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Dal 10 marzo al 18 settembre il Museo di arti decorative di Parigi ospiterà la mostra “Barbie, life of an icon“, dedicata alla celebre bambola della casa di giocattoli Mattel. La mostra espone 700 Barbie create a partire dal 1959 e ne racconta l’evoluzione. La Barbie fu in vendita per la prima volta nei negozi il 9 marzo 1959, 57 anni fa, dopo un’intuizione di Ruth Handler, moglie del cofondatore di Mattel Elliot Handler, che si rese conto che spesso sua figlia giocava con le bambole dando loro dei ruoli da adulti. Barbie prese il nome proprio dal nome della figlia degli Handler, Barbara. La mostra è stata inaugurata il 9 marzo in occasione dell’ultimo giorno della settimana della moda di Parigi, dove le più famose case di moda francesi hanno presentato le collezioni autunno/inverno 2016. Ci sono centinaia di vestitini, Barbie che fanno i lavori più vari e Ken, ovviamente. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le Barbie storiche esposte a Parigi. Le foto della bambola più famosa al mondo, in vendita per la prima volta nei negozi 57 anni fa oggi, in mostra al Museo di arti decorative.
Lunedì 13 marzo inizierà alla Camera dei Deputati la discussione sulle linee generali del progetto di legge sul cosiddetto testamento biologico. Il testo è il risultato dell’unione di più proposte presentate dai vari partiti, che è stato approvato dalla commissione Affari sociali e che ha ricevuto i pareri favorevoli della commissione Bilancio e della commissione Giustizia (che hanno però chiesto che vengano chiariti alcuni passaggi). La relatrice, cioè la persona che illustra i contenuti del disegno di legge e ne segue l’iter fino all’approvazione, è la deputata Donata Lenzi del Partito Democratico. La discussione parlamentare comincia a due settimane dalla morte di Fabo Antoniani grazie a una procedura di suicidio assistito in Svizzera, a più di un anno dall’inizio della discussione in Commissione e dopo quattro rinvii. Il testo base prevede la possibilità di predisporre un testamento biologico che sia vincolante per il medico e che includa la possibilità di rinunciare a nutrizione e idratazione artificiale. La proposta ha dunque a che fare con le volontà in materia di cure mediche che un paziente dichiara quando è cosciente, ipotizzando di trovarsi in futuro in una condizione che non gli permetterà di scegliere: poiché le cure mediche in questione comprendono anche nutrimento e idratazione, le procedure di rinuncia vengono anche definite “eutanasia passiva”. Nel testo non sono invece previste richieste come l’obbligo di fornire la sedazione continua profonda al paziente che la chiede, cioè quelle cure palliative che permettono al paziente che lo sceglie di lasciarsi morire senza soffrire, il suicidio assistito o la depenalizzazione dell’assistenza medica alla morte volontaria, cioè l’eutanasia attiva.
È iniziata la discussione della legge sul testamento biologico. Il testo prevede, con alcuni limiti, la possibilità di decidere in anticipo a quali cure rinunciare, ma non include suicidio assistito, eutanasia o sedazione palliativa profonda.
Inventi qualcosa di innovativo, lo brevetti e per un periodo di tempo sei sicuro che nessuno ti ruberà l’idea, almeno in teoria. Ogni giorno centinaia di domande per brevettare una invenzione vengono presentate da centri di ricerca, società e singoli cittadini desiderosi di avere qualche garanzia per tutelare i risultati del loro lavoro. Pur con qualche sgradevole effetto collaterale, il sistema funziona abbastanza bene per i farmaci, le biotecnologie, i materiali e i prodotti di consumo (dalle automobili alle lenti a contatto), ma secondo i suoi detrattori è totalmente inadeguato per i programmi per il computer. Vivek Wadhwa è un esperto della questione: collabora con le università di Berkeley, Harvard e con la Duke University e da tempo sostiene la necessità di abolire i brevetti per il software, come spiega in un articolo pubblicato su TechCrunch:
Perché abolire i brevetti sul software. Brevettare i programmi inibisce l'innovazione e fa vivere le aziende in un clima del terrore, scrive un esperto su TechCrunch.
A La Spezia, in Liguria, nel 2012 era stato approvato un progetto per la risistemazione di piazza Verdi, con un nuovo arredo urbano progettato dall’artista francese Daniel Buren, famoso per i suoi interventi al Palais Royal di Parigi. La Soprintendenza diede parere positivo ai lavori, poi Vittorio Sgarbi in televisione criticò duramente l’intervento urbanistico, interpellando l’allora ministro per i Beni culturali Massimo Bray, che disse con un tweet di volere chiedere al Comune di sospendere i lavori in attesa di una valutazione del suo ministero. Pochi giorni dopo la Soprintendenza cambiò parere e bloccò i lavori. Un articolo della Stampa spiega la sentenza del Consiglio di Stato, che ha dovuto decidere sul valore giuridico del tweet, in seguito ai ricorsi presentati dal Comune. Per la prima volta un’alta corte di giustizia s’è incaricata di stabilire il valore giuridico di un tweet di un ministro. È accaduto davanti al Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi sulla controversa risistemazione di piazza Verdi a La Spezia. La vicenda ha diviso per cinque anni Comune a guida Pd e associazioni ambientaliste. Il primo, promotore di un progetto da 3 milioni di euro per un nuovo arredo urbano post moderno nella storica piazza, affidato all’artista francese Daniel Buren, famoso per le «colonne» al Palais Royal di Parigi; le seconde contrarie, sia per lo stravolgimento dell’impianto urbanistico, sia per l’abbattimento di dieci pini marittimi.
Che valore giuridico ha il tweet di un ministro? la complicata vicenda della risistemazione di una piazza a La Spezia e di un tweet dell'allora ministro Massimo Bray sul tema ha portato a una insolita sentenza del Consiglio di Stato.
Mettendo da parte l’abbraccio tra Leonardo DiCaprio e Kate Winslet alla cerimonia degli Oscar – di cui trovate un ricco e completo racconto fotografico qui – tra le persone che valeva pena fotografare in dimostrazioni d’affetto ci sono i politici spagnoli Pablo Iglesias e Xavier Doménech, che si sono baciati sulla bocca durante un dibattito nel Parlamento di Madrid, e Pedro Sanchez e Antonio Hernando, che invece si sono abbracciati. Tra gli attori fuori dal circuito degli Oscar, Morgan Freeman e Gerard Butler erano alla prima del film London Has Fallen a New York, mentre Sacha Baron Cohen si è presentato con una finta pistola a quella di The Brothers Grimsby a Westwood, in California. A Parigi è iniziata invece la settimana della moda: le più fotografate sono le modelle Gigi Hadid e Kendall Jenner, che per la sfilata di Balmain hanno invertito il colore dei capelli (Hadid, bionda, è diventata castana, e viceversa Jenner). E valeva la pena fotografare Hillary Clinton dopo gli ottimi risultati in suo favore del Super Tuesday e Katy Perry a un concerto di raccolta fondi in suo onore. E poi Beyoncé, Jay-Z e Kate Upton, tra gli altri. E ancora un po’ di Oscar, su: che per un anno poi niente (o quasi). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Katy Perry, Sacha Baron Cohen e Angela Merkel con un'espressione perplessa, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Kyle Giersdorf, un 16enne della Pennsylvania, ha vinto 3 milioni di dollari ai Mondiali del videogioco Fortnite, un evento che si è tenuto nel weekend all’Arthur Ashe Stadium di New York. È il più alto importo mai vinto in una singola volta – e da un singolo giocatore – a un torneo di videogiochi. Giersdorf, il cui nickname è Bugha, è arrivato al primo posto nella categoria individuale, totalizzando 59 punti e staccando nettamente il secondo classificato. Il norvegese Emil Bergquist Pedersen e l’austriaco David Wang, di 16 e 17 anni, hanno invece vinto la categoria a coppie, aggiudicandosi un premio complessivo di 3 milioni. Fortnite è un videogioco dalle premesse abbastanza semplici, il cui successo lo ha però reso uno dei fenomeni culturali più rilevanti degli ultimi anni, specialmente tra le persone più giovani. Il gioco, disponibile per console, computer e smartphone, consiste sostanzialmente in un combattimento di gruppo ambientato su un’isola, al quale sopravvive alla fine un solo giocatore.
Un 16enne della Pennsylvania ha vinto 3 milioni di dollari ai Mondiali del videogioco Fortnite.
Tra scettici ed entusiasti, è in corso una discussione tra gli esperti di tecnologia sulla prospettiva di un mondo virtuale – o «un incubo distopico» – in cui faremo tutto Lo ha deciso una giudice della California, nell'ambito del processo tra Apple ed Epic Games
Il wifi libero in Italia, per punti. Sandro Gilioli sull'Espresso tira le fila della questione decreto Pisanu.
Tracey Emin è una delle artiste contemporanee più note e chiacchierate. Louise Bourgeois, morta l’anno scorso, era una ammirata pittrice e scultrice francese. Entrambe celebri per un approccio diretto e originale ai temi che riguardano la sessualità, hanno collaborato per creare i sedici pezzi che vanno a formare Do Not Abandon Me (Non abbandonarmi), l’esibizione che inaugura il 18 febbraio alla galleria Hauser & Wirth, a Londra. Ne parla Lucia Davies sul Guardian: Il lavoro iniziale è di Bourgeois, che ha dipinto profili di torsi maschili e femminili sulla carta, nei toni del rosso, blu e nero, usando la tecnica del guazzo mischiato ad acqua; queste fluide silhouette sono passate poi nelle mani di Emin, che ha aggiunto scritte e illustrazioni. Fondendo alla perfezione i rispettivi lavori, le figurine fantasiose di Emin e le storie scritte a mano si innestano delicatamente nei ventri rigonfi e nei falli eretti dipinti da Bourgeois, dando vita ad una riuscita espressione condivisa.
“Non abbandonarmi”. L'artista inglese Tracey Emin presenta oggi una nuova serie di lavori, in collaborazione con Louise Bourgeois.
Oggi gli studenti che hanno finito la terza media – il terzo anno della scuola secondaria di primo grado, come si chiama adesso – hanno sostenuto le prove INVALSI di italiano e di matematica. L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione (INVALSI, appunto) è l’ente che valuta la qualità della scuola italiana e che prova a identificare, entro certi limiti, le cose che non vanno. Le prove sono una serie di test, dalla comprensione del testo alla risoluzione di problemi di matematica, che sono poi corretti dagli insegnanti delle scuole. I risultati vengono inviati all’INVALSI dagli istituti scolastici e, sulla base di questi, sono preparate classifiche e statistiche. Qui al Post da ormai sette anni (uno, due, tre, quattro, cinque, sei e questo è il settimo) selezioniamo e vi proponiamo alcuni dei test delle prove INVALSI. La domanda rimane e continuerà a essere sempre la stessa: come ce la caveremmo oggi, in terza media? Le risposte a ogni domanda sono contenute nella scheda seguente, ma non sbirciate. ITALIANO 1. In quale delle seguenti frasi la parola “vicino” ha funzione di aggettivo? a. Vicino a noi abita il sindaco della città. b. Siediti qui vicino, così parliamo meglio. c. Il mio vicino di casa è ripartito stanotte. d. Il commissariato più vicino è alla stazione.
Come te la caveresti in terza media? le domande di quest'anno delle prove Invalsi, che valutano la preparazione degli studenti e la qualità del sistema dell'istruzione.
È morto a Roma lo scrittore e giornalista Alessandro Leogrande, che era nato a Taranto e aveva 40 anni. La notizia è stata data da suo padre su Facebook. Leogrande è stato vicedirettore di Lo Straniero, la rivista diretta da Goffredo Fofi, e collaborava col Corriere del Mezzogiorno e Rai Radio 3. Era conosciuto soprattutto per i suoi libri e articoli sul caporalato che raccontavano la vita dei migranti nel Sud Italia, a favore dei loro diritti e della loro integrazione.
È morto lo scrittore e giornalista Alessandro Leogrande, aveva 40 anni. È stato vicedirettore di "Lo Straniero" ed era conosciuto per libri e articoli sul caporalato e il lavoro dei migranti.
La Festa di San Valentino si festeggia oggi, martedì 14 febbraio. La Festa di San Valentino è chiamata così per via di un santo cristiano che diventò il patrono delle coppie di innamorati: perché questo successe, però, non si sa con precisione. Non sappiamo molto di San Valentino: sappiamo che era un sacerdote (forse addirittura un vescovo) e che morì come martire a Roma nel III secolo. Non siamo i soli a conoscere poche cose sul suo conto, visto che quando venne istituita la sua festa, nel 469, Papa Gelasio I scrisse di lui che era un uomo il cui nome riceveva “giusta reverenza”, ma i cui atti meritori erano “noti soltanto a Dio”. In altre parole, anche Papa Gelasio aveva pochissime certezze su chi davvero fosse San Valentino e su che cosa avesse fatto prima di essere decapitato dalle autorità romane. In tutto negli antichi documenti si trova traccia di tre diversi San Valentino collegati al 14 febbraio e non è chiaro se siano tre persone distinte, oppure racconti differenti della vita della stessa persona. Ad ogni buon conto, uno di questi santi era nato a Terni, una città di cui era poi divenuto vescovo. Un altro era un sacerdote romano e un terzo infine era un vescovo della provincia romana d’Africa.
Perché si festeggia San Valentino. Prende il nome da un santo che diventò il patrono degli innamorati, ma perché questo successe o perché si festeggia oggi non è molto chiaro.
Il Mercury Prize è un premio assegnato ogni anno al miglior disco di artisti britannici e irlandesi, con particolare attenzione ad etichette ed artisti indipendenti, nato nel 1992 come alternativa ai più commerciali Brit Awards: per essere un premio musicale è preso piuttosto sul serio tra gli addetti ai lavori e i dischi e gli artisti che concorrono sono quasi sempre molto validi. Storicamente il premio è passato per diverse controversie, con una certa consuetudine a non essere sempre assegnato agli artisti dati per favoriti (un esempio è l’edizione del 1994, in cui “Elegant Slumming” della pop band M People sconfisse, su tutti, “Parklife” dei Blur – ma anche dischi dei Prodigy e Pulp, tra gli altri). L’edizione di quest’anno invece è stata vinta dagli Alt-J (∆) con il loro primo disco “An Awesome Wave”, che era considerato il favorito per l’assegnazione del premio di 20 mila sterline. Tra gli altri candidati c’erano due cantautori, Ben Howard e Michael Kiwanuka, la band dei Maccabees e il rapper Plan B. (Il Mercury Prize del 2010)
Chi sono gli Alt-J. La band inglese che ieri ha vinto il Mercury Prize, il meno screditato dei premi musicali.
