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Il governo della Cina, attraverso l’ambasciata cinese in Italia, ha definito «un grave errore e un comportamento irresponsabile» la decisione di alcuni parlamentari italiani di ospitare l’attivista di Hong Kong Joshua Wong, fra i leader delle proteste a favore della democrazia delle ultime settimane, in una videoconferenza al Senato. L’evento si è tenuto ieri, giovedì 28 novembre, nella sala stampa del Senato, dove erano presenti rappresentanti di vari partiti fra cui Lega, Forza Italia, Partito Democratico e Fratelli d’Italia. Mancava il Movimento 5 Stelle, il più filocinese fra i partiti italiani. ?? “Hong Kong, #libertà di tutti” – Testimonianza di @joshuawongcf al Senato il 28 nov.?? “#HongKong, everybody’s #freedom” – Joshua Wong’s testimony at Italian Senate on 28 Nov.? https://t.co/JLl8yH1iE6 pic.twitter.com/l26psVni1T | La Cina ha definito «un grave errore e un comportamento irresponsabile» la videoconferenza dell’attivista di Hong Kong Joshua Wong al Senato italiano. |
Amazon ha depositato in un tribunale di New York gli atti in cui risponde alla causa legale fattagli dal regista Woody Allen per non aver distribuito il suo ultimo film, A Rainy Day in New York, e per aver recisso senza valida ragione il contratto per 4 suoi film: Allen chiede un risarcimento di più di 68 milioni di dollari (quasi 60 milioni di euro). Amazon ha confermato che la ragione sono le nuove accuse di abusi sessuali contro Allen oltre a suoi commenti ambigui nei confronti del movimento femminista del #MeToo. Secondo l’accusa, Amazon avrebbe interrotto il contratto per via della vecchia storia di accuse di molestie fatte ad Allen dalla figlia adottiva Dylan Farrow: secondo Allen non sarebbe una «ragione sufficiente per chiudere il contratto» perché al momento della firma Amazon era a conoscenza della storia. Amazon ha invece mostrato di aver firmato il contratto nel 2017, due mesi prima dell’inizio di una nuova serie di polemiche contro Allen. Negli anni, Amazon ha in particolare citato un commento di Allen riportato in articolo in cui suo figlio Ronan Farrow accusava il produttore Harvey Weinstein di molestie sessuali: «tutta questa faccenda è molto triste per tutti quelli che sono coinvolti. Tragica per le povere donne, e triste per Harvey che la sua vita sia tutta sottosopra». Allen parlò anche di «clima da caccia alle streghe, dove ogni tizio al potere che fa un occhiolino a una ragazza deve improvvisamente chiamare il suo avvocato e difendersi». Amazon ha indicato anche la risposta di Allen alle accuse di aggressione sessuale fatte da sua figlia Dylan Farrow nel 2018, quando le respinse accusando la famiglia Farrow di cinismo e di volersi approfittare del clima portato dal #MeToo. | Perché Amazon non ha distribuito l’ultimo film di Woody Allen. |
Google ha preparato alcuni spot per Android, il suo sistema operativo utilizzato su svariati modelli di smartphone e di tablet. Nei video si vedono alcuni personaggi disegnati con linee e colori che ricordano l’omino verde che fa da logo ad Android. Gli spot sono stati scoperti da alcuni iscritti a Reddit su YouTube e dovrebbero essere resi ufficiali da Google nelle prossime ore. Secondo diversi siti di tecnologia, mercoledì dovrebbe essere presentato il Nexus 9, l’ultimo tablet realizzato da Google in collaborazione con HTC e che utilizzerà Android L, l’attesa nuova versione del sistema operativo. | Gli spot di Google per Android. Sono per la nuova versione del sistema operativo: notati online da alcuni utenti, non sono ancora ufficiali. |
Il vecchio Tom Hanks, quando ci accorgemmo di lui, aveva già quesi trent’anni: era in Splash, una sirena a Manhattan, e la scena gliela rubò tutta la sirena (la vecchia Daryl Hannah, che invece era già stata in Blade Runner, ma piuttosto travisata). Però l’investimento fu proficuo, che il regista Ron Howard poi gli avrebbe fatto fare altri cinque film – più tardi assai, erano capaci tutti a quel punto, certo – anche se non dei suoi più memorabili: tutto in realtà era cominciato ancora prima, nel posto più ovvio dove uno avrebbe potuto conoscere Ron Howard, al tempo. Comunque, Hanks è di Concord, California, e da ragazzo aveva fatto uno stage in un festival di teatro. Fino a Splash aveva già fatto piccole cose e teatri shakesperiani e un telefilm di qualche notorietà, e così era arrivato a 28 anni, un’età in cui non ti immagini più che diventerai il quarto a Hollywood per incassi dei tuoi film. Invece Splash andò forte e oltre le previsioni, e lo portò in un nuovo campionato, in cui le sue parti oscillarono sensibilmente tra il flop e il successone: il successivo successone fu Big, nel 1988, quello del bambino diventato adulto che ancora vediamo ogni Natale (con cui ebbe una nomination all’Oscar). | Il vecchio Tom Hanks. Oggi compie 60 anni il buono più buono che c'è nel cinema degli ultimi decenni, partito tardi ma che poi si è ripreso tutto, compresi due Oscar da primato. |
Maurizio Martina si è dimesso da ministro delle Politiche Agricole. Su Twitter ha spiegato di aver preso questa decisione «per rispetto del ruolo istituzionale» che ha ricoperto fino ad ora e per il ruolo che è stato «chiamato a svolgere». Da questo pomeriggio non sono più Ministro delle politiche agricole. Ho rassegnato le dimissioni per rispetto del ruolo istituzionale che ho avuto l'onore di ricoprire e per l'impegno che sono chiamato a svolgere in questa fase per il Partito Democratico | Maurizio Martina si è dimesso da ministro delle Politiche Agricole. |
L’attore Aaron Paul, famoso soprattutto per il ruolo di Jesse Pinkman in Breaking Bad, farà parte del cast della terza stagione della serie tv di HBO Westworld: lo ha scritto Hollywood Reporter, solitamente molto affidabile sulle notizie del cinema e della televisione americani. Sarà un personaggio fisso, anche se non si sanno più dettagli sul suo ruolo. | L’attore Aaron Paul farà parte del cast della terza stagione della serie tv “Westworld”. |
I giornali riferiscono che Gianluca Savoini – collaboratore di Matteo Salvini e presidente dell’associazione Lombardia-Russia – è stato interrogato oggi dalla procura di Milano. Savoini è indagato nell’inchiesta per corruzione internazionale sulla compravendita di petrolio che sarebbe stata negoziata allo scopo di far arrivare illecitamente milioni di euro alla Lega dalla Russia. Scrive Repubblica: “Il faccia a faccia tra Savoini e i pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro si è tenuto in una sede esterna al Palazzo di Giustizia di Milano: non si sa se Savoini abbia risposto o meno alle domande dei pm”. | Gianluca Savoini è stato interrogato dai pm di Milano nell’ambito dell’inchiesta sul caso Lega-Russia. |
Negli ultimi giorni diversi comuni italiani hanno emesso ordinanze per vietare l’uso di petardi e fuochi d’artificio durante i festeggiamenti per il Capodanno. Le ragioni per i divieti – che non sono una novità e sono sempre molto complicati da far rispettare – sono legate ai danni che i petardi e i fuochi d’artificio causano a persone e animali e, quest’anno in particolare, anche al fatto che contribuiscono in una certa misura all’inquinamento dell’aria. In alcune città, come Milano per esempio, i divieti saranno validi solo per la notte tra il 31 e l’1, mentre in altre città lo saranno anche fino al 6 o il 7 di gennaio. A Napoli e Roma non sono state adottate misure straordinarie per limitare l’uso di petardi e fuochi d’artificio e altre città, come Bergamo per esempio, hanno deciso di limitarsi a un “invito” all’uso moderato di petardi. A Milano l’ordinanza del sindaco vieta “l’utilizzo di fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e altri artifici pirotecnici in tutta la città” a partire dal 29 dicembre e fino alla mezzanotte del primo gennaio 2016. In via straordinaria, inoltre, tra le 15 del 31 dicembre e le 2 di mattina del 1 gennaio sarà vietato introdurre o vendere contenitori di vetro in piazza del Duomo e all’interno della Galleria Vittorio Emanuele: questa restrizione è stata imposta per evitare danneggiamenti ai monumenti della piazza durante il concerto di fine anno. L’inosservanza di questi divieti può portare a una multa fino a 500 euro. | Le ordinanze sui botti e i fuochi d’artificio di fine anno. Ci saranno vincoli e limitazioni in molte città italiane, ma non tutte: le cose da sapere. |
Dal 2014 al 2015 le vendite della casa di moda italiana Valentino sono cresciute del 48 per cento, raggiungendo i 987 milioni di euro. Quando nel 2007 il fondatore Valentino Garavani ha lasciato l’azienda, nata nel 1959, il marchio non era più molto popolare tra le donne giovani ed era economicamente in perdita. Negli ultimi anni, grazie al lavoro degli stilisti Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, Valentino è riuscito a espandersi e a conquistare di nuovo una clientela più giovane, e nel 2011 ha ripreso a crescere. Chiuri e Piccioli erano stati assunti nel 1999 per disegnare gli accessori, e dopo il ritiro di Garavani hanno saputo rilanciare il marchio rispettandone l’identità: hanno modernizzato lo stile di Valentino realizzando non solo abiti da tappeto rosso. Il punto di svolta è stata la collezione prêt-à-porter autunno-inverno del 2010-11, in cui per la prima volta sono state presentate le Rockstud, le scarpe col tacco con le borchie metalliche che oggi sono un simbolo dell’azienda. | Come ha fatto Valentino a tornare di moda. Grazie ai pezzi disegnati dai due nuovi stilisti Chiuri e Piccioli, come le ormai famose scarpe Rockstud: dal 2014 al 2015 le vendite del marchio sono quasi raddoppiate. |
L’estensione delle aree oceaniche senza ossigeno è quadruplicata dal 1950, e quella delle aree vicine alle coste con un livello di ossigeno molto basso è decuplicata, secondo uno studio commissionato dalla Commissione oceanografica intergovernativa dell’UNESCO e pubblicato sulla rivista Science. In totale dal 1950 a oggi le acque degli oceani hanno perso il 2 per cento del loro ossigeno. È successo soprattutto per via del riscaldamento globale, e in secondo luogo per altri fenomeni direttamente causati dalle attività umane. Dato che la maggior parte delle creature marine non possono sopravvivere in acque povere di ossigeno è possibile che in futuro moltissime specie si estinguano, una prospettiva molto dannosa anche per le centinaia di milioni di persone la cui vita dipende dall’uso delle risorse oceaniche. | Negli oceani c’è sempre meno ossigeno. A causa del riscaldamento globale e dell'inquinamento: ed è un problema che minaccia la sopravvivenza di molte specie marine. |
L’Economist di questa settimana – che esce domani – dedica la sua copertina a Silvio Berlusconi, con l’eloquente titolo che accompagna anche questo articolo. È l’ennesima copertina che il settimanale britannico dedica al PresdelCons in questi anni, più volte definito inadatto a governare l’Italia, ed è l’ennesima analisi particolarmente critica riservata dalla stampa straniera a Silvio Berlusconi. Non dice niente che non sappiamo già, qui, ma lo dice che con grande lucidità e senza le miopie che a volte caratterizzano i racconti dell’Italia fatti dalla stampa straniera. L’editoriale che apre il numero spiega che Berlusconi ha molte ragioni per essere soddisfatto della sua vita: il suo impero mediatico e finanziario, il predominio politico che ne ha fatto l’uomo che ha occupato per più tempo la carica di presidente del Consiglio dopo Mussolini. I risultati del suo governo però sono disastrosi. Ci sono gli scandali sessuali, che però hanno avuto “un impatto limitato” sulla sua popolarità e sulla sua azione di governo. Ci sono i numerosi processi per corruzione e falso in bilancio, che erano già costati a Berlusconi il noto “unfit to lead Italy” espresso dall’Economist nel 2001. Quello che di peggiore Berlusconi si lascerà dietro, però, non è né il processo per prostituzione minorile né quelli per corruzione. | “L’uomo che ha fottuto l’Italia”. L'ennesima stroncatura dell'Economist è anche la più dura e amara. |
Per molti il ricordo delle case dei nonni è associato a un odore dolciastro e stantio, cui di solito si fa prosaicamente riferimento chiamandolo “odore di vecchio”. Anche se non si tratta del modo più generoso per definirlo, in effetti alcune ricerche scientifiche hanno confermato che le persone anziane hanno un loro odore distintivo, diverso da quello che hanno i più giovani. Gli studi in tema non sono moltissimi, ma negli ultimi 15 anni diversi ricercatori si sono comunque occupati dell’argomento, per capire che cosa determini l’odore di vecchio e, soprattutto, se possa essere usato come indicatore per comprendere meglio i processi che portano all’invecchiamento. Come aveva spiegato un paio di anni fa Matt Soniak sulla rivista Mental Floss, l’odore delle persone anziane deriva da alcune particolari molecole prodotte dalle ghiandole sotto la pelle e che, una volta entrate a contatto con l’aria attraverso la sudorazione, emettono particolari profumi nell’aria. Il principale indiziato dell’odore di vecchio è un composto chimico che si chiama 2-nonenale, che si forma in seguito all’ossidazione di altre molecole nel corso del tempo e che causa un odore poco piacevole, simile a quello del grasso animale. | Perché gli anziani odorano di vecchio? innanzitutto: sì, è dimostrato che odorino di vecchio, non è una vostra sensazione; le ragioni invece non sono ancora chiarissime. |
Pasqua vuol dire anche uova di cioccolato con una sorpresa all’interno, in genere un giocattolo da costruire e piuttosto deludente. Apparentemente questa tradizione non ha nulla a che fare con il resto della festività religiosa e in effetti il percorso che porta dalla tradizione cristiana alle uova di cioccolato è piuttosto tortuoso. Ma prima di arrivare al cioccolato bisogna fare un passo indietro e spiegare cosa c’entrano le uova con la Pasqua. Pasqua e le uova Più o meno da quando è arrivato sulla terra, l’uomo si è interessato alle uova per funzioni diverse dalla semplice nutrizione. I primi ritrovamenti di uova decorate con motivi astratti risalgono a un sito archeologico in Sudafrica. In questo sito gli archeologi ritrovarono alcuni frammenti di uova di struzzo vecchie di 60 mila anni e decorate con motivi astratti – le uova erano probabilmente utilizzate come recipienti per l’acqua. Nei millenni successivi l’uovo di struzzo è sempre rimasto piuttosto diffuso. Nelle tombe di grandi civiltà del passato (come antichi egizi e sumeri) gli archeologi ne hanno ritrovato frammenti decorati o riproduzioni in oro ed argento. | Perché a Pasqua mangiamo uova di cioccolata? lo facciamo da poco più di un secolo: c'entrano la religione, la quaresima e la tecnologia applicata al cioccolato. |
La Camera ha approvato il cosiddetto “decreto vaccini”, un decreto legge che di fatto rende possibile l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne ai soli bambini vaccinati e impone sanzioni economiche per i genitori che decideranno di iscrivere i loro figli non vaccinati alla scuola dell’obbligo, quindi dalla primaria in poi. Fuori dal parlamento alcune decine di manifestanti hanno protestato contro l’approvazione del decreto e tre deputati del PD, Elisa Mariano, Ludovico Vico e Salvatore Capone, sono stati aggrediti all’uscita dal Parlamento e sono stati costretti a rifugiarsi in un’automobile. #Vaccini Il varo definitivo della legge aumenterà il livello di protezione sanitaria delle famiglie italiane | Il “decreto vaccini” è legge. La Camera lo ha approvato definitivamente con 296 voti favorevoli, 92 contrari e 15 astenuti. |
