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La pagina delle lettere del Foglio di oggi ospita un interessante scambio tra il ministro e coordinatore del PDL Sandro Bondi e il direttore Giuliano Ferrara. Il casus belli è questo articolo, nel quale Ferrara criticava Berlusconi per la sua gestione della polemica con Fini e si chiedeva dove fosse finito il Cavaliere scanzonato dei suoi momenti migliori. Berlusconi deve restituirci sé stesso per come lo abbiamo conosciuto, la sua megalomania è impervia ma sontuosa, in definitiva accettabile, perché sempre sorridente, benevola, ironica. La torvaggine non è mai stata parte del suo mondo, è sempre stata soltanto un’invenzione dei suoi avversari più faziosi, un modo di cancellarlo e negarlo. Il Cav. deve dimostrare ai suoi amici che i suoi nemici non sono riusciti ad aver ragione della sua eccellenza di carattere, della sua bonomia versatile, dei suoi doni e talenti di persona fiduciosa e anche un poco noncurante. | Bondi contro Fini, ancora. Il coordinatore del PDL ribadisce anche di "non avere a che fare con la destra". |
Martedì un murale che Banksy – lo street artist più famoso al mondo – aveva realizzato qualche giorno prima a Clacton-on-Sea, nella regione inglese dell’Essex, è stato rimosso dal Consiglio locale con l’accusa di essere “offensivo” e “razzista”. Il disegno mostrava cinque piccioni che reggevano cartelli contrari all’immigrazione – su uno c’è scritto “Tornatene in Africa” – davanti a un uccello dall’aspetto esotico, più piccolo e colorato: con un evidente gioco di parole tra il tema dell’immigrazione e le migrazioni degli uccelli. Il murale alludeva molto probabilmente alle elezioni suppletive che si terranno il 9 ottobre, dopo che lo scorso agosto il deputato Douglas Carswell era passato dai Conservatori all’UKIP, il partito di destra, antieuropeista e xenofobo guidato da Nigel Farage. Se verrà eletto, Carswell diventerà il primo parlamentare dell’UKIP. Il Consiglio locale di Tendrin ha spiegato di aver ordinato la rimozione del murale dopo aver ricevuto lamentele che lo definivano “offensivo”. Un portavoce ha aggiunto che il Consiglio non sapeva che il disegno era stato realizzato da Banksy – che, come fa di solito, aveva pubblicato le fotografie della nuova opera sul suo sito – e detto che «ovviamente accoglieremo un Banksy originale e appropriato in qualunque punto del nostro lungomare, e saremmo felici se ritornasse in futuro». | Il murale di Banksy scambiato per un disegno razzista. Con cinque piccioni che manifestano contro le immigrazioni davanti a un uccello esotico: è stato rimosso in una città inglese. |
Circa un anno fa è entrato in vigore del cosiddetto “decreto dignità” che conteneva una delle norme più pubblicizzate dal governo, quella che riguarda il divieto di fare qualsiasi tipo pubblicità al gioco d’azzardo. La norma, fortemente voluta dal M5S, era stata accolta con soddisfazione dalle associazioni che si occupano della lotta alla diffusione del gioco d’azzardo, ma a un anno dall’entrata in vigore le cose non sono andate esattamente come previsto dal M5S, e a oggi c’è molta confusione sulle reali possibilità di applicazione della norma. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha prima pubblicato una serie di linee guida che sembrano smontare in parte il decreto, rendendo possibile la comunicazione pubblicitaria del gioco d’azzardo in alcuni casi, poi ha diffuso un documento che contiene critiche molto dettagliate e puntuali al testo del decreto. Il 30 luglio il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha scritto su Facebook che le linee guida dell’AGCOM avrebbero «annacquato» il decreto, ha annunciato di voler fare ricorso al TAR e di voler sostituire i vertici dell’Autorità a settembre. In realtà il ricorso al TAR non è possibile, perché sono scaduti i 60 giorni dalla pubblicazione delle linee guida, mentre il Consiglio dell’AGCOM ha già finito il suo mandato di sette anni il 24 luglio, e sta continuando a operare solo perché il Parlamento non ha ancora eletto i nuovi membri. | Il divieto della pubblicità al gioco d’azzardo ha parecchi problemi. Lo dicono due documenti dell'AGCOM: ha grosse lacune, è scritto male ed è in più parti in contraddizione con altre leggi. |
È morto a 73 anni, dopo una lunga malattia, lo scrittore, critico letterario e accademico Marco Santagata. Le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi giorni dopo che si era ammalato di Covid-19. Santagata, che era nato a Zocca, in provincia di Modena, nel 1947, era stato uno dei più importanti studiosi a livello internazionale di Dante e Petrarca. A partire dal 1996 aveva pubblicato anche diversi romanzi tra cui Il maestro dei santi pallidi con cui aveva vinto il Premio Campiello nel 2013 e Come donna innamorata, finalista del Premio Strega nel 2015. | È morto lo scrittore, critico letterario e accademico Marco Santagata. |
Alessandro Volta fu uno dei più famosi fisici della storia: visse tra il Settecento e l’Ottocento, inventò e perfezionò la pila elettrochimica e scoprì caratteristiche e potenzialità del metano, ancora oggi uno dei gas più utilizzati per le attività umane. Volta fu uno studioso e un inventore molto prolifico e si applicò soprattutto allo studio dei fenomeni elettrici, mettendo in discussione parte delle teorie e delle conoscenze sull’argomento del suo tempo. Il nome di Alessandro Volta è legato per sempre a quello dell’elettricità, che ha tra le sue unità di misure il “volt” (V), in onore di una delle persone che più contribuirono al suo sviluppo nel Diciannovesimo secolo. – I bozzetti del doodle di Google per Alessandro Volta – | Alessandro Volta e la storia della pila. La storia del grande fisico italiano, conosciuto soprattutto per la sua invenzione per generare energia elettrica, nato il 18 febbraio di 270 anni fa (e cosa c'entrano i volt). |
Il 14 ottobre il Manuale di Nonna Papera – uno dei libri per ragazzi più popolari negli anni Settanta – esce di nuovo nelle librerie in una riproduzione della sua versione originale pubblicata nel 1970 da Mondadori. La nuova edizione è prodotta dall’editore Giunti, che nell’ottobre 2014 ha acquistato Disney Publishing, la casa editrice che ha pubblicato tutti i libri del marchio Disney negli ultimi anni. Dal 1970 a oggi il Manuale di Nonna Papera era stato ripubblicato in vari formati e con diverse illustrazioni, ma quella attuale sarà una riedizione integrale e fedele della prima. Nel corso della sua storia il Manuale ha avuto uno straordinario successo editoriale, diventando – nella categoria bambini-e-cucina insieme alla cucina per bambini Dolce Forno – un prodotto di culto e memorie infantili condivise. A causa delle molte ristampe ed edizioni è difficile calcolare con precisione i dati di vendita del Manuale di Nonna Papera, ma in totale ha probabilmente raggiunto le 300mila copie. Il libro è una raccolta di ricette per bambini. La protagonista e la voce narrante è Nonna Papera, in inglese “Grandma Duck”, vero nome Elvira Coot, che è la nonna di Paperino e vive con il nipote Ciccio in una fattoria alla periferia di Paperopoli. Il personaggio – che il fumettista Al Taliaferro creò nel 1943 ispirandosi a sua suocera – è figlia di Clinton Coot, fondatore delle Giovani Marmotte, e nipote di Cornelius, fondatore di Paperopoli. Elvira e il marito Humperdink Duck hanno avuto tre figli: Eider, padre di Paperoga; Dafne, madre di Gastone; e Quackmore, padre dei gemelli Donald (ovvero Paperino) e Della, che poi sarebbe la mamma di Qui, Quo e Qua. L’idea che Nonna Papera sia la sorella di Paperone – idea genealogicamente inverosimile – è soltanto italiana, essendo stata suggerita dal fumetto di Marco Rota, Buon compleanno Paperino, pubblicato nel 1984. | Il ritorno del Manuale di Nonna Papera. L'edizione che fu popolarissima negli anni Settanta uscirà identica il 14 ottobre per Giunti: "A voi il mestolo: leggete e cucinate!". |
Chi ha dei debiti con il fisco e non ha già concordato con Equitalia un piano di pagamento, riceverà nelle prossime settimane una cartella esattoriale con alcune proposte di rateizzazione formulate direttamente dalla società di riscossione. Il contribuente che vorrà aderire a una delle proposte dovrà soltanto firmare il modulo e poi consegnarlo agli sportelli, oppure spedirlo con raccomandata o per poste elettronica certificata (pec). L’iniziativa, che è stata chiamata “cartella amica”, permetterà di scegliere tra vari piani di rateizzazione che non saranno inferiori alle 12 rate mensili, e vale solo per debiti che vanno da un minimo di 600 euro a un massimo di 50 mila euro. Per gli importi maggiori ci sarà la possibilità di arrivare fino a un massimo di 72 mesi. | La “Cartella Amica” di Equitalia. Arriverà per posta a chi ha tasse arretrate da pagare: contiene alcune proposte per rateizzare i pagamenti. |
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) martedì 15 luglio ha diffuso un nuovo bollettino sull’andamento delle infezioni da virus Ebola in Africa, che dallo scorso marzo preoccupa le autorità sanitarie di diversi paesi a causa della sua progressiva diffusione. Solo tra l’8 e il 12 luglio sono stati registrati 79 nuovi casi e 65 morti riconducibili al virus in Liberia e in Sierra Leone. L’OMS spiega che il dato conferma una rapida diffusione del virus, che deve essere tenuta il più possibile sotto controllo per evitare epidemie su larga scala. In Guinea, dove erano stati registrati i primi focolai di Ebola, la situazione sembra essere meno grave con solo 6 nuovi casi e 3 morti nell’ultima settimana. I ministeri della Salute dei paesi coinvolti stanno collaborando con l’OMS per fornire dati e informazioni sulla diffusione del virus. In tutto, le morti fino a ora attribuibili a infezioni da virus Ebola da marzo in Guinea, Liberia e Sierra Leone sono 603, mentre le persone infette sono state almeno 964. In Guinea è stato registrato il numero più alto di casi: 409 con 304 morti. I dati comprendono casi accertati confermati e morti sospette, che secondo i responsabili dell’OMS possono essere riconducibili a una infezione da Ebola, anche se in assenza di conferme definitive. | Il punto su Ebola. Il virus continua a diffondersi in Guinea, in Sierra Leone e in Liberia: 79 nuovi casi nell'ultima settimana, da marzo sono morte almeno 603 persone. |
Oggi sono stati eletti i vicepresidenti, i questori e i segretari della Camera dei Deputati, tutti i ruoli mancanti per completare l’ufficio di presidenza dopo l’elezione del nuovo presidente Roberto Fico. Come era successo per l’elezione di vicepresidenti e questori del Senato, anche alla Camera si è arrivati al voto dopo che erano state trovate delle intese di massima tra i vari partiti, con l’idea di ripartire quanto più equamente i ruoli tra le diverse forze politiche. In realtà ci sono state delle sorprese e soprattutto il Partito Democratico si è lamentato per come sono andate le cose. I nuovi vicepresidenti sono Maria Rosaria Carfagna (Forza Italia, 259 voti), Lorenzo Fontana (Lega, 222 voti), Maria Edera Spadoni (Movimento 5 Stelle, 213 voti) ed Ettore Rosato (Partito Democratico, 145 voti). Il nuovo questore anziano, quello con più margini di manovra, è Riccardo Fraccaro del Movimento 5 Stelle (269 voti), e gli altri due questori sono Gregorio Fontana (Forza Italia, 232 voti) ed Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia, 213 voti). | Sono stati eletti i vicepresidenti della Camera. Sono Maria Rosaria Carfagna (Forza Italia), Lorenzo Fontana (Lega), Maria Edera Spadoni (Movimento 5 Stelle) ed Ettore Rosato (Partito Democratico). |
Ci sono molti volatili tra le più belle foto di animali di questa settimana, qualche giovane felino, un elefante accaldato e il presidente Sarkozy. La politica del post sulle immagini di animali esclude notoriamente i gattini, ma sui koala porte aperte. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La mia famiglia e altri animali. Le più belle foto di animali della settimana passata: molti volatili e un presidente della repubblica. |
Il sito di e-commerce britannico Asos, uno dei più importanti e utilizzati al mondo, ha cambiato la sua politica sui resi per contrastare il fenomeno, sempre più frequente, di chi ordina i vestiti online, li indossa e poi li restituisce. Asos infatti, come la maggior parte dei siti di e-commerce, consente di restituire gratuitamente e facilmente un prodotto, a patto che non sia stato indossato e abbia quindi le etichette addosso: basta andare alle poste, infilarlo in una busta ricevuta insieme al pacco, e spedirlo senza pagare niente; una volta arrivato all’azienda, si riceve un rimborso completo. D’ora in poi Asos si riserva la possibilità di disattivare gli account e tutti gli eventuali account collegati con un comportamento sospetto: «In caso di attività di restituzione insolita e non consona, ad esempio se ci sia il fondato sospetto che gli articoli vengano effettivamente indossati prima di essere resi o in caso di un numero di resi troppo alto (molto, molto più elevato di quello che anche il nostro cliente più fedele potrebbe normalmente raggiungere), potremmo dover prendere la decisione di disattivare un account e tutti gli eventuali account associati ad esso. Nel caso dovesse accadere a te e pensi che sia stato commesso un errore di valutazione, ti preghiamo di contattare il Servizio Clienti e saremo lieti di riesaminare il tuo caso». | Il sito di e-commerce Asos ha cambiato le regole sui resi. Gli account di chi con gran frequenza ordina i vestiti, li indossa e poi li restituisce saranno disattivati. |
Aggiornamento: Google ha negato in serata l’ipotesi descritta dal New York Times di cui si parla, definendola del tutto falsa: “Il New York Times semplicemente si sbaglia. Non abbiamo avuto nessuna conversazione con Verizon sul pagamento del traffico di Google. Rimaniamo fedeli come sempre all’idea di una Rete aperta”. Una smentita è arrivata anche da Verizon. Abbiamo aggiunto una postilla a tale proposito al testo originale. Negli Stati Uniti si torna a parlare di net neutrality (neutralità della rete), ovvero della possibilità di poter accedere a tutti i contenuti disponibili online senza particolari restrizioni o privilegi da parte di chi gestisce le reti che costituiscono il Web. Il dibattito è tornato di attualità in seguito alle prime indiscrezioni su un accordo tra Google e Verizon, uno dei principali operatori di telefonia negli USA, che consentirebbe al motore di ricerca di portare i propri contenuti agli utenti attraverso un canale privilegiato. | I siti web devono essere tutti uguali? secondo il New York Times, Google vorrebbe far privilegiare i propri contenuti online dai provider, ma il motore di ricerca smentisce. |
