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L’attrice francese Danielle Darrieux è morta nella sua casa di Bois-le-Roi, nel nord della Francia. Aveva 100 anni e nella sua carriera cinematografica aveva recitato in circa 140 film: per questo era stata soprannominata la «grande dame» del cinema francese. Famosa soprattutto per i ruoli comici, aveva fatto parte del cast di un film per la prima volta nel 1931, a 14 anni: era Alle porte del gran mondo di Wilhelm Thiele. Tra i suoi film più noti ci sono I gioielli di Madame de… (1953) di Max Ophüls e Operazione Cicero (1952) di Joseph L. Mankiewicz. Durante la sua carriera ha lavorato anche a Hollywood e a Broadway e ha continuato a lavorare fino agli anni Duemila, dopo una lunga pausa negli anni Novanta. Uno degli ultimi film a cui lavorò è il cartone animato Persepolis (2007), tratto dall’omonimo fumetto di Marjane Satrapi: nella versione originale del film la voce della nonna della protagonista è quella di Darrieux. Recitò anche in 8 donne e un mistero (2002) di François Ozon. | È morta l’attrice francese Danielle Darrieux, aveva 100 anni. |
Per tutto il mese di luglio la collana gli Adelphi – che dal 1989 pubblica libri tascabili ed economici – è scontata del 20 per cento. Abbiamo messo insieme un po’ di consigli tra quel che di meglio offre la collana, tra saggi, gialli, bestseller e romanzi sperimentali: grazie ai prezzi contenuti, è una buona occasione per farne scorta in vista delle vacanze o di comprare finalmente quel classico che continuate a rimandare. Se non vi bastano e avete voglia di un libro Adelphi – scontato o meno – potete lasciarvi ispirare dai dieci più venduti di sempre dalla casa editrice; dai 9 selezionati dal Post usciti nella Collana dei casi, la più giornalistica di tutte; e da una selezione di grandi classici. Qui invece trovate i libri per l’estate consigliati dalla redazione del Post. | I libri della collana “gli Adelphi” sono scontati del 20 per cento. Qualche consiglio tascabile ed economico per chi vuole approfittarne, da Oliver Sacks ai racconti di Gadda fino a un capolavoro contemporaneo come "Limonov". |
Il piccolo robot si muove in avanti, segue la traiettoria di una curva e poi si ferma. Nulla di strano, o quasi: il piccolo automa in questione è fatto col DNA, è centomila volte più piccolo del diametro di un capello umano e si sposta di appena 100 nanometri (un nanometro è un milionesimo di millimetro). I nuovi robot creati con pezzi di codice genetico potrebbero presto cambiare la medicina, offrendo terapie mirate e più efficaci per trattare molte malattie, raccontano sul Wall Street Journal. Per la prima volta, i robot microscopici realizzati con le molecole di DNA possono camminare, seguire le istruzioni e lavorare insieme per assemblare piccoli prodotti in una sorta di catena di montaggio su scala atomica, imitando il meccanismo di vita delle cellule. | Robot al DNA contro i malanni. La nuova frontiera della robotica è legata al codice genetico per creare minuscoli automi per curarci. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 122 nuovi casi di contagio da coronavirus e 18 morti, i numeri più bassi da quando abbiamo cominciato a contarli, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile. I casi totali sono saliti a 238.833. Le persone attualmente ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono 115, 12 in meno rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 1.159, per un totale di 184.585. Le persone che sono state sottoposte a tampone fino ad oggi sono 3.081.127, 23.225 in più di ieri. In Lombardia sono stati registrati 62 nuovi casi di contagio, per un totale di più di 93mila. I dati lombardi continuano a essere di gran lunga i peggiori in Italia: 26 casi riguardano la provincia di Milano (15 nel comune) e 6 quella di Brescia e 6 quella di Bergamo. Le altre regioni con il maggior incremento del numero dei casi confermati sono Emilia-Romagna (17), la Campania (10) e il Lazio (8). In sette regioni – Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Molise – oltre che nella provincia autonoma di Bolzano non sono stati registrati nuovi casi di contagio. | Le notizie di martedì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 122 nuovi contagi e 18 morti. Si tratta dei numeri più bassi da quando abbiamo iniziato a contarli. |
Dal settembre 2013 Francesca Amfitheatrof è la prima direttrice creativa donna del celebre marchio di gioielli americano Tiffany & Company; da allora, come spiega Bethan Holt in un articolo sul Telegraph, si è impegnata a rilanciarne lo stile a partire dalla sua tradizione. Tiffany & Co è una delle marche di gioielli più famose al mondo, soprattutto grazie al film Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn che ha trasformato il suo negozio sulla Fifth Avenue e New York, che compare nella scena iniziale del film, in una meta turistica. I ciondoli a forma di cuore, spesso accompagnati da una piccola chiave, e il colore “azzurro Tiffany” usato per le scatole e le borse del negozio sono associati in tutto il mondo al suo successo. TIffany & Co. ha oltre 300 punti vendita in tutto il mondo e l’ultimo fatturato (chiuso a gennaio 2015) è stato di quasi 4 miliardi di euro. | La nuova Tiffany di Francesca Amfitheatrof. In due anni da direttrice creativa ha lanciato una linea innovativa di gioielli e un'altra ispirata alla tradizione e al celebre cuore disegnato da Elsa Peretti. |
Ethan Miller, fotografo dell’agenzia internazionale Getty Images, ha realizzato un servizio fotografico del grande impianto solare di Ivanpah (California), la più grande centrale termica a concentrazione solare del mondo, inaugurata a febbraio e di cui parlammo sul Post qui. Le nuove foto, più recenti di quelle pubblicate il mese scorso, mostrano efficacemente le principali caratteristiche dell’enorme centrale, che occupa quasi 14 chilometri quadrati. Il progetto è stato realizzato dalla società energetica BrightSource e da quella di costruzioni Bechtel. Tra gli investitori c’è anche Google, che ha messo una quota di quasi 170 milioni di dollari. La costruzione dell’intero impianto è costata 2,2 miliardi di dollari. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La più grande centrale solare del mondo, dall’alto. Le nuove foto di Getty mostrano come è fatto l'impianto di Ivanpah, nel deserto del Mojave, costato 2,2 miliardi di dollari. |
I due giornalisti del settimanale l’Espresso autori dell’articolo in cui viene riportata una presunta intercettazione tra il presidente della Sicilia Rosario Crocetta e il suo medico Matteo Tutino, e in cui viene nominata Lucia Borsellino, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Palermo. Si tratta di Piero Messina e Maurizio Zoppi: entrambi hanno ricevuto un avviso di garanzia in cui si ipotizza il reato di diffusione di notizie false. Per Messina c’è anche la contestazione più grave, quella di calunnia: secondo l’ANSA, per aver indicato come fonte della notizia un investigatore che avrebbe però smentito. Messina fino a tre anni fa lavorava nell’ufficio stampa della regione Sicilia: fu licenziato proprio da Crocetta. Convocati dai pubblici ministeri, in presenza del loro avvocato Fabio Bognanni, i due giornalisti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Entrambi inoltre dovranno rendere conto all’Ordine dei giornalisti della Sicilia che ha detto di averli convocati per avere dei chiarimenti. La Procura di Palermo che ha iscritto nel registro degli indagati gli autori dell’articolo è la stessa Procura che ha più volte smentito l’esistenza della telefonata. La storia è cominciata giovedì 16 luglio, quando l’Espresso aveva pubblicato l’anticipazione di un articolo in cui veniva riportata tra virgolette una frase che, secondo l’Espresso, era contenuta in un’intercettazione tra Matteo Tutino e Rosario Crocetta. Nell’intercettazione, Tutino dice che Lucia Borsellino «va fermata, fatta fuori. Come suo padre». Nell’articolo si dice anche, facendo riferimento a Crocetta: «Non si indigna, non replica: nessuna reazione di fronte a quel commento macabro nei confronti dell’assessore della sua giunta, scelto come simbolo di legalità in un settore da sempre culla di interessi mafiosi». E si dice infine che «gli stralci di queste intercettazioni sono confermate dai magistrati e dagli investigatori che lavorano all’inchiesta». | I due giornalisti dell’Espresso sono indagati per il caso Crocetta. Gli autori dell’articolo sulla presunta intercettazione su Lucia Borsellino sono indagati per notizie false: uno di loro anche per calunnia. |
Poco dopo le 14 del 13 luglio è stato registrato un terremoto di magnitudo 3.7 in Friuli, con epicentro a 7 km dal comune di Forni di Sotto, nella ex provincia di Udine. Al momento non ci sono notizie di danni a persone o edifici. [DATI #RIVISTI] #terremoto ML 3.7 ore 14:06 IT del 13-07-2020 a 7 km SW Forni di Sotto (UD) Prof=9Km #INGV_24825601 https://t.co/9TEeRDvnmt | C’è stato un terremoto di magnitudo 3.7 in Friuli. |
Domenica le prime 9.750 dosi del vaccino sviluppato da Pfizer-BioNTech saranno somministrate ad altrettante persone tra medici, infermieri e operatori sanitari, scelti per prendere parte a quella che il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus ha definito una giornata “simbolica” di vaccinazioni, in contemporanea con altri paesi europei. La settimana successiva, cioè da lunedì 28, Pfizer ha detto che consegnerà altre 470mila dosi del vaccino, con cui inizierà la campagna di vaccinazione vera e propria. Quello di Pfizer-BioNTech è il primo dei vaccini per il coronavirus approvato dalla Commissione Europea, a cui si prevede se ne aggiungeranno altri nelle prossime settimane, a partire da quello di Moderna la cui somministrazione è già cominciata negli Stati Uniti, e sul quale le autorità europee prenderanno una decisione a inizio gennaio. Il vaccino Pfizer-BioNTech ha bisogno di una conservazione a temperature molto basse, fino a -70 °C, e verrà quindi trasportato e conservato in appositi freezer (chiamati talvolta cryo box) di cui si stanno dotando le varie regioni. | Come comincerà la vaccinazione in Italia. Dopo le prime somministrazioni “simboliche” di domenica la campagna vaccinale coinvolgerà una prima fascia di 470mila persone. |
Netflix – la famosa società statunitense che offre film e serie tv in streaming online on demand, e che presto arriverà in Italia – ha annunciato che avvierà una nuova una politica di congedo parentale per le sue e i suoi dipendenti dopo la nascita o l’adozione di un figlio: è previsto che le neo mamme e i neo papà possano usufruire di un permesso illimitato per il primo anno di vita del bambino, che per quello stesso periodo ricevano dunque il loro normale stipendio, che possano decidere di tornare al lavoro part-time o a tempo pieno e che possano anche rientrare e prendere un congedo successivo, se necessario. Si tratta di una novità molto importante, dato che negli Stati Uniti il congedo parentale – regolato dal Family and Medical Leave Act del 1993 – prevede il diritto ai permessi di maternità e paternità solo per le aziende di una certa dimensione e per un periodo massimo di 12 settimane. Tawni Cranz, uno dei dirigenti di Netflix (società che più volte ha attribuito parte del suo successo al fatto di trattare i propri dipendenti “come degli adulti”), ha spiegato in un post che questi cambiamenti permetteranno ai dipendenti «di essere sostenuti durante i cambiamenti della loro vita» e che daranno loro la possibilità di tornare al lavoro in modo più efficiente. «Vogliamo che i nostri dipendenti abbiano la possibilità e la libertà di provvedere ai bisogni delle loro famiglie senza preoccuparsi del lavoro o dei soldi. I genitori possono tornare per un part-time, per un full-time, o andarsene quando ne hanno bisogno. Noi continueremo a pagarli normalmente». | Gli innovativi congedi parentali di Netflix. Un permesso illimitato per il primo anno di vita dei figli, sia per le madri che per i padri, con lo stipendio pieno, e prorogabile. |
Domenica 26 maggio si vota a Pescara per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale. Le elezioni si tengono poco tempo dopo quelle regionali vinte a febbraio dal candidato del centrodestra Marco Marsilio con il 48 per cento dei voti, ai danni del centrosinistra, che aveva ottenuto il 31 per cento, perdendo il governo dell’Abruzzo. La sconfitta del centrosinistra alle elezioni regionali – pur con un risultato dignitosissimo di questi tempi per il candidato Giovanni Legnini – si era aggiunta alle freddezze del Partito Democratico pescarese nei confronti della ricandidatura del sindaco uscente, Marco Alessandrini, che era stato eletto nel 2014: Alessandrini ha amministrato la città riscuotendo una dose “normale” di critiche e consensi per un sindaco (nei fatti con qualche guaio superato e qualche successo palese), ma la sua autonomia dal partito e i tempi difficili per candidati ritenuti poco sovversivi avevano da tempo disamorato il PD sull’idea di ricandidarlo, e lui – che non aveva costruito grandi aggregazioni intorno a sé per capitalizzare il suo ruolo – si era ufficialmente fatto da parte lo scorso marzo. | Guida alle elezioni comunali di Pescara. Il candidato del centrodestra sembra il favorito, mentre il centrosinistra ha deciso di non ricandidare il sindaco uscente e di puntare sull'ex assessore regionale Marinella Sclocco. |
La compagnia aerea irlandese Ryanair potrebbe tagliare circa 900 posti di lavoro, tra piloti e personale di bordo, scrive Bloomberg. L’annuncio è stato fatto dal CEO dell’azienda Michael O’Leary, in un video che Bloomberg dice di aver visto. Nel video viene spiegato che la compagnia aerea ha rivisto al ribasso le sue stime di crescita e che – anche per via di Brexit e a causa dell’impossibilità di usare i Boeing 737 Max – avrà quindi bisogno di meno personale del previsto. Sempre Bloomberg spiega che è previsto il licenziamento di circa 500 piloti e di circa 400 membri di equipaggio e che, in aggiunta, la prossima estate l’azienda non farà 600 assunzioni già previste. O’Leary, che ha deciso di dimezzarsi lo stipendio, ha detto che maggiori dettagli saranno comunicati a luglio. Al momento Ryanair ha più di 16mila dipendenti, 5mila dei quali sono piloti. | Ryanair potrebbe tagliare più di 900 posti di lavoro, ha detto il suo amministratore delegato. |
La giornalista Grazia Longo è stata all’isola del Giglio e fa oggi sulla Stampa un punto della situazione, a sette mesi dal naufragio della nave da crociera. I lavori sul relitto proseguono ed è iniziata la complessa opera di rimozione della parte di scoglio rimasta incagliata nello scafo della Costa Concordia, come mostrano le foto. Comodini, sedie, coperte, ma anche valigie, stivali, scarpe, qualche libro miracolosamente asciutto. | Costa Concordia, l’estate al Giglio. La Stampa racconta la situazione sull'isola, le vacanze davanti al relitto, le multe ai sub che tentano di avvicinarsi, gli oggetti depositati in un magazzino. |
