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Lo stilista belga Kris Van Assche è il nuovo direttore artistico di Berluti, l’azienda di abbigliamento maschile fondata nel 1895 dall’imprenditore italiano Alessandro Berluti e dal 2011 di proprietà del gruppo del lusso francese LVMH. Van Assche, che aveva lasciato la direzione di Dior Homme dopo 11 anni, prenderà il posto dello stilista franco-colombiano Haider Ackermann, che se n’era andato il 30 marzo dopo tre stagioni. Van Assche sarà a capo della collezione ready-to-wear, degli accessori, delle calzature e della pelletteria; la sua prima collezione sarà quella per la primavera/estate 2019, presentata alla Settimana della moda di Parigi il prossimo gennaio. Il suo arrivo è l’ultimo dei tanti cambiamenti ai vertici delle aziende di moda maschile controllate da LVMH: Kim Jones è diventato direttore artistico di Dior Homme, Virgil Abloh di Louis Vuitton, e a inizio anno Hedi Slimane era stato scelto come nuovo direttore creativo di Céline, dove lancerà anche una linea uomo. La sua nomina mostra un crescente interesse di LVMH per una moda maschile più casual e vicina allo street wear, il modo di vestire informale ispirato a quello dell’hip hop.
Lo stilista Kris Van Assche è il nuovo direttore artistico di Berluti. Arriva alla guida dell'azienda italiana di scarpe e pelle pregiata dopo 11 anni da Dior Homme, la linea maschile di Dior.
La Commissione Europea ha annunciato di aver aperto un’indagine sulla fusione dei gruppi automobilistici FCA, proprietario di Fiat e Chrysler, e PSA, che controlla Peugeot, Citroën e Opel. L’indagine, si legge nel comunicato della Commissione, nasce dalla preoccupazione che la fusione possa ridurre la concorrenza nel mercato dei veicoli commerciali leggeri (i furgoni) in 14 stati membri dell’Unione Europea e nel Regno Unito. La Commissione sottolinea che sia FCA che PSA già ora sono leader di mercato nel settore dei furgoni commerciali in diversi paesi europei, e la loro fusione comporterebbe l’eliminazione di un diretto concorrente. Margrethe Vestager, commissaria europea alla Concorrenza, ha commentato l’indagine dicendo che il mercato dei furgoni è «in crescita e sempre più importante in un’economia digitale in cui i consumatori si affidano più che mai ai servizi di consegna. Fiat Chrysler e Peugeot SA, con il loro ampio portafoglio di marchi e modelli, hanno una posizione di vantaggio nel settore dei furgoni commerciali in molti paesi europei. Valuteremo attentamente se l’operazione proposta influirebbe negativamente sulla concorrenza in questi mercati e assicureremo che resti un panorama competitivo per tutti gli individui e tutte le imprese che si affidano a furgoni commerciali per le loro attività».
La Commissione Europea ha aperto un’indagine sulla fusione tra FCA e il gruppo francese PSA.
Da settimane, dopo un articolo uscito su Panorama, si discute della candidabilità ed eleggibilità di Giuseppe Sala a sindaco di Milano. Sala è il candidato del centrosinistra alle amministrative del prossimo 5 giugno e ha vinto le primarie organizzate dalla sua coalizione. La candidatura di Sala e il fatto che possa essere eletto sindaco è stata messa in discussione per via della sua precedente qualifica di commissario unico di Expo 2015, incarico da cui si è dimesso: secondo alcuni però queste dimissioni non sono valide. Inoltre, per lo stesso motivo, Sala non potrebbe nemmeno ricoprire l’incarico di consigliere d’amministrazione della Cassa depositi e prestiti, la Cdp, che invece ha assunto lo scorso ottobre. Giuseppe Sala è stato sia amministratore delegato che commissario unico della società Expo, nominato il 6 maggio del 2013 con un decreto firmato dall’allora presidente del Consiglio Enrico Letta. Lo scorso 7 febbraio, poi, Sala ha vinto le primarie a Milano diventando il candidato sindaco per il centrosinistra. Sala si è dimesso da amministratore delegato di Expo il 18 dicembre del 2015, prima di candidarsi: l’atto delle dimissioni è stato ratificato ufficialmente due mesi dopo. La lettera con cui Sala si è dimesso da commissario è stata invece inviata il 15 gennaio ed è stata protocollata da Palazzo Chigi il 18 gennaio.
Giuseppe Sala è ineleggibile? lo sostengono i Radicali e il M5S, anche se un primo ricorso è stato respinto dal Tar: c'entra il suo precedente incarico di commissario a Expo 2015.
Per via di un errore legato alla configurazione dei server che ospitano i siti internet della Corea del Nord, qualche giorno fa quei siti sono diventatati visibili in tutto il mondo (normalmente non lo sono per chi non vive in Corea del Nord). Un ingegnere informatico se ne è accorto e ne ha parlato su GitHub, un sito per sviluppatori di software; qualcun altro lo ha raccontato su Reddit e subito dopo gli screenshot e i link ai siti internet della Corea del Nord hanno iniziato a circolare online. I siti non sono più accessibili. L’internet della Corea del Nord ha due peculiarità: è molto piccolo (i siti registrati con dominio .kp sono in tutto 28) ed è molto, molto anni Novanta. Che quando si parla di internet vuol dire essere molto, molto vecchio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Come sono i siti internet in Corea del Nord. Di solito da qui sono inaccessibili ma un errore ha permesso di visitarli per qualche ora: sono 28 e sono proprio come ve li immmaginate.
Il giudice delle indagini preliminari (gip) ha archiviato l’indagine per corruzione in atti giudiziari nei confronti dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato che nel 2016 annullò l’obbligo di cedere più del 20 per cento delle quote di Banca Mediolanum detenute da Fininvest. Reuters, che ha dato la notizia basandosi su due sue fonti, ha scritto che l’archiviazione è stata confermata anche da Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi. La notizia dell’indagine a carico di Berlusconi era emersa lo scorso marzo. L’indagine si riferiva a una vicenda iniziata nel 2014, quando Banca d’Italia e TAR avevano imposto a Fininvest, holding della famiglia Berlusconi, di cedere azioni di banca Mediolanum per circa un miliardo di euro: Banca d’Italia riteneva infatti che, dopo la condanna del 2013 per frode fiscale, Berlusconi non avesse più i cosiddetti “requisiti di onorabilità” necessari per poter controllare una quota superiore al 9,99 per cento di una banca. Nel 2016 il Consiglio di Stato, organo di appello per i casi di giustizia amministrativa, aveva però emesso una sentenza che annullava l’obbligo imposto dalla Banca d’Italia.
È stata archiviata un’indagine per corruzione in atti giudiziari nei confronti di Silvio Berlusconi, dice Reuters.
Fu il dramma musicale L’Europa riconosciuta, composto appositamente per l’occasione da Antonio Salieri, l’opera che inaugurò l’attività del Teatro alla Scala di Milano il 3 agosto 1778. Il nome completo del teatro era Nuovo Regio Ducale Teatro alla Scala: da quel giorno è diventato uno dei più importanti del mondo, e ha ospitato i più famosi e illustri maestri, direttori d’orchestra, cantanti lirici, compositori musicali, ballerini e registi. La Scala è anche sede dell’omonima orchestra, corpo di ballo, coro e Filarmonica, oltre che dell’Accademia, una scuola di musica, ballo e mestieri legati al teatro. Prima della Scala, il più importante teatro di Milano era il Regio Ducal Teatro, che si trovava nel cortile di Palazzo Reale: nel 1776 fu danneggiato da un incendio durante una festa per il Carnevale e le 90 facoltose famiglie di Milano che possedevano un palco nel vecchio teatro chiesero il permesso all’Arciduca Ferdinando d’Austria – allora governatore di Milano – di poterne costruire e finanziare uno nuovo: la Scala, appunto. Per farvi spazio venne sconsacrata e demolita la Chiesa di Santa Maria alla Scala, intitolata alla committente Regina della Scala, e che si trova nell’omonima piazza del centro di Milano, di fronte all’attuale municipio. Il progetto del nuovo teatro fu realizzato dal celebre architetto neoclassico Giuseppe Piermarini e approvato dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria: la sala a forma di ferro di cavallo – che divenne modello per i successivi teatri italiani – prevedeva tremila posti, quattro ordini di palchi, due gallerie e il loggione. L’acustica, anche grazie alla volta di legno, è tuttora considerata tra le migliori d’Europa. In breve tempo la Scala divenne il luogo dove si incontravano le famiglie aristocratiche e la grande borghesia milanese, che nei palchi ricevevano ospiti e davano banchetti, mentre in platea, dove non c’erano sedie, seguiva lo spettacolo il pubblico più povero che spesso decretava però, fischiando o applaudendo, il successo di un’opera. Nel quinto ordine di palchi poi si giocava d’azzardo, attività proibita nel resto della città.
Il Teatro alla Scala di Milano, aperto il 3 agosto 1778. 240 anni fa si tenne la prima rappresentazione nel nuovo teatro di Milano, che presto divenne uno dei più famosi e prestigiosi al mondo.
L’UNESCO, l’agenzia delle Nazioni Unite che si propone di proteggere e conservare luoghi significativi dal punto di vista storico, culturale e ambientale, ha annunciato la scelta di 20 nuovi luoghi protetti, selezionati dal 42esimo comitato del Patrimonio mondiale che si è riunito a Manama, in Bahrein, dal 24 giugno al 4 luglio. L’elenco comprende in tutto 1.092 siti in 167 paesi; in Italia ce ne sono 54 (molti li trovate qui) tra cui uno appena incluso, la città industriale di Ivrea. I nuovi luoghi protetti sono stati scelti tra 33 proposte: 17 hanno un valore storico e culturale e tre sono parchi naturali; nove si trovano in Asia, quattro in Europa, tre in America, tre in Africa e uno in Oceania. Tra questi ce ne sono alcuni raggiungibili in poche ore in aereo, come Medina Azahara, centro del califfato Omayyade in Spagna, e il complesso vulcanico Chaîne des Puys, nella Francia centrale; altri richiederanno un viaggio più lungo e organizzato, come i monasteri buddisti sudcoreani e i siti archeologici Sasanidi in Iran.
I 20 nuovi luoghi patrimonio dell’UNESCO. Di Ivrea avete già letto, questi sono gli altri: magari siete ancora in cerca di idee per le vacanze.
– Genova sommersa Il racconto e le foto del disastro di venerdì. – Le 100 proposte di Matteo Renzi La lista della spesa della Leopolda, dalla RAI ai partiti, dalle pensioni alle tasse, da Internet alle unioni civili.
Sunday Post. Da Genova a Bangkok, da Monica Vitti a Baricco, da Londra a Cannes passando per gli zombie: le 13 cose più lette sul Post di questa settimana.
La catena di fast food britannica Pret A Manger sarà rilevata dalla società di investimento JAB Holdings. Lo ha fatto sapere la proprietà attuale di Pret A Manger, Bridgepoint, che nel 2008 l’aveva pagata 364 milioni di sterline. L’agenzia di stampa AFP ha scritto che la nuova operazione vale oltre 1,5 miliardi di sterline e che la transazione sarà conclusa quest’estate. Pret A Manger è conosciuta per i panini, le insalate e per il caffè: è stata fondata a Londra nel 1986, è presente nel Regno Unito ma anche negli Stati Uniti, a Hong Kong, in Cina e a Dubai; possiede più di 500 negozi (50 aperti solo nell’ultimo anno) e un fatturato di 879 milioni di sterline. JAB ha sede in Lussemburgo, fa riferimento a una importante famiglia tedesca e negli ultimi anni sta espandendo i propri affari proprio nel mercato della ristorazione e del cibo.
La catena di fast food britannica Pret A Manger sarà rilevata dalla società di investimento JAB Holdings.
Venerdì il Senato ha approvato due identici emendamenti al decreto Milleproroghe che rinviano di un anno l’obbligo vaccinale per l’iscrizione alla scuola materna, che era stato introdotto dal cosiddetto decreto Lorenzin del luglio del 2017. Gli emendamenti, presentati da Lega e Movimento 5 Stelle, rinviano quindi l’introduzione dell’obbligo di presentare la certificazione dei vaccini all’anno scolastico 2019/2020. Hanno ottenuto 149 voti favorevoli (Lega e Movimento 5 Stelle) 110 contrari (Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia) e un astenuto. La discussione degli altri emendamenti al decreto Milleproroghe continuerà lunedì, dopodiché il decreto sarà votato. Poi passerà alla Camera. Beatrice Lorenzin, ex ministra della Salute, ha definito l’approvazione al Senato del provvedimento una «vittoria dei no vax».
Cos’è successo con il rinvio dell’obbligo vaccinale nelle scuole d’infanzia. Ieri il Senato ha approvato un emendamento al Milleproroghe che rinvia all'anno 2019/2020 l'obbligo introdotto un anno fa dal decreto Lorenzin.
Il Corriere della Sera e altri giornali oggi hanno pubblicato il testo di una registrazione telefonica che risale al gennaio 2015 in cui si sente l’imprenditore Carlo De Benedetti – tra le altre cose editore di Repubblica, ma con vari interessi in altri settori – dire a una persona incaricata di gestire i suoi investimenti di acquistare azioni delle banche popolari perché, spiega De Benedetti, l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi gli aveva detto che in quei giorni sarebbe stata approvata la riforma delle banche popolari, che ne avrebbe aumentato il valore delle azioni. De Benedetti dice anche che Renzi gli aveva accennato almeno uno dei punti fondamentali della riforma. Secondo diverse ricostruzioni dei giornali, dopo la telefonata e poco prima che la notizia divenisse di dominio pubblico, De Benedetti investì 5 milioni di euro in azioni di banche popolari. La riforma fu approvata quattro giorni dopo e De Benedetti guadagnò 600 mila euro. La giornalista del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini ha scritto che la registrazione è contenuta in un fascicolo che la procura di Roma ha trasmesso alla commissione Banche. Nella parte pubblicata, De Benedetti parla con Gianluca Bolengo, un dipendente della società Intermonte Sim spa che si occupa di gestire i suoi investimenti. De Benedetti gli assicura che il governo sta per approvare un decreto che riguarda proprio le banche popolari e spiega che a dargli l’informazione è stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
L’indagine sulle informazioni date da Renzi a De Benedetti ha uno sviluppo. Una registrazione pubblicata dai giornali mostra che Carlo De Benedetti seppe in anticipo da Renzi della riforma delle banche popolari, e ci investì dei soldi.
Dopo aver lavorato insieme per quasi venti anni in Research In Motion (RIM), la società che produce i BlackBerry, i due co-amministratori delegati (co-CEO) Jim Balsillie e Mike Lazaridis ieri hanno annunciato le loro dimissioni. L’incarico è stato affidato dal consiglio di amministrazione a un manager interno, in attesa di un ulteriore rimescolamento degli incarichi dirigenziali dentro RIM. La decisione dei due co-CEO arriva dopo mesi e mesi di richieste da parte degli investitori, preoccupati per il destino della società e per la sua manifesta incapacità di contrastare efficacemente la concorrenza di Apple, con i suoi iPhone, e degli smartphone che usano Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di Google. Dopo aver dominato per anni il settore dei telefoni cellulari con funzioni avanzate, soprattutto in ambiente aziendale, negli ultimi anni RIM non è riuscita ad aggiornare i propri prodotti per tenere a bada la concorrenza. La società ha accumulato ritardi sia nella produzione di nuovi dispositivi sia nello sviluppo di nuovi sistemi operativi per i suoi BlackBerry. Il recente tentativo di creare un tablet alternativo all’iPad, il BlackBerry PlayBook, è stato fallimentare e ha contribuito a ridurre le prestazioni economiche della società e far diminuire il valore delle sue azioni in borsa.
I due CEO di RIM si dimettono. Il produttore dei BlackBerry ha un nuovo amministratore delegato, che dovrà risollevare l'azienda canadese in enorme affanno.
