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I deputati del Partito Democratico Anna Ascani e Roberto Giachetti hanno annunciato una candidatura congiunta alle primarie del partito. Ascani e Giachetti sono esponenti dell’ala “renziana” del PD, e loro stessi hanno spiegato che la loro candidatura serve a dare rappresentanza a «chi ha creduto nel progetto di Matteo Renzi». Ascani e Giachetti hanno detto che la loro candidatura dipende dalla riuscita della raccolta delle firme tra gli iscritti, che deve essere completata entro mercoledì. Non hanno spiegato concretamente come funzionerà la loro candidatura congiunta, ma hanno assicurato che sarà «paritaria». (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.2';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk')); | Anna Ascani e Roberto Giachetti si candidano alle primarie del PD. Per dare rappresentanza a quel pezzo di partito che «ha condiviso il progetto politico di Matteo Renzi». |
Nella notte tra martedì e mercoledì, a Reggio Calabria, quattro vigili del fuoco e quattro poliziotti sono rimasti feriti nell’esplosione di una macelleria dove erano intervenuti per spegnere un incendio. Hanno riportato fratture, ustioni e contusioni, ma nessuno di loro è in pericolo di vita. L’esplosione è avvenuta quando le fiamme, che secondo La Gazzetta del Sud erano state provocate inizialmente da un corto circuito, hanno raggiunto una bombola del gas. | A Reggio Calabria quattro vigili del fuoco e quattro poliziotti sono rimasti feriti nell’esplosione di una macelleria. |
Qualche scatolone, vasetti di campioni biologici, un microscopio e un meteorite sono tutto quel che resta, al momento, della collezione di 20 milioni di reperti conservati dal Museu Nacional di Rio de Janeiro, dopo l’incendio che lo ha distrutto nella notte tra domenica e lunedì. Iniziato attorno alle 19.30 di domenica, l’incendio è stato spento dai vigili del fuoco circa cinque ore dopo, tra difficoltà e ritardi come il malfunzionamento dei due idranti vicini al museo, che ha richiesto l’uso di autocisterne, con il conseguente rallentamento delle operazioni. Le cause dell’incendio non sono ancora chiare ma è in corso un’indagine. Il museo era in cattive condizioni da anni e costruito con materiale infiammabile. Il Museu Nacional fu fondato 200 anni fa – l’anniversario dell’apertura ricorreva proprio quest’anno – ed era la più antica istituzione scientifica del Brasile, dedicata alla storia naturale e all’antropologia: la sua collezione includeva reperti archeologici egiziani e romani, il più antico scheletro umano ritrovato in Sudamerica (“Luzia”), resti di dinosauri e di meteoriti. | Le foto del Museu Nacional di Rio de Janeiro dopo l’incendio. Cosa resta di uno dei più antichi e importanti musei brasiliani e della sua grande collezione. |
Il giornale britannico Guardian ha visionato una bozza di un nuovo documento della Commissione europea in cui si parla di rinnovare i permessi per utilizzare i prodotti a base di glifosato, un potente erbicida. Lo scorso anno l’International Agency for Research on Cancer (IARC) – l’organismo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che svolge ricerche e prepara liste delle sostanze che in certe condizioni possono causare il cancro – aveva definitio il glifosato “probabilmente cancerogeno per gli esseri umani”. Nel nuovo documento si parla di un rinnovo di 15 anni, ma ci sono molti dubbi da parte dei ricercatori sulla decisione, che accusano la Commissione europea di non avere tenuto in considerazione le conclusioni cui era giunta la IARC nel 2015. Il glifosato è presente negli erbicidi più venduti in Europa, molti dei quali sono prodotti dalla multinazionale Monsanto, che fino al 2001 ne deteneva il brevetto di produzione. Il composto chimico fu scoperto una prima volta negli anni Cinquanta in Svizzera, ma senza che ne fosse data notizia: vent’anni dopo fu riscoperto da Monsanto nell’ambito di alcune ricerche sui sistemi per ridurre il calcare nell’acqua. In seguito l’azienda lo ha messo in produzione nei suoi erbicidi, approvati per l’utilizzo nei campi da 130 paesi nel mondo, compresi quelli dell’Unione Europea. L’erbicida è diventato molto diffuso in seguito all’introduzione di varietà di piante transgeniche resistenti al composto: in questo modo si possono diserbare i terreni senza causare danni alle piante coltivate. Secondo dati riferiti al 2012, il glifosato è uno degli erbicidi più utilizzati in ambito agricolo in Italia. | La Commissione europea e il glifosato. Ha preparato una legge per consentire l'utilizzo dell'erbicida per altri 15 anni, anche se è stato definito "probabilmente cancerogeno" dall'OMS. |
La Corte Costituzionale ha stabilito che è illegittimo l’obbligo per gli autonoleggi con autista (NCC), e quindi anche per i servizi come Uber, di far rientrare ogni propria auto in sede dopo la singola prestazione, come era stato stabilito da un decreto legge di fine 2018. A fare ricorso contro il decreto era stata la Calabria, che aveva contestato un’intrusione dello Stato nelle competenze regionali sui trasporti locali. L’obbligo era stato introdotto come risposta alle grandi proteste dei tassisti per l’arrivo in Italia di Uber e di servizi simili. La Corte ha spiegato che l’obbligo comporta una corsa “a vuoto” degli NCC, e che è «sproporzionato» per assicurare «che il servizio sia rivolto a un’utenza specifica e non indifferenziata», visto che al posto del rientro in sede questo può essere garantito «senza interferire con il servizio dei taxi» con gli strumenti tecnologici. In pratica, dice la Corte Costituzionale, il rientro in sede non serve a evitare che i servizi di NCC e quelli come Uber offrano un servizio analogo a quello dei taxi, visto che per prenotarli si passa comunque attraverso un’app o una telefonata al servizio stesso. | La Corte Costituzionale ha stabilito che è illegittimo l’obbligo per gli autonoleggi con autista di rientrare in sede dopo ogni corsa. |
Lunedì 4 aprile i pm della procura di Potenza hanno interrogato per due ore nel suo ufficio di Palazzo Chigi il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, in relazione all’inchiesta in corso sullo stabilimento petrolifero di Tempa Rossa, in Basilicata. Boschi non è indagata ed è stata sentita in qualità di persona informata sui fatti, in particolare sull’emendamento già bocciato nel decreto “Sblocca Italia” e poi riproposto (e approvato) con la presunta “intesa” di Boschi in legge di stabilità che sbloccava una serie di interventi strutturali legati all’impianto. Quell’emendamento era stato l’oggetto della telefonata tra l’ex ministro Federica Guidi e il compagno Gianluca Gemelli, la cui intercettazione telefonica e successiva pubblicazione sui giornali aveva portato Guidi giovedì 31 marzo a dare le sue dimissioni. Oggi il Corriere della Sera ha pubblicato nuove intercettazioni agli atti dell’inchiesta «che delineano in maniera più evidente» il ruolo di Guidi «nella vicenda e i suoi rapporti con l’imprenditore». | Aggiornamenti sul caso Guidi. Ci sono nuove intercettazioni in cui si parla dell'impianto di Tempa Rossa e che fanno pensare che l'ex ministro possa aver ricevuto richieste anche di altri «favori». |
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono ex attori duri che hanno ancora la faccia da duro, come Arnold Schwarzenegger, e attori ex duri che non hanno più la faccia da duro, come Kiefer Sutherland. Poi un calciatore molto tatuato, un matrimonio particolare e parecchie donne: attrici, politici, regine e (quasi) principesse, atlete, modelle. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | The Queen. Le persone che valeva la pena fotografare questa settimana, tra atleti tatuati, famiglie reali e molte donne. |
Da mesi circolano storie e notizie sul fatto che persone richiedenti asilo e rifugiate, accolte di diritto in Italia, conducano una vita confortevole in hotel “di lusso” ricevendo una paga quotidiana, mentre “gli italiani sono senza lavoro”. Si tratta di affermazioni false o nel migliore dei casi incomplete, nate dalle dichiarazioni di alcuni politici e rilanciate da testate inaffidabili, che eppure fanno ormai parte del dibattito sui migranti. Qualche esempio All’inizio di marzo il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un post in cui diceva: | Gli immigrati e gli alberghi. Da dove viene una delle storie più ripetute riguardo i richiedenti asilo e i loro alloggi in Italia: e soprattutto, è vera?. |
Scappa – Get Out è un po’ un thriller, un po’ un horror, un po’ una commedia e una satira sul razzismo. È nei cinema italiani da giovedì e ci è arrivato tre mesi dopo essere uscito negli Stati Uniti: ha ricevuto ottime recensioni e nel mondo ha incassato più di 200 milioni di dollari. Sarebbe un ottimo risultato per molti film, e lo è ancora di più per questo, che è costato circa cinque milioni di dollari. Il produttore del film è Jason Blum, uno particolarmente bravo a incassare molti milioni dopo averne spesi pochi: l’aveva già fatto con Paranormal activity, Insidious e Whiplash. Scappa – Get Out è diretto da Jordan Peele – quello della serie tv comica Key & Peele – e i protagonisti sono Chris e Rose, interpretati da Daniel Kaluuya e Allison Williams (Marnie di Girls). Lui è nero e lei è bianca, e stanno insieme. Vanno a trovare i genitori di lei – interpretati da Bradley Whitford (di West Wing, Studio 60 e Transparent) e Catherine Keener (di Essere John Malkovich e Truman Capote) – e sulla strada Chris chiede a Rose se loro sanno che lui è nero. Lei risponde di no, ma che non è un problema perché sono persone per bene, aperte, liberali. Una volta a casa sua, iniziano a esserci un po’ di frasi e situazioni quantomeno ambigue. Chris è per esempio colpito dagli strani atteggiamenti di Walter e Georgina, il giardiniere e la cameriera, entrambi neri, che lavorano per i genitori di Rose. Ovviamente poi succedono molte altre cose, ma per ora non ve le diciamo. Ne riparliamo tra un paio di paragrafi, dopo una necessaria segnalazione. | Che tipo di film è “Scappa – Get Out”. Un misto tra commedia, horror, thriller e critica al razzismo: è in Italia da giovedì e negli Stati Uniti è andato benissimo. |
Dopo aver ridotto le possibilità di accesso ai propri servizi a siti come LinkedIn e ad applicazioni come Instagram, Twitter ha presentato una nuova serie di regole ulteriormente restrittive per chi vorrà inserire le funzionalità del social network nei propri siti e nelle proprie app. Twitter vuole avere il massimo controllo sul modo in cui sono utilizzati i suoi servizi e su come appaiono, con una logica che ricorda molto quella adottata da Facebook. Il motivo non è solamente legato alla necessità di gestire meglio le funzionalità del social network, ma anche alla possibilità di generare più profitti incentivando l’utilizzo dei servizi ufficiali di Twitter (il sito, le applicazioni mobili, ecc) dove la società mostra direttamente gli annunci pubblicitari. Le nuove regole non impediranno naturalmente di continuare a inviare i propri tweet, ma potranno cambiare i modi in cui è possibile farlo. Chi scrive i messaggi attraverso Twitter.com – la maggior parte degli iscritti – non noterà probabilmente alcuna differenza, così come chi usa le app ufficiali del social network per gli smartphone o TweetDeck, il programma per gestire in modo avanzato i propri tweet. Le cose potranno invece cambiare per chi usa siti e applicazioni non ufficiali, come TweetBot, che funzionano grazie a una serie di strumenti forniti da Twitter (API) offrendo soluzioni spesso non disponibili sui servizi ufficiali del social network. | Twitter vuole il massimo controllo. E per farlo ha cambiato le regole per l'accesso ai suoi servizi da parte dei siti e delle applicazioni non ufficiali, che rischiano di scomparire. |
Dopo che mezza Italia ne ha discusso animatamente per anni, sul tema delle esenzioni fiscali per i luoghi di culto qualcuno si è inventato un modo di parlarne più divertente, e magari più efficace: ovvero un film che esce questa settimana, con Edoardo Leo, Margherita Buy e Giuseppe Battiston. E come suggeriscono già i nomi degli attori protagonisti è un film che trasforma la questione – e altre questioni italiane attuali – in una commedia. Si chiama Io c’è: è la storia del gestore di un bed and breakfast di Roma – è Edoardo Leo – che, con gli affari in difficoltà e il problema delle tasse, si inventa di trasformare la sua attività per l’appunto in un luogo di culto. Solo che gli serve un culto. Il gestore si chiama Massimo Alberto e ha ereditato il bed and breakfast “Miracolo italiano” dopo la morte del padre: sta nel centro di Roma davanti a un convento le cui suore offrono alloggi ai pellegrini ricevendone donazioni e contributi a loro volta esenti da ricevute e tasse. E intanto il bed and breakfast perde clienti. Massimo decide così di fondare una nuova religione e si fa aiutare da uno scrittore fallito con velleità di ispiratore e ideologo, che è il personaggio di Battiston. La nuova fede viene battezzata Ionismo, perché basata sull’Io, e come precetto fondamentale ha «non avrai altro dio all’infuori di te». Seppur non molto strutturata, la nuova fede è attraente, chiara e al passo coi tempi: inizia così a guadagnare seguaci e attenzioni. Massimo, il protagonista, ne è dapprima felice, poi il successo della sua religione comincia a travolgerlo e sfuggirgli di mano. | Cosa succede se fondate una religione. È la storia nel film "Io c'è" con Edoardo Leo, Margherita Buy e Giuseppe Battiston, che esce questa settimana: un albergatore in crisi si inventa un modo per non pagare le tasse. |
I contagi da coronavirus accertati in Italia negli ultimi sette giorni sono stati 84.125, il 95% in più di quelli registrati la settimana precedente. Per la seconda volta di fila, insomma, i casi settimanali raddoppiano: a conferma che l’epidemia è entrata molto rapidamente in quella fase nuova e molto preoccupante – la cosiddetta “seconda ondata” – che per tutto settembre era stata osservata in altri paesi europei come Francia e Spagna. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}(); | I dati della settimana sul coronavirus in Italia. Per la seconda volta consecutiva i contagi sono raddoppiati: e anche ricoveri e decessi continuano a peggiorare a un ritmo molto rapido. |
Il documentario di Gianfranco Rosi Fuocoammare è stato scelto come candidato italiano al premio Oscar 2017 per il Miglior film in lingua straniera. Lo ha deciso lunedì 26 settembre una commissione dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali) composta da giornalisti, produttori, distributori, dal regista Paolo Sorrentino e dallo scrittore Sandro Veronesi. Così come in Italia, un processo simile c’è stato in decine di altri paesi, che hanno presentato o presenteranno allo stesso modo un film: alcuni membri dell’Academy (l’associazione che assegna gli Oscar) ridurranno poi la lista fino ad arrivare alle cinque nomination finali, tra cui verrà scelto il vincitore del premio. Fuocoammare è il documentario che a febbraio vinse l’Orso d’oro, il premio più importante del Festival del cinema di Berlino. È ambientato a Lampedusa e ne racconta le due principali realtà: quella di chi ci abita (soprattutto pescatori) e quella di chi ci arriva via mare dal Nordafrica, i migranti. Uno dei protagonisti del film è il Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, che negli ultimi anni si è trovato a dover gestire tutto ciò che riguarda i migranti che arrivano sull’isola, comprese le tante morti. Rosi è anche il regista di Sacro GRA, girato sul Grande Raccordo Anulare di Roma, e per girare Fuocoammare è stato a Lampedusa per circa un anno. | “Fuocoammare” è il candidato italiano all’Oscar per il miglior film straniero. È il documentario di Gianfranco Rosi su Lampedusa e i migranti, già premiato con l'Orso d'oro al festival del cinema di Berlino. |
