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Il primo ottobre è uscito nei negozi l’ultimo modello di GoPro, la videocamera compatta usata soprattutto per riprendere in alta definizione attività sportive all’aria aperta, e nel primo mese ha battuto un nuovo record di vendite nella storia dell’azienda. Dopo aver raggiunto un momento di massima diffusione e successo nel 2014, tra il 2016 e il 2017 GoPro sembrava non passarsela benissimo, soprattutto perché danneggiata dalla concorrenza dei più accessibili marchi asiatici e dalle videocamere sempre più sofisticate degli smartphone. Nonostante questo però, ogni nuovo modello che l’azienda presenta riscuote sempre grande successo e i siti di recensioni dicono che le GoPro sono ancora la miglior scelta per chi vuole acquistare un’action camera. Le recensioni parlano molto bene di Hero 8 e Wirecutter, l’autorevole sito di recensioni del New York Times che la sta ancora testando, dice che Hero 7 Black è la miglior action camera attualmente in commercio. Se state valutando di comprare un’action camera, sappiate comunque che le GoPro sono prodotti di fascia alta (Hero 8 costa 423 euro e Hero 7 330) e che esistono anche action camera molto più economiche e meno sofisticate prodotte da altre aziende. | Le GoPro sono ancora le migliori action camera in circolazione. Lo dicono i più autorevoli siti di tecnologia e lo dimostra il successo che ha avuto l'ultimo modello uscito un mese fa. |
Faceva molto più caldo di adesso, qui in Italia, il primo agosto scorso quando un intero emisfero del Sole ha dato vita a una spettacolare eruzione che ha poi causato una serie di aurore molto affascinanti visibili sulla Terra. Il brillamento di questa estate ha portato con sé onde d’urto devastanti che hanno attraversato la nostra stella, mentre miliardi di tonnellate di gas si sono riversate nello spazio circostante. Un fenomeno astronomico di grande valore per gli astrofisici, alla costante ricerca di nuove informazioni sul Sole e sul suo comportamento. «Quanto accaduto il primo agosto ci ha davvero aperto gli occhi» spiega ora Karel Schrijver del Lockhedd Martin’s Solar and Astrophysics Lab di Palo Alto (California), commentando le immagini sull’esplosione solare da poco diffuse dalla NASA. «Abbiamo visto che le tempeste solari possono essere eventi globali, che si verificano su una scala che prima non immaginavamo così grande.» | L’esplosione che ha scosso il Sole. Il video dell'eruzione solare che ha «aperto gli occhi» agli astrofisici sul funzionamento della nostra stella. |
Il video mostrato mercoledì sera dalla trasmissione Chi l’ha visto del bambino “prelevato” da una scuola di Cittadella (Padova) per essere affidato al padre, che ha un contenzioso con la madre sull’affidamento, continua a fare molto discutere. Ieri i telegiornali hanno dedicato ampio spazio alla vicenda, anche in seguito alle reazioni dell’opinione pubblica e a quelle – numerose – di politici e responsabili di governo. La notizia oggi è ripresa sulle prime pagine di molti giornali, che pubblicano approfondimenti e nuovi dettagli per capire meglio come si sia arrivati all’operazione di mercoledì, mostrata in un video particolarmente sgradevole girato con un telefonino dalla zia del ragazzino. | Qualcosa in più sul bambino di Cittadella “prelevato” a scuola. I giornali di oggi aggiungono informazioni e contesti alla storia dietro il video più visto ieri online e in tv. |
Mercoledì pomeriggio, con un post sul suo blog, Beppe Grillo ha detto che chiederà 250 mila euro di penale a Marco Affronte, un parlamentare europeo eletto con il Movimento 5 Stelle che oggi è passato al gruppo dei Verdi, a meno che Affronte non decida di dimettersi lasciando il suo posto in parlamento al primo dei non eletti del Movimento. Anche la deputata Daniela Aiuto aveva deciso di trasferirsi nel gruppo dei Verdi, che nel pomeriggio aveva accolto la sua richiesta insieme a quella di Affronte. Successivamente Aiuto ha cambiato idea e ha deciso di rimanere in EFDD, il gruppo di cui fa parte il Movimento 5 Stelle insieme al partito britannico UKIP. Affronte ha deciso di lasciare il MoVimento 5 Stelle e passare ai Verdi. Gravi inadempienze al rispetto del codice di comportamento prevedono la richiesta di pagamento della sanzione di 250.000 euro prevista dal Codice comportamento per i candidati del MoVimento 5 Stelle alle elezioni europee e per gli eletti al Parlamento europeo che lui e tutti gli europarlamentari eletti del MoVimento 5 Stelle hanno firmato. Affronte dovrebbe dimettersi immediatamente dal Parlamento Europeo e lasciare spazio a un eletto del MoVimento 5 Stelle. Se questo non avverrà, con i soldi della sanzione di Affronte, che gli sarà notificata non appena saranno svolte le procedure burocratiche, aiuteremo i terremotati delle Marche e dell’Umbria. | Beppe Grillo vuole chiedere 250 mila euro a un eurodeputato. Marco Affronte vuole lasciare il gruppo del M5S al Parlamento Europeo: Grillo dice che deve pagare una penale in base a un contratto che ha sottoscritto (e che forse è illegale). |
Domenica 19 maggio sarà passato un anno dalla bomba davanti all’istituto professionale “Morvillo Falcone” di Brindisi, la cui esplosione causò la morte di una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, e il ferimento di altre studentesse e personale della scuola. Partendo dalla vicenda di Brindisi, Adriano Sofri su Repubblica di oggi si occupa di quando la “decisione di uccidere non si cura dei suoi bersagli: omicidi volontari dalle vittime impreviste”. Come si ricordano e si piangono le persone amate e ammazzate “per caso”? Domani sarà passato un anno dall’attentato di Brindisi che costò la vita a Melissa Bassi, studentessa di sedici anni, tenne fra la vita e la morte Veronica Capodieci, e ferì altre sei loro compagne. Ci sarà una commemorazione solenne, a Brindisi e a Mesagne, il paese di Melissa e Veronica, parteciperanno ministri e altre autorità, ci saranno cerimonie religiose e civili e concerti. Sarà presentato il librodiario che Selena Greco, compagna di banco di Melissa, anche lei ferita, ha intitolato “I giorni dopo il tramonto”. Intanto va verso la conclusione il processo all’autore confesso di quella tentata strage, che ora piagnucola in aula e chiede perdono e dice che aveva due figlie anche lui; che in carcere si fece sorprendere mentre rivelava il suo proposito di fare il pazzo; che ricavò “dall’enciclopedia” le istruzioni per comandare a distanza un ordigno fatto di bombole di gas. | Persone ammazzate per caso. Adriano Sofri sulla ragazza uccisa un anno fa da una bomba a Brindisi, e quelle come lei. |
SpaceX ha riutilizzato con successo un suo razzo Falcon 9 per un lancio spaziale, per la prima volta nella storia di un lanciatore con la capacità di raggiungere l’orbita terrestre. Il lancio è avvenuto regolarmente da Cape Canaveral, in Florida, nella notte tra ieri e oggi per il trasporto in orbita di un satellite per le telecomunicazioni. Il Falcon 9 è poi tornato indietro ed è atterrato autonomamente su una piattaforma galleggiante nell’Oceano Atlantico: potrà essere utilizzato in futuro per un’ulteriore missione. Il CEO di SpaceX, Elon Musk, ha commentato il successo pochi minuti dopo il ritorno del razzo sulla Terra, esprimendo con un po’ di commozione gratitudine per gli ingegneri e i tecnici della sua azienda: “Significa che ora puoi far volare e rivolare un lanciatore di classe orbitale, che è la parte più costosa del razzo: questa alla fine sarà una gigantesca rivoluzione per il volo spaziale”. La possibilità di riutilizzare i propri razzi è sempre stata una priorità per SpaceX, per ridurre sensibilmente i costi di ogni missione, offrire prezzi più bassi alle aziende che voglio portare in orbita i loro satelliti e rendere più frequenti i lanci. La strada per arrivare al successo di qualche ora fa è stata lunga e complicata, ma concentrata in poco più di 14 anni, un periodo breve per l’industria spaziale. Prima SpaceX ha dovuto progettare e realizzare razzi di “taglia” più piccola fino a raggiungere le dimensioni del Falcon 9, alto 70 metri, poi ha studiato il sistema per far tornare intero il primo stadio sulla Terra dopo ogni lancio e, infine, ha trovato il modo di riciclarlo per una nuova missione. | SpaceX ha aperto l’era del riciclo spaziale. Per la prima volta nella storia, l'azienda di Elon Musk ha lanciato e fatto tornare indietro dallo Spazio un razzo che aveva già usato, riducendo di molto i costi per le missioni in orbita. |
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha chiesto al Comitato tecnico scientifico che fornisce consulenze al governo sull’epidemia da coronavirus di fornire un parere sulle nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, diffuse alcuni giorni fa per chiarire meglio come debbano essere certificate le guarigioni da COVID-19. La richiesta è stata formalizzata da Speranza in seguito al dibattito nato dalla revisione delle indicazioni da parte dell’OMS, nelle quali si dice che non sono più necessari due tamponi negativi consecutivi – a distanza di 24 ore – per segnalare la fine di un’infezione, e consentire quindi l’uscita dall’isolamento. L’OMS aveva pubblicato una prima serie di linee guida il 12 gennaio scorso, per poi rivederle alla fine di maggio, con un ulteriore chiarimento diffuso il 17 giugno, con l’obiettivo di rendere più note e condivise le proprie decisioni. | La linea sui tamponi potrebbe cambiare. L'OMS ora dice che sono sufficienti tre giorni senza sintomi per terminare l'isolamento degli infetti da coronavirus, anche senza i due test negativi. |
Il 6 agosto del 1945, esattamente 70 anni fa, il colonnello statunitense Paul Tibbets sganciò su Hiroshima, una città giapponese di 318 mila abitanti, la prima bomba nucleare usata in guerra nel corso della storia. Più di settantamila persone morirono nell’attacco che, in seguito a un secondo bombardamento nucleare sulla città di Nagasaki, spinse il Giappone ad arrendersi agli Stati Uniti senza condizioni. Gli Stati Uniti avevano deciso da tempo di usare le bombe atomiche contro il Giappone: il motivo per cui scelsero proprio Hiroshima per il primo attacco ha a che fare con il caso, la sfortuna e lo straordinario successo di un’arma molto più primitiva della bomba nucleare. La prima ragione per cui fu colpita Hiroshima era che la Germania si era già arresa nel maggio di quell’anno, mentre il Giappone, militarmente sconfitto, rifiutava ancora di arrendersi. Gli alti comandi dell’esercito americano temevano di essere costretti a invadere il Giappone via terra, iniziando una campagna che sarebbe potuta costare migliaia di morti. La bomba atomica, con il suo potere distruttivo, rappresentava una scorciatoia con cui i generali americani speravano di costringere il paese alla resa senza dover ricorrere all’invasione. Il problema era che quando la bomba fu completata, tra la primavera e l’estate del 1945, in Giappone cominciavano a scarseggiare i bersagli da attaccare. | Perché proprio Hiroshima. La bomba atomica fu sganciata lì settant'anni fa per un caso, e anche perché in Giappone non era rimasto molto altro da distruggere. |
Facebook ha da poco messo a disposizione un nuovo sistema per trovare altre persone iscritte al social network che si trovano nelle vicinanze quando si va da qualche parte. Il servizio, che non è stato ancora lanciato ufficialmente, ha già una versione italiana che si chiama “Trova amici nelle vicinanze” e funziona sulle applicazioni per dispositivi mobili del social network come iPhone e smartphone Android, oppure direttamente sul sito mobile di Facebook. Su TechCrunch uno dei creatori del servizio, Ryan Patterson, ha spiegato come è nata l’idea: | Facebook ti dice chi c’è nei paraggi. "Trova amici nelle vicinanze" è una nuova opzione per trovare i profili delle persone che si trovano nello stesso posto, privacy permettendo. |
È morto l’attore britannico di origini cinesi Burt Kwouk, conosciuto soprattutto per essere stato Kato nei film della Pantera Rosa: aveva 85 anni. Kwouk era nato a Warrington, nel nord-ovest del Regno Unito, ma fino a 17 anni aveva vissuto con la famiglia a Shanghai. In seguito si era trasferito negli Stati Uniti, dove terminò gli studi e iniziò a lavorare ottenendo alcuni piccoli ruoli come attore. Nel 1964 recitò per la prima volta nel ruolo di Kato nel film Uno sparo nel buio, il secondo capitolo della saga della Pantera Rosa con Peter Sellers diretto da Blake Edwards. Kato, che sarebbe comparso in altri film della serie, era il tuttofare dell’ispettore Clouseau e aveva l’incarico di attaccarlo in qualsiasi momento, quando meno se lo aspettava, per tenerlo sempre in allenamento. I loro improbabili combattimenti sono ancora oggi tra le scene più conosciute e apprezzate dei film della Pantera Rosa. | È morto Burt Kwouk, “Kato” nei film della Pantera Rosa. Era diventato famoso per i suoi improbabili attacchi a sorpresa contro l'ispettore Clouseau, aveva 85 anni. |
Venerdì 24 gennaio Gmail e altri servizi online di Google come Calendar, Documenti e Google+ non sono stati raggiungibili per oltre mezz’ora a causa di un problema tecnico che ha interessato milioni di account in giro per tutto il mondo. Il disservizio ha reso inaccessibile Gmail e ha impedito di conseguenza il suo utilizzo, creando numerosi problemi e portando a centinaia di migliaia di segnalazioni sui social network. In un post pubblicato sul suo blog ufficiale, oltre a scusarsi, Google spiega che il problema di venerdì è durato circa 25 minuti per la maggior parte degli iscritti ai suoi servizi, mentre il 10 per cento degli utenti interessati non ha potuto usare Gmail per quasi un’ora. | Perché venerdì Gmail non funzionava. Un sistema ha inviato una configurazione sbagliata causando una serie di errori a catena: così mezzo mondo è rimasto senza la posta elettronica di Google, che si scusa. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Il giudice non autorizzò l’affidamento di Ruby. Il pm Fiorillo smentisce la versione della questura sulla consegna della ragazzina a Nicole Minetti. |
Venerdì 10 aprile l’INPS ha diffuso gli ultimi dati sulla creazione di nuovi posti di lavoro tra gennaio e febbraio 2015, un tema su cui c’erano state parecchie polemiche tra governo e diversi economisti e giornalisti lo scorso marzo. L’INPS ha comunicato che nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 968.883 contratti di lavoro, contro i 968.870 dello stesso periodo del 2014. In altre parole significa che rispetto ad un anno fa sono stati creati 13 (tredici) nuovi posti di lavoro. Nei dati diffusi dall’INPS si dice anche che nei primi due mesi del 2015 sono stati creati 79 mila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato. Considerato che il numero totale dei posti di lavoro è rimasto stabile, significa che molti contratti a tempo determinato – come ad esempio gli apprendistati – sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato. In altre parole è aumentata la qualità dei posti di lavoro. Il merito è probabilmente degli sgravi contributivi approvati dal governo, che permettono ai datori di lavoro di non pagare i contributi dei nuovi assunti per i primi tre anni. Per vedere gli effetti del nuovo contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act, bisognerà aspettare i dati dei prossimi mesi, visto che i decreti attuativi sono entrati in vigore soltanto lo scorzo marzo. | La questione dei nuovi posti di lavoro. Nei primi due mesi del 2015 ne sono stati creati 13 in più rispetto allo stesso periodo del 2014, ma ci sono quasi 80mila nuovi contratti a tempo indeterminato. |
