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L’introduzione di una “flat tax” al posto dell’attuale imposta sul reddito, l’IRPEF, è da ieri è uno dei punti ufficiali del programma della coalizione di centrodestra. Lo hanno annunciato i leader della coalizione, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni che si sono incontrati domenica nella villa di Berlusconi ad Arcore, vicino Milano. Il centrodestra promette di dimezzare l’imposta sui redditi per milioni di cittadini e, nel contempo, assicura che riuscirà a recuperare miliardi di euro di evasione fiscale. Una “flat tax” come quella che vorrebbe introdurre il centrodestra è un’imposta con aliquota unica, in cui la percentuale che viene pagata in tasse è fissa e non cresce con l’aumentare dell’imponibile. Nel caso di una flat tax sul reddito, la percentuale pagata in tasse da chi guadagna diecimila euro è uguale a quella di chi ne guadagna centomila, anche se deduzioni e detrazioni per i redditi più bassi possono contribuire a rendere la flat tax in qualche misura progressiva (chi guadagna di più paga in tasse in maniera più che proporzionale). | Cos’è la “flat tax” proposta dal centrodestra. Prevede un'imposta sul reddito ad aliquota unica e secondo i suoi sostenitori avrebbe solo effetti positivi, ma ci sono dei ma. |
Sono stati annunciati i vincitori dei Sony World Photography Awards, che dal 2007 sono uno dei più importanti concorsi annuali di fotografia al mondo. Alys Tomlinson è stata premiata come miglior fotografo dell’anno tra i professionisti, con la sua serie Ex-voto, nella quale raccoglie foto scattate in luoghi di pellegrinaggio, a Lourdes (Francia), Ballyvourney (Irlanda) e Grabarka (Polonia). Veselin Atanasov, dalla Bulgaria, ha vinto invece il corrispettivo premio nella categoria Open, con la foto Early autumn (Inizio autunno), che ritrae il parco nazionale di Balkan. Il concorso è diviso in quattro competizioni diverse: una per fotografi professionisti (che a sua volta ha dieci categorie); una “Open” per fotografi dilettanti e appassionati di fotografia (anche questa divisa in dieci categorie, i vincitori erano già stati annunciati a marzo); “Youth” per ragazzi e ragazze dai 12 ai 19 anni (ha vinto la statunitense Meghan Johnson, che ha 16 anni); e infine la categoria Student Focus, aperta agli studenti di fotografia di tutto il mondo (vinta dal canadese Samuel Bolduc, 20 anni). Da oggi i lavori dei vincitori e dei finalisti saranno esposti alla Somerset House di Londra fino al 6 maggio. | Le foto che hanno vinto i Sony World Photography Awards. Immagini bellissime da uno dei più famosi concorsi annuali di fotografia al mondo. |
Guy Trebay, giornalista del New York Times che si occupa di “moda, cultura e stile”, ha scritto sabato per la sezione viaggi del quotidiano una sua raccolta di consigli per chi visita Milano, a cui ha premesso un’opinione piuttosto drastica sulla città, per quanto il titolo del pezzo sia “Come mi sono innamorato di Milano“. Trebay condivide i difetti noti della città – tempo schifoso in ogni stagione, weekend desolati con i milanesi che fuggono – e ci aggiunge un suo giudizio sulla scarsa creatività proprio sul terreno della moda, di cui Milano va tanto orgogliosa. Ricordando come quando scrisse cose critiche in questo senso, ci furono polemiche vivaci sui giornali, attacchi sul Corriere della Sera e altre ritorsioni, a dimostrazione del livello di interessi della stampa italiana. Ora però è passata, dice Trebay e “io e Milano abbiamo fatto pace”. | Milano secondo il New York Times. Fa abbastanza schifo, e si salvano dei negozi ignoti alla redazione del Post. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.959 casi positivi da coronavirus e 37 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.658 (36 in più di ieri), di cui 525 nei reparti di terapia intensiva (14 in più di ieri) e 4.133 negli altri reparti (22 in più di ieri). Sono stati analizzati 81.254 tamponi molecolari e 141.832 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 7,12 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,12 per cento. Nella giornata di sabato i contagi registrati erano stati 6.855 e i morti 54. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Sicilia (1.369), Emilia-Romagna (605), Toscana (528), Veneto (513) e Lombardia (447). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, domenica 29 agosto. |
Nella raccolta delle persone da fotografare in settimana c’è l’immancabile famiglia reale britannica, in grado di offrire spesso un numero assai elevato di momenti fotogenici: negli ultimi giorni meritavano la duchessa di Cambridge, Kate Middleton, e quella di Cornovaglia, Camilla. C’è materiale anche per i più nostalgici: Thelma e Louise dell’omonimo film in un drive-in e Bran Stark del Trono di Spade (ovvero rispettivamente Geena Davis e Susan Sarandon e Isaac Hampstead Wright). Per finire, la numerosa famiglia di Alec Baldwin, un paio di Backstreet Boys e il Papa e “Spider-Man”. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Il Papa e "Spider-Man", Thelma e Louise e Bran Stark, tra quelli da fotografare in settimana. |
I grandi magazzini e le catene di moda sono stati duramente colpiti dalla pandemia da coronavirus perché le persone hanno comprato meno vestiti e perché sono rimasti chiusi a lungo: molti hanno dovuto affrontare grosse perdite, licenziamenti, altri hanno chiesto l’amministrazione straordinaria o hanno addirittura chiuso. Tra tutti spicca invece il caso di Primark, una catena di fast fashion irlandese con 387 negozi in tutto il mondo. Primark non vende online e le sue perdite sono state ingenti nei quasi tre mesi di chiusura, pari a 2 miliardi di sterline di mancate vendite (circa 2,2 miliardi di euro) e a 650 milioni di sterline (oltre 728milioni euro) di mancati profitti; dopo la riapertura, però, i clienti hanno fatto la fila per entrare in negozio e i ricavi sono tornati quasi ai livelli pre-pandemia. Secondo alcuni analisti il successo sarebbe dovuto alla filosofia che ha guidato Primark sin dalla fondazione: i prezzi bassissimi e imbattibili dai rivali, che spingono a comprare in massa e continuamente. – Leggi anche: Primark in Italia | Primark resiste al coronavirus senza vendere online. La grande catena di abbigliamento contrasta la crisi rifiutando l'e-commerce e affidandosi ai prezzi bassi e alla fedeltà dei clienti. |
La sezione di San Francisco dell’FBI sta indagando da mesi su un grosso caso di furti di vino pregiato in California e sul conseguente contrabbando di vino nel resto degli Stati Uniti. I vini in questione sono molto rari ed estremamente costosi, al punto che una bottiglia può costare anche più di una macchina e basta rubarne poche bottiglie per accumulare un ricco patrimonio. Da dove comincia il caso Nella notte di Natale del 2014 la porta del ristorante francese French Laundry, che si trova nella contea californiana di Napa, famosa per i suoi ottimi vini, è stata scassinata con un piede di porco e il sistema di allarme è stato accuratamente disattivato. I ladri (non si sa con esattezza quanti fossero) hanno impiegato poco tempo a compiere il furto: sapevano cosa volevano e dove trovarlo. Il French Laundry non è un ristorante qualsiasi: ha tre stelle Michelin e oltre a essere rinomato per la sua cucina è famoso anche la sua cantina piena di vini pregiati. I ladri hanno rubato del Dom Pérignon, del Cabernet Sauvignon della Napa Valley Estate Screamin Eagle (una casa di produzione californiana) e parecchie bottiglie di Pinot nero dell’azienda francese Domaine de la Romanée-Conti, uno dei più prestigiosi in circolazione. Sono state rubate in tutto 73 bottiglie per un totale di 300 mila dollari, quasi 275 mila euro. I ladri sapevano anche quali bottiglie scegliere, tra le molti disponibili: per questo il furto è stato da subito considerato “su commissione”. | I furti di vino. In California vanno avanti da mesi nei ristoranti più prestigiosi, il vino più ambito è un costoso Pinot nero: secondo l'FBI è un'unica banda di ladri. |
Massimo Mucchetti, senatore del PD ed ex giornalista del Corriere della Sera, scrive oggi proprio sul Corriere una cosa a metà tra una lettera al direttore e un articolo di opinione, nel quale elenca 10 questioni sulle quali secondo lui i candidati alla segreteria del PD farebbero bene a esprimere posizioni chiare. Oggi e domani il PD riunirà la sua assemblea nazionale per discutere e decidere le regole con cui andare al congresso. Caro direttore, il congresso del PD interpella anche chi, come il sottoscritto, ha accettato un impegno nelle istituzioni senza avere alle spalle una militanza nel partito. Con l’assemblea di oggi il PD concluderà la partita a scacchi sulle regole. Meno male. Per capirla, la si capiva. Ma un’introduzione troppo lunga potrebbe far temere un libro debole sul seguito. Poi ché questo non sarebbe augurabile, ti chiedo ospitalità per porre, ai candidati alla segreteria del PD, 10 punti che sfidano la cultura di governo del primo partito italiano. | Il questionario Mucchetti. Il senatore del PD propone agli aspiranti leader del partito dieci questioni su cui rispondere. |
Da mesi gli esperti di moda erano certi che l’evento più importante della London Fashion Week – la Settimana della moda in cui i marchi britannici presentano a Londra le collezioni autunno inverno 2018/2019 – sarebbe stata la sfilata di Burberry, l’ultima disegnata dallo stilista Christian Bailey, alla direzione creativa da 17 anni e artefice della sua rinascita: e invece è arrivata la Regina, a un’altra sfilata, e gli ha rubato la scena. Elisabetta II ha assistito in prima fila – con a fianco la direttrice di Vogue americano Anna Wintour – alla sfilata del britannico Richard Quinn, che martedì ha chiuso la Settimana della moda iniziata il 16 febbraio. Ogni tanto il posto di Wintour era preso da Angela Kelly, che confeziona gli abiti della regina: per l’occasione un tailleur con gonna azzurrino con borsetta, scarpe e guanti neri, non proprio in linea con la collezione di Quinn, fatta di impermeabili di pelle con zip, caschi fluorescenti ed esagerati abiti floreali. Alla fine la regina gli ha consegnato il Queen Elizabeth II Award for British design, assegnato per la prima volta da Kelly insieme al sindacato degli stilisti britannici. | Cosa si è visto alle sfilate di Londra, oltre alla Regina. Le foto più belle della Settimana della moda britannica, con l'ultima sfilata dello stilista che ha riportato al successo Burberry. |
Giuseppe De Rita, sociologo e fondatore dell’istituto Censis, scrive oggi sul Corriere della Sera della necessità di una classe efficiente e competente di funzionari e tecnocrati che applichino concretamente le decisioni della politica, declinandole alla loro attuazione pratica e sapendo come farlo. Una “burocrazia” nel senso neutro dell’espressione, oggi soppiantato da capro espiatorio di ogni inefficienza. Quando la politica traduce le sue ambizioni di primato in specifiche decisioni di sviluppo e di riforma, si ritrova fatalmente a fare i conti con la loro necessaria implementazione, con i modi cioè in cui esse possano essere trasposte in comportamenti e fatti concreti. Si ritrova quindi a doversi affidare agli ambienti tradizionalmente «specialisti» dell’implementazione: a una ristretta cerchia oligarchica; o a ristretti circuiti tecnocratici; o alla tradizionale burocrazia, titolare dei minuti poteri quotidiani. Una politica che non possa contare su una sua oligarchia, su una sua tecnocrazia, su una sua buona burocrazia, è una politica letteralmente inerme, destinata a restare su un decisionismo di massima, talvolta puro esercizio di annuncio. Se si legge in controluce l’attuale realtà politica italiana si possono intravedere i segni di un tale pericolo di inermità. L’attuale governo si è molto speso nel ribadire e rilanciare la decisionalità della politica, ma non scattano i processi di sua implementazione: la burocrazia, tradizionale «intendenza», non segue, perché si è strutturalmente spappolata (tanto per fare un esempio, colpisce il quasi nullo contributo del ministero della Pubblica istruzione sul confezionamento del cosiddetto Piano scuola); la tecnocrazia tende a confinarsi nei propri settori elettivi senza più rischiare innovazioni su temi che tecnici non sono (in fondo scontando l’infelice esperienza di alcuni governi a forte caratura tecnocratica); e l’oligarchia non è cosa (soggetto e potere) che si formi solo concentrando le decisioni in poche persone fidate, di solito più propense a fare cerchio magico che a connettersi con la molteplicità dei poteri che è tipica della realtà italiana. | Ci vuole più burocrazia. Quella buona, quella che fa funzionare le cose: perché se no il governo Renzi fatica in concretezza, scrive Giuseppe De Rita sul Corriere. |
Uno dei generi letterari più popolare degli ultimi anni tra i giovani cinesi – soprattutto tra le studentesse – sono i danmei (letteralmente “indulgere nella bellezza”): sono racconti su storie sessuali e sentimentali tra persone dello stesso sesso diffusi esclusivamente online, dato che nessuna casa editrice li stamperebbe a causa della censura e delle leggi contro la pornografia. I danmei sono il corrispettivo cinese della cosiddetta slash fiction, un sottogenere della fan fiction, le storie con protagonisti personaggi letterari o di fantasia famosi scritti dai fan: i protagonisti sono due o più personaggi di sesso maschile, con tratti effeminati ma presentati comunque come eterosessuali. Alcuni provengono dai cartoni e dalla letteratura orientale, altri invece riflettono l’influenza della tv occidentale in Cina: per esempio l’attore Benedict Cumberbatch, che interpreta Sherlock in una serie tv di BBC, è diventato una figura di culto dei danmei. I danmei circolano solitamente in formato fotografico o audio e non testuale, così da rendere ancora più difficile per i censori di individuare le parole proibite attraverso i software di lettura. Proprio per evitare la censura, le persone che in Cina leggono narrativa online sono sempre di più. Yang Chen, direttore generale di China Reading, una delle più importanti case editrici online cinesi, ha detto all’Economist che oggi circa 275 milioni di cinesi leggono racconti e romanzi su internet. Secondo Katrien Jacobs, esperta di pornografia online cinese dell’università di Hong Kong, in ogni classe delle scuole superiori e delle università della Cina, c’è almeno una persona che legge abitualmente i danmei: se così fosse si tratterebbe di centinaia di migliaia di persone. Oltre all’amore omosessuale, questi romanzi affrontano anche altri tabù, come l’incesto, il sesso con una persone deforme o con grandi differenza d’età. Attraggono lettrici – in gran parte eterosessuali e che si auto-definiscono funu, “ragazze marce” – perché rappresentano «un senso di ribellione» sia verso una cultura che fino al 2001 considerava per legge l’amore omosessuale una malattia mentale, sia verso una concezione della donna obbediente e pudica. | Cosa sono i danmei, libri cinesi su ragazzi per ragazze. Sono romanzi illustrati sui rapporti sessuali e sentimentali tra maschi, pubblicati solo online per sfuggire alla censura: vanno tantissimo tra le ventenni. |