Giovedì 29 ottobre il miliardario francese Xavier Niel ha comprato 1,7 miliardi di euro di azioni Telecom Italia, pari a circa il 10 per cento della società, diventando il secondo maggiore azionista di Telecom dopo Vincent Bollore, un altro miliardario francese proprietario della casa discografica Universal e del canale televisivo Canalplus. In seguito, dice Consob, Niel ha aumentato ulteriormente la sua quota fino a circa il 15 per cento (2,7 miliardi di euro). Al momento Niel e Bollore da soli controllano circa il 35 per cento di Telecom Italia. Fino all’inizio di quest’anno Telecom Italia era controllata dall’azienda spagnola Telefonica e da un gruppo di investitori italiani. Il valore delle azioni è cresciuto dell’8,7 per cento in seguito alla notizia dell’ingresso di Niel e oggi i titoli di Telecom stanno guadagnando più del 3 per cento. Telecom Italia è il maggiore operatore telefonico del paese e controlla anche la società brasiliana Tim Participacoes. Secondo l’amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano, è improbabile che Bollore e Niel possano mettersi d’accordo per il governo della società: se agissero “di concerto” avrebbero una quota maggiore del 30 per cento del totale ma secondo la legge in questo caso si è obbligati a procedere per una OPA (offerta di pubblico acquisto) per l’acquisto di tutte le altre quote residue. L’OPA obbligatoria è prevista dalla legge per tutelare gli azionisti di minoranza e permettere loro di liberarsi della partecipazione nella società nel caso in cui non gradissero il cambio di controllo. Il valore di mercato di tutta Telecom Italia è di poco più di 23 miliardi di euro. | Chi è Xavier Niel. Da dove viene il miliardario francese che tra ieri e oggi ha comprato una grossa fetta di Telecom Italia. |
Negli anni Cinquanta Russell Kirsch, un ingegnere informatico statunitense, lavorava al National Bureau of Standards, un’agenzia governativa che si occupa dello sviluppo e della gestione delle tecnologie (esiste ancora oggi, con il nome di National Institute of Standards and Technology, NIST). Nel 1957, in pratica, Kirsch era una delle poche persone negli Stati Uniti a poter lavorare con l’unico computer programmabile esistente, e in primavera fu il primo a digitalizzare una fotografia con uno scanner: prese una foto di sé stesso mentre reggeva in braccio suo figlio di tre mesi, Walden, e la ritagliò in modo da tenere soltanto il volto del figlio. Il magazine statunitense Atlantic ha raccolto alcuni pezzi della storia di quella immagine in bianco e nero, che – per l’importanza che poi ebbe negli sviluppi della fotografia digitale – nel 2003 fu anche inserita dal magazine Life nella lista delle “100 fotografie che hanno cambiato il mondo”. Walden Kirsch nella prima fotografia digitale acquisita tramite scanner nel 1957. (L’immagine si ingrandisce con un clic) | La storia della prima immagine digitale. Nel 1957 un informatico che lavorava per il governo degli Stati Uniti prese una foto di famiglia e ne fece una scansione con il primo rudimentale scanner esistente. |
L’11 febbraio Emons, la maggiore casa editrice italiana di audiolibri, pubblicherà l’audiolibro di Una cosa divertente che non farò mai più di David Foster Wallace, letto dall’attore italiano Giuseppe Battiston. L’audiolibro uscirà in contemporanea con The End of the Tour – Un viaggio con David Foster Wallace, il film diretto da James Ponsoldt e tratto dal libro del giornalista David Lipsky Come diventare se stessi: racconta i cinque giorni che ha trascorso con lo scrittore americano. Il film esce a pochi giorni di distanza dai vent’anni di Infinite jest, una delle opere più importanti e discusse della letteratura moderna. Una cosa divertente che non farò mai più è uno dei libri più divertenti di Foster Wallace. È un lungo reportage che gli fu commissionato dalla rivista letteraria Harper’s su una vacanza extralusso a bordo di una nave da crociera nel Mar dei Caraibi. Foster Wallace descrive con tagliente umorismo la vita quotidiana sulla nave: i discorsi con gli altri ospiti a cena, le gite guidate a terra, il rapporto con i camerieri e il resto dell’equipaggio. Il racconto è straniante, spesso cup e complesso sulla società contemporanea americana, in particolare sul ruolo della pubblicità e sul significato del divertimento, del lavoro e del tempo libero. In Italia la versione cartacea del libro fu pubblicata per la prima volta nel 1998 da minimum fax, nella traduzione di di Gabriella D’Angelo e Francesco Piccolo. La versione audio – che si basa su quella traduzione – è lunga 4 ore e 13 minuti, ed è letta da Giuseppe Battiston, famoso per aver recitato in Pane e tulipani di Silvio Soldini e La tigre e la neve di Roberto Benigni. Per Emons Battiston ha letto l’intera Collezione degli audiolibri con protagonista il commissario Maigret e Diario di scuola di Daniel Pennac. | È uscito l’audiobook di “Una cosa divertente che non farò mai più”. Il divertente racconto di David Foster Wallace su una lussuosa vacanza in crociera, letto da Giuseppe Battiston. |
Quando si parla di malattie mentali e disagi psichici è molto facile dire cose indelicate o sbagliate, che possono far stare peggio chi non sta bene. Se poi sono i giornali o altri grandi media a trattare l’argomento, è ancora più importante farlo con alcune accortezze, non diffondendo informazioni sbagliate ed evitando rappresentazioni scorrette. È per questa ragione, per esempio, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha messo insieme delle linee guida su come i giornali devono parlare dei suicidi. Uno dei temi più delicati riguarda il modo in cui si parla delle persone famose con problemi psicologici e psichiatrici: si rischia di romanticizzare o rendere affascinanti e desiderabili certe patologie e disturbi, oppure di ridurre tutta la vita di una persona alla sua malattia. Allo stesso tempo però è utile ricordare che molte persone note per aver fatto grandi cose soffrivano di depressione o altri disturbi simili: alcune per via dei loro problemi si sono suicidate, ma molte altre sono riuscite a convivere con il disagio psichico e saperlo può aiutare chi si trova in difficoltà. | Abraham Lincoln era depresso. E così Winston Churchill, e Franz Kafka ed Emily Dickinson, ma questo non ha impedito loro di fare cose importanti, racconta Matt Haig in "Ragioni per continuare a vivere". |
Nell’editoriale di prima pagina sul Corriere della Sera di oggi, Gian Antonio Stella ripete che “una vera classe dirigente, come dice la parola stessa, deve sapersi assumere le proprie responsabilità e mettersi alla guida dei processi storici”: guidare il popolo, invece che seguirlo. “Chi viene eletto è eletto per fare delle scelte”. «E il governatore si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Quale dei due volete che vi liberi?». E quelli dissero: «Barabba». E Pilato a loro: «Che farò dunque di Gesù detto Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso». Sono quasi duemila anni che il Vangelo ricorda alle classi dirigenti che non si può governare coi sondaggi. E che Sua Maestà il Popolo, che di tanto in tanto viene invocato come un idolo e ipocritamente confuso con la democrazia, può sbagliare. E di grosso. | Chi governa, governa. Gian Antonio Stella contro la sudditanza nei confronti dei presunti voleri popolari. |
Nel suo ultimo trimestre, che comprende il Black Friday e la stagione degli acquisti natalizi, Amazon ha prodotto ricavi per 74,2 miliardi di dollari, con un aumento del 20 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I profitti sono stati di 3 miliardi di dollari, superiori alle previsioni degli analisti. La divisione AWS per le tecnologie cloud ha portato a 7,43 miliardi di ricavi, con un aumento del 45 per cento rispetto all’anno precedente. Amazon continua a produrre buoni utili negli Stati Uniti, mentre fatica a mantenersi in attivo nel resto del mondo, dove continua a fare molti investimenti. Gli analisti prevedono per i prossimi mesi una riduzione dei ricavi, dovuta in parte alla crescente concorrenza dei siti cinesi per lo shopping online. | Nel suo ultimo trimestre, Amazon ha prodotto 3 miliardi di dollari di utili, superando le previsioni degli analisti. |
Giuseppe Guastella sul Corriere della Sera fa il punto della situazione sulla nuova indagine della procura di Milano sui rimborsi dei consiglieri regionali in Lombardia. Ieri 29 ex e attuali consiglieri regionali di opposizione hanno ricevuto degli avvisi di garanzia e la procura sta indagando per peculato. L’articolo di Guastella mette ordine concretamente nelle cifre di cui si parla, spiegando a quali consiglieri si fa riferimento e di che spese si tratta. Pippo Civati, che ha ricevuto l’avviso di garanzia e di cui si parla nell’articolo, ha spiegato così sul suo blog le spese che lo riguardano. Un barattolo di Nutella, bottiglie di vino, un Crodino, il biglietto del tram, un mini ombrello, le spese delle bollette di luce e telefono e l’affitto di un box. Anche i consiglieri della minoranza della Regione Lombardia hanno ceduto alla tentazione di utilizzare i rimborsi destinati all’espletamento del mandato politico per spese che con la politica non c’entrano affatto. Dopo i 62 dell’opposizione, ora sul registro degli indagati della Procura di Milano finiscono con l’ipotesi d’accusa di peculato 29 ex ed attuali consiglieri della minoranza — capigruppo compresi — 15 del Pd, quattro dell’Udc e uno ciascuno di Sel, Pensionati e Idv. | Le indagini sui rimborsi in Lombardia. Cose da sapere sull'inchiesta sui consiglieri di centrosinistra: di quanti soldi si parla, per cosa sono stati spesi, chi è che si è fatto rimborsare la Nutella. |
Lacoste – famoso marchio di abbigliamento sportivo, di proprietà del gruppo familiare svizzero Maus Frere ma con sede in Francia – ha cambiato amministratore delegato: lo spagnolo José Luis Duran ha lasciato la carica ed è stato sostituito dal francese Thierry Guibert, 44enne ex amministratore delegato di Conforama. Duran era amministratore delegato da due anni: da quando il gruppo Maus Frere aveva acquistato dalla famiglia Lacoste – proprietaria dell’azienda da più di 80 anni – il marchio di abbigliamento per una cifra intorno al miliardo di euro, dopo i litigi per la successione all’interno del gruppo familiare storico: nel 2012 Michel Lacoste, figlio del fondatore dell’azienda e famoso ex tennista René Lacoste, aveva venduto la sua quota alla Maus Frere, che già ne possedeva il 35 per cento, in polemica con la figlia Sophie Lacoste Dournel. A quel punto anche Sophie Lacoste Dournel, che non poteva più esercitare il controllo sulla società, ha venduto il suo 28 per cento, facendo diventare così Maus Frere interamente proprietaria di Lacoste. | Come va Lacoste. La società del marchio francese – che non è più francese dal 2012 – ha cambiato amministratore delegato e vuole allontanarsi ancora dall'etichetta di produttore di abiti sportivi. |
Zucchero a velo, fragolina di bosco, vaniglia, cocco, cioccolato, miele, caramello, fiori di cotone, fico: sono parole che trovate abitualmente non nel reparto gastronomico di un supermercato ma in quello di saponi e cosmetici, oltre che in profumeria. Da anni infatti creme per il corpo, shampoo e bagni doccia hanno la profumazione di qualcosa da mangiare, in particolare di dolci. Il sito Racked spiega da dove viene la moda delle cosiddette fragranze foodie o gourmand e perché ha avuto così successo. Il motivo più immediato è che rievocano il mondo dell’infanzia: come spiega Erica Vega, che lavora nella sezione cosmetici della catena Lush: «le fragranze golose sono calde e nostalgiche, ti avvolgono immediatamente in un abbraccio. Fanno venire a galla i ricordi di quando ti sedevi sul bancone della cucina e aiutavi la nonna a fare i biscotti, o ti coccolavi con una cioccolata calda davanti a un caminetto accogliente». Secondo Eric Buterbaugh, che per lavoro inventa profumi, «alla persone piacciono perché sono familiari, le riconoscono e ci si rapportano facilmente. Fanno scattare un ricordo felice dell’infanzia». | Perché ci piacciono i saponi che sanno di vaniglia e cioccolato. Dagli anni Novanta i cosmetici, le creme e i detergenti con il profumo di dolci golosi vanno sempre più di moda, forse perché ci ricordano qualcosa. |
Le cause dei crampi, quei dolori muscolari che possono essere percepiti sia quando si fa sport sia quando si è sdraiati a letto senza fare nulla, non sono del tutto chiare. Da anni atleti e sportivi bevono bevande che contengono sali minerali (come potassio, calcio, magnesio e sodio) e si riscaldano prima di fare esercizio fisico, perché si è sempre pensato che i crampi fossero dovuti alla disidratazione dei muscoli, alla carenza di sali minerali o a uno sforzo prolungato o improvviso. Ora c’è una nuova teoria sull’origine dei crampi e su un modo efficace per evitarli: assumere sostanze piccanti. Secondo il biochimico e medico americano Rod MacKinnon, premio Nobel per la chimica nel 2003, un sorso di una bevanda piccante – per esempio a base di peperoncini, zenzero o wasabi – è molto più utile di un energy drink o di una banana (cioè del potassio) per risolvere il problema dei crampi. La teoria di MacKinnon, che ha cominciato a riflettere sulle cause dei crampi dopo averne sofferto mentre andava in kayak circa dieci anni fa, è che i crampi non sono dovuti a un problema dei muscoli ma dei nervi. | Forse per prevenire i crampi serve il piccante. È la teoria di un premio Nobel per la chimica, secondo cui i crampi non sono un problema di muscoli ma di nervi. |
Venerdì 14 febbraio, durante una conferenza per sensibilizzare sui problemi della comunità gay a Las Vegas, l’attrice canadese Ellen Page ha dichiarato di essere omosessuale. «Sono qui oggi perché sono omosessuale. E perché… forse posso fare la differenza», ha detto Page durante un discorso in cui era visibilmente emozionata. «Sono stanca di nascondermi e sono stanca di mentire senza dire tutta la verità», ha aggiunto. Durante il discorso Page ha parlato anche di Michael Sam, il giocatore di football americano che ha recentemente dichiarato di essere gay, definendolo “un eroe”. Page ha 26 anni e ha recitato in molti celebri film recenti, come Juno, Inception e alcuni film della serie X-Men. | Il coming out di Ellen Page. Lo ha fatto venerdì, durante una conferenza per sensibilizzare sui problemi della comunità gay. |
Il 7 agosto di quarant’anni fa, il funambolo francese Philippe Petit compì la sua impresa più famosa e spettacolare: la traversata a più di 400 metri di altezza delle Torri Gemelle al World Trade Center di New York (poi distrutte negli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001). Ci mise quarantacinque minuti camminando avanti e indietro su un cavo di acciaio spesso poco meno di 3 centimetri mentre la polizia gli ordinava di fermarsi. E ci scrisse un libro (“Toccare le nuvole“, edito da Ponte alle Grazie) da cui nel 2008 fu tratto un documentario (“Man on Wire“) che vinse moltissimi premi, tra cui un Oscar. Philippe Petit è nato in una famiglia piccolo borghese di Nemours, il 13 agosto del 1949 (compirà 65 anni tra pochi giorni). Fin da bambino si è dedicato a diverse attività: pittura, scultura, scherma, teatro, equitazione. Soprattutto studiava e si esercitava come autodidatta per diventare giocoliere e funambolo («Nel giro di un anno ho imparato a fare tutte le cose che si potevano fare su un filo»). Lo cacciarono da molte scuole perché derubava gli insegnanti, giocava a carte o si rifiutava di sostenere gli esami. Fino a quando, decise di girare il mondo e sopravvivere come artista di strada o commettendo piccoli furti («fuggivo dalla polizia col monociclo» e «spesso restituivo la refurtiva: mi interessava rubare per la bellezza di farlo», ha raccontato). | Philippe Petit e la traversata delle Torri Gemelle – foto e video. Il 7 agosto 1974 il famoso funambolo francese compì un'impresa che passò alla storia a New York, a 400 metri di altezza. |
Nel 1957 in Arkansas, nel sud degli Stati Uniti, a sei ragazze e tre ragazzi neri fu permesso di iscriversi al liceo pubblico di Little Rock. La decisione fu presa in ragione del loro rendimento scolastico eccellente e dei risultati nei testi attitudinali, nell’ambito del tentativo di integrazione forzata tra bianchi e neri messa in atto in quegli anni negli Stati Uniti. I ragazzi furono chiamati i “Little Rock Nine”, i nove di Little Rock, e la loro storia è stata di centrale importanza per il movimento statunitense per i diritti civili. Slate ha pubblicato un estratto del saggio di David Margolick, Elizabeth and Hazel: Two Women of Little Rock, che racconta la storia dei Little Rock Nine attraverso una foto. Come per molti eventi storici dell’ultimo secolo, infatti, anche la storia dei Little Rock Nine è simboleggiata da una fotografia. La foto ritrae Elizabeth Eckford, una dei Little Rock Nine, con alle sue spalle una folla di ragazzi bianchi e Hazel Bryan, quindicenne iscritta alla stessa scuola, immortalata nell’atto di urlarle qualche insulto. | La storia dei Little Rock Nine. Un libro racconta dei nove studenti neri che nel 1957 furono ammessi alla scuola per bianchi, tra mille contestazioni, e della foto simbolo di quella storia. |
