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I primi bilanci sull’andamento del turismo in Italia sono molto negativi, e in modo generalizzato: finora ci sono state perdite sia nelle regioni del Nord che in quelle del Sud, sia nelle località di mare che in quelle di montagna e nelle città d’arte, anche se in queste settimane di agosto ci sono alcune differenze tra luogo e luogo. E le previsioni dei prossimi mesi non sembrano essere migliori. Tra le cause principali: l’assenza di stranieri e la difficoltà economica delle persone. Il turismo, in Italia, è un settore che genera il 13 per cento del nostro Prodotto interno lordo. Premessa Le statistiche sul turismo sono complesse perché devono misurare un fenomeno che, come spiega l’ISTAT, «non riguarda un unico comparto ma un insieme di servizi anche fortemente eterogenei». In Italia, nell’ambito del sistema delle statistiche ufficiali, l’ISTAT e la Banca d’Italia conducono diverse rilevazioni sui fenomeni turistici sia dal punto di vista dell’offerta che della domanda. La diffusione dell’epidemia da Covid-19 ha avuto però delle conseguenze sulle rilevazioni stesse, determinandone in alcuni casi l’interruzione. Per questo motivo, i dati parziali di queste indagini, diffusi con cadenza mensile, si fermano per ora allo scorso aprile-maggio.
Come sta andando il turismo in Italia. I primi dati suggeriscono grossi cali, soprattutto nelle città d'arte e nei posti normalmente più visitati dagli stranieri.
Da qualche giorno circola online un video in cui si vede una donna, Shoshana B. Roberts, attrice di 24 anni, camminare in silenzio per alcuni quartieri di New York (Midtown, il Financial District, SoHo, Harlem) facendosi riprendere di nascosto con una videocamera. In dieci ore la donna ha ricevuto decine di commenti, fischi e attenzioni da un centinaio di persone (nel video, dice il regista, è andato perso l’80 per cento di quello che è successo). Il video è stato pensato e realizzato da Rob Bliss, che gestisce un’agenzia di marketing, e fa parte di una campagna di Hollaback, un’organizzazione che lavora in tutto il mondo contro le molestie di genere e che nel suo rapporto ha documentato un aumento nel corso dell’ultimo anno del 42 per cento delle molestie alle donne per le strade di New York. Il video ha avuto molto successo, è stato visto in poche ore milioni di volte, ha ricevuto migliaia di commenti, ha avuto delle conseguenze anche per chi l’ha girato e ne ha preso parte, e ha fatto nascere un intenso dibattito intorno alle molestie sessuali contro le donne (alimentate forse anche dal diffuso equivoco linguistico che porta molti a confondere le molestie sessuali esclusivamente con le violenze sessuali). Il Washington Post ha definito questo dibattito, per le forme che ha preso, «inquietante».
Storie sul video delle molestie a New York. È stato visto milioni di volte in poche ore, sta facendo discutere molto ed è già costato insulti e minacce di morte all'attrice e all'organizzazione che lo ha prodotto.
Un operaio è morto nel pomeriggio in un cantiere navale a La Spezia, in Liguria, schiacciato da una lastra metallica caduta da una gru. L’incidente è avvenuto nei cantieri del gruppo Antonini. Inizialmente i carabinieri avevano riferito della morte di due operai, poi della morte di un operaio e del ferimento in modo grave di un altro, ma entrambe le notizie sono state smentite.
Un operaio è morto in un cantiere navale di La Spezia.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 20.884 nuovi casi positivi da coronavirus e 347 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 22.174 (277 in più di ieri), di cui 2.411 nei reparti di terapia intensiva (84 in più di ieri) e 19.763 negli altri reparti (193 in più di ieri). Sono stati analizzati 192.341 tamponi molecolari e 166.543 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 9,5 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,6 per cento. Nella giornata di martedì i contagi registrati erano stati 17.083 e i morti 343. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (4.590), Campania (2.635), Emilia-Romagna (2.456), Piemonte (1.537) e Lazio (1.520).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, mercoledì 3 marzo.
Nei primi tre mesi del 2015 il prodotto interno lordo (PIL) dell’Italia è cresciuto dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente, e secondo le previsioni più ottimistiche dovrebbe crescere dello 0,7 per cento entro la fine dell’anno. È una notizia positiva per l’Italia, che negli ultimi 12 anni ha attraversato una lunghissima crisi che ha richiesto sacrifici, tagli e riforme incisive e controverse. In un articolo pubblicato la settimana scorsa la rivista britannica Economist dice che le cause della crescita italiana sono tante: innanzitutto l’immissione di denaro nell’economia da parte della Banca Centrale Europea (“quantitative easing”), il prezzo del petrolio molto basso, l’euro debole che favorisce le esportazioni e l’inizio degli effetti delle riforme del governo Renzi. L’Economist ricorda che però i problemi per l’Italia dal punto di vista economico sono ancora molti e che molto dipende dalle differenze tra Nord e Sud, che di fatto costituiscono “due economie” in un solo paese.
Un paese, due economie. L'ultima impietosa analisi dell'Economist sull'Italia racconta le differenze tra Nord e Sud, che sono ancora tutte da risolvere e si stanno allargando.
Alla fine del marzo 2014 il Centre for Disease Control (CDC), l’organismo di controllo del governo statunitense che si occupa di monitorare le malattie diffuse negli Stati Uniti, ha pubblicato una serie di dati che riguarda l’aumento dei casi di autismo. “Aumento” forse è la parola sbagliata: i giornali hanno parlato di una vera e propria “esplosione di casi”. Secondo il CDC, oggi negli Stati Uniti un bambino ogni 68 è affetto da una qualche forma di autismo, un incremento del 30 per cento rispetto a due anni fa. L’aumento appare ancora più sensibile se con i dati torniamo indietro di qualche anno: nel 2002 la cifra era di un bambino ogni 150 e nel 1991 era uno ogni 500. Anche in Italia i casi sembrano in aumento, anche se non ci sono dati così completi come quelli degli Stati Uniti (ci torneremo tra poco). Secondo diverse teorie del complotto, l’aumento progressivo dei casi di autismo avrebbe a che fare con la diffusione di alcuni tipi di vaccini. Recentemente queste teorie sono state prese sul serio dalla procura di Trani che ha aperto un’inchiesta sul legame tra il vaccino MPR, il cosiddetto trivalente, e autismo. Le teorie che collegano vaccini e autismo in realtà non hanno nessun fondamento scientifico. Lo psicologo Enrico Gnaulati ha scritto sul settimanale The Atlantic un lungo articolo per cercare di spiegare qual è, secondo molti medici, la causa del fenomeno, suggerendo che probabilmente i casi di autismo non stanno aumentando.
I casi di autismo stanno aumentando? pare di sì, ma probabilmente solo perché abbiamo strumenti migliori per diagnosticarlo.
La storia della grande e inattesa crescita dei titoli di alcune aziende come GameStop e AMC, che ha provocato un intenso dibattito sui funzionamenti di Wall Street e sulle conseguenze sulla borsa delle azioni collettive organizzate sui social network, è comprensibile soltanto avendo chiaro cosa siano le “vendite allo scoperto”, o short, in inglese. Sono uno degli aspetti fondamentali del funzionamento dei mercati finanziari, ma sono uno di quegli argomenti che possono risultare difficili da capire per chi non ha dimestichezza con la borsa. – Leggi anche: Lo straordinario successo in borsa di GameStop, grazie a Reddit
Cosa sono le “vendite allo scoperto”. È il pezzo fondamentale per capire la storia di GameStop e Reddit, ma in generale la speculazione borsistica.
Il Prime Day è un’iniziativa promozionale organizzata da Amazon ogni anno in questo periodo, in cui si possono acquistare moltissimi prodotti in offerta tra quelli contenuti nel catalogo di Amazon. Il Prime Day di quest’anno durerà 36 ore invece delle tradizionali 24, dalle 12 di lunedì 16 luglio a mezzanotte di martedì 17. Gli sconti saranno disponibili in due fasi: una prima parte per le prime dodici ore, a cui poi si aggiungeranno le altre dopo la mezzanotte tra il 16 e il 17. Per potere usufruire delle offerte del Prime Day è necessario essere abbonati a Prime. Di recente Amazon ha aumentato il prezzo del suo servizio Prime: dal 2015 costava 19,99 euro l’anno, ora ne costa 36 (o 4,99 al mese), ma si ha a disposizione una prova gratuita di 30 giorni. Prime permette di ricevere le consegne entro un giorno senza costi aggiuntivi, e comprende altri servizi extra come Amazon Prime Video, per guardare film e serie tv in streaming: ci si può iscrivere qui, mentre le offerte del Prime Day le trovate qui.
Gli sconti del Prime Day di Amazon, tra il 16 e il 17 luglio. Dureranno 36 ore invece che 24, e saranno disponibili per gli abbonati ad Amazon Prime.
Negli anni Ottanta, il nome di Catherine Deneuve diventò ancora più famoso di Catherine Deneuve stessa: per via di uno spot pubblicitario dell’automobile Lancia Delta da cui lei scendeva e si girava poi verso gli spettatori per dire soltanto, con esibita ma frettolosa soddisfazione, come di una che abbia altro da fare che stare a spiegare a noi trogloditi chi fosse, “Oui, je suis Catherine Deneuve”. Quella frase, in francese, divenne tormentone e ancora circola oggi, in occasionali reminiscenze o spiritosaggini: a conferma di quel che furono gli anni Ottanta in termini di comunicazione, ma anche di come l’associazione tra la lingua, il suono aristocratico del nome, e l’eleganza della signora fossero imbattibili. Catherine Deneuve era diventata famosa per quella cosa lì, per come era elegantemente bella, e per aver recitato in alcuni film memorabili: Les Parapluies de Cherbourg, Bella di giorno, La mia droga si chiama Julie, negli anni Sessanta, L’ultimo metrò, Speriamo che sia femmina e Miriam si sveglia a mezzanotte negli Ottanta, tra gli altri, lavorando con i registi più importanti soprattutto italiani e francesi. Compie 70 anni il 22 ottobre, e recita tuttora, ormai da 56 anni: è stata Catherine Deneuve tutto questo tempo, come si vede nelle foto.
Catherine Deneuve ha 70 anni. Ed è sempre stata bella ed elegante per definizione, compreso il famigerato spot.
Martedì 4 dicembre per circa tre quarti d’ora un grande quadrato giallo è apparso su migliaia di siti statunitensi e australiani, al posto dei classici annunci pubblicitari gestiti da Google. L’errore è stato causato da un dipendente dell’azienda, che stava partecipando a un corso sul funzionamento del sistema per la pubblicità online gestito da Google: ha premuto il tasto sbagliato, facendo finire online una finta campagna pubblicitaria di prova con un banner giallo. L’errore è stato confermato dall’azienda e, secondo il Financial Times, è costato circa 10 milioni di dollari. Google è il più grande gestore di pubblicità online, con un sistema che mette in comunicazione gli inserzionisti (quelli che vogliono promuovere i loro prodotti) e i proprietari dei siti che mettono all’asta i loro spazi, dove compaiono poi i banner. Google trattiene per sé una percentuale per la fornitura del servizio ed è grazie a questa che ogni anno ricava svariati miliardi di dollari, facendo della pubblicità online la sua principale risorsa economica.
Google ha perso 10 milioni di dollari perché qualcuno ha premuto il tasto sbagliato. Un dipendente ha diffuso per errore una pubblicità fasulla su un sacco di siti e c'è voluta quasi un'ora prima che qualcuno se ne accorgesse.
Il ministero dell’Interno ha pubblicato sul suo sito il nuovo modulo di autocertificazione che deve compilare chi per “comprovate esigenze” debba spostarsi all’interno di Lombardia, Lazio, Campania e Piemonte in cui sono state firmate ordinanze che limitano gli spostamenti per cercare di rallentare l’aumento di casi di coronavirus. Il ministero specifica che l’autocertificazione può essere compilata anche al momento del controllo da parte delle forze dell’ordine. – Leggi anche: Cos’è questa storia del collutorio contro il coronavirus
Il nuovo modulo di autocertificazione per spostarsi in Lombardia, Campania, Lazio, Piemonte e Calabria. Potrà essere compilato anche al momento del controllo da parte delle forze dell'ordine.
Su Google vengono fatte in media più di 3 miliardi di ricerche ogni giorno: il sito Google Trends le raccoglie e le cataloga tutte e il Google News Lab usa i dati raccolti da Google Trends per spiegare come, quando e dove certe idee, certe notizie e certi fenomeni si diffondono. Da poche ore Google ha creato anche Frightgeist, un sito che usa i dati di Google News Lab «per aiutarci a scegliere il nostro travestimento per Halloween». (“Geist” è una parola tedesca che significa “spirito”, “fantasma”; “fright” significa invece spavento. Il nome Frighgeist rappresenta però anche un’allusione alla parola Zeitgeists, usata per parlare della tendenza culturale più rilevante di una specifica epoca.) Le informazioni offerte da Frightgeist riguardano solo gli Stati Uniti e offrono interessanti dati e infografiche dinamiche sui costumi più cercati su Google nei diversi stati e su come e quanto è cambiato negli anni l’interesse verso un determinato costume. Si possono fare ricerche per città, e vedere quali costumi sono più popolari in quell’area o fare invece il percorso inverso: cercare un costume, un’idea, un personaggio e vedere quante persone l’hanno già avuta e dove è più o meno popolare. «Anziché mettervi a ritagliare le solite bianche lenzuola del letto, scegliete qualcosa di più originale», consiglia Google.
Frightgeist, il sito di google per scegliere il costume di Halloween. Sfrutta i dati delle ricerche e mostra quali sono le idee più diffuse per i costumi del prossimo Halloween.
Christopher Bailey, amministratore delegato e direttore creativo di Burberry, ha annunciato che entro la fine del 2016 la casa di moda unirà le sue attuali tre linee di abbigliamento sotto un’unica etichetta; inoltre aprirà una nuova fabbrica a Leeds, in Inghilterra. Le novità sono state comunicate in occasione del lancio della nuova campagna pubblicitaria dell’azienda per il periodo natalizio. Al momento le collezioni di Burberry sono Burberry Prorsum, Burberry London e Brit. Prorsum è la linea dedicata all’abbigliamento ready-to-wear, che viene presentato alle varie sfilate della settimana della moda; London è quella coi trench (i celebri impermeabili, uno dei capi più famosi dell’azienda inglese) e gli accessori, e Brit quella coi vestiti più casual. Bailey ha detto che la nuova linea sarà chiamata Burberry e avrà comunque diverse gamme di prezzi. Bailey ha spiegato che la decisione è dettata dalla necessità di semplificare e facilitare la vendita nei negozi della catena piuttosto che tramite terzi; il nuovo approccio «sarà più semplice e intuitivo per i nostri clienti, e più efficiente per l’azienda».
