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In tutti i film cosiddetti “di genere” ci sono particolari e caratteristiche ricorrenti: i cavalli nei western, il sangue negli horror o le pistole nei polizieschi, per esempio. Nei film di fantascienza, invece, uno dei particolari più frequenti è legato all’ambiente in cui si svolgono le storie, ovvero astronavi, navicelle spaziali e palazzi futuristici: i protagonisti si muovono in questi luoghi sempre attraverso una serie di corridoi, tunnel e gallerie. Serafín Álvarez ha creato un Tumblr, scificorridorarchive.com, in cui raccoglie immagini di corridoi di famosi film di fantascienza, come parte di un progetto personale di ricerca in collaborazione col Dipartimento della Cultura del governo autonomo catalano. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Corridoi fantascientifici. 20 immagini di tunnel, gallerie e spazi stretti di famosi film di fantascienza.
Nella notte sono stati consegnati a Los Angeles i premi Grammy, i più importanti premi dell’industria discografica statunitense, attribuiti ai musicisti americani con una valutazione che tiene in grande considerazione i risultati di vendite e la popolarità: i Grammy non sono quindi un premio considerato di speciale qualità critica, ma di grande importanza commerciale. Nella cerimonia, che come l’anno scorso è stata presentata dalla cantante Alicia Keys, il maggior numero di premi è stato vinto da Billie Eilish, cinque, inclusi quelli come miglior nuovo artista, per la miglior registrazione dell’anno (“Bad Guy”), per la miglior canzone dell’anno (sempre “Bad Guy”) e per il disco dell’anno (When We All Fall Asleep, Where Do We Go?). L’ultima persona a vincere insieme questi quattro premi era stato Christopher Cross nel 1981. Tra gli altri, è stata una buona serata anche per Lizzo e Lil Nas X, oltre che per Finneas O’Connell, fratello di Eilish che tra le altre cose è stato premiato come miglior produttore dell’anno.
Le foto più belle dei Grammy. Billie Eilish ha sbancato i premi statunitensi della musica, e nel corso della cerimonia ci sono stati diversi omaggi a Kobe Bryant.
Tra le celebrità da fotografare questa settimana ci sono facce conosciute da sempre e facce conosciute da poco. C’è John Travolta, per esempio, con un’acconciatura con cui non siamo abituati a vederlo (l’assenza di capelli vale “acconciatura”?) e che gli sta molto bene. C’è Jennifer Lopez, con diverse braccia accessorie, che questa settimana ha suonato in Egitto, e c’è Angela Merkel, che ha dato da mangiare a un pinguino e poi si è fatta fotografare più o meno nella sua stessa posizione, non scioltissima. Fra le facce conosciute da meno tempo, invece, c’è Greta Thunberg in partenza per l’America, e il figlio di Nick Cave i cui geni, decisamente, non mentono. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Il figlio di Nick Cave, Angela Merkel nella posizione del pinguino e Taylor Swift premiata con una tavola da surf con la foto dei suoi gatti, tra le celebrità da fotografare questa settimana.
Due pacchi bomba sono esplosi oggi a Roma a distanza ravvicinata nelle sedi dell’ambasciata svizzera e di quella cilena. In entrambi i casi sono stati feriti i due addetti dell’ambasciata che hanno aperto il pacco. L’addetto dell’ambasciata svizzera è quello che ha riportato le conseguenze peggiori: non è in pericolo di vita, ma rischia l’amputazione della mano sinistra. Un terzo pacco sospetto trovato all’ambasciata ucraina si è rivelato soltanto un falso allarme. La polizia ha parlato subito di «attentati con finalità terroristiche». Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel pomeriggio ha confermato che la pista seguita al momento è quella anarchica. Le ipotesi più accreditate finora parlano di un possibile collegamento con un gruppo anarchico-ecologista già attivo in passato in Svizzera.
Cosa sappiamo dei pacchi bomba a Roma. Sono esplosi a distanza ravvicinata all'ambasciata svizzera e a quella cilena: la polizia parla di «finalità terrorista».
Kazuo Hirai, il responsabile dell’area videogiochi di Sony, si è presentato ieri a una conferenza stampa insieme ad altri tre dirigenti della società per scusarsi con i clienti per l’attacco informatico subito da PlayStation Network (PSN), che ha portato alla perdita di informazioni personali di diversi milioni di iscritti al servizio. Dopo un lungo inchino e le scuse, i tre dirigenti hanno dato gli ultimi aggiornamenti e cercato di tranquillizzare gli utenti, preoccupati per le sorti delle loro carte di credito, i cui numeri sono forse stati rubati dagli autori dell’attacco contro PSN. PlayStation Network è un insieme di servizi offerto da Sony ai proprietari di PlayStation 3 e PlayStation Portable, che attraverso una connessione a Internet possono scambiarsi informazioni sui videogame, giocare online, acquistare film, musica e altri videogiochi. Lo scorso 20 aprile il servizio ha subito un attacco informatico che ha consentito ai suoi autori di entrare in possesso delle informazioni personali di milioni di utenti. Gli iscritti al servizio sono 77 milioni e si teme che i dati delle carte di credito degli utenti siano finiti in mani poco raccomandabili.
Dieci milioni di carte di credito a rischio. Le ultime sull'attacco informatico contro PlayStation Network comunicate da Sony, con tante scuse e molti inchini.
Lo sciopero ATAC previsto a Roma per venerdì 8 è stato posticipato dopo che ieri è stato raggiunto un accordo tra la società e i sindacati dei suoi dipendenti. Lo sciopero avrebbe dovuto iniziare questa sera alle 20.30 e durare fino alla fine del servizio, intorno a mezzanotte. L’annullamento dello sciopero è stato confermato da ATAC con un comunicato: Stasera servizio regolare sulla rete Atac. E’ stato raggiunto nella serata di ieri l’accordo fra Atac e i rappresentanti sindacali dell’Ugl che avevano indetto uno sciopero di quattro ore a partire dalle 20.30. L’intesa ha condotto al differimento dell’agitazione. Il servizio di conseguenza, sarà regolare.
Lo sciopero ATAC a Roma di venerdì 8 è stato posticipato, non quello di Roma Tpl. Ci potranno quindi essere disagi a partire dalle 20.30: le cose da sapere.
Lunedì 5 maggio l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato un’emergenza sanitaria per i nuovi casi di diffusione della poliomielite. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, i focolai della malattia segnalati di recente in Asia, Africa e nel Medio Oriente devono essere affrontati con uno sforzo internazionale coordinato, per evitare che la poliomielite possa riprendere a diffondersi su larga scala, vanificando i progressi raggiunti negli ultimi anni per debellarla definitivamente da ogni parte del mondo. I paesi segnalati come più pericolosi dall’OMS sono al momento Pakistan, Camerun e Siria, considerati i potenziali principali esportatori del virus nel corso del 2014. La poliomielite è una malattia altamente contagiosa che si trasmette di solito per via orale, attraverso l’ingestione di cibo o liquidi contaminati. Da quando si contrae il virus che la causa possono passare tra i tre giorni e un mese prima che si abbiano i primi sintomi, che ricordano quelli influenzali. In media in un caso su 200 l’infezione si diffonde, causando gravi danni soprattutto a carico del sistema nervoso, con la perdita della funzionalità dei muscoli. La poliomielite non si cura e per questo l’unica prevenzione possibile è vaccinarsi.
La nuova emergenza per la poliomielite. Sembrava sul punto di essere debellata invece i nuovi casi in Pakistan, Siria e Camerun stanno portando il virus in altri paesi, dice l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Repubblica ha pubblicato domenica un articolo dello scrittore argentino Alberto Manguel intorno a una ricerca scientifica che era circolata su molti siti internazionali alla fine dell’anno scorso: la ricerca sembrava smentire “il mito secondo il quale l’artista ha bisogno di soffrire per creare”. Manguel mette in fila una serie di riflessioni intorno al tema e alle sue implicazioni. L’idea che il tormento sia alla radice della mente creativa ha le sue origini in un frammento attribuito ad Aristotele, o meglio, alla scuola aristotelica. Oggi sarebbe smentita dalla ricerca di Kathryn Graddy della Brandeis University del Massachusetts. Prendendo in considerazione le opere di 48 artisti europei e americani – da Degas a Monet; da Pollock a Rothko – la studiosa ha scoperto che nei periodi più sereni della loro vita – non in quelli tormentati – questi maestri hanno realizzato i dipinti che oggi valgono di più. Ma da Aristotele in poi, filosofi, artisti, psicologi e teologi hanno tentato di trovare nello stato quasi indefinibile della malinconia la fonte dell’impulso creativo e perfino, forse, del pensiero stesso.
L’arte migliore non esce dal dolore. O almeno, viene prodotta quando l'artista è più felice o sereno: ci ragiona lo scrittore Alberto Manguel, su Repubblica.
Alla fine dell’estate del 1519, l’esploratore portoghese Ferdinando Magellano partì con la sua spedizione per una cosa che nessuno aveva mai fatto prima: compiere il giro della Terra via nave. Dopo avere attraversato l’Atlantico e il Pacifico, Magellano morì nelle Filippine, ma la spedizione proseguì e fu completata nel 1522. Da allora la Terra è stata percorsa con ogni mezzo, anche se nessuno potrà mai farne un giro completo a piedi per via dell’ingombrante presenza degli oceani. C’è però un mondo a noi vicino che potrebbe offrire questa opportunità, se mai a qualcuno venisse in mente di provarci: la Luna. La Luna, il nostro unico satellite naturale, ha una circonferenza all’equatore di 10.917 chilometri, circa un quarto di quella della Terra che è pari a poco più di 40mila chilometri. Percorrerla per intero a piedi richiederebbe circa 65 giorni, se potessimo camminare sulla Luna a 6-7 chilometri orari, la velocità con cui ci spostiamo in media qui sulla Terra a passo svelto. Come abbiamo imparato osservando gli impacciati movimenti dei pochi esseri umani che ci hanno messo piede, spostarsi sulla Luna non è semplice come farlo qui.
Quanto ci vuole per fare un giro completo della Luna a piedi? se si parte con una buona tuta, e stando attenti ai crateri profondi chilometri, un anno e mezzo camminando 4 ore al giorno, circa.
Almeno cinque agenti di polizia sono stati feriti e due persone sono state fermate dopo alcuni scontri avvenuti ieri notte a Torino, nel quartiere Vanchiglia, una zona del centro città con molti locali e nota per la sua vita notturna. La polizia si trovava sul posto per garantire il rispetto di una recente e controversa ordinanza del sindaco Chiara Appendino, che proibisce la vendita di alcolici da asporto a partire dalle 20. Gli scontri hanno coinvolto decine di agenti della polizia in tenuta anti-sommossa e i frequentatori dei bar della zona, tra cui, scrive la Stampa, c’erano anche 20 appartenenti al centro sociale torinese “Askatasuna”. La polizia si era schierata nell’area di Vanchiglia già dalle 20 e decine di agenti con caschi e scudi presidiavano via Giulia di Barolo, vicino a piazza Santa Giulia, dove si trova uno dei locali più frequentati della zona. I giornali locali scrivono che si trattava di una “dimostrazione di forza” dopo che nei giorni scorsi diversi agenti in borghese, incaricati di far rispettare l’ordinanza, erano stati minacciati da gruppi di persone. Dopo due ore di presidio, il grosso degli agenti si è ritirato, lasciando nella zona soltanto alcuni agenti in borghese. A quel punto, racconta la Stampa:
Cos’è successo ieri a Torino. La polizia si è scontrata con gruppi di giovani mentre presidiava una zona del centro per far rispettare l'ordinanza del sindaco Appendino sulla vendita di bevande alcoliche.
Più si avvicina la premiazioni degli Oscar – che quest’anno si terrà il 22 febbraio a Los Angeles – più aumentano ipotesi tra addetti ai lavori su quale sarà scelto come Miglior film, il premio più prestigioso di tutti. I film in gara sono otto e li trovate tutti qua, con le informazioni essenziali da sapere su trama, regista, attori e altre candidature agli Oscar: quelli che ne hanno ricevute di più sono Grand Budapest Hotel e Birdman con nove candidature; The Imitation Game con otto, American Sniper e Boyhood con sei. Quest’ultimo film in particolare, del regista Richard Linklater, è stato considerato da subito il favorito: ha ottenuto un successo unanime di pubblico e critica (ha il 98 per cento di critiche positive sul sito Rottentomatoes), è molto innovativo e unico nel suo genere, dato che è stato girato in 12 anni con lo stesso cast di attori, che crescono e invecchiano durante le riprese e il film. Inoltre ha già vinto due premi molto prestigiosi: il Golden Globe e il Critics’ Choice, entrambi per il Miglior film. Negli ultimi giorni si sta discutendo molto però anche di altri due film, che hanno ricevuto riconoscimenti importanti e crescente attenzione. Michael Cieply del New Yorker spiega che la gara all’Oscar è stata riaperta nel weekend dopo che Birdman di Alejandro G. Iñárritu, un film su un attore di mezza età che cerca di dare una svolta impegnata alla sua carriera, ha ottenuto due premi molto significativi. Sabato è stato scelto come miglior film dalla Producers Guild of America (PGA), il sindacato dei produttori cinematografici e televisivi americani, considerato il miglior indicatore per gli Oscar: negli ultimi sette anni infatti il film che ha ricevuto questo premio ha ottenuto anche con l’Oscar a Miglior film. Domenica poi Birdman ha ottenuto il premio per il Miglior cast ai SAG Awards, quelli consegnati ogni anno dalla Screen Actors Guild, il sindacato di chi lavora nel mondo del cinema e della tv americana: mostra l’apprezzamento degli attori, che rappresentano anche il blocco più vasto – circa il 22 per cento – della giuria dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’associazione che assegna gli Oscar.
Chi vincerà l’Oscar per il miglior film? "Boyhood" è considerato da mesi il favorito, ma nell'ultima settimana hanno guadagnato possibilità anche "Birdman" e "The Imitation Game".
Amanti dei popcorn, l’incubo dei chicchi non esplosi è finito. Una nuova ricerca pubblicata mercoledì sul Journal of the Royal Society Interface si occupa della fisica dei popcorn nel dettaglio come mai prima, offrendo spunti sulla preparazione del perfetto snack da consumare quando si guardano i film. Gli ingegneri Emmanuel Virot e Alenxandre Ponomarenko hanno fatto ricorso all’analisi termodinamica e a video molto al rallentatore per scoprire la temperatura ideale per ottenere l’esplosione del maggior numero possibile di chicchi di mais, la meccanica dei salti dei popcorn e l’origine del loro suono caratteristico.
La fisica dei popcorn. Un nuovo studio l'ha analizzata nel dettaglio come mai prima e ha fornito qualche dritta per evitare i maledetti chicchi inesplosi.
Settant’anni fa a Detroit è nato l’attore americano Tom Selleck: diventato famoso, in Italia e negli Stati Uniti, soprattutto per il ruolo di protagonista nel telefilm poliziesco Magnum, P.I., andato in onda negli anni Ottanta. Magnum, P.I. è stata una delle serie televisive più popolari di quegli anni, più volte trasmessa anche in Italia e negli anni successivi (nel 1994, la serie ha vinto un Telegatto come serie “cult”). Nella serie Selleck interpretava Thomas Sullivan Magnum, un ex affascinante ufficiale di marina diventato investigatore privato e successivamente assunto da un misterioso imprenditore di Honolulu, nelle Hawaii (città dove è ambientata la serie). Magnum, P.I. è andato in onda per otto stagioni, negli Stati Uniti, dal 1980 al 1988 (in Italia, dal 1982 al 1990, su Canale 5 e Italia 1). Successivamente, e grazie al successo di Magnum, P.I., Selleck ha recitato in diverse serie e film televisivi, interpretando spesso il ruolo di poliziotto: recentemente, è il protagonista di Blue Bloods, una serie televisiva iniziata nel 2010 e ancora in corso incentrata sul dipartimento di polizia di New York, di cui il personaggio di Selleck è capo. Un’eccezione è In & Out, commedia del 1997 in cui interpreta un giornalista gay che convince Kevin Kline a fare coming out.
