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Martedì 22 aprile, l’account ufficiale della polizia di New York su Twitter ha diffuso un messaggio in cui invitava gli utenti a farsi fotografare con gli agenti in giro per la città e a pubblicare le foto sui social network utilizzando l’hashtag #myNYPD. Le migliori, spiegava il tweet, sarebbero state successivamente messe in un album su Facebook. Do you have a photo w/ a member of the NYPD? Tweet us & tag it #myNYPD. It may be featured on our Facebook. pic.twitter.com/mE2c3oSmm6
Il guaio con Twitter della polizia di New York. Un hashtag inventato per mostrarsi più "amichevole" è diventato il veicolo di immagini per niente edificanti, e tema di discussione.
Negli ultimi giorni si parla molto del Mali, in seguito all’intervento francese per liberare il nord del paese dall’occupazione di islamisti salafiti e wahabiti. Si tratta di una vera e proprio guerra: è iniziata l’11 gennaio, vede impiegati 3.700 militari francesi, di cui 2.500 schierati in Mali, e ha già provocato la morte di un soldato francese. Il Mali ha 14 milioni di abitanti, il 90 per cento dei quali di religione musulmana, ma esiste una profonda differenza etnica che divide il paese tra gli africani sub-sahariani al sud e gli arabi-berberi al nord. Le tensioni sono scoppiate l’anno scorso, provocando il conflitto in corso. Il Mali divenne una colonia francese nell’Ottocento dopo un lungo periodo di decadenza preceduto da secoli di prosperità. In passato molte sue città infatti furono centri importanti sia da un punto di vista culturale che commerciale. In particolare, la città di Timbuctu tra il Tredicesimo e il Quattordicesimo secolo fu uno dei più importanti centri culturali dell’Islam, in cui studiavano decine di migliaia di studenti musulmani. A diversi secoli di distanza dal suo periodo aureo, nella città sono rimaste poche tracce di questo passato. Le principali sono i tre templi più importanti, ovvero le moschee di Djingareyber, Sankore e Sidi Yahia, costruite in legno e sabbia tra il XIV e il XV secolo, che ora sono tra i sedici monumenti che rischiano di essere danneggiati o addirittura distrutti dai jihadisti. Timbuctu è patrimonio dell’UNESCO insieme alla città vecchia di Djenné – la cui Grande Moschea venne costruita nel 1907 ed è il più grande edificio al mondo costruito interamente in mattoni di fango; alla Falesia di Bandiagara – una formazione di roccia sedimentaria che si eleva a circa 500 metri sul livello sabbioso sottostante; e alla tomba di Mohammed Askia, fondatore dell’impero di Songhai, l’ultimo di cui fece parte il Mali: venne costruita nella capitale dell’impero Gao nel 1495 e attesta la magnificenza e la ricchezza della regione in quel tempo.
Com’è fatto il Mali. 30 foto per farsi un'idea del passato e del presente del paese africano oggi in guerra: da Timbuctu alla Grande Moschea di Djenné alla capitale Bamako.
Natalie Imbruglia, la cantante australiana di cui tutti ricordano almeno il singolo del 1997 “Torn”, ha annunciato che pubblicherà un nuovo disco, “Male”. Sarà una raccolta di cover di canzoni che nella versione originale erano scritte e cantate da musicisti uomini. La prima canzone tratta dal disco è la sua versione di “Instant Crush”, la canzone dei Daft Punk con Julian Casablancas, dal disco “Random Access Memories” del 2013. Nel disco di Imbruglia ci saranno anche cover degli Iron & Wine, Death Cab For Cute e Cure, tra gli altri. “Male” uscirà il 28 luglio.
La cover di Natalie Imbruglia di “Instant Crush” dei Daft Punk. È tratta dal suo nuovo disco, "Male", una raccolta di cover che uscirà il 28 luglio.
È stato diffuso su Instagram un nuovo breve video di Star Wars: Il Risveglio Della Forza, il nuovo atteso film della saga fantascientifica di Star Wars. Star Wars: Il Risveglio Della Forza uscirà nei cinema il 16 dicembre 2015. There has been an awakening… #StarWars #TheForceAwakens
C’è un nuovo video di “Star Wars: Il Risveglio Della Forza”. Dura pochissimo, ma ci sono le spade laser.
L’uso delle fotografie al Post è cresciuto col tempo, man mano che riuscivamo a gestire la grande quantità di immagini offerte dalle agenzie e che comprendevamo caso per caso e giorno per giorno il valore concreto del vecchio “adagio” a proposito dell’immagine che vale mille parole: nel mostrare e far capire cosa succede nel mondo o nel suggerire pensieri e sguardi fertili e imprevisti sulle cose. O anche solo nel consegnare bellezza e, tu chiamale se vuoi, emozioni. Le tappe di questo sviluppo qui ce le ricordiamo, e sono fatte di singole foto, di alcune raccolte, di apprezzamenti dei lettori quantificati in visite, e di “oooh!” di meraviglia. Uno di questi, allora, fu per delle bizzarre fotografie di esercitazioni militari coreane con strani anelli di fumo, a cui reagimmo da bambini, come di fronte ai fuochi di artificio. Poi ne vedemmo molte altre, e poi diventammo più sgamati, e le meraviglie si spostano continuamente su altro. Ma la forza e la presenza spettacolare del fumo, nei nostri panorami fotografici (e quindi in quelli reali) è sempre impressionante, e così quando ci viene ancora da fare “oooh!” mettiamo da parte, cogliamo affinità e raccogliamo insieme. Fumo.
Potenza di fumo. In anelli, nuvole, nebbie, su mari, palcoscenici e campi da calcio.
Ruin è la nuova canzone di Cat Power, tratta dal suo nuovo disco “Sun”, che uscirà il 4 settembre (ma si può già preordinare su iTunes). Il video della canzone è stato diffuso ieri proprio per annunciare l’uscita del disco e il tour in cui “Sun” verrà presentato.
La nuova canzone di Cat Power. Si chiama Ruin ed è il primo singolo tratto dal nuovo disco "Sun", che uscirà il 4 settembre.
Il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) è un veicolo spaziale che orbita intorno alla Luna per raccogliere nuovi dati e immagini, utili per studiarne le caratteristiche e scoprire qualche informazione in più sulla sua storia. Grazie alle osservazioni condotte dal 2009, l’anno del suo lancio nell’orbita lunare, un gruppo di ricerca della NASA ha realizzato e diffuso da poco la carta topografica più accurata mai realizzata della Luna. La mappa mostra in alta definizione la superficie e la forma del nostro satellite naturale con una scala pari a circa un pixel per ogni cento metri. Nonostante la Luna sia il corpo celeste a noi più vicino, spiegano gli esperti della NASA, la nostra conoscenza delle sue caratteristiche è ancora limitata. A causa della scarsa precisione delle strumentazioni utilizzate nelle missioni precedenti verso la Luna, fino a ora non era mai stato possibile realizzare una mappa così accurata. Gli strumenti su LRO hanno invece permesso di ottenere dati molto più precisi per ricostruire su una carta l’aspetto della Luna e le sue principali caratteristiche.
La Luna è fatta così. La NASA ha pubblicato la mappa più accurata mai realizzata del nostro satellite naturale.
Il 2019 non è iniziato sotto i migliori auspici per Apple, una delle più grandi e ricche aziende al mondo, con una lettera del suo CEO Tim Cook inviata agli investitori nella quale annuncia che i ricavi nel primo trimestre dell’anno potranno essere inferiori fino a 9 miliardi di dollari rispetto a quanto era stato previsto. Cook ha attribuito il calo al rallentamento dell’economia cinese e al fatto che – nei paesi occidentali – in pochi hanno deciso di passare ai nuovi iPhone XS e XR, soprattutto se avevano speso appena un anno fa mille euro circa per acquistare un iPhone X. Nelle prime ore dopo l’apertura della borsa negli Stati Uniti, Apple è arrivata a perdere quasi il 10 per cento, influenzando l’andamento di diversi altri titoli e più in generale dei mercati. La borsa di Milano, già in difficoltà, ha chiuso a -0,61 per cento.
Apple ha un problema. Ci sono almeno cinque modi per vedere il rallentamento nelle vendite degli iPhone, scrive l'Atlantic, e nessuno è positivo.
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha annunciato che gli ulteriori test eseguiti sui vaccini antinfluenzali FLUAD dall’Istituto Superiore di Sanità hanno “evidenziato risultati conformi ai parametri attesi”, confermando quindi la sicurezza dei due lotti di vaccino per i quali era stata disposta la sospensione della somministrazione in seguito ad alcune morti ritenute sospette di persone che si erano vaccinate. La notizia della possibile pericolosità del FLUAD, ora ulteriormente smentita, era stata trattata con grande enfasi dai media italiani, che in alcuni casi hanno contribuito ad alimentare allarmi non giustificati sulla sicurezza delle vaccinazioni. Il comunicato dell’AIFA:
I vaccini FLUAD sono sicuri. I test dell'agenzia del farmaco hanno confermato che i lotti di vaccino antinfluenzale per cui era stata disposta la sospensione sono sicuri e non hanno anomalie.
San Silvestro, il santo delll’ultimo giorno dell’anno, è insieme alla fine del 2013 il protagonista del doodle che Google ha sostituito al suo tradizionale logo per la giornata del 31 dicembre 2013: doodle di grafica festaiola e anni Settanta, con cifre degli anni ballerine, luci e pallette con gli specchietti. A proposito di San Silvestro e della sua terrena fama legata alla fine dell’anno, aveva scritto una delle sue biografie di santi Leonardo Tondelli, l’anno passato: “La notte di San Silvestro”. Non so chi abbia cominciato a chiamarla così. Non è un’espressione antica: nel medioevo i giorni cominciavano al tramonto, quindi si trattava piuttosto della notte della Circoncisione di Gesù (primo gennaio). D’altro canto fino al Settecento ognuno festeggiava il capodanno un po’ quando gli pareva, per la gioia delle cancellerie. Non c’era consenso nemmeno tra una città e l’altra: a Venezia l’anno iniziava il primo marzo, perciò dicembre era davvero il decimo mese. A Firenze cominciava il 25 marzo: a Pisa anche, ma c’era un anno di differenza, così, per il piacere di complicarsi la vita. In Francia si cominciava con la Pasqua. Esatto, era una festa mobile, quindi ogni anno aveva un numero di giorni diversi. (segue)
San Silvestro 2013, e perché chiamiamo così la fine dell’anno. Una volta non c'entrava niente, e Papa Silvestro è l'ultima persona che avreste invitato a un veglione.
Jonas Salk è ritratto nel doodle di Google di oggi: è stato un famoso medico e scienziato statunitense, noto in tutto il mondo per il vaccino contro la poliomielite. Jonas Salk è al centro dell’immagine che si trova oggi al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca: Salk è con il camice bianco, circondato da bambini che giocano, e che soprattutto lo ringraziano per ciò che fece per loro. Grazie al suo vaccino, infatti, fu possibile rendere quasi del tutto inoffensiva una malattia terribile che ogni anno causava la morte di migliaia di bambini in tutto il mondo, e numerosi casi di paralisi permanenti e invalidanti. Salk realizzò il suo vaccino nei primi anni Cinquanta grazie a una serie di finanziamenti della Fondazione nata per combattere la poliomielite e all’impegno di decine di ricercatori, e volontari disposti a testare il vaccino quando era ancora in fase sperimentale.
Jonas Salk e i bambini nel doodle di Google. Il grande medico e scienziato statunitense che realizzò il vaccino contro la poliomielite è ricordato da Google per festeggiare il centenario della sua nascita.
Oggi Fabrizio Barca, ministro uscente per la Coesione territoriale, ha diffuso un documento intitolato Un partito nuovo per un buon governo, di cui aveva parlato in TV negli ultimi giorni. 1. Che cos’è Il documento si intitola Un partito nuovo per un buon governo. Memoria politica dopo 16 mesi di governo ed è lungo 55 pagine, divise in 7 capitoli. È a metà tra un saggio accademico – cita un’ampia bibliografia in italiano e in inglese – e un programma politico. Fin dal titolo, il documento dice di presentare idee che si sono sviluppate anche durante l’esperienza di Barca nel governo Monti, ma la riflessione di Barca parte evidentemente da più lontano.
Il documento di Barca, corto. Le 55 pagine presentate oggi dal ministro uscente riassunte in 8 punti e un haiku, per chi non ha tempo (e cosa c'entra il catoblepa).
È uscito in Germania Er ist wieder, il film tratto da Lui, è tornato il romanzo dello scrittore tedesco Timur Vermes pubblicato nel 2012 in Germania (e in Italia l’anno successivo da Bompiani per la traduzione di Francesca Gabelli) e che divenne il caso letterario di quell’anno: immaginava che Adolf Hitler si risvegliasse improvvisamente a Berlino nel maggio del 2011 e raccontava le situazioni surreali, grottesche e divertenti in cui si sarebbe infilato nel fare proseliti nella città tedesca contemporanea, multietnica ma ancora razzista. La casa di produzione non ha ancora annunciato se il film verrà distribuito anche in Italia. Il film è stato girato dal giovane regista tedesco David Wnendt e riprende la trama del libro di Vermes, in cui Hitler viene scambiato per un comico che fa la parodia di Hitler e che in breve tempo diventa, grazie a una serie di video su YouTube, un personaggio televisivo di successo. Molte scene sono state girate come delle vere e proprie candid camera: il regista seguiva Olivier Masucci, l’attore tedesco che ha interpretato Hitler, mentre girava tranquillamente per le strade di Berlino con la divisa da nazista e i famosi baffetti, per registrare la spontanea reazione delle persone comuni.
“Lui è tornato”, è uscito il film del libro. È uscito in Germania il film tratto dal romanzo di Timur Vermes che immagina Hitler nella Berlino dei nostri giorni.
Lunedì 28 maggio i cantautori Paul Simon (membro del leggendario duo Simon & Garfunkel) e sua moglie Edie Brickell erano stati arrestati a New Canaan, in Connecticut, per disturbo dell’ordine pubblico causato da un loro litigio. Tre giorni dopo, giovedì 1 maggio, Edie Brickell ha diffuso sul su Soundcloud una nuova canzone cantata da entrambi, che sembra riferirsi al loro rapporto: il testo, spiega Consequence of Sound, racconta di due persone che condividono «famiglia e animali domestici ma che sorprendentemente non si conoscono abbastanza bene».
La nuova canzone di Paul Simon e Edie Brickell, dopo l’arresto. Una specie di "canzone della pace", diffusa tre giorni dopo il litigio per cui erano stati arrestati.
Ieri sera, a chiusura della puntata di “Ballarò”, è andata in onda la prima puntata del “Candidato”, una nuova serie tv con Filippo Timi, diretta da Ludovico Bessegato (regista e ideatore di Kubrick – Una Storia Porno). Timi interpreta Piero Zucca, un ex-postino che vince un po’ per caso le primarie di un grande partito e si trova ad essere candidato premier in campagna elettorale, affiancato da uno staff di esperti della comunicazione. “Il Candidato” è scritto da La Buoncostume (Carlo Bassetti, Simone Laudiero, Fabrizio Luisi e Pier Mauro Tamburini) e prodotto da Rosario Rinaldo.