Le novità di Burberry. Avrà un'unica linea di abbigliamento anziché tre e una nuova fabbrica in Inghilterra; e poi c'è la campagna pubblicitaria per Natale ispirata a Billy Elliot.
Il fosforo finirà, e sarà un grosso problema per tutti. In un articolo, Foreign Policy la definisce “la più grave carenza di risorse naturali di cui avete mai sentito parlare”. Ovunque nel mondo, gli agricoltori usano concimi ricchi di fosforo per incrementare la rendita dei loro raccolti; il problema è il suo ricambio. A causa dell’erosione del suolo la terra smette di trattenerlo e si disperde. Sembra banale ma non lo è: la carenza di uno degli elementi fondamentali della crescita dell’agricoltura globale rischia di compromettere la sicurezza alimentare in tutto il pianeta nel corso del prossimo secolo. Alcune analisi degli scienziati del Global Phosphorus Research Initiative hanno stimato che il fosforo che stiamo estraendo dalle miniere basterà per soddisfare le nostre esigenze alimentari solo per i prossimi 30/40 anni. Non sono ancora valutazioni su cui mettere la mano sul fuoco, ma di certo non promettono bene. Anche perché, riflette Foreign Policy, il problema creato dalla carenza non è unicamente alimentare: la concentrazione geografica delle miniere di fosforo minaccia di inaugurare un’era di competizione per le risorse.
Il fosforo sta finendo. È un elemento chiave dell'agricoltura mondiale ma potrebbe sparire in 40 anni, dice Foreign Policy.
La nuova canzone di David Bowie Where are we now? che anticipa il suo primo disco in dieci anni, è entrata al sesto posto nella classifica dei singoli britannica, un’istituzione storica della discografia internazionale. A Bowie non avveniva da vent’anni (i singoli dopo il 1993 avevano raggiunto sempre posizioni più basse) ma prima – soprattutto negli anni Settanta e Ottanta – era più abituato ad entrare nella Top Ten: gli era successo altre 23 volte (accanto a ogni titolo l’anno e la posizione più alta raggiunta). Space Oddity (5, 1969)
Le 24 canzoni da Top Ten di Bowie. "Where are we now?" è entrata al sesto posto nella classifica britannica, vent'anni dopo l'ultima volta e 44 dopo la prima.
Sparita dalle prime pagine a causa della legge sulle intercettazioni e della manovra finanziaria, l’inchiesta “Grandi eventi” su Anemone e Balducci è tutt’altro che chiusa. E oggi su Repubblica Francesco Viviano racconta di come Claudio Scajola potrebbe non essere stato l’unico ministro a usufruire dei favori della “cricca”. Pietro Lunardi, ex ministro per le infrastrutture, avrebbe usufruito di ristrutturazioni immobiliari gratuite. Lo dimostrano, come nel caso Scajola, le fatture sequestrate dai carabinieri negli uffici dell’impresa Anemone e del suo commercialista, Stefano Gazzani. Nel corso della stessa perquisizione in cui fu trovato l’ormai noto “libro mastro” di Anemone, nel quale l’imprenditore aveva annotato puntigliosamente tutti i lavori compiuti per personaggi eccellenti della politica, funzionari pubblici e “amici degli amici”.
Qualcuno seguirà Scajola? nuovi dettagli sul coinvolgimento di Lunardi e Matteoli nell'inchiesta Grandi eventi.
Giovedì 5 novembre sulla rivista scientifica Current Biology è stato pubblicato uno studio che si occupa del rapporto tra religione e prosocialità. I comportamenti prosociali sono quelli che, senza la ricerca di ricompense esterne, favoriscono le altre persone o il raggiungimento di obiettivi sociali positivi: tra le abilità prosociali ci sono l’autocontrollo, l’empatia, la comprensione degli altri, l’assistenza, la valorizzazione della diversità, la solidarietà. La ricerca si sofferma in particolare sul legame tra educazione religiosa e altruismo in quei bambini che sono cresciuti, appunto, in famiglie che si definiscono “religiose”. Le conclusioni sono tre: i genitori religiosi considerano i loro figli più empatici e sensibili alle ingiustizie (l’opinione dei genitori non religiosi sui propri figli è più moderata); le modalità di trasmissione di valori e pratiche religiose da una generazione all’altra non favoriscono il comportamento altruistico; la religiosità invece che l’altruismo aumenta le tendenze punitive. Lo studio è innovativo per due motivi: finora le ricerche sul rapporto tra religiosità e moralità si erano concentrate su categorie sociali ben precise (persone occidentali, scolarizzate e con un buon livello economico) mentre lo studio pubblicato in questi giorni è stato condotto sui bambini di vari e differenti paesi. In secondo luogo i risultati, come hanno spiegato i ricercatori, «sfidano la tesi per cui la religione sia di vitale importanza per lo sviluppo morale, e supportano l’idea che la secolarizzazione del discorso morale non diminuirà la bontà umana ma farà esattamente il contrario». Nella presentazione dello studio si spiega: «Poiché 5,8 miliardi di esseri umani, che rappresentano l’84 per cento della popolazione mondiale, si identificano come religiosi, la religione è senza dubbio un aspetto prevalente della cultura che influenza lo sviluppo e l’espressione della prosocialità». Ma si dice anche che nonostante sia generalmente accettato che la religione formi il giudizio morale delle persone e il comportamento prosociale, la relazione tra religiosità e prosocialità è in realtà molto più controversa.
La religione rende più altruisti? secondo uno studio serio e recente no, anzi: l'educazione religiosa sembra scoraggiare la generosità spontanea e aumentare le tendenze punitive.
Mercoledì mattina in Francia sono state arrestate sette persone di cui l’Italia aveva richiesto l’estradizione e che avevano ricevuto condanne da tribunali italiani per reati di violenza politica compiuti tra gli anni Settanta e Ottanta. Gli arrestati sono Roberta Capelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi, Giovanni Alimonti ed Enzo Calvitti, ex membri delle Brigate Rosse; Narciso Manenti, ex membro dell’organizzazione di estrema sinistra Nuclei armati per il contropotere territoriale; e Giorgio Pietrostefani, fondatore della formazione extraparlamentare Lotta Continua e condannato a 22 anni come mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi. Gli arresti arrivano dopo che lo scorso 8 aprile la ministra della Giustizia italiana Marta Cartabia aveva incontrato in videoconferenza il suo omologo francese Eric Dupond-Moretti, chiedendo al governo francese una maggiore cooperazione per far rientrare in Italia diverse persone che si trovavano in Francia in libertà – alcuni dagli anni Ottanta – grazie alla cosiddetta “dottrina Mitterrand”, la politica avviata dall’ex presidente francese che concedeva ospitalità e sicurezza sul territorio francese a cittadini italiani responsabili di azioni violente, purché questi avessero lasciato la lotta armata e la violenza.
La Francia ha arrestato 7 persone condannate in Italia per reati compiuti negli anni Settanta. Tra cui ex brigatisti e Giorgio Pietrostefani, condannato per l'omicidio del commissario Calabresi: l'Italia chiedeva la loro estradizione.
Cento anni fa, il 27 maggio 1912 a Quincy (Massachusetts), nacque John Cheever, uno dei più grandi scrittori americani. Cheever ha scritto diversi romanzi, ma è diventato famoso soprattutto per i suoi racconti che gli hanno fatto ricevere l’appellativo di “Chekhov delle periferie”. I suoi libri sono ambientati spesso nell’Upper East Side di Manhattan, nei sobborghi della Contea di Westchester, nel New England e in Italia, specialmente a Roma. Cheever ha vinto il National Book Award per la narrativa (la prima volta nel 1958 per il romanzo Lo scandalo Wapshot), e soprattutto il Premio Pulitzer per la narrativa per la raccolta The Stories of John Cheever del 1979. Tra i temi principali della narrativa di Cheever ci sono i dualismi interni della natura umana e conflitti tra i personaggi (spesso capita tra fratelli) che incarnano il bene e il male, la materialità e lo spirito e così via. Spesso Cheever nei suoi libri mostra una nostalgia per un certo tipo di vita americana, tradizionale e segnata profondamente dal senso della comunità, in opposizione al nomadismo spersonalizzante della periferia moderna. Questi temi si riflettono anche nelle sue citazioni, che abbiamo scelto per ricordarlo a 100 anni dalla sua nascita.
Sette citazioni di John Cheever. Lo scrittore americano nacque a Quincy un secolo fa.
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono due personaggi che hanno ricevuto una stella sulla famosa Walk of Fame di Hollywood: l’attore Christoph Waltz, accompagnato dagli amici Quentin Tarantino e Samuel L. Jackson, e Pharrell Williams, che ha festeggiato l’evento baciando la presentatrice Ellen Degeneres. Al contrario del direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, molto divertita mentre ballava con una giovane ragazza in Perù, il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond e il Segretario di Stato statunitense John Kerry sembravano un po’ annoiati mentre ascoltavano il discorso del presidente afghano Ashraf Ghani durante un meeting della NATO a Bruxelles. Infine, molti dei personaggi fotografati questa settimana sono inevitabilmente entrati in “clima natalizio”: l’immancabile Mariah Carey, il presidente Barack Obama coi suoi e il leader del Partito Laburista Ed Miliband, che ha già diffuso una foto della sua famiglia come biglietto natalizio di quest’anno. E poi c’è Evangeline Lilly, che per quanto cerchi di andare in giro e spacciarsi per un elfo per noi sarà sempre e solo Kate. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Ellen Degeneres e Pharrell Williams che si baciano e una che per noi sarà sempre e solo Kate, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Twitter ha avviato la sperimentazione di un nuovo tasto “Compra” (“Buy”), che serve per acquistare cose direttamente attraverso un tweet senza la necessità di andare sul sito dell’account che lo sta vendendo. Il sistema è ancora in fase di test e, per ora, interessa solo un gruppo limitato di iscritti a Twitter negli Stati Uniti. Sulla base dei risultati ottenuti, Twitter potrà estendere il servizio in altri paesi stringendo accordi con diverse società. In questo modo il social network potrebbe fare affidamento su una seconda fonte di ricavi, da affiancare a quella più tradizionale degli annunci pubblicitari tramite i tweet a pagamento. Gli acquisti diretti saranno disponibili sulle applicazioni di Twitter per Android di Google e iOS di Apple. La prima volta che si compra qualcosa, toccando il tasto “Compra” all’interno del tweet, il sistema chiederà informazioni come l’indirizzo a cui spedire la merce, il metodo di consegna e i dati della propria carta di credito per effettuare il pagamento. Per le volte successive non sarà più necessario inserire questo tipo di informazioni, perché resteranno memorizzate e gestite da Twitter all’interno del proprio account. Twitter fa quindi da intermediario, trattenendo per se una commissione che viene applicata a chi vende la sua merce sul suo social network.
Il tasto “Compra” su Twitter. Serve per acquistare cose direttamente attraverso il social network e potrebbe essere una nuova importante fonte di ricavi.
In attesa di domenica notte, quando al Dolby Theatre di Los Angeles verranno assegnati i premi Oscar (qui tutte le nomination), Slate ha messo insieme dieci tra film, attori e compositori che se dovessero vincere i premi per i quali sono stati nominati, entrerebbero dritti nella storia degli Oscar. Per esempio, se Woody Allen dovesse vincere l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale per Blue Jasmine, sarebbe la persona ad aver vinto più Oscar in questa categoria. Certo, non sarebbe molto divertente, visto che l’attuale record è già suo e visto che, comunque, come sua abitudine non andrebbe a ritirare il premio. Ad ogni modo, con questa lista, almeno avrete qualcuno per cui tifare. AP Photo/Lennox McLendon
10 possibili premi Oscar speciali. Per esempio: se domenica dovesse vincere Jennifer Lawrence, diventerebbe la più giovane attrice di sempre a vincere due Oscar.
Hanno un nome assurdo e fanno una musica non facilissima ma molto creativa, che ne fece tra le band più interessanti del periodo del post-rock, una quindicina di anni fa. I Godspeed You! Black Emperor sono una band canadese, mescolano un po’ di generi alternativi del rock, infilano momenti melodici in mezzo a grandi rumorismi e quello che esce la settimana prossima è il loro primo disco dopo dieci anni. Si chiama “Allelujah! Don’t Bend! Ascend!”: come nei loro dischi precedenti è anticonvenzionale anche la tracklist e la durata dei pezzi, che sono quattro, due dei quali di oltre venti minuti.
Il nuovo disco dei Godspeed You! Black Emperor. È il primo in dieci anni, esce la settimana prossima, i cultori di allora della loro inventiva post-rock possono già ascoltarlo online.
Il 12 maggio del 1977 una ragazza venne uccisa da un colpo di pistola durante una manifestazione a Roma: si chiamava Giorgiana Masi. A quarant’anni di distanza non si sa ancora chi abbia sparato, e nessuno è mai stato punito. Giorgiana Masi era una studentessa di diciotto anni, era femminista ed era una militante del Partito Radicale. Quel giorno stava celebrando il terzo anniversario del referendum sul divorzio; ci furono violenti scontri con la polizia e a un certo punto lei cadde a terra. (ANSA)
L’omicidio di Giorgiana Masi, 40 anni fa. La storia della studentessa diciottenne uccisa durante una manifestazione dei Radicali a Roma, senza che si sia mai saputo da chi.
Tra sabato e domenica in Italia sono stati registrati 355 nuovi casi di contagio da coronavirus (SARS-CoV-2), secondo i dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, e 75 morti. Di questi, 210 casi sono stati scoperti in Lombardia, dove sono avvenuti 33 decessi. I ricoverati in terapia intensiva in Italia sono 15 in meno di ieri, mentre i tamponi di cui è stato comunicato il risultato sono stati 54.118, più o meno gli stessi di domenica scorsa: di questi, circa 29mila sono stati fatti a persone che finora non erano ancora state testate. Dall’inizio dell’epidemia secondo i dati ufficiali sono dunque state contagiate 233.019 persone e 33.415 sono morte. Cinque regioni oggi non hanno registrato contagi: Basilicata, Calabria, Molise, Sardegna e Umbria, e altre dieci regioni ne hanno registrati meno di dieci ciascuna.