Calpestando i marciapiedi coperti di neve, i miei piedi facevano un leggero suono croccante. Un vento freddo abbassava la temperatura a -26°, facendomi stringere nelle spalle. Ma sollevando lo sguardo, i miei occhi erano attratti dalle case di Frank Lloyd Wright, il maestro dell’architettura moderna. A Oak Park, un sobborgo nella zona settentrionale di Chicago, più di venti case disegnate da Wright sono a distanza di una passeggiata. Il numero arriva a trentadue se si aggiungono i quartieri vicini. La maggior parte di queste case sono residenze private. | Le case di Wright a Oak Park. Una passeggiata al freddo nel sobborgo di Chicago dove cominciò la carriera del più grande architetto americano di sempre. |
L’Autorità di regolazione dei trasporti il 12 maggio ha stabilito alcune misure per garantire i diritti dei pendolari che viaggiano sui treni ad alta velocità. Trenitalia e Ntv (la società che gestisce i treni Italo) sono tenute ad applicare il nuovo regolamento dal primo gennaio 2017. Il regolamento prevede che agli utenti siano fornite maggiori informazioni su posti, prezzi e prenotazioni, che sia assicurata una maggiore flessibilità nell’uso degli abbonamenti e che siano garantiti i rimborsi in caso di ritardi o soppressioni. Rimane in vigore l’obbligo di prenotare in anticipo, ma con alcune agevolazioni per i viaggiatori. Si tratta di un salto di qualità non solo operativo ma culturale: anche sui treni veloci chi paga un abbonamento vanta una serie di diritti, finalmente riconosciuti ed esigibili, oltre che essere tenuto a rispettare dei doveri. | I pendolari che viaggiano su treni ad alta velocità avranno diritto al rimborso. Finora non era così, ma dal primo gennaio 2017 entrerà in vigore un nuovo regolamento deciso dall'Autorità per i Trasporti. |
In difesa dei vituperati piccioni, colpevoli solo di essere tanti e di voler stare nei posti dove vogliamo stare noi, una bella foto di piccioni che si tengono al fresco in Colombia; e poi cigni intrecciati e cuccioli di bestioni, e altre meraviglie da chiamare i bambini per guardarle insieme, nelle foto di animali più belle della settimana. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Fotogenia imprevista dei piccioni, antilopi nel deserto e altre meraviglie di foto di animali scattate questa settimana. |
Su Repubblica di ieri il giornalista economico ed editorialista Ferdinando Giugliano ha scritto dell’intenzione del governo di mettere l’occupazione giovanile al centro della prossima legge finanziaria. Giugliano spiega che nonostante le buone intenzioni del governo, i giovani continueranno a ricevere un trattamento di sfavore e a contare molto poco: banalmente, perché gli anziani sono in netta maggioranza nel paese – e continueranno ad esserlo – e perché in questi anni sono riusciti a mantenere molti dei loro privilegi grazie alla protezione di sindacati e partiti. Oggi la più grande divisione nella distribuzione della ricchezza nel paese è quella tra giovani e vecchi, ed è un divario che si è allargato moltissimo negli anni della crisi. Leggi anche: I sindacati in mano a chi non lavora | L’Italia rimarrà un paese per anziani. È naturale, spiega Ferdinando Giugliano su Repubblica: i giovani sono sempre di meno e di conseguenza vengono trascurati da partiti e sindacati. |
Mercoledì mattina c’è stata una sparatoria nella sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, a Parigi: sono morte almeno 12 persone, gli attentatori non sono stati catturati. La sede del settimanale era già stata attaccata con alcune bombe molotov alla fine del 2011 (in quell’occasione era stato attaccato anche il sito del settimanale): Charlie Hebdo è un settimanale noto per le sue copertine, vignette e articoli solitamente molto provocatori. Charlie Hebdo costa 3 euro ed esce in tutta la Francia. Da anni è considerato vicino alla sinistra radicale e libertaria: le vignette pubblicate sulla rivista prendono spesso di mira la religione (anche cattolica: una volta pubblicarono una vignetta raffigurante il Papa con in mano un preservativo), la polizia e la destra francese. Il New York Times, in un articolo pubblicato nel 2011, lo aveva definito «adorato da molti, insultato da alcuni, ritenuto offensivo praticamente da tutti». BBC ha spiegato che Charlie Hebdo è l’ultima delle riviste di una tradizione «che unisce la militanza di estrema sinistra a una scurrilità provocatoria che spesso sconfina nell’oscenità», nata nel Settecento in opposizione alla famiglia reale francese. | Cos’è Charlie Hebdo. Storia e copertine della rivista francese attaccata a Parigi, «che unisce la militanza di estrema sinistra a una scurrilità provocatoria che spesso sconfina nell'oscenità». |
Il commento di Federico Geremicca alle elezioni amministrative, sulla Stampa, sottolinea la solidità del Partito Democratico nel fragile scenario politico italiano. Un cumulo di macerie politiche. E in mezzo ai rottami di partiti che non ci sono più (il Pdl), di movimenti messi in ginocchio dai loro stessi errori (la Lega) e di esperimenti rivelatisi nelle urne espedienti mediatici o poco più (il Terzo polo) solo il Pd sembra reggere l’urto dell’esasperazione popolare. Il Pd si conferma – e adesso di gran lunga – il primo partito del Paese. Non che il voto non abbia riservato amarezze anche ai democratici di Pier Luigi Bersani, com’era prevedibile: ma a fronte della polmonite che ha colpito gli altri, quel che turba il Pd può esser per ora considerato un semplice seppur fastidioso raffreddore. E nulla più. Le vicende di Palermo e Genova, certo, non sono esaltanti. Nel capoluogo siciliano il candidato Pd vincitore delle primarie va sì al ballottaggio, ma è più che doppiato dall’inossidabile Leoluca Orlando: comunque la si pensi, un leader vero, passato indenne attraverso cambi Repubblica (sindaco nella Prima e salvo terremoti anche nella Seconda) e cambi di partito; e a Genova, ferita ancora sanguinante, i democratici devono assistere al trionfo di Marco Doria, l’uomo che ha sconfitto alle primarie le due candidate del Pd. Qualche altra delusione, certo, è arrivata qua e là: ma nulla di paragonabile alla vera e propria messa in liquidazione che ha ridotto il Pdl a forza minore e la Lega – salvo Verona – ad un esercito in rotta anche al Nord e nelle sue troppo enfatizzate valli. | Il PD, l’unico grande partito strutturato. Lo scrive Federico Geremicca sulla Stampa, analizzando quello che è successo ieri e quello che può succedere. |
Per la notte di Capodanno tutte le principali città italiane organizzano concerti o eventi di altro tipo: tanti sono gratuiti, nelle piazze. Se siete tra quelli che non andranno in affascinanti mete lontane o in confortanti case di volenterosi amici che poi passeranno il primo giorno del 2018 a lavare piatti e pavimenti, magari questo elenco vi fa comodo. Prima ci sono le città principali, poi le altre. Se ci tenete tantissimo a quello che fa la vostra, e se la vostra non è qui, meno male che esiste la sezione per i commenti. | I concerti della notte di Capodanno in giro per l’Italia. Ma anche i non concerti a Milano, Roma, Torino, Napoli e Bologna, per organizzarsi per tempo e avere un sempre utile piano B. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 230 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 243.736. I morti totali registrati sono 35.017, 20 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 53 (ieri erano 57) e quelle in altri reparti sono 750 (ieri erano 797); le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 28.089, per un totale di più di 3,6 milioni. In Lombardia sono stati registrati 80 nuovi casi di contagio per un totale di più di 95mila casi, e i dati lombardi continuano comunque a essere i peggiori in Italia: le altre regioni con il maggior incremento del numero di casi confermati oggi sono Emilia-Romagna (46), Veneto (29), Sicilia (17) e Toscana (12). Ci sono quattro regioni senza nemmeno un nuovo caso: Valle d’Aosta, Molise, Basilicata e Umbria, oltre alla provincia autonoma di Trento. | Le notizie di giovedì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 230 nuovi casi di contagio e 20 morti. I ricoverati nei reparti di terapia intensiva scendono a 53. |
Dal primo febbraio la galleria Stour Space di Londra ospita la mostra Another Time Another Place, che espone più di sessanta foto che il fotografo Neil Martinson ha scattato negli anni Settanta e Ottanta ad Hackney, il quartiere della zona est di Londra – molto popolare anche tra gli italiani in città – nel quale è nato e cresciuto. Martinson era un ragazzino quando ha iniziato a fotografare quello che vedeva intorno a sé, documentando l’attività del quartiere, nelle strade come nei negozi che un tempo caratterizzavano la zona per la sua attività di produzione manuale. Martinson ha scelto di titolare la mostra Another Time Another Place proprio per sottolineare quanto il quartiere sia cambiato nel tempo, perdendo la sua natura artigianale. Un libro con una selezione delle foto esposte è stato pubblicato dalla casa editrice Café Royal Books e la mostra si potrà visitare fino al 23 febbraio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Un pezzo di Londra che non c’è più. Le foto che Neil Martinson scattò nel quartiere di Hackney, mostrando com'era negli anni Settanta e Ottanta. |
“Vanishing Point”, il nono episodio della seconda stagione di Westworld, è disponibile in versione originale su Sky Atlantic, dove si potrà vedere in italiano dal 25 giugno. È il penultimo episodio: pone le basi per “The Passenger”, l’episodio conclusivo che durerà un’ora e mezza, e nel farlo fa alcune importanti rivelazioni e, al solito, fa sì che si insinuino decine di dubbi nelle teste degli spettatori. È stato diretto da Stephen William, che era già stato regista dell’ottavo e del nono episodio della prima stagione e che ha diretto anche 26 episodi di Lost. Ne stiamo per parlare, se ancora non l’avete visto e volete evitare i tanti SPOILER che ci saranno. When you remember #Westworld finishes next weekend. @benbarnes pic.twitter.com/QfNPqu9O85 | 11 cose sul nono episodio di “Westworld”. Il penultimo, prima del decimo episodio di un'ora e mezza (e tra due giorni esce anche il gioco per smartphone). |
Si ritorna a parlare dello scandalo sugli appalti, della cosiddetta “cricca” – Anemone, Balducci e co. – e dei loro favori a politici e personaggi influenti. Oggi sul Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini racconta di quanto venuto fuori dagli ultimi interrogatori all’architetto Angelo Zampolini. Zampolini è la persona che si occupò concretamente di acquistare la casa dell’ex ministro Scajola e di diversi altri personaggi contenuti nella lista Anemone, e da qualche settimana sta collaborando con gli investigatori raccontando la propria versione dei fatti. La prima rivelazione sarebbe in realtà una conferma: la casa di via Giulia di Guido Bertolaso sarebbe stata pagata da Anemone. | Anemone, il ritorno. Si torna a parlare della "cricca" e di Anemone. Il Corriere della Sera ricostruisce gli interrogatori dell'architetto Zampolini: "La casa di Bertolaso l'abbiamo pagata noi". |
Lunedì 13 marzo è morto a 80 anni Tommy LiPuma, un grande produttore discografico americano che a partire dagli anni Sessanta lavorò con alcuni dei più importanti artisti jazz e pop di sempre, producendo dischi che hanno venduto oltre 75 milioni di copie e vincendo cinque premi Grammy. LiPuma è morto dopo una breve malattia, a New York. Quando era in vita, lavorò – supervisionando la realizzazione dei loro dischi, e collaborando alla scrittura delle loro canzoni – con gente come George Benson, Diana Krall, Paul McCartney, Natalie Cole, Barbra Streisand, Queen Latifah, Al Jarreau e Miles Davis. LiPuma era conosciuto per le sue grandi doti nello scoprire i talenti più nascosti degli artisti, e gli è riconosciuto un ruolo importante nel rinnovamento del pop americano negli anni Sessanta, quando lavorò per alcune etichette che cercarono di orientare le proprie attività più sulla qualità della musica che sulle sue immediate prospettive commerciali. LiPuma nacque nel 1936 a Cleveland, da una famiglia di immigrati italiani, e crebbe in condizioni piuttosto povere. Lasciò presto la scuola, e si mise a lavorare come barbiere per volere del padre. Lui odiava il mestiere, e presto accettò un lavoro come magazziniere e addetto alle pulizie in una fabbrica di dischi, per 50 dollari a settimana. Da ragazzo si era ammalato di un’infezione alle ossa, e aveva passato molto tempo a letto, ascoltando costantemente musica da una radio portatile. Si era quindi appassionato in particolare al blues e al jazz, e aveva imparato a suonare il sassofono. Dopo un po’ di tempo passato a lavorare nella fabbrica di dischi e a suonare nei locali la sera, nel 1962 si trasferì a Los Angeles, dove trovò lavoro alla Liberty Records, l’etichetta che allora produceva tra gli altri i cantanti Bobby Vee e Del Shannon. Quando ebbe la possibilità di produrre un disco per conto proprio, chiamò all’etichetta gli O’Jays, un gruppo di R&B dell’Ohio, dove era cresciuto. | Tommy LiPuma, grande produttore discografico. È morto a 80 anni uno che è stato dietro a un sacco di dischi jazz di successo, dagli anni Sessanta in poi. |
Nelle foto di animali più belle di questa settimana ce ne sono vari a mezz’aria: un fagiano di monte intanto a corteggiare una fagiana di monte, una cagnetta impegnata in una competizione sportiva e un mucchio di larve di falena intrappolate in una rete. Tra gli altri ci sono anche un animale piccolo piccolo che viene misurato, uno che scala la gamba di un uomo, tre che si mettono in posa e uno che afferra della frutta col naso, perché può farlo. E poi una mucca che ora vive in una pensione, dopo essersi guadagnata la libertà fuggendo da un carro bestiame. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Una tartaruga piccola piccola, un giaguaro affettuoso e due pipistrelli perplessi, fra le foto di animali migliori della settimana. |
Nel pomeriggio e nella serata di martedì 15 ottobre ci sono stati diversi scontri tra gruppi di manifestanti e agenti di polizia ad Albano, in provincia di Roma, dove era stato organizzato il funerale dell’ex ufficiale nazista Erich Priebke – morto a 100 anni venerdì scorso – dopo giorni di polemiche sul luogo più opportuno per celebrarlo. Alla notizia che il funerale si sarebbe tenuto ad Albano, presso l’Istituto San Pio X dei padri scismatici Lefebvriani, il sindaco della città ha reagito emettendo un’ordinanza che vietava il passaggio del carro funebre sul suolo comunale. Il prefetto di Roma ha annullato l’ordinanza, consentendo l’arrivo del corpo di Priebke, conservato per motivi di sicurezza fino a ieri nelle camere mortuarie del Policlinico Gemelli di Roma. All’arrivo del carro funebre ad Albano, decine di persone hanno urlato slogan e mostrato striscioni contro l’ex componente delle SS, condannato per la strage delle Fosse Ardeatine nella Seconda guerra mondiale, e hanno dato calci e pugni al mezzo che trasportava la bara. A fatica il carro ha raggiunto la cappella all’interno dell’Istituto San Pio X, ma da quanto hanno appreso le agenzie di stampa, la cerimonia non sarebbe stata completata in seguito alla decisione del prete officiante di sospenderla, pare perché era stato vietato l’ingresso in chiesa ad alcuni appartenenti a gruppi di estrema destra. | Gli scontri al funerale di Priebke. Le immagini delle contestazioni che hanno impedito si completasse la cerimonia ad Albano Laziale. |
