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Come ogni anno, con l’arrivo del Capodanno, si comincia a spulciare il calendario per vedere quali saranno i giorni di festa del nuovo anno, esaminando i possibili ponti con i weekend e provando a prenotare in anticipo le vacanze. Nel 2020 a causa della pandemia da coronavirus i piani sono saltati un po’ per tutti, e il 2021 inizia con l’incognita di quanto a lungo resteranno in vigore le restrizioni. – Leggi anche: 24 belle locandine di film del 2020
Tutti i giorni festivi e i ponti del 2021. Il calendario delle festività dell'anno, per chi vuole pensare già da ora a ferie e vacanze (restrizioni da coronavirus permettendo).
Una delle cose per cui Chanel si è distinta negli ultimi anni è la spettacolarità delle sue sfilate, che il direttore creativo Karl Lagerfeld ha ambientato in scenografie molto originali. Negli anni scorsi ci sono state per esempio la sfilata nel finto supermercato, quella nel finto casinò e quella nel finto aeroporto. Per la collezione primavera-estate 2017, presentata il 4 ottobre durante la Settimana della moda di Parigi, Lagerfeld ha scelto il tema dei computer, di internet e dei robot. Le modelle hanno sfilato nel cosiddetto Data Center Chanel, in mezzo a finti server che ricordano anche i supercomputer come quelli usati nei laboratori del Cineca, in Italia, o dalla NASA; la scenografia era stata allestita nel Gran Palais di Parigi. Le prime due modelle che hanno sfilato indossavano maschere, parastinchi e guanti che ricordano vagamente i caschi degli stormtrooper di Star Wars e anche alcuni elementi presenti sugli abiti e sugli accessori della collezione riprendevano il tema – peraltro lo stesso dell’ultimo MET Gala, il gala di beneficenza che inaugura la mostra annuale di moda del Metropolitan Museum di New York. Rispetto al solito la scenografia della sfilata era meno spettacolare: il fatto che le prime due modelle a sfilare siano rimaste anonime – in quanto mascherate – è però una novità.
Stavolta Chanel la sfilata l’ha fatta tra i server. La presentazione della collezione primavera-estate 2017 aveva come tema i computer, internet e i robot.
Martedì mattina la Guardia Costiera italiana ha annunciato di avere avviato i soccorsi e di avere assunto il controllo di un mercantile senza equipaggio diretto verso le coste pugliesi, a circa 40 miglia da capo di Leuca. La nave si chiama Ezadeen e si stima che a bordo abbia circa 450 migranti. A causa di un blackout era diventata ingovernabile e i soccorritori hanno lavorato per ore per imbarcare personale in grado di portarla su una rotta sicura. Sulla nave si sono calati tre operatori grazie all’intervento di un elicottero dell’Aeronautica Militare, mentre con un altro elicottero è stato possibile trasferire tre medici a bordo dalla nave islandese Tyr, che partecipa alle operazioni di pattugliamento delle coste europee nell’ambito del progetto FRONTEX. Le attività intorno alla nave sono complicate dal mare grosso, ma intorno alle 21 dovrebbe comunque raggiungere il porto di Corigliano Calabro (inizialmente era stata scelta come destinazione Crotone, ma a causa delle condizioni meteo si è scelto di modificare il porto di arrivo). Mercantile EZADEEN con 450 migranti a bordo prosegue la navigazione verso Corigliano Calabro. Previsto arrivare ore 21.00
Un’altra nave di migranti abbandonata. La Guardia Costiera italiana ha preso il controllo della Ezadeen, una nave con a bordo circa 450 persone lasciata alla deriva al largo delle coste pugliesi.
Il miliardario britannico Richard Branson ha raggiunto per la prima volta lo Spazio a bordo dello spazioplano SpaceShipTwo (VSS Unity) di Virgin Galactic, l’azienda che ha fondato per il turismo spaziale. Il breve viaggio della missione Unity 22 era il quarto test di un sistema sviluppato nell’ultimo decennio, tra numerosi imprevisti e ritardi. Insieme a Branson, che ha 70 anni, c’erano cinque impiegati della società. Il volo sperimentale ha confermato l’affidabilità di SpaceShipTwo e rende più vicino e concreto l’obiettivo di Virgin Galactic: offrire la possibilità di raggiungere lo Spazio e di sperimentare per qualche minuto l’assenza di peso, pagando almeno 250mila dollari per l’esperienza.
Il primo miliardario nello Spazio. Richard Branson ha sperimentato per alcuni minuti l'assenza di peso a bordo dello spazioplano della sua Virgin Galactic per il nascente turismo spaziale.
Amazon ha iniziato a non indicare il prezzo da scontare dei prodotti che vende sul suo sito, una delle sue caratteristiche più note e fino a qualche tempo fa più apprezzate dai suoi clienti. La modifica per ora riguarda una selezione di prodotti, soprattutto nella versione statunitense del sito, ma probabilmente sarà estesa negli altri paesi in cui è attiva Amazon, compresa l’Italia. L’azienda non ha per ora comunicato ufficialmente la novità, ma il New York Times ha fatto qualche ricerca notando che riguarda un numero piuttosto ampio di prodotti. Amazon ha costruito parte della sua reputazione sulle vendite scontate, ma negli ultimi anni le indicazioni erano spesso pretestuose e in qualche caso erano costate cause legali all’azienda: il nuovo sistema, con un solo prezzo “prendere o lasciare”, sembra più onesto e trasparente, ma non è ancora chiaro se avrà effetti positivi sulle vendite. Parliamo del campo “prezzo consigliato”, cioè il prezzo precedente allo sconto.
Amazon non mostra più i prezzi da scontare. Li sta eliminando da molti prodotti venduti negli Stati Uniti: del resto se tutto era scontato nulla era davvero scontato.
Alle 9 e 30 di mattina del primo settembre 2004, un gruppo di separatisti ceceni attaccò la Scuola Numero Uno della città di Beslan, nell’Ossezia del Nord, e per 52 ore tenne in ostaggio 1.200 persone, in gran parte bambini. Durante l’assedio e nel disordinato assalto delle forze speciali russe morirono 385 persone mentre quasi ottocento furono ferite. Fu il più grave attacco terroristico mai avvenuto in Russia, il secondo più grave nella storia moderna. L’assalto alla scuola Poco dopo l’alba del primo settembre 2004 un gruppo di uomini armati abbandonò un campo di fortuna costruito nei boschi dell’Inguscezia, poco lontano da Beslan, una città di 35mila abitanti nell’Ossezia del Nord. Inguscezia e Ossezia sono due repubbliche della Federazione Russa e si trovano nel Caucaso, poco lontano da un’altra repubblica federata, la Cecenia, un paese dove da decenni si combatte una sanguinosa guerra civile.
La strage di Beslan. Il primo di settembre del 2004 cominciò un assedio a una scuola nell'Ossezia del Nord che terminò con la morte di 334 ostaggi.
Il fotografo canadese Martin Bureau, dell’agenzia francese Agence France-Presse, ha fotografato il laboratorio sartoriale di Cifonelli, marchio di alta sartoria su misura di origini italiane con sede a Rue Marbeuf, a Parigi. Fondato nel 1926 dall’italiano Giuseppe Cifonelli, il negozio di Parigi è ora gestito dai due cugini Massimo e Lorenzo, che fanno parte della quarta generazione della famiglia Cifonelli. Le foto mostrano tutti gli strumenti tradizionali del mestiere del sarto, che non sembra essere cambiato poi molto nel tempo: rocchetti di tessuto, stoffe, forbici e vecchie macchine da cucire. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Com’è fatta una sartoria. Rocchetti di tessuto, stoffe, forbici e tutti gli strumenti del mestiere del sarto, nelle belle foto scattate nella sartoria italiana Cifonelli a Parigi.
Dal lancio della “nuova” Mini – avvenuto alla fine del 2000 grazie al costruttore tedesco BMW, che l’aveva acquistata sei anni prima come parte del Rover Group – la casa automobilistica inglese Mini è passata da essere un produttore di un unico modello, molto datato, a diventare marchio globale con una gamma a sé stante, che l’anno scorso ha contato per il 15 per cento delle vendite del gruppo BMW. Il nome Mini nacque nel 1959 per una piccola utilitaria progettata da Sir Alec Issigonis e costruita dalla BMC (British Motor Corporation): il modello e le sue varianti derivate, tra cui quella costruita su licenza tra il 1965 e il 1975 dall’italiana Innocenti, ebbero un grande successo commerciale e rimasero in produzione fino a ottobre del 2000, per un totale stimato di oltre 5,3 milioni di esemplari. La prima nuova Mini del 2000 era disponibile con carrozzeria tre porte berlina o cabrio, mentre con la seconda generazione – in commercio dal 2006 al 2014 – la gamma Mini si è ampliata molto, fino a contare sette modelli: la berlina 3 porte, la Cabrio, la Coupé a due posti, la Roadster (versione scoperta della Coupé), la SUV Countryman, la SUV coupé a tre porte Paceman e la station wagon Clubman. Le vendite deludenti delle Mini Coupé, Roadster e Paceman hanno spinto la dirigenza del gruppo a eliminarle: a metà dell’anno scorso, BMW ha detto che questi modelli non avrebbero avuto successori e che la loro produzione sarebbe stata interrotta entro un anno o due. Il gruppo tedesco ha anche spiegato che la terza generazione della Mini sarebbe stata disponibile solo in cinque varianti di carrozzeria: berlina a 3 o 5 porte, cabrio, SUV, station wagon e un modello sportivo di cui ancora non si conoscono i dettagli.
La nuova strategia del marchio Mini. La BMW ha deciso di ridurre i modelli della gamma ma aumentarne le dimensioni (fino a un certo punto, però: se no tocca cambiare il nome).
Il commento migliore su Genova l’ha fatto Pippo Civati: le primarie non si perdono mai, come le battaglie del Che. Era del Che anche lo slogan rievocato insieme a Cristiana Alicata, all’inizio di questa avventura del PD Lazio: “siamo realisti, esigiamo l’impossibile”. L’estate scorsa veniva guardato con benevola curiosità chi come noi esigeva congresso e primarie. Volevamo nientepopodimenoche eleggere (come da Statuto, eh, mica libretto di Mao) il segretario e il nuovo gruppo dirigente del PD Lazio, da anni acefalo perché divorato da lotte intestine (e perciò da un anno commissariato). Volevamo una gara fra almeno due candidati anziché un’elezione bulgara. Poiché nessuno si faceva avanti ci voleva un candidato sfidante. Un nostro senatore a novembre mi definí candidato “brillante ma implausibile”. Bollò come politicamente impraticabile la mia abbinata con una “zapaterista orwelliana” (che poi sarebbe Cristiana). Fu, peraltro, un grande regalo. Fu l’unico a rilasciare un commento pubblico alla stampa, altrimenti silenziata. Tutti gli altri protagonisti, a cominciare dai miei due concorrenti di oggi nella gara per la segreteria del Lazio, tacquero in sette lingue per settimane, in attesa che l’implausibile e l’orwelliana sprofondassero nel ridicolo e le primarie naufragassero, e poi in attesa che non riuscissero a trovare abbastanza firme per la candidatura, e poi in attesa che non entrassero in finale, eliminati dal voto degli iscritti del Lazio. Invece si vota domenica prossima e siamo ancora in gara. Tiè. Qualunque sia il risultato di queste primarie del PD Lazio abbiamo già vinto, come dice il Pippo “Che” Civati.
Abbiamo vinto le primarie. Giovanni Bachelet, candidato a quelle del PD del Lazio, commenta le primarie di Genova e tutte le altre.
Per i marchi di lusso stanno diventando sempre più importanti i piccoli prodotti – pelletteria, portachiavi e altri accessori – che costano meno di borse o vestiti ma che fanno guadagnare molto bene: i clienti li comprano perché sono più accessibili ma garantiscono comunque lo status symbol di un prodotto di lusso. Borse, scarpe e piccola pelletteria sono diventati i prodotti che vendono di più e permettono guadagni molto alti: rispetto ai vestiti hanno costi di produzione inferiori e buoni margini di guadagno. Nel caso di LVHM – la multinazionale del lusso proprietaria, tra gli altri, di Louis Vuitton – i guadagni sono pari a 10,8 miliardi di euro, per un fatturato complessivo di 30,6 miliardi di euro. La rivista Business ff Fashion (BoF) li definisce prodotti “entry-level”, quelli base: se fino a qualche anno fa si limitavano a profumi o pelletteria, di recente si sono allargati anche a portachiavi e pendenti da borsa. Questi articoli hanno prezzi accessibili anche per chi normalmente non comprerebbe oggetti di firme costose: consentono alle aziende di moda di allargare la base di clienti e costruiscono lealtà intorno al marchio, senza un abbassamento di prezzi o qualità che ne diminuirebbero il prestigio.
Cose piccole che costano poco e vendono molto. Come i portachiavi di Burberry e le cover per gli smartphone di Moschino, accessibili anche a chi non può permettersi le loro borse e vestiti.
Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera scrive degli effetti del Jobs Act, la riforma del lavoro promossa dal Parlamento e approvata dal governo Renzi (era una legge delega del Parlamento, il governo ha approvato tutti i decreti legislativi), sostenendo innanzitutto che meriti una valutazione seria e complessa, invece del “tiro al piccione” a cui è soggetta per ragioni che hanno a che fare molto con la politica – per esempio gli imminenti referendum della CGIL – e poco col merito della riforma (riforma peraltro molto articolata: qui in sintesi cosa prevede su contratti di lavoro, licenziamenti, cassa integrazione, politiche attive, genitori che lavorano, ammortizzatori sociali). Ferrera scrive, basandosi sui dati, che “il Jobs act ha inciso positivamente sull’occupazione stabile” e che “nessuno lo sottolinea, mai il Jobs act ci ha fatto fare un salto di qualità in termini di cittadinanza sociale” mentre “la Cassa integrazione è stata finalmente ricondotta alla sua funzione fisiologica di risposta alle crisi temporanee”; funzionano meno invece le “politiche attive” – cioè tutte le cose che lo Stato organizza per far trovare un lavoro a chi lo cerca – su cui il governo avrebbe potuto fare di più. Sul Jobs act è in atto un vero e proprio tiro al piccione. Eccettuati (alcuni) esperti, gli unici a parlarne bene sono ormai i commentatori stranieri. Dal dibattito politico nazionale solo critiche. In parte si tratta di mosse tattiche in vista delle scadenze elettorali. Ma questa spirale di rimproveri riflette anche un tratto profondo della cultura politica nazionale: l’eccesso di aspettative nei confronti delle norme di legge, l’intolleranza dei limiti che la realtà inevitabilmente impone, il conseguenze disfattismo, secondo cui ci sarebbe voluto «ben altro» per risolvere i problemi. Una sindrome auto-lesionista, che non ci consente di cogliere i progressi lenti e graduali, svaluta il pragmatismo e alimenta la sfiducia dei cittadini.
Cosa funziona del Jobs Act, e cosa no. È diventato difficile trovare in Italia qualcuno che ne parli bene, nota Maurizio Ferrera sul Corriere, ma ha avuto effetti positivi che andrebbero difesi e migliorati.