I 70 anni di Tom Selleck. Storia, foto e baffi di uno con una faccia inconfondibile che da trent'anni fa quasi sempre lo stesso ruolo.
Poco dopo le ore 21.00 di mercoledì 16 giugno è parzialmente crollata una palazzina di due piani a Barletta, in Puglia. Ci sono tre feriti, due uomini e una donna. ANSA ha scritto che uno dei due uomini feriti sarebbe il tecnico che era stato chiamato per intervenire su una bombola di gas apparentemente difettosa: il crollo è stato probabilmente causato da una fuga di gas, ma per ora non ci sono molti altri dettagli. Il Corriere della Sera dice che prima del crollo i testimoni hanno sentito una forte esplosione. L’intervento dei Vigili del Fuoco è ancora in corso.
È parzialmente crollata una palazzina a Barletta: ci sono tre feriti.
Il 28 ottobre esce 1960, un libro di Leonardo Colombati, ambientato a Roma durante i diciassettesimi Giochi Olimpici – quelli di Cassius Clay e di Livio Berruti, di Wilma Rudolph e di Abebe Bikila. Parla di servizi segreti, di spionaggio, delle voci che descrivono un colpo di stato in preparazione che comprenderebbe il rapimento del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Leonardo Colombati è scrittore e giornalista: è redattore della rivista “Nuovi Argomenti” e ha scritto per il “Corriere della Sera”, “Il Giornale” e “Vanity Fair”. Collabora a “IL”, mensile de “Il Sole 24 Ore”. 1960 è pubblicato da Mondadori, sul Post potete leggerne il primo capitolo. Alle quattro di pomeriggio del 25 agosto 1960, dalla base di Guidonia, un C-45 Beechcraft dell’Aeronautica militare decolla per un volo di prova dopo alcune operazioni di manutenzione. A bordo si trovano il tenente pilota Loris Barbisan, il maresciallo Elio Bizzarri, il sergente maggiore Alfio Lorenzi e il sergente E.M.B. Luciano Locatelli.
A Roma, nell’estate del 1960. Il primo capitolo del nuovo romanzo di Leonardo Colombati sulle Olimpiadi romane, i servizi segreti e il tentato rapimento di Gronchi.
Tra le numerose questioni di cui si deve occupare il governo di Mario Draghi, insediato da circa un mese, due priorità sono probabilmente sopra tutte le altre: la riformulazione della strategia italiana per contenere la pandemia e la scrittura del cosiddetto Recovery Plan, cioè il piano dettagliato di misure che l’Italia deve presentare alla Commissione Europea per consentire il trasferimento di centinaia di miliardi di euro stanziati nell’ambito del progetto Next Generation EU, noto come Recovery Fund. Questi miliardi saranno fondamentali per il rilancio dell’economia dell’Italia e di tutta l’Unione Europea, e il piano che delinea come il governo intenda allocare i fondi e quali saranno le principali voci di spesa è uno dei documenti principali dell’operazione. Incidentalmente, questo piano è anche la motivazione formale della nascita del governo Draghi: Italia Viva decise di ritirare il suo sostegno a Giuseppe Conte, facendo cadere il governo, sostenendo che il Recovery Plan presentato nel gennaio scorso fosse inadeguato.
Come stanno scrivendo il Recovery Plan. Il governo Draghi vuole migliorare il testo precedente accentrando il lavoro sul ministero dell'Economia, ma i tempi sono stretti.
L’azienda statunitense Salesforce ha escluso la possibilità di fare un’offerta per comprare Twitter, uno dei più grandi social network al mondo oggetto da mesi di indiscrezioni e speculazioni circa una sua vendita. Il CEO di Salesforce, Marc Benioff, ha detto che la sua azienda ha lasciato perdere perché “non si trattava della giusta cosa per noi”, rispondendo alle perplessità degli investitori che nelle settimane scorse avevano chiesto più o meno esplicitamente di rinunciare all’acquisizione. Salesforce si occupa della vendita di servizi cloud alle aziende, non era quindi chiaro a cosa potesse servirle Twitter. L’azienda era inoltre l’ultima rimasta per fare un’offerta credibile al social network, dopo la fine delle trattative con altre grandi multinazionali come Disney e Google. Dopo mesi di notizie messe in circolazione da analisti e principali giornali economici, Twitter è rimasto senza acquirenti credibili e dovrà rivedere in parte la sua strategia per rilanciarsi autonomamente. Nel corso di un incontro con gli analisti la settimana scorsa, Benioff aveva provato a tranquillizzare gli azionisti di Salesforce, spiegando che l’interesse manifestato per Twitter rientrava in una serie di nuovi investimenti valutati per espandere i settori in cui è attiva la sua azienda. Le rinunce a molti dei potenziali investimenti erano arrivate in poche settimane, mentre su Twitter sembravano esserci intenzioni più solide, soprattutto dopo le notizie che erano circolate circa l’interesse da parte di altre grandi aziende come Google e Disney. E proprio queste voci avevano favorito il titolo di Twitter in borsa, ma dopo la rinuncia di Salesforce venerdì scorso le sue azioni hanno ripreso a perdere più del 5 per cento. Salesforce, invece, ha guadagnato il 5,2 per cento alla chiusura di Wall Street la settimana scorsa, a dimostrazione della diffidenza che avevano gli investitori sull’acquisizione di Twitter.
Nessuno vuole comprare Twitter. Salesforce, l'ultimo compratore credibile per il social network, si è tirato indietro dopo Disney e Google: cosa farà ora Jack Dorsey?.
Oh life, it’s bigger It’s bigger than you And you are not me Fino al 19 febbraio del 1991, venticinque anni fa oggi, i REM erano una band che aveva raccolto e aumentato una cospicua ammirazione e popolarità tra i fans del rock contemporaneo e chi stava attento al suo rinnovarsi e ai generi che venivano chiamati “indie”, o “alternative”, o “americana”. Esistevano già da dieci anni – erano di Athens, Georgia: in quattro – avevano fatto il primo disco da otto, e altri cinque dopo: e diverse canzoni già memorabili, “So. Central rain”, “The one I love”, “It’s the end of the world as we know it”. Ma erano una band di genere, per quanto una band straordinaria e peculiare, a cominciare dalla riconoscibilità della voce del cantante, Michael Stipe, e con un culto cresciuto molto: aveste chiesto a dei normali fruitori di musica mainstream o radiofonica, pochi avrebbero risposto che li conoscevano, meno ancora fuori dagli Stati Uniti.
“That’s me in the corner”. Venticinque anni fa oggi uscì la canzone che cambiò la carriera dei REM.
Apple ha diffuso l’aggiornamento a iOS 8, il sistema operativo per i suoi iPhone e iPad, introducendo alcune importanti novità rispetto alla versione precedente. Tra i miglioramenti ci sono più opzioni per la fotocamera, un sistema rivisto per la gestione dei messaggi (che ora ricorda molto WhatsApp), la possibilità di avere notifiche interattive cui rispondere direttamente senza sbloccare il telefono e molte altre funzioni, alcune delle quali saranno completamente funzionanti quando Apple avrà diffuso Mac OS X Yosemite nelle prime settimane di ottobre. Tra le nuove funzioni ce n’è una che si chiama “QuickType” e che serve per comporre più rapidamente i testi, soprattutto su iPhone dove l’uso della tastiera non è sempre molto pratico. Il sistema prova a indovinare le parole che si stanno per scrivere, mostrandole al di sopra della tastiera: i suggerimenti sono basati sullo stile di scrittura del proprietario del dispositivo, sulle conversazioni che ha già avuto con le persone con cui sta comunicando e sugli argomenti di cui si sta occupando. Chi usa Android o altri sistemi operativi come BB10 di BlackBerry ha avuto opzioni simili da tempo, Apple è arrivata in ritardo, ma ottenendo un buon risultato: QuickType funziona piuttosto bene e, dopo averci fatto la mano, aiuta a risparmiare molto tempo mentre si scrivono cose.
Come scrive da solo un iPhone. Cosa succede se lasci che il sistema di completamento automatico "QuickType" del nuovo iOS 8 faccia tutto da sé.
Spotify ha presentato i risultati del suo primo trimestre, i primi a essere resi noti dopo la quotazione in borsa della società avvenuta lo scorso aprile. Spotify, che offre un popolare servizio per la musica in streaming (gratuito con limitazioni oppure in abbonamento), ha prodotto ricavi per 1,14 miliardi di euro e ha avuto perdite pari a 41 milioni di euro. L’azienda ha 75 milioni di abbonati. I dati sono più o meno in linea con le previsioni della stessa Spotify, che al momento della quotazione aveva previsto ricavi intorno agli 1,15 miliardi di euro e perdite comprese tra i 50 e gli 80 milioni di euro. Nonostante il mantenimento delle aspettative, i risultati non sono piaciuti agli azionisti e il titolo in borsa di Spotify è arrivato a perdere più del 6 per cento.
Spotify ha presentato la sua prima trimestrale dopo essersi quotata in borsa: ha ricavato 1,14 miliardi di euro.
Un accordo raggiunto tra produttori e lavoratori di Broadway permetterà di dividere più equamente i guadagni degli spettacoli e metterà fine a uno sciopero durato cinque settimane. L’accordo è stato raggiunto tra l’Actors’ Equity, un sindacato che rappresenta 51.000 attori lavoratori del teatro, e la Broadway League, un’organizzazione dei produttori di spettacoli. Prevede che l’1 per cento dei guadagni degli spettacoli venga diviso tra gli attori secondari e tutti i lavoratori che hanno collaborato allo sviluppo di quello spettacolo. Di fatto, dice il New York Times, è la prima volta che i produttori degli spettacoli riconoscono il ruolo di attori secondari e altri lavoratori nello sviluppo di un nuovo spettacolo. Gli spettacoli di Broadway, il più famoso centro di produzione teatrale al mondo, a New York, generano già enormi ricavi, che vengono per lo più spartiti tra i produttori e gli attori principali. Molti altri attori, invece, ricevono compensi modesti e spesso devono avere altri lavori.
Un accordo tra produttori e lavoratori di Broadway permetterà di dividere più equamente i guadagni degli spettacoli.
La Corte d’Appello di Palermo ha confermato l’assoluzione dell’ex ministro della Democrazia Cristiana Calogero Mannino in uno dei processi sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Mannino era imputato per il reato di “violenza o minaccia a un corpo politico” previsto dall’articolo 338 del codice penale ed era accusato di aver dato il primo suggerimento ad alcuni ufficiali dei carabinieri per «trattare» con il clan mafioso dei Corleonesi. Il suo processo era uno dei più importanti di quelli sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, perché Mannino era considerato il punto d’inizio della presunta trattativa. L’assoluzione in primo grado era arrivata nel 2015 «per non avere commesso il fatto». L’assoluzione di Calogero Mannino
L’assoluzione di Calogero Mannino in uno dei processi sulla trattativa Stato-mafia è stata confermata in appello.
Lo Scorpione di Trinidad punge, ma non ha le chele e una coda velenosa. È il peperoncino più piccante al mondo, almeno fino a quando non ne sarà stato identificato uno più forte, e capita spesso. Questo tipo di peperoncino è originario del distretto di Moruga in Australia e ha raggiunto il grado più alto nella classifica a febbraio del 2012. Come spiegano sullo Smithsonian Magazine, lo Scorpione di Trinidad è arrivato in prima posizione scalzando il Naga Viper, che era in testa alla classifica dei peperoncini più piccanti al mondo dal 2010. Prima ancora, al primo posto c’era il Bhut jolokia, riconosciuto nel 2006 nel Guinness dei primati e dichiarato l’anno successivo il peperoncino più piccante del pianeta. Lo Scorpione ha un grado di piccantezza pari a circa 2 milioni sulla scala di Scoville, oltre 40 volte quello del tabasco.
Guida minima sui peperoncini. Come si misura la loro piccantezza, come riconoscere le loro differenze e quali conseguenze hanno sulle papille gustative.
La Corte dei Conti ha archiviato il procedimento per presunto danno erariale sull’installazione dell’ovovia per disabili sul ponte della Costituzione di Venezia, più noto come “ponte di Calatrava”, dal nome dell’architetto spagnolo che lo disegnò. Ora si potrà quindi procedere con lo smantellamento dell’ovovia, voluto da tempo dal sindaco Luigi Brugnaro per via dell’inutilità dell’infrastruttura: da quando è stata installata nel 2013, con una spesa di 1,8 milioni di euro, è stata usata pochissime volte. In pochi chiedono di usarla, è molto lenta e quando è stata usata ha avuto spesso dei problemi meccanici. In estate, sotto il sole, le temperature all’interno della cabina la rendono inutilizzabile. La Corte dei Conti ha stabilito che la responsabilità dei costi della realizzazione dell’ovovia non sono dovute al comune di Venezia, ma al progettista dell’infrastruttura; il Comune potrebbe intentare una causa civile per chiedere un risarcimento danni. Sia l’ovovia che lo stesso ponte di Calatrava sono da sempre criticati per varie ragioni. L’ovovia fu installata perché il ponte costituiva una barriera architettonica per i disabili (oltre ad avere una serie di altri problemi che lo rendono scomodo per chiunque), ma dato che il ponte non era stato pensato per essere integrato con un sistema simile – Calatrava infatti si oppose – metterla in piedi fu molto complesso e costoso. Dato che non viene usata, il Comune ha da tempo reso gratuito il trasporto in vaporetto tra piazzale Roma e la stazione Santa Lucia per le persone disabili.
La criticata ovovia sul Ponte di Calatrava a Venezia potrà essere smontata.
Ozmo è uno street artist italiano: realizza le sue opere nello spazio pubblico dal 2001, uno dei primi esponenti di questa corrente in Italia, e negli ultimi anni ha guadagnato notorietà anche all’estero. In questi giorni, al Museo del Novecento di Milano, è in corso un’esposizione-evento durante la quale Ozmo dipinge dal vivo di fronte al pubblico. La mostra si espande, giorno dopo giorno, e si trasforma fino al suo completamento. Ozmo ha cominciato a lavorare a Il PreGIUDIZIO UNIVERSALE il 2 febbraio e concluderà il 16 quando, a partire dalle 18, verrà presentata la mostra finita con DJ set e proiezioni.
Ozmo al Museo del Novecento. Le foto dello street artist italiano che dipinge dal vivo a Milano e crea una mostra mentre il pubblico lo guarda.
Il Veneto è una delle regioni più danneggiate dal maltempo e dalle piogge degli ultimi giorni. Oltre che a Venezia, dove la marea è arrivata a quasi 160 centimetri sul livello del mare e l’acqua ha allagato anche la Basilica di San Marco (qui trovate le foto dei danni dell’acqua alta), la situazione più difficile è in provincia di Belluno. Qui il maltempo ha causato la morte di tre persone: un uomo di Padova ucciso dalla caduta di un albero a Feltre; un uomo di 61 anni travolto dalla piena del torrente Biois; e una donna di 82 anni di Pescul di Selva di Cadore, a sua volta uccisa dalla caduta di un albero mentre veniva tagliato per ragioni di sicurezza. Mercoledì, sempre a causa del maltempo, un uomo di 43 anni è stato gravemente ferito in un incidente. Gli allagamenti a Fener di Alano di Piave (Belluno), 30 ottobre 2018(ANSA/FRANCESCO MICHETTI)
I grossi danni del maltempo nel bellunese. Tre persone sono morte, centinaia sono ancora isolate e senza elettricità.
