source
stringlengths 2
10.4k
| target
stringlengths 10
369
|
---|---|
Kylie Jenner – ex modella, personaggio tv, influencer e sorellastra della celebre Kim Kardashian – è, a 21 anni, la più giovane miliardaria al mondo secondo l’annuale classifica delle persone più ricche dell’anno pubblicata martedì dalla rivista Forbes. Forbes ha anche specificato che Jenner, che si trova al 2.057esimo posto su un totale di 2.153, è la più giovane miliardaria di sempre che si è fatta da sé – cioè che non ha ereditato imprese o capitali – battendo così il record di Mark Zuckerberg, che di anni ne aveva 23. Jenner l’ha fatto sfruttando la sua popolarità in un modo nuovo e completamente imprenditoriale: non facendosi pagare dalle aziende per indossare abiti e trucchi e sponsorizzarli su Instagram, ma fondando lei stessa un’azienda che ha avuto un enorme successo. L’azienda si chiama Kylie Cosmetics, nata nel 2015 dalla vendita di un unico prodotto: i kit labbra, inizialmente solo opachi, a 29 dollari l’uno (ora circa 26 euro), che abbinano un rossetto liquido a una matita per il contorno labbra. Nei primi tre anni l’azienda ha venduto complessivamente 630 milioni di dollari (circa 547 milioni di euro), di cui 330 milioni nel 2017 (286 milioni di euro) mentre nel 2018 sono stati 360 milioni (318 milioni di euro). Secondo Forbes ora vale almeno 900 milioni di dollari che, insieme ai guadagni dagli sponsor e dalla tv, portano il patrimonio di Jenner a un miliardo di dollari. | Kylie Jenner, la più giovane miliardaria del mondo. La sorellastra di Kim Kardashian non ha sfruttato la sua popolarità facendo pubblicità alle aziende, ma fondandone una lei di grande successo. |
Domenica sera a Santa Monica, in California, si è tenuta la cerimonia della premiazione dei Critics’ Choice Awards, i premi televisivi e cinematografici assegnati annualmente da centinaia di critici della Broadcast Television Journalists Association (BTJA) e della Broadcast Film Critics Association (BFCA), tutti appartenenti alle principali testate giornalistiche statunitensi. Il film più premiato è stato Mad Max: Fury Road, con 9 premi: migliore film d’azione, regista (George Miller), attore e attrice in un film d’azione (Tom Hardy e Charlize Theron) e anche scenografia, montaggio, costumi, trucco e capelli, effetti speciali. I secondi sono stati Spotlight e The Big Short con 3 premi ciascuno: Spotlight come miglior film, miglior cast e sceneggiatura originale; The Big Short come miglior fotografia comedy, miglior attore di comedy per Christian Bale e miglior sceneggiatura non originale. Revenant ha portato a casa due premi: migliore attore per Leonardo DiCaprio, assente, e migliore fotografia. | Le foto dei Critics’ Choice Awards. Christian Bale che bacia tutti e "Mad Max" che sbanca a un'altra cerimonia di "avvicinamento" agli Oscar 2016. |
Il primo gennaio di ogni anno migliaia di libri, canzoni, film e altre opere creative diventano di dominio pubblico e possono essere quindi riprodotte liberalmente da chiunque a seconda della legge del proprio paese. Per questo motivo, il giorno è anche chiamato “Public Domain Day“. In Europa le leggi in materia di proprietà intellettuale stabiliscono che il copyright duri per 70 anni dalla morte dell’autore: significa quindi che oggi sono diventati di dominio pubblico i lavori di scrittori e artisti morti nel 1946. Non ce ne sono molti particolarmente famosi: quelli più noti sono la scrittrice statunitense Gertrude Stein e l’autore di fantascienza britannico H.G. Wells, Ora chiunque in Europa può pubblicare liberamente online o su carta i loro lavori, in versione originale o, se si tratta di libri, tradotta. Lo ha fatto ad esempio la casa editrice minimum fax, che a ottobre ha pubblicato una nuova edizione di La guerra dei mondi di Wells. Anche le opere del famoso economista John Maynard Keynes – ritenuto il fondatore della macroeconomia – entreranno nel pubblico dominio. Una delle frasi più celebri di Gertrude Stein, dalla poesia Sacred Emily in Geografia e drammi: | Le opere che hanno perso il copyright nel 2017. Non moltissime, ma tra queste "La guerra dei mondi" di H.G. Wells e "Autobiografia di Alice Toklas" di Gertrude Stein, almeno nella maggior parte degli stati europei. |
La casa di produzione cinematografica di George Lucas, l’autore della saga di fantascienza Star Wars (in italiano Guerre Stellari), ha perso una causa legale nel Regno Unito per violazione del copyright contro un uomo che produceva e vendeva repliche degli elmetti degli stormtrooper, i soldati interamente rivestiti di una corazza bianca che compaiono in cinque dei sei film della serie. Il 27 luglio la Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che Andrew Ainsworth, 62 anni, può continuare a creare gli elmetti nel suo studio di Twickenham, a sudovest di Londra, anche se non li può esportare negli Stati Uniti. La corte ha stabilito che gli elmetti non sono oggetti artistici. Il verdetto della Corte Suprema conclude una lunga battaglia legale intentata nel 2004 dalla casa di produzione contro Ainsworth e iniziata negli Stati Uniti. Qui l’uomo perse una causa sulla stessa presunta violazione di copyright e venne condannato a pagare 20 milioni di dollari, ma dal momento che Ainsworth non possiede nulla negli Stati Uniti, la causa si spostò nel 2006 nel Regno Unito, dove si è conclusa il 27 luglio davanti all’ultimo grado di giudizio britannico. | George Lucas perde una causa sugli elmetti delle truppe imperiali. La Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che l'uomo che li costruiva negli anni Settanta può venderli senza pagare i diritti al regista. |
All’inizio di giugno Caffarel, storica azienda piemontese che produce cioccolatini di alta qualità, appartenente al gruppo svizzero Lindt & Sprüngli, ha annunciato 90 esuberi su 328 dipendenti e un anno di cassa integrazione straordinaria per tutti i lavoratori, a rotazione. Non è una fabbrica di cioccolato come le altre, per molte ragioni: fondata quasi duecento anni fa, nel 1826, Caffarel fa parte della storia imprenditoriale del Piemonte ed è nota soprattutto perché nel suo primo laboratorio è nato il gianduiotto, un cioccolatino a forma di barca rovesciata conosciuto e apprezzato in Italia ed esportato in molti paesi del mondo. La ricetta originale, che viene seguita anche oggi, prevede un impasto con una certa dose di cacao, burro di cacao, zucchero, e l’utilizzo della nocciola tonda gentile delle Langhe finemente macinata. Inserito tra i prodotti agroalimentari tradizionali piemontesi, il gianduiotto è stato anche il primo cioccolatino confezionato singolarmente, avvolto da un rivestimento dorato in alluminio. | Che ne sarà della fabbrica dei gianduiotti. La cassa integrazione straordinaria chiesta per i lavoratori di Caffarel ha aperto la crisi di uno dei marchi storici dell'alimentare italiano. |
Lunedì 6 settembre la Giunta della Regione Lombardia ha approvato una proposta di legge da presentare al Parlamento nazionale per introdurre il divieto di utilizzo del monopattino elettrico per i minori, l’obbligo del casco per tutti e l’obbligo di stipulare una polizza per responsabilità civile verso terzi. La proposta lombarda, piuttosto restrittiva, è arrivata dopo un grave fatto di cronaca – la morte di un ragazzo di 13 anni a Sesto San Giovanni, vicino a Milano – che ha aumentato i dubbi e le preoccupazioni sulla sicurezza dei mezzi. L’assessore regionale a Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, ha detto che «è sotto gli occhi di tutti la pericolosità dei monopattini elettrici». De Corato ha spiegato che i monopattini, combinando velocità e agilità di circolazione, sono causa di frequenti incidenti, «come purtroppo attesta il tragico evento luttuoso che a Sesto San Giovanni ha riguardato un ragazzo tredicenne». | La Regione Lombardia ha proposto di vietare i monopattini ai minori e di imporre a tutti l’utilizzo del casco. |
Questo grafico è la risposta a un quesito adatto a questi tempi digitali: i lettori leggono un articolo che parla di leggere? | Quanti leggono un articolo sulla lettura? lo avete visto, qualche giorno fa? È stato visitatissimo, sul Post, e fatti alcuni conti, si autoconfermava. |
Martedì 13 ottobre sono state presentate le fotografie vincitrici del Wildlife Photographer of the Year 2015, uno dei concorsi di fotografia naturalistica più importanti al mondo. Il concorso è organizzato dal Natural History Museum di Londra ed è arrivato quest’anno alla sua 51esima edizione. Il premio più importante, quello per la miglior foto in assoluto, è stato vinto dal canadese Don Gutoski: la sua fotografia mostra una volpe rossa che nel parco nazionale Wapusk, in Canada, ha cacciato e ucciso una volpe artica: è un comportamento atipico, dovuto alla scarsità di altre prede. Il Wildlife Photographer of the Year assegna anche altri premi divisi per categorie – per esempio la miglior foto aerea o quella sottomarina – e premi per categorie d’età del fotografo: dagli 11 ai 14 anni e dai 15 ai 17 anni. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto vincitrici del Wildlife Photographer of the Year 2015. Dieci immagini spettacolari di animali e loro comportamenti insoliti o rari da osservare. |
Il Corriere della Sera dedica una pagina firmata da Raffaella Polato a fare il punto della fabbrica Fiat di Pomigliano d’Arco e delle sue disgrazie, assumendo la posizione aziendale piuttosto acriticamente: ma la sintesi è interessante. Cominciando dagli aneddoti sulla “revisione finale” a cui le auto prodotte erano sottoposte fino al 2008 per verificare che “non fosse stato lasciato un panino nel motore, una chiave inglese tra finestrini e portiera, una doppia strisciata di cacciavite su un’intera fiancata”. Nel 2008 Marchionne si mise d’accordo coi rappresentanti dei lavoratori, furono isolati i sabotatori, ristrutturati gli impianti con una spesa di 120 milioni, ci fu una chiusura di tre mesi e la cassa integrazione per gli operai. Tutto ripartì con grandi speranze ma durò poco, la crisi finanziaria colpì il settore automobilistico mondiale ma soprattutto le auto “top della gamma” prodotte a Pomigliano, le Alfa 147, 159, Gt: “non le proletarie Punto o Panda”. La colpa non è di nessuno, spiega Polato nell’articolo, anche se Marchionne ne assume la responsabilità: è che “adesso la gente ci pensa sei volte prima di cambiare auto ogni due anni”. E gli incentivi di stato, gli “eco-aiuti”, ignorano le auto di questa gamma. E quando l’Alfa nel 2008 lancia la nuova Mito, piccola, destinata al “segmento B”, la produzione va a Mirafiori, non a Pomigliano: “la politica aziendale ha ormai diviso gli impianti non più per marchi, ma per fasce”. | Pomigliano d’Arco, c’è un modo? i guai della fabbrica campana e la via aziendale per farla sopravvivere: Epifani chiede di non esagerare con le pretese. |
A un certo punto noi osservatori ottimisti, quali tendiamo a essere qui al Post, potevamo vederla così: sono apparsi cambiamenti sulla scena politica italiana che non avvenivano da vent’anni, e grande è il disordine sotto il cielo. La situazione non è eccellente, ma per la prima volta un po’ promettente. A sinistra una spinta al rinnovamento e al ripensamento delle pigrizie fallimentari di quella parte otteneva spazi e consensi che non aveva visto mai, e si rendeva competitiva con l’establishment di sempre arrivando a imporre la sua presenza alle primarie e addirittura guadagnando il ballottaggio. Al centro un anno di governo Monti mostrava un modello di pensiero, coerenza e concretezza che il centro italiano non ha avuto mai, avendolo sostituito da sempre con un’inclinazione duttile a conservarsi e liberarsi di qualunque pensiero vero che non avesse a che fare con le “alleanze”. E intanto nascevano, con prudenza e ricchezza di contenuti, movimenti che questo modello nuovo sembravano volerlo seguire. A destra il fallimento ubriaco e spaesato di Berlusconi lasciava un vuoto impressionante ma anche grandi spazi per chi avesse cominciato a costruire qualcosa, con la consapevolezza che ci sarebbe voluto tempo: ma anche che un’altra destra fosse possibile, e che di certo non fosse quella – altrettanto sconfitta – del frondismo finiano. E si erano persino fissate le prime primarie della storia del centrodestra italiano. Aggiungeteci, con la forza dell’ottimismo, le partecipazioni politiche messe in circolazione dai pur sbilenchi proclami di Beppe Grillo e la forza – tutta da strutturare – di quelle partecipazioni, spesso migliori del loro ispiratore. Era tutto quanto in movimento, insomma. | Non butta bene (editoriale). Per la piega che ha già preso, potrebbe essere la più deprimente campagna elettorale di sempre: a meno che qualcuno non trovi un colpo d'ala. |
La procura di Cuneo ha autorizzato la riesumazione del cadavere di Raffaello Bucci, il tifoso della Juventus che si era suicidato dopo essere stato interrogato per le presunte infiltrazioni della ’ndrangheta nel tifo organizzato juventino. Bucci, morto nel 2016, era stato per anni uno dei membri più importanti di uno dei cinque principali gruppi ultras dei tifosi juventini, i “Drughi”, e nel 2015 era stato assunto dalla Juventus come “vice supporter liason officer”, una sorta di collegamento tra la tifoseria e la società. Sulla sua morte era stata aperta un’indagine. | Sarà riesumato il cadavere di Raffaello Bucci, che era morto dopo essere stato interrogato sulle presunte infiltrazioni della ’ndrangheta nel tifo organizzato della Juventus. |
Il 5 marzo sulla rivista scientifica Scientific Reports è stato pubblicato un articolo su una scoperta inaspettata: nel mare Adriatico, al largo di Monopoli, in provincia di Bari, c’è una piccola barriera corallina. A scoprirla sono stati i ricercatori del dipartimento di Biologia dell’Università di Bari, guidati dal direttore Giuseppe Corriero. È lunga almeno 2,5 chilometri – anche se si pensa che possa avere un’estensione maggiore, da Bari a Otranto, con alcuni tratti di interruzione – e si trova a una profondità compresa tra i 30 e i 55 metri sotto il livello del mare, dunque maggiore rispetto a quelle delle barriere coralline caraibiche o delle Maldive. La posizione della barriera corallina trovata al largo di Monopoli, in Puglia (Scientific Reports/Giuseppe Corriero e altri) | Abbiamo trovato una barriera corallina in Puglia. Al largo di Monopoli, lunga 2,5 chilometri e molto in profondità: è la prima scoperta nel Mediterraneo. |
