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Ieri sera al Microsoft Theatre di Los Angeles sono stati assegnati gli Emmy Awards 2017, i più importanti premi della televisione statunitense: hanno vinto soprattutto The Handmaid’s Tale e Big Little Lies – due serie che ruotano attorno alla violenza sulle donne – che hanno ricevuto rispettivamente 5 e 4 premi (tra cui quelli come miglior serie drammatica e miglior miniserie) e le cui protagoniste, Nicole Kidman e Elisabeth Moss, sono state tra le più fotografate della serata. I premi di quest’anno sono già stati definiti dalla maggior parte dei critici i più “politici” di sempre, per i molti discorsi impegnati e i premi simbolici a serie o programmi che si erano occupati di certi temi. Qui trovate tutti i vincitori, di seguito invece le foto migliori della serata: tante, a partire dalla gioia dei vincitori e l’orgoglio di chi gli vuole bene. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto più belle degli Emmy. A partire dalle protagoniste delle serie più premiate, Nicole Kidman e Elisabeth Moss, e poi John Lithgow, Alexander Skarsgard e tutti gli altri che c'erano ieri sera.
Mercoledì sera, poco prima della seconda puntata del Festival di Sanremo, il TG1 ha mandato in onda un servizio sulle nuove regole per il “riscatto della laurea”, la possibilità di convertire il periodo trascorso a studiare all’università in anni validi per il calcolo della pensione, con il risultato di poter andare in pensione qualche anno in anticipo. Nel servizio, il presidente dell’INPS Pasquale Tridico ha spiegato che con il nuovo sistema introdotto da una circolare alla fine dello scorso gennaio, riscattare gli anni di laurea è divenuto più economico e la platea di chi può ricorrervi è stata ampliata. In particolare, da quest’anno non ci sono più limiti d’età per chiedere il riscatto (mentre un tempo potevano usufruirne solo coloro che avevano meno di 45 anni), ed è stata inoltre introdotta la possibilità di riscattare i propri anni di laurea pagando una cifra molto bassa. Apparentemente le nuove norme rendono il riscatto molto conveniente, ma come hanno ricordato al Post i funzionari dello SPI CGIL, il sindacato pensionati della CGIL, la situazione è più complicata di come appare e prima vista e prima di prendere decisioni importanti, che avranno conseguenze a lungo e lunghissimo termine per il contribuente, è meglio informarsi accuratamente sulla propria situazione.
Il riscatto della laurea, spiegato bene. Lo strumento che serve a convertire gli studi universitari in anni contributivi ai fini della pensione è appena stato cambiato: a chi conviene sfruttarlo?.
La cerimonia degli Oscar 2021 di domenica si è conclusa in modo piuttosto brusco e secondo molti addirittura goffo, con una frettolosa assegnazione del premio come migliore attore protagonista ad Anthony Hopkins, che non era presente in sala perché rimasto a casa sua in Galles. Normalmente, l’ultimo premio assegnato alla cerimonia degli Oscar è quello per il miglior film, il più atteso e importante: il fatto che sia stato cambiato appositamente l’ordine, e che la vittoria di Hopkins sia stata gestita in modo apparentemente sbrigativo, ha portato critici e giornalisti a ipotizzare che l’Academy – l’associazione che assegna gli Oscar – avesse organizzato tutto supponendo che la statuetta sarebbe andata a Chadwick Boseman, l’attore morto di tumore a 43 anni la scorsa estate che era largamente considerato il favorito da addetti ai lavori e agenzie di scommesse. Già prima della cerimonia la modifica nell’ordine di premiazione aveva spinto qualcuno a ipotizzare che tutto fosse stato organizzato in funzione di un “crescendo” che portasse a una celebrazione finale di Boseman, un attore famoso per aver interpretato il primo supereroe afroamericano protagonista di un film Marvel in Black Panther. Boseman era candidato per Ma Rainey’s Black Bottom, un film su una band di blues di New Orleans candidato in varie categorie ma premiato alla fine soltanto per trucco e costumi.
L’Academy ha cannato il finale degli Oscar? la chiusura frettolosa sulla premiazione di Anthony Hopkins come migliore attore ha spinto molti a ipotizzare che fosse data per scontata la vittoria di Chadwick Boseman.
I numeri della pagina di Facebook del candidato sindaco di Milano Letizia Moratti sono stati oggetto di grandi polemiche nei giorni scorsi: in molti hanno accusato i responsabili di avere usato degli artifici per farli crescere con accelerazioni poco plausibili a chi conosce i meccanismi della rete. Dallo staff del sindaco hanno ribattuto che il successo derivasse dal consenso intorno a Moratti, e che se ne rallegravavano. Si sono sommate dietrologie, diffidenze, ipotesi e accuse, e non si è capito bene come stessero le cose. Un’ipotesi più concreta – a credergli – la fa un video messo su YouTube da Claudio Messora del sito Byoblu, che mostra dei meccanismi ingannevoli con cui sarebbe possibile far crescere il numero degli “amici” di una pagina su Facebook a loro insaputa. Nei commenti al video è già nato un dibattito sull’esattezza della ricostruzione.
I numeri di Facebook di Letizia Moratti sono gonfiati? lo sostiene un video, e mostra come sarebbe possibile: il comitato Moratti dice che non c'entra ma non nega.
Venerdì 17 gennaio Matteo Renzi, segretario del Partito Democratico e sindaco di Firenze, ha partecipato alla prima puntata della trasmissione “Le Invasioni Barbariche” su La7 condotta da Daria Bignardi. Nel corso dell’intervista si è parlato della legge elettorale, del discusso incontro con Berlusconi in programma per il pomeriggio di sabato 18 gennaio, delle riforme, di ius soli e di lavoro, davanti a un foglio di calcolo su un computer.
Matteo Renzi alle “Invasioni Barbariche”. Ha parlato di legge elettorale, dell'incontro con Berlusconi, di lavoro e delle riforme, compilando anche un foglio di calcolo in diretta.
Un nuovo supercomputer potrebbe presto consentire alla Cina di scalare la classifica dei sistemi computerizzati più potenti esistenti al mondo. Il nuovo computer Tianhe-1A, spiega il Wall Street Journal, è stato realizzato dal centro universitario nazionale per la difesa e la tecnologia di Tianjin, dove si trovano i laboratori del Centro Nazionale per i Supercomputer. Grazie all’utilizzo di un’ampia serie di microprocessori realizzati dalle statunitensi Intel e Nvidia, il sistema è stato in grado di raggiungere i 2,5 petaflops di potenza (svolge un biliardo, pari a mille alla quinta, di operazioni al secondo). I supercomputer sono macchine molto complesse che aiutano ad affrontare alcuni dei più difficili problemi scientifici, come simulare gli effetti di prodotti commerciali come i farmaci o sperimentare soluzioni legate alla difesa come nuove armi o sistemi per decodificare codici segreti. In questo campo i laboratori nazionali e le società statunitensi hanno avuto la supremazia per molto tempo, guadagnando i primi posti nelle classifiche dei sistemi più veloci e potenti esistenti al mondo.
Il nuovo supercomputer cinese. Tianhe-1A svolge mille alla quinta operazioni al secondo ed è un allarme per le altre potenze industriali.
I ricercatori di Check Point Software Technologies, azienda israeliana specializzata in prodotti relativi alla sicurezza informatica, hanno annunciato di avere scoperto un grave malfunzionamento (bug) di WhatsApp, che poteva compromettere il funzionamento dell’app di messaggistica. La falla consentiva a una persona di inviare in una chat di gruppo un messaggio che causava poi l’arresto inatteso dell’applicazione per tutti i componenti del gruppo. Il problema è stato risolto con un aggiornamento, ma diversi utenti potrebbero essere ancora interessati se non sono passati alla nuova versione. Nel caso di un attacco, il problema costringeva i membri del gruppo a disinstallare e reinstallare l’app, per tornare a utilizzarla correttamente. I ricercatori spiegano che la chat di gruppo interessata non può essere ripristinata dopo il crash e che deve essere eliminata per interrompere il crash continuo. Una volta reinstallata l’app, quindi, gli utenti non potrebbero più rientrare nella chat di gruppo, il che porterebbe alla perdita della sua cronologia.
Un bug nelle chat di gruppo può bloccare WhatsApp. Il malfunzionamento è stato risolto, ma è necessario controllare di avere aggiornato l'applicazione per evitarsi problemi.
Da ieri sono disponibili in Italia – su Sky On Demand e Now Tv – i primi due episodi della terza stagione di Twin Peaks, una delle più famose serie nella storia della tv, tornata in onda 26 anni dopo l’ultima stagione. Intorno alla nuova stagione si era creata molta attesa tra gli appassionati, soprattutto perché dietro al progetto c’è di nuovo il celebre regista David Lynch, che si era allontanato dalla serie all’inizio della seconda stagione. I primi due episodi hanno ricevuto recensioni generalmente favorevoli: sono stati introdotti nuovi personaggi e situazioni, ma sono anche comparsi diversi protagonisti delle vecchie stagioni. Tutti i critici concordano sul fatto che le prime due puntate sono state cariche di scene notevoli (anche se non prive di passaggi deliberatamente noiosi come il resto della serie): abbiamo scelto le sei più significative, per provare a capire qualcosa di più di quello che abbiamo visto. Sarà dura. (Attenzione: da qui in poi troverete diversi spoiler sia sulla nuova stagione sia su quelle vecchie)
6 cose sui nuovi episodi di Twin Peaks. Scelte tra quelle che si capiscono e quelle che non si capiscono della terza stagione appena iniziata.
Prima della recente riscoperta di Johnny Cash, grazie ai suoi ultimi dischi di cover, alle celebrazioni ricevute da morto, e al film con Joaquin Phoenix, June Carter da noi era quasi completamente sconosciuta. Ma nel mondo della musica country era popolarissima anche lei, quasi come Johnny Cash che conobbe all’inizio degli anni Cinquanta e sposò nel 1968, diventando June Carter Cash, o metà di “Johnny Cash & June Carter” (o nel titolo del loro secondo disco insieme, in una formula tipica del tradizionalismo country, “Johnny Cash and his woman”). Lei aveva tre anni più di lui, era stata sposata due volte ed era stata una cantante country prima di lui – da sola e con la sua famiglia di musicisti, la “Carter Family” di seconda generazione – ma anche un’attrice (studiò con Lee Strasberg) e autrice di canzoni e testi teatrali. Il matrimonio di June e Johnny Cash durò 35 anni, la seconda metà delle loro vite: lei morì il 15 maggio 2003, lui quattro mesi dopo. L’ultimo disco di canzoni di June Carter uscì poco dopo la sua morte. Sono sepolti assieme al cimitero di Hendersonville, Tennessee – la città dove avevano vissuto – assieme ad altri membri della famiglia Carter.
Le canzoni e le foto di June Carter. Passò metà della sua vita con Johnny Cash, morirono quasi insieme dieci anni fa, ma lei era nella storia del country già da prima di conoscerlo.
La terza figlia del rapper americano Kanye West e della modella Kim Kardashian è stata chiamata Chicago, come la città in cui West è cresciuto. La bambina non è stata partorita da Kardashian: è nata grazie alla gestazione per altri ma è biologicamente figlia di West e Kardashian. La coppia ha deciso di avere un terzo bambino – dopo la figlia North, che ha 4 anni, e il figlio Saint, che ne ha 2 – con la gestazione per altri perché Kardashian soffre di placenta accreta e preeclampsia, disturbi che rendono rischiosi la gravidanza e il parto e che già le avevano causato complicazioni in occasione della nascita di Saint.
La terza figlia di Kanye West e Kim Kardashian si chiama Chicago.
Venerdì 26 giugno è uscito per l’editore BAO Publishing il graphic novel La distanza, nato dalla collaborazione tra il fumettista, grafico, musicista e illustratore Alessandro Baronciani e il musicista Colapesce, nome d’arte di Lorenzo Urciullo. “La distanza” racconta il viaggio estivo del protagonista Nicola attraverso la Sicilia, con partenza da Pantalica e tappe a Noto, Mazzamemi, Catania, Enna, Castelbuono, Palermo fino a Punta Raisi: un viaggio fatto di musica, amori interrotti, appuntamenti mancati e distanza, “che rovina sempre le cose”. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
11 tavole del graphic novel “La distanza”. Nato dalla collaborazione tra Alessandro Baronciani e il musicista Colapesce e pubblicato da BAO Publishing.
Il co-fondatore di Apple Steve Wozniak ha fatto causa a YouTube e a Google per aver consentito che sulla piattaforma proliferassero truffe che promettevano bitcoin in omaggio – truffe simili a quelle promosse durante l’attacco informatico di Twitter dello scorso 15 luglio – utilizzando l’immagine dello stesso Wozniak o di persone che gli assomigliavano. Wozniak ha presentato la querela martedì 21 luglio insieme ad altre 17 persone che richiedono la rimozione dei contenuti. Nella querela si loda Twitter per aver agito «rapidamente e con decisione» nel chiudere i profili e «aver protetto i suoi utenti dalla truffa», con riferimento alla reazione all’attacco coordinato ad alcuni account certificati della scorsa settimana. Wozniak e gli altri hanno denunciato che «al contrario invece, ormai da mesi, YouTube ospita, promuove e sfrutta direttamente in modo sconsiderato truffe simili».
Il co-fondatore di Apple Steve Wozniak ha fatto causa a YouTube per una truffa sui bitcoin che utilizzava la sua immagine.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.080 casi positivi da coronavirus e 198 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 17.585 (27 in meno di ieri), di cui 2.158 nei reparti di terapia intensiva (34 in meno di ieri) e 15.427 negli altri reparti (7 in più di ieri). Sono stati analizzati 80.975 tamponi molecolari e 49.025 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 6,1 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,3 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 8.288 e i morti 139. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Campania (943), Lazio (680), Sicilia (589), Lombardia (583), Toscana (481).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 10 maggio.
Venerdì 27 luglio potremo assistere in Italia a un’eclissi totale di Luna, nuvole permettendo. Il fenomeno inizierà intorno alle 19 di sera, quando ci sarà ancora il Sole a illuminare il cielo, ma raggiungerà comunque il suo picco dopo le 22, quando sarà buio a sufficienza per osservarlo al meglio. Anche se sono spesso riprese dai media con grande enfasi, le eclissi lunari sono un fenomeno piuttosto frequente: se ne registrano in media tre ogni due anni, ma non mancano i periodi in cui ne avvengono tre in un solo anno, considerando sia quelle parziali sia quelle totali. Questo non deve comunque intaccare il vostro improvviso entusiasmo per la Luna: negli ultimi anni le eclissi visibili dall’Italia sono state poco frequenti e inoltre quella di venerdì sarà la più lunga di tutto il Ventunesimo secolo. In astronomia con la parola “eclissi” si definisce l’occultamento di un corpo celeste, totale o parziale, dovuto a un altro corpo celeste. Nel caso dell’eclissi lunare, il corpo celeste a occultare la Luna è la Terra. Semplificando: la Luna attraversa il cono d’ombra prodotto dalla Terra, quando si trova tra il nostro satellite naturale e il Sole, dal quale proviene la luce che di solito illumina la Luna. Il fenomeno dell’eclissi si verifica solamente quando la Luna è in opposizione rispetto al Sole (plenilunio, la “Luna piena”).