Titoli di settembre. Ieri in un articolo che avevo linkato a proposito di Leon Russell e Rita Coolidge, e che parlava di un'autobiografia di Coolidge, ho scoperto questa cosa spiazzante che mi ero perso. Che nel 2016, in quel libro, Coolidge sostenne che la leggendaria e amata/odiata (da me amata) coda di Layla di Eric Clapton in sostanza sia un'invenzione sua, di Coolidge. Ovvero una canzone che aveva scritto lei insieme a Jim Gordon (coautore di Layla) e che poi divenne questa. E altri testimoni hanno confermato. Suddenly, it dawned on me: the song on the radio was my song—except that I’d never recorded it. The veins must have been popping out on my neck. I cried, “That’s my music! That’s my music!” It was “Time,” the song Jim and I had written and played for Eric at Olympic. Qui c'è la famosa parte di Goodfellas con la coda di Layla. Intanto, per dirvene un'altra, Jim Gordon è in carcere da 37 anni per avere ucciso sua madre in una crisi di schizofrenia. E in tutto questo, scopro sul Post prima di mandare la newsletter, oggi Goodfellas compie trent'anni. Intanto BBC ha celebrato i 30 anni di Listen without prejudice di George Michael raccontandolo come un "capolavoro del pop moderno" e un disco di svolta. Malgrado io sia fan, e affezionato, non so se arriverei a tanto e non mi ha mai convinto molto la tesi della discontinuità dal passato (nel disco precedente, il primo da solo, c'erano almeno altrettante ottime canzoni pop). Comunque, aveva cose ottime, quel disco, e soprattutto il singolo e - per questa newsletter notturna - Waiting (reprise) che lo chiudeva, e apriva i concerti. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Antonello Venditti. Quella dove aveva già immaginato anche gli sbagli successivi.
Jim Bridenstine, amministratore della NASA, l’agenzia spaziale statunitense, ha annunciato che verrà realizzato un film a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) con protagonista l’attore Tom Cruise. Al momento non si sa molto del film, ma secondo il sito Deadline oltre alla NASA parteciperà alla sua realizzazione anche SpaceX, la compagnia spaziale privata di Elon Musk. NASA is excited to work with @TomCruise on a film aboard the @Space_Station! We need popular media to inspire a new generation of engineers and scientists to make @NASA’s ambitious plans a reality. pic.twitter.com/CaPwfXtfUv
La NASA e Tom Cruise faranno un film a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
In Italia il Giappone va di moda da anni, che si tratti del design accurato, dei vestiti minimali, dei manga, del sushi e delle stampe, come attestano alcune mostre organizzate negli ultimi anni e dedicate a pittori ottocenteschi come Hokusai, Hiroshige e Kuniyoshi. L’immagine che abbiamo del Giappone dell’epoca deriva da quei quadri fatti di figurine stilizzate ed eleganti vedute di colline e ciliegi, e sfogliando le fotografie del tempo ci si ritrova davanti un mondo non troppo diverso. Abbiamo raccolto alcune immagini conservate dall’agenzia di stampa Associated Press e scattate in Giappone, in località quasi mai specificate, tra il 1870 e il 1880: mostrano quartieri e paesini, ponti trafficati, templi buddhisti, la dura vita nei campi, le danze delle geishe e le spade dei samurai, tutte virate seppia e con i colori aggiunti poi a mano – vernici, pastelli e tempere, spalmati con pennelli o polpastrelli – a ravvivare i kimono e i fiori in boccio.
Vecchie foto dal Giappone, a colori. Scattate tra il 1870 e il 1880 e poi colorate a mano: mostrano un mondo che stava cambiando, fatto di geishe, samurai e contadini.
Tutta la stampa mondiale ha dato ampio spazio all’annuncio dell’agente letterario americano Andrew Wylie, due giorni fa: una nuova casa editrice – “Odissey Editions” – dedicata solo alle edizioni digitali dei suoi autori, da trattare con Amazon per il suo Kindle (ci sarebbe già un accordo esclusivo per venti titoli) e potenzialmente con chiunque altro. Tra gli autori già in ballo, Philip Roth, John Updike e Vladimir Nabokov. Mica ceci. Tempo poche ore e Random House, uno dei più grandi colossi editoriali del mondo, ha comunicato che riteneva rotto ogni rapporto professionale con Wylie, dal momento che i contratti con alcuni dei suoi autori prevedevano che anche i diritti digitali delle loro opere fossero attribuiti a Random House: “Wylie d’ora in poi è un rivale”. Tenete conto che l’agenzia di Wylie rappresenta tra gli altri Martin Amis, Salman Rushdie, Oliver Sacks, nonché gli eredi di Norman Mailer, Nabokov e Saul Bellow, pubblicati da Random House. Wylie ha risposto di essere “sorpreso” e che “ci penserà su”.
La guerra degli ebooks. Autori e agenti scavalcano gli editori trattando direttamente con Amazon, e gli editori protestano.
Amazon ha presentato Kindle Voyage, una nuova versione del suo famoso lettore di ebook con uno schermo più definito, e nuove edizioni dei suo tablet Fire, con i modelli più economici che partono da 99 euro. La nuova linea di prodotti sarà messa in vendita nelle prossime settimane, in tempo per la stagione degli acquisti natalizi: di solito è la più redditizia per Amazon, che vende direttamente i suoi Kindle attraverso il suo sito. Mentre i lettori di ebook sono da tempo un enorme successo per Amazon, i tablet fino a ora hanno faticato ad affermarsi rispetto alla concorrenza: questo giustifica in parte la scelta della società di venderne nuove versioni a pressi molto bassi. Kindle Voyage Amazon ha rivisto completamente il suo Kindle Paperwhite, che fino a oggi era il modello più evoluto dei suoi lettori e-book e il primo ad avere uno schermo molto più chiaro e definito rispetto alle versioni precedenti. Voyage è più sottile, piccolo e meno pesante di Paperwhite e ha uno schermo con una risoluzione di 300 pixel per pollice, che contribuisce a rendere molto più leggibili i testi anche quando si scelgono dimensioni piccole per i caratteri. Amazon ha anche migliorato il contrasto, in modo da rendere più scure le lettere, per farle spiccare meglio rispetto allo sfondo bianco.
I nuovi Kindle di Amazon. Le cose da sapere sul nuovo lettore di ebook Kindle Voyage, sul Kindle classico, sui tablet economici Fire HD e sul nuovo Fire HDX.
Ci sono due modi per diventare presidente degli Stati Uniti: fare una lunga e difficile campagna elettorale o, in alternativa, essere un bravo attore a cui è capitato di avere una faccia simile a quella di uno dei 44 presidenti degli Stati Uniti d’America, meglio ancora se uno di quei 10-15 di cui si sanno più cose. Mentre Will Smith aspetta che qualcuno lo chiami per fare Barack Obama e mentre lì fuori è pieno di attrici che, forse, tifano per Hillary Clinton (e all’attore per Trump magari ci penseremo poi, se proprio), Entertainment Weekly ha messo insieme alcuni dei più famosi attori che nel cinema o in tv hanno interpretato i presidenti degli Stati Uniti, da Washington a George W. Bush. Il più rappresentato è Ronald Reagan, che prima di essere presidente è stato attore, tra le altre cose. A ogni immagine dei presidenti veri seguono quelle degli attori che li hanno interpretati: per i presidenti veri c’è scritto quanto sono stati in carica, per gli attori in che film sono stati presidenti
Presidenti per finta. Le foto degli attori che al cinema o in tv hanno interpretato i presidenti degli Stati Uniti, da Washington a Bush.
A circa tredici anni dalla chiusura di Napster, il celebre programma di condivisione di file che permetteva di scaricare illegalmente musica protetta da copyright, l’Economist ha raccontato i successivi progetti di Sean Parker e Shawn Fanning, i due informatici americani che lanciarono il programma quando avevano rispettivamente 20 e 19 anni. I due guadagnarono un’improvvisa popolarità nel 2000, quando Napster venne denunciata da alcune grosse case discografiche statunitensi per avere facilitato numerosissime violazioni della legge sul copyright, permettendo a milioni di persone di scaricare canzoni senza pagarne i diritti agli autori: l’azienda fu costretta a rimuovere ogni materiale coperto da diritto d’autore dal sito, dichiarò bancarotta e fu infine ceduta alla Roxio, una società informatica statunitense. Dopo vari cambi di proprietà, oggi fa parte di Rhapsody, un negozio di musica online, ed è diventato una specie di Spotify: permette di ascoltare e scaricare sui propri dispositivi più di 20 milioni di canzoni a 9,95 euro al mese.
Che fine hanno fatto i fondatori di Napster? lo racconta l'Economist, spiegando che la loro vicenda può ancora insegnare qualcosa.
Nei suoi 28 anni di attività, il telescopio spaziale Hubble in orbita intorno alla Terra ci ha permesso di scoprire galassie lontane, stelle in formazione e di studiare alcuni dei più importanti fenomeni dell’Universo. Il centro che lo gestisce, lo Space Telescope Science Institute (STScl) nel Maryland (Stati Uniti), qualche anno fa ha notato però di aver favorito notevolmente le richieste di ricerca presentate dagli uomini rispetto a quelle delle donne. Dopo una lunga revisione – e un blind test che ha confermato i sospetti di discriminazione – ha quindi deciso di sperimentare un nuovo sistema di valutazione delle richieste, risolvendo un problema ormai evidente di disparità di genere. I grandi telescopi in giro per il mondo appartengono di solito a enti di ricerca o consorzi, che mettono a disposizione dei ricercatori periodi di tempo limitati per compiere le loro osservazioni, un po’ come se affittassero lo strumento. Hubble funziona con la stessa logica e spetta alle commissioni scientifiche dell’STScl decidere a chi affidare il telescopio spaziale, e per quanto tempo. Essendo tra i più ambiti osservatori spaziali oggi disponibili, Hubble riceve in media un migliaio di richieste ogni anno: la competizione è molto alta e porta alla selezione di appena 200 proposte. Ed era in questo meccanismo che le cose non funzionavano in modo paritario tra ricercatori e ricercatrici.
Hubble e la disparità di genere. Per anni le richieste presentate dai ricercatori uomini per usare il telescopio spaziale sono state privilegiate rispetto a quelle delle donne: ora un nuovo sistema sta migliorando le cose.
Alle 7:30 del mattino di oggi (l’1:30 in Italia), due astronauti cinesi sono partiti verso l’orbita terrestre dal Centro spaziale di Jiuquan, nel deserto del Gobi nella provincia della Mongolia Interna in Cina. Tra due giorni circa, gli astronauti raggiungeranno il laboratorio spaziale Tiangong 2, portato in orbita dall’Agenzia Spaziale Cinese il 15 settembre scorso, per la prima missione di lunga durata nella storia della Cina: resteranno a bordo del modulo per 30 giorni, nei quali sperimenteranno sistemi e soluzioni che saranno impiegati in futuro per la realizzazione di una stazione spaziale vera e propria. Gli astronauti hanno raggiunto l’orbita a bordo di una capsula spaziale Shenzhou, il sistema di trasporto spaziale sviluppato negli ultimi anni dalla Cina che ha permesso di effettuare finora 5 missioni con esseri umani. I due astronauti partiti oggi sono Jing Haipeng, alla sua terza missione spaziale e che compirà il suo 50esimo compleanno in orbita, e Chen Dong, alla sua prima spedizione nello Spazio. La nuova iniziativa riprende una precedente missione spaziale eseguita nel 2013, quando tre astronauti rimasero per 15 giorni a bordo di Tiangong 1, un altro laboratorio orbitale che è servito da base per progettare quello attualmente in orbita.
Ci sono due cinesi nello Spazio. Resteranno in orbita per 30 giorni a bordo del laboratorio Tiangong 2: è la missione spaziale più lunga mai organizzata dalla Cina.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista statunitense Journal of Marketing i ragionamenti matematici, sviluppati dai consumatori mentre devono valutare delle offerte economiche su un determinato prodotto, spesso si rivelano sbagliati e portano a credere vantaggiose offerte che in realtà lo sono molto meno di quanto sembrano. Ma questa non è l’unica intuizione matematica errata che il cervello di chi acquista è portato a fare durante lo shopping. Derek Thompson dell’Atlantic ne ha elencati undici, con l’aiuto di un libro dello storico e scrittore William Pondstone.
La psicologia degli acquisti. 11 comportamenti e modi di ragionare che sono comuni quando dobbiamo comprare qualcosa: una lista dell'Atlantic.
Il cantante italiano Mango è morto d’infarto durante un concerto che stava tenendo domenica sera a Policoro, in provincia di Matera: Mango si è sentito male mentre stava cantando la canzone “Oro”, verso la fine del concerto. Aveva compiuto 60 anni lo scorso 6 novembre: è stato trasportato d’urgenza verso un ospedale subito dopo il malore, ma è morto prima dell’arrivo al pronto soccorso. Lo staff del cantante ha pubblicato su Facebook un breve messaggio per annunciare la sua morte e fare le condoglianze alla famiglia.
La morte di Mango. Ha avuto un infarto alla fine di un concerto in provincia di Matera: aveva 60 anni ed era conosciuto soprattutto per le canzoni "Oro" e "Bella d'estate".
L’azienda automobilistica giapponese Honda ha detto che in Europa venderà soltanto auto elettriche e ibride dal 2022, tre anni in anticipo rispetto a quanto aveva stabilito in precedenza. Honda ha detto di aver affrettato i tempi grazie ai rapidi cambiamenti di mercato, legislazioni e abitudini dei consumatori in Europa, sempre più attenti alle tematiche ambientali. Nei prossimi anni lancerà, sempre in Europa, sei nuovi modelli, tra cui una versione ibrida della Honda Jazz che sarà in vendita dal 2020.
Dal 2022 Honda venderà in Europa solo auto elettriche e ibride.
Negli ultimi mesi le norme sul distanziamento sociale e le regole per evitare assembramenti – per limitare la diffusione del coronavirus – hanno cambiato le nostre abitudini verso comportamenti che prima davamo per scontati: andare ad un concerto, sedersi in un bar in mezzo alla gente, fare la coda in aeroporto o dividere un telo mare in spiaggia. Situazioni affollate che prima potevano causare un certo fastidio, come la metro piena all’ora di punta, erano la normalità, mentre oggi guardando le foto che ricordano come vivevamo prima della pandemia potrebbe venirvi un po’ di nostalgia e anche di ansia, a pensare a quanto siano impraticabili oggi e nel prossimo futuro queste situazioni. A seguire quindi una raccolta fotografica di contatti e prossimità, dalle grandi folle a piccole situazioni più intime, che ricordano come stavamo vicini, prima. Leggi anche: Il discorso di Giuseppe Conte in 10 punti
Nostalgia degli assembramenti. Raccolta fotografica di contatti e prossimità, a ricordarci quanto stavamo vicini.