Si dice – ed è uno di quei casi in cui è impossibile capire chi l’abbia detto per primo – che i film sono fatti per raccontare storie e le serie tv sono fatte per raccontare personaggi. Di sicuro, e per ovvie ragioni di tempo, le serie hanno più tempo per raccontare cambiamenti ed evoluzioni dei personaggi e, se serve, divagare in ogni modo possibile. Ma, da qualche parte, pure le serie tv devono iniziare. Le prime scene delle serie tv, anche di quelle più famose, spesso vengono dimenticate. Ma rivederle anni dopo è utile per guardare come avevano scelto di iniziare il primo delle decine di episodi che le avrebbero composte. O forse non serve a niente, ma è una cosa divertente e malinconica. Uno dei più famosi incipit della serialità televisiva è quello di Breaking Bad: pantaloni volanti, camper, maschera antigas e lui in mutande. Ci sono molte altre serie che hanno deciso di iniziare con il loro “lui” o i loro “loro”: i Soprano iniziano con Tony Soprano dalla psichiatra, Friends con tutti loro nel solito bar, The Newsroom con quel gran discorso di Will McAvoy, Una mamma per amica con la mamma e la figlia, che viene scambiata per un’amica. Altre serie scelgono di partire da cose diverse: Game of Thrones mette subito sul piatto la Barriera e gli Estranei, Six Feet Under inizia con la pubblicità di un nuovo carro funebre, How I met your mother parte dal 2030 e Futurama dal 1999. | Le prime scene dei primi episodi di 20 grandi serie tv. Per far scendere grandi lacrime o per svoltare le prossime serate di qualcuno che, dopo un assaggio, vorrà tutto il resto. |
Lara Bombonati, 28 anni, è stata condannata a 2 anni e 8 mesi di carcere dalla corte d’assise di Alessandria per associazione con finalità di terrorismo: nel 2016 era partita per la Siria per diventare una foreign fighter, cioè una combattente straniera dello Stato Islamico. Insieme a lei c’era Francesco Cascio, suo compagno che secondo la stampa sarebbe morto in battaglia. Bombonati era stata arrestata nel giugno del 2017 a Tortona, in Piemonte, dopo che era stata espulsa dalla Turchia per terrorismo. Il suo avvocato ha detto: «Gli accertamenti sulla mia assistita hanno evidenziato che soffre di disturbi della personalità. Auspichiamo che, indipendentemente dalla sentenza, sia curata in una struttura idonea». | Una foreign fighter italiana è stata condannata per terrorismo a 2 anni e 8 mesi di carcere. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | “I peccati capitali di Flores d’Arcais”. Antonio Di Pietro risponde alle accuse del direttore di MicroMega, che sarebbe superbo, accidioso e invidioso. |
A luglio, mentre era ospite di un popolare podcast del sito The Verge condotto dal giornalista Casey Newton, il fondatore e CEO di Facebook Mark Zuckerberg annunciò e descrisse un nuovo, ambizioso obiettivo aziendale. Anziché limitarsi allo sviluppo di applicazioni social e di hardware adatti a farle funzionare, in futuro l’azienda cercherà di porre le basi per un insieme interconnesso di esperienze in uno spazio 3D, una «Internet incarnata», un nuovo ecosistema decentralizzato e ibrido, sia digitale che fisico, da qualche tempo sintetizzato – non soltanto da Zuckerberg – attraverso l’espressione “metaverso”. Il termine Metaverse – con l’iniziale maiuscola – deriva da un romanzo di fantascienza del 1992, Snow Crash, dello scrittore statunitense Neal Stephenson. Nel libro è una parola che descrive uno spazio virtuale tridimensionale, condiviso, prodotto dalla convergenza della realtà fisica, virtualmente migliorata, e di uno spazio virtuale sempre attivo. È una sorta di spazio digitale in cui le persone reali coesistono simultaneamente, indossando speciali cuffie e occhiali, e possono interagire attraverso degli avatar. | Dopo Internet ci sarà il “metaverso”? tra scettici ed entusiasti, è in corso una discussione tra gli esperti di tecnologia sulla prospettiva di un mondo virtuale – o «un incubo distopico» – in cui faremo tutto. |
L’ex segretario della Lega Nord, Umberto Bossi, è indagato per concorso in truffa ai danni dello Stato. L’informazione di garanzia gli è stata consegnata ieri mattina, mercoledì 16 maggio, mentre si trovava nella sede del partito in via Bellerio a Milano. La comunicazione è stata disposta dai magistrati Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Roberto Pellicano. Secondo gli elementi emersi finora dall’inchiesta, spiega Giuseppe Guastella sul Corriere della Sera, Bossi avrebbe firmato il rendiconto delle spese sostenute nel 2010 per l’attività politica del partito. Un documento preparato dall’ex tesoriere Francesco Belsito, indagato anche per appropriazione indebita, che secondo i pm conteneva diverse anomalie e omissioni. Il rendiconto, scrivono i pubblici ministeri di Milano, “non dà conto della reale natura delle uscite, come non dà conto della gestione in nero (sia in entrata che in uscita) di parte delle risorse affluite al partito”. La documentazione fu utilizzata per ottenere la scorsa estate una delle rate dei rimborsi elettorali, pari a circa 18 milioni di euro. Sempre secondo i magistrati, la responsabilità di Umberto Bossi non sarebbe limitata alla firma sul documento: “era consapevole dell’utilizzo dei fondi anche per terze persone”. Le precedenti indagini avevano consentito di ipotizzare un utilizzo non lecito o ai limiti con la legalità dei fondi del partito, spesi tra le altre cose anche per i più stretti parenti di Umberto Bossi a partire dai figli Renzo e Riccardo. | Perché Umberto Bossi è indagato. Secondo i magistrati l'ex segretario della Lega sapeva che combinava Belsito. |
Mahalia Jackson avrebbe compiuto oggi cent’anni. Definita “la regina del gospel”, fu la cantante che vendette 8 milioni di copie con il singolo Move on up a little higher, portando il gospel fuori dalle chiese degli afroamericani: nessun disco del genere aveva venduto tanto. E fu colei che, protagonista della marcia di Washington per i diritti civili nel 1963, cantò prima del famoso discorso di Martin Luther King. Mahalia Jackson nacque il 26 ottobre del 1911 in un sobborgo di New Orleans. Rimasta orfana a 5 anni, lasciò la scuola molto presto e, come molti afro-americani del Sud, si trasferì negli anni Venti a Chicago per trovare fortuna e un clima più accogliente. Qui iniziò a lavorare come domestica, infermiera e lavandaia, per poi trovare un posto fisso in un centro estetico. Il suo talento vocale le procurò i primi ingaggi: per dieci centesimi veniva chiamata nelle chiese di tutta la città per cantare ai funerali. | Un secolo di Mahalia Jackson. Cantò prima del famoso discorso di Martin Luther King a Washington e il suo singolo gospel fu il più venduto al mondo: era nata il 26 ottobre 1911. |
A fine gennaio Iperborea, la casa editrice specializzata in narrativa dei paesi nordici, ha pubblicato per la prima volta un libro scritto da un autore italiano. Ha fatto eccezione perché il libro parla di un paese nordico: l’Islanda. Si intitola Il libro dei vulcani d’Islanda. Storie di uomini, fuoco e caducità ed è il primo libro di Leonardo Piccione, un 31enne che d’estate vive a Corato, in provincia di Bari, e d’inverno a Húsavík, una città del nord dell’Islanda famosa soprattutto per il whale watching. Lì lavora al Museo dell’Esplorazione, uno dei tanti piccoli musei islandesi, e ha potuto raccogliere le 47 storie che compongono il suo libro: non un diario di viaggio («perché di diari di viaggio sull’Islanda ne esistono in gran quantità») ma un catalogo dei suoi vulcani e di storie, molto vecchie o contemporanee, messe insieme «per il gusto di farlo», perché belle e interessanti. Ogni storia è preceduta da qualche informazione sul vulcano a cui è legata, dal significato del suo nome (una nota all’inizio del libro spiega anche come provare a pronunciare bene le lettere dell’alfabeto che non abbiamo) all’anno dell’ultima eruzione. Qui ne pubblichiamo due, entrambe legate all’Islanda di oggi, ma moltissime invece parlano della sua storia, di personaggi delle saghe medievali e di chi visitò o andò a vivere sull’isola nell’Ottocento, come l’artista inglese William Morris o Hans Jonathan, il primo islandese nero della storia. Se poi fate parte della categoria degli impallinati di tutto ciò che riguarda l’Islanda, oppure pensate di andarci in vacanza l’estate prossima e vi state preparando, Piccione ha anche messo insieme una playlist di musica legata in qualche modo al suo libro e da qui lo potete seguire su Instagram, per vedere com’è l’Islanda d’inverno. | I vulcani islandesi, e le loro storie. Qui ce ne sono due dal primo libro di un autore italiano pubblicato da Iperborea, "Il libro dei vulcani d'Islanda" di Leonardo Piccione. |
Lo scorso 11 aprile, la Corte costituzionale ha riconosciuto il diritto ai membri delle forze armate di costituire delle organizzazioni sindacali autonome. Ha cioè dichiarato parzialmente fondata la questione di legittimità costituzionale di un articolo del Codice dell’ordinamento militare che vieta ai militari di avere al proprio interno delle associazioni a carattere sindacale. La sentenza non ha però rimosso il divieto di aderire ad altre associazioni sindacali. L’articolo 1475 comma 2 del Codice di ordinamento militare impedisce ai membri delle forze armate italiane – di cui fanno parte esercito, marina militare, aeronautica militare, carabinieri e guardia di finanza – di costituire associazioni professionali a carattere sindacale o di aderire ad altre associazioni sindacali. Nel marzo del 2017 il Consiglio di Stato aveva presentato alla Corte Costituzionale una questione di legittimità riguardante quell’articolo. | I militari potranno avere dei sindacati. È una grossa novità, che avrà diverse conseguenze: e ci si è arrivati grazie a una decisione della Corte Costituzionale. |
Finora nessuno stato che adotta l’euro come moneta ha fatto richiesta per utilizzare la linea di credito per le spese sanitarie prevista dal Meccanismo Europeo di Stabilità, il famoso MES, che entrerà in funzione dal prossimo giugno. Questa linea di credito permette agli stati di ottenere prestiti a condizioni vantaggiose con cui finanziare i loro sistemi sanitari. Soprattutto in Italia, dove il MES è stato spesso sulle prime pagine dei giornali, molti politici, esperti ed economisti sostengono che non utilizzare questo prestito sarebbe lo spreco di un’occasione imperdibile: l’Italia potrebbe ottenere una cifra pari a un quarto dell’intero bilancio della sanità, a un tasso di interesse irrisorio. Ma nonostante l’apparente convenienza di questo strumento, i governi di Francia, Spagna, Portogallo e Grecia hanno detto di non essere interessati ad utilizzarlo. E anche quello italiano, che appare molto più diviso degli altri, per il momento sostiene la stessa linea: il ricorso ai prestiti speciali del MES non è una priorità. Oggi, insomma, sembra prevalere l’opinione che i prestiti del MES siano una sorta di frutto avvelenato, le cui conseguenze negative rischiano di superare i vantaggi che produrrebbe il loro utilizzo. | Perché per ora nessuno vuole usare il MES. Finora i governi europei sembrano pensare che la nuova linea di credito – destinata a finanziare le spese sanitarie – comporti più rischi che vantaggi. |
Durante una sessione di domande e risposte con gli utenti, il cofondatore e CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha spiegato perché sul social network non esiste un tasto “Non mi piace”, ammettendo che comunque da tempo la società sta valutando l’introduzione di ulteriori opzioni per permettere agli iscritti a Facebook di condividere più facilmente le loro emozioni, anche legate ai post dei loro amici. Zuckerberg ha detto: | Perché Facebook non ha un tasto “Non mi piace”. Mark Zuckerberg dice che non sarebbe una buona idea e che è meglio non ci sia "un meccanismo di voto per stabilire se un post è valido o scadente". |
Fino al 14 febbraio sarà allestita allo Joods Historisch Museum di Amsterdam, nei Paesi Bassi, la mostra After The War Was Over: Leonard Freed Photographs Jewish Life in Amsterdam in the 1950s, che espone 150 fotografie dell’importante fotografo Leonard Freed, che tra le altre cose lavorò per la celebre agenzia fotografica Magnum. Le foto di Freed raccontano la vita degli ebrei di Amsterdam alla fine degli anni Cinquanta, nel decennio immediatamente successivo alla Seconda guerra mondiale. Nel 1958 Freed ha seguito gli ebrei di Amsterdam durante le loro attività quotidiane e li ha così fotografati in sinagoga, a casa, al lavoro. Leonard Freed (1929-2006) nacque a Brooklyn, New York, figlio di due ebrei russi immigrati: visse ad Amsterdam per diversi periodi tra il 1958 e il 1970 e in quel periodo fu colpito dalla forza e dalla vitalità della comunità ebrea, nella quale vedeva ottimismo e fiducia nel futuro invece che rabbia e sofferenza per quanto sofferto in passato. Le fotografie esposte sono state il suo primo consistente progetto fotografico: furono raccolte nella serie Jews of Amsterdam (“Ebrei di Amsterdam”) e nel 1958 alcune furono pubblicate in un libro con lo stesso titolo. | Il lavoro di Leonard Freed sugli ebrei di Amsterdam. Le sue foto sono esposte in questi giorni proprio ad Amsterdam, se potete andarci; se no alcune potete guardarle qui. |
Tra gli animali fotogenici della settimana ci sono: un suricato che per una volta è riuscito a farsi fotografare in una posa molto seria ed elegante, un altrettanto elegante fenicottero, una pecora tosata da Boris Johnson, un gregge in India e ben due nidi di cicogne, di cui uno con dentro un umano. Poi maiali dalle orecchie grandi, passerotti che si occupano di finire gli avanzi di un ristorante e passaggi di banane allo zoo di Bangkok. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Un suricato elegante, una pecora e un umano che fa la cicogna. |