Il premio Nobel per la Chimica 2017 è stato assegnato a Jacques Dubochet, Joachim Frank e Richard Henderson per i loro studi che hanno “sviluppato la microscopia crioelettronica per determinare in alta definizione le strutture delle biomolecole”. La microsopia crioelettronica consente di ottenere immagini molto chiare e nitide di aggregati molecolari come le proteine, e permette di analizzare con maggiore precisione le relazioni spaziali tra le molecole in modo più semplice e immediato rispetto ad altri metodi come la cristallografia. L’impiego della microscopia crioelettronica negli ultimi anni ha permesso di accelerare la ricerca, soprattutto nello studio di nuovi principi attivi e farmaci. Dubochet, Frank ed Henderson hanno sviluppato un metodo per creare immagini tridimensionali delle biomolecole, riuscendo a renderle visibili chiaramente a una risoluzione atomica, portando la biochimica “in una nuova era”, secondo il comitato dei Nobel. Dalla cristallografia al microscopio elettronico Per molti decenni, le biomolecole (proteine, DNA e RNA) sono state sostanzialmente inesplorabili: gli scienziati erano consapevoli della loro importanza nelle cellule, ma non avevano idea di come fossero organizzate nello spazio e che forma avessero. Nei primi anni Cinquanta, le prime tecniche di esposizione di cristalli di proteine ai raggi-X (cristallografia) resero possibile l’osservazione delle strutture delle biomolecole, per quanto con un grande livello di approssimazione. Le cose migliorarono negli anni Ottanta, quando altre tecniche come la spettroscopia con tecnica di risonanza magnetica (MRS) consentirono di condurre studi più accurati sulle proteine al loro stato solido e/o immerse in soluzione. Il sistema consentiva inoltre di osservare il modo in cui si muovono le molecole e interagiscono tra loro.
Il premio Nobel per la Chimica per la microscopia crioelettronica. Jacques Dubochet, Joachim Frank e Richard Henderson sono stati premiati per avere sviluppato i sistemi che ci permettono di osservare le molecole della vita.
Album Covers By Kids è un Tumblr che raccoglie copertine di dischi famosi disegnati da bambini: da quelli più fedeli all’originale, come per The Velvet Underground & Nico, a quelli che si prendono qualche libertà, cambiando i colori, come per Frogstomp di Silverchair, o aggiungendoli del tutto, come per With the Beatles dei Beatles. Il Tumblr è aperto e i suoi amministratori invitano chiunque voglia farlo ad aggiungere altre copertine disegnate dai bambini. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Copertine di dischi disegnate da bambini. Da quelle fedeli all'originale, come Yellow Submarine, a quelle più fantasiose, come Apostrophe ('), raccolte in un Tumblr.
Lo sbracamento della campagna elettorale di Letizia Moratti e del PdL a Milano è molto commentato in questi giorni, con molte persone anche non necessariamente di sinistra colpite dall’infantilizzante misto di demagogia ingannevole e sgradevolezza violenta. Oggi i disastri di questa operazione sono elencati e raccontati con grande chiarezza ed efficacia dall’editoriale di Luigi La Spina in prima pagina sulla Stampa. È un vero peccato che la campagna elettorale per il ballottaggio a sindaco di Milano si sia conclusa con una settimana d’anticipo e con un risultato a sorpresa: Letizia Moratti ha perso, ma non è stata sconfitta dal suo competitore Giuliano Pisapia, ma da se stessa. Perché potrà anche riuscire a compiere l’impresa disperata di superare il candidato del centrosinistra, lunedì prossimo, ma a un prezzo che non bisognerebbe mai accettare di pagare, quello di rinnegare il proprio passato politico, le scelte programmatiche fatte e tante volte rivendicate, i valori in cui si è creduto o si è detto di credere e, soprattutto, tradendo la fiducia di coloro che per quei valori l’hanno eletta a loro rappresentante. I segnali di fastidio e di distacco con i quali i moderati milanesi avevano risposto, col risultato del primo turno, ai toni estremistici e spregiudicati usati dalla candidata di Berlusconi e Bossi alla rielezione a sindaco di Milano, evidentemente, non sono bastati. Così la Moratti, in questi giorni, ha inanellato una serie di promesse demagogiche che non solo contraddicono le decisioni più significative del suo precedente mandato, ma assumono caratteristiche che, nei cittadini più anziani, ricordano le scarpe spaiate offerte da Achille Lauro ai napoletani degli Anni 50 e, in quelli più giovani, i mirabolanti impegni elettorali dell’Antonio Albanese di «Qualunquemente».
Letizia Moratti ha già perso. La Stampa spiega il disastro della campagna elettorale del centrodestra a Milano e ne prende le distanze.
Lunedì 30 maggio a partire dalle 21 Sky Tg24 trasmetterà un dibattito televisivo fra i tre principali candidati alle elezioni per il sindaco di Milano: Giuseppe Sala, del Partito Democratico, Stefano Parisi, sostenuto dal centrodestra, e Gianluca Corrado del Movimento 5 stelle. Il format del confronto, che sarà condotto dal giornalista Gianluca Semprini, prevede domande e risposte di non più di un minuto e mezzo, due possibilità di replica da 30 secondi per ciascun candidato, domande incrociate tra i candidati e da parte dei loro sostenitori, e un appello finale. Il dibattito si potrà vedere anche in streaming, sul sito della testata. Durante questi mesi di campagna elettorale in vista delle elezioni di domenica 5 giugno, i confronti tra i candidati sono stati molti, ma non sempre hanno partecipato tutti gli sfidanti. L’ultimo in ordine di tempo, organizzato al cinema Anteo venerdì 27 maggio, è stato abbastanza movimentato: Marco Cappato, candidato come sindaco per il Partito Radicale e non invitato al confronto, è salito comunque sul palco solo per essere allontanato poco dopo da un addetto alla sicurezza.
Il dibattito di Sky tra i candidati sindaco a Milano. Lo trasmetterà Sky Tg24 lunedì 30 maggio, e si potrà vedere anche in streaming.
In Spagna, il 12 agosto è entrato in vigore il decreto legge con cui a maggio il governo ha regolamentato il lavoro dei cosiddetti rider: coloro che prestano servizi di consegna a domicilio attraverso piattaforme come Glovo, Deliveroo, Just Eat e Uber Eats. Il decreto, soprannominato “ley rider” (ovvero “legge rider”), impone a queste società di stipulare contratti di lavoro dipendente invece di quelli di lavoro autonomo usati finora, nonché di essere più trasparenti sugli algoritmi utilizzati per organizzare le consegne. Il decreto ha convertito in legge una sentenza della corte suprema spagnola di settembre scorso ed è stato il primo di questo genere in Europa. Rivendicata con orgoglio come un traguardo importante dal governo e da alcuni sindacati del paese, la legge è stata però fortemente criticata da alcune associazioni di rider, che si sono lamentate, tra le altre cose, di non essere state coinvolte nelle contrattazioni che hanno portato al testo finale. Secondo loro, le nuove norme tolgono flessibilità al lavoro del rider e porteranno alla perdita di posti di lavoro, perché le società non saranno in grado di impiegare tutte le 30 mila persone che svolgono questa professione in Spagna.
La legge spagnola per tutelare i rider è molto discussa. Non piace alle aziende di consegne, costrette ad assumere i lavoratori, ma anche tra i rider c'è dibattito.
Iniziamo l’elenco delle persone che valeva la pena fotografare in settimana con il primo ministro indiano Narendra Modi che fa yoga, per proseguire con il principe Carlo in visita sul set di James Bond, con l’ultimo dei James Bond, e con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte prima di infornare una pizza. Poi ci sono gli attori Tom Holland, Jacob Batalon, Zendaya e Jake Gyllenhaal al photocall per Spiderman: Far From Home e Natalie Dormer al Royal Ascot, con un cappellino ovviamente. E ve la ricordate Mischa Barton? Infine un po’ di persone dalle sfilate di moda: Cara Delevingne al tributo per Karl Lagerfeld insieme a Tilda Swinton, Pharrell Williams e Helen Mirren, ma anche Giorgio Armani alla fine della sua sfilata. E due attori per chi sta aspettando la terza stagione di Stranger Things: Gaten Matarazzo e David Harbour. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Il principe Carlo e James Bond, Mischa Barton, per chi se la ricorda, e poi Cara Delevingne, Giorgio Armani e Jake Gyllenhaal, tra quelli che valeva la pena fotografare in settimana.
Da qualche giorno Michele Emiliano, sindaco di Bari, ex magistrato e presidente del Partito Democratico in Puglia, si trova indirettamente coinvolto in un caso giudiziario che riguarda la città che governa e un importante gruppo imprenditoriale (e anche aragoste, ostriche e cozze pelose). Emiliano non è indagato ma il caso giudiziario è diventato un caso politico, perché ha a che fare con il governo di Bari e anche con le scelte del sindaco. E con “il rapporto tra la classe dirigente italiana e la dimensione del denaro e del lusso che il denaro consente”, scrive Ernesto Galli della Loggia nell’editoriale in prima pagina di oggi sul Corriere della Sera. Ma per raccontare questa storia bisogna prima spiegare che cos’è, a Bari, il gruppo Degennaro. Il gruppo Degennaro L’azienda di cui si parla nelle carte dell’inchiesta è la DEC, società del settore delle costruzioni appartenente al gruppo Degennaro, fondato nell’immediato dopoguerra da Emanuele Degennaro. La DEC è stata costituita nel dicembre del 2000 e si occupa principalmente di opere pubbliche e alberghi: ha costruito, tra le altre cose, l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, il policlinico “San Matteo” di Pavia e l’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo. Il gruppo ha commesse e interessi in tutta Italia e anche all’estero ma questa storia si concentra su quanto accaduto in Puglia e soprattutto a Bari, la città governata da Michele Emiliano, dove, scrive Repubblica, “i Degennaro dettavano legge su tutto”. La famiglia Degennaro è impegnata anche in politica: uno dei figli di Emanuele Degennaro, Gerardo, è consigliere regionale del PD; una nipote era fino a poco tempo fa assessore comunale. A Bari, nella giunta Emiliano.
Il caso Emiliano. Come un'inchiesta in cui non è imputato, una famiglia di imprenditori e politici, e alcune aragoste hanno complicato la carriera del sindaco di Bari.
Pottermore – il sito dedicato al mondo e alle novità sulla saga di Harry Potter – ha pubblicato un riassunto della trama di Harry Potter and the Cursed Child (in italiano “Harry Potter e il bambino maledetto”), uno spettacolo teatrale presentato come l’ottavo capitolo della saga: prosegue infatti la storia a partire dal settimo e ultimo libro, uscito in Regno Unito nel 2007. Lo spettacolo racconta infatti che:
Di cosa parla lo spettacolo teatrale su Harry Potter. Prosegue la storia conclusasi nel settimo libro e andrà in scena a Londra nel 2016.
L’ex sindaco di Torino Piero Fassino ha raccontato a Repubblica quelle che secondo lui sono le ragioni della sua sconfitta a sorpresa a Torino, dove ha perso contro Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle. Fassino dice che il risultato nella sua città è stato causato più dal clima politico nazionale che dalla sua amministrazione, e aggiunge: «Se nel ballottaggio il secondo e il terzo si coalizzano, anche senza dichiararlo, il primo soccombe». Quando il giornalista gli ha domandato se dopo questa scoperta non sia il caso di cambiare l’Italicum, la nuova legge elettorale che prevede un ballottaggio se nessuna forza politica ottiene il 40 per cento al primo turno, Fassino ha risposto: «è una riflessione da fare». Diversi commentatori ed esponenti politici da domenica dicono che è il caso di modificare la legge elettorale, il cosiddetto Italicum. La ragione è quella che ha detto Fassino: il Movimento 5 Stelle ha dimostrato di riuscire in modo quasi sistematico a raccogliere i voti delle formazioni che non hanno passato il primo turno. Il caso di Torino è esemplare: al primo turno è Fassino era in vantaggio di più di dieci punti, tanti quanti a Roma separavano Virginia Raggi da Roberto Giachetti. Al secondo turno Appendino ha recuperato circa 20 punti e ha battuto Fassino con quasi dieci punti di scarto. Una cosa del genere aveva portato all’elezione di Federico Pizzarotti a sindaco di Parma. A Roma quest’anno Virginia Raggi ha quasi raddoppiato i voti ottenuti al primo turno, doppiando il risultato del suo avversario Giachetti.
Perché si riparla di Italicum? alle amministrative il M5S ha vinto 19 ballottaggi su 20: ora la nuova legge elettorale, che prevede un ballottaggio tra i partiti più votati, a qualcuno non sembra più una buona idea.
Un articolo del New York Times del primo febbraio del 1998 parlava di come il mistero dietro alla morte di una settantina di aquile calve in alcuni stati del sud-est degli Stati Uniti fosse diventato quasi un caso nazionale: l’aquila calva è il simbolo del governo degli Stati Uniti, protetta da diverse leggi federali, e gli scienziati di tutto il paese non riuscivano a capire cosa avesse provocato una moria così diffusa di uccelli. Circa venticinque anni dopo, un approfondito studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Science ha ricostruito la complessa catena di eventi dietro al mistero, causata da «un’insidiosa combinazione di fattori». A partire dal 1994 decine di aquile calve, o aquile di mare dalla testa bianca, vennero trovate morte in alcuni laghi artificiali nel sud-ovest dell’Arkansas: le prime al DeGray Lake, nel nord della contea di Clark, e altre ancora poche decine di chilometri più a nord. Prima di morire, i rapaci avevano mostrato comportamenti insoliti, che gli scienziati non sapevano spiegarsi: volavano andando a sbattere contro gli argini del lago e gli alberi, le loro ali erano indebolite e non funzionavano più. Era come se fossero ubriache.
Una grande moria di aquile calve spiegata 25 anni dopo. Fu osservata negli Stati Uniti durante gli anni Novanta: ora uno studio pubblicato su Science ha risolto il mistero.
La rivista statunitense Mother Jones ha pubblicato una lunga intervista con Art Spiegelman, uno dei fumettisti più celebri al mondo, in occasione di una mostra retrospettiva sui suoi lavori al Jewish Museum di New York. Spiegelman è di origine polacca ma è nato nel 1948 a Stoccolma, in Svezia, dove i suoi genitori – di famiglia ebraica – si erano rifugiati per sfuggire alle persecuzioni razziali. È principalmente noto per il graphic novel Maus, un lungo romanzo a fumetti – frutto di un lavoro di quasi vent’anni – che racconta la deportazione degli ebrei nei campi di concentramento e lo sterminio attraverso i racconti del padre di Spiegelman, Vladek, prigioniero sopravvissuto ad Auschwitz, e che è diventato uno dei più conosciuti e apprezzati graphic novel di sempre. Maus fu pubblicato in due volumi, uno nel 1986 e l’altro nel 1991: rappresentava i nazisti come gatti e gli ebrei come topi, e vinse un premio Pulitzer nel 1992. Prima di Maus, negli anni Settanta e Ottanta, Spiegelman aveva già lavorato in due riviste underground di fumetti e grafica da lui co-fondate, Arcade e Raw, e dopo Maus fece anche altre cose, tra cui lunghe collaborazioni con il New York Times e il New Yorker, e un fumetto sugli attentati dell’11 settembre 2001 a New York (L’ombra delle torri, nel 2004). Comunque ancora oggi è piuttosto raro parlare di lui o con lui senza tornare inevitabilmente a parlare di Maus.
All’ombra di Maus. Il fumettista Art Spiegelman intervistato sulla rivista statunitense Mother Jones, sul suo prima e il suo dopo rispetto all'opera che tutti conoscono.
Lo scorso fine settimana, nei suoi primi tre giorni nei cinema cinesi, il film Detective Chinatown 3 ha incassato l’equivalente di circa 327 milioni di euro. Nessun film prima d’ora aveva mai incassato così tanto nel suo primo weekend in un singolo paese. Stando a quanto se ne dice, la storia dal film non è un granché, ma il successo di questo e di altri film cinesi molto visti durante le vacanze per il Capodanno cinese sono un segnale del fatto che, mentre altrove i cinema sono chiusi, in Cina sono aperti e molto frequentati, nonostante l’assenza di film statunitensi. Questo successo è spiegabile per lo più con le restrizioni imposte durante le festività per il Capodanno lunare per contenere la pandemia da coronavirus in Cina, ma non soltanto. Detective Chinatown 3 è una commedia scritta e diretta da Chen Sicheng e ha per protagonisti due detective imbranati: sono interpretati da Wang Baoqiang e Liu Haoran, che avevano reso celebri i primi due film della serie, usciti nel 2015 e nel 2018. Questa volta, i due vanno a Tokyo, in Giappone, per investigare sull’omicidio di un importante uomo d’affari.
