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Banzai, la maggiore società italiana di e-commerce, ha scelto di dare a Mondadori l’esclusiva per la cessione del suo settore di media online, Banzai Media, sul quale c’erano state nelle ultime settimane diverse offerte da parte di gruppi editoriali italiani e stranieri, il cui numero si era ristretto negli ultimi giorni a due: Mondadori e il gruppo Espresso, quest’ultimo in una partnership con la società francese Webedia. Significa che Banzai e Mondadori procederanno adesso ad articolare e definire meglio – entro il 30 aprile – l’offerta di Mondadori di acquistare Banzai Media. Che, contrariamente a quanto sbrigativamente riportato in alcune notizie giornalistiche di questi giorni, è solo una parte di Banzai, il cui core business resta l’attività di e-commerce (coi siti ePrice e Saldi Privati): quindi Mondadori non sta “comprando Banzai”, ma Banzai Media (un altro dato erroneamente riportato è quello della “vendita del Post” all’interno della trattativa: Banzai Media è tra i soci del Post con una quota del 36%, quota che non è oggetto – assieme alla proprietà del sito di news Giornalettismo – della trattativa con Mondadori). I siti di maggior traffico e popolarità coinvolti nella eventuale cessione sono invece tra gli altri i “verticali” Giallo Zafferano, Pianeta Donna, Soldi Online, Studenti.it. Il valore dell’offerta di Mondadori non è stato comunicato: fonti di stampa non ufficiali nei giorni scorsi avevano parlato di 50 milioni di euro. abbiamo presentato a @Banzaitweet un'offerta per l’acquisizione di Banzai Media Holding (divisione Vertical Content) | Banzai tratterà con Mondadori la cessione di Banzai Media. La maggiore società italiana di e-commerce ha ricevuto un'offerta significativa per cedere il suo secondo ramo di attività. |
Il 31 marzo doveva iniziare la prima settimana della moda in Arabia Saudita ma è stata sospesa e poi rimandata a maggio; si è invece svolto a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, l’evento A Modest Revolution, in cui circa trenta stilisti hanno presentato, proiettandole su uno schermo e senza le modelle, le loro collezioni di abbigliamento islamico; intanto Vogue britannico ha pubblicato sui social network la sua copertina del numero di maggio, la prima di sempre con una donna velata, la modella ventenne Halima Aden. Sono tutte notizie di cui si è parlato nell’ambiente della moda negli ultimi giorni, che fanno capire come il mondo dell'”abbigliamento musulmano” stia diventando sempre più rilevante: è interessante non solo perché riguarda una buona parte della popolazione mondiale, in crescita e con nuove risorse da investire nei vestiti e nel lusso, ma anche perché le aziende occidentali sono sempre più interessate a farsi strada in questo mercato. 9 trailblazing models cover May #BritishVogue: https://t.co/hT4HVGk4r4 pic.twitter.com/zHiGsdi9dQ | È il momento di parlare di “moda modesta”. Cioè quella indossata dalle donne musulmane: è un mondo variegato e in crescita, dove provano a infilarsi anche le grosse aziende occidentali. |
Un gruppo di paleontologi cinesi ha scoperto un frammento di coda di dinosauro perfettamente conservato nell’ambra e, per la prima volta, con ciuffi di piume chiaramente visibili. Il ritrovamento è stato descritto sulla rivista scientifica Current Biology da Lida Xing dell’Università di Bioscienze della Cina, che ha spiegato di avere trovato un’ampia serie di fossili lo scorso anno in un mercato del Myanmar, compreso il frammento di coda. I paleontologi sanno da tempo che numerose specie di dinosauri avevano le piume, e che erano sostanzialmente grandi uccelli (non necessariamente tutti in grado di volare), ma la scoperta è comunque molto importante perché dà la possibilità di farsi meglio un’idea di come fosse il piumaggio di alcuni di questi animali e quali funzioni assolvesse. Secondo le teorie più condivise, gli uccelli dei giorni nostri si evolsero da un gruppo di dinosauri saurischi carnivori chiamati teropodi. Sulla base dei fossili trovati finora, si ipotizza che i dinosauri avessero le piume per lo meno nel Cretaceo, il periodo di tempo tra 145 e 65 milioni di anni fa. | Abbiamo trovato piume di dinosauro. Perfettamente conservate nell'ambra e di 99 milioni di anni fa: la loro scoperta ci aiuterà a capire meglio molte cose. |
Strava è una delle più grandi società al mondo che offrono servizi per tenere traccia delle proprie corse a piedi e in bicicletta, attraverso applicazioni per smartphone e per altri dispositivi GPS. Le attività vengono registrate e possono essere condivise successivamente su un sito, gestito sempre da Strava. In pochi anni l’iniziativa ha raccolto intorno a sé diversi milioni di iscritti, che utilizzano i suoi servizi per registrare gli itinerari delle loro corse a avere statistiche sulle loro prestazioni. Di recente la società ha pubblicato in una mappa, in forma anonima, i 77,7 milioni di corse in bicicletta e i 19,7 milioni di corse a piedi registrate dai suoi iscritti. Sulla mappa sono mostrati, in blu e con diversi gradi di intensità, gli itinerari che vengono seguiti con maggiore frequenza da chi corre in bicicletta o a piedi. Abbiamo messo insieme le mappe delle 30 città più popolose d’Italia, da Roma a Salerno, per vedere quali sono le zone urbane dove si corre di più a piedi. È bene ricordare che il dato è riferito alle sole persone che usano le applicazioni di Strava, e che in alcuni casi i dati possono essere “sporcati” dalle corse in bicicletta nel caso di un uso scorretto dell’applicazione da parte degli iscritti. Le mappe mostrano comunque efficacemente i luoghi dove si corre di più. | I posti dove si corre di più in città. In 30 mappe delle città più popolose d'Italia, messe insieme da una società che fa applicazioni per tenere traccia dei propri spostamenti col GPS. |
Nel momento culminante della violenza nazista, Wiera Gran cantava canzoni d’amore nel ghetto di Varsavia. La sua bellezza attirava al Café Sztuka molti spettatori, che la ascoltavano cantare di tempi più felici. Tracy McNicoll ha raccontato la sua storia su Newsweek, in occasione della pubblicazione di un libro (“Wiera Gran, l’accusée“). È morta nel 2007 a Parigi, consumata dall’odio e dalla paura, intrappolata nel buio e nella sporcizia della sua casa. Aveva scritto frasi e parole su quasi tutte le superfici disponibili nel suo opprimente appartamento del sedicesimo arrondissement, devastata dalla paranoia ma ancora determinata a difendere la propria reputazione. Nel corridoio una scritta fatta con uno spesso pennarello rosso diceva: «Aiuto! La cricca di Szpilman e Polanski vuole uccidermi! AIUTO!» Wiera Gran era ebrea, supravvissuta alla distruzione del ghetto di Varsavia, ed è stata oggetto, per tutta la vita, di un secondo tipo di persecuzione. | La storia di Wiera Gran. Un nuovo libro sulla cantante del ghetto di Varsavia accusata di aver collaborato con la Gestapo. |
Ieri il ministero degli Interni italiano ha diffuso un comunicato in cui viene annunciata la sospensione del trattato di Schengen da oggi fino al 30 maggio. La decisione, che riguarda le frontiere terrestri, marittime e aeree italiane, è stata presa dal governo per ragioni di sicurezza in occasione del vertice G7 che si terrà a Taormina il 26 e 27 maggio e degli eventi collegati, tra cui il G7 dei ministri delle Finanze dell’Unione Europea che si terrà a Bari dall’11 al 13 maggio. Di solito una decisione del genere viene presa dopo averla notificata alla Commissione Europea, ma sul sito dove vengono registrate tutte le sospensioni “ufficiali” non c’è traccia di quella indetta in Italia (cosa che comunque non impedisce al governo di attuare controlli straordinari alle frontiere, cioè una sospensione “di fatto” del trattato). La sospensione di Schengen, il trattato che prevede la libera circolazione delle persone tra gli stati che lo hanno sottoscritto, provocherà maggiori controlli dei documenti dei viaggiatori in transito nelle stazioni, nei porti e negli aeroporti anche per chi proviene dai paesi del cosiddetto “spazio Schengen”, cioè quasi tutti i paesi dell’Unione Europea più Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein. I maggiori controlli riguarderanno le persone che entrano in Italia, non quelle che escono dai confini nazionali. | L’Italia ha sospeso Schengen fino al 30 maggio. Per ragioni di sicurezza legate al G7 di Taormina: ci saranno più controlli in entrata sulle frontiere terrestri, marittime e aeree (quindi c'è da arrivare prima in aeroporto). |
Aggiornamento dell’11 maggio: Il ministero delle Finanze della Grecia ha fatto sapere di aver dato l’ordine di pagamento di 750 milioni di euro verso il Fondo Monetario Internazionale: è una rata del piano di rimborso per i presititi ricevuti che sarebbe scaduta martedì 12 maggio. *** | Cosa ha portato a casa la Grecia? per ora quasi niente, in tre mesi di governo Tsipras: domani ci sarà un altro vertice sugli aiuti europei, ma il governo ha soldi fino a giugno, secondo le ipotesi più realistiche. |
Intervistato da Corrado Zunino su Repubblica, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha parlato tra le altre cose dell’affidabilità dei numeri che diffonde ogni giorno alle 18 dall’inizio dell’epidemia da coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia, di cosa sta facendo l’organizzazione che guida e di quali siano le prospettive per il prossimo futuro. Da giorni si pensa infatti che i numeri diffusi giornalmente dalla Protezione Civile siano largamente approssimati per difetto, sia per le persone contagiate che per quelle morte, a causa delle diverse scelte e politiche regionali su quanti test eseguire e a chi: molte persone si ammalano e/o muoiono a casa, contagiate dal virus, senza che possano essere però conteggiate nei dati ufficiali. A questo proposito Borrelli ha detto di ritenere credibile che il numero dei malati non censiti sia dieci volte superiore ai 63.927 casi finora registrati. | I contagiati in Italia potrebbero essere dieci volte di più, dice Borrelli. Lo ha detto – definendo uno scenario "credibile" – il capo della Protezione Civile a Repubblica, parlando del senso dei dati ufficiali. |
Una squadra di grafici e illustratori del Jet Propulsion Laboratory della NASA ha realizzato una serie di 14 poster per immaginare la vita degli esseri umani su pianeti diversi dalla Terra. La serie si chiama Visions of the Future, cioè “Visioni del futuro”, ed è stata pensata in collaborazione con ingegneri, scienziati ed esperti di comunicazione che lavorano alla NASA. I manifesti, che riprendono lo stile grafico delle copertine di romanzi di fantascienza del passato, sono dedicati a pianeti e satelliti (come Europa, satellite di Giove, ed Encelado, satellite di Saturno) che si pensa abbiano caratteristiche simili a quelle della Terra, e che dunque in futuro potrebbero risultare abitabili. I primi tre poster (il Post ne aveva scritto qui) sono dedicati agli esopianeti, cioè i pianeti non appartenenti al nostro Sistema solare che sono stati scoperti negli ultimi anni grazie alle osservazioni compiute da diversi satelliti come il telescopio spaziale Kepler. Uno dei poster è invece dedicato alla Terra, definita “la vostra oasi nello spazio, dove l’aria è gratis e respirare è facile”. | I poster della NASA sulla vita negli altri pianeti. Hanno lo stile delle copertine dei vecchi romanzi di fantascienza e si possono scaricare gratis. |
La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, ha approvato all’unanimità una nuova strategia che chiuderà una fase durata più di trent’anni, in cui i tassi di interesse sono stati alzati preventivamente ogni volta che la banca centrale valutava che fosse necessario evitare un aumento dell’inflazione. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha annunciato la decisione durante il suo discorso al convegno annuale di economia politica a Jackson Hole, che si tiene a fine estate dal 1982 nel Wyoming e a cui partecipano tutti i principali banchieri del mondo, ma che quest’anno si è svolto virtualmente a causa del coronavirus. Le banche centrali agiscono sui tassi di interesse in relazione alla fase che sta attraversando l’economia. Una fase di contrazione della crescita o di recessione viene di solito accompagnata da un calo dei tassi di interesse, così che per banche, aziende e persone sia più facile ottenere soldi in prestito. Una fase di crescita economica, al contrario, viene di solito accompagnata da un rialzo dei tassi di interesse per evitare di arrivare a un aumento dell’inflazione, cioè a un aumento generalizzato dei prezzi (semplificando molto: più le cose vanno bene, più è facile trovare e cambiare lavoro, più avviene concorrenza al rialzo e non al ribasso, più i prezzi salgono). Con la nuova strategia annunciata da Powell, la banca centrale accetterà una crescita dell’inflazione più alta che in passato allo scopo di tendere alla piena occupazione. | La Federal Reserve ha annunciato che tollererà un’inflazione più alta pur di tenere bassa la disoccupazione. |
La 69esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa ieri con il Leone d’oro a Pietà del regista sudcoreano Kim Ki-duk, 51 anni, che racconta la storia di un usuraio disposto a tutto per riavere i suoi soldi. Dopo aver ricevuto il premio, Ki-duk ha intonato una melodia tradizionale per ringraziare (è piuttosto intonato, per fortuna). Nel suo blog su Internazionale il giornalista britannico Lee Marshall, che era tra i giurati, ha parlato così del film: I critici cinematografici non si lasciano scioccare facilmente. Finora al festival abbiamo resistito a bagni di sangue e atti sadici di ogni genere. Forse Pietà di Kim Ki-duk è stato il film che ci ha messo maggiormente sotto torchio. Il regista coreano non solo ci fa vedere (e sentire) in primo piano le mutilazioni che un aguzzino infligge alle sue vittime squattrinate per riscuotere i suoi crediti. Ma ci fa assistere anche a una scena quasi inguardabile: lo stupro, sempre da parte dello stesso aguzzino, della donna che si è presentata a casa sua dicendo di essere la madre che l’aveva abbandonato tanti anni prima. Eppure abbiamo resistito. Anzi, per me, Pietà è stato uno dei film più forti in concorso, un ritorno a quella vena di storie violente ma anche stranamente umane che ci ha fatto scoprire il nuovo cinema coreano nei primi anni del nuovo millennio. | Chi ha vinto a Venezia. Il Leone d'oro è andato al regista sudcoreano Kim Ki-duk con Pietà: il trailer del film, che cosa se ne dice e le foto della giornata di ieri. |
Tradizionalmente impersonali e poco confortevoli, le preoccupazioni portate dalla pandemia stanno spingendo a riprogettarne gli spazi per renderli più accoglienti È quello alla fondatrice di Theranos, Elizabeth Holmes, che promise un sistema rivoluzionario per le analisi del sangue che non ha mai funzionato | Banchieri coltelli. La rivalità tra Cesare Geronzi e Fabrizio Palenzona - ovvero i vertici di Generali e Unicredit Roma - spiegata facile facile dal Foglio. |
