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Nel giorno del suo 66mo compleanno David Bowie ha annunciato la pubblicazione di un nuovo disco – il primo da Reality, che uscì 10 anni fa – e ha messo in vendita su iTunes un primo singolo, “Where are we now”, di cui è stato pubblicato online un video. Una lenta ballata malinconica, anche nelle immagini del video. Il disco uscirà l’11 marzo e si chiamerà The Next Day. | David Bowie ha fatto una nuova canzone. Il video è online e uscirà un nuovo disco l'11 marzo, il primo in 10 anni. |
iOS 10, l’ultima versione del sistema operativo per iPhone e iPad, è stato diffuso poco dopo le 19 di oggi da Apple. Le sue principali novità erano state presentate a giugno nel corso di un evento a San Francisco, ma da allora Apple ha lavorato per aggiungere ulteriori funzioni e modificarne altre, anche sulla base delle segnalazioni degli utenti che hanno installato le prime versioni di prova di iOS 10. Il nuovo sistema operativo ha un nuovo Blocco schermo, un modo diverso di mostrare le notifiche, una nuova app per le Foto (più “intelligente”, dicono quelli di Apple), una grafica rinnovata per l’applicazione Musica, funzioni aggiuntive per i Messaggi e molte altre novità, più o meno vistose. L’aggiornamento è molto atteso e, in un modo o nell’altro, cambierà il modo con cui centinaia di milioni di persone usano i loro iPhone e i loro iPad in giro per il mondo. Meglio farsi un’idea di cosa c’è dentro e come funziona. Blocco schermo Le notifiche elencate sono più evidenti, suddivise in singoli riquadri con sfondo più chiaro, che le rende più leggibili rispetto a iOS 9. Se si fa il classico gesto di prendere in mano il telefono per attivarlo, iOS 10 fa accendere automaticamente lo schermo senza necessità di dovere premere il tasto Home, che spesso con il sensore per le impronte digitali porta allo sblocco del telefono quando in realtà si vorrebbero solo guardare le ultime notifiche arrivate, ed elencate nel Blocco schermo. | iOS 10, la guida. Come è fatta e cosa fa l'ultima versione del sistema operativo di Apple per iPhone e iPad, disponibile da oggi. |
Anche se più lentamente rispetto ad altre applicazioni social, Snapchat sta iniziando ad affermarsi anche in Italia, dove è utilizzato da molte persone per condividere con gli amici post che si cancellano da soli pochi secondi dopo averli visti, ma anche per scoprire nuovi contenuti attraverso le sezioni tematiche aggiunte di recente sull’app. L’esperta di web e marketing Daria Bernardoni ha scritto su Medium un’interessante guida per chi sente da sempre parlare di Snapchat, ma non ha idea di che cosa sia e come sia fatto. Snapchat nasce nel 2011 da un’intuizione di Evan Spiegel, attuale CEO dell’azienda, e Bobby Murphy, allora studenti di Stanford, per rispondere a un bisogno specifico: quello di non lasciare tracce. Nel 2011 le impostazioni di privacy di Facebook erano più controverse e complicate da gestire di quanto non sono oggi e l’esigenza di “ripulire” spesso il proprio profilo, da foto taggate durante party alcolici e altri contenuti “disdicevoli”, era ancora più diffusa tra i giovani adolescenti. Il progressivo aumentare della presenza degli adulti — genitori compresi — sul social network di Mark Zuckerberg non ha fatto che rendere questa esigenza sempre più impellente tra i coetanei di Spiegel, classe 1990. | Snapchat per principianti. Come funziona e a cosa serve l'app per mandarsi messaggi che si cancellano da soli, per chi ne ha sempre sentito parlare senza capirci un granché. |
Ieri, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che la Legge 40 del 19 febbraio 2004 che in Italia regola la procreazione assistita, viola la Convenzione europea sui diritti dell’uomo all’articolo 8, quello che prevede il diritto di ciascun cittadino al rispetto della propria vita privata e familiare. La Corte europea ha accettato il ricorso di Rosetta Costa e Walter Pavan, genitori di una figlia di sei anni malata di fibrosi cistica, grave patologia di cui sono portatori sani: volendo un secondo figlio e volendo evitare che fosse malato, chiesero di procedere alla fecondazione assistita per poter impiantare un embrione sano e non uno malato. In Italia, la legge li escludeva però dalla possibilità di utilizzare le tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma). La coppia aveva inoltre fatto ricorso all’interruzione di gravidanza nel 2010 quando, attraverso un’amniocentesi, si rese conto di aver trasmesso al feto quella stessa malattia. | La sentenza europea sulla legge 40. La Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha accolto il ricorso di una coppia italiana contro la legge sulla procreazione assistita: non viene rispettato il diritto di ciascuno alla propria vita privata e familiare. |
Nell’agosto del 2016 due vetture della storica linea 2 che collega il centro di Trieste al quartiere di Opicina si scontrarono frontalmente. La prima vettura era partita dal deposito di Opicina per una corsa tecnica, programmata per verificare l’efficienza del motore e dei freni; l’altra era regolarmente in servizio, con passeggeri a bordo, ed era appena ripartita da una fermata. Il bilancio: nove feriti (lievi), tre inchieste aperte, tram sotto sequestro, un processo ancora in corso che vede imputati i due macchinisti e linea tuttora ferma. La linea di tram Trieste-Opicina (tram de Opcina in dialetto triestino) è un simbolo della Trieste asburgica. Fu inaugurata il 9 settembre del 1902 e da allora ha continuato a collegare – con alcune sospensioni – la città di Trieste a Opicina, che si trova sull’altopiano carsico. La linea è lunga 5 chilometri ed è molto panoramica. La trazione è elettrica, ma poco dopo il capolinea di piazza Oberdan, in centro a Trieste, ha inizio una tratta in funicolare. Per poco meno di un chilometro la pendenza raggiunge il 26 per cento e le vetture vengono spinte (in salita) o trattenute (in discesa) da carri-scudo vincolati ai capi di una fune che scorre in mezzo al binario: terminata la pendenza e lasciato il carro-scudo su cui sono appoggiate, le motrici continuano il loro viaggio fino a Villa Opicina. | Il tram di Opicina è fermo da più di mille giorni. È un simbolo della Trieste asburgica, ma dopo un incidente del 2016 non circola più: i lavori vanno per le lunghe. |
Domanda precisa: cosa è successo nel 1981? Mentre il rapporto tra debito pubblico e PIL italiano è ancora sotto il 60 per cento, Alice vince il Festival di Sanremo. Hosni Mubarak sale al potere in Egitto. MTV lancia le sue trasmissioni negli Stati Uniti. IBM mette in commercio il primo Pc, ma prima era arrivata la Apple. Il cervellone della Apple, Steve Wozniak, sopravvive a un brutto incidente aereo negli Stati Uniti, che Ronald Reagan aveva appena iniziato a governare. Provano ad ammazzare Reagan, che sopravvive, dà la colpa ai comunisti e beve una Coca-Cola. Provano ad ammazzare il papa, che voleva portare la Coca-Cola dai comunisti. Un cinese occhialuto chiamato Justin Yifu Lin vince un dottorato all’Università di Chicago, dove potrà bere tutta la Coca-Cola che vuole. Un nonno cinese chiamato Deng Xiaoping, che viene dalla regione del Sichuan, ama i treni e non ha mai visto MTV, assume la carica di presidente della commissione militare centrale del Partito Comunista Cinese. È alto poco meno di un metro e mezzo, poco più di quando era bambino. Un terremoto colpisce il Sichuan, dove abitano i panda giganti, con cui Deng aveva fatto amicizia da bambino. I cinesi avevano cantato «Lunga vita a Mao Tse-Tung». Ora cantano «Lunga vita a Deng Xiaoping». Antoine Van Agtmael, economista della Banca mondiale, inventa l’espressione «mercati emergenti». Lo scopo è fare più soldi. Per fare più soldi, Lloyd Blankfein comincia a speculare sulle materie prime nel suo ufficio di Goldman Sachs. Schiacciava i tasti del terminale lamentandosi per il chiasso, e pensava a quanti soldi avrebbe potuto fare in Sichuan. A poche centinaia di metri di distanza il principe Carlo stava sposando Diana Spencer. Grazie alla tv, anche il paese del sangue e del mistero segue il matrimonio del secolo, consolandosi per la morte di Alfredino Rampi. Il paese del sangue e del mistero scopre la P2. Il suo scopo era fare più soldi, e non solo. Deng Xiaoping non era tra i membri. Enrico Berlinguer rilascia a Eugenio Scalfari la celebre intervista sulla questione morale. Dice che la colpa è dei democristiani, e non solo. Non parla di Deng Xiaoping. Giovanni Spadolini forma il primo governo della storia repubblicana guidato da un non democristiano. Garantisce che il festival di Sanremo si terrà regolarmente, e i camion trasporteranno i fiori dalla riviera al teatro Ariston. Fabrizio Palenzona, democristiano che ama i camion, fonda il primo consorzio italiano di imprese di autotrasporto. Beniamino Andreatta, democristiano che ama studiare, avvia con una lettera a Carlo Azeglio Ciampi il «divorzio» tra il tesoro e la Banca d’italia. Romano Prodi, democristiano che ama i cinesi e i panda giganti, fonda nomisma a Bologna. A Bologna l’orologio resta fermo sulle 10 e 25, ma i treni continuano ad andare e venire per la stazione, senza fare «ciuf ciuf». Carmelo Bene, non democristiano, dedica la sua lettura di Dante ai feriti dell’attentato, a tutti i sopravvissuti. Quanti bambini, al contrario di Alfredino Rampi, erano feriti ma vivi? | Generazione Bim Bum Bam. Un libro spiega la funzione di Cristina D'Avena nella formazione degli italiani nati tra il 1975 e il 1990, e il loro "programma politico". |
Il presidente francese François Hollande e il ministro della Cultura Aurelie Filippetti hanno inaugurato oggi la nuova sezione del museo Louvre a Lens, una città nel nord della Francia. Il museo sarà aperto al pubblico il 12 dicembre: è una «folle scommessa», ha detto Hollande, «e un esempio riuscito di decentralizzazione e di valorizzazione del territorio, passando per la cultura». La nuova sezione distaccata del Louvre è stata progettata da un gruppo di architetti giapponesi: si tratta di una struttura moderna in vetro a forma di cubo ed è costata 150 milioni di euro. La città di Lens è stata scelta tra altre sei con l’obiettivo di rilanciare una delle regioni più colpite dalla crisi (con il 16 per cento di disoccupazione), attraverso stimoli culturali. Il nuovo museo è stato costruito in una zona dove prima c’era una vecchia miniera di carbone ed è stato proprio un gruppo di ex minatori ad accogliere questa mattina il presidente Hollande. | La nuova sezione del Louvre a Lens. È stata inaugurata dal presidente francese François Hollande: ci sono 205 opere del museo di Parigi. |
Mercoledì 20 marzo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha avviato le consultazioni al Quirinale a Roma per iniziare a farsi un’idea sulla possibilità di trovare in Parlamento una maggioranza per sostenere un nuovo governo. Napolitano ha incontrato i presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Laura Boldrini e Pietro Grasso, e successivamente le delegazioni dei partiti più piccoli come Fratelli d’Italia, SEL e Centro Democratico. Giovedì 21 marzo, il presidente concluderà le consultazioni incontrando gli esponenti dei partiti che hanno ottenuto più voti alle ultime elezioni. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto delle consultazioni al Quirinale. Il presidente Napolitano ha iniziato incontrando gli esponenti dei partiti più piccoli e i presidenti di Camera e Senato. |
Giovedì 17 novembre Airbnb, il servizio online che permette di affittare la propria casa o anche solo una stanza ai turisti, ha presentato Airbnb Trips, una nuova piattaforma che allarga molto l’offerta agli utenti, aggiungendo la possibilità di fare attività particolari durante le vacanze, e di ottenere consigli personalizzati direttamente dagli abitanti del posto. Airbnb Trips, che in pratica sostituisce la vecchia app del servizio, è la più importante novità presentata da Airbnb nella sua storia. Airbnb Trips è divisa in tre sezioni: “Esperienze”, “Luoghi” e “Case”. L’ultima corrisponde al vecchio servizio, e offre la possibilità di affittare case o stanze. Esperienze, la nuova sezione più apprezzata e discussa, permette ai turisti di partecipare a una serie di attività tipiche del posto in cui si è in vacanza, da un corso di combattimento samurai in Giappone alla ricerca dei tartufi in Toscana. L’idea, ha spiegato Brian Chesky, CEO di Airbnb, è quella di «far immergere gli utenti nelle comunità locali. Rendiamo vivi i posti attraverso le persone che ci vivono». Con la sezione Esperienze, per esempio, si può programmare una visita alla cella dove è stato detenuto Nelson Mandela guidati dal guardiano con l’incarico di sorvegliare l’ex presidente sudafricano. | Airbnb vuole organizzarci le vacanze. Il servizio che permette di affittare la propria casa ha presentato Trips, una nuova piattaforma per offrire ai turisti attività organizzate dalle persone del posto. |
Oggi a Napoli ci sono stati molti problemi per quanto riguarda il trasporto pubblico, perché la maggior parte degli autobus sono rimasti senza gasolio. Già ieri, l’Azienda Napoletana per la Mobilità (ANM) aveva fatto sapere, con un messaggio pubblicato sui social network, che ci sarebbero stati forti disagi sulla linea di trasporto pubblico e che il servizio non sarebbe stato garantito. Gli autobus sono rimasti senza benzina perché la società non è più in grado di acquistare il carburante e i fornitori, che avrebbero almeno 100 milioni di euro di crediti verso la società, hanno deciso di non proseguire con il rifornimento. Molti hanno criticato il sindaco Luigi De Magistris, per la responsabilità del comune in questa situazione. De magistris ha risposto a queste accuse pubblicando un messaggio su Facebook. Sui disagi del trasporto oggi a Napoli | De Magistris sulle accuse per gli autobus senza gasolio. Oggi a Napoli ci sono stati molti problemi nel trasporto pubblico: il servizio degli autobus è stato sospeso per mancanza di gasolio. |
È morto a 73 anni Florian Schneider, musicista tedesco fondatore insieme a Ralf Hütter dei Kraftwerk, una delle più famose band di musica elettronica di sempre. La notizia è stata confermata al Guardian da un collaboratore di Schneider e da rappresentanti tedeschi della casa discografica Sony. Schneider sarebbe morto di cancro una settimana fa. Schneider nacque a Düsseldorf nel 1947 e qui studiò al Conservatorio, dove incontrò Hütter. Entrambi inizialmente entrarono in un gruppo chiamato Organisation, che poi lasciarono per fondare i Kraftwerk. Il primo disco, dal titolo omonimo, venne pubblicato nel 1970, ma il successo arrivò solo con il quarto disco, Autobahn, del 1974, portando la band a diventare una delle più conosciute al mondo a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Schneider continuò a suonare nei Kraftwerk fino al 2008, per poi abbandonare la band e dedicarsi a progetti solisti. | È morto il musicista tedesco Florian Schneider, fondatore dei Kraftwerk, scrive il Guardian. |
Sull’isola di Bali, in Indonesia, il tempio induista di Uluwatu è famoso per essere stato costruito su una scogliera alta circa 70 metri e per le decine di scimmie che vivono nei dintorni, note soprattutto per i loro furti con destrezza a danno dei turisti. I macachi di Giava (Macaca fascicularis) si sono abituati alla presenza dei visitatori del tempio: li inseguono e approfittano dei loro momenti di distrazione per rubargli occhiali, cappelli, sandali, smartphone e altri oggetti personali. Per averli indietro, i turisti devono pagare ai macachi un riscatto, sotto forma di cibo. Il fenomeno è noto e studiato da tempo dai primatologi (gli studiosi dei primati non umani), ma una recente ricerca ha notato un dettaglio sorprendente: sembra che i macachi di Uluwatu riescano ad attribuire un valore a ciò che rubano, tenendolo in considerazione nel momento in cui ricevono il cibo dai turisti come forma di riscatto. | Queste scimmie sanno cosa conviene rubare. I macachi di un famoso tempio di Bali rubano intenzionalmente ai turisti gli oggetti per i quali potranno avere un riscatto in cibo migliore, racconta una nuova ricerca. |