In Cina i cinema stanno facendo grandi incassi. Nonostante e forse anche grazie alle restrizioni contro la pandemia: è un buon segnale per un settore in grave crisi.
Facebook sta sperimentando soluzioni per ridurre la circolazione di notizie false sul suo social network, dopo essere stato per mesi al centro di un ampio dibattito sulla facilità con cui circolano bufale e informazioni sbagliate nella sua sezione Notizie, al punto da avere condizionato secondo alcuni le elezioni presidenziali negli Stati Uniti vinte da Donald Trump. Un nuovo strumento ha lo scopo di mostrare articoli correlati su un dato argomento, per dare ulteriori spunti per approfondire un tema anche con punti di vista diversi dai propri. I link correlati saranno mostrati da subito sotto alcuni articoli, un po’ come avviene già oggi quando si torna su Facebook dopo avere aperto un link (soprattutto da dispositivo mobile). Secondo Facebook, questa soluzione dovrebbe “offrire alle persone una modalità di accesso più semplice a contenuti con posizioni e informazioni diverse, compresi gli articoli nei quali ci si occupa di verifica dei fatti”. Il nuovo approccio è diverso da quello annunciato alcune settimane fa, e che prevede la segnalazione di contenuti che contengono informazioni palesemente false. In questo caso l’obiettivo è rendere l’utente più consapevole, fargli scoprire nuove fonti di informazione e se possibile farlo uscire dalla sua “bolla”, per informarsi in modo più completo e meno fazioso. Un articolo che sostiene che un dato alimento aiuta a non ammalarsi di cancro potrebbe quindi avere come link correlati, da subito, articoli da fonti più affidabili dove la notizia viene spiegata meglio e con toni meno sensazionalistici. Del resto, in molti casi gli utenti non aprono nemmeno gli articoli che vedono nelle anteprime di Facebook, quindi una maggiore selezione di fonti potrebbe aiutarli a farsi comunque un’idea meno parziale e più corretta.
Facebook ci vuole più obiettivi. E per questo sta sperimentando un nuovo strumento che mostri articoli correlati per ampliare i nostri punti di vista.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 6.735 casi positivi da coronavirus e 58 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.720 (40 in meno di ieri), di cui 556 nei reparti di terapia intensiva (1 in più di ieri) e 4.164 negli altri reparti (41 in meno di ieri). Sono stati analizzati 125.398 tamponi molecolari e 170.996 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 5,23 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,11 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 6.755 e i morti 62. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Sicilia (1.348), Emilia-Romagna (721), Lombardia (647), Veneto (637) e Toscana (525).
I dati sul coronavirus in Italia di venerdì 3 settembre.
Il sito soldipubblici.gov.it, che serve per consultare le spese della pubblica amministrazione, è stato messo online nella sera di domenica e annunciato in televisione dal presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della trasmissione Che Tempo Che Fa. Il servizio era stato annunciato dal governo nei mesi scorsi e permette di consultare i dati dei pagamenti di regioni (spese sanitarie comprese), province e comuni. Nei prossimi mesi il sito sarà arricchito con ulteriori dati che riguardano le unioni di comuni, le università, le singole strutture sanitarie e le camere di commercio. Il progetto prevede anche che siano inseriti i pagamenti effettuati dai ministeri, in modo da comprendere in un unico sito tutte le spese delle amministrazioni pubbliche: per farlo sarà necessario ancora qualche mese di lavoro. Cos’è soldipubblici.gov.it Le spese della pubblica amministrazione sono una delle voci più consistenti nel bilancio dello stato, nonché uno dei temi più discussi dagli amministratori locali. L’idea alla base di soldipubblici.gov.it è dare a tutti la possibilità di consultare le spese della pubblica amministrazione, rendendo al tempo stesso più evidenti le differenze tra le diverse amministrazioni e facilitando il confronto tra chi è più o meno bravo e accorto quando si tratta di spendere denaro che appartiene alla collettività.
Che cos’è soldipubblici.gov.it. E come si usa il nuovo sito del governo per consultare i pagamenti effettuati da regioni, province e comuni fino all'ultimo centesimo (o quasi).
Il ministero della Salute ha stabilito che in Italia l’uso del vaccino contro il coronavirus di AstraZeneca sarà consigliato di preferenza alle persone con più di 60 anni di età, fascia di età in cui si sono riscontrati minori rischi – già estremamente bassi – di soffrire di eventuali problemi circolatori (trombosi). La decisione contenuta in una circolare era stata anticipata nella serata di mercoledì 7 aprile dal presidente del Consiglio Superiore di Sanità e responsabile del Comitato Tecnico Scientifico, Franco Locatelli. Cosa si è deciso in Italia La decisione è arrivata a poche ore di distanza dalle ultime valutazioni dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) sulla sicurezza del vaccino di AstraZeneca. Nel pomeriggio di mercoledì 7 aprile, l’EMA aveva definito «possibile» un legame tra alcuni casi estremamente rari di trombosi e la vaccinazione con AstraZeneca. L’Agenzia aveva comunque ribadito che in generale i benefici offerti dal vaccino continuano a superare gli eventuali rischi derivanti dalla sua somministrazione, specialmente se confrontati con quelli molto più alti che si affrontano nel caso in cui ci si ammali di COVID-19.
Il vaccino AstraZeneca a chi ha più di 60 anni. Dopo le valutazioni dell'EMA, il ministero della Salute ha raccomandato l'uso di preferenza nelle persone più anziane.
Anche l’industria del make up si adatta continuamente e da sempre alle “tendenze” della moda, in generale, ma un articolo del New York Times spiega come alcune case di cosmetici stiano introducendo, in particolare, un nuovo tipo di test dei loro prodotti: la prova dell’iPhone, cosiddetta. Se per anni i fondotinta venivano testati sotto differenti luci – naturali o artificiali, ad esempio – per verificarne l’effetto nei contesti desiderati, oggi bisogna considerare che uno dei luoghi di maggiore manifestazione e radicamento dell’immagine dei nostri volti sono le foto condivise sui social network, spesso selfie. E progettare i prodotti con l’obiettivo di rendere bene in quel formato e con quel tipo di luminosità, supporto, eccetera. Sarah Vickery, una delle ricercatrici scientifiche di CoverGirl, un’azienda di cosmetici americana, ha confermato al New York Times l’attenzione a questo aspetto e anche Lisa Lamberty, della compagnia di cosmetici Avon, non la vede come una moda passeggera, ma qualcosa da prendere molto seriamente. Già molte aziende di cosmetici hanno prodotti in grado di modularsi con la luce, di offrire un effetto omogeneo per le macchine fotografiche – basti pensare all’utilizzo dei cosmetici per i servizi fotografici, piuttosto che per le sfilate di moda – ma adesso si stanno dedicando anche alla sensibilità delle fotocamere presenti sugli smartphone. Ad esempio, il flash può far sembrare il fondotinta bianco, e alla luce del giorno i colori freddi possono sembrare più caldi. E se tonalità più calde sembrano preferibili in linea di massima, quelle fredde sono in realtà più adatte a certi tipi di pelle, e fanno sembrare i denti più bianchi, per esempio.
L’industria del make up si adatta ai selfie. Il desiderio di venire bene nelle foto su Instagram e gli altri social network richiede nuove ricerche e prodotti alle aziende cosmetiche.
Il sito di Avicii, il dj svedese morto suicida a 28 anni lo scorso 20 aprile a Mascate, in Oman, è stato trasformato in uno spazio dove i fan possono «condividere i propri ricordi legati a lui e far sapere cosa Avicii significava» per loro. La decisione è stata presa dalla famiglia del dj, il cui vero nome era Tim Bergling. D’ora in poi sul sito sarà quindi possibile pubblicare commenti e immagini in sua memoria. La famiglia di Avicii ha ringraziato i fan per la vicinanza dimostrata dopo il suo suicidio, dipingendo Avicii come una persona fragile e inadatta a sopportare le richieste dell’industria musicale: «Si trovava spesso a fare i conti con pensieri faticosi sul significato della vita e sulla felicità. Non poteva più andare avanti. Voleva trovare pace». È stato uno dei più famosi produttori di musica dance degli ultimi anni e ha collaborato con alcuni dei più famosi artisti della musica pop e house contemporanea, da Chris Martin a Madonna a David Guetta. Una delle sue canzoni più famose, “Levels”, fu una delle più grandi hit del 2011.
Il sito del deejay Avicii è stato trasformato in un tributo alla sua memoria.
Il Merriam-Webster, uno dei più noti e diffusi vocabolari statunitensi, ha scelto they, cioè “loro”, come parola del 2019, riferendosi al suo utilizzo come pronome singolare invece che plurale. È una pratica che si è diffusa da alcuni anni, parte del più ampio processo con il quale si sta perfezionando un linguaggio gender-neutral, cioè che non si riferisce specificamente a un sesso o a un genere e che serve a evitare le cosiddette “discriminazioni linguistiche”. “They”, inteso come pronome singolare, si sta cominciando a usare nei paesi anglofoni (specialmente negli Stati Uniti) per riferirsi a una persona che non si identifica né come maschio né come femmina, oppure che si identifica con tutti e due i generi, o in parte con l’uno e in parte con l’altro. A un genere non-binario, quindi, cioè che non corrisponde al tradizionale binarismo maschio/femmina. Da qualche anno, negli Stati Uniti, sempre più persone che non vogliono essere identificate con i pronomi lui o lei chiedono che si parli di loro utilizzando il they singolare. Per esempio, traducendo: «loro mi hanno detto di salutarti», nel senso che quella persona ha detto di salutarne un’altra.
“They” è la parola dell’anno per il vocabolario Merriam-Webster. Cioè “loro”, usato però come pronome singolare per riferirsi alle persone che non si identificano nel binarismo di genere maschio/femmina.
Facebook ha annunciato di avere esteso a tutti gli utenti la possibilità di condividere video in tempo reale sul proprio profilo, un po’ come succede su Periscope. L’opzione era in fase sperimentale già da dicembre solo per alcuni utenti, ora invece riguarderà tutti gli utenti che vivono gli Stati Uniti e nelle prossime settimane dovrebbe essere diffusa in altri paesi del mondo. Per il momento si può usare solo se si possiede un iPhone, ma in futuro dovrebbe essere disponibile anche per gli utenti con smartphone Android. Uh… anyone else seeing this? #FacebookLiveVideo is… live. Look out #Periscope … pic.twitter.com/nE1g6LgXav
Ora su Facebook si possono fare i video in streaming. L'opzione prima era limitata a pochi utenti: adesso funziona per tutti gli Stati Uniti e presto nel resto del mondo.
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha presentato oggi in una conferenza stampa i risultati della sua ultima indagine epidemiologica sulla COVID-19, mostrando alcuni nuovi dati sulla diffusione del contagio in Italia. Il tasso di letalità della malattia è del 13,1 per cento, quindi la percentuale di persone malate che muore in Italia a causa del coronavirus è ancora piuttosto alta se confrontata con quella di altri paesi. La trasmissibilità della malattia in compenso sembra essere diminuita in buona parte del paese, e questo dovrebbe riflettersi in un rallentamento dei nuovi contagi nelle prossime settimane, anche se è difficile prevedere se questo potrà essere mantenuto a livelli soddisfacenti con l’attenuazione delle misure restrittive dal 4 maggio.
Cosa dice il nuovo rapporto dell’ISS sul coronavirus in Italia. L'epidemia sta rallentando, e il contagio sembra diffondersi soprattutto nelle residenze per anziani e nelle famiglie.
Mercoledì 25 giugno a San Francisco (California) è iniziata Google I/O, la serie di conferenze che Google organizza annualmente per presentare le sue ultime novità per quanto riguarda il software agli sviluppatori, quelli che materialmente realizzano le applicazioni e i programmi. Durante il lungo evento di apertura, circa due ore e mezza di presentazioni sul palco, sono state mostrate anteprime della prossima versione di Android e numerose idee per portare il sistema operativo e i servizi di Google praticamente ovunque, dagli orologi ai televisori passando per l’automobile. L’idea di Google è fare le cose che per ora facciamo quasi esclusivamente con gli smartphone su altri tipi di dispositivi, passare da uno all’altro a seconda delle esigenze e poterlo fare con naturalezza, in modo da concentrarsi sui contenuti e dimenticarsi di ciò che sta loro intorno. Ogni link porta al relativo argomento nell’articolo Android L | Material Design | Android Wear | Orologi | Android Auto | Android TV | Android su computer | Android e le aziende | Chromecast
Google vuole mettere Android ovunque. Dagli smartphone alle automobili passando per gli orologi e i televisori: tutte le cose da sapere e da vedere sulle novità presentate a San Francisco.
È arrivata ieri sui maggiori siti di news una lettera scritta – e mai inviata, pare – da Valter Lavitola a Silvio Berlusconi. La lettera, lunga venti pagine e scritta al computer, è stata sequestrata dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza su mandato dei pm di Napoli Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock, che stanno indagando Lavitola per tentata estorsione ai danni di Berlusconi. Il file sarebbe stato trovato nel computer di un uomo d’affari italo argentino, anche lui indagato perché ritenuto il tramite tra Lavitola e Berlusconi. Dentro la lettera c’è di tutto, a cominciare da una serie di richieste con cui Berlusconi dovrebbe estinguere quello che Lavitola considera un debito nei suoi confronti. Lavitola elenca le cose fatte per Berlusconi, allude a vari passaggi piuttosto noti (a cominciare dal suo ruolo nello scandalo sulla casa di Montecarlo di Gianfranco Fini), allude persino a politici “comprati”. Fini ha reagito dando a Berlusconi del “corruttore”, Berlusconi ha annunciato querele.
La lettera di Lavitola a Berlusconi. È stata sequestrata dai pm di Napoli, è arrivata ieri sui giornali, dentro c'è tutto un mondo.
Nell’Universo osservabile ci sono dieci volte tante galassie rispetto a quanto era stato teorizzato finora, almeno secondo una nuova ricerca molto articolata realizzata presso la University of Nottingham, Regno Unito, sulla base dei dati raccolti in questi anni dal telescopio spaziale Hubble. La nuova scoperta sta facendo molto discutere gli astronomi perché potrebbe avere conseguenze sullo studio delle galassie, della loro evoluzione e della loro distribuzione nell’Universo. Inoltre, i dati forniti dalla ricerca danno più solidità alla risposta alla domanda delle domande: perché il cielo è scuro di notte? Una galassia è un gigantesco insieme di stelle, sistemi solari, ammassi stellari, gas e polveri interstellari che restano legati tra loro grazie alla forza di gravità. La Via Lattea, la galassia in cui si trova il nostro Sistema solare, ha un diametro complessivo (disco stellare) di 100mila anni luce: vuol dire che se potessimo viaggiare alla velocità della luce da un suo estremo all’altro, impiegheremmo 100mila anni per percorrerla tutta. Molti dei puntini luminosi che vediamo in cielo di notte sono corpi celesti appartenenti alla Via Lattea, soprattutto a uno dei suoi bracci (è composta da un nucleo attraversato da una specie di barra da cui si dipartono due bracci a spirale), e a seconda della loro distanza li vediamo come apparivano decine di migliaia di anni fa, perché la luce per quanto velocissima impiega parecchio tempo per spostarsi nelle grandi distanze siderali.
L’Universo ha molte più galassie del previsto. Dieci volte tanto rispetto a quanto era stato teorizzato finora, dice una nuova ricerca realizzata utilizzando i dati del telescopio spaziale Hubble.