È uscito per ISBN Edizioni La vita disperata del portiere Moro, di Mario Pennacchia. Il libro raccoglie le dieci parti, pubblicate originariamente a puntate sul Corriere dello Sport, del lungo racconto della sua vita che Giuseppe Moro – portiere di molte squadre di serie A tra gli anni Quaranta e Cinquanta – aveva fatto a Pennacchia, all’epoca giovane cronista del giornale. I due erano stati presentati da Antonio Ghirelli, allora direttore della testata. | La vita disperata del portiere Moro. «È un uomo, un mostro, un diavolo, un dannato, una vittima, un eroe, un bandito, chi è?». |
È uscito un libro che approfondisce un tema frequente nelle discussioni revisioniste su internet di questi anni: l’ipotesi che la posta elettronica ci rovini la vita. Che la sua insistenza impedisca la concentrazione e generi perdita di tempo e dipendenza. Il libro si chiama “La tirannia delle e-mail” (Codice Edizioni) e l’ha scritto John Freeman, direttore della rivista Granta. Ma il discorso sul ruolo dell’e-mail nelle nostre società è preceduto da un’affascinante ricostruzione della storia della posta nella storia del mondo. Inizialmente la posta era uno strumento riservato a pochi: re, governanti e militari. Non è difficile comprenderne l’utilità. Un servizio postale ben organizzato teneva unite enormi distese di territorio, annunciava notizie di battaglie vinte o perse, raccoglieva informazioni riservate e poteva talvolta recapitare messaggi di amor cortese. Non a caso tutti i più grandi imperi erano dotati di un sistema per il trasporto di lettere da un luogo a quello vicino: aztechi, incas, cinesi, assiri, romani, la dinastia indiana dei Maurya. In molti casi solo gli ufficiali di governo potevano utilizzare il servizio. Non si trattava di un divieto così grave: d’altronde la maggior parte della gente non sapeva né leggere né scrivere. Se le circostanze lo richiedevano, capitava che qualcuno leggesse o scrivesse lettere per conto di altri. | Ai tempi dei francobolli. Adesso vi pare facile, ma non è stato sempre così, mandarsi dei messaggi. |
Italia e Francia hanno trovato un accordo su come ripartire il capitale di STX France, la società che gestisce i cantieri del porto francese di Saint-Nazaire, la cui acquisizione era da mesi al centro di polemiche tra i due paesi. Nel gennaio 2016 Fincantieri – la principale società di costruzioni navale europea, controllata dal ministero dell’Economia italiano – aveva stretto un accordo per acquistare STX France, la società che gestisce i cantieri del porto francese di Saint-Nazaire, dopo che STX, la multinazionale coreana che controllava STX France, aveva dichiarato bancarotta. Fincantieri avrebbe dovuto acquistare il 66,6 per cento delle azioni della società ma il nuovo governo di Emmanuel Macron aveva esercitato la clausola di prelazione che gli consentiva di acquistare l’intero pacchetto delle azioni della società, di cui controllava già il 33,3 per cento. Questo perché il governo francese non voleva che Fincantieri avesse una quota di controllo su STX France: aveva proposto di condividerne il capitale azionario al 50 per cento ma il governo italiano aveva rifiutato. Il nuovo accordo, che è stato annunciato durante un incontro bilaterale tra il presidente Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni a Lione, prevede che Fincantieri ottenga il 51 per cento delle azioni con il prestito di 1 per cento da parte dello stato francese – che avrà in tutto il 34,34 per cento – così da detenere il controllo della società. La Francia potrà revocare il prestito se Fincantieri non rispetterà una serie di impegni e obiettivi industriali presi; in quel caso l’Italia potrà vendere il suo 50 per cento alla Francia. Il Consiglio d’amministrazione sarà composto da otto persone: quattro, tra cui presidente e amministratore delegato, saranno nominati da Fincantieri, due dalla Francia, uno da Naval Group, che detiene il 10 per cento delle azioni, e uno dai dipendenti. L’accordo durerà dodici anni. | Italia e Francia hanno trovato un accordo sui cantieri di Saint-Nazaire. Era saltato per la decisione del governo francese di nazionalizzare STX France, che doveva essere acquistata per due terzi dall'italiana Fincantieri. |
Molte delle foto di questa raccolta vengono dagli zoo che hanno cominciato a riaprire in tutto il mondo, dopo le chiusure dovute all’emergenza coronavirus. Tra queste c’è la foto di un koala e di un vombato che nei lunghi mesi di isolamento sono diventati inseparabili, quella di una scimmia presa dai suoi pensieri e quella di due fratelli elefanti che fanno una specie di trenino. Negli acquari ci sono lontre che fanno le bolle sott’acqua, pinguini giocherelloni e una lucertola molto grossa (o un drago molto piccolo). In libertà, invece, una tartaruga dimessa dopo un’operazione chirurgica, una volpe fradicia sotto la pioggia e un cane che corre in spiaggia al tramonto, ora che si può uscire di nuovo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Lontre che fanno le bolle, scimmie introspettive e amici di quarantena, tra le foto animalesche più belle dalla settimana. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | I dimenticati. Sedici mesi dopo il terremoto, Fabrizio Gatti è tornato in Abruzzo e lo racconta sull'Espresso. |
La scorsa settimana il cantante Fedez, noto anche per essere il marito dell’influencer Chiara Ferragni, ha messo in commercio una linea di smalti da uomo, NooN By Fedez, realizzata insieme a Layla Cosmetics, la più antica azienda italiana di smalti. Sono semipermanenti e in sei colori scelti da Fedez: bianco gesso, nero, rosso, aragosta, giallo lime, e uno trasparente alla luce e fluorescente al buio; costano 17,75 l’uno. – Leggi anche: Com’è andata la telefonata tra Fedez e la Rai | Com’è che gli uomini hanno iniziato a mettersi lo smalto. La manicure maschile è antica e le rockstar lo usano da tempo, ma le unghie sgargianti che si vedono in giro sono una cosa nuova. |
Google sta lavorando a un progetto che potrebbe rivoluzionare il modo in cui guidiamo le macchine. Negli ultimi mesi sulla leggendaria Pacific Highway tra San Francisco e Los Angeles, una Toyota Prius con a bordo due ingegneri di Google ha testato i progressi fatti da quello che potrebbe diventare il primo veicolo completamente automatico, la prima macchina che si guida da sola. Il New York Times spiega di che si tratta. Google sta lavorando a un progetto per realizzare macchine in grado di guidarsi da sole, attraverso dei software intelligenti che riescono a percepire qualsiasi cosa vicino al veicolo e che possono rispondere con lo stesso tipo di decisioni che prenderebbe un autista in carne e ossa. Con una persona seduta al volante pronta a intervenire se qualcosa va storto e un tecnico nel sedile passeggeri anteriore, il progetto finora ha testato sette macchine. Più di 1500 km sono stati percorsi senza nessun intervento umano e oltre 220mila con interventi occasionali. Una delle auto è addirittura scesa giù per Lombard Street a San Francisco, una delle strade più ripide e piene di curve dell’intera nazione. Gli ingegneri dicono che l’unico incidente c’è stato quando una delle macchine è stata tamponata mentre era ferma a un semaforo. | La macchina di Google. La società sta facendo sperimentazioni su un'automobile che "si guida da sola". |
In un recente articolo piuttosto preoccupante pubblicato dal New York Times, Choire Sicha ha raccontato una nuova tendenza in uso nelle palestre: alcuni uomini vogliono cambiarsi e fare la doccia senza essere visti nudi e si aspettano che le palestre costruiscano spogliatoi che assecondino questo desiderio. Raccontando le esperienze personali di progettisti e gestori di palestre, Sicha ha spiegato che nell’ultimo quarto di secolo gli uomini sono diventati molto meno a proprio agio con il rimanere nudi nello spogliatoio. Mentre gli uomini anziani in genere si sentono più a loro agio in situazioni del genere, quelli giovani insistono per avere privacy assoluta, e quindi a non essere essere costretti a mostrare nemmeno un centimetro di nudità. Dietro a questa tendenza ci sono probabilmente molti fattori culturali ed etnografici, che spero vengano approfonditi da altri. A mio parere, comunque, questo problema può essere risolto molto rapidamente: ricordando a queste persone che non si è davvero adulti se non si è a proprio agio nudi in mezzo ad altre persone. | Avere paura di cambiarsi in pubblico non ha senso. Lo dice un giornalista di Slate, spiegando che le palestre non dovrebbero assecondare questa "fobia" costruendo spogliatoi privati. |
Tre pazienti con paralisi alle gambe hanno ripreso a camminare, seppure goffamente e per pochi passi alla volta, grazie a un nuovo sistema di stimolazione realizzato presso la Scuola politecnica federale di Losanna, in Svizzera. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista scientifica Nature, si inseriscono nella serie di progressi raggiunti negli ultimi anni sul recupero delle paralisi dovute alle lesioni spinali. Anche se è una buona notizia, saranno comunque necessari anni prima di avere sistemi e terapie nelle cliniche, per trattare i milioni di persone nel mondo con paralisi e difficoltà motorie dovute alle loro lesioni spinali. Tra i pazienti trattati a Losanna c’è David Mzee, un uomo di 33 anni, rimasto paralizzato nel 2010 a causa della frattura del collo dovuta a una brutta caduta da un trampolino. L’incidente causò seri danni al sistema nervoso di Mzee, interrompendo quasi completamente il passaggio degli impulsi elettrici verso i muscoli. Dopo avere fatto un po’ di ricerche per conto proprio, grazie a un amico medico Mzee venne a conoscenza delle sperimentazioni in corso a Losanna su alcuni animali con lesioni spinali per ripristinare la loro mobilità. Quando i ricercatori annunciarono un progetto di ricerca direttamente sugli esseri umani si offrì volontario, insieme ad altre due persone. | Tre pazienti con paralisi camminano di nuovo grazie a un impianto spinale. È il risultato molto promettente di una ricerca realizzata in Svizzera, ma siamo ancora a molti anni di distanza da una completa soluzione del problema. |
The Hollywood Reporter (THR) è una delle più importanti riviste statunitensi di cinema: sul suo sito e sul suo canale YouTube pubblica spesso interviste a gente del cinema (registi, attori, sceneggiatori). Quando a queste interviste partecipano più persone, le interviste prendono il nome di Roundtables, “tavole rotonde”. Un paio di giorni fa THR ha pubblicato sul suo canale YouTube il Roundtable cui hanno partecipato, parlando per un’ora tra di loro e rispondendo alle domande dell’intervistatore (Stephen Galloway), quelli che THR ha definito “i registi più rilevanti del 2015“. Sono Quentin Tarantino (The Hateful Eight), Alejandro G. Inarritu (The Revenant – Redivivo), Ridley Scott (Sopravvissuto – The Martian), Danny Boyle (Steve Jobs), Tom Hooper (The Danish Girl) e David O. Russell (Joy). I sei registi parlano dei loro film, dei film dei colleghi (presenti o assenti) e di come se la passa il cinema di questi anni: un bel corso di cinema, sintetizzato in un’ora, e con degli ottimi maestri (e sì, quello che parla più di tutti è Tarantino). – Parlando di Blade Runner, Ridely Scott ha detto che, quando l’ha finito, «era un disastro». E ha raccontato un dialogo avuto tra lui e i produttori del film: | 6 registi (tra cui Tarantino, Iñárritu e Ridley Scott) che parlano di cinema, per un’ora. L'hanno fatto per una tavola rotonda organizzata da The Hollywood Reporter: il video integrale è online da un paio di giorni. |
Stamattina la polizia di Rimini ha arrestato il quarto uomo accusato di essere una delle persone che il 26 agosto hanno violentato una donna a Rimini. È l’unico maggiorenne, e il suo arresto ha seguito quello degli altri tre sospettati membri del gruppo: due si erano costituiti ieri ai carabinieri di Montecchio, in provincia di Pesaro, e il terzo era stato arrestato subito dopo grazie alle informazioni fornite dai primi due. I quattro sarebbero i responsabili di avere stuprato una donna polacca su una spiaggia di Rimini, e di avere picchiato il fidanzato della ragazza, anche lui polacco. Inoltre sono accusati di un secondo stupro, quello di una donna transgender peruviana. I due presunti stupratori che si sono costituiti sono due fratelli di origini marocchine, hanno 15 e 17 anni ed erano già noti alla polizia per una serie di piccoli furti e spaccio; gli altri due presunti stupratori, secondo quanto riporta il Resto del Carlino, hanno 17 e 20 anni: il maggiorenne, Guerlin Butungu, è congolese, il più giovane nigeriano (mentre Repubblica dice che è anche lui congolese). Stupri #Rimini L'arrivo in questura del quarto presunto componente del branco. Stava per darsi alla fuga in treno. pic.twitter.com/3wFjaQle3f | Tutti e quattro i presunti stupratori di Rimini sono stati arrestati. |
È uscito per Fandango il libro Perché non lo portate a Lourdes? di Lorenzo Amurri, il suo secondo romanzo dopo il successo di Apnea, nel quale raccontava l’incidente che lo ha paralizzato quasi completamente, la riabilitazione e la ricostruzione di una vita quotidiana. In Perché non lo portate a Lourdes? Amurri racconta di come è arrivato alla decisione di fare un viaggio a Lourdes e di come tutto sia nato da un incontro casuale con una persona che non conosceva. Il libro spiega anche come Amurri, che non è credente, abbia vissuto il fatto di trovarsi in un posto in cui la dimensione religiosa è ritenuta fondamentale. Oltre al racconto del viaggio a Lourdes il libro comprende il racconto Il miracolo, che funziona da collegamento fra Apnea e il nuovo libro: è il testo qui di seguito. | “Perché non lo portate a Lourdes?”. Un po' di pagine dal nuovo libro di Lorenzo Amurri, paralizzato quasi del tutto da un incidente, su come funziona un viaggio a Lourdes per uno che non ci crede. |
Il 9 gennaio uscirà al cinema Il capitale umano, il nuovo film del regista Paolo Virzì. La sceneggiatura, che è scritta dallo stesso Virzì insieme a Francesco Bruni e Francesco Piccolo, si ispira a un romanzo omonimo dello scrittore americano Stephen Amidon, pubblicato in Italia nel 2005 da Mondadori. Il film è un thriller ambientato nella provincia del Nord Italia: racconta le vicende di due famiglie a partire da un incidente stradale alla vigilia di Natale, tra l’ascesa sociale di un immobiliarista, una donna infelice e una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. Fanno parte del cast Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio e Bebo Storti. | Una scena di “Il capitale umano”. Il nuovo film di Paolo Virzì, che uscirà il 9 gennaio ed è un thriller ambientato nel Nord Italia. |