Le notizie di domenica sul coronavirus in Italia. I nuovi casi scoperti sono stati 355, le morti registrate 75: 210 nuovi contagi e 33 decessi riguardano la Lombardia.
Il 7 maggio è uscita la seconda parte dell’ultimo graphic novel di Zerocalcare: Macerie prime. Sei mesi dopo. Come dice il sottotitolo, è stata pubblicata a sei mesi di distanza dalla prima ed è già al primo posto nelle classifiche dei libri più venduti, con un’ulteriore elevazione della popolarità dell’autore e dell’attenzione nei suoi confronti da parte di media e lettori. La storia raccontata nei due volumi è molto autobiografica, come i precedenti fumetti di Zerocalcare: e tratta molti temi che si diramano da quello della contraddizione tra l’ambiente romano in cui l’autore è cresciuto e vissuto e il suo successo nazionale degli ultimi anni. Tra le altre cose parla di tutte le richieste di aiuto che Zerocalcare riceve, delle lunghe file di persone che a fiere e presentazioni aspettano di ricevere un suo autografo e un suo disegnino, ma soprattutto di quel momento nella vita dei suoi coetanei in cui ci si aspetterebbe di essere già adulti – con il lavoro che si vuole fare, una casa, una famiglia – e invece per varie ragioni non ci si sente ancora tali. Ci sono molti personaggi che i lettori di Zerocalcare conoscono già, primi fra tutti l’Armadillo e l’amico Cinghiale. Invece una novità è un gruppo di demoni che perseguitano Zerocalcare, i suoi amici e molti di noi tutti: ognuno rappresenta una inclinazione deteriore tipica di questi tempi e delle loro frustrazioni. Al Post Zerocalcare ha spiegato in breve chi siano, con i disegni che seguono.
I demoni di Zerocalcare. Spiegati bene al Post, da lui stesso, e con i disegni di "Macerie prime".
La nuova, gigantesca installazione della Tate Modern di Londra è stata temporaneamente chiusa al pubblico per motivi di sicurezza. L’artista cinese Ai Weiwei – quello che aveva realizzato lo schizzo iniziale dello stadio delle Olimpiadi di Pechino – aveva fatto ricoprire il pavimento della Turbine Hall con un tappeto argentato composto da cento milioni di semi di girasole in porcellana, ma la polvere sollevata dai visitatori a furia di camminarci sopra – che sembrerebbe essere tossica se inalata a lungo – ha spinto il museo a chiudere l’accesso alla mostra finché non sarà realizzata una passerella. L’installazione fa parte della serie di mostre insolite e spesso interattive che di solito vengono allestite in quell’area del museo. I semi sono piccolissimi pezzi di porcellana, ognuno dipinto a mano da 1.600 artigiani di una città del sud della Cina, Jingdezhen: per completare l’opera sono serviti due anni. Il Guardian si è fatto raccontare da Ai da cosa è nato il progetto:
I semi di girasole della Tate Modern. L'accesso all'installazione di Ai Weiwei sospeso per motivi di sicurezza, i cento milioni di pezzi di porcellana sono tossici.
Venerdì 7 marzo il settimanale l’Espresso ha pubblicato le immagini di una campagna pubblicitaria dell’azienda americana produttrice di armi ArmaLite. Nelle immagini si vede un fotomontaggio del David di Michelangelo che stringe in mano un fucile prodotto dall’azienda. Sotto, una scritta definisce l’arma “un’opera d’arte”. L’immagine è stata pubblicata da alcune riviste specializzate americane, come Rifle Firepower. Nonostante questa diffusione decisamente limitata, nelle ultime ore ci sono state critiche molto forti alla campagna da parte del mondo politico e della tutela dei beni artistici italiani. La campagna pubblicitaria, che si può vedere sul sito di ArmaLite, è costituita per il momento da due immagini. Oltre a quella del David, una seconda immagine raffigura un museo dove, tra due quadri, è appeso un fucile. L’arma pubblicizzata nella foto con il David si chiama AR-50A1 ed è un grosso fucile di precisione che spara proiettili calibro .50. Costa 3.300 dollari, cioè circa 2.400 euro.
La contestata pubblicità del David col fucile. L'ha realizzata un'azienda americana e in Italia in molti hanno chiesto che venga ritirata.
Roberto Benigni, uno dei più famosi comici e attori italiani, sarà il protagonista della serata di Rai1 del 2 giugno, per celebrare la Festa della Repubblica: alle 21.25 andrà in onda “La più bella del mondo”, lo spettacolo di Benigni sulla Costituzione italiana, già andato in onda il 17 dicembre del 2012. A parte i monologhi più recenti, nel corso degli anni Benigni ha fatto anche molta improvvisazione, facendosi spesso trascinare dal suo stesso entusiasmo (o almeno dando quell’impressione): baciando, abbracciando e sollevando i suoi ospiti, spesso molto imbarazzati. Abbiamo raccolto dieci tra i migliori momenti di Benigni, per saperne di più su un personaggio un po’ diverso da quello che su Rai1 commenterà gli articoli della Costituzione. 1. Al Festival di Sanremo Al Festival del 1980, dopo una lunga dichiarazione d’amore, Benigni baciò la conduttrice, Olimpia Carlisi (che all’epoca era la sua compagna) per 30 secondi.
Roberto Benigni in dieci video. Per conoscere un altro Benigni, oltre a quello più serioso dello spettacolo sulla Costituzione che andrà in onda questa sera in occasione della Festa della Repubblica.
Nel 2019 negli Stati Uniti sono andate in onda o in streaming più di 500 serie e miniserie televisive: non erano mai state così tante. Nel 2020 saranno molte meno, perché l’epidemia da coronavirus ha impedito di terminare quelle previste per questi mesi e causerà la cancellazione o comunque il rinvio di molte altre, e non solo negli Stati Uniti. Non vuol dire che non si stia pensando al dopo, anzi. C’è un pezzo di Hollywood infatti che non si è fermato: è quello che riguarda l’ideazione, la ricerca, l’acquisto e la scrittura di storie da trasformare poi in un contenuto audiovisivo. Come ha scritto Slate, «è davvero un gran momento per provare a vendere una serie tv».
Le serie tv dopo il coronavirus. «Nessuno sa quando si potrà girare la prossima stagione televisiva», ha scritto Slate, «ma la stanno scrivendo proprio ora».
Mercoledì 11 ottobre alle Officine Fotografiche Roma verrà inaugurata la mostra Burkinabè, nella quale saranno esposte le foto che il fotografo Francesco Cocco ha scattato in Burkina Faso nel febbraio del 2017. Le immagini in bianco e nero sono soprattutto ritratti: ci sono quelli di ragazze tra i 16 e i 19 anni, ospiti di un centro di accoglienza per donne che hanno subito violenza o fuggono da matrimoni forzati; quelli di uomini e donne in attesa negli ambulatori; di anziane considerate streghe; di bambini che lavorano nelle miniere d’oro abusive e di ragazzi che giocano a biliardino.
Foto dal Burkina Faso, in mostra a Roma. Realizzate da Francesco Cocco per un progetto che parla di lotta all'Aids, violenza su donne e minori, e matrimoni forzati.
Nei primi tre mesi del 2015 il PIL cinese è cresciuto del 7 per cento: questa percentuale sarebbe considerata eccezionale da qualsiasi paese europeo ma per la Cina è il valore più basso degli ultimi sei anni. Un generale rallentamento della crescita cinese era stato previsto dagli economisti e va avanti da tempo – i dati dello scorso gennaio erano stati definiti i peggiori da decenni – anche se si tratta comunque di un valore non considerato particolarmente preoccupante da molti analisti. Il PIL della Cina era aumentato del 7,3 per cento negli ultimi due trimestri. Diversi siti di news riportano un altro dato significativo: il consumo di energia degli ultimi tre mesi è diminuito del 3,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014: si tratta del più grande calo dal 2008, quando l’economia cinese era stata colpita dalla crisi finanziaria globale. Diversi economisti cinesi spiegano il generale rallentamento della crescita della Cina con alcune considerazioni generali legate all’intero sistema economico nazionale. Zhou Hao, economista dell’ANZ Bank di Shanghai, ha detto che i valori degli ultimi tre mesi sono la dimostrazione che i tentativi del governo di Pechino di riorganizzare l’economia stanno avendo delle conseguenze: in particolare, ha detto Hao, le riforme stanno cambiando diverse cose nell’imponente industria cinese, soprattutto nei settori dell’acciaio e del cemento.
La Cina rallenta ancora. Nei primi mesi del 2015 il PIL è cresciuto del 7 per cento: una percentuale eccezionale per qualsiasi paese europeo ma che per la Cina è la più bassa degli ultimi sei anni.
Da alcune settimane la compagnia aerea KLM ha avviato la sperimentazione di un nuovo servizio che permette ai passeggeri di scegliersi il proprio compagno di viaggio attraverso i social network. Il sistema si chiama “Meet & Seat” ed è stato presentato dalla società a fine gennaio, dopo che erano circolate diverse voci sull’imminente arrivo del nuovo servizio. L’idea era stata raccontata lo scorso dicembre da Emanuele Menietti nel suo blog sul Post: rendere più piacevoli i viaggi in aereo permettendo a chi lo vuole di trovare posto accanto a chi condivide i propri gusti e interessi. Dopo aver prenotato il posto a bordo, Meet & Seat consente di condividere online alcune informazioni tratte dal proprio profilo su Facebook o su LinkedIn, che possono essere usate dagli altri passeggeri per scegliere dove sedersi sull’aereo e vicino a chi. Simili sistemi erano già stati sperimentati in passato, ma con scarso successo perché facevano affidamento su community interne ai portali delle compagnie aeree e non sui social network come li conosciamo oggi. Spiega Erik Varwijk, responsabile dell’area passeggeri di KLM, al New York Times: «Per almeno dieci anni si è discusso su come aumentare le probabilità di incontrare qualcuno di interessante a bordo, ma non c’era la tecnologia adatta per farlo».
Il posto in aereo scelto con i social network. La compagnia aerea olandese KLM ha avviato un programma che permette di scegliere accanto a chi sedersi sulla base delle informazioni condivise su Facebook.
In un’intervista a Repubblica, il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha risposto al presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che lunedì aveva annunciato di non voler rispettare il piano vaccinale nazionale. De Luca aveva infatti comunicato al commissario straordinario Francesco Figliuolo che, una volta completate le vaccinazioni alle persone con più di 80 anni, la Campania avrebbe proseguito la campagna vaccinale per settori economici: «Se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta», aveva detto De Luca. Nella sua intervista, rispondendo a De Luca, Curcio ha detto: «Dobbiamo invertire la prospettiva. Non c’è uno Stato centrale e poi De Luca».
Anche la Campania deve rispettare il piano vaccini, dice Fabrizio Curcio. Il capo della Protezione Civile ha replicato al presidente della Campania, Vincenzo De Luca, dopo le polemiche degli ultimi giorni.
Oggi a Roma si è svolto il Family Day, una manifestazione organizzata da molte associazioni di cattolici conservatori per opporsi al riconoscimento delle unioni civili in Italia. tra gli organizzatori c’è per esempio il movimento neocatecumenale, le “Sentinelle in piedi” e il “Movimento per la vita”: alla manifestazione hanno partecipato diversi esponenti politici, in particolare di Area Popolare, il gruppo che raccoglie NCD e UDC. Tra gli altri erano presenti Roberto Formigoni, Gaetano Quagliariello e Maurizio Lupi. Durante la manifestazione si è criticato molto il DDL Cirinnà, un disegno di legge che prevede il riconoscimento di alcuni diritti per le coppie, anche dello stesso sesso, che vivono insieme ma che non sono sposate. Tra i diritti riconosciuti nel DDL Cirinnà ci sono ad esempio quello all’assistenza sanitaria al compagno e la reversibilità della pensione. Attualmente l’Italia è l’unico paese dell’Europa occidentale a non riconoscere alcuna forma di tutela legale alle coppie al di fuori del matrimonio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del Family Day oggi a Roma. Con Formigoni, Quagliariello e Lupi, tra gli altri: è stato criticato molto il DDL Cirinnà sul riconoscimento di alcuni diritti per le coppie non sposate.
Un’applicazione per sostituire digitalmente la faccia di una persona in un video con quella di un’altra sta riscuotendo molto successo su Reddit, soprattutto da quando gli utenti hanno iniziato a sfruttarla per realizzare finti video pornografici, utilizzando le facce di attrici famose e altre personalità dello spettacolo. Il canale di Reddit (subreddit) “Deepfakes” conta ormai quasi 30mila iscritti, che condividono le loro creazioni e si danno consigli per migliorare il sistema per realizzare i loro video e renderli più realistici. Le iscrizioni sono raddoppiate in un paio di giorni e la popolarità dell’applicazione pone numerosi interrogativi, soprattutto sulla possibilità di realizzare video realistici completamente falsi, che potrebbero mettere in difficoltà personaggi famosi (soprattutto tra le donne famose, che subiscono la ricorrente diffusione illecita di loro video e foto private) o essere utilizzati per altri scopi, anche legati alla criminalità. Alla fine dello scorso anno, l’utente “deepfakes” di Reddit finì al centro del dibattito sui video fasulli realizzati con l’intelligenza artificiale. Aveva messo a disposizione di tutti algoritmi e codici per cambiare le facce nei video, usandone altre ottenute dall’analisi di varie fotografie di un soggetto. Il sistema funziona più o meno come il famoso filtro di Snapchat per invertire due facce riprese dalla telecamera del proprio smartphone, ma è meno rudimentale e soprattutto permette di farlo con video già registrati. È sufficiente una raccolta di fotografie della faccia che si vuole inserire, con varie espressioni da fare analizzare all’intelligenza artificiale, in modo che impari a ricreare un viso realistico da sostituire a quello esistente. In molti casi, la stessa intelligenza artificiale migliora col tempo, rendendo gli effetti sempre più realistici e difficili da scoprire.
I finti video porno delle celebrità fatti con l’intelligenza artificiale. I sistemi per scambiare le facce nei video con quelle di altre persone stanno diventando sempre più semplici da usare, e i risultati sono sempre più realistici e inquietanti.