Giovedì 6 marzo ha generato grande eccitazione online un lungo articolo di Newsweek in cui si annunciava, con un certo compiacimento, di avere trovato il principale inventore di Bitcoin, la valuta virtuale più diffusa, conosciuta e discussa al mondo (abbiamo raccontato che cos’è qui e a che cosa serve qui). L’articolo è il pezzo di copertina della rivista, che dopo 15 mesi di riorganizzazione e diverse traversie finanziarie questa settimana è tornata a essere stampata su carta – oltre a esistere online – e racconta attraverso numerose testimonianze la storia di Dorian Prentice Satoshi Nakamoto, un ingegnere di origini giapponesi che da anni vive in California, negli Stati Uniti. Confrontando le informazioni sulla sua vita e le poche informazioni circolate sul principale ispiratore di Bitcoin, di cui si sa solo che si chiama “Satoshi Nakamoto”, la rivista ha concluso che i due Nakamoto siano con ogni probabilità la stessa persona, con un patrimonio di valuta virtuale che si stima abbia un valore intorno ai 400 milioni di dollari. A poche ore dalla pubblicazione online dell’articolo, il Nakamoto trovato da Newsweek ha però smentito categoricamente di avere qualcosa a che fare con Bitcoin alla Associated Press. Prima di arrivare alla smentita di Nakamoto, è opportuno vedere che cosa dice l’articolo di Newsweek. La sua autrice, Leah McGrath Goodman, racconta di essere risalita a quello che ritiene essere l’artefice di Bitcoin dopo due mesi di indagini, ricerche e numerose interviste, che l’hanno portata a escludere che Satoshi Nakamoto potesse essere uno pseudonimo, come ipotizzato da molti negli ultimi anni. Cercando tra gli elenchi dei cittadini stranieri naturalizzati negli Stati Uniti, Goodman ha trovato una possibile corrispondenza e ha iniziato a indagare su Dorian Price Satoshi Nakamoto. Ha scoperto che è un appassionato di trenini elettrici e da uno dei suoi fornitori ha ottenuto un indirizzo email per contattarlo. | Newsweek ha trovato l’inventore di Bitcoin? l'articolo di copertina dell'ultimo numero – il primo su carta dopo 15 mesi – sostiene di sì, dopo due mesi di indagini, ma l'interessato dice di non averne mai sentito parlare. |
Giovedì 13 marzo uscirà al cinema Lei (Her), il nuovo film scritto e diretto da Spike Jonze, vincitore del premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale, con Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Olivia Wilde, Amy Adams e “la voce” di Scarlett Johansson (che nella versione italiana è stata doppiata da Micaela Ramazzotti). Il film, ambientato in una Los Angeles di un futuro non troppo lontano, racconta la storia di Theodore Twombly, un malinconico e solitario scrittore che un giorno acquista un sistema operativo (una specie di Siri) dotato di coscienza e capace di elaborare emozioni realistiche, di cui (o meglio, della cui voce) presto si innamora. | Una scena di “Lei”. Il nuovo film di Spike Jonze, che ha vinto un Oscar, uscirà il 13 marzo e parla della storia d'amore tra un uomo e un sistema operativo. |
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle | Chi vincerà il Nobel per l’economia? le previsioni di professori e studenti di Harvard che hanno organizzato una gara di scommesse: favorito è Robert Barro. |
I demo dei nuovi prodotti tecnologici sono in genere noiosi, utilizzano termini tecnici incomprensibili ai più e non forniscono sempre un’idea pratica della nuova soluzione che stanno presentando. Google ne sa qualcosa: la società del motore di ricerca presenta ogni mese qualche nuovo servizio da utilizzare online e per spiegare le novità utilizza brevi filmati, che però a volte non arrivano a segno. Per incentivare la produzione di demo sotto forma di video più efficaci, Google ha da poco lanciato il nuovo portale Google Demo Slam. | Google organizza il campionato dei demo. Un nuovo portale raccoglie i video dimostrativi dei servizi del motore di ricerca, con classifica. |
La libreria e caffetteria La Pecora Elettrica di Roma, che per due volte quest’anno aveva subito degli incendi dolosi, prima il 25 aprile e poi nella notte tra il 5 e il 6 novembre, non riaprirà più. Il secondo incendio della libreria, che si trova nel quartiere di Centocelle, era avvenuto il giorno prima dell’inaugurazione che avrebbe dovuto seguire la fine dei lavori di ristrutturazione fatti dopo il primo incendio. Dopo il rogo era stata organizzata una grande manifestazione a sostegno dei librai e per chiedere un centro di aggregazione culturale nel quartiere. Inizialmente era stato supposto che il movente degli incendi fosse politico, mentre le più recenti ricostruzioni sulla vicenda parlano di un problema di criminalità organizzata; anche altri locali nella zona hanno infatti subito incendi dolosi. I proprietari Danilo Ruggeri e Alessandra Artusi hanno annunciato la chiusura definitiva sui social network e sulla pagina di raccolta fondi di GoFundMe che era stata aperta per aiutarli a riaprire: «È con grande dispiacere che vi dobbiamo rendere partecipi della nostra decisione di non riaprire La Pecora Elettrica. Non viviamo questa scelta come una sconfitta: il lavoro svolto, di cui siamo molto orgogliosi, in due anni e mezzo di apertura, ha messo in moto nuove energie e nuove progettualità che non andranno disperse». Sulla pagina di GoFundMe erano stati raccolti più di 18mila euro. | La libreria La Pecora Elettrica di Roma, che quest’anno aveva subito due incendi dolosi, non riaprirà. |
Giovedì 19 dicembre Laura Boldrini ha scritto una lettera a Repubblica in cui torna a spiegare le ragioni della sua partecipazione e di quella del suo compagno al funerale di Nelson Mandela in Sudafrica, entrambi ospiti di un volo di Stato. Subito dopo l’episodio, il Giornale aveva pesantemente criticato Boldrini e ieri, su Repubblica, con toni ben diversi, Corrado Augias aveva parlato di «peccato di leggerezza» da parte della presidente della Camera. Qualche giorno fa era intervenuto in difesa di Boldrini il presidente del Consiglio Enrico Letta, con una lettera in cui si riprendevano gli argomenti di Boldrini stessa e si parlava di «pregiudizio sessista». Oggi la presidente della Camera precisa le sue ragioni: Caro direttore, volevo ringraziare il dottor Augias per il tono misurato con cui ieri nella sua rubrica ha voluto intervenire nelle polemiche seguite al mio viaggio in Sudafrica. Che le critiche – come quelle che lo stesso Augias mi riserva – possano essere espresse senza cadere nel livore o nell’insulto è una buona pratica che merita di essere sottolineata. | La lettera di Laura Boldrini sul viaggio in Sudafrica. In risposta alle critiche di Corrado Augias, che ha parlato di «peccato di leggerezza». |
Negli ultimi giorni in Italia diversi quotidiani nazionali si sono occupati di un tema che finora era stato oggetto di discussione quasi esclusivamente degli esperti di informazione e degli specialisti nel settore dei diritti del cittadino: il cosiddetto FOIA, acronimo che sta per Freedom Of Information Act. Il FOIA è in sintesi una legge – viene chiamata così per via della sua omologa statunitense – che permette ai cittadini di accedere liberamente alle informazioni e ai dati raccolti dalla pubblica amministrazione, ed è oggetto di un decreto legislativo approvato in fase preliminare dal Consiglio dei ministri lo scorso 20 gennaio. Ora la legge – contenuta in un più ampio testo che si occupa di «prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza» – dovrà essere approvata dal Parlamento. Se e quando sarà approvato, il decreto introdurrebbe per la prima volta in Italia una legge ispirata al FOIA statunitense, soddisfacendo così una richiesta che attivisti ed esperti fanno da anni. Ciononostante, il testo in questione è stato molto criticato da chi si intende di legislazioni del genere. Massimo Mantellini, esperto di tecnologia dei media, sul suo blog sul Post ha elencato alcune delle obiezioni principali mosse al testo. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha risposto su Twitter a Mantellini, promettendo di prendere in considerazione le critiche. | Che cos’è il FOIA. È un acronimo, sta per "Freedom of Information Act", cioè una legge sulla trasparenza della pubblica amministrazione: ma il testo presentato dal governo è molto criticato. |
Il network televisivo statunitense Showtime (quello di Weeds, Dexter e Homeland, tra gli altri) ha diffuso un video con cui ha annunciato per il 2016 il ritorno di Twin Peaks, una delle più famose ed influenti serie televisive della storia, a 25 anni dalla messa in onda su ABC della serie originale, che allora suonò come rivoluzionaria e innovativa (la storia era quella di un’indagine su un omicidio in una lugubre cittadina di montagna americana, passata per il filtro della visione del regista David Lynch). A realizzare i nuovi episodi, che saranno nove, saranno gli ideatori della serie David Lynch e Mark Frost, che hanno confermato la notizia condividendo su Twitter – dopo alcune criptiche anticipazioni – il video: Lynch, che dirigerà tutti gli episodi (ne aveva diretti solo cinque della serie originale) ha concluso il suo messaggio con lo hashtag #DamnGoodCoffee, riferendosi all’ossessione per il caffè del protagonista, l’agente speciale dell’FBI Dale Cooper (quello che parlava con l’assistente “Diane” nel registratore). Le voci su un possibile ritorno della serie circolavano da tempo ma non avevano trovato ancora conferme, anche se i veri fan ricordavano un passaggio della serie originale: i primi secondi del video di Showtime, infatti, si riferiscono ad una scena in cui Laura Palmer rivolgendosi all’agente Cooper dice “I’ll see you again in 25 years” (“Ci rivedremo tra 25 anni”). | Il ritorno di Twin Peaks. Il canale americano Showtime ha annunciato col mistero del caso nove nuovi episodi per il 2016: tutti ancora scritti e diretti da David Lynch. |
Il catalogo di Netflix cambia ogni giorno: qualcosa di nuovo arriva e qualcos’altro viene tolto. La maggior parte dei nuovi film, documentari o serie tv è però inserita nei primi giorni di ogni mese, che è anche il momento in cui Netflix comunica alcune delle nuove cose che arriveranno nei giorni seguenti, in genere le più importanti. Come ogni mese, abbiamo scelto le migliori novità. Marzo è stato soprattutto un mese di ritorni: Love, Jessica Jones, Una serie di sfortunati eventi e Santa Clarita Diet. Ad aprile arrivano soprattutto cose nuove: la serie di fantascienza Lost in Space, la serie comica The Good Place e la serie The Alienist, con Daniel Brühl e Dakota Fanning. Il 15 aprile arriveranno anche due film e una serie tv dei Monty Python. Il film che finirete per (ri)vedere stasera è invece Se mi lasci ti cancello. | Netflix: le novità di aprile. I film "Se mi lasci ti cancello" e "Matrix", le serie "The Alienist", "The Good Place" e "Lost in Space", e poi i Monty Python. |
Da un paio di settimane sulle principali reti televisive italiane viene trasmessa una pubblicità sull’olio di palma, un prodotto che praticamente non compra nessuno nella sua forma base, ma che è contenuto in moltissimi alimenti confezionati e di conseguenza viene consumato ogni giorno da milioni di persone, più o meno consapevolmente. Allo spot televisivo, negli ultimi giorni si è unita una pubblicità, con grafica e contenuti simili, pubblicata sui quotidiani italiani. L’iniziativa ha l’obiettivo di rendere più positiva la percezione nei confronti di questo grasso alimentare, spesso demonizzato per i suoi presunti effetti nocivi sulla salute e sull’ambiente, e fa parte di una campagna organizzata dall’Unione Italiana Olio di Palma Sostenibile, sostenuta da alcuni dei più grandi produttori di alimenti confezionati al mondo come Nestlé, Unilver e l’italiana Ferrero. L’Unione esiste dall’ottobre del 2015 per tutelare un ingrediente fondamentale per chi produce dolci confezionati, e come vedremo le pubblicità degli ultimi giorni sono servite anche per contrastare la campagna portata avanti in Parlamento dal Movimento 5 Stelle contro l’olio di palma. Ma andiamo con ordine. Che cos’è l’olio di palma L’olio di palma è un grasso vegetale estratto da alcuni frutti simili alle olive che si chiamano drupe, prodotte da diverse varietà di palme. Anticamente era utilizzato soprattutto dalle popolazioni dell’Africa occidentale, fu poi introdotta a metà Ottocento nell’isola di Giava da parte dei coloni olandesi e nel 1910 in Malesia, paese che oggi con il suo 39 per cento di produzione mondiale è tra i più grandi esportatori. Subito dopo il raccolto, i frutti della palma vengono trattati con il vapore per essere sterilizzati, poi sono snocciolati, cotti e messi sotto una pressa, per estrarne l’olio attraverso un processo di filtratura. Il prodotto subisce in seguito altri trattamenti di raffinazione, diventando di colore giallo-biancastro, come quello che si vede nella pubblicità dell’Unione in circolazione in questi giorni. | L’olio di palma fa male? è uno dei grassi più usati nella produzione alimentare industriale e se ne riparla per un'iniziativa parlamentare del M5S: una guida per preoccupati e non. |
A distanza di quasi 7 mesi dal suo avvio, gli effetti della campagna vaccinale in Italia stanno diventando sempre più evidenti nell’andamento dei nuovi casi positivi riscontrati, dei ricoveri e dei decessi. Tutti e tre gli indicatori sono in sensibile riduzione tra i vaccinati rispetto al resto della popolazione, come mostrano gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) alla fine della scorsa settimana. Il rapporto più recente dell’ISS comprende il periodo tra il 27 dicembre 2020 e il 16 giugno 2021, quando erano state somministrate circa 43,2 milioni di vaccino, di cui quasi 30 milioni di prime dosi. | I casi sintomatici da coronavirus sono pochissimi tra i vaccinati. Lo dice l’Istituto Superiore di Sanità, mostrando dati incoraggianti sugli effetti dei vaccini. |
Dopo un nuovo caso di amministratore locale di centrodestra che ha insultato su internet il ministro Cecile Kyenge, Michele Serra oggi analizza in prima pagina su Repubblica l’elaborazione culturale che spinge ad attaccare il “politicamente corretto” in nome di un preteso anticonformismo, che non vede di essere il contrario. Cecile Kyenge è diventato una forma di neoconformismo. Bastano una buona dose di razzismo volontario o involontario; una notevole mancanza di fantasia; e una pagina Facebook. Di suo il vicesindaco di Diano Marina, signor Cristiano Za Garibaldi (Pdl) ci ha messo un sovrappiù così surreale da risultare quasi divertente: scusandosi, ha spiegato di averlo fatto perché era stressato dalle tasse. A ben vedere, nella sua caotica autodifesa il vicesindaco dice anche qualcosa di più: è irritato perché il ministro Kyenge ha accennato (solo accennato) alla possibilità di usare qualche alloggio vuoto e inutilizzato per i senza tetto e per i nomadi. Si capisce che in una terra come la Liguria, scempiata dalle seconde case, buona parte delle quali sfitte e in vendita, l’argomento non sia molto popolare. Anche perché costringe gli amministratori liguri, compreso il vicesindaco Za Garibaldi, a riflettere sulla pluridecennale svendita del loro territorio, massacrato dal cemento. Ma sono, questi, solo dettagli, minime variazioni di un ritornello davvero monotono, quello che ha fatto del primo ministro afroitaliano il bersaglio di ogni sconcezza e di ogni sberleffo. | Il conformismo di chi insulta il ministro Kyenge. Michele Serra sul paradosso di chi si crede rivoluzionario perché attacca le cose buone e giuste. |