Il presidente del Piemonte Alberto Cirio è risultato positivo al coronavirus (SARS-CoV-2) ma è in buone condizioni di salute. La notizia è stata data domenica mattina con una nota ufficiale della Regione, in cui si spiega che Cirio continuerà a lavorare e che «ha già attivato tutte le procedure previste per le verifiche e la messa in sicurezza delle persone a lui più vicine, a cominciare dalla Giunta, lo staff e i colleghi, le persone con cui è stato a contatto di recente e naturalmente la sua famiglia». Cirio ha 47 anni ed è stato eletto presidente con il centrodestra nel maggio 2019. | Il presidente del Piemonte Alberto Cirio è risultato positivo al coronavirus. |
Probabilmente non manca molto al giorno in cui tutti avremo un televisore che si connette a internet da solo senza bisogno di dispositivi come il Chromecast di Google, l’Apple TV o il Fire Stick di Amazon – che nella sua versione base è disponibile in Italia dal 7 novembre – ma per ora questi aggeggi possono evitarvi di spendere centinaia di euro per cambiare la vostra vecchia tv, che ancora non si connette a internet da sola. Basta infatti inserirli nelle prese USB o HDMI della televisione e loro si collegano alla rete Wi-Fi di casa vostra, permettendo di guardare i contenuti dei servizi di streaming come Netflix, YouTube, Infinity e Amazon Prime Video. Possono essere usati anche per giocare ad alcuni videogiochi, o per fare altre cose che normalmente si fanno da un computer. In particolare, questi dispositivi possono essere utili per chi vuole condividere un abbonamento a Netflix con i propri genitori, che magari continuano a chiedere come possono vedere quella serie di cui ormai sentono parlare spesso anche loro. Ricordate però che se decidete di regalargliene uno poi dovrete anche offrire un servizio di assistenza gratuito. Dato che potrebbero essere un’idea per i regali di Natale, abbiamo messo insieme vantaggi e svantaggi di Apple TV, Chromecast e Fire Stick, e altre cose utili da sapere prima di comprarne uno. | Apple TV, Chromecast e Fire Stick, a confronto. Vantaggi, svantaggi e prezzi dei tre aggeggi che servono per usare i servizi di streaming online sulla propria televisione. |
Oggi su Repubblica Pasquale Notargiacomo spiega la spesa prevista da Sinistra Ecologia Libertà per la campagna elettorale delle prossime elezioni politiche: secondo il tesoriere del partito, Sergio Boccadutri, il budget previsto è un milione di euro, tra cessione anticipata alle banche dei rimborsi per le regionali del 2010, contributi di sostenitori ed eletti e comitati territoriali. SEL fa affidamento soprattutto sull’autofinanziamento, come spiega Boccadutri, secondo cui nel 2012 sono stati raccolti con questa modalità più del doppio dei 380 mila euro di rimborsi elettorali. La documentazione per il bilancio 2012, che dovrebbe essere chiuso il 31 gennaio 2013, non è ancora accessibile sul sito del partito. Cessione anticipata di rimborsi alle banche, più contributi di sostenitori ed eletti. E’ questa la formula con la quale Sel ricaverà i 450mila euro da stanziare, a livello centrale, per la campagna delle politiche. Un budget destinato quasi a raddoppiare con i comitati territoriali: “Più o meno spenderanno la stessa cifra”, spiega Sergio Boccadutri, tesoriere del partito dal 2010. Impossibile fare paragoni esatti, visto che è la prima volta che la formazione di Nichi Vendola si presenta al voto nazionale. Anche se alcuni dati pregressi possono testimoniare che lo sforzo è notevole: per le regionali del 2010 Sel spese complessivamente 258.796 euro (come da bilancio online), per le amministrative del 2011 le risorse impiegate, a livello centrale, sono state pari a 64.512 euro. Cifra simile, 59.088 per le ultime primarie di coalizione del centrosinistra, in cui il governatore della Puglia ha raccolto circa il 15% dei consensi. Anche se restiamo molto lontani dalle risorse dei partiti più ‘ricchi’, sembra evidente che la corsa per il Parlamento merita qualche risorsa in più in casa Sel, soprattutto a livello locale. Come ammette Boccadutri, che sull’ingresso in Parlamento conta anche per rivitalizzare le casse: “Non posso ragionare sull’incerto, perciò nella spesa centrale non le considero, però con quelle risorse, (rimborsi e versamenti degli eletti), potremo ripianare eventuali situazioni di sofferenza dei territori”. | Quanto costa la campagna elettorale di SEL. Un milione di euro, spiega il tesoriere a Repubblica, per il partito che si presenta per la prima volta alle elezioni politiche. |
Twitter ha deciso che i suoi dipendenti, se lo vorranno, anche dopo l’emergenza da coronavirus, potranno lavorare da casa «per sempre». «Gli ultimi mesi hanno dimostrato che il lavoro da casa può funzionare. Se i nostri dipendenti sono in un ruolo e in una situazione che consente loro di lavorare da casa e se vogliono continuare a farlo per sempre lo renderemo possibile», si legge in una nota sul blog dell’azienda. La decisione però sarà sempre e comunque dei singoli, perché per chi volesse rientrare al lavoro, spiegano da Twitter, «i nostri uffici saranno sempre lì pronti ad accoglierli appena sarà possibile e sicuro tornarci». Twitter ha promosso il lavoro da remoto già dallo scorso 2 marzo e l’ha reso obbligatorio dall’11 marzo. «Siamo orgogliosi delle azioni che abbiamo intrapreso per proteggere la salute dei nostri dipendenti e delle nostre comunità», si legge ancora nella nota. «Questa rimarrà la nostra massima priorità mentre affronteremo le incognite dei prossimi mesi». Twitter comunica inoltre che non ci saranno viaggi di lavoro prima di settembre, con pochissime eccezioni, e nessun evento aziendale di persona è programmato per il resto del 2020. | I dipendenti di Twitter potranno lavorare da casa «per sempre». |
23,20: a quanto sembra non si è trattato di un intervento DDOS (Distributed Denial of Service) ma di un più moderato attacco di tipo LOIC (Low Orbit Ion Cannon) capace solo di creare un disservizio temporaneo impedendo l’accesso al sito. 22,48: adesso Amazon.it è tornato raggiungibile. | Attaccati i siti europei di Amazon. Per almeno un'ora sono state "down" le pagine tedesche, francesi, inglesi e italiane. Non si sa se abbia a che fare con la polemica su Wikileaks. |
Forever Young è il nuovo film di Fausto Brizzi, il regista di Notte prima degli esami, Ex e Indovina chi viene a Natale?. È nei cinema da oggi, giovedì 10 marzo, ed è il nono film di Brizzi, che ne ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Edoardo Falcone e Marco Martani. Parlando del film, Brizzi ha detto: «è il primo film dai tempi di Ex [uscito nel 2009] nel quale mi riconosco in pieno e che non è il frutto di compromessi o strizzate d’occhio al mercato». Forever Young è una commedia corale che racconta le vite di alcuni più-o-meno cinquantenni (qualcuno dei protagonisti ha qualche anno in meno, altri ne hanno un po’ di più) che sono quasi tutti accomunati dal sentirsi ancora giovani o dal voler comunque provare a esserlo o sembrarlo. Una delle frasi usate per promuovere Forever Young è «per crescere c’è sempre tempo» e i primi secondi del trailer iniziano con un ironico «dal regista di Notte prima degli esami e Maschi contro femmine, una nuova commedia sui giovani di oggi». | Cinque cose su “Forever Young”. Esce oggi ed è la nuova commedia di Fausto Brizzi, con Teo Teocoli, Fabrizio Bentivoglio, Sabrina Ferilli e Francesco Sole. |
I Charleston RiverDogs sono una squadra di baseball della Minor League americana che gioca a Charleston, in South Carolina. Uno dei proprietari della squadra è Bill Murray, che spesso va a guardarla giocare. Lo scorso weekend la partita dei RiverDogs contro i Savannah Sand Gnats è stata sospesa per la pioggia e il campo è stato coperto da teloni di plastica per evitare che l’erba e il terreno si impregnassero d’acqua. Bill Murray, che era allo stadio, ha fatto una corsa sui teloni e si è buttato in scivolata sotto la pioggia. Non per niente si dice che uno dei suoi incarichi come proprietario della società sia quello di “Director of Fun”. | Bill Murray scivola sui teloni bagnati. Bill Murray si è fatto una corsa e un'atletica scivolata sui teloni di plastica che proteggono dalla pioggia un campo da baseball. |
Prima ancora che Leonardo DiCaprio vincesse l’Oscar, e prima ancora che si iniziasse davvero a parlare di Leonardo DiCaprio che non vinceva mai l’Oscar, c’è stato un tempo in cui si parlava di Martin Scorsese che non vinceva mai l’Oscar. Quel tempo finì il 25 febbraio 2007, quando durante la 79esima edizione degli Oscar – al Kodak (ora Dolby) Theatre di Los Angeles – The Departed vinse il premio per il Miglior film (che però va ai produttori, non ai registi) e Scorsese quello per la Miglior regia. Quello resta per ora il suo unico Oscar, nonostante le nomination (per la regia, il film o la sceneggiatura) prese grazie a Toro Scatenato, L’ultima tentazione di Cristo, Quei bravi ragazzi, L’età dell’innocenza, Gangs of New York, The Aviator, Hugo Cabret e The Wolf of Wall Street. Per dare l’Oscar a Scorsese salirono sul palco altri tre registi niente male: Steven Spielberg, George Lucas e Francis Ford Coppola. Fecero una scenetta che ancora viene ricordata, anche perché Coppola e Spielberg scherzarono sul fatto che, a differenza loro, Lucas non aveva (e ancora non ha) vinto l’Oscar. Nel ritirare il premio Scorsese disse invece: «Potete controllare ancora una volta la busta?». Oltre a Scorsese, Spielberg, Lucas e Coppola a quegli Oscar c’erano anche Ellen DeGeneres (che li condusse per la prima volta, senza pizza o selfie da record) e poi, tra gli altri: Beyoncé, Penelope Cruz, Cate Blanchett, Gwyneth Paltrow, Nicole Kidman, Tom Cruise e Katie Holmes, George Clooney, Meryl Streep, John Travolta, Jennifer Lopez, Robert Downey Jr., Tom Hanks, Clint Eastwood, e un molto giovane Ryan Gosling. Che abbiate 15 o 50 anni queste foto non vi faranno sentire vecchi perché non ne riconoscete i protagonisti; vi faranno sentire vecchi perché li riconoscerete tutti, vedendoli diversi. | Dieci anni fa agli Oscar. Le foto della cerimonia del 2007, quando finalmente vinse Martin Scorsese, con tantissime facce ancora note, ma più giovani. |
La tifoseria organizzata della Lazio ha riempito di adesivi antisemiti la curva sud dello Stadio Olimpico di Roma, dove era stata ammessa per il posticipo della nona giornata di Serie A contro il Cagliari — giocato domenica alle 20.45 — dopo la squalifica della curva nord in seguito ai cori razzisti dei tifosi contro un giocatore del Sassuolo nella partita di campionato disputata lo scorso 1 ottobre. La Lazio condivide lo Stadio Olimpico con la Roma e solitamente la sua tifoseria organizzata sta nella curva nord, mentre quella della Roma nella curva sud: gli adesivi antisemiti sono stati incollati proprio per offendere i tifosi della Roma. Sia tra gli ultras della Lazio che tra quelli della Roma è diffuso l’antisemitismo. Tra gli adesivi trovati in curva sud ce n’è uno con la faccia di Anna Frank, l’autrice del famoso diario morta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen a 15 anni, con indosso una maglia della Roma. Gli stessi adesivi erano già stati attaccati in giro per Roma nel 2013. | Gli adesivi antisemiti con Anna Frank fatti dalla tifoseria organizzata della Lazio. Sono stati trovati nella curva sud dello Stadio Olimpico, quella che di solito ospita la tifoseria organizzata della Roma. |
Aveva 33 anni, una moglie e una Ferrari decapottabile, Sam Cooke, alla vigilia di Natale del 1964. Una sera cenò con il suo produttore, a Los Angeles, e nel ristorante conobbe una ragazza di 22 anni di aspetto orientale. A Sam Cooke le ragazze piacevano parecchio: dieci anni prima ne aveva messe incinte tre in due mesi, e poco dopo ne aveva sposata un’altra (divorziò, presto). Questa si chiamava Elisa Boyer. Fecero un giro assieme, andarono in un locale, bevettero, lui quasi fece a botte con uno che voleva rubargliela. Poi risalirono sulla Ferrari e fecero parecchi chilometri per raggiungere un motel scalcagnato, lo Hacienda Motel, dove presero una camera. La donna alla reception, Bertha Franklyn, 55 anni, se lo vide tornare agitato e seminudo poco dopo avergli dato le chiavi della stanza: le urlava di dirle dov’era la ragazza, picchiava contro la porta. Lei gli disse di andarsene, lui le saltò addosso. Ci fu una lotta, e lei riuscì ad afferrare la pistola dal banco e a sparare. | La morte di Sam Cooke. Cinquant'anni fa morì un grande cantante soul, con le scarpe e una giacca sportiva e nient’altro addosso, e ancora non sappiamo cosa successe davvero. |
Nel 2016 Google ha rimosso 1,7 miliardi di annunci pubblicitari che violavano le regole del suo sistema per comprare e vendere pubblicità online. La quantità di annunci rimossi è raddoppiata rispetto al 2015 e dimostra quanto sia sempre più complesso tenere sotto controllo, ed eliminare, pubblicità ingannevoli e pericolose, sia per chi gestisce i sistemi come Google, sia per i siti che le pubblicano. Banner e altri tipi di inserzioni sono la principale fonte di ricavo per gli editori online, per molti di loro l’unica, come nel caso del Post. Gli annunci mostrati sono spesso un compromesso tra le esigenze di chi paga per fare conoscere i propri servizi e prodotti, e le necessità degli editori di non compromettere la qualità dei loro siti, anche dal punto di vista della sicurezza per i lettori. Google è il più grande rivenditore di pubblicità online al mondo, attraverso le sue piattaforme come AdSense e DoubleClick. Ogni giorno mostra miliardi di annunci pubblicitari facendo da intermediario tra gli inserzionisti, che pagano per mostrare le loro pubblicità, e i siti che mostrandole ricavano qualche soldo. Per il servizio offerto, Google trattiene per sé una percentuale: ogni clic o visualizzazione di un annuncio (a seconda dei casi e delle scelte dell’inserzionista) frutta qualche centesimo di euro, ma il sistema funziona, e si rivela molto redditizio per Google, grazie al fatto di comprendere un numero gigantesco di siti, che in ogni istante mostrano almeno un banner pubblicitario. | Google contro la pubblicità ingannevole. Nel 2016 ha rimosso 1,7 miliardi di annunci pubblicitari che non rispettavano le linee guida dei suoi servizi per le inserzioni, ma stare dietro a tutto è complicato. |
Facciamo l’improbabile caso che non sappiate chi sia Alan Alda: anche se avete già visto la foto qui sopra e questo potrebbe avere aiutato. Diteci quando dobbiamo fermarci. 1. MASH, il telefilm. Lui è “Occhio di falco” Pierce, nientemeno. Ci ha vinto sei Golden Globes. Qui c’è la cosa che ha scritto poche settimane fa per il suo socio Wayne Rogers, morto a Capodanno. E qui potremmo già smettere. 2. i film di Woody Allen: Crimini e misfatti, Misterioso omicidio a Manhattan, Tutti dicono I love you. 3. dai, quello alto e allampanato. 4. ok, ora ha 80 anni. Compiuti oggi. 5. l’avete appena visto nel Ponte delle spie di Spielberg. Era il partner anziano dello studio legale. 6. questa è per quelli del Post: è il senatore Vinick delle ultime stagioni di West Wing (ci ha vinto un Emmy) 7. nome strano, certo: che origini ha? Suo nonno era di Benevento, ma il nome non c’entra, è un’invenzione: in realtà è nato che si chiamava Alphonso Joseph D’Abruzzo (AlDa). 8. all’Oscar lo hanno candidato una volta – ma non ha vinto – per la parte del senatore Brewster in The Aviator di Martin Scorsese. 9. queste cose si sanno meno, ma ha lavorato molto in programmi e progetti di divulgazione scientifica, ed è riconosciuto come uno degli americani maschi da sempre più impegnati per i diritti delle donne (pure in uno spot per Atari). | Dieci cose su Alan Alda che compie 80 anni. Metti che non sappiate chi sia (ma non possiamo crederci, eravate solo sovrappensiero). |
