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La sera del 24 luglio il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha fatto sapere che sarà avviato un procedimento amministrativo per decidere l’eventuale annullamento di aggiudicazione della gara per l’acciaieria ILVA di Taranto, vinta un anno fa dalla società Am Investco Italy, guidata da ArcelorMittal. La decisione è stata presa dopo una serie di verifiche interne e dopo una lettera dell’ANAC, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, in cui si rilevavano alcune criticità nella procedura di gara. Di Maio ha fatto sapere che il procedimento amministrativo è «disciplinato per legge» e che durerà trenta giorni: «Un atto dovuto per accertare i fatti a seguito delle importanti criticità emerse». Nel frattempo Di Maio ha fatto sapere che proseguirà le trattative con ArcelorMittal per valutare una loro nuova proposta, arrivata dopo che lo stesso ministro aveva fatto al gruppo delle richieste aggiuntive nell’ambito del contratto per l’acquisizione di ILVA. | Le novità sull’ILVA, spiegate. Luigi Di Maio ha detto che vuole negoziare con ArcelorMittal, che ha vinto la gara per comprare l'acciaieria di Taranto, ma ha anche avviato l’iter per l’eventuale cancellazione di quella stessa gara. |
Il museo-memoriale di Auschwitz-Birkenau, il campo di sterminio nazista, ha avvertito la direzione del Salone del Libro di Torino e il comune di voler rinunciare alla propria partecipazione alla fiera se sarà presente anche lo stand della casa editrice Altaforte, vicina al partito neofascista di CasaPound e al centro di una polemica in questi giorni. Ieri sera al comune di Torino, che è uno dei principali sponsor dell’evento e azionista indiretto del Salone, è arrivata una lettera firmata tra gli altri da Halina Birenbaum, sopravvissuta all’Olocausto, in cui si dice che «non si può chiedere ai sopravvissuti di condividere lo spazio con chi mette in discussione i fatti storici che hanno portato all’Olocausto, con chi ripropone una idea fascista della società». Il museo di Auschwitz ha anche detto che se la casa editrice Altaforte dovesse rimanere al Salone del Libro, organizzerà un incontro con la scrittrice Birenbaum in un altro luogo della città. | Il museo di Auschwitz ha detto che non parteciperà al Salone del Libro di Torino se ci sarà anche la casa editrice neofascista Altaforte. |
In piedi campeggiatori, camperisti e campanari! Oggi è il 2 febbraio e, come molti lettori del Post ormai avranno imparato, si celebra il Giorno della marmotta. È una tradizione americana resa famosa in tutto il mondo grazie al film Ricomincio da capo (Groundhog Day) del 1993, che raccoglie numerosi e devoti cultori compresi il peraltro direttore e la redazione del Post: riguarda una marmotta di nome Phil, residente a Punxsutawney, in Pennsylvania, ed esperta di previsioni del tempo. Leggi anche: L’uomo che ha scritto – e vissuto – Ricomincio da capo | Oggi è il Giorno della marmotta. A Punxsutawney, Pennsylvania, Phil la marmotta ha fatto – senza saperlo – il suo pronostico: ci aspetta una primavera precoce. |
Whirlpool ha raggiunto un accordo con il ministero dello Sviluppo Economico sul nuovo piano industriale 2019-2021. L’azienda si è impegnata a investire 250 milioni di euro, dice una nota del ministero, «nei siti industriali presenti nel nostro paese, con il trasferimento nello stabilimento di Comunanza (nelle Marche, ndr) della produzione di lavatrici e lavasciuga da incasso attualmente attiva in Polonia, e la salvaguardia dei lavoratori fino ad ora in esubero». Il governo si è impegnato, dice sempre la nota, «ad accompagnare, con lo strumento della cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre 2020, il piano di sviluppo industriale di Whirlpool in Italia. Il Ministero procederà nei prossimi mesi a monitorare costantemente le fasi di attuazione del piano industriale». I sindacati hanno giudicato in modo positivo l’accordo dicendo che la gestione del piano sarà affiancata dall’utilizzo di ammortizzatori sociali su cui il governo ha dato garanzie e che riguarderanno i lavoratori e le lavoratrici in esubero. L’obiettivo finale del piano è comunque il loro totale assorbimento. | Whirlpool ha raggiunto un accordo con il ministero dello Sviluppo Economico. |
Danakil © Andrea Frazzetta Dal 27 ottobre all’11 novembre Bergamo ospiterà la seconda edizione del festival di fotografia “Fotografica“. Il tema di quest’anno è “equilibrio sottile” e parlerà di cambiamento climatico e delle conseguenze sull’ambiente dello sviluppo non sostenibile. | Gli equilibri sottili dell’ambiente, fotografati. E in mostra al festival di fotografia di Bergamo, dal 27 ottobre all'11 novembre. |
Negli ultimi giorni la prospettiva di un governo di coalizione tra Lega e Movimento 5 Stelle ha innervosito i mercati internazionali e gli investitori che hanno iniziato a vendere titoli del debito pubblico italiano, portando lo spread (ricordate cos’è, vero?) a superare i 300 punti, il livello più alto toccato dall’agosto del 2016, mentre per quanto riguarda i titoli biennali a breve scadenza l’aumento nei rendimenti è stato il più alto addirittura dal 1992 a oggi. Paolo Savona, candidato della coalizione al ministero dell’Economia al centro dello scontro tra M5S-Lega e il presidente della Repubblica, aveva in un certo senso “previsto” questo scenario già tre anni fa. Nel settembre del 2015, durante una conferenza aveva detto: «Il giorno in cui Lega e Cinque Stelle andassero al potere noi ci troveremmo in una situazione di speculazione internazionale tipo quella greca. Non c’è niente da fare» | Paolo Savona aveva previsto tutto? tre anni fa aveva detto che quando Lega e Movimento 5 Stelle si sarebbero trovati vicini al governo ci saremmo trovati in una situazione «tipo quella greca». |
Mr. Robot – la serie tv su un hacker interpretato da Rami Malek – finirà con la sua quarta stagione, che andrà in onda nel 2019 e sarà composta da 12 episodi (e non 8, come inizialmente previsto). Sam Esmail, il creatore della serie, ha detto a Hollywood Reporter che la decisione ha a che fare con il processo creativo, non con questioni di business. Tradotto: Mr. Robot finirà perché chi la scrive ritiene sia il momento giusto per farla finire, non perché la serie ha perso spettatori. Mr. Robot è anzi una delle più apprezzate e seguite (e illegalmente scaricate) degli ultimi anni. Esmail ha detto: «Fin dall’inizio volevo arrivare a una certa conclusione, e nel pensare la prossima stagione ho deciso che quella conclusione è arrivata». | La serie tv “Mr. Robot” finirà nel 2019 con una quarta stagione da 12 episodi. |
Quacquarelli Symonds, una società britannica che si occupa di servizi per studenti universitari in tutto il mondo, ha pubblicato i QS World University Rankings, un’annuale classifica delle università migliori del mondo. La classifica di Quacquarelli Symonds è una delle più importanti al mondo sulle università, insieme all’Academic Ranking of World Universities e ai Times Higher Education World University Rankings. La classifica si riferisce all’anno accademico 2016/2017, prende in considerazione le 900 principali università del mondo e per valutarle si basa su sei diversi fattori. Per il 40 per cento conta la reputazione accademica, calcolata chiedendo a migliaia di persone del mondo accademico (quest’anno sono state 74.651) di indicare le università più importanti dal punto di vista della ricerca nel proprio campo. Il secondo fattore, che conta al 10 per cento, è la reputazione tra i datori di lavoro: ne sono stati intervistati 37.781, che hanno detto da quale università provengono i migliori laureati. Il terzo fattore, che ha un peso del 20 per cento, tiene conto del numero di persone che lavorano nell’università in rapporto al numero di studenti. Il quarto fattore, che ha un peso del 20 per cento nella classifica finale, valuta le citazioni sulle pubblicazioni scientifiche degli articoli e degli studi pubblicati dalle varie università: sono stati analizzati oltre 10 milioni di pubblicazioni, risalenti agli ultimi cinque anni, e il punteggio finale tiene anche conto di quanto è grande l’università, per evitare che quelle più grandi siano avvantaggiate. Gli ultimi due fattori, che incidono per il 5 per cento ciascuno, valutano la percentuale di studenti e di docenti stranieri nell’università. | Le migliori università del mondo nel 2016. Al primo posto di una delle più importanti classifiche annuali c'è il MIT, e tra le prime 20 ce ne sono due svizzere: le italiane sono molto indietro. |
Bert Stern è morto martedì 25 giugno nella sua casa di Manhattan, a New York. Aveva 83 anni, era il fotografo conosciuto in tutto il mondo per una serie indimenticabile di oltre 2500 fotografie fatte a Marilyn Monroe nel 1962, ma fu in generale uno dei fotografi più originali, creativi e più di successo degli anni Sessanta. Il New York Times lo definisce «un fotografo commerciale di elite, che ha contribuito a ridefinire l’arte delle pubblicità e della moda» a metà del secolo scorso. La notizia della sua morte è stata data solo giovedì dalla moglie, Shannah Laumeister, sposata segretamente quattro anni fa dopo la fine del suo primo matrimonio con la ballerina Allegra Kent. Non sono state comunicate invece le cause della morte. Stern nacque a Brooklyn, New York, il 3 ottobre 1929: crebbe in una famiglia ebraica molto povera originaria dell’Est Europa, ma si appassionò presto alla fotografia – suo padre faceva il fotografo ritrattista di bambini. Dopo avere lasciato la scuola superiore, si arruolò nell’esercito e lavorò come fotografo in una base militare statunitense in Giappone. Cominciò a farsi conoscere per i suoi lavori, grazie ai quali fu assunto alla rivista Look, dove divenne uno dei “protetti” del direttore artistico, Hershel Bramson, che gli affidò i primi lavori di fotografia commerciale. A Look Stern incontrò Stanley Kubrick, che prima di diventare uno dei registi più importanti e famosi della storia del cinema ebbe una carriera anche come fotografo: nel 1962, all’uscita del film Lolita, Kubrick chiese a Stern di fare delle fotografie da utilizzare per pubblicizzare il film – ed è proprio di Stern la celebre immagine sulla locandina di Lolita, quella con la ragazza che guarda in camera con gli occhiali da sole a forma di cuore. | Bert Stern e le foto di Marilyn. È morto uno dei fotografi più originali degli anni Sessanta: fu amico di Kubrick, scattò più di 2500 foto a Marilyn Monroe in tre giorni, poco prima che morisse. |
Una delle più grandi società al mondo che vende biglietti per concerti ed eventi, Ticketmaster, sta sperimentando un nuovo sistema di selezione dei propri clienti chiamato verified fan (“fan certificato”). Ticketmaster sostiene di aver introdotto il sistema per ridimensionare il business del bagarinaggio, che per i concerti più grossi arriva a gestire fra il 30 e il 50 per cento dei biglietti. Alcuni però si stanno lamentando del fatto che il nuovo sistema sia un modo per spillare ancora più soldi ai clienti, in cambio di un trattamento di favore. Negli Stati Uniti il bagarinaggio e la rivendita dei biglietti è un problema cronico: si stima che sia un business da circa 8 miliardi di dollari l’anno, e che i rivenditori siano così organizzati da avere bot sofisticati che comprano automaticamente centinaia di biglietti online non appena vengono messi a disposizione in prevendita. «I bot sono specializzati nella velocità, e se la distribuzione si basa su quello, competere con loro diventa duro», ha spiegato a Recode il responsabile di Ticketmaster per il Nord America, David Marcus: «Se però il sistema si basa sull’identità, le cose cambiano». | I concerti riservati ai “veri” fan. Un grosso rivenditore di biglietti sta provando a dare la precedenza a chi compra il merchandising e guarda i video degli artisti che vuole sentire: non tutti sono contenti. |
Il 23 febbraio del 1836, in quello che oggi è lo stato del Texas, l’esercito del Messico circondò la missione di Alamo, un complesso circondato da mura e difeso da un gruppo di patrioti texani, avventurieri americani e proprietari terrieri messicani. Due settimane dopo, con un assalto all’alba, i messicani conquistarono la missione uccidendo tutti i difensori. Oggi, 180 anni dopo, Alamo è diventata una delle battaglie più famose nella storia degli Stati Uniti: l’equivalente americano della resistenza degli spartani alle Termopili. Quando il Texas divenne uno stato indipendente Nel 1835 il Texas, che allora faceva parte del Messico, si ribellò contro il generale Antonio López de Santa Anna, uno degli innumerevoli dittatori che si succedettero alla guida del Messico nel corso del Diciannovesimo secolo. Il nucleo della rivolta era costituito dai proprietari terrieri messicani, che erano ostili alla volontà di accentramento di Santa Anna, e dai coloni di lingua inglese, arrivati a migliaia negli anni precedenti. La guarnigione messicana che controllava lo stato fu rapidamente sconfitta, ma Santa Anna organizzò rapidamente un esercito e invase quella che considerava una provincia ribelle. | «Ricordatevi di Alamo!». La battaglia che per gli americani è come le Termopili per i greci fu combattuta oggi, 180 anni fa. |
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha un grande archivio di film, alcuni dei quali sono vecchissimi. Di molti si sa quasi tutto – registi, attori e luoghi in cui sono girati – di altri molto poco: il Museo ha la pellicola o dei frammenti di pellicola di questi film, ma a parte le immagini (e il suono quando c’è) non ha a disposizioni altre informazioni. Per questo esiste “Missing Stars” (“Stelle mancanti”), un database online di fotogrammi tratti dai film di cui si conosce quasi nulla. Il sito del museo dice che «a ogni film è dedicata una scheda di approfondimento che contiene una selezione di immagini, i dati filmografici a disposizione, la sinossi o la descrizione, i dati tecnici delle copie, note ed eventuali proposte di identificazione in corso di verifica». È difficile, ma guardando le immagini di “Missing Stars” a qualcuno potrebbe capitare di riconoscere il cortile davanti casa o la faccia del nonno attore o del bisnonno regista. Oltre ad avere un’utilità nel ricostruire dei piccoli pezzi di storia del cinema, i fotogrammi sono anche degli interessanti documenti storici e cinematografici: come spiega il sito del museo, anche le pellicole che rimarranno senza nome avranno «una piccola opportunità di essere restituite allo sguardo e alla memoria». Chi vedendo le immagini dovesse avere informazioni utili può farlo sapere qui. | E questi film come si chiamano? chi li ha girati e da chi sono stati interpretati? Il Museo del Cinema di Torino ha un archivio di decine di pellicole di cui si sa poco o nulla, e ha bisogno di una mano. |
Uno degli aspetti più apprezzati del nuovo spinoff della saga di Star Wars, Solo, è il suo ritmo: nell’arco di due ore succedono moltissime cose, e qualcuno ha usato la fatidica espressione «non ci si annoia mai». Probabilmente a ragione, questa volta. In mezzo al trambusto potreste aver perso qualche riferimento ad altri film o personaggi della saga: qualcuno è più evidente – anche soltanto perché ha avuto una parte notevole nell’ultimo film della saga, l’Ultimo Jedi – diversi altri sono molto più sottili. Abbiamo provato a mettere insieme i più interessanti fra quelli che abbiamo trovato. Ovviamente, da qui in avanti trovate una valanga di spoiler su “Solo” | Dieci cose che forse non avete notato in “Solo”. Spiegazioni di misteri irrisolti da anni, ritorni vari e ammiccamenti agli impallinati di Star Wars, messi in fila. |