Si è conclusa la 69esima edizione del festival di Cannes: la Palma d’oro è stata assegnata al film I, Daniel Blake del 79enne regista britannico Ken Loach. Il Gran Premio della giuria è stato assegnato a Juste la fine du monde del 27enne regista canadese Xavier Dolan. Il premio per il miglior regista è stato assegnato ex aequo al regista francese Olivier Assayas per Personal shopper e al regista rumeno Cristian Mungiu per Bacalaureat. Il premio per la miglior sceneggiatura è stato assegnato al regista iraniano Asghar Farhadi per il film Forushande. La filippina Jaclyn Jose è stata premiata come miglior attrice per il film Ma’ Rosa. Il premio per il miglior attore è stato assegnato all’attore iraniano Shahab Hosseini per il film Forushande. La Camera d’Or, con cui viene premiata la miglior opera prima di tutte le sezioni, è andata a Divines della regista franco-marocchina Houda Benyamina. Tutti i premi, in ordine Palma d’oro al miglior film: I, Daniel Blake di Ken Loach Grand Prix speciale della giuria: Juste la fine du monde di Xavier Dolan Prix d’interprétation féminine (migliore attrice): Jaclyn Jose per Ma’ Rosa Prix d’interprétation masculine (miglior attore): Shahab Hosseini per Forushande Prix de la mise en scène (miglior regista): ex aequo Olivier Assayas per Personal shopper e Cristian Mungiu per Bacalaureat Prix du scénario (miglior sceneggiatura): Asghar Farhadi per Forushande Camera d’Or (miglior opera prima di tutte le sezioni): Divines di Houda Benyamina Premio della giuria: American Honey di Andrea Arnold Palma d’oro al miglior cortometraggio: Timecode Juanjo Gimenez | Chi ha vinto a Cannes. Tutti i premi e le foto: la Palma d’oro a Ken Loach per il film "I, Daniel Blake", il Gran Premio della giuria a "Juste la fine du monde" di Xavier Dolan. |
Chi ha dei debiti con il fisco e non ha già concordato con Equitalia un piano di pagamento, riceverà nelle prossime settimane una cartella esattoriale con alcune proposte di rateizzazione formulate direttamente dalla società di riscossione. Il contribuente che vorrà aderire a una delle proposte dovrà soltanto firmare il modulo e poi consegnarlo agli sportelli, oppure spedirlo con raccomandata o per poste elettronica certificata (pec). L’iniziativa, che è stata chiamata “cartella amica”, permetterà di scegliere tra vari piani di rateizzazione che non saranno inferiori alle 12 rate mensili, e vale solo per debiti che vanno da un minimo di 600 euro a un massimo di 50 mila euro. Per gli importi maggiori ci sarà la possibilità di arrivare fino a un massimo di 72 mesi. | La “Cartella Amica” di Equitalia. Arriverà per posta a chi ha tasse arretrate da pagare: contiene alcune proposte per rateizzare i pagamenti. |
La vita nei grandi centri urbani ci ha reso immuni a molte malattie. La conclusione è di un gruppo di ricercatori britannici che ha da poco pubblicato uno studio sulla rivista scientifica Evolution. Stando ai risultati della ricerca, le persone che vivono in aree densamente popolate hanno una maggiore probabilità di possedere una variante genetica nel loro DNA che li rende resistenti ad alcuni tipi di malattie come la tubercolosi e la lebbra. I ricercatori hanno analizzato il DNA di un campione di abitanti di 17 aree urbane tra Asia, Africa ed Europa. Successivamente hanno confrontato le informazioni raccolte con i dati storici delle medesime città sull’andamento delle epidemie e la diffusione delle malattie tra gli abitanti. Il confronto ha consentito di scoprire la presenza di una variante genetica in un vasto numero di popolazioni tra il Medio Oriente e l’Asia e in alcune zone dell’Europa dove furono fondati i primi grandi insediamenti urbani. | La città fa bene? nuove ricerche e analisi sostengono che la vita nei centri urbani sia migliore e ci renda più resistenti alle malattie. |
Domenica sera la trasmissione Report di RaiTre si è occupata di alcune attività di Eni, azienda energetica italiana controllata dallo Stato e una tra le più grandi al mondo. In particolare, un’inchiesta è stata dedicata alla complicata acquisizione da parte di Eni di una licenza per condurre esplorazioni in un tratto di mare al largo della Nigeria, alla ricerca di nuovi giacimenti petroliferi, con diverse implicazioni dal punto di vista giudiziario in seguito a una presunta tangente da svariati milioni di euro. Il reportage non ha formulato accusa esplicite nei confronti di Eni e, forse a causa della complessità della materia, in alcuni punti è parsa un po’ confusa. Una seconda inchiesta è stata invece dedicata al piano di dismissioni che Eni sta seguendo in questi anni, con l’obiettivo di cedere alcune delle proprie attività ritenute non più strategiche. Eni ha risposto a Report in diretta su Twitter durante la messa in onda della puntata, seguendo una strategia comunicativa che non ha precedenti nella sua storia. Attraverso i suoi account sul social network Eni ha diffuso documenti, comunicati e infografiche per rispondere ad alcune delle affermazioni fatte dalla trasmissione, smentirle e dare una propria versione dei fatti. L’azienda ha anche accusato Report di non averle dato la possibilità di rispondere direttamente in televisione, nonostante si fosse offerta di collaborare fino all’ultimo momento utile prima della messa in onda. Report dice che invece Eni ha rifiutato di concedere interviste con i suoi dirigenti per chiarire alcuni punti dell’inchiesta. | Su cosa litigano Eni e Report. La grande azienda energetica italiana ha contestato in diretta i servizi sull'acquisizione di una licenza in Nigeria e sulle sue dismissioni. |
In un post pubblicato oggi sul blog di Beppe Grillo, intitolato “Il Parlamento è sovrano #SiPuòFare”, si avanza l’ipotesi che il Parlamento, così com’è oggi, possa discutere e approvare autonomamente alcune riforme legislative senza che ci sia bisogno di un governo. La questione se l’Italia possa stare senza governo è diventata attuale con l’esito incerto delle elezioni dello scorso febbraio ed è piuttosto complessa, visto che si intrecciano problemi di diritto e problemi di prassi governativa, ma provare a rispondere dà diverse informazioni su come funziona la democrazia italiana e su che cosa può realisticamente succedere nella situazione di crisi di queste settimane. Se la questione è complicata, la risposta è semplice: vere riforme approvate da un Parlamento senza un governo non verrebbero probabilmente mai attuate. Cosa dice Grillo Nel post sul blog di Grillo si dice che «Non è necessario un governo per una nuova legge elettorale o per avviare misure urgenti per le pmi o per i tagli delle Province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani. Si fa passare l’idea che senza Governo il Paese è immobile, congelato, in balia dello spread, delle agenzie, ma si tace sul fatto che le leggi per le riforme possono essere discusse e approvate senza la necessità di un governo in carica». | L’Italia può stare senza governo? perché la proposta di Beppe Grillo è praticamente infattibile. |
Salvatore Romeo, ex capo della segreteria di Virginia Raggi, sindaca di Roma, è indagato con la sindaca nell’inchiesta relativa al cosiddetto “caso delle nomine” in Campidoglio. Romeo – protagonista anche della storia delle polizze vita della settimana scorsa – ha ricevuto un “invito a comparire” da parte della procura di Roma lunedì 6 febbraio e sarà ascoltato domani, mercoledì 8 febbraio. L’invito a comparire – che secondo il codice di procedura penale si differenzia dal cosiddetto “avviso di garanzia” – è regolato dall’articolo 375, che dice che con questo dispositivo «il pubblico ministero invita la persona sottoposta alle indagini a presentarsi quando deve procedere ad atti che ne richiedono la presenza». L’avviso di garanzia è un atto che si può rivolgere sia alla persona indagata sia alla persona offesa e per cui è prevista la presenza di un avvocato difensore; l’invito a comparire invece si manda solo quando è necessario compiere un atto per cui è indispensabile la presenza della persona che, stando al codice di procedura penale, è “sottoposta a indagini” e dunque indagata. Tecnicamente l’invito a comparire si rivolge dunque a una persona che è indagata. | Anche Salvatore Romeo è indagato. È l'ex capo della segreteria di Virginia Raggi e sarà interrogato domani: l'ipotesi di reato secondo i giornali è abuso di ufficio, e riguarda alcune nomine fatte al Campidoglio. |
Papa Francesco oggi è in visita pastorale a Milano e Monza e in molte zone delle due città ci saranno modifiche alla viabilità, vie chiuse al traffico, divieti di sosta e deviazioni dei normali percorsi dei mezzi pubblici. Il programma della visita di Papa Francesco | Visita del Papa a Milano e Monza: le modifiche alla viabilità. Ci saranno stazioni della metropolitana chiuse, divieti di circolazione e deviazioni dei percorsi dei mezzi pubblici, sin dalla mattina presto. |
Da tempo i ricercatori sanno che la maggior parte del nettare dei fiori contiene caffeina e che questa, in alcune circostanze, può influenzare il comportamento degli insetti che se ne nutrono: talvolta in modi sorprendenti, come ha dimostrato una recente ricerca condotta da Margaret J. Couvillon della Univeristy of Sussex, Regno Unito. Couvillon studia il comportamento delle api e con una serie di test ha scoperto che la presenza della caffeina nel nettare le influenza molto, portandole a preferire in molti casi le piante che la producono rispetto alle altre. Insieme ad alcuni colleghi, la ricercatrice ha predisposto due recipienti contenenti lo stesso tipo di nettare, aggiungendo della caffeina in uno dei due con una concentrazione paragonabile a quella che si trova in natura. Dopodiché ha fatto scoprire i recipienti a due distinti gruppi di api, che hanno imparato a utilizzarli per avere tutto il nettare che desideravano. In questo modo è stato possibile notare che il recipiente con la caffeina veniva visitato più di frequente dalle api, tanto da spingerle a tornare a cercarlo anche nei giorni in cui era ormai vuoto perché era stato consumato tutto il nettare. Una cosa simile non si è invece verificata con l’altro recipiente, dove non c’era la caffeina. | Anche alle api piace la caffeina. Gran parte del nettare la contiene, e le api lo preferiscono a quello di altre piante anche se in realtà è meno nutriente. |
Il canale televisivo FX ha diffuso la sigla d’apertura di American Horror Story: Hotel, la quinta stagione della serie tv horror ideata da Ryan Murphy e Brad Falchuk, che andrà in onda negli Stati Uniti a partire dal 7 ottobre. Nel cast della nuova stagione, la cui trama sarà ricollegata alla prima stagione, oltre agli interpreti abituali (tra cui Kathy Bates, Evan Peters, Sarah Paulson, Lily Rabe e Angela Bassett) ci sono anche Lady Gaga e Naomi Campbell e il ritorno di Chloe Sevigny, Wes Bentley, Matt Bomer e Finn Wittrock, che avevano recitato nelle stagioni precedenti. Fin dal suo debutto nel 2011 American Horror Story è stata molto apprezzata dal pubblico e dalla critica, ricevendo ben 13 premi Emmy su 70 nomination. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La sigla della nuova stagione di American Horror Story. Andrà in onda su FX a partire dal 7 ottobre: nel cast ci sono anche Lady Gaga e Naomi Campbell. |
È morto a 91 anni l’attore canadese Christopher Plummer, noto tra le altre cose per il ruolo del capitano Von Trapp nel musical Tutti insieme appassionatamente (1965), insieme a Julie Andrews. Nel 2012 aveva vinto l’Oscar come miglior attore non protagonista per Beginners, mentre due anni prima era stato candidato sempre all’Oscar per The Last Station. Tra i suoi ultimi ruoli c’è quello del miliardario Getty in Tutti i soldi del mondo (2017), diretto dal regista Ridley Scott, dove aveva preso il posto dell’attore Kevin Spacey che era stato accusato da diversi uomini di molestie sessuali. Sua moglie, Elaine Taylor, ha detto che è morto per aver battuto la testa in seguito a una caduta. Nella sua lunga carriera, iniziata come attore shakespeariano di teatro passato al cinema negli anni Cinquanta, vinse tre Emmy Award (i premi statunitensi per la tv), due Tony Award (i premi statunitensi per il teatro), un Golden Globe (i premi televisivi e cinematografici che vengono assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association) e un BAFTA (i premi britannici per il cinema), oltre al già citato Oscar. | È morto l’attore Christopher Plummer. Cioè il capitano Von Trapp in "Tutti insieme appassionatamente"; aveva 91 anni. |
Come è ovvio, nella vita di Michelle Obama c’è un prima e un dopo, e lo spartiacque è l’elezione alla Casa Bianca di suo marito Barack Obama. Prima era Michelle LaVaughn Robinson: figlia di un operaio e di una casalinga, discendente di una famiglia di schiavi; sorella minore di Craig Robinson, grande giocatore di pallacanestro universitaria; ottima studentessa di liceo (distanza casa-scuola: tre ore) e poi delle università di Princeton e di Harvard, dove ha ottenuto lauree in sociologia e giurisprudenza. Prima era attivista per i diritti delle minoranze; dirigente dell’ospedale di Chicago responsabile dei community affairs; avvocato specializzato in marketing e diritti d’autore dello studio legale Sidley Austin di Chicago. Lo studio legale in cui conobbe Barack Obama, altro promettente giovane avvocato: le fu detto di fargli da tutor. Era il 1989, lei aveva 25 anni, Barack Obama ne aveva 27. Michelle Robinson e Barack Obama si sono sposati nel 1992. Lei ha continuato a lavorare, riducendo gli orari, fino al 2006: parecchio dopo l’ingresso in politica di suo marito, che fu eletto al Senato statale nel 1996 e al Senato federale nel 2004. Nel 2008 è diventata la moglie del primo presidente nero della storia degli Stati Uniti, nonché a sua volta la prima first lady nera della storia degli Stati Uniti. Le aspettative dell’opinione pubblica e dei democratici nei suoi confronti sono state in certi momenti persino più alte di quelle rivolte verso suo marito, che si sapeva avrebbe affrontato numerosi ostacoli politici; il ruolo di first lady infatti non prevede alcun potere esecutivo ma grande influenza culturale e totale libertà su come esercitarla. Sulla carta, almeno, ché poi le cose sono più complicate: una first lady molto attiva su temi particolarmente delicati – come fu Hillary Clinton – può rivelarsi controproducente per l’amministrazione guidata dal marito, mentre una di basso profilo può privare il paese di un esempio proficuo. | Michelle Obama ha 50 anni. Le foto poco solenni di questi anni e la sua storia prima di diventare "Michelle Obama". |
Dopo una lunga trattativa durata quasi 15 ore, i leader europei a Bruxelles hanno trovato un primo accordo sul bilancio dell’Unione Europea. La notizia non è ancora ufficiale ma secondo diverse agenzie di stampa sarebbe stato approvato un limite massimo di spesa di 960 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. Il denaro sarà utilizzato per finanziare tutte le attività dell’Unione, dalla ricerca scientifica agli incentivi per l’agricoltura. L’accordo sul bilancio sarà formalizzato nel corso delle prossime ore e per diversi osservatori costituisce una sorta di compromesso tra le richieste di alcuni paesi del nord, come Regno Unito e Paesi Bassi, che avevano chiesto una riduzione della spesa, e gli stati centrali e del sud dell’Europa, Italia e Francia compresi, che volevano il mantenimento di un alto livello di spesa per finanziare progetti tesi a rilanciare le loro economie in difficoltà. | Il nuovo bilancio UE da 960 miliardi. È per la prima volta inferiore rispetto al precedente e impone un tetto di spesa più basso, come chiesto tra gli altri da David Cameron. |
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile, i contagi totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia di COVID-19 in Italia sono stati 147.577, 3.951 in più di ieri. I morti sono 18.849, un incremento di 570 rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” registrati sono 1.985, per un totale di 30.455. Le persone attualmente positive sono 98.273 (ieri erano 96.877 ) e quelle ricoverate in terapia intensiva sono 3.497, 108 in meno rispetto a ieri. I nuovi casi registrati sono stati meno rispetto a ieri, ma un po’ di più rispetto ai due giorni ancora precedenti: ma negli ultimi tre giorni sono aumentati anche significativamente i tamponi analizzati, che hanno superato i 50mila al giorno. I morti registrati nelle ultime 24 ore (570) sono meno di quelli comunicati ieri (610), ma di più di quelli che erano stati registrati mercoledì (542). | Le notizie di venerdì sul coronavirus in Italia. Rispetto a ieri ci sono un po' meno contagi accertati ufficialmente, i morti nelle ultime 24 ore sono stati 570. |