Nel video in cui a inizio luglio invitava gli spagnoli a mangiare meno carne, per ragioni di salute e di impatto ambientale, il ministro del Consumo Alberto Garzón aveva un tono pacato, citava dati e statistiche affidabili, e suggeriva cambiamenti di dieta moderati. In Spagna tuttavia il suo appello ha provocato reazioni molto critiche tra i politici e sulla stampa, anche con toni risentiti o derisori. Non è sorprendente per chi non mangia la carne, o ne mangia molto poca, e si è trovato a spiegare ad altre persone le sue ragioni: il consumo di carne è un argomento su cui molti si scaldano per sostenere il proprio punto di vista. I piatti a base di carne, a partire da quelli che si mangiano in occasione di feste e ricorrenze, fanno parte del patrimonio culturale di famiglie e comunità. Inoltre per molti territori – spagnoli ma anche italiani – l’industria della carne è un settore economico rilevante. Infine i discorsi sulla carne spesso tirano in ballo questioni etiche sul modo in cui trattiamo gli animali e come li consideriamo: anche per questo possono suscitare sentimenti diversi. Per tutte queste ragioni non è facile convincere qualcuno a mangiare meno carne. | Come convincere le persone a mangiare meno carne. Fa bene alla salute ed è più sostenibile per l'ambiente, ma imporre un cambiamento nelle abitudini alimentari funziona poco. |
Da stamattina circola con gran sollazzo di redazioni e navigatori online la notizia di una segretaria di un circolo del Partito Democratico del pisano che si sarebbe dimessa dalla sua carica dopo essere stata riconosciuta a “recitare” in un film porno. Ma mentre si affastellano battute sia a destra che a sinistra (“siamo pronti per governare!”), il PD provinciale di Pisa ha diffuso una risentita precisazione. La ragazza non è stata sospesa dal Pd Non è affatto vero né che il PD abbia discusso in nessuno dei suoi organismi della vicenda della ragazza di cui parlano oggi i giornali locali nelle Cronache di San Miniato, né che quella ragazza sia stata sospesa dal PD, a cui è tuttora regolarmente iscritta. In passato ha ricoperto anche l’incarico di segretaria di circolo e di membro della Segreteria Comunale del PD di San Miniato. Da alcuni mesi si è allontanata, senza che sia intervenuta nessuna rottura politica, per motivi personali, anche di studio: tra l’altro, anche se i giornali non hanno riportato questa notizia, si è laureata pochi giorni fa. Noi consideriamo sbagliato e anche un po’ disgustoso il clamore che si sta facendo su questa vicenda. Pensiamo che una giovane donna di venticinque anni, che non ha coinvolto altri che se stessa nelle proprie azioni e che deve risponderne solo a se stessa, abbia il diritto di essere lasciata in pace e semmai aiutata da persone amiche e solidali a riflettere sulle proprie scelte e sul loro senso. Per questo non interverremo oltre su questa vicenda, al di là di questa precisazione che era doverosa per ristabilire la verità dei fatti. | Il PD di Pisa interviene sul caso del film porno. "Non è stata sospesa" la segretaria di circolo che avrebbe recitato in un film porno, e il PD chiede rispetto. |
Lunedì 6 ottobre è morto a Parigi, a 70 anni, lo scultore polacco Igor Mitoraj. Mitoraj – che era nato in Germania da madre polacca e padre francese, ed era poi cresciuto a Cracovia – è famoso soprattutto per le sculture marmoree monumentali e per i bronzi, ispirati all’arte classica: raffigurano personaggi mitologici – Eros, Icaro, Afrodite, i Centauri – dagli enormi volti spaccati o velati, e dai torsi privi di arti, volutamente danneggiati per ricordare il passare del tempo. Le sue opere si trovano nelle piazze e nei musei di molte città europee: nel British Museum di Londra, nel quartiere della Défense di Parigi, in Piazza del Carmine a Milano, agli Uffizi di Firenze, e a Roma, dove ha scolpito una Annunciazione per i Musei Vaticani, le porte bronzee e una statua di Giovanni Battista per la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Grandi retrospettive a lui dedicate sono state ospitate ai giardini delle Tuileries di Parigi, ai Mercati di Traiano a Roma, e nella Valle dei Templi di Agrigento. Dopo aver studiato pittura a Cracovia, nel 1968 Mitoraj si trasferì a Parigi. Si interessò all’America Latina e si trasferì un anno in Messico, dove iniziò a dedicarsi anche alla scultura. Tornato a Parigi, nel 1974 organizzò la sua prima mostra importante, alla galleria Hune. Nel 1979 viaggiò a New York, in Grecia e in Italia, in particolare in Toscana, dove iniziò a lavorare con il marmo di Carrara. Nel 1983 aprì un atelier a Pietrasanta, in provincia di Lucca, oltre a quello di Parigi. Nel 2003 tornò a vivere in Polonia; nel 2005 il governo polacco gli conferì la Medaglia d’oro per meriti culturali, e nel 2012 la Croce di commendatore dell’Ordine della Polonia restituta, una delle più alte onorificenze del paese. | Le sculture di Igor Mitoraj. L'artista polacco è morto oggi a 70 anni: era famoso soprattutto per i bronzi e i marmi ispirati alla mitologia classica. |
Oggi Libero e il Giornale dedicano i loro titoli di apertura alle nuove carte che riguardano la vicenda della proprietà di una casa a Montecarlo e l’attuale presidente della Camera, Gianfranco Fini. L’esistenza dei nuovi documenti è stata resa nota ieri nell’anticipazione di un’inchiesta dell’Espresso che uscirà sul numero di domani. L’Espresso presenta così il punto principale della sua inchiesta: Nel gennaio 2008 Giancarlo Tulliani aprì nel paradiso fiscale di Saint Lucia una società rimasta finora sconosciuta, la Jayden Holding, che aveva come attività le compravendite immobiliari. E che, per farlo, si appoggiò a James Walfenzao, lo stesso fiduciario che figura come rappresentante legale della Printemps, la società di Saint Lucia che nel luglio 2008 acquistò da AN l’appartamento di Montecarlo. | Fini e la casa di Montecarlo, ancora. L'Espresso ritorna su una storia che oggi sembra lontana anni luce con un'inchiesta che non farà contento il presidente della Camera. |
Quello su quale sia il posto migliore in aereo è un dibattito ricorrente e molti esperti hanno provato a rispondere. C’è un posto più comodo degli altri? E uno più sicuro? Dove si sentono meno le turbolenze? Dov’è meglio sistemarsi se si ha fretta e paura di perdere una coincidenza? Sono domande che ci siamo fatti tutti prima o poi: BBC ha chiesto consiglio a Beth Blair, una ex assistente di volo, e ad altri esperti, mettendo insieme una sorta di enciclopedia della scelta del posto in aereo. | Qual è il posto migliore per viaggiare in aereo. Esiste quello più sicuro? E quello più comodo? E quello in cui si sentono meno turbolenze? Domande ricorrenti a cui risponde un'ex assistente di volo. |
Martedì Nestlé ha annunciato di aver concluso gli accordi per vendere i suoi marchi di merendine dolci prodotte negli Stati Uniti all’italiana Ferrero. L’operazione vale 2,8 miliardi di dollari ed è una delle più grandi mai fatte da Ferrero. Tra i marchi acquistati ci sono Butterfinger, BabyRuth, Wonka e SweeTar. Grazie all’acquisizione Ferrero è diventata il terzo produttore di dolci di cioccolata negli Stati Uniti, dopo Mars ed Hershey. Nel corso del 2017 Ferrero aveva già completato altre due importanti acquisizioni di industrie dolciarie, investendo circa 1,5 miliardi di dollari. Nel 2016, prima della recente espansione, Ferrero era il quarto operatore del settore dolciario al mondo con una fetta di mercato pari a dieci miliardi di euro, probabilmente destinata ad aumentare molto nelle prossime rilevazioni. Le acquisizioni dell’ultimo periodo, e in particolare quella appena conclusa con Nestlé, sono un’importante rottura rispetto al passato della società, fondata nel 1946 ad Alba, in Piemonte. Come ha notato il Financial Times, lo storico fondatore della società, Michele Ferrero, non realizzò nessun importante acquisto societario nel corso di tutti i primi 50 anni di storia dell’azienda. Ferrero, che era l’uomo più ricco d’Italia secondo la rivista Forbes, è morto nel 2015 a 89 anni. Oggi la guida dell’azienda è passata alla seconda generazione della famiglia: Giovanni Ferrero, figlio di Michele e attualmente presidente della società. | Perché Ferrero si è comprata le merendine americane di Nestlé. Dietro l'acquisizione più grande della sua storia c'è un passaggio generazionale nella famiglia che ha fondato e controlla la società. |
È uscito il 31 ottobre per ADD Editore Facce da Schiaffi, di Mattia Carzaniga. È una raccolta spiritosa di tipi umani che lui stesso spiega nell’introduzione che pubblichiamo assieme ad alcuni dei tipi umani. Il suo blog si chiama Only Connect. Perché se lo meritano Questo non è un libro per buonisti. Con la conseguenza che i buonisti saranno i primi a essere presi a schiaffi in queste pagine. Non dovrei compiacermene, per la verità: si sa che in questo Paese i buonisti sono tanti, il che mi fa temere seriamente per le vendite del catalogo che avete tra le mani. Ma procediamo con ordine. Questo non è un libro per buonisti, dunque. Questo è un manuale di sociopatia autorizzata. Sociopatia perché dentro ci trovate elencate tutte quelle tipologie umane che secondo voi (sì, ho detto «voi», non guardatevi alle spalle) si meritano dal buffetto al manrovescio; passando per sberle, schiaffi, centre a piene mani, ceffoni di dorso, che fanno ancora più male. Autorizzata perché l’autorizzo io. Non è questione di testa: è roba di pelle. In queste pagine potrete dare sfogo (quantomeno mentale) al risentimento che covate nei confronti di ampie fette di società. Probabilmente, almeno all’inizio, questa lettura scatenerà il moralista che è in voi; e che sarà tenuto a bada dalla vostra controparte ironica e politicamente scorretta (o almeno è ciò in cui confido: non vorrei trovarmi sommerso dalle vostre querele). Probabilmente vi spingerà ad arrabbiarvi ancora di più, dal momento che prendere a ceffoni gli oggetti del vostro quotidiano disprezzo è, purtroppo o per fortuna, illegale. Ma qui non si vuole fare del bullismo: questi sono ceffoni da selezione naturale. Non è intolleranza: è responsabilità sociale. Per questo ci tengo a precisare che non sono una persona cattiva. Voglio solo darvi la possibilità di far progredire insieme a me la specie umana. | Facce da schiaffi. Dall'Urlatore Da Treno al Tipo Non Ho La Tv, undici profili tra "quelli che se lo meriterebbero", dal libro di Mattia Carzaniga: che riconoscerete, e in cui fingerete di non riconoscervi. |
Vi sarà capitato di trovare nei supermercati e nei negozi confezioni di zucchero e caffè, cespi di banane, barrette di cioccolata e molti altri prodotti con sopra un marchio tondo verde e azzurro, simile al simbolo dello yin e yang: è il marchio di certificazione di Fairtrade, una delle più grandi e famose associazioni internazionali che si occupano del cosiddetto “commercio equo e solidale”. A vent’anni dalla sua nascita, Samanth Subramanian na ha raccontato sul Guardian la storia, quello che fa, come ha cambiato il mondo del commercio e in che cosa ha invece fallito. | Il commercio equo e solidale ha vinto o ha perso? i prodotti marchiati Fairtrade sono ovunque, ma ora le grandi aziende hanno iniziato a darsi dei regolamenti interni per stabilire cosa sia sostenibile e cosa no. |
«Noi non siamo contro l’Alta Velocità, non siamo contro le grandi opere se portano lavoro, siamo invece contro se queste servono solo a spendere soldi», ha detto oggi il ministro dello Sviluppo economico e capo del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, ospite di un evento organizzato dalle Ferrovie dello Stato. Di Maio si riferiva alla TAV, il discusso progetto di una nuova linea ferroviaria tra Torino e Lione a cui il Movimento 5 Stelle si oppone da anni. La TAV è tornata di attualità proprio in questi giorni, dopo che il Movimento ha dovuto rinunciare a un’altra sua storica battaglia, quella contro il gasdotto TAP in Puglia. Proprio Di Maio è stato costretto ad ammettere che bloccare il gasdotto comporterebbe un costo potenziale che può arrivare fino a 20 miliardi, proveniente soprattutto dalle azioni legali dei privati che avevano ricevuto il permesso di realizzare l’opera e farebbero ricorso contro la decisione del governo (niente che non fosse già ampiamente noto in campagna elettorale, comunque, quando il M5S prometteva che avrebbe bloccato l’opera). | Si può fermare la TAV? in teoria sì, volendolo: ma è sempre una questione di costi, opportunità e benefici. |
Fare liste dei migliori libri del 2019 divisi per categoria è una cosa piuttosto complicata, perché non ci sono criteri condivisi. Ci abbiamo comunque provato, limitandoci alla narrativa. Ci siamo affidati a diversi giornali stranieri autorevoli, per lo più statunitensi o britannici, dato che come succede nel mondo della musica, l’editoria anglosassone ha una grossa influenza su quella italiana. Ma abbiamo riservato anche delle “quote” per i libri italiani, quelli citati nella classifica dei migliori libri del 2019 della Lettura del Corriere della Sera, basata sui voti di 317 giurati. La nostra lista sintetica è in ordine alfabetico, non è una classifica. Le fonti straniere sono il New York Times, la New York Times Book Review (che è un’altra cosa), il Guardian, il New Yorker, il Washington Post, il sito Literary Hub, la classifica della New York Public Library e il Financial Times. Abbiamo dato maggiore attenzione ai libri già pubblicati in italiano e, per valutare l’accoglienza ricevuta in Italia da alcuni libri di narrativa straniera, abbiamo tenuto in considerazione anche la classifica di qualità dell’Indiscreto, una rivista culturale online fatta da 400 tra scrittori, critici, librai, editor e traduttori. | I migliori libri di narrativa del 2019, a leggere in giro. Otto romanzi e una raccolta di racconti che sono piaciuti molto a critici anglosassoni e italiani. |
Noi a Firenze facciamo così Noi a Firenze pensiamo che la politica sia una sfida e non un problema, un sogno e non un incubo, un servizio e non un carrierificio. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze pensiamo che la felicità non venga dal successo ma che l’unico successo sia essere veramente felici. E poniamo il nostro onore nel meritare la fiducia di chi ci vuole bene. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze pensiamo che i medici debbano curare le persone, non denunciarle. E crediamo che l’altro sia una miniera di suggestioni, non un coacervo di ossessioni. E vogliamo vivere a viso aperto, non asserragliati nelle paure. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze pensiamo che i musei e le biblioteche debbano stare aperti fino a mezzanotte e offrire un’alternativa alla prima, alla seconda e anche alla terza serata televisiva. Pensiamo che sia commovente far declamare Dante da mille persone in mezzo alla strada, nei vicoli, negli angoli bui della nostra quotidianità. E pensiamo che la musica educhi il cuore al bello: e quando possiamo apriamo i nostri teatri e mettiamo i maxischermi col Maggio Musicale nelle nostre piazze. Noi a Firenze facciamo così Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze pensiamo che una piazza di mestiere debba fare la piazza, non l’incrocio autostradale per cui dove possiamo pedonalizziamo, senza indugio. E quando c’è da decidere si decide: non si fa una commissione per decidere fino a quando si rinvia la decisione. E vogliamo che ogni cittadino abbia una piazza, un parco, un giardino a meno di dieci minuti a piedi da casa: perché l’urbanistica si fa occupandosi degli spazi da tenere vuoti, non solo degli spazi da riempire, di cemento e di banalità. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze vogliamo vincere, altro che partecipare. Ma sappiamo da molto tempo, per esperienza diretta, che è meglio secondi che ladri… Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze dobbiamo tutto alle donne. È per l’intelligenza di una donna che è stato salvato il cuore della città. E’ per la nostalgia di due donne che c’è molta Firenze a Parigi. È per gli occhi di una donna che è stato scritto il più grande capolavoro della letteratura mondiale. Noi a Firenze combattiamo la mercificazione della donna, la sua umiliazione, la costrizione a ruolo di portatrice sana di lato B che tanta parte del mondo (anche politico) di oggi vorrebbe. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze facciamo così. Ci piace il Palazzo Vecchio, ma vogliamo le facce nuove. E pensiamo che il ricambio generazionale non sia un tema da convegni, ma una possibilità da osare, una risorsa da usare. E pensiamo che chi fa politica debba rischiare, senza avarizia, mettendosi in gioco fino in fondo. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze facciamo così. Quando c’è un grande architetto gli facciamo fare la Cupola del Duomo, ma anche il Salone degli Innocenti: il luogo di Dio, ma anche il luogo degli ultimi. Perché noi a Firenze pensiamo che si può essere solidi solo se si è solidali. E che si può custodire la bellezza solo se si è capaci di regalarla. Noi a Firenze facciamo così… Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | “Noi a Firenze facciamo così”. Matteo Renzi mette insieme un monologo teatrale e una piattaforma politica, e lancia il modello Firenze. |