Apple ha deciso di citare in giudizio Samsung, accusata di aver copiato gli iPhone e gli iPad con la propria linea di prodotti Galaxy. L’azione legale è stata depositata lo scorso venerdì presso la Corte Distrettuale della California settentrionale e contiene numerose accuse nei confronti di Samsung. Secondo Apple, la società coreana avrebbe di proposito imitato l’aspetto, il design, il packaging e alcuni principi di funzionamento dei propri prodotti. Nelle 38 pagine della causa, gli avvocati di Apple sostengono che Samsung avrebbe scelto di copiare gli iPhone e gli iPad invece di mettersi al lavoro per trovare un proprio stile e soluzioni tecnologiche alternative. Un iPhone 3G a confronto con un Samsung Galaxy S (foto PARK JI-HWAN/AFP/Getty Images) | Apple accusa Samsung di copiare iPad. La società coreana è stata citata in giudizio per la sua linea di prodotti Galaxy, troppo simili agli iPhone e agli iPad. |
Mercoledì 22 marzo l’ufficio di presidenza della Camera ha approvato una proposta del Partito Democratico sui cosiddetti “vitalizi”: il testo prevede che gli ex deputati ancora titolari di vitalizio versino un contributo di solidarietà progressivo per i prossimi tre anni, a partire dal primo maggio. Gli ex deputati ancora titolari di vitalizio sono coloro che hanno cessato il mandato prima del 2011 e che non sono stati interessati dalla riforma che ha abolito i vitalizi e li ha sostituiti con una pensione calcolata con metodo contributivo mantenendo comunque alcune regole differenti rispetto a quelle vigenti per i lavoratori dipendenti. La proposta del PD prevede il versamento di un contributo che sarà del 10 per cento per i vitalizi da 70 mila a 80 mila euro, del 20 per cento da 80 mila a 90 mila euro, del 30 per cento da 90 mila a 100 mila euro e del 40 per cento per quelli superiori ai 100 mila euro annui. La proposta è temporanea perché così ha stabilito la Consulta in una passata occasione. Il prelievo progressivo dovrebbe portare a un risparmio di 2,5 milioni all’anno per le casse della Camera. La proposta del M5S intendeva parificare le pensioni parlamentari a quelle degli altri cittadini, ma non intervenendo sui vitalizi sopravvissuti alla riforma, perché per farlo servirebbe un voto parlamentare e non basterebbe una modifica del regolamento. Dopo il voto ci sono state delle proteste: i deputati del M5S hanno mostrato cartelli, urlato “vergogna” e hanno anche provato a fare irruzione nella sala della presidenza. | Perché PD e M5S litigano sui vitalizi. L'ufficio di presidenza della Camera ha approvato la proposta del PD, per limitare il privilegio dei parlamentari andati in pensione prima della loro abolizione, ma il M5S chiede altro. |
Il Partito Democratico ha presentato il suo programma il 2 febbraio per le prossime elezioni politiche del 4 marzo nel corso di un evento pubblico a Bologna. I punti principali del partito sono stati già anticipati dai vari candidati nelle settimane precedenti, ma nel documento vengono esplicitati dai titoli in cui è diviso il programma; “Lavoro”, “Europa”, “Prendersi cura delle persone” e “Cultura”. Al programma hanno lavorato soprattutto il segretario del PD Matteo Renzi e Tommaso Nannicini, docente all’università Bocconi di Milano e candidato al Parlamento. | Il programma del Partito Democratico per le elezioni del 2018. Tutte le proposte e le promesse del partito in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. |
Sta per chiudere il profilo Twitter svedese che, negli ultimi sette anni, è stato gestito a turno da centinaia di cittadini svedesi. Il profilo Twitter @sweden è attivo da sette anni, è gestito dall’ente di promozione del turismo svedese e dallo Swedish Institute e ha quasi 150mila follower e ogni settimana ha avuto un diverso gestore, che era libero di scrivere quello che voleva a patto che non fosse contro la legge o non rappresentasse una pubblicità. È stato il primo account nazionale di questo tipo (poi copiato da altri paesi) e negli anni ha fatto parlare per alcune controversie, come quando nel 2012 una cittadina fece un tweet antisemita. Si parlò di @sweden anche quando Donald Trump parlò della Svezia come di un paese con un grosso problema di immigrazione e il cittadino Max Karlsson, di 22 anni, gli rispose di stare tranquillo, che la Svezia non aveva nessun problema. L’ultimo tweet di @sweden (che è un profilo diverso da quello ufficiale dello stato svedese) sarà fatto il 30 settembre dal 365° cittadino. Non sono state comunicate le motivazioni della chiusura del profilo. Read more about the decision here: https://t.co/KCMTKSZ8g3 | Sta per chiudere il profilo Twitter gestito ogni settimana da uno svedese diverso. |
L’annuncio dei premi Nobel è previsto anche quest’anno nei primi giorni di ottobre, come del resto avviene già da molto tempo. Gli annunci saranno eseguiti quasi tutti la settimana prossima, mentre la cerimonia per la consegna dei premi avverrà il prossimo 10 dicembre, l’anniversario della morte di Alfred Nobel cui sono ispirati i riconoscimenti. Saranno consegnati tutti a Stoccolma, in Svezia, dove ha sede l’organizzazione del Nobel, fatta eccezione per quello per la Pace che come da tradizione sarà consegnato a Oslo, in Norvegia. Lunedì 5 ottobre 2015 alle 11:30 presso il Karolinska Institutet, Stoccolma | Quando annunciano i premi Nobel. A partire dalla settimana prossima ce ne sarà praticamente uno al giorno: le date. |
La discussione di questi ultimi giorni sulla questione dei migranti avviene su due diversi fronti: quello interno italiano e quello europeo. Nel primo caso, mentre i presidenti di alcune regioni del nord protestano e scrivono lettere ai prefetti, dal sud sono partiti i pullman con i migranti soccorsi negli ultimi giorni nel Mar Mediterraneo (si tratta di quasi 6.000 persone, profughi e richiedenti asilo, arrivate su barche e gommoni provenienti dalla Libia). Nel frattempo si attende che il sistema di quote recentemente approvato dall’Unione Europea diventi operativo, perché rappresenterebbe un “alleggerimento” per i paesi maggiormente coinvolti dagli sbarchi. Questo è il punto della situazione, a oggi. Distribuzione dei migranti in Italia La distribuzione sul territorio nazionale dei migranti era stata decisa in base a una serie di criteri fissati dal piano nazionale d’accoglienza del 10 luglio 2014, concordato insieme alle regioni: prevedeva la distribuzione dei migranti in maniera equilibrata tenendo conto della popolazione, del PIL e del numero di persone già ospitate da ciascuna regione. Il piano è saltato a causa dei nuovi sbarchi e del rifiuto di alcune regioni ad accogliere persone. Subito dopo le elezioni amministrative (lo scorso 31 maggio) e prevedendo nuovi sbarchi, il ministero dell’Interno aveva quindi inviato una circolare ai vari prefetti chiedendo di mettere a disposizione 7.500 nuovi posti ed evidenziando in modo esplicito l’obbligo per alcune regioni che finora erano “sotto-quota” a rispettare le direttive. | I due fronti sui migranti. In Italia la distribuzione va avanti, nonostante le proteste delle regioni (e come?); in Europa è di nuovo tutto fermo, nonostante le promesse. |
Columbia Pictures ha diffuso il primo trailer di “The Interview”, il nuovo film commedia di Seth Rogen ed Evan Goldberg. Racconta la storia di Aaron Rapoport (Seth Rogen) e di Dave Skylark (James Franco), due conduttori di uno show televisivo statunitense che decidono di andare a intervistare il dittatore della Corea del Nord Kim Jong-un, dopo avere scoperto che è un loro fan. I piani dei due cambiano quando la CIA decide di cogliere l’occasione per inserirli all’interno di una missione segreta per uccidere Kim Jong-un. | Il trailer di “The Interview” di Seth Rogen. Racconta la storia di due conduttori televisivi e della loro missione segreta per uccidere Kim Jong-Un in Corea del Nord. |
Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea capitolina, il consiglio comunale di Roma, e importante personaggio del Movimento 5 Stelle della città, è stato arrestato con l’accusa di corruzione. De Vito, eletto con il Movimento 5 Stelle, secondo l’accusa avrebbe ricevuto tangenti dall’imprenditore Luca Parnasi, proprietario dei terreni di Tor di Valle su cui dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma, in cambio della promessa di agevolarne la costruzione, e anche da altri imprenditori per altre opere della città. Insieme a De Vito sono state arrestate altre tre persone, di cui due agli arresti domiciliari. Scrive Repubblica che l’inchiesta, denominata “Congiunzione astrale”, oltre che la costruzione dello stadio della Roma, riguarda anche «la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense». La Stampa aggiunge: | L’arresto di Marcello De Vito. Il presidente del consiglio comunale di Roma e dirigente del M5S è accusato di aver ricevuto tangenti per favorire appalti e nuove costruzioni. |
L’artista e writer inglese Banksy – probabilmente il più noto street artist al mondo, anche per via del fatto che non se ne conosce l’identità – ha pubblicato sulla homepage del suo sito una nuova versione di una delle sue immagini più celebri, la cosiddetta “ragazza con il palloncino”, sponsorizzando alcune iniziative umanitarie per la Siria. L’immagine originale era stata disegnata su un muro di Londra (ai primi di febbraio è stata annunciata la sua rimozione e messa in vendita): la nuova versione occupa tutta la prima pagina del sito, e la bambina vi appare con un velo sulla testa. Cliccando si accede a una pagina con l’hashtag #WithSyria e il rimando a una iniziativa con lo stesso nome da parte di molte organizzazioni umanitarie di tutto il mondo. Banksy non aveva reso note sue iniziative dopo il suo progetto di un mese a New York, a ottobre del 2013. | L’immagine di Banksy per la Siria. Il più famoso street artist del mondo ha rifatto la sua famosissima "Ragazza con il palloncino", per promuovere una campagna umanitaria. |
Tra mercoledì 7 e venerdì 9 gennaio, milioni di persone in tutto il mondo hanno seguito le notizie sull’assalto alla redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, a Parigi, e sulla ricerca degli assalitori nei dintorni della città fino al loro ritrovamento e alla loro uccisione, insieme con l’autore di un sequestro in un supermarket kosher parigino di Porte de Vincennes. Alle informazioni date da fonti più tradizionali, come le tv e i siti di news, si sono aggiunte le notizie comunicate direttamente sui social network da chi si trovava – spesso per caso – nei paraggi dei luoghi in cui sono avvenuti gli attacchi e i sequestri. Nelle ore dopo il primo assalto sono state diffuse informazioni di ogni tipo tramite Twitter, Facebook e YouTube: in alcuni casi sbagliate, in altri talmente sul punto e precise da costituire un pericolo per la polizia e chi stava cercando di gestire la situazione. Come segnala il Wall Street Journal, la rapida diffusione di informazioni tramite i social network durante emergenze come la ricerca di criminali molto pericolosi sta diventando un problema che le forze di polizia devono affrontare sempre più di frequente, e che porta spesso alla censura temporanea di alcuni contenuti per non danneggiare le operazioni in corso. Poco dopo che si era diffusa la notizia del sequestro a Porte de Vincennes venerdì scorso, per esempio, la zona del supermarket è stata raggiunta da decine di televisioni e di curiosi che con i loro smartphone hanno scattato foto e video nei pressi del negozio. La polizia è dovuta intervenire creando un’area di sicurezza intorno al supermarket molto ampia e ordinando a tutte le televisioni di non diffondere alcuna immagine in diretta delle attività di polizia, perché Amedy Coulibaly – il sequestratore all’interno del negozio – avrebbe potuto ottenere informazioni importanti su che cosa stava accadendo all’esterno. | I social media durante un attentato. Quello che le persone scrivevano su Facebook e Twitter durante gli attacchi di Parigi ha complicato le operazioni di polizia? Sta diventando una questione ricorrente. |
Le mappe della metropolitana sono un genere a parte nel meraviglioso mondo della cartografia. In ogni città che ha una rete sufficientemente disegnabile – Roma esclusa, insomma – l’immagine delle linee colorate che si incrociano sulla sagoma della città è diventata una delle icone urbane più riconoscibili: si tratti di Londra, Parigi, Tokyo, New York o persino Milano con le sue tre linee e mezza. Ci sono scuole grafiche diverse che si sono rese riconoscibili, e prima ancora scuole toponomastiche: come identificare le linee, con un nome, un numero, il nome dei capolinea? E poi le scelte dei colori, dei simboli, e soprattutto dell’aderenza alla planimetria reale da parte del disegno della mappa. Che ha avendo un’utilità prevalentemente simbolica – tragitti e destinazioni prevalgono su tutto il resto – spesso è ricostruita privilegiando la chiarezza rispetto all’aderenza topografica. E se c’è un posto dove tutto questo diventa sempre più evidente, è Manhattan. L’isola è stretta e lunga, molto stretta e molto lunga, e per di più stretta sul lato orizzontale: e questo ha sempre complicato molto il lavoro di chiarezza per chi doveva inserire in così poco spazio linee, stazioni, nomi, simboli. Così, un po’ alla volta negli anni, la mappa della metropolitana di New York è andata allargando sempre di più le dimensioni di Manhattan, e adesso siamo alla vigilia di una nuova dilatazione. | La nuova mappa della metropolitana di New York. Un genere di culto nel design cartografico conosce un nuovo ritocco. |
Qualcosa non ha funzionato la sera di domenica 27 marzo con il “Safety Check” di Facebook, uno strumento del social network di cui si è parlato molto negli ultimi mesi e progettato per rendere più facile comunicare ad amici e parenti che si sta bene nel caso ci si trovi in mezzo a una crisi (la città di un attentato o la regione di un terremoto, per esempio). “Safety Check” funziona così: Facebook capisce quali utenti si trovano in una certa area e li invita a rispondere a una domanda sulle loro condizioni, la risposta viene poi pubblicata sul profilo Facebook di quella persona ed è visibile a tutti gli amici. Dopo l’attentato di domenica nella città pakistana di Lahore, dove sono rimaste uccise almeno 70 persone, diversi utenti di Facebook in giro per il mondo – ma non in Pakistan – si sono ritrovati una notifica che chiedeva se stessero bene e se fossero stati coinvolti nelle esplosioni. | Qualcosa non ha funzionato nel “Safety Check” di Facebook per l’attentato a Lahore. La notifica che chiede se si sta bene è arrivata ad utenti in tutto il mondo, ma non a quelli che si trovavano in Pakistan. |
Spotify, l’azienda svedese fornitrice dell’omonimo servizio di streaming musicale, ha presentato un reclamo contro Apple alla Commissione Europea riguardo la commissione del 30 per cento che Apple prende sugli abbonamenti a Spotify fatti attraverso l’App Store – così come su altri servizi digitali. Daniel Ek, amministratore delegato di Spotify, ha spiegato le ragioni del reclamo in un comunicato stampa: ha detto che Apple impone questa commissione per danneggiare i suoi concorrenti, costringendoli a tenere più alti i prezzi dei loro abbonamenti. Anche l’azienda americana ha un proprio servizio di streaming musicale, Apple Music. Spotify ha anche lanciato una campagna di comunicazione per chiedere a Apple di comportarsi in modo equo con i suoi concorrenti. L'Europa, spiegata bene. | Spotify ha presentato un reclamo contro Apple alla Commissione Europea. Ritiene ingiusto che Apple prenda una commissione del 30 per cento sulle iscrizioni al suo servizio di streaming fatte tramite l'App Store. |