È uscito in libreria (online lo trovate qui) il primo numero di The Passenger, il nuovo progetto editoriale di Iperborea, la casa editrice dedicata alla letteratura nordica. Si tratta di un libro-magazine, un formato poco frequente in Italia ma di successo all’estero – come XXI in Francia, Granta in Regno Unito o McSweeney’s negli Stati Uniti – che unisce il formato libro alla periodicità e ai contenuti editoriali di una rivista. The Passenger compone l’immagine di un paese e dei suoi abitanti con articoli lunghi, inchieste, reportage letterari e saggi narrativi accompagnati da fotografie, infografiche, cartine e consigli di libri e film. Per ogni numero viene anche commissionato un servizio fotografico originale a un fotografo inviato sul posto, scelto con la collaborazione dell’agenzia fotografica Prospekt. I circa 10-12 testi lunghi – redatti da scrittori, giornalisti, saggisti, studiosi locali e internazionali – sono inediti o tradotti da riviste, saggi, inchieste, antologie; sono selezionati con l’aiuto di traduttori, editori, lettori e consulenti editoriali esperti del paese. Il formato è più grande di quello dei libri di Iperborea: si tratta di una brossura rilegata di 16×24 centimetri e carta pregiata; la grafica è stata disegnata dallo studio milanese TomoTomo, compreso il logo del corvo stilizzato che ricorda Huginn e Muninn, i due corvi della mitologia nordica associati al dio Odino, che ogni giorno viaggiano per il mondo per poi riferirgli quel che è successo nella sera. | Un po’ di pagine da Passenger, la nuova rivista di Iperborea. È un libro-rivista che racconta un paese con articoli, racconti, saggi e fotografie: il primo numero è dedicato all'Islanda. |
Il regista spagnolo Pedro Almodóvar sarà premiato con il Leone d’Oro alla carriera durante la prossima Mostra del cinema di Venezia, che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre. La decisione è stata annunciata oggi, dopo che il Cda della Biennale di Venezia aveva approvato la proposta fatta dal direttore della Mostra, Alberto Barbera. #PedroAlmodóvar è il #LeonedOro alla carriera della #BiennaleCinema2019! Il grande regista spagnolo riceverà il premio nel corso della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica #Venezia76 (28.08 – 7.09) leggi di più → https://t.co/ACWUc6kayH | Il regista Pedro Almodóvar sarà premiato con il Leone d’Oro alla carriera. |
GLOW è una nuova serie di Netflix, online dal 23 giugno. È fatta da 10 episodi di circa mezz’ora – la si finisce in una settimana o in un sabato pomeriggio – e la storia che racconta è vagamente ispirata a quella delle Gorgeous Ladies of Wrestling (“le favolose donne del wrestling”): un gruppo di atlete che misero in piedi una versione al femminile del wrestling, quella cosa a metà tra sport e intrattenimento in cui si fa finta di darsele di santa ragione. GLOW sta piacendo molto: per come parla delle donne protagoniste, perché è ambientata negli anni Ottanta e suscita un conseguente effetto-nostalgia, perché è leggera e divertente pur parlando di cose serie. Il vero GLOW fu un programma tv che andò in onda a fine anni Ottanta e che è di recente stato raccontato nel documentario GLOW: The Story of The Gorgeous Ladies of Wrestling. Liz Flahive e Carly Mensch – le ideatrici del GLOW di Netflix – l’hanno visto e hanno chiamato Jenji Kohan, l’ideatrice di Orange is the New Black, per proporle di collaborare. Lei ha accettato ed è diventata produttrice esecutiva della serie, che è ambientata nel 1985 a Los Angeles e racconta la storia di 13 donne che si mettono a fare wrestling, senza che all’inizio molte di loro sappiano cosa sia, il wrestling. | Cosa sta piacendo di “GLOW”, la nuova serie di Netflix. La storia (donne che si mettono a fare wrestling), l'ambientazione anni Ottanta, e il fatto che sia scritta bene e recitata benissimo. |
Il senatore Luigi Di Marzio ha annunciato di aver lasciato il Movimento 5 Stelle e di aver aderito al Gruppo Misto del Senato. Di Marzio, che è stato eletto nel 2018 nel collegio uninominale di Campobasso, era tra i parlamentari del M5S in ritardo con la restituzione di una parte delle indennità percepite (il regolamento del movimento prevede che ogni parlamentare restituisca un minimo di 2mila euro al mese da investire in progetti e donazioni, oltre a 300 euro da destinare invece allo sviluppo della piattaforma Rousseau). Nel dare l’annuncio del suo abbandono, riporta ANSA, Di Marzio ha detto: «Di fronte ad un’epurazione di fatto della quale non posso non prendere atto, ancorché con il rammarico di separarmi da colleghi integerrimi, per fugare qualsiasi dubbio formalizzo in questa sede la decisione di aderire al Gruppo Misto». La decisione di Di Marzio era stata anticipata stamattina da Repubblica, che aveva scritto che un altro senatore, Lello Ciampolillo, dovrebbe a breve essere espulso a causa delle mancate restituzioni. | Il senatore Luigi Di Marzio ha lasciato il Movimento 5 Stelle. |
Negli ultimi anni in Europa sono aumentati gli investimenti della Cina in settori cosiddetti strategici: per esempio in Portogallo, dove secondo il sito di news Euractiv alcune società controllate dal governo di Pechino stanno cercando di ottenere il pieno controllo della rete elettrica del paese. La questione ha a che fare anche con le modalità attraverso le quali l’Unione Europea controlla gli investimenti stranieri nei suoi stati membri, che secondo molti non sono adeguate. Il Portogallo sarebbe l’esempio perfetto di queste mancanze. Di recente il Portogallo ha attraversato una grave e profonda recessione economica: nel 2011 – quando la situazione era molto critica e il paese era vicino alla bancarotta – il governo del Portogallo, l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale sottoscrissero un accordo per un piano di salvataggio triennale che prevedeva aiuti finanziari per 78 miliardi di euro in cambio di una serie di misure di risanamento dei conti del paese. Fra questi c’era l’obbligo del Portogallo di vendere la propria quota nella società che possiede e gestisce le reti elettriche del paese, Energias de Portugal (EDP). Nel 2012 China Three Gorges (CTG), una società statale cinese, aveva acquisito il 21,35 per cento di EDP per 2,7 miliardi di euro, impegnandosi però a rimanere un’azionista di minoranza. La stessa società ora però vuole acquistare la quota di maggioranza di EDP, che combinata con le azioni di altre imprese statali energetiche già in mano alla Cina le darebbe il pieno controllo del sistema di energie di un paese dell’Unione Europea. | La Cina potrebbe comprare l’intera rete elettrica del Portogallo. Alla fine di alcune operazioni potrebbe controllare due società a dir poco strategiche per il Portogallo: per adesso non c'è alcuna legge europea che glielo vieti. |
Takanori Takebe è un gastroenterologo, lavora a Tokyo e sta perfezionando una tecnica per somministrare ossigeno ai pazienti con problemi respiratori per una via poco convenzionale: il loro retto. La sperimentazione ha per ora interessato alcune cavie di laboratorio come topi e maiali, ma Takebe e colleghi ritengono che il loro sistema sia promettente e confidano di avviare i primi test sugli esseri umani entro un anno. Il sistema consentirebbe di aiutare i pazienti a respirare con metodi meno invasivi rispetto all’intubazione, molto impiegata negli ospedali di tutto il mondo nell’ultimo anno a causa della pandemia da coronavirus. Lo studio è stato portato avanti presso l’Università di medicina e odontoiatria di Tokyo (Giappone) ed è stato da poco pubblicato sulla rivista scientifica Med, attirando curiosità e interesse da parte di vari ricercatori sia nel campo della gastroenterologia sia della pneumologia. Un articolo di commento pubblicato insieme alla ricerca, e scritto da un ricercatore che non ha partecipato alla sperimentazione, ha definito il nuovo approccio «teoricamente fattibile», anche se la tecnica deve essere ancora affinata e messa alla prova negli esseri umani. | Un nuovo modo di respirare, col retto. Un gruppo di ricercatori sta sperimentando una nuova tecnica per la somministrazione di ossigeno per via anale, che potrebbe salvare vite. |
Il tribunale di Firenze ha condannato il senatore Denis Verdini a 9 anni di reclusione nel processo di primo grado per il fallimento del Credito Cooperativo Fiorentino (Ccf) di cui Verdini era presidente. Insieme a Verdini sono state condannate per vari reati anche altre diciannove persone sulle 45 che erano imputate. Le indagini e poi il processo erano nate dai risultati di un’ispezione della Banca d’Italia che nel 2010 aveva chiesto al ministero delle Finanze di commissariare il Credito Cooperativo Fiorentino, avendo riscontrato diverse irregolarità nella sua gestione. L’accusa ha dimostrato in primo grado come, in pratica, l’istituto di credito fosse utilizzato da Verdini come una specie di conto personale con il quale gestire operazioni in favore dei propri interessi e di quelli di persone a lui vicine. Un altro filone delle indagini ha invece a che fare con i fondi per l’editoria percepiti illegittimamente per la pubblicazione del Giornale della Toscana. Le condanne Dei nove anni stabiliti per Denis Verdini, sette sono per il reato di bancarotta fraudolenta e due per truffa. Per Verdini è stata anche stabilita l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Insieme a Verdini sono stati condannati anche alcuni imprenditori, l’ex direttore generale del Ccf, i componenti del consiglio di amministrazione dell’istituto, i componenti del collegio sindacale, gli amministratori della società che pubblicava il Giornale della Toscana e quelli di un’altra società che distribuiva il settimanale Metropolis. Infine, è stato condannato anche Massimo Parisi deputato di ALA, il gruppo parlamentare di Verdini. I giudici non hanno riconosciuto l’associazione a delinquere a nessuno degli imputati, assolvendoli, e per tutti i reati di truffa ai danni dello Stato per i contributi all’editoria legati agli anni 2005, 2006 e 2007 è scattata la prescrizione. | Perché Denis Verdini è stato condannato. La storia ha a che fare con il fallimento del Credito Cooperativo Fiorentino di cui il senatore di ALA è stato presidente per vent'anni. |
Rotten Tomatoes – uno dei più grandi e famosi siti di recensioni di film al mondo – ha fatto la classifica di tutti i film Disney degli ultimi 30 anni: sono trenta, dalla Sirenetta in poi. Non è una classifica stilata in base ai gusti del sito: è fatta partendo dal “Tomatoemeter“, un parametro che valuta quanti tra i più importanti critici professionisti hanno fatto una recensione positiva del film. Rotten Tomatoes vuol dire “pomodori marci”, in riferimento alla vecchia usanza di tirare verdure – e quindi anche pomodori – agli attori di teatro ritenuti scarsi. Il Tomatoemeter è quindi il “misuratore di pomodori”: più alta è la percentuale, meno sono i critici che hanno metaforicamente tirato pomodori al film. I film in classifica sono trenta: l’ultimo – Chicken Little – Amici per le penne – ha avuto solo il 36 per cento di recensioni positive; dal 19esimo in poi i film hanno tutti una percentuale dall’81 per cento in su; il primo ha avuto il 98 per cento di recensioni positive. La classifica parte dal 1986: fa comodo per fare cifra tonda, ma è anche l’anno in cui uscì Basil l’investigatopo, il primo film diretto da Ron Clements and John Musker. Sono anche i registi di La sirenetta, che è considerato il film con cui nel 1989 iniziò il “Rinascimento Disney”, il decennio in cui dopo qualche film così-così la Disney tornò grande. Clements e Musker hanno anche diretto Oceania, il film che uscirà il 22 dicembre e sarà il 56esimo dei classici Disney. Sono i film d’animazione prodotti dalla Walt Disney Animation Studios: non contano cioè i seguiti tipo Il re leone II (che non sono passati dai cinema) e i film Pixar come Alla ricerca di Dory. Nelle pagine successive c’è la classifica dal primo all’ultimo: per ogni film ci sono la percentuale di recensioni positive, una recensione in poche parole fatta da Rotten Tomatoes, in base a quello che tutte le altre dicono con molte più parole, qualche curiosità e la scena che dopo lunghi conciliaboli abbiamo deciso essere la più appropriata. | La classifica definitiva dei film Disney degli ultimi 30 anni. Scelti ed elencati in base alla media delle recensioni ottenute dai critici, con risultati tutt'altro che scontati. |
La Festa dei nonni viene celebrata il 2 ottobre, oggi, ed è una delle ricorrenze informali introdotte più di recente: in Italia è stata introdotta con una legge entrata in vigore a luglio 2005, mentre negli Stati Uniti la Festa dei nonni esiste dal 1978. La legge dice che la giornata di oggi serve a celebrare “l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”: La legge assegna a regioni, province e comuni il compito di organizzare il 2 ottobre iniziative ed eventi volte alla “valorizzazione del ruolo dei nonni”. È una festa ma non sono previste le chiusure delle scuole, anzi: la legge chiede che vengano promosse iniziative pert approfondire le «tematiche relative alle crescenti funzioni assunte dai nonni nella famiglia e nella società». La festa riguarda sia i nonni materni sia i nonni paterni. La Festa dei nonni si tiene il 2 ottobre perché è il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra i cosiddetti “angeli custodi”. Riguardo la festa degli angeli custodi, spiega Wikipedia che nacque a Valencia, in Spagna, nel 1411 e venne istituita per l’angelo protettore della città. Prima di allora si festeggiava in concomitanza con la festa di San Michele arcangelo, il 29 settembre. Dopo la scelta di Valencia anche in altre città della Francia vennero prese iniziative analoghe. Nel corso del 1400 la festa si diffuse anche in altri paesi europei. Nel 1570 papa Pio V indicò quattro feste da consacrare espressamente agli angeli: la festa dell’arcangelo Gabriele, dell’arcangelo Michele, dell’arcangelo Raffaele e degli Angeli Custodi (il 2 ottobre). La festa degli Angeli Custodi venne poi soprressa ma Paolo V nel 1608 la ristabilì e la estese alla Chiesa universale. Papa Clemente X la rese obbligatoria per tutta la Chiesa latina nel 1670. | Come nasce la Festa dei nonni e dove si festeggia. La storia di questa ricorrenza: cosa c'entra con la Festa degli Angeli Custodi e altre cose da sapere. |