Domenica 3 maggio è stata installata in piazza Duomo, proprio davanti alla chiesa, una grande mela verde circondata da balle di paglia, di cui molti visitatori e passanti si chiedono il significato. È la nuova opera dell’artista italiano Michelangelo Pistoletto, una mela alta otto metri e larga sette, formata da una struttura metallica e ricoperta da un tappeto di erba naturale. L’opera, intitolata “Il Terzo Paradiso. La mela reintegrata” è stata donata alla città di Milano da Pistoletto per l’inizio di Expo ed è un’iniziativa promossa dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) con il sostegno del Comune. Resterà in piazza del Duomo fino a lunedì 18 maggio, per poi essere spostata definitivamente in piazza Duca d’Aosta. Intorno alla mela sono state sistemate anche oltre 100 balle di paglia disposte in tre cerchi a simboleggiare il “Terzo Paradiso”, cioè la riconfigurazione del segno matematico dell’infinito per Pistoletto. Su un lato della mela c’è il segno del canonico morso, ricucito da Pistoletto con una cucitura metallica, che simboleggia quindi il ricongiungimento dell’umanità con la natura perduta del Paradiso. L’inaugurazione del 3 maggio è coincisa con l’inizio della nuova edizione della “Via Lattea”, un percorso annuale che il FAI organizza nei più bei luoghi della campagna lombarda, e che terminerà il 25 ottobre 2015.
Perché c’è una mela in piazza del Duomo a Milano? informazioni per chi passa di lì e se lo chiede (ma potete anche chiederlo ai volontari lì intorno).
Lunedì 15 luglio il Corriere della Sera ha pubblicato una lettera al direttore del senatore di Scelta Civica Pietro Ichino che racconta gli ostacoli che ha dovuto affrontare per registrare il contratto di locazione di una casa ereditata da sua madre. Caro direttore, la burocrazia che affligge il nostro Paese fa molto danno ai cittadini, ma forse ne fa ancora di più allo Stato stesso che la produce. Nei mesi scorsi ho ereditato con mio fratello l’appartamento in cui ha abitato mia madre; e lo abbiamo affittato. Da aspirante buon cittadino, decido di andare a registrare il contratto, per poterlo poi indicare nella denuncia dei redditi.
Pietro Ichino e la burocrazia. Il senatore ha scritto una lettera al Corriere della Sera, in cui racconta "l'odissea" per registrare un contratto di locazione.
Le previsioni meteo per domani descrivono un’altra giornata così così. Nella Pianura padana centro-orientale e sui rilievi alpini farà proprio brutto, al mattino, mentre nel resto del Nord resterà sempre tendenzialmente sereno. Ci saranno nuvole e temporali su tutto il Centro e tutto il Sud Italia peninsulare. Il bel tempo in Sardegna sarà minacciato da qualche nuvola a metà giornata, ma niente di grave; in Sicilia da addensamenti locali.
Le previsioni meteo per lunedì 23 luglio. Brutto al Centro e al Sud, bello sulle isole, una via di mezzo al Nord.
Alle 15 hanno chiuso in tutta Italia i seggi per il referendum costituzionale sul taglio del numero di parlamentari; in diverse regioni si è votato inoltre per rinnovare il governo locale (Veneto, Toscana, Campania, Liguria, Puglia, Marche e Valle d’Aosta), e in quasi mille comuni si è votato per il sindaco e il consiglio comunale. Al referendum c’è stata una netta vittoria del Sì, vicino al 70 per cento – mentre alle regionali – il cui spoglio è iniziato dopo quello del referendum – sono disponibili i risultati parziali. È assodato che il centrosinistra abbia tenuto Toscana, Puglia e Campania, e che abbia perso le Marche a favore del centrodestra (qui trovate una sintesi più ampia). In Veneto, il presidente di regione uscente Luca Zaia ha ottenuto probabilmente la vittoria più ampia nella storia delle elezioni regionali. Lo spoglio delle comunali è fissato invece per domani mattina. Questo liveblog non è più aggiornato. Per le ultime notizie, clicca qui
Alle elezioni regionali è finita 3-3. Mentre il Sì ha vinto al referendum, nelle regioni il centrodestra ha stravinto in Veneto ma non è riuscito a prendersi Puglia e Toscana.
L’ex senatore Denis Verdini è stato assolto dall’accusa di far parte dell’associazione segreta cosiddetta “P3”, nel processo di primo grado alla nona sezione del Tribunale di Roma. Il tribunale ha stabilito però che l’associazione esisteva: sono stati condannati per il loro coinvolgimento – che viola la legge Anselmi sulle società segrete – il “faccendiere” Flavio Carboni, a sei anni e sei mesi, e l’imprenditore Arcangelo Martino, a quattro anni e nove mesi. La storia della cosiddetta “P3” cominciò nel 2010, dopo l’inizio di un’indagine su Carboni per concorso in corruzione in relazione a un’inchiesta sugli appalti per l’energia eolica in Sardegna; nel corso del tempo era emersa l’ipotesi che Carboni avesse influenzato certe decisioni nel settore delle energie rinnovabili, e non solo, attraverso un giro di relazioni segrete. Carboni ha detto che farà appello contro la decisione dei giudici. Non c’è stata sentenza sul giudice tributarista Pasquale Lombardi, un altro degli imputati, perché è morto il 2 marzo. Nonostante l’assoluzione riguardo al coinvolgimento nell’associazione segreta, Verdini è stato condannato a un anno e sei mesi di carcere e a pagare una multa di 600mila euro per finanziamento illecito.
L’ex senatore Denis Verdini è stato assolto nel processo sull’associazione segreta P3.
Da oggi, martedì 26 settembre, sul blog di Beppe Grillo gli iscritti del Movimento 5 Stelle possono votare le proposte di un nuovo regolamento e per modificare il cosiddetto “Non Statuto”. Le domande sono tre: “modificare il Non Statuto con il nuovo testo aggiornato”, “modificare il Regolamento del Movimento 5 Stelle con uno dei due testi proposti” e, nel caso si approvino modifiche del regolamento, quale dei due testi proposti si preferisce. Le votazioni dureranno un mese e si concluderanno il prossimo 26 ottobre. Nei documenti si insiste molto sul ruolo del “capo politico” come organo del Movimento 5 Stelle accanto all’assemblea degli iscritti, al comitato di appello e a un altro nuovo collegio, il collegio dei probiviri. Il direttorio invece, organo intermedio tra leader e attivisti e attualmente composto da Luigi De Maio, Alessandro Di Battista, Carla Ruocco, Carlo Sibilia e Roberto Fico, non è nominato nei testi e non è chiaro se resterà in funzione in modo informale oppure no. Al raduno di Palermo dello scorso fine settimana Beppe Grillo aveva dichiarato di “essere il capo”.
Il M5S vota un nuovo regolamento e un nuovo “non statuto”. Il capo diventa ufficialmente un capo e ci sono novità su espulsioni, sospensioni e richiami: gli iscritti votano da oggi per un mese.
Mick Jagger, il cantante dei Rolling Stones, sarà operato al cuore questa settimana, scrivono il Drudge Report, il New York Post e Rolling Stone. Secondo il Drudge Report, l’operazione avverrà a New York questo venerdì, mentre il New York Post scrive che le sue fonti hanno spiegato che non si tratta di un’operazione invasiva: il sito parla dell’installazione di uno stent, un piccolo tubicino che serve a sorreggere le pareti di una coronaria. La scorsa settimana il tour nordamericano della band, che avrebbe dovuto tenersi tra il 20 aprile e il 29 luglio, era stato rinviato. Non è ancora chiaro quanto ci vorrà perché Jagger torni in condizioni di esibirsi.
Secondo diversi giornali americani Mick Jagger, il cantante dei Rolling Stones, sarà operato al cuore.
La giornalista musicale Jillian Mapes ha pubblicato sul magazine online Flavorwire un articolo intitolato provocatoriamente Jim Morrison fu un fenomeno del momento, non una leggenda. Morrison, da decenni, è uno dei più amati e celebrati cantanti rock, uno di quelli che sono ufficialmente “miti”, con addotte ragioni musicali, sociali e biografiche. Morì a Parigi – dove tuttora è sepolto nel cimitero Père Lachaise, il cosiddetto “cimitero degli artisti” – il 3 luglio del 1971, a ventisette anni, dopo sei dischi in studio registrati con la sua band, i Doors, e celebri e sregolate abitudini di vita. Negli anni coi Doors, visse una vita piuttosto movimentata: tenne moltissimi indisciplinati concerti e divenne una specie di sex symbol – una volta si definì «re del rock orgasmico» – costruendo più o meno spontaneamente un personaggio tra il poeta e il filosofo rock poi esaltato dalla sua precoce morte, mai chiarita ma legata ad abusi di droghe secondo diverse ricostruzioni. Ma la tesi di Mapes, semplificando molto, è che il contribuito di Morrison alla musica rock sia stato molto sopravvalutato nel corso degli anni e che sia sostanzialmente stato generato da una serie di concause piuttosto effimere presenti negli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta: tesi che vale in realtà per il successo di gran parte dei personaggi musicali nella storia. Secondo Mapes innanzitutto – col senno di poi – non si può dire che Morrison sia stato un grande scrittore: i suoi testi, racconta, «potevano benissimo essere stati trovati nel cestino della spazzatura di Charles Bukowski».
Jim Morrison non era poi questa gran cosa? lo sostiene un articolo di Flavorwire, mettendo insieme nuove e vecchie critiche: «una mascella cesellata e qualche paio di pantaloni di pelle attillati».
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. Al numero uno nella classifica dei dischi più venduti nel Regno Unito c'è un disco dei Rolling Stones del 1973, Goats head soup, uscito da poco in una ristampa speciale. Elton John - che suona il piano - e gli U2 hanno fatto una cover di Get it on dei T. Rex, per una raccolta celebrativa dei T. Rex e di Marc Bolan che ne era il cantante. È morto Toots Hibbert, di Toots and the Maytals, che era una specie di monumento del reggae e della sua diffusione nel mondo. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Porches. Qualcosa di buono rimane, quando si disfa una coppia celebrata pure su Vogue come la più cool della musica recente.
Wael Ghonim ha 30 anni, è egiziano ed è un dipendente di Google, responsabile per il marketing di tutto il Medio Oriente. Era sparito il 28 gennaio, e quello che si sapeva di lui era soltanto questo. Lo avevano arrestato le autorità egiziane, che lo hanno rilasciato il 7 febbraio. Lui ha raccontato di essere stato arrestato da alcuni uomini in borghese mentre andava a una manifestazione in piazza Tahrir e di essere stato interrogato per 12 giorni. Il motivo del suo arresto era il suo attivismo online: Ghonim è tra i creatori di una pagina di Facebook che aveva radunato e diffuso le proteste alla vigilia delle manifestazioni del Cairo e di una serie di siti internet fondamentali nella circolazione delle informazioni tra i manifestanti nei giorni della rivolta. Appena rilasciato, Ghonim è stato intervistato dalla tv privata egiziana DreamTV, e le sue parole hanno emozionato e motivato i manifestanti, trasformando di fatto un dirigente locale di Google nel più visibile punto di riferimento delle proteste. Questa settimana è stato intervistato da 60 Minutes, storico talk show americano domenicale di CBS, e alla giornalista Katie Couric ha detto così:
«Tornerò a Google, se non mi licenziano». La storia di Wael Ghonim, dipendente di Google e manifestante egiziano, fa parlare del rapporto delle aziende con l'attivismo politico dei loro impiegati.
L’attuale legge elettorale per la Camera, “l’Italicum”, approvata un anno fa, è diventata centrale nella agguerrita discussione sul prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre, malgrado il referendum tratti d’altro. Questo perché, sostengono i suoi critici, sarebbe il “combinato disposto” della legge elettorale e della riforma della Costituzione a creare dei rischi: da qui vengono le richieste di modifiche alla legge elettorale da parte della minoranza del PD, per accettare di votare sì al referendum. Come funziona l’Italicum, spiegato bene Dell’Italicum serve sapere innanzitutto due cose importanti. La prima: è una legge che, comunque vadano le elezioni, assicura una maggioranza assoluta dei seggi al partito che prende più voti. Se nessun partito riesce a ottenerla al primo turno – raggiungendo il 40 per cento più uno dei voti, dice la legge – si disputa un secondo turno tra i due partiti più votati. Chi vince ottiene 340 seggi alla Camera, cioè il 55 per cento del totale (o meglio: del totale dei 618 deputati eletti in Italia, visto che i 12 eletti all’estero non vengono conteggiati in questo calcolo). La seconda cosa da sapere è che per via del meccanismo dei cosiddetti “capilista bloccati”, circa metà del Parlamento non sarà eletta con le preferenze (cioè gli elettori non sceglieranno i parlamentari scrivendo il loro nome sulla scheda) ma in conseguenza delle scelte dei partiti.
Qual è il problema con l’Italicum. Cos'è il "combinato disposto" con la riforma costituzionale che i sostenitori del NO dicono di temere, e per cui la legge elettorale potrebbe cambiare.
Da lunedì 15 giugno potranno essere organizzati congressi e grandi fiere e riapriranno sale teatrali, cinematografiche e da concerto, discoteche, sale giochi e le attività ricreative in generale, dopo il periodo di chiusura dovuto alla pandemia di COVID-19; si aggiungono ad altre attività come biblioteche, spiagge, estetisti e parrucchieri, che erano già aperti dal 18 maggio, e a palestre, piscine e centri sportivi, aperti dal 25 maggio. Le linee guida per la riapertura di cinema, teatri, sagre e aree giochi per bambini erano state annunciate già alcuni giorni fa, ma martedì la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha pubblicato un documento di aggiornamento che aggiunge anche le linee guida per congressi e grandi fiere, sale slot, sale giochi, sale bingo e discoteche, da rispettare per evitare i contagi da coronavirus (qui si possono leggere per intero).
Come riaprono discoteche, sale congressi e sale giochi. Potranno farlo dal 15 giugno, secondo le regole stabilite dalla Conferenza delle Regioni.
Sergio Mattarella è ufficialmente da giovedì il candidato del PD alla presidenza della Repubblica: lo ha annunciato Matteo Renzi ai grandi elettori del suo partito poco prima dell’inizio della prima votazione. Sergio Mattarella è un ex dirigente della Democrazia Cristiana e del Partito Democratico: è stato cinque volte ministro ed è giudice della Corte Costituzionale per nomina parlamentare dal 2011. Il nome di Sergio Mattarella circola quando si parla di elezioni al Quirinale – era stato fatto anche nel 2013, dall’ex segretario del PD Pier Luigi Bersani – ma meno tra un’elezione e un’altra. Più che di lui si parla infatti del “Mattarellum”, l’appellativo inventato da Giovanni Sartori sul Corriere della Sera per la legge elettorale approvata dopo il referendum del 1993: si trattava di un sistema piuttosto complicato ma che, come caratteristica fondamentale, assegnava i seggi per tre quarti con il maggioritario e per un quarto con il proporzionale (aveva poi uno strano e sbilanciato meccanismo per la tutela dei partiti minori, il famoso “scorporo”). Il Mattarellum è stato la legge elettorale per le elezioni del 1994, del 1996 e del 2001, prima del cosiddetto “Porcellum“. Fu molto criticata all’epoca ma è stata poi “rivalutata” e oggi è spesso citata come l’ultima legge elettorale italiana che permetteva agli elettori di scegliere direttamente e con semplicità i loro rappresentanti.
Sergio Mattarella chi è? è un ex democristiano, suo fratello fu ucciso dalla mafia, è stato cinque volte ministro ed è giudice della Corte Costituzionale: e se ne parla ogni volta che c'è da eleggere il capo dello Stato.