Ferrero, l’azienda italiana produttrice di Nutella e molti altri prodotti dolciari, comprerà la divisione dell’americana Kellogg’s che si occupa di biscotti per 1,3 miliardi di dollari (1,1 miliardi di euro); in particolare acquisirà i marchi di biscotti con gocce di cioccolato Keebler e Famous Amos, oltre a Murray Sugar Free e Stretch Island. Con l’acquisizione Ferrero comprerà anche sei stabilimenti industriali sparsi per gli Stati Uniti, di cui due a Chicago. L’affare sarà concluso nella seconda metà dell’anno. Negli ultimi anni Ferrero, sotto la guida del presidente esecutivo Giovanni Ferrero, ha concluso diversi accordi per acquisire piccoli e medi concorrenti sul mercato europeo e statunitense. Ad esempio l’anno scorso ha acquisito da Nestlé diversi marchi molto conosciuti sul mercato statunitense come Butterfinger, Crunch, BabyRuth, 100Grand, Raisinets e Chunky. | Ferrero comprerà i marchi di biscotti di Kellogg’s. |
Ieri Amazon ha messo fuori servizio i server che ospitavano i file di Wikileaks in seguito alle pressioni del senatore americano Joe Lieberman, che aveva richiesto alla società alcuni chiarimenti sull’uso dei suoi server per l’organizzazione di Julian Assange. Il sito è rimasto inutilizzabile per alcune ore, prima di essere trasferito di nuovo su server svedesi. Già da prima della diffusione dei cables di domenica scorsa, i computer svedesi che inizialmente ospitavano i file di Wikileaks erano stati colpiti da un attacco hacker. Wikileaks aveva quindi trasferito tutti i suoi documenti e informazioni sui server di Amazon, che possono essere affittati anche da clienti privati. Ma ieri Amazon ha deciso di assecondare le richieste della Commissione per la Sicurezza Nazionale del senato guidata da Lieberman, e li ha messi fuori uso. | Amazon si disfa di Wikileaks. Su pressione del senato americano ha messo fuori servizio i server che ospitavano i documenti del "cablegate". |
Sabato scorso, durante un intervento alla festa della Lega Nord a Treviglio, in provincia di Bergamo, il vicepresidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli, ha paragonato il ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, a un orango. Nei giorni successivi diversi esponenti del Partito Democratico e di Sinistra Ecologia Libertà hanno chiesto a Calderoli le dimissioni: nonostante il senatore leghista si sia poi scusato per le dichiarazioni su Kyenge, è stato comunque duramente criticato dal primo ministro Enrico Letta, oltre che dai presidenti delle due Camere, Laura Boldrini e Pietro Grasso. La vicenda è stata poi ripresa ampiamente anche dalla stampa internazionale. L’audio dell’intervento di Calderoli a Treviglio, e la sua trascrizione. | La questione Calderoli-Kyenge. Che cosa ha detto di preciso il vicepresidente del Senato, durante il comizio a Treviglio di sabato scorso (audio). |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.314 nuovi casi positivi da coronavirus e 356 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 20.441 (168 in più di ieri), di cui 2.146 nei reparti di terapia intensiva (28 in più di ieri) e 18.295 negli altri reparti (140 in più di ieri). Sono stati analizzati 143.228 tamponi molecolari e 160.622 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’8,1 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,1 per cento. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 9.630 e i morti 274. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (2.480), Emilia-Romagna (1.588), Campania (1.436), Veneto (1.062) e Piemonte (1.023). | I dati del coronavirus in Italia di oggi, martedì 23 febbraio. |
La cantante americana Alicia Keys ha diffuso una canzone sul caso Eric Garner, l’uomo afroamericano ucciso da un poliziotto bianco durante un arresto piuttosto brutale. Mercoledì 3 dicembre il gran giurì di Staten Island, New York, ha deciso di non incriminare l’agente: dopo la decisione ci sono state molte proteste a New York e in altre città. La canzone di Alicia Keys si intitola “We gotta pray” e parla di sirene e fumo nelle strade, in riferimento alle proteste. È accompagnata da un video che combina immagini delle proteste di questi giorni con quelle per i diritti civili del passato, e immagini e citazioni di Martin Luther King e Gandhi con foto di persone in preghiera. Verso la fine del video compare una foto di Garner, visibile per circa dieci secondi. Keys ha spiegato in un’intervista che ha scritto la canzone nei mesi scorsi, dopo la morte di Garner e di Michael Brown a Ferguson, e che l’ha registrata da sola di notte. | La canzone di Alicia Keys sulle proteste americane. Si intitola "We gotta pray", è accompagnata dalle immagini di questi giorni. |
Da ormai quindici anni il motore di ricerca Google è solito celebrare anniversari, feste o ricorrenze speciali mettendo sulla propria homepage un “doodle” (che vuol dire “scarabocchio”), ovvero una versione modificata del proprio logo, che richiami graficamente l’evento da celebrare. Il primo doodle di Google venne creato dai suoi fondatori Larry Page e Sergey Brin il 30 agosto 1998, in onore del festival di Burning Man che si svolge ogni anno in Nevada: da allora si cominciò ad utilizzarli per celebrare festività familiari, feste religiose o nazionali e gli anniversari di nascita e morte di molti e diversi personaggi. I doodle possono essere globali, visibili agli utenti ovunque, o possono avere una versione differente (e apparire esclusivamente) nelle diverse edizioni locali di Google. Oggi, per esempio, il doodle sul centenario dell’architetto giapponese Kenzo Tange è usato solo sulla versione giapponese di Google. Questo avviene per anniversari o eventi che hanno rilievo solo o soprattutto in singoli paesi, ma non negli altri. E la raccolta di questi doodle locali mostra non solo una bella sequenza di scelte grafiche ma racconta anche storie legate a ciascuna nazione e ignorate da noi: che la Corea del Sud ha una giornata ufficiale in cui celebra il suo fiore nazionale, l’Hibiscus syriacus; che in Perù si festeggia il “giorno della patata”; che in Brasile e in Israele il “giorno degli innamorati” non è San Valentino; e che ci sono stati cantanti, pittori e artisti (a noi spesso sconosciuti) che nelle storie dei loro paesi hanno contato molto. | I doodle degli altri. Storie ed eroi dei paesi del mondo raccontate attraverso le celebrazioni di Google che noi non vediamo. |
Ci sono poche aziende che possono festeggiare il recente crollo del prezzo del petrolio più di un grande produttore di pneumatici. Per grandi marchi del settore, come Bridgestone, Michelin, Goodyear, Continental e Pirelli, costi più bassi per il petrolio significano minori costi di produzione per la gomma sintetica (il materiale usato nella produzione dei pneumatici) ma anche un aumento di domanda, perché la gente guida di più macchine e moto. «Stiamo attraversando un bel periodo», ha detto il direttore finanziario di Continental, Wolfgang Schaefer, annunciando un aumento del 25 per cento dei profitti nel secondo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Sembra che gli investitori siano d’accordo: il valore delle azioni delle cinque maggiori aziende produttrici di pneumatici al mondo ha cominciato a salire ripidamente nello stesso periodo in cui il prezzo del petrolio è crollato. Se guardiamo a Goodyear, il più grande produttore negli Stati Uniti, notiamo una crescita del valore delle azioni del 25 per cento durante lo scorso anno. Lo S&P500, un indice che raccoglie l’andamento ponderato delle maggiori 500 aziende quotate alla borsa di Wall Street (comprendendo quindi anche i produttori di petrolio), è cresciuto solo del 7,4 per cento nello stesso periodo. | È un buon momento per i pneumatici. L'industria delle gomme sta traendo grandi vantaggi dal crollo del prezzo del petrolio, per due ragioni. |
Nick Baum e Bill Ferrell sono due esperti informatici, hanno lavorato per Google fino allo scorso anno e sono i fondatori di WhereBerry, un social network per raccontare e condividere con gli amici le cose che vorresti fare in futuro. Il nuovo servizio è online da poche ore e non vuole fare concorrenza a Facebook o Twitter, ma semplicemente offrire funzionalità aggiuntive per organizzare e gestire al meglio i propri progetti futuri, spiegano i due fondatori sul New York Times. Stiamo dando alla gente un unico luogo in cui raccogliere tutte quelle idee che vengono in mente alle persone sulle cose da fare. Se le metti qui, non te le dimenticherai e il fatto di poterle combinare insieme ti consentirà di fare molte più cose. | WhereBerry, un social network per l’avvenire. Serve a condividere progetti e idee per il futuro con i propri amici: è online da oggi. |
Oggi il Guardian e Time anticipano il primo e secondo capitolo di Career of Evil, il nuovo romanzo di Robert Galbraith, ovvero l’altro nome con cui pubblica J.K. Rowling, l’autrice dei popolari libri di Harry Potter. Career of Evil – che nel Regno Unito uscirà il 20 ottobre a 20 sterline – è il terzo romanzo della serie del detective Cormoran Strike, dopo The Cuckoo’s Calling (Il richiamo del cuculo) e The Silkworm (Il baco da seta), entrambi pubblicati in Italia da Salani. Career of Evil inizia in un mattino di aprile pieno di sole. C’è un uomo di buonumore che ripensa con piacere all’omicidio che ha commesso il giorno prima. Del sangue della donna che ha ucciso è rimasta un’unica traccia, “una linea nera come una parentesi” sotto l’unghia del dito medio della mano sinistra. L’uomo si succhia il polpastrello e sente il sapore di ferro del sangue. | Il nuovo libro di Robert Galbraith (cioè J.K. Rowling). Si chiama "Career of evil", esce il 20 ottobre nel Regno Unito e oggi il Guardian ne anticipa l'inizio. |
Ogni anno viene assegnato nel Regno Unito il premio per l’Underwater Photographer of the Year, il miglior fotografo subacqueo: quest’anno ha vinto l’inglese Richard Barnden, con la sua foto di squali grigi del reef a caccia di un pesce pappagallo, selezionata come la migliore tra circa 5mila foto. Tra le altre vincitrici in diverse categorie, che trovate qui sotto, ci sono quella di una tartaruga intrappolata in una rete, megattere e delfini, razze che sembrano sorridere , foche e iguane marine. Tutte le foto vincitrici e finaliste si possono vedere anche sul sito del concorso. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Grandi foto scattate sott’acqua. Quelle che hanno vinto quest'anno il concorso "Underwater Photographer of the Year". |
È cominciato il Prime Day di Amazon, l’evento commerciale che dà agli abbonati al servizio di consegna veloce Prime l’accesso a migliaia di sconti su diversi tipi di prodotti. Fu organizzato per la prima volta negli Stati Uniti nel luglio del 2015 per festeggiare i dieci anni di vita di Amazon e da allora è sempre stato ripetuto. Quest’anno, a causa dei rallentamenti dovuti alla pandemia da coronavirus, gli sconti sono stati rimandati da luglio a ottobre: dureranno fino alle 23.59 di mercoledì. Facendo ordine tra le offerte e qualche verifica sui prezzi, la redazione del Post ha individuato dieci offerte più interessanti delle altre per qualche ragione, dai gusti personali della redazione alla generale popolarità e apprezzamento nei confronti di un marchio. Per ognuna vale la considerazione che il prezzo scontato è davvero conveniente. | 10 sconti davvero interessanti del Prime Day. Individuati dalla redazione del Post tra migliaia di offerte: su un iPad, una sedia ergonomica, una casseruola molto costosa e un oggetto di design con una lunga storia, tra le altre cose. |
Courtney Love ha raggiunto un accordo con la stilista Dawn Simorangkir, che le aveva fatto causa sostenendo di essere stata diffamata su Twitter. La stilista lascerà cadere le accuse contro Love, che le verserà in cambio 430mila dollari da pagare a rate da qui al 2014. La vicenda comincia nel 2009, quando la stilista richiese a Courtney Love il pagamento di un abito di 4mila euro. Love diceva di averlo già pagato e insultò Dawn Simorangkir su Twitter, accusandola tra le altre cose di essere una «ladra». A quel punto Dawn Simorangkir le fece causa, sostenendo che i commenti della popstar l’avessero danneggiata, vista la sua influenza nel mondo dello spettacolo. Dal canto suo Love ha provato a difendersi tirando in ballo la libertà di espressione e sostenendo che la stilista non avesse modi di provare i danni che le sue critiche avrebbero provocato. | Courtney Love dovrà dare 430 mila dollari a una stilista. E tutto per via di qualche messaggio su Twitter. |
Tenet, l’undicesimo film di Christopher Nolan, è da oggi in 600 sale cinematografiche italiane. Per l’attesa dovuta ai suoi tanti rinvii, per la fama del regista e per il fatto che la concorrenza sia quasi assente, è un film di cui si parlerà e che riporterà nei cinema molti spettatori che non ci andavano da mesi. Intanto sono già arrivate molte recensioni: qui avanti un po’ delle cose che dicono, ovviamente senza spoiler. A volerla dire in poche righe, provando a far la media tra decine di recensioni diverse, di Tenet si pensa che sia un film visivamente potente e intrigante, con ambizioni anche superiori a quelle di Inception ma risultati che secondo molti non sono a quel livello. Un film da 7, perché alterna alcune cose da 5,5 ad altre decisamente da 8, secondo qualcuno da 9. | Cosa si dice di “Tenet”. Parlandone senza fare spoiler, ovviamente. |
Negli ultimi giorni si è tornati a parlare dell’aumento del biglietto singolo dei mezzi pubblici nella città di Milano, che il comune propone da tempo e che dovrebbe entrare in vigore ad aprile o a maggio. La modifica più visibile prevede l’aumento del costo del biglietto urbano da 1,50 a 2 euro, un aumento del 33 per cento, ma con varie eccezioni e riduzioni di prezzo per molti cittadini, e nell’ambito di un programma che coinvolgerà moltissime città dell’hinterland in cui abitano molti pendolari, che infatti sono favorevoli alla decisione. Da settimane però comune e regione non riescono a mettersi d’accordo, e la questione è finita anche nelle pagine nazionali dei quotidiani. Il comune di Milano, che dal 2011 è governato dal centrosinistra, sostiene che l’aumento del prezzo del biglietto sia necessario per far tornare i conti di ATM, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico con risultati considerati unanimemente soddisfacenti, e per far fronte alle molte espansioni del servizio già avvenute e a quelle in programma (su tutte la prossima apertura della Metro 4, la quinta linea cittadina). Le nuove tariffe, inoltre, verranno applicate nell’ambito di un nuovo piano tariffario integrato che avrà valore almeno in una prima fase in tutti i comuni della provincia di Milano e di Monza e Brianza (in cui abitano più o meno 4 milioni di persone). | La questione del biglietto dei mezzi pubblici a Milano, spiegata. Il comune e la regione litigano da giorni per un nuovo piano tariffario che va molto oltre il semplice "aumento del costo del biglietto urbano". |
