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Il loft ha chiuso. Il Partito Democratico è già diventato un’altra cosa. Se il superamento della divisione tra ex DS ed ex Margherita sembra abbastanza compiuto (anche grazie alla inavvertita fuoriuscita dei rutelliani), il resto del progetto iniziale è in revisione dalle dimissioni di Veltroni in poi. E la fase Bersani – pur stentando a costruire, o recuperare, un progetto alternativo – è palesemente un’altra fase. E ieri, racconta Marco Damilano, ha chiuso il loft, simbolo di quel progetto veltroniano ormai fallito (c’è chi dice per i suoi limiti e chi perché non si è realizzato adeguatamente: ma lo dicevano pure del comunismo).
Guarda la fotografia. Marco Damilano annuncia sul suo blog che ieri, quatto quatto, ha chiuso il loft del PD veltroniano.
Ci sono questi che hanno organizzato una rapina in una banca, a Milano. Sono sei. Due fanno i pali, fuori. Uno, il capo, sta in macchina e tiene sotto controllo la situazione con un walkie-talkie. Due sono quelli che faranno concretamente il colpo: sono travestiti da donna e con gran cura, parrucche, maschere in lattice. Un ultimo complice li segue a breve distanza. È lunedì pomeriggio, sono le 15,30. Il piano è organizzato da mesi, ogni dettaglio è stato discusso. I tre entrano in banca, sono sul punto di dare inizio al piano, poi a uno di loro squilla il cellulare. Sono i carabinieri. Li informano che la banca è circondata, e quindi si arrendano ed escano dalla banca senza opporre resistenza. È vero: le forze dell’ordine li seguono da settimane, fuori dalla banca ci sono quaranta poliziotti, alcuni in divisa e alcuni in borghese. I tre all’esterno vengono fermati. I tre dentro la filiale prendono dieci persone in ostaggio: dipendenti, clienti, il direttore. Poi cercano di scappare da un’uscita laterale, bloccano una donna nello stesso caseggiato e le chiedono di dare loro degli abiti maschili, dietro la minaccia delle pistole. Si cambiano, escono, ma vengono riconosciuti e catturati. Uno di loro si arrampica sui tetti e cerca di scappare da lì: verrà catturato anche lui. Ci sono delle persone in un negozio, dall’altra parte della strada. Filmano un pezzo della scena, che poi finisce su Youtube. https://www.youtube.com/watch?v=3eQuucCubCE
Il video della rapina a Milano. Polizia e rapinatori si sono affrontati ieri, e chi c'era ha ripreso la scena.
È uscito al cinema The Danish Girl, un film diretto da Tom Hooper che racconta la storia della pittrice danese Lili Elbe, una delle prime persone al mondo a sottoporsi a un intervento chirurgico per cambiare sesso, da uomo a donna. Lili Elbe, il cui primo nome era Einar Wegener, è interpretata da Eddie Redmayne (che l’anno scorso ha vinto l’Oscar come miglior attore per il ruolo di Stephen Hawking in La teoria del tutto) e nel cast c’è anche Alicia Vikander nella parte di Gerda, a sua volta pittrice e moglie di Einar Wegener. Il film è tratto dall’omonimo libro pubblicato nel 2000 dallo scrittore americano David Ebershoff, ed è candidato ai premi Oscar per il Miglior attore protagonista, la Miglior attrice non protagonista, la Miglior scenografia e i Migliori costumi.
Perché i vestiti di “The Danish Girl” sono importanti. Raccontano la storia di liberazione personale di una delle prime persone a cambiare sesso: e infatti il film è candidato all'Oscar per i Migliori costumi.
Percorrendo il tratto di autostrada che passa per la periferia orientale di Roma, a un certo punto in lontananza compare una sagoma che è difficile non notare. Avvicinandosi alla cosiddetta “Vela” di Calatrava si distingue una forma che ricorda la pinna di uno squalo, e una struttura composta da un suggestivo intreccio di travi metalliche bianche. A distanza non si capisce bene quale sia il suo scopo, ma dalla campagna incolta che la circonda si intuisce lo stato di abbandono. La Vela fu progettata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava nei primi anni Duemila per conto dell’Università di Tor Vergata e doveva ospitare i Mondiali di nuoto del 2009, ma i lavori non vennero completati in tempo. Da allora è stata al centro di un ciclico dibattito a livello locale, incentrato su cosa fare di quella gigantesca struttura abbandonata, e riemerso in questi giorni per via di uno scambio tra il candidato sindaco Carlo Calenda – che sostiene che la Vela vada demolita – e il parlamentare del Partito Democratico Roberto Morassut, il quale invece è convinto che vada completata. A sostegno di questa seconda ipotesi c’è anche un progetto piuttosto concreto e dettagliato dell’Università di Tor Vergata.
Cosa fare della “Vela” di Calatrava a Roma. La grande struttura nella periferia est è abbandonata da anni, ma un progetto dell'Università di Tor Vergata vorrebbe recuperarla.
Giovedì 30 agosto l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale ha dovuto affrontare un piccolo imprevisto: una perdita, forse causata da una collisione con un detrito spaziale, stava portando a una lieve riduzione della pressione all’interno della Stazione, in orbita a oltre 400 chilometri dalla Terra. Dopo una lunga ricerca, l’equipaggio ha identificato un buco di circa due millimetri di diametro nel modulo orbitale della Soyuz MS-09, la capsula che viene utilizzata per il trasporto degli astronauti e dei cosmonauti dalla Terra verso la ISS e viceversa. I responsabili nei centri di controllo della NASA a Houston e dell’agenzia spaziale russa a Mosca hanno lavorato insieme, consigliando all’equipaggio una soluzione temporanea per risolvere il problema. Il comandante della Soyuz, Sergey Prokopyev, ha utilizzato colla e nastro per coprire il buco. Dopo la riparazione, la perdita sembra essere stata fermata e non dovrebbe costituire un problema. Nei prossimi giorni saranno effettuate indagini per capire che cosa abbia comportato la perdita e quali siano le condizioni generali della Soyuz. La NASA ha comunicato che l’equipaggio della ISS non è mai stato in pericolo e che a partire da venerdì potrà tornare alle sue normali attività.
L’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale ha riparato una piccola perdita d’aria.
Dalla mattina di giovedì lo staff tecnico del Post sta lavorando per ridurre e risolvere dei ritardi nel caricamento delle pagine che si sono verificati nei giorni scorsi, e questo impedisce l’aggiornamento del sito con la frequenza consueta e per alcuni intervalli di tempo anche l’accesso al Post. Ve ne chiediamo scusa, le cose dovrebbero migliorare nel corso della giornata. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Gli inconvenienti tecnici del Post. Oggi gli aggiornamenti andranno a rilento, stiamo rendendo più efficienti alcune cose: portate pazienza.
È stata inauguarata il 18 gennaio a New York la mostra Roman Vishniac Rediscovered, che racconta il lavoro di Roman Vishniac: un fotografo piuttosto importante, anche se poco conosciuto, ricordato soprattutto per aver documentato la vita degli ebrei nell’est Europa, in particolare tra le due guerre. L’esposizione è allestita negli spazi dell’ICP, International Center of Photography, un centro di ricerca che si occupa di fotografia, didattica e archiviazione. Nato nel 1897 a Leningrado (oggi San Pietroburgo), Roman Vishniac crebbe a Mosca, nel 1920 si trasferì in Germania e nel 1935 fu incaricato da un ente umanitario ebraico, l’American Joint Distribution Committee (JDC), di documentare con la sua macchina fotografica la vita nelle città e nei ghetti delle famiglie ebree. Vishniac lavorò soprattutto con due macchine fotografiche, una Rolleiflex e una Leica, e raccolse moltissime immagini che raccontano la vita – quasi in sospeso – nei quartieri e nelle strade poco prima dell’Olocausto.
10 fotografie di Roman Vishniac. Sono esposte in questi giorni a New York, raccontano la vita delle famiglie ebree nell'Europa dell'est prima dell'Olocausto.
XXXTentacion, un rapper americano di 20 anni che nell’ultimo anno aveva ottenuto una grandissima popolarità ed era considerato dagli esperti tra i più interessanti giovani talenti dell’hip hop, è stato ucciso lunedì a Deerfield Beach, in Florida. Lo ha confermato la polizia della contea di Broward, dopo che la notizia era stata riportata dal sito TMZ. XXXTentacion – il cui vero nome era Jahseh Dwayne Onfroy, e di cui si era parlato recentemente anche per una grave accusa di violenza domestica – è stato ferito da alcuni colpi di pistola mentre era a bordo della sua auto, all’uscita di un concessionario di moto: a sparare è stato un uomo non ancora identificato, scappato poi a bordo di un SUV con un complice. La polizia dice che si è trattato apparentemente di una rapina.
È stato ucciso XXXTentacion, famoso rapper di 20 anni. Gli hanno sparato, forse in una tentata rapina: era diventato molto noto recentemente, anche per una brutta storia di violenza domestica.
Molti animali che non sono dove dovrebbero essere, nelle foto di questa settimana. C’è una famiglia di alci che ha vagato per una giornata in una zona residenziale di Mosca, apparentemente indisturbata dalla curiosità e la sorpresa degli abitanti. In Florida invece si è stabilita e moltiplicata una specie di pesce del sudest asiatico, il pesce “testa di serpente” che mangia tutto quello che trova, e i pescatori locali stanno cercando di catturarne il più possibile. Gli aironi sui campi da golf sono meno anomali, ma almeno non vengono tenuti lontani con i falchi, come si usa fare per i piccioni allo stadio di tennis Roland Garros di Parigi.
Un bellissimo cigno. Anatroccoli che cresceranno, alci randagi e diavoli della Tasmania, nelle migliori foto di animali di questa settimana.
Si parla ormai da alcuni anni di stampanti 3D, quelle che permettono di stampare oggetti tridimensionali: funzionano come le stampanti classiche, ma anziché depositare inchiostro su un foglio costruiscono strati di materiale, muovendosi su tre assi. Negli ultimi anni le stampanti 3D sono state descritte – anche con molta enfasi – come capaci di cambiare radicalmente l’industria, il settore medico, la vita domestica e addirittura l’edilizia. Già nel 2012 l’Economist aveva messo le stampanti 3D tra i principali protagonisti di quella che definiva la terza rivoluzione industriale, che avrebbe permesso a chiunque di progettare e stampare in poco tempo e in completa autonomia ogni tipo di oggetto. Le stampanti 3D però fin qui non sono riuscite ad affermarsi come qualcosa di realmente dirompente e rivoluzionario. Alcune stampanti 3D sono sono usate con successo in specifici ambiti industriali e di design, ma molte delle loro altre applicazioni ipotizzate negli ultimi anni si sono rivelate inefficaci. Le buone stampanti 3D per uso domestico costano circa mille euro: hanno però lo svantaggio di essere molto lente nella produzione (si parla di ore anche per piccoli oggetti) e non permettono stampe di una qualità davvero soddisfacente. Esistono anche stampanti che costano poco meno di 200 euro: sono però ancora più lente e ancora meno precise. Il principale problema delle stampanti commerciali – destinate secondo alcuni a finire “una in ogni casa” – è la loro poco chiara utilità: “sono perfette per stampare piccoli oggetti e cianfrusaglie” ma poco utili per tutto il resto, scrive Quartz.
La “rivoluzione” delle stampanti 3D per il momento non si vede. Le aziende che le producono non sono messe bene e col passare degli anni non si capisce perché una persona normale dovrebbe usarle.
Nel mattino presto di venerdì 22 gennaio a Roma tre piani di un palazzo sono crollati, nella zona del lungotevere Flaminio vicino al Teatro Olimpico. Dalle prime informazioni non ci sono stati feriti: il palazzo è stato evacuato in tempo grazie alla segnalazione di un’inquilina che, insospettita da alcuni rumori e da alcune crepe sul muro, ha chiamato i pompieri. A crollare sono stati il quinto, sesto e settimo piano. Alcune macchine parcheggiate sotto l’edificio sono state danneggiate. A causa del crollo è stato chiuso al traffico il Lungotevere Flaminio nel tratto che va da piazza Gentile da Fabriano a Ponte Duca D’Aosta. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del palazzo crollato sul Lungotevere, a Roma. Sono venuti giù tre piani ma l'edificio è stato evacuato in tempo: non ci sono feriti ma solo traffico chiuso e auto danneggiate.
Dal 3 agosto, in alcuni paesi tra cui l’Italia, su WhatsApp è disponibile una nuova funzione che consente all’utente di approfondire il contenuto dei messaggi “virali”, cioè quelli che sono già stati inoltrati molte volte. Accanto a questi messaggi compare ora un’icona a forma di lente di ingrandimento che permette all’utente di cercare il contenuto del messaggio sul web e verificare quindi attraverso altre fonti di informazione se le notizie contenute nel messaggio siano attendibili o meno. WhatsApp in un post sul blog aziendale ha detto che la funzionalità intende facilitare la verifica di informazioni errate o fuorvianti contenute nei messaggi per contrastare la diffusione di notizie false (“fake news”). WhatsApp ha sottolineato che, utilizzando questa funzione, il messaggio verrà caricato sul web tramite il browser, senza che WhatsApp abbia accesso al contenuto del messaggio.
WhatsApp ha una nuova funzione per limitare la circolazione di fake news.
La spiaggia delle Pergole è a Realmonte, in provincia di Agrigento: ed è abitudine da quelle parti parcheggiare le automobili sulla spiaggia fino a pochi centimetri dalla riva del mare. Lo mostra un video dell’associazione ambientalista MareAmico, girato lo scorso 27 luglio con un drone: «Avevamo proposto all’amministrazione come risolvere il problema, ma ancora nulla è stato fatto. La spiaggia è stata di nuovo presa d’assalto dalle auto».
Le auto parcheggiate in riva al mare a Realmonte. In Sicilia c'è una spiaggia dove le auto arrivano a pochi centimetri dalla riva: un'associazione ambientalista ha girato un video con un drone.
La città di Messina rischia di perdere un pezzo, ma apparentemente in pochi se ne stanno preoccupando. La regione Sicilia già da tempo ha infatti autorizzato un referendum promosso da un comitato che riunisce le frazioni di Castanea delle Furie, Salice, Gesso, Massa San Giorgio, Massa Santa Lucia, Massa San Giovanni, Massa San Nicola (dove non risulta nemmeno un residente), Spartà, San Saba, Acqualadroni, Rodia, Ortoliuzzo e Piano Torre. L’obiettivo degli abitanti, o almeno di una parte, è staccarsi dalla città e costituire un comune a parte. La Regione, proprio pochi giorni fa, ha sollecitato il sindaco di Messina Cateno De Luca a fissare una data e a fare il referendum. Se non succederà, il comitato chiederà comunque alla Regione di nominare un commissario con poteri sostitutivi, per far svolgere la consultazione entro la fine dell’anno.
Un pezzo di Messina vuole fare un comune a sé. E non sarebbe la prima volta che succede in Sicilia: la Regione intanto ha autorizzato un referendum che prima o poi si dovrà fare.