Da alcuni giorni nel cielo dell’emisfero boreale, quindi il nostro, è visibile la cometa ISON, scoperta nel settembre del 2012 dagli astronomi russi Vitali Nevski e Artyom Novichonok con un telescopio riflettore dell’International Scientific Optical Network (ISON) nei pressi di Kislovodsk, nel Caucaso del nord, in Russia. La denominazione completa di ISON è “C/2012 S1”, nome meno amichevole, ma che dà diverse informazioni: la “C” indica che la cometa è non periodica, e che quindi non è certo che in futuro faccia ritorno nel nostro cielo; “2012” ci dice che è stata scoperta in quell’anno e “S1” che si è trattato della prima cometa scoperta nella seconda metà del mese di settembre. Comete Le comete sono corpi celesti di solito piccoli, simili agli asteroidi, ma costituiti quasi completamente da ghiaccio. La teoria più accreditata è che si tratti di residui rimasti dopo la condensazione della grande nebulosa da cui ha avuto origine il nostro sistema solare. Le nebulose sono ammassi di polvere, idrogeno e plasma che possono portare alla formazione di stelle e pianeti. Le aree periferiche della nebulosa che portò alla formazione del posto che conosciamo meglio nello Spazio, quello dove c’è anche la Terra, erano fredde a sufficienza da permettere all’acqua di trovarsi allo stato solido (ghiaccio), cosa che portò alla formazione delle comete.
Come vedere la cometa ISON. Si sta avvicinando sempre di più al Sole, sciogliendosi e diventando molto luminosa.
Facebook ha realizzato un sistema per rendere invisibili alcuni post nella sezione Notizie (“Newsfeed”) degli utenti che si collegano da specifiche aree geografiche, una soluzione che gli potrebbe consentire di migliorare i rapporti con i governi che impongono censure online. La notizia non è ufficiale, ma il New York Times ha ottenuto diverse informazioni in merito da alcuni ex impiegati di Facebook, alcuni dei quali hanno collaborato al progetto. Il nuovo strumento è stato pensato soprattutto per la Cina, dove il governo controlla rigidamente Internet imponendo censure su molti contenuti e rendendo inaccessibili ai suoi cittadini molti siti occidentali, Facebook compreso. Mark Zuckerberg, il CEO di Facebook, non ha mai nascosto di essere molto interessato al mercato cinese per espandere il numero di iscritti al suo social network. La Cina potrebbe offrire diverse centinaia di milioni di nuovi utenti, ma per poterli raggiungere Facebook dovrebbe prima offrire al governo cinese sufficienti garanzie circa le sue capacità di censurare i contenuti, rispettando le leggi molto severe del paese. Zuckerberg ha difeso questa possibilità la scorsa estate, durante uno dei periodici incontri che organizza per rispondere direttamente alle domande dei suoi impiegati. Secondo le fonti del New York Times, avrebbe spiegato che: “Per Facebook è meglio essere parte della conversazione, anche se non si tratta ancora di una conversazione completa”.
Facebook sperimenta un sistema per censurare i post in Cina. Gli consentirebbe di rispettare le limitazioni imposte dal governo e non rinunciare al grande mercato cinese, dice il New York Times.
Da giovedì 8 ottobre l’Auditorium Expo dell’Auditorium Parco della Musica di Roma ospita la mostra Walter Bonatti. Fotografie dai grandi spazi, promossa e prodotta da Contrasto e curata da Alessandra Mauro e Angelo Ponta in collaborazione con l’Archivio Bonatti. La mostra ripercorre oltre 30 anni di viaggi di Walter Bonatti, uno dei più grandi scalatori ed esploratori nella storia dell’alpinismo, diventato famoso in tutto il mondo per aver partecipato alla spedizione italiana che per la prima volta portò al raggiungimento della vetta del K2, nel 1954. Le foto scattate da Bonatti, tra cui molti spettacolari autoritratti, compongono un lungo diario di viaggio visivo e nell’esposizione sono accompagnate da brevi note dello stesso autore, tratte dai testi apparsi sulla rivista Epoca (per cui Bonatti realizzò diversi reportage dal 1965 al 1978), e dai suoi libri. La mostra, che resterà aperta fino al 31 gennaio 2016, è accompagnata dal libro Walter Bonatti. Fotografie dai grandi spazi, edito da Contrasto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le fotografie dai grandi spazi di Walter Bonatti. Le immagini scattate dal famoso alpinista italiano raccolte in un nuovo libro edito da Contrasto e in mostra all'Auditorium di Roma.
Nell’ultima settimana è stato confermato l’aumento dei casi da coronavirus notato nell’ultimo monitoraggio, dopo tre mesi in cui c’era stato un deciso calo. La crescita è stata significativa: i nuovi contagi sono stati 10.135, il 74,5 per cento in più rispetto ai sette giorni precedenti. A questo aumento non corrisponde un peggioramento del numero di ricoveri e di morti, ancora piuttosto bassi. È ormai chiaro che l’andamento dei ricoveri e dei morti segue la curva dei contagi con un ritardo di circa quindici giorni, quindi sarà molto importante monitorare questi due indicatori nelle prossime settimane. Gli studi e i dati rilevati hanno dimostrato che i vaccini contro il coronavirus sono efficaci contro le forme gravi della COVID-19, soprattutto se viene completato il ciclo vaccinale: un’evidenza che ha trovato conferma nell’ultimo bollettino di sorveglianza pubblicato dall’Istituto superiore di sanità, che ha messo a confronto i nuovi casi rilevati tra la popolazione vaccinata e quelli tra chi non si è ancora vaccinato.
I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia. C'è stato un significativo aumento dei contagi, soprattutto in alcune province siciliane, ma i ricoveri e i morti sono rimasti bassi.
Devin Wenig, presidente di eBay, il sito di aste per la compravendita online, ha presentato ieri il nuovo logo dell’azienda. I colori rimangono gli stessi: rosso, blu, giallo e verde, mentre cambiano la grandezza e lo stile dei caratteri. Le lettere sono più sottili e sono disposte in linea, mentre prima erano sfalsate, parzialmente sovrapposte e di diverse dimensioni. L’azienda non aveva mai cambiato il logo da quando è stata fondata, nel 1995. Secondo il Daily Mail, l’azienda fondata da Pierre Omidyar ha voluto disegnare il nuovo logo in modo che assomigliasse a quello di Google. Il nuovo logo di eBay:
Il nuovo logo di eBay. I colori rimangono gli stessi, ma cambia lo stile dei caratteri e assomiglia un po' a quello di Google.
L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato eletto presidente del Movimento 5 Stelle con un voto tenuto sulla piattaforma online SkyVote, dopo mesi di difficoltà e discussioni prima per via della separazione dall’Associazione Rousseau di Davide Casaleggio, e poi per la lite tra Conte e il fondatore del partito Beppe Grillo. Conte è stato eletto con il 92,8 per cento dei voti, 62.242 su 67.064 (gli aventi diritto erano 115.130). Con Conte è stato votato anche un nuovo statuto e una “carta dei principi” del M5S, che riorganizzano tra le altre cose la struttura dirigenziale del partito: una parte delle nomine spetterà a Conte, un’altra a Grillo.
Giuseppe Conte è stato infine eletto presidente del Movimento 5 Stelle con un voto online.
La direzione nazionale del PD ha confermato all’unanimità la fiducia al segretario “reggente” Maurizio Martina, che nei giorni scorsi aveva minacciato le dimissioni a causa delle interferenze dell’ex segretario Matteo Renzi nella guida del partito. La direzione ha anche confermato che il PD non è disposto ad appoggiare governi del Movimento 5 Stelle guidati dal capo politico Luigi Di Maio, né della Lega, guidati dal segretario Matteo Salvini. La direzione nazionale è il principale organo di indirizzo politico del PD. È composta da circa duecento membri divisi all’incirca a metà tra chi sostiene l’ex segretario Matteo Renzi e chi supporta i suoi avversari, come il ministro della Cultura Dario Franceschini e quello della Giustizia Andrea Orlando. Da giorni si temeva che la direzione avrebbe potuto dividersi sull’indirizzo politico da adottare. Alla fine ha prevalso la linea unitaria e la direzione ha votato all’unanimità la relazione del segretario Martina, confermandogli così la fiducia.
La direzione nazionale del Partito Democratico ha confermato la fiducia al segretario Maurizio Martina.
I Cowboy Junkies, band canadese attiva ormai da più di 25 anni e di discreto successo internazionale negli anni Novanta, pubblicheranno un nuovo disco il 27 marzo, The wilderness (ultimo di una Nomad Series di quattro, registrati assieme). L’autore delle canzoni è sempre Michael Timmins e soprattutto a cantare è sempre Margo Timmins, la cui voce è stata la più nota attrattiva della band da sempre. I Cowboy Junkies hanno presentato le canzoni alla radio canadese CBC, qui c’è il podcast completo.
Le nuove canzoni dei Cowboy Junkies. I video delle sessions alla radio canadese CBC, il nuovo disco esce il 27 marzo.
Velasco Vitali è un artista che per anni si è dedicato alla sperimentazione e alla ricerca attraverso tecniche che variano dalla scultura, alla pittura, all’installazione. Verrà inaugurata stasera alla Triennale di Milano la sua mostra Foresta Rossa. 416 città fantasma nel mondo in cui saranno esposti disegni e tele degli ultimi suoi lavori. L’esposizione è curata da Luca Molinari e Francesco Clerici. Il tema è la città ed in particolare la rappresentazione delle forme e dei colori che possano tradurre sogni ed ambizioni di grandezza di chi vive e costruisce questi luoghi. Luca Molinari racconta il lavoro di Velasco:
Le 416 città fantasma di Velasco Vitali. Dalla mostra che raccoglie i suoi disegni e quadri, inaugurata oggi alla Triennale di Milano.
Il figlio di Saul è un film ungherese che al festival di Cannes del 2015 ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria; ai Golden Globes è stato premiato come miglior film straniero ed è anche candidato agli Oscar del 2015 come miglior film straniero (e se ne parla come del film favorito per la vittoria). Il regista di Il figlio di Saul è l’ungherese László Nemes, che ha 38 anni ed è al suo primo lungometraggio da regista. Il film è ambientato negli anni Quaranta e il protagonista è Saul Ausländer, un ungherese prigioniero ad Auschwitz che fa parte del Sonderkommando (il gruppo di prigionieri costretti ad assistere i nazisti). Tra le cose che Saul deve fare c’è anche svuotare le camere a gas, provvedendo a bruciare i corpi: gli capita di trovare un ragazzo ancora vivo. Il ragazzo viene ucciso dai nazisti ma Saul – che si convince che il ragazzo è suo figlio – vuole almeno garantirgli una sepoltura. Per farlo ha bisogno di un rabbino.
Una scena di “Il figlio di Saul”. Ha vinto il premio della giuria a Cannes, ha vinto ai Golden Globes e (dicono) dovrebbe vincere l'Oscar al miglior film straniero.
Spotify ha raggiunto 100 milioni di utenti iscritti al servizio premium in tutto il mondo. Nel primo trimestre del 2019 l’azienda, che ha sede a Stoccolma, in Svezia, ha detto di aver raggiunto complessivamente i 217 milioni di utenti in tutto il mondo, 10 milioni in più rispetto al 2018. Sono numeri considerati molto buoni, e che negli ultimi anni sono cresciuti di volta in volta del 30 per cento. Il principale concorrente della società è Apple Music, il servizio introdotto nel 2015 da Apple che al momento ha 50 milioni di utenti paganti in tutto il mondo. A differenza di Spotify, che offre una versione gratuita del suo servizio con le pubblicità, Apple Music è disponibile solo a pagamento.
Spotify ha raggiunto 100 milioni di utenti iscritti al servizio premium in tutto il mondo.
Oggi la Lega ha tenuto una manifestazione a Zanica, in provincia di Bergamo, definita il “Lega Unita Day”. Davanti a tutti i massimi dirigenti, sul palco, Umberto Bossi ha annunciato a sorpresa la sua ricandidatura alla guida del partito. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La manifestazione della Lega a Zanica. Le foto del "Lega Unita Day".
Alla fine di ottobre l’agenzia di rating Standard & Poor’s (S&P) ha declassato il giudizio sulla casa automobilistica sudcoreana Hyundai e la sua affiliata Kia, portandole da un rating di A- a uno di BBB+. È la prima volta in vent’anni: l’ultimo declassamento per Hyundai era arrivato nel 1998, al culmine della crisi finanziaria che colpì diversi paesi del sud-est asiatico. La decisione di Standard & Poor’s è arrivata pochi giorni dopo la pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre del 2018 da parte di Hyundai, giudicati molto deludenti dagli investitori, specialmente per quanto riguarda Cina e Stati Uniti, i due più importanti mercati nel settore automobilistico. Se si esclude il mercato sudcoreano, le vendite di Hyundai nell’ultimo trimestre sono diminuite dello 0,4 per cento e il profitto netto è stato di 269 miliardi di won (circa 210 milioni di euro), il più basso degli ultimi sette anni: tutto questo nonostante una crescita sul mercato europeo. Fino a pochi anni fa Hyundai era vista da molti come una delle aziende automobilistiche con più possibilità di crescita, capace di far concorrenza anche ai colossi, ma oggi di quelle prospettive sembra rimasto poco.
La crisi di Hyundai. Fino a pochi anni fa era vista come un'azienda con grandi prospettive di crescita ma oggi ha sempre più difficoltà, soprattutto in Cina e Stati Uniti.
Giovedì, il maggior numero di nuovi casi di contagio da coronavirus è stato accertato in Veneto. Alla caserma «Silvio Serena» riconvertita in centro di accoglienza per migranti e che si trova tra il comune di Casier e Treviso, 133 persone sono risultate positive al tampone. I migranti positivi, tutti asintomatici, sono stati isolati all’interno della struttura e gli altri migranti presenti e risultati negativi sono stato messi in quarantena. Tra una settimana, ha fatto sapere il dirigente dell’azienda sanitaria locale Francesco Benazzi, verrà effettuato un nuovo ciclo di tamponi. Benazzi ha comunque detto che «la situazione è sotto controllo». Il centro di accoglienza aperto nell’ex caserma Serena è gestito da Nova Facility, la società di Treviso che gestisce anche l’hotspot di Lampedusa. Il titolare, Gian Lorenzo Marinese, ha spiegato al Corriere della Sera che due giorni fa tre migranti erano stati sottoposti al test, non è chiaro per quale motivo, e che erano risultati positivi. A quel punto sono stati fatti i tamponi a tutte le persone all’interno della caserma. I 22 operatori della struttura sono risultati tutti negativi.
Cosa sappiamo del focolaio di coronavirus a Treviso. In un centro di accoglienza per migranti 133 persone sono risultate positive al tampone, ma sono lì da tempo e non c'entrano niente con gli sbarchi degli ultimi giorni.