Kunming è il capoluogo della provincia cinese di Yunnan e da alcuni giorni se ne parla molto a causa della presenza nel suo territorio di un negozio Apple di imitazione. Il punto vendita è stato costruito riprendendo integralmente lo stile degli Apple Store, tavoli di legno chiaro e magliette degli impiegati comprese, ma non è un negozio autorizzato dalla società americana. Una blogger la scorsa settimana ha pubblicato alcune fotografie del negozio e infine Apple ha pubblicato un elenco degli store che possono utilizzare il proprio marchio nella provincia cinese. Le autorità di Kunming hanno lanciato un’inchiesta sui negozi di elettronica nella loro provincia con l’intento di ridurre i casi di contraffazione. L’ispezione si sta occupando delle licenze di vendita, dei permessi e delle autorizzazioni per utilizzare i marchi delle grandi società di elettronica. L’obiettivo è fare presto e pubblicare in pochi giorni un primo rapporto sull’esito delle indagini. | I finti Apple Store in Cina. Un'ispezione ne ha fatti chiudere due nella città di Kunming, ma quello da cui è partito il caso resta aperto. |
La corte di Cassazione ha deciso di vietare la vendita della cosiddetta “cannabis legale” in Italia, cambiando orientamento rispetto a una sentenza diffusa soltanto quattro mesi fa. Dalle motivazioni si intuisce che la corte ha interpretato in maniera molto restrittiva la legge che nel 2016 aveva di fatto permesso la vendita di prodotti a basso livello di THC, cioè il principio attivo comunemente associato all’effetto stupefacente della marijuana. La corte ha anche detto che il testo di riferimento in tema deve continuare ad essere il Testo unico sulle droghe, che permette la vendita di sostanze solo «in concreto privi di efficacia drogante». La cannabis light è quella che contiene un basso livello di THC, cioè il principio attivo comunemente associato all’effetto stupefacente della marijuana; contiene invece il CBD, principio attivo che ha tra gli effetti principali una sensazione di rilassatezza. Dal 2016 la cannabis light è regolata in Italia con la legge 242. Da allora sono nati in tutta Italia decine di negozi specializzati nella vendita di cannabis light e di prodotti da essa derivati, che ormai si possono spesso trovare nelle normali tabaccherie. | La Cassazione ha proibito la “cannabis light”. Cambiando orientamento rispetto a una sentenza di quattro mesi fa, ha stabilito che venderla in Italia è illegale. |
Oggi sulla home page di Google c’è una chitarra. I doodle di Google avranno pure un po’ stufato, ma questo è particolarmente originale e qui al Post abbiamo perso parecchio tempo a suonarlo (se cliccate sulla tastiera è più facile). Il logo di Google oggi si suona perché oggi avrebbe fatto il compleanno Les Paul, morto nel 2009, inventore nel 1952 della chitarra Gibson. E la Gibson è una di quelle chitarre che hanno fatto la storia del rock: tra gli altri è stata usata da Bob Marley, Eric Clapton, Neil Young e i Led Zeppelin (l’altra chitarra storica è la Fender, per la cronaca: quella di Jimi Hendrix). | Perché oggi il logo di Google si suona. Oggi è il compleanno di Les Paul, l'uomo che inventò una delle due chitarre più famose della storia del rock. |
Il comitato di esperti voluto dal governo e guidato dal manager Vittorio Colao ha consegnato alla presidenza del Consiglio un documento di 121 pagine intitolato “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”, e che è stato ribattezzato “piano Colao”. È un elenco di 102 proposte per favorire la ripresa economica del paese. Le proposte saranno ora prese in esame dal governo, che deciderà cosa farne. In un’intervista al Corriere della Sera, Colao ha detto che sarà soddisfatto se il governo ne implementerà «una quarantina». La scelta di quali saranno quelle da considerare prioritarie, ha continuato, spetta alla politica. Colao, a lungo manager della compagnia telefonica multinazionale Vodafone, era stato nominato lo scorso aprile a capo del gruppo incaricato di coordinare la cosiddetta “fase 2” della lotta alla pandemia. | Cosa c’è nel “piano Colao”. E soprattutto, conterà qualcosa? Il governo non sembra voler coinvolgere granché il comitato di esperti al quale aveva affidato un piano per il rilancio dell'Italia. |
Siamo a luglio, comincia l’estate quella vera e iniziano a impoverirsi anche le uscite cinematografiche settimanali. Questo venerdì l’unica cosa che merita una segnalazione è la commedia Benvenuti a Cedar Rapids, diretto da Miguel Arteta (quello di Youth in Revolt, che a sua volta è quello con Michael Cera). Per il resto, niente di rilevante. Tranne Giallo/Argento, un film (anzi: un “capolavoro”) di Dario Argento che in effetti riesce a risultare terrorizzante già dalla locandina. Benvenuti a Cedar Rapids Regia: Miguel Arteta Attori: Ed Helms, John C. Reilly, Anne Heche, Isiah Whitlock Jr., Stephen Root | I film del weekend. Un fine settimana dimenticabile con una perla di trash involontario. |
Matthew Salacuse è un fotografo statunitense specializzato in fotografia documentaria ed editoriale: collabora frequentemente con riviste come Esquire e Wired e negli anni ha collezionato e sviluppato migliaia di diapositive e negativi scovati tra mercatini delle pulci e negozi dell’usato a New York. Così, per caso, Salacuse si è ritrovato ad avere fotografie che vanno dagli anni Quaranta fino a tempi più recenti, tra cui dei veri e propri tesori come una fotografia della metropolitana di New York negli anni Cinquanta, un’immagine scattata in Danimarca nel dopoguerra e un raro ritratto fotografico di Duke Ellington a colori. Come racconta Salacuse: Ho iniziato durante il mio ultimo anno alla New York University, quando per il dipartimento di fotografia iniziai un progetto per cui raccoglievo le foto letteralmente per strada. Ne ho accumulate quasi un migliaio e poi le ho raccolte in un gigantesco album di famiglia. Fu in quel momento che iniziai ad interessarmi a queste foto: perché erano state scartate? Perché proprio queste? Forse erano state perse? E quelle foto erano riuscite nel loro scopo? Questo mi ha portato a girare tra i mercati delle pulci di Manhattan, dove ero sempre più colpito dai negativi che dalle istantanee. Da allora ne ho collezionati migliaia, di ogni epoca e formato. Nel mio sito pubblico quelle più belle prima che vadano a finire nella discarica, per dare loro la possibilità di essere osservate e apprezzate come un tempo. | Una fantastica collezione di negativi. Matthew Salacuse ne ha comprati migliaia nei mercatini delle pulci di New York, li ha sviluppati e ci ha trovato dei tesori. |
Salesforce, azienda statunitense di servizi informatici in cloud, ha acquistato per 27,7 miliardi di dollari Slack, società che realizza e gestisce un popolare software di chat e strumenti per la collaborazione in ambito aziendale. Anche a causa della pandemia da coronavirus, negli ultimi tempi i programmi per scriversi, effettuare chiamate e videochiamate, condividere documenti e programmare attività a distanza sono diventati molto richiesti e utilizzati dalle aziende, che hanno rivisto parte della loro organizzazione per consentire ai dipendenti di lavorare da casa. | Salesforce ha comprato Slack per 27,7 miliardi di dollari. |
Come suggerisce il nome, i serpenti costrittori uccidono le loro prede stritolandole: le avvolgono tra le loro spire senza lasciare possibilità di fuga fino a quando sono morte. Il processo è semplice e facilmente osservabile, ma finora le effettive cause della morte delle prede erano messe in discussione da buona parte dei ricercatori, poco convinti dal fatto che potessero morire a causa del soffocamento provocato dallo stritolamento. Scott M. Boback, uno studioso di serpenti (erpetologo) del Dickinson College (Pennsylvania, Stati Uniti), dice di avere trovato infine una spiegazione grazie a una serie di test di laboratorio, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Experimental Biology: la morte è causata da un arresto della circolazione sanguigna e non dal soffocamento. Per arrivare a questa conclusione, Boback e colleghi hanno anestetizzato alcuni ratti e gli hanno applicato una serie di sensori, per misurare la loro pressione sanguigna e i battiti cardiaci. Sempre da anestetizzati, i ratti sono stati messi in una vasca in cui era contenuto un esemplare di colubro nero (Coluber constrictor), un serpente non velenoso che uccide le sue prede stritolandole come fanno i boa, anche se le due specie sono parenti molto alla lontana. Analizzando le informazioni raccolte dai sensori e campioni di sangue dei ratti dopo l’attacco, i ricercatori hanno scoperto diverse cose sorprendenti. | Come uccidono i serpenti costrittori. Con lo stritolamento non soffocano le prede – come verrebbe da pensare – ma provocano un arresto cardiaco, dice una nuova ricerca. |
Le legge di bilancio approvata negli ultimi giorni del 2018 contiene un emendamento che, così come è scritto, sembra permettere alle auto elettriche o ibride di circolare liberamente nelle aree pedonali o a traffico limitato di ogni città italiana; di fatto scardinando le politiche urbanistiche di decine di grandi città, che da anni si stanno orientando verso la chiusura totale del centro storico per le auto. Lo ha fatto notare su Medium Lorenzo Spallino, avvocato e professore di Diritto urbanistico, e lo ha spiegato più nel dettaglio Simone Cosimi su Wired. Nel frattempo Michele Dell’Orco, sottosegretario ai Trasporti, ha scritto su Twitter che il governo è pronto a rivedere la norma «nel primo provvedimento utile». Il punto in questione è il comma 103 all’articolo 1 (a pagina 18 della Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre). Dice così: | La legge di bilancio sembra permettere alle auto ibride di circolare nelle aree pedonali. Lo ha spiegato Simone Cosimi su Wired, esaminando le conseguenze del comma 103 della discussa manovra del governo. |
Netflix è in Italia dall’ottobre 2015 e all’inizio le cose erano semplici: Netflix offriva in streaming film e soprattutto serie tv, molte delle quali americane, diverse da quelle che si trovavano su Rai, Mediaset e Sky. Non erano compartimenti stagni, ma quasi: ognuna di queste aziende funzionava comprando o producendo da sé programmi, serie e film, che poi mettevano a disposizione sui propri canali. Negli ultimi due anni le cose sono molto cambiate: Netflix ha fatto accordi prima con la Rai, poi con Sky e infine con Mediaset. Quattro anni fa era impensabile, ma ora è possibile usare un decoder Sky per accedere all’app di Netflix all’interno della quale guardare una serie della Rai; ed è stato anche possibile, in una sera di luglio, vedere sulla Rai un programma in cui Simona Ventura promuoveva una serie di Netflix. Nell’attesa di vedere, tra qualche mese, sempre su Netflix, un film Netflix co-prodotto con Mediaset. Quando Netflix esisteva negli Stati Uniti ma non era ancora attivo in Italia, in genere sceglieva di vendere le serie che si produceva e che prima che in ogni altro posto finivano su Netflix – le cosiddette “serie originali Netflix” – a chi già operava in Italia. È il motivo per cui House of Cards, una serie originale Netflix, è stata trasmessa su Sky (che in base a precedenti accordi ne mantenne i diritti italiani anche dopo l’arrivo di Netflix in Italia) e le prime tre stagioni di Orange is The New Black finirono su Infinity e Mediaset Premium. Netflix in Italia ancora non esisteva e quindi sceglieva di guadagnare attraverso la vendita ad altri dei diritti per mostrare le sue serie in Italia. | Perché Netflix sta facendo accordi con tutti. Dalla Rai a Mediaset a Sky – cioè teoricamente la concorrenza – con formule diverse ma con obiettivi comuni. |
Giovedì 30 maggio la Guardia di Finanza ha perquisito l’abitazione e l’ufficio del magistrato Luca Palamara, ex consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM, l’organo di autogoverno della magistratura) ed ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM). Palamara, che ieri è stato interrogato, è accusato di corruzione dalla procura di Perugia, competente per le indagini sui magistrati di Roma. Sui giornali di oggi ci sono diversi pezzi della storia che lo riguardano, che è piuttosto complicata e della quale si conoscono ancora solo informazioni parziali. In breve, Palamara è sospettato di aver sviluppato rapporti inopportuni, accettando soldi e regali, con Fabrizio Centofanti, ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone, un lobbista arrestato nel febbraio 2018 per frode fiscale, considerato vicino al Partito Democratico e in affari con gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore. Centofanti, Amara e Calafiore sono coinvolti in un’inchiesta per corruzione e compravendita delle sentenze al Consiglio di Stato. Secondo quello che si sa delle accuse, Palamara avrebbe ottenuto viaggi e vacanze a suo beneficio e a beneficio di familiari e conoscenti che sembrerebbero essere state pagate, almeno in parte, da Centofanti: a Taormina, a Madonna di Campiglio e a Dubai, tra le altre. Si parla poi di un anello del valore di 2mila euro che Palamara avrebbe regalato a un’amica e di altri 40mila euro ricevuti per facilitare la nomina a procuratore capo di Gela di Giancarlo Longo; nomina poi bloccata da Sergio Mattarella, presidente del CSM. | L’indagine su Luca Palamara, spiegata. Un noto e importante magistrato è accusato di aver ricevuto regali e benefici in cambio di favori, e di aver tentato di danneggiare chi aveva avviato un'indagine su di lui. |
Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, è indagato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma che riguarda il suo ex capo della segreteria, Nello Mastursi, che si è dimesso due giorni fa. Tra gli indagati nella stessa inchiesta ci sono anche la giudice Anna Scognamiglio, relatrice dell’ordinanza con cui lo scorso luglio era stato accolto il ricorso di De Luca contro la sospensione prevista dalla legge Severino (grazie a quella sentenza De Luca si era potuto insediare come presidente), suo marito Guglielmo Manna, due infermieri dell’ospedale pediatrico Santobono-Pausilippon di Napoli e un dirigente politico di una lista di De Luca alle regionali, Giuseppe Vetrano. Le accuse, stando a quanto si sa al momento, sono rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione. L’inchiesta è stata avviata all’inizio di luglio dalla procura di Napoli, che poi per competenza territoriale ha inviato gli atti a Roma: è infatti la procura di Roma che si occupa delle vicende giudiziarie in cui sono coinvolti magistrati del distretto di Napoli. L’inchiesta, secondo quanto scrivono i giornali, è nata da un’intercettazione in cui Guglielmo Manna, poco prima che il verdetto di De Luca fosse depositato in cancelleria, avrebbe chiesto a Mastursi un’assunzione nel settore della sanità, parlando anche di un possibile intervento della moglie in una questione che interessava particolarmente a Mastursi stesso. Secondo l’accusa De Luca sarebbe stato quindi indotto a promettere l’assunzione di Manna in base al reato previsto dall’articolo 319 quater, comma primo e secondo introdotto dalla recente riforma che punisce, oltre al pubblico ufficiale che minaccia o abusa (in questo caso, la giudice) anche quello che un tempo veniva definito “concusso” (in questo caso, De Luca). Il Corriere precisa anche che Manna avrebbe chiesto a un amico di essere messo in contatto con Mastursi spiegando «di poter dare notizie sulla sentenza che entro qualche giorno sarebbe stata firmata da sua moglie». | Vincenzo De Luca è indagato. E insieme a lui il capo della sua segreteria (che si è dimesso) e la giudice relatrice dell'ordinanza con cui si era potuto insediare come presidente della Campania: cosa ne sappiamo. |
La seconda prova della Maturità 2019 vede impegnati oggi circa 520mila studenti, con un compito in classe da svolgere basato sul tipo di istituto superiore che hanno frequentato e sul loro corso di studi. A differenza degli scorsi anni, quest’anno la seconda prova è un po’ diversa per i maturandi dei licei classici e scientifici, in seguito a una decisione del ministero dell’Istruzione di comprendere più materie nell’esame. Classico Per consuetudine, al liceo classico veniva proposto un anno una traduzione dal latino e l’anno seguente una dal greco, alternando le due materie. Da quest’anno, la seconda prova della maturità per il classico prevede invece che ci siano entrambe: gli studenti devono tradurre in italiano un testo latino, fare un confronto con un testo greco (già tradotto) e rispondere a tre domande su entrambi i testi. | Maturità 2019: le tracce della seconda prova. Plutarco e Tacito al classico, studi di funzione e fisica allo scientifico, tra le tracce del secondo giorno dell'esame di stato. |
È morto a 86 anni il sassofonista e cantante camerunense Manu Dibango. La notizia è stata data sulla sua pagina Facebook ufficiale, dove si legge anche che Dibango è morto dopo aver contratto la COVID-19. Dibango, il cui nome per intero era Emmanuel N’Djoké Dibango, era nato a Douala il 12 dicembre del 1933 ed è stato uno dei musicisti più noti di genere fusion, che mescolava elementi di jazz, soul e funk. Tra le sue composizioni più note c’è “Soul Makossa”, brano del 1972 che ebbe un enorme successo e che nel corso degli anni fu campionato e utilizzato in diverse altre canzoni, tra cui “Wanna Be Startin’ Somethin” di Michael Jackson, “Don’t stop the music” di Rihanna e “Benvenuti nella giungla” di Jovanotti. | È morto il sassofonista camerunense Manu Dibango: aveva contratto la COVID-19. |
Sabato il candidato a presidente del Consiglio del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha detto che Emanuele Dessì, esponente del M5S che era candidato al Senato a Roma al centro di critiche e storie poco chiare emerse negli ultimi giorni, ha deciso di ritirare la sua candidatura. Di Maio ha detto: «Ho sentito Emanuele Dessì oggi, e abbiamo prima di tutto convenuto che è incensurato, non è un impresentabile, ma lui stesso ha convenuto con grande senso di responsabilità che continuare a farsi strumentalizzare per attaccare il M5S non ha senso, quindi mi ha dichiarato la sua volontà di fare un passo indietro e ha rinunciato alla sua candidatura e ha rinunciato alla sua eventuale elezione in Parlamento». Dessì, che ha 54 anni, era candidato nel listino proporzionale del collegio Lazio 3, ed è considerato vicino alla deputata Roberta Lombardi, candidata alla presidenza della Regione Lazio alle prossime elezioni. Dessì, che aveva grandi probabilità di essere eletto, risulta avere degli incarichi in due società ed è stato consigliere comunale a Frascati dal 2014 fino allo scioglimento del municipio deciso due anni dopo. I motivi per cui negli ultimi giorni si era parlato di lui sono sostanzialmente tre: un video in cui lo si vede insieme a un membro del clan di Ostia degli Spada, un post su Facebook in cui si vanta di aver «menato un ragazzo rumeno» e l’affitto irrisorio della casa popolare che gli è stata assegnata. Dopo che erano emerse queste notizie, diversi esponenti del M5S avevano chiesto che fosse fatta chiarezza e che eventualmente fossero presi provvedimenti. | Luigi Di Maio ha detto che Emanuele Dessì, controverso candidato al Senato per il M5S, ha rinunciato a candidarsi. |
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è arrivato oggi a Preci, uno dei comuni in provincia di Perugia interessati dal terremoto di domenica 30 ottobre. Renzi ha visitato Preci (meno di mille abitanti) insieme alla moglie Agnese Landini. Ha salutato e parlato con diverse persone sfollate e poi ha partecipato a una messa celebrata all’aperto dal vescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo. A Preci c’erano anche la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, e il sindaco della città, Pietro Emili. Renzi ha detto agli abitanti di Preci che la ricostruzione avverrà in tempi rapidi. La mattina di domenica 30 ottobre in Centro Italia c’è stato un terremoto di magnitudo 6.5 che ha interessato le province di Macerata e Ascoli Piceno (Marche), quella di Perugia (Umbria) e quella di Rieti (Lazio). Non ci sono stati morti, ma circa 20 persone sono rimaste ferite. Ci sono stati molti crolli, che hanno interessato in parte edifici già danneggiati nel terremoto di mercoledì scorso o in quello dello scorso agosto. Martedì mattina c’è stata una replica che ha raggiunto magnitudo 4.7 nella zona di Macerata e che ha creato nuovi crolli. | Le foto di Matteo Renzi in uno dei comuni terremotati. Il presidente del Consiglio è stato a Preci, in provincia di Perugia, insieme alla moglie Agnese. |
Undici giorni fa, l’8 luglio, la magistratura romana dava ordine alla polizia di arrestare Arcangelo Martino, Pasquale Lombardi e Flavio Carboni, con l’accusa di aver costituito un’associazione a delinquere che avrebbe interferito con ambienti politici, giudiziari e amministrativi. Da quel giorno ne sono successe parecchie e in dieci giorni ci siamo fatti una discreta cultura sulla vita e le opere di questi personaggi bizzarri: abbiamo letto i verbali degli interrogatori e le intercettazioni, siamo edotti sui tentativi della lobby di influenzare la Corte costituzionale, decidere le candidature alle elezioni regionali in Campania, promuovere questo o quel magistrato, stringere contatti con politici e amministratori per gli appalti sugli impianti eolici in Sardegna. Abbiamo visto un sottosegretario dare le dimissioni dal suo incarico di governo e i nomi di diversi esponenti del centrodestra saltare fuori sulle pagine dei giornali. È utile quindi fermarsi e fare un po’ un punto della situazione, per vedere concretamente a che punto siamo. Arcangelo Martino, Pasquale Lombardi, Flavio Carboni Le tre persone arrestate dalla polizia l’8 luglio sono le uniche che sono state arrestate e che si trovano in carcere. I loro avvocati hanno chiesto la revoca della custodia cautelare: il tribunale del riesame ha già esaminato e respinto quelle di Carboni e Lombardi, in settimana sarà esaminata quella di Martino. | A che punto siamo. Il punto della situazione undici giorni dopo gli arresti di Carboni, Lombardi e Martino: chi è in carcere, chi è indagato, chi potrebbe esserlo presto. |
Matteo Renzi manterrà la carica di presidente del Consiglio ancora per qualche giorno, accogliendo la richiesta del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di portare a termine l’approvazione della legge di bilancio prima di lasciare. La conferenza dei capigruppo del Senato ha deciso che la legge di bilancio sarà votata domani senza modifiche rispetto al testo uscito dalla Camera. Il governo porrà la questione di fiducia, in modo da poter procedere all’approvazione con un unico voto. In giornata la Corte Costituzionale ha annunciato che esaminerà l’Italicum il prossimo 24 gennaio. Per domani è inoltre prevista una riunione della direzione nazionale del Partito Democratico, nella quale si discuterà la linea da tenere anche in vista del prossimo congresso: non è ancora chiaro che cosa farà Renzi e se manterrà la carica di segretario. Di seguito, tutte le notizie del giorno: | Mercoledì si vota la legge di bilancio. Il governo porrà la fiducia, poi Renzi potrà dimettersi da presidente del Consiglio: intanto la Corte Costituzionale ha detto che esaminerà l'Italicum il 24 gennaio. |
Alle 21 di sabato 23 luglio inizia uno sciopero dei treni che durerà 24 ore, fino a domenica 21 luglio. Lo sciopero dei treni riguarderà i dipendenti di Trenitalia, Trenord e NTV (la società che gestisce i treni Italo) ma non coinvolgerà le seguenti regioni: Veneto, Piemonte, Marche, Abruzzo e Umbria. I sindacati Cat, Cub e Sgb hanno indetto lo sciopero del settore ferroviario per protestare tra le altre cose contro alcune condizioni inserite nel contratto nazionale di lavoro in fase di rinnovo. Trenitalia ha specificato sul suo sito che tutte le Frecce circoleranno regolarmente e che saranno garantiti i collegamenti con l’aeroporto di Roma Fiumicino, mentre i treni regionali potranno subire modifiche, ritardi o cancellazioni riportate in un elenco che si può trovare qui. Anche Italo ha pubblicato una lista dei treni che viaggeranno sicuramente. Per quanto riguarda invece i treni regionali Trenord, non ci sono servizi garantiti poiché lo sciopero si svolge in giornate festive. È stato invece annullato lo sciopero del trasporto aereo previsto per sabato 23 luglio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Lo sciopero dei treni: le cose da sapere. Inizia alle 21 di sabato e dura 24 ore: riguarda Trenitalia, Trenord e NTV (ma non le seguenti regioni: Veneto, Piemonte, Marche, Abruzzo e Umbria). |
Dire che Scooter Braun è il “manager” di Justin Bieber è estremamente riduttivo. È lui che dopo averlo visto cantare seduto su un divano sgualcito in un video su You Tube ha deciso di prendere un aereo per Stratford, in Canada, e ha convinto Bieber e sua madre a trasferirsi ad Atlanta, in Georgia. Appena quattro anni dopo, la fama di Justin Bieber si può definire senza paura di esagerare, planetaria. Il suo canale di YouTube ha superato i tre miliardi di visualizzazioni e il suo profilo Twitter acquista un nuovo follower al secondo. Il suo ultimo concerto al Madison Square Garden ha fatto il tutto esaurito in 30 secondi. «Justin è nato con i poteri di Superman. Sa cantare, ballare e suonare – ha raccontato Braun in una lungo ritratto sulla rivista statunitense New Yorker – Io non sono nato con questi doni, così mi sono trasformato in un altro tipo di supereroe». | L’uomo dietro Justin Bieber. Il New Yorker racconta Scooter Braun, il 31enne che si occupa di un'industria che con la musica e i dischi ha a che fare solo in parte. |
Street è una piccola città del Somerset, in Inghilterra, a circa un’ora di macchina a sud di Bristol. Nei prossimi mesi sarà invasa da orde di turisti cinesi, interessati più allo shopping che alle meraviglie naturali e architettoniche della contea inglese. La principale attrattiva di Street è diventata da qualche tempo il Clarks Village, un grande centro commerciale costruito nell’area industriale dismessa dalla società produttrice di scarpe. I negozi dell’outlet vendono le Clarks e centinaia di altri marchi di scarpe, come spiega Patrick Barkham in un lungo articolo sul Guardian. Il centro commerciale della fabbrica, che vende una vasta gamma di beni scontati dei marchi più famosi come Clarks, Next, Nike e Monsoon, è l’attrazione principale della West Country, e attira 4,1 milioni di turisti ogni anno. […] A parte aver dato il proprio nome al centro commerciale, Clarks, il più grande marchio di scarpe del mondo, ha ben poco a che fare con il successo del Clarks Village. Le sue scarpe sono infatti fabbricate in Cina, India, Brasile e Vietnam ma non in Gran Bretagna, dopo che l’area industriale e il Village sono stati venduti. Quindi i cinesi volano qui dove un tempo Clarks assemblava le sue scarpe per comprare scarpe che sono in realtà fabbricate in Cina e vendute in un centro commerciale di cui Clarks non ha la proprietà. | Il villaggio delle scarpe. La storia della Clarks e dell'enorme centro commerciale che ha rimpiazzato i vecchi stabilimenti della società in Inghilterra. |
Durante la discussione parlamentare per l’approvazione di una importante manovra finanziaria, il ministro delle Finanze e della Pubblica amministrazione Cristóbal Montoro ha dato un quadro decisamente drammatico dello stato dei conti pubblici spagnoli, mentre sono arrivate brutte notizie per il paese anche da un’asta dei titoli di stato. L’11 luglio il primo ministro Mariano Rajoy ha annunciato una serie di misure durissime per un totale di oltre 65 miliardi di euro di nuove entrate e minori uscite entro i prossimi due anni e mezzo, pari al 6,5 per cento del PIL spagnolo. Solo quest’anno, secondo un documento pubblicato oggi da El Mundo, il mancato pagamento delle tredicesime ai dipendenti pubblici (sospese almeno fino al 2015) frutterà allo Stato 5,2 miliardi di euro. | Che aria tira in Spagna. Non buona: durante l'approvazione delle misure di austerità, il ministro delle Finanze ha spiegato che "nelle casse statali non ci sono soldi", e l'asta dei titoli di stato è andata male. |