Il rinoceronte e la pecora è già il titolo di un film, di una canzone, di un racconto, ma prima di tutto è una delle nostre foto preferite della raccolta bestiale di questa settimana: guardatela e lasciatevi ispirare. Se non fosse abbastanza, c’è il piccolo di tamarino Edipo abbracciato alla sua mamma, per intenerirsi e imparare un nuovo nome difficile; due cuccioli di facocero in uno zoo tedesco e uno di leone marino nella macchina della polizia. Vedrete anche quattro gobbe tutte insieme, cinque tartarughe in fila a pelo d’acqua, tre trichechi e un elefante che si era perso riportato a casa da una gru. Non si vedono i due liocorni ma due armadilli sì, o quasi: uno è la mamma, quello che sembra una palla è il suo cucciolo arrotolato. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Armadilli arrotolati, tamarini Edipo e cuccioli di facocero nella raccolta degli animali più fotogenici della settimana. |
Miss P., un beagle di quattro anni e 38 centimetri, ha vinto la 139esima edizione del Westminster Kennel Club Dog Show, la più importante mostra e gara di bellezza di cani degli Stati Uniti, oltre che il secondo evento sportivo più antico del paese dopo il Kentucky Derby. La gara si è tenuta al Madison Square Garden di New York il 16 e 17 febbraio, e ha visto la partecipazione di 2.700 cani di 200 razze diverse provenienti da 15 paesi di tutto il mondo. Will Alexander, il proprietario di Miss P. è di Vancouver, in Canada: ha spiegato che il suo cane è la pronipote di Uno, il primo beagle ad aver vinto la gara nel 2008: è probabilmente il vincitore più popolare e amato dagli appassionati di gare di cani, ora ha dieci anni e vive a Austin in Texas. Miss P. è stata scelta da David Merriam, il giudice della gara di bellezza, che l’ha preferita al cane considerato il preferito del pubblico, il bobtail Swagger, a uno skye terrier di nome Charlie e a Matisse, un Cão de água português imparentato con Sunny, il cane della famiglia Obama. Per chi non ne sa niente di competizioni canine, le foto della gara sono piuttosto divertenti: mostrano cani di svariate taglie e razze mentre vengono pettinati, imbellettati e misurati, che si sottomettono placidamente a spazzole, fiocchetti e phon, o che guardano con aria avvilita e incuriosita giudici, proprietari e altri concorrenti. | Quel pomeriggio di un giorno da cani. Un peloso reportage fotografico dalla più importante gara americana di bellezza per cani (spoiler: ha vinto un beagle). |
Domenica, a Los Angeles, si terrà la sessantottesima edizione dei Golden Globe, primo evento di grande rilevanza della cosiddetta awards season, la stagione delle premiazioni. I riconoscimenti, consegnati durante un pranzo di gala, sono assegnati da una giuria di novanta giornalisti alle migliori uscite cinematografiche e televisive dell’anno appena trascorso. Tra le nomination risaltano The Kids Are All Right (I ragazzi stanno bene), il film indipendente che ha conquistato la critica al Sundance, ed Emma Stone per Easy Girl, una commedia per ragazzi brillante e maliziosa. Ma, ovviamente, si punta tutto sui colossi: Inception, Il cigno nero, Il discorso del re, The Social Network. | Guida ai Golden Globes. Le nomination e i favoriti del premio cinematografico di domenica. |
Il prigioniero coreano è il nuovo film del regista sudcoreano Kim Ki-duk, famoso per Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera (2003), per Ferro 3 – La casa vuota (2003) con cui vinse il Leone d’argento alla Mostra del cinema di Venezia, per il documentario Arirang (2011), che ottenne il premio della sezione “Un Certain Regard” al festival di Cannes, per Pietà, Leone d’oro nel 2012 e infine per il documentario Moebius. Il prigioniero coreano è stato presentato alla 73° Mostra del cinema Di Venezia nel 2016 e uscirà in Italia il 12 aprile. È un thriller politico che racconta di un pescatore povero della Corea del Nord, Nam Chul-woo, che dopo la rottura del motore della barca va alla deriva verso la Corea del Sud. Qui viene interrogato brutalmente per il sospetto di essere una spia e poi rimandato nel suo paese, dove verrà nuovamente guardato con sospetto e dovrà dimostrare di non essere un disertore ma lo stesso cittadino modello di prima. Questa scena del film mostra uno dei primi interrogatori subiti in Corea del Sud da Nam Chul-woo. | Una scena di “Il prigioniero coreano”. È il nuovo film di Kim Ki-duk, famoso per "Ferro 3 – La casa vuota" e "Pietà". |
Aggiornamento alle 13.00: dopo la comunicazione del sequestro di sei impianti dello stabilimento siderurgico Ilva deciso dal giudice per le indagini preliminari di Taranto Patrizia Todisco, i sindacati Fim, Fiom e Uilm, nell’assemblea dei lavoratori che si è conclusa stamattina all’interno dell’azienda, hanno confermato lo sciopero ad oltranza, mentre i lavoratori stanno continuando a protestare e a presidiare tutti gli ingressi stradali della città: le forze dell’ordine stanno cercando di deviare il traffico sulle strade secondarie. Anche a Genova, contro il sequestro dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto, un migliaio di operai dell’Ilva dello stabilimento di Cornigliano ha organizzato un corteo fino alla Prefettura dove una delegazione di lavoratori e sindacalisti ha incontrato il prefetto Antonio Musolino. Alcune strade sono state bloccate con cassonetti dell’immondizia. Francesco Grondona, segretario della Fiom di Genova, ha spiegato che «la chiusura dello stabilimento di Taranto comporta la chiusura degli stabilimenti di Genova e Novi Ligure, alimentati con i coils (rotoli grezzi) che arrivano via nave da Taranto. In questa situazione, l’autonomia dell’Ilva di Genova non va oltre i cinque giorni». | Sei impianti dell’Ilva sotto sequestro. E otto persone agli arresti domiciliari: lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari, i lavoratori scioperano a oltranza ed è stato organizzato un corteo di protesta anche a Genova. |
Con la legge di stabilità approvata lo scorso 22 dicembre sono state apportate alcune modifiche alla modalità di pagamento e all’importo del canone RAI per l’anno 2016 e i seguenti. Il canone RAI è un’imposta sulla detenzione di «uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo», ma ora vediamo meglio cosa vuol dire e in quali casi si può evitare di pagare Dal 2016 il canone annuo ordinario è stato ridotto a 100 euro. Nel 2015 era di 113,5 euro. | Breve guida al nuovo canone RAI in bolletta. Quanto si paga, e come? Chi paga? Si può non pagare? Le nuove regole introdotte dalla legge di stabilità a partire dal 2016. |
Martedì 11 marzo ad Austin, in Texas, durante il South by Southwest (conosciuto anche come SXSW, uno dei festival più ricchi e innovativi degli Stati Uniti, dedicato al cinema, alla musica e alla tecnologia) Neil Young ha presentato PonoMusic, un progetto su cui il cantautore canadese sta lavorando da qualche anno: si tratta di un nuovo lettore digitale (PonoPlayer) che usa un formato audio ad alta definizione, con relativo servizio di download. Il progetto è stato lanciato attraverso il sito di crowdfunding Kickstarter, dove ha già superato il milione di dollari (su 800mila dollari di obiettivo previsto alla partenza). Pono – che è una parola hawaiana che significa “virtù”, “giustizia” – è prodotto dalla PonoMusic, azienda fondata da Neil Young e dall’imprenditore John Hamm. Pono, ha spiegato Young durante il suo intervento a Austin (e come si può vedere nel video di presentazione del progetto su Kickstarter, con testimonial come Bruce Springsteen, Sting, Patti Smith, Arcade Fire, Beck, Elvis Costello e molti altri) “è un sistema, non un semplice formato audio” che “mira a preservare il sentimento, lo spirito e l’emozione che gli artisti mettono nelle loro registrazioni originali in studio”. Neil Young è sempre stato molto critico nei confronti della qualità del suono digitale e soprattutto del formato compresso dell’mp3 (sviluppato e prodotto negli anni Novanta dall’ingegnere italiano Leonardo Chiariglione) che secondo lui “rende solo il cinque per cento della qualità dell’audio registrato in studio” e per questo “è assurdo che sia diventato uno standard”. “In questo momento noi dell’industria musicale stiamo vendendo merda. La gente la compra ancora, ma comprerebbe qualsiasi cosa perché vuole ascoltare le canzoni” ha aggiunto Young, che ha definito l’ascolto di un mp3 come “ascoltare musica sott’acqua”. | Pono e la lotta contro gli mp3. A che punto è il progetto del nuovo lettore musicale di Neil Young, perché con quelli attuali è come "ascoltare musica sott'acqua". |
Aggiornamento del 19 agosto: La mostra è stata annullata. *** | “Geografie e storie di transizioni”. 20 fotografie da una mostra che racconta i cambiamenti sociali, economici e antropologici di questi anni, e apre il 16 agosto ad Alcamo. |
Disney ha annunciato che entro la fine del prossimo anno aprirà negli Stati Uniti Disney+, il suo servizio per vedere film e serie tv in streaming destinato a fare concorrenza a Netflix e agli altri distributori (e produttori) di contenuti video online. Le intenzioni di entrare in questo settore erano già state annunciate da Disney un paio di anni fa, quando la società aveva annunciato di volere rimuovere tutti i propri contenuti da Netflix entro il 2019, in vista della creazione di una propria offerta streaming. Il catalogo comprenderà i film più famosi di Disney realizzati in passato e le ultime novità, compresi i film Marvel e quelli della saga di Star Wars. Saranno compresi anche diversi film Pixar e numerose serie animate, classiche e rivisitate. Per ora la società non ha fornito dettagli e scadenze sulla diffusione del servizio al di fuori degli Stati Uniti. | Il servizio per vedere film e serie in streaming di Disney si chiamerà Disney+ e aprirà nel 2019. |
Tra i vari personaggi che popolano le tradizioni natalizie, gli ultimi in ordine di arrivo sono i cosiddetti re magi, cioè i tre re orientali che – secondo la versione più popolare – portarono dei doni a Gesù appena nato, dopo essere arrivati in Palestina seguendo la cosiddetta “stella cometa”. Il loro arrivo a Betlemme viene ricordato il 6 gennaio, festa dell’Epifania. I doni che portarono a Gesù erano oro, incenso e mirra (su cosa sia la mirra ci torniamo dopo). Si dice che i loro nomi fossero Gaspare, Melchiorre e Baldassarre e che fossero di tre etnie diverse: uno bianco, uno nero e uno mediorientale. In realtà, come per altri personaggi presenti nel presepe, nel corso del tempo alla loro storia sono stati aggiunti vari dettagli che non sono presenti nei Vangeli. Per esempio si dice che furono tre perché Gesù ricevette tre regali. | Tutto quello che sai sui re magi è falso. Non erano tre, non erano re, non si chiamavano Gaspare, Melchiorre e Baldassarre e non seguivano una "stella cometa". |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Il “caso Napolitano-Mancino” è una bolla di sapone. Michele Ainis spiega sul Corriere della Sera perché il presidente della Repubblica ha fatto cose "doverose" e tutt'altro che illecite. |
Lunedì apre ad Arles in Francia il festival di fotografia Les Recontres d’Arles. Il Festival è diretto da François Hébel, si intitola Arles in Black ed è arrivato alla 44esima edizione. Quest’anno il tema proposto sarà il bianco e nero, tema da alcuni considerato paradossale, vista l’epoca in cui ci troviamo, ma rilanciato dai curatori con un proposito radicale di riscoperta e diverse opere e artisti inediti e originali. Il festival è molto grande e vario, espone vecchi e importanti lavori dalla storia della fotografia e altri contemporanei che scelgono il bianco e nero come scelta stilistica. Il tema attraversa tutto il festival e racconta del lento declino del bianco e nero, cominciato all’inizio degli anni Novanta, fino ad arrivare all’arrivo della fotografia digitale, passando per gli album e gli archivi di famiglia. Gli incontri provano a chiedersi che posto ha la fotografia in bianco e nero oggi. | La fotografia in bianco e nero ad Arles. 30 immagini da uno dei festival di fotografia più importanti in Europa, che apre lunedì. |
Negli ultimi giorni sono usciti diversi articoli sulla complicata situazione di Bitcoin, la valuta elettronica virtuale che nel corso del 2013 aveva aumentato notevolmente il proprio valore e diffusione, in parte anche grazie all’attenzione dei media sul fenomeno. Il 2014, al contrario, per Bitcoin è stato un anno fondamentalmente negativo, per vari motivi fra i quali la bancarotta del principale mercato online dove si potevano scambiare Bitcoin con una valuta “vera” – Mt. Gox – e un generale aumento della diffidenza nei suoi confronti. A oggi, per acquistare un bitcoin ci vogliono circa 334 dollari (circa 271 euro), mentre nel gennaio del 2014 ce ne volevano circa 750 (e addirittura 900, durante un picco di quei giorni): si tratta di un calo del 52 per cento, un dato più grave sia del crollo del rublo (che attualmente viene cambiato in dollari al 46,5 per cento in meno rispetto a inizio anno) sia del calo del peso argentino, che in questi mesi ha perso il 24 per cento del proprio valore. | Il complicato 2014 di Bitcoin. Perché in un anno la valuta virtuale ha perso metà del suo valore, nonostante abbia cominciato ad essere accettata anche da grandi aziende. |
Huawei ha presentato HarmonyOS, il nuovo sistema operativo cui stava lavorando da tempo e che potrebbe essere impiegato al posto di Android sui suoi smartphone. La presentazione è avvenuta nel corso dell’HDC2019, l’incontro per gli sviluppatori che l’azienda ha organizzato nella sua sede vicino a Dongguan, nella provincia cinese del Guandong, dove ha riprodotto interi pezzi di città e architetture europee. Il nuovo sistema operativo – che nella versione cinese si chiama Hongmeng – potrà essere impiegato su numerosi dispositivi oltre agli smartphone, come smartwatch, televisori, sistemi di navigazione delle automobili e oggetti per la casa connessi a Internet. Si sapeva da tempo che Huawei stesse lavorando a un proprio sistema operativo, ma l’interesse sul suo sviluppo si è concentrato negli ultimi mesi, in seguito alla decisione del governo degli Stati Uniti di mettere sostanzialmente al bando l’azienda cinese nel suo territorio. Google ha dovuto sospendere la licenza di Android fornita a Huawei, lasciando quest’ultima nella difficile posizione di non poter ricevere i futuri aggiornamenti del sistema operativo per smartphone più usato al mondo. Huawei potrebbe sviluppare in autonomia una propria versione di Android, ma questa sarebbe priva di numerosi servizi offerti da Google, e quindi meno utile per gli utenti. | Huawei ha presentato il suo nuovo sistema operativo. Si chiama HarmonyOS e potrebbe diventare il sostituto di Android, se le cose per l'azienda cinese si mettessero sempre peggio negli Stati Uniti. |
L’Assemblea nazionale del PD per la scelta del nuovo segretario sarà il prossimo 21 aprile e Maurizio Martina ha detto di volersi candidare. In un post pubblicato ieri sulla sua pagina Facebook, Martina ha scritto: «L’Assemblea nazionale del Partito Democratico è convocata per sabato 21 aprile. Sarà una tappa importante del lavoro di rilancio che stiamo facendo dopo il 4 marzo e credo sia fondamentale, in particolare in questo momento delicato, avere un segretario nella pienezza delle sue funzioni pronto a lavorare insieme a tanti per ripartire con determinazione, umiltà e audacia. | L’assemblea nazionale del PD si terrà il 21 aprile, Maurizio Martina si candiderà a segretario. |