Il premio Nobel per la Medicina 2015 è stato assegnato ai ricercatori William C. Campbell, Satoshi Ōmura e Youyou Tu: i primi due lo hanno vinto per le loro scoperte sulle infezioni causate dai nematodi, la terza per le sue scoperte legate alle terapie contro la malaria. L’annuncio è stato effettuato presso il Karolinska Instituet di Stoccolma, in Svezia. Le malattie causate dai parassiti sono tra le più letali e diffuse in molte parti del mondo, soprattutto nelle aree più povere del pianeta. Il Nobel per la Medicina di quest’anno è stato assegnato a tre ricercatori che hanno cambiato sensibilmente il modo in cui vengono trattate alcune delle malattie più gravi causate dai parassiti. Il premio è stato assegnato per metà a Youyou Tu, e per due quarti congiuntamente a William C. Campbell e Satoshi Ōmura. Campbell e Ōmura hanno scoperto l’avermectina, che ha permesso di realizzare farmaci contro la cecità fluviale (oncocercosi), una malattia causata dell’infestazione di un verme cilindrico che rende ciechi, e contro la filariasi linfatica, un altro tipo di malattia parassitaria causata sempre da vermi cilindrici. Youyou Tu ha invece scoperto l’artemisinina, un principio attivo che ha contribuito a ridurre sensibilmente il tasso di mortalità tra i pazienti che soffrono di malaria. Secondo il comitato dei Nobel, i farmaci derivati dalle scoperte dei tre premiati hanno permesso di salvare milioni di vite portando a enormi benefici per le persone con queste patologie.
Il premio Nobel per la Medicina a William C. Campbell, Satoshi Ōmura e Youyou Tu. Ai primi due per le loro scoperte sulle infezioni causate dai nematodi, alla terza per le sue scoperte legate alle terapie contro la malaria.
Molte delle persone che valeva la pena fotografare questa settimana sono a Cannes, dove mercoledì 13 maggio è iniziato il Festival del cinema: Charlize Theron e Sean Penn, che hanno attirato l’attenzione di tutti alla prima di Mad Max: Fury Road (così come anche Zoe Kravitz), mentre una fotografia in particolare ci ha fatto sorgere un dubbio che riguarda due giurati del festival: è il regista Guillermo Del Toro a essere altissimo o Sophie Marceau al contrario molto bassa? (Sacrilegio!) Per quanto riguarda la famiglia reale inglese, invece, mentre Harry continua il suo tour della Nuova Zelanda, la regina Elisabetta II si è fatta vedere alla guida di una Range Rover, con la sicurezza di sempre. George Clooney e Amal Alamuddin fanno sempre più “famiglia” e hanno portato la nipotina di Amal, Mia Hamiyeh, alla prima mondiale di Tomorrowland in California, mentre a New York, sul palco di un famoso locale, Gillian Anderson e David Duchovny si sono scambiati un bacio molto caloroso. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Sophie Marceau, Charlize Theron e tanti altri a Cannes, la regina Elisabetta II al volante, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Jean-Michel Basquiat era un artista statunitense nato nel 1960 a Brooklyn, New York, e morto di AIDS nel 1988. Basquait era uno dei principali esponenti del graffitismo (da “graffiti”) e insieme a Keith Haring riuscì a far diventare l’arte urbana e di strada una forma d’arte riconosciuta, apprezzata e celebrata nei principali musei del mondo. Dal 3 luglio all’1 novembre il Guggenheim di Bilbao, in Spagna, ospita la mostra “Jean-Michel Basquiat: Now’s the Time”, una raccolta di circa 100 opere di Basquiat. Le opere della mostra provengono da musei e collezioni private e raccontano, divise in otto sezioni, diversi aspetti dell’arte di Basquiat, influenzata dall’arte e dalla cultura popolare degli anni Settanta e Ottanta. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La mostra di Jean-Michel Basquiat a Bilbao. Oltre 100 opere di uno dei principali esponenti del graffitismo, esposte al Guggenheim fino al primo di novembre.
Il 18 novembre 1985, esattamente trent’anni fa, tra le strisce giornaliere di 35 quotidiani statunitensi fu pubblicata per la prima volta una striscia di quattro vignette a fumetti di uno sconosciuto disegnatore ventisettenne di Chagrin Falls, in Ohio, che per mantenersi lavorava da impiegato in un’agenzia pubblicitaria. La striscia si intitolava Calvin & Hobbes e il suo autore, Bill Watterson, appassionato di strisce a fumetti, già da diversi anni nel suo tempo libero produceva disegni che inviava con insistenza, sperando in una pubblicazione, alle varie agenzie di stampa (le comic strip syndicate, le organizzazioni che negli Stati Uniti gestiscono la vendita dei diritti delle strisce ai quotidiani). In risposta a uno di quei tentativi, un agente aveva suggerito a Watterson di lasciar perdere i precedenti soggetti e concentrarsi su un personaggio secondario di una sua striscia: un bambino di sei anni con una tigre di pezza. In quella prima striscia di Calvin & Hobbes pubblicata il 18 novembre 1985 compariva un bambino che descriveva a suo padre, con un certo autocompiacimento, il funzionamento di una “trappola per tigri” costruita usando una corda e un panino al tonno; e nell’ultima vignetta compariva una tigre parlante, bloccata a testa in giù, impegnata nel suo pasto.
“Calvin & Hobbes” hanno trent’anni. Breve storia e celebrazione – per cultori e inesperti – di una delle strisce a fumetti più popolari e rimpiante di sempre, a 30 anni dall'uscita della prima.
Boeing ha un piano provvisorio per salvare il famoso aereo Boeing 747, le cui vendite sono in rallentamento: comprare direttamente i suoi aerei e darli in affitto a società di trasporto merci. Con il blocco alle attività della U.S. Export-Import Bank – l’agenzia di credito alle esportazioni del governo americano, che aiuta le compagnie aeree estere a comprare aerei americani – da parte del Congresso americano, Boeing ha perso uno strumento di vendita fondamentale. A peggiorare le cose, le società che offrono servizi di leasing sono restie a finanziare un aereo con una base di clienti in calo. Per questo Boeing sta affittando i giganteschi Boeing 747 – che hanno una caratteristica “gobba” sulla parte anteriore del velivolo – a compagnie aeree di trasporto merci in paesi come Russia e Azerbaijan, aumentando però l’esposizione della società a potenziali pagamenti mancati. Alcuni documenti depositati da Boeing mostrano che fino alla fine dell’anno scorso la società ha fornito finanziamenti per 1,17 miliardi di euro ad acquirenti del Boeing 747 attraverso Boeing Capital Corp., un aumento di cinque volte rispetto alla fine del 2012. Oggi i finanziamenti e i leasing operativi relativi ai 747 rappresentano circa il 25 per cento delle attività di Boeing Capital Corp..
Boeing punta sul trasporto merci. Per contrastare le vendite deludenti, la società ha deciso di comprare i suoi 747 e affittarli a terzi, invece che destinarli al trasporto di passeggeri.
Con circa 90mila metri quadri occupati da bancarelle e negozietti, College Street, una strada di Calcutta a fianco ad alcune università della città, è il più grande mercato di libri usati del mondo. College Street è lunga poco più di un chilometro e mezzo, ma ospita centinaia di piccole e medie librerie oltre alle sedi di alcune delle maggiori case editrici indiane: Ananda Publishers, Abhijan Publishers, Dey’s Publishing, Rupa & Co.. In questa strada si trova anche il più famoso caffè della catena Coffee House: il poeta, scrittore e filosofo Rabindranath Tagore, premio Nobel per la letteratura nel 1913, ne era un cliente abituale come molti altri intellettuali indiani; anche l’economista Amartya Sen, premio Nobel per l’economia nel 1998, l’ha frequentato spesso. Per tutto ciò College Street è detta “Boi Para“, ovvero “la città dei libri”. Calcutta è considerata la capitale culturale dell’India, e ospita anche l’annuale International Kolkata Book Fair, la terza più grande fiera libraria del mondo. Le bancarelle e le librerie di College Street vendono libri usati a prezzi molto bassi, oltre a prime edizioni di libri famosi e altre rarità, sempre a costi piuttosto economici. Nel 2007 la rivista Time l’ha inserita nella lista “Best of Asia”, che ogni anno raccoglie luoghi caratteristici del continente.
Dov’è il più grande mercato di libri usati al mondo. College Street, a Calcutta, è lunga poco più di un chilometro e mezzo, ma ospita centinaia di piccole librerie.
La società cinese Huawei Technologies ha superato Nokia e Research In Motion, il produttore dei BlackBerry, per numero di vendite di smartphone, diventando terza nella classifica mondiale dopo Samsung e Apple, rispettivamente al primo e al secondo posto. Il sorpasso nei confronti delle due storiche società produttrici di cellulari è avvenuto nel corso degli ultimi tre mesi, stando ai dati raccolti dalla società di rilevazione IDC, che periodicamente pubblica la classifica dei principali produttori del settore. Per Huawei, che vende puntando al compromesso tra prezzi bassi e media qualità dei prodotti, si tratta di un passo avanti molto importante, anche se ci sono grandi incertezze su come potranno andare le cose nel corso del 2013. Huawei esiste da più di 20 anni, ma produce cellulari da molto meno tempo. Fu fondata alla fine degli anni Ottanta a Shenzhen, città di oltre dieci milioni di abitanti nella provincia cinese meridionale di Guangdong. La società era nata per gestire le vendite di un produttore di centrali telefoniche per uso privato (PBX) di Hong Kong. Nel corso degli anni, Huawei raccolse dati e informazioni sulle PBX iniziando a produrne di proprie che ebbero un notevole successo nei villaggi e nei piccoli centri urbani cinesi. Nel 1994 la società si espanse ulteriormente aggiungendo nuovi servizi e sistemi sempre legati alle reti di telecomunicazione.
Da dove spunta Huawei. Come ha fatto una società cinese a superare Nokia e RIM, diventando il terzo produttore al mondo di smartphone dopo Samsung e Apple.
Ieri Gianni De Gennaro, l’ex capo della polizia e attuale capo del Dis (Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza), è stato condannato in appello a un anno e quattro mesi di reclusione dal giudice Maria Rosaria D’Angelo, che ha ribaltato la sentenza di primo grado che lo aveva assolto. Con lui, condannato a un anno e due mesi anche Spartaco Mortola, ex capo della Digos di Genova e attuale vice questore vicario di Torino. I fatti che hanno portato alla sua condanna sono legati solo marginalmente a quanto avvenuto nella scuola Diaz al G8 di Genova del 2001, e non sono concentrati sulle violenze da parte della polizia ma sulla sua mancata collaborazione. De Gennaro è stato infatti condannato per aver telefonato all’allora questore di Genova Francesco Colucci chiedendogli di modificare la versione dei fatti in tribunale, riguardo all’ordine di De Gennaro di convocare davanti alla Diaz il responsabile stampa della polizia.
Per cosa è stato condannato De Gennaro. Ieri un anno e quattro mesi all'ex capo della polizia, in un processo "costola di quello sulle violenze alla Diaz".
Google ha annunciato che in Francia non mostrerà più le anteprime degli articoli dai siti di notizie nelle pagine dei risultati del suo motore di ricerca, limitandosi a pubblicare titolo e se presente la miniatura dell’immagine che accompagna l’articolo. La Francia è tra i primi paesi ad avere tradotto in legge le indicazioni sulle nuove norme sul copyright, approvate dall’Unione Europea lo scorso 26 marzo. Le nuove regole stabiliscono che le anteprime degli articoli possano essere mostrate sulle pagine dei risultati solo sotto licenza, pagando quindi gli editori. Google ha annunciato che non pagherà gli editori e che lascerà piuttosto a ciascuno di loro la possibilità di scegliere se mostrare o meno le anteprime, modificando il codice dei loro siti. L’approvazione della legge sul copyright da parte dell’Unione Europea era stata accompagnata da numerose critiche, proprio sull’articolo 11 che consente agli editori di stabilire se mostrare o meno i loro contenuti sui motori di ricerca. Google aveva avvertito che la nuova legge avrebbe potuto comportare la chiusura del suo servizio Google News, nel quale sono sempre mostrate anteprime degli articoli, di solito con la citazione di alcune righe. Google ha già chiuso il servizio in Spagna e ora intende ridurne l’evidenza in Francia, lasciando comunque ai singoli editori la scelta di mantenere o meno una presenza e di mostrare le anteprime, che rendono più visibili i loro contenuti e contribuiscono secondo Google a portare maggior traffico verso i loro siti di notizie. A seconda di come sarà applicata la riforma del copyright europeo, le modalità di pubblicazione delle anteprime potranno variare da paese a paese.
Google non mostrerà più le anteprime degli articoli in Francia.
La Giunta per le immunità del Senato ha votato contro l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso della nave Open Arms. La relazione del presidente della Giunta Maurizio Gasparri contraria al processo ha ottenuto 13 voti favorevoli e 7 voti contrari. Il voto della Giunta non è però definitivo perché deve essere l’aula del Senato a decidere se Salvini debba essere processato o meno. Il risultato era diventato scontato dopo che Italia Viva aveva annunciato che non avrebbe partecipato al voto e dopo che il senatore Michele Giarrusso, espulso dal Movimento 5 Stelle e ora nel Gruppo Misto, aveva dichiarato il suo parere favorevole alla relazione di Gasparri in «coerenza con quanto deciso e votato dal Movimento e sulla piattaforma Rousseau» nella vicenda della nave Diciotti. Hanno votato a favore della relazione di Gasparri i 5 senatori della Lega, i 4 di Forza Italia, quello di Fratelli d’Italia, quello delle Autonomie, Giarrusso e la senatrice del M5s Alessandra Riccardi, che ha votato in dissenso rispetto alle indicazioni del suo gruppo parlamentare.
La Giunta per le immunità del Senato ha votato contro l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms.
Secondo l’ultimo bollettino diffuso dall’ISTAT sulla povertà in Italia, anche quest’anno nel nostro paese si conferma una tendenza in corso da oltre un decennio: gli anziani sono sempre più ricchi, o comunque rischiano sempre meno di diventare poveri, mentre i giovani sono in condizioni sempre peggiori. Tra i 18 e i 34 anni, il 10 per cento delle persone si trova in povertà assoluta, cioè non riesce ad acquistare i beni contenuti in un paniere ritenuto essenziale dall’ISTAT, ed è un dato cresciuto molto negli ultimi anni. Per i più anziani la situazione è opposta: tra chi ha più di 65 anni i poveri assoluti sono passati da 4,1 per cento nel 2015 a 3,8 per cento nel 2016. La situazione è leggermente peggiorata per quasi tutte le altre categorie. La povertà assoluta tra i minorenni, per esempio, è quella che è aumentata di più. I poveri assoluti con 17 anni o meno erano il 10,9 per cento del totale nel 2015 e sono passati a essere il 12,5 nel 2016. Anche i lavoratori più maturi hanno una situazione stabile o in leggero peggioramento. L’incidenza della povertà assoluta tra i 35 e i 64 anni è passata in un anno dal 7,2 al 7,3 per cento. In sostanza in Italia solo chi ha più di 65 anni, cioè i pensionati, sta vedendo migliorata la propria situazione.
Chi è che sta sempre meglio in Italia? anche nel 2016 gli anziani sono diventati un po' più ricchi dell'anno prima, dice l'ISTAT: e se si guarda agli ultimi vent'anni è ancora più evidente.
