’inaugurazione del più grande parco divertimenti del sud Italia e, ora che è pronta di nuovo ad accogliere visitatori, vediamo com’è oggi l’Edenlandia rispetto a come ce la ricordavamo.
Non ci sono dubbi, Nicola Foderaro è sempre stato il corteggiatore preferito dal pubblico del trono rosa di Uomini e Donne. Forse non bellissimo ma davvero simpatico, Nicola con i suoi capelli rossi e il sorriso sulle labbra ha letteralmente conquistato telespettatori, pubblico in studio e opinionisti del programma. Maria de Filippi non ha mai nascosto di tifare per lui e i suoi stessi "rivali", gli altri corteggiatori (fatta eccezione per Emiliano Vannoli), raramente lo hanno attaccato nel corso delle puntate. Peccato che l'unica a non amare alla follia il mitico Nicola è l'unica da cui lui vorrebbe essere amato: la tronista Monica Pisano. Monica ha da subito apprezzato la simpatia di Nicola e lo ha sempre portato in esterna, conquistata dalla dolcezza e dalla sensibilità del corteggiatore. Indimenticabile la puntata in cui la tronista, sfoggiando le sue doti da parrucchiera, ha rasato a zero Nicola davanti a tutti mentre lui faceva ridere il pubblico con una serie di riuscitissime imitazioni di tronisti, corteggiatori e personaggi del programma. Esterne dolcissime e divertenti quelle tra Monica e Nicola, che tra un lento ballato in Piazza del Plebiscito a Napoli, una serata da favola in un castello e una serenata sotto le stelle, sono sempre più vicini. Sarebbe grande amore se di mezzo non ci fossero due problemi: da una parte c'è Emiliano, l'eterno indeciso che tiene per le redini la tronista, e dall'altra ci sono le tante difficoltà di comunicazione tra Monica e Nicola che portano spesso ad incomprensioni e litigi. Lei, priva delle lauree e della cultura di Nicola, si sente spesso criticata da lui e teme che le differenze culturali tra loro possano nuocere al loro rapporto. Lui continua a sostenere che non gli interessa che lei non sia una "letterata", la ama per quello che è. Puntata dopo puntata, Nicola è sempre più preso dalla tronista, la quale a sua volta è sempre più indecisa fra lui ed Emiliano. Dopo qualche settimana la situazione è palese: il rosso corteggiatore è proprio innamorato. Nicola si cancella anche da Facebook per dimostrare a Monica di non essere interessato a fama e fanclub ma solo al suo amore.
Il video dei best moments tra Monica Pisano e Nicola Foderaro.
Impossibile pensare al Festival di Cannes senza i red carpet, l'arrivo delle star internazionali sulla "montée des Marches" e i photocall che donano un gusto glamour alla kermesse cinematografica più importante del mondo. Se i primi giorni della manifestazione hanno visto l'arrivo di stelle hollywoodiane come George Clooney, Julia Roberts, Jodie Foster, Kristen Stewart e Woody Allen, il vero spettacolo l'hanno dato un trio di star europee al 100%: Juliette Binoche, Valeria Bruni Tedeschi e Fabrice Luchini, protagonisti di un siparietto "hot" davanti ai fotografi, con tanto di bacio saffico.
Durante il photocall di “Ma loute” di Bruno Dumont, le due attrici hanno dato spettacolo con effusioni saffiche e baci appassionati scambiati con il compagno di set Fabrice Luchini.
Bobo Vieri si è raccontato in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. L'ex calciatore ha avuto parole bellissime per la moglie Costanza Caracciolo. Dal loro amore sono nate due splendide bambine: Stella e Isabel che oggi hanno 3 e 1 anno. Vieri è pronto a impegnarsi a fondo perché le due bambine crescano "forti e indipendenti". Christian Vieri, nel corso dell'intervista, ha espresso tutto l'amore che prova per Costanza Caracciolo, con la quale è convolato a nozze nel 2019. Dopo un'amicizia durata dieci anni, è sbocciato questo sentimento fortissimo, che ha fatto capire a Vieri che era lei la donna della sua vita: "Ci ho messo pochissimo a capire che avrei messo su famiglia con lei. La conoscevo da dieci anni, sapevo bene che tipo di donna avevo davanti. È stato veloce, tutto molto semplice. L’ho rivista e in un lampo ho realizzato che ci saremmo sposati". Oltre all'innegabile bellezza, Vieri ha spiegato di essere rimasto affascinato dal carattere dell'ex velina di Striscia la Notizia: "Ha grande carattere ed è sempre solare". Ha aggiunto che non poteva chiedere una madre migliore per le sue bambine: "È la numero uno".
Christian Vieri si è raccontato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. L’ex calciatore ha avuto parole colme d’amore per la moglie Costanza Caracciolo e per le figlie Isabel e Stella. Poi ha parlato della piaga della violenza sulle donne: “Mi fa rabbia. Non la concepisco. Chi usa violenza è un codardo, una nullità”.
Federica Pellegrini e Filippo Magnini sono ritornati insieme, e questo lo sapevamo già. Ma a confermare un ritorno di fiamma che pare più intenso di quello precedente al periodo di crisi c'è l'album di foto che hanno appena postato sui loro account social, che ripercorre una bellissima vacanza oltreoceano in stile viaggio di nozze, nella quale i due, coi loro fisici statuari si fanno riprendere vicino al Grand Canyon così come in montagna, al sole e con la neve. I due non perdono occasione di farsi fotografare o fotografarsi ovunque ritengano opportuno farlo, sauna compresa, dove però sono stati fotografati da altri).
I due campioni di nuoto, ritornati insieme da qualche tempo dopo mesi di turbolenza, si sono concessi un po’ di vacanza negli Usa, riproponendo il loro album di foto sui social network.
Zweibrücken è una piccola città della Germania famosa per le rose, grazie alla presenza del giardino di rose che porta il nome della Principessa Ildegarda di Baviera, noto per i 60.000 esemplari di oltre 2.000 specie che crescono al suo interno e che le hanno regalato l’appellativo di “Città delle Rose”. Dal nome che è stato affidato a questa ridente città ha tratto ispirazione l’artista tedesco Ottmar Hörl che recentemente ha realizzato una spettacolare ed imponente installazione d’arte urbana intitolata 1000 Roses for Zweibrücken. L'originale artista ha posizionato le 1000 rose rosse di plastica in modo perfettamente simmetrico e per un mese intero hanno invaso e fatto da scenografia alla piazza principale della città in onore della sua tradizione e come stimolo alla comunicazione tra i turisti e i cittadini. Davvero un'opera unica e molto caratterizzante.
1000 rose rosse invadono la città tedesca in una spettacolare installazione d’arte pubblica.
La soia è di origine asiatica, fa parte della famiglia delle leguminacee e, già 5000 anni fa, fu coltivata per scopi alimentari. La pianta si presenta con un fusto eretto che non arriva al metro di altezza e i baccelli che produce sono simili ai piselli. È una pianta molto resistente, che necessita di piccole quantità di fertilizzante per crescere sana e robusta. Inoltre non ha bisogno di molta acqua ed è utile a preparare il terreno per successive coltivazione perché lo arricchisce. Tra i derivati di questo legume troviamo il latte di soia, farina di soia, lecitina di soia e i germogli di soia, che vengono usati dai vegetariani per integrare la propria dieta assente di proteine animali. Esistono molti tipi di soia ma quelli più diffusi in Italia sono: La soia è un legume ricco di proteine (ne contiene circa il 40%) e grassi insaturi (20%) che svolgono un’importante funzione preventiva su alterazioni e malattie. Contiene pochi carboidrati ed è ricca di vitamine e minerali. Ecco alcuni benefici della soia sul nostro organismo. Tra i derivati della soia il latte di soia è forse il più consumato, in quanto è utilizzato anche da chi è intollerante al latte di mucca. Aiuta a prevenire l’osteoporosi, riequilibra la flora intestinale, possiede un basso indice glicemico ed è quindi indicato per chi soffre di diabete, inoltre contrasta il colesterolo e contribuisce a idratare pelle e capelli. Il latte di soia è controindicato per chi ha problemi renali o digestivi. La lecitina di soia è una sostanza emulsionante che deriva dalla lavorazione della soia. È ricca di Omega 3 e Omega 6 e di minerali quali calcio, fosforo e ferro. La proprietà principale dalla lecitina di soia è quella di abbassare il colesterolo cattivo, inoltre svolge un ruolo importante nel funzionamento delle cellule nervose e, grazie al suo basso indice glicemico è consigliato anche nella dieta delle persone diabetiche. In commercio si può acquistare sotto forma di compresse oppure in granuli o in polvere. Quella in granuli è molto utilizzata in cucina come condimento o per addensare creme e minestre. Gli integratori a base di lecitina non contengono glutine e possono essere assunti anche da chi soffre di celiachia. I maggiori pericoli della soia derivano dal consumo di soia OGM, la cui produzione riguarda quasi il 90% del totale, ma solitamente i rischi della soia sono legati a un suo uso eccessivo o scorretto che potrebbe portare all’insorgere di:
La soia è un legume dalle tante proprietà benefiche: previene i tumori, abbassa il colesterolo, aiuta l’apparato digerente ma può anche essere dannosa se non assunta nel modo giusto. Vediamo quali sono le proprietà e le controindicazioni di questo legume ricco di proteine.
Gerard Piqué aveva conservato lo screen della notizia pubblicata dal giornale Marca da qualche giorno. Il quotidiano si chiedeva quale sarebbe stato il numero che Kylian Mbappé avrebbe scelto al Real Madrid, dando per certo che il trasferimento del francese sarebbe andato a buon fine. Il 5, il 19 oppure il 23? Nessuno di questi perché qualcosa è andato storto: il Paris Saint-Germain s'è messo di traverso e, a costo di perdere a parametro zero il calciatore, ha rifiutato la proposta da 180 milioni di euro (bonus compresi) messa sul piatto dai blancos. Il difensore del Barcellona aveva tenuta in serbo quel post perché lo sfotto', come la vendetta, è un piatto che si serve freddo. E trova motivo per sorridere in uno dei momenti più bui della storia del suo Barcellona: ha ridotto lo stipendio, non avrà più come compagno di squadra Lionel Messi (finito alla corte di Pochettino e sacrificato sull'altare dei conti che non tornano), né Antoine Griezmann che ha lasciato i blaugrana sul gong a condizioni di saldo. Il "diablo" torna all'Atletico con la formula del prestito biennale con opzione per l'acquisto da 40 milioni di euro. Un disastro per i catalani che due anni fa investirono 120 milioni di euro (e un ingaggio ricchissimo, da 20 milioni all'anno) sulla punta transalpina. "El 7". "Il 7". Due parole beffarde per commentare il mancato colpo di mercato da parte delle merengues: il 7 è il numero di maglia che Mbappé ha attualmente al Psg e tale resterà almeno fino al termine della stagione in corso. Cosa accadrà a gennaio, se darà seguito o meno all'intesa già raggiunta con il Real salutando Parigi senza rimpianti a giugno 2022, è difficile dirlo. A Piqué non importa. Gli basta quanto successo in questo mese di trattative febbrili e al ribasso, considerata l'austerity vincolata alla ristrettezze economiche provocate anche dai riflessi del Covid.
Il mancato acquisto di Kylian Mbappé da parte del Real Madrid scatena l’ironia di Gerard Piqué. I media spagnoli erano convinti che dinanzi all’offerta dei blancos il Psg avrebbe ceduto, invece ha bloccato il calciatore nonostante in scadenza di contratto e il rischio di perderlo a parametro zero a giugno. Il tweet del difensore del Barça ha suscitato reazioni ironiche.
I documentari sui cantanti stanno diventando i nuovi social. Forse è un'esagerazione, ma è vero che ultimamente sono uno dei mezzi con cui i cantanti, sempre più, parlano di sé, della propria vita e della propria carriera artistica ai fan, senza nascondere niente, anzi, dando spesso dichiarazioni esclusive su problematiche personali. lo abbiamo visto, qualche settimana fa con il doc su Lady Gaga "Gaga: Five Foot Two" attualmente visibile su Netflix e in cui la cantante, una delle maggiori popstar del mondo affrontava ancora una volta il problema della fibromialgia che da tempo la colpisce costringendola a periodi lunghi di riposo assoluto e che l'ha costretta a cancellare e rinviare alcune date del suo tour, comprese quelle italiane. Niente Netflix, invece, per Demi Lovato, ma direttamente Youtube, piattaforma su cui è stato caricato integralmente "Simply Complicated", documentario in cui la cantante, uscita pochi giorni fa con l'ultimo album "Tell Me You Love Me", parla di sé senza nascondersi e in maniera molto onesta, come si vedeva anche nel trailer che anticipava alcune delle tematiche toccate, come, ad esempio, i problemi di salute della popstar (che in passato ha ammesso problemi alimentari e un disordine bipolare). Nell'anticipazione, infatti, si vede il suo coach di salute mentale spiegare che la Lovato era a pochi passi dal suicidio. Un'affermazione shock che fa il paio con altre ammissioni, come quelle delle dipendenze, soprattutto dalla droga e in particolare alla cocaina: "Non ero pronta per essere pulita, sniffavo coca in aereo, nei bagni, ovunque mi trovassi durante la notte e c'è stato anche un periodo in cui ne facevo un uso quotidiano" ammette la cantante, che il mese prossimo sarà anche tra le protagoniste degli Mtv Ema 2017, dove si esibirà. La cantante ammette di non aver giovano neanche di compagni puliti, anzi, ogni occasione, spiegava era buona per sgattaiolare e andare a drogarsi: "Falsificavo i test con la pipì di altre persone" e mescolava cocaina e Xanax: "Una sera a causa di questo mix ho cominciato a soffocare, il cuore ha cominciato a correre e ho pensato: ‘Dio mio potrebbe essere un'overdose". La Lovato ha anche ammesso di aver fatto campagne sulla fine delle dipendenze dalle droghe pur continuando a drogarsi e talvolta con un po' di attenzione si sarebbe visto. Oggi, a 25 anni, ammette di essere completamente pulita, grazie anche all'aiuto della sua famiglia, dei collaboratori e degli amici. Billboard ha scritto anche della solidarietà che Selena Gomez le ha espresso direttamente su Instagram, dove l'amica aveva condiviso un pezzo del documentario. La Gomez, infatti, ha scritto nei commenti: "Questa cosa è meravigliosa, sono così contenta per te. Continuerai sempre ad essere coraggiosa e reale, spero che ci siano sempre più persone come te. Ti voglio bene". La risposta della Lovato è arrivata sempre nei commenti: "Grazie Selena, questo significa tantissimo per me e per tanti altri. Anche io ti voglio bene". Proud to present… #SimplyComplicated. Watch the full documentary now on @YouTube!! Link is in my bio 💗
Nel documentario “Simply Complicated”Demi Lovato parla della sua vita, affrontando i problemi di salute e quelli di dipendenza dalla cocaina.
Una dichiarazione che, in un periodo così delicato come quello che stiamo attraversando per l’epidemia di Coronavirus (qui le ultime notizie e gli aggiornamenti in tempo reale sulla situazione in Italia e nel mondo), fa ancora più rumore. Charles Leclerc ha parlato della possibilità che Sebastian Vettel sia spinto a lasciare la Ferrari dopo che la Scuderia di Maranello ha formulato la sua offerta di rinnovo al tedesco. La strategia adottata dalla Ferrari è quella del “contratto più basso possibile”, la stessa utilizzata per il rinnovo già firmato da Leclerc, prevedendo un importante taglio dello stipendio rispetto ai 40 milioni di euro l’anno attualmente percepiti dal tedesco e, nel caso di Seb, anche l’estensione dell’accordo al solo 2021. Leclerc, che al contrario sarà legato alla Rossa almeno fino al 2024, è stato schietto sulla sua situazione in Ferrari. “Mi sento davvero fortunato ad essere nella posizione di avere contratto a lungo termine – dice il 22enne monegasco nelle dichiarazioni raccolte da Motorsport.com – . Conosco però bene anche la posizione di Sebastian perché negli ultimi due anni l’ho vissuta in prima persona”. Leclerc ha chiuso davanti a Vettel nella classifica piloti della passata stagione dopo un’annata intrisa di controversie per gli ordini di scuderia che ponevano il tedesco nel ruolo di prima guida, sfociando nel disastro di Interlagos con il clamoroso scontro tra i due ferraristi nel Gran Premio del Brasile. “Lo scorso anno – prosegue Leclerc – ci sono stati alcuni momenti difficili ma il nostro rapporto è rimasto lo stesso. Siamo entrambi abbastanza maturi da separare ciò che accade in pista da cosa accade fuori”.
Il pilota monegasco, sicuro di un contratto che lo legherà a Maranello almeno fino alla fine 2024, schietto sulla possibilità che il tedesco sia spinto dalla Ferrari a lasciare la squadra: “Se lo sostituiranno, rispetterò la scelta”.