La prima puntata del “Candidato”, la nuova serie con Filippo Timi. È andata in onda ieri sera alla fine della puntata di Ballarò.
Sembra ieri che eravamo lì a chiederci cosa volesse dire ogni singola inquadratura dei trailer della settima stagione di Game of Thrones, che già sta per finire. Tra domenica e lunedì è andato in onda “Beyond the Wall”, sesto e penultimo episodio della settima e penultima stagione, e tra meno di una settimana andrà in onda l’ultimo (e ancora non si sa quando arriverà l’ultima stagione, se nel 2018 o nel 2019). Quello di ieri è stato un episodio che nei primi minuti aveva praticamente solo dialoghi e nella seconda metà è stato molto più vivace, con almeno un paio di grandi rivelazioni. Di quelle che subito dopo la fine avete probabilmente sentito il bisogno di cercare su WhatsApp qualcun altro che l’avesse appena visto, per analizzare e commentare ogni dettaglio. È durato 70 minuti e l’ha diretto Alan Taylor, che era già stato regista degli ultimi episodi della prima e della seconda stagione e di altri quattro episodi delle prime due stagioni di Game of Thrones. Ma queste righe servivano in realtà solo a mettere un po’ di spazio prima di avvertire quegli amici che ieri non vi hanno risposto su WhatsApp che da qui iniziano gli spoiler sulle tante cose successe in “Beyond the Wall”.
10 cose sul sesto episodio della settima stagione di “Game of Thrones”. Teorie, rivelazioni, citazioni, domande e risposte (quando ci sono) sul penultimo episodio della penultima stagione.
Un gruppo di stilisti, rivenditori e dirigenti di aziende di moda di tutto il mondo ha firmato una proposta per rinnovare radicalmente il sistema della moda, duramente colpito dalla crisi causata dal coronavirus, che ha esacerbato alcuni problemi noti da tempo. La proposta si chiama #Rewiringfashion (“riscrivere la moda”) ed è sostenuta anche dall’autorevole sito Business of Fashion. I firmatari chiedono di ripensare «il calendario della moda, che non è sincronizzato con quello di chi compra gli abiti, non è sostenibile per i professionisti dell’industria ed è dannoso per le vendite; il modo in cui si tengono le sfilate, che è datato; l’eccesso di sconti che convincono i clienti ad aspettare continue diminuzioni dei costi, con l’erosione dei profitti e la perdita di valore del marchio».
Tre proposte per rinnovare la moda. Da un gruppo di stilisti, rivenditori e dirigenti internazionali: cambiare il calendario, reinventare le sfilate, fare sconti solo due volte all'anno.
Per fare pubblicità ai preservativi non ci sarà più bisogno dell’autorizzazione del ministero della Salute. L’obbligo è stato abolito con un decreto firmato dal viceministro della Salute Pierpaolo Sileri il 6 ottobre, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 14 novembre. Il decreto, che entrerà in vigore il 30 novembre, prevede però che «qualora una pubblicità di profilattici presenti informazioni dalle quali può derivare un rischio per la salute dei consumatori» il ministero ordinerà «l’immediata cessazione della pubblicità» e «la diffusione, a spese del trasgressore, di un comunicato di rettifica e di precisazione, secondo modalità stabilite dallo stesso ministero». La pubblicità dei preservativi era fino ad ora equiparata a quella dei “dispositivi medici”, cioè dei prodotti venduti a fini diagnostici, terapeutici, di prevenzione o di controllo di una malattia, e quindi la normativa che la regolamentava era molto rigida. In particolare il decreto legislativo 46 del 24 febbraio 1997 prevedeva un vaglio preventivo del ministero della Salute che poteva o meno autorizzare la pubblicità. La norma prevedeva che trascorsi quarantacinque giorni dalla domanda, se non si fosse ricevuta risposta dal ministero, la pubblicità avrebbe potuto considerarsi autorizzata. In quel caso nei messaggi pubblicitari dovevano essere riportati «gli estremi della domanda presentata».
Per fare pubblicità ai preservativi non ci sarà più bisogno dell’autorizzazione del ministero della Salute.
Items: Is Fashion Modern? è una mostra che verrà inaugurata al MoMA di New York il primo ottobre. All’interno saranno esposti 111 capi d’abbigliamento che hanno segnato gli ultimi due secoli e continuano ancora oggi a essere indossati e acquistati. Ci sono per esempio i jeans Levi’s 501, l’orologio Casio, la classica t-shirt bianca, insieme a oggetti con origini più antiche e non legate all’industria dell’abbigliamento come una kippah, una kefiah e un girocollo di pelle. La mostra — che è stata curata da Paola Antonelli e Michelle Millar Fisher, e di cui è già disponibile il catalogo — prende in esame gli oggetti in sé, mostrando come sono stati progettati, realizzati e poi distribuiti, lasciando da parte i designer e gli stilisti che li hanno creati e concentrandosi invece sulle connessioni e le relazioni tra l’abbigliamento e la cultura, l’estetica, la funzionalità, la politica, l’economia e la tecnologia.
111 oggetti di moda ancora di moda. Raccolti in una mostra al MoMA di New York: hanno cambiato il modo in cui ci vestiamo, dalle Converse, agli swatch, agli occhiali Aviator.
Tra le 19.35 e le 19.37 del 23 novembre di quarant’anni fa tre scosse di terremoto con magnitudo massima di 6.9 si verificarono in rapida successione in Irpinia, zona geografica del Sud Italia compresa tra le province di Salerno, Avellino e Potenza. Secondo stime ufficiali causarono 2.914 morti e danneggiarono 362.000 edifici in 687 comuni, compresi Benevento, Matera, Napoli, Potenza, Salerno e Foggia. Fu tra i terremoti più disastrosi mai avvenuti in Italia: colpì una zona rurale già considerata tra le più povere del paese, con centri abitati isolati e mal collegati, alcuni dei quali vennero quasi completamente rasi al suolo. Gli sfollati furono oltre trecentomila. L’epicentro delle tre scosse principali — ognuna delle quali più forte del terremoto dell’Aquila del 2009 — fu individuato tra i comuni campani di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania, tutti al confine con la Basilicata. In quei luoghi la sera del 23 novembre 1980, a quindici chilometri di profondità, si verificarono in successione tre distinte rotture che raggiunsero la crosta terrestre provocando una squarcio tuttora visibile lungo 35 chilometri. Gli effetti dell’evento vennero percepiti in quasi tutta la penisola, ma i danni maggiori si concentrano tra Campania e Basilicata, dove le scosse continuarono anche il giorno successivo.
Il terremoto in Irpinia di quarant’anni fa. La sera del 23 novembre 1980 tre forti scosse nell'arco di un minuto devastarono una delle zone più povere e isolate d'Italia.
Sono passati poco più di sei mesi dal grande guaio combinato da Dolce&Gabbana in Cina: iniziò con tre video promozionali giudicati razzisti dal pubblico cinese, proseguì con commenti offensivi pubblicati da Stefano Gabbana su Instagram e terminò con la cancellazione di una sfilata a Shanghai per 1.500 ospiti, costata 25 milioni di dollari, e con un lungo boicottaggio, in Cina ma anche in Europa e Stati Uniti, durato mesi. Eppure qualcosa sta già cambiando. Molti esperti all’epoca scrissero che difficilmente Dolce&Gabbana si sarebbe ripresa in tempi brevi e che stavolta, anche a causa di una gestione del danno non proprio ineccepibile, le conseguenze negative si sarebbero fatte sentire a lungo. Ancora a fine gennaio i più importanti rivenditori online cinesi e gli occidentali Net-a-Porter e Farfetch non offrivano prodotti di D&G in Cina, del marchio non si parlava più sui social network del paese e i suoi account erano pieni di commenti negativi. Il mondo della moda però è noto per lasciarsi scivolare addosso ogni scandalo, prima o poi, e per riabilitare anche i caduti in disgrazia. Pare che, perlomeno in Europa e Stati Uniti, sia arrivato quel momento anche per Dolce&Gabbana, come racconta Vanessa Friedman, l’autorevole critica di moda del New York Times, una delle più stimate e seguite al mondo.
Dolce&Gabbana si sono ripresi? dopo il guaio dell'anno scorso in Cina, le celebrità hanno ricominciato a indossare i loro abiti e pare che stiano tornando desiderati in Europa e negli Stati Uniti.
Sono aperte le iscrizioni ai corsi della scuola di scrittura Belleville di Milano: oltre ai corsi serali Scrivere di notte – Scrittura, Editing e Giornalismo (con il Post) – Belleville propone tre nuovi corsi con inizio a marzo. Argomentare di Pierfilippo Pozzi insegna che le tecniche retoriche sono necessarie in ogni ambito della nostra vita (anche se non siamo consapevoli di usarle). Dove si nasconde la poesia, tenuto da Aldo Nove, esplora i modi attraverso cui il verso e il ritmo continuano a vivere nella prosa, nelle canzoni, nella pubblicità e su internet. Scrivere per sopravvivere di Tim Parks analizza otto grandi scrittori e le pressioni, le urgenze, le ambizioni alla base della loro opera per mostrare come la letteratura sia uno strumento per affrontare conflitti e difficoltà. Dal 6 febbraio è in libreria il Manuale di istruzioni della Scuola di scrittura Belleville, a cura di Giacomo Papi e Davide Borgna. Il libro si basa sulle lezioni tenute da scrittori, editor e sceneggiatori come Walter Siti, Marcello Fois, Laura Pariani, Marco Balzano, Letizia Muratori, Giorgio Fontana, Stefano Izzo, Giorgio Falco, Sandrone Dazieri, Laura Cerutti, Federico Baccomo, Marco Rossari, Francesca Serafini, Edgardo Franzosini, Alberto Rollo. Sarà presentato su BellevilleOnline – in streaming – da Giacomo Papi, Marcello Fois e Davide Borgna lunedì 17 febbraio alle 18.30. Per partecipare alla presentazione, bisogna prenotarsi qui e ci sarà un momento di domande e risposte sul tema della scrittura.
Come funziona il punto di vista nei romanzi. Spiegato nel nuovo manuale della scuola di scrittura Belleville di Milano, dove a marzo inizieranno tre nuovi corsi.
La sonda spaziale OSIRIS-REx della NASA ha raggiunto il suo asteroide Bennu, dopo un viaggio interplanetario durato più di due anni coprendo una distanza di 2 miliardi di chilometri dalla Terra. La missione prevede di rimanere nei pressi dell’asteroide per due anni e mezzo per: mapparne la superficie, studiarne la composizione e prelevare campioni da riportare poi sulla Terra per analisi più approfondite. Lunedì 3 dicembre, i tecnici della missione hanno attivato i razzi di OSIRIS-REx per circa 20 secondi, facendola rallentare a sufficienza da raggiungere una velocità analoga a quella di Bennu. La sonda ora orbita intorno all’asteroide, a una distanza massima di 7 chilometri. Gli asteroidi sono ciò che resta dei processi che portarono alla formazione del nostro sistema solare, dalla loro analisi si possono quindi scoprire nuove cose su come si formarono i pianeti – Terra compresa – miliardi di anni fa. Il ritorno dei frammenti di Bennu è in programma per il 2023. Verso l'infinito e oltre.
La sonda OSIRIS-REx della NASA ha raggiunto il suo asteroide Bennu.
È uscito Younger Now, il nuovo disco della cantante statunitense Miley Cyrus. È il suo sesto disco e arriva a due anni di distanza di Miley Cyrus & Her Dead Petz, uscito nell’agosto 2015. Ha uno stile country pop ed è una sorta di ritorno alle origini di Cyrus, che aveva iniziato recitando nella serie tv Disney Hannah Montana nel ruolo di una popstar country; contiene undici canzoni di cui due singoli usciti a maggio e agosto: rispettivamente Malibu e Younger Now. Per ora non è piaciuto molto ai critici e Pitchfork, uno dei siti di riferimento di critica e cultura musicale statunitensi, gli ha dato un voto di 4,7 su dieci.
È uscito “Younger Now”, il nuovo disco di Miley Cyrus. È il suo sesto, è in stile country pop e per ora non ha convinto molto i critici.
Se un problema di rispetto della privacy c’è e c’è stato, nell’uso che i giornali fanno e hanno fatto dei verbali delle intercettazioni telefoniche, è difficile evocarlo rispetto ai racconti che i giornali di oggi fanno delle telefonate registrate nell’inchiesta contro le manovre di Flavio Carboni, di Pasquale Lombardi (geometra, già esponente della DC campana) e degli altri arrestati l’altroieri. Ed è difficile fare di ogni erba un fascio come pretende strumentalmente di fare il disegno di legge della maggioranza. Fosse stato già approvato, oggi non potremmo leggere questo. Occhio a non fare confusione tra Carboni (Flavio, il faccendiere di cui sopra) e Carbone (Vincenzo, presidente della Corte di Cassazione). Da Repubblica:
“Abbiamo fatto il presidente della corte d’appello”. Difficile sostenere che la pubblicazione dei colloqui per manipolare giudici e nomine sia una violazione della privacy.
La mattina di lunedì 15 settembre 2008, il Wall Street Journal titolava a sei colonne in prima pagina: «Crisi a Wall Street, Lehman in bilico, Merrill in vendita e AIG in cerca di soldi». Per sua sfortuna, il quotidiano era andato in stampa poco prima che Lehman Brothers, una delle più grandi banche d’affari di New York, entrasse ufficialmente sotto tutela fallimentare, cosa che avvenne esattamente all’una e quarantacinque di notte. La mattina, quando gli operatori di borsa si resero conto con orrore che il Wall Street Journal e quasi tutti gli altri quotidiani finanziari avevano mancato la notizia del decennio, il Dow Jones (il principale indice della borsa di New York) perse più di 504 punti, il crollo più alto dal 17 settembre 2001, il primo giorno di scambi dopo l’attentato alle Torri Gemelle. Quel giorno divenne chiaro che molto presto la crisi finanziaria che stava colpendo gli Stati Uniti avrebbe raggiunto proporzioni globali. Lehman Brothers era stata fondata nel 1850 da Henry Lehman, un emigrato tedesco di origine ebraica, e i suoi discendenti mantennero il controllo della banca fino al 1969. Dopo più di un secolo di storia gloriosa, dal 1984 al 1994 la banca fu sotto il controllo di American Express. Quando riacquistò l’indipendenza, sotto la guida di Richard Fuld (l’amministratore delegato che l’avrebbe portata al fallimento), Lehman divenne rapidamente una delle più importanti e spregiudicate banche d’affari del paese. Per la precisione, divenne la quarta in ordine di grandezza: davanti a Bear Stearns e dietro a Goldman Sachs, Morgan Stanley e Merrill Lynch. A differenza delle banche commerciali, che raccolgono il risparmio dei privati e concedono prestiti, Lehman, come le altre banche d’affari, faceva soprattutto consulenza ad altre società, le aiutava nel collocamento di azioni o di obbligazioni in borsa e investiva il proprio denaro e il denaro altrui.