Da sabato 29 aprile circola molto sui social network una foto che mostra alcune centinaia di persone fare il saluto fascista al Cimitero Maggiore di Milano, il più grande della città, nella periferia nord ovest, dove si erano radunati per commemorare i soldati della Repubblica di Salò morti prima e dopo la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, il 25 aprile 1945. La foto è stata pubblicata, insieme ad altre, dal profilo Facebook del movimento di estrema destra CasaPound, che aveva organizzato la manifestazione insieme all’associazione Azione-FederAzione (a sua volta di estrema destra). Al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano sono sepolti un migliaio tra soldati fascisti e civili simpatizzanti del regime che si erano uniti alla Repubblica Sociale Italiana, fondata da Benito Mussolini nel nord Italia dopo l’armistizio con gli Alleati dell’8 settembre 1943, e che vennero uccisi durante la Resistenza. I movimenti di estrema destra italiani solitamente organizzano delle manifestazioni per ricordarli il 25 aprile, il giorno in cui si festeggia la Liberazione: una scelta che viene puntualmente criticata dalle associazioni partigiane e dai movimenti antifascisti. Quest’anno il prefetto di Milano, d’accordo con il sindaco Beppe Sala, aveva evitato che la manifestazione si svolgesse proibendo l’esibizione di simboli fascisti e di cerimonie commemorative. Casapound e Azione-FederAzione hanno allora deciso di organizzare autonomamente la loro cerimonia sabato 29 aprile, giorno in cui cade l’anniversario della morte di Carlo Borsani, un soldato della RSI ucciso dai partigiani, oltre che l’anniversario dell’esposizione in Piazzale Loreto a Milano dei corpi di Mussolini, Claretta Petacci e di altri gerarchi fascisti. | La foto dei saluti fascisti al Cimitero Maggiore di Milano. Centinaia di persone si sono ritrovate per commemorare i soldati della Repubblica Sociale Italiana morti durante la Resistenza. |
Uno strano dibattito ha coinvolto in questi giorni economisti, studiosi e persino un ex vicepresidente della Banca Centrale Europea. Il dibattito è nato da un articolo pubblicato sul sito Vox.eu, uno dei più importanti siti internet dove si discute di politica europea, a cui in breve hanno risposto in moltissimi. Il tema del dibattito suona abbastanza bizzarro, ma è in realtà una questione molto seria: le banche creano soldi dal nulla? Non si parla di banche centrali, che come sappiamo tutti il denaro lo creano eccome (anche se in modo un po’ più complicato di come verrebbe da pensare), ma di banche commerciali, le banche private nelle quali ciascuno deposita il proprio stipendio e dalle quali preleva con il suo bancomat. Che queste banche creino denaro e che, anzi, la maggior parte del denaro in circolazione venga creato da loro, non è in discussione: quando una banca riceve 100 euro in deposito e poi presta 90 di quegli euro a un altro cliente, infatti, ha di fatto “creato” 90 euro. Prima c’erano 100 euro in circolazione, ora ce ne sono 190: i cento del deposito, che il cliente può ritirare in qualsiasi momento, più i 90 prestati al secondo cliente (ci sono poi altre discussioni su come avvenga questa creazione). | Le banche creano soldi dal nulla? non le banche centrali, quelle commerciali che usiamo tutti: se ne è parlato tra gli addetti ai lavori per via di un discusso articolo di due economisti. |
Il Partito Democratico ha diffuso la lista delle persone che candiderà alle elezioni politiche del 4 marzo. L’elenco dei nomi è stato approvato ufficialmente ieri mattina alla fine di una direzione molto tesa, a cui la minoranza non ha partecipato per protesta per alcune scelte, ma è stata diffusa solamente poche ore fa. Non è chiaro se siano state fatte ulteriori modifiche nelle ore successive: la lista è stata annunciata da Renzi in una conferenza stampa iniziata alle 20 e quindi pubblicata intorno alla mezzanotte sul sito del Partito Democratico. – Leggi anche: come funziona la nuova legge elettorale | Tutti i candidati del PD, regione per regione. Dopo agitazioni e voci non confermate, la lista è stata diffusa ieri notte: Boschi sarà candidata a Bolzano e in tre collegi in Sicilia, Bonino a Roma, Renzi a Firenze. |
Il nuovo segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti ha detto che uno dei suo progetti per il partito è cambiare la sede nazionale di Roma, quella conosciuta comunemente come “il Nazareno” per la sua vicinanza a largo del Nazareno (l’indirizzo esatto è via Sant’Andrea delle Fratte 16). Zingaretti ha parlato del suo progetto durante un’intervista a Che tempo che fa (potete rivederla qui), andata in onda domenica sera su Rai Uno. Non l’ho mai detto ma lo dico adesso: io vorrei anche cambiare la sede nazionale del PD da via del Nazareno, e costruire a Roma ma anche un po’ in tutto il paese delle sedi del Partito Democratico dove il primo piano sia destinato a dei coworking delle idee, dove ragazzi e ragazze, le donne, coloro che vogliono dare una mano, possono entrare e dire «guardate che state sbagliando, secondo me noi dobbiamo cambiare posizione». | Zingaretti vuole cambiare la sede del PD. Vuole che non sia più a largo del Nazareno, e che abbia «al piano terra anche una bella libreria, un coworking, un bar». |
Snopes non è molto famoso in Italia ma è uno dei migliori siti di fact-checking al mondo: uno di quelli che provano, riuscendoci spesso, a smentire bufale, leggende metropolitane, dichiarazioni false e dati inesatti. Esiste dal 1995 e da qualche mese è stato scelto da Facebook per collaborare, insieme ad altri siti, al controllo delle notizie pubblicate sul social network. Come ha scritto su Wired Michelle Dean, Snopes «è un ottimo modo per spegnere le bufale piazzate in giro per Facebook dagli amici di vostra sorella». Negli Stati Uniti Snopes è famoso (lo citano pure i Griffin) e considerato molto affidabile. Non ha smesso di esserlo, ma negli ultimi mesi ha avuto problemi societari dovuti alla gestione di certe quote e alla divisione dei tanti soldi ricavati grazie alla pubblicità. Dean ha raccontato su Wired come è nato Snopes, come è cresciuto e come sono nati i recenti e non ancora risolti problemi. È una storia interessante perché inizia «prima che Google diventasse un verbo», passa attraverso l’11 settembre e arriva fino a Donald Trump, uno che ha dato molto da fare al sito. È interessante anche che la storia di un influente sito con milioni di lettori si sia sovrapposta al matrimonio e al successivo divorzio tra due persone. Come spiega Dean, sembra che sia proprio dal loro divorzio che siano iniziati i recenti problemi societari. | Il più famoso sito americano di fact-checking ha dei problemi. Sono iniziati col divorzio dei due soci fondatori, e proseguiti con una criptica campagna di "salvataggio" del sito. |
Justin Kan è un ragazzo di San Francisco di 28 anni che ha fondato nel 2006 il sito Justin.tv, e che negli ultimi mesi ha inventato con la sua società un nuovo sito di condivisione di video online, Twitch.tv. Questa volta si tratta di videogiochi, e della possibilità di vedere in diretta le partite degli altri videogiocatori: cosa piuttosto insolita, visto che di solito coi videogiochi si preferisce giocare, piuttosto che guardarli. Oggi ne scrive sul suo blog Cristiano Valli, giornalista di Radio Popolare. Al momento del lancio, Justin.tv era formato da un canale video che trasmetteva 24 ore su 24, 7 giorni su 7 la vita di Justin, attraverso una piccola telecamera che il ragazzo teneva sempre sulla testa. Oggi il sito permette a chiunque di iscriversi e di mettere su internet il proprio “canale”, formato, nelle intenzioni dei fondatori, da video di contenuti generati o ritrasmessi dagli utenti. Justin.tv ha oggi circa 30 milioni di utenti al mese e Kan lavora con un gruppo di 45 persone. | Gli spettatori di videogiochi. La società di Justin.tv ha creato un sito dove si possono vedere in diretta migliaia di partite ai videogiochi, e funziona. |
Il primo ministro della Slovenia Marjan Sarec ha scritto su Twitter di aver chiesto al suo ministro degli Esteri di “chiudere il confine” con l’Italia per via dell’epidemia di coronavirus (SARS-CoV-2). Non ha però specificato quando e soprattutto come. Sarec ha detto che la decisione segue quella dell’Austria, che martedì aveva introdotto delle restrizioni per gli italiani in ingresso, che avranno bisogno di un certificato medico o di avere un posto dove rimanere eventualmente in quarantena per due settimane. Secondo l’agenzia di stampa STA, il confine rimarrà aperto per le merci, ma sarà chiuso al traffico commerciale. In Slovenia sono stati finora confermati 34 casi di coronavirus. | Il primo ministro della Slovenia ha detto che limiterà il traffico al confine con l’Italia. |
Le ragazze del ’46 è una miniserie televisiva che celebra i settant’anni dal momento in cui in Italia è stato dato il diritto di voto: sarà trasmessa in cinque puntate su Rai3 da lunedì 30 maggio a venerdì 3 giugno, alle 20.10. Il primo paese al mondo a decidere il suffragio femminile è stato la Nuova Zelanda nel 1893, seguita dall’Australia, i paesi scandinavi, la Russia (con la Rivoluzione d’Ottobre), la Gran Bretagna e la Germania dopo la Prima guerra mondiale e gli Stati Uniti nel 1920. La casa di produzione della miniserie è l’indipendente Pesci Combattenti, fondata da Cristiana Mastropietro, Riccardo Mastropietro e Giulio Testa. In Italia le donne furono considerate cittadine al pari degli uomini solo alla fine della Seconda guerra mondiale, il 10 marzo del 1946. La loro prima occasione di voto non fu il referendum del 2 giugno 1946 per scegliere tra monarchia e repubblica, come pensano in molti, bensì le amministrative di qualche mese prima, quando le donne risposero in massa e l’affluenza superò l’89 per cento. Circa 2 mila candidate vennero anche elette nei consigli comunali, la maggioranza nelle liste di sinistra. La stessa partecipazione ci fu per il referendum del 2 giugno. Le donne elette alla Costituente furono 21 su 226 candidate, pari al 3,7 per cento: 9 della Democrazia cristiana, 9 del Partito Comunista, 2 del Partito Socialista e una dell’Uomo Qualunque. Cinque deputate entrarono poi a far parte della “Commissione dei 75”, incaricata dall’Assemblea per scrivere la nuova proposta di Costituzione. | Le ragazze del ’46. Le storie e le parole delle donne che 70 anni fa votarono per la prima volta, e che Raitre racconta a partire da stasera. |
Tra scettici ed entusiasti, è in corso una discussione tra gli esperti di tecnologia sulla prospettiva di un mondo virtuale – o «un incubo distopico» – in cui faremo tutto Lo ha deciso una giudice della California, nell'ambito del processo tra Apple ed Epic Games | Twitter con il terremoto. Serena Danna riassume sul Corriere l'efficacia della distribuzione delle informazioni online durante le emergenze e i limiti della carenza di filtri e gerarchie. |
I semafori stradali esistono da quasi un secolo e in tutto questo tempo non sono cambiati molto. Alcuni alternano in modo fisso i tempi del verde, del rosso e del giallo, a prescindere dal traffico; altri, più recenti, hanno sensori che regolano le luci in base al numero di auto davanti al semaforo. Henry Williams ha spiegato sul Wall Street Journal cosa stanno facendo alcune startup e aziende automobilistiche per far sì che, grazie all’intelligenza artificiale, “il traffico cittadino diventi un lontano ricordo”. Vasto programma. Ma anche senza numeri e dati, chiunque sia stato in un’auto sa che i semafori sono strumenti utili ma di certo migliorabili. Dorsa Sadigh, professoressa di computer science all’università di Stanford, ha spiegato al Wall Street Journal che ci sono ricerche che hanno dimostrato che in un’ipotetica città senza pedoni o autisti umani – quindi solo con auto che si guidano da sole – i semafori sarebbero inutili. Le auto a guida autonoma potrebbero infatti comunicare e regolarsi a vicenda su come gestire il traffico. Visto che almeno i pedoni continueranno a esserci per molto tempo, però, si stanno provando a elaborare modi per tenere i semafori rendendoli più intelligenti ed efficienti. L’idea è realizzare semafori che, oltre a guardare con un sensore cos’hanno davanti, possano comunicare con le auto e con tutti gli altri semafori, per rendere il traffico più fluido. Semafori dotati di intelligenza artificiale permetterebbero anche a certi veicoli – come ambulanze, auto della polizia e mezzi pubblici – di avere una sorta di precedenza. | Avremo semafori intelligenti. Osserveranno il traffico, esamineranno tonnellate di dati, comunicheranno tra loro e con le auto, e ci faranno risparmiare tempo (si spera). |
Per i biologi dell’evoluzione, pochi fenomeni sono complessi quanto l’orgasmo femminile: anche se l’orgasmo ha un ruolo molto importante nelle relazioni intime delle donne, è difficile spiegare a che cosa serva. L’orgasmo maschile non ha mai generato grossi problemi a chi si occupa di biologia evolutiva. Il piacere che un uomo prova durante un orgasmo è direttamente legato all’eiaculazione, il momento fondamentale che permette all’uomo di trasferire lo sperma alla donna e quindi i propri geni alla generazione successiva. Il piacere incoraggia gli uomini ad accoppiarsi più spesso, un comportamento vantaggioso dal punto di vista evolutivo. Per le donne, invece, è difficile riconoscere la funzione evolutiva dell’orgasmo. Le contrazioni muscolari che si presentano durante un orgasmo non sono essenziali per il concepimento. E mentre la grande maggioranza degli uomini raggiunge l’orgasmo durante un rapporto sessuale, per le donne è molto più raro. Perché allora capita anche alle donne? A che cosa serve? Gli studiosi che se ne erano occupati finora erano partiti dall’idea che se l’orgasmo femminile esiste, c’è sicuramente una spiegazione di tipo evolutivo. Il punto era solo capire quale. | A che cosa serve l’orgasmo femminile? non è necessario per la fecondazione come quello maschile: allora perché capita anche alle donne? Qual è la sua funzione, dal punto di vista evolutivo?. |
Con l’ultimo aggiornamento, Instagram ha introdotto la possibilità di vedere le Storie anche tramite browser web, sia da smartphone che da computer. Finora le Storie, una delle funzioni che Instagram aveva copiato da Snapchat, erano visibili solo dall’applicazione per smartphone, mentre la versione web del servizio offriva solo alcune funzionalità “di base”. Secondo quanto riporta il sito di tecnologia The Verge, Instagram permetterà presto anche di caricare le Storie tramite il browser web: questo tipo di funzione sarebbe d’aiuto soprattutto alle aziende che usano Instagram per farsi pubblicità, e che tipicamente editano foto e video al computer prima di caricarle. L’aggiornamento che permette di vedere le Storie da browser verrà distribuito da oggi in tutto il mondo e potrebbero essere necessari alcuni giorni prima di poter vederlo abilitato sul proprio computer, mentre non ci sono tempistiche certe per l’arrivo della possibilità di caricare contenuti da browser. | Ora le Storie di Instagram si possono vedere anche da desktop. E forse in futuro si potranno anche caricare dal computer. |