Più che le imprecisioni e le differenze nei vari modelli di carta intestata, la cosa più strana dell’ormai famoso documento di Santa Lucia è una: perché una nazione che fonda la sua economia – e la sua esistenza – sulla riservatezza e sulla protezione che garantisce ai suoi investitori e correntisti dovrebbe diffondere in modo così disinvolto e sbarazzino l’identità di uno di questi? Per sostenere o alludere al fatto che dietro la diffusione del documento ci sia un’opera di pressione – se non addirittura di corruzione – da parte di personaggi italiani, infatti, si dovrebbe spiegare in che modo le pressioni riescono a superare la quantità di danni che un’azione del genere può provocare a Santa Lucia, quantificabili probabilmente nell’ordine di miliardi di euro. Nei giorni scorsi si è cominciato a discutere delle possibili implicazioni di questa storia per l’isola di Santa Lucia e la sua economia, e qualcuno ha parlato – senza fornire ulteriori dettagli, e d’altra parte non che sia facile – di una generica “fuga degli investitori”. Oggi i quotidiani italiani circostanziano o fatto e ci raccontano della reazione comprensibilmente preoccupata di un pezzo della politica dell’isola. Il Corriere della Sera ha sentito il presidente del partito di opposizione, Peter Alexander, che avrebbe deciso di fare di questa storia “un caso politico”.
L’aria che tira a Santa Lucia. A qualcuno non va giù che un'economia basata sulla segretezza rivendichi di aver rivelato l'identità di un suo investitore.
La Lega di Matteo Salvini ha stravinto le elezioni europee in Italia con il 34,4 per cento, circa il doppio del Movimento 5 Stelle, suo alleato di governo. Il Partito Democratico è arrivato secondo con il 22,7 per cento dei voti, mentre Forza Italia ha ottenuto l’8,8 per cento. Nel resto dell’Unione Europea i partiti sovranisti e populisti sono avanzati meno del previsto, mentre i blocchi tradizionali di centrodestra e centrosinistra hanno perso voti a vantaggio dei liberali e dei Verdi. Il Post ha seguito gli sviluppi politici dopo il risultato delle europee con questo liveblog. Segui il liveblog sui risultati delle amministrative qui ➡️
Il giorno dopo le elezioni europee. Dati, commenti, analisi del voto e delle sue conseguenze, e ora tocca alle amministrative.
Il ministero della Giustizia degli Stati Uniti ha avviato una causa legale contro l’agenzia di rating Standard & Poor’s (S&P), accusata di avere ignorato i propri stessi standard per la valutazione delle obbligazioni ipotecarie (i titoli di debito il cui rimborso è garantito tramite ipoteche stipulate sui propri beni immobili), il cui sistema implose alcuni anni fa portando alla crisi finanziaria e a drammatiche conseguenze sull’economia reale, soprattutto per il mercato immobiliare statunitense. Le accuse sono state formulate in sede civile dal procuratore generale degli Stati Uniti Eric Holder, e si tratta della prima iniziativa a livello federale di questo tipo. Diversi procuratori statali potrebbero unirsi con una serie di cause collegate. La possibilità che stesse per partire una iniziativa legale era stata anticipata lunedì 4 febbraio da diversi giornali, a partire dal Wall Street Journal. La conferma è arrivata nel tardo pomeriggio, quando in Italia era già notte. S&P è sostanzialmente accusata di non avere previsto il crollo del mercato immobiliare negli Stati Uniti e di conseguenza l’arrivo della crisi finanziaria. Per circa quattro mesi le due parti in causa hanno cercato di trovare un accordo per evitare il processo vero e proprio, ma S&P avrebbe preferito ritirarsi dai negoziati sostenendo che accordarsi avrebbe significato fare affondare la propria società.
Gli Stati Uniti hanno fatto causa a Standard & Poor’s. L'agenzia di rating è accusata di non avere previsto il crollo del mercato immobiliare e avere ingannato gli investitori.
L’azienda statunitense Peloton – che produce cyclette e tapis roulant e che vende relativi piani di allenamento – ha richiamato negli Stati Uniti oltre 100mila tapis roulant, dopo un caso in cui un tapis roulant ha causato la morte di un bambino di sei anni, e dopo una serie di segnalazioni di altri problemi ed episodi meno gravi. Il richiamo è stato volontario e deciso di comune accordo con la Consumer Product Safety Commission, l’agenzia federale statunitense che si occupa della tutela e della sicurezza dei prodotti. Ma è arrivato in seguito a numerose segnalazioni e dopo che alcune settimane fa, quando già erano stati segnalati alcuni possibili problemi di vario tipo ai modelli “Tread” e “Tread+”, l’azienda aveva fatto sapere di ritenere che gli utenti potessero continuare a usarli senza problemi. John Foley, fondatore e attuale amministratore delegato di Peloton, ha detto che l’azienda «ha sbagliato» a decidere solo ora il richiamo volontario. Già a marzo – dopo la morte del bambino di sei anni, di cui Foley parlò come di un «tragico incidente» – l’azienda aveva invitato però i genitori ad assicurarsi che i bambini non si avvicinassero troppo ai tapis roulant “Tread+”.
Peloton ha richiamato oltre 100mila tapis roulant venduti negli Stati Uniti.
Nonostante siano molto famosi – o forse proprio per quello – certi film li citiamo male. Ci sono frasi e battute diventate celebri e di uso comune che però nella loro versione originale non sono come andiamo ripetendole. Un esempio? «Faccio cose, vedo gente», nel famoso film di Nanni Moretti Ecce Bombo, è una frase che non dice mai nessuno: non in questa versione sintetica ed efficace che avrete sentito ripetere decine di volte. La stessa cosa succede anche con frasi di L’impero colpisce ancora, Casablanca, Biancaneve e i sette nani, Blade Runner e Matrix. Ci spiace dirvelo così, ma «Luke, sono tuo padre» è un errore. Hollywood Reporter ha fatto una raccolta di citazioni sbagliate per le frasi in inglese e qui la abbiamo allargata e adattata alle versioni italiane dei film. Alcuni errori sono simili anche per noi, altri no. Sono quasi sempre piccole differenze, sintesi, sottigliezze; ma vale comunque la pena saperle: un po’ per il gusto di correggere chi dovesse sbagliarle, un po’ per vedere quante se ne è sbagliate finora, senza saperlo. Se invece le sapete tutte giuste: bravi, complimenti.
Frasi dei film che citiamo male. «Luke, sono tuo padre», per esempio, non l'ha mai detto nessuno.
Giovedì 24 luglio Wikipedia, l’enciclopedia online più usata al mondo, ha stabilito un divieto temporaneo di modifica delle sue pagine agli utenti anonimi che si collegano dall’indirizzo IP 143.231.249.138, riconducibile alla Camera dei rappresentati, uno dei due rami del parlamento degli Stati Uniti. La decisione è stata presa da Tom Morris, un membro della comunità dei volontari che si occupa della versione in inglese di Wikipedia, che ha criticato le modifiche provenienti da quell’indirizzo IP, un numero che identifica i dispositivi che si collegano a una rete, per «persistenti e fastidiose modifiche» (questa è la pagina di discussione di Wikipedia relativa ai comportamenti tenuta dagli utenti anonimi che hanno effettuato modifiche). Come spiega il sito di tecnologia Ars Technica sono stati esclusi «solo gli utenti anonimi: ciascun dipendente della Camera può aprire un account Wikipedia e continuare a modificare le pagine». Finora, nessuno ha rivendicato le modifiche eseguite dall’IP 143.231.249.138, né è chiaro quante persone si siano collegate da quell’indirizzo. Nei giorni scorsi dall’IP appartenente alla Camera erano state realizzate modifiche scherzose o piuttosto pesanti riguardo ad alcune voci: come riporta BBC, nella pagina dell’ex segretario alla Difesa Donald Rumsfeld era stata aggiunta una frase che lo descriveva come «una lucertola aliena che si nutre di neonati messicani», mentre una modifica alla pagina della politica ucraina Nataliya Vitrenko aveva aggiunto che quest’ultima era un «burattino nelle mani dei russi». Non è la prima volta che alcuni IP della Camera cercano di modificare voci dell’enciclopedia in maniera discutibile: su Wikipedia c’è un’intera pagina dedicata a questi tentativi.
Wikipedia contro i troll del Congresso. L'enciclopedia ha sospeso per 10 giorni un IP della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, da cui arrivavano modifiche più o meno scherzose alle sue voci.
Una nuova lunga inchiesta appena pubblicata dal New York Times porta nuove accuse e dubbi sul modo in cui Facebook abbia gestito per anni i dati personali dei suoi utenti, condividendo con altre aziende molte più informazioni di quanto avesse finora esplicitamente ammesso. Il social network diede ad alcune delle più grandi società tecnologiche al mondo (e non solo) l’accesso ai dati personali degli utenti creando apposite eccezioni sui suoi sistemi per la privacy. Le informazioni nell’articolo sono state ottenute da alcuni documenti interni di Facebook e attraverso interviste a circa 50 persone, tra ex dipendenti e collaboratori dell’azienda. L’inchiesta del New York Times è solo l’ultima di una serie di articoli e rivelazioni sul modo in cui Facebook gestisce i dati dei suoi utenti, tema diventato di grande attualità a inizio anno in seguito al caso di Cambridge Analytica. Negli Stati Uniti la Federal Trade Commission (FTC), l’agenzia governativa che si occupa anche di privacy, sta indagando sulle attività di Facebook e aveva già imposto anni fa alcune limitazioni al modo in cui la società raccoglie i dati. Le norme statunitensi in termini di tutela della riservatezza sono molto meno articolate e stringenti rispetto all’Unione Europea, e per questo la FTC talvolta interviene in modo mirato per limitare la raccolta di dati e assicurarsi che rispetti il diritto alla privacy degli utenti.
Un altro giorno, un altro guaio per Facebook. Un'inchiesta del New York Times mostra quanto fosse estesa la condivisione dei dati da parte del social network con le sue aziende partner, messaggi compresi.
1987. New Age (locuz. f.) La “nuova età” è una sensibilità che si era formata già negli anni sessanta, calamitando una serie di umori religiosi, morali, psicologici, misticheggianti, e finanche socio-politici, che annunciavano l’inizio di una nuova epoca storica e di una possibile redenzione dell’umanità (versione “positiva” della mentalità apocalittica, pure molto diffusa in quel periodo). Raggiunge il suo culmine negli anni ottanta (uno dei testi fondativi, The Aquarian Conspiracy di Marilyn Ferguson, è del 1980) e in particolare nel 1987, quando comincia ad andare in onda, negli Stati Uniti, la miniserie televisiva Out on a Limb di Shirley MacLaine (tratta dall’omonimo bestseller) e a Sedona, in Arizona, si svolge la manifestazione Harmonic Convergence di José Argüelles. Proprio nel 1987 si dice che si sia avverata una profezia dei “nativi americani” hopi: la nascita di un bisonte bianco che avrebbe dovuto portare un aumento generale del livello di consapevolezza. Nello stesso anno, mentre new age comincia a circolare anche nel nostro paese, viene firmato un trattato fra USA e URSS per l’eliminazione dei missili nucleari a media gittata e inizia il processo che porterà, due anni più tardi, al crollo del Muro di Berlino.
Itabolario: New Age (1987). La nuova era di redenzione dell'umanità, aumento di consapevolezza e armonia tra i popoli.
Franco Bolelli, scrittore e filosofo, è morto nella notte fra il 4 e il 5 ottobre dopo una lunga malattia. Lo ha scritto la moglie Manuela Mantegazza in un post su Facebook. Bolelli era nato a Milano l’8 luglio 1950. Il suo ultimo libro era stato Con gli Occhi della Tigre (per una filosofia vitale epica erotica sentimentale). Nel 2010 aveva scritto Viva Tutto! con Lorenzo Jovanotti. Aveva progettato e curato numerosi eventi e festival, fra i quali, nel 2015, con l’architetto Stefano Boeri, Mi030, “idee e dei progetti di chi nel 2030 avrà 30 anni”. Bolelli insegnava anche al Politecnico di Milano e collaborava con Repubblica. Nel 2018 diede una lunga e ricca intervista alla rivista Luz, in cui sintetizzò molte delle sue posizioni.
È morto lo scrittore e filosofo Franco Bolelli.
In prima pagina su Repubblica di oggi Adriano Sofri torna a contestare l’atteggiamento “minimizzatore” (ne aveva già scritto qui) che alcuni commentatori hanno nei confronti del tema della violenza sulle donne, e lo contraddice nei fatti e spiegandone gli errori. Ieri le cronache erano un camposanto di donne uccise. Di mattina, la rassegna di Radio 3 e la discussione di “Tutta la città ne parla” rimettevano a confronto l’allarme per le violenze contro le donne e il femminicidio con la minimizzazione. La minimizzazione è brutta, presume a torto di avere i fatti dalla sua, e non ha capito.
Quelli che non hanno capito il femminicidio. Adriano Sofri di nuovo contro la sua minimizzazione, e contro quelli che vogliono creare le "quote rosa" per la violenza.
Quasi la metà dei commenti scritti su Instagram contiene almeno un emoji e la quantità di faccine e altri disegnini inseriti per accompagnare i messaggi lasciati sull’applicazione per le foto continua ad aumentare a ritmo sostenuto, hanno spiegato da poco i tecnici di Instagram in un lungo post sul loro blog. Da qualche giorno sull’applicazione è possibile usare gli emoji come hashtag, rendendo quindi ricercabili le fotografie contrassegnate con una specifica serie di disegnini, cosa che dovrebbe incentivare ulteriormente il loro utilizzo già molto diffuso su altri social network e che sta portando di fatto alla nascita di un nuovo linguaggio, o di qualcosa che ci assomiglia molto. Gli emoji sono simboli grafici utilizzati già da diverso tempo in Giappone: la parola che li definisce deriva proprio dal giapponese e comprende i concetti di “immagine” e di “lettera”. Si sono diffusi negli altri paesi soprattutto a partire dal 2011, quando Apple li ha inseriti all’interno della tastiera virtuale di iOS, il sistema operativo degli iPhone e degli iPad. Nei due anni seguenti gli emoji sono stati via via introdotti su diverse versioni di Android, contribuendo ulteriormente al loro successo. I principali social network come Facebook e Twitter li hanno integrati all’interno dei loro sistemi, dopo essersi resi conto del crescente utilizzo da parte dei loro iscritti per comunicare uno stato d’animo, un pensiero o per dare in modo rapido, efficace (e simpatico) una risposta a qualcuno.
Gli emoji stanno colonizzando Instagram. La metà dei commenti sull'applicazione per le foto contiene almeno una faccina o un altro disegnino: stanno diventando una lingua parallela.
Il museo londinese Tate Britain ha organizzato una mostra fotografica, visitabile fino al 7 giugno, per celebrare la fotografia ai sali d’argento: una tecnica sviluppata da William Henry Fox nel 1839 che sfruttava le proprietà dei nitrati d’argento per far si che, una volta impresse su carta, le parti più chiare dell’immagine risultassero ancora più luminose e quelle più in ombra ancora più scure, creando così un forte e particolare contrasto. Le fotografie ai sali d’argento sono state negli anni sostituite da tecniche più avanzate, sviluppate già a partire dal 1860 ma, nei venti anni che vanno dal 1840 al 1860 si sono affermate come il più importante metodo fotografico dell’Epoca Vittoriana. Le poche fotografie ai sali d’argento a essere oggi sopravvissute sono quindi, oltre che un’importante testimonianza di una tecnica di oltre 150 anni fa, un interessante e raro documento storico.
Le fotografie ai sali d’argento in mostra a Londra. Paesaggi, ritratti, nature morte e scene di vita quotidiana di oltre 150 anni fa: immortalati con una delle prime tecniche fotografiche a essere stata sviluppata.