Sono stati annunciati i vincitori del World Press Photo, il più importante premio del più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955. A vincere i due premi più importanti, il World Press Photo of the Year e il World Press Photo Story of the Year (novità di quest’anno) sono stati due fotografi che si sono occupati entrambi dei problemi delle migrazioni negli Stati Uniti: John Moore e Pieter Ten Hoopen. Moore ha vinto il World Press Photo of The Year, che premia la singola foto più significativa dell’anno, con un’immagine che mostra una bambina honduregna di due anni che piange mentre sua madre viene perquisita da un’agente alla frontiera tra Messico e Stati Uniti. © John Moore, Getty Images, Crying Girl on the Border World Press Photo | Tutti i vincitori del World Press Photo. Le foto del più importante premio di fotogiornalismo al mondo. |
Potrebbe essere la trama della prossima commedia romantica di Spike Jonze, immaginate il trailer: in un futuro vicino, in una strana Los Angeles dai colori pastello, le pene d’amore smetteranno di esistere! Stiamo parlando del fatto che Match.com, il popolare sito di incontri online, ha cominciato a usare un software di riconoscimento facciale che può scovare i cloni del tuo ex. Un sosia perfetto. Un gemello. Per soli 5mila dollari (poco meno di 4mila euro), in poche parole, non avrai più bisogno di “fartene una ragione”. È una storia piuttosto interessante, soprattutto perché ci mette a confronto con le nostre paure e la nostra ignoranza su come funzionano i sistemi di riconoscimento facciale e i big data (grandi database di dati). È una storia che ci dice che Facebook può riconoscere le facce e prevedere i nostri pensieri e che gli invisibili algoritmi di Google ci conoscono meglio di quanto non lo facciamo noi stessi. | Il riconoscimento facciale e gli incontri online. Un nuovo servizio di un popolare sito di incontri fa trovare futuri partner partendo dalle foto degli ex: si basa sul riconoscimento facciale e costa poco meno di 4mila euro. |
Oggi a Milano è l’ultimo giorno della cosiddetta “design week” o “settimana del design” – “settimana più bella dell’anno” secondo qualcuno e “settimana più incasinata dell’anno” secondo altri – cioè il momento dell’anno che con il Salone del Mobile e il Fuorisalone porta in città migliaia di persone e imprese da tutto il mondo per uno dei più importanti eventi al mondo su design e arredamento. Il Salone del Mobile è una fiera espositiva del settore e sarà aperto fino a domenica 14 aprile alla Fiera di Milano, che in realtà si trova a Rho. È rivolto soprattutto agli addetti ai lavori, ma nel weekend è aperto anche al pubblico, se siete tra quelli in cerca di idee per la casa. Il Fuorisalone invece è per tutti e un po’ dappertutto in città: nel quartiere di Brera, intorno a via Tortona, all’Università Statale, di giorno ma anche e soprattutto dall’ora dell’aperitivo in poi, quando le strade si riempiono di persone che guardano e fotografano le installazioni più particolari alle feste e agli aperitivi nei cortili della città. A seguire le belle foto degli ultimi giorni, dentro e fuori il Salone. | Le foto della Design Week a Milano. Luci, installazioni e oggetti più o meno strani, con un sacco di persone intorno, dal Salone del Mobile e dal Fuorisalone. |
«Viviamo nell’età dell’oro dei video senza audio», ha scritto la giornalista Amanda Hess in un articolo pubblicato sul New York Times dal titolo “Il cinema muto è tornato – sui social media“. «È impressionante che con tutti i progressi tecnologici che ci permettono di girare e condividere video all’istante siamo tornati a uno degli istinti originali del cinema», ha scritto Hess. Un centinaio di anni fa, quando nacque il cinema, l’assenza di suono non fu una scelta, ma un limite tecnologico a cui si provò a rimediare. Oggi l’assenza di suono è una scelta, dovuta al fatto che i video sono spesso visti di fretta, da uno smartphone, magari in mezzo ad altra gente e magari mentre si stanno facendo altre tre cose. | È tornato il cinema muto, sui social. Tra Facebook, Instagram e Twitter guardiamo moltissimi video senza audio, ed è un po' come tornare ai primi anni del Novecento. |
Dal 9 settembre entreranno in vigore alcune nuove regole, di cui si parla già da diverse settimane, che riguardano i buoni pasto; a volte chiamati anche “ticket restaurant” dal nome di una delle principali società del settore. Le regole sono contenute in un decreto del ministero dello Sviluppo economico del giugno 2017, e in breve dicono che ora i buoni pasto sono cumulabili (fino a oggi, per legge, se ne poteva usare uno a pasto) e che li si potrà usare in ogni luogo in cui si possano comprare generi alimentari (fino a oggi erano validi solo in alcuni bar, ristoranti e supermercati). Secondo i dati forniti dal ministero, i buoni pasto sono usati da almeno 80mila aziende come “servizio sostitutivo di mensa” per almeno 2,5 milioni di lavoratori, la maggior parte dei quali impiegati nel settore privato. Il giro d’affari annuale dei buoni pasto è di circa 3 miliardi di euro. | Sta per cambiare l’uso dei buoni pasto. Dal 9 settembre sarà possibile usarli in più posti e diventerà legale usarne fino a un massimo di 8 nella stessa transazione. |
Secondo i dati diffusi lunedì dalla Protezione Civile le persone che in Italia sono risultate positive al test per il coronavirus (SARS-CoV-2) dall’inizio dell’epidemia sono in tutto 27.980 (erano 24.747 ieri): il dato comprende sia le persone “guarite” (2.749, 414 in più di ieri) che quelle morte (2.158, 349 in più di ieri). Le persone che risultano attualmente positive sono 23.073, 2.470 in più rispetto a domenica (ma a questo numero vanno aggiunti i dati mancanti della Puglia e della provincia autonoma di Trento): 10.197 persone sono in isolamento domiciliare, mentre 1.851 sono nei reparti di terapia intensiva, 179 in più di ieri. La regione con la situazione peggiore continua a essere la Lombardia: i casi di contagio confermati dall’inizio dell’epidemia sono 14.649, con 823 ricoverati in terapia intensiva (56 più di ieri). | Le ultime notizie sul coronavirus in Italia. Dall'inizio dell'epidemia ci sono stati 27.980 casi di contagio: le persone che risultano attualmente positive sono 23.073 mentre i morti sono in tutto 2.158. |
La Cassazione ha accolto il ricorso dei legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi – condannati all’ergastolo per l’omicidio di quattro persone l’11 dicembre del 2006 a Erba, in provincia di Como – e ha chiesto alla Corte d’assise di Como di fissare una nuova udienza per decidere se possano essere avviati o no nuovi accertamenti sulla strage di Erba. Lo scorso aprile i giudici della Corte d’assise si erano opposti alle richieste di Romano e Bazzi di procedere a nuove analisi su alcuni reperti, ma i legali dei due avevano fatto ricorso alla Cassazione sostenendo che la decisione della Corte d’assise fosse stata presa senza contraddittorio delle parti. Ora la Corte d’assise dovrà convocare nuovamente le difese delle parti, che hanno presentato tre istanze per accertamenti su campioni biologici, per l’accesso ai server dove si trovano i file originali delle intercettazioni ambientali, e per esaminare il contenuto di un telefonino che sarebbe appartenuto a una delle vittime. | La Cassazione ha chiesto che la Corte d’assise di Como fissi un’udienza per valutare se possano essere avviati o no nuovi accertamenti sulla strage di Erba. |
Uno sciopero generale del settore pubblico e privato è stato programmato per mercoledì 8 marzo e potrebbe causare molti disagi a chi dovrà viaggiare. Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati Usi, Slai Cobas, Cobas, Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usi-Ait, Usb, Sgb, Flc e Cgil in concomitanza con la “festa della donna” e avrà una durata di 24 ore. Lo sciopero non riguarderà solo l’Italia, infatti è stato promosso in tutto il mondo dal “Movimento Internazionale delle Donne” e rilanciato in Italia dal movimento “Non una di meno” per protestare contro la violenza di genere. Sciopero dei trasporti | Lo sciopero generale di mercoledì 8 marzo. Riguarderà settore pubblico e privato ed è stato indetto per protestare contro la violenza di genere: gli orari e le cose utili da sapere. |
Alcune canzoni del nuovo album di Bob Dylan, Tempest, che uscirà il prossimo 11 settembre, faranno da colonna sonora in alcuni episodi di Strike Back – Project Dawn, la seconda stagione della serie Strike Back co-prodotta dalla casa di produzione americana Cinemax e dalla casa di produzione inglese Sky1 che sarà trasmessa in Italia da Sky a settembre. Secondo Billboard, la rivista americana dedicata alla musica, nella seconda serie di Strike Back (la prima era andata in onda nel 2011), durante i titoli di coda dei primi due episodi si ascolterà Scarlet Town. Delle dieci canzoni che compongono l’album ci sarà anche Early Roman Kings. | La prima canzone dal disco nuovo di Bob Dylan. È nel trailer della seconda stagione della serie tv Strike back: il disco, "Tempest", esce l'11 settembre. |
L’iPhone 6 sopravviverà a una caduta da un aeroplano. Sarà anche in grado, per pochi secondi, di resistere alla rotazione distruttiva di un frullatore. Non si graffierà nemmeno, invece, nel caso qualcuno tenti di accoltellarlo. Sappiamo queste cose non grazie a un comunicato Apple, ma perché alcune persone hanno sborsato 700 dollari per un costoso dispositivo elettronico per poi lanciarlo giù dagli aerei, sparargli con un fucile, immergerlo nell’azoto liquido, e ad ogni modo buttare via i loro soldi. | Il business dei distruggitori di iPhone. I video che su YouTube mostrano con quali modi creativi si può testare la resistenza degli smartphone fruttano un sacco di soldi, racconta il Washington Post. |
L’anno scorso il Financial Times aveva pubblicato un articolo intitolato “Guida per principianti all’acquisto di un’isola privata” (“The beginner’s guide to buy a private island”), in cui Edward De Mallet Morgan, intermediario che si occupa della vendita di isole private nei Caraibi per conto dell’agenzia immobiliare britannica Knight Frank, le definiva «un bene da esibire». Ora, un anno e mezzo dopo, il New York Times ha raccontato che non solo sono aumentati i clienti che vogliono comprare un’isola privata, ma che sono anche cambiate le loro esigenze. Anziché una dimora dove trascorrere occasionali vacanze di lusso, secondo gli agenti immobiliari del settore la maggior parte delle persone che sono interessate a comprare un’isola privata cerca un posto isolato dove trasferirsi per periodi più lunghi e dove sia poco probabile essere contagiati. Chris Krolow, amministratore delegato della società canadese che gestisce la vendita e gli affitti di isole private, Private Islands Inc., ha detto al New York Times che giugno e luglio 2020 sono stati «i mesi più intensi» dei suoi 22 anni di lavoro nel settore. Anche altri intermediari citati dal New York Times per cui la vendita di isole private era un’attività laterale rispetto alla consuete trattative immobiliari hanno iniziato a ricevere più richieste per l’acquisto di un’isola. Sia loro sia Krolow, però, hanno anche raccontato che gran parte del loro lavoro è cercare di ridimensionare le aspettative che i clienti hanno rispetto all’acquisto di un’isola privata. | Contro la pandemia qualcuno compra un’isola. La domanda di acquisto è in aumento, dicono gli agenti immobiliari che se ne occupano, e tra i motivi c'è proteggersi dal coronavirus. |
Giovedì 17 maggio al ministero dello Sviluppo Economico è stato firmato un accordo per la cessione dell’acciaieria Aferpi di Piombino (conosciuta come Lucchini) dal gruppo algerino Cevital, che l’aveva rilevata nel 2015, a quello indiano Jsw Sajjan Jindal, che aveva già in passato partecipato ai bandi di acquisto, ma che era sempre stato scartato. Il ministro Carlo Calenda e il presidente della Toscana Enrico Rossi hanno detto di essere soddisfatti per la conclusione positiva «di una vicenda che metteva a rischio uno dei più importanti poli siderurgici italiani e il posto di lavoro di 2 mila persone». Il gruppo indiano avrebbe pagato in totale 90 milioni di euro: l’accordo prevede la ripresa della produzione dei laminati e più avanti anche il rilancio della produzione dell’acciaio. Ora Jindal dovrà presentare un piano industriale che, secondo una serie di notizie non ufficiali che circolano sui giornali di oggi, dovrebbe prevedere l’impiego di circa 1.500-1.800 dipendenti. Si dice anche che Jindal riceverà un aiuto iniziale dallo stato pari a 15 milioni di euro e uno regionale pari a circa 30 milioni. | È stato raggiunto un accordo sulle acciaierie di Piombino. Saranno cedute a un gruppo indiano che dovrà presentare nelle prossime settimane un nuovo piano industriale. |
Martedì 3 settembre Microsoft ha annunciato che acquisterà la divisione di Nokia che produce telefoni cellulari con una acquisizione da 5,44 miliardi di euro, che comprende i suoi brevetti e una licenza per l’uso delle sue preziose mappe per quattro anni. L’attuale amministratore delegato di Nokia, Stephen Elop, tornerà a fare parte di Microsoft dove aveva già lavorato e sarà scelto un nuovo CEO per la società finlandese. Da tempo si ipotizzava che Microsoft fosse interessata all’acquisizione di Nokia per rafforzare la propria presenza nel settore degli smartphone, ma la recente notizia delle dimissioni del suo attuale CEO, Steve Ballmer, entro un anno aveva fatto pensare a un rinvio di una decisione di questo tipo. Fino a qualche anno fa, Nokia era il più importante produttore al mondo di cellulari. Le cose sono cambiate con l’avvento di iPhone e successivamente degli smartphone che utilizzano Android, il sistema operativo di Google. Nokia ha tardato a produrre telefoni di nuova generazione e sta ancora pagando questo ritardo, con quote di mercato nei cellulari avanzati trascurabili rispetto a Apple e Samsung. Nel 2011 Elop, un ex dirigente Microsoft divenuto CEO di Nokia, decise di adottare il sistema operativo Windows Phone. Da allora Nokia ha prodotto molti nuovi smartphone a diversi prezzi, ma fatica ancora ad aumentare le vendite. | Microsoft compra Nokia. L'accordo riguarda la divisione che produce cellulari, le mappe e i brevetti: un'acquisizione da 5,44 miliardi di euro. |