La mimosa è il fiore che tradizionalmente si regala – in Italia – per la Festa della donna: tante persone ritengono offensivo riceverle e regalarle, secondo altre è un omaggio quasi doveroso, per altre ancora è un semplice gesto gentile e consolidato. In qualsiasi modo la si pensi, la storia dietro i mazzetti di mimosa è una bella storia, legata alla Giornata internazionale della donna, in occasione della quale, quest’anno, sono stati organizzati scioperi e proteste per i diritti delle donne. La tradizione di regalare fiori per la Festa della donna è diffusa in molti paesi al mondo, ma il legame tra mimose e 8 marzo esiste solo in Italia. La Festa è sempre stata, perlomeno fino agli anni Settanta, strettamente legata al partito socialista e comunque alla sinistra: per questo, per esempio, durante il fascismo non fu mai particolarmente celebrata. La prima volta che la si festeggiò in modo più o meno ufficiale fu nel 1946, a guerra finita, anche se la Democrazia Cristiana era piuttosto ostile alle celebrazioni. Fu istituita infatti soprattutto per iniziativa del Partito Comunista Italiano e dell’Unione delle Donne in Italia (UDI). Secondo i racconti dell’epoca, si voleva usare come fiore la violetta, perché aveva una lunga tradizione nella sinistra europea; uno dei sostenitori di questa idea era il vice-segretario del Partito Comunista Luigi Longo, ma alcune dirigenti del PCI si opposero perché era un fiore costoso e difficile da trovare e l’Italia, appena uscita dalla guerra, aveva molte difficoltà economiche. Tra loro c’era Teresa Mattei, una ex partigiana che poi si batté a lungo per i diritti delle donne. | Perché si regala la mimosa per la Festa della donna. Succede solo in Italia, e solo dagli anni Quaranta: è una storia bella, nata tra i partigiani nella Seconda guerra mondiale. |
Da qualche giorno in Italia è iniziata la sperimentazione delle pistole elettriche conosciute come “taser”: le città coinvolte sono intanto Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia, mentre in una seconda fase si andrà a regime in tutta Italia. La procedura coinvolge poliziotti e carabinieri. La circolare firmata dal capo della direzione anticrimine è partita il 20 marzo. Taser è in realtà il nome del marchio più famoso di pistole che usano l’elettroshock, e che è poi diventato il nome comune per indicare questo tipo di arma. Il taser è un’arma non letale che utilizza una scarica a intensità di corrente variabile per paralizzare i movimenti di chi viene colpito, facendogli contrarre i muscoli. È stato inventato alla fine degli anni Sessanta, ma i modelli che permettono l’immobilizzazione totale di una persona sono stati progettati a partire dalla fine degli anni Novanta. Dall’ONU, nel 2007, l’arma è stata giudicata uno strumento di tortura: secondo Amnesty International ha causato centinaia di morti negli Stati Uniti (più di 800 dal 2001) dove infatti l’azienda Taser International – che ha associato le morti anche ai problemi cardiaci dei soggetti colpiti – ha recentemente deciso di cambiare nome, per modificare la propria immagine associata sempre più spesso alle morti delle persone su cui era stato usato un taser. | In sei città italiane partirà la sperimentazione del taser. Cioè la pistola elettrica che l'ONU, nel 2007, ha giudicato uno strumento di tortura. |
I saldi invernali del 2017 inizieranno oggi in tutte le regioni italiane, tranne che in Sicilia e in Basilicata, dove sono iniziati il 2 gennaio, e in Valle d’Aosta, dove i saldi ci sono da ieri. Tutte le altre regioni quest’anno hanno deciso di far cominciare i saldi nello stesso giorno, cioè il primo giorno feriale precedente la festa dell’Epifania. La data di inizio dei saldi è stata stabilita durante la Conferenza delle regioni dello scorso luglio, in cui era anche stato deciso di confermare il divieto di vendite promozionali nel mese di dicembre ed era stato fissato l’inizio dei saldi estivi per il 1 luglio 2017. I saldi sono le vendite a prezzi scontati nel settore commerciale dell’abbigliamento, che avvengono di solito in due periodi dell’anno: dopo le feste natalizie e ai primi di luglio. La parola viene dal lessico commerciale: la differenza tra le entrate e le uscite sono un “saldo”, positivo o negativo, e i “saldi” sono quindi quello che non è stato venduto in un negozio alla fine della stagione e la vendita stessa di quei capi invenduti. | Oggi iniziano i saldi invernali. In tutte le regioni italiane ad eccezione di Sicilia, Valle d'Aosta e Basilicata, dove sono già iniziati. |
Da lunedì 16 aprile sul sito dell’Agenzia delle Entrate si può accedere al modello precompilato di 730 per la dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati. Il modello 730 precompilato (che è, appunto, già compilato in tutte le sue voci) rende più facile inviare la propria dichiarazione dei redditi, senza doversi rivolgere a un commercialista o ai CAF (Centri di Assistenza Fiscale). Il modello potrà essere modificato o inviato da mercoledì 2 maggio. Il 730, nella sua versione “tradizionale” e in quella precompilata, è stato pensato solo per lavoratori dipendenti e pensionati; le “persone fisiche” (per esempio i lavoratori autonomi) continueranno invece a usare il modello Redditi Persone Fisiche (Uni.Co). Anche Uni.Co ha il suo modello precompilato: è disponibile sempre da lunedì 16, e si può inviare da giovedì 10 maggio. Qui trovate tutte le date e scadenze. | 730 precompilato: le informazioni utili. Serve a lavoratori dipendenti e pensionati per fare la dichiarazione dei redditi in modo più semplice: da lunedì 16 aprile si può cominciare a dare un'occhiata. |
Daimler e BMW hanno annunciato la fusione dei rispettivi servizi di car sharing, Car2go e DriveNow. La costituzione della joint venture richiederà comunque l’autorizzazione delle autorità di controllo. L’accordo prevede che le due società siano alla pari e riguarderà anche gli altri servizi di trasporto, come i parcheggi e le ricariche per le macchine elettriche: «L’alleanza renderà più facile la vita ai consumatori», hanno fatto sapere in un comunicato congiunto le due case automobilistiche. Car2Go è attivo in Italia a Roma, Milano, Firenze e Torino. DriveNow è invece attivo solo a Milano e in 13 città d’Europa: in totale i due servizi hanno ventimila veicoli in 31 città. | Daimler e BMW hanno annunciato la fusione dei rispettivi servizi di car sharing, Car2go e DriveNow. |
The Walking Dead, la popolarissima serie tv di zombie, si concluderà con l’undicesima stagione che andrà in onda negli Stati Uniti sulla rete televisiva AMC a partire dalla fine del 2021. La stagione finale, scrivono alcuni giornali, sarà composta da 24 episodi. The Walking Dead va in onda dal 2010, parla di un ipotetico mondo invaso dagli zombie ed è una delle serie televisive più di successo degli ultimi anni. AMC ha fatto sapere che l’episodio inizialmente destinato ad essere il finale della decima stagione andrà in onda il 4 ottobre (doveva essere trasmesso in aprile, ma la post-produzione non era stata completata in tempo a causa della pandemia). Inoltre, sei episodi aggiuntivi e considerati parte della decima stagione saranno trasmessi all’inizio del 2021. | La serie tv “The Walking Dead” si concluderà nel 2022 con l’undicesima stagione. |
Domenica 20 novembre c’è stata la 44esima cerimonia di consegna degli American Music Awards, i premi musicali americani fondati nel 1973 dal conduttore radiofonico e televisivo Dick Clark dopo che il canale tv ABC aveva perso i diritti di trasmissione dei Grammy Awards. Gli American Music Awards sono una specie di Grammy alternativi, molto meno importanti ma comunque abbastanza spettacolari, e la premiazione viene trasmessa in oltre 160 paesi in tutto il mondo. La cerimonia è stata condotta dalla modella Gigi Hadid e dal comico Jay Pharoah. I vincitori sono votati dal pubblico a partire da una lista di candidati selezionata attraverso le classifiche di vendita dei dischi, i dati raccolti sugli ascolti in streaming e la popolarità degli artisti sui social network. Quest’anno Ariana Grande ha vinto come artista dell’anno, Zayn Malik come nuovo artista dell’anno mentre Justin Bieber (assente alla cerimonia) e Selena Gomez rispettivamente come miglior artista pop/rock maschile e femminile. Drake, nominato per 12 premi, ne ha vinti quattro: miglior canzone rap/hip-hop per “Hotline Bling”, miglior artista rap e hip-hop, miglior disco rap hip pop per Views e miglior canzone soul/r&b per “Work” con Rihanna. La sorella di Prince, Tyka Nelson, ha ritirato il premio per la migliore colonna sonora per Purple Rain. Tra quelli che si sono esibiti ci sono stati Lady Gaga, Bruno Mars, The Chainsmokers e Sting (che ha anche vinto il premio al merito). Il resto dei vincitori li trovate qui. | Le foto degli American Music Awards. Sono dei Grammy un po' più sfigati: hanno vinto Drake, Ariana Grande, Zayn Malik e Selena Gomez, tra gli altri, e molti artisti se la sono presa con Trump. |
Franz Kafka, scrittore cecoslovacco di lingua tedesca, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno che ricorda La metamorfosi, uno dei racconti più conosciuti di Kafka, per ricordare i 130 anni della sua nascita e il suo ruolo nella letteratura mondiale del Novecento. Franz Kafka nacque a Praga il 3 luglio del 1883, quando la città faceva ancora parte dell’Impero austro-ungarico. La sua era una famiglia ebraica ashkenazita (gli ashkenaziti sono i discendenti delle comunità ebraiche medievali della valle del Reno) di lingua tedesca e faceva parte della media borghesia. Hermann Kafka, il padre di Franz, era un commerciante e gestiva insieme con la moglie un emporio a Praga. Franz Kafka frequentò le scuole in città e nel 1901 si diplomò regolarmente al liceo. | Franz Kafka e la metamorfosi. Lo scrittore cecoslovacco di lingua tedesca è il protagonista del doodle di Google di oggi per ricordare i 130 anni della sua nascita. |
Il 3 febbraio del 1966, cinquant’anni fa oggi, per la prima volta un oggetto costruito dall’uomo effettuò un “atterraggio morbido” (controllato) sulla Luna, segnando così un importante progresso nell’esplorazione del nostro satellite naturale. Il primato non fu della NASA, quindi degli Stati Uniti, ma dell’Unione Sovietica grazie alla sua missione spaziale Luna 9, organizzata nell’ambito del “Programma Luna”: un progetto molto ambizioso organizzato a partire dalla fine degli anni Cinquanta per portare sonde e lander di vario tipo sulla Luna per conoscerne meglio le caratteristiche. Nei giorni seguenti, Luna 9 scattò alcune fotografie, le prime nella storia a essere trasmesse dal suolo lunare verso la Terra. Spazio e Guerra Fredda Il “Programma Luna” rientrava nei più estesi progetti dell’Unione Sovietica per esplorare lo Spazio, in piena competizione con gli Stati Uniti che proprio in quegli anni stavano lavorando per portare il primo equipaggio di astronauti sulla Luna grazie alle missioni Apollo. Erano gli anni della Guerra Fredda e in un certo senso i due paesi avevano trovato nello Spazio una valvola di sfogo per confrontare la loro potenza, e le loro capacità, in un ambito diverso da quello delle aree d’influenza sulla Terra. La cosiddetta “corsa allo Spazio” ebbe il suo culmine tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà dei Settanta, con continui lanci di razzi, satelliti e di sonde per esplorare la Luna e mondi ancora più lontani. I successi erano sfruttati per fare propaganda contro l’altro blocco, gli insuccessi per sottolineare le carenze dei propri avversari: di mezzo c’erano miliardi di spesa e migliaia di scienziati, che beneficiarono di questa condizione per condurre i loro esperimenti, seppure nei limiti imposti dai governi che miravano soprattutto a missioni spettacolari e memorabili, ma non sempre con risultati scientificamente molto rilevanti. | Le prime foto della Luna vista dalla Luna. Cinquant'anni fa una sonda sovietica scattò le prime immagini del nostro satellite naturale. |
Jean-Pierre Sauvage, Sir J. Fraser Stoddart e Bernard L. Feringa hanno vinto il premio Nobel per la Chimica 2016 per i loro studi sulle “macchine molecolari”, migliaia di volte più piccole del diametro di un capello e realizzate per compiere attività a livello molecolare di vario tipo: da minuscoli motori per spostare materiale in un organismo a minuscoli muscoli. Richard Feynman, noto soprattutto per le sue ricerche sulle nanotecnologie, ipotizzò negli anni Ottanta del Novecento la costruzione di macchinari piccolissimi per svolgere vari compiti e con dimensioni nell’ordine di pochi nanometri (un miliardesimo di metro), imitando alcune strutture simili già esistenti in natura. Feynman pensava di potere raggiungere questo risultato creando macchine che a loro volta ne avrebbero assemblate di più piccole fino a raggiungere il massimo della miniaturizzazione possibile, ma i suoi tentativi in questo senso non portarono molto lontano. Il ricercatore aveva però anche teorizzato un processo inverso: usare particolari sostanze da spruzzare su una superficie, creando vari strati e dissolvendo poi le parti non necessarie, creando infine una minuscola macchina da controllare attraverso labili impulsi elettrici. | Il premio Nobel per la Chimica è stato assegnato a Sauvage, Stoddart e Feringa. I tre scienziati sono stati premiati per i loro studi sulle "macchine molecolari": l'annuncio è stato fatto questa mattina a Stoccolma. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Feltri lascia il Giornale e si compra Libero? lo dice il Fatto oggi. |
Buone feste è il messaggio d’auguri che Google usa oggi per il secondo giorno nelle pagine del suo motore di ricerca. Da molti anni Google realizza doodle (i disegni che rimpiazzano il logo) che compaiono sulla pagina del motore di ricerca per tutti i giorni del periodo delle feste intorno a Natale: e anche nel 2014, in gran parte dei paesi del mondo. La formula generica e universale di Buone feste evita ogni riferimento religioso al periodo festivo. Già da alcuni anni si discute molto del progressivo spostamento dell’augurio tradizionale di “Buon Natale” verso il più neutro “Buone Feste”, capace di raggiungere tutti al di là di diverse culture e religioni. I doodle di “Buone feste” dei giorni di Natale sono una tradizione di Google da molti anni: nel 2013 ci fu una collezione di diversi disegni naif, e nel 2012 un gruppo di giocattoli in due puntate successive (per molti anni le “puntate” successive nei vari giorni festivi erano state fino a cinque). Tutti i doodle festivi hanno sempre avuto un’identità più legata ai giochi e alla stagione fredda, che alle tradizioni. Nel 2014, il doodle sulle “Buone feste” è un’immagine graficamente più infantile di quelle del 2013. | Buone feste da Google, come sempre. Nella homepage del motore di ricerca c'è un doodle animato natalizio di "buone feste" anche il giorno della vigilia, con slitta ma senza renna. |
In questi giorni i giornali sono tornati a parlare del Monte dei Paschi di Siena, la più grande tra le banche italiane che si trovano in una difficile situazione economica. La crisi della banca – considerata la più antica del mondo – dura oramai da anni e in questi giorni i nuovi amministratori dell’istituto hanno presentato l’ultimo pezzo di un complesso piano per cercare di salvarla. Agli obbligazionisti (coloro che hanno prestato soldi alla banca, tra cui ci sono circa 40 mila piccoli risparmiatori) è stata presentata una scelta: scambiare le loro obbligazioni con azioni della banca, oppure mantenere le obbligazioni nel loro portafoglio e sperare che non scatti il famigerato “bail-in”, l’operazione di risoluzione della banca che rischia di cancellare il valore dei loro investimenti. Si tratta, in altre parole, di quello che diversi analisti e osservatori, come il blogger economico Mario Seminerio, hanno definito un caso da manuale di dilemma del prigioniero. Come siamo arrivati fino a qui? Le ragioni della crisi del Monte dei Paschi risalgono a una lunga stagione di gestione clientelare della banca, quando le scelte finanziarie furono compiute soprattutto per favorire gli interessi della classe politica locale. Con l’arrivo della crisi economica l’istituto venne salvato con i soldi pubblici, ma le continue difficoltà economiche nazionali e internazionali, oltre che gli ostacoli frapposti sul percorso del suo salvataggio dai vecchi azionisti della banca (la Fondazione, che controllava la banca e rappresentava gli interessi di parte della classe politica locale), hanno lasciato l’istituto in una grave situazione. | MPS e il dilemma del prigioniero. Per salvare la banca più antica del mondo, i piccoli risparmiatori dovranno fare una scelta difficile che si intreccia con il referendum e con il famigerato "bail-in". |