Matteo Renzi ha vinto le primarie del Partito Democratico e ne sarà il nuovo segretario. Durante il suo discorso dopo la vittoria, ha spiegato come organizzerà il PD e ha ricordato che “questa non è la fine della sinistra: è la fine di un gruppo dirigente della sinistra”. Ha ringraziato chi lo ha aiutato durante la campagna elettorale e i due candidati che ha sconfitto, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. Ha concluso dicendo che “il meglio deve ancora venire, da domani ci divertiamo insieme”. | Il discorso della vittoria di Renzi. Che cosa ha detto a Firenze il segretario del Partito Democratico appena eletto. |
Ogni tanto ho un breve risveglio nel bel mezzo della notte e mi ritrovo con la faccia in una piccola pozza calda e viscosa grande quanto un compact-disc. Di solito capita quando dormo a pancia in giù, dopo essermi addormentato su un fianco e avere usato un braccio come una specie di cuscino aggiuntivo. Questo disturbo umido non mi sveglia: sarà che sono un dormitore incasinato, sudo, mi giro, do calci e a volte russo. Solo quando suona la sveglia mi rendo conto che metà della mia faccia è coperta da uno strato appiccicoso e maleodorante di saliva. Sono uno sbavatore notturno occasionale. Ed è una cosa che fa veramente schifo. Ma perché succede a me, e forse anche a voi? Secondo una ricerca scientifica pubblica su Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology, Oral Radiology and Endodontology, si sbava nel sonno a causa di una “disfunzione nella coordinazione del meccanismo di deglutizione, che porta a un accumulo eccessivo nella parte anteriore del cavo orale e alla perdita involontaria di saliva dalla bocca”. Secondo un altro studio, pubblicato sul British Journal of Medical Practitioners, i responsabili possono essere la produzione eccessiva di saliva e al tempo stesso l’incapacità di trattenerla tutta in bocca. Molte persone che sbavano su base regolare hanno una sorta di disfunzione neurologica – hanno magari avuto un ictus o una paralisi di altro tipo – e il loro sbavare può essere molto marcato, portando a disidratazione, pelle screpolata, cattivo odore e altri problemi. Il mio problema è un piccolo fastidio, al confronto, e si verifica solo quando dormo. E ci potrebbero essere diverse cause. | Perché a volte sbaviamo mentre dormiamo? prima o poi capita a tutti e fa piuttosto schifo, ma qualche rimedio esiste. |
Nel maggio scorso tutti le prime pagine dei giornali erano dedicate alla “lista Anemone“, l’elenco di nomi — ministri, politici, registi, giornalisti, istituti religiosi — che avrebbero beneficiato di lavori di ristrutturazione delle ditte di Diego Anemone, il costruttore prima arrestato e poi rilasciato per decorrenza dei termini. Secondo l’accusa, Anemone avrebbe corrotto diversi funzionari del ministero dei Lavori Pubblici per ottenere così appalti come, tra gli altri, quelli per il G8 della Maddalena e i 150 anni dell’Unità d’Italia. I magistrati della Procura di Perugia che seguono le indagini, Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, hanno ora nuovo materiale su cui lavorare. Gli investigatori hanno trovato una nuova lista nell’hard disk del computer di Stefano Gazzani, il commercialista di Anemone indagato per riciclaggio. La lista — dicono gli inquirenti — presenta «molte e significative coincidenze di nomi […] e altrettanto significative differenze» rispetto a quella trovata a maggio nel computer di Daniele Anemone, il fratello. | Tornano le liste Anemone. Prosegue l'indagine sugli appalti per i Grandi Eventi e spunta un nuovo elenco di nomi, c'è anche un "Berlusconi". |
Nel raccontare i 60 anni del museo Guggenheim di New York, inaugurato il 21 ottobre del 1959, avevamo parlato della meraviglia che aveva immediatamente provocato nelle persone dell’epoca: l’edificio, progettato dall’architetto Frank Lloyd Wright, era qualcosa di impensabile e mai visto e venne considerato subito un’opera d’arte a sé. Oggi siamo più abituati a complessi maestosi e dalle forme fantasiose e stupefacenti, come quelli di Frank Gehry, Oscar Niemeyer o Zaha Hadid, ma esistono ancora progetti potenti in grado di cambiare un pezzo di una città, farci alzare la testa ammirati o farci desiderare di ripassare in quel museo, in quella piazza o in quella libreria. Di seguito abbiamo raccolto alcune delle nuove architetture più interessanti d’Europa, Italia esclusa, con un occhio su quelle già famose e imprescindibili e su altre meno conosciute. Il Nuovo Museo dell’Acropoli, Atene, Grecia, 2009 Disegnato dall’architetto svizzero Bernard Tschumi, che vinse un concorso pubblico indetto nel 2001 con un budget di 130 milioni di euro, ha ottenuto numerosi riconoscimenti di architettura, tra cui quello dell’Istituto degli architetti americani del 2011. Si trova a circa 300 metri dal Partenone, ha uno spazio espositivo di 8.000 metri quadri e consente una vista panoramica dell’Acropoli e dell’Atene contemporanea. Le pareti a vetrata consentono l’entrata della luce per far risaltare le opere, disposte su tre livelli, tra cui quello più in alto che dispone tutti i resti del fregio del Partenone; un quarto piano, il mezzanino, ospita il negozio del museo e il ristorante su una terrazza panoramica. Si visita scendendo dall’ultimo piano al piano terra. | Le nuove architetture d’Europa. Musei, sale da concerto, scuole e ristoranti inaugurati negli ultimi anni e che hanno cambiato il pezzo delle città in cui si trovano. |
Nelle foto di animali più belle della settimana scorsa ci sono molte interazioni con le persone: la tartaruga gigante nello zoo australiano, l’elefante che si fa limare le unghie, la TAC a cui viene sottoposto un lupo, il rinoceronte impagliato, le terapie per i cani violenti negli Stati Uniti. E poi, grande notizia, un paio di eccezioni alla regola “no gattini” di questa rubrica – anche se non sono comunque le classiche foto di gattini che spopolano su Internet. In mezzo molte altre cose, tra cui tre bestie dallo sguardo interrogativo: la chilacoa, la rupicola e un uistitì. No, nemmeno noi sapevamo che cosa fossero. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Animali e persone. Lupi che fanno la TAC, elefanti che fanno la pedicure, una gran tartaruga e una sorpresa, nelle foto di bestie più belle della settimana. |
Oggi su Repubblica c’è un estratto di “ZeroZeroZero”, il nuovo libro di Roberto Saviano, che uscirà il 5 aprile. Qui l’incipit. Prendi un elastico e comincia a tenderlo. All’inizio non c’è quasi resistenza. Lo allunghi senza difficoltà. Sino a quando raggiungi la massima estensione oltre la quale l’elastico si spezza. L’economia di oggi funziona come il tuo elastico. Quell’elastico è il comportamento secondo le regole di concorrenza leale e secondo la legge. In principio tutto era facile, le risorse disponibili, il mercato pronto a essere invaso da ogni nuova merce capace di renderti la vita più bella e più comoda. Quando compravi, sentivi di aver fatto un salto verso un futuro migliore. Se producevi, ti percepivi nella stessa dimensione. Radio. Automobili. Frigoriferi. Lavatrici. Aspirapolvere. Scarpe eleganti e scarpe sportive. Rasoi elettrici. Pellicce. Televisori. Viaggi organizzati. Abiti firmati. Computer portatili. Cellulari. Non dovevi tirare più di tanto l’elastico delle regole. Oggi siamo vicini al punto di rottura. Ogni nicchia è stata conquistata, ogni bisogno soddisfatto. Le mani che tendono l’elastico si spingono sempre più in là, rifuggono la saturazione allargandolo ancora di un millimetro nella speranza che quello sforzo non sia davvero l’ultimo. | Cocaina. Un estratto di "ZeroZeroZero", il nuovo libro di Roberto Saviano, sulla sostanza che è "la risposta universale al bisogno di liquidità". |
Hélène Grimaud è francese, ha 41 anni, è una delle più importanti pianiste al mondo e di recente è stata protagonista di una clamorosa rottura artistica con Claudio Abbado, il famoso e ammirato direttore d’orchestra italiano. Per quindici anni, i due hanno collaborato mettendo insieme progetti e concerti molto apprezzati dalla critica, fino allo scorso maggio quando una cadenza si è messa di traverso rovinando il loro rapporto. Nella musica classica, la cadenza strumentale è quella parte del concerto in cui l’orchestra solitamente non suona per lasciare spazio al solista, che si mette a suonare un passaggio in cui può mostrare la propria abilità con alcuni virtuosismi. Inizialmente queste sezioni del concerto erano improvvisate sul momento, poi col passare del tempo diversi compositori ed esecutori decisero di “formalizzarle”, inserendo nelle partiture le note da eseguire. Per uno stesso concerto può quindi accadere che vi siano diverse versioni di una cadenza, tra le quali il solista può scegliere quella che ritiene più nelle proprie corde. E proprio su questa scelta Abbado e Grimaud hanno finito per litigare, come spiega Daniel J. Wakin sul New York Times. | La rottura tra Abbado e Grimaud. Si tratterebbe di una questione di cadenza, spiega il New York Times, e c'è di mezzo Mozart. |
Nel tardo pomeriggio di giovedì 15 settembre un corteo organizzato dai sindacati ha fermato per alcuni minuti il traffico in centro a Piacenza e ha bloccato i binari della stazione ferroviaria, in segno di protesta contro la morte di un operaio, investito e ucciso nella notte tra il 14 e il 15 settembre davanti alla sede del corriere GLS poco fuori città. I partecipanti alla manifestazione, una cinquantina di persone dell’Unione Sindacale di Base (USB), hanno mostrato cartelli e urlato slogan, chiedendo giustizia per il loro collega. Le circostanze della morte di Abd Elsalam Ahmed Eldanf, sindacalista che aveva 53 anni ed era arrivato in Italia nel 2003 dall’Egitto con la famiglia, non sono ancora molto chiare e ci sono almeno due versioni diverse: una della procura e una dell’USB. Venerdì pomeriggio è uscito un video dell’incidente girato da una telecamera di sicurezza, che però non chiarisce moltissimo sulla sua dinamica (la visuale è ostruita da un muro). | Le due versioni sull’operaio ucciso a Piacenza. L'Unione Sindacale di Base dice che Abd Elsalam Ahmed Eldanf è stato investito mentre stava partecipando a uno sciopero, ma la Procura ha fatto una ricostruzione diversa. |
I Radiohead hanno suonato venerdì al festival di Glastonbury, in Inghilterra, ed è stato il loro primo concerto pubblico dopo la pubblicazione dell’ultimo disco The king of limbs. L’esibizione “a sorpresa” era stata annunciata solo nel pomeriggio, e l’unico dei presenti a rimanerci male è stato Morrissey che cantava contemporaneamente su un altro palco del festival. I Radiohead hanno eseguito tutte le canzoni del disco, più “Staircase” e “The Daily Mail”, inediti inclusi nell’esibizione al programma “From the basement”, che sarà diffuso online la settimana prossima. Come bis, hanno suonato “Street spirit”. La band ha chiesto alla BBC – che ha i diritti sul festival – di non riprendere il concerto, ma alcuni video sono stati pubblicati su YouTube. | I Radiohead a Glastonbury. I migliori video del concerto di venerdì. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 16.999 nuovi casi di contagio da coronavirus e 887 morti a causa del COVID-19. I ricoverati attualmente sono 32.379 (594 in meno rispetto a ieri), di cui 3.291 nei reparti di terapia intensiva (29 in meno di ieri) e 29.088 negli altri reparti (565 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 171.586 tamponi. È risultato positivo il 9,9 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 12.756 e i morti 499. | I dati sul coronavirus di oggi, giovedì 10 dicembre. |
Negli ultimi giorni diversi quotidiani hanno scritto che sulla riforma del Senato è stata «trovata la quadra», o altre espressioni equivalenti. Per quanto ci sia ancora moltissima incertezza – come spesso succede quando si parla di cose non ancora concluse o definitive – sembra che le principali forze politiche in Parlamento stiano effettivamente arrivando a un testo condiviso. O comunque sembra mancare molto poco. Ci sono ancora punti non proprio condivisi – come la faccenda dell’immunità dei senatori – e passaggi non proprio sicuri – ad esempio, che cosa farà Forza Italia? Ma andiamo con ordine, ecco quello che è successo. Dove eravamo rimasti? Giusto per ricapitolare: il testo della riforma si trova al momento nella commissione Affari Costituzionali del Senato; una volta che ci sarà una versione definitiva, il testo dovrà essere votato al Senato e alla Camera per due volte con una maggioranza di almeno due terzi. Visto che si tratta di una modifica alla Costituzione, se non si riuscirà ad ottenere i due terzi dei voti la legge dovrà essere confermata da un referendum per il quale non è previsto quorum. | Che succede con la riforma del Senato? c'è un testo che sembra finalmente condiviso da (quasi) tutti: si parla di 100 senatori e c'è una questione sull'immunità parlamentare. |
Il lancio in Italia di DAZN, la piattaforma streaming online che da quest’anno detiene i diritti di trasmissione di 144 partite del campionato di Serie A, è stato più complicato del previsto. Sabato sera molti utenti hanno denunciato dei problemi con lo streaming della diretta della prima partita di Serie A trasmessa dalla piattaforma, Lazio-Napoli, che hanno complicato o reso impossibile la visione dell’incontro. Il giorno dopo, per Sassuolo-Inter e Parma-Udinese, è andata un po’ meglio, dopo che Perform Group, la società inglese proprietaria di Dazn, aveva comunicato di aver effettuato interventi per migliorare la trasmissione, ritenuta comunque generalmente buona e in grado di sostenere le molte iscrizioni ricevute in poche ore. I problemi maggiori li ha avuti chi ha utilizzato DAZN da smartphone, pc e tablet, mentre chi lo ha integrato alle piattaforme Sky, Mediaset Premium e Tim sembra ne abbia avuti di meno. C’è poi da considerare il fatto che, essendo il terzo weekend di agosto, molti utenti si sono sintonizzati su Dazn con le connessioni dati di dispositivi mobili, meno rapide delle connessioni casalinghe, e questo avrebbe quindi peggiorato la qualità dello streaming; lo stesso vale per chi si è collegato da località di villeggiatura che non sono raggiunte da connessioni Internet particolarmente veloci. | Come faccio a sapere quanto è veloce la mia connessione? una cosa che torna utile dopo i recenti problemi avuti da DAZN nello streaming delle partite di Serie A. |
Chiudere gli spazi online dove troll e utenti razzisti pubblicano i loro commenti offensivi può aiutare a combattere lo hate speech su internet, ha scoperto un nuovo studio realizzato da un gruppo di ricercatori della Emory University, del Georgia Institute of Technology e della University of Michigan. Analizzando cosa sia successo dopo la chiusura di due diversi gruppi di Reddit esplicitamente dedicati a raccogliere contenuti offensivi, in un caso contro le persone grasse e nell’altro contro gli stranieri, i ricercatori hanno scoperto che gli utenti che vi scrivevano hanno diminuito dell’80 per cento il volume di hate speech pubblicato successivamente in altri gruppi di Reddit. Quello dei troll razzisti, omofobi e offensivi su internet è un problema che sostanzialmente nessuno è riuscito a risolvere, online: ci hanno provato e continuano a provarci Facebook, Twitter e YouTube, ma con risultati soltanto parziali, e con metodi – basati generalmente su algoritmi – spesso criticati dagli utenti. I ricercatori dello studio, intitolato “You Can’t Stay Here: The Efficacy of Reddit’s 2015 Ban Examined Through Hate Speech”, hanno deciso di verificare cosa sia successo dopo la chiusura dei subreddit r/fatpeoplehate e r/CoonTown: erano due gruppi dedicati rispettivamente alla condivisione e alla derisione di foto di persone sovrappeso, e ai commenti razzisti nei confronti degli afroamericani (coon in inglese è un termine dispregiativo e offensivo per definire le persone nere). I due subreddit furono chiusi nel 2015 insieme a diversi altri, in un’iniziativa dedicata a contrastare lo hate speech presa dagli amministratori di Reddit. | La censura funziona, a volte. Nel 2015 Reddit chiuse diversi gruppi pieni di cose offensive e razziste: uno studio ha scoperto che è diventato un posto migliore, dopo. |