Al Concorso d’Eleganza Villa d’Este, un evento dedicato alle auto d’epoca che si tiene ogni anno dal 1929 sul lago di Como, è stata presentata la Aston Martin Vanquish Zagato Concept, un prototipo di auto che Bloomberg ha definito “l’auto più bella del 2016”. È la quinta auto nata dalla collaborazione tra Aston Martin, storica casa automobilistica britannica, e Zagato, azienda italiana milanese fondata quasi cento anni fa e che progetta carrozzerie per automobili. La prima auto realizzata da Aston Martin con Zagato fu la DB4 GT Zagato del 1960. I responsabili del progetto della nuova auto sono stati Marek Reichman del team del design di Aston Martin e Andrea Zagato, amministratore delegato di Zagato. L’auto è stata sviluppata a Gaydon, in Inghilterra, dove ha sede Aston Martin, e la carrozzeria è interamente in fibra di carbonio. La Vanquish Zagato Concept ripropone molti elementi presenti in alcuni dei modelli di Aston Martin più famosi del passato: come spiega Quattroruote, le soluzioni aerodinamiche ricordano quelle della Aston Martin DB11, gli specchietti sono simili a quelli della One-77, mentre il sistema dei LED posteriori ricorda precedenti design di Zagato, ma assomigliano anche a quello della supercar da pista Vulcan, sempre di Aston Martin. | Le foto dell’Aston Martin Vanquish Zagato Concept. Secondo Bloomberg è l'auto più bella del 2016, è stata presentata in questi giorni sul lago di Como. |
Negli ultimi giorni i principali giornali italiani hanno titolato sullo “scontro” tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e i “tedeschi”. Effettivamente è stata una settimana di dichiarazioni piuttosto tese tra Renzi e diversi politici e funzionari tedeschi sul tema della flessibilità (ora cercheremo di capire che cosa significa). Cosa è successo? Giovedì 3 luglio Jens Weidmann, il presidente della banca centrale tedesca, ha fatto alcuni commenti piuttosto duri nei confronti dell’Italia. Secondo Weidmann, per quanto riguarda le riforme c’è bisogno di «più atti concreti e meno parole». Weidmann, 46 anni, ex consigliere economico del cancelliere Angela Merkel, è considerato un “falco” favorevole a politiche molto rigorose, e ostile ad alcune delle misure prese dal governatore della BCE Mario Draghi. Precisazione: nessun esponente del governo italiano ha polemizzato con esponenti del governo tedesco, e il portavoce della cancelliera Angela Merkel ha rifiutato di commentare la vicenda, dicendo che la banca centrale tedesca è un’istituzione indipendente dal governo. | Perché Renzi litiga con la Germania? c'entrano il semestre europeo, il debito pubblico e la famosa "flessibilità" (e che cos'è?). |
Bitcoin, la criptovaluta più nota e diffusa al mondo, valeva meno di 4mila dollari per unità all’inizio del 2019, e oggi ne vale un po’ più di 7mila: in mezzo ha raggiunto un picco di oltre 12.500 dollari, verso luglio, ma poi è gradualmente sceso e sono ormai quasi tre mesi che non ha grandi oscillazioni. Il sito Quartz ha una teoria: i Bitcoin sono diventati noiosi, almeno relativamente. Un paio di anni fa, infatti, più o meno in questi giorni si parlava della grande ascesa delle criptovalute, che sarebbe continuata nelle settimane successive facendo parlare per un po’ mezzo mondo di una cosa che in pochi avevano capito davvero. Il valore di Bitcoin dal dicembre del 2018 a oggi. (Coindesk) | È stato un anno relativamente tranquillo per Bitcoin. Le oscillazioni sono state contenute, per la media delle criptovalute, e oggi vale il doppio rispetto a dodici mesi fa. |
(GULSHAN KHAN/AFP/Getty Images) Due volte alla settimana in una palestra di Cosmo City, fuori Johannesburg (Sudafrica), si svolge un allenamento di pugilato a cui partecipano perlopiù signore dai 70 anni in su: per un’ora e mezza si allenano a tirare pugni sotto la supervisione dell’allenatore Claude Maphosa, che ha iniziato ad allenare signore anziane 4 anni fa e ora pensa di organizzare attività simili anche in altre zone di Johannesburg. | Nonne che fanno boxe, in Sudafrica. Belle foto di signore dai 70 anni in su che due volte alla settimana si allenano per un'ora e mezza a tirare pugni. |
Tra le altre funzioni con cui Google ha via via reso più facile ed efficiente l’offerta dei risultati più soddisfacenti attraverso il suo motore di ricerca, c’è l’autocomplete, ovvero il suggerimento di alcune alternative per il completamento delle formule che immettiamo quando cerchiamo qualcosa. Se scriviamo su Google “chi ha vinto” ci appaiono per esempio automaticamente i completamenti “masterchef”, “sanremo”, “le elezioni” e “amici”. Il suggerimento è basato sulla valutazione e la sintesi delle ricerche effettuate più di frequente, spiega Google: Le query di ricerca visualizzate dalla funzione di completamento automatico rispecchiano l’attività di ricerca di tutti gli utenti del Web e i contenuti delle pagine web indicizzate da Google (…) tutte le query previste visualizzate nell’elenco a discesa sono state digitate in passato da utenti Google o sono presenti sul Web. | I politici italiani secondo Google. Cosa racconta la funzione "autocomplete" del motore di ricerca a proposito di cosa pensiamo e cosa vogliamo sapere dei maggiori leader. |
Come ogni anno, dopo la cerimonia degli Oscar, gli attori e le celebrità partecipano alle numerose feste organizzate intorno all’evento: non c’è solo quella storica di Vanity Fair – che però resta la più importante e la più attesa dai fotografi – ma anche quelle di altre case di produzione, riviste o fondazioni, di solito più tranquille, che scelgono location ugualmente spettacolari per accogliere i loro ospiti. Oltre al tradizionale Governors Ball, il party che prende il nome dalla sala da ballo poco distante dal Kodak Theatre e che è la prima tappa di vincitori ed ospiti della premiazione degli Oscar, quest’anno le feste in cui si sono affollati più fotografi sono state quelle organizzate dalla Elton John AIDS Foundation (l’importante organizzazione non profit fondata da Elton John per finanziare la ricerca e la prevenzione contro l’AIDS) e quella della casa di produzione 21th Century Fox. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le feste intorno agli Oscar 2015. Il circo delle celebrities a Los Angeles non finisce con la cerimonia di premiazione degli Academy Awards, anzi. |
Stefan Dickers è un archivista che lavora al Bishopsgate Institute, un istituto culturale che ospita una biblioteca pubblica con una ricca collezione e organizza corsi, conferenze ed eventi. L’istituto si trova a Spitalfields, nell’East End di Londra vicino a Liverpool Street station e a Brick Lane, una zona conosciuta tra le altre cose per i due mercati che ospita: lo storico Old Spitalfields Market, fondato nel XVII secolo, e il Brick Lane Market. Proprio all’Old Spitalfields Market recentemente Stefan Dickers ha acquistato una scatola che conteneva vecchie fotografie scattate a Brick Lane negli anni Ottanta: le ha pubblicate sul suo sito, chiedendo agli abitanti della zona di identificare le persone fotografate (dopo averne riconosciute lui stesso alcune). Le foto mostrano venditori del mercato, gente comune, vetrine dei negozi con insegne storiche. Brick Lane è una celebre strada dell’East End londinese, lunga circa un chilometro, nel quartiere Tower Hamlets; nel gergo londinese, data l’altissima concentrazione di immigrati, specialmente in passato, è conosciuta anche con il nome di “Bangla Town”. Negli ultimi anni si è popolata di negozi e locali tra i più famosi di tutta Londra e ha iniziato a svilupparsi come vivace centro artistico: è proprio qui che si possono trovare molte famose opere di street-art tra cui quelle di Banksy. | Brick Lane negli anni Ottanta. Una delle strade più famose di Londra nelle vecchie fotografie comprate nel famoso mercato di quella stessa strada. |
È morto ieri nella sua casa di Irvington, New Jersey, Joe Morello, grande batterista jazz: aveva 82 anni. Era famoso soprattutto per essere stato arruolato nella band di Dave Brubeck ed esservi rimasto per dodici anni fino al suo scioglimento, partecipando con un famosissimo assolo alla composizione e all’esecuzione del pezzo più famoso del quartetto, “Take Five”. Dopo il Dave Brubeck Quartet Morello si dedicò soprattutto all’insegnamento (ci sono molti spezzoni dei suoi video didattici su YouTube) ma continuò a suonare ancora fino a tutti gli anni Novanta. | Quello che suonava la batteria in “Take Five”. È morto ieri Joe Morello, batterista nel Dave Brubeck Quartet. |
Joshua Alcorn, un ragazzo di 17 anni di Kings Mills in Ohio, Stati Uniti, è morto intorno alle 2:20 di domenica 28 dicembre dopo essere stato investito da un camion mentre stava camminando lungo un tratto della Interstate 71. Non è ancora chiaro che cosa ci facesse Alcorn a piedi lungo l’autostrada, né se l’incidente sia stato frutto di un avvenimento casuale o se invece sia stato cercato dal ragazzo. Nelle ore dopo la sua identificazione, è stato trovato sul suo Tumblr personale un messaggio di addio, programmato per pubblicarsi automaticamente dopo una certa ora. Il testo è una lettera nella quale Alcorn spiegava di essere transgender e di essersi sentito “come una ragazza intrappolata nel corpo di un ragazzo” da quando aveva 4 anni e di avere per questo deciso di suicidarsi. La lettera è firmata Leelah Alcorn. Se state leggendo questo messaggio, vuol dire che mi sono suicidata e quindi non sono riuscita a cancellare questo post programmato. | La lettera di addio di Leelah Alcorn. Sul Tumblr di un ragazzo americano investito e ucciso da un camion è apparso un post che spiega il fatto che si sentisse donna e avesse deciso di suicidarsi per la depressione e la solitudine. |
Il prossimo primo maggio potrebbe essere molto difficile ricevere le consegne di pasti a domicilio gestite da popolari servizi come Deliveroo o Just Eat. I sindacati autonomi e le associazioni dei rider, i fattorini che in condizioni precarie e per stipendi molto bassi lavorano per queste società, hanno infatti proclamato uno sciopero per quel giorno e chiedono ai fattorini di non rispondere alle richieste di consegna che arriveranno loro e di lasciare gli ordini inevasi. Lo sciopero per chiedere migliori condizioni lavorative arriva pochi giorni dopo un’altra protesta dei rider, molto più originale e controversa. Giovedì scorso, Deliverance Milano, un collettivo formato da rider impiegati nella città di Milano, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un elenco di personaggi della musica e dello spettacolo accusati di non dare la mancia ai fattorini. «Questa è la nostra #blacklist – hanno scritto i membri del collettivo – un elenco di tutte le star e i vip che regolarmente ordinano con le app e non lasciano la mancia a nessun fattorino, nemmeno in caso di pioggia!». | La storia dei vip che non danno la mancia ai fattorini, per chi se l’è persa. Se ne sta parlando ancora, mentre per l'1 maggio è stato indetto uno sciopero dei rider. |
Stevland Hardaway Judkins nacque a Saginaw, in Michigan, il 3 maggio 1950. Ci mise poco a farsi chiamare Stevie Wonder: arrivò in cima alla classifica di Billboard a tredici anni. Oggi ne compie 70. Queste sono le sue dodici grandi canzoni che Luca Sofri, peraltro direttore del Post, aveva scelto per il libro Playlist, la musica è cambiata. I was made to love her (I was made to love her, 1967) La scrisse assieme alla mamma e la portò al numero due in classifica che ancora non aveva diciassette anni (il suo primo numero uno l’aveva fatto a 13: ormai era navigato). Nello stesso anno la incisero anche i Beach Boys. | Dodici grandi canzoni di Stevie Wonder. Quelle con gli attacchi formidabili e quelle da accendini e balli lenti: da riascoltare oggi che compie 70 anni. |
Negli Stati Uniti è stato approvato un regolamento che di fatto mette fine alla “net neutrality” (“neutralità della rete”), il principio secondo cui i fornitori di accesso a Internet (Internet Service Provider, ISP) non possono favorire certi contenuti su altri, rendendo per esempio più rapido l’accesso a un sito di notizie o di video rispetto a un altro. Il regolamento è stato votato dalla Federal Communications Commission (FCC), l’agenzia governativa che si occupa di vigilare sulle comunicazioni, con 3 voti a favore dei Repubblicani e 2 contrari dei Democratici. Appena due anni fa l’agenzia era a maggioranza Democratica e aveva votato per rendere effettive regole che tutelassero il più possibile la net neutrality. Il nuovo regolamento consente agli ISP statunitensi di fare praticamente tutto ciò che vogliono, per quanto riguarda la gestione del traffico online. Potranno quindi bloccare, rallentare o accelerare il passaggio di alcuni dati rispetto ad altri, senza particolari limitazioni. Avranno il solo obbligo di avvisare i loro clienti sulle disparità di trattamento che decideranno di attuare. I sostenitori delle nuove regole dicono che non era necessario regolamentare Internet come si era deciso di fare nel 2015, e sostengono che la rete fino ad allora non avesse problemi di alcun tipo per quanto riguarda la disparità di trattamento dei siti e dei servizi online. Il capo della FCC, Ajit Pai, ha sempre sostenuto che le regole fossero superflue e lavorava da inizio anno al piano per smontare la net neutrality, su indicazione dell’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump. | Negli Stati Uniti non c’è più la net neutrality. Sono state approvate le nuove criticatissime regole che smontano il principio per cui tutti i contenuti su Internet devono essere trattati ugualmente dai provider. |
Giovedì 28 agosto Mark Jeffries, amministratore delegato della nota società di abbigliamento statunitense Abercrombie & Fitch, ha detto durante una riunione aziendale che dalla prossima primavera «cercheremo di portare praticamente a zero il settore del “logo” nel mercato del Nord America». In pratica, hanno spiegato molti media americani, Abercrombie & Fitch toglierà il nome del proprio brand dai vestiti della prossima collezione. La scelta è particolare e nel suo campo rivoluzionaria per due ragioni: una è che nasce da una riscontrata tendenza nuova dei teenager americani – che costituiscono il principale mercato di Abercrombie & Fitch – a voler esibire meno loghi e brand. L’altra è che proprio Abercrombie & Fitch aveva negli anni passati costruito un esteso successo soprattutto sulla moda tra gli adolescenti – con quelli italiani tra i più appassionati – del proprio brand esibito e riconoscibile. | Abercrombie toglierà il proprio nome dai suoi vestiti. Per la società che per anni ha insistito molto sui vestiti "firmati" è un cambiamento notevole: i giovani americani sembrano stufi (quelli italiani non ancora). |
L’ex direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto è il nuovo presidente del consiglio di amministrazione di Editoriale Domani, la società che pubblica Domani, il quotidiano fondato da Carlo De Benedetti e diretto da Stefano Feltri. Campo Dall’Orto sostituisce il senatore del Partito Democratico Luigi Zanda, che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler lasciare la carica per incompatibilità con il suo ruolo di senatore. Zanda aveva anche detto di «non essere d’accordo con la linea editoriale del quotidiano». Benvenuto ad Antonio @campodallorto, nuovo presidente di @DomaniGiornale ! Grazie della disponibilità a partecipare a questa nostra impresa | Antonio Campo Dall’Orto è il nuovo presidente del cda di “Domani”. |