Il comune di Milano ha annunciato che dal 14 al 20 agosto sarà gratuito l’accesso all’Area C, cioè non si dovrà pagare un ticket per accedere in macchina nella cerchia dei Bastioni, cioè nel centro della città, tra le 7.30 e le 19.30 dei giorni feriali (il giovedì si paga solo fino alle 18). Resterà però in vigore il divieto di transitare in centro con veicoli più lunghi di 7,5 metri. La scelta è motivata dalla riduzione del traffico che avviene a Milano nella settimana di Ferragosto: secondo il Comune in quel periodo circolano tra il 40 e il 60 per cento di auto in meno rispetto alla media annuale. L’Area C era stata introdotta a gennaio 2012 come “congestion charge” cittadina e all’inizio di quest’anno è stata resa più severa: ora pagano per entrare anche i veicoli a GPL e a metano. | A Milano l’Area C verrà sospesa una settimana ad agosto. Il comune di Milano ha annunciato che dal 14 al 20 agosto sarà gratuito l’accesso all’Area C, cioè non si dovrà pagare un ticket per accedere in macchina nella cerchia dei Bastioni, cioè nel centro della città, tra le 7.30 e le 19.30 dei. |
Ieri mattina alcuni quotidiani hanno pubblicato una pagina a pagamento della Società Italiana Autori ed Editori in sostegno alla delibera AgCom sulla pirateria online che è stata molto discussa e criticata nelle scorse settimane. La pagina – firmata da moltissimi iscritti – elencava dieci domande più o meno retoriche sulle questioni care alla SIAE: il Post ha chiesto a Massimo Mantellini, esperto di internet, blogger e piuttosto critico sulla delibera AgCom, di rispondere alle domande della SIAE. Rispondere punto per punto al proclama pubblicato dalla SIAE non è semplice. Per una unica consistente ragione: gli autori e la società che ne tutela i diritti non sono lo stesso soggetto. Molte delle dieci domande che Siae propone hanno risposte radicalmente differenti se si esce dal piccolo ricatto di una impossibile identità fra società di riscossione e soggetti tutelati. | 10 risposte per la SIAE. Massimo Mantellini risponde alle questioni poste dalla Società Autori ed Editori sulla delibera AgCom. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 3.455 casi positivi da coronavirus e 140 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 13.778 (135 in meno di ieri), di cui 1.754 nei reparti di terapia intensiva (25 in meno di ieri) e 12.024 negli altri reparti (110 in meno di ieri). Sono stati analizzati 76.870 tamponi molecolari e 42.054 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 4,3 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,3 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 5.752 e i morti 93. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (675), Campania (550), Lazio (388), Toscana (382) ed Emilia-Romagna (342). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 17 maggio. |
3 Glasses Later è il progetto del fotografo brasiliano Marcos Alberti, che ha fotografato amici e conoscenti per verificare l’esattezza di un detto sul vino: «Il primo bicchiere di vino ha a che fare con il cibo, il secondo con l’amore e il terzo con il caos». Alberti ha scattato quattro fotografie a ciascuna persona: la prima quando arrivava nel suo studio dopo una giornata di lavoro, stanca e magari provata dal traffico o da una giornata impegnativa, le altre dopo uno, due e tre bicchieri di vino. Il risultato è una serie di ritratti molto simili con progressivi avvicinamenti all’obiettivo delle fotocamera, sorrisi sempre più larghi e occhi sempre più chiusi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Come il vino ci cambia la faccia. Un fotografo brasiliano ha ritratto amici e conoscenti dopo uno, due e tre bicchieri di vino, tra occhi che si chiudono e sorrisi che si allargano. |
Fino al 21 febbraio 2016 il Metropolitan Museum of Art di New York, uno dei musei più famosi al mondo, ospita una mostra dedicata a Jacqueline de Ribes, un’aristocratica francese nata nel 1929 considerata un’icona di stile del Novecento: è stata ritratta dai più importanti fotografi di moda del momento e gli stilisti più ricercati hanno realizzato abiti apposta per lei. La mostra, intitolata Jacqueline de Ribes: The Art of Style, è ospitata nell’ala del museo del Costume Institute e raccoglie 60 abiti di alta moda di de Ribes (metà disegnati da lei e metà per lei, da stilisti come Valentino, Yves Saint Laurent e Jean-Paul Gaultier) oltre ad alcune fotografie che la ritraggono, tra le quali quelle realizzate da Richard Avedon (ma è stata fotografata anche da David Bailey, Cecil Beaton, Robert Doisneau e Irving Penn). Il sito di moda Fashionista spiega che è molto raro che il Costume Institute dedichi una mostra a una singola persona: finora l’aveva fatto solo per la moglie del presidente americano John Kennedy, Jackie Kennedy (nel 2001), l’imprenditrice e designer di interni Iris Apfel (2005) e l’esponente dell’alta società Nan Kempner (2006). Harold Koda, curatore del Costume Institute, ha detto che «l’approccio di de Ribes ai vestiti era una sorta di affermazione di personalità, che può essere vista come una specie di esibizione artistica». | Gli abiti di Jacqueline de Ribes in mostra a New York. Cioè il guardaroba di un'icona di stile del Novecento: Richard Avedon e Irvig Penn la fotografarono, Valentino e Yves Saint Laurent disegnarono abiti per lei. |
Domenica 20 marzo Human Rights Watch, gruppo per i diritti umani con sede negli Stati Uniti, ha pubblicato un rapporto sulla condizione delle persone con disabilità mentali in Indonesia. Secondo il rapporto, circa 18.800 persone con disturbi psichiatrici e disabilità sono trattati ancora con il pasung, ovvero il contenimento fisico e la reclusione illegale dal 1977, e vivono in condizioni di estremo degrado anche quando sono prese in carico dalle strutture dello stato: abbandonati dalle loro famiglie, vittime di abusi sessuali e di pratiche terapeutiche nel migliore dei casi obsolete. Il pasung In tutta l’Indonesia c’è una diffusa convinzione che le disabilità mentali siano il risultato del possesso di spiriti maligni o del diavolo. Di conseguenza, le famiglie consultano innanzitutto dei guaritori tradizionali e se cercano un parere medico lo fanno solo come ultima risorsa. La prima e più frequentemente adottata pratica per risolvere i problemi di salute mentale è il pasung. Le persone – donne, uomini, adulti e bambini – che presentano sintomi di disturbi mentali o semplicemente hanno comportamenti “anormali” vengono confinate in spazi piccoli e legati con catene in modo che non possano scappare. | La terribile situazione dei malati psichiatrici in Indonesia. Vivono imprigionati e in situazioni di degrado, spesso abbandonati dalle loro famiglie, e le strutture pubbliche contribuiscono ad abusi e violenze, dice Human Rights Watch. |
Venerdì la polizia ha arrestato e fermato dieci persone accusate di far parte di una banda che, durante un tentativo di rapina, causò i disordini di piazza San Carlo a Torino del 3 giugno 2017: durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, un falso allarme generò una gran ressa nella quale si ferirono decine di persone. Una di loro, la 38enne Erika Pioletti, era morta per le conseguenze di quelle ferite. Fino almeno alla metà di marzo non si sapeva di preciso cosa avesse provocato l’allarme: ora, stando ai giornali, la polizia sembra essere convinta che i responsabili furono quattro membri della banda, che causarono il panico provando a rapinare una o più persone utilizzando uno spray urticante al peperoncino. Il personaggio più citato dai giornali è il 20enne Sohaib Bouimadaghen, descritto come il “capo”, che sarebbe stato il primo a confessare. Insieme a Mohammed Machmachidei, è accusato di omicidio preterintenzionale. Repubblica scrive che, insieme ad altre quattro persone, i due sono in carcere, mentre per gli altri sono stati disposti gli arresti domiciliari o l’obbligo di firma. Tutti i membri della banda hanno intorno ai 20 anni. | Gli arresti per i disordini di piazza San Carlo, a Torino. La polizia dice che la grande ressa dello scorso giugno fu causata dai membri di una banda che rapinava le persone utilizzando bombolette spray urticanti. |
Il robot automatico (rover) della NASA Curiosity si trova da cinque mesi e due giorni su Marte e ieri, per la prima volta, ha spazzato il suolo marziano. Per farlo ha utilizzato una spazzola, che formalmente si chiama Dust Removal Tool (“Strumento per la rimozione della polvere”), ripulendo parte di una roccia marziana piatta. | Curiosity pulisce le pietre su Marte. Per altissime motivazioni scientifiche. |
Il 25 giugno del 1876, nei pressi del torrente Little Bighorn nel Montana, Stati Uniti, ci fu una delle battaglie più conosciute delle Guerre indiane, combattute tra il Settecento e l’Ottocento tra i nativi americani e i coloni prima e le autorità statunitensi poi. Le Guerre indiane, che terminarono intorno al 1890, segnarono la conquista delle nazioni indiane e in molti casi la decimazione dei loro abitanti, e sono considerate uno degli eventi fondanti degli Stati Uniti per come li conosciamo oggi, e allo stesso tempo tra gli episodi più tragici della storia americana. A Little Bighorn gli indiani Lakota e i loro alleati, i Cheyenne, vinsero contro il 7° Reggimento di cavalleria dell’esercito statunitense comandato dal tenente colonnello George Armstrong Custer, che morì durante la battaglia, diventata leggendaria grazie ai molti film, romanzi e fumetti che la raccontarono. Negli ultimi anni ricerche e studi hanno smontato in parte il mito di Little Bighorn, rivelando errori tattici e inadeguatezze di Custer, e ridimensionando il mito sul suo eroismo nella battaglia. Prima di Little Bighorn La battaglia di Little Bighorn fu un episodio della Guerra delle Black Hills, le montagne sacre per gli indiani Lakota (Sioux) e loro terreno di caccia. La guerra precedente, quella di Nuvola Rossa, aveva portato alla firma di un trattato tra nativi americani e colonizzatori statunitensi che aveva marcato i confini della Grande Riserva Sioux e sancito che un’ampia porzione di territorio non fosse reclamata dal governo né riconosciuta come parte della riserva. Era una sorta di zona franca, dove i nativi erano liberi di muoversi, accamparsi e cacciare, a patto che lasciassero fare lo stesso anche agli statunitensi. La mancanza di regole chiare, però, portò a frequenti attriti e fraintendimenti sull’appartenenza di questi territori. | La battaglia di Little Bighorn, 140 anni fa. Quella del generale Custer, dei Lakota e dei Cheyenne, diventata un simbolo della nascita degli Stati Uniti. |
Da alcuni anni, Netflix si è mangiato il mercato della comicità televisiva all’americana, quella che anche in Italia viene definita con sempre maggiore familiarità stand up comedy. Sul catalogo del servizio di streaming si possono trovare gli speciali dei comici più famosi e importanti del mondo insieme a quelli di giovani semisconosciuti, e ci sono decine e decine di titoli, alcuni bellissimi e altri di qualità più dozzinale. Abbiamo raccolto alcuni di quelli di cui si è parlato di più e meglio negli ultimi anni, per orientarsi un po’ tra la sterminata raccolta che da qualche mese comprende anche gli spettacoli di tre comici italiani, che il Post aveva raccontato qui. | 17 spettacoli di stand up comedy da vedere su Netflix. Quelli più recenti e di cui si è parlato meglio, per orientarsi tra le decine e decine di comici disponibili sul catalogo. |
Ci sono malattie genetiche molto rare e difficili da diagnosticare, e solo poche centinaia di persone in tutto il mondo le hanno: è il caso per esempio della sindrome del gene FOXG1, un disturbo dello sviluppo congenito senza cura che causa un grave ritardo mentale e che finora è stato diagnosticato a 355 persone. Il New York Times ha dedicato un articolo a una di queste persone, una bambina di otto anni di nome Yuna Lee, perché per un’incredibile coincidenza sua madre è una biologa specializzata in neurologia dello sviluppo che – anche prima di restare incinta di lei – studiava proprio FOXG1, anche se sugli animali. Soo-Kyung Lee ha 42 anni, è sudcoreana di origine e lavora come ricercatrice alla Oregon Health and Science University, negli Stati Uniti, come anche il marito, Jae Lee. Yuna Lee è la sua figlia primogenita e alla nascita sembrava una bambina sana: molto presto però i suoi genitori si accorsero che non reagiva agli stimoli sonori, faceva fatica a inghiottire il latte, spesso lo vomitava, aveva convulsioni e piangeva molto. Un medico che la visitò osservò che la sua testa non stava crescendo in modo normale, ma per due anni i Lee non ebbero una diagnosi. | Storia di una malattia rara e di una coincidenza. Una delle poche persone al mondo a studiare il gene che causa una malattia rarissima ha avuto una bambina con quella malattia. |
Lunedì 16 giugno sul sito ufficiale del Partito Comunista cinese è stato pubblicato un articolo riguardo al fenomeno della corruzione nei paesi occidentali. Nell’articolo si faceva largo uso di immagini e storie tratte da “House of Cards”, la popolare serie tv statunitense sulla storia del senatore americano Frank Underwood, interpretato da Kevin Spacey. È una storia interessante e per certi versi un po’ ridicola, che è stata ripresa anche dal New York Times e che spiega il successo notevole e trasversale di “House of Cards” in Cina: oltre all’apprezzamento del pubblico, la serie è stata seguita – pare – anche dalle autorità politiche cinesi, che l’hanno usata come una prova per dimostrare l’esistenza della corruzione e del malcostume in Occidente. La popolarità di “House of Cards” in Cina è dimostrata anche dalla larga diffusione di magliette e accessori in vendita negli store online: secondo il New York Times, il governo starebbe cercando di sfruttare il successo della serie per far passare i suoi messaggi politici, e gli attacchi contro l’Occidente. | In Cina si criticano gli Stati Uniti con “House of Cards”. Il Partito Comunista ha scritto della corruzione diffusa nella politica americana, e alimentata dalla celebre serie tv con Kevin Spacey. |
Il premio Nobel per la Letteratura viene dato, secondo tradizione, il primo giovedì dopo la consegna dei Nobel per la Fisica e la Chimica, ma quest’anno è stato rimandato e verrà consegnato in una data ancora da stabilire. Il premio viene assegnato all’autore che «nel campo della letteratura mondiale si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale». Ogni anno vengono proposte decine di candidati che secondo il regolamento vengono fatte dai membri dell’Accademia Svedese, dai docenti di letteratura delle principali università del mondo e dai presidenti di importanti istituzioni linguistiche, entro il primo febbraio. In primavera viene creata una lista preliminare con 15/20 nomi, e una successiva selezione porta alla creazione di un elenco di cinque nomi. Tra questi a ottobre viene scelto il vincitore del Nobel per la letteratura, che riceve un premio di circa 875mila euro durante la cerimonia prevista per dicembre. La lista dei nomi dei candidati non viene resa nota prima di 50 anni dall’assegnazione del premio – il prossimo gennaio saranno rivelati i nomi del 1966, quando vinsero la poetessa tedesca di origine ebraica Nelly Sachs e lo scrittore israeliano Shmuel Yosef Agnon – e per questa ragione non ci sono dati certi su cui fare scommesse sul vincitore. Come ogni anno, a ridosso dell’assegnazione del premio, stanno circolando liste e ipotesi sui favoriti, che vengono quotati dalle società di scommesse britanniche, tra cui Ladbrokes, Paf, Betsson e Unibet. L’anno scorso per esempio Ladbrokes ha indicato come seconda favorita la giornalista bielorussa Svetlana Aleksievič, che poi ha vinto il Nobel. Di solito al primo posto delle quotazioni si trovano scrittori dati per favoriti da anni, come Philip Roth e Haruki Murakami, nella speranza che ricevano finalmente il premio: e per questo non sono quasi mai quelli che vincono. | Chi vincerà il Nobel per la Letteratura. Come ogni anno ci sono Philip Roth e Haruki Murakami: quelli interessanti da sapere sono gli altri, per non arrivare impreparati. |