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera il disegno di legge sulla delega fiscale. Il testo si compone di 18 articoli e una sua ampia sintesi, predisposta dal governo, si può leggere qui. Il governo è stato delegato dal Parlamento a legiferare sulla questione, e col provvedimento varato ieri dal Consiglio dei ministri ha nove mesi di tempo per approvare definitivamente le misure. La riforma verrà attuata “a parità di gettito”, dice il comunicato del governo, quindi non bisogna attendere tra le conseguenze né un aumento né un calo della pressione fiscale: si tratta di un riordino e di un riequilibrio dell’attuale gettito fiscale. Nessuna di queste norme è da intendersi per fatta e finita, dato che serviranno ancora trattative e passaggi parlamentari. Che cosa non c’è Non c’è il “fondo taglia tasse” ed è la notizia con cui oggi aprono quasi tutti i giornali. Benché fosse nella bozza finale, nella delega fiscale varata dal Consiglio dei ministri non c’è l’istituzione di un fondo per ridurre le tasse basato sui proventi della lotta all’evasione fiscale. Lo strumento avrebbe concretizzato il principio per cui se tutti pagano le tasse, le tasse si abbassano per tutti, ma secondo Repubblica e il Corriere della Sera il governo ha ritenuto poco prudente vincolare la destinazione dei proventi di un gettito – che i prossimi governi potranno comunque decidere di utilizzare per tagliare l’imposizione fiscale. Inoltre fino al 2014, scrive il Corriere citando “fonti di Palazzo Chigi”, “i frutti della lotta al sommerso sono già vincolati alla riduzione del deficit pubblico e all’anticipo del pareggio di bilancio”.
Le novità sulle tasse in 10 punti. Che cosa c'è - e che cosa non c'è - nel disegno di legge approvato ieri dal governo, dall'IMU al catasto, dal riordino delle detrazioni ai contanti.
Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Lancet sostiene che le morti in tutto il mondo causate dalla malaria potrebbero essere il doppio rispetto a quelle stimate dall’Organizzazione mondiale della sanità. Secondo l’OMS, nel 2010 la malattia avrebbe ucciso circa 655mila persone, mentre il nuovo studio dice che sarebbero morte 1,24 milioni di persone nel medesimo periodo. La ricerca è stata condotta presso la University of Washington (Seattle) ed è stata finanziata dalla Bill and Melissa Gates Foundation, l’organizzazione creata dal cofondatore di Microsoft con la propria moglie per affrontare ed eradicare la malaria. I ricercatori hanno usato nuove serie di dati e nuovi modelli al computer, ricostruendo l’andamento della malattia negli ultimi 30 anni. Le loro stime riferite al 1980 parlano di 995mila morti e di un picco nel numero dei decessi dovuti alla malattia durante il 2004 pari a 1,82 milioni. Nello studio si spiega che l’aumento fu dovuto a un sensibile aumento della popolazione in aree geografiche nelle quali è molto più alta la probabilità di contrarre la malaria. La riduzione del numero di decessi negli anni seguenti sarebbe invece dovuto al rinnovato impegno di organizzazioni internazionali e iniziative umanitarie per contrastare la diffusione della malattia, specialmente in Africa.
Le morti per malaria sono il doppio di quanto pensiamo. Lo dice una ricerca basata su elaborazioni statistiche di nuovi dati, pubblicata su Lancet e finanziata dalla fondazione di Bill Gates.
È morta a 60 anni Irina Sanpiter, attrice russa conosciuta principalmente per avere interpretato il personaggio di Magda Bianco, rosso e Verdone, diretto nel 1981 da Carlo Verdone. La morte di Sanpiter è stata annunciata dallo stesso Verdone su Facebook: Repubblica scrive che era malata di leucemia, ed era ricoverata da tempo al policlinico Umberto I di Roma. Sanpiter era nata a Mosca nel 1957. La parte in Bianco, rosso e Verdone, in cui interpretava la moglie dell’avvocato con la mania dell’organizzazione Furio Zoccano (Verdone), la rese molto famosa in Italia negli anni Ottanta, anche per la sua battuta ricorrente: “non ce la faccio più!”. Dopo il film non proseguì con la sua carriera nel cinema.
È morta a 60 anni Irina Sanpiter, cioè Magda del film “Bianco, rosso e Verdone”.
Jeff Bezos, CEO di Amazon (Mario Tama/Getty Images) Amazon sta lavorando insieme con Samsung a un nuovo tablet che sarà probabilmente pronto per l’estate. La notizia arriva da Peter Rojas, il cofondatore di Gizmodo ed Engadget, due siti di informazione tecnologica molto seguiti online, che dice di essere sicuro al 99 per cento sull’arrivo di un nuovo tablet realizzato da Amazon entro i prossimi mesi. La società controlla già buona parte del mercato degli ebook grazie al proprio lettore Kindle, ma un nuovo tablet potrebbe offrire nuove opportunità in un settore che al momento è dominato da Apple con il suo iPad e che vedrà l’arrivo di altri concorrenti come RIM, il produttore dei BlackBerry.
Amazon lavora a un suo tablet. Circolano voci su un accordo con Samsung per una tavoletta che funzionerà con Android.
I due critici cinematografici del New York Times, A.O. Scott e Manohla Dargis, hanno scelto i loro film preferiti tra quelli usciti quest’anno negli Stati Uniti. Come ogni anno, Scott e Dargis hanno fatto due liste separate, ma ci sono diversi film in comune: BlacKkKlansman; Monrovia, Indiana; First Reformed – La creazione a rischio, Roma e l’italiano Lazzaro Felice. Per il resto, è un buon mix tra film americani e film dal resto del mondo, e tra cose da cineforum del lunedì sera con successivo dibattito e cose che sono anche passate dal multisala di provincia il sabato pomeriggio. O che ci passeranno, perché molti film in Italia ancora devono uscire.
I migliori film del 2018, secondo il New York Times. Due classifiche, fatte dai due principali critici del giornale, e in entrambe c'è il film italiano "Lazzaro felice".
Il prossimo 20 aprile la società che produce le macchine fotografiche Rolleiflex, uno dei modelli di macchina fotografica più antichi e prestigiosi, inizierà un’asta fallimentare durante la quale metterà in vendita tutti gli apparecchi utilizzati nella produzione delle sue macchine fotografiche reflex biottiche (cioè con due lenti disposte verticalmente, una per la messa a fuoco e l’altra per esporre la lastra). Si tratta di un evento abbastanza importante per il settore della fotografia, che arriva pochi mesi dopo che Fujifilm ha messo in vendita una delle sue principali fabbriche di pellicole, come ha scritto il blog di fotografia PetaPixel. In tutto saranno messi in vendita più di 1.100 oggetti tra cui presse, frese, strumenti di misurazioni, dispositivi per testare le lenti (oltre a molte lenti non ancora montate) e macchine fotografiche invendute. PetaPixel ha scritto che l’annuncio dell’asta fallimentare è stato piuttosto inaspettato, anche per gli esperti del settore. Di recente DHW Fototechnik, la società proprietaria del marchio, aveva annunciato l’avvio delle vendite di nuove lenti e prodotti per le sue macchine fotografiche.
L’asta fallimentare di Rolleiflex. È uno dei marchi storici della fotografia, associato alle prime macchine fotografiche biottiche destinate al grande pubblico.
Nel 2018, i giorni di pagamento delle prestazioni previdenziali dell’INPS (l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) coincideranno con i primi giorni “bancabili”, vale a dire i primi giorni non festivi, di ogni mese. Sono compresi i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e indennità di accompagnamento per gli invalidi civili e delle rendite vitalizie dell’INAIL. L’INPS ha però fatto sapere che la rata di gennaio 2018 sarà pagata il secondo giorno bancabile e non il primo: gli accrediti arriveranno mercoledì 3 gennaio.
Le date per l’accredito delle pensioni INPS per il 2018. La rata di gennaio sarà pagata mercoledì 3 gennaio, ma per tutti gli altri mesi del 2018 le pensioni verranno accreditate il primo giorno bancabile.
Nei giorni scorsi, nei pressi dell’Aquila, il capoluogo dell’Abruzzo, sono divampati due incendi che nelle ultime ore si sono avvicinati ai quartieri periferici di Pettino, Cansatessa e alla frazione di Arischia, che si trova pochi chilometri a nord-est del centro dell’Aquila. I due incendi, probabilmente di origine dolosa, si sono diffusi giovedì e sabato a partire da due punti del colle che sovrasta il centro abitato: a nord, dove si trova la frazione di Arischia, e più a sud-ovest, dove ci sono le zone di Cansatessa e Pettino. Gli incendi hanno bruciato l’area boschiva e, a causa del vento, ora si stanno estendendo particolarmente verso la zona di Pettino, dove molte persone lunedì sera hanno lasciato le proprie abitazioni e sono scese in strada.
Gli incendi nei pressi dell’Aquila. Le fiamme sarebbero di origine dolosa e si stanno avvicinando alla città.
Dalle 9.00 del mattino di lunedì 19 ottobre è possibile prenotare i biglietti per vedere al cinema Star Wars: Il risveglio della Forza, il nuovo e molto atteso film della saga di Star Wars (o Guerre Stellari) che uscirà in Italia il 16 dicembre. I biglietti sono disponibili sia nelle biglietterie online sia in quelle fisiche e le modalità variano da cinema a cinema. Il film sarà disponibile sia in 3D sia nella versione “normale” in 2D. Il 20 ottobre, il giorno dopo l’apertura delle prevendite, è stato diffuso anche il terzo, e probabilmente ultimo, trailer del film (qui c’è il primo, e qui il secondo). Ci siamo quasi! Il trailer di #IlRisveglioDellaForza sarà qui il 20 ottobre! pic.twitter.com/4gzNeAMCvJ
Si possono già prenotare i biglietti per “Star Wars: Il risveglio della Forza”. Sono disponibili dalle 9 di stamattina, ma tocca sbrigarsi: "Il Risveglio della Forza" esce il 16 dicembre.
Dieci anni fa, il 16 agosto del 2003, Idi Amin Dada morì in un ospedale della città saudita di Jedda. Per otto anni era stato il presidente dell’Uganda ed è tuttora considerato uno dei dittatori più eccentrici e sanguinari di tutta la storia africana. Si calcola che durante il suo regime furono uccisi circa 300 mila ugandesi. Tra le molte accuse che gli vennero mosse quando era in vita, ci fu anche quella – mai documentata con certezza – di essere un cannibale e di aver mangiato i corpi dei suoi avversari politici. Negli anni Settanta, Amin divenne famoso soprattutto per le sue uniformi vistose e coperte di medaglie inventate e per il suo particolare senso dell’umorismo, che gli guadagnò qualche simpatia persino in Occidente. Amin venne deposto nel 1979, dopo che il paese venne invaso dalla Tanzania. Fino al 2003 visse una vita da nababbo negli alberghi più lussuosi dell’Arabia Saudita.
Chi era Idi Amin. Fu uno dei dittatori più sanguinari ed eccentrici della storia africana, e morì in esilio dieci anni fa.
Negli ultimi due giorni il centrodestra pugliese ha avuto molti problemi nel decidere il candidato da presentare alle prossime elezioni regionali che si svolgeranno il 31 maggio. Forza Italia, il partito di centrodestra più forte nella regione, è diviso sul nome da presentare. Da un lato c’è Francesco Schittulli, un chirurgo di 68 anni appoggiato dall’eurodeputato Raffaele Fitto, considerato all’interno del partito un oppositore di Silvio Berlusconi. Dall’altro c’è il resto del partito che sabato aveva promosso la candidatura di Adriana Poli Bortone, esponente di Fratelli d’Italia (FDI). Oggi la situazione sembra sia cambiata di nuovo. Che sta succedendo dentro Forza Italia? Il caos di questi giorni è l’ultimo episodio di uno scontro che va avanti da mesi tra i dirigenti di Forza Italia più vicini a Silvio Berlusconi e i suoi oppositori interni, guidati da Fitto (la versione lunga delle divisioni interne a Forza Italia si legge qui). Fitto, 45 anni, ex presidente della Puglia, è da tempo molto critico nei confronti di Berlusconi e secondo i principali quotidiani italiani, oramai controlla circa un terzo dei parlamentari di cui dispone Forza Italia (sarebbero dalla sua parte trentacinque deputati e venti senatori). Da tempo Fitto appoggia come governatore della Puglia il chirurgo Francesco Schittulli.
Il caos di Forza Italia in Puglia. Il partito è diviso su chi presentare alle regionali del 31 maggio: è l'ultimo episodio dello scontro interno tra Berlusconi e Fitto.
In un’intervista pubblicata mercoledì in prima pagina da Repubblica l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia – che aveva vinto le elezioni cittadine raccogliendo insieme i voti degli elettori delle diverse sinistre italiane, caso assai raro – ha annunciato l’intenzione di lavorare per costruire un’alleanza tra tutte le forze di sinistra disponibili e il PD, per ricostruire una domanda degli elettori, escludendo i progetti “centristi” di alleanze con i partiti più a destra del PD. E quindi? “Quindi serve un’alleanza aperta, diamole un nome: Campo Progressista, che riunisca le forze di sinistra in grado di assumersi una responsabilità di governo. Non per motivi di potere ma per fare le cose di sinistra. Intendiamoci: anche questo governo ha fatto cose di sinistra, penso alle unioni civili, ma ha dovuto fare anche altre cose che nascevano dalla necessità di arrivare a un compromesso con un partito di centro-destra. Questo non va più bene”.
Il “Campo progressista” annunciato da Pisapia. In un'intervista a Repubblica l'ex sindaco di Milano propone un suo progetto di riunire il PD alla sua sinistra, escludendo i progetti "centristi".
Great american novelist è il titolo del servizio di copertina dell’ultimo numero di Time, che da dieci anni non dedicava il suo articolo più importante a uno scrittore vivente. Era il 2000, e lo scrittore Stephen King. Oggi quella copertina è di Jonathan Franzen, in occasione dell’uscita di Freedom, a nove anni dal suo precedente romanzo Le Correzioni. Le Correzioni è stato accolto come un capolavoro, tanto dalla critica quanto dalla maggior parte dei suoi 3 milioni di lettori nel corso degli anni. Vincitore del National Book Award, è un libro che è entrato in tutte le classifiche dei migliori libri del decennio scorso, un romanzo che ricorda i grandi classici della letteratura dell’Ottocento, disinteressato alle mode della letteratura americana degli ultimi decenni che a volte sembra inseguire la forma più che il contenuto, evitando di affrontare di petto il mondo che ha intorno. È la storia di una famiglia che racchiude in sé i timori e le assurdità di questa epoca, in grado di mettere il lettore profondamente a disagio e farlo innamorare dei suoi personaggi.
Un grande scrittore americano. Recensioni entusiaste e la copertina di Time per Jonathan Franzen e il suo ultimo libro, "Freedom".
I giornali di oggi raccontano l’esito dell’incontro di ieri tra il presidente del Consiglio e i rappresentanti del provvisorio governo tunisino, ai quali il primo aveva proposto un accordo che portasse al contenimento dell’immigrazione clandestina e al rimpatrio dei migranti arrivati in Italia dalla Tunisia nel corso delle ultime settimane. Alla fine dell’incontro le posizioni erano però dove si trovavano all’inizio: con Berlusconi a offrire soldi e sostegno e la Tunisia indisponibile ad accettare rimpatri di massa, magari pure forzosi. Oggi il ministro degli Interni Roberto Maroni tornerà a Tunisi, col compito di vedere se si può chiudere un accordo anche di portata limitata, dopo il lavoro portato avanti ieri dai tecnici. Il nodo resta quello dei rimpatri e delle loro dimensioni. L’Italia vorrebbe riportare forzosamente in Tunisia almeno un centinaio di persone al giorno, la Tunisia non accetta rimpatri di massa e chiede il rispetto delle procedure internazionali. Così racconta il vertice il Corriere della Sera.