Di come la robotizzazione e lo sviluppo delle intelligenze artificiali potrebbero avere forti impatti sul mercato del lavoro nei prossimi decenni se ne parla moltissimo da alcuni anni, soprattutto da quando nel 2013 è uscito The Future of Employment, uno studio di Carl Benedikt Frey e Michael Osborne della Oxford University secondo cui il 47 per cento dei posti di lavoro degli Stati Uniti è ad alto rischio di automazione nel giro del prossimo decennio o dei prossimi vent’anni. Uno studio più aggiornato, The Future of Jobs, pubblicato nel 2016 dal World Economic Forum, stima il numero di posti di lavoro persi dal 2015 al 2020 in tredici dei paesi più industrializzati del mondo (tra cui l’Italia) in 5,1 milioni: di questi posti di lavoro in meno non tutti sono da imputare all’avanzamento tecnologico, ma sia l’automazione che lo sviluppo delle intelligenze artificiali sono tra i principali fattori considerati dal World Economic Forum per la sua stima. Uno studio della società di consulenza PwC sul mercato del lavoro britannico ha stimato che nei prossimi 15 anni i sistemi di intelligenza artificiale potrebbero sostituire le persone nel 30 per cento dei posti di lavoro nel Regno Unito. L’uso di questi sistemi è un passaggio in più rispetto alla semplice automazione che già è molto presente in numerosi settori industriali: infatti le AI potrebbero essere sviluppate in modo da eseguire compiti per cui finora si riteneva indispensabile il contributo umano, come quelli nel campo della comunicazione e dell’informazione, la scrittura di un articolo come questo compresa. Secondo lo studio di PwC, 2,25 milioni di posti di lavoro nel settore delle vendite all’ingrosso e al dettaglio (il settore in cui nel Regno Unito è impiegato il maggior numero di persone) sono a rischio; nel settore manifatturiero sono 1,2 milioni, 1,1 nel settore amministrativo e 950mila in quello dei trasporti. I settori meno a rischio sono quelli dell’istruzione e della cura delle persone, assistenza agli anziani compresa.
Le intelligenze artificiali ridurranno i posti di lavoro? analisti e politici se lo chiedono da tempo, ora i nuovi progressi di computer e robot hanno reso il tema ancora più discusso e le soluzioni sono complicate.
Gli architetti francesi Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal hanno vinto il Pritzker Prize, il più importante riconoscimento internazionale per l’architettura. Lacaton (65 anni) e Vassal (67) si sono conosciuti negli anni Settanta, mentre studiavano entrambi all’École Nationale Supérieure d’Architecture et de Paysage di Bordeaux. Nel 1987 fondarono il loro studio (Lacaton&Vassal) a Parigi, aperto ancora oggi. In oltre trent’anni di carriera si sono occupati soprattutto della progettazione e riqualificazione di abitazioni private, alloggi popolari, spazi pubblici e di interventi in ambito urbanistico.
Gli architetti francesi Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal hanno vinto il Pritzker Prize.
Oggi, venerdì 23 ottobre, ci sarà uno sciopero generale di 24 ore indetto dal sindacato CUB (Confederazione Unitaria di Base). Lo sciopero riguarderà tutti i lavoratori, pubblici e privati, ed è stato organizzato per chiedere una serie di interventi al governo e alle aziende: una riforma degli ammortizzatori sociali, la riduzione dell’orario di lavoro, più investimenti pubblici e un «rilancio ruolo e presenza dello stato negli asset produttivi del paese». ?Per il settore ferroviario la protesta comincerà alle ore 21 di oggi e andrà avanti fino alle 21 di venerdì. Lo #sciopero coinvolgerà il personale di Trenitalia, inclusa l'alta velocità, ed il servizio regionale lombardo #Trenord?https://t.co/7z3JaW1sOJ#Luceverde pic.twitter.com/Pwhd4kSGcs
Lo sciopero dei trasporti di oggi, venerdì 23 ottobre. La Confederazione Unitaria di Base ha indetto lo sciopero generale, i disagi maggiori sono previsti per il trasporto pubblico locale: le cose da sapere.
Presi come siamo dalle scosse telluriche aventi come oggetto la maggioranza di governo, la stampa sembra avere un po’ perso di vista le inchiesta sulla lobby di Flavio Carboni e sui personaggi vicini al centrodestra che le orbitavano attorno. Oggi se ne ritorna a parlare su Repubblica, approfittando dell’interrogatorio reso da Giacomo Caliendo riguardo i suoi rapporti con Pasquale Lombardi. Si tratta di due personaggi centrali nella vicenda. Il primo è sottosegretario alla giustizia, oggetto della mozione di sfiducia presentata da PD e IdV e che oggi i finiani dicono di essere pronti a considerare. I verbali lo accusano di aver fatto – insieme a Marcello Dell’Utri – da cinghia di comunicazione tra la ghenga di Carboni e il governo. Il secondo è probabilmente il personaggio più misterioso dell’intera vicenda, quello di cui si sanno meno cose. Quello che sappiamo è che è nato nel 1933, che è geometra ed è stato membro di commissioni tributarie, che ha fatto il sindaco di un piccolo paese della Campania e durante la prima repubblica era organico alla Democrazia Cristiana. Come questa persona sia finita a telefonare a giudici costituzionali, promuovere candidati e influenzare sentenze rimane un mistero.
“Lombardi è uno potente”. Il sottosegretario Caliendo durante gli interrogatori avrebbe ribaltato la tesi dei "pensionati sfigati", scrive Repubblica.
Gene Simmons, il bassista dei KISS, un uomo famoso per suonare canzonette rock con la faccia pitturata e la lingua di fuori, è preoccupato per il declino della cavalleria. Durante un’ospitata al programma di Fox News “Outnumbered”, Simmons ha discusso con le quattro presentatrici del cosiddetto “sessismo in buona fede” o “sessismo benevolente”: in sostanza, l’abitudine di trattare le donne come se fossero esseri indifesi da proteggere, costantemente bisognose di coccole. Simmons ha criticato in modo molto appassionato le terribili femministe che non lasciano che gli uomini aprano loro le porte. «Se aprirvi la porta significa trattarvi in modo speciale, è proprio perché vogliamo trattarvi in modo speciale. Vogliamo trattarvi come le principesse che siete. D’altra parte, se foste davvero delle principesse, tutti vi aprirebbero le porte! E voi passereste felici attraverso le porte che altri hanno aperto per voi – “Stiamo arrivando!” [in falsetto, agitando la mano come una principessa] Vorreste che qualcuno vi aprisse tutte le porte, e perché no?
Come evitare il “sessismo in buona fede”. Tenere la porta aperta per far passare prima una donna è sessista? E correre per arrivare alla porta prima della donna?.
Nel suo discorso di insediamento, il nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato di Stefano Gaj Taché, un bambino di due anni morto il 9 ottobre del 1982 nell’attentato alla sinagoga di Roma: è stato il primo ebreo assassinato in Italia dal 1945. Era sabato e nella sinagoga si stava celebrando lo Sheminì Azzereth, il giorno della benedizione dei bambini. Non era stato organizzato alcun servizio di sicurezza fuori dal tempio: intorno a mezzogiorno le famiglie cominciarono a uscire quando una decina di attentatori – che appartenevano a un commando palestinese – lanciò delle granate e poi si mise a sparare. Altre 37 persone rimasero ferite. Scrive La Stampa:
Chi era Stefano Gaj Taché. La storia del primo ebreo assassinato in Italia dal 1945 – un bambino morto nell'attentato alla sinagoga di Roma del 1982 – citata nel suo discorso da Sergio Mattarella.
Come ogni anno, il New York Times ha scelto 52 posti del mondo – città, regioni, stati, arcipelaghi – che per vari motivi meritano di essere visitati nel 2018: perché diventeranno presto molto conosciuti e attrarranno molti più turisti, o perché apriranno nuovi musei o infrastrutture, o perché qualcosa è stato restaurato di recente, o perché c’è una statua di un Buddha con 11 teste che viene mostrata al pubblico una volta ogni 33 anni, e il 2018 è una di quelle volte. Molte sono destinazioni lontane e costose, per chi è disposto a fidarsi molto del New York Times. Ma ci sono anche due regioni italiane e altre destinazioni europee abbordabili per chi vuole stare via solo un weekend: a Bristol avete mai pensato? Forse dovreste. Dentro ogni foto, informazioni sul luogo e sul perché vale la pena visitarlo nel 2018
I posti da vedere nel mondo nel 2018, secondo il New York Times. Paesini europei a cui non avete mai pensato, destinazioni esotiche e due regioni italiane, tra i 52 consigli di quest'anno.
In tempo per la fine dell’Expo di Shanghai, che si concluderà il prossimo 31 ottobre, la Cina ha inaugurato ufficialmente una nuova linea ferroviaria ad alta velocità da record che collega la città dell’esposizione internazionale con l’area urbana di Hangzhou a circa 200 chilometri di distanza. I treni copriranno il percorso tra le due città in meno di 45 minuti, circa la metà del tempo solitamente richiesto dai convogli tradizionali che viaggiano tra Shanghai e Hangzhou (per coprire i 148 chilometri tra Torino e Milano, i Frecciarossa italiani impiegano un’ora). Le autorità cinesi mirano al record di velocità su una linea commerciale ferroviaria. Il treno CRH380 realizzato in Cina ha già stabilito un primato mondiale in fase di test raggiungendo i 420 chilometri orari, ma sulla linea da poco inaugurata viaggerà a una velocità massima pari a 350 chilometri orari. Il paese asiatico sta investendo molto sulle tecnologie ferroviarie per rendere più rapidi gli spostamenti tra i principali centri urbani cinesi. Le distanze da coprire sono in molti casi enormi, ma questa condizione non ha mai scoraggiato né le autorità, né i progettisti delle nuove linee.
Il treno più veloce del mondo. Copre i 200 chilometri tra Shanghai e Hangzhou in 45 minuti e cambierà le abitudini di milioni di persone.
Forte del successo incassato in Parlamento e sprezzante di tutti i precedenti in cui è stato clamorosamente smentito (qui, qui, qui e ancora qui), nel pomeriggio del 14 dicembre Silvio Berlusconi ha dichiarato, presentando il libro di Bruno Vespa: «Pensiamo che nei prossimi due giorni Napoli sarà pulita»
Come va coi rifiuti a Napoli. Berlusconi aveva detto che ieri la città sarebbe stata «pulita»: ha avuto ragione?.
Il 24 gennaio Apple mise in vendita il primo computer chiamato Macintosh, che sarebbe diventato per i 30 anni successivi e con l’abbreviazione di “Mac” il suo prodotto più celebre, anche con i successi di iPod e iPhone e iPad di vent’anni dopo. Prima, Apple aveva già fatto dei computer che erano stati gli antenati del Macintosh; dopo, fece i Macintosh, e cambiò la sua storia (e non solo la sua) occupando un pezzo delle rivoluzioni di questi decenni e non c’è bisogno di raccontare di nuovo come. Praticamente c’è stato, prima e dopo il 24 gennaio 1984, un mondo senza i computer Apple e uno con i computer Apple. E c’è stata, dopo, una vivace e intensa evoluzione degli stessi Macintosh, che sono cambiati tantissimo per partire dallo scatolotto del 1984 allo schermo superpiatto che sono ora: per non dire di quello che c’è dentro e quello che fanno. Nel frattempo, la loro presenza anche nella cultura popolare e nell’estetica quotidiana è dilagata, e un modo di vederlo è riassumerla attraverso l’ormai ricchissima carriera cinematografica dei Mac, usati e mostrati in moltissimi film un po’ per coolness, un po’ per ragioni commerciali, un po’ per dire agli spettatori “questo è un film di questi tempi” (salvo diventare datati rapidamente). Sono trent’anni esatti che, tra le altre cose, vediamo Mac al cinema e nelle serie TV. Il 24 gennaio 1984 Steve Jobs aveva presentato così il Macintosh.
30 anni di Macintosh, al cinema. Apple mise in vendita oggi, nel 1984, il primo scatolotto con questo nome: da allora è cambiato molto ma ha avuto anche un'intensa carriera cinematografica.
Il 12 maggio la presidente del Brasile Dilma Rousseff è stata sospesa dal suo incarico dal parlamento con l’accusa di aver truccato i bilanci dello stato; Rousseff è stata la prima presidente donna del Brasile. Il vicepresidente Michel Temer ha giurato da presidente ad interim con un governo composto da soli uomini. Così il numero delle donne che oggi ricoprono il ruolo di presidente o di prima ministra in uno dei 196 paesi del mondo è sceso a 14. La prima donna a essere stata prima ministra nella storia fu Sirimavo Bandaranaike (1916-2000), una politica dello Sri Lanka, che fu a capo del governo del suo paese per tre volte, dal 1960 al 1965, dal 1970 al 1977 e dal 1994 al 2000. La prima donna a servire come presidente invece è stata Isabel Perón, che succedette al marito Juan Perón in questo ruolo – prima era vicepresidente – dopo la sua morte, avvenuta il 1 luglio 1974. La prima donna a essere eletta presidente è stata invece l’islandese Vigdís Finnbogadóttir: ricoprì il ruolo di presidente dell’Islanda dal 1980 al 1996 diventando la prima donna europea a essere presidente di un paese. Per quanti riguarda i soli stati europei, la prima donna a diventare prima ministra di un paese fu invece Margaret Thatcher (1925-2013), che guidò il governo del Regno Unito dal 1979 al 1990. Oggi ci sono cinque donne al mondo che ricoprono l’incarico di prime ministre e nove che invece sono presidenti. L’Italia non ha mai avuto né una donna presidente del Consiglio né una donna presidente della Repubblica.
Quante donne governano nel mondo? dopo la sospensione di Dilma Rousseff ne sono rimaste 14.
Qualità Perché Torino, che ha tanti “stranieri” nelle sue classi, provenienti da 130 Paesi diversi, ha le scuole migliori d’Italia ? Secondo l’indagine di Tuttoscuola sul sistema di istruzione nazionale, maggio 2011, un’indagine composta da 96 indicatori, Torino è la prima tra le grandi città per la qualità della scuola. E la sua posizione è migliorata, così come quella del Piemonte in generale, rispetto agli esiti dell’indagine sulla qualità della scuola di quattro anni fa. Perché nel Veneto, che ha tanti stranieri nelle sue classi, presenti in modo “diffuso” anche nei piccoli centri, gli alunni ottengono risultati eccellenti nelle prove di italiano e matematica condotte dall’Invalsi, l’Istituto nazionale di valutazione? La presenza degli allievi stranieri non è di per sé un elemento negativo, non abbassa il “livello”, anzi. Lo scrive l’Ufficio scolastico regionale del Veneto in un comunicato del 1 agosto 2011, intitolato “La scuola veneta alla prova. I perché di un risultato d’eccellenza”. Chiavi di casa “Alcuni di questi ragazzini hanno più rispetto per la scuola. Sono i primi a lavare i banchi quando facciamo laboratorio e, se lo chiediamo, fanno pulizia senza tante storie… A volte li vediamo occuparsi dei fratelli più piccoli, o buttar via la spazzatura, in generale sono più autonomi. Alcuni hanno le chiavi di casa, come noi ai nostri tempi…”. Lo dicono ridendo, “ai nostri tempi!”, alcune maestre delle scuole della Val Maira e della Valle Po, nel cuneese. Una conferma che le famiglie degli immigrati e i loro figli portano nelle nostre classi “idee” diverse di infanzia e di educazione viene anche dalle maestre e dalle “dade” della scuola dell’infanzia “Betti”, del centro di Bologna: “i bambini stranieri, dicono, sembrano un po’ come quelli di una volta… le famiglie gli stanno meno addosso, sembrano più bambini”. Invece le nostre famiglie iperprotettive, “famiglie elicottero”, come le ha definite un gruppo di psichiatri francesi, stanno più addosso. Più addosso, meno addosso, questo è parlar chiaro!, hanno ragione le educatrici di Bologna.