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha bloccato la proposta di acquisto di Qualcomm da parte della rivale Broadcom con sede a Singapore, citando motivi di “sicurezza nazionale”. Secondo Trump, la proposta da 140 miliardi di dollari “minaccia la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, posizione fermamente respinta da Broadcom. Qualcomm stava già cercando di resistere alla proposta di acquisto non richiesta. Entrambe le società sono impegnate nella progettazione e nella produzione di microprocessori e altri componenti per computer e reti informatiche. Qualcomm è tra i più grandi produttori di processori per smartphone. Un’acquisizione avrebbe portato alla creazione del terzo più grande produttore di microchip dopo la statunitense Intel e la sudcoreana Samsung. Sarebbe stata inoltre la più grande acquisizione nella storia del settore, considerata l’entità della proposta. Molti osservatori hanno fatto notare come la decisione di Trump sia più legata al protezionismo commerciale, tema caro al presidente, che a effettive preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale. | Trump ha bloccato la proposta di acquisto di Broadcom da 140 miliardi di dollari per Qualcomm, citando motivi di sicurezza nazionale. |
Oggi in una ventina di città italiane gli studenti hanno organizzato cortei e manifestazioni per protestare contro le misure di austerità, decise negli ultimi mesi dal governo Monti per affrontare la crisi economica. In alcune città ci sono stati scontri con le forze dell’ordine, con alcune persone contuse. A Torino, dove era organizzato uno dei cortei più grandi, la polizia ha eseguito alcune cariche contro alcuni gruppi violenti. Venti sono rimasti contusi e quindici sono stati fermati (dieci di questi sono stati rilasciati dopo poche ore). Alla manifestazione partecipavano studenti delle scuole medie superiori, universitari e ragazzi dei centri sociali, compresi gruppi di No TAV. Diversi manifestanti si sono staccati dal corteo principale, proseguendo in alcune vie secondarie del centro città, in aree non autorizzate per la manifestazione. A quel punto è intervenuta la polizia, spiegano sul Corriere della Sera. Davanti a Palazzo Nuovo, una delle sedi delle facoltà umanistiche dell’Università di Torino, alcuni manifestanti hanno dato fuoco alle fotografie del sindaco Piero Fassino, del presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, di Mario Monti e dei ministri Fornero e Profumo. | Le foto delle proteste degli studenti. Giornata di manifestazioni in molte città italiane, la polizia ha fatto delle cariche a Torino, Milano e Roma: le foto. |
Si fa un gran parlare delle cicale periodiche, in questi giorni, e non manca un rappresentante della categoria in questa raccolta. Tra gli animali fotogenici degli ultimi giorni ci sono anche due anatre che sembrano una il riflesso dell’altra, antilopi e bisonti che attraversano la strada, una piccolissima foca e uno scoiattolo che annusa una margherita. E poi c’è uno dei due lemuri sifaka di Coquerel, una specie a rischio d’estinzione, arrivati allo zoo di Chester come parte di un programma per la loro conservazione. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Uno scoiattolo che annusa una margherita, cicale e antilopi, tra le foto bestiali dei giorni scorsi. |
Da marzo dello scorso anno i gel disinfettanti per le mani sono entrati nelle nostre vite quotidiane finendo su ogni bancone, all’ingresso di gran parte dei negozi, in tanti zaini e borsette, e sono ora immancabilmente esposti alle casse dei supermercati insieme e caramelle e accendini: una posizione molto più visibile rispetto al resto del reparto cosmetica, in cui rimarranno almeno per qualche mese. Ma nelle ultime settimane c’è stato un calo delle vendite e molti produttori si stanno chiedendo cosa faremo con tutto il gel prodotto nell’ultimo anno. Questo problema è già piuttosto evidente negli Stati Uniti, dove gli effetti della campagna vaccinale hanno portato l’opinione pubblica a considerare ormai finita l’emergenza coronavirus. La condizione di sollievo generale si nota anche nelle vendite dei prodotti che nell’ultimo anno sono stati ritenuti essenziali. Secondo un report di NielsenIQ citato dal Wall Street Journal, nella prima settimana di maggio le vendite di disinfettanti per le mani sono diminuite dell’80 per cento rispetto al 2020. Molti supermercati si ritrovano con ingenti scorte di gel e prodotti igienizzanti e per questo stanno promuovendo vendite scontate, senza grandi risultati: migliaia di scatole di gel continuano a rimanere impilate sugli scaffali, invendute. | Cosa faremo di tutto questo gel disinfettante? negli Stati Uniti ora non sanno più che farsene, in Italia va ancora forte ma si porrà il problema tra qualche mese. |
Sergio Leone era nato nel gennaio di novant’anni fa e morì trent’anni fa, il 30 aprile 1989. Figlio di un regista e di una attrice, frequentò sin da ragazzo il cinema: lo si vede in Ladri di biciclette, lavorò a Ben-Hur e poi fece il regista di soli sette film: cinque negli anni Sessanta, uno nei Settanta e uno negli Ottanta. Il primo fu una prova generale, gli altri sei sono divisi in due trilogie: del dollaro e del tempo. Quando morì aveva già in testa l’ottavo, che però non girò mai. Leone e i suoi film non vinsero premi a Cannes, Hollywood o Venezia e non tutti furono capiti al loro tempo. Ma ora Leone è considerato uno dei più grandi registi italiani e uno dei più peculiari della storia del cinema. Per quei suoi western così diversi dagli altri, per i primi piani estremi, per i tempi dilatati, per le scene a ritmo di musica (e non viceversa), per gli stalli alla messicana, per i grandi silenzi, per alcune delle più grandi frasi della storia del cinema, per la profondità di certe trame, per la ritualità di certe attese e per la teatralità di certi momenti, per come reinventò quello che c’era stato prima e per il segno che ha lasciato su quello che è stato fatto dopo. | Sergio Leone raccontato da Sergio Leone. Alcune tra le frasi con cui il regista, morto trent'anni fa, parlò della sua vita e dei suoi film. |
Secondo alcuni osservatori ed esperti, la proposta di Francia, Germania e Commissione Europea per creare un fondo per il rilancio europeo finanziato con emissioni di debito comune è un punto di svolta nella storia europea. Per la prima volta si parla di mettere sul mercato massicce quantità di debito – cioè di soldi raccolti in prestito dai mercati internazionali – garantito non da singoli stati ma dall’Unione nel suo complesso, e ci si propone di finanziare almeno una parte di questa emissione con tasse europee. In molti hanno utilizzato un’espressione particolare per definire quella che è potenzialmente una svolta storica: “Hamiltonian Moment”, cioè “momento hamiltoniano”, dal nome di Alexander Hamilton, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti che nel 1790 riuscì a trasformare il debito che le 13 colonie avevano accumulato nella lotta per l’indipendenza dal Regno Unito in debito pubblico del nuovo stato federale, mettendo così le basi per la nascita dei moderni Stati Uniti. | Siamo in un “momento hamiltoniano”? e soprattutto, cosa vuol dire? È un'espressione che arriva dalla storia statunitense e molti sostengono che oggi valga per l'Unione Europea. |
Le Canzoni è la newsletter serale che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. L’indomani – il martedì, mercoledì e venerdì – la pubblichiamo sul Post, ci si iscrive qui. È uscito il disco nuovo dei londinesi Wolf Alice, che potrebbe essere bello ma devo ancora sentirlo bene (su Spotify): c'è anche un nuovo singolo. Oggi Bonnie Tyler ha compiuto 70 anni: c'è una sola ragione di devozione nei suoi confronti, ed è quella baracconata di cui sapete tutti, Total eclipse of the heart. Vabbè, anche It's a heartache non era male, in effetti. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Un’altra canzone di Lucio Battisti. E cose che si vedono nelle foto di Lucio Battisti. |
Per celebrare i suoi 20 anni l’agenzia fotografica Getty Images, che possiede uno degli archivi di immagini più importanti del mondo, ha prodotto una campagna di immagini create dall’agenzia pubblicitaria AlmapBBDO, con dei collage di foto degli ultimi venti anni di quattro personaggi famosi: l’attrice Scarlett Johansson, la tennista Serena Williams, l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e il principe William d’Inghilterra. I personaggi scelti compaiono in migliaia di immagini dell’archivio di Getty Images (di Bill Clinton c’erano 32.246 fotografie al momento del lancio della campagna): una volta scelte, le foto sono state disposte in ordine cronologico, per consentire di seguire le trasformazioni di ciascuno dei quattro personaggi. | Le figurine per i 20 anni di Getty Images. Ci sono personaggi di cui una grande agenzia fotografica ha più immagini che voi della vostra famiglia. |
Twitter ha annunciato due nuove opzioni che possono essere usate quando si condividono le foto sul suo social network. Una serve per inserire tag all’interno delle immagini, come già avviene da tempo su Facebook, mentre l’altra può essere utilizzata per caricare una serie di immagini in un singolo tweet e fare in modo che siano visibili tutte e quattro le loro anteprime. Le due novità sono per ora disponibili sulle applicazioni per smartphone di Twitter, mentre arriveranno sulla versione per browser nel corso delle prossime settimane. Tag nelle foto Come su Facebook, il sistema serve per inserire un tag, cioè un’etichetta, che indichi il nome delle persone presenti nell’immagine, a patto naturalmente che queste siano iscritte a Twitter. Dopo avere caricato una foto sullo smartphone, l’applicazione mostra un pulsante che chiede chi è raffigurato nella foto. Premendolo, si possono aggiungere da 1 a 10 contatti presenti su Twitter e naturalmente nell’immagine. L’inserimento dei tag non ha un costo in termini di caratteri, quindi restano a disposizione le 140 battute (meno quelle occupate dal link della foto) per scrivere il proprio tweet. | Twitter ha aggiunto i tag per le foto. Come funziona la nuova opzione per taggare le persone nelle immagini – come su Facebook, esatto – e come si disattiva. |
È accaduto nei settori più vari, che alcuni vecchi ed esperti cultori della materia abbiano attaccato internet per come ha trasformato l’approccio a quei settori: non si leggono più libri, la lettura è spezzettata, diventiamo più stupidi, la qualità della musica peggiora, il giornalismo è superficiale e frammentato, perdiamo applicazione e concentrazione. E oggi sulla Lettura del Corriere della Sera il critico Paolo Mereghetti declina le stesse preoccupazioni sul cinema e la passione per il cinema, che gli sembra diventata un’altra cosa rispetto “ai tempi di Ombre Rosse“: e se è vero che simili riflessioni dovrebbero essere in grado di scendere a patti col radicale cambiamento dei tempi, Mereghetti ci mette dentro comunque temi e valutazioni competenti alla discussione. C’è tutto su YouTube, si sente dire spesso, e forse è vero ma nessuno sembra preoccuparsi di come è quel benedetto «tutto»: a bocconi, a francobolli, a mosaico, secondo la logica (mortifera) del pezzo d’antologia, della battuta da ricordare, della classifica. Che fine ha fatto l’atto della visione, quel processo totale e totalizzante che mette lo spettatore di fronte all’interezza di un’opera, al suo ritmo, al suo andamento altalenante, a volte lento a volte concitato a volte rilassante e altre ancora adrenalinico? Anche in Pulp Fiction ci sono i tempi morti, i momenti di raccordo, le «deviazioni» dalla retta via narrativa, ma su YouTube (e nel vissuto di questi web-cinefili) spariscono. Come se uno della Cappella Sistina guardasse solo la mano di Dio che crea Adamo o pensasse di conoscere la Divina Commedia perché sa a memoria l’episodio del Conte Ugolino. Come se — e questa potrebbe essere la considerazione che fa più paura — la logica parcellizzata della televisione, con i suoi arresti pubblicitari e i suoi momenti di stanca, avesse vinto su tutto. Imponendo nuovi modi di visione ma anche un nuovo modo di guardare e di pensare alle immagini. Un modo migliore? Lasciatemi qualche dubbio. | Il cinema dell’orticello. Il critico Paolo Mereghetti attacca sulla Lettura la cinefilia ai tempi di YouTube, e la accusa di essere diventata sterile e dilettantesca. |
Mentre scienziati, appassionati e curiosi di tutto il mondo aspettano di capire quanto fondamento e credibilità abbiano i preannunci delle ultime ore sulla scoperta che potrebbe essere superata la velocità della luce, molti osservatori attenti suggeriscono cautele e ricordano i numerosi precedenti di scoperte scientifiche rivoluzionarie che non hanno retto al vaglio successivo. Tra chi si è già iscritto al popoloso fronte di “dovete mostrarmi ben altro per convincermi” c’è una figura popolarissima su internet: è uno scienziato, ma non è famoso per quello. Si chiama Randall Munroe e pubblica su internet un giorno sì e uno no la striscia a fumetti “xkcd“, uno dei maggiori successi online del suo genere dal 2005, quando gli elementari disegnini di Munroe cominciarono a essere messi in rete. Oggi Munroe lavora sulla striscia a tempo pieno e i temi ricorrenti riguardano le nuove tecnologie, facendone un oggetto di culto presso i geek e appassionati di internet in tutto il mondo. Oggi ha pubblicato una striscia dedicata alla scoperta sui neutrini, che raccoglie gli scetticismi diffusi, pur non escludendo di sbagliarsi. | La scoperta del secolo è già contestata, da un fumetto. "xkcd", popolarissima striscia online tenuta da un ex scienziato dalla NASA, prende in giro l'annuncio di ieri. |
Il 3 giugno Naomi Fry ha scritto per il New Yorker un articolo intitolato “Keanu Reeves is too good for this world“: che in una traduzione fatta con un po’ di libertà potrebbe diventare “Non ce lo meritiamo, Keanu Reeves”. L’articolo di Fry è solo il più recente tra i tanti che raccontano che bel tipo è Reeves e quanto bene sembra volergli un considerevole pezzo di internet, nonostante sia stato criticato negli ultimi anni per le sue performance da attore. La particolarità dell’approccio predominante online nei confronti di Reeves è che – stranamente, per internet – sembra proprio esserci affetto. Le storie che lo riguardano e i meme di cui è protagonista sono delle prese in giro, ma mai esagerate e quasi sempre rispettose. Il suo successo su internet sembra avere proprio a che fare con la persona che dà l’idea di essere fuori dai film che interpreta, nelle cose che dice nelle interviste e nei racconti che si fanno su di lui. | Dovremmo volere più bene a Keanu Reeves. Lo scrive il New Yorker, mettendo insieme un catalogo di aneddoti edificanti e piacevoli che lo riguardano in una vita che ha avuto momenti terribili. |
Hollywood Reporter, una delle più importanti riviste di cinema al mondo, ha fatto una classifica degli scrittori più influenti di Hollywood nel 2016, quelli che se chiamassero un qualsiasi importante produttore del cinema o della tv dicendo “ehi, ho in mente questa storia…”, non avrebbero problemi a farla realizzare. A Hollywood gli scrittori non sono tenuti molto in considerazione, per prima cosa dagli sceneggiatori che ne adattano e spesso stravolgono le storie, ma questo non vale per gli scrittori di questa lista. Nel compilarla Hollywood Reporter ha tenuto in conto di parametri oggettivi – i dati di vendita dei loro libri, il numero di storie adattate per il cinema e la tv – ma anche di altri meno difficili da misurare, come la rilevanza culturale e la capacità di influenzare il mondo della scrittura e della tv. George R.R. Martin, per esempio, non pubblica un nuovo libro da anni, eppure è tra le prime posizioni. | Gli scrittori più usati a Hollywood. Cioè quelli i cui romanzi e racconti hanno ispirato film e serie tv di grande successo: Stephen King è facile ma Dennis Lehane sapete cos'ha scritto?. |