Complici le rivolte della cosiddetta primavera araba, che in una parte significativa sono state organizzate e coordinate attraverso i social network, nell’ultimo anno Twitter è diventato uno dei simboli della libertà di espressione online. La società stessa ha puntato molto su questo aspetto per farsi conoscere ed estendere il proprio numero di utenti, ma in un post da poco pubblicato sul proprio blog ufficiale viene ammessa la possibilità che in futuro alcuni contenuti possano essere censurati. L’ipotesi non piace alle organizzazioni che si occupano di libertà in Rete, preoccupate dalle censure che il social network potrà adottare in futuro. Il social network dice che potrà oscurare in maniera selettiva i tweet e solo in alcuni paesi, quando necessario. Il messaggio sarà quindi leggibile in tutto il mondo, tranne in quei paesi dove un certo contenuto costituisce un illecito. In pratica, se Pablo dal Venezuela scrive un tweet che inneggia al nazismo, il suo messaggio sarà oscurato in quei paesi che ne faranno richiesta dove è vietato dalla legge scrivere cose pro-nazi come la Germania e la Francia.
La nuova “censura” su Twitter. Il social network ha detto che oscurerà tweet nei paesi dove è reato diffondere certi contenuti, e circola qualche preoccupazione (giustificata?).
Intorno alle 16 di giovedì 2 dicembre si è sviluppato un incendio di grandi dimensioni all’interno della raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi, in provincia di Pavia. Le fiamme hanno raggiunto diversi metri di altezza e si sono prodotte due alte colonne di fumo, scuro e piuttosto denso, visibile a decine di chilometri di distanza. Eni ha attivato il piano di emergenza interno e di sicurezza: non ci sono stati feriti, ma ci sono comunque notizie di due operai lievemente intossicati dal fumo e di alcune persone portate in ospedale con bruciori agli occhi e alla gola. a #Sannazzaro (PV) incendio nella #raffineria #ENI Vista da #Tortona davvero impressionante pic.twitter.com/CBCSuP2s3K
L’incendio nella raffineria Eni vicino a Pavia. Si è sviluppato nella raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, secondo l'Agenzia regionale per l'ambiente non ha causato "incrementi significativi degli inquinanti".
Sono state riaperte le indagini sulla morte dell’attrice Natalie Wood, il cui corpo fu trovato nelle acque di Catalina Island il 29 novembre del 1981. Wood aveva 43 anni e si trovava sullo yacht del marito Robert Wagner, anche lui famoso attore: la coppia stava facendo una gita in barca sulla costa californiana con Christopher Walken, che stava girando insieme a Wood un film di fantascienza (e di cui si è detto spesso fosse stato suo amante). Si trovava a bordo anche Dennis Davern, capitano dello yacht alle dipendenze della coppia da anni. La sera del 28 novembre avevano gettato l’ancora a Isthmus Cove, un porticciolo di Catalina Island. Quando il cadavere fu ritrovato, il giorno dopo, l’attrice indossava un giaccone sopra la camicia da notte e un paio di calzini: la teoria ufficiale, con cui fu chiuso il caso, affermava che Natalie Wood fosse semplicemente scivolata in acqua, ubriaca, mentre si affacciava al parapetto o tentava di fissare una scialuppa che faceva rumore colpendo la fiancata dello yacht.
Com’è morta Natalie Wood? hanno riaperto l'indagine sulla sua morte in mare 30 anni fa.
Questa sera alle 21.10 il canale satellitare Sky Atlantic trasmetterà per la prima volta in Italia le prime due puntate di Fargo, una serie tv americana prodotta dall’emittente televisiva via cavo statunitense FX, che negli ultimi anni ha trasmesso serie apprezzate e di successo come American Horror Story, The Americans e Louie. Fargo è ispirata all’omonimo film del 1996 diretto dai fratelli Coen, in cui recitavano, tra gli altri, Frances McDormand (la moglie di Joel Coen), William H. Macy e Steve Buscemi. Il film fu molto apprezzato, ed è uno di quelli che hanno contribuito di più alla fama e al successo dei fratelli Coen, assieme ad esempio a Il grande Lebowski, che uscì nel 1998. I fratelli Coen sono accreditati come produttori esecutivi della serie, anche se in realtà non hanno partecipato molto nella sua creazione. La serie Fargo racconta di un episodio di cronaca accaduto in una città dello stato del Minnesota: non è però un remake del film, è più «un remix», come l’ha definita l’Atlantic. Del film riprende l’ambientazione, le atmosfere e l’idea alla base della trama, ma la storia e i personaggi raccontati sono differenti. Gli episodi sono 10, della durata di circa un’ora ciascuno: sono tutti stati sceneggiati da Noah Hawley, un autore statunitense che prima aveva lavorato alla sceneggiatura di alcuni episodi della serie Bones. È considerata da molti una delle migliori serie del 2014: sul sito di aggregazione di recensioni Metacritic, la serie ha ricevuto una valutazione complessiva di 85 su 100.
Fargo, la serie tv. Comincia stasera su Sky Atlantic ed è ispirata al famoso film dei fratelli Coen, anche se racconta una storia diversa.
Secondo la tradizione popolare i giorni della merla sono gli ultimi tre giorni del mese di gennaio, cioè il 29, il 30 e il 31, oppure gli ultimi di gennaio e il primo febbraio. Sempre tradizionalmente sono considerati i giorni più freddi dell’anno, anche se quest’anno in quei giorni le temperature, secondo le previsioni dell’Aeronautica Militare, dovrebbero essere più alte rispetto alla media del mese di gennaio, che sia per le minime che per le massime è il più freddo dell’anno. Secondo un’altra tradizione, diffusa soprattutto al Nord, se i giorni della merla sono freddi, in primavera ci sarà bel tempo, mentre se sono caldi, la primavera tarderà ad arrivare e le temperature invernali dureranno più a lungo. L’origine dell’espressione è discussa. Secondo una tradizione lombarda la Merla sarebbe stato il nome di un grande cannone che un esercito avrebbe dovuto portare sull’altra sponda del Po e ciò sarebbe stato possibile solo nei giorni più freddi dell’anno quando in alcune zone il fiume ghiacciava. Un’altra versione conferma l’origine del nome Merla da quello del cannone, ma fa risalire la vicenda al 1510, un anno particolarmente freddo in cui gelarono le acque del Po, permettendo all’esercito francese di attraversarlo. Secondo questa versione però il cannone chiamato Merla sarebbe sprofondato, dando così origine all’espressione.
Cosa sono i giorni della merla. Gli ultimi tre giorni di gennaio secondo la tradizione sarebbero i più freddi dell'anno, ma sull'origine dell'espressione ci sono varie teorie.
Instagram, la popolare app per condividere foto e video, ha aggiunto una nuova modalità alle sue Storie: si chiama Ritratto e permette di fare foto ai volti delle persone (o a se stessi) in modo tale che i volti risultino a fuoco e lo sfondo sfumato. È una modalità simile a quella già presente nelle fotocamere degli iPhone e di alcuni altri recenti smartphone che usano il sistema Android. La funzione Ritratto (che in inglese si chiama “Focus”) si può attivare solo nelle Storie e sta tra quella Superzoom (che fa quei rumori strani) e quella Rewind (che riproduce all’indietro i video registrati).
Cos’è “Ritratto”, la nuova funzione delle Storie di Instagram. Serve – indovinate – per fare i ritratti: mette a fuoco i volti e sfuma lo sfondo.
Il comune di Firenze, guidato dal sindaco Dario Nardella del Partito Democratico, ha negato il patrocinio all’annuale gay pride regionale, il Toscana Pride, concesso invece dalla regione e da molti altri comuni guidati dal PD, da altre formazioni di sinistra e dal Movimento 5 Stelle. A Firenze hanno votato no – oltre al PD, con qualche dissenso da parte di alcuni consiglieri che si sono espressi a favore – anche Forza Italia e Fratelli d’Italia. La decisione va contro quello che era stato deciso dal PD nazionale il mese scorso. Durante l’assemblea nazionale del PD che si era svolta a Roma in maggio, era stato infatti approvato un ordine del giorno che impegnava «il Segretario Nazionale e la sua Segreteria a dare l’adesione del Partito Democratico Nazionale all’Onda Pride 2018» e «le realtà locali del Partito e le amministrazioni PD e centrosinistra, che ancora non lo fanno, di aderire e patrocinare i Pride del loro Territorio». Il testo invitava anche «i dirigenti e le dirigenti, gli eletti e le elette, gli iscritti e le iscritte del Partito a partecipare ai Pride locali».
Il comune di Firenze ha negato il patrocinio al gay pride.
In occasione del ricevimento di una laurea honoris causa in Comunicazione presso l’Università degli Studi di Torino, Umberto Eco ha tenuto una lezione magistrale in cui ha parlato anche di Internet e di social network, tornando sul giudizio molto critico nei confronti della rete già espresso in passato: “È il luogo in cui nascono le più assurde teorie complottiste: come per esempio le accuse sui gesuiti sospettati di aver affondato il Titanic e ucciso Kennedy, e la costruzione di coincidenze numeriche sull’attentato delle Torri Gemelle”. Ai ricorrenti e poco clementi giudizi di Eco su Internet è dedicato un capitolo del nuovo libro Notizie che non lo erano del peraltro direttore del Post Luca Sofri. Dall’avvento di internet, e ancora di più da quello dei social network, la quantità di informazioni che riceviamo è cresciuta straordinariamente, e dentro questa quantità è cresciuta anche quella delle informazioni e notizie false. Proporzionalmente? O in misura maggiore?
Il problema di Umberto Eco con internet. Il capitolo del libro di Luca Sofri sui giudizi sempre poco clementi di Eco nei confronti della Rete che inganna il mondo, oggi che se ne riparla.
In Italia il numero delle persone senzatetto è stabile ormai da qualche anno: secondo le stime più recenti dell’ISTAT sono circa 50mila. Nonostante i numeri siano piuttosto contenuti e i casi quasi tutti noti agli enti locali, alle autorità o alle associazioni, fino a qualche anno fa non esisteva, né in Italia, né altrove, uno strumento generale per reinserire queste persone nella società. Le ragioni che spingono un uomo a vivere per strada sono talmente tante e varie, spiegano gli operatori che lavorano coi senzatetto, che per essere risolto ogni caso ha bisogno di moltissime attenzioni, che spesso il sistema non riesce a garantirgli. Da qualche anno però esiste un metodo che sta riscuotendo qualche successo: si chiama housing first ed è stato scelto da decine di associazioni, anche in Italia, con risultati incoraggianti.
Anche in Italia stiamo provando un metodo innovativo per ridurre i senzatetto. Il promettente metodo "housing first" viene applicato con buoni risultati anche qui da noi.
Instagram ha aggiornato la sua applicazione per scattare e condividere fotografie, aggiungendo alcune nuove funzioni per rendere più semplice e rapida la ricerca delle milioni di immagini che ogni giorno vengono pubblicate sul suo servizio. Le novità risolvono, almeno in parte, il problema di trovare facilmente fotografie di un determinato luogo su Instagram, dove finora non era disponibile un sistema di ricerca molto efficace. Per ora solo alcune delle modifiche sono disponibili per tutti, mentre altre funzioni sono limitate agli Stati Uniti. Ricerca L’area per effettuare le ricerche, accessibile dall’icona a forma di lente di ingrandimento nella barra inferiore dell’applicazione, è stata ripensata e ampliata. Oltre al classico campo di ricerca in cui inserire le parole chiave, sono state aggiunte nuove sezioni per filtrare meglio i risultati. Adesso ogni ricerca può essere effettuata per trovare uno specifico utente su Instagram, oppure per scoprire le fotografie associate a un determinato hashtag o per effettuare una ricerca geografica, visualizzando le immagini legate a un posto. Se si utilizza quest’ultima opzione, dopo avere inserito un luogo, Instagram mostra una mappa del posto cercato e una selezione di immagini che comprende le più popolari e un elenco, in ordine cronologico, delle ultime fotografie scattate e condivise dalle persone che si trovano in zona.
La nuova funzione “Cerca” di Instagram. Il sistema per trovare le immagini degli altri è stato migliorato: e c'è un'opzione per cercare più facilmente quelle scattate in un certo luogo.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.318 nuovi casi positivi da coronavirus e 628 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. I ricoverati attualmente sono 27.635 (241 in meno rispetto a ieri), di cui 2.687 nei reparti di terapia intensiva (44 in meno di ieri) e 24.948 negli altri reparti (197 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 166.205 tamponi. È risultato positivo l’8 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 10.872 e i morti 415.
I dati sul coronavirus di oggi, martedì 22 dicembre.
Questa mattina al Palazzo dei Congressi di Roma è stato presentato il progetto di candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi del 2024. Erano presenti, fra gli altri, il presidente del comitato Roma 2024 Luca Montezemolo e il presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha letto una lettera scritta dal presidente della Repubblica Mattarella. Nel dossier della presentazione sono stati indicati i tre poli principali in cui si potrebbero svolgere le gare olimpiche: lo Stadio Olimpico, nell’area nord della città, la zona di Tor Vergata, a sud, e la Nuova Fiera di Roma, a est. Per il torneo di calcio sono stati scelti diversi stadi di Roma e altre città, tra cui lo Juventus Stadium di Torino, il Meazza di Milano e il Bentegodi di Verona. Nel dossier si parla anche dello stadio della A.S. Roma, che però non è ancora stato costruito. Le gare di vela invece si dovrebbero svolgere a Cagliari. Montezemolo ha stimato che serviranno 2,1 miliardi per gli impianti permanenti e il 70 per cento degli impianti esistono già e sono pronti. Secondo il comitato Roma 2024 gli investimenti per la costruzione dei nuovi impianti dovrebbero portare alla creazione di nuovi posti di lavoro: nel dossier è spiegato che con le Olimpiadi di Londra ne sono stati creati 200mila e che sono stati riqualificati molti quartieri della città, per Roma la stima è di 177mila nuovi posti di lavoro, di cui 48mila assunti direttamente per la preparazione dei giochi olimpici. Il progetto di candidatura è stato presentato al Comitato Olimpico Internazionale e la città che ospiterà le Olimpiadi verrà scelta il 13 settembre a Lima, in Perù. Le altre città candidate sono Parigi, Los Angeles e Budapest.
Il progetto per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024. È stato presentato questa mattina e indica dove potrebbero svolgersi le gare olimpiche e quali sono gli impianti sportivi che dovrebbero essere costruiti.
Oggi a Cannes è il giorno di Solo: A Star Wars Story, presentato fuori concorso. È lo spin-off della saga di Star Wars incentrato sulla vita di Han Solo, uno dei protagonisti della “vecchia” trilogia. L’ha diretto Ron Howard e ci recitano Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton e Phoebe Waller-Bridge. Ovviamente sono stati tutti molto fotografati. Oltre a loro oggi sono passati da Cannes anche Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea e Isabella Ferrari. Quel fotografo che assomiglia molto a John Travolta invece è proprio John Travolta. Solo: A Star Wars Story ha avuto una storia piuttosto travagliata: nel pieno della produzione i due registi originali, Phil Lord e Chris Miller, sono stati licenziati e sostituiti con Ron Howard. Uscirà in Italia il 23 maggio. Under the silver lake è un film in concorso, diretto da David Robert Mitchell. Parla di un ragazzo (Andrew Garfield) e della sua montante ossessione per l’omicidio irrisolto di un miliardario e la sparizione di una ragazza.
Le foto di martedì a Cannes. Chewbacca e tutti quelli di "Solo: A Star Wars Story": e poi Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea e John Travolta.