Stamattina c’è stato un grave incidente sulla tangenziale est di Milano, all’altezza di Cascina Gobba: ci sono un morto e quattro feriti. L’incidente è avvenuto intorno alle 3.30, quando un’auto ha imboccato contromano una rampa della tangenziale scontrandosi con altri due veicoli. Una delle tre persone alla guida è morta sul colpo, mentre altre quattro persone sono ferite in modo non grave. La tangenziale è poi rimasta chiusa per tre ore. | Stamattina c’è stato un grave incidente sulla tangenziale est di Milano: ci sono un morto e quattro feriti. |
Lunedì mattina gli agenti della Questura di Milano hanno arrestato quindici persone nell’ambito di un’inchiesta sullo spaccio di droga in città sostenuto da una rete con collegamenti in Albania. Delle quindici persone arrestate, due erano precedentemente detenute. Gli ordini di arresto emessi dalla Procura di Milano sono in tutto ventidue: quattro persone si trovano all’estero mentre due sono ancora ricercate. Fra gli arrestati è stata resa nota la presenza di Luca Lucci, uno dei capi del tifo organizzato del Milan, la cosiddetta “Curva Sud Milano”, e di Massimo Mandelli, uno degli steward dello stadio Giuseppe Meazza in occasione delle partite casalinghe dell’Inter. L’indagine che ha portato agli arresti era iniziata nel marzo del 2016. Negli ultimi due anni ha scoperto e intercettato un “canale di approvvigionamento” di hashish e cocaina esistente tra l’Albania e Sesto San Giovanni, dove la merce veniva organizzata all’interno del “Clan”, il luogo in cui parte della tifoseria organizzata del Milan si riunisce abitualmente. La Questura di Milano ha escluso tuttavia che la “Curva Sud” possa essere stata utilizzata come luogo di spaccio: la Polizia non ha documentato attività diretta di spaccio nel secondo anello blu del Meazza, il settore del tifo organizzato del Milan. | 15 persone sono state arrestate a Milano per spaccio di droga, fra cui uno dei capi del tifo organizzato del Milan. |
Nell’ambito del Festival di Internazionale, che si terrà a Ferrara questo fine settimana e a cui parteciperà anche il Post, per il terzo anno di fila sarà riservato uno spazio a Mondovisioni, una rassegna di documentari selezionati da tutto il mondo. Le proiezioni, in lingua originale con sottotitoli in italiano, trattano argomenti che spaziano dalla politica internazionale, alla società, all’informazione, offrendo punti di vista inediti sui fatti di attualità. Il tema comune sembra essere quello dei diritti umani, dalla rivolta egiziana alle elezioni in Ghana fino agli interrogatori di Guantanamo, ma ci si sofferma anche sul futuro dei sistemi educativi europei e verrà proiettato Page One, il documentario che riassume e racconta un anno di attività redazionale del New York Times. Di seguito i trailer, con una breve descrizione fornita dall’organizzazione del festival. | I documentari di Internazionale. Saranno proiettati questo fine settimana a Ferrara durante il Festival e raccontano la rivolta in Egitto e gli interrogatori a Guantanamo, tra le altre cose. |
Telecom, la principale società di telecomunicazioni italiana che controlla la rete fissa, è in trattativa per acquistare GVT, un importante operatore brasiliano che offre connessioni a banda larga, TV via cavo e telefonia fissa. Si tratta di una trattativa molto importante e complicata, in cui Telecom deve controbattere ad un’offerta della compagnia spagnola Telefonica per la stessa GVT. Come risultato di queta acquisizione, Telecom potrebbe diventare la società controllante di GVT, ottenendo quindi una grossa fetta del mercato brasiliano e il controllo di un’azienda che sta facendo buoni profitti in Brasile. Come parte dell’accordo, Telecom potrebbe avere un nuovo azionista di maggioranza relativa, la società francese Vivendi, che attualmente controlla GVT. La questione potrebbe cambiare in maniera sensibile la proprietà di una delle più importanti società italiane. Andiamo con ordine: GVT, come abbiamo visto, è uno dei principali operatori telefonici di rete fissa in Brasile. È considerata un’azienda solida e profittevole e con buoni margini di crescita. GVT è posseduta per quasi il 100 per cento da Vivendi, una grande società francese che si occupa di telecomunicazioni, film e musica (tra le società di cui Vivendi è proprietaria ci sono la televisione a pagamento Canal + e la casa discografica Universal Music). Da diversi mesi Vivendi ha annunciato di voler vendere parte delle sue quote in GVT e almeno da febbraio si parla di un possibile interessamento di Telecom nell’acquisto. | Che succede con Telecom e il Brasile. Un groviglio di complicità e concorrenze con aziende francesi e spagnole spiega come mai Telecom voglia comprare una nuova società, e cosa c'è in ballo. |
In un’intervista al Corriere della Sera il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha parlato delle divergenze tra il suo partito e il governo guidato da Giuseppe Conte – di cui Italia Viva fa parte – commentando tra le altre cose la possibilità di nuove elezioni. Lo scontro tra Italia Viva e Conte va avanti da settimane e riguarda principalmente il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ovvero il piano messo in piedi per gestire il Recovery Fund, il principale strumento dell’Unione Europea per bilanciare la crisi economica provocata dalla pandemia da coronavirus e che consisterà in oltre 200 miliardi di euro, che arriveranno nei prossimi anni sotto forma di prestiti e sussidi. Il dibattito circa la gestione del Recovery Fund ha fatto parlare più volte di crisi di governo e delle strategie che i partiti di maggioranza potrebbero mettere in atto per ottenere più consensi se si dovesse tornare a votare. | Matteo Renzi è sicuro che non ci saranno nuove elezioni. Lo ha detto in un'intervista al "Corriere della Sera", parlando dell'ipotesi di una crisi di governo. |
Sono pochissimi i direttori della fotografia il cui nome e cognome è noto anche a chi non segue molto le cose di cinema; quelli per i quali si può dire che un film sia loro tanto quanto lo è del regista. Uno è Emmanuel Lubezki – che ha vinto tre Oscar di fila per Gravity, Birdman e Revenant – e un altro è Roger Deakins, che è stato nominato a 13 Oscar ma non ne ha mai vinto uno. Deakins è britannico, ha 68 anni e molti esperti credono che sia forse arrivata la volta buona, perché è piaciuto moltissimo il lavoro che ha fatto per Blade Runner 2049. Adam Epstein ha scritto su Quartz che «ogni inquadratura del film meriterebbe di stare in una galleria d’arte» e tanti critici hanno ammirato forme, luci e colori di ogni scena, notando in particolare come, nonostante la bizzarria e la ricercatezza di certe immagini, il film sia comunque molto realista. Da ragazzo, Deakins voleva fare il pittore. Invece ha studiato graphic design, poi si è appassionato di fotografia (nel senso delle fotografie) e dopo aver fatto il cameraman per alcuni documentari è diventato direttore della fotografia: la persona della troupe a più stretto contatto con il regista, che decide con lui cosa inquadrare, come, con che luce, da che punto, con quali movimenti. Deakins ha iniziato a lavorare negli anni Ottanta, occupandosi della fotografia di Orwell 1984 e Sid & Nancy. Poi ha lavorato con Martin Scorsese, Denis Villeneuve, Ron Howard, Sam Mendes e, spessissimo, con i fratelli Coen. Le sue nomination agli Oscar le ha ottenute, dal 1995 al 2016, per: Le ali della libertà, Kundun, Fratello, dove sei?, L’uomo che non c’era, L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, Non è un paese per vecchi, The Reader, Il Grinta, Skyfall, Prisoners, Unbroken e Sicario. Senza ottenere nomination ha lavorato anche a Barton Fink – È successo a Hollywood, Il grande Lebowski, A Beautiful Mind, The Village, Jarhead, Revolutionary Road e Ave Cesare, per dirne alcuni. | Vi è piaciuta la fotografia del nuovo “Blade Runner”? l'ha curata Roger Deakins, che è considerato tra i migliori al mondo: ha lavorato ad almeno dieci film che conoscete. |
Basecamp è un’azienda informatica statunitense, esiste da 22 anni e fino alla scorsa settimana impiegava una sessantina di persone: in pochi giorni ha perso circa un terzo dei propri dipendenti. Non sono stati licenziati per un esubero o per problemi finanziari, ma hanno deciso di andarsene volontariamente dopo che i dirigenti dell’azienda hanno vietato di discutere di politica e società nelle chat che i dipendenti utilizzano per lavorare. È una storia tutto sommato piccola, Basecamp non è certo grande e ricca quanto Google o Amazon, ma secondo diversi osservatori è esemplare su come si siano evolute certe dinamiche lavorative, su come le aziende si percepiscano nella società e su quali responsabilità abbiano, non solo nei confronti dei propri dipendenti e in un mondo sempre più complicato. Potrebbe essere inoltre un’avvisaglia di cosa accadrà, o sta già accadendo, in aziende molto più grandi e che impiegano centinaia di migliaia di persone. | Iniziò tutto con una lista di nomi buffi. Ed è finita con un'azienda che ha perso un terzo dei dipendenti, in una vicenda che insegna qualcosa su come stia cambiando il lavoro nell'industria tecnologica americana. |
Il 20 aprile 2009 sembrava fosse arrivato il momento che i medici avevano previsto da decenni. Stephen Hawking, lo scienziato che aveva battuto una malattia debilitante pur di diventare il fisico più conosciuto in vita, era sul punto di morire. L’Università di Cambridge aveva diffuso una brutta prognosi: Hawking, a cui era stata diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) quando aveva 21 anni, era stato descritto come “molto malato” e “sotto accertamenti” all’ospedale. I giornali avevano pubblicato articoli di commemorazione e necrologi prematuri. Sembrava proprio che fosse scaduto il tempo; ma come è sua abitudine fare, Hawking è sopravvissuto. Hawking, che ha 73 anni, non dovrebbe essere in grado di fare le cose che fa tuttora. Non dovrebbe essere in grado di esporci le sue meditazioni sull’esistenza di Dio. Non dovrebbe potersi preoccupare dell’intelligenza artificiale o della capacità umana di autodistruzione. E sicuramente non dovrebbe essere in grado di partecipare ai BAFTA – i più importanti premi britannici per il cinema e la tv – seduto sulla sedia a rotelle che lo ha trasportato in giro per decenni, esprimendo ammirazione per il recente film uscito sulla sua vita (La teoria del tutto), che ha reso omaggio alla sua vita e alla lotta. E invece è ancora in grado di fare tutte queste cose, e le fa. | Come mai Stephen Hawking è ancora vivo? al grande fisico britannico erano stati dati appena 2 anni di vita quando ne aveva 21, per via della SLA: ora ne ha 73 e gli studiosi non se lo spiegano. |
I vincitori dei Wellcome Image Awards 2015 sono stati annunciati a Londra, nel Regno Unito, dalla fondazione Wellcome, impegnata nella promozione della conoscenza sulla salute umana e sugli animali. Le foto premiate in tutto sono 20 e, tra queste, ha ricevuto una menzione speciale l’immagine di un feto di cavallo realizzata dal fotografo Michael Frank, che ha utilizzato un campione conservato presso il Museo di anatomia del Royal Veterinary College di Londra. Mostra con grande realismo il feto di circa cinque mesi, ancora in fase di sviluppo e collegato all’utero della madre tramite il cordone ombelicale. Molte delle fotografie vincitrici sono state realizzate al microscopio elettronico e mostrano, nell’infinitamente piccolo, le strutture complesse e attorcigliate dei neuroni nel cervello umano e di altri animali, o particolari di altri tessuti come quelli dei polmoni. Altre foto mostrano particolari di insetti minuscoli come gli afidi e ricostruzioni al computer di scheletri, come quello dei rettili viventi più antichi che si trovano su alcune isole al largo della Nuova Zelanda. | 20 gran foto di scienza. Pollini trasportati dall'aria, un feto di cavallo, lo scheletro del rettile vivente più antico conosciuto, tra i vincitori del Wellcome Image Awards 2015. |
Di meme famosi ce ne sono tanti e sicuramente anche in questo momento qualcuno ne sta creando uno nuovo, ma in mezzo alla grande varietà di immagini che più o meno incomprensibilmente finiscono per diventare famose in giro per internet c’è una rassicurante costante: il font Impact. Il suo nome è meno noto rispetto a quello del tanto vituperato Comic Sans o dei più comunemente usati Arial e Times New Roman, ma conosciamo molto bene il suo aspetto. È quel font senza grazie (cioè sans serif, o bastoni), spesso usato in bianco, che si vede sopra e sotto le immagini del Grumpy Cat o del Success Kid, per esempio. Le ragioni per cui l’Impact è diventato il font dei meme sono un po’ frutto del caso e un po’ delle sue caratteristiche: tutta la storia comincia nel 1965, anno in cui questo font fu disegnato. Il creatore dell’Impact si chiamava Geoff Lee e negli anni Sessanta lavorava per un’agenzia pubblicitaria di Londra, Pembertons. Vendette il font alla fonderia di Sheffield Stephenson-Blake: all’epoca infatti – e ancora fino all’inizio degli anni Novanta per quanto riguarda la Stephenson-Blake – i caratteri tipografici erano fatti di metallo. Tra il 1954 e il 1967 furono creati anche altri sei font con caratteristiche simili all’Impact che poi ebbero abbastanza successo: il Schmalfette Grotesk (1954), l’Helvetica Inserat (1957), il Placard (1958), il Compacta (1963), l’Hadrian (1965) e il Metropol (1967). Tutti questi font sono senza grazie, grassetti e stretti, cioè “condensati” in gergo tecnico, e probabilmente erano copie esagerate di altri font usati all’epoca sulle insegne e nelle pubblicità. Sono nati sotto l’influenza dello Stile tipografico internazionale o Stile svizzero, sviluppato in Svizzera negli anni Cinquanta dopo essere stato ideato in altri paesi negli anni Venti; è lo stesso dell’Helvetica, uno dei font più popolari degli ultimi anni, che fu disegnato nel 1957 e il cui nome in latino significa appunto “caratteri svizzeri”. Le caratteristiche dei font nello Stile svizzero è che sono ordinati e regolari, con variazioni minime tra un carattere e l’altro e un grande rispetto delle proporzioni; e gli spazi bianchi nei caratteri che ne contengono uno hanno più o meno tutti le stesse dimensioni. | Il font dei meme. Si chiama "Impact" ed è diventato un meme a sua volta: un po' per caso, un po' perché si legge molto bene insieme alle immagini. |
I Mondiali sono finiti, in tv non c’è granché e anche nei cinema l’offerta estiva è quella che è: qualche aspirante blockbuster o remake e pochi film nuovi. Le novità in arrivo su Netflix non sono particolarmente emozionanti, a meno che non siate grandi fan di Orange is the New Black (ma bisogna comunque aspettare il 27 luglio). Sharp Objects, la serie più interessante delle ultime settimane, arriverà in Italia a settembre. Tutto questo per dire che negli ultimi anni ci è capitato di parlare sul Post di film meritevoli che passavano dai cinema. Le prossime settimane sono quelle giuste per recuperarli: alcuni, i più recenti, sono tra quelli che potete rivedere ai cinema all’aperto che recuperano i migliori titoli dei mesi passati; altri si possono già guardare su un computer o una tv: in certi casi sono in streaming, in qualche caso bisogna proprio comprarli. | 25 film che forse vi siete persi. I Mondiali sono finiti, non vorrete mica uscire tutte le sere: è il momento di recuperare quel film recente che volevate vedere e poi vi siete dimenticati. |