Il libro delle parole (il cui titolo originale è Best Word Book Ever) è un libro per bambini del famoso scrittore e illustratore americano Richard Scarry, pubblicato negli Stati Uniti nel 1963 e in Italia nel 1980. Il libro, che è stato uno dei bestseller di Scarry, insegna ai bambini le parole dei grandi attraverso più di 1400 illustrazioni, che hanno per protagonisti animali che vivono e si comportano come gli uomini. Nell’edizione del 1963 i personaggi maschili e femminili erano rappresentati in maniera stereotipata: i primi facevano i poliziotti o i piloti di aerei, i secondi cucinavano e lavoravano come insegnanti o hostess. Nel 1980 Scarry decise di fare una nuova edizione del libro meno stereotipata e discriminatoria: aggiunse molti personaggi femminili impegnati in lavori considerati tradizionalmente maschili e viceversa, tolse un po’ di aggettivi superflui – come «carina» per descrivere una hostess, o «bellissimo» per un pilota di aerei –, introdusse nuove festività religiose oltre al Natale – come la Hanukkah ebraica –, disegnò padri che preparavano la colazione ai figli e bambine che si divertivano a rincorrere gli amici maschi. Alan Taylor, redattore della rivista americana Atlantic, ha pubblicato su Flickr alcune pagine che mettono a confronto le due diverse edizioni. | Le due versioni del “Libro delle parole” di Richard Scarry. Nel 1980 il grande disegnatore per bambini modificò testi e disegni di un suo libro scritto vent'anni prima perché fosse meno discriminatorio. |
Gaetano Moscato, una delle persone rimaste ferite nell’attentato terroristico avvenuto a Nizza, in Francia, il 14 luglio 2016, sarà uno degli ospiti della quarta serata del Festival di Sanremo, questa sera in diretta su Rai Uno. Quella sera a Nizza morirono 87 persone, compreso l’attentatore Mohamed Lahouaiej-Bouhlel; l’attentato fu poi rivendicato dallo Stato Islamico. La storia di Moscato fu una delle più raccontate dai giornali nei giorni successivi all’attentato: come diversi altri italiani si trovava a Nizza con la sua famiglia per assistere alla parata del 14 luglio, quando un TIR invase il marciapiede investendo decine di persone. In quel momento Moscato, secondo quanto raccontato dai giornali, prese da parte sua figlia e i suoi nipoti di 13 e 18 anni e fu investito. Nell’incidente Moscato ha perso la gamba sinistra: da alcuni mesi ha però ripreso a camminare grazie a una protesi. Moscato ha 71 anni, vive a Ivrea ed è un ex dipendente della Olivetti ora in pensione. Frequentava Nizza da prima dell’incidente, come molti abitanti di quella zona del Piemonte. Di recente ha ricostruito cosa è successo in città quella sera parlando con l’agenzia stampa Dire: | La storia di Gaetano Moscato, ospite a Sanremo. Durante l'attentato di Nizza dello scorso luglio spinse via i suoi famigliari e venne investito dal TIR, perdendo una gamba. |
Venerdì sera il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza COVID-19, parlando ai giornalisti durante la conferenza stampa settimanale del Comitato tecnico scientifico (CTS) ha detto che la decisione di limitare le somministrazioni del vaccino di AstraZeneca esclusivamente a chi ha più di 60 anni «avrà qualche minimo impatto» sul piano vaccinale in Italia. La decisione è stata presa ieri in concomitanza con la raccomandazione del CTS di riservare il vaccino di AstraZeneca alle persone con almeno 60 anni per le somministrazioni della prima dose, e di ricorrere alla cosiddetta «vaccinazione eterologa» per le persone con meno di 60 anni che hanno già fatto la prima dose con il vaccino di AstraZeneca, somministrando loro una seconda dose del vaccino di Pfizer o di Moderna, cioè quelli basati sull’RNA messaggero (mRNA). | Ci saranno rallentamenti nella campagna vaccinale? è possibile, dopo la decisione sul vaccino di AstraZeneca: ma per ora i ritardi sono difficili da quantificare, e comunque dovrebbero essere minimi. |
Oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato al palazzo del Quirinale le delegazioni dei gruppi parlamentari dei partiti con i quali non aveva parlato ieri, per avere indicazioni sui loro orientamenti riguardo alla crisi di governo. Mattarella nel pomeriggio ha incontrato i rappresentanti di Forza Italia, tra cui Silvio Berlusconi, quelli del Movimento 5 Stelle e quelli del Partito Democratico. Sabato mattina Mattarella ha invece incontrato i rappresentanti di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà, quelli di ALA – Scelta Civica e di NCD. Le consultazioni sono iniziate l’8 dicembre, dopo che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rassegnato le sue dimissioni a Mattarella il giorno prima, in seguito alla vittoria del No al referendum costituzionale. Prima di oggi Mattarella aveva incontrato la presidente della Camera Laura Boldrini, il presidente del Senato Piero Grasso, l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e tutti i gruppi parlamentari più piccoli, da Possibile al Partito Socialista. | Tutti al Colle. Le foto delle delegazioni dei partiti, più o meno note e numerose, che hanno incontrato il presidente Mattarella in questi giorni. |
Il regista Claude Lanzmann, 92 anni, è morto questa mattina a Parigi: lo ha comunicato Gallimard, la casa editrice della sua autobiografia. Lanzmann era famoso soprattutto per aver diretto Shoah, un documentario del 1985 di quasi dieci ore e girato in Polonia. Shoah racconta lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti durante la Seconda Guerra mondiale, attraverso interviste ai sopravvissuti, ex SS e gente del luogo. Lanzmann era nato a Parigi nel 1925, figlio di genitori ebrei arrivati in Francia dall’Europa dell’est. A 17 anni si unì alla Resistenza francese e negli anni successivi si oppose alla guerra franco-algerina. Fu compagno di Simone de Beauvoir e diresse per molti anni la rivista politica Les Temps Modernes, fondata tra gli altri da Jean-Paul Sartre. | È morto Claude Lanzmann, il regista di “Shoah”. |
Il caso di Luigi Capasso, un carabiniere di 44 anni che ha ucciso le sue figlie poco dopo aver sparato tre colpi di pistola alla donna da cui si stava separando, Antonietta Gargiulo, è accaduto nonostante ci fossero stati molti segnali di allarme sulla pericolosità e sulla gravità della situazione. Antonietta Gargiulo aveva lasciato Capasso, aveva paura di lui, aveva cambiato la serratura della porta, aveva presentato un esposto dicendo di sentirsi in pericolo e aveva avvisato i superiori del marito. Gargiulo era anche stata convocata dal commissariato di Velletri perché Capasso aveva presentato un esposto contro di lei e aveva raccontato la sua versione dei fatti, e cioè che la moglie gli impediva di vedere le figlie. Diversi giornali, nel raccontare questa storia, si sono soffermati sul fatto che Capasso fosse «legatissimo alle figlie» (che aveva appena ucciso e a cui aveva tentato di togliere la madre), ma ci sono diverse testimonianze di come le due bambine, che avevano assistito alle aggressioni del padre nei confronti della loro madre, ne avessero paura. Capasso, nell’esposto in cui accusava la moglie di tenerlo lontano dalle figlie, aveva fatto implicitamente appello alla cosiddetta “alienazione parentale”, che continua a trovare applicazione nei tribunali italiani durante le cause di separazione e di affidamento dei figli. | Che cos’è l'”alienazione parentale”? se n'è parlato – impropriamente – dopo il caso di Luigi Capasso, il carabiniere che ha ucciso le figlie e ha sparato alla moglie. |
Angela Missoni ha lasciato la direzione creativa di Missoni, l’azienda di moda fondata nel 1953 dai suoi genitori Ottavio Missoni e Rosita Jelmini, anche se continuerà a esserne la presidente. Per la prima volta non sarà un membro della famiglia Missoni a disegnare le collezioni dell’azienda: la direzione creativa è passata ad Alberto Caliri, che già da dodici anni collaborava con Angela Missoni. Nell’ultimo anno Missoni ha attraversato altri importanti cambiamenti: un anno fa era stato scelto un nuovo amministratore delegato, Livio Proli, che in precedenza lavorava per Armani, e qualche mese prima Margherita Missoni, figlia di Angela, aveva lasciato l’incarico di direttrice creativa della linea M Missoni, che disegnava dal 2018. Tutte queste decisioni fanno parte di un più ampio piano di rilancio dell’azienda. | Angela Missoni ha lasciato la direzione creativa di Missoni. |
Mercoledì 6 marzo, il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha presentato un elenco di otto punti “per un governo di cambiamento”, durante la Direzione Nazionale del partito a Roma. Le proposte, incentrate soprattutto sulla crescita economica, la questione del lavoro e una riforma della politica, sono indirizzate principalmente, seppur non in maniera esplicita, al Movimento 5 Stelle (M5S) di Beppe Grillo, i cui voti sarebbero necessari per avere la maggioranza in Senato. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Gli 8 punti per “un governo di cambiamento”. Presentati ieri dal segretario del PD, Pier Luigi Bersani, durante la Direzione Nazionale del partito. |
Il ministero dell’Interno ha pubblicato in serata il testo di una direttiva che contiene indirizzi operativi su «commercializzazione di canapa e normativa sugli stupefacenti». La direttiva è arrivata dopo che il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva promesso di chiudere «uno a uno» i numerosi negozi di cannabis light che hanno aperto in Italia negli ultimi due anni, vendendo qualità di marijuana con livelli di principio attivo entro i limiti di legge. In breve, la direttiva prevede però maggiori controlli sui negozi: si parla infatti di «intensificazione delle verifiche» e di maggiori regole sulle “possibili nuove aperture di simili esercizi commerciali”. #Cannabis shop, arriva la direttiva del Viminale – ECCO IL TESTO #ANSAhttps://t.co/bpE1XnNKW0 | Il ministero dell’Interno ha pubblicato una direttiva che contiene indirizzi operativi su «commercializzazione di canapa e normativa sugli stupefacenti». |
Le immagini di Roma degli anni Cinquanta sono diventate una specie di categoria letteraria e dell’immaginario a sé. Nei decenni sono state anche molto macchiettizzate, e sono divenute uno stereotipo rigido e parziale – soprattutto all’estero – di un’Italia poi rapidamente cambiata, ma proprio per la loro permanenza nell’immaginazione sono sopravvissute come un mondo tuttora esistente, “la Roma della Dolce Vita”. L’archivio Hulton – una grande e illustre collezione fotografica britannica -, la raccolta Three Lions, e altri archivi acquisiti dall’agenzia Getty conservano un ricco repertorio di immagini di quel mondo – con meno paparazzi del solito e più San Pietro – in parte spontanee e in parte più posate: ma anche le pose sono un pezzo di quella Roma e di quei tempi là. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Roma negli anni Cinquanta, solita e stupenda. Le immagini degli archivi fotografici Getty di una Roma che divenne un'idea di Roma. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui: e qui ce ne sono alcune altre accessibili a tutti. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: invece qui sotto, online sul Post per gli abbonati, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di David Sylvian. Un valzer, una pausa, una tromba, e uno che sa come si canta. |
Il merito del documento prodotto da alcuni dirigenti del PD e pubblicato ieri dal Post è di avere messo sulla scena senza ipocrisie due opposte visioni del futuro del Partito Democratico (e del suo passato) e dell’Italia. I quarantenni che lo stavano firmando prima che esplodesse il caso che ha portato al suo ritiro e alla sospensione dell’annunciato raduno di Orvieto, dicono chiaro e tondo che non vogliono più il PD di Veltroni e del Lingotto, delle grandi visioni moderniste, del partito leggero e diffuso all’americana, ma credono a un ritorno alla solidità del partito forte, strutturato, e ancorato a una lettura più economica della società e meno romantica e psicologista. Una costruzione che ha molti consensi e un forte vantaggio rispetto all’esperimento veltroniano (che pure molti consensi aveva, e ottenne il 33% dei voti alle scorse elezioni): ed è che il secondo ha perso, dichiarando fallimento con le dimissioni di Veltroni (si potrebbe obiettare che il primo abbia perso molto prima, con i fallimenti dell’era berlusconiana: ma si gioca uno per volta). E che adesso due idee forti e radicalmente opposte si possano fronteggiare finalmente in modo aperto, e incarnate da rappresentanti che siano diversi da quelli che le hanno viste sconfitte in passato (già stiamo smettendo di chiamarli dalemiani, e sono stati molto critici su quella classe dirigente; mentre sul fronte post-veltroniano i più attivi al momento sembrano essere Matteo Renzi e Pippo Civati, che veltroniani puri non sono mai stati ma hanno sostenuto quel progetto) è sicuramente una buona notizia per il PD. Invece, tornando a oggi, il documento dei “giovani turchi” (ieri avevamo indicato una certa fragilità storica di questa formula messa in circolazione) pare avere suscitato di nuovo tensioni sotteranee e odii trattenuti, più che una contesa aperta. La questione è raccontata oggi da Goffredo De Marchis su Repubblica (ieri mattina il quotidiano, assieme al Messaggero, aveva anticipato l’esistenza del documento). | PD, la quiete del giorno dopo. Il ritiro del documento antiveltroniano comprime le tensioni e conserva lo status quo: ma Repubblica parla di "tregua rotta". |
FICO Eataly World è il nome di un parco tematico agroalimentare che Eataly – l’azienda alimentare e di distribuzione di Oscar Farinetti – prevede di inaugurare nell’ottobre 2017 a Bologna. Del progetto si parla da qualche mese ma in questi giorni c’è stata una presentazione ufficiale e sono quindi arrivate un po’ più di informazioni su cosa e come sarà FICO, acronimo di Fabbrica Italiana Contadina. Farinetti ha spiegato che FICO vuole «cercare di offrire le eccellenze italiane» in un luogo «talmente grande e importante che fa venire voglia a quei cittadini di salire su un aereo e venirci a trovare». FICO occuperà un’area di 80mila metri quadri (circa quella di dieci campi da calcio) e avrà aree dedicate a colture e allevamenti, al modo in cui gli alimenti vengono lavorati e preparati, laboratori e corsi sul cibo e circa 25 ristoranti. FICO sarà qualche chilometro fuori dal centro di Bologna: a mezz’ora d’autobus dalla stazione centrale, non lontano dall’uscita autostradale di Bologna Fiera. Sarà costruito nell’area in cui ora c’è il CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna). Per spiegare come sarà, Eataly ha realizzato alcuni rendering, delle immagini realizzate a computer. | Come sarà FICO, il parco tematico di Eataly. Il nome sta per "Fabbrica Italiana Contadina": occuperà 80mila metri quadrati e l'inaugurazione è prevista per ottobre 2017. |
Nintendo ha annunciato che a settembre metterà in commercio una versione economica della sua console Switch. Il dispositivo si chiamerà Switch Lite e dovrebbe costare 199 dollari. La Switch era stata lanciata nel 2017 ed era diventata una delle console di maggior successo dell’azienda giapponese, anche perché poteva essere facilmente collegata a una tv. A differenza del modello classico, però, Switch Lite non avrà questa caratteristica: di conseguenza alcuni giochi disponibili per la Switch non saranno compatibili con il nuovo modello. | Nintendo farà una versione economica della console Switch. |