E. L. James, l’autrice del bestseller internazionale Cinquanta sfumature di grigio, ha scritto un nuovo romanzo, The Mister, che verrà pubblicato negli Stati Uniti da Vintage Books il 16 aprile. Anche in questo caso è una «storia d’amore erotica» e ha per protagonista Maxim Trevelyan, un aristocratico inglese, e Alessia Demachi, una ragazza dal talento musicale e dal passato misterioso appena arrivata a Londra. È facile riconoscere la stessa trama dei romanzi precedenti, dove si intrecciano ricchezza, privilegi, passati pericolosi ed erotismo. James l’ha definito «una storia da Cenerentola per il XXI secolo». James è diventata famosa in tutto il mondo con la trilogia composta da Cinquanta sfumature di grigio (2011), Cinquanta sfumature di nero (2012) e Cinquanta sfumature di rosso (2012), pubblicata in Italia da Mondadori; è stata tradotta in 52 paesi, ha venduto più di 150 milioni di copie in tutto il mondo ed è diventata anche una saga cinematografica con tre film omonimi, con Dakota Johnson e Jamie Dornan nei ruoli dei protagonisti, Anastasia Steele e Christian Grey. Nel 2015 ha pubblicato la storia raccontata dal punto di vista del protagonista maschile, Grey.
L’autrice di “Cinquanta sfumature di grigio” pubblicherà un nuovo romanzo.
Nel pomeriggio di martedì 11 ottobre potrebbero esserci dei disagi per chi dovrà prendere un aereo, a causa degli scioperi di 4 ore – dalle 13 alle 17 – dei dipendenti delle compagnie AirFrance-Klm, Meridiana e Vueling che lavorano in Italia. Gli scioperi sono stati proclamati dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti, con motivazioni che riguardano le vertenze in corso con le diverse società. Tranne Vueling, che ha invitato i clienti a controllare online lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto, le altre compagnie non hanno diffuso indicazioni più precise sullo sciopero sui propri siti internet, quindi per maggiori indicazioni bisogna rivolgersi al loro servizio clienti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Lo sciopero dei dipendenti di AirFrance-Klm, Meridiana e Vueling. Durerà 4 ore e potrebbe causare qualche disagio a chi deve prendere un aereo.
A quasi cinque anni dal terremoto dell’Aquila, in cui morirono oltre 300 persone e che provocò circa 80mila sfollati, Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera fa il punto sui lavori per risistemare la città e sulle condizioni delle case costruite molto rapidamente nei mesi dopo le scosse per ospitare migliaia di famiglie. Tra materiali scadenti usati per le costruzioni, numerose inchieste della magistratura e ritardi burocratici, la situazione non è incoraggiante. Molte case temporanee stanno diventando inabitabili a causa dei difetti di costruzione, mentre tante di quelle vecchie danneggiate sono ancora in attesa di ristrutturazioni o di essere ricostruite. Le risorse economiche per la ricostruzione dell’Aquila ci sono e sono tanti i cantieri aperti, ma portare avanti i lavori tra permessi da richiedere e ordinanze di vario tipo non è semplice. È vuoto e spettrale, il «villaggio modello» di Cansatessa-San Vittorino. Avevano cominciato a consegnarlo agli aquilani rimasti senza tetto nel gennaio 2010. C’erano Guido Bertolaso, Franco Gabrielli, il sindaco Massimo Cialente, la presidente della Provincia Stefania Pezzopane e gli alti papaveri della «Task Force Infrastrutture» delle Forze Armate che si era fatta carico del progetto. Brindisi e urrà.
L’Aquila, cinque anni dopo. Come procede la ricostruzione dopo il terremoto del 2009, tra inchieste giudiziarie, burocrazia e case temporanee che «facevano schifo anche agli sciacalli».
La Commissione Europea – nella persona dei commissari Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, rispettivamente vice presidente della Commissione e commissario per gli Affari economici – ha scritto una lettera al ministro italiano dell’Economia, Giovanni Tria, e quindi al governo italiano, per chiedere dei chiarimenti ed esprimere grande preoccupazione per i piani dichiarati dal governo Conte sulle spese dell’Italia stabilite con la prossima manovra economica, di cui il governo ha anticipato le linee generali alla Commissione con il Documento Programmatico di Bilancio. Anche per l’attesa di questo giudizio – e per la clamorosa accusa falsa pronunciata ieri da Luigi Di Maio – lo spread oggi è cresciuto al livello più alto da cinque anni e la borsa di Milano ha perso più di tutte le altre borse europee. Confermando quanto ci si attendeva, nella lettera – che potete leggere di seguito tradotta in italiano – la Commissione nota che le previsioni di spesa del governo sforano molto i parametri stabiliti in modo comune dai paesi dell’Unione Europea, Italia compresa, e lo fanno senza precedenti nella storia; questo crea grandi preoccupazioni per la sostenibilità del già enorme debito pubblico italiano – cioè, in soldoni, la capacità dell’Italia di ripagare i suoi debiti – e per la volontà del governo di ridurlo, visto che i suoi piani violano gli impegni presi in precedenza.
Cosa dice la lettera con cui la Commissione Europea critica la manovra del governo. E "critica" è un eufemismo: si parla di «una violazione grave e manifesta», con deviazioni dagli obiettivi di bilancio che «non hanno precedenti nella storia».
Molte persone che fanno acquisti online pensano ancora a eBay come una piattaforma di aste: è un’idea che deriva dal fatto che quando nacque, nel 1995, eBay era in effetti soprattutto una piattaforma di aste, e quello è rimasto il suo modello di business fino alla seconda metà degli anni Duemila. Oggi però le aste costituiscono una parte ridotta dei ricavi della società, anche se saltuariamente se ne scrive sui giornali: è successo per esempio quando un sandwich di formaggio grigliato fu venduto per 28mila dollari perché aveva una macchia che ricordava la Madonna. Il servizio principale che eBay offre, ormai, è invece quello di un grande sito di e-commerce e negli ultimi anni l’obiettivo dell’azienda è stato soprattutto reggere la concorrenza di Amazon. Nel 2016, durante una convention a Las Vegas, l’allora CEO di eBay Devin Wenig (sostituito lo scorso settembre da Scott Schenkel) spiegò che «il mondo non deve scegliere tra Amazon e eBay». Wenig disse che eBay avrebbe puntato sul suo punto di forza: il fatto che non si sa bene cosa si troverà negli annunci. Il catalogo di offerte di eBay è effettivamente sterminato e contiene oggetti di ogni tipo, nuovi, usati, e in alcuni casi introvabili altrove. In questi giorni alla Mitchell Algus Gallery di Manhattan è in corso una mostra dal titolo “Acquired on eBay” (comprato su eBay) curata da Mitchell Algus, che ha comprato molte delle opere esposte a pochi soldi proprio su eBay.
Cos’è oggi eBay e come si usa. Molti lo associano soprattutto alle aste ma negli anni è diventato uno dei più grandi siti di e-commerce nel mondo, e ci si può fare qualche affare, se si sta attenti alle recensioni.
Martedì sera il Partito Democratico ha approvato alla Camera una mozione in cui chiede – indirettamente, ma in modo piuttosto esplicito – che non venga rinnovato il mandato di Ignazio Visco a governatore della Banca d’Italia, in scadenza tra due settimane. Nella mozione si sottolineano le mancanze e gli errori commessi dalla vigilanza bancaria di Banca d’Italia negli ultimi anni, e si chiede che al posto di Visco venga nominata «la figura più idonea a garantire nuova fiducia». La mozione ha immediatamente suscitato moltissime critiche. Il presidente della Repubblica e quello del Consiglio, scrivono i giornali, hanno fatto “filtrare” la loro insoddisfazione, mentre numerosi commentatori ed editorialisti hanno criticato l’intromissione del Parlamento nella scelta del prossimo governatore, che spetta invece al presidente della Repubblica su proposta del governo. Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera, ha addirittura scritto che è una mossa che ha “qualcosa di eversivo e inquietante”: per quanto sia raro che le mosse eversive vengano da un voto parlamentare. Perché i deputati PD sono contro Visco? Visco è stato nominato governatore nel 2011, quando era presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e ha sovrinteso alla più acuta fase di crisi del nostro sistema bancario che la storia recente ricordi. Ha dovuto gestire i problemi di Monte dei Paschi, Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Carige e numerosi altri istituti più piccoli. In quasi tutti questi casi la vigilanza di Banca d’Italia è stata criticata e accusata di non aver lavorato bene, se non addirittura di essere stata complice degli amministratori di quegli istituti. La crisi ha rivelato come molti amministratori avessero truccato i conti, diffuso informazioni false a clienti oppure autorizzato spese stravaganti e acquisizioni spericolate, che a volte erano suggerite dalla stessa Banca d’Italia. Questi comportamenti sono stati criticati da giornalisti, economisti, esperti e da politici di quasi tutti i partiti. Visco e Banca d’Italia si sono sempre difesi con forza, negando le accuse e rivendicando la bontà del loro lavoro.
Cosa sta succedendo tra PD e Banca d’Italia. Perché i deputati del Partito Democratico hanno chiesto al governo di non rinnovare l'incarico al governatore Ignazio Visco e perché in molti si sono scandalizzati.
Sabato a New York è stato inaugurato l’ultimo tratto della High Line, un’ex linea ferroviaria sopraelevata trasformata in un parco cittadino molto apprezzato e visitato ogni anno da quasi cinque milioni di persone. Il nuovo tratto è il più settentrionale del percorso, che ora si estende per 2,33 chilometri – dal Meatpacking District alla 34esima strada – terminando dove un tempo finiva anche la linea ferroviaria. Il progetto di convertire i binari abbandonati in un parco cittadino è nato 15 anni fa: è stato portato avanti dagli abitanti del quartiere, ha contribuito notevolmente alla riqualificazione e alla ripresa economica delle zone circostanti e ora è considerato un modello di riqualificazione urbana in tutto il mondo. La High Line di New York ha ispirato progetto simili nel resto del mondo, come a Chicago, Philadelphia e Città del Messico. La linea ferroviaria fu costruita negli anni Trenta ed era destinata al trasporto merci; dagli anni Sessanta venne utilizzata sempre meno, fino a quando nel 1980 venne chiusa. Da quel momento restò abbandonata, tanto che il sindaco Rudolph Giuliani progettava di demolirla. Nel 1999 Joshua David e Robert Hammond, che abitavano nei dintorni della linea ferroviaria, fondarono l’associazione Amici della High Line per chiedere che venisse conservata e trasformata in un luogo pubblico. Nel 2002 ottennero il sostegno del consiglio cittadino che votò una risoluzione per la riqualificazione. La gara pubblica per stabilire il miglior progetto fu vinta dagli architetti Diller Scofidio + Renfro, e nel 2004 il nuovo sindaco Michael Bloomberg decise di stanziare un fondo iniziale di 50 milioni di dollari per realizzarlo, al quale si unirono donazioni private. Nel giugno del 2009 venne aperto il primo tratto del nuovo parco che va da Gansevoort Street alla 20esima strada a Chelsea, da cui parte il secondo tratto, inaugurato nel 2011.
L’ultimo tratto della High Line. Il famoso parco sopraelevato di New York, nato dalla riconversione di una linea ferroviaria abbandonata, adesso è completo.
Un “Rabbit”, una statua d’acciaio a forma di coniglio, del 1986 dell’artista statunitense Jeff Koons è stato venduto all’asta da Christie’s a New York per 91,1 milioni di dollari, 81,3 milioni di euro. Si tratta dell’opera di un artista vivente più pagata di sempre: ha superato il record precedente del quadro Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) dell’artista britannico David Hockney, acquistato nel novembre del 2018 a 90,3 milioni di dollari. La statua, alta 104 centimetri, è la seconda di un gruppo di tre realizzato da Koons nel 1986 ed è stata venduta con un rialzo di 20 milioni di dollari rispetto al prezzo di partenza fissato dalla casa d’aste. L’identità dell’acquirente non è stata resa nota. A shiny metal statue of a rabbit broke art records when the auction hammer came down in New York this week. More here: https://t.co/thaW7fAxfF pic.twitter.com/K1DYLW7R3M
Una statua di Jeff Koons è l’opera di un artista vivente venduta alla cifra più alta di sempre. È stata comprata all'asta per 91,1 milioni di dollari: è un coniglio di acciaio del 1986.
Il ministero dell’Interno ha diffuso il nuovo modulo di autocertificazione (o autodichiarazione) per gli spostamenti da regione a regione (permessi per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute) valido da oggi, 18 maggio, dopo le nuove misure previste dal Decreto Legge del 16 maggio. In alternativa può essere utilizzato il modulo valido durante la precedente “Fase 2” barrando le voci non più attuali. Per gli spostamenti all’interno della propria regione di residenza invece non è più necessario compilare l’autocertificazione. – Leggi anche: Cosa riapre da oggi
Il modulo di autocertificazione per gli spostamenti tra le regioni. All’interno delle propria regione di residenza, invece, non è più necessario motivare lo spostamento.
Matteo Richetti, dirigente del PD considerato molto vicino a Matteo Renzi, ha ritirato la sua candidatura a presidente dell’Emilia-Romagna; nelle ultime settimane si era molto discusso della sua candidatura perché aveva sfidato Stefano Bonaccini, membro della segreteria del PD, ex bersaniano ma oggi anche lui considerato vicino a Renzi. Repubblica ha diffuso questo testo descrivendolo come un messaggio inviato da Richetti ai suoi sostenitori. “Ragazzi tutti, mandare questo messaggio mi costa un fegato nuovo. Anzi, credo CI costa un fegato nuovo. Tra ieri sera e stamattina ho dovuto prendere una decisione. Di quelle che non ci dormi. Mi fermo qui. Ci sono cose di fronte alle quali ci si ferma. Se c’è una cosa che ci unisce è che per noi la politica è un pezzo fondamentale della nostra vita. Ma non è la vita. Io continuo e continuerò a usare il noi, ma questa volta vi devo chiedere di rispettare una scelta che è personale. Immaginando il vostro dissenso. Facciamo ricorso a tutta la nostra amicizia, se riusciamo. Non ho parole a sufficienza per pronunciare le mie scuse, ad ognuno di voi, al vostro impegno, alla vostra passione. Vorrei farlo di persona con ognuno di voi, guardandovi negli occhi. Un abbraccio forte, a tutti. Matteo Richetti”.
Matteo Richetti ha ritirato la sua candidatura a presidente dell’Emilia-Romagna. Il dirigente del PD vicino a Renzi si è tirato indietro, a vantaggio dell'altro dirigente del PD vicino a Renzi.
La presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia è risultata positiva al coronavirus. L’ufficio stampa della Corte Costituzionale ha fatto sapere che Cartabia, a seguito di alcuni sintomi, è stata sottoposta al tampone ed è risultata positiva. Al momento, si legge nel comunicato riportato dalle agenzie di stampa, «la presidente gode di buone condizioni generali e si trova in isolamento presso la sua abitazione di Milano, da dove continuerà a seguire i lavori e l’attività della Corte costituzionale, secondo la programmazione prevista, attraverso i sistemi telematici già predisposti». Cartabia, che ha 56 anni, è stata eletta presidente della Corte Costituzionale lo scorso 11 dicembre: è la prima donna a ricoprire tale incarico in Italia.
La presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia è risultata positiva al coronavirus.
Da questo pomeriggio molti utenti di WhatsApp stanno segnalando di avere problemi ad accedere all’applicazione, un po’ in tutto il mondo. La maggior parte delle segnalazioni si concentrano in Europa, ma si segnalano problemi anche in Nord e Sud America. WhatsApp non ha ancora commentato le segnalazioni di queste ore. WhatsApp is having issues since 11:15 AM ESThttps://t.co/hGQzHHfhC6RT if you're also affected #whatsappdown pic.twitter.com/lbt8SdnvxH
WhatsApp non funziona in diverse parti del mondo. Lo stanno segnalando moltissimi utenti, in Europa e non solo.