La sezione dello sport di USA Today ha provato a ricostruire la vicenda che portò alla firma di Michael Jordan, probabilmente il giocatore di basket più famoso di sempre, con la Nike: un contratto considerato storico nel rapporto tra atleti e marchi di abbigliamento sportivo. Firmato nel 1984, il contratto ha portato alla nascita di “Air Jordan” (“Air” dal soprannome di Michael Jordan), la famosa linea di abbigliamento e calzature Nike pensata per i giocatori di pallacanestro che ancora oggi fattura per la l’azienda 2 miliardi di dollari all’anno e ha fatto di Jordan un’icona del marchio. I protagonisti della vicenda sono: | Chi portò Michael Jordan alla Nike? tra i dirigenti Nike circolano molte versioni diverse: dopo più di trent'anni in tanti reclamano il merito di una delle sponsorizzazioni sportive più fruttuose di sempre. |
La fisica del diavolo è un libro di Jim Al-Khalili, docente di fisica teorica all’Università del Surrey, pubblicato in Italia da Bollati Boringhieri, nel quale con una serie di paradossi logico-scientifici l’autore racconta molte cose sulla fisica e sulla scienza. Tra i paradossi – assieme ai più familiari Achille e tartaruga – c’è quello cosiddetto dei compleanni. Questo è uno dei paradossi veridici più noti. Al contrario dei due esempi precedenti, qui non c’è trucco, non c’è falla nel ragionamento o gioco di prestigio nel modo di raccontare. Potete credere alla soluzione oppure no, ma vi assicuro che è perfettamente corretta e coerente, sia dal punto di vista matematico sia da quello logico. In un certo senso, questa frustrazione rende il paradosso ancora più divertente. | Il paradosso del compleanno. Quante persone ci devono essere in una stanza perché sia più probabile che due di loro siano nate lo stesso giorno?. |
Il Guardian ha raccontato come funzionano i postumi da sbronza (tema piuttosto attuale). Si tratta di un meccanismo che non è stato ancora pienamente compreso dalla scienza: sono state pubblicate decine di migliaia di articoli scientifici sugli effetti acuti dell’intossicazione da alcol, ma quelli che cercano di spiegare i postumi da sbornia sono molto pochi, tanto che di norma per prevenire e contenere le conseguenze più fastidiose ci si affida a luoghi comuni e constatazioni empiriche. Quanti anni hai? Cominciamo dalle cose semplici: l’articolo del Guardian spiega che la convinzione che gli effetti delle sbornie siano più intensi e duraturi con l’avanzare dell’età ha un fondamento scientifico. Studi su bevitori adulti e adolescenti mostrano che in generale gli adolescenti se ne lamentano più raramente. Inoltre, secondo ricerche condotte sui topi, gli adolescenti sono meno ansiosi e più impegnati in interazioni sociali durante i postumi da sbronza rispetto agli adulti. | Come farsi passare una sbronza. Il Guardian ha messo insieme quello che si sa dei cosiddetti postumi (poco), ma è vero che dipendono dall'età e dal tipo di bevanda. |
Lunedì 3 agosto è stato inaugurato a Genova il nuovo viadotto autostradale che ha sostituito il Ponte Morandi crollato parzialmente il 14 agosto del 2018 causando la morte di 43 persone. Il nuovo ponte, progettato dall’architetto e senatore a vita Renzo Piano, si chiama “Genova San Giorgio” e sarà aperto al traffico dal 5 agosto. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che prima della cerimonia aveva incontrato in prefettura i familiari delle 43 persone che sono morte nel crollo. Il ponte Morandi era una delle principali vie di collegamento di Genova: era stato costruito negli anni Sessanta e si trovava tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano, a ovest del centro. Nel tempo era stato oggetto di svariati lavori di manutenzione e polemiche sulla sua stabilità. Il 14 agosto di due anni fa, poco prima di mezzogiorno, uno dei tre piloni che sostenevano il ponte era crollato, trascinando con sé un tratto di strada lungo circa 200 metri. | L’inaugurazione del nuovo ponte di Genova. Si chiama Genova San Giorgio, è lungo 1.067 metri ed è stato progettato da Renzo Piano: la cerimonia si è svolta alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. |
In queste ore diversi giornali nazionali stanno riprendendo la vicenda di un vigile urbano di Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, morto suicida martedì 4 febbraio pochi giorni dopo essere stato al centro di un piccolo scandalo riportato dai giornali locali. La vicenda ha fatto parlare di nuovo delle responsabilità di giornali e social network nell’aizzare e indirizzare l’indignazione collettiva nei confronti di persone ritenute sommariamente colpevoli, anche se in questo caso il legame fra la polemica che ha coinvolto il vigile urbano e il suo suicidio non è ancora stato confermato, né il fatto che sia effettivamente avvenuto un moto di indignazione individuale nei confronti del vigile. La storia era iniziata il 24 gennaio, quando Giovanni Manzoni – presidente della sezione locale dell’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili) – aveva pubblicato sul proprio profilo pubblico di Facebook alcune foto che mostravano un’auto dei vigili di Palazzolo parcheggiata in un posto riservato per i disabili, non lontana dalla stazione ferroviaria di Bergamo. Le foto – poi rimosse – erano accompagnate da una didascalia piuttosto sconnessa ma dal tono indignato, in cui Manzoni si chiedeva: «Erano in servizio?? Corsi universitari??? Sul parcheggio disabili chi non ha diritto si prende una contravvenzione e perde 2 punti dalla patente. A chi vanno tolti???». | La storia del vigile urbano morto a Palazzolo sull’Oglio. Si è suicidato pochi giorni dopo essere stato attaccato per avere parcheggiato su un posto riservato ai disabili, ma non è ancora chiaro se le due cose siano collegate. |
Il testo base sulla riforma del lavoro, il cosiddetto “Jobs Act”, è stato approvato il 18 settembre in commissione Lavoro del Senato. Il testo – un’iniziativa governativa del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti – contiene anche una modifica al famoso e discusso articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che disciplina i licenziamenti senza giusta causa nelle imprese con più di 15 dipendenti, e sulla quale c’è qualche dissenso all’interno del PD. La discussione sulla delega del lavoro inizierà martedì 23 settembre al Senato. Lo strumento scelto per portare avanti la riforma è la legge delega: un documento votato dalle camere che non disciplina nel dettaglio la materia, ma che contiene una serie di principi e criteri direttivi entro i quali il governo è autorizzato a legiferare tramite uno strumento chiamato “decreto legislativo” o anche “decreto delegato”, che entra in vigore non appena viene approvato dal Consiglio dei ministri (prevede solo un passaggio consultivo alle commissioni competenti, ma nessun voto in aula). L’obiettivo del governo è arrivare a un’approvazione della legge delega entro la fine di ottobre, per poi poter iniziare a scrivere i “decreti delegati” che completeranno la riforma. Il percorso potrebbe però essere complicato dal fatto che su alcune questioni ci sono all’interno del Partito Democratico posizioni differenti. «Se il Parlamento fa la delega, il governo eserciterà la delega. Se si impantana, potremmo agire con la decretazione d’urgenza», ha detto Renzi. | Il governo e il “Jobs Act”. Contratti, tutele, articolo 18: di cosa si sta discutendo al Senato e nel PD, spiegato. |
Le proiezioni di ieri sera sono andate bene, senza pioggia, e sul tappeto rosso sembravano tutti divertirsi molto, o se non tutti almeno gli attori del cast di Les Kaira. Con oggi questa edizione del Festival compie una settimana, e si continua. I film in concorso presentati sono Killing Them Softly di Andrew Dominik e il nuovo film di Ken Loach, The Angels’ Share. | A Cannes è arrivato lui. Ha spezzato la monotonia e, film di Ken Loach a parte, è la notizia del giorno dal Festival. |
Il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli ha detto che il prossimo anno le giornate gratuite nei musei aumenteranno e saranno 20: «Si passerà a 20 giornate gratuite e saranno distribuite in modo diverso rispetto al passato, perché voglio introdurre dei criteri di gestione nei musei e non di propaganda politica. Criteri di gestione significa che alcune giornate verranno decise a livello nazionale, ad esempio la settimana che si chiude il 10 marzo in tutti i musei statali sarà gratuita, dal martedì alla domenica». Lo scorso luglio Bonisoli aveva detto che l’iniziativa #Domenicalmuseo, lanciata nel 2014 dal ministro della Cultura Dario Franceschini e che permetteva di entrare gratuitamente in tutti i musei gestiti dal ministero la prima domenica di ogni mese, sarebbe stata abolita: «Le domeniche gratis andavano bene come lancio pubblicitario – aveva detto Bonisoli – ma se continuiamo così, a mio avviso andiamo in una direzione che non piace a nessuno». | Il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, ha detto che nel 2019 le giornate gratis ai musei aumenteranno e saranno 20. |
Circa un anno e mezzo fa due grandi aziende farmaceutiche, la statunitense Biogen e la giapponese Eisaei, annunciarono la fine della sperimentazione farmacologica sull’aducanumab per trattare la malattia di Alzheimer, la forma più comune di demenza degenerativa. L’insuccesso dello studio si aggiunse a una lunga serie di precedenti: la ricerca sull’Alzheimer va avanti da decenni senza che siano state trovate cure, vaccini o test che permettano di diagnosticarla prima della comparsa dei sintomi. Secondo uno studio del 2014, il 99,6 per cento delle 413 sperimentazioni cliniche su questa malattia fatte tra il 2002 e il 2012 è stato un fallimento. Alcune grandi case farmaceutiche – come l’americana Pfizer, nel 2018 – hanno rinunciato definitivamente a cercare una cura per questi insuccessi. Quest’anno poi, a causa della pandemia di COVID-19, è possibile che la ricerca sull’Alzheimer e le altre malattie neurodegenerative subisca dei rallentamenti: non solo perché anche il lavoro delle case farmaceutiche e dei ricercatori è stato influenzato dalla riduzione delle attività e degli spostamenti durante i mesi di lockdown, ma anche perché molti finanziamenti destinati alla ricerca medica sono stati diretti sugli studi relativi alla COVID-19. Quelli su altre malattie, per quanto importanti, sono passati in secondo piano. Ne parla un articolo sull’ultimo numero dell’Economist, che ricorda che la demenza degenerativa è un problema mondiale che si aggraverà sempre di più: oggi affligge circa 50 milioni di persone nel mondo e con l’invecchiamento della popolazione si stima che arriverà a colpire 82 milioni di persone entro il 2030, 150 entro il 2050. | La ricerca sull’Alzheimer non va benissimo. Le sperimentazioni continuano a non dare risultati, e anche diagnosticarlo non è semplice: le uniche terapie curano alcuni sintomi ma non la malattia. |
Diciannove persone accusate di appartenere al clan mafioso del quartiere di Passo di Rigano sono state arrestate o fermate a Palermo per i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori aggravato, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso. L’operazione è stata condotta dalla Squadra mobile di Palermo ed è avvenuta in contemporanea a una serie di perquisizioni a New York condotte dall’FBI contro esponenti e persone vicine al clan; in tutto sono stati impiegati 200 agenti. I provvedimenti restrittivi sono stati disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo a partire da un’indagine iniziata tre anni fa. Quest’ultima inchiesta è stata condotta dal pool antimafia di Palermo coordinato dal procuratore Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Salvatore De Luca. Tra i principali arrestati ci sono Francesco e Tommaso Inzerillo, soprannominati rispettivamente u truttaturi e u muscuni: sono il fratello e il cugino di Salvatore Inzerillo, cugino del boss di Brooklyn Carlo Gambino, e a capo di un grosso traffico internazionale di droga prima di essere ucciso nel 1981 da Totò Riina. Riina, nemico degli Inzerillo, li costrinse a scappare negli Stati Uniti; i sopravvissuti erano tornati a Palermo nei primi anni Duemila dove avevano ricostituito la famiglia e gli affari, controllando capillarmente il quartiere di Passo di Rigano, con la fornitura alimentare all’ingrosso, la gestione dei giochi e delle scommesse online, le classiche estorsioni. Tra gli arrestati c’è anche il sindaco di Torretta, Salvatore Gambino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. L’operazione ha mostrato anche i legami tra il clan di Passo di Rigano e la mafia statunitense, in particolare la famiglia newyorkese dei Gambino. | C’è stata una grossa operazione contro un clan mafioso a Palermo. |
La sera di martedì 28 agosto cento migranti che erano a bordo della nave Diciotti, la nave militare italiana che per giorni era stata bloccata nel porto di Catania dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, sono arrivati su due pullman in un centro di accoglienza di Rocca di Papa, a sud a Roma. Ad accoglierli, dopo più di dieci ore di viaggio da Messina, i migranti hanno trovato sia i militanti neofascisti e della destra estrema contrari al loro arrivo, sia un gruppo di persone, alcune delle quali legate a collettivi e associazioni locali, con cartelli che davano loro il benvenuto. Il primo pullman con i migranti è arrivato alle dieci e mezzo di sera. Già da qualche ora davanti alla struttura “Mondo migliore” – che attualmente ospita 270 persone, che ha 600 posti letto e accoglierà i migranti della Diciotti per pochi giorni, prima che vengano distribuiti nelle diocesi che hanno dato la disponibilità – erano presenti due differenti presidi, non è chiaro se autorizzati entrambi o meno. Da una parte c’era un gruppo composto dai militanti di CasaPound, di Forza Nuova e di Fratelli d’Italia, e da movimenti cosiddetti “sovranisti” e anti-immigrazione. Tra loro c’erano anche Davide Di Stefano, responsabile romano di CasaPound Italia e Luca Marsella, candidato per CasaPound nel 2017 nel municipio di Ostia. | Cosa è successo ieri a Rocca di Papa. Davanti al centro di accoglienza dove sono arrivati 100 migranti sbarcati dalla Diciotti c'erano un gruppo di militanti della destra estrema e alcune persone con i cartelli "Welcome". |
Il 20 luglio il giudice dell’udienza preliminare (GUP) del tribunale di Grosseto Pietro Molino ha accolto i patteggiamenti richiesti per il naufragio della Costa Concordia – la nave affondata al largo dell’Isola del Giglio la notte del 13 gennaio 2012, in cui morirono 32 persone – da cinque dei sei imputati accusati di omicidio plurimo colposo e lesioni colpose. La condanna più alta è stata inflitta a Roberto Ferrarini, capo dell’Unità di crisi di Costa Crociere, che ha ricevuto 2 anni e 10 mesi di carcere. Manrico Giampedroni, hotel director della Costa Concordia, ha patteggiato 2 anni e 6 mesi; Ciro Ambrosio, ufficiale in plancia, un anno e 11 mesi; Silvia Coronica, altro ufficiale in plancia, ha avuto un anno e 6 mesi, mentre Jacob Rusli Bin, il timoniere indonesiano – che ha lasciato l’Italia dopo l’inizio del processo e non vi è mai rientrato – un anno e 8 mesi. | Le prime condanne per il naufragio della Costa Concordia. Cinque persone hanno patteggiato tra 18 mesi e 2 anni e 10 mesi: rimane imputato solo il comandante Schettino. |
Il 16 maggio, a Chicago, è stato inaugurato l’American Writers Museum, un museo dedicato agli scrittori americani. È ispirato a un museo irlandese analogo, il Dublin Writers Museum, e ci sono voluti sette anni per aprirlo. Si trova su due piani all’interno di un palazzo di uffici – per chi conoscesse la città, in North Michigan Avenue – ed è stato pensato per raccontare le vite degli scrittori americani e le storie da loro raccontate, più che istruire il pubblico sui canoni letterari: per questo si chiama “museo degli scrittori” e non “museo della letteratura”. L’unica caratteristica davvero comune a tutti gli scrittori di cui si parla nel museo, almeno nelle sue parti permanenti, è il fatto che siano morti; uomini e donne sono rappresentati in ugual misura, anche se ovviamente c’è già chi si è lamentato di assenze importanti, tra cui quelle di scrittori di fantascienza come Ursula K. Le Guin. Gli scrittori rappresentati all’interno del museo sono di vario genere: oltre agli autori di romanzi, come Harper Lee e Ernest Hemingway, ci sono cantautori e rapper come Prince e Tupac Shakur, ma anche sceneggiatori, comici, giornalisti e pubblicitari. La caratteristica principale delle diverse mostre è l’interattività: ci sono vari schermi che i visitatori possono usare per rispondere a quiz su scrittori e romanzi oppure per provare a comporre frasi nello stile dei loro autori preferiti. Il New York Times ha definito l’approccio alla storia della letteratura usato in questo museo «populista» anche se alcuni critici letterari e studiosi di letteratura hanno collaborato alla realizzazione delle mostre. | Come è fatto il nuovo museo sugli scrittori americani. Si trova a Chicago, è dedicato solo a scrittori morti ed è molto interattivo. |