10 ragioni per la scuola multiculturale. Perché la presenza dei bambini stranieri nelle classi italiane è un bene per tutti.
Alle 16 è iniziata in piazza Bocca della Verità a Roma una protesta di persone che negano la pericolosità del coronavirus; secondo la questura erano circa 1.500. La manifestazione è stata organizzata sui social network (per esempio qui) e comprende svariate organizzazioni complottiste e di estrema destra, contrarie alle misure per contenere la diffusione del contagio. C’erano, per esempio, gruppi no-vax (cioè i contrari ai vaccini), altri contro la rete 5G, seguaci del gruppo cospirazionista americano QAnon, esponenti del Popolo delle mamme e di Forza Nuova, tra cui il suo leader Giuliano Castellino; c’era anche Sara Cunial, deputata antivaccinista fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle.
La manifestazione dei complottisti del coronavirus a Roma. Vede riuniti gruppi anti-vaccinisti, cospirazionisti vari, persone contrarie al 5G e alle mascherine ed esponenti di estrema destra.
Domenica 27 ottobre si voterà per rinnovare i consigli provinciali del Trentino e della provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige. Il Trentino-Alto Adige, infatti, è un caso unico tra le regioni italiane: dal 1998 non si tengono più le elezioni del consiglio regionale, che è formato dai membri dei due consigli provinciali di Trento e di Bolzano. Fin dagli anni Settanta, con l’approvazione del cosiddetto Secondo statuto (novembre 1971), la regione – una delle cinque regioni italiane a statuto speciale – ha comunque pochissime competenze, che sono demandate alle due province autonome. In Alto Adige Il Landeshauptmann (presidente) del consiglio provinciale altoatesino è dal 1989 Luis Durnwalder, che sta terminando il quarto mandato consecutivo. Appartiene alla Südtiroler Volskpartei (SVP), il partito principale dell’Alto Adige: si definisce ispirato a “una concezione del mondo umanistica cristiana” e ha per simbolo una stella alpina. Fondata nel 1945 da un commerciante di Bolzano, la SVP è sempre stata il partito unito intorno alla causa autonomista, e non evita di chiamare ancora oggi “ingiustizia” l’annessione del Sudtirolo all’Italia nel 1919, al termine della Prima guerra mondiale.
Le elezioni in Trentino-Alto Adige. Domenica si vota per rinnovare i consigli provinciali: due storici leader locali, Durnwalder e Dellai, sono arrivati alla fine del loro ciclo.
Gli ospedali possono essere pericolosi: ci andiamo per farci curare quando abbiamo qualcosa che non va, ma dato che lo fanno anche tante altre persone, sono posti in cui girano molti virus e batteri. Ovviamente vengono prese molte precauzioni per evitare che i pazienti prendano malattie che non avevano al momento del ricovero, ma quando i pazienti hanno le difese immunitarie basse – immunodepressi, si dice – può essere difficile. E diventa particolarmente complicato quando in giro c’è un batterio che si è adattato molto bene a tutti gli antibiotici prodotti per contrastarlo. In Europa negli ultimi anni, e in Italia in modo particolare, un batterio di questo genere si è fatto particolarmente notare: si chiama Klebsiella pneumoniae. Normalmente il batterio Klebsiella pneumoniae vive negli intestini, senza causare problemi di salute ai proprietari degli intestini stessi. Se però si è immunodepressi, il batterio può infettare i polmoni (e causare una polmonite) oppure il sangue e il cervello (e portare a una meningite). Nell’ultimo decennio i casi di polmonite e meningite da Klebsiella pneumoniae sono molto aumentati perché alcuni ceppi del batterio hanno sviluppato una forte resistenza ai carbapenemi, un tipo di antibiotici che vengono usati, esclusivamente negli ospedali, per curare infezioni gravi che non si possono trattare con altri farmaci. In Europa si è passati da 341 morti causate nel 2007 dallo Klebsiella pneumoniae a 2.094 nel 2015.
Un batterio che dovreste conoscere. La Klebsiella pneumoniae è uno di quei patogeni che si sono adattati agli antibiotici e ora sono un pericolo per le persone ricoverate in ospedale, soprattutto in Italia.
Sabato 10 agosto l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana, KCNA, ha diffuso la notizia che la Corea del Nord ha prodotto il suo primo smartphone fatto in casa. KNCA ha riferito che il nuovo smarthpone, chiamato “Arirang” – dal nome di una canzone popolare -, è stato mostrato dal leader del paese, Kim Jong-un, durante una visita alla fabbrica di dispositivi elettronici “11 Maggio”, la stessa che avrebbe prodotto lo smartphone. Non si hanno ancora molte informazioni su “Arirang”, se non che userà il sistema Android e che, a detta di Kim Jong-un, ha un “alto numero di pixel” della fotocamera incorporata. Ci sono già molti dubbi sulle origini dello smartphone “Arirang”, e secondo diversi esperti il dispositivo potrebbe contenere componenti provenienti da altri paesi. Martyn Williams, esperto di tecnologia nordcoreana, ha scritto sul sito North Korea Tech che alcune parti del codice del software suggeriscono un collegamento con un produttore di Hong Kong. Williams ha aggiunto che i macchinari della fabbrica “11 maggio”, visibili dalle fotografie diffuse da KNCA, non sarebbero adeguati alla produzione di dispostitivi di questo tipo. Probabilmente lo smartphone è stato lavorato in Cina, ha scritto Williams, mentre in Corea del Nord si sarebbe verificata solo la fase finale di confezionamento.
La Corea del Nord ha fatto un suo smartphone? si chiama "Arirang", secondo il governo è il primo a essere prodotto interamente nel paese, ma ci sono molti dubbi.
Dal punto di vista formale, l’Italia non è ancora in una fase di “crisi di governo”. L’espressione infatti ha un significato ben preciso, e si apre quando viene meno il rapporto di fiducia tra il Parlamento e il governo, o quando il presidente del Consiglio presenta le dimissioni. In questo momento non è ancora accaduta nessuna delle due cose. Dopo che lo scorso 13 gennaio il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha ritirato le proprie ministre dall’esecutivo, Giuseppe Conte non si è dimesso e non c’è ancora stato un voto in Parlamento, che arriverà invece oggi alla Camera e domani al Senato: e vedremo come andrà. Nel frattempo, può essere utile un piccolo glossario: per orientarsi nelle cronache politiche di queste ore, tenendo però presente che molti dei passaggi di una crisi politica e di governo dipendono dalla prassi e non sono legati a obblighi costituzionali o legislativi.
Di cosa parliamo quando parliamo di crisi di governo. Come si apre? Quali le procedure per uscirne? Quali i vincoli fissati dalla Costituzione? Un glossario per orientarsi in queste ore.
Per l’ultimo weekend di agosto si prevedono molti disagi per chi dovrà mettersi in viaggio, visto che oggi e domani sono giornate da “bollino rosso“, cioè quei giorni che Autostrade per l’Italia e il CCISS, il servizio di informazione che una volta chiamavamo Viaggiare informati, considerano tra quelli più problematici per il traffico sulle autostrade italiane. Di seguito trovate tutte le informazioni e i link utili per informarsi sul traffico prima e durante un viaggio, con e senza internet. È utile anche sapere che per gestire la viabilità autostradale ad agosto è stata annunciata la riattivazione di un sistema “tutor”. Dove trovare informazioni sul traffico in tempo reale Sul sito di Autostrade per l’Italia e sulla sua app trovate anche le condizioni del traffico in tempo reale, un servizio che forniscono anche le mappe di Google Maps. Sul sito di Autostrade per l’Italia è anche possibile inserire il percorso previsto per il proprio viaggio e avere utili informazioni su code e possibili criticità lungo il tragitto. Notizie aggiornate sul traffico si trovano in evidenza sul sito del CCISS, al numero gratuito 1518 o su questo profilo Twitter. Per informazioni sulla parte della rete autostradale gestita da ANAS, ci sono questo sito e il numero 800.841.148. Per i nostalgici, tutti quei sistemi che si usavano una volta sono ancora validi: le trasmissioni di Isoradio, i notiziari di Onda Verde sulle tre frequenze di Radio-Rai o il Televideo.
Le informazioni sul traffico di oggi e domani. Le cose da sapere per rimanere aggiornati in tempo reale sulla situazione di strade e autostrade.
Spotify, la popolare piattaforma per ascoltare la musica in streaming, ha pubblicato una classifica delle canzoni, dei dischi e dei musicisti più ascoltati quest’anno. Lo aveva già fatto negli anni passati: qui potete trovare quella del 2014 e del 2013. Spotify ha detto che nel 2015 più di 75 milioni di utenti hanno ascoltato musica con il loro servizio, per un totale di circa 20 miliardi di ore. Attraverso i dati di Spotify si scopre che Justin Bieber è stato l’artista più ascoltato in un singolo giorno, il 13 novembre, quando è uscito il suo nuovo disco Purpose, e che Lean On di Major Lazer, Mø e Dj Snake è stata la canzone più ascoltata in assoluto. Lean On non è stata solo la canzone più ascoltata nel 2015 ma di sempre, secondo i dati di Spotify (Spencer Kornhaber scrive sull’Atlantic però che la canzone più ascoltata del 2016, e probabilmente anche qualche altra, supererà il numero di ascolti di Lean On). Secondo Kornhaber la canzone di Major Lazer ha raggiunto un picco di popolarità e l’anno prossimo saranno in pochi a volerla riascoltare, quindi non continuerà a crescere nelle classifiche di Spotify: «È la canzone più 2015 del 2015». Kornhaber fa inoltre notare che benché sia prima su Spotify, Lean On è stata al massimo in quarta posizione nella classifica di Billboard: se per molti è stata la canzone dell’estate, altri non hanno mai sentito il nome Major Lazer in vita loro. La ragione è che, per quanto lo streaming stia crescendo velocemente, non può ancora essere considerato indicativo delle tendenze nell’intero mercato della musica pop. La maggior parte degli utenti di servizi di streaming come Spotify ascolta prevalentemente musica hip hop ed elettronica, quindi le loro classifiche possono ancora essere considerate “alternative”.
Il 2015 su Spotify. Che cosa abbiamo ascoltato di più quest'anno sul popolare servizio di musica in streaming.
Intervistato dal TG3, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto di aver scritto una lettera al deputato leghista Raffaele Volpi per complimentarsi della sua nomina a presidente del COPASIR (il comitato parlamentare di controllo sui servizi di intelligence), e per dichiarare la propria disponibilità a riferire riguardo al proprio coinvolgimento nel caso Trump-Russia. Questa settimana è infatti emerso che Conte, negli scorsi mesi, autorizzò due incontri ritenuti molto irrituali tra i capi dei servizi segreti italiani e William Barr, il procuratore generale statunitense – più o meno l’equivalente del nostro ministro della Giustizia – inviato dal presidente Donald Trump a cercare le prove di un fantasioso complotto ai suoi danni. I critici di Conte, come l’ex segretario del PD Matteo Renzi, accusano il presidente del Consiglio di aver gestito la vicenda con poca trasparenza e gli hanno chiesto di riferire l’accaduto al COPASIR.
Conte si dice “a disposizione per concordare un incontro” con il COPASIR riguardo al suo ruolo nel caso Trump-Russia.
Dario di Vico racconta sul Corriere della Sera la storia della Modiano di Trieste, una delle storiche aziende produttrici di carte da gioco, che ha messo in cassa integrazione quasi tutti i suoi lavoratori: “i magazzini sono pieni ma gli ordini non arrivano”, e l’azienda rischia seriamente di chiudere. La recessione non risparmia nemmeno le carte da gioco made in Italy. E così uno dei marchi italiani di maggior prestigio, la Modiano di Trieste, è entrato in crisi. La notizia è che la quasi totalità dei lavoratori, 70 unità, è stata messa in cassa integrazione a rotazione fino a metà agosto. I magazzini sono pieni, gli ordini non arrivano e i proprietari dell’azienda, la famiglia Crechici, hanno convocato i sindacati e concordato il da farsi. Assieme ai veneti della Dal Negro la Modiano si è sempre spartita il mercato italiano sostanzialmente fifty fifty, poi ha sviluppato con successo le esportazioni e una strategia commerciale orientata alla collaborazione totale con i grandi clienti. Che chiedevano carte ad hoc, con i loro brand e i loro slogan, da usare come alternativa alle inserzioni pubblicitarie o agli spot in tv.
La crisi delle carte da gioco. Dario di Vico sul Corriere della Sera racconta la storia della Modiano, lo storico produttore che rischia di chiudere.
Heineken, l’azienda olandese che produce una delle birre più famose in Europa, ha annunciato di avere trovato un accordo di sponsorizzazione di tre anni con il Museo Van Gogh di Amsterdam, nei Paesi Bassi. L’accordo è stato pubblicizzato facendo leva sul fatto che coinvolge “due icone” della cultura olandese: non si basa solo sulle donazioni di Heineken al museo, dice la stessa azienda, ma riguarderà anche la promozione del marchio Heineken sui prodotti e attività del Museo Van Gogh. La notizia è interessante soprattutto perché è in corso da anni un grosso dibattito – in Italia e non solo – sul rapporto tra istituzioni culturali e sponsor privati, che incontra ancora molte resistenze, mentre nella cultura anglosassone, e più recentemente anche in diversi altri paesi d’Europa, l’idea di sostenere un prodotto culturale con dei soldi privati è considerata da tempo efficace e proficua, a determinate condizioni.
Heineken è diventato sponsor del Museo Van Gogh di Amsterdam. È l'ultimo caso di sponsorizzazioni private in istituzioni culturali pubbliche, una questione ancora parecchio discussa.
Martedì la NASA ha ufficialmente rinominato l’oggetto spaziale più distante mai visitato – sorvolato all’inizio dell’anno dalla sonda New Horizons – “Arrokoth”, una parola che significa “cielo” nella lingua nativa americana della tribù dei Powhatan, dopo essere stata criticata per il nome scelto in precedenza, “Ultima Thule”. Questo nome infatti, sebbene inizialmente usato nella tarda antichità e nel Medioevo per indicare un’ipotetica terra ai confini del mondo, fu usato all’inizio del Novecento dai gruppi di estrema destra tedeschi che credevano nell’esistenza della “razza ariana”. Tuttora l’espressione è usata in ambienti di estrema destra. Arrokoth è un oggetto spaziale relativamente piccolo con un’estensione massima di 30 chilometri che si trova nella fascia di Kuiper, un’area del Sistema Solare oltre l’orbita del pianeta Nettuno densa di oggetti congelati e sui quali sappiamo ancora poche cose. È appena visibile data la sua grande distanza dal Sole e per la sua forma è stato paragonato a una coscia di pollo e a un pupazzo di neve. Il suo nome tecnico, quello usato dagli scienziati, è 2014 MU69.
La NASA ha rinominato l’oggetto spaziale più distante mai visitato “Arrokoth”.
Sono le tre del mattino della notte tra il 2 e il 3 gennaio. Umberto Bossi è all’hotel Mirella, a Ponte di Legno, e sta ancora chiacchierando coi giornalisti. Fuma un sigaro, beve una Coca Cola, poi dice: «E poi un mese fa, o forse no era ottobre, hanno trovato le cimici nel mio ufficio al ministero e nella mia casa di Roma…». Bùm. «Ho preferito non dirlo prima perché non mi piace far casino. Non ho nemmeno presentato denuncia perché tanto le inchieste non portano da nessuna parte…». Il racconto prosegue. Bossi spiega che è stata la sua segretaria ad accorgersi di qualcosa di strano. «Si era accorta che certe cose che ci eravamo detti io e lei le sapevano anche altri. Ha avuto un sospetto, abbiamo chiamato una ditta privata per fare la bonifica. In ufficio hanno trovato una microspia, a casa mia ce n’erano in quantità». Cosa succede La dichiarazione è importante, se uno si sforza di prenderla sul serio: c’è un ministro della Repubblica e leader di un importante partito che denuncia pubblicamente il ritrovamento di alcune microspie nei propri uffici. Si tratta di un’accusa gravissima. Fatte le dovute proporzioni, lo spionaggio dei propri avversari politici è stato l’atto che ha portato alle prime e uniche dimissioni di un presidente americano nella storia degli Stati Uniti. Comprensibilmente, quindi, la procura di Roma ha aperto immediatamente un’inchiesta. Le ipotesi di reato sono due. Una, relativa all’articolo 617 del codice penale, di “cognizione, interruzione o impedimento illecito di comunicazioni o conversazioni telefoniche”. L’altra, relativa all’articolo 617 bis, di “installazione di apparecchiature atte a intercettare o impedire comunicazioni o conversazioni telefoniche”. La prima anomalia, quindi, è che nonostante una minaccia così grave alla sua persona e alla sua attività politica Bossi non abbia denunciato l’accaduto, né alle forze dell’ordine né all’opinione pubblica.