L’eclissi lunare totale più lunga del secolo. Sarà il prossimo 27 luglio e potremo osservarla da tutta Italia, nuvole permettendo: le cose da sapere.
Per la prima volta quest’anno Wikipedia ha realizzato un video che elenca alcuni dei momenti più importanti dell’anno che sta per finire, visti attraverso le sue innumerevoli voci enciclopediche. Il video è stato realizzato con lo spirito “wiki” della collaborazione e contiene quindi solo immagini, testi e altri contenuti caricati dagli utenti per migliorare le varie pagine enciclopediche online di Wikipedia. Per esempio la sola pagina in inglese sull’epidemia da virus ebola in Africa occidentale nel 2014 è stata modificata 2.887 volte, con il 90 per cento degli aggiornamenti effettuati tra luglio e novembre. Nel complesso su Wikipedia sono stati effettuati 100 milioni di modifiche e le sue pagine sono state viste circa 250 miliardi di volte in giro per il mondo.
Il 2014 visto da Wikipedia. Le cose che sono state modificate più volte quest'anno sull'enciclopedia online più grande del mondo.
Business Of Fashion (BOF) ha raccontato in un lungo articolo come i grandi gruppi della moda – Kering, LVMH e Richemont in particolare – stiano cercando di controllare le forniture di pelle. Negli ultimi anni la cospicua domanda di accessori di questo materiale ha aumentato la concorrenza, ma la disponibilità di pelle pregiata di cui hanno bisogno le aziende di alta moda è scarsa e resa ancora più esigua dalla competizione di marchi di lusso più accessibile, come Michael Kors, che hanno prezzi minori ma offrono comunque prodotti di qualità. Negli ultimi anni gli accessori sono stati molto richiesti perché permettono di combinare prezzi relativamente bassi con uno status symbol da prodotti di lusso. Secondo un’analisi di Exane BNP Paribas, nel 2014 il mercato della pelletteria – borse, cinture, porta documenti e accessori vari – ha rappresentato il 30 per cento delle vendite totali del settore del lusso, il 18 per cento in più rispetto al 2003; il valore del mercato globale della pelle nel lusso è di 43 miliardi di euro. Don Oshman, fondatore di Hidenet.com, un sito online per l’industria della pelle, spiega che nel 2013 la richiesta è stata maggiore della disponibilità di rifornimento e che nel 2014 sono stati superati tutti i record di domanda precedenti.
Perché Chanel, Hermès e altri marchi di lusso comprano le concerie di pelle. Vogliono garantirsi la qualità migliore che è sempre più scarsa, mentre cresce la concorrenza di aziende con prezzi più accessibili.
Tra venerdì e sabato circa 130 migranti sono arrivati in Sicilia grazie a quattro imbarcazioni di piccole dimensioni, cioè in quattro di quelli che vengono definiti “sbarchi fantasma”. Tre di questi sbarchi sono avvenuti a Lampedusa, uno a Siculiana, in provincia di Agrigento. Il primo sbarco è avvenuto a Lampedusa intorno alla mezzanotte di venerdì, quando sono arrivate 5 persone. Nella mattinata sono state seguite da 44 o 45 altri migranti (Ansa e Repubblica danno numeri leggermente diversi), di origine tunisina: sono stati soccorsi a largo dell’isola da una motovedetta della capitaneria di porto; tra loro c’erano 20 minorenni, di cui 8 non accompagnati. Un terzo gruppo di 29 migranti – quindici uomini, undici donne e tre minorenni – è arrivato al largo di Lampedusa sabato ed è stato soccorso dalla Guardia Costiera. Per quanto riguarda lo sbarco a Siculiana, avvenuto nella mattinata di venerdì su una spiaggia dov’erano presenti vari bagnanti, non si sa con precisione quante persone abbia coinvolto perché i migranti sono arrivati autonomamente, e dopodiché si sono allontanati prima dell’arrivo dei carabinieri. 33 di loro sono stati successivamente rintracciati; sono perlopiù tunisini e algerini.
Tra venerdì e sabato ci sono stati 4 sbarchi tra Lampedusa e Siculiana: sono arrivati circa 130 migranti.
Come aveva promesso lo scorso giugno, Apple ha reso open source il suo linguaggio di programmazione Swift, usato finora per realizzare programmi e applicazioni per i sistemi operativi OS X (Mac) e iOS (iPhone e iPad) con soluzioni per semplificare la scrittura del codice e rendere più veloce la produzione di software a chi materialmente se ne occupa, cioè gli sviluppatori. Apple ha reso pubblico quindi il codice che sta alla base di Swift, in modo che possa essere arricchito e migliorato dai programmatori, che avranno anche la possibilità di trasformarlo per adattarlo a sistemi diversi da quelli usati per iOS e OS X. La decisione è particolare per un’azienda come Apple, che da sempre lavora con sistemi sostanzialmente “chiusi” per quanto riguarda il software e i dispositivi su cui poi devono funzionare i programmi. Il codice e tutti gli strumenti (librerie) necessarie per programmare con Swift, e per modificarlo, sono state messe a disposizione di tutti sul nuovo sito Swift.org e attraverso GitHub, una piattaforma che permette agli sviluppatori di condividere e sperimentare progetti software di vario tipo. Apple ha anche messo a disposizione una versione di Swift per Linux, sistema operativo utilizzato spesso per fare funzionare i server cui si collegano i computer aziendali. IBM utilizza soluzioni di questo tipo, quindi chi sfrutta i suoi servizi potrà realizzare applicazioni con Swift che riescono a dialogare meglio sia con i server Linux sia con i dispositivi Apple su cui sono installate. Per Apple è un punto fondamentale per continuare a espandersi nell’ambito dei servizi aziendali, dove ha stretto diversi accordi per facilitare l’adozione dei suoi Mac e soprattutto iPhone e iPad.
Apple ha reso Swift open source. Se non fate i programmatori questa notizia potrebbe non dirvi nulla, ma in realtà è importante: il linguaggio usato da Apple potrà essere modificato da tutti e usato su altre piattaforme.
Nelle ultime ore diversi giornali hanno pubblicato una foto di Gabriel Christian Natale-Hjorth mentre si trova in una caserma dei carabinieri di Roma in attesa di essere interrogato: Natale-Hjorth è il ragazzo statunitense di 18 anni sospettato di aver preso parte all’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega venerdì nel centro di Roma. Nella foto Natale-Hjorth è legato e bendato, una condizione che viola palesemente le norme sul trattamento delle persone da parte delle autorità, sia in condizioni di libertà che di arresto. Bendato e ammanettato durante l’interrogatorio: la foto choc di uno dei due americani in caserma imbarazza i carabinieri – La Stampa https://t.co/Ip5eH7ryiS via @LaStampa
La foto del sospettato per l’omicidio del carabiniere a Roma, legato e bendato. È stata scattata durante le indagini e quello che mostra è una violazione delle norme sui diritti umani in vigore in Italia.
Mercoledì sera, durante un evento pubblico a Salerno, l’ex presidente del Consiglio e attuale leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha parlato della recente riconquista dell’Afghanistan da parte dei talebani, e riferendosi probabilmente alle prime uscite pubbliche dei loro leader ha detto: «Dobbiamo coltivare un serrato dialogo col nuovo regime che appare, quantomeno a parole, da alcuni segnali che vanno tutti compresi, assumere un atteggiamento abbastanza distensivo»
Giuseppe Conte e l’«atteggiamento abbastanza distensivo» dei talebani. Il Movimento 5 Stelle ha parlato di avviare un «serrato dialogo» con il nuovo regime in Afghanistan, ed è stato molto criticato.
Da lunedì 10 agosto è possibile richiedere un rimborso dell’abbonamento mensile o annuale ad ATM, l’Azienda dei Trasporti di Milano, qualora non sia stato utilizzato a causa del lockdown, il periodo di chiusura totale per la pandemia da coronavirus. Il rimborso è in realtà quella che ATM chiama “compensazione”, cioè una o due mensilità di abbonamento offerte per compensare il periodo in cui gli abbonamenti non sono stati utilizzati: si può fare richiesta fino al 31 ottobre 2020 e la “compensazione” può essere usata fino al 31 dicembre 2021. Per fare richiesta bisogna andare sulla sezione dedicata del sito di ATM e cliccare su “Richiedi le mensilità compensative”. Dopodiché va inserito il proprio numero di tessera, il codice fiscale e l’indirizzo email, e selezionare il mese o i mesi in cui si vuole usare la “mensilità compensativa”: ne ha diritto chi ha acquistato un abbonamento mensile a marzo e chi ha un abbonamento annuale che era attivo a marzo e aprile 2020. Questi ultimi hanno diritto a due “mensilità compensative”, che devono essere necessariamente consecutive.
Come richiedere il rimborso dell’abbonamento ATM non utilizzato a causa del lockdown. Da lunedì 10 agosto a Milano è possibile ottenere le cosiddette "mensilità compensative", da utilizzare entro il 31 dicembre 2021.
I lettori dei giornali spaesati sulla legge sulle intercettazioni, colpiti dalle sue evidenti sciocchezze ma travolti da un fiume di retorica battagliera, si sono fatti in questi giorni una domanda? Ma come fanno negli altri paesi? Non è strano che nessuno ce lo racconti? Non è strano che i giornali antigovernativi, di solito così assidui nel pubblicare le indignazioni della stampa estera contro la maggioranza berlusconiana, in questo caso non abbiano chiamato alla solidarietà giornalisti e giornali stranieri, aprendo loro gli occhi su quanto sta avvenendo in Italia? Il sospetto è che in questo caso le inadeguatezze del governo italiano siano più difficili da decifrare, all’estero. E in assenza di informazioni in questo senso sui giornali critici nei confronti della legge, bisogna per ora affidarsi a quelle fornite da un quotidiano che – se sulla legge ha posizioni moderate e poco partecipi – ha qualche visibile fastidio nei confronti dei suoi critici. E questo si vede dalla domanda posta ai corrispondenti stranieri dal Foglio, che elude molti aspetti della legge in via di approvazione: “In quale altro paese può succedere che un grande quotidiano pubblichi paginate di intercettazioni telefoniche relative a indagini in corso, senza risparmiare particolari privatissimi sulla vita degli intercettati veri e propri e degli intercettati per caso?”.
La pubblicazione delle intercettazioni secondo gli stranieri. Nessuno che ci racconti l'indignazione del mondo, questa volta: secondo il Foglio è perché il mondo non è così indignato.
Questa settimana in Italia sono stati registrati 113.195 casi di contagio da coronavirus, il 16% in più rispetto ai sette giorni precedenti. Per la prima volta da metà novembre, i casi sono tornati ad aumentare, peraltro con una quantità di tamponi molecolari che oggi è di poco più della metà rispetto ad allora. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}();
I dati della settimana sul coronavirus in Italia. I casi aumentano per la prima volta da novembre, i decessi per il momento no.
Sono state annunciate oggi, a Los Angeles, le nomination agli Oscar. Mentre erano state già rese note quelle riguardanti i 9 film stranieri ancora in gara (ora ridotti a 5), selezionati da una commissione speciale dell’Academy, dovevano ancora essere rese ufficiali le liste per tutte le altre categorie. Qualche mese fa, mentre cominciavano a uscire quei film con chiare aspirazioni per la stagione dei premi, abbiamo provato a stilare una lista di quelli che, per trama o nomi coinvolti, ci parevano più promettenti. Alcuni di questi, nel frattempo, li abbiamo visti: in tanti casi il pregiudizio è stato confermato, in altri no.
Le nomination agli Oscar 2012. 11 candidature per il film di Scorsese, Hugo, e 10 per il film muto The Artist.
Da due giorni è in corso l’ennesima lite tra paesi europei per la gestione di migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale e che nessuno vuole accogliere. Quando sembrava essersi chiuso il “caso Aquarius”, con l’annuncio dell’accordo tra cinque paesi europei più l’Italia per spartirsi i migranti a bordo della nave della ong, è iniziato il “caso Diciotti”, che sta coinvolgendo la nave Diciotti della Guardia costiera italiana e i governi di Italia e Malta, che si stanno rimbalzando le responsabilità dei soccorsi e dell’assegnazione di un “porto sicuro” dove far sbarcare i migranti. L’ultimo “caso Aquarius”, così come l’ultimo “caso Diciotti” e prima ancora il “caso Asso 28”, sono stati definiti tutti “senza precedenti”, perché in quel modo prima le cose non erano mai andate. Ma che sta succedendo? Perché c’è tutta questa confusione? Semplificando, si possono immaginare i soccorsi di migranti nel Mediterraneo come il risultato della combinazione di diversi mattoncini, dove ciascun mattoncino condiziona la scelta dei successivi. Per esempio: a seconda di dove si trova la nave di migranti in difficoltà, interviene un centro di comando di un paese che avvisa l’imbarcazione più vicina e le chiede di intervenire; a seconda del tipo di imbarcazione che interviene e della sua posizione, gli obblighi del comandante sono diversi, e l’assegnazione del cosiddetto “porto sicuro” per sbarcare i migranti può cambiare. E così via.
Come il governo Lega-M5S sta cambiando i soccorsi nel Mediterraneo. Ogni giorno ci sono "casi senza precedenti", che devono essere gestiti da accordi politici ad hoc tra stati: cosa sta succedendo?.
Sesto San Giovanni non è una città qualsiasi per la sinistra italiana. Al di là degli abusati soprannomi, infatti, il comune lombardo di 80.000 abitanti, provincia di Milano ma insignito del titolo di città nel 1954, è una delle poche realtà del settentrione d’Italia a non aver mai avuto un sindaco di centrodestra. Oggi Sesto attraversa un momento molto delicato, e si prepara alle elezioni: si vota in primavera per il sindaco, tra poco il centrosinistra sceglierà il suo candidato con le elezioni primarie. L’estate scorsa la città è finita sulle prime pagine di tutti i giornali a seguito dell’arresto, con l’accusa di concussione, dell’assessore al Bilancio e all’Edilizia privata Pasqualino Di Leva e dell’architetto Marco Magni. I magistrati stanno tuttora indagando su un presunto giro di tangenti in cambio di generose concessioni edilizie. Ciò che però ha suscitato maggior scalpore è che, all’interno dello stesso filone d’inchiesta ma con responsabilità e accuse ben diverse, è stato coinvolto anche Filippo Penati, ex capo di gabinetto di Pier Luigi Bersani ed ex vice presidente del Consiglio regionale lombardo, la cui carriera politica è cominciata proprio a Sesto San Giovanni.