Giovedì le azioni di Snapchat sono calate quasi del 5 per cento, per un valore di 800 milioni di euro, per le critiche ricevute dalla cantante Rihanna. Snapchat aveva ospitato la pubblicità di un gioco su smartphone con una foto di Rihanna e del suo ex fidanzato Chris Brown con scritto “preferiresti schiaffeggiare Rihanna o dare un pugno a Chris Brown?”. Era un’allusione a un episodio realmente accaduto, quando la cantante venne picchiata dal suo compagno durante una lite nel 2009. Is it just me, or is this ad that popped up on my Snapchat extremely tone deaf? Like what were they thinking with this? pic.twitter.com/7kP9RHcgNG | Rihanna ha fatto perdere 800 milioni di euro a Snapchat con una storia su Instagram. La cantante ha criticato la app per una pubblicità che alludeva a quando il fidanzato Chris Brown la picchiò, nel 2009. |
Dall’8 maggio fino al prossimo 15 novembre il Cooper Hewitt Design Museum di New York ospiterà la mostra How Posters Work, che raccoglie 125 poster della collezione permanente del museo divisi in 14 percorsi tematici, per mostrare e raccontare in che modo alcuni dei designer più creativi del mondo hanno impiegato i principi di progettazione grafica per la realizzazione dei loro lavori, dalle locandine cinematografiche ai manifesti di propaganda politica. Da personaggi importanti come Herbert Matter, Paul Rand e Philippe Apeloig fino a designer meno noti, la mostra ripercorre le fasi del lavoro di progettazione di un poster, un oggetto artistico con una lunga storia e una ricca serie di funzioni sociali, evidenziando i principi di composizione, percezione e narrazione su cui si basano le idee di questi artisti, considerati dalla curatrice della mostra Ellen Lupton “creatori di potenti atti di comunicazione visuale”. La collezione del Cooper Hewitt Design Museum comprende oltre 4 mila manifesti, dai classici d’avanguardia fino ai lavori dei più importanti graphic designer contemporanei. | Una mostra di poster a New York. Dalle locandine cinematografiche ai manifesti di propaganda politica, le opere di alcuni dei più famosi designer al mondo. |
Max Mosley, ex presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile (la FIA, che organizza tra le altre cose il mondiale di Formula Uno), ha chiesto a un tribunale di Parigi di ordinare a Google di realizzare un algoritmo che filtri dai risultati di ricerca le foto e i video dello scandalo che lo coinvolse nel 2008, quando furono diffuse le immagini della sua partecipazione a una serata in cui si faceva sesso indossando divise che ricordavano quelle dei nazisti. Mosley ottenne un risarcimento per la violazione della sua privacy, ma le foto e i video del festino circolano ancora online e sono facilmente reperibili attraverso i motori di ricerca. Le immagini furono diffuse cinque anni fa dal tabloid britannico News of the World, giornale pubblicato dalla società di Rupert Murdoch e che oggi non esiste più in seguito allo scandalo delle intercettazioni illegali che realizzavano alcuni dei suoi giornalisti. Quando fu pubblicato lo scoop, il giornale definì il festino “un’orgia nazista disgustante con battone”. Max Mosley è figlio di Sir Oswald Mosley, che nel 1932 fondò nel Regno Unito la British Union of Fascists, e anche per questo motivo si è spesso detto che simpatizzi per il nazifascismo. | Mosley contro Google, ancora. L'ex capo della Formula Uno ha chiesto a un tribunale di Parigi di imporre l'utilizzo di un sistema per impedire i link alle foto di un suo festino con costumi nazisti. |
Il referendum nello stabilimento FIAT di Mirafiori ha promosso l’accordo sottoscritto nelle scorse settimane tra l’azienda e i sindacati, FIOM esclusa. Secondo le cifre della commissione elettorale, hanno votato 5119 lavoratori, il 94,2 per cento degli aventi diritto. I voti favorevoli sono stati 2735, cioè il 54,05 per cento; i voti contrari sono stati 2325, cioè il 45,95 per cento. Le schede nulle o bianche sono state 59. Lo spoglio si è concluso solo nelle prime ore del mattino, e durante la nottata la situazione era molto equilibrata. Il no ha vinto nei primi quattro seggi scrutinati, relativi agli operai. Nel seggio degli impiegati il sì ha vinto a larghissima maggioranza. Nei seggi restanti il sì ha conservato il vantaggio, vincendo di poco anche nei seggi del reparto degli operai del turno di notte e del reparto verniciatura e lastratura. Il no aveva vinto, invece, nei quattro seggi del reparto montaggio. Anche senza il voto degli impiegati, però, il sì avrebbe vinto, anche se solo di nove voti. | A Mirafiori ha vinto il sì. L'accordo firmato da FIAT e i sindacati, tranne la FIOM, promosso dal 54 per cento dei lavoratori dello stabilimento. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 178 nuovi casi di contagio da coronavirus (l’incremento più basso dal 26 febbrai0), secondo i dati diffusi lunedì dalla Protezione Civile, e 60 morti. In totale, quindi, il bilancio ufficiale dall’inizio dell’epidemia è di 233.197 casi accertati e 33.475 morti. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 424, 11 in meno rispetto a ieri. I tamponi totali processati a oggi sono 3.910.133, 31.394 più di ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 848, per un totale di 158.355. In Lombardia sono stati registrati 50 nuovi casi di contagio. Il bilancio lombardo continua a essere di gran lunga il peggiore d’Italia e ammonta complessivamente a 89.018 casi di contagio e 16.131 morti. Nella provincia di Milano i nuovi casi di contagio accertati oggi sono stati 18 (ieri 32), di cui 8 a Milano (ieri 13). Sei regioni oggi non hanno registrato contagi: Basilicata, Calabria, Marche, Molise, Sicilia e Umbria, e altre nove regioni ne hanno registrati meno di dieci ciascuna. | Le notizie di lunedì sul coronavirus in Italia. I casi rilevati sono 178 in più di ieri, l’incremento minore dal 26 febbraio, e i morti sono 60: i ricoverati in terapia intensiva scendono a 424. |
I tre ministri della Lega si sono astenuti sul voto sul cosiddetto “decreto riaperture” al Consiglio dei ministri di mercoledì, contrari al mantenimento di alcune restrizioni per la pandemia che giudicano eccessive, come il coprifuoco alle 22 e il divieto del servizio al chiuso per bar e ristoranti. La decisione della Lega è arrivata senza preavviso, a quanto è stato ricostruito, e senza molte argomentazioni. Ha provocato un significativo sommovimento dentro alla maggioranza, suscitando secondo diversi retroscena l’irritazione e lo stupore del presidente del Consiglio Mario Draghi. L’opposizione al decreto del leader della Lega Matteo Salvini è l’ultimo sviluppo di una specie di scontro interno al governo comunicato e alimentato in larga parte dallo stesso Salvini, tra una parte favorevole a maggiori riaperture (la sua) e una che vorrebbe mantenere più restrizioni (che lui identifica con il ministro della Salute Roberto Speranza). La discussione sull’efficacia e l’opportunità del coprifuoco alle 22 è piuttosto trasversale, e include anche posizioni moderate che pur riconoscendo la gravità della situazione epidemica e i rischi delle aperture eccessive pongono l’attenzione sugli effetti negativi di questa misura sul benessere mentale delle persone, e sulla difficoltà di conciliare attività che dovrebbero ripartire – come i concerti – con orari simili. Sono peraltro critici anche altri partiti oltre alla Lega, come Forza Italia e Italia Viva. | Salvini prova a fare l’opposizione stando al governo. Con l'astensione sul "decreto riaperture" ha cercato di prendere le distanze da Draghi e Speranza, scombussolando la maggioranza. |
Dalle 21 di venerdì sera il Post trasmette in diretta il convegno “Big Bang” organizzato dal sindaco di Firenze Matteo Renzi alla stazione Leopolda. | Lo streaming del Big Bang. Il convegno organizzato da Matteo Renzi alla stazione Leopolda di Firenze, in diretta. |
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha aperto la crisi di governo annunciando le dimissioni delle due ministre del suo partito Elena Bonetti (Pari opportunità) e Teresa Bellanova (Politiche agricole), e attaccando duramente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla gestione della pandemia e sui piani per usare i fondi europei per la ripresa. Ma Renzi di fatto ha lasciato aperte molte possibilità sugli scenari futuri: un nuovo governo sostenuto dalla stessa maggioranza, un nuovo governo sostenuto da una maggioranza diversa, Italia Viva all’opposizione o perfino Italia Viva che sostiene un nuovo governo guidato dallo stesso Conte, se i patti saranno diversi. Ha però escluso il voto anticipato o un accordo con la destra. Non si sa quindi ancora cosa succederà: si dovranno aspettare le trattative tra i partiti e gli sviluppi dei prossimi giorni. – Questo liveblog è chiuso: leggi quello di giovedì 14 gennaio | Renzi ha aperto la crisi di governo. Ha annunciato le dimissioni delle ministre di Italia Viva, attaccando duramente Conte ma lasciando di fatto aperte molte possibilità. |
Secondo la trasmissione televisiva Le Iene, il padre del capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, Antonio, imprenditore edile, avrebbe pagato in nero per due anni uno dei suoi operai. L’episodio è stato raccontato alle Iene dallo stesso operaio, Salvatore Pizzo, di Pomigliano d’Arco, la città in provincia di Napoli dove è nato Di Maio e dove ancora risiede la sua famiglia. Pizzo ha raccontato di essere stato impiegato tra 2009 e 2010 dalla Ardima srl, l’impresa di costruzioni della famiglia Di Maio. Due anni dopo le quote della società sono state divise tra Luigi Di Maio e sua sorella Rosalba. Luigi Di Maio non ha mai avuto ruoli operativi nella società. La puntata delle Iene è andata in onda domenica sera. Nel corso del servizio Pizzo ha raccontato che all’epoca subì un infortunio mentre lavorava in cantiere e che il padre di Di Maio gli suggerì di non dire ai medici del pronto soccorso dove era avvenuto l’incidente per evitare che lui e l’azienda ricevessero controlli e sanzioni. Pizzo ha raccontato che non ascoltò il consiglio e rivelò ai medici come si erano svolti i fatti. Di Maio continuò a pagarlo per alcune settimane, accompagnandolo spesso in ospedale, ma al termine delle cure lo mandò via, salvo assumerlo regolarmente poco tempo dopo per evitare una causa. | Cos’è questa storia del padre di Di Maio. La trasmissione Le Iene lo ha accusato di aver pagato un operaio in nero tra 2009 e 2010: il figlio Luigi ha ammesso che il padre «ha fatto degli errori». |
I libri, i poster, le fotografie, le copertine di libri, le inquadrature e le locandine dei film sono pieni di figure ritratte di spalle, che sia per aumentarne il mistero, sottolineare le fragilità o l’avvenenza, rivelare la solitudine o il senso di potere. La scrittrice Eleonora Marangoni, che ne colleziona da anni, ha dedicato all’argomento un saggio appena uscito: si intitola Viceversa. Il mondo visto di spalle, pubblicato dalla casa editrice Johan and Levi. Il libro racconta la storia del genere attraverso 100 fotografie, a partire da una delle prime immagini di schiena conosciute, quella della Flora di villa Arianna, un affresco di epoca romana oggi conservato al museo Archeologico di Napoli, dipinta mentre, noncurante dell’osservatore, si attarda a raccogliere un mazzo di fiori. È un punto di raccordo, come la definisce Marangoni, tra le figure di profilo degli antichi Egizi e i primi ritratti di spalle dei pittori italiani del Trecento e poi dei pittori fiamminghi del Seicento. | Di schiena. Un estratto dal saggio "Viceversa" di Eleonora Marangoni, che racconta la storia e i significati delle figure ritratte di spalle. |
Da lunedì in Italia tutte le discoteche dovranno restare chiuse, sia quelle all’aperto che quelle al chiuso, e sarà obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 del mattino nei luoghi dove c’è rischio di assembramento. Lo stabilisce una nuova ordinanza annunciata domenica sera dal ministro della Salute Roberto Speranza, dopo un incontro con i rappresentanti delle regioni per discutere di come contenere il nuovo aumento dei contagi da coronavirus. Nuova ordinanza:1. Sospensione delle attività del ballo, all’aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico.2. Obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento.Avanti con prudenza | Il governo ha deciso di chiudere tutte le discoteche. E da domani sarà obbligatorio indossare la mascherina anche all'aperto dalle 18 alle 6 del mattino nei luoghi affollati. |
Rizzoli ha da poco pubblicato Contro natura, un saggio scritto da Beatrice Mautino, biotecnologa e giornalista, e Dario Bressanini, chimico e docente universitario, che cerca di fare chiarezza in modo scientifico sul cibo manipolato e modificato, geneticamente o meno, e la paura sempre più diffusa che ne deriva. Gli autori trattano molti argomenti, dalla presunta dannosità del glutine alla «pasta radioattiva» degli anni Duemila, dagli OGM alle carote viola. Beatrice Mautino è,tra le altre cose, responsabile del programma delle conferenze del Festival della Scienza di Genova e cura il blog I divagatori scientifici. Bressanini collabora con la rivista Le Scienze dove tiene la rubrica mensile Pentole e provette e il blog Scienza in cucina, dove parla di cibo e gastronomia con un approccio scientifico. | Siete sicuri di sapere cosa sono gli OGM? le risposte date a questa domanda sono quasi sempre sbagliate, come spiega il nuovo libro di Beatrice Mautino e Dario Bressanini pubblicato da Rizzoli. |
Aggiornamento 16.45. L’incontro tra i rappresentanti di Alitalia, WindJet e i sindacati non sembra essere andato bene. Porte chiuse. Quasi nessuna possibilità di trattativa. “Il dossier con Wind Jet non si può riaprire: francamente penso che non ci sia nessuna possibilità di riprendere un dialogo”. E’ quanto ha affermato l’amministratore delegato dell’Alitalia, Andrea Ragnetti, entrando al ministero dello Sviluppo Economico per il vertice sulle sorti della Wind Jet, l’aviolinea siciliana prossima al fallimento. Ancora Ragnetti: “L’Alitalia perde ogni giorno 80mila euro per la riprotezione dei passeggeri della Wind Jet bloccati a terra”. | WindJet, la versione di Alitalia. L'amministratore delegato parla di "rischio finanziario intollerabile" e dice che WindJet "è ridotta molto male". |