Dopo la morte di suo marito, il chitarrista dei Detroit MC5 Fred “Sonic” Smith, nel 1994, la cantante statunitense Patti Smith cominciò a scattare Polaroid che l’accompagnarono poi negli anni successivi. Smith ha spiegato in passato: «Nel 1995, dopo la morte di mio marito, non ero in grado di concentrarmi sui complessi processi di disegno, registrazione o scrittura di una poesia. La necessità dell’immediatezza mi ha riportato di nuovo alla Polaroid (che aveva già usato per realizzare collage negli anni Settanta n.d.r.)». La mostra Higher Learning (come una canzone presente nel disco Land, del 2002), al Palazzo del Governatore di Parma, raccoglie più di 120 immagini cha ha scattato in bianco e nero, e si potrà visitare fino al 16 luglio 2017. La mostra è stata organizzata in seguito al conferimento di una laurea ad honorem a Smith da parte dell’università di Parma. | Come fotografa Patti Smith. In bianco e nero con una vecchia Polaroid, per creare un diario visuale della sua vita: le foto sono in mostra a Parma. |
Il 28 agosto è cominciato nel deserto del Nevada il Burning Man, uno dei festival più strani e famosi del mondo. Si concluderà il 5 settembre e l’evento centrale del festival – quello in cui si brucia un’enorme struttura di legno costruita in mezzo a dove si svolge il festival – sarà il 3 settembre. Il Burning Man si svolge nel Nevada dal 1991 ma la sua prima edizione si tenne nel 1986, quando una trentina di persone si trovarono su una spiaggia della California per bruciare un “uomo di legno” alto poco più di due metri e mezzo: quest’anno è quindi il trentesimo anniversario del Burning Man, un festival che nel frattempo è diventato molto più famoso – ne ha parlato anche Obama alla cena dei corrispondenti alla Casa Bianca – e molto più grande: quest’anno parteciperanno circa 75mila persone che per andarci hanno pagato un biglietto di circa 350 euro (ma ce ne sono di speciali che costano più di mille euro). Il Burning Man è un festival difficile da inquadrare: è molte cose tutte insieme e negli anni è diventato qualcosa di diverso da quello che era trenta o anche solo vent’anni fa. Ufficialmente è dedicato «alla comunità, all’arte, all’espressione personale e all’autosufficienza», ma ogni anno attira commenti e critiche per via della sua sostanziale diversità dagli altri normali festival e per le sue apparenti contraddizioni: c’è chi dice che sia una cosa da ricchi, chi una cosa da mezzi-pazzi, chi una cosa un po’ troppo anarchica. Nella pratica, ogni anno migliaia di persone si radunano nel deserto e costruiscono Black Rock City, “una metropoli temporanea dedicata all’arte e alla comunità”, una città che non esiste prima del festival e non esiste dopo: la si crea nel deserto e la si smantella del tutto pochi giorni dopo. | È iniziato Burning Man. Cose da sapere sul festival in cui migliaia di persone creano una città nel deserto, bruciano un grande fantoccio, smontano la città e tornano a casa. |
Facebook consentiva a chi utilizzava il suo servizio per la pubblicità online di sfruttare termini come “odiare gli ebrei” e “come bruciare gli ebrei” per selezionare i destinatari dei messaggi promozionali, in modo da aumentare le probabilità di ottenere la loro attenzione. Lo hanno scoperto quelli di ProPublica, che lo hanno raccontato di recente in un articolo. In seguito alla pubblicazione della notizia, il sito d’informazione Slate ha notato che la stessa selezione poteva essere fatta cercando parole che ricorrono spesso nei gruppi di razzisti sul social network, compresi termini come “ku-klux-klan”. Facebook ha risposto dicendo di avere rimosso la possibilità di usare quelle chiavi di ricerca, ripromettendosi di effettuare controlli più accurati in futuro. Il servizio per la pubblicità online offerto da Facebook riscuote molto successo perché permette di selezionare accuratamente i destinatari dei messaggi promozionali. Gli algoritmi raccolgono informazioni dai profili di ogni utente, compresi i dati sulle scuole che hanno frequentato, il posto in cui lavorano e altri dati di questo tipo. Ogni utente è libero di scrivere ciò che vuole in quei campi: spesso si trovano indicazioni creative e innocue, ma in altri casi contenuti offensivi come “hater degli ebrei” o altre formulazioni razziste. Gli algoritmi rilevano queste parole e le inseriscono nei database. Chi vuole creare una pubblicità con destinatari specifici, può poi cercarle sulla piattaforma per le sponsorizzazioni e creare una campagna pubblicitaria ad hoc. | Facebook consentiva di scegliere destinatari antisemiti per la pubblicità. Gli inserzionisti potevano usare chiavi di ricerche come "odio gli ebrei" per decidere a chi mostrare i loro annunci. |
La Biblioteca Nazionale Braidense, di Milano, ha organizzato la mostra “Carte in Tavola. Il menu: storia, arte, artisti”, che si incentra sul contributo che diversi artisti hanno dato alla storia del menu. Il menu, quello del ristorante: oggi è molto spesso una lista stampata storta su un foglio di carta, ma è capitato in passato che alcuni fossero praticamente delle opere d’arte. I menu al ristorante non esistono da sempre ma solo da quando si iniziarono a servire le portate “alla russa”, cioè in successione, e non più alla francese, con tutte le portate messe in tavola insieme all’inizio del pasto. Tra gli oltre 300 menu esposti nella mostra ci sono rarissimi esemplari di menu stampati su seta e opere uniche realizzate da artisti come Piero Manzoni, Ugo Nespolo, Picasso e Jacovitti. La mostra sarà aperta fino al 30 aprile e l’ingresso è gratuito. | Menu d’artista. I menu del ristorante, disegnati da gente come Piero Manzoni, Picasso e Jacovitti, scelti tra quelli esposti alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Generazione Leopolda. Sul Corriere Fiorentino l'attento consuntivo del weekend fiorentino con la erre. |
Da alcuni mesi ricercatori, medici, governi e autorità sanitarie si confrontano sull’opportunità di somministrare una terza dose del vaccino contro il coronavirus, a distanza di qualche tempo dalle due già previste dal normale ciclo vaccinale. Un’ulteriore dose potrebbe favorire il mantenimento della protezione offerta dal vaccino, che nel corso del tempo tende a ridursi, anche se non è ancora completamente chiaro di quanto. In alcuni paesi, come Israele e Stati Uniti, la somministrazione della terza dose è già stata avviata per alcune categorie di persone, mentre in altri come l’Italia si sta seguendo un approccio più cauto in attesa di avere dati più chiari sulla durata della risposta e della memoria immunitaria dopo le due dosi di vaccino (o la dose singola nel caso del vaccino di Johnson & Johnson). | Tutto sulla terza dose. Perché si parla di un'ulteriore dose di vaccino contro il coronavirus, dove si è iniziato a farla e cosa dicono dati e ricerche sulla sua utilità. |
Con l’insediamento del nuovo Parlamento e l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, sono stati compiuti i primi passi della nuova legislatura. Questa settimana inizierà la fase di formazione del governo, resa più complicata del solito dall’equilibratissimo risultato elettorale, dalle forti tensioni tra i partiti e dalla sovrapposizione con la fine del mandato di Giorgio Napolitano. Le consultazioni Mercoledì 20 marzo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inizierà le consultazioni: riceverà al Quirinale le delegazioni dei partiti politici italiani, i presidenti delle camere e forse anche gli ex presidenti della Repubblica. Non c’è un elenco preciso, ma solo prassi: deciderà Napolitano chi vedere e in che ordine. Di solito le consultazioni richiedono al massimo un paio di giorni. | Che cosa succede ora? eletti i presidenti di Camera e Senato si passa alla formazione del governo, tra grandi incognite e il pensiero di nuove elezioni. |
Come è noto, Facebook guadagna principalmente dalle inserzioni pubblicitarie che ospita sul sito. Per rendere il suo sistema più efficiente possibile, Facebook raccoglie le informazioni dei profili dei suoi utenti e poi li fornisce alle aziende che pagano per mettere la loro pubblicità su Facebook: in questo modo gli utenti vedono principalmente pubblicità di cose che gli possono interessare e le aziende non perdono tempo e soldi a pubblicizzare i loro prodotti a utenti che presumibilmente non saranno mai clienti. Dopo avere raccolto i dati, Facebook li rende anonimi prima di consegnarli agli inserzionisti. Quando però vi registrate a un sito tramite il vostro account di Facebook, o scaricate un’app per Facebook, spesso permettete a chi gestisce questi servizi di visualizzare alcune informazioni come il vostro indirizzo e-mail, la parte pubblica del vostro profilo, la data del vostro compleanno, il vostro posto di lavoro e cose del genere. È possibile evitare di fornire questo tipo di informazioni anche continuando ad usare le app o i siti a cui vi siete registrati, e un articolo di Business Insider spiega come fare. Si può impedire agli inserzionisti di mostrare il vostro nome nelle pubblicità che compaiono sulle bacheche dei vostri amici: se avete messo “mi piace” a un ristorante o un negozio, è possibile che l’inserzione sulla bacheca di un vostro amico compaia accompagnata da un “piace a …” indicando il vostro nome. Per evitare che questo accada bisogna accedere alle “Impostazioni” di Facebook usando la freccetta in alto a destra nella barra degli strumenti. Una volta sulla pagina delle “Impostazioni”, cliccate su “Inserzioni” nella colonna a sinistra: la prima cosa che vedrete sarà la sezione “Siti di terzi”. Qui cliccate “Modifica” e cambiate la modalità da “Solo i miei amici” a “Nessuno” e salvate la modifica. | Come scoprire chi ottiene i nostri dati su Facebook. Sul social network esistono opzioni – sconosciute ai più – per sapere chi ha accesso ai nostri dati e per proteggere la privacy. |
Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha annunciato su Facebook di aver firmato una circolare per invitare le scuole a considerare giustificati gli studenti che parteciperanno allo sciopero per il clima, in programma in tutto il mondo per venerdì 27 settembre. Fioramonti ha scritto che le scuole potranno decidere in autonomia cosa fare, ma reputa la mobilitazione «fondamentale per numerosi aspetti». Lo sciopero previsto per venerdì è il terzo di questo tipo, dopo quelli dello scorso marzo e maggio. | Il ministro dell’Istruzione ha invitato le scuole a considerare giustificati gli studenti che parteciperanno allo sciopero per il clima. |
Aggiornamento, 18.10 – La commissione Cultura della Camera ha dato parere favorevole ai TFA speciali. Al parere favorevole, la commissione parlamentare ha aggiunto però alcune condizioni, tra cui la richiesta di fare in modo che chi ha frequentato quello ordinario non sia superato da chi ha frequentato quello speciale nelle graduatorie degli abilitati (le graduatorie di seconda fascia). — — — | Il problema del “TFA speciale”. Ovvero i complicatissimi modi per diventare insegnanti in Italia: una storia che riguarda migliaia di persone, che fa litigare e che si risolverà in questi giorni. |
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono diversi personaggi italiani: il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ospite di Radio Popolare per i suoi quarant’anni, il comico Luca Medici, in arte Checco Zalone, ospite del programma televisivo “Che tempo che fa” (nei panni di Massimo Gramellini) e Giorgia Meloni mentre inserisce nel “presepe partecipato di Fratelli d’Italia” a Roma le statuine dei due marinai italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. La regina Elisabetta II ha registrato il suo tradizionale messaggio di auguri di Natale a Buckingham Palace, mentre suo figlio Carlo sorseggiava un tè con gli abitanti di Appleby-in-Westmorland, in Inghilterra. Infine, a Los Angeles è stata dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame a Quentin Tarantino, che sembrava molto divertito durante la cerimonia insieme al suo caro amico Samuel L. Jackson. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Jennifer Lawrence, Quentin Tarantino e Giorgia Meloni con le statuine dei marò, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Secondo gli ultimi dati diffusi martedì pomeriggio dalla Protezione Civile durante la quotidiana conferenza stampa, le persone che in Italia sono risultate positive al test per il coronavirus (SARS-CoV-2) dall’inizio dell’epidemia sono 10.149: questo dato comprende sia le persone “guarite” (1.004, 280 in più di ieri) che quelle morte (631, 167 in più di ieri). Le persone attualmente positive al coronavirus sono 8.514, 529 in più rispetto a lunedì: il capo delle protezione civile Angelo Borrelli ha però parlato di alcuni ritardi nella consegna dei risultati dei test, spiegando che domani si avranno informazioni più precise. | Diecimila casi di coronavirus rilevati in Italia. Dall’inizio dell’epidemia le guarigioni sono state più di mille e i decessi 631, ma i dati di oggi potrebbero essere incompleti. |
Oggi c’è stato al Quirinale il giuramento del governo guidato dal nuovo presidente del Consiglio Giuseppe Conte (qui trovate le storie e le facce dei 18 ministri) davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La cerimonia del giuramento è il momento formale che sancisce l’entrata in carica di un governo e la fine di quello precedente. Dopo un brindisi in privato al Quirinale insieme alla squadra di ministri, Giuseppe Conte è andato a Palazzo Chighi, sede del governo, per il passaggio di consegne con il presidente del Consiglio uscente Paolo Gentiloni, che era ancora formalmente in carica per il disbrigo degli affari correnti. Il prossimo passaggio sarà il voto di fiducia del Parlamento, che è previsto per lunedì. Il Post segue il giuramento con un liveblog; se leggi da un cellulare, clicca qui. | Il governo Conte ha giurato. La giornata di oggi raccontata con le notizie, le storie, le foto, i video e tutto il resto. |
ATAC, l’azienda municipalizzata che gestisce il sistema dei trasporti a Roma, ha comunicato che da venerdì 15 maggio la stazione Barberini della metro A riaprirà anche in entrata. La stazione, che si trova nell’omonima piazza nel centro della città, era stata chiusa il 21 marzo del 2019 e riaperta solo in uscita lo scorso febbraio. La stazione Barberini era stata chiusa a causa del malfunzionamento di una scala mobile, che si era bloccata improvvisamente: alcuni gradini si erano accartocciati, ma non c’erano stati feriti. Un mese prima, il 22 febbraio, c’era stato un incidente simile nella stazione Policlinico della linea B, e un altro il 23 ottobre 2018, alla stazione Repubblica in cui erano rimaste ferite oltre 20 persone. | Venerdì la stazione Barberini della metro di Roma riaprirà completamente. |