Il 31 marzo scorso è stata arrestata Fausta Bonino, un’infermeria dell’ospedale di Piombino, in provincia di Livorno: è accusata di aver ucciso 13 pazienti del reparto di rianimazione iniettando loro una dosa letale di eparina, un farmaco anti-coagulante. Negli ultimi giorni, giornali e televisioni hanno raccontato la storia – terribile e di grande risalto – come un caso praticamente chiuso, in cui la colpevolezza dell’infermiera sarebbe oramai accertata. Andrea Lazzari, sul sito Altra Toscana ha messo in ordine più accuratamente le cose che si sanno e quelle che ancora non si sanno, invitando i colleghi a maggiori prudenze. La procura e i carabinieri del Nas stanno conducendo una delicatissima indagine sulle morti sospette all’ospedale di Piombino. Direttori e cronisti di giudiziaria sanno che questa è la fase in cui gli inquirenti cercano di gestire le informazioni da fornire all’opinione pubblica con lo scopo sia di raggiungere nuovi traguardi investigativi sia di non fornire “armi” agli avvocati della difesa.
Cosa si sa e cosa non si sa dell’inchiesta sull’infermiera di Piombino. È accusata di aver ucciso 13 pazienti, ma le notizie circolate vanno spiegate meglio e sono ancora parziali, scrive il sito Altra Toscana.
Il mese scorso Sandra Stotsky ha voluto fare una sorpresa ai suoi nipoti per la festa ebraica dello Hannukah e li ha portati alla New England Mobile Book Fair, una grandissima libreria di Newton, in Massachusetts, piena di libri usati, libri vecchi, libri stranieri, libri a poco prezzo. I ragazzi gironzolavano senza una meta: il negozio, che si trova in periferia di Boston, offre una superficie di 3000 metri quadrati piena di libri, ma i ragazzi non avevano un autore preferito, niente che desiderassero leggere in particolare. Stostky, che si descrive come una “nonna ebrea professionista”, aveva un sacco di suggerimenti. Dopo tutto è la responsabile degli standard educativi per le scuole pubbliche del Massachusetts, che sono state apprezzate come le migliori degli Stati Uniti fino al 2010, quando sono state uniformate con quelle nazionali. Stotsky è rimasta sconvolta quando una delle sue nipoti alla fine ha scelto La ragazza di fuoco, il secondo libro della trilogia di Hunger Games. Il libro, ha detto Stotsky, era troppo facile: e in ogni caso non credeva potesse trasmettere i valori con i quali lei voleva crescere i propri nipoti. «Nonna non vi regalerà questo per Hanukkah», Stotsky ricorda di avere detto ai suoi nipoti. L’esperienza di Stotsky è esemplificativa di un esteso dibattito tra gli esperti sulla lettura nell’infanzia: se gli studenti debbano essere lasciati liberi di leggere quello che gli piace o se debbano essere spinti a leggere libri specifici, in particolare quelli difficili e formativi, che li rendano lettori migliori.
Per far leggere libri ai ragazzini, bisogna smettere di consigliare loro cosa leggere? alcuni studi suggeriscono che i ragazzi che possono scegliere cosa leggere – fossero anche le saghe sui vampiri o Hunger Games – diventano adulti che leggono di più.
Capitanati da Umberto Veronesi e Margherita Hack, una settantina tra scienziati e intellettuali vicini al PD hanno scritto una lettera indirizzata al segretario del partito Pierluigi Bersani per chiedergli di non chiudere gli occhi di fronte alla questione dell’energia nucleare, evitando “pressapochismi e atteggiamenti antiscientifici”. I dati ti sono chiari: importiamo più dell’80 per cento dell’energia primaria di cui abbiamo bisogno, principalmente, da Paesi geopoliticamente problematici. Produciamo l’energia elettrica per il 70 per cento con combustibili fossili. Circa il 15 la importiamo dall’estero e prevalentemente di origine nucleare. Se non la importassimo la nostra dipendenza dai combustibili fossili (gas e carbone in primo luogo) salirebbe oltre l’80 per cento. Con le rinnovabili, se escludiamo l’idroelettrico, patrimonio storico del nostro Paese, ma praticamente non aumentabile, produciamo circa il 6 per cento. L’energia solare per la quale sono stati investiti fino a ora circa 4 miliardi, ben ripagati dai generosi incentivi concessi fino a oggi dal sistema elettrico italiano, contribuisce al nostro fabbisogno elettrico per lo 0,2 per cento.
“Il nucleare non è di sinistra né di destra”. Il Riformista pubblica la lettera di 70 scienziati e intellettuali che chiedono a Bersani di considerare l'energia nucleare.
Dall’8 al 17 aprile al Parco Ecolandia di Arghillà, a Reggio Calabria, si svolgerà la prima edizione di Photòpia, un festival della fotografia di paesaggio. Il tema del festival è LandSpaces, cioè lo spazio inteso come la limitazione fisica o mentale del territorio, che verrà affrontato attraverso mostre, seminari e workshop. Tra le otto mostre che sarà possibile visitare ci sono: La Villenoire – The Dark Heart of Europe di Giovanni Troilo, il progetto sulla cittadina belga di Charleroi che nel 2015 si è visto prima assegnare e poi ritirare il premio del World Press Photo; El porqué de las naranjas, di Ricardo Cases, che prende come punto di partenza l’albero di arance (naranjas) per parlare della zona del Levante, in Spagna; H. said he loved us, di Tommaso Tanini, che per tre anni ha fotografato l’ex Germania dell’Est per rappresentare l’ansia e la tensione di chi vive “in uno stato di costante sospetto e diffidenza”; ma anche la Sardegna, la Calabria e Lesbo.
8 immagini dal festival della fotografia di Reggio Calabria. Per gli appassionati di fotografia di paesaggio: si parla di Calabria, Sardegna, Lesbo e Germania, tra gli altri posti.
La cosiddetta finta carne o “carne vegetale” – quella che ha un sapore molto simile alla carne tradizionale ma che è fatta senza uccidere animali – fino a pochi anni fa non esisteva, mentre ora sempre più persone la conoscono e la consumano. La carne vegetale è promossa da chi la produce come un’alternativa più etica ed ecologica alla carne, ma che non comporta rinunciare al gusto e alla consistenza della carne: sta avendo molto successo e ha grandi prospettive di crescita. La cosa piace molto a molte persone ma, come ha raccontato il Wall Street Journal, non è affatto gradita a chi, per ora soprattutto negli Stati Uniti, produce la carne-carne, e pensa che quella sia l’unica carne possibile. Il successo della carne vegetale si può misurare in molti modi: dalla rilevanza sempre maggiore delle due principali aziende che se ne occupano – Impossible Foods e Beyond Meat, che quest’anno si è quotata in borsa – fino al fatto che molte catene di fast food, tra cui Burger King e McDonald’s, stanno scegliendo di venderla, con risultati descritti come molto soddisfacenti. Ma la carne vegetale si sta facendo conoscere anche altrove: secondo stime fatte da Nielsen, rappresenta già l’1 per cento del totale della carne venduta negli Stati Uniti. A cui vanno aggiunti i dati che dicono che negli ultimi 12 mesi le vendite di carne tradizionale sono scese dello 0,4 per cento, mentre quelle di carne vegetale sono salite dell’8 per cento; dopo che nell’anno precedente erano rispettivamente calate dello 0,8 per cento e salite del 21 per cento.
Gli allevatori contro la carne vegetale. Minacciati dal crescente successo di aziende come Beyond Meat e Impossible Foods, chiedono che non venga chiamata "carne".
Lo schema del decreto legislativo sulle intercettazioni telefoniche è stato approvato dal Consiglio dei ministri: ora dovrà passare all’esame delle commissioni Giustizia di Camera e Senato, e poi tornare al Consiglio dei ministri per l’approvazione definitiva. Il decreto, che è stato proposto dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, comprende 9 articoli e regola l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche come strumento investigativo: in breve, si vuole impedire che delle conversazioni non significative entrino negli atti dei processi, e dagli atti finiscano sui giornali. Il decreto deriva dalla delega contenuta nella legge sulla riforma del processo penale approvata lo scorso giugno e in vigore dal 3 agosto. La legge approvata dal Parlamento delegava il governo che, dal momento dell’entrata in vigore, avrebbe avuto tre mesi di tempo per modificare alcuni aspetti del funzionamento delle intercettazioni telefoniche. La delega fissava alcuni “paletti” entro i quali decidere, che si possono leggere nei commi dall’82 all’85 del testo della legge e in cui si faceva soprattutto riferimento alla pubblicazione di intercettazioni ritenute irrilevanti ai fini delle indagini. Sul sito del ministero della Giustizia sono elencati i criteri principali contenuti nello schema del decreto legislativo.
Il piano del governo sulle intercettazioni. Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri serve a mantenere riservate le cose rilevanti ed evitare che quelle irrilevanti finiscano sui giornali.
C’è una nuova ed ennesima campagna promozionale estiva di libri: quella di Stile libero, la collana di Einaudi che pubblica tanti gialli e noir (ad esempio quelli di Fred Vargas, Jo Nesbø, Anne Holt e Gianrico Carofiglio), tanti autori italiani contemporanei e vari libri difficilmente classificabili con una sola parola. Fino al 5 agosto acquistando due libri di Stile libero si ha il 25 per cento di sconto su entrambi. La promozione è valida in molte librerie fisiche e su IBS, online, dove si possono trovare anche quei libri del catalogo Einaudi che spesso non trovano posto sugli scaffali delle librerie. Per darvi qualche idea, abbiamo fatto una selezione dei titoli della collana – recenti e non – pensando anche a come abbinarli per ottenere lo sconto. Gialli esclusi, che se sono il vostro genere probabilmente ne avete già tantissimi.
Ci sono sconti sui libri di Einaudi Stile libero. Le promozioni libresche in vista dell'estate non sono ancora finite e durano fino al 5 agosto: 10 idee ragionate per approfittarne.
Lo ha ripetuto ieri, Marcello Dell’Utri, dopo la lettura della sentenza del processo d’appello di Palermo: “Mangano è stato il mio eroe”. Lo aveva già detto l’8 aprile del 2008, in piena campagna elettorale, e il giorno dopo aveva detto la stessa cosa Berlusconi. Ogni volta l’affermazione si trascina dietro giorni di reazioni polemiche, tra chi giustamente userebbe la parola “eroe” per descrivere persone con curriculum diversi da quello di Mangano e chi – Berlusconi e Dell’Utri, in questo caso – rivendica di considerare Mangano un eroe non tanto per quello che fece nel corso della sua vita, quanto perché preferì morire malato in carcere piuttosto che accusare Berlusconi e Dell’Utri. In tutto questo però i giornali raccontano poco di chi fosse Vittorio Mangano, eroe o no, e di cosa avesse fatto nella sua vita a parte “lo stalliere di Berlusconi”. Mangano, che è morto nel 2000 all’età di sessant’anni, nasce a Palermo e lì, prima di compiere trent’anni, passa diverse grane con la giustizia: viene arrestato tre volte e affronta diversi processi. Viene condannato in primo grado per emissione di assegni a vuoto e per truffa. Nel 1973 la sua vita cambia, all’improvviso: tramite Marcello Dell’Utri, che lo conosce da qualche anno, viene assunto come “stalliere” – “fattore”, dirà Berlusconi – nella villa dello stesso Berlusconi, ad Arcore. Per occuparsi dei cavalli, dice Berlusconi. Per garantirgli buoni rapporti con la mafia, dicono i pm di Palermo.
“Un eroe”. Chi era Vittorio Mangano, "eroe" per Dell'Utri e Berlusconi.
Martedì 31 maggio a Roma ci sarà uno sciopero dei dipendenti dell’ATAC, l’azienda che gestisce i trasporti pubblici della città. Lo sciopero durerà quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30, e riguarderà tutta la rete gestita dall’ATAC: metropolitane, bus, tram, le ferrovie Roma-Lido di Ostia, Termini-Centocelle, Roma-Civitacastellana-Viterbo e le biglietterie. Come si legge sul sito dell’ATAC, durante le ore di sciopero non sarà garantita alcuna corsa: nelle stazioni ferroviarie o della metropolitana eventualmente aperte non sarà garantito il funzionamento di scale mobili, montascale o ascensori. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati faisa Confail, Orsa Tpl, Sul Ct, Usb Lavoro privato e Utl, per protestare contro le condizioni previste dall’accordo firmato il 17 luglio 2015 da Atac e dai tre sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, che regola i turni, il salario e il livello di produttività dei dipendenti.
Lo sciopero di ATAC a Roma, martedì 31 maggio. I dipendenti dell'azienda di trasporto pubblico sciopereranno dalle 8.30 alle 12.30: le cose da sapere.
Con un post sul Blog delle Stelle (il nuovo sito del Movimento dopo il cambiato del blog di Beppe Grillo), il Movimento 5 Stelle ha annunciato la nomina dei due capigruppo e dei loro vice in Parlamento: saranno Giulia Grillo alla Camera e Danilo Toninelli al Senato – i nomi dei due capigruppo erano già stati anticipati lunedì, mentre oggi sono state comunicate anche le squadre formate dai loro vice e assistenti. Grillo e Toninelli, è scritto nel post, inizieranno subito a fare colloqui con le altre forze politiche per accordarsi sulla scelta dei presidenti di Camera e Senato. I presidenti saranno scelti subito dopo l’insediamento del nuovo Parlamento, che avverrà il prossimo 23 marzo. I giornali riferiscono che in realtà le trattative sarebbero già cominciate, soprattutto tra Toninelli ed esponenti della Lega (Movimento 5 Stelle e Lega hanno insieme la maggioranza dei seggi in Parlamento, più che a sufficienza quindi per eleggere i presidenti senza interpellare altre forze politiche). Nel post pubblicato oggi viene spiegato che la nomina dei due capigruppo è avvenuta «in accordo» con il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. È un significativo cambiamento rispetto alla scorsa legislatura: nel 2013, quando il Movimento 5 Stelle entrò per la prima volta in Parlamento, il regolamento prevedeva che i capigruppo venissero eletti direttamente dai gruppi parlamentari e che dovessero essere cambiati ogni tre mesi. Questa volta, invece, sembra che i capigruppo siano stati nominati direttamente al capo politico del Movimento e che resteranno in carica per 18 mesi.
Luigi Di Maio ha scelto i capigruppo al Parlamento del M5S. Stavolta niente elezione dei capigruppo da parte dei parlamentari e soprattutto niente rotazione, sembra.
Dopo “l’era d’oro” degli anni Novanta, le serie di animazione per adulti hanno incontrato alcuni anni un po’ difficili, verso la fine del primo decennio dei Duemila. Serie storiche come I Simpson, South Park, Futurama, I Griffin, King of the Hill, Beavis & Butt-Head, tutte cominciate negli anni Novanta, sembravano non aver trovato dei veri eredi. Da qualche anno però è iniziato un nuovo filone di serie animate per adulti, che ha saputo raccogliere l’eredità delle serie più famose del decennio precedente ed elaborare storie e stili nuovi e originali. Netflix ha prodotto alcune delle serie più interessanti di questa nuova generazione, e ne distribuisce in Italia alcune delle più apprezzate prodotte da altri network: è perciò il posto migliore per guardarle, al momento. Amazon Prime Video è per esempio più carente in questo senso, ma ha tantissime serie anime, per chi è appassionato (i prodotti di animazione giapponesi). Abbiamo raccolto dieci serie di animazione disponibili su Netflix di cui si parla molto bene, alcune molto famose e che di sicuro vi sono già state consigliate, altre che potrebbero esservi sfuggite. Due non sono ancora uscite, ma arriveranno nel giro di un mese e promettono molto bene.
10 serie di animazione da vedere su Netflix. Che è un buon posto dove recuperare alcune delle migliori uscite negli ultimi anni, da quelle molto famose a quelle più di nicchia.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Bocchino: “Lunedì Futuro e Libertà via dal governo”. Lo ha annunciato ad Annozero: via Ronchi, Urso e due sottosegretari.