Sono diverse le mostre che si possono visitare questo fine settimana a Milano. In seguito al notevole successo degli scorsi mesi è stata prolungata Real Bodies, l’esposizione – a metà strada tra scienza e arte – di decine di corpi umani conservati attraverso la tecnica della plastinazione. Per chi invece ha gusti più tradizionali c’è una mostra su quello che sui libri di scuola viene banalmente catalogato come un pittore fiammingo, Pietro Paolo Rubens, ma che è stato molto di più. In alternativa, da poche settimane è iniziata una mostra antologica di uno dei più grandi scultori contemporanei, Arnaldo Pomodoro. Se invece siete appassionati di moda vi consigliamo la mostra Ricami di luce, che vi farà conoscere la storia delle paillettes, un accessorio che di solito viene associato alla moda anni Settanta ma che in realtà ha una storia molto più antica. • Milano, storia di una rinascita: fino al 12 febbraio Palazzo Morando ospiterà una mostra sulla ricostruzione di Milano nel secondo dopoguerra, dopo i bombardamenti subiti negli anni precedenti. Saranno visibili moltissime fotografie dell’epoca, manifesti, locandine, oggetti e cimeli. | Le mostre da vedere Milano questo weekend. Una guida per districarsi e decidere tra Rubens, LEGO e una mostra sulla "rinascita" della stessa Milano. |
Oggi pomeriggio alla Camera è mancato il numero legale per approvare o respingere una comunicazione fatta dal ministro della Salute Roberto Speranza ai deputati, in cui esponeva le ragioni per prolungare lo stato di emergenza deciso dal governo per gestire la pandemia da coronavirus. Il numero legale non è stato raggiunto in parte per l’approccio deciso dalla presidenza della Camera per gestire i parlamentari attualmente in isolamento fiduciario, e in parte per la decisione dell’opposizione di destra e centrodestra di non partecipare al voto una volta compreso che i parlamentari della maggioranza erano assai pochi. L’assenza del numero legale – che alla Camera è di 316 membri, la metà più uno – è un bel problema per la maggioranza e il governo: il cosiddetto “decreto COVID” convertito in legge a maggio sembra vincolare l’emanazione di nuovi decreti della presidenza del Consiglio (DPCM) – cioè il principale strumento con cui il governo ha gestito le misure contro la pandemia – all’approvazione delle due camere di un intervento del presidente del Consiglio o di un ministro. Per quanto riguarda il caso di oggi, l’assenza del numero legale potrebbe impedire al governo di emanare il nuovo DPCM che aveva intenzione di approvare stasera, che fra le altre cose dovrebbe disporre la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Al momento le misure speciali di contenimento, approvate a settembre, sono in vigore fino a domani, 7 ottobre, mentre lo stato di emergenza fino al 15. | Cos’è successo oggi alla Camera col numero legale. Al governo serviva per approvare il nuovo DPCM sul coronavirus ed è mancato per alcune decisioni prese dalla Camera sulla gestione dei sospetti positivi. |
Negli Stati Uniti sta per essere messo in vendita un nuovo farmaco al prezzo di svariati milioni di dollari. Il medicinale, sviluppato e prodotto dall’azienda farmaceutica Novartis, serve per trattare l’atrofia muscolare spinale (SMA), una malattia genetica che interessa le cellule nervose del midollo spinale e che compromette le funzioni muscolari, causando la morte entro i primi due anni di vita nei pazienti affetti dalla sua forma più grave. Il Zolgensma, il farmaco di Novartis, ha dato risultati positivi nelle sperimentazioni condotte finora, ma il prezzo molto alto a cui sarà messo in vendita ha reso nuovamente attuale il dibattito sul costo dei farmaci per malattie rare, che viene sostenuto dai sistemi sanitari nazionali o dalle assicurazioni, a seconda delle circostanze e dei paesi. Il Zolgensma è una terapia genica: semplificando molto, prevede l’inserimento di materiale genetico all’interno delle cellule, in modo da evitare che il gene responsabile porti alla SMA. Novartis ha impiegato anni per svilupparla, investendo svariati milioni di dollari, di conseguenza i suoi dirigenti ritengono che sia equo fissare un prezzo compreso tra gli 1 e i 5 milioni di dollari per una dose. Secondo gli analisti, è probabile che alla fine l’azienda decida per 2 milioni di dollari, prezzo comunque alto per le compagnie assicurative, che negli Stati Uniti sono centrali per la sanità. | Il farmaco che potrebbe costare 2 milioni di dollari. Negli Stati Uniti è in fase di approvazione un'innovativa terapia genica per l'atrofia muscolare spinale, ma le assicurazioni dicono che costa troppo. |
Una nuova ricerca scientifica potrebbe consentire ai biologi di approfondire le loro conoscenze su quanto accadde nel turbolento periodo in cui i dinosauri iniziarono a estinguersi lasciando il palcoscenico dell’evoluzione ai mammiferi e agli uccelli. Questa nuova macchina del tempo si basa sulla ricostruzione dell’albero evolutivo dei pidocchi. Studiando questi parassiti, Vincent S. Smith, un ricercatore del Museo di Storia Naturale di Londra, si è reso conto che alcuni rami del loro albero evolutivo sono così remoti da rendere molto probabile la loro esistenza al tempo dei dinosauri. Insieme ai propri colleghi, Smith ha ricostruito l’evoluzione dei pidocchi studiando il DNA delle specie di questi insetti che esistono ancora oggi e che infestano mammiferi e uccelli. Solitamente questi parassiti sono altamente specializzati. Questo significa che ogni specie di pidocchio si è adattata a un particolare tipo di pelliccia o di piume, cui riesce ad attaccarsi grazie alla specifica forma delle proprie mandibole. Il livello di adattamento è molto preciso, spiega Nicholas Wade sul New York Times, e quando la specie dell’animale infestato cambia e si evolve, anche quella del pidocchio si diversifica per meglio adattarsi alle nuove caratteristiche della specie che infesta. | L’evoluzione dei pidocchi. Infestavano anche i dinosauri e secondo una ricerca potrebbero dare nuovi indizi sull'evoluzione dei primi mammiferi. |
Sono stati annunciati i vincitori degli iPhone Photography Awards 2017, la decima edizione del concorso fotografico che dal 2007 premia le migliori fotografie realizzate utilizzando la fotocamera degli iPhone. All’edizione di quest’anno hanno partecipato migliaia di fotografi da più di 140 paesi, tra i quali sono stati selezionati quattro vincitori assoluti più una serie di vincitori per categorie come “Animali”, “Panorama”, “Bambini”, “Architettura” e “Ritratti”, tra le altre. Il vincitore del “Gran Premio come fotografo dell’anno” è lo statunitense Sebastiano Tomada per la fotografia di due bambini in una strada di Qayyarah, in Iraq, con il fumo di un pozzo petrolifero incendiato in lontananza. E poi ci sono anche mani di uno scaricatore di porto, alberi ghiacciati, tramonti e paesaggi innevati. | Le foto vincitrici degli iPhone Photography Awards 2017. Cioè i premi per le migliori fotografie scattate con gli iPhone, per sentirsi scarsissimi o imparare come si fa. |
Un’analisi del programma elettorale del Movimento 5 Stelle mostra che molte sue parti – in alcuni casi intere pagine – sono state copiate da altri documenti di tutt’altra natura, senza alcuna indicazione della loro provenienza. Tra le fonti ricopiate ci sono studi scientifici, articoli di giornale, pagine di Wikipedia, oltre a numerosi dossier e documenti prodotti dal Parlamento, in alcuni casi scritti da esponenti di partiti avversari del Movimento 5 Stelle: per esempio nella parte del programma sullo “Sviluppo economico” c’è un lungo paragrafo copiato da un’interrogazione parlamentare di un senatore del Partito Democratico. Il sito del Movimento 5 Stelle sostiene che il programma elettorale sia stato scritto ed elaborato dagli attivisti tramite la cosiddetta piattaforma “Rousseau”, cioè il sito controllato da Davide Casaleggio su cui si svolgono le votazioni interne al partito. «È la prima volta che una forza politica si presenta alle elezioni nazionali con soluzioni che sta scegliendo insieme ai cittadini», è scritto con solennità: «In Italia sta nascendo il primo e unico programma politico, basato sulla partecipazione e sulla democrazia diretta online grazie al Sistema Operativo Rousseau». L’impressione è però che una parte significativa del programma sia stata prodotta attingendo altrove a elaborazioni che non c’entrano niente con questo percorso. | I plagi nel programma del M5S. Nei documenti pubblicati online ci sono molti passaggi e intere pagine copiate da Wikipedia, da articoli di giornale e anche da testi del PD. |
È morto a 73 anni, dopo una lunga malattia, lo scrittore, critico letterario e accademico Marco Santagata. Le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi giorni dopo che si era ammalato di Covid-19. Santagata, che era nato a Zocca, in provincia di Modena, nel 1947, era stato uno dei più importanti studiosi a livello internazionale di Dante e Petrarca. A partire dal 1996 aveva pubblicato anche diversi romanzi tra cui Il maestro dei santi pallidi con cui aveva vinto il Premio Campiello nel 2013 e Come donna innamorata, finalista del Premio Strega nel 2015. | È morto lo scrittore, critico letterario e accademico Marco Santagata. |
I biglietti vincenti della Lotteria Italia, la lotteria nazionale che mette in palio tre categorie di premi, sono stati estratti come da tradizione nel giorno dell’Epifania. L’estrazione di Lotteria Italia avviene una volta all’anno e viene abbinata a una trasmissione in prima serata, in questo caso I soliti ignoti condotta da Amadeus. I biglietti dell’edizione di quest’anno avevano una grafica per commemorare il 50esimo anniversario dell’allunaggio. Biglietto numero O 005538 venduto a Torino: 5 milioni di euro Biglietto numero P 463112 venduto a Gonars (Udine): 2,5 milioni di euro Biglietto numero N 121940 venduto a Roma: 1,5 milioni di euro Biglietto numero C 127922 venduto a Lucca: 1 milione di euro Biglietto numero P 370303 venduto a Erba (Como): 500 mila euro | I biglietti vincenti della Lotteria Italia. Sono stati estratti lunedì sera durante la trasmissione "I soliti ignoti". |
Nick Barclay è un designer inglese che vive in Australia, dove lavora come freelance. Recentemente ha realizzato una serie di poster minimalisti di film famosi, utilizzando solo cerchi colorati: «Mi è venuta l’idea mentre ero seduto a vedere Interstellar, odiandolo. Mi ha fatto pensare a come in 2001: Odissea nello Spazio un cerchio possa essere un personaggio principale in un film. Così volevo vedere quanti film famosi potevo ridurre a cerchi e renderli comunque riconoscibili» ha spiegato Barclay. Il suo preferito è quello del “Cacciatore”, per via della composizione finale e del fatto che è riuscito a riprodurre una parte molto importante e potente del film utilizzando solo pochi cerchi. Le stampe dei poster di Barclay si possono acquistare sul suo sito. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Poster di film famosi fatti con i cerchi. Il designer Nick Barclay scompone in cerchi colorati film molto famosi, da “Matrix” a “Trainspotting”. |
Il commento in prima pagina del Corriere della Sera giovedì è di Antonio Polito, che riflette sul caso Cancellieri e domanda degli “standard di moralità” per giudicare la gravità degli errori commessi dalle cariche istituzionali – come nel caso Cancellieri, in cui i pareri sono stati molto contraddittori – e le richieste di dimissioni. Che non riguardino responsabilità non accertate, senza conseguenze di fatto, e non si dimentichino di quelle più gravi per inseguire obiettivi demagogici. Bisognerà mettersi d’accordo sugli standard di moralità pubblica, se vogliamo uscire dall’incubo di questo ventennio. Gli italiani non ne possono più dei livelli record di corruzione, favoritismo e nepotismo; ma il mondo politico è diviso sulle sanzioni. A un estremo ci sono quelli che perdonerebbero tutti per condonare se stessi; all’altro i Torquemada che condannerebbero chiunque pur di guadagnarsi il favore popolare. In mezzo c’è il Pd. Come dimostra il caso Cancellieri, la linea di frontiera passa di lì. E non è solo frutto di tatticismo, Renzi che vuole fare le scarpe a Letta, Cuperlo che vuole farle a Renzi, più una pletora di personaggi minori in cerca di fama. C’è qualcosa di più profondo. Una deputata democratica confessava qualche giorno fa il suo imbarazzo: «Mia madre mi ha detto che se salviamo la Cancellieri non ci voterà mai più. Mio marito mi ha detto che non ci voterà più se l’abbandoniamo». È questa incertezza sui principi a spiegare perché il Pd assomigli sempre più a un’agorà e sempre meno a un partito, una piazza dove tutti votano a piacere e molti obbediscono a impulsi esterni. In quale altro partito il segretario avrebbe rinunciato a presentarsi con una sua proposta all’assemblea che doveva decidere sulla sfiducia? | Per cosa ci si dimette. Per responsabilità anche piccole, ma su fatti concreti e accertati, scrive Antonio Polito sul caso Cancellieri: oppure per responsabilità grandi, come la Sardegna. |
Si è conclusa domenica 28 aprile la dodicesima edizione del TriBeCa Film Festival, il festival cinematografico indipendente inventato da Robert De Niro che dal 2002 si tiene ogni anno a New York. All’edizione di quest’anno sono stati presentati 89 film e 60 cortometraggi provenienti da 38 paesi diversi: è stata istituita anche una nuova categoria, quella del “TriBeCa Online Festival”, che assegna due premi per miglior film e migliore cortometraggio sulla base delle preferenze espresse online dal pubblico del festival. Giovedì 25 aprile il Conrad New York, a Manhattan, ha ospitato la cerimonia di premiazione del TriBeCa 2013. Tra i vincitori c’è anche un italiano: Edoardo Ponti, regista di Il turno di notte lo fanno le stelle, ha vinto il premio per il miglior cortometraggio. Nella categoria “World Narrative Competition” si è aggiudicato il premio di miglior film The Rocket dell’australiano Kim Morduant, mentre The Kill Team di Dan Krauss si è aggiudicato il premio di miglior documentario (qui tutti i vincitori). | Le facce del TriBeCa Film Festival. Quanti attori conoscete tra quelli che hanno partecipato al festival di cinema indipendente inventato da De Niro a New York?. |
Il Salone del Mobile di Milano, uno dei più importanti eventi a livello mondiale per l’arredamento e il design, si terrà dal 5 al 10 settembre alla FieraMilano di Rho. L’edizione del 2020 era stata annullata a causa dell’epidemia da coronavirus. In una nota, gli organizzatori hanno scritto che l’esposizione «vedrà mostre e percorsi tematici integrati con prodotti e le novità degli ultimi 18 mesi: questi dialogheranno con la nuova, inedita piattaforma digitale che sarà presentata a breve. Con attenzione e rispetto delle direttive e delle ordinanze di prevenzione e sicurezza previste per lo svolgimento di eventi fieristici». Nella nota si parla anche di «un lungo dibattito interno» e «di un intenso lavoro progettuale» che si è concluso «con la totale condivisione e un voto unanime». Sul rischio che la fiera saltasse, a causa di un prevedibile ridimensionamento dei numeri e delle presenze dall’estero, era intervenuto anche il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti: «Il Salone del Mobile non è solo una fiera ma un evento che ci rappresenta nel mondo. Per questo è importante che da parte di tutto il governo sia fatto uno sforzo ulteriore e se necessario anche un sacrificio per fornire ulteriori elementi di garanzia che favoriscano l’inaugurazione e lo svolgimento del Salone». | Il Salone del Mobile di Milano si terrà dal 5 al 10 settembre. |