Il governo Letta ha ottenuto la fiducia con 453 sì e 153 no. Erano presenti 623 deputati, hanno votato in 606 e si sono astenuti in 17. Domani, martedì 30 aprile, voterà il Senato sulle dichiarazioni programmatiche di Enrico Letta. I lavori in aula inizieranno alle 9, le dichiarazioni di voto saranno intorno alle 11:30 e la votazione a partire dalle 13. 20:27 – Si vota, per chiamata nominale. Si comincia dal deputato Capozzolo, in ordine alfabetico.
Letta ha la fiducia della Camera. Con 453 sì e 153 no: PD, PdL e Scelta Civica hanno votato a favore, M5S e SEL no, la Lega si è astenuta.
Oggi padre Federico Lombardi, il gesuita direttore della Sala Stampa della Santa Sede e in quanto tale una sorta di “portavoce” del Vaticano, ha dichiarato all’agenzia di stampa ANSA che il responsabile della recente diffusione di documenti riservati che riguardavano le massime gerarchie vaticane è stato “individuato” e che “si trova ora a disposizione della magistratura vaticana per ulteriori approfondimenti”. L’uomo sarebbe stato interrogato questa mattina dal “promotore di giustizia” della Città del Vaticano, Nicola Picardi. Il promotore di giustizia è la massima autorità del sistema giudiziario vaticano. Il Foglio ha annunciato intorno a mezzogiorno, sul proprio sito, il nome dell’uomo arrestato: si tratterebbe di Paolo Gabriele, “aiutante di camera” della famiglia pontificia. Poco tempo dopo la notizia è stata confermata anche dall’ANSA, che ha citato proprie fonti. L’aiutante di camera è un laico ed è il cameriere personale del papa. Si tratta di un dignitario di secondo piano nella famiglia pontificia, il numeroso gruppo di persone che lavorano intorno al papa con compiti diversi, dall’organizzazione della vita quotidiana del pontefice ai più importanti compiti di governo della Città del Vaticano.
Che cosa succede in Vaticano. Oggi è stato arrestato un uomo - l'"aiutante di camera" del Papa - per la storia delle informazioni riservate arrivate alla stampa.
Il 28 agosto esce in Italia, pubblicato come sempre da Feltrinelli, il nuovo libro di Jonathan Coe: che è uno dei romanzieri inglesi più bravi in circolazione da un pezzo. Questo libro si intitola Expo 58 e racconta la storia di Thomas Foley – un giovane impiegato che lavora per l’Esposizione Universale di Bruxelles del 1958 e che viene incaricato di gestire un pub all’interno del padiglione inglese, e da lì trascinato in giri loschi di diversi generi. È il decimo romanzo di Coe: i più famosi sono La famiglia Winshaw e La banda dei brocchi, che ha pubblicato rispettivamente nel 1995 e nel 2002 (La banda dei brocchi è stata anche adattata dalla BBC in una miniserie televisiva). Coe è sposato e ha due figli: viene descritto come una persona molto timida – appare poco sui giornali e in televisione, e in generale preferisce presentare i propri libri in piccole librerie. Prima di avere successo come scrittore ha lavorato per parecchio tempo come correttore di bozze, e per un certo periodo si è dedicato molto alla musica – negli anni Ottanta era il tastierista di “Wanda and the Willy Warmers”, un gruppo femminile di cabaret. Il titolo originale della Banda dei brocchi, “The Rotters’ Club”, è il titolo del secondo disco degli Hatfield and the North, una band progressive rock inglese semisconosciuta.
Perché leggere Jonathan Coe. Guida e suggerimenti ora che esce il nuovo libro, intitolato Expo 58.
Intel ha chiesto di ignorare gli aggiornamenti più recenti per risolvere – o almeno arginare – Spectre e Meltdown, i due gravi problemi di sicurezza che interessano buona parte dei suoi processori prodotti nell’ultima ventina di anni. Il consiglio è stato diffuso attraverso il blog della società, con un post del suo vicepresidente Navin Shenoy, in seguito alle numerose segnalazioni di utenti che non sono più riusciti a utilizzare normalmente i loro computer dopo l’aggiornamento. Su alcuni modelli, l’update porta infatti i dispositivi a riavviarsi di continuo, rendendoli in molti casi inutilizzabili. Intel dice di avere identificato il problema e di essere al lavoro per una nuova versione degli aggiornamenti, che sarà diffusa il prima possibile. Il comunicato è diretto soprattutto ai produttori di computer, ai gestori dei servizi cloud e a chi realizza i sistemi operativi. Nel post viene ammesso che gli strumenti forniti da Intel potrebbero: “portare a un numero più alto del previsto di riavvii e a comportamenti imprevedibili dei sistemi”. Il problema interessa diversi modelli di processori prodotti da Intel, con alcuni che sembrano essere più colpiti di altri dallo scorretto funzionamento dopo gli aggiornamenti.
Con Spectre e Meltdown siamo ancora in alto mare. I due gravi problemi di sicurezza dei processori faticano a essere risolti: Intel ha chiesto di sospendere gli aggiornamenti dopo la segnalazione di continui riavvii dei computer.
In un “colloquio” con il giornalista di Repubblica Claudio Tito, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato delle critiche che ha ricevuto per il suo discorso al Parlamento Europeo e ha detto che non è colpa dei vicepresidenti Matteo Salvini e Luigi Di Maio se è stato criticato: Perché il leader del governo sono io, più di loro. Io rappresento l’unità e l’azione dell’esecutivo.
Giuseppe Conte dice che il capo è lui. E quindi non è colpa di Salvini o Di Maio se ha ricevuto delle critiche per il discorso al Parlamento Europeo.
I caricabatterie portatili (“battery pack”) sono spesso l’unica salvezza per chi usa molto gli smartphone e sa già dal mattino – quando li scollega dall’alimentatore – che non ci sarà possibilità di arrivare a fine giornata con il telefono carico. Negli ultimi anni i produttori di cellulari hanno introdotto vari accorgimenti per ridurre i consumi e far aumentare l’autonomia delle batterie, ma i progressi raggiunti non sono stati finora sufficienti. Quelli di The Wirecutter, sito molto rispettato che si occupa di recensioni di prodotti tecnologici e altri gadget, hanno messo alla prova circa 300 diversi battery pack per trovare i migliori, da consigliare a chi teme di restare con lo smartphone scarico. Tra i quattro modelli suggeriti, due sono facilmente acquistabili in Italia, nei negozi o direttamente online. Anker PowerCore 20100 Anker è uno dei più grandi produttori al mondo di batterie e accessori per la loro carica. Il loro PowerCore 20100 ha una capacità tale da poter garantire la ricarica di un tablet e di due smartphone, o di uno smartphone solo per circa una settimana (se si fa una ricarica giornaliera del telefono). È più o meno grande quanto due mazzi di carte da gioco affiancati, quindi non è molto ingombrante. Costa circa 32 euro su Amazon, un po’ di più su ePrice.
Due buoni caricabatterie portatili per chi è in ansia da cellulare scarico. Se ne trovano di convenienti e danno una mano contro la stramaledetta batteria scarica a metà giornata.
Jeffrey Tambor – attore americano 73enne visto in un sacco di serie tv, e di recente in Transparent – ha risposto alle accuse di molestie che in questi giorni gli sono state rivolte da Van Barnes, sua ex assistente, e da Trace Lysette, che ha recitato con lui nella serie. Lysette – attrice transgender che nella serie interpreta Shea – ha raccontato a Deadline che Tambor ha fatto alcune insinuazioni a sfondo sessuale e che lui si è appoggiato con forza contro il suo corpo. Tambor ha detto che a volte può essere «umorale e rabbioso» ma che non è «mai stato un predatore». Ha detto di essere dispiaciuto se qualche suo comportamento è stato male interpretato.
L’attore Jeffrey Tambor ha risposto alle accuse di molestie nei suoi confronti.
Lo scorso 25 settembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando del nuovo concorso per la scuola. Il concorso era molto atteso ed è il primo da molti anni: i posti “a cattedra” – ovvero i contratti di insegnamento a tempo indeterminato – che saranno assegnati sono oltre 11 mila (11.542, in scuole di ogni ordine e grado). Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ha insistito molto sul fatto che, a partire da quest’anno, si terranno concorsi per la scuola a cadenze regolari, ogni pochi anni (due, dice il ministro). Anche ammesso che il sistema parta, però, è molto probabile che ancora per anni si sentiranno le conseguenze delle molte storture che si sono create negli anni nel meccanismo di reclutamento degli insegnanti. Ci sono state polemiche e ricorsi poi sui requisiti di ammissione al concorso, che sono, semplificando, il possesso dell’abilitazione all’insegnamento oppure una laurea del vecchio ordinamento. (Il nuovo concorso per la scuola)
Sei pronto al concorso per insegnanti? abbiamo scelto 50 domande, e relative risposte, dal discusso e temutissimo test di preselezione che si terrà tra meno di 10 giorni in tutta Italia.
L’Italia non era governata da Pertini, né tanto meno dall’erede già anziano di Berlinguer, il poco affascinante Alessandro Natta. A guardia del Potere c’era sempre la vecchia Dc con le sue correnti, le sue contraddizioni interne e i suoi segreti. I potenti di allora – Andreotti, Cossiga, Forlani e compagnia – erano accomunati dalla discrezione, un tratto stilistico cui la Dc rinunciò soltanto con l’ascesa di Cirino Pomicino, quasi barocco per gli standard della casa. Poiché sin da Yalta era scritto nel destino che in Italia non potessero andare al potere i comunisti, la Dc era eternamente chiamata a formare governi che li escludessero; poiché non prendeva abbastanza voti per governare da sola, si contrattavano adeguate spartizioni delle cariche pubbliche d’ogni ordine e grado con i partiti minori, per primo il Psi, in grado di garantire a Piazza del Gesù il diritto-dovere di governare. Il più antico partito della Sinistra italiana, oltre al garofano, nello stemma aveva ancora la falce e il martello posati sul Capitale squadernato al cielo, ma ormai da tempo era guidato dal più innovativo e discusso degli uomini politici italiani, Bettino Craxi. Craxi era presidenzialista, e non serviva molta fantasia per immaginare che vedesse se stesso come presidente. Sfidava un tabù italiano del dopoguerra, quello dell’uomo forte, e Forattini, quando ancora era in sé, lo disegnava su «Repubblica» nei panni del Duce. In giro se ne satireggiava il decisionismo, l’oratoria inframmezzata da pause teatrali, e certo anche la mancanza di sobrietà dei suoi dinamici gerarchi, a proprio agio nella stagione dell’edonismo reaganiano come squali in un tratto di mare ricco di prede. I socialisti erano di sinistra, almeno in teoria, erano pochi ma votati bene – sino a coincidere con il tipo antropologico del «rampante» –, e s’imbufalivano se qualcuno, anche un comico come Beppe Grillo, osava chiamarli «ladri». Coda di paglia? Si è detto di come controllassero una delle due reti pubbliche, e questo favorì lo svilupparsi nel paese di un bizzarro culto della personalità. A sentire gli opinionisti da bar, mentre De Michelis danzava sino all’alba con le sue buone amiche, e Martelli volava a darsi al bel tempo in Kenya, Craxi lavorava per noi sino a tardi e conduceva una vita relativamente sobria, limitandosi a poche decine di supposte amanti. Anche buona parte degli avversari gli riconosceva l’elemento novità: pragmatismo, nessun atteggiamento da baciapile e un buon piglio nel difendere l’interesse nazionale anche in faccia all’America. Se qualcuno sbagliava non era lui, il primo capo del governo socialista, ma i suoi accoliti, Dio ce ne scampasse.
La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio – Episodio 3. Terza parte del libro in cui Enrico Brizzi racconta vent’anni di storia italiana.
Negli ultimi giorni si è tornato a parlare con insistenza della possibilità che i gemelli Winklevoss (resi celebri soprattutto dal film The social network) abbiano avviato una nuova azione legale contro Facebook e i suoi responsabili, accusati di aver rubato ai due fratelli l’idea del social network. Come spiega Liz Ganne su All Things D, intorno alla notizia si è creata un po’ di confusione. Al momento non ci sarebbe alcuna nuova iniziativa legale, ma solamente qualche documento in più emerso online che conferma come i Winklevoss non siano soddisfatti dell’accordo raggiunto con Facebook che ha portato alla risoluzione del loro contenzioso. La documentazione contiene un resoconto [pdf] inviato da Facebook alla Corte distrettuale della California, dove i due gemelli hanno depositato la loro iniziativa legale per contestare l’entità della cifra ricevuta grazie all’accordo stretto con il social network – si parla di 65 milioni di dollari – ritenuta troppo bassa rispetto all’effettivo valore del sito utilizzato da oltre mezzo miliardo di persone. Secondo i Winklevoss, i responsabili di Facebook avrebbero fornito informazioni parziali sul valore della società, offrendo così una quantità inferiore di azioni dell’azienda.
La causa Facebook — Winklevoss. I gemelli cercano da tempo di far ripartire il contenzioso con Zuckerberg.
Vodafone, che nel pomeriggio aveva avuto diversi problemi sulla rete fissa e mobile, ha fatto sapere di averli risolti. Molti utenti in tutta Italia, verso le 15, avevano segnalato un disservizio: non riuscivano a effettuare chiamate, mandare messaggi o connettersi a Internet. Alcuni utenti avevano segnalato che non funzionava neanche il 190, il numero telefonico di assistenza di Vodafone. Al momento non è chiaro che cosa abbia causato il problema. Vodafone si scusa per il disservizio temporaneo generato da un problema tecnico sulla rete che è stato risolto nel più breve tempo possibile.
I problemi sulla rete Vodafone sono stati risolti.
Coca-Cola ha diffuso le prime foto del suo padiglione all’Expo 2015. L’edificio ha una superficie di circa 100 metri quadrati, è alto 12 metri ed è stato interamente costruito con materiali riciclabili. Sulle pareti esterne sono raffigurati il logo della società e alcune strutture con la nota forma della bottiglia di vetro. Coca-Cola ha detto che al termine di Expo l’edificio sarà trasformato in un campo da basket. (anche se non è ancora chiaro che fine farà l’intera area che oggi ospita l’esposizione universale). Il padiglione di Coca Cola si trova nella zona nordest dell’esposizione, vicino ai padiglioni di Ecuador e Germania. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Expo 2015, le foto del padiglione Coca-Cola. È fatto interamente con materiali riciclabili, l'azienda dice che alla fine di Expo diventerà un campo da basket.