Radiosveglie e altri orologi collegati a una presa elettrica in Europa stanno accumulando fino a sei minuti di ritardo a causa di un consumo anomalo di energia tra Serbia e Kosovo, che sta avendo conseguenze per tutto il continente. Il problema è piuttosto serio e va oltre l’offerta di una formidabile scusa per i ritardatari cronici, come ha spiegato l’ENTSO-E, l’associazione che raccoglie i produttori di energia elettrica dei paesi europei e coordina le loro attività per offrire lo stesso standard in tutto il continente. Il problema è iniziato a metà dello scorso gennaio e i produttori chiedono che sia risolto quanto prima, per evitare ulteriori problemi e disagi. Il consumo anomalo di energia riguarda il blocco Serbia-Macedonia-Montenegro (SMM) e, secondo le analisi dell’ENTSO-E, interessa soprattutto Serbia e Kosovo. La rete elettrica europea ha perso circa 113 GWh (gigawattora) da metà gennaio perché il Kosovo ha consumato più energia del dovuto. A causa delle ricorrenti dispute territoriali, la Serbia non ha dato la giusta fornitura elettrica al Kosovo per controbilanciare il maggiore consumo, portando di conseguenza a uno sbilanciamento nella rete europea. | Gli orologi in Europa sono in ritardo di 6 minuti per una disputa sulla corrente elettrica. Un consumo anomalo di energia tra Serbia e Kosovo ha sbilanciato l'intera rete elettrica del continente. |
Lunedì è stato presentato a Londra il nuovo calendario Pirelli, The Cal 2016, la cui pubblicazione è un rituale annuale unico nel rapporto tra promozione pubblicitaria, arte fotografica e morbosità dei media. L’edizione di quest’anno è decisamente innovativa ed è stata apprezzata, contrariamente a quanto avviene di solito, da molte associazioni femministe. Pirelli aveva già detto in precedenza che quest’anno non avrebbe mostrato le solite modelle nude – che ne hanno costruito la fama e l’attrattiva – ma donne vestite che sono diventate un modello di successo femminile, ritratte dalla celebre fotografa di moda statunitense Annie Leibovitz. Tra loro ci sono la tennista Serena Williams, la comica Amy Schumer (rispettivamente aprile e dicembre, le uniche a posare in intimo), l’attrice Yao Chen, prima ambasciatrice cinese dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), la cantante Patti Smith e la musicista Yoko Ono. Le foto del calendario Pirelli | Le foto del nuovo calendario Pirelli, femminista. Non ritrae bellissime modelle nude come al solito, ma donne – anche vestite – che hanno avuto successo nello sport, negli affari, nel mondo dell'arte. |
Il numero dell’edizione americana di Wired di questo mese porta sulla copertina un’asserzione impegnativa e definitiva: il web è morto. La tesi muove da un dato che si trova riassunto nel grafico qui sotto: da dieci anni a questa parte la percentuale di banda impegnata dalla navigazione su internet è crollata, mentre è di molto aumentata quella utilizzata dalla fruizione di video, dai programmi per la condivisione di file, da tutte le altre cose che non sono il web. | Il web è morto, dice Wired. Il nostro modo di stare su internet è cambiato, e questo farà diventare il web come le cartoline o i telegrammi: obsoleto. |
Sul Corriere della Sera di oggi, il Consorzio Nazionale Produttori Design Interni ha acquistato un’intera pagina per protestare contro una modifica apportata dal governo al Codice della Proprietà Industriale. Le nuove norme sono state introdotte lo scorso 13 agosto, sono in vigore dal 2 settembre e cambiano sensibilmente le regole per la produzione di quelle opere i cui disegni industriali sono ormai di pubblico dominio. In sostanza, affermano i detrattori della versione rivista del Codice, le novità introdotte dal governo fanno sì che le leggi sul diritto d’autore vengano paradossalmente applicate anche su quelle opere che fino a ora non erano protette dal copyright. | Meno design per tutti. Le piccole imprese protestano contro le nuove norme sul copyright dei mobili. |
Nelle campagne pubblicitarie per le collezioni di moda della stagione primavera-estate 2016 il 78,2 per cento dei modelli (uomini e donne) sono bianchi; l’8,3 per cento dei modelli sono neri e il 4 per cento asiatici, mentre il 3,8 per cento rientra in quella categoria che gli americani chiamano “ispanici”, o “latinos“. Questi dati sono stati ottenuti dalla rivista The Fashion Spot analizzando 236 campagne pubblicitarie in cui compaiono 422 modelli. Anche se la percentuale di modelli bianchi resta predominante, è lievemente diminuita rispetto all’autunno-inverno 2015-16, quando era pari all’84,7 per cento del totale. Rispetto alle sfilate delle ultime settimane della moda la percentuale di modelli non bianchi nelle pubblicità è inferiore: il 24,8 per cento dei modelli (uomini e donne) che hanno sfilato erano non bianchi, mentre nelle campagne pubblicitarie la percentuale è del 21,8 per cento. Aziende come Vetements e Balenciaga hanno fatto sfilare solo modelle bianche, così come Versace, Saint Laurent, Miu Miu e l’azienda di fast fashion Forever 21 hanno usato solo modelle bianche nelle loro pubblicità). Tra gli stilisti più attenti al tema c’è invece Zac Posen: per la sua collezione autunno-inverno 2016-17 hanno sfilato 33 modelle di cui 25 nere, e Posen ha lanciato su Instagram l’hashtag #BlackModelsMatter (cioè “le modelle nere sono importanti”), ricalcando il più famoso #BlackLivesMatter contro le uccisioni e le discriminazioni sui neri da parte di poliziotti bianchi americani. | Le modelle sono ancora troppo bianche e magre. Sono il 78,2 per cento di quelle presenti nelle pubblicità della prossima stagione, anche se le cose stanno lentamente cambiando. |
Rickie Lee Jones è una cantautrice rock americana che oggi compie 60 anni, e che è ancora in giro a fare dischi e concerti. Questa è una raccolta delle sue migliori canzoni messa insieme da Luca Sofri, peraltro direttore del Post, nel suo libro Playlist, La musica è cambiata. Rickie Lee Jones (1954, Chicago, Illinois) Era nata a Chicago ma da giovane si trasferì a Los Angeles: lavorava come cameriera, si fece amica di un giro di musicisti e si fidanzò con Tom Waits. Lo scavalcò rapidamente alla conquista del mondo, con il suo primo disco del 1979, e per il rock americano fu il personaggio dell’anno: non solo per la musica e le parole, ma anche come icona di un’eleganza snob e intellettuale. Grande cantautrice, un superdebole per il jazz e una vocetta inconfondibile che o la ami o la odi. Ma di solito, la ami. | Rickie Lee Jones ha 60 anni. Nove canzoni per riascoltare la sua voce inconfondibile che o la ami o la odi (ma di solito, la ami). |
The Interview, il film comico americano che potrebbe aver causato un grave attacco contro Sony da parte del governo della Corea del Nord, è stato diffuso dalla casa produttrice a partire dalle 19 (ora italiana) di mercoledì 24 dicembre su YouTube, su Google Play, sulla console Xbox di Microsoft e su un sito speciale chiamato SeeTheInterview.com. Il film si può vedere online “a noleggio”, pagando 5,99 dollari, oppure può essere acquistato per 14,99 dollari; YouTube è il più grande portale di video al mondo ed è proprietà di Google. In seguito all’attacco informatico (accaduto circa un mese fa) e alle seguenti minacce degli hacker verso coloro che sarebbero andati a vedere The Interview al cinema, Sony aveva annullato la prima del film e successivamente lo aveva ritirato del tutto dalle sale: The Interview sarebbe dovuto uscire negli Stati Uniti il 25 dicembre. Dopo che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva criticato la scelta di Sony, la società aveva dato di nuovo la possibilità ad alcuni cinema di proiettare il film il 25 dicembre (i cinema che hanno deciso di proiettarlo sono circa 300). | Sony ha messo “The Interview” su YouTube. Il film comico ritirato dalla Sony dopo l'attacco informatico si può ora noleggiare e vedere in streaming. |
Mercoledì 28 settembre governo e sindacati hanno firmato un documento di cinque pagine in cui sono elencati gli interventi previsti in materia di pensioni nei prossimi tre anni. Per la decisione finale bisognerà attendere metà ottobre e la prossima legge di bilancio. Nel documento non c’è scritto quante risorse saranno stanziate per mettere in pratica le nuove regole, ma dopo l’incontro al ministero del Lavoro con i segretari di CGIL, CISL, UIL, Giuliano Poletti ha dichiarato che saranno stanziati 6 miliardi di euro nei prossimi tre anni, partendo con risorse inferiori ai due miliardi per il prossimo anno e poi a crescere nei due successivi. L’accordo prevede due fasi: le misure della prima fase sono quelle su cui c’è stata una maggiore condivisione, anche se alcuni punti restano da chiarire e discutere, ma che in linea di massima saranno applicate a partire dalla prossima legge di bilancio, quelle della seconda fase sono invece modifiche ancora da approfondire. Nella prima fase sono previste: | Le ultime novità sulle pensioni. Cosa prevede l'accordo tra governo e sindacati, spiegato: ricongiungimenti, quattordicesima, pensione per i lavoratori precoci, tra le altre cose. |
Il 25 novembre è uscito in Italia Il viaggio di Arlo, il nuovo film della Pixar, arrivato alcuni mesi dopo Inside Out. Come successo in passato per gli altri film Pixar, anche Il viaggio di Arlo – il cui titolo originale è The Good Dinosaur – era preceduto da un cortometraggio d’animazione: si chiama Il super team di Sanjay e soprattutto negli Stati Uniti se ne è parlando molto bene. Molti critici statunitensi hanno apprezzato il modo in cui il regista del corto, l’indiano Sanjay Patel, è riuscito a trattare con ironia, ma comunque con rispetto, una storia che parla di religione e il cui protagonista è un bambino di origini indiane, immigrato di prima generazione negli Stati Uniti. Dal 14 gennaio Il super team di Sanjay è uno dei cinque cortometraggi d’animazione candidati al relativo Oscar, che sarà assegnato il 28 febbraio. Il protagonista del film – che si chiama Sanjay, come il regista – è un bambino statunitense la cui famiglia è indiana e di religione hindu. Sanjay è affascinato dai supereroi statunitensi ed è invece molto annoiato dalle tradizioni hindu. Mentre il padre pratica la meditazione, Sanjay gioca con i giocattoli dei supereroi: il cortometraggio della Pixar parte da questo scontro culturale difficile da conciliare. Per vederlo tutto – e scoprirne il finale – serve averlo visto al cinema o aspettare che arrivi su YouTube. La Pixar ha però pubblicato una sorta di trailer e alcune settimane fa Patel ha raccontato al Wall Street Journal come è nata l’idea per Il super team di Sanjay (si vede nel secondo video qui sotto). | Il cortometraggio Pixar candidato all’Oscar. Si chiama "Il super team di Sanjay" ed era nei cinema prima di "Il viaggio di Arlo": parla di un bambino che prova a coniugare i supereroi e le tradizioni hindu. |
Il sito di tecnologia The Verge ha ottenuto e pubblicato in esclusiva il contratto che Spotify, uno dei servizi per la musica in streaming più usato al mondo, ha stretto con la casa discografica Sony Music nel 2011 per poter utilizzare buona parte del suo catalogo musicale. Mentre altri aspetti di accordi come questi sono noti e discussi da tempo, è la prima volta che vengono rese pubbliche informazioni riservate su come sono fatti e quali clausole contengono i contratti con grandi aziende come Sony Music, che da sola controlla circa il 30 per cento del mercato mondiale della musica. Soldi in anticipo Il contratto risale al gennaio del 2011 ed è quindi antecedente al lancio di Spotify negli Stati Uniti. Ha una durata di due anni con un terzo anno opzionale. Per potere avere il catalogo di Sony Music, Spotify accettò di versare 25 milioni di dollari in anticipo alla casa discografica: 9 milioni di dollari per il primo anno e 16 milioni per il secondo, a patto di versarne altri 17,5 milioni per l’eventuale terzo anno. Spotify ha pagato gli anticipi con rate trimestrali che costituivano di fatto un minimo: nel caso di guadagni più alti di quelli previsti, l’anticipo valeva come pagamento dei guadagni fino alla soglia minima. | Come è fatto un contratto tra Spotify e le case discografiche. Il sito di tecnologia The Verge ha pubblicato quello tra Sony e Spotify, e si capisce chi tiene il coltello dalla parte del manico. |
Qualche anno fa Demi Moore raccontò che quando le proposero il ruolo da protagonista femminile in Ghost, lei – non ancora trentenne e già famosa ma non ancora famosissima – era molto preoccupata. «È una storia d’amore», disse, «e c’è lui che è morto che cerca di salvare lei, e c’è una parte di commedia, ma alla fine è una storia d’amore». Moore raccontò di aver pensato che con queste premesse poteva essere «la ricetta per un disastro e un fallimento totale» oppure «qualcosa di davvero speciale e sorprendente». Fu evidentemente la seconda. Ghost uscì negli Stati Uniti il 13 luglio 1990 e in Italia nell’autunno seguente: costato circa 20 milioni, di dollari finì per incassarne più di 500 in tutto il mondo. Fu il film più visto di quell’anno (davanti a Mamma, ho perso l’aereo, Pretty Woman e Balla coi lupi) e la videocassetta più noleggiata di quello successivo. Malgrado diverse recensioni piuttosto tiepide, fu candidato a cinque premi Oscar e ne vinse due: per la miglior sceneggiatura originale e per la miglior attrice non protagonista (Whoopi Goldberg). | “Ghost” poteva essere un fallimento totale. E invece fu il film più visto dell'anno in cui uscì, il più rivisto l'anno successivo e uno dei più ricordati e citati: anche oggi che sono passati trent'anni. |