Lehman Brothers è fallita 9 anni fa. La storia di come la banca d'affari dichiarò bancarotta e di come tutti si accorsero che la crisi finanziaria era diventata un affare mondiale.
Studia, stai seduto lì e studia. Se non ti fossi distratto così tante volte a quest’ora avresti già finito. Prima finisci i compiti, poi puoi accendere la PlayStation. E finisci matematica, prima di studiare storia. Dalle elementari in poi ci hanno insegnato che il modo migliore per imparare le cose è quello di stare alla scrivania, non concedersi distrazioni e andare avanti a tappe rigorose e forzate su ciascun impegno: eppure secondo i ricercatori lo studio matto e disperatissimo serve a poco, come spiegano sul New York Times. Negli ultimi anni, gli scienziati cognitivi hanno dimostrato che alcune semplici tecniche possono migliorare ciò che conta di più: quanto uno studente riesce ad apprendere con lo studio. Queste scoperte possono aiutare tutti, da un bambino di quarta elementare impegnato nel calcolare delle lunghe divisioni a un anziano in pensione intento a imparare una nuova lingua. Ma contraddicono buona parte del senso comune sulle buone abitudini di studio, e non hanno ancora fatto presa. Per esempio, invece di studiare in un unico luogo, alternare le stanze dove si studia migliora la memorizzazione. E così anche lo studio di concetti e competenze correlati, invece di concentrarsi su una sola cosa.
Studiare poco e bene. Il New York Times spiega perché le brevi sessioni di studio e le distrazioni aiutano l'apprendimento (ma non ve ne approfittate).
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana troverete capi di stato, re e regine, premi Nobel, modelle, imperatori, un cavallo, un gatto e persino una mano che stringe una borsetta. Ci sono grandi ritorni come quelli di Barack Obama, Tippi Hedren e Sigourney Weaver, nuove promesse come Millie Bobby Brown (vogliamo includere anche un futuro reale britannico, anche se non un principe?), Patricia Clarkson che se la ride a presentare House of Cards, Asia Argento che mostra i muscoli, Gigi Hadid ricoperta d’ori e Jack Nicholson, in tutto il suo carisma. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Imperatori, cavalli e borsette oltre a Jack Nicholson, Julia Roberts e Gigi Hadid, nella raccolta di chi valeva la pena fotografare questa settimana.
Secondo i dati diffusi lunedì sera dalla Protezione Civile, dall’inizio dell’epidemia di COVID-19 in Italia sono risultate positive ai test per il coronavirus (SARS-CoV-2) 63.927 persone (4.789 in più rispetto a ieri). I decessi registrati nelle ultime ultime 24 ore sono stati 601, portando il totale a 6.077. Le persone attualmente positive sono 50.418 (3.780 in più di ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 26.522 (ieri erano 23.683), mentre quelle nei reparti di terapia intensiva sono 3204, 195 in più rispetto a ieri. La situazione più grave continua ad essere in Lombardia, dove il numero dei casi totali è arrivato a 28.761 (di cui 1.183 in terapia intensiva). Delle altre regioni, quelle con più contagi sono l’Emilia Romagna (8.535, di cui 276 in terapia intensiva), il Veneto (5.505, di cui 281 in terapia intensiva) e il Piemonte (4.861, di cui 343 in terapia intensiva), mentre nelle regioni del Centro e del Sud Italia i numeri sono più contenuti, anche se in aumento.
Le notizie di lunedì sul coronavirus in Italia. Sono stati confermati 4.789 contagi in più rispetto a ieri e sono morte almeno 601 persone.
Il 31 dicembre 2019 nella provincia della Sumatra Occidentale, in Indonesia, è sbocciato un fiore particolare, il più grande mai misurato della specie Rafflesia tuan-mudae: il genere a cui appartiene, Rafflesia, è quello dei fiori più grandi del mondo. Sono piante parassite che ricordano un po’ un fungo velenoso e se siete dei frequentatori del genere potrebbero farvi pensare al Pokémon Vileplume, dato che ne hanno ispirato l’immagine: hanno cinque petali spessi, rossi con macchie bianche. Il fiore sbocciato l’ultimo giorno dell’anno scorso ha raggiunto un diametro di 111 centimetri, quattro in più rispetto al record precedente della sua specie.
I fiori più grandi del mondo puzzano. Sono larghi più di un metro, somigliano a un fungo velenoso e vivono nel Sudest asiatico.
Dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino contro il coronavirus, lo scorso 16 giugno, Gioele Passoni ha atteso per giorni che gli arrivasse il codice chiamato Authcode indispensabile per chiedere il Green Pass: pensava fosse solo in ritardo, invece il suo codice non era mai stato generato e da quel momento è iniziata la complessa ricerca di una soluzione che lo ha impegnato per settimane. Passoni è uno studente di dottorato all’università di Oxford, nel Regno Unito, e a giugno è tornato temporaneamente in Italia dove si è vaccinato. «In quanto residente all’estero mi è stato dato un codice fiscale temporaneo: da lì sono nati i problemi», spiega. Dopo la seconda dose ha contattato i canali ufficiali del ministero per sbloccare il rilascio del Green Pass, ma tutti i tentativi sono stati inutili. «È diventata una sfida personale: ho iniziato a scrivere a tutte le mail che trovavo sui siti dei ministeri. Una delle tante che ho mandato è arrivata nella casella di posta giusta. Non so quale si sia rivelata efficace, l’importante è il risultato: finalmente il 26 agosto sono riuscito ad avere il Green Pass, ma è stato faticoso e snervante».
Le fatiche dei vaccinati che non riescono a ottenere il Green Pass. Riguardano molte persone che per sbloccare i loro certificati sono costrette a lunghe trafile e rimedi non convenzionali.
Durante uno degli incontri di “Code Conference”, la serie di conferenze organizzate dal sito di tecnologia Re/code, fondato da Kara Swisher e Walt Mossberg dopo la fine della loro collaborazione con il Wall Street Journal, l’amministratore delegato di Microsoft, Satya Nadella, ha presentato un nuovo sistema per tradurre quasi in tempo reale le chiamate e le videochiamate fatte con Skype. La nuova opzione è ancora in fase di test e sarà resa disponibile entro la fine dell’anno come applicazione per Windows 8. Successivamente sarà messa a disposizione dei tablet e degli smartphone, all’interno della classica applicazione di Skype. Nadella ha spiegato che “fin da quando abbiamo iniziato a parlare, siamo andati alla ricerca di soluzioni per superare i confini determinati dalle diverse lingue”. La nuova opzione per ora funziona con un numero limitato di lingue ed è quasi pronta per la versione che traduce dall’inglese al tedesco e viceversa. Per avere un prodotto finito e fuori dalla versione di prova annunciata per fine anno, Microsoft ha calcolato che ci vorranno almeno altri due anni e mezzo di sviluppo.
Skype tradurrà le chiamate in tempo reale. Microsoft ha presentato un nuovo sistema di traduzione automatica che potrebbe rimuovere uno dei più grandi ostacoli della comunicazione.
La La Land – il film musical scritto e diretto da Damien Chazelle, con Emma Stone e Ryan Gosling – uscirà nei cinema italiani il 26 gennaio: ci arriva dopo aver vinto sette Golden Globe (più di ogni altro film nella storia) e dopo aver ricevuto 14 nomination per gli Oscar (era successo solo a due film: Eva contro Eva e Titanic). La La Land è ambientato a Los Angeles, ai nostri giorni: Gosling interpreta Sebastian, un musicista con una grande e pura passione per il jazz; Stone interpreta Mia, una cameriera che prova a fare l’attrice ma i cui provini vanno sempre male. Si incontrano, si stanno antipatici, si incontrano un altro paio di volte e si innamorano. Lo si capisce dal trailer: poi in realtà succedono molte altre cose, di cui non parliamo. Abbiamo però scelto un po’ di video, recensioni e cose da sapere utili per arrivare preparati a La La Land. A proposito: il titolo è un riferimento a Los Angeles (“L.A.”; pronunciato elei) e alla parola inglese Lalaland, che definisce uno «stato mentale euforico e sognante, distaccato dalla dura realtà». Un po’ come “avere la testa tra le nuvole”, pensando a qualcosa di particolarmente bello. Se la domanda che vi fate è «Ok, però è un musical, che-palle-i-musical»; sì è un musical (e inizia con decine di persone che cantano durante una coda su un cavalcavia), ma poi è dinamico, descritto come moderno e attuale, e le parti recitate sono comunque più di quelle cantate.
“La La Land”, forse ne avete sentito parlare. Il musical con Emma Stone e Ryan Gosling ha vinto sette Golden Globe, è stato nominato per 14 Oscar e domani esce nei cinema: cose da sapere, vedere e sentire.
Nei giorni scorsi è circolata su alcuni giornali italiani la notizia che il ministro per le Pari Opportunità Josefa Idem, ex campionessa olimpionica di kayak, dal 2008 al 2011 non ha pagato l’ICI su un palazzo di sua proprietà a Santerno, in provincia di Ravenna. La ricostruzione è stata poi confermata dalla stessa Idem, che sebbene abiti con la famiglia a Santerno in un appartamento in via Lamone, fino al 2011 ha dichiarato di avere la residenza in via Carraia Bezzi, dove invece si allena e ha sede la palestra “Jajo Gym”. in questo modo, registrando cioè entrambi gli edifici come abitazione principale, ha ottenuto l’esenzione dal pagamento dell’ICI. L’edificio dove ha sede la palestra inoltre, secondo un accertamento del Comune di Ravenna effettuato l’11 giugno, è stato censito al catasto come abitazione privata, e secondo i tecnici del Comune «non risulta la conformità edilizia e l’agibilità della struttura».
Josefa Idem e l’ICI. In cosa consiste il guaio delle tasse non pagate sulla palestra: lei ha detto che «sembrano emergere alcuni profili di irregolarità» e che non si dimetterà.
Il fotografo italiano Massimo Sestini ha fatto causa al vicesindaco di Trieste Paolo Polidori per aver utilizzato in modo improprio e senza riferirne l’autore una sua famosa fotografia. Polidori, diventato celebre qualche giorno fa per essersi vantato di aver buttato le coperte di un senzatetto, aveva pubblicato su Facebook un lungo commento molto critico nei confronti dei sindaci che si sono opposti al decreto sicurezza. A corredo del post aveva usato la fotografia “Operazione Mare Nostrum”, scattata da Sestini al largo delle coste della Libia nella primavera del 2014 e diventata una delle più famose immagini della crisi migratoria nel Mediterraneo Centrale. Nel 2015 la fotografia aveva vinto il secondo premio al 58esimo World Press Photo. “Operazione Mare Nostrum” (EPA/MASSIMO SESTINI/ANSA)
Il fotografo Massimo Sestini ha fatto causa al vicesindaco di Trieste per aver usato su Facebook una sua famosa fotografia.
Il 5 ottobre un quadro di Banksy – famosissimo artista di cui non si conosce l’identità – si è parzialmente autodistrutto subito dopo essere stato venduto dalla casa d’aste Sotheby’s per oltre un milione di sterline. Una volta battuto all’asta, un meccanismo all’interno della cornice ha tagliato metà del quadro in decine di striscioline, tra lo stupore dei presenti. Il quadro era la replica di uno dei più famosi murali di Banksy, fatto nel 2002 a Londra: quello con una bambina con un palloncino rosso. Banksy ha commentato citando una frase di Picasso – «Ogni desiderio di distruzione è anche un desiderio di creazione» – e poi ha diffuso un video per raccontare di aver nascosto molti anni fa nella cornice il meccanismo per distruggere il quadro.
Un po’ di risposte alle domande sul quadro di Banksy che ci siamo fatti tutti. Il tagliacarte era radiocomandato? La casa d'aste doveva sapere per forza? Chi ha comprato il quadro? È vero che adesso vale di più?.
Oggi a Roma c’è la nebbia: non accade spesso e per questo motivo in molti in queste ore stanno postando foto della città sui social network, con le conseguenti battute su Roma che ruba il primato a Milano. Ci sono l’Altare della Patria, la basilica di San Pietro e Castel Sant’Angelo, tra i luoghi che valeva la pena fotografare stamattina. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
A Roma c’è la nebbia. Foto da far vedere a quel vostro amico che dice che la nebbia c'è solo al Nord.
L’azienda informatica statunitense Adobe ha annunciato che Flash Player, il suo famoso plugin per i contenuti multimediali online, non sarà più aggiornato entro la fine del 2020, data che di fatto sancirà la fine del programma che funziona all’interno dei browser. Nei prossimi anni, Adobe continuerà comunque a collaborare con Google, Microsoft e le altre grandi aziende del Web per fornire aggiornamenti di sicurezza per Flash, in attesa della sua fine. Flash è uno dei plugin più longevi nella storia di Internet: spesso criticato per appesantire le pagine e non aderire agli standard del Web, è ancora usato su migliaia di siti che offrono videogiochi, applicazioni e altri contenuti multimediali. Nel 2010 l’allora CEO di Apple, Steve Jobs, scrisse una lettera molto critica nei confronti di Adobe e del suo Flash, annunciando che i suoi iPhone non avrebbero mai supportato il plugin. I successivi progressi raggiunti con HTML5, la versione più avanzata del codice per scrivere le pagine web, hanno ormai reso superfluo l’utilizzo di Flash e i siti avranno qualche anno per adeguarsi alla sua fine.
Nel 2020 Adobe smetterà di aggiornare Flash.
Alle ore 20 e 59 del 27 giugno 1980, un aereo DC-9 della compagnia ITAVIA in volo da Bologna a Palermo con 81 persone a bordo precipitò in mare non lontano dall’isola di Ustica, a nord di Palermo. Dopo decenni di indagini e di processi, tra reticenze e depistaggi, la tesi più accreditata è che l’aereo sia stato abbattuto per errore durante una battaglia aerea tra aerei libici e della NATO. Ma a 40 anni dalla morte degli 81 passeggeri e membri dell’equipaggio del volo ITAVIA, le dinamiche dell’incidente e i suoi responsabili rimangono ancora in gran parte sconosciuti. Tra le poche cose che sappiamo con certezza c’è la storia del volo fino al momento del suo abbattimento. Sappiamo per esempio che l’aereo decollò da Bologna con quasi due ore di ritardo rispetto all’orario previsto di partenza. Sappiamo che, poco meno di un’ora dopo, la scatola nera dell’aereo registrò l’ultima conversazione avvenuta nella cabina di pilotaggio. Dopo aver ripulito la traccia audio, si scoprì che la registrazione terminava con le parole: «Guarda, cos’è?», pronunciate alle 20 e 59. Poco dopo l’aeroporto di Palermo contattò l’aereo per coordinare la discesa, ma non ottenne risposta. Iniziarono subito le operazioni di ricerca e nella notte i primi rottami dell’aereo vennero trovati a poco più di cento chilometri dall’isola di Ustica.
Ustica, 40 anni dopo. Quarant'anni dopo il disastro aereo che causò la morte di 81 persone, giudici e magistrati hanno stabilito che il DC-9 fu abbattuto in uno scontro aereo: ma tra chi e perché rimane ancora un mistero.