La Tunisia ha detto no a Berlusconi. Niente rimpatri di massa e forzosi: oggi Maroni torna a Tunisi.
Da giovedì 11 ottobre nei cinema italiani ci sarà A Star Is Born, il primo film diretto da Bradley Cooper e il primo film da attrice protagonista di Lady Gaga, nome d’arte della cantante Stefani Joanne Angelina Germanotta. Negli Stati Uniti, dove è già uscito, è piaciuto moltissimo e se ne parla per gli Oscar, si stanno ascoltando molto le canzoni e si commenta soprattutto quanto bene Lady Gaga abbia recitato e Cooper abbia diretto il tutto. E si è parlato molto anche degli A Star Is Born che ci sono stati prima di questo: nel 1937, nel 1954 e nel 1976. Tutti noti in Italia come È nata una stella e a loro volta ispirati a un film del 1932, dal titolo A che prezzo Hollywood?. Tutti gli A Star is Born – questo con Lady Gaga è il primo ad aver mantenuto il titolo in inglese anche in Italia – parlano di una donna che prova a diventare una “stella”, del cinema o della musica, e di un uomo che non lo è più come un tempo ma la aiuta a diventarlo. In tutti i film lui e lei si innamorano e mentre lei arriva al meritato successo lui completa il suo declino. Come ha scritto Alissa Wilkinson su Vox, tutti gli A Star is Born sono allo stesso tempo «una storia d’amore, una tragedia e una storia dalle-stelle-alle-stalle con al centro una carismatica figura femminile». Prima di Lady Gaga le protagoniste erano state Janet Gaynor, Judy Garland e Barbra Streisand. Sul perché la storia piaccia così tanto a Hollywood, Wilkinson ha scritto: «È così familiare, è così un archetipo, che non ci sarebbe da stupirsi se dovessimo trovarla già in qualche incisione rupestre preistorica».
“A Star is Born”, per la quarta volta. Il film di Bradley Cooper con Lady Gaga che esce giovedì è l'ennesimo remake di una storia molto nota, e sta piacendo moltissimo.
È nelle sale italiane in questi giorni I due presidenti, storia della special relationship tra Tony Blair e Bill Clinton, che riprendeva gli omonimi rapporti già esistenti in passato tra esponenti del governo statunitense e britannico. Lontano dalla pura riscostruzione storica e anzi molto vicino ad un resoconto romanzato (o meglio dramatized), il film è decisamente qualcosa di più del solito romanzetto politico. Si tratta del terzo ed ultimo film della trilogia su Tony Blair realizzata da Peter Morgan, brillante sceneggiatore inglese emerso proprio grazie a quest’impresa (suo è poi stato lo spettacolo teatrale Frost/Nixon, diventato qualche anno dopo un film) il cui capitolo precedente era il ben più noto e pubblicizzato The Queen. La poco attenta distribuzione italiana aveva deciso di omettere che The Queen, il film che ha fruttato un Oscar ad Helen Mirren grazie all’interpretazione della regina Elisabetta II, è in realtà parte di una saga più ampia. L’omissione era probabilmente dovuta al fatto che il primo film della serie, The Deal, non era destinato al cinema ma pensato e mandato sulla televisione inglese. Adesso invece questo terzo capitolo, anch’esso realizzato per la televisione in inglese, da noi arriva in sala. Misteri. L’incastro distributivo però una volta tanto ci è favorevole, nel senso che I due presidenti, sebbene privo della statura e dell’inventiva di The Queen (al cui timone c’era l’esperto Stephen Frears), è comunque la quadratura perfetta della parabola tracciata da Peter Morgan su Tony Blair, il laburista che sembra un tory, l’uomo che piace a tutti, il traditore per antonomasia.
I due presidenti. È uscito il film sul rapporto tra Tony Blair e Bill Clinton, dallo stesso autore di "The Queen".
Mercoledì mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato a un evento in una scuola elementare di Roma in cui veniva presentata l’agenda scolastica della polizia di stato. Parlando con un gruppo di bambini – ma con ampia presenza di giornalisti – Mattarella ha implicitamente escluso la possibilità di una sua rielezione nel 2022 alla presidenza della Repubblica: L’attività è impegnativa, ma tra otto mesi il mio incarico termina. Come sapete il presidente della Repubblica dura in carica sette anni: io sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi.
Mattarella ha detto che tra qualche mese, quando scadrà il suo mandato, potrà riposarsi. Escludendo di fatto una sua rielezione alla presidenza della Repubblica, dopo che negli ultimi giorni si era parlato della sua successione.
Alla commissione Giustizia del Senato è in discussione il testo del disegno di legge Cirinnà – dal nome della relatrice Monica Cirinnà – su unioni civili e convivenza. Non è ancora chiaro dunque quali saranno i tempi della sua approvazione – sono state presentate più di 4 mila proposte di emendamento – né se l’Italia avrà quindi in tempi brevi una legge che regolamenta i rapporti di coppia al di fuori del matrimonio (l’Italia è rimasto l’unico paese dell’Europa occidentale a non averlo ancora fatto). In attesa di una regolamentazione specifica, il Sole 24 Ore ha messo insieme le cose che due conviventi possono già fare per assicurarsi un minimo di tutela davanti alla legge. L’Istat parla chiaro: in Italia si registrano circa un milione di famiglie di fatto. Fenomeno, tuttavia, ancora privo di una regolamentazione per quel che riguarda il rapporto fra i partner, mentre negli ultimi anni diversi interventi legislativi (quali, la legge 219/2012 sull’equiparazione dei figli legittimi e naturali e la legge 54/2006 sull’affido condiviso esteso a figli di genitori non coniugati) hanno riguardato i diritti e doveri verso i figli , cancellando ogni differenza rispetto ai nati da genitori sposati.
Cosa possono già fare i conviventi, in attesa di una legge. Il Sole 24 Ore ha messo insieme le cose che una coppia di fatto può fare già ora per assicurarsi un minimo di tutela davanti alla legge.
Dr. John, cantautore di New Orleans e pianista blues definito “leggendario” da molti giornali, è morto giovedì 6 giugno in seguito a un attacco di cuore. Aveva 77 anni. Il suo vero nome era Malcolm John McRebennack: durante la sua carriera aveva vinto diversi Grammy Awards e nel 2011 era stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. pic.twitter.com/9ph7kisvHx
È morto Dr. John, cantautore e pianista blues: aveva 77 anni.
L’app Immuni (qui abbiamo spiegato bene come funziona) è ora scaricabile anche dalla maggior parte dei dispositivi Huawei e Honor, che per via di una versione modificata di Android ne avevano finora reso impossibile l’utilizzo. Come ha scritto Sky TG24, «il download di Immuni resta impossibile sugli smartphone Huawei più recenti, non compatibili con i servizi di Google a causa del divieto deciso dall’amministrazione Trump», ma «si tratta di pochi modelli messi in commercio a partire dallo scorso autunno» e Bending Spoons, l’azienda milanese sviluppatrice dell’app, si sta «adoperando per rendere anche questi smartphone compatibili con l’applicazione il prima possibile». Immuni da oggi è operativa in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia; dovrebbe essere attivata in tutta Italia dal 15 giugno.
L’app Immuni ora si può scaricare su molti dispositivi Huawei.
La Festa dei nonni si festeggia oggi, ed è una ricorrenza informale di introduzione recente, almeno in Italia: c’è infatti da quando è in vigore una legge apposita, del 2005. Secondo quanto dice la legge italiana, la Festa dei nonni serve a celebrare “l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”. Secondo la legge regioni, province e comuni hanno il compito di organizzare per la Festa dei nonni iniziative ed eventi che servano alla “valorizzazione del ruolo dei nonni”. È una festa ma non sono previste le chiusure delle scuole, anzi: la legge chiede che vengano promosse iniziative per approfondire le «tematiche relative alle crescenti funzioni assunte dai nonni nella famiglia e nella società». La festa riguarda sia i nonni materni sia i nonni paterni. Negli Stati Uniti la Festa dei nonni esiste fin dal 1978, ma si celebra a settembre. La Festa dei nonni si tiene il 2 ottobre perché è il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra i cosiddetti “angeli custodi”. Riguardo la festa degli angeli custodi, spiega Wikipedia che nacque a Valencia, in Spagna, nel 1411 e venne istituita per l’angelo protettore della città. Prima di allora si festeggiava in concomitanza con la festa di San Michele arcangelo, il 29 settembre. Dopo la scelta di Valencia anche in alcune città della Francia vennero prese iniziative analoghe. Nel corso del 1400 la festa si diffuse anche in altri paesi europei. Nel 1570 papa Pio V indicò quattro feste da consacrare espressamente agli angeli: la festa dell’arcangelo Gabriele, dell’arcangelo Michele, dell’arcangelo Raffaele e degli Angeli Custodi (il 2 ottobre). La festa degli Angeli Custodi venne poi soprressa ma Paolo V nel 1608 la ristabilì e la estese alla Chiesa universale. Papa Clemente X la rese obbligatoria per tutta la Chiesa latina nel 1670.
La storia della Festa dei nonni. È molto recente, in realtà, e c'entra con una Festa degli angeli custodi: nel resto del mondo non è oggi.
Il 18 ottobre è stata inaugurata a Palazzo Reale di Milano la mostra Van Gogh. L’uomo e la terra, dedicata a uno dei più importanti e amati artisti del Novecento. La mostra – organizzata in collaborazione con Expo Milano – resterà aperta fino all’8 marzo 2015, e approfondisce in particolare il rapporto tra uomo e natura. Le opere esposte sono 47 e provengono in particolare dal museo Kröller-Müller di Otterlo, dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dal Centraal Museum di Utrecht e da importanti collezioni private. La mostra – allestita dall’architetto giapponese Kengo – è suddivisa in sei sezioni (L’uomo e la terra; Vita nei campi; Il ritratto moderno; Nature morte; Le lettere; Colore e vita) e raccoglie i primi disegni di contadini e pescatori, ritratti di amici, nature morte, dipinti a olio di paesaggi e vedute – come i panorami della Provenza – e della vita rustica e semplice nei campi. Le opere sono accompagnate e spiegate dalle parole dello stesso Van Gogh, estratte dalle numerose lettere inviate al fratello Theo, amici e famigliari.
La mostra di Van Gogh a Milano. Resterà aperta fino a marzo 2015, ma se non potete andarci qui ci sono alcune opere esposte: ritratti, disegni e dipinti a olio.
Alle 3.30 di venerdì 10 marzo Mario Cattaneo, titolare di un bar/tabaccheria a Gugnano – una frazione del comune di Casaletto Lodigiano, in provincia di Lodi – ha sparato a uno dei quattro ladri che erano entrati nel suo locale: Il ladro, colpito alla schiena, è stato trovato morto a circa 150 metri di distanza. Cattaneo ha 67 anni, è un cacciatore e ha diverse armi regolarmente registrate, compreso il fucile da caccia con cui ha sparato (una doppietta calibro 12): la procura di Lodi lo ha indagato per omicidio volontario, riaprendo un vecchio dibattito sui confini del reato di legittima difesa in casi del genere (soprattutto sulla base di politici di destra come Matteo Salvini e Giorgia Meloni). La particolarità di questo caso è che Cattaneo ha detto di non aver sparato per uccidere, e che anzi il colpo è partito accidentalmente durante una colluttazione con il ladro. I dettagli devono ancora essere chiariti, e la versione di Cattaneo al momento non è stata confermata da nessuna fonte indipendente. Cattaneo vive insieme alla moglie sopra all’Osteria dei Amis, di cui è titolare; nell’appartamento accanto vivono suo figlio, la compagna di suo figlio e i loro tre figli. I ladri – qualcuno dice tre, altri dicono quattro – sono arrivati per rubare un carico di sigarette che era stato consegnato al locale la mattina precedente. Non ci sono molte informazioni su chi siano queste persone: il Corriere della Sera ha parlato di una «banda di stranieri», la Stampa ha scritto che «gli inquirenti ipotizzano che sia dell’Europa dell’Est». A un certo punto Cattaneo e il figlio si sono accorti dell’intrusione, e hanno visto i ladri nel cortile davanti all’osteria con le sigarette già in un sacco. Cattaneo ha detto che i ladri avevano messo alcune sedie all’esterno della porta per impedire che fosse aperta facilmente.
Nuovo caso di cronaca, vecchio dibattito sulla legittima difesa. Stavolta se ne parla per quello che è successo a Casaletto Lodigiano, dove un commerciante ha ucciso un ladro sparandogli alla schiena.
Da un paio di settimane Baltimora, la città più grande del Maryland (Stati Uniti), è ricattata da un gruppo di hacker che è riuscito a bloccare buona parte dei suoi sistemi informatici, rendendo inutilizzabili le email, la gestione delle multe, delle bollette per il consumo idrico e di numerosi altri servizi gestiti dal comune. Il sindaco, Bernard Young, ha detto che per ora il riscatto non sarà pagato e che la città sta collaborando con l’FBI per risolvere la situazione. La vicenda, che sta interessando un’area urbana popolata da circa 600mila persone, dimostra l’estensione dei danni che si possono causare con un singolo attacco informatico alle reti pubbliche e dei servizi. La città di Baltimora aveva scoperto di avere subìto un attacco informatico lo scorso 7 maggio, in seguito all’apertura su uno dei suoi computer di un file che conteneva un “ransomware”: un software malevolo che limita l’accesso ai dispositivi che infetta, rendendo necessario il pagamento di un riscatto per rimuovere la limitazione e rendere nuovamente accessibili i file archiviati sui dispositivi. Semplificando, una volta avviato, il ransomware provvede a criptare i dati sul computer, che possono essere decifrati solo attraverso una chiave digitale, in possesso di chi ha organizzato l’attacco. Il pagamento del riscatto è la condizione posta per ottenere la chiave e avere nuovamente a disposizione i file.
L’attacco informatico che tiene sotto ricatto Baltimora. Da due settimane un malware ha reso inutilizzabili i sistemi per gestire le multe, le bollette e altri servizi della città: gli autori dell'attacco hanno chiesto un riscatto.
Tra i film che verranno presentati alla 71esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che si è aperta ieri, c’è “Pier Paolo Pasolini”, di Abel Ferrara. Il film racconta l’ultimo giorno di vita di Pasolini (ucciso nella notter fra l’1 e il 2 novembre 1975), mescolando fatti storicamente avvenuti a situazioni immaginate da Ferrara. Pasolini è interpretato dall’attore americano Willem Dafoe; del cast fanno parte anche Riccardo Scamarcio (nella parte di Ninetto Davoli), Valerio Mastandrea, Maria de Medeiros e Giada Colagrande. “Pier Paolo Pasolini” verrà presentato il 4 settembre, nel frattempo sono state diffuse molte foto scattate durante le riprese del film. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del film su Pasolini con Willem Dafoe. Il film di Abel Ferrara verrà presentato il 4 settembre a Venezia: ci sono anche Scamarcio e Mastandrea.