Gli esseri umani sono gli unici animali ad avere un mento: è una cosa a cui forse non avete mai pensato, ma se ci pensate anche nei gorilla o negli scimpanzé, gli esseri viventi con la faccia più simile alla nostra, la mandibola sotto l’attaccatura dei denti non sporge in fuori, ma rientra in maniera netta. Neanche l’Homo erectus aveva un vero mento, così come l’uomo di Neanderthal, la cui mandibola si sviluppava verticalmente sotto la bocca. Gli unici animali che presentano una struttura facciale simile a un mento sono gli elefanti e i lamantini. Sul motivo per cui gli essere umani invece abbiano una protuberanza sotto la bocca si sono interrogati molti scienziati, e recentemente uno di loro, James Pampush, ricercatore di antropologia biologica alla Duke University di Durham, in North Carolina, ha pubblicato un articolo sulla rivista Evolutionary Anthropology in cui ha raccolto le principali teorie formulate fino ad ora, spiegando quali sono le più accreditate. Scrive Pampush: «È molto strano che solo gli umani abbiano il mento. Quando osserviamo le caratteristiche unicamente umane, non possiamo considerare le grandi dimensioni del cervello o il fatto che siano bipedi, perché erano proprie anche dei nostri antenati. Ma non avevano un mento. Questo rende la cosa immediatamente rilevante per tutti». Secondo Pampush, le risposte date dagli scienziati finora sono per lo più sbagliate. Molti hanno sostenuto per esempio che la presenza del mento sia dovuta a un adattamento evolutivo per facilitare la masticazione, ma secondo Pampush il mento ha l’effetto opposto. La mandibola è composta da due metà unite in un punto sotto la dentatura inferiore, e quando mastichiamo comprimiamo la parte esterna dell’ossatura della mandibola, distendendo quella all’interno della bocca. Le ossa però sono più forti quando sono compresse rispetto a quando sono distese, situazione in cui si possono verificare piccolissime fratture: perciò, secondo Pampush, per agevolare la masticazione sarebbe in teoria più utile una struttura mandibolare che svolgesse la funzione opposta a quella del mento, contraendo l’interno della mandibola e distendendo l’esterno. | Perché abbiamo il mento? pensateci, siamo gli unici animali ad avere una sporgenza all'estremità della mandibola: e il bello è che forse non serve a niente. |
Quando in Italia era la notte tra il 15 e il 16 luglio, il social network Twitter ha subìto un vasto attacco informatico che ha permesso agli autori di accedere ai profili di decine persone famose e di pubblicare messaggi al posto loro. Tra questi ci sono gli imprenditori Elon Musk, Jeff Bezos e Bill Gates, il cantante Kanye West e sua moglie Kim Kardashian, l’ex presidente statunitense Barack Obama e il candidato dei democratici alle prossime elezioni Joe Biden, oltre agli account di alcune aziende come Apple e Uber. Sembra che l’attacco non abbia coinvolto le misure di sicurezza dei singoli account – che avevano tutti la doppia autenticazione necessaria per il login – ma lo sfruttamento di un pannello di controllo per gli impiegati di Twitter. Tutti gli utenti i cui account sono stati violati hanno pubblicato un messaggio simile in cui chiedevano di donare mille dollari in bitcoin al proprio indirizzo e che in cambio avrebbero versato ai donatori 2mila dollari sempre in bitcoin. In alcuni casi nei messaggi veniva specificato che le donazioni sarebbero state utilizzate per sostenere la lotta alla COVID-19. Stando a quel che scrive la stampa statunitense, centinaia di persone sono cadute nella truffa. | L’enorme attacco informatico contro Twitter. Sono stati violati i profili di decine di persone famose, tra cui Barack Obama, Apple, Kanye West ed Elon Musk, e tutti gli account verificati sono stati temporaneamente silenziati. |
Nel 1976 il Partito Socialista Italiano se la passava piuttosto male. A giugno c’erano state le elezioni politiche, in cui aveva preso poco meno del 10 per cento, un risultato sotto le aspettative, e la guida del vecchio segretario Francesco De Martino era stata messa in discussione dai militanti e dai quadri intermedi. Secondo molti era ora di cambiare, e si decise quindi di convocare il Comitato centrale (l’organo collegiale del PSI) per il 15 luglio all’hotel Midas di Roma, sulla via Aurelia. Bisognava cercare una soluzione di transizione fuori dalla corrente maggioritaria di De Martino, ma era complicato: oltre ai demartiniani c’erano infatti i lombardiani, i manciniani e gli “autonomisti” del leader storico Pietro Nenni, tutte correnti con lo stesso peso all’interno del partito. Poco prima dell’elezione uno dei capi-corrente, Giacomo Mancini, chiamò il demartiniano Giovanni Mosca e gli chiese di sondare le possibilità di Bettino Craxi, un giovane della corrente di Nenni, vicesegretario del partito proprio insieme a Mosca. Craxi non era conosciuto a livello nazionale e Mancini pensava fosse perfetto per traghettare brevemente la segreteria. Anche Mosca la pensava così, e infatti gli rispose: «Craxi conta un cazzo, perciò può mettere d’accordo tutti». Gli altri leader socialisti, convinti di poterlo rimuovere in pochi mesi, lo votarono e Craxi fu eletto segretario. Non andò proprio secondo le previsioni. Craxi avrebbe mantenuto il ruolo per i sedici anni successivi, arrivando nel frattempo a guidare uno dei governi più lunghi della storia repubblicana prima degli scandali giudiziari, della fuga dall’Italia e della morte il 19 gennaio di vent’anni fa. | Chi era Bettino Craxi. Provando a mettere in fila i fatti, fino alla morte vent'anni fa in Tunisia. |
L’attrice americana Elizabeth Norment è morta al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York lo scorso 13 ottobre, ha detto oggi sua sorella Kate al magazine Hollywood Reporter. Norment aveva 61 anni ed era conosciuta principalmente per aver interpretato il ruolo di Nancy Kaufberger, la segretaria esecutiva di Frank Underwood (interpretato da Kevin Spacey), nella famosa serie tv americana “House of Cards”. Era nata a Washington e aveva studiato recitazione all’università di Yale, laureandosi nel 1979. Tra le altre cose Norment aveva anche interpretato il giudice Arlene Brewer in alcuni episodi della serie “Law & Order”, e in altre serie come “St. Elsewhere”, “Party of Five” e “E.R.”. Beau Willimon, autore di “House of Cards”, ha detto: «Tutti noi di “House of Cards” siamo profondamente dispiaciuti per la morte di Elizabeth. Era un’attrice di talento, un’anima affettuosa e una buona amica per tutti noi». | È morta l’attrice di “House of Cards” Elizabeth Norment. Aveva 61 anni e nella serie tv era la segretaria di Frank Underwood, il politico americano interpretato da Kevin Spacey. |
Un gruppo di hacker ha pubblicato indirizzi e password di oltre 26 mila caselle mail di insegnanti italiani di tutte le scuole. Il gruppo di hacker ha diffuso le informazioni insieme a un comunicato in cui attacca la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, la riforma della scuola del governo Renzi, la cosiddetta “Buona scuola” e in particolare il programma “alternanza scuola lavoro”, tramite il quale gli studenti delle scuole superiori svolgono un certo numero di ore di stage gratuito in aziende convenzionate con il ministero. Secondo il gruppo di hacker, che si fa chiamare LulzSec e che sostiene di far parte di Anonymous, un collettivo internazionale di hacker, i partecipanti al programma di alternanza scuola lavoro «vengono anche sfruttati solo per il vostro interesse nell’avere manodopera giovane e gratuita. Siete solo aguzzini che sfruttano l’esperienza nulla che hanno i giovani d’oggi approfittandovene per il vostro tornaconto personale». I dati diffusi dal gruppo permettono a chiunque di avere accesso alle caselle di posta degli insegnanti e a tutte le informazioni che contengono. Secondo quanto scrive l’agenzia AGI, le informazioni sono state ottenute violando alcuni siti del ministero e alcuni forum internet utilizzati da insegnanti. | Un gruppo di hacker ha pubblicato indirizzi e password di 26 mila caselle email di insegnanti italiani. |
L’azienda statunitense Apple e quella sudcoreana Samsung, due tra i più grandi produttori di smartphone al mondo, hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per fare cadere tutte le cause legali sui brevetti intentate l’una contro l’altra nel corso degli ultimi anni al di fuori degli Stati Uniti. Le due società rinunciano quindi a proseguire le cause che avevano avviato in Australia, Giappone, Corea del Sud, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Francia e Italia. La notizia è stata data attraverso un comunicato congiunto, nel quale Apple e Samsung confermano comunque di volere mantenere aperti i contenziosi sui brevetti avviati negli ultimi anni negli Stati Uniti. La fine delle numerose cause in giro per il mondo è il primo segno di distensione tra le due società, che finora hanno spesso decine di milioni di dollari in avvocati cercando di ottenere sospensioni e divieti delle vendite di alcuni loro prodotti. Apple ha accusato Samsung di avere copiato molte cose delle prime versioni del suo iPhone, mentre Samsung ha accusato Apple di avere utilizzato componenti brevettati nel suo telefono senza pagare le necessarie licenze. Entrambe le società hanno vinto e perso diverse cause sui loro brevetti, ma nessun tribunale ha mai emesso sentenze tali da danneggiare sensibilmente le vendite di una o dell’altra azienda. In alcuni casi è stata impedita la vendita di alcuni vecchi smartphone Samsung, o sono state decise multe per sanzionare l’uso ritenuto scorretto e senza licenza di particolari componenti brevettati. | La pace tra Apple e Samsung (fuori dagli USA). Le due società rinunciano alle cause legali sui brevetti dei loro telefoni in giro per il mondo: è un primo segno di distensione dopo anni di accuse e ricorsi. |
Ieri sera l’ong spagnola Proactiva Open Arms ha soccorso circa 300 persone al largo della Libia, che verranno sbarcate in Spagna, sembra nel porto di Algeciras. La decisione del governo spagnolo è arrivata dopo che Malta e Italia avevano fatto sapere che non intendevano accogliere la nave e le persone a bordo nei propri porti. Non è la prima volta che Open Arms si trova in queste condizioni: a luglio era stata costretta a navigare per una settimana e sbarcare decine di persone in Spagna dopo che il governo italiano – al contrario di quanto avvenuto fino a quel momento – si era rifiutato di mettere a disposizione i propri porti. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha scritto su Twitter: «I porti italiani sono CHIUSI! Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita». ?Nave Open Arms, Ong e bandiera spagnola, ha raccolto 200 immigrati, chiede un porto italiano dopo il rifiuto di Malta (che ha sbarcato, giustamente, una donna e un bambino).I porti italiani sono CHIUSI!Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita. | Open Arms porterà in Spagna 313 migranti soccorsi in Libia. Lo ha fatto sapere il governo spagnolo dopo il rifiuto di Italia e Malta di occuparsi delle persone a bordo della nave. |
A sette anni dall’uscita dell’ultimo libro della saga di Harry Potter, la sua autrice J.K. Rowling ha pubblicato sul sito Pottermore un aggiornamento sulla sua vita da adulto, sotto forma di articolo scritto da un personaggio dei romanzi: la giornalista Rita Skeeter, che scrive per la Gazzetta del Profeta. Nell’articolo Harry Potter ha 34 anni e qualche capello grigio, ed è andato in Patagonia insieme agli amici Hermione e Ron e i figli James e Albus a guardare la finale della Coppa del mondo di Quidditch, lo sport più diffuso nel mondo dei maghi. L’articolo, che è lungo circa 1.500 battute, è anche una sorta di parodia del mondo giornalistico britannico – e non solo – interessato soprattutto a pettegolezzi e scandali. Si può leggere sia in italiano che in inglese – dopo essersi registrati, gratuitamente, su Pottermore – insieme agli altri scritti da Rowling e dedicati alla Coppa del mondo di Quidditch: l’ultimo sarà pubblicato l’11 luglio e sarà scritto da Ginny Potter – diventata giornalista – che racconterà la finale tra Brasile e Bulgaria. «Ci sono VIP e VIP. Ne abbiamo viste di facce famose sugli spalti qui nel deserto della Patagonia: ministri e presidenti, Celestina Warbeck, perfino la controversa band americana Boccini Schiantati. Ogni volta si è scatenata la follia, mentre il pubblico faceva a gara per ricevere un autografo e qualcuno arrivava addirittura a lanciare Incantesimi Gettaponte per scavalcare tutti e raggiungere la tribuna VIP. | C’è una nuova storia di Harry Potter. A sette anni dall'ultimo libro della saga, J.K. Rowling ha raccontato cosa è successo a Harry, Ron ed Hermione, andati in Patagonia a guardare la Coppa del mondo di Quidditch. |
Aggiornamento delle ore 20.00 – Il disegno di legge sulla riforma della scuola – chiamata dal governo “La Buona Scuola” – arriverà domani, mercoledì 24 giugno, in aula al Senato: sarà esaminato il testo uscito dalla Camera al quale saranno presentate le proposte di modifica da parte dei relatori della commissione Istruzione al Senato (Francesca Puglisi, Partito democratico, e Franco Conte, Alleanza per l’Italia) riunite in un maxi-emendamento su cui è probabile che il governo porrà la questione di fiducia che il consiglio dei ministri ha già autorizzato. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri, Matteo Renzi spiegando che «se il dibattito parlamentare sarà tranquillo non la porremo» e anche che «con il maxiemendamento abbiamo fatto uno sforzo di farci carico delle diverse posizioni: se va in porto la riforma ci saranno 100mila assunzioni e più soldi ai professori. Se non va in porto verranno assunti solo i 20-25mila previsti dal turn over». I senatori ha concluso Renzi «devono avere bene chiara l’alternativa e poi decidere se fare ostruzionismo o scommettere sul futuro del paese». Il testo arriverà quindi in aula senza l’approvazione della Commissione dove erano stati presentati quasi 3mila emendamenti e dove non è stato possibile trovare una mediazione. Il compromesso trovato dai due relatori prevede 100mila assunzioni entro il prossimo mese di agosto e lo slittamento di una parte della riforma al 2016/2017. Qui il testo del maxi-emendamento e qui una sintesi dei contenuti. | A che punto è la riforma della scuola. Il testo arriva domani al Senato dopo la presentazione di un maxiemendamento: i tempi sono stretti e si parla di un voto di fiducia. |
È morto a 89 anni André Previn, uno dei più famosi compositori e direttori d’orchestra di sempre, noto principalmente per le sue colonne sonore cinematografiche, tra cui quelle per Gigi (1959), Porgy and Bess (1960), Irma la dolce (1964) e My Fair Lady (1965), tutte premiate con un Oscar. Previn, che era tedesco naturalizzato statunitense, è morto nella sua casa di Manhattan. Famoso anche per essere stato marito dell’attrice Mia Farrow (con la quale adottò Soon-Yi Previn, attuale moglie del regista Woody Allen), Previn è ricordato per il suo talento eclettico con cui mescolò musica classica e jazz, e che gli valse molti paragoni con il celebre compositore Leonard Bernstein. | È morto a 89 anni André Previn, famoso compositore e direttore d’orchestra. |
Alcuni fonti del ministero dell’Interno italiano e della Polizia di Stato sostengono che venerdì scorso un furgone della Gendarmeria francese abbia superato il confine entrando in Italia a Clavière, sulle Alpi torinesi, e abbia fatto scendere un paio di uomini, «presumibilmente migranti di origine africana», scrive Repubblica. Se fosse andata così, la Francia avrebbe fatto una cosa che non si può fare, visto che le eventuali espulsioni di migranti verso il loro paese di primo arrivo in Europa devono essere notificate alle autorità prima di essere applicate. Il furgone sarebbe poi tornato subito in territorio francese. Sembra che dell’episodio esista anche un video, consegnato dalla Digos alla procura di Torino, la quale ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. La notizia ha provocato la reazione del ministero degli Esteri italiano, che ha detto di avere chiesto chiarimenti all’ambasciatore francese in Italia e di avere attivato l’ambasciatore italiano a Parigi. | Il governo accusa la Francia di aver riportato due migranti in Italia senza autorizzazione. Li avrebbe fatti scendere da un furgone a Clavière, sulle Alpi torinesi: la procura di Torino ha aperto un'inchiesta. |