"Il mio compito, il mio ruolo è quello di spiegare che Beethoven non fa paura, ci fa stare bene, ci fa venir voglia di stare insieme, piangere, ridere, ci dà felicità". Si definisce "pianista per caso" Ezio Bosso, che è anche compositore e direttore d'orchestra e il cui nome dal 2016 è diventato noto anche al grande pubblico. Il merito è di Carlo Conti, che decise di invitarlo come ospite d'onore al Festival di Sanremo dove Bosso eseguì "Following a Bird", composizione contenuta nell'album "The 12th Room" che subito dopo l'esibizione sul palco dell'Ariston finì nella Top 10 degli album più venduti. Da quel momento Bosso, che dal 2011 convive con una malattia neurodegenerativa progressiva, è diventato un personaggio pubblico con il merito di aver avvicinato tantissime persone alla musica classica, anche grazie a una serie di concerti sempre sold out: "Sul palco sono senza spartito, faccio tutto a memoria. Quando dirigo è come se avessi tutti i suoni scritto, primi e secondi violini, violoncelli, bassi, flauti, oboi, clarinetti, fagotti, corni, trombe, tromboni, percussioni, io li ho davanti, per me è un contatto visivo, dirigere con gli occhi, con i sorrisi, mando anche baci quando qualcuno ha fatto bene" ha raccontato a Saverio Tommasi che lo ha incontrato subito dopo un concerto in memoria di Claudio Abbado. Il ultimo suo lavoro come compositore è "The Roots (A Tale Sonata)" uscito lo scorso novembre, ma ormai è la direzione la sua comfort zone: "L'orchestra è la società ideale, dall'ultimo violino al primo flauto sono fondamentali, il migliorarsi di ognuno diventa il migliorarsi di tutti e diventare un'unica cosa che si chiamava la mutualità". E a proposito di migliorarsi, Bosso parla dell'importanza della memoria: "A volte è dura avere la memoria identica – spiega -, ti porta a ricordare così tanto di tutto, mi han dovuto togliere un pezzo di cervello ma non ci sono riusciti a toglierla ed è stata una delle mie fortune, questa memoria mi ha permesso di riprendere. Dico sempre che la memoria è importante, perché se non ricordiamo possiamo essere manipolati, come con la memoria della Storia, ti dicono che una cosa non è successa e te la fanno succedere di nuovo: penso alla storia del mondo, alle deportazioni, io sono sulla ruota, quindi mi ricordo quando quelli sulle ruote diventavano inutili. Ci si può ricordare che esiste la luce, a volte a furia di parlare di buio pensiamo la luce non ci sia più e non la cerchiamo". A parte la dimenticanza, un'altra cosa che lo fa arrabbiare, dice, è il pregiudizio e lo spiega da una posizione "privilegiata", visto che di pregiudizio è stato spesso vittima: "Dal mondo della musica classica ho subito tanti schiaffoni, ingiustizie, insulti, come quello che esistevo solo perché avevo una malattia: è evidente, non è che posso negarlo, quindi è ovvio che la prima reazione porta alla rabbia, l'altra è quella di guardarmi le ruote… infatti ho messo delle ruote bellissime. È stata una vita basata sul lottare, sul pregiudizio. Fin da bambino ho lottato col fatto che un povero non può fare il direttore d'orchestra, perché il figlio di un operaio deve fare l'operaio, così è stato detto a mio padre".
Ezio Bosso è uno dei compositori e direttori d’orchestra più noti d’Italia. Fu il 2016 l’anno della svolta, l’ospitata sul palco del Festival di Sanremo, voluto fortemente da Carlo Conti, gli permise di arrivare a un pubblico vasto e diversificato che da quel momento ha scoperto la musica e la storia di un artista straordinario. Saverio Tommasi lo ha incontrato per parlare di musica, memoria, pregiudizio e felicità.
Il mantello inferiore della Terra è molto diverso da quanto si credeva in precedenza: è infatti uno strato solido ma non statico, che fluisce molto lentamente e che risulta duttile come il ferro plasmato su una forgia. Si tratta di una differenza sostanziale, perché non solo influenza il modo in cui la crosta terrestre (lo strato superiore al mantello) viene modellata dai moti convettivi, che si credeva provenissero solo dal mantello superiore, ma anche il raffreddamento interno del pianeta. Sulla base dei nuovi dati, questo processo avviene molto più rapidamente di quanto stimato da precedenti studi, con effetti geologici notevoli sul lungo periodo. Ricerca internazionale. A determinare le nuove caratteristiche del mantello inferiore della Terra è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dello University College di Londra e del CERIS, l'Istituto Tecnico Superiore dell'Università di Lisbona, che hanno collaborato a stretto contatto con colleghi della Divisione di Geologia e Geofisica presso la Kangwon National University (Sud Corea), dell'Università di Tel Aviv (Israele) e dell'Università di Padova. L'ateneo italiano è stato rappresentato dallo studioso del Dipartimento di Geoscienze Manuele Faccenda. Tomografia sismica. Ma come hanno fatto a studiare il mantello inferiore del nostro pianeta? Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Ana MG Ferreira, docente presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'ateneo britannico, hanno sfruttato la cosiddetta tomografia sismica, una sorta di tac del pianeta basata sulla propagazione delle onde sismiche, che si comportano in un modo specifico in base al tipo di materiale che incontrano e alle sue dinamiche. Elaborando i dati provenienti da ben 43 milioni di rilevazioni sismiche in simulazioni al computer, sono emerse anomalie nei movimenti a oltre mille chilometri di profondità, dove la roccia è risultata molto più fluida e dinamica di quanto previsto. I movimenti sono stati rilevati sotto al Sud America e all'Anello del Pacifico del Sud.
Un team di ricerca internazionale ha dimostrato che il mantello interno della Terra non è statico come creduto fino ad oggi ma un solido duttile, che fluisce lentamente. Ciò influenza il modo in cui viene modellata la crosta terrestre e il processo di raffreddamento interno del pianeta. Alla scoperta, ottenuta grazie alla tomografia sismica, ha contribuito anche un ricercatore italiano.
Il Volo è tornato con un nuovo video. Dopo il successo di "Grande amore", inedito contenuto nell'ep "Sanremo Grande Amore", che ha conquistato testa e top 10 della classifica degli album più venduti di queste ultime settimane, la band composta da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble ha deciso di rilanciare e dare un'ulteriore spinta al disco di platino conquistato poche settimane fa, con "Una canzone per te" rielaborazione del celebre capolavoro di Sergio Endrigo che con questo brano vinse proprio Sanremo nel 1968. E l'idea del loro album era proprio quella di celebrare il Festival che li aveva incoronati vincitori di quest'ultima edizione. Un'idea non nuova ma che poteva starci: il pubblico della band è giovane e portare a quel target capolavori della musica italiana è sicuramente un bene. Farlo con un genere che in Italia non ha mai entusiasmato molto i giovani, una scommessa. Ma alla fine si ricade sempre nello stesso discorso che avvolge il genere e in particolare il gruppo, ovvero non svecchiare, ma spesso appesantire alcune canzoni. Per ora, però, stando solo alla classifica la bilancia pende dalla loro parte, ma la prossima classifica dei singoli ci dirà di più. In attesa di un album vero e proprio il 12 maggio Il Volo pubblicherà un "Sanremo Grande Amore – New Edition" che a poche settimane dall'uscita della versione standard fa pensare. Pare che si voglia spremere al massimo un prodotto con un'intervista video extra e qualche estratto video del Festival, qualche retroscena e il backstage. Insomma un rilancio in vista dell'Eurovision Song Contest, che partirà proprio il 12 maggio, un mese esatto prima del loro tour che esordirà il 12 giugno a Locarno: 12 giugno in Piazza Grande a Locarno(Svizzera) 22 giugno alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma 23 giugno alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma 24 giugno alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma
Il Volo pubblica il video del nuovo singolo “Una canzone per te”, brano portato al successo da Sergio Endrigo, che vinse al Festival di Sanremo nel 1968.
Stefano De Martino vuole tornare con Emma Marrone. L'amore per Giulia Pauselli sembra essere già sfiorito. Finisce Amici 10 e finisce anche la tanto chiacchierata liason che aveva messo in allerta i fan della cantante salentina. A parlare questa volta è la ballerina che sfoga il suo dispiacere su Facebook ammettendo a gran voce la sua delusione per non essere riuscita a creare un forte legame con quello che ora è considerato, a tutti gli effetti, il suo ex fidanzato. "Cari ragazzi, perdonatemi se non ho detto niente ma la delusione e il dolore che sto provando non mi hanno dato voglia di scrivere niente. Posso dirvi di essere tanto dispiaciuta per aver potuto credere ad un amore e soprattutto soffro, ripensando a tutte le parole e cattiverie subite proprio per questa relazione". Così la ballerina manifesta il suo dolore. Giulia Pauselli perde la finale di Amici per il gossip su Stefano De Martino e perde anche il cuore della sua anima gemella. Non esiste consolazione che tenga. E dire che Giulia Pauselli era indecisa su New York. Ora la rottura potrebbe finalmente farla ritornare sui suoi passi. Un viaggio negli Stati Uniti sarebbe sicuramente la soluzione ideale non soltanto per allontanarsi dal chiacchiericcio ma anche per dedicarsi anima e cuore al ballo. Intanto c'è da attendere la reazione di Emma Marrone. Come deciderà di comportarsi la cantante salentina? Ai posteri l'ardua sentenza.
Giulia Pauselli non riesce a trattenere il dolore e pubblica su Facebook la conferma del gossip: con Stefano De Martino è finita e il dolore ormai è forte.
Fino a poco tempo fa, era un attore semisconosciuto, soprattutto in Italia, ma con l’uscita del caso cinematografico dell’anno, l’horror “Scappa – Get Out”, il nome di Daniel Kaluuya ha fatto il giro del globo. L’attore, che il prossimo maggio compie 29 anni, ha esordito al cinema nel 2008, nel film “Cass”, di Jon S. Baird e, successivamente, lo abbiamo visto nel cast di “Johnny English – La rinascita”(2011), diretto da Oliver Parker, “Kick-Ass 2”(2013), di Jeff Wadlow e “Sicario”(2015), del regista Denis Villeneuve. Ma è grazie al ruolo di Chris Washington nel film di Jordan Peele che ha conquistato il pubblico e la critica, portando a casa anche una delle 4 nomination agli Oscar come Miglior attore protagonista tra stelle del calibro di Daniel Day-Lewis, Gary Oldman e Denzel Washington. In attesa di vedere come andrà a finire il prossimo 4 marzo, conosciamolo meglio attraverso 5 curiosità. Prima di esplodere al cinema, Daniel Kaluuya si è imposto come star di tante serie tv di successo. Infatti, ha preso parte alle prime due stagioni di “Skins”(2007-09), nel ruolo di Posh Kenneth; “Psychoville” (2009-11), dove vestiva i panni di Michael Fry; “The Fades” (2011) e ha preso parte al secondo episodio di “Black Mirror”(2011), nel ruolo di Bing. E’ inutile cercarlo sui social network. Kaluuya non è presente su Twitter, Facebook o Instagram come la maggior parte delle star di Hollywood. Poco tempo fa, ha chiuso un account Twitter per mancanza di tempo, quindi tutti i profili che vedete online sono solo fanpage o profili fake, non gestiti da lui. Proprio come accade al suo personaggio in “Scappa – Get Out”, Kaluuya non ha avuto un bellissimo primo incontro con il padre della sua prima fidanzata. L’attore, in una recente intervista, ha raccontato che erano andati a vedere uno spettacolo e, all’improvviso, la sua ragazza ha ricevuto un messaggio di suo padre che la avvertiva di essere fuori al teatro. A quel punto, ha rivelato a Kaluuya di non aver detto nulla ai suoi della loro relazione, così, all’uscita, l’imbarazzo si poteva tagliare col coltello, dato che il genitore della ragazza iniziò ad urlare, invitandola a salire in macchina. L’attore ha affermato di amare di più I film horror basati su fatti reali. In un’intervista, Kaluuya ha detto che ha accettato il ruolo di Chris proprio perchè il film di Jordan Peele non tratta storie di entità o fenomeni paranormali, ma di un mostro reale, quello del razzismo che fa soffrire e uccide le persone.
Pochi mesi fa era un semisconosciuto ma grazie al ruolo di Chris Washington nell’horror di Jordan Peele ha conquistato la critica, il pubblico e una nomination agli Oscar come Miglior attore protagonista tra star di prima grandezza. Ecco, allora, 5 curiosità su Daniel Kaluuya.
Il diritto di cronaca è codificato nell'art. 21 della Costituzione il quale prevede che "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione", anche se si è in presenza di principi codificati e tutelati dalla Carta Costituzionale non è possibile sostenere che il diritto di cronaca (o la libertà di pensiero) sia assoluta o senza limiti. Questi limiti (o tutele) sono sempre presenti e non possono essere superati e, certo, non trovano una diversa applicazione (più attenuata) in base al modo o al mezzo attraverso il quale si veicolano le notizie (sia questo la tradizionale carta stampata o la radio e la tv o la rete di internet). Passando all'identificazione concreta dei limiti del diritto di cronaca, si può affermare che il diritto di cronaca trova dei limiti nel reato di ingiurie o di diffamazione (594 e 595 c.p.). E' opportuno subito chiarire che questi reati non possono essere aggirati (o disapplicati) solo perchè il diritto di cronaca ha una diretta tutela Costituzionale (art. 2 Cost.), poichè anche i reati di ingiuria o di diffamanzione trovano una loro tutela Costituzionale, precisamente nell' art. 2 Cost. il quale tutela la personalità umana in tutte le sue sfaccettature, ivi compreso, il bene dell'onore e della reputazione personale, trattandosi di uno dei modi in cui si estrinseca la personalità umana. Risulta evidente che occorre trovare il modo di far coesistere questi due gruppi di norme (che, come si è visto hanno, entrambe una tutela Costituzionale) e il meccanismo operativo che permette la coesistenza è stato individuato identificando, di volta in volta, dei limiti oltre i quali il diritto di cronaca non può andare, pena la violazione della norma penale che regola, quanto meno, il reato di diffamazione. Sicuramente il diritto di cronaca ha un limite nel divieto di addossare notizie o comportamenti falsi alle persone, ma, se si riportano dei fatti veri è ravvisabile il reato di diffamazione ? Quando si riportano notizie vere, il diritto di cronaca trova un limite nella necessità di non riportare notizie prive di rilievo sociale (inteso come interesse pubblico alla notizia), per cui le notizie che non sono di interesse pubblico non devono essere divulgate, poichè, ad esempio, anche riportando un fatto vero, ma privo di interesse pubblico, è possibile ledere la reputazione o l'onore di una persona, inteso come l'immagine che ogni persona ha di se o che cerca di proiettare verso gli altri e come il rispetto e la stima che ogni persona gode presso gli altri. Quindi, anche riportando notizie vere, ma prive di interesse pubblico è possibile ledere la reputazione o l'immagine di una determinata persona. Occorre osservare che l'interprete si è trovato nella necessità di tutelare i singoli privati da comportamenti che rasentano la mera e più becera curiosità e questa esigenza di tutela, con il passare del tempo, è diventata così sentita e forte che le maglie del diritto di cronaca si sono progressivamente ridotte, giungendo fino al punto da codificare il principio secondo il quale colui che si trova a riportare notizie prive di rilevanza non è protetto dal reato diffamazione neppure se nell'articolo (notizia) non si inserisce il nome e il cognome della persona, ma per commettere tale reato è sufficiente che la persona possa essere individuata, anche in via deduttiva e per esclusione, in una categoria di persone (esempio indicando il luogo di dimora dello stesso e la sua attività). Un'applicazione pratica di questi principi si trovano applicati nella sentenza della Cassazione 30369/2012 la quale ritiene che possa sussistere il reato di diffamazione quando viene riportata la notizia vera della separazione di con addebito di un soggetto (per una relazione omosessuale) anche quando non sono indicate le generalità della persona, ma è indicato il luogo di lavoro e il tipo di attività svolta. Cassazione, pen. sez. V 24 luglio 2012 n.30369
Il diritto di cronaca, trova un limite, non solo nel divieto di riportare notizie false, ma anche nel divieto di diffondere notizie vere, ma che non hanno nessun rilievo o interesse pubblico, piochè anche in questo modo è possibile ledere l’onore o la reputazione di un soggetto.
Con i suoi brani riesce sempre a farsi ricordare dal pubblico e così è successo anche con Meno male, la canzone ironica e amara che ha presentato alla 60esima edizione del Festival di Sanremo. Parliamo di Simone Cristicchi, che durante i giorni della kermesse canora ha anche pubblicato il suo nuovo album, Grand Hotel Cristicchi. Il 9 aprile prossimo partirà da Milano il Tour 2010 del cantautore romano, con una serie di concerti in calendario fino al 15 maggio, al Teatro Puccini di Firenze. Cristicchi sarà accompagnato da un quartetto genovese di musica classica, lo Gnu Quartet. Dal 14 al 27 marzo – e con una data extra il 29 maggio – poi, l’artista concluderà la tournée iniziata lo scorso autunno, in compagnia del Coro dei Minatori di Santa Fiora – lo stesso che ha cantato con lui a Sanremo, nella serata dei duetti. Ed ecco il calendario dei concerti di Simone Cristicchi: 14 marzo – Scuola di Finanza Coppito, L’AQUILA 20 marzo – Teatro delle Api, PORTO SANT’ELPIDIO (FM) 27 marzo – Teatro Giacosa, AOSTA 9 aprile – Teatro del Verme, MILANO 10 aprile – Teatro Colosseo, TORINO 11 aprile – Teatro Stabile, CROTONE 16 aprile – Teatro Gavazzeni, SERIATE (BG) 20 aprile – Teatro Politeama, GENOVA 21 aprile – Teatro Rossini, CIVITANOVA (MC) 24 aprile – Auditorium Parco della Musica, ROMA 25 aprile – Teatro Arena del Sole, BOLOGNA 27 aprile – Nuovo Palazzo, BARI 28 aprile – Teatro Golden, RENDE (CS) 3 maggio – Filarmonico, VERONA 8 maggio – Festa Santa Croce, VIMODRONE (MI) 15 maggio – Teatro Puccini, FIRENZE 29 maggio – Piazza SS. Crocefisso, PIANCASTAGNAIO (SI)
A febbraio è uscito “Grand Hotel Cristicchi”. Il 9 aprile il cantautore romano partirà da Milano con la sua tournée, accompagnato dallo Gnu Quartet.