YOOX Net-a-Porter, l’azienda nata alla fine dello scorso marzo dalla fusione di YOOX e Net-a-Porter, è stata quotata oggi in borsa per la prima volta, a Milano. YOOX Net-a-Porter è il più grande negozio online per quanto riguarda l’abbigliamento di lusso: genera ricavi per 1,3 miliardi di euro l’anno. La fusione fu più un’acquisizione di Net-a-Porter da parte di YOOX: l’amministratore delegato del nuovo gruppo è Federico Marchetti, fondatore di YOOX. La quotazione è andata molto bene: ha chiuso con un guadagno del 6,74 per cento e con un prezzo per azione di 29,95 euro. Le contrattazioni erano cominciate al prezzo di 28,59 euro l’azione. Il valore di tutta la società – ottenuto moltiplicando il numero delle azioni per il valore della singola azione – era di circa 3,755 miliardi di euro all’inizio della giornata ed ha raggiunto i 3,824 alla chiusura delle contrattazioni. Anche Compagnie Financiere Richemont SA, l’azienda che possedeva Net-a-Porter, ha guadagnato molto dall’operazione. I profitti annuali dell’azienda saliranno a 670 milioni di euro da un’iniziale previsione di 610. Richemont ha ottenuto circa il 50 per cento delle azioni della nuova azienda, anche se con un diritto di voto in assemblea che non può superare il 25 per cento e alla condizione di non vendere più di metà delle sue azioni nei primi tre anni dalla fusione.
Il debutto in borsa di YOOX Net-a-Porter. La società nata dalla fusione dei due siti di abbigliamento di lusso è stata quotata a Milano oggi, per la prima volta. Ed è andata molto bene.
Dopo una giornata passata a rincorrere chiacchiere, oggi la scombinata e pericolante situazione del Governo italiano si troverà davanti oggi un ostacolo concreto: il voto sul Rendiconto finanziario generale del 2010. Per capirci, quello su cui il Governo era già inciampato un mese fa. La discussione e il voto alla Camera si terranno nel pomeriggio, a partire dalle 15.30. Oggi alle 10 si è riunita la presidenza del gruppo parlamentare del PD, poche ore dopo si riuniranno i capigruppo di tutta l’opposizione e Bersani vedrà Pannella e Bonino, in rappresentanza dei sei deputati radicali. L’opposizione ha deciso di astenersi sul Rendiconto finanziario. Per due ragioni, una di merito e una di metodo: nel merito, perché molti considerano irresponsabile e dannosa una seconda bocciatura del Rendiconto finanziario del 2010, che sarebbe tra l’altro molto sgradita al Capo dello Stato; nel metodo, perché è noto da mesi che le opposizioni vogliono dare il colpo di grazia a Berlusconi solo quando avranno la certezza dell’esistenza dei numeri per sfiduciarlo. Quella di oggi, quindi, sarà realisticamente una prova generale: il numero di voti che riuscirà a ottenere il Governo determinerà le prossime tappe di questa crisi politica.
Le prove generali. Guida alla giornata parlamentare di oggi, con un po' di numeri.
Questo fine settimana è il primo in cui si potrà vedere al cinema uno dei film più attesi degli ultimi mesi: Steve Jobs, il film biografico sul fondatore di Apple scritto da Aaron Sorkin e diretto da Danny Boyle, con Michael Fassbender nel ruolo di Jobs. Sono ancora nei cinema tre degli otto film candidati al premio Oscar come miglior film: Revenant – Redivivo è uscito la settimana scorsa, mentre La grande scommessa e Il ponte delle spie sono già nei cinema da un po’. Sono usciti venerdì sera due film comici italiani che si rivolgono a un target molto diverso: Sempre meglio che lavorare è il primo film del gruppo comico che stava dietro alla webseries The Pills, seguita soprattutto da giovani; mentre chi ha qualche anno di più sarà probabilmente più attratto da Se mi lasci non vale, il nuovo film di Vincenzo Salemme. In alternativa escono anche il film che qualche mese fa ha vinto il Leone d’Oro – Ti guardo, del regista venezuelano Lorenzo Vigas – e un film con Jack Black ispirato ai libri della saga fantascientifica-horror per bambini di Piccoli Brividi. Steve Jobs È uscito negli Stati Uniti ad ottobre, dove è stato ampiamente discusso e commentato. In sintesi: ai critici è piaciuto abbastanza, al pubblico meno. Le recensioni che ha ottenuto sono quasi tutte positive, anche se finora ha incassato circa 17 milioni di dollari in tutto il mondo, contro i 30 milioni del budget originario. Secondo diversi critici uno dei fattori che ha contribuito maggiormente allo scarso successo di Steve Jobs è il fatto che due anni fa uscì un film incentrato sulla vita di Steve Jobs – per quanto mal recensito – in cui a interpretare la parte di Jobs era Ashton Kutcher.
Stasera cinema? sono usciti "Steve Jobs", il nuovo film scritto da Sorkin, e un film venezuelano che ha vinto l'ultimo Leone d'Oro; e anche un film che piacerà a chi è cresciuto negli anni Novanta.
La rivalutazione dell’inno nazionale italiano – ritenuto brutto persino dai suoi difensori, ridicolizzato dai calciatori, storpiato da gran parte della popolazione – ha conosciuto un piccolo successo giovedì sera grazie al racconto e alla commossa interpretazione di Roberto Benigni durante il festival di Sanremo. Il dibattito sull’inno è ormai superato e noioso – ci siamo fatti una ragione di quello che abbiamo – e allora siamo andati a fare un giro per il mondo per scegliere i migliori degli altri paesi, tra scelte prevedibili e scoperte, e raccontare da dove vengono. Se ci è sfuggito qualcosa di fondamentale, fateci sapere. Francia È il simbolo della rivoluzione francese. Testo e musica furono composti dall’ufficiale dell’esercito francese Claude Joseph Rouget de Lisle nella notte fra il 25 e il 26 aprile 1792. Il nome originario era Chant de guerre pour l’armée du Rhin ma divenne nota come Marsigliese perché le truppe di volontari provenienti da Marsiglia la cantarono durante l’assalto alle Tuileries, che pose fine alla monarchia. Venne subito adottato come inno dai rivoluzionari e fu proclamato inno nazionale il 14 luglio del 1795. L’inno fu poi bandito da Napoleone nel 1807 e bisognerà aspettare fino al 1876 prima che diventi di nuovo inno nazionale della Francia. Il testo è piuttosto cruento, ispirato da alcuni volantini rivoluzionari affissi a Strasburgo, e invita a combattere e vincere per la patria.
I dieci migliori inni nazionali. Mano sul cuore, stringiamci a coorte e ascoltiamo quelli degli altri.
All’inizio del 2014 ci si accorse che i pini domestici intorno al lago Patria, in provincia di Napoli, avevano qualcosa che non andava: gli aghi ingiallivano e cadevano e i rami erano in parte coperti da una sostanza appiccicosa, o da un’altra nerastra. All’epoca non si sapeva, ma i pini erano stati attaccati da un insetto parassita, la cocciniglia tartaruga, che da allora si è diffuso in altre parti della Campania e nel Lazio, causando la morte di molti alberi. Nel 2018 è stato visto per la prima volta sui pini di Roma, che ancora oggi rischiano di essere sterminati dall’infestazione. Ma c’è un piano per salvarli. La cocciniglia tartaruga, il cui nome scientifico è Toumeyella parvicornis, è un insetto parassita dei pini proveniente dal Nord America: il suo areale, cioè il territorio in cui vive, si estende dal sud del Canada al nord del Messico. Nel suo ambiente d’origine non è una specie particolarmente dannosa per gli alberi perché la sua diffusione viene limitata da una serie di predatori, tra cui varie specie di coccinelle, alcuni bruchi, ragni e uccelli.
Un insetto sta distruggendo i pini di Roma. La cocciniglia tartaruga, un parassita arrivato dall'America, in Italia non ha predatori: ma c'è un piano.
La Warner Bros ha annunciato che l’attore statunitense Ben Affleck interpreterà Batman nel sequel di L’Uomo d’Acciaio. Il film non ha ancora un titolo ma sappiamo che sarà il primo film in cui Batman e Superman appariranno insieme. Superman sarà ancora Henry Cavill, nel cast ci saranno anche Amy Adams, Laurence Fishburne e Diane Lane. Il film uscirà nell’estate del 2015 e sarà diretto – come L’Uomo d’Acciaio – da Zack Snyder, già regista di 300 e Watchmen. L’Uomo d’Acciaio è andato molto bene: ha incassato 650 milioni di dollari in tutto il mondo ed è stato il film di Superman con i maggiori incassi di sempre. Negli anni, Batman è stato interpretato al cinema da Lewis G. Wilson in Batman (1943), da Michael Keaton in Batman (1989) e Batman Returns (1992), da Val Kilmer in Batman Forever (1995), da George Clooney in Batman & Robin (1997) e da Christian Bale in Batman Begins (2005), The Dark Knight (2008), The Dark Knight Rises (2012).
Ben Affleck sarà il nuovo Batman. Reciterà - con Superman! - nel sequel di L'Uomo d'Acciaio, in uscita nel 2015.
Lunedì sera verso le 17 la società farmaceutica Pfizer ha comunicato all’Italia un nuovo ritardo nella consegna delle dosi del vaccino contro il coronavirus. Già venerdì scorso, Pfizer aveva detto che tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio sarebbero state consegnate meno dosi in tutta Europa rispetto a quelle previste dal contratto firmato con l’Unione Europea. L’azienda ha giustificato questo cambiamento improvviso dicendo di aver programmato interventi nello stabilimento di Puurs, in Belgio, che consentiranno di aumentare la produzione del vaccino nei prossimi mesi. I ritardi nella consegna delle dosi stanno causando molti problemi in tutti i paesi europei, che hanno pianificato le campagne vaccinali con tempi serrati per vaccinare più persone possibili nel più breve tempo possibile.
La consegna del vaccino Pfizer ritarda ancora. Molte regioni hanno riprogrammato il piano vaccinale posticipando le vaccinazioni previste questa settimana.
Fine settimana di filmoni: due candidati all’Oscar, uno adorato dalla critica di tutto il mondo, un quarto piuttosto discusso per le premesse curiose e una riuscita, si dice, non proprio brillante. Parliamo, nell’ordine, di War Horse, film sull’amicizia tra un ragazzo e il suo cavallo diretto da Spielberg e ambientato durante la Seconda guerra mondiale. Di Paradiso Amaro, in originale The Descendants, la storia di un uomo (George Clooney) che deve riuscire ad accettare l’imperfezione della sua vita (e parecchie disgrazie). Oggi esce anche …E ora parliamo di Kevin, film drammatico su una donna (Tilda Swinton) la cui vita viene distrutta dalla follia del figlio adolescente. Il quarto film è In Time: ambientato in un futuro in cui la valuta corrente è il tempo, le persone smettono di invecchiare a 25 anni e muoiono un anno dopo a meno che non siano ricchi e riescano a guadagnare una sostanziale immortalità. Poi ci sono altri due film: una commedia con Adam Sandler e Katie Holmes e un horror che parla di bancomat. War Horse Regista: Steven Spielberg Attori: Emily Watson, David Thewlis, Peter Mullan, Niels Arestrup, Tom Hiddleston
I film del weekend. Due candidati all'Oscar, un bellissimo (e angosciantissimo) film con Tilda Swinton, un sacco di attori giovani e belli.
E’ stato rinviato lo sciopero nazionale di quattro ore del trasporto pubblico locale previsto per oggi, lunedì 26 giugno e che avrebbe avuto orari e modalità diverse da città a città. Il differimento dello sciopero – che avrebbe riguarato metro, tram e autobus – è stato annunciato dal ministero dei Trasporti con una nota in cui si spiega che «il provvedimento si è reso necessario ed urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito». Lo sciopero era stato indetto dai sindacati USB Lavoro Privato, Sul-Ct e FAISA Confail, che l’avevano definito una protesta contro le privatizzazioni del trasporto pubblico locale e la riorganizzazione del settore tramite fusioni e liquidazioni. il ministro @graziano_delrio ha differito gli #scioperi #tpl di lunedì 26 giugno https://t.co/pQRlNSvkot
Lo sciopero del trasporto locale di oggi è stato rinviato. Sarebbe dovuto durare quattro ore ma il ministero ha deciso di bloccarlo.
ARCHIWRITER è l’ultima serie di illustrazioni dell’architetto e illustratore italiano Federico Babina – sul Post trovate diversi altri suoi lavori, qui – che stavolta ha prodotto 27 poster che mostrano le case immaginarie di scrittori famosi, ispirate alle cose che hanno scritto. C’è una casa per il grande scrittore russo Fëdor Dostoevskij, autore di Delitto e castigo e dei Fratelli Karamazov, e ce n’è una per l’americano Ernest Hemingway, autore di Addio alle armi e Il vecchio e il mare. Tra gli autori italiani per cui Babina ha immaginato una casa ideale ci sono solo Italo Calvino e Dante Alighieri; in generale ci sono solo scrittori e nessuna scrittrice. In ogni immagine si legge una citazione degli scrittori a cui è dedicata l’illustrazione. Babina spiega il progetto in questo modo: «Lo stile di un testo e di uno scrittore, i temi che affronta e la storia che racconta possono trasformarsi in una piccola architettura illustrata da “leggere” con la fantasia». Babina cita anche Hemingway, che nel saggio Morte nel pomeriggio scrisse:
Case immaginarie per scrittori. Le case di Calvino, Tolstoi, Hemingway e altri scrittori famosi, disegnate dall'architetto e illustratore Federico Babina.
Apple ha diffuso alcune immagini di iPad Air 2 e iPad Mini 3, due nuovi modelli che presenterà il 16 ottobre, in un evento ufficiale. Il sito di tecnologia TechCrunch dice che le immagini non sono state diffuse intenzionalmente, ma che sono state inserite per errore in una versione scaricabile del Manuale Utenti per iPad di iOS 8, il nuovo sistema operativo sviluppato da Apple per i suoi dispositivi mobili. Stando a queste immagini, iPad Air 2 e iPad Mini 3 dovrebbero avere lo stesso aspetto dei rispettivi modelli precedenti, ma in più saranno dotati di un sensore per il riconoscimento dell’impronta digitale. Il sito di tecnologia Engadget dice che in un altro passaggio del manuale c’è scritto che la fotocamera di iPad Air 2 sarà dotata di un sistema per il burst mode, ossia lo scatto di diverse foto a una distanza di tempo estremamente ravvicinata. Nella versione del manuale attualmente scaricabile non sono più presenti le immagini dei due nuovi modelli di iPad. (l’immagine si ingrandisce con un clic)
Le foto di iPad Air 2 e iPad Mini 3 diffuse per sbaglio da Apple. Sono state inserite per errore in un manuale scaricabile da iTunes e rivelano qualche cosa sui due nuovi dispositivi.
Ci sono poche cose che fanno impazzire gli indiani come i film di Bollywood. Non si tratta solo di un fenomeno di costume. E nemmeno della semplice versione indiana di Hollywood. Provate a chiamare un cellulare indiano: due volte su tre il messaggio della segreteria che vi risponde è una canzone di un film di Bollywood. Altro che lasciate un messaggio dopo il beep. D’altra parte come dargli torto? I film di Bollywood sono magnifici. Con quei titoli lì: Sono pazza di Prem. Cuor di leone conquista la sposa. Sette Mariti. E con quelle trame. Triangoli, genitori inferociti, politici corrotti, tragedie familiari, segreti, intrighi. Tengono insieme Sentieri, La Traviata, Grease e Giovannona Coscialunga. E poi ci sono le musiche, i costumi, gli sguardi languidi. Impossibile resistergli.
Bollywood in Svizzera. Il cinema indiano cerca location più esotiche: tipo Gstaad.