Da qualche settimana è iniziato il periodo dell’anno in cui nella parte di mondo in cui si trova l’Italia è più frequente vedere tramonti particolarmente belli e ricchi di colori e sfumature. La bellezza è soggettiva, come si dice, ma visto che nel caso dei tramonti è spesso data dalla varietà di colori, gli esperti di meteorologia confermano che, almeno in certe parti del mondo, più ci si avvicina all’inverno è più probabile che ci siano tramonti che la maggior parte di noi ritiene belli. Tra tutti i meteorologi, quello che si cita più spesso parlando di tramonti è Stephen Corfidi, che lavora per il NOAA, l’agenzia federale statunitense che si occupa di oceanografia, meteorologia e climatologia. Corfidi si è imposto come importante tramontologo grazie a un lungo testo che scrisse alcuni anni fa – “I colori del tramonto e del crepuscolo” – e negli anni è stato intervistato sull’argomento prima dal National Geographic e poi, giusto qualche giorno fa, da Vox. | Perché i tramonti sono più belli d’inverno. C'entrano la minore umidità e il fatto che nel frattempo la luce blu è finita altrove, tra le altre cose. |
Da inizio maggio quasi 70 aziende di abbigliamento in tutto il mondo hanno deciso che non venderanno più prodotti in mohair, un tessuto che si ricava dal pelo della capra d’Angora. La decisione è arrivata dopo che il gruppo animalista PETA ha pubblicato un video filmato in 12 allevamenti di pecore Angora nella regione sudafricana di Karoo, uno dei maggiori produttori al mondo: le immagini sono molto sgradevoli e mostrano animali trascinati per le zampe, le corna o la coda, e tosati senza cura, in alcuni casi fino a farle sanguinare. In una scena si vede un allevatore che decapita una pecora. Tra le aziende che vieteranno il mohair ci sono l’Arcadia Group, che controlla otto marchi tra cui Topshop; Gap Inc., che possiede anche Banana Republic e Old Navy, che smetterà dall’aprile 2019, così come Inditex, il gruppo di Zara; mentre H&M non lo venderà dal 2020. Le conseguenze potrebbero essere pesanti per l’economia del Sudafrica, che produce metà del mohair mondiale: è un’industria da quasi 100 milioni di euro l’anno, che impiega 30 mila persone. Nella questione è intervenuta anche Mohair South Africa, l’organizzazione che promuove e monitora l’uso del mohair: ha detto che sospenderà le aziende mostrate nel video di PETA ma ha ribadito che non sono rappresentative degli allevamenti del paese. Il direttore Deon Saayman ha detto alla rivista di moda Business of Fashion che è comunque troppo presto per capire la portata economica dei nuovi divieti. | Da inizio maggio 70 aziende di abbigliamento hanno vietato il mohair. A subirne le conseguenze sarà soprattutto l'economica del Sudafrica, che ne produce la metà in tutto il mondo. |
Il caldo riduce in modo sensibile le capacità di concentrazione, almeno secondo una ricerca condotta presso l’Università di Harvard. Anche se può sembrare intuitivo che giorni molto caldi possano incidere sul nostro umore e sul riposo, finora non erano stati condotti molti studi per valutare l’influsso del caldo sulle capacità cognitive. Le ricerche sugli effetti delle giornate con alte temperature si sono soprattutto concentrate sulle persone anziane, più esposte ai rischi posti dalla disidratazione, dal mancato riposo e dalle condizioni di stress che ne possono seguire. Il nuovo studio è stato coordinato da Jose Guillermo Cedeño-Laurent, un ricercatore dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health, istituto che fa parte della famosa università negli Stati Uniti. Insieme ai suoi colleghi, Cedeño-Laurent ha studiato 44 studenti ventenni di Boston, divisi in due gruppi: 24 ospitati in dormitori con aria condizionata, 20 in edifici senza condizionatori. La ricerca è stata condotta nell’estate del 2016 per un periodo di 12 giorni: i primi cinque con temperature nella media stagionale, altri cinque durante una cosiddetta “ondata di caldo” e i due finali con temperature nuovamente nelle media. | Il caldo ci rende tonti? una ricerca ha provato a capirlo sottoponendo agli stessi test persone in edifici con o senza aria condizionata: quelle che stavano al fresco sono andate meglio. |
Il Corriere della Sera ha scritto che il governo ha inviato al Consiglio di Stato il decreto del Presidente del consiglio (DPCM) che riguarda il TFR in busta paga. Il parere del Consiglio di Stato è l’ultimo passo prima dell’entrata in vigore di un decreto ministeriale – e il DPCM è un tipo di decreto ministeriale: la norma, che è contenuta nella finanziaria 2015 ma non ancora attuata, potrà quindi entrare in vigore come previsto il primo marzo 2015, nonostante i timori di rinvii che c’erano fino a pochi giorni fa. Ecco come funziona e a chi conviene. Che cos’è il TFR? Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), quello che comunemente viene definita liquidazione o buonuscita, è una somma di denaro che viene data al lavoratore dipendente nel momento in cui il rapporto di lavoro finisce, per qualsiasi motivo. L’importo si basa su un accantonamento pari al 7,41 per cento della retribuzione annuale. La somma accantonata nel TFR viene rivalutata sulla base del tasso fisso dell’1,5 per cento, più una parte variabile legata all’indice ISTAT dei prezzi al consumo. Dal gennaio del 2007 i lavoratori dipendenti del settore privato possono scegliere se mantenere il TFR nella forma attuale (dunque come liquidazione) oppure se versarlo in un fondo pensione. Alla fine del rapporto lavorativo, il TFR è corrisposto in un’unica soluzione o in due o tre rate, a seconda dell’importo. Dopo almeno otto anni di lavoro presso lo stesso datore, i lavoratori possono chiedere, solo per una volta, un’anticipazione del TFR per un importo che può arrivare fino al 70 per cento del totale. Esiste infine un Fondo di Garanzia nazionale al quale possono rivolgersi i lavoratori di imprese in stato di insolvenza o dichiarate fallite. | Cosa cambia con il TFR in busta paga. Le nuove norme entreranno probabilmente in vigore il primo marzo: cosa sembra essere più conveniente e per chi. |
Vi siete mai chiesti se ci si mette di più a leggere un libro di carta o ad ascoltarne la versione audio? Tra i più accaniti lettori della redazione del Post se ne discute spesso, perché è vero che a mente si legge più veloce che a voce alta, ma bisogna considerare che gli audiolibri li puoi “leggere” in molte più situazioni rispetto ai libri di carta e quindi ci metti comunque meno a finirli. L’ultima volta che è uscito l’argomento, il peraltro vicedirettore Francesco Costa ha aggiunto un ulteriore punto di vista alla conversazione, quella di chi l’audiolibro lo deve registrare. Quanto ci si mette, se il libro ha 210 pagine? Lui, alla fine è stato abbastanza svelto: ci ha messo 10 ore, per un prodotto finale di 7. E infatti il suo libro, Questa è l’America, che è uscito in libreria il 28 gennaio, è tra le novità di febbraio nel catalogo di Storytel. | 18 audiolibri che escono a febbraio. Tra cui le "21 lezioni per il XXI secolo" di Yuval Harari, il romanzo più famoso del premio Nobel Olga Tokarczuk e il primo libro di Francesco Costa. |
Sabato 19 settembre si terrà l’ultima giornata di proiezioni del Toronto Film Festival, uno dei più importanti festival cinematografici al mondo. Il festival è iniziato giovedì 10 settembre e in tutto è stata organizzata la proiezione di 399 film da 71 paesi: ce ne sono stati anche sette italiani, tra cui Mia madre di Nanni Moretti, Youth di Paolo Sorrentino e Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio. Negli ultimi giorni sono arrivati a Toronto moltissimi attori: i più fotografati sono stati Kate Mara e Shia LaBeouf, cioè i protagonisti di Man Down, un film di fantascienza molto atteso in cui LaBeouf interpreta la parte di un soldato di marina che in un futuro prossimo deve ritrovare suo figlio. Giovedì 17 settembre è stato inoltre presentato il documentario Keith Richards: Under The Influence con protagonista l’omonimo chitarrista dei Rolling Stones. Il regista del documentario è Morgan Neville, che nel 2013 ha vinto l’Oscar per il miglior documentario con 20 Feet from Stardom. In questi giorni è stato anche presentato The Septembers of Shiraz, un film basato sull’omonimo romanzo di successo della scrittrice americana di origini iraniane Dalia Sofer. Il libro, come il film, racconta la storia di una famiglia iraniana durante la Rivoluzione del 1979. I protagonisti del film sono Salma Hayek e Adrien Brody, entrambi molto fotografati a Toronto. | Gli ultimi giorni del Toronto Film Festival. Domani finiscono le proiezioni, in questi giorni si sono visti Keith Richards, Ryan Reynolds e Salma Hayek, fra gli altri. |
Domenica mattina un uomo ha ucciso a colpi d’arma da fuoco due bambini e un anziano ad Ardea, in provincia di Roma. Poco dopo l’uomo si è barricato in casa per alcune ore, e prima che i carabinieri vi facessero irruzione si è ucciso. Al momento non si conoscono le motivazioni del suo gesto, ma dalle prime informazioni sembra già chiaro che soffrisse di un disturbo psichico, che peraltro gli aveva causato dei problemi con alcune persone che vivevano nella zona. L’uomo si chiamava Andrea Pignani, aveva 35 anni ed era ingegnere informatico e disoccupato. Viveva insieme alla madre in una casa del quartiere residenziale di Colle Romito, che si trova fuori dalla città, sul litorale, al confine con il comune di Anzio. Il padre, una ex guardia giurata, era morto sette mesi fa, e proprio la pistola del padre, una Beretta calibro 7,65, è stata usata da Pignani per i tre omicidi. | Cosa sappiamo degli omicidi di Ardea. L'uomo che ha ucciso due bambini e un anziano aveva ricevuto cure per disturbi psichici, e ha usato la pistola che apparteneva al padre. |
Tommasa Giovannoni, moglie di Renato Brunetta, è stata condannata a 1.500 euro di multa con pena sospesa per un tweet diffamatorio nei confronti del ministro dello Sport Luca Lotti. La sentenza – di cui ha scritto il Messaggero nella sua edizione cartacea del 14 marzo – è arrivata con un decreto penale di condanna: un procedimento giudiziario a cui si può fare ricorso solo nel caso di pene pecuniarie e in cui il giudice decide su richiesta del Pubblico ministero senza udienza preliminare e dibattimento. Giovannoni era stata querelata dal ministro dello Sport Luca Lotti per aver scritto un tweet in cui accusava Lotti stesso e altri politici del Partito Democratico di essere mafiosi. Il tweet era stato scritto da un account a nome di “Beatrice Di Maio”, di cui poi Giovannoni si era presa la responsabilità. | Tommasa Giovannoni, moglie di Renato Brunetta, è stata condannata per un tweet diffamatorio nei confronti di Luca Lotti, dice il Messaggero. |
Lunedì 22 aprile milioni di persone in tutto il mondo hanno organizzato o partecipato a eventi, incontri, conferenze e manifestazioni per celebrare la Giornata della Terra (“Earth Day”). Fu festeggiata per la prima volta nel 1970 per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui problemi del nostro pianeta, dall’inquinamento alla distruzione degli ecosistemi, passando per l’eccessivo consumo di risorse naturali. L’iniziativa è stata seguita anche dalla NASA, che dedica l’intero mese di aprile alla divulgazione dei temi legati alla protezione della Terra. In oltre 50 anni di esistenza, del resto, la NASA ha raccolto centinaia di migliaia di dati e immagini sul nostro pianeta, mettendo insieme uno dei più grandi archivi del mondo sulle caratteristiche della Terra e sulla sua evoluzione. Le foto e le elaborazioni realizzate con satelliti, sonde e altre strumentazioni aiutano ogni giorno i ricercatori a comprendere meglio come è fatta l’enorme palla che da milioni di anni sostiene la vita. Oltre ad avere un grande valore scientifico, molte di quelle immagini sono una spettacolare dimostrazione di quanto sia bello, colorato, possente e al tempo stesso fragile il nostro mondo. | La Terra vista dalla NASA. 15 spettacolari immagini del nostro pianeta, sferzato da enormi tempeste di sabbia, eppure così calmo visto dalla Luna. |
Raj Nair, presidente della divisione nordamericana di Ford, si è dimesso dopo che un’indagine interna lo ha accusato di aver avuto in più occasioni “comportamenti inappropriati” e non in linea con i valori della società. Ford non ha diffuso altre informazioni sulla natura dell’indagine interna né su cosa sia stato scoperto. Nair ha chiesto scusa per i suoi comportamenti. Il CEO di Ford Jim Hackett ha diffuso un comunicato spiegando che la decisione era stata presa dopo un’attenta revisione dei fatti e che Ford è impegnata a creare un ambiente di lavoro sicuro e protetto. Nair era presidente della divisione nordamericana di Ford dallo scorso luglio. | Il capo di Ford in Nordamerica si è dimesso a causa dei suoi “comportamenti inappropriati”. Ford non ha diffuso altre informazioni sulla natura dell'indagine interna né su cosa sia stato scoperto. |
Questa settimana, il governo Draghi ha nominato i nuovi vertici di due aziende controllate dallo Stato: Ferrovie dello Stato Italiane (FSI) e Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la banca attraverso cui lo Stato investe nelle imprese ritenute strategiche per lo sviluppo del Paese. I mandati dei dirigenti sostituiti, in carica da tre anni e nominati dal primo governo Conte, erano giunti al termine. La selezione dei nuovi vertici riconferma la tendenza di questo governo a preferire criteri di competenza a quelli – solitamente applicati in questi casi – di carattere politico, ed è una scelta importante perché i nuovi nominati dovranno gestire parte dei soldi in arrivo dall’Unione Europea col Recovery Fund, che in tutto ammonta a 220 miliardi di euro da utilizzare per riforme strutturali. | Le nuove nomine ai vertici delle imprese di Stato. Nell'ultima settimana il governo Draghi ha scelto i nuovi amministratori delle Ferrovie e di Cassa Depositi e Prestiti, centrali per l'economia del paese. |
In Canada, una donna di 33 anni ha vissuto per sei giorni senza i suoi polmoni, in attesa di recuperare forze a sufficienza per essere sottoposta a un trapianto polmonare. Secondo i medici del Toronto General Hospital, dove era stata ricoverata la paziente, si è trattato del primo successo al mondo per un caso di questo tipo, che potrebbe essere ripetuto in futuro su pazienti in simili condizioni. La donna ora sta bene, compatibilmente con la portata degli interventi subiti e con le terapie per evitare il rigetto dei nuovi polmoni. L’esito dell’intervento è stato descritto in uno studio pubblicato il 25 gennaio sulla rivista The Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery. Melissa Benoit soffre di fibrosi cistica, una malattia genetica che porta a una gestione anomala del cloro da parte dell’organismo: l’alterazione causa una produzione di muco molto denso e poco scorrevole, che tende a ostruire diversi dotti interni. I danni principali sono solitamente subiti dai polmoni dove il muco si accumula aumentando il rischi di infezioni, che possono essere molto pericolose. Grazie agli sviluppi degli ultimi anni, la fibrosi cistica può essere tenuta sotto controllo con l’utilizzo di farmaci, come gli antibiotici, necessari soprattutto per trattare le infezioni ed evitare che si diffondano in buona parte dell’organismo. | Una donna è vissuta 6 giorni senza polmoni. Dopo averli rimossi i medici l'hanno tenuta collegata ad alcuni macchinari in attesa che il suo organismo si riprendesse da un'infezione prima di un nuovo trapianto. |