Mercoledì lo zoo di Rostock, una città nella Germania nord-orientale, ha mostrato al pubblico per la prima volta il piccolo d’orso polare nato il 3 dicembre scorso. Finora il cucciolo era rimasto isolato e protetto con la madre Vilma, per garantirgli la tranquillità e il silenzio necessari nei primi tre mesi di vita. Il piccolo, che pesa 20 chili, non ha ancora un nome: fino al 10 marzo è stato possibile inviare una mail allo zoo con un suggerimento, tra è stato scelto il nome che sarà annunciato il 31 marzo. L’orso è conosciuto anche per essere fratellastro – per parte di padre Lars – del famosissimo orso Knut dello zoo di Berlino, morto improvvisamente nel 2011 a quattro anni. Un video del 13 marzo dell’orso, che gioca nel suo recinto con la mamma e una palla | Il fratello dell’orso Knut mostrato al pubblico per la prima volta. L'orso polare nato a dicembre nello zoo di Rostock, in Germania, pesa 20 chili e non ha ancora un nome. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. Per la rubrica "lettere dei lettori" (lettere che leggo e di cui ringrazio!): un affezionato mi ha ricordato che non si possono citare le colpe di Claude François - cantautore francese di cassetta negli anni Sessanta e Settanta (nel 1978 morì fulminato nel bagno) - senza ricordarne i meriti, sommi. Non è quindi solo quello che ha dato al mondo la versione originale, francese, di Piange il telefono, ma anche quello che ha dato al mondo la versione originale, francese, di My way (la musica la scrisse Jacques Revaux). Ringrazio altrettanto Marco che ha trovato questa foto formidabile del concerto di Neil Young a Viareggio di cui dicevamo ieri. Il tradizionale spot di Natale del department store britannico John Lewis ha una canzone di Celeste, quest'anno. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei Bee Gees. È nata su un aereo, ma parla di andare contromano in autostrada. |
Nella storia di un’azienda ci sono fatti, più di altri, che ne cambiano il corso, scelte che generano svolte. Non capita a tutti di avere il privilegio di determinare, o almeno proporre, queste scelte e di vedere che la tua idea esce dal PowerPoint e diventa atto concreto. Un rebranding non è un’attività di comunicazione, ma un passaggio culturale e industriale che determina l’identità lavorativa di migliaia di persone che tutti i giorni devono rappresentare e sentirsi rappresentati dall’azienda per cui lavorano. Riconoscersi nei valori che esprime, aderire al progetto e fare il tifo per la sua bandiera, questo è possibile se il Brand è una promessa a cui siamo disposti a credere. È il mantenimento della promessa, della coerenza con i valori identitari, quello che ci tiene legati a una Marca. Prodotto, prezzo, offerta, distribuzione, sono tutti atti tangibili da ricondurre all’Idea iniziale. Sono il Walk The Talk che sussidia concretamente il Brand e i suoi valori. Mai come in un rebranding la forma è sostanza, l’Idea per rendersi concreta deve essere resa industria e finanza. Deve ispirare, nella scrittura della Vision e della Mission, gli elementi che la rendano quotidiana, creando identificazione e differenziazione, orientando la scelta dei clienti e generando valore economico per l’azienda. In sostanza l’Idea di marca non può rarefarsi con il rischio di essere staccata dalla realizzabilità, ma deve essere aderente alla realtà che rappresenta e in cui opera. Per essere applicata deve essere applicabile e conoscere punti di forza e di debolezza del disegno che si vuole eseguire. È in questo senso che il brand è un asset: indirizzando la scelta dei clienti, crea i presupposti per risultati economici più elevati e continui nel tempo e consente di ampliare e differenziare l’area di business godendo di un’apertura di credito immediata. Rende economicamente più efficiente la conquista di nuovi clienti e protegge dall’attacco dei concorrenti, perché è difficile conquistare reputazione: ci vuole tempo, visibilità, coerenza, ripetizione. Un Brand forte attira i talenti, le persone di valore, e facilita il formarsi di intelligenze condivise e collettive. La decisione di puntare il nostro futuro su TIM, dunque, è stata tutt’altro che una scelta presa di impulso, ma il risultato di un’analisi profonda, di contesto e di settore come di mood interno all’Azienda: era necessario fare un passo verso il futuro. Le ragioni del cambiamento Ci siamo dati dei modelli. I Global Brand di successo sono veri e propri ecosistemi che pongono il cliente al centro e riorganizzano esperienze integrate intorno ad esso. In termini filosofici e tecnologici un ecosistema è una rete o un sistema di punti che interagiscono. Informato dai dati, il brand ecosistema considera il contesto che circonda il cliente e identifica sinergie tra le esperienze, garantendo prodotti e servizi sempre più rilevanti, e sempre più diversificati. La lezione dei “GAFA Brand” (Google, Apple, Facebook e Amazon) in questo senso è lampante. Benché inizialmente concentrati su specifiche linee di business, il loro successo dimostra come lo sviluppo di esperienze desiderabili permetta di estendere il proprio raggio di azione in modo profittevole in diversi settori, a patto che identità e architettura di marca vengano percepite come coerenti. Anche per questo tutti i brand GAFA offrono al cliente un log-in unico, attraverso cui accedere a un sistema personalizzato di offerte riunite sotto lo stesso brand o declinazioni dello stesso. La necessità di una marca unica non è solo evidente dal percorso dei Global Brand, ma è una scelta coerente con un fenomeno che si è imposto negli ultimi anni: la convergenza delle reti fisso-mobile abilitata da Internet, dai nuovi device e dalle piattaforme digitali. Quando parliamo di convergenza oggi, non ci riferiamo ad offerte commerciali. Parliamo di un bisogno diffuso di comunicare, vivere e lavorare liberamente e in modo nuovo. I nostri clienti desiderano condividere emozioni, passioni e informazioni, fare economie di risorse in modo efficiente e innovativo. Senza stabilire a priori se tutto ciò avvenga mediante internet accessibile da una rete fissa o mobile. È per rispondere a questo bisogno che abbiamo deciso di arrivare a un brand unico, capace di coniugare il dinamismo, la vicinanza e l’orientamento al futuro di TIM, all’affidabilità e alla grandezza di Telecom Italia. Si è trattato di una operazione graduale ma veloce, avviata nel 2014, che ha coinvolto tutta l’azienda e che ha portato oggi ad una Marca rinnovata con un posizionamento forte e distintivo. | Come sta cambiando TIM. Spiegato da chi ha guidato il recente processo di "rebranding". |
Lo scorso 8 aprile, al termine del suo spettacolo a Torino, Beppe Grillo ha chiesto ad alcuni politici locali del Movimento 5 Stelle di mangiare dei grilli essiccati. Li ha fatti alzare dai loro posti in prima fila e poi, ripetendo a ognuno di loro «questo è il mio corpo», li ha imboccati, prendendo gli animali da una piccola ciotola. Quando è arrivato davanti all’allora candidata sindaca di Torino, Chiara Appendino, lei si è ritratta e ha risposto: «Non posso, allatto». Molti commentatori hanno interpretato quel gesto come l’ennesima conferma che Chiara Appendino fosse una “grillina anomala”, cioè una politica del Movimento 5 Stelle lontana dallo stereotipo del fedele esecutore senza autonomia. Per una volta il cliché giornalistico si è rivelato corretto: i primi sei mesi di Chiara Appendino da sindaca di Torino indicano che è effettivamente una grillina anomala. Due mesi dopo lo spettacolo di Torino, il Movimento 5 Stelle ha ottenuto le due vittorie più importanti della sua storia politica: ha vinto a Roma, come ampiamente previsto, e a sorpresa anche a Torino, una città che da più di 20 anni era controllata dal centrosinistra. Da allora le storie di Roma e Torino hanno preso strade diverse. Da mesi la giunta romana è paralizzata da dimissioni, divisioni e inchieste giudiziarie, e l’intero Movimento ha risentito degli insoddisfacenti risultati della sindaca Virginia Raggi. A Torino le cose sembrano andare in maniera diversa: «Nessuna rivoluzione e basso profilo», ha sintetizzato in un lungo articolo sull’Huffington Post Carla Piro Mander, giornalista ed ex collaboratrice di Piero Fassino, l’ex sindaco battuto da Appendino. Sei mesi sono pochi per giudicare una giunta, ma finora Chiara Appendino ha dimostrato di essere, se non altro, una sindaca normale. | Una sindaca normale. Cosa è successo a Torino durante i primi sei mesi di Chiara Appendino. |
Joe Belfiore, dirigente di Microsoft responsabile dello sviluppo di Windows 10, ha infine confermato che Windows Phone, la versione per smartphone del famoso sistema operativo, non è più una priorità per l’azienda e che il progetto è sostanzialmente morto. Belfiore ha scritto su Twitter che saranno ancora diffusi aggiornamenti di sicurezza e per correggere alcuni errori, ma che non sono in programma nuove evoluzioni del sistema operativo, né tanto meno lo sviluppo di nuove funzionalità. Windows Phone non riceveva comunque aggiornamenti significativi da circa un anno e aveva una quota di mercato minuscola, se confrontata con quelle di Android e di iOS. Nonostante i grandi investimenti negli anni passati, il sistema operativo non ha mai avuto successo e gli stessi sviluppatori di applicazioni l’hanno trascurato, nonostante Microsoft avesse diverse iniziative per incentivare la produzione di app, che comprendevano il pagamento degli sviluppatori. Belfiore ha ammesso di essere passato ad Android e ha anticipato che Microsoft fornirà gli strumenti necessari per chi volesse trasferire più facilmente i propri dati da Windows Phone ad Android o iOS. Of course we'll continue to support the platform.. bug fixes, security updates, etc. But building new features/hw aren't the focus. ? https://t.co/0CH9TZdIFu | Microsoft ha rinunciato ufficialmente a Windows Phone. |
Non che se ne fossero mai andati del tutto, ma da qualche tempo i QR code sono tornati. Nei menu dei ristoranti e, soprattutto, nei Green Pass di cui tanto si parla. Per i QR code, dei codici a barre bidimensionali, è una sorta di rivincita: perché mentre in Cina li si usa da anni con profitto e costanza, in gran parte del resto del mondo sembravano, fino a prima della pandemia, una tecnologia vetusta e superata, che era in procinto di scomparire ancora prima di attecchire davvero. I QR code sono tornati, di nuovo, dopo essere stati spesso abusati dalla pubblicità e a volte anche derisi per la loro apparentemente scarsa utilità: ora quei quadratini da inquadrare con la fotocamera si sono rivelati utilissimi in un contesto in cui quasi chiunque ha uno smartphone con una fotocamera e una buona connessione a internet, e in cui meno cose vengono toccate dalle mani di ognuno e meglio è per tutti. «È finalmente arrivato il loro momento», ha scritto Quartz, ed è una «inaspettata rivalsa di una largamente calunniata tecnologia». | La rivincita dei QR code. Utilizzati pigramente per anni, per un periodo snobbati e derisi, con la pandemia si sono rivelati utilissimi e probabilmente rimarranno tra noi. |
Per promuovere Mission: Impossible Fallout – il sesto film della serie, che in Italia uscirà a fine agosto – è stata organizzata una proiezione all’aperto, in Norvegia, sulla roccia nota Preikestolen (o Pulpit Rock, in inglese). È una rupe con uno strapiombo di diverse centinaia di metri sul Lysefjord, molto fotogenica e per questo molto nota. La proiezione è stata fatta lì perché nel novembre 2017 ci girarono una scena del film, il cui protagonista è sempre Tom Cruise. Solo che la scena del film è ambientata in India. Si calcola che Preikestolen sia visitato ogni anno da 200mila persone. Alla proiezione hanno partecipato in circa duemila: è finita alle due di notte e le persone sono dovute scendere per un sentiero, preventivamente illuminato. | Una cosa che ridefinisce completamente il concetto di “cinema all’aperto”. Per promuovere "Mission: Impossible Fallout" è stata organizzata una proiezione su una famosa rupe norvegese. |
Alla mezzanotte di oggi martedì 30 giugno, è scaduto il termine per il rimborso delle rate di giugno che il governo della Grecia doveva versare al Fondo Monetario Internazionale. Si tratta di circa 1,6 miliardi di euro. Nei primi minuti di mercoledì 1 luglio, il mancato pagamento è stato confermato dal FMI che ha anche detto di aver ricevuto dalla Grecia una richiesta di proroga che prenderà in considerazione «a tempo debito». Non è chiaro cosa significhi. Gerry Rice, portavoce del FMI, ha comunque dichiarato che la Grecia non potrà ricevere ulteriori finanziamenti se gli arretrati non verranno cancellati. Di fatto la Grecia è ora in default nei confronti del Fondo Monetario Internazionale, anche se il Fondo stesso preferisce usare l’espressione «arretrato». A mezzanotte è scaduto anche il piano di salvataggio europeo per il paese. I negoziati stanno comunque proseguendo. Il governo di Atene aveva chiesto ai paesi che adottano l’euro un nuovo prestito e in alternativa una proroga del piano di salvataggio iniziato nel 2012 e ancora in corso. La proposta è stata valutata dai ministri delle Finanze dei paesi che fanno parte dell’euro, ma non è stato trovato alcun nuovo accordo. La Greciaha dunque perso l’accesso, sotto varie forme, a 16 miliardi di aiuti. | Ancora nessun accordo tra Grecia e creditori. A mezzanotte si è concluso il programma di salvataggio europeo per la Grecia che è anche entrata in default nei confronti del Fondo Monetario Internazionale. |
Giovanni De Mauro ha commentato su Internazionale un vecchio servizio tv delle Iene in cui Sabrina Nobile faceva delle domande di cultura generale ad alcuni parlamentari, appartenenti alle varie commissioni di Camera e Senato. Oltre al fatto di essere poco informati, secondo De Mauro, questi parlamentari tendono ad assomigliare a un ipotetico italiano medio, apparentemente disinformato e un po’ ignorante. Un modello che però non dovrebbe essere rappresentato in parlamento: per De Mauro però, non sono loro i responsabili di tutto questo, ma «quelli che li hanno selezionati». Qualche tempo fa Sabrina Nobile, del programma tv Le Iene, è andata davanti al parlamento per fare delle domande di cultura generale ai nuovi eletti. C’è il deputato, membro della commissione affari costituzionali, che non sa chi è Netanyahu. C’è la parlamentare, della commissione affari esteri, convinta che Vatileaks sia una parola latina. C’è quello del Partito democratico, membro della commissione politiche dell’Unione europea, secondo cui la perestrojka è “un evento negativo” che risale all’epoca di Stalin. C’è la deputata del Movimento 5 stelle, nominata nella commissione lavoro, che alla domanda su cosa sia la Bce risponde: “Oddio che domanda, dai, non chiedermi ’ste cose, sono proprio fusa”. | Ignoranti come noi. Giovanni De Mauro su Internazionale si domanda che ne è stato della selezione delle classi dirigenti. |