Sabato pomeriggio le biglietterie del Salone del Libro di Torino, la più importante fiera dell’editoria italiana, iniziata giovedì scorso, hanno chiuso in anticipo perché era stata raggiunta la capienza massima di persone prevista dalle norme di sicurezza. Non era mai capitato nelle passate edizioni del Salone. Secondo i dati provvisori sulla partecipazione, quest’anno ci sono stati più visitatori rispetto al 2017: il 3 per cento in più venerdì e il 5 per cento in più sabato. L’anno scorso avevano visitato il Salone 143mila persone nei cinque giorni della fiera. | Ieri il Salone del Libro di Torino ha chiuso le biglietterie in anticipo perché era stata raggiunta la capienza massima di visitatori. |
Lo scorso martedì sono state annunciate le nomination per gli MTV Video Music Awards (VMA) del 2015: da allora si è cominciato a parlare dell’esclusione dalla categoria “Video of The Year” – cioè “Video dell’anno”, quella più importante – del discusso video “Anaconda” della cantante e rapper nera Nicki Minaj (“Anaconda” ha ricevuto una nomination per le categorie “Best Female Video” e “Best Hip Hop Video”, mentre è stato escluso dalla categoria “Best Choreography”). Minaj ha commentato su Twitter l’esclusione del suo video sostenendo che sia stata dovuta a una forma di discriminazione che ha privilegiato “altri tipi” di artiste (“altri” dal punto di vista del colore della pelle e della struttura fisica). Il tweet di Minaj ha avviato una polemica su Twitter che ha coinvolto anche le cantanti Taylor Swift e Katy Perry, e che si è conclusa giovedì pomeriggio con le scuse di Swift a Minaj. .single-post-new article figure.split-gal-el .photo-container .arrow::after{content:' FOTO'} #gallery-5{margin:auto}#gallery-5 .gallery-item{float:left;margin-top:10px;text-align:center;width:20%}#gallery-5
img{border:2px
solid #cfcfcf}#gallery-5 .gallery-caption{margin-left:0} Minaj si è lamentata anche del fatto che “Feeling myself”, il video che Minaj ha girato con Beyoncé, non abbia ricevuto alcuna nomination. | Perché Nicki Minaj e Taylor Swift (e Katy Perry) hanno litigato su Twitter. Per l'esclusione di un video di Minaj da un'importante categoria degli VMA, ma anche di discriminazione razziale e corpi delle donne. |
Casablanca uscì negli Stati Uniti nel 1942 e in Italia nel 1946, perché c’era di mezzo quella guerra di cui il film parlava. Durante la produzione, nessuno pensò che sarebbe diventato uno dei più popolari film della storia, così come nessuno lo recensì parlandone in questo modo subito dopo averlo visto. Una recensione del New Yorker lo definì «pretty tolerable», cioè piacevole quanto basta ma niente di che. Casablanca in genere piacque – e vinse tre Oscar, compreso quello per il Miglior film – ma non così tanto come iniziò a piacere nei decenni successivi, quando in effetti iniziò a essere considerato uno dei migliori film della storia: nel 1998 l’American Film Institute lo mise al secondo posto della classifica dei 100 migliori film americani di sempre, dietro a Quarto potere, e gli attori e certe scene del film sono diventati stranoti, anche per chi il film non l’ha visto. Laura Miller di Slate sostiene che da qualche tempo le cose siano cambiate e che questa sia «la fine di una bella amicizia» (una mezza citazione del film) tra Casablanca e il pubblico. Miller ha i suoi argomenti, ma ce ne sono anche per sostenere il contrario: è però interessante capire come e perché «mentre il tempo passa» (altra citazione) Casablanca forse abbia perso un po’ dell’aura che aveva acquisito. | “Casablanca” è invecchiato male? lo consideriamo da decenni come uno dei migliori film di sempre: ora però non ne siamo più così sicuri. |
Gli One Direction, boy band britannica di fama mondiale oggi unica, hanno annunciato martedì con un breve video diffuso su internet l’uscita per il 13 novembre di un nuovo disco che si chiamerà “Made in the A.M.”: il disco è pre-ordinabile online da martedì insieme a un’anteprima della nuova canzone “Infinity”. The guys have an exciting announcement for you…
https://t.co/J2IdOIJSYD | Il nuovo disco degli One Direction, “Made in the A.M.”. Esce il 13 novembre, e intanto c'è online una canzone nuova. |
Elon Musk è convinto che entro un anno le automobili elettriche prodotte dalla sua azienda Tesla potranno sostanzialmente guidarsi da sole, senza che le persone a bordo debbano preoccuparsi della strada. Musk, che è noto per fare annunci a effetto e indicare scadenze che poi non riesce a mantenere, lo ha spiegato nel corso di una sorta di seminario organizzato nella sede di Tesla a Palo Alto (California) il 22 aprile, per esporre i nuovi piani della società sulla guida autonoma, una delle sfide più grandi per i produttori di automobili insieme al passaggio ai veicoli elettrici. Nel corso dell’evento, Tesla ha annunciato di avere completato la costruzione di un nuovo microchip, progettato appositamente per gestire il grande numero di calcoli e operazioni che devono effettuare le automobili a guida automatica. Il microchip viene già installato da qualche settimana sulle nuove auto prodotte da Tesla in sostituzione del processore precedente, che era realizzato dalla società Nvidia (uno dei più grandi e famosi produttori di componenti per computer al mondo). | Nessuno guiderà una Tesla. Elon Musk dice che le sue auto elettriche faranno tutto da sole entro il 2020, ma ci sono molti dubbi. |
Sabato 1 marzo è morto a Parigi, a 91 anni, il regista francese Alain Resnais, secondo quanto ha detto il suo produttore. Resnais è stato, oltre che un grande regista, un importante teorico del cinema e uno degli ispiratori della Nouvelle Vague, il movimento cinematografico francese nato alla fine degli anni Cinquanta di cui facevano parte, tra gli altri, François Truffaut, Jean-Luc Godard e Eric Rohmer. Resnais aveva iniziato la sua carriera dedicandosi alla produzione di film documentari, prima di dedicarsi ai lungometraggi, in cui era riuscito a fondere diversi linguaggi artistici, passando dalla letteratura alla musica (“Vorrei fare film che fossero guardati come una scultura e ascoltati come un’opera”, aveva detto una volta). Il primo e il più celebre fu Hiroshima mon amour, scritto da Marguerite Duras, candidata all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel 1961, ma tra i suoi film ci sono anche L’anno scorso a Marienbad, con la sceneggiatura e i dialoghi dello scrittore Alain Robbe-Grillet – considerato rivoluzionario per le novità introdotte dal regista, soprattutto nel montaggio e nella fotografia – Muriel, il tempo di un ritorno, sugli effetti traumatici della guerra d’Algeria su un giovane soldato, e La guerra è finita, sulla storia di un militante antifranchista spagnolo interpretato da Yves Montand. Il suo ultimo film, Aimer, boire et chanter, era stato presentato alla Berlinale il 10 febbraio scorso. | È morto Alain Resnais. A Parigi, a 91 anni: oltre che un grande regista, era stato un importante teorico del cinema e della Nouvelle Vague. |
Lo scorso ottobre lo storico Esben Brage ha trovato negli archivi privati della famiglia Plum, a Odense, in Danimarca, un manoscritto con una storia inedita dello scrittore Hans Christian Andersen. Brage si trovava nella sala di lettura degli archivi nazionali di Funen, a Odense, quando si è imbattuto in un piccolo pezzo di carta ingiallita nel fondo di una scatola. Gli esperti hanno esaminato il manoscritto e dopo due mesi hanno confermato che si tratta di una storia giovanile – probabilmente la prima in assoluto – dello scrittore danese, autore di favole per bambini tradotte in tutto il mondo. Secondo alcuni si tratterebbe persino della prima opera dello scrittore. Lo studioso Ejnar Stig Askgaard del museo comunale di Odense ha detto al quotidiano danese Politiken – che ha dato oggi la notizia – che «è una scoperta sensazionale. In parte perché bisogna considerarla come la prima favola di Andersen, in parte perché dimostra che era interessato alle fiabe già da ragazzo». Il manoscritto è dedicato a «Mme Bunkeflod, dal suo devoto HC Andersen»; la signora Bunkeflod era probabilmente una vedova che lo scrittore andava a trovare, a cui leggeva e da cui prendeva in prestito libri quand’era bambino. Secondo gli esperti il manoscritto è una copia dell’originale andato perduto. Lo stile molto semplice, lontano dall’eleganza delle opere mature di Andersen, fa supporre che si tratti di un’opera giovanile, scritta tra il 1822 e il 1826. La favola si chiama La candela di sego – il sego era un grasso animale usato fino alla fine dell’Ottocento per fabbricare candele – e racconta la storia di una candela che diventa sporca e viene rifiutata da tutti, finché la sua bellezza interiore è riconosciuta e viene accesa. Quello della bellezza interiore che prevale sulla povertà e la bruttezza è un tema che ricorre spesso nelle favole di Andersen. | “La candela di sego”, la fiaba inedita di Andersen. Ritrovata a ottobre in Danimarca e ieri confermata autentica. |
La mattina del 19 dicembre la Corte d’Assise di Milano ha condannato a 9 anni di carcere Maria Giulia Sergio, una donna italiana conosciuta anche con il nome di Fatima, per essere andata a combattere il jihad in Siria insieme allo Stato Islamico (o ISIS): è stata la prima condanna di un tribunale italiano contro un cosiddetto “foreign fighter”, una persona andata a combattere all’estero con gruppi terroristici. Diverse ore dopo a Berlino è stato compiuto il primo grande attentato dello Stato Islamico in Germania: un camion ha investito la folla a un mercatino di Natale in centro, uccidendo 12 persone e ferendone più di 40. I due episodi hanno fatto riparlare del pericolo del terrorismo in Italia, un tema che spesso viene trattato dai politici e dalla stampa solo in maniera strumentale rispetto ad altre questioni, come l’immigrazione. Dopo gli attentati recentissimi di Parigi, Bruxelles, Nizza e ora anche Berlino – e quelli precedenti di Madrid e Londra, tra gli altri – in molti si chiedono come sia possibile che negli ultimi 15 anni l’Italia sia rimasta fuori dagli obiettivi di gruppi terroristici islamisti. Questo non vuol dire che non ce ne saranno, ovviamente: gli esperti dicono da anni che è in discussione il “quando” e il “dove”, non il “se”, ma anche quando avverrà resterà vero che l’Italia sarà di gran lunga l’ultimo grande paese dell’Europa occidentale a essere colpito. Eppure tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila l’Italia era uno dei paesi europei più rilevanti per il terrorismo internazionale: a Milano c’era l’Istituto islamico di viale Jenner, uno degli appoggi logistici più importanti per i volontari provenienti da tutto il mondo che volevano andare a combattere il jihad in Bosnia (l’Istituto fu definito dal dipartimento del Tesoro statunitense «la principale base di al Qaida in Europa»). Sempre a Milano c’era un gruppo che reclutava mujaheddin per combattere nel Kurdistan Iracheno, dove era attivo anche un gruppo legato ad al Qaida; e in altre città del nord Italia erano stati messi in piedi centri qaidisti che facevano parte di una rete che includeva anche altre città europee e che produceva documenti falsi. Poi, nella prima metà degli anni Duemila, le difficoltà internazionali di al Qaida e le efficaci operazioni dell’antiterrorismo italiano portarono allo smantellamento delle principali reti di reclutamento e finanziamento del jihad, lasciando spazio a qualcosa di diverso. Questo “qualcosa” finora non è stato in grado di progettare attentati né di mettere in piedi solide ed estese reti terroristiche sul territorio nazionale, nonostante le minacce contro l’Italia fatte tra gli altri dallo Stato Islamico. Com’è successo? | Perché in Italia finora è andata bene. Siamo l'unico grande paese d'Europa a non avere subìto attentati negli ultimi 15 anni: c'entrano un jihadismo disorganizzato e l'efficacia del nostro antiterrorismo. |
Google ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo per acquisire Motorola Mobility, la divisione della società che si occupa principalmente della progettazione e produzione di nuovi telefoni cellulari. Il motore di ricerca acquisterà Motorola Mobility al prezzo di 40 dollari per azione, per un totale di 12,5 miliardi di dollari. La cifra comprende un bonus del 63 per cento sul valore effettivo delle azioni registrato nell’ultima seduta di borsa di venerdì scorso. Con la nuova acquisizione, Google confida di dare una nuova spinta al suo sistema operativo per smartphone e tablet, Android, e di sviluppare nuovi dispositivi mobili. Come ricordano i responsabili di Google sul loro blog ufficiale, Motorola ha alle spalle una storia di 80 anni nei quali ha portato importanti innovazioni sul fronte delle telecomunicazioni e dei dispositivi cellulari. Una trentina di anni fa la società introdusse sul mercato il primo telefono cellulare portatile e lo StarTAC, il telefonino più leggero e piccolo nella storia della telefonia al momento del suo lancio. | Google compra Motorola Mobility. Il motore di ricerca spenderà 12,5 miliardi di dollari per ottenere il controllo del produttore di cellulari e rafforzare il suo Android. |
Ci sono 58 attività edilizie di manutenzione straordinaria che a breve saranno ufficialmente liberalizzate: significa che per svolgerle non sarà più necessario richiedere l’autorizzazione al Comune, né realizzare un progetto tecnico. Sono lavori interni che non modificano la pianta delle abitazioni, e rendono omogenea la regolamentazione in tutta Italia, visto che finora gli interventi che richiedevano o meno l’autorizzazione cambiavano di comune in comune. La lista è stata inserita in un decreto del ministero delle Infrastrutture messo a punto con il ministero per la Semplificazione: attualmente è in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi potrebbe volerci ancora un po’ di tempo perché diventi effettiva. La lista comprende l’installazione dei pannelli solari, nel caso di edifici fuori dai centri storici delle città, ma anche la sostituzione di infissi, ringhiere, sanitari e inferriate. Sono stati liberalizzati anche i lavori di sostituzione delle grondaie, e il rifacimento degli intonaci, anche esterni. Sempre per quanto riguarda gli spazi esterni, si possono costruire liberamente arredi come fontane, muretti o barbecue in muratura, mentre per tende e gazebi la liberalizzazione vale solo per quelli mobili, e “di limitate dimensioni”. Un’altra cosa che si potrà fare senza autorizzazione è l’abbattimento di barriere architettoniche, quando non comportano «la realizzazione di ascensori esterni» o «di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio». | Ci sono molti nuovi interventi di manutenzione che si possono fare senza autorizzazione. Non si dovrà più passare dal Comune per installare pannelli solari, rifare l'intonaco, costruire barbecue in muratura e molto altro. |
La Commissione Europea ha chiesto stamattina l’apertura di una procedura d’infrazione per l’Italia, facendo così tornare a parlare di presunto “scontro” tra governo italiano e Commissione. In sostanza, il deficit della legge di bilancio è stato giudicato eccessivo e la Commissione ritiene che potrebbe violare i parametri europei sulla riduzione del debito, mettendo in pericolo la stabilità dell’economia nazionale. Il governo italiano ha risposto chiedendo “rispetto” e ha fatto intendere che l’Italia sia stata presa di mira dalla Commissione. La procedura di infrazione è in realtà uno strumento usato spesso dalla Commissione: nella loro storia ne sono stati soggetti quasi tutti i paesi membri tranne Svezia ed Estonia. Soprattutto negli anni della crisi economica, è stato uno strumento utilizzato dalle istituzioni europee per assicurarsi che i governi europei non si indebitassero troppo per cercare di favorire la ripresa. Al momento l’unico paese ancora sottoposto a una procedura d’infrazione è la Spagna, che però dovrebbe uscirne quest’anno. | Che cos’è la procedura d’infrazione. Cosa prevede il temuto meccanismo che la Commissione Europea ha avviato oggi, e cosa rischia il governo italiano. |