Sembra essere infinita la storia di Tirrenia, la compagnia di navigazione italiana controllata dal Ministero dell’economia che combatte da anni contro i debiti e sopravvive grazie ai finanziamento dello Stato. Lo scorso 12 agosto per la società è stato dichiarato lo stato di insolvenza da parte del tribunale fallimentare di Roma, una tappa inevitabile per far scattare la fase di amministrazione straordinaria della compagnia. Governo e amministratore straordinario avevano confermato di non voler suddividere le varie attività della società di navigazione e di essere alla ricerca della miglior soluzione per privatizzare Tirrenia. Inizialmente sembrava che Mediterranea Holding, società il cui socio di maggioranza relativa è la Regione Sicilia, potesse essere il compratore ideale per la compagnia di navigazione, ma nella prima settimana di agosto Mediterranea aveva deciso di tirarsi indietro portando Tirrenia sull’orlo del commissariamento. Nelle ultime ore la compagnia Moby Lines ha invece mostrato nuovamente il proprio interesse per avviare una trattativa con lo Stato per l’acquisto di Tirrenia. Il presidente di Moby Lines, Vincenzo Onorato, ha confermato la volontà di acquisire la compagnia di navigazione come riporta oggi Repubblica:
Sulla rotta di Tirrenia c’è Moby Lines. La società ha nuovamente manifestato interesse per la compagnia che rischia il fallimento, ma resta il nodo sciopero.
Un blogger indiano ha scritto su ZDNet, un sito di notizie sull’informatica di proprietà del network statunitense CBS, che secondo alcune informazioni riservate Apple, Nokia e RIM hanno fornito ai servizi segreti indiani gli strumenti necessari a intercettare le comunicazioni che passano dai cellulari da loro prodotti. La storia, i cui passaggi non sono ancora del tutto chiari, è iniziata con un comunicato di un gruppo indiano di hacker, autodefinitosi i “Lords of Dharmaraja”. Questi hacker pochi giorni fa hanno detto di essere riusciti a ottenere il codice sorgente del celebre antivirus Norton, prodotto dall’azienda Symantec. Oltre a questo annuncio, il gruppo ha detto che avrebbe iniziato a divulgare documenti riservati dei servizi segreti militari indiani.
RIM, Nokia, Apple e i servizi segreti indiani. È saltato fuori un documento secondo cui le società hanno fornito al governo indiano gli strumenti per intercettare le comunicazioni sui loro smartphone.
The Judge è il nuovo film del regista statunitense David Dobkin. Racconta la storia di Henry Palmer, un avvocato, che ritorna nella città in cui è cresciuto dopo la morte della madre e si trova a dover difendere il padre Joseph, un giudice, dall’accusa di averla uccisa. Il film segue la vicenda legale e la ricostruzione del loro rapporto. Il cast comprende Robert Downey Jr, che interpreta Henry, e Robert Duvall, nella parte del padre. Tra gli altri, ci sono poi Billy Bob Thornton e Vera Farmiga. The Judge uscirà in Italia il prossimo 23 ottobre.
Il trailer di The Judge con Robert Downey Jr. Il film racconta di un avvocato che deve difendere suo padre dall'accusa di aver ucciso sua madre, esce in Italia il 23 ottobre 2014.
Il padiglione Zero è la prima struttura che i visitatori si trovano davanti appena entrati a Expo, è impossibile non vederla: si trova sulla destra del Decumano e ha una grande scritta in latino che dice “Divinus halitus terrae”, cioè “il respiro divino della terra”. Dato che è il primo padiglione, c’è sempre molta gente che entra e si mette in fila per vederlo, ma il percorso all’interno è scorrevole e non si fanno code lunghissime. Il padiglione è stato progettato da Michele De Lucchi e realizzato dall’artista visivo Giancarlo Basili; copre una superficie di circa 5mila metri quadri. L’idea alla base è rappresentare nelle varie sale un viaggio attraverso la storia alimentare dell’uomo, ma si lega anche al tema delle Nazioni Unite “Sfida Fame Zero. Uniti per un mondo sostenibile”: vicino a ogni esposizione ci sono dei pannelli con una storia legata al tema presentato, che spiegano l’importanza dell’impegno costante per sfamare il mondo.
Dentro il padiglione Zero. È il primo che ci si trova davanti arrivando sul Decumano e uno dei più visitati, e ha dentro moltissime cose diverse.
Un gruppo internazionale di archeologi e geofisici ha annunciato di aver scoperto l’isola su cui pensano che si trovasse l’antica città di Kane, nel Mar Egeo orientale, in uno dei promontori del distretto di Dikili, in Turchia, che oggi è diventata una penisola. L’isola, citata ad esempio dallo storico greco Senofonte, è conosciuta per essere vicina al luogo dove si svolse la celebre battaglia navale delle Arginuse del 406 a.C. durante la guerra del Peloponneso tra Sparta e Atene. Si ipotizzava da tempo che le isole Arginuse si trovassero al largo della costa turca e che coincidessero con le isole che oggi si chiamano Garip: diverse fonti storiche parlano però di tre isole e l’esatta posizione della terza isola non si conosceva. Le ultime ricerche fatte dal gruppo di studiosi mostrerebbero che l’attuale penisola era in realtà un’isola e che prima della fine del Medioevo, tra l’isola e la terraferma in uno stretto canale naturale, si formò un collegamento di terra, forse in seguito a un terremoto. Una carta ottomana del XVI secolo mostra che all’epoca l’isola era già diventata una penisola. Felix Pirson, direttore della sede di Istanbul dell’Istituto archeologico germanico che ha guidato il gruppo di ricercatori, ha detto che ora gli studiosi cercheranno di stabilire l’età della stratificazione attraverso la datazione al radiocarbonio. Gli archeologi hanno anche trovato i resti sommersi di un antico porto di epoca ellenistica (323 a.C.-31 a.C.) e questo sarebbe un’ulteriore indicazione del fatto che l’attuale penisola era un tempo un’isola.
È stata trovata l’isola perduta della battaglia delle Arginuse? un gruppo di ricercatori ha scoperto che quella che oggi è una penisola in Turchia era un tempo circondata dal mare e, forse, ospitava l'antica città di Kane.
Guardando distrattamente le foto scattate in questi tempi primaverili, si può dare per scontato che il bianco sugli alberi sia quello dei fiori e non della neve. Invece quelli intorno al pettirosso fotografato a Francoforte sono davvero fiori bianchi, ma non è polline quello che cade sui cammelli dello zoo di Berlino, e sempre in Germania siamo. “Così va il mondo” sembra dire questa settimana la raccolta delle migliori foto di animali: per una tigre che cerca di rinfrescarsi leccando un blocco di ghiaccio in Pakistan, c’è un’oca tedesca con la testa nella neve che cerca qualcosa da mangiare. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Aragoste blu, scimmie gialle e modi di ingegnarsi per risolvere disagi climatici diversi, tra le foto di animali più belle della settimana.
Il Senato ha eletto Igor De Biasio e Alessandro Di Majo come componenti del Consiglio di amministrazione della RAI. De Biasio, al suo secondo mandato nel CDA, era stato proposto dalla Lega ed è stato sostenuto dal centrodestra: ha ottenuto 102 voti. Di Majo, in quota Movimento Cinque Stelle, ne ha ottenuti 78. La Camera ha eletto Francesca Bria, indicata dal PD, e Simona Agnes, voluta da Forza Italia: Bria ha ottenuto 162 voti e Agnes 161. De Biasio si è laureato in Scienze Politiche all’Università Cattolica di Milano, ha poi conseguito tre specializzazioni, tra cui marketing ed economia digitale, e dopo alcuni anni come manager in società di consulenza, è diventato dirigente in Philips e direttore commerciale per Moleskine. Nel luglio del 2018, la Camera lo aveva eletto nel CDA della RAI e nel 2019 era stato nominato amministratore delegato di Arexpo, società proprietaria dei terreni dove si è tenuto Expo 2015.
Il Parlamento ha eletto i quattro componenti di sua competenza del consiglio di amministrazione della RAI.
Apple ha confermato di avere acquisito Shazam, la società della famosa applicazione che riconosce le canzoni, l’audio dei film e altri contenuti analizzandoli tramite il microfono del proprio smartphone. I termini dell’accordo non sono stati diffusi, ma secondo il sito Recode l’acquisizione sarebbe costata circa 400 milioni di dollari a Apple, una cifra piuttosto distante dal miliardo di dollari di valutazione che aveva ricevuto Shazam qualche tempo fa. Nonostante sia molto utilizzata, l’app non ha del resto mai prodotto molti ricavi: circa 54 milioni di dollari nel 2016. Apple ora potrà sfruttare le tecnologie di riconoscimento della musica di Shazam direttamente nei suoi prodotti, a cominciare dal servizio di musica in streaming Apple Music. Il comunicato di Apple:
Apple ha comprato Shazam.
A Venezia sono terminate le operazioni per il disinnesco di una bomba risalente alla Seconda guerra mondiale, ritrovata due settimane fa in un cantiere di Marghera. È quello di cui molti giornali parlano come del “bomba day“, che prevede l’isolamento della città di Venezia e l’evacuazione di più di 3mila persone residenti a Marghera e Mestre. Le operazioni per il disinnesco della bomba sono iniziate questa mattina e il brillamento è avvenuto nel pomeriggio, in mare aperto. ⚠ #Bombaday #Diretta ⚠
A Venezia si sono concluse le operazioni per il disinnesco di una bomba della Seconda guerra mondiale. È stata fatta brillare nel pomeriggio, dopo l'allontanamento di tremila persone da Marghera e Mestre.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto “decreto ristori” per compensare i provvedimenti decisi dal governo con l’ultimo DPCM per cercare di contenere il nuovo aumento di casi da coronavirus. L’approvazione è stata annunciata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il contenuto del decreto è stato spiegato durante una conferenza stampa organizzata a Palazzo Chigi: oltre a Conte erano presenti il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Il decreto, ha detto Conte, «prevede lo stanziamento di oltre 5 miliardi di euro per dare risorse immediate a beneficio delle categorie degli operatori economici e dei lavoratori interessati dalle misure restrittive dell’ultimo DPCM». Il ministro Gualtieri ha precisato che il decreto «mobilita una massa consistente di risorse: 5,4 miliardi in termini di indebitamento netto, 6,2 miliardi in termini di saldo netto da finanziare». Ha poi parlato di un decreto «contrassegnato da rapidità, semplicità ed efficacia: siamo consapevoli che le misure restrittive hanno costretto molti esercenti, molte categorie economiche a cambiare piani e prospettive, quindi abbiamo scelto le modalità di ristoro più semplici e più rapide e abbiamo deciso di rafforzarle rispetto al passato».
Il governo ha approvato il “decreto ristori”. Prevede oltre 5 miliardi di euro per sostenere l'economia e aiutare le persone durante la crisi causata dal coronavirus.
La prossima settimana i musulmani di tutto il mondo festeggeranno l’Eid al-Adha, che si celebra nell’ultimo giorno dell’Hajj, il pellegrinaggio rituale alla Mecca, la città santa islamica. L’Eid al-Adha è la cosiddetta festa del sacrificio, anche nota come festa dello sgozzamento, festa dell’offerta o semplicemente festa grande, e viene celebrata con il sacrificio di animali: agnelli, montoni, mucche, cammelli, a seconda del luogo in cui si festeggia, che vengono sgozzati per permettere al sangue di defluire. La carne viene poi divisa preferibilmente in tre parti uguali, per essere consumata in famiglia, conservata e offerta ai poveri della comunità. Già questa settimana in diverse città del mondo – tra cui il Cairo e Islamabad – hanno cominciato ad affollarsi i mercati degli animali, dove compratori e acquirenti si incontrano per fare affari su pecore e cammelli. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il presidente e il panda. File di cammelli in vendita e cuccioli di leone bianco pucciosissimi, tra le foto bestiali più belle della settimana.
I filmmaker di ZERO hanno realizzato tre video per una “campagna di sensibilizzazione per il rispetto dei lavori creativi”. La campagna gira su Twitter con l’hashtag #coglioneNo.
Gli spot in difesa dei freelance. Una “campagna di sensibilizzazione per il rispetto dei lavori creativi”, cioè quelli spesso pagati in "visibilità".
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 8.561 nuovi casi positivi da coronavirus e 420 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 23.845 (136 in più di ieri), di cui 2.421 nei reparti di terapia intensiva (21 in più di ieri) e 21.424 negli altri reparti (115 in più di ieri). Sono stati analizzati in totale 86.169 tamponi molecolari e 56.947 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 9,6 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,5 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 11.629 e i morti 299. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.484), Emilia-Romagna (1.164), Sicilia (885), Lazio (874) e Campania (754).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 25 gennaio.
Amanda Seyfried ed Ethan Hawke sono i più fotografati del secondo giorno della Mostra del cinema di Venezia, dove si trovano per la prima di First Reformed, il film di Paul Schrader in cui interpretano il pastore di una chiesa sempre semi-vuota, distrutto dalla morte del figlio, e una parrocchiana il cui marito, un ambientalista radicale, finisce per suicidarsi. È stato presentato anche The Shape of Water di Guillermo del Toro, ambientato nel 1962 durante la Guerra Fredda: racconta di una donna delle pulizie, interpretata da Sally Hawkins, che scopre nel laboratorio governativo in cui lavora un esperimento su una primordiale creatura amazzonica. L’incontro porterà a un rapporto sessuale e sentimentale: come l’ha definito il regista, è una sorta di favola con un messaggio rivolto ai nostri tempi, «scegliere l’amore anziché la paura». Per la sezione Cortometraggi sono stati proiettati The Insult di Ziad Doueiri: è ambientato in Libano e racconta il processo e il caso mediatico nato dalla lite tra un libanese cristiano e un profugo palestinese, e Strange Colours di Alena Lodkina, su un padre, una figlia e il fragile rapporto che cercano di recuperare. Fuori concorso, a 44 anni dall’uscita dell’Esorcista, William Friedkin presenta The Devil and Father Amorth, un documentario dedicato a padre Gabriele Amorth, per trent’anni esorcista a Roma.
Le foto del secondo giorno a Venezia. C'erano Amanda Seyfried ed Ethan Hawke, ma anche Sally Hawkins, Guillermo del Toro e chi comincia a scherzare con i fotografi.