Il ministero degli Esteri italiano ha confermato che Giovanni Francesco Asperti, un italiano 50enne originario di Bergamo, è morto in Siria, dove si trovava dopo essersi unito volontariamente ai curdi per combattere lo Stato Islamico (o ISIS). La notizia della sua morte era stata data inizialmente da un comunicato diffuso dagli stessi curdi, che diceva che Asperti «è rimasto martirizzato in uno sfortunato incidente il 7 dicembre 2018 a Derik», nella punta nord orientale della Siria. Non si hanno altri dettagli sulla morte di Asperti. Il ministero degli Esteri ha detto che il consolato italiano a Erbil, nel Kurdistan Iracheno, sta seguendo il caso ed è in contatto con i familiari di Asperti.
Un cittadino italiano che si era unito ai curdi per combattere l’ISIS è morto in Siria.
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
L’unico oroscopo buono è un oroscopo morto. Amedeo Balbi contesta le "energie cosmiche" di Rob Breszny, l'astrologo di Internazionale che piace alla gente che piace.
Giovedì scorso a Milano un uomo è morto mentre era in custodia delle forze dell’ordine. L’uomo si chiamava Michele Ferrulli. È morto in via Varsavia, una strada periferica nel sud-est di Milano. Attorno alla sua morte da giorni si susseguono accuse e polemiche relative ai presunti abusi compiuti dalla polizia. Cosa è successo Giovedì sera un uomo, abitante in via Varsavia, chiama il 113 per lamentarsi della presenza di tre uomini che ascoltano musica a volume molto alto, urlano e bevono birra accanto a un furgone bianco. Alle 22 arriva la polizia, i tre sono davanti a un bar chiuso. I tre nascondono le bottiglie, forse sono un po’ su di giri, alla richiesta dei documenti vola qualche parola di troppo. Il più agitato è Michele Ferrulli, uno dei tre. Stando ai verbali dei poliziotti, il capo scorta della volante ritorna verso la macchina per chiamare rinforzi ma si accorge che un uomo, Ferrulli, sta per colpirlo. Si gira e si difende. Michele Ferrulli finisce a terra, gli agenti cercano di ammanettarlo. Il resto della storia lo racconta un video girato da persone che si trovavano sul posto, diffuso da Repubblica.it.
Il caso della morte di Michele Ferrulli. Cosa sappiamo dell'uomo morto giovedì sera a Milano dopo una colluttazione con alcuni agenti di polizia.
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega
Tre sagre al giorno. Marco Imarisio racconta sul Corriere della sera l'illuminante storia del consigliere piemontese che ha il record di assenze e di rimborsi spese.
WhatsApp ha annunciato che dall’inizio del 2018 la sua applicazione non sarà più supportata sui sistemi operativi di BlackBerry e su Windows Phone di Microsoft. La decisione è stata comunicata a pochi giorni dalla fine del 2017 e ha sorpreso diversi utenti, che non avranno molto tempo per cambiare i loro dispositivi se vogliono continuare a utilizzare il sistema di messaggistica. La decisione è stata assunta da WhatsApp per concentrarsi sui sistemi operativi più recenti e diffusi, abbandonando quelli ormai datati o con pochi utenti. In realtà già alla fine dello scorso anno WhatsApp aveva annunciato l’interruzione del supporto per diversi modelli di Nokia e BlackBerry, compreso il sistema BB10, che però aveva continuato poi a funzionare. Nell’annuncio WhatsApp spiega che su questi modelli “non sarà più possibile creare un nuovo account WhatsApp, né riverificare un account esistente”:
A fine anno WhatsApp interrompe il supporto per BlackBerry e Windows Phone.
Fino al 4 gennaio il Museum of Modern Art di New York (MoMA) ospita la mostra Nicholas Nixon: Forty Years of The Brown Sisters, che raccoglie tutte le quaranta fotografie scattate in 40 anni dal fotografo Nicholas Nixon – nato a Detroit, in Michigan, nel 1947 – a sua moglie Bebe insieme alle sue tre sorelle. Il progetto è piuttosto famoso ed è stato esposto più volte in musei di tutto il mondo, dalla National Gallery di Washington, D.C. al Modern Art Museum di Fort Worth, in Texas, al Museum of Fine Arts di Boston all’Alhambra di Granada, in Spagna. Lo scorso novembre in occasione del 40esimo anniversario è stato anche pubblicato il libro The Brown Sisters: Forty Years. Nell’agosto del 1974 Nick Nixon scattò una fotografia alla moglie Bebe insieme alle sue tre sorelle, Heather, Mimi e Laurie. La foto, in bianco e nero e realizzata con una macchina fotografica da 8×10 pollici posata su un treppiedi, venne male e Nixon scartò il negativo. Nel luglio dell’anno dopo fece un altro tentativo e ritrasse le sorelle a New Canaan, in Connecticut, in una foto sempre in bianco e nero di 8×10, in quest’ordine da sinistra: Heather (23 anni), Mimi (15), Laurie (21) e Bebe (25). Nel giugno successivo Laurie si laureò ad Hartford e Nixon scattò un’altra foto alle quattro sorelle. Il fotografo propose allora alle donne di riunirsi una volta all’anno, ogni anno, e posare insieme per lui sempre nello stesso ordine. Le ragazze accettarono: il progetto va avanti da allora, è valso a Nixon numerosi premi e riconoscimenti, ed è stato sovvenzionato per tre volte dal National Endowment for the Arts, l’agenzia federale statunitense che stanza i fondi per i progetti artistici, e due volte dalla fondazione Guggenheim.
Le sorelle Brown, fotografate ogni anno per 40 anni. È uno dei progetti più famosi sul passare del tempo e l'affetto familiare: è stato pubblicato in un libro.
Durante la registrazione di Porta a Porta l’ex presidente del Consiglio e senatore Matteo Renzi ha annunciato che il suo nuovo partito si chiamerà Italia Viva. Renzi aveva annunciato l’abbandono del Partito Democratico, di cui era stato segretario, questa mattina con un’intervista su Repubblica. Renzi ha detto che entreranno in Italia Viva più di 40 parlamentari – 25 deputati e 15 senatori – sui 162 del PD. Le ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti ne faranno parte.
Matteo Renzi ha annunciato il nome del suo nuovo partito: Italia Viva.
Instagram, la popolare app per condividere foto e video, ha aggiunto una nuova funzione che permette alle persone che seguite di vedere quand’è l’ultima volta che avete usato l’app. La nuova funzione – che si chiama “Mostra lo stato di attività” – è visibile nella sezione dei messaggi diretti, dove, sotto al nome di ogni contatto, è indicato da quanto tempo quella persona non è più attiva su Instagram.
Instagram ora dice ai vostri amici quando avete usato l’app per l’ultima volta. È una funzione simile a quella che già c'è su Facebook e WhatsApp, ma può essere disattivata.
Da oggi, mercoledì 9 settembre, sono attive in Italia le pubblicità su Instagram, l’applicazione per la condivisione di foto e video creata nel 2010 e controllata da Facebook. Tutti gli utenti italiani che useranno Instagram vedranno dei contenuti sponsorizzati all’interno dell’app. Qualsiasi utente o azienda potrà inoltre creare campagne pubblicitarie: lo si farà da Facebook con modalità simili a quelle usate per creare una campagna pubblicitaria su Facebook (per le prossime ore non tutti gli utenti potrebbero però riuscire a farlo). Le pubblicità di Instagram saranno fotografie e video e saranno identificabili dalla scritta “sponsorizzato” visibile in alto a destra. A differenza delle normali foto postate dagli utenti di Instagram, le pubblicità avranno anche un “call to action”, un testo con un link che permetterà di far partire un video, scaricare un’app o aprire una pagina web (sempre però all’interno di Instagram). Wired scrive che “le inserzioni saranno di diversi formati, quadrate o rettangolari, anche a gruppi di 4 da sfogliare nello stesso post e video della durata massima di 30 secondi”. Nella mattina del 9 settembre Luca Colombo, il country manager di Facebook Italia, ha parlato delle pubblicità su Instagram:
Su Instagram sono arrivate le pubblicità. Da oggi le vedono tutti gli utenti italiani, e tutti possono crearle: lo si fa da Facebook.
Con un articolo firmato da Andrea Romano e Carlo Calenda, la fondazione ItaliaFutura – ritenuta il think tank delle future attenzioni alla politica di Luca di Montezemolo – oggi attacca la Lega e l’indulgenza della politica italiana nei confronti dei suoi atteggiamenti “contro le istituzioni comuni e la nazione”. Rumorosi quanto si vuole, si dice dei leghisti, ma in fondo si tratta di bravi amministratori che prima o poi impareranno le buone maniere. Dopo le ultime elezioni regionali è forse il caso di rivedere la chiave di questa benevolenza.
“Contro il resto del Paese”. La fondazione che fa capo a Luca di Montezemolo attacca il partito di Maroni e Calderoli - "una versione nostrana del Fronte Nazionale lepenista" - e chi lo tollera.
La Torre Eiffel fu inaugurata a Parigi il 31 marzo 1889 – diventando poi una delle costruzioni più famose al mondo e uno dei simboli della Francia – con una cerimonia di conclusione dei lavori, dopo ventisei mesi di cantiere. Appena in tempo per il successivo 6 maggio, quando aprì l’Esposizione universale del 1889 – nel centenario della Rivoluzione Francese – per la quale la torre era stata pensata. Dal 15 maggio i visitatori iniziarono ad accedere alla “Torre di 300 metri”, come fu chiamata allora (era alta 312 metri: oggi, con l’antenna, 324). Fino al 1930 – quando fu superata dalla costruzione del grattacielo Chrysler a Manhattan – rimase l’edificio più alto del mondo (rimpiazzando l’obelisco di Washington, concluso pochi mesi prima). Il nome di Torre Eiffel (Tour Eiffel, in francese) lo prese solo successivamente, da quello dell’ingegnere che ne aveva guidato la costruzione, Gustave Eiffel (il progetto non era suo, ma di un gruppo di ingegneri e architetti del suo studio): la grande struttura di ferro è appoggiata su quattro pilastri che formano una pianta quadrata – nel centro di Parigi davanti alla Senna sulla riva sinistra, dalla quale la torre si snellisce progressivamente a formare una sagoma piramidale molto allungata. Dal 1889 ha mantenuto e moltiplicato la sua principale funzione e attrattiva turistica, ma è usata anche come supporto per le antenne di trasmissione radiotelevisiva e osservatorio meteorologico.
L’inaugurazione della Torre Eiffel. Avvenne 126 anni fa, solo un mese prima che cominciasse l'esposizione universale del 1889 a Parigi, se vi ricorda qualcosa.
Menu di Yocci. Taccuino di ricette giapponesi è un libro pubblicato da Corraini sulla cucina del Giappone dall’illustratrice Yocci con le ricette di Aya Yamamoto, fondatrice della Gastronomia Yamamoto di Milano. Il ricettario è diviso in tre sezioni – piatti che “compongono una tavola”, piatti unici e dolci – e raccoglie ricette e spiegazioni su cibi e tradizioni: cosa sono i fagioli azuki, cosa mettere nel bento (la nostra schiscetta), come si prepara un onighiri e quanti tipi di ramen esistono. Il libro – disponibile anche in inglese – sarà presentato al Salone del Libro di Torino sabato alle 11:30, da Yocci e Aya Yamamoto. Yoshiko Noda, nota come Yocci, è nata a Osaka nel 1980; si è laureata in pittura all’Università di Belle Arti di Osaka e poi all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Vive e lavora in Italia, collabora con Internazionale e con Corraini ha pubblicato diversi libri e tovagliette illustrate con ricette gastronomiche italiane e giapponesi.
Il menu di Yocci. Corraini ha pubblicato un libro di cucina giapponese illustrato, per scoprire i tanti tipi di ramen e farsi gli onighiri a casa.
Domenica 24 febbraio si voterà in Sardegna per rinnovare il Consiglio regionale e eleggere il nuovo presidente della regione. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 22, i candidati sono sette, ma i principali sono tre. Sistema elettorale La legge elettorale in Sardegna prevede che venga eletto presidente il candidato che ottiene la maggioranza dei voti e non è previsto ballottaggio, quindi vince chi ottiene anche solo la maggioranza relativa. La sua coalizione ottiene però un premio diverso a seconda dei voti ottenuti. Il premio di maggioranza viene infatti attribuito con un meccanismo che prevede: il 55 per cento dei seggi (33 su 60) se il presidente eletto ha ottenuto tra il 25 e il 40 per cento dei voti; il 60 per cento dei seggi (36 su 60) per una percentuale di preferenze compresa tra il 40 e il 60 per cento. Non è invece previsto alcun premio di maggioranza se il presidente eletto ha ottenuto meno del 25 per cento dei voti.
Guida alle elezioni in Sardegna. Si vota domenica: chi sono i candidati, cosa dicono i sondaggi e che cosa si dice.
L’aumento delle vendite di personal computer fa galoppare Microsoft. Nel corso dell’ultimo trimestre i profitti della società sono aumentati del 35% grazie a un guadagno complessivo intorno ai 4 miliardi di dollari, pari a 45 centesimi di dollaro per azione. Le prestazioni di Microsoft hanno smentito le proiezioni degli analisti, che avevano previsto un volume minore di introiti sulla base dell’andamento delle consegne dei PC e dei risultati dello scorso anno, con guadagni pari a 2,98 miliardi di dollari. Nel trimestre i ricavi sono aumentati del 6% e hanno raggiunto i 14,5 miliardi di dollari.
Microsoft si difende bene nel trimestre grazie a Windows. La ripresa nelle vendite dei PC ha permesso a Microsoft di aumentare i profitti del 35%, ma le insidie per i prossimi mesi non mancano.
Oggi Disney ha presentato il suo nuovo servizio di streaming, Disney+, che sarà destinato a fare concorrenza concorrenza a Netflix e agli altri distributori (e produttori) di contenuti video online. Disney+ sarà disponibile a partire dal prossimo 12 novembre, inizialmente solo negli Stati Uniti, e avrà in catalogo i film più famosi di Disney realizzati in passato, diversi film Pixar, i film Marvel, tutti i film della saga di Star Wars, oltre che nuovi film e serie tv originali. Ci saranno inoltre 250 ore di documentari di National Geographic, diversi film prodotti per Disney Channel, la nuova serie The Mandalorian, ambientata nell’universo di Star Wars, una versione in live-action di Lilli e il vagabondo, tre serie originali sugli Avengers, una docu-serie con Jeff Goldblum dal titolo The World According to Jeff Goldblum, e diverse serie prodotte da Fox, tra cui Malcolm in the Middle e tutte le stagioni dei Simpson. Disney+ avrà un costo mensile di di 6,99 dollari, mentre l’abbonamento annuale sarà di 69,99 dollari. Disney ha annunciato che nei prossime mesi Disney + arriverà in altri paesi, tra cui probabilmente anche l’Italia.