Il 31 luglio scorso i dirigenti della società di moda Balenciaga hanno confermato le ipotesi che circolavano già da inizio estate, ovvero che l’azienda non avrebbe rinnovato il contratto al direttore creativo Alexander Wang, che quindi il prossimo 2 ottobre presenterà a Parigi la sua ultima collezione per Balenciaga, dopo solo tre anni di collaborazione. L’azienda, che è stata fondata a Parigi nel 1919 dallo stilista spagnolo Cristobal Balenciaga, dal 2001 è di proprietà della holding del lusso Kering. Lo stilista americano di origini cinesi Alexander Wang – che dal 2005 dirigeva già il brand che porta il suo nome – era stato nominato direttore creativo di Balenciaga nel dicembre 2012, sostituendo Nicolas Ghesquière (ora da Louis Vuitton), che dopo quindici anni aveva lasciato per dei dissidi con Kering, contro cui aveva anche avviato una causa legale. Wang ha disegnato per quasi tre anni sia le collezioni del proprio marchio, che quelle di Balenciaga, viaggiando continuamente tra Parigi (sede di Balenciaga) e New York (sede di Alexander Wang). Ma all’inizio di luglio 2015 il sito WWD ha raccontato per primo la possibilità che Kering non gli rinnovasse il contratto. La conferma ufficiale c’è stata a fine luglio, con una conferenza stampa di Kering e Wang, e l’annuncio che Wang voglia dedicarsi esclusivamente al suo brand. Sul sito Business of Fashion, Imran Amed dice che questa è la «decisione giusta per entrambe le parti, così Wang ora si può concentrare sul proprio marchio e Kering può provare a cercare nuovamente il giusto talento che possa iniettare a Balenciaga quel tipo di creatività che la renda il suo prossimo brand miliardario» (Balenciaga è un marchio leggendario di grande successo soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta: il suo fondatore è morto nel 1972). È anche vero infatti che Wang non era riuscito in questi anni a raggiungere i risultati che la holding e gli addetti ai lavori si aspettavano, non solo in termini economici.
Gli ultimi giorni di Alexander Wang. Lo stilista chiuderà a Parigi il suo breve periodo con Balenciaga tra delusioni e consolazioni dei media (e del suo brand).
Da ieri in Italia circola una notizia falsa su Carola Rackete, la comandante tedesca della nave della ong Sea Watch che a fine giugno fu al centro di un notevole caso mediatico, quando decise di ignorare un divieto del governo italiano e di sbarcare un gruppo di migranti a Lampedusa. Secondo alcuni giornali italiani, durante un’intervista con la tv pubblica tedesca Rackete avrebbe ammesso che fu il governo tedesco a “ordinarle” di sbarcare in Italia i migranti. La presunta notizia confermerebbe una delle accuse che l’estrema destra italiana rivolge da anni alla Germania e altri paesi del Nord Europa: cioè di controllare segretamente le ong che soccorrono le persone nel Mediterraneo, che per gli obblighi del diritto marittimo sono quasi sempre tenute a sbarcare in Italia. Nell’intervista però – qui il video, qui la trascrizione – Rackete una cosa diversa: al minuto 3.45 sostiene che il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer «insistette affinché i migranti fossero registrati in Italia». Seehofer stava semplicemente sottolineando che il primo passaggio per una redistribuzione dei migranti nei paesi europei – per cui la Germania in quei giorni si stava spendendo, insieme alla Commissione Europea – fosse la loro registrazione in Italia, obbligo previsto dal regolamento di Dublino che impone l’identificazione di chiunque metta piede in territorio europeo. Seehofer stava probabilmente giocando una partita politica, perché in sostanza chiedeva all’Italia di fare sbarcare i migranti e occuparsi solo in un secondo momento di occuparsi della redistribuzione: ma non stava “ordinando” di portare i migranti in Italia per «destabilizzare il nostro governo», tanto che la Germania è stato uno dei paesi che hanno dato disponibilità ad accogliere i migranti della nave, una volta sbarcati.
C’è un’altra bufala su Carola Rackete. Alcuni giornali italiani sostengono che abbia detto di aver avuto ordine dalla Germania di portare i migranti in Italia, ma non è così.
Questa settimana esce Gli amanti passeggeri, la nuova commedia di Pedro Almodóvar, dopo il film drammatico del 2011 La pelle che abito. Il film, in cui appaiono in piccoli ruoli Penélope Cruz, Antonio Banderas e Paz Vega, è ambientato su un volo della compagnia aerea Península diretto a Città del Messico, che subisce un danno tecnico al carrello mettendo in crisi i passeggeri e il suo bizzarro equipaggio. Sempre dalla Spagna arriva La Madre, diretto da Andres Muschietti e prodotto da Guillermo del Toro: è la storia di due piccole sorelle che vengono adottate da un loro zio e dalla sua fidanzata (interpretata da Jessica Chastain), dopo essere scomparse per 5 anni e ritrovate in un bosco in condizioni terribili. I Croods è il nuovo film di animazione della DreamWorks, che verrà proposto nei cinema sia in 3D che nella versione classica, e racconta la storia di una famiglia preistorica costretta ad abbandonare la propria caverna e partire alla ricerca di un nuovo posto dove abitare. Benvenuto Presidente! è il nuovo film di Riccardo Milani (La guerra degli Antò, Il posto dell’anima) in cui Claudio Bisio è Giuseppe Garibaldi, detto Peppino, un uomo semplice che vive in un piccolo paesino di montagna e che un giorno viene eletto per errore Presidente della Repubblica Italiana.
I film della settimana. Il nuovo film di Almodóvar, quello in cui Bisio fa il presidente della Repubblica e un cartone ambientato nella preistoria, tra gli altri: tutti i trailer.
L’inchiesta sulla sindaca di Roma Virginia Raggi per la nomina di Salvatore Romeo a capo della sua segreteria è stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della procura di Roma, che non aveva trovato prove sufficienti per sostenere l’accusa di abuso di ufficio che era stata formulata. Raggi era accusata di abuso di ufficio per aver scelto Romeo come capo della sua segreteria in modo arbitrario e avergli attribuito uno stipendio molto maggiore di quello che aveva per il suo precedente lavoro al Dipartimento partecipate. Romeo stesso era indagato con l’accusa di concorso in abuso di ufficio, e anche per lui la procura ha chiesto e ottenuto l’archiviazione dell’indagine. Questa indagine è quella collegata alla famosa storia delle polizze vita intestate da Romeo a Raggi, ma non è l’unica inchiesta sul conto della sindaca di Roma, che dal prossimo 21 giugno sarà a processo per l’accusa di falso per la nomina di Renato Marra a un altro incarico comunale.
L’inchiesta su Virginia Raggi è stata archiviata. Il gip ha accolto la richiesta della procura, che non ha trovato prove della volontà di Raggi di favorire Salvatore Romeo.
Oggi pomeriggio l’account Facebook di una ASL di Roma, la ASL Roma 1, ha risposto a un video molto critico pubblicato questa mattina dal deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista riguardo allo stato della Sanità nella regione Lazio. In particolare la discussione si è concentrata sulla questione dei vaccini, di cui si sta parlando molto in questa campagna elettorale. Nel video, Di Battista ha raccontato di essere andato alla struttura sanitaria di via Plinio a Roma – struttura gestita proprio dalla ASL Roma 1 – per vaccinare il figlio. Ha detto però di non esserci riuscito, perché – stando alla sua ricostruzione – in via Plinio sarebbe praticamente impossibile vaccinare i bambini senza prenotazione, nonostante la struttura dica diversamente. Tra le altre cose, Di Battista ha sostenuto che in via Plinio ci sarebbe carenza di personale, che ogni giorno verrebbero vaccinati non più di 20 bambini e che anche prenotandosi i primi posti liberi sarebbero a luglio. Di Battista ha definito la situazione in via Plinio «da terzo mondo» e ha accusato forze esterne non meglio specificate (ma sembra si riferisse ai critici del M5S e al governo, visto che cita direttamente la ministra della Salute Beatrice Lorenzin) di avere «sventrato la sanità».
Alessandro Di Battista e la ASL di Roma hanno discusso via Facebook sui vaccini.
Denis Verdini – ex senatore e influente politico italiano degli ultimi anni – è stato condannato in primo grado a cinque anni e mezzo di carcere dal tribunale di Firenze per bancarotta fraudolenta, relativamente al fallimento della società editoriale che pubblicava il Giornale della Toscana, il dorso locale del Giornale. Verdini è stato condannato anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La sentenza del tribunale ha superato la richiesta dell’accusa, che aveva chiesto di condannare Verdini a tre anni di carcere. Verdini è accusato di essere responsabile del fallimento e di aver distratto 2,6 milioni di euro insieme ad altre quattro persone, anche loro condannate. Scrive il Giornale:
Denis Verdini è stato condannato in primo grado a cinque anni per bancarotta fraudolenta.
Questa settimana un gruppo di ricercatori ha accidentalmente pubblicato su Facebook un progetto non ancora ultimato. Una volta pubblicato, ha ottenuto così tanto interesse che i suoi responsabili hanno deciso di mantenerlo visibile. Si tratta di una mappa che mostra le rotte delle balene attorno alle Hawaii, sfruttando i dati che i segnalatori attaccati a più di 200 cetacei di varie specie inviano ai satelliti (la potete vedere qui).
La mappa interattiva che mostra dove sono le balene attorno alle Hawaii. Utilizza i dati di 200 segnalatori attaccati ad altrettante balene: è stata pubblicata accidentalmente su Facebook, ma ha avuto così successo che è stata lasciata online.
La parola viene dal francese, e in Italia si pronuncia con accento sulla seconda “o”, alla francese, e non all’inglese con accento sulla prima “o”, a testimonianza del fatto che i cugini ce l’hanno passata direttamente, senza che i panni fossero risciacquati in Tamigi o Hudson. Anche se poi sui giornali vale spesso la convenzione grafica anglofila (dice che è più «moderna», come se fossimo nel 1960, quando si diceva «offside» perché «fuori gioco» faceva cafone), diciamo consòl e dovremmo scrivere “consolle”. Facciamo anche finta di niente, ma è così. La console onoraria a questo giro è la Wii U, un oggetto dedicato solo ad alcuni appassionatissimi, cambio di direzione brusco per Nintendo che è reduce dal successo planetario della Wii. La Wii U venderà una frazione delle unità vendute dagli altri, ma la Modiano di Kyoto da sempre se ne frega (quasi): a differenza della concorrenza, Nintendo guadagna sugli apparati che vende, uno per uno, e non commercializza l’hardware a basso prezzo per occupare quote di mercato. Quindi ne venderanno meno, ma guadagneranno quello che guadagneranno. Fanno così da sempre; poi imbroccano un’altra bomba tipo Wii o DS, e tornano a sbancare. Per ora osservano. Alla fiera Nintendo aveva uno stand enorme pieno di postazioni di gioco con titoli nuovi interessanti (tra cui Bayonetta 2 e Pikmin 3, per dire).
La guerra delle consolle. Perché si scrive così e chi vince tra PS4 e Xbox One, secondo Matteo Bordone.
Approfittando della nostra assenza, sono giorni in cui ci sono sempre più animali in città, a ricordarci che siamo principalmente ospiti, e nemmeno tanto discreti, su questa terra. Nelle cittadine gallesi arrivano le capre di montagna, a Milano i conigli selvatici (lo abbiamo raccontato qui). Tra gli animali di questa settimana, però, non ci sono solo quelli venuti a vedere come stiamo. C’è anche un cane che potrebbe aiutarci molto, un leone che si gode il primo sole primaverile, conigli con un grande senso per la geometria, zebre neonate e neonati di scimpanzé, gatti di pessimo umore benché appena usciti dalla quarantena, cani con desideri estremamente condivisibili e due mani davvero molto simili tra loro.
Weekly beasts. Neonati di zebra e di caracal, gatti di pessimo umore e gru della Manciuria, nella raccolta degli animali più fotogenici della settimana.
Tra le cose per cui si ricorda il fotografo americano Al Vandenberg (1932-2012) c’è il lavoro da art director per la copertina del disco Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles (1967). Vandenberg, che era nato a Boston nel 1934 e aveva studiato fotografia con grandi fotografi come Alexey Brodovitch e Richard Avedon, aveva iniziato come fotografo di strada nei quartieri poveri e degradati di New York, ispirandosi al lavoro di Diane Arbus e Garry Winogrand. Negli anni Sessanta si era occupato soprattutto di fotografia commerciale, che aveva poi abbandonato per ritornare a scattare in strada, questa volta nella Londra degli anni Settanta e Ottanta. Queste fotografie sono raccolte nella sua prima monografia On a Good Day. Il libro raccoglie 50 ritratti che mostrano le sottoculture di Londra di quegli anni: sono fotografie in bianco e nero con i protagonisti che guardano dritto in camera. Il libro è pubblicato da STANLEY/BARKER.
Chi incontravi in giro a Londra negli anni ’70 e ’80. Punk, bravi ragazzi e studenti ritratti da Al Vandenberg, il fotografo famoso per la copertina di "Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band" dei Beatles.
Le persone che valeva la pena fotografare questa settimana sono addirittura più belle del solito: ci sono Olga Kurylenko che manda baci ai fotografi, Jay-Z e Beyoncé che sembrano una coppia quasi normale a una partita di basket, Edward Norton che sta per farsi un selfie con Bill Murray, Madonna in concerto con le Pussy Riot, John Hurt, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio e Vanessa Redgrave, che ha 77 anni ed è ancora splendida. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Una settimana particolarmente ricca di persone che vengono bene in foto: Olga Kurylenko, Jay-Z e Beyoncé, Bill Murray, Christoph Waltz e Vanessa Redgrave.
Lo scorso ottobre è stato presentato al Senato il cosiddetto “ddl Cirinnà”, la proposta di legge sulle unioni civili: inizierà ad essere discusso in aula solo il prossimo 28 gennaio, inizialmente era previsto il 26 come data d’inizio ma è stato cambiato per questioni di calendario. La discussione, come già previsto nei mesi scorsi, non sarà semplice: per la contrarietà di Angelino Alfano del Nuovo Centro Destra, alleato del Pd di Matteo Renzi al governo, e per le nuove resistenze dell’area cattolica del Pd, che sembravano essere almeno in parte superate. Il testo base della discussione è il cosiddetto “Cirinnà bis” cioè un nuovo testo presentato per aggirare l’opposizione di alcuni senatori in commissione Giustizia, dove il precedente ddl (il primo Cirinnà) era bloccato da mesi anche a causa delle resistenze dell’area cattolica del Pd. La contrarietà era stata in parte risolta dopo le modifiche al primo articolo del ddl: era stato deciso di introdurre nell’ordinamento italiano l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso «quale specifica formazione sociale» e di cancellare ogni riferimento al matrimonio.
A che punto è la legge sulle unioni civili. La discussione al Senato comincerà il prossimo 28 gennaio, ma ci sono diversi problemi e obiezioni sia all'interno del Pd che di Forza Italia.