Durante l’estate c’è stata un’insperata ripresa del mercato dei libri, dopo i mesi di chiusura dovuti al coronavirus, e i risultati di vendite sono stati al di sopra delle previsioni. Le librerie hanno riaperto, le case editrici hanno pubblicato titoli attesi e con grande potenzialità di vendita, i lettori abituali, rimasti per due mesi senza novità, hanno fatto acquisti e il governo ha stanziato aiuti importanti. Nel frattempo, però, la pandemia ha aperto una discrepanza tra le piccole librerie di provincia, che hanno ottimi risultati, e quelle in sofferenza dei centri delle grandi città, ha accelerato la crescita degli acquisti online e potrebbe ricalibrare il calendario delle uscite editoriali. Nonostante un certo ottimismo e buoni margini di recupero, colmare le perdite sarà quasi impossibile e c’è ancora molta incertezza su cosa potrebbe succedere: molto dipenderà dall’andamento dell’epidemia e dalle limitazioni che potrebbe richiedere, dalla ripresa del turismo e dei viaggi, dall’affievolirsi del lavoro da casa e dall’apertura delle scuole. Abbiamo chiesto a editori, librai indipendenti e direttori di grandi catene come sono andati questi mesi e come si stanno preparando per affrontare quelli a venire. | Come vanno i libri, adesso. Abbiamo chiesto a editori e librai cosa sta succedendo all'editoria dopo il lockdown e durante la pandemia: c'è stata una ripresa insperata, tra cambiamenti e perdite da colmare. |
Prima delle restrizioni per contenere il contagio da coronavirus, gli italiani mangiavano spesso fuori casa, cucinavano sempre meno, erano sempre più attenti ai cibi biologici e considerati salutari (più o meno a ragione), consumavano pochi prodotti industriali, e quando non avevano voglia di cucinare ricorrevano alle consegne a domicilio. Le restrizioni hanno completamente ribaltato queste abitudini, come mostrano i dati sui consumi dei prodotti alimentari delle ultime settimane. – Leggi anche: Un po’ di ricette lunghe, ora che c’è il tempo | Che cibo stiamo comprando. L'arrivo del coronavirus ha cambiato radicalmente il modo in cui mangiamo e i prodotti che acquistiamo, dicono i dati. |
In pochi anni la sharing economy ha cambiato le abitudini di milioni di persone, che prendono in affitto un’automobile o una bicicletta per pochi minuti per spostarsi in città, o ancora una casa per una vacanza di qualche giorno grazie a Airbnb. Le startup che offrono servizi di questo tipo si sono moltiplicate e hanno sperimentato il principio della condivisione in numerosi ambiti, ma non sempre con i successi sperati. Il South China Morning Post ha raccontato la storia di E Umbrella, una startup cinese che dava la possibilità di prendere in affitto per qualche minuto un ombrello, quando si viene sorpresi dalla pioggia. Il servizio era stato attivato in 11 città cinesi, ma stando al giornale in meno di tre mesi la società ha perso quasi tutti i 300mila ombrelli che aveva messo a disposizione dei suoi clienti. | Un imprenditore cinese ha fondato una startup di ombrelli in affitto, ed è finita come pensate. Cioè che sono stati persi quasi tutti, 300mila in tre mesi. |
Matteo Renzi è stato ospite mercoledì sera (in collegamento video) del telegiornale diretto da Enrico Mentana sulla 7, a proposito della crisi – Renzi è il più critico sulle recenti simpatie del suo partito per le dissidenze finiane – e della famigerata visita ad Arcore di due giorni fa. https://www.youtube.com/watch?v=fL3peBpDZiE – Le risposte di Matteo Renzi sulla sua visita ad Arcore – Stefano Menichini sulla visita ad Arcore di Matteo Renzi – Francesco Costa sulla visita ad Arcore di Matteo Renzi | Matteo Renzi al Tg della 7. E si è parlato anche della dannata visita ad Arcore. |
Oggi allo spazio Hangar Bicocca di Milano si inaugurano tre mostre importanti, dalle 19. La prima racconta un’azienda italiana di design, Moroso, che festeggia 60 anni di produzione e che affida al designer Martino Gamper l’allestimento della propria storia e dei propri prodotti. | Tre mostre all’Hangar Bicocca. Giulia Ticozzi ha fatto belle foto alle opere e installazioni esposte da stasera a Milano, a ingresso libero. |
Le Storie di Instagram, introdotte più di un anno fa, sono state probabilmente la novità più popolare e apprezzata degli ultimi anni nei social network. Non sono molto diverse dalle Storie di Snapchat, e infatti fin da subito Instagram è stato accusato di averle copiate, ma sono diventate molto più usate soprattutto nei paesi – come l’Italia – in cui Snapchat non ha preso molto piede, se non tra gli adolescenti. Oggi le usano 250 milioni di utenti al giorno e sono diventate uno strumento fondamentale nelle attività sui social network di brand e celebrities. Ma oltre ai loro utilizzi commerciali, sono usate quotidianamente dalle persone per condividere con amici e follower video e foto delle proprie vacanze, delle proprie serate, delle proprie giornate al lavoro, e da qualcuno per creare video divertenti che assomigliano più a cortometraggi, che a quello che normalmente si fa sui social network. Nonostante la loro popolarità, ci sono ancora molte persone – che guardano quelle degli altri, e che provano a farne di proprie – che non conoscono bene tutte le funzioni e le possibilità delle Storie. Abbiamo messo insieme una guida che riassume più o meno tutto quello che c’è da sapere per usarle al meglio: all’inizio ci sono le basi per chi è proprio impreparato, e poi arrivano dei consigli anche per mettere alla prova chi crede di essere già sgamato. A proposito: lo seguite il Post su Instagram? | Come usare le Storie di Instagram, per bene. Dalle basi fino ai trucchi che forse non sa nemmeno chi si crede un professionista. |
Il gruppo del lusso francese LVMH ha detto che venderà la casa di moda Donna Karan International – fondata nel 1984 dalla stilista statunitense Donna Karan insieme al marito Mark Karan – al gruppo statunitense G-III Apparel Group per 650 milioni di dollari, circa 590 milioni di euro. L’accordo verrà formalizzato a fine 2016 o inizio 2017. L’azienda comprende la linea principale Donna Karan e DKNY, quella più giovane; inizialmente LVMH aveva intenzione di cedere soltanto la prima linea dopo che un anno fa la fondatrice si era dimessa da direttrice creativa, ma ha poi ceduto anche DKNY visti sette mesi di «risultanti deludenti» dei nuovi direttori creativi, Maxwell Osborne e Dao-Yi Chow. G-III, fondato nel 1956, gestisce aziende di abbigliamento ed è il principale rivenditore di importanti marchi come Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Karl Lagerfeld e Levi’s. LVMH è invece una delle più importanti holding del lusso, e possiede marchi come Louis Vuitton, Fendi, Dior, Emilio Pucci, Givenchy, Loro Piana e Bulgari. Donna Karan lavorò come stilista per l’americana Anne Klein fino al 1984, quando fondò il suo marchio. È famosa soprattutto per aver modernizzato l’abbigliamento da ufficio femminile degli anni Ottanta e Novanta, e per la filosofia dei “sette capi essenziali“, cioè l’idea che bastassero pochi capi base abbinati accuratamente per vestirsi adeguatamente in ogni occasione. Il concetto fu alla base della prima collezione per il suo marchio personale: in passerella comparvero modelle vestite in body e calze nere, che indossavano via via i capi rimanenti: una gonna, pantaloni ampi, una giacca su misura, una camicia bianca e un maglione in cashmere. Da allora Karan – che insieme a Calvin Klein e Michael Kors è una delle rappresentanti più importanti della moda americana degli anni Ottanta – è nota anche come “The Queen of Seventh Avenue” (la regina della Settima strada). | LVMH ha venduto Donna Karan. Al gruppo di abbigliamento americano G-III per quasi 600 milioni di euro, dopo mesi di risultati deludenti. |
Dopo Standard & Poor’s e Fitch anche Moody’s ha declassato l’Italia, il cui giudizio sul debito sovrano è passato da “A2” ad “A3”, rimanendo comunque nella fascia di rating “medio-alto” e a basso rischio (ossia quella da A1 ad A3). L’outlook, ossia le prospettive future legate al risanamento del debito, è negativo. A influire sulla decisione di Moody’s sono state, in un contesto più ampio, “le prospettive macroeconomiche europee sempre più deboli che minacciano l’applicazione delle misure di austerity approvate nei singoli stati e le riforme strutturali necessarie per promuovere la competitività”. Alla base della decisione ci sono però anche i dubbi sulle riforme economiche e fiscali dell’eurozona. Gli sforzi del governo Monti sono stati apprezzati da Moody’s ma “le misure introdotte richiederanno tempo per dare risultati ora difficili da prevedere”. L’Italia, continua Moody’s, “potrebbe non raggiungere gli obiettivi sul consolidamento e sulla riduzione del debito pubblico”. | I declassamenti di Moody’s. Dopo S&P e Fitch, anche Moody's ha tagliato il rating dell'Italia - insieme a Spagna, Portogallo, Malta, Slovacchia e Slovenia. |
La Guardia di Finanza ha arrestato il magistrato della Corte d’Appello di Catanzaro Marco Petrini, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Petrini, che è presidente della II sezione della Corte d’appello di Catanzaro, nonché presidente della commissione provinciale tributaria, è stato arrestato insieme ad altre sette persone: tra questi, scrive il Corriere della Sera, ci sono «Vincenzo Arcuri, Giuseppe Caligiuri, Marzia Tassone (avvocato del foro di Catanzaro), Luigi Falzetta, Emilio Santoro (ex dirigente dell’Azienda ospedaliera di Cosenza), Giuseppe Tursi Prato (ex consigliere regionale), Francesco Saraco (avvocato del foro di Locri, ai domiciliari)». L’inchiesta era iniziata nel 2018 ed è stata coordinata dalla procura di Salerno, competente a indagare sui magistrati di Catanzaro. ANSA scrive che secondo l’accusa gli indagati promettevano al magistrato denaro, oggetti preziosi, altri beni e prestazioni sessuali, in cambio del suo intervento «per ottenere, in processi penali, civili e in cause tributarie, sentenze o comunque provvedimenti favorevoli a terze persone concorrenti nel reato corruttivo. In taluni casi i provvedimenti favorevoli richiesti al magistrato e da quest’ultimo promessi e/o assicurati erano diretti a vanificare, mediante assoluzioni o consistenti riduzioni di pena, sentenze di condanna pronunciate in primo grado dai tribunali del distretto, provvedimenti di misure di prevenzione, già definite in primo grado o sequestri patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, nonché sentenze in cause civili e accertamenti tributari». | Il magistrato della Corte d’Appello di Catanzaro Marco Petrini è stato arrestato per corruzione. |
Ebano e avorio vivono in perfetta armonia / sulla tastiera del mio piano, Dio, perché noi no? | Il grande libro del rock (e non solo) – 29 marzo. Le storie del rock di oggi raccontate da Massimo Cotto: Ebony and Ivory, Vangelis, Led Zeppelin. |
Mahmood ed Enrico Mentana «vivono un bel momento»: lo dicono loro stessi nei primi minuti della puntata di Basement Cafè che li ha come protagonisti. La loro conversazione è la prima scelta della nuova stagione del programma dedicato a «fare una fotografia dell’Italia di oggi» ospitando personaggi che nell’Italia di oggi fanno delle cose attuali, originali, contemporanee e facendoli parlare tra loro con la conduzione e l’intermediazione di Antonio Dikele Distefano. Nello studio di Basement Cafè Mentana parla del suo lavoro ma anche del «bar malfamato dei social» e della scomparsa del pensiero minoritario, Mahmood delle sovversioni nelle «famiglie tradizionali» e del fastidio per quello che è diventato «politicamente», entrambi interagendo col quarto ospite della conversazione, ovvero gli spezzoni di film scelti da Dikele Distefano come spunti sull’attualità ma anche sulle biografie personali. E concludendo, per forza, sui «soldi». Basement Cafè è un format di conversazioni dedicate ad argomenti di grande attualità, vivaci e spigliate come tutte le chiacchiere che si fanno davanti a un caffè. Ideato da Antonio Dikele Distefano e Paolo Vari, è un progetto reso possibile da Lavazza e Chili. La seconda parte della conversazione tra Mahmood, Mentana e Dikele Distefano sarà pubblicata sul canale YouTube di ESSE Magazine mercoledì 8 maggio alle 14. | Le differenze tra di noi. Quelle tra giovani e vecchi, quelle tra ricchi e poveri, quelle tra bianchi e neri, tra città e periferie: e quelle tra Mahmood ed Enrico Mentana, che ne hanno parlato da Basement Cafè. |
I deputati Michele Nitti e Nadia Aprile hanno lasciato il Movimento 5 Stelle per aderire al Gruppo Misto della Camera. Sia Nitti che Aprile sono stati eletti per la prima volta nel 2018, ed entrambi erano tra i parlamentari del M5S in ritardo con la restituzione di una parte delle indennità percepite (il regolamento del movimento prevede che ogni parlamentare restituisca un minimo di 2mila euro al mese da investire in progetti e donazioni, oltre a 300 euro da destinare invece allo sviluppo della piattaforma Rousseau). Nitti e Aprile sono gli ultimi di una serie di parlamentari del M5S che hanno lasciato il Movimento nelle ultime settimane per dissidi con la dirigenza: l’ultimo era stato il senatore Luigi Di Marzio. Aprile ha giustificato così la sua decisione di lasciare il Movimento: «Non posso nascondere che i fatti che mi hanno visto protagonista nell’ultimo periodo mi hanno seriamente scossa. La situazione in cui mi sono trovata è dipesa esclusivamente da un’inesorabile deriva autoritativa del MoVimento e dalla mancata considerazione in cui sono stata tenuta come Parlamentare e, cosa per me ancor più grave, come persona. Mi ha offeso l’ingiustificato attacco mediatico a cui sono stata sottoposta (venendo dipinta, da quasi tutti gli organi di stampa nazionale, come “morosa” e inadempiente agli obblighi assunti per vili fini personali di natura economica), senza ricevere alcuna tutela da parte del MoVimento, benché (circostanza ben nota ai vertici), io abbia solo cercato, sin dallo scorso mese di aprile, di avere chiarimenti sull’autoritaria costituzione del ‘Comitato per le rendicontazioni/rimborsi del MoVimento 5 Stelle’ e sull’imposizione di destinare le restituzioni al predetto organo privato, costituito, ad hoc, DOPO l’inizio della legislatura». | I deputati Michele Nitti e Nadia Aprile hanno lasciato il Movimento 5 Stelle. |
È stata inaugurata la mostra Light Show presso la Hayward Gallery di Londra, nel Regno Unito. La mostra, che aprirà al pubblico il 30 gennaio, contiene 25 opere, tra installazioni e sculture, che utilizzano la luce per dare forma allo spazio in modo diversi, integrando nebbia artificiale, lampi e luci stroboscopiche. Le opere, di vari artisti internazionali, sono state realizzate dagli anni ’60 a oggi e resteranno in mostra fino al 28 aprile 2013. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Light Show, la mostra di installazioni e sculture luminose alla Hayward Gallery di Londra. Apre al pubblico il 30 gennaio ed esplora il tema della luce come tecnica di scultura dello spazio. |
È uscito per Rizzoli Lizard il graphic novel Seconds, di Bryan Lee O’Malley, il musicista e fumettista canadese autore della serie in sei volumi di Scott Pilgrim e di Alla deriva. La protagonista della storia è Katie, una chef che dirige un piccolo ristorante (Seconds, che dà il titolo al libro) e sta cercando di aprire un locale tutto suo, in un momento della sua vita in cui tutto sembra andarle per il verso sbagliato. L’incontro sovrannaturale con lo “spirito della casa” di Seconds le permette di trovare il modo – rischioso – di mettere a posto le cose del suo passato. Domani, 31 ottobre, l’autore presenterà il libro al Lucca Comics & Games, il festival del fumetto, animazione e videogiochi di Lucca. L’incontro sarà nella Sala Chiesa di San Giovanni alle 11. | Dodici tavole di “Seconds”. Il nuovo graphic novel di Bryan Lee O’Malley (quello di Scott Pilgrim), che domani sarà a Lucca a presentarlo. |