Air Italy, la compagnia aerea messa in liquidazione lo scorso 11 febbraio, ha annunciato che riaprirà le vendite dei biglietti ma solo per le rotte Olbia-Roma Fiumicino (e viceversa) e Olbia-Milano Linate (e viceversa). I voli prenotabili saranno solo quelli in partenza dal 14 marzo (quando riaprirà l’aeroporto di Olbia, al momento chiuso per lavori) e fino al 16 aprile. I biglietti si potranno prenotare attraverso il call center (+390789711865) e nelle biglietterie aeroportuali, e nei prossimi giorni verrà comunicato quando saranno riattivate anche le prenotazioni via Internet. Finora la compagnia aveva detto che avrebbe garantito solo i voli fino al 25 febbraio. La decisione è stata presa per garantire la continuità territoriale aerea da e per la Sardegna, cioè i servizi di trasporto agevolati per gli abitanti delle regioni insulari. I servizi per la continuità territoriale prevedono tariffe agevolate per i cittadini residenti in Sardegna, i giovani fino ai 21 anni, gli studenti fino al 27esimo anno, i disabili e gli anziani oltre i 70 anni. I voli saranno operati da equipaggi e aeromobili noleggiati, e non con velivoli e dipendenti di Air Italy.
Air Italy riaprirà la vendita dei biglietti dei voli per e dalla Sardegna fino al 16 aprile.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.442 nuovi casi positivi da coronavirus e 385 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 21.518 (199 in meno di ieri), di cui 2.110 nei reparti di terapia intensiva (32 in meno di ieri) e 19.408 negli altri reparti (167 in meno di ieri). Sono stati analizzati in totale 149.342 tamponi molecolari e 133.065 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’8 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,1 per cento. Nella giornata di venerdì i contagi registrati erano stati 14.218 e i morti 377. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono la Lombardia (1.923), la Campania (1.546), l’Emilia-Romagna (1.383), il Lazio (1.014) e la Puglia (926).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, sabato 6 febbraio.
Nella puntata di domenica 12 gennaio di Mezz’ora in più, il programma di Lucia Annunziata su Rai Tre, è andata in onda un’intervista all’ex ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti, che si era dimesso prima di Natale dicendo di aver ottenuto pochi fondi con la legge di bilancio. Fioramonti ha poi anche lasciato il Movimento 5 Stelle per passare al “gruppo misto”. Fioramonti ha risposto ad alcune domande sulle sue dimissioni dicendo, tra le altre cose, che quando ha inviato la lettera al Presidente del Consiglio non si aspettava che venisse accettata: Come nascono le sue dimissioni? Le mie dimissioni nascono da lontano. Io già da viceministro del governo Conte I, nella primavera del 2019, avevo indicato chiaramente che bisognava fare uno sforzo importante per l’università e la ricerca: a suo tempo io ero viceministro con quella delega. Creato il Conte II, diventato ministro, ho preso questa cosa ancora più seriamente. Servivano più risorse e almeno 2 miliardi per la scuola.
Fioramonti non si aspettava che le sue dimissioni fossero accettate. La lettera di dimissioni, ha spiegato, «era anche un modo per dire "faccio sul serio"».
Sergio Bonelli Editore, la casa editrice che pubblica tra gli altri i fumetti Dylan Dog, Tex e Julia, ha annunciato un aumento dei prezzi da questo mese. Il costo degli albi mensili da 96 pagine (tra cui Dylan Dog, Tex, Zagor, Dragonero, Nathan Never e Dampyr) aumenterà di 40 centesimi, da 3 euro e 50 a 3 euro e 90. Julia invece passerà da 4 a 4,50 euro e Martin Mystère da 5,70 a 6,30 euro. L’aumento dei prezzi è stato annunciato da Davide Bonelli, direttore della casa editrice, sull’ultimo numero di Julia: Gli effetti della crisi economica che tutti noi stiamo vivendo e affrontando, e di cui ci danno testimonianza, giorno dopo giorno, tutti i mezzi di informazione sia analogici che digitali, hanno avuto ripercussioni su ogni aspetto della nostra vita, e la carta stampata ne ha risentito enormemente e in maniera – assicurano gli esperti – ineluttabilmente negativa.
I prezzi dei fumetti di Sergio Bonelli Editore aumentano da questo mese.
Quasi tutte le regioni italiane inizieranno la vaccinazione delle persone sopra gli 80 anni in ritardo rispetto ai tempi previsti, e ognuna per conto suo. Il piano vaccini nazionale approvato a dicembre non prevede un preciso coordinamento nella gestione della somministrazione, né tempi comuni in tutta Italia. L’autonomia sanitaria infatti consente alle Regioni di organizzarsi da sole, con il risultato che alcune hanno già avviato le prenotazioni per l’ultima parte della cosiddetta “fase 1”, quella che dopo gli operatori sanitari e gli ospiti delle RSA coinvolgerà gli anziani sopra gli 80 anni. Altre invece non hanno ancora comunicato nulla. Se in provincia di Bolzano la vaccinazione delle persone sopra agli 80 anni è cominciata da alcune settimane, in quella di Trento, in Lazio e in Campania sono stati attivati in questi giorni i sistemi di preparazione. In certe regioni le somministrazioni inizieranno alla metà di febbraio, in altre non ci sono ancora date ufficiali, e in altre ancora, come in Lombardia, è già stato detto che gli anziani dovranno aspettare almeno fino alla fine di marzo. La situazione insomma, come per molti altri aspetti della gestione sanitaria dell’epidemia, è assai disomogenea tra regione e regione.
Le vaccinazioni per gli anziani cominciano in ordine sparso. Alcune regioni hanno attivato le prenotazioni per gli over 80, altre cominceranno a breve le somministrazioni: in Lombardia bisognerà aspettare fine marzo.
Oggi il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento. Alle 14.30 il presidente della BCE Mario Draghi ha tenuto una conferenza stampa in cui ha spiegato le decisioni e ha risposto ad alcune domande dei giornalisti: le sue dichiarazioni hanno causato ribassi nelle principali borse europee, che fino a prima dell’inizio della conferenza stampa erano in attivo. Quello che ha detto Draghi riguarda uno dei punti principali di cui si discute dall’inizio della crisi europea, ovvero il ruolo che deve avere la Banca Centrale Europea nell’aiutare i paesi che si trovano in maggiore difficoltà. Il passaggio più notevole della conferenza stampa di Draghi è stato probabilmente questo:
Il brutto pomeriggio delle Borse, ieri. Il grafico mostra nitidamente il momento in cui Draghi ha iniziato a parlare, quindi meglio capire bene che cosa ha detto.
Ieri notte a Roma due persone sono rimaste gravemente ferite dopo che un gruppo di tifosi milanisti, di ritorno dalla finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus vinta dalla Juventus, hanno attaccato un bar del centro. I due feriti sono un 40enne e un 26enne che i giornali descrivono in gravi condizioni, anche se non in pericolo di vita. I due hanno subito ferite da coltello e un ragazzo di 19 anni è stata arrestato con l’accusa di tentato duplice omicidio. In tutto, 71 persone sono state identificate e hanno ricevuto il DASPO – cioè il divieto di assistere alle manifestazioni sportive – perché ritenute coinvolte nell’aggressione. L’incidente è avvenuto intorno all’una di notte, mentre un gruppo di tre pullman di tifosi milanisti – che secondo il Corriere della Sera facevano parte di una colonna più grande, sorvegliata dalla polizia – si trovavano in coda nel centro di Roma, vicino alle mura del Vaticano. I tifosi hanno raccontato di essere scesi per reagire a un’aggressione: secondo la loro versione, riportata da Repubblica, qualcuno ha attaccato i pullman con calci e scossoni. Secondo quanto riportano i giornali, in tutto sono scesi 71 tifosi che hanno attaccato un bar poco lontano (il Corriere della Sera scrive che uno degli autisti è stato costretto a fermarsi proprio dai tifosi).
Gli incidenti dopo la finale di Coppa Italia. A Roma due persone sono state ferite gravemente – ma non sono in pericolo di vita – dopo uno scontro con alcuni tifosi milanisti: 70 di loro hanno ricevuto il DASPO.
Tra le persone venute meglio in foto questa settimana ci sono i soliti Brad Pitt e Angelina Jolie (e grazie tante), Bruce Springsteen con la moglie Patti Scialfa, Cristiano Ronaldo con il figlio Cristiano Ronaldo jr. e poi Larry David e Michael Richards, rispettivamente autore e attore della serie tv Seinfeld. E c’è anche Jerry Seinfeld, protagonista della serie, a una serata in onore del comico Don Rickles, insieme a David Letterman, Jon Stewart e Robert de Niro. Poi Rihanna con uno stupendo abito bianco, Michelle Obama che chiede la liberazione delle ragazze rapite in Nigeria, Robin Wright un po’ sperduta tra la folla e, per chi si fosse appassionato all’articolo sui muscoli degli attori, un muscolosissimo attore di Bollywood. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Schiene molto celebri. Rihanna, Cristiano Ronaldo con Cristiano Ronaldo jr. e un muscoloso attore di Bollywood, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana.
Da qualche mese abbiamo iniziato a mettere insieme elenchi di generi o tipi di film presenti sul grande e mutevole catalogo di Netflix Italia, per dare una mano a chi dovesse arenarsi per colpa del maledetto paradosso di troppa scelta. Abbiamo già fatto elenchi dei migliori film da Festival e da Oscar e dei migliori film horror, italiani, documentari, classici, di fantascienza, con tanta musica dentro e di paesi che non siano Italia, Stati Uniti o Regno Unito. Quando ormai San Valentino è passato da più di un mese, è il momento giusto per dedicarsi alle più interessanti commedie romantiche di Netflix Italia. Tutti i generi cinematografici sono fluidi e molti film, spesso i più belli, sono tante cose insieme e nessuna in particolare. Anche nel caso delle commedie romantiche i confini sono vaghi. Non è per esempio necessario che tutte le commedie romantiche finiscano con un «e vissero per sempre felici e contenti». Basta che ci sia qualcuno che si innamora, o che ricorda quando era innamorato. Non ci saranno comunque spoiler sul finale di nessuno, altrimenti che gusto c’è.
Le migliori commedie romantiche su Netflix. Film in cui qualcuno si innamora, o racconta di essersi innamorato, o non vuole innamorarsi e invece si innamora, eccetera.
1878. Tram (s. m.) Passata la vague, tipicamente settecentesca, delle carrozze francesi, l’Ottocento vede diffondersi più rapidi mezzi di trasporto a trazione animale di origine inglese: il break, «cocchio grande, aperto, a quattro ruote, con alto sedile per il cocchiere. A Roma, brecche» (DM, 1905, s. v.); il brougham (o brum), carrozza chiusa, a quattro ruote, adibita al trasporto di due sole persone e utilizzata anche come vettura di piazza (prende il nome da Lord Brougham, il suo primo proprietario; sarà scalzata dal TAXI [1914]); il buggy, «veicolo aperto a un cavallo, per una o due persone» (Messeri, 1955a, p. 7); il cab, piccola carrozza di piazza, a due ruote, in cui il cocchiere sedeva nella parte posteriore (in alto); il dogcart, la piccola carrozza aperta, a quattro ruote e tre posti – uno inizialmente per il cane, gli altri due occupati da viaggiatori seduti schiena a schiena –, che farà riandare Giuseppe Tomasi di Lampedusa, in un racconto del 1955 (Ricordi d’infanzia: I racconti, prefazione di G. Lanza Tomasi, Feltrinelli, Milano 2005 [1a ed. 1961], p. 74), alla Sicilia degli anni in cui era bambino: guidato dal padre dell’autore, ospitava la madre e qualche altra donna della compagnia (gli uomini montavano gli asini) nelle escursioni domenicali delle colazioni alla Venarìa, il «padiglioncino di caccia posto su un’altura un po’ prima di Montevago»; il drag, carrozza elegante, trainata da quattro cavalli, «con sedili anche sulla cima» (Messeri, 1955a, p. 7); lo hansom (o hansom-cab), dal nome dell’architetto che l’aveva inventato, Joseph Aloysius Hansom («Ha oramai settanta anni questa vettura a due grandi ruote, portante una cassa interamente coperta, che si può chiudere davanti con una porta a due battenti e con cristalli intelaiati, ripiegati in alto nell’interno. Il cocchiere è collocato di dietro, al dissopra della cassa, in modo speciale per potere ben dirigere il cavallo. Il viaggiatore ha il vantaggio di vedere liberamente davanti a s[é]»: Belloni, 1901, pp. 114 ss.); il tandem, influenzato dal precedente («È anche questo un veicolo di origine inglese, adottato dai cacciatori a cavallo che sogliono recarsi ai meets in vettura, attaccando il cavallo da caccia, bell’e sellato, davanti a quello da tiro; da ciò la parola tandem, che vuol dire l’uno davanti all’altro»: ivi, p. 115); il tilbury, carrozza scoperta a due ruote e due posti (dal nome dell’omonimo costruttore londinese); la victoria (o vittoria), carrozza scoperta, e aperta sul lato, a quattro ruote, due cavalli, due posti; il whisky (o wisky, wiski: Longhi, Toccagni, 1956, s. v.; Benedetti, 1974, pp. 171 ss.), carrozza aperta a due ruote, molto alta e leggera, tirata da un solo cavallo; il mail coach e stage coach, carrozze signorili (la prima, con tutta evidenza, adibita in origine al servizio di posta); il carrick, la mylord (o milord) («manca in inglese in questo significato»: Messeri, 1955a, p. 8), il pony chaise ecc. Con le veloci carrozze postali guidate dai corrieri, e le meno costose ma lentissime carrozze di piazza condotte dai vetturini («facevano al massimo 30-40 km al giorno con diverse fermate per non sfiancare i cavalli, portando pacchi, notizie, persone in vari luoghi delle campagne o nei centri intermedi toccati»: Maggi, 2007, p. 14), le diligenze, inaugurate alla fine del Settecento, erano il principale mezzo di trasporto viaggiatori nell’Italia della prima metà del XIX secolo e, già allora, prevedevano tariffe differenziate per classi («un posto nel cosiddetto coupé, che si trovava davanti alla carrozza e permetteva di vedere il percorso pur stando al coperto, costava più di un sedile dell’interieur, dal quale non si poteva vedere la strada, e di un posto sul cabriolet, al di sopra della vettura all’aperto»: ivi, pp. 13 ss.).
Itabolario: Tram (1878). Le origini e gli antenati del tram, uno dei mezzi di trasporto urbano più diffusi, che da fine Ottocento a oggi non è cambiato molto.
I nuovi film nelle sale sono nove, questo fine settimana, ma non c’è molto di interessante. Il film che esce dappertutto dopo settimane di sfinente promozione è Il Dittatore, con Sacha Baron Cohen (quello di Borat e Brüno, per capirci). Cohen è Haffaz Aladeen, un dittatore nordafricano che ricorda molto Gheddafi: in seguito a una congiura di palazzo viene sostituito con un sosia e costretto a una specie di esilio newyorkese. C’è poi 21 Jump Street, che è piaciuto molto, e che racconta di due disastrosi agenti di polizia che vengono assegnati a una missione sotto copertura in un liceo, e si mimetizzano faticosamente tra i teenager scoprendo di non aver mai superato la propria adolescenza. Le paludi della morte, invece, è il nuovo film della figlia di Michael Mann, Ami Canaan, e parla della caccia a un serial killer che rapisce le ragazzine in una zona di paludi con una brutta reputazione. Per i fan, nel cast ci sono Jessica Chastain e Jeffrey Dean Morgan, quello che assomiglia in modo impressionante a Javier Bardem.
