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Il sindacato ORSA Ferrovie (Organizzazione Sindacati Autonomi e di base), ha indetto per domani, venerdì 7 giugno, uno sciopero per tutti i dipendenti di Trenord, società di trasporto ferroviario attiva soprattutto in Lombardia. Lo sciopero riguarderà proprio la Lombardia ed è stato proclamato dopo un incontro tra il sindacato e l’azienda: i motivi dello sciopero sono l’esito negativo di quell’incontro, in cui si è discusso delle “indennità di ferie” dei lavoratori e di altri aspetti economici. Domani 7/6 sciopero del trasporto ferroviario dalle h9 alle h17. Previsti bus sostitutivi no-stop per corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto e tra Malpensa Aeroporto e Stabio. Info: https://t.co/66q4u8Hwf8
Domani, venerdì 7 giugno, ci sarà uno sciopero di Trenord. Riguarderà tutti i dipendenti dell'azienda e durerà 8 ore, dalle 9 alle 17: possibili disagi anche per il servizio Malpensa Express.
È uscito per Garzanti “Librerie, una storia di commercio e passioni“ di Jorge Carriòn, che insegna scrittura creativa all’università Pompeu Fabra di Barcellona, e collabora come critico per diverse testate spagnole tra cui El Paìs e Letras Libres e internazionali come National Geographic e Lonely Planet Magazine. Carriòn spiega con molti esempi il funzionamento e la storia delle librerie – dalle più conosciute e storiche come la Shakespeare and company di Parigi, a quelle più isolate in Patagonia – e racconta i personaggi e gli scrittori che le hanno frequentate, alternando informazioni tecniche a citazioni letterarie. In questo estratto del libro si parla di MacDonald’s, Dave Eggers e Aureliano Buendia, di librerie catalane, di Istanbul e di Torino. ****
Un libro che parla di librerie. Di come funzionano, delle cose che ci succedono, e di tanti esempi in ogni angolo del mondo, se il mondo avesse gli angoli.
La Corte dei Conti ha archiviato l’inchiesta sullo stipendio del noto conduttore della RAI Fabio Fazio, aperta a maggio dopo un esposto del deputato di Italia Viva Michele Anzaldi (all’epoca del Partito Democratico). Negli anni scorsi lo stipendio del conduttore era stato preso di mira da diversi partiti, soprattutto dalla Lega e dal Movimento Stelle, in particolare da Matteo Salvini. Secondo un articolo del Messaggero diffuso su Twitter da Fazio stesso, la Corte dei Conti ha stabilito che il suo stipendio non può essere considerato un danno erariale perché il talk show Che tempo che fa costa circa la metà rispetto alla media dei programmi di intrattenimento e perché lo stipendio degli artisti non è soggetto ai parametri degli altri dipendenti RAI. …e dopo un linciaggio durato anni, questo è l’ovvio finale:#ctcf ha un costo puntata inferiore del “50% della media dei programmi di intrattenimento Rai”. Nel frattempo #ctcf è su raidue, il mio contratto è stato rivisto e il danno di immagine subito è ormai subito. pic.twitter.com/kZQ16nZfna
La Corte dei Conti ha archiviato l’inchiesta sullo stipendio di Fabio Fazio.
Da qualche giorno i giornali sono tornati a parlare dell’inchiesta sulla Fondazione Open, creata per finanziare l’attività politica di Matteo Renzi e nota per aver organizzato i raduni della Leopolda, gli appuntamenti annuali della sua corrente quando faceva parte del PD. Sabato è stata data la notizia che la procura di Firenze sta indagando anche Matteo Renzi, Luca Lotti e Maria Elena Boschi: tutti e tre sono stati invitati a comparire negli uffici della procura il 24 novembre per l’interrogatorio. L’ipotesi è che siano stati i beneficiari di un sistema di finanziamento illecito, insieme all’ex presidente della Fondazione Alberto Bianchi e all’imprenditore Marco Carrai (componente del consiglio direttivo), entrambi già indagati. Fino a qui L’indagine della Procura di Firenze sulla Fondazione era iniziata nel 2019 e coinvolgeva, tra gli altri, l’avvocato Alberto Bianchi, finanziatore di Matteo Renzi, presidente di Open e indagato per traffico di influenze e finanziamento illecito ai partiti, e Marco Carrai, amico di Renzi, indagato per finanziamento illecito ai partiti. La notizia dell’indagine era arrivata sulle prime pagine dei giornali a fine novembre, dopo che la procura di Firenze aveva ordinato perquisizioni in undici città negli uffici di una dozzina di società che avevano finanziato Open tra il 2012 e il 2018 (anno in cui era stata chiusa la Fondazione).
Gli sviluppi dell’inchiesta sulla Fondazione Open. Matteo Renzi, Luca Lotti e Maria Elena Boschi sono indagati e hanno ricevuto un invito a comparire in procura per il prossimo 24 novembre: come si è arrivati fino a qui.
Uno sciopero dei piloti e degli assistenti di volo delle compagnie Meridiana e Alitalia è stato indetto per martedì 5 luglio. Entrambi gli scioperi dureranno dalle 11 alle 15, ma sono stati indetti da sindacati diversi e per motivi differenti. Lo scopero di Meridiana arriva dopo tre giorni molto complicati, in cui ci sono state diverse cancellazioni di aerei e proteste informali di alcuni suoi dipendenti. Sia Alitalia sia Meridiana hanno detto di aver preso delle precauzioni per limitare i disagi per i passeggeri i cui voli subiranno cambiamenti o verranno cancellati. Lo sciopero dei dipendenti di Meridiana è stato indetto dai sindacati Usb, Apm e Cobas, quelli che non hanno firmato l’accordo sui nuovi contratti trovato durante la trattativa di vendita della società al gruppo del Qatar Qatar Airways: l’accordo, che è stato accettato da Cgil, Cisl, Uil, Anpav e Anpac, prevede una riduzione degli stipendi dei piloti di circa il 20 per cento nei prossimi tre anni e il taglio di 396 posti di lavoro. Oltre allo sciopero del 5 luglio, che potrebbe causare diversi disagi su molte delle tratte gestite dalla compagnia, ci sono state diverse cancellazioni di voli anche negli ultimi due giorni: sabato 2 luglio sono stati cancellati 30 voli e domenica 3 ne sono stati cancellati 26. Le cancellazioni sono dovute alle assenze per malattia di molti dipendenti di Meridiana, ma la compagnia ha detto di ritenere che le assenze siano parte di una strategia di protesta informale e ha definito “vile” l’atteggiamento dei suoi dipendenti.
Martedì c’è uno sciopero di Alitalia e Meridiana: le informazioni utili. Durerà dalle 11 alle 15: entrambe le compagnie hanno preso dei provvedimenti per limitare i problemi ai passeggeri.
Di recente, dopo averla inserita all’undicesimo posto nella lista dei migliori attori e delle migliori attrici di questo secolo, Manohla Dargis ha scritto sul New York Times che la principale qualità di Julianne Moore è «far uscire magnificamente gli stati interiori dei suoi personaggi, così che tu possa quasi vederne le emozioni sulla pelle». La cosa è evidente in Still Alice, film del 2014 in cui Moore è una linguista a cui viene diagnosticato l’Alzheimer. Quel ruolo, grazie al quale vinse l’Oscar per la miglior attrice (alla sua quinta nomination), è probabilmente il migliore fin qui di Moore, che oggi compie 60 anni. Ma l’attrice – di cui Dargis ha scritto anche che sa «innalzare certi suoi ruoli al di là degli stereotipi», ha fatto molto altro: Boogie Nights, The Hours, Maps to the Stars, America oggi, Il grande Lebowski, Magnolia, Lontano dal paradiso, un film apparentemente fuori dalle sue corde come Il mondo perduto – Jurassic Park e una commedia come Crazy, Stupid, Love. Julianne Moore è nata il 3 dicembre 1960 in North Carolina, nella base militare di Fort Bragg. Il padre, infatti, era nell’esercito come giudice militare, e per tutta la sua infanzia e adolescenza Moore e la madre (arrivata una decina di anni prima dalla Scozia) seguirono il padre nei suoi tanti spostamenti lavorativi, tra le altre cose passando anche un po’ di mesi in Alaska e un po’ di tempo nella Germania Ovest. Dopo tutto quel girovagare, Moore studiò arti drammatiche all’università di Boston e nel 1983, dopo la laurea, decise di fare l’attrice e di incominciare dal teatro.
Come fa uscire le emozioni Julianne Moore. «Le fa quasi vedere sulla pelle» ed è «senza pari nei suoi ritratti di donne problematiche», hanno scritto di lei, che oggi compie 60 anni.
La mia ragazza era lì sul divano che guardava la Fiorentina, e siccome son dei giorni che non sta bene io son andato lì da lei e le ho chiesto: Come stai? e lei: Mi gira la testa. Le ho preso la testa fra le mani e l’ho tenuta ferma per un po’, lei mi è parsa star meglio, ma nel frattempo il computer in cucina ha emesso quel Plin che fa quando arriva la posta, e son andato a vedere. Era il Post. Mi chiedeva com’è che son diventato un editore. Ho pensato: Adesso glielo spiego. Abbiamo aperto ieri, Paolo Nori e io, una casa editrice che si chiama Sugaman. Lo abbiamo deciso qualche mese fa, dopo averne discusso un po’, e ci è sembrata un’idea sensata, per dare diffusione a dei libri che ci piacciono senza dover rendere conto a nessuno, senza dover pensare a quale potrà essere il mercato.
Sono un editore, di ebook. Alessandro Bonino spiega come lui e Paolo Nori intendono i libri elettronici, e come fanno a pubblicarli.
Sull’account Flickr di Palazzo Chigi, il palazzo dove ha sede il governo italiano a Roma, sono state pubblicate alcune infografiche che visualizzano i provvedimenti principali della legge di stabilità e del bilancio di previsione 2014-2016, gli importanti provvedimenti di natura economica approvati dal governo Letta nella notte di martedì 15 ottobre. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Legge di stabilità: le infografiche del governo. Pubblicate sull'account Flickr del governo.
A fine maggio la Commissione Europea ha pubblicato un rapporto piuttosto severo nei confronti dell’Italia, accusata di non avere fatto abbastanza per contenere la diffusione della Xylella fastidiosa, un batterio che sta causando seri danni alle coltivazioni di olivi, specialmente in Puglia. Il problema della Xylella va avanti ormai da anni, ha portato a interventi della magistratura – anche contro gli stessi ricercatori che studiavano la malattia – e a interventi da parte del governo con l’istituzione di un commissario per gestire l’emergenza. Il rapporto conferma le critiche mosse da esperti, divulgatori e osservatori: la scarsa efficacia degli interventi rischia di far diffondere la Xylella oltre le coltivazioni in Puglia, raggiungendo altre aree del sud Italia e con il rischio che si possa diffondere anche a nord. Il batterio è di origine americana e non era mai stato rilevato in Europa fino al 2013, quando ne fu riscontrata la presenza in Puglia. I ricercatori se ne accorsero notando un’incidenza più alta del “disseccamento rapido dell’olivo” (OQDS), un malattia che porta gli olivi a non produrre più olive e a morire in poco tempo. La causa fu identificata nella presenza della Xylella, batterio per il quale non c’è cura, e fu consigliata la distruzione di tutti gli olivi malati per evitare pericolose contaminazioni. Nel 2015 furono organizzate grandi proteste, da parte di coltivatori e associazioni, contrari alla distruzione di piante in alcuni casi secolari (seppure oggettivamente malate). Intervenne persino la magistratura, con un’inchiesta molto discussa che tra le altre cose ipotizzò che fossero stati gli stessi ricercatori a diffondere il batterio.
Le colpe dell’Italia sulla Xylella. Sono molte e le ha messe insieme la Commissione Europea in un severo rapporto su cosa è andato storto nel contenimento del batterio che fa morire gli olivi in Puglia.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. 25 anni fa uscì il film Trainspotting, che ebbe gran culti, poi sparì dalla storia del cinema, e a me non era mai piaciuto, confesso. Ma la fine, col famoso pezzo degli Underworld, era una cosa. A strascico della notizia di ieri sui Daft Punk, una riflessione sulle canzoni di quando uscì quel loro disco mondiale. C'è una canzone nuova dei Dinosaur jr., nientemeno. Band più che trentenne del Massachusetts che ebbe una momento di gran protagonismo nel nuovo "alt rock" americano degli anni Novanta. Oggi c'è stata qualche eccitazione sui social network perché quella band sudcoreana dei BTS ha in ballo una cover di Fix you dei Coldplay, che non è imitabile e soprattutto è inespugnabile da questa scena. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Wim Mertens. Oggi è una di quelle canzoni in cui non canta nessuno, ma abbiamo anche delle nenie in alternativa.
Aggiornamento del 18 gennaio: Il prezzo del petrolio ha raggiunto un nuovo minimo a 28 dollari al barile, il prezzo più basso dal 2003. L’ulteriore discesa del prezzo è causata dall’annullamento da parte degli Stati Uniti di alcune sanzioni che proibivano all’Iran di esportare più di circa un milioni di barili al giorno: in seguito all’annullamento delle sanzioni l’Iran ha ordinato un aumento della produzione di 500mila barili al giorno. ***
Quanto può scendere ancora il prezzo del petrolio? per la prima volta da 13 anni il costo di un barile è sceso sotto i 30 dollari e potrebbe arrivare a 20 (e secondo alcuni non è un male).