Disney ha annunciato vari dettagli sul suo nuovo servizio di streaming Disney+. Arriverà il 12 novembre negli Stati Uniti, e ci saranno film classici, prodotti originali, documentari e tutte le stagioni dei Simpson.
Oggi si tengono le elezioni primarie del Partito Democratico che decreteranno il nuovo segretario del partito, dopo le dimissioni di Matteo Renzi. I candidati sono tre: il segretario uscente Matteo Renzi, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano e il ministro della Giustizia Andrea Orlando. I seggi, allestiti soprattutto nelle sezioni locali del PD e nei gazebo, sono aperti dalle 8 di mattina e chiuderanno alle 20. Possono votare i cittadini italiani che hanno più di 16 anni, i cittadini dell’Unione Europea residenti in Italia e tutte le persone che hanno un permesso di soggiorno. Chi può votare
Primarie del PD: come e dove si vota. I seggi saranno aperti fino alle 20: possono partecipare cittadini italiani di almeno 16 anni e residenti col permesso di soggiorno.
Negli ultimi giorni molti giornali e politici hanno scritto che Fredy Pacini, l’uomo che in provincia di Arezzo ha ucciso un ladro che aveva provato a entrare nella sua ditta, aveva subito 38 furti negli ultimi anni. Non è vero: lo hanno detto a Fanpage i carabinieri di Cortona, vicino a Monte San Savino, in cui aveva sede la ditta. Anche Alessandra Cheli, l’avvocatessa di Pacini, ha corretto il tiro rispetto ad alcune dichiarazioni iniziali. La vicenda di Pacini è stata molto discussa e utilizzata da alcuni politici – spesso citando i 38 furti – anche perché è arrivata negli stessi giorni dell’approvazione in via definitiva del cosiddetto “decreto sicurezza”. Era stata la stessa Cheli a diffondere quella cifra, qualche giorno fa: «Rendetevi conto. Lui ha subito 38 furti. Ovviamente questo pensava fosse il 39esimo nel momento in cui ci si è trovato». In realtà Pacini ha denunciato due furti e quattro tentativi di furto. Monica Dallara, comandante dei carabinieri di Cortona, ha detto a Fanpage: «Nel 2014 il signor Fredy Pacini denunciò due furti, per un ammontare complessivo di quarantamila euro. Da allora afferma di vivere all’interno della sua azienda ma, negli ultimi quattro anni, risultano soltanto altre quattro denunce per tentativo di furto». Anche Cheli, l’avvocatessa che aveva parlato dei 38 furti, ha provato a correggere il tiro parlando non di furti ma di «tentativi di furto», alcuni dei quali non erano stati denunciati da Pacini. Giovanni Rizzo, comandante del el nucleo operativo dei carabinieri di Arezzo, aveva spiegato ad AGI che, andando a vedere le denunce prima del 2010, «diventano forse una decina».
Non è vero che il gommista che ha ucciso un ladro ad Arezzo aveva subito 38 furti. Ne aveva subiti due e denunciati quattro, come hanno spiegato i carabinieri a Fanpage.
Il 19 ottobre è morto a 64 anni il DJ spagnolo José Padilla, noto per aver curato la musica del locale Café del Mar, a Ibiza. Padilla era nato a Barcellona nel 1955 e si era trasferito sull’isola di Ibiza nel 1975. Nel 1991 andò a lavorare al Café del Mar, uno storico locale molto frequentato dai turisti, per cui curò la selezione musicale. Padilla contribuì alla diffusione del chillout, uno stile di musica derivato dalla house ma caratterizzato da un ritmo lento e rilassante. Le sue esibizioni al Café del Mar divennero molto popolari negli anni Novanta, tanto che i suoi brani vennero inclusi in decine di compilation, intitolate appunto Café del Mar. La morte di Padilla, che da tempo era malato di un tumore al colon, è stata annunciata dai suoi familiari sulla pagina Facebook dell’artista.
È morto il DJ José Padilla, noto per le sue esibizioni al locale Café del Mar, a Ibiza.
La storia bestiale della settimana è senza dubbio quella della fuga degli animali dallo zoo di Tbilisi, la capitale della Georgia: lo scorso 14 giugno tigri, leoni, orsi, lupi e ippopotami sono scappati dal principale zoo cittadino a causa di una forte alluvione. Hanno girato per molte ore per le strade di Tbilisi e una tigre ha anche ucciso un uomo. La maggior parte degli animali sono stati poi ritrovati o uccisi, ma le autorità locali per diversi giorni hanno chiesto particolare prudenza ai residenti. Lo scorso giovedì ad Alamo, in Texas, le autorità locali hanno nominato Miss Isabella Francisca Veramendi de Valero – detta Bella – gatto ufficiale della città. Il precedente gatto di Alamo era morto la scorsa estate. Bella ora ha una targhetta che dice: «Appartengo ad Alamo”. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Sempre all’erta. Razze grandi come una mano e falchi pellegrini con un orientamento così così, tra le migliori foto bestiali della settimana.
Fra qualche settimana e ancor di più tra un mese molte persone rimaste in città vedranno immagini di spiagge, monti e posti esotici sui profili social dei loro amici. Questo articolo è dedicato a quelli che vivono a Milano non da tutta una vita e che sono disorientati e si chiedono: ma cosa si fa a Milano – a Milano! – a luglio e agosto? Posti in cui bere, mangiare e ballare stando fuori Soprattutto quando si avvicina il finesettimana scarseggiano le idee su cosa fare. D’estate, poi, è ancora più difficile, perché la scelta si restringe ai soli posti all’aperto. E qui arriviamo noi, con un po’ di consigli su locali dove bere, mangiare e pure ballare, per aiutarvi in questi difficili momenti.
Cosa fare quest’estate a Milano. Piscine, mostre, cinema, balere e bar all'aperto, per chi sarà in città a luglio e agosto e si sente disorientato.
Il gender pay gap, cioè la differenza tra la retribuzione maschile e quella femminile, è pari al 18 per cento: significa che le donne guadagnano in media il 18 per cento in meno degli uomini. L’analisi è stata fatta dalla società di consulenze Korn Ferry Hay Group su più di 8 milioni di dipendenti in 33 diversi paesi del mondo. I dati sono aggiornati al settembre del 2015. Diversi paesi (tra cui Regno Unito e Germania) stanno discutendo progetti di legge per ridurre il gap salariale tra uomini e donne. Come mostra questo grafico dell’Economist, la differenza rimane anche tra uomini e donne che fanno lo stesso lavoro nella stessa azienda.
Le donne guadagnano in media il 18 per cento in meno degli uomini. Lo dice una vasta ricerca su 33 diversi paesi del mondo, da cui anche l'Italia non esce benissimo.
Bubbles è una serie fotografica ideata dal fotografo di New York Adrian Mueller e dal food-stylist giapponese Takako Kuniyuki, con l’obiettivo di mostrare “i mondi in miniatura” che si creano nelle padelle e nelle pentole delle cucine di tutto il mondo quando due o più ingredienti vengono mischiati tra loro. Realizzando in studio delle ricette molto semplici, i due artisti hanno catturato le combinazioni surreali e colorate di ingredienti che usiamo quotidianamente, come aceto, olio, salsa di soia e spezie, cercando di focalizzare l’attenzione sui dettagli che non siamo abituati a vedere quando cuciniamo o quando mangiamo: gli ingredienti formano dei veri e propri pattern geometrici, alcuni voluti dagli artisti (che lavorano da molti anni col cibo e conoscono le interazioni tra i vari ingredienti), altri ottenuti per caso durante la realizzazione del progetto. La serie completa si può vedere sul sito di Adrian Mueller. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le geometrie degli ingredienti in cucina. Le combinazioni surreali e colorate di aceto, olio e spezie che usiamo per cucinare, nelle foto di Adrian Mueller.
Fino al 31 agosto nel complesso monumentale di Astino, a Bergamo, sarà ospitata la mostra Luigi Ghirri. Pensiero Paesaggio, che raccoglie oltre 40 lavori di uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento, nato a Scandiano (in provincia di Reggio Emilia) nel 1943 e morto a Roncocesi nel 1992. Ghirri avvicinò la fotografia all’arte contemporanea grazie a una poetica fatta di paesaggi sospesi e metafisici, come mostrano anche le immagini esposte ad Astino: spiagge, luoghi di lavoro, abitazioni private, paesaggi montani e monumenti in città, dove le persone sono quasi sempre assenti. La maggior parte delle fotografie è degli anni Settanta e Ottanta: alcune per esempio provengono da Kodachrome, il primo libri pubblicato da Ghirri nel 1978 e ispirato all’idea di “pensare per immagini”, altre da Il profilo delle nuvole, pubblicato nel 1989 e dedicato alla fotografia di paesaggio. La mostra è gratuita e aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 22. Ghirri si è occupato soprattutto di paesaggio e architettura, pubblicando per esempio monografie su Capri (1983) insieme a Mimmo Jodice, sull’Emilia Romagna (1985-1986), sul Paesaggio italiano (1989), e organizzando Viaggio in Italia (1984), una grande mostra itinerante in cui venti importanti fotografi hanno raccontato il paesaggio italiano allontanandosi dagli stereotipi e mostrando un paese normale, reale e quotidiano.
I paesaggi di Luigi Ghirri. In mostra a Bergamo fino al 31 agosto: spiagge abbandonate, montagne, monumenti, raccontati da uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento.
Ieri Apple ha annunciato che lunedì Steve Jobs nel corso della Worldwide Developers Conference presenterà iCloud, un nuovo servizio online destinato probabilmente a sostituire l’attuale MobileMe, che fino a ora ha raccolto un numero molto limitato di iscritti. Secondo il Wall Street Journal, iCloud offrirà una serie di nuove funzionalità legate alla musica, per rendere sempre accessibile la propria libreria musicale attraverso Internet su computer, iPhone e iPad. Apple avrebbe già stretto una serie di accordi con le principali etichette discografiche, come Warner Music, EMI e Sony Music Entertainment ed entro fine settimana dovrebbe accordarsi anche con Universal Music, ottenendo così buona parte dei cataloghi musicali del mondo. Questa serie di accordi, fortemente voluta da Steve Jobs e raggiunta a fatica dopo lunghe contrattazioni, dovrebbe consentire ad Apple di offrire un servizio più semplice e affidabile per l’ascolto delle proprie canzoni salvate tra le nuvole, ovvero sui server della società. I sistemi attualmente disponibili, come Google Music e Amazon, prevedono che ogni utente carichi direttamente online la propria libreria musicale, salvando fisicamente i file sui server. Grazie agli accordi con le case discografiche, Apple potrà probabilmente evitare questo passaggio, consentendo agli iscritti ad iCloud di ascoltare le canzoni in streaming che hanno nella loro libreria senza doverle caricare sui server della società.
La nuova musica di Apple. Lunedì Steve Jobs presenta il nuovo iCloud per sincronizzare le canzoni della tua libreria musicale online.
Da oggi, 28 dicembre, e fino al 30 dicembre compreso, l’Italia è zona arancione: entra cioè in quei giorni con le misure meno restrittive tra quelle decise dal governo con il decreto legge del 18 dicembre. Oltre a oggi, domani e mercoledì, l’Italia sarà in zona arancione anche lunedì 4 gennaio. Negli altri giorni delle feste natalizie, fino al 6 gennaio compreso, sarà invece in zona rossa. Le restrizioni e le regole per contenere i contagi da coronavirus nel periodo delle feste di Natale e Capodanno sono in vigore dal 24 dicembre al 6 gennaio, e sono il risultato di una sovrapposizione di DPCM e decreti legge, cosa che ha provocato una certa diffusa confusione.
Da oggi l’Italia è zona arancione. Tutto quello che si può fare e non si può fare dal 28 al 30 dicembre.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Via i doppi incarichi nel PD, e cominciamo da Rosy Bindi. L'onorevole Roberto Giachetti appoggia la proposta, ma chiede che sia applicata con coerenza.
Charade (Sciarada) è un film del 1963, un thriller ambientato a Parigi, con intrigo internazionale, lieto fine, e un cast pazzesco per l’epoca: Cary Grant, Audrey Hepburn, Walter Matthau, James Coburn e George Kennedy. È diretto da Stanley Donen (Cantando sotto la pioggia, Tre ragazze a Brodway, Arabesque), mentre la colonna sonora è di Henry Mancini. Ha ispirato quattro remake, tra cui uno in bengalese e uno in hindi, ed è uscito in DVD e Blu-Ray per la prestigiosa collana The Criterion Collection. Nonostante tutto questo si può vedere per intero online, e legalmente. Questo perché negli Stati Uniti le leggi sulla proprietà intellettuale precedenti al 1978 prevedevano che chi voleva rivendicare il copyright sul proprio lavoro dovesse per forza accludere un marchio (come ad esempio ©) che esprimesse chiaramente quella volontà. Pare invece che la Universal Pictures se ne sia…dimenticata, nel caso di Charade. Il film quindi, appena uscito, è diventato legalmente di pubblico dominio e si può guardare in streaming senza sensi di colpa.
Tutto Charade, in streaming, legalmente. Per una dimenticanza della Universal Pictures, il film del 1963 con Cary Grant e Audrey Hepburn è diventato legalmente di pubblico dominio appena è uscito.
L’azienda statunitense di processori grafici Nvidia ha annunciato acquisterà ARM, azienda che progetta chip, dalla società giapponese SoftBank per 40 miliardi di dollari (circa 33 miliardi e mezzo di euro). I chip di ARM sono installati su innumerevoli tipi di smartphone, pc e console per videogame, ma sono anche utilizzati nella robotica avanzata. ARM continuerà ad avere sede nel Regno Unito ed opererà come una divisione di Nvidia. L’amministratore delegato di Nvidia Jensen Huang ha detto che la priorità dopo l’acquisizione per la sua azienda sarà quella di «diffondere la tecnologia Nvidia attraverso la grande rete di ARM». SoftBank aveva acquistato Arm nel 2016 per 31 miliardi di dollari (circa 26 miliardi di euro). Nvidia pagherà a SoftBank 21,5 miliardi di dollari in azioni (quasi 18 miliaedi di euro) e 12 miliardi di dollari in contanti (circa dieci miliardi di euro), inclusi 2 miliardi di euro alla firma. L’accordo prevede che SoftBank acquisisca una partecipazione in Nvidia compresa tra il 6,7% e l’8,1%.