Da diversi giorni, e con un aumento crescente dell’attenzione, diversi media italiani parlano molto delle relazioni tra Matteo Renzi e l’imprenditore Marco Carrai, raccontato come un amico di famiglia e il più antico consigliere del presidente del Consiglio. Alcuni giornali – in particolare Libero e il Fatto Quotidiano – stanno molto attaccando Renzi suggerendo la possibilità che Carrai abbia ottenuto incarichi pubblici e appalti dal Comune di Firenze in cambio di favori fatti allo stesso Renzi. Del caso ha parlato per la prima volta, un paio di settimane fa, il quotidiano Libero, che ha pubblicato un contratto d’affitto intestato a Carrai per la casa di Firenze in cui Renzi ha risieduto per circa tre anni dal marzo 2011 al gennaio 2014, e che è diventato l’elemento centrale delle accuse. Il contratto dell’appartamento in via degli Alfani, nel centro di Firenze, era intestato a Carrai, che ne pagava regolarmente l’affitto al proprietario. Libero ha pubblicato sia il contratto d’affitto che i documenti che provano che Renzi avesse lì la residenza (una circostanza ammessa dallo stesso Renzi). Giovedì 20 marzo l’ufficio stampa di Renzi ha diffuso un comunicato in cui ha spiegato che Renzi è stato solo alcune volte ospite di Carrai nella sua casa di via degli Alfani. Nello stesso periodo la sua abitazione era a Pontassieve, che si trova a circa mezz’ora di viaggio da Firenze: Renzi avrebbe utilizzato, questa la sua versione, la casa di Carrai per comodità e perché non poteva permettersi l’affitto di una seconda casa in città. L’ufficio stampa ha anche spiegato che è del tutto normale e legale fissare la propria residenza in una casa di cui si è solo ospiti. | Cos’è la storia dell’appartamento di Renzi e Carrai. Quali sono gli elementi per cui Matteo Renzi è accusato da alcuni giornali di avere fatto dei favori a un vecchio e fidato amico. |
La Guardia di finanza sta facendo delle perquisizioni a Firenze e in altre 10 città italiane – tra cui Milano, Modena, Torino e Roma – nell’ambito di un’inchiesta sulla Fondazione Open, attiva dal 2012 al 2018 per sostenere le iniziative politiche dell’ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva Matteo Renzi. Tra i reati contestati dalla procura ci sono il riciclaggio, il traffico di influenze e l’autoriciclaggio. L’inchiesta è nota da settembre, quando venne perquisito lo studio dell’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente di Open indagato per traffico di influenze illecite tra il 2016 e il 2018. Le perquisizioni, scrive l’agenzia di stampa AdnKronos, sono più di 20, eseguite nei confronti degli imprenditori che avrebbero versato a Bianchi fondi sotto forma di consulenza professionale, poi finiti alla fondazione. La fondazione Open contribuì, tra le altre cose, a sostenere le spese per le iniziative alla stazione Leopolda a Firenze, le due campagne di Renzi per le primarie del PD nel 2012 e nel 2013 e la prima campagna elettorale per il referendum costituzionale del 2016. | Sono in corso perquisizioni in 11 città italiane relative all’inchiesta sulla fondazione Open, che finanziò l’attività politica di Matteo Renzi. |
Tra le notizie più raccontate e discusse delle ultime settimane ci sono quelle sui grandi incendi in Australia. Come era già successo per gli incendi nella foresta amazzonica della scorsa estate, è stato molto discusso anche il modo in cui alcuni giornali si sono occupati della questione, in alcuni casi diffondendo informazioni sbagliate. In un post su Facebook, Giorgio Vacchiano, ricercatore in selvicoltura e pianificazione forestale dell’Università degli Studi di Milano (e autore del saggio La resilienza del bosco), ha spiegato bene, per punti, tutto quello che c’è da sapere sugli incendi, le loro cause e i loro effetti, la difficoltà di spegnerli e in che modo il cambiamento climatico ha un suo ruolo nella situazione attuale. Abbiamo ripreso il suo post, che trovate di seguito. 1) Quanto territorio è in fiamme? Gli incendi hanno percorso da ottobre a oggi circa 8 milioni di ettari di territorio tra New South Wales, Victoria, Sud Australia e Queensland – una superficie doppia a quella degli incendi del 2019 in Siberia e in Amazzonia combinati, e pari ai quattro quinti di tutte le foreste italiane. In sole quattro annate, negli ultimi 50 anni, la superficie bruciata in New South Wales ha superato un milione di ettari, e oggi ha quasi raggiunto il doppio della seconda annata più drammatica (il 1974 con 3,5 milioni di ettari percorsi). | La verità sugli incendi in Australia. Cosa li ha causati, perché non si riescono a spegnere e cosa c'entra il cambiamento climatico, spiegato nel post di un ricercatore diventato virale su Facebook. |
Ieri sera due agenti e tre manifestanti sono stati feriti durante alcuni scontri a Torino, dove era in corso una protesta contro un’assemblea di alcuni ministri del G7. L’assemblea è iniziata il 25 settembre con una riunione dei ministri dell’Industria, e si concluderà oggi con una fra i ministri del Lavoro. Tutte le riunioni si sono tenute nella reggia di Venaria, alla periferia della città. Nel pomeriggio si era tenuta una manifestazione di protesta prevalentemente pacifica da parte di alcuni studenti. Gli scontri sono invece iniziati verso le 22.30 nella zona fra via Po e piazza Castello. Un gruppo di manifestanti ha attaccato la polizia lanciando petardi, i poliziotti hanno reagito disperdendo il corteo. Poco dopo, alcuni cassonetti della spazzatura sono stati incendiati in segno di protesta. Per oggi sono previste nuove manifestazioni: alle 14.30 partirà un corteo che cercherà di raggiungere la reggia di Venaria, e che verosimilmente sarà bloccato dalla polizia. | A Torino ci sono stati scontri fra poliziotti e manifestanti contro il G7. |
La relativa scarsità di ricordi autobiografici risalenti ai primi anni di vita tra gli adulti è da tempo un fenomeno di esteso interesse scientifico, che ha trovato fin dall’inizio del Novecento una sua definizione più rigorosa con la formulazione del concetto di “amnesia infantile”, l’incapacità degli adulti di ricordare eventi risalenti a prima di una certa età. Le ricerche condotte a partire dagli anni Ottanta hanno individuato nei 3-4 anni l’età media a cui risalgono i primi eventi vissuti che gli adulti nelle culture occidentali sono generalmente in grado di rievocare. I risultati di uno studio recente, da poco pubblicato sulla rivista scientifica Memory, hanno posto un po’ più indietro quella soglia – intorno ai 2 anni e mezzo – ed evidenziato anche una marcata differenza tra i ricordi precoci formati dai bambini, meno stabili rispetto ai ricordi successivi. | A che età risalgono i nostri primi ricordi. Prima di quanto crediamo, sostiene un nuovo studio, e tendiamo a postdatare i ricordi precoci man mano che cresciamo. |
Oggi sulla pagina principale di Google al posto del tradizionale logo della società ci sono un sarcofago, alcune statue e altri manufatti egizi, con un uomo che li osserva di spalle. Il tizio del disegno è l’archeologo britannico Howard Carter cui è dedicato il doodle odierno per ricordarne la nascita 138 anni fa. Lo studioso ebbe un ruolo fondamentale nella scoperta della tomba del faraone Tutankhamon in Egitto negli anni Venti del secolo scorso. Howard Carter nacque a Londra il 9 maggio del 1874 da Martha Joyce Sands e da Samuel Carter, un artista particolarmente dotato che incoraggiò il figlio a seguire le proprie orme. Howard Carter dimostrò di avere un talento particolare per il disegno e a 17 anni divenne assistente dell’egittologo Percy Newberry, partecipando a una sua spedizione nella necropoli di Beni Hasan risalente al Medio Regno dell’Egitto (il periodo tra il 1987 e il 1780 avanti Cristo). Tra i vari incarichi affidati a Carter, c’era quello di ricopiare e catalogare le decorazioni e i geroglifici all’interno delle tombe, lavoro che svolse con grande attenzione innovando anche alcuni sistemi per ricopiare i motivi decorativi. | Chi era Howard Carter. La storia e le foto dell'archeologo che scoprì la tomba di Tutankhamon, celebrato oggi da Google con uno dei suoi doodle (e la maledizione?). |
È morto Joel Schumacher, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. Schumacher aveva 80 anni ed è morto a New York, di tumore. Era nato, sempre a New York, nel 1939 e aveva iniziato a lavorare nella televisione e nel cinema come costumista, diventando poi anche sceneggiatore e dirigendo nel 1981 il suo primo film: The Incredible Shrinking Woman. I suoi film più famosi sono stati i due Batman diretti nel 1995 e nel 1997: Batman Forever e Batman & Robin. Il primo, in cui Batman è interpretato da Val Kilmer, andò molto bene; il secondo, con protagonista George Clooney, ebbe critiche molto negative. | È morto il regista Joel Schumacher. |
Venerdì sera la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha pubblicato un video su Twitter in cui spiega che il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio le ha chiesto di appoggiare il suo incarico a presidente del Consiglio in cambio dell’ingresso di Fratelli d’Italia nel futuro governo Lega-Movimento 5 Stelle. Meloni dice di aver respinto l’offerta, e che Di Maio ha quindi messo il veto sull’ingresso di FdI nel governo, perché è una forza «troppo di destra». Di Maio è venuto a chiedere il sostegno alla premiership M5S in cambio dell'ingresso di FDI nel governo M5S-Lega. Di fronte al mio NO ha detto che avrebbe messo il veto su FDI perché troppo di destra. in quello che tutti già chiamano governo giallo-verde non ci sarà il TRICOLORE! pic.twitter.com/lZLQue4rxk | E Fratelli d’Italia che fa? luigi Di Maio ha offerto al partito di Giorgia Meloni di entrare nel governo, e che in cambio lo sostenesse come presidente del Consiglio: lei ha rifiutato. |
L’ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha accettato con riserva l’incarico di provare a formare un governo, dopo averne discusso in mattinata con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che lo aveva convocato dopo il fallimento delle trattative tra i partiti della vecchia maggioranza coordinate dal presidente della Camera Roberto Fico. «Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare» ha detto Draghi, aggiungendo che scioglierà la riserva dopo le consultazioni con i partiti. Nel primo pomeriggio di mercoledì, Draghi ha incontrato Fico, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte. Nei prossimi giorni incontrerà le rappresentanze dei partiti, per verificare se ci sia una maggioranza disposta a sostenerlo. Spiegando come intende procedere, Draghi ha detto: «Con grande rispetto mi rivolgerò innanzitutto al Parlamento, espressione della volontà popolare. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti e i gruppi parlamentari, e dal dialogo con le forze sociali, emerga unità, e con essa la capacità di dare una risposta responsabile e positiva all’appello del presidente della Repubblica». | Mario Draghi ha accettato l’incarico. Proverà a formare un nuovo governo, ma il Movimento 5 Stelle dice di non volerlo sostenere. |
La casa automobilistica svedese Volvo ha annunciato che tutte le sue auto vendute a partire dal 2019 avranno un motore elettrico, e che entro il 2025 smetterà di produrre automobili con i tradizionali motori a combustione interna. Volvo è la prima grande azienda del settore a prendersi questo impegno e, secondo gli analisti, potrebbe contribuire a spingere le altre case automobilistiche ad accelerare ulteriormente i piani per il passaggio ai motori elettrici. L’annuncio è stato dato dal CEO della società, Hakan Samuelsson, che ha spiegato: “Le persone chiedono sempre di più automobili elettriche, e noi vogliamo rispondere alle necessità attuali e future dei nostri clienti”. Volvo dal 2010 è di proprietà di Geely Automobile Holdings, un produttore di automobili tra i più grandi della Cina. La holding lavora da una decina di anni allo sviluppo di motori elettrici per le auto prodotte dai suoi marchi. Il piano di Volvo prevede di offrire motori elettrici e ibridi (quindi a scoppio assistiti da uno elettrico) nei nuovi modelli di auto lanciati a partire dal 2019. Entro il 2021 la società prevede di produrre cinque nuove automobili con motore elettrico. I modelli con motore a combustione interna continueranno a essere disponibili nel periodo di transizione, fino al 2025 quando non sarà più possibile scegliere come opzione auto con motori diversi da quelli elettrici. | Volvo produrrà solo auto elettriche e ibride. A partire dal 2019 tutti i modelli saranno offerti con motori elettrici e ibridi, entro il 2025 smetterà di vendere auto con motori a scoppio. |
Il 26 luglio 2013 Stanley Kubrick avrebbe compiuto 85 anni: in occasione del suo compleanno il British Film Institute ha pubblicato una lista dei suoi 10 film preferiti. Kubrick li scelse nel 1963 in occasione di un’intervista per la rivista americana Cinema (fondata l’anno precedente, e che cessò le pubblicazioni nel 1976). Kubrick aveva 35 anni quando fu intervistato (aveva già diretto, oltre ai primi cortometraggi, Il bacio dell’assassino, Rapina a mano armata, Orizzonti di gloria, Spartacus e Lolita) e come ha suggerito il suo storico produttore esecutivo e cognato Jan Harlan (fratello della moglie del regista, Christiane Susanne), negli anni successivi avrebbe sicuramente rivisto questa lista: secondo Harlan avrebbe sostituito la versione dell’Enrico V di Laurence Olivier con quella di Kenneth Branagh del 1989, e avrebbe inserito almeno un film di Vittorio De Sica o di Elia Kazan, due registi che lui ammirava moltissimo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I 10 film preferiti di Stanley Kubrick. La lista pubblicata dal British Film Institute, scritta nel 1963. |
Tra il 13 e il 16 novembre si terrà a Versailles, in Francia, la Conferenza generale su pesi e misure in cui, con ogni probabilità, verrà cambiato il campione di riferimento usato per dire quanto è un chilogrammo. Finora si usava una massa campione come riferimento; tra qualche giorno si potrebbe iniziare a misurare il chilogrammo usando una costante derivata dalla meccanica quantistica. Dal 1889 le bilance di tutto il mondo vengono tarate a partire da una massa campione conservata presso l’Ufficio internazionale dei pesi e delle misure di Sèvres, alla periferia di Parigi, il cosiddetto Grand Kilo, e dalle sue copie. Il problema è che il Grand Kilo, che è un cilindro di altezza e diametro di 3,9 centimetri fatto di una lega di platino e iridio realizzato nel 1875, da alcuni anni non pesa più come una volta, ma qualche microgrammo in meno. È per questo che vogliamo cambiarlo. | Il chilogrammo sta per cambiare, per rimanere lo stesso. Il vecchio campione di riferimento non va più bene (e rischierebbe di farci prendere in giro dagli alieni), quindi useremo una costante della meccanica quantistica. |
Giovedì sera il programma di approfondimento di La7 PiazzaPulita ha trasmesso un servizio che ha mostrato com’è la situazione in questi giorni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cremona, in Lombardia, uno di quelli che ospitano più pazienti che hanno contratto il coronavirus (SARS-CoV-2) e che presentano sintomi gravi. Nel momento in cui è stato registrato, l’ospedale ospitava 148 pazienti positivi al coronavirus, di cui 11 in terapia intensiva e 24 in ventilazione, cioè aiutati dalle macchine a respirare. Il personale intervistato nel servizio spiega le difficili condizioni di lavoro di questi giorni, la mole di lavoro troppo grande per l’organico dell’ospedale, e l’eccezionalità della situazione, che dà un’idea della gravità dell’epidemia del coronavirus per quanto riguarda lo stress esercitato sugli ospedali delle zone più colpite. | Il servizio di “PiazzaPulita” nel reparto di terapia intensiva di Cremona. Dà un'idea delle difficili condizioni di lavoro di queste settimane in diversi ospedali lombardi. |