Questa mattina i carabinieri hanno arrestato più di 50 persone accusate di essere a capo o affiliate al clan mafioso D’Abramo-Sforza. Gli arresti sono avvenuti a Bari, Altamura (Bari), Foggia, Cerignola (Foggia), Matera, Lecce e Roma. Le accuse contro gli arrestati sono di associazione armata di tipo mafioso, detenzione e porto d’armi anche da guerra, traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, estorsione, turbativa d’asta. L’operazione è stata disposta dal gip di Bari su richiesta della Direzione distrettuale antimafia; le indagini sono state condotte dal nucleo investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Bari. | Sono state arrestate più di 50 persone accusate di far parte del clan mafioso D’Abramo-Sforza. |
Dopo aver fatto causa in sede civile all’editor di Ponte alle Grazie Vincenzo Ostuni, che l’aveva definito sulla sua pagina Facebook “scribacchino” e “mestierante”, lo scrittore e senatore del PD Gianrico Carofiglio ha spiegato in un’intervista a Repubblica di oggi la sua contestata decisione. La storia è legata al premio Strega 2012 assegnato ad Alessandro Piperno, al quale Carofiglio si è posizionato terzo alle spalle di Emanuele Trevi, il cui libro è stato pubblicato proprio da Ponte alle Grazie. Un gruppo di ormai 200 scrittori e intellettuali ha reagito all’iniziativa legale di Carofiglio difendendo Ostuni e soprattutto il diritto di critica firmando un documento e organizzando una manifestazione a Roma. Carofiglio difende la scelta di fare causa a Ostuni, invita a distinguere critiche e insulti ma dice che se dovesse ricevere delle scuse riterrebbe chiusa la questione. Dopo giorni di silenzio, Gianrico Carofiglio ha deciso di intervenire. E di spiegare la sua versione. Dà l’idea di non essere preoccupato. Intorno a lui però monta la protesta. Due giorni fa a Roma si è tenuto un flash mob in difesa di Vincenzo Ostuni, l’editor di Ponte alle Grazie che ha giudicato Il silenzio dell’onda opera di uno “scribacchino” e di un “mestierante”. Il giorno prima una lunga lista di scrittori, intellettuali e gente comune ha firmato un documento denunciando l’“intento intimidatorio” della richiesta di risarcimento danni (siamo ora a circa 200 firme, tra le ultime adesioni ci sono Tariq Alì e Chomsky). In ballo, in questo caso iniziato dopo la finale dello Strega, non ci sono solo 50 mila euro, ma il sottile discrimine tra libertà di critica e offesa personale. | Gianrico Carofiglio e la differenza tra critica e insulto. Lo scrittore spiega a Repubblica perché ha fatto causa a un editor che lo aveva definito "scribacchino" e "mestierante", e dice che gli bastano delle scuse. |
Domenica 15 dicembre Mind Blowing Facts, un account su Twitter con oltre un milione di follower che pubblica stranezze e curiosità di ogni tipo, ha condiviso una foto di Maurice Tillet, un wrestler vissuto nella prima metà del Novecento e alla cui figura si sarebbero ispirati i creatori di Shrek per realizzare l’orco protagonista dei cartoni animati. Shrek is inspired by a real person, “Maurice Tillet”, a professional wrestler. pic.twitter.com/vvDPBe83Rp | L’uomo cui è ispirato Shrek, forse. La storia – e le foto, soprattutto – di Maurice Tillet, un wrestler vissuto nella prima metà del Novecento, somigliantissimo all'orco verde. |
Oggi, 4 gennaio 2021, l’Italia è zona arancione, cioè uno di quei giorni in cui sono in vigore le misure meno restrittive tra quelle decise dal governo con il decreto legge del 18 dicembre. Domani e mercoledì 6 gennaio, invece, tornerà la zona rossa, ma il governo sta valutando se estendere le restrizioni anche ai giorni del prossimo weekend del 9-10 gennaio. Le restrizioni e le regole per contenere i contagi da coronavirus nel periodo delle feste di Natale e Capodanno sono in vigore dal 24 dicembre al 6 gennaio, e sono il risultato di una sovrapposizione di DPCM e decreti legge, cosa che ha provocato una certa diffusa confusione. La differenza principale fra i giorni in cui l’Italia è in zona rossa rispetto a quelli in cui è in zona arancione è che nel primo caso sono vietati tutti gli spostamenti, sia dentro che fuori dal proprio comune. Tranne quelli per lavoro, salute o necessità, e tranne per quelli giustificati dalla “deroga sulle visite”, quindi per andare in un’altra casa, rispettando alcuni limiti. In tutti questi casi è necessaria l’autocertificazione. Oggi, 4 gennaio, in regime di zona arancione, ci si può invece spostare liberamente all’interno del proprio comune. | Oggi l’Italia è di nuovo zona arancione. Domani e dopodomani tornerà la zona rossa e il governo sta valutando di estendere il provvedimento anche al prossimo weekend. |
Il governo italiano ha emanato un nuovo decreto per introdurre ulteriori restrizioni per fermare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2), dopo quello di lunedì che limitava gli spostamenti in tutta Italia. Il decreto sarà in vigore dal 12 al 25 marzo. La misura principale del nuovo decreto è la chiusura di tutte le attività commerciali non essenziali in tutto il paese, e la nomina di un commissario speciale per la gestione della crisi. Il commissario sarà Domenico Arcuri, dirigente d’azienda e oggi amministratore delegato di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. – leggi anche: Chi è Domenico Arcuri, commissario designato dal governo per l’emergenza del coronavirus | Il governo chiude locali e negozi. È una misura contenuta nel nuovo decreto del governo sul coronavirus: resteranno aperti gli alimentari e attivi i trasporti pubblici, tra le altre cose. |
È uscito il primo trailer di “The Social Network”, uno dei film di prossima uscita attorno al quale negli ultimi tempi si sono registrati maggiori curiosità e interesse, soprattutto su internet, principalmente per due ragioni. La prima è il tema del film, che racconta la storia di Facebook: ovvero di come un ventenne studente di Harvard ha creato nel 2004 quello che poi diventerà il più grande e diffuso social network del pianeta (la storia è tratta dal libro “The Accidental Billionaires”, uscito nel 2009 negli Stati Uniti). La seconda è il gruppo di persone che ha lavorato alla sua realizzazione: il film, infatti, è stato sceneggiato da Aaron Sorkin, apprezzato autore di serie di culto come The West Wing, ed è stato diretto da David Fincher (già regista, tra gli altri, di Seven e Fight Club). | “The Social Network”. È online il primo trailer del film sulla storia di Facebook scritto da Aaron Sorkin e diretto da David Fincher. |
L’AGCM (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, anche nota come Antitrust) ha multato Sony per due milioni di euro perché sulle confezioni delle console PlayStation 4 non ci sono informazioni abbastanza chiare. Secondo l’AGCM, le informazioni sarebbero poco chiare anche sul sito di Sony, perché in entrambi i casi mancano informazioni che spieghino che servirà pagare altri soldi per poter giocare online con altri giocatori, accedendo a un altro servizio offerto da Sony. L’AGCM ha scritto che agendo in questo modo Sony ha portato avanti una condotta “suscettibile di indurre in errore i consumatori”. Ha anche fatto notare che le carenze riscontrate nell’informare i clienti sui costi successivi all’acquisto di una PlayStation 4 esistono dal novembre 2013. | L’Antitrust ha multato Sony per 2 milioni di euro, per via di informazioni poco chiare sulle confezioni della PlayStation 4. |
Da alcuni giorni il segretario della Lega Matteo Salvini e il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio si stanno incontrando per trovare un accordo per la formazione del prossimo governo. Domenica pomeriggio uscendo da uno dei luoghi di Milano dove sono avvenuti gli ultimi incontri – il Pirellone – Luigi Di Maio ha detto che le cose stavano andando bene e che: Ovviamente si sta scrivendo la storia, quindi serve un po’ di tempo. | Di Maio dice che «si sta scrivendo la storia». E che quindi è normale che ci voglia un po' di tempo per le trattative con Salvini sul nuovo governo. |
Da giorni nella maggioranza di governo si discute intorno a una dichiarazione di Claudio Durigon, deputato della Lega e sottosegretario al ministero dell’Economia, che in un comizio elettorale a Latina ha proposto di revocare l’intitolazione del parco comunale ai giudici uccisi dalla mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tornare a intitolarlo, come in passato, ad Arnaldo Mussolini. Cioè il fratello minore di Benito Mussolini, che durante il ventennio fascista era stato a lungo direttore del Popolo d’Italia, il quotidiano ufficiale del Partito Nazionale Fascista. Le dichiarazioni di Durigon, fatte mentre sul palco al suo fianco c’era il leader della Lega Matteo Salvini, hanno suscitato accese critiche da tutti i partiti che compongono la maggioranza del governo Draghi, oltre che dai partiti di opposizione, e in molti ne hanno chiesto le dimissioni. L’unico partito della maggioranza che lo ha difeso apertamente è la Lega: Salvini ha detto che Durigon è «bravissimo» e che «fascismo e comunismo sono stati sconfitti dalla storia e nella Lega non c’è alcun nostalgico». | Perché si discute di Claudio Durigon. Il sottosegretario all'Economia, leghista, ha chiesto che un parco di Latina dedicato a Falcone e Borsellino torni a essere intitolato al fratello di Mussolini. |
Walter Veltroni ha scritto un nuovo romanzo (L’isola e le rose, Rizzoli), in parte ispirato alla vicenda dell’ingegnere bolognese Giorgio Rosa, che dalla fine degli anni Cinquanta fu protagonista di una letteraria avventura geopolitica nel mare della Romagna, che spesso riaffiora nei racconti estivi dei giornali: Rosa si diede da fare per costruire una micronazione nel mare Adriatico, conosciuta come l’Isola delle Rose. I personaggi del romanzo di Veltroni sono quattro ragazzi di Rimini, amici di scuola, tra cui un Giulio che sogna di costruire una piattaforma in mare aperto dove fare incontrare musicisti, poeti, esteti e artisti di vario genere. Il personaggio di Giulio è chiaramente ispirato a quello di Giorgio Rosa, che nel 1958 ebbe l’idea di progettare una sorta di isola artificiale da collocare al largo di Rimini a quasi 12 chilometri dalla costa e ad alcune centinaia di metri dalle acque territoriali italiane. Rosa era interessato alla sperimentazione ingegneristica e insofferente delle burocrazie immobiliari, ma il progetto prese poi dimensioni più estese. Per un paio di anni, Rosa fece numerosi sopralluoghi nella zona, studiando il sistema migliore per ancorare la sua piattaforma al fondale. Superati alcuni problemi tecnici e finanziari, fu avviata la costruzione della struttura che richiese diversi anni, anche perché a causa delle condizioni del mare e del meteo non era possibile lavorare molte ore alla settimana nei pressi della piattaforma. | La storia dell’Isola delle Rose. Si parla di nuovo della bizzarra micronazione fondata al largo di Rimini negli anni Sessanta, per via del nuovo romanzo di Walter Veltroni. |
Alcuni giornali italiani hanno pubblicato un video girato da una telecamera di sicurezza che mostra parzialmente quello che è successo martedì sera prima che Massimo Adriatici, assessore alla Sicurezza di Voghera (provincia di Pavia), uccidesse con un colpo di pistola Youns El Bossettaoui, un cittadino marocchino di 39 anni. Il video, che è agli atti dell’inchiesta, dura pochi secondi: mostra Bossettaoui avvicinarsi ad Adriatici, scambiare qualche parola e poi colpirlo in faccia con un pugno. Subito dopo si vede Bossettaoui allontanarsi e uscire dall’inquadratura; si vede anche Adriatici che si rialza da terra. Dal video non si vede il momento e la dinamica dello sparo, né quando Adriatici tira fuori la pistola (lo si vede raccogliere alcuni oggetti, dopo che si è rialzato). Adriatici, assessore leghista alla Sicurezza di una giunta di centrodestra, avvocato penalista, ex sovrintendente di Polizia e docente di Diritto penale alla Scuola allievi agenti di polizia del Piemonte, si trova ora agli arresti domiciliari con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa. | Il video che mostra Youns El Bossettaoui colpire con un pugno l’assessore di Voghera Massimo Adriatici, prima di venire ucciso. |
Lunedì mattina la polizia ha detto di aver arrestato 18 persone in tutta Italia al termine di un’inchiesta di due anni sul traffico di migranti, che ha portato alla scoperta di un’organizzazione che aiutava le persone a raggiungere illegalmente l’Italia e attraversarla verso altri paesi europei. L’inchiesta è stata condotta dalla magistratura di Milano, dove aveva sede l’organizzazione: in tutto sono state emesse 34 ordinanze di custodia cautelare. In particolare l’organizzazione – composta da cittadini egiziani e magrebini, afghani, sudanesi, albanesi e anche italiani e romeni – si occupava del trasferimento dei migranti arrivati in Italia verso Milano, da dove partivano i viaggi per il resto d’Europa. Nel corso dell’indagine la polizia ha fermato diversi mezzi diretti verso il confine francese di Ventimiglia: furgoni e automobili in cui i migranti venivano stipati gli uni sugli altri, in condizioni precarie, senza la possibilità di uscire e muoversi, e spesso con il rischio che potesse venire a mancare l’ossigeno per respirare. Le foto diffuse dalla polizia sono state scattate in diversi momenti degli ultimi due anni. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Come vengono trasportati i migranti attraverso l’Italia. Le foto diffuse dalla polizia e scattate negli ultimi due anni in un'indagine che ha portato all'arresto di 18 persone. |
Il New York Times ha pubblicato una breve guida turistica di Milano per la sua rubrica 36 Hours, che viene pubblicata da più di dieci anni e offre consigli su cose vedere e dove mangiare per chi ha meno di due giornate piene da dedicare alla visita di una città (aveva già pubblicato una cosa simile, su Milano, nel 2011). La giornalista Ingrid K. Williams ha scelto undici posti fra cui sei dove andare a fare colazione, cena o aperitivo, e altri cinque da visitare. Sono tutti più o meno in centro, a Milano, e facilmente raggiungibili con un normale biglietto per i mezzi pubblici (che costa 1,50 euro). Qui sotto, i posti consigliati dal New York Times, con l’indirizzo e la scansione oraria della giornata e mezzo a disposizione (in fondo, c’è anche una mappa con tutti i posti segnalati). Nel video pubblicato assieme all’articolo, viene anche citato l’Hangar Bicocca, un importante museo di arte contemporanea vicino all’università Bicocca. | Cosa fare a Milano secondo il New York Times. Una lista di posti consigliati agli americani che ci capitano per un weekend, ma interessante anche per gli altri. |
Sono le 13 e 50 quando la bara di Angelo Vassallo entra nella chiesetta di Acciaroli. Ad attenderlo alle porte del paese c’erano i familiari e tutta l’amministrazione. Hanno voluto percorrere con lui il corso pedonale, uno dei simboli del rinnovamento voluto dal sindaco fin dal suo primo mandato. Uno dei luoghi amati e dove era solito passare tanto del suo tempo per incontrare i suoi concittadini e anche i tanti turisti che arrivavano per godere delle bellezze del borgo, oltre che del mare. All’ingresso della chiesa solo due corone, perché lui non voleva fiori. «Quelli devono stare nei campi e non sulle tombe». Aveva più volte dichiarato. Per volontà dell’amministrazione verranno raccolti fondi a favore di Terra madre per contribuire a progetti di solidarietà. La bara del sindaco Vassallo resterà nella chiesetta fino ai funerali che si svolgeranno venerdì mattina alle 10.30 sul fronte del porto. | Intanto, ad Acciaroli. La bara di Angelo Vassallo nella chiesa di Acciaroli, in attesa dei funerali di venerdì. |