Il diclofenac, il principio attivo di alcuni farmaci antinfiammatori e contro il dolore come il Voltaren, aumenta sensibilmente le probabilità di avere un infarto, secondo una recente ricerca svolta in Danimarca. Che il diclofenac potesse causare un effetto collaterale così grave era noto da tempo, ma i rischi sarebbero molto più alti di quanto stimato, specialmente tra i pazienti in salute e senza particolari patologie al sistema cardiocircolatorio. I risultati della ricerca stanno facendo molto discutere soprattutto in Australia e Nuova Zelanda, dove il farmaco è venduto senza prescrizione del medico e si sta discutendo di un ritiro dal mercato del medicinale. Lo studio della durata di otto anni è stato condotto da un team di ricerca presso il Gentofte University Hospital (Copenhagen) e ha coinvolto due milioni e mezzo di volontari sotto trattamento con antinfiammatori non steroidei (FANS) come aspirina, ibuprofene e ketoprofene. Associando a questi farmaci il principio attivo del Voltaren, il rischio di infarto è aumentato dell’86% in soggetti inizialmente non esposti a questo rischio. Secondo gli autori della ricerca, i pazienti dovrebbero ricevere maggiori informazioni sui rischi legati all’assunzione di diclofenac insieme ad altri FANS. | Quanto è pericoloso il Voltaren? dopo una ricerca danese sui rischi di infarto, in Australia valutano di ritirare il medicinale dal mercato. |
Oggi alle 13, nella sala stampa della Camera, c’è stata una conferenza stampa di presentazione della lista “Popoli Sovrani d’Europa”. Già a fine novembre c’era stata una riunione a Verona. Il nuovo movimento è un’ampia unione di movimenti autonomisti o indipendentisti locali provenienti da tutta Italia. Alcuni di questi riprendono storici nomi del passato politico italiano scomparsi da decenni, come l’Uomo Qualunque, altri sono piccoli movimenti che hanno ottenuto percentuali sotto (e in alcuni casi molto sotto) l’uno per cento alle elezioni recenti (come il Partito Sardo d’Azione). La lista completa dei soggetti politici è la seguente: Partito Sardo d’Azione, Autonomia Sud, Liga Veneta Repubblica, Lega Sud Ausonia, Uomo Qualunque, Movimento Autonomista Toscano, Movimento Friulano, Movimento Lombardo Veneto, Cristiani Solidali Uniti Italia e Noi Siciliani. La presentazione alla Camera è avvenuta oggi in vista delle prossime elezioni politiche ed è molto probabile che non ne saremmo mai venuti a conoscenza, se il movimento non fosse legato ad alcuni deputati che attualmente sono iscritti al gruppo misto (e al sottogruppo Autonomia Sud-Lega Sud Ausonia-Popoli Sovrani d’Europa): Americo Porfidia, eletto con l’Italia dei Valori, Arturo Iannaccone e Elio Vittorio Belcastro, eletti con il Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo. | “Popoli Sovrani d’Europa”. Mercoledì alla Camera è stata presentata una lista per le prossime elezioni che unisce 10 (dieci) partiti e tre parlamentari. |
Quinto potere è un film del 1976 di Sidney Lumet, il grandissimo regista morto sabato, dedicato al giornalismo televisivo, al suo potere e alle sue ipocrisie. Il protagonista era Peter Finch, nel ruolo di un commentatore tv che a un certo punto del film si lancia in un monologo rimasto nella storia del cinema e anche tormentone poi diventato eternamente attuale. In questi giorni, dopo la morte di Lumet, gli spezzoni di quella scena sono di nuovo guardatissimi su YouTube, in ogni lingua. Queste sono le versioni in italiano e in inglese (il titolo originale era Network). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | «Sono incazzato nero» (video). La leggendaria scena da "Quinto potere", tornata a essere guardatissima dopo la morte di Sidney Lumet. |
Il Comando provinciale dei carabinieri di Alessandria ha confermato il fermo di Giovanni Vincenti per l’esplosione della cascina disabitata a Quargnento, in provincia di Alessandria, che nella notte fra lunedì e martedì aveva provocato la morte di tre vigili del fuoco. Vincenti, il proprietario della cascina, ha confessato di essere stato il responsabile dell’esplosione; è indagata anche la moglie, Antonella Patrucco. I vigili del fuoco erano arrivati nel luogo della cascina verso l’1 di lunedì, per fare un sopralluogo a seguito di un’esplosione avvenuta un’ora prima. All’1.30 c’era stata una seconda esplosione che aveva fatto crollare l’edificio principale, le cui macerie avevano sotterrato i tre vigili del fuoco. | Giovanni Vincenti ha confessato di avere fatto esplodere la sua cascina a Quargnento. Per prendere i soldi dell'assicurazione: ha sostenuto però di non avere voluto uccidere i tre vigili del fuoco morti nell'esplosione. |
Fabiana Giacomotti racconta sul Foglio l’evoluzione del fenomeno di fashion blogger e influencer, e in particolare dell’italiana Chiara Ferragni che, con 5,6 milioni di follower su Instagram, è tra le più importanti al mondo. Nati poco più di dieci anni fa, i primi fashion blogger erano un “manipolo di ragazzini innamorati della moda ma privi di qualifiche o di contatti per accedervi”. Ora sono diventati due milioni in tutto il mondo: da quelli che si limitano a pubblicare immagini del proprio guardaroba o dare consigli di stile, a quelli che sgomitano per infilarsi alle sfilate e ricevere omaggi dai marchi di moda, a quelli, rari e milionari, che assistono alle passerelle in prima fila e sono pagati centinaia di euro per scattare la foto a un prodotto o indossarlo. «Per le pr della moda milanese, il più grande smacco delle ultime sfilate è stato vedere che i capi inviati a Chiara Ferragni – 5,6 milioni di follower instagram e una posizione fissa nella classifica di Forbes che le permette di esigere la qualifica di influencer al posto di quella, ben più comune e meno monetizzabile, di blogger – venivano sfoggiati non da lei ma dalla sorella minore, la semi-sconosciuta Valentina. La sola idea che la stella del firmamento social nazionale, punto di riferimento per milioni di ragazze che comprano un magazine femminile sì e no due volte all’anno ma compulsano più volte al giorno i suoi look su Instagram e Snapchat, avesse distribuito marchi che evidentemente riteneva di seconda scelta fra collaboratori e parenti, le ha mandate ai pazzi per tutta la settimana. Sbagliano. Avendo seguito per qualche giorno le avventure della ragazza sui social, dai cambi frenetici di look alle boccacce di gruppo con la mamma ex venditrice di campionari Blumarine, dicono bravissima, mi pare piuttosto evidente che la ventottenne Chiara abbia piani più vasti e articolati rispetto a quello di fare sgarbi che in ogni caso non le gioverebbero, e che stia invece guardando avanti, diciamo nell’ottica del network Kardashian. All’indirizzo societario “Chiara Ferragni official”, è evidente che la sola Chiara non basti più, per cui non mi stupirei se presto ritrovassimo l’intera schiatta Ferragni su blog, Instagram, Facebook, feste e forse anche un reality benché certamente non trasmesso in televisione perché, come disse un paio di anni fa il suo fidanzato Riccardo Pozzoli che nel frattempo è diventato un ex ma ne è rimasto il manager, a chi fa moda frequentare la tv fa malissimo. | La moda dei fashion blogger. Storia di un fenomeno nato dieci anni fa con un gruppo di pochi appassionati senza agganci: ora sono due milioni in tutto il mondo (ma solo pochi contano davvero). |
Il 14 marzo la New York Historical Society ha inaugurato la mostra Facades, che espone buona parte delle 88 fotografie regalate al museo dal fotografo americano Bill Cunningham. Il progetto fu realizzato da Cunningham tra il 1968 e il 1974, otto anni nei quali girò in bicicletta New York in cerca di monumenti, palazzi e altri paesaggi architettonici particolarmente significativi della città. Davanti a ognuno di questi Cunningham fotografava una modella – quasi sempre si trattava della fotografa Editta Sherman – vestita con abiti d’epoca, spesso risalenti al periodo di costruzione o maggior utilizzo dell’edificio. Cunningham stesso aveva recuperato i vestiti da bancarelle, fiere e aste. Nel 1978 il progetto diventò un libro, Facades. La mostra resterà aperta fino al 15 giugno. Bill Cunningham è uno dei più importanti fotografi di moda del secolo scorso, che ha pubblicato soprattutto sul New York Times. Nato a Boston nel 1929, nel 1948 si trasferì a New York dopo aver lasciato l’università, e iniziò a lavorare nella pubblicità. Aprì un’azienda di cappelli, poi finì a scrivere di moda per il Chicago Tribune, e dal 1978 iniziò a pubblicare con regolarità le sue fotografie sul New York Times. Nel 2011 è uscito un documentario che racconta la sua vita e lo mostra ancora intento al lavoro, mentre gira in bicicletta in cerca di scene da fotografare, e vive in un piccolo appartamento nel palazzo della Carnegie Hall, senza cucina, sgabuzzino e bagno privato, ma con moltissimi scatoloni pieni di sue fotografie. | Le foto di Bill Cunningham a New York. I luoghi più importanti della città nelle immagini di un grande fotografo di moda, insieme a modelle in costume. |
È prevista per il 2014 l’uscita di X-Men: Days of Future Past, l’ultimo film della serie dedicata agli X-Men tratta dai fumetti Marvel. Sarà diretto da Bryan Singer (il regista dei primi due film della serie, nonché de I Soliti Sospetti). All’interno della campagna pubblicitaria per il film, martedì 30 luglio è stato pubblicata una finta pubblicità delle Trask Industries che celebra i primi 50 anni del programma Sentinelle, una serie di robot che nei fumetti Marvel ha lo scopo di eliminare i mutanti e che avrà un ruolo fondamentale nel prossimo film. | Lo spot delle Trask Industries per il nuovo film degli X-Men. Un teaser in vista del film che uscirà nel 2014. |
Venerdì sera la sindaca di Roma Virginia Raggi ha ritirato le deleghe al vicesindaco, Luca Bergamo, e all’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro, Carlo Cafarotti. Raggi non ha ancora scelto dei successori e ha ripreso nelle sue mani le deleghe alla Cultura, tenuta da Bergamo, e quella di Cafarotti. Raggi ha detto che la sua decisione «non è legata ad alcuna incomprensione né a dissapori» ma è dovuta a «diversità di visioni politiche per il futuro di Roma. Ne abbiamo discusso di recente senza riuscire a trovare una sintesi». Non sono state ritirate le deleghe a Veronica Mammì, assessora alle Politiche sociali, una possibilità di cui invece i giornali parlavano da tempo. Secondo i giornali si tratta di un rimpasto pre-elettorale con cui la Raggi avrebbe allontanato gli assessori meno allineati. In particolare il rapporto tra Raggi e Bergamo sarebbe peggiorato da agosto, quando il vicesindaco aveva criticato la scelta di Raggi di ricandidarsi; Cafarotti avrebbe invece pubblicato un post di sostegno sui social solo dopo essere stato invitato da farlo dallo staff della comunicazione di Raggi. | Virginia Raggi ha ritirato le deleghe al vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, e all’assessore allo Sviluppo economico, Carlo Cafarotti. |
Negli ultimi giorni la segnalazione di un caso di peste bubbonica in Cina ha generato titoli allarmisti e qualche catastrofica previsione su una sua possibile diffusione nel mondo, ma in realtà la peste – protagonista di alcune delle epidemie più gravi della storia dell’umanità – non se n’è mai andata, e contagia decine di persone ogni anno. Se affrontata con tempestività, è curabile con gli antibiotici: le autorità sanitarie periodicamente rassicurano sul fatto che i nuovi casi che emergono regolarmente, nonostante vadano presi seriamente, sono preoccupanti soltanto a livello locale, e non ci sono rischi di diffusioni più ampie. La persona che si è ammalata di peste in Cina è un pastore di Bayannur, un paese della Mongolia Interna, una regione settentrionale al confine con la Mongolia. Attualmente è in ospedale, isolato e in condizioni stabili. Le autorità locali hanno diramato un’allerta di terzo livello in città, che però non è particolarmente grave: durerà fino alla fine dell’anno. Già a novembre, peraltro, ad altre due persone era stata diagnosticata la peste nella Mongolia Interna: in quel caso era peste polmonare, un’altra manifestazione della malattia e peraltro l’unica contagiosa da uomo a uomo, attraverso i droplet. Sempre nei giorni scorsi, invece, altri due casi sono stati segnalati in Mongolia. | La peste non se n’è mai andata. La segnalazione di un nuovo caso in Cina ha provocato qualche titolo allarmista, ma ce ne sono centinaia ogni anno: è tutto sotto controllo. |
Glenn Frey, chitarrista, cantante e membro fondatore degli Eagles, è morto a New York lunedì 18 gennaio, per delle complicazioni dovute ad artrite reumatoide, colite ulcerosa acuta e polmonite. Frey era stato membro degli Eagles per tutto il tempo che suonarono insieme, cioè dal 1971 al 1980 e dal 1994 a oggi. Queste sono le sette canzoni degli Eagles che Luca Sofri, peraltro direttore del Post, aveva scelto per il suo libro Playlist. Eagles (1971, Los Angeles, California) Dipende da dove li guardate: la band più melensa del rock anni Settanta, o quella più rock dell’easy listening anni Settanta. Versione western, west coast, di quel che succedeva in quegli anni: capaci di grandi canzoni e coretti contagiosi senza sconfinare in eccessivi impegni. E qualunque cosa ne pensiate, detentori del primato di vendite di un singolo LP sul mercato americano, con una raccolta del 1976. | Sette canzoni degli Eagles. Scelte dal direttore del Post per il suo libro Playlist, qualche anno fa. |
Tra le migliori foto di animali della settimana, raccolte nell’abituale gallery del Post, ce n’è una che ritrae un momento molto frequente della vita di un capo di stato, e cioè quello in cui ci si deve prestare a incontri ravvicinati con animali di vario tipo: questa volta è il turno della cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha ospitato sulla propria spalla un grosso lemure. In un altro scatto notevole si vedono invece due pinguini incuriositi dalla (costosa) attrezzatura di un fotografo, al Vogelpark Marlow in Germania. Altre foto particolarmente riuscite mostrano cani molto fotogenici, bambini inconsapevoli e foche spaventate. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Ora non ti agitare. Pinguini incuriositi, bambini inconsapevoli e cani fotogenici, tra le migliori foto di animali della settimana. |
Jane McGonigal è una ricercatrice ed è l’autrice del libro “Superbetter: A Revolutionary Approach to Getting Stronger, Happier, Braver, and More Resilient—Powered by the Science of Games”. Qual è l’opposto di “gioco”? | I videogiochi contro la depressione. Possono essere utilissimi: decine di studi mostrano che le parti del cervello stimolate dai giochi sono esattamente quelle che determinano sintomi di ansia e depressione. |