I film del weekend. Il Dittatore di Sacha Baron Cohen, un film su due poliziotti che si fingono liceali, un road movie con Jane Birkin: tutti i trailer.
Sono usciti i nuovi dati di Audimovie, la società che rileva e diffonde i dati sugli spettatori nei cinema italiani, relativi al periodo dal 30 ottobre al 3 dicembre 2014. I dati vengono costruiti sulla base del numero di spettatori, spettacolo per spettacolo, in un campione di circa 3.000 sale in 1.100 cinema di 480 città italiane. A novembre le presenze al cinema sono risultate raddoppiate da ottobre: 12 milioni contro 6. I film più visti dal 30 ottobre al 3 dicembre 2014 in Italia sono stati:
I film più visti a novembre in Italia. E quelli più visti in assoluto dall'inizio dell'anno: una classifica con diverse sorprese.
La richiesta di dimissioni di Stefano Fassina è stata un’«incoscienza dei liberal» (Krugman sulla BCE e la politica economica europea dice ben peggio: fosse stato responsabile economico, che figura…). Eppure, bisognerà provare a discutere per bene del “caso”, di questa polemica tra destra-sinistra all’interno del PD, variamente declinata fino alla più seria, reale e simbolica – ma molto approssimativamente raccontata – contrapposizione con Ichino. Liquidare Fassina come un “ferrovecchio ideologizzato” o “fuori dal mondo” è altrettanto inaccettabile che tacciare Ichino come di “destra” o “traditore del popolo”. Sono due riflessi condizionati speculari, e sorvolare sul primo definendo il secondo come “stalinista” è scorretto. L’accusa di stalinismo, poi, è sempre un po’ sparata grossa e prima o poi ricade addosso: “liberal-stalinisti”, già li chiamano in rete. Vi sarà sfuggita, ma in questi mesi è andata avanti una surreale polemica sul “togliattismo” di certa gioventù democratica – una mimica di dubbia o malriuscita autoironia, ché verrebbe in mente quella poesia di Saba, “a un giovane comunista” (in cui, manco a dirlo, si parteggia per il canarino e i poeti matti più che per Togliatti). Ma lasciamo stare la poesia, in questo tempo totus oeconomicus, specialmente. Il linguaggio si fa spiccio, e a volte rozzo. Renzi, altro riferimento nell’accusa di destrismo (e berlusconismo, stavolta), che ha ricevuto la sprezzante critica di Fassina, dopo aver dato in outsourcing a Zingales la politica economica del PD, aveva parlato del responsabile economico come di «un burocrate chiuso in una stanza del Nazareno», ignorandone il curriculum ma soprattutto il fatto che in questi anni drammatici ha girato quasi tutte le nostre fabbriche in crisi.
L’incoscienza dei liberal. Fassina, Ichino, il Partito Democratico e la sinistra dei nostri tempi.
Chi è entrato almeno una volta da Lush associa il nome dell’azienda inglese di prodotti per la cura e la pulizia del corpo a negozi profumati dove commessi entusiasti riempiono i clienti di complimenti, a confezioni nere molto semplici e riciclabili, alle etichette con sopra il nome e il disegno del viso di chi ha preparato il prodotto. Saponi, creme, bombe da bagno sono tutti preparati a mano e con ingredienti ricercati e biologici, e si vendono solitamente a peso: una saponetta al miele costa per esempio 5,90 euro all’etto, un olio da massaggio agli agrumi 9,50 euro per 50 grammi, e uno shampoo alla frutta 7,50 euro per 100 grammi. Ma Lush non è solo un marchio con un’identità molto studiata (ha anche un manifesto di valori): è anche un’azienda molto attiva dal punto di vista politico e sociale. Oltre a non testare i cosmetici sugli animali e a realizzare solo prodotti vegetariani, (non vende in Cina perché le leggi locali proibiscono la vendita di prodotti cosmetici non testati sugli animali), Lush sostiene e finanzia molti gruppi di attivisti di sinistra impegnati negli ambiti più diversi, dal rispetto per l’ambiente ai diritti della comunità LGBT: su Quartz la giornalista Aamna Mohdin spiega come e perché Lush lo fa. Mohdin precisa anche che l’azienda non sembra correre rischi legali sostenendo gli attivisti, per quanto radicali, dato che si tratta sempre di gruppi nonviolenti, spesso finanziati anche da altre società, come l’azienda di abbigliamento tecnico Patagonia.
Le buone azioni di Lush. Non si limita a produrre saponi e cosmetici con ingredienti equo solidali: finanzia campagne in tutto il mondo a sostegno dell'ambiente e per i diritti delle persone LGBT.
No Man’s Sky è un videogioco uscito ad agosto per Playstation 4 e PC; ed è un ambizioso e forse folle tentativo di ricreare in un videogioco un intero universo composto da più di 18 miliardi di miliardi di pianeti, ognuno con le sue leggi e le sue creature. No Man’s Sky non si può finire: ogni giocatore deve esplorare pianeti, scoprire e raccogliere risorse per migliorare la propria nave spaziale con cui può commerciare o scontrarsi con altri giocatori. Ogni pianeta è abitato (alcuni magari no, ma chi può dirlo?) da razze aliene di ogni tipo, create – così come i pianeti – da un algoritmo. Hello Games, il piccolo studio di videogiochi che lo ha realizzato, ha elaborato le regole lasciando che fossero quelle regole a creare tutto il resto, in modo casuale ma matematicamente ineccepibile. Su The Verge c’è una specie di diario di bordo di un giornalista che ci sta giocando e racconta le sue «disavventure in un universo di fantascienza creato con generazione procedurale». Qui sotto c’è una raccolta di alcune delle più strane creature in cui i giocatori si sono imbattute: arrivano quasi tutte da un apposito canale di Reddit, e sono quasi tutti screenshot. Sono una goccia nell’oceano: già dopo poche ore di gioco in No Man’s Sky erano state scoperte più di 10 milioni di specie; da quando siamo sulla Terra non ne abbiamo ancora scoperte così tante. Alcune sono stranissime, altre più o meno assimilabili a specie umane, qualcuno a quelle di qualche film di fantascienza altre ancora sembrano uscite da questo libro, qualcuna dai vostri peggiori incubi. Altro che Pokémon.
Le stranissime creature di “No Man’s Sky”. Provate a immaginare una creatura che non esiste: difficilmente riuscirete a fare meglio dell'algoritmo di questo videogioco.
Nel 1992 Steve Albini aveva trent’anni. Era nato a Pasadena, in California, e dopo la scuola superiore si era trasferito a Evanston, in Illinois, per studiare giornalismo alla Northwestern University. Suonava anche, nel tempo libero: nel 1982 produsse e pubblicò un disco, “Lungs”, con la sua band di allora, i Big Black. Nello stesso anno aveva fondato una casa di produzione indipendente, la Ruthless Record, nella quale lavorò fino al 1990. Negli anni successivi sarebbe diventato un famoso e stimato produttore di grande musica rock. Ma non lo era ancora nel 1992, quando i Nirvana avevano appena pubblicato un disco che nei primi mesi aveva venduto 400 mila copie alla settimana negli Stati Uniti, e che a oggi si stima ne abbia vendute più di 30 milioni: era “Nevermind”, la cui prima canzone era la famosissima “Smells Like Teen Spirit”. Dopo aver promosso il disco con un lungo tour, i Nirvana si rifiutarono di iniziarne un secondo negli Stati Uniti, spiegando di essere stanchi. Alla fine di quell’anno ci furono anche alcuni problemi con le rendite dei dischi: Kurt Cobain, il cantante della band, riteneva di dover guadagnare molto più degli altri in quanto autore di gran parte delle canzoni. Il resto della band trovò un accordo per quanto riguardava i guadagni legati a “Nevermind”, ma Cobain fece pressioni affinché fosse esteso anche ai guadagni del primo disco, “Bleach”: dopo qualche tempo si arrivò a un accordo, ma questo fatto alimentò varie voci riguardo il cattivo umore all’interno del gruppo.
L’uomo che voleva produrre i Nirvana. L'originale lettera che Steve Albini scrisse nel 1992 alla band di Kurt Cobain per convincerli ad arruolarlo nel loro nuovo disco.
In occasione dell’uscita della guida “Best in Travel 2015”, che raccoglie e suggerisce consigli e tendenze sui viaggi per il prossimo anno – la casa editrice Lonely Planet ha pubblicato una classifica delle 10 città da visitare nel 2015. La lista è il risultato delle indicazioni dei redattori che lavorano per la casa editrice in tutto il mondo, a cui è stato chiesto quali luoghi avessero qualche cosa di speciale da offrire per il 2015: infatti in tutte nel 2015 si celebra l’anniversario di qualcosa. «La lista di quest’anno», ha spiegato il direttore editoriale Tom Hall, «è una buona combinazione tra città piuttosto ovvie e altre meno scontate». Della lista fa parte anche Milano, e pure piuttosto in alto, principalmente per via di Expo 2015. Oltre alla lista delle dieci città, Lonely Planet ha fatto anche una classifica delle dieci regioni (intese come aree più grandi di una città e più piccole di una nazione) e dei dieci paesi da visitare nel 2015.
Le 10 città da visitare nel 2015 secondo Lonely Planet. C'è anche Milano, e pure piuttosto in alto, tra i consigli sui posti da visitare il prossimo anno.
Il settimanale Economist ha dedicato un lungo articolo ai rischi della società “post-fattuale” in cui, secondo molto esperti, ci troviamo a vivere. “Post-fattuale” – (“post-truth”) – è un termine inventato da David Roberts, un blogger che scriveva sul sito ambientalista Grist e serve a spiegare la crescente inclinazione di parte della società moderna a credere a notizie false o fortemente alterate: le “bufale”, come si dice in Italia. Il termine post fattuale o post verità è tornato particolarmente di attualità nell’ultimo anno. Diversi episodi, avvenuti in particolare nel corso dell’ultima estate, sembrano aver dato un’ulteriore conferma alle teoria di Grist. Tra le altre, l’Economist elenca il successo del candidato alla presidenza americana Donald Trump, probabilmente il politico meno legato alla realtà dei fatti della recente storia americana. Il settimanale cita anche la vittoria dei “Leave” al referendum Brexit nel Regno Unito, ottenuta in parte grazie anche alla diffusione di numeri falsi, come il fatto che il paese paghi ogni settimana 350 milioni di sterline all’Unione Europea, che invece potrebbero essere spesi altrove.
I pericoli della società post-fattuale. Secondo un lungo articolo dell'Economist negli ultimi anni siamo diventati sempre più vulnerabili alle bugie e alle manipolazioni: cos'è successo?.
Aggiornamento di sabato 8 aprile: Twitter ha ritirato la causa contro il governo degli Stati Uniti dopo che alcuni avvocati del Dipartimento della giustizia avevano fatto sapere di aver abbandonato gli sforzi per conoscere l’identità dell’account @ALT_uscis. Il Guardian ha definito la conclusione della vicenda una vittoria per i difensori della libertà di parola. ***
Twitter ha ritirato la causa contro il governo degli Stati Uniti. Il governo aveva chiesto di sapere l'identità del proprietario di un account molto critico con la presidenza Trump, poi ha deciso di lasciar perdere.
Martedì sera l’assessore alla Sicurezza di Voghera, il leghista Massimo Adriatici, ha ucciso con un colpo di pistola Youns El Bossettaoui, cittadino marocchino trentanovenne, in una piazza del centro della città. Sembra che Adriatici avesse un porto d’armi, tuttavia l’episodio ha spinto alcuni politici – tra cui il segretario del Partito Democratico Enrico Letta e alcuni esponenti di Italia Viva – a mettere in discussione le regole che permettono ai privati di detenere e portare armi da fuoco con sé, questione che era già emersa di recente per via di un altro caso di cronaca, gli omicidi avvenuti in un quartiere residenziale di Ardea lo scorso 13 giugno. L’Italia è un paese tradizionalmente considerato molto severo nella legislazione sulle armi. In realtà, per quanto le regole siano più severe rispetto agli Stati Uniti e a molti paesi anglosassoni, comprare e tenere in casa un’arma non è poi così complicato; peraltro, nel 2018, il governo Conte I aveva introdotto alcune nuove regole che ampliano le possibilità di detenere armi per uso sportivo.
Come sono le regole sulle armi in Italia. Cosa è richiesto attualmente per ottenere i vari permessi, cosa consente di fare il “porto” e quante ce ne sono in tutto nel paese.
23.10 – Dice il candidato sconfitto Salvatore Scalzo: «La proclamazione da parte dell’ufficio elettorale centrale mi sembra una decisione inopportuna perchè, da un lato, si segnalano e si verbalizzano gravissime irregolarità in una sezione e che non hanno precedenti nella storia di questa città, e dall’altro si considerano i voti della stessa nel computo finale. Posso comprendere che la Commissione, che tra l’altro ha svolto un lavoro di controllo molto positivo ed apprezzabile, abbia voluto lasciare ad una seconda fase tutti i controlli e gli accertamenti di rilevanza penale che riguardano le accertate irregolarità del voto. Ma ritengo, come tutte le forze politiche che oggi si sono presentate in Prefettura, che proprio quelle accertate irregolarità, unite ad altre diffuse e preoccupanti anomalie presenti in diverse sezioni ed unite ancora ad un’inchiesta in corso sulla compravendita di voti, avrebbero dovuto spingere la Commissione a non chiudere con la proclamazione. Oggi il sindaco Abramo si ritrova in una situazione di legittimità e trasparenza democratica ridotte e sotto il peso di ombre che non fanno bene nè alla sua futura amministrazione, nè alla nostra città. Da parte nostra c’è l’intenzione di procedere ai ricorsi necessari e successivi nella consapevolezza che la battaglia per il voto libero e la democrazia sia un obbligo nei confronti della città tutta». Aggiornamento 22.09 – L’Ufficio elettorale centrale ha dichiarato Abramo sindaco di Catanzaro, a conclusione dello scrutinio delle tre sezioni che erano rimaste aperte e della verifica dei verbali delle altre 87 sezioni. «Abbiamo trasmesso la dichiarazione di proclamazione di Abramo avendo superato la maggioranza assoluta dei voti, fissata a 28.673. Abramo ne ha avuti 28.803, 130 sopra il 50%».
Il centrosinistra chiede l’annullamento del voto a Catanzaro. Il testo dell'esposto presentato dopo la verifica di irregolarità e col conteggio dei voti tuttora sospeso: ma in serata l'ufficio elettorale dichiara vincitore e sindaco Sergio Abramo.