L’azienda di offerte commerciali Groupon ha annunciato martedì grossi cambiamenti nei suoi futuri progetti, a causa dei deludenti risultati finanziari degli ultimi tempi. Rich Williams, CEO di Groupon, ha detto che l’azienda nel corso del 2020 abbandonerà il settore della vendita di oggetti per dedicarsi esclusivamente alla vendita di “esperienze”, come buoni per ristoranti, palestre, corsi, centri estetici ed eventi. Groupon è un sito che permette di ottenere buoni per l’acquisto di prodotti e servizi a prezzi scontati. Un ristoratore può per esempio decidere di offrire su Groupon cento cene per due persone a 25 euro invece che a 45. Gli iscritti al sito possono aderire all’offerta, consapevoli che questa avrà valore solo se verranno vendute tutte le cento cene offerte dal ristoratore. L’acquisto viene pagato in anticipo, Groupon trattiene una percentuale e dà il resto al ristoratore. | Come sta andando Groupon. Piuttosto male, e per questo ha deciso di abbandonare la vendita di oggetti per dedicarsi solamente alle "esperienze". |
Il 21 aprile del 1967 un gruppo di ufficiali dell’esercito greco guidò un colpo di stato contro il governo greco democraticamente eletto. Nella notte, carri armati e soldati occuparono tutti i luoghi più importanti della capitale Atene, arrestarono il comandante in capo delle forze armate e tutti i più importanti politici del paese; poi costrinsero il re ad appoggiare il golpe e diedero iniziò a un regime brutale che sarebbe durato per gli otto anni successivi. Prima del golpe, alla fine della Seconda guerra mondiale, la Grecia aveva già attraversato un periodo di disordine politico. Per tre anni, tra il 1946 e il 1949, le forze militari controllate dal governo, appoggiate da Stati Uniti e Regno Unito, si erano scontrate con i partigiani comunisti. Dopo la vittoria dei governativi, il partito comunista greco fu messo fuori legge. Dalla guerra civile uscì una monarchia parlamentare dove al re spettavano molti poteri e dove il parlamento era spesso paralizzato dagli scontri e profondamente diviso tra formazioni di centro, di sinistra e di destra. | Il giorno che la Grecia diventò una dittatura. Il 21 aprile 1967 un gruppo di militari rovesciò il governo, dando iniziò a quello che passò alla storia come "il regime dei colonnelli". |
Il 5 settembre di ottant’anni fa, nel 1938, venne pubblicato il Regio Decreto Legge 1340, la prima delle leggi razziali italiane firmata da re Vittorio Emanuele III e voluta da Benito Mussolini: ordinava l’esclusione delle persone ebree dalle scuole. Nei mesi successivi seguirono altri decreti con cui a una parte dei cittadini e delle cittadine italiane vennero negati prima i diritti politici e poi quelli civili. La prima delle leggi razziali voleva «la difesa della razza nella scuola fascista», e per questo escludeva dalle scuole, praticamente con effetto immediato, gli alunni e gli insegnanti definiti «di razza ebraica»; definendo all’articolo 6 di razza ebraica «colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se egli professi religione diversa da quella ebraica». Quello stesso giorno vennero firmati altri due decreti: il primo per la trasformazione dell’Ufficio centrale demografico in Direzione generale per la demografia e la razza, il secondo per l’istituzione, presso il ministero dell’Interno, di un Consiglio superiore per la demografia e la razza. Vennero firmati alle dieci del mattino, dopo che il re aveva finito di passeggiare nella sua tenuta di San Rossore a Pisa. | La prima delle leggi razziali fasciste. Ottant'anni fa un decreto deciso da Benito Mussolini e dal re ordinò l’esclusione delle persone ebree da scuole e università, perché «non appartengono alla razza italiana». |
Per le persone che l’hanno conosciuto, il mio gatto è una specie di leggenda. Enzo è un bell’esemplare maschio dal pelo bianco e nero, ma quello che colpisce di lui è il suo miagolio: un suono rauco e baritonale che sembra un rimprovero (potete ascoltarlo voi stessi nel video qui sotto, se i vostri timpani ne hanno il coraggio). Enzo miagola sonoramente tutto il giorno. i miei ospiti riprendono lo spettacolo e mi chiedono perché miagoli in quel modo. | Come miagolano i gatti. E soprattutto, vogliono dirci qualcosa? L'intonazione può farcelo capire? Cosa dicono gli studi e gli esperti in materia (esistono). |
Il giornale francese Le Monde ha pubblicato oggi una lettera di Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio italiano, ministro del Lavoro e capo politico del Movimento 5 Stelle. La lettera è stata scritta in seguito alla decisione della Francia di richiamare l’ambasciatore che aveva in Italia dopo che per mesi la maggioranza parlamentare italiana, e nello specifico il M5S, aveva attaccato e criticato la Francia, e dopo che Di Maio aveva incontrato Christof Chalencon, uno dei leader del movimento dei “gilet gialli” che durante le ultime manifestazioni aveva anche apertamente parlato di un colpo di stato contro Macron. La lettera è stata pubblicata in francese sul sito di Le Monde ma si può leggere in italiano sul profilo Facebook di Di Maio. Più che per i contenuti – Di Maio dice di considerare «la Francia un Paese amico» – se ne sta però parlando perché, sempre parlando della Francia, Di Maio dice che ha una «tradizione democratica millenaria». | Luigi Di Maio ha detto che la Francia ha una «tradizione democratica millenaria». E quindi forse conta i millenni in un modo diverso da tutti noi. |
Aggiornamento 19,49: Goria annuncia ancora su Twitter di aver ricevuto le scuse di Reuters e che la questione è rientrata. Just arrived official apologies from Thomson Reuters. All’s well that ends well. (Thanks to all RTRS journos) | Le agenzie di stampa ai tempi di Twitter. Il caso di Fabrizio Goria, il giornalista a cui Reuters ha chiesto di non diffondere le sue notizie via Twitter. |
La casa editrice Emons ha da poco pubblicato 111 luoghi di Torino che devi proprio scoprire, una guida turistica illustrata della città scritta da Maurizio Francesconi e Alessandro Martini. Il libro consiglia monumenti, palazzi, parchi, sale da ballo Art Déco e losangeline, pasticcerie, circoli letterari, belvedere e teatri, spesso poco turistici e poco conosciuti ma che vale decisamente la pena visitare. Ne abbiamo selezionati 13 da non perdere, tra il classico Borgo Medievale, la suggestiva vigna della regina, la piola Ranzini e la Fetta di polenta. Il libro fa parte di una collana di guide, tra cui quella dedicata a Milano uscita due anni fa di cui avevamo pubblicato un estratto sul Post. | 111 posti da vedere a Torino. Come la Fetta di polenta, la Vigna della Regina, la Cavallerizza e la pasticceria Stratta, tutti consigliati da un'originale guida illustrata della città. |
Uno sciopero del traffico aereo è stato indetto da diversi sindacati per giovedì 23 febbraio. Allo sciopero hanno aderito lavoratori delle compagnie Alitalia, Ryanair, EasyJet e Meridiana, tra le altre. Lo sciopero durerà da un minimo di 4 ore a un massimo di 24 ore, dalla mezzanotte alle 23.59 del 23 febbraio: le modalità e gli orari della protesta saranno variabili a seconda della compagnia e si possono consultare in dettaglio nella sezione scioperi del sito del ministero dei Trasporti. Ci potrebbero essere problemi anche per la serata del 22 febbraio e per la prima mattinata del 24 febbraio. Qui una lista dei voli garantiti. Giovedì 23 febbraio saranno comunque rispettati voli e fasce di garanzia: tutti i voli la cui partenza è prevista nelle fasce orarie 7-10 e 18-21, i voli internazionali in arrivo entro mezz’ora dalla scadenza di quelle stesse fasce, tutti i voli intercontinentali in arrivo, i voli intercontinentali in partenza nella misura del 50 per cento dei voli programmati negli orari pubblicati da ciascun vettore. Gli aeroporti interessati sono quelli di Torino Caselle, Napoli Capodichino, Venezia, Roma Fiumicino. Durerà tutta la giornata di giovedì 23 febbraio anche lo sciopero del personale Airport Handling di Milano Linate e Milano Malpensa. | Lo sciopero degli aerei di giovedì 23 febbraio: le cose da sapere. Durerà da un minimo di 4 ore a un massimo di 24 ore, sono previsti parecchi disagi. |
Uber ha approvato l’offerta di SoftBank di acquisire una notevole quantità di sue azioni, in uno dei più grandi accordi finanziari mai realizzati per una startup nella Silicon Valley. SoftBank e altri fondi investiranno 1 miliardo di dollari in Uber e potranno poi procedere all’acquisizione di pacchetti azionari in mano ad altri investitori, spendendo fino a 9 miliardi di dollari. L’esito dell’accordo potrebbe essere condizionato dai proprietari delle azioni, nel caso decidessero di non vendere. Lo scambio azionario riguarda quote di Uber, ma è sostanzialmente “interno”, perché Uber non si è ancora quotata in borsa. SoftBank è una multinazionale giapponese delle telecomunicazioni e negli ultimi anni ha avviato numerosi investimenti per estendere le sue attività. L’accordo ha richiesto settimane di trattative e influirà sugli equilibri interni di Uber, secondo gli analisti, aiutandola a superare difficoltà organizzative e a raggiungere più facilmente i paesi asiatici con i suoi servizi. | Uber ha approvato l’offerta multimiliardaria di investimenti da parte di SoftBank. |
Questo articolo è per chi, in questo momento, sta andando in una grande stazione oppure ci si trova già e si aggira tra gli scaffali della libreria al suo interno per scegliere qualcosa con cui passare il viaggio leggendo. Ovviamente non esistono, in generale, libri “da treno”, così come non esistono libri “da spiaggia”: si può leggere quello che si vuole quando e dove si vuole. Tuttavia se avete voglia di leggere e finire di leggere un libro nell’arco di un viaggio in treno, potete fare la vostra scelta basandovi, tra le altre cose sul numero di pagine. Se il treno che dovete prendere andrà da Roma a Milano (o viceversa), abbiamo qualche consiglio per voi. Quante pagine si leggono tra Roma e Milano? La redazione del Post ha fatto una stima di quanto deve essere lungo, in media, un libro per essere finito nel tempo di un viaggio in treno che ogni giorno fanno in molti: quello sulla linea ad alta velocità tra Milano Centrale e Roma Termini. Dura tre ore sul Frecciarossa 1000 e su Italo No-Stop, che non fanno fermate intermedie, e tre ore e 20 minuti sui treni che invece si fermano a Reggio Emilia, Bologna e Firenze. Per stimare a quante pagine corrispondano questi tempi di viaggio, ogni redattore ha misurato in quanti minuti riusciva a leggere 10 pagine di un libro qualsiasi – abbiamo scelto un giallo rimasto in classifica per tantissimo tempo per farlo, Sara al tramonto di Maurizio De Giovanni – e mettendo insieme quelli più vicini ai 7 minuti e quelli che invece ce ne mettevano quasi 11, è risultato che il redattore del Post medio può leggere un libro di 190 pagine sul Frecciarossa 1000 Roma-Milano, o uno di 210 sul Frecciarossa che fa le fermate, contando una piccola pausa per andare in bagno. | 10 libri che si leggono in treno tra Roma e Milano. Nel tempo di un viaggio sulla linea dell'alta velocità si possono leggere dalle 180 alle 280 pagine. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Benjamin Clementine. Uno che è andato molto di moda, poi si è distratto, ma quel disco là basta. |
Gli scrutini dei voti delle elezioni politiche – che sono iniziati subito dopo la chiusura dei seggi, alle 23 di domenica 4 marzo – sono quasi completi. Il ministero dell’Interno segnala sul proprio sito che sono state scrutinate 61.374 sezioni su 61.401 alla Camera, e 61.381 su 61.401 al Senato. Mancano alcune migliaia di voti, ma le percentuali finali non dovrebbero essere troppo diverse da quelle attuali. Sono già stati assegnati 221 seggi uninominali su 231 alla Camera e e 109 su 115 al Senato: per calcolare quanti seggi hanno ottenuto i vari partiti bisognerà aspettare che siano assegnati tutti, e sommare quelli attribuiti con i collegi uninominali a quelli ripartiti proporzionalmente. La soglia per entrare in Parlamento, alla Camera e al Senato, è del 3 per cento su scala nazionale, oppure – ma solo al Senato – del 20 per cento in una singola regione. I voti dei partiti in coalizione che ottengono tra l’1 e il 3 per cento si distribuiscono tra i partiti della coalizione che hanno superato la soglia, mentre quelli sotto l’1 per cento sono persi. | Elezioni politiche: i risultati reali. Mancano ancora un po' di dati, ma le percentuali finali non dovrebbero essere troppo diverse. |
Un cane nato con una piccola coda tra gli occhi (di cui si è molto parlato nei giorni scorsi), la zampa di uno scimpanzé che sembra una vera e propria piccola mano, uccelli in volo tra i colori autunnali e cigni con la coda all’aria, che non smettono di essere buffi anche dopo averli visti e fotografati centinaia di volte. Tra gli animali che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono questi, in compagnia di un canguro che scappa dagli incendi, cani da slitta prima di una gara e una leonessa addestrata. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Il cane nato con una piccola coda tra gli occhi e altri esemplari più ordinari ma venuti benissimo, tra gli animali più fotogenici della settimana. |
Da qualche settimana due dei musicisti rock più famosi al mondo si stanno scambiando accuse reciproche riguardo l’opportunità di tenere concerti in Israele, un paese che sempre più spesso i suoi critici paragonano al Sudafrica dei tempi dell’apartheid per il suo trattamento dei palestinesi. Gli artisti in questione sono l’ex bassista dei Pink Floyd Roger Waters e il cantante dei Radiohead Thom Yorke. Tutto è iniziato in aprile, quando una cinquantina di artisti – fra cui Waters – firmarono una petizione per chiedere ai Radiohead di cancellare il loro concerto previsto a Tel Aviv per il 19 luglio, domani. Il 2 giugno, Yorke risposto alla petizione spiegando su Rolling Stone che non avrebbe cambiato idea, e per quali motivi. Ora Waters è tornato sulla polemica: due giorni fa, durante un’intervista data alla pagina Facebook del movimento BDS (Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni), la principale campagna globale per il boicottaggio di Israele, ha detto che Yorke sta “piagnucolando” e che il suo atteggiamento “non aiuta nessuno”. Israele ha una lunga storia di artisti che hanno scelto di non suonarci o che sono stati convinti a non farlo da una petizione o una campagna per il boicottaggio. La lista si è allungata dopo il 2010, più o meno da quando Benjamin Netanhyahu e la sua coalizione di destra sono tornati al governo. Le ragioni del boicottaggio sono sintetizzate bene in una lettera aperta che diversi musicisti israeliani hanno inviato a Yorke il 29 giugno: | Roger Waters continua a litigare con Thom Yorke per un concerto in Israele. Domani i Radiohead suoneranno a Tel Aviv, e per questo da tre mesi sono molto criticati: su tutti, dall'ex bassista dei Pink Floyd. |