La CGIL, il più grande e antico sindacato italiano, ha proclamato uno sciopero generale per il prossimo venerdì 12 dicembre contro la legge di stabilità e la riforma del lavoro, il cosiddetto “Jobs Act“. L’annuncio ha creato un po’ di confusione perché pochi giorni fa la CGIL aveva proclamato uno sciopero generale per il 5 dicembre, generando tra l’altro discussioni e critiche per la scelta di provocare l’interruzione di servizi e dei trasporti prima di un lungo “ponte” (il 5 dicembre è venerdì, l’8 dicembre è festa). La decisione di organizzare lo sciopero generale per il 5 dicembre era stata criticata anche dall’Autorità garante degli scioperi, che l’aveva definita «parzialmente illegittima» in base alle leggi che regolano gli scioperi e le interruzioni dei servizi pubblici, e aveva invitato a escludere dallo sciopero alcuni settori professionali tra cui l’intero settore ferroviario (e il trasporto pubblico locale in alcune province italiane). Lo sciopero generale è stato spostato al 12 dicembre per via dell’adesione della UIL, un altro dei principali sindacati italiani. Il garante degli scioperi, sentito dallo Huffington Post, ha espresso però dubbi anche sulla nuova data e ha parlato ancora di «parziale irregolarità», perché per il 13 e il 14 dicembre è stato già proclamato uno sciopero dei trasporti ferroviari dal sindacato CAT (Coordinamento Autorganizzato Trasporti). La legge, ha spiegato il garante, impedisce di «fare scioperi nello stesso settore – in questo caso nel trasporto ferroviario – a un intervallo inferiore ai 10 giorni». Il garante ha detto che non c’è stato «nessun contatto anche informale dei sindacati con l’autorità di garanzia». In caso di mancato rispetto della legge il garante può infliggere delle sanzioni.
Lo sciopero di venerdì 12 dicembre e gli altri. Tentiamo di fare un po' d'ordine tra date, adesioni, scioperi indetti e scioperi rinviati.
Dal 12 marzo fino al 30 aprile la galleria ONO arte contemporanea di Bologna ospiterà la mostra Bowie before Ziggy. Fotografie di Michael Putland, che espone 27 fotografie scattate dal fotografo britannico Michael Putland a David Bowie, una buona parte delle quali realizzate nell’allora residenza di Bowie a Haddon Hall, a Beckenham, in Inghilterra, poco prima che Bowie, già famoso per il disco Space Oddity, diventasse famosissimo negli anni del suo alter-ego Ziggy Stardust. Le foto esposte sono state scattate il 24 aprile 1972 e mostrano Bowie mentre dipinge il soffitto di casa sua, indossando un abito disegnato insieme con l’amico stilista Freddy Buretti e che verrà poi usato in varie occasioni sul palco, oltre che nella cover del disco Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. Le immagini sono state scattate poco prima che l’alieno Ziggy Stardust – l’alter-ego più riuscito e famoso della storia del rock – diventasse famoso: le registrazioni del disco The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars erano terminate da qualche settimana e il disco sarebbe stato pubblicato a giugno.
Le foto di David Bowie a Bologna. Le ha scattate il fotografo Michael Putland nella sua casa a Haddon Hall, alcune potete vederle qui.
Molti genitori si chiedono quale sia l’età giusta per regalare un cellulare ai loro figli, temendo spesso che uno smartphone possa renderli socialmente più alienati se non proprio dei disadattati, sempre col naso su uno schermo e lontani dalle cose che succedono nel mondo intorno a loro. Articoli più o meno allarmistici in questo senso vengono pubblicati di continuo e contribuiscono ad alimentare preoccupazioni di questo tipo, convincendo molti genitori ad attendere o rimandare il momento dell’acquisto di uno smartphone per i loro figli. Le ricerche degli ultimi anni, condotte per lo più da psicologi e sociologi, dimostrano però che gli smartphone non hanno avuto nessun impatto negativo nella vita sociale degli adolescenti, e che semmai in alcuni casi hanno contribuito a migliorarla. Una ricerca di Madeleine George e Candice Odgers della Duke University (North Carolina, Stati Uniti) ha esaminato un’ampia serie di studi sugli effetti degli smartphone tra gli adolescenti. Come prevedibile, il livello di utilizzo dei cellulari è molto alto: ogni adolescente invia una media di 60 messaggi di testo al giorno, mentre il 78 per cento degli adolescenti intervistati negli Stati Uniti per lo studio aveva la possibilità di collegarsi a Internet con il proprio smartphone.
I danni che i cellulari non fanno agli adolescenti. Malgrado le preoccupazioni dei genitori e un certo allarmismo dei giornali, gli studi dicono che gli smartphone non hanno un impatto negativo sui ragazzi (anzi).
Il disco dei Pink Floyd The dark side of the moon, il più famoso della band e uno dei più famosi e amati della storia del rock, è rientrato questa settimana nella maggiore classifica americana dei dischi più venduti – la Billboard Top 200, pubblicata dalla rivista Billboard – al 199mo posto, 46 anni dopo la sua uscita nel marzo 1973. Il disco ha così raggiunto le 943 settimane di presenza nella classifica, aumentando ancora di più il proprio primato: il disco che segue nella classifica delle presenze più numerose è la raccolta Legend di Bob Marley, con 579 (tuttora in classifica al 49mo posto). Al 198mo posto nella classifica di questa settimana è rientrato anche il White album dei Beatles, che ha ora 200 settimane di presenza.
The dark side of the moon dei Pink Floyd è rientrato nella classifica statunitense per la 943ma settimana.
Un farmaco per trattare una forma ricorrente di malaria è stato approvato negli Stati Uniti: è la prima volta in 60 anni per un farmaco di questo genere contro una delle malattie più diffuse e mortali al mondo. Il suo principio attivo – la tafenoquina – consente di eliminare il parassita che causa la malattia e che può rimanere inattivo nel fegato per lungo tempo, prima di causare recidive. I casi di malaria ricorrente registrati ogni anno sono circa 8,5 milioni, ora medici e ricercatori confidano di ridurne il numero grazie all’impiego del farmaco. Il parassita Plasmodium vivax è il responsabile di una forma ricorrente di malaria, molto diffusa soprattutto nell’Africa subsahariana. Il contagio avviene attraverso le punture delle zanzare Anopheles, che trasportano il parassita da persone già malate a quelle sane. I farmaci usati finora per trattarla permettevano di eliminare il parassita dal sangue, ma una sua riserva rimaneva comunque nel fegato e poteva portare a un nuovo attacco entro i tre anni successivi alla prima infezione. Quando il parassita si riattiva, le persone interessate diventano nuovamente contagiose e possono trasmettere la malattia ad altri, se punte dalle zanzare.
È stato approvato un nuovo farmaco contro la malaria. Serve per trattare una forma ricorrente della malattia ed è una grande speranza per ridurre i casi d'infezione nel mondo.
Questa settimana Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha pubblicato una ricerca di alcuni scienziati sudcoreani che hanno scoperto il modo di creare un nuovo tipo di acciaio, molto leggero, resistente quanto le migliori leghe di titanio, ma molto meno costoso. Si tratta di una delle più importanti scoperte nel settore dell’acciaio da decenni ed è la soluzione a un problema a cui gli ingegneri dei materiali stanno cercando soluzioni da moltissimo tempo. L’acciaio, che è sostanzialmente una lega di ferro e carbonio, è uno dei materiali più importanti al mondo. Per i suoi molteplici usi, per tutto l’Ottocento e buona parte del Novecento la sua produzione era considerata un significativo indicatore del progresso economico di un paese. L’acciaio è un materiale importante perché è economico e molto resistente, ha spiegato in un articolo il settimanale Economist. È fondamentale nelle costruzioni, per la produzione di moltissimi macchinari, ma anche semplici utensili. È anche un materiale molto pesante: per questo, ad esempio, non è mai servito a granché nella produzione di aerei. Oggi, con la crescente domanda di automobili leggere dai consumi ridotti, l’acciaio si utilizza sempre meno anche nel settore auto.
Il nuovo super-acciaio super-leggero. È stato inventato da alcuni scienziati sudcoreani: è resistente come il titanio ma molto più economico, il problema ora è trovare un modo per produrlo su scala industriale.
Oggi è il Cinema2day, l’iniziativa del ministero dei Beni culturali in collaborazione con produttori, distributori ed esercenti cinematografici, che prevede la possibilità di andare al cinema ogni secondo mercoledì del mese pagando solo 2 euro. L’iniziativa era iniziata a settembre e doveva concludersi l’8 febbraio, ma è stata prorogata per altri tre mesi. Quello di oggi è quindi il penultimo Cinema2day, che se non ci saranno altre proroghe si concluderà mercoledì 10 maggio. Se volete approfittarne ma non sapere cosa andare a vedere al cinema date un occhio qui, ci sono tutti i film usciti nell’ultima settimana. Il #12aprile è il giorno di #cinema2day Oggi al cinema paghi solo 2 euro. https://t.co/BuKB4ubUr7 @ANICA_SOCIAL @MiBACT @AnecWeb pic.twitter.com/ehmRbBXakT
Oggi è il Cinema2day: andare al cinema costa solo 2 euro. Ogni secondo mercoledì del mese fino a maggio andare al cinema costa meno del solito, in oltre tremila sale italiane.
Norman Jewison è un regista canadese il cui nome forse non vi dirà molto ma di cui avete sicuramente visto qualche film: il primo lo ha diretto negli anni Sessanta e l’ultimo – The Statement – La sentenza – nel 2003: in mezzo ne ha fatti molti altri, quattro sono stati nominati per l’Oscar al Miglior film e in tre occasioni Jewison, che oggi compie 90 anni, ha ricevuto la nomination come Miglior regista. Di almeno due, La calda notte dell’ispettore Tibbs e Jesus Christ Superstar, qualcosa avete sentito. Jewison è nato a Toronto, in Canada, il 21 luglio 1926 e dopo essersi laureato al Victoria College di Toronto andò a vivere a Londra, dove fece l’attore e lo sceneggiatore di programmi per bambini della BBC; negli anni Cinquanta tornò in Canada, dove diresse programmi televisivi per la CBC, la tv pubblica del Canada, prima di occuparsi di musical e spettacoli di Broadway e, infine, negli anni Sessanta di iniziare a fare il regista: il suo primo film uscì nel 1962: 20 chili di guai!… e una tonnellata di gioia, una commedia con Tony Curtis protagonista. Da lì in poi Jewison ha avuto una lunga carriera: il suo film più famoso è Jesus Christ Superstar ma ne ha diretti anche altri di cui difficilmente non si è mai sentito parlare. La particolarità di Jewison è che tra gli oltre 20 film che ha diretto ce ne sono di molto diversi: film drammatici e di guerra, musical e commedie, film storici e di fantascienza. Ne abbiamo scelti otto: Cincinnati Kid, Rollerball, Stregati dalla luna, La calda notte dell’ispettore Tibbs, Arrivano i russi, arrivano i russi, Il caso Thomas Crown, Hurricane – Il grido dell’Innocenza e Jesus Christ Superstar
Quanti film di Norman Jewison avete visto? compie oggi 90 anni e ne ha diretti più di 20: è quello di "La calda notte dell'ispettore Tibbs" e "Jesus Christ Superstar".
Ricercatori, medici e istituzioni sanitarie si chiedono se per mantenere la protezione offerta dai vaccini contro il coronavirus sia necessaria la somministrazione di una terza dose, a partire dall’autunno per chi era stato tra i primi a essere vaccinato all’inizio dell’anno. Non ci sono ancora risposte definitive e molto dipenderà dai risultati delle ricerche in corso per stimare la durata dell’immunizzazione indotta dai vaccini. Il ricorso a una terza dose influirebbe notevolmente sulle campagne vaccinali, che soprattutto nella prima metà dell’anno hanno subìto numerosi rallentamenti a causa della scarsità delle dosi disponibili. Alcuni paesi, compresa l’Italia, hanno iniziato a valutare questa possibilità e ad abbozzare piani, in attesa di qualche risposta più chiara dai ricercatori.
Servirà una terza dose del vaccino? per potenziare la memoria immunitaria contro il coronavirus potremmo avere bisogno di una nuova vaccinazione, ma le ricerche sono ancora in corso.
Comcast, il più grande network via cavo del mondo, ha ritirato la sua offerta per comprare 21st Century Fox, la società che possiede anche la più antica e famosa casa di produzione cinematografica 20th Century Fox ed è di proprietà di Rupert Murdoch. Il ritiro di Comcast, di fatto, significa che 21st Century Fox sarà comprata da Disney, che negli ultimi mesi aveva sfidato Comcast, rilanciando via via con offerte sempre più alte. L’ultima offerta di Disney per 21st Century Fox era stata di 71 miliardi di dollari, circa 60 miliardi di euro. Comcast ha detto che proverà invece a comprare la società britannica Sky.
Comcast ha ritirato la sua offerta per comprare 21st Century Fox.
Sabato 21 novembre in piazza Santi Apostoli a Roma è stata organizzata una manifestazione nazionale contro il terrorismo intitolata “Not in my name”, dopo gli attentati di Parigi e Saint-Denis, e rivolta a «tutte le musulmane e i musulmani, a tutte le associazioni religiose e laiche, a tutti i cittadini italiani». Sono arrivate persone da tutta Italia e erano presenti anche diversi politici. La manifestazione è cominciata con un minuto di silenzio per le persone morte negli attacchi di venerdì 13 in Francia. Sul palco c’era un grande cartellone con la scritta: «Musulmani d’Italia – Not in my Name – No al terrorismo». Iniziative simili si sono svolte anche in altre città: Milano e Bolzano, tra le altre. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le manifestazioni dei musulmani contro il terrorismo, in Italia – foto. A Roma, a Milano e in altre città, dopo gli attentati di Parigi e Saint-Denis.
Mentre negli Stati Uniti e in altri paesi del mondo l’epidemia da coronavirus (SARS-CoV-2) ha causato una carenza di carta igienica nei supermercati, in Italia si è notata soprattutto quella di farina e lievito. La causa è apparsa evidente a molti, guardando i post degli amici sui social network: tantissime persone stanno approfittando del maggiore tempo a casa per preparare dolci, provare a farsi il pane e migliorare la propria abilità di pizzaioli. Lo conferma un sondaggio di Nextplora, un’agenzia che raccoglie dati per le aziende: a marzo il 71 per cento degli italiani intervistati ha fatto il pane in casa e il 76 per cento una torta, percentuali del 50 per cento superiori al normale. Meno chiara può essere la ragione per cui, nonostante siano passate diverse settimane da quando il lievito ha cominciato a scarseggiare, c’è ancora chi fa fatica a trovarlo. La risposta breve è che nella produzione industriale del lievito certi processi indispensabili non possono essere accelerati.
Perché nei supermercati manca il lievito. Perché in tantissimi stanno facendo la pizza, certo, ma anche perché produrlo ha delle tempistiche che non si possono accelerare.