Nel corso della prossima riunione dei ministeri degli Esteri dell’Unione Europea, il governo Renzi proporrà un “modello di accordo” da sottoscrivere con i paesi da cui provengono la maggior parte dei migranti che arrivano in Europa. Una copia dell’accordo è già stata inviata al presidente della Commissione Europea e a quello del Consiglio dell’Unione Europea. L’accordo, ribattezzato “migrant compact”, dovrebbe servire a facilitare i rimpatri nei paesi di provenienza di quei migranti che non ottengono il diritto di asilo e a rallentare le partenze, offrendo in cambio aiuti economici per lo sviluppo dei paesi che lo sottoscrivono. La notizia è particolarmente curiosa perché le fonti che hanno informato della proposta l’hanno definita un “non paper”, che si può tradurre in maniera un po’ brutale con “non documento”. Secondo il “Penguin Companion to European Union”, un manuale sul funzionamento e sul linguaggio utilizzato nell’Unione Europea, pubblicato per la prima volta nel 1995 e continuamente aggiornato, “non paper” è un termine utilizzato per definire una proposta informale di accordo, in particolare all’interno del Consiglio dei ministri dell’Unione Europea. | E che diavolo è un “non paper”? il governo Renzi ne ha annunciato uno sui migranti e lo ha chiamato così, "non paper": è una specie di documento ufficioso, ma stavolta un po' diverso. |
Il regista francese Luc Besson, noto tra gli altri per i film Le Grand Bleu, Léon e Il quinto elemento, è stato accusato di stupro dall’attrice, comica e modella Sand van Roy, che venerdì lo ha denunciato alla polizia di Parigi. L’avvocato di Besson, Thierry Marembert, ha detto all’agenzia di stampa AFP che il regista «nega categoricamente queste accuse fantasiose» e che non si è mai comportato «in modo inappropriato» nei confronti di van Roy. I quotidiani francesi riportano che l’attrice ha raccontato alla polizia che Besson avrebbe abusato di lei giovedì sera all’hotel Le Bristol, che si trova poco lontano dall’Eliseo e dove van Roy era andata perché aveva appuntamento con lui. L’attrice ha detto che dopo aver bevuto una tazza di tè aveva perso conoscenza e solo in seguito, dopo essersi ripresa, si sarebbe resa conto di aver subito un abuso sessuale. Ora la polizia sta indagando sull’accusa. | Il regista francese Luc Besson è stato denunciato per stupro. |
A Tempo di Libri, la grande fiera dedicata ai libri e all’editoria che inizia a Milano la prossima settimana con la sua prima ambiziosa edizione, ci sarà anche il Post, con una serie di incontri dedicati all’approccio scelto da ormai oltre un anno dalla sua sezione Post Libri, quello di capire e spiegare di cosa è fatta la creazione e la produzione di un libro, e tutti i suoi aspetti – che riguardino gli scrittori, gli editori, o i molti altri coinvolti – che anche ai lettori più appassionati sono meno raccontati. Il progetto è in collaborazione con il FLA di Pescara, il festival che si tiene a novembre e a cui il Post ha collaborato sempre più intensamente negli anni scorsi, e ha come titolo “Tra quando viene scritto e quando viene letto” Com’è che un libro diventa un libro. Quattro incontri sul lavoro di editor, grafici, venditori, editori, per capire come è stato costruito l’oggetto che stiamo leggendo | Cosa ci fa il Post a Tempo di Libri. Cerca di spiegare bene come si fanno i libri, no? Per quattro giorni, con ospiti di chiara fama ed esperti. |
Il 1 settembre 1981 morì a Londra Albert Speer, noto come “l’architetto di Hitler” e ministro degli Armamenti e della Guerra della Germania nazista dal febbraio 1942 alla fine del regime: uno dei personaggi più importanti e studiati nella costruzione del progetto hitleriano. Speer era nato a Mannheim, nella Germania sudoccidentale, in una famiglia della media borghesia tedesca: aderì al partito nazista nel 1931, a 26 anni. I suoi primi incarichi importanti, che lo misero in contatto con Hitler, furono quello di progettare l’organizzazione degli spazi e la struttura del raduno di massa del partito nazista nel 1933 a Norimberga, e parte della ristrutturazione del palazzo della Cancelleria del Reich di Berlino. Speer divenne così uno dei collaboratori più stretti di Hitler e un suo amico personale, condividendo molti momenti della sua vita quotidiana. Insieme a lui Speer passò molto tempo negli anni successivi sui grandiosi progetti architettonici e urbanistici che avrebbero dovuto fare di Berlino, dopo la sottomissione dell’Europa, la “capitale del mondo”. | L’uomo che costruiva il nazismo. La storia di Albert Speer, architetto di Hitler e delle visioni urbanistiche del Reich. |
Ieri pomeriggio il Consiglio dei ministri ha approvato “misure urgenti e strutturali” per la crescita economica, il cosiddetto “decreto sviluppo” che era già stato promesso e annunciato dal governo poco dopo il suo insediamento e poi più volte rimandato. Le misure riguardano molti campi diversi: dalla creazione di alcuni organismi e agenzie governative per l'”Agenda digitale” a misure di semplificazione per le Srl, da una parziale esenzione dell’IMU per le imprese a provvedimenti nel settore energetico e dell’edilizia. Ci sono anche misure che hanno l’obbiettivo di abbreviare la durata del processo civile. Dato che è un decreto legge, entra in vigore immediatamente dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale (solitamente nell’arco di pochi giorni) ma deve poi essere convertito in legge dal parlamento entro 60 giorni per non perdere di validità. Il “decreto sviluppo” è su tutte le prime pagine di oggi, con un numero che ritorna spesso, “80 miliardi”: è una cifra fornita dal governo, la stima sul “valore” del provvedimento fatta dal ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera. | Che cosa c’è nel “decreto sviluppo”. Le misure principali approvate ieri dal governo, dall'IMU per le imprese ai tempi del processo civile. |
Le persone da fotografare questa settimana sono gli atleti alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, ma anche tra il pubblico si sono viste delle facce note: Matthew McConaughey e Eddie Redmayne, per dirne due. Tanti attori e attrici erano impegnati nelle prime dei film o ai soliti gala e eventi che non si fermano nemmeno d’estate. Ad esempio Morgan Freeman, Meryl Streep, Paul McCartney e Salma Hayek. Esclusi quelli che son passati al festival del film di Locarno, che trovate qui. Per i fan della serie televisiva Transparent è stata fotografata una buona parte del cast, ora che si aspetta la terza stagione. Per gli affezionati di Friends invece: Joey, invecchiato. E poi valeva la pena fotografare il figlio di Will Smith, Pamela Anderson che si sistema gli occhiali con fare da diva e Lionel Messi biondo platino, che non ci siamo ancora abituati. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Morgan Freeman, Meryl Streep, Paul McCartney e Matthew McConaughey, tra quelli da fotografare questa settimana. |
Thomas Williams è uno di quegli scrittori che in vita non sono mai stati molto famosi, ma sono stati adorati da altri scrittori, anche famosissimi. Nel caso di Thomas Williams tra i suoi fans ci sono Stephen King, Joseph Heller, John Irving, che fu suo studente all’Università del New Hampshire dove Williams insegnò per la maggior parte della sua vita, e Andre Dubus III, che ha scritto l’introduzione al suo romanzo The Hair of Harold Roux, pubblicato postumo nel 2011 da Doubleday e appena pubblicato in italiano da Fazi. Nel 1975 I capelli di Harold Roux di Thomas Williams – che era nato nel 1926 a Duluth, in Minnesota ed è morto nel 1990 – vinse il National Book Award, battendo in finale Philip Roth, Vladimir Nabokov, Toni Morrison e Donald Barthelme. Due anni prima il premio era stato vinto da John Edward Williams, l’autore di Stoner, altro romanzo amato dagli scrittori, che in Italia è sempre pubblicato da Fazi, ed è stato un caso letterario postumo. “I capelli di Harold Roux” del titolo sono un particolare laterale: il parrucchino di un tipo che ha perso i capelli durante la Seconda guerra mondiale. Il protagonista del romanzo è Aaron Benham, insegnante di letteratura inglese in un’università del New England, che sogna di scrivere – come in molti altri innumerevoli romanzi americani – un grande romanzo, intitolato appunto I capelli di Harold Roux. Non ci riesce perché la realtà quotidiana continua a interferire: la moglie torna con la spesa, c’è il bagagliaio da scaricare, e i figli adolescenti hanno le loro esigenze. E poi ci sono i ricordi di giovinezza che riaffiorano e ricominciano a farsi sentire, come in ogni crisi di mezza età che si rispetti. Solo che i ricordi di Benham – che poi forse sono quelli di Williams – riaffiorano sotto forma di romanzo, confondendosi con le vicende di Allard, il secondo protagonista, il personaggio al centro del romanzo nel romanzo, che ha vent’anni ed è appena tornato dalla guerra, corteggia Mary, che è ingenua middle class, ma si struscia con Noemi, che è borghese comunista, e vorrebbe tanto diventare scrittore, esattamente come Aaron Bentham e come Harold Roux, il suo rivale con il parrucchino, ed esattamente come Thomas Williams. | I capelli di Harold Roux. È un romanzo che contiene un altro romanzo, parla di scrittori, personaggi e del complicato rapporto tra memoria e fantasia. |
Nel nuovo governo Monti lunedì è stata nominata sottosegretario agli Esteri Marta Dassù, direttrice della sezione italiana dell’Aspen Institute e grande esperta di politica internazionale, che nel 2009 raccontò se stessa e molte sue esperienze e viaggi in un bel libro intitolato “Mondo privato” (Bollati Boringhieri), immaginandosi davanti a un analista. Questa è la descrizione che fa nel libro di un viaggio americano come consigliere del ministro D’Alema, nel 2006. L’Airbus del governo italiano stava arrivando a Washington, il 16 giugno 2006, per il primo incontro fra Massimo D’Alema e Condoleezza Rice. Avevamo letto carte e appunti durante tutto il volo. Il ministro degli Esteri, di cui ero allora consigliere, doveva trovare le parole giuste per convincere il segretario di Stato americano che l’Italia del centro-sinistra sarebbe stata comunque un buon alleato. Diverso da Berlusconi ma un buon alleato. | Marta Dassù e il mondo. Il sottosegretario agli Esteri nominata ieri ha una lunga esperienza di politica internazionale, e la raccontò in un bel libro due anni fa. |
Nel maggio del 1959 Fidel Castro conquistò il potere a Cuba, che nel 1961 fu dichiarata uno Stato socialista. Poi ci fu l’inizio delle restrizioni da parte degli Stati Uniti, l’avvicinamento all’Unione Sovietica, la vicenda della Baia dei Porci, il cosiddetto bloqueo (l’embargo che ancora oggi è in vigore), «la crisi dei missili» e le nuove sanzioni dell’allora presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. La storia di Cuba, più di quella di altri paesi, è fatta di grandi storie e di grandi personaggi. Oggi Cuba è di nuovo sulle prime pagine di tutti i principali giornali internazionali, per un grande evento: qualcosa sta per cambiare nei complicati rapporti con gli Stati Uniti e non solo. Cuba, dall’inizio Cuba è un’isola, o meglio un arcipelago di isole. La più grande è lunga e stretta e per la maggior parte è bassa e pianeggiante, con una serie di baie molto profonde. La popolazione originaria si estinse nel Sedicesimo secolo e ora è formata soprattutto da mulatti di origine spagnola. Sconfitta la Spagna, che aveva colonizzato il paese nel 1500, gli Stati Uniti fecero inserire nella Costituzione del nuovo Stato il cosiddetto “emendamento Platt” (dal nome di un senatore statunitense) che istituiva una specie di protettorato statunitense su Cuba. Siamo all’inizio del 1900 e fu allora che gli Stati Uniti stabilirono la base navale di Guantánamo. | Breve storia di Cuba. Da dove arriva il suo regime e perché per oltre 50 anni ha avuto rapporti molto complicati con gli Stati Uniti. |
A Bologna fino al 19 novembre si potrà visitare Biennale Foto/Industria, la mostra dedicata alla fotografia in ambito industriale. L’evento è organizzato dalla Fondazione MAST e si sviluppa in 14 mostre dislocate in diversi edifici storici della città, nei quali sono esposti i lavori di altrettanti importanti fotografi, tra cui Mimmo Jodice, Thomas Ruff, Yukichi Watabe e Josef Koudelka. Il titolo di questa terza edizione di Biennale Foto/Industria è “Etica e estetica del lavoro”. Come l’edizione precedente, è diretta da François Hébel, per anni direttore del festival della fotografia di Arles. Hébel ha curato dodici delle quattordici mostre; le restanti due, dedicate ai fotografi Thomas Ruff e Carlo Valsecchi, sono state invece curate da Urs Stahel. | A Bologna c’è la terza edizione di Biennale Foto/Industria. L'evento fotografico dedicato al lavoro e al mondo industriale, con 14 mostre in corso fino al 19 novembre. |
Storicamente, gli spettatori statunitensi non hanno mai avuto molto a che fare con i doppiaggi perché la maggior parte dei film che guardano sono in inglese e perché, perlomeno nei cinema, sono abituati a guardare in lingua originale e con i sottotitoli i pochi film stranieri che arrivavano. Al punto che, sempre storicamente, per gli americani è tendenzialmente strano e alle volte persino offensivo che qualcuno possa parlare in inglese sostituendosi alle voci originali di Brigitte Bardot, Roberto Benigni o Marlene Dietrich. Ma le cose stanno cambiando. In parte perché ormai, anche negli Stati Uniti, serie e film si guardano a casa, su schermi piccoli o piccolissimi e spesso facendo altro. E in gran parte perché, soprattutto grazie a Netflix, sempre più contenuti audiovisivi di successo – anche negli Stati Uniti – arrivano da paesi in cui non si parla inglese. Breve storia del doppiaggio in inglese La prima cosa da fare, pensando alla storia di film e serie doppiati in inglese, è cambiare prospettiva. Perché, come dice con grande sintesi la pagina inglese di Wikipedia dedicata all’argomento, «in Italia il doppiaggio è sistematico». Se l’Italia con la sua “grande scuola del doppiaggio” (come viene spesso definita dagli stessi italiani) è a un estremo, gli Stati Uniti – e in generale i paesi in cui si parla inglese – sono all’altro. Per molti spettatori anglofoni, in genere poco abituati a vedere le labbra muoversi in una lingua e le parole arrivare in un’altra, l’effetto – noto come lip-flapping – è di certo più straniante, forse pure fastidioso. | Gli americani stanno scoprendo il doppiaggio. Per decenni non ne hanno avuto bisogno e lo hanno spesso deriso, ma ora qualcosa sta cambiando: ovviamente c'entra Netflix. |
Uno sciopero del trasporto pubblico è stato indetto per oggi, venerdì 4 dicembre, a Roma. Lo sciopero coinvolge i dipendenti dell’ATAC, l’aziende che gestisce la maggior parte dei mezzi pubblici della città. Lo sciopero è stato indetto per la sola giornata di oggi, venerdì 4 dicembre, e per quattro ore: dalle 8 e 30 alle 12 e 30. Tutte le stazioni delle linee metropolitane A, B e B1 sono state chiuse stamattina, la linea Roma-Lido è stata chiusa e quella Roma-Nord sta subendo forte riduzioni di corse. Per quanto riguarda tram, autobus e filobus, potrebbero esserci sia rallentamenti che cancellazioni di corse e linee. Il servizio della metro C e della linea ferroviaria Termini-Centocelle è invece regolare. Lo sciopero è stato indetto dal sindacato Cambia-Menti M410 che ha pubblicato sul suo sito un comunicato per spiegare le sue ragioni. Per la riapertura delle stazioni metropolitane delle linee A, B e B1 sarà necessario attendere le 14. Il servizio gestito da Cotral e Ferrovie dello Stato non è coinvolto nello sciopero e sta effettuando servizio regolare. | Lo sciopero dell’ATAC di oggi, venerdì 4 dicembre, a Roma: la situazione. Gli orari, le linee della metropolitana che sono state chiuse e il sindacato che lo ha indetto. |