Le primarie a Sesto San Giovanni. Si vota martedì: quattro candidati di centrosinistra tentano di dare un senso alla più grande area dismessa d'Europa ed evitare che la destra ottenga uno storico successo.
Google ha presentato Android Wear, un nuovo progetto per adattare il suo sistema operativo per smartphone – il più usato al mondo – ai dispositivi che si possono indossare, a partire dagli smartwatch, gli orologi che fanno molte cose oltre a mostrare l’ora sul loro quadrante. Per adesso l’unica grande società che è riuscita a ottenere qualche risultato è stata Samsung con la sua serie Gear, ma il software operativo che li fa funzionare è limitato e non permette di interagire più di tanto con gli smartphone cui si possono collegare. Il progetto di Google è più ampio, coinvolge oltre a Samsung altri produttori e potrebbe accelerare di molto la realizzazione di smartwatch più pratici e semplici da usare. Come già succede per gli smartphone, Google fornisce a chi costruisce i dispositivi il sistema operativo e ogni produttore è libero (entro certi limiti) di modificarlo e di adattarlo alla cosa su cui lo vuole installare. Le funzionalità varieranno quindi a seconda delle caratteristiche dei singoli modelli, anche se alcune opzioni di base saranno sostanzialmente uguali su tutti i dispositivi.
Gli orologi con Android. Come sono fatti e cosa fanno, oltre a mostrare l'ora, gli smartwatch col sistema operativo di Google.
Martedì sera, durante la puntata di Ballarò, il vicesegretario del PD, Enrico Letta, e il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini hanno molto battibeccato a proposito di un documento programmatico di finanza pubblica presentato da Tremonti a Bruxelles. Letta, in sostanza, accusava il ministro Gelmini di avere avallato nuovi tagli ai fondi destinati all’istruzione. Il video ha circolato molto, e al di là dell’opinione che ciascuno di noi può farsi della preparazione del ministro Gelmini, a dare un’occhiata ai dati tra lei e Letta sembra avesse ragione lei. Lo spiega bene questo post dal blog Jonkind.
Aveva ragione il ministro Gelmini? un fact-checking sulla discussione di martedì a Ballarò tra Enrico Letta e il ministro, che probabilmente aveva ragione ma non lo sapeva.
Domenica 17 maggio si è tenuta alla MGM Grand Garden Arena di Las Vegas, in Nevada, la cerimonia di consegna dei Billboard Music Awards, tra i più importanti premi musicali statunitensi, sponsorizzati dalla rivista di musica Billboard. Lo show è stato trasmesso in diretta da ABC e condotto da Ludacris e Chrissy Teigen. Taylor Swift è stata l’artista più premiata: ha vinto otto premi dei 14 a cui era candidata, tra cui miglior artista, miglior artista donna, miglior album per 1989 e artista più votato dal pubblico. Sam Smith e Iggy Azalea hanno vinto quattro premi, tra cui – rispettivamente – miglior artista uomo dell’anno e miglior artista rap, mentre Meghan Trainor ne ha vinti due, miglior singolo e miglior canzone digitale (per All About That Bass). Tra i momenti più significativi della serata, Taylor Swift ha presentato il suo nuovo video Bad Blood, gli One Direction hanno ricordato Zayn Malik nel ritirare il primo premio (quello per il miglior gruppo) senza di lui, Mariah Carey si è esibita all’evento per la prima volta del 1998, gli Imagine Dragons hanno cantato Stand by me per ricordare Ben E. King, morto il 30 aprile scorso, e c’è stato anche un omaggio per B.B. King, morto il 14 maggio. Britney Spears e Iggy Azalea hanno cantato la loro nuova canzone Pretty Girls, Nicki Minaj si è esibita in The Night is Still Young, mentre lo spettacolo è stato chiuso da Kanye West con All Day e Black Skinhead, che è anche stato censurato per circa un minuto dalle tv. Qui c’è l’elenco con tutti i vincitori.
Le foto e i video dei Billboard Music Awards. Taylor Swift ha vinto 8 premi e presentato un nuovo video, mentre gli One Direction hanno ricordato Zayn Malik.
La settimana è iniziata con i festeggiamenti di Halloween, a cui non si sono sottratti nemmeno personaggi importanti della politica internazionale: Barack e Michelle Obama hanno ballato thriller di Micheal Jackson; Justin Trudeau si è vestito dal pilota del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Nel mondo dello spettacolo invece uno degli eventi più attesi era la festa di Halloween di Heidi Klum, che questa volta per l’occasione si è fatta clonare. Mark Zuckerberg, la moglie Priscilla Chan e la loro figlia Max si sono travestiti da vichinghi e drago del film Dragon Trainer. Per gli attori ci sono state poche prime e presentazioni: a quella a Londra di A spasso con Bob però si sono visti la duchessa di Cambridge, Kate Middleton, e un gatto. Sono diverse settimane che dalle agenzie arrivano foto di Mel Gibson e la sua folta barba: da come la accarezza sembra non essersene abituato nemmeno lui. Quattro giorni alle elezioni presidenziali statunitensi: tifano per Hillary Clinton anche Steve Aoki, Pharrell Williams e Jennifer Lopez. Le foto dei Chicago Cubs che vincono le World Series le trovate qui (Bill Murray che fa docce di champagne compreso), quelle dei premi statunitensi della musica country invece qui. E poi valeva la pena fotografare Bruce Springsteen che arriva sul palco in moto, Bill Clinton che si finge parrucchiere, Pikotaro (quello di Pen Pineapple Apple Pen) e Usain Bolt, tra gli altri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Usain Bolt, Bruce Springsteen, Uma Thurman, un gatto e tanti travestiti per Halloween, tra quelli che valeva la pena fotografare in settimana.
Lunedì 14 marzo alla Camera dei deputati è iniziata la discussione del testo unificato di otto diverse proposte di legge per la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici. L’obiettivo è limitare gli sprechi, favorire il recupero dei prodotti ancora utilizzabili da parte delle associazioni di volontariato e facilitare le procedure di raccolta e distribuzione. Entro mercoledì la proposta dovrebbe essere votata (c’è un consenso generale di tutte le principali forze politiche) e a quel punto passerà al Senato per l’approvazione definitiva. Si calcola che ogni anno in Italia vengano sprecate 5,1 milioni di tonnellate di cibo che potrebbero essere invece recuperate almeno in parte. In Italia ci sono oggi diverse iniziative di recupero promosse dai supermercati e da associazioni, come per esempio la Onlus Banco Alimentare (vicina al movimento cattolico Comunione e Liberazione, che ha contribuito alla stesura della proposta di legge attualmente in discussione) o Last Minute Market. Nel maggio del 2015 la Francia ha approvato una legge sugli sprechi alimentari basata sulla penalizzazione: i rivenditori con una superficie di oltre 400 metri quadrati sono obbligati a stipulare accordi con le associazioni benefiche, altrimenti rischiano multe fino a 75 mila euro e fino a due anni di carcere. La proposta di legge italiana punta invece sugli incentivi, sulla semplificazione burocratica e sulla creazione di un sistema che oltre le singole iniziative risolva il problema, ma di fatto non prevede nessun obbligo.
La proposta di legge contro gli sprechi alimentari. Prevede incentivi per supermercati e ristoranti che vogliono donare le eccedenze di cibo e altri prodotti.
Nei giorni scorsi l’uragano Irene è passato lungo la East Coast degli Stati Uniti, causando molti danni in una decina di stati tra la Carolina del Sud e la zona del New England. Irene è rimasto di Categoria 1, la più bassa nella scala che misura la potenza degli uragani, per buona parte del proprio tragitto lungo la costa, tanto da indurre le autorità di numerose aree urbane a organizzare piani di evacuazione per mettere al sicuro gli abitanti delle zone più esposte alle inondazioni. L’evacuazione ha interessato anche New York, dove le autorità si sono preparate al peggio per riscontrare una volta passato l’uragano pochi danni. Le stime non ancora definitive parlano di almeno 48 morti e di danni che ammontano a oltre 10 miliardi di dollari a causa di Irene. L’uragano ha intrapreso una rotta insolita, scaricando pioggia e venti lungo la East Coast e non nella zona del Golfo del Messico, dove di solito si concentrano i principali uragani, come mostra la mappa realizzata dall’Economist.
La classifica degli uragani. La mappa dell'Economist mostra la storia dei precedenti di Irene negli Stati Uniti e i numeri di danni e morti.
Negli ultimi giorni è circolato molto in rete il video in cui un manifestante no TAV in Val di Susa insultava e provocava un carabiniere, che restava impassibile. L’episodio è stato molto dibattuto, con pesanti critiche nei confronti dell’atteggiamento del dimostrante, e molti hanno citato – piuttosto a sproposito – la poesia di Pasolini “Il PCI ai giovani”, quella in cui definiva i manifestanti sessantottini figli di papà e i poliziotti figli di operai. In quella poesia, Pasolini scriveva anche che «In questi casi, ai poliziotti si danno i fiori, cari», riferendosi alle manifestazioni pacifiste e sessantottine che – soprattutto quelle contro la guerra in Vietnam – offrivano fiori ai poliziotti come gesto solidale e di rifiuto di ogni violenza. Si ritiene che il primo a proporre di offrire fiori ai politici e agli agenti che si contestavano (e persino nelle canne dei fucili) sia stato Allen Ginsberg, e l’idea fu molto popolare (e arrivò in una celebre canzone dei Giganti, nel 1967). La consuetudine è stata ripresa negli anni successivi e ancora in occasioni recenti: dalle manifestazioni no global contro i vertici del G8 e del G20, a quelle per protestare contro le decisioni del governo – in Italia come in Indonesia – e persino nelle recenti proteste della primavera araba decine di manifestanti hanno offerto con intenzione giocosa, provocatoria o candida mazzi di rose, fiorellini e fiori finti ad agenti impassibili, divertiti, rigidi o incerti sul da farsi. – Cosa pensava davvero Pasolini, Adriano Sofri sugli abusati e travisati versi sui poliziotti, e su quel che accade in Val di Susa – Il manifestante e il carabiniere, Chi sono i protagonisti del video della Val di Susa più visto online in questi giorni
Dei fiori nei vostri cannoni. La storia, per immagini, di quelli che ai poliziotti invece vanno offrendo rose, garofani e mazzolini.
Domenica mattina un gruppo di giovani neri è stato picchiato dai carabinieri in una zona centrale di Milano, per motivi ancora non chiari e descritti come futili da chi ha denunciato l’episodio. Le violenze dei carabinieri sono testimoniate da alcuni video girati e pubblicati dai giovani coinvolti: in alcuni casi le immagini sono forti e inequivocabili. Si vedono i carabinieri prendere a calci un ragazzo e manganellare una ragazza che cerca di difenderlo. Entrambi sono disarmati. La versione dei carabinieri, diffusa da diversi giornali e confermata al Post dai carabinieri di Milano, tralascia alcuni dettagli e fornisce una ricostruzione molto diversa da quella di chi ha subito le violenze. Tutto è iniziato intorno alle 6 di mattina fuori dal ristorante McDonald’s di Piazza XXIV Maggio, a sud del centro e in zona Navigli. Secondo una ragazza che era presente e ha girato alcuni video poi diventati virali – sui social network si chiama @riphuda, ha migliaia di follower soprattutto su TikTok – un gruppo di ragazze e ragazzi in maggioranza neri stava facendo colazione da McDonald’s quando uno di loro ha iniziato a suonare il campanello di un monopattino, per scherzo. A quel punto è arrivata una volante della polizia che prima ha minacciato il ragazzo, poi ha chiamato come rinforzi altre volanti e due camionette dei carabinieri, da cui sono scesi alcuni militari in tenuta antisommossa.
Il video delle violenze dei carabinieri contro un gruppo di giovani neri, a Milano. Sta circolando su Instagram accompagnato da testimonianze dettagliate, mentre la ricostruzione dei carabinieri è molto diversa.
La Corte d’appello di Milano ha stabilito che Veronica Lario dovrà restituire 60 milioni di euro all’ex marito, Silvio Berlusconi. Dopo il divorzio, il tribunale di Monza aveva stabilito che Berlusconi dovesse versare all’ex moglie 1,4 milioni di euro al mese a titolo di assegno di mantenimento, sulla base del principio che l’ex coniuge più facoltoso deve garantire al compagno da cui si separa lo stesso tenore di vita che aveva quando la coppia era ancora unita. La Corte d’appello di Milano, però, ha ribaltato questo principio, stabilendo che Lario è economicamente autonoma e che quindi non è tenuta a ricevere l’assegno mensile. I legali di Berlusconi hanno presentato ricorso dopo la sentenza che lo scorso maggio ha dato ragione all’ex ministro Vittorio Grilli e in cui è stato riconosciuto che l’ex coniuge non deve versare un assegno di mantenimento nel caso in cui il proprio coniuge sia divenuto economicamente autosufficiente. In quell’occasione, la Cassazione aveva stabilito che l’assegno di mantenimento andava pagato solo nel caso in cui il coniuge fosse riuscito a dimostrare «di non avere i mezzi adeguati e di non poterseli procurare per ragioni obiettive». Per questa ragione, Lario dovrà restituire a Berlusconi tutto il denaro che ha ricevuto a titolo di assegno di mantenimento a partire dal 2014, cioè 60 milioni di euro.
La Corte d’appello di Milano ha stabilito che Veronica Lario dovrà restituire 60 milioni di euro all’ex marito Silvio Berlusconi.
Domenica 6 marzo il Partito Democratico – e i suoi alleati di centrosinistra, anche se non dappertutto – ha scelto con le primarie i candidati sindaco di sei città per le comunali della prossima primavera: oltre a Roma si è votato anche a Napoli, Bolzano, Grosseto, Trieste e Benevento. Roma Tra i sei candidati che hanno partecipato alle primarie di Roma ha vinto Roberto Giachetti con un’ampia maggioranza, circa il 64 per cento, mentre il suo principale avversario, Roberto Morassut, ha ottenuto il 28 per cento dei voti. Giachetti era considerato il candidato di Matteo Renzi, ma era sostenuto anche da parte della minoranza del PD; e aveva l’appoggio anche di Nicola Zingaretti, presidente della regione.