Aggiornamento dell’8 febbraio – L’autorità indiana per le comunicazioni (TRM) ha bloccato il progetto “Free Basics” di Facebook, sostenendo che i provider non possono permettere l’accesso solo ad alcuni servizi di internet e non ad altri. Il progetto era già stato sospeso in attesa di questa decisione, che di fatto impedirà a “Free Basics” di proseguire in India nella forma attuale. *** | I guai di Mark Zuckerberg in India. La sua iniziativa per dare accesso gratuito ma limitato a Internet sta ricevendo grandi critiche in un paese essenziale per la crescita di Facebook. |
Twitter sta valutando la possibilità di rendere a pagamento le parti del suo servizio utilizzate principalmente dai media, dai giornalisti e dagli inserzionisti pubblicitari. Il progetto per ora è solamente un’ipotesi e, benché non sia stato annunciato ufficialmente, Twitter ne ha confermato l’esistenza al sito di tecnologia The Verge. La versione a pagamento sarebbe realizzata all’interno di TweetDeck, la versione “avanzata” di Twitter che permette di ricevere notifiche in tempo reale sui nuovi tweet, creare facilmente più liste di account da seguire e fare ricerche personalizzate. La parte principale del social network – quindi Twitter.com e le applicazioni per dispositivi mobili – continuerà a essere gratuita e manterrà le stesse funzioni e opzioni disponibili da tempo. Per ora una versione a pagamento di TweetDeck è solo un progetto: Twitter non ha ancora iniziato a lavorarci e sta solamente conducendo una ricerca di mercato, per capire se ci possa essere un numero sufficiente di clienti cui proporre il nuovo prodotto. Nel documento si dice che la versione premium di TweetDeck offrirà: “strumenti per visualizzare e gestire i tweet, funzioni come notifiche, analisi dei trend, statistiche avanzate, sistemi avanzati per la composizione e la pubblicazione dei contenuti e una dashboard personalizzabile”. Il sistema darà anche la possibilità di gestire in contemporanea un maggior numero di propri account, con soluzioni più efficaci e pratiche rispetto alle attuali. Il sistema a pagamento consentirà inoltre di visualizzare i tweet e basta, senza la presenza di messaggi pubblicitari, che comunque attualmente sono pressoché assenti da TweetDeck. | Twitter pensa a una versione a pagamento. Il social network sta valutando la possibilità di offrire servizi "premium" all'interno della sua applicazione TweetDeck, usata soprattutto da media e aziende. |
L’espressione araba “Allah akbar” o “Allahu akbar” viene ormai quasi esclusivamente associata all’estremismo islamico, perché viene spesso pronunciata prima di molti attentati terroristici. Spesso, anzi, il fatto che qualcuno abbia usato questa frase prima di un attentato viene usato – soprattutto dalla stampa italiana – come garanzia del fatto che quell’attentato abbia motivazioni religiose. Insomma è nato una sorta di automatismo: se sentiamo o sentiamo parlare dell’espressione “Allahu akbar” il primo pensiero che facciamo, almeno in Occidente, è rivolto a un attentato. In realtà, però, questa espressione – che significa letteralmente “Dio è il più grande” – non è esclusivamente legata al jihadismo e non è una specie di slogan dei terroristi: ha a che fare più generalmente con la religione ed è un’esclamazione di uso comune tra i musulmani. Intanto: Allah o Allahu? Allahu. “Allahu” è il nominativo di Allah, che vuol dire Dio. L’arabo classico segue le declinazioni come il latino: ci sono tre casi, nominativo, genitivo e accusativo. Il soggetto richiede la forma nominativa e la desinenza del nominativo viene indicata con il suono “u”. | Che cosa significa “Allah akbar”? e prima ancora: si dice "Allah akbar" o "Allahu akbar"? Cosa vuol dire? Va automaticamente associata al terrorismo jihadista?. |
Billabong è un’azienda australiana che produce abbigliamento da surf, la prima ad aver esportato nel mondo prodotti con lo stile tipico dei surfisti della Gold Coast australiana, e che ha costruito una popolarità di brand giovanile che l’ha resa familiare in mezzo mondo. È quotata all’Australian Securities Exchange (ASX), la Borsa di Sydney ma, come racconta Bloomberg, il suo marchio ha praticamente perso tutto il valore acquisito negli ultimi anni. Dalla fine dell’anno scorso, a causa di grosse perdite soprattutto nel mercato europeo, Billabong ha dovuto chiudere un terzo dei suoi negozi e licenziare centinaia di dipendenti, senza riuscire a rispettare le scadenze dei suoi debiti: nell’ultimo anno le azioni societarie hanno perso la metà del loro valore e le perdite sono state tre volte di più dei ricavi. La storia di Billabong Billabong è stata fondata da Gordon Merchant nel Queensland, in Australia, nel 1973. Merchant disegnava e produceva pantaloncini da surf, che vendeva poi ad alcuni negozi specializzati della Gold Coast (il nome è quello degli stagni australiani che si formano quando un fiume cambia corso): ebbero un grande successo tra gli appassionati, soprattutto per la tipica cucitura tripla, che li rendeva molto resistenti. Merchant decise di iniziare a sponsorizzare alcune gare di surf, per far conoscere il suo marchio nel paese: nei primi anni Ottanta il marchio Billabong era praticamente diffuso in tutta l’Australia. | I guai di Billabong. Uno dei marchi di abbigliamento da surf (e non solo) più famosi del mondo, ha montagne di debiti e ha praticamente annullato il suo valore. |
Gli scienziati stimano che più di trecento tipi di mammiferi, uccelli, rettili e anfibi si siano estinti dal 1500 a oggi. Se consideriamo anche le specie di insetti e altri animali, il numero è molto più alto: per i biologi evoluzionisti siamo nel mezzo di una estinzione di massa, la sesta dall’inizio della storia della Terra, provocata prevalentemente dalle attività umane, sia in modo diretto (per esempio attraverso la caccia e la pesca praticate in modo indiscriminato) sia indiretto, per i cambiamenti apportati agli ambienti naturali dall’agricoltura, dall’allevamento, dall’urbanizzazione e dall’industria. Il problema non è solo il cambiamento climatico: anche prima della rivoluzione industriale moltissimi animali – mammut compresi, probabilmente – si sono estinti a causa dell’uomo. Fare un elenco completo delle specie estinte, anche solo da quando esiste l’Homo sapiens, cioè la specie a cui apparteniamo, è probabilmente impossibile. L’organizzazione che rileva quali specie si siano estinte nel tempo, oltre a segnalare quali sono a rischio di estinzione (il suo compito più importante in realtà), è l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) che ogni anno dal 1948 aggiorna la sua lista rossa sullo stato di prosperità di numerose specie animali. Ogni anno la lista rossa dello IUCN viene ampliata, ma è incompleta: ci sono molti animali per cui non esistono sufficienti dati a disposizione, ad esempio perché si sono estinti molto tempo fa o perché ci sono noti da pochi anni. | Animali che non lo sono più. Fotografie e illustrazioni di specie animali che si sono estinte da quando esiste l'Homo sapiens: alcune non ci sono più da migliaia di anni, altre si trovavano in giro fino a vent'anni fa. |
Martedì 20 aprile Apple terrà il primo atteso evento del 2021 nella sua sede di Cupertino, vicino a San Francisco (California), per presentare alcuni nuovi prodotti. A causa della pandemia, la presentazione sarà trasmessa in streaming e senza pubblico, come già avvenuto nell’ultimo anno: inizierà alle 19 (ora italiana). Come avviene sempre in questi casi, Apple si è limitata ad annunciare il nuovo evento senza rivelarne il contenuto. Secondo i principali siti di tecnologia, la presentazione sarà dedicata per lo più agli iPad, con qualche altra novità che potrebbe anche riguardare i Mac e un dispositivo per non perdere traccia dei propri oggetti di cui si parla ormai da diversi anni. | Che cosa presenta oggi Apple. Secondo le anticipazioni circolate finora, nuovi iPad Pro più potenti e forse qualche novità per i Mac: le cose da sapere. |
Da 5 Bloods – Come fratelli è il nuovo film di Spike Lee, il venticinquesimo della sua carriera, e da oggi si può vedere su Netflix. Parla di quattro veterani della guerra del Vietnam che ai giorni nostri tornano nel paese per cercare dell’oro che avevano trovato e nascosto durante la guerra. Ma parla anche di molto altro ed è certo che se ne parlerà come di un film sorprendentemente attuale: i quattro veterani, infatti, sono afroamericani e il film è molto più di una caccia al tesoro in un paese esotico. Da 5 Bloods sta piacendo molto a molti critici: ci sono diversi casi di “cinque-stelle-su-cinque” e c’è chi ne parla come di uno dei migliori film di sempre di Spike Lee e come uno dei film che potrebbero giocarsi un po’ di statuette agli Oscar (se ci saranno). Qui ne parliamo un po’, ma ovviamente senza spoiler, promesso. | Com’è “Da 5 Bloods”, il nuovo film di Spike Lee. È disponibile da oggi su Netflix e parla di quattro veterani afroamericani che tornano in Vietnam per cercare un tesoro (ma anche di tanto altro). |
Gli schermi con inchiostro elettronico dei lettori di libri in formato digitale hanno il vantaggio di consumare pochissima corrente e di essere molto leggeri, ma – a differenza degli schermi LCD dei tablet – non sono a colori e possono riprodurre solamente un numero limitato di tonalità di grigio. L’industria è però al lavoro da tempo per risolvere questo problema e domani, nel corso della Fiera internazionale del commercio di Tokyo, una società presenterà il primo lettore con inchiostro elettronico in grado di riprodurre anche i colori. Il nuovo schermo colorato è stato realizzato dai tecnici di E Ink, il principale produttore di schermi per lettori ebook come il Kindle di Amazon, i lettori di Sony e il Nook della catena di librerie Barnes & Noble. Il nuovo dispositivo è stato realizzato dalla Hanvon Technology, una società di Pechino che per prima ha deciso di sperimentare il nuovo tipo di schermo, spiega Erica A. Taub sul New York Times. | L’inchiostro elettronico diventa a colori. Il primo lettore E Ink a colori è prodotto da una società cinese, ma per Amazon e Sony è troppo presto. |
È un'antologia che raccoglie reportage e saggi scritti dall'autore di "L'avversario" e di "Limonov" negli ultimi 25 anni; in Italia uscirà nel 2017 La Stampa ha chiesto a ristoranti, commercianti e altri business in città se gli affari siano aiutati o limitati da Expo | Leggere gli ebook. Massimo Mantellini racconta la sua esperienza da lettore di libri in formato elettronico, soffermandosi sul rapporto tra lettura e supporto. |
Venerdì 8 maggio ha aperto Opera Platform, un sito finanziato parzialmente dalla Commissione Europea che permette di vedere gratis in streaming e on demand alcune delle opere musicali più famose nella storia della musica. Le opere saranno messe in scena in 15 famosi teatri europei e saranno trasmesse in diretta streaming in determinati giorni: da quel momento in poi potranno essere viste on demand per sei mesi nell’archivio del sito. Per il momento l’unica opera trasmessa in diretta e visibile nell’archivio del sito è la “Traviata” di Giuseppe Verdi eseguita nel Teatro Real di Madrid. La prossima opera in programma è “Król Roger” di Karol Szymanowski, prevista per il 16 maggio alla Royal Opera House di Londra (qui c’è il programma fino ai primi di luglio). Opera Platform sarà online per tre anni e costerà in tutto circa 4 milioni di euro. Il progetto sarà finanziato per metà da Creative Europe, un programma di finanziamento di attività culturali della Commissione Europea. Il sito è stato aperto con la collaborazione di Opera Europa, un’associazione che riunisce 155 teatri d’opera e festival musicali. Fra i 15 teatri che inizialmente saranno compresi nel progetto, ci sono anche teatri molto famosi come la Royal Opera House di Londra e il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles. L’unico teatro italiano presente fra i 15 è il Teatro Regio di Torino. | Il sito per guardare l’opera in streaming. È parzialmente finanziato dalla Commissione Europea e permette di vedere gratis alcune delle opere andate in scena nei più famosi teatri europei. |
«Claudia Schiffer potrebbe essere la Barbie del mondo reale», scrisse il New York Times nel 1996: «Alta e con gambe lunghe, formosa e con flessuosi capelli biondi, con l’aspetto di una per bene e dalla vita sana». L’articolo – che ricordava anche come Schiffer non bevesse alcolici, non fumasse e non posasse per immagini di nudo – proseguiva così: «Le apparenze, però, dicono solo una parte della storia. Perché Schiffer si sta trasformando sempre più nelle persone che la Barbie l’hanno fatta e ne traggono guadagno: i dirigenti della Mattel, che partendo dall’immagine della celebre bambola hanno costruito grandi guadagni». Claudia Schiffer, che nel 1996 era nel bel mezzo del decennio che la rese una delle top model più famose di sempre, compie oggi 50 anni. È da un po’ che non sfila più, e in genere cerca di non farsi vedere troppo, ma ha fatto sapere di essere felice così. | Claudia Schiffer ha 50 anni. Storia, foto e video – anche quello con Topolino – di una delle più famose modelle di sempre. |
Il cantautore Francesco Gabbani ha vinto l’edizione 2017 del Festival di Sanremo con la canzone “Occidentali’s Karma”. Gabbani non era fra i cantanti più famosi in gara, anche se appena l’anno scorso aveva vinto l’edizione “nuove proposte” del Festival con una canzone di discreto successo, “Amen”: prima di allora ha suonato perlopiù in una band poco nota e lavorato come fonico. In aprile uscirà il suo terzo disco solista, che conterrà anche la canzone con cui ha vinto Sanremo. Gabbani è nato a Carrara il 9 settembre del 1982 e ha lavorato per molti anni sia come musicista che come fonico e tecnico di palco. Ha iniziato a suonare da piccolo prendendo lezioni di chitarra – suo padre suonava la batteria – mentre il primo contratto discografico lo firmò ad appena 18 anni: era il cantante dei Trikobalto, una band pop rock in cui è rimasto per una decina di anni, pubblicando anche due dischi. La canzone più famosa della band è probabilmente “Preghiera Maledetta”, con cui uscì anche un video. | Chi è Francesco Gabbani. Ha 34 anni, è nel giro della musica professionistica da quando ne aveva 18 ma il primo vero successo l'ha ottenuto solamente l'anno scorso. |