Lo scorso 28 marzo, gli astronomi della NASA hanno osservato un insolito lampo di luce nel cielo: una enorme emissione di raggi gamma mai vista prima. Le immagini del fenomeno erano state registrate dal satellite Swift in orbita per studiare i lampi gamma (gamma ray burst, GRB), i fenomeni più energetici fino a ora osservati nello spazio. Secondo gli astronomi i GRB sono dovuti all’aumento della materia in corrispondenza dei buchi neri, fenomeno che può portare all’emissione di potenti raggi gamma, una radiazione elettromagnetica con produzione di fotoni ad alta energia (semplificando, i fotoni sono particelle elementari che costituiscono quella che chiamiamo luce). Analizzando le immagini fornite da Swift, gli astronomi si sono resi conto che non si trattava di una tipica emissione di raggi gamma. Il lampo, che in genere dura qualche millesimo di secondo e al massimo qualche decina di minuti è durato per settimane e, a distanza di due mesi e mezzo, continua ancora a illuminare la porzione di cielo dove è stato osservato. Due ricerche scientifiche sul fenomeno, pubblicate sull’ultimo numero della rivista scientifica Science, provano a dare una spiegazione a questo particolare e insolito fenomeno.
La stella mangiata dal buco nero. Succede a 4 miliardi di anni luce da qui ed è il lampo di raggi gamma più intenso e duraturo mai osservato dalla Terra.
La compagnia petrolifera BP ha annunciato che spenderà circa 1,7 miliardi di dollari per chiudere le ultime pendenze legali dovute a Deepwater Horizon, la grande piattaforma petrolifera andata distrutta nel Golfo del Messico nel 2010 che creò un enorme danno ambientale. In un comunicato, l’azienda ha detto di avere messo in conto per il suo trimestre più recente, quello di fine 2017, la cifra necessaria per coprire le ultime spese dovute alla perdita di petrolio in mare, che causò l’inquinamento delle coste della Louisiana. Dal 2010, BP ha speso più di 60 miliardi di dollari per la bonifica della zona e per i risarcimenti. Nell’incidente morirono 11 operai, mentre nei giorni successivi da uno dei pozzi rimasti aperti sul fondale fuoriuscirono oltre 500 milioni di litri di petrolio.
BP spenderà circa 1,7 miliardi di dollari per gli ultimi risarcimenti legati al disastro ambientale di Deepwater Horizon.
Martedì 29 settembre si è tenuto a San Francisco, Negli Stati Uniti, un evento speciale di Google per la presentazione di due suoi nuovi smartphone Nexus e altri prodotti, compresa una versione rivista di Chromecast e il tablet Pixel C. I nuovi modelli di Nexus, il Nexus 5X e Nexus 6P, sono un’evoluzione dei modelli precedenti, e molte delle loro caratteristiche erano già state anticipate nei giorni scorsi dai siti di tecnologia: sono più potenti, hanno fotocamere migliori e utilizzano Android Marshmallow, l’ultima versione del sistema operativo di Google. Pixel C è un tablet, ma al tempo stesso una via di mezzo con un laptop grazie a una tastiera magnetica. I nuovi Chromecast possono essere utilizzati per vedere contenuti in streaming sul televisore, utilizzare i videogiochi e per riprodurre musica attraverso un impianto stereo.
I nuovi Google Nexus 5X e 6P e Chromecast. Le cose da sapere sui nuovi cosi appena presentati: due smartphone, un tablet e due nuove Chromecast.
Nell’ultimo trimestre gli utili di Samsung sono diminuiti del 56 per cento su base annua, fermandosi a a 5,6 miliardi di dollari, un risultato in linea con quanto preventivato dalla società sudcoreana a inizio luglio. Si tratta del secondo trimestre consecutivo in cui Samsung vede i suoi profitti più che dimezzati (nel trimestre precedente aveva perso il 60 per cento) e il terzo trimestre consecutivo in calo. Così come nello scorso trimestre, anche per questo Samsung ha motivato il calo dei profitti con la minore domanda di microchip e di schermi, che l’azienda fornisce a numerosi produttori di smartphone e che costituiscono la sua principale fonte di profitti. Samsung ha anche citato, tra le cause, le tensioni tra Stati Uniti e Cina e una disputa con il Giappone che a partire dal 4 luglio ha deciso di limitare l’esportazione in Corea del Sud di materiali utilizzati per la produzione di display e chip per gli smartphone.
Nell’ultimo trimestre gli utili di Samsung sono diminuiti del 56 per cento.
Dallo scorso 21 settembre, Stephen Elop è il nuovo presidente e amministratore delegato di Nokia. Già responsabile del settore Business di Microsoft, Elop ha il difficile compito di riportare sulla giusta strada la società, che da alcuni anni fatica a sostenere i ritmi della concorrenza, specialmente nel settore in piena espansione degli smartphone. In questi mesi il CEO ha analizzato la situazione di Nokia ed è ora pronto per presentare la nuova strategia per la società, che sarà annunciata venerdì prossimo a Londra. Il Wall Street Journal, intanto, è entrato in possesso di un documento interno e riservato, inviato da Elop ai manager della società per prepararli all’annuncio di fine settimana, che non appare molto incoraggiante.
«Stiamo andando a fuoco». Il WSJ è venuto in possesso di un documento riservato del nuovo CEO di Nokia, che mette l'azienda davanti alla dura realtà.
Oggi si vota per i ballottaggi, domani pure, e questa campagna elettorale appena conclusa ha attirato comprensibilmente interessi e attenzioni che si riflettono nell’elenco delle cose più lette sul Post di questa settimana. Inutile specificare che si è parlato soprattutto di Milano, per il valore politico nazionale della competizione e perché effettivamente se ne sono viste di tutti i colori. C’è anche altro, però: per esempio il racconto di cosa fu la strage di Srebrenica, nella settimana dell’arresto di Ratko Mladic. Noi vi raccomandiamo sempre di andare a votare, se nella vostra città o provincia si tiene uno dei ballottaggi. Buona domenica, noi siamo qua. – Letizia Moratti e il caso Sucate – I dieci posti preferiti di Milano di Giuliano Pisapia – Gli intellettuali anticomunisti che credettero in Berlusconi – Letizia Moratti ha già perso – Un anno senza Lost
Sunday Post. Le tredici cose più lette sul Post di questa settimana pre-elettorale.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
La lettera dei prodiani contro Bersani. Sette parlamentari del PD, guidati da Arturo Parisi, annunciano che d'ora in poi concorreranno alla vita del partito «valutando occasione per occasione».
Il sito scandalistico americano TMZ ha pubblicato messaggi privati di Asia Argento sulla sua relazione con Jimmy Bennett, l’attore statunitense che Argento ha pagato dopo che lui le aveva chiesto un risarcimento per averlo aggredito sessualmente quando aveva 17 anni, nel 2013. TMZ – che è solitamente considerato affidabile nei contenuti che pubblica ma che è anche noto per i modi eticamente discutibili con cui ottiene notizie e informazioni – ha pubblicato due articoli che contengono conversazioni private avute da Asia Argento con Anthony Bourdain e con un’altra persona che TMZ definisce un amico di Argento. TMZ ha anche pubblicato una foto di Argento e Bennett sdraiati insieme a torso nudo. Nei messaggi che TMZ attribuisce ad Argento e Bourdain (con cui Argento ha avuto una relazione per più di un anno durata fino alla morte di lui, nel giugno 2018) sono contenuti riferimenti espliciti alla storia delle accuse di Bennett. TMZ sostiene che Bourdain avesse accettato di occuparsi della faccenda e che credesse che Bennett stesse solo cercando un modo di guadagnare qualche soldo. In uno dei messaggi attribuiti ad Argento si legge quella che sembra essere una parziale ammissione del fatto che con Bennett ebbe un incontro di tipo sessuale: «Non fu stupro ma io ero ferma immobile. Lui era sopra di me. Dopo mi disse che ero la sua fantasia sessuale da quando aveva 12 anni».
Il sito scandalistico TMZ ha pubblicato messaggi privati attribuiti ad Asia Argento sulla sua relazione con Jimmy Bennett.
Negli ultimi mesi, diversi film con un budget molto alto sono andati piuttosto male: hanno avuto brutte recensioni e hanno incassato meno del previsto. È successo per esempio a Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, a Baywatch e a La Mummia. Secondo alcuni registi e produttori – di questi e di altri film – sono andati male perché molte persone hanno visto che avevano ricevuto brutte recensioni, e la colpa è soprattutto di Rotten Tomatoes, un sito che mette insieme e sintetizza centinaia di recensioni per ogni nuovo film. Rotten Tomatoes vuole dire “pomodori marci”, ed è un riferimento alla vecchia usanza di tirare verdure, e quindi anche pomodori, agli attori di teatro ritenuti scarsi. Lo staff di Rotten Tomatoes decide (o chiede al recensore stesso) se una determinata recensione è positiva o negativa, e poi esprime con una percentuale quante, sul totale, sono positive. Se quella percentuale è sotto il 60 per cento il film è considerato “rotten” (marcio). Nel caso di Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, Baywatch e La Mummia le percentuali erano del 29, del 18 e del 16 per cento: erano quindi tutti e tre “marci”. La tesi di alcuni produttori e registi è che Rotten Tomatoes, che ormai è visitato da più di 10 milioni di utenti unici al mese, convinca molti spettatori – soprattutto negli Stati Uniti – a non guardare i film che totalizzano basse percentuali. Il problema, secondo chi sostiene questa tesi, è che il parametro di valutazione usato da Rotten Tomatoes (che si chiama Tomatoemeter) è poco affidabile.
Rotten Tomatoes ha il potere di far andare male un film? il più famoso sito che aggrega recensioni di film è odiato da molti pezzi grossi di Hollywood, che forse però hanno soltanto fatto film brutti.
Il governo italiano ha trasmesso al parlamento il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), cioè il documento con cui spiega come intende spendere i finanziamenti che arriveranno dall’Unione Europea tramite il Next Generation EU, chiamato anche Recovery Fund, il principale strumento comunitario per bilanciare la crisi economica provocata dalla pandemia da coronavirus. Lunedì 26 e martedì 27 aprile il testo sarà presentato prima alla Camera e poi al Senato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Il testo è stato discusso durante un Consiglio dei ministri che si è tenuto nella tarda serata di sabato (diverse ore dopo l’orario per cui era stato previsto) e al termine del quale il governo aveva pubblicato un comunicato che non parlava di approvazione del PNRR ma diceva solo che Daniele Franco, ministro dell’Economia, aveva «svolto una informativa» sul PNRR. I giornali di questa mattina avevano scritto però che durante il Consiglio dei ministri il PNRR era stato informalmente approvato.
Per il Recovery Fund ci siamo quasi. Il testo del piano da consegnare all'Unione Europea è stato trasmesso alle Camere, dove lunedì e martedì sarà presentato da Mario Draghi.
Oggi pomeriggio a Roma migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal movimento delle “sardine”. Il movimento è nato poche settimane fa in Emilia-Romagna per manifestare la propria opposizione alla Lega di Matteo Salvini ma negli ultimi tempi ha organizzato proteste in varie città e attirato consensi piuttosto trasversali. Sul palco della manifestazione hanno parlato fra gli altri la presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) Carla Nespolo e l’ex medico di Lampedusa Pietro Bartolo, oggi parlamentare europeo del Partito Democratico, e alcune attiviste della ong tedesca Sea Watch. Fra la folla, scrive Repubblica, c’erano fra gli altri lo scrittore Erri De Luca e l’ex politico Nichi Vendola. I manifestanti hanno cantato sia la canzone “Bella Ciao”, diventata nel Dopoguerra un simbolo dei partigiani, sia l’inno d’Italia.
Le foto delle “sardine” a Roma. Migliaia di persone hanno manifestato in piazza San Giovanni cantando "Bella ciao" ed esponendo i soliti cartelli a forma di pesce.
Tradizionalmente impersonali e poco confortevoli, le preoccupazioni portate dalla pandemia stanno spingendo a riprogettarne gli spazi per renderli più accoglienti È quello alla fondatrice di Theranos, Elizabeth Holmes, che promise un sistema rivoluzionario per le analisi del sangue che non ha mai funzionato
Far pagare i ricchi, abbassando le tasse. Alesina e Giavazzi sul Corriere spiegano che non ha senso dare servizi gratuiti a chi si può permettere di pagarli e allo stesso tempo tassarli al 50%.
Le persone morte per COVID-19 accertate nelle ultime 24 ore sono state 433, ha comunicato oggi la Protezione Civile. In tutto dall’inizio dell’epidemia i morti sono diventati 23.660. Sono stati inoltre registrati 3.047 nuovi contagi, portando il totale accertato – che rappresenta solo una parte di quello reale – a 178.972. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 2.128, mentre le persone attualmente positive rilevate con i tamponi sono 108.257. I ricoveri in terapia intensiva sono invece 2.635, 98 in meno rispetto a ieri. In Lombardia, la regione di gran lunga più colpita dall’epidemia, i morti sono stati 163, e i casi totali sono diventati 66.236 (855 in più di ieri).
Le notizie di domenica sul coronavirus in Italia. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 433, il numero dei casi totali è arrivato a 178.972, mentre le persone uscite dalla terapia intensiva sono state 98.
Si era discusso parecchio nel primo mese di apertura di Expo se fosse il caso di allungare l’orario di apertura dell’Esposizione dal limite delle 23 a mezzanotte, data la grande quantità di persone che nei weekend si affolla davanti agli accessi per sfruttare dell’ingresso serale a cinque euro. Molti milanesi vanno tra sabato e domenica a passare una serata diversa, per bere una birra o mangiare un piatto particolare, mentre altri lo utilizzano come un modo di dare un’occhiata a Expo a padiglioni chiusi – chiudono alle 21 – senza spendere i soldi per un biglietto intero (si paga meno dalle 19). Il sito di Expo ha confermato lunedì 25 maggio che dal prossimo weekend (precisamente da sabato 30 maggio) e fino alla fine della manifestazione ad ottobre il parco dell’Esposizione resterà aperto fino a mezzanotte, giorni festivi compresi. Non cambierà il prezzo del biglietto serale, che rimane di cinque euro dalle 19 in poi. Il prolungamento dell’orario di chiusura è stato possibile dopo che ATM (l’azienda dei trasporti milanesi) ha accettato di allungare gli orari di chiusura dei mezzi serali: la linea rossa M1, che arriva a Expo con il capolinea di Rho, farà partire l’ultima corsa alle 1,10 e anche le altre linee (M2, M3 e M5) saranno potenziate e prolungate per chi deve cambiare per arrivare a casa. Stesso discorso per i tram e gli autobus, che durante il weekend e i giorni festivi saranno aumentati.
Expo fino a mezzanotte nei weekend. Gli ingressi serali hanno successo e ATM ha accettato di prolungare gli orari delle metropolitane.
Un’inchiesta del Wall Street Journal ha svelato che Google ha raccolto le informazioni sulla salute di milioni di pazienti statunitensi a loro insaputa, per conto di Ascension, la più grande organizzazione cattolica di servizi sanitari al mondo. In seguito alla pubblicazione dell’articolo, e ad altre informazioni rese note dal New York Times, Google ha ammesso di avere gestito i dati e ha confermato di averlo fatto nell’ambito di una sua nuova iniziativa che si chiama “Project Nightingale”, dedicata alla gestione dei dati sanitari. Ascension e Google sostengono di non avere violato la legge, ma molti osservatori hanno rilevato potenziali problemi per la privacy, che si aggiungono ai dubbi ricorrenti su come le grandi piattaforme tecnologiche trattano i dati dei loro utenti. Secondo il Wall Street Journal, le informazioni raccolte interessano persone residenti in almeno 21 stati e comprendono: “Esami di laboratorio, diagnosi mediche, cartelle cliniche e lo storico con le informazioni sanitarie dei pazienti, compresi nomi, cognomi e date di nascite”. Questi dati, raccolti tramite Ascension, erano inoltre visibili a circa 150 impiegati di Google, che si sono occupati di realizzare il sistema di gestione per conto del fornitore di servizi sanitari.