Chi ha vinto le primarie del PD. Roberto Giachetti sarà candidato a Roma e Valeria Valente a Napoli, ma si è votato anche a Trieste, Bolzano, Benevento, Grosseto.
Lunedì il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato il nuovo leader politico del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte per un atteso colloquio (una trattativa, in realtà) sulla riforma della Giustizia presentata dalla ministra Marta Cartabia, uno dei pacchetti di leggi più importanti tra quelli che l’Italia deve fare per ottenere i finanziamenti europei del Recovery Fund e che il governo vorrebbe approvare entro agosto. Dalle dichiarazioni successive e dalle ricostruzioni dei cronisti politici sembra che Draghi e Conte si siano messi abbastanza d’accordo, intendendosi sul sostegno del M5S alla legge in cambio di qualche modifica gradita. Una soluzione che potrebbe andare bene a tutti, consentendo l’approvazione della riforma in tempi rapidi, ma con qualche vittoria simbolica per il M5S, che esce da un momento di grande difficoltà.
Draghi e Conte trattano sulla riforma della Giustizia. Dopo il loro incontro sembra si possa arrivare all'approvazione della legge in tempi rapidi, con qualche modifica gradita al M5S.
Secondo i dati dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA), la produzione di olio d’oliva in Italia nel 2018 si è più che dimezzata, passando dalle 428.922 tonnellate del 2017 a 185.000 tonnellate. È il secondo peggior risultato degli ultimi anni per la produzione italiana di olio dopo quello del 2016 (quando le tonnellate di olio d’oliva prodotto furono 182.325) ma, insieme a un costante aumento dei prezzi e a una domanda superiore all’offerta, sta mostrando i segni di una crisi in un settore che per anni è stato tra i punti di forza dell’economia italiana. L’Italia, che nel 2017 era il secondo produttore di olio d’oliva al mondo, è stata superata dalla Grecia, che nel 2018 ha prodotto circa 24omila tonnellate di olio, nonostante un calo del 30,6 per cento. Il maggiore produttore è invece sempre la Spagna, che nel 2018 ha aumentato la sua produzione del 24 per cento, arrivando a circa 1,5 milioni di tonnellate.
Il mercato dell’olio d’oliva italiano è sempre in subbuglio. Nel 2018 la produzione italiana si è più che dimezzata, a causa della Xylella e del maltempo: i problemi maggiori sono in Puglia.
Ieri sera il ministro Aldo Brancher ha comunicato – attraverso i suoi avvocati – la sua intenzione di rinunciare ad avvalersi del legittimo impedimento, ed essere quindi disposto a presentarsi in aula nell’ambito del processo che lo vede imputato per ricettazione e appropriazione indebita. La decisione è arrivata al termine di una giornata nel corso della quale i suoi stessi alleati lo avevano messo nell’angolo: o la rinuncia al legittimo impedimento, o le dimissioni. E questo perché fin dall’inizio, in questo gran casino, non è stata chiara la paternità politica della nomina di Brancher – oltre che le deleghe che il suo ministero avrebbe ricevuto. La nomina di Brancher era stata presentata come un’operazione per rinsaldare il legame tra Berlusconi e la Lega, per “cementare l’alleanza strategica con Umberto Bossi”, si diceva. Poi però Bossi ha ribadito a muso duro che il ministro del federalismo resta lui. Berlusconi se n’è presto lavato le mani. I finiani hanno addirittura minacciato di votare una mozione di sfiducia. Se per l’opposizione la nomina di Brancher era uno scandalo, per la maggioranza era un mistero. Chi lo ha voluto fare ministro?
Alla fine è colpa loro? il centrodestra molla Brancher: nessuno si prende la responsabilità della sua nomina ma iniziano a girare due nomi in particolare.
Attingendo al repertorio un po’ demodé che gli è familiare e che gli italiani hanno imparato ad associare col personaggio, oggi Bersani ha citato i versi di una canzone della band degli anni Sessanta, i New Dada, scritta da Ermanno Parazzini. «Nei prossimi giorni arriverà, siccome ci sono le amministrative vuoi che non arrivi… una frustata all’economia a costo zero», ha detto il segretario del Pd intervenendo in Aula alla Camera sulle mozioni per la Libia. «Sarà la quindicesima frustata, e qui cito i New Dada».
La quindicesima frustata di Bersani. Il leader del PD oggi alla Camera ha citato i "New Dada", band italiana degli anni Sessanta.
Da qualche giorno il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto ha iniziato uno sciopero della fame per sollecitare «una certezza sulla data della cessazione di questa grave violazione dei diritti umani che si consuma nel nostro Paese», cioè l’assenza di una legge sul matrimonio gay o le unioni civili in Italia. In Italia si discute da almeno trent’anni di una legge che preveda una forma di riconoscimento per le unioni omosessuali, finora senza successo. L’ultimo tentativo in ordine di tempo è ancora in corso: il governo Renzi ha ripreso in mano la questione dopo anni di sostanziale inattività avanzando una nuova proposta di legge sulle unioni civili, che è stata descritta come una sintesi di nove proposte di legge già esistenti. La relatrice del disegno di legge è la senatrice Monica Cirinnà del Partito Democratico. Il guaio è che la proposta da mesi incontra un fortissimo ostruzionismo incoraggiato da manifestazioni pubbliche come il Family Day organizzato per il 20 giugno a Roma, ed è oggetto di dibattito all’interno dello stesso Partito Democratico. Il disegno di legge è praticamente bloccato in commissione Giustizia del Senato, ed è già stato parzialmente modificato: secondo i giornali, è difficile che la legge possa essere discussa dal Senato entro l’estate.
Perché la legge sulle unioni civili è bloccata. Se ne sta riparlando dopo lo sciopero della fame del sottosegretario Scalfarotto: c'entra l'ostruzionismo di NCD e il dibattito interno al PD.
Raramente l’Asia, se non per qualche horror di successo, viene associata nell’immaginazione occidentale a una terra di fantasmi. La Scozia, l’Irlanda, l’Inghilterra sono ottime località per disegnare scenari tenebrosi, magari in castelli nella brughiera. Gli spiriti sembrano trovarsi a loro agio nelle sale vittoriane. La narrazione popolare però, anche in Estremo Oriente e nell’Asia meridionale, ha fatto nascere storie e miti che da millenni scortano i ragionamenti più profondi dell’universo induista, buddhista, scintoista o del pensiero taoista e confuciano. Nello Xi You Ji (Viaggio in Occidente), uno dei grandi classici della letteratura cinese, scritto circa cinque secoli fa da Wu Cheng’en, i monaci (strani monaci per la verità, tra di essi c’è anche l’amato scimmiotto Sun Wukong), nel loro cammino verso Ovest alla ricerca delle scritture buddhiste, si imbattono costantemente in mostri e fantasmi che li cercano per un aiuto o, più spesso, per cibarsi del capo della spedizione. Come per la Cina, anche tutto il Subcontinente indiano si eclissa tra le leggende di spiriti. Nascono storie inesplicabili che si rimescolano nella mitologia induista. Spesso sono vampiri. Tra i libri più importanti del genere c’è l’antico Baital-Pachisi (vetālapañcaviṃśati). Il testo venne tradotto dal sanscrito all’inglese da Sir Richard Francis Burton (lo stesso che cercava le sorgenti del Nilo e, quasi arrivato, si giocò il primato per pochissimo) e pubblicato nel 1870 con il titolo di Vikram and the Vampire.
I mostri e i fantasmi dell’Asia. Le storie paurose e i miti raccontati dalla tradizione in India, Cina e Giappone, vampiri compresi.
Dopo una fase di stabilità durata da metà gennaio fino alla settimana scorsa, negli ultimi sette giorni in Italia c’è stato un aumento dei nuovi contagi da coronavirus. Dal 19 al 25 febbraio sono stati registrati 103.023 casi di positività, il 25,6 per cento in più rispetto al monitoraggio settimanale di venerdì scorso. È la prima crescita significativa dopo il graduale contenimento avvenuto dal periodo di Natale fino alla seconda settimana di febbraio. Gli effetti delle misure restrittive natalizie sembrano essere finiti, ma questo andamento è dovuto principalmente alla presenza delle varianti del coronavirus, più contagiose. Secondo l’ultimo studio realizzato dall’Istituto superiore di sanità, la cosiddetta variante inglese ha una trasmissibilità media superiore del 37 per cento rispetto ai ceppi del virus. Lo stesso ISS rivela che questa stima ha una grande incertezza statistica, tra il 18 e il 60 per cento. Saranno necessari approfondimenti sui nuovi campioni raccolti in tutta Italia e analizzati dai laboratori regionali. Nell’ultima rilevazione dell’Istituto superiore di sanità, è stata stimata una prevalenza del 17,8 per cento della variante inglese sul totale dei tamponi analizzati. Nei prossimi giorni sarà diffuso un aggiornamento di questo studio e secondo molti esperti questa percentuale è destinata a crescere.
I dati della settimana sul coronavirus in Italia. L'andamento dei contagi è in crescita dopo oltre un mese di stabilità, in particolare in Emilia-Romagna e Lombardia.
Il 2020 sarà un anno di importanti elezioni locali in tutta Italia: si voterà per rinnovare presidenti e consigli regionali in otto regioni e per scegliere i sindaci e i consigli comunali di oltre mille comuni, tra cui Venezia, Mantova, Agrigento e Arezzo. Le due elezioni più vicine in ordine di tempo, e le uniche per le quali è già stata fissata una data, sono le regionali in Calabria ed Emilia-Romagna. Quest’ultima in particolare è considerata particolarmente importante, vista la possibilità per il centrodestra di espugnare la più importante delle storiche “regioni rosse”, da sempre governate dalla sinistra. Una sconfitta del Partito Democratico in questa regione, ipotizzano in molti, potrebbe portare alla fine del secondo governo Conte. Emilia-Romagna e Calabria, 26 gennaio In Emilia-Romagna il centrosinistra candida il presidente di regione uscente, Stefano Bonaccini del Partito Democratico, mentre il centrodestra sosterrà la senatrice leghista Lucia Borgonzoni. Fino a pochi anni fa la vittoria del centrosinistra in Emilia-Romagna sarebbe stata data per scontata: la regione era il cuore dell’area a cavallo dell’Appennino tosco-emiliano dove fin dal Dopoguerra i partiti della sinistra italiana hanno governato e ottenuto i loro migliori risultati. Negli ultimi anni però le cose sono cambiate: soprattutto dopo la sconfitta del centrosinistra in Umbria, un’altra storica “regione rossa”.
Dove si vota in Italia nel 2020. Si comincia il 26 gennaio con Emilia-Romagna e Calabria, e si proseguirà tra maggio e giugno con Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e mille comuni.
Oggi alla sindaca di Roma Virginia Raggi è stata notificata dalla procura di Roma la chiusura delle indagini preliminari riguardanti le accuse di aver compiuto delle nomine di funzionari in maniera irregolare e di aver mentito al responsabile anti-corruzione del Comune di Roma. Come scrivono i giornali, Virginia Raggi ha ricevuto la notifica di conclusione delle indagini secondo la procedura indicata dall’articolo 415 bis del codice di procedura penale: un atto formale e dovuto a un indagato nel caso la procura non voglia chiedere l’archiviazione delle indagini, ed essenziale per poi presentare una richiesta di rinvio a giudizio, quella che se accettata dal Giudice per le indagini preliminari dà avvio a un processo. Per questa ragione i giornali scrivono che “Raggi rischia il processo” e “i pm verso la richiesta di processo“.
Cosa vuol dire che Virginia Raggi “rischia il processo”. Oggi alla sindaca di Roma è stata notificata la fine delle indagini preliminari per le accuse di abuso d'ufficio e falso.
C'è un'altra canzone nuova di Matt Berninger dei National dal suo disco che esce a ottobre. È uscito il disco di Jarvis Cocker dei Pulp, che a questo giro presenta la sua band come "Jarv is" ma torna spesso nei pressi di Leonard Cohen. Su Spotify. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Sufjan Stevens. Che comincia che non si sa da dove cominciare.
Il Corriere della Sera scrive che la settimana prossima potrebbe riprendere la cassa integrazione per alcuni dipendenti della Melegatti, l’azienda veronese produttrice di dolci che di recente si era ripresa dopo gravi difficoltà economiche. Secondo i sindacati, l’azienda ha deciso di riprendere la cassa integrazione perché gli ordini di Natale sono già stati soddisfatti, e un’ulteriore produzione saturerebbe il mercato. «Non possiamo nascondere che questa nuova richiesta di cassa integrazione ci ha spiazzato. Contavamo che i lavoratori potessero passare direttamente a lavorare per la campagna delle colombe pasquali», ha spiegato Maurizio Tolotto della Fai Cisl di Verona. Non è chiaro quando l’azienda intenda ufficializzare la ripresa della cassa integrazione.
Alla Melegatti potrebbe riprendere la cassa integrazione per alcuni dipendenti.
La storia della scienza e della tecnica moderne è fatta di grandi idee e di grandi personalità che le hanno inseguite spesso con grande coraggio. L’aviazione è probabilmente il settore che ha consegnato le storie più emozionanti di brillanti persone che hanno rischiato la vita per spostare più avanti il limite delle cose che l’uomo era in grado di fare. Qualcuno di loro, però, è morto provandoci. È il caso di Otto Lillienthal, l’inventore del deltaplano, che si schiantò in volo poco fuori Berlino, o di Franz Reichelt, un sarto che voleva inventare un paracadute in grado di aprirsi in pochi metri, o di Jean-François Pilâtre de Rozier, che fu la prima persona a volare su una mongolfiera e anche il primo morto in un incidente aereo nella storia dell’uomo. Ma le storie di inventori morti sperimentando le proprie invenzioni non si limitano a cose successe a decine di metri di altezza: il soldato confederato Horace Hurley morì annegato nel sottomarino che aveva inventato, uno dei primi di sempre, mentre il teorico del bolscevismo Alexander Bogdanov morì mentre cercava di raggiungere l’immortalità con le trasfusioni di sangue. Abbiamo raccolto dieci storie di inventori uccisi dalle proprie invenzioni, dal Settecento agli anni Settanta: si va da chi è morto a letto a chi guidava una Ford Pinto volante. E se qualcuno se lo stesse chiedendo, quello del segway (cioè quei marchingegni con le ruote su cui si sta in piedi) non c’è: James Hedelsen, morto nel 2010 a bordo di uno dei suddetti marchingegni, non l’aveva inventato, ma era il proprietario della società che li produceva.