Con il passaggio all’ora legale avvenuto questa notte alle 2 abbiamo dovuto spostare gli orologi in avanti e dormito un’ora di meno. Lo svantaggio è compensato dal fatto che con l’ora legale questa sera farà buio un’ora più tardi: il cambio dell’ora serve infatti a risparmiare sull’energia grazie a un minore uso dell’illuminazione elettrica. L’ora legale rimpiazza l’ora solare, esiste in Italia dal 1916 e fu adottata mentre il paese era impegnato nella Prima guerra mondiale. L’invenzione dell’ora legale è spesso attribuita all’inventore statunitense Benjamin Franklin, che nel 1784 scrisse una lettera satirica pubblicata su un giornale di Parigi, nella quale suggeriva scherzosamente ai parigini di alzarsi più presto al mattino per sfruttare la luce solare e risparmiare sul costo delle candele. Abolita nel 1920, nei decenni successivi l’ora legale fu più volte introdotta, sospesa, abolita e di nuovo introdotta. Fu poi definitivamente ripristinata nel 1966, durante un periodo di crisi energetica in cui serviva sfruttare meglio la luce del Sole nel tardo pomeriggio e alla sera. Dal 1966 al 1980 l’ora legale restò in vigore per quattro mesi all’anno (da maggio a settembre). È dal 1981 che ha cominciato a essere introdotta l’ultima domenica di marzo. L’ultima modifica ai tempi dell’ora legale risale al 1996: da allora il passaggio dall’ora solare a quella legale avviene con uguali tempi (fusi orari a parte) e modalità tra tutti gli stati dell’Unione Europea. | Cosa cambia con l’ora legale. È successo alle 2 di stanotte: è di nuovo quel giorno in cui alla mattina ci si arrabbia per aver dormito un'ora di meno e alla sera si è felici perché c'è ancora luce. |
La raccolta delle bestie più fotogeniche della settimana va nello specifico con i nomi degli animali: non un semplice cavallo, ma cavallo avelignese; non tartarughe, ma tartarughe dalle orecchie rosse; non una rana, ma una rana ibrida dei fossi; e avanti così con il leopardo della Cina settentrionale, la capra lubiana, i lemuri macachi e i nibbi bruni. I più impressionabili quando si tratta di insetti potrebbero non apprezzare l’iniziativa di un’insegnante, che ha organizzato una gara su pista tra blatte fischianti del Madagascar per una lezione da remoto con i suoi studenti di seconda elementare. Poi ci sono un’oca al guinzaglio, pinguini sotto un arco di fiori e le rotondità di un ippopotamo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Un’oca al guinzaglio, pinguini sotto un arco di fiori e le rotondità di un ippopotamo, tra gli animali da fotografare in settimana. |
Dopo il pessimo risultato ottenuto alle elezioni europee del 26 maggio e quello quasi altrettanto cattivo delle amministrative, Forza Italia si trova in quello che fino a oggi è il più grave dei ciclici momenti di crisi e scontro che si verificano tra i suoi dirigenti, e non sono pochi quelli che ipotizzano una scissione del partito già nelle prossime settimane e una sua definitiva implosione nel prossimo futuro. Le ragioni della crisi del partito sono piuttosto chiare: pessimi risultati elettorali, assenza di una leadership chiara, fuga di dirigenti e amministratori locali verso partiti di maggior successo o comunque in ascesa, come Lega e Fratelli d’Italia. Lo scontro nasce dal fatto che diversi dirigenti sostengono di avere la soluzione per rimediare a questa situazione, e minacciano l’un l’altro di abbandonare il partito per creare una nuova formazione se i loro suggerimenti non saranno adottati. | Forza Italia sta implodendo. Nel partito in crisi di voti e di idee sono tutti contro tutti, mentre Berlusconi cerca di tenere unita la baracca promettendo un futuro congresso. |
L’emittente britannica BBC ha annunciato di avere trovato una soluzione per eliminare il ritardo nella trasmissione degli eventi in diretta streaming su Internet, un problema che conoscono molto bene gli appassionati di sport. Il nuovo sistema, per ora in fase di sperimentazione, dovrebbe risolvere il problema per cui chi guarda una diretta online in streaming vede le cose con numerosi secondi di ritardo rispetto a chi le sta osservando normalmente sul televisore, tramite un’antenna del digitale terrestre o satellitare. Il problema del ritardo degli streaming è sentito soprattutto da chi segue partite di calcio, la Formula 1, il tennis e diversi altri sport. Durante i Mondiali di calcio di questa estate, per esempio, molti tifosi hanno visto i gol delle loro nazionali preferite a decine di secondi di distanza da chi guardava le partite in TV, spesso ricevendo notizie e notifiche sui loro smartphone prima di riuscire a vederli sul loro schermo. | Forse abbiamo risolto il problema del ritardo nelle dirette streaming. Lo ha annunciato BBC: potrebbe non capitarci di più di sapere di un gol dalle urla dei vicini o da una notifica sullo smartphone, prima di averlo visto. |
Lo Space Shuttle Atlantis sta per completare la sua ultima missione: tra poche ore rientrerà nell’orbita terrestre riportando a casa i sei membri dell’equipaggio. Gli astronauti sono andati lassù per trasportare un modulo sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e per installare un nuovo braccio robotico. Una volta atterrato, salvo cambiamenti di programma della NASA, Atlantis non volerà mai più verso lo spazio. Per lo Shuttle quella in conclusione è la 31esima missione spaziale. Nel corso degli anni, l’Atlantis è stato dunque preparato numerose volte per affrontare il viaggio al di fuori dell’atmosfera terrestre. La procedura di preparazione non è per nulla semplice: richiede molte risorse, sia umane che economiche, verifiche di sicurezza estremamente meticolose e spazi enormi. | Il bello dello Shuttle. La preparazione di uno Shuttle prima di un volo spaziale in un video, in meno di quattro minuti. |
Tra appassionati di Twin Peaks, è una delle questioni che torna più spesso nelle conversazioni, e viene spiegata spesso a chi sta per vedere la serie tv (che ha cambiato il modo di fare le serie tv) per la prima volta, per avvertirlo: ci sono quei dieci-dodici episodi della seconda stagione che sono molto noiosi, per farla semplice. Sono quelli che arrivano dopo la rivelazione sull’assassino di Laura Palmer, che fu inserita così presto dai creatori della serie David Lynch e Mark Frost perché lo chiedeva la produzione. Gli episodi che vanno dal nono della seconda stagione al ventesimo, ma soprattutto quelli dal dodicesimo al ventesimo, aggiungono sottotrame complicate e spesso poco interessanti, e all’epoca della trasmissione furono guardate da molte meno persone, in media. Frost e Lynch li curarono pochissimo, per poi tornare a occuparsi della serie solo per gli ultimi due episodi, che finiscono intenzionalmente in modo aperto. Essendo gli episodi meno interessanti, sono anche quelli che probabilmente ricordate meno, se avete visto Twin Peaks già qualche anno fa. Non sappiamo quanto sarà utile conoscere con precisione tutte le complicate vicende che riguardano la segheria, o i complotti tra Catherine Martell, Benjamine Horne e Josie Packard, o la comparsa di Windom Earle, o le relazioni sentimentali di Dale Cooper, per vedere la terza stagione di Twin Peaks, che sarà trasmessa da Showtime negli Stati Uniti a partire dal 21 maggio, e su Sky Atlantic in Italia dal 26 maggio. Ma visto che riguardare tutti quegli episodi sarebbe un’impresa provante, abbiamo riassunto tutte quelle storie complicate, per chi vuole essere tranquillo di non perdersi niente della nuova stagione (se invece volete solo ripassare le storie dei singoli personaggi, leggete qui). Ovviamente da qui in avanti c’è uno spoiler dietro l’altro. | Cosa succede in tutte quelle puntate noiose di “Twin Peaks”. Ce ne sono dieci-dodici della seconda stagione che sono un tasto dolente tra gli appassionati, piene di storie complicate – la segheria! – che è meglio ripassare prima del 21 maggio. |
Da oggi, lunedì 8 giugno, l’app Immuni (qui abbiamo spiegato bene come funziona) è operativa in via sperimentale per una settimana in quattro regioni: Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia. L’applicazione per il tracciamento dei casi di contagio da coronavirus è scaricabile già dal primo giugno e dopo questa fase di sperimentazione dovrebbe essere attivata in tutta Italia dal 15 giugno. La ministra dell’Innovazione Paola Pisano ha annunciato che Immuni «a oggi è stata già scaricata da più di 2 milioni di persone», confermando la cifra resa nota ieri dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. Pisano ha spiegato che «maggiore è il numero delle persone che scarica l’app e maggiore è la possibilità che si sia avvisati qualora si entri in contatto con un caso positivo». L’applicazione di contact tracing nei giorni scorsi aveva ricevuto anche l’approvazione del Garante per la Privacy. | Immuni da oggi è operativa in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia. |
Le restrizioni imposte in tutto il mondo per contenere l’epidemia da coronavirus (SARS-CoV-2) hanno avuto e avranno conseguenze su gran parte dei settori economici. Uno di quelli già ampiamente interessati è l’aviazione civile, i cui passeggeri sono calati del 95 per cento secondo la Transportation Security Administration (TSA) statunitense. Nel breve periodo, il settore sta attraversando e attraverserà enormi problemi economici e logistici, legati anche alle restrizioni ai viaggi tra i vari paesi. Ma in previsione di quando man mano sempre più rotte saranno ripristinate, e i viaggi aerei torneranno a far parte della quotidianità di milioni di persone, si sta studiando come si potrà garantire una relativa sicurezza ai passeggeri in un ambiente chiuso e pieno di persone come la cabina di un aereo. Alcune tra le prime soluzioni viste in giro ipotizzano, come per i treni e i mezzi pubblici, dei pannelli in plexiglass posti tra i sedili, che potrebbero essere affiancati a un – praticamente certo – contingentamento dei passeggeri, seduti con diversi posti vuoti tra l’uno e l’altro. Ma un lungo articolo del Washington Post ha spiegato che queste misure potrebbero servire solo fino a un certo punto, e che ridurre i rischi in un ambiente chiuso e affollato come un aereo potrebbe richiedere soluzioni molto più sofisticate. | Come faremo sugli aerei? per prevenire i contagi vedremo pannelli in plexiglass e meno passeggeri, ma ci sono ancora dubbi su quanto sia rischioso essere sullo stesso volo di un infetto. |
Sul Corriere della Sera di oggi, Alberto Alesina e Francesco Giavazzi commentano i contenuti dell’Agenda Monti (qui una sua sintesi in 30 punti brevi), il documento che il quasi ex presidente del Consiglio Mario Monti ha diffuso a inizio settimana, dichiarandosi disponibile a guidare nuovamente il governo, dopo le politiche di febbraio. Il problema dell’Agenda, secondo Alesina e Giavazzi, è che non prevede una sufficiente riduzione della presenza dello stato nella società. Per diminuire in modo significativo la spesa pubblica, e quindi consentire una flessione altrettanto rilevante della pressione fiscale, è necessario ridurre lo spazio che lo Stato occupa nella società, cioè spostare il confine fra attività svolte dallo Stato e dai privati. Limitarsi a razionalizzare la spesa all’interno dei confini oggi tracciati (la cosiddetta spending review) non basta. Nel 2012 il governo ha tagliato 12 miliardi di euro; altri 12 miliardi di risparmi sono previsti dalla legge di Stabilità per il 2013. Troppo poco per ridurre la pressione fiscale. Abbassare la spesa al livello della Germania (di quattro punti inferiore alla nostra) richiederebbe tagli per 65 miliardi. Per riportarla al livello degli anni Settanta (quando la nostra pressione fiscale era al 33 per cento), si dovrebbero eliminare spese per 244 miliardi. | Troppo stato nell’agenda Monti. Per gli economisti del Corriere della Sera Alesina e Giavazzi non si vuole privatizzare, come con Alitalia. |
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega | “Il problema del Monti bis è il PD”. Secondo Antonio Polito sul Corriere della Sera ne è insieme causa e impedimento: e per scongiurarlo dovrebbe "proporsi esso stesso come il bis". |
Dopo Uber, Pinterest e l’azienda di trasporti Lyft, anche WeWork, un’altra grande azienda statunitense relativamente giovane e di grande successo, ha deciso di quotarsi in borsa. Il suo caso è stato molto raccontato in questi giorni dalla stampa di tutto il mondo, dopo la scoperta che la crescita e i grossi ricavi dell’azienda sono accompagnati da enormi perdite. WeWork è stata fondata a New York nel 2010 dall’imprenditore Adam Neumann, nato a Tel Aviv, in Israele, e dallo statunitense Miguel McKelvey. Nel 2008 i due avevano aperto a Brooklyn uno spazio di co-working, cioè un ufficio condiviso dove chiunque, pagando una quota, poteva andare a lavorare. Lo vendettero e con il ricavato fondarono WeWork, che ebbe una prima postazione nel quartiere di SoHo a New York. Erano i tempi della grande recessione, quando il modo di lavorare stava cambiando: farlo da casa era sempre più comune non solo tra i freelance e i liberi professionisti ma anche tra i dipendenti delle grandi aziende, che preferivano risparmiare sugli uffici e sugli affitti. WeWork funzionò e si ingrandì rapidamente grazie agli affitti relativamente bassi, a grossi investimenti di capitale e al meccanismo conveniente su cui si fondava: gli spazi comuni, ospitando più persone, sono più redditizi di un singolo ufficio, inoltre richiedono quote più basse attirando più clienti. | Cos’è WeWork. Sta per quotarsi in borsa un'azienda di grande successo – ma anche grandi perdite, per ora – che affitta spazi per il co-working in tutto il mondo, Italia compresa. |
Antrodoco è un comune di circa 2.800 abitanti, si trova nella provincia di Rieti e per anni il suo sindaco di centrodestra, Maurizio Faina, ha sperato di fare qualche buon affare per la città con Muammar Gheddafi. Il leader libico aveva visitato la zona nel 2009 durante un summit economico, rimanendo molto colpito dalla bellezza del paesaggio a tal punto da voler collaborare alla costruzione di un albergo e di un centro benessere nell’area. Il progetto difficilmente sarà realizzato considerati gli ultimi sviluppi in Libia e la caduta del regime. La storia di Antrodoco è comunque uno spunto interessante per farsi un’idea degli stretti rapporti commerciali che il nostro paese aveva con Gheddafi, come raccontano sul Wall Street Journal offrendo un punto di vista “terzo” sulla vicenda. L’interesse di Antrodoco per la generosità di Gheddafi è un piccolo, ma significativo, esempio degli ampi rapporti economici tra l’Italia e la sua ex colonia: una rete che generava circa 17 miliardi di dollari di rapporti commerciali annuali prima che iniziasse la guerra. Fino a poco tempo fa, politici e uomini di affari italiani maneggiavano per ottenere il sostegno di Gheddafi, che nel tempo aveva risposto con investimenti in diverse società comprese UniCredit, la Juventus e Finmeccanica. Gli affari di Gheddafi comprendono anche una partecipazione nell’operatore Retelit e in una società di produzione di film con base a Parigi e posseduta in parte anche dal primo ministro Silvio Berlusconi. | L’albergo di Gheddafi ad Antrodoco. Il Wall Street Journal racconta la storia di un paesino nel Lazio, che puntava molto sugli investimenti del leader libico per superare la crisi. |