Oggi è un giorno molto speciale per Victoria e David Beckham. La coppia, infatti, ha festeggiato 16 anni di matrimonio. Per darsi gli auguri reciprocamente, la stilista e il campione hanno scelto i social network. La prima a scrivere una dolce dedica per il compagno, è stata l'ex volto delle Spice Girls. Sul suo profilo Instagram ha pubblicato uno scatto che risale ad un anno fa. Lei e il marito sono immortalati nel giorno delle nozze tra Elton John e David Furnish. Con la coppia, anche i loro quattro meravigliosi bambini: Brooklyn, Romeo, Cruz e Harper. Sì, perché le nozze per Victoria Beckham hanno avuto un duplice significato. Sono state il coronamento dell'amore per il suo David, ma anche il primo mattone nella costruzione della sua meravigliosa famiglia. Ad accompagnare lo scatto, una romantica dedica: "Buon anniversario. Ti amo così tanto. Sono orgogliosa della nostra bella famiglia". È stata, poi, la volta di suo marito. Anche David Beckham ha voluto onorare questo giorno speciale, con un messaggio pubblico. Il calciatore ha scritto sulla sua pagina Facebook: "Sedici anni fa, oggi, era il nostro giorno speciale. In 16 anni abbiamo avuto i nostri bellissimi bambini, grazie per avermi dato i nostri piccoli. Felice anniversario". Il primo fatidico incontro avvenne nel 1997. Galeotta fu una partita di beneficenza. Victoria non aveva idea di chi fosse David, non si era mai interessata al calcio. Tra loro, però, sbocciò l'amore. Da allora non si sono più lasciati. Due anni più tardi – il 4 marzo 1999 – nacque il primogenito, Brooklyn. Quattro mesi più tardi, il 4 luglio, la Adams e Beckham diventarono marito e moglie e diedero vita ad altri tre bambini Romeo James Beckham, Cruz David Beckham e Harper Seven Beckham. Happy anniversary, I love u so much x I'm so proud of our beautiful family x
Era il 4 luglio 1999 quando David Beckham e Victoria Adams sono diventati marito e moglie. Oggi, in occasione del sedicesimo anniversario di matrimonio, si sono scambiati delle tenere dediche sui social.
Ecco la prima foto ufficiale: il nuovo volto unico di Pepsi per il 2013 sarà quello di Beyoncé Knowles con una cifra da capogiro: 50 milioni di dollari. Mai l'azienda acerrima rivale della Coca-Cola aveva speso tanto per un unico artista, basti pensare che il più grande di tutti, Michael Jackson, siglò un contratto di appena 5 milioni di dollari nel 1983. L'astronomica importo che l'azienda, nata nel 1890 in North Carolina, verserà all'ex Destiny's Child comprende anche una serie di investimenti nelle iniziative private e indipendenti della stessa Beyoncé.
Una cifra astronomica nel nuovo contratto che lega l’ex Destiny’s Child alla bevanda gassata, ma in questa cifra sono compresi anche investimenti di Pepsi nelle attività indipendenti della popstar.
Sciopero dei mezzi a Roma per martedì 1 giugno. Ad essere a rischio per l'intera giornata autobus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Nord gestite da Atac e Roma Tpl. Non è escluso che il blocco dei trasporti pubblici potrà estendersi a livello regionale, interessando gli autobus gestiti da Cotral. La mobilitazione è stata indetta dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Fna e Faisa Cisal. Inoltre, Roma Servizi per la Mobilità ha reso noto che, sempre il primo giugno, rimarrà chiuso lo sportello pubblico, il contact center e il box informativo di piazza dei Cinquecento. Lo sciopero dei mezzi in programma per martedì primo giugno sarà dalle ore 8.30 alle ore 17 e poi dalle ore 20 a fine servizio diurno. In ogni caso resteranno invariate le fasce di garanzia per permettere a chi viaggia per lavoro o studio di spostarsi liberamente per la Capitale. Saranno garantite tutte le partenze dai capolinea fino alle ore 8.30, alla ripresa del servizio alle ore 17 e fino alle ore 20.
A essere a rischio per l’intera giornata di martedì 1 giugno saranno autobus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Nord gestite da Atac e Roma Tpl. In particolare lo sciopero dei mezzi a Roma sarà dalle ore 8.30 alle ore 17 e poi dalle ore 20 a fine servizio diurno.
I resti di una donna sono stati ritrovati nella pancia di un coccodrillo in Australia. Si tratta di Anne Cameron, signora 79enne scomparsa da due giorni prima del ritrovamento. La polizia è arrivata alla soluzione finale del caso avendo trovato il bastone e altri effetti personali dell'anziana donna insieme vicino al torrente a sud di Port Douglas nel Queensland. Da allora il sospetto che la donna fosse stata divorata dal coccodrillo è diventata una certezza. La donna che soffriva di demenza senile, probabilmente ha perso l'orientamento durante una passeggiata. Si è ritrovata quindi troppo vicina alla riva del torrente, non sapendo più come tornare a casa. Non è la prima volta che i coccodrilli della riva del torrente di Port Douglas mietono vittime. In media sono quasi due all'anno.
Il drammatico episodio è avvenuto a Port Douglas. La polizia ha ritrovato il bastone e alcuni effetti personali della donna.
I Backstreet Boys stanno tornando. L'ex boy band che ha fatto impazzire migliaia di ragazzi negli anni '90, infatti, ha confermato di essere al lavoro per un nuovo album e un nuovo tour mondiale che li vedrà impegnati, probabilmente, l'anno prossimo. La band inglese aveva già testato il polso della propria fanbase tre anni fa quando tornarono con un album, appunto e un tour per festeggiare i 20 anni di attività. Il risultato fu ‘In a World Like This‘, il loro ottavo album che vide assieme Nick Carter, Howie Dorough, Brian Littrell, AJ McLean e il ritorno di Kevin Richardson e due anni in giro per il mondo a far rivivere i fasti di una carriera segnata da milioni di album venduti in tutto il mondo che potrebbe essere presto bissato. A confermarlo, infatti, sono stati Nick Carter e Kevin Richardson, i quali durante la presentazione di Dead-7, un film post apocalittico sugli zombie che ha nel cast cantanti dei BB, ma anche di O-Town, ‘N Sync e 98 Degrees, hanno dichiarato che c'è praticamente la certezza: ‘Abbiamo un accordo con Live Nation, la società di booking, e abbiamo appena firmato per nove concerti e una data zero a Las Vegas, quindi possiamo dire che succederà, per ora faremo un test' ha detto Carter, seguito dal collega che ha spiegato che il tour debutterà tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017 e che il concerto di Las Vegas potrebbe prevedere anche qualche canzone nuova: ‘Siamo tornati in studio per registrare un nuovo album. Ma prima faremo un tour mondiale'. E Las Vegas è diventata una delle mete principali per i tour delle star del pop: in passato, infatti, si sono esibiti Jennifer Lopez, Mariah Carey e Britney Spears, tra gli altri.
I backstreet Boys torneranno in tour a fine 2016 e successivamente pubblicheranno un nuovo album, come annunciato da Nick Carter e Kevin Richardson.
«La Lombardia è più ricca anche grazie alle persone del Sud che ci lavorano». L'eterno scontro Nord-Sud si riaccende con le ultime dichiarazioni rilasciate dall'attore e regista napoletano Vincenzo Salemme (nel cast della commedia Mai Stati Uniti, diretta da Carlo Vanzina, dal 3 gennaio nelle sale cinematografiche, che ha incassato più di Jack Reacher con Tom Cruise) al settimanale “A”, in edicola domani. L'artista, in particolare, si è espresso sulla proposta della Lega di trattenere il 75 % delle tasse nelle regioni in cui vengono raccolte. "È una proposta non solidale – ha risposto -. Di solito chi ha di meno viene aiutato da chi ha di più, e mi sembra giusto. La Lombardia è la regione più ricca d'Italia anche grazie alle persone emigrate dal Sud che ci lavorano e non mi sembra che il malaffare ci sia solo nelle regioni meridionali, anzi".
L’attore e regista napoletano così ha commentato alcune proposte della Lega in un’intervista al settimanale ‘A’, domani in edicola. Salemme si gode il successo di ‘Mai Stati Uniti’ e parla delle prossime elezioni: “Sono sempre stato di sinistra, ora lo sono più moderatamente”.
Con un lungo post sui social, Belén Rodriguez ha smentito la notizia diffusa da Dagospia. Le sue parole sono state: "Capisco che per certi pseudo giornalisti, sia divertente inventare storie senza avere nulla in mano e va bene così, fa parte del mondo in cui viviamo. Ma siccome questi momenti sono difficili per tutti, e dico tutti, perché nel nostro privato solo noi sappiamo come sono andate le cose, non ci sto più. Sono parecchio stanca di leggere stron*ate, stanca di venir descritta per quello che non sono, ma anche questo lo so e va così, amen. Ma una cosa la voglio precisare, non sopporto di leggere storie completamente infondate, detesto le bugie, non ci sto più a leggere racconti falsi che storpiano la vita che conduco. Tutto quello che è stato scritto è falso dalla A alla Z. Sono venuta a Cortina, dove vengo ogni anno con le mie amiche a rilassarmi e solo in loro compagnia, ho trascorso le giornate. Quindi procederò per vie legali a denunciare ogni parola falsa che possa recare danni alla mia privacy". #shhhhh #cosiingenerale A post shared by BELEN (@belenrodriguezreal) on Dec 27, 2015 at 9:55am PST Sono trascorsi pochi giorni da quando l'avvocato Andrea Miccichè ha annunciato la separazione di Belén Rodriguez da Stefano De Martino. I profili social della showgirl svelano che attualmente, si trova a Cortina. Anche Marco Borriello, però, sembra aver scelto quella località come rifugio per le sue vacanze natalizie. Il calciatore, infatti, compare in alcuni scatti con Bobo Vieri realizzati proprio nella meta preferita dai vip. A rincarare la dose, ci ha pensato Dagospia. Secondo quanto riportato dal sito, infatti, la showgirl argentina avrebbe trascorso la giornata di Santo Stefano con il suo ex fidanzato e alcuni amici: "Sapete con chi ha deciso di trascorrere il giorno dell’onomastico del suo ex marito? Proprio con quel Marco Borriello con cui, si dice, i rapporti non fossero mai stati interrotti. Ma non erano soli. Si trovavano assieme ad una allegra e vivacissima comitiva a Cortina, capitanata dall’ imprenditore Gianluca Vacchi, comune amico dei due. Con loro c’è anche Bobo Vieri, rientrato in Italia per le feste e per promuovere il suo primo “pest-seller”. Marco Borriello è stato uno dei più grandi amori di Belén Rodriguez, per stessa ammissione della showgirl. Il loro rapporto, però, si interruppe poco dopo l'esperienza dell'argentina sull'Isola dei Famosi. Il campione non digerì il presunto bacio tra la sua compagna e Rossano Rubicondi. Dagospia parla anche di un "like" di Belén ad una foto che ritraeva Marco Borriello con un amico (vedi immagine in basso). Ovviamente ciò non può costituire una prova di un ritorno di fiamma. Con un secondo articolo, pubblicato in queste ore, Dagospia ha affermato che Belén Rodriguez e Marco Borriello avrebbero dovuto cenare allo stesso tavolo in un ristorante del luogo. Una volta uscito il "dago-articolo", avrebbero evitato, optando per la stessa location ma cenando a tavoli distanti.
Secondo Dagospia, Belén Rodriguez avrebbe trascorso il giorno dell’onomastico di Stefano De Martino, con Marco Borriello e alcuni amici. La showgirl però ha smentito con forza la notizia sui social, definendola “falsa e infondata”. A Cortina, infatti, era con le sue amiche di sempre. Ha chiesto, dunque, rispetto per un momento tanto delicato.
Il trono blu di Samuele Nardi e Andrea Angelini promette di divertire il pubblico a casa. Nello studio televisivo sono, di nuovo, presenti i fidanzatini napoletani dopo la lite tra Ramona Amodeo e Andrea Angelini. Questa volta, però, tra i due non scocca alcuna scintilla, tanto che la napoletana ammette di aver trovato il suo ex corteggiatore molto più calmo rispetto al passato. Il tronista tenta, però, di glissare l’argomento dedicandosi esclusivamente alle sue spasimanti. Tra loro ce n’è una che pare interessare davvero Andrea. Si tratta di Rosa, apprezzata anche da Samuele Nardi. Viene mandata in onda l’esterna dei due trascorsa tra sguardi languidi e dichiarazioni dolcissime. Non appena, però, finisce l’Rvm nello studio televisivo scoppia la polemica. Rosa viene accusa sia dal pubblico sia dalle corteggiatori di non avere le idee chiare ma la ragazza ammette di volersi finalmente dichiarare in esterna e immediatamente Samuele Nardi attaccato da Tina Cipollari sbotta: “Che ne sai che ti voglio portare in esterna?”. Persino Andrea Angelini nuovo tronista si schiera contro la corteggiatrice. La situazione diventa incandescente quando vengono rivelate le esternazioni di Rosa durante una telefonata con un’amica dopo la prima puntata. La ragazza, infatti, avrebbe dichiarato di non voler al suo fianco un uomo con un figlio. A questo punto la corteggiatrice nega con tutte le sue forze, ma le accuse continuano a fioccare nello studio televisivo. Durante l’esterna con Samuele Nardi, infatti, la ragazza, gli aveva dichiarato di non avere rapporti speciali con i calciatori nonostante il suo lavoro di arbitro, ma le altre corteggiatrici smentiscono Rosa che, a quel punto, è costretta ad ammettere di conoscere, sì, i giocatori del Bari ma di avere con loro un semplice rapporto di amicizia. Immediatamente la polemica investe anche Andrea Angelini colpevole, secondo le spasimanti, di aver sempre affermato di preferire le ragazze semplici ma di aver dato, purtroppo, prova del contrario. Fuoco e fiamme al trono blu di Maria De Filippi. Speriamo che non divampi un incendio…
Rosa si è finalmente dichiarata per Andrea Angelini durante la puntata di Uomini e Donne.
In questo funesto 2016, anche il grande Gene Wilder ci ha lasciati. L'immenso comico dal volto e dalla chioma sbarazzini, star in indimenticabili film da "Frankenstein Junior" a "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato" è morto il 30 agosto a 83 anni, dopo anni di lontananza dalle scene. Si era ritirato da tempo e i suoi maggiori successi risalgono agli anni Settanta e Ottanta, eppure il pubblico si è riversato sui social a ricordarlo con affetto e cordoglio. Tra loro, tantissime le star che hanno voluto rendere omaggio al collega scomparso, ancora oggi Maestro di una verve umoristica che ha segnato la commedia americana. La morte di Gene Wilder ha toccato molti divi di Hollywood, a partire da chi, proprio come l'attore di "Non guardarmi: non ti sento", ha scelto la strada della comicità: da Jim Carrey a Billy Cristal e Ricky Gervais, senza dimenticare Debra Messing e Eric McCormack di "Will & Grace", la sitcom che ha ospitato l'ultima apparizione di Wilder nel 2002-2003. Se molte delle star con cui questi aveva fatto coppia non ci sono più (pensiamo al sodale Richard Pryor, o a Marty Feldman e Peter Boyle che lo affiancarono in "Frankenstein Junior"), sono tanti i tributi. In primis – ovviamente – quello del regista che più ha saputo sfruttare il suo talento. L'incontro con Mel Brooks ha prodotto alcuni dei film più belli girati da Gene Wilder. Da "Per favore non toccate le vecchiette" a "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" e a "Frankenstein Junior", il loro sodalizio è stato straordinariamente fruttuoso e grande quanto la loro amicizia. Il regista da poco novantenne ha ricordato Wilder su Twitter. Ecco il suo messaggio, seguito da tanti altri cinguettii di alcuni dei volti più importanti del cinema contemporaneo. Gene Wilder. Uno degli autentici grandi talenti del nostro tempo. Ha benedetto ogni film che abbiamo fatto insieme con la sua magia e ha benedetto me con la sua amicizia. Gene Wilder era una delle energie più divertenti e dolci che abbiano mai preso forma umana. Se c’è un paradiso, lui senza dubbio ha un biglietto d’oro. Ho visto "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" sette volte al cinema con i miei compagni di scuola. Eri un genio. Riposa in pace.
Il regista di Frankenstein Junior ricorda l’amicizia con Gene Wilder, morto a 83 anni il 30 agosto. Il grande comico viene celebrato da tantissime star di Hollywood per cui Wilder è stato un modello e un mito, da Jim Carrey a Russel Crowe e Billy Cristal.