In questi primi cinque mesi di governo ci siamo abituati a sentire parlare tutti i giorni dei principali ministri del governo Conte (e in alcuni casi ne abbiamo sentito parlare persino un po’ troppo). Il ministro del Lavoro Di Maio e il ministro dell’Interno Salvini, per esempio, sono quasi quotidianamente in televisione, mentre altri, come il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, si sono fatti notare per le loro opinioni molto controverse. Di altri ancora sentiamo parlare per via del loro ruolo e dei contrasti, più o meno sotterranei, che hanno con il resto del governo (il ministro dell’Economia Giovanni Tria è un ottimo esempio di questa categoria). Di molti altri, però, si sente parlare poco o addirittura nulla, così abbiamo deciso di raccogliere le storie principali e le notizie più importanti sugli otto ministri meno noti. Barbara Lezzi, ministra per il Sud Barbara Lezzi è ministra senza portafoglio per il Sud. Ha 46 anni ed è originaria della Puglia (è nata a Lequile, in provincia di Lecce). Per sua sfortuna, i suoi primi cinque mesi da ministro si sono distinti soltanto per una serie di gravi sconfitte. La prima è l’accordo sull’ILVA di Taranto, che permetterà alla controversa acciaieria di rimanere aperta nonostante le promesse di chiuderla fatte in campagna elettorale da Lezzi e altri membri del M5S. Ma Lezzi viene toccata ancora più da vicino da un altro accordo, quello sul gasdotto TAP. La ministra, che è anche senatrice del Movimento 5 Stelle, era stata eletta lo scorso 4 marzo proprio nel collegio uninominale dove si trova l’approdo del gasdotto e aveva assicurato che una volta arrivata al governo avrebbe bloccato l’opera. Come ha notato Lidia Baratta su Linkiesta, negli ultimi mesi è sembrato spesso che Lezzi non venisse tenuta in grande considerazione dal resto del governo: quando durante una puntata della trasmissione Porta a Porta le venne domandato del possibile condono per Ischia – che era comparso proprio in quelle ore nel decreto Genova (e che avrebbe dovuto essere materia di sua competenza) – Lezzi disse che non ne sapeva nulla.
Cosa fanno i ministri di cui non si parla. Al volo, senza pensarci: come si chiama il ministro degli Esteri? E la ministra del Sud? Cosa fanno, nel frattempo? Breve guida ai ministri di cui ci siamo dimenticati.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 1.147 casi positivi da coronavirus e 35 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 3.096 (236 in meno di ieri), di cui 416 nei reparti di terapia intensiva (28 in meno di ieri) e 2.680 negli altri reparti (208 in meno di ieri). Sono stati analizzati 88.011 tamponi molecolari e 128.015 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 1,3 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,0 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 1.325 e i morti 37. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Sicilia (170), Lazio (147), Lombardia (114), Campania (107) e Puglia (106).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 18 giugno.
I produttori della serie di animazione dei Simpsons hanno deciso di ritirare dalla circolazione un vecchio episodio al quale aveva partecipato come doppiatore il cantante Michael Jackson, per via della nuova ondata di proteste e accuse nei suoi confronti generata dalla trasmissione del documentario di HBO Leaving Neverland, in cui due uomini accusano di ripetute e prolungate violenze sessuali Michael Jackson. Il documentario non contiene di per sé accuse nuove, e Jackson – morto nel 2009 – era già stato estesamente accusato e anche processato (e assolto) al riguardo. Ma il documentario, che è stato molto discusso e apprezzato, ha fatto tornare attuali le storie sulla sua presunta pedofilia. L’episodio dei Simpson è il primo della terza stagione, “Stark Raving Dad”, andato in onda nel 1991, in cui il cantante doppiò un personaggio che Homer incontra in un istituto psichiatrico e che sostiene proprio di essere Micheal Jackson. Non potrà più essere mandato in onda, verrà rimosso dai servizi streaming e anche dalle future collane di DVD. La scelta è stata presa dal produttore esecutivo James L. Brooks, in accordo anche con il creatore Matt Groening e l’attuale showrunner Al Jean.
I produttori dei “Simpson” hanno ritirato un vecchio episodio in cui compariva come doppiatore Micheal Jackson.
L’11 ottobre del 1963 venne annunciata la morte di Édith Piaf, avvenuta il giorno prima per un cancro al fegato: aveva solo 47 anni, ed era diventata – e sarebbe rimasta – la cantante francese più famosa nel mondo, e la cantante della canzone francese più famosa di sempre, La vie en rose (di cui era coautrice). È passato un sacco di tempo, ma questi due primati restano, e in Francia Édith Piaf è un’istituzione nazionale. Dopo tutto questo tempo, invece, nel resto del mondo sono conosciute pochissime delle sue cose, anche quelle più famose e quelle che a risentirne il motivo ci si batte la fronte e si dice “ma va’? questa è di Édith Piaf?”. Qualche anno fa Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, ne raccolse una lista per Vanity Fair, che riprendiamo qui, per farvi battere la fronte, e canticchiare. Non, je ne regrette rien (Musica di Charles Dumont, parole di Michel Vaucaire, 1956. La versione di Piaf è del 1960) Un andamento marziale e un tripudio di erre arrotate per una versione ante litteram di “My way” che divenne una specie di inno della Legione Straniera: riparto da zero, ma non rimpiango niente.
Otto canzoni di Édith Piaf. Che morì cinquant'anni fa, dopo aver scritto e cantato la canzone francese più famosa di sempre, e altre meraviglie.
Vocalis Health è una startup israelo-statunitense, sviluppa sistemi di riconoscimento vocale e si è posta un obiettivo piuttosto ambizioso: riconoscere le persone malate di COVID-19 dal modo in cui parlano. Il sistema potrebbe semplificare le diagnosi della malattia (che nelle sue fasi iniziali ha sintomi che possono essere confusi con l’influenza o altri problemi respiratori) ed è solo uno degli sviluppi più recenti delle soluzioni per riconoscere automaticamente problemi di salute tramite il tono della propria voce. Il settore è in piena espansione e potrebbe portare un giorno ad avere assistenti vocali, come Siri o Alexa, in grado di rilevare la presenza di particolari malattie nei loro interlocutori. Voce e COVID-19 Come racconta Nature in un lungo articolo dedicato al tema, qualche tempo fa gli sviluppatori di Vocalis avevano realizzato un’applicazione per smartphone in grado di rilevare affezioni croniche polmonari – come le ostruzioni bronchiali – attraverso l’analisi della voce degli utenti. Partendo da quell’esperienza, hanno realizzato un’app sperimentale chiedendo a individui risultati positivi al coronavirus di partecipare, registrando la loro voce una volta al giorno seguendo le indicazioni sullo schermo (descrivere una fotografia, oppure contare da 50 a 70).
Il giorno in cui Siri ci dirà se siamo malati. Sfruttando sistemi di intelligenza artificiale, ricercatori e startup stanno sviluppando applicazioni sempre più raffinate per la diagnostica vocale, con qualche implicazione per la privacy.
In un video pubblicato nel gennaio 2015 su YouTube, lo scrittore ed esperto di urbanistica svizzero Alain de Botton ha diffuso un divertente e provocatorio manifesto in sei punti riguardo il bisogno di rendere la “bellezza” una priorità nella contemporanea architettura urbana.
Le sei qualità che deve avere una città per essere bella. Elencate da un esperto di urbanistica svizzero: ci sono per esempio la compattezza e un po' di mistero.
Secondo Bill Gates, celebre imprenditore statunitense, fondatore di Microsoft e filantropo, il lavoro delle macchine dovrebbe essere tassato come quello dei lavoratori umani. Gates pensa che se i governi tassassero il lavoro fatto dalle macchine, si ridurrebbe l’impatto negativo della progressiva sostituzione del lavoro umano con quello automatizzato: lo ha spiegato in un’intervista con il sito di news Quartz. Infatti, dice Gates, una tassa rallenterebbe il processo di automazione, dato che le aziende dovrebbero mettere in conto le spese, e i governi nel frattempo potrebbero fare degli investimenti per formare le persone rimaste senza lavoro in ambiti in cui il contributo umano – l’empatia in particolare – è indispensabile e non ci sono mai abbastanza operatori, come la cura degli anziani e l’insegnamento. Da alcuni anni si parla spesso di questa questione perché molte aziende in tutto il mondo si stanno automatizzando sempre di più. Bill Gates prevede che nel giro di vent’anni il lavoro degli operai, quello degli autisti e degli addetti alle pulizie, per esempio, sarà completamente automatizzato. Secondo le previsioni più pessimiste, poi, non solo i lavori manuali saranno sempre più una prerogativa delle macchine: con i progressi nel campo dell’intelligenza artificiale i computer saranno capaci di svolgere anche attività per cui si è sempre ritenuto indispensabile l’apporto umano. Basti pensare alla qualità sempre maggiore delle traduzioni di Google Traduttore, che in futuro potrebbe rendere superfluo il lavoro di molti traduttori umani. Secondo uno studio della società di consulenza McKinsey, con le attuali risorse tecnologiche il 45 per cento degli impieghi attualmente svolti dalle persone potrebbe essere automatizzato e circa il 60 per cento delle attività produttive potrebbe essere automatizzato almeno del 30 per cento.
I robot devono pagare le tasse? lo propone Bill Gates per finanziare l'occupazione dove le persone sono indispensabili, ma ci sono pareri molto diversi.
Hyundai Motor ha detto che la decisione della Gran Bretagna di lasciare l’Unione Europea e il forte calo dell’economia nei mercati emergenti stanno pesando negativamente sulle previsioni per la seconda metà del 2016 dell’azienda, che ha già registrato il decimo calo consecutivo nei profitti trimestrali. Hyundai, la più grande casa automobilistica della Corea del Sud, prevede condizioni di mercato sfavorevoli per via delle incertezze legate a Brexit e il proseguimento del calo dei mercati emergenti, ha detto Choi Byung Chul, chief financial officer dell’azienda, durante una teleconferenza. Nel trimestre conclusosi a giugno, l’utile netto della società è sceso a 1660 miliardi di won (circa 1,32 miliardi di euro), la moneta sudcoreana, ma è stato comunque superiore delle stime degli analisti, che prevedevano un calo a 1662 miliardi di won. «Per la seconda metà dell’anno, le previsioni per il mercato automobilistico globale non sono buone», ha detto Lee Sang Hyun, un analista che lavora a Seul per IBK Securities. «Per quanto riguarda Hyundai, potrebbero ampliare gli incentivi per mantenere la loro quota di mercato nonostante l’aumento della concorrenza». Le azioni di Hyundai sono salite dello 0,4 per cento martedì alla chiusura della borsa di Seul, ma sono calate complessivamente dell’8,7 per cento da inizio anno.
Hyundai è in difficoltà. Per il decimo trimestre consecutivo la casa automobilistica sudcoreana ha registrato un calo nei guadagni, e ha iniziato a diminuire la produzione.
Secondo i dati diffusi mercoledì dalla Protezione Civile, i contagi totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia di COVID-19 in Italia sono stati 110.574: 4.782 in più rispetto a ieri, quando erano aumentati di 4.053. Le morti registrate oggi sono state 727 (ieri erano state 837), portando il totale a 13.155. I nuovi guariti registrati sono 1.118 per un totale di 16.847. Le persone attualmente positive sono 80.572 (ieri erano 77.635) e quelle ricoverate in terapia intensiva sono 4.035, 12 più di ieri che erano 4.023. La situazione peggiore è sempre in Lombardia, dove oggi ci sono stati 1.565 nuovi nuovi casi di contagio per un totale di 44.773 (ieri erano 43.208) e sono morte 394 persone per un totale di 7.593. Oggi i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1.342, due in meno di ieri. In questi giorni si sta molto discutendo di come in Lombardia vengono eseguiti i tamponi per rilevare casi di coronavirus: nonostante quanto dica il presidente della regione Attilio Fontana, molti medici, malati e amministratori locali sostengono che non si stiano facendo tutti i test necessari e che i casi siano molti più di quelli ufficiali.
Le notizie di mercoledì sul coronavirus in Italia. Dall'inizio dell'epidemia le persone risultate positive sono 110.574, mentre i morti sono 13.155, 727 in più rispetto a ieri.
Alla Plaia, la spiaggia di Catania, si sono sviluppati oggi diversi incendi che hanno costretto al salvataggio via mare – con gommoni e navi dei vigili del fuoco – di centinaia di persone. Tra loro c’erano anche quaranta bambini, scrive il giornale La Sicilia, che erano rimasti bloccati nel lido Azzurro e nella colonia Don Bosco, e che sono stati portati al sicuro dalla capitaneria di porto. Sempre La Sicilia segnala che un grande incendio si è sviluppato nella zona del Faro e uno del Lido Europa. Ci sono alcune persone intossicate dal fumo, tra cui un pompiere che è stato trasportato in ospedale. L’origine degli incendi non è stata ancora accertata, ma la loro intensità è stata favorita dallo scirocco, che soffia sul mare, e dalle alte temperature. È stata intanto chiusa la circolazione sul Viale Kennedy, la strada che costeggia la spiaggia, presidiata da vigili del fuoco e poliziotti.
Ci sono stati grossi incendi negli stabilimenti balneari sulla spiaggia di Catania.
Dal 2005 l’azienda britannica Art Vynil, che produce cornici per esporre dischi e copertine di dischi, premia ogni anno le migliori copertine di dischi in vinile, selezionando i vincitori attraverso una votazione online. Il Best Art Vynil di quest’anno è andato alla copertina del disco “Big TV” del gruppo indie-pop White Lies: è un dipinto a olio del 2010 dell’artista newyorkese Michael Kagan che ritrae un astronauta. Al secondo posto è arrivata la copertina dell’album “Repent Replenish Repeat” del duo hip-hop Dan le Sac Vs Scroobius Pip, realizzata da Paul Jackson, mentre al terzo posto c’è la copertina di “The North Borders” del musicista e dj Bonobo, creata da Leif Podhajsky. I vincitori sono stati selezionati da una lista di 50 copertine, tra cui quelle di Atoms for Peace, Boards of Canada, Paul McCartney, Elton John, !!! e Gold Panda. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le più belle copertine di dischi del 2013. Le ha scelte l'azienda britannica Art Vynil, con una votazione online: è arrivato primo un astronauta.
Il CEO di Apple, Tim Cook, ha pubblicato una lettera agli investitori annunciando di aspettarsi risultati finanziari al di sotto delle aspettative, a causa di un rallentamento nelle vendite degli iPhone rispetto a quanto previsto. La riduzione, ha scritto Cook, è stata registrata soprattutto in Cina e in alcuni altri mercati più sviluppati. Nella lettera si legge che la messa in vendita a settembre del 2018 di due nuovi modelli, iPhone XS e iPhone XR, ad appena un anno dall’introduzione del nuovo iPhone X, ha influito sulle minori vendite perché meno persone sono passate ai nuovi modelli, da quello precedente così recente. Altre cause sono identificate nel dollaro statunitense forte sui cambi internazionali e in alcuni problemi di forniture. Il problema di fondo resta comunque che meno persone hanno acquistato nuovi iPhone rispetto a cosa prevedeva Apple. La società prevede per il primo trimestre del 2019 una riduzione di circa 9 miliardi nei ricavi rispetto a quanto originariamente stimato.
Apple ha ridotto di 9 miliardi di dollari le previsioni dei ricavi a causa delle minori vendite degli iPhone, soprattutto in Cina.