Su Repubblica di oggi Carlo Bonini ha scritto un articolo in cui dice che «nuovi documenti e circostanze accertate e verificate indipendentemente» dal suo giornale «indicano che fu l’intera catena di comando dell’Arma dei carabinieri di Roma a coprire la verità e le responsabilità del pestaggio di Stefano Cucchi», il 31enne romano trovato morto il 22 ottobre del 2009 in una stanza del reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini di Roma, dove era ricoverato da quattro giorni dopo essere stato arrestato per spaccio di droga. Repubblica ha dunque ricostruito e pubblicato i nomi di chi – secondo gli elementi da loro raccolti – diede l’ordine di falsificare le carte per far sparire ogni riferimento alle reali condizioni di Stefano Cucchi la notte in cui, dopo il pestaggio, venne trasferito dalla caserma di Tor Sapienza. Prima di arrivare a ciò che dice Repubblica va ricordato che, una decina di giorni fa, c’è stata un’importante svolta nel processo bis per la morte di Stefano Cucchi, processo iniziato nel 2017 con il rinvio a giudizio di cinque carabinieri: tre accusati di omicidio preterintenzionale e abuso di autorità (Francesco Tedesco, Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo) e due per falso e calunnia (Roberto Mandolini e Vincenzo Nicolardi). Lo scorso 11 ottobre Francesco Tedesco ha ammesso di aver assistito al pestaggio di Cucchi e ha accusato Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo di esserne i responsabili. Ha inoltre parlato del ruolo avuto dagli altri due imputati nel coprire quello che era accaduto. Il 12 ottobre si è saputo che c’erano altri due carabinieri indagati per aver falsificato i documenti relativi alla morte di Stefano Cucchi: Massimiliano Colombo, comandante della stazione di Tor Sapienza, una delle caserme dove Cucchi venne detenuto dopo l’arresto, e Francesco Di Sano, un altro dei militari in servizio nella stazione.
Ci sono novità sull’insabbiamento del caso Cucchi. Repubblica scrive di avere le prove che nella copertura di ciò che accadde dopo il pestaggio fossero coinvolti anche i vertici dei carabinieri.
Nonostante abbia più di 1,65 miliardi di iscritti e ricavi che solo nei primi tre mesi del 2016 sono stati di 5,38 miliardi di dollari, Facebook da più di un anno ha qualche difficoltà nel coinvolgere i suoi utenti a fare quello per cui era nato: condividere cose sulla loro vita. Secondo il sito di tecnologia The Information, tra il 2014 e il 2015 i post con testi e fotografie originali pubblicati dagli utenti sono diminuiti del 21 per cento, mentre in generale le condivisioni di nuovi contenuti da parte degli iscritti si sono ridotte del 5,5 per cento. Le centinaia di milioni di post personali in meno per ora non hanno portato a conseguenze rilevanti per la crescita di Facebook, che continua a essere il social network più usato al mondo, ma secondo gli osservatori sono un indizio di un cambiamento più grande che potrà condizionare il futuro della società di Mark Zuckerberg. Dopo avere rilevato il calo dei post personali, l’anno scorso Facebook ha messo insieme un gruppo di lavoro a Londra con il compito di analizzare il problema per comprenderne le cause e proporre qualche soluzione, sempre secondo The Information che si è consultato con alcune fonti interne alla società. I motivi della riduzione sono dovuti principalmente a come si è evoluto Facebook e all’espansione delle reti sociali di ogni utente, che ormai vanno ben oltre quelle dei semplici amici.
La cosa peggiore che può succedere a Facebook. O forse è la migliore che gli possa succedere? I dati dicono che lo usiamo sempre meno per condividere cose personali.
Christopher Bailey, direttore creativo ed ex CEO dell’azienda di moda britannica Burberry, lascerà l’incarico alla fine di marzo. Bailey era a Burberry dal 2001, dal 2004 era direttore creativo e aveva assunto l’incarico di CEO dopo il passaggio a Apple di Angela Ahrendts. Durante i due anni della sua gestione di Burberry, Bailey era stato criticato per il calo nelle quotazioni dell’azienda, e alla fine si era dimesso da CEO, ruolo per il quale era stato nominato Marco Gobbetti. Un portavoce di Burberry ha detto che la decisione di lasciare definitivamente l’azienda è stata di Bailey.
Il direttore creativo di Burberry Christopher Bailey lascerà l’incarico a fine marzo.
Il gruppo Volkswagen è uno dei più in salute nel settore delle auto e presto potrebbe diventare la prima casa produttrice al mondo, scalzando così General Motors. Gli ultimi dati della Volkswagen sono molto positivi: l’azienda ha dichiarato di aver chiuso il 2011 con un utile netto in crescita da 7,2 a 15,8 miliardi di euro. Il fatturato è salito del 25,6 per cento, a 159 miliardi di euro, e i profitti operativi sono aumentati del 57 per cento, raggiungendo quota 11,2 miliardi. È in crescita anche la produzione di veicoli, salita su scala mondiale da 7,35 a 8,36 milioni (+15,5 per cento), così come i dipendenti, ora a quota 502mila. Questi record storici costituiscono la base dell’obiettivo di Volkswagen: diventare la prima casa automobilistica al mondo nel 2018 e vendere 10 milioni di veicoli all’anno. Già nei primi mesi del 2012 il gruppo Volkswagen ha fatto segnare un incremento delle consegne del 7,7 per cento, anche se le stime dell’anno nuovo sembrano essere più prudenti rispetto al 2011. I profitti sono aumentati anche per dirigenti e dipendenti. I compensi degli otto componenti del consiglio di amministrazione della Volkswagen sono quasi raddoppiati, raggiungendo quota 70 milioni di euro, dei quali 17,5 milioni (contro i 9,3 del 2010) sono andati all’amministratore delegato della Volkswagen, Martin Winterkorn. Gli altri manager della Volkswagen hanno invece guadagnato per il 2011 fra i 7 e gli 8 milioni a testa. I 90mila dipendenti tedeschi, invece, riceveranno un bonus di 7.500 euro a testa per l’ottimo lavoro svolto.
Il successo di Volkswagen. L'azienda tedesca ha dichiarato profitti record, ha i metalmeccanici più pagati del mondo e potrebbe diventare il più grande gruppo automobilistico.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. Il New York Times ha raccontato l'eccitazione nel paese islandese di 2300 abitanti a cui è dedicata una canzone candidata all'Oscar (una baracconata svenevole uguale a mille altre, perfetta per l'Eurofestival raccontato nel film). Mark Kozelek, i cui meriti avevamo raccontato qui, ha addosso una gragnuola di accuse di molestie sessuali. Ho scoperto questa buffa cosa interattiva che permette di avere una specie di conversazione col personaggio protagonista, in questo caso Nile Rodgers. Se pagate, potete fare le domande che volete. Il paziente Zero. ("Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai"). Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Jackie Trent. E di molti altri: con una leggendaria ramificazione della storia.
Forse non tutti i possessori di orologi analogici sanno che i campi magnetici possono metterne a rischio il funzionamento. Nella vita quotidiana, piccoli campi magnetici si trovano un po’ ovunque: per esempio negli smartphone, negli altoparlanti, nei piani cottura a induzione e nelle borse che si chiudono a calamita, solo per fare qualche esempio. Un orologio meccanico o al quarzo tenuto molto vicino a uno di questi campi magnetici per un po’ di tempo può magnetizzarsi, col risultato che i movimenti degli ingranaggi potrebbero alterarsi e le lancette rallentare, accelerare o fermarsi completamente. Tutte cose che non dovrebbero mai accadere a un oggetto il cui scopo è misurare il tempo. La maggior parte dei produttori e dei venditori consiglia a chi si ritrova con un orologio magnetizzato di andare nel negozio in cui l’ha comprato e farlo smagnetizzare. Ma per chi di questi tempi preferisce non uscire e per chi ama aggiustare le cose con le proprie mani, esiste anche un modo casalingo per farlo: e cioè usare uno smagnetizzatore. Online se ne trovano un po’ ovunque – ad esempio su Amazon – e solitamente costano una quindicina di euro.
Il vostro orologio potrebbe essere magnetizzato. È un problema comune che causa piccoli malfunzionamenti e che si può risolvere facilmente con uno smagnetizzatore a casa.
Il magazine online Priceonomics, che si occupa prevalentemente di analisi di dati, ha pubblicato un articolo per verificare se davvero i titoli delle canzoni pop di questi anni siano più brevi rispetto a quelli del passato, come già ipotizzato da alcuni osservatori. La risposta è sì, in breve, almeno per quanto riguarda le canzoni pop di maggior successo negli Stati Uniti, che dal 1958 vengono elencate dalla classifica Billboard Hot 100 (i grafici presenti nell’articolo sono tutti tratti da Priceonomics).
I titoli delle canzoni stanno diventando sempre più brevi. Almeno quelli del pop inglese e americano: c'entrano due grossi cambiamenti del business della musica contemporanea.
Martedì è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il cosiddetto Decreto Sostegni Bis, provvedimento del governo che prevede nuovi finanziamenti a sostegno di aziende e lavoratori maggiormente colpiti dalla pandemia da coronavirus, al centro di discussioni negli ultimi giorni per la misura sul blocco dei licenziamenti, inizialmente annunciata e poi ritirata dalla versione definitiva del testo. Nella versione definitiva del decreto legge non c’è più la proroga del blocco dei licenziamenti al 28 agosto, che terminerà quindi a fine giugno: in sostanza le aziende che dal primo luglio ricorreranno alla “cassa integrazione COVID” – uno dei principali strumenti adottati dal governo per attenuare le conseguenze economiche della pandemia – non saranno più soggette al divieto di licenziamento dei dipendenti, in vigore fin dall’inizio dell’epidemia per evitare che migliaia di persone rimanessero senza lavoro e retribuzione per via della crisi economica seguita alla pandemia.
Cos’è successo con il blocco dei licenziamenti. Orlando aveva annunciato una proroga ad agosto, ma la proposta è stata eliminata dal Decreto Sostegni bis: scadrà a fine giugno.
Nelle ultime settimane è tornata di attualità una questione che ciclicamente riaffiora nel dibattito pubblico italiano: come giudicare l’eredità culturale di Indro Montanelli, che fu non soltanto un famoso e popolare giornalista, ma anche un difensore dell’Impero coloniale costruito dall’Italia tra la fine dell’Ottocento e la Prima guerra mondiale, oltre che un entusiasta partecipante all’ultimo conflitto di quell’avventura. Il dibattito si è concentrato su un episodio in particolare, raccontato da Montanelli in più di un’occasione: il suo acquisto e il successivo “matrimonio” con una giovane etiope di 12 anni. Ma la questione coloniale va ben oltre il giudizio sui comportamenti di Montanelli. Per i 60 anni in cui durò il suo Impero, l’Italia mantenne un dominio assoluto e spesso spietato su 12 milioni di persone, sottoposte all’arbitrio dei governatori italiani senza avere la possibilità di dire la loro sul modo in cui intendevano essere governati. È un episodio della storia italiana che ancora oggi è poco conosciuto e discusso dall’opinione pubblica, una vicenda fatta di guerre di conquista, massacri, oppressione e razzismo. Un capitolo storico di cui si è sempre parlato poco e, quando se ne è parlato, spesso in termini apologetici: gli italiani venivano raccontati come un popolo di “brava gente”, che in Africa aveva portato sviluppo e investimenti.
Breve storia del colonialismo italiano. È una storia di violenze brutali, crimini contro l'umanità e razzismo, a lungo dimenticata, rimossa o nascosta dietro il mito degli «italiani brava gente».
Il rapper americano Eminem, tra i più apprezzati e di successo degli ultimi vent’anni, farà un concerto sabato 7 luglio a Milano, nell’Area Expo: è il suo primo in Italia. I biglietti saranno messi in vendita mercoledì 31 gennaio alle 10 per 48 ore su MyLiveNation, per gli iscritti al sito, e dalle 10 di venerdì 2 febbraio su TicketOne e TicketMaster. Non si sanno ancora i prezzi. Eminem ha pubblicato lo scorso dicembre Revival, il suo nono disco, arrivato a quattro anni di distanza dal precedente.
Il rapper Eminem farà il suo primo concerto in Italia, il 7 luglio a Milano.
Ieri, un temporale che è durato tutto il giorno ha provocato il distacco di una frana da una collina vicino a Saponara, in provincia di Messina: sono morte tre persone (e non quattro, come si era detto all’inizio), tra cui un bambino di dieci anni. La zona colpita è ancora isolata e raggiungibile solo a piedi: le ruspe dei vigili del fuoco faticano infatti a superare il muro di fango e detriti caduto a valle e si sta scavando anche a mano per cercare le persone che risultano ancora disperse. Altri allagamenti e piccole frane, ma senza alcuna vittima, si sono verificate anche a Milazzo, a Terme Vigliatore e a Barcellona Pozzo di Gotto dove l’esondazione del torrente Longano ha fatto crollare un ponte. Stamattina il procuratore capo di Messina, Guido Lo Forte, dopo aver visitato l’area colpita, ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti: i reati ipotizzati sono quelli di disastro e omicidio colposo. La dinamica della frana a Saponara è molto simile a quella che, nel 2009, colpì un altro piccolo paese del messinese, Giampilieri, e che provocò più di trenta vittime e un centinaio di feriti.
Come vanno le cose a Messina. Il punto della situazione sulle frane che hanno ucciso 3 persone, e le foto.