La Festa della Repubblica italiana si celebra oggi, come ogni 2 giugno. La cerimonia più importante è a Roma, dove c’è la parata dei Fori Imperiali, davanti a Sergio Mattarella e alle più importanti cariche dello Stato, fra cui i ministri del governo che si è insediato ieri. Poco dopo le 9 è stata deposta una corona all’Altare della Patria, in in omaggio al Milite Ignoto; e sopra l’Altare della Patria sono passate le Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica dell’aeronautica militare. Dalle 10 c’è invece quella che il sito del Quirinale definisce Rivista Militare e che tutti noi conosciamo come “la parata del 2 giugno”. | Le foto della parata per la Festa della Repubblica. Riti militareschi, foto notevoli e nuove facce, visto che da ieri abbiamo un nuovo governo. |
Facebook ha aggiornato la sua applicazione Messenger per Android, con una nuova funzione per gestire direttamente al suo interno anche gli SMS oltre ai messaggi ricevuti tramite il social network. Il nuovo sistema consente di gestire le conversazioni all’interno di un’unica app, senza la necessità di passare di continuo da quella per gli SMS di Android a quella di Facebook. Per attivare la nuova opzione è sufficiente: | Facebook Messenger ora gestisce gli SMS, ma solo su Android. Per gestire tutti i messaggi in un'unica applicazione. |
Sull’ultimo numero dell’edizione statunitense di Vanity Fair c’è un articolo – pubblicato anche online – che si intitola “Tinder e l’alba dell’apocalisse delle relazioni” ed è stato scritto dalla giornalista e scrittrice Nancy Jo Sales. Nell’articolo, Sales racconta di come si stanno trasformando le relazioni tra le persone a causa della sempre maggiore diffusione delle nuove app e dei siti per incontrarsi e conoscersi, da Tinder a OkCupid. L’articolo di Vanity Fair è molto lungo e articolato: Nancy Jo Sales racconta di conversazioni che ha avuto con diversi ragazzi e ragazze sul modo in cui vivono le loro relazioni e su come usano Tinder e le altre app simili, ma riferisce anche diverse opinioni esperte sul merito e indaga con una certa profondità la questione. L’articolo non ha un’esplicita tesi di fondo, non è uno di quegli articoli dove-andremo-a-finire, ma molte delle situazioni descritte danno l’impressione che i servizi come Tinder siano usati prevalentemente per fare sesso e che questo stia in qualche modo danneggiando le relazioni sentimentali e intime tra le persone. | La scomposta reazione di Tinder a un articolo di Vanity Fair. L'account Twitter della famosa app per incontri ha risposto in modo un po' agitato a un articolo che rifletteva sul cambiamento delle relazioni. |
Alle 5.30 circa di martedì mattina c’è stato un guasto alla linea elettrica della stazione di Porta Garibaldi, uno dei principali snodi ferroviari di Milano. Il guasto ha causato grossi problemi ai treni di 13 linee che servono i dintorni di Milano e anche i Frecciarossa, i treni ad alta velocità di Trenitalia, hanno subito ritardi. Il guasto è stato risolto nella tarda mattinata e la circolazione dei treni è ripresa. | Un guasto alla linea elettrica della stazione di Porta Garibaldi, a Milano, ha causato problemi alla circolazione dei treni. |
Lunedì 4 gennaio, nel primo giorno di contrattazioni del 2016, il mercato azionario cinese è stato sospeso dopo avere perso il 7 per cento. La sospensione è effetto di una misura automatica decisa a settembre, dopo la grave crisi finanziaria che ha colpito la Cina in estate: quando la Borsa perde più del 5 per cento le contrattazioni vengono automaticamente sospese per 15 minuti; se poi la perdita prosegue oltre il 7 per cento, viene attivata una sospensione di un giorno intero. Oggi questa misura è stata adottata, per la prima volta. Tra la prima sospensione (quella da un quarto d’ora) e la seconda sono passati solo 7 minuti: secondo alcuni analisti la prima sospensione ha spaventato molto i piccoli azionisti, che si sono precipitati a vendere per timore che venisse azionata anche la seconda, di fatto avverando le loro stesse previsioni. I piccoli azionisti in Cina rappresentano circa l’80 per cento di tutti gli scambi finanziari. | La Borsa cinese ha iniziato malissimo il 2016. Ha perso il 7 per cento e le contrattazioni sono state sospese per l'intera giornata: cosa è successo?. |
Marcelo Burlon – County of Milan è un brand di moda fondato nel 2012 dall’argentino Marcelo Burlon, che in due anni e mezzo è riuscito a creare un’azienda che fattura oggi 20 milioni di euro l’anno e che distribuisce i suoi capi in 480 negozi di abbigliamento in tutto il mondo, arrivando alla moda per un percorso laterale e anomalo. Attualmente produce una linea donna, una linea uomo e una linea bambino. Dopo aver debuttato lo scorso gennaio all’interno di Pitti Uomo 87 a Firenze, la linea uomo è stata inserita ufficialmente nel calendario di Milano Moda Uomo, dove ha sfilato il 22 giugno. Marcelo Burlon è nato in Argentina, in Patagonia, da padre italiano e madre libanese. In Argentina il padre aveva una lavanderia e la madre lavorava nel turismo. Nel 1990 arrivò con la famiglia nelle Marche e i genitori iniziarono a lavorare in fabbrica. Dopo la terza media anche Burlon lavorava come operaio in settimana, e nel weekend faceva l’animatore nelle discoteche. Alla fine degli anni Novanta si trasferì a Milano per frequentare i corsi del MAS (Music, Arts and Show), e iniziò a fare selezione alla porta dei Magazzini Generali, un noto locale milanese frequentato spesso all’epoca da giovani stilisti (tra cui Domenico Dolce, Stefano Gabbana, Raf Simons e Riccardo Tisci), modelle e fotografi. Passò poi a occuparsi delle pubbliche relazioni del locale, creando una lista di contatti trasversali ai diversi ambienti della società milanese. Fu così che cominciò a lavorare con la moda: per un anno da Dolce&Gabbana e in seguito da Alessandro Dell’Acqua, dove si occupava di gestire le star internazionali che vestivano il marchio. E poi come organizzatore di eventi e deejay, facendosi conoscere più estesamente. | Chi è Marcelo Burlon e perché si parla di lui. Perché nella moda è una storia di successo economico, arrivata alle sfilate milanesi partendo dall'ingresso di una discoteca. |
Mentre siamo sempre in attesa di capire se, come, dove e quando i cinema eventualmente riapriranno (e per proiettare cosa), l’offerta di film, serie, miniserie, docuserie e mini-docuserie da vedere in streaming continua a essere assai ricca e varia. Al punto che ormai risulta piuttosto difficile raccapezzarsi tra le nuove uscite sulle tante piattaforme presenti. Ma, come dicono gli allenatori delle squadre di calcio con tanti giocatori, meglio avere tanta scelta che nessuna scelta. Come al solito, dunque, abbiamo scelto le più interessanti e attese tra le novità del mese, dove per novità si intendono contenuti che in Italia ancora non erano arrivati da nessun’altra parte. Si inizia già oggi con una serie meditativa, poi ne arriveranno una apocalittica tratta da un romanzo di Stephen King e, tra qualche giorno, le attese WandaVision e The Undoing. Ma a gennaio ci saranno anche una miniserie documentaria sul serial killer noto come Night Stalker e una di Martin Scorsese su una sua amica e concittadina. E i film Pieces of a Woman, One Night in Miami e La nave sepolta. | 10 nuove cose da guardare in streaming a gennaio. Da oggi una serie sulla meditazione e un documentario su John Belushi, più avanti le serie "WandaVision" e "The Undoing" e i film "Pieces of a Woman" e "One Night in Miami". |
Merle Haggard è morto il giorno del suo 79esimo compleanno, il 6 aprile 2016, nella sua casa di Palo Cedro, in California, per le complicazioni dovute a una polmonite. È stato uno dei cantanti statunitensi di musica country più famosi e apprezzati, ha vinto tre Grammy (i più famosi premi discografici americani) ed è conosciuto soprattutto per le canzoni che raccontano la sua vita in carcere e per gli inni politici populisti: in particolare per Mama Tried e Okie From Muskogee. Mama Tried | È morto Merle Haggard, grande cantante country. Il giorno del suo 79esimo compleanno; era famoso per le canzoni sul carcere e per le critiche alla contro-cultura degli anni Sessanta. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 347 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 250.103. I morti totali registrati sono 35.203, 13 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 43 (una in più di ieri) e quelle in altri reparti sono 771 (8 in meno di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 26.631 per un totale dall’inizio dell’epidemia di 4.273.957 casi e 7.212.207 tamponi effettuati. Il maggior numero di contagi oggi è stato registrato in Lombardia: 76. Seguono Veneto (63), Emilia-Romagna (44), Piemonte (31) e Sicilia (28). Solo in Sardegna e in Molise oggi non sono stati registrati nuovi casi di contagio. Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Teramo (29), Mantova (20), Treviso (18), Venezia (18), Roma (15), Padova (11) | I dati di oggi, sabato 8 agosto, sul coronavirus in Italia. |
Intorno alle 16 si è concluso il primo incontro fra dirigenti del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle per cercare di formare un nuovo governo, dopo la crisi avviata due settimane fa dalla Lega. Entrambe le delegazioni hanno fatto sapere che l’incontro è andato bene. Il capogruppo del PD alla Camera, Graziano Delrio, ha detto che c’è stata «ampia convergenza sui punti dell’agenda ambientale e sociale», mentre Repubblica attribuisce a Delrio e al vicesegretario Andrea Orlando la dichiarazione «Non c’è niente di insormontabile». Fonti del M5S hanno confermato al Corriere della Sera che il clima dell’incontro è stato costruttivo, ma hanno fatto sapere che la riforma costituzionale che taglia il numero dei parlamentari – che il M5S ha messo in cima alle proprie priorità, e a cui il PD si è opposto fin dall’inizio – rimane «un punto fondamentale» per trovare un compromesso. Poco dopo la fine dell’incontro, Orlando, Delrio e il capogruppo al Senato Andrea Marcucci hanno diffuso una nota piuttosto conciliante sulla riforma: «Noi siamo sempre stati e rimaniamo a favore del taglio dei parlamentari. Siamo disponibili a votare la legge ma riteniamo che vada accompagnato da garanzie costituzionali e da regole sul funzionamento parlamentare». | Si è concluso il primo incontro fra PD e M5S per cercare di formare un nuovo governo. E sembrano tutti abbastanza soddisfatti e ottimisti. |
Questa mattina alle 9.30 circa è cominciata al Senato la discussione sul voto di fiducia chiesto dal governo sul maxi-emendamento interamente sostitutivo del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, su cui ieri è stato trovato un accordo tra PD e NCD all’interno della maggioranza di governo. Rispetto al ddl Cirinnà, dal maxi-emendamento sono stati tolti gli articoli relativi alla stepchild adoption e all'”obbligo di fedeltà“. Il voto di fiducia si terrà a partire dalle 17.15. Lo streaming della discussione al Senato: | Il voto di fiducia sulle unioni civili in streaming. Sono in corso le dichiarazioni di voto, la prima chiama si terrà alle 17.15. |
Settembre è un mese di buoni propositi, cose che iniziano, tanti nuovi libri e festival letterari. A Torino e a Novara c’è il Circolo dei lettori che questo mese comincia la sua programmazione di incontri, letture, concerti e feste con due festival: Scarabocchi, una novità di quest’anno, a Novara, e Torino Spiritualità, che invece è arrivato alla quattordicesima edizione. Giorni Selvaggi, dal 10 settembre Giorni Selvaggi è il nome di un ciclo d’incontri in gran parte dedicati a scrittori stranieri che il Circolo dei lettori organizza dall’anno scorso insieme al Consorzio Librerie Torinesi Indipendenti, alla Scuola Holden, alle biblioteche civiche della città e a TorinoReteLibri. La rassegna andrà avanti fino alla fine del 2018 e anche nel 2019: non si sanno ancora tutte le date e gli ospiti, ma molti sì. | A settembre il Circolo dei lettori fa tantissime cose. Se state a Torino o a Novara, potete andare a sentire che tipa è Jhumpa Lahiri, fare action painting sui pattini a rotelle e riflettere su quando vale la pena dire "No". |
La serata di venerdì a Sanremo è stata soprattutto quella della vittoria di Lele nella categoria “nuove proposte”, con la canzone “Ora mai”; ma è stata quella che ha visto l’eliminazione di grandi nomi come Al Bano, Gigi D’Alessio, Ron e Giusy Ferreri. Sono rimasti in gara 16 cantanti, che si sfideranno nella finale di questa sera: la classifica di ieri sera verrà azzerata e si rifarà una nuova votazione con le stesse modalità. Tra gli ospiti notevoli di ieri ieri c’era la modella Marica Pellegrinelli – nota fra le altre cose anche per essere sposata con il cantate italiano Eros Ramazzotti – il DJ tedesco Robin Schulz, la compagnia italiana di teatro sperimentale dei Kitonb e Gaetano Moscato, una delle persone rimaste ferite nell’attentato terroristico avvenuto a Nizza a luglio 2016. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Sanremo, le migliori foto della quarta serata. Le smorfie di Giorgio Moroder, il selfie fra conduttori e Francesco Gabbani vestito da gorilla, tra le foto più belle di ieri. |
Il governo si è rimangiato – per la terza volta, tipo – il taglio delle province, dopo averlo promosso e ritirato, paventato e poi modificato e ammorbidito. Il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Donato Bruno, ha proposto un emendamento che sopprime la norma istituita nella scorsa sessione della commissione. Una norma che decretava l’abolizione di appena quattro province e che naturalmente era stato lui stesso a proporre e firmare. Stavolta, la cosa più divertente – diciamo così – sta nei commenti e nelle reazioni della stessa maggioranza. Questa Jole Santelli, vicepresidente dei deputati PDL. | Oggi è un giorno pari. Quindi il governo si è rimangiato il taglio delle province. |
Secondo gli ultimi dati diffusi venerdì dalla Protezione Civile, in Italia le persone risultate positive al test per il coronavirus (SARS-CoV-2) sono 4.636, comprese quelle “guarite” (523, 109 in più rispetto a ieri) e quelle morte (197, 49 più di ieri). Le regioni italiane più interessate continuano a essere la Lombardia con 2.612 casi positivi totali, l’Emilia-Romagna con 870 casi, e il Veneto con 488. Negli ultimi giorni la situazione si è complicata in particolare in alcune province lombarde, dove il numero dei casi positivi sta continuando a crescere in misura significativa. In Lombardia le persone attualmente positive sono 2.008, di cui 1.622 ricoverate con sintomi, 309 in terapia intensiva e 77 in isolamento domiciliare. | Gli ultimi dati sul coronavirus in Italia. Venerdì il numero dei nuovi contagi ha superato il record del giorno precedente, e c’è anche il numero massimo di decessi in un giorno. |