Alla fine degli anni Cinquanta Andy Warhol lavorò ad alcuni disegni che furono pubblicati all’interno di una serie di libri per bambini, “Best of Children Books“. Il suo stile era ancora molto lontano da quello che poi lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo, ma questi disegni sono di fatto gli unici rimasti accessibili per chi non voglia spendere migliaia di dollari per comprare una sua opera. Si trovano su eBay a poche centinaia di dollari, segnala Maria Popova sull’Atlantic.
I libri per bambini di Andy Warhol. Ci lavorò negli anni Cinquanta, quando non era ancora famoso, e si possono acquistare a prezzi abbordabili.
Un numero sempre maggiore di grandi aziende, americane e non solo, ha deciso di boicottare Facebook aderendo alla campagna Stop Hate For Profits, che combatte la diffusione di contenuti razzisti, violenti o che fanno disinformazione sui social network. Le prime aziende ad annunciare questa decisione erano state The North Face e Patagonia, la settimana scorsa. A loro si sono aggiunte, tra le altre, grandi aziende come Coca-Cola, Ford, Microsoft e Starbucks, che è il sesto più grande inserzionista di Facebook. Cos’è Stop Hate For Profits È una campagna ideata dalla Anti-Defamation League (ADL) e dalla National Association for the Advancement of Colored People (NAACP). La prima è una grande ong americana contro le discriminazioni razziali; la seconda è una delle prime e più influenti associazioni per i diritti civili degli afroamericani. Come tante altre organizzazioni che si occupano di diritti civili, negli ultimi tempi l’ADL e la NAACP hanno partecipato alle proteste contro la morte di George Floyd e in generale contro il razzismo sistemico americano.
Altre grandi aziende boicotteranno Facebook. Dopo The North Face e Patagonia anche Coca-Cola, Ford e Microsoft, tra le altre, non faranno pubblicità su Facebook a luglio: c'entra una campagna americana per i diritti civili.
La Commissione europea ha deciso che sosterrà l’Italia nel fare fronte ai flussi migratori dal Mediterraneo, prolungando l’operazione “Triton” almeno fino alla fine del 2015 (sarebbe dovuta durare «solo pochi mesi») e mettendo a disposizione nuovi fondi di emergenza per un totale di 13,7 milioni di euro oltre a quelli già stanziati. I finanziamenti aggiuntivi saranno prelevati dal Fondo Asilo, migrazione e integrazione. «Non possiamo sostituire l’Italia nel controllo dei suoi confini, ma possiamo darle una mano. Il messaggio che mandiamo è molto semplice: l’Italia non è sola. L’Europa è al fianco dell’Italia», ha detto il commissario europeo all’immigrazione Dimitris Avramopoulos. Il mandato di “Triton” – che consiste nel controllo delle acque internazionali solamente fino a 30 miglia dalle coste italiane, e non nel soccorso – non verrà però modificato. Sulla questione dell’immigrazione sono comunque previste diverse riunioni in Europa: il 4 marzo quella della Commissione e il 12 marzo quella tra i ministri degli Interni dei vari paesi membri. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha commentato il rafforzamento dell’assistenza all’Italia dicendo: «È un primo passo in risposta alle sollecitazioni del Governo italiano: confidiamo che al vertice dei commissari del 4 marzo siano definite ulteriori azioni per far fronte all’urgenza della sfida».
L’operazione “Triton” sarà estesa. La Commissione UE ha deciso che la criticata operazione per gestire i flussi migratori nel Mediterraneo durerà almeno fino alla fine del 2015 e sarà finanziata con altri 13 milioni.
La commissione Finanze della Camera ha approvato un emendamento del decreto fiscale che dovrebbe permettere di pagare in tre rate l’IMU sulla prima casa. L’IMU, cioè Imposta Municipale Unica, è stata introdotta con il federalismo fiscale: sostituisce l’IRPEF sui redditi fondiari da seconde case e l’ICI, introdotta nel 1992 e abolita per le prime case nel 2008. Il federalismo fiscale, approvato dall’ultimo governo Berlusconi, introduceva l’IMU a partire dal 2014: la manovra economica varata dal governo Monti ha anticipato la sua introduzione al gennaio del 2012. Il governo ha stabilito che l’IMU sarà pagata anche dalle prime case con alcune detrazioni e sarà applicata sul valore catastale degli immobili, calcolato secondo coefficienti rivalutati. Non è così semplice, però, e da settimane si rincorrono proposte e polemiche in relazione all’entrata in vigore della nuova imposta. A due mesi dal pagamento della prima rata i dettagli sulle modalità del pagamento sono ancora poco chiari. È abbastanza normale che l’introduzione di una nuova imposta provochi critiche e malcontento da parte di chi la deve pagare. È meno normale che tale atteggiamento arrivi da chi la deve riscuotere, cioè in questo caso gli amministratori locali, che devono stabilirne le aliquote e incassarla (anche se in minima parte).
Tutti i guai dell’IMU. A che punto siamo con la tassa sulla casa, che tra rate, aliquote e catasto è molto criticata anche da chi dovrebbe riscuoterla.
Oggi è stata presentata a Sarnico, in provincia di Bergamo, la nuova Fiat 500 Riva, un’edizione limitata della Fiat 500 realizzata in collaborazione con i cantieri Riva, la famosa società di produttori di imbarcazioni di lusso fondata a Sarnico nel 1842. La nuova automobile si ispira all’Aquariva Super, un motoscafo che è l’evoluzione del più famoso dei modelli Riva, l’Aquarama. La 500 Riva richiama alcuni dettagli dell’Aquariva Super: ad esempio la vernice metallizzata blu e la fascia centrale della plancia, in mogano verniciato a mano con intarsi in acero. Alcuni dettagli sono in azzurro acquamarina, che è lo storico colore dei dettagli delle imbarcazioni Riva. Il prezzo di listino parte da 17.900 euro per la versione 1.2 a benzina da 69 cavalli. In occasione del lancio la versione cabrio sarà proposta allo stesso prezzo di quella berlina. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto della nuova Fiat 500 Riva. È un'edizione limitata realizzata in collaborazione con i cantieri Riva, famosi produttori di imbarcazioni di lusso.
Il calendario scolastico 2017/2018 è stato comunicato ufficialmente dal ministero dell’Istruzione, dopo essere stato deciso a livello regionale (per questo bisognerebbe parlare di calendari scolastici, al plurale). Nella definizione del calendario scolastico si considerano innanzitutto le festività nazionali come il Natale, la Festa della Repubblica e quella della Liberazione, in cui tutte le scuole italiane devono restare chiuse. Sulla base di queste festività le regioni decidono le date di inizio e di fine delle lezioni e i periodi di vacanza, inclusi gli eventuali “ponti”. Le singole scuole, infine, hanno tipicamente a disposizione alcuni giorni di chiusura da utilizzare come ritengono più opportuno durante l’anno scolastico. Tutte le scuole italiane resteranno chiuse i seguenti giorni:
Calendario scolastico 2017/18: le date di inizio e fine delle lezioni e tutte le vacanze. Cosa hanno deciso le regioni, ricordando che ogni scuola ha dei margini di autonomia.
La prima edizione della Settimana della moda dell’Arabia Saudita doveva tenersi dal 26 al 31 marzo: nell’Apex Center, il centro disegnato dall’architetta Zaha Hadid, dovevano essere presentate le collezioni dei maggiori stilisti arabi e di alcuni marchi internazionali, come Roberto Cavalli e Jen Paul Gaultier. Venerdì scorso però, a tre giorni dalla cerimonia inaugurale, la Camera della moda araba l’ha rinviata senza dare spiegazioni. Lunedì ha annunciato le nuove date, dal 10 al 15 aprile all’hotel Ritz Carlton, dicendo che «dato l’importante momento storico del regno saudita, la Camera e gli stilisti hanno deciso insieme di posticipare le date per accogliere ospiti da tutto il mondo. E questo si poteva fare solo con un po’ di tempo in più». Alcuni hanno parlato di problemi organizzativi legati a passaporti e permessi per giornalisti e modelle occidentali, altri a resistenze interne tra i più conservatori nel regime, che si oppongono alle recenti spinte verso una modernizzazione del paese. Come scrive il New York Times, soltanto due anni fa era impensabile che l’Arabia Saudita, uno dei paesi più conservatori e chiusi al mondo, organizzasse una settimana dedicata alla moda internazionale, ma le cose stanno cambiando rapidamente grazie all’ambizioso piano di riforme economiche del principe ed erede al trono Mohammed bin Salman (MbS, come viene chiamato). In pochi mesi il governo ha aperto a forme di intrattenimento prima proibite, come i concerti o la proiezione di film, ha emanato un decreto per permettere alle donne di guidare, di aprire attività imprenditoriali e di assistere a eventi sportivi dal vivo.
La prima settimana della moda saudita è stata sospesa. Doveva tenersi a Riad questa settimana, è stata rinviata ad aprile: pare per ragioni organizzative.
Questa notte verranno assegnati gli Oscar 2019, i più importanti premi al mondo per il cinema. Gli Oscar, che quest’anno sono arrivati alla loro 91ª edizione, sono assegnati dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che riunisce circa ottomila professionisti del settore (registi, attori, direttori della fotografia e costumisti, e così via). I film che hanno ricevuto più nomination, dieci a testa, sono stati Roma e La favorita. A Star is Born e Vice hanno avuto otto nomination, Black Panther sette e BlacKkKlansman sei. Con cinque nomination a testa ci sono invece Bohemian Rhapsody e Green Book. Black Panther è il primo film di supereroi a essere stato nominato come miglior film. Spike Lee, uno dei registi più noti e apprezzati al mondo, ha avuto la sua prima nomination come miglior regista. Alfonso Cuarón ha ricevuto personalmente quattro nomination: come produttore, regista, sceneggiatore e direttore della fotografia. Solo pochissimi altri erano riusciti a fare lo stesso.
Tutte le nomination degli Oscar 2019. I film che hanno ricevuto più nomination sono "Roma" e "La favorita", dieci ciascuno, due in più di "Vice" e "A Star is Born".
Si è concluso oggi al consiglio comunale di Firenze l’iter che ha portato alla decadenza da sindaco di Matteo Renzi, scelto un mese fa dal Parlamento come presidente del Consiglio. Fino alle elezioni amministrative previste per il prossimo 25 maggio, la giunta sarà guidata dal vicesindaco Dario Nardella, del Partito Democratico; lo stesso Nardella domenica ha vinto le primarie del PD e quindi sarà candidato a sindaco. Renzi ha salutato i cittadini di Firenze con questa lettera. ***
La lettera di Renzi ai cittadini di Firenze. Da oggi ufficialmente non è più sindaco: "Sono un po' commosso ma per fortuna via lettera non se ne accorge nessuno".
Il 16 aprile 2007 andavano in onda su Fox le prime due puntate di Boris, una serie tv comica italiana che nel corso degli anni si è guadagnata una popolarità tale che alcune delle sue scene e battute sono entrate nel linguaggio comune, soprattutto di chi ha meno di 40 anni. L’unicità di Boris stava, innanzitutto, nella scelta della storia raccontata, e cioè le fasi di realizzazione di una sgangherata fiction italiana: si chiamava Gli occhi del cuore ed era una parodia di molte serie italiane, in particolare di quelle che raccontano storie strappalacrime di medici come Un medico in famiglia e Incantesimo. Boris fu soprattutto una serie “meta” sui difetti della tv italiana, ma che si guadagnò un seguito notevole anche per l’originalità dei suoi personaggi e delle trame, spesso nonsense e di una comicità molto rara per una serie tv italiana.
Le cose che sono rimaste di “Boris”. Sono passati anni dalla messa in onda della prima puntata della nota serie tv italiana, ma siamo ancora qui che ci diciamo "dai, dai, dai" o "smarmella".
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Veltroni risponde a Ricolfi sulla Stampa. Sconfiggere Berlusconi e il berlusconismo, dice, ma anche costruire qualcos'altro. Solite cose.
L’azienda aerospaziale SpaceX, di proprietà dell’imprenditore americano Elon Musk, taglierà il 10 per cento del suo personale, composto in tutto da 6.000 dipendenti. SpaceX ha usato come giustificazione le «straordinarie sfide che ci attendono». In particolare, SpaceX ha spiegato di voler portare avanti più coordinatamente i suoi due progetti principali, cioè quelli di produrre «astronavi interplanetarie e una rete internet globale satellitare».
L’azienda aerospaziale SpaceX taglierà il 10 per cento del suo personale.
Da tempo per leggere i Peanuts bisogna fare un lavoro quasi da collezionisti: negli Stati Uniti bisogna mettere insieme le strisce che si leggono sui giornali, nelle raccolte brossurate e nelle edizioni speciali per gli anniversari, mentre in Italia sono in commercio varie raccolte e le strisce quotidiane sono pubblicate ogni giorno da quattro anni sul Post. Fino a oggi, però, non era mai esistita una sola raccolta americana che raccogliesse l’intero catalogo delle popolarissime strisce a fumetti, nonostante il rinnovato interesse per i Peanuts dopo la morte del loro creatore Charles M. “Sparky” Schulz nel 2000. «E non sembrava probabile che qualcuno l’avrebbe mai pubblicata», ha detto Gregory Gallant, un fumettista e graphic designer canadese noto con il nome d’arte Seth. Guarda le strisce dei Peanuts sul Post
La grande raccolta delle strisce dei Peanuts. L'ultimo volume sta per uscire negli Stati Uniti e arriverà anche in Italia: l'ha curata un fumettista canadese realizzando il sogno di parecchi fan.
Giovedì 8 maggio la procura di Milano ha disposto l’arresto di sette persone, accusate di corruzione nell’ambito di diverse attività legate a Expo 2015 – l’Esposizione universale che si tiene ogni cinque anni in una diversa città del mondo – e alla realizzazione di altre infrastrutture. Molte delle persone coinvolte ebbero già problemi giudiziari negli anni Novanta, all’epoca dell’inchiesta cosiddetta “Mani Pulite”. Tra gli arrestati ci sono anche Primo Greganti (quel Primo Greganti, soprannominato il “compagno G.”), e Angelo Paris, uno dei dirigenti più importanti del gruppo organizzatore dell’Esposizione universale. Chi sono le persone arrestate
L’inchiesta su Expo e tangenti, in 7 punti. Le cose fondamentali da sapere per orientarsi sulla notizia che apre tutti i giornali di oggi.