I social network sono uno dei primi posti in cui le persone cercano aggiornamenti dopo una tragedia. “Safety Check” – uno strumento di Facebook molto sponsorizzato e progettato per rendere più facile comunicare ad amici e parenti che stiamo bene durante una crisi – non è stato attivato dopo l’attacco terroristico che giovedì ha coinvolto la capitale di uno dei maggiori mercati di Facebook. A Giacarta, in Indonesia, ci sono stati attacchi suicidi e sparatorie, in quello che pare essere stato un tentativo dello Stato Islamico di attaccare la città nello stile degli attentati di Parigi. Ma se durante gli attentati di Parigi Facebook aveva prontamente attivato Safety Check, lo stesso non è stato fatto nelle ore seguite alle violenze di Giacarta, ponendo dei dubbi su cosa sia necessario per far attivare lo strumento. Facebook è una realtà enorme in Indonesia: nel 2014, l’azienda aveva dichiarato di avere quasi settanta milioni di utenti nel paese. Dopo gli attentati di Giacarta, in mancanza del Safety Check ufficiale, alcune persone hanno comunicato che stavano bene usando l’hashtag #SafetyCheckJKT su Facebook e su Twitter. Gli ingegneri di Facebook avevano inizialmente ideato Safety Check come risposta a catastrofi naturali, come terremoti, tsunami o uragani, lanciando il servizio nel 2014. Safety Check è stato usato per la prima volta in risposta a un attacco terroristico durante gli attentati di Parigi, quando 4,1 milioni di utenti sono ricorsi alla funzione nelle ventiquattro ore successive all’attacco, secondo Facebook. Alcune persone si erano però chieste come mai Facebook non avesse attivato il servizio per gli attacchi avvenuti a Beirut il giorno prima degli attentati di Parigi. Il vice presidente responsabile per la crescita di Facebook, Alex Schultz, aveva affrontato la questione in un post pubblicato sul sito del social network: «Durante una crisi in svolgimento, come una guerra o un’epidemia, Safety Check non è così utile nella sua forma attuale: non c’è un chiaro punto di inizio o di fine e, purtroppo, non è possibile sapere quando una persona è davvero “al sicuro”», aveva scritto. Ma l’attivazione di Safety Check durante gli attentati di Parigi, secondo Schultz, avrebbe segnato una svolta nell’approccio di Facebook al servizio. «Vogliamo rendere questo strumento disponibile in qualsiasi posto e momento possa essere utile», aveva detto. Una settimana dopo gli attentati di Parigi, Facebook aveva usato il servizio in Nigeria. «Stiamo lavorando velocemente per sviluppare dei criteri per la nuova politica, e determinare come e quando il servizio possa essere più utile», aveva detto all’epoca il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. | Cos’è una “tragedia” per Facebook? la funzione "Safety Check" è stata attivata per gli attentati in Francia e in Nigeria, ma non per quelli di ieri in Indonesia: forse c'entra il numero dei morti. |
Il fiuto notevole di alcuni cani è da tempo utilissimo all’uomo in molti contesti: per esempio ritrovare oggetti e persone smarrite e in certi casi cadaveri, a volte anche in fosse comuni di qualche decennio fa. Da qualche anno in diverse parti del mondo qualcuno si è spinto ancora più in là, e sta usando alcuni cani appositamente addestrati per individuare luoghi di sepoltura di secoli fa, per scopi archeologici. In queste settimane hanno scritto dei cani usati in ambito archeologico per individuare resti umani sia il New York Times che il sito Sapiens, in un articolo poi ripreso dall’Atlantic e intitolato “I cani che fiutano le ossa di 5mila anni fa”. Gli articoli partono partono dalla pubblicazione – nel settembre 2019 sul Journal of Archaeological Method and Theory – di uno studio firmato da Vedrana Glavaš e Andrea Pintar: un’archeologa e la responsabile di un’attività che si è specializzata nell’addestramento di cani in grado di fiutare appunto cadaveri umani. | I cani possono aiutare l’archeologia. Lo sostiene un credibile studio croato, avendo usato alcuni cani per fiutare i resti di una necropoli di quasi tremila anni fa. |
La maggior parte delle persone si è fatta nel tempo l’idea che Vin Diesel sia solo un tipo muscoloso da cartone animato, una specie di troglodita, certo non un intellettuale. D’altra parte è quello che emerge superficialmente dai film della saga di Fast & Furious e da quelli ben peggiori di xXx, potreste dire. Ma sotto la superficie c’è una star che ha un rapporto complicato con la sua “super-mascolinità”, un eroe dei film d’azione che gioca con la sua immagine da macho in modo sorprendentemente consapevole. Per essere uno che ha conseguito titoli di studio in cinema e studi di genere, mi trovo piuttosto spesso a difendere Vin Diesel. Una delle mie prime conversazioni con quella che poi è diventata mia moglie fu in realtà una specie di mio soliloquio sulla complessità nascosta di Vin Diesel. Con l’uscita del nuovo Fast & Furious (una saga che ormai si avvicina alla longevità di Alla ricerca della Valle Incantata) e la dichiarata certezza di Vin Diesel che il nuovo film vincerà l’Oscar, mi trovo più sulla difensiva che mai. | Bisogna rivalutare Vin Diesel? l'attore di Fast & Furious non è un troglodita muscoloso, scrive Slate: è un gran nerd – ha insegnato a Judi Dench a giocare a D&D – e ha più sfumature di quanto sembri. |
Il Corriere della Sera dice che nel 2019 a Milano il prezzo del biglietto dei mezzi pubblici salirà a 2 euro – ora costa 1,5 euro – e sarà però valido per un’area più grande. La novità, dice il Corriere, non è ancora ufficiale ma lo diventerà nei prossimi mesi quando saranno decisi gli ultimi dettagli di un più ampio piano di riorganizzazione dei trasporti pubblici e della mobilità in città. Il nuovo biglietto, dice il Corriere, sarà valido fino ai comuni che confinano con Milano, mentre ora per arrivare in comuni come Rho o Sesto San Giovanni è necessario comprare un biglietto a tariffa maggiorata. ATM per ora non ha confermato la notizia. | Il Corriere della Sera dice che nel 2019 a Milano il prezzo del biglietto dei mezzi pubblici salirà a 2 euro. |
Una magistrata del Tribunale di Palermo ha sospeso le cosiddette “regionarie” del Movimento 5 Stelle in Sicilia. Claudia Spiga ha infatti accolto le richieste di Mauro Giulivi che voleva candidarsi come consigliere per i Cinque Stelle e che era stato però escluso dalla votazione interna. Le “regionarie” sono le primarie online del M5S per la selezione dei candidati alle elezioni regionali siciliane, che si terranno il prossimo 5 novembre. La sospensione è temporanea e l’udienza, durante la quale si discuterà il ricorso nel merito, è stata fissata per il prossimo 18 settembre. Giulivi aveva presentato ricorso dicendo di essere stato escluso con un espediente e senza una reale motivazione. Su Facebook ha scritto che gli si chiedeva «con un preavviso di 2 ore e 30 minuti» di andare presso una «fantomatica sede e firmare un documento, mai letto prima, indispensabile per confermare la mia candidatura. Dal momento che ho “sfortunatamente” un lavoro, non ho potuto né leggere, né recarmi in via Scrofani entro le ore». Le “regionarie” per il candidato alla regione Sicilia erano state vinte lo scorso luglio da Giancarlo Cancelleri, la Stampa precisa che il provvedimento cautelare sospende l’elezione «che dunque al momento è insussistente». | Il Tribunale di Palermo ha sospeso le cosiddette “regionarie” del Movimento 5 Stelle in Sicilia. |
Expo 2015, la grande esposizione universale ospitata a Milano, inizia il primo maggio: queste sono le estese informazioni che il sito di Expo ha diffuso per i visitatori. Perché dovrei acquistare il biglietto prima dell’inizio di Expo Milano 2015? Hai fatto il primo passo per partecipare a questo straordinario evento globale che ruota intorno a un tema di fondamentale importanza per l’umanità: “nutrire il pianeta, energia per la vita”. In più, se decidi di acquistare il tuo biglietto prima dell’apertura, sarà economicamente più conveniente. | Expo, le domande e le risposte. Come raggiungere l'area della Fiera, quali sono date e orari di apertura e perché conviene comprare i biglietti subito: tutte le cose da sapere, spiegate sul sito di Expo 2015. |
Un 22enne egiziano sospettato di legami con lo Stato Islamico (o ISIS) è stato arrestato a Milano nella notte tra martedì e mercoledì su ordine del Giudice per le indagini preliminari dell’Aquila. Secondo Repubblica, la persona arrestata questa notte è accusata di “associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione e apologia del terrorismo” ed era seguita da tempo dalla polizia dopo che era stata accertata la sua partecipazione a un gruppo WhatsApp formato da “militanti islamisti”. Sempre secondo Repubblica, ci sono anche altri due indagati per i quali è stato emesso un provvedimento di espulsione dall’Italia. | Un 22enne egiziano sospettato di legami con l’ISIS è stato arrestato a Milano. |
Il primo vaccino contro la malaria sarà utilizzato a partire dal prossimo anno in Ghana, Kenya e Malawi. L’iniziativa è la prima su larga scala in cui è previsto l’utilizzo dell’RTS,S, un vaccino contro la malaria realizzato dall’azienda farmaceutica britannica GlaxoSmithKline (GSK) e che ha richiesto più di 25 anni di sviluppo, reso possibile in parte grazie ai finanziamenti della Bill and Melinda Gates Foundation, l’organizzazione messa in piedi dal cofondatore di Microsoft insieme con la moglie. L’RTS,S ha la capacità di rendere il sistema immunitario più reattivo al parassita che causa la malaria, malattia diffusa dal morso di alcune specie di zanzare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno circa 200 milioni di persone siano contagiate ed entrino in contatto con la malaria. Se trattato subito, un paziente riesce a guarire senza particolari problemi, evitandosi le complicazioni causate dalla malattia, ma in molte aree rurali dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina (dove la malattia è più diffusa) è spesso impossibile ricevere cure adeguate. Solo nel 2015 a causa della malaria si stima che siano morte circa 430mila persone in tutto il mondo. La prima forma di prevenzione passa attraverso il controllo delle popolazioni di zanzare, per ridurre sensibilmente il loro numero in prossimità delle zone più popolate. Un vaccino davvero efficace somministrato su ampia scala potrebbe contribuire a far diminuire i casi di malaria, ma finora il suo sviluppo è stato complesso nonostante l’interesse e gli enormi investimenti di molte aziende farmaceutiche e centri di ricerca, pubblici e privati. | Il primo vaccino per la malaria in Africa. Dal 2018 sarà avviata la sperimentazione in Ghana, Kenya e Malawi: secondo l'OMS potrebbe salvare migliaia di vite, ma ci sono diverse complicazioni. |
La società belga ABinBev, il più grande produttore al mondo di birra, ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di SABMiller, il secondo più grande produttore al mondo di birra: le due società stavano trattando da diverse settimane la possibile fusione e il consiglio di amministrazione di SABMiller ha accettato l’ultima offerta di 44 sterline (59,37 euro) per azione presentata da ABinBev. Un comunicato diffuso martedì mattina spiega che i consigli di amministrazione delle due società “hanno raggiunto un accordo di principio sugli aspetti chiave di una possibile offerta raccomandata”: se l’affare si completerà in questi termini, ABinBev pagherà SABMiller circa 90 miliardi di euro e la nuova società controllerà circa il 30 per cento del mercato mondiale della birra. Nella mattinata del 13 ottobre il titolo di SABMiller ha guadagnato il 9 per cento e quello di ABinBev l’1,45 per cento. Anheuser-Busch InBev è una multinazionale con sede in Belgio e controlla già da sola circa il 25 per cento del mercato mondiale della birra: di ABinBev fanno parte marchi molto noti come Budweiser, Corona, Stella Artois, Beck’s, Leffe e Hoegaarden. Da circa un mese ABinBev stava trattando l’acquisizione di SABMiller, e aveva presentato già quattro diverse offerte al consiglio di amministrazione della società britannica, che controlla i marchi Pilsner Urquell, Peroni Nastro Azzurro e Miller, tra gli altri. Respinte le prime quattro offerte, ABinBev doveva provare a chiudere l’affare entro mercoledì 14 ottobre, altrimenti secondo le regole britanniche avrebbe dovuto attendere almeno sei mesi prima di poter presentare una nuova offerta. Per questa ragione l’ultima offerta presentata, quella poi accettata in via di principio da SABMiller, è stata più alta di quanto molti si aspettassero. Ora ABinBev ha tempo fino al 28 ottobre per presentare un’offerta formale di acquisto; se l’affare non si concluderà dovrà pagare 3 miliardi di dollari di penale a SABMiller. Per ABinBev l’acquisizione servirebbe per rafforzare la sua posizione su alcuni mercati in crescita, soprattutto quello sudamericano. | L’accordo tra SABMiller e ABinBev. Il primo maggior produttore di birra al mondo comprerà il secondo. Più o meno una birra ogni tre nel mondo sarà prodotta dalla nuova azienda. |
Twitter sta lavorando a una nuova opzione che consentirà di pubblicare tweet che superano il limite dei 140 caratteri, la caratteristica più conosciuta del social network cofondato nel 2006 da Jack Dorsey. La notizia è stata pubblicata dal sito Re/code, di solito molto ben informato sulle cose che succedono all’interno di Twitter, e in seguito all’articolo lo stesso Dorsey ha fatto intendere in un tweet che presto saranno aggiunte nuove funzioni per andare oltre il limite dei 140 caratteri. Del resto, di questa possibilità si era già parlato alla fine dello scorso dicembre, anche se non c’erano state conferme dirette da parte da Twitter. Stando alle informazioni raccolte da Re/code, il limite massimo sarà esteso a 10mila caratteri, lo stesso applicato già da tempo per i messaggi diretti che gli iscritti al social network si possono mandare privatamente. La funzione è ancora in fase di test e diverse cose potrebbero cambiare nelle prossime settimane, ma il sistema dovrebbe più o meno ricordare quello già adottato da Facebook per la sua sezione Notizie (“News Feed”): nella timeline di Twitter i tweet più lunghi saranno mostrati come quelli classici da 140 caratteri, ma con un tasto che invita a espanderli per leggere il resto del contenuto. In questo modo la timeline di Twitter non dovrebbe cambiare più di tanto, mantenendo la sua dinamicità (rispetto a Facebook, su Twitter si leggono i post più velocemente, proprio per la loro brevità e il fatto di essere uno in fila all’altro). | Twitter toglierà il limite dei 140 caratteri? il social network sta sperimentando un sistema per portare il limite a 10mila caratteri, dice Re/code, e il suo CEO ha dato qualche indizio. |
Le elezioni in Sicilia per la votazione diretta del presidente della regione e dei deputati all’Assemblea regionale (ARS) si terranno domenica 28 ottobre, in anticipo sulla scadenza naturale dell’attuale legislatura, prevista ad aprile dell’anno prossimo. In Sicilia si vota in anticipo dopo le dimissioni del 31 luglio scorso di Raffaele Lombardo, eletto presidente della regione nell’aprile del 2008 e indagato dal 2010 per concorso esterno in associazione mafiosa. Le candidature definitive alla presidenza e le liste per l’Assemblea sono state depositate lo scorso 28 settembre. Secondo quanto pubblicato dalla Gazzetta ufficiale, i candidati alla presidenza sono dieci e le liste per l’ARS sono venti. Nell’ultimo sondaggio condotto da Datamonitor, che risale all’11 ottobre, risulta che il 44,1 per cento degli intervistati è indeciso o ha dichiarato che non voterà per il presidente. La percentuale supera il 48 per cento nel caso delle liste. I dati più significativi riguardano comunque due candidati: Rosario Crocetta, dato al 30,5 per cento, e Nello Musumeci, dato al 33 per cento. | Guida alle elezioni in Sicilia. Si vota domenica, i candidati alla presidenza sono dieci, sia il centrodestra che il centrosinistra sono divisi ma c'è un candidato di poco in vantaggio sugli altri. |