Mercoledì scorso il gruppo automobilistico italoamericano Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ha pubblicato i suoi risultati finanziari del 2015, gli ultimi a includere i conti del costruttore di supercar Ferrari che è stato definitivamente scorporato da FCA lo scorso 3 gennaio 2016. Secondo i risultati approvati dal consiglio d’amministrazione del gruppo – che l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha definito “fenomenali” – nel 2015 FCA ha raggiunto e superato gli obiettivi che si era dato, ma alcuni aspetti dei conti presentati non hanno convinto molti analisti finanziari, i quali hanno rivisto al ribasso le previsioni su FCA. Tra le ragioni di questo calo di fiducia c’è l’aggiornamento al piano industriale 2014-2018 pubblicato da FCA poco dopo i risultati: contiene alcune novità importanti sul rilancio del marchio italiano Alfa Romeo, il cui completamento della gamma è stato posticipato dal 2018 al 2020. Escludendo per ora i risultati Ferrari, nel 2015 i ricavi di FCA (che è proprietario dei marchi Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Mopar e Ram) sono saliti del 18,1 per cento a 110,6 miliardi di euro, mentre l’utile netto, un dato che misura l’effettivo guadagno di un’azienda, è sceso a 93 milioni di euro dai 359 dell’anno precedente. Su questo risultato hanno pesato una serie di costi straordinari legati ad alcune rettifiche del bilancio e alle relative imposte, correzioni fatte soprattutto per accantonare denaro necessario per campagne di richiamo e per il rinnovo degli stabilimenti nordamericani. Tolti questi costi occasionali, l’utile netto “adjusted”, come è definito in gergo, di Fiat Chrysler senza Ferrari è stato di 1,7 miliardi di euro, in aumento del 221,2 per cento rispetto al 2014. Nel 2015 l’EBIT adjusted di FCA – un dato che misura la capacità di un’azienda di generare reddito prima di tasse e interessi sul debito – è salito a 4,8 miliardi di euro dai 3,3 dell’anno precedente, un risultato che dipende quasi del tutto dall’ottimo andamento del gruppo nell’area nordamericana. Questa ha pesato da sola per il 93 per cento del dato complessivo (4,45 miliardi), a conferma del fatto che Canada e Stati Uniti restano i mercati più importanti e redditizi per il costruttore. In Europa l’EBIT adjusted è stato invece pari a 213 milioni di euro: poco, ma comunque meglio della perdita di 41 milioni registrata nel 2014. | Com’è andata Fiat Chrysler nel 2015. Ha raggiunto gli obiettivi previsti, ma ha avuto problemi in Brasile e con il marchio Maserati: e il piano per rilanciare Alfa Romeo sarà ancora ritardato. |
Felix Salazar è un fotografo di Los Angeles, California (Stati Uniti), e si occupa spesso di macrofotografia, cioè di quella tecnica fotografica che consente di realizzare immagini di soggetti molto piccoli grazie a grandi rapporti di ingrandimento con le lenti degli obiettivi. Di recente ha pubblicato sul proprio sito una serie di fantastiche immagini realizzate sott’acqua nei pressi di una barriera corallina. Grazie alle sue fotografie è possibile farsi un’idea migliore di come sono fatti e quanto siano variopinti i coralli, che di solito associamo solamente ai colori che vanno dal rosa al rosso. Le fotografie di Salazar, con i loro colori molto saturi ottenuti anche con l’aiuto del computer, mostrano efficacemente come sono formate le strutture dei coralli e le loro superfici. | 15 fantastiche foto di coralli. Visti da vicino e coloratissimi: non sono solo rosa. |
La Protezione Civile ha annunciato che è iniziata l’ultima fase della rimozione del carburante dai serbatoi della nave Costa Concordia: nella zona della sala macchine rimangono circa 250 metri cubi di carburante, che dovrebbe essere rimosso dai tecnici nell’arco di pochi giorni. Come riporta Il Tirreno, ieri mattina i periti del tribunale, con il supporto tecnico del Gruppo antifrodi telematiche (GAT) della Guardia di finanza di Roma, hanno lavorato per duplicare le registrazioni di diversi strumenti elettronici a bordo della nave, tra cui la scatola nera e le memorie di alcuni computer presenti a bordo. Alle operazioni di duplicazione, che fanno parte dell’incidente probatorio, sono presenti anche i consulenti della Procura e quelli delle parti. | Costa Concordia, le notizie di oggi. Lo svuotamento dei serbatoi è entrato nella fase finale, mentre si lavora per fare una copia della scatola nera. |
La Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) ha chiesto all’Autorità garante delle comunicazioni (AGCOM) di sospendere in Italia il sistema di messaggistica Telegram, dato che permetterebbe la circolazione illecita di giornali e riviste in formato digitale. Nel comunicato la FIEG dice di aver chiesto «un provvedimento esemplare e urgente di sospensione di Telegram, sulla base di un’analisi dell’incremento della diffusione illecita di testate giornalistiche sulla piattaforma che, durante la pandemia, ha raggiunto livelli intollerabili per uno Stato di diritto». Nel comunicato il presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti, dice che dai dieci canali esaminati, destinati alla distribuzione illecita di giornali, «la stima delle perdite subite dalle imprese editoriali è allarmante [..] In una ipotesi altamente conservativa, stimiamo 670 mila euro al giorno, circa 250 milioni di euro all’anno: un dato di fronte al quale confido che l’Autorità di settore voglia intervenire con fermezza e tempestività». | La Federazione italiana degli editori ha chiesto la sospensione di Telegram. |
Lunedì 4 novembre la Camera dei deputati ha iniziato la discussione – che proseguirà oggi – di nove mozioni riguardanti la bonifica di alcuni siti inquinati di interesse nazionale, con particolare riferimento alla situazione nella cosiddetta “Terra dei fuochi”, una vasta area tra le province di Napoli e Caserta dove la criminalità organizzata gestisce e smaltisce illegalmente rifiuti speciali provenienti da tutta Italia. La definizione “Terra dei fuochi” deriva da una frase utilizzata da Roberto Saviano nel libro Gomorra, che a sua volta riprende i Rapporti Ecomafia pubblicati da Legambiente. Da molto tempo la questione viene denunciata dai cittadini dei comuni colpiti e da molte associazioni, anche con numerosi appelli, esposti e manifestazioni. Che cosa succede e dove La cosiddetta “Terra dei fuochi” comprende un’area molto vasta tra la provincia di Napoli e quella di Caserta. In particolare riguarda i comuni di Scampia, Ponticelli, Giugliano, Qualiano, Villaricca, Mugnano, Melito, Arzano, Casandrino, Casoria, Caivano, Grumo Nevano, Acerra, Nola, Marigliano, Pomigliano; dal lato di Caserta ci sono i comuni di Parete, Casapesenna, Villa Literno, Santa Maria Capua Vetere, Casal di Principe, Aversa, Lusciano, Marcianise, Teverola, Trentola, Frignano, Casaluce. Nel tempo il fenomeno si è esteso a tutta la Campania, giungendo anche nella provincia di Salerno. | Cos’è la “Terra dei fuochi”. E perché se ne riparla: breve storia dei posti in cui da anni la camorra brucia rifiuti tossici, con gravi conseguenze. |
Questa settimana, l’amministratore delegato della Campari, Bob Kunze-Concewitz, ha raccontato in un’intervista al Wall Street Journal come la società è riuscita a rendere Aperol, la bevanda alcolica acquistata da Campari nel 2003, il prodotto più venduto della società. Nel 2016, per la prima volta, le vendite di Aperol supereranno quelle degli altri due importanti prodotti della società, la vodka Skyy e, per l’appunto, il Campari. Nel 2015, i tre prodotti rendevano ognuno circa 200 milioni di euro, il 12 per cento circa dei quasi due miliardi di euro di fatturato realizzati ogni anno dalla Davide Campari-Milano spa. Campari ha ottenuto il marchio Aperol come parte dell’acquisizione di Barbero 1891 spa, nel 2003. Inventato a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza nel 1919, Aperol è una bevanda alcolica piuttosto leggera, 11 gradi, molto popolare in Italia, ma all’epoca poco conosciuta nel resto del mondo. Il Wall Street Journal scrive che in quegli anni, Campari vendeva il 75 per cento di tutto l’Aperol soltanto in tre città italiane. L’Aperol si ottiene con l’infusione in alcol di arancia, radici ed erbe. La ricetta esatta composizione è rimasta invariata dalla nascita della bevanda ed è tenuta segreta: l’Aperol ha un sapore simile a quello del Campari, anche se è più chiaro, meno alcolico e con un gusto leggermente meno amaro. | Come Campari vuole conquistare il mondo con lo Spritz. Non è facile, soprattutto negli Stati Uniti dove sono abituati a cocktail molto più forti, ma la società usa strategie inusuali, come pagare persone perché ordinino i suoi prodotti nei locali alla moda. |
«È difficile che un tacchino si precipiti nella pentola», ha detto Maurizio Belpietro per esprimere la sua diffidenza sulla disponibilità di Silvio Berlusconi a tenere delle primarie nel PdL. La riunione di giornalisti e direttori simpatizzanti di Silvio Berlusconi organizzata al teatro Capranica da Giuliano Ferrara e dal Foglio si è risolta nel primo vero processo interno del berlusconismo («Ferrara sta mettendo in scena un regicidio», ha detto Alessandro Sallusti»). | Il processo a Berlusconi al Capranica. L'iniziativa organizzata dal direttore del Foglio per ridare ossigeno al PdL è sembrata piuttosto staccare la spina: e il PresdelCons non è arrivato. |
I tre critici della sezione cinematografica del New York Times hanno messo insieme una lista dei loro migliori film del 2015 (qui ci sono quelli scelti per il 2012, qui quelli del 2013, qui quelli del 2014: ne trovate sicuramente da recuperare). Hanno partecipato all’articolo il capo della sezione cinema del giornale, A. O. Scott, e i critici Manohla Dargis e Stephen Holden. Le liste di Scott, Dargis e Holden sono molto diverse fra loro: ci sono solamente due film presenti ai primi dieci posti di tutte e tre liste, e sono Carol e La grande scommessa (che per Holden sono fra l’altro i due migliori film in assoluto usciti nel 2015). Le protagoniste di Carol sono Cate Blanchett e Rooney Mara: il film racconta la storia d’amore tra una ricca donna sposata e una ragazza che lavora in un negozio, nella New York degli anni Cinquanta. In Italia uscirà nei cinema nel 2016. Su Metacritic, un sito che raccoglie e assegna un numero da 1 a 100 a ogni recensione pubblicata da un giornale importante, ha punteggio altissimo: 95. Di Carol, Stephen Holden – che ne ha scritto la recensione più lusinghiera – sintetizza l’efficacia scrivendo che «gli occhi fieri di Cate Blanchett fissi su Rooney Mara sprigionano più elettricità di qualsiasi altra occhiata d’amore vista al cinema quest’anno». | I migliori film del 2015. Li hanno scelti i critici del New York Times, da "Mad Max" ai registi sperimentali: ma vincono "Carol" e "La grande scommessa". |
A partire da oggi e per i prossimi tre giorni, sul sito dell’Espresso ci sarà un video in streaming che mostra come morì tre anni fa Franco Mastrogiovanni. Aveva 58 anni, viveva in provincia di Salerno ed era un maestro elementare. Un giorno di luglio del 2009 fu fermato dalle forze dell’ordine e portato in un centro di salute mentale per un TSO, un trattamento sanitario obbligatorio. Fu legato a un letto e morì quattro giorni dopo. Gianfranco Turano sull’Espresso racconta la sua storia e perché fu fermato, in concomitanza con l’imminente requisitoria presso il tribunale di Vallo della Lucania del pubblico ministero Renato Martuscelli, che il 2 ottobre si esprimerà contro sei medici e 12 infermieri del San Luca in servizio durante il ricovero di Mastrogiovanni. Ucciso per futili motivi. Si chiamava Francesco Mastrogiovanni, aveva 58 anni e faceva il maestro elementare. Mastrogiovanni non è morto in una rissa casuale con qualche teppista. In una mattina di fine luglio del 2009, un vasto spiegamento di forze dell’ordine è andato a pescarlo, letteralmente, nelle acque della costiera del Cilento (Salerno) e lo ha portato al centro di salute mentale dell’ospedale San Luca, a Vallo della Lucania, per un trattamento sanitario obbligatorio. Tso, in sigla. | La morte di Franco Mastrogiovanni. L'Espresso mostra in streaming il video degli ultimi quattro giorni del maestro elementare che nel 2009 fu legato a un letto e sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio. |
Sul Corriere della Sera di oggi, Giovanni Caprara spiega con l’aiuto del sismologo Massimo Cocco che cosa sta succedendo in questi giorni alla pianura padana, dove si sono verificati i terremoti particolarmente intensi di ieri in un’ampia porzione di territorio tra le province di Ferrara e Modena. Come mai un terremoto nel mezzo della Val Padana di magnitudo moderata (5.9 della scala Richter) seguito da una fitta sequenza di altri sismi, alcuni altrettanto potenti? È il frutto dello scontro tra le placche della crosta terrestre, l’africana contro quella europea. Questo in generale. In particolare è la conseguenza della compressione tra nord e sud che si crea fra le due zolle del pianeta. La spinta degli Appennini, al di sopra della microplacca Adriatica, ieri ha prodotto una faglia lunga una quarantina di chilometri tagliando la Val Padana tra est e ovest, fra Ferrara e Modena, scuotendola vigorosamente. Nell’arco della giornata si è registrato oltre un centinaio di sismi di varia magnitudo ma alcuni con livelli tra 4 e 5 della scala Richter, quindi rilevanti e in grado provocare seri danni, disastri e purtroppo vittime. | Le cause del terremoto in Emilia. Giovanni Caprara spiega sul Corriere della Sera che cosa sta succedendo alla pianura padana, un tempo considerata non a rischio sismico. |
Venerdì 17 giugno il Fatto Quotidiano ha pubblicato un articolo nel quale ha scritto che Virginia Raggi, candidata a sindaco del comune di Roma per il Movimento 5 Stelle, non compilò correttamente un modulo sulla trasparenza quando era consigliere comunale di Roma. Raggi aveva ricevuto due incarichi di recupero crediti dall’ASL – l’azienda sanitaria locale – di Civitavecchia: uno nel 2012 e l’altro nel 2014, ma fino al 2015 non li aveva mai dichiarati. La legge sulla trasparenza, la 33 del 2013, prescrive invece che i titolari di incarichi politici comunichino: «i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti». Raggi, che fa l’avvocato e ha 37 anni, nel 2012 ricevette un incarico pubblico, come quelli che la legge prevede che si debbano denunciare, e fu eletta consigliere comunale nel 2013. L’incarico le fu poi rinnovato nel 2014. Il suo compenso, in tutto, ammontò a 13 mila euro. Raggi si è difesa spiegando che la legge impone di rendere pubblici gli incarichi solo nel momento in cui il titolare dell’incarico pubblico riceve il compenso: nel caso di Raggi, questo avvenne solo nel 2015, quando a titolo di acconto le vennero versati circa 1.800 euro per una fattura emessa l’anno precedente. In realtà, la legge sembra piuttosto esplicita sul fatto che si debba dichiarare il pagamento, ma anche l’incarico ricevuto. I moduli compilati da Raggi sono stati pubblicati dal Fatto Quotidiano: quello del 2015 mostra che la casella che indica la “data d’inizio” dell’incarico è stata barrata e sostituita con la dicitura “fatt.”, che sta per “fatturato”. | Cos’è la storia su Raggi e l’ASL di Civitavecchia. La candidata del M5S a sindaco di Roma non compilò correttamente un modulo sulla trasparenza per i consiglieri comunali, ed è stata criticata dal PD. |
È morto a 77 anni James Levine, noto per essere stato per più di 40 anni il principale direttore d’orchestra del Metropolitan Opera House di New York (MET), il più grande teatro d’Opera degli Stati Uniti e uno dei più importanti del mondo. Levine è morto a Palm Springs, in California, lo scorso 9 marzo; la morte è stata annunciata dal suo medico, Len Horovitz, che non ne ha specificato le cause. Levine era molto apprezzato e aveva collaborato per diversi anni anche con la Boston Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera e altre prestigiose istituzioni e festival. Nel marzo del 2018 Levine era stato licenziato dal MET perché era stato accusato da tre persone di molestie sessuali e comportamenti inopportuni. Tre uomini lo avevano accusato di averli molestati diverse decine di anni prima, quando erano minorenni e studiavano musica in istituzioni dove Levine insegnava. Le storie dei tre uomini erano state raccontate dal New York Times, e nel dicembre del 2017 il MET aveva sospeso Levine incaricando uno studio legale di condurre un’indagine indipendente. | È morto James Levine, che fu a lungo principale direttore d’orchestra del Metropolitan Opera House di New York. |
SDA, il corriere di proprietà di Poste Italiane, ha diffuso oggi un comunicato spiegando che sono ancora in corso le agitazioni sindacali iniziate a settembre e che hanno da allora causato diversi rallentamenti nei servizi di raccolta e consegna della posta, soprattutto nel Nord Italia. Il servizio, rispetto a una settimana fa, è comunque migliorato ma uno dei due centri di raccolta e smistamento di Milano, quello di Carpiano, è ancora chiuso per via dello sciopero dei dipendenti della cooperativa che lo gestisce. Qui avevamo spiegato le ragioni dello sciopero. Il comunicato di SDA. | Lo sciopero di alcuni dipendenti del corriere SDA è ancora in corso. |