Luca Parmitano è nato a Paternò, in provincia di Catania, ha quasi 37 anni e da oltre due mesi non vive in Sicilia ma a 350 chilometri di distanza dalla Terra, sulla Stazione Spaziale Internazionale. Insieme con lui ci sono altri cinque astronauti che fanno parte della Expedition 36, la missione di lunga durata iniziata a metà maggio. Fino a novembre, Parmitano parteciperà agli esperimenti che sono svolti in assenza di gravità e nelle settimane scorse è stato protagonista di due attività extraveicolari (passeggiate spaziali) all’esterno della ISS, una andata molto bene, l’altra meno ma senza pericoli per la sua salute. Nel poco tempo libero a bordo Parmitano continua a rannicchiarsi nel modulo “Cupola” della Stazione, che grazie ai suoi oblò panoramici consente di scattare foto straordinarie alla cosa più interessante nei paraggi, la Terra. E nelle sue foto, manco a dirlo, c’è molta Italia, dalle Alpi al litorale adriatico passando per le isole dell’arcipelago toscano. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il mondo là sotto. Le nuove fantastiche foto dell'astronauta Luca Parmitano, sulla Stazione Spaziale Internazionale da due mesi (molta Italia). |
Questa settimana Elon Musk, il ceo di Tesla, ha celebrato il “Battery day”, un evento dedicato alla tecnologia delle batterie e a come questa renderà le automobili Tesla più potenti e più economiche. Musk ha fatto promesse eccitanti e tutte spostate molto avanti nel tempo, come un’utilitaria elettrica che costerà 25 mila dollari ma arriverà solo tra qualche anno (a causa delle promesse poco concrete di Musk, il titolo di Tesla ha perso molti punti in borsa). Ma con le sue promesse ha ricordato che il settore delle automobili elettriche ruota attorno alle batterie: potenza, velocità, autonomia e durata negli anni della vettura dipendono da come e quanto va la batteria, e questo non riguarda soltanto le automobili. Le batterie sono uno dei punti deboli di molte industrie ad alto tasso di tecnologia, perché il loro miglioramento non riesce a stare al passo con quello di altri componenti importanti. Il potere di calcolo dei processori, per esempio, segue in linea di massima la famosa legge di Moore, secondo cui la potenza dei computer raddoppia ogni due anni circa (ci sono molte discussioni attorno al fatto che la legge di Moore sia ancora valida o meno, ma prendiamola per buona). I computer, aumentando la potenza, aumentano anche il fabbisogno di energia. Ma la capacità delle batterie aumenta molto più lentamente e fa da collo di bottiglia. In teoria sarebbe possibile già adesso avere smartphone e computer portatili molto più veloci di quelli che abbiamo, con processori più potenti, ma nessuno li produce perché le batterie si scaricherebbero subito: se vogliamo accelerare lo sviluppo tecnologico, ci servono batterie migliori. | Tenete d’occhio le batterie. Presto saranno essenziali per la vostra automobile, come sa bene Elon Musk, e per qualche paese potrebbero diventare un tema di sicurezza nazionale. |
Il prolungato periodo di siccità che sta interessando il Midwest (gli Stati Uniti medio-occidentali) potrebbe avere serie conseguenze sui raccolti e portare a un aumento dei prezzi di molti alimenti negli ultimi mesi dell’anno. Secondo le previsioni, le piogge non arriveranno per almeno un’altra settimana, con gravi conseguenze per le coltivazioni. I timori principali sono legati ai campi di mais, dove il caldo secco ha già condizionato la fondamentale fase dell’impollinazione. A Chicago, il prezzo per il nuovo mais è aumentato di circa il 3 per cento rispetto al massimo registrato lo scorso autunno. Le coltivazioni di soia e grano sono messe a dura prova dalle alte temperature e si teme un effetto simile a quello del 2010 in Europa, quando la siccità in Russia portò ad un aumento dei prezzi. Le autorità degli Stati Uniti spiegano che comunque il problema dovrebbe essere meno grave di quanto viene indicato dagli agricoltori. In media, quest’anno sono state piantate molte più coltivazioni di mais e di soia, che dovrebbero compensare almeno in parte il problema. Secondo gli analisti il problema della siccità è invece molto serio ed è probabile che porti ad un aumento dei prezzi. Al Chicago Board of Trade, il più antico luogo di scambio di futures (contratti a termine che si negoziano in borsa) del mondo, il mais è aumentato del 3,2 per cento arrivando a 6,55 dollari al bushel (la misura di capacità per gli aridi utilizzata negli Stati Uniti, che per il mais equivale a circa 25,4 kg), mentre la soia è aumentata dello 0,7 per cento arrivando a 14,38 dollari al bushel. | La speculazione sul prezzo del grano. La prolungata siccità negli Stati Uniti causa seri problemi ai raccolti e potrebbe far aumentare il costo degli alimenti. |
I tacchi alti non stanno attraversando un buon periodo: nella vita di ogni giorno sono sempre più messi da parte a favore di ballerine, sandali bassi, scarpe da ginnastica onnipresenti grazie allo streetwear e scarpe brutte che però vanno di moda. Inoltre ci sono sempre più proteste contro le aziende che li impongono per statuto alle loro dipendenti: la scorsa primavera in Regno Unito fu addirittura presentata una petizione per chiedere al governo di rendere la pratica illegale, ma venne respinta. I tacchi a spillo però non sono gli unici tacchi presenti sul mercato e nell’ultimo anno, scrive la rivista di moda Business of Fashion, c’è un tipo di tacco che ha conosciuto una certa fortuna, alle passerelle delle sfilate e tra gli acquisti delle donne soprattutto americane: i cosiddetto kitten heels, i tacchi a rocchetto, comunemente portati negli anni Cinquanta e Sessanta da attrici come Audrey Hepburn e considerati all’epoca eleganti ma fino a pochi anni fa semplicemente bruttini e fuori moda. Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany | Perché i tacchi bassi sono tornati di moda. C'entrano Lady Diana, il femminismo, le Crocs e le Stan Smith. |
Secondo molti dati, ricerche e testimonianze che circolano in Italia e sui giornali internazionali, durante la pandemia di COVID-19 è calato il numero delle persone che si rivolgono a un ospedale per problemi cardiaci. Insieme a questi dati, circolano anche varie possibili spiegazioni: livelli di inquinamento più bassi, migliore controllo dell’ipertensione, maggior riposo e una riduzione generale dello sforzo fisico. Ma in generale medici e addetti ai lavori pensano che le cardiopatie e ciò che le causa non sia scomparso, e che dunque molte persone che avrebbero bisogno di cure non si stiano rivolgendo agli ospedali: starebbero dunque sottovalutando i sintomi e ritardando le cure, fino al punto di morire in casa. Francesco Romeo, direttore della cattedra e della scuola di specializzazione in cardiologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, un’unità operativa ad alto volume che per numero di trattamenti di infarti è tra le prime d’Italia, ha detto al Post che rispetto a marzo e aprile 2019 c’è stata una diminuzione di circa il 50 per cento dei pazienti che arrivano nei loro centri con i sintomi di un infarto. In Lombardia il dottor Bernhard Reimers, responsabile dell’unità operativa di cardiologia clinica e interventistica dell’ospedale Humanitas di Milano, ha detto che i casi sono diminuiti di circa il 70 per cento. Uno studio sull’esperienza clinica del Centro Cardiologico Monzino, un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico specializzato sul cuore, mostra a sua volta che dall’inizio dell’epidemia sono diminuite del 40 per cento le procedure salvavita di cardiologia interventistica, mentre la mortalità per infarto acuto è quasi triplicata. | Perché sembra ci siano meno infarti? lo suggeriscono dati e testimonianze da mezzo mondo, Italia compresa, ma le spiegazioni non sono confortanti: molti temono di andare in ospedale e quindi sottovalutano i sintomi. |
Amazon ha annunciato le 20 città finaliste che si contenderanno la sua nuova ambita sede negli Stati Uniti. Tra le finaliste ci sono New York, Miami e Chicago. Lo scorso settembre la società aveva annunciato di volere aprire una sua seconda sede, oltre a quella di Seattle, e aveva chiesto alle città interessate di proporsi. Il progetto ha un valore stimato di circa 5 miliardi di dollari e dovrebbe portare alla creazione di almeno 50mila posti di lavoro. Amazon aveva ricevuto 238 proposte da numerose città, interessate a ospitare la nuova sede in cambio di agevolazioni e incentivi nei confronti dell’azienda, che ora ha rivisto le candidature scegliendo queste 20 finaliste: – Atlanta, GA – Austin, TX – Boston, MA – Chicago, IL – Columbus, OH – Dallas, TX – Denver, CO – Indianapolis, IN – Los Angeles, CA – Miami, FL – Montgomery County, MD – Nashville, TN – Newark, NJ – New York City, NY – Northern Virginia, VA – Philadelphia, PA – Pittsburgh, PA – Raleigh, NC – Toronto, ON – Washington D.C. | Amazon ha annunciato le 20 città in gara per contendersi la sua seconda sede negli Stati Uniti. |
Le nomination per gli Oscar del 2016 sono state annunciate giovedì 14 gennaio a Los Angeles. Sono stati annunciate le nomination di 24 diverse categorie: nella maggior parte delle categorie ci sono state cinque nomination per categoria, con due eccezioni (tre nomination per il miglior trucco e acconciatura e otto nomination per il miglior film). Il film con più nomination è stato Revenant – Redivivo, l’ultimo film di Leonardo DiCaprio, seguito da Mad Max: Fury Road e Sopravvissuto – The Martian. Sono poi andati piuttosto bene anche Carol, Il caso Spotlight e Il ponte delle spie. Star Wars: il risveglio della Forza ha avuto cinque nomination (tutte però per premi “tecnici”). (dentro alla didascalia, le nomination che ha ricevuto ciascun film) | I film che hanno ottenuto più nomination per gli Oscar 2016. Quello con più nomination è "Revenant - Redivivo", ma sono andati molto bene anche "The Martian" e "Mad Max" (e poi c'è l'ultimo Star Wars, con cinque nomination). |
L’attuale sforzo medico e scientifico intorno alla pandemia da coronavirus è enorme, con migliaia di medici che stanno raccogliendo informazioni sui pazienti, sul modo in cui reagiscono a diversi trattamenti e con centinaia di centri di ricerca in giro per il mondo impegnati a studiare nuovi farmaci e vaccini che possano fornire soluzioni decisive per tenere sotto controllo l’emergenza sanitaria. Questa grande mole di lavoro confluisce in analisi e ricerche che vengono condivise ancora prima di essere pubblicate dalle riviste scientifiche, in modo da offrire velocemente nuove informazioni alla comunità scientifica, alle istituzioni sanitarie e ai governanti per assisterli nelle loro decisioni. Molte di queste ricerche sul coronavirus sono poi riprese dai giornali e dagli altri mezzi di informazione, talvolta con titoli e toni piuttosto categorici e definitivi, senza specificare che si tratta di studi preliminari e non passati al vaglio di altri ricercatori per certificarne l’affidabilità. La mancanza di sufficienti informazioni di contesto può creare false illusioni nei lettori, comprensibilmente alla ricerca di qualche dato che li possa confortare mentre è in corso una pandemia. | Come capire le ricerche scientifiche. Una guida per giornalisti e per lettori, per orientarsi soprattutto davanti alle ricerche preliminari sull'epidemia già molto raccontate in giro. |
Stasera, venerdì 20 giugno, i Pearl Jam suoneranno a Milano,allo Stadio di San Siro per una delle tappe europee del loro tour, e domenica 22 giugno saranno a Trieste, allo stadio Nereo Rocco. Per chi va a sentire il loro concerto, e per chi vuole soltanto riascoltarli, queste sono le canzoni che che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, scelse per il libro Playlist, la musica è cambiata. Pearl Jam (1990, Seattle, Washington) La più grande rock band dura e incazzata degli ultimi vent’anni, animata da uno che ha una voce da ibernare per la posterità. A volte fanno un frastuono inascoltabile, ma alla prima svolta melodica gli si perdona tutto. Sono di Seattle, e i primi tempi furono spacciati come rivali perdenti dei Nirvana, poi andò come andò e stravinsero per ritiro. | 16 canzoni dei Pearl Jam. Un ripasso per chi va a sentirli stasera a Milano, o domenica a Trieste e per tutti gli altri che hanno voglia di riascoltarli. |
Umberto Bossi è indagato per truffa ai danni dello Stato nell’inchiesta sui soldi della Lega Nord aperta a Milano. Insieme a Umberto Bossi sono indagati anche i figli Renzo e Riccardo e il senatore Piergiorgio Stiffoni, 64 anni e importante esponente della Lega, accusato di peculato. Renzo Bossi si è già dimesso da consigliere regionale della Lombardia, mentre suo padre Umberto in seguito allo scandalo ha lasciato la dirigenza della Lega. (tutti gli articoli del Post sulle inchieste sulla Lega) | Bossi indagato a Milano. L'accusa è truffa ai danni dello Stato, l'inchiesta è la stessa del caso Belsito. |
Il 27 giugno 1980 ottantuno persone morirono in un disastro aereo nel cielo tra le isole di Ustica e Ponza: disastro al quale ancora oggi, dopo oltre trent’anni, non sappiamo dare una spiegazione precisa. Negli anni si sono fatte decine di ipotesi, dalla bomba a bordo dell’aereo fino all’attacco missilistico e alla battaglia tra caccia militari, e si è assistito – specie nei primi anni di indagini – a tutto il repertorio di depistaggi e oscurità che hanno caratterizzato i cosiddetti “misteri d’Italia”. Ieri il tribunale civile di Palermo ha condannato i ministeri dei Trasporti e della Difesa a pagare un risarcimento di 100 milioni di euro ai parenti delle 81 persone uccise dal disastro. Il ministero dei Trasporti è stato condannato per “non aver saputo garantire la sicurezza del volo”, mentre il ministero della Difesa è stato condannato per “l’occultamento della verità e i depistaggi”, per gli “ostacoli frapposti all’accertamento delle cause del disastro e alla punizione dei colpevoli”. | Che cosa dice la sentenza su Ustica. I risarcimenti ordinati ai ministeri ammettono la validità di una tesi ben precisa sul disastro del 27 giugno 1980, e ora lo Stato deve decidere cosa farne. |
Lunedì 4 maggio gli U2 hanno tenuto un breve concerto nella stazione di Grand Central della metropolitana di New York. Durante la prima canzone, “I Still Haven’t Found What I’m Looking For”, gli U2 hanno suonato travestiti da artisti di strada, poco riconoscibili. Alla fine della canzone si sono tolti il travestimento e hanno suonato “Desire”, attirando decine di passanti. Il breve concerto è stato organizzato per una puntata del programma televisivo Tonight Show – condotto da Jimmy Fallon – dedicata agli U2, durante la quale è stato trasmesso il filmato delle due canzoni. | Gli U2 che suonano nella metropolitana di New York. Una trovata mascherata per il "Tonight show" di Jimmy Fallon. |