Questa settimana, tra le cose più lette sul Post, ci sono i fotomontaggi di Danny Evans su come sarebbero le celebrità se fossero americani medi. Poi, la morte di Michael Clarke Duncan, il gigante buono del Il miglio verde e il doodle di Google sulla serie classica di Star Trek che l’8 settembre ha celebrato il 46° anniversario della messa in onda del primo episodio. E il cinema, con una delle rarissime interviste ai fratelli Wachowski che stanno per far uscire il loro nuovo, stranissimo film. E alla fine c’è anche un po’ di Italia, con il decreto sulla sanità spiegato in 15 facili punti e le polemiche su Grillo e Casaleggio a Piazzapulita. – È morto Michael Clarke Duncan Aveva 54 anni e a luglio aveva avuto un attacco di cuore, lo ricordano in molti per aver interpretato John Coffey, il gigante buono, nel film Il miglio verde. | Sunday Post. Celebrità trasformate in americani medi, Star Trek (stagione classica) e la morte di Michael Clarke Duncan, tra le cose più lette sul Post questa settimana. |
Per la prima volta un bambino maschio compare in un video pubblicitario di Barbie, la famosa bambola di Mattel tradizionalmente destinata alle bambine. La pubblicità presenta le Barbie realizzate in edizione limitata per la casa di moda italiana Moschino. Nel video il bambino appare due volte: la prima dice che «Moschino Barbie is so fierce!» (la parola “fierce” letteralmente significa “impetuosa” ma qui è usata in un’espressione gergale che rende la frase traducibile più o meno con “Barbie Moschino è così eccezionale”) prima di metterle sul braccio una borsetta; la seconda, alla fine del video, fa l’occhiolino e passa il telefono che è appena squillato alla sua Barbie. | La prima pubblicità di Barbie con un bambino maschio. È uno spot per l'edizione limitata della bambola realizzata da Mattel con Moschino. |
Giovedì 24 gennaio Twitter ha pubblicato sull’App Store una applicazione che si chiama Vine e che serve per girare video lunghi al massimo sei secondi, facilmente condivisibili attraverso l’app e il suo social network. Nei giorni seguenti si è parlato molto di Vine, del suo funzionamento e del fatto che segna il primo serio tentativo di Twitter di diversificare le proprie attività. Se ne è anche parlato perché, almeno nei primi giorni, Vine non aveva particolari filtri e quindi centinaia di utenti lo hanno utilizzato per condividere i video che spesso funzionano di più su Internet, cioè quelli con contenuti pornografici. Durante lo scorso fine settimana molti siti di tecnologia si sono occupati del porno su Vine, spiegando che era estremamente facile trovare contenuti per adulti sul nuovo sistema. Era sufficiente inserire comuni chiavi di ricerca come “porn” o “vineporn” per trovare centinaia di video pornografici, ovviamente della durata di sei secondi. | Vine ha un problema col porno. La nuova app per condividere video da 6 secondi su Twitter riapre un annoso dibattito sui contenuti per adulti sull'App Store di Apple. |
Nei primi mesi del 2015 negli Stati Uniti quattro persone sono morte di peste e in tutto ci sono stati 15 casi riconducibili alla malattia, ha detto il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC), un importante ente della sanità pubblica statunitense. Negli ultimi quindici anni negli Stati Uniti non erano mai morte di peste più di due persone all’anno: l’anno peggiore era stato il 2006, in cui c’erano stati 17 casi di peste e due persone erano morte per la malattia. BBC ha spiegato perché «quasi cinquant’anni dopo che sono andati sulla Luna, gli Stati Uniti non sono ancora riusciti a eliminare una malattia che devastava l’Europa nel Medioevo». La peste è una malattia infettiva di origine batterica e si trasmette dagli animali all’uomo attraverso le pulci: la peggiore epidemia di peste nella storia fu quella conosciuta come “peste nera”, che nel Quattordicesimo secolo causò la morte di circa 50 milioni di persone in Europa. La peste restò presente per secoli in Europa: Alessandro Manzoni descrisse nei Promessi Sposi quella che negli anni Trenta del Diciassettesimo secolo colpì le principali città d’Europa, e Milano in modo particolare. Un’altra importante epidemia – conosciuta come la “grande peste di Londra” – causò nel 1665 la morte di circa un quinto della popolazione di Londra. La peste arrivò più tardi anche in Cina e India, dove nel Diciannovesimo secolo provocò circa 12 milioni di morti. La peste è ancora oggi endemica – ossia presente in modo costante – in Madagascar, nella Repubblica Democratica del Congo e in Perù. | Perché negli Stati Uniti c’è ancora la peste. Nei primi mesi del 2015 sono morte per la malattia 4 persone e ci sono stati 15 casi di contagio: c'entrano dei roditori lunghi circa 30 centimetri molto diffusi in Nordamerica. |
Loris Bertocco, un uomo di 59 anni che da 40 anni era paralizzato per via di un incidente in moto, ha raccontato in una lettera inviata a Concita De Gregorio di Repubblica la sua storia, chiedendo che l’Italia approvi una legge sul cosiddetto “testamento biologico”, e una sul suicidio assistito. Bertocco ha scritto infatti che dopo una «lunghissima riflessione» ha deciso che «la qualità della mia vita sia scesa sotto la soglia dell’accettabilità e penso che non valga più la pena di essere vissuta». È morto ieri in una clinica in Svizzera. De Gregorio ha raccontato in un articolo quello che ha saputo su Bertocco dopo avere ricevuto la sua lettera, che è arrivata comunque troppo tardi perché potesse mettersi in contatto con lui. Dal 1977, quando ha avuto l’incidente, Bertocco aveva avuto una storia clinica complicata e piena di alti e bassi, con periodi di maggiore autosufficienza e altri di completa dipendenza dagli aiuti degli assistenti, famigliari e amici. Fin da giovane aveva avuto inoltre problemi di vista, che dal 1996 lo avevano reso cieco. Su Repubblica ha raccontato la difficoltà nell’intrattenere relazioni sentimentali stabili, cosa in cui era comunque riuscito per molti anni, tra il 1996 e il 2011, quando sua moglie ha chiesto la separazione per via dell’impegno richiesto nella sua assistenza. | La lettera di Loris Bertocco, che ha deciso di morire. Un uomo di 59 anni, paralizzato e cieco, ha scritto a Concita De Gregorio prima di morire, ieri, in una clinica svizzera. |
Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha dato un’intervista al Sole 24 Ore in cui ha spiegato la sua versione sull’approvazione del DEF da parte del Consiglio dei Ministri, e soprattutto sull’accordo raggiunto per portare il deficit al 2,4 per cento dei prossimi tre anni, una manovra commentata con preoccupazione da molti esperti e analisti. Tria è considerato uno dei ministri più moderati del governo, e da tempo i giornali raccontano di una sua opposizione a un aumento così significativo del deficit, tanto che si era parlato delle sue possibili dimissioni. Tria ha smentito, al Sole: Sono ministro di un governo, e come tale sono un politico. Non ho mai minacciato le dimissioni. Il deficit al 2,4% è frutto di una negoziazione politica, e assicuro che c’è stata una mediazione e non da poco. | Cosa dice il ministro Tria sul DEF e sul deficit al 2,4%. Che è il risultato di una mediazione «non da poco», e che non ha mai minacciato di dimettersi. |
Se stasera non avete intenzione di aspettare il Grande Cocomero senza far nulla, vi proponiamo la nostra selezione di film di zombie. I primi dieci includono sia quelli davvero grotteschi sia quelli che si prendono un po’ più sul serio, e sono i nostri preferiti. Gli ultimi due, fuori dalla lista, uno con Bela Lugosi e uno diretto da Jacques Tourneur, sono per veri appassionati. La lista è naturalmente suscettibile di integrazioni e proposte alternative: approfittate pure dei commenti. Dawn of the Dead (Zombi) di George A. Romero, Stati Uniti, 1978 | I 10 migliori film di zombie. Consigli cinematografici per stasera: da Dawn of the dead a Zombieland, più altri due più seri e datati, nel caso vogliate fare gli intellettuali. |
La vicenda della Lombardia rimasta per una settimana in zona rossa invece che in zona arancione per via di alcuni dati sbagliati è stata il caso politico degli ultimi giorni, ed è stata caratterizzata da un insistente scambio di accuse tra il governo regionale lombardo e il ministero della Salute. Se è abbastanza chiaro quale sia stato genericamente il problema coi dati, ricostruire la sequenza di errori che ha portato alla classificazione sbagliata del rischio epidemiologico è più complicato. Al centro della vicenda ci sono dati piuttosto complessi, di cui peraltro alcuni dettagli non sono pubblici. Si possono comunque fare due ipotesi su cosa sia andato storto tecnicamente e nel dettaglio, ma entrambe hanno un punto di partenza e un esito comune: una correzione approssimativa di una vecchia e ripetuta mancanza della Regione Lombardia nella trasmissione dei dati, e un indice Rt sovrastimato per una settimana a causa di quella correzione. | Com’è andata la complicata vicenda dei dati sbagliati della Lombardia. Spiegato in una versione più semplice e in una più tecnica, per capire come sia stata per errore in zona rossa per una settimana. |
La famosa rivista erotica Playboy non ha più una pagina su Facebook: è stata cancellata per decisione del direttore creativo Cooper Hefner, che aveva annunciato al decisione su Twitter. Nel suo comunicato, Hefner aveva detto che i valori di Facebook e quelli di Playboy erano da sempre troppo diversi e che secondo lui Facebook era un posto repressivo nei confronti del sesso, aggiungendo che la decisione di cancellare la pagina della rivista è stata presa per via dello scandalo su Cambridge Analytica. La pagina Facebook di Playboy aveva 25 milioni di like. We are stepping away from Facebook pic.twitter.com/4yFIdk2eDE | La rivista Playboy ha cancellato la sua pagina Facebook. |
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle | Le fotografie di Vivian Maier esposte a Nuoro. In una mostra aperta fino al 18 ottobre, è dedicata alla grande fotografa statunitense scoperta per caso solo dopo la sua morte. |
Nelle ultime tre settimane il numero delle persone risultate positive al coronavirus in Italia è diminuito, ma ancora oggi si registrano quasi sempre più di duemila nuovi contagi al giorno. In numeri assoluti, le tre regioni italiane in cui si stanno registrando più nuovi casi sono Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, mentre le due province con la curva dei contagi meno piatta sono Milano e Torino, che hanno registrato fino a oltre 400 nuovi casi al giorno. Gli attuali duemila casi registrati al giorno sono più di quelli registrati nei giorni di marzo immediatamente precedenti al “lockdown” nazionale, quando però si facevano molti meno test di oggi: più o meno 5.000 al giorno, contro i 60.000 raggiunti in questo periodo. Nonostante questo non sono pochi, visto che da quasi due mesi l’Italia è in “lockdown”. Dove si sono contagiati i nuovi positivi, considerato che gli spostamenti sono estremamente limitati, le misure di distanziamento interpersonale per lo più rispettate, le scuole e le università riapriranno solo a settembre, e molte attività economiche temporaneamente chiuse? | Chi sono i nuovi contagiati. Perché continuano a esserci duemila nuovi contagiati al giorno, nonostante quasi due mesi di misure restrittive? È importante conoscere la risposta, in vista della "fase 2". |
Alla fine della scorsa settimana, la multinazionale farmaceutica statunitense Pfizer ha confermato di avere terminato l’arruolamento per avviare i test clinici sul proprio vaccino contro il coronavirus nella fascia di età tra i 12 e i 15 anni. La sperimentazione sarà essenziale per verificare la sicurezza e l’efficacia della vaccinazione tra adolescenti e bambini, e potrà portare in seguito a ulteriori test clinici tra i più piccoli. A oggi il vaccino di Pfizer-BioNTech non può essere impiegato nei minori di 16 anni, mentre nel caso di quello di Moderna il limite è 18 anni; anche il vaccino di AstraZeneca, per ora autorizzato solo nel Regno Unito e in Ungheria, non può essere somministrato ai minori di 18 anni. Sperimentazione Pfizer ha ottenuto l’adesione di 2.259 bambini e adolescenti, che saranno suddivisi in due gruppi: il primo riceverà il vaccino, mentre il secondo riceverà una sostanza che non fa nulla (placebo). Valutando quanti individui svilupperanno la COVID-19 tra i due gruppi, sarà possibile stimare l’efficacia del vaccino nel contrastare l’insorgenza dei sintomi tra i più giovani. La sperimentazione è quindi simile a quella condotta nei mesi scorsi su circa 40mila volontari con almeno 16 anni di età, e che aveva fatto riscontrare un’efficacia del 95 per cento. | I bambini e il vaccino contro il coronavirus. Sarà molto importante vaccinare anche loro, ma difficilmente inizieremo prima del prossimo anno: Pfizer-BioNTech e Moderna stanno avviando ora i test clinici. |
Nel 2018 il rapper Eminem fu interrogato dal Secret Service statunitense, agenzia governativa che si occupa della sicurezza del presidente e della sua famiglia, per una «canzone minacciosa» nei confronti di Ivanka Trump, la figlia di Donald Trump. La notizia è stata diffusa dal sito di notizie BuzzFeed News. La canzone in questione è “Framed” (2017), in cui Eminem si domanda perché Ivanka Trump sia nel baule della sua automobile, per poi dire che la «stupida biondina» è stata «buttata in uno stagno». Dopo l’interrogatorio, l’indagine del Secret Service non proseguì. Secondo i documenti ottenuti da BuzzFeed, l’interrogatorio sarebbe avvenuto dopo la segnalazione di un giornalista del sito scandalistico TMZ che in realtà voleva solo un commento dell’agenzia sulla vicenda. BuzzFeed aveva iniziato a cercare informazioni al riguardo perché in una successiva canzone di Eminem, “The Ringer” del disco Kamikaze uscito l’anno scorso, il rapper faceva un implicito riferimento al fatto di aver subito un interrogatorio. | Nel 2018 il rapper Eminem fu interrogato dal Secret Service statunitense per una canzone in cui parlava di Ivanka Trump. |
Kiko e Tommy sono due scimpanzé di 26 anni che vivono nello stato di New York: il primo si trova in uno zoo per primati privato a Niagara Falls, il secondo in una gabbia di cemento e acciaio dietro a un concessionario di roulotte e camper a Gloversville. Da anni sono al centro di una battaglia legale per la loro liberazione avviata da Nonhuman Rights Project (NhRP), un’organizzazione senza scopo di lucro che ritiene che Kiko e Tommy siano tenuti isolati in gabbie non adatte e vuole ottenere la modifica dello status legale di alcuni animali, in modo che non siano considerati proprietà, ma persone. Il cambiamento renderebbe più semplice la liberazione degli animali tenuti in cattività come Kiko e Tommy, ma porta con sé grandi implicazioni morali, etiche e filosofiche, che negli anni hanno stimolato un ampio dibattito tra naturalisti, esperti di diritto e giuristi. La vicenda dei due scimpanzé è iniziata circa cinque anni fa ed è tornata di stretta attualità in questi giorni, in seguito alla pubblicazione di un articolo nella sezione del New York Times aperta alle opinioni e agli editorialisti. | Gli scimpanzé sono persone? un'organizzazione animalista cerca di dimostrarlo da anni per rendere possibile la liberazione di due primati: il confronto da legale è diventato filosofico e molto affascinante. |
L’ISTAT ha diffuso i dati sulle principali cause di morte in Italia riferiti al 2012, il periodo più recente per il quale sono stati elaborati dati statistici sull’argomento. Lo studio conferma che la popolazione italiana sta diventando più anziana e che di conseguenza aumentano, tra le cause di morte, le malattie legate all’età. Tra i più giovani gli incidenti stradali continuano a essere tra le principali cause di morte, più dei tumori e delle malattie cardiache. • Nel 2012 in Italia sono morte 613.520 persone, dato che equivale a circa 92,2 morti ogni 10mila individui. | Di cosa si muore in Italia. Tra le principali cause delle 613.520 morti calcolate dall'ISTAT ci sono tumori, malattie del cuore e tra i giovani molti incidenti stradali (e c'è anche l'influenza). |
Il dato sulla disoccupazione giovanile, quella delle persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni, è un valido indicatore per capire come se la stanno cavando i paesi che affrontano la crisi economica. Gli Stati, specialmente europei, che avevano già problemi seri ai loro sistemi economici hanno subito maggiormente gli effetti della crisi sul piano occupazionale, con una contrazione considerevole di posti di lavoro disponibili. Il grafico dell’Economist mostra la differenza nei livelli di disoccupazione giovanile tra il primo trimestre del 2008, l’anno in cui sono iniziati per molti paesi i problemi legati alla crisi economica, e il primo trimestre di quest’anno. Le barre azzurre mostrano il livello di disoccupazione di tre anni fa, quelle blu scuro quello di quest’anno. La disoccupazione giovanile è aumentata sensibilmente in quasi tutti i paesi indicati nel grafico, fatta eccezione per la Turchia (invariato) e per la Germania. | Dov’è più alta la disoccupazione giovanile? il grafico dell'Economist mette a confronto i dati di tre anni fa con quelli odierni, mostrando quanto sono messe male diverse nazioni. |