Kong: Skull Island è il nuovo film su King Kong, il gorilla gigante originario della fittizia Isola del Teschio (“Skull Island” in inglese). Kong: Skull Island è nei cinema da oggi, giovedì 9 marzo, dura circa due ore, è diretto da Jordan Vogt-Roberts (regista di serie tv e del film del 2013 The Kings of Summer) e nel cast ci sono Brie Larson, Tom Hiddleston, Samuel L. Jackson e John Goodman. Il film è un reboot dei film sua King Kong: ne riprende le premesse (“esiste un gorilla gigante”) ma le rielabora in modo diverso. Kong: Skull Island è ambientato negli anni Settanta, quando un gruppo di esploratori, soldati e giornalisti visita un’isola appena scoperta nell’oceano Pacifico: l’Isola del Teschio. Lì trovano Kong. All’inizio del film c’è anche una parte ambientata negli anni Quaranta. Senza dire niente di più di quanto già si veda nel trailer, Kong non è l’unica cosa grossa e temibile dell’Isola del Teschio: ci sono anche gli “Strisciateschi”. Ah: dopo i titoli di coda restate in sala, che c’è una scena extra.
Cinque cose su “Kong: Skull Island”. È nei cinema da oggi ed è un reboot dei film sullo scimmione gigante: è molto spettacolare e se ne parla meglio di quello del 2005.
Oommen Chandy ha 67 anni, ed è il capo del governo dello stato del Kerala nel sud dell’India: ha deciso di combattere la corruzione mettendo online le immagini in diretta 24 ore su 24 del suo ufficio. L’idea è quella di consentire ai cittadini di controllare in qualsiasi momento della giornata l’attività del primo ministro e dei suoi impiegati, nella speranza che sapendo di essere osservati non compiano atti illeciti. «Invece di agire contro la corruzione, penso che si debba creare un’atmosfera in cui tutto sia trasparente. I cittadini devono sapere tutto» spiega Chandy al New York Times. Nel primo giorno dell’esperimento online iniziato a luglio, il sito web del governo ha avuto centomila visite e nei giorni seguenti i volumi di traffico sono rimasti molto alti. Le immagini hanno mostrato riunioni con lo staff del ministro capo e incontri con altri uomini politici e di affari, ma senza l’audio. Chandy sostiene la necessità di mantenere un minimo di privacy, evitando che i suoi interlocutori si sentano in qualche modo limitati a parlare a causa delle telecamere.
La webcam contro la corruzione in India. Il capo del governo del Kerala vara la trasparenza in ufficio 24 ore su 24: lo possiamo controllare anche da qui.
Francesco Langiulli è un fotografo milanese impegnato da più di tre anni nel progetto Milano Panoramica, che mostra diversi quartieri della città da una prospettiva verticale e spesso inedita. Le sue foto spaziano dagli scenari più conosciuti, come il Duomo e il cimitero Maggiore, a quelli più nuovi, che stanno cambiando spesso radicalmente il panorama di Milano, come Porta Nuova, la torre Unicredit e la torre Isozaki. Francesco Langiulli si può seguire anche su Facebook e Twitter.
10 fotografie di Milano dall’alto. Da tre anni Francesco Langiulli fotografa il panorama della città, raccontandone i cambiamenti e i luoghi più noti.
Venerdì 10 luglio sono state mostrate alcune scene di “Star Wars: il risveglio della Forza” durante il panel di Star Wars del Comic-Con di San Diego, una delle più famose fiere al mondo dedicate a fumetti, film e serie tv. Al panel hanno partecipato il regista J. J. Abrams e molti attori del cast fra cui Harrison Ford e Carrie Fisher (che erano presenti già nella “vecchia” trilogia), oltre agli attori che reciteranno per la prima volta in Star Wars. Il filmato proiettato in sala alterna scene del film non presenti nei trailer diffusi finora a riprese del cast e della troupe al lavoro. Oltre alle molte esplosioni, nel filmato si intravedono mostri e personaggi mai comparsi nei film precedenti. “Star Wars: Il risveglio della Forza” uscirà nei cinema italiani il 16 dicembre 2015. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Alcune nuove scene di “Star Wars: Il risveglio della Forza”. Sono state diffuse al Comic-Con in un video del "dietro le quinte" del set: ci sono tutti gli attori principali e un sacco di esplosioni.
Negli ultimi anni sono state raccontate centinaia di storie di migranti, persone che hanno deciso di lasciare tutto nel loro paese di origine e provare la pericolosa traversata del Mediterraneo centrale partendo dalla Libia, il paese più instabile di tutto il Nord Africa. Si sono scritti documenti, rapporti e inchieste sulla estesa rete di trafficanti di esseri umani che in Libia gestisce le partenze verso l’Italia, e sulla violenza spesso disumana e gratuita subita dai migranti nei campi di detenzione libici. Si è raccontato poco, però, degli stessi trafficanti. Francesca Mannocchi – giornalista esperta di Nord Africa e di Medio Oriente e regista insieme ad Alessio Romenzi del documentario ISIS, Tomorrow, presentato alla 75esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia – ha scritto un libro facendo parlare uno questi trafficanti, Khaled. La sua è una storia complicata, che si intreccia con i grandi eventi libici degli ultimi anni, dalla rivoluzione del 2011 contro Muammar Gheddafi alla difficile transizione verso qualcosa che doveva essere la libertà, e che invece è diventata una lotta tra milizie per il potere e per i soldi. Mannocchi fa parlare Khaled della sua infanzia e del complicato rapporto col padre – uno di quelli che stanno nella “zona grigia”, e che Khaled individua come il vero male della Libia di oggi – e poi di come sia finito a gestire una sua rete di traffico di esseri umani e del perché, alla fine, si consideri innocente. Il libro si chiama Io Khaled vendo uomini e sono innocente.
«Mi chiamo Khaled e sono un trafficante». Un trafficante di esseri umani, in Libia: un estratto dal libro della giornalista Francesca Mannocchi, che ne racconta la storia.
Una Corte d’appello federale statunitense ha dato ragione a una donna un cui video era stato rimosso da YouTube dopo un reclamo di una casa discografica. Nel video si sentiva una canzone di Prince ma la Corte ha stabilito che il video la utilizzava entro i limiti del cosiddetto “fair use”, cioè dei criteri in base al quale una citazione o incorporazione di materiale protetto da copyright nell’opera di un altro autore può considerarsi lecita. Secondo la stampa americana la sentenza è molto importante perché riguarda potenzialmente tantissimi altri casi, diventati sempre più comuni su internet e sui social media, di utilizzo di canzoni e opere protette da copyright come sottofondo e porzione di opere autoprodotte. La donna che ha vinto la causa si chiama Stephanie Lenz ed è una mamma statunitense che nel 2007 ha pubblicato su YouTube un video dei suoi figli. Nel video, i figli giocano in cucina mentre ascoltano la canzone Let’s Go Crazy di Prince. Il video dura 29 secondi e mostra la bambina più grande che gira intorno al tavolo e il più piccolo, di tredici mesi, che quando la mamma gli chiede cosa pensa delle musica inizia a saltellare appoggiato a un giocattolo. Il video ha avuto più di un milione e mezzo di visualizzazioni. La Universal Music, società responsabile dei diritti d’autore di Prince, ha chiesto che il video venisse rimosso, mandando a Youtube un avviso di rimozione per violazione del copyright. YouTube ha acconsentito e il video è stato tolto.
La donna che ha vinto una causa contro Universal. Stephanie Lenz aveva messo su YouTube un video dei suoi figli in cui si sentiva una canzone di Prince, la casa discografica glielo ha fatto rimuovere ma un tribunale le ha dato ragione.
Da giorni i social media manager della pagina Facebook “INPS per la Famiglia“, a cui è stato delegato un pezzo dell’attività informativa sul cosiddetto “reddito di Cittadinanza”, stanno dedicando parecchio tempo a rispondere ai dubbi e alle richieste degli utenti che hanno problemi o domande sul funzionamento della nuova misura. L’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, si sta occupando della lavorazione delle domande presentate nelle scorse settimane e dell’erogazione degli assegni, ma molte persone segnalano di non aver ricevuto sufficienti informazioni e spiegazioni ai CAF a cui si sono rivolti, chiedendone di ulteriori. La pagina Facebook “INPS per la Famiglia” ha risposto pacatamente a moltissimi utenti, ma ci sono stati diversi casi – oggi molto condivisi su Twitter – in cui le risposte sono state quantomeno spazientite e piccate, attirando qualche commento di comprensione ma anche molte critiche, di chi ha visto nelle risposte una certa arroganza e mancanza di professionalità. Giovedì, la pagina Facebook ha scritto un post in cui ha chiarito qual è la funzione dell’account aggiungendo: «Cogliamo l’occasione per scusarci con quanti possano essersi sentiti toccati od offesi da alcune nostre risposte».
Di questi tempi non è facile gestire la pagina Facebook dell’INPS. Da giorni i social media manager rispondono a moltissime richieste di spiegazioni sul reddito di cittadinanza, a volte perdendo la pazienza.
Sabato 24 agosto Steven Erlanger, il capo corrispondente del New York Times da Parigi, ha provato ad analizzare quella che chiama “la questione francese”, che si può riassumere in una domanda: riuscirà il governo socialista del presidente francese François Hollande a fermare il lento declino del suo paese e ad evitare che la Francia entri definitivamente nei paesi europei di serie B? Erlanger non dà una risposta definitiva alla questione, ma sembra scettico sulla possibilità che il declino possa essere arrestato in breve tempo. Parte della colpa sarebbe proprio della ripresa economica che sembra comincerà in Europa tra le fine del 2013 e il 2014. L’inversione del ciclo economico potrebbe spingere il governo francese ad accontentarsi di una crescita modesta e spingerlo a non occuparsi dei problemi profondi del paese e a non attuare le riforme più necessarie e impopolari.
Il declino della Francia. Il New York Times si chiede se riuscirà ad evitare di finire nella serie B dei paesi europei, cambiando se stessa.
Instagram ha iniziato a mostrare video pubblicitari all’interno della sua applicazione, che serve per scattare e condividere fotografie (o video) cui possono essere aggiunti particolari filtri artistici. Le pubblicità video erano state sperimentate con un numero limitato di iscritti al servizio nel corso degli ultimi mesi, e da qualche ora sono state rese visibili a tutti all’interno del flusso principale dell’applicazione: quello dove vengono mostrate in ordine cronologico le foto pubblicate dai profili cui si è iscritti. Gli annunci pubblicitari in formato video si aggiungono a quelli statici, già mostrati all’interno dell’applicazione da circa un anno. Come avvenuto per le fotografie con contenuti pubblicitari, anche nel caso dei video promozionali Instagram intende mantenere uno stretto controllo sugli inserzionisti. Ogni pubblicità video viene controllata dalla divisione che si occupa di marketing all’interno di Instagram, verificando che lo spot segua le linee guida date dall’applicazione. I contenuti pubblicitari devono essere originali e non riciclati da spot andati in onda in televisione o messi online. Ai pubblicitari viene inoltre richiesto, per quanto possibile, di rispettare l’estetica di Instagram, dei suoi filtri e del suo servizio in generale.
Arrivano le pubblicità video su Instagram. Disney, Banana Republic e Lancôme sono tra i primi marchi a sperimentare il nuovo formato col quale l'app confida di raccogliere qualche soldo in più.
L’Italia è in campagna elettorale, e in Italia la campagna elettorale è il tempo della cosiddetta par condicio, ovvero un insieme di regole che permettono a tutti i partiti politici di avere le stesse condizioni nell’accesso ai mezzi di comunicazione: regole che hanno un funzionamento complicato e controverso e sono un’invenzione relativamente recente. Come funziona In Italia la par condicio si basa su un principio “quantitativo”: semplificando, a tutti i partiti deve essere dato uguale spazio. Questo principio, naturalmente, premia in teoria i partiti più piccoli o che hanno meno mezzi e penalizza i partiti più grandi o con più disponibilità economica.
Di nuovo la par condicio. Come i partiti si dividono gli spazi in tv e da dove viene questa invenzione relativamente recente descritta da una desueta espressione latina.
Il motivo per cui le foto degli animali ci piacciono è anche che spesso negli sguardi, nelle pose e nei comportamenti riconosciamo qualcosa di umano. La tranquillità del cucciolo di elefante allattato dalla madre, la paziente attesa delle foche per il pesce scartato dai pescatori, il fastidio pieno di disapprovazione del gufo durante la pesa annuale di tutti gli animali del suo zoo. Anche il tuffo dell’orso nella sua vasca d’acqua ha qualcosa che ci appartiene, come la soddisfazione dell’elefante rinfrescato dal gran caldo. Aspettarsi che un pesce rosso potesse mostrarsi deluso o sorridere, però, era meno scontato. Gli altri animali ci somigliano meno, o almeno così sembra a noi: lunghissimi millepiedi, libellule blu, iguane che cercano di uscire dalle loro gabbie, balene spiaggiate, giumente che non sanno di valere 370.000 euro e di essere appena state vendute alla moglie del batterista dei Rolling Stones.
La delusione del pesce rosso. Pesci molto espressivi, animali accaldati e la giumenta venduta alla moglie del batterista dei Rolling Stones nelle migliori foto di animali di questa settimana.
Quando a giugno dello scorso anno fu presentato per la prima volta Surface, il tablet per Windows 8, l’amministratore delegato di Microsoft Steve Ballmer disse che il nuovo prodotto avrebbe portato grandi innovazioni nel mercato dei tablet e che sarebbe stato amato dagli utenti. Sono cose che si dicono sempre, ma è andata diversamente: Surface è in vendita, in due varianti, dall’autunno del 2012 e fino a oggi ha venduto molto meno di quanto Microsoft e diversi analisti si erano aspettati, non è riuscito a farsi conoscere e apprezzare a sufficienza, e stando agli ultimi dati finanziari la sua promozione insieme a quella di Windows 8 è costata molto di più dei ricavi ottenuti. Martedì 30 luglio, Microsoft ha consegnato alla SEC (Securities and Exchange Commission), l’organismo di controllo della borsa e delle società quotate negli Stati Uniti, il rapporto annuale sulle proprie operazioni, che si chiama Form 10-K. Analizzando il lungo e complicato documento, quelli del sito di informazione tecnologica GeekWire hanno trovato i dati su Surface: le sue vendite dal momento della messa in commercio a ottobre 2012 alla fine di giugno 2013 hanno portato ricavi per 853 milioni di dollari: sia per le vendite del modello più economico, Surface RT, sia di quello più costoso Surface Pro.