Qualche anno fa Snapchat era considerato il social network “del momento”, in particolare per gli adolescenti e negli Stati Uniti. Il successo fu tale da spingere il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, a fare un proposta di acquisto di circa tre miliardi di dollari, subito rifiutata. Era il 2013. Solo un anno prima, Facebook aveva comprato per un terzo di quella somma un’altra applicazione molto popolare, ma non quanto Snapchat: Instagram. In molti all’epoca videro nel rifiuto del CEO di Snapchat, Evan Spiegel, la volontà di non sottomettersi a un’azienda colossale come Facebook, che aveva l’abitudine di comprare i potenziali concorrenti, e provare a far crescere ancora Snapchat autonomamente. Nell’aprile del 2017 la società che gestisce il social network si è quotata in borsa, ma le aspettative iniziali sul titolo non hanno soddisfatto il mercato azionario, e le difficoltà economiche del 2018 hanno costretto l’azienda a tagliare circa 200 posti di lavoro, soprattutto nei settori del marketing e della pubblicità. Oggi Snapchat ha perso la sua rilevanza, proprio a vantaggio di Instagram, e non è chiaro che direzione prenderà in futuro. | Ve lo ricordate Snapchat? instagram gli ha tolto la terra da sotto i piedi: continua ad andare benissimo tra gli adolescenti, ma solo tra quelli. |
La morte è il momento migliore nella carriera di un artista. Gli esperti dello show business se ne accorgono in continuazione: non appena un artista famoso muore, tutte le opere che ha creato diventano improvvisamente le uniche che creerà mai, e la sua popolarità e il suo valore economico schizzano alle stelle. La scorsa settimana è successo a David Bowie. Il disco pubblicato solo due giorni prima della sua morte è stato il primo di Bowie ad arrivare in vetta alla classifica di Billboard. I biglietti per il musical di cui era co-autore – che ha debuttato il mese scorso a New York senza raccogliere giudizi esaltanti – sono stati venduti su StubHub (una piattaforma di eBay per la compravendita di biglietti per eventi) a 1.900 dollari l’uno. I suoi video hanno segnato un record di visualizzazioni su Vevo, e SiriusXM Radio ha dedicato alla sua musica un intero canale. Mentre i fan di Bowie canticchiano malinconicamente “Space Oddity”, un gruppo di suoi collaboratori – eredi, curatori dell’eredità, avvocati, manager e direttori creativi – inizieranno a darsi da fare per far sì che il boom di Bowie continui a lungo, anche dopo che i tributi su Twitter saranno scomparsi. Dovrà esserci un documentario su Bowie? Un libro illustrato? Un ristorante “Ziggy Stardust”? Un parco divertimenti “Life on Mars”? E come fare tutto questo senza cadere nel cattivo gusto, e in modo da non sfruttare un’icona amata ormai scomparsa? | Come si vende un musicista quando muore. Il Washington Post studia il caso di David Bowie e dei business intorno alle eredità economiche dei grandi artisti che non ci sono più. |
Da lunedì le banche italiane sono nuovamente in grande difficoltà e stanno perdendo molto in borsa; alle 13 di martedì l’indice bancario italiano perde più del 3,5 per cento. Unicredit, che insieme a Banca Intesa è il più importante istituto di credito italiano, ha perso ieri il 9,4 per cento. Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS), la banca italiana di grosse dimensioni che si trova più in difficoltà, lunedì è riuscita a chiudere in positivo ma martedì è tornata a perdere di nuovo. I risultati di questi giorni arrivano dopo la pubblicazione degli stress test dell’Autorità bancaria europea, una serie di simulazioni sulla salute delle principali banche europee in una situazione di crisi economica. Gli stress test hanno evidenziato tra le altre cose il gravissimo stato in cui si trova MPS – l’unica tra le 51 banche esaminate che alla fine della simulazione è risultata insolvente, cioè fallita – e una situazione di Unicredit peggiore del previsto; Banca Intesa, Banco Popolare e UBI hanno invece ottenuto risultati superiori alle aspettative. I timori per Unicredit e MPS stanno pesando su tutto il sistema bancario, da tempo ritenuto uno dei più deboli e problematici d’Europa (della questione se n’era occupato anche l’Economist un mese fa, che aveva dedicato alla situazione delle banche italiane il suo editoriale di copertina). | Cosa sta succedendo alle banche italiane. Da due giorni stanno perdendo molto in Borsa: c'entrano gli "stress test" di venerdì e il timore che il salvataggio di MPS sarà più difficile di quanto annunciato. |
Oggi, lunedì 5 dicembre, l’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) ha acquistato uno spazio pubblicitario sul Sole 24 Ore per diffondere un proprio comunicato sulla concorrenza nei servizi di banda larga. L’appello è indirizzato alle principali istituzioni italiane, dal presidente del Consiglio all’Autorità garante nelle comunicazioni (AGCOM) e chiede che siano riviste le regole previste per le reti in fibra ottica di nuova generazione, le cosiddette NGAN che servono per trasmettere molti più dati e più velocemente sulla Rete. | L’appello dei provider all’AGCOM. Un annuncio a pagamento sul Sole 24 Ore chiede conto al governo di una questione importante sul futuro della Rete in Italia. |
Silvio Berlusconi ha annunciato il ritiro della norma contestata. *** | La norma che sospende la sentenza Mondadori. Da dove viene il caso che potrebbe costare 750 milioni a Silvio Berlusconi e come ieri si è trovata una scappatoia temporanea. |
Aggiornamento del 6 marzo 2014 Come avevano ipotizzato quelli di Mashable, il video dell’Hoverboard è stato realizzato dal sito di contenuti umoristici Funny or Die. In un nuovo video, Christopher Lloyd si scusa per lo scherzo e – quasi commosso – annuncia che un Hoverboard con le firme di tutti quelli che hanno partecipato all’iniziativa sarà messo in palio sulla pagina di Facebook di Funny or die. Per partecipare basta lasciare un commento a questo loro post. | Il video dell’Hoverboard di “Ritorno al Futuro” è una bufala, ma è bellissimo lo stesso. Circola moltissimo online, nel video compaiono anche Christopher Lloyd (cioè “Doc”), lo skateboarder statunitense Tony Hawk e Moby. |
I fratelli Grimm, scrittori di fiabe, sono i protagonisti del doodle di Google di oggi. Al posto del tradizionale logo della società, nella homepage del motore di ricerca c’è un racconto per immagini di Cappuccetto Rosso, una delle fiabe più conosciute raccontate dai due fratelli, per ricordare i 200 anni della pubblicazione delle loro “Fiabe del focolare”. Jacob Ludwig Carl Grimm nacque il 4 gennaio del 1785 ad Hanau, una città tedesca che si trova nel land dell’Assia, ed era il maggiore dei due fratelli. Wilhelm Carl Grimm sarebbe nato tredici mesi dopo il 24 febbraio del 1786. Erano rispettivamente il secondo e il terzo di nove figli, tre dei quali sarebbero morti in giovanissima età. Nel 1791 si trasferirono con i genitori a Steinau, sempre nell’Assia, dove la famiglia divenne una delle più importanti della città. I bambini furono inizialmente educati in casa con una stretta educazione calvinista, mentre in un secondo momento poterono frequentare le scuole della zona. | I fratelli Grimm, 200 anni dopo. Ai due linguisti e filologi tedeschi è dedicato il doodle di Google di giovedì, per il bicentenario delle loro "Fiabe del focolare". |
Secondo quanto riportato da Fox IT – una società olandese che si occupa di sicurezza informatica – e poi ripreso da vari media internazionali, a partire dal 30 dicembre 2013 i server che ospitano gli annunci pubblicitari di Yahoo sono stati violati: di conseguenza, cliccare su alcuni annunci pubblicitari erogati dai server di Yahoo portava all’installazione sul proprio computer di malware – cioè software malevoli dannosi – come ZeuS, un cosiddetto trojan horse, Andromeda e Necurs. I malware erano contenuti in un dominio olandese. Yahoo ha fatto sapere di aver rimosso i contenuti pubblicitari in questione. Fox IT ha ipotizzato che quando ha scoperto la diffusione dei malware, gli annunci pubblicitari in questione venivano visualizzati da circa 300mila utenti all’ora: di questi, attorno al 9 per cento (cioè 27mila utenti) potrebbe essere stato infettato, secondo una valutazione media. Non è ancora chiaro chi sia responsabile della violazione, ma Fox IT ha ipotizzato che dietro l’attacco possano esserci «motivi economici». | Le pubblicità infette di Yahoo. Installavano software dannosi: se avete cliccato su un banner negli ultimi giorni, forse riguarda anche voi. |
Su TikTok – l’applicazione molto popolare tra gli adolescenti per produrre e condividere brevi video – si trova un po’ di tutto, ma ultimamente ai balletti e alle scenette (più o meno divertenti) si sono aggiunti i video informativi di diversi medici, che provano a utilizzare l’app per fare divulgazione e contrastare la disinformazione in ambito sanitario. Come spiega un articolo del New York Times, il fenomeno riguarda per ora soprattutto gli Stati Uniti, dove alcuni medici hanno raggiunto un discreto successo, con video che contano milioni di visualizzazioni e un crescente interesse da pare degli utenti. La divulgazione su TikTok non è però semplice e spesso si devono fare i conti con commenti e reazioni piuttosto aggressive, per esempio da parte di chi è contrario ai vaccini. Di proprietà cinese, TikTok ha ottenuto nell’ultimo anno un successo enorme, e si stima che la sua applicazione sia stata scaricata oltre 1,5 miliardi di volte in tutto il mondo. Le persone che la utilizzano sono soprattutto adolescenti e ventenni, con il 40 per cento stimato degli utenti tra i 16 e i 24 anni. | Anche i medici provano a stare su TikTok. Fanno divulgazione e provano a sfatare miti e convinzioni sbagliate, ma si occupano di temi molto delicati e non sempre comunicano nel modo giusto, racconta il New York Times. |
The JackaL, gruppo di videomaking indipendente nato nel 2005 a Napoli, sta realizzando una webserie collaborativa, Lost in Google, che viene definita dai suoi stessi autori “la prima webserie scritta dagli utenti”. La serie nasce sul web, parla di web e soprattutto viene costruita attraverso i meccanismi del web: i commenti degli utenti sulla pagina Facebook e sul canale di Youtube contribuiscono a scriverne ogni episodio. Il sito ufficiale è molto scarno: funziona tutto tramite social network, unica vetrina necessaria al progetto. Finora sono usciti due episodi: un introduttivo episodio zero e un episodio uno, che spiegano le premesse e danno il via al gioco. E un tutorial, che spiega come contribuire. | Lost in Google, webserie social. I primi episodi di una particolare serie online italiana, in cui i commenti degli utenti influiscono sull'episodio successivo. |
Il fumettista Randall Munroe, ex ricercatore della NASA e autore della spiritosa striscia di divulgazione scientifica xkcd, cura una rubrica mensile del New York Times in cui risponde – con ragionamenti scientifici – a domande bizzarre di lettori curiosi. La domanda di agosto, posta da un lettore tedesco, è: «Qual è la temperatura più alta a cui il corpo umano, sudando, può mantenersi sufficientemente fresco da evitare danni per la salute?». In altre parole, quanto caldo è troppo caldo per sopravvivere? Per capire bene la domanda originale è necessario sapere a cosa serve il sudore. Il punto di partenza è che il corpo umano, così come quello di molte altre specie di mammiferi, è un po’ come una stufa: vivendo produciamo calore. Per funzionare bene la nostra temperatura corporea deve mantenersi costante, tra i 36 e i 37 °C, e la sudorazione è la tecnica adottata dal corpo per evitare di surriscaldarsi. È infatti un modo per raffreddarsi, grazie all’evaporazione di parte dell’acqua contenuta nel corpo: le gocce di sudore lasciano la pelle sotto forma di vapore, un processo che avviene sottraendo calore alla pelle, che quindi si raffredda. | Non è il caldo, è l’umidità. Quando lo diciamo è perché istintivamente sappiamo qualcosa di come funziona il nostro corpo. |
I prezzi dei biglietti d’ingresso a EXPO 2015 – l’Esposizione Universale di Milano che verrà ospitata dalla città dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 – variano a seconda delle fasce d’età e della modalità di entrata. Si possono comprare direttamente sul sito oppure dai rivenditori autorizzati (il più grande è l’EXPO Gate in piazza Cairoli, a Milano, davanti al Castello Sforzesco). Conviene comprare il biglietto di EXPO 2015 prima dell’inizio dell’Esposizione, perché fino al 30 aprile è previsto uno sconto del 20 per cento (i prezzi che trovate ora sul sito e che riportiamo qui sotto sono già scontati rispetto a quanto costerà un biglietto d’entrata dal primo maggio). | Quanto costano i biglietti di EXPO 2015. Il prezzo dei ticket d'ingresso a EXPO 2015 dipende dalle fasce d'età e dalle modalità di acquisto, ma conviene prenderli prima del 1 maggio (costano meno). |
Mario Landolfi, ex parlamentare ed ex ministro prima con Alleanza Nazionale e poi con il Popolo della Libertà, giovedì pomeriggio a Roma ha colpito con uno schiaffo il giornalista Danilo Lupo, inviato del programma Non è l’Arena di La7, che gli stava facendo delle domande sui vitalizi agli ex parlamentari. Il video completo andrà in onda nella puntata di Non è l’Arena di domenica 22 aprile. Massimo Giletti, conduttore di Non è l’Arena, ha detto: «Sono estremamente rammaricato che un ex ministro nonché giornalista reagisca in modo sconsiderato. Le immagini riprese non hanno bisogno di nessun commento e ci raccontano di come, purtroppo, il tema dei vitalizi per gli ex parlamentari continui ad essere un nervo scoperto. Posso comprendere una reazione dialettica forte, ma non la violenza». | L’ex ministro Mario Landolfi ha picchiato un giornalista di “Non è l’Arena”. |
Il lotto di negativi acquistati da un imbianchino californiano dieci anni fa potrebbe non essere di Ansel Adams, come aveva sostenuto una commissione di esperti dieci giorni fa. Rick Norsigian aveva comprato quelle fotografie dieci anni fa a un mercatino di Los Angeles per pochi dollari, perché gli ricordavano le immagini del grande fotografo americano, ma si era poi convinto che fossero effettivamente opera sua: e una commissione di esperti aveva poi stabilito che si trattassero di originali di Ansel Adams, malgrado diverse obiezioni e dubbi da parte di altri studiosi dell’opera di Adams e dei suoi eredi. Nei giorni scorsi, però, un servizio di una televisione californiana che mostrava le immagini ha sollevato i dubbi di una donna che aveva riconosciuto l’immagine di una stampa fatta da suo zio nel 1923. | Le foto ritrovate di Ansel Adams forse non erano sue. Negli ultimi giorni sono emersi nuovi dubbi sui negativi acquistati per caso. |