La casa di produzione Fox ha diffuso un breve trailer della nuova stagione di X-Files, la popolare serie televisiva di fantascienza andata in onda dal 1993 al 2002, che racconta le indagini degli agenti dell’FBI Fox Mulder e Dana Scully, interpretati da David Duchovny e Gillian Anderson. La nuova stagione sarà composta da sei puntate, che andranno in onda negli Stati Uniti a partire dal 24 gennaio 2016: non sarà un remake ma un seguito della storia della stagioni precedenti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il trailer della nuova stagione di X-Files. Le prime immagini del seguito della popolare serie tv di fantascienza che andrà in onda negli Stati Uniti a partire dal 24 gennaio 2016. |
Due giorni fa Nvidia – grande azienda statunitense che si occupa della progettazione di processori e schede grafiche per i computer – ha comprato per 40 miliardi di dollari (poco meno di 34 miliardi di euro) Arm Holdings, un’azienda nata nel Regno Unito da cui dipende la gran maggioranza dei microchip montati sugli smartphone, sui tablet e su altri oggetti smart, come i televisori di nuova generazione. Nvidia ha comprato Arm Holdings da SoftBank, un conglomerato tecnologico giapponese da qualche tempo in difficoltà economica, che aveva acquisito Arm nel 2016 per 32 miliardi di dollari. Nvidia è già uno dei più importanti produttori di microchip al mondo e con l’acquisizione di Arm potrebbe mettere in difficoltà i suoi concorrenti più grandi, come Intel. Cos’è Arm Arm è un’azienda fondata a Cambridge nel 1990 e nata da una collaborazione tra Apple e Acorn Computers, un produttore di computer fallito nel 2000 (Arm è l’acronimo di “Acorn RISC Machine”). Arm ha un modello di business particolare: non produce direttamente microprocessori né – nella maggior parte dei casi – progetta i microchip, ma dà in licenza la proprietà intellettuale che serve ad altre aziende per progettare e costruire microchip con architettura (cioè i criteri in base ai quali viene progettato e realizzato un processore) Arm. | Perché sui microchip presto cambierà tutto. Nvidia ha comprato Arm, l'azienda da cui dipendono i processori di quasi tutti i cellulari, con conseguenze per il settore tecnologico e per i rapporti tra Cina e Stati Uniti. |
L’installazione Before I die, della designer di New Orleans Candy Chang, cerca di coinvolgere i passanti a lasciare una riflessione scritta circa i desideri e i sogni che vorrebbero realizzare prima di morire. Chang progetta spesso lavori di questo tipo: in passato con il suo progetto I wish this was (“Vorrei che fosse…”) aveva coinvolto gli abitanti di New Orleans ad attaccare in giro una serie di adesivi completandoli con i propri desideri per la ricostruzione della città, dopo il passaggio dell’uragano Katrina. Before I die potrebbe essere considerata un’operazione di arte pubblica – cioè un’opera che per esistere prevede il coinvolgimento di un pubblico – e si compone di una grossa lavagna, spesso installata sulle pareti abbandonate degli edifici, di un cestino con gessetti e di scritte stampate che invitano i passanti a finire la frase “Before I die I want to…”. | Prima di morire…. Le foto di una famosa installazione che sta facendo il giro nel mondo e che coinvolge i passanti a raccontare sogni e desideri. |
A metà degli anni Cinquanta – non è nota la data precisa – il mercante e antiquario francese Raymond Hekking si fermò a un mercatino nel sud della Francia e vide una copia della Gioconda di Leonardo da Vinci. La comprò per l’equivalente di 70 euro di oggi. Più di settant’anni dopo, tra l’11 e il 18 giugno, quello stesso quadro verrà battuto all’asta da Christie’s partendo da una stima tra i 200mila e i 300mila euro, ma ci si aspetta che quella cifra verrà ampiamente superata. In mezzo c’è stata la grande abilità da comunicatore dimostrata da Hekking nel valorizzare la sua copia, e anche una crescita enorme del mercato dell’arte e dell’interesse nei confronti non solo della Monna Lisa ma anche delle sue copie. Non si sa bene in quale momento o perché, ma a un certo punto Hekking si convinse che la copia di cui era in possesso fosse la vera Gioconda dipinta da Leonardo, nota anche come Monna Lisa. Per comunicarlo al mondo scelse un momento molto particolare, cioè quando l’opera originale era stata data in prestito dal Museo del Louvre di Parigi per un tour itinerante negli Stati Uniti, grazie a una richiesta dell’allora first lady Jackie Kennedy. Era il 1963. In quel momento l’attenzione mediatica nei confronti della Gioconda era piuttosto alta, soprattutto oltreoceano, e Hekking ne approfittò. | Questa Gioconda falsa vale un sacco di soldi. Un antiquario la comprò negli anni '50 e mise su un'astuta campagna promozionale: oggi è all'asta da Christie's. |
Questa mattina all’aeroporto “Antonio Canova” di Treviso è stato attivato un piano di emergenza per un Boeing 737 di Ryanair proveniente da Napoli, dopo la segnalazione del pilota sulla presenza di una scia di fumo da uno dei due motori. L’aereo è regolarmente atterrato alle 7:54 del mattino, senza problemi per le circa 170 persone a bordo. Le verifiche al motore hanno consentito di individuare una perdita d’olio che aveva causato la produzione del fumo. Il Boeing 737 sarebbe dovuto poi ripartire per Napoli, ma è rimasto a terra per ulteriori verifiche. | All’aeroporto di Treviso è stato attivato brevemente il piano di emergenza per un Boeing 737 di Ryanair che produceva fumo da un motore. |
Dal prossimo primo aprile le monete lanciate nella Fontana di Trevi potrebbero essere assegnate direttamente al comune di Roma e non più alla Caritas: si parla di un milione di euro all’anno, circa. Il Corriere della Sera scrive che secondo una memoria della giunta di Roma firmata lo scorso ottobre dal vicesindaco Luca Bergamo e dall’assessora alla Comunità solidale e alla Scuola, Laura Baldassarre, «i soldi dei turisti dovrebbero finire al Comune per finanziare «progetti di assistenza e solidarietà». La Caritas per ora non ha fatto commenti, perché non ci sono state ancora comunicazioni ufficiali. Il Messaggero scrive che comunque il problema dell’assegnazione delle monete della Fontana di Trevi è puramente tecnico: la questione è trovare la formula giuridica per donare i soldi al comune. Dice anche che sono in corso delle trattative. | Dal primo aprile le monete lanciate nella Fontana di Trevi potrebbero andare al comune di Roma e non più alla Caritas. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 193 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 242.149. I morti totali registrati sono 34.914, 15 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 71 (ieri erano 70) e quelle in altri reparti sono 899 (ieri erano 940); le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 28.679, per un totale di più di 3,4 milioni. In Lombardia sono stati registrati 71 nuovi casi di contagio, per un totale di più di 94.500 casi totali, e i dati lombardi continuano a essere di gran lunga i peggiori in Italia: le altre regioni con il maggior incremento del numero di casi confermati oggi sono Emilia-Romagna (49), Piemonte (25) e Lazio (14). Ci sono quattro regioni senza nemmeno un nuovo caso: Valle d’Aosta, Umbria, Molise e Sardegna, oltre alla provincia autonoma di Trento. Le province in cui l’aumento dei casi di contagio nelle ultime 24 ore è stato più alto sono Bergamo (30), Bologna (17), Milano (16), Brescia (9), Cuneo (8), Torino (7), Parma (7). Rimini (7), Roma (7), Reggio Emilia (6), Rieti (6). | Le notizie di mercoledì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 193 nuovi casi di contagio e 15 morti. Stabili i ricoverati in terapia intensiva. |
Un frigo portatile chiamato “Coolest”è diventato venerdì sera il progetto di maggior successo nei cinque anni di vita del sito di crowdfunding Kickstarter, il più noto tra quelli permettono di raccogliere fondi per i progetti presentati dai suoi utenti. Il frigo è una creazione di Ryan Grepper, 39 anni, che dopo questo successo ha raccontato di avere prima fallito con molte altre invenzioni che non avevano convinto a sufficienza. Prima c’era stata la “shotapult”, una catapulta per lanciare dei bicchierini di superalcolici (gli shot) ideata per aggirare le leggi contro il consumo di alcol in pubblico sul lungomare di San Diego («Mi è valsa un invito alla Playboy Mansion» ha detto Grepper, «io quindi la considero un successo»). Poi c’era stato l’”EZ-Mark”, un apparecchio per appendere fotografie per il quale Grepper non è mai riuscito a trovare un compratore. («Penso ancora che sia una buona idea ma il mercato ha sentenziato»). Solo lo scorso autunno è arrivato il “Coolest”, che inizialmente Grepper aveva presentato su Kickstarter con l’obiettivo di raccogliere 125mila dollari in finanziamenti. Kickstarter, il primo e più famoso dei siti di crowdfunding, mette gente come Grepper, artisti, inventori, creativi, nelle condizioni di chiedere investimenti diretti ai loro potenziali sostenitori. Nonostante la convinzione di Grepper che il Coolest, con il frullatore per cocktail, l’altoparlante integrato e il caricabatterie USB, fosse un’ottima idea, il progetto arrivò alla scadenza di raccolta fondi con solo 100mila dollari. Per le regole di Kickstarter se la soglia stabilita non viene raggiunta, l’inventore deve rinunciare a tutti i soldi raccolti o promessi, e Grepper quindi non ottenne nulla. Tuttavia non si rassegnò, tornò nella sua officina determinato a migliorare la sua presentazione con un prototipo ancora più brillante e ricco di gadget. Otto mesi dopo, una versione migliorata del Coolest ha raccolto 13 milioni di dollari in finanziamenti, promessi da oltre 62mila persone. | Il nuovo record di Kickstarter. È il progetto di un frigo, che ha raccolto finora 13 milioni di dollari: ma la vera notizia è proprio Kickstarter, e quello che messo in moto. |
L’annata del 1968, oltre a una serie di sconvolgimenti sociali e culturali, ha prodotto anche un numero notevole di personaggi che sono diventati qualcuno, ciascuno nel proprio campo; a Hollywood lavorano da più di vent’anni Owen Wilson, Naomi Watts, Cuba Gooding Jr. e Daniel Craig. C’è chi ha scelto un’altra strada, ugualmente di successo, come Celine Dion e Anastacia, e chi ha trovato ancora più riconoscimenti dopo una pure onorevole carriera sportiva, come Zvonimir Boban. Auguri, in ogni caso. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La classe del 1968. Lista di persone notevoli che compiono cinquant'anni nel 2018, fra cantautori, premi Oscar, skater e direttori di giornali. |
Oggi è la Giornata della Terra, un’occasione per celebrare il pianeta su cui viviamo e per affrontare questioni che riguardano la protezione dell’ecosistema, la lotta all’inquinamento e il modo per contrastare il progressivo esaurimento delle riserve naturali e la scomparsa di tante specie di animali e vegetali. La Giornata della Terra si celebra ogni anno il 22 aprile dal 1970, anno in cui fu indetta per la prima volta dalle Nazioni Unite seguendo gli intenti del movimento ecologista degli Stati Uniti. Tra gli ideatori della Giornata della Terra ci fu il senatore Democratico statunitense Gaylord Nelson, che aveva già organizzato una serie di incontri e conferenze dedicati ai temi dell’ambiente. | Come festeggiare la Giornata della Terra. La storia della festa del pianeta su cui viviamo, e un po' di consigli per affrontarla come si deve. |
La pandemia da coronavirus ha riaperto la discussione su una questione molto nota e molto antica tra chi si occupa di industria tecnologica negli Stati Uniti: il futuro della Silicon Valley e, per i più pessimisti, la sua fine. La Silicon Valley, sede di alcune delle più grandi aziende tecnologiche e di migliaia di startup, è da tempo la regione più innovativa del mondo, capace di generare un’enorme ricchezza e di attrarre le persone più talentuose. Negli ultimi mesi, però, esperti e opinionisti hanno scritto che il suo modello di innovazione è in pericolo, minacciato in parte dalla pandemia, che ha svuotato gli uffici e spinto molti lavoratori a trasferirsi altrove, e in parte da alcuni fenomeni di più lungo periodo. Altri analisti sono meno scettici, e ritengono che la Silicon Valley non soltanto uscirà dalla pandemia indenne, ma anche rafforzata. Silicon Valley è il nome attribuito a una grande area corrispondente grossomodo alla parte sud della regione della baia di San Francisco, in California. L’espressione inizialmente era usata per le due contee di Santa Clara e San Mateo ma, con l’espandersi dell’industria in tutta la regione, ormai comprende un’area ben più grande, inclusa la città di San Francisco. Silicon Valley, inoltre, è un’espressione spesso usata come sineddoche della grande industria tecnologica americana, anche se non tutte le aziende principali si trovano in California: Amazon e Microsoft, per esempio, hanno sede a Seattle, nello stato di Washington. | Che ne sarà della Silicon Valley. Aziende note e grandi imprenditori (tra cui Elon Musk) stanno lasciando la regione della California famosa per la tecnologia, spostandosi in Texas, ma probabilmente è presto per parlare di crisi. |
Il pianista jazz Henry Butler ha reso noto che il prossimo 15 luglio uscirà un suo nuovo disco, “Viper’s Drag”, registrato insieme al trombettista Steven Bernstein, e che sarà pubblicato da Impulse Records, una delle più famose case discografiche jazz di sempre, che fu attiva negli anni Sessanta e Settanta, e nota principalmente per aver pubblicato la maggior parte dei dischi di John Coltrane, e anche di altri numerosi jazzisti celebri tra cui Bill Evans, Charles Mingus, Duke Ellington, Ray Charles e Keith Jarrett. L’uscita del disco è una notizia perché Impulse, come divisione della Universal Music, riprenderà a pubblicare – ce ne sono in programma diversi – dopo un lungo periodo di inattività: a parte il disco d’esordio di Butler – “Fivin’ Around”, del 1986 – gli ultimi dischi di pezzi inediti pubblicati dalla Impulse risalgono al 1977, tre anni prima che venisse venduta (svenduta, secondo una parte degli addetti ai lavori) per 30 milioni di dollari alla MCA Records. | Impulse Records pubblicherà nuovi dischi. La storica casa discografica jazz “costruita da Coltrane” pubblicherà il prossimo disco di Henry Butler, e poi altri, dopo un lungo periodo di inattività. |
Da quando la scrittura al computer ci ha abituato a distinguere i font, siamo abituati ad associare certi stili di caratteri a determinati ambiti. Nel caso dei fumetti dei supereroi, per esempio, si potrebbe pensare che esista uno specifico e unico font per scrivere le didascalie e i dialoghi nei balloon, dato che tutti i testi dei fumetti sono scritti in modo simile: lettere maiuscole e forme arrotondate che ricordano la scrittura a mano. In realtà non è così, dato che un tempo tutte le scritte dei fumetti dei supereroi, onomatopee colorate comprese, erano fatte a mano: ogni letterista – cioè ogni addetto alla scrittura dei testi – aveva quindi un suo stile personale. Oggi vengono usati dei font digitali che permettono di risparmiare molto tempo, ma esistono comunque delle differenze tra un fumetto e l’altro, per rispettare le differenze di stili di grafia che si vedevano quando i testi erano scritti a mano.Vox ha ricostruito in un video la storia del font dei fumetti, da quando fu creato lo standard delle lettere tutte maiuscole e alte uguali a quando è avvenuto il passaggio ai font digitali, prodotti da alcune aziende specializzate. | Storia del font dei fumetti dei supereroi. La sua forma famosissima si deve alla scarsa qualità della carta del passato, quando si scriveva a mano nei balloon. |