Una versione dell'”Urlo”, il celebre quadro del pittore norvegese Edvard Munch, è stata venduta ieri per 119,9 milioni di dollari dalla casa d’aste Sotheby’s a New York. La vendita ha superato qualsiasi record precedente, rendendo il dipinto l’opera d’arte più costosa mai venduta durante un’asta. Il prezzo di vendita iniziale era di 40 milioni di dollari, poi i rilanci sono andati avanti per una dozzina di minuti arrivando a quasi 120 milioni di dollari. Il dipinto risale al 1895 ed è una delle quattro versioni esistenti dell'”Urlo” realizzate dal pittore espressionista norvegese. Gli offerenti interessati al quadro erano sette, ma solamente due di loro hanno tenuto a lungo la contrattazione facendo salire costantemente il prezzo del quadro. Non erano presenti in sala, ma rilanciavano al telefono e alla fine uno ha prevalso sull’altro ottenendo il quadro. Al termine dell’asta c’è stato un applauso liberatorio da parte del pubblico.
L’urlo di Munch venduto all’asta. La casa d'aste Sotheby's lo ha battuto a 120 milioni di dollari, nuovo record per un'opera d'arte.
Oggi per l’astronauta statunitense Scott Kelly è il duecentesimo giorno in orbita, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Kelly, che svolge la funzione di comandante della ISS, fa parte di uno degli esperimenti più interessanti condotti negli ultimi anni dalla NASA sulla capacità dell’organismo umano di adattarsi alla vita nello Spazio: resterà in orbita per almeno 342 giorni, più del doppio rispetto alla permanenza media sulla ISS, e l’andamento della sua salute sarà messo a confronto con quello del suo fratello gemello Mark, ex astronauta, rimasto a vivere normalmente sulla Terra. Gli studi sui gemelli Kelly sono utili in vista di progetti spaziali più ambiziosi, come un futuro viaggio con esseri umani su Marte, che richiederà un lungo periodo di vita nello Spazio. Tra un esperimento e l’altro, Scott Kelly trova il tempo per raccontare sui social network la sua esperienza sulla ISS e, come hanno fatto molti suoi predecessori, condivide spesso fotografie spettacolari della vista sulla Terra che si gode dal luogo più remoto in cui vivono persone come noi, o quasi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di 200 giorni in orbita. Quelle coloratissime e spettacolari dell'astronauta statunitense Scott Kelly, che resterà sulla Stazione Spaziale Internazionale per un anno.
Il prossimo 25 settembre uscirà al cinema Lucy, il nuovo film del regista francese Luc Besson (Nikita, Léon, Il quinto elemento). Il film, che ha come protagonisti Scarlett Johansson e Morgan Freeman, racconta la storia di una donna costretta a fare da corriere del narcotraffico a cui viene messa della droga sottopelle nell’addome: a causa della contaminazione della droga col suo sangue, la donna riesce a dotarsi di alcuni “superpoteri”. Il film è uscito negli Stati Uniti a luglio ed ha avuto molto successo: questa è una breve scena, in esclusiva sul Post.
Una scena di “Lucy”. Il nuovo film di Luc Besson, con Scarlett Johansson coi superpoteri: uscirà al cinema il 25 settembre.
La società di tecnologia Microsoft ha annunciato che a partire dal prossimo anno le aziende a cui appalta servizi dovranno offrire ai propri dipendenti un minimo di 12 settimane di congedo parentale pagato. Questa nuova regola riguarda tutte le società americane che lavorano con Microsoft e hanno più di 50 dipendenti, che si tratti del personale che gestisce il bar interno alla sede di Microsoft, di quello che si occupa delle pulizie o dei consulenti esperti di ingegneria informatica. Microsoft ha deciso di introdurla dopo che lo stato di Washington, dove si trova la sua sede principale, a Redmond, ha introdotto una legge che dal 2020 obbligherà le aziende a offrire congedi parentali pagati ai propri dipendenti, una pratica ancora poco diffusa negli Stati Uniti. Nel post del blog aziendale in cui ha annunciato l’iniziativa Dev Stahlkopf, la vicepresidente di Microsoft, ha spiegato che la società ha voluto ampliare l’effetto della nuova legge dello stato di Washington estendendola anche alle aziende con cui lavora che non hanno sede nello stato. Dev Stahlkopf ha aggiunto che ci sono molti studi che provano che il congedo parentale pagato aumenti la produttività e migliori il morale delle lavoratrici che hanno dei figli. È stato anche osservato che quando esiste un congedo di paternità pagato ci sono più uomini che ne approfittano: questo permette loro di creare un miglior rapporto con i propri figli piccoli, cosa che a sua volta è stata correlata a migliori risultati dei bambini nei test cognitivi. «Quando uomini e donne hanno la possibilità di usufruire di un congedo parentale pagato, inoltre, si possono combattere meglio gli stereotipi di genere riguardo le attività di cura, neutralizzare certi pregiudizi e promuovere l’uguaglianza a casa e al lavoro» ha scritto ancora Stahlkopf, che ha anche sottolineato che la nuova regola aumenterà probabilmente i costi per l’azienda e che i cambiamenti saranno introdotti in modo ragionevole.
Microsoft crede nel congedo parentale pagato. A partire dal prossimo anno chiederà a tutte le aziende americane con cui lavora di garantirlo ai propri dipendenti, una cosa rara negli Stati Uniti.
Il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, non è soddisfatto di come i governi stanno affrontando la pandemia da coronavirus. Lo ha fatto intendere bene lunedì, nel corso nella conferenza stampa giornaliera in cui comunica gli ultimi aggiornamenti sull’epidemia, riprendendo le linee guida che l’OMS perfeziona ogni giorno e diffonde ai governi per aiutarli a contenere il coronavirus riducendo i nuovi contagi. Dopo l’Italia, negli ultimi giorni diversi paesi – come la Francia e gli Stati Uniti – hanno adottato misure per incentivare la popolazione a restare a casa e per favorire il distanziamento sociale, attraverso la chiusura di negozi, locali e vietando gli eventi pubblici. Questi provvedimenti aiutano a ridurre i contagi e quindi a rallentare la diffusione dell’epidemia, ma devono essere accompagnati da ulteriori attività, altrimenti rischiano di essere inutili. “Approccio integrato” Il direttore dell’OMS lo ha detto piuttosto chiaramente:
Non stiamo facendo tutto quello che chiede l’OMS contro il coronavirus. Le restrizioni imposte dai governi non sono sufficienti se non si segue un "approccio integrato" con molti test per scoprire i nuovi casi e isolarli subito.
Giovedì scorso lo scrittore Giancarlo De Cataldo, conosciuto soprattutto per Romanzo Criminale, ha proposto su Twitter di sospendere la competizione per il Premio Strega, il più importante premio letterario italiano, e assegnarlo direttamente al libro postumo di Severino Cesari, considerato uno dei più importanti e intelligenti editor degli ultimi anni, fondatore della collana Stile Libero di Einaudi insieme a Paolo Repetti e morto di cancro a 65 anni lo scorso ottobre. Il libro si intitola Con molta cura, è appena uscito per Rizzoli, ed è una sorta di diario in cui Cesari racconta i suoi ultimi due anni, tra la malattia e il sostegno delle persone a lui vicine. A tutti gli scrittori ed editori italiani: quest’anno non si corra per lo Strega. Quest’anno lo si assegni a Severino e alla sua memoria . #Conmoltacura #StregaperSeve pic.twitter.com/w9RnJ97QBR
La proposta di Giancarlo De Cataldo sul Premio Strega a Severino Cesari. Ha scritto su Twitter di sospendere la gara per il premio letterario italiano e darlo direttamente al famoso editore, morto a ottobre.
La giornalista Jenni Avins ha provato a spiegare sul sito Quartz come i sistemi della moda e dei media costruiscano una “tendenza”, una moda stagionale di un determinato tipo, a partire dal caso attuale – molto visto durante le sfilate di New York della settimana passata – delle camicette che lasciano le spalle scoperte, che sembra abbiano le maniche abbassate e formano una scollatura orizzontale. Come questa, per capirci:
Come nasce una tendenza. Per esempio le spalle scoperte in queste settimane, dai profili Instagram alla premiazione degli Emmy.
Dopo mesi di battaglie con i repubblicani, il 24 marzo scorso il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato una storica riforma sanitaria che di fatto ha dato a 32 milioni di americani in più l’assistenza medica che prima non potevano avere. Ora il governo americano ha girato un video in cui Obama illustra ai cittadini americani il nuovo sito sull’assicurazione sanitaria, mostrando le nuovi sezioni del sito e come compilare il form per capire quali siano le opzioni assicurative di chiunque, sia pubbliche che private. Obama racconta poi le storie di un uomo e di un bambino a cui, prima della riforma, l’assisistenza sanitaria sarebbe stata negata.
L’impiegato dell’ASL Barack Obama. Il presidente USA annuncia con un video il nuovo sito dell'assistenza sanitaria.
Inizia mercoledì al Lido di Venezia la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, conosciuta comunemente come Festival del cinema di Venezia, che durerà fino al 7 settembre ed è insieme a quello di Cannes uno dei festival cinematografici più importanti del mondo. Le proiezioni sono divise in diverse sezioni: Venezia 70 (quella dei film in concorso per il Leone d’oro la cui giuria è presieduta da Bernardo Bertolucci: 70 è il numero di questa edizione), Orizzonti (dedicata ai nuovi autori e alle produzioni più sperimentali), Venezia Classici (film classici restaurati e documentari sul cinema). Ci sono poi le sezioni autonome e parallele: la “Settimana Internazionale della Critica” e le “Giornate degli Autori”, oltre ovviamente a quella dei film fuori concorso ma presentati in anteprima al Festival. Le novità (o quasi) Per celebrare la 70esima edizione del Festival, è stato chiesto a 70 registi di tutto il mondo di realizzare un cortometraggio tra i 60 e 90 secondi sul tema del cinema: verranno tutti proiettati durante la mostra e saranno disponibili sul sito del Festival una volta terminato.
Pronti per il cinema di Venezia. Comincia uno dei due festival più importanti del mondo: guida ai film e a di chi si parlerà "in laguna".
Dall’inizio dell’attuale epidemia, in Italia sono morte 1.809 persone con COVID-19, la malattia causata dal coronavirus (SARS-CoV-2). La maggior parte dei decessi si è verificata in Lombardia con 1.218 morti, seguita dall’Emilia-Romagna con 284 e dal Veneto con 63. Secondo i dati aggiornati a questa mattina, l’Italia è il secondo paese al mondo per decessi legati al coronavirus, dopo la Cina che da inizio gennaio ne ha fatti registrare 3.213. Epidemiologi e analisti si interrogano da diversi giorni su cosa abbia determinato i molti decessi nel nostro paese, e le ipotesi più condivise sono legate all’età media della popolazione, più alta in Italia rispetto a quella di diversi altri paesi in cui si è diffusa l’epidemia. Cosa dice l’Istituto Superiore di Sanità Nel suo bollettino diffuso domenica 15 marzo, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha fornito i dati su 1.625 decessi. Il dato più rilevante è la letalità complessiva, cioè la percentuale di decessi tra i casi rilevati di COVID-19: 7,2 per cento. È un dato piuttosto alto se confrontato con il tasso di letalità globale dell’attuale epidemia, tra l’1 e il 5 per cento a seconda delle stime. Se si osservano i dati per fasce di età, si ottiene un quadro più preciso, soprattutto su quanto incidano i decessi tra i più anziani.
Perché la letalità da coronavirus è così alta in Italia. C'entrano l'età media della popolazione e le strutture sociali, secondo due ipotesi circolate molto negli ultimi giorni: per risposte definitive occorreranno più dati.
Stasera alle 22.37 ricomincia Skam Italia, una serie che parla di alcuni adolescenti di un liceo di Roma. Poi, il 12 ottobre, su TimVision si potrà vedere tutta la prima puntata. La serie è infatti composta da tanti piccoli video, mai più lunghi di un paio di minuti, messi online giorno dopo giorno. Dopo sette giorni, l’insieme di quei video forma l’intero episodio. È una delle tante particolarità di questa serie la cui prima stagione era uscita a marzo, prodotta da TIMVision con Cross Production, ed era piaciuta molto a molti adolescenti. Se siete nati più di vent’anni fa, potreste ritenervi fuori target. Non è necessariamente così: Skam Italia è una serie che ha introdotto in Italia diverse novità, che vale la pena conoscere anche se al liceo ci si andava negli anni Novanta. Si potrebbe volerla guardare anche solo per capire cosa piace a molti giovani nel 2018. La prima stagione era composta da 11 episodi mai più lunghi di mezz’ora: se uscite presto dal lavoro, c’è tutto il tempo di rimettersi in pari prima delle 22.37. Per vederle non serve essere iscritti a TIMVision, perché sono su un’apposita pagina esterna al sito.
Ricomincia “Skam Italia”. È una serie per adolescenti, che però ha molte cose per cui merita di essere almeno conosciuta anche dagli adulti.
Negli Stati Uniti si definisce “generazione Z” quella di chi è nato dalla metà degli anni Novanta in poi. È una sottocategoria dei cosiddetti “Millenials“, di cui fa parte chi è nato tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni del Duemila. Se ne parla, sempre soprattutto negli Stati Uniti, per riferirsi a ragazzi e adolescenti che, secondo una definizione del Washington Post, fanno parte della «età degli schermi». Un articolo del Washington Post intitolato “13 anni, proprio ora” ha parlato così di una ragazza della Generazione Z: Scivola in macchina e prima ancora di essersi allacciata la cintura ha già lo smartphone in mano. È una ragazza di 13 anni dopo un giorno di scuola media. Dice ciao. La ragazza alla pari che si occupa di lei le dice: «pronta per andare?».
Adolescenti, smartphone e genitori. Una guida per adolescenti, soprattutto: per spiegare come rispondere ai genitori preoccupati dal troppo tempo passato davanti a uno schermo.
Domani, venerdì 17 marzo, uscirà il numero di aprile di IL, il magazine mensile del Sole 24 Ore. Si parla di muri, reali e metaforici, ma anche di Europa e populismo. Il direttore Christian Rocca nei giorni scorsi ha anticipato sul sito della rivista alcuni dei contenuti del numero in uscita: Franzen racconta Trump. La chiusura della mente americana è il tema di copertina di #IL90 in edicola venerdì 17 marzo con Il Sole 24 ORE. Francesco Pacifico ha chiacchierato a lungo con il grande scrittore americano e in redazione abbiamo infarcito la lunghissima intervista di infografiche (di Davide Mottes e Guido De Franceschi) e di un formidabile servizio fotografico di Charles Ommanney sul muro al confine tra gli Stati Uniti e il Messico.
Un po’ di pagine del nuovo numero di IL. Il numero di aprile del magazine del Sole 24 Ore si occupa di muri, reali e metaforici, ma anche di Europa e populismo.
Se partissimo adesso a bordo di un’astronave che viaggia alla velocità della luce, in 111 anni potremmo raggiungere il pianeta K2-18b e – diamine – trovare pioggia. Secondo due ricerche pubblicate questa settimana, l’atmosfera di quel lontanissimo pianeta contiene vapore acqueo, con nuvole simili alle nostre che probabilmente producono acquazzoni. K2-18b ha inoltre una temperatura superficiale adatta per consentire all’acqua di rimanere allo stato liquido, una condizione necessaria per lo sviluppo di forme di vita, almeno per come le conosciamo. La scoperta è importante, ma nonostante qualche titolo di giornale molto entusiastico, K2-18b non sembra comunque essere un candidato ideale per ospitare vita extraterrestre: vediamo perché. A caccia di esopianeti Da tempo immemore, ancor prima di avere telescopi potenti come gli attuali e innovative tecniche di osservazione, ci chiediamo se ci siano forme di vita fuori dalla Terra. Dare una risposta non è semplice per pianeti relativamente vicini come Marte, dove abbiamo inviato diversi robot per farlo, figurarsi per mondi lontani miliardi di miliardi di chilometri. Grazie al telescopio spaziale Kepler della NASA, nell’ultimo decennio abbiamo scoperto che c’è una grandissima abbondanza di pianeti al di fuori del nostro sistema solare (esopianeti) in orbita intorno a stelle diverse dalla nostra, il Sole.