Google ha raccolto i dati sanitari di milioni di pazienti, a loro insaputa. Dopo un'inchiesta del Wall Street Journal, l'azienda ha ammesso l'avvio di un nuovo progetto con un grande fornitore di servizi sanitari negli Stati Uniti, ma ci sono molti dubbi sulla privacy.
Da tre giorni sono in corso tra i tre principali partiti italiani – Movimento 5 Stelle, Lega e Partito Democratico – trattative politiche per la formazione di un nuovo governo, come indicato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine delle consultazioni che si erano svolte mercoledì e giovedì. Concretamente, le trattative sono una serie di contatti – per lo più telefonici o via messaggio – tra i principali rappresentanti dei partiti e, solo sporadicamente, in questi giorni ci sono state dichiarazioni pubbliche. I giornali stanno tuttavia raccontando con molti dettagli le cose che succedono e il tema principale, come si era capito già la scorsa settimana, è quello di un accordo tra il Movimento 5 Stelle e il PD per governare insieme. Dopo aver incontrato i rappresentanti dei partiti, Mattarella aveva spiegato che gli era stata indicata la possibilità che si formasse una nuova coalizione che avesse la maggioranza in parlamento e che lui aveva acconsentito a dare qualche giorno di tempo ai partiti affinché concludessero le trattative tra loro. Mattarella aveva però aggiunto di volere una risposta in tempi brevi e aveva annunciato nuove consultazioni a partire da martedì prossimo, per capire se esisterà una nuova maggioranza o se sarà necessario tornare a votare nei prossimi mesi.
PD e M5S trattano per un nuovo governo. Un grosso ostacolo è il nome del prossimo presidente del Consiglio: si era parlato di Fico, che non è sembrato interessato, e ora si è tornati a parlare di Conte.
Sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), in orbita a circa 450 chilometri dalla Terra, sta per arrivare un nuovo water, che renderà più pratico fare i propri bisogni in assenza di peso, soprattutto per le astronaute. Il nuovo Universal Waste Management System (UWMS) sarà trasportato a bordo, insieme ad altri rifornimenti, nelle prossime ore con un razzo Antares che sarà lanciato dalla costa della Virginia. La sperimentazione del nuovo water potrà rivelarsi preziosa non solo per gli occupanti della ISS, ma anche per gli equipaggi che in futuro parteciperanno alle missioni lunari sulla nuova capsula Orion in fase di costruzione. Bisogni spaziali Fare i propri bisogni in un ambiente in cui gli oggetti tendono a galleggiare a mezz’aria non è semplice, e può talvolta avere effetti imprevisti e sorprendenti. Durante la missione di Apollo 10 nel maggio del 1969, l’ultima di preparazione per lo sbarco sulla Luna avvenuta con Apollo 11, l’equipaggio notò che qualcosa era sfuggito a uno degli astronauti dopo che aveva utilizzato il bagno.
Arriva un nuovo water in orbita. Più pratico e compatto, soprattutto per le astronaute, sarà installato sulla Stazione Spaziale Internazionale e in futuro potrà raggiungere la Luna.
Domenica il ministero della Cultura ha presentato il progetto per costruire una piattaforma che ripristinerà lo spazio dell’arena al centro del Colosseo, a Roma, sopra alle strutture murarie dei sotterranei attualmente scoperti. La piattaforma, secondo il ministero, contribuirà alla conservazione del monumento e lo doterà di un’arena utilizzabile durante eventi culturali e visite turistiche. Il progetto, per il quale sono stati stanziati 18,5 milioni di euro, fu avviato nel 2015 con estese indagini preliminari per capire quale fosse il tipo di intervento più efficace. Lo scorso dicembre è stato poi pubblicato il bando di gara, vinto dalla società Milan Ingegneria, che in passato si è occupata spesso di restauri e recuperi di palazzi storici come lo Spedale degli Innocenti di Firenze e Palazzo Turati a Milano. Arena Colosseo – Timeline progetto | Dal 2 novembre 2014, quando il ministro @dariofrance rilancia l'idea dell'archeologo Manacorda di restituire al Colosseo l'arena fino a oggi, 2 maggio 2021, con la presentazione del progetto vincitore del bando di gara. https://t.co/ZJOXpJWREm pic.twitter.com/pvKwEnyca1
Il progetto per un nuovo, vecchio Colosseo. Con una complessa piattaforma di pannelli mobili, il ministero della Cultura vuole ripristinare l'arena al centro dell'anfiteatro romano.
Questa settimana al cinema esce Sin City – Una donna per cui uccidere, sequel di Sin City del 2005 e adattamento dell’omonimo graphic novel di Frank Miller, regista del film con Robert Rodriguez: segue le storie di “sei personaggi assetati di vendetta” che si incrociano al Kadie’s Bar di Sin City. Annabelle è lo spin-off dell’horror di James Wan L’evocazione – The Conjuring e racconta degli strani eventi che si scatenano dopo che un uomo regala a sua moglie una bambola che si rivela essere demoniaca. Tra i film italiani escono Fratelli unici di Alessio Maria Federici, con Raoul Bova e Luca Argentero, due fratelli costretti a fare di nuovo conoscenza l’uno dell’altro dopo che uno di loro perde la memoria a causa di un incidente; Perez., di Edoardo De Angelis, su un avvocato d’ufficio interpretato da Luca Zingaretti che fa un patto con un capo camorrista; Take Five, diretto da Guido Lombardi, su un idraulico che decide di organizzare una rapina in banca. La trattativa, diretto da Sabina Guzzanti e presentato all’ultimo festival del cinema di Venezia, racconta la cosiddetta e presunta “trattativa” che sarebbe intercorsa tra Stato e mafia.
I film del weekend. Il nuovo Sin City, soprattutto: tutti i trailer.
È il “Super Bowl della moda”, come dicono gli americani, ed è paragonabile per sfarzo e mondanità alla notte degli Oscar: è il Met Gala, la festa di beneficenza che si tiene ogni anno al Metropolitan Museum (MET) di New York. L’evento, che quest’anno si è tenuto ieri primo maggio, è organizzato dalla direttrice di Vogue America Anna Wintour e inaugura l’annuale mostra di moda del Costume Institute, quest’anno dedicata alla stilista giapponese Rei Kawakubo e a Comme des Garçons, l’azienda che fondò nel 1969: la si potrà visitare dal 4 maggio al 4 settembre.
Le foto del Met Gala, meglio degli Oscar. È considerata la festa per celebrities più sbrilluccicosa dell'anno: prendetevi 5 minuti per sfogliare le foto con Rihanna, Katy Perry, Roger Federer e Bella Hadid.
A un mese dall’inizio del processo a carico di Martina Levato e Alexander Boettcher, due ragazzi accusati di aver aggredito e sfigurato con l’acido un altro ragazzo, Pietro Barbini, lo scorso 28 dicembre a Milano, l’avvocato di Barbini ha depositato in tribunale un file audio registrato durante l’aggressione. Tosoni ha spiegato che il file audio è stato scoperto per caso sul cellulare della madre di Barbini: la sera dell’aggressione il figlio e il marito l’avevano accompagnata a casa, a lei era caduto il cellulare mentre scendeva dalla macchina, dov’era stata casualmente attivata la funzione registrazione. Barbini aveva trovato il cellulare e se l’era infilato in tasca prima di essere aggredito. Il file audio è la cosa più vicina a una testimonianza diretta di quell’aggressione, nonché probabilmente un pezzo importante della storia durante il processo: e sta facendo riparlare sui giornali italiani di una storia a metà tra il tragico e il grottesco, che per questo ha attirato molte attenzioni nell’ultimo mese.
La storia dell’aggressione con l’acido a Milano. Una nuova registrazione audio del momento dell'aggressione contro uno studente sta facendo riparlare di una vicenda a metà tra il tragico e il grottesco.
Le elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia sono state vinte dal candidato della Lega Massimo Fedriga, appoggiato da tutto il centrodestra. Il dato finale dell’affluenza è più basso di quelli delle elezioni regionali del 2013 e delle elezioni politiche del 4 marzo scorso: ha votato il 49,63 per cento degli aventi diritto. Lo spoglio è iniziato stamattina alle 8 ed è finito nel tardo pomeriggio: Fedriga ha ottenuto oltre il 57,1 per cento dei voti, con un grosso distacco sugli altri candidati. Sergio Bolzonello, vicepresidente uscente del Partito Democratico (che negli ultimi anni ha governato con Debora Serracchiani), ha ricevuto il 26,8 per cento dei voti e poco prima delle 11 di questa mattina ha chiamato Fedriga per congratularsi. Alessandro Fraleoni Morgera, il candidato del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto l’11,7 per cento dei voti, in grande calo sia rispetto alle ultime elezioni politiche (quando il M5S raccolse il 25 per cento) che rispetto alle regionali del 2013 (quando raccolse il 19 per cento). C’era anche un quarto candidato, Sergio Cecotti del Patto per l’autonomia, che ha ricevuto poco più del 4 per cento dei voti. La Lega è risultata anche la singola lista più votata con il 35 per cento dei consensi (si possono esprimere voti disgiunti tra candidati e liste che li appoggiano: il Movimento 5 Stelle, ad esempio, ha circa cinque punti in meno del suo candidato).
In Friuli Venezia Giulia ha stravinto il centrodestra. Massimiliano Fedriga della Lega ha superato il 57 per cento dei voti, il centrosinistra è sotto il 30 mentre il Movimento 5 Stelle è andato molto male.
Le email con truffe di vario tipo (“phishing”) di solito vengono dirottate automaticamente nella cartella della posta indesiderata, senza che ci si accorga della loro esistenza: tuttavia non sempre i filtri riescono a fare il proprio dovere fino in fondo e a quel punto basta un attimo di distrazione per farsi fregare. Una delle truffe più diffuse riguarda l’invio di false bollette in formato elettronico con l’obiettivo di scoprire alcuni dati personali degli utenti che le ricevono, o di installare un programma dannoso sul loro computer in modo da ottenerne il controllo. Da circa un anno ci sono segnalazioni di truffe di questo tipo con email inviate per imitare quelle che Enel invia periodicamente per segnalare ai suoi clienti la pubblicazione di una nuova bolletta. La grafica dell’email truffaldina è molto simile a quella che utilizza Enel per le sue bollette: vengono riportati alcuni dati del cliente, l’indicazione dell’importo da pagare e un invito a cliccare su un tasto per accedere al riepilogo della fattura per i servizi ricevuti. L’email è ben confezionata ma se la si osserva con più attenzione si possono notare alcuni elementi che svelano il falso: il numero cliente è inventato, lo stesso vale per il codice fiscale. Il logo utilizzato nella lettera è ancora quello vecchio, mentre l’azienda lo ha cambiato di recente con una nuova grafica.
La truffa delle finte email Enel. Circolano da mesi e sono un imbroglio per ottenere dati o installare virus: come riconoscerle.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: qui sotto, online sul Post, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Lady and Bird. Un suicidio finto, un testo scritto da un quattordicenne, e una cover cosmopolita.
Il programma di incontri milanesi con i protagonisti della modernità e delle nuove tecnologie “Meet the Media Guru” ha organizzato per questa sera (lunedì) alle nove una intervista con John Lasseter, il direttore creativo della Pixar e dei Walt Disney Animation Studios. L’evento è trasmesso anche in streaming e può essere seguito sul Post, avviando il player qui sotto.
La Pixar raccontata sul Post. John Lasseter è a Milano e alle 21 tiene una lezione che trasmettiamo in streaming online.
Prima di analizzare le varie declinazioni della disfatta elettorale della maggioranza e dei diversi successi del centrosinistra in tutta Italia, vogliamo dire che la vittoria di Giuliano Pisapia a Milano è una gran buona notizia per tutti gli uomini di buona volontà. Non piacerà a quelli che con la fine della giunta Moratti perderanno poteri, affari e interessi: la loro è una delusione legittima, ma irrilevante per il bene della comunità. E non piacerà a quelli che vivono la politica come un’adesione da curva di stadio, e tenevano per la squadra che ha perso solo perché tenevano per quella: la loro è una delusione legittima, ma irrilevante per il bene della comunità. Per gli altri, che abbiano votato Pisapia o no, oggi è un buon giorno: Milano chiude un periodo lungo in cui è stata maltrattata, negletta e gettata via da persone di mediocri qualità come amministratori e leader: di nessuna visione, di poca cultura e scarso interesse per i cittadini. Non stiamo a dire di nuovo quanto sia stata sprecata in questi anni l’attitudine moderna, europea, cosmopolita e innovativa di Milano, e quanto oggi la città si trovi come un Barcellona che sia stato retrocesso in quarta divisione per irregolarità amministrative: grandissime opportunità ma una lunga e faticosa strada prima di poterle sfruttare di nuovo.
Un buon giorno. A cominciare da Milano.
Il weekend del 18 e del 19 agosto è uno di quelli che Autostrade per l’Italia e il CCISS – il servizio di informazione che una volta chiamavamo Viaggiare informati – considerano tra quelli più problematici per il traffico sulle autostrade italiane. Oggi e domani sono tra i giorni indicati dal CCISS con il segnale di «traffico intenso con possibile criticità». Secondo Autostrade per l’Italia, i giorni peggiori per tornare in città dalle località di mare sono sabato 18, domenica 19, venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 agosto. A questa pagina trovate le previsioni di Autostrade per l’Italia, mentre qui quelle del CCISS. È utile anche sapere che per gestire la viabilità autostradale ad agosto è stata annunciata la riattivazione di un sistema “tutor”. Sul sito di Autostrade per l’Italia e sulla sua app trovate anche le condizioni del traffico in tempo reale, un servizio che forniscono anche le mappe di Google Maps. Sul sito di Autostrade per l’Italia è anche possibile inserire il percorso previsto per il proprio viaggio e avere utili informazioni su code e possibili criticità lungo il tragitto.
Informazioni sul traffico del weekend sulle autostrade italiane. Le informazioni e i link utili per chi è in viaggio o dovrà mettercisi oggi e domani (insieme a tanti altri).
Quando in Italia saranno le due (e a Los Angeles, in California, le cinque di pomeriggio) comincerà la 90esima cerimonia degli Oscar, i più importanti premi americani per il cinema. La cerimonia si terrà come sempre al Dolby Theatre (che è l’ex Kodak Theatre): la si potrà seguire in diretta sia su Sky Cinema Oscar HD (canale 308) che in chiaro su TV8. Le trasmissioni inizieranno già alle 22.50 ora italiana, con i collegamenti, le discussioni, le chiacchiere, i tappeti rossi e le persone che ci camminano sopra. Alle due comincerà la premiazione vera e propria, che dovrebbe durare circa tre ore. Gli Oscar sono assegnati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che è stata fondata nel 1927 con lo scopo di sostenere e promuovere il cinema statunitense: la prima cerimonia si tenne nel 1929 e l’unico anno in cui non furono assegnati gli Oscar è stato il 1933. Prima degli Oscar di quest’anno sono stati consegnati un po’ più di tremila premi: quest’anno saranno assegnati i premi per 24 categorie, in base ai voti di un po’ più di settemila membri dell’Academy (tutta gente che lavora nel cinema).