Microsoft e i guai di Surface. Il tablet presentato l'anno scorso ha venduto molto poco, e qualcuno teme la fine di Zune (cos'era Zune? Appunto).
Nonostante oggi sia Repubblica che il Corriere della Sera – e in modo più cauto anche la Stampa – diano in prima pagina la notizia per cui la Corte di Cassazione avrebbe deciso di spostare la competenza per l’applicazione della legge Severino ai politici condannati dai tribunali amministrativi regionali (TAR) ai tribunali ordinari, la sentenza non è ancora stata resa pubblica. È vero, invece, che i giudici della Corte Suprema si sono riuniti in camera di consiglio ieri, martedì 26 maggio, ma non è chiaro quando sarà reso pubblico il verdetto: potrebbe essere pubblicato venerdì prossimo, e quindi prima delle elezioni regionali del 31 maggio, oppure dopo. La notizia data dai giornali è un’ipotesi, precisa Il Sole 24 Ore, basata su indiscrezioni. E aggiunge: «Il verdetto ufficiale si conoscerà al più presto venerdì o, più probabilmente, dopo le elezioni amministrative, contestualmente al deposito della motivazione perché nel civile, a differenza del penale, il dispositivo non è pubblico dopo l’udienza». La decisione della Cassazione è comunque molto attesa perché riguarda due casi in particolare: quello dell’attuale sindaco di Napoli Luigi De Magistris e quello di Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e candidato del PD in Campania alle prossime elezioni regionali.
La sentenza della Cassazione sulla legge Severino. È molto attesa, anche in vista delle regionali, non è ancora uscita e riguarda una questione complicata: proviamo a capirla.
Ciao, dove sei? Chiedilo a Facebook. Entro la fine del mese il social network si arricchirà di alcune nuove funzioni per consentire a utenti e inserzionisti pubblicitari di sfruttare le informazioni sulla loro posizione geografica. Il nuovo sistema, rivela Mashable, permetterà agli utenti di registrarsi automaticamente all’interno di negozi e locali con i loro smartphone per ricevere servizi e informazioni extra. Della nuova funzione si parla ormai da alcune settimane, ma secondo le fonti consultate dal sito di informazione online la sua introduzione sarebbe ormai imminente. Tra i primi a sfruttare il sistema per fare pubblicità dovrebbe esserci la catena di fast-food McDonald’s.
Facebook geolocalizza. Il social network sta per introdurre pubblicità e informazioni basate sulla posizione geografica degli utenti.
I Fleet Foxes sono una band di Seattle il cui primo LP – si chiamava Fleet Foxes – fu celebrato nel 2008 come il migliore dell’anno da molte riviste e siti musicali (e arrivò al trezo posto nelle classifiche britanniche di vendita). Il 3 maggio uscirà il loro nuovo Helplessness Blues, di cui intanto è online la title track.
La prima canzone dal nuovo disco dei Fleet Foxes. "Helplessness Blues" esce il 3 maggio.
È morto a Roma mercoledì Severino Cesari, uno dei più importanti editor ed esperti di editoria in Italia, fondatore insieme a Paolo Repetti di “Stile Libero“, la collana di Einaudi diventata un grande successo e una sorta di casa editrice dentro una casa editrice. Cesari era malato di cancro da più di cinque anni, aveva subito lunghe e dolorose cure e da tempo raccontava la sua malattia sulla sua pagina Facebook: prima, nel 2007 gli era stato trapiantato un rene. Era stato giornalista del Manifesto, critico letterario, autore di un noto libro-intervista con Giulio Einaudi e poi responsabile della pubblicazione di tantissimi libri di successo e rilievo per Stile Libero. Avrebbe compiuto 66 anni il 30 novembre. – La storia di Stile Libero
È morto Severino Cesari, editor, fondatore di Stile Libero. Aveva 66 anni, era malato da molto tempo.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 142 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 240.578 secondo i dati diffusi oggi dal ministero della Salute. I morti totali comunicati sono 34.767, 23 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono 93 (ieri erano 96) e le persone che sono state sottoposte a tampone fino ad oggi sono 3.263.975, 28.471 più di ieri. #LNews Come già comunicato, Lombardia Notizie diffonde i dati relativi al #coronavirus secondo lo schema previsto dal ministero della Salute. Report completo riguardante la Lombardia dalle ore 18, sul sito https://t.co/6RvYeb06SGApprofondimenti su ???? https://t.co/RcTx8nEQKe pic.twitter.com/i3R47lRp3Z
Le notizie di martedì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 142 casi di contagio e 23 morti. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 93.
È uscito in ebook 10 cose buone per l’Italia che la sinistra deve fare subito, il nuovo libro di Pippo Civati (con una prefazione di Paolo Virzì). Il libro uscirà in libreria il primo giugno. Vi proponiamo il capitolo «Il credito pubblico per abbassare le tasse». Pippo Civati è consigliere regionale in Lombardia per il Partito Democratico, membro della direzione nazionale del Partito Democratico (e blogger del Post). È autore anche, tra gli altri, di Regione straniera. Viaggio nell’ordinario razzismo padano e Il manifesto del partito dei giovani. Dal 2004 scrive sul blog Ciwati.
Come abbassare le tasse. Lo spiega Pippo Civati in un capitolo del suo nuovo libro con le 10 cose buone per l'Italia che la sinistra deve fare subito.
Instagram eliminerà dalla sua applicazione la mappa per vedere le proprie fotografie ordinate geograficamente, a seconda del posto in cui sono state scattate. Alcuni utenti hanno già segnalato di non potere più usare la funzione, mentre per altri è ancora accessibile: i responsabili dell’app hanno comunque confermato la loro decisione a Mashable, tra i primi siti a essersi accorto del cambiamento. Quelli di Instagram dicono che la mappa “non era molto usata, quindi abbiamo deciso di rimuoverla per concentrarci su altre priorità”.
Instagram eliminerà la sua mappa per le foto. I responsabili dell'app dicono che era usata molto poco e preferiscono concentrarsi sullo sviluppo di altre funzioni.
Fuori dai porti di mezzo mondo ci sono 66 navi da trasporto alla deriva con a bordo 13 miliardi di euro di merci. Appartengono alla Hanjin Shipping, una società coreana che ha dichiarato bancarotta lo scorso 31 agosto. Le autorità dei porti verso cui le navi erano dirette hanno bloccato loro l’accesso, nel timore di non essere pagate per i servizi che offrono. Oggi le navi si trovano in mare aperto e stanno finendo carburante e cibo. La scorsa settimana il governo coreano ha fornito un prestito alla società, così da permettere alla navi di riuscire almeno ad attraccare. Come racconta l’Economist, la Hanjin non è la sola compagnia di trasporto marittimo a trovarsi in grossa difficoltà. Il leader del settore, la Maersk Line, la più importante società del conglomerato danese A.P. Moller-Maersk, ha detto di aver perso circa cento milioni di euro nei primi sei mesi dell’anno. Il settimanale scrive che la compagnia danese ha perso circa dieci euro per ogni container mosso quest’anno, un dato preoccupante ma ancora lontano da quello della Hanjin, che ne ha persi cento per ogni container.
La crisi dei trasporti navali. Il fallimento di una società coreana – che ha lasciato 66 navi alla deriva – è solo uno dei segnali della grave situazione in cui si trova il settore.
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega
Mario Monti, dopo il 2013. Francesco Giavazzi, sul Corriere della sera, scrive oggi che potrebbe essere l'unica strada per non ricorrere ad aiuti internazionali.
Nel tardo pomeriggio di lunedì Silvio Berlusconi, ha partecipato a una riunione dei parlamentari del PdL organizzata al palazzo di Montecitorio per discutere della crisi di governo aperta con le dimissioni dei ministri del centrodestra. Berlusconi ha parlato per circa 40 minuti, spiegando che “l’esperienza di governo è finita” e che sarà necessario tornare a votare, ma solo dopo l’approvazione dei provvedimenti che riguardano l’IVA, la cancellazione dell’IMU e la legge di stabilità in generale. Il tutto dovrà essere svolto in una settimana, ha detto Berlusconi, dicendo poi di essere contrario a “governicchi”. Berlusconi ha anche detto di avere preso autonomamente la decisione di fare dimettere i ministri del PdL, dichiarazione tesa a calmare i cosiddetti dissidenti: “Ho deciso da solo. Forza Italia non è una forza estremista e nessuno mi ha costretto” e ha poi ricordato che “i panni sporchi si lavano in casa”. Avrebbe poi invitato anche i sottosegretari a dimettersi. Alla fine dell’incontro, Fabrizio Cicchitto si è però lamentato della mancanza di un dibattito durante la riunione e ha spiegato che saranno necessari ancora altri chiarimenti.
Giorni di crisi. Berlusconi vuole votare IMU e IVA e poi andare a elezioni, i ministri PdL hanno confermato le dimissioni e detto che con loro "non funzionerà il metodo Boffo".
In un’intervista a Vanity Fair, la showgirl italiana Miriana Trevisan – diventata famosa negli anni Novanta per la trasmissione Non è la Rai – ha accusato di molestie sessuali Giuseppe Tornatore, tra i più famosi registi italiani, conosciuto per film come Nuovo Cinema Paradiso e La leggenda del pianista sull’oceano. Trevisan ha detto che durante un incontro di lavoro con Tornatore in vista della realizzazione del film La leggenda del pianista sull’oceano, alla fine degli anni Novanta, il regista la toccò senza il suo consenso: «Dopo qualche tranquilla chiacchiera sul film, quando ci stavamo salutando, il regista mi chiese di uscire con lui quella sera per andare a mangiare una pizza. Io risposi che avevo già un impegno, lo ringraziai e mi alzai per andarmene. Lui mi segui fino alla porta, mi appoggiò al muro e cominciò a baciarmi collo e orecchie, le mani sul seno, in modo abbastanza aggressivo. Riuscii a sfilarmi e scappai via».
Il regista Giuseppe Tornatore è stato accusato di molestie sessuali dalla showgirl Miriana Trevisan.
Mossack Fonseca, conosciuta anche con il nome Mossfon, è una società con sede a Panama, un piccolo stato del centro America tra il Costa Rica e la Colombia: si occupa di creare e gestire per conto dei suoi clienti società in paesi considerati “paradisi fiscali” come Panama, le Isole Vergini Britanniche, la Svizzera o le Seychelles. Mossack Fonseca è la società le cui attività sono state rese pubbliche dai Panama Papers, una grande quantità di documenti riservati che un dipendente della società ha dato ad alcuni dei più grandi giornali del mondo e che mostrano le attività e i clienti di Mossack Fonseca. Leggi anche: Cosa sono i Panama Papers, spiegato
Cos’è Mossack Fonseca. Di cosa si occupa la società con sede a Panama le cui attività sono state rese pubbliche dai Panama Papers.
L’architetto Roberto Bruni, nominato due giorni fa assessore di Parma all’urbanistica e non ancora presentato ufficialmente, ha rinunciato ieri all’incarico dopo che una lettera pubblicata dalla Gazzetta di Parma aveva raccontato la storia del fallimento di una sua azienda. Incassa uno sganassone politico imbarazzante la giunta parmigiana guidata da Federico Pizzarotti, primo esponente della lista di Beppe Grillo ad aver conquistato un grosso centro del nord. Un assessore chiave della nuova amministrazione, il titolare di urbanistica, lavori pubblici e patrimonio Roberto Bruni, architetto 53enne, ha una macchia nel suo passato da imprenditore di quelle che, in un movimento che ha sempre fatto della moralità e dell’intransigenza le chiavi principali del suo successo: la sua azienda, la Thauma Sas di Collecchio, è fallita, la procedura si è chiusa l’anno scorso davanti al tribunale di Parma. Oggi era in programma la conferenza stampa per presentare proprio l’assessore Bruni, oltre al suo collega alla cultura Ferraris, ma Bruni, per placare le polemiche, ha anticipato i tempi rinunciando all’incarico «per garantire la serena prosecuzione dell’attività politico amministrativa dell’Amministrazione comunale».
A Parma un assessore si è già dimesso. L'architetto Roberto Bruni ha lasciato l'incarico a 24 ore dalla nomina, per la storia del fallimento di una sua azienda.
In occasione delle elezioni politiche del 4 marzo (e di quelle regionali in Lombardia e Lazio) sono stati attivati dei particolari sconti sulle tariffe dei mezzi di trasporto per gli elettori che si sposteranno per andare a votare rimanendo in Italia o dalla Svizzera. Gli elettori potranno beneficiarne nei giorni precedenti e successivi al 4 marzo, secondo modalità diverse a seconda delle diverse società coinvolte. Ci saranno sconti per i viaggi in treno con Trenitalia, Trenord e Italo; per i viaggi in aereo con Alitalia; per i viaggi via mare con le società che collegano le isole; per i pedaggi autostradali (validi solo per i residenti all’estero). Qui di seguito abbiamo raccolto le cose da sapere sulle promozioni e le istruzioni per acquistare i biglietti scontati, organizzate in base al mezzo di trasporto e alla società.