Quindi c’è vita sul pianeta K2-18b? la scoperta di vapore acqueo nell'atmosfera di un pianeta lontanissimo ha portato molto entusiasmo, ma K2-18b non sembra il candidato ideale per ospitare vita extraterrestre.
Primo Di Nicola si è dimesso da vicepresidente del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle al Senato. Lo ha annunciato con un post su Facebook, commentando il risultato del suo partito alle elezioni europee di domenica, dove il M5S ha preso il 17,07 per cento. La decisione è stata assunta per «mettere a disposizione del Movimento gli incarichi» e «favorire una discussione autenticamente democratica» al suo interno.
Primo Di Nicola si è dimesso da vicepresidente del gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
La Costituzione dimezzata. L'editoriale di Famiglia Cristiana molto critico nei confronti del governo di Silvio Berlusconi.
Nel 2014 l’Italia decise – con il decreto legislativo 102, che recepiva una direttiva europea del 2012 – che dal primo gennaio 2017 tutti i termosifoni degli edifici con riscaldamento centralizzato (quindi la maggior parte dei condomini) avrebbero dovuto essere dotati di valvole termostatiche e contabilizzatori. È – anche ma non solo – la questione delle termovalvole, i dispositivi che servono a calibrare il riscaldamento della casa in base alle esigenze di chi ci abita, organizzando e misurando l’effettivo consumo di ciascun calorifero. La pena prevista per i mancati adeguamenti va dai 500 ai 2.500 euro, ma ci sono almeno tre problemi: l’intervento di aggiunta delle termovalvole va fatto a impianti spenti (quindi andava fatto qualche mese fa); sarà difficile che si riescano a controllare tutti i termosifoni, condomino per condomino, per multare chi non dovesse essersi adeguato; come ha spiegato il Sole 24 Ore è molto probabile che nei primi giorni di gennaio venga concessa una proroga di almeno sei mesi. La proroga potrebbe essere inserita già nel cosiddetto decreto “milleproroghe“, discusso oggi dal Consiglio dei ministri. Giorgio Spaziani – presidente di Confedilizia, la confederazione italiana dei proprietari di case, che da mesi chiede una proroga – ha detto di avere «ricevuto assicurazioni dal governo sulla probabilità della proroga» ma che, trattandosi di un decreto legislativo fatto per adeguarsi a una direttiva dell’Unione Europea, serve un «consenso formale» proprio con l’Unione Europea, «per evitare le procedure d’infrazione». Spaziani ha motivato la richiesta di proroga spiegando che negli ultimi mesi non sono stati mai davvero chiari tempi e modi del passaggio alle termovalvole obbligatorie, citando come esempio il decreto legislativo 141/2016 che a luglio ha modificato e corretto quelli precedenti, cambiando un po’ le carte in tavola.
La questione termovalvole. Riguarda da vicino chi vive in un condominio: il 31 dicembre c'è un'importante scadenza, ma una proroga è quasi sicura.
Venerdì sera a Parigi sarà inaugurato Circulation(s), un festival di fotografia organizzato ogni anno dal 2011 e che propone una selezione di lavori di giovani autori europei. I fotografi sono selezionati sulla base dell’idea che i loro progetti raccontino un pezzo dell’Europa contemporanea. Circulation(s) è allestito al Centquatre-Paris, un importante spazio dedicato all’arte, e per tutta la sua durata sarà possibile visitare le mostre, fare delle letture-portfolio con esperti e professionisti, partecipare a workshop e laboratori. I progetti selezionati quest’anno sono molto diversi tra loro e affrontano vari temi: il lavoro sull’identità “di classe” del fotografo irlandese Aisling Kane, la memoria e la cronaca in “Lampedusa or the extended desert” di Massimiliano Gatti, il paesaggio con la serie di fotografie di Katherine Longly (“Abroad Is Too Far”) sulle nuove città cinesi e il lavoro di Luca Lupi con la registrazione in serie dei differenti paesaggi costieri. Una parte consistente dei lavori selezionati è dedicata allo storytelling, il racconto di storie personali. Delphine Schacher, a metà strada tra reportage e racconto poetico, mostra la giovinezza in Transilvania; le fotografie di Vincent Gouriou mostrano quanto si possa raccontare di una persona attraverso un semplice ritratto.
Circulation(s), giovane fotografia europea. 12 immagini da un festival che ogni anno racconta l'Europa con il lavoro di giovani fotografi internazionali.
Simone Pillon, senatore della Lega e promotore di un disegno di legge molto contestato in materia di diritto di famiglia, separazione e affido condiviso dei minori, è stato querelato per diffamazione da un’associazione LGBTQI di Perugia che si chiama Omphalos e poi rinviato a giudizio. Rischia di dover pagare una multa pari a 200 mila euro e la sentenza è attesa per giovedì 11 aprile. I fatti per cui Pillon è stato querelato risalgono al 2014, quando in una serie di conferenze pubbliche ad Assisi, a San Marino e ad Ascoli Piceno parlò di alcuni incontri formativi tenuti dall’associazione Omphalos in un liceo di Perugia. Gli incontri di Omphalos avevano come obiettivo il bullismo contro le persone lesbiche, transessuali e omosessuali. Delle conferenze di Pillon esistono dei video.
Simone Pillon rischia una condanna per diffamazione. Per aver aver detto cose «offensive e lesive della reputazione» di un'associazione di Perugia: la sentenza è prevista per l'11 aprile.
Agli albori del Post, quando i redattori ancora non si erano montati la testa, la parte calciofila della redazione occupava spesso le serate di dopolavoro giocando a FIFA su una PlayStation 3 di recupero e con un’edizione del gioco vecchia di un paio d’anni. Un po’ per abitudine, un po’ per pigrizia e un po’ per nostalgia, avevano sviluppato abilità da quasi professionisti su un supporto che il mondo aveva nel frattempo abbandonato, e si erano affezionati al gesto di restituire un qualche tipo di rilevanza sportiva a giocatori che, in certi casi, si erano intanto ritirati. A un certo punto sono arrivati gli anni Dieci anche al Post: e quindi, piegati alle volontà dei poteri forti dell’industria videoludica, sono arrivate nuove console e giochi più aggiornati. Per l’inizio di questa nuova stagione abbiamo provato i nuovi FIFA 19 e PES 2019, su una PlayStation 4, per decidere quale dei due nei prossimi mesi sarà alla base di feroci liti e cocenti umiliazioni che certamente non avranno alcuna conseguenza professionale.
Abbiamo provato FIFA 19 e PES 2019. Entrambi hanno qualcosa di cui vantarsi, ma alla fine con uno ci siamo divertiti più che con l'altro.
La La Land è il film più discusso della stagione cinematografica più importante dell’anno, quella che precede la cerimonia degli Oscar: ha ricevuto moltissime recensioni positive, ha punteggi altissimi sui siti di cinema e vincerà probabilmente molti dei 14 premi Oscar a cui è candidato. Ma nel generale entusiasmo, c’è chi ha trovato diversi punti deboli nel film, performance non eccezionali dei protagonisti Ryan Gosling e Emma Stone nelle scene di canto e ballo, e il fatto che secondo alcuni a tratti il film è un po’ noioso. In mezzo al generico dibattito sul film, però, ne è nato uno più specifico e concreto, che riguarda la rappresentazione che dà La La Land del suo tema centrale: il jazz. Da qui in avanti ci sono spoiler per chi non ha visto il film.
“La La Land” ha qualcosa che non torna. Un pianista bianco che spiega a un nero (e a una donna) che il vero jazz è solo quello vecchio: quante cose vi fanno dire "mmmh"?.
Questa settimana in Giappone è stato ufficialmente revocato lo stato di setsuden (risparmio energetico) e il baraccone del Tokyo Game Show 2011 ha potuto aprire le porte senza troppi sensi di colpa da parte di espositori e visitatori. Le novità nella grandezza degli stand rappresentano simbolicamente l’espansione dei videogiochi soprattutto a cavallo dell’uso di cellulari e smartphone. Funziona così: entri a far parte di una comunità, scarichi i giochini e competi on line con altri iscritti. Puoi essere il gestore di un ristorante o di una pasticceria, un generale dell’armata di Oda Nobunaga, un mafioso di Osaka o semplicemente sparare palline colorate e farne cadere altre. Volendo puoi intrecciare amicizie con la gente che hai sfidato, condividere interessi e nei casi più romantici, incontrarla. Una ragazza che conosco ci si è fidanzata.
Il Tokyo Game Show attacca la spina. Revocato a Tokyo lo stato di risparmio energetico, è partita la gran fiera dei videogiochi.
Si è appena concluso Pitti Uomo, la più grande fiera di moda maschile al mondo, che si tiene a Firenze alla Fortezza da Basso ogni sei mesi: questa edizione, la 94esima, si è svolta dal 12 al 15 giugno. Più di 1.200 aziende italiane e internazionali (il 45 per cento, da 34 paesi) hanno presentato le loro collezioni per la prossima stagione a oltre 20 mila buyer da tutto il mondo, che decideranno quali capi e accessori saranno acquistati e rivenduti dai negozi. Insieme a loro c’erano esperti di moda, giornalisti, blogger e fotografi, tra cui Andrea Baioni (su Instagram lo trovate qui) che ha fotografato per il Post l’atmosfera dell’evento, dal padiglione centrale al laboratorio di Gas, dalla collezione di Z Zegna, a soliti ospiti elegantissimi di Pitti (forse non più di moda). Negli ultimi anni Pitti, com’è chiamato tra gli addetti ai lavori, è cresciuto arricchendosi di sfilate, mostre, aperture di negozi, presentazioni ed eventi culturali in tutta la città: qualcosa di paragonabile, anche se molto più contenuto, a quello che accade a Milano con il Salone del mobile. Quest’anno Roberto Cavalli ha sfilato nel monastero della Certosa, il londinese Craig Green al Giardino di Boboli, e il giapponese Fumito Ganryu ha presentato la sua prima collezione dopo l’uscita da Comme des Garçons in una galleria d’arte contemporanea ricavata da un garage. La collezione essenziale e in bianco e nero di Cos è stata portata in scena da dieci ballerini, Birkenstock ha organizzato una sfilata e una festa nel Giardino Torrigiani e Moncler ha festeggiato la collezione con un evento di musica dal vivo nel Museo del Bargello. Gucci infine ha aperto due nuove sale dedicate a Björk nel Gucci Garden, il museo, ristorante e boutique nel Palazzo della Mercanzia in Piazza della Signoria. Sono stati celebrati anche molti anniversari, tra cui i 70 anni di Herno, i 40 di Brunello Cucinelli e i 45 Enrico Coveri (45 anni), mentre altri, da Giorgio Armani a Ermanno Scervino, hanno inaugurato nuovi negozi in città.
Cosa si è visto a Pitti Uomo, a Firenze. Si è conclusa la 94esima edizione della più importante fiera di moda maschile al mondo, che sta diventando anche un momento culturale importante per la città.
Il 2 giugno Gucci ha presentato la collezione cruise 2017 nel chiostro dell’abbazia di Westminster, a Londra. L’abbazia è uno dei più importanti luoghi di culto della religione anglicana: fu costruita nel XIII secolo (è in stile gotico, come il Duomo di Milano), è qui che vengono incoronati i regnanti d’Inghilterra e dove sono sepolti, tra gli altri, il fisico Isaac Newton e lo scrittore Charles Dickens. Fa inoltre parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco, come anche Palazzo Blenheim, la residenza aristocratica della campagna inglese, dove il 31 maggio Dior ha fatto sfilare la sua ultima collezione cruise. Gli invitati alla sfilata di Gucci erano circa 300, tra cui l’attrice Elle Fanning, Charlotte Casiraghi di Monaco, l’attrice Salma Hayek, gli stilisti Christopher Kane e Mary Katrantzou, il cantante will.i.am – che ha contribuito a realizzare le cuffie per ascoltare la musica indossate da alcune modelle alla sfilata. Gli invitati hanno ricevuto un paio di occhiali, decorati con un serpente, per osservare le immagini in bianco e nero dell’Abbazia di Westminster in 3D.
La sfilata di Gucci nell’abbazia di Westminster. Alessandro Michele ha disegnato una collezione ispirata allo stile inglese e l'ha presentata nella chiesa più importante del Regno Unito.
La procura di Catania ha chiesto di scagionare l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona nel processo sul caso della nave Gregoretti. Il processo era iniziato lo scorso ottobre dopo che nel febbraio del 2020 il Senato aveva approvato la richiesta di processo arrivata nel 2019 da parte del Tribunale dei ministri di Catania. Salvini era accusato di non aver fatto sbarcare 116 migranti dalla nave Gregoretti della Guardia costiera a fine luglio del 2019, quando ricopriva il ruolo di ministro dell’Interno. La nave era rimasta per giorni fuori dal porto di Augusta, in provincia di Siracusa, nonostante fosse inadatta ad ospitare un numero così alto di persone. La situazione si era poi risolta quando alcuni paesi europei e la Chiesa cattolica si erano resi disponibili ad accogliere i migranti.
La procura di Catania ha chiesto di prosciogliere Matteo Salvini nel processo per sequestro di persona dei migranti della nave Gregoretti.
È uscito il trailer di Stand Up Guys, film con Christopher Walken, Al Pacino, e Alan Arkin. Il film è diretto dall’attore e regista americano Fisher Stevens, conosciuto per aver recitato nel film Corto circuito e nella serie tv Ultime dal cielo, e come produttore del documentario The Cove – La baia dove muoiono i delfini, che nel 2010 ha vinto l’Oscar per il miglior documentario.
Il trailer di Stand Up Guys. È diretto da Fisher Stevens con Al Pacino, Christopher Walken e Alan Arkin.
Dal 28 dicembre, su Netflix si può guardare Bandersnatch, un film interattivo che fa parte della serie Black Mirror, che parla dell’impatto pericoloso e inquietante che alcuni aspetti della tecnologia possono avere sulle nostre vite. Con Bandersnatch, Netflix ha sperimentato un nuovo formato interattivo: il film non ha una linea narrativa unica ma tante possibili. È lo spettatore a scegliere che cosa farà il protagonista: in diversi punti del film ci sono “momenti-bivio” in cui chi guarda può decidere tra due azioni alternative, ognuna delle quali porta a uno sviluppo diverso della storia. Questo formato si usava già in alcuni libri diffusi negli anni Ottanta e Novanta, conosciuti come “libro-gioco” o “librogame“. Bandersnatch, questo il titolo del film-episodio, è ambientato negli anni Ottanta e ha una durata variabile, a seconda del percorso che si sceglie (se ci si accontenta del primo finale che si incontra, può durare anche pochissimi minuti). Il protagonista, Stefan Butler, è un giovane programmatore che sta elaborando un videogioco basato su un librogame e vuole renderlo interattivo come il libro. Se avete visto Bandersnatch e vi ha entusiasmato poter controllare le scelte del protagonista, probabilmente vi sarete chiesti quanti sono i possibili finali: la risposta è molti, visto che l’episodio ha una durata totale di 312 minuti, se si sommano le durate di ogni singolo ramo della trama. Vulture e altre testate hanno messo insieme una lista parziale dei possibili esiti, ma se ne possono trovare altri semplicemente finendo l’episodio e cliccando sull’opzione di Netflix che permette di ritornare al bivio precedente (in alternativa si può andare direttamente ai titoli di coda). Vediamo quali sono: da qui in poi ci sono ovviamente un sacco di spoiler.
I finali possibili dell’ultimo episodio di Black Mirror. Cioè "Bandersnatch", che in diversi punti della sua trama chiede agli spettatori di scegliere come proseguire.