Lunedì 12 febbraio è circolato molto online un post su Facebook su un presunto “rifugiato senza biglietto del treno”. Il post è diventato virale, è stato letto da tantissime persone, ha raccolto oltre centomila condivisioni e centinaia di commenti razzisti: poi è stato rimosso. Il racconto era falso, come ha dimostrato Angelo Romano su Valigia Blu. Il post è stato scritto da Luca Caruso, un uomo che viaggiava su un treno Frecciarossa Roma-Milano: Caruso raccontava nei dettagli un episodio a cui aveva assistito ed era accompagnato da una foto in cui si vedevano un ragazzo nero e la capotreno che gli stava chiedendo il biglietto. | Quel post virale sul “rifugiato senza biglietto del treno” racconta una storia falsa. La relazione ufficiale di Trenitalia ha smentito la versione circolata moltissimo online. |
Dopo gli attentati di Parigi e Saint-Denis della scorsa settimana, diverse associazioni che riuniscono e rappresentano i musulmani in Italia hanno organizzato e aderito a una manifestazione nazionale contro il terrorismo intitolata “Not in my name”. La manifestazione si svolgerà a Roma sabato 21 alle 15 in piazza Santi Apostoli. Nel comunicato stampa per promuovere la manifestazione si invitano a partecipare «tutte le musulmane e i musulmani, tutte le associazioni religiose e laiche, tutti i cittadini italiani». Nella nota c’è anche scritto che l’obiettivo della mobilitazione è «proteggere in particolare le giovani generazioni dalle conseguenze di una predicazione di odio e violenza in nome della religione. Questo cancro offende e tradisce il messaggio autentico dell’Islam, una fede che viviamo e interpretiamo quale via di dialogo e convivenza pacifica, insieme a tutti i nostri concittadini senza alcuna distinzione di credo; questa pericolosa deriva violenta rappresenta oggi il pericolo più feroce per il comune futuro nella nostra società». | La manifestazione dei musulmani contro il terrorismo, a Roma. Si terrà sabato 21 alle ore 15 in piazza Santi Apostoli. |
Mercoledì 28 agosto il governo Letta ha annunciato l’abolizione della tassa chiamata IMU sulla prima casa insieme ad alcune altre misure di politica economica. In estrema sintesi, il governo ha trovato o ha promesso di trovare alcuni miliardi di euro per abolire la tassa per quest’anno, non ha introdotto tasse nuove né ha aumentato quelle attuali ma ne ha annunciata una nuova per l’anno prossimo: che però non si basa più sul principio di tassare la proprietà della casa (anche se il viceministro Fassina sostiene che una componente “patrimoniale” resterebbe). Il pagamento della prima rata dell’IMU era previsto per metà giugno ed era già stato rimandato dal governo Letta, che ha detto che le misure per evitare il pagamento della seconda (che attualmente è ancora prevista e scade a dicembre) saranno annunciate insieme alla legge di stabilità, da presentare entro il prossimo 15 ottobre. Molte altre cose, in realtà, devono essere ancora chiarite e precisate nelle prossime settimane. | Che cosa ha deciso il governo, insomma. Dove si trovano i soldi per eliminare l'IMU, cos'è la nuova tassa di cui si parla e cos'altro è stato deciso ieri, spiegato semplice e con quel che si sa. |
Il nuovo disco di Nick Cave & The Bad Seeds, “Push the Sky Away”, uscirà in Europa il 18 febbraio. Jubilee Street è la seconda canzone estratta dal disco dopo We No Who U R, ed è stata pubblicata su YouTube in un video (che non è ancora quello ufficiale). | La nuova canzone di Nick Cave. Si chiama Jubilee Street: è la seconda canzone tratta dal nuovo disco, "Push the Sky Away", che uscirà il 18 febbraio. |
Aggiornamento del 2 marzo 2017 Snap ha collocato le sue azioni a 17 dollari, una cifra superiore a quella inizialmente prevista dagli analisti. La valutazione di mercato per l’azienda è quindi di 24 miliardi di dollari: oggi sarà il suo primo giorno di contrattazioni alla borsa statunitense. | Snap si prepara a entrare in borsa. Oggi l'azienda che controlla Snapchat annuncerà il prezzo delle sue azioni, tra grandi opportunità e rischi legati alla concorrenza di Facebook. |
Questa mattina il presidente del Consiglio Mario Monti e alcuni membri del governo hanno incontrato sei rappresentanti del Forum Nazionale dei Giovani, una delle delegazioni che sono state sentite in queste ore per parlare alla cosiddetta “società civile” della manovra che sarà presentata domani anche in Parlamento, e si è detto che stamattina il ministro Elsa Fornero fosse quantomeno infastidita dal fatto che la delegazione fosse composta solo da maschi. Il Forum si definisce “l’unica piattaforma Nazionale di organizzazioni giovanili italiane, con più di 75 organizzazioni al suo interno, per una rappresentanza di circa 4 milioni di giovani”. La presentazione sembra abbastanza fedele, almeno dal punto di vista formale, dato che la legge 311 del 2004 (la finanziaria per l’anno 2005) stabilì che “è destinata una quota di 500.000 euro per l’anno 2005 per l’istituzione di un Fondo speciale al fine di promuovere le politiche giovanili finalizzate alla partecipazione dei giovani sul piano culturale e sociale nella società e nelle istituzioni […]. Il 70 per cento della quota del Fondo di cui al comma 153 è destinato al finanziamento dei programmi e dei progetti del Forum nazionale dei giovani, con sede in Roma. Il restante 30 per cento è ripartito tra i Forum dei giovani regionali e locali”. | Che cos’è il Forum Nazionale dei Giovani. Da chi è formato e come funziona l'organo di rappresentanza che questa mattina è stato ricevuto dal governo. |
Qualcuno di voi è in ferie, lo vediamo nei numeri, e speriamo vi stiate riposando e divertendo, secondo quello che preferite. Qualora foste dediti alla prima opzione, che vi troviate al mare, in montagna o ancora in città, possono tornarvi utili le tredici cose che sono andate più forte sul Post della settimana appena conclusa. Ciao, buona domenica. – L’emergenza rifiuti a Milano Nel 1995 la città sommersa dalla spazzatura era al nord e governata dalla Lega: la aiutò un presidente di regione di nome Pier Luigi Bersani. Una storia che moltissimi non ricordavano, in assoluto l’articolo più letto della settimana scorsa. | Sunday Post. La TAV, la Coppa America, l'emergenza rifiuti a Milano e tutti gli aerei del mondo nelle tredici cose più lette sul Post di questa settimana. |
TikTok, il social network di brevi video controllato da un’azienda cinese, si è scusato con un’utente per aver rimosso un popolare video che criticava il governo cinese per la repressione delle minoranze musulmane degli uiguri nella provincia dello Xinjiang: «A causa di un errore di moderazione umana, il video virale del 23 novembre è stato rimosso. È importante chiarire che nulla nelle nostre linee guida vieta contenuti come quelli di questo video e che non avrebbe dovuto essere rimosso». Il video è stato dunque rimesso online e l’account dell’utente che lo aveva caricato è stato riattivato. Il video era stato caricato da una diciassettenne statunitense che fingendo di spiegare come piegarsi le ciglia parlava della violenza contro le minoranze musulmane in Cina. Dopo il blocco di TikTok, il video aveva cominciato a circolare anche su altri social ed era finito sui giornali di mezzo mondo. | TikTok si è scusato con un’utente per aver rimosso un video che criticava il governo cinese per la repressione delle minoranze musulmane del paese. |
Domenica 19 giugno si sono tenuti i ballottaggi per eleggere i sindaci dei comuni sopra i 15mila abitanti in cui nessun candidato aveva ottenuto il 50 per cento più uno dei voti al primo turno, lo scorso 5 giugno. Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto due delle vittorie più importanti: a Roma con Virginia Raggi e, a sorpresa, A Torino con Chiara Appendino. Il Partito Democratico ha vinto a Milano con Beppe Sala e a Bologna con il sindaco uscente Virginio Merola, ma nel complesso ha perso diverse altre importanti città. Nei 20 comuni capoluogo in cui si è votato, il centrosinistra ha vinto in 5 città, il centrodestra in 9, il M5S in 3 e altri partiti di centro e di sinistra in 3. Capoluoghi di regione | I risultati dei ballottaggi, messi in ordine. Chi ha vinto, chi ha perso: i dati e le cose più rilevanti, da Torino a Roma, passando per Milano, Varese e i capoluoghi di provincia. |
Nel suo discorso all’Assemblea nazionale del Partito Democratico di domenica, prima di essere eletto segretario, Enrico Letta ha proposto di dare il diritto di voto a chi ha compiuto 16 anni. L’idea non è nuova: Letta l’aveva proposta anche nel 2019, riprendendo Walter Veltroni che l’aveva lanciata nel 2007 quando divenne segretario del Partito Democratico. Nel 2015 la Lega Nord presentò una proposta di legge costituzionale a riguardo, e la stessa iniziativa era stata avanzata anche dai Socialisti. Da anni esiste un dibattito sulla questione, con autorevoli posizioni e argomentazioni pro e contro. Come funziona e qualche dato In Italia, dice la Costituzione, bisogna avere compiuto almeno la maggiore età (un tempo era 21 anni, ora 18) per esprimere il proprio voto per la Camera, e 25 anni per il Senato: la legge costituzionale per consentire di eleggere senatori e senatrici anche alle persone che hanno compiuto 18 anni si era fermata in Parlamento lo scorso ottobre, dopo essere stata approvata da una larghissima maggioranza alla Camera nel luglio del 2019. | Il diritto di voto andrebbe esteso ai 16enni? una proposta di Enrico Letta ha rianimato un vecchio dibattito: cosa dice chi è a favore, e cosa obietta chi è contrario. |
Mercoledì mattina le famosissime modelle Kate Moss e Cara Delevingne (che ha annunciato il ritiro poco tempo fa) sono arrivate nel centro di Milano per presentare la nuova collezione autunno/inverno della catena di abbigliamento Mango, in occasione della settimana della moda. Sono state accolte da circa duemila fan, che le hanno aspettate sotto la pioggia per ore, e da decine di fotografi e giornalisti. La situazione era talmente caotica che, scrive Vanity Fair, a un certo punto una guardia del corpo ha sollevato di peso Kate Moss per allontanarla dai fan. L’evento è durato pochi minuti ma molte ore dopo, attorno alla mezzanotte, Cara Delevingne si è lamentata parecchio su Twitter dell’atteggiamento dei fotografi, dicendo di sentirsi trattata come un animale allo zoo e una oggetto senza sentimenti. The paparazzi only get worse! I am not complaining but I just find it sad that I can't live in my own city because for that reason | Cara Delevingne contro i fotografi di Milano. L'ex modella ha scritto molti tweet per lamentarsi di come è stata trattata: "come un animale allo zoo". |
Come ogni anno dal 1952, il New York Times ha selezionato i migliori libri illustrati per bambini usciti quest’anno, tenendo soprattutto conto della bellezza e del valore artistico dei disegni. I libri sono stati scelti da una giuria indicata dalla Book Review, la sezione letteraria del giornale, composta quest’anno da G. Brian Karas, che ha illustrato più di 70 libri per bambini; Cynthia Weill, che dirige il Centro di letteratura per bambini al Bank Street College of Education e ha un dottorato in istruzione del Teachers College della Columbia University; Cheryl Wolf, libraia delle biblioteche di due scuole elementari di New York. Tre libri sono stati illustrati da autori che il New York Times aveva inserito nella selezione del 2015; ci sono tre storie rivisitate – come la fiaba di Cappuccetto Rosso e un poesia irlandese del Nono secolo – e due biografie, una narrata dal punto di vista di un albero, l’altra di un predicatore famoso che da piccolo si esercitava parlando alle galline. Al momento nessuno dei libri è stato tradotto in italiano ma in molti casi vale la pena leggerli comunque, dato che il libro si regge sulla bellezza e l’immediatezza delle immagini. | I migliori libri illustrati per bambini del 2016. Li ha selezionati come ogni anno il New York Times: ci sono due biografie, un documentario poetico sugli orsi polari e un Cappuccetto Rosso femminista. |
Questa notte, quando in Italia erano circa le due e mezza del mattino, l’agenzia Standard and Poor’s ha comunicato la decisione di tagliare il rating sul debito italiano, facendolo passare da A+ ad A. Nel testo con cui l’agenzia motiva la sua decisione, si legge che la situazione politica e la fragilità del governo italiano “limitano la capacità di risposta dello Stato” alla crisi economica. L’ANSA sintetizzava così stanotte. “A nostro parere una crescita economica più debole probabilmente limiterà l’efficacia del programma di consolidamento del bilancio in Italia”, afferma Standard and Poor’s, sottolineando come siano state state riviste la previsioni sul debito pubblico italiano, il cui picco è previsto ora più in là nel tempo e ad un livello più elevato rispetto alle precedenti aspettative. L’agenzia di rating sostiene come “le prospettive di crescita economica dell’Italia si stanno indebolendo. E ci aspettiamo – prosegue il rapporto – che la fragile coalizione di governo e le differenze politiche all’interno del Parlamento continueranno a limitare la capacità del governo di rispondere in maniera decisa alle sfide macroeconomiche interne ed esterne”. | S&P taglia il rating dell’Italia. La valutazione sul debito italiano passa da A+ ad A, il comunicato di Standard & Poor's è pieno di critiche a come il governo ha gestito la crisi. |
In Australia c’è un uccello che non sa più cantare le melodie tipiche della sua specie e anche per questa ragione rischia l’estinzione: è il succiamiele del reggente (Anthochaera phrygia), che un tempo era molto comune nel sudest del paese e di cui ora sono rimasti solo qualche centinaio di esemplari. Come molte altre specie di uccelli, i succiamiele del reggente cantano per comunicare con i loro simili, ad esempio per segnalare eventuali pericoli. In particolare i canti dei maschi, quando sono più prolungati e complessi rispetto ai semplici richiami, servono ad attirare le femmine durante il corteggiamento e in seguito durante l’accoppiamento. Un po’ come i bambini imparano a parlare comunicando con i più grandi, anche questi uccelli imparano a cantare stando a contatto con gli adulti della loro specie: ed è questa la ragione per cui i circa 300 esemplari di succiamiele stanno dimenticando le loro melodie: dato che il loro numero si è ridotto, hanno meno occasione di sentirle e apprenderle. | L’uccello che non sa più cantare le melodie della sua specie. È il succiamiele del reggente, vive in alcune zone dell'Australia e ora rischia l'estinzione. |