Nvidia acquisterà ARM, azienda che progetta chip, per più di 33 miliardi di euro.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
La camorra e le schede elettorali. Roberto Saviano spiega che la tutela del voto contro le ingerenze dei clan sta facendo passi indietro.
In questi giorni stanno girando molto sui social network alcune foto scattate sul set del film di Baywatch, che uscirà nel 2017 ed è ispirato all’omonima serie tv degli anni Novanta con protagonisti David Hasselhoff e Pamela Anderson. I protagonisti del nuovo film sono l’ex wrestler Dwayne “The Rock” Johnson, Zac Efron e Alexandra Daddario: le riprese sono attualmente in corso, e i protagonisti stessi stanno pubblicando foto dal set per aumentare l’attesa del film da parte dei fan. In molti hanno notato che Efron ha sviluppato molto la sua massa muscolare in vista di questo film (Efron stesso ha detto di avere impiegato dei mesi per riuscirci), cosa che si può notare nelle diverse foto in cui compare senza maglietta. Fra le foto che stanno girando, ce n’è una in cui The Rock ed Efron fanno una gara per rovesciare un enorme ruota di un camion (ha vinto The Rock) e un’altra in cui The Rock compare con l’attrice che reciterà la parte di C. J. Parker, il personaggio di Pamela Anderson. 1st day protecting the bay is a wrap. Thx to the big guy. Stay tuned. More adventures ahead. #speedoready #baywatch pic.twitter.com/qKmkGoLJzA
Le foto dal set del film di “Baywatch”. Tratto dall'omonima serie: ci sono Zan Efron con molti muscoli, The Rock che solleva una ruota gigante e l'attrice che interpreterà il personaggio di Pamela Anderson.
La “Festa dei nonni” celebrata oggi dal doodle di Google è una ricorrenza che in Italia esiste dal 2005, quando fu introdotta con una legge apposta, e ricorre ogni anno il 2 ottobre. La legge sulla Festa dei nonni dice a regioni, province e comuni di organizzare, in occasione della ricorrenza, iniziative ed eventi che servano alla “valorizzazione del ruolo dei nonni”. Lo scopo della Festa dei nonni – intesi sia come nonni materni che nonni paterni – è celebrare «l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale». Negli Stati Uniti la Festa esiste fin dal 1978, ma si celebra a settembre. Cosa c’entra la Festa dei nonni con quella degli Angeli Custodi Per la Festa dei nonni fu scelto il 2 ottobre perché è il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra i cosiddetti “angeli custodi”. Nella pagina sulla festa degli angeli custodi, Wikipedia spiega che ebbe origine a Valencia, in Spagna, nel 1411 e fu istituita per l’angelo protettore della città. Prima di allora era festeggiata con la festa di San Michele arcangelo, il 29 settembre. Dopo la scelta di Valencia anche in alcune città della Francia furono prese iniziative analoghe. Nel corso del 1400 la festa si diffuse anche in altri paesi europei e nel 1570 papa Pio V indicò quattro feste da consacrare espressamente agli angeli: la festa dell’arcangelo Gabriele, dell’arcangelo Michele, dell’arcangelo Raffaele e degli Angeli Custodi (il 2 ottobre). La festa degli Angeli Custodi venne poi soppressa, ma papa Paolo V nel 1608 la ristabilì e la estese alla Chiesa universale. Papa Clemente X la rese obbligatoria per tutta la Chiesa latina nel 1670.
Cos’è la “Festa dei nonni”. In Italia c'è solo dal 2005, mentre nel resto del mondo esiste ma non è oggi: c’entra con la "Festa degli angeli custodi".
Barry White era un pezzo della cultura pop degli anni Settanta, e non solo della musica, complici l’importanza della discomusic in quel periodo, la sua dimensione fisica che lo rese familiare e inconfondibile e il vocione pazzesco ancora più inconfondibile. Morì a 58 anni dieci anni fa, per una complicazione renale seguita a una serie di problemi legati al suo peso. Le sue canzoni non hanno nel frattempo smesso di rimbalzare nelle discoteche di mezzo mondo, soprattutto nelle estati che portano nostalgie e “revival”. Queste sono le sue migliori otto canzoni scelte per il libro Playlist dal peraltro direttore del Post Luca Sofri. Barry White (1944, Galveston,Texas – 2003,West Hollywood, California) Diciamo che “il tricheco dell’amore” non è esattamente il soprannome che uno sogna di ottenere da grande quando è ragazzino (soprattutto se è il tipo di ragazzino che a 17 anni lo arrestano per furto di Cadillac). Ma poi molti presero a chiamarlo più nobilmente “il maestro”. Fu unico e inimitabile, fece del suo vocione un’icona, riempie le piste delle discoteche immancabilmente ancora oggi, funziona sulle passerelle della moda, e intorta le ragazze se avete preparato una seratina.
La voce di Barry White. Non c'è estate che non riecheggi nelle discoteche di mezzo mondo, lui è morto dieci anni fa oggi: otto canzoni memorabili.
L’editoria scolastica vale un quarto del mercato editoriale italiano. In termini di fatturato significa circa 600 milioni di euro annuo contro i quasi 3 del mercato editoriale complessivo (il 2014 registrerà un fatturato lievemente minore del 2013, l’ultimo ufficiale che fu di 2,6 miliardi di euro). È una grande industria che ha caratteristiche e problemi specifici, ma che rimangono sconosciuti perché nessuno, a partire da autori ed editori scolastici, ha molto interesse a raccontarla. Mentre nel resto del business dei libri i successi si annunciano ed esagerano nella speranza di creare un effetto emulazione, nel mondo dei libri scolastici – dove le vendite sono dettate da meccanismi diversi – prevale il pudore. L’idea che fare libri per gli studenti sia un’attività a scopo di lucro a molti non piace, anche perché suona in conflitto con l’articolo 34 della Costituzione, quello che dice: «La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso». Tra i mezzi con cui si intende rendere effettivo il diritto, i libri di testo non sono citati. Il mercato è enorme, ma non ha potenziali di crescite maggiori perché il numero degli studenti rimane sostanzialmente stabile. A settembre – dice il ministero dell’Istruzione – nelle scuole italiane, materne escluse, si sono iscritti 6.861.718 di studenti divisi in 326.599 classi gestite da 817.291 docenti. Arrotondando significa quasi 7 milioni e mezzo di lettori potenziali, che formano l’unica categoria di lettori al mondo obbligata ad acquistare i libri, più ancora che a studiarli. Nel 2013 il ministero ha abbassato del 10 per cento il tetto massimo di spesa per ogni tipo di classe, e anche se in alcune scuole viene superato, i prezzi sono rimasti stabili da allora. Così si va dai 117 euro annui per alunno della seconda media ai 382 del terzo anno del liceo classico (qui vedete i tetti di spesa per ogni classe). Sono cifre consistenti, ma anche quasi sempre inferiori al costo di un caffè al giorno. Altre novità sono arrivate nel 2014 con l’abolizione dell’obbligo di adottare libri di carta (ma pochissimi insegnanti hanno rinunciato a farlo), la fine del blocco di cinque anni per le nuove edizioni (che infatti sono state subito pubblicate) e l’obbligo di affiancare a ogni libro anche un’edizione digitale. Per gli editori è un grosso investimento – Zanichelli nel 2014 ha investito sul digitale 5 milioni di euro –, che al momento rimane solo un costo: non influisce sui tetti di prezzi consentiti, e la percentuale degli studenti che effettivamente scarica la versione digitale è ancora sotto il 5 per cento.
Il business dei libri di scuola. L'editoria scolastica è un quarto del mercato dei libri in Italia, ma funziona in modi del tutto diversi da quella che si rivolge alle librerie.
Già lo scorso agosto, quando il governo Berlusconi era impegnato nella discussione di una nuova manovra finanziaria nel tentativo di rimettere a posto i conti, diversi commentatori chiesero che dopo molti anni si rimettesse mano ai numerosi privilegi economici di cui gode la Chiesa cattolica italiana. L’argomento che la Chiesa gode di privilegi che costano molti soldi allo stato, e che eliminandoli si potrebbe chiedere meno sacrifici ai cittadini, è rientrato nella discussione dopo la manovra del governo Monti. Nella manovra è compreso l’anticipo dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica prevista dal federalismo fiscale che corrisponde più o meno alla vecchia ICI, a partire dal primo gennaio 2012. Torna di attualità quindi la questione di quali immobili (e di quali enti proprietari) possano beneficiare dell’esenzione.
Quelli che non pagano l’ICI. È tornata d'attualità la questione dei privilegi di cui gode la Chiesa, ma non solo.
È morto all’età di 92 anni Albert Uderzo, fumettista francese noto soprattutto per aver realizzato i disegni della serie Asterix. Uderzo nacque il 25 aprile del 1927 a Fismes, da immigrati italiani, con il nome di Alberto Aleandro Uderzo. Dopo i primi studi giovanili di disegno, all’inizio degli anni Cinquanta conobbe l’autore René Goscinny, con cui iniziò a collaborare alla realizzazione di alcune strisce. Nel 1959 i due crearono infine Asterix, una serie ambientata in un villaggio di Galli che si ribella strenuamente all’invasione dei Romani. La serie apparve per la prima volta sul giornale per ragazzi Pilote, ed ebbe subito un enorme successo, tanto che i personaggi di Asterix finirono per essere inclusi nella testata del giornale. Le strisce pubblicate su Pilote vennero raccolte nel 1961 in un primo albo, intitolato Asterix il Gallico. Uderzo e Goscinny continuarono a lavorare insieme fino alla morte di quest’ultimo, realizzando in tutto 24 albi di Asterix. In seguito Uderzo proseguì a lavorare da solo, realizzando altri 9 albi, prima di decidere di ritirarsi.
È morto il fumettista Albert Uderzo, disegnatore di “Asterix”.
La scorsa settimana gli XX hanno fatto tre concerti a Londra, durante i quali hanno suonato cinque canzoni nuove, che potrebbero essere tratte dal nuovo disco a cui stanno lavorando (come avevano annunciato lo scorso novembre). Le canzoni non hanno ancora un titolo ufficiale (circolano con i titoli con cui le ha diffuse chi ha fatto la registrazione: “As I Am”, “Friction”, “Strangers”, “Leave”, “Devotion”, and “Closer”), e l’audio, essendo tratto da un live, non è dei migliori. Si riesce comunque a farsi un’idea di come potrebbe essere il nuovo disco.
Le cinque canzoni nuove degli XX. Le hanno suonate durante i tre concerti che hanno fatto a Londra la scorsa settimana.
Dal 24 maggio al 4 settembre a Roma – a Palazzo Cipolla, in Via del Corso – c’è una mostra su Banksy, il famosissimo street artist britannico di cui non si conosce l’identità. La mostra si intitola “Guerra, Capitalismo & Libertà“, è curata dalla Fondazione “Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo” ed è composta da circa 150 opere – dipinti, stampe, sculture e oggetti di altro tipo – che arrivano da collezioni private. Nessuna delle opere esposte è stata direttamente fornita da Banksy, che è notoriamente contrario a mostre come questa: gli organizzatori hanno spiegato che Banksy «non è associato né coinvolto in questa esposizione museale». Nessuna delle opere in mostra è stata presa dai muri su cui Banksy è solito realizzarle. Palazzo Cipolla è in via del Corso 320 e la mostra è visitabile da martedì a domenica, dalle 11 alle 20 (ad agosto sarà invece visitabile dalle 16 alle 21). Ci saranno aperture straordinarie il 2 giugno, il 29 giugno e il 15 agosto. Il biglietto intero costa 12 euro, ci sono poi riduzioni di vario tipo (per esempio fino ai 26 e dai 65 anni) e possibilità di visite guidate.
La mostra su Banksy a Roma. Si può visitare fino a settembre e ci sono circa 150 opere (anche se lui non è coinvolto in nessun modo).
Alle elezioni amministrative di domenica la Lega ha ottenuto ottimi risultati e si è confermata la forza politica più importante e vitale di tutto il centrodestra (qui trovate tutti i risultati delle elezioni nelle principali città). La Lega è andata bene al Nord, con l’eccezione del risultato di Brescia, e molto bene al Centro e nelle cosiddette “regioni rosse”. Il principale risultato raccolto dalla Lega a queste elezioni è la riconquista al primo turno delle uniche città venete capoluogo di provincia che erano governate dal centrosinistra: Vicenza (dove ha candidato numerosi esponenti dell’estrema destra) e Treviso. In entrambe le città i candidati della Lega hanno ottenuto più del 50 per cento dei voti. A Treviso la Lega è riuscita a vincere nonostante il sindaco uscente del PD fosse generalmente apprezzato – i sondaggi parlavano di un “testa a testa” – e secondo alcuni si fosse nel tempo avvicinato a posizioni molto moderate, se non addirittura leghiste.
La Lega continua a vincere. Ha riconquistato due grandi città del Veneto ed è andata bene anche al Centro: a Pisa è diventata il primo partito.
Come quasi tutto quello che esiste al mondo, anche gli animali domestici hanno un santo protettore: è Sant’Antonio e si festeggia il 17 gennaio. A San Bartolomé de Pinares, un piccolo paese spagnolo, si celebra la ricorrenza con un rituale di purificazione molto scenografico ma abbastanza pericoloso, che coinvolge fantini e cavalli e li vede impegnati nell’attraversare molto rapidamente dei falò accesi per la festa. Questa settimana è tornata nella settimanale raccolta del Post anche la volpe che periodicamente passa davanti al numero 10 di Downing Street, a Londra, casa della prima ministra. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly beasts. Pecore colorate, un cucciolo di okapi e la volpe di Downing Street, tra le foto di animali scelte questa settimana.