10 storie di inventori uccisi dalle proprie invenzioni. Imprese sfortunate compiute in nome della scienza: dall'inventore del deltaplano all'uomo che si lanciò dalla Tour Eiffel per provare il suo paracadute.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’ISTAT, a marzo 2018 il tasso di disoccupazione giovanile è sceso dello 0,9 per cento raggiungendo il 31,7 per cento, il valore minimo da dicembre 2011. Il tasso di disoccupazione generale è invece rimasto stabile all’11 per cento. È aumentato il numero degli occupati: rispetto a febbraio ce ne sono 62 mila in più, un aumento dello 0,2 per cento che porta il totale delle persone che lavorano in Italia al massimo dal 2008. L’aumento degli occupati sembra derivare dalla riduzione degli inattivi, cioè coloro che non lavorano e non sono alla ricerca attiva di un lavoro (i disoccupati sono invece coloro che non hanno un lavoro, ma che ne stanno cercando uno). Il calo degli inattivi riguarda tutte le fasce di età, tranne quella 15-24 anni. Per quanto riguarda l’aumento dei lavoratori, le fasce di età da cui provengono i nuovi occupati sono soprattutto quella 25-34 anni e quella over 50. La stragrande maggioranza di loro ha un lavoro autonomo.
La disoccupazione giovanile in Italia è scesa ai minimi dal 2011.
Cait Munro, giornalista di arte e musica rock per il sito artnet, ha messo insieme una lista delle dodici migliori copertine di dischi realizzate da artisti famosi. Sono tutte parecchio note e alcune sono diventate delle icone, come quella di Andy Warhol per il disco dei Velvet Underground The Velvet Underground & Nico del 1967 e quella di Banksy per il disco dei Blur Think Thank, del 2003. Ce n’è anche una di Salvador Dalí, realizzata nel 1955 per l’amico Jackie Gleason, e un’altra di Robert Rauschenberg, fatta per i Talking Heads. (dentro ogni foto, alcune informazioni e storie sulle copertine)
12 copertine di dischi famosi realizzate da grandi artisti. Andy Warhol, Salvador Dalí e Banksy, tra gli altri (e i Sonic Youth ne hanno addirittura due).
Abbiamo fallito nell’offrire impostazioni sulla privacy chiare e semplici da utilizzare su Facebook. Mark Zuckerberg, il giovane CEO del social network, ha deciso di rispondere alle critiche delle ultime settimane e ha riconosciuto di aver fallito nell’offrire informazioni chiare per la gestione della privacy. Nelle prossime settimane, Facebook adotterà un nuovo sistema più semplice per le opzioni sulla riservatezza. Scrive Zuckerberg in una lettera ripresa dal Washington Post:
Zuckerberg: opzioni per la privacy più semplici su Facebook. Il CEO ammette gli errori e promette nuovi cambiamenti per la gestione delle impostazioni sui profili.
Le cose per Nokia continuano ad andare male e i suoi stessi dirigenti non sanno prevedere quanto a lungo potrà durare l’attuale crisi. Ieri la società produttrice di telefoni cellulari ha annunciato che nei prossimi mesi taglierà 10mila posti di lavoro in tutto il mondo, per ottimizzare le spese e per ristrutturare alcune sue divisioni. I responsabili di Nokia vogliono concentrarsi su un numero ridotto di prodotti e mercati, cercando di tornare competitivi e di contrastare la concorrenza di produttori come Apple e Samsung, che non lasciano molto spazio nel redditizio settore degli smartphone. Fino a qualche anno fa sembrava impossibile che Nokia potesse conoscere una crisi così profonda. Per 14 anni di fila la società finlandese è stata il più grande produttore di telefoni cellulari al mondo. Poi arrivarono gli iPhone e gli altri smartphone e Nokia si mosse in ritardo, compiendo numerosi errori che le fecero perdere l’opportunità di mantenersi competitiva in un settore che esisteva da poco e che si stava evolvendo rapidamente. Oggi la società fatica a piazzare i propri prodotti di punta e inizia a perdere colpi anche nel campo dei cellulari tradizionali, che continuano a essere utilizzati da milioni di persone soprattutto nei mercati emergenti.
Da dove vengono i guai di Nokia. Perché la società che un tempo era sinonimo di "cellulari" ha perso tre quarti del suo valore e dovrà tagliare 10mila posti di lavoro.
Un bisonte americano si nutre principalmente di erba e non bada molto ai confini dei parchi nazionali per trovare la vegetazione migliore. I responsabili dello Yellowstone National Park ne sanno qualcosa: stagionalmente diverse dozzine di bisonti abbandonano l’area protetta del parco per trovare l’erba migliore e allevare la prole. La scampagnata fuori da Yellowstone si è trasformata in un affare per il miliardario americano Ted Turner, che ha accolto diversi esemplari di bisonte in uno dei suoi ranch nel Montana. L’obiettivo è ripopolare la zona con nuove mandrie e non solo per scopi naturalistici. Ted Turner possiede una catena di ristoranti che si chiama Ted’s Montana Grill specializzata nella cottura della carne di bisonte. Grazie a un accordo con lo stato del Montana, ha ottenuto la possibilità di allevare gli animali protetti usciti dai confini di Yellowstone per i prossimi cinque anni. Questi bisonti sono una risorsa preziosa perché sono ancora dotati del corredo genetico dei loro antenati vissuti nell’Era Glaciale. L’iniziativa fa parte di un progetto sperimentale che lo stato americano ha messo in piedi per estendere l’attuale numero di bisonti nelle aree settentrionali del Montana e all’occorrenza nel resto del West, racconta il New York Times.
I bisonti di Ted Turner. Alcuni animali fuoriusciti dal parco di Yellowstone sono finiti nelle tenute del capo di CNN, che ha ottenuto di tenerseli, per il loro bene e per i suoi hamburger.
Nel giugno del 2012 l’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), l’ente internazionale non profit che gestisce molte cose che riguardano il funzionamento di Internet, aveva diffuso l’elenco delle richieste dei primi domini personalizzati che si dovevano aggiungere ai 22 che già esistono (i vari .com, .gov, ecc..). La diffusione dei nuovi domini era stata prevista per marzo 2013. All’ICANN erano arrivate 1.930 richieste da aziende e società private di tutto il mondo, e la lista dei richiedenti era stata pubblicata online. Ogni domanda era costata ai proponenti 185mila dollari, una cifra considerevole a cui si dovranno aggiungere 25mila dollari all’anno per mantenere il dominio personalizzato. Inoltre, era stato stabilito un periodo di sette mesi durante il quale sarebbe stato possibile presentare ricorso rispetto alle assegnazioni. Come era prevedibile, negli ultimi sette mesi l’ICANN ha ricevuto diverse domande che chiedevano di rimettere in discussione i domini assegnati. Tra queste, la disputa più rilevante è quella sul dominio .amazon tra la società americana Amazon da una parte e il Brasile e il Perù dall’altra.
Brasile e Perù contro Amazon. La società ha fatto richiesta per il dominio personalizzato ".amazon", che secondo i due paesi danneggerebbe la promozione di temi di interesse pubblico sull'Amazzonia.
Andrea Minini è un graphic designer di Milano che ha realizzato un progetto dal titolo Animali in moiré: una serie di illustrazioni grafiche ritraggono alcuni animali con linee e curve tramite il cosiddetto “effetto Moiré”, una distorsione visiva che si ha quando due trame si sovrappongono, producendo un modello ondulato. Per le immagini della sua ultima raccolta Minini ha usato come punto di partenza soltanto due linee: la serie completa si può vedere qui. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Animali minimali. Le illustrazioni del graphic designer Andrea Minini, che crea forme complesse partendo solo da due linee.
Il premio Nobel per l’Economia 2018 è stato assegnato a William D. Nordhaus e Paul M. Romer per i loro studi sui rapporti tra cambiamento climatico, nuove tecnologie e andamenti macroeconomici. La premiazione è stata annunciata questa mattina poco prima delle 12 dall’Accademia reale delle Scienze di Svezia a Stoccolma. Tecnicamente, non si tratta di un Nobel vero e proprio, ma del “Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel”. William D. Nordhaus ha 77 anni, è di Albuquerque (Stati Uniti) e ha dedicato i suoi studi ai rapporti e alle interazioni tra società e natura. A partire dagli anni Settanta, si è interessato ai temi del cambiamento climatico, problema che iniziava a essere studiato con crescente preoccupazione da parte dei ricercatori, soprattutto per il rapido aumento nel consumo dei combustibili fossili con l’emissione di anidride carbonica in atmosfera.
William D. Nordhaus e Paul M. Romer hanno vinto il premio Nobel per l’Economia. Per i loro studi sui rapporti tra cambiamento climatico, nuove tecnologie e andamenti macroeconomici (e, ok, non è tecnicamente un Nobel).
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Il PD e i “militanti protestanti”. Luigi Manconi sull'Unità descrive gli elettori che si dedicano esclusivamente a "una ininterrotta (e un po’ nevrotica) lamentazione attorno all’impotenza del PD".
La pandemia da coronavirus ha riaperto la discussione su una questione molto nota e molto antica tra chi si occupa di industria tecnologica negli Stati Uniti: il futuro della Silicon Valley e, per i più pessimisti, la sua fine. La Silicon Valley, sede di alcune delle più grandi aziende tecnologiche e di migliaia di startup, è da tempo la regione più innovativa del mondo, capace di generare un’enorme ricchezza e di attrarre le persone più talentuose. Negli ultimi mesi, però, esperti e opinionisti hanno scritto che il suo modello di innovazione è in pericolo, minacciato in parte dalla pandemia, che ha svuotato gli uffici e spinto molti lavoratori a trasferirsi altrove, e in parte da alcuni fenomeni di più lungo periodo. Altri analisti sono meno scettici, e ritengono che la Silicon Valley non soltanto uscirà dalla pandemia indenne, ma anche rafforzata. Silicon Valley è il nome attribuito a una grande area corrispondente grossomodo alla parte sud della regione della baia di San Francisco, in California. L’espressione inizialmente era usata per le due contee di Santa Clara e San Mateo ma, con l’espandersi dell’industria in tutta la regione, ormai comprende un’area ben più grande, inclusa la città di San Francisco. Silicon Valley, inoltre, è un’espressione spesso usata come sineddoche della grande industria tecnologica americana, anche se non tutte le aziende principali si trovano in California: Amazon e Microsoft, per esempio, hanno sede a Seattle, nello stato di Washington.
Che ne sarà della Silicon Valley. Aziende note e grandi imprenditori (tra cui Elon Musk) stanno lasciando la regione della California famosa per la tecnologia, spostandosi in Texas, ma probabilmente è presto per parlare di crisi.
Aggiornamento delle 11:43 Con una lettera, Lucio Stanca ha ufficializzato le proprie dimissioni dalla carica di amministratore delegato di Expo 2015. – — —– — –
Lucio Stanca si dimette dall’Expo oggi? dopo mesi di polemiche su spese e ritardi, l'AD potrebbe lasciare la guida della società che organizza l'esposizione di Milano.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
La Corte europea ha bocciato la legge 40. Ma solo in parte: ha accolto il ricorso di una coppia italiana portatrice sana di fibrosi cistica, stabilendo che in casi come questi è legittimo ricorrere alla diagnosi pre-impianto.
Gli Stati Uniti, la Russia, l’Unione Europea e altri sette stati hanno concordato una moratoria per impedire la pesca nel Mar Glaciale Artico, il mare che si trova nella regione del Polo Nord e che ospita una fauna molto varia, preziosa per i ricercatori. L’accordo prevede che per i prossimi 16 anni non si possa pescare in tutte le acque internazionali del Mar Glaciale Artico, con la possibilità di successivi periodici rinnovi della messa al bando della pesca della durata di 5 anni, salvo l’opposizione di uno dei paesi partecipanti. La moratoria è significativa non solo dal punto di vista scientifico ma anche geopolitico, considerando che è uno dei pochi accordi internazionali ad avere messo per una volta d’accordo il governo russo e quello statunitense. L’accordo prevede la protezione di circa 2,8 milioni di chilometri quadrati di acque internazionali nell’Artico, che d’estate diventano molto più accessibili di un tempo a causa del maggiore scioglimento dei ghiacci, per il quale il riscaldamento globale è il principale indiziato. In condizioni normali le basse temperature fanno sì che la parte superficiale del Mar Glaciale Artico sia una spessa crosta di ghiaccio, la calotta glaciale artica. I margini di questa immensa distesa ghiacciata si sciolgono stagionalmente, ma nelle ultime estati il fenomeno è stato molto più intenso del solito, con il risultato che d’estate circa il 40 per cento delle acque dell’Artico è libero dai ghiacci. Le porzioni che restano maggiormente scoperte sono a nord dell’Alaska e della Russia.
C’è una buona notizia per l’Artico. Stati Uniti, Russia, Unione Europea e altri sette paesi hanno concordato una moratoria di 16 anni che impedirà la pesca in uno dei pochi ecosistemi marini ancora intatti del nostro pianeta.
Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e candidato presidente della regione Lazio, è indagato per omicidio colposo nell’indagine sul crollo di una palazzina durante il terremoto che colpì il centro Italia il 24 agosto 2016. Pirozzi è accusato di non aver controllato l’agibilità di una edificio che era stata evacuata dopo il terremoto dell’Aquila nel 2009 e all’interno della quale erano stati fatti lavoro di ripristino. Secondo i magistrati, i lavori furono eseguiti senza rispettare le leggi sulla prevenzione sismica, ma nonostante questo Pirozzi e i suoi collaboratori stabilirono che l’abitazione era agibile. L’edificio è poi crollato la notte del 24 agosto causando la morte delle persone che si trovavano al suo interno. Pirozzi, vicino al centrodestra e all’estrema destra, è candidato da indipendente alla presidenza della regione Lazio. I risultati, le notizie e i commenti sul voto, man mano che arrivano
Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e candidato presidente della regione Lazio, è indagato per omicidio colposo nell’indagine sul crollo di una palazzina.
Due gravi problemi di sicurezza interessano buona parte dei processori costruiti nell’ultima ventina di anni, rendendo teoricamente possibile l’accesso ai dati sui dispositivi che li utilizzano da parte di utenti malintenzionati. Dopo giorni di informazioni molto limitate, nei quali si era ipotizzato che la vulnerabilità fosse solo una e legata ai prodotti Intel (il più grande produttore di processori al mondo), nelle ultime ore un gruppo di ricercatori ha pubblicato la documentazione che dimostra l’esistenza di due falle distinte chiamate “Meltdown” e “Spectre”: per la prima c’è soluzione, mentre la seconda richiederà più tempo per essere risolta e secondo gli esperti “ci perseguiterà per un po’ di tempo”. Facendola semplice, computer, smartphone e altri dispositivi elettronici funzionano grazie a un processore, un componente che gestisce i comandi e coordina le risorse. Più è grande la sua capacità di calcolo, maggiore è la quantità di operazioni che riesce a eseguire in un certo periodo di tempo: la velocità dei dispositivi che utilizziamo dipende da molte cose, ma una delle più importanti è proprio questa potenza di calcolo. Parte della potenza del processore è data dalla capacità di gestire una propria memoria interna, molto veloce, sulla quale vengono elaborati i processi che fanno funzionare il sistema operativo e gli altri programmi. Le due falle sono dovute al modo in cui sono fatte le architetture dei processori (cioè come sono progettati) e, in alcune circostanze, possono essere sfruttate da software malevoli per spiare le attività degli altri programmi, sottraendone i dati senza poterli modificare.