Emanuele Felice, economista e professore di storia economica presso l’università autonoma di Barcellona, ha spiegato sulla Stampa perché la riforma più importante fin qui del governo Renzi è secondo lui quella meno discussa: la riforma della pubblica amministrazione, diventata legge la settimana scorsa. Visto che non ha comportato grandi liti e proteste politiche, la stampa se n’è occupata pochissimo, ma secondo Felice è una riforma “molto ambiziosa e complessa” e “pregna di visione strategica”. “Nessun’altra riforma di Renzi finora era apparsa, a un tempo, così coerente e innovativa”, scrive Felice. Ma Renzi è davvero sulla via del tramonto? Avversato con durezza da una parte della sinistra, il premier sembra aver perduto anche il favore di quell’opinione pubblica moderata che – pur da prospettive diverse e con accenti non sempre coerenti – aveva visto in lui un innovatore: troppo timido, si dice, condizionato dalle tradizionali lobby e compromesso nei giochi di potere della vecchia politica. Matteo Renzi a conti fatti è solo un altro Depretis, un modernizzatore a metà che sopravvive grazie al trasformismo ma si rivela incapace di imprimere alla sua azione – e quindi al Paese – una svolta strategica? È ancora presto per dirlo. | Non vi siete accorti della riforma più importante. Per l'economista Emanuele Felice sulla Stampa quella della Pubblica Amministrazione è stata sottovalutata dai media. |
A pochi giorni dalle ultime indiscrezioni circolate sul Wall Street Journal sui progetti di Google nel mondo dell’editoria, il motore di ricerca ha presentato ufficialmente oggi Google eBooks. Il nuovo servizio, conosciuto nella sua fase di gestazione come Google Editions, mira a rendere più semplice e conveniente l’acquisto e la gestione dei libri in formato elettronico. Del progetto se ne parlava ormai da mesi e si sapeva che qualcosa si sarebbe mosso prima delle festività natalizie, almeno negli Stati Uniti dove il sistema è già attivo (per l’Italia toccherà aspettare fino alla prossima primavera). Google eBooks è una via di mezzo tra una libreria e una biblioteca pubblica, naturalmente online. Attraverso il portale del servizio puoi scorrere l’ampio catalogo di titoli messi a disposizione dal motore di ricerca – circa tre milioni di volumi consultabili e centinaia di migliaia in vendita – scegliere il libro che ti interessa, se richiesto pagarlo, e leggerlo infine sullo schermo del computer, di uno smartphone, di un tablet o su un lettore per ebook. | Ha aperto Google eBooks. Da oggi un catalogo di tre milioni di libri digitali, ma solo per gli USA. |
Gli iscritti del Movimento 5 Stelle hanno approvato l’accordo per un nuovo governo con il Partito Democratico: si è espresso a favore il 79,3% dei votanti, che sono stati circa 80mila, ha detto l’associazione che gestisce la piattaforma Rousseau, dove si è svolta la consultazione interna. Il capo politico del M5S Luigi Di Maio ha annunciato l’atteso risultato in una conferenza stampa, martedì sera alla Camera. La votazione su Rousseau, un sito estesamente criticato per la poca trasparenza e la presunta possibilità di manipolazione dei voti, era l’ultimo ostacolo alla nascita del governo tra M5S e PD, che quindi ora sembra definitivamente destinato a farsi. Si ritiene che il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte vada mercoledì mattina al Quirinale per sciogliere la riserva, accettando formalmente l’incarico e proponendo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la lista dei ministri. Proprio la lista dei ministri rimane a questo punto la principale incognita sul nuovo governo: da giorni i rappresentanti di PD e M5S stanno trattando, oltre che sui dettagli del programma, proprio sulle persone che formeranno l’esecutivo, che saranno in parte di un partito, in parte dell’altro e che forse includeranno anche dei tecnici e un rappresentante di Liberi e Uguali, secondo le anticipazioni dei giornali. | Gli iscritti del M5S hanno approvato l’accordo con il PD. Con il 79% dei voti a favore hanno confermato l’accordo per il nuovo governo sulla piattaforma Rousseau. |
Gli avvocati della popstar statunitense Pharrell Williams hanno inviato al presidente Donald Trump una lettera di “cease and desist” chiedendo di non utilizzare più le canzoni di Williams durante i suoi comizi. La lettera è stata inviata dopo che lo staff di Trump aveva deciso di usare la famosissima “Happy” prima del comizio che si è tenuto poche ore dopo la strage nella sinagoga di Pittsburgh (ci sono state molte polemiche anche per il mancato annullamento del comizio, e Trump si è difeso mentendo sulla data in cui riaprì il mercato azionario dopo l’11 settembre 2001). Williams ha detto che l’uso delle sue canzoni non era mai stato autorizzato e lo ha proibito, unendosi così ad altri artisti che avevano già inibito al comitato elettorale di Trump l’uso delle loro canzoni: Steven Tyler, Adele, i Queen, Prince e gli Earth, Wind & Fire. | Pharrell Williams ha ordinato a Trump di smettere di usare le sue canzoni nei comizi. |
Da oggi, lunedì 7 giugno, Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto passeranno in zona bianca, dopo che per tre settimane consecutive è stata registrata un’incidenza settimanale dei contagi da coronavirus inferiore ai 50 casi per 100mila abitanti. Si aggiungono a Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, che erano passate in zona bianca il 31 maggio. Tutte le altre regioni rimangono per ora in zona gialla, ma i buoni dati dell’epidemia fanno pensare che il 14 giugno potrebbero passare in zona bianca anche Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento. | Altre quattro regioni in zona bianca. Sono Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, che si aggiungono a Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, mentre in zona gialla si posticipa il coprifuoco. |
Ci sono pochi attori o attrici che hanno avuto un decennio come quello che Julia Robert ha avuto negli anni Novanta. È iniziato con Pretty Woman, uscito nel marzo del 1990, ed è finito esattamente 10 anni dopo con Erin Brockovich. Oppure, a voler essere elastici, nel marzo del 2001: quando proprio per Erin Brockovich, Roberts vinse l’Oscar come Miglior attrice protagonista. In mezzo, Roberts ha recitato in una serie impressionante di film memorabili: Linea mortale, A letto con il nemico, Hook – Capitano Uncino, Il rapporto Pelican, Tutti dicono I Love You, Il matrimonio del mio migliore amico, Nemiche amiche, Notting Hill e Se scappi, ti sposo. Oggi, sabato 28 ottobre, Julia Roberts compie 50 anni. Ad oggi i suoi film hanno incassato in tutto circa 2,5 miliardi di euro, ed è stato calcolato che per gran parte degli anni Novanta e per almeno la prima metà degli anni Zero è stata l’attrice più pagata del cinema. Quando Brad Pitt e George Clooney vennero a sapere che avrebbe recitato con loro in Ocean’s Eleven, nel 2001, le mandarono una lettera con dentro una banconota da 20 dollari. Per prenderla in giro, perché al tempo si diceva prendesse 20 milioni di dollari a film. People l’ha messa per cinque volte al primo posto della sua classifica di donne più belle del mondo: l’ultima volta quest’anno, 26 anni dopo la prima. | Gli anni di Julia Roberts. Quelli che compie oggi sono 50, quelli in cui ha fatto un gran film dietro l'altro sono stati i Novanta. |
Sabato 21 marzo i consigli di amministrazioni delle società che controllano Pirelli – multinazionale con sede a Milano, quinto produttore di pneumatici al mondo – si sono riuniti per approvare un riassetto della società al termine del quale Pirelli sarà controllata dalla società cinese ChemChina e potrebbe essere ritirata dalla borsa di Milano dove è attualmente quotata da 93 anni. Il presidente e amministratore delegato di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, ha detto che gli accordi saranno conclusi «entro il fine settimana». La prima parte dell’operazione dovrebbe riguardare Camfin, che è la holding (cioè una società che possiede altre società) che controlla il 26 per cento di Pirelli ed è a sua volta controllata da una società di Tronchetti Provera, che ne è anche presidente. Camfin cederà la sua quota a un prezzo di 15 euro ad azione a una nuova società costituita in Italia e controllata da ChemChina. Camfin dovrebbe poi investire in questa stessa società parte degli utili della vendita, in modo da non uscire del tutto da Pirelli. Secondo i giornali italiani, in un secondo momento ChemChina acquisterà anche il resto di Pirelli, arrivando a controllarne almeno il 95 per cento: si tratta della quota minima necessaria per ritirare la società dalla borsa, quello che sembra essere lo scopo ultimo dell’operazione. | Pirelli sarà venduta ai cinesi? sono in corso le ultime discussioni per cedere la società a ChemChina e toglierla dalla borsa dopo 93 anni: la sede e la ricerca e sviluppo dovrebbero restare in Italia. |
Silvio Berlusconi dovrà essere operato al cuore, per la sostituzione della valvola aortica, che collega il ventricolo sinistro all’aorta, la più grande e importante arteria del nostro organismo. L’annuncio è stato dato da Alberto Zangrillo, direttore di Anestesia e Rianimazione presso l’ospedale San Raffaele di Milano e che segue da tempo Berlusconi. L’operazione durerà quattro ore circa e sarà eseguita dal cardiochirurgo Ottavio Alfieri. Berlusconi è ricoverato al San Raffele da martedì scorso, dopo che aveva avuto uno scompenso cardiaco domenica. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Silvio Berlusconi sarà operato al cuore. Per la sostituzione della valvola aortica a causa di un'insufficienza cardiaca, lo hanno confermato i medici che lo hanno in cura al San Raffaele di Milano. |
Il 24 aprile Giorgio Napolitano ha dato l’incarico di formare un governo a Enrico Letta, vicesegretario del Partito Democratico, che ha accettato con riserva. Letta è di Pisa, ha 47 anni, è sposato, ha tre figli, tifa per il Milan. Prima di fare il vicesegretario del PD, carica che ricopre oggi, è stato tra le altre cose il ministro più giovane della storia della Repubblica: nel 2000, a 34 anni, fu ministro dell’Industria nel secondo governo D’Alema (il precedente primato apparteneva a Giulio Andreotti, successivamente il record è stato battuto da Giorgia Meloni, ministro a 31 anni). Dopo è stato ministro anche nel governo Amato del 2001 e sottosegretario alla presidenza del Consiglio dell’ultimo governo Prodi. Enrico Letta – che è nipote di Gianni Letta, storico collaboratore di Silvio Berlusconi – si è occupato a lungo soprattutto di Europa e di economia. La sua carriera politica è iniziata nel Partito Popolare Italiano, di cui è stato vicesegretario dal 1997 al 1998. È stato eletto alla Camera per la prima volta nel 2001 con la Margherita, nel 2004 è stato eletto al Parlamento europeo. Nel 2007 si è candidato alla segreteria del Partito Democratico arrivando terzo alle primarie dopo Walter Veltroni e Rosy Bindi, nel 2009 invece si era schierato con Pier Luigi Bersani e dopo le primarie l’Assemblea Nazionale del partito lo aveva eletto vicesegretario. Dopo le dimissioni dell’intera segreteria del PD del 20 aprile scorso, dovuta alle vicende e ai problemi relativi a un mancato accordo nel partito per l’elezione di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica, Enrico Letta è diventato ufficialmente il reggente del PD, fino al prossimo congresso. | Da dove viene Enrico Letta. Un po' di storia - e di vecchie foto - del presidente del Consiglio incaricato, che per un po' fu il ministro più giovane della storia della Repubblica. |
Uno sciopero del personale di ATM, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano, è previsto per la sera di oggi, giovedì 14 settembre. Lo sciopero durerà 4 ore, dalle 18 alle 22, e potranno aderirvi sia il personale delle stazioni che quello in servizio sui mezzi pubblici gestiti da ATM – autobus, tram e metropolitane – causando disagi a pendolari e viaggiatori. Lo sciopero di ATM è stato indetto dalla Confederazione Unitaria di Base Trasporti (CUB Trasporti), che ha spiegato che è una protesta contro l’eventualità che la gestione del trasporto pubblico a Milano sia assegnata tramite una gara d’appalto invece che direttamente ad Atm (che è un’azienda pubblica di proprietà del Comune di Milano). La storia completa l’avevamo spiegata qui in occasione di un altro sciopero, se siete bloccati alla stazione della metro e volete ingannare il tempo capendo perché. | Lo sciopero di ATM a Milano di oggi, 14 settembre: orari e informazioni utili. Inizia alle 18 e durerà fino alle 22: c'entra la possibilità che la gestione dei mezzi pubblici non venga più assegnata direttamente ad ATM. |
Nelle ultime settimane è successo molte volte che privati cittadini acquistassero pagine sul Corriere della Sera per rivolgere appelli ai politici o proporre soluzioni per la crisi: tra queste, il “Politici ora basta” dell’imprenditore Diego Della Valle (apparso però su diversi giornali e non solo sul Corriere), l’appello a comprare i titoli del nostro debito pubblico e la “Lettera aperta all’Italia” del cofondatore del Secolo d’Italia. Oggi, pagina 20 del quotidiano è interamente occupata da un avviso a pagamento di Giuseppe Valoppi, intitolato “Concittadini italiani è arrivato il momento di dire BASTA”. | L’ennesima pagina a pagamento sul Corriere. Cambiato il governo, non cambia l'abitudine di comprare pagine a pagamento sul Corriere per rivolgere appelli sulla situazione del paese. |
Anche quest’anno l’agenzia fotografica di Associated Press ha messo insieme una ricca selezione di immagini che ha indicato come “le più popolari e condivise su Facebook, Twitter e Instagram”. Sono oltre duecento immagini, e i criteri di valutazione della loro popolarità non sono chiariti: quello che le accomuna è che sono molto belle, spettacolari, a volte divertenti. Molte delle immagini sono state già pubblicate sul Post nelle foto del giorno, o all’interno di raccolte più estese (che trovate indicate nei link all’interno delle didascalie, se quella foto vi piace proprio tantissimo). Qui abbiamo ristretto la scelta a quelle che ci sembravano le più meritevoli. Ci sono gatti in motocicletta, bagni in laghi rosa, campi di fiori e vedute aeree, tra le altre. Tutte adatte a diventare l’immagine del vostro desktop. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto che forse vi sono sfuggite nel 2016. Tra quelle che l'agenzia Associated Press ha indicato come le più condivise sui social network ce ne sono di bellissime: sarebbe un peccato se non le aveste notate. |