Oggi il Foglio ha scritto che Antonio Tasso, candidato alla Camera del Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale Manfredonia-Cerignola, fu condannato nel 2007 in primo grado per violazione del diritto d’autore, perché aveva venduto nel suo negozio di elettronica videogiochi e CD musicali piratati. Il Foglio dice che a Tasso furono concesse le attenuanti generiche e che fu «condannato alla pena di sei mesi di reclusione e 2.000 euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali». La pena fu sospesa perché Tasso non aveva precedenti penali, e poi ci fu un processo d’appello, ma il reato andò in prescrizione, come confermato al Foglio dall’avvocato di Tasso. Secondo il regolamento del M5S, nessun candidato può avere condanne in primo grado «per qualsiasi reato commesso con dolo». I risultati, le notizie e i commenti sul voto, man mano che arrivano
C’è un altro candidato del M5S condannato in primo grado, dice il Foglio: Antonio Tasso, del collegio uninominale Manfredonia-Cerignola.
La catena statunitense di grandi magazzini di lusso Neiman Marcus ha chiesto l’amministrazione straordinaria per l’impossibilità di pagare i propri creditori a causa della crisi provocata dall’epidemia da coronavirus. L’azienda, fondata nel 1907 in Texas dai fratelli Herbert Marcus e Carrie Marcus, e dal marito di quest’ultima, A.L. Neiman, è una delle più grandi del settore negli Stati Uniti, con 43 punti vendita in tutto il paese. L’azienda, che possiede anche i famosi grandi magazzini Bergdorf Goodman di New York, alla fine di marzo aveva dovuto chiudere tutti suoi negozi a causa dell’epidemia. Nello specifico Neiman Marcus ha fatto ricorso al Chapter 11, una legge fallimentare statunitense simile all’amministrazione straordinaria italiana, che consente di tenere aperta un’azienda in grave crisi a patto di concordare con il tribunale un piano di risanamento che tuteli i creditori.
La catena di negozi di lusso Neiman Marcus ha chiesto l’amministrazione straordinaria.
Se nelle ultime settimane scorrendo la sezione Notizie su Facebook vi siete trovati davanti alcuni status dei vostri amici scritti con un font stranamente grande, non preoccupatevi, il vostro computer non si è rotto, i vostri amici non stanno urlando né hanno scoperto un trucco per pochi eletti. Si tratta di una nuova funzione di Facebook, attualmente ancora in fase di sviluppo, che prevede un aumento automatico della grandezza del font negli status con meno di 35 caratteri. Come ha notato il sito di news Quartz, normalmente gli status su Facebook hanno una dimensione di 14 punti tipografici (l’unità di misura dei font) mentre in questo caso arrivano a 24 punti. L’ingrandimento dei font al momento funziona solo su desktop e non sulle app mobile, e solo quando allo status non vengono aggiunti foto, video o link.
Perché alcuni status su Facebook hanno un font enorme? i vostri amici non stanno urlando né hanno scoperto un trucco: è una nuova funzione automatica del social network.
Nadia Toffa, conduttrice delle “Iene”, era stata ricoverata ieri all’ospedale Cattinara di Trieste dopo aver avuto un malore. Nella notte Toffa, che ha 39 anni, è stata trasferita in elicottero all’ospedale San Raffaele di Milano. Non è ancora chiaro cosa le sia successo: secondo i giornali le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita. Stando alle ricostruzioni dei giornali, Toffa si era sentita male nella camera d’albergo dove alloggiava, ed era stata subito portata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale. L’azienda ospedaliera di Trieste aveva poi fatto sapere che era stata ricoverata «per patologia cerebrale in fase di definizione». Non sono stati forniti ulteriori dettagli.
Nadia Toffa, conduttrice delle “Iene”, è stata trasferita da Trieste a Milano dopo un malore. Si era sentita male nel primo pomeriggio di ieri, mentre si trovava in albergo.
FastCompany fa la classifica delle donne più influenti nel mondo della tecnologia: 1. Jen Bekman – 20X200
Le donne più potenti della tecnologia. Dalle breaking news all'astronomia, Fast Company fa la classifica delle donne che stanno rivoluzionando il mondo tecnologico.
Il 27 ottobre 1923 nacque a New York Roy Lichtenstein, uno degli artisti più famosi del Novecento. È stato uno dei nomi principali della cosiddetta Pop Art e alcune delle sue opere, in particolare quelle degli anni Sessanta ispirate ai fumetti, lo resero molto conosciuto ma gli attirarono anche molte critiche. I suoi dipinti sono stati venduti anche negli ultimi anni per decine di milioni di euro e riprodotti un’infinità di volte su poster e altri oggetti: anche se sembrano a loro volta riproduzioni, Lichtenstein non utilizzava tecniche meccaniche e i suoi famosi puntini erano dipinti uno ad uno. Roy Lichtenstein si interessò al disegno fin da bambino. Era nato in una famiglia tipica della media borghesia newyorkese – suo padre era un agente immobiliare e sua madre una casalinga – che riuscì a superare senza traumi gli anni della Depressione. Prese le sue prime lezioni di pittura a 15 anni, alla Parsons School of Design di Manhattan, e anni dopo ricordava che, durante le estati della sua adolescenza in un campeggio per ragazzi del Maine, passava il tempo a dipingere “acquerelli romantici” del paesaggio. Per permettergli di seguire i suoi interessi artistici, i suoi genitori lo mandarono alla Ohio State University di Columbus, in Ohio, dove seguì corsi di pittura e disegno.
Whaam!. Roy Lichtenstein è nato 90 anni fa: l'occasione per provare a capire perché quadri che sembrano riproduzioni di fumetti sono opere d'arte.
Cassandra C. ha 17 anni e vive a Windsor Locks, un comune di circa 12 mila abitanti nella contea di Hartford, in Connecticut, negli Stati Uniti; ha il linfoma di Hodgkin, un tumore che colpisce il sistema immunitario e che, se diagnosticato e trattato precocemente, ha un elevato tasso di sopravvivenza. Oggi Cassandra si trova sotto la tutela del “Department of Children and Families” (DCF), l’agenzia del governo americano responsabile dei servizi sociali e dell’assistenza ai minori. La scorsa settimana la Corte Suprema del Connecticut ha stabilito che la ragazza non è in grado di decidere per sé e quindi che non è libera di rifiutare le cure per la sua malattia, come invece vorrebbe. È una storia diversa da quelle che siamo abituati a sentire riguardo la libertà di scegliere come morire: in primo luogo perché la malattia di Cassandra è curabile, in secondo luogo perché Cassandra è minorenne. Cassandra ha raccontato su un giornale locale la sua storia in una lettera. «Negli ultimi 17 anni ho vissuto una buona vita. Siamo sempre state solo io e mia madre e tutti i nostri animali domestici. Mia madre mi ha cresciuta bene, insegnandomi a essere una donna forte, capace e indipendente. Mi ha insegnato a distinguere il bene dal male e mi ha sempre guidata verso la giusta direzione, restando al mio fianco in ogni mia scelta. Non avrei la mia forza, la mia determinazione e la mia carica, se non fosse per mia madre. Ha svolto il ruolo di una mamma e di un papà, e ha fatto davvero un buon lavoro!
La storia di Cassandra C., che ha 17 anni e non vuole curare il suo tumore. Una minorenne americana non vuole fare la chemioterapia, sua madre è d'accordo con lei: il tribunale dei minori però l'ha costretta.
Il cantante e chitarrista americano Jack White, ex membro dei White Stripes, ha detto che nei concerti del suo prossimo tour proibirà agli spettatori di utilizzare lo smartphone. Non si potranno usare «dispositivi per fare foto, video o registrazioni audio», per garantire «un’esperienza senza telefoni, al cento per cento umana». La decisione di White, che è conosciuto tra le altre cose per essere un impallinato di dischi in vinile e di strumenti vecchi e scassati, non è la prima di questo tipo: l’hanno già sperimentata negli ultimi anni altri artisti, anche non musicisti, che hanno deciso di utilizzare i servizi della start-up Yondr, che produce una speciale sacca “porta-telefoni” pensata proprio per eventi di questo tipo. Anche White si affiderà a Yondr per i suoi concerti senza smartphone. White aveva già detto in passato di non amare i concerti in cui il pubblico filma la band sul palco, creando un muro di smartphone e tablet accesi che secondo lui rovinano l’esperienza di chi vorrebbe godersi lo spettacolo. E non è il solo: chiunque sia stato a un concerto negli ultimi dieci anni ha probabilmente avuto a che fare con questo problema. In caso contrario, è perché era uno di quelli che disturbavano gli altri filmando il concerto con il proprio telefono.
Sigillereste il vostro telefono in un sacchetto, ai concerti? jack White è l'ultimo artista ad avere adottato Yondr, un servizio che permette di fare spettacoli dal vivo senza che tutti li filmino.
Gli argomenti di tendenza 2014 stando alle ricerche compiute su Google, come è ormai tradizione da diversi anni, sono stati pubblicati da Google stessa: si tratta dell’elenco delle cose che sono circolate di più sul motore di ricerca di Google durante il 2014. La lista per la prima volta dopo 13 anni non si chiama più Zeitgeist come in passato, ma semplicemente “Un anno di ricerche su Google” (“zeitgeist” è composta dalle parole tedesche: “Zeit”, cioè “tempo”, e “Geist”, che significa invece “spirito”). Gli elenchi di chiavi di ricerca per gli argomenti di tendenza 2014, ovvero delle parole inserite su Google, non comprendono i termini più cercati in assoluto durante quest’anno, ma quelle che sono state definite “emergenti” per l’aumento significativo di ricerche che hanno avuto rispetto agli anni precedenti. Tra gli argomenti di tendenza 2014 su scala globale ci sono la morte dell’attore statunitense Robin Williams, l’epidemia dovuta al virus ebola e gli incidenti aerei che hanno interessato Malaysia Airlines. Un altro argomento di tendenza nella lista sono i Mondiali di Calcio giocati la scorsa estate in Brasile, che hanno raccolto un grande seguito anche online, e gli stessi Mondiali sono stati la parola più popolare e di tendenza in Italia nell’anno che sta per finire.
Argomenti di tendenza 2014, lo “Zeitgeist” di Google. Da Robin Williams al bugiardino, dai pidocchi a giargiana passando per l'IS e Frozen per ricordare l'anno ormai agli sgoccioli.
Nella notte tra lunedì 19 e martedì 20 ottobre a Vaprio d’Adda, un comune in provincia di Milano, un uomo di 65 anni ha ucciso un uomo che era entrato in casa sua, probabilmente per tentare un furto. La casa in questione è una villetta familiare a due piani: al secondo piano dormiva Francesco Sicignano, pensionato di 65 anni, che è stato svegliato da alcuni rumori provenienti dall’appartamento, ha preso la pistola che conservava nel comodino e ha sparato a un ragazzo uccidendolo. La procura di Milano ha aperto un’indagine, inizialmente per eccesso colposo di legittima difesa e poi per omicidio volontario: questa decisione – scaturita anche da alcuni aspetti poco chiari dei fatti – ha generato molte discussioni e polemiche, riaprendo un vecchio dibattito sulla legittima difesa e sulle norme che la regolano. Dall’inizio Vaprio d’Adda è un comune da quasi 9.000 abitanti che si trova praticamente sul confine tra la provincia di Bergamo e quella di Milano. Francesco Sicignano è un ex imprenditore in pensione, originario di Terracina nel Lazio: i giornali scrivono che negli anni aveva “aperto e chiuso una mezza dozzina di imprese di costruzioni tra Milano, la Brianza e Vaprio” e che ha “remoti e piccolissimi precedenti di natura finanziaria” (il Corriere però aggiunge, senza specificare ulteriormente, che ha un precedente giudiziario “vecchio e per un reato piuttosto grave”). Sicignano vive in una villetta a due piani su via Cagnola insieme ai figli e alle rispettive famiglie, e ha raccontato di aver subìto due furti negli ultimi mesi: uno all’inizio dell’estate, al primo piano, all’epoca denunciato; uno giovedì scorso, mai denunciato.
L’omicidio di Vaprio e la legittima difesa. Le cose che sappiamo e quelle che non tornano sull'omicidio in provincia di Milano che ha riaperto la ciclica discussione sull'uso delle armi.
Il 21 maggio 1989, trent’anni fa, andò in onda su NBC “Freefall”, l’ultimo episodio di Miami Vice. Durò due ore e chiuse cinque stagioni che non cambiarono tanto la tv quanto l’estetica di un decennio, gli anni Ottanta, il cui immaginario sarebbe rimasto per sempre legato ai colori e allo stile della serie. Mesi dopo, in realtà, furono trasmessi altri quattro episodi di Miami Vice, che per vari motivi non erano stati mandati in onda prima: ma fu “Freefall” a chiudere davvero la serie, peraltro con la partecipazione di Ian McShane nel ruolo di un dittatore sudamericano che i due protagonisti dovevano proteggere. La trama di Miami Vice non era complessa: fin dal suo esordio, nel 1985, la serie raccontava le indagini e le pericolose operazioni di Sonny Crockett e Rico Tubbs, i due detective protagonisti, interpretati da Don Johnson e Philip Michael Thomas. Si dice che l’idea per la serie venne al capo di NBC Brandon Tartikoff, che a un certo punto appuntò su un tovagliolo “poliziotti alla MTV”. Erano gli anni dei videoclip musicali e in cui un nuovo tipo di cultura giovanile aveva soppiantato quella degli anni Settanta, reggendosi su valori molto diversi. Era, per dirne una, molto più redditizia, perché da subito più allineata con la società di massa e dei consumi statunitense. NBC aveva bisogno di qualcosa che interessasse a quella fascia di pubblico che da un paio d’anni impazziva per MTV.
Che cosa fu “Miami Vice”. 30 anni fa andò in onda l'ultimo episodio di una serie che definì l'idea che abbiamo oggi degli anni Ottanta, a suon di motoscafi e completi colorati.