Come funzionano gli sconti sui viaggi per andare a votare alle elezioni del 4 marzo. Si possono chiedere sui biglietti del treno, dell'aereo, dei mezzi marittimi e – dall'estero – sui pedaggi autostradali.
Una giuria di tre giudici della corte d’appello di San Francisco ha stabilito che dovrà esserci un nuovo processo per stabilire se le prime note di “Stairway to Heaven”, una delle canzoni rock più famose di sempre composta nel 1971 dai Led Zeppelin, siano state copiate dalla canzone del 1967 “Taurus” degli Spirit, un gruppo rock californiano attivo tra gli anni Sessanta e Novanta. Nel 2016 una giuria federale di Los Angeles era già arrivata alla conclusione che in “Stairway to Heaven” non poteva essere riscontrato alcun plagio, perché la parte della canzone oggetto del ricorso «non è intrinsecamente simile» alle note di “Taurus”; durante il processo si era comunque appurato che il cantante dei Led Zeppelin, Robert Plant, aveva ascoltato “Taurus” prima di comporre “Stairway to Heaven”. La causa era stata portata avanti da Michael Skidmore, curatore del patrimonio di Randy Wolfe, chitarrista degli Spirit morto nel 1997. Secondo Skidmore i Led Zeppelin si erano ispirati a “Taurus”, dato che i due gruppi hanno condiviso un tour nel 1968 e nel 1969; Plant e Page si erano difesi dicendo che la progressione degli accordi è talmente un cliché da non meritare la protezione del copyright.
Ci sarà un nuovo processo sulla storia del presunto plagio di “Stairway to Heaven”. Lo ha deciso una corte d'appello americana: i Led Zeppelin sono accusati di aver copiato l'arpeggio iniziale dagli Spirit.
Rizzoli Lizard ha ripubblicato Pyongyang, il reportage a fumetti di Guy Delisle sulla Corea del Nord. Il libro, uscito per la prima volta nel 2004, racconta i due mesi passati da Delisle a Pyongyang nel 2001, per lavoro. A capo di una squadra di lavoro nordcoreana che si occupava della produzione di un cartone animato francese, Delisle era entrato in Corea del Nord con un permesso di lavoro e ha visto da vicino come funziona la burocrazia, la propaganda e il culto della personalità in uno stato totalitario. Il Post pubblicherà a puntate le prime 80 pagine del libro. Qui trovate le prime 22 e la prefazione di Antonio Ferrari, e qui la seconda puntata.
Pyongyang, terza puntata. Altre 20 tavole dal bellissimo graphic novel di Guy Delisle di cui il Post sta pubblicando la prima parte, a puntate.
Domenica 30 ottobre mattina alle 7:40 c’è stato un terremoto di magnitudo 6.5 nel Centro Italia, con epicentro a pochi chilometri da Norcia, in provincia di Perugia (Umbria), e ipocentro a 10 chilometri di profondità. È stato il terremoto più forte in Italia dal 1980. Ha interessato le province di Macerata e Ascoli Piceno (Marche), quella di Perugia (Umbria) e quella di Rieti (Lazio). Non ci sono stati morti, ma circa 20 persone sono rimaste ferite: nessuna è in pericolo di vita. Ci sono stati molti crolli, che hanno interessato in parte edifici già danneggiati nel terremoto di mercoledì scorso o in quello dello scorso agosto: tra le città più colpite, oltre a Norcia, ci sono Castelluccio, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Arquata del Tronto, Ussita, Visso, Amatrice e Tolentino. Non si sa ancora esattamente il numero delle persone che hanno dovuto lasciare le loro case e hanno trascorso questa notte in auto o nelle strutture di accoglienza. Domenica sera la Protezione Civile ha detto che sta assistendo 15 mila persone; lunedì il numero non è stato aggiornato. Le stime degli sfollati fornite dalle quattro regioni più colpite, Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, sono molto più alte e si aggirano intorno ai 40 mila. Si tratta, probabilmente, di cifre che includono coloro che stanno aspettando di sapere se le loro abitazioni sono agibili o meno e quelli che preferiscono in ogni caso dormire fuori dalle proprie case. Molti abitanti e sindaci dei comuni colpiti dal terremoto chiedono di allestire delle tendopoli e di non organizzare il trasferimento dei cittadini sulla costa in strutture alberghiere.
Terremoto nel Centro Italia, le notizie di lunedì. La Protezione Civile dice che sta assistendo 15 mila persone, ma circolano cifre più alte: molti chiedono di poter dormire nelle tende e non essere trasferiti sulla costa.
The disappearance of Joseph Plummer è un libro fotografico dello statunitense Amani Willett in cui ricostruisce la storia di Joseph Plummer, un eremita che visse nelle foreste del New Hampshire alla fine del Settecento. Due secoli dopo, le stesse terre in cui ha vissuto Plummer vennero acquistate dal padre del fotografo: non ne conosceva la storia ma a sua volta voleva costruirci una piccola baita per passarci del tempo da solo. Il libro indaga il desiderio di fuggire dalle costrizioni della vita sociale e trovare la pace nella solitudine, lontano da tutti. Affascinato dai punti di contatto tra la storia dell’eremita e quella del padre, Willett ha costruito un racconto visuale della vita di Plummer.
Fotografie di un posto da eremiti in New Hampshire. È come ve lo aspettate – nebbia, neve, boschi – abitato a 200 anni di distanza da due uomini diversi che cercarono lì la solitudine.
Ogni tanto, ormai da anni, capita che parlando di biciclette e sicurezza stradale qualcuno tiri fuori la questione del casco obbligatorio. Di recente se ne è parlato negli Stati Uniti, dove l’agenzia federale sulla sicurezza dei trasporti ha suggerito di imporre l’obbligo, e in Italia, dove ha fatto lo stesso il CNEL, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, con un disegno di legge per una riforma del codice della strada. La tesi di chi vorrebbe imporre l’uso di un casco, e conseguenti sanzioni per chi non lo indossa, è semplice: in alcuni casi può salvare la vita. Ed è un dato di fatto che gli incidenti che coinvolgono ciclisti siano un grave problema: in particolare in Italia, dove in media muore un ciclista ogni 32 ore, per più di 16mila incidenti ogni anno. Ma ci sono anche molte persone, compresa la gran parte di quelle che si occupano di ciclismo e mobilità ciclistica, che sostengono che l’obbligo del casco per chi va in bici sarebbe controproducente.
Bisogna obbligare chi va in bici a usare il casco? ci sono ottimi motivi per pensarlo, ma c'è anche chi è contrario per ragioni a cui effettivamente si pensa poco.
Quando vedo qualche genitore che a una recita scolastica gira un video tenendo lo smartphone in verticale, faccio una piccola smorfia. In silenzio, provo piacere al pensiero di non essere parente di quelle persone e quindi di non dover vedere quel video che hanno registrato. Non sono solo: quelli che sono contro i video verticali ne parlano come sintesi di “tutto ciò che c’è di sbagliato nella società” e lo etichettano come una “sindrome pericolosa”. Ma la verità è che non ci libereremo dei video verticali. E a dirla tutta, qualche soggetto potrebbe essere più adatto a una ripresa verticale: giocoleria? Interviste a persone in primo piano? Uno che suona da solo il sassofono? A prescindere dal soggetto ripreso, le riprese verticali sono tra noi e continuano ad aumentare. Digiday ha scritto lo scorso aprile che “è arrivato il momento di prendere sul serio i video verticali”, facendo riferimento ad applicazioni che ne incentivano l’utilizzo come Periscope, Snapchat e Meerkat; Periscope non dà nemmeno l’opzione per fare riprese orizzontali. Inoltre, i pubblicitari stanno iniziando a creare pubblicità verticali.
I maledetti video verticali. Bisogna rassegnarsi all'inevitabilità del loro successo, e Slate ha una proposta per vederli meglio sui computer.
Dopo la strage nella discoteca di Corinaldo, nella quale sono morte sei persone che aspettavano un concerto, una parte del dibattito pubblico si è concentrata proprio sul cantante che doveva esibirsi, Sfera Ebbasta, e sulla sua musica, la trap. Molti commenti hanno infatti attribuito al cantante e alle sue canzoni effetti diseducativi sugli adolescenti che la ascoltano. Al di là dei giudizi, che hanno ricordato quelli ricorrenti in altri dibattiti ciclici nel racconto dei giovani in Italia, è emerso che molte persone non abbiano molto chiaro cosa sia la trap, un genere musicale che da almeno un paio di anni è diventato uno dei più ascoltati dagli adolescenti e dai giovani di tutto il mondo, Italia compresa: la canzone più ascoltata su Spotify in Italia nel 2018, per fare un esempio, è un pezzo trap. Da dove arriva La trap è un genere musicale nato negli Stati Uniti e derivato dall’hip hop, da cui ha preso molti elementi nella forma e nel contenuto. Tuttavia il termine “trap” non ha niente a che vedere con il rap, nonostante l’assonanza: in inglese significa trappola, ed è il modo con cui gli abitanti di Atlanta, in Georgia, definiscono i palazzi abbandonati diventati piazze di spaccio. Uno dei primi a usare questo termine nell’hip hop è stato il rapper T.I. nel suo secondo disco, intitolato appunto Trap Muzik e uscito nel 2003. Secondo qualcuno è quello che ha dato vita al genere, anche se dal punto di vista musicale è simile a un classico disco hip hop.
Guida minima alla “trap”. Per chi è rimasto confuso dalle discussioni seguite alla strage nella discoteca di Corinaldo, che l'hanno tirata in mezzo spesso a sproposito.
L’Economist di questa settimana si occupa dell’annoso problema dei pirati somali, rivelando che solo l’anno scorso le loro attività criminali lungo la costa hanno portato al rapimento di 1.181 persone. Metà di queste sono state rilasciate in seguito al pagamento di un riscatto, alcune sono morte a causa degli abusi subiti o delle pessime condizioni di prigionia e si stima che almeno 760 persone siano ancora ostaggio dei pirati. Di solito sono tenuti prigionieri sulle loro stesse navi, alcune delle quali sono poi utilizzate come navi d’appoggio per compiere altre scorribande. Da quando è iniziato il nuovo anno, ci sono già stati 35 attacchi, in sette casi andati a buon fine. Nel mese di marzo, quando il monsone si placa e il mar Arabico si calma, la frequenza degli attacchi è destinata ad aumentare.
La guerra contro i pirati somali. Vanno sconfitti sulla terraferma e non sul mare, spiega l'Economist.
Un gruppo di ricercatori della società informatica IBM ha girato il film più piccolo al mondo mai realizzato, facendo muovere singoli atomi su una superficie di rame. I protagonisti del film sono alcune decine di atomi di carbonio, che si muovono grazie alle indicazioni date loro da un microscopio a effetto tunnel (STM), uno strumento molto potente che serve per rilevare e analizzare le superfici al loro livello atomico. I ricercatori spiegano che sarebbero necessari almeno mille fotogrammi del film messi uno di fianco all’altro per raggiungere le dimensioni di un capello umano. IBM ha realizzato l’animazione per mostrare quali sono le potenzialità dei nuovi sistemi per memorizzare dati, basati sulle interazioni tra singoli atomi.
Il film più piccolo del mondo. E formato da poche decine di atomi ed è stato realizzato da IBM, che lo ha ingrandito 100 milioni di volte per renderlo visibile a occhio nudo.
Il vaccino sperimentale contro il coronavirus sviluppato dall’azienda farmaceutica statunitense Pfizer, in collaborazione con la tedesca BioNTech, ha dato risultati sopra le aspettative, rivelandosi più efficace di quanto atteso. La notizia segna un importante progresso nelle sperimentazioni dei vaccini per contenere la pandemia, ma saranno ancora necessari test e verifiche per assicurarsi che la soluzione sviluppata da Pfizer sia efficace nel medio termine e sicura. Un’analisi preliminare dell’ultima fase (su tre) della sperimentazione del vaccino, svolta da un gruppo di lavoro terzo ed esterno a Pfizer, ha rilevato alti livelli di efficacia. Il risultato più interessante riguarda gli individui che hanno ricevuto due dosi del vaccino, a distanza di tre settimane, e che in oltre il 90 per cento dei casi non hanno sviluppato i sintomi della COVID-19, rispetto a chi aveva invece ricevuto una sostanza che non fa nulla (placebo).
Il vaccino di Pfizer sembra più efficace del previsto. In una prima analisi sulla fase finale di test in corso ha dato buoni risultati nel 90 per cento dei casi: è una buona notizia, ma serviranno ulteriori conferme.
Twitter ha iniziato a sperimentare un nuovo modo per mostrare le anteprime dei link nelle sue applicazioni per smartphone e tablet e sul suo sito, con l’obiettivo di renderle più evidenti. Le anteprime dei link – con foto, titolo e sommario della pagina di destinazione – sono mostrate da subito nella timeline, senza la necessità di toccare un tweet per espanderlo come avveniva in precedenza: in questo modo è più semplice capire di che cosa parla il link prima di selezionarlo per aprire la sua pagina corrispondente. Il nuovo sistema funziona con i siti che hanno inserito all’interno del loro codice le informazioni che servono a Twitter per creare le anteprime all’interno dei tweet (si chiamano “Summary Card”): sul suo sito ci sono informazioni tecniche più dettagliate su come si rende il proprio sito compatibile con le nuove anteprime.
Le nuove anteprime di Twitter. Sono più grandi e si espandono da sole nella timeline: come su Facebook, insomma.