Italy&Italy è un progetto fotografico dedicato alla Rimini degli anni Ottanta e Novanta, realizzato da Pasquale Bove, fotoreporter del Resto del Carlino, e da Luca Santese, fotografo e cofondatore del collettivo Cesura. A partire dall’archivio di Bove, che raccoglie 250.000 immagini, Santese ne ha selezionate 306 scattate tra il 1985 e il 2000, per raccontare la vita quotidiana e mondana di Rimini, che da un lato era uno dei simboli dell’Italia di quegli anni, dall’altro un mondo a parte dove ambienti e persone completamente diverse – politici, ragazzi, prostitute, operai e celebrità della tv – si incontravano e si mescolavano negli stessi locali, spiagge e nightclub. Il titolo del libro è il nome della prima catena di fast food italiana, presente a Milano oltre che a Rimini, e fotografata nella raccolta. Le fotografie mostrano feste in discoteca, corpi nudi e luccicanti e altri sformati, arresti di spacciatori e prostitute, ristorantini rassicuranti, anziani alle feste popolari, comizi politici e signore ingioiellate ai saggi dei figli: sono un tentativo di raccontare e comprendere quegli anni, avvertiti come ancora vicini ma che a sfogliarne le immagini mostrano subito la loro distanza.
Com’erano Rimini e le sue persone. 306 fotografie scattate negli anni Ottanta e Novanta ne mostrano un pezzo della vita quotidiana e mondana.
Da circa un mese l’Italia è nella cosiddetta “Fase 2”, definita dal governo come il periodo di convivenza con il coronavirus. Quasi tutte le attività produttive e commerciali hanno riaperto a partire dallo scorso 4 maggio, mentre sono rimaste attive le limitazioni per gli spostamenti da una regione all’altra, che dovrebbero decadere il prossimo 3 giugno. Nel complesso i dati sui nuovi casi rilevati da coronavirus si sono mantenuti contenuti se confrontati con il periodo precedente, per ora senza una temuta nuova accelerazione. Dall’inizio dell’epidemia a oggi nel nostro paese sono stati segnalati oltre 230mila casi positivi rilevati e più di 33mila morti. La situazione continua a essere comunque più difficile in Lombardia, che da sola nell’ultima settimana ha fatto registrare ogni giorno più della metà dei casi positivi rilevati in tutta Italia.
Come sta andando la “Fase 2”. I dati del primo mese di convivenza con il virus sono nel complesso positivi, meno per la Lombardia: l'Istituto Superiore di Sanità consiglia comunque grandi cautele per le prossime settimane.
Alle 17 di giovedì 17 luglio si inaugura la quarta edizione del festival internazionale di fotografia “Cortona On The Move – fotografia in viaggio”. Il festival, diretto da Arianna Rinaldo, proseguirà fino al 28 settembre, ma la settimana di inaugurazione sarà quella più ricca di eventi, dibattiti, workshop e letture portfolio a cui parteciperanno grandi fotografi, esperti nazionali e internazionali di fotografia, talenti emergenti e semplici appassionati. Tra i grandi fotografi in mostra quest’anno ci sono Rob Hornstra, Jacob Aue Sobol, William Albert Allard e un’esposizione sulla smart photography curata da Kathy Ryan e Scott Thode, oltre al lavoro “Hannah & Alena” dell’olandese Carla Kogelman che ha vinto il premio Happiness On The Move. Saranno esposti anche cinque progetti del Circuito Off dedicato ai giovani talenti, e selezionati tra 593 proposte: di seguito una foto per ognuno di loro. Qui invece una selezione delle fotografie delle altre mostre del festival.
Inizia il festival di Cortona. I lavori di cinque giovani fotografi esposti in un importante evento di fotografia internazionale, dedicato al viaggio.
Se fosse vivo Richard Wagner sarebbe interessante fargli provare The Last of Us 2, che esce oggi, dopo che siamo stati chiusi in casa durante una delle stagioni videoludiche – che supplizio – più aride degli ultimi anni. Perché l’idea di opera d’arte totale che Wagner perseguiva (un’opera che comprendesse musica, teatro, danza, poesia, arti figurative etc) dà le vertigini, rischia sempre di risultare sovraccarica, scollata, stucchevole. Non è per tutti, diciamo. Certo, se sei Wagner te lo puoi anche permettere. Ma l’autore del gioco, Neil Druckmann, ha deciso di andare proprio in questa direzione per il secondo capitolo della saga; o meglio, in tutte le direzioni. – The Last of Us 2 su Amazon, su ePrice e su PlayStation Store
Com’è “The Last of Us 2”. Esce oggi l'atteso seguito di uno dei videogiochi più importanti dell'ultimo decennio, ambientato durante una pandemia zombi.
È stato diffuso un nuovo trailer di Star Wars: Il risveglio della Forza, il nuovo film della saga fantascientifica di Star Wars che uscirà nei cinema italiani il 16 dicembre. Il nuovo trailer sarà diffuso in tv e dura circa un minuto. La struttura è simile a quella del terzo trailer ufficiale diffuso in ottobre e al trailer circolato in Giappone la settimana scorsa. In aggiunta ci sono soprattuto due scene con Han Solo: nella prima consegna una pistola a Rey, mentre nella seconda è impegnato in una sparatoria assieme al suo storico co-pilota Chewbacca. Attorno al minuto 0:47 alcuni siti di appassionati hanno riconosciuto la sagoma dell’Ammiraglio Ackbar, uno dei personaggi secondari più apprezzati della saga (è quello che nel terzo film della vecchia trilogia esclama la famosa battuta «È una trappola!», che ha fatto da base a centinaia di meme). Nel nuovo trailer è di nuovo assente Mark Hamill, l’attore che interpreta Luke Skywalker. Versione originale
Il trailer per la tv di “Star Wars: Il risveglio della Forza”. Dura un minuto e mostra soprattutto due nuove scene con Han Solo: il film uscirà nei cinema il 16 dicembre.
Cosa succederà nei prossimi anni al paesaggio urbano europeo? Cosa sta succedendo adesso? Due architetti, un designer e un regista hanno avviato un viaggio per l’Europa per capire come viene progettato il futuro del continente, alla luce delle nuove regole messe in campo dal protocollo di Kyoto (2005): il loro itinerario toccherà ventisette nazioni, li porterà a conoscere ventisette culture e a parlare con ventisette architetti di fama internazionale. Da qui il nome del progetto: 27. È già online il sito, su cui verranno pubblicati i 150 mini-documentari realizzati per il web: alla fine del 2012 uscirà anche una serie di quattro documentari per la tv e un film per il cinema. Questo è il trailer in cui viene spiegato il progetto (sottotitolato in inglese e francese, ma si parla anche italiano) e il primo documentario web, mentre qui c’è una lista di tutti gli studi di architettura coinvolti e relativi paesi.
Dove va l’architettura in Europa. Due architetti, un regista e un designer provano a scoprire in che posti vivremo tra qualche anno.
Venerdì 16 maggio, alcuni paleontologi argentini hanno annunciato di aver scoperto le ossa del più grande animale mai vissuto sulla terra. Si tratta di una nuova specie di titanosauro – una famiglia di dinosauri erbivori vissuti nel tardo cretaceo. La nuova specie, secondo i calcoli dei paleontologi, era lunga 40 metri e alta 20 metri, come un palazzo di sei piani. Il suo peso era di circa 77 tonnellate, quanto 14 elefanti o un moderno carroarmato. Fino ad oggi il dinosauro più grande mai esistito, l’argentinosauro, aveva un peso stimato in settanta tonnellate.
Il dinosauro più grande mai scoperto? le sue ossa sono state scoperte in Argentina: secondo i calcoli dei ricercatori pesava come 14 elefanti ed era alto come un palazzo di sei piani.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 1.273 casi positivi da coronavirus e 65 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 5.669 (68 in meno di ieri), di cui 759 nei reparti di terapia intensiva (15 in meno di ieri) e 4.910 negli altri reparti (53 in meno di ieri). Sono stati analizzati 49.756 tamponi molecolari e 34.811 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 2,5 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,1 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 2.275 e i morti 51. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Campania (177), Lazio (170), Toscana (160), Sicilia (156) ed Emilia-Romagna (155).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 7 giugno.
La sigla ALMA, nome di un osservatorio sulle Ande cilene, sta per Atacama Large Millimeter/Sub-millimeter Array. Situato in un luogo decisamente inospitale, a cinquemila metri di altitudine, e governato da una piattaforma che si trova duemila metri più in basso, l’osservatorio più caro e sofisticato del mondo consentirà agli astronomi di esplorare la porzione di universo fino a ora preclusa agli altri telescopi. Grazie alle sue strumentazioni, il complesso di radiotelescopi è già in grado di vedere oltre le nubi di polveri e detriti cosmici dove sono nati pianeti, stelle e galassie. Quando sarà completamente funzionante, nel 2013, sarà potenzialmente in grado di scoprire una galassia non ancora osservata ogni tre minuti. Tra i primi progetti avviati presso l’ALMA c’è lo studio del buco nero supermassivo Sagittarius A*, che si trova nella zona centrale della Via Lattea, a circa 26mila anni luce dalla Terra. Il buco nero è difficilmente osservabile perché oscurato da una densa nube di gas e polveri, ma i nuovi apparati di ALMA riescono a vedere oltre questo ostacolo e possono quindi rendere visibile Sagittarius A*.
Lo spazio visto dal Cile. Il nuovo complesso di radiotelescopi ALMA vede oltre le nubi di polveri e gas cosmici.
Fred Lyon, 91 anni, è un fotografo statunitense, considerato tra i più influenti del Novecento. È nato e cresciuto a San Francisco, in California, città che iniziò a fotografare negli anni Quaranta quando non era ancora conosciuto e non collaborava con nessuna delle grandi riviste che avrebbe poi frequentato negli anni successivi. Il libro San Francisco: Portrait of a City 1940-1960 racconta i primi anni di fotografie di Lyon e allo stesso tempo mostra i cambiamenti di San Francisco, che in quei decenni stava entrando in una nuova età dell’oro grazie alla “voglia di creatività successiva alla fine della Seconda guerra mondiale”. Slate ha scritto che grazie alla sua insaziabile curiosità, Lyon ha “esplorato ogni angolo della città, trovandosi a suo agio con artisti e musicisti ma anche con i colletti bianchi”. Alcuni hanno detto che Lyon è per San Francisco quello che Brassaï – il famoso fotografo “di strada” – è per Parigi: il fotografo che più ha saputo coglierne e mostrarne le diverse facce. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
San Francisco in bianco e nero. Mostrata e raccontata da Fred Lyon, che iniziò a fotografarla negli anni Quaranta.
La cerimonia degli Oscar del 2020 è stata il 9 febbraio, quando ancora negli Stati Uniti il coronavirus sembrava una cosa relativamente lontana e potenzialmente piccola. La cerimonia del 2021 è stata posticipata a causa della pandemia e si terrà il 25 aprile: ne conosciamo le regole e possiamo ipotizzare alcuni dei film protagonisti; ma non sappiamo come e con quali precauzioni sarà organizzata e, soprattutto, quanto la pandemia ne influenzerà gli esiti. Di certo, qualcosa cambierà: «preparatevi ai più strani Oscar di sempre» ha scritto Vulture. Date e regole In condizioni normali, gli Oscar del 2021 sarebbero stati il 28 febbraio e nei cinema statunitensi sarebbero già usciti molti film che tra meno di un mese sarebbero finiti nelle nomination. Ma a giugno, come detto, si decise che gli Oscar sarebbero stati spostati di un paio di mesi, nella speranza che per allora fosse possibile usare come sempre negli ultimi anni il Dolby Theatre di Los Angeles, che può contenere oltre tremila persone. A dire il vero, non è la prima volta che gli Oscar vengono posticipati: successe nel 1938 per via delle intense piogge a Los Angeles, nel 1968 in conseguenza dell’assassinio di Martin Luther King e nel 1981 dopo un tentato assassinio dell’allora presidente (ed ex attore) Ronald Reagan. Ma non c’era di mezzo una pandemia.
Come saranno i prossimi Oscar. Mancano circa quattro mesi e certe cose ancora non si sanno, ma ci sono già abbastanza informazioni per provare a pensarci un po'.
La casa editrice Logos ha pubblicato Una lunga storia d’amore, un nuovo libro illustrato di Emmanuelle Houdart, pittrice e autrice svizzera nata nel 1967, e scritto dall’artista francese Laëtitia Bourget: le due avevano già lavorato insieme in Amiche per la vita e Genitori felici, usciti entrambi in Italia per Logos. La storia inizia dopo che il principe ha già superato “le prove più insuperabili” e conquistato la sua principessa: la vera difficoltà dei due protagonisti è affrontare insieme la vita di ogni giorno, come “scegliere il colore del palazzo senza litigare”, mettersi d’accordo sui nomi da dare ai figli e sopportare i difetti l’uno dell’altra. La principessa deve accettare che il principe la lasci sola per andare a uccidere mostri cattivi, e il principe deve mantenere la calma quando la principessa danza con altri cavalieri. Lo sguardo ironico delle autrici sdrammatizza le ragioni di conflitto che ogni coppia conosce bene, senza togliere realismo al racconto. Le illustrazioni di Houdart hanno colori decisi e un’aria fiabesca, accentuata anche dalla rappresentazione di profilo dei protagonisti.
Cosa succede in una lunga storia d’amore. In un libro pubblicato da Logos l'illustratrice Emmanuelle Houdart racconta cosa accade dopo il "vissero felici e contenti".
Nel 2008 Liesel Pritzker, erede di una delle più facoltose famiglie americane, quella degli hotel Hyatt, aveva 24 anni e un patrimonio di 500 milioni di dollari, che voleva investire in modo da ottenere profitti e al tempo stesso fare buone azioni. Per questo, ha raccontato all’Economist un paio di anni fa, si informò con i suoi consulenti bancari sui cosiddetti “investimenti a impatto positivo”, quelli per cui gli obiettivi di sostenibilità ambientale e valore sociale prevalgono sui ritorni economici: «Non capirono di cosa parlavo e si offrirono di togliere dal mio portafogli azionario le aziende legate al tabacco». Delusa di non aver trovato l’appoggio che cercava, nel 2012 Pritzker fondò insieme al marito Ian Simmons un proprio fondo, il Blue Haven Initiative: è uno dei più grandi al mondo dedicati unicamente agli investimenti a impatto positivo. Per molto tempo chi voleva investire il proprio denaro in modo consapevole, responsabile e attento alle politiche di sostenibilità delle aziende riceveva risposte approssimative come quelle ottenute da Pritzker nel 2008, ma negli ultimi dieci anni le cose sono cambiate: è cresciuto in modo rilevante il numero di persone che si preoccupano di rispettare i propri valori etici negli investimenti, cioè di fare investimenti sostenibili e responsabili (SRI).
Investire a fin di bene. Sempre più persone scelgono di investire denaro su chi offre prodotti o servizi sostenibili per l'ambiente o con un valore sociale.