Contrariamente a quanto a volte si dice, in Italia le province non sono state abolite. La legge Delrio del 2014 – arrivata dopo anni di discussioni e appelli all’eliminazione di questi enti considerati “inutili” e dalle competenze ridondanti – ne ha previsto infatti semplicemente la sostituzione con nuovi enti per i quali non è più prevista l’elezione diretta, ma che continuano ad occuparsi di edilizia scolastica, tutela dell’ambiente e trasporti, le competenze delle vecchie province. Per l’abolizione definitiva sarebbe servita una modifica della Costituzione, ma la bocciatura del referendum costituzionale del 2016 lo ha impedito. Oggi ci si trova quindi in una situazione piuttosto confusa, in cui le province esistono ancora ma sono depotenziate e con meno fondi di prima. Fanno eccezione la Sicilia, dove le province sono state sostituite dai “liberi consorzi comunali”, e il Friuli Venezia Giulia, che le ha abolite nel 2016. Una riforma dello statuto speciale della regione, voluta dall’allora presidente Debora Serracchiani (PD), permise infatti al Friuli Venezia Giulia di abolire effettivamente le province di Trieste, Pordenone, Gorizia e Udine, indipendentemente dal risultato del referendum costituzionale. Al loro posto sono state introdotte 18 “unioni territoriali intercomunali” (UTI), che non sono enti intermedi tra regione e comuni ma associazioni tra più comuni che esercitano alcune delle funzioni precedentemente di competenza delle province. | Il Friuli Venezia Giulia rivuole le province. Dopo essere stata, peraltro, l'unica regione d'Italia insieme alla Sicilia ad averle effettivamente abolite. |
Fiona Bevan è una cantautrice britannica che nel 2020 ha scritto “Unstoppable”, una canzone inclusa nell’ultimo album della cantante australiana Kylie Minogue: nonostante il suo testo sia stato interpretato da una popstar di livello mondiale e ascoltato da milioni di persone grazie allo streaming, Bevan ha guadagnato solo 100 sterline (116 euro). «I cantautori di successo fanno gli autisti di Uber», ha detto la cantautrice durante un’audizione della commissione britannica per la cultura, i media e il mercato digitale, che dallo scorso anno ha avviato un’inchiesta per capire come vengono distribuiti agli autori e agli artisti i compensi derivanti dallo streaming. La conclusione a cui sono arrivati i componenti della commissione, undici parlamentari di tutti i partiti, è piuttosto radicale: solo un «reset completo» delle regole di questo mercato può garantire più diritti ai cantanti e una distribuzione equa dei guadagni. | Nel Regno Unito vogliono cambiare le regole della musica in streaming. I parlamentari della commissione cultura hanno chiesto al governo di cambiare le regole per garantire compensi maggiori agli artisti. |
«Mi sto convincendo che l’evasione sia il problema di tutto il sistema». Martedì scorso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte passeggiava nei corridoi del palazzo delle Nazioni Unite di New York quando ha spiegato ai giornalisti dove il suo governo pensa di trovare il denaro necessario a finanziare la prossima legge di bilancio. In realtà da giorni le indiscrezioni e i suggerimenti arrivati ai giornali andavano tutti nella stessa direzione: nella prossima manovra economica il governo punterà parecchio sulla lotta all’evasione fiscale. Come noto, l’Italia è uno dei paesi con l’evasione fiscale più alta d’Europa: il governo Conte non è il primo a promettere di aumentare gli sforzi per combatterla. I risultati promessi, in realtà, spesso non sono mancati: la raccolta fiscale negli ultimi vent’anni è costantemente aumentata e il denaro recuperato dall’evasione è quadruplicato, passando dai 4,4 quattro miliardi di euro del 2006 ai 19,2 miliardi recuperati nel 2019. Per quanto le cifre della lotta all’evasione siano notevoli, però, appaiono poca cosa di fronte alle stime del totale dell’evasione non perseguita: circa 107 miliardi di euro nel 2016, secondo l’ultimo rapporto del ministero dell’Economia. Il governo assicura che per cambiare passo stavolta intende sfoderare un «piano» di lotta all’evasione. | L’evasione fiscale, spiegata bene. Breve guida a chi, come e quanto evade le tasse e come si può fare perché non accada, ora che il governo sostiene che sia «il problema di tutto il sistema». |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 20.396 casi positivi da coronavirus e 502 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 29.354 (859 in più di ieri), di cui 3.256 nei reparti di terapia intensiva (99 in più di ieri) e 26.098 negli altri reparti (760 in più di ieri). Sono stati analizzati 182.572 tamponi molecolari e 186.803 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 9,4 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,7 per cento. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 15.247 e i morti 354. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (4.235), Campania (2.656), Emilia-Romagna (2.184), Piemonte (2.074) e Veneto (1.901). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 16 marzo. |
Accumoli è un piccolo comune della provincia di Rieti, nel Lazio: è stato uno dei posti maggiormente danneggiati dal terremoto di magnitudo 6 che ha colpito la zona nella notte tra martedì 23 agosto e mercoledì 24, con epicentro tra Accumoli stesso e Amatrice, che si trova poco più a sud. Il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, ha detto che in città non c’è praticamente più una casa agibile a causa dei danni provocati dal terremoto di questa notte. La Protezione Civile ha detto che le persone morte a causa del terremoto sono 247; il numero dei dispersi è ancora imprecisato. Ci si aspetta tuttavia che questa cifra salga ancora nelle ultime ore, sulla base del numero delle persone disperse. Ad Accumoli sono morte almeno 10 persone, ma anche qui i soccorsi sono in corso ed è probabile che il numero cresca ancora. | Terremoto: la situazione ad Accumoli. Cos'è successo nel comune di 667 residenti quasi del tutto distrutto dalle scosse, dove in questi giorni ci sono centinaia di turisti. |
“Transformers 4 – L’era dell’estinzione” è il quarto film della saga di fantascienza diretta da Michael Bay dedicata ai Transformers. Il nuovo film è una sorta di rilancio dopo la fine della prima trilogia e lo si capisce anche guardando il cast, del tutto diverso rispetto ai precedenti. Tra i protagonisti ci sono Mark Wahlberg, Nicola Peltz, Kelsey Grammer e Stanley Tucci. “Transformers 4 – L’era dell’estinzione” è ambientato quattro anni dopo la fine di “Transformers 3” e racconta la storia del robot Optimus Prime che se la deve vedere con nuovi nemici e con i Dinobot, robot con le sembianze di dinosauri. Il film uscirà al cinema a metà luglio in Italia. | Il trailer di “Transformers 4 – L’era dell’estinzione”. È il quarto della serie ed è un rilancio dopo la fine della trilogia, con un cast nuovo. |
Manuel Noriega, 80enne ex dittatore dello stato centroamericano di Panama dal 1983 al 1989, ha fatto causa all’azienda produttrice di videogiochi Activision per avere danneggiato la sua reputazione includendo nel famoso gioco di guerra Call of Duty: Black Ops II un personaggio ispirato a lui, raffigurato come un «rapitore, omicida e nemico dello stato». Secondo Noriega, spiega CNN, «poiché l’azienda ha usato la sua immagine e il suo nome per fare soldi, ha diritto a una parte dei ricavi» prodotti dal videogioco. Activision, una delle più importanti case di produzione di videogiochi, non ha ancora commentato la vicenda. In Call of Duty: Black Ops II, uscito nel 2012 e parte di una famosa saga di videogiochi di guerra per consolle e PC, spiega The Verge, è effettivamente contenuto «un personaggio che assomiglia al vero Manuel Noriega e che è inoltre chiamato Manuel Noriega, che prima assiste la CIA ma poi la tradisce». Nel gioco sono presenti altri personaggi tratti dal mondo reale come l’ex colonnello dell’esercito statunitense e commentatore politico Oliver North – che ha anche doppiato il proprio personaggio e lavorato come consulente per gli sviluppatori del gioco – e David Petraeus, ex generale dell’esercito statunitense e capo della CIA. | Manuel Noriega contro “Call of Duty”. L'ex dittatore di Panama vuole dei soldi dalla Activision per avere sfruttato e danneggiato la sua immagine in un'edizione del famoso videogioco di guerra. |
Negli Stati Uniti, durante la guerra del Vietnam, vennero organizzate delle lotterie per il reclutamento di nuovi soldati: servirono per introdurre un sistema imparziale per scegliere gli uomini da inviare al fronte, ma furono anche un momento di svolta nella storia della scienza. Da quando furono riformate per risolvere alcuni problemi iniziali diventarono un vero e proprio esperimento, che cambiò per sempre la vita di molte persone e che portò a molte altre scoperte. La guerra del Vietnam durò dal 1960 al 1975 con il progressivo coinvolgimento degli Stati Uniti soprattutto a partire dal 1962, durante l’amministrazione democratica di John Fitzgerald Kennedy e poi, dal 1963, con il suo successore Lyndon Johnson. Il 31 marzo del 1968 Johnson, in un famoso discorso alla nazione, annunciò la decisione di non ricandidarsi alla presidenza e di cominciare a ridurre l’intensità della guerra. Nei mesi successivi ebbero inizio a Parigi i colloqui di pace. Poi arrivò Richard Nixon che decise di estendere il conflitto anche in Laos e Cambogia. | Le lotterie per scegliere chi sarebbe andato a combattere in Vietnam. Furono introdotte per il reclutamento di nuovi soldati da inviare al fronte e per come furono strutturate cambiarono la storia della scienza. |
Sono stati annunciati i vincitori degli iPhone Photography Awards, il concorso fotografico che dal 2007 premia le migliori fotografie realizzate utilizzando la fotocamera degli iPhone di Apple. All’edizione di quest’anno hanno partecipato fotografi da 120 paesi, tra i quali sono stati selezionati tre vincitori assoluti più una serie di vincitori per le singole categorie come “Animali”, “Panorama”, “Persone” e “Paesaggi”. Il primo premio è stato assegnato al polacco Michal Koralewski per la sua foto di un suonatore di strada. Il secondo classificato è David Craik del Regno Unito per la sua foto di due uccelli su un tavolo, mentre il terzo premio è stato assegnato a Yvonne Lu, Stati Uniti, che ha fotografato due viaggiatori in treno. | I vincitori dei 2015 iPhone Photography Awards. Cioè i premi per le migliori fotografie scattate con gli iPhone: ce ne sono di sorprendenti (e forse guardandole accuserete un po' il colpo). |
Il 20 giugno 1980 in circa 600 cinema americani (un terzo del numero consueto per simili uscite) fu proiettato per la prima volta il film The Blues Brothers, che avrebbe fatto i secondi incassi di quel weekend (dopo L’impero colpisce ancora, secondo film della serie di Guerre Stellari) e i decimi di tutto l’anno. Prima di diventare un film “di culto”, come si dice, e il più rappresentativo dell’epica e breve carriera cinematografica di John Belushi, l’attore protagonista che morì di overdose due anni dopo. Lo scorso numero del mensile americano Vanity Fair ha pubblicato una ricostruzione di Ned Zeman sulle vicissitudini della produzione del film, che proprio a causa dei guai con la cocaina di Belushi ebbe molti ritardi e rischiò di saltare in più occasioni (anni fa uscì anche un breve documentario, visibile in coda a questo articolo). Zeman racconta anche come nacquero “i Blues Brothers”, che – come sanno i fans – furono una vera band prima di diventare un film, e pubblicarono in tutto tre dischi: due dal vivo (uno prima e uno dopo il film) e la colonna sonora del film. John Belushi e Dan Aykroyd, i due protagonisti del film, si erano conosciuti a Toronto nel 1973, nel locale di Dan Aykroyd: che è nato a Ottawa (oggi ha 60 anni) dove aveva coltivato da giovane una passione per la musica suonando in alcune band. Aykroyd aveva 20 anni, Belushi 24, ed erano entrati in contatto tramite un collettivo di comici che frequentavano entrambi e che si muoveva tra Toronto e Chicago, la città di Belushi, appassionato di rock anni Settanta. Aykroyd invece era tutto sul blues, racconta Zeman, e non poteva credere che uno di Chicago non condividesse la sua passione, così la loro amicizia diventò una specie di evangelizzazione, e un innamoramento di due caratteri opposti: Aykroyd meticoloso, cerebrale, maniacale, riflessivo, e Belushi estroverso, “un teenager troppo cresciuto”, disordinato, genio e sregolatezza. E rapidamente, fanatico del blues anche lui. Nel 1975 sia Belushi che Aykroyd entrarono nel cast di Saturday Night Live, popolare e riverita trasmissione comica della tv americana di cui Belushi diventò il maggiore protagonista, popolarissimo per una serie di sketch diventati poi leggendari: l’imitazione di Joe Cocker, il cuoco degli hamburger, il Padrino, il samurai. E a un certo punto i due provarono a farci entrare la loro musica: Aykroyd suonava l’armonica, Belushi un tempo aveva suonato la batteria e gli piaceva cantare. L’idea dei Blues Brothers fu di Aykroyd con la collaborazione di Howard Shore, un suo amico musicista di Toronto che poi comporrà decine di colonne sonore e vincerà tre Oscar per quelle del Signore degli Anelli. I due, con Belushi a fare da frontman e showman, cominciarono a suonare dal vivo in diversi locali, poi l’autore del SNL li fece provare fuori onda per il pubblico in studio, e infine concesse loro uno spazio in onda, ma in uno sketch vestiti da api. | La storia dei Blues Brothers. Vanity Fair racconta come un film che rischiò di sbriciolarsi e costò 10 milioni di troppo divenne un successo leggendario. |
Sull’abolizione delle province la pagliacciata più imbarazzante – rimossa rapidamente dalla memoria collettiva, come molte altre – la mise in piedi il Governo un anno fa, alla fine di maggio, quando nel giro di pochi giorni si rimangiò ripetutamente la propria parola e persino i propri documenti ufficiali, subendo i capricci interessati in arrivo da varie parti della penisola, con Giulio Tremonti protagonista di imbarazzanti capriole sul tema. Ma non per questo – se si prende questa maggioranza come standard, sono tutti campioni di buona politica – appare meno perdonabile la scelta del Partito Democratico di ieri di affondare il progetto di legge dell’Italia dei Valori che avrebbe avviato un nuovo tentativo di abolire le province. La proposta è stata bocciata dalla Camera, coi voti favorevoli di IdV e Terzo Polo, quelli contrari del PdL e della Lega, e la decisiva astensione del PD. Che si è difeso per bocca dello stesso segretario Pier Luigi Bersani sostenendo di avere un suo progetto più articolato e progettuale dell’iniziativa tranchant dell’IdV che mirava intanto a rimuovere il termine “province” dalla Costituzione. | Quelli del ridisegno. Sull'abolizione delle province ieri il PD ha perso un'occasione preziosa. |
A meno di un anno dalla pubblicazione di Small Craft on a Milk Sea, il 5 luglio uscirà un nuovo disco di Brian Eno, Drums Between the Bells, nato dalla collaborazione tra Eno e il poeta Rick Holland. Secondo quanto si legge sul sito di Eno, i due hanno cominciato a lavorare a questo progetto nel 2003. Il disco dà grande spazio alla scrittura di Holland: le canzoni di Drums Between the Bells sono letture dei suoi testi accompagnate dalla musica di Eno. In cinque brani del disco è Brian Eno stesso a leggere, negli altri casi le voci appartengono ad artisti vicini a Eno e Holland: Grazyna Goworek, Caroline Wildi, Laura Spagnuolo, Elisha Mudly Aylie Cooke, Nick Robertson, e Anastasia Afonina. | In streaming due nuove canzoni di Brian Eno. Online due estratti dal nuovo disco Drums Between the Bells, che esce il 5 luglio. |