Quella di oggi è una domenica che si incastra tra le feste, e così anche il nostro Sunday Post. Solo ieri avevamo pubblicato un Best of Post, con alcune delle cose che sono piaciute di più a noi e a voi durante il 2010: se siete in cerca di qualcosa da leggere sul divano mentre smaltite i bagordi di questi giorni, oggi, magari trovate lì qualcosa che vi interessa e che vi eravate persi. Se invece vi va di leggere qualcosa di più fresco e recente, segue la consueta lista di segnalazioni tra le cose pubblicate nell’ultima settimana. Buona domenica, noi siamo qui come sempre. Queste sono le cose che sono state più lette sul Post, questa settimana: – Senza di te, l’elenco delle persone notevoli che sono morte nel corso del 2010 – L’Italia di notte, le bellissime fotografie scattate dall’astronauta Paolo Nespoli, che in questo momento è nello spazio – La storia dell’editoriale a Fini, che è stato praticamente l’unico microscopico fatto politico della settimana | Sunday Post. Passate le feste, oggi è il giorno giusto per recuperare quello che vi siete persi nell'ultima settimana del Post. |
A questo punto dell’evoluzione, i capelli non hanno più una grande utilità per il genere umano. Certo, proteggono la testa dal freddo o dal sole, ma ci sono tante persone che non li hanno o li portano molto corti che vivono benissimo lo stesso. Nonostante questo, per contrastarne la caduta (più o meno definitiva), molti ricorrono a prodotti apposta, integratori, farmaci, trattamenti e in alcuni casi anche a interventi chirurgici. È evidente che da un punto di vista culturale e sociale i capelli continuano ad avere un ruolo centrale nella percezione che la maggior parte delle persone ha di sé, e la loro cura è spesso considerata un valido motivo per spendere tempo e soldi. Nel suo primo libro, La scienza dei capelli, pubblicato da Gribaudo ad aprile, Elena Accorsi Buttini, divulgatrice scientifica esperta di marketing e cosmetici, dà una panoramica completa e accessibile del mondo dei capelli, partendo da come crescono e arrivando, appunto, alla loro caduta — visto che tutti i capelli, prima o poi, cadono. In mezzo sfata qualche mito (davvero più li lavi e più si sporcano?), esprime dubbi sull’henné “naturale” ed esplora gli ingranaggi degli asciugacapelli più in voga. | La scienza dei capelli che cadono. La racconta la divulgatrice scientifica Elena Accorsi Buttini nel suo primo libro, dove spiega anche come crescono, come si rovinano e come prendersene cura. |
Il ministro dell’economia Giulio Tremonti mantiene un controllo molto saldo sui conti pubblici e, come è noto, non è molto favorevole agli aumenti di spesa, a costo di scontri con gli altri ministeri. Lo scorso anno è riuscito a limitare il deficit di bilancio al 4,6% del PIL, ben al di sotto del suo obbiettivo del 5%, anche se il debito pubblico è cresciuto di altri tre punti percentuali fino ad un impressionante 119%. Peggio di noi, solo la Grecia. L’Economist mette insieme un po’ di dati e torna sul fatto che l’Italia manifesta debolezze strutturali e rendimenti economici che dovrebbero destare qualche preoccupazione negli altri paesi europei, anche se l’ultima crisi finanziaria non ha portato ai disastri che hanno colpito altrove, in particolare nei paesi poco amichevolmente etichettati come PIGS (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna). Quando l’Eurozona è in difficoltà, l’Italia perde più degli altri paesi; quando gli altri paesi si riprendono, il nostro cresce di meno. | I conti in ordine non bastano. L'Italia ha evitato il peggio, dice l'Economist, ma continua a soffrire delle sue debolezze strutturali. |
È già arrivato il momento di pensare al prossimo anno accademico: dall’8 aprile è possibile registrarsi ai test d’ammissione dei nuovi corsi universitari della Holden, la scuola di scrittura di Torino fondata nel 1994 da Alessandro Baricco, che torneranno da ottobre 2021 alla loro forma tradizionale dopo la Special Edition 2020/2021, condizionata dall’emergenza dovuta al coronavirus. Gli studenti potranno decidere se partecipare alle selezioni per l’accesso ad Academy, il corso di laurea triennale in scrittura e contemporary humanities, o a Original, i master biennali divisi in cinque College, oppure partecipare a entrambe e poi decidere una volta saputo l’esito dei test. La prima sessione di test, che si potrà fare online, sarà il 16 e il 17 aprile. Iscrivendosi sul sito della scuola si riceveranno via mail le istruzioni su come partecipare. Il test durerà due ore e lo studente potrà decidere quando farlo, in quei due giorni. Entro una settimana circa dallo svolgimento della prova verrà fissato un colloquio, sempre online. Nell’attesa, è possibile scaricare e usare gratuitamente Phoebe, l’assistente creativa della Holden, la prima app della scuola. | È tempo di tornare a scrivere. Sono aperte le registrazioni per i test di selezione dei corsi Academy e Original della Holden, nell'attesa arriva Phoebe. |
L’art director Federico Mauro – di cui abbiamo pubblicato diversi lavori qui sul Post – ha realizzato, oltre al poster ufficiale, una serie di poster alternativi per il film Storie pazzesche, che uscirà in Italia l’11 dicembre. Storie pazzesche è un film argentino diviso in sei episodi, scritto e diretto da Damián Szifrón e prodotto dal regista spagnolo Pedro Almodovar e da suo fratello Agustin (con la loro casa di produzione “El Deseo”): tutti gli episodi ruotano attorno al tema dello “stress moderno” e raccontano i diversi modi di reagire a un torto subito, con i protagonisti che passano dal ruolo di vittima a carnefice e viceversa. Del cast fanno parte, tra gli altri, Ricardo Darín (Il segreto dei suoi occhi) e Darío Grandinetti (protagonista del film di Almodovar Parla con lei). Storie pazzesche ha avuto un grande successo in Argentina, con più di 3 milioni di spettatori, e rappresenterà il paese per l’Oscar al Miglior film straniero. | I poster alternativi di “Storie pazzesche”. È il film dell'argentino Damián Szifron, prodotto da Pedro Almodovar: un art director ha fatto una serie di poster sullo stile del grande Saul Bass. |
Domenica 18 agosto in Islanda è stato commemorato l’Okjökull, il primo ghiacciaio dell’isola scomparso nel 2014 a causa dei cambiamenti climatici. Nel pomeriggio è stata scoperta una targa commemorativa sul sito dell’ex Okjökull, nella parte occidentale dell’isola. In islandese e in inglese, la targa in bronzo riporta la scritta: Lettera al futuro Ok [jökull in islandese sta per “ghiacciaio”, ndr] è il primo ghiacciaio a perdere il suo status di ghiacciaio. Nei prossimi 200 anni è previsto che tutti i nostri principali ghiacciai faranno la stessa fine. | La commemorazione per la scomparsa del primo ghiacciaio islandese. È stata presentata una targa - "Lettera al futuro" – nella speranza di aumentare l'attenzione pubblica sui cambiamenti climatici. |
Giovedì scorso la rivista Science, uno dei più prestigiosi giornali scientifici del mondo, ha ritirato un articolo pubblicato lo scorso dicembre che parlava della possibilità di far cambiare opinione alle persone contrarie al matrimonio omosessuale. Lo studio sosteneva che nella maggior parte dei casi una persona contraria al matrimonio gay cambia idea anche solo dopo avere avuto una conversazione faccia a faccia di circa 20 minuti con un’altra persona che cerca di convincerla del contrario. Lo studio sosteneva anche che dopo avere cambiato opinione il soggetto considerato rimaneva a favore del matrimonio gay almeno fino a nove mesi di distanza dal faccia a faccia, e che la sua nuova opinione finiva con l’influenzare anche a conoscenti e familiari. Lo studio è stato ritirato dal giornale su richiesta di uno dei due autori, Donald P. Green, professore di scienze politiche all’Università della Columbia. Green ha preso la decisione dopo che il suo co-autore, il ricercatore Michael J. LaCour, si è rifiutato di fornire i dati grezzi della ricerca a due studenti che stavano cercando di replicare e allargare l’esperimento alla base dello studio. I due, che si chiamano Joshua Kalla e David Broockman e che studiano all’università di Berkley, in California, hanno cominciato ad avere i primi sospetti quando hanno scoperto che ripetendo l’esperimento ottenevano risultati molto meno spettacolari di quelli ottenuti da Green e LaCour: in altre parole, gli intervistati non sembravano così pronti a cambiare idea. | Lo studio scientifico ritirato sui matrimoni gay. Era stato pubblicato su "Science", diceva che bastano 20 minuti a convincere qualcuno a sostenere i matrimoni gay: ma a quanto pare era basato su risultati falsi. |
È morto Daniel Fleetwood, il fan statunitense di Star Wars che aveva chiesto e ottenuto di vedere Il Risveglio della Forza in anticipo. Fleetwood, che viveva a Spring, in Texas, aveva 32 anni ed era malato di cancro ai polmoni da due anni. Lo scorso settembre aveva saputo che gli restavano uno, due mesi di vita. Temendo di non riuscire a sopravvivere fino al 18 dicembre (data ufficiale di uscita del nuovo film di Star Wars negli Stati Uniti), all’inizio di novembre ha scritto insieme alla moglie un appello su Facebook, in cui chiedeva alla Disney, ai produttori, e al regista J.J. Abrams di poter vedere Il Risveglio della Forza prima dell’uscita ufficiale. Il post, con l’hashtag #ForceForDaniel è circolato moltissimo online, diventando una vera e propria campagna. La storia di Fleetwood ha appassionato molto i fan di Star Wars anche perché ricordava moltissimo la trama di un famoso film “da nerd”, Fanboys, in cui un gruppo di amici cerca di fare in modo che uno di loro, malato di cancro, possa vedere Star Wars Episodio I – La minaccia fantasma in anticipo sulla data di uscita. L’hashtag #ForceForDaniel è stato rilanciato anche da Mark Hamill, che interpreta Luke Skywalker nella trilogia originale, e Peter Mayhew, che interpreta Chewbacca, che hanno sostenuto e dato visibilità alla sua richiesta. Lo scorso mercoledì 4 novembre, J.J. Abrams ha telefonato a Fleetwood e gli ha detto che avrebbe potuto vedere il film in anticipo, in una versione non definitiva, a casa sua in Texas. Il giorno dopo la moglie di Fleetwood, Ashley, ha scritto su Facebook: «Per tutti i nostri meravigliosi sostenitori, amici, familiari e fantastici sconosciuti: il sogno di Daniel è stato esaudito! Oggi le meravigliose Disney e Lucasfilm hanno fatto diventare realtà il suo ultimo desiderio. Daniel ha appena finito di guardare una versione non editata di Star Wars: Il Risveglio della Forza!!! Ringraziamo il grande e talentuoso J.J. Abrams per averci chiamato ieri per dire a Daniel che il suo desiderio sarebbe stato esaudito!». Un portavoce di Lucasfilm ha poi confermato che la proiezione speciale era in effetti avvenuta, e la notizia è stata molto festeggiata online. I just read this and am elated for Daniel & his family! Thanks to the powers-that-be for making his dream come true. https://t.co/ImiAdyBxf8 | È morto Daniel Fleetwood, che aveva visto il nuovo “Star Wars” per primo. Era malato di cancro, ed era un grande fan della saga: aveva chiesto di poter vedere "Il Risveglio della Forza" in anticipo sulla data di uscita, e giovedì scorso ce l'aveva fatta. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Bologna tra politica e sport. Pierangelo Sapegno racconta sulla Stampa le difficoltà di un sistema modello come quello bolognese. |
Da oggi in Turchia il servizio di blog di Google, Blogspot, è inaccessibile, e con lui tutti i blog ospitati da quella piattaforma. La decisione è stata presa da un tribunale turco in seguito a una denuncia presentata da una tv satellitare turca, Digiturk, che lamentava la presenza di alcuni blog che su Blogspot trasmettono in streaming alcune partite di calcio di cui loro detengono i diritti per la Turchia. Le leggi turche sul copyright permettono allo stato di spegnere un intero servizio in caso di violazioni di questo genere. Un portavoce di Google ha affermato che la lotta alla pirateria può essere condotta anche attraverso strumenti meno rozzi e dannosi: il servizio messo a disposizione da Google per le violazioni dei copyright, ha detto un portavoce, è “rapido ed efficiente”, ed è meglio fare segnalazioni verticali e mirate piuttosto che chiudere un intero servizio. Solo in Turchia, 600 mila persone utilizzano Blogspot per gestire il loro blog. La Turchia ha precedenti in questo senso: nel 2007 impedì l’accesso a Youtube per via della presenza di alcuni video che offendevano Ataturk, padre fondatore della nazione. L’accesso a Youtube è stato sbloccato soltanto nel 2010. | La Turchia blocca Blogspot. Una denuncia contro le partite di calcio in streaming ha portato all'oscuramento totale del servizio blog di Google. |
Gli assistenti vocali – come quelli di Amazon, Google e Apple – stanno diventando strumenti sempre più familiari nelle nostre vite: moltissime persone li utilizzano ogni giorno chiedendo le cose più disparate, dalle previsioni del tempo al risultato di una partita, dalle notizie di oggi alla canzone che vorremmo ascoltare. Questi dispositivi generalmente restano sempre in ascolto, ma si attivano solo nel momento in cui viene pronunciata una determinata frase (“Alexa” per Amazon Echo, “Ehi Siri” per i dispositivi Apple, “Ehi Google” o “Ok Google” per quelli di Google). Tutte le domande che rivolgiamo loro dopo il comando di attivazione vengono registrate e conservate nei server di queste aziende – a meno che non le si elimini manualmente – ma non solo: vengono anche ascoltate da qualcuno, nel senso di qualche persona. Dentro Amazon, Google e Apple, infatti, ci sono delle persone che ascoltano ogni giorno migliaia di ricerche vocali di utenti di tutto il mondo, al fine di migliorare la qualità dell’assistente vocale, insegnandogli a rispondere correttamente alle diverse richieste. È una cosa di cui si sa molto poco e che le stesse società non hanno mai spiegato pubblicamente, viste le implicazioni sulla privacy delle persone. Bloomberg ha raccontato le storie di sette dipendenti di Amazon che per lavoro ascoltano le conversazioni delle persone con Alexa, l’assistente vocale dei dispositivi Amazon Echo. Tra loro ci sono sia dipendenti a tempo pieno di Amazon che collaboratori, che lavorano da diverse città del mondo per circa nove ore al giorno, ascoltando fino a mille file audio per turno di lavoro. Amazon ha specificato che i lavoratori non hanno modo di identificare le persone che parlano in una registrazione. | Gli assistenti vocali e le vite degli altri. Ci sono persone che per lavoro ascoltano quello che dite ad Alexa, Siri e Google, scrive Bloomberg. |
Un uomo con cittadinanza algerina è stato arrestato a Bellizzi, in provincia di Salerno, a seguito di un’indagine compiuta dalla Digos di Roma e dall’antiterrorismo. A carico dell’uomo era stato spiccato un mandato di arresto europeo dalle autorità del Belgio: l’uomo è accusato di far parte di una rete che produceva documenti falsi usati tra gli altri anche da tre appartenenti alla cellula franco-belga dello Stato Islamico che ha compiuto gli attentati di Parigi e di Bruxelles: Salah Abdeslam (arrestato la scorsa settimana a Bruxelles), Mohamed Belkaid (ucciso dalla polizia in un appartamento a Forest, un quartiere di Bruxelles) e Najim Laachroui (considerato il terrorista che fabbricava le bombe e morto nell’attentato all’aeroporto di Bruxelles). L'algerino arrestato oggi a Salerno fa parte di una rete di falsari di permessi di soggiorno legata anche alla strage di Bruxelles | Un uomo è stato arrestato per terrorismo in provincia di Salerno. Ha cittadinanza algerina, è accusato di avere prodotto documenti falsi usati anche da tre terroristi di Parigi e Bruxelles. |
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