Due gravi falle di sicurezza interessano i processori prodotti negli ultimi 20 anni. Non solo quelli di Intel: miliardi di computer e smartphone hanno seri problemi di sicurezza, e la soluzione non sarà semplice.
Mario Balotelli è l’ultimo in ordine di tempo: ma da quando esiste la rivista Time, gli italiani che hanno ottenuto un posto sulla copertina del più famoso newsmagazine del mondo sono stati un buon numero. I personaggi che ci sono finiti raccontano qualcosa della nostra storia: nella prima metà del secolo, oltre a Mussolini, a cui vennero dedicate ben otto copertine, erano compositori musicali e attori teatrali ad attirare l’attenzione all’estero, insieme a reali e papi e ai primi politici, nel dopoguerra. Poi vennero gli attori del cinema (le attrici soprattutto), altri papi e Gianni Agnelli, poi gli stilisti. E infine Berlusconi, e Monti, ma prima di loro “le due Simone”, Veltroni e la nazionale di calcio. (La copertina di Time dedicata a Mario Balotelli)
Tutti gli italiani sulla copertina di Time. Da Eleonora Duse (che arrivò prima di molti Mussolini) al Mario Balotelli di questa settimana.
TripAdvisor, il popolare sito di recensioni di ristoranti, alberghi e mete turistiche, ha diffuso i risultati della seconda edizione dei Travelers’ Choice Attractions Awards: attraverso un algoritmo che ha preso in considerazione la quantità e la qualità delle recensioni degli iscritti nell’ultimo anno, sono stati selezionati 929 hotel, mete turistiche, attrazioni e ristoranti, suddivisi in classifiche internazionali e nazionali dei più apprezzati. Secondo gli utenti di TripAdvisor, per esempio, la migliore attrazione da visitare al mondo è il sito archeologico di Machu Picchu, in Perù, mentre quella italiana è la Basilica di San Pietro (che però si trova in Vaticano). Le isole e le spiagge più apprezzate si trovano – anche qui nessuna sorpresa – nei Caraibi e nell’Oceano Pacifico, ma ce ne sono alcune decisamente a portata di mano, come la Spiaggia dei Conigli a Lampedusa e l’isola di Naxos in Grecia. Anche il miglior hotel internazionale – sempre secondo gli iscritti al sito – non è così lontano: si trova a Pontresina, in Svizzera, e 423 recensioni su 456 gli hanno dato il massimo dei voti.
I posti più belli del mondo per TripAdvisor. Qual è il miglior hotel al mondo? E la spiaggia più bella d'Italia? Scelti contando le recensioni sul popolare sito di viaggi.
La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge contro discriminazioni e violenze per orientamento sessuale, genere, identità di genere e abilismo, che riguarda la discriminazione nei confronti delle persone con disabilità. Si tratta del cosiddetto “ddl Zan”, dal nome del deputato del Partito Democratico Alessandro Zan che, per la stesura, aveva preso spunto da cinque precedenti proposte. Alla Camera, a scrutinio segreto, 265 deputati hanno votato a favore, 193 contro e uno si è astenuto: cinque deputati di Forza Italia, scrivono i giornali, si sono espressi a favore del ddl in dissenso dal gruppo. La Camera ha approvato la legge contro l’#omotransfobia, la #misoginia e l’#abilismo. Un grande passo avanti contro discriminazioni, odio e violenze.Con lo stesso impegno e la stessa tenacia inizieremo il percorso al #Senato. L’#Italia raggiungerà questo traguardo di civiltà✌????????️‍????
La Camera ha approvato il disegno di legge contro omotransfobia e misoginia. Prevede di applicare le protezioni in vigore per i crimini d'odio e le estende anche alle persone con disabilità: ora il provvedimento va al Senato.
Nella mattina del 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha pubblicato un video in cui annuncia che il suo partito sarà all’opposizione del nuovo governo di Giuseppe Conte, appoggiato invece dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega (un partito che alle elezioni del 4 marzo si era presentato in coalizione con Forza Italia). Nel video, Berlusconi sostiene che il nuovo governo sia nato con una formula «contraddittoria, non scelta dagli italiani attraverso il voto», e che dovrà «conciliare valori e programmi diversi se non addirittura opposti, all’insegna del populismo». (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.0';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
Il video di Silvio Berlusconi che annuncia la sua opposizione al governo Conte. Ha detto che Forza Italia si opporrà al populismo, al pauperismo e al giustizialismo di questo governo che vuole «conciliare valori e programmi diversi se non addirittura opposti».
Nel 2020 Amazon ha fatto registrare 44 miliardi di euro di ricavi in Europa, 12 in più rispetto all’anno precedente, ma come ha rivelato il Guardian nello stesso periodo la società non ha pagato nessuna tassa sui profitti in Lussemburgo, dove ha la sua sede europea, perché ha fatto registrare una perdita di 1,2 miliardi di euro, legata, secondo l’azienda, a un forte aumento degli investimenti. Amazon ha da anni la sua sede europea in Lussemburgo, un paradiso fiscale che permette alla società di Jeff Bezos di pagare ogni anno pochissime tasse o addirittura di ottenere crediti d’imposta, come successo nel 2020. L’aumento dei ricavi in Europa è in linea con quello generato in tutto il mondo dalla società statunitense – che nel 2020 ha prodotto ricavi pari a 386,1 miliardi di dollari (circa 320 miliardi di euro), quasi 100 in più rispetto al 2019 – e si deve soprattutto alla pandemia da coronavirus, che ha costretto gran parte della popolazione mondiale a stare più tempo in casa, incentivando quindi il mercato dell’e-commerce.
Nel 2020 Amazon non ha pagato tasse nella sua sede europea. Perché in Lussemburgo, dove ha sede l'azienda, ha registrato notevoli perdite, nonostante le vendite eccellenti.
Il Comitato di Redazione del Sole 24 Ore ha diffuso oggi un comunicato per dire che la redazione è in “stato di agitazione” e che è stata concordata la possibilità di fare cinque giorni di sciopero contro le politiche di gestione del giornale, da tempo in crisi finanziaria. In particolare i redattori contestano la nomina di un nuovo vicedirettore e di un caporedattore, entrambi scelti al di fuori della redazione. L’assemblea di redazione del Sole 24 Ore considera grave l’assunzione di un nuovo vicedirettore quando ancora non si è concluso lo stato di crisi e sta proseguendo l’esodo di decine di colleghi di valore.
La redazione del Sole 24 Ore è in “stato di agitazione”.
Aggiornamento delle 13.05 Angela Merkel ha ottenuto 315 voti a favore del provvedimento all’interno della coalizione che regge il governo, ne sarebbero bastati 311. Aggiornamento delle 12.18 L’aumento dei fondi e dei poteri per l’European Financial Stability Facility è stato approvato da una larga maggioranza al Bundestag. I voti a favore sono stati 523, quelli contrari 85 e tre parlamentari si sono astenuti. Resta da capire quanti all’interno della maggioranza abbiano votato contro il provvedimento, cosa che potrebbe indebolire il governo di coalizione di Angela Merkel e complicare la gestione della crisi a livello europeo.
Il giorno cruciale per l’euro e la Grecia. Il Parlamento tedesco ha approvato lo stanziamento delle nuove risorse per il fondo di emergenza europeo a larga maggioranza.
Negli ultimi giorni in tutta Italia si stanno registrando decine di casi di migranti con regolare permesso di soggiorno cacciati dai centri di accoglienza di cui erano ospiti, per un’interpretazione restrittiva del decreto sicurezza approvato in via definitiva qualche giorno fa dal Parlamento. Il punto principale del decreto è la cancellazione dei permessi di soggiorno umanitari, una delle tre forme di protezione che potevano essere accordate ai richiedenti asilo (insieme allo status di rifugiato e alla protezione sussidiaria). La protezione umanitaria, come spesso veniva chiamata, durava per due anni e dava accesso al lavoro, alle prestazioni sociali e all’edilizia popolare. Spesso era richiesta da persone in evidente condizione di vulnerabilità, che per qualche ragione spesso molto contingente non rientravano nei criteri stringenti per ottenere lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria. Negli ultimi anni è stata la forma di protezione più diffusa in Italia ed è prevista e utilizzata in diversi altri paesi europei.
I migranti regolari espulsi dai centri di accoglienza per via del decreto sicurezza. Per un'interpretazione restrittiva della legge voluta da Salvini, centinaia di persone con un regolare permesso di soggiorno sono state costrette a lasciare le strutture dove vivevano.
La manovra di Heimlich è una tecnica che permette di salvare le persone che stanno soffocando perché gli è rimasto qualcosa in gola o, più precisamente, nella trachea. È una delle più famose manovre di primo soccorso ed è tanto semplice quanto efficace: l’ha elaborata e descritta nel 1974 il chirurgo statunitense Henry Heimlich, che ora ha 96 anni. Qualche giorno fa Heimlich ha usato per la prima volta la manovra che ha inventato e a cui ha dato il nome, per salvare la vita a una persona che altrimenti sarebbe soffocata. Da un po’ di tempo Heimlich vive in una casa di riposo di Cincinnati, in Ohio, e lì lunedì 24 maggio ha praticato la manovra su Patty Ris, una donna di 87 anni, anche lei ospite della struttura. Ris e Heimlich erano seduti a tavola quando lei ha iniziato a fare fatica a respirare per colpa di un pezzo di carne che non andava né giù né su. Heimlich si è alzato e le ha praticato la manovra – cioè abbracciando Ris da dietro e facendo pressione sotto il suo diaframma – salvandola. Alcuni minuti dopo aver ripreso a respirare Ris ha ringraziato Heimlich; la sera dopo i due hanno cenato insieme, per festeggiare.
Heimlich ha salvato una donna grazie alla manovra di Heimlich. È quella che si usa per salvare qualcuno dal soffocamento: il medico che l'ha ideata ora ha 96 anni e l'ha usata per la prima volta nella sua vita.
Domani, martedì 31 luglio, si riunirà per la prima volta il nuovo consiglio di amministrazione della Rai che dopo la riforma del 2015 è ora composto da sette membri (contro i nove del precedente statuto). Il giorno dopo, mercoledì 1 agosto, si riunirà invece la Commissione parlamentare per la vigilanza Rai che dovrà ratificare la nomina del presidente della Rai che il ministero dell’Economia e delle Finanze, azionista di maggioranza della Rai, ha proposto ufficialmente lo scorso 27 luglio: si tratta di Marcello Foa, nome su cui avevano trovato un accordo Movimento 5 Stelle e Lega ma di cui si è molto discusso negli ultimi giorni. In particolare, Foa, che ha 54 anni e ha lavorato per anni al Giornale, è stato criticato per le sue posizioni troppo vicine al leader della Lega Matteo Salvini e molto morbide con la Russia di Vladimir Putin, per il suo antieuropeismo e perché in passato più volte ha contribuito alla diffusione di bufale e notizie false.
A che punto siamo con la nomina di Foa? per il nuovo presidente della Rai dipende tutto da un voto della Commissione parlamentare di vigilanza e da cosa deciderà di fare Forza Italia.
Estate, superi il confine per passare qualche giorno in ferie all’estero, ti ricordi di dover controllare la posta elettronica, ma non c’è una connessione WiFi disponibile e sei costretto a collegarti tramite cellulare: è un attimo, pochi secondi, solo guardare la posta, che sarà mai? Sarà che ti costerà una fortuna. Nonostante l’impegno dell’Unione Europea, che ha posto dei limiti sulle tariffe, il traffico dati in roaming dall’estero costa ancora un capitale e rende la navigazione online un lusso per pochi, disposti a spendere decine di euro per una manciata di megabyte. Gli operatori telefonici si difendono sostenendo che il roaming internazionale richiede costi di gestione molto alti, che inevitabilmente si riflettono sul prezzo finale richiesto ai clienti. L’impressione è che le compagnie lucrino più del dovuto sulle connessioni su rete cellulare dall’estero, condizione che limita le possibilità di comunicazione degli utenti e che costituisce anche un freno non solo per chi vuole rimanere in contatto con gli amici o leggere il Post oltre confine, ma anche per chi è in cerca di affari.
Quanto costa internet in vacanza all’estero. In Europa per una manciata di megabyte si spendono decine di euro e negli Stati Uniti i costi spesso raddoppiano.
Maria Callas, la cantante d’opera più celebre della storia era nata 90 anni fa oggi, il 2 dicembre 1923. Il suo nome vero era Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou e fu un soprano di fama mondiale soprattutto negli anni Cinquanta, e successivamente ebbe un periodo di grande popolarità in Italia, dove visse a lungo diventando una protagonista delle cronache mondane dell’epoca. Aveva una voce molto particolare, con una grande estensione e un timbro inconfondibile. Lavorò molto sul repertorio italiano, contribuendo a fare riscoprire molte opere della prima metà dell’Ottocento, composte soprattutto da Vincenzo Bellini e da Gaetano Donizetti. Callas divenne molto conosciuta per le sue interpretazioni della Norma, de I Puritani, della Lucia di Lemmermoor e di opere di Verdi e Puccini come la Traviata, il Trovatore, la Tosca e la Turandot. Maria Callas nacque a New York da genitori greci, che si erano trasferiti pochi mesi prima negli Stati Uniti. Il cognome del padre era Kalogeropoulou, semplificato in Kalos al suo arrivo a New York e successivamente traslitterato Callas. La famiglia abitava a Manhattan sulla 192ª strada e, secondo i racconti spesso fantasiosi e difficili da verificare della madre, sembra che Callas da bambina fosse già molto interessata alla musica: ascoltava le arie d’opera suonate da una pianola e si narra che a quattro anni sapesse già cantare così bene da far fermare la gente per strada per ascoltarla.
Maria Callas, che oggi avrebbe 90 anni. La storia e le foto della più celebre cantante d'opera della storia, protagonista del doodle di Google di oggi per ricordare la sua nascita.