WhatsApp ha introdotto una nuova funzionalità per permettere di sapere quando un messaggio è stato letto dalla persona che lo ha ricevuto, grazie a un simbolo che mostra non solo l’avvenuta ricezione ma anche la visualizzazione da parte del destinatario. WhatsApp è l’applicazione che permette di inviare e ricevere messaggi attraverso la connessione a internet: questa novità interessa le versioni dell’applicazione per iOS, Android e gli altri sistemi operativi, ed è stata messa a disposizione nelle ultime ore (potrebbe volerci un po’ prima che la vediate sul vostro telefono). Il nuovo sistema di notifiche potrebbe suonare familiare a chi utilizza da tempo l’applicazione. Molti pensano infatti che il classico sistema con le due spunte, che compaiono al fondo di ogni fumetto contenente un messaggio, servisse già per vedere quando un messaggio era stato letto dalla persona cui era stato inviato. In realtà WhatsApp finora non aveva mai offerto una simile funzione: le due spunte servivano solo per avere conferma dell’avvenuto invio del messaggio ai server dell’app (prima spunta) e del fatto che il destinatario lo avesse ricevuto (seconda spunta). D’ora in poi, quando un messaggio sarà letto il colore delle due spunte passerà da grigio ad azzurro-blu.
Adesso WhatsApp mostra la notifica di lettura dei messaggi. L'applicazione alternativa agli SMS ha una nuova funzione per segnalare l'avvenuta lettura dei messaggi inviati: le due spunte diventano azzurro-blu.
Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) delle Marche ha sospeso in via cautelare l’ordinanza con cui la regione aveva ordinato la chiusura delle scuole e dei musei e aveva vietato tutte le manifestazioni pubbliche fino al 4 marzo compreso, per i rischi legati alla diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2). Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia aveva detto che il governo avrebbe potuto impugnare l’ordinanza, perché contraria agli accordi presi in precedenza tra il governo e le regioni. Al momento della decisione di chiudere le scuole, nelle Marche non era stato confermato nessun caso di contagio da coronavirus. Oggi ce ne sono tre.
Il TAR delle Marche ha sospeso l’ordinanza con cui era stata ordinata la chiusura delle scuole fino al 4 marzo.
Il 13 aprile del 1943 Radio Berlino annunciò che nella foresta di Katyn, nella Russia occupata dall’esercito nazista, erano stati trovati 3.000 corpi di ufficiali e soldati polacchi, tutti uccisi con un colpo di pistola alla nuca. Fu una strage di cui per il resto della guerra si accusarono a vicenda la Germania nazista e l’Unione Sovietica. Regno Unito e Stati Uniti rimasero in un silenzio imbarazzato, opponendosi a indagini neutrali sulla strage per il timore di indispettire i loro alleati russi. Nonostante le assicurazioni britanniche ai polacchi in esilio che combattevano con gli alleati, nessuno venne mai condannato o processato per la strage. La Russia riconobbe le sue responsabilità nella strage soltanto nel 1991, autoaccusandosi dell’esecuzione di circa 1.800 morti. Alla fine delle ricerche, nella foresta di Katyn e in altri luoghi dell’Ucraina e della Bielorussia, vennero ritrovati più di 20 mila corpi.
Le fosse di Katyn. 70 anni fa in Ucraina vennero scoperte le fosse comuni dove erano stati sepolti oltre 20 mila polacchi uccisi dai sovietici, una strage di cui per anni non si poté parlare.
Il co-fondatore e CEO di Apple, Steve Jobs, ha annunciato ieri – prima al consiglio di amministrazione e poi ai dipendenti di Apple – che usufruirà nuovamente di un congedo per malattia, così da potersi concentrare sulla sua salute. Per questo ha lasciato la guida delle operazioni al suo vice, Tim Cook, mentre lui sarà coinvolto soltanto nelle decisioni strategiche più importanti. Jobs ha una storia medica piuttosto travagliata. Nel 2004 scopre di avere un tumore al pancreas, si parla di un insulinoma: si assenta dal lavoro per due mesi, durante i quali è sostituito da Tim Cook, e poi torna in azienda, guarito e apparentemente in buona salute. Solo che le terapie contro il cancro gli hanno fatto contrarre il diabete, da qui la necessità di una terapia a base di insulina per bilanciare gli scompensi del suo metabolismo. Intanto Jobs appare sempre più magro e all’inizio del 2009 diffonde un comunicato stampa per dire che “uno scompenso ormonale” gli fa bruciare più energie del normale, impedendogli di “prendere peso”. Qualche giorno dopo, però, Jobs annuncia un nuovo congedo per malattia, visto che i suoi problemi di salute sono “più complicati di quanto si pensava”. Torna solo a giugno del 2009, dopo aver subito un trapianto di fegato.
Steve Jobs deve dire che cosa ha? la stampa statunitense si divide sulla scelta del CEO di Apple, società quotata in borsa, di non dare informazioni sulla propria salute.
Il costituzionalista ed ex senatore del PD Stefano Ceccanti ha spiegato su l’Unità perché, secondo lui, la Costituzione italiana non solo non è contraria alle unioni civili, ma richiedere anche che un simile provvedimento venga approvato (sulla questione di costituzionalità delle unioni civili si può approfondire qui). Nel suo articolo, Ceccanti risponde alle critiche fatte nelle ultime settimane al ddl Cirinnà, quello che introduce le unioni civili e che è attualmente in discussione al Senato: il ddl è stato criticato soprattutto da diverse associazioni cattoliche e da molti parlamentari dell’opposizione contrari alla legge. Oggi, a Roma, è in corso il “Family Day” una manifestazione contro il DDL Cirinnà. La settimana prossima il Senato inizia col voto delle pregiudiziali, non sulle soluzioni di merito. I due piani sono però collegati perché c’è la tentazione di accusare di incostituzionalità tutto ciò che non condividiamo. In verità su questo come su altri temi la Costituzione non può né vuole imbrigliare il legislatore ad un’unica soluzione, né ancorarlo ad un’univoca definizione di cosa sia “naturale”, su cui i Costituenti la pensavano in modo molto diverso. In ogni caso il principio personalista comporta per il legislatore l’assumere che “lo sviluppo della persona è un compito da realizzare e non solo un dato da rispettare” (Barbera).
Rimanere senza una legge sulle unioni civili è incostituzionale. Lo sostiene Stefano Ceccanti, costituzionalista ed ex senatore del PD in un articolo sull'Unità.
Oggi a Mosman, un sobborgo a nord di Sydney, in Australia, si è sviluppata una storia terribile e cinematografica, fortunatamente finita bene nel cuore della notte, quando in Italia erano circa le 16. Una ragazza di diciotto anni è stata costretta da un uomo con un passamontagna entrato in casa sua ad indossare una sorta di “collare esplosivo”, non ancora ben spiegato, e ha successivamente chiamato la polizia che ha impiegato molte ore e un gran numero di agenti e artificieri per liberarla. una parte di Mosman è stata evacuata e chiusa, e gli sviluppi sono stati seguiti con grande partecipazione soprattutto in rete e su Twitter, dove lo hashtag #mosman si è diffuso straordinariamente e dopo qualche ora era tra le sigle “trending” del social network. Tanto che moltissimi messaggi chiedevano cosa accidenti fosse “mosman”, non avendo seguito la storia e vedendo passare messaggi di apprensione sulla storia australiana. Ecco cos’era, quindi, Mosman: un ricco ed elegante sobborgo a nord di Sydney su cui oggi si è appuntata l’attenzione di un bel pezzo di internet.
Cosa diavolo è Mosman. Per quelli che se lo sono trovato citato su Twitter, il sobborgo di Sydney più famoso di oggi.
Michael Nielsen è un fisico esperto delle tecniche che sfruttano i quanti per elaborare e memorizzare le informazioni (informazione quantistica), ha 38 anni e ha insegnato in alcune delle più importanti università del Nord America come il California Institute of Technology. Nel 2008 ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura di ricerche e libri. Si è fatto conoscere online grazie al proprio blog, ritenuto uno dei cento più importanti al mondo nella classifica del Sunday Times. Lo scorso ottobre ha pubblicato il libro “Reinventing Discovery: The New Era of Networked Science”, ora tradotto e pubblicato in Italia da Einaudi con il titolo “Le nuove vie della scoperta scientifica“. Nel secondo capitolo Nielsen racconta come andarono le cose quando nel 1999 lo scacchista russo Garri Kasparov sfidò il resto del mondo per una partita a scacchi su Internet, un esempio di “intelligenza collettiva” che sta cambiando il modo di fare scienza. Nel 1999 il campione mondiale di scacchi Garri Kasparov giocò una partita contro «il Mondo». L’idea di questo evento, organizzato dalla Microsoft, era che chiunque sul pianeta potesse andare sul sito web della partita e votare la mossa successiva. In media una mossa veniva votata da oltre cinquemila persone, e nel corso dell’intera partita votarono 50000 persone di 75 Paesi diversi. Il World Team decideva una nuova mossa ogni ventiquattro ore; la mossa eseguita era quella che aveva ricevuto più voti.
Kasparov e l’intelligenza collettiva. Il nuovo libro di Michael Nielsen sulle "nuove vie della scoperta scientifica".
Lunedì 2 marzo il londinese Martin Le-May ha scattato una foto che mostra una piccola donnola aggrappata a un picchio verde in volo. La foto, che è stata scattata nell’Essex, in Inghilterra, è stata ripresa e diffusa da Buzzfeed UK ed è stata condivisa molto online. Martin Le-May ha specificato che quella che può sembrare una scena un po’ surreale di amicizia tra animali di specie diverse è in realtà una scena di caccia: la donnola ha attaccato il picchio che, per sfuggirle, si è alzato in volo, ma è precipitato poco dopo per il peso. Le-May ha raccontato che comunque il picchio è riuscito a scappare e a mettersi in salvo. Nothing to see here, just a baby weasel riding a woodpecker http://t.co/sKxipCNwsG pic.twitter.com/X7Dqfgt4RR
La gran foto di una donnola aggrappata a un picchio in volo. L'ha scattata Martin Le-May nell'Essex, in Inghilterra, e sta girando molto online.
Il sito del Ministero dell’Istruzione ha pubblicato tutte le tracce della seconda prova scritta dell’esame di maturità, in formato pdf. Quelli di Studenti.it hanno da poco messo ordine nella grande quantità di notizie e informazioni sulla seconda giornata dell’esame di stato. Sul loro sito c’è una tabella con le soluzioni delle tracce della seconda prova, man mano che arrivano. 13:13 – I problemi al sito del ministero dell’Istruzione sono dovuti a un sovraccarico a causa delle numerose visite. Il sito è stato anche offline qualche minuto per un blackout.
Maturità 2012: le tracce della seconda prova. Continuano gli esami di stato con il secondo scritto, le soluzioni delle prove e la traduzione della versione di greco di Aristotele del classico.
Domenica sera alla Radio City Music Hall di New York si è tenuta la 68esima cerimonia di consegna dei Tony Awards, i più importanti premi americani per il teatro, paragonabili a quello che sono gli Oscar per il cinema o gli Emmy per la tv. L’evento è stato condotto dall’attore australiano Hugh Jackman e trasmesso in diretta tv da CBS. I premi sono assegnati da una giuria di circa 700 esperti e suddivisi in 26 diverse categorie; durante la serata ci sono numerose esibizioni tratte dai musical e dagli spettacoli candidati. All the Way è stato scelto come miglior spettacolo e A Gentleman’s Guide to Love and Murder come miglior musical. L’attrice Audra McDonald ha vinto il suo sesto Tony come migliore attrice protagonista in uno spettacolo per il suo ruolo di Billie Holiday in Lady Day at Emerson’s Bar & Grill: nessun attore prima di lei ne aveva mai vinti così tanti. Neil Patrick Harris è stato premiato come Miglior attore protagonista in un musical per il suo ruolo di una transgender in Hedwig and the Angry Inch: Harris durante l’esibizione dello spettacolo ha baciato il suo fidanzato e leccato gli occhiali di Samuel L. Jackson. Bryan Cranston, l’attore noto soprattutto per Breaking Bad, è stato scelto come Miglior attore protagonista in uno spettacolo per la sua interpretazione di Lyndon Johnson in All the Way, mentre il premio come miglior attrice protagonista in un musical è andato a Jessie Mueller, per aver interpretato Carole King nel musical a lei dedicato, Beautiful: The Carole King Musical.
Le foto più belle dei Tony Awards. L'equivalente degli Oscar per il teatro: c'erano Bryan Cranston, Samuel L. Jackson, Kate Mara, Vera Farmiga e Hugh Jackman a condurre.
Sabato 21 settembre, penultimo giorno d’estate, la giornata di incontri TALK pensata dal Post a Faenza si concluderà con lo spettacolo di Michele Serra L’amaca di domani al Teatro Masini: un monologo autobiografico “alla presenza di una mucca” dedicato al ruolo di un autore di rubrica quotidiana su un grande giornale, e alle cose che gli sono successe intorno in più di 25 anni. “L’amaca di domani” è al Teatro Masini di Faenza – gran bel posto – sabato 21 settembre: i biglietti per esserci sono in vendita online su Vivaticket. Il programma completo di TALK è qui.
Michele Serra, e un pensiero tutti i giorni. Lo spettacolo teatrale dedicato a 25 anni di scrittura e racconto quotidiano delle cose che succedono: a Faenza col Post, sabato.
Airbnb ha aggiunto un nuovo servizio, chiamato Airbnb Plus, per prenotare soggiorni negli appartamenti e nelle case con recensioni molto alte da parte dei clienti e che rispettano una serie di standard decisi dall’azienda. L’idea è offrire un servizio che lasci meno sorprese a chi è disposto a spendere qualche euro in più per un soggiorno, ma che non vuole comunque stare in albergo. Airbnb Plus sarà per ora attivo in 13 sole città in giro per il mondo, e nell’elenco sono comprese Roma e Milano. A distanza di 10 anni dalla sua fondazione, Airbnb continua a essere il servizio di maggior successo per prenotare case in affitto al posto dei classici hotel. È stato finora usato per 300 milioni di prenotazioni e conta oltre 4,5 milioni di offerte di case e appartamenti in giro per il mondo. Airbnb è diventato per molti un’alternativa più vantaggiosa agli alberghi, perché dà la possibilità di abitare temporaneamente in sistemazioni che spesso offrono un’esperienza più vicina ai posti che si stanno visitando, rispetto a una stanza standard di una catena di hotel. Il problema è che l’offerta dei servizi e delle condizioni delle case varia enormemente: alcune offrono tutto il necessario per un soggiorno, eccetto il cibo, altre solo l’essenziale e hanno un’idea tutta loro di questo concetto (a volte non si trovano nemmeno i rotoli della carta igienica). Incertezze e mancanza di standard hanno allontanato diversi iscritti, che ora Airbnb spera di riconquistare con il servizio Plus, avvicinando al tempo stesso potenziali nuovi clienti.
Arriva Airbnb Plus, per trovare le migliori case. È attivo in 13 città del mondo, comprese Roma e Milano, e avvicina il famoso servizio per affitti temporanei agli hotel.