18.55 – Sono in corso in tutta Italia le manifestazioni di commemorazione e di solidarietà per l’attentato di questa mattina. A Brindisi stanno partecipando alla manifestazione gli alunni della scuola, che sono sul palco con alcuni striscioni, il sindaco Mimmo Consales, il presidente della Provincia, il governatore della regione Puglia Nichi Vendola e diverse importanti personalità nazionali: il segretario della UIL Angeletti, della CGIL Susanna Camusso, il vicepresidente della Camera Buttiglione e il ministro Francesco Profumo, che ha tenuto un breve discorso. Il discorso dell’arcivescovo di Brindisi Rocco Talucci è stato interrotto brevemente da alcuni fischi dei partecipanti alla manifestazione. A Camp David, dove è in corso il vertice internazionale del G8, il presidente del Consiglio Mario Monti ha nominato gli avvenimenti di questa mattina, condannando l’attentato e richiamando all’unità nazionale.
La bomba a Brindisi. Le foto e il racconto della giornata: un'esplosione davanti a un istituto professionale ha ucciso una ragazza e ne ha ferite cinque.
Sabbie mobili. L’arte di sopravvivere – che esce per Marsilio il 15 ottobre, tradotto da Laura Cangemi – è l’ultimo libro di Henning Mankell, il popolare scrittore svedese morto nel sonno a Göteborg in Svezia nella notte tra il 5 e il 6 ottobre e autore di otto romanzi che hanno per protagonista il commissario Wallander. Il 29 gennaio 2014 Mankell, che era nato a Stoccolma nel 1948, aveva annunciato sul suo sito di avere un tumore al polmone e alla nuca, scoperto dopo essere andato da un ortopedico per un dolore al collo. Nei mesi seguenti aveva pubblicato sul quotidiano locale Gøteborgs Post una specie di diario della sua malattia, che è poi diventato il suo ultimo libro: “Ho deciso di scri­vere di que­sta malat­tia”, ha scritto Mankell, “per­ché non riguarda solo me, ma tanti altri che si tro­vano nella mia stessa con­di­zione. L’ho fatto con la pro­spet­tiva della vita, non della morte. È una rifles­sione su cosa signi­fica vivere”. Nel capitolo che pubblichiamo, infatti, l’annuncio della fine rimanda all’inizio, a una mattina di 56 anni prima in cui il futuro scrittore è un bambino di nove anni che va a scuola dopo una notte di neve, e capisce all’improvviso di essere se stesso, una persona unica e irripetibile, come ogni altro essere umano. È da quel momento, dalla scoperta dell’identità, che “la vita diventa una faccenda seria”. *** La grande scoperta
L’ultimo libro di Henning Mankell. E il momento in cui l'autore, morto la settimana scorsa, si ricorda di quando da bambino capì di essere unico.
La maggioranza del Parlamento, formata da Lega, Movimento 5 Stelle e Forza Italia, ha in comune un punto del programma: la necessità di abolire o almeno “superare” la riforma Fornero, cioè l’attuale sistema che stabilisce l’età per andare in pensione nel nostro paese. Negli scorsi cinque anni anche il Partito Democratico è stato molto critico nei confronti della riforma e ha approvato numerose leggi per permettere a determinate categorie di aggirarne le disposizioni. Come mai la riforma Fornero è così osteggiata e quanto è facile e costoso passare a un altro sistema? Cosa prevede la riforma Fornero? La riforma venne approvata nel dicembre del 2011 dal governo Monti in un momento particolarmente drammatico per l’economia italiana. La riforma si trovava all’articolo 24 del cosiddetto “decreto Salva Italia”, la prima norma introdotta dal governo Monti, di cui la riforma delle pensioni costituiva il punto principale. La riforma fu presentata come un cambiamento necessario, per lo stato dei nostri conti pubblici, anche se doloroso. Il “decreto Salva Italia” venne convertito in legge con i voti del Partito Democratico e di gran parte del centrodestra, con l’eccezione della Lega e di alcuni singoli parlamentari.
Perché tutti ce l’hanno con la riforma Fornero? cosa c'è nella riforma delle pensioni approvata nel 2011 e cosa potrebbe accadere se venisse abolita o "superata".
Mentre continua la campagna di vaccinazione contro il coronavirus riprendono pian piano eventi e occasioni in cui fotografare personaggi famosi di ogni tipo, soprattutto negli Stati Uniti. La varietà della settimana che sta finendo si deve all’inizio del Tribeca Film Festival a New York, all’edizione estiva della Berlinale a Berlino (la giuria aveva già assegnato i premi del concorso a marzo, ma ora il festival è aperto al pubblico), ai British Academy Television Awards e a qualche evento sportivo: si sono visti Helena Bonham-Carter, Paul Mescal, John Legend, Alec Baldwin, Bryan Craston, i coniugi Beyoncé e Jay Z e Jeff Daniels, tra gli altri. Avete presente l’invasione delle cicale negli Stati Uniti? Sono dappertutto, anche sul colletto della camicia del presidente. Per rimanere in tema di Casa Bianca, completano la raccolta: la first lady Jill Biden che ha indossato una giacca che a molti ha fatto pensare a quella indossata da Melania Trump con la scritta «I really don’t care, do u?» (cioè «A me non importa veramente, a te?»); e Donald Trump in una delle prime apparizioni ufficiali dalla fine del suo mandato. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Jane Fonda, Bryan Craston, Kit Harington e Donald Trump, tra le persone da fotografare in settimana.
I primi di settembre Amazon ha cancellato dalla sua piattaforma circa 20mila recensioni tra quelle scritte da sette degli utenti più attivi nel Regno Unito. L’ha fatto perché era uscita un’indagine del Financial Times che dimostrava che questi utenti venivano pagati dai venditori per scrivere recensioni positive ai loro prodotti. Tra gli altri, il Financial Times aveva raccontato la storia di Justin Fryer, il primo degli utenti britannici di Amazon per numero di recensioni fatte, che riceveva prodotti in regalo da piccoli marchi cinesi, li valutava con cinque stelle e poi li rivendeva su eBay. Da giugno a settembre era riuscito a guadagnare in questo modo circa 20mila sterline. Che Amazon abbia un problema con le recensioni false non è una novità: nel 2016 introdusse nel regolamento il divieto di fare recensioni dietro compenso, ma la questione non si è mai risolta veramente. In più, con l’aumentare della varietà di prodotti disponibili sulla piattaforma, le recensioni hanno un peso sempre maggiore. Per Amazon, che riceve ogni giorno migliaia e migliaia di recensioni, non è sempre facile riconoscere le frodi, ma per chi vuole fare un acquisto preciso (e quindi ha a che fare con un numero limitato di recensioni) ci sono alcune cose che si possono fare per evitare fregature.
Come riconoscere le recensioni false su Amazon. Diciture, tasti, strumenti e truffe da conoscere per non farsi ingannare prima di un acquisto.
Negli ultimi giorni alcuni dei più grandi produttori di smartphone al mondo hanno presentato i loro primi cellulari con schermi pieghevoli, tecnologia sulla quale sembrano puntare per rilanciare le vendite dopo un rallentamento generale del settore. L’idea è offrire smartphone che si trasformano in piccoli tablet, ma riducendo il più possibile il loro ingombro, in modo da rimanere comunque tascabili. I primi modelli saranno messi in vendita entro la metà dell’anno, ma a prezzi molto alti e intorno ai 2mila euro. Gli smartphone con schermo pieghevole sembrano promettenti, ma in molti si chiedono se possano davvero avere successo e se siano il futuro che ci aspetta. Samsung Galaxy Fold Samsung è il più grande produttore di smartphone al mondo e la settimana scorsa ha presentato il Galaxy Fold, il suo primo cellulare con schermo pieghevole. È formato da due schermi: uno più piccolo da 4,6 pollici sulla parte frontale e quello pieghevole vero e proprio da 7,3 pollici, che diventa visibile quando si apre il telefono, come un libro.
L’era degli smartphone con schermi pieghevoli. In pochi giorni Samsung, Huawei e altri produttori hanno presentato cellulari molto spessi e molto avveniristici: faranno strada? Li vogliamo in tasca?.
Oggi la Camera ha votato la mozione di fiducia al secondo governo guidato da Giuseppe Conte. I lavori sono cominciati alle 11, con un discorso del presidente del Consiglio a cui è seguito un dibattito con gli interventi dei parlamentari e, per finire il voto, i cui risultati sono stati comunicati poco prima delle 21.30. Il secondo governo Conte ha ottenuto 343 Sì e 263 No, e domani il governo chiederà la fiducia al Senato. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di lunedì alla Camera. Discorsi, proteste e bisbigli mentre si discuteva la fiducia al secondo governo Conte.
Nel maggio scorso tutti le prime pagine dei giornali erano dedicate alla “lista Anemone“, l’elenco di nomi — ministri, politici, registi, giornalisti, istituti religiosi — che avrebbero beneficiato di lavori di ristrutturazione delle ditte di Diego Anemone, il costruttore prima arrestato e poi rilasciato per decorrenza dei termini. Secondo l’accusa, Anemone avrebbe corrotto diversi funzionari del ministero dei Lavori Pubblici per ottenere così appalti come, tra gli altri, quelli per il G8 della Maddalena e i 150 anni dell’Unità d’Italia. I magistrati della Procura di Perugia che seguono le indagini, Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, hanno ora nuovo materiale su cui lavorare. Gli investigatori hanno trovato una nuova lista nell’hard disk del computer di Stefano Gazzani, il commercialista di Anemone indagato per riciclaggio. La lista — dicono gli inquirenti — presenta «molte e significative coincidenze di nomi […] e altrettanto significative differenze» rispetto a quella trovata a maggio nel computer di Daniele Anemone, il fratello.
Tornano le liste Anemone. Prosegue l'indagine sugli appalti per i Grandi Eventi e spunta un nuovo elenco di nomi, c'è anche un "Berlusconi".
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 23.641 casi positivi da coronavirus e 307 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 23.272 (373 in più di ieri), di cui 2.571 nei reparti di terapia intensiva (46 in più di ieri) e 20.701 negli altri reparti (327 in più di ieri). Sono stati analizzati 187.612 tamponi molecolari e 167.412 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’11,4 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,3 per cento. Nella giornata di venerdì i contagi registrati erano stati 24.028 e i morti 297. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (5.658), Emilia-Romagna (3.232), Campania (2.843), Piemonte (1.793), Lazio (1.563).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, sabato 6 marzo.
Da ieri sui giornali si discute molto della sentenza del Tar del Lazio che ha annullato la nomina di cinque dei venti direttori di importanti musei italiani scelti nel 2015 dal ministero dei Beni Culturali, il cui ministro era ed è ancora Dario Franceschini. I direttori in questione erano stati scelti con una procedura di selezione internazionale e sette erano stranieri. Il problema principale citato dal Tar riguarda proprio la nazionalità straniera delle persone che hanno partecipato al concorso (e che in alcuni casi l’hanno vinto): secondo i giudici la legge italiana non prevede che incarichi così delicati siano assegnati a persone non italiane. La sentenza cita anche altri problemi, legati alle modalità degli esami orali – compiuti al chiuso – e ai criteri con cui sono stati divisi i candidati prima dell’esame orale. Franceschini se l’è presa molto e il ministero ha fatto sapere che farà ricorso al Consiglio di Stato, con l’obiettivo principale di sospendere la sentenza e far tornare al loro posto i cinque direttori. Anche diversi esperti di diritto amministrativo hanno criticato la sentenza, argomentando che il Tar si sia spinto oltre il suo ambito di competenza.
Ha ragione Franceschini o il Tar? la sentenza che ha annullato la nomina di cinque direttori di grandi musei dice che al concorso non potevano partecipare stranieri, ma il ministero e diversi esperti non sono d'accordo.
La situazione non è delle più serene, e a complicarla ci si mette anche un ambiguo appunto di Fini. Ieri aveva rifiutato un incontro con Verdini e altri esponenti del PdL, spiegando ai propri uomini che Fino a quando non ci saranno risposte politiche ai problemi che ho sollevato è prematuro fare incontri, soprattutto con intermediari. Attendo ancora delle risposte politiche su queste questioni.
Il biglietto di Fini: “Fare pace? Fare finta”. Un appunto su un foglietto: ma non parlava di Berlusconi, dice lui.
Negli ultimi tempi sempre più fotografi, anche professionisti, si servono di Instagram e altri software simili – come Hipstamatic o Snapseed – che consentono di scattare fotografie con gli smartphone, aggiungere filtri per migliorarle e condividerle online. L’agenzia fotografica Getty Images ha pubblicato le immagini di alcuni fotografi che, usando Instagram, Snapseed su iPhone, hanno provato a raccontare gli Australian Open, il torneo di tennis che è in corso in questi giorni a Melbourne e che è iniziato il 14 gennaio scorso. I risultati sono queste foto di spettatori controluce, scatti dei tennisti in bianco e nero, campi da tennis pieni di folla che ricordano pellicole degli anni Ottanta e altre caratterizzate da contrasti netti e colori vivaci. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Gli Australian Open su Instagram. Che cosa succede se metti le app per fare le foto in mano a dei fotografi professionisti, durante uno dei più importanti tornei di tennis al mondo.