Negli ultimi sette giorni in Italia sono stati registrati 154.954 nuovi casi di positività da coronavirus, il 23% in meno della settimana precedente. Il rallentamento della curva dei contagi totali continua, con il numero di nuovi casi che è tornato a quello della settimana precedente alle principali restrizioni della seconda ondata, decise a inizio novembre. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}();
I dati della settimana sul coronavirus in Italia. La curva dei contagi continua a scendere, quella dei decessi no, e sembra che il virus stia circolando soprattutto nel Nord Est.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 7.970 nuovi casi positivi da coronavirus e 307 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 21.670 (297 in più di ieri), di cui 2.143 nei reparti di terapia intensiva (36 in più i ieri) e 19.527 negli altri reparti (261 in più di ieri). Sono stati analizzati in totale 76.108 tamponi molecolari e 68.162 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 10,2 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,3 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 11.641 e i morti 270. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Emilia-Romagna (1.273), Campania (1.189), Lombardia (895) e Lazio (782).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 8 febbraio.
Il Senato dell’Australia ha approvato una norma che sospende i sussidi statali per le famiglie che non vaccinano i propri figli. La norma era già stata approvata dalla Camera, ed è perciò diventata legge: entrerà in vigore l’1 gennaio 2016. La legge era stata annunciata in aprile ed è stata votata anche dai principali partiti di opposizione, e cioè dal Partito laburista e dai Verdi. Con la nuova legge i genitori che scelgono di non vaccinare i propri figli non avranno diritto a una serie di benefici previsti per le coppie con figli, fra cui sconti per l’acquisto di alcuni prodotti, agevolazioni fiscali e un particolare rimborso statale che a certe condizioni dà diritto a un massimo di circa 4.500 euro all’anno per ogni figlio. Ad aprile, annunciando la nuova legge, l’allora primo ministro Tony Abbott aveva detto: «I cittadini possono, se vogliono, opporsi alla vaccinazione dei loro bambini; ma se non fate vaccinare i vostri bambini, a meno che non sia per motivi strettamente religiosi o medici, non avrete diritto ai sussidi statali». Il principio su cui si basa la nuova decisione del governo australiano è che la vaccinazione non va considerata come una scelta individuale ma come una responsabilità nei confronti dell’intera società. Alcune persone infatti non possono vaccinarsi – perché troppo piccole, o allergiche, o in terapia per altre malattie – ma se la vaccinazione è molto diffusa nella società godono comunque della cosiddetta herd immunity, l’“immunità di gregge”: quando la maggior parte della popolazione è vaccinata contro una determinata malattia, si riduce la circolazione dei virus e diminuisce anche la possibilità che i non vaccinati possano ammalarsi.
L’Australia sospenderà i sussidi alle famiglie che non vaccinano i figli. L'ha deciso una nuova legge – votata da maggioranza e opposizione, lodata dai medici – per scoraggiare la scelta di non vaccinare i bambini.
The Great Wall è il nuovo film con Matt Damon, ambientato nella Cina medievale e incentrato sulla Grande muraglia cinese. Non è un film storico: al centro della storia c’è una squadra di guerrieri che combatte dei mostri che attaccano il muro. Il film è diretto da Zhang Yimou, tra i più importanti registi cinesi, autore tra gli altri di Lanterne rosse e La foresta dei pugnali volanti. The Great Wall esce in Italia il 23 febbraio, distribuito da Universal Pictures, e se ne è parlato negli scorsi mesi anche per le accuse di whitewashing che ha ricevuto: in molti hanno criticato il fatto che il protagonista di un film ambientato in Cina fosse un attore occidentale come Damon. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Una scena di “The Great Wall”. È il nuovo film di mostri con Matt Damon, su un gruppo di guerrieri che devono difendere la muraglia cinese.
Carrefour, la seconda catena al mondo nel settore della grande distribuzione dopo la statunitense Walmart, ha annunciato venerdì che sta per abbandonare il mercato greco, vendendo la propria rete di supermercati ad un partner commerciale greco, la famiglia Marinopoulos. I supermercati della catena Carrefour in Grecia sono circa 800 e il costo dell’operazione, per la famiglia Marinopoulos, si aggira sui 220 milioni di euro, anche se i dettagli dell’operazione non sono noti. L’annuncio e i particolari della trattativa dovrebbero essere rivelati lunedì, quando si svolgerà l’assemblea degli azionisti, la prima da quando l’ex amministratore delegato Lars Olofsson è stato sostituito, un mese fa, da Georges Plassat, che ha la missione è quella di rafforzare la multinazionale a base francese: secondo il Wall Street Journal, la mossa di vendere il marchio Carrefour a un investitore locale – l’unico che avrà la gestione e il diritto al marchio – è “una prova concreta dell’interruzione dei legami con la Grecia da parte degli investitori stranieri, nel mezzo di un’economia che si contrae pesantemente e delle turbolenze politiche”.
Carrefour lascerà la Grecia. È "una prova concreta dell'interruzione dei legami con la Grecia da parte degli investitori stranieri", scrive il Wall Street Journal.
Da due giorni si sta molto discutendo di un editoriale in cui il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio aveva definito «ormai acclarato e addirittura rivendicato dalle interessate» il legame tra le ong che salvano migranti nel Mediterraneo e i trafficanti di esseri umani libici. Dopo un tweet di Diego Bianchi (Zoro) in cui si chiedevano spiegazioni in più su questa affermazione – che non è sostenuta da fatti e prove certe – Travaglio ha risposto con un nuovo e più articolato articolo: la giornalista di Internazionale Annalisa Camilli lo ha smontato pezzo pezzo. Il 10 luglio sulla prima pagina del Fatto quotidiano il direttore Marco Travaglio ha firmato un editoriale dal titolo “Sotto la maglietta” su una delle questioni più delicate e più strumentalizzate dalla politica italiana degli ultimi anni: l’immigrazione lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Travaglio torna a parlare del ruolo delle ong preoccupato che “decine di amici” del suo giornale abbiano deciso d’indossare una maglietta rossa per aderire all’iniziativa lanciata con lo slogan “Fermare l’emorragia di umanità” dal fondatore di Libera don Luigi Ciotti, dopo la chiusura dei porti alle navi delle ong e la morte di centinaia di persone davanti alla Libia.
Cosa c’è di “acclarato” nelle accuse contro le ong nel Mediterraneo. Niente, spiega Annalisa Camilli su Internazionale, smentendo prove alla mano le bugie promosse dal Fatto Quotidiano.
Lunedì sera il governo, dopo settimane di trattative interne, ha approvato una serie di nuove misure che accelerano le riaperture e allentano ulteriormente le restrizioni per il coronavirus. Tra le principali novità, il coprifuoco sarà posticipato alle 23 – il comunicato del governo specifica che il nuovo orario sarà valido «dall’entrata in vigore del decreto», che al momento non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale – poi prolungato fino a mezzanotte e infine abolito da qui al 21 giugno. I ristoranti potranno fare servizio al chiuso a pranzo e cena a partire dal primo giugno, senza più rispettare il termine del servizio alle 18. I centri commerciali potranno riaprire anche nei giorni festivi dal weekend del 22-23 maggio. Infine, la riapertura delle palestre è anticipata al 24 maggio.
Il governo ha anticipato alcune riaperture. Il coprifuoco sarà posticipato alle 23, e dal primo giugno i ristoranti potranno fare servizio al chiuso a pranzo e cena.
Nella serata del 4 agosto la Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato ha approvato a maggioranza la proposta del senatore Adriano Paroli di accogliere il ricorso che Claudio Lotito, imprenditore e presidente della squadra di calcio della Lazio, aveva presentato dopo che era risultato non eletto nelle elezioni politiche del 4 marzo 2018 in seguito al conteggio dei voti e all’attribuzione dei seggi plurinominali. Lotito, che era candidato in Campania per Forza Italia, sostiene che ci fu un errore di calcolo e dice di avere diritto al seggio attribuito al senatore Vincenzo Carbone, eletto sempre con Forza Italia ma passato di recente a Italia Viva. La Giunta ha confermato che, in base alla documentazione in suo possesso e al complesso meccanismo di attribuzione proporzionale dei seggi plurinominali, il seggio spettava a Lotito e non a Carbone. Secondo una precedente relazione presentata alla Giunta dal senatore di Forza Italia Lucio Malan, che era stata però bocciata, il seggio sarebbe dovuto andare invece a Peppe De Cristofaro, sottosegretario all’Istruzione in quota LeU, il quale a sua volta aveva fatto ricorso.
Il presidente della Lazio Claudio Lotito potrebbe diventare senatore. Secondo la Giunta delle elezioni e delle immunità non fu eletto per un errore di calcolo dei voti e ora bisognerà decidere cosa fare.
Aggiornamento di venerdì 6 maggio: Craig Wright, l’imprenditore australiano che qualche giorno fa ha detto di essere il vero inventore della valuta virtuale Bitcoin, ha detto che non fornirà più le prove delle sue affermazioni. In un post pubblicato sul suo blog, Wright ha detto di non essere «forte a sufficienza» per contrastare le critiche e lo scetticismo nei suoi confronti, e si è scusato con due importanti dirigenti della Bitcoin Foundation che lo hanno sostenuto per averli “delusi”. Ahora Craig Wright dice que no dará pruebas de ser Satoshi https://t.co/M8rrJHgU5N pic.twitter.com/SvnIAPpw3x
È quest’uomo l’inventore dei Bitcoin? l'imprenditore australiano Craig Wright, in passato già indicato come l'inventore della valuta virtuale, si è fatto avanti con prove consistenti: poi ha cambiato idea.
La prossima settimana i rappresentanti delle autorità antitrust nell’Unione Europea si riuniranno a Bruxelles, per essere aggiornati sulle indagini condotte dalla Commissione Europea su Google, accusata di sfruttare Android per diffondere i propri servizi a scapito di quelli della concorrenza. La riunione si sarebbe dovuta tenere questa settimana, ma è stata rinviata al prossimo 17 luglio senza fornire ulteriori spiegazioni. Un motivo potrebbe essere l’imminente visita in Europa del presidente statunitense Donald Trump, che parteciperà anche a un incontro della NATO a Bruxelles. La Commissione Europea è stata accusata in passato di avere inflitto pesanti multe a Google per provare a penalizzare le grandi aziende statunitensi di Internet. Google ha ricevuto l’anno scorso una multa da 2,4 miliardi di euro per avere dato più rilevanza e avere favorito il suo servizio per lo shopping rispetto a quelli della concorrenza, nelle pagine dei risultati del motore di ricerca. Le indagini su Android potrebbero portare a nuove pesanti multe per l’azienda.
Google rischia a breve una nuova pesante multa dalla Commissione Europea, questa volta per Android.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 882 casi positivi da coronavirus e 21 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 1.761 (79 in meno di ieri), di cui 229 nei reparti di terapia intensiva (18 in meno di ieri) e 1.532 negli altri reparti (61 in meno di ieri). Sono stati analizzati 88.813 tamponi molecolari e 99.661 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dello 0,93 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,05 per cento. Nella giornata di mercoledì i contagi registrati erano stati 773 e i morti 24. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Sicilia (137), Lombardia (136), Campania (107), Lazio (72) ed Emilia-Romagna (61).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, giovedì primo luglio.
Sabato pomeriggio c’è stata a Roma la manifestazione a sostegno del “Sì” al referendum Costituzionale del 4 dicembre organizzata dal Partito Democratico. L’intervento principale, iniziato intorno alle 17, è stato quello del presidente del Consiglio e segretario del PD Matteo Renzi, che ha concentrato i suoi attacchi contro i “populismi”, parlando del rischio che rappresentano anche per gli Stati Uniti. Rivolgendosi alla piazza all’inizio del suo intervento, Renzi ha detto: «Come sono belle le riunioni in streaming ma quanto è bello tornare ad abbracciarsi in piazza. Il nostro destino non è litigare al nostro interno ma cambiare l’Italia». Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha fatto un breve intervento dal palco. In piazza c’era anche il deputato ed esponente della minoranza del partito Gianni Cuperlo, impegnato in una trattativa con la maggioranza sulle modifiche da apportare alla legge elettorale. Cuperlo era l’unico tra i leader della minoranza a essere in piazza oggi, ma c’erano quasi tutti i ministri del Partito Democratico, tra cui Maria Elena Boschi, Marianna Madia e Paolo Gentiloni.
Le foto della manifestazione per il “Sì” a Roma. Migliaia di persone sono arrivate in piazza del Popolo per ascoltare il discorso di Matteo Renzi, e c'era anche Gianni Cuperlo.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Un sogno perduto. Gli elettori del PD cercano altrove persone, speranze e anime, scrive Luigi La Spina sulla Stampa.
Sabato 22 febbraio al Quirinale i ministri del governo Renzi hanno giurato di fronte al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Molti di loro, poi, hanno ringraziato personalmente per gli auguri ricevuti per il loro nuovo incarico tramite Twitter, dove il più seguito è il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con 865 mila follower, seguito dal ministro degli Interni Angelino Alfano, con 166 mila follower. I ministri che non hanno un account su Twitter sono Pier Carlo Padoan, Giuliano Poletti, Federica Guidi e Maria Carmela Lanzetta. Matteo Renzi (Presidente del Consiglio) – @matteorenzi Graziano Delrio (Sottosegretario alla presidenza del Consiglio) – @graziano_delrio Angelino Alfano (Ministro degli Interni) – @angealfa Federica Mogherini (Ministro degli Esteri) – @FedericaMog Roberta Pinotti (Ministro della Difesa) – @robertapinotti Andrea Orlando (Ministro della Giustizia) – @AndreaOrlandosp Beatrice Lorenzin (Ministro della Salute) – @bealorenzin Stefania Giannini (Ministro dell’Istruzione, università e ricerca) – @SteGiannini Maria Elena Boschi (Ministro delle Riforme costituzionali e dei Rapporti con il Parlamento) – @mariaelenabosch Dario Franceschini (Ministro dei Beni e attività culturali, e turismo) – @dariofrance Gian Luca Galletti (Ministro dell’Ambiente) – @glgalletti Marianna Madia (Ministro della Pubblica Amministrazione) – @mariannamadia Maurizio Lupi (Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti) – @Maurizio_Lupi Maurizio Martina (Ministro delle Politiche agricole) – @maumartina
Il governo Renzi su Twitter. Gli account dei 14 membri del governo che usano il social network, e chi sono i 4 che non ce l'hanno.
Tra i molti tentativi di spiegazioni giornalistiche dei correnti guai delle borse, quella di Francesco Manacorda abbonda un po’ in metafore da film di paura ma ha il dono della chiarezza. Negli Stati Uniti lo spettro di una nuova recessione. In Europa gli zombie dei debiti sovrani: nessuno sembra più in grado di valutare se quei titoli di Stato italiani e spagnoli i cui prezzi continuano a calare mentre i rendimenti salgono sono ancora vivi o già finanziariamente morti. Sì, è proprio un brutto film dell’orrore quello che va in onda a reti unificate sulle Borse di tutto il mondo. Anche perché le paure diverse sulle due sponde dell’Atlantico si alimentano l’una con l’altra: l’economia Usa rallenta e senza gli Usa, si sa, il mondo gira più piano. Ma se per combattere la crisi dei debiti sovrani e tentare di risanare i conti pubblici – in Europa come a Washington – è urgente e necessario tagliare le spese pubbliche e aumentare le tasse, allora non ci sono speranze che l’intervento governativo possa dare una scossa all’economia reale.