È uscita per ISBN la versione deluxe del libro Subbuteo. Storia illustrata della nostalgia, di Daniel Tatarsky, cinque anni dopo la prima edizione del libro che celebra il leggendario gioco sul calcio che ebbe grandi successi soprattutto negli anni Settanta e Ottanta. Per chi è a Milano, domenica 16 dicembre 2012 la casa editrice festeggia la pubblicazione con una giornata dedicata al Subbuteo, a partire dalle 13 nel Foyer del Teatro Franco Parenti. Daniel Tatarsky è nato e vive a Londra. Scrive e gioca a Subbuteo, nel frattempo si guadagna da vivere come attore di cinema, televisione e teatro. Il suo libro comincia così: Quando ero bambino, non c’era da vergognarsi ad avere mal di schiena e ginocchia doloranti. Perché anche se ufficialmente il gioco si chiama Calcio da tavolo Subbuteo, conoscevo pochissima gente che ci giocava davvero sul tavolo. E di gente che ci giocava ne conoscevo parecchia. In Inghilterra era l’epoca post-trionfo mondiale e i giochi calcistici furoreggiavano. La nostra famiglia ne aveva uno scaffale pieno. Avevamo Soccerama, Wembley e il Calcio da tavolo Waddington. I primi due erano su tabellone, il terzo era il gioco delle pulci con le porte. Tutti quelli che ci hanno giocato capiranno perché Waddington negli anni sessanta decise di rilevare la Subbuteo dai suoi produttori originari. Quando non potevamo giocare al calcio vero, la nostra prima scelta era sempre il Subbuteo. Il campo da Subbuteo veniva posato sul pavimento, su un bel pezzo di truciolato se eri per benino come i Cottam, qualche casa più in là, oppure direttamente sul tappeto. Avendo una moquette abrasiva come la carta vetrata, io e i miei fratelli usavamo degli speciali cuscini da Subbuteo per cercare di minimizzare il consumo delle ginocchia mentre strisciavamo intorno al campo. Si disputavano perennemente campionati e coppe tra noi e i nostri amici. Divennero tanto popolari che a un certo punto dovemmo limitare il numero delle persone che venivano semplicemente a vederli. Si faceva accomodare la folla in eccesso in un’altra stanza, dove veniva trasmessa la radiocronaca della partita in corso attraverso i nostri nuovissimi telefoni giocattolo. Anche se erano solo una versione a batteria di due barattoli uniti da un filo, quei telefoni fornivano un commento in diretta tipo Radio 5, vent’anni prima che nascesse quello vero. | Nostalgia del Subbuteo. Le pagine della nuova edizione illustrata di un libro che racconta tutto quello che c'è da sapere sul calcio da tavolo. |
La scritta “cioccolato puro” in Italia indica la cioccolata prodotta con burro di cacao senza l’aggiunta di altri grassi vegetali. La dicitura è stata introdotta con una legge nel 2003, ma secondo la Corte di giustizia dell’Unione Europea l’indicazione non rispetta le direttive europee e quindi non potrà essere più utilizzata. Stando al pronunciamento di oggi, l’elenco degli ingredienti è sufficiente per consentire al consumatore di distinguere tra cioccolato prodotto con grassi vegetali o con burro di cacao, come piace ai puristi. L’Italia aveva deciso di introdurre la dicitura “cioccolato puro” in seguito alla scelta delle autorità europee di semplificare la denominazione dei prodotti dolciari prodotti e commercializzati nell’Unione. La legge europea che uniforma il modo di chiamare il cioccolato risale al 1999 e non contempla alcuna eccezione, né diciture aggiuntive come quella italiana, spiega oggi la Corte [pdf]. | Una figura da cioccolatai. L'UE ha bocciato la dicitura "puro cioccolato" prevista dalla legge italiana per la cioccolata con solo burro di cacao. |
OS X El Capitan – la nuova versione del sistema operativo per i Mac di Apple – è disponibile per il download e l’aggiornamento dalla sera di mercoledì 30 settembre. L’aggiornamento è gratuito e non porta novità molto evidenti rispetto all’attuale OS X Yosemite: molte cose sono cambiate però a livello di funzionamento del sistema, per offrire più stabilità e velocità mentre si utilizza il computer. El Capitan ha ricevuto recensioni molto buone sui principali siti di tecnologia, soprattutto per quanto riguarda la sua velocità e i benefici che porta anche sui Mac più datati, vecchi fino a otto anni. Apple ha scelto di chiamare la nuova versione El Capitan ispirandosi al nome di una montagna che si trova all’interno del Parco nazionale di Yosemite, quindi anche il nome suggerisce il fatto che il nuovo sistema operativo sia un’emanazione di quello precedente e non una innovazione radicale. | Com’è El Capitan, il nuovo sistema operativo Apple. Una guida con le novità e le cose da sapere per chi ha un Mac. L'aggiornamento è disponibile da mercoledì. |
Tradizionalmente impersonali e poco confortevoli, le preoccupazioni portate dalla pandemia stanno spingendo a riprogettarne gli spazi per renderli più accoglienti È quello alla fondatrice di Theranos, Elizabeth Holmes, che promise un sistema rivoluzionario per le analisi del sangue che non ha mai funzionato | La storia di Wind. La compagnia telefonica ieri ha cambiato proprietà per la terza volta in tredici anni, riassunti dal Corriere della Sera. |
La riforma della giustizia è uno degli impegni che l’Italia si è presa con l’Unione Europea per ottenere i circa 200 miliardi di euro di finanziamenti del Recovery Fund. Come sta spiegando da settimane la ministra della Giustizia Marta Cartabia, l’obiettivo è approvare prima del prossimo autunno tre leggi delega – con le quali il Parlamento, per l’appunto, delega il governo a legiferare su una determinata questione – per la riforma del processo civile, del processo penale e del Consiglio superiore della magistratura. «Se non approveremo queste tre importanti leggi entro la fine dell’anno, mancheremo a un impegno assunto con la Commissione per ottenere le risorse europee» ha detto Cartabia qualche giorno fa. Per elaborare proposte di riforma in materia di processo civile, penale e per modificare il Consiglio superiore della magistratura, Cartabia ha istituito delle specifiche commissioni composte da esperti. Le proposte delle commissioni e della ministra intervengono sulle relative riforme già presentate dal precedente ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede del Movimento 5 Stelle: si tratta di tre proposte di legge delega che, ora, sono state assunte come testi base della discussione e che saranno emendate sia dai partiti che dalla ministra della Giustizia. | Cosa ci sarà nella riforma della giustizia. Uno degli impegni principali dell'Italia per accedere al Recovery Fund passerà per leggi delicate come quella per cambiare il processo penale. |
Silvio Alessi ha vinto le primarie di Agrigento e sarà candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. A questa frase manca un pezzo: erano primarie del PD? Primarie del centrosinistra? La risposta non è semplice. Alessi faceva parte di una controversa coalizione chiamata “Agrigento 2020”, composta da esponenti del Partito Democratico e da altre liste civiche a cui erano iscritti esponenti locali – o ex esponenti – di Forza Italia, del Megafono (la lista regionale che fa riferimento a Rosario Crocetta), ad Alleanza Nazionale e ad altri partiti ancora. Alessi è un imprenditore, è presidente della squadra di calcio Akragas, non è iscritto ad alcun partito ma è considerato vicino a Forza Italia e ha ottenuto 2.152 preferenze su 4.000, il numero totale degli elettori che hanno partecipato al voto. Alessi ha vinto battendo un candidato sostenuto da un altro pezzo di PD, Epifanio Bellini, ingegnere e segretario del circolo “Berlinguer” del PD di Agrigento, e poi Piero Marchetta (commercialista, consigliere comunale di Agrigento con il Movimento per le autonomie) e Giuseppe Vita (presidente di un’associazione di commercianti). Alessi ha commentato la sua vittoria – molto contestata – dicendo: «Ha vinto la voglia di fare». E ancora: «Io non sono amico di Forza Italia, sono amico di tutti». | Le strane primarie di Agrigento. Ha vinto un candidato sostenuto da una contestata coalizione di liste civiche, con dentro pezzi di PD, di Forza Italia, della lista di Crocetta, della vecchia AN e di altri partiti ancora. |
Le patatine fritte sono una delle cose per cui il Belgio è famoso nel mondo, anche se ultimamente il paese ha fatto parlare di sé principalmente per la lunga crisi istituzionale che lo ha fatto rimanere senza un governo per oltre 450 giorni. Il consumo annuale procapite di frites in Belgio è superiore di quasi un terzo rispetto a quello negli Stati Uniti e i suoi abitanti rivendicano con orgoglio la selezione della migliore qualità di patata da friggere: la bintje. La bintje fu coltivata per la prima volta circa un secolo fa, divenne molto diffusa nel paese, grazie alle caratteristiche del suolo e al clima umido, e fu una delle risorse più importanti per sfamare la popolazione nei difficili anni delle due guerre mondiali. Secondo una credenza molto diffusa in Belgio, durante il primo conflitto mondiale un soldato americano arrivato nel paese assaggiò le patatine fritte, chiamandole “french fries” perché all’epoca il francese era la lingua ufficiale dell’esercito belga. Il modo di dire si diffuse rapidamente e le patate fritte del Belgio divennero “francesi”. Nel 1940, durante la Seconda guerra mondiale, Hitler cercò di bandire le patate fritte dal paese dopo averlo invaso, perché erano la principale fonte di cibo per la popolazione. | La crisi delle patatine belghe. I produttori stanno abbandonando la patata "bintje", quella che ha reso celebre il Belgio nell'ultimo secolo per le sue patatine fritte. |
Ne vuole uscire all’attacco, Berlusconi, da questa storia di Ruby e dall’ennesimo tornare a galla dello squallore di sue determinate abitudini. E quindi, piuttosto che chiedere scusa (giammai), dimettersi (giammai) o semplicemente minimizzare e aspettare che passi la bufera, il presidente del consiglio tenta di uscire dall’angolo a forza di battutine e cannonate. Oggi una gli è riuscita particolarmente male, mentre parlava alla nuova Fiera di Milano-Rho. “Io conduco un’attività ininterrotta di lavoro e se qualche volta mi succede di guardare in faccia una bella ragazza, meglio essere appassionati di belle ragazze che gay” | Tombola, Berlusconi sfotte anche gli omosessuali. "Meglio essere appassionati di belle ragazze che gay", ha detto inaugurando il Salone del ciclo e motociclo. |
Anche quest’anno il sito Coverjunkie, punto di riferimento per tutti gli appassionati di copertine di riviste, ha raccolto le migliori per innovazione grafica, creatività o bellezza estetica. Sfogliarle è anche un modo per ripercorrere i fatti dell’anno, che è stato dominato dalle notizie sul coronavirus ma non è stato solo quello: c’è il movimento Black Lives Matter, per i diritti dei neri, la morte del giocatore di basket Kobe Bryant e della giudice della Corte costituzionale americana Ruth Bader Ginsburg, le elezioni americane, una strana estate, la nostalgia per il mondo naturale, il collasso della moda. Coverjunkie ha anche organizzato una votazione della copertina più significativa dell’anno, e ce ne sono anche di italiane: la trovate qui. | Le migliori copertine di riviste del 2020. Selezionate come ogni anno dal sito per appassionati "Coverjunkie": c'è tanto coronavirus, ma non solo. |
Ancora oggi un paio di jeans fa venire in mente bandiere statunitensi, magliette bianche, motociclette e tutta quella controcultura giovanile che li rese prima popolari e poi inevitabili dalla Seconda guerra mondiale in poi. In realtà da tempo i jeans di qualità sono fabbricati sempre meno negli Stati Uniti, e a meno di improbabili inversioni di tendenza sarà sempre più così, come conferma la chiusura dell’ultima fabbrica statunitense a produrre il denim, cioè il tessuto, per fare i selvage jeans, il tipo di jeans più antico e pregiato. Giovani americani degli anni Cinquanta, ovviamente in jeans (Pavelle Jacobs/Three Lions/Getty Images) | La crisi dei jeans “Made in USA”. Sta per chiudere l'unica grossa fabbrica statunitense a produrre denim selvage, quello di alta qualità: d'ora in poi toccherà rivolgersi al Giappone. |
Nelle prime ore di stamattina, intorno alle 2, ci sono state sei scosse di terremoto sulla costa occidentale della Calabria: la prima, di magnitudo 2.7, si è verificata verso l’1.47 ed è stata seguita pochi minuti dopo da una scossa di magnitudo 3.9 e da altre scosse più deboli che sono andate avanti fino alle 2.02. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) ha rilevato l’ipocentro del terremoto nei pressi del comune di Campora San Giovanni, in provincia di Cosenza, a una profondità di circa 33 chilometri. Le scosse sono state sentite anche a molti chilometri di distanza dall’epicentro, da Cosenza a Catanzaro, ma non sono stati registrati danni a persone o cose. | Intorno alle due di stamattina ci sono state sei scosse di terremoto in Calabria: la più forte è stata di magnitudo 3.9. |
Lo scorso weekend l’emittente americana via cavo HBO ha ritrasmesso – questa volta in alta definizione, per la prima volta – della serie tv The Wire, originariamente andata in onda tra il 2002 e il 2008. The Wire è una serie tv americana considerata “di culto”: viene citata praticamente sempre tra le migliori serie mai realizzate secondo i critici e si è guadagnata nel tempo un vasto numero di fan che continua a guardarla e parlarne nonostante siano passati molti anni dalla prima messa in onda (e nonostante quella prima messa in onda non sia avvenuta in un periodo così florido e fertile per il genere serie tv). The Wire è ambientata a Baltimora, negli Stati Uniti, ed è un poliziesco: parla di criminalità organizzata, traffico di droga e corruzione, ma anche di sindacati, scuola, mass media e giornalismo. In occasione della maratona televisiva di The Wire Justin Fenton, un giornalista del Baltimore Sun, ha twittato alcune foto di come sono ora alcuni luoghi che appaiono nella serie. Tra una foto e l’altra Fenton ha twittato anche alcuni dati sullo sviluppo della città a partire dal 2002, quando fu trasmessa la prima puntata della serie, sottolineando quanto sia cambiata Baltimora (o non sia cambiata affatto, per alcuni aspetti). Le immagini contegono spoiler per chi non ha visto la serie intera. | I luoghi di The Wire, prima e adesso. Un giornalista di Baltimora è andato a vedere come sono cambiati i posti dell'acclamata serie poliziesca appena ritrasmessa in alta definizione da HBO. |
È morto a New York il giorno della vigilia di Natale Charles Durning, 89 anni, attore con una carriera che aveva raggiunto il mezzo secolo, cominciata tardi ma ricchissima: sempre comprimario, ma con parti memorabili nella Stangata (1973), in Tootsie (1982) e anche in Prima Pagina, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Essere o non essere, L’assoluzione e molti altri ancora, anche in serie tv e opere teatrali. “Una presenza familiare nel cinema, teatro e tv americani”, scrive il New York Times nel suo necrologio. Fu nominato all’Oscar due volte, come attore non protagonista: per Il più bel casino del Texas e Essere o non essere. E nove volte ai premi Emmy per la televisione, senza mai vincere: mentre vinse un Tony Award nel 1990 per la sua parte a teatro nella Gatta sul tetto che scotta. Durning nacque a Highland Falls, nello stato di New York, nel 1923: famiglia poverissima, nono di dieci figli, di padre irlandese mutilato in guerra e che morì quando lui aveva 12 anni. Cinque delle sue sorelle morirono di malattia quando erano bambine. Sua madre lavorava in lavanderia all’accademia di West Point. Nella Seconda guerra mondiale ebbe esperienze drammatiche, dopo aver partecipato allo sbarco in Normandia: rimase ferito e restò in ospedale a lungo, ricevendo cure anche per il trauma psicologico. Raccontò dopo di violenze indimenticabili, tra cui aver ucciso un soldato adolescente tedesco in un corpo a corpo. Dopo un decennio faticoso e depresso si iscrisse all’Accademia di Arti Drammatiche di New York, dove gli dissero che non aveva talento e lasciò dopo un anno. | È morto Charles Durning. Grande attore di mille parti, era stato il poliziotto della Stangata e il padre di Jessica Lange in Tootsie: aveva 89 anni. |