Il premio Nobel per la Pace 2016 verrà annunciato domani, venerdì 7 ottobre, alle 11 del mattino. Il comitato che assegna il Nobel ha fatto sapere che quest’anno c’è un numero record di candidati: 376 di cui 228 persone e 148 organizzazioni. Ogni anno organizzazioni e istituzioni sono invitate dal comitato dei Nobel a proporre le candidature, tra le quali viene poi scelto il vincitore attraverso consultazioni e votazioni interne. Come ogni anno c’è grande segretezza anche sulle candidature stesse che secondo il regolamento potranno essere rese pubbliche a 50 anni dall’assegnazione del premio. Prevedere con certezza la persona che riceverà il riconoscimento è quasi sempre impossibile, ma ci sono anni in cui il compito è meno complicato: nel 2014, per esempio, diedero tutti per vincente Malala Yousafzai, che in effetti ottenne il Nobel per la Pace (era nelle liste dei probabili anche l’anno prima). Prima dell’annuncio in molti provano a fare i loro pronostici e, tra i più affidabili o citati, ci sono quelli del Peace Research Institute Oslo (PRIO), un’organizzazione indipendente da quella dei Nobel che diffonde una lista di cinque nomi con le candidature più solide e affidabili. Il PRIO compila anche un elenco con le altre nomine possibili o in qualche modo confermate facendo affidamento alle notizie pubblicate sulla stampa, sui media o fornite direttamente all’organizzazione.
Chi vincerà il Nobel per la Pace. Una donna russa? Edward Snowden? I caschi bianchi della Siria? I negoziatori dell'accordo sul nucleare iraniano? Un po' di ipotesi in attesa di domani.
Un vestito e il suo colore hanno attirato molte attenzioni e notevoli volumi di traffico online nelle ultime ore. Il 25 febbraio Caitlin McNeill, una musicista folk scozzese, ha pubblicato sul proprio Tumblr una foto di un vestito con la didascalia: «Ragazzi per favore aiutatemi: questo vestito è bianco e oro o blu e nero? Io e i miei amici non riusciamo a metterci d’accordo e stiamo impazzendo». La ragazza ha ricevuto moltissima attenzione tanto che la discussione è poi passata sui social network – pure la cantante Taylor Swift si è unita al dibattito dicendo che per lei il vestito è chiaramente nero e blu – e sui giornali online. Per alcuni il vestito è nero e blu, per altri è bianco e oro, per altri ancora è blu e nero, per altri azzurro e marrone, per altri ancora addirittura rosso. (Come vedete questa scacchiera?)
Questo vestito di che colore è? bianco e oro? Blu e nero? Questa storia mostra come ognuno di noi percepisce i colori in modo diverso (e se ne sta parlando moltissimo online).
Fino alle 21 di oggi, giovedì 17 dicembre, è in corso uno sciopero dei treni Trenord in Lombardia. Lo sciopero è inziato alla mezzanotte di oggi ma sono previste delle fasce di garanzia, una dalle 6 alle 9 del mattino e una dalle 18 alle 21: quindi sostanzialmente lo sciopero finisce alle 18 di stasera. Sono coinvolti nello sciopero Trenord i treni regionali, quelli suburbani e anche alcuni a lunga percorrenza. Anche chi deve raggiungere oggi l’aeroporto di Malpensa potrebbe avere problemi, ma sono state attivate delle linee bus sostitutive per il treno che collega l’aeroporto alle stazioni di Milano Cadorna e Milano Centrale (i bus però non effettuano le fermate intermedie). Lo sciopero è stato indetto dai sindacati Or.S.A., Fast-Ferrovie, Filt-Cgil, Faisa-Cisal e Ugl-Trasporti. Qui potete trovare l’elenco dei treni garantiti pubblicato da Trenord. Si ricorda che dal 13 dicembre sono stati effettuati alcuni cambiamenti sugli orari di partenza di molti treni Trenord, li potete consultare qui.
Fino a che ora dura lo sciopero dei treni Trenord di oggi. Gli orari e l'elenco dei treni garantiti.
È stato proclamato uno sciopero dei trasporti per venerdì 10 novembre: per 24 ore potrebbero esserci rallentamenti e cancellazioni nel servizio delle aziende pubbliche e private che gestiscono i collegamenti dei mezzi pubblici locali, dei treni e degli aerei. Lo sciopero è stato indetto da USB (Unione Sindacale di Base), Cib Unicobas e Cobas. I sindacati hanno fatto sapere che quella di venerdì 10 sarà una denuncia «dell’attacco indiscriminato che si sta attuando sul mondo del lavoro» e una protesta «contro il Jobs Act, contro la precarizzazione dei contratti, contro le politiche di privatizzazione delle aziende pubbliche e contro tutte le politiche che stanno limitando fortemente il diritto di sciopero». Le fasce orarie garantite e quelle interessate dallo sciopero cambieranno a seconda della città e delle aziende coinvolte: di seguito trovate gli orari dello sciopero di treni e aerei, e quelli dei mezzi pubblici per le città di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Firenze e Genova.
Venerdì 10 novembre ci sarà uno sciopero generale dei trasporti. Riguarderà treni, aerei e mezzi pubblici locali: durerà in totale 24 ore, ma gli orari e le modalità cambieranno a seconda delle città e delle aziende coinvolte.
Pier Luigi Bersani, ex segretario del Partito Democratico, sta partecipando alla discussione alla Camera sulla fiducia al governo Renzi: è la sua prima volta in Parlamento dal grave malore che ebbe lo scorso 5 gennaio, quando fu ricoverato d’urgenza e operato per un aneurisma all’arteria cerebrale.
Il ritorno di Bersani alla Camera. Le foto e il video dell'ex segretario del PD in Parlamento, per la prima volta dopo il grave malore di gennaio.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
L’Italia, un miracolo che esista. Un disincantato Angelo Panebianco spiega perché "la crescita" è una cosa diversa per ognuno, in un paese diviso su tutto.
L’organizzazione governativa per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) ha avviato la sua prima campagna nazionale contro il fumo: costa 54 milioni di dollari e racconta, per immagini, le storie di persone che hanno gravi problemi di salute a causa delle sigarette. Il problema del tabagismo interessa buona parte dei paesi del mondo, come mostra la mappa dell’Economist costruita sulla base dei dati forniti dalla Tobacco Atlas, una iniziativa della World Lung Foundation che si occupa di studiare le dinamiche legate alla diffusione del fumo. Si stima che i fumatori attivi siano circa un miliardo: 800 milioni sono uomini e 200 milioni sono donne. (“Consigli da ex fumatori”)
Dove si fumano più sigarette? e quanti sono i fumatori nel mondo?.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. C'è una canzone nuova notturna e natalizia di Liam Gallagher degli Oasis. «Bing Crosby ne sarebbe stato fiero», dice. Mentre cercavo la canzone qui sotto su YouTube ho trovato questa versione di Afterglow, bellissima canzone conclusiva dei Genesis che usavamo a Condor per chiudere le stagioni. (ehi, e questa di Follow you follow me) Io non so in effetti perché non chiudiamo questa newsletter dispersiva e ci limitiamo ad ascoltare Afterglow per il resto dei nostri giorni. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Genesis. Sì, a giudicare dalla foto stiamo parlando dei Genesis di dopo coso.
Martedì mattina a Genova si è svolta la cerimonia con cui è stato posato il primo tratto del viadotto sul Polcevera, il nuovo ponte in costruzione per sostituire il ponte Morandi, crollato nell’agosto del 2018. Un impalcato lungo 50 metri, largo 25 e alto 5 è stato issato con le gru sopra due dei diversi piloni già posizionati nelle scorse settimane. I tempi stimati inizialmente prevedevano la conclusione dei lavori entro l’anno, ma ci sono stati alcuni ritardi e non è ancora chiaro se saranno rispettati. Alla cerimonia era presente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha detto: «L’ ultima volta che sono stato qui era il 14 agosto. Da qui dissi che Genova era il simbolo di rinascita. E ora la stiamo vedendo».
A Genova c’è stata una cerimonia per la posa del primo tratto del nuovo ponte sul Polcevera.
Domani 5 aprile aprirà al Museo dell’Ara Pacis di Roma una mostra dedicata alle Avanguardie russe del primo Novecento: dal cubo-futurismo, all’astrattismo, dal costruttivismo al suprematismo. La mostra espone più di 70 opere di maestri come Kazimir Malevich, Vasilij Kandinskij, Marc Chagall, Aleksandr Rodchenko. La mostra resterà aperta fino al 2 settembre. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La mostra sulle Avanguardie russe all’Ara Pacis. Resterà aperta dal 5 aprile al 2 settembre ed esporrà opere di maestri come Chagall, Kandinskij e Malevic.
A partire dall’8 gennaio chi ha un account gratuito su Flickr non ha più a disposizione 1 TB di spazio per salvare le sue foto, ma può caricarne fino a 1000. Se si vogliono caricare più foto ci si deve abbonare al servizio a pagamento Flickr Pro, al costo di 4,49 euro al mese per un anno, o di 5,59 euro per un singolo mese. Inoltre, a partire dal 5 febbraio, chi avrà più di 1000 foto su Flickr senza essere abbonato perderà quelle in eccesso. Flickr aveva introdotto la possibilità di caricare fino a 1 TB di foto nel maggio del 2013, per cercare di contrastare la forte concorrenza di social network di foto come Instagram e di servizi concorrenti come Google Photo e iCloud. Nell’aprile del 2018, però, il gruppo Verizon (che possedeva Flickr e Yahoo) aveva deciso di vendere il servizio a SmugMug, un servizio analogo per la gestione delle fotografie che in varie forme esiste dal 2002.
Le vostre foto su Flickr potrebbero essere cancellate, se ne avete più di 1000. Succederà a partire dal 5 febbraio, a meno che non paghiate: ma c'è un modo per salvarle tutte.
Sabato 8 marzo il ministro della Cultura Dario Franceschini, 55 anni, ha avuto un malore mentre si trovava a Palmanova, in provincia di Udine. Diversi giornali scrivono che si è trattato di una “sindrome coronarica acuta” – una patologia che riguarda le arterie coronarie. A quanto pare, Franceschini non ha mai perso conoscenza e la sindrome è stata trattata “tempestivamente e positivamente”, ha detto lo staff del ministro. Al momento non è chiaro quando Franceschini sarà dimesso dall’ospedale di Udine, dove è ricoverato. Sabato pomeriggio, Franceschini era intervenuto con un tweet sulla questione del fotomontaggio del David di Michelangelo, raffigurato armato di fucile in una pubblicità di un’azienda produttrice di armi americana. Sabato sera, poco dopo il malore di Franceschini, il presidente del Consiglio Matteo Renzi gli ha inviato un messaggio di auguri tramite Twitter.
Dario Franceschini ha avuto un malore. Una "sindrome coronarica acuta", dice il suo staff, che è stata trattata "tempestivamente e positivamente": è ricoverato a Udine.
Non si sa il numero esatto di persone che il 7 agosto 1991 riuscirono a salire a bordo della nave mercantile Vlora nel porto di Durazzo, in Albania, e che in buona parte il giorno dopo, trent’anni fa, arrivarono a Bari: ma si stimò che fossero circa 20mila. Le fotografie dello sbarco, impressionanti, rimasero un simbolo dell’immigrazione albanese in Italia negli anni Novanta. (ANSA/LUCA TURI)
Lo sbarco di 20mila albanesi a Bari, 30 anni fa. L'8 agosto 1991 la nave mercantile Vlora arrivò in Puglia, strapiena, ma gran parte delle persone a bordo fu rimpatriata.
La Camera ha approvato il disegno di legge sulla prescrizione breve. Hanno votato a favore 314 deputati, hanno votato contro in 296. Ora la legge torna al Senato. Il disegno di legge in questione modifica la durata della prescrizione per gli incensurati, accorciandola. In questo modo, la legge incide in modo decisivo su diversi procedimenti in corso, su tutti quello in cui il presidente del Consiglio è accusato di aver corrotto l’avvocato David Mills. Nel corso del pomeriggio la Camera ha approvato tra le altre cose l’articolo 3 del provvedimento, che implica proprio la riduzione della prescrizione per gli incensurati da un quarto a un sesto della pena edittale. La legge si applica ai processi che non sono ancora giunti a sentenza di primo grado: non riguarda i reati di grave allarme sociale – terrorismo e mafia – ma inciderà su diversi provvedimenti che hanno come oggetto reati molto gravi.
La prescrizione breve passa alla Camera. Approvato il disegno di legge che accorcia la prescrizione per gli incensurati (e Berlusconi): le foto di oggi.
In vista delle decisioni che saranno assunte oggi dall’Eurogruppo, la riunione dei ministri dell’economia e delle finanze dei paesi che adottano l’euro, ci sono notevoli incertezze tra le borse europee. I tassi di interesse dei titoli di stato italiani a dieci anni hanno raggiunto il 6,1 per cento, con lo spread (il differenziale con i titoli tedeschi) nuovamente in salita e intorno ai 486 punti. Le cose non vanno meglio per i titoli spagnoli, i cui tassi hanno superato la soglia di allarme del 7 per cento. Secondo gli economisti, un simile livello non è sostenibile nel medio-lungo periodo e se non si riducesse potrebbe avere altre serie conseguenze per l’economia spagnola. Le incertezze sui mercati di inizio settimana sono principalmente dovute ai dubbi degli investitori sull’effettiva efficacia dei provvedimenti che esaminerà oggi l’Eurogruppo. La riunione è molto importante perché arriva a pochi giorni di distanza dall’ultimo Consiglio europeo, che ha portato a importanti decisioni proprio sulla gestione degli spread e sulla possibilità di tenerli sotto controllo utilizzando i fondi di emergenza previsti dall’Unione Europea per aiutare i paesi più in difficoltà.
Guida all’Eurogruppo di oggi. Le cose che discuteranno i ministri dell'economia dell'eurozona per fare coraggio ai mercati e ridurre gli spread (che tornano a salire).