Di Qwiki sappiamo queste cose: che c’entra l’informazione, dato che le parole più ricorrenti nella comunicazione del progetto sono The Information Experience; che ha una versione alpha già online, con qualche esempio della tipologia di contenuti offerti; che contiene la parola “wiki”, e quindi dovremmo aspettarci uno sviluppo collaborativo dei suddetti contenuti da parte degli utenti; che ancora non ne esiste una versione per iPad ed iPhone, dato che è costruito completamente in Flash; che ha vinto il TechCrunch Disrupt 2010, un concorso che premia le idee più innovative del web. Soprattutto, sappiamo che è il progetto su cui ha recentemente investito Eduardo Saverin, il co-fondatore di Facebook recentemente arricchitosi, più che per i meriti nello sviluppo del fortunato social network, per aver vinto la causa dopo esserne stato tagliato fuori. alcuni esempi di contenuti per la categoria "animali" | Eduardo Saverin investe su Qwiki. Il co-fondatore di Facebook sceglie un nuovo progetto online su cui puntare. |
Game of Thrones (Il trono di spade, in italiano), la popolare serie fantasy di HBO, verrà trasmesso nella notte tra domenica 24 aprile e lunedì 25: in Italia andrà in onda in contemporanea con gli Stati Uniti su Sky Atlantic, in versione originale con i sottotitoli in italiano. La sesta stagione di Game of Thrones sarà fatta di 10 episodi, e andrà in onda fino al 26 giugno. È passato circa un anno dalla messa in onda della quinta stagione di Game of Thrones, e qualcuno potrebbe aver dimenticato gli intrecci e colpi di scena degli ultimi episodi (anche perché la serie tv si è presa molte libertà rispetto ai romanzi). Per rimettersi in pari, abbiamo messo insieme le vicende dei personaggi principali di Game of Thrones: si leggono dentro ogni foto. Per chi vuole arrivare davvero preparato, qui e qui trovate la spiegazione scena per scena dei due trailer della sesta stagione. | Game of Thrones, dove eravamo rimasti. Spiegato personaggio per personaggio, anche quelli che non vediamo da un sacco di tempo: in vista della sesta stagione. |
WhatsApp, la popolare app di messaggistica, ha smesso di funzionare per moltissime persone in tutto il mondo intorno alle 20 di giovedì sera, ritornando gradualmente alla normalità circa trenta minuti dopo: a centinaia lo hanno segnalato su Twitter e sugli altri social network, dicendo di non essere in grado di inviare o ricevere messaggi. Per ora non ci sono state comunicazioni ufficiali della società – che è di proprietà di Facebook dal 2014 – e non si conosce con precisione quale sia stata l’entità del problema. | WhatsApp non ha funzionato per circa trenta minuti in molte parti del mondo. |
Lo scorso agosto l’allora amministratore delegato di Hewlett Packard (HP), Leo Apotheker, sorprese investitori e analisti annunciando che la società avrebbe smesso di costruire computer per concentrarsi sulla creazione di soluzioni informatiche per le aziende. Da allora le cose all’interno di HP sono cambiate e il nuovo amministratore delegato, Meg Whitman, ha da poco confermato di voler continuare a produrre e vendere personal computer. La società manterrà quindi la divisione che si occupa dei PC e che ha un valore stimato di almeno 40,7 miliardi di dollari. Dopo la decisione di Apotheker, che la stessa Whitman ha contribuito a cacciare dal consiglio di amministrazione, HP aveva commissionato un’analisi di quanto sarebbe costato abbandonare i personal computer. Una simile mossa, hanno concluso i consulenti, sarebbe stata troppo costosa e avrebbe danneggiato sia la società sia i suoi investitori. | HP ci ripensa e non lascia i computer. Il nuovo CEO di Hewlett Packard ha deciso di non abbandonare la produzione dei PC, ma la società non sa bene dove andare. |
Francesco Costa ha raccontato della sua recente esperienza con Netflix, il più famoso servizio di streaming online di serie tv e film a pagamento, sul magazine online Prismo. Costa spiega che Netflix – a cui per il momento ci si può abbonare in Italia solamente grazie ad alcuni procedimenti relativamente complicati – «ha cambiato il mio modo di guardare la televisione e quindi, in una certa piccola misura, che mi ha cambiato la vita». Netflix sarà disponibile anche in Italia, anche se con un catalogo diverso da quello degli Stati Uniti, alla fine del 2015. Prismo è un nuovo magazine online di cultura pop fondato e diretto da Timothy Small – che in passato ha già diretto l’edizione italiana di VICE e il magazine di sport Ultimo Uomo – e prodotto dalla società web Alkemy. | La vita assieme a Netflix. Il più famoso servizio di streaming di film e serie tv in Italia non c'è ancora ma ha già degli abbonati, come gli imbucati alle feste. |
Domenica 3 marzo ci saranno le primarie per scegliere il nuovo segretario del Partito Democratico. I candidati sono il segretario uscente Maurizio Martina, l’ex vicepresidente della Camera Roberto Giachetti e l’attuale presidente del Lazio Nicola Zingaretti, che i sondaggi danno come favorito e che ha già vinto la prima fase del congresso, quella in cui potevano votare solo gli iscritti al PD. Domani troverete sul Post una guida a candidati, programmi (non molto diversi, a dire il vero) e “campagna elettorale”, ma intanto è comunque utile sapere come si fa a votare. È piuttosto semplice: il voto sarà aperto a tutti, anche a chi non ha la famosa “tessera del PD” e per farlo basterà avere con sé due euro (da versare come contributo), la tessera elettorale e un documento di identità. | Primarie del PD: dove e come si vota. Le cose da sapere per chi sta pensando di farlo, domani: bastano carta di identità e tessera elettorale. |
Le elezioni regionali del Molise sono state vinte dal candidato del centrodestra Donato Toma, con il 43,6 per cento dei voti: lo scrutinio non è ancora terminato, ma mancano solo pochi seggi. Il candidato del Movimento 5 Stelle Andrea Greco ha ottenuto circa il 5 per cento delle preferenze in meno rispetto a Toma, raccogliendo il 38,5 per cento; ha ammesso la sconfitta intorno alla 9 del mattino di lunedì, dicendo: «Al governo della regione torna chi l’ha distrutta». Il terzo candidato principale, Carlo Veneziale, appoggiato dal centrosinistra, si è fermato al 17 per cento. L’affluenza è stata del 52,2 per cento, in calo rispetto al 71 per cento delle elezioni politiche (in cui però potevano votare anche i molisani residenti all’estero). In termini di voti assoluti, l'affluenza dovrebbe assestarsi sui 172mila votanti, contro i 182mila delle Politiche#RegionaliMolise #elezioniMolise #maratonaYoutrend | In Molise ha vinto il centrodestra. Donato Toma ha ottenuto circa sei punti in più di Andrea Greco, il candidato del Movimento 5 Stelle, che ha perso 13 punti rispetto alle elezioni del 4 marzo. |
Oggi la compagnia spaziale privata SpaceX di Elon Musk ha portato per la prima volta due astronauti in orbita, dopo avere rinviato un primo lancio lo scorso 27 maggio a causa delle condizioni meteo sfavorevoli. La missione spaziale è organizzata per conto della NASA ed è la prima a portare un equipaggio in orbita dal territorio degli Stati Uniti da quasi dieci anni. Non succedeva infatti dal luglio del 2011, quando lo Space Shuttle Atlantis completò l’ultimo volo orbitale di uno dei programmi spaziali più importanti e costosi nella storia delle esplorazioni oltre la nostra atmosfera. Da allora la NASA si era affidata all’agenzia spaziale russa Roscosmos. Il lancio è stato storico anche per un altro motivo: è stato il primo a essere gestito da una compagnia spaziale privata. Questo segnerà profondamente i prossimi anni dei viaggi spaziali con astronauti, sia nel caso di un successo sia nell’eventualità di un fallimento, che potrebbe avere un forte impatto sulle attività della NASA e della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). | SpaceX ha portato i suoi primi astronauti in orbita. La società di Elon Musk ha realizzato con successo il suo primo storico lancio di un equipaggio della NASA verso la Stazione Spaziale Internazionale. |
Diciannove minuti prima della telefonata che ha avvertito i servizi d’emergenza della sparatoria in corso in un supermercato di El Paso, Texas, su un sito internet è comparso un manifesto di quattro pagine pieno di insulti razzisti e antisemiti e di teorie complottiste contro gli immigrati, che a un certo punto conteneva la frase: «Oggi probabilmente morirò». Anche se manca ancora la conferma ufficiale delle autorità, tutti gli elementi – e alcune conferme avute ufficiosamente dalla stampa – indicano che l’autore del manifesto è Patrick Crusius, il 21enne autore della sparatoria in cui sono morte 20 persone. Non è una novità: fecero lo stesso anche John Timothy Earnest, che lo scorso aprile uccise una persona in una sinagoga di Powey, California, e Brenton Tarrant, che a marzo ne uccise 50 in due moschee di Christchurch, Nuova Zelanda. Le tre sparatorie hanno diverse cose in comune, a partire dal fatto che sono state compiute tutte da uomini, bianchi, razzisti ed estremisti di destra. Ma un altro denominatore comune è il sito internet sul quale vennero annunciate le sparatorie, e sul quale i tre autori, perlomeno in parte, si erano radicalizzati: si chiama 8chan, e si definisce come «l’anfratto più oscuro di internet». | Il posto peggiore di Internet. 8chan nacque promettendo la libertà di scrivere qualsiasi cosa: ora è il sito dove i terroristi di estrema destra pubblicano le proprie rivendicazioni. |
L’AGCM (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, anche nota come Antitrust) ha avviato un’istruttoria contro cinque società del gruppo Amazon per abuso di posizione dominante. Secondo l’Antitrust, infatti, Amazon favorirebbe i venditori terzi che «aderiscono al servizio di logistica offerto da Amazon stessa», in quanto a visibilità delle proprie offerte sul suo sito di e-commerce, rispetto ai rivenditori che non usufruiscono dello stesso servizio e che usano invece servizi di consegna alternativi. | L’Antitrust ha avviato un’istruttoria contro Amazon per abuso di posizione dominante. |
Vent’anni fa il cinema era ben diverso, e basta un esempio per spiegarlo: solo uno dei dieci film più visti dell’anno (il più visto di tutti, tra l’altro) era il diretto sequel di un altro film. Ma è anche vero che molte delle cose che avrebbero poi caratterizzato il cinema dei successivi decenni stavano iniziando proprio in quel periodo: uscirono infatti diversi film che erano i primi di quelle che poi sarebbero diventate lunghe serie, come X-Men, Scary Movie o Final Destination. Per il cinema il Duemila fu l’anno del Gladiatore, un raro caso di blockbuster da Oscar, di film come American Psycho e Requiem for a Dream, del primo film di Alejandro González Iñárritu, di quello che nonostante tutto continua a essere il film più pazzo di Christopher Nolan e, per l’Italia, di film come Pane e tulipani e I cento passi. Il film che incassò di più in Italia fu però il terzo di Aldo, Giovanni e Giacomo. | 20 film che hanno già 20 anni. Tra i film che nel 2020 compiono 20 anni c'è un po' di tutto: da Massimo Decimo Meridio ad Aldo, Giovanni e Giacomo. |
Negli ultimi giorni Clubhouse, il social network in cui si parla in diretta invece di scrivere brevi messaggi o condividere immagini, era diventato molto popolare tra gli utenti cinesi, che lo avevano utilizzato per discutere di temi controversi che su altri social network sarebbe stato impossibile trattare, a causa della censura del regime cinese. Lunedì pomeriggio, però, molti utenti hanno segnalato di non riuscire più ad accedere all’app, che probabilmente è stata bloccata dal governo cinese. Pur non essendo disponibile sullo store per applicazioni cinese di Apple, come molte app di sviluppatori occidentali bloccate dal governo (come Facebook e Google), gli utenti cinesi hanno potuto scaricarla cambiando semplicemente il paese con cui accedevano all’App Store, usandola poi normalmente. Clubhouse inoltre non necessitava di una rete privata (VPN) per aggirare il Grande Firewall, il sistema che impedisce ai cittadini cinesi di accedere ai siti non approvati dal governo, a differenza di altri social network occidentali. | In Cina si è usato Clubhouse per aggirare la censura, finché è durata. Sul nuovo social network in cui si parla erano comparse molte discussioni sugli aspetti controversi del regime, che però sembra sia corso ai ripari. |
Per 45 anni l’illustratore Norman Rockwell legò il suo nome a immagini rassicuranti, sentimentali, piene di bambini sorridenti, bottiglie di Coca Cola, cagnolini e scenette spiritose. I suoi lavori incarnavano l’immagine che aveva di sé l’America bianca, fiduciosa e perbenista della classe media di quegli anni, e comparirono uno dietro l’altro sulle pagine e sulle copertine del Saturday Evening Post, rivista dai valori conservatori piena di racconti, articoli, vignette e poesie, comprata da milioni di persone ogni settimana. ”Kellogg’s Kids” di Norman Rockwell(ANSA) | La svolta di Norman Rockwell. Per 45 anni aveva illustrato un'America rassicurante e sentimentale, poi a 65 anni divenne "il più improbabile artista di protesta del suo tempo". |
Al termine di un’indagine durata tre anni il Bundeskartellamt, cioè l’Antitrust tedesco, ha deciso che Facebook dovrà cambiare il modo in cui raccoglie i dati degli utenti in Germania. Facebook non potrà più combinare i dati raccolti da altre fonti e app terze, come WhatsApp e Instagram, con quelli dei profili degli utenti su Facebook, senza il consenso esplicito degli utenti. La decisione non è immediatamente operativa e Facebook ha un mese per fare appello, cosa che ha già annunciato di voler fare. Il presidente del Bundeskartellamt, Andreas Mundt, ha detto che «a Facebook non sarà più permesso forzare i propri utenti ad accettare una raccolta praticamente illimitata di dati, e combinare i dati presi da altre fonti con quelli dei loro account». | L’Antitrust tedesco vuole limitare la raccolta dei dati da parte di Facebook. |
Ieri sera il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato che da sabato 17 ottobre sarà attivo un coprifuoco a Parigi e in altre otto grandi aree metropolitane, con l’obiettivo di ridurre la diffusione del coronavirus. Le limitazioni riguarderanno circa 22 milioni di persone che non potranno uscire di casa, salvo valide motivazioni, dalle 21 alle 6 del mattino del giorno dopo. Altri paesi hanno adottato provvedimenti simili, o stanno valutando di farlo, anche se ci sono ancora dubbi sulla loro utilità da parte di numerosi esperti. Coprifuoco ed epidemie La parola “coprifuoco” può far pensare a scenari di guerra ben distanti da quelli attuali legati alla pandemia, ma in realtà la parola è in sé piuttosto neutra e può essere utilizzata per indicare qualsiasi tipo di divieto di uscire durante le ore serali, per motivi di ordine pubblico o per particolari emergenze. Deriva dalla pratica obbligatoria in epoca medievale, in diversi paesi, di coprire il fuoco domestico con la cenere nelle ore notturne, per ridurre il rischio di incendi che avrebbero potuto danneggiare abitazioni e interi villaggi. | Il coprifuoco serve contro la pandemia? se lo stanno chiedendo in molti dopo la decisione di applicarlo in Francia, e vorrebbero capirlo anche i ricercatori. |