Le autorità statunitensi hanno chiuso Silk Road, il più conosciuto tra i siti illegali di e-commerce, nascosto e difficilmente raggiungibile. La notizia è stata data dall’agenzia di stampa internazionale AFP ed è stata poi confermata dall’FBI. Il fondatore e proprietario del sito è stato arrestato: si chiama Ross Ulbricht, ha 29 anni, online è noto come “Dread Pirate Roberts”. È accusato di associazione a delinquere per il traffico di stupefacenti, reati informatici e riciclaggio di denaro. Silk Road fu creato nel febbraio del 2011 e i media di tutto il mondo se ne sono occupati da allora: nel 2012 il suo volume d’affari stimato si aggirava intorno a un milione e 900mila dollari al mese. Era accessibile grazie a Tor, (acronimo di The Onion Router, il simbolo infatti è una cipolla), un sistema che protegge gli utenti dall’analisi del traffico con una rete di onion router (detti anche relay), gestiti da volontari, che permettono il traffico anonimo in uscita e la creazione di servizi nascosti.
Silk Road è stato chiuso. E il fondatore del più famoso sito illegale di e-commerce, 29 anni, è stato arrestato.
Le uscite di questa settimana non sono un granché: l’unica interessante è J. Edgar, la storia del leggendario direttore dell’FBI Edgar Hoover interpretato da Leonardo DiCaprio e diretto da Clint Eastwood. Poi c’è una commedia inglese su un gruppo di ragazzi londinesi in vacanza, un documentario sulle condizioni difficili dei dipendenti di Alitalia e uno su due ragazzi italiani che girano l’Italia in Cinquecento per decidere se restare o trasferirsi all’estero. Ah, anche il sequel di Immaturi e il terzo film di Alvin. J. Edgar Regia: Clint Eastwood Attori: Leonardo DiCaprio, Armie Hammer, Naomi Watts, Josh Lucas, Judi Dench
I film del weekend. Esce J. Edgar, il nuovo Clint Eastwood con Leonardo DiCaprio, e poco altro.
Lunedì 22 dicembre, durante l’esame alla Camera della legge di stabilità – poi approvata – diversi deputati del Movimento 5 Stelle hanno protestato contro il governo, occupandone i banchi ed esponendo alcuni cartelli. Nella mattinata, mentre presiedeva la seduta Roberto Giachetti del PD, sette deputati del M5S hanno occupato i banchi dei ministri: Giachetti ha inizialmente sospeso la discussione e poi ha espulso i deputati Davide Tripiedi, Ferdinando Alberti, Massimo Baroni, Tatiana Basilio, Luca Frusone, Gianluca Rizzo e Alessio Villarosa, che è capogruppo del M5S alla Camera. Dopo l’espulsione una ventina di parlamentari del M5S ha organizzato una manifestazione fuori da Montecitorio. Nel pomeriggio è ripresa la discussione della legge: durante le votazioni sulle misure che riguardano il gioco d’azzardo alcuni deputati del M5S hanno esposto dei cartelli con scritto, tra le altre cose, “governo d’azzardo” e “vergogna”: la presidente della Camera Laura Boldrini ha espulso i parlamentari Claudio Cominardi, Michele Dell’Orco e Vittorio Ferraresi. Tra le altre cose, la legge di stabilità prevede la conferma del bonus di 80 euro per i lavoratori che guadagnano fino a 24 mila euro. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di lunedì alla Camera. Durante la discussione sulla legge di stabilità alcuni deputati del M5S hanno protestato occupando i banchi del governo ed esponendo dei cartelli: dieci sono stati espulsi.
Giovedì sera c’è stata una grande manifestazione pacifica in Piazza Maggiore, a Bologna, in cui circa seimila persone, si sono radunate per protestare contro il comizio tenuto in città dal leader della Lega Matteo Salvini. La manifestazione è stata organizzata in forma di flash mob su Facebook, tramite un evento chiamato “6.000 persone contro Salvini”: gli organizzatori hanno chiesto ai partecipanti di radunarsi alle 20.30 davanti alla basilica di San Petronio nel cosiddetto Crescentone (cioè la pavimentazione sopraelevata di Piazza Maggiore) mentre in contemporanea Salvini entrava nel PalaDozza di Bologna, dove ha aperto la campagna elettorale per Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra a governatrice dell’Emilia-Romagna per le elezioni regionali del 26 gennaio 2020. In seguito gli organizzatori hanno detto che hanno partecipato dalle 12 alle 13mila persone. La manifestazione di Piazza Maggiore, a Bologna, per protestare contro il comizio di Matteo Salvini al Paladozza, il 14 novembre (ANSA/UFFICIO STAMPA ZINGARETTI)
Le foto della numerosa protesta contro Matteo Salvini a Bologna. C'erano circa seimila persone in Piazza Maggiore, mentre il leader della Lega apriva la campagna elettorale per le elezioni regionali.
La Thunderbird Cookie Dropping Machine è una macchina per fare i biscotti. Metti l’impasto in un contenitore e il trabiccolo provvede a farlo cadere a intervalli regolari su una teglia, mossa da un nastro trasportatore. Prepara 150 biscotti al minuto e costa 59.400 dollari, ma Amazon la vende a poco più di 32mila, con la possibilità di farsi spedire a casa gratuitamente tutto il macchinario, che da solo pesa più di 571 chilogrammi. Anche Commercial Food Services Equipment vende la stessa macchina su Amazon, più o meno allo stesso prezzo, ma chiede oltre 2.500 dollari per i costi di spedizione. In entrambi i casi, qualunque sia la scelta di chi compra, Amazon riuscirà a fare qualche soldo sulla vendita di una Thunderbird Cookie Dropping Machine. Hyo Lee, la proprietaria di Commercial Food, spiega perché: «Amazon venderà più macchinari per i biscotti di quanto farò io, ma anche se compri da me invece che direttamente da Amazon, la società otterrà comunque una commissione sulla vendita e la consegna. Adesso sapete perché le vendite di Amazon sono passate da 34 miliardi di dollari nel 2010 a 61 miliardi nel 2012».
Dove va Amazon. La società chiuderà l'anno con 75 miliardi di ricavi ma da tempo non realizza utili e sarà difficile possa farne in tempi brevi: ed è voluto, secondo alcuni.
Stasera è in programma la serata finale della 68esima edizione del Festival di Sanremo 2018: si esibiranno tutti e venti gli artisti della categoria “Campioni” e alla fine della serata verrà deciso il vincitore. La lista dei concorrenti comprende – come sempre – nomi molto diversi tra loro: ci sono Lo Stato Sociale in quota “indie italiano”, tre ex componenti dei Pooh, facce che vediamo spesso a Sanremo come Ron e Max Gazzè, gli Elio e le storie tese, che a ottobre avevano annunciato che si sarebbero sciolti. Si passa dai gruppi usciti dai talent show a quelli che erano già famosi negli anni Settanta; c’è chi fa dischi dagli anni Cinquanta e altri che hanno costruito il proprio successo su YouTube. – leggi anche: come votare via SMS al Festival di Sanremo
Chi sono i concorrenti in gara nella serata finale di Sanremo. Sono venti, e alla fine di stasera uno di loro verrà proclamato vincitore dell'edizione 2018.
In Io e Annie, uno dei più apprezzati film di Woody Allen, c’è una scena in cui il protagonista Alvy Singer (interpretato da Allen) si rifiuta di entrare al cinema perché “il film è già iniziato da due minuti” e sono già passati i titoli di testa. Io e Annie è un film del 1977: da allora i titoli di testa sono molto migliorati e sono aumentate le persone che, come Singer, ci fanno molta attenzione. Dal 2007 esiste per esempio Art of the Title, un sito dedicato proprio alla raccolta e all’analisi dei titoli di testa di film, serie e programmi tv, conferenze ed eventi di ogni tipo. Per la fine dell’anno lo staff di Art of the Title ha fatto una classifica dei 10 migliori titoli di testa del 2015: cinque vengono prima di film, quattro vengono prima di qualcosa che si può vedere in tv e in un caso i titoli di testa (quelli al secondo posto) sono quelli di un evento di design, la Semi Permanent di Sydney. 10. Mission: Impossible – Rogue Nation È il quinto film della serie Mission Impossibile: il regista è Christopher McQuarrie e l’attore protagonista è, come negli altri film, Tom Cruise. I titoli di testa sono stati fatti da Filmograph, uno studio con sede a Los Angeles, in California. Art of the Title scrive che i titoli di testa dell’ultimo Mission Impossible sono «sia un trailer che un manuale introduttivo, che offrono subito stile e ritmo, suggerendo anche qualcosa sulla storia che sta per arrivare». La colonna sonora e lo stile tipografico dei titoli di testa riescono anche (come negli altri film della serie) a fare riferimento alle serie tv degli anni Sessanta a cui il film si ispira.
I 10 migliori titoli di testa del 2015. Li ha scelti un sito di appassionati, ci sono quelli di "Spectre", "Jessica Jones" e "The Leftovers": i primi due invece non ve li aspettate proprio.
Diverse aziende tecnologiche statunitensi hanno adottato soluzioni alternative per continuare a fornire i loro componenti a Huawei, la grande società cinese e il secondo produttore al mondo di smartphone, a cui il governo di Donald Trump ha impedito di fare affari negli Stati Uniti. Intel, Micron e altri produttori di microchip hanno aggirato i divieti iniziando a vendere a Huawei i loro prodotti costruiti fuori dagli Stati Uniti e che non contengono tecnologie che interessano la sicurezza nazionale statunitense; il divieto si applica infatti solo ai componenti prodotti direttamente negli Stati Uniti. Questa soluzione ha permesso a Intel e agli altri di continuare a fare affari con uno dei loro principali clienti esteri: Huawei lo scorso anno aveva speso circa 11 miliardi di dollari per acquistare i componenti prodotti da aziende statunitensi, indispensabili per i suoi smartphone e per le attrezzature con le quali costruisce le reti di telecomunicazione. Huawei ha beneficiato di una parziale sospensione dei divieti fino a luglio per quanto riguarda l’utilizzo di Android, nella versione più ricca e completa realizzata da Google, ma non è chiaro che cosa accadrà alla scadenza del divieto.
Le società tecnologiche statunitensi aggirano i divieti di Trump per fare affari con Huawei. Intel, Micron e altri produttori di microchip hanno già trovato il modo di continuare a fornire i loro componenti.
La discussione al Senato sulla riforma della legge di cittadinanza – quella che prevede l’introduzione di due modalità innovative per acquisire la cittadinanza italiana – fissata per il 15 giugno potrebbe non avvenire, a causa dell’incertezza dovuta a eventuali elezioni anticipate in autunno. La riforma era stata approvata dalla Camera alla fine del 2015, ma poi la Lega aveva presentato 8mila emendamenti allo scopo di ritardare i lavori della commissione Affari costituzionali del Senato. In molti ora stanno chiedendo di accelerare i tempi. In un editoriale del 30 maggio, il direttore di Repubblica Mario Calabresi ha invitato il Parlamento ad approvare questa riforma prima dell’eventuale scioglimento delle Camere. Il testo della legge, che è stato approvato dalla Camera alla fine del 2015, aspetta da allora il passaggio al Senato. Già a marzo, il presidente del Senato Pietro Grasso aveva promesso che la discussione sarebbe stata calendarizzata entro aprile, anche nel caso in cui la commissione non fosse riuscita a risolvere tutte le questioni sollevate dalla Lega. Non ci sono ragioni oggettive che possano ostacolare la discussione al Senato, ma proprio per il clima di instabilità dovuto alle possibili elezioni potrebbero essere valutate come prioritarie altre questioni. C’è anche da considerare il peso che la riforma avrebbe durante l’eventuale campagna elettorale e il modo in cui i diversi partiti politici potrebbero provare a sfruttare la legge a proprio vantaggio.
La riforma sulla legge di cittadinanza rischia di non essere discussa. Il voto in Senato era stato fissato per il 15 giugno, ma la discussione su eventuali elezioni anticipate potrebbe far slittare tutto.
Venerdì scorso una donna di 84 anni è morta nell’ospedale di Vimercate, in provincia di Monza e della Brianza, a causa di una trasfusione sbagliata di sangue: la notizia è stata data solo oggi da alcuni giornali italiani e poi confermata dalla dirigenza dell’ospedale. La donna era stata operata per la frattura del femore e le era stato trasfuso per errore il sangue destinato a un’altra persona con il suo stesso cognome. Le condizioni della donna, ha scritto Repubblica, si sono rapidamente aggravate; la donna è poi morta nel reparto di terapia intensiva dove era stata trasportata. Non si sa ancora come sia potuto accadere lo scambio di sacche di sangue. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha deciso di inviare all’ospedale di Vimercate gli ispettori del Centro nazionale sangue, che dovranno verificare cosa non abbia funzionato. Anche gli ispettori della regione Lombardia hanno iniziato a svolgere accertamenti su quanto successo.
Una donna è morta nell’ospedale di Vimercate (Monza e Brianza) a causa di una trasfusione sbagliata di sangue.
La contraddizione dei populismi è che fingono di rappresentare tutto “il popolo” quando invece ne rappresentano solo una parte, escludendo quindi molto altro “popolo”, ha spiegato Roberto Esposito su Repubblica del 6 marzo. Ci sono parole maledette — nel senso di “dette male” — che, in certe stagioni, calamitano l’attenzione e anche il risentimento generale. È il caso, oggi, del lemma “populismo”. Intendiamoci: il populismo contemporaneo, con tutte le sue distinzioni interne, contiene effettivamente i rischi che si paventano. Ma, se resta confinata alla parola, senza andare alla sua radice, la discussione rischia di rimanere superficiale e di precludersi la strada per fronteggiarlo adeguatamente. Inoltre, nel momento in cui si individua in ogni populismo il nemico da combattere, si rivolge contro di esso lo stesso schema binario che il populismo usa nei confronti dei propri avversari: noi contro loro. E su questo terreno esso è più forte, come appare in tutti gli scontri in atto di questo tipo.
Il popolo in realtà non esiste. L'imbroglio dei populisti è fingere che sia uno solo, il proprio, spiega Roberto Esposito su Repubblica.
Il 9 luglio ha aperto al Museo Ettore Fico di Torino “Liberi tutti!”, una mostra sull’arte contemporanea italiana nel periodo compreso fra il 1989 e il 2001, in particolare dalla caduta del muro di Berlino all’attentato dell’11 settembre. La mostra ospita opere di importanti artisti, come per esempio Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli, Vanessa Beecroft e Paola Pivi. In tutto sono esposte 80 opere di 63 artisti italiani. “Liberti tutti!” è stata curata da Luca Beatrice, Andrea Busto e Cristiana Perrella e chiuderà il 18 ottobre 2015. Il biglietto per entrare al Museo Ettore Fico costa 10 euro, ma ci sono diverse riduzioni. Il titolo della mostra fa riferimento a una omonima canzone dei Subsonica uscita nel 1999. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
“Liberi tutti!”, la mostra a Torino sull’arte italiana degli anni Novanta. È aperta fino al 18 ottobre, sono esposte le opere di importanti artisti italiani e si chiama come una canzone dei Subsonica.