Durante una trasmissione televisiva papa Francesco ha detto che nella famosa preghiera del “Padre nostro” la frase «non ci indurre in tentazione» non è una buona traduzione, e che anche i francesi di recente hanno cambiato il testo con una formula più corretta e comprensibile. Il Papa ha poi fatto capire che anche i cattolici italiani potrebbero voler modificare il testo della preghiera. Il commento del Papa ha comunque suscitato molte critiche. Philip F. Lawler, direttore di Catholic World News, un sito conservatore, ha detto che la critica del Papa sulla traduzione «non è irragionevole» ma che sarebbe sconvolgente se una preghiera così radicata e conosciuta in questa versione venisse modificata. E ancora: «Papa Francesco ha preso l’abitudine di dire cose che mandano le persone in confusione, e questa è una di quelle». Lo scorso mercoledì 6 dicembre, nella settima puntata del programma “Padre nostro” condotto da don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova, e andata in onda su Tv2000 il Papa ha detto che la frase che lascia pensare che Dio possa indurci in tentazione: «non è una buona traduzione. Anche i francesi hanno cambiato il testo con una traduzione che dice “non mi lasci cadere nella tentazione”: sono io a cadere, non è lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto, un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito». E ancora: «Quello che ti induce in tentazione è Satana, quello è l’ufficio di Satana».
Il Papa vuole cambiare il “Padre nostro”? sembra di sì, e in Francia è già successo, perché dice che il passaggio "non ci indurre in tentazione" è una cattiva traduzione.
La multinazionale svizzera Nestlé ha annunciato martedì che venderà all’italiana Ferrero la sua divisione di dolciumi attiva negli Stati Uniti. L’accordo è da 2,4 miliardi di euro, che Ferrero pagherà in denaro senza scambi azionari. La transazione sarà conclusa entro la fine del primo trimestre fiscale di quest’anno. La divisione dolciaria di Nestlé oggetto della vendita costituisce circa il 3 per cento delle vendite del gruppo svizzero negli Stati Uniti. Comprende diversi marchi molto conosciuti sul mercato statunitense come: Butterfinger, Crunch, BabyRuth, 100Grand, Raisinets e Chunky. Altri marchi, come KitKat, non fanno parte dell’accordo. Ferrero, con sede ad Alba (Cuneo), è la più grande azienda dolciaria italiana e una delle società più grandi del settore a livello mondiale. Negli ultimi anni ha concluso diversi accordi per acquisire piccoli e medi concorrenti sul mercato europeo e statunitense. Da tempo si parlava di un suo interesse per alcune delle attività di Nestlé, impegnata nel rivedere alcuni settori ritenuti non più strategici.
Nestlé ha venduto a Ferrero la sua divisione dolciaria statunitense per 2,4 miliardi di euro.
All’incrocio che porta alla sede centrale di Veneto Banca, nel comune di Montebelluna, in provincia di Treviso, i nuovi proprietari non hanno ancora fatto in tempo a cambiare il cartello stradale. Hanno usato un adesivo per coprire il nome della vecchia banca, fallita lo scorso giugno e acquistata da Intesa San Paolo per 50 centesimi di euro. Il fallimento di Veneto Banca è costato cinque miliardi di euro di risparmi a quasi 90 mila tra persone e aziende. Ma ha fatto molto più che mettere in crisi migliaia di famiglie. Ha messo in dubbio l’immagine ideale che molti hanno del Veneto: una regione capace, operosa e soprattutto onesta. È l’idea che i veneti saprebbero fare meglio se lasciati da soli ed è quella che sta alla base del referendum su cui tra due giorni saranno chiamati a votare. «Ma chi avrebbe dovuto controllare sulle banche, mi chiedo io. I veneti o le autorità di Roma, la Banca d’Italia, la CONSOB?». Luigina Tomasella è un’ex insegnante di scuola elementare. Oggi è segretaria della Lega Nord di Montebelluna e anche lei è tra gli azionisti di Veneto Banca. Siamo seduti nella piazza principale della città, 30 mila abitanti a mezz’ora di macchina da Treviso. Davanti a noi ci sono i due edifici più importanti del paese: il municipio e la storica sede della banca, dove le antiche insegne sono state sostituite con quelle dei nuovi proprietari. «È stato un piano contro i veneti – continua Tomasella –, ci hanno imbrogliato un’altra volta, come nel referendum per l’annessione all’Italia nel 1866, in cui fecero votare soldati che con il Veneto non avevano nulla a che fare».
Cosa c’entrano le banche col referendum in Veneto. Storia di come lo scandalo finanziario più grave della storia del Veneto abbia messo in dubbio le ragioni stesse del voto sull'autonomia.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Fini e Veltroni, vite parallele. Secondo Marco Damilano erano l'anima dei rispettivi partiti, spenti.
Andrew Hozier-Byrne è un musicista e cantante irlandese conosciuto col nome d’arte “Hozier” diventato molto famoso grazie al successo della canzone Take me to church, pubblicata per la prima volta nel 2013 e inclusa nel suo primo disco, uscito nell’ottobre 2014. Hozier sarà ospite della terza serata del Festival di Sanremo 2016, quella delle cover: i venti cantanti italiani in gara canteranno ognuno una canzone già edita e il vincitore della serata riceverà il premio “Sanremo cover”. Da venerdì riprenderà invece la gara principale, con le prime cinque eliminazioni e il voto per il ripescaggio. La pronuncia corretta di Hozier è ózier, con la “e” stretta. Take me to church è conosciuta anche perché è la canzone di un famoso spot delle cuffie Beats con LeBron James.
Perché è famoso Hozier. Uno degli ospiti della terza serata di Sanremo è un cantante irlandese diventato popolare prima ancora di aver fatto un disco: una sua canzone la conoscete per forza.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
“Voglio dire”. La crisi degli insegnanti spiegata da Domenico Starnone.
Aggiornamento 17 gennaio. Massimo Ponzoni si è costituito a Milano. ***
Le accuse contro Massimo Ponzoni. Perché il tribunale di Monza vuole arrestare il segretario del Consiglio regionale della Lombardia, PdL.
Firmiamo.it è un sito nato nel 2007 (una piattaforma, dicono i più esperti di distinzioni tecniche) che permette agli utenti di organizzare raccolte di firme online su qualunque tema: “il modo migliore per far sentire la tua voce”. Il procedimento per chi vuole firmare una petizione è molto semplificato. Si devono inserire nome, cognome, cap e un indirizzo email dove si riceve un messaggio a cui bisogna rispondere per verificare la sua attendibilità. Quando si inserisce la propria mail compare il messaggio “Non divulgheremo il tuo indirizzo”, e questa breve formula rassicura l’utente sulla privacy dei dati forniti. Ma in un successivo riquadro di quelli lunghissimi, fitti, privi di accapo e pieni di articoli di legge e voci e sottovoci – quelli scritti apposta per non essere letti – si dice però: I Suoi dati personali, potranno essere trattati direttamente – anche tramite qualsiasi mezzo o tecnologia: (e-mail, telefono, sistemi automatizzati) anche per finalità informative o promozionali: newsletter informative sulle petizioni; iniziative promozionali su prodotti; invio, anche tramite SMS, posta elettronica o altri mezzi, di materiale pubblicitario e informazioni commerciali; iniziative promozionali su prodotti e/o servizi di società terze; b) il conferimento dei dati è necessario per l’erogazione dei servizi; c) l’eventuale rifiuto di fornire detti dati comporterà l’impossibilità di erogare il servizio richiesto
Il caso firmiamo.it. Un popolare sito di petizioni serve in realtà solo a mandare spam pubblicitario ai firmatari.
Monica Guerzoni racconta oggi sul Corriere della Sera l’inedita eccitazione mediatico-politica che si è creata intorno ai luoghi che ospitano la Giunta per le elezioni del Senato – che deve discutere in questi giorni della decadenza di Silvio Berlusconi – usualmente non abituati a tante attenzioni. «Non fu così nemmeno vent’anni fa, quando là dentro c’era Giulio Andreotti…». Il funzionario dell’Archivio di Stato non sa più a chi dare i resti, sale e scende le scale, chiude e apre i cancelli e gli tocca persino rassicurare una studiosa che si informa sulle uscite di sicurezza del Palazzo, ossessionata dal terrore di «fare la fine del sorcio». Dalle due del pomeriggio e fino alle otto di sera, il cortile del Palazzo della Sapienza, che ospita la giunta delle Elezioni, è un circo di provincia. C’è la troupe tedesca e quella coreana, c’è la turista olandese e l’indiana con sari verde-oro, c’è la teutonica che sventola un girasole lungo un metro e l’archivista marxista dichiarato: barba e pipa, cappellaccio di paglia con gli occhiali posizionati sopra alla falda, indossa una t-shirt accalappia-fotografi, con cui si è presentato spavaldamente in ufficio. C’è scritto «Berlusconi facci il miracolo. Sparisci». Berlusconi non c’è, ma il circo è tutto in suo nome. Turisti che arrivano per la cupola del Borromini e rimangono lì per ore a godersi lo spettacolo. Perché, come dice in inglese l’inviato coreano, «mister Berlusconi fa notizia in tutto il mondo». La farsa del chiodo-scaccia-chiodo comincia prima delle tre, ogni senatore che arriva si prende un pezzetto di scena, ma appena ne appare uno più famoso il predecessore deve cedere il passo davanti ai riflettori. «Annamo!». Il grido degli operatori, la ressa, gli spintoni e gli insulti dicono che è arrivato Andrea Augello. Il relatore, Pdl, si presenta zaino in spalla, gravato dal peso delle segretissime ottanta cartelle che leggerà, prendendosi 250 minuti, davanti alla giunta.
Giornate memorabili in Giunta. Monica Guerzoni racconta il concitato momento di celebrità di quelli che devono decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi.
“THR!!!ER”, il nuovo disco dei !!! (da pronunciare “Chk Chk Chk”, come tre schiocchi con la lingua), uscirà il 29 aprile nel Regno Unito e il 30 aprile negli Stati Uniti. Nel frattempo la band californiana, al suo quinto lavoro in studio, ha pubblicato in anteprima una delle canzoni del nuovo disco, Slyd. I !!! hanno inoltre annunciato un tour negli Stati Uniti e in Europa per la prossima primavera.
La nuova canzone dei !!!. Il gruppo californiano dal nome impronunciabile pubblicherà un nuovo disco a fine aprile.
Quando si va al cinema, prima che inizi un film, vengono proiettati diversi trailer cinematografici: di solito catturano la nostra attenzione e ci danno la possibilità di vedere in anteprima e soprattutto su un grande schermo le scene più interessanti di film più o meno attesi. Ma molto spesso i trailer possono sembrare troppo lunghi, tanto da darci l’impressione di aver capito l’intera trama del film prima ancora di averlo visto. La pensa così la NATO (National Association of Theater Owners), l’associazione degli esercenti cinematografici statunitensi, che la scorsa settimana, spinta dalle lamentele di molti spettatori, ha proposto nuove linee guida per avere maggior controllo su come i film di Hollywood vengono promossi e commercializzati all’interno delle loro sale. La NATO ha proposto di ridurre la lunghezza standard attuale dei trailer (2 minuti e mezzo) a 120 secondi e ha suggerito nuove regole sui tempi di rilascio dei trailer (entro i quattro mesi dall’uscita del film e non prima) e l’obbligo di inserire la data di uscita su ogni tipo di pubblicità legata ad un film.
I trailer dei film sono troppo lunghi? sì, secondo gli esercenti cinematografici statunitensi, che hanno chiesto di ridurli di trenta secondi.
Negli ultimi mesi i governi di molti stati ricchi e avanzati – o gli operatori telefonici attivi in questi stati – hanno deciso a quali aziende affidare la costruzione delle reti 5G, le reti di ultima generazione che porteranno importanti benefici alle telecomunicazioni. Queste decisioni sono osservate con molta attenzione, perché attorno al 5G da anni è in corso una battaglia in gran parte politica: gli Stati Uniti stanno cercando di limitare l’influenza dell’azienda cinese Huawei in Europa e tra i paesi alleati, perché, sostiene l’amministrazione americana, Huawei è vicina al governo cinese e pone un rischio per la sicurezza (l’azienda e il governo cinese, ovviamente, rigettano queste accuse). Questa disputa economico-politica va avanti da tempo: ci sono state pressioni diplomatiche, dazi commerciali e processi giudiziari. – Leggi anche: Quando arriva il 5G
Huawei è in difficoltà sul 5G? a seguito della guerra commerciale condotta dagli Stati Uniti molti operatori stanno escludendo l'azienda cinese dai contratti per le nuove reti, ma è ancora presto per valutarne gli effetti.
Ylenia Carrisi, figlia primogenita di Albano Carrisi e Romina Power, scomparve presumibilmente il 6 gennaio 1994 a New Orleans, negli Stati Uniti. Aveva da poco compiuto 23 anni e oltre a essere la figlia di una delle coppie più famose della musica popolare italiana, era conosciuta anche per essere stata una delle vallette della prima edizione del quiz televisivo La ruota della fortuna, condotto da Mike Bongiorno sulle reti Mediaset. Fu vista per l’ultima volta in un hotel di New Orleans, dal quale uscì senza mai più tornare. All’epoca della scomparsa, Ylenia Carrisi era iscritta al King’s College di Londra e alternava lo studio alle prime apparizioni in pubblico, sul palco con i genitori o in televisione. Negli ultimi mesi del 1993 si era presa una pausa dagli studi per viaggiare in solitaria tra l’America Centrale e gli Stati Uniti, dove aveva la possibilità di muoversi liberamente essendo cittadina statunitense. La madre Romina è infatti americana, discendente di una famiglia di famosi attori hollywoodiani: il nonno, Tyrone Power, fu una celebrità del cinema muto mentre il padre, Tyrone Junior, fu uno degli attori americani più famosi tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta. Anche la madre, Linda Christian, di origini messicane, fu una famosa attrice.
La storia della scomparsa di Ylenia Carrisi. Oggi avrebbe compiuto 50 anni la figlia di Albano Carrisi e Romina Power, sparita il 6 gennaio 1994 a New Orleans e mai più rintracciata.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del nuovo decreto legge approvato il 7 ottobre dal Consiglio dei ministri che proroga lo stato di emergenza al 31 gennaio 2020 e tutte le misure previste nel decreto della presidenza del Consiglio (DPCM) del 7 settembre. Il decreto inoltre introduce l’obbligo di avere sempre con sé la mascherina e estende le situazioni in cui è obbligatorio indossarla. Nel testo del decreto si legge che è obbligatorio indossare la mascherina «nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi».
Il testo del nuovo decreto del governo sul coronavirus. Prevede che dall'8 ottobre sia obbligatorio indossare la mascherina anche all'aperto.