Michele Boldrin, direttore del Dipartimento di Economia della Washington University e blogger di NoiseFromAmerika, questo pomeriggio (giovedì) alle 15:00 spiega ai partecipanti del progetto Oilproject che cosa prevede la nuova regolamentazione finanziaria in Europa e che cos’è Basilea 3, interrogandosi anche sui vantaggi e gli svantaggi per i paesi che hanno adottato l’euro. Per partecipare e inviare le domande, basta inserire il vostro nome nel campo qui sotto e fare clic sul tasto “Entra”. | Possiamo fare a meno dell’euro? michele Boldrin risponde in diretta sulle nuove regole finanziarie, i paesi europei a rischio bancarotta e i vantaggi della moneta unica. |
Tra il 2014 e il 2017 fondi e imprenditori cinesi hanno investito più di 2 miliardi e mezzo di euro in squadre di calcio europee, tra le quali i due club di Milano, il Milan e l’Inter. Dal 2017 gli investimenti cinesi nel calcio europeo sono invece diminuiti e, soprattutto, molti fondi e imprenditori hanno venduto le quote che avevano acquisito. È successo perché il governo cinese, che aveva incentivato investimenti di questo tipo, ha cambiato idea: da un paio d’anni è molto più difficile, per una società cinese, ottenere i permessi necessari per investire soldi nei club europei. Come ha spiegato Bloomberg, le cose sono diventate complicate dopo che il Consiglio di Stato, che rappresenta di fatto il governo della Cina, definì “irrazionali” gli investimenti nel calcio straniero. Recentemente il Financial Times ha scritto che «i turbolenti – e costosi – flirt delle società cinesi con le squadre europee mostrano come le scelte di investimento nella seconda economia mondiale siano spesso guidati da una combinazione di opache politiche delle élite, di avventurismo societario e di una genuina ricerca di opportunità di guadagno». | Cosa è successo agli investimenti cinesi nel calcio europeo. Dopo essere stati tanti e rilevanti tra il 2014 e il 2017 sono diminuiti molto, dopo che il governo cinese li ha definiti "irrazionali". |
La canzone che quest’estate avrete sentito fino alla nausea si chiama Call Me Maybe, è di Carly Rae Jepsen, una cantautrice canadese, ed è contenuta nel suo ultimo EP Curiosity. È uscita come singolo nell’autunno del 2011 ma ha raggiunto la celebrità negli ultimi mesi, ottenendo a oggi 200 milioni di visualizzazioni su YouTube. Justin Bieber ha a che fare col successo della canzone: a dicembre l’ha citata su Twitter come “la più orecchiabile che avessi mai sentito” e il 18 febbraio ha pubblicato su YouTube un video che lo mostrava insieme a Selena Gomez e Ashley Tisdale mentre cantava e ballava la canzone di Jepsen. Il video di Bieber ha accumulato 40 milioni di visualizzazioni in brevissimo tempo facendo parecchia pubblicità a Call me maybe, il cui video ufficiale è uscito due settimane dopo, il primo marzo. Un po’ come era successo per Friday di Rebecca Black, il video è diventato immediatamente oggetto di innumerevoli parodie, remix e cover, più o meno celebri e più o meno elaborate graficamente o musicalmente. Ne abbiamo scelte dieci, da Bob Dylan a Obama a un uomo in bikini e parrucca che rischiate di incontrare su Chatroulette. | Le 10 migliori Call Me Maybe. Da Obama a Batman a un uomo in bikini su Chatroulette: il fertile mondo delle cover della canzone di Carly Rae Jepsen. |
La polizia di Reggio Calabria ha arrestato 17 persone nell’ambito di una vasta operazione contro la cosca Libri della ‘ndrangheta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti, porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio: 12 di loro sono stati portati in carcere, altri 5 sono per ora agli arresti domiciliari. Tra gli arrestati ci sono anche il capogruppo del Pd al consiglio regionale della Calabria, Sebastiano Romeo, e quello di Fratelli d’Italia, Alessandro Nicolò. 'Ndrangheta 17 arresti da parte #squadramobile Reggio Calabria e #Sco ad affiliati alla cosca Libri. Sono ritenuti responsabili di associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti, porto illegale armi e tentata corruzione per atto contrario ai doveri d´ufficio pic.twitter.com/r8lGsmNCJX | 17 persone, tra cui alcuni politici locali, sono state arrestate in un’operazione contro una cosca della ‘ndrangheta a Reggio Calabria. |
Nelle prossime settimane il TAR del Piemonte dovrà prendere alcune delicate decisioni sui ricorsi presentati dopo le elezioni regionali: se accolti, alcuni di questi potrebbero ridisegnare completamente lo scenario frutto del voto dello scorso marzo, fino a rendere necessaria la ripetizione del voto. Qualche giorno fa la procura della repubblica di Torino ha iscritto nel registro degli indagati Michele Giovine, consigliere regionale del Piemonte, capo del movimento dei Pensionati che aveva sostenuto la candidatura di Roberto Cota a presidente della regione. Giovine è sospettato di aver raccolto firme false per autenticare la candidatura della sua lista, che poi alle elezioni avrebbe raccolto ventisette mila voti. | La vittoria di Cota può essere annullata? il TAR del Piemonte dovrà esprimersi presto su alcune presunte irregolarità nelle liste che sostenevano Cota. Il centrosinistra chiede di ripetere il voto. |
Alle prese con nuove forme di concorrenza piuttosto agguerrite, come Airbnb, le grandi catene di alberghi negli ultimi anni si stanno dando da fare per mantenere la loro clientela e al tempo stesso attirare le generazioni più giovani, spesso più restie ad andare in albergo e interessate a soluzioni alternative come l’affitto per qualche giorno di una stanza o di un divano su cui passare la notte. Marriott, una delle più grandi catene di alberghi al mondo e proprietaria di 19 marchi conosciuti soprattutto negli Stati Uniti, conduce periodicamente indagini di mercato e simulazioni con prototipi di camere d’albergo per capire le preferenze dei clienti, come racconta un lungo articolo del Wall Street Journal. Ogni cinque anni Marriott effettua un sondaggio che coinvolge circa 4.500 persone, chiedendo che cosa gradiscono e che cosa invece cambierebbero nei suoi alberghi. Le informazioni vengono messe insieme con quelle di altre ricerche di mercato su scala locale che la stessa azienda commissiona ogni anno. I dati vengono poi analizzati e, in un secondo momento, vengono realizzate simulazioni per capire la fattibilità delle proposte ricevute. I progettisti realizzano prototipi virtuali delle stanze ogni volta che un albergo sta per essere sottoposto a una ristrutturazione. Ma nel caso del lancio di un nuovo hotel, o del rifacimento di un intero marchio, l’approccio è più radicale e coinvolge gli Innovation Lab di Marriott, che si trovano a Bethesda nel Maryland, Stati Uniti. | Quelli che progettano le stanze d’albergo. Quante prese bisogna metterci? Quanto devono essere grandi le scrivanie? La maggior parte dei clienti tiene le cose in valigia o usa gli armadi?. |
L’11 ottobre è uscito su Netflix El Camino – Il film di Breaking Bad, cioè un sequel cinematografico della celebre serie di AMC sul professore di chimica del New Mexico che diventa un pericoloso narcotrafficante. È un film discretamente atteso, perché Breaking Bad è stata una delle serie tv più popolari e amate degli ultimi dieci anni, con un duraturo successo sia di pubblico che di critica. Da Breaking Bad, una di quelle serie che inaugurò una nuova “stagione d’oro delle serie tv”, coincidente più o meno col decennio in corso, era già stato tratto un apprezzato spinoff, Better Call Saul, che ha avuto molto meno successo ma che è piaciuto molto alla critica. El Camino però è un’operazione diversa, rivolta più direttamente alle milioni di persone che avevano visto Breaking Bad, e che ne sentono la nostalgia da anni. Come per Better Call Saul, El Camino è stato scritto (e anche diretto) da Vince Gilligan, che già aveva creato Breaking Bad. | Cosa ricordarsi di Breaking Bad, prima di vedere “El Camino”. Un ripasso su dove avevamo lasciato i personaggi e le storie che tornano nel film, visto che sono passati un po' di anni. |
Apple ha diffuso un importante aggiornamento per i suoi iPad e iPhone: ed è meglio aggiornarli il prima possibile. L’aggiornamento installa la versione 9.3.5 e serve a risolvere tre gravi falle nella sicurezza dei dispositivi, che potrebbero permettere ad altre persone di avere accesso ai vostri iPad e iPhone e a tutto quello che contengono attraverso un semplice SMS con dentro un link: basterebbe cliccare sul link per rendere gli iPhone e iPad accessibili ad altri. Apple ha diffuso l’aggiornamento dopo che Ahmed Mansoor, un attivista per i diritti umani che vive negli Emirati Arabi Uniti, ha ricevuto uno di quegli SMS, ha evitato di cliccare sul link e ha chiesto maggiori informazioni a degli esperti di sicurezza. Gli esperti hanno capito che l’SMS era parte di un complesso sistema che, come ha spiegato il New York Times, sembrerebbe essere stato elaborato da NSO Group, una società israeliana e statunitense che tra le altre cose crea spyware, software che “rubano” informazioni ai dispositivi su cui vengono installati. Si pensa che NSO Group collabori anche con alcuni governi ed è probabili che il messaggio ricevuto da Mansoor sia mandato su ordine di qualcuno all’interno del governo o dei servizi segreti degli Emirati Arabi Uniti. Anche se non siete dei dissidenti politici, ora che queste falle sono diventate pubbliche saranno probabilmente utilizzate da ogni genere di malintenzionati: per questo è meglio aggiornare subito i propri iPad e iPhone. | Aggiornate i vostri iPhone e iPad appena potete. L'aggiornamento 9.3.5 risolve tre gravi falle nella sicurezza, che ha scoperto un attivista arabo. |
Oggi il Presidente della Repubblica ha annunciato, con un comunicato sul sito del Quirinale, che la pena a 14 mesi di carcere per diffamazione del direttore del Giornale Alessandro Sallusti è stata commutata in una multa di 15.532 euro. Insieme a concedere la grazia, anche commutare la pena (solitamente da carceraria a pecuniaria) è tra i poteri del Presidente. Prima di oggi Napolitano, dalla sua elezione nel 2006, ha concesso 18 volte la grazia e una sola la commutazione della pena. Fin dal titolo del comunicato, la Presidenza della Repubblica dice che il gesto è stato deciso “al fine di favorire una riflessione su una disciplina più equilibrata ed efficace dei reati di diffamazione a mezzo stampa”. | Napolitano ha commutato la pena a Sallusti. In una multa da 15.532 euro, per "favorire una riflessione su una disciplina più equilibrata ed efficace dei reati di diffamazione". |
Oltre trecento dipendenti di Google hanno firmato una lettera aperta, pubblicata online, con cui chiedono alla loro azienda di interrompere il progetto per la creazione di un nuovo motore di ricerca in Cina, che rispetti le rigide regole di controllo e censura imposte dal governo locale. L’iniziativa riprende una lettera analoga della scorsa estate, in quel caso diffusa internamente e che aveva raccolto oltre mille firme in poche ore. L’appello dei dipendenti è un ulteriore indizio di come stiano cambiando le cose all’interno di Google, dove fino a qualche tempo fa la manifestazione del dissenso tra i dipendenti era rarissima o comunque non diventava di dominio pubblico. L’iniziativa di Google per la Cina, per ora sperimentale e non ufficiale, si chiama “Project Dragonfly”: prevede di realizzare un motore di ricerca con funzioni molto limitate, per soddisfare la censura imposta dal governo cinese. I risultati mostrati da Dragonfly sarebbero molti meno rispetto a quelli che si trovano sul classico Google, alcune chiavi di ricerca come “diritti umani” sarebbero censurate e nei mesi scorsi si è parlato di un sistema che permetterebbe di risalire alle identità di chi ha effettuato determinate ricerche, attraverso i numeri di telefono degli smartphone utilizzati per accedere a Dragonfly. | I dipendenti di Google contro Google. Oltre 300 impiegati hanno firmato una lettera aperta per chiedere la chiusura di un progetto per creare un motore di ricerca che rispetti la censura in Cina. |
Si è conclusa la Settimana della haute couture di Parigi, dove dal 21 al 24 gennaio le aziende di alta moda hanno presentato le loro collezioni per la primavera/estate 2019. La haute couture è considerata l’origine della moda, con abiti sartoriali, stampe ricercate e tessuti pregiati che richiedono centinaia di ore di realizzazione. Per essere considerata tale, un’azienda di haute couture deve rispettare i parametri stabiliti del ministero francese dell’Industria e dalla Federazione francese della moda: deve avere un laboratorio a Parigi con non meno di venti dipendenti a tempo pieno; presentare due collezioni l’anno, sempre a Parigi, per un totale di 50 vestiti; e confezionare abiti su misura che le clienti possano provare personalmente. Le sfilate di alta moda sono un momento interessante anche per chi non segue la moda: un po’ per la magnificenza degli abiti, un po’ perché spesso è tra questi che vengono scelti quelli indossati alla cerimonia degli Oscar, nei festival e nelle serate di gala che si terranno nei prossimi mesi. «Quando nacque, l’alta moda era fatta per le donne bianche. Per me ha a che fare con il sogno, la fantasia e l’espressione dell’individualità, e questo significa diversità. Non c’entra con un messaggio politico che metti su una T-shirt e nemmeno con lo streetwear o lo sportwear; parla del tuo modo di guardare al mondo». È così che Pierpaolo Piccioli, il direttore creativo di Valentino, ha spiegato la sua collezione, presentata nell’ultimo giorno di sfilate. È stata una delle più ammirate e apprezzate – Vogue l’ha definita il culmine della rassegna – con abiti voluminosi e sorprendenti, ricami, paillettes, pizzi, fiori d’organza. Alla bellezza si è accompagnata la scelta di far sfilare 45 modelle nere su un totale di 65, una rarità nel mondo prevalentemente bianco della moda, e di farla chiudere da Naomi Campbell, che mancava dalle passerelle da dieci anni. «In quanto stilista, ho una voce. Spero sia forte. Ho intenzione di usarla», ha detto Piccioli. | Ci si può vestire di latex agli Oscar? sì, stando agli abiti di alta moda presentati a Parigi, che rivedrete indossati dalle celebrità alle serate di gala dei prossimi mesi. |
L’attore britannico Patrick Stewart tornerà a interpretare il personaggio di Jean-Luc Picard in una nuova serie di Star Trek prodotta dal servizio di streaming americano CBS All Access. Stewart aveva recitato nei panni di Jean-Luc Picard dal 1987 al 1994 in Star Trek: The Next Generation, in un episodio della serie Star Trek: Deep Space Nine nel 1993 e in quattro film della saga tra il 1994 e il 2002. Stewart deve gran parte della sua notorietà al personaggio di Picard; l’altro ruolo per cui si è fatto molto conoscere è quello del professore Charles Xavier nella serie di film tratti dal fumetto X-Men. Non si sanno ancora né il titolo né la data di uscita della nuova serie: si sa solo che parlerà di una nuova fase della vita di Jean-Luc Picard e che tra i produttori esecutivi della serie ci sarà Alex Kurtzman, già produttore e sceneggiatore dei film Star Trek (2009) e Into Darkness – Star Trek (2013) e della serie tv Star Trek: Discovery, iniziata nel 2017. | L’attore Patrick Stewart reciterà in una nuova serie di “Star Trek”. |
Subsets and Splits
No community queries yet
The top public SQL queries from the community will appear here once available.