Su Repubblica e sul Corriere di oggi è stata pubblicata una pagina a pagamento di Nuovo Trasporto Viaggiatori, l’azienda dei treni ad alta velocità Italo. Il messaggio è indirizzato al presidente del Consiglio e ai clienti dell’azienda ed è una sorta di risposta alle notizie di crisi aziendale riprese da diversi giornali negli ultimi giorni. (E al vicepresidente del Senato Gasparri che su Twitter ha augurato all’azienda di chiudere, ed è stato poi querelato). Nel messaggio, in cui l’azienda rivendica i buoni risultati commerciali raggiunti fino a ora, si fa riferimento prevalentemente alla situazione di concorrenza tra NTV e l’ex monopolista dei trasporti ferroviari Trenitalia, concorrenza sleale che va avanti da molto, dice NTV, e si chiede un intervento del governo per ristabilire delle condizioni di libero mercato. | NTV e la concorrenza sleale. L'azienda dei treni Italo ha risposto con una pagina su Corriere e Repubblica alle notizie di crisi aziendale circolate nei giorni scorsi, accusando Trenitalia di concorrenza sleale. |
Chiudete gli occhi e pensate ai viaggi in treno o in autobus, con quella tappezzeria che sembra sempre un po’ sudicia e che i più schifiltosi evitano di toccare a pelle nuda: ricordate com’è fatta? Colori, disegni, pattern? Cambiano in base al paese, alla città e al veicolo, e c’è un account su Instagram, gestito da Julien Potart, che raccoglie le fantasie dei sedili dei mezzi pubblici di tutto il mondo: ce ne sono di geometrici e astratti come quelli degli autobus di Tokyo o di Dubai, e altri più figurativi e a volte sorprendenti, come le piccole Torri Eiffel sugli autobus di Phnom Penh o gli ingranaggi di un orologio sui tram di Besançon. L’account si chiama idontgiveaseat: se volete potete anche inviare una fotografia scattata a poltroncine e sedili di un mezzo pubblico. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Pattern su cui sedersi. Un account Instagram raccoglie le tappezzerie dei mezzi pubblici di tutto il mondo: rigorose geometrie, aeroplani, elefantini allucinati. |
Nell’ultimo capitolo del Gene egoista (1976), uno dei libri di biologia evolutiva più influenti e di maggior successo degli ultimi quarant’anni, il suo autore Richard Dawkins racconta – e ci perdoni la brutale semplificazione, che troverebbe sicuramente scorretta – i diversi modi in cui un essere vivente può modificare il comportamento di un altro essere vivente. (Il libro di Dawkins, tra l’altro, ha inventato il termine “meme”.) Tra i diversi esempi che porta, uno dei più impressionanti è quello degli esemplari di una specie di formiche diffusa in Tunisia, il Monomorium santschii. Questo insetto, che è privo della casta di operaie, è in grado di inserirsi nel nido di un’altra specie di formiche e di secernere una sostanza (non è chiaro quale) che “convince” le formiche operaie di quel nido a uccidere la loro regina, che è anche loro madre. La formica “intrusa” si insedia quindi al posto della vecchia regina e da allora in poi viene nutrita e protetta dalle operaie. Gli esempi del bel libro di Dawkins e la sua tesi principale – che l’unità fondamentale dell’evoluzione non sia l’individuo o la specie, ma il gene – colpirono parecchi anni fa anche Jaroslav Flegr, che oggi ha 53 anni e insegna biologia evolutiva all’Università Carolina di Praga, una delle istituzioni universitarie più antiche dell’Europa centrale. A partire dall’inizio degli anni Novanta, Flegr ha pubblicato molti lavori scientifici su un’ipotesi che suona molto bizzarra e apparentemente poco plausibile: che un organismo unicellulare, il Toxoplasma gondii, influisca sul comportamento umano tanto da essere indirettamente responsabile di un aumento dei incidenti stradali e possa causare una serie di gravi malattie, tra cui la schizofrenia. | Il parassita che è in noi. Un biologo ceco è convinto che un parassita dei gatti sia in grado di modificare il comportamento umano, con conseguenze che vanno dagli incidenti stradali alla schizofrenia. |
Un terzo della popolazione delle “volpi volanti dagli occhiali” dell’Australia è morto a causa dell’ondata di caldo che ha colpito a novembre la regione settentrionale del Queensland. Le volpi volanti dagli occhiali sono una specie di pipistrelli di grosse dimensioni; sono chiamate “dagli occhiali” per il cerchio di pelo più chiaro che contorna i loro occhi: sono una delle sette specie di pipistrelli giganti che vivono in Australia e i loro insediamenti si trovano soprattutto nel Queensland del nord. Vivono anche in Indonesia, Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone. Come ha scritto BBC, tra il 26 e il 27 novembre le temperature nella regione hanno superato i 42 gradi centigradi (in tutto l’emisfero australe le stagioni sono invertite rispetto al nostro emisfero) portando alla morte di intere colonie di volpi volanti, che normalmente si stabiliscono vicino ai centri abitati o nelle foreste, dove vivono appese a testa in giù. Le volpi volanti, come diverse altre specie di animali, soffrono le alte temperature e la disidratazione, ma gli esperti sostengono che finora non si era mai verificato un caso simile che aveva interessato questa particolare specie di pipistrelli. I ricercatori della Western Sydney University hanno detto che in totale sono state trovate circa 23 mila volpi volanti dagli occhiali morte in seguito all’ondata di caldo di fine novembre, ma alcuni sostengono che il numero potrebbe essere più alto e arrivare ai 30 mila esemplari morti. I pipistrelli più giovani rimasti orfani e sopravvissuti agli altri esemplari della loro colonia sono stati affidati alle cure dei volontari e trasportati in strutture attrezzate. | Un terzo delle volpi volanti dagli occhiali dell’Australia è morto per il caldo. È un segnale molto grave del rischio che corrono gli animali con il riscaldamento globale. |
Il 28 dicembre AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, ha confermato che da ogni fiala di vaccino Pfizer-BioNTech contro il coronavirus sarà possibile ricavare sei dosi, cioè una in più rispetto a quanto previsto in precedenza e indicato dal produttore. Sarà possibile farlo sfruttando la quantità di vaccino “residuo”, che rimane disponibile in ciascuna fiala dopo averne ricavato cinque dosi, seguendo una procedura approvata nei giorni scorsi anche dall’FDA, l’ente americano che si occupa di farmaci. Le fiale consegnate da Pfizer devono essere diluite con acqua e cloruro di sodio (la soluzione fisiologica), per ricavarne normalmente 5 dosi contenenti ciascuna 0,3 millilitri di vaccino, da iniettare. Utilizzando il sistema raccomandato dall’AIFA, si riuscirà a garantire la dose di 0,3 mL di vaccino per ciascuna somministrazione, ma se ne potrà ricavare una in più utilizzando siringhe di precisione che evitano lo spreco del vaccino “residuo”. | Da ogni fiala di vaccino Pfizer si potranno ottenere sei dosi, e non più cinque. Sarà possibile usando le siringhe di precisione, dice il protocollo approvato dall'AIFA. |
Antonio Campo Dall’Orto ha rimesso il suo mandato da direttore generale della Rai durante un incontro con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, principale azionista della televisione pubblica. Lo scorso 22 maggio il Consiglio d’amministrazione della Rai aveva bocciato il piano per l’informazione che aveva presentato. Anche se il Cda non può far decadere il direttore generale, molti avevano ritenuto la bocciatura un segno che Campo Dall’Orto e il Cda non avrebbero potuto continuare a lavorare insieme e che quindi il direttore generale sarebbe stato costretto a dimettersi. Probabilmente Campo Dall’Orto rimarrà in carica ancora qualche settimana, in modo da portare a termine alcune incombenze: una delle più importanti è la deroga per permettere agli artisti che lavorano per la RAI, cioè presentatori e altre figure che si occupano di intrattenimento, di guadagnare più del tetto di 240 mila euro stabilito per i dirigenti pubblici. Prima di dimettersi Campo Dall’Orto dovrebbe ultimare anche la presentazione dei palinsesti per la prossima stagione. | Antonio Campo Dall’Orto ha rimesso il suo mandato da direttore generale della Rai. Dopo che il suo piano per l'informazione era stato bocciato dal Cda, ha detto al ministro Padoan una cosa tipo: "faccia lei". |
Jayne Holland ha fatto bene a non saltare l’indagine sulla soddisfazione dei clienti dopo il suo recente soggiorno in un hotel della catena Four Seasons ad Atlanta. Quando la proprietà dell’albergo le ha chiesto la sua opinione, lasciandole una scheda per i commenti nella suite, Holland non si è tirata indietro. «Ho trovato un asciugamano bagnato e una spazzola sotto il letto», ha ricordato, «l’ho fatto presente nel modulo». Da lì a poco un rappresentante del Four Seasons le ha risposto. Holland, che lavora per una non-profit nelle Bahamas, ha inviato delle foto a sostegno del suo reclamo. L’hotel si è scusato e le ha offerto una notte gratuita. Da allora «compilo quasi tutti i questionari che ricevo», ha raccontato. Quello di Holland è un buon consiglio. Contrariamente all’opinione popolare secondo cui i questionari sul gradimento dei clienti vengono buttati direttamente nell’immondizia, i nostri feedback possono in realtà fare la differenza, oggi più che mai. In un’epoca in cui l’esperienza negativa di un cliente può diventare un fenomeno virale con un clic, i questionari per gli ospiti possono essere l’ultima difesa contro un disastro sui social network. «Sempre più aziende fanno affidamento sui questionari per migliorare sensibilmente l’esperienza dei clienti», ha detto Susan Ganeshan, responsabile del marketing di Clarabridge, una società di consulenza che si occupa della soddisfazione dei clienti ed è specializzata nel settore turistico. Queste aziende vedono i sondaggi non solo come un modo per identificare i problemi nel loro servizio ai clienti, ma anche per migliorare la loro soddisfazione. Inoltre possono anche evitare che i clienti riversino i loro reclami sui social network, una cosa che può danneggiare gravemente la reputazione di un marchio. | I questionari sulla soddisfazione dei clienti in realtà servono. Per esempio permettono alle aziende di evitare che le persone si lamentino su internet. |
Il canale via cavo americano HBO ha diffuso il primo teaser trailer della seconda stagione di True Detective, l’apprezzata serie tv creata da Nic Pizzolatto. La seconda stagione sarà trasmessa negli Stati Uniti a partire dal 21 giugno 2015: nel cast ci saranno Colin Farrell, Vince Vaughn e Rachel McAdams. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il primo teaser della seconda stagione di True Detective. Verrà trasmessa negli Stati Uniti a partire dal 21 giugno: ci saranno tra gli altri Colin Farrell, Vince Vaughn e Rachel McAdams. |
Secondo il settimanale americano Entertainment Weekly, i lettori che non abbiano pianto durante la visione di Toy Story 3 sono disumani. E dopo il primo week end di programmazione del film nelle sale americane il giornale ha lanciato un sondaggio dal titolo Toy Story 3: did you cry? Queste le risposte possibili: | Cercasi spettatore di Toy Story 3 a cui non sia piaciuto. Il nuovo film della Pixar ha raccolto entusiasmo e lacrime (quasi) unanimi da parte dei recensori americani. |
Oggi in Portogallo si vota per eleggere il presidente della Repubblica. Il favorito è il presidente uscente, il settantunenne economista conservatore Anibal Cavaco Silva, che ha saputo ritagliarsi un’immagine super partes e rassicurante nel mezzo della recente crisi economica e finanziaria del paese. Secondo gli ultimi sondaggi il suo sfidante più temibile, Manuel Alegre, ha soltanto il venti percento delle preferenze. Alegre è appoggiato dai socialisti che però, con il premier José Socrates in testa, sono ritenuti i principali responsabili della crisi economica. La probabile vittoria di Cavaco Silva dovrebbe accelerare la crisi dell’esecutivo e portare il paese verso elezioni anticipate che sancirebbero il ritorno al governo della destra. | Le elezioni presidenziali del Portogallo. Si dà per scontata la vittoria del presidente uscente Anibal Cavaco Silva, e la conseguente crisi del governo guidato dai socialisti di Socrates. |
Un tribunale di Seattle, nello stato americano di Washington, ha deciso di non rendere pubbliche le fotografie e le riprese video realizzate dalla polizia dopo la morte del cantante Kurt Cobain avvenuta il 5 aprile 1994. La richiesta di diffusione delle foto era stata fatta dal giornalista Richard Lee, che sosteneva che la loro pubblicazione avrebbe potuto provare che la morte di Cobain fu omicidio e non suicidio, come tutti credono. La versione ufficiale è che Cobain, frontman dei Nirvana, si suicidò sparandosi un colpo di fucile in testa e dopo aver assunto varie sostanze, tra cui Valium ed eroina. Nei giorni e negli anni successivi alla sua morte sono già state diffuse alcune fotografie. Molte altre non sono invece mai state rese pubbliche. Dai giorni successivi al ritrovamento del corpo di Cobain, l’8 aprile 1994, cominciarono a circolare alcune teorie che sostenevano che non si era trattato di suicidio. Richard Lee, un giornalista di 51 anni che vive e lavora a Seattle, sostiene da diversi anni che la morte di Cobain faccia parte di un complotto governativo. Ha deciso di fare causa al comune e alla polizia di Seattle, chiedendo che le immagini e le riprese realizzate sulla scena di quello che lui pensa essere un omicidio fossero rese pubbliche. L’opinione di Lee è che quelle immagini potrebbero provare la sua tesi, mostrando che Cobain fu effettivamente ucciso. | Le foto scattate dopo la morte di Kurt Cobain non saranno pubblicate. Lo ha deciso un tribunale di Seattle, rifiutando la richiesta di un giornalista che sostiene la tesi complottista dell'omicidio di Cobain. |