Il mese scorso, Megan Fox è diventata mamma per la seconda volta. Dopo Noah Shannon avuto nel 2012, è nato Bodhi Random. Per Brian Austin Green si tratta del terzo figlio. L'attore, infatti, aveva già avuto un altro figlio da una precedente relazione. La gravidanza, però, non ha scalfito minimamente la bellezza della sua compagna. Se possibile, l'ha resa ancora più sexy. Nei primi scatti, trapelati dopo la nascita del bambino, Megan Fox appare più curvy, con forme più pronunciate e femminili anche se l'aumento di peso non è stato eccessivo. Con addosso una maglia oversize, jeans aderenti, sneakers e occhiali da sole, l'attrice ha dimostrato di saper essere sexy anche con una mise decisamente casual. In fondo non è un caso che la 27enne, nel 2009, si sia aggiudicato il titolo di donna più sexy del mondo. Come fa a mantenere il suo fisico in perfetta forma? Megan Fox ha svelato il suo segreto: "Non mi alleno molto. Dopo che hai un bambino è davvero difficile allenarsi, non lo raccomanderei. Non mangio alcun derivato del latte, è il mio grande segreto. Fa molto male per gli ormoni, se vuoi prendere peso mangia latticini, se vuoi perdere peso non mangiarli".
Nei primi scatti dopo la nascita del secondo figlio, Megan Fox appare più bella che mai. Le sue forme sono più morbide e ciò la rende ancora più sensuale e femminile.
La coppia Justin Timberlake e Jessica Biel, sposi in Puglia ha venduto le foto del'album delle nozze alla rivista americana "People", alla modica cifra di 300.000 dollari; non tantissimi se si conta che il matrimonio è costato, dicono i ben informati, oltre 6 milioni di dollari. Il settimanale ovviamente ha regalato la copertina alla splendida coppia, con la sposa Jessica Biel in rosa che per l'occasione ha omaggiato l'Italia scegliendo un abito disegnato dallo stilista Giambattista Valli. Justin Timberlake invece è andato sul sicuro con un abito di Tom Ford. Il matrimonio più blindato dell'anno ha tratto d'inganno tutti quelli che pensavano si fossero sposati il 20, celebrando la cerimonia segreta il 19 ottobre beffando gli scommettitori e le riviste di gossip mondiali. Gli sposi sono stati totalmente soddisfatti delle nozze e Justin ha così commentato alla rivista People: E' stato impegnativo fare un viaggio così lungo abbiamo cercato di ringraziare e ricompensare tutti con un grande party
La rivista People ha pubblicato in esclusiva le foto del matrimonio a Fasano della coppia. Raggianti, in completo Tom Ford lui e in abito da sposa rosa in Giambattista Valli lei, i due hanno regalato un grande party ai propri ospiti.
Con la vittoria di DAZN nella battaglia sui diritti tv della Serie A del triennio 2021-2024 sono stati assegnate tutte le competizioni nazionali e internazionali per i prossimi tre anni. L'offerta della piattaforma fondata a Londra nel 2015 ha ricevuto 16 voti a favore e solo 4 contrari e per il campionato italiano si tratta di una vera e propria svolta: per la prima volta verrà trasmessa la Serie A da un servizio streaming. Cambierà l'organizzazione del calendario delle partite del massimo torneo italiano con la nuova acquisizione e il modo in cui verrà trasmesse le gare in tv e sui dispositivi mobili. In base ai diritti televisivi che sono stati assegnati in queste ultime settimane si è ridisegnato anche il modo in cui vedere il calcio in tv nei prossimi tre anni. Il panorama del calcio in TV, su territorio italiano, è cambiato dopo l'assegnazione dei diritti televisivi per il prossimo triennio dal 2021 al 2024. La novità più grande riguarda la Serie A: Sky perde il ruolo di broadcaster di riferimento a favore di DAZN, che trasmetterà tutte le partite dei prossimi tre campionati. Resta in ballo una fetta di partite in co-esclusiva (tre a giornata) che si contendono Sky e Mediaset. Sky si consola con le coppe europee: l'emittente satellitare trasmetterà Champions League, Europa League e Conference League. Per la Champions, entrano in gioco anche altri due soggetti: Mediaset, con una partita in chiaro, e Amazon Prime Video, che trasmetterà in streaming una partita per giornata. La lunga trattativa nell'assemblea della Lega Serie A ha portato all'assegnazione dei diritti della Serie A a DAZN per la trasmissione delle 10 partite di ogni giornata del massimo campionato italiano, di cui 7 gare in esclusiva e le altre tre in coesclusiva. Le società che hanno acquistato i diritti tv per trasmettere la Champions League in Italia per il triennio 2021-2024 sono Amazon, Sky e Mediaset. La suddivisione delle gare prevede 121 partite a stagione a pagamento per il gigante di proprietà di Comcast (satellite, digitale e streaming con NowTv); poi ci sono le 17 partite (16 del martedì sera più la finale) gratuitamente in chiaro di Mediaset. La vera novità per le gare della competizione più spettacolare per club al mondo è chiaramente Amazon: la piattaforma di Jeff Bezos trasmetterà le 16 migliori partite del mercoledì sera a stagione a pagamento in streaming in esclusiva. I diritti tv di tutte le 282 partite a stagione della Europa League per il triennio 2021/2024 sono state acquistati acquistati da Sky. La seconda competizione europea per club rimarrà nelle mani del colosso australiano, che con molta probabilità porterà alla visione in chiaro di una gara del giovedì sul canale TV8.
Con l’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A per il triennio 2021-2024 a DAZN si è completato il quadro degli annunci su quali emittenti tv e piattaforme si potranno partite di calcio nel triennio 2021, dal campionato italiano alla Champions League passando per le altre competizioni europee. Come cambia il calendario e la distribuzione.
In fondo gli ex sono tutti uguali, sia che si tratti di celebrità che di persone comuni. Ai tempi dei social network, la prima cosa che si fa una volta interrotta una relazione è cancellare il contatto "indesiderato". E questo è quello che hanno fatto anche Rihanna e Chris Brown. Anzi, per la precisione, si vocifera che sia stato lui a cliccare su "smetti di seguire" e a liberarsi della bella cantante su twitter. Come molti sapranno, Brown ha lasciato Riri perché non si riteneva pronto per impegnarsi in una relazione seria. Pensate, però, che se ne sia restato chiuso in casa a ragionare sulla sua mancanza di maturità? Niente affatto. All'inizio si è parlato di un suo ritorno di fiamma con la ex Karrueche Tran. Chi ha buona memoria saprà che non si parla di una ex qualunque, ma di quella ragazza che era stata scaricata per fare posto all'amore rinato di Brown con la cantante delle Barbados. Eppure, mettendo da parte dignità e rispetto per se stessa, la Tran era comparsa al fianco di Chris sia al party tenutosi dopo i Billboard Music Awards che durante i festeggiamenti dei 24 anni di Chris. Tra i due atteggiamenti intimi, da veri piccioncini che lasciavano intendere che la loro relazione era ricominciata. Ma l'artista difficilmente permette ad una compagna di dormire sonni tranquilli. Tempo una manciata di giorni, infatti, ed eccolo a flirtare con un'altra. La ragazza in questione, però, non è una scelta a caso ma bensì Chloe Green, l'ereditiera del prestigioso marchio di abbigliamento Topshop. Esatto, proprio quello che negli ultimi tempi sta facendo disperare la povera Rihanna. Il marchio, infatti, ha utilizzato l'immagine del suo viso per una linea di t-shirt, incurante delle proteste dell'artista. Scelta casuale da parte di Brown o una maniera per punzecchiare la ex? Intanto una fonte ha dichiarato al Daily Mirror:
Chris Brown sembra abbia una nuova fiamma. E’ stato spesso visto in compagnia di Chloe Green. Lei, però, non è una ragazza qualunque. E’ l’ereditiera del marchio di abbigliamento Topshop, attualmente in causa con Rihanna per aver usato l’immagine del suo volto per una linea di t-shirt.
Qualcuno parla già di Far West, qualcun altro invece teme che questo possa favorire la possibilità di nuove stragi legate all'utilizzo delle armi, ma per i favorevoli al nuovo disegno dei legge approvato dal Senato in Texas, negli Usa, si tratta di una "semplice restaurazione del diritto costituzionale dei texani sancito dal Secondo Emendamento". Al centro del dibattito vi è la norma che permetterà d'ora in poi di poter portare con sé una pistola anche senza porto d'armi. L'ok alla norma è giunto da parte del Senato statale a maggioranza repubblicana che ha così tolto qualsiasi tipo di restrizione nei confronti di chi intendeva portare con sé la propria arma, ovvero un particolare permesso, il necessario addestramento e i controlli sui precedenti del richiedente. La legge, che secondo i suoi sostenitori consentirà ai texani di difendersi meglio nei luoghi pubblici, è stata inviata al governatore Greg Abbott, che ha già indicato che lo firmerà in legge. "Dovremmo avere il ‘trasporto costituzionale' in Texas", ha detto alla radio locale il mese scorso. Il Texas ha già una delle legislazioni più permissive negli Usa in fatto di armi, consentendo ad esempio di poter portare un fucile in pubblico senza bisogno di particolari permessi.
Nessun porto d’armi, né una formazione o controlli: con l’ok del Senato statale alla legge sul porto d’armi, cambiano le regole per i cittadini del Texas, negli Usa, che potranno girare armati senza particolari permessi. La nuova legge infatti consentirà a chi ha più di 21 anni di portare con sé un’arma salvo nei casi di passate condanne o di divieti imposti da un giudice.
Nel 1993 ogni ragazzino da ogni parte del mondo sapeva cosa fosse "Street Fighter II" così come le sue diverse declinazioni: dalla Champion Edition alla Hyper Fighting a velocità raddoppiata, fino a "Super Street Fighter II". Così, in quell'anno particolarmente ricco di progetti cinematografici legati al mondo dei videogiochi – nello stesso anno era uscito "Super Mario Bros" con Bob Hoskins e John Leguizamo e due anni più tardi sarebbe uscito il primo film di "Mortal Kombat" con Cristopher Lambert – il film di "Street Fighter" con una star del calibro di Jean-Claude Van Damme rubò la scena. Al tempo stesso, dopo l'uscita internazionale del film, deluse non poco anche a causa del comportamento dell'attore sul set: "Era strafatto di cocaina", ricorda il regista del film Steven de Souza. Jean-Claude Van Damme era la star assoluta di un cast che comprendeva anche una giovanissima Kylie Minogue, nel ruolo di Cammy, e Raul Julia (il generale M. Bison). Il ruolo dell'attore re delle pellicole d'arti marziali era quello del Colonnello Guile, ma sul set aveva sempre dimostrato di essere capriccioso, poco presente e puntuale e soprattutto sempre fatto di cocaina. Inoltre, erano quegli anni in cui veniva da tre divorzi e, nonostante fosse sposato con Darcy LaPier, intrattenne sul set una relazione proprio con Kylie Minogue anni, veniva da tre divorzi. Lui lo ammise: "Sarebbe stato anormale non fare niente con Kylie. Era così bella e attraente, la vedevo ogni giorno accanto a me con quel grande sorriso". Il regista Steven de Souza, in una intervista al Guardian, rivelo poi che all'attore belga fu affidato un "controllore" dalla produzione che non lo facesse eccedere troppo fuori dal set, che era di base soprattutto soprattutto a Bangkok. L'attore si concedeva lunghe feste e si presentava sempre in hangover quando andava bene. Quando andava male, non si presentava. Una volta fu recuperato addirittura a Hong Kong, dove era "fuggito" per passare il tempo tra festini a base di sesso e alcool. Raul Julia era la seconda star dopo Jean-Claude Van Damme. A lui era affidato il ruolo di antagonista, quello del generale Mike Bison. Senza che nessuno della produzione fosse a conoscenza, Raul Julia si presentò a Bangkok scheletrico a causa di un cancro allo stomaco che lo stava divorando dall'interno. La costumista chiamò il regista: "Abbiamo un problema da risolvere, il costume di scena gli va larghissimo". Questo condizionò soprattutto le scene d'azione dell'attore, che furono quasi tutte improvvisate sul set.
Nel 1993 scoppiò la tendenza di realizzare i primi film dai videogiochi di successo internazionale, tra questi anche “Street Fighter”. Il film di de Souza, bellissimo nella sua immensa bruttezza, fu girato con grande difficoltà a causa dei problemi di droga di Jean-Claude Van Damme e della sua inaffidabilità – intrattenne una relazione sul set con Kylie Minogue. In ultimo, i problemi di salute di Raul Julia culminati nella morte subito dopo le riprese.
Aurora Ramazzotti è già innamorata della piccola Celeste, ultimogenita di Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi. La piccola è nata da pochi giorni e dopo averle fatto visita in clinica, Aurora ha aspettato che mamma Michelle la portasse a casa prima di pubblicare sul web la prima foto della piccola. Nello scatto pubblicato su Instagram compaiono solo le manine di Celeste, appoggiate alle mani della sorella maggiore quasi a sottolinearne la grossa differenza d’età tra le due. In casa Trussardi sono tutti concentrati sull’ultima arrivata, di poco più piccola della bella Sole, nata nell’ottobre del 2013. La Hunziker è una mamma sprint e ha già annunciato che non intende fermarsi all’arrivo di Celeste. Appena potrà, metterà in cantiere un altro bimbo nella speranza di poter concepire il tanto agognato maschietto dopo tre splendide femmine. ….💎 A post shared by Aurora Ramazzotti (@therealauroragram) on Mar 11, 2015 at 9:36am PDT
Spunta dal web la prima foto di Celeste Trussardi, figlia di Michelle Hunziker e del marito Tomaso. A condividerla è la “sorellona” Aurora Ramazzotti.
La Lombardia resta la regione d'Italia più colpita dall'emergenza Coronavirus. Nell'ultimo aggiornamento fornito nella tarda mattinata di oggi, giovedì 27 febbraio, dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli, i casi di contagio in Lombardia sono arrivati a 305. Tra questi, come emerso nella serata di ieri, c'è anche una stretta collaboratrice del governatore Attilio Fontana, che proprio dopo la notizia ha deciso di annullare la conferenza stampa in programma nella serata di ieri e, in una diretta Facebook, ha annunciato di essersi messo in auto isolamento (indossando anche in diretta una mascherina, gesto che non ha mancato di suscitare qualche polemica). Purtroppo, oltre all'aumento dei casi di contagio, si deve registrare anche l'aumento dei decessi. Altre due persone sono morte e in totale sono dunque 12 i decessi in Regione riconducibili al Coronavirus: un vero dramma per le famiglie delle vittime che erano persone fragili, anziane e in condizioni di salute precarie. A fare da contraltare a questo dato c'è però anche una notizia positiva, relativa alle guarigioni: in Lombardia infatti, secondo quanto comunicato dalla Regione al capo della Protezione civile Borrelli, sono finora guarite 37 persone. "La guarigione – ha precisato Borrelli nel consueto punto stampa – non viene certificata dall'Istituto superiore di sanità, ma dalle singole autorità sanitarie regionali. Un paziente si considera guarito se due tamponi effettuati a distanza di 24 ore l'uno dall'altro risultano entrambi negativi".
In Lombardia i casi di persone contagiate da Coronavirus sono arrivati a 305, secondo l’ultimo aggiornamento fornito nella tarda mattinata di oggi, giovedì 27 febbraio, dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli. La Lombardia resta la regione d’Italia più colpita dall’emergenza. Purtroppo aumentano i decessi: sono 12 le vittime del virus in Lombardia, ma ci sono anche 37 persone che sono guarite dal Covid-19.
Vito Marino è il nuovo sindaco di Casavatore: il candidato sostenuto da liste civiche di centrodestra ha vinto il ballottaggio con il 50,02% dei voti, con un totale di 3.302 voti, appena 2 in più di Luigi Maglione, il candidato sostenuto dal Partito Democratico e, al ballottaggio, anche dal Movimento Cinque Stelle, dopo che i pentastellati avevano presentato Elisabetta Puzone, che non era riuscita a superare il primo turno. Al primo turno, era stato proprio Luigi Maglione a sembrare in vantaggio, forte di 4.151 voti che però non erano bastati ad ottenere il successo (42,71%): Marino si era invece fermato a 3.918 voti (40,31%). Fuori dai giochi invece il terzo candidato, Elisabetta Puzone, candidato del Movimento Cinque Stelle (che poi ai ballottaggi hanno appoggiato Maglione): la Puzone si era fermata a 1.651 voti, pari al 16,99% che le è valso solo un posto in consiglio comunale. E così si è tornati alle urne, per il ballottaggio che si è svolto domenica 4 e oggi, lunedì 5 ottobre. Alla chiusura dei seggi, alle ore 15, si è proceduto con lo spoglio dei voti, che ha decretato l'elezione di Vito Marino a sindaco, per appena due voti.
Elezioni Comunali Casavatore 2020: vince Vito Marino per appena due voti. Sconfitto Luigi Maglione, il candidato del Partito Democratico, che ai ballottaggi aveva ricevuto anche l’appoggio del Movimento Cinque Stelle. In netto calo l’affluenza ai seggi: hanno votato solo il 43,45% degli aventi diritto.