È il weekend di Natale, cioè quello in cui i cinema fanno tanti soldi. Qualcuno ci va al pomeriggio dopo il pranzo con i parenti, qualcuno la sera pur di evitare di dover ancora mangiare, e poi c’è pure Santo Stefano. La nuova uscita più importante, come da tradizione, è il filmone della Disney. Quest’anno è molto estivo – sole, mare, spiagge – e si intitola Oceania: se ne parla molto bene e come i film Disney ben riusciti è sia per bambini che per adulti. Il film giusto per vedere una bella storia invece è Florence, con Meryl Streep (sì, pure stavolta dicono “bravissima”); il film che potrebbe farvi piangere è Lion, con Nicole Kidman (finalmente di nuovo “bravissima”, dicono) e Dev Patel; quello che vi consigliamo di cercare è Paterson, di Jim Jarmusch. | Stasera cinema? è il weekend in cui andare è obbligatorio, e c'è grande scelta: "Oceania" della Disney, "Florence" per i fan di Meryl Streep, "Lion" per chi non teme le lacrime. |
Se non appartenete alla pur nutrita categoria degli italiani con bambini che vanno a scuola, forse pensate che nella scuola italiana ci sia “l’ora di religione”: ve ne ricordate da quando eravate bambini e sapete che un’originale ingerenza di uno stato estero – il Vaticano – nelle leggi di uno stato poco laico – l’Italia – impone che parte della didattica scolastica e degli investimenti economici statali siano sacrificati in questo senso al compimento di un’ora settimanale di insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche. È quasi vero, in effetti, salvo un simbolico dettaglio: che le ore di religione sono due e non una per gran parte del corso della scuola dell’obbligo, ovvero tutte le elementari. A scapito di tempi proficui per la formazione su altre materie e l’occupazione in diverse attività, di investimenti su diverse priorità, con oneri maggiorati dalla necessità di tenere a disposizione gli insegnanti per chi si esoneri dall’ora di religione, e in una fascia di apprendimento in cui l’approccio alla conoscenza della religione non può che essere precoce e acritico. | Le ore e ore di religione. La scuola pubblica arranca e fa sacrifici sotto i tagli del governo,ma gli insegnanti di religione aumentano. |
Mondadori ha da poco pubblicato Cambiare gioco, l’autobiografia di Nick Bollettieri, probabilmente l’allenatore di tennis più famoso di sempre. Bollettieri – nato il 31 luglio del 1931 in una famiglia italoamericana di Pelham nello stato di New York – ha allenato tennisti importanti (in alcuni casi leggendari) come Andre Agassi, Jim Courier, Monica Seles, Maria Sharapova, Sara Errani, le sorelle Williams, Martina Hingis, Kei Nishikori e Boris Becker. Ha insegnato a giocare a centinaia di altri allievi nella sua accademia, la Nick Bollettieri Tennis Academy (NBTA), fondata nel 1978 a Bradenton, in Florida, e tuttora attiva. L’Academy secondo gli esperti ha di fatto cambiato il modo in cui viene insegnato il tennis. Nel libro Bollettieri, che tra poco compirà 84 anni, racconta la sua carriera, la sua vita movimentata – ha avuto otto mogli e sette figli – i suoi consigli sul gioco e molti aneddoti sui suoi dieci allievi arrivati al primo posto della classifica ATP dei tennisti professionisti. Di seguito, il capitolo dedicato ad Andre Agassi, che Bollettieri ha allenato per dieci anni, dal 1983 al 1993: i due hanno avuto un rapporto intenso e burrascoso, ma hanno anche vinto insieme il primo Slam di entrambi (cioè uno dei tornei più prestigiosi del tennis), quello di Wimbledon nel 1992. | Il più famoso allenatore di tennis al mondo. È Nick Bollettieri, che ha insegnato a giocare a un mucchio di campioni leggendari: ora ha scritto un'autobiografia, questo è quello che scrive di Andre Agassi. |
Il Garante della Privacy italiano ha ordinato dei provvedimenti contro Google Street View, il servizio che permette di osservare le strade di centinaia di città grazie a una serie di fotografie a 360 gradi scattate dalle macchine fotografiche delle automobili di Google. Il servizio aveva già incontrato ostruzioni in altri paesi europei come la Repubblica Ceca e la Germania, dove il 2,9 per cento dei cittadini ha chiesto che le proprie abitazioni vengano eliminate del tutto dalle fotografie. «Si è creato un forte allarme e anche ostilità in molti Paesi europei nei confronti delle riprese di Google», afferma Francesco Pizzetti, il presidente dell’Authority Garante per la Privacy. «Abbiamo ricevuto proteste persino da amministrazioni locali. Non c’è nessun dubbio che Street View possa rappresentare uno strumento molto utile nel settore turistico, permette di vedere le località di vacanza, aiuta a scegliere e ad organizzare un viaggio. Ma è anche vero che può essere eccessivamente invadente nella vita dei cittadini e dunque bisogna stabilire alcune regole». | Le richieste del Garante della privacy a Street View. L'Italia prende provvedimenti contro le auto di Google: dovranno informare meglio e in anticipo i cittadini della loro presenza. |
Apple sta riducendo gli ordini per la produzione di iPhone 5C, il modello meno costoso del suo smartphone presentato a inizio settembre insieme con il nuovo iPhone 5S. La notizia non è ufficiale, ma è stata confermata da diverse fonti al Wall Street Journal e all’agenzia di stampa Reuters, tra gli altri. Le vendite di iPhone 5C stanno andando meno bene del previsto e secondo gli analisti il problema è il prezzo, troppo vicino a quello del più tecnologicamente avanzato iPhone 5S, che invece sta vendendo bene e per il quale si è reso necessario un aumento della produzione. Stando alle informazioni raccolte da Reuters, Apple avrebbe comunicato ai suoi principali produttori in Oriente che ridurrà sensibilmente gli ordini di nuovi iPhone 5C da ottobre alla fine dell’anno. Uno dei principali assemblatori di iPhone, Pegatron Corp., avrà una riduzione del 20 per cento degli ordinativi da parte di Apple. Hon Hai Precision Industry, un altro importante assemblatore di iPhone 5C ha ricevuto circa il 30 per cento di ordini in meno. In compenso, per lo stesso periodo, c’è stato un aumento degli ordinativi per iPhone 5S. | Apple e il problema di iPhone 5C. Si vende poco, i clienti preferiscono spendere poco di più e comprare il 5S: l'idea di metterne in commercio due forse è stata uno sbaglio. |
Domenica 24 marzo in Basilicata si vota per il rinnovo del consiglio regionale e per l’elezione del nuovo presidente di regione. I seggi sono aperti dalle 7 alle 23: alle 12 l’affluenza è stata del 13,3 per cento, in linea con le ultime elezioni politiche. Non sono stati effettuati sondaggi al momento, ma è probabile che la sfida per la vittoria coinvolga solo le coalizioni di centrodestra e centrosinistra, con i candidati del Movimento 5 Stelle e dell’estrema sinistra destinati ad arrivare al terzo e al quarto posto. La Basilicata è la seconda regione più piccola del Sud dopo il Molise, con 564 mila abitanti e circa 450 mila elettori. È anche l’unica regione del Sud che è stata sempre governata da coalizioni di centrosinistra (che anche alle ultime elezioni regionali ha ottenuto ottimi risultati). | Si sta votando in Basilicata. Nell'unica "regione rossa" del Sud si affrontano quattro candidati: e non dovrebbe andare così diversamente da Abruzzo e Sardegna. |
Nelle quasi quattro settimane di epidemia di coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia, le categorie professionali più visibili – per la mole di lavoro, stress e sofferenze che hanno dovuto affrontare – sono stati i medici e gli infermieri degli ospedali delle aree più colpite del Nord Italia, che hanno dovuto gestire un afflusso di pazienti troppo alto per le risorse a disposizione, specialmente nei reparti di terapia intensiva. Ma in mezzo alla più grave crisi sanitaria dell’Italia repubblicana, questo sovraccarico di lavoro e problemi improvviso e mai visto si è distribuito su gran parte delle strutture del sistema sanitario nazionale, dalle ASL agli operatori delle ambulanze, e in particolare su una categoria poco raccontata, ma che sta lavorando in condizioni difficilissime: i medici di medicina generale, cioè i medici di famiglia. Il Post ha parlato con dieci di loro in Lombardia ed Emilia-Romagna, nelle province più colpite dall’epidemia come Bergamo, Brescia, Crema e Piacenza e in altre apparentemente meno interessate dal contagio come Milano, raccogliendo testimonianze molto simili. Tutti hanno raccontato di una categoria professionale lasciata a se stessa a gestire i propri pazienti nel mezzo di un’epidemia senza precedenti nella storia recente, priva degli strumenti necessari per affrontarla sia dal punto di vista delle linee guida e dei protocolli da seguire, sia per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale. Gli altri racconti pubblicati in questi giorni sui giornali e sui social network confermano questo scenario. | I medici di famiglia sono in grandi difficoltà. Nelle zone più colpite dal coronavirus stanno arginando l'afflusso di pazienti agli ospedali senza istruzioni e strumenti sufficienti, rischiando grosso e sentendosi abbandonati. |
Un articolo del Wall Street Journal della settimana scorsa sostiene che lo shearling sia l’investimento nella moda che gli uomini dovrebbero fare quest’inverno. Lo shearling è una giacca di montone (il maschio della pecora) e si chiama così perché è anche il nome con cui si indica un agnello dopo la sua prima tosatura. Lo shearling è appunto composto esternamente dalla pelle scamosciata di un agnello o di un montone e internamente dalla sua pelliccia rasata. Si può dire che è una specie di equivalente maschile della pelliccia per le donne, meno vezzoso: o che lo era, data la sua grande popolarità alcuni decenni fa a cui è seguita una quasi totale scomparsa dall’abbigliamento invernale dei popoli occidentali. Negli anni ’70-’80 lo shearling fu un elemento molto diffuso della moda maschile, essendo anche molto caldo e resistente (anche all’acqua). Da tempo lo shearling è più trascurato, soppiantato da giubbotti invernali più moderni e sportivi o cappotti classici più urbani e meno western, ma quest’inverno potrebbe tornare più frequentemente in circolazione, oltre che sulle passerelle: il Wall Street Journal ne scrive come la scelta adatta per situazioni sia eleganti che formali e spiega che la sua riapparizione ha a che fare con uno sfinimento per i soliti giubbini o piumini imbottiti, tutti simili tra loro. A sostenerlo è anche Frederik Dyhr, vice presidente del marchio Belstaff, che ha detto al Wall Street Journal che lo shearling offre agli uomini un modo per vestire un materiale più elegante, ma che non sembri troppo pregiato. Tant’è che dal rilancio di Belstaff nel 2012, che è avvenuto in seguito a una ristrutturazione interna ed ha portato a uno sguardo più “alla moda” sui prodotti, lo shearling è stato un elemento essenziale della loro collezione, in grado di aderire allo stile robusto di Belstaff e allinearlo con le nuove inclinazioni più lussuose. | La riapparizione dello shearling. La giacca di montone che andava tanto negli anni '70 e '80 è l'investimento giusto per quest'inverno, sostiene il Wall Street Journal. |
Netflix ha un grande catalogo di film, serie tv e documentari: viene aggiornato di continuo e praticamente ogni giorno arriva qualcosa di nuovo e se ne va qualcosa di vecchio. La maggior parte dei nuovi titoli viene inserita però nei primi giorni di ogni mese, che è anche il momento in cui Netflix comunica alcune delle nuove cose che arriveranno nei giorni seguenti, in genere le più importanti. Come ogni mese, abbiamo scelto le migliori nuove uscite. Le nuove serie prodotte da Netflix che usciranno a luglio sono Ozark (una serie thriller, “dai toni cupi”), la serie d’animazione Castlevania e la serie Friends from college, su alcuni amici che si ritrovano vent’anni dopo la laurea. Tra le cose che si possono già vedere ci sono La grande bellezza, il documentario su Banksy a New York, Era mio padre e Cleopatra, che dura più quattro ore (ma no, non è una nuova serie Netflix, è il colossal degli anni Sessanta). In alternativa: la quattordicesima stagione dei Griffin, un documentario sulle barriere coralline, uno su un politico antisemita che scoprì di avere origini ebraiche e il film Fino all’osso, sull’anoressia, con Lily Collins. | Netflix: le novità di luglio. "La grande bellezza", la serie tv Ozark, "Cleopatra" e "Fino all'osso", che parla di anoressia. |
Apple Watch, il primo smartwatch realizzato da Apple, è stato definito da Tim Cook come “un nuovo capitolo nella storia” della società, che dirige da quando gli fu affidato l’incarico dopo il ritiro del cofondatore Steve Jobs. L’orologio sarà messo in vendita nei primi mesi del 2015 e, benché il suo futuro sia ancora incerto, Apple confida di renderlo un successo paragonabile a quello degli iPhone e degli iPad negli ultimi anni. Apple ha realizzato tre diverse collezioni di Apple Watch, con cinturini e casse da abbinare tra loro per personalizzare il proprio orologio, che sarà disponibile in due misure. Il sistema operativo che lo fa funzionare deriva da iOS, quello utilizzato su iPhone e iPad, e permette di vedere le notifiche ricevute dal proprio iPhone sul quadrante dell’orologio, di ricevere e inviare messaggi, effettuare ricerche online, consultare le mappe, accedere ai social network, alle proprie fotografie e usare altre applicazioni. L’orologio ha diversi sensori di movimento, che mandano informazioni a due app che tengono traccia della propria attività fisica, dando consigli e obiettivi da superare per tenersi in forma. Oltre al touchscreen, è possibile muoversi e inviare comandi utilizzando la rotellina posta sul lato dell’orologio. | Come funziona Apple Watch. Le prime dimostrazioni video dello smartwatch di Apple, sul quale ci sono ancora diverse cose da chiarire. |
Il Tribunale di Locri, in Calabria, ha revocato il divieto di dimora a Riace per l’ex sindaco Domenico Lucano. Lucano era stato arrestato il 2 ottobre 2018 per le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. Dopo poche settimane gli erano stati revocati gli arresti domiciliari, ma aveva ricevuto il divieto di dimora a Riace e aveva dovuto lasciare la città. Se ne era molto parlato in due occasioni: quando era potuto tornare a Riace per concludere la campagna elettorale e votare, a maggio, e quando ad agosto aveva chiesto di farlo per poter visitare il padre, gravemente malato. Lucano è ancora sotto processo per le accuse di associazione a delinquere, truffa, abuso d’ufficio, frode in pubbliche forniture, falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: altre accuse legate a irregolarità negli appalti del comune di Riace erano invece state giudicate infondate. | È stato revocato il divieto di dimora a Riace per l’ex sindaco Domenico Lucano. |
C’era una volta…a Hollywood – che si trova scritto in ogni modo, per colpa di quei maledetti puntini di sospensione: e senza spazio, peraltro – è il nuovo, nono e forse penultimo film di Quentin Tarantino. È stato presentato a maggio a Cannes, è uscito in America a luglio, e finalmente arriva oggi in Italia: l’ultimo paese del mondo, esclusa la Corea del Sud. Il film è ambientato a Hollywood negli anni Sessanta e ha a che fare con le storie di Charles Manson e Sharon Tate, ma i suoi protagonisti sono altri: i due personaggi di fantasia interpretati da Brad Pitt e Leonardo DiCaprio. In generale se ne è parlato tra il bene e il molto bene, soprattutto negli Stati Uniti, e anche gli incassi sono stati buoni. In quanto film di Tarantino, C’era una volta…a Hollywood è straripante di citazioni e riferimenti di ogni tipo, oltre che di quelle cose-alla-Tarantino che qualcuno adora e qualcun altro schifa. Ma ci sono anche molte cose che lo rendono un film diverso dagli altri di Tarantino, certamente più personale e secondo molti più maturo. Se siete di quelli che non vogliono sapere niente di niente prima di vedere un film, smettete di leggere. In ogni caso sappiate che questo articolo non contiene spoiler, ma solo informazioni minime e di contesto sul film che può essere interessante conoscere prima di andare al cinema. | Le cose da sapere prima di vedere “C’era una volta…a Hollywood”. Senza spoiler, certo: con un mese e mezzo di ritardo sul resto del mondo, il nuovo film di Quentin Tarantino da oggi è anche in Italia. |