Nella notte fra sabato 27 e domenica 28 ottobre quattro persone sono morte per una frana in località Sant’Andrea a Isola Capo Rizzuto, in Calabria. Tra i morti c’è anche l’imprenditore locale Massimo Marrelli, che stava lavorando a una condotta fognaria davanti alla sua villa assieme ad altri operai, tre dei quali sono morti nella frana. Poco dopo l’incidente sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco, che hanno recuperato i corpi dei quattro uomini.
Quattro persone sono morte per una frana a Isola Capo Rizzuto, in Calabria.
Il 4 maggio dovrebbe iniziare in Italia la cosiddetta “fase 2“: la fase di «convivenza con il virus», come ha detto il presidente del Consiglio, di cui nessuno può prevedere la durata e che dipenderà da molti fattori, ma che potrebbe andare avanti anche più di un anno. È quindi un problema che non ci siano ancora indicazioni o idee su come potranno affrontarla circa 10 milioni di persone, cioè i cittadini italiani con meno di 18 anni, e in particolare quei 7,9 milioni che hanno meno di 14 anni e che, anche legalmente, non possono essere lasciati a casa da soli. La riapertura delle attività economiche e produttive del paese, infatti, per il momento non verrà però accompagnata dalla riapertura delle scuole, che sono chiuse già da marzo con enormi problemi e conseguenze per le famiglie. Le scuole non riaprono principalmente perché si teme che bambini e ragazzi non siano in grado di rispettare le regole sul distanziamento sociale, soprattutto i più piccoli nei momenti di gioco, perché non esistono strutture adeguate per consentirglielo e non ci sono abbastanza operatori.
Sulla scuola non c’è un piano, ed è un problema. Dieci milioni di bambini e ragazzi non sono coinvolti dalla "fase 2", con gravi conseguenze per loro e le loro famiglie: e le discussioni su cosa fare al governo sono appena iniziate.
La procura di Perugia ha aperto un’indagine sull’esame a cui è stato sottoposto il calciatore uruguaiano Luis Suarez durante le pratiche per ottenere la cittadinanza italiana. La Guardia di Finanza avrebbe infatti accertato delle irregolarità nella prova di conoscenza della lingua italiana che Suarez ha sostenuto a Perugia lo scorso 17 settembre. Secondo i giornali, avrebbe conosciuto in anticipo le domande, sarebbe stato sottoposto a un esame molto più facile di quello ordinario e il punteggio gli sarebbe stato attribuito prima della prova. La procura di Perugia e la Guardia di Finanza stanno acquisendo documenti presso l’università dove Suarez ha sostenuto l’esame. Le agenzie di stampa riferiscono da fonti giudiziarie che sono stati notificati diversi avvisi di garanzia per rivelazione di segreti d’ufficio, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e altri reati. Le persone sotto indagine sarebbero la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia, Giuliana Grego Bolli, e il direttore generale dell’università, Simone Olivieri. Suarez non risulta essere indagato. Nel decreto di perquisizione eseguito martedì mattina la procura di Perugia definisce la prova sostenuta da Suarez «esame farsa» che sarebbe stato superato in «una seduta ad hoc» i cui contenuti erano stati concordati «in modo da blindare l’esito favorevole».
L’indagine sull’esame di italiano di Luis Suarez. Secondo la procura di Perugia il famoso calciatore uruguaiano avrebbe conosciuto in anticipo le domande per ottenere la cittadinanza.
Il New York Times ha dedicato un articolo alla reticenza di descrivere con la parola “bolla” il recente e improvviso successo di alcune società di tecnologia americane come Uber e Airbnb. La reticenza, scrive il New York Times, dipende da un’altra “bolla”, quella che ha coinvolto diverse società legate a Internet nella seconda metà degli anni Novanta: dopo essere cresciute eccessivamente a causa anche della sopravvalutazione degli analisti, molte società fallirono per quella che fu definita la “bolla delle dot com”. Il New York Times ha provato a chiedere se la “bolla” di allora e la situazione attuale possano essere paragonabili, incontrando comprensibilmente molta circospezione nell’utilizzare «la parola che inizia con la B». Negli ultimi anni diverse società fondate con un budget relativamente ridotto e un ristretto numero di dipendenti – come il servizio di auto con autista privato Uber o il sito per affittare la propria casa Airbnb – sono arrivate ad essere valutate miliardi di dollari, spesso senza ancora avere generato degli utili rilevanti. È una situazione molto simile a quello che accadde all’inizio degli anni Duemila, quando diverse società americane che si occupavano di Internet erano state sopravvalutate dagli analisti e finirono per essere pagate molto più del loro reale valore, chiudendo poco dopo: fu il caso ad esempio del fornitore di server GeoCities, acquistato da Yahoo nel 1999 per 3,57 miliardi di dollari e chiuso nel 2009 dopo anni di declino.
Non dite quella parola. Il New York Times chiede in giro se la sopravvalutazione di diverse startup della Silicon Valley possa essere una….
Henry Heimlich, medico, è ancora oggi menzionato quotidianamente nel mondo per la sua manovra; a Dick Fosbury è riservato lo stesso trattamento per la sua rivoluzionaria tecnica per il salto in alto; il calciatore e allenatore Renato Cesarini è di certo meno noto della “zona Cesarini” che ispirò. Questo fenomeno per cui certi cognomi diventano arcinoti e impressi nell’immaginario collettivo mentre i loro possessori originari diventano via via sconosciuti ai più è frequente nella politica, nell’arte o nella scienza, in relazione a leggi, opere o scoperte. Carlo Ponzi, nato in Romagna a fine Ottocento e morto a Rio de Janeiro nel 1949, non è di per sé un personaggio storico particolarmente ricordato: sicuramente meno della truffa semplice ma efficacissima – almeno finché durò – a cui diede il nome. Lo schema Ponzi, di cui nelle ultime ore si è parlato in relazione alla morte di Bernie Madoff, che architettò il più grande di sempre.
Ponzi, quello dello schema. Storia dell'italiano che diede il nome a una delle truffe più replicate di sempre, cominciata con dei francobolli.
Questa settimana esce il nuovo film di Roman Polanski, Venere in pelliccia, ispirato all’omonimo romanzo scritto da Leopold von Sacher-Masoch e presentato allo scorso festival del cinema di Cannes, con Emmanuelle Seigner (moglie del regista polacco) e Mathieu Amalric: è la storia di un regista che sta cercando un’attrice protagonista per il suo spettacolo; nessuna delle candidate sembra adatta, finché non si presenta Vanda. Jobs, diretto da Joshua Michael Stern, parla della vita e della carriera del fondatore di Apple Steve Jobs, interpretato da Ashton Kutcher, dall’inizio degli anni Settanta fino al 2000, poco prima dell’invenzione dell’iPod. The Canyons, diretto da Paul Schrader e scritto da Bret Easton Ellis, con Lindsay Lohan e l’attore porno James Deen, tra gli altri, racconta la storia di cinque ventenni a Hollywood, tra ricerca del successo, violenza e sesso.
I film del weekend. Il nuovo film di Roman Polanski, quello su Steve Jobs e uno che ha come protagonisti Lindsay Lohan e James Deen, tra gli altri: tutti i trailer.
Durante la prima puntata del Tonight Show condotta da Jimmy Fallon, gli U2 hanno suonato dal vivo la loro nuova canzone Invisible. Il Tonight Show va in onda dalla sede della NBC nel grattacielo al numero 30 di Rockefeller Plaza, a New York. Il tetto del Rockefeller Center, noto come The Top of the Rock, è collocato a 266 metri di altezza: da lì c’è una vista pazzesca sul resto della città.
Il video degli U2 che suonano sul tetto del Rockefeller Center, a New York. Durante la prima puntata del Tonight Show con Jimmy Fallon, a 266 metri d'altezza sopra New York.
I livelli preoccupanti dell’inquinamento atmosferico e le notizie sullo sfruttamento delle risorse petrolifere riaprono periodicamente il dibattito su impatto ambientale e convenienza dei mezzi di trasporto comunemente alimentati a combustibili fossili. E la ricerca di un’alternativa alle “tradizionali” auto a benzina finisce spesso per indicare i veicoli elettrici come possibile soluzione ai problemi della mobilità, perché l’elettricità può essere generata da fonti ecosostenibili e gli EV (electric vehicles) non emettono gas di scarico inquinanti quando vengono utilizzati. Le auto elettriche restano però tuttora poco diffuse e questo dipende (malgrado le diffuse ipotesi su fantomatici complotti internazionali tra case automobilistiche e compagnie petrolifere) da ragioni storiche e tecniche che hanno reso e in parte rendono ancora oggi il motore a combustione interna – alimentato a benzina, gasolio o gas – più pratico e conveniente. La prima automobile a motore elettrico fu costruita nel 1884 dall’ingegnere inglese Thomas Parker, un inventore vissuto nell’epoca vittoriana che realizzò l’elettrificazione della metropolitana londinese e dei tram di Liverpool e Birmingham. La prima auto con motore a benzina arrivò invece nel 1886, si chiamava Benz Patent-Motorwagen ed era un triciclo progettato dall’ingegnere tedesco Karl Benz, il quale quarant’anni dopo, insieme a Gottlieb Daimler, avrebbe fondato la Daimler-Benz AG, che ancora oggi produce le automobili Mercedes-Benz.
Perché non abbiamo tutti un’auto elettrica. E anzi, quasi nessuno: storia di come malgrado tutto, useremo ancora per molto motori a scoppio e combustibili fossili.
Nel 1959 Suzie Frankfurt, una famosa arredatrice e decoratrice di interni, fu molto colpita in una mostra a Manhattan dagli stravaganti acquerelli raffiguranti fiori e farfalle di un giovane artista: il suo nome era Andy Warhol, che in quel momento lavorava come art director per la casa editrice Doubleday e realizzava illustrazioni di libri per bambini, prima di diventare uno dei più celebri rappresentanti della cosiddetta Pop Art. I due diventarono subito amici e qualche mese dopo il loro primo incontro decisero di collaborare per realizzare un libro di ricette sullo stile dei sofisticati libri di cucina francese degli anni Cinquanta, molto famosi all’epoca. Pubblicarono così Wild Raspberries, un volumetto illustrato in edizione limitata (soltanto 34 esemplari, tutti colorati a mano). È una sorta di parodia dei libri di cucina allora in voga: le illustrazioni sono di Warhol, mentre i testi, elaborati da Frankfurt, furono scritti a mano dalla madre di Warhol. Il libro fu poi ripubblicato nel 1997, quando il figlio di Frankfurt ne trovò per caso una copia tra i documenti della madre.
Le ricette di Andy Warhol. Illustrate nel 1959, quando ancora non era Andy Warhol come lo conosciamo ora.
La rete televisiva americana CBS ha annunciato che CSI: Las Vegas, la serie “originale” della varie serie televisive poliziesche col marchio “CSI”, chiuderà dopo quindici stagioni con un episodio speciale di due ore che andrà il onda il 27 settembre negli Stati Uniti. CSI: Las Vegas è stata una delle più famose serie televisive di ambito poliziesco degli ultimi vent’anni, la prima a raccontare il lato “scientifico” delle indagini (i personaggi principali fanno parte della polizia scientifica di Las Vegas). Il primo episodio è andato in onda negli Stati Uniti il 6 ottobre del 2000, mentre l’ultimo della quindicesima stagione è stato trasmesso negli Stati Uniti il 15 febbraio 2015. Negli anni la serie ha ottenuto un notevole successo e ha generato diversi spin-off. Dell’episodio speciale si sa ancora molto poco: secondo alcune voci potrebbero recitare una parte anche gli attori William Petersen e Marg Helgenberger, che nelle prime stagioni interpretavano i protagonisti Gil Grissom e Catherine Willows.
Sta per finire “CSI: Las Vegas”. La prima e la più famosa delle serie di "CSI" sarà chiusa dopo 15 stagioni con un lungo episodio speciale (ma è appena iniziato un nuovo spin-off).
Da ormai sette anni Lego sta studiando un modo per produrre i suoi mattoncini con la plastica di origine vegetale. È un progetto ambizioso: la società danese lo ha adottato perché la sua storia e il suo immaginario le impongono, in un certo senso, di posizionarsi come attenta alle questioni ambientali. Ma è anche molto complicato, come ha raccontato di recente il Wall Street Journal, e finora non ci è riuscita se non nel caso di alcuni pezzi secondari. Nello specifico alberi, cespugli e foglie, introdotti sul mercato lo scorso anno e derivanti dalla canna di zucchero coltivata in Brasile. Il resto dei 50 miliardi di mattoncini che Lego produce ogni anno continua a essere prodotto con la plastica tradizionale. Definire le “bioplastiche” non è semplice, perché al momento sono diversi i materiali che ricadono in questa categoria, più o meno impropriamente: sono in generale quelle plastiche prodotte completamente o in parte con biomasse vegetali, che possono essere biodegradabili ma possono anche non esserlo, e che possono essere prodotte a partire da fonti rinnovabili ma anche fossili. In genere derivano dalla canna da zucchero, ma possono anche essere ricavate da amido di mais, grano, scarti alimentari o fecola di patate. Sono generalmente considerate un’alternativa molto più ecosostenibile della plastica tradizionale, anche se non sono – perlomeno non ancora – un materiale propriamente a basso impatto ambientale. Anche per questo è sconsigliato utilizzare il termine “bioplastiche”, a cui viene spesso preferito “polimeri a base biologica”.
Lego sta facendo fatica a trovare un’alternativa alla plastica. Nonostante le ricerche, non ha ancora trovato una formula adatta perché i suoi mattoncini rimangano quelli che conosciamo.
Justin Bieber ha cancellato le ultime 14 date del suo tour mondiale parlando di “circostanze impreviste”. La maggior parte delle date finali del Purpose World Tour erano previste negli Stati Uniti, ma sono stati cancellati anche i concerti di Hong Kong, Giappone e Filippine. Il breve comunicato con cui è stata comunicata la fine anticipata del tour non dà molte spiegazioni e Bieber non ha ancora commentato direttamente la cosa. Justin Bieber aveva cominciato il suo tour nel marzo del 2016 e fino a oggi ha fatto 150 concerti in tutto il mondo, raccogliendo circa 80 milioni di euro solo nella prima metà del 2017. Tutti i biglietti dei concerti annullati saranno rimborsati.
Justin Bieber ha cancellato le ultime 14 date del suo tour mondiale.
Il servizio per consegne di cibo a domicilio Just Eat ha trovato un accordo per una fusione con il suo concorrente olandese Takeaway.com, che potrebbe portare alla formazione di uno dei più grandi gruppi al mondo per consegne di cibo a domicilio. L’accordo raggiunto prevede che formalmente sia Takeaway.com ad acquisire Just Eat, che ha sede nel Regno Unito, per circa 5,5 miliardi di euro. Gli attuali azionisti di Just Eat riceveranno poco meno di un’azione dei Tekaway.com per ogni azione di Just Eat e arriveranno a controllare circa il 52 per cento della nuova società, che avrà sede ad Amsterdam e sarà quotata alla borsa di Londra. Just Eat è presente anche sul mercato italiano, mentre non lo è Takeaway.com.
Il servizio per consegne di cibo a domicilio Just Eat ha trovato un accordo per una fusione con il suo concorrente olandese Takeaway.com.