Le grandi forze e le grandi fragilità di Telecom, una delle imprese italiane più importanti, sono descritte nell’editoriale in prima pagina del Corriere della Sera, firmato da Daniele Manca. Telecom Italia: siamo qui ancora una volta a occuparci e preoccuparci del suo destino. Un tempo era tra le grandi società di telefonia al mondo, oggi appare soltanto come una possibile preda di gruppi esteri. Non ce ne vogliano i difensori a oltranza del mercato «che fa sempre la scelta giusta», in questo caso non è avvenuto.
Badare a Telecom. Daniele Manca spiega sul Corriere la situazione della società, e teme che i suoi fragili destini siano trascurati.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ), l’equivalente americano del ministero della Giustizia, ha detto che potrebbe non avere più bisogno dell’aiuto di Apple per ottenere i dati criptati dell’iPhone dell’attentatore che lo scorso 2 dicembre ha ucciso 14 persone in una clinica di San Bernardino, in California. Dopo il comunicato del DOJ un giudice ha deciso di posticipare un’importante udienza del processo che doveva risolvere il confronto in corso tra Apple e il governo statunitense e che era prevista per oggi. Il DOJ ha spiegato che una “terza parte” (che non è stata meglio identificata) ha dimostrato di aver trovato un modo per sbloccare l’iPhone 5C appartenuto a Syed Rizwan Farook, uno dei due assalitori di San Bernardino, che – se dovesse funzionare – non richiederebbe l’intervento di Apple: il DOJ diffonderà un rapporto con i risultati ottenuti entro il 5 aprile. È uno sviluppo importante nella questione che va avanti da settimane tra Apple e l’FBI, che aveva chiesto all’azienda di collaborare per recuperare dei dati criptati nello smartphone di Farook, che era stato trovato durante le indagini e dal quale si spera di ottenere informazioni sulle attività dei terroristi nelle settimane precedenti all’attacco. Finora infatti l’FBi aveva sostenuto – durante il processo, quindi sotto giuramento – che i dati sarebbero stati accessibili solo con la collaborazione di Apple. Alcuni dati archiviati online tramite il servizio iCloud sono già stati recuperati grazie all’aiuto di Apple, ma l’FBI ha scoperto che non sono i più recenti, quelli più importanti per le indagini. L’FBI ha quindi chiesto a Apple, tramite un’ordinanza di un giudice, di sviluppare un’apposita versione del suo sistema operativo iOS da installare su quel telefono, così da fornire un accesso secondario agli investigatori e permettere loro di ottenere i dati più recenti dall’iPhone di Farook, che sono criptati. Apple si è opposta, dicendo che una soluzione di questo tipo creerebbe un precedente molto pericoloso, perché l’FBI potrebbe accedere a qualsiasi altro iPhone in suo possesso e che una modifica di questo tipo a iOS sarebbe tecnicamente molto difficile da realizzare.
Alla fine forse l’FBI non ha davvero bisogno dell’aiuto di Apple. Dicono che hanno trovato un modo di sbloccare da soli l'iPhone dell'attentatore di San Bernardino, cosa che apre altre questioni.
Kazuro Hirai, considerato l’artefice del recente successo di Sony, lascerà definitivamente la società il prossimo 18 giugno. Kazuro Hirai ha iniziato a lavorare per Sony negli anni Ottanta e dopo una lunga carriera attraverso diverse divisioni della società, nel 2012 ne era diventato il CEO. Al lavoro di Hirai è attribuito gran parte del merito per i recenti successi di Sony dopo anni di grosse difficoltà. Nel 2018, Hirai aveva già lasciato l’incarico di CEO, mantenendo solo quello di presidente del consiglio di amministrazione della società, incarico che lascerà a giugno.
Kazuro Hirai lascerà definitivamente Sony il prossimo 18 giugno.
Cosa pensa dell’iniziativa di Lumia di creare un PD siciliano autonomo e federato? “Sono processi inevitabili, proporzionalmente al peso che la Lega o gli autonomisti assumono nel centrodestra, si creano delle reazioni di legittima difesa sul territorio” E quindi è una buona cosa, secondo lei? “Andrebbe bene se ci fosse un disegno generale che non c’è. Queste sono soltanto reazioni alla Lega e ai leghismi che divorano il PdL e anche il PD”
Cacciari: “Nel PD non capiscono un cazzo”. L'ex sindaco di Venezia giudica "inevitabile" quello che avviene nel PD siciliano, ma dispera che serva a livello nazionale.
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di Luca Palamara contro la sentenza dell’ottobre 2020 con cui la sezione disciplinare del Csm (il Consiglio superiore della magistratura) lo aveva radiato dalla magistratura. Di fatto, quindi, la Corte di Cassazione ha confermato con sentenza definitiva la radiazione di Palamara. Luca Palamara – che ha 52 anni e che tra il 2008 e il 2012 era stato presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) – era stato radiato su richiesta della Procura generale della Cassazione. Prima ancora, era stato sospeso dalle funzioni dopo essere stato accusato di aver ricevuto regali e benefici in cambio di favori, e di aver tentato di danneggiare chi aveva avviato un’indagine su di lui.
La Corte di Cassazione ha confermato la radiazione di Luca Palamara dalla magistratura.
La Direzione distrettuale antimafia di Milano ha chiesto l’arresto di 12 persone per l’incendio del deposito di rifiuti in via Chiasserini dello scorso ottobre. La polizia, scrive SkyTg24, sta eseguendo oggi i mandati di arresto, in diverse regioni d’Italia e le persone arrestate sono accusate di essere «responsabili a vario titolo di traffico illecito di rifiuti, attività di gestione non autorizzata e intestazione fittizia di beni». Per 8 di loro è stato chiesto il carcere, per 4 sono stati chiesti gli arresti domiciliari, mentre ad altre tre persone indagate è stato imposto l’obbligo di dimora (l’impossibilità di lasciare il comune di residenza). L’incendio nel deposito di rifiuti a Milano era cominciato lo scorso 14 ottobre: se ne era parlato molto – nonostante non fosse il primo incendio di quel tipo – perché per giorni a Milano si era sentito un odore acre nell’aria.
La Direzione distrettuale antimafia di Milano ha chiesto l’arresto di 12 persone per l’incendio in un deposito di rifiuti dello scorso ottobre.
L’8 giugno scorso, per la prima volta nella sua storia, il governo cinese ha pubblicato il Libro Bianco di internet, un rapporto sulla situazione della rete in Cina. Come ogni pubblicazione ufficiale cinese dedicata ad un pubblico internazionale, visto l’argomento scottante, i funzionari che hanno prodotto e tradotto il documento (che potete leggere in inglese sul China Daily) si sono prodigati in un esercizio retorico e celebrativo degno della propaganda locale: numeri esorbitanti, amorevoli dichiarazioni di intenti, difesa del diritto di informazione e di espressione online. Ma andiamo con ordine, saltando l’indtroduzione ed i cenni storici dello sviluppo di internet nella Repubblica Popolare. I numeri Stando alle cifre registrate a dicembre 2009, in Cina ci sono 384 milioni di utenti, 618 volte la cifra del 1997, con un incremento annuo di 31,95 milioni. Il 28,9% della popolazione è raggiunta dalle infrastrutture necessarie per il collegamento alla rete, che comprende secondo le stime 3,23 milioni di siti internet, 2.152 volte quelli presenti nel 1997. Il 72,2% degli utenti risiede nelle città, il restante 28,8% nelle campagne.
Il Libro Bianco cinese di internet. Le ipocrisie del primo rapporto ufficiale sulla situazione della rete nel paese.
Le indagini sulle presunte irregolarità in alcune spese della regione Piemonte continuano e oggi sappiamo che quattro capigruppo regionali sono indagati con l’accusa di peculato. Tra gli indagati ci sarebbe anche Michele Giovine, consigliere della lista Pensionati per Cota, come spiegano su Repubblica. Dal tagliaerba al biglietto per la partita, dalla stranezza di continue cene al ristorante con un solo coperto all’ingresso al nightclub o al bagno turco: ammontano a centinaia di migliaia di euro le spese personali, anche in Piemonte, sostenute dai gruppi consiliari della Regione e finanziate con denaro pubblico. Questa mattina gli uomini della guardia di finanza del comando provinciale di Torino hanno consegnato avvisi di garanzia ai titolari dei quattro mono gruppi, Michele Giovine (Pensionati per Cota), Andrea Stara (Insieme per Bresso), Maurizio Lupi (Verdi verdi) e Eleonora Artesio (Federazione della Sinistra)
4 capigruppo regionali indagati in Piemonte. Sono accusati di peculato nell'inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari.
La Fandango ha diffuso oggi il trailer di Habemus Papam, il nuovo film di Nanni Moretti, in uscita il prossimo 15 aprile. Il film racconta la storia di un Papa in crisi e del suo psicanalista, interpretato dallo stesso Nanni Moretti. Il Post ne aveva scritto ampiamente qui, quest’estate. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il trailer del nuovo film di Nanni Moretti. "Habemus Papam", la storia di un Papa in crisi e del suo psicanalista, esce il 15 aprile.
Come forse avrete sentito, stasera al Parco Ferrari di Modena c’è il mega-concerto di Vasco Rossi, al quale sono attesi più di 220 mila spettatori (potrebbe diventare il più grande concerto di un singolo artista con pubblico pagante di sempre). Il concerto è sold-out da tempo ma verrà trasmesso in parte su Rai 1 e integralmente in quasi duecento cinema in tutta Italia. Luca Sofri, peraltro direttore del Post, per il suo libro Playlist scelse le sue 14 migliori canzoni: queste qui. Il primo e unico mito rock della musica italiana. La versione disimpegno anni Ottanta della canzone cosiddetta d’autore, e decisamente rivista nei suoi modelli tipici. Adesso è Vasco e basta. Con la modestia e il qualcosa di malinconico che hanno certi miti musicali, come Bob Dylan. Ha fatto anche diverse canzoni brutte, ma chi se le ricorda?
Le 14 migliori canzoni di Vasco Rossi. Da riascoltare oggi che dappertutto si parla del suo concerto a Modena.
Nelle prime righe della sua recensione al film Python 2, il critico della rivista di cinema horror Fangoria scrisse: «Inizierò la recensione del film con un’affermazione positiva: guardare questo film è una fruibile alternativa a fissare il sole ininterrottamente per cinque ore». Il film è oggettivamente molto brutto e la recensione più o meno condivisibile. La storia del cinema è però piena di recensioni molto negative di film che si sono poi rivelati dei capolavori o che hanno poi vinto importanti premi e sono diventati famosissimi. Il sito Shirt List si è fatto aiutare da Rotten Tomatoes, uno dei più importanti siti di cinema al mondo, e ha fatto una lista di 30 casi in cui i critici di cinema hanno stroncato in malo modo film come 2001: Odissea nello Spazio, Star Wars, I Goonies, Il gladiatore e Matrix. Dentro a ogni immagine c’è la recensione di ciascun film
Brutte recensioni di film bellissimi. 30 tra le più grandi stroncature di alcuni dei più noti e apprezzati film della storia del cinema ("2001: Odissea nello Spazio", "Star Wars", "Fight Club" e "Il Grande Lebowski", tra gli altri).
Il festival di Venezia è iniziato il 2 settembre e finirà il 10 settembre con l’assegnazione del Leone d’oro al migliore film tra i 20 in concorso. I nuovi film in concorso proiettati ieri al festival di Venezia sono stati El Cristo Ciego, un film del regista Christopher Murray con protagonista un ragazzo che dice di aver avuto una visione mistica, e che fa un viaggio a piedi nel deserto per guarire un amico, e Nocturnal Animals, un “thriller romantico” di Tom Ford, con Jake Gyllenhaal e Amy Adams, due degli attori che ieri sono stati più fotografati. Altri due attori molto fotografati sono stati Liev Schreiber e Naomi Watts, protagonisti di The Bleeder, un film fuori concorso basato sulla vita del pugile Chuck Wepner, quello a cui Sylvester Stallone si ispirò per creare Rocky Balboa. L’evento mondano di ieri è però stato senza dubbio la proiezione del documentario Franca: Chaos and Creation, che racconta la storia di Franca Sozzani, direttrice della rivista di moda Vogue Italia. Il film è stato girato dal figlio Francesco Carrozzini, che è anche un fotografo apprezzato per i servizi di moda e per i ritratti a personaggi famosi. Per il documentario e per i relativi eventi a Venezia sono arrivati Valentino, Naomi Campbell e Lapo Elkann, tra gli altri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di venerdì a Venezia. C'erano Amy Adams e Jake Gyllenhaal, ma anche tanta gente del mondo della moda, per il documentario su Franca Sozzani.
La Camera dei Deputati ha accolto ieri la richiesta di dimissioni di Guido Crosetto, che da oggi è un ex deputato di Fratelli d’Italia. È stato il terzo voto sulle dimissioni di Crosetto, dopo un primo rinvio lo scorso giugno e il respingimento della richiesta lo scorso ottobre. Crosetto, 55 anni e originario di Cuneo, ha detto che tornerà a svolgere a tempo pieno il ruolo di presidente dell’AIED, l’associazione che riunisce le imprese della difesa e dell’aerospazio, che ricopre dal 2014, e per il momento continuerà a ricoprire l’incarico di coordinatore di Fratelli d’Italia. Ma la storia delle sue dimissioni è interessante ed esemplare per capire quanto sia difficile per un parlamentare abbandonare spontaneamente il suo seggio. Crosetto ha spiegato la sua intenzione di dimettersi con “ragioni personali” e con la volontà di svolgere il suo lavoro senza essere accusato di portare avanti interessi di parte, anche se nessuna legge rende incompatibile l’incarico di deputato con quello di presidente di un’associazione di categoria. Le sue dimissioni però sono diventate effettive soltanto ieri, a quasi un anno dal suo annuncio, quando la Camera le ha accolte con 231 voti a favore. Per un parlamentare italiano, infatti, non è possibile dimettersi per ragioni personali senza un voto favorevole della propria camera di appartenenza.
È difficile dimettersi da parlamentare. Lo dimostra la storia di Guido Crosetto, il deputato piemontese di Fratelli d'Italia che si è dimesso ieri al terzo tentativo (e gli è andata bene).