Anna Castelli Ferrieri, importante designer industriale e architetto italiana, è la protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale di Google c’è un disegno che mostra Anna Castelli Ferrieri tra alcuni dei suoi oggetti di design più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, per ricordare il 94esimo anniversario della sua nascita. Oltre ad avere realizzato mobili e altri oggetti in plastica per la Kartell, l’azienda fondata dal marito Giulio Castelli alla fine degli anni Quaranta, Anna Castelli Ferrieri realizzò importanti lavori per la riqualificazioni di alcune aree urbane di Torino, Genova e Milano e insegnò a lungo design industriale al Politecnico di Milano.
Anna Castelli Ferrieri nel doodle di Google. L'importante designer industriale e architetto italiana, è la protagonista del doodle di Google di oggi, per ricordare l'anniversario della sua nascita, 94 anni fa.
È uscito il libro di Luca Sofri, peraltro direttore del Post, dedicato alle storie e ai meccanismi con cui le testate giornalistiche pubblicano notizie false, inventate, non verificate, e che raccontano una specie di realtà parallela fatta di allarmi incoscienti e pericolosi – come le “morti sospette per i vaccini” -, bizzarrie ridicole come “la donna con tre seni” o false notizie rituali, come la morte di Fidel Castro. Il libro si chiama Notizie che non lo erano e sarà presentato venerdì 15 maggio al Salone del Libro di Torino da Gianluigi Ricuperati e Concita De Gregorio, e dal peraltro. Questa è l’introduzione del libro. Uno degli ultimi giorni del 2014 mi telefonò uno dei responsabili del sito di un grande quotidiano. Voleva dirmi che mi vedeva spesso arrabbiato con le cose che pubblicavano e chiedermi come mai ce l’avessi con loro. Gli spiegai che non ero arrabbiato e che volendola proprio vedere sul piano dei miei piccoli sentimenti, fino a che scrivevano cose sbagliate o inventate, io avevo da lavorare e raccogliere attenzioni e consensi: scrivendole giuste e correggendo. Gli dissi anche che mi sembrava da parte sua un po’ fuorviante e autoassolutorio rispondere ai miei frequenti appunti – sulle inaccuratezze ed errori del suo e di altri giornali, di cui mi capitava spesso di scrivere – attribuendoli a miei personali capricci e risentimenti nei confronti di qualcuno («Ho molti amici nel tuo giornale» mi venne da dirgli, come quelli che dicono di avere molti amici gay): è uno dei più comuni inganni dialettici attaccare il messaggero invece del messaggio, e se mi aveva chiamato per raccontarsela, tanti saluti. Il mio collega spostò allora rapidamente la questione sulla «mancanza di rispetto» da parte mia e sull’«assenza di dolo» da parte del suo giornale, nelle precedenti occasioni in cui avevo segnalato la falsità di titoli e notizie che quel sito e altri avevano pubblicato: «Tutti possono sbagliare, tu non sbagli mai?».
Il giornalismo “divertente”. Di cosa parla il nuovo libro del peraltro direttore del Post, "Notizie che non lo erano".
Procede il riconteggio delle schede contestate alle ultime elezioni regionali in Piemonte. Lunedì si è concluso il riconteggio delle schede in provincia di Cuneo, a giorni si attendono notizie da Torino e provincia, dove si stanno ricontando la grandissima parte delle schede contestate. Lo scorso luglio il TAR aveva disposto il riconteggio di 14 mila schede: i voti ricevuti “Al centro con Scanderebech” e “Consumatori con Cota”. Al fine del dirimere la legittimità dell’elezione di Cota è fondamentale capire quante schede portano la sola indicazione del voto alla lista e su quante invece l’indicazione di voto per il governatore è esplicito. Il sito Riconteggio Piemonte traccia i dati man mano che arrivano dalle singole province, e dando un’occhiata ai numeri è facile rendersi conto del fatto che se il riconteggio su Torino dovesse dare risultati simili a quelli degli altri capoluoghi piemontesi, Bresso otterrebbe più voti di Cota. I voti espressi alle due liste contestate, infatti, sono stati annullati: dove l’elettore aveva espresso anche un voto per il candidato presidente, questo è stato conservato; dove l’elettore aveva omesso di esplicitare la scelta per il candidato presidente, questo è stato annullato. Tali criteri sono stati stabiliti dalla sentenza del TAR, sulla quale il 17 ottobre dovrà esprimersi il Consiglio di Stato.
Come procede il riconteggio in Piemonte. Mercedes Bresso è in vantaggio, ma mancano ancora le schede di Torino e provincia: quali sono gli scenari possibili.
Aggiornamento delle 16:50 I ministri economici dell’eurozona hanno approvato il piano di riforme presentato nella notte dal governo della Grecia di Alexis Tsipras, ma con molte cautele cui si sono aggiunte gli scetticismi del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea, due dei creditori del paese, che chiedono più dettagli. L’Eurogruppo si aspetta che molte delle promesse elencate nella lettera alle autorità europee siano avviate e mantenute entro poche settimane, in modo da fare già ad aprile un primo punto sul loro avanzamento. È probabile inoltre che siano richieste modifiche ad alcune delle riforme annunciate. Ogni paese membro dell’eurozona dovrà approvare formalmente il piano, e in alcuni paesi come la Germania e i Paesi Bassi sarà necessario un voto parlamentare. La borsa di Atene è arrivata a guadagnare il 9,8 per cento, concludendo una delle sue migliori sedute degli ultimi mesi. Il breve comunicato dell’Eurogruppo diffuso dopo la riunione:
L’UE ha approvato il piano della Grecia. Gli aiuti economici saranno estesi per quattro mesi: il governo Tsipras guadagna tempo ma si è impegnato a mantenere le privatizzazioni e rinunciare (per ora) alle sue promesse.
In occasione del festival letterario Bookcity, l’associazione Quarto Paesaggio ha messo insieme una mappa dei luoghi di Milano citati nella letteratura moderna e contemporanea. La mappa è già online da qualche giorno ma verrà presentata ufficialmente durante Bookcity. Contiene più di 700 luoghi e relativi passaggi di testo che ne parlano, e viene aggiornata collettivamente: chiunque può inviare un passaggio e un luogo da inserire alla pagina Facebook di Quarto Paesaggio o via mail. Nei pressi della redazione del Post abbiamo trovato citazioni di Carlo Castellaneta, Stefano Bartezzaghi e Andrea G. Pinketts.
La mappa dei luoghi letterari a Milano. L'ha messa insieme l'associazione Quarto Paesaggio in occasione di Bookcity: potete aggiungerne qualcuno anche voi.
L’agenzia di valutazione del credito Fitch, una delle tre più influenti al mondo tra quelle che si occupano di rating, ha declassato il rating dell’Italia a BBB- (era BBB), esprimendo preoccupazione per gli effetti del coronavirus sull’economia e sullo stato della finanza pubblica italiana. Fitch ha però cambiato l’outlook dell’Italia da “negativo” a “stabile”, dicendo di ritenere che gli interventi della Banca Centrale Europea potranno aiutare l’Italia a migliorare la sua situazione (o a non peggiorarla). Fitch ha detto di ritenere che l’economia italiana si contrarrà dell’8 per cento nel corso del 2020 e che il debito pubblico raggiungerà il 156 per cento del PIL.
L’agenzia di valutazione del credito Fitch ha declassato il rating dell’Italia a BBB-.
Da qualche ora la quasi totalità degli oltre 40.000 video pubblicati sull’account di YouTube della RAI non sono più accessibili: alcuni risultano essere stati cancellati, altri sono stati resi “privati” ma comunque non possono essere visti. Anche i canali delle singole trasmissioni, come Gazebo o Che tempo che fa o Ballarò non esistono più; i video dei programmi che erano stati incorporati in migliaia di pagine online – come i lavori di Makkox, esatto – non sono più visibili. La rimozione dei contenuti era attesa e annunciata, dal momento che la RAI ha deciso di non rinnovare il suo accordo con YouTube, che considerava non conveniente (la RAI otteneva da YouTube circa 700mila euro per il caricamento di 7mila video ogni anno). La decisione è stata molto discussa e anche criticata negli ultimi giorni. I video dei programmi della RAI sono ancora disponibili sul sito RAI, penalizzati però da un sistema di riproduzione, incorporamento e condivisione molto meno fluido e popolare di quello di YouTube.
La RAI ha rimosso tutti i suoi video da YouTube. Degli oltre 40.000 video caricati online – e incorporati ovunque – non è rimasto quasi niente, con la fine dell'accordo sui diritti.
Giovedì il Parlamento ha approvato il DEF, il principale strumento con cui si programma l’economia e la finanza pubblica (e non solo) in Italia, che era stato presentato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi lo scorso 8 aprile. Il Senato lo ha approvato con 156 voti a favore, 92 contrari e 2 astenuti, mentre alla Camera i sì sono stati 348 contro 143 no. Le due Camere hanno anche approvato una risoluzione che prevede il rinvio del pareggio di bilancio al 2016. Tra le foto più significative della giornata ci sono Roberto Formigoni tutto solo e con una faccia sconsolata (potrebbe essere a causa del sequestro di 49 milioni di euro ordinato dal gip di Milano la scorsa settimana), il senatore Nico D’Ascola di Nuovo Centrodestra con gli occhiali da sole in aula, il senatore del M5S Andrea Cioffi che mostra il grosso volume contenente il DEF, e una sobria Alessandra Mussolini insieme al presidente del Senato Pietro Grasso.
Le foto di giovedì in Parlamento. Senatori e deputati durante la discussione del DEF: noia, tristezza, qualche sorriso, un senatore con gli occhiali da sole e Franco Carraro che fa le corna.
Nel 1997, vent’anni fa, ci fu la 69esima cerimonia di premiazione degli Oscar: a fine marzo (quest’anno sarà domenica 26 febbraio) e allo Shrine Auditorium di Los Angeles (dal 2002 è sempre stata al Dolby Theatre). In Italia c’era il primo governo di Romano Prodi e negli Stati Uniti Bill Clinton aveva da poco iniziato il suo secondo mandato, le Spice Girls avevano da poco pubblicato il loro primo disco e qualche mese prima era stata clonata la pecora Dolly. Qualche mese prima, nel cinema, si era parlato di Steven Spielberg, che nel dicembre 1996 aveva speso 600mila dollari per comprare l’Oscar vinto da Clark Gable negli anni Trenta grazie a Accadde una notte: lo comprò per ridarlo all’Academy, l’associazione che assegnava e assegna gli Oscar. Quell’anno Spielberg non aveva film candidati agli Oscar, perché stava lavorando a Amistad, che sarebbe uscito a fine anno. Il film che vinse più di tutti fu Il paziente inglese: 12 nomination e 9 premi, compreso quello per il Miglior film. Tra gli altri film con almeno una nomination c’erano, pescando quelli che più si sono fatti ricordare: Il gobbo di Notre Dame (candidato per la musica, perché il premio per il Miglior film d’animazione esiste dal 2002), Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann, Trainspotting, Schegge di paura (guardatelo, se vi è piaciuto The Night Of) e Larry Flynt – Oltre lo scandalo. Nessuno di questi vinse un Oscar. Andò un po’ meglio a Independence Day (Migliori effetti speciali), Il professore matto (Miglior trucco), Evita (per la canzone “You Must Love Me”), Jerry Maguire (Cuba Gooding Jr. vinse come Miglior attore non protagonista) e Shine (Geoffrey Rush, Miglior attore protagonista). Tutti questi film si presero un solo Oscar. Fargo dei fratelli Coen ne vinse due. Tutti gli altri (9 sui 24 totali) se li prese Il paziente inglese.
Chi c’era agli Oscar del 1997. Vent'anni fa ci fu un film che sbancò agli Academy Awards, e alla cerimonia ci furono cose notevoli di Madonna, Tom Cruise, Nicole Kidman, Billy Crystal e Muhammad Ali, tra gli altri.
Ce l’ha la regina Elisabetta, e anche la stilista Victoria Beckham. Per non parlare dell’attrice Kristen Stewart, che ne è la campionessa. La maggior parte dei personaggi noti a cui capita di mostrare “un’involontaria faccia da stronzo” (resting bitch face, nel termine creato in inglese) sono donne, con qualche eccezione tra gli uomini, come nel caso di Kanye West. Sono stati tutti presi in giro, su internet, per l’espressione che hanno quando restano assorti o sovrappensiero: uno sguardo descritto come vagamente infastidito, un po’ critico e forse leggermente annoiato. Da quando un meme sulla resting bitch face ha iniziato a imperversare su internet nel 2013 – spinto da una parodia di pubblicità progresso sulla sindrome da “involontaria faccia da stronzo” – in tanti hanno cominciato a riconoscere la temuta espressione in articoli dedicati a personaggi famosi, nella propria cerchia sociale, o addirittura allo specchio. Jason Rogers e Abbe Macbeth, ricercatori comportamentali di Noldus Information Technology, un’azienda che si occupa di ricerca e innovazione internazionale, hanno deciso di studiare il fenomeno. Per quale motivo alcuni volti sono considerati semplicemente inespressivi e altri inspiegabilmente irritanti? Cosa esattamente ci fa associare un’espressione apparentemente neutra a una “faccia da stronzo”?
Il software per capire se abbiamo una faccia da stronzi. Un'involontaria faccia da stronzi, per carità: due ricercatori hanno cercato di capire perché alcuni personaggi famosi – o anche alcuni di noi – hanno spesso un'espressione sprezzante.
Il Consiglio di Stato ha dato parere positivo all’obbligo dei vaccini per i bambini che vengono iscritti alle scuole per l’infanzia, a partire dall’anno scolastico in corso. Nella nota i magistrati hanno scritto che: “Già a decorrere dall’anno scolastico in corso, trova applicazione la regola secondo cui, per accedere ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia, occorre presentare la documentazione che provi l’avvenuta vaccinazione”. Il Consiglio di Stato era stato interpellato dalla Regione Veneto, su iniziativa del suo presidente Luca Zaia che aveva disposto la sospensione del provvedimento voluto dal governo Gentiloni e convertito in legge nell’estate. In seguito Zaia ci aveva ripensato, rinunciando alla moratoria. Il quesito presso il Consiglio di Stato riguardava in particolar modo i tempi di applicazione per le iscrizioni dei bambini non ancora vaccinati.
Il Consiglio di Stato ha dato parere favorevole alle vaccinazioni obbligatorie per i bambini iscritti a scuola.
Grazie alle immagini dettagliate di Google Maps sono ormai poche le aree del nostro pianeta che non possiamo vedere. Una sorte analoga la sta subendo anche Marte, grazie al lavoro della NASA e alle rilevazioni compiute dalla sua sonda Mars Odyssey. In orbita intorno al pianeta, la sonda ha raccolto un’enorme quantità di dati che ha da poco consentito di realizzare la mappa più dettagliata di Marte nella storia delle esplorazioni marziane. Per realizzare la mappa sono state utilizzate ben 21mila immagini scattate dal Thermal Emission Imaging System (THEMIS), una fotocamera montata su Odyssey in grado di cogliere le immagini all’infrarosso. Il lavoro di mappatura è durato ben otto anni ed è stato coordinato qui sulla Terra a milioni di chilometri di distanza da Marte dai ricercatori della Arizona State University e dal Jet Propulsion Laboratory della NASA.
La mappa di Marte in alta definizione. È stata realizzata grazie a un enorme mosaico delle 21mila immagini scattate dalla sonda Odyssey.