Paula Baudet Vivanco è cilena ma anche italiana, e la sua città è Roma, dove oggi i ventenni delle seconde generazioni tengono un sit-in alla settimana per convincere i senatori a sbloccare la nuova legge sulla cittadinanza. Quando lei se l’è vista rifiutata nel 2005 per motivi di reddito nonostante fosse in Italia da quando aveva sette anni, ha deciso di fondare la Rete G2. Esperienza oggi considerata superata, la Rete G2 è stata la capostipite dei movimenti dei giovani stranieri nati in Italia o arrivati da piccoli, e li ha resi per la prima volta visibili come soggetto politico. Oggi, i ventenni nei movimenti suoi eredi guardano a Baudet Vivanco come a un’ispirazione, e lei è alla guida del movimento Italiani Senza Cittadinanza. È segretaria nazionale dell’ANSI (Associazione Nazionale Stampa Interculturale) e ha ottenuto la cittadinanza italiana solo qualche anno fa, quando ha sposato il suo compagno italiano. Ha due figli e oggi si concentra sui diritti della terza generazione. La sua storia personale segue trent’anni di immigrazione e di cambiamenti nella legislazione. Quando arrivò in Italia da bambina nel 1982, con i genitori che fuggivano dalle persecuzioni del regime di Pinochet, non parlava una parola di italiano. «I miei non avevano scelta», racconta, «bisognava andare via. In Cile facevano parte del partito Unidad Popular di Salvador Allende. Io e mio fratello capivamo quello che stava succedendo, sentivamo il clima in casa. Mio padre aveva già subito un arresto durante il golpe contro Allende del 1973, e mia madre, che era la figura di riferimento della famiglia, stava perdendo il suo lavoro alla facoltà di Belle Arti. Erano in pericolo e volevano anche garantire un futuro a noi, così, uno architetto e l’altra insegnante di storia dell’arte, per affinità scelsero Roma». Quando arrivarono in Italia erano fra i pochissimi immigrati stranieri. Sia perché qui avevano trovato asilo alcuni connazionali famosi, come il gruppo musicale degli Inti Illimani, sia perché i movimenti italiani di estrema sinistra si erano impegnati molto nel sostegno alla resistenza contro il regime, molti cileni in fuga dal regime di Pinochet scelsero l’Italia, mentre di immigrati di altre provenienze se ne vedevano allora pochi. | Paula Baudet Vivanco è cilena ma anche italiana. Arrivata a Roma da bambina per scappare dalle persecuzioni del regime di Pinochet, ha fondato nel 2005 la Rete G2 ed è oggi una dei punti di riferimento del movimento Italiani senza cittadinanza. |
Nel terzo episodio della terza stagione di Broadchurch, una popolare serie crime britannica trasmessa su ITV, a un certo punto il protagonista Alec Hardy (interpretato da David Tennant) prende una tazza in mano e la mette a scaldare per qualche secondo nel microonde. La tira poi fuori, e la sua collega Ellie Miller (interpretata da Olivia Colman) gli chiede: «Bevi sul serio quel disgustoso tè stufato?». Hardy apre il frigo, annusa un contenitore con del latte, ne aggiunge un po’ alla tazza e poi beve. La scena sarebbe probabilmente passata inosservata in tutti i paesi del mondo che non sono il Regno Unito: ma, appunto, Broadchurch è una serie inglese. Un po’ come gli italiani si sfogano nei commenti su Facebook delle pagine come Tasty, quando vengono proposte ricette di piatti italiani molto diverse dalle loro versioni tradizionali, molti inglesi subito dopo la messa in onda dell’episodio, lo scorso 13 marzo, hanno criticato sui social network il metodo poco ortodosso adottato da Hardy per prepararsi il tè. Il problema sta nel microonde, che per la maggior parte degli inglesi non dovrebbe rientrare nella serie di cose usate per prepararsi una tazza di tè. Si dovrebbe usare il bollitore elettrico, o un pentolino, per scaldare l’acqua necessaria. Qualcuno ha ipotizzato che Hardy avesse solo usato il microonde per scaldare del tè preparato in precedenza con tutti i crismi: e il Telegraph ha confermato questa ipotesi, dopo aver analizzato la scena fotogramma per fotogramma. Molta gente ha continuato a non essere convinta, anche se qualcuno ha espresso solidarietà con il detective di Broadchurch. | Il tè nel microonde, dear Lord!. Da una puntata di una serie tv britannica è cominciato un dibattito su una cosa che sta molto a cuore agli inglesi: è meglio di quello fatto con il bollitore?. |
Molte grandi aziende occidentali, italiane comprese, realizzano spesso gli abiti in Giappone perché i sarti sono molto preparati e prestano una notevole attenzione ai dettagli. Ne parla Mark C. O’Flaherty sul Financial Times, dove spiega che il fenomeno riguarda soprattutto gli abiti classici da uomo e i capi d’abbigliamento in jeans. Le aziende giapponesi sono apprezzate per la precisione sartoriale, la cura nel taglio e nelle rifiniture, e soprattutto per la capacità di sperimentare e applicare velocemente nuove tecniche di taglio e cucito. Secondo Rie Nii, tra i curatori del Kyoto Costume Institute, un importante museo giapponese, gli stilisti giapponesi sono bravi nel cucito e nella sperimentazione sartoriale perché la loro formazione inizia con l’uso dell’ago e del filo. Inoltre vengono coinvolti dall’inizio in tutti i processi produttivi: dalla creazione del tessuto all’abito finito. | I sarti giapponesi fanno i jeans migliori di tutti. E anche gli abiti da uomo eleganti: sono precisi, attenti ai dettagli, e sanno riprodurre perfettamente lo stile sartoriale di ogni nazione. |
PayPal, uno dei più grandi sistemi per i pagamenti elettronici al mondo, ha fatto sapere di aver raggiunto un accordo per l’acquisizione di Honey, una società nota per un’omonima estensione di Chrome che permette di confrontare i prezzi dei prodotti tra i vari siti, sfruttare di volta in volta le migliori offerte e ricevere notifiche nel caso in cui un prodotto per cui si è espresso interesse costi meno che in passato. PayPal ha comunicato che per acquisire Honey pagherà «circa 4 miliardi di dollari». Honey esiste dal 2012 e al momento ha 17 milioni di utenti che la usano almeno una volta al mese. PayPal per ora non è stata molto specifica sui modi con cui intende integrare Honey tra i suoi servizi. | PayPal comprerà per 4 miliardi di dollari Honey, società nota per un’estensione che compara i prezzi dei prodotti su siti diversi. |
Il voto in Commissione bicamerale è finito pari, quindici sì e quindici no. Equivale al parere negativo, nel senso che il decreto non passa. Il parere della commissione non è vincolante e il governo può presentare il decreto in aula. *** | Il voto sul federalismo finisce pari. Ed equivale a un no: ora tocca capire che farà la Lega. |
La Corte di giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che lo Stato italiano debba riscuotere l’imposta comunale sugli immobili (Ici) non versata dalla Chiesa tra il 2006 e il 2011, quando grazie a una deroga decisa dal governo Berlusconi fu in vigore un’esenzione tout court per tutti gli immobili di proprietà della Chiesa, poi giudicata irregolare. La decisione della Corte di giustizia ribalta due precedenti decisioni della Commissione Europea e del Tribunale dell’Unione Europea, che avevano stabilito l’impossibilità del recupero dell’Ici non versata per ragioni organizzative. L’Ici – che dal 2012 è stata sostituita dall’Imu – fu introdotta nel 1992 e già allora furono previste esenzioni particolari per gli immobili di proprietà della Chiesa e usati a fini non commerciali. L’esenzione fu allargata nel 2005 dal governo Berlusconi per includere tutti gli immobili di proprietà della chiesa, anche quelli a fini commerciali. Questo allargamento fu poi giudicato dalla Commissione europea come un aiuto di Stato, perché di fatto andava a danno delle attività commerciali non di proprietà della Chiesa, che dovevano pagare una tassa aggiuntiva. Decisioni precedenti avevano stabilito l’impossibilità di fatto per lo Stato italiano di riscuotere l’Ici arretrata per la difficoltà di capire esattamente quali fossero stati gli edifici ad aver usufruito dell’esenzione in modo irregolare. | L’Italia dovrà riscuotere l’Ici non versata dalla Chiesa tra il 2006 e il 2011. Lo ha deciso la Corte di giustizia dell’Unione Europea, ribaltando due precedenti decisioni: riguarda il pagamento delle tasse per gli immobili con finalità commerciali. |
La prossima domenica, 25 marzo, diventerà operativa una nuova compagnia aerea low-cost: si chiama “Iberia Express” e fa parte della più grande Iberia, la compagnia spagnola che con i suoi aerei raggiunge Asia, America del Nord, America del Sud, Africa e ovviamente Europa. I primi voli di Iberia Express partiranno da Madrid verso Mallorca, Alicante, Málaga e Sevilla e saranno venduti per cinque giorni a un costo promozionale di 25 euro (tasse comprese). I costi, tuttavia, saranno maggiori per andare alle Canarie (si parla di 45 euro) così come per i biglietti dei voli internazionali, che partiranno da 59 euro. I voli internazionali dovrebbero partire in estate inizialmente verso cinque città: Dublino, Napoli, Mikonos, Riga e Amsterdam. Sempre in estate saranno attivati nuovi voli che raggiungeranno Vigo, Santiago de Compostela, Granada, Menorca, Ibiza, Fuerteventura, Lanzarote e La Palma. La nuova compagnia aerea ha 500 impiegati (125 piloti, 50 addetti del personale di terra e 325 assistenti di volo) tutti di nuova assunzione. Iberia stima di attirare così circa 2,5 milioni di passeggeri. Per il momento Iberia Express ha nella sua flotta solo 4 aerei. A fine anno dovrebbero però diventare 13 ed entro il 2015 il loro numero dovrebbe arrivare a 40. | La compagnia low-cost di Iberia. Si chiama Iberia Express, inizia a volare domenica prossima (presto anche in Italia), ma i piloti spagnoli protestano contro la società. |
I librai che vendono libri usati fanno, per certi versi, un lavoro molto diverso da quello dei librai che vendono libri nuovi, dato che per rifornire le proprie librerie devono andare a caccia di libri. Significa cercare persone che hanno grandi quantità di volumi di cui vogliono sbarazzarsi, andare a vedere cosa offrono e quindi frugare tra scaffali impolverati o in cantine umide, fare trattative e trasportare scatole molto pesanti, almeno nei casi in cui si trova qualcosa di interessante. Lo racconta Giovanni Spadaccini della libreria Libri Risorti di Reggio Emilia in Compro libri, anche in grandi quantità (Utet), un libro di aneddoti sul lavoro da libraio d’occasione. Ne pubblichiamo un capitolo, insieme ad alcune fotografie di oggetti trovati da Spadaccini tra le pagine di libri usati. *** | Da dove arrivano i libri usati. Da cantine, garage e appartamenti disabitati, dove sono recuperati da librai come Giovanni Spadaccini di Reggio Emilia. |
Lunedì 22 marzo in Italia ci sarà quello che i sindacati hanno definito il primo sciopero al mondo dell’intera filiera di Amazon, che dovrebbe unire sia i lavoratori dei magazzini e dei centri di smistamento sia quelli delle aziende di trasporti che portano i pacchi nelle case. I lavoratori potenzialmente coinvolti potrebbero essere circa 40 mila, anche se per ora è difficile prevedere se ci saranno blocchi o rallentamenti delle consegne. Lo sciopero era stato proclamato una decina di giorni fa dai sindacati confederali dei trasporti, FILT CGIL, FIT CISL e Uiltrasporti, che fanno riferimento ai tre sindacati principali, cioè CGIL, CISL e UIL. Nei giorni successivi si sono unite anche altre sigle come FeLSA CISL, NIdiL CGIL e Uiltemp, che rappresentano i lavoratori interinali noti anche come “somministrati”, cioè quelli che lavorano in un’azienda tramite un’agenzia terza che fa da intermediario. | Lo sciopero dei lavoratori di Amazon in Italia. È lunedì 22 marzo e riguarderà tutta la filiera, da chi prepara i pacchi a chi li consegna, ma non è ancora chiaro se ci saranno blocchi o rallentamenti. |
La stazione spaziale cinese Tiangong-1 è da diversi giorni uno degli argomenti più ripresi dai giornali italiani e internazionali: rientrerà infatti nell’atmosfera terrestre tra domenica e lunedì, almeno secondo le stime più recenti sulla sua orbita e il suo avvicinamento progressivo alla Terra. Il suo rientro sarà turbolento e non controllato, e la incendierà e polverizzerà quasi interamente. Non si può però escludere che qualche detrito più grande resti intero e possa raggiungere il suolo: ma è praticamente impossibile prevedere dove e quando, ed è molto probabile finisca sugli oceani o in aree disabitate. Per via della remota possibilità che cada su qualche centro abitato del mondo, molti media hanno creato un’ingiustificata apprensione e diffuso notizie allarmistiche, come succede spesso quando le cose che abbiamo spedito in orbita, alla fine del loro utilizzo, tornano indietro attratte dal nostro pianeta. | Non dobbiamo preoccuparci della stazione spaziale cinese. Possiamo tranquillamente fare programmi per Pasquetta: non ci cadrà in testa. |
C’è una questione di informazione libera o regolata che è stata assai dibattuta in rete in questi giorni: e riapre l’eterna discussione sulle regole della rete e sull’applicazione di legge e norme nel nuovo mondo dei contenuti online. Il Legno Storto è un sito di informazione con simpatie per il centrodestra a metà tra un blog ed un aggregatore di articoli esterni. Vi si possono leggere, tra gli ultimi, pezzi di Oscar Giannino, Mario Sechi, Luigi Amicone, Carlo Panella. Il Legno Storto è iscritto anche al network di blog vicini al centrodestra Tocqueville. Il 2 luglio due degli autori de Il legno storto pubblicano in evidenza una “Lettera da diffondere”. Vi si spiega che il blog ha scoperto da un articolo su Repubblica che è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Roma per le minacce che avrebbe rivolto a Luca Palamara, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. L’articolo a cui ci si riferisce, pubblicato il 28 gennaio del 2010 a firma di Bartolomeo Di Monaco, è effettivamente poco generoso nei confronti di Palamara, a cominciare dall’incipit: | Informazione online e querele: la storia del Legno storto. I pareri in rete sulle richieste di risarcimento presentate dai giudici Davigo e Palamara. |
Ultimamente molte aziende di moda stanno cercando di trovare nuovi clienti nei mercati asiatici e mediorientali in crescita: aprendo nuovi negozi, realizzando apposite campagne pubblicitarie, e proponendo abiti che tengano conto delle regole e delle tradizioni di abbigliamento dei vari paesi. Dolce & Gabbana ha per esempio realizzato una collezione di hijab (il velo per coprirsi il capo) e abaya (una veste, solitamente nera, che copre tutto il corpo tranne il volto, i piedi e le mani) di lusso, e lo stesso ha fatto la giapponese – e più economica – Uniqlo. Nessuna azienda occidentale però sta riscuotendo tanto successo – spiega la rivista di moda Business of Fashion – quanto l’austriaca Swarovski, la più nota società produttrice di cristalli al mondo, fondata nel 1895. In molti paesi asiatici le donne preferiscono indossare gli abiti tradizionali: i sari in India; l’abaya (lunghi camici che coprono tutto il corpo eccetto la testa, i piedi e le mani) nei paesi del Golfo Persico, e lo jilbab in Iran e Indonesia; il shalwar kameez, un completo composto da pantaloni e camicia diffuso in India, in Pakistan e in Afghanistan; le varie forme di veli con cui coprire i capelli, tra cui lo hijab. I cristalli di Swarovski possono essere utilizzati per decorare tutti questi tipi di capi di abbigliamento, come fanno spesso gli stilisti locali. La rivista Business of Fashion ha dedicato un lungo articolo al successo dei cristalli in Asia e in Medio Oriente. | Perché Swarovski piace in Asia e in Medio Oriente. È tra le aziende occidentali di lusso che ha più successo tra le donne che portano abiti tradizionali, come i sari in India e gli hijab in Arabia Saudita. |
Il referendum consultivo per la divisione di Venezia e Mestre in due comuni distinti non ha raggiunto il quorum del 50 per cento dei votanti e non è dunque valido. L’affluenza complessiva è stata del 21,7 per cento – più alta a Venezia che a Mestre – e tra chi ha votato ha vinto il Sì con il 66,11 per cento. Quello di domenica è stato il quinto referendum sulla divisione di Venezia e Mestre: si era votato già nel 1979, nel 1989 e nel 1994 – con la vittoria dei No – e nel 2003 con l’affluenza al 39 per cento e il mancato raggiungimento del quorum. Una mappa sui risultati del referendum. In rosso sono indicate le zone della città dove hanno vinto i No, in verde quelle dove hanno vinto i Sì e in giallo quelle dove c’è stata equivalenza tra Sì e No. | Venezia e Mestre non si separeranno. Il referendum per la creazione di due comuni distinti non ha raggiunto il quorum. |
Aggiornamento: alle 8.10 circa, ora italiana, Facebook e Instagram hanno ripreso a funzionare. *** | Il guasto di Facebook. Sia Facebook che Instagram per un'ora sono stati down e irraggiungibili in tutto il mondo. |
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