Audio Analytic è una startup di Cambridge che si occupa di intelligenza artificiale e ha trovato un modo per insegnare ai computer a riconoscere certi tipi di suoni, come il rumore di un vetro che si rompe o quello di un cane che abbaia. Negli ultimi anni i computer hanno fatto molti miglioramenti nel decifrare il mondo esterno attraverso i suoi segnali, al punto che in certi casi sono diventati più precisi delle persone nel riconoscere alcune cose, come i volti; per quanto riguarda l’audio invece, se si escludono i sistemi di riconoscimento vocale per dare istruzioni (come quello di Google o Siri di Apple) o Shazam per le canzoni, la maggior parte dei suoni vengono ancora considerati dai dispositivi come un rumore indistinto. L’obiettivo di aziende come Audio Analytic è rendere i dispositivi capaci di riconoscere i suoni in modo preciso, per poterli poi utilizzare all’interno delle “case intelligenti”. Arrivare a questo risultato richiede però un numero enorme di dati. Il CEO di Audio Analytic, Chris Mitchell, ha spiegato che per catalogare il suono di un vetro che si rompe, lui e i suoi colleghi hanno raccolto e distrutto migliaia di vetri di porte e finestre di vari spessori e dimensioni. Il rumore di ogni vetro frantumato con modalità diverse è stato poi registrato e inserito in un grande database. La stessa cosa è stata fatta per insegnare ai dispositivi a riconoscere il rumore di alcuni tipi di allarmi, come quelli antincendio: l’azienda ha acquistato online quanti più allarmi possibile e li ha campionati, ma nonostante il grande numero di sorgenti, in un primo momento è stato complicato insegnare ai dispositivi a distinguere quel tipo di allarmi da altri come le sveglie o il timer del forno. Un modo per risolvere il problema è stato programmarli affinché si concentrassero anche sull’intervallo tra un bip e l’altro, e non solo sul tono e la durata del suono. Altri due tipi di rumore che hanno richiesto parecchio lavoro sono stati il pianto dei bambini, campionato con la collaborazione di un gruppo di genitori di Cambridge, e il latrato dei cani, che è stato possibile raccogliere grazie all’aiuto di alcuni veterinari.
L’intelligenza artificiale e i rumori. A che punto sono quelli che vogliono insegnare ai computer a distinguere una finestra rotta da un bicchiere rotto, per esempio, e a cosa servirà.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
“Caro Antonio, che ci guadagni a manipolare?”. Paolo Flores d'Arcais accusa Di Pietro di aver organizzato una manipolazione del sondaggio di MicroMega sulla questione morale nell'IdV.
Nell’aprile dello scorso anno due articoli sul sonno, pubblicati rispettivamente dal Wall Street Journal e dal New York Times, aggiunsero nuove elementi all’eterno dibattito sul nostro modo di dormire e sulle soluzioni migliori per riposare efficacemente. In particolare, uno dei due articoli spiegava che con meno di otto ore di sonno al giorno molte persone rendono meno, spesso senza nemmeno accorgersene. Al dibattito sul sonno negli ultimi giorni si è aggiunto David K. Randall con un articolo pubblicato sulla Sunday Review del New York Times e che è diventato uno dei pezzi più condivisi sul sito del giornale. Il suo autore invita a ripensare il modo in cui dormiamo, smontando il dogma delle otto ore filate di sonno. Randall è un giornalista di Reuters e di recente ha pubblicato il libro Dreamland: Adventures in the Strange Science of Sleep, dove racconta citando diverse ricerche scientifiche come reagisce il nostro organismo al sonno e quali particolari esigenze cerca di soddisfare. Sul Times spiega che circa 41 milioni di statunitensi dormono meno di sei ore al giorno, con evidenti conseguenze sulla loro resa durante le ore di lavoro. La miglior cosa da fare in questi casi, si dice, è andare a letto prima e trascorrere più tempo a letto, ma secondo diversi ricercatori potrebbe essere questa la radice del problema.
Rivalutare il sonnellino. Un articolo del New York Times che circola molto online mette in discussione alcune certezze sul nostro rapporto col sonno, a cominciare dalle famose otto ore.
Scritto e girato dal regista francese Michel Hazanavicius, The Artist è un film del 2011 ambientato a Hollywood tra il 1927 e il 1932 e realizzato esattamente come i film di quegli anni: privo di sonoro (ma accompagnato da musiche al pianoforte), in 4:3 e con gestualità ed espressioni degli attori esasperate al limite del parodico. Arriva oggi nei cinema americani, dopo essere stato presentato ai vari festival cinematografici in giro per il mondo. È la storia di un maturo e famoso attore di film muti, sicuro del suo successo e dell’amore del pubblico, e di una giovane ballerina che lui aiuterà ad avviare una brillante carriera. Durante il film, che inizia con l’attore al picco della sua fama e la ballerina ancora sconosciuta, le parti si invertono.
The Artist, film muto contemporaneo. Esce oggi negli Stati Uniti un apprezzato film francese che omaggia il cinema muto, e ci si chiede se davvero potrebbe vincere un Oscar.
Ho trascorso un’intera giornata sull’unico articolo di cui è composto il disegno di legge sulle intercettazioni che modifica circa 36 disposizioni di legge contenute in cinque corpi normativi differenti. Ho incollato e ricostruito faticosamente commi e locuzioni, cercando senza pregiudizi qualcosa di buono. E qualche cosa ho trovato. Alcune innovazioni portate nel provvedimento potrebbero addirittura essere condivise dai molti che con la maschera di Guy Fawkes, simbolo degli Anonymous, stanno oggi manifestando legittimamente nelle piazze sul comma 29, e che sono usualmente meritori difensori della privacy in rete. Purtroppo la proposta, per come è formulata, merita invece solo barricate senza possibilità di mediazione. Con un unico articolo (seppur di 42 commi) si vuole intervenire su temi assai differenti tra loro, tentando di tutelare e (ri)bilanciare confusamente beni giuridici nettamente disomogenei. È difficile individuare una ragione per accorpare, in una sola norma, temi quali la terzietà e l’indipendenza dei magistrati, i limiti all’invasività del potere giudiziario e la libertà di espressione e di stampa. Se ne trae la convinzione che vi sia un unico elemento che interessa trasversalmente tutti i punti trattati dalla proposta e ne può giustificare una trattazione unitaria: i problemi giudiziari e di immagine del PresdelCons. Detta così può apparire un luogo comune, ma l’affermazione deriva invece da puntuali considerazioni tecnico-giuridiche. Non si individuano altre possibili ragioni per cui una legge debba trattare contestualmente, con interventi assolutamente disorganici, istituti e principi tanto differenti tra loro. Ci si chiede quale nesso ci sia tra:
Una legge fatta male. Perché il disegno di legge sulle intercettazioni è un pateracchio normativo prima ancora che un attacco alla libertà.
Gl ultimi dati ufficiali diffusi lunedì pomeriggio dalla Protezione Civile dicono che le persone risultate positive al coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia da quando è iniziata l’epidemia in Italia sono 2.036, contando anche quelle morte e quelle guarite. Attualmente ci sono 1.835 persone positive, 258 in più di domenica: per il 50 per cento si tratta di casi asintomatici e in isolamento domiciliare, per il 40 per cento di persone ricoverate che presentano sintomi lievi, e per il 10 per cento di persone ricoverate in terapia intensiva. I casi confermati dall’Istituto Superiore di Sanità sono in tutto 668. Le morti legate in qualche maniera al virus sono invece 52, 18 in più di ieri, mentre le persone guarite sono in tutto 149.
Le ultime sul coronavirus in Italia. Le persone affette da COVID-19 si trovano quasi tutte nel Nord Italia, ma i contagi si stanno diffondendo anche al Centro e al Sud.
Via Crucis di Gianluigi Nuzzi, pubblicato da Chiarelettere, e Avarizia di Emiliano Fittipaldi, pubblicato da Feltrinelli, sono usciti lo stesso giorno – il 5 novembre –, parlano della stessa cosa – scandali vaticani – e stanno vendendo molto, anche se Nuzzi è ancora in lieve vantaggio, ma ha avuto una prima tiratura molto più alta, mentre Feltrinelli inizialmente non si aspettava questi risultati. Anche gli scandali che i due libri raccontano si devono, in gran parte, alla stessa fonte: i documenti stilati dalla Cosea, la Commissione referente sulle attività economiche vaticane istituita da papa Bergoglio il 18 luglio 2013 e sciolta il 22 maggio 2014, a fine mandato. Della commissione facevano parte 8 membri tra cui monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, in qualità di segretario, e Francesca Immacolata Chaouqui, che sono le due persone arrestate dalla Gendameria vaticana lo scorso 2 novembre con l’accusa, appunto, di avere diffuso documenti riservati. Il clamore suscitato dai due arresti è sicuramente stato un moltiplicatore per il lancio dei libri. Da mercoledì 11 novembre anche Nuzzi e Fittipaldi sono indagati in Vaticano per la fuga di notizie e documenti riservati. Avarizia e Via Crucis sono, dunque, molto simili ed è facile confonderli. La prima differenza, da cui ne deriva più una grande, di pubblico, è rappresentata dai due autori: Gianluigi Nuzzi lavora a Libero e conduce Quartogrado su Rete4, quindi si rivolge a un pubblico politicamente orientato a destra; Emiliano Fittipaldi, invece, lavora all’Espresso, che fa parte del Gruppo della Repubblica, e quindi ha lettori più di sinistra. Insieme, i due libri raggiungono tutti quelli che in Italia, indipendentemente dal loro orientamento politico, sono interessati al tema degli scandali della Chiesa. Un’altra differenza, che ha conseguenze sul modo di promuovere i libri, è che Nuzzi è molto conosciuto: Via Crucis è il suo quinto libro, il quarto sul Vaticano. Fittipaldi, invece, non è un giornalista famoso: Avarizia è il suo secondo libro, e il primo – Così ci uccidono, Rizzoli, 2011 – parlava di scandali ambientali (Fittipaldi ha anche cofirmato un libro insieme a Dario Di Vico del Corriere della sera).
Che differenza c’è tra i due libri sul Vaticano. Affinità e divergenze tra "Via Crucis" di Gianluigi Nuzzi e "Avarizia" di Emiliano Fittipaldi, dei quali i giornali parlano da due settimane.
Lorenzo “Jovanotti” Cherubini ha diffuso la copertina del suo nuovo disco, che si intitolerà “Oh, vita!”. Il disco, che uscirà il primo dicembre, è stato prodotto da Rick Rubin, storico produttore newyorkese tra le più importanti figure della storia dell’hip hop. A partire dagli anni Ottanta, Rubin ha prodotto alcuni dei gruppi e degli artisti hip hop più importanti di sempre, dai Run-D.M.C. ai Beastie Boys ai Public Enemy, e ha avuto un ruolo fondamentale nel passaggio del genere da musica dei ghetti afroamericani al movimento di massa che è stato a partire dagli anni Novanta.
La copertina del nuovo disco di Jovanotti, che si intitola “Oh, vita!”.
Aggiornamento, 18 dicembre Umberto Ambrosoli ha annunciato con un messaggio su Twitter che in settimana si congederà dal consiglio di amministrazione di RCS, del quale fa parte come consigliere indipendente dallo scorso maggio. Domenica Umberto Ambrosoli è diventato il candidato ufficiale del centrosinistra alla carica di presidente della Lombardia, dopo aver vinto le primarie del “Patto Civico per la Lombardia”. Ambrosoli ha ottenuto il 57,64 per cento dei voti, battendo i suoi sfidanti Andrea Di Stefano (che ha ottenuto il 23,25 per cento dei voti) e Alessandra Kustermann (che ha ottenuto il 19,11 per cento).
Chi è Umberto Ambrosoli. Le cose fondamentali da sapere sul candidato del centrosinistra alla presidenza della Lombardia, che sabato ha vinto le primarie.
Lionel Richie compie quest’anno 68 anni, e come altri musicisti di lungo corso ha di recente trovato maggiori indulgenze e riconoscimenti, o almeno più rispetto. Per un lungo periodo in gran parte del mondo, e anche da noi, è stato soprattutto quello di “All night long”, una canzonetta del 1983 non granché ma che ha rallegrato una fine di estate e poi tante stagioni successive di revival e nostalgie: dandogli grande successo, un sacco di soldi, e però anche la fama di quello di “All night along” (l’altra cosa enorme che ha fatto è stata di inventarsi “We are the world” con Michael Jackson). C’è da dire che è anche forse la sola cosa buona di quel genere che ha fatto nella sua carriera solista, di cui si salva un pugno di canzoni nella categoria “ballatona sentimentale”, di maniera, ma formidabilmente efficaci (“My love”, “Stuck on you”, “Hello”). E tutte figlie di “Easy”. Prima di essere Lionel Richie di “All night long”, lui era stato uno dei due cantanti e principale autore dei Commodores, una band di compagni di scuola che si era formata nel 1968 a Tuskegee, in Alabama, e aveva avuto grandi successi statunitensi tra gli anni Settanta e Ottanta – ma a momenti anche internazionali – facendo un pop/soul con tendenze più funk all’inizio e più leggere poi. Il loro primo disco, che era del 1974, aveva dentro un pezzo che prosperò come sigla in mille occasioni nei decenni seguenti, “Machine gun”.
Come certe domeniche mattina. Oggi compie quarant'anni una delle ballatone pop più formidabili di sempre: "Easy" dei Commodores.
Sono nata negli anni Settanta in una famiglia di maniaci della salute “alternativa”. Non sono stata vaccinata. Sono cresciuta con una dieta incredibilmente sana: niente zucchero fino a un anno di età, allattata al seno per oltre un anno, mangiavo verdure coltivate in casa e bevevo latte non filtrato; erano vietati glutammati, additivi e dolcificanti. Mia madre praticava l’omeopatia, l’aromaterapia e l’osteopatia; assumevamo quotidianamente dosi di vitamina C, echinacea e olio di fegato di merluzzo. Vivevo all’aria aperta; sono cresciuta vicino a una fattoria nel Lake District, nel nordovest dell’Inghilterra. Facevo passeggiate, praticavo sport e danza due volte a settimana, bevevo moltissima acqua. Non potevo bere bibite gasate: persino i miei succhi di frutta venivano diluiti per proteggere i miei denti. Avrei ucciso per avere ogni tanto un po’ di pane comprato in panetteria, nella mia cassetta per il pranzo. E anche per dei biscotti al posto della frutta, come tutti gli altri bambini.
Un’infanzia senza vaccini. È piena di malattie orrende che possono provocare serie conseguenze, come racconta una figlia di "salutisti alternativi" su Slate.