Per la prima volta un gruppo di ricercatori ha sperimentato una tecnica per ringiovanire i tessuti di alcuni individui anziani attraverso l’infusione di sangue, ottenuto da giovani donatori. Il test è stato eseguito per verificare gli effetti della procedura su pazienti malati di Alzheimer, ma medici ed esperti suggeriscono di essere prudenti, considerato che l’esperimento ha riguardato solo 18 pazienti e richiederà ulteriori approfondimenti. La sperimentazione ha comunque permesso di verificare la sicurezza della trasfusione di sangue e ha dato qualche indicazione su piccoli miglioramenti nelle routine giornaliere dei pazienti. Le infusioni di sangue giovane in pazienti anziani per rinvigorire i loro tessuti, e in certa misura ridurre il loro invecchiamento, sono discusse ed esplorate da tempo da numerosi gruppi di ricerca. I test finora erano stati realizzati in laboratorio su cavie animali, come topi, ottenendo risultati in alcuni casi sorprendenti. Nel 2014, per esempio, studi scientifici spiegarono di avere rallentato e in alcuni casi invertito i processi di invecchiamento in alcuni topi anziani, trattandoli con il sangue proveniente da esemplari più giovani della stessa specie. Anche in seguito a quelle sperimentazioni ci si era chiesto se lo stesso risultato fosse ottenibile con gli esseri umani, senza comportare effetti collaterali o pericolose reazioni avverse. | Il sangue giovane può fermare l’Alzheimer? per la prima volta l'infusione di sangue da donatori giovani è stata sperimentata in anziani affetti da demenza: i progressi ci sono, ma minimi. |
Aldo Cazzullo ha raccontato sul Corriere della Sera la storia di Badia Prataglia, una frazione di Poppi, comune di più di 6mila abitanti in provincia di Arezzo dove negli ultimi giorni c’è stata molta agitazione perché gli abitanti non vogliono accogliere 25 migranti. Badia Prataglia, che ha 901 abitanti, è storicamente di sinistra e qui alle elezioni europee il PD ha ottenuto il 62 per cento dei voti. L’accoglienza dei 25 migranti a Badia Prataglia è stata decisa dal prefetto di Arezzo: in una recente manifestazione contro la decisione del prefetto, gli abitanti di Badia Prataglia hanno anche consegnato alle autorità le chiavi dei loro negozi, in segno di protesta. C’è un paese in Toscana, ai confini con la Romagna, uno degli angoli più remoti — e rossi — d’Italia, in subbuglio per l’arrivo dei migranti. Da mesi ci si ribella, ci si batte, ci si divide. Anche se i migranti, come i tartari, finora non li ha mai visti nessuno. In mezzo al paese c’è la chiesa, la badia del Mille con cripta dell’VIII secolo. Dietro la chiesa c’è l’hotel ristorante pizzeria Bellavista , chiuso per mancanza di turisti: il proprietario, Paolo Mulinacci, l’«untore», ha vinto il bando per ospitare i migranti. | Il paese di sinistra che non vuole i migranti. Gli abitanti di Badia Prataglia, in provincia di Arezzo, stanno protestando perché non vogliono accogliere 25 migranti, racconta Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. |
L’articolo contiene spoiler per chi non ha letto l’ultimo libro o visto l’ultimo film della saga di Harry Potter. La scrittrice inglese J.K. Rowling, autrice della saga di Harry Potter, ha risposto su Twitter a una fan che le aveva chiesto quale fosse il segreto che confidò ad Alan Rickman, l’attore che interpretò il professor Severus Piton nei film della saga e che è morto a Londra lo scorso 14 gennaio, per convincerlo e aiutarlo a recitare la parte. | Il segreto che J.K. Rowling disse a Alan Rickman per interpretare Severus Piton. Una parola diventata poi molto famosa tra i fan della saga di Harry Potter lo aiutò a recitare un ruolo complesso e ambiguo. |
Negli ultimi giorni, in molte città italiane, secondo La Stampa sarebbero 22, ci sono state manifestazioni di protesta da parte dei rider, i fattorini che consegnano i pasti a domicilio. A Milano ci sono stati anche scontri fra i rider che hanno deciso di scioperare e quelli che invece volevano continuare a lavorare, mentre a Bologna ci sono stati scontri con la Polizia. I rider protestano contro l’accordo firmato lo scorso 16 settembre fra AssoDelivery, l’associazione che rappresenta le principali aziende del settore della consegna del cibo a casa – Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e Uber Eats – e il sindacato UGL (Unione Generale del Lavoro). Il nuovo contratto prevede diverse garanzie di cui precedentemente i rider non godevano, come un compenso minimo di dieci euro lordi per ogni ora di consegne (in base alle stime di durata delle consegne fatte dalle piattaforme), un’indennità integrativa per il lavoro notturno, festivo e in caso di maltempo, la copertura assicurativa infortunistica e per danni a terzi, la fornitura gratuita delle dotazioni di sicurezza e la formazione in materia di sicurezza stradale e nel trasporto di alimenti. | Perché i rider protestano. Contestano il contratto firmato lo scorso 16 settembre, che sarebbe stato imposto ai lavoratori e che non garantirebbe loro le tutele previste per i dipendenti. |
Il vapore acqueo nell’alta atmosfera brina passando dallo stato gassoso a quello solido, si formano cristalli di ghiaccio e qualche migliaio di metri più in basso iniziamo a dire che sta nevicando. Le nevicate sul nostro pianeta vengono osservate con particolare attenzione dai ricercatori che si occupano di clima e ambiente: la neve riflette i raggi solari molto efficacemente ed è quindi importante per regolare il clima, senza contare la sua importanza per avere risorse d’acqua nelle stagioni dell’anno successive a quella invernale. Attraverso il Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) del satellite Terra, la NASA registra da tempo l’andamento e l’intensità delle nevicate in buona parte del mondo. L’analisi dei dati forniti da MODIS permette di capire anche gli effetti del cambiamento climatico, che portano all’intensificarsi delle nevicate in alcune regioni del mondo e alla loro riduzione in altre zone. | Dieci anni di nevicate in 35 secondi. Il video con le nevi stagionali di un decennio viste dallo spazio. |
Il nuovo disco del noto cantante pop americano Robin Thicke, che si intitola Paula ed è uscito l’1 luglio 2014, a dieci giorni dalla sua uscita ha venduto pochissimo. In questi giorni, in particolare, Thicke è molto preso in giro perché in Australia, dove viene pubblicata settimanalmente la lista dei 500 dischi più venduti, il suo disco non c’è. L’ultimo della lista, una compilation di Blondie, ha venduto 54 copie: significa che Paula ne ha vendute ancora meno. Il disco ha venduto 530 copie nel Regno Unito nella prima settimana, entrando in classifica al 200esimo posto. Il fatto notevole è che appena un anno fa, più o meno di questi tempi, uscì il disco di maggior successo di Robin Thicke: Blurred Lines, il quale conteneva il singolo omonimo “Blurred Lines” che quell’anno fu il più venduto al mondo (già a ottobre aveva venduto 1,36 milioni di copie e superato Get Lucky dei Daft Punk, fermi a 1,24 milioni; in seguito, è stato stimato che sia stato il singolo più scaricato nella storia in Regno Unito). Nella sua prima settimana di vendite Blurred Lines vendette rispettivamente 25mila copie nel Regno Unito – entrando direttamente al numero uno – e 177mila negli Stati Uniti: Paula la scorsa settimana ne ha vendute appena 530 nel Regno Unito e 24mila negli Stati Uniti. | Il nuovo disco di Robin Thicke è un flop. Sta vendendo pochissimo – meno di 54 copie in Australia – e lo stanno prendendo in giro, dopo che il precedente era stato uno più grossi successi del 2013: c'entra il sessismo delle sue canzoni?. |
Negli ultimi tempi, diverse squadre di calcio italiane tra cui Milan, Inter e Roma hanno firmato contratti di sponsorizzazione con società attive nel settore delle criptovalute. Questa tendenza non è casuale: il calcio, come altri sport, è stato duramente colpito dalla crisi pandemica e ha perciò bisogno di soldi, mentre le società che offrono servizi per scambiare criptovalute ne hanno in abbondanza, e al contempo hanno tutto l’interesse a farsi conoscere dal pubblico che guarda gli eventi sportivi, tipicamente lo stesso che fa investimenti online. Questo allineamento di interessi ha fatto nascere un fenomeno che non è esclusivo del calcio, né dell’Italia: dalla Formula 1 al basket, dall’Europa agli Stati Uniti, gli esempi di accordi simili sono sempre più frequenti. L’ultimo caso in Italia è quello del Milan, che martedì ha annunciato una collaborazione con BitMEX – una delle principali borse di criptovalute al mondo –, il cui logo verrà mostrato su una manica della divisa ufficiale della squadra in tutte le competizioni a partire dalla prima giornata del prossimo campionato. | Perché le criptovalute sono sempre più attive nel calcio. I club hanno bisogno di soldi e le società del settore vogliono raggiungere il grande pubblico, anche attraverso altri sport. |
All’inizio di marzo Google ha cambiato le proprie regole sulla privacy, approvando nuove politiche che si applicano in maniera più omogenea a buona parte dei suoi servizi. La novità non è piaciuta a numerose associazioni che si battono per la tutela dei dati personali online, preoccupate dal fatto che la società possa entrare in possesso di una eccessiva quantità di dati su ogni singolo utente, e che li possa incrociare per capire meglio i loro gusti e proporre per esempio annunci pubblicitari mirati. Per mettersi al riparo dalle critiche sul fronte della privacy, nel corso del tempo Google ha messo a disposizione diversi servizi per mostrare a ogni utente quali suoi dati vengono utilizzati e, per chi lo desidera, sistemi per rimuoverli e cancellare la propria iscrizione ai servizi di posta (Gmail), video (YouTube), blog (Blogspot) e via discorrendo. Per consentire ai suoi iscritti di avere ulteriormente sott’occhio le cose che succedono ai loro account, Google ha da poco presentato un nuovo servizio che si chiama “Attività dell’account”. Il servizio è opzionale e chi lo attiva riceve ogni mese un resoconto sulle operazioni che ha fatto online usando i servizi di Google. La funzione tiene traccia, per esempio, del numero di email inviate, dei destinatari più frequenti e dei posti maggiormente visitati (se si usa la funzione Latitude per indicare la propria posizione) o le ricerche condotte online. Le statistiche di ogni mese possono essere confrontate con quelle dei mesi precedenti, scoprendo così se si sono mandate più o meno email e quali attività online sono aumentate. | Le statistiche personali su Google. Quante email mandi in un mese? Quali parole cerchi? Un nuovo servizio mette insieme - solo se vuoi - resoconti periodici sull'uso dei vari servizi della società. |
Negli ultimi dieci anni internet ha completamente cambiato il modo in cui facciamo acquisti: ha abituato le persone a comprare online mandando in crisi il sistema dei grandi centri commerciali e della vendita al dettaglio, ha fatto crollare alcune aziende e ne ha portate al successo altre ed è diventato il luogo principale in cui scoprire cosa si desidera prendendo il posto dei negozi, dei film in tv e delle riviste di moda. Questa tendenza è evidente soprattutto tra gli adolescenti che, racconta il sito di moda Business of Fashion, sono cresciuti con i social media e sono abituati a comprare in un modo nuovo: trovano ispirazione su Instagram, negli account dei marchi e degli influencer, ricercano quello che gli piace sulle app di rivenditori come Depop, si informano dettagliatamente sui valori rispettati dai marchi favorendo quelli attenti all’ambiente, ai temi di genere e al rispetto di tutti i tipi di corpi. | Lo shopping cambiato dagli adolescenti. Non solo comprano online, ma formano il loro gusto sui social network di aziende e influencer: con grosse conseguenze. |
Durante il Prime Day di Amazon, altri negozi online approfittano dell’alto numero di persone che passano più tempo del solito a fare shopping online per fare a loro volta delle offerte. Gli sconti su eBay, chiamati “Super Week”, sono iniziati lunedì 15 luglio e dureranno fino a domenica 21: riguardano migliaia di prodotti. Anche per eBay vi consigliamo di stare in guardia, se volete provare a trovare un affare: non sempre i prezzi originari e le percentuali di sconto segnalate dai negozi online sono indicativi di un reale vantaggio economico per chi compra. In generale i prezzi dei prodotti su internet oscillano molto, quindi è difficile dire davvero quale sia il prezzo delle cose, quale sia effettivamente uno sconto e quanto sia vantaggioso. Anche per quando riguarda le offerte di eBay vi consigliamo di confrontare i prezzi con quelli di Amazon (che sono comunque tra i più bassi su internet) su siti come Camelcamelcamel, che registrano l’andamento dei prezzi dei prodotti, per farvi un’idea dell’entità reale dello sconto. Noi l’abbiamo fatto con alcuni dei prodotti più interessanti in promozione su eBay e abbiamo messo insieme una lista di offerte davvero convenienti. | Anche su eBay ci sono degli sconti questa settimana. Sugli aspirapolvere Dyson e su alcuni prodotti Apple, tra le altre cose; alcuni sono più convenienti di quelli del Prime Day di Amazon. |
Se l’espressione “Promotori della Libertà” fa pensare più a una convention aziendale da motivare, alcuni toni e l’impostazione del messaggio inviato ieri da Berlusconi ai suddetti (il “settore iniziative movimentiste del nostro partito”, coordinato dal ministro Brambilla) sono più messianici e di “diffusione del verbo”. Soprattutto sui successi contro la criminalità organizzata e sull’inaffidabilità dei media che gettano fango. Il testo – seguendo un approccio che Berlusconi sta apprezzando ultimamente, quello della registrazione della propria voce – è ascoltabile in mp3. Care amiche e cari amici Promotori della libertà, questa settimana dovete essere portatori nei nostri gazebo di un messaggio importante: di una notizia molto positiva sui successi del Governo contro la criminalità organizzata. E’ un messaggio preciso che fa anche piazza pulita del clima assurdo e giacobino, creato da alcuni giornali che stanno mettendo in atto una nuova vergognosa montatura già smentita dai fatti tentando di coinvolgere il Presidente del Consiglio e il Popolo della Libertà in vicende poco chiare da cui siamo lontani anni luce. Quanto al Popolo della Libertà, voglio ricordare ancora una volta che la nostra è la prima forza politica in Italia. Abbiamo vinto tutte le sfide elettorali, degli ultimi due anni: le elezioni politiche, le elezioni europee, le elezioni amministrative, le elezioni regionali. Siamo quindi il pilastro portante del Governo, e nella realtà e nei numeri non ci sono ipotesi diverse di Governo. Siamo di fronte all’ennesimo tentativo della sinistra di ribaltare per via giudiziaria il risultato delle urne, siamo di fronte all’eterna pretesa e all’eterno sogno della sinistra di far diventare maggioranza la minoranza, con un gioco di prestigio. Ma vengo al messaggio che dovete diffondere attraverso i vostri gazebo. La ferma azione di contrasto della criminalità organizzata, portata avanti dal nostro Governo con leggi e con provvedimenti mirati allo scopo, ha conseguito questa settimana un altro grande successo, che non ha precedenti. Con una operazione che è stata preparata nei minimi particolari, carabinieri e la polizia hanno arrestato più di 300 affiliati della ‘ndrangheta, hanno arrestato il capo dei capi della stessa organizzazione criminale, e hanno sequestrato patrimoni mafiosi per decine di milioni di euro. Ancora una volta, grazie a noi e alle nuove leggi che abbiamo introdotto, lo Stato è tornato a fare lo Stato, con l’obiettivo di sconfiggere tutte le organizzazioni criminali e quindi non solo la mafia ma anche la ‘ndrangheta, la camorra e la Sacra corona unita. Noi siamo assolutamente determinati, noi vogliamo liberare l’Italia da questo male oscuro, vogliamo estirpare questo anti-Stato una volta per tutte: è una priorità del nostro Governo, una priorità che ci siamo impegnati a completare entro i prossimi tre anni e a cui lavoriamo ogni giorno con forte determinazione. E in effetti, i numeri, i fatti parlano chiaro e dimostrano che nessun Governo ha fatto meglio del nostro nella storia della Repubblica italiana. Mediante 589 operazioni – blitz delle forze dell’ordine sono stati eseguiti 6286 arresti, avete capito bene sono 6286 i presunti appartenenti ad organizzazioni criminali che sono stati arrestati, sono stati tratti tra questi in arresto 388 latitanti, tra cui 26 dei primi 30 latitanti ritenuti i più pericolosi e sono stati sequestrati beni per oltre 13 miliardi di euro. Risultati straordinari. Tutto questo è frutto della nostra precisa strategia di contrasto, lotta alle organizzazioni criminali. Vi