La nostra idea di com’è fatto un casinò si deve soprattutto a certi film con James Bond o con Robert De Niro, ed è piena di eleganza, sguardi tesi e abiti lunghi. Un’atmosfera simile si ritrova in alcune vecchie foto di case da gioco che abbiamo raccolto di seguito, scattate in hotel lussuosi e imponenti, mentre sembra che quelle recenti virino sul pacchiano, con repliche di aerei caduti nella giungla, neon luminosi e schiere di slot machine con giocatori imbambolati a passarci il tempo davanti. Le immagini di questa raccolta fotografica vengono un po’ da tutto il Novecento e da molti posti famosi, come Las Vegas, Montecarlo e Macao, ma nessuna dall’Italia, dove le case da gioco sono legali solo in quattro città: Venezia, Saint-Vincent in Valle d’Aosta, Sanremo e Campione d’Italia, un’enclave in Svizzera. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Les jeux sont faits. Come ve li immaginate, i casinò? Raccolta fotografica di case da gioco vecchie e recenti, tra miriadi di slot machine ed eleganti abiti da sera. |
Come ampiamente anticipato nei giorni scorsi, nella serata di oggi (negli Stati Uniti era pomeriggio) Facebook ha presentato i documenti per l’offerta pubblica iniziale (IPO), il primo importante passo per entrare in borsa. Il social network mira a raccogliere almeno 5 miliardi di dollari, cosa che potrebbe rendere l’operazione la più grande IPO nella storia del Web. Il precedente più significativo rimane, infatti, l’offerta pubblica iniziale di Google nel 2004 che fu da 1,9 miliardi di dollari. Secondo diversi analisti, la società mira comunque a numeri ancora più alti e al raggiungimento di una valutazione che, nella migliore delle ipotesi, potrebbe essere intorno ai 100 miliardi di dollari. Se così fosse, ricordano sul New York Times, Facebook diventerebbe una delle società più grandi per valutazione degli Stati Uniti superando aziende ben radicate e attive da tempo come Ford Motor, Goldman Sachs e Kraft Foods. | Facebook si quota in borsa. Il social network vuole raccogliere almeno 5 miliardi di dollari, la più grande offerta pubblica iniziale nella storia del Web. |
Questa mattina, il segretario del PD Matteo Renzi ha detto durante una diretta video su Facebook che il Partito Democratico è contrario alla chiusura di FlixBus, la società tedesca di autobus low cost che opera in Italia dal 2015. Renzi ha detto che l’emendamento approvato sabato scorso nella commissione Bilancio della Camera, che rischia di costringere la società a chiudere entro il prossimo ottobre, sarà corretto con un nuovo provvedimento in futuro. Renzi ha commentato l’episodio dopo aver letto un articolo del Foglio durante la prima puntata di una rassegna stampa quotidiana in diretta su Facebook che sarà condotta ogni giorno da vari dirigenti del PD. Anche il Post ieri si era occupato dalla vicenda, una storia complicata di manovre parlamentari non ancora del tutto chiara. La parte su FlixBus inizia al minuto 23 | Il pasticcio su FlixBus. Renzi ha detto che l'emendamento per far chiudere la società di autobus low cost sarà eliminato, ma non si capisce ancora chi lo abbia voluto e come mai il PD lo abbia inizialmente votato. |
Il Village Voice – lo storico settimanale del Greenwich Village di New York, simbolo della contro-cultura degli anni Sessanta e Settanta – non uscirà più in formato cartaceo dopo 62 anni dalla fondazione e manterrà soltanto il sito online. Fondato nel 1955 da Dan Wolf, Ed Fancher e lo scrittore della Beat Generation Norman Mailer, e distribuito gratuitamente, divenne un punto di riferimento per il mondo culturale e artistico dei vent’anni successivi e raccontò la sferzante vita bohémien e punk dell’epoca, finendo per vincere tre premi Pulitzer. Nel 2005 fu comprato da Voice Media Group e molti dei suoi più famosi collaboratori se ne andarono o vennero licenziati. Negli ultimi dieci anni il giornale si è progressivamente spento, mentre anche il Village si ripuliva e normalizzava. Peter Barbey, fan della rivista e ricco imprenditore della famiglia Barbey (che stando a Forbes è la 48esima più ricca degli Stati Uniti) l’ha comprata nel 2015 con l’intento di riportarla alla vecchia gloria. È lui che ha deciso di concentrarsi solo sulla versione online, convinto che la cosa più importante della rivista non fosse il supporto o la frequenza con cui usciva ma «l’essere una voce viva che mutava di continuo, che rispecchiava lo spirito del tempo e il mondo che le cambiava attorno: voglio che il Village Voice rappresenti questo per la nuova generazione e quelle a venire». | Il Village Voice, la famosa rivista culturale di New York, non uscirà più in formato cartaceo. |
Con il nuovo sistema operativo Apple iOS 11 per iPhone e iPad arriveranno nelle prossime settimane 56 nuovi emoji, che consistono nella versione Apple di quelle approvate lo scorso giugno da Unicode Consortium, un’organizzazione senza scopo di lucro che ha lo scopo di mantenere un sistema comune per la scrittura dei caratteri sui sistemi informatici. Fra quelli presentati, ci sono gli emoji dedicati alle persone che non si riconoscono in un genere, nuovi alimenti, vampiri, dinosauri, nuovi indumenti e un cuore arancione. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Ci sono dei nuovi emoji di Apple. Arriveranno infine i dinosauri, insieme a quelli dedicati a chi non si riconosce in un genere. |
John Venn, noto matematico e studioso di statistica inglese, citato da sempre in relazione ai celebri diagrammi che presero il suo nome, è nel Doodle preparato oggi da Google in occasione del 180esimo anniversario della nascita. Al posto del tradizionale logo di Google, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un doodle interattivo con un disegno dei diagrammi elaborati da Venn per fare comprendere agli studenti la teoria degli insiemi. | John Venn nel doodle di Google. Il matematico John Venn, celebre per i diagrammi, è il protagonista del doodle di Google di oggi, per ricordare i 180 anni dalla sua nascita. |
Jeff Bezos, il CEO di Amazon, ha grandi piani per la sua società spaziale Blue Origin, e per realizzare le sue ambizioni legate all’esplorazione dello Spazio è disposto a spendere notevoli quantità del suo patrimonio personale. In un recente intervento allo Space Symposium di Colorado Springs (Colorado, Stati Uniti), Bezos ha detto che per finanziare Blue Origin sta spendendo all’incirca un miliardo di dollari ogni anno, ottenuti attraverso la vendita delle sue azioni di Amazon. Bezos è uno degli uomini più ricchi al mondo e il suo patrimonio è stimato intorno ai 78 miliardi di dollari, quindi può facilmente permettersi di spendere un miliardo all’anno per la sua impresa spaziale. Blue Origin esiste dal 2000, ma l’azienda ha iniziato a testare in modo continuativo i suoi razzi solo a partire dall’aprile del 2015 e, nel complesso, è ampiamente indietro rispetto ai risultati ottenuti da SpaceX, la società spaziale di Elon Musk che porta rifornimenti verso la Stazione Spaziale Internazionale e satelliti in orbita con il suo razzo riutilizzabile Falcon 9. Bezos non si considera però in concorrenza diretta con Musk, almeno per ora: Blue Origin mira alla creazione di un sistema per voli turistici nello Spazio come primo obiettivo, mentre sta ancora valutando come entrare nel mercato del trasporto in orbita di satelliti o di missioni spaziali più elaborate. | Jeff Bezos spende un miliardo di dollari all’anno per lo Spazio. Per finanziare gli ambiziosi progetti della sua società spaziale Blue Origin, che entro la fine del 2018 vuole avviare i primi voli turistici spaziali. |
Una manovra bis da 45,5 miliardi di euro in due anni che si va aggiungere agli oltre 47 miliardi di quella approvata meno di un mese fa. Tanti tagli ma anche qualche tassa nuova. Spunta anche una ‘Robin Hood Tax’ per il settore dell’energia e si profila un rincaro delle sigarette. Anticipati i tagli per i ministeri e riduzione graduale delle province. Slitterà di due anni l’erogazione dell’indennità di buonuscita per i dipendenti pubblici. Ecco in sintesi tutte le misure del decreto anti-crisi varato oggi dal consiglio dei ministri. – VALE 45,5 MLD. Per il 2012 sono 20 e per il 2013 25,5. Si aggiungono alla manovra di luglio. Qualche impatto è previsto anche per il 2011. | Una manovra da 45 miliardi. Un "contributo di solidarietà" per i redditi sopra i 90.000 euro, abolizione di alcune province, TFR posticipato per gli statali e parecchio altro. |
L’espressione “Milano da bere” nacque per indicare la vita sociale milanese negli anni ’80. È usata spesso in modo scherzoso per indicare un’idea di vivacità e modernità che in quel periodo si associava alla città ma anche la sua superficialità, individualismo e persino disonestà. Il luogo comune fu sintetizzato da uno spot pubblicitario dell’Amaro Ramazzotti, uno dei più celebri amari prodotti in Lombardia, il cui finale diceva: “Milano, la città dell’Amaro Ramazzotti, l’amaro di chi vive e lavora […], che è nato qui e che ancora oggi porta dovunque questa Milano da vivere, da sognare, da godere. Questa Milano… da bere.” La pubblicità era stata realizzata da un noto pubblicitario, Marco Mignani, che nel corso degli anni concepì altri slogan destinati a diventare parte della cultura popolare. Questo in particolare, però, conobbe particolare fortuna, per vari motivi. Innanzitutto, ritraeva con grande efficacia la visione che i milanesi avevano di sé stessi e che il resto d’Italia, grazie ad alcune verità e ad altrettanti luoghi comuni, tendeva ad attribuire loro: quella di una classe all’avanguardia, di yuppies laboriosi e dinamici, devoti alla competizione e alla scalata sociale. Lo slogan poi, suonava bene ed era perfettamente funzionale. Non importava che la Milano ritratta fosse naturalmente una quota minoritaria della popolazione milanese. | Cos’è la “Milano da bere”. Da dove viene l'espressione celebrativa oppure ironica che da qualche decennio è associata alla città. |
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del ventesimo anniversario dall’attentato in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, ha inviato un messaggio all’Associazione Nazionale Magistrati per la commemorazione che si è svolta questa mattina a Palermo. «Desidero far giungere in quest’Aula nella quale si commemora e si onora la figura di Paolo Borsellino, l’espressione – innanzitutto – della mia rispettosa e affettuosa vicinanza alla signora Agnese. Il 23 maggio scorso, ella volle – nell’impossibilità di partecipare di persona alla grande cerimonia nell’Aula Bunker – indirizzarmi una lettera di commovente, generoso apprezzamento per il mio operato di Presidente della Repubblica, e dirmi il suo conforto per aver visto diventare Borsellino e Falcone dei “simboli per i giovani e le persone oneste di buona volontà”. E la lettera si concludeva con un riferimento a “quello Stato in cui mio marito ci ha insegnato a credere malgrado tutto e tutti”, volendo che io sapessi come ella “fino all’ultimo giorno della sua vita attenderà con pazienza di conoscere le ragioni per cui suo marito morì e i motivi per i quali nei primi anni dopo la strage è stata costruita una falsa e distorta verità giudiziaria”. | Giorgio Napolitano su Borsellino. Il messaggio ai "Signori magistrati di Palermo" per la commemorazione della strage di via d'Amelio. |
Dopo aver raggiunto quasi i 20mila dollari lo scorso 17 dicembre, il valore dei bitcoin – la più conosciuta criptovaluta al mondo – è crollato ieri a poco più di 12mila dollari, per poi riprendersi lievemente e superare nuovamente i 14mila. È l’ultima, imprevista fluttuazione nel valore della valuta digitale, che negli ultimi mesi e soprattutto nelle ultime settimane era cresciuta tantissimo sorprendendo analisti e investitori di tutto il mondo: soltanto un anno fa, infatti, un bitcoin valeva circa 850 dollari. Il crollo dei bitcoin ha interessato l’intero mercato delle criptovalute, calato del 20 per cento: da 611 miliardi di dollari a 478 miliardi. Il calo del valore dei bitcoin era iniziato in realtà domenica, ma ha subito un’accelerazione tra giovedì e venerdì. Le spiegazioni, come per molte cose che riguardano i mercati finanziari, sono diverse e concorrenti: in generale, va tenuto conto del fatto che il mercato dei bitcoin è volatile e imprevedibile per natura, più di molti altri, perché il valore della moneta digitale è dettato unicamente dalla domanda e dall’offerta: e cioè da quanto sono disposte le persone a pagarlo. Il prezzo di un bitcoin è calcolato sulla base del valore al quale è scambiato con le normali valute: in pratica, un bitcoin ha un valore soltanto perché gli utenti del sistema sono d’accordo che ce l’abbia. | Perché i bitcoin sono crollati? dopo aver sfiorato i 20mila dollari sono scesi a poco più di 12mila, per poi riprendersi un po': il motivo forse è lo stesso del loro recente aumento. |
Ore 14.50 – La Banca Centrale Europea ha annunciato di aver abbassato il tasso di interesse allo 0,15 per cento, dal precedente 0,25 per cento. Si tratta del livello più basso mai raggiunto. La BCE ha anche annunciato di aver ridotto il tasso sui depositi delle banche commerciali al -0,1 per cento. Questo significa che le banche che vorranno depositare soldi presso la BCE dovranno pagare un interesse, anziché riceverlo. *** | La BCE ha abbassato i tassi al minimo storico. Dallo 0,25 per cento allo 0,15 per cento: si tratta di misure per far risalire l'inflazione e fermare la discesa dei prezzi (perché non è una cosa buona?). |
L’azienda sviluppatrice di videogiochi Rockstar Games ha annunciato la scorsa settimana che il suo ultimo gioco, Red Dead Redemption 2, ha stabilito il record di vendite in un singolo fine settimana per un prodotto di intrattenimento: nei primi tre giorni in commercio ha incassato più di 725 milioni di dollari in tutto il mondo, avvicinandosi all’incasso del suo videogioco più famoso e di successo, Grand Theft Auto V, che in tre giorni registrò vendite per 1 miliardo di dollari. Anche Sony Interactive Entertainment ha confermato che Red Dead Redemption 2 ha stabilito il record nel suo negozio online per quanto riguarda il numero di ordini, le vendite più alte nel giorno del lancio e poi nei successivi due. Red Dead Redemption 2 è in vendita in tutto il mondo dal venerdì 26 ottobre. Era uno dei videogiochi più attesi degli ultimi anni, dopo essere stato annunciato tempo fa come il nuovo titolo principale di Rockstar, l’azienda che ha sviluppato al meglio i giochi a mondo aperto, quelli in cui ci si muove in prima o in terza persona in un universo in cui si può fare più o meno tutto (e sempre meglio). È ambientato nel vecchio West a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento ed è probabilmente uno dei videogiochi più realistici di sempre, il cui sviluppo ha richiesto sette anni di lavoro. È disponibile per PlayStation 4 e Xbox One, mentre non è stata ancora annunciata l’uscita per pc. | Il videogioco Red Dead Redemption 2 ha incassato più di 725 milioni di dollari nei primi tre giorni di vendita. |