La sveglia mattutina è un dramma per molti. Dividere le persone nel classico modo – “nottambuli” e “mattinieri” – non è sufficiente: la casistica è più varia, soprattutto all’interno della categoria di coloro che posticipano la sveglia con il tasto snooze. C’è chi imposta sette sveglie perché sa che spegnerà le prime tre durante il dormiveglia senza nemmeno accorgersene; chi mette il cellulare o la sveglia lontano dal letto così è costretto ad alzarsi per spegnerli, ma spesso torna sotto le coperte “ancora cinque minuti”; e chi ne punta una sola, un’ora prima dell’orario in cui deve alzarsi, ma la posticipa ogni dieci minuti fino al momento in cui non è indispensabile uscire dal letto (se non è già troppo tardi). | Ancora cinque minuti. Posticipare la sveglia usando la funzione "snooze" è un'abitudine comune, ma non fa bene e non ci rende più riposati. |
Durante la cerimonia di consegna degli Oscar, che si è tenuta domenica sera a Los Angeles (California), Lady Gaga si è esibita in un medley di canzoni tratte dal musical “Tutti insieme appassionatamente” (“The Sound of Music”, nella versione originale), per festeggiare i 50 anni del film. L’attrice Julie Andrews, protagonista del film, ha apprezzato molto e ha abbracciato Lady Gaga alla fine della sua esibizione. | Lady Gaga agli Oscar – video. Ha cantato un medley per i 50 anni di "Tutti insieme appassionatamente": Julie Andrews ha apprezzato. |
Frankenstein, il romanzo che racconta la storia di come lo scienziato Victor Frankenstein portò in vita un mostro composto da parti di diversi cadaveri, è considerato dalla maggior parte dei critici il primo romanzo di fantascienza della storia. Fu scritto tra il 1816 e il 1817 dall’autrice inglese Mary Shelley, nota anche in quanto moglie del poeta romantico Percy Bysshe Shelley. Il sottotitolo originale è Il moderno Prometeo: nella mitologia greca Prometeo è il titano che crea l’umanità modellando il primo uomo dall’argilla e che poi viene punito da Zeus per avergli dato il fuoco. L’espressione “Prometeo moderno” fu inventata dal filosofo Immanuel Kant, che la usò per descrivere Benjamin Franklin per via dei suoi esperimenti con l’elettricità. Il frontespizio della prima edizione di Frankenstein, nel 1818 (Wikimedia Commons) | 8 cose su “Frankenstein”. Per esempio che non è il nome del mostro come si pensa di solito: Mary Shelley ebbe l'idea di scriverlo 200 anni fa durante una sfida letteraria. |
Il TAR del Lazio ha sospeso il decreto con cui era stata nominata dal ministero della Salute la commissione che si era occupata del trattamento Stamina, il controverso “metodo” basato sulle staminali somministrato a decine di pazienti con malattie gravi, per lo più non curabili. Il ricorso era stato presentato dal presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni. Avendo accolto il ricorso, di fatto il TAR ha anche sospeso il giudizio della Commissione, che aveva bocciato il trattamento Stamina stabilendo che non fosse proseguita la sua sperimentazione. Stamina Foundation aveva contestato la composizione della Commissione, accusando gli esperti che ne facevano parte di non essere imparziali e di essersi espressi già in passato sul trattamento prima di essere nominati. | Che cosa ha deciso il TAR su Stamina. Ha accolto il ricorso di Davide Vannoni e di conseguenza è sospesa la bocciatura del trattamento con staminali da parte dei commissari del ministero della Salute. |
Questa settimana escono diversi film, tra cui molti italiani. Esce Acciaio, del regista Stefano Mordini (Provincia meccanica), tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Avallone, libro vincitore del Premio Campiello nel 2010 e tradotto in 18 lingue. È la storia dell’amicizia tra due ragazze, Anna e Francesca, che vivono nei quartieri popolari di Piombino, dove la maggior parte degli abitanti sono operai delle acciaierie Lucchini. | I film della settimana. Quello tratto da Acciaio di Silvia Avallone, l'esordio di una regista israeliana e l'ultimo Twilight: tutti i trailer. |
È morto B.B. King, uno dei più famosi e apprezzati musicisti blues al mondo, ma anche cantautore e formidabile chitarrista (la sua “Lucille”, una chitarra Gibson ES-355 nera, era famosa quasi quanto lui). Era statunitense e aveva 89 anni; è morto a Las Vegas, come ha fatto sapere il suo avvocato: soffriva di diabete da molti anni anni e lo scorso aprile era stato ricoverato in ospedale. Il vero nome di B.B. King era Riley B. King. Era nato il 16 settembre del 1925 a Itta Bena, nello stato del Mississippi. Da bambino aveva lavorato nei campi di cotone e si era avvicinato alla musica cantando gospel in chiesa e studiando in una scuola locale. Nel 1943 si trasferì a Indianola, Mississippi, e poi in autostop a Memphis, Tennessee, dove imparò a suonare la chitarra (con uno stile unico e molto riconoscibile) con il cugino Bukka White e a suonare dal vivo alla radio di Memphis. Qui cominciò a usare il nome “Beale Street Blues Boy”, abbreviato infine in “B.B.”. | È morto B.B. King. È stato uno dei più grandi musicisti e cantautori blues statunitensi, aveva 89 anni. |
Il social network TikTok, usato principalmente per la condivisione di video brevi, ha fatto sapere di aver trovato un accordo per rispettare le richieste del Garante della privacy, l’autorità italiana per la protezione dei dati personali. A partire dal 9 febbraio TikTok chiederà a tutti gli utenti italiani di inserire di nuovo la propria data di nascita per continuare a usare l’applicazione e chiunque dirà di avere meno di 13 anni verrà bloccato. In un comunicato il Garante della privacy ha detto che il social network si impegnerà a fare ulteriori verifiche sull’età, anche utilizzando l’intelligenza artificiale e migliorando i sistemi a disposizione. È invece già stato introdotto dal 25 gennaio un pulsante che permette agli utenti di segnalare persone che sembrino avere meno di 13 anni. | TikTok ha trovato un accordo con il Garante della privacy. |
Domenica sera Giuliano Amato, ospite da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, ha fatto accenno alla “piramide demografica” per spiegare in parte la situazione di difficoltà economica del nostro paese. La piramide demografica, utilizzata in statistica, è una rappresentazione grafica della popolazione per classe d’età che descrive l’andamento demografico, generalmente distinguendo tra maschi e femmine. Sull’asse verticale vengono raffigurate le classi di età, mentre in ascissa – l’asse orizzontale – viene rappresentata la numerosità della popolazione della classe di età in questione. Come ricordava Amato, una piramide larga alla base e stretta sulla cima rappresenta una popolazione in crescita, con un elevato potenziale di forza lavoro per il futuro. Viceversa una piramide più corposa nella parte superiore è la raffigurazione di un paese in declino demografico e con probabili problemi di spesa previdenziale. Più la concentrazione si sposta verso l’alto più il tema delle pensioni diventa attuale, se non urgente, e in Italia ne sappiamo qualcosa. | Che cos’è una piramide demografica. Ne ha parlato ieri Giuliano Amato a Che tempo che fa: semplificando, è un disegno che dice quanti saremo e come staremo (male, nel caso dell'Italia). |
«La crisi finanziaria europea ha chiuso il cerchio ed è tornata al problema da cui era partita più di un anno fa» scrive il Wall Street Journal oggi: «Come salvare il guasto stato greco dal finire i soldi». Secondo i responsabili dell’Unione Europea ascoltati dal giornale alla Grecia serviranno 30 miliardi di euro di finanziamente ulteriori per affrontare il 2012. La notizia dell’uscita della Grecia dall’Euro, seminata dalla rivista tedesca Spiegel nei giorni scorsi e smentita dal governo greco, è il sintomo dell’agitazione che la crisi greca sta diffondendo nel resto del continente. Una nuova riunione dei ministri delle finanze a Bruxelles la settimana prossima – e preceduta da colloqui informali venerdì scorso a Lussemburgo – avrà al centro il problema, ma secondo il Wall Street Journal un accordo sul da farsi è molto lontano. In Germania in particolare l’opposizione a nuovi aiuti europei per la Grecia è molto forte, come è forte la consapevolezza che non si tratti di un problema destinato a scomparire presto comunque. Ma l’alternativa è una bancarotta che potrebbe avviare una crisi bancaria internazionale più grande anche di quella seguita al fallimento di Lehman Brothers nel 2008. | Che facciamo con la Grecia? i paesi dell'Unione Europea in contatto continuo sul riaccendersi della crisi greca: la Germania non si fida. |
Gli abitanti di Città del Messico erano soliti fare una battuta: con questo inquinamento l’unica cosa che può sopravvivere in cielo sono gli aeroplani. La capitale del Messico è nota ai più per gli alti livelli di inquinamento dell’aria dovuti a un parco macchine datato e alle dimensioni della conurbazione, nella quale vivono oltre 20 milioni di persone. Eppure, da qualche anno le cose stanno migliorando e non è raro che a Città del Messico l’aria diventi respirabile, o quasi. La nube color ocra di inquinamento continua a sovrastare la città, ma l’Economist segnala questa settimana una netta diminuzione della concentrazione di ozono, uno degli elementi inquinanti che gli esperti solitamente tengono d’occhio per valutare la qualità dell’aria nelle città. I livelli di ozono si sono dimezzati rispetto ai primi anni Novanta, quando l’aria ha raggiunto uno dei picchi di maggiore inquinamento. All’epoca, il limite di legge di 0,11 parti di ozono per milione nell’aria veniva superato per almeno un’ora, nove giorni su dieci. Lo scorso anno, invece, i livelli sono rimasti al di sotto del limite per la metà dei giorni e così la gente è tornata a fare jogging nei parchi e numerose specie di uccelli sono tornati a volare sulla città, facendo concorrenza agli aeroplani. | L’aria pulita di Città del Messico. Pulita pulita non ancora: ma il proverbiale inquinamento della capitale messicana è in costante diminuzione. |
Domenica 10 gennaio è morto David Bowie, fra i più famosi e importanti musicisti della storia del rock. Era malato di cancro. Solo pochi giorni fa, venerdì, era uscito il suo ultimo disco, Blackstar, che era già recensito molto positivamente dai critici: in molti, prima della notizia della sua morte, avevano scritto che Blackstar sembrava inaugurare una nuova fase creativa della carriera di Bowie, insieme al disco precedente, The Next Day, uscito nel 2013 dopo dieci anni in cui Bowie si era praticamente ritirato. In occasione dell’uscita di Blackstar il sito Consequence of Sound, tra i più importanti magazine di musica americani, aveva chiesto ai suoi giornalisti Blake Goble, Cap Blackard, Pat Levy, Lior Phillips e David Sackllah di compilare una classifica ordinando tutti e 28 i dischi in studio di Bowie dal migliore al peggiore (per quanto si possa definire tale un suo disco). Per ogni disco, Consequence of Sound ha spiegato quale ruolo abbia avuto nella carriera di Bowie, da cosa sia stato influenzato e in generale ha raccontato le storie dietro la sua produzione. Al primo posto della classifica c’è The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars, probabilmente il più famoso di Bowie, mentre al fondo della classifica sono finiti soprattutto i dischi di Bowie tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila, considerati i suoi meno riusciti. Nella classifica sono stati inclusi anche i due dischi registrati dai Tin Machine, il gruppo creato da Bowie dopo il grande successo degli anni Ottanta, e il successivo periodo di stallo creativo che attraversò. | Tutti i dischi di David Bowie, dal migliore in giù. Una classifica argomentata di tutti gli album che il magazine "Consequence of Sound" aveva messo insieme per l'uscita di "Blackstar". |
Laterza ha pubblicato il libro Londra Italia di Enrico Franceschini, giornalista di Repubblica, da più di dieci anni corrispondente da Londra. Nel libro Franceschini racconta le storie di successo di alcuni rappresentanti della comunità italiana a Londra, composta da almeno mezzo milione di persone che si trasferiscono in cerca di lavoro in un ambiente molto diverso dall’Italia che siamo abituati a conoscere. E in partticolare in questo capitolo, intitolato Il ragazzo prodigio del “Financial Times”, descrive la storia di Ferdinando Giugliano, conosciuto da studente napoletano a Oxford e diventato a soli 27 anni tra gli editorialisti del quotidiano londinese Financial Times (e nel frattempo, tornato in Italia da dicembre a fare il commentatore di economia su Repubblica). *** | Come si diventa editorialisti del Financial Times a 27 anni. Ed essendo italiani, per giunta: nel libro sugli italiani a Londra di Enrico Franceschini c'è anche la storia di Ferdinando Giugliano. |
Il 2020 della raccolta delle facce note è iniziato con la cerimonia dei Golden Globe, gli importanti premi per cinema e tv assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, dove si sono visti attori famosi e famosissimi: a seguire ne trovate alcuni particolarmente degni di essere fotografati, come Patricia Arquette, Joaquin Phoenix e Beyoncé e Jay-Z, mentre qui trovate una raccolta più estesa delle foto più belle della serata. Nelle ultime ore invece si parla molto della decisione del principe Harry e Meghan Markle di essere più indipendenti dalla famiglia reale, annunciata il giorno dopo la loro prima uscita pubblica del 2020 all’ambasciata canadese, per ringraziare dell’ospitalità di cui hanno goduto durante le loro vacanze natalizie. Poi valeva la pena fotografare Will Smith davanti alla Tour Eiffel, Rose McGowan al processo di Harvey Weinstein, un’ex ginnasta di 99 anni e Justin Trudeau con la barba, tra gli altri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Justin Trudeau con la barba, Giuseppe Conte con Khalifa Haftar, qualcuno di quelli ai Golden Globe e quei due di cui si parla da giorni, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana. |
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