Il vice social media editor dell’agenzia Reuters, il 26enne Matthew Keys, è stato formalmente accusato dalle autorità federali di Sacramento, California, di avere aiutato il gruppo di hacker Anonymous a sabotare il sito del Los Angeles Times. La storia risale al dicembre 2010, due mesi dopo che Keys era stato licenziato come web producer dalla televisione di Sacramento KTXL FOX 40, appartenente al gruppo Tribune Co, lo stesso che controlla anche il Los Angeles Times. Keys dovrà presentarsi alla corte federale di Sacramento il 12 aprile prossimo: rischia fino a 10 anni di carcere e 250.000 dollari di multa. Secondo quanto riferito dalle autorità federali, Keys avrebbe passato agli hacker uno username e una password per accedere al server del gruppo Tribune, in una chat room che si chiama “internetfeds” e che Keys stesso aveva definito come un posto “top-secret” dove si riunisce “l’elite degli hacker”: gli hacker si sarebbero identificati solo con il nome “Sharpie”. Secondo l’accusa, dopo avere ottenuto le chiavi di accesso Sharpie sarebbe entrato nel sito del LA Times e avrebbe alterato il titolo di un articolo pubblicato il 14 dicembre 2010: il titolo, che originariamente era “Pressure builds in House to pass tax-cut package” (“Crescono le pressioni alla Camera per approvare il taglio delle tasse”), diventò “Pressure builds in House to elect CHIPPY 1337”. Il gruppo Chippy 1337 è un altro gruppo di hacker che aveva rivendicato il danneggiamento del sito di videogiochi Eidos nel 2011. Secondo l’accusa, il gruppo Tribune spese più di 5.000 dollari per rispondere all’attacco e per adeguare il suo sistema di sicurezza informatica.
Un giornalista Reuters è accusato di collaborare con Anonymous. Matthew Keys, vice social media editor, avrebbe passato agli hacker le password dei server del Los Angeles Times.
Il discorso di fine anno di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica dal febbraio 2015, sarà trasmesso questa sera dalle 20.30 e si potrà anche seguire in streaming. È il secondo messaggio di fine anno di Mattarella e si sa già che durerà meno di venti minuti, quindi meno di quello tenuto da Mattarella il 31 dicembre 2015. A differenza dell’anno scorso – in cui parlò da un salottino del suo appartamento – quest’anno Mattarella parlerà da una delle sale del Torrino del Quirinale. In quello stesso momento altri leader politici – per esempio Matteo Salvini e Beppe Grillo – faranno a loro volta dei discorsi di fine anno, in diretta su Facebook. Il discorso di Mattarella si potrà vedere sui canali Rai, Sky, Mediaset e La7, oltre che in streaming sui siti delle diverse emittenti. Questo è invece il discorso del 2015. Mattarella parlò soprattutto di lavoro, ambiente, evasione fiscale e immigrazione. Citò direttamente Valeria Solesin, la ragazza italiana uccisa negli attentati di Parigi; Aylan Kurdi, il bambino siriano morto annegato mentre cercava di raggiungere l’Europa; Papa Francesco; l’astronauta Samantha Cristoforetti; la direttrice del CERN Fabiola Gianotti; l’atleta paralimpica Nicole Orlando.
Come vedere in streaming il discorso di fine anno di Mattarella. Inizierà alle 20.30 e durerà poco meno di 20 minuti: le cose da sapere per seguirlo in diretta, in tv e in streaming.
Più che le imprecisioni e le differenze nei vari modelli di carta intestata, la cosa più strana dell’ormai famoso documento di Santa Lucia è una: perché una nazione che fonda la sua economia – e la sua esistenza – sulla riservatezza e sulla protezione che garantisce ai suoi investitori e correntisti dovrebbe diffondere in modo così disinvolto e sbarazzino l’identità di uno di questi? Per sostenere o alludere al fatto che dietro la diffusione del documento ci sia un’opera di pressione – se non addirittura di corruzione – da parte di personaggi italiani, infatti, si dovrebbe spiegare in che modo le pressioni riescono a superare la quantità di danni che un’azione del genere può provocare a Santa Lucia, quantificabili probabilmente nell’ordine di miliardi di euro. Nei giorni scorsi si è cominciato a discutere delle possibili implicazioni di questa storia per l’isola di Santa Lucia e la sua economia, e qualcuno ha parlato – senza fornire ulteriori dettagli, e d’altra parte non che sia facile – di una generica “fuga degli investitori”. Oggi i quotidiani italiani circostanziano o fatto e ci raccontano della reazione comprensibilmente preoccupata di un pezzo della politica dell’isola. Il Corriere della Sera ha sentito il presidente del partito di opposizione, Peter Alexander, che avrebbe deciso di fare di questa storia “un caso politico”.
L’aria che tira a Santa Lucia. A qualcuno non va giù che un'economia basata sulla segretezza rivendichi di aver rivelato l'identità di un suo investitore.
Anche oggi, lunedì 8 dicembre, sui principali giornali italiani ci sono diverse pagine di aggiornamento sulle vicende di “Mondo di mezzo” o “Mafia Capitale”, i due termini che gli stessi magistrati hanno scelto per l’inchiesta su una presunta associazione a delinquere romana che controllava appalti e finanziamenti pubblici con metodi mafiosi. L’inchiesta è stata avviata dalla procura di Roma e ha coinvolto decine di persone: martedì 4 dicembre sono stati fatti 37 arresti, e diversi politici e funzionari romani sono stati indagati e costretti a dimettersi. Secondo i magistrati il capo della banda era Massimo Carminati, un ex terrorista di estrema destra in passato vicino alla banda della Magliana che grazie ai contatti con l’entourage dell’ex sindaco Alemanno, sarebbe passato dal recupero crediti con metodi violenti per conto terzi alla partecipazione a gare d’appalto in favore di suoi complici. L’altra persona al centro dell’inchiesta è Salvatore Buzzi, 59 anni, un passato nell’estrema sinistra italiana che, dopo essere uscito di prigione per l’omicidio di un suo socio in affari, fondò “29 Giugno”, una cooperativa di ex-carcerati. Negli anni Buzzi è diventato il direttore di un consorzio di cooperative che gestivano, per esempio, alcuni campi rom e centri di accoglienza per migranti e controllavano e mantenevano le aree verdi di Roma. Secondo i magistrati, diversi appalti erano stati ottenuti grazie alla corruzione di politici e amministratori. Le carte dell’inchiesta ottenute dai media sono circa 1200 pagine di ordinanza del GIP e circa 1900 di risultati di indagini del ROS, perciò sui quotidiani escono ogni giorno nuovi pezzi delle ricostruzioni e accuse – molto estese e ramificate – man mano che i cronisti le esaminano e scelgono di raccontarle.
Cosa succede con l’inchiesta su Roma. Poco per ora, però ogni giorno i cronisti leggono qualcosa in più delle migliaia di pagine di indagine ed escono nuovi pezzi della storia: oggi Alemanno e Argentina.
Dopo il successo dello scorso anno, anche quest’anno dalle 11 di oggi, al Circolo dei lettori di Torino, il peraltro direttore del Post Luca Sofri e il vicedirettore Francesco Costa leggeranno e commenteranno i giornali di oggi. Sarà una rassegna stampa fatta come fa il Post di solito, spiegando le cose, spiegando il modo in cui si scrivono le notizie e svelando i meccanismi dietro certi luoghi comuni e automatismi dei giornali. Qui sotto troverete il video dell’incontro, qui invece trovate le prime pagine di oggi, per non arrivare proprio impreparati. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.1';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
I giornali di oggi, spiegati bene, dal vivo. Da Luca Sofri e Francesco Costa, in diretta dal Circolo dei Lettori di Torino.
Mo Yan ha vinto il Nobel per la Letteratura 2012, per aver saputo fondere insieme “in un realismo allucinatorio racconti del folklore, la storia e il contemporaneo”. Lo scrittore cinese è autore di diversi libri, tra i più noti Le sei reincarnazioni di Ximen Nao e Sorgo rosso. – L’inizio di “Le sei reincarnazioni di Ximen Nao”
Il Nobel per la Letteratura a Mo Yan. Il riconoscimento allo scrittore cinese autore di Le sei reincarnazioni di Ximen Nao e Sorgo rosso, per il suo "realismo allucinatorio".
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato il rating sul debito sovrano della Spagna riducendolo di due “scalini”, i cosiddetti notch, da A a BBB+. L’agenzia ha inoltre messo il debito della Spagna in “outlook negativo”, lasciando intendere che potranno seguire nuovi declassamenti e sostenendo che il governo potrebbe aumentare l’indebitamento del paese pur di dare qualche sostegno al settore bancario del paese. Secondo Standard & Poor’s l’economia spagnola si contrarrà quest’anno dell’1,5 per cento, nonostante le iniziali previsioni parlassero di una crescita dello 0,3 per cento. Similmente, nonostante una previsione di crescita dell’1 per cento per il 2013, secondo l’agenzia di rating l’anno prossimo l’economia spagnola continuerà a contrarsi, ma dello 0,5 per cento. Standars & Poor’s si è espressa anche sulla situazione nel resto d’Europa, dicendo che
Standard & Poor’s declassa la Spagna. L'agenzia ha tagliato il rating da A a BBB+, elogiando il governo Rajoy ma criticando la gestione europea della crisi.
Domenica 7 aprile 2013, dalle 8 alle 20, si terranno a Roma le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato sindaco alle prossime elezioni comunali, in programma il 26 e 27 maggio. Le primarie di Roma hanno parecchi candidati e una storia complicata, fatta di candidature smentite e poi annunciate, annunciate e poi smentite, in cui sono coinvolte diverse figure di rilievo del centrosinistra nazionale degli ultimi anni. L’evento che ha cambiato parecchio i giochi è stata la decisione di Nicola Zingaretti di candidarsi alle regione. Zingaretti, presidente della provincia di Roma uscente, era da tempo favorito per il ruolo di candidato a sindaco del centrosinistra e aveva annunciato la sua candidatura nel luglio 2012. Poi la giunta regionale di Renata Polverini è stata travolta dallo scandalo Fiorito, Zingaretti ha modificato i suoi piani e si è candidato alla presidenza del Lazio, vincendo le elezioni di febbraio scorso. In questo modo, però, le primarie del centrosinistra sono rimaste senza un vero “candidato forte” e si è aperta una fase piuttosto confusa.
Le primarie di Roma. Il punto sulle complicate primarie del 7 aprile per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra, tra rinunce e candidature dell'ultimo minuto.
La tv statunitense AMC ha rinnovato la serie fantascientifica The Walking Dead per una nona stagione, che andrà in onda alla fine del 2018. Negli ultimi anni la serie ha ottenuto molti meno consensi rispetto al passato continuando comunque a essere molto importante per la rete, che ha deciso di sostituire la sceneggiatrice Angela Kang con un nuovo produttore esecutivo, Scott M. Gimple. Gimple si occuperà sia della serie principale sia del suo spin off Fear the Walking Dead e delle possibili estensioni del marchio.
“The Walking Dead” è stato rinnovato per una nona stagione.
Aggiornamento: Nell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, il maggiore aeroporto dei i voli per Roma, c’è stato un incendio questa notte. L’aeroporto dovrebbe riaprire alle 14.00. È stato indetto uno sciopero nazionale del trasporto aereo per oggi, giovedì 7 maggio 2015. Lo sciopero durerà otto ore, inizierà alle 10 del mattino e finirà alle 18. È stato indetto dai sindacati Cub, Cub-trasporti e Flaica Uniti Cub. In Lombardia, lo sciopero del personale dell’azienda Aviapartner Handling SpA durerà dalle 10.00 alle 14.00 nell’aeroporto di Malpensa e per tutta la giornata, dalla mezzanotte fino alle 11.59 nell’aeroporto di Linate. Nell’aeroporto di Bologna c’è un altro sciopero di rilevanza locale ma si svolge all’interno dell’orario dello sciopero nazionale (dalle 12.00 alle 16.00).
C’è uno sciopero negli aeroporti oggi, giovedì 7 maggio. Le informazioni utili per chi viaggia in aereo oggi: i voli garantiti e l'orario dello sciopero.
Disincanto, dal 17 agosto su Netflix, è la nuova serie animata per adulti di Matt Groening, il creatore dei Simpson e di Futurama. È ambientata nel regno di Dreamland e la protagonista è Bean, una principessa alcolizzata spesso accompagnata da un elfo (che si chiama Elfo) e da un demone (Luci). La storia inizia con Bean che rifiuta di sposarsi e prova a fuggire dal castello in cui vive, ma senza grande successo. Groening disse mesi fa che la serie avrebbe parlato di «vita, morte, amore e sesso e di come continuare a ridere in un mondo pieno di sofferenza e di idioti». Per ora su Netflix c’è la prima parte di Disincanto: 10 episodi, tutti lunghi circa mezz’ora. Ci sono stati diversi apprezzamenti per la capacità di giocare con il contesto medievale e fantasy in cui la storia si svolge, ma molti hanno notato che c’è poca voglia di spingersi oltre. Qualcuno ha però fatto notare che anche i Simpson e Futurama ci misero un po’ a carburare e, secondo molti critici, gli ultimi episodi funzionano molto meglio dei primi.
“Disincanto” non sta piacendo granché. Molti critici hanno scritto che avevano aspettative più alte per la nuova serie di Matt Groening: ma c'è chi ha scritto che bisogna avere fiducia, perché migliora verso la fine.
Giovedì 17 luglio è stato approvato alla Camera un disegno di legge (A.C. 2498-A) che regola la disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo: la legge riforma di fatto una precedente legge risalente a ventisette anni fa, la n. 49/1987, da tempo ritenuta inadeguata sotto molti aspetti. Il testo – che dovrà ripassare al Senato per una terza lettura, dopo esser stato già approvato una prima volta il 25 giugno scorso – introduce modifiche formali e sostanziali ai compiti e alle competenze del ministero degli Affari Esteri, a cui saranno affidate maggiori risorse e affiancate una serie di strutture e organi con obiettivi specifici in materia di cooperazione internazionale, sviluppo e tutela dei diritti umani. Cambierà anche la denominazione del ministero, che diventerà “Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale” (MAECI), per rispettare anche sul piano formale quanto stabilito dall’articolo 7 della Costituzione, quello sul “ripudio della guerra” e sulla promozione delle organizzazioni internazionali che favoriscano “la pace e la giustizia fra le Nazioni”.
La riforma della cooperazione internazionale. È stata approvata alla Camera quasi all'unanimità, piace a quasi tutti, ora tornerà in Senato: cambierà molte cose, tra cui nome e competenze del ministero degli Esteri.