Intervistata da Vip, Veronica Graf è tornata a parlare della presunta frequentazione intercorsa tra lei e il tronista di "Uomini e Donne" Andrea Cerioli. L'ex concorrente del Grande Fratello ha raccontato: "Fuori dalla casa ho trovato un Andrea decisamente migliore di quello che avevo conosciuto nella casa, sicuramente più dolce e premuroso. Adesso lo seguo pochissimo a Uomini e donne, ma da quel che dicono non mi sembra interessato a nessuna. Io non andrei mai a corteggiarlo, ma ho avuto una storia con lui. Ho le prove di quello che dico: dei messaggi e persone che possono testimoniare che questa è la verità. Dopo la nostra uscita dalla casa ci siamo frequentati, ma non ho mai detto che siamo stati fidanzati!" Ha chiarito, però, di non avere intenzione di diffondere i messaggi che a suo dire, lui era solito inviarle: "Non mostrerò mai quello che mi scriveva perché sono una persona pulita, ma aggiungo che amici e soprattutto amiche in comune erano presenti quando ci vedevamo e quindi hanno prove del nostro rapporto, tutto qui. Non voglio passare per bugiarda". Commenta, infine, il fatto che lui abbia negato il loro rapporto:
Veronica Graf è tornata a parlare della presunta frequentazione con Andrea Cerioli. A suo dire, il tronista di “Uomini e Donne” non sarebbe interessato a nessuna delle corteggiatrici.
CE-ST Design Studio è un giovane ed emergente studio di design multidisciplinare con sede a Singapore e Zhongshan in Cina che ha vinto gli A'Design Award con il progetto di una serie di case mobili pensate per lasciare un'impronta ecologica ridotta durante i viaggi. Il progetto si chiama Time Holiday e comprende case mobili facilmente trasportabili in qualsiasi luogo, senza limitazioni di terreno e topografia. Queste ville inoltre non richiedono alcuna fondazione e permettono di entrare in contatto con la natura e condurre una vita serena e pacifica. Con le crescenti preoccupazioni sulla sostenibilità ed eco-efficienza, sempre più proprietari di casa fanno attenzione all"impronta ecologica dei propri immobili. Così CE-ST Design Studio ha ideato una casa mobile il cui impatto sull'ambiente è minimo: "L'ispirazione è tratta dal concetto di sostenibilità futuristica e tiny living.", spiega il giovane designer, "Il desiderio di svegliarsi al mattino di un mare blu sereno, prati verdi lussureggianti o un maestoso dessert dorato in un baccello modulare strettamente connesso alla natura è stato l'ispirazione trainante di questo progetto". Questa casa mobile ha un sistema flessibile che consente di estrarre o ritrarre la struttura attraverso un meccanismo a cassetto. Quindi, c'è flessibilità data allo spazio in base alle esigenze e ai luoghi. Può essere installato in un giorno e gestito individualmente o all'interno di un cluster in qualsiasi posizione. La struttura esterna della casa mobile è costituita da un materiale in fibra di vetro curvo e monopezzo che è indipendente dai vari climi, principalmente flessibile per l'uso in diverse topografie e aree geografiche.
Time Holiday è il progetto di CE-ST Design Studio per una serie di case mobili facilmente trasportabili in qualsiasi luogo, che non richiedono alcuna fondazione e permettono di entrare in contatto con la natura e condurre una vita serena e pacifica. Queste ville possono essere installate in un giorno e hanno un sistema flessibile che consente di estrarre o ritrarre la struttura a proprio piacimento.
Uno degli eventi più interessanti di questo maggio per gli appassionati di videogiochi avrà luogo al cinema: si tratta dell'arrivo nelle sale di Pokémon: Detective Pikachu, film atteso ormai da mesi con attori in carne e ossa e ambientato in un mondo abitato anche da Pokémon. La pellicola farà il suo debutto giovedì 9 maggio, e per l'occasione i fan del videogioco in realtà aumentata Pokémon Go se ne troveranno i protagonisti anche sul proprio smartphone. In un aggiornamento sul sito del gioco, il produttore Niantic ha infatti annunciato la partenza imminente di un evento speciale, che porterà all'interno del gioco numerosi bonus e caratteristiche a tema Detective Pikachu per una durata di tempo limitata. Innanzitutto alcuni dei Pokémon protagonisti del film si manifesteranno anche nel gioco con maggiore probabilità durante i raid, mentre più in generale tutti quelli che faranno almeno una comparsata nella pellicola saranno più facili da trovare allo stato selvatico. Nella modalità fotografica Foto Go ci sarà poi la possibilità che un Pikachu detective tenti di rovinare gli scatti, rischiando però di essere catturato dai giocatori più rapidi. Non è tutto: la cattura di ogni Pokémon procurerà un quantitativo doppio di punti esperienza rispetto al normale, mentre saranno disponibili nella boutique nuovi oggetti a tema da far indossare al proprio avatar (tra i quali, ovviamente, un cappello da detective con orecchie da Pikachu incluse) e ricerche sul campo ispirate al film.
In occasione dell’uscita nelle sale di Pokémon: Detective Pikachu, gli sviluppatori del videogioco in realtà aumentata per smartphone annunciano la partenza di un evento a tema che metterà a disposizione degli allenatori virtuali nuovi oggetti e diverse altre novità. Come avviene spesso nel gioco però però l’evento non durerà per sempre.
Mentre viene resa nota la notizia relativa all’esiguo patrimonio di Amy Winehouse – la donna avrebbe anche escluso Blake Fielder Civil dal testamento – emerge un altro sconcertante aspetto della vita di questa artista, morta a soli 27 anni. La donna, secondo quanto riferisce il quotidiano britannico The Sun, sarebbe stata palesemente sfruttata dal suo ex marito quando ancora era in vita. La notizia lascia particolarmente perplessi ma, a raccontarla, sono stati proprio alcuni amici di Blake che hanno motivato la sua esclusione dal testamento, spiegando quale sarebbe stato il rapporto che univa Amy al suo ex marito. Che la loro storia d’amore fosse stata particolarmente tormentata era già noto. Le persecuzioni a Blake Fielder Civil da parte di una Amy mai rassegnata di fronte al loro divorzio, fecero il giro del mondo. L’uomo, attualmente in carcere, lamentava di essere vittima di stalking a causa della sua ex, ancora troppo innamorata. Dopo la notizia della sua morte, un Blake sotto choc dichiarava invece che non aveva mai dimenticato Amy e quanto lei aveva rappresentato nella sua vita. Oggi, invece, secondo la ricostruzione fatta dagli amici dell’uomo, emerge che la loro storia d’amore potrebbe essere stata a senso unico. La Winehouse, da sempre molto più ricca rispetto al marito, si sarebbe dovuta far carico del terribile onere di pagarlo per ogni bacio ricevuto. La richiesta, avanzata scherzosamente dall’uomo, veniva accolta da una Amy compiacente, da sempre attenta a tutte le esigenze di Blake. Amy era follemente innamorata di Blake. Aveva sempre 150 sterline a portata di mano per pagarlo mentre lo baciava. Succedeva anche che erano seduti sul divano con un paio di drink, lei cercava le coccole e gli diceva: “Dammi un bacio marinaio” e poi lui le chiedeva i soldi. Blake lo faceva per poi acquistare crack ed eroina.
A due mesi circa dalla morte di Amy Winehouse, emergono novi e inquietanti aspetti del suo rapporto con l’ex marito Blake Fielder Civil. L’uomo, secondo numerosi amici, sfruttava l’amore della cantante per spillarle denaro.
Con milioni di metri quadrati e spazi pubblici sviluppati, Porta Nuova rappresenta una delle più grandi riqualificazioni urbane a uso misto completate in Europa in un centro storico cittadino. Da anni la rigenerazione urbana della zona ha offerto alla città nuovi stimoli, prospettive e scenari futuri ottimisti. Nei prossimi anni il progetto vedrà un ulteriore sviluppo di oltre 400.000 metri quadrati allo scopo di completare il quartiere e creare un corridoio di rigenerazione urbana dalla Stazione Centrale allo Scalo Farini, fino alle aree Expo attraversando la Bovisa. Artefice della trasformazione del quartiere di Porta Nuova, oltre al Comune di Milano, è la COIMA SGR, la società di investimento immobiliare che si è aggiudicata, dopo una furibonda asta pubblica, per 175 milioni di euro il complesso immobiliare di via Giovanni Battista Pirelli 39 a Milano, conosciuto come Pirellino, e che realizzerà gli edifici di Gioia 20, Pirelli 35, Gioia 22 e Pirelli 39 modificando ancora lo skyline di Milano. Il nuovo quartiere di Porta Nuova-Gioia vedrà la realizzazione di 260.000 metri quadrati lungo via Melchiorre Gioia, più 20.000 metri quadrati di spazi pubblici. COIMA si è fatto promotore di un masterplan unitario che sarà guidato da Gregg Jones dello studio Pelli Clarke Pelli Architects, che già aveva definito il masterplan di Porta Nuova, con altri validi professionisti quali Patricia Viel dello studio Antonio Citterio Patricia Viel, Chris Choa di AECOM, Ibrahim Ibrahim di Portland, Jim Burnett dello studio OJB e Andreas Kipar di Land come paesaggisti. Il programma di investimento di COIMA per la riqualificazione del quadrante nord est di Porta Nuova verso la Stazione Centrale è iniziato nel 2015 con l’acquisizione dell’ex torre INPS in via Melchiorre Gioia 22, dei terreni tra via Melchiorre Gioia e via Giovanni Battista Pirelli, dell’ex sede Telecom di via Giovanni Battista Pirelli 35 e infine del complesso immobiliare di via Giovanni Battista Pirelli 39 a Milano, conosciuto come Pirellino. La riqualificazione di Porta Nuova nel 2018 ha ottenuto il MIPIM Award come miglior progetto di rigenerazione urbana del mondo. L’area comprende, oltre al Bosco Verticale e la zona attorno alla Biblioteca degli Alberi, il parco pubblico meta ormai quotidiana di cittadini e turisti, l’ex edificio Telecom di Via Pirelli 35, l’ex edificio degli Uffici Tecnici Comunali di Via Pirelli 39, l’ex edificio INPS di Via Melchiorre Gioia 22 e il lotto di incrocio tra Via Melchiorre Gioia e via Sassetti. L’intervento di COIMA per la riqualificazione di Porta Nuova è stato qualificato da tre concorsi di progettazione internazionali che hanno assegnato ad Antonio Citterio Patricia Viel la realizzazione dei due edifici confinanti con Via Melchiorre Gioia – Sassetti (Gioia 20); allo studio di Cesar Pelli la definizione del progetto Gioia 22; mentre sono in corso i concorsi per Pirelli 35 e Pirelli 39, e si parla anche di scoperchiare il tratto di Naviglio Martesana che scorre da sotto il Pirellino ai Bastioni di Porta Nuova. Milano può candidarsi come laboratorio europeo di innovazione nello sviluppo del territorio, con progetti di nuova generazione in grado di contribuire alla composizione di una ricetta italiana vincente nel realizzare edifici sostenibili che sappiano coniugare rendimento economico e sociale". Manfredi Catella, Founder & CEO di COIMA SGR. Gioia 20 corrisponde al lotto di incrocio tra Via Melchiorre Gioia e via Sassetti. Qui Antonio Citterio Patricia Viel hanno vinto il concorso di progettazione con la costruzione di due edifici sobri ed eleganti posti sui due lati della via Melchiorre Gioia, uno alto 23 piani e l’altro 14, che sembrano digradare verso la Biblioteca degli Alberi. I due edifici saranno destinati ad uffici e l'inizio dei lavori è previsto nel 2020 con consegna nel 2022. “Abbiamo lavorato per un progetto che ha un suo significato mentre diventa parte di un vasto progetto urbano. Abbiamo concepito l'architettura su principi tecnologici e culturali innovativi, puntando a un nuovo modo di usare l'architettura e alle sue relazioni materiali e immateriali con la città. ”, ha dichiarato Patricia Viel sul suo design vincente. Gioia 22 è l'edificio che verrà realizzato al posto dell’edificio ex INPS, costruito nel 1967 e in disuso dal 2012. Il progetto dello studio Cesar Pelli prevede la creazione di una torre di 26 piani fuori terra su 120 metri e 4 piani interrati per una superficie lorda totale di 68.432 m2. Inoltre l'edificio sarà dotato di oltre 6.000 m2 di pannelli fotovoltaici che consentiranno una riduzione del fabbisogno energetico del 75%. "L’originale forma della torre rappresenta il risultato della confluenza di due tessuti urbani e al tempo stesso la risposta all’esigenza di ottimizzazione della luce e dell’energia solare. La combinazione di questi due fattori ha determinato la singolarità di una forma dinamica in grado di esprimere in modo autentico la sua particolare collocazione nello skyline milanese.", ha dichiarato Gregg Jones, Principal di Pelli Clarke Pelli Architects. Pirelli 35 corrisponde all’edificio ex Telecom, acquistato per 130 milioni di euro da Coima. Il progetto è oggetto di un concorso internazionale che nella fase finale vede la partecipazione degli studi KPF, Snohetta e Park. A gennaio 2020 sarà definito il vincitore. Il progetto prevede la riqualificazione e il riposizionamento dell’edificio ex Telecom che si sviluppa su una superficie di oltre 40.000 metri quadrati su 9 piani fuori terra e 2 interrati. L'inizio realizzazione è previsto nel 2021 con consegna entro il 2022. Pirelli 39 rappresenta l’ultimo acquisito in casa COIMA. L’immobile era stato originariamente progettato negli anni ’50 da un gruppo di architetti italiani (Gandolfi, Putelli, Bazzoni, Fratino) per ospitare gli uffici tecnici comunali che qui vi hanno trovato sede fino al 2013, per poi rimanere inutilizzato. Composto da una torre di 26 piani alta 90 metri, un corpo basso a ponte su via Melchiorre Gioia e una autorimessa interrata di tre piani, il complesso è libero su tutti i lati e ha una superficie di intervento di oltre 60.000 mq. Come per molti dei propri progetti, anche per Pirelli 39 COIMA indirà un concorso di progettazione internazionale che avrà per oggetto non solo l’edificio ma anche gli spazi pubblici adiacenti, continuando così l’opera di rigenerazione urbana dell’area, iniziata con Porta Nuova.
Via Melchiorre Gioia a Milano come la conoscete presto non esisterà più perché è in corso un importante piano di rigenerazione urbana dell’intera area che vedrà la realizzazione di quattro nuovi edifici, una green line e si parla anche di scoperchiare il tratto di Naviglio Martesana da sotto il Pirellino ai Bastioni di Porta Nuova.
Kylie Jenner non è solo una delle imprenditrici miliardarie più ricche d'America, nonché una donna che è riuscita a creare un vero e proprio impero che porta il suo nome, è anche un'indiscussa icona di bellezza. A differenza della sorella Kendall, top model altissima e dal fisico longilineo, lei è più minuta e vanta delle forme esplosive e sinuose come Kim Kardashian. Al di là del lato b XL e del seno procace, a contraddistinguerla sono anche un vitino da vespa e una pancia piattissima. Sebbene non ami la palestra, i suoi addominali sono da urlo. Qual è il suo segreto? Non avendo nulla da nascondere ai fan, ha rivelato dettagliatamente qual è l'allenamento che segue per un addome tonico e scolpito e la cosa incredibile è che non si tratta di nulla di estremo. Non è una fitness addicted, non ama andare in palestra e spesso si lascia tentare dal cibo spazzatura: Kylie Jenner è "una di noi", peccato solo che, a differenza delle "comuni mortali", gli sgarri alla dieta sembrano non avere alcun effetto sul suo corpo. Come è possibile? A dispetto di quanto si potrebbe pensare, dietro la sua pancia piatta non c'è nessun trattamento miracoloso o costoso in pieno stile star, semplicemente la sorellina di Kim si allena regolarmente ma senza strafare. Nessun workout ad alta intensità, nessuna attività faticosa, nessun esercizio estremo, Kylie si dà alla passeggiata e a delle serie di addominali praticati su un comune tappetino da yoga. A rivelarlo è stata l'influencer in persona con un breve video condiviso su Instagram, nel quale ha spiegato tutto quello che fa per tenersi in forma. Comincia la giornata con una bevanda drenante, continua con una passeggiata all'aperto in salita e con una corsetta su un tratto pianeggiante, mentre, una volta tornata a casa, si dà a una sessione di tapis roulant in modalità collina ripida. Solo a questo punto passa a degli esercizi mirati e tonificanti sul materassino, dai classici crunch ai plank laterali. La dieta? Non è una patita dell'alimentazione sana, solo di recente ha corretto il suo piano alimentare, dando spazio alle verdure e alla frutta. Per contrastare gli attacchi di fame notturni, invece, ha trovato un rimedio perfetto: prima di andare a dormire mette una mela sul comodino, così da riuscire a placare in modo sano la voglia di cibo senza neppure alzarsi dal letto. In quanti seguiranno il suo esempio?
Kylie Jenner ha sempre vantato un corpo da urlo, una silhouette impeccabile con lato b e seno esplosivo ma con pancia piatta. Come fa ad avere degli addominali tanto tonici? Non essendo una fitness addicted, non si da agli allenamenti super faticosi: ecco quali sono i suoi segreti di bellezza.