Smetto quando voglio – Masterclass – nei cinema da giovedì 2 febbraio – è una commedia con anche qualche scena d’azione, diretta da Sydney Sibilia. È il seguito di Smetto quando voglio, che uscì nel 2014. Questi sono gli unici due film diretti da Sibilia, che ha 35 anni. Smetto quando voglio parlava di un gruppo di ricercatori universitari precari e sottopagati, latinisti di fama mondiale, che facevano i benzinai e disoccupati nonostante una grande carriera accademica, e a un certo punto si mettevano a sintetizzare sostanze stupefacenti per guadagnarsi da vivere e finivano per farci un sacco di soldi. La trama ricordava un po’ Breaking Bad, certe cose nella struttura del film Ocean’s Eleven (e quindi le decine di film simili che l’hanno ispirato), perché a mettere insieme la banda era il personaggio interpretato da Edoardo Leo, che faceva il Danny Ocean della situazione. Insieme a Smetto quando voglio – Masterclass è stato girato anche un terzo film che ne è il seguito e dovrebbe uscire a fine anno. Nel cast di Smetto quando voglio – Masterclass ci sono molti noti attori italiani: Edoardo Leo, Pietro Sermonti, Libero De Rienzo, Paolo Calabresi, Luigi Lo Cascio, Neri Marcoré, Giampaolo Morelli, Stefano Fresi, Valerio Aprea e Valeria Solarino. Quasi tutti c’erano già anche nel primo film. Gli sceneggiatori del film sono lo stesso Sibilia, Francesca Manieri (co-autrice di Veloce come il vento) e Luigi Di Capua dei The Pills. | Un po’ di cose su “Smetto quando voglio – Masterclass”. È il seguito di una commedia d'azione del 2014, che si fece notare per la sua originalità rispetto alle altre commedie italiane: è nei cinema dal 2 febbraio. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 181 nuovi casi di contagio da coronavirus, ma nel raffronto con i dati comunicati ieri (246.286) la differenza è di 202 casi, per un totale di 246.488. I morti totali registrati sono 32.123, 12 in più rispetto a ieri (nella nota al bollettino è specificato che ieri era stato contato un morto in più in Sardegna). Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 40 (cinque in meno di ieri) e quelle in altri reparti sono 749 (9 in più di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 25.341, per un totale di quasi quattro milioni. La Lombardia anche oggi è la regione con il maggior numero di nuovi positivi nelle ultime 24 ore, 53. In Campania ne sono stati accertati 29, seguono Veneto (24) e Emilia-Romagna (20). Le regioni in cui non sono stati registrati nuovi positivi sono cinque: Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Molise, Basilicata e Sicilia e le province autonome di Trento. Nei dati delle regioni ci sono però oggi alcune incongruenze. Ad esempio non sono riportati nuovi casi in Valle d’Aosta e Sicilia, ma nel raffronto con i dati di ieri si può verificare un incremento di, rispettivamente, 10 e 19 casi. Il ricalcolo di -8 casi nella provincia autonoma di Bolzano è invece indicato in una nota. Le province in cui sono stati registrati più casi sono Milano (25), Bergamo (22), Napoli (20), Aosta (10). Le province in cui sono stati accertati il maggior numero dei casi sono Milano (25), Bergamo (22), Napoli (20) e Roma (9). | Le notizie di martedì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 202 nuovi casi positivi e 12 morti. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 40. |
La risposta breve è: niente. Dopo l’incontro dello scorso 25 giugno, le delegazioni del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle si sono incontrate di nuovo oggi per discutere della legge elettorale e delle riforme istituzionali. La delegazione del PD comprendeva anche Matteo Renzi, mentre Beppe Grillo non ha partecipato. All’incontro si è arrivati dopo una lettera aperta con cui il PD aveva scritto al M5S dei “limiti invalicabili” della loro proposta di legge elettorale, a partire dal rischio dell’ingovernabilità dovuto ai meccanismi con cui si propone di eleggere i parlamentari. Il M5S aveva risposto alla lettera chiedendo di organizzare un nuovo incontro per discutere i punti e le critiche messe insieme dal Partito Democratico. Sono seguiti scambi di accuse e di lettere, di domande e di risposte, finché non si è arrivati all’incontro di oggi. | Cosa si sono detti PD e M5S. Si sono visti di nuovo per discutere di legge elettorale e riforme, ma l'unica cosa che hanno deciso è che si vedranno ancora. |
Il parlamentare europeo del PD e ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha duramente attaccato il suo partito in un’intervista a Repubblica, accusandolo di aver deciso di non far cadere il governo votando insieme alla Lega contro la mozione del M5S sulla TAV ieri in Senato. Il voto del PD contro la mozione del M5S era previsto, e coerente con la sua posizione favorevole alla TAV, ma Calenda sostiene che i parlamentari del PD avrebbero dovuto astenersi per mettere la Lega in minoranza e farle perdere il voto, spaccando la maggioranza e auspicando che questo provocasse una crisi di governo (sarebbe servita comunque la collaborazione di Forza Italia perché ciò accadesse). Il voto del PD avrebbe avuto quindi l’effetto collaterale di fare un favore alla Lega. Secondo Calenda il PD ha deciso così perché al momento è spaccato in due: da una parte i gruppi parlamentari, scelti prevalentemente dall’ex segretario ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, dall’altra il nuovo segretario Nicola Zingaretti, Dario Franceschini e Paolo Gentiloni, che controllano il partito dall’ultimo congresso. | Calenda dice che ieri il PD ha scelto di non provare a far cadere il governo. Sostiene che il voto di ieri contro la mozione del M5S sulla TAV sia stato un favore alla Lega. |
Oggi alla Camera si è discusso il disegno di legge sul Pareggio di Bilancio, e l’introduzione di questo nella Costituzione. Il provvedimento è stato approvato con 464 sì e 11 astenuti, ma servirà una seconda votazione. Formato il nuovo governo, sottosegretari compresi, dopo le concitazioni delle ultime settimane era la prima seduta di rientro in una routine da governo in carica e dialettica tra le parti, benché le parti siano in posizioni abbastanza anomale, senza una vera maggioranza e con qualche chiarezza solo sulla limitata opposizione. Ma Gelmini, Maroni, Brunetta e gli altri ministri continuano ad avere l’aria di quelli che si sono alzati per far sedere qualcuno e gli hanno fregato il posto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le cose cambiano. Ieri alla Camera si discuteva il pareggio di bilancio, tra ex ministri che guardavano i loro ex banchi, e leghisti e Scilipoti finiti all'opposizione. |
Il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Antonio Gentile – nominato venerdì 28 febbraio, appena tre giorni fa – ha annunciato le sue dimissioni “nell’esclusivo interesse del Paese e nel rispetto del partito”, dicendo di essere oggetto di uno “stillicidio” per “motivi pretestuosi e strumentali”. Gentile è da giorni al centro di una vicenda di presunte pressioni da lui esercitate – tramite un mediatore – nei confronti di un editore calabrese affinché non venisse pubblicato sul quotidiano L’Ora della Calabria un articolo riguardo suo figlio. Gentile ha negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda e ha detto di aver “presentato querela contro i suoi detrattori il 26 febbraio, ben prima dell’attuale compagine governativa, con una comunicazione scritta al presidente Grasso”. Quando è iniziata questa storia Mercoledì 19 febbraio il giornale L’Ora della Calabria, uno dei principali quotidiani calabresi, non è uscito in edicola. Mercoledì stesso, durante una conferenza stampa organizzata nella redazione centrale del giornale, a Cosenza, il direttore Luciano Regolo ha detto di aver subito, nella serata di martedì, delle pressioni da parte del proprietario della tipografia che stampa L’Ora della Calabria, Umberto De Rose, affinché il giornale non andasse in stampa con un articolo su un’indagine riguardo al figlio del senatore del Nuovo Centrodestra Antonio Gentile. | Gentile si è dimesso da sottosegretario. L'uomo più discusso del governo Renzi se ne va ad appena tre giorni dal giuramento: la storia, dall'inizio. |
Venerdì sera il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza con ulteriori restrizioni per contenere i contagi da coronavirus: entrerà in vigore da sabato 17 ottobre e tra le misure principali ci sono la didattica in parte a distanza per le scuole superiori, forti restrizioni sulla vendita di alcolici e la sospensione degli allenamenti per gli sport di contatto. L’ordinanza introduce il divieto di vendita di bevande alcoliche da asporto dopo le 18, sia nei bar sia nei bar e ristoranti, sia nei negozi e supermercati. Ristoranti e bar possono continuare regolarmente il servizio al tavolo tra le 18 e le 24, ora a cui è prevista la chiusura per decreto nazionale. Devono rimanere chiusi tra le 18 e le 6 anche i distributori automatici di cibo e bibite, e nella stessa fascia oraria è vietato bere e mangiare in aree pubbliche. Bere alcolici è invece vietato sempre nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico. | La Lombardia ha vietato la vendita di alcolici da asporto dopo le 18 e ha previsto in parte la didattica a distanza per le superiori. |
L’ufficio di presidenza della Camera dei Deputati ha approvato ieri una delibera con cui si stabiliscono nuove regole e sanzioni per tutelare la “privacy” dei deputati in aula, minacciata dai fotografi parlamentari: la questione è divenuta prioritaria per alcuni parlamentari dopo i casi degli appunti di Silvio Berlusconi ed Enrico Letta fotografati e diffusi dai giornali. È facile notare la rara sollecitudine con cui la Camera ha affrontato il problema, rispetto alle lentezze procedurali e abituali di altri interventi che sembrerebbero più importanti a noialtri qua fuori. Come è facile sorridere delle contraddizioni tra le grandi battaglie civili sostenute da alcuni gruppi parlamentari a favore della libertà di pubblicare sui giornali qualunque intercettazione telefonica priva di rilievo pubblico, e il voto quasi unanime sulla delibera (si sono astenuti i rappresentanti dei PdL e della Lega, che volevano norme più severe). La frase del presidente Gianfranco Fini – che pure ha ricordato che l’aula è un luogo pubblico e non si può impedire di diffondere quel che vi accade – per cui “Intercettare le comunicazioni in qualsiasi modo non può essere permesso” fino a oggi l’avevamo sentita usare più spesso dal suo ex alleato e ora gran nemico Silvio Berlusconi. | Oggi al Parlamento. Le migliori immagini di questi anni alla Camera e al Senato, ora che i partiti vogliono censurarle. |
Il 10 giugno 2004, dieci anni fa, è morto Ray Charles, uno che ha cantato canzoni così famose che chiunque ne sa accennare almeno una. E anche chi non conosce bene la sua discografia probabilmente ricorda la celebre e bellissima scena dei Blues Brothers in cui la band va da lui a comprare gli strumenti. Per chi ha bisogno di un ripasso, e per chi le vuole riascoltare, queste sono le sette canzoni che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, scelse per il libro Playlist, la musica è cambiata. Ray Charles (1930, Albany, Georgia – 2004, Beverly Hills, California) Tutto quello che c’era da sapere, l’avete visto nel film. È passato da tutti i generi, creando a sua volta il genere Ray Charles, e trasformando in soul e rhythm and blues tutto quello che toccava, soprattutto la musica country. Invecchiando si è andato normalizzando, appalesandosi in duetti, covers e comparsate, ma ormai poteva fare tutto quello che voleva. | Sette belle canzoni di Ray Charles. Da riascoltare oggi che sono passati dieci anni dalla sua morte. |
Il Senato ha approvato la proposta di riforma del MES, il Meccanismo europeo di stabilità, comunicata mercoledì alle camere dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dopo aver ricevuto in giornata l’approvazione da parte della Camera con 314 sì, 239 contrari e 9 astenuti, in Senato la risoluzione presentata dalla maggioranza è stata approvata con 156 sì, 129 no e 4 astenuti. Non si trattava di un voto sull’approvazione definitiva del MES, che si terrà invece nei prossimi mesi nei Parlamenti dei paesi coinvolti se la riforma verrà prima approvata dalle istituzioni europee, né tantomeno sulla richiesta di accedere ai suoi fondi, più volte smentita dal governo italiano in questi mesi. Con il voto di mercoledì, il Parlamento si è limitato ad approvare le comunicazioni di Conte, che nei suoi interventi ha spiegato perché nel prossimo Vertice euro il governo italiano approverà la riforma del MES. | Il Senato ha approvato la proposta di riforma del MES. |
Molte delle persone che abitano a Isola del Cantone non riusciranno a leggere questo reportage, ma è una conseguenza assai secondaria del loro problema: da loro non c’è internet, oppure è terribilmente lento. Nella stessa situazione sono le decine di migliaia di persone che vivono nei comuni in cui non arriva una linea internet, una parte dei quali non è raggiunta nemmeno dalla rete mobile. Una condizione difficile anche solo da immaginare, specialmente dopo un anno in cui le comunicazioni online hanno reso più sopportabile l’isolamento legato alla pandemia. Isola del Cantone è un comune di millecinquecento abitanti a poco più di mezz’ora da Genova, in Liguria. Non è sperduto in mezzo ai monti o difficile da raggiungere. Passeggiando in via Roma, la strada che attraversa il paese, si sente il rumore delle auto che entrano ed escono dal casello dell’autostrada A7, la Milano-Genova, e il fischio del treno riempie la valle con cadenza regolare. In poche centinaia di metri si trovano il municipio, la scuola, l’ufficio postale, la banca, la stazione. | L’Italia offline. Nei circa duecento comuni dove non arriva internet, l'isolamento da pandemia ha avuto tutto un altro significato. |
L’agenzia di rating Moody’s ha declassato 15 banche di investimento internazionali. Tra queste ci sono cinque fa le sei più grandi banche statunitensi: Morgan Stanley (declassata di due notch, due gradini), Goldman Sachs, Bank of America, Citigroup e J.P. Morgan. E poi alcuni istituti britannici, come Royal Bank of Scotland, Barclays e HSBC. (Che cos’è Goldman Sachs, davvero) | Moody’s declassa le banche. Tra queste cinque dei sei più grandi istituti americani, come Goldman Sachs e J.P. Morgan, e alcuni non l'hanno presa bene. |
Nella sua rubrica di martedì su Repubblica, Michele Serra sembra non condividere l’enfasi dei media sulla rilevanza concreta delle storie di questi giorni che riguardano il Vaticano. La vera domanda, attorno ai cosiddetti misteri vaticani, è quanto ancora possono incidere, i maneggi e le lotte intestine di quegli anziani prelati, sulla vita della società italiana. Nel resto del mondo il loro peso politico è ormai vicino allo zero: la stampa estera ne parla, in genere, con divertito esotismo, come se noi parlassimo degli intrighi alla corte del marajah. Del resto, sela Chiesa romana avesse inteso – anche solo per marketing – coronare l’avvento di due papi stranieri concedendo più potere e visibilità ai porporati d’Asia, d’Africa e delle Americhe, forse il mondo la considererebbe quell’istituzione internazionale che pretende di essere. Invece, così come stanno le cose, con quel Bertone che si occupa soprattutto dell’Udc, si capisce che “romana” vuol dire proprio romana, soltanto romana. | Una cortese indifferenza prevarrà. Michele Serra si domanda se ci sia una sopravvalutazione romana delle vicende in Vaticano, "una prestigiosa ma polverosa istituzione, tipo i Lincei o la Crusca". |
I grandi incendi che da giorni stanno bruciando in Valsusa, nella parte più occidentale del Piemonte a ovest di Torino, hanno reso necessaria l’evacuazione di almeno mille persone nelle ultime ore. Ieri i venti più forti hanno nuovamente alimentato le fiamme che erano stati quasi spente grazie agli interventi dei vigili del fuoco e dei Canadair, complicando le attività di soccorso della popolazione. Gli incendi sono causati dal prolungato periodo di siccità che sta interessando il Piemonte occidentale, ma sono in corso anche indagini per alcuni sospetti piromani che avrebbero appiccato focolai nei giorni scorsi. Il fumo prodotto dagli incendi rende scarsa la visibilità in molti punti della Valsusa e ha aggravato l’inquinamento dell’aria in un’area molto estesa del Piemonte, interessando soprattutto la provincia di Torino che già da giorni è oltre i limiti per quanto riguarda le polveri sottili (PM10). L’autostrada del Frejus, che conduce verso la Francia, è stata chiusa nel tratto tra Oulx e Chianocco per motivi di sicurezza, dopo che un incendio ne ha lambito la carreggiata. A Novalesa, nell’adiacente val Cenischia, sono state segnalate fiamme alte decine di metri, ma il vento e il fumo intenso non hanno reso possibile l’utilizzo di elicotteri e Canadair per contenere l’incendio. | Il Piemonte continua a bruciare. Le foto dalla Valsusa e dai paesi evacuati attorno a cui le fiamme bruciano da giorni. |