Luigi Pirandello, scrittore e drammaturgo italiano, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del tradizionale logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno che rappresenta Pirandello con una maschera per ricordare i 145 anni della sua nascita e il suo ruolo nella letteratura mondiale del Novecento. Luigi Pirandello nacque il 28 giugno del 1867 a Càvusu, una piccola località nelle vicinanze di Girgenti (oggi Agrigento) da una famiglia borghese particolarmente agiata e dalle tradizioni risorgimentali. Da bambino Pirandello incontrò diverse difficoltà nel comunicare con gli adulti in famiglia, cosa che lo portò a sviluppare una particolare sensibilità nel valutare il comportamento degli altri. Era molto credente, ma da ragazzo si allontanò dalle pratiche religiose quando scoprì che un prete aveva truccato un’estrazione a sorte per fargli vincere un’immagine sacra. Pirandello maturò una propria religiosità, con alcune derive verso il misticismo e distante dalla pratica comune del cattolicesimo.
Chi era Luigi Pirandello. Lo scrittore e drammaturgo italiano è il protagonista del doodle di Google di oggi per ricordare i 145 anni della sua nascita.
Ieri, durante un congresso internazionale ancora in corso a Roma, una storica del cristianesimo antico alla Harvard Divinity School ha rivelato l’esistenza di un frammento di papiro che contiene una frase mai apparsa nelle Sacre Scritture: “Gesù disse loro: ‘Mia moglie….”
La moglie di Gesù. Un frammento di papiro del IV secolo pare contenere una frase non da poco, mai apparsa nelle Sacre Scritture.
Molti zoo del mondo hanno preparato dei pacchi regalo per i loro animali, in vista di Natale, pieni del loro cibo preferito e coperti di carta colorata in modo da “stimolare la loro curiosità” (e quella dei visitatori, probabilmente). Poi ci sono cani tristi vestiti da renne, renne vere a Downing Street, vicino a casa del primo ministro britannico, e renne in servizio a Rovaniemi, in Finlandia, vicino a quella che dovrebbe essere casa di Babbo Natale. Allo zoo di Tampa, in Florida è nato un cucciolo di rinoceronte, se volete potete scegliere come si chiamerà sulla pagina Facebook dello zoo; al centro Sheldrick di Nairobi, invece, nutrono e curano cuccioli di elefanti e rinoceronti meno fortunati. Il piatto preferito del diavolo della Tasmania è la carne di canguro, gli uccelli volano sui laghi e sulle discariche, e i tantali variopinti, se sapete cosa sono, hanno un ottimo equilibrio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
E buon Natale. Nelle più belle foto di bestie di questa settimana ci sono regali, renne finte e renne vere, cuccioli di rinoceronte e due tantali variopinti, se sapete cosa sono.
Giovedì 4 aprile a Menlo Park in California, l’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, ha presentato Facebook Home, un nuovo sistema per trasformare il proprio smartphone Android in una sorta di telefono del social network. È una soluzione alternativa alla classica interfaccia del sistema operativo di Google: mette in primo piano i propri contatti, le persone e gli amici sul social network, e non le applicazioni. Può essere installata su telefoni anche molto diversi tra loro e potrebbe incentivare ulteriormente l’utilizzo di Facebook in mobilità, perché rende più semplice e intuitivo l’accesso alle cose condivise dai propri amici sul social network e ai loro messaggi. Vi raccontiamo come funziona e come si scarica Facebook Home, per immagini.
Che cos’è Facebook Home. Le cose da sapere sul primo telefono di Facebook, che non è un telefono.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, il massimo tribunale per gli affari europei, ha diffuso una sentenza molto attesa su Uber, il popolare servizio di trasporto privato a metà tra il taxi e il noleggio di auto con autista, che si usa con un’app. La Corte ha deciso che Uber va considerato come un servizio di taxi, e non come una piattaforma digitale come l’azienda sostiene da tempo. Le conseguenze della sentenza potrebbero essere molto rilevanti: Uber, come molte altre startup nel campo della sharing economy, ha sempre beneficiato del fatto di operare in un’area grigia grazie alla quale ha potuto ridurre i costi e offrire un servizio a prezzi concorrenziali. Ora dovrà probabilmente adeguarsi alle norme sulla sicurezza e alle regole sindacali previste per i tassisti in tutti e 21 i paesi dell’Unione in cui opera.
L’Europa ha deciso che Uber è un servizio di trasporti. La Corte di giustizia europea ha respinto la tesi secondo cui agisce da piattaforma digitale: le conseguenze potrebbero essere molto rilevanti.
È morto a 64 anni nella sua casa di Hong Kong il fotografo tedesco Michael Wolf. Wolf era nato a Monaco di Baviera, ma nel 1994 si era trasferito a Hong Kong dove aveva iniziato a lavorare come fotogiornalista per la rivista tedesca Stern: per i suoi lavori aveva vinto per due anni il World Press Photo (nel 2005 e 2010) e nel 2010 era stato selezionato per il prestigioso Premio Pictet. Era famoso soprattutto per le foto con cui descriveva la vita quotidiana nelle grandi città e il ruolo delle persone sole in mezzo alla massa. Tra i suoi lavori più conosciuti ci sono Architecture of density del 2005, una grande raccolta di fotografie dei palazzi di Hong Kong ripresi da vicino, escludendo qualsiasi riferimento che potesse connotarli, e Tokyo compression del 2011, dove aveva raccolto ritratti di pendolari giapponesi schiacciati nei vagoni della metropolitana.
È morto a 64 anni il noto fotografo tedesco Michael Wolf.
Sabato scorso in provincia di Catania quattro migranti egiziani tra i 16 e i 17 anni sono stati aggrediti e picchiati da tre persone – provenienti da un paese della provincia, San Cono – armate di mazze da baseball e una pistola ad aria compressa. L’aggressione è avvenuta vicino al centro di prima accoglienza per minori di San Michele di Ganzaria, che ospita circa 25 minori provenienti dall’Africa settentrionale e centrale. I tre ragazzi – uno dei tre era in pericolo di vita ed è stato sottoposto a un’operazione neurochirurgica per rimuovere un grosso ematoma al cervello – hanno raccontato che stavano tornando dal mercato di San Cono al Centro, dove vivono, quando sono stati avvicinati da due auto con dentro cinque persone. Tre persone sono scese e hanno iniziato a picchiarli, mentre uno è riuscito a filmare l’aggressione con lo smartphone. In questo modo i carabinieri sono riusciti a identificare gli aggressori: due fratelli, nati nel 1984 e nel 1993, e un ragazzo di 18 anni, che sono stati arrestati per tentato omicidio in concorso, lesioni personali e porto illegale di armi improprie.
Il video dei 4 migranti picchiati a San Cono, Catania. È piuttosto violento ed è stato filmato da uno dei ragazzi aggrediti, tutti egiziani tra i 16 e i 17 anni.
Oggi inizia la stagione estiva. È infatti il giorno del solstizio d’estate, l’evento che segna – astronomicamente parlando – l’inizio dell’estate nel nostro emisfero, quello settentrionale. Per essere precisi, però, il solstizio è un momento specifico, non un intero giorno: sarà oggi pomeriggio alle 17.54 italiane. Solo allora sarà effettivamente iniziata la stagione estiva, dal punto di vista astronomico. I quattro giorni dell’anno che segnano l’inizio delle stagioni astronomiche si chiamano equinozi, per la primavera e l’autunno, e solstizi, per l’estate e l’inverno. Il solstizio d’estate è il giorno in cui c’è il maggior numero di ore di luce nell’emisfero a cui ci si riferisce: dal solstizio d’inverno, lo scorso 21 dicembre, stavano aumentando; da domani cominceranno a diminuire. Il solstizio d’inverno è il giorno in cui c’è il massimo numero di ore di buio. Gli equinozi, invece, determinano l’inizio dell’autunno e della primavera, e in quel caso il giorno e la notte hanno la stessa durata (in realtà non è esattamente così, per una serie di variabili).
Perché la stagione estiva inizia oggi? alle 17.54 ci sarà è il solstizio d’estate: oggi è il giorno dell'anno con più ore di luce nell'emisfero boreale.
Per promuovere l’uscita del cofanetto Sound System dei Clash – una raccolta di 11 cd con tutta la discografia in versione rimasterizzata più 3 cd di inediti e un DVD, definito dal chitarrista Mick Jones “la raccolta finale e definitiva sui Clash” – è stato diffuso un documentario (o Mini-Doc) in cinque parti prodotto da Google Play, il servizio di streaming di Google, e disponibile su YouTube, dal titolo Audio Ammunition, dedicato alla band britannica.
Il documentario sui Clash di Google Play. Disponibile gratuitamente su YouTube, con interviste inedite ai 4 componenti della band (anche a Joe Strummer).
La Corte dei Conti della Toscana ha condannato in primo grado Matteo Renzi a pagare 15mila euro per danno erariale, nonostante la richiesta di archiviazione da parte della procura di Firenze (cioè l’accusa). I fatti risalgono al 2005, quando l’ex presidente del Consiglio era presidente della provincia di Firenze. La Corte dei Conti contesta a Renzi di aver nominato all’epoca un collegio di direzione provinciale formato da quattro persone al posto di un singolo direttore generale, andando contro quanto previsto dallo statuto provinciale e causando un ingiustificato aumento di spesa. Insieme a Renzi sono stati condannati anche i quattro ex direttori generali – Lucia Bartoli, Luigi Ulivieri, Liuba Ghidotti e Giacomo Parenti – e l’allora assessore al bilancio Tiziano Lepri. Il danno erariale di queste nomine, secondo i giudici della Corte dei Conti, ammonterebbe in totale a 125mila euro. I legali di Renzi hanno annunciato che faranno ricorso in appello.
La Corte dei Conti della Toscana ha condannato Matteo Renzi a pagare 15mila euro per danno erariale.
Google e altre società che lavorano con la pubblicità online sono state accusate da un’inchiesta giornalistica pubblicata sul Wall Street Journal di aggirare le impostazioni per la privacy di Safari, il browser dei dispositivi Apple, ottenendo accesso ai dati sulla navigazione online degli utenti, anche se questi pensavano di aver bloccato l’accesso alle proprie informazioni da parte dell’esterno. Safari è il browser installato di base sui dispositivi Apple – sui Mac, sugli iPhone e sugli iPad – ed è il più usato al mondo su dispositivi mobili. Le sue impostazioni di default impediscono ai siti Internet di avere accesso alla cronologia dei siti visitati dal singolo utente e di continuare a monitorare i suoi spostamenti. Secondo il Wall Street Journal, Google e altre società hanno posizionato nelle loro pagine una porzione di codice volta proprio ad aggirare quel limite. Il quotidiano americano dice che Google ha disabilitato il codice una volta contattato dagli autori dell’inchiesta, Julia Angwin e Jennifer Valentino-Devries. Il codice è stato notato da Jonathan Mayer, ricercatore dell’università di Stanford, e confermato da un consulente tecnico del WSJ, Ashkan Soltani, che ha scoperto che molti altri siti – 22 tra i 100 più visitati degli Stati Uniti – utilizzavano tacitamente il codice di Google per ottenere informazioni sui loro visitatori, allo scopo di presentare loro delle inserzioni pubblicitarie più attinenti ai loro interessi.
Google fa il furbo su Safari? il Wall Street Journal accusa il motore di ricerca di aggirare le impostazioni per la privacy del browser installato su tutti i dispositivi Apple.
Tradizionalmente impersonali e poco confortevoli, le preoccupazioni portate dalla pandemia stanno spingendo a riprogettarne gli spazi per renderli più accoglienti È quello alla fondatrice di Theranos, Elizabeth Holmes, che promise un sistema rivoluzionario per le analisi del sangue che non ha mai funzionato
Un’analisi indipendente dei programmi elettorali. Il sito di Italia Futura propone di fare come in Olanda, dove un istituto pubblico indipendente si mette a disposizione dei partiti e simula gli effetti delle misure proposte in campagna elettorale.
La casa produttrice Universal Pictures ha diffuso il primo trailer di “Jurassic World”, il quarto film della serie “Jurassic Park”, tratta dai romanzi di Michael Crichton. I primi due film, “Jurassic Park” e “Il mondo perduto”, sono stati diretti dal regista americano Steven Spielberg, mentre il terzo, “Jurassic Park III”, uscito nel 2001, è stato diretto da Joe Johnston. “Jurassic World” uscirà negli Stati Uniti il 12 giugno 2015: nel cast ci sarà Chris Pratt, famoso per avere recentemente recitato come protagonista nel film “I guardiani della galassia”. Il regista del film è Colin Trevorrow, ed è stato prodotto tra gli altri da Steven Spielberg.
Il primo trailer di “Jurassic World”. Il nuovo film della serie “Jurassic Park”, che uscirà nel 2015.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 2.499 nuovi casi di contagio da coronavirus e 23 decessi, per un totale di 319.908 casi e 35.941 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 3.436 (48 in più rispetto a ieri), di cui 294 nei reparti di terapia intensiva (ieri erano 291). Sono stati inoltre analizzati 120.301 tamponi (il numero più alto di sempre in un giorno in Italia) e testate 71.729 persone: è risultato positivo un tampone ogni 48. Il maggior numero di contagi è stato registrato in Campania (392). Seguono Lombardia (307), Lazio (264), Toscana (223), Piemonte (219), Veneto (191), Emilia-Romagna (163), Liguria (140) e Sicilia (140). Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Napoli (265), Roma (193), Milano (159), Torino (117), Genova (62), Palermo (62), Pisa (61), Caserta (57), Perugia (55), Treviso (53), Firenze (48), Salerno (45), Verona (44), Cuneo (40), Lucca (42), Trento (39), Venezia (39), Bologna (38) e Catania (36).
I dati sul coronavirus di oggi, venerdì 2 ottobre.