Da qualche giorno in Kazakistan si sta verificando una moria di antilopi saiga, una specie molto particolare e rara. La situazione sembrava complicata già da qualche giorno ma solo giovedì l’UNEP, il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, ha pubblicato un rapporto accurato sulla situazione definendola altamente critica. Dalla metà di maggio a oggi sono morte circa 120mila antilopi saiga, il che significa circa un terzo della popolazione mondiale. La saiga appartiene alla famiglia delle antilopi ed è facilmente riconoscibile per via della sua caratteristica struttura nasale, molto grande e flessibile. I maschi sono solitamente più grandi delle femmine e hanno le corna, che si pensa – soprattutto nella medicina tradizionale cinese – abbiano qualità curative; proprio per questa ragione le saiga sono state (e lo sono in parte ancora oggi) a lungo vittime di bracconaggio. Negli anni Venti la specie fu quasi interamente sterminata; negli anni Cinquanta riuscì a riprendersi, ma fu inserita dalla IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) tra le specie in pericolo critico. Secondo la IUCN negli ultimi anni il numero dei capi di saiga è cresciuto di almeno 50mila esemplari, la maggior parte dei quali vivono appunto in Kazakistan: circa il 90 per cento. L’attuale moria delle saiga rappresenta in questo senso «un durissimo colpo per gli sforzi di sopravvivenza portati avanti negli anni da questa specie» ha detto l’ONU nel suo comunicato stampa. | La moria delle antilopi saiga. Negli ultimi giorni in Kazakistan sono morti 120 mila esemplari di saiga, ma nessuno ha capito bene perché. |
Negli Stati Uniti un gruppo di ricercatori dell’Università del Maryland ha realizzato un nuovo sistema per rendere il legno super resistente, con caratteristiche in alcuni casi superiori a quelle dell’acciaio e del titanio, uno dei metalli più resistenti utilizzati nella costruzione di infrastrutture, veicoli ed edifici. Il nuovo sistema, per ora sperimentato solo in laboratorio, potrebbe portare alla produzione di nuovi materiali economici e facilmente reperibili in natura, considerata la facilità con cui crescono i boschi destinati alla produzione del legno. Jianwei Song e i suoi colleghi hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista scientifica Nature la settimana scorsa, suscitando curiosità e interesse da parte di chi si occupa della produzione di nuovi materiali. Il loro sistema si ispira a tecniche già usate da tempo per rendere più denso il legno, ma aggiunge trattamenti che permettono di fargli mantenere meglio la forma e diventare più resistente all’umidità, in modo da conservare una maggiore resistenza. | Arriva il “super legno”. Un gruppo di ricercatori ha creato in laboratorio un materiale che può essere più resistente dell'acciaio, partendo dal semplice legname. |
La crisi che sta colpendo la fabbrica automobilistica svedese SAAB (che sta per Svenska Aeroplan Aktiebolaget, Società per Azioni Svedese Aeroplani) non accenna a risolversi: la proprietà ha annunciato di non avere abbastanza soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti. Nel comunicato, l’azienda ha annunciato anche di essere alla ricerca di soluzioni a breve termine per trovare nuovi soldi, ma non ha fatto alcuna assicurazione sulla sua capacità di riuscirci in tempi brevi. La produzione nella principale fabbrica svedese della SAAB, a Trollhattan vicino a Goteborg, è ferma per l’ennesimo stop nelle ultime settimane causato dall’incapacità di pagare i fornitori. Lo scorso anno la casa produttrice di auto di lusso olandese Spyker Cars ha comprato la SAAB dalla General Motors e ha cambiato il proprio nome in Swedish Automobile. Il piano di rilancio non è ancora riuscito a sollevare l’azienda dalle difficoltà, ma ci sono speranze perché l’ingresso di capitali cinesi risolva in parte la situazione. Alcuni giorni fa, l’azienda ha annunciato di aver raggiunto un accordo con due gruppi industriali cinesi per un totale di 245 milioni di euro di nuovi investimenti. | La SAAB non paga più gli stipendi. Continua la crisi della casa automobilistica svedese, che forse si salverà grazie a capitali cinesi. |
Che cosa hanno in comune McDonald’s, Goldman Sachs, Tinder, Nike e Netflix? Oltre a essere tutte statunitensi, queste società hanno realizzato e prodotto almeno un podcast, cioè quelle cose che ascoltiamo per informarci su un tema o semplicemente per ascoltare una storia, e che di solito non associamo a nessuno di quei marchi. La lista degli autori e produttori di podcast è sorprendentemente lunga: ci sono ovviamente la maggior parte dei giornali (tra cui il Post) ma anche personalità pubbliche come Barack e Michelle Obama. E Netflix, il servizio di streaming conosciuto da tutti per le cose che si vedono, non per quelle che si ascoltano. Finora Netflix ha realizzato nove podcast, quasi tutti in inglese e non molto pubblicizzati. Sono podcast che riguardano principalmente Netflix stesso: We Are Netflix, per esempio, racconta il funzionamento della macchina aziendale, con le voci dei dipendenti stessi. What to Watch on Netflix invece è composto da una serie di brevi contenuti audio in cui si danno consigli su cosa guardare e su come orientarsi all’interno dell’algoritmo, quello che gestisce l’ordine con cui ci appaiono le serie tv e i film quando apriamo il sito o l’app. In genere i contenuti come questi vengono ritenuti alla stregua di operazioni di marketing, poiché servono ad avvicinare il pubblico ancora di più: vengono anche detti branded podcast, e sono gli stessi che producono Nike, Goldman Sachs, Microsoft e molti altri. Non è un caso che i podcast di Netflix siano prodotti e curati dalla sezione dell’azienda che si occupa anche del marketing. | Sapevate che Netflix fa anche podcast? da un paio d'anni ormai, anche se non sono molto pubblicizzati: e ruotano attorno alle serie e ai film. |
La Corte di Assise di Palermo ha ammesso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, tra i testimoni del processo per la cosiddetta “trattativa Stato-mafia”. La richiesta era stata presentata dalla Procura di Palermo, che chiede di sentire Giorgio Napolitano a causa di alcune frasi scritte dall’allora consigliere giuridico del Quirinale Loris D’Ambrosio in una lettera del 18 giugno 2012. Come ricorda oggi Repubblica, la lettera, indirizzata a Napolitano, è stata pubblicata dal Quirinale nel volume “La Giustizia. Interventi del Capo dello Stato e Presidente del CSM 2006-2012”. In un passaggio molto generico e poco esplicito della lettera, D’Ambrosio esprimeva il “timore” di “essere stato considerato solo un ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi, e ciò nel periodo fra il 1989 e il 1993”. Tutto il volume è disponibile in PDF e la lettera si trova alle pagine 143-145. Loris D’Ambrosio è morto per un infarto alla fine di luglio 2012. | Perché Napolitano testimonierà sulla trattativa Stato-mafia. Ricapitoliamo l'inchiesta e cosa c'entra il Presidente della Repubblica. |
Il ministro degli Esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, ha detto oggi in una conferenza stampa che il suo paese ha firmato un contratto con Fincantieri per acquistare sette navi da guerra al prezzo di 5 miliardi di euro. La firma dell’accordo è avvenuta oggi alla presenza del ministro degli Esteri italiani Angelino Alfano ed ha fatto seguito a un pre-accordo firmato nel giugno 2016. Fincantieri produrrà per il Qatar quattro corvette, due navi da pattuglia e una nave da assalto anfibio. Dallo scorso giugno il Qatar si trova in una difficile situazione diplomatica. Numerosi paesi arabo-sunniti hanno interrotto i loro rapporti diplomatici, di fatto isolando l’emirato. Durante la conferenza stampa, Alfano ha detto di sperare in una soluzione della crisi nel rispetto «delle leggi internazionali». | Il Qatar ha firmato un contratto da 5 miliardi di euro per acquistare sette navi da guerra da Fincantieri. |
Nonostante in Italia abbia patteggiato e concordato una pena di 22 mesi di carcere (sospesi con la condizionale) al processo nel quale era imputato nel marzo del 2015, il fondatore di Stamina Davide Vannoni continua ancora oggi a sostenere il suo trattamento e ad applicarlo all’estero. Lo ha detto il TG La7 nella sua edizione delle 20 di lunedì 24 ottobre, sulla base di alcune testimonianze raccolte da un paziente che si è sottoposto a tre infusioni a Tbilisi, la capitale della Georgia. Parte del patteggiamento prevedeva che Vannoni – accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e somministrazione di farmaci difettosi – non si occupasse più del trattamento e in generale di Stamina, né in Italia né all’estero, e non è ancora chiaro attraverso quali collaborazioni abbia ripreso l’attività in Georgia. Il servizio del TG La7 racconta la storia di Andrea Zicchieri, un uomo di Terracina (Latina) di 52 anni, che quattro anni fa ha scoperto di avere la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una malattia degenerativa per cui non c’è cura e che porta a una progressiva paralisi. Alla giornalista Flavia Filippi ha raccontato di essere stato a Tbilisi due volte a luglio e una a fine settembre per sottoporsi alle infusioni, che secondo i sostenitori del trattamento Stamina conterrebbero “cellule staminali”, ma la cui presenza non è stata invece riscontrata nei test di laboratorio eseguiti in Italia negli anni scorsi quando furono avviate verifiche di tipo sanitario e giudiziario nei confronti dell’organizzazione. | Il trattamento Stamina in Georgia. Nonostante il patteggiamento Davide Vannoni continua a praticare il suo controverso sistema "a base di staminali", racconta il TG di La7. |
L’8 giugno del 1984, esattamente 30 anni fa, uscì al cinema Ghostbusters che divenne in pochi mesi una delle commedie più di successo degli anni Ottanta e che è ancora oggi un film con un grandissimo seguito di appassionati. Diversi giornali in tutto il mondo hanno celebrato a loro modo il compleanno del film. Il Guardian, ad esempio, ha pubblicato i racconti di sei lettori che spiegano perché secondo loro Ghostbusters è uno dei film più belli di sempre. Il Post ha raccolto cinque cose da sapere sul film o da ricordare, se già siete degli appassionati. Recensioni, ehm Come molti altri film di grande successo, Ghostbusters non fece subito un grande impressione. Gli stessi produttori erano piuttosto scettici sulla possibilità del film di avere successo. L’allora presidente della Columbia, che distribuì il film, ha raccontato che durante una proiezione per addetti ai lavori quasi tutti i presenti rimasero silenziosi, mentre lui continuava a ridere da solo. Alla fine uno dei manager presenti gli mise un braccio intorno alle spalle e disse: «Non ti preoccupare, facciamo tutti degli errori». | Cinque cose da sapere su Ghostbusters. Che uscì l'8 giugno del 1984 e oggi compie 30 anni: ad esempio, sapete chi avevano scelto gli autori al posto di Bill Murray?. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | La lettera dei finiani teocon. Pubblicata sul Corriere, ribadisce la contrarietà al "fondamentalismo laicista" di alcuni esponenti di Futuro e Libertà. |
Il prossimo 16 dicembre uscirà in Italia Star Wars: Il Risveglio Della Forza, il settimo film della saga di Star Wars. La saga è stata creata da George Lucas che ne ha anche diretto il primo film uscito nel 1977 (nella versione originale si chiamava già Star Wars, ma in Italia il nome è stato tradotto per i primi tre episodi). Del nuovo film si parla da diverso tempo e con maggior eccitazione da quasi un anno, dopo la diffusione del primissimo trailer (a cui ne sono seguiti altri tre, l’ultimo dei quali è stato diffuso stanotte). Oltre ai diversi trailer, nel corso degli ultimi mesi sono stati diffuse anche alcune nuove locandine per promuovere il film: l’ultima è stata presentata domenica 18 ottobre. Le locandine del nuovo film e di quelli della seconda trilogia (quella del prequel, per intenderci) hanno volontariamente mantenuto uno stile similie a quello dei primi tre film, usciti quando avere una locandina disegnata a mano era nella norma. Il sito io9 ha allora raccolto tutte le locandine esistenti e usate per i diversi film della serie, a partire dalla prima locandina diffusa nel 1976 negli Stati Uniti per anticipare l’uscita di Guerre Stellari arrivando fino a quelle per Star Wars: Il Risveglio Della Forza. Quelle raccolte da io9 sono le locandine usate negli Stati Uniti e includono anche quelle per le seconde o terze proiezioni al cinema dei film, quella diffusa per il primo compleanno del primo film e anche una usata per promuovere una serie tv. | Tutte le locandine di Star Wars, com’erano nei primi film e come sono adesso. Evoluzione dei poster di "Star Wars", dal prima del 1976 fino a quello diffuso pochi giorni fa per promuovere il settimo film: "Il Risveglio Della Forza". |
Tra scettici ed entusiasti, è in corso una discussione tra gli esperti di tecnologia sulla prospettiva di un mondo virtuale – o «un incubo distopico» – in cui faremo tutto Lo ha deciso una giudice della California, nell'ambito del processo tra Apple ed Epic Games | I precari e l’INPS. Paolo Attivissimo indaga sull'allarme pensioni che sta circolando in rete in questi giorni. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 23.232 nuovi casi di contagio da coronavirus, e 853 decessi a causa del COVID-19. I ricoverati attualmente sono 38.393 (114 in meno rispetto a ieri), di cui 3.816 nei reparti di terapia intensiva (6 in più di ieri) e 34.577 negli altri reparti (120 in meno di ieri). Sono stati analizzati 188.659 tamponi e testate 95.247 persone. È risultato positivo il 12,3 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 22.927 e i decessi 630. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}(); | I dati sul coronavirus di oggi, martedì 24 novembre. |
Come era stato ampiamente anticipato, Samsung ha confermato che nelle prossime settimane metterà in vendita il Samsung Galaxy S4 mini, una versione più piccola e con qualche caratteristica in meno rispetto al suo smartphone Galaxy S4, presentato lo scorso marzo e di cui ne ha già venduti più di 10 milioni in tutto il mondo. ll Samsung Galaxy S4 mini ha uno schermo da 4,3 pollici (quello del Galaxy S4 è da 5 pollici) e funziona grazie a un processore dual-core da 1.7 GHz e con 1,5 GB di memoria RAM. Ha una capacità di 8 GB, che può essere estesa attraverso una scheda di memoria fino a 64 GB. Per fare le foto ha una fotocamera da 8 megapixel nella parte posteriore, mentre in quella frontale ce n’è una da 1,9 megapixel per le videochiamate, o per gli autoscatti. Ha antenne per il WiFI e per la ricezione del 3G e di LTE su rete cellulare, per scaricare i dati ad alta velocità. | Il nuovo Samsung Galaxy S4 mini. Le foto e le caratteristiche dello smartphone, che sarà messo in vendita nelle prossime settimane. |