La storia delle cimici nell’ufficio di Bossi. Sforziamoci di prendere sul serio l'episodio denunciato dal leader della Lega: le cose che si sanno, le cose che non tornano.
Insieme ai gelati, alla spiaggia e al mare, il cocomero (anguria, melone d’acqua, pateca, citrone o comunque vogliate chiamarlo) è uno dei simboli dell’estate e delle vacanze. Il cocomero – o citrullus lanatus, stando al suo nome latino – è in realtà una falsa bacca (falsa perché non deriva solo dalla trasformazione dell’ovario ma anche di altre parti del fiore), come anche le banane e i mirtilli; in particolare è un peponide, cioè una falsa bacca della famiglia delle Cucurbitaceae, come anche i cetrioli e i meloni. Al di là dei tecnicismi, questi sono un po’ di consigli su come scegliere il cocomero migliore, maturo e zuccherino al punto giusto. – Leggi anche: La guerra dei gelati
Come scegliere il cocomero. Un po' di consigli per capire quando è dolce e maturo, e poi su come tagliarlo e mangiarlo.
Sul Corriere della Sera di oggi, Gianmario Verona e Francesco Billari, rispettivamente rettore e professore di Demografia dell’Università Bocconi di Milano, hanno risposto all’articolo pubblicato sempre sul Corriere qualche giorno fa da Walter Lapini, professore di Letteratura greca dell’Università di Genova, che aveva preso posizione (con toni e argomenti già molto criticati) contro i finanziamenti europei alla ricerca. «La ricerca italiana da anni soffre di un brutto male: l’inadeguatezza del finanziamento rispetto alla qualità dei ricercatori e al prestigio internazionale del nostro Paese. L’onorevole Lorenzo Fioramonti, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si è appena dimesso per non essere riuscito a convincere il suo governo a stanziare fondi aggiuntivi per la scuola e per l’università. Nella prima intervista da neo ministro dell’Università e della Ricerca, il professor Gaetano Manfredi, tecnico esperto e presidente della Conferenza dei Rettori delle università italiane, conferma la necessità di garantire più fondi alla ricerca. I fondi scarseggiano perché la ricerca, essenziale per lo sviluppo economico e sociale nel medio e lungo termine, non è una priorità nel dibattito politico, sempre più miope sia in propaganda elettorale sia nei fatti che ne seguono.
L’utilità dei finanziamenti europei alla ricerca. Sul Corriere della Sera c'è una risposta all'articolo – già molto criticato – di Walter Lapini contro i fondi dell'UE ai progetti di ricerca.
Le forti piogge che stanno cadendo in Emilia-Romagna hanno provocato l’esondazione del fiume Enza, e mille abitanti di Lentigione, frazione di Brescello, in provincia di Reggio Emilia, sono stati evacuati. Alcuni sono stati portati via con gli elicotteri dai Vigili del fuoco, ma c’è qualcuno ancora bloccato in casa. Ci sono stati disagi anche in altre zone della Pianura Padana: il fiume Secchia è esondato, e secondo Repubblica ha provocato la morte di alcuni animali – cani, cavalli, pecore e conigli – a Campogalliano, in provincia di Modena, oltre a bloccare alcune strade. Diversi ponti intorno a Modena sono stati chiusi. Il livello del Po in corrispondenza del ponte della Becca, alla confluenza tra i fiumi Ticino e Po in provincia di Pavia, è salito di un metro, e sono esondati anche il fiume Parma e il Taro: la Reggia di Colorno, in provincia di Parma, è stata allagata, e si pensa ci possano essere stati danni.
Le foto delle esondazioni in Emilia-Romagna. Mille persone sono state fatte evacuare da una frazione di Brescello, mentre si è allagata la Reggia di Colorno.
Il 7 settembre ha aperto 10 Corso Como New York, il corrispettivo newyorkese del famoso “concept store” fondato nel 1991 a Milano da Carla Sozzani, gallerista, fashion editor e sorella dell’ex direttrice di Vogue Franca Sozzani. All’epoca non esistevano negozi del genere, quindi si usò un’espressione nuova, “concept store”, per indicarne l’unicità: vestiti, scarpe, cosmetici, libri e riviste di moda e fotografia erano accuratamente selezionati uno per uno tra quelli più interessanti, innovativi e di pregio offerti dal mondo della moda e del design. Il negozio contribuì anche alla fama di nuovi stilisti selezionando i loro lavori, o commissionando linee apposite di spille, magliette, borse, tazze; ospita anche un bar e uno spazio per mostre fotografiche. 10 Corso Como diventò presto a Milano il posto dove andare per trovare gli oggetti e gli abiti del momento, e venne ammirato e copiato in tutto il mondo con l’apertura di altri celebri “concept store”, primo tra tutti Colette di Parigi, chiuso nel dicembre 2017. Nel frattempo 10 Corso Como ha aperto a Shanghai, Pechino e Seul, mentre in Italia ha affrontato e risolto debiti e guai finanziari.
Com’è 10 Corso Como a New York. Il famoso "concept store" fondato a Milano da Carla Sozzani ha inaugurato il suo primo negozio negli Stati Uniti.
La società italiana di pagamenti digitali Nexi ha smentito che il database dei suoi clienti sia stato violato, dopo che sul sito Pastebin – un deposito di file di testo aperto a tutti – era stato pubblicato nella notte un elenco di 18mila nomi e dettagli personali indicati come quelli di clienti di Nexi. Nexi, che è quotata in borsa dallo scorso aprile e gestisce i dati di più di 40 milioni di carte di credito in Italia, ha detto che non c’è stata alcuna violazione e che i nomi contenuti nell’elenco pubblicato su Pastebin non corrispondono a quelli di suoi clienti. L’elenco di informazioni, ora rimosso, era preceduto da un messaggio indirizzato al CEO di Nexi e ad altri due dirigenti della società. Repubblica dice che circola il sospetto che l’operazione sia stata organizzata per danneggiare Nexi.
La società di pagamenti digitali Nexi ha smentito che il suo database sia stato violato.
Il problema della scarsa durata delle batterie dei dispositivi elettronici continua a rimanere irrisolto e i progressi raggiunti fino a ora, con componenti che consumano meno e software meno pesanti, sono poca cosa rispetto alle aspettative di chi spende spesso molti soldi per tablet, smartphone e compagnia. Si dice che la società che risolverà il problema delle batterie che durano poco avrà un vantaggio enorme rispetto alla concorrenza, ma per ora quasi tutti i produttori sembrano essersi rassegnati a raggiungere piccoli e costanti miglioramenti, senza un grande balzo in avanti in questo tipo di tecnologia. In attesa di avere uno smartphone che resti carico per un mese, Scotty Loveless, un ex impiegato negli Apple Store, ha scritto quella che secondo lui è la “guida definitiva” per ridurre il problema della batteria ed estendere l’autonomia degli iPhone. Alcuni consigli sono semplici, altri meno immediati e potrebbero migliorarvi la vita. Di poco, intesi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Come fare durare di più la batteria di iPhone. Un ex impiegato di Apple dice di avere la "guida definitiva" al problema che affligge molti: ci sono 8 regole da seguire.
Cinque mesi fa raccontammo di quello che Repubblica aveva definito il momento in cui la Camera dei deputati aveva toccato il fondo, dal punto di vista della sua efficacia e produttività: una settimana con due sole sedute con votazioni, il martedì e il mercoledì, e il giovedì i deputati erano già tutti a casa. Doveva arrivare la prossima, di settimana. Come raccontato ieri da Marco Conti sul Messaggero e oggi da Sergio Rizzo sul Corriere della sera, la settimana prossima la Camera non lavorerà affatto. Niente, “luci spente”. La spiegazione “ufficiale”, scrive Rizzo, è che quando alla Camera arriva la legge finanziaria il resto dell’attività legislativa si ferma, in attesa che la commissione bilancio voti la legge di bilancio, che oggi si chiama “legge di stabilità”.
Lo scioglimento delle camere. La produttività dei parlamentari italiani raggiunge nuove vette: la prossima settimana la Camera va in vacanza.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha scritto su Facebook di aver firmato una nuova ordinanza che «vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India». Speranza ha aggiunto che «i residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena» e che «chiunque sia stato in India negli ultimi 14 giorni e si trovi già nel nostro paese è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione». In India è in corso una nuova grande ondata di contagi da coronavirus che ha raggiunto livelli estremamente preoccupanti e che secondo diverse analisi, si può spiegare innanzitutto con un insieme di decisioni politiche considerate tardive o poco efficaci. Inoltre, all’attuale situazione di emergenza ha contribuito anche una nuova variante del virus, la cosiddetta “variante indiana” (B.1.617): si stanno facendo degli studi in merito, ma per ora sembra avere reso il coronavirus più contagioso.
Il ministro Speranza ha vietato l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India.
Molti editori – praticamente tutti: naturalmente i piccoli, ma anche i medi e i grandi, con l’eccezione del Gruppo GeMs e una posizione più articolata di Mondadori – sono favorevoli a una revisione della legge Levi sul prezzo dei libri, approvata dal Parlamento nel 2011, che fissava al 15 per cento lo sconto massimo sul prezzo di copertina. La nuova proposta di legge – la prima firmataria è Sandra Zampa del PD – si intitola “Disposizioni per la promozione della lettura, il sostegno delle librerie di qualità, dei traduttori nonché delle piccole e medie imprese editoriali” e fissa lo sconto massimo al 5 per cento, come avviene in Francia, Olanda, Spagna, Svizzera, mentre in Germania gli sconti sono vietati e nel Regno Unito il prezzo è libero. La misura si applicherebbe – ovviamente, visto che l’obiettivo implicito è colpire Amazon – anche alle «vendite per corrispondenza e su piattaforma digitale via internet, con una possibilità massima del 10 per cento di sconto in occasione di fiere ed iniziative di settore espressamente indicate e del 20 per cento in caso di vendita a biblioteche, pubbliche e private». È una misura protezionistica, concepita per difendere le piccole librerie e i piccoli editori da chi può offrire prezzi più bassi grazie a volumi maggiori di vendita. I critici – al momento pochi – sostengono che questa difesa verrebbe pagata dai lettori. Il fatto che a sei anni dall’approvazione della legge Levi lo schieramento dei favorevoli si sia allargato anche a Giunti, Feltrinelli e in parte anche Mondadori, cioè editori che controllano grandi catene, dimostra che tutti gli editori e i librai, anche quelli di catena, sentono il bisogno di essere difesi dallo Stato dalla crescita della vendita online. Gli sconti di Amazon – che al suo arrivo in Italia vendeva anche al 40 per cento di sconto – costringono in pratica le grandi catene di librerie a vendere al 15 per cento in meno rispetto al prezzo di copertina. Se si scendesse per legge al 5, per farla breve, recupererebbero il 10 per cento di margine.
Arrivano novità sugli sconti dei libri? una proposta di legge vuole ridurre dal 15 al 5 per cento lo sconto massimo sul prezzo di copertina: editori e librai sono favorevoli, ammesso che serva.
Virginia Raggi è stata scelta come candidata sindaco per il comune di Roma dagli iscritti al Movimento 5 Stelle, nelle votazioni online che si sono tenute martedì 23 febbraio. Potevano decidere uno tra i cinque più votati al primo turno delle “comunarie”, le primarie del M5S, tra i quali c’era appunto Virginia Raggi. Lo scorso 18 febbraio si erano presentati circa 200 candidati e ne erano stati selezionati 48. I dieci più votati hanno ottenuto accesso al secondo turno: cinque di loro avevano rinunciato, in corsa ne erano rimasti cinque e Virginia Raggi ha vinto. Alla votazione hanno partecipato 3.862 iscritti su circa 9.500 (poco più di un terzo) e Raggi ha ottenuto il 45,5 per cento dei voti, pari a 1.764 voti (il secondo classificato Marcello De Vito ne ha presi 1.347). Raggi era da tempo descritta dalla stampa come la più popolare esponente locale del M5S in città. Virginia Raggi ha 37 anni, è nata e cresciuta a Roma, nel quartiere San Giovanni, e poi a 26 anni si è trasferita nel quartiere Ottavia, nella periferia nord. Si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Roma Tre ed è specializzata in diritto d’autore, proprietà intellettuale e nuove tecnologie. Nel 2007 è stata nominata Cultore della Materia presso l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”. Raggi racconta di aver fatto volontariato in alcuni canili della città e di aver creato alcuni Gruppi di Acquisto Solidale.
Chi è Virginia Raggi. È la candidata a sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle ed è stata finora consigliera comunale.
Slack, una società che realizza e gestisce un popolare software di chat e strumenti per la collaborazione in ambito aziendale, ha presentato ieri un reclamo presso la Commissione Europea, accusando Microsoft di abusare della propria posizione dominante per impedire ai concorrenti di avanzare nel settore. Microsoft è accusata di avere integrato Teams, un software simile a Slack, all’interno del suo popolare pacchetto Office, in modo da non rendere necessario il ricorso a soluzioni esterne, determinando l’impossibilità per aziende come Slack di concorrere alla pari. Anche a causa della pandemia da coronavirus, negli ultimi tempi i programmi per scriversi in tempo reale, effettuare chiamate e videochiamate, condividere documenti e programmare attività a distanza sono diventati molto richiesti e utilizzati dalle aziende, che hanno rivisto parte della loro organizzazione per consentire ai dipendenti di lavorare da casa. Gli strumenti offerti da Slack, Microsoft, Google e Zoom sono diventati molto utilizzati e ciascuna di queste aziende si è data da fare per promuoverli e migliorarli, copiando talvolta alcune funzionalità dai concorrenti.
Slack contro Microsoft. Un popolare software di collaborazione aziendale ha presentato un reclamo alla Commissione Europea, accusando Microsoft di voler uccidere la concorrenza.
Questa settimana esce Ogni maledetto Natale (di cui avevamo pubblicato una scena in anteprima qui), una commedia a tema natalizio scritta e diretta da Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, creatori dell’apprezzata serie tv Boris: tra i protagonisti ci sono Alessandro Cattelan, Alessandra Mastronardi, Corrado Guzzanti e Valerio Mastandrea che interpretano i componenti di due famiglie molto diverse (e le due famiglie sono interpretate dagli stessi attori, che recitano in ruoli completamente opposti). I pinguini di Madagascar è un film d’animazione, spin-off della serie di film Madagascar, con protagonisti i quattro simpatici pinguini Kowalski, Skipper, Soldato e Rico. Trash è il nuovo film del regista inglese Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours, The Reader) e racconta la storia di tre ragazzi che passano la giornata a rovistare nei rifiuti degli altri. Melbourne è il primo film del regista e sceneggiatore iraniano Nima Javidi, sulla storia di Amir e Sara, una giovane coppia che sta per trasferirsi a Melbourne, in Australia, ma che a poche ore dal volo viene coinvolta in un tragico evento. I Vichinghi, diretto da Claudio Fäh, racconta la storia di un gruppo di vichinghi esiliati dalla propria terra che, cercando di raggiungere la Gran Bretagna in nave, naufragano sulla costa scozzese, in territorio nemico. Cub – Piccole Prede è il primo film da regista di Jonas Govaerts ed è un horror sulla storia di un gruppo di giovani scout che si trova ad affrontare un pericolo mortale in un bosco. Tra i film italiani in uscita ci sono infine Perfidia, di Bonifacio Angius, e Mio papà, diretto da Giulio Base.