Il termine delle votazioni online per scegliere il candidato a presidente del Consiglio del Movimento 5 Stelle, in corso oggi sulla piattaforma Rousseau, è stato prorogato alle 23 (dovevano chiudere alle 19), per via dei problemi tecnici avuti oggi dal sito. Nel corso della giornata molti iscritti avevano avuto difficoltà a utilizzare il sistema di voto, con il quale si deve scegliere tra otto candidati a presidente del Consiglio: Luigi Di Maio, di gran lunga favorito, e altri sette molto meno conosciuti. Il Movimento aveva ammesso in un tweet che il sistema stava avendo dei problemi a causa dell’alto numero di accessi. Alcuni iscritti al Movimento 5 Stelle interpellati dal Post hanno detto che questa mattina era molto difficile ricevere l’SMS di conferma necessario a procedere alla votazione. Una volta votato, il sistema non sembra sia sempre riuscito a registrare il voto, mentre nel pomeriggio a molti utenti il sito è apparso completamente non attivo. Il vincitore del voto online sarà tenuto nascosto fino a sabato 23 settembre, quando sarà annunciato alla festa del Movimento a Rimini. | È stata prorogata alle 23 la chiusura del voto online per scegliere il candidato a presidente del Consiglio del M5S. |
Entriamo nella fabbrica italiana della cannabis, quella – manteniamo la calma – destinata al solo uso medico. Ovvero la cannabis terapeutica che entro la fine dell’anno anche in Italia potrà essere trattata, confezionata e commercializzata sotto forma di infiorescenze, utilizzabili come medicinali da acquistare in farmacia. La fabbrica in questione è lo stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze, dove mi reco insieme ad Antonella Soldo (forse la principale esperta italiana in materia, con l’eccezione di alcuni chimici e farmacologi) per conoscere lo stadio raggiunto dal progetto. Un progetto che, pur potenzialmente realizzabile sin dal 2007, solo nei prossimi mesi vedrà la sua prima entrata in pratica. I primi a venirci incontro sono alcuni sindacalisti che vogliono farci conoscere le loro proposte a proposito della “smilitarizzazione” di quell’azienda. Poi l’incontro con i tre ufficiali dell’esercito che dirigono la struttura: il colonnello Antonio Medica e il tenente colonnello Flavio Paoli, direttore e vicedirettore dello stabilimento, e il tenente colonnello Lorenzo Funaro. I militari ci raccontano la storia dello stabilimento, dagli anni in cui produceva chinino a quelli di dismissione via via di funzioni e compiti fino ai tentativi di rilancio: negli anni Novanta, con la sperimentazione Di Bella, e nel 2006 con la produzione di vaccini contro l’aviaria. Ma lo stabilimento ha una produzione ordinaria che interessa le merci più diverse: cioccolata e liquori, integratori alimentari e profumi, fino a kit sanitari per l’esercito e differenti presidi medici. Ora la cannabis. Il progetto sembra solido, e con prospettive che lasciano ben sperare. | La fabbrica italiana della cannabis. Luigi Manconi ha visitato lo stabilimento di Firenze dove viene prodotta la cannabis che entro la fine dell'anno sarà venduta nelle farmacie a scopo terapeutico. |
A Roma al Museo MAXXI (Museo nazionale delle Arti del XXI secolo) è stata inaugurata una mostra dedicata all’artista francese di origini cinesi Huang Yong Ping, uno dei più apprezzati artisti contemporanei. Il titolo della mostra è Bâton Serpent (bastone serpente) e fa riferimento a un passaggio dell’Esodo nell’Antico Testamento, quello in cui Mosè trasforma il suo bastone in un serpente davanti al faraone. È anche un riferimento alla installazione più grande in tutta la mostra: un gigantesco scheletro di serpente in alluminio, lungo circa 30 metri, che viene presentato dai curatori della mostra come un simbolo presente sia nella mitologia cinese che nella religione cristiana. Nella Galleria 3 del museo, nella sezione della mostra intitolata “Chefs”, sono esposti poi alcuni lavori già presentati alla Galleria Gladstone a New York nel 2012: si tratta di numerosi animali imbalsamati e privi delle teste, che sono invece disposte tutte insieme su un’asta di metallo in un’altra sala. Huang Yong Ping ha sessant’anni ed è uno dei principali maestri dell’Avanguardia cinese: molti dei suoi lavori sono incentrati sui concetti di potere e di controllo. La mostra al MAXXI a Roma rimarrà aperta fino al 24 maggio 2015. | Le opere di Huang Yong Ping al MAXXI di Roma. Animali imbalsamati senza testa e un enorme scheletro di serpente in alluminio, tra le installazioni della prima mostra interamente dedicata in Italia a uno dei più apprezzati artisti contemporanei. |
Fulvio Bufi sul Corriere della Sera di oggi racconta la storia col cosiddetto “professor De Tormentis”, un poliziotto accusato di avere usato regolarmente tecniche di tortura negli anni Settanta e Ottanta negli interrogatori dei brigatisti e sospetti tali. Ne ha parlato anche la trasmissione televisiva Chi l’ha visto intervistando Nicola Rao, giornalista e scrittore, senza però dire il nome del poliziotto. Bufi lo dice, lo è andato a cercare, e racconta cosa gli ha detto l’uomo. | La storia del “professor De Tormentis”. Il Corriere della Sera su Nicola Ciocia, il poliziotto accusato di torturare i sospetti brigatisti negli anni Settanta: ne aveva parlato anche Chi l'ha visto. |
Giovedì sera Federica Guidi si è dimessa da ministro dello Sviluppo Economico, dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni di conversazioni del novembre 2014 tra lei e il suo compagno Gianluca Gemelli, in cui Guidi lo rassicurava sull’approvazione di un emendamento che, secondo gli atti dell’inchiesta della procura di Potenza che contengono l’intercettazione, avrebbe favorito i suoi interessi economici inerenti a un centro di estrazione petrolifera in Basilicata. Il progetto Tempa Rossa Tempa Rossa è un grande centro di estrazione petrolifera che si trova in provincia di Potenza (Basilicata), “nell’alta Valle del Sauro a cavallo tra la Val d’Agri e la Val Camastra”: è gestito dalla società francese Total. Al momento, secondo il sito di Total, negli impianti del centro di estrazione sono stati scavati sei degli otto pozzi previsti dal progetto: “A regime l’impianto – tra i più evoluti nel settore petrolifero – avrà una capacità produttiva giornaliera di circa 50.000 barili di petrolio, 230.000 m³ di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo”. Si stima che il progetto valga 1,6 miliardi di euro in investimenti e comporti l’assunzione di 300 persone solo per la fase di costruzione. | Perché Federica Guidi si è dimessa, spiegato. La storia di un controverso impianto di estrazione petrolifera – e soprattutto delle intercettazioni telefoniche agli atti di un'inchiesta giudiziaria – messa in ordine, dall'inizio. |
Le cose cambiano è il nome della nuova serie di incontri online sull’attualità organizzati dal festival Pensavo Peccioli in collaborazione col Post, dal 29 ottobre al 3 dicembre. Gli incontri sono quattro e vogliono discutere del cambiamento in diversi grandi campi contemporanei: i rapporti tra donne e uomini, la politica, la giustizia, la televisione. Per ciascuno di questi Le cose cambiano ha invitato ospiti e esperti e protagonisti: la scrittrice Michela Murgia, la vicepresidente dell’Emilia-Romagna Elly Schlein, l’ex magistrato Gherardo Colombo, il direttore della 7 Andrea Salerno. Per parlare del mondo fuori che continua a cambiare, nonostante il nostro essere chiusi dentro. Giovedì 3 dicembre alle 21 Luca Sofri parla con Gherardo Colombo. Il primo incontro con Michela Murgia lo trovate qui, il secondo con Elly Schlein qui, il terzo con Andrea Salerno qui. | Le cose cambiano, con Gherardo Colombo. Una conversazione online su cosa sta succedendo alla giustizia tra Luca Sofri e l'ex magistrato e saggista, stasera. |
La Guardia di Finanza di Lodi ha arrestato 11 persone per un’inchiesta su quattro Onlus che secondo l’accusa lucravano sull’accoglienza di migranti. Secondo la procura di Milano, che ha indagato sul caso, le quattro Onlus avevano presentato documenti falsi per ottenere finanziamenti di 7,5 milioni di euro da usare per progetti di accoglienza, ma i loro rappresentanti avevano usato circa 4,5 milioni di euro per scopi personali. Le persone arrestate, dice Repubblica, sono accusate di associazione per delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio: sono legate alle Onlus ‘Volontari senza frontiere’, ‘Milano Solidale’, ‘Amici di Madre Teresa’ e ‘Area solidale’ e secondo la procura hanno anche legami con la ‘ndrangheta. | La Guardia di Finanza di Lodi ha arrestato 11 persone per un’inchiesta su Onlus che lucravano sull’accoglienza di migranti. |
L’inchiesta sulle pratiche di corruzione contestate a diverse persone legate al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, e che ha fatto arrestare il settantenne ex dirigente Ercole Incalza, è diventata da subito un grande problema politico intorno al ministro Maurizio Lupi, pur non coinvolgendolo al momento giudiziariamente: i magistrati fiorentini titolari dell’inchiesta non hanno presentato accuse nei suoi confronti, ma M5S e SEL hanno presentato una mozione di sfiducia congiunta nei suoi confronti. Lupi è però responsabile in quanto ministro del controllo o meno su eventuali reati commessi nell’ambito delle attività del ministero, ed è esplicitamente citato nelle carte dell’inchiesta – soprattutto intercettazioni telefoniche – a proposito di fatti che se dimostrati indicherebbero da parte sua comportamenti inaccettabili: tra questi, la pratica di ricevere regali e favori per sé e per suo figlio Luca, e la complicità con Incalza in alcune scelte che avrebbero favorito manager e imprenditori vicini a Incalza, che per i magistrati conduceva da molti anni all’interno del ministero – già da prima che ci arrivasse Lupi – una gestione illecita del proprio potere e degli appalti pubblici. | Cosa c’entra Lupi. Nell'inchiesta sulla corruzione al ministero delle Infrastrutture non ci sono accuse per il ministro, ma l'esposizione di legami molto stretti e discutibili con gli accusati. |
125 anni fa, il 4 settembre del 1888 George Eastman registrò all’ufficio brevetti degli Stati Uniti il marchio “Kodak” per la sua società, che da qualche anno aveva cominciato a produrre macchine fotografie con un’innovazione straordinaria: le lastre fotografiche rigide che venivano utilizzate nei primi decenni della fotografia erano sostituite da una pellicola sensibile alla luce. La macchina diventava quindi più leggera ed economica, e il procedimento necessario a ottenere una foto era molto più rapido. Eastman riassumeva il suo impegno nella frase “rendere la macchina fotografica conveniente come una matita”. L’invenzione di una pellicola flessibile che fosse resistente e relativamente maneggevole richiese a Eastman diversi anni di lavoro, ma in quello stesso 1888 arrivò in commercio la prima macchina fotografica a pellicola con il marchio Kodak e lo slogan “Tu premi il bottone, noi facciamo il resto”. Era una scatola di colore giallo, venduta per 25 dollari con un rullino già caricato all’interno che garantiva 100 fotografie. I clienti lo esaurivano e poi inviavano la scatola alla società, che provvedeva a sviluppare le foto e a rimandare la macchina con un nuovo rullino. La Eastman Kodak diventò in pochi anni una delle società più conosciute in tutto il mondo e una delle più grandi nel settore delle pellicole e degli apparecchi fotografici. | La nuova Kodak. La storica società di macchine e pellicole fotografiche è uscita dalla procedura di fallimento, molto cambiata: e oggi compie 125 anni. |
Il cantautore Calcutta, pseudonimo di Edoardo D’Erme, ha annunciato il suo primo importante tour in carriera: si terrà fra gennaio e febbraio 2019 e passerà da città come Milano e Roma. Il 6 agosto terrà il suo ultimo concerto del 2018 all’Arena di Verona, che è andato tutto esaurito. “Paracetamolo”, il singolo del suo secondo disco Evergreen, è una delle canzoni più passate dalle radio italiane in queste settimane. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.0';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk')); | Calcutta ha annunciato un tour invernale con date a Milano, Napoli e Roma. |
«La notizia della mia morte è stata ampiamente esagerata», ironizzò Mark Twain a proposito delle voci sulla sua scomparsa pubblicate su un quotidiano dell’epoca. Lo stesso si potrebbe dire oggi del giornalismo, spesso dato per morto di fronte all’avanzata di Internet. O almeno questo è quello che pensavamo quando, nella primavera del 2009, abbiamo iniziato a lavorare a questo libro. In quel periodo si parlava solo di giornalisti licenziati in tronco e di crollo inarrestabile delle entrate pubblicitarie. Storiche testate si vedevano costrette a fermare per sempre le rotative, altre venivano vendute per la simbolica cifra di un dollaro (è il caso del settimanale americano “Newsweek”). Tra gli addetti ai lavori il passatempo preferito era fare previsioni su quando sarebbe stata stampata l’ultima copia del “New York Times” (nel 2014 o nel 2043, a seconda della sfera di cristallo impiegata). Quanto ai colpevoli di questa situazione disperata, era presto detto: la Rete e la rivoluzione digitale stavano abbassando i costi di produzione, moltiplicando l’offerta e portando il valore delle notizie vicino allo zero. Tutto vero, chiaro e anche un po’ allarmante. Se non fosse che, a guardare bene, nella giungla digitale non c’erano solo i “parassiti” alla Google di cui si lamentava il magnate dei media Rupert Murdoch o le schiere di “blogger in pigiama” pronti a prendere il posto dei giornalisti lavorando gratis (o quasi) e senza garantire lo stesso grado di affidabilità. C’erano anche giovani reporter che raccontavano guerre dimenticate con Twitter e uno smartphone, informatici che progettavano software automatici per offrire notizie sempre più accurate e veloci (è il caso della Scimmia-robot da cui prede il titolo questo libro), redazioni illuminate che puntavano su nuovi modi di fare informazione. Insomma, pur avendo qualche fondamento, la notizia della morte del giornalismo ci appariva, a un’analisi più attenta, un po’ esagerata. Se solo si provava a spostare lo sguardo oltre la retorica dominante si scopriva che, più che lasciarci la pelle, il nostro mestiere sembrava piuttosto sul punto di cambiarla. Per diventare cosa non era chiaro a nessuno, tanto meno a noi. Così, per capirci qualcosa di più e per scrollarci di dosso la depressione che si respirava nell’aria, tra il 2009 e il 2010 abbiamo cominciato un viaggio che ci ha portato a Chicago, New York, Washington, Varsavia, Amsterdam, Bruxelles e altre capitali europee. Il libro che avete tra le mani è il resoconto di questa avventura, che si è rivelata più tonificante di quanto avessimo sperato. Lungo la strada abbiamo infatti incontrato un gruppo di pionieri pronti a confermare che la battuta di Mark Twain può essere applicata anche al giornalismo. Che si tratti di disinnescare le bugie della politica attraverso una macchina della verità digitale (quella di PolitiFact di cui si parla nel primo capitolo) o di raccontare la vittoria di Obama attraverso nuove forme di storytelling (come fanno i cosiddetti “ribelli del New York Times”), le idee degli innovatori che abbiamo intervistato rappresentano il primo tassello di un nuovo ecosistema dei media tutto da costruire. | «La scimmia che vinse il Pulitzer». È uscito per Bruno Mondadori il libro di Nicola Bruno e Raffaele Mastrolonardo: personaggi, avventure e (buone) notizie dal mondo dell'informazione. |
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