Il ministero della Salute ha comunicato venerdì che i nuovi contagiati da coronavirus accertati nelle precedenti 24 ore erano stati 947, con un aumento significativo rispetto al dato del giorno precedente. È il dato quotidiano più alto da giovedì 14 maggio (992 nuovi contagi), quando in Italia si stavano per riaprire negozi, bar, ristoranti e uffici pubblici dopo il lockdown e dopo i primi allentamenti delle restrizioni introdotti a inizio maggio. Il confronto tra i dati di oggi e quelli di metà maggio, tuttavia, racconta solo una minima parte dell’evoluzione del virus in Italia: bisogna fare attenzione a questo tipo di paragoni, perché si rischia di non capire cosa stia succedendo oggi. Negli ultimi tre mesi, infatti, sono cambiate moltissime cose: le categorie di persone sottoposte al tampone, l’età mediana dei nuovi contagiati, la capacità delle autorità sanitarie locali di svolgere attività di contact tracing (tracciamento dei contatti dei positivi), tra le altre. È cambiata in maniera sostanziale anche la situazione negli ospedali delle regioni più colpite: un dato estremamente importante da considerare, visto che il lockdown era stato introdotto con l’obiettivo principale di evitare il collasso del sistema sanitario e le sue conseguenze. | Perché bisogna fare attenzione a paragonare i contagi di oggi a quelli di maggio. Oggi facciamo tamponi a categorie diverse di persone e la situazione negli ospedali è straordinariamente cambiata, tra le altre cose. |
Al fruttivendolo piace fare conversazione mentre pesa i pomodori: «Ha notato che i ragazzini non portano più le scarpe con i lacci? Poi, sfido che non sanno allacciarsele». L’edicolante è turbato dalla scomparsa del portapacchi: «Secondo lei è perché abbiamo meno bagagli o bagagliai più grandi?». Il dentista, trapanando il terzo molare superiore sinistro, sospira: «Ma lo sa che io le rimpiango, le otturazioni d’oro?». Per tre anni ho scritto su D di Repubblica una rubrica intitolata Cose che non vanno più di moda (questo libro nasce così). Per tre anni ho ricevuto consigli, a voce e per lettera, via sms e per email. Posta pneumatica e sciolina, autostop e idrolitina, giornaletti porno e orologi a cucù: non c’è stato gesto, abitudine e oggetto scomparso o in via di estinzione di cui qualcuno non mi abbia pregato di scrivere. Avevo deciso di rivangare il passato, non di provocare un tumulto emotivo. Ma il rimpianto è una specie di droga, dà dipendenza. Se qualcuno, ispirandosi agli Alcolisti, fondasse la Nostalgici anonimi, sarebbe sommerso di richieste perché molti sarebbero entusiasti di sottoporsi a sedute di terapia di gruppo per imparare ad accettare la scomparsa delle cose. «Buongiorno, mi chiamo Pietro, ho 72 anni, lavoravo in pubblicità». Coro: «Ciao, Pietro, benvenuto». Pietro (spiegando con le dita un foglio a quadretti): «Mi sono appuntato un po’ di cose di cui sento la mancanza: gli scaldini, gli stradini, le stilografiche, i risultati delle partite scritti fuori dai bar, le radioline di domenica, le terze visioni, l’avanspettacolo prima del film e la nebbia, soprattutto la nebbia». Applausi di incoraggiamento. Antonio: «Ciao a tutti, io sono Antonio, ho 60 anni». Coro: «Ciao, Antonio. Grazie di essere venuto». Antonio: «Sono qui per parlarvi delle cartoline illustrate e della carta carbone. Erano importanti una volta, sembravano eterne, indispensabili, invece poi sono sparite e nessuno se n’è accorto. Alcune cose scompaiono, altre sopravvivono in segreto. L’altro giorno sono entrato in un negozio di Milano, il Grissinificio Edelweiss, e per me è stato come riprecipitare negli anni Sessanta: avevano solo tre modelli di grissino, bianchi, dorati e bruciacchiati. Non vendevano nient’altro. Ci pensate?». Risate in sala. Mariella: «Io sono Mariella, ho 50 anni, faccio la maestra d’asilo. Vent’anni fa se raccontavo una favola in classe, i bambini stavano zitti e attenti. Adesso si distraggono subito. Forse hanno troppi stimoli. Riescono a seguire molte cose insieme, ma con una soltanto si annoiano». Le teste annuiscono, come nel nuoto sincronizzato. Rossana: «Mi chiamo Rossana, ho 41 anni, lavoro in tv. Ho notato che sono spariti i rullini, i negozi di sviluppo e stampa, gli album fotografici e le diapositive. Ho pensato che i ricordi futuri avranno una forma diversa». Marta: «Sono Marta, 32 anni, giornalista. Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché le mani delle donne sono cambiate. In giro si vedono unghie lunghe, finte, leopardate, a strisce, a pois, a stelline. Manicure pazzesche, lavori da artista. Sono anche comparsi negozi specializzati. Io adoro mangiarmi le unghie. Mi devo sentire in colpa?». Gianmaria: «Buonasera, ho 23 anni, mi sono laureato da poco. A parte qualche vecchio decrepito, nessuno racconta più barzellette. Alcune mi facevano ridere». Chiara: «Ciao, sono Chiara, 17 anni. Perché Mtv non fa più i video a rotazione?». Simone: «Ho 12 anni, mi chiamo Simone. Mi pare che alle elementari mi divertivo di più». Coro: «Ooooooohhhhhh!». | Le madeleines di Giacomo Papi. Inventario sentimentale, il nuovo libro in ricordo di cose che non sono più quelle di una volta (dai matti nei paesi, al corredo, al tacco 3). |
Il 3 marzo di trent’anni fa, nel 1985, un congresso straordinario del sindacato dei minatori del Regno Unito (NUM) votò a strettissima maggioranza per mettere fine a uno degli scioperi più lunghi e famosi nella storia del paese contro il governo conservatore di Margaret Thatcher. Qualche giorno dopo nelle maggior parte delle regioni che avevano aderito allo sciopero si ricominciò a lavorare. Il risultato di un anno di lotte, spesso violentemente represse e a cui avevano partecipato attivamente anche moltissime donne, fu deludente: il sindacato ne uscì molto indebolito e Margaret Thatcher, che era stata da poco rieletta per un secondo mandato come primo ministro, vinse su quello che aveva definito «il nemico interno» e poté proseguire e consolidare il proprio programma. Prima dell’inizio La chiusura generalizzata dei pozzi di carbone, la privatizzazione delle industrie di proprietà dello stato e la liberalizzazione del mercato erano punti essenziali nella strategia del Partito Conservatore fin dal governo del primo ministro Edward Heath (1970-1974). Quando il sindacato dei minatori ottenne proprio in quegli anni importanti vittorie e quando alle elezioni il Partito Laburista ottenne 2 seggi in più dei Conservatori, Heath si dimise e Harold Wilson costituì un governo laburista di minoranza. Per Heath si posero problemi anche all’interno del partito: quando si decise di votare un nuovo segretario, al secondo turno si candidò Margaret Thatcher, che vinse e assunse la guida dei conservatori (4 febbraio 1975). | Lo sciopero dei minatori britannici, che finì 30 anni fa. La storia di una delle lotte sindacali più famose di sempre, contro il governo conservatore di Margaret Thatcher. |
La Guardia di Finanza del Nucleo tributario di Venezia ha arrestato sette persone e ha imposto l’obbligo di dimora ad altre sette nell’ambito di un’inchiesta su presunte fatture false e appalti irregolari nei lavori per la costruzione del sistema MOSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) per la difesa della città di Venezia e della laguna dalle acque alte. Gli arresti sono avvenuti insieme a decine di perquisizioni in diverse regioni italiane. Tra gli arrestati c’è anche Giovanni Mazzacurati, 81 anni, ex presidente e direttore generale del Consorzio Venezia Nuova, l’ente formato da diverse imprese private a cui sono stati affidati i lavori (l’amministrazione pubblica mantiene un ruolo di controllo e di indirizzo). Mazzacurati si era dimesso dall’incarico il 28 giugno scorso. | Gli arresti per il MOSE. Quattordici persone sono state fermate per fatture false e appalti truccati: c'è anche il presidente del consorzio responsabile dei lavori, dimessosi pochi giorni fa. |
Mercoledì 23 ottobre Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio a Napoli per il caso della presunta corruzione dell’ex senatore De Gregorio, passato dall’IdV al centrodestra nel 2006. Una infografica di ANSA-Centimetri riassume la situazione dei processi in corso di Berlusconi: sono due procedimenti penali e uno civile, in un caso è stato rinviato a giudizio e in un altro sono in corso indagini dei pubblici ministeri. Lo scorso primo agosto Berlusconi è stato condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per due anni, per frode fiscale. | Tutti i processi di Berlusconi. Un'infografica fa il punto sulla complicata situazione giudiziaria dell'ex PresdelCons, dopo l'ultimo rinvio a giudizio di ieri. |
Per oggi e domani è stato disposto un blocco del traffico è previsto, a Milano, a Roma e in alcune città lombarde. Il blocco del traffico e le altre limitazioni alla circolazione delle automobili è stato ordinato dopo che in diverse città italiane è stato raggiunto un alto livello di inquinamento atmosferico. Nello specifico, la quantità di PM10 – tra i principali agenti inquinanti atmosferici – per metro cubo consentito per legge è stata superata, soprattutto a causa delle condizioni meteo: da mesi in molte aree non piove in maniera significativa, la temperatura è più alta della media stagionale e non ci sono venti forti. Il blocco del traffico dura fino a domani a Milano, mentre si conclude oggi a Roma. Sono comunque previste alcune esenzioni sia a Roma sia a Milano, per chi trasloca o per chi va all’aeroporto ad esempio: le trovate tutte qui. Milano Lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30 ci sarà un blocco totale del traffico in tutto il territorio comunale (con delle eccezioni, consultabili sull’ordinanza) a partire dalle ore 10 e fino alle ore 16. Circoleranno i mezzi pubblici, naturalmente, e il biglietto da una singola corsa – che costa 1,50 euro – sarà valido senza limiti per l’intera giornata. Potranno circolare anche le macchine dei servizi di car sharing. | Le cose da sapere sul blocco del traffico a Milano e Roma. Gli orari, le zone in cui si applica e le altre informazioni sulle limitazioni alla circolazione delle auto oggi e domani. |
«E io gli dirò ancora di stare tranquillo, che quello lì non è dei nostri…» Ha risposto così, il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni, quando Carlo Bertini della Stampa gli ha chiesto come spiegherebbe a un suo militante la precipitosa richiesta di avvalersi del legittimo impedimento da parte del ministro Aldo Brancher. L’articolo di Bertini racconta come i parlamentari leghisti sembrano aver adottato la linea di non averci mai avuto a che fare, con Brancher, e che la sua nomina – e gli imbarazzi conseguenti – non li riguardano. | “Non è dei nostri”. L'album fotografico complica i tentativi della Lega di prendere le distanze da Aldo Brancher. |
Il Corriere della Sera scrive che a fine ottobre l’assessore di Milano alla Mobilità e all’Ambiente, Marco Granelli, porterà in giunta una delibera sulla Low Emission Zone (LEZ), cioè sulla creazione di una zona a traffico limitato con divieto di accesso, circolazione e sosta per alcune categorie di veicoli (in determinati giorni/orari) e con regolamentazioni specifiche per altri (per esempio l’obbligo di sostare o seguire percorsi specifici). Concretamente la città vorrebbe bloccare progressivamente la circolazione dei mezzi per trasporto merci superiori a 12 metri (autotreni e autoarticolati) e dei veicoli più inquinanti (diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4). La chiusura totale è prevista nel 2024. Il progetto doveva partire già nell’ottobre di quest’anno, ma si è deciso di inserirlo in un protocollo più ampio che coinvolge anche l’Emilia-Romagna, il Piemonte e il Veneto e che ha l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria nel bacino padano. La prima segnaletica e le prime telecamere della LEZ, scrive sempre il Corriere, saranno posizionate all’inizio dell’anno prossimo e i primi divieti entreranno in vigore entro l’autunno. Qui e qui si possono trovare informazioni più dettagliate del progetto (senza l’aggiornamento delle tempistiche, però). In generale, la LEZ prevede che nell’autunno del 2018 i veicoli Euro 3 diesel non potranno entrare in città dalle 8.30 alle 18.30 e nei giorni feriali invernali. I mezzi superiori ai dodici metri di lunghezza potranno entrare in città solo in orari limitati e seguendo determinati percorsi. Progressivamente verranno poi sistemate altre telecamere che controlleranno i varchi di ingresso e si aggiungeranno ulteriori divieti per i mezzi più inquinanti. Al divieto per gli Euro 4 diesel si arriverà nel 2020, durante l’inverno, dalle 8.30 alle 18.30. Nel 2021 gli Euro 3 a gasolio saranno bloccati per tutto l’anno. Stessa cosa per gli Euro 4 nel 2023. | Dal 2018 a Milano i mezzi più inquinanti non potranno circolare sempre. Come funzionerà il progetto "Low Emission Zone": un blocco progressivo di circolazione per alcune categorie di veicoli. |
Dopo che negli ultimi giorni i principali dirigenti del Movimento 5 Stelle hanno detto che voteranno a favore dell’autorizzazione a procedere in Senato contro Matteo Salvini, il processo al ministro dell’Interno per il caso Diciotti è diventato molto più probabile. Ecco una breve guida per orientarsi in quello che succederà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Di cosa è accusato Salvini? Il ministro è accusato di sequestro di persona a scopo di coazione, omissione di atti d’ufficio e arresto illegale. Secondo i magistrati che lo accusano, i reati sarebbero stati commessi lo scorso agosto, quando Salvini ordinò alla Diciotti, nave militare della Guardia Costiera, di rimanere nel porto di Catania senza far sbarcare nessuna delle 190 persone partite dalla Libia e dirette in Italia che si trovavano a bordo. | Guida al processo Salvini. Quello per sequestro e abuso d'ufficio nel caso Diciotti, che potrebbe iniziare se il Senato darà – come sembra, anche con i voti del M5S – la sua autorizzazione. |
Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo sarà introdotta l’ora legale nella misurazione ufficiale del tempo in Italia. Questo significa che le due del mattino di domenica diventeranno le tre. L’ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1916, con il decreto legislativo n. 631 del 25 maggio: fu abolita e ripristinata diverse volte e adottata definitivamente con una legge del 1965 e applicata nel 1966, in periodo di crisi energetica. Nel 1981 la durata dell’ora legale venne estesa da quattro a sei mesi: da allora viene introdotta nell’ultima domenica di marzo, mentre l’ora solare torna nell’ultima settimana di settembre. Nel 1996 è stato introdotto un ulteriore prolungamento di un mese, insieme al resto d’Europa: la fine dell’ora legale è stata così spostata all’ultima domenica di ottobre. L’ora legale entra in vigore, contemporaneamente, in tutti gli stati dell’Unione Europea per sfruttare meglio la luce solare nelle ore del tardo pomeriggio e della sera, a scapito di quelle del primissimo mattino, per ragioni di risparmio energetico: all’una di notte secondo il fuso orario di Londra, alle due di notte a Berlino, alle tre di notte ad Atene. L’ora solare tornerà invece nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2013. | Quando comincia l’ora legale. Alle due di notte tra sabato e domenica si porta l'orologio avanti di un'ora (insomma diventano le tre). |