Le ricette di cucina sono spesso molto generiche sull’utilizzo di alcuni ingredienti, come il sale da aggiungere “quanto basta” (unità di misura creativa), mentre sono categoriche su altre cose, come la temperatura del forno. Consigliano di scaldarlo prima e di non infornare fino a quando non avrà raggiunto i gradi riportati nelle istruzioni. Grazie alle temperature indicate sulla manopola del forno, chi cucina sa di avere sotto controllo almeno una delle tante variabili che messe insieme portano alla preparazione di una meravigliosa torta o di un soufflé spompato e gommoso, ma non è così. Abbiamo molto meno controllo sulla temperatura dei forni da cucina di quanto immaginiamo, come ha raccontato Brian Palmer su Slate. Per buona parte della storia dell’uomo, chi si è occupato di cucinare e infornare il cibo ha avuto molto poco controllo sulla temperatura dei forni e dei focolari, e ne era consapevole. I primi forni erano spesso enormi e alimentati con carbone o legna e si poteva fare ben poco per regolarne con precisione la temperatura. I progressi nella loro costruzione, con l’utilizzo di camere di combustione di ceramica o mattoni, attenuarono il problema, ma sostanzialmente fino all’inizio del 20esimo secolo la tecnologia dietro ai forni rimase la stessa. | Fregatevene della temperatura del forno. L'esattezza dei gradi indicati sulle manopole è un inganno, spiega Slate: e la cucina non è una scienza esatta. |
La storia della bambina di Trento di quattro anni morta all’ospedale di Brescia dopo aver contratto una forma aggressiva di malaria è stata subito usata da alcuni esponenti politici e da alcuni giornali per collegare quanto successo con l’immigrazione e con la diffusione di nuove malattie che i migranti porterebbero in Italia. Libero per esempio ha in prima pagina un titolo che dice: “Dopo la miseria portano le malattie”; Il Tempo apre in un modo simile: “Ecco la malaria degli immigrati”. Intanto: cosa si sa e cosa no La bambina che è morta e i suoi familiari non erano stati in paesi dove la malaria è endemica: per questa ragione si sta ancora cercando di capire come sia stato possibile che la bambina si sia ammalata. Le indagini per trovare la fonte del contagio sono ancora in corso: la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato un gruppo di esperti all’ospedale di Trento e due procure (Trento e Brescia) hanno avviato delle indagini. | Gli “immigrati” portano le malattie? lo sostengono alcuni politici e giornali dopo la morte della bambina di Trento per malaria, citando un documento del ministero della Salute che però dice un'altra cosa. |
Lunedì sera la trasmissione di Rai 3 Report ha trasmesso un servizio in cui approfondisce la storia di una presunta tangente pagata da Eni, la società petrolifera italiana a partecipazione statale, per l’acquisto della licenza di estrazione su un giacimento petrolifero in Nigeria nel 2011. La trattativa è oggetto di un’indagine della procura di Milano, che lo scorso febbraio ha chiesto il rinvio a giudizio dell’attuale amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, dell’ex amministratore delegato Paolo Scaroni e di una decina di altre persone, compreso Luigi Bisignani, definito spesso “faccendiere” e finito in mezzo a molti scandali negli ultimi anni. L’accusa è concorso in corruzione internazionale. Report si era già occupato della vicenda nel 2015, e in quell’occasione si era parlato soprattutto delle risposte al servizio che Eni diede su Twitter contemporaneamente alla messa in onda di Report, cosa che è accaduta anche questa volta. La tesi alla base delle accuse di Report è che il miliardo di dollari pagato da Eni insieme alla società anglo-olandese Shell per acquistare la licenza sia finito tramite una complicata rete di intermediari a una società controllata da Dan Etete, ministro del Petrolio nigeriano ai tempi dell’acquisizione, che ne avrebbe poi disposto per i propri interessi. Report sostiene anche – presentando in questo caso prove molto più deboli – che circa 50 milioni di euro siano tornati a disposizione di Scaroni, che li avrebbe usati per pagare i funzionari e le autorità che avevano facilitato la trattativa. | Quali sono le accuse di Report contro Eni. Ha parlato ancora di una presunta tangente pagata sulla licenza di un giacimento nigeriano, e ha insinuato un coinvolgimento anche nel salvataggio dell'Unità. |
Sulla Lettura del Corriere della Sera della settimana scorsa, Vincenzo Trione ha raccontato la torre Orbit progettata dall’artista Anish Kapoor e costruita per le Olimpiadi, che dopo la ruota panoramica The Eye e il Millennium Dome (di diverso successo) si aggiunge al mobile panorama di Londra, con inaugurazione il 27 luglio. Abbiamo bisogno di simboli: mai come ora. Ne sono consapevoli Anish Kapoor e Cecil Balmond, i quali, in occasione dei prossimi Giochi olimpici di Londra, hanno realizzato una maestosa opera pubblica, intitolata The Orbit (l’inaugurazione è fissata per il 27 luglio). Per capire di cosa si tratti, basta collegarsi a uno dei tanti siti che in questi giorni presentano l’evento. Dapprima, una fitta ramificazione di elementi. Poi, la stratificazione di un continuo e aggrovigliato reticolo di tubi di acciaio rosso. Un totem di 115 metri, che ha richiesto ingenti investimenti (in larga parte finanziato dalla società ArcelorMittal) e che ha già suscitato molte polemiche. Più alto della Statua della Libertà, solenne, si staglierà sullo skyline londinese, rivaleggiando con il London Eye e con il Big Ben. Un’ardita costruzione, pensata da uno tra i maggiori scultori contemporanei (Kapoor) e da uno tra i più prestigiosi strutturisti del mondo (Balmond), che alimenterà subito infinite corrispondenze iconografiche. Non solo un’orbita imperscrutabile. Ma anche un parafulmine mascherato. Un serpente avvolto su se stesso. Una «massa contorta di interiora» (nelle intenzioni degli autori). Un imponente Golia infuocato (secondo il sindaco di Londra, Boris Johnson). | La torre Eiffel di Londra. Tanto è così che chiameremo tutti l'enorme The Orbit, che si inaugura tra un mese alla vigilia delle Olimpiadi. |
ATAC domani (venerdì 8 aprile) farà sciopero a Roma. Lo sciopero di domani potrebbe causare diversi disagi ai mezzi pubblici di Roma. Lo sciopero è stato indetto dal sindacato UGL e riguarderà i dipendenti di ATAC, la società che a Roma gestisce gran parte del trasporto pubblico: lo scioperò avrà la durata di 4 ore, inizierà alle 20,30 e finirà con la fine prevista per il servizio, a mezzanotte e mezza. Non è ancora chiaro quante persone parteciperanno allo sciopero, ma venerdì sera potrebbero esserci comunque diversi disagi per chi dovesse spostarsi a Roma usando i mezzi pubblici: lo sciopero potrebbe rallentare o portare alla sospensione di tram, metropolitane, bus e dei treni sulle ferrovie locali gestite da ATAC. Lo sciopero è stato confermato con un comunicato sul sito di ATAC: | Lo sciopero a Roma di ATAC, venerdì 8 aprile. Inizierà alle 20 e 30 e andrà avanti per quattro ore: è stato indetto dal sindacato UGL e potrebbe coinvolgere bus, tram, metropolitane e ferrovie. |
Stasera su Report, il programma di Rai Tre condotto da Milena Gabanelli, si parlerà ancora del caso province. Nei giorni scorsi il governo ha fatto di tutto per rendere la situazione il più caotica e incerta possibile: aveva iniziato dichiarando di voler abolire tutte le province, continuato indicando — con criteri piuttosto vaghi — che ne sarebbero state tagliate solo alcune, e finito con la decisione di salvarle tutte, eliminando dal sito del ministero dell’Economia il documento che parlava della loro abolizione. A corredo, le proteste degli amministratori delle province che sarebbero state inizialmente tagliate, e quelle di Bossi sulla “guerra civile” in difesa di Bergamo. Nella puntata di questa sera, in onda alle 21.30, Report torna su un proprio servizio del 2007 che, se è possibile, complica ancora di più la situazione. Tre anni fa era infatti iniziato il processo di costituzione di nuove piccole province sparse qua e là per l’Italia, province che, secondo le indicazioni temporanee del decreto, questa finanziaria avrebbe tagliato. Per riassumere: si sta passando dall’avere meno province all’averne di più. Le nuove province sarebbero quelle di Lanciano e Val Camonica. | Più province per tutti. Altro che abolirle, stasera Report racconta che ne preparano di nuove: Lanciano e Val Camonica. |
Non sono solo i bambini ad apprezzare i parchi divertimenti di Disney, come Disneyland in California e Disney World in Florida: molti adulti ci celebrano le proprie feste di compleanno, ci organizzano proposte di matrimonio o addirittura ci si sposano. E c’è anche chi, racconta un articolo uscito sul Wall Street Journal qualche tempo fa, ci sparge le ceneri dei propri cari defunti, creando vari problemi al personale dei parchi. Per quanto possa sembrarvi bizzarro, succede abbastanza spesso: circa una volta al mese, secondo gli impiegati di Disney che hanno parlato con il Wall Street Journal. Chi sceglie di spargere le ceneri di un parente in un parco di divertimenti lo fa per espressa richiesta della persona morta, ma non solo: Kym Pessolano DeBarth, una 47enne di Northfield, nel New Jersey, ha raccontato di aver sparso una piccola parte delle ceneri della propria madre nell’acqua sotto l’attrazione It’s a Small World di Disney World – quella con le barchette che fanno fare un giro “intorno al mondo” – in modo da poter andare a visitare sua madre in un parco divertimenti invece che in un cimitero. It’s a Small World è un’attrazione popolare e anche Jodie Jackson Wells, residente in Florida, l’aveva scelta nel 2009 per spargere parte delle ceneri della madre, una donna per cui Disney World «era il vero posto felice»; sparse un’altra parte parte delle ceneri sul prato di fronte al castello di Cenerentola, dopo aver scavalcato il recinto che lo circonda. | C’è chi va a Disneyland per spargere le ceneri dei propri cari. E quelli di Disney non ne sono proprio contenti. |
Le candele profumate vanno sempre più di moda e ultimamente compaiono un po’ in tutte le case, in colorazioni e aromi tanto tradizionali quanto strampalati: nel 2015 soltanto negli Stati Uniti le vendite hanno prodotto un giro d’affari di 1,8 miliardi di dollari (circa 1,6 miliardi di euro). Aziende che producono candele molto costose (fino a 400 euro) – come la francese Diptyque e l’inglese Jo Malone – vanno sempre meglio, ma negli Stati Uniti il 46 per cento delle candele vendute appartiene alla stessa marca, decisamente più economica, un po’ meno raffinata, e famosa in tutto il mondo: Yankee Candle. La rivista Racked ha raccontato in un lungo articolo la storia e le ragioni del successo di Yankee Candle, che nel 2015 ha fatturato più di 752 milioni di euro e i cui prodotti sono diventati degli oggetti da collezione. Yankee Candle produce candele in diversi formati; le più riconoscibili sono contenute in vasetti di vetro di tre diverse grandezze. Le candele più piccole costano circa 12 euro e bruciano dalle 25 alle 40 ore, quelle più grandi costano circa 30 euro e durano dalle 110 alle 150 ore. I profumi disponibili sono tantissimi e variano a seconda dell’anno, perché molti sono stagionali – venduti solo intorno a Natale o Halloween – o in edizione limitata. Alcuni ricordano l’odore di alcuni cibi, come la candela Mmm, Bacon! che profuma di bacon. | Perché tutti comprano le Yankee Candle. È la più grande azienda al mondo di candele profumate e ne produce più di 200 milioni all'anno: non sono le più costose ma sono diventate oggetti da collezione. |
Paolo Porto è un fotografo dell’Aquila che nella sua carriera ha fatto cose diverse, ha vinto una volta un premio dell’importante concorso World Press Photo (ma non gli è servito a niente, dice lui) e ha spesso lavorato col movimento di corpi umani, di attori, di ballerini, di modelli e modelle. Dal terremoto dell’Aquila del 2009 – saranno passati cinque anni il 6 aprile – ha provato a mostrare com’è la sua città con scelte creative e di reportage insieme, associando modelle e ambienti devastati, appuntellati, trascurati, tuttora terremotati. Per cercare – come dice esplicitamente – di attirare l’attenzione sull’Aquila, dove l’attenzione arriva ritualmente a ogni anniversario e sparisce poco dopo: mostrando i luoghi intorno ai soggetti e introducendo – letteralmente – i soggetti nei luoghi (“porta un nuovo vivere all’interno dei luoghi e degli spazi”, spiega Rai Arte) indicati poi su una mappa. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Nudi o quasi, a l’Aquila. Il progetto del fotografo Paolo Porto, che ha infilato corpi tra le rovine a cinque anni dal terremoto. |
Come ogni anno l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences – l’associazione che assegna gli Oscar – ha invitato nuovi membri. Quest’anno sono state invitate 928 persone: è un record e supera quello dell’anno scorso di 774 nuovi invitati. Ora fanno parte dell’Academy più di 9mila persone: non si può dire il numero esatto perché non è ancora certo che tutti accettino l’invito. Se dovessero farlo tutti, i membri dell’Academy diventerebbero 9.226. Il 62 per cento dei nuovi invitati è bianco; il 49 per cento di loro è donna. Tra gli altri, ci sono Daniel Kaluuya, Tiffany Haddish, Kumail Nanjiani, Blake Lively, Amy Schumer, Dave Chappelle, Miles Teller, Daisy Ridley, Timothee Chalamet, Emilia Clarke, J.K. Rowling, Emily V. Gordon, Jonathan Nolan, Kendrick Lamar e Sufjan Stevens. | L’Academy, l’associazione che assegna gli Oscar, ha invitato 928 nuovi membri. |
Frammenti, non persone Qualcosa è cominciato ad andare storto nella rivoluzione digitale intorno al passaggio del millennio. Il World Wide Web è stato inondato da una fiumana di tecnologie di pessimo livello talvolta etichettate come Web 2.0. Questa ideologia promuove una libertà radicale, ma paradossalmente si tratta di una libertà riservata più alle macchine che alle persone. Eppure se ne sente parlare come di «cultura open». | «La critica della tecnologia non va lasciata ai luddisti». Esce domani il libro di Jaron Lanier che ha rilanciato l'autocritica sui cambiamenti indotti dalle nuove tecnologie. |
Tinder, la popolare applicazione per smartphone per permettere a due persone di conoscersi ed eventualmente incontrarsi, ha aggiunto una nuova opzione che si chiama “Super Like” e che serve per manifestare più esplicitamente l’interesse per una persona facendo scorrere la sua foto profilo verso l’alto. Finora i gesti consentiti su Tinder erano solamente due: scorrere verso sinistra per scartare qualcuno (“Nope”) e verso destra per esprimere invece un interesse (“Like”), che se reciproco avrebbe portato a un “Match” e quindi alla possibilità di avviare una conversazione. Il sistema non consentiva però alla persona verso cui c’era un interesse di venirne a conoscenza, a meno che questo non fosse reciproco: con il “Super Like” invece vedrà una stella e una cornice azzurre intorno al profilo della persona che ha espresso l’apprezzamento. Quelli di Tinder dicono che in questo modo i “Match” diventano più frequenti e che ci sono quindi più probabilità di mettersi in contatto con una persona a cui si è interessati. L’opzione era stata sperimentata nelle settimane scorse in Australia e, stando ai primi dati raccolti da Tinder, gli utenti hanno tre volte le possibilità di trovare un “Match” rispetto a prima, mentre le conversazioni durano in media il 70 per cento in più. | Il nuovo “Super Like” di Tinder. Serve per esprimere ulteriore interesse per una persona e per farglielo sapere, anche se non fosse reciproco. |