Oggi ci sono le elezioni regionali in Sicilia, con cui si rinnovano presidente e Assemblea: alle 12 l’affluenza era del 10,8 per cento degli aventi diritto, con un lieve calo dello 0,4 per cento dalle regionali del 2012. Da ieri i candidati hanno iniziato a litigare sulla norma che prevede che lo spoglio non inizi fino a domani mattina. Dipende da una legge regionale, ed è un sistema che fu già usato nel 2012: nonostante quindi si sappia da molto tempo, soltanto ieri il deputato siciliano di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto ha ipotizzato che questo procedimento possa favorire brogli. Il sospetto è che se gli exit poll che saranno diffusi alle 22 di domenica dovessero prevedere due o più candidati molto ravvicinati, ci potrebbero essere dei brogli in alcuni seggi poco controllati. «Se qualcuno volesse fare il furbo, con queste condizioni, avrebbe certamente maggiori opportunità». Per questo, Palazzotto ha chiesto che il Ministero dell’Interno rafforzi i controlli, «soprattutto nei seggi periferici». Il governatore uscente Rosario Crocetta, che non si è ricandidato, ha ammesso che «è stato un errore non cambiare la norma in questi cinque anni», ma si è giustificato dicendo che non avendo la maggioranza all’Assemblea temeva che una proposta del genere avrebbe portato a uno stravolgimento della legge elettorale. Ha comunque chiesto i maggiori controlli, «non solo per i tanti impresentabili nelle liste del centrodestra ma anche per vigilare con attenzione nella notte tra domenica e lunedì». Crocetta, del centrosinistra, venne eletto nel 2012 con il 30 per cento dei consensi, ma ora è molto impopolare. Per alcuni problemi burocratici non è nemmeno riuscito a presentare la sua lista. | In Sicilia si sta votando, ma lo spoglio sarà domani. E qualcuno si è accorto soltanto ieri che potrebbe essere un problema, mentre Grillo parla di «referendum tra un mondo e un altro». |
Il Corriere della Sera di oggi ha pubblicato un lungo “intervento” del leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, notevole per tre ragioni: il tema, cioè i moltissimi guai politici che sta passando il M5S a Roma, la rarità dell’evento – Grillo scrive molto raramente ai giornali – e lo stile molto libero e un po’ confuso del testo, che lo rende parecchio diverso dagli articoli solitamente ospitati dal Corriere (per dire: non inizia nemmeno con “Caro direttore”), come se fosse un testo dettato o una trascrizione di frasi un po’ a ruota libera. Il succo dell’articolo è: il Movimento 5 Stelle non è perfetto perché la perfezione non esiste, ma tutti gli altri sono peggio di noi. Nulla di nuovo, insomma: ma Grillo sviluppa questo argomento con paragrafi quasi incomprensibili, moltissimi punti esclamativi e frasi come «mi sfugge l’audience di questo nulla», o «ritardare una involuzione senza cambiare nulla nel frattempo non serve». Dopo giornate di fila di dibattiti sul nulla, ma che pagliuzza e che trave? Qui è un acaro contro un autotreno! Eppure non sono soddisfatto… l’inconsistenza assoluta delle stupidaggini che vengono discusse da trombatissimi pantaloni, appena tornati da ferie guadagnate ossequiando questo e quello, mette a pensare… Mentre stiamo spiegando quello che sarebbe immaginariamente successo e tentando di portarlo sul piano della realtà io non so… mi sfugge l’audience di questo nulla. Straparlano come nelle puntate di Vespa con i plastici? Tutta quella meticolosa stupidità, tutto quel feticismo dei dettagli minuto per minuto, che cerca alibi a tutti i costi, impedisce la visione d’insieme e distrae dalla verità dei fatti. È come pretendere di voler capire un quadro impressionista o puntinista da un centimetro di distanza: la figura non la vedremo mai. La donna nel campo di papaveri non la troveremo mai! | La bizzarra lettera di Beppe Grillo al Corriere della Sera. Ha commentato gli ultimi fatti di Roma in un testo pieno di punti esclamativi e frasi criptiche, spiegando in sostanza che il M5S non può essere perfetto. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 1.458 nuovi casi di contagio da coronavirus e 7 decessi, per un totale di 287.753 casi e 35.610 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 2.229 (96 in più di ieri), di cui 187 nei reparti di terapia intensiva (5 in più di ieri). Sono stati comunicati i risultati di 72.143 tamponi, quindi il rapporto tra i nuovi casi scoperti e i test effettuati è di circa 1 ogni 50. Il maggior numero di contagi è stato registrato anche oggi in Lombardia (265). Seguono Lazio ed Emilia-Romagna (143) e Veneto (142). Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Roma (127), Napoli (101), Milano (88), Bari (56), Caserta (54), La Spezia (48), Verona e Bolzano (40). | I dati sul coronavirus di oggi, domenica 13 settembre. |
Le azioni di Mediaset, società della famiglia Berlusconi, hanno perso oggi l’8,31 per cento del loro valore alla Borsa di Milano. Le contrattazioni sono ancora in corso. Lunedì 10 novembre Mediaset aveva annunciato di aver chiuso i primi nove mesi del 2015 con una perdita di 35,8 milioni di euro, un risultato deludente ma comunque in leggero miglioramento rispetto a un anno fa, quando le perdite alla fine dell’anno erano state di 46,8 milioni di euro. I ricavi complessivi sono di 2,414 miliardi, in miglioramento dai 2,387 miliardi dello stesso periodo del 2014. Secondo diversi analisti la crescita di Mediaset in Italia sarebbe ancora troppo lenta e i costi operativi dell’azienda troppo alti (sono passati da 699 a 769 milioni). I dati della raccolta pubblicitaria sono positivi ma non abbastanza, rispetto alle condizioni del mercato: il Corriere della Sera ipotizza che la ragione possa essere il fatto che la RAI offra gli spazi pubblicitari a prezzi più bassi. Sui costi dell’azienda ha influito soprattutto il grosso investimento – circa 630 milioni in tre anni – per acquistare i diritti per trasmettere la Champions League in esclusiva. I ricavi dei canali Mediaset Premium nei primi 9 mesi dell’anno sono arrivati a 406 milioni contro i 402 dello stesso periodo del 2014, quando l’esclusiva per la Champions non c’era: gli abbonati del servizio sono quasi 1,9 milioni. | Perché oggi Mediaset va male in Borsa. Ha perso più dell'8 per cento dopo la diffusione degli ultimi conti dell'azienda, non eccezionali. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Sfiducia, la guida di Marco Damilano. Il commentatore politico dell'Espresso aggiunge un po' di riassunti e informazioni. |
Sul Corriere della Sera di oggi, Marco Imarisio ha raccontato le conseguenze per la città di Torino dell’organizzazione delle Olimpiadi invernali nel 2006. Sui principali quotidiani italiani si è tornato a parlare di Olimpiadi di recente, dopo che la scorsa settimana è stata ufficializzata la candidatura di Roma come città ospite delle Olimpiadi estive del 2024. Imarisio scrive che mentre «i più accaniti detrattori ammettono che i Giochi del 2006 fecero cambiare attitudine, volto e percezione della città un tempo operaia», e che insomma furono un successo, alcune delle strutture costruite appositamente per l’evento sono state gestite male e ora sono abbandonate. È successo di recente a molte altre città ospiti di Olimpiadi invernali o estive: il caso più noto è probabilmente quello di Atene, dove la maggior parte delle strutture costruite appositamente per le Olimpiadi estive del 2004 non sono mai state riqualificate, e sono oggi abbandonate. Imarisio scrive per esempio che dopo Torino 2006 la pista da bob costruita a Cesana, in Val di Susa, è rimasta aperta fino al 2010 senza ospitare alcuna competizione, e che durante i tre mesi invernali le spese di gestione erano circa di mezzo milione di euro. La pista era stata costruita nonostante il comitato organizzatore avesse sconsigliato di farlo poiché ce n’era una simile a La Plagne, in Francia, a circa 50 chilometri dal confine italiano. Ancora: la pista di salto con gli sci di Pragelato, costata circa 37,3 milioni di euro, ha oggi un costo di manutenzione annuale di circa 1,1 milioni di euro, e dal 2006 ho ospitato solamente altre due gare. | Come andò con le Olimpiadi di Torino. Forse bene per Torino, scrive Marco Imarisio, ma molti soldi pubblici furono usati male in strutture poi abbandonate. |
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, ha finalmente ufficializzato l’agenda del governo relativamente alla cosiddetta “fase due”, come viene giornalisticamente definita l’attività dedicata alle liberalizzazioni e alla crescita economica. Confermando quanto circolava già da qualche giorno, ieri Catricalà ha detto a Porta a Porta che il governo ha intenzione di approvare «un provvedimento di urgenza» entro il 20 gennaio, «per portarlo il 23 in Europa» (al Consiglio Europeo). Catricalà ha aggiunto: «Il documento che io e Monti stiamo assemblando riguarda tutti i settori, dall’energia ai trasporti fino ai servizi bancari. Non solo taxi e farmacie. Limitare l’intervento solo a questi sarebbe assurdo». Sulle farmacie, comunque, il decreto ne prevederebbe «molte di più: si tratta di consentire ai cittadini di avere i giusti sconti». Sui notai «è previsto un aumento della pianta organica particolarmente rilevante». Sull’acqua, dice Catricalà, «il referendum ci impedisce un intervento diretto con le stesse modalità, ma pensiamo di fare delle modifiche». Sulle ferrovie «ci sono strutture e situazioni che avvantaggiano il monopolista pubblico». Insomma, il governo si impegna a fare un decreto che riguardi fin dall’inizio un vasto numero di settori (e che sull’acqua non contraddica l’esito del referendum). | Le liberalizzazioni tra 10 giorni. Il governo farà un decreto legge, dice Catricalà, e si comincia a capire qualcosa di quello che conterrà su taxi, farmacie, energia, poste, ferrovie. |
Questa mattina alcune persone con il volto coperto hanno dato fuoco a un camion cisterna che trasportava del latte tra Nule e Osidda, rispettivamente in provincia di Sassari e di Nuoro, in Sardegna. Repubblica scrive che gli uomini erano armati e che hanno dato fuoco al camion intorno alle 6.30, dopo aver fatto scendere il conducente. Oggi è previsto – ed era già stato organizzato in precedenza – un incontro in prefettura a Sassari tra produttori e acquirenti del latte, per provare a risolvere i problemi relativi al prezzo del latte. Negli ultimi giorni si è infatti spesso parlato delle proteste da parte degli allevatori contro il crollo del prezzo del latte di capra e di pecora, sceso nelle ultime settimane sotto i 60 centesimi al litro. In alcuni casi le proteste sono state particolarmente vistose, con blocchi stradali e manifestazioni. | In Sardegna alcune persone con il volto coperto hanno dato fuoco a un camion cisterna che trasportava del latte. |
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle | “Cose che ho imparato da Vieni via con me”. Un elenco sul programma degli elenchi. |
Il 25 maggio Pornhub, il più famoso sito porno al mondo, ha compiuto 10 anni. Un paio di settimane dopo è uscito sul New York Magazine un articolo in cui Maureen O’Connor ha scritto che «viviamo nell’epoca d’oro della creatività sessuale», perché abbiamo accesso gratuito a un immenso archivio di video e immagini pornografiche e oggi «persino il grande pubblico conosce il porno, è circondato dal porno ed è pratico di porno». Per O’Connor «oggi bastano pochi minuti per vedere più erezioni di quante ne avrebbe potute vedere in tutta una vita il più orgiastico dei membri della corte di Caligola», che divenne imperatore nel 37 d.C. ed è noto per i suoi molti eccessi. Su Pornhub – che è il più famoso, ma è uno dei tanti controllati dalla società MindGeek – il 25 maggio c’erano oltre 10 milioni di video per un totale di 684mila gigabyte di dati. A mettersi a vederli tutti uno dopo l’altro ci si metterebbe 173 anni, e in media gli utenti che vanno sul sito (la visita media dura una decina di minuti ma cambia da paese a paese) sono 75 milioni al giorno. O’Connor ha scritto che Pornhub sta facendo oggi per il sesso qualcosa di simile a quanto negli anni Quaranta e Cinquanta fece il rapporto Kinsey – due libri che cambiarono molto la percezione della sessualità negli Stati Uniti – e che ha aiutato a espandere l’immaginario sessuale più di quanto abbiano fatto Sigmund Freud, Helen Gurley Brown – autrice del libro Sex and the Single Girl e direttrice per anni di Cosmopolitan – e William Masters e Virginia Johnson, raccontati dalla serie tv Masters of Sex. | L’epoca d’oro del porno. Secondo il New York Magazine è quella che stiamo vivendo, in cui tutto viene inventato, tutto viene mostrato, tutto viene provato. |
Il leader della Lega Matteo Salvini ha detto domenica in una conferenza stampa a Fiumicino che lui e il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio hanno trovato un accordo sul nome da proporre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella come presidente del Consiglio. Salvini ha anche detto che Lega e M5S hanno concordato una squadra di ministri, anche se poi ha ipotizzato che potranno far parte del governo anche lui e Di Maio: non si capisce quindi se abbiano già deciso tutti i ministri o no. In ogni caso, Salvini ha detto che quello che proporranno a Mattarella come presidente del Consiglio è un nome terzo: «un bel nome», «equilibrato che soddisfa noi e loro». Salvini ha aggiunto che non vogliono diffondere pubblicamente il nome prima di proporlo a Mattarella, in un incontro al Quirinale da tenersi «il prima possibile». «Sia il premier che i ministri potrebbero anche non aver mai votato né Lega né Movimento 5 Stelle. Ma credono nel nostro programma», ha detto Salvini. | Salvini e Di Maio hanno trovato un accordo sul presidente del Consiglio. Prima di annunciarlo però lo proporranno a Mattarella: «un bel nome», «equilibrato» e «che soddisfa noi e loro», dice Salvini. |
Sono finite le indagini sulla morte di Valentina Milluzzo, la donna siciliana di 32 anni che il 16 ottobre 2016 morì per un’infezione dopo aver abortito i due gemelli di cui era incinta di cinque mesi all’ospedale Cannizzaro di Catania: nel registro degli indagati ci sono il primario di ginecologia Paolo Scollo, i dirigenti dell’ospedale Silvia Campione, Giuseppe Calvo, Alessandra Coffaro, Andrea Benedetto Di Stefano e Vincenzo Filippello e il medico anestesista Francesco Cavallaro. L’accusa è di concorso in omicidio colposo. All’epoca della morte di Milluzzo si era molto parlato di questo caso: la donna era stata ricoverata il 29 settembre 2016, incinta di due gemelli ottenuti grazie a una terapia di procreazione assistita, per una complicanza legata alla gravidanza; i feti erano morti il 15 ottobre e il giorno successivo la donna, per un’infezione. Il marito di Milluzzo, Francesco Castro, aveva poi presentato una denuncia alla procura di Catania perché pensava che fosse stato commesso un errore da parte del personale sanitario del Cannizzaro. Secondo lui e gli altri parenti di Milluzzo, un medico obiettore di coscienza si sarebbe rifiutato di intervenire per salvaguardare la salute della donna anche quando già era chiaro che i feti sarebbero probabilmente morti in un aborto spontaneo. | Le accuse della procura di Catania contro sette medici per la morte di una donna incinta, avvenuta nel 2016. |
Da martedì 20 settembre su Instagram, grazie a una nuova opzione, si può salvare un post come bozza e modificarlo o pubblicarlo in un altro momento. L’opzione era in fase di test da alcuni mesi, ed era stata fatta provare a un ristretto numero di utenti: da ieri invece è disponibile per tutti, con il nuovo aggiornamento della app. Trying to create a post that's just right? With the latest update, you can save as a draft & come back to it later. https://t.co/7lZ0eyNtBC | Ora su Instagram si possono salvare le bozze delle foto. Grazie a una nuova opzione si potrà interrompere l'editing dei post e riprenderlo in un altro momento. |
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