Guida agli Oscar 2018: le cose da sapere. La 90esima edizione dei più importanti premi cinematografici al mondo è stanotte.
Tra il 1943 e il 1945, dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano partirono ventitré treni diretti ad Auschwitz e ad altri campi di concentramento. Nei vagoni, originariamente destinati al trasporto postale, vennero stipate migliaia di persone perseguitate dagli occupanti nazifascisti: erano soprattutto ebrei, ma anche partigiani e dissidenti politici. Oggi quel binario ospita il Memoriale della Shoah.
Cos’è il Binario 21. Il luogo da cui partirono le deportazioni naziste verso i campi di concentramento è diventato un memoriale visitabile, all'interno della Stazione Centrale.
L’apparente indifendibilità della posizione del ministro Claudio Scajola aveva generato già nei giorni scorsi un rapido e inconsueto fenomeno: la presa di distanza dei giornali vicini al centrodestra. Solo per qualche giorno le versioni di Scajola erano state promosse con la solita linea del preteso complotto antigovernativo. Ma era durata pochissimo. Il più indipendente dei quotidiani filo maggioranza, il Foglio, aveva subito pubblicato in prima pagina un sarcastico e molto critico articolo di Annalena Benini sulla questione casa al Colosseo: “le case si comprano coi propri soldi”. Nei giorni successivi lo stesso direttore del Foglio aveva parlato di “una resistenza insensata”. Intanto, su Libero Filippo Facci spiegava che “sicuramente Claudio Scajola sta diventando una trave nell’occhio del governo”. E mentre sul Giornale pubblicava un’intervista autoassolutoria col ministro che dava la sua versione dei fatti, il vicedirettore Nicola Porro faceva trapelare sul suo blog che la complicità non sarebbe durata: “Dico subito che non credo al ministro che ho intervistato”.
Tutti contro Scajola. La stampa vicina al centrodestra scarica il ministro.
Un po’ perché è dicembre (e a dicembre c’è Natale e in genere più tempo per mettersi sul divano a guardare un film) e un po’ perché c’è una pandemia (e i cinema, vi sarete accorti, sono chiusi) quest’ultimo mese dell’anno è particolarmente ricco di nuove uscite in streaming, sia di serie che di film. Si parte subito forte con Mank, un film che è già tra i favoriti per l’Oscar – sempre che si facciano gli Oscar – al miglior film. Poi arrivano un film italiano su una piattaforma in mezzo all’Adriatico che provò a diventare stato indipendente; due film su una banda di poliziotti guidati da Claudio Bisio; un episodio-ponte tra la prima e la seconda stagione della serie Euphoria; la nuova serie Bridgertorn e, per Natale, un film di-e-con George Clooney e il film Pixar Soul. E un paio di altre cose ancora.
Dieci nuove cose da guardare in streaming a dicembre. Tanti film forse anche da Oscar, come "Mank", e poi "L’incredibile storia dell’isola delle Rose".
Haley Morris-Cafiero è una fotografa americana e assistente universitaria al Memphis College of Art, di Memphis, Tennessee. Morris-Cafiero è sovrappeso: nel 2010, dopo essersi accorta di strani sguardi da parte di uno sconosciuto mentre si scattava una foto a Times Square, ha inaugurato la serie Wait Watchers, in cui raccoglie le espressioni degli estranei mentre la guardano scattarsi fotografie in luoghi pubblici. Morris-Cafiero dice di voler stimolare una discussione riguardo a come percepiamo e guardiamo gli altri, e attorno a quello che in inglese viene chiamato “fat-shaming”, cioè l’umiliazione di una persona sovrappeso soltanto sulla base del suo aspetto fisico. Morris-Cafiero ha spiegato che non può sapere quello che le persone pensano veramente mentre la guardano, ma nonostante questo è su di loro che ha voluto spostare l’attenzione, distogliendola da sé. Quello che vuole raccontare con le sue foto è il modo in cui le persone usano lo sguardo per esprimere le proprie emozioni e i propri pensieri, e il modo in cui i loro sguardi possono essere interpretati da chi li subisce e chi li osserva.
Come vengono guardate le persone sovrappeso. Le foto di Haley Morris-Cafiero, che ha raccolto le reazioni degli estranei al suo corpo.
La discussione e i voti al Senato sul disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili sono stati rinviati a mercoledì 24 febbraio dopo la richiesta del capogruppo del PD Luigi Zanda di indire una riunione dei capigruppo. La richiesta di Zanda è stata accolta dal presidente del Senato Grasso e la riunione dei capigruppo ha deciso per il rinvio. Questa mattina i lavori erano ricominciati alle 9.30 e tutta la discussione è stata occupata dall’opportunità o meno di mantenere il cosiddetto “supercanguro”, l’emendamento presentato dal PD per evitare l’ostruzionismo dell’opposizione. Anche la seduta di martedì era stata complicata: l’unico voto previsto – quello sul “supercanguro” – era stato rimandato quando il M5S ha detto di non volerlo votare. Il PD aveva deciso di trovare un accordo sulle unioni civili col M5S e non con il Nuovo Centro Destra, contrario alla stepchild adoption. Monica Cirinnà, prima firmataria della legge, ha detto: «Io mi prendo le responsabilità politiche di essermi fidata del Movimento Cinque Stelle. Me le assumo tutte. Chiudo la mia carriera politica con questo scivolone. Me ne rendo conto, ho sbagliato».
Sulle unioni civili è tutto rimandato. La riunione dei capigruppo ha deciso il rinvio della discussione a mercoledì prossimo: senza il voto del M5S sul "supercanguro" è difficile aggirare l'ostruzionismo.
Giovedì 26 settembre Google ha organizzato un evento a Menlo Park (California) – in un piccolo garage usato nei primi mesi dalla società che in questi giorni compie 15 anni – per presentare una serie di aggiornamenti al suo motore di ricerca. La novità più importante si chiama “Hummingbird” ed è l’evoluzione più recente dell’algoritmo che Google utilizza per catalogare i contenuti online e trovare le cose che gli vengono richieste tramite le chiavi di ricerca. Hummingbird (letteralmente “colibrì”) è già attivo su Google da circa un mese e viene utilizzato automaticamente da Google per il 90 per cento delle ricerche effettuate online. Oltre a gestire meglio la gerarchia dei link verso i siti nelle pagine dei risultati, l’algoritmo riesce a rispondere meglio alle domande testuali lunghe e complesse. Hummingbird comprende meglio il contesto in cui sono formulate ed è più accurato nella catalogazione dei contenuti che trova online. Knowledge Graph La funzione di Google che serve per avere direttamente nella pagina dei risultati informazioni sulle cose cercate, prima di cliccare su uno dei link proposti, è stata aggiornata per gestire meglio le domande più complesse. La chiave di ricerca “pittori impressionisti”, per esempio, mostra un elenco dei pittori appartenenti a questa corrente artistica, con una serie di filtri per affinare la ricerca o cercare altri artisti di un altro genere.
Google è cambiato. Un nuovo algoritmo – "Hummingbird" – capisce meglio il contesto delle ricerche (ma per chiacchierare con Google come con un amico serve ancora tempo).
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato ieri una lettera al presidente del Senato, Renato Schifani, al presidente della Camera, Gianfranco Fini, e al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. La lettera fa riferimento al decreto Milleproroghe, la cui conversione in legge è stata approvata dal Senato il 16 febbraio ed è ora in discussione alla Camera, dove deve essere approvato entro il 27 febbraio. Il decreto legge, infatti, era stato approvato dal Consiglio dei ministri il 22 dicembre del 2010: se non sarà approvato entro sessanta giorni, il suo contenuto decadrà. La versione integrale della lettera di Napolitano si può leggere qui. Il capo dello Stato avanza svariate lamentele verso il comportamento tenuto dalla maggioranza nel percorso di conversione del decreto legge. Troppo lenti Il primo rilievo del capo dello Stato ha a che fare con la lentezza con cui le camere hanno discusso la conversione del decreto. Approvato il 22 dicembre del 2010, il decreto è stato presentato al Senato una settimana dopo, il 29 dicembre, e affidato alle commissioni riunite Affari costituzionali e bilancio soltanto il 7 gennaio 2011. L’esame in commissione è iniziato il 19 gennaio e si è concluso l’11 febbraio, con l’approvazione di 104 emendamenti. Lo stesso giorno il decreto è andato in aula, dove è stato approvato il 16 febbraio con l’approvazione di un maxiemendamento proposto dal governo, che ha posto la questione di fiducia. Morale della favola: cinquanta dei sessanta giorni previsti dalla legge se ne sono andati solo per fare approvare il decreto in Senato. Per farlo approvare alla Camera entro dieci giorni il governo sarebbe costretto ad aggirare l’esame delle commissioni, cosa indirettamente vietata dalla Costituzione.
Cosa ha combinato il governo con il Milleproroghe. Perché Napolitano ieri si è molto arrabbiato con il centrodestra.
Apple ha risolto una grave falla si sicurezza di macOS High Sierra, l’ultima versione del sistema operativo per i Mac, che permetteva di ottenere i diritti di amministrazione del dispositivo senza che fosse richiesto l’inserimento di una password. Il problema riguardava soltanto l’edizione 10.13.1 di macOS, mentre non interessava tutte le versioni precedenti, ed esponeva i dati degli utenti alla possibilità di essere sottratti da chiunque avesse accesso fisico al computer. L’aggiornamento che risolve il problema può essere scaricato dall’App Store. Le segnalazioni erano arrivate ieri pomeriggio su Twitter, ed erano state confermate da Apple: in meno di 24 ore la società ha risolto il problema. In passato Apple era stata criticata per aver reagito troppo lentamente nella sistemazione di problemi di sicurezza (che però erano meno gravi).
Apple ha risolto la grave falla nella sicurezza di macOS High Sierra. Il problema esponeva i dati degli utenti alla possibilità di essere sottratti da chiunque avesse accesso fisico al computer: come si aggiorna.
Il 17 dicembre è morto a Pontremoli, in provincia di Massa-Carrara, Enrico Ferri, politico del Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI) che fu ministro dei Lavori pubblici tra il 1988 e il 1989. Aveva 78 anni. Quando era ministro impose come limite di velocità massimo in autostrada i 110 chilometri orari: per questa criticata misura, poi eliminata dal governo successivo che portò il limite massimo agli attuali 130 chilometri orari, Ferri era stato soprannominato “ministro dei 110 all’ora”. Nel corso della sua carriera politica Ferri fu deputato, europarlamentare e più volte sindaco di Pontremoli, e fece parte sia di Forza Italia che dell’UDEUR.
È morto Enrico Ferri, il ministro che introdusse il limite di 110 chilometri orari in autostrada.
Si avvicina il weekend e un buon modo per passarlo, per chi non può permettersi di sciare in montagna, è andare al cinema, piazzarsi sul divano davanti a Netflix (qui le novità di febbraio), leggere un buon libro (e riordinare la libreria) o andare a qualche mostra. Ce ne sono molte di interessanti in tutta Italia – o all’estero per chi ci legge da lì: questa di Stephen Shore al MoMa di New York, o questo campionario di britannici contemporanei a Bristol, per esempio – e molte sono in scadenza, come la grossa retrospettiva dedicata al fotografo di moda Peter Lindbergh alla Venaria Reale di Torino. A Milano ce ne sono parecchie, alcune da non perdere. Una scena del film The Square
7 mostre da non perdere a Milano. Prima che chiudano, nei prossimi giorni: Caravaggio, un pittore giapponese, la Dolce Vita e quella giusta dove andare coi bambini.
Per i genitori è il santo Graal delle favole della buonanotte: un libro che faccia davvero addormentare i figli. Sembra troppo bello per essere vero? E invece esiste, perlomeno secondo Carl-Johan Forssen Ehrlin, autore del libro di culto The Rabbit Who Wants to Fall Asleep, che il 13 ottobre uscirà anche in Italia, pubblicato da Mondadori con il titolo Il coniglio che voleva addormentarsi. Ehrlin ha 37 anni e ha lavorato per anni come motivatore per la crescita personale e consulente di comunicazione in Svezia. Racconta che il suo libro è una storia illustrata di 32 pagine che gli è venuta in mente mentre guidava in macchina e sua mamma sonnecchiava a fianco, e che offre un modo totalmente nuovo di far tacere e addormentare anche il più capriccioso dei bambini. «Fa concentrare il bambino su come rilassarsi e addormentarsi, invece di parlare», ha detto Ehrlin in un’intervista al telefono. Migliaia di genitori sono stati attirati da questa affascinante promessa. Ehrlin ha pubblicato il libro a sue spese: in agosto è salito ai primi posti della classifica dei bestseller su Amazon nel Regno Unito, negli Stati Uniti ha avuto un successo di nicchia ed è stato tradotto in svariate lingue. Venerdì sarà pubblicato dalla casa editrice Random House accompagnato dall’audiolibro. Ehrlin, i cui libri precedenti sono testi in svedese sulla leadership e la crescita personale, ha firmato un accordo per pubblicare tre libri negli Stati Uniti con Random House e nel Regno Unito con Penguin Random House: prevedono anche un’edizione aggiornata del Coniglio (Ehrlin e il suo agente non hanno commentato l’ammontare dell’anticipo ricevuto dalla casa editrice, anche se Ehrlin ha detto che ha permesso a sua moglie di lasciare il suo lavoro di sviluppatrice web).
Il libro del coniglio che fa addormentare i bambini. È pieno di accorgimenti che invitano i bambini a rilassarsi, secondo molti genitori funziona; in Italia è uscito il 13 ottobre.
Aggiornamento di domenica 29: l’ONG Save the Children ha detto che secondo le loro informazioni questa settimana è affondato un quarto barcone, su cui viaggiavano circa 400 persone. Secondo Save the Children il barcone in questione era partito mercoledì sera dalle coste della Libia assieme ad altre due imbarcazioni, e per diversi chilometri aveva viaggiato trainato da un’altra delle due barche perché non aveva il motore. A un certo punto però aveva iniziato a imbarcare acqua: e quindi il capitano dell’imbarcazione che la trainava ha deciso di tagliare il cavo che le collegava, facendo annegare le persone a bordo della barca senza motore. Anche l’UNHCR ha parlato dell’incidente, e detto che 550 sono disperse in seguito a quel naufragio. Le autorità italiane invece non hanno ancora confermato l’incidente. Rainews, che ha intervistato la portavoce di Save the Children Italia Giovanna di Benedetto, ha anche scritto che lo scafista che ha tagliato la corda è stato arrestato dalla polizia italiana, ma la notizia non è ancora stata confermata. In tutto, secondo le stime dell’UNHCR questa settimana sono morte nel Canale di Sicilia circa 700 persone, mentre secondo Medici Senza Frontiere potrebbero essere circa 900.
Il terzo grosso naufragio in tre giorni. È avvenuto venerdì pomeriggio al largo della Libia, sono morte almeno 45 persone; intanto sono emerse testimonianze di un quarto naufragio, ancora non confermate.