È uscito "Eva", il nuovo singolo inedito della coppia formata da Mina e Adriano Celentano, che lo scorso anno hanno pubblicato "Le Migliori" il loro secondo album in coppia, conquistando ancora una volta (la prima fu nel 1998 con "Mina Celentano") le classifiche di vendita e risultando il più venduto del 2017 e il terzo più venduto della prima metà del 2017. "Eva" è l'inedito che i fan troveranno nel repack che si intitola “Tutte le migliori”, ed è un cofanetto evento che raccoglierà per la prima volta i più bei duetti e una selezione dei successi della carriera dei due cantanti e che sarà in vendita dal primo dicembre e disponibile in diverse edizioni. "Eva" è l'unico inedito di questo doppio cd che nel primo volume mescola i successi dei due album che vede assieme questi due mostri sacri della musica italiana, mentre nel secondo volume ci sono alcune delle migliori canzoni delle rispettive discografie, con classici come "Volami nel cuore", "Se telefonando", "Grande grande grande", "L'importante è finire", "Azzurro", "Il ragazzo della via Gluck" e "Prisencolinensinainciusol", presente anche nell'album originale del 2016. La canzone parla di una Eva che non c'è più e di "questa vita strana mi riporta a te", come canta il protagonista maschile della canzone, innamorato di un'Eva che gli ha voltato le spalle. Ma i riferimenti sono anche alla prima donna sulla Terra e i riferimenti bliblici sono vari, come quando nelle prime strofe Celentano canta: "punto a capo per colpa di Eva, un peccato quell’ultima cena" o quel "qui nel giardino incantato il mio posto qual è". Volume 1 Eva Specchi riflessi Amami amami Acqua e sale A un passo da te Brivido felino Come un diamante nascosto nella neve Sempre sempre sempre È l’amore Sono le tre Che t’aggia dì
Si chiama “Eva” il singolo inedito contenuto in “Tutte le migliori”, la nuova edizione dell’album del 2016 di Mina e Adriano Celentano.
Il volto di Marcello Mastroianni campeggia sul poster ufficiale del 67esimo Festival Internazionale del Film di Cannes: gli autori del manifesto Hervé Chigioni e Gilles Frappier rispettivamente direttore e grafico dell' agenzia parigina Lagency rendono così omaggio al cinema italiano e, più nello specifico al grande attore e al suo sodalizio con Federico Fellini. L'immagine rielaborata è tratta infatti da una delle più celebri scene di "Otto e 1/2", film presentato proprio a Cannes esattamente 51 anni fa, nel 1963. Ecco la motivazione che ha spinto gli autori a rendere omaggio al cinema nostrano: ConMarcello Mastroianni e Federico Fellini vogliamo celebrare un cinema libero e aperto al mondo, sottolineando l'importanza artistica del cinema italiano ed europeo attraverso una delle sue figure più solari. Il suo sguardo al di sopra degli occhiali neri ci rende complici di una promessa di gioia cinematografica mondiale la gioia di vivere insieme il Festival di Cannes. Con i suoi film, Marcello Mastroianni continua a incarnare ciò che il cinema ha di più innovativo, anticonformista e poetico
Il volto di Marcello Mastroianni in una delle scene più celebri di “8 e 1/2”, ecco il poster ufficiale del Festival Internazionale del Film di Cannes 2014, ad opera di Hervé Chigioni e Gilles Frappier.
Il serale del Grande Fratello 10 riserva molte sorprese, tra le quali anche uno scontro di fuoco tra Massimo Scattarella e Daniele Santoianni, i due ex amici divisi dall'attrazione per la sensuale Veronica Ciardi. Massimo, innamorato perso della cubista romana, porterà avanti i suoi sentimenti e probabilmente marcherà l'offesa pubblica che ha mandato in crisi Veronica, a un passo dall'uscita per l'umiliazione ricevuta. Daniele, dal suo canto, è stato molto penalizzato dal flirt avuto con quest'ultima e non le ha perdonato il modo in cui è riuscito a farlo apparire come un amante falso, in cerca solo dei favori del pubblico. Chissà se stasera riusciranno ad avere un confronto civile oppure daranno il meglio di sè stessi pur di averla vinta nel confronto. Fatto sta che per il palestrato barese la questione più importante sarà la sua riammissione al reality: rientrerà nella casa?
Stasera Massimo e Daniele si scontreranno in diretta su Veronica, la donna contesa tra i due nella casa del Grande Fratello.
L’Italia è stata eliminata dai Mondiali 2010 e la notizia ha gettato nello sconforto migliaia di tifosi tanto che si è parlato, addirittura, della peggiore prestazione degli Azzurri. Già 44 anni fa in Corea la Nazionale Italiana fu estromessa dall’importante torneo calcistico ma il fiasco di Marcello Lippi ha battuto tutti i record. Intanto, però, c’è chi ha pensato di risollevare l’umore di tutti quei tifosi delusi dalle rispettive Nazionali. Si tratta di Larissa Riquelme dea sexy dei Mondiali 2010. La modella paraguayana ha promesso uno strip tease in caso di vittoria del team sudamericano e in molti già sono pronti a sperare nel miracolo. Persino l’idea di Maradona nudo per il trionfo della Nazionale argentina aveva solleticato le aspettative delle sue sostenitrici ma lo spogliarello della bollente modella paraguayana potrebbe mettere d’accordo i tifosi di tutto il mondo. Le foto sexy di Larissa Riquelme ai Mondiali sono ormai ricercatissime tra gli internauti e la ragione è presto spiegata. La paraguayana ha, infatti, tutte le carte in regola per riuscire conquistare il cuore degli appassionati di calcio e gli scatti della modella con il telefonino poggiato sul seno hanno scatenato le fantasie degli uomini di tutto il mondo. Alla domanda sulla sua promessa Larissa ha risposto in maniera maliziosa: “Certo, ma il mio corpo sarà dipinto con i colori del Paraguay”. Nell’attesa del bollente strip tease non ci resta che goderci il video della lap dance della modella, diventato ormai un cult su Youtube, e le foto hot prima dei Mondiali di Larissa Riquelme nuda. Intanto siamo sicuri che i tifosi di tutti il mondo stanno già incrociando le dita e pregando per la vittoria del team sudamericano ai Mondiali 2010. Alessia Mancini
Larissa Riquelme ha promesso uno spogliarello per il trionfo del Paraguay e i tifosi già sperano nel miracolo.
Sono passati quasi tre anni da “Giovane Fuoriclasse” e nel frattempo Capo Plaza si è ritagliato uno spazio enorme nella scena rap nazionale, celandosi dietro a un silenzio che ha solo alzato le aspettative sul disco successivo. Nel frattempo, è entrato in una sfera internazionale che gli ha permesso di collaborare con artisti del calibro di J Balvin, Ozuna, Tyga e A Boogie wit Da Hoodie: un mondo latin e statunitense che lo ha plasmato e caratterizzato, un processo che raccoglierà i suoi frutti in “Plaza”, il prossimo album in uscita il 22 gennaio su tutte le piattaforme di streaming digitale. Ad annunciarlo un trailer cinematografico, con protagonista Fortunato Cerlino, attore salito alle cronache per l’interpretazione di Don Pietro nella serie televisiva Gomorra. Se il silenzio è oro, Capo Plaza sembra essere diventato muto negli ultimi anni per quanto riguarda il processo di produzione del suo secondo album ufficiale, annunciato solamente poche settimane fa attraverso un trailer su Instagram. L’artista salernitano aveva raggiunto un successo incredibile con il primo album “20”, miglior progetto al debutto del 2018, certificato dal triplo disco di platino e dalla permanenza nella top 70 degli album più venduti in Italia dopo più di 130 settimane. Ad accompagnare il disco, la deluxe uscita dopo sette mesi, che includeva uno delle prime hit internazionali di Capo Plaza con l’artista francese Ninho, in “Billets”: il brano è diventato virale su Spotify, arrivando a toccare quasi le 35 milioni di visualizzazioni. Da allora il silenzio su come sarebbe dovuto essere l’album della consacrazione, con la partecipazione a progetti di colleghi nazionali e non, una continua tessitura di rapporti, come testimoniano le collaborazioni con Shiva e la cantante maliana naturalizzata francese Aya Nakamura. Un silenzio che ha ricordato a molti il processo avvenuto anche con Sfera Ebbasta, una continua partecipazione a hit di successo di colleghi, che hanno portato alla crescita spaventosa di aspettative sui progetti personali. Non sorprende quindi che Capo Plaza abbia deciso di fare le cose in grande, come lo scorso 2 dicembre quando attraverso il suo profilo Instagram ha pubblicato un trailer cinematografico per annunciare il nuovo album. A raccontare gli ultimi anni di Luca D’Orso, vero nome del rapper, ci ha pensato Fortunato Cerlino, che nel momento topico del video afferma: “Un ragazzo tanto tempo fa andò via, ci riuscì, nella sanguinosa quiete della noia, a 20 anni. Decise che da qui se ne sarebbe uscito da Fuoriclasse, per poi tornare da vincitore”. Un espediente, quella della narrazione di una voce dello spettacolo, che solo nell’ultimo anno aveva avuto altri esempi, come nel caso del doppiatore Luca Ward per l’annuncio di “Vita vera mixtape” di Tedua e negli Stati Uniti di Morgan Freeman per l’album “Savage Mode II” di 21 Savage e Metro Boomin. Ad accompagnarlo in questo viaggio ci sarà sempre Ava, il produttore storico del rapper salernitano, che rispetto a “20” è riuscito a diventare una delle figure principali del beatmaking in Italia (e protagonista anche di "1993" di Ghali). Il progetto “Plaza”, come annunciato dallo stesso artista, sarà suddiviso su più piani di distribuzione. Oltre al disco, che conterrà 16 brani, con tre collaborazioni statunitensi, una tedesca e una italiana, ci sarà anche un formato in cui è stato incluso un magazine autografato e un fumetto, “Il principe fuoriclasse”, che racconterà la storia dell’artista dal suo primo avvicinamento alla musica. Alcuni indizi sul disco sembrano arrivare proprio dallo spoiler fatto dallo stesso artista del magazine, che in alcune pagine sembra si scorga la figura dei Migos, l’ormai noto trio di Atlanta formato da Quavo, Offset e Takeoff. Sul web sembrano essere insistenti le voci che vorrebbero loro tre come protagonisti del nuovo album, allontanando le prime ipotesi che davano la stella del 2020, Roddy Rich, come uno dei papabili. Dopo l’interesse di uno dei più importanti produttori hip hop internazionali, Scott Storch, che lo ha voluto in “Fuego del Calor” con Ozuna e Tyga, sembrano poche le cose che potrebbero fermare l’ascesa di Capo Plaza nel suo riconoscimento internazionale. Basterà aspettare il 22 gennaio, a meno di anticipazioni di qualche brano prima dell’uscita, qualcosa che viene suggerita anche dall’iniziativa nata tra Warner e Spotify, che sta dando la possibilità ai fan di ascoltare per adesso uno snippet delle produzioni di un singolo registrato negli Stati Uniti e di un altro a Berlino. “Plaza” è in arrivo, in un silenzio carico di aspettative.
A tre anni da “20”, l’album d’esordio di Capo Plaza, il rapper salernitano ha annunciato lo scorso 2 dicembre il suo secondo album “Plaza”, attraverso un trailer cinematografico interpretato da Fortunato Cerlino, attore reso celebre dalla serie tv “Gomorra”. Tutte le novità sul disco, dalle 3 collaborazioni statunitensi, all’uscita del fumetto “Il principe fuoriclasse”, che racconterà la storia del rapper salernitano.
Mika ha pubblicato il video del nuovo singolo ‘Staring at the Sun' tratto dal suo ultimo album ‘No place in heaven‘. Un album molto importante per il cantante inglese, ormai italiano d'adozione, che dopo un periodo difficile ha dato vita a questo nuovo lavoro, che ha voluto presentare con un singolo come ‘Good Guy‘, in cui cantava i suoi eroi adolescenziali come Walt Whitman, James Dean, Artur Rimbaud e tanti altri. Questa volta torna con il terzo singolo, quello estivo, estratto sempre dall'album, adatto alla stagione, sia per la musica che per il testo. ‘Staring at the sun' parla dell'amore di una persona per un'altra (ma non si sa se ricambiato), che sono distanti chilometri, ma guardando lo stesso sole si sentono più vicine. Partenza con riff di chitarra a cui pian piano si aggiungono le percussioni per un brano, come spesso capita quando si parla di Mika, che mescola il pop a sonorità dance, perfetto per i dancefloor agostiani e per cercare di scalzare quello che ormai sono i tormentoni che hanno fatto breccia nei cuori degli amanti della musica. Sono qua che fisso il sole. Terra distante, che fisso il sole. Non sei qua, ma condividiamo lo stesso sole (…). E non mi interessa se mi brucia gli occhi, e non mi interessa perché il mio amore è cieco. Anche il video riprende i tema estivo della canzone, con quel tramonto con cui comincia il brano: "Watch the sunset. Hold it from afar" (Guarda il tramonto, abbraccialo da lontano) e il mare in primo piano. C'è una barca su cui balla il cantante inglese, prima di gettarsi e camminare sulla spiaggia e lungo il paesaggio tutto attorno. Nuota e balla Mika, ripercorrendo un po' quello che è il mood che probabilmente spera condizionerà anche chi ascolterà un brano che sentiremo spesso in radio. La speranza è che il brano possa superare le visualizzazioni dei precedenti, benché difficilmente riuscirà a far breccia come successo per “Popular", brano in cui duettava con la popstar Ariana Grande e che ha superato i 100 milioni di visualizzazioni.
È appena uscito il nuovo videoclip del singolo estivo di Mika “Staring at the Sun’, tratto dall’ultimo album del cantante ‘No place in heaven’, in cui canta l’amore per una persona che si trova, però, molto distante.
Dagli Usa, e più precisamente da "Variety", arriva una notizia bomba: "La Sirenetta" diventerà un film con attori in carne e ossa, prodotto da Universal e Working Title e scritto da Richard Curtis (regista di "Love Actually" e "I Love Radio Rock"). Non si conosce ancora il nome del regista, ma è già stata scelta l'attrice per il ruolo di Ariel, che sarà interpretata dalla giovanissima Chloë Grace Moretz. Ex enfant prodige, a soli 18 anni, l'attrice ha già alle spalle una lunga serie di titoli come "Kick Ass", "Lo sguardo di Satana – Carrie" e "Sils Maria". Non si tratta di un vero e proprio remake dell'immortale film d'animazione Disney, quanto di una nuova rivisitazione della favola del danese Hans Christian Andersen. Della pellicola si parla da qualche tempo e nel 2014 era emerso il nome di Emma Watson per il ruolo principale. Ai tempi, esisteva la concreta possibilità di vedere Sofia Coppola in cabina di regia, ma la regista di "Bling Ring" ha lasciato il progetto per scontri con la produzione. Sempre secondo Variety, pare che il motivo dell'abbandono sia proprio la scelta della Moretz, poco gradita alla Coppola. Sebbene il nuovo "La Sirenetta" sia un prodotto Universal, facciamo il punto sui prossimi progetti di classici Disney che diventeranno pellicole live action. Forse si fa prima dire quale cartoon non sarà riadattato con attori in carne e ossa, perché pare proprio che la casa di zio Walt voglia sfruttare fino all'ultima goccia il suo immenso patrimonio di capolavori animati, come non bastassero le recenti versioni di "Maleficent" (ovvero la Bella Addormentata dal punto di vista della strega cattiva) e "Cenerentola". Sono attualmente in sviluppo una già discussa versione di "Dumbo", che potrebbe essere diretta nientemeno che da Tim Burton (il quale, intanto, sta per portare sullo schermo "Alice attraverso lo specchio", seguito di "Alice in Wonderland") e una di "Pinocchio", che sarebbe quindi l'ennesima versione del romanzo di Collodi. Inoltre si sta parlando con insistenza di alcuni film ispirati ad "Aladdin" a partire da un prequel sulle avventure del mitico Genio della lampada.
La favola di Andersen, già adattata nel capolavoro d’animazione Disney del 1989, si trasforma in un film prodotto da Universal con la giovanissima attrice di “Kick Ass” nel ruolo della protagonista. A sceneggiare, il Richard Curtis di “Love Actually”, mentre Sofia Coppola si è ritirata dal progetto.
Ottava settimana in testa alla classifica per Riki, che così si avvia verso il record dei The Kolors che due anni fa passarono 12 settimane, non consecutive, al primo posto della classifica Fimi. Un risultato che in questi ultimi anni è riuscito solo ad artisti dei talent (anche Moreno passò otto settimane in testa alla classifica con l'album d'esordio) e a Ligabue con Made in Italy. Riki, si conferma il più amato di questo 2017, come conferma anche la classifica provvisoria della prima metà del 2017 che lo vede in testa davanti a "Comunisti col Rolex" di Fedez e J-Ax e "Le migliori" di Adriano Celentano e Mina. Questa settimana la classifica, comunque, non cambia molto e sul podio vede ancora "Gentlemen" di Gué Pequeno e "Album" di Ghali, seguiti da "Vascononstop" di Vasco Rossi che guadagna una posizione mettendosi alle spalle l'unica new entry della top 10, ovvero "Everything Now" degli Arcade Fire, che precedono gli Imagine Dragons di "Evolve", "Twins" della Dark Polo Gang, il ritorno tra le prime dieci posizioni di federica, con l'album omonimo. A chiudere, invece, "÷" di Ed Sheeran e "One More Light", l'ultimo album dei Linkin Park. Fuori dal podio "Despacito" di Luis Fonsi che questa settimana è "solo" quinto, dietro a "Senza pagare" di fedez e Ax, "Voglio ballare con te" di Baby K e "Riccione" dei Thegiornalisti, mentre tra i vinili al comando ancora Roger Waters con "Is This The Life We Really Want?", davanti agli Arcade Fire e a "Back To Black" di Amy Winehouse che ogni tanto torna a fare capolino nelle prime posizioni (il 23 luglio è stato l'anniversario della sua morte). Classifica Album Classifica Singoli
Riki si conferma il più venduto di queste ultime settimane, per un podio degli album che non varia, mentre in top 10 entrano gli Arcade Fire e torna Federica.