I film del weekend. Il film di Natale degli autori di "Boris", il nuovo di Stephen Daldry e quello con i quattro pinguini di Madagascar, tra gli altri: tutti i trailer.
La questione della privacy è uno degli aspetti più controversi e complessi tra quelli legati ai cambiamenti di internet. L’anno scorso negli Stati Uniti era uscito un libro che si chiamava The Numerati (tradotto in Italia a marzo da Mondadori con il titolo “Il potere segreto dei matematici“) e che affrontava questo problema da un punto di vista molto particolare e interessante: quello delle persone che di mestiere ogni giorno setacciano la rete a caccia di dati personali da vendere alle aziende. I “Signori dei Numeri”, spiegava Baker, studiano ogni nostra mossa: scompongono i nostri acquisti per capire se risparmiamo, se siamo a dieta o se stiamo pensando di comprare una casa. Rovistano tra email e tabulati telefonici per tracciare i nostri spostamenti, ricostruire le nostre relazioni, individuare i valori su cui si potrebbero orientare le nostre prossime scelte elettorali. Sono una nuova intellighenzia matematica, che analizza il nostro comportamento come lavoratori, consumatori, elettori, pazienti, amanti.
Chi compra i nostri dati. Il Wall Street Journal racconta il business delle informazioni personali online, e i rischi per la nostra privacy.
(se non riuscite a visualizzare il video embeddato, potete andare sulla pagina di Facebook degli U2) (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
La nuova canzone degli U2, “Ordinary love”. Per la colonna sonora di un film su Nelson Mandela.
La società Wixen Music Publishing, che gestisce le licenze per le canzoni di circa 200 artisti (compresi Tom Petty, Neil Young, Janis Joplin e Missy Elliott) ha fatto causa per 1,6 miliardi di dollari al servizio di streaming musicale online Spotify. Stando alle informazioni raccolte da Variety, la causa legale è stata depositata in California la settimana scorsa e sostiene che Spotify abbia utilizzato “migliaia di canzoni” senza avere le licenze adeguate per farlo. Il problema riguarda il sistema con cui Spotify identifica i diritti per ogni canzone, necessari per il riconoscimento degli stessi ai compositori e agli artisti. L’azienda aveva avuto in passato problemi simili sia con i gestori delle licenze per le canzoni sia con le grandi etichette discografiche come Warner, Universal e Sony. Una causa analoga era stata risolta lo scorso anno con il pagamento di un accordo da 43 milioni di dollari.
C’è una causa da 1,6 miliardi di dollari contro Spotify. L'ha depositata una grossa società che gestisce i diritti d'autore di circa 200 artisti.
L’11 settembre 2012 uscirà Love This Giant, il disco di David Byrne e St. Vincent, che vi avevamo segnalato tra i dieci dischi in uscita da tenere d’occhio. I due si sono conosciuti nel 2009, e hanno cominciato a comporre le canzoni del disco mentre St. Vincent (che si chiama Annie Clark, in realtà), era in tour. Nel 2010 Byrne ha cantato durante un concerto di Clark al Lincoln Center e Clark ha collaborato al disco di Byrne Here Lies Love, uscito nello stesso anno.
Il disco di David Byrne e St. Vincent, in streaming. Si chiama Love This Giant ed esce l'11 settembre, ma si può già ascoltare online.
La mostra We Love Sleep, inaugurata il 13 aprile in occasione del Fuorisalone di Milano, sarà visitabile gratuitamente fino al 14 giugno presso la Galleria Santa Radegonda di Milano: una galleria lunga circa 100 metri che si trova nella stazione metropolitana della linea MM1 del Duomo. “We Love Sleep” è organizzata in collaborazione con Tempur – azienda che vende materassi – e permetterà alle circa 100mila persone che si calcola transitino ogni giorno da quella stazione di vedere 20 diverse opere: tutte appositamente realizzate da importanti artisti contemporanei e riguardanti il sonno. Il sonno nei secoli passati è stato più volte trattato dai più importanti artisti mondiali, assumendo significati sempre diversi e talvolta opposti: è stato “dolce” nei ritratti di alcuni impressionisti, tormentato nei quadri di Füssli e Goya, iconico e metaforico nelle opere di Dalí. Riprendendo il tema del dormire i curatori di “We Love Sleep”, Simona Bartolena e Cesare Casiraghi, hanno chiesto ad artisti italiani e internazionali di rielaborare liberamente il tema, con sole due condizioni: usare una tela di 2 x 1,5 metri e rappresentare la scena mostrando un letto visto dall’alto. L’installazione è completata da un video che mostra il processo con cui i venti artisti hanno realizzato le loro opere.
Una mostra sul sonno a Milano. Dentro la stazione della metropolitana di Piazza Duomo: venti letti visti dall'alto da venti artisti contemporanei.
Nel pomeriggio di giovedì alcuni fondi speculativi hanno iniziato a ritirare parte dei loro investimenti da Deutsche Bank, la più grande banca tedesca, su cui circolano da settimane dubbi piuttosto pesanti circa le sue condizioni finanziarie. Il ritiro degli investimenti ha contribuito a far perdere quasi il 7 per cento al valore delle azioni di Deutsche Bank a Wall Street ieri, e nelle prime ore di contrattazione alla borsa di Francoforte il titolo della banca ha subito ulteriori perdite, seppure più contenute. Finora le autorità di controllo e i governi europei hanno mantenuto pubblicamente un profilo basso sulle difficoltà di Deutsche Bank, ma secondo il Financial Times in privato iniziano a valutare la possibilità di immettere fondi pubblici, per sostenere la banca senza violare le regole antitrust e di mercato. La situazione per Deutsche Bank è peggiorata a metà settembre, quando il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti le ha imposto una multa da 14 miliardi di dollari, con l’accusa di avere venduto titoli garantiti da mutui ipotecari (mortgage-back securities) in modo fraudolento. La cifra richiesta è circa il doppio rispetto a quanto aveva messo da parte la banca per affrontare questo tipo di contenziosi, che risalgono al periodo delle speculazioni finanziarie che portarono tra le altre cose alla crisi del 2008. In più occasioni il CEO John Cyran ha detto che Deutsche Bank non pagherà una cifra simile al governo degli Stati Uniti, formalmente perché la sanzione è ritenuta ingiusta, ma più materialmente perché la banca non ha simili risorse da parte: secondo gli analisti, non potrà permettersi nessun accordo oltre i 6 miliardi di dollari statunitensi. Per cifre più alte, e considerati gli altri problemi finanziari, Deutsche Bank dovrebbe chiedere nuovi investimenti o chiedere il salvataggio da parte del governo tedesco.
Deutsche Bank è nei guai. I dubbi sulle sue condizioni finanziarie hanno spinto diversi fondi speculativi a ritirare i loro investimenti, con consistenti perdite in borsa.
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha presentato oggi in una conferenza stampa i risultati della sua ultima indagine epidemiologica sulla COVID-19, mostrando alcuni nuovi dati sulla diffusione del contagio in Italia. Il tasso di letalità della malattia è del 13,1 per cento, quindi la percentuale di persone malate che muore in Italia a causa del coronavirus è ancora piuttosto alta se confrontata con quella di altri paesi. La trasmissibilità della malattia in compenso sembra essere diminuita in buona parte del paese, e questo dovrebbe riflettersi in un rallentamento dei nuovi contagi nelle prossime settimane, anche se è difficile prevedere se questo potrà essere mantenuto a livelli soddisfacenti con l’attenuazione delle misure restrittive dal 4 maggio.
Cosa dice il nuovo rapporto dell’ISS sul coronavirus in Italia. L'epidemia sta rallentando, e il contagio sembra diffondersi soprattutto nelle residenze per anziani e nelle famiglie.
Per quanto l’opposizione al governo Berlusconi – e anche un pezzo di chi lo sostiene – non faccia mistero di considerare particolarmente complicata la realizzazione degli impegni contenuti nella lettera inviata dal’esecutivo alle istituzioni europee, uno dei punti contenuti nella lettera sta agitando parecchio i sindacati e potrebbe portare presto a uno sciopero. Il punto in questione è quello sui licenziamenti. Nella lettera, il governo scrive: Entro maggio 2012 l’esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell’impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato.
La battaglia sui licenziamenti. Le cose da sapere sulla promessa del governo all'Europa che sta facendo infuriare i sindacati.
Dente – che si chiama Giuseppe Peveri, è di Fidenza e ha 34 anni – è un cantautore di gran culto negli ultimi anni e il suo disco dell’anno scorso – L’amore non è bello – gli ha guadagnato attenzioni e passioni anche fuori da una sua solida e fedele nicchia. Il Genio sono un duo milanese di origine pugliese che invece ha fatto il vero botto nel 2008 con la canzone “Pop porno”. Ghost Records ha messo online il loro primo pezzo assieme, una cover piuttosto vivace di un vecchio pezzo di Bruno Martino, prolifico compositore e musicista degli anni Sessanta e Settanta. Il pezzo si chiama “Precipitevolissimevolmente” e sta dentro un progetto “beat” delle etichette Ghost Records e Disastro che prevede anche un altro singolo di Roberto Dell’Era e i Calibro 35. “Precipitevolissimevolmente” sarà in vendita su iTunes venerdì 16 luglio.
Dente e Il Genio insieme, beat. In anteprima il singolo "Precipitevolissimevolmente", cover di un pezzo di Bruno Martino.
Ieri pomeriggio la giunta di destra di Nettuno, in provincia di Roma, ha protestato in piazza contro l’accoglienza di 50 migranti, convincendo la prefettura a cancellare il trasferimento. I migranti vivono in un centro di accoglienza a Roma. La prefettura aveva deciso di trasferirli a Nettuno dopo aver individuato una persone positiva al coronavirus fra gli ospiti. Dopo avere saputo del trasferimento, il sindaco di Nettuno Alessandro Coppola ha protestato fuori dal centro di accoglienza insieme ad alcuni assessori e consiglieri del centrodestra, minacciando di bloccare l’arrivo dei migranti (violando così le restrizioni sugli spostamenti per via del coronavirus). «È importante specificare che non si tratta di persone positive al virus ma per un comune già fortemente provato come Nettuno, con troppi casi positivi e il rischio di diventare zona rossa, è troppo», aveva scritto Coppola sulla sua pagina Facebook. I casi di persone positive a Nettuno sono 50. Dopo la protesta, lo stesso Coppola ha comunicato che la prefettura di Roma aveva cambiato idea, e che l’arrivo dei migranti era stato «scongiurato».
La giunta di Nettuno, in provincia di Roma, ha protestato in piazza contro l’accoglienza di 50 migranti, convincendo la prefettura a cancellare il trasferimento.
L’ultimo scandalo che ha coinvolto l’utilizzo di fondi pubblici del gruppo consiliare del PdL nel Lazio ha riportato all’attenzione nazionale la figura di Renata Polverini, dal 2010 governatore del Lazio e fino a pochi anni fa totalmente sconosciuta nel panorama politico italiano. Poi è successo qualcosa, e la segretaria di un sindacato semisconosciuto ha ottenuto grande visibilità, fino alle ultime vicende. Stando alle voci circolate nelle ultime ore, Polverini avrebbe deciso di dare le dimissioni – più volte minacciate negli ultimi giorni – e ne avrebbe informato gli assessori della sua giunta. La carriera politica di Renata Polverini, relativamente breve, potrebbe quindi interrompersi bruscamente: una ragione di più per ricordarsi da dove viene, e come è arrivata a guidare una delle più importanti regioni d’Italia. Renata Polverini ha cinquant’anni (è nata il 14 maggio 1962), è sposata e non ha figli. La sua carriera è iniziata nel sindacato, come diversi politici italiani degli ultimi anni (i più noti e recenti sono probabilmente Sergio Cofferati e Fausto Bertinotti). Ma quello in cui Polverini è nata come personaggio pubblico, prima del lancio definitivo grazie alla televisione, è un sindacato particolare, che è cresciuto e cambiato insieme a lei e al procedere della sua carriera politica.
Da dove viene Renata Polverini. E dove va, ora che si ri-parla di dimissioni: dal sindacato alla tv alla politica.
Il principe del Galles Carlo di Windsor – figlio della regina Elisabetta II e attuale primo erede al trono – e sua moglie Camilla, duchessa di Cornovaglia, hanno passato qualche giorno in Italia, prima ognuno per conto suo, poi insieme. Ci resteranno fino a oggi, mercoledì, – per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni – e poi andranno in Austria. Nei loro giorni in Italia Carlo e Camilla hanno fatto molte cose: Carlo ha visitato Amatrice (dove si è impegnato per un aiuto concreto), incontrato il Papa (insieme a Camilla), ricevuto un premio a Firenze, annusato formaggi, giocato a carte durante la visita a una casa di accoglienza gestita dalla Caritas. Pare che il gioco fosse Tressette, con tre ottantenni che non parlavano inglese ma che hanno comunque provato a spiegarsi. Camilla ha visitato Ercolano senza Carlo, e poi, insieme a lui, Roma e Firenze. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Carlo e Camilla, turisti in Italia. Incontri istituzionali e momenti più divertenti, tra partite a carte, foto scomposte e, ovviamente, cose da mangiare.
Per il sesto giorno consecutivo qualche centinaio di migranti si trovano ancora bloccati a Ventimiglia, in attesa di poter attraversare il confine tra Italia e Francia. Ieri la polizia li aveva allontanati dagli scogli di Ponte San Ludovico e trasportati in stazione, ma circa un centinaio ha passato comunque la notte fuori, sulla scogliera, riparandosi con ombrelloni, tende e coperte di fortuna. Secondo la Croce Rossa circa 500 migranti hanno dormito in stazione e durante la notte ne sarebbero arrivati sui treni altri 50. Il comune di Ventimiglia ha messo a disposizione dei migranti una struttura delle Ferrovie dello Stato: è un ex dormitorio del personale, grande circa 300 metri quadrati e suddiviso in tre grandi vani, dotato di bagni e docce; oggi verranno portate anche le brandine in vista della notte. Nel frattempo la Caritas e altre associazioni di volontari sono al lavoro per assistere e distribuire cibo ai migranti, mentre la Croce Rossa ha effettuato le prime visite mediche, rilevando sei casi di scabbia. La situazione potrebbe complicarsi stasera con l’inizio del Ramadan, che impone ai musulmani di non bere e mangiare durante il giorno.
Mercoledì a Ventimiglia. Centinaia di migranti sono ancora bloccati: alcuni hanno provato a passare il confine e sono stati respinti, è stata smentita la notizia sui due morti.
Nel suo progetto Ultradistancia il fotografo argentino Federico Winer ha raccolto un po’ di immagini da Google Earth – il servizio di Google per vedere fotografie satellitari del mondo e ottenere informazioni geografiche – e le ha modificate facendone risaltare i colori e i pattern e trasformandole quasi in quadri di aeroporti, città, strade e laghi di tutto il mondo. Sul sito del progetto Winer spiega che l’uomo è sempre stato attratto dalla percezione della distanza, come si vede bene anche con le mappe, che lui definisce “una forma d’arte”: «Dalle tavolette d’argilla babilonesi a Google Earth, le mappe sono il modo in cui ci occupiamo delle distanze nel mondo. Sono modi di vedere, interpretare e leggere il mondo. Guardare una mappa è come guardare un quadro, un modo per iniziare un viaggio». Le immagini sono state realizzate tra il 2015 e il 2016 e si possono anche acquistare; sul sito si può sfogliare la raccolta completa del progetto mentre alcune selezioni si trovano su Facebook, Twitter e Instagram.
Il mondo visto da lassù. Posti incredibili e distanti fotografati con Google Earth e selezionati dal fotografo Federico Winer, da visitare comodamente sul divano.