Nella vita di tutti i giorni e sui posti di lavoro ci si veste in modo sempre più informale: magliette, jeans, felpe, sneaker e tute, come vogliono la moda casual, lo streetwear (cioè quella ispirata al mondo dei rapper e degli skater) e l’athleisure (con gli abiti da casa e da palestra usati nella vita di tutti i giorni). Da un lato è cambiata la nostra idea di eleganza, dall’altro sono cambiate le regole su come vestirsi in alcuni posti di lavoro, anche nei più formali; tutto questo ha portato a una grossa crisi del completo da uomo, cioè quello composto da giacca, pantaloni e, a volte, gilet abbinati. Allo stesso tempo il completo si è evoluto come abito “di potere” delle donne e come capo simbolo della moda neutral gender (cioè gli abiti di genere neutro, che rispondono a una nuova idea di bellezza e che possono essere portati dagli uomini come dalle donne). Il giornalista Mark Dent ha fatto un punto della situazione su Vox, raccontando come si è arrivati a questo punto, perché e come ci potremmo vestire in ufficio nei prossimi anni. | La crisi del completo da uomo. Oggi lo indossa solo chi deve indossarlo, perché la circostanza lo richiede, e sono sempre meno le circostanze che lo richiedono; intanto i più eleganti e potenti scelgono altro. |
Il governo ha ottenuto la fiducia sull’articolo 1 della riforma della legge elettorale, il cosiddetto Italicum, con 352 favorevoli, 207 contrari e un astenuto. Alla fine la fiducia è stata votata da quasi tutti i deputati del PD – anche 50 su 70 deputati bersaniani – e dai deputati di NCD, Scelta Civica e Centro Democratico, tra gli altri. La discussione e il voto proseguiranno giovedì alle 10.40 con l’articolo 2 e alle 16 sull’articolo 4, sempre con voto di fiducia. L’articolo 3 è stato già approvato nella stessa forma da Camera e Senato. Il voto finale sull’intero provvedimento si terrà invece la prossima settimana, senza voto di fiducia. Presenti – 560 Votanti – 559 Favorevoli – 352 Contrari – 207 Astenuti – 1 | Il governo ha ottenuto la prima fiducia sull’Italicum. Con 352 favorevoli e 207 contrari, è stato approvato il primo articolo della riforma della legge elettorale; domani si va avanti. |
Le immagini degli animali coperti del petrolio al largo del golfo del Messico sono in questo momento il simbolo più evocativo del disastro ambientale provocato dalla perdita di petrolio sulla piattaforma petrolifera della BP. Dietro quelle foto c’è un dilemma che sta occupando i veterinari e gli scienziati impegnati nel golfo, che hanno già recuperato 820 uccelli e 289 tartarughe, molti di questi già morti. Cosa fare con gli animali ancora vivi? La cosa più ovvia che verrebbe in mente è pulirli e rimetterli in libertà, in un’area pulita e sicura. Secondo alcuni scienziati però non è detto che ne valga la pena, come scrive Newsweek. Il tasso di sopravvivenza in queste circostanze varia da specie a specie. Per esempio, in Sudafrica i pinguini ripuliti dal petrolio e rimessi in libertà hanno vissuto a lungo e bene. Le tartarughe hanno buone speranze di farcela. Quelli che hanno meno possibilità sono gli uccelli: più della metà dei pellicani puliti e rilasciati dopo una perdita di petrolio nel 1990 era morta dopo soltanto un anno, dopo due anni meno del 15 per cento era ancora viva. | Dovremmo uccidere gli uccelli coperti di petrolio? gli animalisti sono perplessi davanti agli sforzi di ripulitura: non hanno comunque speranze di sopravvivere, la scelta più saggia potrebbe essere l'eutanasia. |
Tempo di Libri, la fiera dell’editoria di Milano, non verrà organizzata nel 2019: salterà così la sua terza edizione e tornerà nel febbraio del 2020. La decisione è stata presa martedì dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e comunicata dal suo presidente Ricardo Levi. Levi ha spiegato ci sarà un «format della fiera rinnovato», che verrà presentato entro febbraio 2019 in accordo con Fiera Milano, l’altro azionista dell’evento. In quell’occasione sarà proposta anche la nuova squadra che si occuperà della manifestazione e probabilmente un nuovo nome per la direzione. La decisione è stata presa dopo i risultati un po’ deludenti della seconda edizione, tenutasi dall’8 al 12 marzo. Erano stati venduti 97.240 biglietti, il 60 per cento in più rispetto all’anno precedente, ma molti meno rispetto a quelli del Salone del libro di Torino, la trentennale fiera dell’editoria torinese, che ne aveva venduti 165 mila: Tempo di Libri era stato organizzato proprio per rispondere alla crisi del Salone, che negli ultimi anni ha avuto grandi problemi economici e gestionali, ma non aveva raggiunto l’obiettivo. | Tempo di Libri salterà un anno. La fiera dell'editoria milanese nel 2019 non si farà, e ripartirà poi provando a differenziarsi dal Salone di Torino. |
Lo studio architettonico francese LAN è stato scelto per ristrutturare e restaurare il Grand Palais di Parigi, lo storico padiglione espositivo di vetro costruito per ospitare l’arte e la cultura francese all’Esposizione universale del 1900. Il progetto costerà circa 130 milioni di euro e punta a rispettare l’identità storica dell’edificio e allo stesso tempo modernizzarlo, facilitando le visite e l’organizzazione di eventi. Il progetto prevede alcune modifiche alla struttura, tra cui una nuova via di passaggio e l’apertura di grandi vetrate e corridoi. Verranno restaurate le gallerie attorno alla navata principale, sarà installato un nuovo impianto di climatizzazione e inaugurato un centro logistico sotterraneo, dove parcheggiare e scaricare le merci. La nuova configurazione permetterà di ospitare nuovi visitatori, passando dall’attuale capacità di 16.500 persone a 21.900 persone. | Il restauro del Grand Palais a Parigi. Le foto dei modelli e del progetto di rinnovamento di uno dei palazzi di ferro e vetro più grandi al mondo, storico padiglione espositivo della città. |
Tra ieri e oggi sono emersi nuovi dettagli sul tentato sequestro di un uomo e una donna avvenuto mercoledì mattina nel centro di Torino, a ridosso di piazza San Carlo. Secondo la polizia, il tentato rapimento sarebbe legato a una truffa precedente con la tecnica del cosiddetto “rip deal”, ovvero dare soldi falsi in cambio di soldi veri. Tutto è iniziato verso le 10 di giovedì mattina, ha ricostruito la Stampa, quando un furgone nero modello Volswagen Touran è arrivato gran velocità nella centralissima via Giolitti a Torino. I tre uomini a bordo erano arrivati la sera passando per Aosta, dove avevano rubato delle targhe per mascherare la proprietà del furgone. Dal furgone sono scesi due uomini con il volo coperto da un passamontagna, che hanno tentato di immobilizzare un uomo e una donna che stavano camminando insieme sul marciapiede. La donna – una cittadina serbo-australiana di 35 anni – è stata trascinata con la forza sul furgone, dove è stata legata ai polsi con «delle fascette da elettricista», dice Repubblica. L’uomo è riuscito a fuggire e non è ancora stato rintracciato dalla polizia. | Cosa si sa del tentato rapimento di ieri a Torino. Sembra che c'entri una truffa e un tentativo di vendetta: quattro persone sono state arrestate. |
Circa 250 manifestanti ieri sono riuniti a piazza Montecitorio, a Roma, davanti alla Camera dei Deputati, per protestare contro la riforma del lavoro. I manifestanti sono quelli di “Occupy Pantheon” che da qualche giorno hanno montato tende di fronte al Pantheon per protestare contro la crisi, la riforma del lavoro e le misure di austerità. Ieri davanti Montecitorio hanno lanciato alcuni palloni da calcio con scritto “No al rigore” ma anche qualche sampietrino, bottiglie e bombe carta. Una volta arrivati davanti al portone della Camera i manifestanti sono stati allontanati dalla polizia in assetto anti sommossa, che li ha caricati. Un poliziotto e un manifestante sono rimasti feriti, cinque agenti contusi. I manifestanti si sono poi allontanati da Montecitorio bruciando alcuni fumogeni. – Le foto di Occupy Pantheon | Gli scontri di ieri a Roma. Circa 250 manifestanti di "Occupy Pantheon" hanno raggiunto la Camera con palloni e bombe carta, la polizia li ha respinti caricandoli: le foto. |
Facebook ha presentato Facebook Watch, una nuova piattaforma per vedere programmi originali in streaming o registrati direttamente dall’app del social network. Facebook Watch – che per ora sarà disponibile solo per un numero limitato di utenti, prima di essere distribuita a tutti – sarà una sezione nelle principali app di Facebook per smartphone, tablet e smart tv: conterrà una selezione di programmi prodotti appositamente per Facebook e sarà strutturata in modo da mettere insieme la visione di contenuti video con la possibilità di commentarli o condividerli con gli amici. Facebook Watch è il più concreto tentativo di Facebook di mettersi in concorrenza con piattaforme come Netflix e YouTube, ed è solo l’ultimo grosso investimento del social network nell’ambito dei video. Su Facebook Watch ci saranno reality show, programmi in diretta (incluso lo sport) e serie registrate. Per ora – ma il catalogo dovrebbe crescere in futuro – ci sono programmi di cucina, di viaggio, video motivazionali, brevi documentari scientifici, programmi comici e una partita del campionato statunitense di baseball ogni settimana. I video possono essere pubblicati solo da alcuni produttori selezionati da Facebook, ma in futuro la piattaforma dovrebbe essere aperta a chiunque. Per ora, ha scritto TechCrunch, sembra che siano del tutto assenti le grandi serie tv e i film, e che il tipo di contenuti su Facebook Watch sia più simile a quello dei video che girano di più su Facebook: cose brevi e abbastanza leggere. | Arriva Facebook Watch. Sarà un posto, dentro Facebook, per vedere video e programmi originali e creati appositamente: è un tentativo di fare concorrenza a Netflix e YouTube. |
Pinterest, il social network per creare e condividere collezioni tematiche di immagini, a quasi quattro anni dal suo lancio continua a riscuotere un buon successo – soprattutto negli Stati Uniti, dove si stima che sia regolarmente utilizzato da circa un quinto degli adulti che utilizzano Internet. I numeri sono più bassi negli altri paesi in cui esistono versioni tradotte di Pinterest, come la Spagna, la Germania e la Francia. Ne esiste una versione in italiano, per ora usata da un numero di iscritti ristretto ma molto affezionato. Il social network non ha avuto ancora il suo momento Facebook o Twitter, con una crescita impressionante di utenti, ma il suo CEO Bel Silbermann ha spiegato in una recente intervista pubblicata sul Wall Street Journal di avere diversi progetti per fare crescere Pinterest e farlo conoscere a un maggior numero di persone. Nel 2014 il sito dovrebbe generare per la prima volta ricavi, grazie a un nuovo piano che prevede la pubblicazione di contenuti pubblicitari all’interno delle collezioni di immagini create dagli utenti. Entro due anni le pubblicità potrebbero fruttare circa 500 milioni di dollari, secondo alcuni analisti. | Come va Pinterest. Il social network per creare e condividere collezioni di immagini avrà delle nuove inserzioni pubblicitarie, con cui spera di cominciare a generare dei ricavi. |
Comincia venerdì 4 ottobre a Ferrara il Festival di Internazionale, weekend di incontri tra lettori, giornalisti e collaboratori del settimanale, e occasione unica di raccogliere storie, informazioni, spiegazioni sul mondo e quello che ci succede. Ma anche, da molti anni, occasione speciale per i visitatori di farsi accogliere da una città ospitale e bellissima, e per la città di farsi invadere da persone complici e curiose di lei e del mondo. Per loro – che siano veterani del Festival o novellini – abbiamo chiesto una lista di dritte sulla città a Daria Bignardi, giornalista, ferrarese e parente del Post. 1. Il Castello Estense si nota parecchio, sta in mezzo alla città. Ma attraversate il fossato ed entrateci: ci sono anche molti incontri del Festival, tra i quali, sabato sera, una lettura di Ferite a morte di Serena Dandini (aggiornamento: piove, e la lettura è stata spostata al Teatro Comunale, così potete vedere anche quello). | Cose da fare a Ferrara se non ci siete mai stati. Scelte da Daria Bignardi, ferrarese, per chi va alla Festa di Internazionale e non sa ancora che meraviglia di posto lo aspetta. |
L’attrice britannica Emilia Clarke, famosa per il ruolo di Daenerys Targaryen nella serie tv Game of Thrones, ha raccontato in un articolo sul New Yorker di aver avuto due aneurismi al cervello, nel 2011 e nel 2013. Nel 2011, quando aveva appena finito le riprese della prima stagione di GoT, subì il primo intervento: «per tre ore i chirurghi ripararono il mio cervello. Non sarebbe stato il mio ultimo intervento e non sarebbe stato il peggiore. Avevo 24 anni». Ci mise due settimane a riprendersi e per un certo periodo fu affetta da una lieve forma di afasia e non riusciva a ricordarsi il suo nome. Nel 2013 dopo l’uscita della terza stagione di GoT, Clarke fece un regolare controllo medico a New York in cui venne fuori che «la crescita nell’altro lato del cervello era raddoppiata»: i medici dissero che per risolverla sarebbe bastata un’operazione molto più semplice della precedente. L’operazione non andò bene e fu necessario farne un’altra, aprendole il cranio. Clarke ha raccontato che l’operazione fu molto più dolorosa dell’altra e la convalescenza in ospedale durò un mese: parte del cranio venne sostituito con pezzi di titanio, le cicatrici erano visibili, e lei aveva attacchi di panico e soprattutto era preoccupata di possibili danni cerebrali. «Ma sono sopravvissuta», ha scritto, e da allora «sono guarita oltre le mie più irragionevoli speranze». | L’attrice Emilia Clarke ha raccontato di aver avuto due aneurismi. |
Nelle ultime ore diversi giornali hanno pubblicato articoli sul farmaco antivirale remdesivir, citando uno studio preliminare pubblicato in Cina secondo il quale il farmaco avrebbe deluso le aspettative nel trattamento di alcuni pazienti con la COVID-19. La ricerca contiene in effetti alcuni elementi che mettono in dubbio l’utilità del trattamento contro il coronavirus, ma deve essere ancora sottoposta a revisione e non offre comunque un quadro completo: era stata interrotta prematuramente dai ricercatori, prima che fosse condotta su un numero significativo di pazienti. A questo stadio, ricerche del genere passano di solito inosservate, proprio perché non forniscono ancora tutti i dati necessari per essere ritenute affidabili. Lo studio è invece finito su molti giornali e siti a causa di un errore da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ne ha pubblicato il riassunto introduttivo sul proprio sito, procedendo poi dopo qualche ora alla sua rimozione. La ricerca è stata notata da esperti e giornalisti e in poco tempo ha ricevuto grandi attenzioni, anche se si tratta di un documento preliminare e in attesa di essere rivisto da altri esperti. | C’è un primo intoppo per il remdesivir contro il coronavirus. Una ricerca preliminare pubblicata per errore dall'OMS indica scarsi benefici del farmaco su cui ci sono grandi aspettative, ma lo studio ha diversi difetti. |
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