Antonio Armellini, diplomatico italiano di grande esperienza ed ex ambasciatore in India, spiega sul Corriere della Sera perché l’Italia ha sbagliato molte cose nel caso dei due marinai italiani arrestati in India due anni fa per l’omicidio di due pescatori – e il “rischio pena di morte”, che concretamente non esiste, è stato gonfiato ad arte. Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, quel 15 febbraio, erano due militari in servizio, incaricati di una missione di contrasto alla pirateria nell’interesse dell’Italia. Le regole di ingaggio nel caso di avvistamenti sospetti sono precise: invio di segnali vari prima e — in assenza di risposta — ricorso alle armi non per uccidere, ma per dissuadere. La morte dei due pescatori è stata comunque un dramma e può darsi, anche se allo stato non sembra, che nell’eseguire le regole i nostri abbiano commesso degli errori: se così fosse ne dovrebbero rispondere alla magistratura del loro Paese che in casi del genere è comunque tenuta ad aprire un’inchiesta. È sulla base di queste regole, e non di presunte pulsioni omicide, che dovrebbe essere valutata la loro azione con buona pace delle tante fantasiose, e inesatte, ricostruzioni che in questi mesi è capitato di leggere. | Gli sbagli dell’Italia con i marinai in India. Li elenca sul Corriere un ex ambasciatore a Delhi, che spiega che il rischio pena di morte l'abbiamo creato noi. |
Migliaia di persone – tremila secondo la Questura, quindicimila secondo gli organizzatori – si sono riunite ieri pomeriggio, martedì 28 agosto, in piazza San Babila a Milano, per protestare contro l’incontro in prefettura tra il primo ministro ungherese Viktor Orbán e il ministro dell’Interno Matteo Salvini, accomunati da politiche anti-immigrati e anti-europeiste. La manifestazione, chiamata “Europa senza muri”, voleva mandare un messaggio contro il razzismo e a favore dell’accoglienza; è stata organizzata dalle associazioni Europa senza muri e I Sentinelli di Milano e sostenuta da molte altre organizzazioni, come la comunità di Sant’Egidio, l’Arci, l’Acli, l’Anpi, la Cgil, la Uil, e da partiti, tra cui il PD, Liberi e Uguali e Possibile. Tra i politici che hanno partecipato c’erano l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, il fondatore di Possibile Pippo Civati, il deputato del PD Emanuele Fiano e il sindaco di Ventimiglia, una delle città simbolo dell’accoglienza ai migranti, che lì si radunano dopo essere stati respinti al confine dalla Francia. Sul palco ha parlato Pierfrancesco Majorino, assessore di Milano al Welfare, che due mesi fa aveva organizzato in parco Sempione la “tavolata multietnica” per promuovere l’integrazione. Tra gli interventi più applauditi c’è stato quello di un uomo senegalese che ha citato il sogno di integrazione di Martin Luther King. | Le foto della manifestazione contro il razzismo a Milano. Hanno partecipato migliaia di persone, mentre Matteo Salvini incontrava il primo ministro ungherese Viktor Orbán. |
Mercoledì 10 maggio il Senato ha approvato il “Jobs Act degli autonomi” o “Statuto dei lavoratori autonomi”, una legge che contiene una serie di provvedimenti per tutelare i lavoratori indipendenti, come le partite IVA. La nascita del provvedimento è stata lunga e difficile: «tre anni di ping pong tra Camera e Senato, due governi e un’infinità di modifiche e limature», ha raccontato Andrea Rossi su La Stampa. Per finanziare le disposizioni contenute nella legge, il governo ha stanziato 50 milioni di euro per il 2017. Ecco le novità principali che saranno introdotte. Tutela dei pagamenti Dall’entrata in vigore della legge sono considerate nulle tutte le clausole contrattuali che consentono al committente di un lavoro di pagare professionisti, artigiani e collaboratori coordinati in un tempo superiore ai 60 giorni dallo svolgimento della prestazione. Se il contratto non prevede una scadenza entro cui pagare, si considerano 30 giorni dall’emissione della fattura. La legge stabilisce inoltre che il committente non può modificare unilateralmente il contratto e che i rimborsi spese pagati dal committente non concorrono più a formare il reddito imponibile del professionista. | Le nuove regole per le partite IVA. E tutte le altre cose che cambiano con la nuova legge per i lavoratori autonomi, tra agevolazioni, detrazioni, indennità di disoccupazione e maternità. |
È iniziata la produzione di una stagione di Buffy l’ammazzavampiri, una delle serie tv per adolescenti più apprezzate degli anni Novanta: la notizia non è ancora ufficiale ma è stata confermata da più fonti fra cui Variety e lo Hollywood Reporter, molto informati sul mondo cinematografico e televisivo. Secondo le informazioni dello Hollywood Reporter la nuova serie sarà prodotta da 20th Century Fox Television e sarà un reboot, cioè racconterà più o meno la stessa storia ma con attori e trame diverse. La sceneggiatrice e curatrice della serie sarà Monica Owusu-Breen, che ha lavorato a Agents of SHIELD; Joss Whedon, il creatore della serie originale, lavorerà come produttore esecutivo. L’attrice che dovrebbe interpretare Buffy, inoltre, sarà afroamericana (nella serie originale nel ruolo di Buffy c’era Sarah Michelle Gellar). | Faranno una nuova stagione di “Buffy l’ammazzavampiri”. |
L’ex terrorista italiano Cesare Battisti è atterrato lunedì mattina all’aeroporto di Ciampino, a Roma, ed è stato subito portato al carcere romano di Rebibbia. Battisti era stato arrestato due giorni fa Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, da una squadra speciale dell’Interpol formata da investigatori italiani e boliviani: era in fuga dal 13 dicembre, quando la Corte suprema brasiliana ne aveva ordinato l’arresto in vista di una possibile estradizione in Italia. Battisti, che è stato condannato all’ergastolo in via definitiva in Italia per quattro omicidi compiuti negli anni Settanta, viveva in Brasile dal 2004. La storia di Cesare Battisti | Cesare Battisti è arrivato in Italia. |
Un uomo ha aperto il fuoco oggi a Firenze uccidendo due persone e ferendone altre due, prima di uccidersi. L’uomo si è prima recato al mercato di piazza Dalmazia, sparando a tre venditori ambulanti senegalesi e uccidendone due: il terzo è ricoverato all’ospedale di Careggi in gravi condizioni (a un certo punto le agenzie di stampa lo hanno dato per morto, smentendosi poco dopo). L’uomo si è poi allontanato, minacciando con la sua pistola un edicolante che stava cercando di bloccarlo. Qualche minuto dopo è arrivata notizia di un’altra sparatoria al mercato di San Lorenzo, dove due senegalesi sono rimasti feriti. L’uomo è stato circondato dalla polizia e chiuso in un parcheggio, dove al termine di uno scontro a fuoco si è sparato, uccidendosi. Secondo il Corriere Fiorentino e Repubblica Firenze l’autore degli attacchi era Gianluca Casseri, italiano, cinquantenne, militante di gruppi di estrema destra, autore di libri e riviste d’area (aveva scritto anche per il sito di Casapound, che però pare aver già rimosso i suoi articoli). Intanto 200 senegalesi sono partiti proprio da piazza Dalmazia improvvisando un corteo diretto alla Prefettura. Casa Pound ha detto che Casseri era uno dei suoi “simpatizzanti”, ai quali “come del resto avviene in tutti i movimenti e le associazioni, non siamo soliti chiedere la patente di sanità mentale”. Due sparatorie nel giro di poche ore fra le bancarelle di due mercati a Firenze: il bilancio è tragico, due morti, tre feriti. A colpire la stessa mano, un uomo intorno ai 50 anni che ha dato la caccia ad alcuni cittadini senegalesi. I primi colpi di pistola sono stati sparati in mezzo alle bancarelle del mercato in piazza Dalmazia, a Firenze, nella zona nord della città, e poi a San Lorenzo, vicino al Duomo. Panico fra la gente, inseguimento fra i banchi pieni di mercanzie. Due cittadini senegalesi sono morti in piazza Dalmazia, altri due sono ricoverati all’ospedale di Careggi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. A sparare un uomo brizzolato, un pistoiese, Gianluca Casseri. | Due senegalesi uccisi a Firenze. Un militante di estrema destra ha ucciso due venditori ambulanti, ne ha feriti altri tre e poi si è suicidato. |
I fuochi d’artificio – non avete una base americana nei paraggi? – cominceranno sul tardi, e oggi i mondiali sono fermi. È una giornata di tutto riposo, a patto di avere l’aria condizionata. Non avendola, il suggerimento è di stare molto fermi. Leggere, magari, ma senza neanche girare le pagine, che si suda. Al massimo un clic. Lettori del Post, ecco a voi la popolare rassegna del meglio che abbiamo pubblicato questa settimana, una settimana ricca. Cominciamo come al solito dagli articoli più letti. Che sono stati, nell’ordine: | Sunday Post. È il 4 di luglio: siate indipendenti dall'attualità e rivedete cosa abbiamo pubblicato questa settimana. |
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio (Tar) ha sospeso le multe che erano state comminate alle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air per le loro politiche sui bagagli a mano. A febbraio Ryanair era stata multata per 3 milioni di euro, e Wizz Air per un milione, dall’AGCM – l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, anche nota come Antitrust: l’accusa era riferita ai cambiamenti nelle politiche sui bagagli a mano, diventate più stringenti e con maggiori spese potenziali a carico dei clienti. Il Tar ha però accolto i ricorsi delle compagnie aeree, sospendendo le multe e stabilendo che verrà svolta una nuova udienza a ottobre per discutere nel merito i ricorsi. | Il Tar del Lazio ha sospeso le multe da 3 e 1 milioni di euro che erano state comminate a Ryanair e Wizz Air per le loro politiche sui bagagli a mano. |
I BAFTA, i più importanti premi britannici per il cinema (che premiano però film di tutto il mondo) sono stati consegnati domenica sera alla Royal Albert Hall di Londra, durante una cerimonia condotta dall’attrice Joanna Lumley. I film della serata sono stati La favorita di Yorgos Lanthimos e Roma di Alfonso Cuarón, che probabilmente si prenderanno anche molti degli Oscar più importanti. La favorita ha ricevuto sette premi, compresi quelli a Olivia Colman e Rachel Weisz come miglior attrice protagonista e non protagonista. Roma ha ricevuto quattro premi, due dei quali molto importanti: quello per il miglior film e quello per la miglior regia. Rami Malek ha vinto il premio come miglior attore protagonista per essere stato Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody e Mahershala Ali è stato premiato come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in Green Book. | Chi ha vinto cosa ai BAFTA 2019. Le foto più belle e le cose da sapere sui premi britannici del cinema, vinti soprattutto da "Roma" e da "La favorita". |
Anche l’ossatura dell’economia-mondo, lo shipping, vuole la sua blockchain, cioè la tecnologia alla base dei Bitcoin e delle altre criptovalute. Uno dei registri di validazione informatica più promettenti sta per essere sperimentato anche dal primo armatore specializzato nel trasporto di container, la compagnia marittima danese Maersk Line, che porta in giro per il globo quasi un quarto dei container che vedete in giro. A marzo dell’anno scorso ha avviato con International Business Machines (IBM) una collaborazione. Martedì le due società hanno annunciato la stipula di un accordo «per migliorare l’efficienza e la sicurezza» del trasporto mercantile, per creare «un ecosistema di compagnie». In pratica una società ad hoc per adattare la tecnologia dei blocchi e dei nodi di Satoshi Nakamoto alla miriade di prestazioni documentali richieste per far viaggiare la merce da un porto all’altro. Un container su un mezzo di trasporto automatico nel porto di Shanghai, Cina (Imaginechina via AP Images) | Forse le blockchain cambieranno anche il mondo delle spedizioni. La tecnologia alla base dei Bitcoin verrà sperimentata per gestire l'enorme flusso di merci spedite ogni giorno da una parte all'altra del mondo. |
Gli economisti, quasi tutti gli osservatori internazionali e le istituzioni finanziarie avevano previsto che dopo la vittoria di Brexit non solo la crescita economica del Regno Unito avrebbe rallentato, ma le conseguenze per il paese sarebbero state immediate e disastrose. Nel 2016 il governo britannico aveva diffuso un rapporto secondo cui l’uscita dall’Unione Europea avrebbe causato un danno economico profondo al Regno Unito, a prescindere dai termini dell’uscita e dalla futura relazione con l’Unione. Alle stesse conclusioni era arrivato anche un rapporto della Bank of England, la banca centrale: si prevedevano recessione, crollo del PIL e aumento della disoccupazione. Fortunatamente, però, ha scritto l’Economist, «l’impatto del voto per Brexit non è stato né “immediato” né “profondo”». L’economia, insomma, ha tenuto meglio del previsto. Le conseguenze stanno cominciando però a farsi sentire ora, a quasi tre anni di distanza dal voto, nel momento in cui Brexit sta realmente per accadere. Nei giorni immediatamente successivi al referendum la sterlina aveva effettivamente perso il 10 per cento del suo valore, e l’indice britannico FTSE 250, che raduna l’andamento delle aziende britanniche quotate in borse tra la 101esima e la 350esima posizione per importanza, era calato del 14 per cento. Settimane e mesi dopo, però, i dati e le analisi non hanno confermato le previsioni più estreme. A suggerire un peggioramento della situazione sono invece gli ultimi dati, pubblicati lo scorso 11 febbraio: mostrano che nel quarto trimestre del 2018 la crescita del PIL del Regno Unito si è fermata allo 0,2 per cento e a dicembre, l’ultimo mese per il quale ci sono dati concreti, il PIL si è ridotto dello 0,4 per cento. Oltre al PIL sono in calo anche altri indicatori economici come la produzione manifatturiera, quella industriale e gli investimenti delle aziende. La Banca d’Inghilterra ha infine abbassato le prospettive per l’economia britannica per il 2019. | I danni di Brexit al Regno Unito stanno cominciando a vedersi adesso. Le ipotesi di un disastro immediato dopo il referendum non si sono realizzate, scrive l'Economist, ma ora gli scricchiolii ci sono. |
Da giovedì Facebook Dating, la funzione per incontri di Facebook, è disponibile anche in Europa. Era stata introdotta in venti paesi, tra cui gli Stati Uniti, nel settembre del 2019, e da allora secondo Facebook ci sono stati 1,5 miliardi di “match”, cioè di proposte di incontrarsi o contattarsi. Per poter usare Facebook Dating bisogna avere almeno 18 anni e scegliere di attivare l’opzione che la riguarda. Chi sceglie di farlo può quindi creare un profilo separato da quello principale di Facebook e usarlo per iniziare a trovare persone tra quelle che sono iscritte a Facebook Dating. Ci sono funzionalità simili a quelle del normale Facebook, come le storie, e altre dedicate, come quella per elencare fino a nove amici per cui si ha hanno “passioni segrete”, che attiva una notifica nel caso in cui l’apprezzamento sia reciproco. | Facebook Dating, la funzione per incontri di Facebook, è disponibile anche in Europa. |
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