Lo scorso giovedì Apple ha messo online il suo nuovo Mac App Store, un sistema del tutto simile all’App Store per iPhone, iPod Touch e iPad, per acquistare e scaricare nuovi programmi sul proprio computer. Per utilizzare il servizio basta avere il sistema operativo Snow Leopard ed effettuare un aggiornamento gratuito. Il sistema sfrutta le credenziali che già usi per scaricare musica su iTunes e per l’App Store, dunque bastano email e password per iniziarle a usarlo. Al momento i programmi caricati, disponibili gratuitamente o a pagamento, sono un migliaio e quelli di Techland della rivista Time hanno deciso di sceglierne dieci da cui iniziare a loro sindacabilissimo giudizio. Angry Birds È uno dei giochi per iPhone e iPad più scaricato nella storia dell’App Store e ora è disponibile anche sul Mac App Store. Alcuni maiali, verdi e perfidi, hanno rubato le uova a un gruppo di agguerriti pennuti, che ora tramano una tremenda vendetta. Usando una fionda, devi scagliare gli Angry Birds contro le barricate dietro le quali cercano di nascondersi i maiali verdi. I volatili esplodono in aria, lanciano uova esplosive o prendono velocità come missili terra – aria. Il gioco è semplice e molto intuitivo e, su iPhone, sfrutta al meglio le potenzialità del touchscreen. C’è da divertirsi molto anche sul Mac, comunque, grazie al trackpad che rende molto intuitivo l’utilizzo del gioco. Costa 3,99 euro.
Le 10 applicazioni “indispensabili” del Mac App Store. Time ha messo insieme un suo elenco scegliendo Angry Birds, Evernote e un programma per gli animali domestici.
Aggiornamento delle 18:00 Nonostante le rassicurazioni di Apple, che aveva dichiarato che a partire da oggi il malfunzionamento che impedisce alla sveglia dell’iPhone di funzionare normalmente si sarebbe risolto, questa mattina diversi utenti hanno segnalato di non essere stati svegliati dal loro smartphone. Il problema ha interessato un numero imprecisato di utenti, spiega Reuters, che attraverso social network e blog hanno lamentato la presenza del bug. Apple non ha rilasciato alcun commento in merito. — —– —
Il problema con la sveglia dell’iPhone. Il guasto di Capodanno pare essersi finalmente risolto.
È stato diffuso il video di “Pieno di vita”, l’ultimo singolo di Jovanotti estratto dal suo disco Lorenzo 2015 CC. “Pieno di vita” era già uscita come singolo il 18 settembre. Lorenzo 2015 CC – che è un doppio disco – è il tredicesimo disco in studio di Jovanotti: per ora sono usciti come singoli quattro canzoni del disco, fra cui oltre “Pieno di vita” ci sono “Sabato”, Gli immortali” e “L’estate addosso”. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
“Pieno di vita”, il nuovo video di Jovanotti. La canzone è il quarto singolo di "Lorenzo 2015 CC", il suo tredicesimo disco uscito il 24 febbraio.
Apple ha appena annunciato un nuovo evento previsto per il prossimo 20 ottobre. L’annuncio, inviato ai principali siti di informazione online, è intitolato “Back to the Mac” e sembra dunque suggerire l’annuncio di qualcosa di nuovo legato ai computer di Apple e a Mac OS X, il sistema operativo che li anima. L’immagine che accompagna l’annuncio mostra una mela che nasconde la fotografia di un leone, cosa che suggerisce la presentazione di un nuovo sistema operativo. Quelli di Apple hanno del resto una predilezione per i grandi felini, l’attuale versione di Mac OS X si chiama Snow Leopard, mentre i due predecessori erano stati battezzati Leopard e Tiger.
Apple annuncia un nuovo evento per il 20 ottobre. La società dovrebbe presentare la nuova versione del sistema operativo Mac OS X, potrebbe chiamarsi Lion.
Il Festival di Cannes è iniziato oggi, mercoledì 11 maggio, e terminerà il 22 maggio. Sarà inaugurato dalla cerimonia d’apertura, condotta dall’attore francese Laurent Lafitte, e dalla proiezione di Café Society il nuovo film di Woody Allen, in anteprima mondiale. È l’unico film in programma per oggi ed è il terzo di Allen ad aver aperto il Festival, dopo Hollywood Ending nel 2002 e Midnight in Paris nel 2011. Café Society è ambientato negli anni Trenta e racconta la storia di un ragazzo ebreo che vive a New York e parte per Los Angeles, per provare a diventare un agente cinematografico; del cast fanno parte, tra gli altri, Jesse Eisenberg, Kristen Stewart e Blake Lively, che sono stati i protagonisti del photocall di questo pomeriggio, insieme a Justin Timberlake e Anna Kendrick, a Cannes per presentare il film di animazione Trolls, di cui sono doppiatori. Oltre ai protagonisti di Cafe Society, le prime foto del festival mostrano il presidente della giuria George Miller, cioè il regista di Mad Max: Fury Road, e gli altri membri: gli attori Donald Sutherland e Mads Mikkelsen, i registi László Nemes e Arnaud Desplechin e le attrici Valeria Golino, Kirsten Dunst, Vanessa Paradis.
Le foto del primo giorno a Cannes. Si inizia con un po' di facce note, e la proiezione di "Café Society", il film di Woody Allen con Jesse Eisenberg e Kristen Stewart.
La CGI – Computer Generated Imagery – è la tecnologia che permette di sfruttare la computer grafica per creare immagini digitali: esiste da diversi anni e nel cinema e nella televisione è sempre più utilizzata per creare effetti speciali di ogni tipo. La CGI è usata soprattutto in film di fantascienza, di avventura o di azione per realizzare scene diversamente impossibili da girare: per esempio quelle che ricreano mondi immaginari o quelle che mostrano animali ormai estinti. Senza che alcuni spettatori lo sappiano e senza che la maggior parte di loro se ne accorga, la tecnologia CGI è usata anche in altri tipi di film o serie tv. Il caso più recente e più discusso riguarda una lunga scena di nudo femminile mostrata nel decimo e ultimo episodio della quinta stagione di Game of Thrones, andato in onda lo scorso giugno. La scena di nudo mostra il personaggio di Cersei Lannister (interpretato dall’attrice Lena Headey) mentre affronta la “camminata della vergogna”: per espiare i suoi peccati deve passare completamente nuda attraverso una folla che la insulta, la spinge e le tira addosso sostanze e liquidi di vario tipo. Il corpo nudo più volte visibile nella scena di Game of Thrones non è però quello di Headey. È di una controfigura: Rebecca Van Cleave, scelta dopo un casting cui hanno partecipato più di mille attrici. La scena della “camminata della vergogna” è stata girata lo scorso ottobre a Dubrovnik, in Croazia: ci sono voluti due giorni di riprese e la stessa scena è stata girata due volte. Una volta con Headey, che con una sottoveste grigia si è concentrata sulle espressioni del volto, e una volta con Van Cleave, che ha camminato nuda in mezzo a centinaia di persone. La tecnologia CGI ha poi permesso di unire il volto di una con il corpo dell’altra.
I finti nudi di cinema e serie tv. Molti dei nudi che crediamo autentici sono in realtà “effetti speciali”: se ne è parlato recentemente dopo una discussa scena di Game of Thrones.
Da oggi, lunedì 15 giugno, l’app Immuni (qui è spiegato bene come funziona) è attiva in tutta Italia, dopo una settimana di sperimentazione che ha riguardato solo quattro regioni: Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia. L’applicazione per il tracciamento dei casi di contagio da coronavirus è scaricabile già dal primo giugno sia su telefoni con sistema operativo iOS che Android, ma non sugli smartphone Huawei più recenti, non compatibili con i servizi di Google a causa di un divieto deciso dall’amministrazione statunitense di Donald Trump. Bending Spoons, l’azienda milanese sviluppatrice dell’app, ha detto che si sta «adoperando per rendere anche questi smartphone compatibili con l’applicazione il prima possibile».
Immuni da oggi è attiva in tutta Italia.
Almeno un modello dei prossimi iPhone, che saranno presentati da Apple a fine settembre, potrebbe avere una telecamera a infrarossi per il riconoscimento facciale. La notizia è stata data da alcuni siti di tecnologia, dopo che diversi sviluppatori avevano trovato indizi della cosa analizzando il firmware di HomePod, la cassa per la musica presentata da Apple a inizio giugno, diffuso ieri da Apple, probabilmente per errore. Il firmware di HomePod, ha spiegato The Verge, è basato sullo stesso software usato per gli iPhone e in alcune righe di codice sono stati trovati riferimenti a una cosa chiamata BKFaceDetect, dove BK starebbe per Biometric Kit. Si tratterebbe di una telecamera a infrarossi in grado di riconoscere il volto del proprietario dell’iPhone e sbloccare il telefono automaticamente, anche in condizioni di scarsa luminosità. I can confirm reports that HomePod’s firmware reveals the existence of upcoming iPhone’s infra-red face unlock in BiometricKit and elsewhere pic.twitter.com/yLsgCx7OTZ
Forse il nuovo iPhone avrà una telecamera a infrarossi per il riconoscimento facciale.
Independence Day (quello con Will Smith) uscì nel 1996 e fu un grande successo: incassò più di 800 milioni di euro – era costato meno di un decimo – fu il film più visto dell’anno e, anche se alcuni critici non lo apprezzarono, lasciò il segno. Non a caso dopo Independence Day arrivarono diversi altri film simili, catastrofici e americanissimi come Armageddon e Deep Impact, alcuni dei quali diretti proprio da Roland Emmerich, il regista di Independence Day. Dopo vent’anni Emmerich ha diretto anche Independence Day: Rigenerazione, il sequel (senza Will Smith) di Independence Day, che in Italia è nei cinema da giovedì 8 settembre. Il primo Independence Day parlava degli alieni che attaccavano la Terra, distruggendone gran parte, e di un gruppo di persone – tra cui: uno scienziato, un pilota dell’esercito, un presidente degli Stati Uniti e un ex pilota, alcolizzato e rapito dagli alieni – che salvavano la Terra e cacciavano gli alieni. Il secondo Independence Day parla del ritorno di quegli alieni, circa 20 anni dopo, e di un gruppo di persone – alcune uguali, altre diverse – che provano a combatterli, sfruttando le tecnologie che in quei 20 anni la Terra ha sviluppato, nel periodo di pace e prosperità seguito all’attacco alieno del primo film.
Com’è il nuovo Independence Day? un disastro, dicono le recensioni: per qualcuno, l'atteso sequel del noto film di fantascienza del 1996 è addirittura «il film più brutto e noioso dell'estate».
Alla fine di marzo Davide Zanga, un imprenditore edile della Val Seriana, in provincia di Bergamo, ha finito di costruire una villa che ha richiesto una spesa di 50mila euro in rame. Due mesi e mezzo dopo, con le quotazioni di metà giugno, la stessa quantità di materiale gli costerebbe più di 70mila euro. «L’avessi saputo prima, mesi fa ne avrei comprati due tir», scherza. Zanga guida una delle imprese edili più vecchie della Bergamasca, ha una trentina di dipendenti, e nonostante decenni di esperienza è la prima volta che si trova ad affrontare un aumento dei prezzi così improvviso. Dice che non è mai costato così tanto ristrutturare o costruire una casa: nel giro di poche settimane ha visto crescere sensibilmente il costo del legno per i tetti, del rame, del materiale isolante e dei tondini di acciaio per il cemento armato. «Sono un imprenditore e può sembrare paradossale, ma sto consigliando ai miei clienti di aspettare qualche mese prima di iniziare i lavori, perché fare preventivi è diventato impossibile e senza certezze è difficile capire cosa succederà».
Ristrutturare una casa non è mai costato così tanto. L'aumento dei prezzi delle materie prime e il superbonus stanno provocando ritardi nei cantieri, mancate consegne e possibili bolle.
Zach Clayton ha 15 anni e, per come lo descrive Slate, “è la persona più famosa in un social network di cui non avete mai sentito parlare”. Il social network di cui non avete mai sentito parlare si chiama YouNow ed esiste dal 2011. È un misto tra YouTube e Periscope: una piattaforma per la trasmissione di video in diretta, ma con una forma più strutturata di Periscope; come su YouTube, anche su YouNow si creano fenomeni di popolarità piuttosto consistenti e remunerativi. Zach Clayton, ha raccontato Slate in un recente articolo, è un ragazzino statunitense di quelli che non-stanno-mai-zitti, che faceva fatica a scuola, aveva pochi amici ed era spesso troppo irruento quando giocava a football. Nell’estate del 2014 Zach Clayton ha aperto un account su YouNow e ha cominciato a trasmettere i suoi video: per la maggior parte mostrano lui stesso che parla. Il seguito dei suoi video, che spesso durano diverse ore, è cresciuto nel corso degli ultimi mesi, mentre cresceva anche il numero degli utenti di YouNow. All’inizio Clayton aveva poche decine di spettatori, ora il suo account ha 510.000 follower, ogni diretta molte migliaia di spettatori, lui ha un manager e gira gli Stati Uniti per incontrare i suoi molti fan.
Un social network di gran successo che non avete mai sentito nominare. A meno che non siate adolescenti o quasi, a giudicare dal contenuto: è una specie di incrocio tra Periscope e YouTube.
Il periodo di Natale è uno dei più redditizi per i film al cinema: fa freddo, la gente ha più tempo per uscire ma spesso poca voglia di fare altro. È anche un buon momento per le case cinematografiche per fare uscire quei film che puntano a vincere qualche Oscar, visto che la cerimonia si tiene a febbraio. Spesso quindi i film più attesi e importanti dell’anno escono tra la seconda metà di dicembre e la prima di gennaio. Quest’anno il film più importante uscito sotto Natale (ma probabilmente il più importante dell’anno) è Star Wars: Il Risveglio della Forza, il settimo capitolo della famosa saga di fantascienza. Il film è uscito il 16 dicembre in Italia e il 18 negli Stati Uniti e nella maggior parte degli altri paesi del mondo, e ha già guadagnato quasi un miliardo di euro in tutto il mondo (fino a domenica 27 dicembre aveva incassato 993 milioni, di cui metà negli Stati Uniti e metà all’estero). È il secondo film con gli incassi più alti dell’anno negli Stati Uniti (dopo Jurassic World) e il 15esimo di tutti i tempi, ma è molto probabile che salirà ulteriormente in classifica.
Gli incassi dei film di Natale nei cinema italiani. Star Wars rimane in testa, ma stanno andando molto bene anche due “cinepanettoni” e Spielberg.
Sono ormai alcuni anni che si parla del progetto di riapertura di un tratto dell’originario percorso dei Navigli nella città di Milano, della sua fattibilità, dei suoi costi e anche delle sue problematiche. Il progetto vorrebbe riportare al suo originario tracciato il sistema di navigazione fluviale interno alla città, che Milano ha utilizzato per quasi quattrocento anni, dal Quindicesimo al Diciannovesimo secolo, per il trasporto di merci e persone.
Cosa ne è stato del progetto di riapertura dei Navigli? si è un po' arenato, anche se piace molto al sindaco, soprattutto perché mancano i soldi per finanziarlo.