Negli Stati Uniti è tornato di strettissima attualità il tema della “net neutrality” (“neutralità della rete”), il principio secondo il quale i fornitori di accesso a Internet (Internet Service Provider, ISP) non possono favorire certi contenuti su altri, rendendo per esempio più veloce il download da un sito di notizie o di video rispetto a quelli di altre organizzazioni. Ajit Pai, il presidente della Federal Communications Commission (FCC), l’agenzia governativa statunitense che si occupa di vigilare sulle comunicazioni, ieri ha infatti annunciato un piano molto controverso per riformare le regole per gli IPS, che di fatto mette termine alle norme sulla net neutrality volute durante i governi dell’ex presidente Barack Obama. La proposta dovrà essere votata il prossimo 14 dicembre dalla FCC e dovrebbe passare senza particolari difficoltà, considerato che l’agenzia è controllata dai Repubblicani da tempo contrari alla net neutrality. Lo stesso Pai è stato nominato dal presidente statunitense Donald Trump. Il piano di Pai è di rimuovere gli ISP dal “Titolo II” della legge che consente di sottoporli a maggiori controlli, classificandoli invece come semplici “servizi d’informazione” e quindi con minori vincoli per quanto riguarda l’equa distribuzione dei contenuti online. Nel comunicato che presenta il suo piano, Pai ha scritto che: “Con la mia proposta, il governo federale smetterà di tenere troppo sotto controllo Internet. La FCC chiederà agli ISP maggiore trasparenza sulle loro pratiche, in modo che i consumatori possano decidere di acquistare il piano migliore per loro, mentre gli imprenditori e altre piccole attività potranno ricevere le informazioni tecniche di cui hanno bisogno per portare innovazione”. | Negli Stati Uniti vogliono smontare la net neutrality. È il principio per cui tutti i contenuti su Internet devono essere trattati ugualmente dai provider, a dicembre si voteranno nuove regole che ne limiteranno l’applicazione. |
Dei film di questa settimana, tre sono usciti oggi e tre l’altro ieri. L’unico che ci sentiamo di segnalare è RED, non fosse altro che per il cast: Bruce Willis, Morgan Freeman, Helen Mirren e John Malkovich, più Mary-Louise Parker (West Wing e Weeds, tra le altre cose), Julian McMahon (Nip/Tuck, tra le altre cose), Richard Dreyfuss (premio Oscar nel 1977 per Goodbye amore mio!), Ernest Borgnine (altro premio Oscar, addirittura nel 1955). Ci sono cose interessanti che non abbiamo notato, tra gli altri film in uscita? Sono gradite le segnalazioni nei commenti. RED Regia: Robert Schwentke Attori: Bruce Willis, Morgan Freeman, Mary-Louise Parker, Helen Mirren, John Malkovich, Julian McMahon, Karl Urban, Richard Dreyfuss, Brian Cox, James Remar, Ernest Borgnine, Michelle Nolden | I film che escono oggi. RED andrebbe visto, fosse anche solo per il cast spettacolare. |
La SIPRA è la società concessionaria che gestisce la pubblicità della RAI, su tutti i mezzi e le piattaforme: radio, televisione e internet. Il governo sembra intenzionato a nominare alla presidenza della SIPRA Giuliano Urbani, già co-fondatore di Forza Italia, ministro dei beni culturali durante il secondo governo Berlusconi e autore di una controversa legge sul diritto d’autore e il peer-to-peer. Il consiglio di amministrazione è però spaccato sulla sua nomina, tanto che il presidente della RAI Paolo Garimberti ha rinviato le nuove nomine al 7 luglio. I consiglieri di opposizione Giorgio van Straten e Nino Rizzo Nervo hanno lamentato infatti la scelta di nominare a capo della concessionaria pubblicitaria della RAI un uomo così vicino a Berlusconi, che nel settore pubblicitario e televisivo possiede enormi interessi economici. Tra l’altro, Urbani della RAI è già stato consigliere di amministrazione: e molti si ricordano le intercettazioni del 2007 che lo mostravano chiamare Agostino Saccà – allora presidente di RAI Fiction – per chiedere un trattamento di favore per la società di produzione della sua compagna. Il pedigree di Urbani non è l’unica obiezione che viene mossa alla sua nomina e in generale al piano del direttore generale Masi sulla SIPRA. Un’altra viene rivolta con molta educazione da Paolo Conti sul Corriere della Sera di oggi. | Giuliano Urbani presidente della SIPRA? la concessionaria pubblicitaria della RAI potrebbe essere presto presieduta da uno storico amico e alleato di Berlusconi. |
Al Chicago Mercantile Exchange, il più importante mercato finanziario del mondo tra quelli che si occupano di derivati e di commodity, sono cominciate le contrattazioni di un nuovo prodotto: l’acqua. Sono stati venduti i primi contratti future che consentono agli investitori di scommettere sul prezzo dell’acqua sulla base del Nasdaq Veles California Water Index, un indice basato in California che determina il prezzo dell’acqua nello stato americano. È la prima volta al mondo che si può scommettere in borsa sul prezzo dell’acqua: secondo i sostenitori della misura, questo sarà un modo per rendere più trasparenti i prezzi, specie in aree in cui la siccità crea disparità ingiuste; secondo i critici, la misura accomuna l’acqua ad altre commodity come il petrolio e l’oro, rendendola vulnerabile a speculazioni finanziarie pericolose. | In borsa si può scommettere sul prezzo dell’acqua. Sono stati venduti i primi contratti "future" sui prezzi dell'acqua della California: per alcuni migliorerà il mercato, per altri è un rischio. |
La scoperta degli esopianeti, annunciata ieri dalla NASA, è una delle notizie scientifiche più importanti degli ultimi anni. I sette nuovi esopianeti, con dimensioni paragonabili a quelle della Terra, si trovano in un unico sistema solare a 40 anni luce di distanza da noi. Almeno tre di loro sono in una “zona abitabile”, forse con acqua liquida sulla superficie, una condizione che rende più probabile la formazione della vita. La scoperta degli esopianeti – nome usato per indicare i pianeti che si trovano all’esterno del nostro sistema solare – è stata effettuata da un gruppo di astronomi guidati da Michaël Gillon dello STAR Institute dell’Università di Liegi, Belgio, ed è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature. Il nuovo gruppo planetario ha la quantità più alta di pianeti con dimensioni paragonabili alla Terra mai scoperta finora, e al tempo stesso ha il maggior numero di mondi con un’alta probabilità di avere laghi e oceani sulla loro superficie. I sette esopianeti orbitano intorno a una “nana rossa”, una stella più piccola e fredda del Sole, che si chiama TRAPPIST-1 e che è visibile (non a occhio nudo) nella costellazione dell’Acquario nel cielo notturno terrestre. Come da prassi, i pianeti sono stati chiamati con il nome della loro stella di riferimento, cui è stata aggiunta una lettera in ordine alfabetico dal più vicino al più lontano; sono quindi: TRAPPIST-1b, TRAPPIST-1c e così via fino a TRAPPIST-1h. | La scoperta dei 7 esopianeti. È la più importante degli ultimi anni: si trovano in un sistema solare a 40 anni luce da noi e molti di loro sono in una "zona abitabile", potenzialmente adatti a ospitare la vita. |
La Regione Lombardia ha diffuso alle 20 di domenica l’ordinanza – annunciata già in mattinata – che dispone una serie di interventi sulle attività pubbliche in tutta la regione per contenere il possibile contagio del nuovo coronavirus. L’ordinanza – presentata dal Ministero della Salute e dal Presidente della Regione – dettaglia ed estende alla regione (zona gialla) alcune delle disposizioni già applicate in alcuni comuni (zona rossa) o anticipate all’inizio della giornata, e ha validità per ora fino a domenica prossima. Tra le altre cose è decisa la chiusura delle scuole, dei musei, dei cinema, e dei bar e locali notturni dopo le 18. Fatto salvo quanto già disposto con le norme e le ordinanze sopra indicate per i Comuni di Codogno, Castiglione D’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano, per il restante territorio della Regione Lombardia valgono le disposizioni contenute alle lettere c), d), e), f) ed i) dell’articolo 1, comma 2 del decreto legge 22 febbraio 2020, n. 6 ovvero: | L’ordinanza sulle chiusure in Lombardia per il nuovo coronavirus. Fino a domenica prossima saranno chiuse scuole, musei, cinema, e i bar dovranno chiudere alle 18. |
Da giorni si parla di chi sarà il nuovo commissario alla Sanità della Calabria, dopo che nelle ultime settimane si sono dimessi ben tre commissari: prima Saverio Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli, in seguito ad altrettanti casi mediatici, e poi Eugenio Gaudio, a un solo giorno dalla sua nomina. Gaudio, che è un medico ed ex rettore dell’università Sapienza di Roma, aveva spiegato a Repubblica che le sue dimissioni erano dovute a “motivi personali e familiari”, spiegando che sua moglie «non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro». Negli ultimi giorni si sono fatti diversi nomi per il prossimo commissario, anche se il governo non ha ancora preso una decisione definitiva. Tra questi c’è Agostino Miozzo, attuale coordinatore del Comitato tecnico-scientifico del governo per l’emergenza sanitaria. Intervistato nel corso della trasmissione del Radio24 24 Mattino, il giornalista Simone Spetia ha chiesto Miozzo se avesse ricevuto una proposta dal governo, e Miozzo, pur non confermando nulla, ha risposto dicendo che sua moglie non avrebbe nulla in contrario, facendo riferimento alle dimissioni di Gaudio: | «Nel caso, mia moglie sarebbe d’accordo». Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, parlando dell'ipotesi che venga nominato commissario della Sanità in Calabria. |
Dal 29 al 31 marzo a Verona si riuniranno varie organizzazioni internazionali integraliste cristiane, antiabortiste, anti LGBTQ e antifemministe, per l’evento conosciuto come Congresso Mondiale delle Famiglie. Per tre giorni ci saranno incontri a cui parteciperanno religiosi e studiosi di tutto il mondo, insieme a una lunga serie di politici di estrema destra e anche della destra di governo: Matteo Salvini, per dirne uno. Nella nuova puntata del podcast del Post, Giulia Siviero ci spiega quali sono le persone e le associazioni dietro al Congresso, che legami hanno con il governo e perché la scelta di Verona non è casuale. Il Weekly Post è disponibile su Spreaker, su Spotify, su iTunes e su Google Podcast. | Weekly Post #14 – Cosa c’è intorno al Congresso Mondiale delle Famiglie. Qual è la rete di organizzazioni integraliste cristiane e politici di destra che sta dietro al contestato evento di Verona, nella nuova puntata del podcast del Post. |
Consigliamo di fare play prima di leggere, per avere una piena esperienza bucolica e arcadica durante la lettura dell’articolo. La costa nord-orientale degli Stati Uniti, dal North Carolina al Connecticut, sta per essere invasa da miliardi di cicale, che riemergeranno dal sottosuolo in cui hanno vissuto negli ultimi 17 anni. Sotto il tiepido sole primaverile, tra le fronde degli alberi, i maschi faranno risuonare le loro corazze per attirare le femmine, che risponderanno facendo strofinare le loro ali: faranno un sacco di sesso e poi moriranno, dopo avere depositato miliardi di uova che daranno vita a una nuova generazione di cicale, di cui non sentiremo parlare per i prossimi 17 anni. Poi ricominceranno da capo, almeno negli Stati Uniti. | L’invasione di cicale negli Stati Uniti. Lungo la costa nord-orientale, a miliardi stanno riemergendo per riprodursi dopo essere vissute per 17 anni nel sottosuolo (e tra 17 anni avverrà la stessa cosa). |
Giulio Rapetti, più noto come Mogol, è il nuovo presidente del consiglio di gestione della SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori. Prima di lui il ruolo era stato ricoperto da Gino Paoli (dal 2013 al 2015) e da Filippo Sugar (dal 2015 a oggi). Mogol è stato nominato presidente durante una riunione in cui sono stati nominati anche i nuovi consiglieri della SIAE. Mogol ha 82 anni ed è il più noto “paroliere” della storia della canzone italiana: è conosciuto soprattutto per la sua collaborazione con Lucio Battisti, ma ha lavorato con moltissimi famosi cantanti. È anche il fondatore del CET, una scuola di perfezionamento musicale. Il giornalista Andrea Purgatori è stato eletto presidente del consiglio di sorveglianza. | Mogol è il nuovo presidente della SIAE. |
Glenn Ford ebbe un ruolo particolare e notevole nel divismo hollywoodiano della metà del secolo scorso: popolarissimo e amato in mezzo mondo, ma sempre un passo indietro alle grandi personalità del cinema di quei decenni, una specie di divo generico, di quelli che oggi in molti faticherebbero a ricordarne due film o forse anche uno. Era nato il primo maggio di 100 anni fa a Sainte-Christine, in Canada e tra gli anni Quaranta e Sessanta divenne uno dei più importanti attori del periodo epico del cinema americano. Divenne famoso soprattutto per i suoi ruoli in film noir e western, nei quali interpretava in genere personaggi normali, uomini comuni che finivano quasi sempre in situazioni apparentemente più grandi di loro. Ford andava bene per quei ruoli anche perché aveva la faccia giusta: normale, da uomo qualunque, ma con un tratto di fascino nello sguardo. Recitò in più di cento film, i più famosi forse Gilda e Quel treno per Yuma, e per cinque volte fu nello stesso film di Rita Hayworth. Vinse un Golden Globe per una stupenda commedia di Frank Capra, Angeli con la pistola (con Bette Davis e Peter Falk), e il sito IMDb ricorda che è stato una delle “più veloci pistole dei western“: pare ci mettesse circa quattro decimi di secondo a estrarre la pistola e sparare; ancora meno del tempo che ci metteva John Wayne, per dire. Glenn Ford era un nome d’arte: si chiamava Gwyllyn Samuel Newton Ford ed era nato in Canada ma a otto anni si era trasferito con la famiglia a Santa Monica, in California. Iniziò a recitare a teatro: prima per passione durante le superiori e poi per lavoro con una compagnia teatrale. Il suo primo film – nei cui titoli di coda compariva come Gwyllyn Samuel Newton Ford – è Night in Manhattan, un musical di 10 minuti del 1937. Nel 1939 Ford divenne cittadino statunitense e firmò un contratto con la 20th Century Fox: al tempo gli attori erano lavoratori dipendenti di una sola casa cinematografica. Per la 20th Century Fox Ford recitò in alcuni importanti film, tra cui Seduzione di Charles Vidor e Così finisce la nostra notte, un film anti-nazista di John Cromwell. | Glenn Ford, il divo più normale che c’era. Era nato oggi cent'anni fa, fu tra i più popolari degli anni ruggenti hollywoodiani, e protagonista di una commedia perfetta da domenica pomeriggio: "Angeli con la pistola". |
Aggiornamento del 5 luglio 2016 La sonda spaziale Juno è entrata nell’orbita di Giove ➡️ — — — | Il viaggio di Juno verso Giove. Dopo cinque anni di viaggio e miliardi di chilometri, una sonda della NASA – con tre LEGO, tra le altre cose – sta per entrare in orbita intorno a Giove. |
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