L’Italia non deve cercare di tagliare a tutti i costi in tempi brevi il deficit Parlare a Sparta perché Atene comprenda sembra la strada scelta dall’Ocse che aggiunge: “tutta la flessibilità e discrezionalità, all’interno delle regole fiscali della Ue, dovrebbe essere utilizzata per ridurre il drenaggio sulla domanda”. In particolare mentre “in Germania una spesa più elevata (per esempio per costruire nuovi asili nido o infrastrutture) incrementerebbe la domanda dell’area euro, risolvendo alcune debolezze infrastrutturali” di cui da tempo soffre anche Berlino, nel caso di Francia e Italia “il rinvio del consolidamento può essere giustificata in un contesto di debole crescita e di nuove riforme strutturali”, mentre “agli stabilizzatori automatici dovrebbe essere consentito di operare pienamente”. Il problema di cui pochi sembrano finora essersi resi conto (ma non i miei cari lettori, vero?) è che tirare la cosa alle lunghe, come attualmente sembrano intenzionati a fare i politici europei, significa andare incontro a “un deterioramento a lungo termine della crescita potenziale” per evitare il quale sono indispensabili riforme strutturali. Di più: in Italia (e in Spagna) c’è spazio “per trasformare la composizione di entrate e spese pubbliche più favorevole alla crescita”, così come (in Francia secondo l’Ocse, ma evidentemente anche in Italia) “ridurre il cuneo fiscale sul lavoro farebbe aumentare la domanda di lavoro” da parte delle imprese. Su questo punto peraltro non c’è da sperare in grandi novità a breve visto che come detto più volte per rendere il lavoro italiano (che non costa più delle medie europee a livello di “netto in busta”, mentre è sensibilmente superiore a livello lordo proprio per l’eccessivo peso del cuneo fiscale) più “competitivo” servirebbe una riduzione nell’ordine dei 50 miliardi l’anno che al momento non è semplicemente possibile attuare. Mentre procedere a colpi di “limature” di qualche miliardo di euro l’anno già si sta rivelando difficile (basti pensare al balletto vergognoso sull’Irap culminato, nel disegno di Legge di Stabilità attualmente all’esame del Parlamento, in “sconti” procrastinati al 2016 e incrementi delle aliquote fatti scattare retroattivamente da quest’anno) e comunque non produrrà che un riequilibrio impercettibile. Per una volta sul banco degli imputati l’Ocse non mette solo l’Italia o il Sud Europa: la Germania, suggerisce l’organizzazione per lo sviluppo economico e la cooperazione, dovrebbe liberalizzare il settore dei servizi per stimolare gli investimenti (prima di bacchettare continuamente l’Italia e la sua scarsa apertura alla concorrenza, aggiungo io), mentre se tutti i paesi membri si impegnassero in azioni “più ambiziose per completare il mercato unico” (e possibilmente arrivare ad una vera unione politica europea, aggiungo), si otterrebbe “un impatto maggiore per tutti gli stati”. Insomma: dalla crisi non si esce continuando a stringere la cinghia sino a soffocare o morir di fame, si riparte solo cambiando mentalità, rimettendosi in gioco, a patto ovviamente di rinnovare l’intera propria struttura economica e soprattutto, torno a ripetere, rinnovando la propria cultura economica e sociale. Discorso che per l’Italia vale almeno il doppio visto la generale arretratezza che il paese, dominato da oltre un ventennio da un consociativismo perfettamente rappresentato da ultimo nel “patto del Nazareno” che tutele gli interessi di alcune minoranze (sempre meno, eppure ancora) “rilevanti”, ha accumulato un distacco marcato da paesi come Francia, Inghilterra, Germania o persino Spagna sia a livello di nuove infrastrutture (tecnologiche prima e più che “asfalto&cemento”, che in molti casi servono principalmente alle imprese coinvolte nella realizzazione di opere che erano necessarie alcuni decenni fa ma ormai rischiano di non esserlo più) sia di capacità di immaginarsi nuovi prodotti e servizi e trovare i capitali necessari al loro sviluppo, sia di regolamentazione che consenta agli imprenditori di veder rapidamente realizzate le proprie iniziative e ai consumatori di veder comunque tutelati i loro diritti. Se poi aveste ancora dubbi, gli esperti dell’Ocse ribadiscono: “un pacchetto di riforme credibili può incrementare la fiducia, fornendo uno stimolo immediato alla domanda”. Intervenire è urgente, perché allo stato attuale, rispetto ai livelli pre-crisi, solo la Germania (e non sarà un caso) vede il suo potenziale di crescita aumentato di circa il 5%, mentre tutti gli altri paesi dell’Unione Europea hanno visto ridursi la propria crescita potenziale e se la Francia può essere soddisfatta di avere tuttora una crescita potenziale di poco inferiore a quella di cui disponeva prima della crisi, già l’Italia ha visto il proprio potenziale ridursi di oltre il 4%, l’Olanda del 5%, la Spagna di quasi il 6%, l’Irlanda, che una parte della letteratura economica e politica vorrebbe “allieva prediletta” della “troika” Ue-Bce-Fmi ha subito un calo della crescita potenziale nell’ordine del 10%, la Grecia, “aiutata” dalla stessa troika in cambio della promessa di rilevanti riforme (solo in parte attuate) sfiora addirittura un calo del 25% della propria già non esaltante crescita potenziale. Qualcosa insomma non ha funzionato nella gestione “post-crisi” in Europa ed è ora di prenderne atto. Voler continuare su una strada di solo rigore “senza se e senza ma” equivarrebbe a impiccarsi con le proprie mani e non pare il caso. Anche perché se per l’Italia l’unica via d’uscita dalla prolungata recessione è di proseguire “con determinazione” il programma di riforme così da rendere “sostenibile” una crescita più robusta in futuro (pur dovendosi scontrare, aggiungo io, con un quadro demografico tutt’altro che favorevole a una crescita strutturalmente più elevata, il che richiederà a un certo punto che si modifichino significativamente anche le politiche a favore delle famiglie o tutto sarà vano), l’Ocse ha rivisto al ribasso le proprie previsioni sul Pil (visto ora in calo dello 0,4% quest’anno, in crescita dello 0,2% l’anno prossimo e dell’1% nel 2016) e si attende ora che il rapporto deficit/Pil dell’Italia sia pari al 3,0% quest’anno, al 2,8% il prossimo e al 2,1% nel 2016 (le stime precedenti, formulate a maggio, parlavano di un 2,7% quest’anno e di un 2,1% nel 2015), con un rapporto debito/Pil destinato a salire al 130,6% quest'anno, al 132,8% nel 2015 e al 133,5% l’anno successivo.
Per l’Ocse Italia (e Francia) fa bene a non voler tagliare a tutti i costi il deficit a breve termine e deve concentrarsi sulle riforme ripensando (come la Spagna) il bilancio pubblico in modo più favorevole alla crescita. La Germania deve spendere di più…
Andata in onda ieri su Canale 5 la seconda puntata di I delitti del cuoco, la nuova fiction interpretata da Bud Spencer (appena premiato alla carriera ai David di Donatello, in cui ha vinto come miglior film L'uomo che verrà) ed Enrico Silvestrin, e dedicata a un ex poliziotto che si ritira dalle scene per aprire un ristorante a Ischia. Dopo avervi proposto le anticipazioni, andiamo ora a riepilogare cos'è accaduto negli episodi appena trasmessi. A Ischia esplode un motoscafo, davanti agli occhi dei turisti. Muore Giuseppe Intruglia, che era a bordo. Il commissario Francesco interroga la moglie di Intruglia e porta avanti le indagini. Intanto Carlo scopre che la turista tedesca Elsie è sua figlia, e la affida alla sorella Croce, affinchè la tenga per un po' chiusa in convento. Le indagini proseguono, e tutti gli indizi portano alla colpevolezza della moglie di Intruglia. Si celebra la festa di compleanno di Elsie, ma la torta è cosparsa di polvere di anfetamina. Si scopre che la droga era dentro alla candelina, comprata proprio da una società gestita un tempo da Giuseppe Intruglia, ed esce allo scoperto il fatto che quell'azienda era solo una copertura per lo spaccio di droga. La moglie di Intruglia ammette la sua partecipazione all'attività illecita, ma si difende dall'accusa di aver ucciso il marito. Si scopre che il cadavere trovato sul motoscafo non era di Giuseppe ma del fratello gemello Giacomo, e Francesco riesce a risolvere il caso: Giuseppe è l'assassino. Nel secondo episodio un altro omicidio: Ludovica si toglie la vita. Sembra suicidio, ma così non è. Si scopre che la colpa è del marito, insieme alla sua amante, la signora Finardi. Intanto Elsie mette in subbuglio il convento, ruba soldi e poi anche un calice della chiesa; alla fine, la ragazza ribelle viene tolta dal convento, e va a lavorare nel ristorante di Carlo, costretto ad ammettere a tutti la loro parentela.
Due omicidi sconvolgono la quiete turistica di Ischia, ma i casi sono brillantemente risolti. Intanto la giovane Elsie crea non pochi problemi.
Molto probabilmente è la favola più amata di tutti i tempi, e anche una delle più antiche. Dopo aver rivisto “La carica dei 101” e “La Bella e la Bestia in 3D”, stavolta tocca a “Cenerentola”, il 12° classico Disney, approdato in sala per la prima volta, il 14 febbraio del 1950. I registi sono Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Hamilton Luske. Nel 1951, il famoso film d’animazione fu candidato a tre premi Oscar – Miglior sonoro, Miglior colonna sonora a Oliver Wallace e Paul J. Smith e Miglior canzone (“Bibbidi-Bobbidi-Boo”) a Mack David, Al Hoffman e Jerry Livingston. Nel 1960 ai tre registi fu assegnato addirittura l’Orso d’Oro al Festival di Berlino. Insomma, un vero e proprio mito intramontabile che tornerà a far sognare grandi e piccini a partire dal 30 giugno, in una versione completamente restaurata. La storia si apre con una breve narrazione. La voce narrante spiega al pubblico che Cenerentola, lo sprezzante appellativo che le verrà affidato in seguito e che indica "di nessun valore", è la figlia di un ricco signore rimasto precocemente vedovo. Questi, per dare una famiglia completa alla piccola si risposa con una donna austera e a sua volta già madre. Nonostante le buone intenzioni del padre sarà una cattiva soluzione per il futuro della bimba. Quando è ormai adolescente la nostra eroina rimane orfana anche del padre. La matrigna, Lady Tremaine, che mai ha provato affetto per la bimba le preferisce in tutto e per tutto le figlie naturali Anastasia e Genoveffa. Le due non possiedono alcuna grazia, tanto nell'aspetto fisico quanto nel modo di comportarsi. Al contrario la figliastra possiede bellezza e virtù in quantità. Questo suscita invidia nelle tre donne, che la tiranneggiano trattandola da serva. La giovane è costretta ad occuparsi da sola delle mansioni domestiche di casa e solo con immenso spirito di sopportazione riesce a digerire le continue umiliazioni. Gli unici suoi conforti sono i sogni e l'affetto dei piccoli animali di casa. Tra questi un gruppo di simpatici e variegati topolini, tra cui spiccano Giac e Gas Gas. Nel suo mondo immaginario Cenerentola sogna spesso di innamorarsi di un bel principe e vivere felice nel gran castello. Ma si sa, i sogni son desideri, che a volte si esaudiscono.
La favola più famosa di tutti i tempi approdò nelle sale il giorno di San Valentino del 1950. Adesso sta per tornare in una versione totalmente restaurata.
Arisa, la cantante italiana famosa per i suoi continui "colpi di testa", ha lasciato ancora una volta i fan senza parole. Dopo che per mesi ha sfoggiato dei lunghi capelli scuri che le hanno donato uno stile super femminile, ha deciso di darci di nuovo un taglio e di mostrare il look ai followers di Instagram: ecco com'è oggi la cantante. Negli ultimi mesi sono stati moltissimi quelli che hanno parlato dei capelli lunghi di Arisa, chiedendosi se fossero delle extension o semplicemente una parrucca. Anche se il look "sofisticato" le donava non poco, tanto da farle ricevere migliaia di like a ogni foto postata, la cantante si è già stancata di prendersi cura della lunga chioma e ha pensato bene di stravolgere ancora una volta il suo aspetto. Qualche ora fa è tornata tra le "grinfie" del parrucchiere e ha fatto qualcosa di drastico: ha optato per un nuovo taglio quasi rasato. Naturalmente, non ha potuto fare a meno di mostrare il risultato finale sui social, dando prova del fatto che riesce a rinnovare la sua immagine con estrema facilità.
Arisa ha deciso di darci un taglio e di tornare ai capelli cortissimi. Dopo che per mesi ha sfoggiato una chioma lunga e scura, è tornata tra le “grinfie” del parrucchiere per farsi rasare. Il motivo? Il vecchio look era troppo femminile.
Inizia bene la giornata sui mercati finanziari: lo spread torna a scendere, le borse a salire. Gli investitori mostrano così di apprezzare la maxi-operazione di finanziamento alle banche del Vecchio Continente annunciata dalla Banca Centrale europea: l'Eurotower ha infatti deciso di contrastare il fenomeno del "credit crunch"- la stretta del credito che colpisce famiglie e imprese- concedendo alle banche europee prestiti illimitati a 3 anni con un tasso dell1%. Si tratta di un investimento il cui ammontare complessivo è stato inizialmente quantificato in 300 miliardi di euro; secondo alcuni analisti, però, il fondo potrebbe anche essere portato a 500 miliardi. L'impressione è che parte di questi quattrini possa essere stanziata per acquistare titoli di Stato dei Paesi periferici. Decisamente soddisfatto del provvedimento Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, che si è detto certo di un ricorso massiccio delle banche europee al fondo; Unicredit, ha promesso, utilizzerà quei soldi a beneficio della clientela.
L’ Eurotower presterà 500 miliardi di euro alle banche europee per far fronte alla “stretta del credito”. Ottimismo da parte dei mercati finanziari: spread giù a 447 punti, positive le principali borse europee.
I nuovi concorrenti, come dazio per l’ingresso nel Grande Fratello 11, devono scontare due problemi: il primo è quello di inserirsi in una realtà completamente diversa da quelle vissute sino ad ora, il secondo consiste nell’inserirsi all’interno di dinamiche già collaudate tra concorrenti veterani che ormai hanno già i loro equilibri e le loro relazioni all’interno della casa. Alcuni sembrano soffrirne di più, come ci dimostrano ad esempio le lacrime di Valentina Costanzo, versate sia per il legame lasciato fuori che per i suddetti problemi di inserimento. Altri ne soffrono di meno, come Roby o Biagio, già abituati per lavoro ad aver a che fare con persone sempre diverse. Chi appartiene certamente alla prima categoria di nuovi concorrenti è Erinella Bitri, che puntualmente da giorni attraversa momenti di sconforto. A nulla è servita il tentativo di lusinga, quando Biagio d’Anelli flirta con Erinela, perchè ieri l’italo-albanese si è resa protagonista di un pianto molto discreto davanti agli occhi di Ferdinando. Il campano la invita a sfogarsi in maniera pressocchè inquisitoria, sottoponendola ad una serie di domande talmente ravvicinate da non darle nemmeno il tempo di rispondere. Lei, che nel mentre piangeva, ovviamente è sopraffatta dalle lacrime e non riesce a parlare, tant’è che Ferdinando Giordano le concede una pausa per prendere un fazzolettone, e poi ricomincia. A quel punto Erinela s’è calmata e parla più agevolmente di come le manchino le sue cose, le sue abitudini, e le persone che frequentava. E proprio riguardo quest’ultimo punto Erinela Bitri spiega che sa lasciarsi andare solo con chi ha confidenza di lei, con le persone che fanno parte della sua vita. Non nasconde che a volte le balena il pensiero di mollare tutto e scappare via, ma sa bene che la cosa resta e resterà confinata tra i pensieri che non è proprio il caso di mettere in pratica. Di seguito il video gf11 del pianto di Erinela.
Erinela Bitri sta attraversando un difficile periodo di adattamento alla nuova vita in casa del Grande Fratello 11, tra la difficoltà di inserirsi in un gruppo già collaudato, e la rinuncia alle sue comodità e alle persone a lei più care, lasciate fuori.
Forse la sua canzone non è stata ritenuta sufficiente, o forse sono state le sue parole nei confronti di Belen e della Canalis a costarle l'eliminazione dal Festival di Sanremo: sta di fatto che Patty Pravo è la seconda eliminata, insieme ad Al Bano, di questa seconda serata del festival della musica italiana. La sua canzone, "Il vento e le rose", non le ha permesso di superare la seconda fase del turno, in una seconda serata del Festival di Sanremo già orfana di Anna Oxa e di Anna Tatangelo, eliminate nel corso della puntata d'esordio. Con la cantautrice veneziana e con l'accoppiata Al Bano-Oxa, il festival perde parte della sua "fetta" storica di big, con i giovani che avanzano inesorabilmente verso una finale che ha già i suoi favoriti. Emma Marrone e i Modà, con Arriverà, risultano già prima del festival i favoriti in assoluto di questa 61a edizione della kermesse musicale italiana per eccellenza, anche se le speranze per gli eliminati non sono del tutto svanite: stasera verrà effettuato il ripescaggio, ma visto le critiche che Patty Pravo ha riservato a Belen e alla Canalis, questa speranza sembra piuttosto irrisoria. Tra l'altro, anche in caso di ripescaggio, artisti come appunto i Modà, Emma Marrone, Nathalie e Vecchioni sembrano i favoriti assoluti per il rush finale di quest'edizione del Festival, che siamo sicuri, non smetterà di creare polemiche, già da stasera.