ricordo che fino allo scorso mese di gennaio la parola ‘ndrangheta non esisteva nelle leggi in vigore in Italia. L’abbiamo inserita noi con un provvedimento del Consiglio dei ministri che avevamo appositamente voluto convocare e tenere a Reggio Calabria il 28 gennaio di quest’anno. Questa ‘ndrangheta è responsabile di reati gravi come il traffico di droga, il traffico di armi, l’usura, l’estorsione e si è anche infiltrata nel mondo degli appalti pubblici. Siamo quindi orgogliosi di aver introdotto nuove e norme assolutamente efficaci contro tutte le mafie, e sono delle misure che stanno dando importanti risultati. Il nostro Governo si conferma così come il Governo della legalità, il Governo che più di ogni altro ha contrastato, contrasta e contrasterà con successo il crimine organizzato in Italia. Un Governo che, con il costante consenso degli italiani, si è dato come uno dei suoi compiti primari quello di estirpare questo male oscuro dal nostro Paese. Con lo stesso impegno, il nostro governo – ci piace chiamarci governo del fare – continuerà a lavorare nei prossimi tre anni per realizzare fino in fondo il programma su cui ci siamo impegnati con gli elettori appunto durante la campagna elettorale e quindi nel nostro programma elettorale. Abbiamo già fatto tantissimo in questi due anni, non solo risolvendo emergenze vecchie e nuove come la tragedia dei rifiuti a Napoli, il salvataggio dell’Alitalia come asset strategico per il nostro turismo e il miracolo delle case nuove, delle case antisismiche realizzate in pochi mesi per 30 mila terremotati de L’Aquila. Abbiamo tenuto in ordine i conti pubblici resistendo alle pressioni della sinistra e senza mettere mai le mani nelle tasche degli italiani. Ma abbiamo anche realizzato una serie di riforme, e cioè la riforma della scuola e dell’università che è oggi al senato, il federalismo fiscale, la modernizzazione della pubblica amministrazione, la semplificazione amministrativa, la riforma della giustizia civile, abbiamo rilanciato le grandi opere pubbliche e abbiamo dato il via alla riforma europea delle aziende municipalizzate, e ancora abbiamo attuato con la manovra la riforma delle pensioni, a cui seguirà la modifica dell’articolo 41 della Costituzione per liberare le imprese dai lacci e dai lacciuoli dell’oppressione burocratica. E presto condurremo in porto la nuova legge per ridare agli italiani la libertà di usare il telefono senza correre il rischio di vedersi pubblicate sui giornali le proprie vicende private, come succede ora. Abbiamo infine già in cantiere la grande riforma della giustizia e quella del fisco, con la determinazione di ridurre la pressione fiscale. Quindi, siatene certi: lavorando con serenità, che non ci ha mai abbandonato, come abbiamo sempre fatto, completeremo nella Legislatura il nostro programma di governo, senza farci condizionare dai continui tentativi di delegittimazione di una opposizione che nella realtà continua a perdere peso e voti. Questa settimana, se ci pensate bene, ci dà ancora una volta la fotografia delle due Italie. Noi che lavoriamo insieme alla grande maggioranza degli italiani che lavorano, arrestando centinaia di criminali e varando in Senato una manovra rigorosa, da 25 miliardi, che mette le basi della ripresa della nostra economia che funziona. E si prevede che il Pil aumenterà dell’1 per cento, più che in qualunque altro paese europeo, nel 2010. Loro ed i loro giornali, che continuano con le chiacchiere, gli insulti, le calunnie, i falsi teoremi per cercare di infangare e di indebolire un governo che lavora, concretamente e bene, nell’interesse di tutti gli italiani. Quindi cari amici, divulgate queste notizie con orgoglio, fieri di far parte di un grande movimento rivoluzionario e di essere insieme a tutti noi protagonisti di una grande rivoluzione liberale che si chiama Popolo della libertà. A tutti voi davvero un grazie dal profondo del cuore, un forte abbraccio e un saluto affettuoso. Ancora grazie di cuore Silvio Berlusconi | Diffondete il verbo. Il messaggio audio che Silvio Berlusconi ha inviato ai "Promotori della Libertà". |
Il Kentucky Derby è una corsa di cavalli a cui partecipano soltanto purosangue inglesi di tre anni. Si svolge ogni anno dal 1875 all’ippodromo Churchill Downs di Louisville in Kentucky, negli USA. I cavalli in gara hanno nomi un po’ pretenziosi, “Governor Charlie”, ad esempio. Nella Striscia di Gaza, invece, le pecore vengono nutrite con garofani e altri fiori recisi coltivati nella zona, che erano destinati all’esportazione verso l’Europa, ma in seguito alle restrizioni imposte da Israele sulle esportazioni dalla Striscia ora possono servire soltanto come mangime. Sulle rive del lago di Forggensee, in Germania, sono comparsi cinque fenicotteri: non si sa da dove vengano, e in genere il lago non è frequentato da questi animali. A Mosca hanno arrestato un orso polare (diciamo), mentre l’orso polare di Dresda si gode il sole come vorremmo fare noi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Un po’ di sole. Orsi che si godono la primavera, pecore nutrite con fiori, cavalli con nomi pretenziosi e rane volanti, tra gli animali da fotografare questa settimana. |
Questa settimana a Los Angeles c’è stata anzitutto la prima di The Suicide Squad – Missione suicida, con Sylvester Stallone, Margot Robbie, Taika Waititi, la cantante Rita, John Cena e il cantante Grandson, che ha ricordato a tutti di vaccinarsi. Terry Crews ha festeggiato il suo 53esimo compleanno con una cerimonia per la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame, Katy Perry era a Capri, Ryan Reynolds e Blake Lively erano alla prima di Free Guy – Eroe per gioco. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Margot Robbie, Valentino Rossi, John Cena e gli altri che valeva la pena fotografare in settimana. |
Nei giorni scorsi il Washington Post si è accorto che usando alcuni termini razzisti come chiavi di ricerca Google Maps mostrava come risultato la Casa Bianca a Washington, negli Stati Uniti: i termini usati dal Washington Post sono per esempio nigger house, in italiano “la casa del negro”, e nigger king, cioè “il re negro”. L’ufficio stampa di Google si è subito scusato e ha detto che Google sta lavorando per risolvere il problema. Al momento la ricerca con i termini nigger house e nigger king funziona correttamente, ma cercando altri termini simili – come nigger residence – si viene reindirizzati alla Casa Bianca. Si tratta di errori probabilmente causati da alcuni utenti di Google Maps: Google dà la possibilità di compiere delle modifiche su alcuni risultati, in modo da rendere più visibili su Maps cose come i propri negozi o i propri uffici. Questa possibilità era stata sospesa il 12 maggio scorso, forse perché Google era già a conoscenza di altri malfunzionamenti generati dagli utenti. | Il problema di Google Maps con il razzismo e con la Casa Bianca. Il Washington Post si è accorto che inserendo alcuni termini razzisti nella ricerca delle mappe appare come risultato la Casa Bianca: Google si è scusato. |
Da anni è in corso una battaglia legale tra le due fondazioni che si occupano dei documenti e della memoria di Annelies Marie Frank, detta Anne (in italiano Anna), la ragazza ebrea morta a 15 anni nel campo di sterminio nazista di Belsen, e autrice di un famoso diario autobiografico. Dal 1960 ad Amsterdam è stata allestita una casa-museo nell’abitazione dove la famiglia Frank si nascose per due anni, dal 1942 al 1944, durante l’occupazione tedesca dei Paesi Bassi. Dopo che i nazisti scoprirono il rifugio, la famiglia Frank fu deportata nei campi di concentramento e riuscì a sopravvivere soltanto il padre Otto. La gestione del museo è affidata alla Casa Anna Frank, fondazione olandese nata nel 1957, mentre una Fondazione svizzera (Anne Frank Fonds) è stata creata successivamente (nel 1963) grazie al padre di Anna, Otto Frank, per gestire i diritti d’autore del famoso “Diario”. Le due associazioni hanno lavorato insieme per molti anni, soprattutto per impedire qualsiasi speculazione commerciale sul nome di Anna Frank, ma negli anni Novanta sono iniziate le prime divergenze. | L’immagine di Anna Frank. I documenti e la memoria di Anna Frank sono gestiti da due fondazioni non in ottimi rapporti: ora una accusa l'altra di aver alterato la percezione della storia della ragazza. |
Da ieri molte strade e snodi autostradali della Sicilia sono bloccati da manifestazioni di protesta organizzate dai sindacati degli autotrasportatori e degli agricoltori, sotto la sigla di due neonati movimenti, “Forza d’urto” e “Movimento dei forconi”. I manifestanti hanno bloccato, tra le altre cose, diversi caselli accessi autostradali tra Palermo e Catania e tra Catania e Messina, il porto di Messina, il polo petrolchimico di Priolo, la statale Palermo-Sciacca, la ferrovia tra Palermo e Messina, il porto di Pozzallo. Le proteste – che dovrebbero proseguire fino a venerdì – sono organizzate “contro la classe dirigente che ancora una volta vuole farci pagare il conto” e “l’ipocrisia dei nostri politici” ma hanno anche rivendicazioni più concrete relative principalmente all’aumento del costo del carburante e delle assicurazioni. I manifestanti chiedono anche la defiscalizzazione dei costi dell’energia elettrica e il blocco delle procedure esecutive di Equitalia. Il settore dell’agricoltura attraversa da tempo un periodo di particolare sofferenza: calo delle esportazioni e dei prezzi dei prodotti, aumento dei costi. Ai sindacati di agricoltori e autotrasporti si sono affiancati alcune associazioni civiche locali e gruppi ambientalisti. In un video visto più di 100.000 volte su Youtube, un agricoltore siciliano ha descritto le ragioni della protesta. | Che cos’è il “Movimento dei Forconi”. Da ieri in Sicilia sono in corso dei movimentati e discussi blocchi stradali, organizzati da agricoltori e autotrasportatori (con l'aiuto di Forza Nuova, pare). |
Dopo che se ne parla da settimane giovedì 11 febbraio è uscito Zoolander 2: i critici cinematografici ne parlano male e neanche agli spettatori sembra stia piacendo molto. In Italia il film più visto degli ultimi giorni non è Zoolander 2, è Perfetti sconosciuti: una commedia di Paolo Genovese, con Kasia Smutniak, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo, Alba Rohrwacher e Anna Foglietta. È un film corale che racconta una cena in cui i commensali decidono di mettere gli smartphone sul tavolo e condividere con tutti gli altri tutto ciò che ricevono. In alternativa, da giovedì 11 febbraio sono nei cinema due film che parlano di scrittori. Il primo è The End of the Tour e racconta l’incontro tra il giornalista David Lipsky e lo scrittore David Foster Wallace, che passarono cinque giorni assieme mentre Wallace era in tour per presentare Infinite Jest. Il secondo racconta la movimentata vita di Dalton Trumbo, sceneggiatore di Hollywood nato nel 1905 e morto nel 1976: si chiama L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo. È il nuovo film di Ben Stiller, che del film è regista, co-sceneggiatore e attore protagonista. È il sequel di Zoolander, il film del 2001 in cui Stiller e Owen Wilson interpretavano i due “supermodelli” Derek Zoolander e Hansel McDonald. È ambientato alcuni anni dopo la fine del primo film, in cui Zoolander apriva il “centro per ragazzi che non sanno leggere bene (e vogliono imparare a fare anche altre cose)“. Scopriamo che quel centro non è durato molto e le cose non sono andate bene né a Zoolander né ad Hansel: i due vivono lontani e hanno abbandonato il mondo della moda. Entrambi vengono però assoldati dall’Interpol per tornare sotto copertura nel mondo della moda e trovare un assassino. Nei primi minuti del film viene anche scarcerato per sbaglio Mugatu, il cattivo del primo film. | Stasera cinema? sì, se non vedevate l'ora di vedere "Zoolander 2", e sì se vi piacciono le commedie italiane, David Foster Wallace e Dalton Trumbo. |
La Commissione Europea ha ordinato ad Amazon, la grande azienda statunitense di e-commerce, di pagare 250 milioni di euro di tasse al Lussemburgo. Infatti la Commissione ha stabilito che Amazon debba restituire al piccolo paese gli aiuti ricevuti sulla base di un accordo fiscale del 2003 ritenuto contrario alle regole comunitarie. L’accordo fu firmato dall’allora primo ministro del Lussemburgo, Jean-Claude Juncker, che oggi è il presidente della Commissione Europea. Il Lussemburgo non è l’unico paese membro dell’Unione Europea ad aver offerto accordi che prevedevano aiuti di stato – di fatto condizioni fiscali particolarmente favorevoli concesse in modo eccezionale – a grandi aziende internazionali: il caso più noto è quello che ha coinvolto Apple e l’Irlanda. Da questo tipo di accordi le aziende ottengono una sede nell’Unione Europea beneficiando di una tassazione più bassa di quella prevista dalle regole dell’Unione, mentre i paesi che li propongono ottengono investimenti stranieri sul loro territorio. Margrethe Vestager, la commissaria per la Concorrenza della Commissione Europea, ha detto che tre quarti dei profitti di Amazon non sono stati tassati dal Lussemburgo. | Amazon dovrà pagare 250 milioni di euro di tasse non versate al Lussemburgo. Lo ha deciso la Commissione Europea presieduta da Juncker, secondo cui il Lussemburgo – quando Juncker era primo ministro – avrebbe favorito Amazon. |
Venerdì 26 maggio si svolgerà a Taormina il G7, la riunione dei capi di stato e di governo dei sette paesi più industrializzati al mondo. Per tutelare la sicurezza dell’evento, da dieci giorni è in vigore una direttiva del capo della polizia Franco Gabrielli che stabilisce una serie di restrizioni speciali. Tra le altre, la direttiva prevede prima il rallentamento e poi il divieto di sbarco di migranti salvati in mare nei porti siciliani. La Lega Nord e altri partiti di centrodestra hanno detto che questa decisione è la prova che, volendo, è possibile fermare gli sbarchi dei migranti, come loro chiedono da anni di fare. La scorsa settimana, per esempio, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha detto al Parlamento Europeo: | La bufala dei migranti bloccati per il G7. Salvini e Calderoli dicono che per la riunione dei capi di stato e di governo sono stati finalmente bloccati gli sbarchi, ma non è vero. |
Fino a poco tempo fa la città cinese semiautonoma di Hong Kong era considerata uno dei principali centri commerciali e finanziari del mondo, il punto d’incontro tra la Cina e l’economia globale, e un luogo che godeva di un sistema economico particolarmente fiorente e di uno stile di vita libero, perfetto per lo sviluppo del business internazionale. Queste caratteristiche tuttavia negli ultimi anni stanno venendo meno, e sempre più multinazionali straniere hanno perso interesse ad avere una sede in città, e si stanno trasferendo in altre città o in paesi diversi: c’entrano soprattutto le politiche aggressive della Cina nei confronti delle autonomie del territorio, che hanno reso Hong Kong sempre meno aperta e pertanto sempre meno attraente per le società e gli affaristi stranieri. Hong Kong fu una colonia britannica dalla metà dell’Ottocento al 1997, quando tornò a far parte della Cina, seppur con molte autonomie rispetto al governo centrale. Per via della sua storia ha sempre avuto un’economia aperta al capitalismo, che negli anni ha attirato centinaia di multinazionali straniere in cerca di opportunità per fare affari con la Cina e in Asia orientale. | Hong Kong non interessa più così tanto alle multinazionali. Era il posto ideale dove fare affari in Asia orientale, ma a causa della repressione del regime cinese sta perdendo la sua unicità. |
Il famoso fumettista italiano Leo Ortolani ha realizzato una copertina variant – cioè alternativa a quella già in circolazione – di L’aliena, il primo numero della terza stagione di Orfani, la serie a fumetti ideata da Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari. L’albo è uscito il 16 ottobre; l’edizione con la copertina di Ortolani si potrà acquistare al Lucca Comics – il più importante festival italiano di fumetti, che si tiene quest’anno dal 29 ottobre al primo novembre – presso lo stand di Sergio Bonelli Editore. | La copertina di “Orfani” disegnata da Leo Ortolani. È una versione alternativa a quella originale, realizzata da uno dei più importanti fumettisti italiani: si potrà comprare solo al Lucca Comics. |
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