Risposte sulla crisi dei mercati. Francesco Manacorda prova a spiegare sulla Stampa cosa sta succedendo.
SpaceX, Amazon, OneWeb e diverse altre aziende hanno piani molto ambiziosi per rendere Internet accessibile praticamente da ogni luogo del pianeta sfruttando lo Spazio, ma i loro progetti potrebbero compromettere le osservazioni astronomiche. Le megacostellazioni di satelliti, in orbita intorno alla Terra, riempiranno il cielo di migliaia di nuovi elementi piuttosto luminosi, che interferiranno con il lavoro degli astronomi che già da tempo esprimono preoccupazioni per questo tipo di progetti. Un rapporto dall’American Astronomical Society (AAS) ha da poco confermato dubbi e timori sulle megacostellazioni, invitando le aziende e le organizzazioni astronomiche a collaborare per ridurre l’impatto di queste iniziative commerciali sulle osservazioni scientifiche. L’idea di portare Internet dallo Spazio non è una novità, ma negli ultimi anni è stata rilanciata dalla possibilità di costruire e mantenere in orbita satelliti relativamente economici e di piccole dimensioni, che coprono porzioni limitate di territorio. L’idea è usarne tantissimi su orbite diverse, in modo che ogni porzione della Terra sia sempre coperta almeno da un satellite di passaggio, garantendo il mantenimento delle connessioni. SpaceX di Elon Musk è tra le aziende che più hanno investito nella creazione di una megacostellazione, chiamata Starlink, avendo l’opportunità di portare i satelliti in orbita con mezzi propri e a costi bassi. Una volta completata, Starlink potrebbe rivelarsi una fonte di ricavo molto importante per l’azienda di Musk.
Le megacostellazioni di satelliti cambieranno l’astronomia? spaceX, Amazon e altri vogliono mettere in orbita migliaia di satelliti per offrire Internet dallo Spazio, ma con grandi rischi per le osservazioni scientifiche.
Entro mercoledì 31 gennaio 2018 è possibile ottenere dall’Agenzia delle Entrate l’esenzione dal pagamento del canone televisivo (quello che viene comunemente chiamato canone RAI). Possono richiederlo le persone che non possiedono un televisore e quelle che hanno più di 75 anni e percepiscono un reddito inferiore a una certa soglia. La dichiarazione ha validità solo per l’anno in cui viene presentata (l’anno prossimo dovreste rifarla, per intenderci); le richieste fatte tra il 1 luglio 2017 al 31 gennaio 2018 avranno effetto per tutto il 2018, mentre quelle che verranno fatte tra l’1 febbraio e il 30 giugno 2018 saranno valide per l’esenzione per il secondo semestre. Sul sito dell’Enel, però, si consiglia di inviare la dichiarazione con un certo anticipo, per evitare ogni rischio di addebito. Visto che la prima rata per il canone tv scatta già a partire da gennaio, per evitare il primo addebito e dover richiedere il rimborso è preferibile presentare la dichiarazione sostitutiva in via telematica entro il 31 dicembre (o entro il 20 dicembre se viene presentata per posta)
Come essere esentati dal pagamento del canone RAI. La legge di stabilità ha introdotto il principio di “presunzione” del possesso del televisore: se non ce l'avete, però, siete tra quelli che possono chiedere di non pagare il canone.
Oggi è uscito The Thrill Of It All, il secondo disco del cantante britannico Sam Smith, diventato molto famoso nel mondo grazie a canzoni come “Stay With Me” e “Money On My Mind”. Qualcuno, sui social network e sui siti specializzati, ha notato che una delle canzoni del nuovo disco, “Midnight Train”, assomiglia molto a “Creep”, probabilmente la più famosa canzone della band britannica dei Radiohead, contenuta nel loro disco d’esordio Pablo Honey, del 1993. In particolare la canzone di Sam Smith usa nell’introduzione un arpeggio di chitarra molto simile a quello di “Creep”, anche per l’effetto applicato al suono, conosciuto come tremolo. Anche il giro di accordi è simile, così come il ritmo della batteria e la struttura della canzone.
Qualcuno accusa Sam Smith di aver plagiato “Creep” dei Radiohead. Ed è notevole perché Smith ha un precedente di plagio molto noto, e un mezzo screzio con Thom Yorke.
Dal 4 al 7 dicembre si tiene a Miami, in Florida, Art Basel, una delle più importanti fiere internazionali di arte moderna e contemporanea (che ogni anno si tiene anche a Basilea, dove fu organizzata per la prima volta nel 1970, e dallo scorso maggio a Hong Kong). Dalla pittura alla scultura alle video istallazioni, Art Basel ospita oltre 250 gallerie da ogni parte del mondo: per l’edizione di quest’anno sono previsti più di 70 mila visitatori. Oltre alle opere esposte, divise in nove diversi padiglioni, e agli eventi artistici, in questi giorni a Miami si tengono anche una serie di eventi paralleli durante i quali sono presenti anche personaggi famosi come Iggy Pop e Rosario Dawson. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di Art Basel a Miami. Una delle più importanti fiere internazionali di arte moderna e contemporanea, con opere di oltre 250 gallerie da ogni parte del mondo.
Bill Cunningham, uno dei più famosi fotografi di moda americani, è morto il 25 giugno 2016, a 87 anni. Per 40 anni ha realizzato fotografie di moda e commentato le nuove tendenze delle passerelle e delle strade per il New York Times. Era stato il primo a parlare di stilisti come Azzedine Alaïa e Jean Paul Gaultier negli Stati Uniti, ma oltre a ciò era anche considerato un simbolo della città di New York, dove poteva capitare di vederlo scattare foto ai passanti, ad esempio all’angolo tra la Fifth Avenue e la 57esima strada, dove ci sono le vetrine di Tiffany. Cunningham infatti frequentava le sfilate e le cene di gala ma anche e soprattutto le strade di New York, dove fotografava chiunque indossasse qualcosa di bello che si notasse in mezzo alla folla. Per lui le migliori sfilate erano «quelle che si vedono sulla strada». Nel mondo della moda era noto a tutti e molto apprezzato nonostante avesse un carattere schivo e vivesse in modo isolato. Anna Wintour, direttrice di Vogue, una volta ha detto: «Ci vestiamo sempre pensando a Bill». Alla notizia della sua morte, Karl Lagerfeld, direttore creativo di Chanel, ha detto: «Povero Bill. Ci mancherà. Ora cosa succederà al suo incredibile archivio?». Prima dei fashion blogger c’era Bill Cunningham Sul New York Times Cunningham aveva due rubriche, On the street e Evening Hours. La prima raccoglieva fotografie scattate da Cunningham per le strade di New York, assemblate in modo da mostrare le ultime tendenze individuate dal fotografo; su YouTube c’è una playlist che raccoglie le versioni video di 115 numeri di On the street. L’altra rubrica invece era dedicata alla vita mondana newyorkese. Molto tempo prima di Internet, di The Sartorialist, il blog di Scott Schuman, e degli altri fashion bloggers, Cunningham osservava l’evolvere degli stili nelle strade e come le persone usavano e abbinavano tra loro i capi di abbigliamento disegnati dagli stilisti, vedendo in anticipo di sei mesi quello che ci sarebbe stato alle nuove sfilate. Nell’autoritratto Bill Cunningham on Bill Cunningham pubblicato per la prima volta sul Times nel 2002 e riproposto dal quotidiano in questi giorni, Cunningham descrisse così il suo lavoro: «Vado sempre in posti diversi e cerco di essere il più discreto possibile. Ciò che devo fare è essere invisibile. Così si ottengono foto più naturali, tra l’altro». L’ultima On the street è uscita sulla versione cartacea del New York Times il 5 giugno, e sul sito del quotidiano il giorno prima, in versione video. È dedicata a un classico della moda, cioè alla “imbattibile combinazione” di bianco e nero.
10 cose su Bill Cunningham. Il leggendario fotografo di moda del New York Times ha ritratto per 40 anni le persone nelle strade di New York ed è morto sabato a 87 anni.
Dopo 17 anni di dispute commerciali, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno concordato una tregua intorno all’europea Airbus e alla statunitense Boeing, le due più grandi aziende produttrici di aerei di linea al mondo. La decisione, attesa da tempo, non solo consentirà di eliminare dazi annuali per circa 9,5 miliardi di euro su numerosi beni – compresi mezzi agricoli, vini e formaggi (diversi italiani) – ma potrebbe segnare una nuova collaborazione per contrastare la concorrenza della Cina nel settore dell’aviazione civile. Boeing vs Airbus Buona parte degli aeroplani utilizzati dalle compagnie aeree di tutto il mondo sono prodotti da due sole aziende, Boeing e Airbus, che negli ultimi decenni si sono fatte stretta concorrenza creando un duopolio difficile da superare e che ha sancito la fine di molti altri concorrenti.
La tregua degli aerei. Dopo 17 anni di dispute commerciali, Unione Europea e Stati Uniti hanno concordato una sospensione dei dazi introdotti nella contesa su Airbus e Boeing.
Martedì il dibattito alla camera sulla riforma universitaria ha avuto un’appendice di tensione interna all’opposizione sul voto di un emendamento che metteva in gioco il finanziamento ai partiti e i costi della riforma. La bocciatura dell’emendamento ha attratto verso il Pd molte critiche da parte dei suoi elettori, alle quali l’onorevole Marianna Madia risponde sul Post. La mia astensione, in sede di votazione della riforma universitaria, all’emendamento proposto dall’Api per stornare una parte dei rimborsi elettorali ai partiti a favore dei ricercatori ha suscitato molte polemiche. Vorrei rivendicare questo voto, che tornerei a esprimere, con alcune brevi considerazioni. 1) Il finanziamento dell’università e il sostegno pubblico dell’attività politica sono due questioni fondamentali. Entrambe, non a caso, trovano spazio nella Carta costituzionale. Mi sono astenuta, cosa ben diversa da un voto favorevole o contrario, perché rifiuto il concetto che problemi come questi vengano affrontati in un emendamento che aveva l’unico e chiaro obiettivo di incassare un facile successo demagogico.
«Perché mi sono astenuta sull’emendamento Tabacci». Marianna Madia risponde alle critiche sul voto che ha diviso il Pd.
La regina Elisabetta II del Regno Unito ha concesso la grazia postuma ad Alan Turing, lo scienziato britannico vissuto nella prima metà del Novecento e ritenuto uno dei più importanti studiosi e sperimentatori nel campo della matematica applicata e della prima informatica. Turing era stato condannato per essere omosessuale nel 1952: all’epoca nel Regno Unito l’omosessualità era un crimine punito con il carcere o la castrazione chimica. La grazia è stata annunciata dal ministro della Giustizia, Chris Grayling, che in precedenza aveva inoltrato la richiesta alla regina. Lo scorso anno il governo conservatore di David Cameron aveva negato la grazia a Turing. Il ministro della Giustizia dell’epoca, Tom McNally, aveva spiegato in Parlamento che nel 2009 il primo ministro laburista Gordon Brown aveva formulato “scuse inequivocabili” nei confronti di Turing, ritenute più che sufficienti per il caso. Aveva poi aggiunto che il matematico avrebbe dovuto sapere di avere violato le leggi vigenti all’epoca.
Alan Turing è stato graziato. Il più ammirato precursore dell'informatica e genio della crittografia ha ricevuto la grazia postuma dalla regina Elisabetta II: era stato condannato nel 1952 perché omosessuale.
Brooks Brothers – storico marchio di abbigliamento maschile statunitense che dal 2001 è controllato dall’imprenditore italiano Claudio Del Vecchio – ha detto di aver accettato un’offerta di acquisto di 325 milioni di dollari (275 milioni di euro) da parte delle società statunitensi Authentic Brands Group e SPARC. Brooks Brothers, che esiste dal 1818 ed è noto in tutto il mondo, era in crisi da tempo e a inizio luglio aveva chiesto l’amministrazione controllata. L’accordo trovato con Authentic Brands Group e SPARC prevede che restino aperti 125 negozi Brooks Brothers e che l’azienda continui ad operare con il suo marchio. Perché l’acquisto di Brooks Brothers possa essere completato dovrà essere approvato da un tribunale: i giornali scrivono che questo dovrebbe accadere in pochi giorni e che entro la fine di agosto l’operazione potrà essere conclusa. – Leggi anche: Perché Brooks Brothers è in crisi?
È stata accettata un’offerta di acquisto per Brooks Brothers.
Il settimanale Economist è sempre stato molto attento, e molto critico, nei confronti dell’Italia. Nel 2011 si chiedeva se l’insipienza del governo Berlusconi non rischiasse di condannare l’intera area euro; nell’estate 2016 si occupò del sistema bancario italiano, definendolo un rischio per l’Europa più grave di Brexit; questa settimana, il giornale è tornato a parlare dell’Italia, ma per ragioni meno preoccupanti. In un articolo intitolato “Buone notizie dall’Italia”, il settimanale spiega come la situazione economica del nostro paese sembri essersi finalmente aggiustata, anche se non manca di far notare i problemi e le insidie che ancora minacciano l’economia. Le buone notizie L’articolo comincia ricordando che secondo le ultime stime l’Italia crescerà nel 2017 dell’1,5 per cento, una cifra che potrebbe salire ancora secondo le previsioni fatte dal governo lo scorso 5 settembre. Si tratta della crescita più rapida dall’inizio della crisi, ma sarebbe stato un tasso di tutto rispetto anche per gli anni precedenti al 2008. Era dall’inizio degli anni Duemila che l’economia italiana non andava così bene. L’Economist ammette che questo 1,5 per cento è un tasso di crescita ancora molto basso se paragonato a quello del resto della zona euro, dove l’economia cresce al 2,2 per cento di media. In altre parole, rispetto ai suoi vicini l’Italia continua ad essere un paese in “ritardo”, dove le recessioni sono più profonde e le riprese più lente. Il divario, però, sembra che si stia attenuando e il nostro paese sembra aver recuperato un po’ del terreno perso negli ultimi anni.
L’Italia sta meglio, dice l’Economist. Il PIL cresce, l'occupazione va bene e la crisi bancaria sembra rientrata, ma ci sono ancora parecchie cose che non vanno e pessime prospettive di vederle sistemate.