Oltre ad Al Bano, è stata Patty Pravo la seconda eliminata dalla seconda serata del Festival: riguarda la sua esibizione.
Sembrano procedere a tentativi le indagini dell'Istituto federale di vigilanza sanitaria tedesco sull'origine del batterio dell'Escherichia Coli, che ha causato un'ondata di panico in tutta Europa. Molti sono stati i possibili vettori e veicoli del batterio presi in considerazione, ma quasi tutti sono stati definitivamente assolti a seguito di accurate indagini scientifiche, risultate negative ad esempio per il batterio di soia, richiamato in causa più volte, ma sempre "scagionato". Le analisi di laboratorio acquistano sempre più le caratteristiche di una rocambolesca indagine, con assolti e indagati che si continuano ad aggiungere al registro dei sospettati. La maggior parte di questi è di origine vegetale, con gravi disagi alle economie agricole dei paesi del Centro Europa, che hanno registrato un decremento dell'80% dei consumi ortofrutticoli; il calo si è registrato particolarmente con i cetrioli spagnoli, primi ad essere oggetto di analisi, ma assolti poco dopo. Come ricorderete, nacque anche una polemica tra Spagna e Germania, che subito addossò le colpe della trasmissione del batterio al governo iberico. Per gli ingenti danni prodotti, nel consiglio straordinario di tutti i i ministeri dell'Agricoltura convocato in Lussemburgo sono stati stanziati oltre 200 milioni di euro, che figurano come compensazioni finanziare per il comparto agricolo. Molta preoccupazione ha destato il ricovero, in Francia, di sei bambini che hanno contratto un'infezione alimentare legata ad un tipo raro di batterio di E. coli, anche sei i medici hanno dichiarato che le loro condizioni sono "gravi" ma non preoccupanti. L'infezione si è manifestata con una forte diarrea emorragica e, secondo le prime analisi, sarebbe dovuta al consumo di hamburger surgelati, ma pare non abbia nulla a che vedere con l'epidemia tedesca. Mentre il numero delle vittime sale a 38, dopo essere stati assolti i germogli di soia, sul banco degli imputati salgono i germogli di broccoli, aglio e fieno greco, consumati da cinque uomini, colpiti ora dall'infezione. I cinque sono dipendenti della Gaertnerhof, il vivaio della Bassa Sassonia da cui è partita l'epidemia, chiuso a seguito di alcuni provvedimenti del governo federale. L'azienda produceva 18 tipi di germogli, tra cui la soia e quindi ancora lunga potrebbe essere la lista dei germogli sospettati, che lasciano sempre aperta la caccia al batterio killer.
Procedono con molta lentezza le indagini delle autorità tedesche sul vettore responsabile della trasmissione del batterio dell’Escherichia Coli, che ha provocato 38 morti e oltre 3000 contagiati. Oggetto di studio sono ora i germogli di broccoli, aglio e finocchio.
Circa sei mesi fa Sandro Ruotolo aveva documentato per Italian Leaks, format video di Fanpage.it, le violenze subite dai migranti nelle carceri libiche. Il dramma dei migranti, reso noto al pubblico internazionale grazie all'impegno delle organizzazioni di volontariato e ad un successivo servizio della CNN, divenne dibattito politico in sede europea e Onu. Compravendita di esseri umani, stupri, torture, omicidi: sono queste le violenze subite dai migranti che hanno portato António Guterres, Segretario generale dell'Onu, a definirsi inorridito e ad accusare i responsabili di "delitti contro l'umanità". Le violenze commesse in Libia, talora dalle stesse forze governative, hanno sollevato dubbi sugli accordi tra l'Italia e il governo di Tripoli, in base ai quali il nostro paese avrebbe fornito ingenti risorse e mezzi per dare alla Libia gli strumenti per contrastare la partenza dei migranti. Nel video in apertura, Sandro Ruotolo ascolta, in un centro di accoglienza di Padova gestito dall’organizzazione no profit Percorso Vita onlus di don Luca Favarin, le testimonianze di Madou, Diao e Abdouraime, tre sudanesi sopravvissuti alle torture libiche, commesse sia da bande di criminali che in carceri statali in cui erano presenti ufficiali della Guardia costiera libica.
Madou, Diao e Abdouraime scappavano da Sudan e, catturati dalle Forze dell’ordine libiche, sono stati torturati e, in alcuni casi, ceduto a bande di criminali. Il motivo? Farli chiamare a casa disperati perché i familiari potessero pagare il riscatto.
Addio a borse oculari, cerchi scuri, linee sottili e rughe con IRIS di Foreo. L'innovativo dispositivo del marchio di bellezza svedese riduce il contorno occhi per un aspetto più liscio, più luminoso e più giovane, migliorando anche l'assorbimento di creme oculari e sieri. IRIS di Foreo è un massaggiatore per occhi che rende il contorno più giovane e luminoso contrastando i segni dell'età. Il dispositivo innovativo fornisce un massaggio dolce, come quello con le punta delle dita, ma efficace per gli occhi rinfrescati e più giovani. Contro lo stress e la stanchezza, che sono i principali fattori causa dei segni dell'età sul contorno occhi, arriva IRIS di Foreo, il rivoluzionario massaggiatore che allevia le occhiaie e le borse sotto gli occhi. Grazie all’innovativa tecnologia T-Sonic, IRIS riesce a rendere la zona attorno agli occhi visibilmente liscia, luminosa e più giovane attraverso delle delicate pulsazioni più efficaci di un massaggio fatto solo con le dita. È possibile scegliere tra due differenti modalità di massaggio, in base alle esigenze specifiche di ogni donna. IRIS favorisce inoltre l'assorbimento di creme oculari e sieri per un'azione ancora più efficace.
È disponibile in alcuni dei negozi più conosciuti del mondo e la sua forma può ingannare, ma quando saprete come utilizzare questo innovativo dispositivo della FOREO non potrete più farne a meno.
Sporcizia, muffe, strutture obsolete e senza alcun requisito o autorizzazione ricevuta, rifiuti abbandonati a terra o bruciati. Questi i motivi che hanno spinto il sindaco di Ardea, in seguito a un sopralluogo effettuato dagli ispettori della Asl, ad emanare un'ordinanza di chiusura di una casa famiglia per anziani. All'interno della struttura erano ospitate due persone "in condizioni igienico sanitarie scadenti prontamente allontanate tramite l’intervento dei familiari contattati nel corso del sopralluogo".
L’ispezione che ha portato alla chiusura di una casa famiglia per anziani di Ardea è stata eseguita dagli addetti della Asl Roma 6 e dai Servizi sociali del comune di Ardea dopo una richiesta da parte dei carabinieri di Tor San Lorenzo. La struttura si trova in via della Mente ed è gestita, senza alcuna autorizzazione, da una signora di 66 anni.
Ci hanno fatto sognare con le loro storie d'amore nate tra un set cinematografico e una passerella. Ci hanno incantano sui red carpet e agli eventi glamour, arrivando mano nella mano, scambiandosi sguardi complici e persino qualche effusione appassionata. Con la stessa intensità con cui è nato il loro amore, nello stesso modo si è spenta la passione che li legava. Per alcuni di loro sono trascorsi anni. C'è chi si è rifatto una vita, chi ha messo su famiglia e chi continua a mantenere i rapporti. Ecco cinque (ex) coppie dello showbitz che continuiamo a rimpiangere e che ci fanno ancora emozionare. La più famosa della storia resta lei, la (sempre più) bella Jennifer Aniston, lasciata da Brad Pitt per Angelina Jolie. La star di Friends e il divo di Hollywood erano stati insieme sette anni, di cui cinque da sposati. Poi arrivò il colpo di fulmine sul set di Mr & Mrs Smith e l'incontro con la bella Angelina mise ulteriormente in crisi il già instabile matrimonio tra i due. Sono passati 15 anni da allora, anche le seconde nozze con la Jolie sono naufragate e al momento i due si contendono in tribunale la custodia dei figli. Nessuno saprà mai cosa abbia pensato davvero, la Aniston sapendo della fine del loro matrimonio, ma una cosa è certa, gli sguardi complici e l’affetto tra i due continuano a incantare tutti. Hanno incollato davanti allo schermo migliaia di giovani da tutto il mondo, interpretando Edward e Bella, i protagonisti della saga culto su vampiri e licantropi Twilight, E proprio su quel set si sono innamorati, trasportando nella vita vera quell’amore travolgente che avevano interpretato davanti alla macchia da presa. Kristen Stewart e Robert Pattinson sono stati una coppia dal 2009 al 2013, entrambi timidi e sempre in fuga dagli scoop e dai paparazzi. Fino a quando la Stewart, impegnata sul set di Biancaneve e il cacciatore, non si è invaghita del regista Rupert Sanders, con il quale è stata fotografata in atteggiamenti intimi. Oggi Robert, dopo aver avuto una relazione con la cantante FKA Twigs, avrebbe ritrovato l’amore accanto alla modella e attrice Suki Waterhouse. Ryan Gosling e Rachel McAdams incarnavano i protagonisti di una fiaba diventata reale, innamorati e pieni di passione dai tempi di The Notebook e passati alla storia per quell’intenso bacio scambiato sul palco degli MTV Movie Awards. Ma a rubare definitivamente il cuore di Ryan è stata Eva Mendes nel 2011, da cui l’attore ha avuto due bambine. Poche foto e tanta privacy avranno sicuramente aiutato la McAdams. Sembravano destinati a una lunga a felice storia d’amore anche il tenebroso Orlando Bloom e l’angelo di Victoria’s Secret Miranda Kerr, conosciuti per la prima volta nel 2006, proprio nel backstage di una sfilata del noto marchio di lingerie. Un figlio e qualche anno di matrimonio dopo, hanno deciso di separare le loro strade. Oggi entrambi appaiono felici e sereni al fianco delle nuove dolci metà, Evan Spiegel, ideatore di Snapchat, e Katy Perry, di cui la modella ha ammesso di essere una grande fan, e che nel videoclip dell'ultima sua canzone ha rivelato di essere incinta del suo primo figlio. Un lieto fine per tutti, insomma.
Hanno fatto sognare tutti con le loro storie d’amore, complici i set cinematografici e i backstage di concerti e sfilate. Per anni sono state tra le coppie più amate dello showbitz di Hollywood e ancora oggi, nonostante le loro strade si siano divise, continuano a emozionare. Ecco le cinque ex coppie che più ci piacciono.
Libero De Rienzo, l'attore prematuramente scomparso due mesi fa, era legatissimo a Procida. Aveva condiviso e sostenuto la candidatura a Capitale italiana della cultura 2022, aveva ideato e realizzato sull'Isola di Arturo la rassegna cinematografica ‘Artethica Procida Cinefest', con il coinvolgimento di tante maestranze e talenti procidani. Oggi Procida ‘restituisce' parte di questo affetto e questo legame e si prepara ad omaggiare l'attore e regista.
Procida non dimentica Libero De Rienzo: omaggio a “Picchio” a due mesi dalla sua prematura scomparsa. Dibattiti, riflessioni e proiezioni dei suoi film negli ambienti del complesso monumentale di Palazzo d’Avalos.
Dieci anni di matrimonio e sono più affiatati che mai. Su Kate Middleton e William d’Inghilterra non ci sono mai state voci di crisi o pettegolezzi, sembrano essere la coppia più felice del mondo, ancora di più da quando la famiglia si è allargata con i tre royal babies Charlotte, George e Louis. L’amore tra i due risale agli anni dell’università. Le prime uscite paparazzate dai giornali, poi gli inviti ufficiali agli eventi di corte, l’ufficializzazione e infine il matrimonio il 29 aprile 2011, nell'abbazia di Westminster. A distanza di 10 anni da allora pare che a regina abbia in mente qualcosa di speciale per la consorte di colui che un giorno sarà il nuovo re. La regina è da mesi isolata dal resto della famiglia. Durante la pandemia non ha potuto vedere nessuno dei suoi cari, non ha potuto godere della compagnia dei nipotini neppure durante la festività natalizie. «I contatti tra le due donne sono proseguiti anche durante la pandemia» ha però affermato Duncan Larcombe (biografo reale) a OK! Magazine. Ha spiegato che anzi sarebbe stata proprio la duchessa a spiegare alla regina il funzionamento di Zoom, così da potersi tenere in contatto a distanza. E ha anche rivelato che la sovrana avrebbe intenzione di festeggiare la duchessa di Cambridge con una sorpresa, in occasione dell’avvicinarsi del suo decimo anniversario di matrimonio col nipote William. Potrebbe trattarsi di una nuova onorificenza e non sarebbe la prima volta: per l’ottavo anniversario nel 2019 l’aveva già nominata Dama di Gran Croce. Stavolta, potrebbe trattarsi di qualcosa per premiare il suo costante impegno all’interno della monarchia. «Troverà il modo di celebrarla», ha concluso l’esperto.
Il 29 aprile 2011 Kate Middleton e il principe William si sono detti il fatidico sì, alla presenza di tutta la famiglia reale, regina compresa ovviamente. In vista del loro decimo anniversario di matrimonio Elisabetta II ha intenzione di fare un regalo speciale a Kate Middleton, per cui ha sempre provato grande affetto.
Come rivelato dal nostro sito nello scorso mese di Novembre, gli Strokes sono tornati in pianta stabile in studio di registrazione per iniziare a lavorare su quello che dovrebbe essere il loro quarto album. A formalizzare la notizia è stato lo stesso sito ufficiale della band alternative rock di New York, da quale si può leggere che, sotto la supervisione del produttore Joe Ciccarelli (già collaboratore di U2, Beck e Bjork) e del tecnico del suono Gus Oberg, il gruppo di Julian Casablancas ha iniziato ad incidere negli Avatar Studios della loro città natale. La speranza è quella di veder pubblicato il nuovo disco, di cui naturalmente ancora non si conosce il nome, entro il 2010. Prima di quella data, precisamente il 12 giugno, gli Strokes si esibiranno all'Isle Of Wight Festival, in quello che è il primo appuntamento live della band dopo ben quattro anni. Quattro anni sono passati anche dall’ultimo lavoro degli Strokes, First Impressions of Earth, album da cui è stato estratto come singolo “Juicebox” di cui ci vediamo il video:
Sul sito ufficiale della band di Julian Casablancas si può leggere che il gruppo ha iniziato ad incidere lo scorso 1 febbraio.
Circa una settimana fa moriva il presidente venezuelano Hugo Chavez. Il cantante Justin Timberlake ha deciso di “omaggiarlo” in maniera ironica e dissacrante durante la puntata di Saturday Night Live, andata in onda sabato 9 marzo. L’artista ha indossato i panni di Elton John, facendone un’imitazione davvero riuscita. Mentre il baronetto dall’ugola d’oro aveva dedicato la toccante canzone “Candle in the wind” alla memoria di Lady Diana, Timberlake ne riadatta il testo per ricordare Chavez.
Il cantante Justin Timberlake, ospite al Saturday Night Live, indossa i panni di Elton John e modificando il testo della canzone “candle in the wind” deride pubblicamente il defunto Presidente Hugo Chavez e il suo governo.
Una semplice notifica su Facebook. Una come tante altre in cui siamo stati taggati in una foto. Nel post, un link con uno smile e la curiosità di vedere dove porta. Nulla di più immediato, semplice ma anche decisamente pericoloso. Cliccando sul link veniamo trasportati ad un sito web esterno che a prima vista risulta quanto mai innocuo e trasparente e che pone un video al centro del layout. Per guardare tale video veniamo proiettati in un'altra pagina dove ci viene consigliato di installare un programma per la visione del video stesso, un semplice plugin mancante che se installato potrebbe aver posto a rischio il nostro computer ma anche i nostri dati. Più o meno è questo l'iter che sta avvenendo da qualche ora sul più importante Social Network del momento, ossia Facebook. Due ricercatori italiani, Danny di Stefano e Matt Hofmann, hanno intercettato un malware che attacca Chrome, il browser di Google. Un malware che viene semplicemente installato nelle "estensioni" o plugin di Chrome e che prende possesso dell' account di Facebook, taggando i vostri amici, in post differenti, tutti invitandoli con smile o frasi a cliccare sullo stesso url malevolo. In poco meno di 70 ore oltre 550.000 persone sono state indirizzate sul sito pericoloso, anche se è impossibile sapere quante di loro sono state realmente infettate. Oltretutto i criminali stanno creando più indirizzi con lo stesso software, così da evitare di essere bloccati dagli ingegneri di Facebook.
Attivo da circa 70 ore, un nuovo malware quanto mai potente è stato scoperto da due ricercatori italiani e dovrebbe essere opera di criminali informatici turchi. Colpisce gli inesperti, è complesso da rimuovere ed il proprio obiettivo risultano essere i dati dei nostri account bancari.